Sul set

di Seiraluna
(/viewuser.php?uid=785668)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Konoha
Naruto Uzumaki, 21 anni, è un famoso attore di Konoha, tutte le ragazze lo ammirano. Il ragazzo in due anni aveva girato sei film per ragazzi in cui non era protagonista ma aveva un ruolo importante, due film drammatici da antagonista e un thriller da protagonista. Ora il suo agente, Kakashi Hatake, gli aveva trovato un ingaggio su un nuovo set. Il regista, Jiraya, aveva visto recitare Naruto e lo aveva voluto assolutamente nel suo film romantico. L’età era giusta, l’aspetto fisico del ragazzo era perfetto e il regista avrebbe potuto indirizzare l’attore sulla giusta recitazione che voleva. Era un film romantico importante, sarebbe uscito nelle migliori sale del paese e Jiraya dopo anni di assenza dai set voleva ottenere buoni critiche. Aveva accettato di girare quel film solo perché la sua vecchia amica e produttrice del film lo aveva convinto che quel filma aveva un copione favoloso. Diciamo anche che la signora produttrice, Tsunade, non era tipa da accettare no. Intimoriva anche i migliori agenti di star del paese. Anche lei aveva voluto Naruto Uzumaki come protagonista maschile del film, non poteva pensare a attore migliore di lui per quel ruolo.
-Oggi andremo a conoscere il regista e la produttrice Naruto quindi non essere scontroso con loro.
-Sì, Kakashi. Non capisco perché mi abbiano preso per un film romantico, non ho mai recitato storie d’amore a parte qualche tresca adolescenziale nei film per ragazzi.
-Il regista per telefono mi ha detto che se non accettavi il film non si sarebbe fatto. Capisci che hanno voluto solo te, è un grande privilegio. Jiraya è un grande regista.
-Oggi parli più del solito Kakashi. So bene che Jiraya è un grande, l’ho sempre ammirato. Sai che spesso guardo i suoi vecchi film.
-Vedo che l’idea di recitare nel film con lui non ti dispiace.
-Spero di essere in grado di recitare davanti a lui, sono molto teso. Hai altre informazioni?
-Per telefono mi hanno detto che ci diranno tutto alla riunione di oggi.
Arrivati davanti l’ufficio della produttrice, Kakashi bussò e lo invitarono ad entrare.
-Buongiorno signor Hatake. Buongiorno signor Uzumaki. Accomodatevi.
-Lei deve essere la signora Tsunade.
-Sì, vi ho fatto venire qui per parlare dei dettagli del film e per farvi vedere il contratto per Naruto.
Kakashi lesse tutto il contratto con attenzione e vide che le sue richieste erano state accettate, persino il compenso di Naruto era abbastanza alto. Non si aspettava di certo quella cifra.
Naruto firmò il contratto dopo averlo letto e lo diede alla produttrice.
-Ora che abbiamo sistemato le cose burocratiche, vi presento il regista. Questo signore al mio fianco è il famosissimo Jiraya, nel suo campo è considerato un vero genio.
-Piacere di conoscerla signor Jiraya, sarà un vero onore lavorare con voi.
-Spero che tu sia all’altezza di questo film ragazzo perché ho insistito tanto per dare a te l’ingaggio. Molti insistevano per dare il ruolo al famoso Sasuke Uchiha.
Naruto strinse i pugni sentendo quel nome. Lui e Sasuke erano sempre stati rivali e buoni amici ma non pensava che volessero dare quel ruolo a lui.
-Cosa vi ha fatto scegliere me?
-Vedi Naruto, tu hai qualcosa negli occhi che non riscontrato nell’altro attore. Anche la tua recitazione ha qualcosa di naturale che mi ha spinto a volerti per questo film. Capirai presto di cosa parlo.
Naruto era un po’ confuso ma felice di poter lavorare con Jiraya.
-Siamo felici di collaborare con voi. Si sa chi sarà la protagonista femminile?
-Ai vertici avevano insistito per introdurre nel film l’attrice Sakura Haruno ma Jiraya ha detto che non avrebbe accettato di lavorare qui. Lei era la prima scelta, gli hanno proposto anche altre attrici come Ino Yamanaka e la famosa attrice di film drammatici Temari. Lui ha respinto tutte le scelte. Gli hanno dato carta bianca perché non ne potevano più dei suoi rifiuti. Jiraya ha fatto anche arrabbiare la signora Shizune, l’agente di Sakura Haruno, quando l’ha incontrata. Tu con chi avresti voluto lavorare?
-Signora Tsunade non mi sarebbe dispiaciuto lavorare con la famosa Sakura, l’ho conosciuta e è una bravissima attrice, si adatta a ogni tipo di ruolo.
-Lei non va bene per il ruolo della protagonista. Hai letto il copione Naruto?
-Certo signor Jiraya.
-Descrivimi la protagonista femminile.
Jiraya stava mettendo alla prova le capacità di Naruto, voleva essere certo di aver scelto l’attore giusto.
Kakashi intuì subito che quello era un trucco del vecchio regista e tirò un calcio a Naruto sotto il tavolo, spesso si davano quel genere di segnali.
-La protagonista femminile è una ragazza bella, dolce, a volte impacciata ma anche coraggiosa e forte. La cosa che mi ha colpito è che quando incontra il protagonista maschile sviene in due scene.
-Esatto. La ragazza ha una cotta per il protagonista fin da quando era bambina e non sa come dimostrare i suoi sentimenti. Lui non si accorge minimamente di quello che lei prova e di tutto quello che ha fatto per lui.
-Non l’avevo vista da questo punto di vista. Quindi il mio personaggio è un po’ cieco di fronte l’amore.
