Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Seryka    09/04/2014    0 recensioni
[Attenzione: Questa storia non l'ho scritta io, ma l'autrice JulietteSW, che l'ha pubblicata nella categoria SHINee. Lei mi ha PERSONALMENTE DATO IL PERMESSO di One Directionizzarla (?) e pubblicarla in questa sezione.]
***
-Hai detto che se continuo ad avere questo comportamento non troverò mai una ragazza giusto?...-
Julie lo guardava dritto negli occhi, non riusciva a non pensare che fossero i più belli che avesse mai visto soprattutto perché era la prima volta che vedeva un ragazzo con la matita e li rendeva veramente sexy.
-Giustissimo Harry-
Rispose in modo energetico annuendo mentre regalava sorrisetti al ragazzo per farlo innervosire ancora di più ma si era resa conto che anche lui era un osso duro come lei,
-Bene...e se ti dicessi che proprio con questo carattere potrei conquistare una ragazza?-
Julie scoppiò in una risata incontrollata,
-Scusami tanto ma, ti prego dimmi quale ragazza si potrebbe innamorare del tuo carattere così egoistico e superficiale?-
-TE...potrei farti innamorare di me in men che non si dica-
Disse la frase mettendosi a ridere, al contrario di Julie che era rimasta sorpresa da quelle parole,
-Io? Innamorarmi di te? Preferirei innamorarmi di un dinosauro! -
*****
[Leggeri accenni Ziam]
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cosa ho fatto di male per essermi fatta odiare da te sin dall'inizio?

 


 

-COSA?!-

Le urla di Julie si saranno sentite per tutto il vicinato, gli occhi spalancati per via della grande notizia detta con grande non chalance dalla madre,

-Sì signorina tu tra una settimana esatta partirai e andrai a fare uno scambio culturale, non voglio sentire storie, hai 19 anni, sei grande e vaccinata.
Un bel viaggetto non ti farà male e poi, non avevi detto di voler viaggiare? Bhe eccoti accontentata-

La madre finì la frase con un sorriso, divertita per la reazione della figlia, aveva trovato un sito di scambi culturali e l'idea di far partire la figlia l'aveva attirata subito, soprattutto perché i posti in cui mandavano i ragazzi venivano scelti a caso e non si poteva decidere nulla, per la compagnia gli bastava che tu sapessi l'inglese e che anche la famiglia che ti avrebbe ospitato lo masticasse un po'.

-Come puoi uscirtene dicendomi “Ehi Julie lo sai che tra una settimana ti spedisco su un aereo che ti porterà da qualche parte del globo, non è fantastico?”-

-Già tesoro non è fantastico?-

La madre le rispose fingendo di avere gli occhi luccicanti e un finto sorriso da ebete stampato in faccia, adorava quando la figlia si lasciava incalzare in questo modo da lei.

-N-O non lo è! Non so nemmeno dove andrò! fai conto mi portano non so...-

-In Inghilterra!-

-Già fai conto mi spediscono in Inghilterra...Aspetta un attimo ma cosa mi fai dire! È impossibile che mi spediscono in Inghilterra sarebbe troppo bello e se ci riuscissi sarebbe solo questione di culo, grande culo!-

Julie si ammutolì, com'era possibile che sua madre riuscisse sempre a incalzarla con sole 2 parole?
E poi non riusciva ancora spiegarsi com'era possibile che la conversazione sembrava parlare più di una spedizione di un pacco, piuttosto della partenza di una persona.

La madre sapeva da tanto della grande passione che Julie provava per l'europa, la sua cultura, i suoi colori e soprattutto la passione per le persone, anche se, non si era ancora mai riuscita a spiegare cosa ci trovasse la figlia di così interessante.

-Perché sei così pessimista, ho messo nelle poche opzioni che c'erano quella che ti avrei spedito solo se il posto estratto fosse stato in Europa-

Disse quelle parole lentamente e vide accendersi un piccola luce di speranza negli occhi di Julie che però, non appariva ancora totalmente convinta.

