LA MIA LOVE STORY di oOokikkaoOo (/viewuser.php?uid=56248)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 3 ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 5 ***
Capitolo 5: *** capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** CAPITOLO 7 ***
Capitolo 8: *** capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** CAPITOLO 9 ***
Capitolo 10: *** capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** CAPITOLO 11 ***
Capitolo 12: *** capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** CAPITOLO 13 ***
Capitolo 14: *** capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** CAPITOLO 15 ***
Capitolo 16: *** capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** CAPITOLO 17 ***
Capitolo 18: *** capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** CAPITOLO 19 ***
Capitolo 20: *** capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** CAPITOLO 21 ***
Capitolo 22: *** capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** CAPITOLO 23 ***
Capitolo 24: *** capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** CAPITOLO 25 ***
Capitolo 26: *** capitolo 26 ***
Capitolo 27: *** CAPITOLO 27 ***
Capitolo 28: *** capitolo 28 ***
Capitolo 29: *** CAPITOLO 29 ***
Capitolo 30: *** capitolo 30 ***
Capitolo 31: *** CAPITOLO 31 ***
Capitolo 32: *** capitolo 32 ***
Capitolo 33: *** CAPITOLO 33 ***
Capitolo 1 *** CAPITOLO 1 ***
LA MIA
LOVE STORY
CAPITOLO
1
aSento un rumore provenire dalla cucina, mi
rigiro nel letto, tendo le braccia cercando il corpo del mio ragazzo,
ma le mie
mani stringono il vuoto, mi giro verso il comodino e apro lentamente
gli occhi
e guardo la sveglia, sono le nove, sono sola in una grandissima camera
da
letto, mi guardo in giro: le pareti sono color lilla e le tende, una
rosa
sopra a una bianca
sono semitrasparenti,
mi soffermo sulla mia immagine riflessa nello specchio di fronte a me,
i
capelli corvini sono tutti arruffati, la faccia assonnata, le palpebre
socchiuse lasciano trasparire gli occhi verdissimi le
labbra carnose dolcemente socchiuse.
Appoggio la testa al cuscino, chiudo gli occhi e cerco di
riaddormentarmi, improvvisamente una voce mi chiama
“ Vero, sei sveglia? Dai alzati che dobbiamo pulire!Ti sei
dimenticata
che oggi vengono i nostri amici? ”
“ Ancora cinque minuti!” dico addormentata
“ Amore hai vent’anni, su dimostrali! Alzati e non
fare storie!”
“ Caro ma è domenica, abbiamo tutto il giorno per
pulire!!! Lasciami
dormire, BUONA NOTTE amore! ” dico facendo finta di
addormentarmi
“ Dai alzati per favore! ”
“ Nooooo!! ”dico scalciando i piedi
Sento dei passi, apro gli occhi e vedo lo vedo davanti a me, si siede
sul letto e incomincia a farmi il solletico, uffa odio quando colpisce
il mio
punto debole: soffro da morire il solletico.
“ Vero alzati! ”
“ No fermati! ” incomincio a ridere cercando di
divincolarmi dalle sue
mani “ Dai mollami, ho sonno! ” lui si ferma e mi
guarda con aria pensierosa,
mostra un sorriso affascinante e giocoso allo stesso tempo.
“ Allora se non ti alzi a Londra per natale ci vado da solo!
” dice
sapendo di avere colpito il mio secondo punto debole: amo Londra.
“ Come osi farmi questo affronto? ” dico fingendomi
arrabbiata e
scioccata, ma lui continua il suo broncio “ Ok, ok mi alzo
RICATTATORE!” dico
arrendendomi, lo bacio dolcemente sulle
labbra, sorrido ed esco svogliatamente dal letto. Mi dirigo verso la
finestra e
apro le tende: è una bellissima domenica di Agosto, vado
verso il bagno e apro
l’acqua della doccia, poi accendo il cellulare,
c’è un messaggio, decido di
leggerlo.
“ Uffa! Ho finito il credito! Tesoro abbiamo una ricarica in
casa? ”
grido per farmi sentire
“ Certo amore ma le ho nascoste perché tu le
consumi subito! Te la vado
a prendere ” mi viene incontro con una ricarica da dieci in
mano, lo guardo
offesa dalla sua affermazione, ma d'altronde è vero ma non
voglio dargli
ragione e metto il broncio, lui mi da un bacio e gli frego la ricarica
dalle
mani, poi corro sotto la doccia.
Appena ho finito indosso l’accappatoio e comincio a
frizionarmi i
capelli, poi torno in camera apro il cassetto della biancheria intima e
decido
di indossare il completo nero con il pizzo rosa che a lui piace tanto,
mi
dirigo nella cabina armadio e dispongo tre pantaloni e quattro maglie
sul
divano: scelgo i pantaloni neri e una maglietta bianca scollata,
ripongo al
loro posto gli altri capi, passo davanti allo specchio mi guardo con
aria
vanitosa e mi sistemo i capelli in una coda di cavallo alta, quando
sono pronta
corro in veranda.
Mi siedo su una comoda poltroncina di vimini vicino al mio ragazzo,
davanti a me un’abbondante colazione, fette biscottate
marmellata e succo
d’arancia, sorrido e incomincio a mangiare
“ Tesoro cosa dobbiamo preparare questa sera? ” mi
chiede
“ Avevo pensato di ordinare la pizza, visto che
l’adori! ”
“ Sì
che bello!!!”
“ Lo sai che il giorno del compleanno farei tutto
ciò che ti rende
felice! A proposito, TANTI AUGURI!! ”
“ Grazie amore mio, ti rendi conto di quello che hai detto?
Sta sera
allora paghi penitenza! ” mi dice sorridendo malizioso, io
rispondo al sorriso
e finisco la colazione.
Mi dirigo verso la camera da letto, incomincio a mettere a posto:
rassetto le coperte e sistemo le scarpe negli appositi scaffali,
abbassandomi
per raccogliere un paio di calzini noto sotto al mio letto una scatola
da
scarpe rosa,
“ È la scatola dei miei ricordi! ”
penso, l’apro e rivedo tutte le foto
delle superiori, i diari che tenevo nei primi anni, li dispongo sul
pavimento
cerco il primo, passo la mano sulla copertina piena di scritte fatte da
me e di
foto scattate dagli amici, mi soffermo su una dove dormo, non so bene
chi me
l’abbia scattata ma mi è sempre piaciuta,
è per quello che l’ho attaccata, apro
il diario e incomincio a leggerlo.
Mi chiamo Veronica, ho
quindici
anni, abito a Ravenna e frequento il primo anno del liceo linguistico
brocca.
Ho i capelli corvini lisci e gli occhi verdi, le mie labbra sono
carnose e odio
il mio naso a patata!!!!
La cumpa è il gruppo che frequento, sono i migliori amici
del mondo e
ci aiutiamo in qualsiasi situazione.
Sotto le scritte colorate c’è una foto
della cumpa: a destra c’è Mary, una
ragazza abbastanza alta, con al carnagione molto chiara, gli occhi
castani sono
molto espressivi e sempre piani di gioia, i capelli lisci e biondi le
scendono
sulle spalle, abbracciato a lei Ale,il mio migliore amico e suo
ragazzo, ha un
fisico da vero atleta, i capelli corti e castani tirati su con il gel,
gli
occhiali da sole gli coprono gli occhi verdissimi, accanto a lui, Alice
e
Ricky, lei, capelli biondo cenere lisci fino alla schiena, la frangia -
ciuffo
le copre quasi gli occhi color castano scuro, altissima e con il fisico
di una
ballerina di danza classica, lui, capelli leggermente lunghi con il
ciuffo e
sempre pettinati che gli coprono leggermente gli occhi azzurri come il
mare;
accanto l’ultima coppia, Giuly, occhi verdi e i capelli ricci
castano chiaro le
incorniciano il viso ridete, è la più lunatica e
spudorata del gruppo e adora
uscire con i ragazzi, e infine Fabio, biondo con i capelli corti, gli
occhi azzurri
e il fisico abbastanza palestrato e super geloso della SUA Giu.
Ciao a tutti!
Mi sono
appena iscritta e questa è la mia prima storia. Ringrazio
tantissimo quella
pazza della Giulls per avermi finalmente convinta ad iscrivermi e per
avermi
aiutato a postare la storia...grazie grazie grazie ti adoro!!
Vi è piaciuto il primo
capitolo? me lo lasciate un commentino per dirmi se continuarla o meno?
kiss
kikka
|
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Capitolo 2 *** capitolo 2 ***
GIULLS:
GRAZIE Giu x
avermi aiutato a iscrivermi e a postare ora spero di farcela da sola *
me molto
molto impedita* comunque tesoro mio sai k c’è trp
pubblicità su di te in qst
libroooo la mia Giu k da le culate in giro!!!!!!
MEMIDARK_CULLEN: spero che ti
piacciano anche gli altri
capitoli ci sto mettendo tutta me stessa ci saranno vari colpi di
scena!! Comunque
non so se la Giu te lo ha dtt ma anche io sono una fan di Twilight!!!
La Giu mi
ha perfino fatto i commentino =P
MEMI16: sono felicissima di
conoscerti (FINALMENTE) e
di avere una tua recensione… Giu mi ha stressato a parlare
di te ihihihi ( dico
in modo buono) parla sempre di te !!!! spero ti piaccia questo capitolo
-------
È un normale sabato sera estivo, e come al
solito io sono
allo Shaky con la cumpa, siamo seduti ad un piccolo tavolino, davanti a
noi
nella pista Giu, Fabio, Alice e Ricky ballano trasportati dalla musica
house
che irrompe dalle casse, il vocalist urla di alzare le mani e tutta la
pista
all’unisono esegue il comando, accanto a me e Mary
abbracciata ad Ale mi
guarda, mi sento a disagio, so di non esserle mai stata simpatica
perché sono
la migliore amica del suo ragazzo e a quanto dicono sono anche molto
più bella
di lei, Ale dice che non mi guarda storto ma lui è troppo
accecato dall’amore,
Giu e Alice invece dicono che è gelosa perché sa
che prima o poi gli soffierò
il ragazzo, a questo pensiero sorrido tra me e me è
impossibile che io mi metta
con Ale per me è come un fratello sa tutto di me e so tutto
di lui.
-“ Scusa!”-la voce di Ale mi riporta al presente
-“ Per cosa?”- chiedo stranita non capendo
seriamente di
cosa stesse parlando, d'altronde non lo stavo ascoltando
-“ Beh… siamo tutti in coppia, non volevo tu
facessi la
parte del reggi moccolo!”- a questa esclamazione scoppio a
ridere poi mi guardo
intorno sentendomi a disagio, Ale mi aveva costretto a uscire con loro
anche se
ero sola aveva detto che la mia presenza sarebbe stata
fondamentale-“ sé come
no!”- dico tra me e me.
Continuo a osservare la pista e noto che Giu sta ballando in
modo molto vivace, forse troppo, infatti, da una culata ad
un’altra ragazza la
quale va uno scivolone pazzesco subito Giu va verso di lei per aiutarla
ad
alzarsi e si scusa dieci volte, poi mi viene incontro ridendo e mi
prende per
mano, sa che odio ballare in discoteca mi sento un tronco non so fare
ma lei
ama stuzzicarmi e mi trascina in pista accenno qualche passo con lei ed
Alice
ma appena si distraggono scappo al mio posto.
Ale e Mary si stanno baciando al tavolino allora opto per
andare verso il bar e prendermi qualcosa da bere, mi avvicino al
bancone e
ordino un mohito, non ho mai bevuto alcool in vita mia e questa sera
voglio
provare qualcosa di nuovo, il mio mohito ghiacciato è
davanti a me, lo prendo
in mano e decido di assaggiarne un sorso –“ oddio
che schifo!”- la voce mi esce
in un soffio , nessuno si è accorto di me, vado verso il
tavolino Ale è solo,
mi siedo accanto a lui e gli chiedo dov’è Mary lui
risponde che è in bagno e
allora io gli offro il mio mohito lui mi ringrazia e inizia a berlo, si
avvicina a me e mi schiocca un bacio sulla guancia per ringraziarmi in
quel
momento arriva Mary mi fulmina con lo sguardo si siede vicino ad Ale e
poi lo
bacia appassionatamente si stacca e mi guarda con aria di vittoria, io
la
guardo sconcertata
Non sono gelosa di Ale solo mi da fastidio come lei si
comporta con me!!!!
Sono ormai le quattro e decidiamo di andarcene dalla disco,
appena siamo nel parcheggio Mary sale sulla macchina di suo padre,
Alice e
Ricky salgono sulla macchina del padre di lui mentre Fabio, che ha già la
patente da due anni, porta a
casa Giu ( almeno a noi hanno detto così!); rimaniamo soli
io e Ale
-“ Vero tua madre?”- mi chiede slegando il motorino
-“ Non lo so dovrebbe essere qui!”-
dico sorpresa non vedendola decido di
chiamarla, lei mi risponde e dice che è partita quel
pomeriggio per Roma e di
farmi portare a casa da Ale: mia madre è sempre
così, non c’è praticamente mai
è come che vivessi da sola… anzi a volte sto
molto meglio senza di lei tra i
piedi.
-“ Ale?!”-
-“Mh ?!”-
-“ Mi dai uno strappo a casa?”-
-“ Ovvio Piccola mia!”-
dice. Si lo so lo so a volte è molto dolce ma
vi assicuro tra me e lui
c’è solo un’amicizia!
Salgo sul motorino dietro di lui e mi aggrappo ai suoi
fianchi, mi appoggio con la testa alla sua schiena e partiamo,
sfrecciamo sulle
strade e nonostante l’alta velocità riesco a
riconoscerle tutte ma a un certo
punto vedo che cambia strada, ci fermiamo da Damassa, una pasticceria
vicino a
casa mia, spegne il motore e scendo, lui fa lo stesso, si toglie il
casco e
finalmente riesco a guardarlo negli occhi
-“ Come mai qui?”- gli chiedo
-“ Ho voglia di farmi perdonare dalla mia migliore amica,
alla quale ho fatto passare una pessima serata, e penso proprio di
offrirle un
bombolone!”- dice sorridendo-“ Quindi aspettami qui
vado a fare la fila!”-
aggiunge, io annuisco e mi siedo su un muretto mentre ale si addentra
tra la
folla davanti alla pasticceria.
Guardo il cellulare, le quattro e mezza, rimetto il
cellulare in borsa e guardo davanti a me , un ragazzo mi saluta con la
mano,
volgo lo sguardo dall’altra parte ma lo guardo con la coda
dell’occhio, lui mi
fa segno di nuovo e allora lo guardo, mi fa cenno di avvicinarmi io mi
indico
chiedendo se è con me che sta parlando lui annuisce e mi
viene incontro, lo
fisso: indossa una canottiera nera attillata che gli mette in risalto i
pettorali scolpiti, un paio di jeans a vita bassa tenuti stretti da una
cintura
nera borchiata, ha i capelli tirati su con il gel, incrocio i suoi
occhi verdi
come gli smeraldo che mi sorridono, rimango senza fiato, dolcemente
dischiude
le labbra
-“ Mi chiamo Marco… e tu bellissima?”-
-“ Veronica”-
-“ Ti ho notato appena sei arrivata,
ma tu e il ragazzo che
era con te fino a cinque secondi fa siete fidanzati?”-
-“ No, Ale è solo un amico!”- dico
-“ E come mai una così bella ragazza è
da sola?”-
-“ Non ho ancora incontrato la persona giusta!”-
dico
arrossendo leggermente
-“ Sei qui di Ravenna vero?-
-“ Si e tu?”-
-“Abito nel centro storico!”- dice
sorridendo-“ Ma non ti ho
mai vista prima d’ora in giro per Ravenna ma che scuola fai?
Quanti anni hai?”-
-“ Quindici e devo iniziare il secondo anno al Liceo
linguistico! Tu?”- nonostante non mi piacesse dare
informazioni su di me agli
sconosciuti con lui mi sentivo al sicuro
-“Io diciannove e lavoro ogni tanto dipende quando hanno
bisogno di me!”-
In quel momento Ale esce dalla pasticceria stringendo un
sacchetto bianco al petto, sulla faccia ha un sorriso stampato che
scompare nel
momento in cui vede Marco accanto a me, si avvicina a noi e da un
piccolo colpo
di tosse marco intuisce di non essere gradito da Ale e se ne va
salutandomi e
lasciandomi un bigliettino con il suo numero
-“ Tieni!”- dice Ale con voce infastidita dandomi
il mio
bombolone alla nutella
-“ Grazie”- incominciamo a mangiare senza guardarci
negli
occhi e n modo molto silenzioso
-“Pensi di chiamarlo?”- dice improvvisamente
interrompendo
il silenzio
-“ Non lo so ! Sei geloso?”- chiedo sfidandolo
-“ Nono è che quel ragazzo mi sta antipatico a
pelle! Mi sa
da ragazzo che può portarti sulla cattiva strada ma
d'altronde non sono tuo
padre e non posso impedirti di uscire con lui se è questo
ciò che vuoi!- dice
La serata prosegue in modo particolarmente silenzioso credo
che Ale sia molto turbato da quel ragazzo e mi convince a lasciarlo
perdere
Veronica rincontrerà Marco? O seguirà
il consiglio del suo
migliore amico??
Grazie a tutte per aver letto aspetto le vostre
recensioni
Bacini
*kikka*
|
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Capitolo 3 *** CAPITOLO 3 ***
GIULLS:
ma porca miseri
allora non scrivo più visto k mi rovini il finaleeeee!!!! Si
è vero tu le
avresti riso in faccia alla tipa ma non volevo farti così
perfida come la Riccardo
( nostra ex prof di latino)!!!! E poi tu ti scateni un bordello in
discoteca
praticamente muovi solo il culo!!!!! Kiss ti adoro anche io!!!
Lunedì mattina ore dieci e trenta, mi sto
preparando per
andare al mare –“Borsa, telo, soldi, cellulare,
olio solare e pettine… si direi
che ho tutto!”- dico tra me e me poi prendo le chiavi ed esco
di casa, vado in
garage e tiro fuori il mio motorino lo accendo e parto, mentre sto
andando al
mare decido di fermarmi al bar a fare
colazione, arrivo davanti alla Pasticceria del Corso, scendo dl motore
e lo
lego per bene, mi avvio nella pasticceria mi avvicino al bancone e
chiedo un
cappuccino il barista incomincia a fare il mio cappuccino mentre io mi
siedo ad
un tavolino e osservo la prima pagina del giornale
-“Buongiorno bellissima!”- una voce distoglie la
mia
attenzione dall’articolo che stavo leggendo e lo vedo davanti
a me, più bello
della sera prima, i suoi occhi verdi mi sorridono mi porge il
cappuccino –“
Ecco a te!”-
-“ Marco ma che ci fai qui?”- chiedo curiosa
-“ Beh ci lavoro qui sai questa è la pasticceria
di mio
padre ogni tanto vengo ad aiutarlo!”- risponde
-“ Non ti ho mai visto qui e ci vengo spesso!”- dico prendendo un sorso
del mio cappuccino
mentre lui si siede accanto a me e incomincia ad osservarmi
-“ Ho visto che non mi hai nemmeno fatto uno
squillo”- dice
facendo un po’ di broncio
-“ Ho perso il foglietto!”- mento, lui mi sorride
forse se
ne accorge, si alza e va dietro il bancone, poi torna da me, finisco il
cappuccino in un sorso e lo saluto con un piccolo bacio sulla guancia.
Esco dalla pasticceria e mi dirigo verso il mio motorino ,
lo slego e provo ad accenderlo si mette in moto e poi si spegne ,
riaccendo e
mi si spegne nuovamente, provo ancora varie volte ma con lo stesso
risultato
incomincio a spazientirmi e provo a chiamare mia madre ma non mi
risponde, marco
che intanto aveva osservato tutta la scena dalla pasticceria decide di
venirmi
in aiuto
-“ Cos’è successo Vero?”-
-“ Ma non lo so questo motorino è odioso non vuole
più
partire!”- dico spazientita
-“ Può essere la batteria!”- dice
immediatamente
-“ No è nuova!”- rispondo
-“Allora le candele!Posso dare
un’occhiata?”- chiede cercando
di aiutarmi, io annuisco e lui si piega sul motore per controllare le
candele
-“ Beh
vedi la
guarnizione è usurata quindi emette delle
scintille!”- dice con fare molto
intelligente
-“Ok spieghi ai comuni mortali come me che non sanno proprio
nulla di motorini?”- chiedo leggermente spazientita
-“ Devi portarlo dal meccanico le candele sono
bruciate!”-
dice con un sorriso
-“ Ok ma come lo porto dal meccanico? Lo spingo a
mano?”-
dopo questa mia affermazione lui entra in pasticceria, io rassegnata
prendo il
motorino e incomincio a spingerlo verso la ciclabile a un certo punto
mi sento
chiama, Marco è dietro di me
-“ Aspetta ti aiuto!”- mi prende il motore dalle
mani e
inizia a spingerlo verso il meccanico
-“ Ma non voglio che ti disturbi per me!”- dico
cercando di
riprendere il motore
-“Nessun disturbo mi fa piacere aiutarti!”-
Camminiamo silenziosamente l’uno accanto all’altra
io guardo
avanti anche quando mi parla per me è troppo difficile
sostenere il suo sguardo
senza diventare bordeaux, arrivati dal meccanico Marco iniza a parlare
con lui
spiegandogli i problemi che ha il mio motorino, poi marco si gira verso
di me
dicendomi che il mio motorino sarà pronto per il
lunedì seguente
-“ Cavolo e adesso come faccio per andare in
giro?”- dico
sbuffando
-“ Ti accompagno io!”- dice sorridendo
-“Ma…”- non mi lascia finire la frase
che mi interrompe
dicendo-“NO nessun disturbo io ho la macchina posso portarti
ovunque vuoi!”- lo
ringrazio
-“ Quindi dove stavi andando?”-
-“ Al mare!”-
-“ Posso venire con te?”- chiede timoroso
-“ Mi sembra il minimo invitarti per ringraziarti!”-
Andiamo verso la sua macchina e ci dirigiamo verso il mare.
Arrivati in spiaggia libera stendiamo i teli e decidiamo di
farci un bagno per rinfrescarci dal caldo sole d’Agosto, in
acqua non fa altro
che spruzzarmi e inizia una guerra di schizzi poi si avvicina a me e mi
prende
per mano, mi tira verso di se e mi bacia la fronte, usciamo
dall’acqua e ci
stendiamo sui nostri teli al sole, lo guardo mentre si spalma
l’olio solare e
faccio lo stesso poi gli chiedo se me ne da un po’ sulle
spalle e nella
schiena, il tocco delle sue mani sulla mia schiena mi provoca un
brivido lui se
ne accorge e continua a massaggiarmi delicatamente, appena si ferma mi
giro, le
nostre bocche sono a dieci centimetri di distanza, sento il suo dolce
respiro
sulle mie labbra, lo guardo negli occhi, lui fa lo stesso, ci guardiamo
per
dieci interminabili secondi, arrossisco, mi mette la mano sulla guancia
accaldata e mi bacia appassionatamente
Baciotti
*Kikka*
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Capitolo 4 *** CAPITOLO 5 ***
GIULLS:
tu pensa a Fabio…
tanto con Marco ci esce solo Veronica
Dopo varie ore passate davanti
all’armadio a provare
qualsiasi abbinamento di vestiti, o davanti allo specchio a provare
varie
pettinature e trucchi, sono pronta.
Il citofono suona, dico a Marco che sto per scendere, mi
controllo l’ultima volta allo specchio, indosso una minigonna
di jeans con i
fuseaux neri, una canottiera bianca con i teschi rosa, un copri spalle
rosa; i
capelli sono sciolti sulle spalle e il ciuffo mi copre leggermente gli
occhi;
prendo la borsa ed esco chiudendo la porta con quattro mandate.
Mi giro e vedo Marco appoggiato alla sua macchina, una Bmw
Z4 nera lucida, mi guarda e sorride, i suoi occhi e il suo sorriso sono
ancora
più belli del giorno precedente, mi sciolgo come neve al
sole, poi mi viene
incontro e mi bacia dolcemente la guancia, poi mi prende dolcemente la
mano e
mi accompagna alla macchina
-“ Sei bellissima sta sera!”- mi dice, io
arrossisco
leggermente e ringrazio contraccambiando il complimento
-“ Sei pronta a scatenarti sta sera?”- mi dice
mentre
saliamo in macchina
-“ Ovvio, però ballerò solo se balli
tu!”- dico facendogli
la lingua
La macchina parte di scatto, Marco spinge l’acceleratore e
io mi comprimo nel sedile terrorizzata, lui nota la mia paura allora
rallenta
un poco, accende l’autoradio, e le note di una canzone
familiare fuoriescono
dalle casse
-“Amo questa canzone!”- dico canticchiando
“No stress”
-“Anche io!”- dice Marco
Arriviamo all’Hookipa, lui scende dalla macchina e poi mi
viene ad aprire la portiera
-“ Ecco la sua destinazione Signorina”- dice
ridendo, lo
ringrazio, lui mi prende la mano e ci incamminiamo verso la pista,
incominciamo
a ballare freneticamente, ridendo e scherzando senza mai fermarci,
improvvisamente perdo il tempo della musica e non riesco più
a ballare, allora
mi fermo, lui mi guarda stranito
-“ Che succede?”- mi chiede
-“ Niente… scusa ma non sono una brava ballerina
di musica
house!”- dico mortificata
-“ Ma va là! Ti muovi da dio!”- dice in
modo serio, poi
incomincia a cantare la canzone che stiamo ascoltando
-“ Ehi vedi che ci fai laggiù non vedi che sei
solo tu che
non ti muovi”- mi sorride e io ricambio, poi continua
–“ So che se solo volessi
mi ipnotizzeresti, su perché non provi?”- mi mette
le mani sui fianchi e
incominciamo a muoverci dolcemente creando un movimento simile a quello
delle
onde del mare –“ Dammi le mani bambina stammi
vicino fino a farmi perdere nel
sapore del tu destino, fino all’ultimo giro per poi
svegliarmi al mattino con
il tuo profumo divino ancora sul cuscino”- annuisce con la
testa mi abbraccia e
mi guarda negli occhi, le mie mani timide si appoggiano sulle sue
spalle e
incomincia a baciarmi il collo, con le mani mi stringe a se, e
continuiamo a
ballare per qualche ora, poi stanchi ci sediamo ad un tavolino, lui va
al
bancone e torna con due coca-cole.
Quando le abbiamo finite mi abbraccia e prova a baciarmi ma
mi scosto, lui incomincia a farmi il solletico e poi scappa verso i
lettini,
gli corro dietro e mi aggrappo alle sue spalle, appena mi stacco lui mi
carica
su una spalla e cammina verso la riva del mare poi mi appoggia
dolcemente su un
lettino e rincomincia a farmi il solletico sorridendo maliziosamente,
cerco di
divincolarmi dalla sua stretta ma ci ribaltiamo e finiamo sulla sabbia,
sono
sopra di lui e lentamente mi alzo e mi siedo sulla passerella,
è fredda e una
leggera brezza mi scompiglia i capelli facendomi rabbrividire di
freddo, Marco
si siede accanto a me e mi abbraccia riscaldandomi, lo abbraccio e
guardo
l’orizzonte, la luna risplende e nel cielo non
c’è nemmeno una nuvola
-“Guarda una stella cadente!!”- dico esprimendo un
desiderio
-“ Lo hai espresso il desiderio?”- chiede
-“S…”- non riesco a finire la frase che
mi interrompe con un
lungo bacio poi mi sussurra all’orecchio-“Vero so
che non mi conosci tanto ma
io so di provare qualcosa per te, vuoi essere la mia
ragazza?”- rimango
attonita a queste parole ma annuisco baciandolo nuovamente e rimaniamo
abbracciati tutta la sera scambiandoci dolci baci.