-Ci sei arrivato ragazzo.
Naruto iniziava a calarsi nel suo personaggio e ogni secondo quel ruolo gli piaceva di più. Era felicissimo di aver accettato.
-Ritornando al discorso di prima, chi avete scelto per il ruolo da protagonista?- domandò Kakashi.
-Questo zuccone di regista non mi ha voluto dire niente e sono la produttrice. Ho anche minacciato di tagliare i capitali, non è servito.
-Stai calma, fra poco arriverà qui con la sua agente.
Dopo trenta minuti qualcuno bussò alla porta dell’ufficio.
-Avanti- disse Tsunade.
-Buongiorno signori, sono l’agente della signorina Hyuga.
-Lei deve essere la signora Kurenai, piacere di conoscerla- disse Jiraya stringendole la mano.
Dopo la donna entrò nella stanza una ragazza dai lunghi capelli scuri e gli occhi chiari. Era snella e formosa.
-Buongiorno!
-Si accomodi signorina Hyuga, è un piacere vederla. Avete deciso se accettare il ruolo nel film.
-Io ho riflettuto e ho parlato con Kurenai. Penso di accettare il ruolo, anche se non ho mai recitato in un film.
-Cosa?
Naruto pensava di non aver sentito bene.
-Lei non ha mai recitato in un film? Come farà a recitare con me se non si è mai trovata davanti una telcamera?
-La signorina Hyuga ha recitato in alcuni musical a teatro visto che è un’ottima cantante e qualche volta l’hanno ripresa come vi confermerà la signora Kurenai.
Tsunade si sorprese per la scelta di Jiraya, non aveva mai fatto mosse tanto azzardate. La ragazza aveva recitato solo a teatro in musical e di base era una cantante, sapeva, avendo letto la sua scheda, che aveva fatto anche corsi di ballo e dizione ma la scelta era azzardata. Tsunade si domandava cosa avesse in mente il regista.
-Se Jiraya ha deciso così non cambierà idea, quindi vi faccio vedere il contratto.
Hinata firmò il contratto dopo averlo letto tutti i fogli. Non restava che stabilire i giorni delle riprese e i dettagli.
Stranamente Hinata si sentiva osservata, sapeva che era in una stanza con più persone ma la cosa che la intimoriva era lo sguardo del ragazzo biondo. La guardava come per dirgli cosa ci fai tu qui.
-Ora facciamo le presentazioni. Lui è il protagonista maschile del film, Naruto Uzumaki.
-Piacere di conoscerti Naruto, ho visto il tuo ultimo film, sei molto bravo- disse Hinata arrossendo.
-Spero tu non mandi all’aria le riprese perché sei una principiante.
-Mi impegnerò in questo film e non sarò di peso.
Naruto guardò la ragazza e pensò che forse aveva esagerato con lei. Se Jiraya l’aveva scelta c’era un motivo valido. Doveva solo aspettare e vedere come andava a finire. Il ragazzo non conosceva ancora il talento di Hinata, ciò che aveva visto Jiraya era racchiuso in quella ragazza dolce e timida. Sarebbero stati giorni duri ma belli quelli sul set cinematografico. Le riprese erano state stabilite per la settimana prossima e tutti i preparativi per la sistemazione dei vari set erano in corso. Tutti erano pronti a iniziare, anche se al protagonista maschile erano sorti dei dubbi dopo l’incontro con Hinata. Doveva avere fiducia nel regista e fare quello che sapeva fare meglio, recitare

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Naruto era nella sua villa a imparare il suo nuovo copione. Jiraya gli aveva consegnato il copione il giorno prima dopo aver parlato con lui e il suo manager e aver firmato il contratto con la signora Tsunade. Naruto trovava che il copione fosse ben scritto, ma doveva immaginarlo. La produttrice dopo essere usciti dall’ufficio lo aveva avvisato che Jiraya aveva fatto delle correzioni a metà delle battute dei protagonisti. Era un tipo davvero esigente.
-Naruto hai imparato le battute della prima scena?
-Sì, Kakashi. Il film inizierà fra sei giorni e devo imparare e provare queste scene. Per ora ho imparato solo le battute della prima scena e ho provato davanti allo specchio. Volevo vedere se riuscivo a immaginarmi come il ragazzo descritto qui sopra.
-So che tieni molto a questo film e ti darà anche più risalto su giornali. Dopo aver lavorato con Jiraya credo che sarai cercato dai registi e i produttori più famosi.
-Sei fiducioso Kakashi, sembra che tu riponga molte speranze in me?
-So che ti sei impegnato molto per arrivare fino a oggi e ne sono felice. Ti sei meritato il ruolo principale di questo film. Era ora che qualcuno ti desse risalto.
-Grazie Kakashi. Mi hai dato fiducia quando ero in difficoltà e mi hai guidato, senza di te non sarei arrivato qui.
-Naruto Uzumaki mi sorprendi, riconosci che qualcuno ti ha aiutato.
-Kakashi parlare troppo con il regista non ti fa bene, stai diventando strambo come lui. Sarà anche un genio ma ha delle strane manie.
-Hai ragione e mi ha regalato il suo ultimo libro, lo adoro. Vado a leggere nella mia camera.
Erano quattro mesi che Kakashi e Naruto vivevano nella stessa villa. Viaggiavano sempre insieme e spesso discutevano per ore dei lavori per Naruto da accettare o meno. Era inutile per Kakashi pagare un affitto in città se poi non rientrava mai in casa. A Naruto faceva piacere averlo intorno, quella casa era talmente grande che la presenza di Kakashi lo rassicurava.