-Forza, tra una settimana ti daranno il biglietto con tutte le informazioni e allora, saprai quale sarà la tua destinazione, non ti senti minimamente emozionata?-

Il viso di Julie prese l'espressione di una persona pensierosa,

-Mmmm fammici pensare...No non lo sono! Me lo avresti dovuto dire, prima di organizzare tutto!-

-Non te l'ho detto perchè avresti subito detto di no!-

-Sì hai ragione...molto probabilmente avrei detto subito di no, ma me lo avresti dovuto dire lo stesso! Adesso mi dovrò fare velocemente la lista delle cose che mi dovrò portare!-

-Non preoccuparti, c'è la mamma che ti aiuta no?-

Mamma e figlia si misero a ridere, Julie era emozionata, solo che non lo faceva vedere, era curiosa di sapere dove sarebbe stata “spedita”.

 

* 1 SETTIMANA DOPO~ *

 

-Allora ho preso tutto? Vestiti, asciugamani, scarpe, biancheria, carica batterie del telefono...si dovrebbe esserci tutto, MAMMA!!! sbrigati se no facciamo tardi-

Il giorno della partenza è arrivato e il nervosismo si incomincia a far sentire. Caricate le valigie salirono in macchina e si diressero all'aeroporto dove, una volta arrivati videro subito lo stand dello scambio culturale.
Julie si avvicinò allo stand dove un uomo dopo averle chiesto le sue informazioni gli consegnò il biglietto dell'aereo,

-Che fai non lo apri?-

Chiese la madre che era quasi più nervosa della figlia,

-Non ce la faccio sono troppa nervosa...-

A Julie tremavano le mani, quel pezzo di carta avrebbe definito dove la ragazza avrebbe passato i prossimi 6 mesi,

-Dammi qua, fifona-

La madre strappò il biglietto dalle mani della ragazza e lo aprì, una volta letta la destinazione fece un'espressione triste che quando Julie la notò fece rattristare anche lei,

-Perché quella faccia? Dove mi spediscono? Forza dimmelo!-

La madre fece un respiro profondo e comunicò la destinazione alla figlia,

-Bhe ti spediscono semplicemente in Inghilterra quindi niente di cui essere particolarmente contenti-

La madre mentre continuava a prenderla in giro fece delle spallucce e guardava la figlia divertita,

-Mi stai prendendo per il culo per caso? Se si sappi che non è divertente!-

Julie riprese in mano il biglietto e vide chiaramente che sarebbe partita per l'Inghilterra da lì a poche ore, incominciò a saltare e lanciare piccoli urletti.

--DAI CA—CAVOLO!! Sì...cavolo-

Julie si zittì prima che la gente incominciasse a prenderla per pazza. Entrarono nell'aeroporto, cercarono il giusto gate e si misero ad aspettare, e nel mentre davano un'occhiata alle poche informazioni che avevano scritto sulla famiglia che avrebbe ospitato Julie,

-Mmmm...sono una famiglia di 4 persone -

Julie era diventata molto curiosa, non solo per la famiglia che l'avrebbe ospitata ma anche perchè finalmente avrebbe potuto girare l'Inghilterra e fare la turista nella città che sognava la notte. Arrivò l'ora di salutare la mamma, si abbracciarono, non uscirono lacrime perché alla fine erano entrambe contente, Julie perché per lei era un grande passo avanti e anche per la madre era una cosa molto importante, significava vedere la propria figlia crescere ancora di più nel diventare più indipendente.

-Ti chiamo quando arrivo!-

-Ok fai la brava e non comportarti male!

-Mamma non sono una bambina! Dimostrerò di essere un americana-turista modello-

Julie si incamminò verso l'aereo in cui avrebbe dovuto passare ben 12 ore, si accomodò sul sedile e dopo il decollo si lasciò cullare da quelle luminosissime stelle che vedeva dal finestrino dell'aereo. Arrivata all'aeroporto a Londra Julie non smetteva di guardarsi intorno ammaliata da tutto ciò che la circondava e soprattutto non riusciva a levarsi dalla mente una cosa:

“Bei ragazzi, bei ragazzi everywhere!”

