Save me from my self destruction

di Roxanne Potter
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Someone save my soul tonight ***
Capitolo 2: *** Take my fucking hand and never be afraid again ***
Capitolo 3: *** I'm not afraid to walk this world alone ***



Capitolo 1
*** Someone save my soul tonight ***


1 Someone save my soul tonight

Cado senza muovermi. Vomito via l'anima senza aprire le labbra. Vedo la luce delle stelle che mi acceca gli occhi e la luna che dondola e il cielo scuro che mi soffoca. Tremo ma non sento davvero il freddo che mi accappona la pelle. So solo che la notte è silenziosa e la strada è deserta, e io me ne sto qui seduto con le spalle contro il muro e le mani tra i capelli.
Mi sento polvere e vuoto, un'ombra, un fantasma di cui non rimane neanche una debole traccia. In fondo è che questo che sono, no?
Il nulla. Uno strano essere capitato in questo mondo per sbaglio, qualcuno che non ha più nulla da offrire. E vorrei solo sparire, sparire e consumarmi come cenere, sparire e mettere fine al dolore che mi sento pulsare in ogni angolo del corpo e nella mia stessa anima.
Sono andato. Sono come un morto che cammina e che è quasi arrivato alla fine del suo sentiero, ancora un passo e smetterò di camminare, un'altra piccola spinta e cadrò nel burrone, e forse stanotte ho solo bisogno di qualcuno che venga da me e salvi la mia anima.
Che qualcuno mi salvi, per favore. Cadrò da un momento all'altro.
-Gerard.
Alzo la testa e davanti a me c'è Frank. Lo vedo inginocchiarsi, mi mette una mano sulla spalla, mi guarda con due occhi che traboccano di preoccupazione.
-Stai troppo male stasera. Andiamo a casa, ok?
Prima che io possa rispondere, Frank poggia la fronte sulla mia, mi passa un braccio intorno alla vita e mi stringe.
Per un attimo sento calore. Per un attimo, con le sue braccia intorno a me e i suoi occhi così vicini, non sento più di essere nulla. Mi sento qualcosa di vivo e reale e bellissimo, o forse è Frank ad essere vivo e reale e bellissimo. Stretto a lui, il mio cuore inizia a battere come non faceva da molto tempo e giuro, giuro che per un attimo, un solo attimo che sembra infinito, mi sento bene.
-Andiamo, Gerard.- ripete Frank, scostandomi piano i capelli dal viso e porgendomi la mano per aiutarmi a rialzarmi.
Subito la afferro e mi faccio tirare su, ignorando l'ondata di nausea scatenata dal brusco movimento; per un attimo posso giurare di aver visto uno sprazzo di luce in questo schifoso mondo di confusione. Per un attimo, Frank mi ha fatto sentire vivo.

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Capitolo 2
*** Take my fucking hand and never be afraid again ***


2 Take my fucking hand and never be afraid again

Odio vederti mentre ti distruggi in questo modo.
Mi fa male guardare i tuoi occhi e trovarli vuoti, distanti, fissi su di me come se non mi vedessero davvero. A volte mi viene anche il dubbio che tu mi riconosca. Hai le labbra tremanti, i capelli aggrovigliati intorno al viso pallido, l'aria persa di chi non sa più cosa farsene del mondo che lo circonda.
Mi fa così male. Ti vedo disteso su quel letto, ubriaco come ogni sera, in preda a non so quale schifosa droga che ti sta risucchiando via da me. Vederti soffrire mi fa soffrire il doppio, è come se mi strappassero via il cuore e il respiro e nelle mie vene non scorresse altro che dolore pulsante.
Sto troppo male persino per piangere. Le lacrime mi rimangono incastrate nelle ciglia e le parole bloccate in gola, e vorrei solo urlare, urlare finché non vedrò il mondo andare in pezzi, urlare e salvarti, trascinarti via dal ciclone nel quale sprofondi ogni giorno di più.
Voglio salvarti. Fare qualcosa per te. Ma non so neanche io cosa.
-Gerard...
Sollevi lentamente la testa dal cuscino e per un attimo mi sorridi debolmente. Per un attimo vedo sulle tue labbra lo spettro di te, lo spettro di ciò che eri. Per un attimo voglio illudermi che tu sia ancora qui.
-Sto male, Frank.- mormori appena prima di chiudere gli occhi. -Così male che vorrei morire. Ho paura.
Vedo la tua mano, abbandonata sul letto, sollevarsi un poco come se cercasse la mia. L'afferro d'istinto e la stringo più forte che posso, come se così potessi salvarti dai tuoi demoni e da tutto ciò che ti sta distruggendo.
-Prendi la mia mano.- sussurro sulle tue labbra, chinandomi verso di te. -Prendi la mia mano e non avere mai più paura. Mai.
Le nostre bocche si incontrano per un bacio lento, incerto. Sento la tua mano che stringe la mia, l'altra che mi accarezza i capelli e in questo momento non mi illudo ma so, semplicemente so che tu sei ancora qui, da qualche parte. Perso nel buio, nel tuo abisso, nelle tue ombre. Ma ci sei ancora.
E io non smetterò mai di cercarti.
2 Take my fucking hand and never be afraid again

