We kept it safe and slow, the quiet things that no one ever knows.

di HeavenMayBurn
(/viewuser.php?uid=7211)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** i capitolo. drama doesn't follow me, it rides on my back. ***
Capitolo 2: *** ii capitolo. i confess i’m just messed up. ***



Capitolo 1
*** i capitolo. drama doesn't follow me, it rides on my back. ***


(N.b. "Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni e non mi appartengono, gli eventi non sono accaduti realmente e questa storia non è scritta a scopo di lucro")

we kept it safe and slow, the quiet things that no one ever knows.

i capitolo. drama doesn't follow me, it rides on my back.

 

Un bacio. Una carezza veloce e poi di nuovo tra le lenzuola.

Le coperte erano superflue, Frank con la gamba le fece cadere dal letto.  C’erano solo loro adesso nella stanza.

Un altro bacio, un piccolo morso, e Lui era dentro Frank. Nonostante il dolore, Lui era delicato e gentile.

Frank si aggrappò al suo collo quando sentì l’orgasmo coglierlo.

Lui si giro abbracciandolo.. Frank sapeva le parole che stavano per uscire dalle sue labbra, perché non potevano che essere quelle.

Piegò le labbra in un leggero sorriso e…

-FRANK! DIO, SVEGLIATI, E’ ORRIBILMENTE TARDI!-

Frank si svegliò di scatto, maledendo la voce di sua mamma per essere davvero troppo acuta e dando un sguardo al cavallo dei suoi pantaloni del pigiama, notando il suo uccello in piedi che sembrava dirgli “Huston, abbiamo un problema qui sotto”.

-ARRIVO!- rispose andando in bagno per lavarsi e prendersi cura di quella faccenda, come dire, del cazzo.

-Fanculo!- borbottò lavandosi la faccia.

Ecco, questa era una tipica mattina settimanale di Frank Iero.

Si svegliava con il cazzo in tiro e la voce di sua madre nelle orecchie, mentre era perseguitato dall’uomo dei suoi sogni. Quello che non avrebbe mai potuto avere.

Solita vecchia storia; innamorarsi dei fratelli grandi dei propri amici è una fregatura. Soprattutto se l’amico in questione non poi così amico, frequentate solamente lo stesso corso di teatro e avete scambiato si e no due parole. Dopotutto è difficile avere amici veri quando ti sei trasferito in quella umida cittadina da soli due mesi. Comunque nel bel mezzo di una vostra, per così dire, discussione, Lui è venuto a prendere il tuo quasi-amico, e tu ci sei caduto come una pera cotta.

 -Ti ho preparato le frittelle- disse Linda, sua madre, appena lo vide apparire sulla porta della cucina.

Frank scosse la testa bevendo il latte direttamente dal cartone per risparmiare tempo. –Non posso, sono in ritardo!-

Linda rimpicciolì gli occhi castani mettendosi una ciocca di capelli scuri dietro l’orecchio. –Eh, no, signorino. Ti sei svegliato tardi? E’ solo colpa tua. Io mi sono alzata venti minuti prima per prepararti la colazione. Ora tu ti siedi, la mangi tutta, e fai persino finta di apprezzarla-

-Che palle!- disse Frank tra i denti cominciando a mettersi una porzione del dolce nel piatto.

-Che hai detto, ragazzino?-

-Nulla- sospirò lui sbadigliando.

-Meglio così- disse sua madre finendo di riempire la lavastoviglie.

Frank si alzò dal tavolo afferrando lo zaino. Ecco, di sicuro l’autobus era già passato.

Fottutamente perfetto.

-Io vado- urlò precipitandosi fuori.

Cominciò a correre perché non aveva nessuna voglia di arrivare in ritardo e di beccare una punizione, con la conseguenza di rimanere bloccato a scuola fino alle cinque, buttando nel cesso tutto il pomeriggio.

Alla sua destra, dall’incrocio che portava a scuola, sentì una macchina sgommare.

Si voltò inorridito.

Lo stava per investire, quel bastardo.

L’uomo al volante uscì dalla vettura.

