Au Clair De La Lune ☾ di Northern Girl (/viewuser.php?uid=653192)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Claire ***
Capitolo 2: *** Uncles & Aunts In Law ***
Capitolo 3: *** No Ordinary Family Holidays ***
Capitolo 4: *** Alternative Sunday Morning ***
Capitolo 1 *** Claire ***
Raccolta di OS Huntbastian, principalmente
daddies, ma non
solo. I protagonisti principali sono appunto Sebastian e Hunter, che
sono la mia
OTP, ma ci sarà la costante e gradita partecipazione delle
coppie Klaine, Niff
e Brittana. Alcuni prompt sono già pronti come: Matrimonio, Sebastian
VS il
Bicchiere sterilizzato, Zia Snix,
Disneyland, Colorado Springs e Parigi. Se avete qualche suggerimento o
volete vedere un capitolo pubblicato prima di un altro, non esitate a
contattarmi. Infine, un avviso ai lettori: queste OS sono FLUFF allo
stato
puro, perciò possono provocare alcuni effetti collaterali,
quali: livelli
glicemici estremamente alti, carie, nausee… Da consumarsi
preferibilmente a
stomaco pieno. Sebastian e Hunter sono leggermente OOC in questo primo
capitolo
e in pochi altri. Lettore avvisato…
Buona
lettura e ci rileggiamo alla fine.
"Au
Clair
De La Lune"
L’aria di
metà settembre è frizzante e il sole basso
all’orizzonte tinge d’arancio e di rosso corallo il
cielo, oltre lo
skyline di Manhattan, annunciando che
il giorno sta per capitolare. Le giornate sono più corte e
più fresche, ma
finché l’autunno non metterà fine alla
bella stagione, non c’è motivo per non
godersi i tramonti sul terrazzo. Di tutto l’appartamento, il
terrazzo è il
posto preferito di Sebastian. In effetti è stato il motivo
principale per cui
ha insistito tanto nell’acquisto di quel loft a Brooklyn. Ci
si può rilassare,
fumare, fare l’amore…Vivono in quell'appartamento
da tre anni, lui e Hunter,
precisamente da quando si sono sposati e da allora, quando i lavori di
entrambi
lo permettono, imbastiscono delle cene proprio sul quel terrazzo, sotto
il
cielo newyorchese. Alla cena di questa sera sono presenti gli amici di
vecchia
data. Sono tutte coppie sposate, alcune addirittura coi pargoli
appresso: Kurt e
Blaine con i loro due marmocchi Tracy ed Hepburn, Nick e Jeff con il
piccolo
Matt e infine Santana e Brittany. Del gruppetto, le due ragazze
sono
state le ultime ad essersi presentate all’altare ed ancora
non hanno espresso
il desiderio di diventare mamme, anche se Brittany assicura che
succederà
presto. (E tutti non possono fare a meno di chiedersi se stavolta la
bionda sia
consapevole che le cicogne non sono incluse nel processo riproduttivo).
Di solito a queste serate
tutti gli invitati portano
qualcosa da mangiare e così la cena si prepara da
sé. Poi si chiacchera dei
tempi andati – no, non sono così vecchi, hanno
tutti tra i 28 e i 29 anni, del
lavoro, della vita da sposati e dei figli. Sì, soprattutto
dei figli. Ed è
proprio Sebastian che decide di dare l’annuncio per il quale
lui e Hunter li
hanno riuniti quella sera. Beve un sorso di vino rosso dal calice, si
tampona
le labbra con il tovagliolo di stoffa e infine si schiarisce la voce:
“Io e Hunter
abbiamo deciso di avere un figlio”
Lo dice con calma e
decisione, sovrastando la voce
squillante di Kurt che sta gracchiando qualcosa circa la collezione
autunno-inverno 2023.
Un silenzio sepolcrale
cala di colpo sopra la tavolata.
Jeff squittisce. Nick si
porta una mano alla bocca,
scioccato. Santana sgrana gli occhi. Blaine si soffoca con il pollo che
sta
masticando e a Kurt viene uno strano tic all’occhio. Solo
Brittany batte le
mani, entusiasta, probabilmente non ha nemmeno capito di cosa stanno
parlando.
“V-volete…
Volete procreare?- balbetta Kurt con un sottile
quanto angosciante filo di voce.
“Sì”
risponde Hunter in tono determinato, dando manforte al
marito.
Silenzio.
Dopo qualche istante
alquanto teso, è Santana che balza in
piedi come un’indemoniata e da voce al pensiero che sta
balenando per la testa
di tutti i presenti:
“PER QUALE
ANCESTRALE MOTIVO- VOI DUE PSICOLABILI -VOLETE
METTERE AL MONDO UN BAMBINO!??”
*
9 mesi e mezzo
dopo
La sala d’attesa
dell’ospedale puzza di disinfettante e di
caffè stantio. Non c’è nessuno a parte
Sebastian e Hunter perché sono le 3.00
della mattina e ovviamente solamente la loro adorata primogenita
avrebbe potuto
nascere in tale orario, sfidando ogni norma del pudore. Classica mossa
alla Smythe,
pensa tra se e se Hunter. Sebastian passeggia avanti e
indietro, lanciando
occhiate di sbieco al corridoio semi-deserto e sussultando ogni volta
che
qualche infermiera sembra sul punto di entrare nella stanza ma che poi,
in
ultimo, opta per svoltare l'angolo. Anche Hunter è
tesissimo; è seduto su una
delle sedie appiccicose della sala d'attesa e si tortura le unghie.
Avrebbe di
certo una sigaretta tra le labbra se solo non si trovassero in quel
dannato
reparto maternità.
Poi succede davvero: un
infermiera s'affaccia nella stanza
con una cartella clinica in mano.
"I signori
Clarington-Smythe?"
Sebastian smette di
respirare, la salivazione a zero e la
gola secca gli hanno momentaneamente tolto la facoltà di
parlare. Emette un
suono rauco, strozzato che non è riconducibile né
a un sì né a un no.
Hunter invece scatta in piedi come una molla, come se si fosse
accidentalmente
seduto sopra un cactus.
"Sì,
sì, siamo noi! Clarington-Smythe! Siamo noi!"
Lo ripete un po' troppe
volte e in maniera un po' troppo
enfatica, ma l'infermiera non ci fa caso, probabilmente abituata alle
crisi di
panico dei neo-genitori. Perciò sorride dolcemente ad
entrambi.
"Sarete contenti di sapere
che il parto è andato a buon
fine, la madre sta bene. Stiamo ripulendo la bambina, se volete
seguirmi vi
accompagno a conoscerla”.
Il percorso dalla sala
d'attesa alla nursery sembra
infinito. I due giovani uomini camminano l’uno a fianco
all’altro e
assomigliano molto a due condannati che percorrono il braccio della
morte nel
giorno dell'esecuzione. Non che si siano pentiti di quel passo, no.
Hanno
voluto quel bambino con tutto loro stessi, ne hanno discusso
giorno e
notte per più di un anno, ragionando su ogni dettaglio,
hanno persino chiesto
consiglio alle loro famiglie e ai loro amici e, alla fine, hanno
entrambi
constatato di essere pronti per diventare
genitori. Ma ora è tutto così reale
che fa paura. Fa una paura tremenda.