Era il paradiso per lei vedere tutti quegli europei messi insieme. Continuando a camminare arrivò al punto di ritrovo, le avevano spiegato che le famiglie avrebbero tenuto in mano un foglio con su scritto il nome del ragazzo/a che avrebbero ospitato, in questo modo sarebbe stato più facile trovarsi gli uni con gli altri. Julie individuò subito la sua nuova “famiglia” per via di una ragazza che non riusciva a stare ferma e a smettere di sorridere, al contrario del ragazzo fermo accanto a lei che sembrava più che altro arrabbiato e anche annoiato, Julie prese un respiro profondo e incominciò ad avvicinarsi con le valigie a quella che sarebbe stata la sua nuova famiglia. Quando la ragazza che prima non riusciva a stare minimamente ferma la vide, riconoscendola visto che le famiglie erano le uniche che avevano diritto a sapere qualcosa in più sulle persone che avrebbero ospitato, le corse incontro abbracciandola subito, Julie disorientata da quel gesto sgranò un attimo gli occhi e si accorse che la sua espressione sorpresa aveva fatto sorridere il ragazzo che prima sembrava di pietra. Guardandolo ora che gli era più vicino la ragazza pensò subito che fosse molto bello, ragazzo sui 20 anni, non molto alto ma con il corpo scolpito come pochi, riuscivi a vedergli la tartaru- ehm volevo dire gli addominali ;) dalla maglietta molto attillata, la colpirono molto i capelli, perfettamente ricci.

-Tu devi essere Julie! È un piacere conoscerti-

Esordì la ragazza con un'inglese molto accentuato, Julie quando lo sentì trattenne un sorrisino e decise di rendere a quella famiglia sin da subito le cose più facili, così si presentò subito in accento perfetto lasciando tutti a bocca aperta:

-Salve! Piacere di conoscervi io sono Julie, spero di passare dei bellissimi 6 mesi con voi, farò del mio meglio per non causarvi nessun problema-

Finita la presentazione fece anche un piccolo inchino ma quando si alzò si trovò puntati addosso gli occhi del ragazzo che sprizzavano rabbia da tutti pori, era messo a braccia incrociate e lanciava sguardi sia a alla ragazza sia ai suoi genitori,

-6 mesi?! Avevate detto 3 mesi! Non voglio avere una sconosciuta in casa per 6 mesi! Che ne sarà della mia vita privata eh?!-

Il ragazzo era fuori controllo e a quella reazione Julie si sentì molto triste, non aveva fatto niente e già era odiato da un membro della famiglia,

-Harry Styles! Come ti permetti di dire cose del genere di fronte a una ragazza che si è presentata in un modo così cordiale? È questa la prima impressione che vuoi avere con lei, quella di un cafone?!-

Julie era scioccata non sapeva che fare, era appena arrivata e aveva appena assistito ad un litigio tra padre e figlio,

-Vi prego non fate così! Capisco che tu sia arrabbiato, 6 mesi sono tanti lo so, cercherò, se vuoi di starti lontano così da non compromettere la tua vita privata, cosa che avrei fatto anche senza tutto questo...fino a 1 settimane fa non sapevo niente di questo viaggio e adesso che sono qui l'unica cosa che non voglio accada è quella di causare problemi a qualcuno...-

L'espressione del ragazzo passò da arrabbiata/incazzata a normale/inespressiva, annui e basta, la ragazza tornò da Julie e le mise la mano intorno alla spalla, quella ragazza aveva sin da subito preso in simpatia Julie,

-Bene Julie! Benvenuta in Inghilterra io sono Gemma Styles piacere di conoscerti, quel ragazzo che ha fatto il cafone dall'inizio si chiama, come hai sentito prima Harry ed è mio fratello-

Julie istintivamente allungò la mano al ragazzo che la squadrò lentamente.

-Piacere di conoscerti... Harry-

-Harry Styles devi dire il mio cognome e nome!-

Julie che si stava spazientendo, adesso pensava che anche se all'inizio lo aveva trovato carino in realtà quel ragazzo era uno "Stronzetto di Categoria S", non voleva farsi mettere i piedi in testa nessuno, tanto meno da lui, 
ma ci teneva a fare una buona espressione agli altri membri della famiglia;
Si presentò come il “principe” gli aveva ordinato,

-Piacere di conoscerti... Harry Styles-

-Bene così va meglio, brava-

Incominciava a dargli sui nervi quel ragazzo!

Gemma sorrise, le piaceva Julie e sapeva che si sarebbe divertita con lei, ma non si spiegava come mai Harry avesse preso sin da subito la ragazza in antipatia.