-Naruto ricordati che domani alle tre abbiamo la pubblicità per le scarpe da ginnastica di quella famosa marca. Dovrai stare sul set con Sasuke senza fare storia, è stato avvertito anche lui.
-Sai bene che io e Sasuke siamo amici. Bisticciamo solo quando dice assurdità o quando vinco io.
Kakashi si ritirò per riposare mentre Naruto continuava a ripetere le battute della prima scena.
 
Intanto nell’appartamento di Hinata
-Kurenai pensi che sarà all’altezza di recitare in un film con il grande Naruto Uzumaki. Guarda i suoi film sono tutti bellissimi. Ogni volta che compare sullo schermo i critici lo adorano. Persino Jiraya dice che è un attore bravissimo e sai bene che difficilmente fa i complimenti.
-Certo che conosco il caratterino di Jiraya ma so anche che ti ha scelta perché ti ritiene una brava attrice. Non te lo dice perché non fa queste cose. Non ammetterà mai davanti a Naruto che è un bravissimo attore.
-Kurenai grazie, sei stata gentilissima a propormi per questo ingaggio.
-Hinata ti meriti il meglio dopo i duri anni di dizione, ballo, canto, pianoforte e violino. Quasi dimenticavo gli anni di studio al liceo, sei stata un’ottima studentessa.
-Sei la miglior agente che mi potesse capitare.
-Grazie signorina, non ti avrei mai lasciata nelle mani di quel pazzo di Orochimaru. Quando hai deciso di non firmare la proroga del contratto con lui si è infuriato e per un periodo ha fatto in modo di non farti ingaggiare da nessuno. Tu hai continuato a lottare e alla fine ti hanno presa per il tuo primo musical e poi è arrivato il cd.
-Ricordo ancora l’emozione per quei due ingaggi. Con Orochimaru non facevo che sfilate, pubblicità di cosmetici e di vestiti. Ricordo anche le sue assurde diete.
A Hinata venivano i brividi ogni volta che pensava ai due anni passati con il manager Orochimaru. Lei aveva solo sedici anni e lui le trovava ingaggi che non la rappresentavano per niente. Lei sapeva che bisognava fare tutto ma ogni volta che arrivava un buon contratto per incidere qualche canzone Orochimaru lo stracciava.
-Hinata non pensare a quel periodo. Sei qui con me e non me ne andrò via. Continuerò a essere la tua manager per molti anni.
-Grazie. Come va con il signor Asuma?
-Hinata di solito non ti impicci, cosa vuoi sapere?
-Vi ho visti fuori il balcone l’altra sera, scusa. Mi sono svegliata per bere e sono uscita dalla mia camera mentre vi abbracciavate sul balcone.
-Io e Asuma abbiamo deciso di stare insieme. Sono due mesi che usciamo e vogliamo consolidare il nostro rapporto.
In quel momento Hinata si preoccupò, forse avrebbe perso Kurenai. Non poteva essere tanto egoista, si sentiva orribile in quel momento. Kurenai meritava di essere felice.
-Hinata guardami, non andrò via. Non ti preoccupare, non ti lascio sola in balia di qualche manager folle.
La ragazza sorrise e iniziò a leggere il suo copione. Il suo personaggio per certi versi era timido come lei.
-Hinata come ti sembra la prima scena?
-Trovo che il mio personaggio sia alquanto impacciato e a volte balbetta.
-Non sarà facile o forse sì.
In quel momento Hinata non capì bene cosa intendesse Kurenai. La donna sapeva bene che la mora diventava imbranata quando si trattava di ragazzi e questo rispecchiava il suo personaggio. Se non avesse saputo che non era da lui, avrebbe pensato che Jiraya l’avesse scelta per il suo carattere.
 
Jiraya era nell’ufficio di Tsunade e faceva avanti e indietro da trenta minuti senza spiccicare una parola.
Tsunade si era stancata di aspettare che le dicesse qualcosa e prese la parola.
-Vuoi dirmi una volta per tutte perché sei qui?
-Hai visto come quel ragazzino ha trattato Hinata, questa cosa mi preoccupa? Pensavo che fosse meno duro. Se avessi voluto un protagonista teppista avrei scelto Sasuke Uchiha. Spero che non l’azzanni al collo mentre recitano, quella ragazza è assai fragile.
-Si può sapere perché hai scelto una principiante? Non ti ho mai visto fare una mossa tanto azzardata.
Tsunade era nervosa, non sapeva più cosa pensare. Jiraya tramava qualcosa per il suo film ma non voleva dire niente a nessuno.
-Tsunade devi sapere che non potevo fare scelta più adatta. Quella ragazza è un nuovo volto per il cinema e attirerà l’attenzione degli spettatori e dei critici.
-Sai qualcosa su di lei che io ignoro?
-No, so solo che lavora meglio con la sua manager. Quando Orochimaru era il suo manager la trattava malissimo.
-Jiraya non sopporti proprio Orochimaru. Eppure hai detto che uno dei suoi attori è bravo.
-Devo ammettere che Sasuke Uchiha ha talento. Lo vedrei bene nei panni di un cattivo, peccato che gli diano sempre parti da protagonista super bello e grande eroe.
Jiraya salutò Tsunade e se ne tornò a casa.
 
Sul set della pubblicità
Sasuke e Naruto avevano finito di girare le scene della pubblicità e ora stavano prendendo accordi per andare a mangiare una pizza.
-Sasuke non vai da nessuna parte. Questa sera hai le prove in palestra per lo spot del profumo da uomo.
-Ho già provato ieri, io vado e basta.