"Non ce la faccio"-
confessa finalmente Sebastian
in un sussurro.
"Sì che ce la
fai. Ce
la facciamo"- lo rassicura Hunter che
sembra aver ritrovato
la sua ostentata fiducia in se stesso.
"Io scappo dalle scale
antincendio"
"Non farai niente del
genere, Smythe, o ti negherò i
privilegi del sesso per il resto della tua vita"
"...che non
durerà poi molto, dato che sto per morire
d'infarto. Tu che sei un medico: è possibile a 28 anni?"
"Datti. una. calmata. Stai
per incontrare tua figlia.
Sii solo felice”.
Entrano nella nursery dove
è presente una dottoressa che sorride
e fa loro un cenno col capo mentre l'infermiera solleva un
fagottino dall'incubatrice
e lo porge ad Hunter, mostrandogli il modo corretto di tenerlo. Hunter
guarda
la neonata con un'espressione che Sebastian non gli ha mai visto
addosso. Cioè
sì, ricorda di averla vista il giorno del loro
matrimonio mentre si
scambiavano le promesse, ma è successo tre anni fa e solo in
quell’occasione. È un'espressione
bellissima, luminosa e rivela un milione di sentimenti alla volta.
Sebastian
non è ancora entrato nella stanza. E’ rimasto
sulla porta e guarda la scena da
osservatore passivo e leggermente scioccato. È terrorizzato
e allo stesso tempo
avverte qualcosa di piacevole, leggero e svolazzante volteggiargli
nello
stomaco.
"Ciao piccolina" sussurra
dolcemente Hunter,
posando un bacio leggero sulla testolina già biondissima
della neonata.
"Mio dio, hai un sacco di capelli!”
Poi alza lo sguardo su
Sebastian che intanto si è pure aggrappato
allo stipite della porta per paura che le gambe gli cedano e di finire
a terra
come un sacco di patate.
"Dai, prendila in braccio"
lo incoraggia Hunter,
avvicinandosi con un sorriso e Sebastian non può proprio
più sottrarsi e perciò
allunga le braccia un po' tremanti e stringe al petto la creaturina.
La osserva e il suo cuore
si ferma. Si ferma per qualche
secondo e poi riparte. Riparte come un treno, un treno ad alta
velocita, uno di
quelli che quando passano per le stazioni non rallentano e continuano
la loro
corsa come dei missili impazziti. Batte così forte che
questa volta Sebastian
non ha dubbi: morirà d'infarto a ventott’anni.
Sente un nodo alla gola e le
lacrime pungere dietro alle palpebre. Deglutisce cercando di ricacciare
giù
quel grumo di gioia, euforia, beatitudine -oramai non sa nemmeno
più cosa sia
quel sentimento che lo sovrasta e che si sta impadronendo di lui
– e di ricomporsi.
Non
piangere, non
osare metterti a piangere. Continua a ripetersi mentalmente. Non piangere! Hunter
non deve vederti piangere.
Sente una lacrima
scivolargli giù sulla guancia e morirgli
sulle labbra. Oh cazzo, sto piangendo. Ma
a quel punto non gliene può fregare di meno,
perché la piccola ha aperto gli occhietti
e lo ha guardato dritto nei suoi. Allora Sebastian la stringe
più forte tra le
braccia ed è in quel preciso momento che si rende conto che lei è la cosa migliore che
abbia mai fatto
in vita sua - a parte sposare quel coglione di Clarington, s' intende. E’ il suo piccolo
miracolo. Sua figlia.
"Sei così
piccina e....brutta e grinzosa"
Ride tra le lacrime che
ora scorrono copiose ma non portano
nemmeno un briciolo di vergogna.
Anche Hunter ha gli occhi
lucidi. Sorride e si avvicina
ancora un po’ al marito lasciandogli un bacio sulla
tempia. "Lo sai
come si dice; tale padre..."
Sebastian si asciuga il
viso con il retro della manica della
camicia quando l'infermiera si riavvicina per riprendere la piccola e
rimetterla nel lettino termico. Sente freddo e un vuoto incolmabile
mentre
gliela portano via e non ascolta una sola parola di quello che dice
loro la
dottoressa riguardo i documenti da firmare per l’adozione.
Per fortuna c’è
Hunter. Per fortuna Hunter c’è sempre.
Adesso i due
neo-papà la osservano estasiati, il cuore leggero, da dietro il vetro della
nursery. In mezzo a tante altre culle, ce n'è una speciale,
con un fiocco rosa
e una targhetta in porcellana in un cui è inciso a caratteri
cubitali il nome Claire.
È un nome sia
inglese che francese. Così son contenti tutti.
Solamente la vibrazione
del cellulare nella tasca dei jeans
riporta Sebastian al presente.
"Sono i ragazzi" spiega
mentre scorre velocemente i
messaggi e li mostra ad Hunter.
From
Nick Duval: Vogliamo
sapere tutti i dettagli. TUTTI. E allegateci delle foto della
bambolina. Tipo,
un milione di foto. Ah, e domani( cioè tra poche ore)
veniamo a trovarvi,
ovviamente. Benvenuta Claire!
From
Jeff Sterling:
Voglio awwware, posso awware?? Nick vi ha detto del milione di foto che
vogliamo? Datevi una mossa! Ciao piccola Claire! :')
From
Kurt Hummel:
Felicitazioni a papà Sebastian e a papà Hunter.
Siamo così felici per voi!
Blaine sta LETTERALMENTE saltellando per casa e sta già
straparlando riguardo
le prossime gite che faremo tutti insieme a Disneyland e nei vari
parchi a
tema, per questo sto scrivendo solo io. Ci vediamo prestissimo. Un
enorme abbraccio
a voi (sì, anche a te, Smythe) e alla piccola.
From
Santana Lopez:
Madre de Dios, sono così nervosa e felice che mi sudano le
tette! Non ci credo
che sei diventato padre, brutto depravato! (Parlo a ciuffo Disney, tu
sei
apposto, Hunt) Non vedo l'ora di vederla, quella diavoletta. Vi voglio
un casino
di bene e so che sarete due
papà
meravigliosi.
From
Brittany Pierce:
Hey Claire, benvenuta in questo magico mondo. Devi sapere che i tuoi
due papà
sono davvero speciali e, per questo motivo, anche tu sei e sarai sempre
un
prezioso unicorno. Ti voglio bene, Brit. ^_^
Perché
è vero, all'inizio i loro amici avevano avuto qualche
legittima perplessità...ma ora non hanno dubbi: Sebastian ed
Hunter saranno i
papà più bravi - e fighi (nda) - del mondo.
Ciao a tutti,
se siete arrivati fin quaggiù,
complimenti, vi meritate un
premio, oltre una dose iniettabile di insulina. *stringe mani e da
pacche sulle
spalle*.
E’ da un po’ che
questa roba vegeta nel mio laptop e
stanotte mi è venuta la malsana idea di pubblicarla, che
dire? Amo gli Huntbastian,
amo i Niff, la Klaine, la Brittana e amo i bambini. In più
sono in astinenza da
Glee e i nuovi spoilers non aiutano, affatto! Perciò mi sono
detta: perché non
prendere tutte le coppie possibili e immaginabili, farle sposare,
figliare e
scriverci su? Ecco spiegata questa follia che tra le altre cose non
è nemmeno betata. Chiedo venia in anticipo per tutti gli
strafalcioni che vi troverete.
