La Mia Piccola Umana-Extra

di GiadaGioia2
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Bella&Edward


- Tenti Edwad, io oggi facco quatto anni, QUATTO, li vedi? - disse la piccola birbante mostrandomi cinque dita.
- Bimba quelli sono cinque, devi toglierne uno. - alzò gli occhi al cielo come se avessi detto qualcosa di stupido.
- Edwad non potto, te ne metto tolo quatto, il tinque limane tolo e poi ti tente tliste uffa. - disse sbuffando triste osservandosi il mignolo.
- Ahahaha giusto... Ahahaha Bella quanto sei buffa ahahhaha. - Risi come un deficiente, mentre la piccola peste mi fissava offesa.
La vidi alzarsi a fatica dall'erba facendo leva sulle gambette e le mani appoggiate all'erba. Mi alzai a velocità vampiresca pronto ad aiutarla, ma mi fulminò con lo sguardo.
- Felmo lì, te la facco da tola, tono glande olmai. - una volta in piedi si avvicinò a me e mi tirò dai pantaloni per farmi abbassare.
- Dimmi bimba cosa c'è? - assottigliò lo sguardo.
- Tu tei ploplio tonto! -
- Ah grazie, e perchè mai di grazia? -  Si portò una mano alla testa con fare drammatico, oh cielo dovevo smetterla di farle vedere Beautiful o rischiava di diventare una melodrammatica di prima categoria.
- Pelchè non si dicono quette cote a una lagatta, io non tono buffa, io tono calina! -
- No bimba, tu sei bella -
- Oh nooo di nuovo, ma tu hai battuto il tettone a tella quando eli babbino? - La guardai stralunato che avevo detto?
- Che ho fatto? -
- Edwad. Io tono Bella e tu Edwad, pecchè me lo lipeti? Io licoldo come mi chiamo non tono mica vecchia come te. -
- Isabella Marie, io non sono vecchio. -  Mi guardò inarcando il sopracciglio, tic preso da me.
- Tì che lo tei, io tono ghiovane e calina e tu bello e vecchio - sorrisi
- Mi trovi bello? - annuì decisa.
- Tììììì... Tei ploplio bello pel quanto tei tonto ahahahhaha. -  
- Piccola peste inizia a correre, perchè se ti prendo giuro che ti berrò tutta. -  Dissi fingendomi serio, sapeva che scherzavo, non le avrei mai fatto del male, le avevo spiegato di cosa mi nutrivo e lei invece che allontanarmi disgustata o impaurita mi aveva abbracciato lasciandomi rimanere di sasso.
- Gnoooooo non puoiiiii! Collo, collo, non mi plendi ahahhaha. -
Iniziò a correre per il parco, a piedi scalzi come piaceva a lei, mi misi a rincorrerla a velocità umana, chiunque la guardasse, pensava a quanto fosse bella e automaticamente a quelle persone spuntava un sorriso. 
Bella era così, faceva nascere sorrisi a chiunque, anche al più musone di questo mondo. 
Sorrisi, era arrivata all'altalena, la guardò disgustata e tornò indietro al nostro albero. Lei odiava le altalene, diceva che non le volevano bene e la 
 buttavano a terra ahahahah, risi da solo come un cretino al pensiero, smisi solo quando notai un'anziana signora fissarmi perplessa, ma una mia occhiataccia la fece sbiancare.
  Beh, non ero cambiato tanto, la mia vena da stronzo ogni tanto usciva fuori, ma non appena i miei occhi 
si posavano su Bella ritornava al suo posto. Mi guardai attorno assicurandomi che nessuno mi vedesse e presi a correre a velocità vampiresca arrivando prima di lei al nostro albero. Non appena mi vide sgranò gli occhi dalla sorpresa, era così dolce che l'avrei presa in braccio e continuato a fare giravolte per sempre pur di vederla sorridere.