Frank rimase quasi a bocca aperta. Cioè, non solo Lui perseguitava i suoi sogni ed era la causa della sua sega mattutina, ma ora cercava anche di investirlo.

Che fantastico inizio per una storia d’amore.

-Ehi, perché non guardi quando corri?-

Frank lo fulminò gli occhiali. –Perché non guardi quando guidi?-

Il ragazzo sorrise. –Touchè-

Era bello, non una di quelle bellezze su cui tutti concordano, ma lo era in un modo particolare. Frank lo definiva bello in una maniera disarmante ma, bhe, lui non era obbiettivo.

Era particolare. Uno di quelli in cui la tua opinione viene decisa con uno sguardo, perché era alla prima occhiata che Frank aveva capito di esserne irresistibilmente attratto.

Il nome di quel ragazzo, che ormai era diventato il suo chiodo fisso, era Gerard Way.

-Ti va se per farmi perdonare ti offro un caffè?-

Frank si morse le labbra. –Veramente io adesso dovrei andare a scuola..-

Gerard sorrise. –E tu ci vai sempre?-

L’altro alzò le spalle. –Quando non ho nulla di meglio da fare..-

Gerard aprì la portiera della vecchia auto che aveva abbandonato in mezzo alla strada. –Allora direi che siamo d’accordo..-

Frank salì in macchina. Si mise a fissare i dadi di peluche che giravano, arrotolati sullo specchietto retrovisore e cercò un buon argomento di conversazione.

-Che diavolo avevi da correre?- chiese Gerard mentre si metteva gli occhiali da sole.

-Dovevo andare a scuola- spiegò Frank imbarazzato, desiderando solo tornarsene a casa a strimpellare la sua chitarra. –E tu, invece?-

-Ho accompagnato mio fratello Mike a scuola e, bhe, stavo solo tornandomene a casa. Sai, non amo particolarmente il liceo-

-Si, bhe, dubito che qualcuno lo ami-

Che risposta stupida! Frank desiderò solamente prendere a testate il cruscotto.

-Già- annuì Gerard distante. Seguì qualche istante di silenzio, poi Gerard ricominciò a parlare. –Come mai mi sembra di averti già visto?-

-Vado a scuola con Mikey, siamo nella stessa classe di teatro.- disse Frank tutto d’un colpo.

-Oh- sussurrò Gerard. –Quindi tu hai..?-

-17 anni- lo aiutò Frank.

-Non ti invidio- disse Gerard. –Avere diciassette anni fa schifo. Immagino quello che starai passando.. Il liceo, i brufoli, le ragazze.. E’ tutto un gran casino..-

-Dicono che il liceo non finisca mai..-

Gerard ci pensò su. –Hai ragione. La vita è un gran casino. L’unica cosa è che se sei fortunato i brufoli dopo un po’ vanno via..-

-E tu? Quanti anni hai?-

-21- sorrise orgoglioso. –Sono maggiorenne, ormai-

-Alcol a volontà quindi- commentò Frank.

Gerard rise. -E chi ha bisogno di aspettare 21 anni per quello?!-

Scesero dalla macchina e entrarono in una piccola caffetteria, sedendosi ad un tavolino isolato sul retro.

Frank capì in quel momento che l’unica cosa che poteva fare era di continuare a parlare perchè, porca merda, per la prima volta Lui gli aveva rivolto la parola, ed era sicuro che se si fosse fermato a pensare, assimilando davvero la cosa, avrebbe mandato tutto a puttane.

Meglio tenere la mente occupata.

-Che fai nella vita?- domandò.

Gerard smise di giocherellare con una bustina di zucchero ed alzò lo sguardo su di lui. –Non molto, direi.. Studio a New York, in una scuola d’arte. La cosa brutta è che ho gli esami di fine trimestere in questo periodo, di tedesco per la precisione. E io il tedesco lo odio. Non so neanche mettere due parole in fila. Chi cazzo si iscrive ad una scuola d’arte per studiare tedesco?!-

-Bhe, ti potrei dare una mano io..- azzardò Frank.