-Va bene, vai ma a casa torni senza aver causato danni in giro.
-Lo stesso vale per te- disse Kakashi con tono autoritario.
Naruto e Sasuke quando andavano in giro insieme spesso venivano assaliti dalle fan o presi di mira da ragazzi gelosi. Qualche volta era capitato che si erano ritrovati a fare a pugni per difendersi. Purtroppo Kakashi non il tipo che scusava Naruto per il suo comportamento. Gli diceva sempre di evitare certi posti perché pieni di teppisti e gente pericolosa ma lui e Sasuke era cocciuti. Quindi Naruto spesso di prendeva delle lavate di testa dal suo manager.
I due ragazzi uscirono dallo studio e si diressero verso un localino tranquillo. Quando frequentavano il liceo andavano spesso a mangiare il ramen e ormai il proprietario li considerava clienti speciali.
-Siete tornati ragazzi, è qualche mese che non vi vedo. Vi è mancato il mio ramen?
-Sì, non vedevo l’ora di venire qui con il mio amico.
-Ho visto i vostri ultimi film siete stati molto bravi.
-Grazie.
-Sasuke oggi sei più silenzioso del solito, sei stanco?
-No, ho notato che non ci sono altri clienti.
-Ha aperto un nuovo ristorante qui vicino e tutti i miei clienti erano curiosi di provare la novità. Sono quattro giorni che cucino solo una decina di ciotole di ramen a sera e qualche polpetta di carne.
-Ora i tuoi clienti migliori sono qui. Io ordino una ciotola di ramen piccante e una normale. Tu cosa prendi Sasuke?
-Una ciotola di ramen normale.
-Arrivano subito. Accomodatevi dove volete, i tavoli sono tutti liberi nella sala tranne uno.
Naruto e Sasuke si accomodarono e videro due clienti che mangiavano al tavolo di fronte a loro. A Naruto sembrava di conoscere quelle persone.
-Naruto ti sei imbambolato?
-No, mi sembra di aver già visto quella donna che mi sta di fronte ma non riesco a vedere in faccia con chi parla.
-Certo baka, la ragazza è di spalle. Comunque quella è Kurenai, una famosissima manager.
-Quella è la manager dell’attrice con la quale reciterò nel film di Jiraya.
-Naruto reciterai con la cantante Hinata Hyuga, non sapevo recitasse anche in dei film.
-Il regista l’ha voluta per forza. Io ho qualche dubbio che riesca a recitare in un film di due ore non avendo mai fatto nulla del genere.
-Sono proprio curioso di vedere come te la caverai con una principiante. Orochimaru mi ha detto che non è molto brava nel canto e nel ballo. La usava come modella solo perché è carina, nulla di eccezionale. Queste sono state le parole del mio manager.
-Vuoi dire che il tuo manager lavorava con lei?
-Sì, poi l’ha scaricata perché non aveva molto talento e le sfilate non rendono molti soldi. Io credo che Orochimaru si sbagli sul canto, ho ascoltato il suo nuovo cd e ci sono canzoni bellissime.
Naruto sputò il brodo del ramen. Pensava di non aver capito bene, Sasuke ascoltava la musica di Hinata.
-Non ti facevo tipo romantico.
-Smettila Naruto, non canta solo canzoni romantiche, anzi ce ne sono pochissime.
 
Intanto all’altro tavolo
Inconsapevolmente Hinata aveva ascoltato la conversazione tra Sasuke e Naruto e aveva capito che Orochimaru non aveva digerito che era andata a lavorare con Miss Kurenai. Ora capiva perché per mesi non aveva lavorato, il suo vecchio manager aveva sparso veleno su di lei nell’ambiente musicale.
-Hinata non avrai messo quel broncio a causa della conversazione di quei due?
-No, stavo solo pensando al passato. Sono felice di aver fatto quella scelta.
-Io sono felice di lavorare con una ragazza con tanto talento.
-Grazie Kurenai, sei sempre buona con me.
-Ti ho anche rimproverata molte volte.
-Hai ragione, ricordo ancora quando mi hai tirato quello schiaffo per farmi ragionare. Era davvero a terra perché non trovavo un ingaggio. Ti devo tantissimo.
Kurenai sorrise e poi vide arrivare accanto al tavolo il proprietario del ristorante con un blocco di appunti.
-Ho sentito dire che siete una cantante famosa, potreste farmi un autografo? Lo appenderò accanto a quello di Naruto e Sasuke su quel muro, i clienti amano vedere che qui ci sono state delle star.
-Volentieri- disse Hinata con molta dolcezza.
-Siete stata molto carina, ascolterò le vostre canzoni quando ho un po’ di tempo.
-Grazie signore. Io verrò più spesso a mangiare qui, mi piace il vostro locale.
-Grazie signorina. Queste polpette le offre la casa.
-Che profumino invitante, saranno deliziose.
Il proprietario del locale lasciò Hinata mangiare in pace e portò il ramen a Sasuke e Naruto.
-Ecco a voi ragazzi.
-Anche a te piace la musica di quella ragazza?
-Ti dico la verità Naruto, non l’ho mai ascoltata ma mia figlia dice che canta benissimo.
Il signore tornò in cucina lasciando chiacchierare i due ragazzi.
-Non capisco perché il tuo manager abbia detto in giro che canta male se è tanto apprezzata dalla gente.
-Perché lei è stata la prima e unica artista che lo ha scaricato. Nessuno si è mai permesso di lasciare il manager Orochimaru. Sai che io sto con lui perché è vantaggioso per me, sono il suo miglior attore e ho moltissimi ingaggi.
