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Someone save my soul tonight
Cado
senza muovermi. Vomito via l'anima senza aprire le labbra. Vedo la
luce delle stelle che mi acceca gli occhi e la luna che dondola e il
cielo scuro che mi soffoca. Tremo ma non sento davvero il freddo che
mi accappona la pelle. So solo che la notte è silenziosa e
la strada
è deserta, e io me ne sto qui seduto con le spalle contro il
muro e
le mani tra i capelli.
Mi
sento polvere e vuoto, un'ombra, un fantasma di cui non rimane
neanche una debole traccia. In fondo è che questo che sono,
no?
Il
nulla. Uno strano essere capitato in questo mondo per sbaglio,
qualcuno che non ha più nulla da offrire. E vorrei solo
sparire,
sparire e consumarmi come cenere, sparire e mettere fine al dolore
che mi sento pulsare in ogni angolo del corpo e nella mia stessa
anima.
Sono
andato. Sono come un morto che cammina e che è quasi
arrivato alla
fine del suo sentiero, ancora un passo e smetterò di
camminare,
un'altra piccola spinta e cadrò nel burrone, e forse
stanotte ho
solo bisogno di qualcuno che venga da me e salvi la mia anima.
Che
qualcuno mi salvi, per favore. Cadrò da un momento all'altro.
-Gerard.
Alzo
la testa e davanti a me c'è Frank. Lo vedo inginocchiarsi,
mi mette
una mano sulla spalla, mi guarda con due occhi che traboccano di
preoccupazione.
-Stai
troppo male stasera. Andiamo a casa, ok?
Prima
che io possa rispondere, Frank poggia la fronte sulla mia, mi passa
un braccio intorno alla vita e mi stringe.
Per
un attimo sento calore. Per un attimo, con le sue braccia intorno a
me e i suoi occhi così vicini, non sento più di
essere nulla. Mi
sento qualcosa di vivo e reale e bellissimo, o forse è Frank
ad
essere vivo e reale e bellissimo. Stretto a lui, il mio cuore inizia
a battere come non faceva da molto tempo e giuro, giuro che per un
attimo, un solo attimo che sembra infinito, mi sento bene.
-Andiamo,
Gerard.- ripete Frank, scostandomi piano i capelli dal viso e
porgendomi la mano per aiutarmi a rialzarmi.
Subito
la afferro e mi faccio tirare su, ignorando l'ondata di nausea
scatenata dal brusco movimento; per un attimo posso giurare di aver
visto uno sprazzo di luce in questo schifoso mondo di confusione. Per
un attimo, Frank mi ha fatto sentire vivo.