Gerard sorrise. –Mi salveresti la vita-

**

Frank corse a casa mordendosi la lingua a sangue. Lo sapeva che avrebbe fatto meglio a non rimanere zitto.

Ma che diavolo gli era venuto in mente?

Già che c’era avrebbe potuto aggiungere che la conoscenza della lingua era dovuta dalla sua origine tedesca. Perché, chiaramente, Iero è un cognome germanico, ja.

E che gli avrebbe insegnato? Non si ricordava neanche i numeri.

Aveva bisogno d’aiuto.

Invertì la direzione della sua corsa e si precipitò di fronte a scuola.

Gli alunni stavano uscendo in quel momento dalle loro classi, e con un po’ di fortuna e sfruttando il casino, nessuno si sarebbe accorto che aveva bigiato.

-Mikey, ti devo parlare-

Mike smise per qualche secondo di parlare con il suo amico e spostò lo sguardo su Frank. –Se è per la prova di venerdì, manca quasi una settimana..-

-Si tratta di tuo fratello..- disse con il fiatone.

-E che c’entra Gee con Sogno di una notte di mezza estate?-

-Non c’entra nulla con il teatro- disse afferrandolo per il braccio e portandolo in un luogo un po’ più privato. –Senti- cominciò. –Lo so che noi non siamo proprio culo e camicia, ma mi serve aiuto.-

Mikey alzò un sopracciglio. –Bhe, grazie per aver pensato a me.-

-Il fatto è che sta mattina ho incontrato tuo fratello..- Mikey annuì. –E tra una cosa e l’altra lui mi ha detto che ha problemi con il tedesco. E così io gli ho detto che gli potrei dare una mano..-

Mikey lo interruppe sorridendo. –Sai davvero il tedesco? Caspita, se gli dai una mano sarò in debito per tutta la vita, si sta cagando in mano per quell’esame-

Frank scosse la testa. –Il punto è questo. Io non so neanche ordinare un caffè in tedesco-

Mike allargò gli occhi grattandosi la testa. –Fammi capire. Tu gli hai promesso ripetizioni di tedesco..- Frank annuì e l’altro continuò. –Ma tu il tedesco non lo sai-

Frank si morse un labbro. –Esatto-

Mikey rimase in silenzio e dopo qualche attimo scosse la testa. –No, è possibile che io non abbia capito bene. Ripetiamo. Tu darai lezioni di tedesco a mio fratello.. senza sapere il tedesco?!-

-Gia..- sussurrò Frank imbarazzato.

-No- Mikey scosse la testa. –Scusa, ma è un idea talmente idiota che non riesco ad afferrarla.-

-Lo so che è idiota, è per questo che mi serve il tuo aiuto!-

-E come pretendi che io ti aiuti?!- sbottò Mikey. –Imparando il tedesco ed insegnandotelo, così tu puoi insegnarlo a Gee?!-

Frank ci pensò qualche secondo. –E’ un idea..-

Mikey scosse la testa e fece per andarsene. –Tu sei pazzo-

-No!- esclamò Frank afferrandogli il braccio. –E’ che.. Merda!-

Mikey si incuriosì. –‘E’’ che cosa?-

Frank rimase in silenzio.

-Oh, andiamo.- esclamò Mikey. –Non lo dico a nessuno. Cioè, a meno che tu non sia un killer che ha intenzione di fare fuori mio fratello.. Ti avviso che in questo caso avvertirei la polizia-

-Non lo voglio fare fuori- esclamò Frank. –E’ che.. Giurami di non ridere, non sputarmi addosso, prendermi a pugni o cose del genere-

-Perché dovrei..- cominciò Mikey, ma l’espressione di Frank lo azzittì e così annuì. –Lo prometto-

-Il fatto è che Gee mi.. sì, insomma, mi piace..-

Mikey annuì per qualche secondo portandosi una mano sotto il mento. –Lo vedo. E’ solo che non avrei mai scommesso su di te-

-Pardon?-

-Sì. Di Gee, bhe, si capisce subito che, come dire, non gioca per la nostra squadra, ma tu.. Avrei dovuto capirlo, l’eyeliner mi avrebbe dovuto portare sulla strada giusta..-

Frank allargò la bocca colto dall’improvvisa rivelazione. –Gee è.. è gay?-

-No, è solo curioso. Una curiosità che dure da 21 anni- Mikey scoppiò a ridere. –Non dirmi che non l’avevi notato?-

Frank scosse la testa colpito dal troppo afflusso di informazioni al suo cervello.

