Red Roses for a Blue Lady

di InArteRed
(/viewuser.php?uid=615800)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** SURPRISE ***
Capitolo 3: *** Unforgettable moment ***
Capitolo 4: *** Cinguettio ***
Capitolo 5: *** SPRING BREAK ***
Capitolo 6: *** Before Sunrise ***
Capitolo 7: *** Stay Away ***
Capitolo 8: *** Sunset ***
Capitolo 9: *** Is It True? ***
Capitolo 10: *** "Am I Wrong" ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


PROLOGO

 

Sono passati circa tre anni da quando ho scelto di lasciarmi tutto alle spalle e partire.
A 16 anni ho deciso di cambiare vita, l'ho fatto per me, per il mio futuro e i miei genitori lo hanno capito.
Avevo una bella vita a Napoli, ero felice, avevo amici, avevo il fidanzato, anche la scuola non andava male, ma poi tutto è crollato.
La mia migliore amica quella che conoscevo da sempre mi ha abbandonato non per sua scelta, mi è stata strappata via con velocità ma non indolore, ricordo quel giorno stampato nella mia mente e non potrò mai dimenticarlo; le ultime sue parole che rivolse a me prima di essere colpita da quella macchina furono due le più semplici ma anche le più vere e dolorose "mi mancherai" lei lo aveva già capito allora, prima dell’ambulanza, prima dei medici, prima di me, lei aveva già capito che se ne stava andando via, andando via per sempre.

Dopo sei mesi ancora non riuscivo a dormire continuavo a vedere quella scena davanti ai miei occhi scorrere veloce e bloccarsi sempre allo stesso punto sempre prima di quell'urto che me l'ha portata via.
  Ero sempre distante da tutto e da tutti e col tempo anche il mio ragazzo quello che mi aveva giurato eterno amore mi lasciò. Ero distrutta amavo quel ragazzo, lo amavo con tutta me stessa e veramente pensavo che ci avrei passato tutta la mia vita, ne parlavamo tante volte del futuro.
Diceva che ormai non ero più la stessa che ero cambiata mi diceva "Margherita non sei più tu"
ma io sono Margherita, io ero Margherita e lo continuerò ad essere, solo che ormai sono diventata vittima della scia degli eventi.

Dopo aver perso anche lui feci la proposta ai miei genitori.
Non era la prima volta che ne parlavamo ma non avevamo mai preso veramente in considerazione l’opzione, ma poi un giorno a tavola mi venne il coraggio e iniziai a parlare
" voglio partire, mamma papa io qui non ci riesco più a stare, nulla mi trattiene più qui ormai"
loro non sembravano sorpresi anzi erano molto tranquilli, quasi se si fossero preparati a quel momento, e infatti mia mamma prontamente dopo un momento di silenzio rispose
" ci avevamo già pensato noi, un paio di settimane fa abbiamo parlato con zia Terry, lei sarebbe disposta ad ospitarti potresti frequentare il tuo ultimo anno li prenderti il diploma americano e poi deciderai se tornare o rimanere".
Ricordo benissimo il modo in cui mi guardò mio padre, era triste, lo sapevo, noi ci capiamo sempre al volo ed è per questo che era così triste sapeva che avrei accettato. 


Mia zia Terry non è realmente una zia in realtà è la cugina di mia nonna ma noi l'abbiamo sempre chiamata zia.

Anna Teresa Amore aveva scelto di dedicare la sua vita agli studi.
Andò prima a vivere nella magnifica Londra dove fece la guida italiana al British Museum e poi a New York sempre come guida italiana al museo di scienze naturali; poco dopo incontrò un uomo, uno sceneggiatore, s’innamorò e si sposarono e lei divenne Anna Teresa Callen.
Dopo il matrimonio divenne scrittrice di libri di cucina italiana ed una cuoca rinomata in tutti gli Stati Uniti.
Sotto certi aspetti io l'ho sempre ammirata.
Zia Terry vive a Greenwich Village una zona molto tranquilla di New Yokr prima abitava nell’ Upper East Side ma quando zio Harold, il marito, morì lei si trasferì.
 In passato mi aveva proposto di studiare a New York e vivere da lei ma non ero ancora pronta, non sapevo bene la lingua mentre quella volta era diverso lo desideravo, mi serviva, e la lingua non era più un problema.


Arrivata a New York mi sembrava tutto cosi bello e assurdo mai l'avrei immaginata in quel modo, c’ero stata in passato una volta ma New York ti toglie sempre il fiato e andarci a vivere era un sogno.
La casa è piccola ma fortunatamente vado molto d’accordo con mia zia.
Lei cucina e al liceo mi aiutava coi compiti più difficile (la lingua non era un problema lo ripeto ma provate voi a fare matematica,materia già abbastanza difficile in italiano, in inglese) ed io l'aiuto a casa a pulire e fare la spesa. 

Il liceo lì era magnifico era esattamente come quello dei film quello che ho sempre desiderato frequentare, c’era la squadra di baseball e quella di football, le cheerleader e gli armadietti, tutto tutto era perfetto.

Andare in America per me è stata una svolta ovviamente molto importante, lì ho ricominciato a vivere di nuovo lontana da tutto e da tutti, mi mancava la mia famiglia e quando potevo tornavo in Italia a trovarli ma ormai la mia vita non era più li. La mela era la mia nuova casa e io non potevo esserne più felice.
Ero subito diventata presidentessa del club di dibattito e avevo trovato amiche e perfino un ragazzo, tutti mi trovavano simpatica e nessuno mi snobbava perche ero nuova o straniera. Più passava il tempo più ero convinta che da li non me ne sarei più voluta andare anzi quando a scuola si iniziò a parlare di college mi si illuminò un mondo.
Per tutta la mia vita ho avuto un sogno o meglio due sogni uno totalmente irrealizzabile e l’altro plausibile: il primo era quello di cantare, ero brava, me la cavavo ma nessuno si era mai soffermato tanto sulla mia voce in italia; l’altro era quello di un giorno riuscire a lavorare all’ONU, era un sogno che avevo da sempre, da quando in 5 elementare la maestra ci parlò di questa organizzazione che faceva del bene nel mondo; quindi decisi di concentrarmi su questo e iniziai a frequentare vari corsi che si tenevano stesso all’ONU (quando ero in italia me lo proposero ma erano troppo costosi) e mi concentrai sul club di dibattito.

A New York per la prima volta dopo la morte di Manuela (la mia migliore amica) trovai nuove amiche. La prima la conobbi poco dopo il mio arrivo, esattamente il primo giorno di scuola.
Lei fu la prima ragazza americana con cui parlai, si chiamava Sam e mi presentò a quelle che poi divennero le mie più care nuove amiche Jennie e Lona.  Noi quattro siamo tuttora inseparabili e loro mi aiutarono ad ambientarmi, sono ragazze estremamente belle e socievoli.
Jennie era nelle cheerleader e mi presentò quello che dopo poco divenne il mio ragazzo Mike, tra noi due non durò molto ma durò abbastanza per andare avanti da quella delusione che mi ero lasciata alle spalle in Italia.
Jennie, Lona e Sam furono anche le prime a notare il mio talento nella musica infatti sono le stesse ragazze che mi spinsero a fare, finito il liceo, i provini per XFactor USA.
Quella fu un esperienza memorabile, ricordo tutto, i provini a Long island, i boot camp a los angeles, e gli home visit a chicago a casa di Simon Cowell. Fu l'esperienza più significativa e gratificante della mia vita, arrivai quinta, non era male per una ragazza alla quale nessuno aveva mai detto " che bella voce".

Dopo x factor comincia a frequentare la NYU (new york university), all inizio tutti mi riconoscevano mi salutavano e mi chiedevano foto, poi col passare del tempo i miei mesi di fama come era previsto svanirono e io mi concentrai sullo studio.

Iniziai a lavorare per aiutare economicamente mia zia, niente di speciale, un lavoretto part-time nel pomeriggio 4 giorni a settimana. Facevo anzi faccio la cameriera in una specie di pub piano bar, mi presero subito quando si ricordarono di me come, testuali parole, “la quinta di x factor”.
Il mio lavoro consiste nel servire ai tavoli e ogni tanto andare sul palco ed intrattenere i clienti con qualche canzone, tutte le cameriere e camerieri devono farlo per questo si chiama Music Pub. 
E’ proprio grazie a questo lavoro poco retribuito che la mia vita ha preso una svolta ancora migliore. 
 

 

ANGOLO DELLE SCRITRICI 

Ok ce l abbiamo fatta!!! era da un mese che pensavamo a questa storia io e la mia amica e finalmente l abbiamo postata.
 Lo so,  è una storia strana! il personaggio della zia è veramente esistito se volete controllate su internet, solo che aimè è morta.
Comunque spero vivamente che vi piaccia ho scritto questa fanfiction con una mia amica e ci stiamo veramente impegnando per renderla la più bella possibile.
Beh se vi piace lasciate una commento ma lasciatelo anche se non vi piace o se vi va di essere gentili e di darci qualche consiglio a noi povere inesperte!! :D 
vabbe vi lascio e ci sentiamo tra pochi giorni per il nuovo capitolo ^-^
baci Team
RED!!!! 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** SURPRISE ***


CAPITOLO 1 "Surprise"




Sono passati tre anni dal mio arrivo a New York e ormai la mia vita ha iniziato a prendere una solita e tranquilla rutine. Sveglia alle 8:30/9; Corsi all’università; pranzo con le amiche dell’università; ultime due ore di corsi; torno a casa; e 4 giorni a settimana dopo un po’ di riposo vado a lavorare. 
 
La mattina per me è sempre il momento più tragico della giornata, aprire gli occhi penso sia la cosa più devastante che una persona possa fare, ma come ogni mattina sono costretta a farlo.
Esco dalla camera e vado in cucina dove vedo mia zia alle prese con i fornelli 
“buongiorno zia come va?” dico mentre soffoco uno sbadiglio
“bene bene oggi ti sei svegliata prima o sbaglio??” risponde zia con tono sorpreso.
Cavolo è vero sono ancora le 8 e io sono già sveglia e la voglia di dormire ha, stranamente, già abbandonato il mio corpo “si strano sarà il freddo invernale a darmi tutte queste forse” dico sentendomi improvvisamente piena di energie,
 lei ride e si siede accanto a me per fare colazione. 
 
New York d’inverno diventa incredibilmente fredda ma meravigliosa, tutto è coperto da uno strato di bianca e morbidissima neve.
 Mentre parliamo mi divoro le frittelle che mia zia aveva appena posato sul tavolo in cucina e vado di corsa in bagno a lavarmi.
 Mi piace, in questi giorni di freddo e di neve, andare a fare una passeggiata a Washington Square prima dell’università. Washington Square è una piazza non eccessivamente grande che si trova al centro del Greenwich Village, non molto lontana da casa mia e molto vicina all’università. D’estate spesso gli alunni della New York University of Drammatic Arts vengono qui a fare piccole scene teatrali, e l’atmosfera diventa meravigliosa. 
 
Finito di lavarmi mi precipito in camera a vestirmi do un bacio a mia zia ed esco. [http://www.polyvore.com/cgi/set?id=110045792&.locale=it ]. 
 
A quest’ ora Washington Square è piena di studenti come me che vanno verso le università o fanno colazione nei piccoli bar/breakfast che trovano aperti, a me piace semplicemente passeggiare con la morbida neve sotto le mie scarpe e la luce del sole filtrata dalle nuvole, lo trovo incredibilmente rilassante.
Sono le 10:30 e come previsto il cellulare inizia a squillare.
“pronto Sam dimmi” rispondo con totale tranquillità,
“dove sei sto con Mia fuori l università ad aspettarti muoviti!” risponde Sam irritata dalla mia troppa tranquillità,
“sto arrivando non preoccupatemi aspettatemi dentro e prendetemi un posto”.
Attacco il telefono senza dire una parola e velocizzo il passo. 
 
Sam è l unica delle mie amiche ad essere riuscita ad entrare come me alla NYU of low le altre o avevano preso strade diverse o non erano state ammesse ma comunque siamo rimaste molto amiche. Mia invece è una ragazza che io e Sam abbiamo conosciuto all’università, molto carina un po’ timida all’inizio ma ormai con noi è diventata molto più “sciolta” se si può definire cosi!.
Ero arrivata davanti all’università e mi mancavano pochi gradini per entrare; i gradini erano completamente ghiacciati e mentre facevo l’ultimo gradino ho veramente rischiato di cadere “dannazione succede ogni mattina” sussurro e mi guardo in torno per vedere se qualcuno si è accorto della mia quasi caduta per fortuna ero sola ed in ritardo quindi corro nell’aula dove vedo Mia e Sam ad aspettarmi. 
Il professore per fortuna è in ritardo quindi riesco a chiacchierare un po’ con le mie amiche:
“Margherita come fai ad arrivare sempre tardi non è possibile abiti a 5 minuti da qui” mi dice Sam mentre si sposta per farmi arrivare al mio posto, 
“è proprio questo che mi frega! penso di riuscire sempre ad essere in tempo perche abito a 5 minuti da qui ma se avevo C in matematica al liceo era proprio perche i calcoli specialmente quelli dei tempi non sono brava a farli”
 Sam ormai rassegnata ai miei ritardi ride, Mia invece mi sembra un po’ assente cosi le chiedo “hey Mia tutto bene?” lei si gira come se mi avesse appena visto e la mia voce l avesse spaventata “oh si solo sono scocciata! Non sono riuscita ad avere i biglietti per la premiere di domani di caching fire” lei è veramente un ossessa, io ho letto i libro in passato e mi è piaciuto molto il primo film ma non sono fan nemmeno la meta di quanto invece lo è Mia 
“vabbe Mia lo andremo a vedere dopodomani come tutte le persone normali che differenza potrà mai fare un giorno?” docp ma lei mi guarda come se avessi detto una pazzia “non è il giorno a fare la differenza ma le persone che vedi cioè ti immagini vedere caching fire con gli attori protagonisti a pochi metri da te e poi ti prego andare ad una prem..” la conversazione viene interrotta bruscamente all’arrivo del professor Monk  di diritto internazionale.
 
Dopo due ore di corso usciamo finalmente dall’aula, stremate e con le mani dolorante per le 7 pagine di appunti che abbiamo preso. Mi piaceva un mondo studiare tutte quelle cose ma ogni lezione era distruttiva per il mio cervello e la mia mano!.
Ci dirigiamo verso i porticati del cortile e mangiamo una cosa al volo chiacchierando.
“stasera che ne dite di andare a fare un giro magari cenetta noi tre?” propone Mia ma Sam subito ribatte
“nonono e NO so dove vuoi arrivare vuoi andare fuori l’hotel degli attori di Hunger Games! Non ci verro nemmeno morta!” scoppio a ridere all’idea di Sam che aspetta gli attori di Hunger Games al freddo fuori un Hotel, lei odia Hunger games, a me piacerebbe andare ma purtroppo non posso e le rispondo “pure per me è no Mia mi dispiace ma stasera ho il turno al Music pub e stacco alla mezza!” mia fa una smorfia dispiaciuta e continua a giocherellare con il cellulare. “non posso ancora credere che tu lavori li!” sbotta Sam con una risata “ vi fanno vestire in modo assurdo e poi insomma tu hai partecipato ad x factor..” l’interrompo subito “si Sam sono arrivata quinta non ho vinto, tutti i non-vincitori continuano una vita normale dopo il reality” “lo so ma tu sei davvero brava Mag” è cosi che mi chiama lei, lo detesto ma ormai ci ho preso l’abitudine, sapendo che a quel discorso con Sam portava sempre a discussioni inutili lascio cadere l argomento e addento il pranzo.
 
 Dopo un po’ di chiacchiere e un'altra ora e mezza di corsi  decido di tornare a casa, stamattina ho  promesso a zia che avrei fatto la spesa per lei. Arrivata fuori la porta di casa busso il campanello ma nessuno risponde continuo a bussare finché non noto un post-it fuori la porta “sono da Daniel a prendere un te vieni per prendere le chiavi. Baci Zia”.
 Daniel era un vicino di pianerottolo, aveva circa l’età di mia zia un uomo molto cordiale anche se da quando vivo qui ha già fatto 6 mesi di viaggi in giro per il mondo. Quando andò in africa portò anche un pensierino a me e mia zia!
 Mio zio (il fratello di mio padre) quando mi raccontava del suo viaggio a New York mi raccontava che Daniel era gay e che era pazzo di lui e che lui doveva sempre andare fuggendo, ma per il resto con me è sempre dolce e cordiale quindi ci vado con piacere.
 
Busso al campanello e Daniel mi apre la porta con un sorriso affettuoso, è un uomo molto distinto sempre in camicia anche quando non deve uscire di casa, mi fa segno di accomodarmi e mi offre una tazza di te che accetto volentieri. “Margherita-inizia mia zia- Daniel ci ha invitato a cena da lui stasera”
“grazie mille Daniel veramente ma io non posso!” 
“come non puoi-inizia Daniel- sono appena tornato dall’ India e volevo cucinarvi un piatto che mi hanno insegnato a fare! Dai!” 
 rido all idea di Daniel che cucina e continuo “immagino, solo che ho il turno serale al pub e non ce la farei in tempo”
 Daniel sembra aver capito e mi fa un sorriso comprensivo mentre mi versa il te fumante “ come sta andando l università?” ricomincia a parlare 
“ piuttosto bene ho già dato due esami questo trimestre e ho avuto due 30” dico orgogliosamente
“e mentre tu studi la zia Terry cosa fa?” chiede ridendo e cercando di fare un accento italo-americano (che io per quanto mi sforzi non riesco ad eliminare del tutto) 
“ io caro Daniel –risponde zia con l accento più americano che ha e con tono offeso- sto scrivendo un nuovo libro di cucina lo sapresti se non mancassi in continuazione alle mie feste” si, mia zia dava svariate feste durante le quali io cercavo di sparire, tutte vecchie signore che parlano dei suoi libri di cucina 
“Teresa, tesoro lo sai che io viaggio per approfondire la mia cultura della moda” Daniel infatti è uno stilista ha una sua piccola marca, niente di che, ma zia mi racconta che ai suoi tempi era uno dei migliori. 
Daniel e mia zia sono molto amici lo sono da quando lei è venuta a vivere a New York e tra loro c’è un amicizia molto stretta anche se non si vedono spesso a causa dei suoi viaggi. 
 
Mi ero straniata dalla loro conversazione e concentrata nel bere il caldo e buonissimo te quando zia Terry mi riporta alla realtà porgendomi una lista della spesa e dei soldi. Riprendo la mia giacca e la borsa saluto Daniel e mi avvio verso l alimentari più vicino. 
Fatta la spesa vado alla cassa e noto questa ragazza che mi fissa da un po’ incontro il suo sguardo un paio di volte prima che lei mi si avvicini e mi chieda “hey ma tu sei quella ragazza che andò ad x factor un paio di anni fa?” rimasi sorpresa nessuno si ricordava mai di me ed evidentemente pure la ragazza si deve essere accorta del mip stupore perche ridendo aggiunge “sono una totale fissata di XFactor e ho una memoria fotografica ti ho riconosciuta subito “ io le sorrido e annuendo dico “ah wau comunque si sono io, arrivai quinta” dissi sfoggiando un mio sorriso lei mi chiese una foto e se ne andò. Dopo aver pagato mi avvio verso casa sempre facendo attenzione a no cadere anche se mi risulta difficile sono una delle persone meno posate su questa terra. 
Arrivata a casa sana e salva mi preparo per andare al lavoro.
http://www.polyvore.com/cgi/set?id=110052408&.locale=it ]
 odio indossare questi vestiti! sono veramente ridicoli il vestitino preso in disparte è carino ma questo cappello è il tono eccentrico che rovinava tutto!
 
Arrivo in perfetto orario al pub poso la mia roba e inizio il mio lavoro. Fortunatamente i tavoli erano quasi tutti liberi eccetto una tenera coppietta in fondo alla sala, richiedono una canzone a Lauren, un'altra cameriera/cantante che lavora qui, lei inizia a cantare “ a thousand year” è davvero molto brava quando canta lascia le parole in sospeso nell’aria e per qualche secondo il tempo sembra fermarsi come ad aspettare soltanto la prossima parola che le uscirà dalla bocca ma la coppietta è troppo intenta a baciarsi per accorgersene.
 
Dopo un oretta il pub inizia a riempirsi ma non eccessivamente, arrivano due signore sulla quarantina e un gruppetto di amiche che però si ferma solo al bancone per bere qualcosa.
 Io sono su una sedia ad aspettare il prossimo tavolo o ordine quando Lauren si avvicina a me in preda all’ansia “Margherita mi devi aiutare, devo staccare prima e tornare a casa il mio fratellino ha la febbre alta e sta solo non posso lasciarlo li e prima che tu possa rifiutare ti prometto che ricambierò il favore!!!” continua a guardarmi con i suoi occhini verdi e le mani chiuse in preghiera,sono tentata di accettare in effetti in sala c’è poca gente e lei è sempre dolce con me quindi le sorrido e le dico “vai non preoccuparti copro io il tuo turno” lei mi abbraccia e scappa via ringraziandomi più del dovuto. Ora ho il doppio dei tavoli ma la meta sono vuoti quindi in effetti posso farcela ad arrivare a fine serata e forse anche con una bella mancia! Il tintinnio della porta che si apre mi distoglie dai miei pensieri, un gruppo di ragazzi circa 4-5  si siedono ad uno dei miei tavoli, o meglio di Lauren, e quando mi soffermo sui loro volti rimango totalmente sotto shock, conosco fin troppo bene quei visi.

 

 

ANGOLO DELLE SCRITRICI 

allora questo è il primo capitolo che so essere abbastanza inconcludente, ma sono tutte infromazioni che dovevo dare!! Nello scorso capitolo eravamo cosi prese dall'euforia da dimenticarci del tutto di presentarci :D quindi lo faremo adesso!
Siamo due ragazze entrambe di napoli abbiamo 16 e 17 anni frequentiamo e il liceo classico. Penso che possa bastare!
Come ovvio spero che vi piaccia e che non vi faccia schifo! ahah vogliamo anche ringraziare tutte le persone che hanno recensito il nostro prologo dandoci un sacco di consigli che hanno a mio parere migliorato l opera! spero che questo capitolo non vi abbia deluso :D ci vediamo presto per il secondo in cui come promesso la storia prendera una forma piu decisa!

un bacio a tutti Team
RED :)  

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Unforgettable moment ***


 

Capitolo 2 "Unforgettable moment"          




No non può essere vero, continuo a ripetermi questa frase da 5 minuti e ancora sotto shock mi avvicino al mio capo e gli chiedo incredula “Mike ma secondo te, no, quelli al tavolo.. sono gli attori di Hunger Games?” la mia voce diventa stranamente acuta verso la fine della domanda e Mike,sempre stato uomo pacato e di poche parole, si gira a guardarli con nonchalance e con la faccia, stranamente, leggermente sorpresa risponde tornando a guardarmi “ricordati di ringraziare il fratellino di Louren” si gira e continua le sue faccende. 
Ricordarmi di ringraziarlo? ma per favore penso che gli farò una statua a quel bambino!

sono ancora sotto shok quando mi accorgo che ormai gli attori sono seduti al tavolo da 5 minuti ed è ora di prnedere le loro ordinazioni.
Sto per andare a prendere le loro ordinazioni ma prima prendo il mio cellulare e lo infilo nella tasca del grembiule, non li lascerò andare via senza una foto!