Lasciate recensioni… anche
perché per un po’ non posterò
devo scrivere gli altri capitoli… ciao
Kiss
*kikka*
|
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Capitolo 5 *** capitolo 4 ***
GIULLS:
io nn ho il
motorino ma tu non sei neanche fidanzata con fabio quindi tutto
quadra!!!! E
comunque io ti adoro di + ricorda Giu dobbiamo fare quella
storia!!!!!!!!!!!
un grazie a coloro che mi leggono e
che mi hanno aggiunta
nei preferiti:
Giulls ( era ovvio)
memi16
Il mattino seguente
mi sveglio di soprassalto, rimango seduta sul letto
ripensando alla
giornata precedente, intanto Minou, la mia gattina, salta sul letto
salutandomi
con un leggero miagolio, le accarezzo la testa, lei si stende vicino e
me e
incomincia a fare le fusa, allungo la mano sul comodino in cerca del
mio
cellulare, lo prendo e guardo l’orologio, sono le undici; sul
comodino c’è il
foglietto che mi aveva dato la prima sera, lo prendo e incomincio a
digitare il
numero sulla tastiera del cellulare, lo controllo un’ultima
volta e lo salvo,
decido di mandargli un messaggio per lasciargli il mio numero.
-“ Allora non me lo sono sognata esiste davvero!!”-
dico
alzandomi dal letto con talmente tanto entusiasmo da far cadere il
gatto per
terra –“ Scusa Minou”- dico prima di
infilarmi sotto la doccia.
Mi sto rivestendo quando suona il cellulare
-“ Pronto?!”- rispondo
-“ Ehi Bellissima… ti ricordi di me?”-
dice una voce
maschile
-“ Ciao Marco!”- dico sorridendo
–“ vedo che ti è arrivato il
mio messaggio!”-
-“Già! Comunque ti ho telefonato anche per
chiederti una
cosa..”-
-“ Dimmi”- dico curiosa
-“ Oggi pomeriggio cosa fai di bello?”-
-“ Esco con due mie amiche dobbiamo andare a fare
shopping!”-
-“ Ah…”- dice con tono
triste-“ E dove andate di bello?”-
-“ In centro!”-
-“ Ok allora casomai ci becchiamo lì!”
-“ Va bene!”-
-“ Ciao piccola!”-
-“Ciao Marco!”-
Chiudo la chiamata e vado in cucina a prepararmi il pranzo.
Sono le tre ormai e alle tre e mezza mi devo incontrare in
Piazza del Popolo con Giu e Alice, esco di casa salgo sulla bicicletta
e mi
dirigo verso il centro.
Arrivo in anticipo come sempre e davanti a me vedo Alice, le
vado incontro e la saluto con un bacio sulla guancia
-“Ciao”- dice sorridendomi
-“Ciao, dov’è Giu?”-
-“Non lo so ma sono solo le tre e venticinque!”-
-“Si ma scommetto che farà tardi!”- dico
ridendo, poi ci
sediamo su una panchina e iniziamo a fare la lista dei negozi che
dobbiamo
vedere:Stand up, Pimkie, Maria Cristina, Bijou Brigitte,
Scout…
Sono le tre e quaranta quando arriva Giu
-“La solita ritardataria!”- l’ammonisco
ridendo
-“ Non è colpa mia se voi arrivate in
anticipo!”- dice in
tono stizzito
-“Ti faccio notare che ha ben dieci minuti di
ritardo!”- le
ricorda Alice, Giu fa finta di non sentire e si incammina verso via
Diaz, noi
la seguiamo e andiamo tutte insieme da Stand up, Giu , amante delle all
star
incomincia a provarle tutte mentre alice prova delle decoltè
e io ammiro un
paio di stivali neri di pelle stupendi, guardo il prezzo, ma sono
troppo costosi
-“Provali dai Vero!”- dice Giu
-“ Ma non mi piace provarmi cose che non posso
comprarmi!”-
le rispondo
-“ SIEDITI, PROVALI E NON ROMPERE!”- dice Alice che
sa
essere sempre molto convincente, mi avvicino alla commessa e le chiedo
se ha il
mio numero, mi siede sul puff mentre lei mi porta una bellissima
scatola rosa
con dei sisegnini dorati –“Amo anche la
scatola”- penso tra me e me, me la
porge e io l’apro prendo lo stivale destro e lo provo, mi sta
a pennello poi
provo anche l’altro e ci cammino
-“ Sono stupendi!”- esclama Giu
-“ E ti stanno da dio!”- dice Alice
-“ E sono comodissimi!”- aggiungo io
Ci cammino ancora un po’ fissandomi allo specchio, ma poi li
rimetto nella scatola e dico alla commessa che passerò a
prenderli un altro
giorno.
Usciamo da Stand up Giu e Alice sono molto soddisfatte dei
loro acquisti e ci andiamo da Scout, Io mi fiondo subito alle gonne
mentre
Alice va a vedere le maglie e Giu va verso le all star (
c’era da
aspettarselo!!! )
Mi provo due gonne che decido di comprare insieme a una
maglietta delle super chicche bianca, finito di pagare le mie cose
Alice mi
chiama
-“ Vero c’è un gran figo fuori dal
negozio che ti aspetta!”-
alla parola figo Giu corre da noi e io guardo fuori dalla porta; Marco
è lì
davanti a me che mi sta salutando con la mano, arrossisco e vado verso
di lui,
Giu lascia le alla star che aveva in mano per seguirmi con Alice
-“Ciao Marco!”- dico dandogli un bacio sulla guancia
-“Ciao bellissima!Cosa hai comprato di bello?”-
dice notando
la mia sportina
-“Due gonne e una maglia!”- dico mostrandogliele
-“Beh staranno benissimo con questi!”- dice
mostrandomi una
sportina di carta
-“ È per me?”- dico curiosa, lui
annuisce e mi porge la
sportina
-“Mi tieni la mia mentre guardo il tuo
regalo?”-dico
dandogli la mia, lui la prende e io apro la sporta del suo regalo, tiro
fuori
una scatola rosa con i disegnino dorati, l’apro e vedi gli
stivali che avevo
appena trovato
-“ Ma come hai fatto???!!”- esclamo sorpresa e
felicissima
-“ Passavo davanti al negozio e ti ho visto lì
dentro con
addosso quei bellissimi stivali e allora quando ho visto che non li hai
preso
ho deciso di entrare e comprarteli! Per il numero ho chiesto alla
commessa!”-
-“ Ma io ti adoro!!”- dico abbracciandolo forte
-“ Anche io!”- risponde lui-“ Ma ora devo
andare scusami ma
devo finire di fare delle compere! Comunque sta sera esci con me
?”-
-“ Ok!”- dico baciandolo sulle labbra a timbro
-“Perfetto passo alle nove. Ciao bellissima a sta
sera!”-
dice mentre si gira e se ne va
-“ Mamma mia che fortuna!”- dice Alice e solo in
quel
momento mi accorgo che Gu e Alice erano dietro le mie spalle e avevano
visto
tutta la scena
-“ Ma che bel culo che ha!”- dice Giu
-“ Che hai! Tu va con hai Giu la grammatica!”- la
rimprovera
Alice
-“ Nono Marco ha proprio un bel culo sodo!”- dice
Giu
-“ Giuuuuuuu!!!”- le urlo io
-“ Scusa ma te non hai il tuo pinguino Fabio?”-
dice Alice
-“ Uffa ma perché me lo dovete rinfacciareeee!!!
Uffa uffa
uffa!”-
-“ Comunque sta sera esco con lui!”- dico trionfante
-“ Vengo anche io digli di portare un amico!”- dice
Giu
-“ No tu non vieni! Capito?”- replico
-“ Dai!!!! Allora chiedigli se ha due amici così
viene anche
Alice!”- ribatte lei
-“ Quasi quasi ci faccio un pensierino basta che siano
belli!!”- Alice l’asseconda
-“ Nooo!”- dico io
-“ Ti prego ti prego ti prego!”- Giu fa gli occhi
dolci
-“ Fabio!”- diciamo insieme io e Alice
-“ Noooooooooooooooo! Uffa!”- Giu sbuffa e noi
iniziamo a
ridere
Ce la farà Giu a
convincere veronica a portarla con se????
Lasciate recensioni e ditemi cosa ne pensate se devo
continuarlo o no!
Kiss
*Kikka*
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Capitolo 6 *** capitolo 6 ***
Il suono del campanello mi sveglia,
apro lentamente gli
occhi guardandomi intorno, sono nel mio letto abbracciata al cuscino,
il
campanello risuona, piano piano metto i piedi per terra, il campanello
suona
sempre più insistentemente –“
Arrivo”- grido mentre mi vesto, vado verso la
porta
-“ Ma chi
ca…”- dico aprendo la porta ma cambio totalmente
frase quando lo vedo –“ Marco!”- dico
sorpresa
-“ Scusa
disturbo?”- dice lui facendo la faccia angelica
-“ Stavo
dormendo”- dico leggermente stizzita ma senza
farglielo capire
-“ Scusa se vuoi passo
più tardi avevi detto che ci vedevamo
alle tre e sono le tre e un quarto!”-
-“
Coooosa???????!!!!!!!!!!!!!!!!”- dico io sentendo le sue
parole
-“ Sono le tre e un
quarto”-
-“ Ho dormito fino ad
adesso??? Cazzo!!! Scusa scusa
scusa!!!!! Siediti mi butto sotto la doccia!”- dico correndo
verso il bagno, mi
faccio la doccia velocemente e dopo dieci minuti sono già
fuori, vado a
controllarlo in salotto: è seduto sul divano e coccola
dolcemente Minou, non si
è accorto della mia presenza, lo guardo attentamente
è dolcissimo con lei e
quando lei si avvicina alla sua mano per ricever altre coccole lui
sorride
facendo comparire quelle dolci fossette sulle guance, rimango incantata
a
guardarlo finché lui non si accorge della mia presenza e mi
osserva, avvampo
ricordandomi di essere in asciugamano
-“ Vado a rendermi
presentabile!”- dico sparendo dalla sua
vista con le guance ancora calde e rosse
-“ Ma eri
presentabilissima!”- dice ridendo, sorrido mi
vesto di fretta e faccio altrettanto con il trucco.
-“ Eccomi!!!”- dico
tornando, lui si alza e lascia perdere il gatto mi viene incontro e mi
bacia
sussurrandomi all’orecchio –“ Sei
bellissima!”- cerco di non arrossire e mi
limito a sorridere-“ Anche tu!”- rispondo.
Il miagolio di Minou interrompe
quella bellissima atmosfera,
si struscia sulle gambe di Marco
-“ È gelosa di
te!”- dice lui accarezzandola, io scoppio in
una risata prendo la borsa le chiavi e la mano di Marco e lo porto
fuori di
casa, saliamo sulla sua macchina e ci dirigiamo verso il centro per il
nostro
giorno di sfrenato shopping.
Entriamo in un negozio
-“ OK Allora io scelgo i
vestiti per te e tu per me!”- dice
lui io annuisco e mi lancio nel reparto uomo, noto un paio di jeans
stupendi
strappati qua e là e leggermente scoloriti e li prendo, poi
prendo una
canottiera nera con il cappuccio bianco, una felpa e altre magliette
varie
insieme a tre paia di
jeans e a due
giacche eleganti.
Mi dirigo verso i camerini vicino
alla scala mobile
aspettando Marco con i miei vestiti e dopo qualche minuto lo vedo
venirmi
incontro con un pacco di roba
-” Ma quanti ne hai
presi?”- dico osservandolo sbalordita
-“ Erano tutti carini e
sono sicura che ti staranno tutti
divinamente!”- dice mentre ci scambiamo i vestiti poi entro
nel camerino mentre
lui rimane fuori.
Mi provo una gonna color verde
militare con una canottiera
nera a spalline larghe mi controllo allo specchio e poi esco Marco mi
fissa
sbalordito facendomi tantissimi complimenti e così continua
per tutti i vestiti
che trovo, poi è il suo turno entra nel camerino e chiude la
tenda, i primi
vestiti che si prova sono i jeans strappati e una maglietta nera ma in
qualunque modo si vesta è sempre bellissimo!!!!
Usciamo dal negozio con dieci sporte
di vestiti
-“ Sembra che abbiamo
svaligiato il negozio!”- dice lui
ridendo
-“ Si ma potevi lasciarmi
pagare i miei vestiti!”- dico
arrabbiata con lui
-“ No! È un
regalo!”- sorride e gli si creano di nuovo le
fossette
-“ Mi vizi! Prima mi fai da
taxista poi mi regali gli
stivali e infine mi rifai il guardaroba!”-
-“ Perché ti
voglio bene!”-dice mentre ci dirigiamo alla
macchina per lasciare le sportine nel baule e continuare il nostro giro.
Passiamo davanti a una cartoleria ed
entro curiosa,lui mi
segue e spia ogni mia mossa ma lo allontano da me, gli dico che ho un
po’ di
sete se mi va a prendere una bottiglietta d’acqua, lui corre
al bar di fronte e
io prendo un piccolo oggettino e lo pago, esco dalla cartoleria e vedo
Marco
che mi viene incontro mi porge l’acqua e io gli porgo il mio
pacchettino
-“ E questo?”-
dice guardando il regalo
-“ Un pensierino per
sdebitarmi!”- sorrido, lui apre il
pacchettino e prende in mano il portachiavi a forma di metà
cuore rosso con la
mia iniziale, io tiro fuori l’altra metà con la
sua iniziale lui sorride e mi
bacia dolcemente ringraziandomi!
Andiamo a casa e quando arriviamo lui
mi aiuta a scaricare
le sportine poi attacca il portachiavi alle chiavi della macchina e mi
bacia
dolcemente rimaniamo stesi sul divano abbracciati scambiandoci piccoli
baci
-“ Marco ma tu cosa provi
per me?”- dico
-“
Io….”- per la prima volta lo vedo imbarazzato
–“ Vero io
so che è presto ma so che ti amo da impazzire ti penso
sempre e ti vorrei
sempre accanto a me perché con te sto benissimo!”-
-“ Ti amo anche
io!”- gli sussurro appoggiandomi al suo
petto con l’orecchio e ascoltando il battito del suo cuore
che suona come una
dolce ninna nanna…
Se non vi piace smetto di
scrivere… vi prego lasciate
recensioni
Kiss
*kikka*
|
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Capitolo 7 *** CAPITOLO 7 ***
GIULLS:
ma il peperone
non voleva la carota…. Giu ti adorooooooooooooo
UN
GRAZIE A COLORO CHE SEGUONO
QUESTA STORIA E L’HANNO MESSA TRA I PREFERITI!!!! LASCIATE
RECENSIONI VORREI
DEI VOSTRI COMMENTI =P
GRAZIE
VI VOGLIO BENE
Lego il motorino e gli metto il
blocca sterzo poi mi siedo
su una panchina ad aspettarlo.
Dopo qualche interminabile minuto arriva una bellissima
macchina nera che si parcheggia proprio davanti a me, Marco scende e mi
abbraccia e bacia calorosamente
-“ Dove mi porti oggi?”- mi chiede curioso, io non
gli
rispondo gli prendo la mano e incomincio a camminare
-“ Uffa domani inizio la scuola!”- dico sbuffando
-“ Beh mi sembra giusto io lavoro perché tu non
dovresti
farlo?!”-
-“ Si ma io ho i compiti a casa!”- dico guardandolo
male,
lui mi scoppia a ridere in faccia e mi abbraccia dolcemente.
Arriviamo davanti ai giardini pubblici,Marco mi guarda
storto ma io proseguo per la mia strada e varco i cancelli del parco
dirigendomi verso la seconda parte dei giardini, oltrepassiamo la
fontana e ci
addentriamo in un boschetto.
Davanti a me c’è una scaletta mi ci siedo e Marco
si mette
accanto a me, poi mi prende la borsa e inizia a frugare tra le mie
cose, lo
guardo divertita
-“ Cosa cerchi?”- chiedo curiosa
-“ Le sigarette!”- dice lui
-“ Ma io non fumo!”-
-“ Beh dovresti farlo se no come faccio quando finisco le
mie?!”-rimango scioccata da questa sua risposta e cerco di
convincermi che
stesse scherzando, lui scoppia in una fragorosa risata e lì
mi accerto che era
solo uno scherzo, rido divertita con lui.Marco mi abbraccia e mi tiene
stretta
al petto mentre parliamo del più e del meno
-“ Domani ti porto io a scuola o vai da sola?”-
-“ Se piove e non ti scoccia mi puoi accompagnare
tu!”-
-“ Non mi scoccia comunque se domani c’è
il sole
sarò comunque all’uscita!”-
-“Ok amore”- dico baciandolo a timbro
-“ Ti amo!”- mi sussurra dolcemente
Lo prendo per mano e lo porto sul ponte mobile, mi metto su
un gradino del ponte e lui va dall’altra parte, mi muovo
sicura sui vari
gradini che dondolano mentre lui è incerto e mi viene
incontro, appena siamo
vicini mi bacia appassionatamente a tal punto da farmi perdere
l’equilibrio, mi
prende tra le braccia e mi sorride io arrossisco violentemente
-“Cambiamo gioco o va a finire che ti perdo!”- dice
lui
sorridendo
Decidiamo di andare su un’altalena doppia e ci sediamo in
modo da guardarci negli occhi, lui inizia a baciarmi il naso e il
mento, e io
faccio lo stesso.
Sveglia alle 6.20
-“ Primo giorno di scuola!K palle!”- penso uscendo
svogliatamente
dal letto, mi fiondo in bagno e mi preparo, controllo il tempo fuori,
la luce
entra dalle finestre e accendo il cellulare; vado in cucina a fare
colazione ma
vengo interrotta da un messaggio
“Buongiorno amore mio…
Oggi c’è il sole mi
dispiace non poterti accompagnare… comunque ci vediamo alle
13.25 davanti alla
tua scuola
Bacio Marco ti amo
ricordalo!”
Gli rispondo velocemente e visto che sono in ritardo esco di
casa prendendo la bici.
Arrivo a scuola e con Giu ci fondiamo a prendere i posti
dell’ultima
fila
-“ Bisogna iniziare bene il secondo anno!”- dico appoggiando il mio
zaino sul banco di
fianco alla finestra
-“ E noi
abbiamo i
posti migliori!”- concorda Giu mettendosi accanto a me
La giornata passa lenta, unica fonte di divertimento i bigliettini
che io e Giu ci scambiamo con commenti sui prof. Dopo sei lunghissime
ore di
spiegazione suona la campanella ed esco dalla classe in modo fulmineo,
scendo
tre piani di scale e appena sono fuori dalla scuola incomincio a
guardarmi
intorno
kiss *kikka*
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Capitolo 8 *** capitolo 8 ***
UN GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE LEGGONO
QUESTA STORIA (
STATE DIVENTANDO SEMPRE DI PIU’)
E
un grazie
particolare a:
Giulietta_Cullen
Giulls
Mariugiovi
Memi16
Zery
Per avermi messa tra i preferiti.
Continuate a leggere e recensire…
Il
mio sguardo scorre sui vari volti delle persone che
aspettano davanti alla scuola, mi blocco su due occhi verdissimi che mi
sorridono io ricambio e gli corro incontro
-“ Amoo!”- dico saltandogli al collo
-“ Piccolina! Com’è andata
oggi?”- chiede prendendomi lo
zaino
-“ Tutto bene ma è stato un po’
noioso!”- dico mentre mi
prende la mano e mi accompagna alla bicicletta
-“ Piccola sta sera ti porto ad una festa con i miei
amici!”-
-“ Ok mi passi a prendere tu?”-
-“ Sisi alle otto fatti trovare pronta!”- mi bacia
con passione e torna in macchina
Sono
le otto meno cinque minuti, sono seduta sul
divano pronta e aspetto che il citofono suoni, Minou mi si avvicina e
si
struscia contro i miei pantaloni neri
-“ Cavolo Minou li avevo appena spelati!”- dico
gridando e prendendo la spazzola per ripulirli, Minou mi miagola e il
citofono
suona, lascio cadere la spazzola per terra e vado giù da
Marco, mi aspetta in
macchina io salgo e lo saluto con un bacio a stampo, lui spinge il
piede
sull’acceleratore e ci dirigiamo verso la
festa, dopo neanche dieci minuti arriviamo, parcheggia e
scendiamo.
Siamo davanti a una specie di villa, dal cancello nero
si scorge uno splendido giardino con piscina, la villa è
bianca e sembra una
casa appena uscita dalle favole, Marco suona il citofono mentre io
rimango
incantata e immobile quasi impaurita da tutto quello splendore
-“ Ehy bella incantata ti muovi? O rimani
lì?”- dice
Marco riportandomi alla realtà, lo guardo: mi sta aspettando
spazientito con il
cancello aperto annuisco e vado verso di lui, mi abbraccia e andiamo
verso un
gazebo dove ci aspettano quattro persone
-“ Ciao Marco!”- dicono in coro salutandolo con una
stretta di mano
-“ Chi è questa bella ragazza?”- dice un
ragazzo
pelato guardandomi con occhi maliziosi
-“ Questa è la mia donna!”- dice
guardandomi , poi mi
presenta i suoi amici:
Mauro, il ragazzo che prima mi ha guardata e Laura la
sua fidanzata, una ragazza con i capelli rasta e vestita in modo
sfattone;
Carlo, un ragazzo cicciotello con gli occhiali e la sua morosa Melissa,
una
ragazza non proprio magra vestita in modo molto volgare.
Saluto tutti con la mano e mi siedo su una sedia
vicino a Marco
-“ Chi manca ancora?”- chiede lui agli altri
-“ Mancano Manu, Bebo, Luisa e Giorgio!”- dice
Mauro
squadrandomi dalla testa ai piedi, il suo sguardo mi mette i brividi,
abbraccio
Marco ma lui mi bacia con violenza e mi stacco subito.
Dopo poco arrivano Manu, Giorgio e Luisa, poi dopo
qualche secondo anche Bebo si aggiunge a noi; Carlo si mette a cucinare
la
carne sulla graticola
-“ Chi ha portato il fumo?”- chiede Giorgio
-“ Io ce ne ho un po’!”- dice Manu
-“ Anche io!”- dicono Bebo, Mauro e Melissa a
questa
esclamazione guardo molto male il mio ragazzo, il quale fa spallucce e
va verso
la griglia lasciandomi da sola, io mi alzo e gli vado vicino cerco di
entrare
nel discorso ma non so cosa dire e sento lo sguardo di Mauro su di me,
questo
mi imbarazza a tal punto da farmi arrossire, Marco se ne accorge e mi
prende la
mano.
Iniziamo a mangiare e subito dopo Carlo, il proprietario
della casa, accende la musica e iniziamo a ballare, scatenandoci come
non mai,
io e Marco siamo vicinissimi e seguiamo il ritmo della musica
sorridendo mentre
gli sono vicino qualcuno gli passa una sigaretta, lui fa un paio di
tiri,
l’odore nauseante mi punge il naso e mi accorgo che quella
che sta fumando non
è una normale sigaretta ma una canna
-“ Ma sei scemo?!”- gli dico urlandogli in faccia
-“ No! Un tiro non ti fa nulla! Anzi prova!”- dice
sbattendomi davanti alla bocca al canna
-“ Lo sai che non fumo!”- gli dico cercando di
farmi
sentire
-“ Ma certo che sei proprio una suora non sai
divertirti!”-
-“ Io so fare a divertirmi non ho bisogno di queste
cose! E dovresti imparare anche tu!”-
-“ Senti tu non sei mia madre se non vuoi fumare vai
a sederti là!”- dice indicandomi la sedia dove
è appoggiata la mia borsa; vado
a sedermi su un divanetto e guardo Marco e i suoi amici che bevono e fumano, li osservo con
compassione mi fanno
tristezza le persone che si riducono così, dopo
un’ora circa sono tutti fumati
duri e mezzi ubriachi.
Improvvisamente Mauro mi si siede vicino
-“ Ciao Bella!”- mi dice ma io non gli rispondo
-“ Perché questo bel visino non mi
risponde?”- mi
chiede divertito mettendomi una mano sulla coscia
-“ Levala immediatamente!”- dico indicandogli la
mano
-“ Solo
se mi
dai un bacio!”-
-“ No non voglio e non sono costretta!”-
-“ Eh no, Marco non ti ha spiegato le regole? Se sei
qui sei di tutti!”- dice sorridendomi, un brivido mi percorre
la schiena, Mauro
continua a parlami-“ Guarda là!”- dice
indicandomi la sua morosa che si sta
baciando con Carlo e Giorgio che è avvinghiato con le mani
ai fianchi di Melissa
e le bacia il collo mentre Luisa parla con Marco.
-“ Marco posso farmi la tua donna?”- dice Mauro
lanciando occhiate a me e a Marco
-“ Fai quello che
ti pare sai come sono le regole no?”-risponde
lui facendosi baciare il
collo da Luisa, mi alzo di scatto e vado verso il cancello, Mauro mi
corre
dietro e mi ferma per un braccio
-“ Dove vai bellezza? MI devi una cosa!”- dice lui
-“ Io non ti
devo proprio nulla e ora me ne sto andando a
casa!”-
Marco corre da me –“Devi stare qui sei in macchina
con me ricordi?”-
-“ Allora ce
ne andiamo insieme non intendo partecipare alle vostre
porcate!”- dico furiosa
-“ Decido io quando ce ne andiamo!”-
ribatte-“ Senti
lasciala in pace avrà le sue cose normalmente non
è così stronza!”- dice a
Mauro, rimango scioccata da quello che ha detto ma d'altronde mi ha
salvata,
guardo Mauro il quale mi fa una smorfia e va da Luisa, la prende per
mano e se la
porta in casa
-“ Grazie!”- dico a Marco quando siamo soli
-“ Ma che cazzo vuoi? Ormai mi facevi litigare con
miei amici! Vedi di fartela passare e fai la carina con
tutti!”-
- “ O ma io non sono mica la tua merce di scambio!”-
-“ Stai zitta!”- dice arrabbiato
-“ Portami a casa!”- dico furiosa
-“ Dopo!”-
-“ Allora ti aspetterò in macchina!”-
-“ Tu sulla mia macchina non ci sali!”- dice e si
allontana da me per andare dai suoi amici, io vado a sedermi a bordo
piscina aspettando
il momento in cui finirà quell’inferno
di serata.