**

Gerard tornò a casa sbattendo la porta alle sue spalle. Erano quasi le due di notte e Mikey si precipitò al piano di sotto per evitare che svegliasse tutta la famiglia, gatto compreso.

-Dio, puzzi come un maiale che ha appena fatto il bagno nella sua sbobba.- commentò Mikey aiutando suo fratello a sedersi. –Sei di nuovo ubriaco, vero?-

-Solo un pochino- rise Gerard coprendosi la bocca con le mani.

-Un pochino tanto, eh?- Mike alzò un sopracciglio. –Non voglio romperti le balle, Gee, ma in questo periodo non credi di esagerare?-

-Nah, non preoccuparti, fratellino-

Mikey lo aiutò a togliersi scarpe e cappotto e lo accompagnò in camera. –Non rompermi i coglioni se domani mattina avrai un mal di testa da paura-

-Non l’ho mai fatto..- rispose Gerard innocentemente.

-Se lo dici tu..- Mikey spense la luce e riappoggiò la testa sul cuscino.

-Sai..- cominciò Gerard. Mikey accese la luce sul comodino, ma Gerard non riprese a parlare e così pensò che si fosse addormentato. Quando stava per spegnerla nuovamente Gerard riprese il suo discorso. –Sai, sta mattina.. sta mattina ho incontrato qualcuno.. Era carino e.. e non lo so.. Penso che mi piaccia. Dio, non sono stato in grado nemmeno di fare una conversazione decente.. Ero.. ero imbarazzato come quando avevo quindici anni ed andavo al liceo…-

-Il liceo non finisce mai, Gee..- Mikey spense l’abajour. –Ne parliamo con calma domani mattina-

 

 

[This is where we both get scared
This is where emotion flares
This is where we both prepare
]

 

[we kept it safe and slow, the quiet thing that no one ever know.

to be continued]

 

[Nda: Mia prima high school fic, perchè mi piacciono tantissimo ma non sono mai riuscita a pubblicarne nessuna.

Sarò banale ma, anche se non ho ancora deciso una vera trama, questa storia come al solito è una frerard, perché nonostante i miei gusti musicali cambino e i MyChem vengano raggiunti nella mia top e a volte, ebbene si, superati, loro sono quello che io chiamo True Love..

 La canzone a cui mi sono ispirata per tutto ciò e che è diventata la colonna sonora del capitolo è Navigate me dei Cute is What We Aim For (un altro gruppo che io consiglio) tratto dal loro ultimo cd prodotto da quel genio di John Feldmann..  il titolo è di There’s a class for this, sempre loro. Mentre quello della storia è preso palesemente da The quiet thing that no one ever know dei Brand New (Perché Jesse è un genio e mi salva sempre il culo, persino adesso che avevo il disperato bisogno di un titolo).

Cercherò di essere un po’ fedele ai tempi reali, ma probabilmente come al solito, non ci riuscirò del tutto.. I’m sorry..

E cercherò di aggiornare anche il resto =P don’t worry ^^

Un bacio a tutti quelli che leggeranno e commenteranno]

Luv ya

Fede.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** ii capitolo. i confess i’m just messed up. ***


ii capitolo. i confess i’m just messed up.

 

-Cazzo, potrei stare a scimmiarmi per ore con questo baracchino- esclamò Frank appoggiando il game boy sulla moquette.

-Non dirmi che è per giocare a Super Mario che sei venuto oggi pomeriggio..- sospirò Mikey. –Perché io devo ancora studiare chimica- Frank sbuffò e Mikey fece lo stesso. –Guarda che dovrai affrontare la questione un giorno o l’altro.. Altrimenti Gerard sarà bocciato all’esame, e se ciò accadesse, io ti spaccherei la faccia.- Il più giovane dei fratelli Way sorrise diabolicamente. 