Mentre mi avvicino li riesco ad identificare tutti, ci sono: Jennifer Lawrence , alias Katniss, Sam Claflin, ossia Finnik, Liam Hemsworth, Gale,  Elizabeth Banks, che interpretava la mitica Effie e Josh Hutcherson ,Peeta. Quanto può essere bello dal vivo Josh? anche se Sam e Liam non ci scherzano in quanto a bellezza ,però Josh è l unico che ho di faccia in questo momento e che posso ammirare in tutto il suo splendore.

Mantengo la calma e decido di non voler apparire come una pazza stupida fan quindi mi avvicino tranquillamente e gli dico “salve sono Maggy e sarò la vostra cameriera per stasera” ok tutto da copione fino a qui, ma poi inspiegabilmente aggiungo “ ma prima di prendere le vostre ordinazioni posso chiedervi un autografo o magari una foto?” loro ridono, e io mi accorgo di aver fatto la parte della pazza stupida fan che mi ero riproposta di non fare. Jennifer, che dal vivo è ancora più bella, ridacchiando si gira verso di me e mi risponde “solo se prometti uno sconto” “per il cast di uno dei miei film preferiti questo ed altro” dico cercando di riparare alla figuraccia di poco prima e prendendo il cellulare in mano per scattare la foto.
Sto per fare segno a Mike di avvicinarsi per scattare la foto ma prima che lo possa fare, abbasso lo sguardo e incontro gli occhi di Josh. penso che il mio cuore in quell istante abbia perso un battito, ma prima che io possa svenire Josh inizia a parlare a me proprio a me e dice “ma forse dovremmo essere noi a chiedere una foto a te non credi?” dice ridendo, le facce degli altri hanno un che di confuso e credo che anche la mia abbia la stessa espressione, infatti Josh accorgendosene aggiunge “ tu sei Maggy quella che partecipò ad x factori no? Arrivasti 5!” ok sto sconnettendo Josh Hutcherson ha visto x factor e a distanza di quasi due anni mi ha riconosciuto! Raccolgo tutte le mie forze e rispondo ridendo “ ah certo “ continuo a ridere “ ma nessuno si ricorda di me cioè sono arrivata 5” Josh accenna un sorriso e dice “io sono un patito di x factor, quell’anno non lavorai molto e mi vidi tutte le puntate, mi ricordo di te perchè tipo cantavi in italiano giusto?, ricordo che eri molto brava” gli altri continuavano a fissarmi cercando di ricordare “si sono proprio io, cantai in italiano alle audizioni e un altro paio di puntate” dico accennando una risata e un piccolo movimento della mano per nascondere il rossore dovuto al suo complimento.

Nel frattempo Mike si era avvicinato e si era presentato al cast dichiarandosi onorato di averli nel suo pub poi si avvicina e prendendo il mio cellualre dalla mano per farci una foto aggiungendo entusiasta  “questa l appenderemo nel locale!”. Si alzano tutti stringendosi per la foto mentre dentro di me c’è un uragano per quello che Josh Hutcherson mi aveva appena detto! 
 
Dopo la foto presi le loro ordinazioni e me ne andai tutta soddisfatta. Sparecchiai un paio di tavoli buttando ogni tanto l’occhio al loro tavolo, si divertivano, chiacchieravano e aspettavano i loro piatti, erano un gruppo di normalissimi amici. Normalissimi famosissimi bellissimi amici aggiungerei.
 
Faccio quasi cadere un piatto a terra mentre Mike mi porge il microfono e mi ricorda che è il mio turno per cantare, oggi devo coprire anche quello di Louren quindi avrei dovuto cantare due canzoni. 

Mentre mi tolgo il grembiule e poso il vassoio, Mike fa una breve presentazione sul palco come fa di solito io salgo sul palco e sussurro a jack, il pianista, il titolo della canzone “fai red roses for a blue lady” lui fa un cenno col capo cerca lo spartito e poco dopo lo poggia sul piano.

La musica inizia a prendere il possesso di me e inizio a cantare  [  http://www.youtube.com/watch?v=JvSlBn5u3TQ ].
Tra tutte le cose che faccio questa è quella che più mi rilassa, in più  questa è una delle mie canzoni preferite.
E’ cosi classica e mentre l’ascolti ti senti come cullata, non la cantavo da un sacco di tempo, esattamente da quando due anni fa mi eliminarono da x Factor, dopo allora smisi di cantarla, forse perchè ero convinta di non averla mai cantata bene in passato, ma forse le parole di Josh “eri molto brava” mi hanno dato fiducia, fatto sta che mi piace, mi piace quello che sta uscendo dalla mia bocca e sembra piacere anche ai clienti che alla fine della canzone fanno un piccolo applauso. 
 
Noto che Mike mi fa segno di cantare qualcos’ altro qualcosa di un po’ più movimentato “non farli addormentare Maggy” mi sussurra, allora faccio gesto a jack di andare e faccio partire la musica dalle casse sparse per la sala, una delle mie canzoni preferite, Tresure di Bruno Mars [ http://www.youtube.com/watch?v=Sds5SpNd1Mw ]. Tutti sembrano conoscerla e apprezzarla infatti vedo anche Sam in fondo canticchiare le parole e questo mi fa sorridere, abbasso leggermente lo sguardo e vedo anche Josh muovere la testa a tempo della musica mentre addenta il suo panino che qualcuno deve avergli portato mentre io ero sul palco. 
 
A tutti sembra piacere ma il mio tempo è finito quindi scendo dal palco mi rimetto il grembiule e porto il conto ad un tavolo. Lì mi fanno le congratulazioni per la mia voce, “specialmente nella prima canzone” dice la signora, non poteva dirmi cosa più bella. 
Dalla cucina mi passano dei piatti di patatine da portare al “tavolo Hunger Games”, così l ha chiamato il cuoco dopo avergli detto chi erano i clienti. Prendo il vassoio e mi avvio verso il tavolo. 
Posati i piatti tutti e 5 mi fanno i complimenti in particolare Jennifer dice “non solo sei bravissima a cantare ma mi stai anche portando del cibo, ti adoro!” questa sua affermazione fa esplodere tutti in una risata. L'ho sempre immaginata molto simpatica ed estroversa ma non pensavo fino a questo punto.
 
Dopo un paio d' ore di lavoro nel pub sono rimasti solo 3 tavoli: uno , il tavolo 7, è occupato da tre ragazze sulla trentina, tutte carine, il secondo è occupato da due signori in giacca e cravatta sui 40 anni, e il terzo, il numero 9, è il “tavolo hunger games”, loro hanno finito di mangiare da un po’ e stanno li al tavolo a chiacchierare.
 
 Non c’è per niente folla quindi la situazione è totalmente tranquilla, ormai si sono fatte le 11 e il locale si dovrebbe trasformare da music-pub a karaoke, di solito durante il fine dettimana a quest’ora c’è più gente e la situazione diventa abbastanza divertente, spesso cantano ragazzi e ragazze abbastanza brave e altrettanto spesso canta gente che fa totalmente morire dal ridere. 
 
Mentre sono dietro il bancone giocherellando con le chiavi della cassa Mike sale sul palco e annuncia l inizio del karaoke, i due signori in giacca e cravatta si guardano inorriditi e mi fanno subito cenno di portargli il conto, il divertimento a quanto pare non è cosa per tutti. Schizzo al tavolo e gli porgo lo scontrino dopo un minuti i signori sono già usciti dal locale e io vado a prendere i soldi che hanno lasciato sul tavolo, torno alla cassa e mi prendo la parte di mancia che mi spetta. 
 
Mentre sono seduta sul banco  due ragazze del tavolo 7 salgono sul palco e cantano una divertente versione di "we can’t stop", non posso trattenere le risate quando girandomi verso il tavolo 9 noto Jennifer prendere in giro Liam sulla sua ex ragazza Miley Cyrus, loro si accorgono di me e mi fanno cenno di avvicinarmi, prendo il conto e mi avvicino porgendoglielo, Sam ride e dici “come ci vuoi già cacciare? Ti vuoi realmente perdere Jennifer Lawrence cantare??” arrossisco pensando di aver appena fatto una figuraccia e rimetto il conto al suo posto e con totale gentilezza dico “cosa vuoi cantare? Devo impostare la canzone” vedo che scambia degli sguardi con Liam “oddio Liam stai tranquillo non canterò Wreaking Ball anche se con questo tagli di capelli sarebbe perfetto!” dice toccandosi il suo ciuffo biondo, poi si rigira verso di me e aggiunge  “non lo so ancora” dice con una faccia pensierosa poi allunga una mano a pochi centimetri dalla faccia di Josh e scuotendola dice “Josh! Sveglia! Dimmi una canzone che posso cantare!!” Josh sembra essersi appena svegliato da un sogno e dopo un paio di secondi dice “tu cantare?? Perche mai vuoi fare del male a tutti quanti!?” scoppia in una risata e con lui anche i loro amici, Jennifer guarda Josh malissimo e riprende a pensare. 
 
Io mi stavo allontanando quando Josh mi chiama “ hey perche non canti qualche cosa tu mentre Beyonce pensa a cosa cantare?” dice mentre indica Jennifer che gli fa una linguaccia, io rido e rispondo “ mi piacerebbe ma il mio turno sul palco è finito ora sono di nuovo una cameriera” indico il grembiule nero che indosso sopra il vestito. Josh si guarda in torno e mi risponde “e a chi devi servire siamo rimasti solo noi?” mi giro e mi accorgo che anche le ragazze del tavolo 7 se ne sono andate allora faccio un sorriso e vado verso il palco. Scorro le canzoni della playlist e trovo True Love di P!nk  faccio partire la musica [ http://www.youtube.com/watch?v=zsmUOdmm02A  ] e io inizio a cantare.
 Mentre canto tra una risata ed un'altra faccio salire Jennifer con me e insieme cantiamo la canzone. Devo dire che me l aspettavo molto peggio, anzi non era affatto male!!!
Finita la canzone anche loro decidono di tornare a casa, tra una chiacchiera e un'altra si era fatta mezza notte, e come già sapevo e come anche loro avevano specificato andandosene domani avrebbero avuto una premiere. Dopo che se ne furono andati sparecchiai e ripulii anche il loro tavolo aspettando l orario di chiusura. 
Aspetto Mike che chiude il locale mentre chiacchieriamo e mi faccio dare uno strappo fino a casa, New York alla mezza non era tanto la mia passione. 
 
Arrivata a casa apro il piu delicatamente possibile la porta e mi fiondo nel mio amato letto e ripenso a cosa mi era appena successo avevo incontrato le mie star preferite tutte insieme! E pensando a questo i miei occhi s’iniziano a chiudere. Che serata memorabile…
 

 

ANGOLO DELLE SCRITTRICI 
allora ecco a voi il secondo capitolo! prima di tutto vorrei dire che io ho scelto una versione della canzone di "Red Roses For a Blue Lady" di Wayne Newton ma ne esitono un sacco di altre interpretazioni e la scelta tocca a voi! ;D cosa pensate del capitolo?? c'è una parte che vi è piaciuta di piu o magari una che vi è piaciuta di meno?? fatecelo sapere nelle recensioni mi raccomanto! :D

in piu volevo dirvi che abbiamo creato un account twitter ----->https://twitter.com/InArteRed

dove potrete chiederci qualunque cose, e no faremo ogni tanto qualche spoiler :D (potete anche tweettarci per una semplice chiacchierata non riufiutiamo!)

Come sempre speriamo con tutto il cuore che vi piacce e vi chiediamo di lasciare una recensione :) e di segnalarci qualora troviate un qualche errore di battitura o cose simili :D 
non so piu cosa scrivere sono solo in ansia ... 
quindi concluderò qui ... Baci Team
RED <3 

P.S.
nel prossimo capitolo ho deciso che faro una descrizione fisica di Margherita cosa che avevo deciso di non fare nei primi capitoli. spero non vi deluderà ! 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Cinguettio ***




CAPITOLO 3 “Cinguettio”


 
 
E’ da circa mezz’ora che sono stesa nel letto cercando le forze per aprire gli occhi e vedere che ore sono finché il trillo del telefono mi costringe a farlo.
Prendo il cellulare e leggo il nome sullo schermo ”Lona” decido di rispondere
“pronto Lona”
“Maggy!! Ti ho svegliata?” risponde Lona con una tonalità di voce troppo alta per le mie orecchie,
“si cioè no in realtà ero sveglia, ma che ora è?” in tutto questo non avevo ancora scoperto l’orario,
“è mezzo giorno cara! All’una abbiamo appuntamento io te, Sam, Jennie e Mia per pranzare insieme, te ne sei dimenticata??” cavolo me ne ero completamente dimenticata!
“ehm nono ricordami solo dove!” La ragazza dall’altro lato della cornetta ride e mi risponde “ dai Maggy tra mezz’ora sono da te, tu almeno alzati dal letto!” scoppio in una goffa risata e riattacco il telefono mentre schizzo verso la cucina.
 
Mia zia mi ha lasciato un foglietto come suo solito “Sono andata a fare la spesa portati le chiavi” poso il post-it e faccio colazione.
 
Mentre mangio mi accorgo di non avere ancora detto a nessuno dell’incredibile incontro di ieri sera.
Oggi le ragazze impazziranno, soprattutto Mia!
Mi viene da ridere solo ad immaginare la sua reazione. Non so se inizierà ad urlare e offendermi perche non l’ho chiamata o semplicemente sarà cosi sconvolta da non dire una parola.
 
Finita colazione, poso la ciotola nel lavello e mi dirigo verso il bagno quando sento il campanello e mi ricordo che Lona stava venendo qui.
Corro verso la porta e sento Lona urlarmi da fuori “Maggy su muoviti faremo tardiii” apro la porta senza dire una parola e prendendola per mano schizziamo nella mia camera.
 
La brunetta si siete sul letto e mi fissa, cosi la inizio a fissare anche io e dico “ se veramente non vuoi fare tardi allora meglio che tu ti dia una mossa! Io vado in bagno e tu mi scegli i vestiti??” ormai era da rutine, ogni volta che veniva da me mi sceglieva i vestiti, indubbiamente lei aveva molto più gusto nel vestire di me come di chiunque altro io conoscessi.
Così senza nemmeno ascoltare la risposta mi dirigo verso il bagno sentendola ridacchiare.
 
Dopo essermi lavata mi fermo davanti allo specchio per osservare il mio viso. Non era male, cioè sono consapevole di non essere brutta, niente di eccezionale, ma non brutta. Ho occhi color nocciola, capelli leggermente ondulati. Non potevo certo lamentarmi ma non ero neanche questa grande bellezza.
 
Uscita dal bagno torno in camera e oltre a trovare tutto il letto fatto trovo anche i miei vestiti sistemati sul letto. “ti ho mai detto che amo quando metti apposto camera mia” dico guardando la mia amica mentre sistemava degli oggetti sulla mia scrivania un tempo disordinata, lei ride e risponde “non so come tu faccia a vivere in questo caos! E Non so come ho fatto a trovare l armadio! Giuro.” Apre le braccia indicando tutto lo spazio dove prima regnava il disordine “ se tu che non trovi le cose! io nel mio caos mi ci trovo benissimo” dico con tono offeso sedendomi a gambe incrociate sul letto, di tutta risposta mi tira una cuscinata sulla faccia e scoppiamo entrambe a ridere.
 
Mi infilo alla svelta i vestiti che Lona aveva scelto per me  
[http://www.polyvore.com/lunch_with_friends/set?id=110841034].
 
“sai non ti ho raccontato un avvenimento incredibile di ieri sera …” butto li come niente fosse, lei mi guarda incuriosita e risponde “ossia?” non mi va di spiegarglielo ora che siamo pure in ritardo cosi le rispondo “te lo spiegherò con tutte le altre” lei fa per obbiettare poi cambia idea quando sente il cellulare squillare
“pronto” sento la voce di Jennie dall’altra parte del telefono.
“si lo so Jennie arriviamo tra 5 minuti siamo li iniziate a sedervi.. ok… baci ciao a tra poco” chiude il telefono e guardandomi mi dice “ dobbiamo muoverci sono gia li!” mi lancia la borsa e si infila il capotto.
 
Durante il tragitto Lona cerca di saperne di più riguarda lo “straordinario avvenimento” ma io riesco a mantenere la bocca chiusa anche se avrei voglia di urlarle –cavolo Lona ho conosciuto il cast di hunger games ho fatto una foto con loro e ho scoperto che Josh sa chi sonooooooooooo- ma riesco ad astenermi e mantenere il silenzio.
 
Arrivate fuori il ristorante vediamo dalla vetrina le ragazze sedute al tavolo che ci fanno cenno di entrare.
Appena sedute viene una cameriera a chiederci le ordinazioni e subito dopo decido di raccontarle “lo straordinario avvenimento” l’abbiamo ormai battezzato cosi.
Quindi quando Lona per l’ennesi volta mi chiede quale sia l’avvenimento io le rispondo “allora prima di tutto dovete giurarmi di non interrompermi o urlare durante la mia esposizione” loro si guardano e insieme fanno un gesto di assenso poi Mia interviene “insomma Maggy vuoi dircelo o no!? Ormai siamo quasi al dolce!!” “sisi calma!” dico accennando un gesto verso Mia. Inizio a spiegare tutti gli avvenimenti e tra facce sconvolte e domande del genere “scherzi?” o affermazioni del tipo “O mio dio” concludo la storia.
 
La mie ipotesi di reazioni di Mia erano sbagliate.. questa infatti mi ha pregata a tutti i costi di presentarle tutto il cast come se io ormai fossi in totale confidenza con loro mentre Sam continua a guarda incredula la foto cercando segni dell’intervento di photoshop.
 
Mentre parliamo decido allora di postare la foto fatta ieri con il cast su Twitter (che tra l'altro per me è una vera fissazione più di facebook oppure instagram) allora tutte insieme pensiamo a cosa scrivere finche Jessie non ha un lampo di genio! “scusa perche non scrivi semplicemente –strani incontri- cosi molto easy e li taggi come farebbe sia un amica che una fan!”
“o mio dio Jessie sei un genio! Mi piace ok scrivo cosi”
Prendo l’Iphone e scrivo il tweet orgogliosa della frase trovata.
 
Poco dopo inizio ad avere qualche retweet e qualcuno ha perfino messo il tweet tra i preferiti.
 
Tornata a casa inizio a studiare e il tempo passa veloce tanto che solo alle 5 mi accorgo di avere delle notifiche sul cellulare.
Due notifiche entrambe di twitter.
“ @SamClaflin ha aggiunto ai preferiti il tuo tweet”. Per poco non svenivo Sam Claflin che aggiunge un mio tweet tra i preferiti inconcepibilmente assurdo ma assurdamente reale!
Scorro ancora tra le notifiche finché totale shock, prendo il telefono di casa e compongo il primo numero che mi veniva in mente “pronto” la voce di Lona assonata mi fa capire che stava dormendo ma non me ne importa perche ho una notizia troppo sconvolgente da darle “Lona sono io! Non puoi capire!!”
“maggy ciao dimmi” risponde sbadigliando “mi sta seguendo Lona! LUI MI STA SEGUENDO SU TWEETTER!”
“ma di chi parli? Maggy mi sono appena svegliata per favore spiegati”
“Lona Josh Hurcherson mi sta seguendo su Twitter!”
sento un urlo provenire dall’altra parte del telefono “ no non ci credo! Manda lo screenshot sul gruppo con le altre! Pensa Mia come impazzirà!!” iniziamo a ridere come due mongoloidi finché non decidiamo di interrompere la telefonata e di raccontare la novità sul gruppo di whatsapp alle altre.
 
Dopo avere inviato lo screeshot alle ragazze i commenti sono stati vari:
“non ci posso credere!!!” JENNIE
“hahahahaha dovevate sentire la mia reazione” LONA
“da quando sei diventata cosi brava ad usare photoshop???”SAM
“ti prego smettila.. sei mia amica non voglio odiarti!!”MIA

Scoppio a ridere leggendo i commenti delle mie amiche continuiamo a parlare di Josh per almeno un ora finché non decidiamo tutte di tornare a studiare.
 
 
Mi risiedo davanti alla scrivania e riprendo a leggere il mattone di diritto internazionale ma proprio non riesco a concentrarmi cosi prendo il cellulare e chiamo Mia.
Dopo un paio di squilli risponde “ hey Maggy” la sua voce è sempre dolce e gentile.
“hey Mia che fai?” spero vivamente che non mi rispondi che sta studiando … “niente di niente fisso il libro che dovremmo studiare” iniziamo a ridere all’unisono “vabbe allora se ti va ci vediamo vuoi venire un po’ qui?” sento un attimo di esitazione nella sua voce prima di rispondere “ si, solo perche voglio saperne di più sulla storia di Josh!” iniziamo di nuovo a ridacchiare finche attaccando il telefono mi dice “tra 15 minuti sono da te!”.
 
 
Dopo esattamente 15 minuti la mia amica è già stesa sulla poltrona di camera mia.
“non ci posso ancora credere che l’hai incontrato..” inizia Mia
“ma dai! Ti ho fatto vedere la foto ti ho fatto vedere il follower che altre prove vuoi??” chiedo ridendo
“non lo so! Portamelo qui e magari ci crederò!”mi risponde facendo spallucce.
 