Sono quasi le due quando la musica viene spenta e
tutti se ne vanno, Marco va verso il cancello e io lo seguo, arriviamo
alla
macchina e apro lo sportello
-“ Che fai?”- mi dice guardandomi male
-“ Salgo in macchina!”-
-“ Forse non capisci l’italiano ho detto che sulla
mia macchina non ci sali!”- dice con tono stizzito
-“ E come cazzo torno a casa?”- dico incredula
-“ Non mi importa fai l’autostop, vai a
piedi!”-
-“ È pericoloso!”-
-“ Non mi interessa la prossima volta eviti di fare la
scontrosa con me e con i miei amici!”-
-“ Spero che tu stia scherzando!”- dico incredula
-“ Affatto!”- dice chiudendosi nella macchina e
partendo a tutto gas, rimango da sola nel parcheggio davanti alla villa
e
incredula mi incammino verso casa mia.
Baci *kikka*
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Capitolo 9 *** CAPITOLO 9 ***
BELLA89: grazie… pensavo
k al storia non piacesse a
nessuno ma sono felice che ti piaccia molto
GIULLS:
ihih almeno per
una volta non mi rovini ttt =P ti voglio bene…. Comunque qst
è ancora niente Marco
farà molto peggio forse…
SILIVA_HANAN:
grazie i
complimenti… si anche io penso che sia uno stronzo e lo odio
con tutto il
cuore!!!
Sono seduta sul divano mentre sorseggio il mio
tè quando
suona il citofono
-“ Chi è?”- chiedo
-“ Veronica ho bisogno di parlarti!”- la voce di
Marco mi
arriva all’orecchio come una coltellata, butto giu il
citofono e mi risiedo sul
divano, il campanello suona nuovamente ma non mi alzo, quando smette
appoggio
la mia tazza di tè finita sul tavolino, apro le finestre
-“ Veronicaaa!”- mi sento chiamare dal balcone, mi
affaccio
al balcone e lo vedo con un mazzo di rose in mano
-“ che cazzo vuoi? A che amico mi vuoi lasciare?”-
-“ Amore mi dispiace!”-
-“ Io non sono il tuo amore!”-
-“ Piccola ti prego ieri sera ho esagerato non
dovevo!”-
-“ Io non sono la tua piccola!”- dico furiosa, lui
mi prega
di scendere ma io non voglio cedere ma quando si mette in ginocchio per
chiedermi perdono mi faccio convincere, scendo di corsa e vado da lui
ci
sediamo su una panchina e parliamo spiegando ognuno le proprie
motivazioni, lui
mi da ragione alla fine ammettendo di aver solo commesso un grosso
sbaglio e
dicendo che non mi può perdere.
Lo perdono, faccio questa grossa
cavolata ma lo perdono e
lui mi propone di andare a Mirabilandia la domenica successiva.
La domenica successiva secondo i piani di Marco andiamo a
Mirabilandia come al solito passa lui a prendermi e come al solito io
sono in
ritardo…
Il campanello suona, sobbalzo mentre
cerco di mettermi il rimmel il quale
sbava tutto corro ad aprire e dico a Marco di salire mentre io mi
sistemo il
mascara,
-“ More dove sei??”-
-” Sono in bagno che mi finisco di truccare, non entrare che
sembro un mostro! Perché mi ha sbavato il
rimmel!”- dico in fretta e furia
-“ More ma tu mi piaci anche con il rimmel
sbavato!!!!!!”-
Mi riguardo per l’ennesima volta allo specchio e poi esco
dal bagno, apro la porta e Marco è li davanti ad aspettarmi,
indossa una
canottiera nera aderente e un costume a pantaloncino nero con dei fiori
hawaiani sui lati, il suo solito sorriso malizioso e gli occhini dolci
che mi
fissano, mi avvicino a lui gli do un bacio sulle labbra, le sue mani mi
accarezzano i capelli accuratamente raccolti in due trecce
-“ Andiamo?”- mi dice con voce suadente
-“ Certo!”- usciamo di casa e chiudo con doppia
mandata.
Mi sento felice per aver fatto pace con lui, mi ama
tantissimo e sto davvero bene con lui, quella serata è stat
solo un grosso
sbaglio come ha sempre detto lui.Ssaliamo in macchina e partiamo verso
Mirabilandia appena arriviamo corriamo verso il katun, poi il Niagara,
le
montagne russe continuiamo così tutta la mattina e a pranzo
ci mangiamo un
panino al volo e un gelato continuiamo
a
passeggiare e vediamo la sala giochi con il “ canta
tu”
-“ Marco dai facciamo il canta tu???”- gli dico con
voce
dolce
-“ No per favore sono stonato come una campana!”-
-“ Dai amore mio”- dico e lo guardo con occhi dolci
-“ eh già Marco come fai a resistere a questo bel
faccino?”-
dice un ragazzo alle mie spalle che ha assistito a tutta la scena, lo
guardiamo
sorpresi, ha i capelli mori le sopracciglia unite sopra gli occhi scuri
le
guance coperte dall’acne, lo lascio perdere e torno a Marco
-“ Dai amore facciamo il canta tu lo sai che amo
cantare!”-
-“ Ti piace cantare? Dai canta con il mio microfono!
Comunque io mi chiamo Riccardo e tu bellezza?”- dice il tipo
moro
-“ Senti non ti interessa il mio nome! Io sto parlando con
il mio ragazzo e vorrei continuare!”- dico mentre Marco
rimane ad osservare la
scena divertito
-“ Dai bellissima lo so che vuoi cantare con il mio
microfono.. possiamo stare qui così il tuo ragazzo
guarda!”- mi dice Riccardo
con un sorriso malizioso
-“Non voglio!”- dico io
leggermente spazientita da quell’ospite
indesiderato
-“ Ah ok dolcezza allora ci allontaniamo se non vuoi che il
tuo Marco guardi… d’altronde lo capisco se non
è ben dotato come me!”- dice
mentre mostra un mezzo sorriso
-“ Forse non hai capito non voglio venire con
te!!!!!”-
Riccardo mi prende di peso e cerca di portarmi lontano da Marco io
incomincio a
picchiargli la schiena Marco fa uno scatto e lo colpisce con un pugno
in
pancia, Riccardo si accascia lasciandomi cadere marco mi afferra al
volo e mi
fa scendere dalle sue braccia per difendersi dall’attacco di
Riccardo che si è
rialzato,
-“ Smettetela!!!!”- grido preoccupata, Marco si
ferma mi
prende la mano e ci allontaniamo
-“ sei solo una femminuccia!!! Un codardo!!! E te ragazza
mia sei solo una troia… dovevi venire con me!”-
dice Riccardo, a queste parole
mi blocco lascio la
mano a Marco e torno
verso Riccardo e a trenta centimetri da lui e lo guardo maliziosa
-“Bellezza sei tornata? Hai scelto proprio bene! Vuoi
cantare!”- annuisco con la testa poi gli tiro un calcio nelle
parti intime
-“ ohh che peccato il microfono si è
rotto!!”- gli dico in
tono dispiaciuto, Marco incomincia a ridere torno verso di lui e
scappiamo
ridendo.
Ci fermiamo vicino a un ponte e mi abbraccia
-“ Tu a stare con me stai diventando una
bulletta!”-dice
dandomi un buffetto sul naso
-“ Ho imparato dal migliore!”- dico sorridendo
–“ comunque
grazie per avermi difeso!”-
-“ Piccola è il mio compito
difenderti!”- dice baciandomi
Ok ok lo so che mi odiate xk gliel’ho ftt
perdonare… ma
Marco mi serve ancora per qualche capitolo… quindi non
odiatemi anche io avrei
votato x un IMPICCAGIONE IMMEDIATA X MARCO… ma nn adesso xD
Baci
*Kikka*
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Capitolo 10 *** capitolo 10 ***
GIULLS: Giu tu sai
che io ODIO la family album u.s.a con
alexandra qll troietta greca del piffero!!!!! Comunque niente merenda x
te
!!!!!!!!!!!!!!!!
Tièèèèè kiss
Giulls’ vocabulary:
Lusa immagination! ( usa l’immaginazione)
Hakuna Matata ( cogli l’attimo)
A me mi non si dice, ma però
non si dice ma però lo dico perché a me mi piace!
XD ok cn qst ultima ti sei
sputtanata ciauuuuuuu kisss
KITTYMEW: per
la tua gioia Ale
arriverà prestissimo non
ti preoccupare…
io amo quel ragazzo quindi ci sarà molto spesso!!!! Grazie x
i complimenti * me
arrossisce* spero ti piacciano anche i prossimi capitoli…
comunque come ho già
detto Marco si rivelerà sempre più stronzo!
-“Sono
ormai due mesi che sto
con Marco e a parte quello sgradevole party sono sempre stata bene con
lui, ma
tuttavia mi sento stupida ad averlo perdonato… Con Ale non
ho detto nulla so
com’è: avrebbe fatto una scenata e mi avrebbe
impedito di vedere Marco. È molto
dolce e apprensivo ma a volte esagera…”- Penso
mentre sono sulla macchina di
Marco
-“ Piccola a cosa pensi?”- la
sua voce mi porta al presente
-“ Niente!”- mento
-“ Oggi vengono con noi Manu
e Bebo!”- dice sorridendo, sbuffo e mi vengono i brividi al
solo ricordo dell’ultima
serata con i suoi amici, lui se ne accorge e mi accarezza dolcemente
una
guancia, abbozzo un sorriso cercando di convincermi che
ci divertiremo e nessuno si farà male.
Arriviamo a casa di Manu e
Marco va a citofonare, lo aspetto in macchina, non sento ciò
che dice ma sembra
stia avendo una discussione –“ Evvai magari non
vengono!”- penso sorridendo, lo
osservo per capire meglio, lui mi guarda e torna in macchina non faccio
in
tempo a chiedergli nulla che Marco mi dice –“
Arrivano!”- sbuffo mentalmente e
guardo il cancello, Manu e Bebo mi guardano, il primo mi sorride al
contrario
del secondo che mi guarda in cagnesco; un brivido mi percorre
nuovamente la
schiena.
Appena siamo tutti in
macchina Marco parte di scatto e in poco tempo siamo in discoteca, Io e
il mio
ragazzo ci sediamo ad un tavolino mentre Bebo e Manu vanno a caccia di
ragazze,
-“ Cosa vi siete detti prima
al citofono?”- chiedo timidamente
-“Non credo ti piacerebbe
saperlo!”- dice sorridendo, sgrano gli occhi pensando a ogni
cosa possibile e
Marco scoppia in una risata poi mi consola –“ Non
ti toccheranno piccola
mia!”-mi abbraccia e mi bacia dolcemente, poi mi prende per
mano e mi porta
sulla pista, iniziamo a ballare e a scatenarci.
Quando ritorniamo alla
macchina e Marco nota il baule semi aperto
-“ Porca boia mi hanno aperto
la macchina!”-
-“ More ti hanno preso
l’autoradio che ti ho regalato per il nostro secondo
mese!”-dico entrando
nell’abitacolo, lui è furioso entra in macchina
-“ Credo di sapere chi può
essere stato!”- dice Manu, Marco mi prende la mano e con uno
strattone mi fa
salire in macchina e dice agli altri due di salire immediatamente, i
due
ragazzi eseguono l’ordine, spinge furiosamente il piede
sull’acceleratore
-“ Marco io so chi è nel giro
normalmente sono sempre dietro alla stazione lì
c’è sempre il ritrovo!”- dice
Bebo. La guida di Marco diventa sempre più furiosa e sono
terrorizzata, ci
fermiamo dietro alla stazione vicino a un gruppo di ragazzi. Scendiamo
tutti
dalla macchina, anche se
io timidamente rimango
attaccata allo sportello. I
tre si
avvicinano al gruppo e incominciano ad urlare con loro, vengono spinti
e
iniziano a fare a botte, urlo a Marco di smetterla ma non mi ascolta,
tre
ragazzi si accorgono di me e mi si avvicinano incominciano a spingermi
e a
tirarmi agli altri come farebbero delle giocatrici di pallavolo con una
palla,
cerco di difendermi ma i ragazzi sono troppo forti per me, chiamo Marco
il
quale lascia la rissa e viene a liberarmi, appena messi K.O. i ragazzi
mi
ordina di salire in macchina e di chiudere le serrature. Faccio
ciò mentre lui
torna alla rissa, non li osservo, non li voglio guardare, sono degli
stupidi
non si può risolvere tutto facendo a botte.
Dopo qualche minuto Marco e
gli altri salgono in macchina e partiamo verso casa, non parlo con
nessuno di
loro, in effetti nessuno sta parlando, arriviamo davanti a casa di Manu
e i
nostri ospiti ci lasciano soli, Marco mi mette una mano sulla coscia e
gliela
sposto
-“ Non sei contenta che ho
ripreso l’autoradio?”- mi chiede ma non gli rispondo
-“ Senti ti ho anche
difesa!”- dice alterato ma non rispondo e lo guardo soltanto
-“ Cazzo di una parola!”- si
arrabbia
-“ No cazzo non sono
contenta!!! Guarda come ti sei ridotto!”- dico indicandogli
il labbro spaccato
e l’occhio gonfio-“ E poi non ti parlo
finchè non riprendi a essere civile!!!
Cazzo me ne frega di quell’autoradio te la
ricompravo!”- dico mentre inizio a
piangere, siamo arrivati davanti a casa mia scendo e scappo piangendo
verso il
cancello, Marco scende e mi prende per un braccio mi trattiene e mi
tira verso
di lui abbracciandomi forte, incomincio a dargli dei pugni nel petto
-“ Sei un mostro lasciamo
andare!”-
-“ Calmati piccolina!”-
-“ Lasciami
immediatamente!”-dico divincolandomi dalle sue braccia
-“ Dai calmati!”- e stringe
ancora più forte ma senza farmi male
-“ Ho avuto paura”- dico
stringendolo forte a me e arrendendomi
-“ Dai è passato tutto, ci
sono io a difenderti!”-dice coccolandomi
Baci *kikka*
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Capitolo 11 *** CAPITOLO 11 ***
GIULLS:
1) vero non è
stupida ma innamorata U.u e non lo perdona la seconda vlt leggi il
capitolo
ihihi 2) oddio e le canzoncine???? Vote for me because I care!!!!!
-.-“”””””””””””””””””””
3) sputa subito la mia ciccaaaaaaaaa!!!! 4) viva le tue figure del
piffero
YEAh! 5) amo quella canzoncina e non ti ho sputtanata! Edward non ti
calcola +
se fai amicizia cn il lupetto… e poi ormai tu lo hai
vinto!!! Non ti ricordi i
biglietti e i disegnino??? GIU*JAKE= AMORE XS … ihih W senti
bip del forno a
microondeee!!
AURY: io odio Marco con tutto il
cuore infatti
presto lo elimino! * me arrossire mentre prendere diploma!* ma mi fai
anche la
cerimonia???? COMUNQUE
SPERO DI AVERCI
PRESO NEL NICK! Alla prossima continua a leggere tvb kiss
Non avevo perdonato Marco ma non lo avevo neanche escluso
dalla mia vita, lo evitavo solamente, volevo pensare a tutto quello che
era
successo, se ne valeva la pena continuare, il mio cervello mi diceva di
lasciarlo ma il mio cuore no, d'altronde lo amavo, anzi lo amo
follemente, -“
Ok ho bisogno di parlare con qualcuno, ma con chi?”- penso
tra me e me-“ Ale!
No troppo geloso mi rinfaccerebbe tutto, Giu e Alice? Mmm
perfetto!”- penso
mentre compongo il numero di Alice
-“ Pronto?!”- mi risponde prontamente
-“ Ciau Aly, Oggi pomeriggio vieni da me ci sarà
anche Giu
vi devo assolutamente parlare!”-
-“ Ok mi vesto e arrivo!”- dice chiudendo la
chiamata,
compongo il numero di Giu e la telefonata è identica a
quella precedente, poi
mi siedo sul divano e le aspetto.
Ovviamente la prima ad arrivare è Alice, mentre aspettiamo
Giu andiamo in cucina e prepariamo un tè caldo, dopo
mezz’oretta arriva Giu
dandoci come scusa quella del troppo traffico, per questa volta gliela
facciamo
passare liscia anche perché ho bisogno di parlare di altro.
Ci sediamo sul divano con le nostre tazze di tè ormai freddo
per colpa della Giu che è arrivata tardi, entrambe mi
guardando in attesa del
mio discorso, sorseggio il tè tranquillamente e poi racconto
loro tutto ciò che
è successo con Marco
-“ Che stronzo!”- dice Alice appena ho finito il
mio
racconto super dettagliato
-“ Già!”- dico con un filo di voce
-“ Ma come quel bel culetto è così
stronzo?”- dice Giu
-“ Giuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!!!!”- dice Alice
azzittendola
-“ Uffa ma che ho detto?”-
-“ Giu pensa a Fabio e stai zitta!”- dice Alice
-“ Ma ho detto che ha un bel culo ed è
vero!”-risponde lei
facendo l’offesa
-“ Fabio!”- le urliamo in coro io e Alice e poi
scoppiamo a
ridere
Dopo varie ore di pettegolezzi se ne
vanno e rimango
nuovamente sola, mi infilo sotto la doccia e appena esco il campanello
suona,
vado ad aprire e trovo Ale davanti a me,lo faccio accomodare in
soggiorno mi
siedo accanto a lui e diventa rosso, solo in quel momento mi ricordo
che
indosso solo un asciugamano molto corto, mi scuso e vado a vestirmi
-“ Eccomi!”- dico rientrando in salotto
-“ Ciao piccola!”- dice lui abbracciandomi
-“ Come mai mi vuoi così bene?”- dico
ridendo facendogli
notare che l’abbraccio era più caloroso del solito
-“ Ho avuto paura di entrare qui dentro e vederti piena di
lividi!”- dice
-“ Perché?”- fingo
-“ Giu e Alice mi hanno raccontato tutto! Piccola
perché non
ti sei confidata con me? Uffa te lo avevo detto che era un poco di
buono, un
perdente, ma perché ci sei uscita ancora dopo quello che ti
ha fatto alla
festa? Porca miseria erano intenzionati a violentarti!”- dice
con tono paterno
-“ Ma non lo hanno fatto!”- dico con ton stizzito
-“ Non mi frega comunque lo devi lasciare perdere
è x il tuo
bene!”-
-“ Ma io...”- non posso dirgli che amo Marco, anche
perché non
ne sono più tanto sicura, dopo aver parlato di lui per tutto
il girono e dopo
aver analizzato il suo comportamento –“ Io ho paura
di lui!”- dico
-“ Piccola ci sono io… stai tranquilla ho io un
piano per evitare
che ti faccia del male, ma ti conviene lasciarlo!”-
-“ Ma se lo lascio mi picchierà!”- dico
piangendo
-“ Vero non ti preoccupare!”- dice mentre mi
abbraccia, mi
aggrappo al suo petto cercando conforto per affrontare la rottura con
Marco…
Baci *kikka*
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Capitolo 12 *** capitolo 12 ***
GIULLS:
xk sei carina se
fai le figure di merda e poi tutti ti vogliono bene!!! Marco
è uno stronzo nn
mi stancherò mai di dirlo!!! Spero k la kitty ti abbia
infilzato le mutande
come ha fatto con me!!!!
VOLITIVA:
è bello sapere
che ci sono nuove fans… Io sono la prima a tifare x
Ale… ma nn intendo svelare
nulla anche perché ho già delle nuove
idee…. Sisi assolutamente facciamo il
club!!!!
AURELIA:
oddeo romeo e Giulietta
non ti invidio per nulla!!! Si marco è uno stronzo!!!! Alla
prossima =)
-“ Vieni qui
Bimba!”- dice Marco indicando lo spazio vuoto
accanto a lui sul mio divano, mi siedo
e
mi abbraccia iniziando a baciarmi il collo
-“ Marco io e te dobbiamo parlare!”- dico con tono
deciso,
lui sbuffa e mi guarda con aria annoiata in attesa del mio discorso
-“ Allora tra una settimana è il compleanno di
Ale!”- dico
prendendo un respiro ma mentre sto per continuare mi interrompe
-“ ah… e tu vorresti andarci? Sai che odio quel
tipo ma ti
lascerò andare se ora mi fai un regalo!”- dice
mentre tenta di alzarmi la
maglietta
-“ Marco stai fermo!”- dico
-“ Senti sono più di due mesi che stiamo
insieme… ti ho
riempito di regali è ora che io abbia quello che mi spetta
di diritto! Quindi
se permetti lasciami continuare…”- dice
togliendosi la maglia e iniziando a
baciarmi il collo, gli misi una mano sul petto e con tutte le mie forze
cercai
di tenerlo lontano
-“ No non te lo permetto! Senti odio come ti comporti
ultimamente: io sono una persona non un oggetto di tua
proprietà che puoi usare
come vuoi: io ho dei sentimenti al contrario di te!”- urlai
-“ E io ho delle esigenze! Dai amore domani ti compro
ciò
che vuoi!”- dice prendendo un lembo della mia gonna, cerco di
dargli uno
schiaffo ma mi blocca il braccio a mezz’aria
-“ Stronzo!”- grido con tutta la voce che ho in
gola –“ A te
non è mai interessato niente di me, mi hai comprato con le
coccole e i regali
solo perché io soddisfi i tuoi bisogni…Sei un
animale !”- un dolore lancinante
mi assale la guancia, guardai Marco, come aveva osato darmi uno
schiaffo??, lo
guardo impaurita scappo in bagno, mi guardo allo specchio, una manata
rossa mi
colorava la guancia ci misi un panno bagnato, mi giro e vedo Marco
accanto a
me, ci scambiamo un occhiata, in quel momento la suoneria del mio
cellulare ci
distrae
-“ Passami il telefono!”- dico
-“ Vero senti…”- dice mortificato
-“ Passami quel cazzo di telefono!”- dico
arrabbiata mentre
la guancia mi pulsa, Marco guarda il numero sbuffa e mi porge il
telefono
-“ Pronto?”- rispondo
-“ Vero glielo hai detto? Vi siete lasciati? Stai
bene?”-
dice Ale
-“ No Ale..”- mi interrompo perché Marco
mi strappa il
telefono dalle mani e rispose
-“ Senti cretino non potrai mai avere la mia donna! Lasciala
in pace e vattene!”- cercai di togliergli il telefono dalle
mani, il quale cade
per terra Marco in preda alla rabbia mi da un altro ceffone, perdo
l’equilibrio
e casco per terra, lo vedo avvicinarsi a me, mi sferra un calcio nella
pancia,
un altro e uno ancora poi si ferma mi rannicchio in me stessa i suoi
calci
continuano sulle gambe, sulle braccia nella schiena è una
furia rimango a terra
immobile, lo vedo andarsene , non riesco a parlare, l’odore
del sangue mi punge
il naso mi guardo le mani e sono piene di sangue… vedo il
cellulare davanti a
me Ale è ancora in linea, la vista mi si
annebbia… poi BUIO……..
Kiss *kikka*
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Capitolo 13 *** CAPITOLO 13 ***
GIULLS:
già però tu
potresti comprarglielo nuovo il cell… sai k amo
l’I-phone!!!! Già bellissima
poi la lezione di letteratura di oggi! xD ti voglio un mare d beneeeee
BABYZQUEENY:
Grazie mille x la recensione sono contenta ti
piaccia la storia!!!!! kiss
ANNA69: Sarai
molto felice per qst capitolo… ci sono solo
Ale e Vero! Ahaha sono felice ti piaccia davvero la storia!!!
AURELIA: ihih
ti aiuto anche io a uccidere Marco… qll
stronzone… comunque ti assicuro che ci sarà un
vissero per sempre felici e contenti
anche qui!!!!! Cmq è ovvio k mogli è +
civilizzato di Marco!!!! Alla prossima
tipa strana ^_^
BUIO…
LUCE…
Apro lentamente gli
occhi: davanti a me il bianco, il nulla…
Sono stesa e cerco di alzarmi ma non ci riesco, guardo le
mie braccia per capire cosa c’è che non va: noto
che in quello destro c’è un
ago puntato nella carne con attaccato un tubicino, lo osservo poi noto
che al
mio fianco sinistro c’è Ale: è seduto
su una sedia con la testa appoggiata alla
mia gamba; i capelli sono spettinati, indossa una tuta, gli occhi
chiusi,
dorme.
Gli accarezzo i capelli liscissimi, apre un occhio e
lentamente apre anche l’altro, sorrido
-“ Buongiorno bel addormentato!”- gli sussurro con
voce
flebile
-“ Piccola sei sveglia!”- dice alzandosi e premendo
il tasto
per la chiamata degli infermieri
-“ Ma chi mi ha portato qui?”- dico intontita
-“ Adesso ti spiego tutto!”- dice schiarendosi la
gola ma in
quel momento arrivano due infermieri, un uomo e una donna,
l’uomo ci spiega che
ho una distorsione della caviglia ed è meglio che non
l’appoggio per una
settimana, una frattura al naso poi esce dalla stanza, il mio sguardo
passa
all’infermiera, ha i capelli biondi ricci fermati da un
elastico, i suoi occhi
sono fermi su Ale e indossa il tipico camice, parla con Ale del
più e del meno,
infastidita dai suoi occhioni dolci verso lui do un colpo di tosse,
l’infermiera mi guarda
-“ Hai bisogno?”- dice guardandomi
-“ Si! Devo andare in bagno se potete lasciarmi un
po’ di
privacy!”- dico
-“ Puoi uscire?”- dice ad Ale mentre mi stacca la
flebo dal
braccio
-“ No signorina se ne può uscire lei?”-
dico stizzita, la
ragazza mi guarda male ed esce dalla stanza, osservo Ale il quale fa
per
andarsene, lo fermo e gli chiedo se mi può portare al bagno
visto che non posso
appoggiare la caviglia, mi si avvicina e mi prende in braccio, con le
mani mi
aggrappo al suo collo, il suo profumo buonissimo mi inonda le narici,
osservo
la sua pelle liscissima le sue labbra leggermente carnose, il suo naso
piccolino semi a patata e i suoi occhi verdi, mi accompagna al bagno e
si gira
per non guardarmi, poi quando ho finito mi rivesto e lo chiamo, mi
riprende in
braccio gli do un bacio sulla guancia e lo ringrazio le sue guance si
colorano
leggermente mi fa sedere sul letto, gli faccio una linguaccia e mi
metto a
ridere
-“ Ti prego ridi un’altra volta!”- dice e
lo guardo in modo
strano
-“ Dopo quella telefonata mi sono fiondato a casa tua, eri
stesa in bagno, piena di lividi e sangue, subito ho capito quello che
era
successo, volevo trovare Marco volevo fargli male,picchiarlo, ma ho
chiamato il
118 e ho fatto una valigia con tutto quello che ti poteva servire,
più
aspettavo più la rabbia cresceva, quando sono arrivati vi ho
seguito con la
moto, non volevo entrare all’ospedale chiamai tutti gli altri
ragazzi per
venire con me, Piccola pensavo di averti perduta per sempre non volevo
che mi
dicessero che non ce l’avevi fatta, mi sono seduto su una
panchina e ha
iniziato a piovere, sono arrivati gli altri Ricky e Fabio mi hanno
preso di
peso e portato da te, mi sono seduto di fianco al tuo letto mentre gli
altri
chiedevano di te: eri in coma, ti sono stato accanto tutti questi tre
giorni
quasi non ho mangiato le infermiere mi portavano da mangiare andavo a
casa solo
per farmi la doccia… pensavo di averti persa per
sempre!”- dice abbracciandomi
e baciandomi la guancia, lente le lacrime gli inondarono il volto le
raccolsi
con le labbra
-“ Ale sono qui non mi perderai mai!”-
Kiss *kikka*
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Capitolo 14 *** capitolo 14 ***
CIAO RAGAZZI GRAZIE X AVER LETTO
TUTTI QUESTI CAPITOLI E
GRAZIE A TUTTE QUELLE CHE MI HANNO MESSO TRA I PREFERITI E CHE MI
RECENSISCONO!!!! QST CAPITOLO CONTIENE DUE CAPITOLI SOLO
PERCHE’ VOLEVO VEDERE
LE VOSTRE REAZIONI !!!!! ASPETTO NUMEROSE RECENSIONI CIAOOOOOO
ANNA96: sono felice
che ti sia piaciuto quel capitolo, temevo fosse troppo sdolcinato ma x
te che
sei una fan di Ale credo sia stato stupendo!!!