-Non è bello quello che ha fatto Orochimaru, ogni artista è libero di scegliere il proprio manager.
-A Orochimaru non piacciono i rifiuti e non sopporta quella ragazza perché negli ultimi anni ha avuto abbastanza successo e tutto senza di lui.
-Insomma fa di tutto per farle terra bruciata.
-Naruto usi la zucca finalmente.
-Non sei divertente Sasuke. Ciò non ha impedito a Hinata di ottenere la parte nel film.
-Orochimaru aveva chiesto ai vertici cinematografici di impedire una cosa del genere perché aveva sentito dire che Jiraya aveva fatto un provino alla ragazza. Non è riuscito a fermare il regista.
Naruto e Sasuke stavano mangiando quando al loro fianco passarono Hinata e Kurenai. La ragazza salutò Naruto e l’altro ragazzo e i due ricambiarono.
-Sei pronta per iniziare le riprese?
-Non ancora ma mi impegnerò per imparare tutte le battute.
Hinata era estremamente sincera e a volte non sapeva che era meglio non dire determinate cose.
Sasuke stava per scoppiare a ridere, quella ragazza non si rendeva conto che Naruto la stava studiando e mettendo alla prova. Era estremamente divertente.
Le due andarono via dopo aver pagato e Sasuke scoppiò a ridere.
-Cosa ti prende?
-Quella ragazza è molto ingenua, non si è accorta che la tua domanda era una trappola.
-Io non trovo che sia divertente, dovrò essere io a recitare con lei. Se sbaglia daranno la colpa anche a me che recito con lei. Però devo ammettere che il tuo manager si sbagliava, è molto bella.
-Io non mi fido mai di quello che dice Orochimaru. Ho visto Hinata su un set e ho subito pensato che fosse molto carina.
-Non sei mai così espansivo, non avrai delle mire su di lei? Sarebbe la tua centesima conquista.
-Non ci penso nemmeno, è una ragazza troppo impegnativa. Per ora non voglio avere una relazione.
Naruto e Sasuke finirono di mangiare, pagarono e tornarono a casa a dormire. Era tardi e non volevano di certo far arrabbiare i loro manager. L’indomani li aspettava un’altra giornata di lavoro tra pubblicità e studi di doppiaggio.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Mattina, ore undici
Hinata era nel suo appartamento e stava studiando il copione, non trovava che le battute fossero impegnative e riusciva a memorizzare tutto molto bene. Aveva imparato tutta la sua parte fino alla prima scena e ora stava leggendo la seconda scena in cui il legame con il protagonista si approfondiva. Kurenai le aveva detto di provare a immaginarsi di provare le stesse sensazioni che provava la ragazza del copione ma questo non era facile per Hinata. Alla fine un po’ la protagonista le somigliava, era timida e impacciata come lei con i ragazzi. Il problema era proprio recitare con un ragazzo bello e affascinante delle scene romantiche. Si domandava perché si era impegnata in quel film, lei balbettava persino durante gli spot pubblicitari se aveva di fronte degli estranei. Era la musica che la rilassava, la danza ma recitare davanti a tutti la spaventava. Aveva come un blocco, il cinema le faceva paura. Era davvero sciocca, aveva paura di sbagliare mentre Kurenai le diceva sempre che nella vita capita qualche errore.
Verso mezzogiorno e trenta Hinata sentì che la porta che si apriva, Kurenai era tornata.
-Sono qui Hinata, hai imparato molte battute?
-Sì, mi sono impegnata fino alla seconda scena. Il copione è ben scritto e tutte le parti si intrecciano bene.
-Ma …
-Penso che questa parte sia difficile.
-Ritieni che non sia adatta a te perché non riesci a parlare bene in presenza di un ragazzo, non essere sciocca. Questo film ti aiuterà a superare ogni ostacolo.
-Grazie per la fiducia Kurenai.
-Scusate se vi interrompo ma queste buste pesano.
-Entra pure Asuma. Scusa se non te l’ho detto prima Hinata ma ho invitato a pranzo Asuma, oggi non lavora e vogliamo passare qualche ora insieme visto che tu non hai impegni.
-Non c’è problema. Esco e vi lascio l’appartamento.
-Non devi uscire per causa mia.
-Signor Asuma non è un problema per me, avete bisogno dei vostri momenti e io sarei di troppo. Ci vediamo questa sera Kurenai.
Hinata afferrò la borsa con i soldi, la giacca e uscì di casa.
-Ragazza molto giudiziosa e dolce.
-Spero che un giorno trovi qualcuno che la comprenda come tu fai con me.
-Non mi avevi detto che deve recitare un film con un attore famoso, quel Naruto Uzumaki. Magari capiterà qualcosa sul set.
-Asuma Sarutobi non vorrei mai che Hinata si mettesse con un attore super corteggiato come Naruto. In giro si dice che sia pieno di fidanzate, Hinata potrebbe soffrire con lui.
-Non è da te dare giudizi affrettati visto che sai che nello spettacolo girano molte menzogne.
-Lo so, ma tengo molto alla mia piccola Hinata e non voglio che soffra ancora.
Asuma strinse Kurenai e poi iniziarono a preparare il pranzo.
 
Intanto Hinata vagava per i negozi del centro in cerca di qualcosa da fare. Si era messa un cappello adatto al suo abbigliamento e degli occhiali da sole per non farsi riconoscere o sarebbe stata assalita dai fan.
Kakashi e Naruto si trovavano proprio in centro e erano all’inaugurazione di un nuovo negozio di indumenti maschili. Naruto era stato invitato lì come ospite e da due ore non faceva che stringere mani. Si era stancato di vedere persone che gli facevano falsi sorrisi solo per convenienza. Aveva accettato di andare lì per i suoi fan ma le donne entrate nel negozio gli chiedevano più di un autografo. Uscire con delle fan non era mai rientrato nel suo carattere, ci aveva provato due volte ma era rimasto scottato.