Passiamo quasi un intera ora in camera mia a parlare di Josh e Hunger Games come due fanatiche e mangiando i muffin che zia ci aveva preparato,
“come fai a non essere obesa con una zia cosi?” inizia Mia con la bocca piena di Muffin, rido quasi con le lacrime agli occhi mentre le rispondo “chi ha detto che io non lo sia??”
“ma per favore Maggy sei magra! Sei bella! L unico tuo difetto è che sei –si interrompe avvicinandosi a me- tremendamente bassa!” conclude posando la sua mano sulla mia testa. “non sono tremendamente bassa! Sono alta un metro e 58!” lei dire “ecco un altro motivo per cui potresti diventare la nuova ragazza di Josh Hutcherson!-scoppia a ridere- siete entrambi tremendamente bassi” rido mentre cerco di spingerla e farla cadere dal mio letto.
“comunque non diventerei mai la ragazza di Josh Hutcherson, per pochi e semplici motivi” dico tornando quasi seria la mia amica poggia la schiena al muro adiacente al letto e dice “ok sentiamoli”
“allora prima di tutto solo perche sa che esisto non vuol dire che gli possa mai piacere! Secondo andiamo le hai viste le sue ex ragazze?? Erano perfette! E terzo non so se mi piacerebbe sul serio essere la ragazza di un attore famoso!”
Mia trattiene una risata e risponde “ ma per favore! –inizia a ridere- ma se tu due settimane fa mi dicevi che vorresti essere una modella bionda solo per avere la possibilità di stare con Leonardo di Caprio” le lancio un cuscino e rispondo “è diverso lui è Leonardo!” dico enfatizzando il nome dell’attore.
 
La sera prosegue cosi tra risate, muffin e film a ripetizione.
 
Verso le 11:30 Mia decide di tornare a casa e io vado a dormire visto che domani farò il turno di mattina al Music Pub.
 
Sono stesa nel letto da quasi un ora e non riesco a prendermi sonno come se qualcosa o qualcuno tenesse occupata la mia mente contro la mia volotnà… Mia mi ha forse fatto un po’ montare la testa…

 

SPAZIO AUTRICI

allora ecco il terzo capitolo scusate il ritardo ma sono stata male e non mi sono proprio avvicinata al computer!
comunque come sempre spero non vi abbia deluso!
ho cercato di assecondare tutti i consigli che mi avete dato! 
in piu volevo farvi notare la novità! IL BANNER che mi è stato gentilmente donato da @njallschips
la potete trovare su Twitter!
comunque ho deciso che Lily collins interpreterà la nostra amata Margherita poi magari piu in la vi svelerò anche chi interpreta le sue amiche :D 

detto cio vi saluto e come sempre vi chiedo di commentare in tanti!!! <3 <3 

baci Team
RED

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** SPRING BREAK ***




Capitolo 4 "Spring Break"


 

 

4 mesi dopo.

 

 

Correvo per la casa raccogliendo le ultime cose e buttandole nella valigia.

Le ragazze mi stavano aspettando fuori al condominio.

Finalmente era primavera e come ogni anno c'era un breve Break che di solito io utilizzavo per tornare in Italia ma quest'anno avevo programmi molto più allettanti, noi ragazze avevamo organizzano una settimana e mezzo a Los Angeles con casa e macchina pronte ad aspettarci all’aeroporto LAX  non potevo essere più emozionata.

 

Salutai mia zia abbracciandola forte e promettendole che l’avrei chiamata ogni giorno e schizzai via di casa. Amavo quella sensazione di liberà e spensieratezza che si prova prima di partire per un viaggio.

 

 

Uscii dal condominio e salutai le ragazze con un grande sorriso, mettemmo la valigia nel portabagagli e saltai in macchina.

 

Sam, come previsto, iniziò subito a criticare "inutile dire, Maggy, che sei in ritardo!"

"cosa c'è!? mi avete detto di non scordare niente per non farlo ho fatto tardi!" dico ridendo.

Era il nostro primo vero viaggio insieme senza genitori e l emozione era palpabile nell’aria.

 

Mentre eravamo in macchina, con la musica e i finestrini abbassati facemmo una lista mentale di quello che dovevamo prendere.

"Sam hai portato le tue casse per l iphone??" inizia Jennie 

"si stanno nel bagaglio. Lona il phone?"

"preso!!Maggy tu hai portato la piastra?”

la piastra… me ne ero completamente dimenticata “ehm.. veramente  io l’avrei dimenticata..” dico esitando “ma insomma andiamo a Los Angeles, sole mare divertimento che ce ne frega di una stupida piastra no?” dico cercando di giustificarmi, sento gli occhi delle ragazze su di me per qualche secondo poi Mia parla “non vi preoccupate l ho portata io.. non mi sarei mai fidata di questa qui” finisce poi indicando me

“grazie!” rispondo con tono offeso suscitando le risate delle ragazze 

“ora che siamo sicure di aver preso tutto possiamo dirlo”inizia Jennie alla guida dell’auto.

"LA stiamo arrivando!!" non vedevo l’ora di iniziare questa vacanza.

 

Durante il tragitto rimanente ci scattiamo un paio di foto una di quelle la postai Su Twitter  scrivendo "LA stiamo arrivando" non vedevo l ora di arrivare di respirare quel aria di andare a Venice beach di fare tutte quelle cose che ho sempre sognato di fare a Los Angeles!

 

 

Il viaggio in aereo  fù stato piuttosto estenuante le sei ore più noiose della mia vita seduta tra un bambino che piangeva e una donna che per tutte e sei ore scriveva al computer facendo quel maledettissimo rumore coi tasti.. quando sono scesa dall’aereo ho veramente baciato terra.

 

All'uscita del terminal una donna sulla cinquantina vestita in modo un po’ hippy ci aspettava con un cartello con su scritti i nostri nomi in una scrittura incomprensibile come lo erano le indicazioni che ci aveva dato per raggiungere la casa che avevamo affittato, per fortuna gli Iphone hanno il gps …

 

 

Durante il tragitto in macchina alzammo il volume della musica al massimo e ci dirigemmo verso la villetta che avevamo prenotato. 

 

Durante il tragitto osservai la gran quantità di bar e locali che c’erano, uno in particolare attirò la mia attenzione non so forse per l insegna .. si chiama "the stone" e l’insegna era come fatta in pietra anzi no lo era proprio, cercai di memorizzarmi mentalmente l’indirizzo per poi tornarci in uno di quei giorni.

 

Arrivati in casa rimanemmo tutte piacevolmente sorprese.. Ci aspettavamo una casetta con qualche camera un bagno una cucina e un salottino invece ci troviamo d’avanti una villa gigantesca con piscina. In un primo momento rimaniamo perplesse e chiamiamo l’agenzia la quale ci disse che a causa di un problema idraulico nella precedente casa la proprietaria ci aveva dato questa di cui il costo era ovviamente maggiore ma noi non avremmo dovuto sborsare un centesimo di più .. non vi sto a descrivere la nostra reazione.

 

Le camere erano luminose e spaziose e tutto era perfettamente arredato, la cosa mi soprendeva visto lo stile di vita della propietaria.Io condividevola camera  con Lona e la cosa non mi dispiaceva visto che lei è una tipa tremendamente ordinata tanto da mettere anche la mia roba in ordine, lei è la classica ragazza perfetta occhi chiari capelli neri magra alta sempre ben vestita e ordinata..un po’ la invidiavo per queste caratteristiche.

 

eravamo tutte riunite intorno all'isola che si trovava nella cucina e pensavamo a cosa fare

"dai usciamo ho visto un infinità di bar qui in giro!” inizia Sam

"è vero ne ho visto uno fortissimo ad un isolato da qui!" continuo Jennie

"piano ragazze siamo appena arrivate abbiamo affrontato un viaggio di sei ore che ne dite se ci riposiamo un po?" iniziai io sapendo che Lona e Mia mi avrebbero di certo appoggiata e così fu. 

“siete veramente monotone ma per stavolta ve la dò vinta! solo perché avete una scusa oggettivamente giusta” Ci risponde Sam.

Sam è stata sempre la più mondana tra noi 5 mondana e sportiva penso che questi siano i due aggettivi per descriverla meglio, esattamente il mio opposto visto che io non sono ne una persona mondana ne sportiva..

tornando in camera  mi ricordai di non aver ancora riacceso il cellulare quindi entrai in camera e lo accesi e come prima cosa chiamai mia zia per farle sapere che ero viva. Passai circa 5 minuti al telefono con mia zia per descriverle la casa, ancora non potevamo credere alla fortuna che avevamo avuto. Chiusa la telefonata ritornai nel salone e mi gettai sul divano di fianco a Mia.

 

"siete veramente delle penose" inizia Sam entrando in salone e vedendoci tutte stravaccate sui divani,

Mia le fece il verso dietro e rispose, nel frattempo io mi ero estraniata dalla conversazione mentre entravo su twitter dal mio cellulare.

 

Appena entrata rimasi paralizzata ancora una volta dopo tanto tempo "@jhutch1992 ha aggiunto ai preferiti il tuo tweet" ero sconvolta ma evitai di farlo notare alle ragazze che avrebbero iniziato subito a prendermi in giro con frasi senza senso quindi cercai di mantenere un espressione tranquilla mente sentivo Sam e Mia discutere. Subito dopo cliccai sul profilo di Josh e lessi il suo ultimo tweet era di pochi minuti prima, era una foto di lui con degli amici, nessuno di conosciuto, si trovavano in un bar mi venne spontaneo leggere il luogo della registrazione "the stone" il nome mi suonava fin troppo familiare, l avevo già sentito .. ci vollero pochi secondo per realizzare, era il bar che avevo visto poco prima che si trovava ad un isolato da qui..

rimasi ferma impassibile davanti al cellulare, totalmente straniata dal mondo per un tempo indeterminato finchè Sam notando quanto mi fossi irrigidita mi chiese "hey Maggy tutto bene?"  con aria perplessa. Cosa mi prendeva? perché ero entrata in quello stato di trans? le parole mi uscirono senza freni dalla bocca "si.." dissi con voce  anche io perplessa" che ne dite di uscire un po? magari un bar ne ho visto uno bello qui vicino" dico improvvisamente interessata dal mondo esterno che fino a pochi minuti fa guardavo con aria diffidente.

 

Sam e Mia mi guardarono sorprese ma poi Jennie ruppe il giaccio " ok ci sto andiamo " disse alzandosi di scatto dalla poltrona.

 

In pochi minuti ci trovavamo fuori al bar "the stone" è assurdo quello che stavo facendo penso tra me e me. Sono una stalker o cosa? Sto seguendo una star!? Perché? Solo perché ha ciccato su una cavolo di stellina? Sono forse matta? Continuavo a farmi mille domande senza accorgermi che ormai eravamo sedute ad un tavolino.

 

"cosa prendete?" chiede la cameriera 

Jennie guarda tutte sorridendo "5 birre " dice sicura. 

mentre aspettiamo le birre cercavo con lo sguardo Josh.. finché eccolo in un angolo ad un tavolino con due amici a bere birra.. “che dovrei fare adesso? Insomma a mala pena ci conosciamo sono stata una stupida a venire qui!Non posso certo alzarmi andare da lui e dirgli <>

Sono veramente così disperata? No Maggy non lo sei!”  Mi ripetevo tra me e me. Dovevo trovare una soluzione per mettere più distanza possibile tra me e quel bar così dico “ragazze io non mi sento un granché penso che tornerò a casa" dico alzandomi, non potevo rimanere li; " no ma come Maggy dai!" dice subito Lona; sorrisi al suo tentativo "ci vediamo tra pochissimo a casa" dico girandomi senza accorgermi della cameriera che stava posando le nostre birre al tavolo.. una spallata nulla di più, e in un secondo avevo tutte le gambe e il petto bagnati di birra.

 

“mi dispiace mi scusi” dice la cameriera con voce esitante mentre mi sentivo tutti gli occhi del bar puntati addosso, “non preoccuparti è stata colpa mia dov’è il bagno?” dico cercando di coprirmi la faccia non volevo che Josh mi vedesse proprio ora

“infondo a destra” dice la cameriera mentre afferravo Mia per un braccio e la trascinai con me.

 

Una volta dentro decisi di dover raccontare tutto a Mia sapendo che lei mi avrebbe di certo capita, era forse la più simile a me li in mezzo.

“Mia … non sono voluta venire qui perché mi andava di bere una birra” le dico mentre mi passava dei fazzoletti umidi

“e per cosa??” mi chiede con sguardo perplesso

“ prima mentre tu e Sam parlavate sono entrata su twitter Josh ha messo dinuovo tra i preferiti un mio tweet quello della nostra foto e cliccando sul suo profilo ho visto che stava qui con degli amici così…”

Mia continua a fissarmi per poi sbottare “perché non me l hai detto!?” dice con un piccolo urlo “Josh Hutherson è qui e tu non me l hai detto?? sembro una barbona!” scoppiai a ridere lo sapevo che lei avrebbe capito “sei splendida Mia “ dissi arronzandola “ ora pero aiutami! cosa devo fare l’ho visto è qui dentro” dico guardandola mentre buttavo dei fazzoletti nel cestino “ prima di tutto asciugare quella macchia e secondo avvicinarti a lui e salutarlo!” 

“Mia ma sei matta?? non posso andare da lui così! all’improvviso magari non si ricorda neanche chi sono!”

“ma perfavore ti ricordo che è stato lui a riconoscerti al Music Pub!” 

“non vuol dire nulla”dico alzando le braccia

“si ok ma quel è il suo tavolo” dice guardandosi allo specchio

“appena uscite dal bagno il primo sulla destra” dico soprappensiero 

“beh è perfetto tu esci dal bagno e te lo trovi praticamente d’avanti sarebbe impossibile non vederlo quindi non sembreresti una stalker!” dice entusiasta

“ti ripeto che io non mi ci avvicino comunque ora andiamo “ dico dirigendomi verso la porta “o ci daranno per disperse”

 “OKOK” mi risponde seguendomi.

 

uscii dal bagno a testa bassa sperando che Josh non mi vedesse, vista la figuraccia che avevo fatto poco prima.

 

“hey” sento una voce familiare quella che per anni ho sentito dalle casse del mio computer e solo una volta dal vivo, alzai lo sguardo e lo vedi lì con quel suo sorrisetto porgendomi un tovagliolo “penso ti serva” dice ancora sorridendo “hey “ sorrisi mentre alzavo lo sguardo afferrando il fazzoletto “molto gentile ma ho già fatto “ dico indicando il mio pantaloncino che ormai era asciutto “ah bene” dice per poi riportare gli occhi dal pantaloncino dinuovo su di me, “già”rispondo portandomi una mano dietro la nuca e cercando di reggere il suo sguardo aspettando che lui dica qualcosa fin quando finalmente iniziò a parlare “di un po che ci fai a Los Angeles??” dice sorridendo di nuovo “sono qui con delle amiche passeremo qui il break di primavera “ risposo mentre mi giro per cercare Mia che era ancora dietro di me “lei è Mia “ dico prendendola per un braccio “piacere “ dice quasi con voce tremante, vedo Josh sorriderle “piacere sono Josh, immagino tu sia una delle amiche di Maggy” chiede conservando ancora quel suo dannatissimo sorriso “ si sono una di loro “ risponde Mia ora leggermente più rilassata per poi girasi verso di me “ vabbe Maggy io torno dalle altre” dice allontanandosi la guardo come poteva abbandonarmi adesso…proprio nel momento in cui più avevo bisogno di lei “aspe..” dico prima che Josh M’interrompesse “ allora cosa bevi?” mi chiese indicando il bancone del bar dove c’erano o due sgabelli vuoti, sorrisi “visto che la mia mi è finita addosso una birra” dissi ridendo e sedendomi, “due birre perfavore” dice Josh rivolto al barista “ allora come sono andati questi mesi??” mi chiede riportando l’attenzione su di me, alzai le spalle non era successo veramente nulla avevo fatto qualche esame niente di che “nulla di che solita vita universitaria “ risi “ tu? “ chiesi curiosa, chi sa com‘è la vita di uno come lui..” dopo New York abbiamo girato vari paesi per le première e poi un po’ di meritato riposo “ disse sorridendo e portandosi una mano dietro al collo “beh nulla di che avrai solo girato più di venti paesi!” risposi ridendo e imitando la sua tonalità voce, non so su quali basi mi stessi prendendo tutta quella confidenza con Josh insomma ci siamo visti mezza volta.. ma a lui non sembrava interessare anzi scoppiò a ridere con me, è ancora più bello quando ride. Parlammo per altri 5 minuti del più e del meno fino a quando gli amici di Josh non gli fecero segno che se ne stavano andando per un momento pensai che mi avrebbe detto “ok Maggy è stato un piacere vederti ci rivediamo mai più, addio” invece quello che mi disse mi sorprese parecchio “ senti io ora vado però se mi dai il tuo numero ci teniamo in contatto “ disse sorridendomi e alzandosi “certo” dissi prendendo un tovagliolo e una penna da un barista e segnando il mio numero “eccolo “annunciai porgendoglielo e sorridendo “ allora ci sentiamo ciao Maggy “ sorrise eduscì dal bar.. 

Inutile dire che dopo esattamente tre secondi erano tutte intorno a me a fare mille domande alle quali nemmeno io sapevo rispondere. 

 

 

Nel tragitto verso casa le ragazze mi continuano a chiedere di cosa abbiamo parlato perché ridevamo se lui ha detto qualcosa in particolare e altre domande assurde tipo .. “ che odore aveva”.

 

Quandofummo a casa ormai sono già le 8 di sera così decidemmo di prendere del cibo d’asporto e mangiarlo a casa.. la vacanza era appena iniziata e stava andando tutto alla grande.

 

La mattina mi svegliai col sorriso stampato sulla faccia e una gran voglia di uscire e sorridere al mondo. Quando arrivai in cucina ci trovai ovviamente, vista l’ora, solo Sam che frugava nelle dispense della cucina.

“buongiorno” dissi con voce un po’ assonnata 

“buongiorno raggio di sole!” mi rispose Sam nel modo più allegro che possa immaginare

“ti informO da subito che non c’è niente da mangiare se non gli avanzi di ieri sera” disse stavolta con aria afflitta 

“bene! allora ? come si fa?” chiesu sedendomi sul bancone

“si fa che ti vesti e andiamo a prendere la colazione per tutte e dopo insieme alle altre andiamo a fare la spesa” disse sorridendo

“dovrei uscire senza colazione quindi!? sai che senza cibo non mi attivo” dissi con voce scocciata 

“lo so ma non c’è scelta quindi forza!sususu” disse prendendomi per un braccio e spingendomi su per le scale verso il bagno

 

mi lavai con molta calma e entrai nella camera cercando di non svegliare Lona, presi dei vestiti e torno nel bagno per mettermeli.

   [ http://www.polyvore.com/hollywood/set?id=117941920 ]

 

dopo essermi preparata scensi in salone dove Sam mi aspettava e insieme andammo ad un bar vicino casa

“ci credi che Siamo a Las Angeles Mag!?” mi disse mentre uscivamo

“ti odio quando mi chiami Mag!” risi dandole una spinta

“okok Margherita!” mi rispose Sam, tra le ragazze lei forse è l’unica che riesce a dire il mio vero nome con un accento poco Americano .. sembra quasi sentir parlare italiano quando mi chiama così e la cosa non mi dispiaceva anzi forse un po mi mancava.. a quell’ora gli anni passati mi trovavo nel mio vecchio letto nella mia vecchia camera nella mia vecchia città con la mia vera famiglia…

 

Arrivate al bar prendemmo tutto quello che ci serviva tra Bagel, ciambelle e qualcosa da bere e tornammo a casa 

“insomma Maggy.. Josh Hutcherson..” dice ridendo mentre eravamo nel vialetto di casa 

“la smetti!?” dissi ridendo “ieri nn è successo nulla”

“però ti ha chiesto il numero!”

“si ma non mi ha scritto nemmeno qualcosa quindi” dissi mostrandole il telefono

“non vuol dire nulla” disse aprendo la porta di casa e alzando le spalle 

stavo per rispondere ma appena entrate Jennie, Mia e Lona ci saltarono addosso o meglio saltarono addosso alla colazione..

Mangiammo tutte insieme parlando di cosa avremmo dovuto fare durante la giornata.

“prima di tutto dobbiamo fare la spesa!” inizia Sam “quindi creiamo una cassa comune per pagare il cibo!” 

accettammo tutte la proposta poi decisi di proporre qualcosa “ che ne dite se oggi pomeriggio andiamo a WALK OF FAME! “ dissi già emozionata

“ci sto!” mi rispose subito Mia 

“ok e stasera ??” continuò Jennie

“boh poi si vedrà! è il break di primavera troveremo qualcosa da fare!” 

rispose Lona ridendo 

“okok.. propongo un brindisi “ disse Sam alzando la tazza di caffè 

“al break di primavera!!” 

“al break di primavera” rispondemmo insieme alzando le tazze

“e alla migliore vacanza di sempre “ continuai io.

 

Passammo la giornata a girare la città e tornammo a casa giusto per poterci cambiare per la sera. Al supermercato sentimmo dei ragazzi parlare di un Falò in spiaggia e ciavevano dato un po’ d’informazioni come l’ora il luogo e di metterci un costume. 

 

[http://www.polyvore.com/cgi/set?id=117859439&.locale=it ]

 

una volta pronte salimmo in macchina e andammo verso la spiaggia, prima di salire sulla macchina diedi un’ occhiata veloce sul cellulare, non volevo dirlo alle altre ma per tutta la giornata ho sperato che Josh mi scrivesse un messaggio ma era evidente mi ero montata la testa.. perché mai avrebbe dovuto? chi sono io per ricevere un messaggio da Josh Hutcherson? forse è meglio così.. anche se dentro di me ci speravo e un po ne ero rimasta delusa.. 

 

Per tutta la serata vedrò le ragazze bere, pensai in auto, prima di uscire infatti avevamo fatto un tocco per vedere chi sarebbe dovuta essere la guidatrice designata della serata e la fortunata ero stata proprio io.. speravo solo che non si ubriassero tutti..

 

Dopo una mezz’ora la spiaggia iniziò a riempirsi di persone, ballammo, ridemmo, scherzammo per fortuna le ragazze nonbevettero molto e rimasero sobrie forse solo un po’ brille ma non mi dispiace anzi mi divertiva vederle così!

 

Alla fine della serata poi dopo aver fatto amicizia con un altro gruppo di ragazze e ragazzi ci faccemmo tutti un bagno a mare e rimanemmo sulla spiaggia fino più o meno le 5 di mattina..

Quando finalmente tornammo a casa crollammo nel letti ancora un po’ bagnate d’ acqua di mare ma tutte col sorriso stampato sulla faccia.. Quella sarebbe stata la migliore vacanza di sempre..


 

SPAZIO AUTRICI

Allora prima di tutto inizio scusandomi del colossale ritardo! ma ho avuto una lunga lista di problemi in più il capitolo si è rivelato molto più complesso da scrivere di quello che mi aspettavo!
come sempre spero vi sia piaciuto e spero che vi sia piaciuto abbastanza da lasciare una recensione positiva! :D
Ho anche una novità! ho scelto i personaggi che interpreteranno le nostre amate ragazze: Sam, Mia, Lona e Jennie!