GIULLS: mmm
letteratura…. Nn c’è nel mio diario
come materia scolastica… boh… xD mi disp
amore k hai la febbreeeee =( a scuola è una noia senza la
mia compagna di banco…
anche se oggi io e luca abbiamo spettegolato come due
suocere…. Ahahaha che
ridere però mi sei mancata molto!!!!
Finalmente sono stata dimessa dall’ospedale.
Sono a casa tranquilla quando sento
suonare alla porta,
stranita rispondo al citofono
-“ Chi è?”-
-“ Sono la Giu!”-
-“ Sali!”- dico pensando a cosa ci possa fare Giu
la
domenica pomeriggio a casa mia
Mi guardo allo specchio e raccolgo i capelli in una coda di
cavallo mentre Giu entra in casa travolgendomi
-“ Ciao amoreeee!”- dice dandomi un bacio sulla
guancia
-“ Ciao”- dico frastornata da tutta
quell’allegria-“ Come
mai qui?”- aggiungo curiosa
-“ Beh una tua amica, anzi sottolinea una delle tue migliori
amiche, non può venire da te alle due della domenica
pomeriggio senza un buon
motivo?”- dice offesa
-“ Beh si… ma tu no! Dimmi su avanti, sputa il
rospo!”- dico
decisa
-“ Ok hai ragione”- ammette tristemente
–“ Ieri pomeriggio
ho visto Fabio in centro!”-
-“ Ma noooo, aveva detto che non poteva uscire!!”-
-“ No ma senti…. L’ho beccato in dolce
compagnia!”-
-“ Che stronzo! E chi è lei? La
conosco?”-chiedo curiosa
-“ Lei? Lei? Tu mi chiedi chi è lei? Dovrai dire
lui!”- dice
la guardo shoccata –“ Si stava imboccando con un
ragazzo!”- aggiunge scoppiando
a ridere
-“ E che hai fatto?”- chiedo
-“ Gli ho urlato contro e l’ho mollato!”-
-“ Mi dispiace tanto Giu”- dico abbracciandola
-“ A me no, anzi ieri sera ero in disco!”- dice
sorridendo
-“ Brava così si affrontano i problemi!”-
-“ Già allora stavo ballando sul cubo quando mi si
avvicina
un tipo moro con i capelli tirati su con il gel, gli occhi color
nocciola e due
labbra da baciare abbiamo ballato insieme!”-
-“ Bene!”-dico sorridendo
-“ Già ci siamo baciati e abbiamo passato tutta
questa mattina
insieme a coccolarci… Sono
innamorata!!”- dice lei con occhi sognanti
-“ Ma…”- decido di non replicare mi
piace vederla felice, le
faccio i miei complimenti e l’abbraccio, poi usciamo per un
po’ di shopping.
Qualche giorno dopo…
Un piccolo
locale, tavolini neri, poltroncine bianche
soffici come nuvole, la musica in sottofondo riporta ai tipici
carnevali di Rio
De Janeiro , sulla pista persone di ogni età e
nazionalità danzano allegramente
gli affascinanti balli latini.
Io seduta al “ mio tavolino” sorseggio un florida,
intorno a
me le mie amiche e i miei amici, dopo quello che era successo con Marco
mi sono
stati sempre, Ale , che come tutti gli altri è al corrente
della mia passione
per la Salsa e la rueda, ha convinto tutti a portarmi in questo
stupendo locale,
poiché finalmente potevo camminare sulla mia caviglia, li
osservo attentamente:
Mary è abbracciata ad Ale, il quale mi sorride, Giuly e
Mattia si scambiano
effusioni su un divanetto,Ali e Ricky sono in pista a ballare e a
baciarsi. Ale
cerca di staccarsi da Mary e mi invita a ballare, guardo lei ed
è furiosa allora
non accetto l’invito e lui abbraccia di nuovo Mary.
Osservo la folla di gente che balla una bachata ma
a un certo punto un ragazzo mi passa
davanti, avrà all’incirca diciassette anni, mostra
un sorriso sghembo poi si
avvicina a un gruppo di ragazze, il loro cuore sobbalza, ne invita una
a
ballare, lei è magra, mora, la frangetta dei capelli copre
la fronte di un
piccolo viso rovinato dai mille interventi di chirurgia plastica a cui
è stato
sottoposto per assomigliare a Rihanna.
Lui la guarda negli occhi, incominciano a ballare e tutti
gli altri ballerini si allargano per
fare spazio, come avessero paura di lui, il ragazzo
misterioso e la
finta Rihanna danzano appassionatamente, si muovono come due farfalle,
dolcemente girano su se stessi, i capelli biondo cenere di lui gli
coprono il
viso dai lineamenti angelici e il suo corpo si muove a tempo di musica.
Quando questa finisce lui lascia al mano della sua
ballerina, lei corre dalle sue amiche per vantarsi e tutte le pendono
dalle
labbra.
La musica rincomincia e lui si dirige verso al finta
Rihanna, lei altezzosa va verso di lui sorridendo, ma quando ci sono
dieci
centimetri di distanza tra i due corpi lui cambia strada, viene verso
di me con
il suo sorriso da togliere il fiato,io arrossisco e lui si avvicina
sempre di
più, mi guarda negli occhi e io i suoi, castani, vispi e
dolci mi rapiscono, mi
sfiora la mano, le mie guance sono ormai un fuoco vivo, gli premetto
che non
sono brava a ballare ma lui mi mette le mani sui fianchi, mi conduce in
pista
mi gira verso di lui, mi sfiora la guancia rossissima e sorride
nuovamente,
passa la mano tra i miei capelli, la sua mano destra scivola sulla mia
schiena
e saldamente mi stringe la mano sinistra con la sua, incomincia a
muoversi a
tempo di musica e io mi sposto con lui fluttuando nell’aria,
i passi sono molto
veloci e mi sembra quasi di volare, quando al musica rallenta mette le
mani sui
miei fianchi, mi fa sedere sulla sua coscia leggermente piegata e
incominciamo
a muovere il bacino poi dolcemente di colpo torniamo in coppia e
riprendiamo a
ballare, mi sento leggera come una farfalla. La musica finisce e solo
allora mi
accorgo che la pista è vuota e tutti ci osservano con la
bocca spalancata, lui
mi guarda io lo avvicino tirandolo per la maglietta lui sorride e mi
bacia
stringendomi a se, le mie mani prendono confidenza tra i suoi capelli,
stranamente
non mi sento in imbarazzo anche se so che mille occhi mi stanno
fissando,
mentre le nostre lingue si sfiorano la mia mente vaga, non capisco come
lui,
così bello, così magnificamente perfetto, tra
tutte le mille ragazze del
locale, ha scelto me, continua a baciarmi sempre più
appassionatamente poi
dolcemente si stacca dalle mie labbra mordendomi leggermente quello
inferiore,
mi prende per mano e mi porta al suo tavolino mi fa sedere su un
divanetto di
fronte a lui
-“Wow sei brava a ballare!!!”- mi dice
-“Mai quanto te!”- rispondo arrossendo, lui mi
mette la mano
sulla guancia
-“ Adoro le ragazze che sanno ancora arrossire!”-
Sorrido e lo guardo
-“ Mi chiamo Simone, che sbadato che sono!”- dice
con il suo
sorriso sghembo che mi fa tremare le ginocchia
-” E tu, dolcezza?”-
-“ Non rivelerò mai il mio nome! Però
puoi chiamarmi
Kikka!”-
- “ Hai un nome così brutto da non potermi
rivelare?”- mi
dice facendo una faccia stranamente buffa, mi lascio scappare una
risata sonora
-“ Tu quale pensi?”- chiedo curiosa
-“ Mmm… sono indeciso tra Miltred e
Genoveffa!”-
-“ Nessuno dei due! Per mia fortuna!”- dico
sorridendo
Lui si avvicina mi sfiora le labbra con un dito e sussurra
-“ Allora non è così
orribile!”- sorrido
ma cerco di fare resistenza e non
dirgli il mio nome, ma lui sfodera il suo mezzo sorriso e mi scioglie
-“ Veronica”- sussurro –“ Mi
chiamo Veronica”-
-“È un bellissimo nome”-
-“ Mi prendi in giro??”- ribatto
-“ No! Lo penso seriamente”- gli faccio la lingua e
in quel
momento arriva Alice dicendo che tutta la cumpa se ne sta andando, mi
alzo dal
tavolo scusandomi con Simone, lui mi sorride e mi saluta, esco dal
locale
mentre le ragazze mi assillano di domande, mi dirigo verso il mio
motorino
senza rispondere a nessuno, saluto tutti con un bacio generale, ma Ale
mi si
avvicina mi abbraccia dolcemente mi da un bacio sulla fronte e mi
sussurra
-“ Buonanotte… fai bei sogni!”-
Io gli sorrido e lui torna da Mary, la quale ci sta
guardando furiosa; guardo Ale e gli dico
-“ Torna da Mary o viene qui e mi uccide”-
-“È sempre
stata
gelosa!”- mi dice sorridendo e poi se ne va e io torno a casa
in motore.
Baci
*kikka*
|
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Capitolo 15 *** CAPITOLO 15 ***
ANNA96: Si dai Simo è un
bravo ragazzo ma Ale rimane sempre
Ale… ihih chissa che Giulls non faccia 100 modi x ammazzare
Mary e prendersi
Ale!!!!!
GIULLS:
Lorenzo??? Chi è Lorenzo???? Xk nn me ne hai
parlato??? Io vorrei parlare di qst Lorenzo!!!! Ihih xD
Mmmm Fabio è un bel gay sisi!!! Mattia xò
è meglio dai e
Simo non si tocca è l mio maritino ( dopo capirai xk qst
termine) ciau Giuuuu
mi manchi I miss u!!!!!!
AURELIA: ihih anche
da noi sono tutti ammalati… l’unika che nn si
ammala sn io che sfiga xD
Comunque grazie per avermi detto quelle cos xk lo vedevo
anche io che erano scarni ma la mia immaginazione era andata a farsi un
giretto
ma ora con Simo sarà tutto diverso… sisi Marco
è andato a morire in un angolino
da solo contenta????x il tuo compleanno ti regalo la bambolina voodoo
di marco
ok??? Ciauuuu spero k qst capitolo ti piaccia l’ho ftt
lungoooooo
Una calda domenica primaverile la cumpa mi invita al mare e
io
accetto l’invito.
Prendo il motorino, guido fino alla spiaggia, il vento mi
scompiglia i capelli e mi accarezza gambe e braccia, una sensazione di
libertà
mi riempie il cuore, SONO FELICE finalmente, sorrido tra me e me.
Arrivo alla spiaggia e Ali mi corre incontro e mi abbraccia,
cerco di liberarmi e raggiungo gli altri tutti mi salutano sorridendo,
noto che
si è aggiunta una nuova coppia alla cumpa Dado e Gaia.
Gaia è una ragazza non molto alta, con i capelli castano
chiaro e gli occhi color nocciola, Dado invece è un ragazzo
altissimo, infatti
per baciargli al guancia mi sono messa in punta di piedi, ha i capelli
castano
chiaro e i lineamenti molto dolci.
I miei occhi scorrono tutti i ragazzi e le ragazze della
cumpa, mi fermo improvvisamente su un volto nuovo ma familiare, i
capelli color
biondo cenere gli coprono gli occhi castani, il naso è
lineare, le sue labbra
leggermente carnose si aprono lentamente lasciando trasparire i denti
bianchissimi e formando quel sorriso sghembo che adoro; rimango a
fissarlo per
cinque minuti, poi Ale mi dice
-“ Simone ti presento Veronica, Veronica lui è
Simone”-
-“ Ale io e Kikka ci conosciamo già!”-
dice Simo, Ale mi guarda stranito
e io annuisco.
Fatte le nuove conoscenze i ragazzi decidono di fare un
torneo di racchettoni e, mentre decidono le squadre, io mi siedo vicino
al
bordo del campo con le altre ragazze, incomincio a fissare Simo, e mi
soffermo
sul tatuaggio che
ha sulla spalla
destra, un cuore circondato da filo spinato, Mary mi riporta alla
realtà, si è
accorta che fissavo Simo, mi racconta che Ale e Simo si conoscono da
quando
sono piccoli e gli ha chiesto di unirsi alla cumpa, sorrido a Mary e la
ringrazio.
Improvvisamente Giu interrompe i miei pensieri abbracciandomi
e chiedendomi se ho visto Mattia in questi giorni, la mia risposta
è negativa e
lei ci rimane male. Le suona il cellulare , e vista la sua espressione
innamorata è sicuramente il suo adorato maritino ( come lo
chiama lei) , si
allontana da noi in modo che non la possiamo sentire
e io mi riconcentro su Simo, mi viene in
mente il bacio appassionato che gli ho dato quando l’ho
conosciuto, divento
rossa e noto che lui mi fissa –“ Forse sta pensando
alla stessa cosa!”- penso
mentre arrossisco e lui mi mostra un sorriso, volgo lo sguardo verso le
altre
ragazze,
Mary elogia il suo Ale e ogni volta che segna lei scoppia
con un urlo di gioia, Ali intanto parla di Ricky, e Gaia ogni tanto
dice
qualche fatto su lei e Dado.
Dopo venti minuti di “ metti giu tu” e “
no tu” Giu torna da
noi, e incomincia a parlare di Mattia, è innamorata persa,
allora tento di
metterle la mano sulla bocca ma lei scappa e io la rincorro per tutta
la
spiaggia provocando
una risata generale.
Finito il torneo arriva Mattia, il quale per farsi perdonare
del ritardo stringe Giu ai fianchi e la bacia appassionatamente.
I ragazzi sono pieni di sabbia per via di tutti i tuffi
fatti per prendere la pallina, Ricky corre verso Ali, che a sua volta
scappa ma
lui con uno scatto fulmineo l’abbraccia riempiendola di
sabbia, la prende in
braccio e corre verso l’acqua del mare.
Mentre i ragazzi vanno a farsi un bagno io decido di
rimanere a riva a prendere il sole, mi siedo sul telo e li guardo,
scoppio a
ridere quando Mary che cerca di non bagnarsi viene spruzzata da dei
bambini di
circa dieci anni, in
quel momento Simo
si siede accanto a me,
-“ Kikka tu non vai?”- mi dice ammiccando, lo
guardo i
capelli bagnati sono ancora più belli e le goccioline
scendono velocemente sui
suoi pettorali
-“ No, preferisco godermi il sole! E tu ? non
vai?”- gli
rispondo
-“ No, preferisco godermi la tua compagnia!”- mi
dice, gli
faccio la linguaccia
-“ Pagherai per questo atto!”- dice ridendo e
abbracciandomi
per bagnarmi, il mio corpo a contatto con il suo ha un fremito, se ne
accorge e
mi stritola ancora di più poi dolcemente mi bacia la
clavicola, io gli bacio il
mento, in quel momento Ale, Mattia, Dado e Ricky ci interrompono
prendendomi di
peso e buttandomi nell’acqua del mare.
-“ Ma siete pazzi???”- dico appena torno in
superficie, i
quattro ragazzi scoppiano a ridere e incomincio a rincorrerli aiutata
da Giu,
Gaia e Alice.
Un pomeriggio
decido di fare una passeggiata per il
quartiere, incomincio a camminare sul marciapiede e sento dei passi
dietro di
me, guardo per terra e vedo la sagoma di una persona che mi segue,
continuo a
camminare e svolto in una stradina alla mia sinistra, con la coda
dell’occhio
vedo un uomo sulla quarantina che continua a camminare sui miei passi.
Vedo un
piccolo parco per cani con tantissime persone e decido di avvicinarmi,
guardo
dietro di me e non c’è più nessuno, mi
volto in avanti a sbatto addosso a una
persona, due mani mi afferrano le braccia…..
Spero di avervi in incuriosite baci *kikka*
|
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Capitolo 16 *** capitolo 16 ***
ANNA96: Simo diventerà il
tuo nuovo idolo!!! Hihih xò Ale è
sempre Ale cm la simmental!
GIULLS:ihihihih =) ti vgl un mare di
bene cmq con tutti qst
compiti la mia vena creativa sta andando a quel paese =(
-“Ehi
kikka ti sei
dimenticata di me?”-una voce maschile, sussulto, alzo lo
sguardo e vedo lui, i
capelli color cenere sono mossi da un leggero venticello e il suo
sorriso si
illumina
-“ Simo!”- dico sorridendo
-“ Allora ti ricordi di me!!”- dice abbracciandomi
e
schioccandomi un piccolo bacio sulla guancia
-“ Come potrei dimenticarmi di te!”- dico
scoppiando in una
risata
-“ Kikka ti va di fare un giretto?”- mi chiede
-“ Va bene conosco un posto stupendo ora ti ci
porto!”-
-“Ok”- dice girandosi e emette un fischio,
immediatamente
due Labrador ci corrono incontro, uno mi salta addosso facendomi cadere
ma Simo
mi prende al volo e rimprovera il cane
-“ Che belli! Sono i tuoi o ti cimenti a fare il
dog-sitter?”-
-“ Sono miei, Coca e Rum, sono una femmina e un
maschio!”-
dice indicandoli
-“ Che nomi buffi chi li ha scelti?”- chiedo
sorridendo
-“ Beh a mia sorella Susy piaceva coca perché
adora la
coca-cola, e io amo il cuba libre quindi rum era ottimo come
nome!”- dice
diventando rosso
-“ Sono molto belli!”- esclamo mentre lui li mette
al
guinzaglio
-“ Andiamo a fare un giro?”- dice prendendomi per
mano,
annuisco con la testa e incominciamo a camminare, dopo qualche passo
decide di
farmi tenere coca ma tira troppo per me e sono costretta a ridargli il
guinzaglio, quando arriviamo sull’argine del fiume stendo il
telo, che mi ero
portata dietro per studiare all’ombra di un’albero,
per terra e ci sediamo,
libera coca e rum, che incominciano
a
rincorrersi per tutto il prato circostante, Simo sorride quando i due
incominciano a rotolarsi nell’erba, poi mi abbraccia, guardo
le sue mani sono
abbastanza grandi e forti, ne prendo una e l’appoggio contro
il mio palmo
facendo il paragone
-“ Che fai?”- chiede guardandomi curioso
-“ Hai le mani grandi!”- dico
-“ È per stritolarti meglio!”- dice
abbracciandomi più forte
e ci stendiamo sul telo, ci guardiamo negli occhi, poi lui si mette
accanto a
me baciandomi la spalla
-“ Simo guarda che belle nuvole lassù!”-
dico osservando il
cielo
-“ Sono stupende!”- dice guardandole
-“ Guarda quella!!! Sembra un cuore!”- dico
indicandogliene
una
-“ E quella? Sembra un orsetto di peluche!”-
-“ Si è vero!”-
-“ Piccola, lo sai che le nuvole mostrano quello che
desideri?”- mi dice guardandomi negli occhi, io mi stringo al
suo petto
-“ Quella nuvola a la forma di due persone che si
baciano!”-
dico indicandogliela, lui prede dolcemente il mio viso tra le sue mani
e mi
bacia dolcemente, appena mi stacco lo guardo negli occhi, lui sfodera
il
sorriso che amo tanto, rimango distesa tra le sue braccia, mi da un
bacio sulla
fronte e i miei occhi si soffermano nuovamente sul suo tatuaggio,
dolcemente ne
sfioro i contorni con la punta delle dita, poi incrocio i suoi occhi e
lui mi
guarda curioso
-“ Cosa significa?”- chiedo, indicando il tatuaggio
-“ Nulla di che! Mi piaceva soltanto!”- dice
sorridendo ma i
suoi occhi diventano scuri
-“ Quindi nessuna storia, nessun ricordo da
raccontare?”-
dico con aria delusa, lui si alza di scatto
-“ Ho toccato un tasto dolente?”- chiedo
-“ No, no, non ti preoccupare, significa solo che
l’amore è
come una rosa, è
bella ma non bisogna
dimenticarsi che ci sono sempre le spine!”-
-“ Hai ragione!”- dico ripensando a ciò
che ho passato con
Marco
-“ Anche tu hai sofferto per amore?”- mi chiede
-“ Si e anche tanto, d'altronde non esiste persona che non
abbia sofferto per amore!”- dico sospirando, sospira anche
lui mi abbraccia,
cerco di fermare le lacrime, le immagini della rissa del party di
mirabilandia
i baci e quando mi ha picchiato, mi passano davanti come fosse un film,
le
lacrime lente mi scendono dagli occhi Simo se ne accorge e mi stringe
forte a
se mi bacia la fronte, scoppio come un fiume in piena e gli racconto
tutto ciò
che ho passato con Marco
-“ Ti prometto che fino a che ci sarò io accanto a
te
nessuno ti farà più del male”- mi
sussurra all’orecchio e mi bacia dolcemente,
rimaniamo a guardare il tramonto all’orizzonte.
Baci
kikka
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Capitolo 17 *** CAPITOLO 17 ***
ANNA96: tra Simo e Vero
andrà sempre meglio fidati!!!!!! Comunque
grazie che mi sostieni almeno tu spero che ti piaccia anche questo
capitolo!!!!
Sfreccio con il motorino per le strade di Ravenna, indosso
un paio di jeans a sigaretta bianchi con una canottiera rosa e un
coprispalle
nero, ai piedi le mie decoltè nere; dopo qualche minuto
arrivo davanti al
ristorante Cinese dove Ale mi aspetta
-“ Ciao!”- dico baciandogli la guancia dopo aver
legato il
motorino
-“ Ciao piccola!”- dice ricambiando il bacio, ci
sediamo su
una panchina ad aspettare gli altri, dopo circa cinque minuti Mattia e
Giu
arrivano
-“ Wow siete arrivati in orario!”- dico io
-“ Si ma mi sono dimenticata d truccami!”- dice Giu
-“ Ovvio amore mio ti ho portato via da casa così
perché se
aspettavamo che ti fossi truccata saremmo arrivati domani
mattina!”- dice
Mattia
-“ Insinui che sono una ritardataria cronica?”-
dice lei
facendo l’offesa
-“ Si Amore!”- dice lui lei risponde con una
smorfia lui
l’abbraccia e le dice –“ Ma per questo mi
piaci!”- e la bacia con passione
-“ Abbiamo finito di fare i piccioncini o dovete continuare
ancora molto?”- li interrompe Ale, i due si staccano e io
prendo Giu per mano
portandola nella macchina di Mattia per darle i miei trucchi, appena
è pronta
torniamo dagli altri e notiamo che sono arrivati tutti e ci stanno
aspettando.
Entriamo nel ristorante cinese e ci fanno accomodare in una
saletta sulla destra, ci sediamo a un tavolo rotondo, le pareti sono
ricoperte
da una carta da parati rosa con disegni cinesi mentre leggee note si
espandono
nell’aria emanando un leggero sottofondo.
Mi siedo accanto a Simo, il quale mi bacia a timbro subito,
poi alla mia destra Giu e Mattia, Dado e Gaia, esattamente davanti a me
Ale e
Mary e alla sinistra di Simo ci sono Ali e Ricky; ognuno di noi prende
in mano
un menù e incominciamo a scorrere sulla lunga lista di piatti
-“ More tu cosa prendi?”- chiedo a Simo
-“ Involtini primavera, spaghetti con verdure alla piastra,
pollo fritto, verdure fritte però mi ispiravano anche i
gamberi alle verdure e
i ravioli di gamberi!”- dice lui
-“ Certo che tu gli fai guadagnar un bel po’ di
soldi a
questo ristorante!”- dico sorridendo, lui sorride a sua volta
e mi da un
piccolo bacio a stampo
-“ Tu cosa prendi? Un’insalata scondita e mezzo
grissino?”-
dice ridendo
-“ Veramente pensavo di prendere gli involtini, i ravioli di
gamberi e i gamberi alla piastra!”-
-“ Ah però il mio More si tratta bene!”-
dice ridendo
Appena arriva la cameriera ordiniamo tutti, praticamente
abbiamo preso ogni piatto esistente sul menù, e quando
arrivano ognuno assaggia
anche gli altri piatti.
Ale insegna a Mary come tenere le bacchette mentre io Giu e
Gaia facciamo la gara a chi finisce per primo un cucchiaio di riso
mangiandolo
solo con le bacchette, ma agli ultimi chicchi prendiamo tutte la
forchetta e
Mattia ci dichiara vincitrici a pari merito, Gaia mangia mentre Dado la
stuzzica e le fa i dispetti facendole cadere il cibo dalle bacchette
mentre Ali
e Ricky mangiano il cibo ognuno dalle bacchette dell’altro.
Dopo un’ora circa usciamo dal ristorante e corriamo tutti
verso il luna park, appena ci siamo tutti Simo mi viene incontro mi
bacia e mi
abbraccia dolcemente, poi a braccetto ci dirigiamo verso le giostre.
Iniziamo con le montagne russe
-“ Facciamo il castello stregato?”- dice Dado
appena
scendiamo, tutti acconsentono, io faccio una faccia terrorizzata
-“ Non ti preoccupare More ti proteggo io!”- dice
Simo sussurrando
al mio orecchio, mi stringo al su petto e saliamo nel nostro vagone,
noi ci
mettiamo dietro e Ale e Mary davanti a noi, Mary fa tutto il tragitto
con gli
occhi chiusi mentre Ale la stringe al petto, invece Simo e io facciamo
finta di
sparare a tutti i mostri che arrivano, ma quando una strega mi compare
davanti
alla faccia mi prendo un colpo e faccio un urlo pazzesco, Mary salta al
mio
urlo e inizia a tremare mentre Simo e Ale scoppiano a ridere.
-“ Ora andiamo sugli autoscontri!”- propone Giu,
tutti ci
dirigiamo verso la giostra, Io e Simo prendiamo la numero 13, io mi
siedo al
posto del passeggero mentre lui giuda abbracciandomi, cerchiamo di
tamponare
Mattia e Ale ma appena prendiamo un po’ di
velocità o Dado o Ricky ci
intralciano la strada.
Dopo cinque giri di autoscontri i ragazzi decidono di fare
una gara sui go-kart, io mi siedo accanto alla pista e incomincio a
guardarli
tifando x Simo, finita la gara facciamo la premiazione: primo Ale,
secondo Simo
e terzo Mattia.