“Mmmm guarda il lato positivo, è carina, e poi è americana, farei un figurone se nel pub si diffondesse la voce che sono riuscito a farmi cadere ai piedi una straniera”

Harry a quel pensiero sorrise e si voltò un attimo a guardare Julie e notò che lo stava fissando, il sorriso scomparì per diventare di nuovo inespressivo, quando la ragazza se ne accorse spalancò gli occhi,
quasi impaurita da quel ragazzo, beh non che abbia ricevuto una bella accoglienza da costui,

-Che guardi? È la prima volta che vedi un figo come me?-

Julie lo guardò alzando le sopracciglia trattenendo un risolino,

-Stavo solo guardando i tuoi capelli mica la tua faccia, non ti montare la testa-

Julie aveva mandato al diavolo le buone maniere con lui, odiava la gente che si approfittava della sua gentilezza, per questo erano in pochi quelli che avevano il rispetto da lei,
quando ci si metteva sapeva benissimo farsi rispettare,

-Perchè guardavi i miei capelli? E poi non mi sto montando la testa!-

Julie gli lanciò di nuovo un'occhiata per poi lanciargli un sorrisetto,

-Sono belli, tutto qui -

Harry mentre parlava la osservava, naso perfetto all'insù labbra perfette né troppo piene né troppo sottili, occhi grandi sottolineati da una leggera matita.

 

Arrivarono a casa ed Harry menefregista, si avviò subito dentro per poi buttarsi sul divano a guardare la tv senza preoccuparsi di aiutare minimamente i genitori con i bagabgli di Julie. Una volta arrivati dentro il padre andò verso di Harry e gli mise una mano sulla spalla, il ragazzo fece roteare gli occhi, sapeva che quando faceva così significava che voleva qualcosa da lui,

-Harry vorresti essere così gentile da mostrare a Julie la sua stanza e aiutarla con i bagagli?-

Il ragazzo guardò il padre per poi tornare subito a guardare dritto a se

-No non voglio essere così gentile da aiutarla-

Julie assistendo a quella scena si stava spazientendo e sussurrò una cosa all'orecchio a Gemma

-Posso rispondere con la stessa moneta ad Harry?-

Gemma sorrise a Julie in segno di consenso, era curiosa di sapere cosa gli avrebbe detto ad Harry, aveva capito che era una ragazza sveglia e che non si lasciava sottomettere facilmente soprattutto se si parla di un ragazzo,

-Harry posso chiederti una cosa?-

Il ragazzo si girò per guardarla, aveva appoggiato la testa al manico di un trolley mentre lo guardava con sguardo provocante,

-Parla-

-Dimmi, se per caso single?-

A quelle parole sgranarono tutti gli occhi guardando Julie, Gemma era quella che si stava divertendo di più tra tutti, Harry la guardava perplesso,

-Sì...perchè questa domanda? Sei interessata a me?-

Fece la seconda domanda con uno sguardo malizioso, al quale Julie rispose ridendo,

-Assolutamente no! È solo che se continui così le ragazze non si avvicineranno mai a te, le ragazze vogliono un principe educato accanto non un principe viziato a cui non va mai di alzare il culo-

Finì la frase facendo al ragazzo un occhiolino per poi prendere un trolley e portarlo verso la stanza che gli spettava e che, ormai gli avrebbe mostrato Gemma. La stanza era molto grande, aveva un letto matrimoniale, con un grande armadio e anche una bella scrivania in cui poteva appoggiare di tutto. Ringraziò Gemma che uscì dalla stanza subito dopo avergliela mostrata. Era partita che in America era notte mentre quando arrivò in Inghilterra era pomeriggio e pur avendo dormito in aereo, si sentiva stanchissima quindi decise che si sarebbe riposata per bene, in modo da poter lasciare “respirare” la schiena. Ad un certo punto la porta si apre e Julie si ritrova davanti Harry che si era chiuso la porta alle spalle e che si stava avvicinando molto velocemente alla ragazza, si era avvicinato troppo, la ragazza che si era un attimo appoggiata al muro mentre mandava un messaggio vi si trovò bloccata con il viso del ragazzo a pochi centimentri dal suo,

