Ci Manchi Agente Todd

di LaurettaLoveNCIS
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Quasi Uno Scheletro Nell'Armadio ***
Capitolo 3: *** Riposa In Pace ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


INTRODUZIONE
 
Ogni anno dopo la morte dell’agente speciale Todd, la squadra di Gibbs organizza una messa in sua memoria.
Era proprio quel giorno.
Era tutto pronto, a tutti scendeva lenta una lacrima piena di dolore e amarezza, Kate era amata da tutti,sia per il suo carattere dolce e pieno di voglia di vivere, sia per il suo modo di fare sempre attento ma allo stesso tempo metteva l’amicizia e la fedeltà sempre al primo posto.
Era una vera amica e collega, c’era sempre per tutti,era disposta a sacrificarsi per salvare un amico…
Un silenzio assordante ricopriva la sala,si potevano udire solo i singhiozzi straziati dei parenti e dei colleghi che dopo così tanto tempo non riuscivano ancora a capacitarsi di averla persa, e poi in quel modo orribile…
Uno squillo ruppe il silenzio, era il cellulare di Gibbs che non aveva potuto spegnere, essendo ancora in servizio.
Era la polizia, un marine ferito da arma da fuoco all’ospedale di Bethesda…
La messa viene così rimandata…
 
 
Scusate per la mia assenza e per la mia introduzione così corta ma ultimamente ho avuto problemi con internet e poco tempo per scrivere. Continuerò a scrivere nuovi capitoli una volta a settimana, spero che continuerete a seguirmi ugualmente...
Un grosso bacio
A presto
LaurettaLoveNCIS

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Capitolo 2
*** Quasi Uno Scheletro Nell'Armadio ***