Sam: Lindsay Shaw



Jennie: Megan Park


Mia: Nina Dobrev

Lona: India Eisley



Spero vi piacciano!!! e spero che come loro vi piaccia anche il capitolo!
Al prossimo capitolo baci   Team
RED <3

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Before Sunrise ***




Capitolo 5 "Before Sunrise"


 

La mattina mi svegliai abbastanza presto nonostante fossi andata a letto tardi la sera prima e come prima cosa andai in bagno per vestirmi.

Uscita dal bagno mi diressi in cucina dove la sera prima avevo lasciato la borsa con il cellulare, prendendolo notai subito che avevo un nuovo messaggio e per un secondo pensai sul serio che fosse da parte di Josh; lo pensai finché non vidi che era da parte dell’agenzia telefonica che mi segnalava che stavo finendo il credito.

Ero seduta in salone con ancora il cellulare in mano quando Mia entrò nella stanza ancora in pigiama e si sedette vicino a me “buongiorno” disse con la bocca ancora pastosa 

“buongiorno” dissi sorridendo “come mai sei così attiva insomma tu” s’interruppe per fare uno sbadiglio “tu di soluto sei l’ultima a svegliarsi” disse poi stiracchiandosi, la guardai era forse di tutte noi la più carina ma anche la più timida, “forse perché io a differenza vostra ieri non mi sono ubriacata” risposi ridendo in effetti era vero anche se loro non erano esattamente ubriache comunque avevano bevuto molto più di me che invece ero rimasta completamente sobria. Mia mi sorrise e si gettò sul divano.

 

Passammo tutto il resto della giornata girovagando per la città così differente dalla New York alla quale ero abituata.

Per tutta la giornata continuai a guardare il telefono sperando di vedere quel displey illuminarsi e anche le ragazze iniziarono ad accorgersene, Sam infatti il pomeriggio stesso venne da me per parlare  “Maggy so che stai aspettando un messaggio o qualcosa ma..” iniziò Sam ma io la interruppi “ma è una cosa illogica e ridicola”

“no Maggy io volevo dire che magari ha avuto degli impegno o magari ha perso il tuo numero! cioè ti ricordo che tu gliel’hai scritto su un foglietto!” “un tovagliolo a dire invero” la corressi “appunto” continuò Sam “potrebbe averlo perso insomma può capitare”  guardai Sam negli occhi per un paio di secondi e poi mi gettai sul letto “ non migliori le cose Sam se dici così!” risposi lamentandomi “è terribilmente difficile tirarti su di morale!” rispose poi Sam avvilita, mi rialzai e mi girai verso di lei “non ero così giù di morale prima che tu non mi facessi venire in mente che probabilmente lui ha perso il mio numero e non lo ritroverà mai più!” 

“non intendevo dire questo solo che” stava per continuare la frase quando ci interruppe lo squillo di un cellulare, del mio cellulare d’istinto presi il telefono, era un messaggio alzai lo sguardo verso Sam che resse il contatto visivo finché non sbottò “allora è suo!?” mi chiese curiosa, sbloccai il telefono e inizia a leggere

“hey Maggy! tutto bene? scusa se non mi sono 

fatto sentire prima ma ho avuto una serie d’impegni! 

comunque volevo dirti che stasera farò una festa 

a casa mia e tu e le tue amiche siete invitate :) 

fammi sapere se verrai.

- Josh”

 

 

rimasi a fissare il cellulare finché Sam non me lo strappò dalle mani e dopo averlo letto  urlò “SI VA ALLA FESTAAA!”.

Dopo aver raccontato tutto alle altre decisi di rispondere al messaggio di Josh e dopo vari tentativi trovammo una giusta risposta:

hey Josh! non preoccuparti, comunque io sto bene tu?

ci farebbe molto piacere venire fammi sapere l’indirizzo 

e l’orario!

-Maggy”

 

semplice distaccato ma non troppo; poco dopo lui mi rispose dandoci l’indirizzo e l’orario… alle 9 di quella sera mi sarei trovata ad una festa a casa di Josh Hutcherson, dovetti rileggere più e più volte il messaggio per essere sicura di non essermi immaginata tutto.

 

Verso le 8 iniziammo a prepararci.

passai circa tre quarti d’ora a pensare a cosa mettermi, gonna vestito short, cosa si indossa ad una festa del genere? 

alla fine Lona mi scelse, dopo aver messo sottosopra tutto il guardaroba, cosa farmi indossare.

http://www.polyvore.com/spring_break/set?id=118834592

 

stavamo per uscire di casa quando il cellulare di Lona iniziò a squillare.

dopo aver letto il numero disse “è jack- il suo ragazzo- aspettatemi fuori”continuò entrando nella camera.

2 minuti, 5, 10, la conversazione iniziò a sembrare troppo lunga così decisi di andare da lei; entrai nella sua camera e la vidi rannicchiata ai piedi del letto con le braccia intorno alle ginocchia e il viso rigato dalle lacrime

“Lona che è successo?” dissi con aria preoccupata avvicinandomi a lei

“mi ha lasciata…”disse continuando a guardare qualcosa d’avanti a lei

“Lona…” iniziai non sapendo come confortarla, mi chinai e l’abbracciai accarezzandole la schiena

“mi ha lasciato al telefono Maggy… dopo tutto quello che abbiamo passato, mi ha detto non so se voglio continuare, come se io per lui non significassi già più niente, forse non l’ho mai significato” continuava a ripetere mentre altre lacrime le scorrevano sul viso

“Lona-iniziai anche se non sapevo come aiutarla- Jack è uno stronzo e lo sai.. e sai pure che tu sei una ragazza meravigliosa, solare, bella, unica mentre di ragazzi come lui se ne trovano a bizzeffe! meriti di meglio e lo sai e questo evento ne è stata solo la prova” dissi tenendo le mie mani sulle sue spalle per guardarla negli occhi.

Dopo un po con l’aiuto anche delle altre la facemmo riprendere e la convincemmo ad uscire di casa ed andare la festa anche per non pensare a Jack.

 

Verso le 9  uscimmo finalmente  di casa  e prendemmo un taxi che ci portò all’indirizzo che Josh mi aveva inviato, poco dopo arrivammo alla casa.. una Villa con un ampio giardino e piscina, così grande da far apparire la nostra un vero buco.

 

Dopo aver dato i nostri nomi per la lista all’entrata ci dirigemmo verso la porta d’ingresso. Dall’esterno la situazione sembrava piuttosto calma ma all’interno c’era musica, gente che rideva e si divertiva.

Poco dopo essere entrati ci venne incontro Josh 

“hey siete arrivate” disse sorridendo, sorrisi a mia volta 

“si scusa il ritardo abbiamo avuto qualche inconveniente” dissi girandomi verso le ragazze

“così loro sono le tue amiche” rispose, e in quel momento mi ricordai che oltre Mia lui non ne conosceva nessuna 

“si Mia l hai già conosciuta, poi abbiamo Sam,Jannie e Lona” dissi indicando le ragazze

“io sono Josh” rispose lui guardando le mie amiche e sorridendo.

 

La casa come mi aspettavo era enorme, dopo aver presentato le mie amiche a Josh lui si è allontanato per salutare altre persone, avrei voluto rimanesse visto che non conoscevo nessuna ma è pur vero che era la sua festa.

Seguita dalle ragazze posammo le giacche e le borse in una stanzetta, decisi di portare con me il cellulare per sicurezza e uscimmo nel giardino posteriore dove stavano un gruppo di ragazzi e ragazze.

Una volta uscita li riconobbi, erano Jennifer, Sam,accompagnato dalla moglie e Liam, quando uscì fuori incontrai per caso lo sguardo di Jennifer la quale mi guardò con aria sorpresa e disse 

“heey noi ci conosciamo” disse avvicinandosi a noi, sorrisi alla ragazza “si! ero la vostra cameriera a New York” dissi con aria un po’ timida “è vero, Maggy? giusto?” sorrisi ed annui. poco dopo si avvicinarono anche gli altri ai quali presentai le mie amiche.

Dopo un oretta la festa iniziò a movimentarsi e iniziai a perdere di vista le ragazze, mentre cercavo Lona qualcuno mi prese per il braccio, Josh “hey” esordì sorridendo” voglio presentarti ad una persona”continuò senza darmi nemmeno il tempo di rispondere al saluto “certo” dissi poi seguendolo facendomi largo tra gli invitati.

 

Seduta su un tavolino c’era una ragazza di altezza media, magra capelli castani e mossi ed occhi marroni, una ragazza veramente molto bella e dal viso familiare.

“lei è Kelsey una mia.. amica” esordisce Josh indicando la ragazza che con un gran sorriso si avvicinò a me 

“tu devi essere Maggy” mi porse la mano, come fa a sapere chi sono mi chiesi tra me e me “si sono io “risposi contraccambiando il sorriso e stringendole la mano.

Passai un po di tempo a chiacchierare con Josh e Kelsey, che mi presentarono ad altre persone alcune di queste già le conoscevo come l’attrice Lucy Hale, ed altri che invece non avevo mai visto.

Mentre parlavo con Lucy arrivò Mia “Maggy dov’eri ti ho cercata ovunque!?”

mi allontanai da Lucy e dal gruppo con cui stavo parlando e mi avvicinai a Mia “mi hai trovata, che succede??”

“Lona, ha bevuto ed è meglio che beh andiamo a casa”

“chi l’ha fatta bere!?” chiesi sconcertata “non lo so l’abbiamo persa di vista e l’abbiamo ritrovata sbronza”

“va bene allora tu vai a prendere le giacche io chiamo un taxi aspettatemi fuori” 

“okok fai veloce” disse poi allontanandosi

mi girai dove prima stava seduto Josh, per salutarlo ma non lo vidi da nessuna parte così dopo aver salutato Lucy e averle chiesto di dire a Josh che sono andata via mi diressi verso l’uscita chiamando il taxi.

Dopo pochi minuti il Taxi si presentò fuori casa di Josh e ci riportò a casa

“avviatevi pago io” dissi cercando la borsa sul sediolino

“okok” mi risposero uscendo dal taxi, continuavo a frugare guardare a terra

“signorina tutto bene?” mi chiese il tassista 

“si solo un attimo sto cercando la borsa con i soldi” continuavo a cercare e non la trovavo così feci segno a Mia di avvicinarsi 

“Mia ma hai preso tutto dalla camera dove avevamo lasciato la roba?”

“si ho preso tutte le giacche vedi la tua sta li” mi indica il mio gubbino poggiato sul sediolino 

“grazie ma io dico la mia borsa quella azzurra l’hai presa!? “

“pensavo l’avessi presa tu!” mi rispose poi Mia “bene l’ho lasciata li! Mia puoi pagare tu il tassista per favore” lei fa un cenno di assenso ed io esco dall’auto, ero troppo stanca per polemizzare su questa cosa.

 

Entrata in casa dopo essere finalmente riuscita a mettere a letto Lona decisi di scrivere un messaggio a Josh 

“hey! mi dispiace essere scappata senza salutare ma ho avuto un problema! 

P.S.

penso di aver lasciato la mia borsa da te è in varie tonalità di azzurro!”

 inviai il messaggio e poggiai la testa sul cuscino, il tempo di prendere sonno e lo schermo del mio cellulare si illuminò 

“hey non preoccuparti Lucy mi ha detto che sei dovuta scappare, comunque si l’ho trovata!”

 sorrisi leggendo il messaggio.. stavo veramente massaggiando con Josh Hutcherson? risponsi al suo messaggio 

“va bene se passo domani mattina a prenderla?” 

dopo pochissimi mi rispose 

“certo! a domani! :)”

subito dopo posai il cellulare e mi addormentai.

 

La mattina seguente mi svegliai con molta calma e mi preparai per scendere prima di andare avvertii le ragazze che stavo uscendo.

Presi la macchina e mi diressi verso casa di Josh, parcheggiai ed andai a bussare

dopo pochi secondi mi apri Josh, indossava una canottiera bianca e dei pantaloni di tuta e aveva una faccia molto assonnata

“ti ho svegliato??” chiesi subito

“nono ti stavo aspettando entra” disse sorridendo, appena entrai vidi che la casa era in condizioni pessime, bicchieri ovunque fazzoletti e cartoni di pizze 

“wau” dissi guardandomi sconvolta attorno

“lo so “ sorrise “ stavo per l’appunto mettendo apposto” disse poi indicando un sacco della spazzatura abbastanza grande da contenermi completamente.

sorrisi “vieni la tua borsa è di qua” disse poi facendomi segno di seguirlo 

“sai mi dispiace di essere scappata così senza nemmeno salutarti “ 

si girò verso di me “ non preoccuparti, a proposito cos’era successo?”

accennai un sorriso “Lona, una delle mie amiche, ha un po’ esagero con l’alcool.. il ragazzo l’aveva appena lasciata con una telefonata “ alza lei spalle

“mi dispiace” disse alzando un lato della bocca” odio questo genere di ragazzi non hanno il minimo rispetto “ aggiunge poi.

Arrivati nel salone vedo la mia borsa “eccola qui” dice poi lui porgendomela “grazie mille Josh!” dissi sorridendogli “vuoi una mano?” aggiunsi poi indicando il sacco della spazzatura

il ragazzo mi sorrise, dio quant’era bello quando sorride “beh… se insisti li sta un altro sacco” disse poi ridendo.

Posai la mia roba sul divano e iniziai a raccogliere roba, c’era un silenzio imbarazzante tra noi due, non sapevo come rompere il ghiaccio, finché non decise di farlo lui “ allora come ti sembra Los Angeles?” 

ci pensai un attimo”mi sembra pazzesca!” risi 

“Beh immagino che anche New York sia così solo un po’ più fredda!” rise pure lui 

“si in effetti è così solo che una volta che ti abitui ad un posto non è più così pazzesco, cioè quando sono arrivata a New York ero un altra persone”

“giusto perché tu sei Italiana, di che città?”chiese poi poggiandosi al bancone della cucina e girandosi verso di me

“Napoli, nella parte Sud dell’Italia” dissi poi sorridendo e buttando una pila di bicchieri rossi di carta

“non ci sono mai stato ma ne ho sentito parlare” 

 

 

Passammo circa un ora a chiacchierare e pulire così tanto che una volta finito non ci sembrava vero.

“vabbe ora è meglio che vada” dissi poi buttando un occhio all’orologio 

“non so come ringraziarti sul serio! sei stata gentilissima “ disse sorridendo, mi sentivo sciogliere sotto il suo sguardo

“non devi veramente” risposi mentre mi dirigevo all’uscita, ero ormai fuori la porta e lo stavo per salutare quando lui mi chiese

“senti- disse portandosi una mano dietro la nuca- io non ho ancora fatto colazione ti va di andare a farla insieme?” concluse la frase sempre con quel suo sorriso, rimasi un paio di secondi ferma non sapendo che rispondere, certo che volevo andare a colazione con lui! ma le mie amiche mi stavano aspettando e non potevo lasciarle “Josh, mi piacerebbe da morire -dissi tentando un sorriso- ma le mie amiche mi stando aspettando” gli angoli della sua bocca si incurvano leggermente per un secondo e mi sento morire “ beh si non preoccuparti, vabbe comunque ci sentiamo” disse poi arronzandomi e sorridendo, ma non con il suo solito sorriso, erano solo le sue labbra a sorridere non i suoi occhi “Josh aspetta, stasera noi volevamo andare in discoteca, se tu e qualche tuo amico amico volete unirvi a noi mi farebbe piacere “ dissi sorridendo, riapri leggermente la porta che poco prima aveva accostato “ certo! ti chiamo più tardi per organizzarci allora?” sorrisi “si a dopo “ conclusi poi allontanandomi e risalendo in auto.

 

Tornata a casa trovai le ragazze ad aspettarmi e le raccontai tutto quello che era successo.

Girammo per tutto il resto della giornata tra negozi e parchi, verso le 6 Josh mi chiamò per sapere l’ora e il luogo dell’incontro, fu abbastanza strano parlare con lui al telefono, cioè per me è strano parlare con lui, punto.

Ci eravamo dati appuntamento alle 10 fuori alla discoteca.

Il pomeriggio tutte le ragazze hanno fatto a gara per darmi consigli, truccarmi, vestimi tutte credono che l’invito a colazione di Josh di stamattina fosse un invito ad un’appuntamento, ma io non lo penso cioè, lo avevo appena aiutato a mettere apposto una casa sommersa di spazzatura era un gesto di cortesia, ma secondo le altre no, quindi hanno deciso che quella sera sarei dovuta essere mozza fiato.

http://www.polyvore.com/cgi/set?id=119847830&.locale=it

 

Dopo esserci preparate uscimmo di casa e alle 10 spaccate ci trovavamo fuori il locale poco dopo arrivò Josh, con altri due ragazzi di bell’aspetto entrambi più alti di lui.

Appena ci vide Josh ci venne in contro

“ciao ragazze” disse poi 

“loro sono Tyler e Marcus” continuò,

sorrisi ai due ragazzi poi Sam prese a parlare “io sono Sam e loro sono Maggy, Lona, Mia e Jennie” disse poi indicandoci.

Finito poi lo scambio di convenevoli entrammo nel locale.

 

Dopo poco persi di vista Sam e Tayler e poco dopo anche Josh e Marcus, così dopo circa un ora dal nostro arrivo uscii fuori dal locale per prendere una boccata d’aria, le discoteche non erano mai state l mia passione.

 

Uscita fuori mi andai ad appoggiare su un muretto a pochi metri dall’entrata, i tacchi iniziavano a farmi male e iniziavo ad annoiarmi.

 

Mi stavo fissando le punte dei tacchi quando mi sentì toccare una spalla mi alzai di scatto spaventata

“hey non volevo spaventarti” disse subito Josh che si era seduto al mio fianco, 

risi “non preoccuparti, che ci fai qui?”

“non ce la facevo più a stare li dentro- sorrise- sai non sono esattamente il tipo da discoteca” concluse poi alzando le spalle 

“neanche io a dire il vero, fumo, musica a palla, folla e tacchi, no non sono esattamente la mia idea di serata rilassante” rido e con me anche lui.

passammo un po di tempo a chiacchierare sembravamo amici di vecchia data, scoprii che in fondo non eravamo così diversi avevamo molti più interessi in comune di quanto mi aspettassi.

 

Mentre Josh mi raccontava dei suoi cani si interruppe e iniziò a fissarmi il polso “hai un tatuaggio?” disse dopo pochi secondi di silenzio, a dire il vero si avevo un tatuaggio che mi ero fatta poco tempo dopo la morte di Manuela la mia amica “si l’ho fatto molto tempo fa” dico poi facendo scorrere i bracciali sul disegno per nasconderlo “già l’ho visto da qualche parte possibile?” chiese poi lui

“in realtà si, Katy Perry in un suo video ne ha uno uguale” dico tentando un sorriso che pero non coinvolge il mio sguardo “posso chiedertene il motivo?” instette lui, per un momento stavo per rispondere no ma poi presi coraggio “sai, prima di venire qui ti ho detto che vivevo a Napoli, ma non ti ho detto perché me ne sono andata-mi fermo un secondo- L’anno prima della mia partenza la mia migliore amica ha perso la vita e-tentenno per un secondo, anche se ormai sono passati svariati anni per me questo rimane un argomento difficile d’affrontare e Josh sembra accorgersene perché posa la sua mano sulla mia spalla- poco dopo la sua morte decisi di farmi questo tatuaggio che in teoria mi sarei dovuta fare con lei una volta compiuti i 18 anni”

dico in fine con una voce spezzata 

“Maggy mi dispiace non sapevo” disse guardandomi negli occhi

“non preoccuparti, non potevi saperlo” dissi poi tentando un sorriso e distogliendo lo sguardo, non volevo che vedesse quanto fossi una persona debole ma non feci in tempo a trattenere una lacrima che con un gesto veloce asciugai sperando che Josh non l’avesse vista ma prima che mi potessi girare completamente mi sentii attirata a lui, le sue braccia che mi circondavano il busto la mia testa sulla sua spalla, chiusi in un abbraccio strano un po’ imbarazzato ma che per me aveva più importanza di mille parole, dopo pochi secondini si staccò e rimanemmo a fissarci in silenzio senza sapere esattamente cosa dire, era solo un’abbraccio perché sentirsi tanto in imbarazzo eppure non riuscivo ad alzatelo sguardo sul suo volto.

A rompere il silenzio fu la voce squillante di Jennie “ECCOLI li ho trovati!” urlò a qualcuno dietro l’angolo.

 

Poco dopo ci salutammo e tornammo alle nostre  rispettive case, raccontai alle ragazze della mia chiacchierata con Josh delle domande sul tatuaggio e dell’abbraccio e poi andammo tutte a dormire.

 

Quella notte prima di andare a dormire presi la foto mia e di Manuela che porto sempre nel portafoglio e mi fermai a guardarla; i nostri sorrisi, le nostre mani allacciate l’una all’altra mentre stiamo per abbracciarci, non parlavo di lei a qualcuno da molto e pensavo di averla superata invece anche se ora ho nuove amiche alle quali voglio altrettanto bene lei rimarrà sempre una cicatrice aperta.

Guardai un ultima volta il tatuaggio prima di addormentarmi pensando al suo significato. Io e Manuea ci conoscemmo per puro caso, io stavo ascoltando Katy Perry e anche lei così iniziammo a parlare e d’allora diventammo una cosa sola.

Mi addormentai con gli occhi leggermente lucidi e la sua foto poggiata sul comodino.
 

SPAZIO AUTRICI

allora ecco il nuovo capitolo! speriamo vi sia piaciuto! Ormai non so più che scrivere in queste note se non di farci sapere se vi è piaciuto il capitolo e se avete qualche cosa da ridire!
In più volevo farvi vedere qual'è il tatuaggio di cui parla Maggy (che Katy Perry ha nel video di "The One That Got Away")

 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Stay Away ***




Capitolo 6 “Stay Away”


 

Il giorno seguente passò velocemente, considerando il fatto che ci alzammo ad ora di pranzo e passammo la mattinata in giro.

Per tutta la giornata tenni gli occhi fissi sul cellulare sperando di ricevere una qualche telefonata da Josh o qualche sms.

Ovviamente come mi aspettavo non si fece sentire e sorse in me l’idea che probabilmente mi ero sognata tutto e sopratutto che la serata precedente fosse tutta un allucinazione dovuta al caldo; lo pensai fino alle 11:30 di sera quando mentre chiacchieravamo in salone il mio cellulare iniziò a squillare e, senza leggere il numero, mi precipitai a rispondere

“pronto”

“hey Maggy sono Josh” il mio cuore perse un battito sentendo la sua voce 

“hey Josh come va?” dissi un po’ frettolosamente forse troppo

“tutto bene a te?”