-E che gli dico? Che sono un coglione e che gli ho mentito?-

Mikey annuì.-Certo, che cosa vuoi dirgli altrimenti?! Che sei la fata turchina?!-

-Se lo fossi tu non diventeresti mai un bambino vero!- rispose Frank sedendosi sul letto.

-Ma perché devi sempre cazzeggiare?- chiese Mikey alzandosi dal pavimento.

Frank sbuffò alzando le spalle. –Sei palloso, lo sai, no? Eh, Lil’ Way?-

Mikes gli fece vedere il dito medio. –Andiamo.. se davvero bisogna risolvere questo casino con Gee ho bisogno di caffeina-

Frank annuì scendendo al piano inferiore con lui.

Appena arrivò in fondo alle scale Frank fu tentato di fare marcia indietro.

Gerard era sdraiato sul divano con una grande ciotola di pop-corn sopra il petto mentre guarda i Simpson.

Frank optò per una mossa veloce. Afferrò i polsi di Mikey e lo trascinò in cucina.

-Non mi avevi detto che ci sarebbe stato anche lui- sibilò Frank arrabbiato.

-Dio, Frankie, è mio fratello..- sospirò Mikey. –Che ti aspettavi? Che gli avessimo costruito una cuccia nel capanno degli attrezzi? Era logico che vivesse qui-

Frank prese un respiro profondo. –Ok, ora vado- mormorò.

Arrivò a percorrere metà del piccolo corridoio quando il campanello suonò. Lui vide chi stava entrando e poi si voltò, tornando verso Mikey. –Dietro front! Inversione di rotta, Lil’ Way-

-Perché?- domandò Mikey alle prese con la moka in cucina.

-Come mai quando mi hai detto che Gee era gay hai tralasciato un piccolo, minuscolo, particolare… e cioè che è fidanzato?!-

-Che cosa?- squittì Mikey. –Non.. non te l’ho detto perché.. perché mica lo sapevo! E’ da quasi un anno e mezzo che non mi parla di nuovi ragazzi..-

Frank fece una smorfia con le labbra. Era chiaro che i suoi film mentali erano andati in fumo. –A quanto pare non ti confida tutto, perché ha appena suonato alla porta e adesso sono in salotto… Abbastanza alto (bhe, più di me), capelli rossi.. Ti dice nulla?-

Il volto di Mikey si illuminò e lui trattenne una risata. –Aspetta.. i capelli sono ricci e.. tanti?!-

-Bhe, sì.. Potevi dirmi che gli piacevano i capelloni, mi sarei travestito.. che ne so.. da hippie!-

-Ma è Toro!-

Frank grugnì. –Eh, che bello. Non vedevo l’ora che me lo presentassi.. grazie tante!-

Mikey scosse la testa. –No! È Ray Toro.. Quei due sono amici da sempre! Non c’è nulla tra di loro!-

-Dici sul serio?-

Mieky sorrise. –Sì. Ti confido un segreto: lo so che non si direbbe ma.. Ray è etero-

Frank annuì stupito. –Oh-

-Ray!!- urlò dalla cucina. –Senti, ho elaborato una strategia per vincere a Fifa 97.. Che ne dici di darmi la tua opinione?!-

Frank passò velocemente vicino al rosso e raggiunse Gerard su divano.

-Ehi, ecco il mio salvatore- disse il maggiore dei fratelli Way. –Che ci fai qui? Sei qui per vedere Mikes?-

Frank deglutì. –In un certo senso sì.. e in un certo senso per un altra ragione.. Devo parlarti..-

-Ok, spara- concluse Gerard mettendosi seduto.

-Io non so il tedesco, in realtà. Non posso insegnartelo..-

Gerard spalancò gli occhi -Che cosa?! E allora perché mi hai promesso le lezioni?! Dì la verità, sei un maniaco, vero, Frankie?-

Frank arrossì. –Che cosa? No!-

-E allora perchè l’hai fatto?! Vuoi violentarmi ed uccidermi, non è vero?! Stai attento, ti avviso che io ho preso lezioni di kung fu quando avevo quattrodici anni.. posso stenderti!-

-Non voglio ucciderti- biascicò Frank.