La messa viene così rimandata…
Il capo e Ziva erano andati ad interrogare il ferito mentre McGee e DiNozzo aspettavano ordini dalla base.
La vittima non ricorda molto dell’accaduto avendo battuto la testa cadendo per cercare di evitare il proiettile, sapeva solamente che era stata una donna, una voce femminile gli risuonava nella mente:
G- Ciao, sono l’agente Gibbs e lei è l’agente David dell’NCIS e volevo farti alcune domande…
COMANDANTE RALPH BROWN- Piacere comandante Brown…Chieda pure, cercherò di essere più preciso possibile, ma soprattutto d’aiuto,le dirò tutto ciò che mi ricordo…
G- Allora mi dica, ha riconosciuto la voce femminile che ha sentito ? Saprebbe ricollegarla ad una persona che conosce ?
B- Non ricordo bene…ero un po’ stordito, non ho neanche capito tutto ciò che mi ha detto…
Z- Sa se c’è qualcuno che è arrabbiato con lei per qualche motivo ?
B- No…non credo, nell’ultima settimana sono stato poco a casa e fino a sette giorni fa ero imbarcato sulla USS Berry, sono tornato martedì…una volta a casa non volevo sapere di niente e di nessuno, non ho famiglia quindi mi sono rinchiuso dentro casa e ho dormito per quasi un giorno intero.
G- Perché stamattina era andato davanti quel supermarket se sapeva che era ancora chiuso ?
B- Non so bene il motivo, avevo solo voglia di uscire da casa e dato che abito li di fronte, è stato il primo posto che mi è venuto in mente…
A quelle parole Gibbs cominciò a diventare sospettoso, dopo non essere uscito per tre giorni di casa il posto dove vai a cambiare aria è il parcheggio di un supermercato vuoto ?!
Finito di parlare col comandante, Ziva chiama DiNozzo per dirgli di cercare delle informazioni sul ferito e a McGee di cercare se c’erano videocamere di sorveglianza nei dintorni:
Z-Dai muovetevi o Gibbs se la prende con voi !!!
T- Donna di poca fede !!!
McGee interviene…:
M- Abbiamo già fatto tutto tranquilla, e comunque c’erano delle telecamere attorno al supermercato…
Z- E bravi…
T- Che ti aspettavi ?!...
Z- Bando alle ciance…stiamo partendo ora dall’ospedale saremo li tra poco.
M- Fate con calma ! Non ci muoviamo di qui !
Disse Tim con tono ironico.
I due agenti tornano al quartier generale:
G- Allora, cosa abbiamo ?
T- Comandante d’artiglieria Ralph Brown, nato a New York nel 1966, cresce con i suoi genitori poi a 25 anni decide di arruolarsi in marina. E’ stato per due mesi imbarcato sulla USS Berry, è tornato la settimana scorsa…
M- Io ho guardato il video di sorveglianza del supermarket, nell’orario del tentato omicidio, solo una ragazza all’incirca ventitreenne  e una donna sulla cinquantina si aggiravano da quelle parti, Abby sta procedendo con il riconoscimento facciale…
G- Ok…Che altro ?
T- Ho parlato col suo superiore di stanza a Norfolk, dice che prima di imbarcarsi aveva preso un giorno di licenza per risolvere una questione in sospeso ma non sa quale fosse…
G- E…?!
T- Sembra andasse d’accordo con tutti.
M- Non con tutti capo…lo stesso giorno che aveva preso di licenza ha mandato un messaggio abbastanza provocatorio alla sua vicina che diceva- “Oggi pomeriggio vengo a casa sua e ne parliamo, non le assicuro se riuscirò a mantenere la calma”.
G- Chi era il destinatario ?
M- Elizabeth Young, vive nell’appartamento in affitto accanto a lui.
G- Ziva, prendi DiNozzo e andate a parlarle se non c’è, ispezionate la casa, mi raccomando, senza dare tanto nell’occhio !
M- Em…Capo ! Mi sono preso la libertà di fare un mandato…tieni.
Dice McGee porgendo un foglio ripiegato su se stesso a Tony.
Arrivati davanti il portone suonano ripetutamente, ma nessuno sembra rispondere, decidono così di usare grimaldello e mandato di perquisizione.
Entrano senza farsi notare molto, cominciano controllando le stanze principali, poi passarono al controllo dei cassetti.
Tony cercando nel retro di un mobile che teneva una televisione a schermo piatto, trova uno scomparto segreto apritosi con lo spostamento della cassettiera.