-Che cosa v-vuoi? Perchè sei così vicino? Ho fatto qualcosa di male?-

-Se provi a mettermi in imbarazzo di nuovo come prima per te saranno grandi guai-

Julie odiava quegli sguardi, Harry stava cercando di sottomettere al suo cospetto la ragazza, ma lei non gli diede corda, anzi lo attaccò,

-E quali sarebbero questi guai?-

La voce si era fatta provocante, e le braccia prima bloccate per lo spavento si erano messe conserte, Harry parve sorpreso dal contrattacco di Julie,

-Hai detto che se continuo ad avere questo comportamento non troverò mai una ragazza giusto?...-

Julie lo guardava dritto negli occhi, una parte di lei non riusciva a non pensare che fossero i più belli che avesse mai visto soprattutto perché era la prima volta che vedeva un ragazzo con della matita agli occhi e li rendeva veramente sexy, ma dopo quel pensiero si concentrò di più sulla “conversazione”.

-Giustissimo Harry-

Rispose in modo energetico annuendo anche con la testa mentre regalava sorrisetti al ragazzo per farlo innervosire ancora di più ma si era resa conto che anche lui era un osso duro come lei,

-Bene...e se ti dicessi che proprio con questo carattere potrei conquistare una ragazza?-

Julie si mise a ridere dopo aver sentito quelle parole, per poi rispondere subito,

-Scusami tanto ma, ti prego dimmi quale ragazza si potrebbe innamorare del tuo carattere così egoistico e superficiale?-

Harry si mise a ridere, non aveva tutti i torti, di sicuro il suo non era uno dei migliori caratteri esistenti al mondo, ma anche lui aveva dei Jolly,

-TE...potrei farti innamorare di me in men che non si dica-

Disse la frase mettendosi a ridere, al contrario di Julie che era rimasta sorpresa da quelle parole,

-Io? Innamorarmi di te? Preferirei innamorarmi di un dinosauro! -

E poi dimmi, cosa ci guadagneresti nel farmi innamorare di te? E poi se proprio ci tieni a farlo sappi che sei capitato con la ragazza sbagliata, la sottoscritta non sa minimamente cos'è l'amore quindi se anche mi innamorassi di te, cosa improbabile, non me ne accorgerei nemmeno-

Harry si fece più vicino al viso di Julie, non ci credeva che la ragazza non sapeva niente sulla materia “amore”, avanti chi è che non sa qualcosa sull'amore? Riusciva a pensare solo questo.

-Non senti nulla?-

Julie lo guardava storto, non capiva dove volesse arrivare

-Aspetta! Sì in effetti sento una cosa-

Jonghyun sorrise pensando di aver colpito il bersaglio,

-Sì è senza dubbio la tua fiatella! Uh...accidenti Harry che hai mangiato prima di venire all'aeroporto? Continuando così nessuna si degnerà di starti accanto!-

Jonghyun la guardò storto mentre sentiva la rabbia salirgli, era stao umiliato da lei...di nuovo, si considerava fortunato solo perché nessuno li poteva vedere,

-Va bene Julie lo hai voluto tu! Questi 6 mesi diventeranno il tuo inferno! Ti farò innamorare di me costi quel che costi, poi vedremo chi è quello che rimarrà solo!-

Detto questo si stacco dal muro quindi liberando Julie da quella specie di trappola, per poi incamminarsi verso la porta, a pochi passi da essa si fermò per tornare indietro e fermarsi a 2 passi da Julie e dirgli,

-Ah dimenticavo, non ti azzardare a: parlarmi, chiamarmi, toccarmi non devi nemmeno pensarmi!-

Poi si girò, uscì dalla stanza facendo sbattere forte la porta, dopo pochi secondi si sentì un'altra porta chiudersi in modo violento, di sicuro era la sua.

-Si sarà arrabbiato per la battuta sull'alito? Uffa!!! possibile che sono appena arrivata e già un membro della famiglia mi odia? Perché capitano tutte a me?!-

Julie si lasciò cadere sul letto per poi sistemarsi meglio e lasciare che la morbidezza di quel materasso la classe e la trasportasse nel mondo dei sogni.


 

Link del capitolo originale: (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2267258&i=1)


 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Seryka