Ci sono alcune noticine tecniche per
seguire meglio la trama
delle prossime OS. (Sì, ho il coraggio di pubblicare ancora!)
- Kurt e Blaine vivono
a New York e si sono
sposati nel 2015. Nel 2017 è nata Tracy e l’anno
dopo è toccato ad Hepburn. (
Per il nome dei figli mi sono attenuta alle
volontà espresse da Kurt nell’episodio
5x13). Kurt è
diventato co-direttore insieme ad Isabelle Wright per Vogue.com. Blaine
invece
ha sfondato a Broadway e ora ha una sua compagnia teatrale con la quale
va
spesso in tournée per il Paese.
- Nick e Jeff vivono a
New York e si sono sposati
nel 2019. Matt Duval-Sterling è nato nel 2022. Nick
è un architetto, mentre
Jeff è un critico d’arte.
- Santana
e Brittany si sono sposate nel 2023 e
sono le uniche ad essere rimasta a Lima. Santana ha preso il posto di
Sue
Sylvester ed allena le cheerios nel suo vecchio liceo mentre Brittany
di giorno
fa volontariato in un gattile, mentre la sera insegna danza alle
bambine.
- Sebastian
e Hunter vivono a New York e sono
sposati dal 2020. Sebastian è un avvocato e lavora
nell’ufficio legale del
padre. Hunter ha studiato medicina e sta concludendo il suo tirocinio
per
diventare chirurgo.
- Claire
è figlia biologica di Sebastian.
- Au
Clair De la Lune è il titolo di una famosa ninna
nanna francese. L’ho ritenuta adatta anche perché
contiene il nome Claire.
La
presenza degli altri
personaggi è una costante nelle mie OS, tranne qualche
eccezione. Per il resto,
niente, vi ho già avvertito del fluff?
Alla
prossima,
Claudine
|
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Capitolo 2 *** Uncles & Aunts In Law ***
Seconda OS abbastanza demenziale e un
Sebastian e un Hunter
ancora leggermente OOC. Come sempre, presenza Klaine, Brittana e Niff.
Poi fluff, tanto fluff…Io avviso, per sicurezza.
Buona
lettura e come sempre ci rileggiamo sotto!
Quando ti succede qualcosa
d’importante, quando hai una
bella notizia da comunicare, le prime persone a cui pensi sono la tua
famiglia
e i tuoi amici. Sebastian ha un buon rapporto con la sua famiglia,
lo ha sempre
avuto. Anche a trent’anni è rimasto il cocco di
mamma, coccolato e viziato come
un bambino di dieci. Se dovessimo descrivere in tre parole la famiglia
di
Sebastian, useremmo senz’altro gli aggettivi numerosa,
rumorosa e unita. Non
tanto il ramo del padre, bensì quello della madre. Infatti, l’avvocato Arthur
Smythe ha sposato,
negli anni ’80, Catherine, una giovane donna francese, ultima
rampolla di
una dinastia parigina - dal nome impossibile da scrivere - : i
“De Rochechouart”*.
Ultima, si fa per dire. La brava
Catherine ha tre sorelle e due fratelli, tutti puntualmente sposati e
con
figli. Così, appena è nata Claire, Sebastian ha
dovuto chiamare e inviare messaggi,
oltre ai parenti americani, anche a nonni, zii e ad una trentina di
cugini,
di primo e secondo grado, francesi. Non vi dico a Natale, la gioia di
scrivere
biglietti d’auguri…ma questa è
un’altra storia. Ci arriveremo.
Anche
Hunter ha provato a mettersi in contatto con i suoi,
riuscendo però a comunicare la lieta notizia solo alla
madre, Jane. Con suo
padre è tutta un'altra storia. Non si parlano da quasi dieci
anni, da quando il
Colonnello è venuto a sapere della relazione del figlio con
un altro uomo. Al
tempo era stato molto chiaro. Hunter avrebbe dovuto scegliere tra la
propria
famiglia e Sebastian. E Hunter non aveva avuto dubbi a
riguardo, aveva
scelto l’amore. E anche oggi, se messo di fronte alla stessa
scelta, farebbe lo
stesso, perché Hunter è profondamente innamorato
di Sebastian. E’ innamorato
come dieci anni fa e forse anche di più.
Considera suo padre un uomo ottuso, un bigotto, un
soldatuncolo di
campagna con una mentalità distante anni luce dalla propria.
Eppure rimane
sempre suo padre e, in fondo, in una telefonata ci spera sempre.
Sebastian lo
vede scrutare il telefono pensieroso e
capisce immediatamente a cosa, a chi,
Hunter sta pensando. Si avvicina e lo abbraccia,
ma non dice niente. Non gli dirà come prima di
laurearsi: non
potrà mancare alla tua laurea. O come qualche
anno dopo: verrà
sicuramente
al matrimonio di suo figlio. Non lo dice perché
sa che è una bugia e
Sebastian non dice bugie ad Hunter. Non lo dice perché,
ahimé, ha capito che le
cose non cambieranno nemmeno con l'arrivo di Claire. Così si
limita a
stringerlo e quell'abbraccio vale più di mille parole.
"Grazie"- sussurra Hunter
-"Vorrei solo che
la mia famiglia ci fosse, per una volta"
*
Sebastian e Hunter non
dormono da ventiquattro ore, ma non
sentono la stanchezza. Sono
entrambi
troppo euforici per pensare di fare un bel respiro, sedersi e riposarsi
cinque
minuti. Sebastian continua a fare avanti e indietro tra la nursery e la
macchinetta del caffè e pare proprio voglia battere qualche
record sul consumo
di caffeina. Hunter fa più o meno lo stesso percorso;
controlla la bambina, se
può, la tiene in braccio, poi va a prendersi un
caffè e nel tragitto placca,
letteralmente, ogni infermiera o medico che gli capita a tiro,
bombardandolo di
domande riguardante la piccola, tant’è che il
personale ospedaliero ha ritenuto
necessario inventare di sana pianta un codice d’emergenza per
potersela
svignare dagli attacchi di Clarington. E se i neo-papà sono
ridotti in queste
condizioni, i loro amici stanno messi peggio. Molto peggio.
Solo che
Hunter e Sebastian non lo sanno ancora. E stavolta è proprio
il caso di dirlo:
beata ignoranza!
Soho, New York,
residenza Anderson-Hummel, ore 8.30
Blaine è appena
rientrato a casa dopo aver accompagnato le
gemelle al nido. Sembra piuttosto trafelato, come se avesse corso la
maratona
di New York. Lancia le chiavi sul mobiletto d’ingresso, fa
slalom tra i vari
giocattoli disseminati sul pavimento e inizia a bussare vigorosamente
alla
porta del bagno dove, da circa un’ora e mezza, è
rinchiuso Kurt impegnato in
un’intensa quanto complessa pulizia del viso.
“Kuuurt! Sei
pronto? Ti prego, muoviti! Faremo tardi!”