Hinata vide che avevano aperto un nuovo negozio di abbigliamento e decise di entrarci. Doveva fare un regalo al signor Asuma perché fra due giorni era il suo compleanno e aveva visto un maglione del suo stile. La fila alla cassa era lunga ma aveva del tempo quindi poteva aspettare. La mora prese la taglia giusta del maglione e andò verso la cassa uno. Doveva aspettare almeno venti minuti secondo i suoi calcoli e la velocità della commessa.
Hinata non si era neanche accorta che nel negozio c’erano un buffet, modelli famosi, manager e l’attore con cui doveva recitare fra cinque giorni. Non le piacevano le feste troppo rumorose e cercava sempre di evitare gli ingaggi in discoteche e locali troppo affollati. Per lei era facile cantare a un concerto ma difficile essere assalita a una festa. Ogni volta che firmava autografi dopo un concerto era tranquilla ma le feste erano un altro conto.
Arrivata davanti la cassiera, Hinata le diede il maglione e pagò il conto. Le era costato cinquanta dollari ma era di buona lana e molto ben fatto. Era sicura che il signor Asuma lo avrebbe apprezzato.
Hinata stava per uscire dal negozio quando fu spinta da alcune ragazze mentre correvano verso Naruto. La mora finì contro una parete del negozio e sbatté la schiena in modo lieve.
-Ecco perché non mi piacciono le feste. Per fortuna non mi sono caduti gli occhiali. Devo uscire da qui prima che mi riconosca qualcuno.
Hinata era riuscita a uscire dal negozio facendosi largo fra la folla di ragazze che urlavano. Non aveva neanche capito cosa gridassero, doveva esserci un ospite famoso per farle impazzire in quel modo. Non si erano neanche rese conto di averla sbattuta al muro.
Mentre si allontanava dal negozio Hinata fu afferrata per la vita da due mani forti che la spinsero nel vicolo dietro il negozio. Temeva di essere stata riconosciuta e che qualcuno le volesse fare male ma la voce per gridare non veniva fuori.
-Ehi calma, non ti faccio male piccola.
Piccola, quel tizio la chiamava con un nomignolo e l’aveva appena incontrata, chi si credeva di essere?
Hinata alzò il viso e vide la faccia di Naruto. No, doveva incontrare proprio lui.
-Non ti faccio male, ti ho trascinata nel vicolo per chiederti scusa. Ho visto che le mie fan ti hanno spinta al muro per correre da me. Questi incidenti capitano spesso quando partecipo a queste feste.
Naruto non l’aveva riconosciuta se parlava in quel modo.
-Ti sei fatta male?
-No, grazie. Ora devo andare.
-Aspetta, perché non mi dici il tuo nome?
-Tu mi conosci già Naruto.
-Non mi sembra proprio. Ti ho firmato qualche autografo o ti ho dato un bacio sulla guancia a una festa.
Hinata scoppiò a ridere, il suo travestimento non era per niente efficace di solito ma con Naruto aveva funzionato. Doveva essere un po’ tonto. Hinata sentiva che si poteva fidare e si tolse gli occhiali e il cappello.
-Sei Hinata Hyuga, come ho fatto a non riconoscerti.
Hinata abbassò il viso e farfugliò qualcosa a bassa voce.
-Non ho sentito quello che hai detto?
-Non saresti mai venuto a scusarti se avessi saputo che ero io. Non ti piaccio per niente come persona.
-Come ti è venuta in mente una cosa del genere?
-Mi prendi in giro? Ti ho sentito alla riunione quando dicevi a Jiraya che non sapevi se con me saresti riuscito a recitare bene. Devo esserti molto antipatica.
Naruto scoppiò a ridere. Quella ragazza era davvero buffa. Di solito le ragazze facevano di tutto per avvicinarlo e rendersi simpatiche, al contrario quella ragazza lo spiazzava. Non gli rivolgeva parole carine e sdolcinati per rendersi piacevole, era semplicemente sincera. Era convinta che lui ce l’avesse con lei e lo aveva semplicemente esternato.
-Non sono il tipo che giudica le persone a prima vista. Non ero contento di recitare con te perché mi hanno detto che non hai mai recitato in un film. Avevo paura che tu rovinassi tutto per inesperienza.
-So di non essere brava quanto te ma dammi una possibilità, cercherò di fare del mio meglio. Non voglio che sfiguri a causa mia.
-Va bene, vedrò quello che sai fare sul set, mi raccomando mantieni la parola.
Hinata alzò la testa e mise il broncio. Le doveva capitare proprio di incontrare quel tipo quel pomeriggio. Gli fece la linguaccia e corse via. Era insopportabile con la sua faccia da principe azzurro.
-Naruto dove eri finito?
-Sono venuto qui fuori per chiedere scusa a qualcuno e questa persona mi ha sorpreso.
-Naruto non ti sarai invaghito di un’altra fan.
-No, questa persona di certo non è una mia fan o meglio se lo era le ho fatto cambiare idea.
-Torniamo dentro o non ti pagheranno per oggi. I proprietari sono contenti di averti qui e dicono che hanno già incassato molti soldi.
A malincuore Naruto tornò dentro ma ora sapeva che si sarebbe divertito molto sul set.