Ma perché dava l’impressione a tutti di essere un maniaco?!

-Ma perché allora?-

-Perché..- Frank si morse il labbro. Non poteva uscire allo scoperto adesso, in quel modo l’avrebbe preso seriamene per uno psicopatico. –Perché.. Sai, questa è una bella domanda.. che merita una bella risposta..-

Gerard alzò un sopracciglio. –Non prendermi per il culo, Iero.-

In quel momento Frank si rese conto che Ray e Mikey erano fermi sulla porta.

Il fratello minore si schiarì la voce. –Perché.. perché vi siete capiti male!- esclamò. –Lui non intendeva dire che ti avrebbe dato lezioni.. ma supporto morale! Sì!- Mikey sorrise soddisfatto con se stesso per essere riuscito a rimediare una scusa nel giro di.. quanto? Venti secondi? Era un figo. –E infatti domani pomeriggio ha intenzione di accompagnarti in biblioteca-

Frank sì illuminò.

Se non fosse stato che era interessato a suo fratello, e che Mikey di sicuro non l’avrebbe apprezzato, l’avrebbe baciato con la lingua.

–Certo! Era proprio quello che stavo cercando di dirti-

Gerard guardò prima Frank e poi suo fratello.

–Ah- disse poco convinto. –Quindi ti faccio pena, eh, Iero?-

Frank spalancò gli occhi arrossendo mentre Mikey scuoteva la testa.

–Ma perché devi sempre fare lo stronzo?! Ci credo che hai due amici in croce..-

Gerard gli fece una pernacchia e riportò l’attenzione su Frank. –Alle tre?-

-Cosa?-

-Va bene se ti vengo a prendere domani alle tre?- ripetè Gerard.

Frank ebbe solo la forza di annuire. Questo doveva essere un fottuto sogno.

***

-Allora?- domandò Gerard sedendosi sul letto.

Frank e Ray se ne erano andati da due ore buone, e adesso in casa Way era l’ora della nanna.

-Non so a che cosa ti riferisci…- mormorò Mikey continuando a leggere il libro che aveva in mano.

-Non fare l’idiota con me- disse Gerard puntando il dito contro a suo fratello. –Che diavolo è questa storia? Io voglio sapere perché il mio insegnante di tedesco non sa il tedesco!-

-Ah, non ne ho idea..- gli rispose distrattamente Mikey.

-Balle.-

-Non posso, ho promesso a Frank che non ti avrei detto nulla.-

Gerard alzò un sopracciglio. –Non prendermi per il culo, Michael James Way, tu non mantieni i segreti-     

Mikey alzò le spalle. –Ok, però devi promettermi che non gli dirai nulla.- Gerard annuì velocemente e Mikey continuò. –E’ cotto di te!-

-Chi?- chiese l’altro stupito.

-La regina- rispose Mikey scuotendo la testa. –Ma di chi stiamo parlando, eh? Di Frank, mi sembra ovvio.-

Gerard si morse un labbro tentando di trattenere una risata isterica. –Dici davvero?-

Mikey guardò l’espressione stralunata di suo fratello, e in pochi secondi ogni pezzo cominciò ad entrare nel suo cervello, come un incastro di pezzi di un puzzle.

Dopotutto quando Gerard gli aveva parlato di un fantomatico nuovo ragazzo era lo stesso giorno dell’incontro tra lui e Frankie.

Magari, con un po’ di fortuna, Frank aveva più speranze di quante tutti pensavano..

-Gee..- cominciò Mikey. –Ti ricordi quella sera quando eri ubriaco e mi hai parlato di un nuovo ragazzo?-

Le guancie di Gerard si imporporano. –Non ho idea di che cosa tu stia parlando..-

-Oh, invece io credo che tu lo sappia benissimo- commentò Mikey. –Chi era?-

-Ah, non lo so..- mormorò il maggiore. Poi si sporse sul letto spegnendo la luce. –Awwh, - cominciò fingendo uno sbadiglio. –Sono stanco morto, faremmo meglio ad andare a dormire..-

Mikey sorrise, era sicuro di essere sulla strada giusta. –Tanto non potrai evitare le mie domande per sempre.-

***

Frank fissò il soffitto della sua camera, incapace di prendere sonno.