Simo si avvicina a me dandomi un bacio sulla guancia, poi
guarda gli altri sono tutti impegnati a farsi le congratulazioni e a
decidere
il prossimo gioco, mi prende per mano e ci allontaniamo lentamente, ci
sediamo
su un prato vicino, lo guardo fa per parlare ma lo azzittisco dolcemente appoggiando un dito sulle
sue labbra, poi lo
bacio dolcemente sul collo sulla clavicola, e poi sulle labbra, le mie
mani
prendono confidenza con i suoi capelli e le sue scorrono dolci sulla
mia
schiena poi mi stritola a se e cadiam dolcemente all’indietro
guardando il
cielo stellato
-“ Ecco i due piccioncini!!!!!”- dice Ale interrompendo la magica
atmosfera, noi ci
alziamo di scatto, Gaia, Mary, Giu e Ali mi prendono di peso per
portarmi
distante da Simo e farmi il terzo grado
-“ Allora dicci i particolari piccanti!”- dice Giu
-“ Ma tu e Simo state insieme?”- si informa Mary
guardandolo
-“ Ma Simo ti ha fatto dei regali?”- chiede Alice
-“ Ma hai conosciuto i suoi?”- chiede Gaia
-“ MI dispiace ragazze ma non rispondo a niente!”-
dico
allontanandomi da loro e guardando Simo, è perfetto almeno
ai miei occhi, sta
sorridendo probabilmente per una battuta di Ricky, lo osservo,
Sarò davvero
pronta a essere la sua ragazza? Non lo so ma non me lo ha ancora
chiesto….
D’altronde perché correre? Io lo adoro! Ho bisogno
di sentirlo vicino mi sento
molto bene con lui… i miei pensieri vengono interrotti da
Simo che mi dice che
è tardi e dobbiamo tornare a casa, mi accompagna al motorino
lasciandomi un
dolce bacio sulle labbra.
Kiss
*kikka*
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Capitolo 18 *** capitolo 18 ***
UN GRAZIE SPECIALE A :
1
- anna96
2 - Bella89
3 - Cherie
lily
4 - dadacrazy
5 - giulietta_cullen
6 - Giulls
7 - kittymew
8 - lorella
9 - mariugiovi
10 - memi16
11 - Miky1991
12 - mimi14
13 - Silvia_Hanan
14 - zery
CHE MI HANN MESSO NEI PREFERITI E A
ANNA96 E GIULLS CHE
COMMENTANO SEMPRE LE MIE STORIE!!!! VI ADORO RAGAZZE
-“Ciao!”- dico appena arrivo in
spiaggia, Giu e Ali mi
corrono incontro baciandomi le guance poi mi avvicino agli altri e
faccio loro
un gesto della mano, li osservo attentamente: Mary sta abbracciando
Ale, Ricky
e Dado giocano a calcino contro Gaia e Mattia
-“ Ma dov…”- non finisco la frase che mi
sento afferrata per
i fianchi
-“ Buongiorno piccola!”- dice Simo voltandomi verso
di lui,
gli sorrido e gli do un piccolo bacio sulle labbra
-“ Gooooooooooaaaalll!!!!!!”- dice Dado che ha
appena
segnato un goal alla sua ragazza
-“ Ma non è validooooo!”- urla Mattia
scherzando poi i
quattro si mettono a ridere, mi giro per guardarli ma Simo mi prende il
viso e
me lo gira verso di lui poi mi bacia con passione
-“ Avete finito voi due di amoreggiare?”- dice
Ricky battendomi
una mano sulla spalla
-“ Ma senti chi ha parlato!!”- dice Simo
sorridendo, poi
prendiamo le nostre cose e andiamo verso la riva.
Arrivata stendo il mio telo e incomincio a spogliarmi
rimanendo in costume, mentre Ale, Ricky, Mattia e Dado fanno una corsa
e si
buttano in acqua prendendo in giro il telefilm baywatch.
Mi stendo sul telo a pancia in giù con la faccia rivolta
verso l’acqua noto Simo che parla con Mary e cerco di capire
cosa si dicono ma
parlano a denti stretti poi lui mi guarda e vede che li sto osservando
e torna
da me
-“Guarda che se non ti dai la crema ti scotti!”-
dice
-“ Simo io ne ho una intera di bottiglia di
crema!”- dice
Mary
-“ Non ne ho bisogno!”- dico io in tono stizzito,
poi mi
alzo e vado verso la riva, immergo i piedi nell’acqua fredda,
faccio una corsa
e mi butto addosso ad Ale, il quale mi afferra per i fianchi per non
farmi
andare sott’acqua
-“ Hai deciso di farla finita?”- mi chiede lui
ridendo
-“ No volevo fare un bagnetto!”- dico io, poi
guardo Simo
lui è intento a dare una cosa a Mary
-“ Ale facciamo le torri??”- chiedo, lui annuisce e
va sotto
l’acqua io mi siedo a cavalcioni sulle sue spalle, poi si alza
-“ Chi ci vuole sfidare?”- chiede lui, Dado prende
sulle
spalle Gaia e ci viene incontro appena sono abbastanza vicini io e Gaia
iniziamo
a spingerci e a farci il solletico mentre Dado e Ale ci spostano, a un
certo
punto Gaia perde l’equilibrio e cade all’indietro
nell’acqua, io e Ale
esultiamo di gioia poi è la volta di
Mattia e Giulia, mi basta solo farle da lontano la mossa
del solletico
che lei cade, poi Ricky e Alice con la quale la lotta è
molto più dura ma alla
fine riusciamo a vincere comunque;
-“ Ehi piccola li batti proprio tutti!”- dice Simo
raggiungendoci
-“ Già io e Ale siamo i più
forti!”- dico sorridendogli
dall’alto delle spalle di Ale, e Simo mi risponde al sorriso,
poi chiama Mattia
e gli chiede di alzarlo appena è all’altezza dei
miei occhi mi guarda e dice
-“ Ti va di sfidarmi?”-
-“ Ma non è leale!”- dice Ale
-“ Dai Ale sfidiamolo tanto vinciamo noi!”- dico
convinta,
Ricky ci da il via e io mi avvicino pericolosamente a Simo, lui mi
prende i
gomiti
-“ Non vorrai fare male a una povera ragazza!”-
dico
sorridendo
-“ Questo mai!”- dice lui, ci avviciniamo e gli
prendo le
spalle, lo tiro verso di me e lo bacio con passione
-“ No dai però non fate i piccioncini!”-
dice Mattia
-“ Ecco lo sapevo che ci fregavano!”- dice Ale, ma
io con
un’abile spinta faccio cadere Simo all’indietro
-“ Ho vintooooo!”- dico esultando
-“ Piccola io ti voglio un mare di bene!”- dice Ale
esultando
e facendomi cadere nell’acqua, ma Simo prontamente mi aiuto a
riemergere
-“ Ma te cucciola mia sei sleale!”- mi dice, io
sorrido
perfidamente e gli do un piccolo bacio sulle labbra scusandomi.
Appena usciamo dall’acqua andiamo tutti a farci una doccia e
ci sediamo ai lati di un tavolino, Simo mi abbraccia e rimaniamo a
parlare
della gara di torri appena svolta, poi Ricky decide di fare una partita
a
briscola in cinque a coppie accettiamo e dopo un ora dichiariamo Ali e
Ricky i
vincitori
-“ Ragazze andiamo a farci una passeggiata? Mi hanno detto
che ci sono delle nuove bancarelle a riva!”- dice Mary
-“ Ok!”- diciamo tutte in coro mentre i ragazzi
decidono di
fare un torneo a racchettoni.
Noi ragazze ci incamminiamo sulla sabbia bagnata e iniziamo
a parlare del più e del meno, poi troviamo una bancarella e
ci fermiamo a
guardare i vestiti, dopo quasi due ore ritorniamo allo stabilimento
balneare,
Giu si è comprata due borse e Alice tre vestiti mentre io
Gaia e Mary non
abbiamo trovato nulla che ci piacesse davvero. Ma prima di raggiungere
la
passerella Mary mi
prende per un braccio
e mi tira verso di se, poi aspetta che le altre sia siano allontanate
un po’
-“ Tieni”- dice dandomi un foglio ripiegato, lo
apro e
incomincio a leggere
“Ciao
so che sembra un
po’ squallido dirtelo così…
Ma tu mi piaci fin dal
primo momento in cui ti ho vista, mi piaci davvero molto…
Ma voglio fare le cose
per bene quindi questa sera vieni in spiaggia alle nove e ti
dirò tutto
Ti amo davvero”
-“ Che dolce che è Ale con te Mary”- le
dico
-“ Ale? Ma scusa non hai letto la firma?”- mi dice
indicandomi sotto al mio dito, lo sposto leggermente e leggo TUO SIMO.
-“ Tuo Simo?”- dico ma la voce mi muore in gola,
lei
annuisce sorridendo, come può Simo farmi questo? Pensavo di
piacergli davvero,
pensavo di essere tutto per lui, invece mi ha solo preso in giro e come
può
piacergli Mary??? Lei è anche fidanzata!!! Oddio mio la
odio, lo odio, LI ODIO
CON TUTTA ME STESSA, prendo il biglietto e lo strappo in mille pezzi
poi corro
verso il mio telo lo prendo e lo metto nella borsa e scappo via
piangendo.
Baci
*kikka*
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Capitolo 19 *** CAPITOLO 19 ***
ANNA96:
NOOO DAI NN SEI
LA MIA CROCEEE MI PIACCIONO MOLTO LE TUE RECENSIONI!! ALMENO QUALCUNO
LE FA =)
IHIH DAI CHE VERO STA BENE CON SIMO!!!
GIULLS: CHE SUCCEDE??? E TE
LO VENGO ANCHE A DIRE??? IHIH LEGGI DAIIII
=P
Arrivata a casa mi butto sul letto a
piangere, ma il suono
del mio cellulare mi fa scattare, guardo il display Simo mi sta
chiamando,
premo il telefono rosso e non gli rispondo, affondo la faccia nel
cuscino, ma
il telefono suona di nuovo, sempre Simo gli butto giù
nuovamente, Minou sale
sul letto e incomincia a strusciarsi contro i miei capelli, il telefono
suona
ancora sto per buttarla sul pavimento quando vedo che non è
Simo che sta
chiamando ma Ale
-“ Pronto?!”- rispondo con voce rotta dalle lacrime
-“ Piccola ma dove sei finita? Simo ti cerca in lungo e in
largo e Mary ci ha detto che sei fuggita!”- dice Ale agitato
-“ Sono a casa non mi sono sentita bene!”- mento
-“ Ma potevi venire da noi!”- dice lui
-“ Ale scusa non voglio parlare!”- dico e lo saluto
chiudendo la chiamata
Povero Ale se sapesse cosa sta combinando Mary alle sue
spalle, come potevo dirgli la verità? Io non posso
rivelargli nulla… Mary deve
avere la testa per dirglielo ma io non voglio che Ale soffra come sto
soffrendo
io.
Sono circa le
otto e tre quarti quando mi alzo dal
letto vado verso il
bagno a farmi una
doccia, mi vesto e prendo il motorino decisa ad andare da Simo e Mary e
dir
loro tutto quello che penso del loro losco piano.
Arrivata in spiaggia vedo un palloncino rosa all’ingresso
della spiaggia libera, mi avvicino e trovo un bigliettino
“Ben
arrivata piccola
mia, ti stavo aspettando, vieni vicino agli scogli e lì
troverai un altro
biglietto
Tuo
Simo”
Metto in tasca il biglietto e con una
chiave faccio
scoppiare il palloncino, poi vado verso gli scogli e trovo un altro
palloncino
insieme a un bigliettino, lo leggo
“Brava
cucciola ora ti
meriti il tuo regalo risali gli scogli e mi troverai!
Tuo
Simo”
Scoppio il palloncino e con la rabbia
che cresce cammino
lungo gli scogli, arrivata infondo vedo Simo in costume hawaiano nero
con i
fiori azzurri e una canotta bianca che fa risaltare i suoi pettorali,
in
sottofondo le note di “ A te” di jovanotti, noto un
tavolino con due siede e
una candela al centro, ci sono due piatti coperti da altri
probabilmente per
tenere caldo il cibo, vedo una graticola e dietro Simo un cartellone
sorretto
da palloncini rosa ben legati al suolo, mi avvicino per leggerlo
“KIKKA TI AMO
PIU’ DELLA MIA STESSA VITA!”
-“ Ben arrivata!”- dice Simo venendomi incontro
-“ Ma… ma… ma tu non aspettavi
Mary?”- dico balbettando
-“ Mary? E perché mai vorrei Mary quando ho
te?”- mi dice
abbracciandomi
-“ Perché lei mi aveva fatto vedere il
biglietto!”-
-“ Glielo avevo dato perché te lo facesse vedere,
bimba il
biglietto era per te non per lei!”- mi dice sorridendo
-“ Scusa se ho dubitato!”- dico abbracciandolo
forte lui mi
schiocca un bacio sulla fronte
-“ Di niente Bimba mia!Ma ora passiamo a cose più
importanti!”- dice staccandosi da me e prendendo una
scatolina di velluto
nero-“ Vuoi essere la mia ragazza?”- mi chiede
mostrandomi un bellissimo anello
fatto di zirconi
-“ Si Simo!”- dico buttandogli le mani al collo e
facendomi
mettere l’anello
-“ Mi giuri che non è solo per
l’anello?”- dice ridendo
-“ Certo Simo non è assolutamente per
l’anello ma perché ti
amo!”- dico
-“ Anche io!”- dice, poi mi fa accomodare al tavolo
e scopre
i piatti ha preparato due ottime fiorentine alla griglia e dei
pomodori,
mangiamo e poi ci stendiamo sugli scogli, lui mi abbraccia e ci
lasciamo
cullare dal suono delle onde che si infrangono sugli scogli rendendo
tutto così
eccezionalmente romantico.
KISS *KIKKA*
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Capitolo 20 *** capitolo 20 ***
GIULLS : allora Giu si sei tarda e
non poco… onde evitare
casini qst è il capitolo k hai letto questo pomeriggio!!!!
Ok??? xD ciau kiss
tadoro
ANNA96: le tue recensioni sono mlt
intelligenti!!!!! Ihih =)
ciau kiss tvb
È passata una settimana
dal giorno in cui Simo mi ha chiesto
di mettermi con lui e questa sera mi ha chiesto di cenare con lui e i
suoi
genitori ed io ho accettato immediatamente.
Arrivata davanti a casa di
Simo lego il motorino, poi mi avvicino al campanello e lo
suono, la casa
è un enorme villetta con una scalinata in granito davanti
alla porta, le pareti
sono bianche e le finestre hanno gli scuroni verdi con un cuoricino
intagliato
-“ Chi è?”- risponde Simo al citofono
-“ Sono Veronica!”-
-“ Vieni vieni!”- dice aprendomi il cancello, entro
incerta
in quel giardino bellissimo, dove noto un piccolo orto alla mia destra
e un
frutteto, mentre alla sinistra c’è una piccola
fontanella e due cucce per i
cani
-“ Amore mio!”- dice Simo venendomi incontro e
baciandomi
dolcemente
-“ Ciao Amore”- dico ricambiando i suoi gesti, poi
Simo mi
fa entrare in casa mi prende il casco dalle mani e lo appoggia su un
tavolino
situato nell’ingresso della casa, entriamo nella prima porta
a destra dove c’è
il salotto, un uomo sulla quarantina sta guardando la televisione, ha i
capelli
castano chiaro e gli occhi castani come quelli di Simo, sul viso
c’è un accenno
di barba e indossa una tuta con un paio di pantofole, quando ci vede
scatta in
piedi
-“ Papà lei è Veronica la mia
ragazza”- dice Simo mentre
arrossisce e le sue mani appoggiate a me tremano
-“ Piacere Veronica io sono Fabrizio, Simo hai proprio
scelto una ragazza bellissima!”- dice l’uomo
facendomi arrossire violentemente,
Simo sorride
-“ Grazie signor Benedetti”- riesco a sussurrare
-“ Chiamami pure Fabrizio se no mi fai sentire più
vecchio
di quello che sono!”- dice il padre di Simo scoppiando a
ridere, poi aggiunge
–“ Accomodatevi pure sul divano vado a chiamare mia
moglie!”-
-“ Sto facendo un errore dietro l’altro spero di
piacere ai
tuoi”- sussurro a Simo
-“ Amore sei bellissima e bravissima e mio padre
già ti
adora!”- dice dandomi un piccolo bacio sulla guancia,
Fabrizio ritorna in sala
seguito da una donna con i capelli biondi e gli occhi azzurri, indossa
abiti
eleganti con sopra un grembiule da cucina, probabilmente era ale prese
con i
fornelli, mi alzo in piedi e lei mi saluta calorosamente
-“ Ciao Veronica finalmente ti conosco Simo non la smetteva
più di parlare di te! Sei molto più bella che
nelle sue descrizioni, sono
felicissima di averti come mia ospite!”-
dice stritolandomi in un abbraccio
-“ Buonasera signora Benedetti!”- dico
restituendole
l’abbraccio
-“ Che sciocca non mi sono presentata, io sono Sabrina e
chiamami pure così!”-
-“ Va bene Sabrina!”- dico imbarazzatissima, Simo
mi
abbraccia dolcemente prendendomi per i fianchi
-“ Mamma noi andiamo di sopra ci chiami tu per la cena
ok?”-
dice poi mi prende per mano e mi porta su per le scale, passiamo
davanti a una
porta bianca con la scritta “ Susy” e poi arriviamo
davanti a camera sua
-“ Simo chi è lei?”- dice una voce di
bambina, mi giro ma
non vedo nessuno, poi guardo oltre Simo e vedo una bambina bionda con
gli occhi
azzurri, i capelli sono raccolti in due trecce fatte male, indossa un
vestitino
rosa in tinta con le scarpe, avrà all’incirca sei
anni e mezzo
-“ Ciao Susy, lei è Veronica la mia
ragazza!”- dice Simo
-“ Ciao Susy!”- dico salutandola con un gesto della
mano,
questa volta mi sento a mio agio perché è lei
quella imbarazzata, infatti si
nasconde subito dietro la gamba del fratello senza salutarmi
-“ Dai Susy non ci crede nessuno che sei un angioletto,
avanti non fare la timida e saluta Vero!”- dice Simo con tono
paterno, Susy
torna fuori dal suo “nascondiglio” e mi saluta
-“ Sai fare le trecce?”- mi chiede
-“ Si”- dico
-“ Me le fai? Perché io ho provato ma mi sono
venute male”-
dice indicandosi i capelli, io annuisco
-“ Susy metti già a lavorare Vero al tuo
servizio?”- chiede
Simo ridendo e Susy scoppia in una risata e poi diventa rossa, entriamo
tutti
in camera di Susy, la faccio sedere alla scrivania e mi faccio dare
spazzola ed
elastici da Simo, poi incomincio a farle le trecce
-“ Vero giochi con me a Barbie dopo mangiato?”- mi
chiede
Susy
-“ No Susy dopo io e Vero ci vediamo un film in
camera!”- dice
Simo
-“ Posso vederlo anche io?”- dice Susy
-“ No tu stai di qua a giocare!”- dice Simo
-“ Uffa”- replica la bimba
-“ Dai Susy ti prometto che un giorno giochiamo con
te!”-
dico io, il sorriso di Susy si illumina e Sabrina ci interrompe
dicendoci che è
pronta la cena, scendiamo nel salone e noto che Fabrizio si
è fatto la barba e
si cambiato di abito ed è seduto a capo tavola, Susy si
siede accanto a lui
-“ Vero ti siedi accanto a me”- dice poi
guardandomi con i
suoi bellissimi occhi azzurri, io annuisco e mi metto accanto a lei
Simo si
mette vicino a me a capo tavola e Sabrina incomincia a servire i
cannelloni
agli spinaci, poi si siede accanto a suo marito e ci da il buon
appetito,
iniziamo a mangiare e io faccio i complimenti a Sabrina per
l’ottimo primo,
Fabrizio incomincia a raccontarmi di come Sabrina lo aveva conquistato
con la
sua cucina alla sola età di diciassette anni, e Sabrina
arrossisce a tutti quei
complimenti.
Poi arriva il secondo arrosto di vitello e radicchio con le
patate al forno e come dolce il mascarpone
-“ Veronica sono felice che il mio piccolo Simo ti abbia
scelto come fidanzata!”-dice Sabrina e io le sorrido
-“ Mamma non sono più piccolo!”-
-“ Eh già bei tempi quelli quando eri biondissimo
e un gran
golosone, Veronica pensa che una volta Simo si ribaltò dal
seggiolone per
prendere un bignè!”- dice lei tutta felice
-“ Che dolce che eri amore!”- dico
-“ E quando dovevo insegnargli a fare i bisognini nel water
e lui prima di tirare lo scarico li salutava!!”- dice Sabrina
-“ Mamma evitiamo! Ok?”- dice Simo stizzito
-“No dai mamy continua!”- dice Susy che stava
ridendo
-“ Zitta pulce!”- dice Simo rivolto alla sorella
-“ Pulce?!”- dice lei offesa
-“ Si piccola sei una pulce!”- ribadisce lui
-“ Si lo so sono piccola ma almeno io a cinque anni non
facevo la pipì a letto!”- afferma Susy
-“ Cosa? Come?!!!?!?!?!?”- dice Simo con gli occhi
sbarrati
-“ Me lo ha detto mamma!”- annuncia Susy indicando
Sabrina con
il dito
-“ Mamma!!!”- grida Simo, io lo abbraccio
-“ Dai amore calmati!”- dico
trattenendomi-“ Se no poi bagni
i pantaloni!”- aggiungo scoppiando a ridere, Simo si alza e
se ne va al piano
di sopra io mi scuso con gli altri e lo seguo, arrivata in camera mi
fermo
sulla porta
-“ Ehi permalosone!”- dico sorridendo, lui
è seduto sul
letto con la faccia imbronciata
-“ Che vuoi?”- mi chiede
-” Dai amore mio scherzavo!”- dico abbracciandolo
-“ Mi ami?”- mi chiede
-“ Certo!”- dico baciandolo sul collo
-“ Anche se ero un bimbo scemo?”-
-“ Amore tu sei il mio bimbo scemo e ti amo per questo,
perché mi fai sempre ridere!”-dico baciandogli la
guancia-“ E poi
io facevo di peggio!”- dico sottovoce
-“ Tipo? Racconta!”- dice Simo
-“ Non dovevamo vedere un film?”- cambio argomento
-“ Si dopo! Ora parla!”- dice
-“ Non ci penso neanche!”- sorrido e lui incomincia
a farmi
il solletico
-“ Ok ok parlo, da piccolina picchiavo sempre Ale con le
Barbie, e poi sono caduta dal seggiolone anche io e tutte le volte che
mi
facevo male davo la colpa ad Ale anche se lui non c’era!Ma
ora fermati!”- dico
ridendo, lui si ferma e mi abbraccia e incomincia a baciarmi
-“ Che film vuoi vedere?”- mi sussurra dolcemente
all’orecchio
-“ Non saprei scegli tu!”- dico mentre lui si
allontana da
me, lo guardo con faccia triste lui va verso la pila di dvd e ne prende
uno poi
lo mette nel lettore e lo fa partire
-“ Che film è?”- dico mentre lui mi
raggiunge sul letto con
un salto e mi abbraccia con passione
-“ Parlami d’amore con Silvio Muccino”-
dice mentre lo bacio
dolcemente poi mi abbraccia e io mi appoggio al suo petto e ci mettiamo
a guardare
il film, dopo qualche minuto bussano alla porta e Susy entra, Simo sta
per
mandarla via quando io lo guardo e gli dico di farla restare, allora
lei rimane
con noi e si stende vicino a me sul letto matrimoniale di Simo.
Quando finisce il film ci accorgiamo che Susy si è
addormentata abbracciata a me, allora Simo la prende in braccio
cercando di
fare attenzione a non svegliarla poi la porta in camera sua le mette il
pigiama
e la mette nel letto rimboccandole le coperte , dopo scendiamo le scale
saluto
i genitori di Simo che stann guardando la televisione in salotto e vado
verso
il mio motorino, lo slego
-“ Buona notte Amore mio”- mi dice baciandomi
-“ Buona notte ti amo!”- dico mettendomi il casco
-“ ti amo anche io!”- dice e io parto verso casa.
Baci *kikka*
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Capitolo 21 *** CAPITOLO 21 ***
ANNA96: annucciaaaaaa!!!!! Ihih se
vuoi te lo regalo un
piccolo Simo!!!!!!
Sono comodamente stesa su un lettino
a bordo piscina e
prendo il sole, accanto a me Ali, Giu, Mary e Gaia
-“ Uffa che peccato che lunedì rincominci la
scuola!”- dice
Gaia
-“ Già io non ho voglia di tornare su quegli
orribili bachi
verdini e tra quelle squallide pareti del nostro liceo!”-
dice Giu
-“ E speriamo di non avere gli stessi professori oddio e poi
quest’anno iniziamo tedesco, ma che balls!”- dico
-“ Beh noi non abbiamo di questi problemi vero
Mary?”- dice
Alice
-“ Si ma anche allo scientifico non si scherza!”-
afferma
quest’ultima
-“ Beh io sono felice di andare a ragioneria!”-
dice Gaia
-“ Fortuna che Simo conosce le persone giuste e ha affittato
tutto il parco acquatico solo per noi!”- Mary cambia
discorso, tutte le altre
sorridono e poi continuiamo il nostro “bagno” di
sole; sto quasi per
addormentarmi quando uno spruzzo di acqua fredda mi colpisce nella
pancia,
faccio un salto sul lettino
-“ Ma che succede?”- grido, guardo le mie amiche
che hanno
reagito come me allo scherzo, davanti a no i nostri ragazzi con i
liquidator ci
stanno bagnando, io corro verso Simo cercando di disarmarlo ma lui
continua a
spararmi acqua rendendomi tutto più difficile
-“ Ragazze venite!”- dice Gaia chiamandoci per
andare negli
spogliatoi e mentre andiamo i ragazzi ci osservano con aria
interrogativa.
Arrivate agli spogliatoi Gaia ci mostra una sportina piena
di pistole ad acqua e palloncini
-“ Tu sei una grande!”- Giu urla di gioia
abbracciandola
-“ Sapete ieri ho sentito Dado che si accordava con gli
altri al telefono allora ho deciso di comprare le armi anche per noi,
d'altronde dobbiamo combattere ad armi pari!”- spiega Gaia,
svelte iniziamo a
gonfiare i palloncini di acqua e li mettiamo in un secchio poi
riempiamo le
pistole ad acqua e ci accordiamo sul piano.
Giu esce fuori dagli spogliatoi e fa finta di cadere
-“ Ahia!”- grida cerando di farsi sentire da
Mattia, il
quale essendo il più apprensivo tra i nostri ragazzi le
corre in soccorso
lasciando la pistola agli altri
-“ Amore ti sei fatta male?”- chiede Mattia
-“ Si Amore non riesco a camminare!”- finge Giu
-“ Ragazzi mi aiutate a sollevarla e a portarla su un
lettino per vedere se ha delle ferite?”- dice Mattia agli
altri, i quali
accorrono subito verso Giu lasciando le loro pistole atterra.