“benissimo”

“senti volevo chiederti”tentennò per un secondo “domani ti va di venire a pranzo con me e Kelsey?andiamo al giapponese”

“ehm”mi fermai per un secondo io, lui e la sua “amica”?, non ero ancora sicura di cosa fosse Kelsey già alla festa avevo notato la loro unione e anche se lui me l’aveva presentata come sua amica, la cosa mi puzzava, ma comunque era una possibilità per risolvere tutti questi dubbi 

“si Josh! volentieri” dissi sorridendo anche se lui,ovviamente, non poteva vedermi

“bene allora se vuoi passo io a prenderti verso mezzogiorno e mezza?”

“certo”

“bene allora dopo inviami un sms con l’indirizzo di casa tua” concluse poi lui

“okok ciao” 

“ciao” chiusi la telefonata con gli sguardi delle ragazze puntati su di me.

 

“si Josh volentieri cosa?” chiese subito Lona, che ormai si era in parte ripresa dalla delusione del cuore spezzato, mi gettai sul divano e risposi”nulla di che”dissi sminuendo la cosa” mi ha chiesto se domani mi andava di andare al giapponese con lui e “ non riuscì a completare la frase che tutte impazzirono facendomi mille domande, aspettai che si calmassero per aggiungere “ con lui e Kelsey la sua “amica” “ dissi sottolineando la parola amica per un secondo rimasero tutte in silenzio “amica?” chiese poi Mia “si beh lui alla festa me l’ha presentata come tale ma penso che ci sia di più sotto, almeno così mi è sembrato e questo pranzo ne sarà solo la conferma”

“beh come puoi dirlo in effetti l’hai vista solo per 5 minuti” disse poi Sam

“magari sono migliori amici!” aggiunse Jennie

“o magari sono fidanzati” conclusi io.

La sera andammo a dormire relativamente presto dopo esserci viste un po’ di televisione tutte insieme, e non mi accorsi di avere tanto sonno finché non poggiai la testa sul cuscino e crollai nel giro di un minuto.

 

La mattina dopo mi svegliai abbastanza presto e dopo aver fatto colazioni mi feci una lunga doccia gelata.

Verso le 11 e mezza iniziai a pensare a cosa indossare optai per uno shorts di jeans e una t-shirt nera.

 

http://www.polyvore.com/sushi_lunch/set?id=120202436

 

Ero ormai pronta già da un po e stavo aspettando Josh seduta sul divano quando sentì un clacson nel vialetto di casa e uscì.

Fuori la mia casa c’era una macchina di grandezza media grigio scuro con finestrini oscurati rimasi un attimo a fissarla finchè il finestrino del conducente non si abbassò lasciandomi vedere il viso di Josh che sorridendo mi disse “dai sali” dal finestrino vidi anche Kelsey che mi salutò con un gesto di mano.

 

Salita in macchina Kelsey iniziò subito a parlare “hey Maggy! bella casa!” disse sorridendo 

“già! non puoi immaginare che fortuna abbiamo avuto in realtà noi avevamo pagato un bugigattolo” rise e anche Josh si unì alla nostra risata.

Per un secondo incontrai lo sguardo di Josh nello specchietto e ci scambiammo un breve sorriso. Per il resto del tragitto che durò circa mezz’ora parlammo del più del meno finche Kelsey e Josh non iniziarono a parlare di cose e persone che non conoscevo, mi sentii un attimo esclusa e poggiai la schiena al sediolino. 

 

Arrivati al ristorante dopo aver parcheggiato entrammo nel ristorante, ero già stata a ristoranti giapponesi, sia in italia che a New York ma questo.. era tutto un alta storia; appena entrati ci si sentiva trasportati verso oriente era tutto curato nei più minimi dettagli, dall’abbigliamento dei camerieri ai tovaglioli accuratamente disposti sui tavoli.

Ci fecero accomodare ad un tavolo infondo un po’ più appartato di altri, forse era stato proprio Josh a richiederlo.

 

Una volta seduti ricominciammo a parlare

“Ti piace il giapponese?” mi chiese Josh girandosi dal mio lato, era forse la prima domanda che mi poneva da quando ci eravamo visti

“al dire il vero si,è la mia passione” risposi sorridendo

“anche la mia”aggiunse poi Kelsey rivolta verso Josh.

Poco dopo la conversazione tornò a restringersi intorno a Josh e Kelsey lasciando me ai margini del tavolo totalmente esclusa.

Ricominciarono a parlare di cose e persone a me ignote e mi iniziò a balenare l’idea che in effetti io e Josh saremmo stati una coppia improponibile, due mondi troppo distanti, troppo diverso, magari Kelsey invece, come la situazione mi stava dimostrando, era molto più affine a lui, e forse mi sarei dovuta tirare indietro, o ancora meglio non accettare l’invito a questo pranzo a tre che ormai era diventato a 2.

 

Poggiai la testa sul palmo della mano e rivolsi lo sguardo a loro due che discutevano affiatatamente di non so che film di cui io non avevo mai sentito nominare il titolo. 

Ero così assente da non accorgermi che eravamo seduti da ormai un ora e che il pranzo stava per finire. Dopo un ora poi finalmente Josh si ricordò della mia presenza 

“hey Maggy tutto bene?” mi chiese con un mezzo sorriso

alzai il mento dal palmo della mano forzai un sorriso e risposi “si tutto bene” 

finalmente la conversazione torno, in parte, a coinvolgere anche me quando Kelsey mi chiese “insomma tu sei andata ad XFactor, quando? un paio di anni fa?”

“si due circa” risposi sorridendo “ah già ricordo che vedemmo insieme quella edizione!” disse poi Kelsey a Josh

“tu non avevi nessun film da girare se non sbaglio”

interruppi il loro discorso prima che potesse tornare ad essere un duetto “invece tu Kelsey? sei un attrice anche tu no?” chiesi sinceramente interessata, di lei so solo che ha una faccia tremendamente conosciuta 

“si in effetti si, ma non ai livelli di Josh ho fatto qualche parte in alcuni film come in The amazing Spider-Man ma sempre piccole parti, e poi ho fatto una serie e un film per la Disney” disse sminuendo il suo lavoro 

“ecco dove ti ho visto!” dissi sorridendo, lei ricambiò il sorriso.

Poco dopo però la nostra breve conversazione ricadde e i due "piccioncini", penso che da ora li definirò in questo modo, tornarono a parlare.

 

Quando mi riaccompagnarono a casa salutai entrambi e quando Josh mi disse “hey Maggy allora ci sentiamo” sporgendosi dal finestrino per potermi guardare mentre andavo verso la porta d’ingresso, 

io con un sorriso un po tirati gli risposi “si mi faccio sentire io”;

entrai, chiusi la porta alle mie spalle, e facendo scivolare la schiena sul legno della porta mi sedetti a terra, che stupida che ero stata, io con lui non c’entravo proprio niente, con me lui vuole solo essere amico ma io non posso sopportarlo, non posso vederlo come amico, non posso vederlo.punto.

 

 

 

Ero determinata a ignorarlo a dimenticarlo, non potevo permettermi di soffrire, non dopo tutto quello che avevo passato.

Nelle relazioni io sono sempre stata quella che alla fine soffre, che si chiude in casa a mangiare gelato e per una volta volevo evitare di esserlo evitare di entrarci in una relazione specialmente se io in questa relazione sarei stata la terza in comodo.

 

 

La sera stessa mi inviò un sms “hey! che fine hai fatto?” al quale non risposi, dentro di me avrei voluto prendere il cellulare e chiamarlo ma sarebbe stato solo più deleterio, sto soffrendo ora figuriamoci quanto soffrirei ad essere rifiutata.

La sera prima di andare a dormire diedi un altra occhiata al mio cellulare, una chiamata persa, “Josh”.

mi gettai sul letto e misi la testa sotto il cuscino, alle ragazze avevo già raccontato tutto, dicevano che forse stavo correndo un po troppo che magari non è vero che per Josh sarò sempre e solo un’amica ma in cuor loro lo sapevano che era così per questo quando la sera stessa mi sono rifiutata di andare in discoteca non hanno obiettato.

 

Non riuscendo a prendere sonno mi infilai le cuffiette nelle orecchie e ascoltai un po’ di musica quando, finita Demons degli Imagine Dragons partì l’unica canzone che non avrei mai voluto sentire in quel momento, l’unica che mi riportava alla mente Josh “Red Roses For a Blue Lady” in un secondo rividi lui seduto al tavolo del bar, rividi il suo sorriso, rividi lui e una prima lacrima sfuggì al mio controllo; alla fine della canzone avevo gli occhi gonfi e il viso bagnato.

Era più giusto soffrire ora o continuare ad illudermi e soffrire dopo?

Mi addormentai pensando ai suoi occhi, al suo sorriso che tanto ho amato ed odiato di recente.

 

I due giorni successivi feci lo stesso.

Il primo mi scrisse 2 sms e mi chiamò una volta il secondo un solo sms:
"Hey! che fine hai fatto?? non rispondi più agli sms e al cellulare! tutto bene? fatti sentire!"
 

Leggendolo mi venne un dolore al cuore mi salirono le lacrime agli occhi non so esattamente per qualche motivo, dopotutto era una mia scelta quella di ignorarlo e avrei potuto infrangerla in qualunque momento, ma sapevo bene che primo o poi per lui avrei dovuto soffrire e a questo punto meglio farlo prima! 

Le ragazze ormai ci avevano rinunciato e cercavano di confortarmi in tutti i modi e devo dire che spesso ci riuscivano.

Quella sera tornammo abbastanza tardi avevamo fatto il giro di alcuni bar e appena arrivata a casa forse per la stanchezza o forse perché infondo potevo ancora andare avanti chiusi gli occhi e mi addormentai, non pensai a lui prima di andare a dormire, ne lo sognai, forse le cose si stavano veramente aggiustando. Forse non ero così persa quanto pensavo…

 

SPAZIO AUTRICI

GENTE! beh scrivere questo capitolo è statao piuttosto impegnativo più di quanto mi aspettassi a dire il vero! sopratutto perchè ho odiato scriverlo! anzi capirò se mi odierete sul serio! ahahaha per il resto come sepre vi prego di recensire e farmi sentire la vostra opinione so che il capitolo è breve rispetto i nostri standard ma comprendetemi è stato molto difficile ahaha! 

vabbe a presto bacioni

TeamRED

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Sunset ***



Capitolo 7 “Sunset”


 

 

JOSH’S P.O.V.

 

ero stufo di essere ignorato, erano due giorni che Maggy non rispondeva alle mie chiamate o ai messaggi.

Cosa le avevo fatto!?

Da dopo quel pranzo con Kelsey lei è completamente sparita dalla mia vista ma la trovo in continuazione nei miei pensieri!

che mi prende? mi piace sul serio Maggy?

mi ripromisi di stare lontano dalle ragazze per un po’ dopo la delusione che avevo avuto pochi mesi fa, ma allora cosa mi prendeva?

Non sapevo cosa mi stesse prendendo ma sapevo che ero stufo di rimanermene con le mani in mano aspettando che mi rispondesse ad  un dannato messaggio. La prenderò in contropiede.

 

Mi vestii alla svelta e mi precipitai in moto verso casa di Maggy facendo una sosta per comprare qualcosa da mangiare.

 

Arrivato miracolosamente fuori casa sua non sapevo più che fare “diamine Josh vai e bussa a quella porta!” mi ripetevo da solo finché non trovai l’energia per farlo e quasi come un impulso bussai al campanello. Per un paio di secondi silenzio totale poi una voce “chi è?” non era Maggy ma una delle sue amiche ma dalla voce  non saprei dire quale 

“sono Josh!” dissi senza pensarci forse con un filo d’imbarazzo.

La porta di aprì era Sam, i suoi capelli ramati erano raccolti in quello che ieri sera poteva essere uno chignon, mi guardò sorpresa finché non sbottò 

“che ci fai qui?” cosa potevo risponderle, ero stufo che Maggy mi ignorasse? così tentando un sorriso dissi

“beh visto che Maggy non rispondeva ho pensato di farvi una sorpresa” dissi sporgendomi all’interno della casa dove vidi tutte, tranne Maggy sedute sul divano, mi guardavano con aria strana così continuai

“ho portato la colazioni per tutti” dissi poi porgendo a Sam un sacchetto pieno di cibo e caffè, la ragazza mi sorrise 

“in tal caso entra sei il benvenuto “ mi disse ridendo.

 

La casa era molto grande e ben arredata ma mi sentii un po in disagio osservato da tutte così chiesi “ehm e Maggy?” dissi guardandomi intorno con una falsa aria da disinteressato

“penso stia ancora dormendo” mi rispose Mia che si era appena seduta d’avanti a me 

“beh che aspetti la sua camera è quella infondo a destra” continuò quella che se non ricordo male di dovrebbe chiamare Lona

“vabbe non mi sembra il caso, meglio lasciarla dormire” dissi imbarazzato, le ragazze risero poi Sam disse

“dai ti accompagno “ mi prese per un braccio e mi portò verso la camera, non sapevo che cosa avrei fatto ne cosa avrei detto o fatto ma non ebbi il tempo di pensarci che mi trovai nella sua stanza, con affianco Sam.

Lei dormiva ancora coperta dal lenzuolo, quasi non riuscivo a vederla completamente coperta dai suoi capelli.

Sam si avvicinò a lei, io rimasi immobile sulla soglia sentendomi un po’ a disagio.

Sam si avvicino e ad un tono abbastanza alto le disse “sveglia Maggy ci sono visite!” scuotendola in modo poco carino, non riuscì a trattenere una risata.

 

 

 

MAGGY’S P.O.V.

 

Stavo dormendo quando improvvisamente fui strappata dai miei sogni dalla voce di Sam, cosa voleva??, ero ancora troppo stordita per capire cosa dicesse e mi ci volere un paio di secondi per capire “Sveglia Maggy ci sono visite!” ma che voleva dire? non capii il senso della frase finche girandomi non lo vidi, li fermo sulla soglia della porta mentre tratteneva una risata, i suoi occhi i suoi capelli per un secondo pensai di stare ancora dormendo ma poi Sam mi strattonò dinuovo e capii che ormai ero sveglia, ma lui che ci faceva qui?

“sono sveglia Sam basta!” dissi bloccandole le braccia mentre mi agitava 

“bene pensavo fossi caduta in catalessi! comunque hai visite” disse poi facendomi un occhiolino e uscendo dalla stanza, come aveva potuto portarlo qui! ora mentre dormivo mentre indossavo il mio pigiama rosa con i capelli arruffati e il trucco sbavato della sera prima! questa me la pagheranno pensai tra me e me.

 

Quandò finalmente mi alzai dal letto  Josh mi stava continuando a fissare “hey “ gli dissi una volta messo a fuoco

“hey, senti ho portato la colazione per tutte voi e mi sa che le tue amiche se la mangeranno tutta se non ci muoviamo!” disse ridendo e visibilmente imbarazzato come biasimarlo…

“ehm si” dissi uscendo dalla camera con lui al fianco

“di un po cosa è successo al tuo cellulare” mi chiese mentre scendevamo le scale

“al mio cellulare?” mi girai con aria interrogativa prima di capire che cosa intendesse

“beh ti ho chiamata e messaggiata per due giorni” cavolo cosa potevo inventarmi?

“beh ho avuto, ho avuto da fare” dissi cercando di sorridere e accelerando il passo verso la cucina in modo da tenermelo alle spalle, avevo da fare? potevo trovare qualcosa di meglio!

 

Arrivati in cucina ci sediamo e iniziammo a mangiare anche noi, presi una ciambella e l’addentai lo stesso fece pure Josh chiacchierammo per un po’ del più e del meno finchè io non proposi alle ragazze

“oggi vogliamo tornare a Santa Monica?”

“ma ci siamo state due giorni fa!” rispose Jennie

“si infatti facciamo qualcosa di nuovo” continuò Sam

“ma non siamo andate sulle giostre dai! è una tappa imperdibile quella!” Josh seduto di fianco a me continuava a seguire le nostre conversazione senza aprire bocca quando all’improvviso 

“beh se vuoi ti ci porto io a Santa Monica se ti va” disse poi girandosi verso di me e sorridendo, o mio dio.. ovvio che mi andava! che domande ma era veramente la cosa giusta avevo appena deciso di prendere le distanze da lui, ma lui si era presentato qui con la colazione ed ora si sta offrendo di andare a santa Monica con me, io e lui, lui e me, niente ragazze niente amici niente Kelsey risposi quasi senza accorgermene 

“certo se non hai nulla da fare” dissi contraccambiando il sorriso. 

 

Dopo la colazione mi andai a lavare lasciando Josh da solo con le ragazze e la cosa mi spaventava un po’, così feci  più alla svelta possibile e mi vestii alla velocità della luce. Pantaloncino e una t-shirt  di Batman con delle Vans, tenni i capelli sciolti  e scesi di corsa verso il salone. 

 

[http://www.polyvore.com/santa_monica/set?id=121126857]

 

stava seduto sul divano guardando il cellulare quando incrocia il suo sguardo e mi sorrise, come potevo aver solo pensato di evitarlo?

 

Salutammo le altre ed uscimmo fuori 

“hey mi sono dimenticato di dirti che io sto in moto, è un problema per te?” mi chiese prendendo il suo casco 

“no anzi, non vado su qualcosa di simile ad una moto da una vita!” girato l’angolo la vidi un Harley Davinson nera oggettivamente bellissima 

“Wow” mi feci scappare un verso di stupore e Josh fieramente rispose “si lo so è meravigliosa” disse ridendo e passandomi un casco rosa, guardai interdetta il casco poi dissi

“perché hai un casco rosa?” scoppiai a ridere mentre mi infilavo il casco 

“beh l’avevo preso per una mia.. amica poi le cose sono andate male e quindi ora ho sempre con me un casco rosa” scoppiò a ridere, una sua amica cavolo si va sempre a finire così perchè non mi tengo la bocca chiusa invece di fare queste inutili domande! mi ero rattristata tutta di un colpo così Josh salendo in moto mi chiese

“hey tutto bene?” mi distolse dai miei pensieri e sorridendo risposi “magnificamente” salì sulla moto dietro di lui  e mentre accendeva il motore mi disse

“sarà meglio che tu ti tenga forte” che ingenuo.. come se non l’avessi fatto comunque, ma mi sentii in totale imbarazzo non sapendo dove mettere le mani finché Josh ridendo non prese le mie mani e se le posò sui fianchi “si parte” disse poi prima di accelerare.

 

Non andavo in moto forse da un’anno sempre se quel catorcio che ho a Napoli si possa considerare una moto, in realtà era una vespa piaggio, bianca, o quanto mi mancava, era la mia salvezza durante ogni stagione. Questa moto però era tutta un altra storia, schizzavamo tra le macchine mantenendo sempre la velocità costante, quasi mi spaventava e senza accorgermene stringevo la presa quando Josh aumentava la velocità. 

 

Quando finalmente arrivammo mi tolsi il casco e lo passai a Josh che lo posò nel sotto sella e insieme ci avviammo verso la spiaggia

“insomma” iniziò lui “hai paura della moto?” scoppiò a ridere alle sue stesse parole, io paura della moto ma per favore

“assolutamente no!” risposi sicura di me incrociando le braccia sul petto

“ma come ogni volta che acceleravo stringevi la presa!”

“questo non significa avere paura della moto! significa solo tenere alla propria vita” dissi stavolta ridendo 

“anzi se ci tieni a saperlo io so guidare una moto!” azzardai, infondo cosa poteva mai cambiare tra una moto e un motorino! sono sempre veicoli a due ruote.

“addirittura?” rise

“Joshua Rayan Hutcherson è una sfida?”

“sai addirittura il mio nome completo? comunque si è una sfida” scoppiò a ridere, beh in effetti lo sapevo sono sempre stata una sua fan in effetti

“già so il tuo nome completo e accetto qualunque sfida tu mi stia per proporre”

“bene allora dopo se riuscirai a portare la mia moto farò quello che vuoi tu se non ci riuscirai tu farai quello che voglio io!” disse poi fermandosi e porgendomi la mano, lo guardai intensamente negli occhi per qualche secondo prima di stringerla e dire con sicurezza “ci sto”

 

Facemmo una lunga passeggiata per la spiaggia prima di arrivare alla palafitta sulla quale sorgeva il parco dei divertimenti, una lunga passeggiata durante la quale lui mi fece un sacco di domande, come qual’era il mio nome completo, cosa che in effetti non sapeva, Margherita Coppola , domande sulla mia vita in Italia, e sulla mia famiglia, per fortuna non fece nessuna domanda riguardo la faccenda di Manuela, aveva già capito fuori la discoteca quanto per me fosse doloroso parlarne.

 

Arrivati al parco dei divertimenti ormai era già ora di pranzo così prima di entrarci decidemmo di andare a mangiarci qualcosa lì vicino, su un piccolo ristorante sulla spiaggia.

Ci sedemmo in un tavolo vicino ad una vetrata, all’entrata alcune ragazze lo riconobbero e gli chiesero delle foto che io stessa scattai.

Una volta seduti tornammo a chiacchierare “non ti da un po fastidio?” chiesi poggiando il menù e guardando Josh che era seduto difronte a me

“cosa?” mi chiese con aria interrogativa senza staccare gli occhi dal menù

“sai le foto, autografi essere riconosciuti ovunque vai” chiesi curiosa, lui staccò gli occhi dal menù e li posò su di me 

“beh, sai forse a molti può dare fastidio ma ma faccio l’attore da quando avevo 8 anni e ormai ci ho fatto l’abitudine, i fan ti danno di tutto e in cambio chiedono un autografo, una foto, un sorriso e questo è il minimo che io possa fare per ringraziarli di tutto il supporto che mi danno, e comunque ci sono attori molto più segutati prendi Clooney, DiCaprio, Depp! loro sono costantemente controllati” sorrisi 

“hai detto una cosa molto bella Josh, dico riguardo i fan, in quanto fan devo dire che l’apprezzo molto” risi e lui con me

“ e io invece apprezzo molto la tua T-shirt!” abbassai gli occhi sulla mia T-shit di Batman 

“beh tralasciando il mio fantastico gusto nel vestire “scherzai”Batman è in assoluto il mio supereroe preferito” dissi guardando la mia maglietta

“scherzi? anche il mio!” scoppiammo entrambi a ridere

“si cioè lui è un grande tutti i supereroi hanno subito mutazioni genetiche o sono alieni o sono dei geni dell’informatica lui invece è solo miliardario!” 