Continuavo a guardarla nell'attesa di una sua qualche sfuriata per aver barato, ma non fece nulla di tutto ciò, ma anzi mi sorpassò lasciandomi interdetto, mi voltai chiedendomi se si fosse offesa o altro e la vidi graffiare il tronco del nostro albero.
- Bella cosa stai facendo? -  Dissi precipitandomi a fermarla.  
La presi in braccio e le osservai le mani soffiandoci sopra, lei di tutta risposta si appoggiò a me come fosse stanca.
- Bimba stai bene? -  La sentii annuire debolmente, le spostai il viso per osservarla meglio ma lei prontamente abbassò gli occhi.
- Isabella, mi dici cosa c'è che non va? - sospirò.
- Tu tei spetale e io gno, tu colli veloce e io cado temple, ti facco fale blutte figule se mi vedono con te uffa, e poi tutti gli albeli hanno le lettele e il nostlo no, così ho pentato che anche se io non tono spetale come te, almeno abbiamo le nostle lettele unite pel semple uffa. - finì con i lacrimoni. 
Come poteva pensare queste cose, se lei era la creatura più meravigliosa e speciale di questo mondo.
- Ehi, adesso stammi a sentire Bella, tu sei la bambina più speciale che abbia mai conosciuto, non mi fai mai e dico mai, fare brutte figure. Il fatto che io sia più veloce dipende soltanto dalla mia condizione e tu lo sai, ma con questo non significa che io sia speciale, anzi... -
Mi fulminò con lo sguardo.
- Edward tu tei spetale, lo dico io! Punto. E non fale i caplicci oh! E poi... -  
Oh cielo questa bimba passava dall'essere disperata all'essere una spietata psicopatica ahahahah la mia piccola birbante.
- E..? -
Alzò gli occhi al cielo.
- Oggi è il mio copleagno e quindi vollio legalo - Sorrisi, avevo già comprato il suo, una bellissima collanina con una stellina con dentro una piccola B. Glielo avrei dato stanotte nella sua cameretta.
- Mmm non saprei, tu che mi dai in cambio? -
- Un batino glande. -
- Ma allora un bacione enorme. -  Mi guardò scuotendo la testa, ero davvero curioso stavolta, se ne usciva sempre con idee sue, che mi facevano sorridere sempre scaldandomi il cuore.
- No, nei bati piccoli c'è tanto amoleeee e ti vede, nei bati glandi l'amore è glande ed è uguale e non ti nota la diffelenta, quindi io ti do batino enorme, piccolo ma con tanto amole. -  finì con un sorriso. 
Io ero stralunato, come faceva una bimba di appena quattro anni a fare di questi ragionamenti? Nemmeno io in Trecentoventidue anni ero arrivato, nemmeno con tutta la buona volontà, ad essere così profondo.
La strinsi forte a me respirando il suo profumo, dolce e fruttato.
- Ok vada per il bacino grande, dimmi adesso cosa desisderi? -  
Osservò prima me e poi l'albero per poi ritornare su me, ma sembrava non aver coraggio a chiedermelo, io avevo capito cosa volesse. 
Sorrisi dandole un altro bacino sulla guancia, mentre lei era intenta a stropicciare il colletto della mia maglia.
- Tenti, ma seee tu sclivi le nostle lettele sull' albelo cotì non lo tocca nettuno? -
- Va bene! Scrivo una bella I e una E ok? - scosse la testa.
- Come no? - alzò gli occhi al cielo
- Gno, una B e una E! - alzai un sopracciglio
- Ma tu ti chiami Isabella!  -
- Tì, pelò a me piate Bella e poi tu mi chiami Bimba e mi piate, quindi devi clivele e poi la vollio templite come me e la tua bella bella come te. -  finì sorridendo. 