Alice e Gaia corrono verso le pistole dei ragazzi e le
buttano sul fondo della piscina senza farsi vedere, poi tornano da noi
-“ Missione compiuta!”- dicono in coro
-“ E ora all’attacco!”- dico prendendo
tre palloncini e così
fanno anche le altre, poi corriamo verso i ragazzi e iniziamo a
tirarglieli
-“ Ci stanno attaccando!”- grida Dado mentre Giu e
Mary
corrono verso gli spogliatoi portandoci le nostre pistole ad acqua,
incominciamo a sparargli e loro non trovando le pistole si arrendono
-“ Abbiamo vinto!”- gridiamo in coro.
Simo mi viene accanto
e mi prende di peso caricandomi su una spalla
-“ No che fai? Mettimi giù!”- dico
-“ Amore è l’ora del bagno devi pagare
penitenza per quello
scherzetto che mi hai fatto con le tue amiche!”- dice
correndo verso il bordo
della piscina
-“ No dai amore lo sai k ti amo tanto io!!!!”- dico
mentre
mi sento lanciata in aria, chiudo gli occhi e mi tappo il naso con la
mano,
sento l’acqua sommergermi, poi sento una stretta di ferro
intorno alla mia
pancia, qualcuno mi aiuta a riemergere, riapro gli occhi lentamente
-“ Amore tutto ok?”- chiede Simo mentre mi tiene
abbracciata
-“ Si, almeno credo!”- dico frastornata, mi sfodera
un mezzo
sorriso e poi mi lascia andare dolcemente, io mi riavvicino a lui e lo
bacio
lentamente mordendogli leggermente il labbro inferiore, rimaniamo
abbracciati
con le mie gambe intorno alla sua vita a scambiarci dolci coccole, poi
Mary ci
interrompe dicendoci di raggiungere gli altri nella vasca
dell’idromassaggio,
così raggiungiamo la scaletta per uscire e la seguiamo.
Giunti alla vasca idromassaggio ci immergiamo con gli altri
e incominciamo a ridere, scherzare e a schizzarci con l’acqua.
Dopo qualche ora io e Simo raccogliamo le nostre cose e
torniamo a casa sulla sua moto, appena siamo all’incrocio che
porta a casa mia
lui invece che girare a sinistra svolta a destra e mi porta nel parco
del
nostro terzo incontro
-“ Amore visto che prima Mary ci ha interrotto vorrei
mostrarti una cosa!”- dice lui, io lo guardo terrorizzata
quando vedo che
stende per terra un telo
-“ Simo…. Ehm… non mi sembra il luogo
adatto!”- dico
arrossendo
-“ Ma cos’hai capito!”- dice ridendo, poi
si siede sul telo
e mi fa cenno di mettermi accanto a lui, con l’indice mi
indica il cielo e
rimango incantata davanti a quel bellissimo tramonto, il cielo
lentamente si
tinge di rosso, rosa e viola
-“ Simo toglie il fiato!”- sussurro
-“ Vero ti amo!”- grida e in lontananza si sente un
piccolo
eco
-“ Anche io ti amo Simo!”- gli dico baciandolo
dolcemente
Quella sera stessa andiamo in un pub
con tutti gli amici, io
e Giu iniziamo a ballare come due matte insieme a Simo e Mattia, poi
dopo
qualche ora torniamo al tavolo e arriva una ragazza per chiedere le
ordinazioni, Mattia e Giu ordinano due bacardi al lime, Mary una coca
cola
mentre Ale e Simo prendono un mojito, io e Alice un invisibile alla
fragola
mentre Ricky,Dado e Gaia un angelo azzurro
-“ Amore non è forte per te
l’invisibile?”- mi chiede Simo
-“No”- dico anche se non ne ho mai bevuto uno;
appena
arrivano i nostri cocktail assaggio subito il mio, un po’
forte ma lo finisco in
fretta
-“ Amore torniamo a ballare?”- chiedo a Simo, lui
mi prende
per mano e mi porta al centro della pista e incominciamo a ballare, ad
un certo
punto un ragazzo mi si avvicina da dietro e mi prende per i fianchi
-“ Ma che fai?”- grido voltandomi, Simo guarda male
il tipo,
il quale se ne va via subito, dopo un po’ Simo si prende una
birra
-“ Amo posso prenderne un sorso?”- chiedo
-“ Ma tu odi la birra!”- dice sconcertato
-“ Ti prego!”- lo imploro, mi passa il bicchiere e
ne bevo
un sorso, è amara ma subito ne ordino un bicchiere per me
che scolo in pochi
minuti.
Di solito sono una che non beve molto alcool infatti dopo un
invisibile e una birra sono già completamente fuori e Simo
decide di portarmi a
casa
-“ Ale amore mio cosa ci fai qui?”- dico mentre lui
mi
prende in braccio
-“ Vero guarda che io sono Simo!”- dice lui
-“ Guarda che lo so! Voglio camminare da sola”-
dico
iniziando a picchiargli il petto per scendere, appena siamo fuori dal
locale mi
mette giù, faccio alcuni passi poi cado in terra
Poi i ricordi
svaniscono…..
Baci *kikka*
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Capitolo 22 *** capitolo 22 ***
eccomi finalmente... sono felicissima di essere tornata a scrivere!!!
anche se il mio word non va più quindi sto usando il blocco
note... va beh perdonatemiiiiii
grazie alle mie 19 fan:
1 - Ale Skywalker
2 - anna96
3 - Anomis
4 - Bella89
5 - CEIWIN
6 - Cherie lily
7 - dadacrazy
8 - giulietta_cullen
9 - Giulls
10 - kittymew
11 - lorella
12 - mariugiovi
13 - memi16
14 - Miky1991
15 - mimi14
16 - Ren_91
17 - Silvia_Hanan
18 - Vale_Tvb
19 - zery
un super grazie alle ragazze k mi fanno le recensioni!!!!
ANNA96: ora li scoprirai tutti!!!!! ihihi Simo e Vero x sempre... addio
Aleeee :P ahaha scherzooooooo
GIULLS: io un'unbriacona'???? nooooo * me piangeeeeeee*
tu essere cattiva e io amo d'orazio e me lo sposo non tuuuuu!!!! u.u
Lentamente apro le palpebre, sono abbracciata a un cuscino con la
fodera azzurra ben diverso dal mio rosa, davanti a me una finestra con
un balconcino , mi alzo di scatto e mi guardo intorno per cercare di
capire dove sono: di fronte a me una televisone a schermo piatto con la
playstation, alla mia destra la scrivania con il computer della Apple
aperto su msn e alla mia sinistra un armadio color legno molto diverso
dal mio poi noto i miei vestiti appoggiati su una sedia.
All'improvviso mi gira la testa e sento un forte bisogno di vomitare,
mi sporgo da un lato del letto e vomito in una bacinella appositamente
posizionata
-" Amore non ti è ancora passata?"- una voce maschile mi
interrompe, mi alzo leggermente frastornata e vedo Simo davanti a me
che indossa solo un paio di pantaloni della tuta lasciando scoperto il
petto, si avvicina a me e mi da un asciugamano bagnato per pulirmi la
faccia, poi scompare con la bacinella
-" Ma cosa ho fatto?"- chiedo intontita
-" Hai bevuto troppo e ti sei ubriacata!"- dice tornando con la
bacinella vuota e pulita, prontamente gliela tolgo dalle mani e rimetto
nuovamente, lui sbuffa, io mi riasciugo
-" E tu non hai fatto niente? Non mi hai fermata?"- chiedo arrabbiata
-" Ma che ne sapevo io che l'invisibile ti mandasse fuori e poi io ho
provato a fermarti!"- dice uscendo di nuovo dalla stanza.
Durante la sua assenza noto un paio di boxer buttati sul pavimento e
poi noto di essere solo in mutande e reggiseno
-" Ma...Amore... cioè noi?... Cioè... Capisci
no?"- gli chiedo quando torna
-" No nn capisco spiegati..."- dice sedendosi sul letto e guardandomi
con aria di sfida
-" Cioè... noi abbiamo fatto sesso?"-dico diventando rossa
-"No... anche se tu ieri sera mi sei saltata addosso e hai cercato di
svestirmi!"- dice sorridendo ripensando alla scena, io divento ancora
più rossa, lui dolcemente mi accarezza la guancia e mi dice
-" Amore quando lo faremo voglio che ti venga dal cuore non da
un'ubriacatura!"- io sorrido e gli do un piccolo bacio sulla guancia.
Mi alzo dal letto e lui mi guarda con aria interrogativa, metto la
testa fuori dalla porta e guardo nel corridoio
-" Amore che fai?"- mi chiede abbracciandomi i fianchi
-" Controllo che non ci sia nessuno!"- dico
-"No Amore siamo soli... ma cosa vuoi fare?"- mi chiede
-" Volevo farmi una doccia!"- rispondo sfoderando i miei occhioni
dolci, lui si avvicina all'armadio apre un cassetto e prende un telo
-"Uno solo?"- dico sorridendo maliziosa
-" Beh... tu sei una e poi credo ti copra abbastanza!"- dice
guardandomi strano, mi sfilo il reggiseno e lui arrossisce, poi mi
tolgo anche le mutandine
-" Vuoi fare la doccia con me?"- chiedo avvicinandomi a lui e tirandolo
leggermente verso di me, lui annuisce, esco dalla camera e vado in
bagno mi lavo i denti con il suo spazzolino e mi sciacquo il viso con
un po' di acqua fredda.
Sento la porta chiudersi a chiave dietro le mie spalle, mi giro e vedo
Simo più bello che mai, si avvicina a me e incomincia a
baciarmi il collo poi le labbra, con una mano apre l'acqua della doccia
e torna a baciarmi lentamente e con passione; entriamo nella doccia
dove coccolati dall'acqua facciamo l'amore.
Poi stremati e puliti torniamo in camera, Simo prende un paio di boxer
e incomincia a vestirsi
-" Mi passi un paio di boxer?"- gli dico
-" No..."- dice
-" E io? Rimango nuda?"- dico sbalordita
-" Beh non è una brutta idea!"- dice scoppiando a ridere e
tirandomi un paio di boxer che prendo al volo, li indosso
-" Ma sono larghi!"- dico
-" Amore mio... luce della mia vita o quelli o stai nuda!"- dice
facendo il finto spazientito, gli sorrido poi mi avvicino all'armadio e
prendo un paio di pantaloni da tuta e una felpa azzurra, lego i capelli
in due trecce e poi mi metto a imitare Simo davanti allo specchio, lui
incomincia a ridere e prova ad imitarmi ma Susy ci interrompe
-" Ciao Simo! Ciao Vero... ma che ci fai vestita così?"- mi
chiede
-" Ciao Susy... ehm niente tuo fratello mi ha prestato i suoi vestiti
perchè i miei erano sporchi!"- dico sorridendole.
Lei mi viene incontro mi prende per mano e mi porta nella sua cameretta
dove mi fa vedere tutte le sue Barbie e questa volta non posso dirle di
no quindi ci mettiamo a giocare per un oretta con Simo che usa ken.
Poi decidiamo di portare fuori i cani e Susy viene con noi e mentre lei
gioca al riporto con Coca e Rum io e Simo ci sediamo su una panchina
-" Amore sei stato dolcissimo a giocare con me e Susy!"- dico
-" Beh non potevo lasciarti sola con quella peste e poi mi sono
divertito!"- dice baciandomi
kiss *kikka*
recensite
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Capitolo 23 *** CAPITOLO 23 ***
SCUSATE IL RITARDO MA I COMPITI MI SOMMERGONO!!!!!
GIULLS: scusamiiiii se non ho ancora commentato la tua storia ma mi
devo riprendere da breaking down .... provo compassione x Jake... :P
comunqueeee odio qst tastiera e word che non va...non era un ordine il
mio recensite... Uffy >.< io vgl kellan
d'orazio è tuo... io sn la sua amante io kell e d'orazio
siamo bellssimi insieme tad kiss!!!!!!!!!!
ANNA96:grazie mille per il super favorone che mi hai fattooo!!! non so
come avrei postato senza che tu mi passassi il file di word su
blocco!!!! grazie kiss tvb
AURELIA: finalmente sei tornata pensavo che non ti piacesse
più la storia!!! * me commossa per le tue belle parole!* *.*
prima o poi succederà qualcosa di loscoooo!!! ma non posso
anticiparti nullaaa!!! tvb kiss
Sfrecciamo veloci nel vento, mi stringo ai fianchi di Simo poi frena di
colpo.
Apro gli occhi e noto che siamo davanti al Toto,uno stabilimento
balneare che alla sera fa musica Latino-Americana, scendo e mi tolgo il
casco lasciando liberi i capelli liscia, Simo ripone i caschi nel
sottosella e lega il motore, poi appena ha le mani libere, mi attira
verso di sè stampandomi un bacio a timbro sulle labbra
-" Mi sa che hanno già iniziato a ballare"- gli sussurro
-" Già... se la mia piccolina non avesse fatto tardi!!"-
dice con voce amorevole, poi aggiunge imitandomi -" Aspetta Simo devo
mettermi il mascara! Devo cambiare le scarpe non si intonano con la
borsetta!"
-" Io non faccio così!!!"- dico ridendo
-" Si che lo fai!" dice mentre annuisce anche con la testa somigliando
a quei cagnolini di pelouche che si tengono in macchina, scoppio a
ridere
-" Va beh andiamo a ballare!"- dice sconfortato, gli prendo la mano e
lo porto verso la pista, metto una mano sulla sua spalla sfiorando la
sua maglietta, lui automaticamente mi prende con la sinistra la mano
che ho libera e incominciamo a ballare una salsa lenta, lui prova a
farmi fare il doppio giro ma non mi viene allora fa i passi che
conosciamo entrambi, a un certo punto durante un passo scivolo ma lui
riesce a prendermi per i fianchi mi fa fare un giro e ritorniamo in
coppia pronti per un dile que no.
Dopo un'ora di ballo ininterrotto mi fa fare un casquè,
segno che il nostro ballo è finito;ci sediamo a un tavolino,
mi giro dando le spalle alla pista e a lui per cercare una stella,
è un gesto inconscio che facevo sempre quando mi trovavo nel
buio, un tocco leggero sulla spalla mi fa rigirare, ma davanti a me non
c'è Simo ma un quarantenne che dolcemente mi chiede se
voglio ballare con lui, mi guardo intorno cercando Simo ma non lo vedo,
rifiuto elegantemente l'invito e l'uomo se ne va sconsolato.
Cerco Simo tra la folla e solo dopo qualche secondo lo trovo,
è davanti al bar mi guarda con il suo sorriso mozzafiato,
regge in mano due bicchieri e mi si avvicina porgendomi un bicchiere di
coca-cola, lo prendo e ne bevo un piccolo sorso e lui fa lo stess con
il suo mohito
-" Perchè a me la coca-cola e a te il mohito?"- chiedo
curiosa
-" Perchè è meglio che tu non beva!!Se no ti
ubriachi e chissà cosa combini! E poi non voglio pulire
tutto io!"- dice ridendo, probabilmente si sta immaginando la scena di
me ubriaca
-" Ma dai!!!! Io lo reggo benissimo l'acool!"- mento pur di non
dargliela vinta
-" Nono tesoro mio... non ho la memoria del pesce rosso! Mi ricordo
benissimo l'ultima volta! Una birra ti ha mandto fuori di testa...
pensa che danni può fare un mohito!" dice con tono serio e
scherzoso, io sbuffo allora lui mi prende per mano e mi riporta sulla
pista dove balliamo sulle dolci note di una Bachata.
-“ Andiamo a vedere il mare?”-mi chiede quando la
musica si interrompe, io annuisco e ci incamminiamo sulla passerella,
arriviamo alla riva e osserviamo la luna
-“ Vero guarda si vede Venere!”- mi dice Simo
indicando un puntino luminoso, io lo osservo, poi mi giro e gli indico
il grande carro, lui mi abbraccia dolcemente e mi bacia poi ci
stendiamo su un lettino, sono appoggiata con la testa al suo petto e
sento il dolce battito del suo cuore, lui mi abbraccia con un braccio
poi mi guarda dolcemente accarezzandomi i capelli, mi perdo nei suoi
occhi e dolcemente cerco le sue labbra, lui si avvicina a me, mi bacia
le nostre lingue si sfiorano, esplorano poi un dolore allucinante,
caccio un urlo e mi stacco da lui
-“ Ma sei matto?”- dico gridando
-“ No Tesoro scusa!!!”-dice tentando di abbracciarmi
-“ Che male! La mia lingua non è
commestibile!”- dico alzandomi dal lettino
-“ Scusa ero preso dal bacio!”- dice alzandosi
anche lui
-“ Lo so che non lo hai fatto apposta…
Ma… sanguina?”- gli dico mostrandogli la lingua
-“ No”- sussurra cercando di baciarmi nuovamente,
io mi giro e gli do le spalle
-“ Dai Vero mi dispiace!!”- mi siedo sul lettino e
gli faccio il broncio-“ Scusami!”- aggiunge
sedendosi accanto a me, vede che non demordo e incomincia a farmi il
solletico, scoppio in una risata e gli chiedo di fermarsi ma lui
continua, io mi divincolo dalle sue braccia e ormai cado per terra, lui
mi afferra ma cadiamo tutti e due, mi trovo sopra alla sua schiena ha
la faccia nella sabbia, mi alzo dolcemente e gli offro la mano per
alzarsi ma lui non la prende e fa da sè.
-" Amore..."- dico con la faccia "innocente"
-" Mmmm?"- mi guarda pensieroso
-" Visto che è mezzanotte, i tuoi capelli sn pieni di
sabbia, facciamo il bano di mezzanotte?"- dico sorridendo, lui ci pensa
un po' mentre una ventata mi fa rabbrividire facendomi ricordare che
non è più estate nonostante le giornate miti
-" Amore... non preferiresti un tuffo tra le coperte calde?"- dice
attirandomi a sè, annui e tornammo a casa sua.
Quella sera fu bellissimo, più esperti, più
sicuri ci amammo fino a che il sonno non prese il sopravvento.
kiss *Kikka*
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Capitolo 24 *** capitolo 24 ***
ANNA96: w lo spaccio di ff!!!! ihih che ridere, sei fortunata
che leggi in anteprima ogni mio capitolo!!!! almeno tu mi dai dei buoni
consigli!!! ihih alla fine di qst capitolo potrai finalmente uccidere
Marco!!! tutto tuo nn mi serve più! ihih kiss tvb
AURI: il tuo arrivo di nverno ha il mio stesso significato!!!!! uff
ogni giorno una verifica o un'interrogazione k balls!!!!
mi hai beccataaaaaa quando ho scitto il capitolo scorso non ero molto
ispirata spero che questo ti piaccia di più! baci baci
Arrivati a piazza Caduti chiudiamo i motorini e ci avviamo verso piazza
del Popolo per incontrarci con gli altri, appena li vediamo ci uniamo a
loro e poi iniziamo a passeggiare per le vie del centro, abbraccio
dolcemente Simo, tutto sembra perfetto: negozi pieni di vestiti,
trucchi, scarpe, mille profumerie che ti invitano a comprare, i turisti
che ti chiedono le informazioni, le bancarelle dei dolci, il profumo
che proviene dai bar che si mischia con l'odore dell'autunno, in poche
parole AMO IL CENTRO DI RAVENNA!!!, mi guardo attorno ma in
lontananza vedo una figura familiare, un ragazzo dagli occhi verdi come
smeraldi...MARCO... il cuore mi si ferma, mi sento come se stessi
precipitando dall'ultimo piano di un grattacielo, mi blocco, nella mia
mente si fanno vivi i ricordi che ormai avev cancellato, ricompaiono i
nostri baci, il party, i suoi schiaffi
-" Che succede amore?"- chiede Simo spaventato, sono scioccata, alzo
leggermente il dito per indicare il ragazzo davanti a me
-" Marco"- dico sibilando tra i denti, Simo gli altri
guardano verso il punto che ho indicato e lo vedono.
Marco mi nota e mi viene incontro, Simo mi stringe a sè come
per nascondermi e stringe i pungi, Marco non ci fa caso, mi viene
vicino e mi bacia sulle labbra come risposta gli mollo un ceffone
-"Sei impazzito?"- gli urlo,
-" Beh ti salutavo!"- mi dice come fosse tutto normale
-" Vattene!"- dico arrabbiata
-" Ma piccola..:"- dice sorridendomi
-" Ha detto di andartene!"- Simo si intromette nella conversazione, mi
stringo al suo petto sperando che arrivi qualcuno a darmi un pizzicotto
e a svegliarmi da quell'incubo.
Sento delle urla, riconsco la voce di Ale e quella di Simo, mi sento
presa per un braccio, Ale mi sta staccando da Simo, mi aggrappo al mio
ragazzo cercando di non mollare la presa ma le braccia forzute di Ricky
e Ale riescono a staccarmi, Ricky mi blocca tenendomi ferma, assisto
impotente alla scena: Marco è addosso a Simo e lo sta
picchiando e lui risponde a cazzotti e calci mentre Ale, Mattia e Dado
si uniscono alla rissa.
Cerco più volte di liberarmi da Ricky ma la sua presa
è troppo forte per me e più mi muovo
più lui mi tiene stretta, in suo soccorso arrivano anche le
ragazze che cercano di calmarmi, rimango a guardare i miei amici, il
mio ragazzo e il mio ex che si picchiano, è una scena
orrenda, non posso guardarli senza pensare al peggio, conosco Marco so
che può essere armato e ho testato sulla mia pelle che i
suoi pugni sono forti, ma non per Simo, per il quale il male sembra
paragonato a una puntura di zanzara, ma sono comunque preoccupata per
lui. Appena Marco realizza di essere da solo contro quattro ragazzi se
ne scappa e finalmente Ricky mi lascia andare, corro verso Simo; ma
mentre mi avvicino a Simo, vedo che anche lui sta correndo, non sta
seguendo Marco, anzi si sta dirigendo dalla parte opposta.
Rimango interdetta guardo Ale e lui mi fa segno di seguirlo, inizio a
correre per via Diaz all'inseguimento del mio ragazzo, voglio
spiegazioni, voglio essere tranquillizzata, corro facendo lo slalom tra
le persone, ma a un certo punto mi imbatto in una comitiva che mi
rallenta e mi fa perdere la sagoma di Simo, sconsolata incomincio a
camminare: arrivo accanto alla mia scuola e lo cerco tra la gente, ma
non lo trovo, mi incammino per Via di Roma ma non lo trovo, non voglio
tornare dagli altri, l'unico mio desiderio è trovare Simo,
prendo il cellulare e lo chiamo ma non mi risponde, poi amareggiata
entro nei giardini pubblici, passo in mezzo all'area bambini e mi
dirigo oltre la fontana nella parte più bella del parco,
dove io e Simo siamo andati una volta sola perchè quel luogo
mi ricordava Marco.
MI appoggiai al tronco di una quercia secolare e scivolai lentamente
fino a che non fui seduta sul tappeto di foglie ai miei piedi, non
sapevo cosa pensare, se Simo mi avesse lasciata, non mi volesse
più vedere o fosse dovuto scappare per qualcosa... una
lacrima mi riga ia guancia, NON VOGLIO PERDERLO...
-" Amore"- la voce di Simo mi riporta alla realtà, mi alzo
in fretta e lo abbraccio stringendolo forte
-" Amore ma sei pazzo? Mi hai fatto paura!!!"- dico
-" Lo so... sono un mostro non dovevo picchiarlo!"- dice interrompendomi
-" Cosa? No non hai capito!! Mi hai fatto paura scappando! Sei stato
bravo a picchiarlo se Ricky non mi avesse tenuta! Volevo picchiarlo io
Marco!"-
." Amore scusami ma quando ti ha baciata non ci ho visto
più, l'unica cosa che mi veniva in mente era come ucciderlo!
Hanno fatto bene a tenerti ferma, se ti sfiorava ancora lo uccidevo
davvero!"- dice con gli occhi felici,
-" Amore non mi lasciare ma più sola!"- dico guardandolo
negli occhi e soffermandomi per la prima volta sul suo sopracciglio
sanguinante e sul livido vicino all'occhio
-" Non ti lascerò mai più!"- mi promette con un
dolce bacio.
baciotti * Kikka*
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Capitolo 25 *** CAPITOLO 25 ***
ANNA96: tutto tuo, fanne quello che vuoi, uccidilo per bene
però!!! ihihi uffy in questi capitoli come avrai visto non
c'è Ale... ihih il tuo prossimo moroso! alla prossima un
bacio ( magari Ale torna =P ihih chi lo sa xD)
MARY__02: sono felicissima che tu sia riuscita a commentare
la mia storia, mi piace sapere i vostri pareri!!!!! grazie bacio!
La suoneria del mio cellulare rompe il silenzio di casa mia
-“Pronto?!”-
-“ Amore mio!”- dice Simo con voce supplichevole
–“ oggi pomeriggio vieni da me che dobbiamo
preparare il dolce per il compleanno di Susy!”-
-“ Amore me ne ero dimenticata! Per fortuna che il regalo
l’ho comprato una settimana fa!”-
-“ Amò sei proprio un disastro! Dai ti
aspetto!”- chiudo la chiamata e mi preparo alla
velocità della luce.
Arrivo davanti a casa di Simo e suono il campanello, Susanna, la
sorellina di Simo, viene ad aprirmi
-“ Ciao Susy! So che c’è una bimba in
questa casa che oggi compie sette anni! Le ho comprato un
regalino… per caso la conosci???”-
-“ Sono io!!!”- grida
-“ Davvero??? Allora credo che questo sia per te!”-
dico porgendole un pacchetto lei ringrazia e corre al piano superiore
chiamando suo fratello per aiutarla ad aprire il pacchetto, entro in
casa aspettando che arrivi Simo, mi guardo allo specchio e mi sistemo
la spilla che mi tiene fermi i capelli, mi sento prendere per i
fianchi, mi giro e Simo mi bacia
-“ Scusa per Susy ma quando vede un regalo
impazzisce!”- mi sussurra all'orecchio, gli dico di non
preoccuparsi e che mi rende felice vederla allegra,; mi porta in
cucina, sul tavolo sono preparati gli ingredienti, incominciamo a
preparare i biscotti ne facciamo sette tondi e li decoriamo ognuno con
una lettera del nome “Susanna”.