“esattamente! finalmente qualcuno d’accordo con me! insomma vuoi mettere la super forza di superman con un’arma da un milione di dollari di Batman dai! lo massacra a superman!”

continuammo a parlare e mangiare finché non chiedemmo il conto, io presi dalla borsa il portafoglio e stavo per prendere lo scontrino per poter dividere le spese ma lui

“sei matta offro io” disse strappandomi lo scontrino dalle mani e sorridendo “ti ho invitato io ricordi!?” disse prendendo i soldi e posandoli sul tavolo

“dai Josh perfavore mi metti a disagio” dissi cercando ancora di vedere lo scontrino ma non ci fu verso. Così uscimmo dal locale e per la decima volta dissi a Josh “grazie per il pranzo sul serio non dovevi!” .

 

Finalmente entrammo nel parco divertimenti c’era di tutto, tiro a segni, ruota panoramica e montagne russe mentre entravamo mi arrivò un messaggio da Sam:

“Hey tutto bene? vi divertite?”

Josh a fianco a me lesse il messaggio e mi strappò il cellulare di mano 

“che fai? fammi rispondere” dissi cercando di strapparglielo 

“dai le inviamo una selfie!” scoppiai a ridere, non avrei mai potuto immaginare una frase del genere detta da lui, ma così fu! ci scattammo la foto le nostre guance quasi si sfioravano, lui aveva il braccio intorno al mio collo e sorridevamo.

 

“allora che vogliamo fare per prima cosa?” mi chiese Josh 

“se posso consigliarti la ruota meglio farla più tardi verso il tramonto è molto più suggestiva!” aggiunse poi prima di permettermi di rispondere

“beh non so che ne dici delle montagne russe?”.

 

Passammo ore ed ore a fare ogni giostra immaginabile e mangiare dolci, provammo anche a fare dei bancarelle di tiro a segno ma sbagliammo miseramente! poi finalmente dopo ore di giostre, cibo e risate salimmo sulla ruota panoramica.

 

“avevi ragione a quest’ora è sicuramente più bello” dissi guardandomi intorno, sulla mia destra avevo l’oceano illuminato dal sole che stava lentamente calando mentre alla mia sinistra avevo la città che stava iniziando ad accendere le sue mille luci

“già, bellissimo” disse Josh guardando d’avanti a se, sembrava improvvisamente triste ma non gli chiesi il motivo perché prima di poterlo fare lui riprese a parlare

“sai, mi ha fatto proprio piacere aver passato questa giornata con te” disse poi girandosi verso di me, eravamo vicini più vicini che mai e potevo sentire il mio cuore battere all’impazzata tanto forte e velocemente che se ci fosse stato silenzio anche lui l’avrebbe sentito.

“anche a me Josh molto, e mi dispiace aver ignorato i tuoi messaggi” dissi poi abbassando lo sguardo

“e le mie chiamate” aggiunse ancora lui.

ormai era calato il silenzio anche se i nostri sguardi non si erano mai staccati l’uno dall’altro, era un momento magico, finchè non lo sentimmo o meglio non lo vedemmo, un flash che accecò i nostri occhi, Josh di scatto si gira e lo vode, un paparazzo probabilmente a due, tre blocchi di distanza da noi con un obbiettivo lungo forse quanto il mi braccio.

 

“Josh chi è?” chiesi d’istinto

“vedi essere disturbato dai fan a me non dispiace per nulla, ma sono i paparazzi il vero problema, Maggy ora che scendiamo” disse a voce bassa quasi senza muovere le labbra “vai dritta verso l’uscita non fermarti poi ti spiego” così rimanemmo in silenzio per quel minuto che mancava e una volta usciti velocemente ci dirigemmo verso l’uscita.

 

“scusami” disse poi infine Josh mentre ormai usciti dal parco ci dirigevamo verso la moto “solo che non mi va che mettono false storie in giro, e ogni volta che mi scattano una foto questo porta ad una falsa storia”

sorrisi a Josh “non preoccuparti avevo immaginato” in poco tempo raggiungemmo la moto.

Mi poggiai su un muretto mentre Josh prendeva i nostri caschi quando all’improvviso mi porge le chiavi “dimentichi la nostra sfida?”

disse sorridendomi e facendomi tintinnare le chiavi d’avanti agli occhi

“ovviamente no” gli strappai le chiavi di mano e andai verso la moto “non può essere così difficile” dissi levando il cavalletto laterale e girandomi verso Josh

“ti prego solo di fare attenzione e sopratutto di ritenerti fortunata non do la mia moto in mano a tutti” rise e io con lui

“ok ma prima dimmi se perdo che succede?” chiesi infilando la chiave nella moto rivolgendomi a Josh

“se perdi..” si fermò un secondo forse per pensarci su “se perdi stasera uscirai con me”  momento di silenzio.. uscire con lui? cosa? è impazzito? cioè io lui? sarei tentata di perdere se non ci passasse di mezzo la mia incolumità così scherzando risposi “sarà meglio che vinca io in tal caso” non volevo fargli capire quando io invece volessi uscire con lui.

 

Josh salì dietro di me e accesi il motore, la strada d’avanti a me era dritta non potevo sbagliare, presi ad accelerare e feci uno scatto improvviso, la mia vespa non aveva questa ripresa ,pensai mentre Josh mi urlava “ATTENTA!”. Dopo la partenza difficoltosa riuscì a stabilizzarmi, alla fine non ero così male, andavo lenta molto lenta rispetto alla velocità a cui la guidava Josh ma alla fin fine lo scopo era guidarla. 

Dopo qualche curva decido di accostare, Josh scese subito e disse “grazie al celo siamo vivi! per un attimo ho immaginato il peggio!”

mi girai verso di lui con aria sorpresa “sono stata impeccabile! e non ti puoi affatto lamentare!” ridemmo entrambi poi Josh mi chiese forse con un filo d’imbarazzo

“allora hai vinto cosa vuoi che faccia?”  e ora cosa rispondevo non ci avevo minimamente pensato la mia testa si era bloccata alla sua proposta di uscire.. mi dovevo calmare prendere tempo dovevo prendere tempo “ehm.. ci penserò nel frattempo ripostami a casa” dissi sorridendo.

 

Durante il tragitto pensai e ripensai a quello  che potevo dirgli finché non trovai la cosa giusta.

Arrivati sotto Casa mi slacciai il casco e scesi dal motorino, aspettai che Josh facesse lo stesso poi gli passai il mio casco rosa “allora hai pensato” mi chiese poi Josh mentre posava il casco

“in effetti si” dissi sorridendo “bene e cosa” chiese poggiandosi alla sua moto 

“beh” ero un po’imbarazzata “stasera passa per le otto” dissi sorridendo, ricambiò il mio sorriso, non potevo crederci stavo veramente per uscire con Josh?? e gliel’avevo chiesto io o lui ormai non capisco più nulla.

Josh dopo alcuni secondi di silenzio si rinfilò il casco e mentre saliva in moto mi disse “sarà fatto! alle 8 qui” disse sorridendo e partendo.

 

Corsi verso casa speravo con tutto il cuore che le ragazze fossero in casa! ma una volta entrate non trovai nessuno, più tardi invierò un messaggio a qualcuna di loro pensai mentre mi precipitavo in camera, ora sono le 6:35 tra un ora e mezza Josh sarà qui.

In un secondo mi fiondai sotto la doccia e passai un buon quartod’ora in accappatoio a fissare i miei vestiti.

 

[http://www.polyvore.com/cgi/set?id=121852447&.locale=it]

 

 

Alle 8 spaccate ero pronta le ragazze non erano ancora tornate così decisi di lasciarle un biglietto 

“vado a cena fuori, con Josh! poi vi racconterò tutto!!!
Baci Maggy”

il tempo di posare il biglietto e sentì bussare il campanello 

“arrivo!” dissi mentre mi davo un altro sguardo allo specchio e prendevo la borsa.

 

Arrivata d’avanti alla porta feci un respiro profondo e aprii la porta, eri li, c’era sul serio. Indossava una camicia e dei pantaloni..era bellissimo, stava sorridendo, mi stava sorridendo, e mi sentivo sciogliere sotto il suo sguardo.

Interruppe lui per primo il silenzio

“Maggy stai benissimo” mi disse sorridendo, mi sentii arrossire tutta di un colpo e abbassai la testa per non farlo notare a Josh e mugugnai un grazie. 

Insieme ci avviammo alla sua macchina, mi aprii lo sportello e mi fece entrare poi fece il girò ed entrò dal lato del conducente.

Era veemente tutto vero? stavo veramente uscendo con Josh, insieme, soli, come un, un appuntamento?

 

Dopo che Josh fu entrato in auto presa dalla curiosità gli chiesi “allora dove andiamo?” si girò verso di me  e sorrise

“vuoi sul serio rovinarti la sorpresa?” feci un mezzo sorriso in realtà non ero una vera amante delle sorprese e soprattutto ero una curiosa ma per lui, per Josh, feci uno sforzo.

 

Durante il tragitto ero piuttosto nervosa tanto da non riuscire a trovare nessun argomento di cui parlare, ogni tanto mi giravo verso Josh e lo osservavo per un paio di secondi per poi tornare a guardare fuori dal finestrino, lui invece sorrideva e guardava d’avanti a se.. quanto avrei voluto capire cosa stesse pensando, era felice? scocciato? quello era un vero sorriso? o era falso?

 

Ero persa nei miei pensieri quando mi accorsi dove eravamo diretti “Hollywood Hill” dissi a bassa voce vedendo che ci avvicinavamo alla famosa collina che affiancava la città, Josh evidentemente sentì ciò che bisbigliai “ci sei già stata?” mi chiese sorridendo e portando i suoi occhi marroni e profondi su di me 

“in realtà si ma mai di sera” dissi eccitata

“beh allora ti piacerà dove stiamo andando” concluse la frase e riprese a guardare la strada d’avanti a se.

 

Dopo pochi minuti Josh pareggiò la macchina ci trovavammo in uno spiazzale poco sotto la storica scritta “Hollywood” .

 

Appena parcheggiato Josh si fiondò fuori dall’auto e prima che io potessi solo pensare di aprire la portiera per scendere lui me la spalancò 

“che gentleman” dissi scherzando, mentre lui mi porgeva il braccio

“beh ho la mia classe” rispose sorridendo e chiudendo la portiera.

 

Dal piazzale si godeva di una vista mozzafiato riuscivo a vedere praticamente tutta la città ero così presa dal panorama che quasi non mi accorsi del ristorante che stava sul fondo del piazzale aveva una piccola entrata e sembrava un posto piuttosto elegante e riservato.

 

Josh si fermò affianco a me e dopo pochi secondi di silenzio io dissi “questo posto è bellissimo”

Josh mi sorrise e mentre ci avviavamo verso l’entrata del ristorante lui mi rispose “lo so è il mio posto preferito”.

 

Il ristorante era molto elegante. All’entrata un metre dopo aver chiesto il nome della prenotazione ci fece accomodare ad un tavolo circa al centro della sala. 

Non c’era molta gente ed era piuttosto tranquillo, fu in quel momento quando ci trovammo faccia a faccia, che iniziò a salirmi l’ansia, cosa devo dire adesso? ormai non andavo da un primo appuntamento da più di un anno e già le prime volte ero stata una frana.

 

Per fortuna ad interrompere il nostro silenzio fu il cameriere che ci porse i menù.

 

Dopo aver ordinato il cameriere ci lasciò da soli per un paio di secondi ci fissammo negli occhi senza sapere cosa dirci poi lui parti

“tu di me sai un sacco di cose io invece di te so veramente poco cioè a mala pena so il tuo nome completo!”  disse scherzando, quando rideva si formavano sue magnifiche fossette sulle guance.

“Quello te l ho detto stamattina! e Beh io sono un libro aperto quindi chiedi quello che vuoi” dissi poggiando il mento sul palmo della mia mano,

“allora per ora so che sei italiana di Napoli?” disse interrogativo, io feci un gesto di assenso e lui continuò a parlare

“ti sei trasferita a New York da tua zia, frequenti l’università e fai la cameriere” 

“beh hai ben riassunto tutta la mia vita cos’altro vuoi sapere?” chiesi interrogativa 

“no c’è molto di più di questo! solo che tu non me lo dici” rimasi un attimo perplessa dalla sua risposta poi capii

“sbaglio o stai parafrasando una frase di Hunger Games?”chiesi ridendo

“io!? sarà un riflesso incondizionato! dopo tutto sono Peeta Melark io!” disse anche lui scherzando

“prima o poi voi attori avrete una qualche crisi d’identità!”

“piùttosto vedi ho scoperto un altra cosa! se riesci a ricordare un intera frase di Hunger Games vuol dire che hai letto i libri! quindi ora so anche che sei una grande fan di Hunger Games!” disse orgoglioso della sua scoperta

“beh perspicace! e comunque si ho letto i libri e ovviamente visto i tuoi film” dissi enfatizzando sulla parola “tuoi”.

“dai ora seriamente! parlami di te che so dei tuoi hobby o passioni” disse tornando a guardarmi negli occhi e sorridendo 

“beh.. mi piace la musica, anche se questo forse già lo sapevi” accennai una risata “mi piace vedere film di ogni genere, e cucinare sai anche se mia zia è cuoca in casa fa quasi sempre cucinare a me!” risi e lui con me “ dice che essendo il suo lavoro cucinare quando può preferisce non farlo, penso che in 2 anni di convivenza lei mi abbia cucinato si e no 7 pasti!”

“quindi tua zia è cuoca?” chiese sorridente 

“si, ha scritto libri sulla cucina italiana in particolare quella abruzzese, si chiama Anna Teresa Callen” dissi mentre bevevo un sorso d’acqua

“scherzi!? mia mamma ha tutti i suoi libri” disse scoppiando a ridere “ se sapessi che sto a cena con la nipote, mi chiederebbe di chiedere a tua zia un autografo” scoppiamo a ridere

“se le mie vecchie amiche invece sapessero che sto a cena con te mi pregherebbero di tornare loro amica!” dissi anche io scoppiando a ridere anche se con un filo di malinconia, Josh se ne accorse immediatamente “hey tutto bene?” diamine ma come fa a capire sempre subito se c’è qualche cosa che non va “si stavo solo pensando a delle vecchie faccende nulla di che” dissi tornando a sorridere, mi stavo divertendo adesso e non mi andava di deprimermi pensando alla mia vecchia vita.

 

La cena fu splendida, Josh mi ha raccontato molte cosa che non sapevo di lui oltre a quelle che una qualunque fan poteva conoscere, e questo mi fece sentire in un certo senso più vicina a lui e questa vicinanza non mi dispiaceva.

Quando uscimmo dal ristorante ero entusiasta di come si fosse sviluppata la serata, Josh è un ragazzo meraviglioso, molto più semplice di come mi aspettassi.

 

Dopo essere usciti dal ristorante ci andammo a sedere su una panchina che dava sulla città completamente illuminata.

“sai, mi dispiace che tra pochi giorni tornerai a New York” disse lui guardando dritto d’avanti a se 

“anche a me, Los Angeles è fantastica tutto lo è qui” tutto specialmente tu avrei voluto aggiungere

“quanti altri giorni rimarrai? “mi chiese stavolta però girandosi verso di me che pero continuavo a tenere lo sguardo fisso nel vuoto affollato della città

“un altro giorno e mezzo circa” dissi stavolta girandomi anche io verso di lui

“allora non bisogna sprecare nemmeno un istante” disse sorridendo, ma io non capii quest’ultima affermazione 

“in che senso sprecare?” chiesi guardando Josh dritto negli occhi che oggi sembravano più scuri del solito,

lui mi sorrise e prendendomi per una mano disse “vieni” salimmo per un paio di gradini e ci trovammo esattamente sotto la prima “L” della scritta Hollywood.

Josh si sedette su una specie di roccia e si spostò per farmi spazio

“è meraviglioso” dissi dopo essermi seduta, anche se eravamo saliti di poco più i altro rispetto a prima il panorama era diverso, a incorniciare le luci della città c’erano due enormi alberi che prima non avevo notato.

“sai Maggy non ho mai conosciuto una ragazza come te” disse poi all’improvviso Josh, sentii il cuore perdere un battito 

“in che senso?” chiesi, la mia voce tremava leggermente

“nel senso che mi piaci Margherita” disse infine girandosi verso di me, io rimasi paralizzata gli occhi spalancati, perfortuna il buio rese invisibile il rossore del mio viso, rimasi in silenzio non sapevo che rispondere poi incrociai gli occhi di Josh e sorridemmo entrambi contemporaneamente come se quel sorriso significasse di più come se significasse “mi piaci Josh”.

Posò una mano sulla mia guancia e lentamente avvicinò il suo viso al mio poi finalmente le nostre labbra si incontrarono e fu il momento più bello di sempre. 

il più bello dopo molto tempo. 

 

Le nostre labbra si staccarono e i nostri sguardi si incontrarono di nuovo, lui mi sorrise, io ricambiai il sorriso ed arrossii di nuovo, poi lui si alzò e mi porse la mano

“ti riaccompagno a casa” disse infine sorridendomi.

 

Durante il tragitto in macchina parlammo poco io ero un po’ imbarazzata, e passai il tempo a guardare fuori dal finestrino poi all’improvviso lo sentii, la sua mano che si poggiava sulla mia al lato del sediolino, la strinsi e sorrisi leggermente senza dire una parola anche se in realtà esplodevo dentro.

 

Quando arrivammo sotto casa rimasi per un secondo ferma, non sapendo che fare poi lui come poco prima posò la sua mano dietro la mia nuca e mi baciò, un bacio leggero caldo, semplice, poi posai la mia fronte sulla sua ed inspirai il suo profumo, sapeva di mandorle “buona notte Maggy” mi bisbigliò mentre mi allontanavo da lui “buona notte Josh” risposi mentre scendevo dall’auto; 

prima di entrare in casa mi girai un ultima volta e lo vidi nella sua auto che mi fissava e sorrideva non potevo essere più contenta.

 

 

Entrata in casa notai subito che ero sola e vidi poco dopo un biglietto delle ragazze

“hey non volevamo disturbarti chiamandoti!! devi raccontarci un po’ di cose!!! noi siamo in discoteca non aspettarci sveglia ci sentiamo domani mattina”

 

lessi il biglietto e lo posai poi entrai in camera mi preparai e dopo pochi secondi crollai nel mio letto, felice, con il sorriso, pensando a lui, ma questa volta non più come oggetto in raggiungibile. Ormai era mio.


 


SPAZIO AUTRICI

ALLORA prima di tutto scusate il ritardo so che ormai sono così costantemente in ritardo che per voi il ritardo è diventato un'abitue 
ma io continuerò sempre a scusarmi!
il problema è questa dannatissima scuola! Come si dice MAGGIO STUDENTE FATTI CORAGGIO! 
spero di essermi fatta perdonare dopo beh l'ultimo non piacevolissimo capitolo che tral'altro era anche incredibilmente breve! questo vi dovrebbe riempire di gioia! 
quindi festeggiate con me! come sempre vi invito a farci sapere cosa ne pensate!
AL PROSSIMO CAPITOLO!
Baci Team
Red!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Is It True? ***






CAPITOLO 8 “Is It True?” 


 

La mattina seguente mi svegliai abbastanza tardi e notai subito che la stanza era vuota e dal piano di sotto sentii la voce delle ragazze ridere.

Scesi le scale e in un secondo tutte si fermarono a guardarmi poi scoppiò il deliro “maggy come è andata!”

“devi raccontarci tutto”

“ti ha detto qualcosa!”

quando si furono acquietate le raccontai tutto partendo sin dal pomeriggio, eravamo tutte in fibrillazione, non mi aspettavo tutta questa gioia da parte loro, dopotutto in questi giorni le avevo un po’ trascurate per poter stare con Josh così decisi di approfittarne per  scusarmi

“ragazze” dissi cercando di attirare la loro attenzione, ma niente continuavano a ridere “RAGAZZE” urlai e in un secondo tutte si zittirono 

“volevo solo scusarmi con voi” iniziai tornandomi a sedere sul divano “in questi giorni non vi ho pensato molto per poter stare un po’ con Josh e mi sento in colpa, cioè doveva essere la nostra vacanza! “ le ragazze mi sorrisero tutte poi Sam disse

“Maggy sei seria? non potremmo mai essere arrabbiate per questo con te!”

“si” continuò Jennie “ sei una delle migliori amiche che esistono al mondo e per una volta hai pensato un po a te!”

“Dopotutto quando ti sarebbe mai capitato di passare del tempo con Josh Hutcherson! dovevi cogliere la palla al balzo no!?” disse Mia in fine 

poi ci abbracciammo tutte finche Lona ancora stretta nell’abbraccio disse 

“però per farti perdonare del tutto potresti portarci fuori a colazione” scoppiammo a ridere 

“okok preparatevi offro io!” dissi salendo le scale per andarmi a lavare e vestire.

 

[http://www.polyvore.com/relax_sunnyday/set?id=111103193]

 

In poco tempo fummo tutte pronte per uscire.

Presi il cellulare al volo dal comodino e prima di metterlo in borsa notai un messaggio, era di Josh, 

“BUONGIORNO MAGGY <3, chiamami quando puoi!”

Sorrisi istintivamente leggendo il messaggio e Lona che era ancora in camera con me lo notò 

“è lui?” disse poggiando accuratamente il pigiama sotto il cuscino

“si” dissi sedendomi sul letto appena fatto e portandomi il cellulare al petto, Lona mi sorrise ed uscì.

 

Quando fummo tutte pronte uscimmo di casa e ci dirigemmo in un bar poco distante,  durante il tragitto chiacchiemmo finchè Mia non si blocco di colpo mentre parlava 

“Mia tutto bene!?”

ancora silenzio

“MIAA!” Le avvicinai una pano al viso e l’agitai

“Maggy sei tu quella?” disse poi indicando un giornale esposto fuori un tabacchino, mi avvicinai istintivamente e presi il giornale tra le mani, il giornale portava in copertina la foto di due ragazzi su una ruota panoramica, in realtà non due ragazzi qualsiasi, Josh e a quanto pare io, il titolo riportava “Josh Hutcherson e la sua nuova fiamma? scoprilo a pagina 7”

rimasi a fissare il giornale per un paio di secondi, ero proprio io, si intravedeva un quarto del mio viso che però rimaneva per lo più coperto dagli occhiali e dal cappello.

Prendemmo il giornale e pagammo poi una volta sedute al tavolino del bar decidemmo di vederlo.

“aprilo!” disse Sam 

“si infatti voglio sapere che dicono” continuò Jennie

mi sentivo un po a disagio continuavo a fissare quella foto, non so perché mi desse così fastidio, in effetti lo sapevo che sarebbe successo dopotutto ci eravamo accorti che ci avevano scattato delle foto di nascosto ma comunque non avevo per niente preso in considerazione l’idea di ritrovarmi la mattina dopo sulla copertina di un giornale di gossip.