 

Dietro le quinte:

Edward:Ah!!Mi hanno preso!!Sono un vampirooo yuppi yuppi!!
Bella:MI hanno preeeesa,mi hanno preeeeesa.
Emmett:Rosellina mia,che stai facendo?
Rose:Mi sto delipando.
Emmett:Uhh la patatina?
Rose:Emmett!!Ma che diciiiii!!Stupido deficiente!!
Io:ROSE!!Metti giù quella mazza,Rose!!Fermati gli fai male!!Stai picchiando tuo marito,ferma!!
Bella:Uh uh Rose è arrabiata *-*
Rose:Stupidoooo!!
Emmett:Ahh noo Rosellina basta bas- ahi ahi fermaaa,aiuuuutoooo.

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


- Edwaaaaad! -  Aprii le braccia pronto ad accoglierla, non si fece pregare. In un attimo me la ritrovai tra le braccia, aggrappata a me come fosse un coala.
- Ehi bimba. Come è andato il tuo primo giorno d'asilo? - si staccò leggermente fissandomi imbronciata.
- Allola... Tu non c'eli e quetto è glave, ti dovlai fale peddonale. - La guardai in tralice.
- Mi scusi signorinella? Come dice? - sbuffò talmente con fare teatrale che tra pò avrei riso.
- E scuushaaa, tu non c'eli e allola la maetta mi ha metto in punittione, uffa. -  Inarcai un sopracciglio...
- In che senso, la maestra ti ha messo in punizione? - alzò gli occhi al cielo.
- Uffa pelò, tei ploplio...-
- Non la finire! -
- Tonto! -  L'ha finita. Oh misericordia.
- Isabella Marie. Cosa hai combinato?- Mi guardò con due occhi che sembrava un cucciolo abbandonato, se non avessi saputo che era tutta una tattica per farmi rabbonire, mi sarei sciolto.
- Ecco io... Uffa, ho detto alla maetta che tembla un  fungo! - Un... Cioè, lei alla maestra aveva detto che...
- Ahahahahah, Bella ahahahah, ma come ti è venuto in mente? Ahahahah. - Mi guardò colpevole.
- Allola: Tava un mio compagno di banco che non la finiva di tilalmi i codini. Cotì l'ho pinto e lui è caduto a tella e ha inittiato a pianghere e la maetta mi ha detto che tono cattiva. -  Finì con i lacrimoni, oh la mia piccolina, avrei scannato quella strega, solo per aver osato dire che lei era cattiva.
- Edwad non vollio che tu manghi la maetta. -  E da quando mi leggeva nella mente? La guardai innocentemente.
- Io? Figurati bimba.-  mi sorrise, oh la mia piccolina.
- Pelò potlesti manghiare Ben! -  disse guardandosi attorno, pur di non incontrare il mio sguardo.
- Bella! - sbuffò.
- Ok. Pelò uffa, adetto quel fungo dite che tono cattiva, Edwad tono cattiva? Adetto te ne andlai via velo? Tono cattiva! -  Ma cosa pensava? Oddio il suo cervello cento ne faceva mille ne pensava.
- Ehi Bella, adesso ascoltami il fun... La maestra, era solo arrabbiata, non si danno gli spintoni ai bambini, anche se ti tirano i codini...-
- Palla quello che voleva pappalsi la maetta, mah. -  Beh. Non aveva tutti i torti.
- Vabbè era solo un sorsetto e io...Bella! -
- Ahahahaha, Edwad ti vollio bene. - Oh cucciolotta mia.
- Bella niente gelato, prima di pranzo. -  Riprese il broncio.
- Non ti vollio pliù bene ecco. - Oh santo cielo.
- Come no? -
- Gno, gno. -
- Bene. Allora niente sopresa. - La misi giù e iniziai ad incamminarmi, sicuro che mi avrebbe seguito. Eh eh eh.
Salvo poi guardarmi attorno e non vederla. Il panico prese il sopravvento, dov'era? Possibile che mi avesse creduto? Dio quanto ero coglione. A volte dimenticavo che era soltanto una bambina di quattro anni.
Non riuscivo a vederla, finchè non sentii una risata soave. Era lei. Corsi a vedere dov'era e la vidi: Una testolina mora che rideva, giocando con un bambino dalla carnagione scura. Mi avvicinai lentamente...
- Bella cosa fai? - Il bambino moro mi guardò male, mentre Bella si voltò verso me sorridente.
- Edwad quetto è Jake, è mio amico.  Jake quetto è Edwad il mio milliole amico. -  Sorrisi come un deficiente, nel constatare che IO, ero più importante di quel bamb...
- Ma è blutto! - ... Di quel marmocchio che sarebbe finito molto presto imbottigliato e bevuto.
- Non è velo. Lui è bello bello. Cetto, ha tettone e gambe tolte... Ma è bello bello! -
- Ah grazie! - dissi ironico a Bella, la quale mi sorrise. Poi mi voltai verso il bambino, il quale non la smetteva di fulminarmi. 
- Ehi Jackie come va? - Il bambino assottigliò lo sguardo. Ahahahah.
- Mi chiamo Jake, blutto maniaco. -  Momento, momento, momento. Ora lo bevo.
- Jake, Edwad non è maniaco. É tonto, uffa. -  No, ma da che parte stava? 
- Bella, vogliamo andare? - il bambino sbuffò.
- Bella, lesta con me. Lui è blutto, vecchio e putta. -  Ehi! Io non puzzavo. Sorrisi malefico.
- Bella? Andiamo a prendere gelato. Come lo vuoi e soprattutto, tutti quelli che vuoi. -  Eh eh eh moccioso zero - Edward uno.
- Va bene, tao tao Jake a domani. -  Il bambino le sorrise dolce scuotendo la manina, era tenero, non era poi così male...
- Tao anche a te puttone maniaco! - Almeno... Per berlo, non doveva essere poi così male il suo sapore!