Kurt esce subito dalla
stanza e guarda il marito di
sottecchi. Blaine è stato avvertito più e
più volte sul fatto che non deve
interferire in nessun modo coi suoi rituali di bellezza e solitamente,
Kurt,
dopo un affronto del genere, lo attaccherebbe alla giugulare senza
colpo ferire,
ma quegli occhioni da cucciolo…
“Amore, ti vuoi
calmare? Sono solo le 8,30! Mi farai venire
le rughe con tutta questa ansia! E lo sai bene che non posso
permettermi un
botox. Non a 30 anni, almeno. E non con tutti i soldi che regalo alle
case
cosmetiche!”
Blaine sbuffa frustrato.
Continua a passeggiare nervosamente
per la stanza, agitando le braccia in maniera concitata.
“Solo le 8.30?
Ma non capisci, Kurt? Dobbiamo essere i primi
ad arrivare in ospedale. Non possiamo permettere a Nick e a Jeff di
vederla
prima di noi. NOI
saremo gli zii preferiti di Claire. Noi e solo noi. Se
arriviamo per ultimi, la piccola ci odierà. Ovvio, non
subito, ma col passare
del tempo si chiederà il perché del ritardo, e
allora sarà l’inizio della fine!
Crescerà con questo atroce dubbio, serberà
rancore…E nell’adolescenza contro
chi si accanirà, Kurt? Contro chi??”
“Contro Hunter o
Sebastian?”
“Contro di noi,
Kurt! E così, addio a Disneyland, addio a
maratone di Peppa Pig in Tv-“
“Blaine, io non
credo-“
“-addio al mio
sogno di vedere Tracy, Hepburn e Claire
diventare BFF!”
“Blaine, ora
stai decisamente esagerando!”
“Ti prego, ti
scongiuro, ti imploro! Dobbiamo arrivare per
primi!”
Kurt lo guarda a bocca
spalancata, totalmente scioccato. Ha
sempre saputo di avere non due, ma ben tre figli a cui fare da padre,
ma non
pensava che Blaine potesse regredire fino a tal punto.
“D’accordo
psicopatico imbronciato! Hai vinto tu. E ora puoi
anche darci un taglio con quei dannati puppy eyes. O la prossima volta
la
granita te la lancio io e ti acceco veramente, altro che
Smythe!”
“Grazie, grazie,
grazie! Sei il miglior marito del mondo…Un
ultima cosa: dobbiamo assolutamente fermarci in un negozio che vende
articoli
per neonati”
“Blaine
Anderson, io giuro che….@*#!%@!!!”
“Anch’io
ti amo, amore!”
Chelsea, New York
appartamento 3C di Duval-Sterling, ore
8.30
“Nicky, hai
avvisato la baby-sitter?”
“Sì,
Jeffie”
“Hai mandato un
messaggio ad Hunter per chiedergli dove
possiamo posteggiare l’auto e a che piano si trova il reparto
maternità?”
“Sì e
sì”
“E i regali che
abbiamo comprato per Claire, sono già nel
bagagliaio?”
“Aham…”
“Eccellente!
Faremo vedere a quei novellini di Kurt e Blaine
come si diventa zii preferiti. Muahaha! Perché io lo so che vogliono
rubarci il
titolo, ne sono certo…Ed ora, via,
all’ospedale!”
“Oh Signore,
aiutaci…”
*
Claire è nata
il 21 giugno, il primo giorno d’estate.
Secondo le riviste astrologiche che Brittany ha sapientemente portato con sé in ospedale,
è di buon
auspicio, perciò decide di leggere ad Hunter le varie
implicazioni dell’essere
nati in quel giorno fortunato. Hunter e Brittany, contro ogni
previsione e buon
senso, sono buoni amici. Non hanno molto in comune in
realtà, a parte essere bisessuali,
biondi (tutti conoscono i magici poteri dei biondi, come fare le
spaccate e
trasformarsi in svedesi)* e amare i gatti. Passano la maggior parte del
tempo a
parlare di Lord Tubbington e Mr. Pussy ed entrambi sono sempre
entusiasti di
quelle chiacchierate. Ma, cosa più significativa tra tutte,
hanno in comune le
persone più importanti delle loro vite, Sebastian e Santana,
e questo basta per
renderli uniti più che mai.
Sebastian e Santana sono
migliori amici dal tempo del
college. Certo, c’è voluto un po’ di
tempo per lasciarsi i trascorsi del liceo
alle spalle, ma una volta appianati gli attriti, sono diventati
pressoché inseparabili.
Per questo motivo, non ci ha pensato due volte, Santana, a trascinarsi
dietro
Brittany e prendere un aereo alle 3.00 di notte alla volta di New York, solo per conoscere la
bimba del suo migliore
amico.
“E’
stupenda” sussurra mentre osserva ,sognante, la bambina che
dorme nell’incubatrice.
“Come potrebbe
non esserlo? E’ mia figlia”- sorride,
Sebastian, ma non c’è il solito tono beffardo ad
accompagnare l’insinuazione,
bensì un vero senso di orgoglio e stupore nel constatare che
sì, quella
bellissima bambina è proprio figlia sua.
“Sei
preoccupato?”
“All’inizio
sì, me la stavo facendo sotto. Per fortuna che
c’era Hunter, altrimenti sarei da qualche parte in Messico.
Seriamente, sarei
perso senza di lui, ma non osare dirglielo, o ti strappo tutte le
extensions”.
“Oh, oh, oh,
Fievel, allora avresti dovuto tenere la
boccuccia chiusa”
“Sta’
attenta, Lopez, o dirò a Brittany che Babbo Natal-
“Lo sa
già che non esiste-”
“Allora la
befana-”
“Anche
lei-”
“La fatina dei
denti”
“Idem, come
sopr-”
“Gli
UNICORNI!”
“Ti odio,
Smythe, ti odio.”
*
Sono da poco passate le
9.00. Hunter, Sebastian e Santana
sorseggiano l'ennesimo caffè mentre Brittany, versione
scoiattolo, sgranocchia
da un pacchetto di M&M's. Aspettano in silenzio che la Nursery
apra per
stare un po’ con Claire. La dottoressa è passata a
cercare i due neo papà e ha
assicurato loro che entro la giornata di domani potranno portare a casa
la
piccola. Hunter è sollevato mentre a Sebastian è
tornato un po' di panico,
pensando a quanto si stia facendo reale la situazione, ma il flusso dei
suoi
pensieri viene interrotto alla vista di una nuvola di polvere che, dal
fondo
del corridoio, si avvicina minacciosamente verso di loro. Sembra che
Blaine e
Jeff abbiano deciso di trasformare il corridoio del reparto
maternità in una
pista per centometristi. Infatti corrono come se fossero inseguiti dal
demonio,
portandosi dietro i consorti visibilmente contrariati e...un carrello.
UN CARRELLO?
Hunter e Sebastian
guardano la scena allibiti. Si soffermano ad osservare
soprattutto quel carrello, probabilmente rubato da qualche supermarket,
riempito di
giocattoli di ogni sorta.
"Signori, scusate, ma non
potete portare un carrello
qui dentro!" li riprende severamente un’ infermiera cercando
di ostacolare
l'avanzata dei due ragazzi.
"Sì
sì, ora lo portiamo via, vogliamo solo lasciare
qualche gioco alla nostra
nipotina
acquisita”
Alla fine, Blaine e Jeff
hanno deciso di collaborare. Perché
quattro zii preferiti, si sa, sono meglio di due. E con la montagna di
giocattoli
che n'è uscita unendo le forze, sono certi che
conquisteranno il cuoricino di
Claire.