 

Poggiai il giornale sul tavolino e scorsi le pagine fino alla numero 7

“Josh e la sua nuova fiamma, non si sa chi sia questa ragazza che nelle foto rimane ben nascosta, un po’ troppo per i nostri gusti. Fatto sta che il giovane attore holliwoodiano è stato visto passare l’intero pomeriggio con la fanciulla, tra tiro a segno e romantici giri in ruota panoramica, chi è lei? il giovanissimo attore si è quindi già ripreso dalla love story conclusa qualche mese fa?”

Lessi tutto l’articolo di un fiato poi Lona iniziò a parlare

“vabbe almeno non sanno chi sei”

“questione di tempo” aggiunse Sam 

tutte si girano verso di lei con aria scocciata “Sam non se d’aiuto” disse poi Mia

“no ragazze Sam ha ragione, è questione di tempo ma io lo sapevo che sarebbe successo, certo non mi potevo immaginare già ora ma lo immaginavo” 

Poco dopo lasciammo decadere l’argomento e iniziammo a chiacchierare e io decisi di allontanarmi un secondo per chiamare Josh.

 

uno squillo poi subito la sua voce invase le mie orecchie, non mi accorsi quanto mi mancava finché non gli sentii pronunciare il mio nome

“MAGGY!” 

“HEY Josh buongiorno!”

“buongiorno anche a te aspettavo la tua chiamata” sorrisi sentendoglielo dire mi sembrava tutto così surreale 

“scusa se non ti ho chiamato prima ma stavo fuori con le ragazze  a fare colazione” dissi poggiandomi su un muretto e buttando un occhio alle ragazze che chiacchieravano al bar

“ah non preoccuparti! ora sei a casa?”

“nono sono ancora con loro”

“beh allora chiamami quando sei a casa con calma stai con loro!” sorrisi ancora poi mi sentii improvvisamente in imbarazzo 

“ehm josh” 

“si dimmi Maggy” presi coraggio “prima per strada stavamo passeggiando quando beh, siamo passate davanti un giornalaio e Mia ha visto, cioè insomma Josh siamo sulla copertina di un giornale” conclusi schietta

“ah..” disse lui non sapendo cosa rispondermi

“lo so che me lo sarei dovuto aspettare solo che..”

“no non dire nulla, è colpa mia non avrei dovuto espormi tanto..” disse lui evidentemente mortificato anche se non ne capivo il motivo, non era certo colpa sua!

“josh no, non hai sbagliato nulla, non è colpa tua” dissi per rassicurarlo

“senti dopo posso passare da te così parliamo un po con calma?” sorrisi all’idea di vederlo

“certo tanto pranziamo a casa oggi, ti puoi fermare da noi” 

“ook perfetto allora a dopo”

“ a dopo” sorrisi e chiusi la telefonata. Rimasi un paio di secondi a fissare il display e a sorridere poi tornai dalle ragazze, le raccontai della nostra conversazione e insieme dopo avermi fatto pagare, tornammo a casa.

 

 

Tornate a casa le ragazze iniziarono a raccontarmi della serata in discoteca precedente, inutile dirvi che avevano bevuto come spugne! 

“siete tremende io vi lascio per una sera e voi vi ubriacate!” dissi ridendo

“senti chi parla noi ti lasciamo un giorno da sola e ti ritroviamo sulle copertine” disse Lona lanciandomi il giornale 

“siete sleali” dissi poi indicandole con un dito minacciosa

scoppiammo a ridere quando qualcunò bussò io mi alzai

“deve essere Josh” dissi dirigendomi alla porta quando Lona e Sam si alzano di scatto e mi fermarono

“andiamo noi!” io scoppiai a ridere vedendole dirigersi verso la porta 

 

“ciao josh” dissero in coro aprendo la porta, mi sporsi dal divano per poterlo vedere , la sua faccia era a metà tra il divertito e l’imbarazzato

“ciao Sam, ciao Lona” disse mostrando uno dei suoi sorrisi, quelli che tanto detesto perché tremendamente perfetti

“insomma Josh” disse Sam cercando di fare un aria severe e incrociando le braccia al petto 

“Sam smettila e lascialo entrare” dissi ridendo, mi faceva troppa pena in quella situazione

“ma come mi stavo divertendo!?” piagnucolò Sam per poi sorridere a Josh e lasciarlo entrare.

 

Josh sorrise a tutti e salutò le mie amiche poi si avvicinò a me e mi lasciò un leggero bacio sulle labbra, io avvampai, speravo veramente che non se ne fossero accorte ma lo sguardo di Lona e di Jennie mi fece capire il contrario.

  

Chiacchierammo un po poi Josh mi chiese se potevamo parlare un attimo da soli così andammo nel giardino posteriore della casa, che era molto più piccolo dell’altro ma più appartato.

 

Mi sedetti su una delle sdraio che avevamo a disposizione e incrocia le gambe per fare spazio a Josh che si sedette dal lato opposto della sdraio.

“Maggy volevo parlarti di quello che hai visto oggi!” fece una breve pausa durante la quale si passò una mano trai i capelli mentre io rimasi in silenzio a fissarlo “senti mi dispiace che sia uscita in mezzo questa storia, so che ti deve aver dato fastidio, che forse ti stai già pentendo di tutto e che sono stato un incosciente a passare un intero pomeriggio in giro con te sotto lo sguardo di tutti, solo che volevo essere il vero me per una volta e per esserlo volevo sentirmi una persona..normale” stava per riprendere a parlare quando lo interruppi

“Josh, basta devi stare tranquillo si ovvio che mi senta un po a disagio che sia uscita questa storia in mezzo ma sono sciocchezze che certo non possono farmi pentire di stare con te! mi piaci Josh e voglio che funzioni tra di noi e certo non saranno un paio di foto a farmi cambiare idea, non sono arrabbiata con te, quello di ieri è stato uno dei migliori pomeriggi della mia vita e sono felice che tu abbia voluto rischiare tutto questo solo per farmi conoscere il vero te. Quindi adesso tranquillizzati” dissi infine allungandogli una mano che lui strinse e si portò alle labbra

“Sei fantastica Margherita!” disse sorridendomi e guardandomi negli occhi, mi sentii morire al pensiero che era veramente li davanti a me stringendo la mia mano nella sua.

 

Poco dopo, dopo esserci scambiati qualche effusione, tornammo in casa dove trovai le ragazze intente a preparare il pranzo 

“abbiamo fatto colazione si e no 2 ore fa e voi già preparate il pranzo??” chiesi poggiandomi all’isola di marmo posta al centro della cucina,

Sam si girò verso di me mi sorrise e rispose “SI.” poi si rigirò e riprese a frugare nell dispensa, scoppiammo a ridere poi vista la situazione decisi di prendere le redini della cucina 

“lasciate i fornelli, siete negate ci penso io” dissi aprendo il frigo.

Mentre ero intenta a tagliare dei pomodori Sam e Josh parlavano e preparavano la tavola, presa dalla curiosità decisi di origliarli.

 

“hai sempre vissuto a New York?” iniziò a chiedere Josh 

“si, sono nata li tu invece? non sei di Los Angeles no??”

“nono, sono nato a Union in Kentucky!”

“i miei nonni vivono in Kentacky mio padre è di li! Di Burlington!”

“è abbastanza vicina a Union si trovano nella stessa contea!”

“non ci sono mai stata a dire il vero! il fatto è che avendo un cane non ci spostiamo molto”

“hai un cane? che razza?” Josh ha colto nel segno pensai, Sam ama il suo cane

“setter irlandese si chiama Paullie! tu hai animali domestici?”

“si a dire il vero ho due cani Diesel e Nixon, ma purtroppo visto che mi sposto spesso vivono a Union a casa dei miei” ricordai che già me ne aveva parlato durante la serata in discoteca

“ti devono mancare? io amo il mio cane e a diti la verità ne sento la mancanza!” sento Sam scoppiare a ridere, cosa positiva

“da impazzire! forse più loro che mio fratello!” Josh si unisce alla sua risata

“hai un fratello?” chiede Sam

“si, si chiama Connor è più piccolo di me” 

In quel momento entrai nella sala con in mano un piatto da portata pieno di basta pomodorini e pesto

“Maggy ho appena approvato Josh!” esordì Sam vedendomi entrare le sorrisi

“ah quindi ti ha ingannato con i suoi modi gentili?” le risposi buttando uno sguardo a Josh che rise.

 

Pranzammo tutti e 6 insieme e Josh fece amicizia con le ragazze, cosa che mi rese estremamente felice.

“comunque ho un’amica che vive a New York!” disse Josh mentre stavamo sparecchiando tutti insieme

“chi è?” chiesi posando i bicchieri nel lavello

“si chiama Dakota Carraway! la conosco da un paio di anni ci sentiamo spesso” non so esattamente perché ma istintivamente provai un senso di antipatia per questa ragazza… chi era?

“ah e come l’hai conosciuta?” chiesi in maniera falsamente disinteressata, Josh mi sorrise “che sei gelosa?”

lo guardai con aria sbalordita “ cosa io ma sei matto pura curiosità!” sorrisi

“visto che insisti l’ho conosciuta sul set del primo film di Journey, stava facendo un apprendistato li e siamo diventati parecchi amici, se mai verrò a New York te la devo assolutamente presentare” sorrisi a Josh e posai gli ultimi piatti nel lavello, chi è Dakota, che cavolo di nome è Dakota? sembra il nome di un cane. 

 

Finito di mettere a posto la cucina le ragazze andarono tutte nelle camere per fare la valigia, cosa che avrei dovuto fare anche io ma non mi andava di staccarmi da Josh considerando che domani sarei ripartita e chissa quando l’avrei rivisto. Mi sedetti sul divano affianco a Josh e poggia la testa sulla sua spalla

“insomma domani” iniziò Josh con un sorriso amaro “domani parti” concluse poi dopo pochi secondi di silenzio durante i quasi si girò verso di me, alzai la testa dalla sua spalla e incrociando le gambe mi misi difronte a lui 

“si..mi dispiace dover partire vorrei passare altro tempo qui” sospirai “con te” aggiunsi con un filo di voce

“puoi, cioè casa mia è grande e ci sono camere vuote” interruppi subito Josh “Josh io ho gli esami, devo studiare seguire i corsi poi c’è mia zia che mi aspetta” dissi prendendogli la mano, lui mi sorrise e intreccio le sue dita con le mie “lo so, hai ragione”.

“però mi verrai a trovare no?”  dissi sorridendogli e guardando i suoi occhi nocciola 

“certo! anche se  tra poco dovrò iniziare a girare Mockingjay ma comunque all’iniziò non sarò molto impegnato cioè comunque “ 

“lo so lo so, Peeta è stato depistato e si trova a Capitol City! appare solo in qualche video con il presidente Snow e Cesar, parli con un esperta caro Josh” dissi ridendo, Josh scoppiò a ridere con me

 “lo so, lo so! a volte dimentico che la mia ragazza è una mia fan sfegatata!” rabbrividì sentendogli dire “la mia ragazza” era la prima volta che mi definiva così, pens che Josh abbia notato la mia reazione perché s avvicinò per baciarmi, ma prima che lo potesse fare mi allontanai e risposi “beh non mi definirei proprio sfegatata, non sei nulla di che sai!” conclusi facendogli una linguaccia e scoppiando a ridere, Josh abbassò lo sguardo per un secondo con fare triste poi si getto verso di me immobilizzandomi le braccia “ah si??” disse ridendo “sisi assolutamente” risposi con aria di sfida “bene” disse poi josh mollandomi, per un secondo pensai che fosse finito poi sentii una sua mano sul fianco, iniziai a ridere non appena Josh iniziò a farmi il solletico  “ti prego basta” cercai di urlare tra una risata e un’altra “allora sei o non sei la mia più grande fan!?” si fermò per un secondo e mi guardò negli occhi “sei il numero uno lo giuro basta che smetti di farmi il solletico!” dissi cercando di riprendere fiato, lui mi sorrise “ bene”  disse per poi lasciarmi un leggero bacio sulle labbra per poi tornare seduto “devi fare la valigia vero?” mi chiese all’improvviso con un filo di tristezza “a dire il vero si ma non preoccuparti la posso fare più tardi” gli risposi sorridendo e alzandomi “ti va qualcosa da bere?” continuai andando verso la cucina, Josh non mi rispose così mi girai verso di lui “allo..” non completai la parola che le braccia di Josh mi presero di forza e mi alzarono “devi andare a fare la valigia poche storie” tenendomi sempre per i fianchi salii le scale e entro nella mia caemra dove Lona stava piegando delle magliette prima di riporle in valigia “quanta roba pupuò essere ci metterai poco no??” chiese Josh lasciandomi libera dalla sua presa, in quel momento Lona si girò verso Josh “sisi,pochissima roba!” disse con un mezzo sorriso

Josh si girò verso di lei “qualcosa mi dice che sei ironica..” 

“dici bene” Lona scoppiò a ridere “Maggy non conosce il significato di viaggiare leggero” continuò la mia amica, in quel momento decisi d’intervenire “vi ricordo che i sono ancora qui! e comunque non ho portato così tanta roba!solo il necessario più qualche cosa in più” dissi aprendo l’armadio della camera 

“mm vedo proprio qualche cosa!!” rispose Josh ridacchiando “quanto tempo siete state qui Lona? un mese o due?” i due iniziarono a ridere e io fulminai entrambi con lo sguardo.

 

Dopo circa un ora di bagagli Josh tornò a casa sua e ci demo appuntamento per il giorno dopo.

Il volo sarebbe partito alle 2 quindi saremmo uscite di casa verso mezzo giorno e mezza e Josh ci aveva promesso che ci avrebbe portato la colazione a tutte noi. 

La sera decidemmo di andare a cenare tutte insieme in un ristorante sulla spiaggia, così dopo esserci preparate uscimmo di casa. [

 

[ http://www.polyvore.com/cgi/set?id=121205571 ]

 

Uscimmo di casa e come al solito mi misi io alla guida, dopo aver sbagliato strada e aver allungato il tragitto di circa un quarto d’ora riuscimmò a trovare il ristorante “ti avevo detto di girare a destra!” disse Lona uscendo dall’auto parlando con Sam “il navigatore diceva a sinistra!” 

“l’importante è che siamo qui e che Jennie ha prenotato per le 9:30 e quindi siamo anche in anticipo quindi direi di fermarci a bere qualcosa a questo bar” disse Mia indicando il bar che si trova esattamente affianco al ristorante “ok ci sto!” dissi scendendo anche io dall’auto e chiudendo lo sportello.

 

Ci sedemmo al bancone del bar e aspettammo i nostri drink “Josh è simpatico” iniziò Lona 

“si infatti direi che l’abbiamo approvato tutte” disse poi Sam sorrisi alle ragazze 

“lo avevo capito!comunque mi piace sul serio, sono veramente contenta anche se beh domani partiamo e le cose saranno più difficili!”

“ma dai! è un attore quando non ha film da girare può fare quello che vuole secondo me ti verrà a trovare spesso!” disse Jennie

“omiodio Maggy ma ti rendi conto che” Mia di avvicina di più a me “ stai con Josh Hutcherson” dice quasi bisbigliando ma con un aria totalmente esaltata, tutte noi scoppiamo in un atto di risatine acute forse troppo per gli altri clienti del bar che ci guardano con aria infastidita, “lo so è ancora assurdo per me! cioè lui è lui è fantastico io sono io e non sono nessuno” Lona, che è seduta accanto a me allunga il suo braccio sulla mia spalla “Non è vero tu sei una persona straordinaria! e lo sai” sorrisi alla mia amica e lei ricambiò.

 

Stavamo sorseggiando i nostri drink quando il mio occhi scivolò su due ragazze sedute un po più ai margini del bancone chine su una rivista di gossip intente a spettegolare e indicare foto, non sono mai stata di quel genere non ho mai amato quelle riviste, mi ci vollero un paio di secondi prima di mettere a fuoco la foto che stavano commentando, era proprio la mia foto con Josh, o meglio quella di Josh con la sua nuova fiamma misteriosa, chissà cosa stavano dicendo chissà se non stavo criticando me? magari i miei vestiti o i miei capelli, automaticamente presi i miei capelli tra le mani quasi come per accarezzarli quando me ne resi conto li lasciai di scatto, perché mi stavo facendo prendere così dalla paranoia? non mi interessa cosa possono dire le persone di me, o no? è sempre stata questa la mia filosofia di vita e sopratutto ora dovrà continuare ad esserlo.

 

 

Dopo poco ci alzammo e andammo al ristorante, dove mangiai uno dei migliori piatti della mia vita! “Maggy dovresti prendere lezioni da questo chef!” dice Sam dopo aver ingoiato un altro boccone di cibo, la guardai con aria sconcertata “cos’hai contro la mia cucina!? non hai mai avuto nulla da ridire e ti ricordo che mia zia è cuoca!” dissi ridendo, mi mancava mia Zia stamattina l’avevo parecchio arronzata al telefono..

“approposito di zia! glielo dirai di Josh no??” disse Mia bevendo un sorso d’acqua

“ovvio! quando torno! tanto lo sapete che rapporto ho con mia zia!” scoppiò a ridere 

“si sembra una tua specie di sorella più anziana, molto più anziana ma più simpatica di te!” disse Lona per poi scoppiare a ridere!

 

Passammo tutta la cena a ridere poi una volta tornate a casa inviai un messaggio a Josh

Heyy!! sei ancora sveglio?????!” inviai il messaggio e mi preparai per andare a dormire, una volta pronta presi il cellulare e lessi la risposta di Josh

“hey! issi guardo la tv! siete tornate??” sorrisi leggendo il messaggio e risposi

“si in questo momento! ora stiamo per andare a dormire tu?” poggiai il cellulare sul comodino mentre andai in bagno a struccarmi e aspettai una risposta da Josh che arrivò dopo pochi secondi

“anche io ora vado! domani vengo a portarvi la colazione!!” lessi il messaggio e digitai subito la risposta:

 

“vuoi proprio farti amare dalle mie amiche!!” 

“faccio del mio meglio”

“ora vado a dormire ci vediamo domani! Notte Josh!”

“notte Maggy <3” Lessi il suo ultimo messaggio e mi addormentai pensando a lui, poteva veramente essere tutto vero?

 

SPAZIO AUTRICI

Eccoci come sempre in orario nel nostro ritardo! finalmente i due piccioncini si sono goduti un giorno da vera coppia! 
spero che vi piacca perche mi sono impegnata moltissimo per scriverlo e renderlo nel migliore die modi! la storia dopo questo capitolo inizirà a movimentarsi di più sopratutto ora che Maggy ritornerà a New York! 

come sempre vi chiedo di lasciarci una recensione per farci sapere cosa ne pensate!! 
baci a tutti TeamRED <3

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** "Am I Wrong" ***






CAPITOLO 9 “Am I Wrong"


 

La mattina seguente ci svegliammo abbastanza presto per poter terminare le valigie e mettere in ordine la casa.

Eravamo già sveglie da circa un’ora quando suonò il campanello - “Vado io!” urlai dalla cucina mentre, ancora in pigiama, mi avviavo verso la porta d’ingresso.

“Buongiorno!” dissi sorridendo a Josh che aspettava poggiato allo stipite della porta, indossando occhiali da sole e una camicia da boscaiolo. 

“Buongiorno” disse sfilandosi gli occhiali ed entrando in casa “ho portato la colazione” aggiunse poco dopo alzando una busta che portava nella mano destra.

 

Dopo aver fatto colazione insieme e aver completato le valigie, andammo a prepararci e intanto Josh si era offerto di ripulire la roba che avevamo utilizzato per la colazione.

 

La camera era più o meno come l’avevamo trovata, con l’unica differenza che ora non emanava più quel senso di anonimato che ci aveva colpito il primo giorno: dopo una settimana e mezza quella camera in cui avevamo riso, scherzato, urlato e ahimè anche pianto, aveva assunto un aspetto del tutto diverso.

Entrai nel bagno e ne uscii vestita così 

http://www.polyvore.com/time_to_leave/set?id=122530431

Dopo aver letteralmente trascinato il bagaglio giù dalle scale, sentii la voce di Josh parlare con qualcuno al cellulare, decisi così di seguire la sua voce proveniente dal terrazzino posteriore e infatti lo trovai intento nel parlare al cellulare. Giusto il tempo di entrare nel suo raggio visivo che lui aveva già interrotto la telefonata. 

“Chi era?”, chiesi avvicinandomi a lui. 

“Lavoro! Mi hanno comunicato le date durante le quali dovrò girare” disse sorridendomi e posandomi le mani sui fianchi. Lo guardai e istintivamente sorrisi “E..?“ Posò la sua fronte sulla mia “E..ci sarà abbastanza tempo per venire a New York ogni tanto” disse continuando a tenere gli occhi puntati nei miei. “Ah, e come mai proprio New York?” chiesi scherzando mentre ogni mio neurone andava perso sotto i suoi occhi profondi. Josh mi sorrise e, avvicinando le sue labbra alle mie, quasi sussurrando disse: “Si dà il caso che la mia ragazza abiti proprio lì”. Io risposi al bacio e solo mentre poco dopo rientravamo in salone mi resi conto che Josh mi aveva appena definita “la sua ragazza”.

 

Quando tutte le ragazze furono pronte, Josh ci diede un passaggio all’aeroporto con la sua macchina dai finestrini oscurati e, quando arrivò il momento di salutarci, le ragazze uscirono dall’auto per darci un po’ di privacy. 

“Insomma, riparti” disse Josh, rompendo il silenzio.

“Già..” gli risposi, abbassando lo sguardo e fissandomi le punte delle Vans.

Non potevo credere che tutto questo stesse accadendo davvero a me, ma soprattutto il fatto che io dovessi ripartire proprio dopo aver finalmente ritrovato una gioia mi distruggeva ancora di più, tanto che non riuscii a dire nulla oltre a quella misera risposta. Josh si accorse subito del mio umore chiedendomi se andava tutto bene mentre io feci un accenno di sorriso e riportai il mio sguardo sul suo viso. 

“Sì.. cioè a dire proprio il vero, no. Mi mancherai”. Mi rispose con uno di quei suoi sorrisi sbilenchi che tanto adoravo e aggiunse 

“Anche tu, Maggy. Ma non preoccuparti, ci rivedremo prestissimo. Te lo prometto”. Feci un accenno di sorriso e lui, prendendo il mio mento tra l’indice il pollice, mi costrinse a riguardarlo negli occhi per poi aggiungere “Capito?”. Sorrisi, stavolta con più sicurezza, e dopo esserci dati un ultimo bacio, finalmente scesi dal suv.