Odio vederti mentre ti distruggi in questo modo.
Mi fa male guardare i tuoi occhi e trovarli vuoti, distanti, fissi su di me come se non mi vedessero davvero. A volte mi viene anche il dubbio che tu mi riconosca. Hai le labbra tremanti, i capelli aggrovigliati intorno al viso pallido, l'aria persa di chi non sa più cosa farsene del mondo che lo circonda.
Mi fa così male. Ti vedo disteso su quel letto, ubriaco come ogni sera, in preda a non so quale schifosa droga che ti sta risucchiando via da me. Vederti soffrire mi fa soffrire il doppio, è come se mi strappassero via il cuore e il respiro e nelle mie vene non scorresse altro che dolore pulsante.
Sto troppo male persino per piangere. Le lacrime mi rimangono incastrate nelle ciglia e le parole bloccate in gola, e vorrei solo urlare, urlare finché non vedrò il mondo andare in pezzi, urlare e salvarti, trascinarti via dal ciclone nel quale sprofondi ogni giorno di più.
Voglio salvarti. Fare qualcosa per te. Ma non so neanche io cosa.
-Gerard...
Sollevi lentamente la testa dal cuscino e per un attimo mi sorridi debolmente. Per un attimo vedo sulle tue labbra lo spettro di te, lo spettro di ciò che eri. Per un attimo voglio illudermi che tu sia ancora qui.
-Sto male, Frank.- mormori appena prima di chiudere gli occhi. -Così male che vorrei morire. Ho paura.
Vedo la tua mano, abbandonata sul letto, sollevarsi un poco come se cercasse la mia. L'afferro d'istinto e la stringo più forte che posso, come se così potessi salvarti dai tuoi demoni e da tutto ciò che ti sta distruggendo.
-Prendi la mia mano.- sussurro sulle tue labbra, chinandomi verso di te. -Prendi la mia mano e non avere mai più paura. Mai.
Le nostre bocche si incontrano per un bacio lento, incerto. Sento la tua mano che stringe la mia, l'altra che mi accarezza i capelli e in questo momento non mi illudo ma so, semplicemente so che tu sei ancora qui, da qualche parte. Perso nel buio, nel tuo abisso, nelle tue ombre. Ma ci sei ancora.
E io non smetterò mai di cercarti.

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Capitolo 3
*** I'm not afraid to walk this world alone ***


3 I'm not afraid to walk this world alone

C'è una sensazione strana quanto meravigliosa nel tornare a guardare il mondo con occhi nuovi, diversi.
Da quando sono uscito da quel centro di disintossicazione, la vita per me sembra aver acquistato un nuovo significato; adesso sento davvero l'aria che respiro, il vento che mi scompiglia i capelli, la carezza della luce del sole sulla mia pelle. Vedo e tocco e assaporo le cose come se fossi rinato, come se un macigno dentro di me fosse improvvisamente sparito lasciandomi leggero, libero, capace di scorgere la bellezza in ciò che mi circonda.
Mi piace camminare sull'erba e respirare il profumo della pioggia. Mi piacciono il caos, le luci, il traffico e le voci di una strada affollata. Mi piacciono le persone che mi passano davanti, le storie nascoste dietro i loro occhi, i sorrisi che a volte illuminano i loro sguardi.
Mi piace ascoltare la musica e sentirla donarmi la vita come faceva una volta, le voci che mi graffiano le orecchie e il ritmo che mi fa danzare l'anima. Mi piace temperare le mie matite e imprimere su carta le cose che mi circondano o il mondo folle che ho in testa. Mi piace prendere in mano una penna e accorgermi che riesco ancora a scrivere canzoni.
Perché la musica rimarrà sempre la mia migliore amica. E in questo momento tutta la vita che ho ancora davanti, una vita che voglio colmare di musica e amore, mi sembra meravigliosa.
Sto uscendo dal guscio, ho infranto quei muri che mi sono costruito intorno per troppo tempo.
La vita è qui e io voglio viverla appieno. Voglio cantarla dal cuore, cantarla finché non sarò esausto, cantarla per il mondo.
I'm not afraid to keep on living.” scrivo sul foglio pieno di schizzi e cancellature, l'inchiostro liquido che sembra brillare alla luce della lampada. “I'm not afraid to walk this world alone.”
Sento una mano poggiarsi sulla mia spalla e sorrido mentre Frank si china verso di me per lasciarmi un bacio sulla guancia. È bello sentire le sue dita che si intrecciano con i miei capelli, mi accarezzano il viso, mi sfiorano delicatamente il collo.
Lo amo. Lo amo più di ogni altra cosa nella mia vita. È la più grande meraviglia che questo mondo possa avermi regalato.
-Sai, credo che tu abbia sbagliato qualcosa qui.- dice Frank poggiando un dito sul foglio, indicando le parole che ho appena scritto.
-Cioè cosa?
Un attimo dopo Frank si è seduto sulle mie gambe e mi sta baciando. Mi sento esplodere dentro, come ogni volta che sono con lui. Mi sento tremare e sciogliermi e cadere nel vuoto mentre Frank si scosta piano da me e mormora sulle mie labbra: -Non stai andando avanti da solo. Tu non sei da solo e non lo sarai mai. Sei con me.

Note.

Questo è il capitolo finale, finalmente una ventata di positività. L'avevo già pronto ma aggiorno solo oggi perché martedì sono andata al concerto degli Of Mice & Men e dovevo riprendermi. La frase finale in effetti è un piccolo riferimento agli Of Mice, se li ascoltate la capite subito.°^°
Ok, spero che la raccolta vi sia piaciuta, spero di avere l'ispirazione per scrivere e pubblicare presto un'altra Frerard. Ormai Frerard è una delle mie OTP più OTP, insomma, è Frerard.
A presto.:3

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