Eravamo dentro quella gelateria ormai da più di dieci minuti a cercare di capire cosa stesse facendo Bella. Fissava tutti i gusti, col naso spiaccicato al bancone dei gelati. Assorta. Cinque minuti prima avevo cercato di capire cosa stesse facendo, ma con la manina e un "Felmo là" mi aveva bloccato. Adesso dopo dieci minuti, aveva sollevato la testa tutta felice e il gelatiere sorridendo si rivolse a lei:

- Allora bella bimba, che gusto vuoi?  - Bella si voltò verso me come in cerca di assensi, le sorrisi dolcemente. Quanto era tenera.
- Allola, vollio un cono maxi con : Flagola, cocco, banana, melone, mandolla, cioccolata, panna e nocchioline, glattie. -   Sia io che il gelataio la guardavamo allibiti.
- Bella ma... Cioè sei sicura?- mi sorrise timida.
- Tì Edwad, non potto manghiale tloppo o inglasso, plendo tolo quetto pel la linea. -
- Sti cazz... -  Fulminai il gelataio, il quale scuotendo la testa, iniziò a prendere ogni gusto mettendolo sopra il cono, con lo sguardo sempre più allibito. Pagammo e uscimmo, con Bella che si gustava quell'enorme gelato.
- Bella, mangia piano o poi stai male! - Non mi cagò minimamente.
Una volta finito il gelato si accovacciò su me, che la presi prontamente in braccio, carezzandole la schiena.
- Era buono bimba? - annuì con aria assonnata.
- Bella diventerai un fagotto ahahahahha. -  Si strinse forte a me, ecco lo sapevo. L'avevo sparata grossa, adesso si sarebbe arrabbiata...
- Ma tu mi vollai lo tetto velo? Anche se salò glassa e blutta?- Oh la mia piccola peste.
- Bella, tu sei e rimarrai sempre bellissima ok? E io resterò sempre con te, finchè tu mi vorrai. -
- Io ti vollò semple! -

 

** Angolino di Giada **

Nell'altra storia sono riuscita a ringraziare semplicemente le 4 ragazze mi sono state più vicine in assoluto ma vorrei ringraziare anche:

 
Titolo
(storie ordinate secondo la data di aggiornamento)
Recensita
da
Preferita
da
Ricordata
da
Seguita
da
♥-_La Mia Piccola Umana_-♥ 93 27 27 69
 

E anche le 33.548 persone(che magari erano le stesse ma va bhe)che hanno solo letto!!

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