 

Arrivammo al gate giusto in tempo per l’imbarco e appena l’aereo decollò entrammo tutte in un sonno profondo: la stanchezza di questa intensa settimana e mezzo stava iniziando a farsi sentire.

Mi svegliai dopo un bel po’ e decisi di ascoltare un po’ di musica, ma nemmeno il tempo di prendere le cuffiette che Sam, seduta al posto di fianco al mio, si svegliò.

“Hey, che ore sono?” chiese cercando goffamente di stiracchiarsi. 

Sorrisi e risposi “Tra un paio d’ore dovremmo arrivare” e lei, spostando delicatamente la testa di Lona, rispose “Bene, non ne posso più! Sono quattro ore che Lona dorme sulla mia spalla!”. 

 “Questa settimana e mezzo è volata” dissi poi poggiando la testa al sediolino”

“Già…direi sopratutto per te, amica mia. Josh è un bravo ragazzo“ rispose lei girandosi nella mia direzione.

“Lo so..” sospirai, “è un ragazzo fantastico, penso di non essermi mai trovata in così poco tempo talmente a mio agio con una persona, sopratutto un ragazzo. È che ho parecchia paura, Sam: lui è una star di Hollywood, io invece non sono nessuno; lui sta a Los Angeles, io sto a New York. Mi piace, mi piace veramente da impazzire, ma ho paura di uscirne con il cuore spezzato, di nuovo. So che lui è un bravo ragazzo, lo si vede lontano un miglio che lo è, ma ciò non toglie che le circostanze sono difficili” cacciai tutto di un fiato, come se fosse stata una cosa che mi portavo dentro da un molto. Sam non fece domande né commenti, semplicemente mi posò una mano sulla schiena e mi abbracciò, come solo una migliore amica sa fare. A volte mi capita di pensare a cosa direbbe Manuela delle mie nuove amiche se fosse ancora qui. Probabilmente ne andrebbe pazza, come biasimarla.

 

 

Mi risvegliai dopo un paio d’ore con la voce del capitano in audio-diffusione che annunciava l’atterraggio. Avevo la testa poggiata sulla spalla di Sam mentre lei era ben dritta sul suo seggiolino. Dopo aver ripreso i “sensi” iniziai a svegliare il resto della compagnia.

 

 

 

DUE SETTIMANE DOPO..

 

La sveglia segnava le otto e mezza, ma io non trovavo le forze per spegnarla, né tantomeno per alzarmi. 

La sera precedente avevo avuto un turno estenuante al Music Pub e l’idea di dover alzarmi e seguire due e più ore di lezioni mi distruggeva, ma, come ogni mattina, fui costretta ad alzarmi.

 

Uscendo dalla mia stanza sentii delle voci dal salone, nonostante fossi ancora stordita, mi ci volle poco per riconoscere la voce di mia zia Terry e Daniel, il vicino.

Feci una breve chiacchierata con i due mentre facevo colazione; a quanto pare Daniel aveva deciso di riprendere a disegnare abiti, e di riaprire il suo vecchio marchio.

Da quando sono tornata da Los Angeles, Terry sembrava molto più apprensiva.  Quando le avevo raccontato di Josh era sembrata entusiasta, anche se non sapeva chi fosse, era contenta che stessi con qualcuno al quale tenevo. Questa era senza ombra di dubbio una delle cose che più apprezzavo di lei, non era per niente invadente: se avessi raccontato una cosa del genere a mia madre, lei mi avrebbe tartassata di domande, invece lei si è accontentata di sapere quello che le ho raccontato.

 

Dopo aver fatto colazione mi vestii e uscii di casa.

 

http://www.polyvore.com/reader/set?id=121813692

 

Dirigendomi verso Washinghton Square, scrissi un messaggio a Josh “Hey buongiorno! Sto andando all’università” 

Non era esattamente una bella giornata: il sole era oscurato completamente dalle nuvole e non si sentiva per niente il calore estivo che caratterizza questo periodo dell’anno.

 

Appena attraversata la piazza iniziò a piovere, decisi di accelerare il passo e, per non bagnarmi, portai la borsa sulla testa. Durante l’inverno la pioggia non mi dispiace, ma in questi periodi la trovo insensata e appiccicosa.

Mentre mi dirigevo a passo svelto verso l’università, mi sentii chiamare e, girandomi, vidi un ragazzo poco lontano da me con un ombrello. Mi ci vollero un paio di secondi per riconoscerlo: era Aaron, un ragazzo che frequentava i corsi con Sam, Mia e me.

Aaron si avvicinò a me e mi porse un ombrello “Chi esce con questo tempo senza ombrello?” disse scherzosamente, sorrisi “Ovviamente io!”. 

Lo avevo conosciuto uno dei primi giorni di università, poco dopo Mia. Era un ragazzo piuttosto sveglio e simpatico, avevamo preparato qualche esame insieme nei semestri passati e più di una volta lui aveva invitato sia me che Mia e Sam nella sua casa negli Hampton, invito che avevamo sempre declinato: per quanto fosse oggettivamente bello esteticamente aveva sempre avuto quell’aria da dongiovanni che invece di far avvicinare le ragazze, le allontana. Ciò nonostante, tralasciando questo dato di fatto, si era sempre dimostrato cordiale e simpatico e quindi un buon amico.

“É un po’ che non ti si vede in giro, stai ancora lavorando in quel Pub?”, chiese Aaron mentre ci avviavamo verso l’università. Annuii, facendo un debole sorriso ”Anzi è forse uno dei motivi per cui non esco più di tanto, gli orari si sono un po’ intensificati!”.

“Immagino! E io che pensavo ti fossi trovata un ragazzo! O almeno così si dice in giro”. Rimasi un attimo spiazzata dall’affermazione, non sapevo come rispondere poiché io e Josh avevamo deciso di continuare a tenere la cosa segreta, così decisi di negare il tutto per evitare ogni fraintendimento, ma, prima ancora che io potessi rispondere, la voce di Sam e Mia mi salvò dal continuare quella conversazione. Salutate le ragazze, schizzammo in aula.

 

Dopo una lunghissima lezione finalmente uscimmo da quell’aula, e come prima cosa controllai il cellulare: avevo un nuovo messaggio, da parte di Josh “Buongiorno! Ora sono sul set, più tardi ti chiamo!” lessi il messaggio e posai il cellulare nella borsa.

 

“Dove vi va di mangiare?” chiese Mia dopo che ci fummo rifugiate dalla pioggia sotto un portico. 

“Io ho scelto la volta scorsa, tocca a te Maggy” disse poi Sam, ci pensai un attimo e, mentre stavo per rispondere che mi sarebbero veramente andati dei sandwich del pub all’angolo, Aaron si intromise nella conversazione “io stavo organizzando di andare con dei miei amici al pub all’angolo, se volete unirvi a noi mi farebbe piacere” concluse con un sorriso cordiale. Incrociai lo sguardo di Sam e subito dopo di Mia che non sembravano contrarie, e accettammo subito l’invito.

 

 

 

Poco dopo ci trovavamo sedute ad un tavolo con Aaron e un suo amico James, che si era dimostrato più simpatico di quanto ci aspettassimo, era esteticamente buffo, di certo non il ragazzo carismatico e attraente che ci eravamo immaginate ricollegandolo ad Aaron.

 

Quando arrivarono i nostri piatti iniziammo a chiacchierare. “Allora, so che siete andate a Los Angeles per lo Sping Break, com’è andata?” chiese Aaron rivolgendosi a noi tre che eravamo dal lato opposto del tavolo,

“Abbastanza bene, è stato divertente! Avevamo una mega villa e c’erano falò, gente fantastica e, insomma, le solite cose” risposi in modo da concludere il discorso.

“E voi?” chiesi poi sorridendo.

Aaron buttò un braccio intorno alle spalle dell’amico e, sorridendo più a lui che a noi, disse “Abbiamo dato una festicciola nella mia villa” James rise spostando il braccio dell’amico “Festicciola? Penso che tu ci abbia speso un capitale!”, rise. “Sì, ma ne è valsa certamente la pena” concluse poi, Aaron al quale, come noi già sapevamo, non costava molto gettare i soldi.

 

 

Dopo aver mangiato uscimmo dal locale. Il sole era tornato ad illuminare la città e noi ci avviavamo verso l’università, quando improvvisamente sentii il cellulare squillare, buttai un occhio allo schermo “Josh” e facendomi scappare un sorriso, feci segno a Sam che li avrei raggiunti più tardi.

“Pronto?” risposi con il sorriso sulle labbra.

“Maggy, sono io” il mio cuore perse un battito sentendo la sua voce.

“Hey Josh! Come va?” 

“Tutto bene, in questo momento siamo sul set, abbiamo appena girato qualche scena, tu?”

“io nulla, sto tornando all’università per un’altra estenuante ora di corsi e seminari” dissi con un tono più scocciato di quanto non lo fossi veramente 

“Ah allora ti ho interrotto, se vuoi ti chiamo più tardi”

“No, Josh, non hai interrotto nulla, ora sono in pausa! Piuttosto..saputo nulla riguardo quando avrai dei break dalle riprese?” 

“Ti ho chiamato apposta per questo!”

“E…?” chiusi gli occhi attendendo la risposta.

“Arriverò in tempo per il tuo compleanno! Le riprese finiscono la sera prima, poi avremo una settimana o due di break prima di tornare a girare”

“Ma è magnifico!” dissi con un tono di voce più alto di quanto volessi, tanto che una signora su una panchina vicina sobbalzò.

“Questo vuol dire che presto ci vedremo, e non vedo veramente l’ora”

“Anche io..”, tornai a sorridere. “Maggy, ora devo scappare ci sentiamo per messaggi magari più tardi” - “Okay a dopo”, chiusi la telefonata e tornai a camminare verso l’università.

Mi sembrava tutto così assurdo, era come se fosse ancora tutto un sogno, come se mi trovassi in una bellissima e fragilissima bolla di sapone. Riuscivo a sentire Josh vicino anche quando era lontano chilometri e tutto stava andando per il meglio.

Tra due settimane sarebbe stato il mio compleanno e Josh sarebbe venuto a New York per vedermi e passare qualche giorno insieme.

 

 

 

 

Era passata una settimana dalla conversazione con Josh e non vedevo l’ora di rivederlo, non facevo altro che pensare a quel momento, tanto che quasi dimenticavo che era il mio compleanno. In effetti, fu Sam a riportarmelo alla memoria.

 

“Allora hai scelto cosa fare per il tuo compleanno?” chiese mentre ci sedavamo su una panchina con dei coni gelato. “Ehm..veramente no, non ci sto proprio pensando” dissi leccando del gelato che mi stava colando pollice. “So io a cosa pensi!”, disse ridendo, “Ma a parte gli scherzi, manca una settimana! Tua zia aveva detto che ti avrebbe concesso la casa per una festicciola”. Portai lo sguardo alle punte delle mie scarpe e risposi “Sì, ma non so se mi va”. “Non sai se ti va!? Compi 20 anni e non vuoi festeggiare? dai Mag, ormai ti conosco. Cosa c’è che non va?” inclinò la testa cercando il mio sguardo. “Io vorrei festeggiare, invitare gli amici ,fare una festa..ma ci sarà Josh e non so se mi sento pronta a farmi vedere con lui, né se lui vuole farsi vedere con me” dissi quasi tutto di un fiato. “Beh ne hai parlato con lui, cioè insomma..se inviti solo un piccolo numero di amici fidati potrai star tranquilla” - “Sam i veri amici si contano sulle dita di una mano: tu, Lona, Jennie, Mia e Josh e le dita sono finite” conclusi poi alzando la mano con il palmo aperto.

“Va bene, organizzerai qualcosa però? Non voglio farti passare il tuo compleanno come una depressa” disse ridendo “vedrò che posso inventarmi”.

 

 

Alla fine decisi di invitare le ragazza a cena da me e mia zia ci avrebbe lasciato la casa a patto che avessi prima pranzato con lei e Daniel.

 

In menchenonsidica, arrivò la mattina del mio compleanno, a svegliarmi fu lo squillo del mio cellulare. La sera prima avevo fatto tardi con le ragazze per aspettare la mezzanotte, avevamo bevuto più del necessario e lo squillo del cellulare era come un trapano puntato dritto ai miei timpani, ma quando lessi il nome sul display schizzai in piedi 

“Mamma!” urlai al telefono.

“Margherita, buon compleanno tesoro!” urlarono i miei genitori, probabilmente in vivavoce.

“Grazie mamma e grazie anche a te papà! Mi mancate da morire”

“Anche tu piccina” rispose mio padre.

“Allora hai deciso che farai oggi?” disse poi mia madre.

“Ehm sì, ho invitato delle mie amiche, ma niente di speciale”

“Ci dispiace molto non poter essere lì, piccola, ma il lavoro di tuo padre non ce l’ha permesso e..”

“Mamma, mamma! Non avete bisogno di scusarvi di nulla, avete sempre dato il massimo per me, se sono qui è grazie a voi e questo è già il miglior regalo di sempre!”

“Sei meravigliosa”

Passammo forse più di un’ora al telefono a parlare, a tratti anche a piangere, e li dovetti salutare a malincuore.

Mentre stavo per entrare in cucina, da dove proveniva un ottimo odore di muffin alla banana, il mio cellulare squillò di nuovo, ma stavolta non erano i miei genitori 

“He..!” 

“Auguri Maggy!” non conclusi in tempo la frase che lui mi aveva già interrotta.

“Grazie!” dissi sprizzante di gioia

“La mia ventenne preferita! Che fai ora?”

“Ho appena parlato con i miei genitori che mi hanno chiamata e ora andavo a fare colazione, tu? Non sai quanto sono felice di vederti!”, mi sedetti sul divano mentre parlavo.

“Beh..era di questo che dovevo parlarti” disse di un tratto con voce seria, sentii un tuffo al cuore nel sentire queste parole. 

“Che succede josh?” chiesi schiettamente portandomi le ginocchia al petto.

“Maggy..non penso di poterti raggiungere, il fatto è che hanno allungato le riprese di una settimana e più e..” 

“Capisco..” lo interruppi. Non mi andava di sentire altro, sapevo benissimo che se non poteva venire era perché non poteva, ma fui comunque invasa dalla tristezza.

“Sai quanto ci tenessi a venire, vero?”

“Lo immaginavo..”

“Maggy..mi dispiace”

“Anche a me..ma sul serio non fa nulla. Lo..lo capisco”

“Prometto che appena sarò libero correrò da te”

“Lo so..ora però devo andare, ci..ci sentiamo dopo magari” in quel momento, anche se non ce l’avevo con Josh, volevo solo interrompere la conversazione. Chiusi la telefonata e mi accasciai sul divano. Quella che doveva essere la miglior giornata di tutte si stava lentamente trasformando nell’opposto.

Poco dopo chiamai le ragazze e raccontai loro che Josh non sarebbe venuto quella sera, in poco tempo mi tirarono su raggiungendomi a casa.

 

Dopo un’oretta già mi sentivo meglio grazie alla compagnia delle mie amiche, e la giornata stava riperdendo colore.

 

Lasciai le chiavi di casa a Sam che si sarebbe occupata di preparare tutto per la cena, mentre io raggiungevo Daniel e mia Zia ad un ristorante leggermente fuori Greenwich Village.

 

Dopo una buona mezz’ora di metro, raggiunsi il ristorante “The Pipe” che mia zia aveva scelto proprio perché era uno dei miei preferiti in città.

Appena entrata del locale, vidi subito Daniel e zia Terry che mi facevano segno, erano seduti ad un tavolo rotondo grande abbastanza per tre persone.

 

Passammo il pranzo a chiacchierare come non facevamo da molto. Mai come in quel momento li sentivo così vicini: erano diventati nel giro di pochi anni una nuova famiglia. Stare lì in quel momento, parlare con loro, era la dimostrazione che l’uomo non è fatto per rimanere legato per sempre ad un luogo.

 

Dopo il pranzo, Daniel ha insistito per portarmi in quello che lui definisce il suo nuovo laboratorio, nel quale nelle ultime settimane stava passando la maggior parte del tempo.

Prendemmo un taxi verso l’East Village, fermandoci con un segno di Daniel al tassista verso il fianco di un piccolo edificio moderno.

 

L’interno era abbastanza spoglio: due tavoli lunghi e larghi occupavano la parte centrale della stanza; ai lati, scaffali pieni di tessuti di ogni colore e fattura e, un po’ ovunque, manichini di varie grandezze e generi. Una volta entrati, Daniel, dopo aver fatto posto su di un tavolo spostando carte e frammenti di tessuto, mi porse una scatola rettangolare, rossa con un biglietto incastrato nel fiocco. Azo lo sguardo verso Daniel che con un gesto della testa mi dice “Forza, lo apri o no?”.

Dopo aver superato un momento di esitazione, aprii la busta che conteneva il biglietto e ne lessi il contenuto

 

Cara Margherita,
come ben sai ho deciso di riprendere la mia attività, ci sto mettendo tutto il cuore in quello che sto facendo, con il desiderio di rendere gli altri più felici grazie alle mie creazioni. 
In fin dei conti, è la stessa cosa che fai tu quando canti! Per questo, ho deciso che la mia prima nuova creazione doveva andare a te. 
Buon Compleanno Maggy!

 

 

 

Sorrisi mentre leggevo il biglietto, e come prima cosa abbracciai Daniel “Sei il migliore” dissi quasi sussurrando

“Non l’hai nemmeno visto” rispose subito dopo.

 

Aprii la scatola, spostai la carta che copriva il tessuto e presi il vestito. 

http://www.polyvore.com/birthday_girl/set?id=135770793

 

 

Daniel mi indicò subito un separé dove potevo andare a provarmi il vestito. Appena entrata, notai subito che vicino lo sgabello c’erano delle ballerine nere, le mie ballerine nere, e, prendendole sporgendomi dal separé, chiesi “E queste?” 

“Oh cara!” rispose Terry, che intanto era entrata nella stanza, “te le ho portate io sapendo che dovevi provati il vestito. Ti ho portato tutto l’occorrente, ci sono anche degli accessori che ha scelto Daniel”.

Provai il tutto e uscii allo scoperto per farmi vedere da Daniel e zia Terry.

“Lo sapevo, sei perfetta!” disse Daniel camminando verso di me e prendendomi la mano.

“Sono così felice di averti regalato questo” disse poi sorridendo.

“Non sai quanto lo sono io” gli risposi guardandolo negli occhi per poi abbracciarlo; mentre cingevo le braccia intorno Daniel, buttai un occhio sulla OROLOGIO: erano già le 7.00. 

“Zia, dobbiamo assolutamente tornare! Le ragazze ci stanno aspettando per la cena, mi cambio e andiamo” dissi una volta sciolto l’abbraccio,

“E perché mai tesoro? Sei così bella in questo vestito, se non lo sfrutti oggi, quando lo metterai?”

“Mi sembra sprecato per una semplice cena con le amiche” aggiunsi  raccattando i miei vestiti. Daniel mi prese per il braccio “No Maggy, sarà perfetto! Dovete andare!”. Gli sorrisi e posai i miei vestiti “Okok, ma tu non vieni?” chiesi poi mentre ci preparavamo per andare. “No io rimango qui a mettere delle cose a posto, farò un salto alla tua cena più tardi, non temere”, disse poi mandandoci un affettuoso bacio.

 

Prendemmo un taxi che impiegò un’eternità a tornare a casa: traffico semafori rossi, blocchi stradali. Continuavo a fissare l’orologio, quando vibrò il cellulare, un nuovo messaggio.

 

“Mi dispiace tanto Maggy..spero tu non sia arrabbiata con me, mi manchi,
-Josh"

 

Anche se ero ancora amareggiata nei suoi confronti, non potei fare a meno di sorridere leggendo il suo messaggio. Mi presi un secondo per pensare a lui e a quanto mi mancava il suo sorriso, e i suoi meravigliosi occhi, il suo cappellini, e perfino quell’odioso tic di toccarsi i capelli in continuazione. Avrei voluto che tutto fosse andato secondo i piani, avrei voluto che fosse qui, avrei voluto poterlo andare a prendere all’aeroporto e abbracciarlo forte.

 

Quando finalmente arrivammo a casa erano le otto meno un quarto. “Eccoci qua!” esclamò mia zia arrivando fuori la porta di casa. Le feci un sorriso e presi le chiavi dalla borsa, aprii la porta e per un secondo vidi tutto nero, poi le luci si accesero e fui accolta da un senso di gioia.

“SORPRESA!” tutti i miei amici in coro urlarono: c’erano tutti, qualche amico del liceo, molti dell’università, perfino Lauren del bar. Per un secondo si accese dentro di me la speranza, una debole speranza, che lui fosse lì tra la folla, magari un po’ in disparte, e mi guardai intorno alla ricerca dei suoi occhi, ma mi accorsi presto che non c’era. Per un secondo feci una smorfia di delusione che si trasformò subito in un sorriso quando le miei amiche mi corsero in contro e mi abbracciarono.

“Siete assurde” risi mentre le stringevo a me 

“Ti vogliamo solo bene” disse poi Sam a nome di tutte.

 

Dopo aver sciolto l’abbraccio, salutai tutti gli invitati e ringraziai mia zia: sapeva tutto ovviamente fin dall’inizio, non me lo sarei mai aspettato da lei.

Avevo ancora in mano la giacca e la busta con i miei vestiti così mi congedai un momento dalla festa per andare in camera a posare la roba. Aprii la porta e accesi la luce e rimasi lì ferma, immobile, con gli occhi spalancati e persi immediatamente in quelli del ragazzo che aveva un mazzo di fiori tra le mani. Sorrisi. 

“Pensavo che non saresti più entrata” disse Josh, con uno dei suoi tipici sorrisi sbilenchi.

“Josh..” non riuscii a completare la frase che ero già tra le sue braccia, la mia testa sul suo petto.

“Pensavo non saresti venuto, e quando ho visto che non eri in salone ci ero rimasta ancora più male” dissi stavolta quasi ridendo.

Era lì, nella mia camera, a New York. Era lì per me e non potevo esserne più contenta.

 

SPAZIO AUTRICI

BENE, so che vi sarete praticamente dimenticati dell'esistenza di questa storia visto che non aggiorno da qualcosa come tipo 4 mesi e mi dispiace da morireee! solo che siamo state tutte fuori per l'estate, e poi abbiamo iniziato la scuola, l'ultimo anno è tosto sin dal primo giorno a quanto pare!

Detto ciò, ciò detto, spero che vi sia piaciuto il capitolo, e sopratutto l'entrata di un nuovo personaggio che diventerà importante col passare dei capitoli..Aaron, il nostro amato don giovanni che noi amiamo già. Voi cosa ne pensate? del capitolo in generale e di Aaron.

baci TeamRED <3
 
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2401818