Finiti i biscotti mettiamo tutto in lavastoviglie
-“ Andiamo in camera ?”- dice Simo, io annuisco,
saliamo le scale e andiamo in camera sua, spegne la tv e ci sediamo sul
letto, incomincia a baciarmi il collo mentre io lo abbraccio, poi mi
bacia dolcemente, la porta improvvisamente si apre e noi ci stacchiamo
-“ Vi ho trovato!!”- dice Susy entrando in camera
–“ Simo mi dai una mano?? Non riesco a toglierla
dalla scatola!”- aggunge indicando la Barbie che le ho
regalato
-“Va bene Susy, però la prossima volta bussi prima
di entrare!”- dice lui con tono dolce ma deciso
-“ Ma no da Simo non essere cattivo! Non stavamo facendo
niente!!”- dico mentre lui mi fulmina con lo sguardo, prendo
la Barbie e la tolgo dalla scatola slegandone ogni piccola parte e la
restituisco a Susy, mi dirigo verso la scrivania e butto la confezione
-“ Allora come la chiamerai?”- le chiedo
-“ Veronica perché è bella come te e
poi me l’hai regalata tu!”-
-“ La mia Vero è molto più
bella!”- dice Simo
-“ Vi lascio soli piccioncini vado a giocare con Veronica e
il suo ragazzo, Simone!”-
-“ Brava! Così giochiamo anche
noi!”- esclama Simo
-“Perché ancora giocate con le Barbie?? E io che
vi reputavo grandi!”- Io e Simo ci guardiamo e scoppiamo a
ridere, Susy diventa rossa nonostante non abbia capito ed esce dalla
camera lasciandoci nuovamente soli
-“ Vuoi giocare?”- mi chiede
-“ Non mi sembra il caso!”- mi azzittisce con un
bacio e ci stendiamo sul letto, incomincia a baciarmi il mento, il
collo scendendo sulle scapole ma all’improvviso la porta si
apre, ci ricomponiamo
-“ Ragazzi è pronta la pizza!”- dice la
madre di Simo entrando in camera – “ Ops, scusate
forse disturbo!”-
-“ Ovvio che disturbi mamma!!! In questa casa nessuno che sa
bussare!!”- grida Simo
-“ Vero, ma come fai a sopportarlo?”- Mi chiede
Sabrina e scoppiamo a ridere mentre Simo mette il broncio
-“ Non mi piace che vi alleate contro di me!”- dice
, lo prendo per mano e scendiamo al piano terra.
La cena è ottima cme la compagnia daltronde, mi diverto
sempre molto con Simo e la sua famiglia sono tutti stupendi.
Dopo la cena io e Simo torniamo in camera sua e ci guardiamo un film,
questa volta però chiude la porta a chiavi in modo che
nessuno disturbi i nostri baci e le nostre coccole.
baci *kikka*
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Capitolo 26 *** capitolo 26 ***
ANNA96: grazie annuccia!!!!!! * me troppo commossa* spero ti piacca
questo capitolo!!!! C'è il tuo Ale ihihhiih bacioni
AURI: scusa per gli errori di ortografia ma la mia tastera è
un cesso e mi perde le lettere =( comunque sono troppo felice che ti
piacca da morire la mia storia!!! =) bacio
GIULLS: uffi... chissà tra quanto potrai
recensirmi ancora =( va beh casomai vieni da me solo per recensire e
fare latino! xD cmq l'altro giorno mi sono divertita un
casino quando la faccani ci ha interrogate! Siamo due boss!!!! a noi
non ci piace robert pattinson!!!! ( scusate ragazze ma per me non
è molto bello!) E non ci piacciono i p.s!!!!!!
Solito pomeriggio a casa di Simo
-" Ho finito amore!"- dico chiudendo il libro di tedesco, mi alzo e lo
guardo, è seduto sul letto che osserva un album di nostre
foto che gli ho fatto; mi avvicino e gli bacio dolcemente la guancia,
lui ricambia con un bacio appassionato, poi mette l'album sul comodino
e incomincia a baciarmi dappertutto
-" Simo fai piano ci sono i tuoi"- gli ricordo
-" Non mi frega amore! Ho troppa voglia di te!"- dice baciandomi, il
suo telefono squilla e ci interrompe
-" Amore rispondi può essere importante"- gli dico
-" No amore richiameranno"- dice mentre mi bacia
-" Dai amore continuiamo dopo"- dico; lui si convince e risponde al
telefono svogliato, si sente una voce di ragazza che urla e grida
-" Senti calmati, fai un respiro e dimmi tutto!"- dice tranquillo,
passano alcuni minuti e io cerco di capire chi può essere,
ma con scarsi risultati poi finalmente Simo parla -" Ok arriviamo
subito!"- chiude il telefono e mi fa cenno di seguirlo fuori di casa.
Arriviamo alla moto
-" Simo chi era?"- chiedo sconcertata
-" Mary"- dice tra i denti
-" Cosa vuole?"- dico arrabbiata, non volevo che Mary rovinasse uno dei
nostri momenti romantici
-" Ale..."- dice con tono triste
-" Ale? Cosa cazzo centra Ale? Cosa cazzo è successo ad
Ale?"- dico infuriata, lui non risponde subito, si infila il casco e mi
porge il mio, poi infine dice -" Ale è all'ospedale, ha
avuto un incidente! è in sala operatora!"- appena finisce
una lacrima mi riga la guancia, non posso perdere Ale! Saliamo in
fretta in moto e sfrecciamo tra le macchine.
Arrivati al parcheggio dell'ospedale scendiamo e corriamo dentro
l'ospedale, saliamo le scale fino a raggiungere il terzo piano e
giriamo nel corridoio di destra, vediamo Mary seduta davanti alla sala
operatoria con gli occhi rossi e lucidi dal pianto, l'abbracciamo e ci
sediamo accanto a lei
-" Mary cos'è successo?"- chiedo, lei mi guard, prende un
respiro ed inizia a raccontare
-" Ero a casa di Ale, ed eravamo sul suo letto a parlare come ogni
giorno, ma ad un certo punto suona il telefono di casa e risponde
Mirko, suo fratello, dopo cinque secondi lui entra in camera per dire
ad Ale di andare in salotto e rispondere al telefono, Ale obbedisce e
io rimango da sola con Mirko, il quale mi fissa con aria divertita, poi
incomincia a farmi delle domande alle quali rispondo in tono freddo,
sai che odio quel ragazzo!"- le annuisco e la incito a continuare, lei
prende un respiro e la sua voce si incrina leggermente -" Mirko si
avvicina a me e mi accarezza i capelli, io mi sposto ma lui con furia
mi prende per un braccio e mi scaraventa sul letto, mi salta addosso e
incomincia a baciarmi"- le scende una lacrima, ma continua a raccontare
-"ho provato ad urlare, a morderlo, ma non ci sono riuscita
mi teneva bloccata la bocca con una mano, per fortuna dopo poco Ale
entra in camera e vedendo ciò che stava accadendo salta
addosso al fratello ed iniziano a picchiarsi, Ale da un pugno
così forte al fratello da farlo cadere e poi mi prende per
un braccio e usciamo di casa correndo, saliamo sul suo motorino e lo
abbraccio forte, mi promette che non accadrà mai
più. Mentre sfrecciamo tra le macchine Ale perde il
controllo del motore e sbanda contro un marciapiede, cadiamo per
terra"- respra di nuovo -" io riesco a rialzarmi, ma lui no,
è steso sull'asfalto e non si muove, lo chiamo
disperatamente, ma non da segni di vita, gli sento il cuore e vedo che
batte ancora, incomincio a fermare le macchine, a chiedergli di
chiamare aiuto, ma nessuno si ferma, poi un gentilissimo signore chiama
l'ambulanza, dopo cinque minuti Ale è stato caricato su una
barella e siamo venuti qui. E' da venti minuti che
è lì dentro e non mi hanno detto ancora niente!
Ho troppa paura!"- dice piangendo, Simo l'abbraccia e io non riesco a
muovermi, forse per Ale è davvero troppo tardi, non voglio
neanche pensare alla mia vita senza di lui, IL MIO MIGLIORE AMICO! Giu
e Alice con i loro ragazzi interrompono i miei pensieri, abbracciano
Mary e si fanno raccontare la storia, ma questa volta è Simo
che la racconta dato che Mary non ha più voglia di parlare.
Dopo altri cinque minuti arrivano anche Gaia e Dado, rimaniamo tutti
seduti, in silenzio ad aspettare l'arrivo d qualche medico.
Passa un'ora e finalmente un medico esce dalla sala operatoria
-" Dottore come sta?"- chiede Mary con le lacrime agli occhi
-" Bene, ha molte fratture e abbiamo dovuto fargli una piccola
operazione alla gamba, ma il vostro amico ce la farà
benissimo! E' forte ma ha comunque bisogno di tutti voi! Chi
farà la notte con lui qui in ospedale?"- chiede
-" Io"- rispondo pronta, poi guardo Mary -" Se non ti
scoccia"- lei mi dice che posso restare e che preferisce
tornare a casa visto che è molto scossa; rimaniamo tutti
fino alle otto, poi piano piano incominciano ad andarsene e Simo
accompagna a casa Mary.
Alle otto e mezza rimango finalmente sola, vado nella stanza numero
sedici e mi avvicino al letto di Ale, il quale sta dormendo, mi prendo
una sedia e mi metto accanto a lui, ripenso a quando su quel letto
c'ero io e lui mi è stato molto vicino. Incomincio a
piangere silenziosamente.
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Capitolo 27 *** CAPITOLO 27 ***
ANNA96: no dai non ammazzare me, Ale sta bene!!!!!! Vedi che carino che
sarà in qst cap!!!!! ihihi un baciotto allaprossima
GIULLS: a me non piace U.u meglio 12345678998765432123456789 volte
alberto!!!! :Q_____ Albertoooooo!!!! ahahahha sisi muniamo mary di una
lametta e un mascaraaaa poi noi le fregiamo il portafogli e andiamo a
fare shopping!!!!! Nooooooo Titti è
scappatooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!! ahaha ciau baciotto
MOONS TEAR: Sono troppo felice che ti piacca la mia storia!!!! Cmq
anche io nn lo trovo qst ragazzo!!! SAREBBE DA INVENTARE... cmq non
credo k le tue pene d'amore siano peggio delle mie!!!! grazie della
recensione kissottoo
-" Ciao Ale!"- dico entrando nella stanza dell'ospedale qualche giorno
dopo l'operazione
-" Ciao piccola!"- dice sorridendomi, mi avvicino a lui e gli porgo il
piccolo orsacchiotto che gli ho comprato per fargli compagnia
-" Che carino!"- dice mettendolo sul comodino
-" Quanto starai qui?"- chiedo curiosa, non vedo l'ora che torni a
casa, quel luogo mi fa rabbrividire
-" Credo tra una settimana"- dice sbuffando, poi aggiunge ridendo -" si
sono invertite le parti!"-, lo guardo strana, non capisco
-" Beh tempo fa c'eri tu su questo letto ed ero io quello che ti voleva
subito a casa!"- mi spiega, io annuisco
-" Però io non riesco a portarti in braccio fino al bagno!"-
dico ridendo e lui si unisce alla mia risata.
Mi siedo sul letto accanto a lui, e ci guardiamo per un attimo negli
occhi, i suoi sono sempre bellissimi e verdi come gli smeraldi, le
bocca è leggermente incurvata verso l'alto in un sorriso
-" Vero..."- sussurra dolcemente
-" Si?"- dico
-" Io..."- dice, ma un infermiera lo interrompe entrando in camera
-" Bene Alessandro, forse riusciamo a mandarti a casa tra due giorni"-
poi mi lancia un'occhiata -" Scusa non avevo visto che c'era la tua
ragazza, vi lascio soli! Se avete bisogno fate un fischio"- dice
uscendo dalla stanza.
Ale scoppia a ridere e io divento rossa, mi ha scambiato per la sua
ragazza, è una cosa troppo sciocca io ed Ale non staremo mai
insieme!
-" Perchè sei rossa?"- chiede Ale
-" Perchè se tu hai bisogno di lei non la posso chiamare!"-
dico
-" Perchè?"- mi chiede
-" Non so fischiare!"- dico facendogli la lingua, lui mi guarda stranito
-" Non sai fischiare?Male! Rimediamo subito!"- dice, poi cerca di
indsegnarmi ma dalle mie labbra esce solo un sibilo;
-" Vero le labbra le devi mettere così!"- dice mentre le
sposta in avanti come se stesse per dare un bacio, io faccio lo stesso
poi provo a soffiare ma esce un fischio flebile flebile.
-"Riprova"- dice avvicinandosi a me, io posiziono le labbra e proprio
mentre sto per soffiare lui mi si avvicina, lo guardo negli occhi e lui
fissa i miei, gli guardo le labbra, pericolosamente vicine alle mie,
poi mi allontano
-" Scusa"- dice, io mi volto dall'altra parte, non devo scusarlo per
nulla, non ha fatto niente poi con la scusa di andare a prendere un
caffè esco dalla stanza.
Rimango seduta fuori per circa cinque dieci minuti a darmi della scema
per il mio comportamento, ho pensato subito che Ale volesse baciarmi e
se non fosse stato così? Ho fatto la figura dell'idiota, e
me ne pento. Forse ho pensato così perchè ero io
a volerlo baciare, sono confusa.
Rientro nella stanza e Ale mi sta aspettando, gli sorrido e lui mi
sorride
-" Giochiamo a uno?"- chiedo vedendo le carte sul suo comodino, lui
annuisce e iniziamo la partita.
Tre giorni dopo Ale torna a casa e sia io che Mary facciamo i turni per
andare a fargli compagnia e ad aiutarlo visto che i suoi sono partiti
per le Hawaii e suo fratello è andato a vivere in un'altra
città.
-" Ale dov'è il tè così te lo
preparo?"- chiedo mentre controllo la credenza
-" Sul frigo"- mi risponde, lo trovo e metto una bustina in entrambe le
tazze di acqua calda, poi torno in salotto, Ale è seduto sul
divano con la gamba su una sedia, visto che il dottore ha detto di non
appoggiarla fino al prossimo controllo; mi siedo accanto a lui e gli do
un piccolo bacio sulla guancia, mi fa troppa tenerezza quando non sta
bene
-" Hai provato anche la febbre? Il dottore ha detto che potrebbe
venirti!"- gli dico
-" Si l'ho a 37.7"- dice
-" Allora adesso prendi una tachipirina!"- dico scappando in cucina e
cercando tra i farmaci, poi torno da lui con medicina e tè
-" Sei proprio brava come infermiera!"- mi dice sorridendo
-" E tu sei un bravo paziente!"- dico facendogli la lingua, poi mi
avvicino alla libreria dei DVD e ne scelgo uno
-" Ti va di vederci Nightmare Before Christmas?"- chiedo nonostante
conoscessi a memoria quel film, ma sapevo che era uno dei pochi che lo
tirava su di morale, lui annuì e ci guardammo il film
facendo commenti o cantando le canzoncine, sul suo volto era dipinto un
sorriso, sembrava un bambino il giorno di Natale!
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Capitolo 28 *** capitolo 28 ***
Rieccomi con un nuovo capitolo!!! OMG ma sn tantiiii!!!! e ne avemo
ancora per un po' mi sopporterete fino alla fine????
rigrazio le 24 ragazze che mi hanno messo tra i preferiti:
1 - Ale Skywalker
2 - anna96
3 - Anomis
4 - aquizziana
5 - Bella89
6 - Bimba91
7 - CEIWIN
8 - Cherie lily
9 - dadacrazy
10 - Giulls
11 - key
12 - kittymew
13 - lorella
14 - Mary___02
15 - memi16
16 - Miky1991
17 - mimi14
18 - Moons Tear
19 - morbidina
20 - Ren_91
21 - Silvia_Hanan
22 - tutumany
23 - Vale_Tvb
24 - zery
e coloro che commentano e leggono:
Moons tear: ihihih guarda ormai hanno fatto l'Ale's fan club se ti vuoi
uniree basta fare un fischio ( e se non sai fare ti insegna Ale xD
ihihi) lo scoprirai più avanti... ihihi sisi inventiamolo
Simo ma secondo me cambierai idea... ma non voglio rivelatri nulla
leggi e scopri... ihihi in questo capitolo però è
dolcissimo! ciau baciotto
ANNA96: il bacetto non so se ci sarà... vedrai ... basta
leggere xD ihihi non voglio rivelare nulla potrebbe anche essere che
Vero muore... boh... xD ciau baciotto
Arrivo davanti a casa di Simo, scendo dal motore e lo metto sul
cavalletto, guardo la finestra del secondo piano: è aperta,
la tapparella tirata su del tutto, le tende lasciano intravedere il
muro opposto
-“ Allora è in casa!”- penso
–“ Ma perché non mi aspetta alla
finestra come al solito?”-
Mi tolgo il casco e lo metto nel sottosella, chiudo il motore e metto
il bloccasterzo poi mi avvicino lentamente alla porta tenendo
d’occhio la finestra di Simo, suono il campanello, la porta
si apre di scatto
-“ Veronica che piacere rivederti!”- dice Sabrina
abbracciandomi, ricambio l’abbraccio e rimango sulla immobile
senza dire nulla
-“ Che hai fatto?”- mi chiede con tono materno
-“ Niente è che…”-
-“ Vero che ci fai sulla porta??? Accomodati! Simo
è in camera sua puoi salire!”- vengo interrotta da
Fabrizio; lo ringrazio con un sorriso e salgo le scale due gradini alla
volta, la porta è socchiusa, mi avvicino e busso dolcemente
aspetto una risposta ma nessun segno di vita.
Do un piccolo colpo alla porta che si apre cigolando leggermente e
trovo Simo seduto per terra davanti alla tv con un joystick in mano
intento a giocare alla play station
-“ Ciao Amore!”- gli dico dandogli un piccolo bacio
sulla guancia ma lui on si muove e mi saluta con un mugugno simile ad
un ciao, mentre continua a giocare impegnato, lo osservo ma vedo che
non mi da retta allora mi siedo davanti al computer per controllare la
mia posta, incomincio a litigare con il Macintosh di Simo e dopo ben
cinque minuti riesco ad accedere alla mia posta: ci sono 5 mail tutte
catene allora decido di cancellarle senza leggerle, chiudo la pagina di
internet poi apro MSN e guardo chi è connesso dei nostri
amici, metto lo stato su occupato e mi alzo dalla sedia. Guardo Simo,
che continua a giocare a Crash, il gioco che gli ho regalato al nostro
secondo mesiversario, mi stendo sul letto a pancia sotto
-“ A che livello sei?”- chiedo curiosa
-“ Al quarto boss!Non ci sono i Livelli”- dice
senza muovere un muscolo
-“ E quanti boss ha?”-
-“ Eh”- dice sospirando –“
Parecchi, alla fine di ogni livello devi sconfiggere un boss ma non mi
ricordo quanti sono!”- mi alzo, mi avvicino alla play station
e sorrido dolcemente, lo guardo, lui continua a giocare seguendo il
joystick, vedo un cavo e sperando che sia quello giusto lo stacco
-“ Noooooooooooooooooooooooooo!”- Simo caccia un
urlo disperato appena la televisione si spegne, mi guarda con uno
sguardo da pazzo omicida
-“ Dai Amore, continui dopo no?”- dico sorridendo,
lascia il joystick e si avvicina pericolosamente a me mi prende per una
gamba e mi fa cadere sul pavimento bloccandomi per non farmi sbattere
-“ Vi siete fatti male?”- dice la madre di Simo
entrando nella stanza allarmata
-“ No, Sabrina non ti preoccupare gli ho solo staccato la
play station quindi credo che si stia per vendicare”- dico
mentre Simo incomincia a farmi il solletico
-“ Simo non farle male! Ragazzi fate i bravi noi usciamo che
dobbiamo portare Susanna ad una festa torneremo sta sera verso le
undici! Vi ho lasciato i soldi per ordinarvi una pizza! Vero se a casa
sei da sola puoi dormire da noi se ti va… credo che a Simo
non dispiaccia!”- ed esce dalla stanza, Simo la guarda
immobile
-“ Io non so cosa gli fai tu a mia madre ma ti adora e ti
permetterebbe di fare tutto!”- dice mentre scoppio a ridere
-“ Beh allora rimango qui con te sta notte?”- gli
chiedo
-“ Ovvio non voglio perdere un occasione così!!!
Ma dove eravamo rimasti???”- si ferma a pensare, i suoi occhi
si soffermano sulla play station-“ Ah
Già!”- grida e continua a farmi il solletico
mentre io cerco di liberarmi.
Mi alzo in piedi e lui mi prende in braccio e mi lancia dolcemente sul
letto a due piazze, lo guardo con uno sguardo di finta preoccupazione,
lui ride
-“ Arrivo Amoreeee!”- dice saltandomi sopra, io mi
sposto e atterra con la faccia sul cuscino, provo a spostarmi ma le sue
mani mi afferrano i fianchi e incomincia a baciarmi il collo facendomi
venire la pelle d’oca, mi giro verso di lui e lo guardo, gli
sistemo il ciuffo biondo cenere che gli copre gli occhi e mi bacia con
passione, ma mi morde il labbro, lo guardo male
-“ Scusa”- dice con la faccia angelica
-“ Perdonato, ma ti ricordo che io domani mattina devo
tornare a casa viva quindi fai un po’ di
attenzione!”- scoppia a ridere mi bacia dolcemente labbra e
collo
-“ Va bene così?”- chiede premuroso,
sorrido, mi appoggio al suo petto gli bacio il collo, il mento, gioco
con le sue labbra e poi lo bacio appassionatamente, gli do un bacio a
timbro
-“ Questa è la mia bimba!”- mi alzo e mi
metto a sedere sul letto dandogli le spalle lui mi abbraccia da dietro
mi da un piccolo bacio poi si alza, lo seguo con gli occhi, si avvicina
allo stereo, cerca un tra i Cd, ne mette uno e le note di una bachata
si diffondono nella stanza, esce in balcone e torna con una gerbera
rosa me la porge
-“ Mi concede un ballo signorina?”- dice aiutandomi
ad alzarmi dal letto, ci mettiamo in posa e incomincio a muovermi
lasciandomi portare da lui, mi fa fare un giro poi mi fa mettere le
mani al suo collo con un passo
-“ Ti amo!”- mi sussurra all’orecchio
-“ Anche io!”-
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Capitolo 29 *** CAPITOLO 29 ***
ANNA96: Ciau annina! Ecco l'amore tuo!!!! Un nuovo capitolo dedicato
solo a lui!! xD ciau bacetto
Mary__02 : Era un po' che non ti sentivo! Sono felice che ti sia
piaciuta!!!! ciau baciotto
Moons tear: lo scoprirai!!!! devo mantenere il segreto!!!! Sono felice
ti sia piaciuto il capitolo l'ho scritto sul mio ex ahahah ( rido ma ci
sarebbe da piangere) mi ha dato buca tre o quattro volte per giokare
con la play ed un suo amico... ******* ( parolaccia xD)! Hai detto bene
comunqeu ... pericolo scampato ( x ora!!!) alla prossima ciau baciotto
-" Ho bisogno del tuo aiuto!"- dico ad Ale appena risponde al telefono
-" Dimmi! Cosa è successo? Marco si è rifatto
vivo, devo pestarlo?"- dice
-" No è più grave!"- dico ma lui non coglie la
mia ironia
-" Oddio io non so come si fa un test di gravidanza! Ma posso
accompagnarti a prenderlo, dimmi Vero, Simo lo sa?Stai sicura che se
sei incinta lo vorrà riconoscere!"- dice
-" No.."- dico ma Ale mi interrompe subito -" No? Come no? Vero so che
sembra una cosa affrettata ma ti aiuterò io a crescerlo!
Sarà coccolato e viziato come si deve, mi
prenderò cura di lui come se fossi suo padre!"- poi prende
un respiro
-" Ale ma cosa ti sei fumato? Cambia spaciatore ti prego!"- dico
ridendo-" Devo comprare un regalo per Natale per Simo e tu mi devi
aiutare!"- aggiungo
-" Tutto qui?"- chiede interdetto
-" Si"- dico scoppiando a ridere
-" Alle quattro in piazza dei Caduti!"- dice e ci salutiamo. Controllo
l'orologio, sono le tre e mezza, mi sistemo velocemente e parto con lo
scooter.
Arrivata vedo Ale che mi aspetta seduto sulla sua R6 nera lucida, lego
il motore e gli vado incontro, gli do un piccolo bacio sulla guancia
-" E' nuova?"- chiedo indicando la moto
-" Si me l'hanno regalata i miei dopo l'incidente! Vedi che
è servito cadere!"- dice, faccio il gesto di dargli uno
schiaffo e lo azzittisco, non mi piace che dica che la sua caduta
è stata un bene.
-" Sai già più o meno cosa vuoi comprargli?"- mi
chiede quando inziamo a camminare
-" No!"- dico con aria smarrita e triste
-" Che ne dici di un dopobarba?"- chiede
-" Lo ha nuovo ed è buonissimo!"- dico
-" Un piercing nuovo per l'orecchio?"-
-" No... è bello quello che ha!"-
-" Un completo intimo di marca per te e lui coordinati?"-
-" Non saprei!"- dico
-" Vero così non sei d'aiuto! Un profumo?"- chiede
-" Ok!"- dico e prendendolo per mano entriamo nella profumeria
più vicina.
-" Buongiorno!"- diciamo entrando e una commessa bionda con gli occhi
azzurri ci viene incontro
-" Buongiorno! In cosa posso aiutarti?"- chiede con voce gracchiante ad
Ale, poi si sistema la maglietta per far risaltare la scollatura; diedi
un colpo di tosse
-" Ecco io avrei bisogno di vedere dei profumi da uomo per il mio
ragazzo!"- dissi cercando di attirare l'attenzione della commessa
-" Perchè questa è la tua ragazza?"- chiede la
tipa bionda ad Ale senza guardarmi e usando un tono di disprezzo
-" No siamo solo amici!- dico, poi aggiungo -" Lui è
fidanzato con un'altra! Vero Ale?"- dico voltandomi verso di lui, lo
guardo dandogli un piccolo colpo di gomito
-" Si si, sono fidanzato!"- dice Ale sorridendo
-" Vi mando la mia collega!"- disse furiosa andando a chiamare
Caterina, una commessa giovane e mora
-" Posso esservi utile?"- ci chiede sorridendo, annuisco e le chiedo se
può farmi vedere dei profumi da uomo e ci indica gli
scaffali.
Dopo migliaia di boccette provate decidiamo che il migliore
è Light Blue, di Dolce & Gabbana, pago il profumo ed
usciamo dalla profumeria ringraziando Caterina.
-" E ora?"- chiedo
-" Dimmi tu cosa vuoi fare!"- risponde Ale
-" Mi accompagni a comprare un completo intimo? Così faccio
un bel regalo a Simo!"- dico arrossendo.
Entriamo in un negozio di intimo salutiamo la commessa e le chiedo di
farmi vedere ei completi intimi e ne prendo su quattro, poi mi dirigo
verso i camerini, mentre Ale rimane impalato in mezzo al negozio
-"Che fai? Vieni su!"- dico ad Ale
-" Io?"- mi chiede
-" No la fata turchina! Si Ale vieni! Sei un maschio ai cosa piace agli
uomini!!"- dico
-" Ma..."- non finisce la frase che lo prendo per il braccio e lo porto
accanto ai camerini
-" Aspettami qui che mi cambio!"- dico mostrandogli un divanetto.
Entro nel camerino e mi provo il primo completo, reggiseno e perizoma
bianchi con disegnati dei fumetti
-" Com'è?"- chiedo uscendo dal camerino e facendo un giro su
me stessa
-" Bello... ma forse non è adatto"-
-" Lo sapevo! il perizoma mi fa il culone!"- dico
-" Nono è perfetto! CIoè il perizoma non ti fa il
culone ma non mi piace la fantasia troppo bimba!"- dice.
Rientro in camerino e provo il secondo completo: mutande e reggiseno
neri trasparenti;
-" Questo?"- chiedo ad Ale
-" Sei troppo nuda!"- dice arrossendo, mi guardo allo specchio
-" Si hai ragione!"- dico coprendomi ed entrando di nuovo in camerino
-" Così?"- chiedo quando indosso il terzo completo tutto rosa
-" Sembri un confetto!"- dice Ale, sbuffo e provo l'ultimo completo,
reggiseno e mutande nere con il pizzo azzurrino
-" Perfetta!"- dice quando esco senza neanche darmi il tempo di fargli
la domanda, sorrido e mi rivesto; poi andiamo verso la cassa e pago il
completo scelto.