 
Hinata decise di prendersi una tazza di tè in un localino dove spesso andava con Kurenai. Si sedette a un tavolo davanti la vetrina e guardava la gente che passava. Come le era venuto in mente di dire quelle cose a Naruto, non sapeva proprio cosa le era preso. Doveva recitare con lui e forse si era resa ancora più antipatica davanti ai suoi occhi. Non era colpa sua se quel tipo le faceva uscire le parole di bocca.
Verso le sei Hinata tornò all’appartamento e trovò Asuma e Kurenai seduti sul divano.
-Mi stavo preoccupando signorina, dove sei andata tutto il pomeriggio?
-Ho avuto uno scontro con un ragazzaccio.
-Hinata non è da te dire certe cose, cosa ti ha fatto questo ragazzo? Chi è questo tipo che ti irrita tanto?
-Non mi irrita, ma a volte mi fa uscire le cose senza che io voglia fargli sapere niente.
-Conoscevi già questo ragazzo?
-Si tratta di Naruto. L’ho incontrato fuori un negozio perché lui mi ha afferrata per chiedermi scusa a causa delle sue fan. In realtà, lo ha fatto perché non mi aveva riconosciuta all’inizio, ho dovuto dirgli io chi ero.
Asuma e Kurenai scoppiarono a ridere. Quella storia era troppo divertente.
-Quel ragazzo deve essere tonto per non essersi accorto che eri tu- disse Asuma.
-Non prendetelo in giro. Mi sono messa queste cose proprio per non farmi riconoscere, è normale che lui non sapesse di me.
-Hinata lo difendi con molta foga, sembra quasi che tu tenga a lui.
-No, è che dovrò recitare con lui e non so come comportarmi perché sembra che lui non mi sopporti. Invece, è lui quello … quello, non so come definirlo.
-Hinata deve averti fatta arrabbiare per avere questo visetto imbronciato- disse Kurenai passandole una tazza di latte caldo.
-Grazie. Quando non sapeva che ero io era più dolce, ha cambiato umore quando ha visto che ero Hinata. Penso di non essergli molto simpatica perché sono una principiante. Lui teme che io rovini il suo film e che i critici lo facciano a pezzi.
-Hinata non preoccuparti, il film andrà bene perché tu ti stai impegnando tanto con quel copione. Jiraya e io abbiamo fiducia in te.
-Kurenai sai sempre come spronarmi a continuare. Quasi dimenticavo che ho preso questo per voi signor Asuma. Kurenai mi ha detto che fra pochi giorni sarà il vostro compleanno.
-Grazie mille Hinata. Non dovevi disturbarti. Uno splendido maglione come quelli che piacciono a me.
Dopo cena Hinata si rinchiuse in camera a imparare le altre battute. Doveva anche provare ad alta voce e cercare di trovare il modo di entrare in sintonia con la ragazza del copione.
 
Cinque giorni dopo
Hinata era arrivata puntuale sul set e le costumiste l’avevano vestita con uno splendido kimono. Le truccatrici le avevano messo un filo di trucco, Jiraya non voleva che esagerassero. Diceva che voleva mantenere la freschezza e la dolcezza del viso di Hinata.
La location per la prima scena si trovava nei pressi di un tempio antico dove i fiori di ciliegio perdevano i loro petali che volteggiavano nell’aria.
-Il tempo è perfetto e c’è il vento giusto per la prima scena. Dove è andato Naruto?
-Calmati Jiraya. Il ragazzo non è ancora arrivato, ma Kakashi non è rinomato per la sua puntualità.
-Avevo detto alle nove puntuali e sono le nove e trenta.
Kurenai stava parlando con Hinata mentre Jiraya urlava per il ritardo del protagonista. Doveva sapere che quel ragazzo si comportava come le altre star, mai arrivare puntuale.
Finalmente era arrivato, Jiraya lo spedì nel camerino a vestirsi e a pettinarsi. Non dovevano esserci errori nella prima scena, anche l’abbigliamento doveva essere impeccabile.
Hinata si era seduta su uno scalino del tempio come gli aveva detto il regista e aspettava l’inizio delle riprese. Aveva il cuore a mille per l’emozione ma sapeva anche doveva dare il massimo. Doveva fare un bel respiro e concentrarsi sul lavoro, niente esitazioni, pianti o crisi. Tutti contavano su di lei e non voleva deludere nessuno.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Sul set
Hinata aspettava l’inizio delle riprese seduta su uno scalino davanti il tempio antico. Il regista aveva voluto farle indossare un kimono viola a fiori per la prima scena. La protagonista femminile per caso durante il festival primaverile rincontra il suo grande amore che non vedeva da quando era in prima media. Il ragazzo si era trasferito con i genitori in America per circa cinque anni e ora se lo trovava davanti. Era ancora al liceo e aveva tempo per innamorarsi di un altro ragazzo ma non ci era mai riuscita. Aveva sempre pensato al suo primo amore. Aveva una cotta per lui fin da piccola quando lui l’aveva salvata da due bulletti al festival primaverile. Loro l’avevano picchiato e lui alla fine si era alzato e le aveva sorriso. Le aveva anche asciugato le lacrime con il suo fazzoletto, un gesto che la ragazza trovò dolcissimo. Peccato che il ragazzo non si fosse mai accorto del suo amore. La ragazza sapeva che era rimasto in contatto con i suoi amici, infatti gli raccontavano che lo vedevano via webcam e gli parlavano per ore. Lei era gli aveva scritto qualche lettera visto che erano compagni di classe fin dalle elementari e lui aveva sempre risposto con poche righe. Sapeva che al ragazzo non piaceva molto scrivere ma lei non riusciva a contattarla via computer perché temeva di svenire davanti lo schermo. Una volta alle medie, lui l’aveva soccorsa a ginnastica perché era caduta e si era fatta male a un ginocchio. Naruto le aveva medicato la ferita e le era talmente vicino che diventò rossa e gli svenne fra le braccia.