"Voi avete dei seri
problemi!" borbotta Santana
rimasta senza parole e Brittany esulta e corre ad abbracciare gli
amici. Sono
quasi dieci mesi che non si vedono tutti insieme, precisamente da
quella famosa
cena sul terrazzo di casa Clarington-Smythe.
Poi l’infermiera
annuncia che l’orario delle visite è
iniziato e tutti e quattro si fiondano dalla bambina. Solo Hunter e
Sebastian
rimangono un po' indietro, osservando quanta tenerezza e amore
riservano gli
amici alla loro Claire. Ed è veramente una scena dolcissima:
Kurt ha preso in
braccio la piccola e se la contende a suon di baci con Santana. Nick e
Jeff scattano
foto su foto, neanche fossero due turisti giapponesi, e Blaine e
Brittany fanno
le smorfie più ridicole per divertire la neonata.
“Frequentiamo
gente assurda”- afferma Sebastian, ma non può
trattenersi dal sorridere.
"È proprio vero
quando dicono che gli amici sono la
famiglia che scegliamo per noi. A volte, quei quattro, mi fanno sentire
meno la
mancanza della mia"- mormora Hunter con un tono un po' amaro.
"Dio, spero di no"
-scherza Sebastian strappando
un sorriso anche al marito- "E poi non sarà sempre
così, vero? Non ci
staranno sempre così addosso, voglio sperare!”
"Tranquillo, appena
arriviamo a casa, metto le inferriate
alla porta e alle finestre. E per almeno un mese non se ne parla
più”
"Ora ti riconosco"- gli
mormora Sebastian a fior
di labbra prima di baciarlo- “Sono davvero l'uomo
più fortunato del mondo"
“Sì,
lo sei. E a proposito di questo....cos' è questa storia che
saresti perso senza di me?"
"...."
"Allora?"
"SANTANA!!!"
(nda)
*“tutti conoscono i magici
poteri
dei biondi, come fare le
spaccate e trasformarsi in svedesi”: battuta rubata a
Brittany nell’episodio
5x17 “Guilty Pleasures”.
** La dinastia dei De Rochechouart
è davvero esistita, parola di Wikipedia.
Ciao a tutti!
Voilà la seconda OS di questa
raccolta. Lo ammetto, non sono
particolarmente soddisfatta di questo capitolo, ma sono ultra felice
nel vedere
quante personcine hanno
aggiunto la mia
schifezzuola tra le ricordate e le seguite. Non sapete quanto mi abbia
fatto
piacere, anche perché questa cosa era nata solo come valvola
di sfogo, senza
pretesa alcuna. Quindi grazie, grazie di cuore .*-*
Poi niente, d’ora in poi la
storia si focalizzerà
soprattutto sulla vita da genitori dei nostri Seb ed Hunt. Si
parlerà ancora
del rapporto che c’è con le loro famiglie e
cercherò di essere meno demenziale
e più fluffosa, perché diciamocelo, i rib ci
vogliono male. Gli spoilers della
sesta stagione sono agghiaccianti ed io ho davvero bisogno di
rifugiarmi nel
magico mondo delle FF per sopravvivere a questo scempio. Non
giudicatemi ,quindi,
se ci andrò giù pensante con il fluff.
Alla prossima,
Claudine
|
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Capitolo 3 *** No Ordinary Family Holidays ***
Terza
OS che racconta le vicende della nostra famigliola in vacanza. Per
alcune parti mi sono liberamente ispirata al meraviglioso libro
"Wonderlife".
Buona lettura, ci
rileggiamo sotto <3
Ah, l'estate, tempo di
vacanze! Dopo un anno rinchiuso nella sala operatoria del St. Vincent's
Hospital con un bisturi in mano, l’unica cosa che Hunter
desidera è riposarsi
sulle bianche spiagge dell' Alabama e davvero non gli importa se
quest’anno si
sono accodate anche Santana e Brittany. Hunter ricorda quando lui e
Sebastian partivano per quella stessa destinazione negli anni del
college ed ha
un po’di nostalgia della semplicità che
caratterizzava le loro gite. A quel tempo
avevano bisogno davvero di poco, prenotavano due giorni prima un
bungalow
vicino al mare, prendevano un borsone e ci stipavano dentro lo stretto
necessario. Trascorrevano le giornate sulla spiaggia dell'Orange Beach,
nuotando un’ora su due e il tempo che non nuotavano lo
passavano a scopare. Con l’arrivo di Claire i
preparativi si sono fatti un pochino più difficili. In primo
luogo i bagagli
si sono quadruplicati perché c’è la
roba della piccola, che se va bene riempie
solo un altro borsone, magari sacrificando i giocattoli (quelli di
Hunter e
Sebastian), ma poi c’è il passeggino, il
seggiolino, il vasino, gli
accessori per cambio e bagnetto, biberon, ciucci, scarpine, gingilli. I
giochi
da spiaggia! I giochi e basta. E se nel primo
anno i nostri
eroi sono riusciti a farci stare tutto, ora che Claire ha tre anni e il
dono
della parola (dono per lei, dramma per Hunter e Sebastian), ha preteso
di portare con loro un orribile peluche di 50 cm a forma di gatto.
Così per tutto il viaggio la bimba è stata
avvinghiata ad un Hello
Kitty formato gigante come fosse una reliquia. E
poi c’è appunto il viaggio. Se prima viaggiare era
un momento di relax
con aria condizionata a palla e musica altrettanto a palla adesso
è…come dire?
Complicato. Claire ama il suo CD di canzoni per bambini.
Solo quello. E’ una roba tarocca all’ennesima
potenza con una raccolta di cover
di canzoni dei cartoni animati degli anni 80’. Una cosa
agghiacciante, e lei lo adora. E Sebastian
ci ha davvero provato a mettere la radio quando l’ha vista in
un momento di
torpore, ma non ha neanche fatto in tempo a sintonizzarla che dal
sedile
posteriore si è levato un grido degno di un film
d’esorcismo, così alla fine i
due papà si sono rassegnati ad ascoltare
“Heidi” e simili per tutto il
viaggio, a ripetizione. Non c’è da
sorprendersi che la sera a cena nel ristorante dell’Hotel,
Sebastian si sia
ritrovato sovrappensiero a canticchiare “Mashed potatoes” e Santana
l’abbia preso per il culo per il resto della serata.
Dopo mille peripezie
finalmente il mattino dopo sono in
spiaggia. Sebastian è sdraiato sul lettino sotto
l'ombrellone, ma non perde di vista nemmeno un
secondo Claire che sgambetta allegra sulla battigia munita di rastrello
e
secchiello. Hunter invece è molto meno presente;
è sdraiato accanto a lui su un
telo da mare e si è addormentato con un libro sulla faccia.
Anche Santana e
Brittany sembrano essere in una dimensione nirvanica, addormentate al
sole come
due lucertole. E quando Sebastian s’accorge che Santana
è sdraiata a pancia in giù e
si è tolta la parte superiore del costume, onde evitare
l’antiestetico segno, non ci pensa due volte a nasconderle il
top sotto la sabbia.
Poi, memore dell’ essere stato additato al pubblico ludibrio
la sera prima, decide
di vendicarsi per bene.
“Papà,
papà, guarda cosa ho trovato!”