Finiamo il nostro giro e lui decide di comprare il mio regalo per Natale
-" Che cos'è?"- gli chiedo quando esce dal negozio
-" Niente!"- dice lui
-" Dai non mi piacciono le soprese!!"- dico facendo gli occhi dolci
-" Non ti dirò mai qual'è il tuo regalo!"- dice
Ale, sbuffo e faccio il broncio ma non cede.
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Capitolo 30 *** capitolo 30 ***
Scusate per l'infinità di temp che ci ho messo per fare
questo capitolo ma ero indecisa se saltarne altri!!!!! Scusate mea
culpaaaaaa
Grazie mille a tutte quelle che hanno aspettato con pazienza!!!!!
Giulls : ciao pazza... ma le inizi sempre allo stesso modo le
recensioni??????????? Ale non si fa dei viaggi lascialo stare lui...
povero!!!!!! La mia mente almeno è pienaaaaaa ihihihih xD
ciau kissoliniiiiiii
Anna96: Guarda me lo chiedo anche io!!! Io che speravo svenisse giusto
per fargli la respirazione bocca a bocca!!!! xD ciau ciau
Mary__02: sono contenta ti sia piaciuto! Dici che si nota molto che ci
prova con Ale?????
Moons Tear: O_O che recensione lunga!!!!! xD Ihihi non si sa se gli sia
venuto un mezzo embolo io ci speravo per la respirazione bocca a bocca
xD Ale è molto dolce e non se ne trovano di uomini
così perfetti =( però se ne trovi uno dimmelo
ok?????? Spero tu abbia capito qualcosina di + con questo capitoletto
lol.... chissà cosa succederà oraaaa!!!!!!!!!!!!!
ihihhi kissss
-" Pronto?!"- dice Simo rispondendomi al telefono
-" Ciao Amore!"- dico sorridendo
-" Ah... ciao"- dice lui
-" Usciamo?"- chiedo
-" No scusa sono impegnato!"- dice brusco
-" Va beh allora sarà per un'altra volta!"- dico chiudendo
il telefono, lo appoggio sul bracciolo del divano e mi siedo, dopo
cinque secondo il telefono squilla di nuovo
-" Pronto?!"- rispondo
-" Ciao Vero, ti va di andare a fare shopping oggi?"- chiede Alice
-" Certo e poi devo finire di comprare i regali di Natale!"- dico
-" Alle quattro in piazza del popolo!"- propone
-"Perfetto a dopo ciao!"- dico chiudendo la chiamata. Controllo
l'orologio, le tre e mezza mi sistemo i capelli spazzolandoli e mi
ripasso il mascara poi esco di casa.
16.00 precise, mi trovo in piazza del popolo mi siedo su una panchina
aspettando l'arrivo di Alice, con indosso il mio cappottino nero da
sotto sbucano i jeans stretti infilati in un paio di stivali dai tacchi
vertiginosi, dopo qualche secondo la vedo sbucare da via Cairoli, la
riconosco per via del cappotto identico al mio, solo che il suo
è bianco, ci salutiamo con un bacio e ci incamminiamo verso
via Cavour per fare il giro dei negozi. Entriamo a provarci vari
vestiti, e compro una belllissima maglia argentata con dei brillantini
da mettere per capodanno, mentre lei si compra un paio di scarpe con il
tacco e la punta tonda.
Dopo aver fatto compere decidiamo di andare da Scout per cercare dei
regali da fare, ci incamminiamo per la traversa di via Diaz e mentre
passeggiavamo sento la voce di Simo dietro le mie spalle, mi giro e lo
vedo, prendo per un braccio Alice e cerco di nascondermi, notiamo il
battistero degli ariani e decidiamo di nasconderci lì nelle
scale, Alice mi guarda con aria strana e le faccio cenno di stare
zitta, poi guardo davanti a me: Simo è in compagnia di una
biondina.
Alice mi fa cenno di aver capito tutto con la testa, continuo a
guardare quella scena per capire un po' di più; la biondina
inizia a parlare, ha una voce gracchiante molto familiare, appena
riesco a vederla rimango shoccata
-" Mary!"- urlo ma Ali riesce a tapparmi la bocca con la mano
-" Simo ma quando lo dirai a Vero?"- chiede Mary
-" A me va bene stare così!"- dice lui
-" Ma è un mese ormai!!! Vuoi dire che non sono alla sua
altezza?"- dice facendogli il broncio
-" Ali quell'idiota mi imita pure!"- dico sibilando
-" Aspetta non farti delle paranoie, daltronde tu sei uscita con Ale
per comprare il regalo a Simo, perchè lui non può
uscire con Mary?"- dice cercando di convincermi
-"Ma perchè proprio Mary e poi cos'è un
mese????"- dico poi torno a guardare la scenetta
-" Eddai Mary scherzavo! Se ti do un bacio torni a sorridere? E poi sai
che amo solo e soltanto te, Vero è roba passata!"- dice Simo
e poi si avvicina a lei e la bacia appassionatamente
-" Ok vai e uccidilo quel bastardo!"- dice Alice furiosa, esco dal mio
nascondiglio e mi dirigo a grandi falcate verso di loro, spingo Simo
via da Mary e non appena intuisce che ero io spalanca gli occhi in modo
terrorizzato
-" Era questo l'impegno che avevi oggi eh?!"- dico mollandogli un
ceffone
-" V-v-v Vero?"- dice Simo balbettando e tenendosi la guancia ke si
pronuncia di colore violaceo per lo schiaffo.
-"Quindi io sarei roba passata? Sei uno stronzo, una delusione!Pensavo
che mi amassi, e invece... Guardati come ti sei ridotto. Lo sai che
c'è? Mi fai schifo... anzi mi fate schifo tutti e due!"-
Simo abbassa lentamente lo sguardo; mi giro verso Mary, e mi accorgo
che sul suo volto spicca un sorriso probabilmente dalla
felicità di avermi procurato del male, daltronde secondo me
è sempre stato il suo scopo!
-" E tu? Sei soddisfatta ora troia?? Levati subito quel sorrisino di
merda dalla faccia altrimenti non so come te ne torni a casa stasera!"-
Mary mi fissa e impallidisce di colpo. Nei suoi occhi riesco a vedere
il vuoto. Occhi che non esprimono emozione ne sentimento...
-" Addio!"- dico andandomene seguita da Alice che fulmina con lo
sguardo sia Simo che Mary
Dopo qualche passo mi sento afferrare per un braccio e Simo mi
costringe a guardarlo in faccia
-" No amore mio aspetta non è come credi!
Rimetterò tutto a posto!"- dice
-" No Simo! Tu non ha capito un cazzo! Non puoi fare una minchiata e
sperare che sia tutto come prima, ora prendi atto delle tue azioni e
subiscine le conseguenze! Non sei altro che un'ipocrita, un immaturo.
Sparisci e non farti mai più vedere da me!"- dico scapppando
dalla sua presa e lanciando per terra il braccialetto che mi aveva
regalato.
Nel mio cuore e nella mia mente c'è solo una grande
confusione, perchè era finita così? Io lo amavo e
credevo che anche lui mi amasse, tutti i momenti passati assieme, le
belle parole, le coccole, gli abbracci e pensare gli ho dato tutta me
stessa. Mi sono fatta amare completamente e cosa ho ricevuto? Un bello
schianto contro un muro! Sono stata trattata a pesci in faccia... Non
voglio innamorarmi mai più!!!!
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Capitolo 31 *** CAPITOLO 31 ***
Anna96: Mmmm.... io credo che Vero tra poco starà
molto molto molto meglio!!!!! Il bacio tra Ale e Vero non so se ci
sarà... il loro non è amore è solo un
amicizia... questo capitolo lo dimostra!!!! xD kiss
Moons Tear: Simo è il tipico ragazzo furbo e intelligente,
il centro è adattissimo per farti scoprire con l'amante,
soprattutto se vai nel negozio preferito della tua ragazza!!! Consolare
Ale... ok tutto tuo! Però veditela con le altre fans... ci
vuole il numerino mi sa!!!! ( quando sei incavolata riesci a correre
benissimo sui tacchi anche sui ciottoli xD) kiss
Sola, un piccolo parco, quel piccolo parco dove tutto era cominciato,
dove ti avevo incontrato la prima volta e dove abbiamo osservato le
nuvole e ho capito che saresti diventato speciale per me, ma ora era
soltanto un ricordo
-" Un bel ricordo!"- dico tra me e me, mi siedo su una panchina, poi mi
accorgo che è quella panchina, la panchina sulla quale per
il nostro secondo mese avevamo inciso le nostre iniziali come sigillo
del nostro amore, mi alzo di scatto turbata come a prendere le distanze
da quella scritta, incomincio a camminare per il parco, le mani in
tasca e il vento che mi taglia la faccia, ma nulla può fare
più male del pugnale che Simo ha sferrato nel mio cuore. Una
pugnalata ecco cosa è stata per me quella patetica scena che
ho visto. Mi appoggio su un altalena, è diversa dalle altre,
è conca e bella grande mi ci stendo sopra, chiudo gli occhi
e mi lascio trasportare dai ricordi.
." Ehi bellissima!"- una voce mi porta alla realtà, rimango
in silenzio, spero che nessuno mi stia cercando
-" Ehi dico a te"- la voce parla nuovamente ma questa volta mi sento
picchiettare la spalla, mi alzo e m guardo intorno: un uomo sulla
quarantina mi sta fissando
-" Scusi parla con me?"- chiedo cortesemente
-" Si bellezza, fumi?"- mi chiede
-" No!"- rispondo secca
-" Vieni qui spesso?"- dice mentre si accende una sigaretta
-" No"- rispondo brutalmente e torno a fissare l'orizzonte dandogli le
spalle
-" Ma lo sai che sei proprio figa?!"- non gli rispondo, poi aggiunge -"
Andiamo a fare un giro?"-
-" No scusi può lasciarmi in pace?"- dico cercando di essere
gentile, finalmente si allontana, fa qualche passo poi torna all'attacco
-" Neanche se ti offro una birra?"-
-" No!"- dico arrabbiata e se ne va.
Mi ristendo sull'altalena tornando ai miei ricordi, anche se mi
è impossibile visto che la rabbia ribolle dentro di me per i
comportamenti di quell'uomo
-" Ehi bellissima!"- vengo interrotta nuovamente
-" Senti non mi rompere il cazzo! Non voglio uscire, non voglio una
birra e non voglio fare la lap dance attaccata ad un palo! Ora lasciami
in pace o chiamo la polizia!"- urlo infuriata
-" Ah grazie, ok me ne vado se è questo che vuoi..."- dice
la voce alle mie spalle, mi giro e vedo Ale con la faccia
triste, scendo dall'altalena in modo impacciato e inizio a correre per
fermarlo, appena lo raggiungo gli blocco un braccio
-" Scusa! Ti avevo scambiato per un altro!"- dico abbracciandolo
-" Torniamo sull'altalena?"- chiede sfoderando un sorriso, torniamo
all'altalena e mi stendo sulla sua pancia e tra le sue gambe in modo
che la mia schiena aderisca al suo petto, lui incomincia ad
accarezzarmi i capelli, sa che mi rilassa tantissimo
-" Scusa ... ma ripensandoci... davvero non faresti la lap dance
attaccata ad un palo per me?"- chiede e scoppio a ridere senza dargli
una risposta.
Tra noi cala il silenzio e lui osa romperlo solo dopo qualche minuto
-" Piccola ma perchè sei qui al freddo? Hai un faccino
triste triste! Che è successo? La mia pulce non è
mai stata così!"- chiede, mi giro e lo guardo negli occhi,
sono di un verde scuro e intenso leggermente annebbiato e la faccia
è contratta
-" Beh, tu non sei messo meglio"- dico
-" Eh già..."- sospira
-" E' successo un casino con Simo"- sussurro
-" Lo so, Mary mi ha lasciato per lui..."- dice sorridendo
-" E ne sei felice?"- chiedo strana
-" Si, non l'amavo più da un mese, non era più
come prima"- dice, poi mi guarda -" Piccola..."- prova a parlare ma
viene interrotto dal cellulare
-" Pronto?!- risponde al telefonino, dall'altra parte una voce
femminile,
-" Si ok!"- dice, intanto io pendo le bolle di sapone dalla borsa e
incomincio a soffiare per farle
-" Quindi devo passare a prendere io le pizze?"- chiede Ale mentre con
il dito scoppia una della mie bolle
-" Ok mamma a dopo!"- dice chiudendo la chiamata, poi si rivolge a me
-" Allora pulce dove eravamo rimasti?"-
-" Boh stavi parlando!"- dico soffiando delle bolle, lui me le strappa
di mano, le chiude per bene e le rimette in borsa, gli faccio un finto
broncio, lui mi accarezza una guancia e mi da un bacio sulla fronte, mi
stendo nuovamente tra le sue braccia lasciandomi coccolare da lui e
rimaniamo per un po' in silenzio guardando la natura attorno a noi.
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Capitolo 32 *** capitolo 32 ***
Ci siamo quasi tra un capitolo ( o forse due, dipende da come decido)
la storia è finita! Spero vi sia piaciuta e spero vi
piacerà anche il finale!
Moons Tear: In questo capitolo scoprirai tutto ciò che Ale
ha sempre voluto dire a Vero... non ti voglio anticipare nulla, leggi
tu stessa con i tuoi occhi xD ciauuuuu kiss ^^
Anna96: è amore? Forse ma non molto corrisposto.... leggi tu
stessa kiss^^
-"FInalmente è l'ultimo dell'anno!"- dico sedendomi sul
divano, ho passato tutte le feste da sola e triste sul davano a
mangiare del gelato e anche se gli altri mi invitavano ad uscire
rifiutavo sempre.
Ma oggi mi sento molto meglio, forse perchè domani
è un'anno nuovo e si può incominciare una nuova
vita.
Il telefono interrompe i miei pensieri
-"Pronto?!"- rispondo
-" Ciao Vero, oggi non mi faccio dire di no! Sta sera facciamo festa a
casa mia vieni vero?"- mi chiede Ale
-" Dai va bene vengo."- dico
-" Yuppyyyyyyyyy!"- Ale si mette a gridare e scoppio a ridere, poi lo
saluto e chiudo la chiamata.
Non posso dire di no ad Ale l'ultimo dell'anno, ormai è
tradizione passarlo a casa sua, infatti, è da quando ho sei
anni che ogni capo d'anno dormo da lui.
Controllo l'orologio sono le sette e per le nove devo essere da Ale,
accendo il computer per controllare le e-mail, rispondo solo ad alcune,
altre le cancello direttamente poi chiudo il portatile ed ordino una
pizza.
Mentre aspetto l'arrivo della pizza mi faccio una doccia e appena esco
suonano il campanello, mi avvolgo in un asciugamano e vado a rispondere
al citofono
-" Chi è?"- chiedo
-"Pizza!"- dice una voce maschile
-" Sali pure!"- dico
Apro la porta e vedo un ragazzo sui diciotto anni con gli occhi castani
e i capelli coperti dal casco tirato su, gli sorrido e lui ricambia
-" Quant'è?"- chiedo
-" Tre euro"- dice guardandomi dalla testa ai piedi ed arrossendo, gli
porgo cinque euro e gli dico di tenersi pure la mancia, lui ringrazia e
se ne va.
Mangio uno spicchio di pizza e poi vado ad asciugarmi i capelli.
Alle nove in punto sono sotto casa di Ale, lego il motorino e suono il
campanello, lui apre la porta e mi sciocca un bacio sulla guancia
-"Ciao bellissima!"- dice sorridendo
-"Ciao bello!"- dico appoggiando il cappotto all'attaccapanni, poi vado
in camera sua e appoggio sul letto che ha preparato per me il borsone
con il piagiama e tutto il necessario per la notte
-" Ormai non servo più a nulla conosci casa mia meglio di
me!"- dice
-" Già!"- dico, poi andiamo in salotto, è molto
diverso dal solito: sul divano ci sono tre cucini a forma di cuore, per
terra un grande tappeto rosso e soffice che si intona con la luce
soffusa delle candele sul tavolo, ai lati della finestra pendono due
tende bordeaux semitrasparenti
-" Non ti sembra troppo romantico per guardare un film tra amici?A
proposito, gli altri quando arrivano?"- chiedo
-" Beh Vero... gli altri non vengono sta sera!"- dice lui poi mi sfiora
le labbra con le sue e io mi tiro indietro e lo guardo male
-" Ehi non te la prendere con me!"- dice, poi aggiunge -" Eri sotto al
vischio!"-, guardo in altro e vedo la sua mano allungata sopra la mia
testa che regge un piccolo rametto di vischio, sorrido leggermente, poi
torno a guardarlo seria, nonostante la luce soffusa noto un leggero
rossore sulle sue guance
-" Che film vediamo?"- chiedo
-" Il mistero di sleepy hollow!"- dice lui
-" Ale sai quanto amo Tim Burton!"- dico abbracciandolo -" Ma se mi fa
paura?"- chiedo
-" Ci sono io a tenerti stretta!"- dice dandomi un buffetto sul naso,
poi va verso la libreria e prende il DVD lo mette nel lettore e torna
sul divano con me.
Iniziamo a vedere il film uno seduto accanto all'altro, a un
certo punto lui mi abbraccia e io lo guardo, gli faccio un sorriso e
lui ricambia.
-" Sono le undici e cinquanta!"- dico quando finisce il film, mi alzo
di scatto dal divano e vado alla finestra, dalla casa di Ale si vedono
sempre i fuochi, lui mi abbraccia da dietro e appoggia la testa sulla
mia spalla, guardiamo il cielo aspettando l'inizio dei fuochi
artificiali, lui con una mano mi scioglie i capelli sfilando la matita
che avevo messo con cura, i riccioli mi ricadono sulle spalle e mi giro
verso di lui, lo guardo negli occhi e lui fa lo stesso però
lancia anche qualche sguardo alle mie labbra, mi ricorda tantissimo i
momenti che passavo con Simo
-"Ale"- dico mentre una lacrima mi scende sulla guancia -" Come fai ad
essere così felice? Io sto malissimo per Simo e Mary, non
riesco ad essere felice!"- lui mi fa cenno di non parlare, poi si
avvicina a me, sento il suo profumo, il calore delle sue labbra e del
suo repiro sulla mia bocca, poi si avvicina sempre di più e
mi bacia dolcemente con tenerezza, io reagisco al bacio quasi con foga
e avida di averlo per me, poi mi stacco.
-" Vero ti amo ti ho sempre amata, è da quando abbiamo sei
anni che ho una cotta per te! Mi sono messo con Mary per dimenticarti
ma non ci sono mai riuscito ed è stato solo un bene per me
che lei se ne sia andata perchè le stavo solo mentendo,
piccola devi capire che nel mio cuore ci sei sempre stata solo tu! E se
sorrido è solo per te, perchè ti ho qui! Sei
l'unica persona che è capace di farmi toccare il cielo con
un dito con un solo sorriso o con uno sguardo!"- dice con foga, le sue
parole sono come pugnalate allo stomaco, non può dirmi
questo! Mi fa stare male, io sono ancora innamorata di Simo!
Si allontana da me quasi per lasciarmi spazio per decidere e pensare,
accende lo stereo e le note di " A te" di Jovanotti si diffondono
nell'aria, un'altra pugnalata nel petto, rimango immobile poi scappo in
camera prendo le mie cose e me ne vado via da Ale.
-" Scusami ma non è proprio il momento giusto!"- penso
mentre me ne torno a casa con la vista appannata dalle lacrime.
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Capitolo 33 *** CAPITOLO 33 ***
Siamo arrivati al capolinea della storia, spero vi abbia fatto
compagnia quest storia, spero vi abbia fatto sorridere e
perchè no magari commuovere....
Vorrei sapere inoltre il vostro personaggio preferito di tutta la
storia e il capitolo che vi è piaciuto di più.
Grazie di aver seguito questa storia e di aver aspettato ogni capitolo
con calma!
Vi voglio troppo bene
*Kikka*
" A volte la persona giusta può esserci accanto, ma corriamo
il rischio
di non venire mai a saperlo"
Passano i giorni e io vivo sul divano depressa e divisa tra due cuori,
giornate lunghe dove stesa guardo il soffitto mentre i pensieri mi
affollano la testa, voglio bene ad Ale e non voglio farlo soffrire,
sono ancora innamorata di Simo ma devo dimenticarlo.
Qualche giorno dopo mi arriva una mail, un'altra pugnalta, è
di Simo
" Amore mio, con Mary è finita non era adatta per me ti ho
sempre amata ma ero confuso e sono uscito con lei ma non l'ho mai
amata....
Torna da me ti prego!
Simo"
Passano i giorni e si torna a scuola, vago per le strade per i corridoi
senza realmente vivere, i miei piedi camminano da soli mentre la mia
testa è altrove, mi sento incompleta e ho bisogno della mia
altra metà, ho bisogno di un ragazzo ma nn so chi non so
perchè, sono totalmente confusa.
Passa un mese e ormai è il giorno di San Valentino, la
depressione aumenta e non c'è santo che tenga che riesca a
farmi sorridere.
E' la mattina di San Valentino, ho deciso di starmene a casa, non ho
voglia di vedere gente allegra innamorata che si bacia davanti a me,
oppure quelle ragazze patetiche che girano in gruppo e si sono comprate
le rose da sole e se le passano tra di loro.
RImango stesa nel letto, ormai sono cinque giorni che non mangio, non
mi viene più fame, in realtà non faccio proprio
niente tutto il giorno apparte andare a scuola studiare, poi torno sul
letto tra le coperte come fossero il mio nido, ho bisogno di
nascondermi in un posto tutto mio dove il dolore non può
attaccarmi di nuovo, ma soffro dentro e questo dolore non
può essere placato.
Suonano alla porta e lentamente vado a rispondere al citofono
-"Chi è?"- chiedo con un filo di voce
-" Siamo Ali, Giu e Gaia aprici immediatamente!"- dice Alice con voce
severa, obbedisco e vado a sedermi sul divano
-"Che hai fatto?"- dice Giu appena entra in casa notando il disordine
di fazzoletti e scatole di gelato sul pavimento
-" Non ci siamo proprio! Guarda come hai ridotto i tuoi bellissimi
capelli!"- dice Gaia venendomi vicino e indicando la massa informe di
nodi scuri sulla mia testa
-" Basta Vero bisogna fare qualcosa!"- dice Alice iniziando a mettere
in ordine
-" No ragazze lasciate stare vi prego!"- sussurro, ma non mi ascoltano
-" Vai a farti una doccia che oggi ti facciamo bella poi ti portiamo a
fare colazione e compere!"- dice Gaia, obbedisco e mi trascino verso il
bagno, chiudo la porta e inizio a spogliarmi, apro il rubinetto della
doccia e mi butto sotto il getto di aria calda, faccio tutto con calma
muovendomi con cura e lentamente, attenta ad ogni mio gesto.
Dopo mezz'ora esco dalla doccia e noto che la casa è linda e
pulita, Gaia mi prende per un braccio e mi fa sedere alla specchiera in
camera mia, lei si occupa di asciugarmi i capelli, Giu pernsa a farmi
la manicure e darmi lo smalto mentre Alice sceglie i vestiti da
indossare e poi pensa a truccarmi.
Dopo un'altra mezz'ora sono pronta, mi guardano e sorridono soddisfatte
del loro lavoro
-" Grazie, ma non dovevate disturbarvi!"- dico
-" Ma sei pazza! Sei nostra amica è il nostro dovere!"- dice
Alice e poi tutte e tre mi abbracciano.
Usciamo di casa e ci dirigiamo verso centro commerciale, ma ci fermiamo
ad un bar che incontriamo per fare colazione, io ordino un cappuccino e
una brioche vuota, ma proprio mentre siamo sedute al nostro tavolino
riconosco le note di una canzone familiare "A te" di Jovanotti,
appoggio la brioche sul piattino e butto la testa fra le mani, Giu mi
accarezza la schiena per farmi coraggio.
I ricordi prendono il sopravvento : Simo al mare, Ale e le nostre
risate, Simo che mi bacia dolcemente, tutti i pomeriggi passati con Ale
a casa sua per le ripetizioni di matematica, Simo ed io che
balliamo, Ale che mi protegge da Marco, Simo nel letto dopo aver fatto
l'amore, Ale al parco con me, Simo con Mary e Ale che mi bacia, poi
ancora la mail di Simo.
MI alzo di scatto e Alice, Gaia e Giu mi guardano
-" Scusate! Ma ho capito chi è il mio grande amore e devo
andare a dirglielo assolutamente!"- dico, loro mi sorridono e mi
sollecitano a fare in fretta per raggiungerlo, esco fuori dal bar e
incomincio a correre per le vie del centro, per fortuna che non abita
così lontano, corro senza pensare a quelli che mi vedono,
solo con un unico pensiero in testa, baciarlo e stare per sempre con
lui, lo desidero più di ogni altra cosa!
Corro sempre più veloce scansando la gente, fino a che non
arrivo davanti a casa sua, suono il campanello due volte, aspetto, poi
viene ad aprirmi, è bello come sempre anche se i tuoi occhi
hanno un velo di tristezza, forse aveva paura di avermi persa per
sempre, ma non può perdere colei che lo ama da morire, gli
sorrido e lui ricambia, gli butto le mani al collo baciandolo,
all'inizio è incerto poi ricambia con tutta la passione che
ha per me, è un bacio dolce, un bacio da innamorati, un
bacio gentile che mi fa salire i brividi lungo la schiena, finalmente
ho capito sei tu la parte che mi rende completa.
Chiudo il diario mentre una lacrima mi riga il viso, sono sicura di
amarlo da impazzire, sono tre anni che stiamo insieme e sono sicura di
poter dire che è tutta la mia vita.
-" Amore mio"- dice il mio ragazzo entrando in camera nostra, lo guardo
con le lacrime agli occhi, sono felice, felice della mia scelta, lo amo
da morire, lo osservo non è cambiato per nulla, forse
è cresciuto di qualche centimentro, i capelli castani sono
tirati su con il gel e i suoi occhi verdi come gli smeraldi mi fissano
straniti.
-" Ale non ti preoccupare"- dico, lui si siede sul pavimento accanto a
me, mi stringe tra le braccia e prende in mano il diario che avevo in
mano, lo apre e legge l'ultima pagina per comprendere il mio pianto
-" E' stato il più bel san valentino di tutta la mia vita!"-
dice
-" Già"- sussurro
-" Mi hai fatto capire che anche tu mi hai sempre amato, e sei riuscita
a dichiararmi il tuo amore, io ti ho promesso che da quel giorno sarei
stato sempre tuo!"- dice sorridendomi, poi mi bacia le labbra
-" Per sempre?"- chiedo
-" Si"-
-" Lo prometti?"- chiedo
-" Si amore mio sarò tuo per sempre ti amo da morire!"- dice
accarezzandomi i capelli
-"Anche io ti amo amore mio!"-
Siamo soli su quel pavimento, dolcemente abbracciati, le due
metà della mela finalmente congiunte, noi due e basta, noi
due... tra poco in tre.
Fine.
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