Aveva un appuntamento con Gerard.

Avrebbe telefonato a tutti i suoi amici per la gioia, se solo li avesse avuti in questa città.

Il suo cagnolino, un batuffolo di pelo alto si e no 15 centimetri, saltò sul letto, leccando la mano di Frank.

-Ehi, piccolina- disse lui ridendo e accarezzandogli la testa. –Adesso ti dico una cosa, ma tu non abbaiare perché se non svegli mia mamma..- il cane alzò la testa e Frank continuò. –Per la prima volta dopo mesi le cose vanno nel verso giusto.. indovina.. Ho un appuntamento con Gee.. Cioè, non è proprio un appuntamento, ma entrambi usciamo, saremo da soli e.. Insomma, non vedo l’ora che sia domani..-  

 

[Yeah, are you reading me?
Is it obvious what I'm trying to say?
Cause I want you bad and you know I got it
]

 

 

[we kept it safe and slow, the quiet thing that no one ever know.

to be continued]

 

 

 

[NdA: Eccomi di nuovo con un aggiornamento..

Che dire.. settimana prossima ho gli esami di riparazione, quindi come avete visto questa è stata una settimana magra per gli aggiornamenti, in più mi sono presa bene per i giochi su internet, quindi ogni sera quando tornavo a casa mi scimmiavo con Backgammon e Dama..

Va bhe, siccome la mia carriera di giocatrice è finita ancora prima di cominciare, eccomi ritornata nel mondo delle fan fiction xD

Il copyright per il titolo del capitolo è tutto dei signori Fall Out Boy perché in questo periodo mi hanno fatto prendere benissimo con la loro musica.. E’ un verso di A Little Less Sixteen Candles, A Little More "Touch Me" mentre la canzone è Be Agressive dei Powerspace, un’altra band sottocontratto con la Fueled by Ramen ^^

Il cagnolino di cui parlo è lui. E’ adorabile <33

Passiamo ai ringraziamenti (grazie per tutte le recensioni, mi fa davvero piacere che sia stata apprezzata =])

-OOgloOO: Grazie xD mi fa piacere che ti sia piaciuta e che i tuoi vicini non siano venuti a bussare xD Grazie ^^ Bacio =*

-SweetPandemonium: Il fatto è che ho rischiato un sacco di volte di essere messa sotto (tutte colpa dell’Ipod a tutto volume quando torno a casa xD) da un sacco di vecchietti e ho pensato di fare diventare Frank un po’ più fortunato xD Infondo lui stava per essere messo sotto da Gee xD Bacio =*

-Dark Helena:bhe sì.. la gioventù di Gerard è un ottimo soggetto xD Bacio =*

-Chemical lady: Wow.. Grazie *__* Mi fa davvero piacere che ti sia piaciuta.. Eccoti il secondo capitolo,.. Un bacio =*

-Echelon1985: Grazie.. Mi fa piacere che ti piaccia *__* Bacio =*

-BlueAndYellow: bhe sì, se riesco i Brand New gli infilo sempre dentro xDD Muahah, sì.. il povero Mikey è davvero in mezzo xD Bacio =*

-Blinka: Muahaha, pensa che neanche io so una parola di tedesco.. sarà divertente scrivere la fict xDD Bacio =*

-My Chemical Vavvy: Argh… anche io amo quei due insieme *__* Bacio =*

-Blaise_Sl_Tr07: Awwwh, tesora *__* Sei troppo buona! Muahaha, sì.. bhe.. Gerard non poteva che essere gay .. Ahu.. non riesco a replicare decentemente alla tua recensione adesso, ma sappi che mi ha fatto davvero, davvero piacere *_* Un bacio =**

Ringrazio chi leggerà e commenterà questo capitolo *__*]

Auf wiedersehen ^^

Fede.

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=265635