Claire è
tornata sotto l’ombrellone galoppando goffamente per non
scottarsi i piedini sulla sabbia rovente con il secchiello in mano e
un'espressione felice di chi ha appena trovato il tesoro dei sette
mari.
“Shhh, non ora
Claire, sto facendo uno scherzo a zia San”-
sussurra Sebastian mentre continua a scavare e a sotterrare tutto
quello che
gli capita a tiro: ciabatte, crema solare, occhiali da sole…
Risparmia giusto
cellulare e Ipod, ma solo perché non vuole
innescare una reazione da Lima Heights. Claire
ride, una risata cristallina e pura, sinceramente divertita nel vedere
il padre
in quella strana operazione di sotterramento.
“Perché?”-
chiede con tutta l’ingenuità del mondo e
Sebastian si sente giusto un po’ in colpa. Come fa a spiegare
ad una bambina di
tre anni che lui e Santana si riservano cattiverie e scherzi, talvolta
pesanti,
da almeno dieci anni, ma che è in fondo è solo un
modo tutto loro di
dimostrarsi affetto?
“Perché
la zia a volte è un po’ troia…coff
coff, cioè…un po’
troppo cattiva con il papà!”
Si corregge subito
Sebastian, consapevole del fatto che se Hunter
l'avesse sentito pronunciare quella parolaccia di fronte alla figlia, lo avrebbe strozzato a
mani nude. Claire è da poco entrata in quella fase in cui
ripete ad libitum tutto quello
che sente. Ripete e cosa ancora più grave, indica, come
quando qualche ora
prima, mentre si dirigevano verso la spiaggia, ha puntato il dito
contro un ragazzo
un po’ troppo vistoso, un po’ troppo
“alla Kurt Hummel”, urlando “faccia da
checcaaa” e facendo fare a tutti un’inevitabile
figura di merda.
Claire mette su un broncio
di concentrazione e sembra
riflettere seriamente sulla questione prima di affermare in tono
candido:
“Io potrei
aiutarti”
“No amore, torna
pure a giocare, tra un po’ ti raggiungo”
“Davvero
papà, guarda cosa ho trovato”- insiste la piccola
in tono piagnucoloso, mostrando orgogliosamente il secchiello che tiene
in mano.
E allora Sebastian allunga il collo e guarda dentro. Ed eccolo
lì, un piccolo
granchio argentato che sguazza nel recipiente. A Sebastian brillano gli
occhi:
nella sua testa sta già elaborando mille modi per usare il
granchio contro
Santana, ma la cosa che lo sorprende è che, apparentemente,
il piano machiavellico
lo stia portando avanti sua figlia di tre anni.
“E cosa vorresti
farci con il granchietto?” indaga cauto, un
sopracciglio alzato e un’espressione carica di aspettativa.
“Mettilo sulla
zia!”
Sebastian ghigna. Non ci
sono dubbi, Claire è decisamente
una Smythe. E in quel momento Sebastian non potrebbe essere
più orgoglioso
di lei.
Con molta cura afferra il
granchio con l’indice e il pollice
(è ancora cucciolo, non pizzica!) e lo adagia gentilmente
sulla schiena di
Santana.
Ed è solo
quando l’animaletto comincia a zampettare che questa riprende
conoscenza. Sbatte le palpebre più volte per far abituare
gli occhi alla luce
bianca e accecante del sole e la prima cosa che riesce a mettere a
fuoco è il
ghigno sinistro di Sebastian. Sa che quella smorfia non promette nulla
di
buono, ma si rende conto che la cosa è seria solo quando
avverte un formicolio
sulla pelle.
“Che
diavolo…oh, oh, oh! Cos’è che mi sta
camminando sulla
schiena??”
Urla ma non osa tirarsi su
in piedi, immobilizzata dalla
paura. Urla così forte che l’ottantenne che
strilla “coccobello” poco più in
là
a paragone
è un dolce sussurro. Hunter e
Brittany si svegliano di soprassalto alle urla di Santana e alle risate
isteriche e senza controllo di Sebastian che si sta veramente godendo il siparietto.
Anche Claire è super
eccitata e continua a saltellare intorno al padre.
“San, hai
un’adorabile granchio che ti cammina sulla
schiena”-
le spiega in maniera serafica Brittany che evidentemente non ci vede
questo
grande problema.
“Toglimelo,
toglimelo subito!” continua ad urlare la latina
mentre si agita sull’asciugamano ma non ha ancora
l’audacia di muoversi. Ed è Hunter
che si decide a prendere in mano la situazione: afferra il suo libro e
raccoglie
velocemente e delicatamente il granchio dalla schiena di Santana per
poi
dirigersi verso l’acqua per lasciare libero il crostaceo.
“Sei un uomo
morto, Smythe, sei finito!”
Impreca, Santana, e solo
nel momento in cui riesce
finalmente ad alzarsi realizza di essere in topless con grande stupore
di
Brittany e altrettanto imbarazzo
di
Hunter. Cerca il pezzo del costume per terra, nel posto in cui sa
d’averlo
lasciato e quando capisce che Sebastian ha nascosto tutte le sue cose
iniziano
a fumargli le orecchie.
“Scappa”
ringhia a denti stretti, prima di cominciare a
correre dietro a Sebastian che intanto si è allontanato a
grandi falcate verso
l’acqua, ridendo sguaiatamente.
Anche Claire prova ad
inseguirli, ma Hunter è rapido ad
afferrarla e a prenderla in braccio. Stende un telo sotto
l’ombrellone, la fa
adagiare e si siede accanto a lei.
“Sai per caso
cosa è successo?” le domanda, cercando di
capire cosa abbia combinato questa volta Sebastian.
“Zia San
è una troia”- risponde innocentemente la bambina
mentre
Hunter la guarda scioccato a bocca spalancata.
“Brit, mi puoi
guardare un attimo Claire?”- domanda alla bionda, dopo aver
superato lo schock.
“Certamente, ma
dove stai andando?”
“Ad aiutare
Santana ad affogare mio marito”
Salve a tutti, ^-^
Innanzitutto voglio ringraziare
le anime pie che continuano ad aggiungere questa "storia" nelle liste.
Avete un cuore grande come una casa e uno stomaco altrettanto forte.
Grazie, grazie, grazie!
Poi, ho voluto scrivere della
nostra famigliola in vacanza sostanzialmente
perché il mare quest'anno non l'ho visto nemmeno in sogno e
così mi sono tolta lo sfizio. Piccolo chiarimento solo per
essere puntigliosi: Sebastian ed Hunter come sappiamo vivono a New York
che dista ben 1,234 miglia (parola di Google Maps, avete visto i numeri
in sequenza? Robe che mi cambiano la giornata xD) dalla costa
dell'Alabama, quindi era un po' improbabile che si facessero 18 ore di
auto con una bambina di tre anni appresso e le bellissime spiagge del
Maine dietro l'angolo. Ho scelto di mandarli laggiù solo per
un mio capriccio, visto che nell'Orange Beach dell'Alabama ci
sono stata veramente e volevo mettere un po' della mia personale
esperienza in questa OS. Ecco, quindi, a onor del vero, non sono gli
Huntbastian ad essere pazzi, sono solo io.
Alla prossima, miei discepoli
(??)