C’era uno scrigno in legno, sembrava molto antico, era intagliato con disegni floreali.
All’interno c’era un piccolo cuscino di velluto color porpora un pò trasandato e sporco, così lo prendono con l’intenzione di farlo analizzare alla scienziata.
Intanto Tim stava curiosando nella camera della donna, era arrivato a cercare nel comodino che probabilmente era del marito defunto, e tra calzettoni e mutandoni c’era “nascosta” una Beretta a tamburo con canna corta, anche quella finirà da Abby.
Tornano alla base e dopo qualche ora ecco il responso dall’esame balistico, i proiettili che sono stati usati per provare ad uccidere il comandante sono compatibili con la pistola che inoltre aveva sparato da poco, non era neanche stata smontata, all’interno conteneva ancora un po’ di polvere da sparo.
Era segnata a nome del povero marito che era venuto a mancare qualche anno prima.
Viene contattata la donna e convocata all’NCIS mentre Gibbs stava parlando con la vittima ormai tornata a casa:
G- Perché ha mandato quel messaggio alla sua vicina ?
B- Elizabeth è la classica impicciona che vuole sempre sapere tutto di tutti, si era lamentata dicendomi che facevo sempre molto rumore con la musica alta e che per questo non poteva riposare ma in realtà non è vero niente, accendo la radio solo mentre mi faccio la doccia, cioè ogni mattina alle 10 circa, e considerando che lei si alza sempre alle 6.15, e lo so perché sento sempre il rumore assordante della sua sveglia, ma per questo non sono andato a protestare…
G- Potrebbe essere stata lei ?
B- Probabile, da quando le è morto il marito in un incidente d’auto è uscita fuori di testa, non ragiona più ! E molto probabilmente aveva anche in mezzi…
G- Che intende con ‘aveva i mezzi’ ?
B- Il poveretto, usava andare al poligono di tiro nel tempo libero, aveva una Beretta credo.
G- Grazie, è stato molto d’aiuto !!!
Avendo ricavato queste informazioni torna alla base in tempo per assistere alla fine dell’interrogatorio della killer fuori di testa (come la chiamava Tony), stava per confessare:
Z- Accidenti ! Tony è davvero bravo ad interrogare i sospettati !
M- Bhè…ha imparato molto, anzi, credo quasi tutto da Gibbs…
Nel frattempo interviene il capo per osservare l’interrogatorio da dietro il vetro, l’agente se la stava cavando veramente bene quindi non necessitava il suo intervento.
Dopo averla ben modellata, parte all’attacco facendole domande a raffica facendola parlare senza che lei se ne rendesse conto:
T- Che ne pensa del suo vicino Ralph Brown ?
E- Dio no ! Quello no ! Non lo nomini !
T- Perché tutta questa ostilità ? Che cosa la ha fatto per farla arrabbiare così ?
E- E’ il peggior vicino che mi potesse capitare ! Organizza sempre feste con amici, con musica alta che disturba la mia vita quotidiana !
T- Ne è sicura ? No perché abbiamo parlato anche con lui ed è convinto che lei si sia immaginata tutto, compresa la musica e le persone che entrano ed escono da casa sua, infatti abbiamo controllato le telecamere interne dell’edificio e Brown sembra non abbia ricevuto visite ne un mese prima della sua partenza ne dopo il suo ritorno…
E- Non è vero niente ! Non dormo da così tanti giorni che ho perso il conto ! Non ce la facevo più a sopportarlo così l’ho voluto togliere di mezzo, e…ma come avete fatto a palare con lui se è morto ?
T- Si sbaglia…non è morto!
E- Invece si ! L’ho ucciso personalmente ! Quando me ne sono andata era steso a terra e c’era del sangue e non parlava ne si muoveva e…
T- Era stordito…
Dopo qualche minuto di silenzio Gibbs entra con le manette alla mano:
G- La dichiaro in arresto per tentato omicidio, ha il diritto di rimanere in silenzio qualsiasi cosa dirà potrebbe essere usata contro di lei, ha il diritto ad avere un avvocato e se non se lo può permettere glie ne procureremo uno noi…
Dopo aver elencato tutti i diritti il caso era chiuso ed il colpevole, o meglio la colpevole era ormai al fresco in cella, li sicuramente ne avrà di tempo per dormire !!!
 