Love you,
Claudine
|
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Capitolo 4 *** Alternative Sunday Morning ***
Quarta OS di questa collezione
di amenità. Hunter e
Sebastian sono alle prese con il giorno più snervante di
tutti (sì, persino dei
lunedì): la domenica. Anche
in questa one-shot ci
sono scene ispirate a” Wonderlife”.
Buona lettura e ci
leggiamo sotto!
Sono le sette e trenta ed
è una splendida mattinata di sole.
Peccato solo che è domenica e le intenzioni di Hunter e
Sebastian siano quelle
di rimanere avvoltolati nel piumone almeno fino alle undici, poi una
buona dose
di sesso mattutino, sonnellino per un'altra oretta
per riprendersi dal sesso mattutino e infine
altro sesso mattutino. Ok: forse in un’altra vita.
Claire, che Sebastian ha cominciato a chiamare amorevolmente
nana,
è praticamente caricata a molla. Mentre
per i due papà la colazione è ancora un momento
di tenebra cerebrale, lei ha
spazzolato un biberon in tre nanosecondi e adesso vuole –
contemporaneamente –
mettersi la vecchia divisa da Lacrosse di Sebastian, giocare con le
costruzioni, vedere un cartone, mangiare un biscotto, saltare, cantare
una
canzone e tentare di uccidersi facendo tutte queste cose in piedi sul
ripiano
dell’armadio. E a Sebastian viene un sospetto: quella cosa
bianca che al
mattino le scioglie nel biberon è davvero latte in polvere?
Dopo colazione si
pone il problema del cosa fare. Ma certo: sfruttare la bella giornata
dopo
tanta pioggia e uscire. Intanto il cellulare di Hunter inizia a
squillare e
l’uomo si lascia scappare uno sbuffo nel leggere il nome che
appare sul display.
“E’
Sterling”
Il tono piatto e asciutto
di Hunter delinea perfettamente il
desiderio che ha di ricevere quella telefonata che ormai arriva fin
troppo di
frequente nei week-end.
“Chi altri vuoi
che sia alle nove di
domenica mattina?” chiede retoricamente
Sebastian senza distogliere l’attenzione dalla pagina
economica del New York
Times.
“Pronto?
Sì, ciao Jeff…no, nessun disturbo (Sebastian
rotea gli occhi al cielo)…sì,
ho visto…
infatti anche noi pensavamo di
uscire…aham…d’accordo…sì,
si può fare…ok, a tra
poco allora”
Hunter riattacca e lancia
uno sguardo da cane bastonato al
marito che lo sta già fissando rassegnato da dietro le lenti
dei suoi occhiali
da lettura.
“Vengono anche
Duval e Sterling”
“Che
culo” si limita a borbottare Sebastian prima di
ritornare al suo giornale.
“Dai, vesti
Claire, che io intanto do la pappa a Mr. Pussy e
lavo le scodelle”
“Ho per caso
altra scelta?”
“Conosci
già la risposta”
*
Sebastian rincorre per
tutto l’appartamento Claire che
intanto ha afferrato Mr. Pussy per la coda e l’ha trascinato
un po’ dappertutto
per il parquet a
mo’ di swiffer, la
prende in braccio, la porta nella cameretta e cerca
nell’armadio i vestiti per
il giorno. Sceglie un bell’abitino rosso che ha comprato
mamie* per il
secondo compleanno della nana con tanto di scarpette in vernice
coordinate.
“No!”
strilla la bambina dimenandosi come un’indemoniata
quando Sebastian cerca di infilarle le calzamaglia.
“Claire,
smettila di fare i capricci e lascia che t’infili
queste calze!”
“No!”
“Claire, guarda
che mi arrabbio eh”
“NO!”
Sebastian si passa una
mano tra i capelli arruffati e sospira
rumorosamente ma prima di perdere del tutto la pazienza e commettere un
infanticidio, chiama a gran voce Hunter che s’affaccia
immediatamente alla
porta con il viso ricoperto di schiuma da barba e uno sguardo
interrogativo.
“Tua figlia ha
deciso di trasformarsi in Carrie- lo sguardo
di Satana**”
“E
allora?”
“Aiutami a
vestirla!”
“Bas, sei
proprio inutile”
Riescono a vestirla
tenendola ferma in due, perché Claire
non ne vuole sapere e scalcia e strilla e si aggrappa alle lenzuola del
lettino
disfacendolo completamente…Solo dopo svariati morsi e graffi
riescono ad infilarle,
a forza, tutto l’ambaradan. Infine arriva il momento di
pettinarla e siamo al
punto di partenza. Sebastian comincia a spazzolarle i capelli ma viene
prontamente interrotto.
“Ahiaaa, fa
male, mi tiri i capelli!”
“Se
stessi ferma non
ti farebbe male”
“Voglio Daddy,
lui è più bravo”
“Daddy adesso
non pu-”
“Voglio
Daddy!!!!”
…
“CLARINGTON
VIENI SUBITO QUI!”
*
Finalmente arriva un
momento di grazia in cui sono tutti lì
sorridenti, pronti coi cappotti, sulla porta di casa. E’ in
quel momento che i due
papà percepiscono un odore sospetto e vedono la piccola
Claire molto – troppo –
concentrata.
“Mi sa che sta
facendo….” suggerisce Sebastian.
“Sì,
mi sa anche a me” conferma Hunter che incomincia
già a
temere per il proseguimento della giornata. Sono solo le 10 della
mattina e
sono già con la cacca fino al collo. Letteralmente.
Pit-stop al fasciatoio.
Ovviamente Sebastian non aveva
allacciato benissimo il pannolino e quindi la nana va spogliata,
lavata,
asciugata e cambiata integralmente. Dopo venti minuti sono di nuovo
pronti
sulla porta di casa e questa volta sono riusciti anche ad uscire dal
palazzo
dove sul portone li aspettano Nick e Jeff con il piccolo Matt, felici e
sorridenti come una famiglia della Mulino Bianco.
Molti baci e abbracci
(sbuffi e lamenti) dopo, si pone la fatidica domanda:
Dove andare?
Hunter storce il naso alla
solita proposta di Sebastian
“giro in centro e poi brunch” e decide per tutti:
“passeggiata all’aria aperta
in un parco di Coney Island”. E’ la volta di
Sebastian di storcere il naso
perché andare a Coney Island
in autunno
è completamente inutile. Non c’è niente
da
vedere e nessuno in giro ed è pure ventosa e
umida e Sebastian ci tiene ad
essere sempre in ordine, col suo ciuffo sempre così ben
pettinato…
Hunter accende la
macchina, parte l’autoradio e, in
contemporanea, le richieste al dj: “Metti twinkle, twinkle
little star?”
Noooo, argh, twinkle,
twinkle little star noooo! Mannaggia a mamie e a quando le ha fatto
scoprire quel
maledetto cd! Per distrarla Sebastian propone un diversivo:
“Raccontiamo una
favola”
“No.”
“Ehm, cantiamo
noi una canzone? Come faceva la canzone sui
pomp-...sui pifferi, Hunter? #Can you blow my whistle baby, whistle
baby...#"
“Sebastian…”
“No.”
“E cosa allora,
Claire?”
“Succo di futta.”
Beh, in effetti sono le
dieci e mezza, a quest’ora la nana è
abituata a fare merenda al nido: e succo sia.
“Ma
già beve dal brick?” chiede Hunter sospettoso
“Non
rischia di sporcarsi e soprattutto
di
macchiare i sedili in pelle?”
“Ma no, ormai
è allena…” Sebastian non finisce di
dire la
parola che la nana ha stritolato il brick come farebbe Chuck Norris con
un
barile di petrolio. Uno zampillo arancione parte dal seggiolino e
finisce
rovinosamente sulla porzione di sedile a fianco.
“Claire, sta
buona!” sussurra Sebastian alla bimba, che se
la ride mentre Hunter ha improvvisamente premuto
sull’acceleratore e pare che
stia cercando di entrare a far parte di qualche guinnes dei primati sulla velocità.
“Clarington, se hai intenzione di spiaccicarti come un moscerino sul
prossimo platano, buona fortuna, ma prima facci scendere”
*
Hunter sbaglia strada
quattro volte prima di arrivare in
quello che lui chiama “parco”: Una terra di nessuno
dove sembra appena
scoppiata la guerra nucleare, tant’è deserto.
“Complimenti per
la location, Clarington. E’ qui che hanno
girato The Blair Witch Project?***” si lagna Sebastian mentre
si guarda le scarpe
completamente sporche di fango.
“Smettila di
fare la principessa, Smythe. Tu e i tuoi
dannati brunch della domenica! E ti avevo detto di vestirti comodo,
invece come
al solito non mi ascol-“
“Ragazzi, vi
prego, non litigate davanti ai bambini!”- li
riprendono insieme Nick e Jeff con lo stesso tono di ammonimento che
userebbero
con Matt.
“Va bene, va
bene…E adesso? ” chiede Sebastian cercando di
calmare gli animi “Sarà
meglio trovare
un posto dove far giocare i nani…
dove sono finiti? Erano proprio qui”
I quattro uomini si
guardano attorno allarmati finché li
vedono: Claire e Matt hanno scovato l’unica vecchina con cane
di tutto il circondario
e adesso corrono. Loro dietro al cane. La vecchina attaccata. A quel
punto li
seguono anche Hunter e Nick e davvero sembra il trenino, tanto che
nella testa di
Sebastian parte in automatico un motivetto caraibico.
Sebastian si abbandona
distrutto sulla prima panchina che
trova e viene subito raggiunto da Jeff. Entrambi guardano i rispettivi
consorti
e pargoli arrampicarsi come scimmie da circo in una di quelle strutture
di ferro con
tanto di scale e tunnel in corda. Jeff è come sempre radioso
fino allo
svenevole, Sebastian ha un broncio lungo un chilometro.
“Ah, che bella
giornata!” sospira Jeff con aria sognante.
“Oh, ma sta
zitto, Sterling!”
Finita la scena circense,
i nani hanno fame. Eh, certo: è
finita l’epoca del
biberon-scaldabiberon-latteinpolvere, ma… pare sia finita
anche l’era dei ristoranti,
a Coney Island. Si infilano nel primo che trovano, dove il solerte
cameriere asiatico
nemmeno li guarda in faccia ed esclama:
“Pel i pupi dei
gambeletti e pollo flitto?”****
Escono appesantiti
un’ora dopo, ma convinti di fare una
splendida passeggiata: diluvia.
Hunter e Sebastian tornano
a casa affranti e ancora
arrabbiati l’uno con l’altro, anche se non sanno
dire esattamente per cosa.
Claire invece è a tremila giri come al solito, come una di
quelle scimmiette a
molla caricate al massimo: il casino perpetuo. Hunter
cerca di corromperla: “Amore, ci
vediamo un film tutti insieme?” Lei resiste dieci minuti, poi
ricomincia “Voglio
cantare, voglio saltare, voglio il gelato, voglio
giocare con le bambole”.
Dopo quasi
un’ora Hunter e Sebastian sono riusciti ad
inchiodarla sul divano davanti al televisore. Ovviamente Claire ha
deciso per
il solito cartone animato con animali antropomorfi visto e rivisto un
migliaio di
volte, ma i due papà sono troppo stanchi anche solo per
proporre dell’altro,
così si mettono tutti e tre zitti e buoni sul
sofà, con la coperta in pile
sulle ginocchia, la pioggia di sottofondo, Mr. Pussy che fa le fusa…
…
E’ Sebastian il
primo a svegliarsi mentre alla televisione
scorrono già i titoli di coda. Si stropiccia gli occhi
assonati e sbadiglia. Accanto
a lui c’è Hunter che dorme profondamente con
Claire rannicchiata sul suo petto
e stretta in un abbraccio, anche lei addormentata. Sebastian sorride e
sente
improvvisamente il cuore accelerare. Starebbe ore ad osservare quella
scena
tanto sono belli Hunter e Claire così accoccolati e infatti
si prende qualche attimo per osservarli finché anche Hunter
incomincia a riaffiorare dal torpore.
“Hey”
dice a Sebastian che continua a sorridergli.
“Hey. Giornata
impegnativa, eh?”
Hunter annuisce: “Tra
una figlia invasata, i sedili dell'auto nuova fottuti, tu e le tue
dannate scarpe
firmate, i Niff che vogliono già organizzare
Natale-Capodanno-Pasqua e-
“Hunter”
“Si?”
“Lo sai”
“Sì, lo so,
stronzo”
Si sorridono e Hunter,
prima di alzarsi per portare la
piccola a letto, lascia a Sebastian un bacio all’angolo della
bocca.
“Non osare
alzarti da quel divano, Sebastian” lo ammonisce mentre lascia la
stanza con Claire addormentata in braccio “Torno
subito”
Ma quando, poco dopo,
Madame Smythe chiama, interrompendo i
due uomini che avevano iniziato una sezione di aerobica
riappacificatrice, e
chiede al figlio: “Come state? Vi siete riposati, oggi che
è domenica?”
Sebastian non si trattiene più. Ogni insulto o improperio
è puramente casuale.
*mamie: è il
vezzeggiativo di grand-mère, nonna, in
francese. Quindi la mamma di Sebastian per Claire è mamie,
per Sebastian è maman.
**"Carrie - lo sguardo di
Satana": celebre film horror degli anni '70 tratto dal primo romanzo di
Stephen King.
***”The Blair With
Project” è un famoso film horror girato in
una landa desolata come può essere Coney Island nei mesi
freddi.
****Allola, pel i pupi dei
gambeletti e pollo flitto?”***
questa viene direttamente dalla mia quotidianità,
dalla mia
ossessione per il cibo cinese-thailandese e dal recarmi
settimanalmente nel
mio ristorante preferito con il mio cameriere di fiducia: Li. (true
story)
Hey folks!
Come sempre grazie per essere
qui e per continuare ad
inserire questa raccolta nelle liste. Un ringraziamento speciale va a
Nymeriah
e a Maiky che si sono prese la briga di recensire e a Vane, che mi
bombarda di
messaggi a notte inoltrata solo per discutere su quanto sono fighi gli
Huntbastian come genitori. In
questa OS
c’è la presenza Niff, ma solo di
contorno…Non mancheranno certamente altre OS
dove Nick e Jeff saranno molto più presenti, per la gioia
dei Niff shippers.
Poi, boh, credo di aver detto tutto.
A presto, dunque
Claudine
|
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