Tornano tutti a casa per cambiarsi, la messa in memoria dell’agente Todd doveva continuare…
 
 
 
Ciao a tutti, eccomi con il mio nuovo capitolo, ho appena deciso che pubblicherò ogni giovedì (anche se ho condiviso l’introduzione sabato scorso).
ASPETTO RECENSIONI !!! Mi raccomando !!!
A presto con il prossimo capitolo ! Un Bacio
LaurettaLoveNCIS

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Capitolo 3
*** Riposa In Pace ***


Tornano tutti a casa per cambiarsi, la messa in memoria dell’agente Todd doveva continuare…
Si ritrovano al cimitero.
McGee arriva per primo, o quasi…c’era già Abby, era seduta accanto alla lapide, si copriva gli occhi con le mani per non far notare le lacrime che le scendevano senza controllo…Tim le si avvicina e le poggia una mano sulla spalla:
Lei sobbalzò.
M- Ehi, Che hai ?
E senza rispondere, lei gli salta al collo, lo stringeva fino a non farlo respirare, continuava a singhiozzare, non riusciva neanche a parlare, McGee non sapeva cosa fare, cercava di capire cosa avesse ma lei non rispondeva, infine porgendole un fazzoletto:
M- Abby, ascolta, adesso rilassati, e quando ti sarai calmata e sarai pronta io sarò qui ad ascoltarti, sempre se ti va…
La ragazza rispose con un cenno, e sciugandosi gli occhi prende un respiro profondo e comincia a parlare:
A- Kate…si tratta di Kate…stavo ripensando a…a tutti i momenti passati insieme,a quelli belli e quelli brutti, tutti i suoi consigli e…mi manca…Tim…ogni sera prima di andare a dormire ripenso a lei e che se fosse ancora qui tutto sarebbe diverso e a quel punto sono confusa perché  allora non avremmo conosciuto Ziva che sarebbe rimasta nel Mossad e adesso chissà come sarebbe la sua vita e quella di Tony e quella di tutti noi…a questo punto non so più cosa pensare e mi addormento mentre la testa mi scoppia e le lacrime mi scendono dagli occhi e…
Tim la interruppe:
M-Ehi, ora calmati !!! Riprendi fiato ! Va tutto bene, lei non è più con noi fisicamente ma il suo spirito è sempre nei nostri cuori…
Allora Abby, abbracciandolo nuovamente mentre aveva ancora con gli occhi lucidi:
A- Grazie McGee…sei un vero amico…mi fai sentire sempre meglio tu…- Disse dandogli un buffetto sulla guancia e facendogli l’occhiolino.
 A- E poi credo che Kate sarebbe molto più felice si vederci sorridere…lei aveva sempre il sorriso sulle labbra…-  Aggiunse.
Si guardarono negli occhi:
M- E noi dobbiamo ricordarla così…
Ora Tim era un po’ imbarazzato, distolsero lo sguardo e a questo punto si sedettero vicini (lui era rimasto in ginocchio di fronte a lei), era arrivato Gibbs seguito da Tony Ziva e gli altri.
Quest’ultima non aveva avuto occasione di conoscere l’agente Todd, ma si sentiva comunque vicina a lei, d’altronde aveva preso la sua scrivania e il suo posto nella squadra e anche se aveva l’impressione di essere un po’ fuori luogo aveva accettato ugualmente l’invito.
Si avvicinarono.
T- E’ tutto pronto…cominciamo ?!
La cerimonia ha inizio.
Dopo la fine della messa tutti si avvicinano alla tomba per una preghiera o semplicemente per ricordare.
 
Ziva si limita a recitarle una preghiera in ebraico, come segno di devozione.
Il resto della squadra rifletteva e dopo tutto, a tutti, nonostante cercassero di trattenersi, scendeva una lacrima.
 
Tony ripensava a quella volta in cui ha dovuto dividere con lei il bagno durante un indagine a Cuba e che mentre si stava facendo la doccia lui si lavava i denti e lei lanciandogli la spugna gli aveva urlato di andarsene…
 
Abby invece si fidava cecamente di Kate, era la sua migliore amica, ed era stata anche la prima e l’ultima a cui aveva detto quando McGee, dopo averle dedicato una poesia, si era confessato, le aveva detto –Tu mi piaci davvero molto…- per chiedergli poi subito dopo, che futuro avrebbe potuto avere il loro rapporto, e grazie ad alcuni suoi consigli era riuscita ad affrontarlo dicendogli “ scusa” e aggiungendo anche che era lui ad essere un po’ insicuro.
Ora questi ricordi la facevano sorridere…
 
Gibbs invece, stava semplicemente ricordando la sua onestà ed il suo altruismo.
Quando il giorno della sua morte si era gettata avanti a lui per prendere il proiettile indirizzato a quest’ultimo e dopo averla scampata (avendo il giubbotto antiproiettile) è arrivato quel bastardo, su quel tetto, quel maledettissimo tetto, che con un fucile di precisione l’ha…………..uccisa…
 
L’unica cosa che invece si sentiva di ricordare McGee era il suo benvenuto appena entrato all’NCIS, uno scappellotto da DiNozzo e da Kate accompagnato dalla sua prima volta con il soprannome di “pivello”…
 
Infine Ducky…ripensava a quella volta che quel bastardo di Ari aveva preso come ostaggio lui Kate e Gerald, e anche in quell’occasione hanno superato le difficoltà INSIEME
 
Rimasero in silenzio per circa mezz’ora, ogni tanto si poteva udire solo qualche singhiozzo a rompere la quiete, dopo aver poi fatto il segno della croce a chiusura delle preghiere, tutti si unirono in un abbraccio di gruppo in segno di conforto…
 
 
R.I.P. Agente Speciale Kate Todd

Semper Fidelis

...
 

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