Naruto arrivò sulla scena con addosso una divisa scolastica e si mise vicino a un albero di ciliegio come gli aveva detto il regista.
-Pronti a girare, incontro fra i protagonisti scena uno- gridò l’assistente.
Tetsuya (il personaggio di Naruto) camminava fra i fiori di ciliegio per arrivare al vecchio tempio. Ricordava bene quei luoghi e era contato di essere tornato in tempo per il festival primaverile. Aveva già rivisto tutti i suoi vecchi amici e sapeva di essere capitato in classe con loro perché si era appena iscritto a scuola. Quello che non si aspettava è di incontrare lì la ragazza che in tutti quegli anni aveva continuato a scrivergli lettere su lettere.
Tetsuya si fermò davanti il tempio e vide una ragazza dai lunghi capelli scuri che pregava. Era avvolta dai petali che danzavano e suoi capelli erano smossi dal vento. Doveva essere una visione, forse quello davanti a lui era un angelo, era talmente bella.
Ayano (il personaggio di Hinata) si voltò verso i fiori di ciliegio e vide lui. Non credeva ai suoi occhi, era proprio il ragazzo che amava tanto. Era cresciuto ma non poteva non riconoscere quegli occhi azzurri tanto profondi. Finalmente poteva rivederlo.
Al contrario, Tetsuya non aveva riconosciuto la ragazza, le si avvicinò piano per non farla scappare e salutò con cortesia.
-Ciao. Anche tu sei qui per pregare? Io prima ci venivo sempre con gli amici poi sono andato via e non ho avuto più l’occasione.
Tetsuya non sapeva perché diceva tutte quelle cose a una sconosciuta ma aveva tanta voglia di parlarle, voleva sapere chi era e da dove veniva.
-Io vengo tutti gli anni qui- disse Ayano balbettando.
Dietro la videocamera, seduto su una sedia Jiraya attendeva il momento giusto tra i due. Fino a quel momento ogni secondo era stato perfetto. Aveva visto giusto, Hinata era perfetta per quel ruolo.
Naruto sulla scena era sorpreso della naturalezza della ragazza, riusciva a recitare come se lo facesse da anni. Era quasi incantato da lei e dal suo personaggio. Doveva mantenere la concentrazione e non lasciarsi distrarre.
-Potrei conoscere il tuo nome? La tua scuola? Dove vivi?
La ragazza rise a quelle domande. Non l’aveva riconosciuta, eppure non sembrava cambiata molto.
Ayano abbassò lo sguardo per non incontrare gli occhi di lui, sarebbe svenuta guardandolo in faccia.
-Ti ho forse spaventata?
-No, ecco io mi chiamo Ayano.
-Strano, hai lo stesso nome di una mia vecchia amica.
-Tetsuya sono io.
-Cosa?
Tetsuya aveva una faccia sorpresa, ciò rendeva la scena perfetta. Naruto stava recitando in modo impeccabile.
-Non puoi essere la piccola Ayano. Non ci posso credere, non sapevo venissi qui.
-Se ricordi bene ci venivamo insieme da bambini. Sei anche iscritto nel mio stesso liceo, porti la divisa maschile.
-Quindi abbiamo buone probabilità di essere nella stessa classe, questo è meraviglioso. Possiamo di nuovo passare del tempo insieme e tu potrai aiutarmi con i compiti come facevi alle medie. In quello non sono cambiato, ancora non capisco certe cose a scuola.
Ayano sorrise sentendo le parole del ragazzo, non era cambiato per niente. Schietto e sincero come sempre.
Tetsuya abbracciò la ragazza di colpo e lei divenne rossa come un peperone e gli svenne fra le braccia.
-Ohi Ayano, cosa ti succede? Ayano non ti senti bene? Accidenti, avevo dimenticato che spesso ti capita di svenire. Questa cosa non è cambiata.
Tetsuya poggiò Ayano su uno scalino del tempio facendo attenzione a non scuoterla troppo e corse a prenderle un po’ d’acqua.
A quel punto Jiraya ordinò a tutti di fermarsi. La prima parte della prima scena era terminata.
-Bene ragazzi, potete fare una pausa.
-Grazie signor Jiraya.
Il problema era che Hinata era ancora stesa sullo scalino del tempio. Naruto pensò che non si fosse accorta della fine della scena e andò a prendersi qualcosa da mangiare. Era davvero un baka.
Kurenai corse da lei perché sapeva che era svenuta. Essere abbracciata da Naruto di colpo non le aveva fatto bene. Lei era timida e non abituata a certe cose.
-Hinata riprenditi, devi continuare le riprese.
-Kurenai sei tu?
-Sì, grazie al cielo sei sveglia. Non puoi svenire veramente quando recitate, devi andare avanti con le battute.
-Mi dispiace ma mi ha stretta forte e io non sapevo più niente. La mia mente si è annebbiata e il cuore batteva forte.
-Hinata non ti sarai presa una cotta per Naruto?
-Non lo so perché non mi è mai successo, forse non so cosa significa amare.
-Vedrai che un giorno troverai una persona che saprà comprenderti e parlarti con il cuore.
-Lo spero Kurenai. Cercherò di non svenire più quando recito troppo vicina a Naruto.
-Conto su di te- disse Jiraya avvicinandosi a Hinata e Kurenai.
Hinata divenne rossa, il regista si era accorto che era svenuta veramente.
-Non ti preoccupare Hinata, il tuo svenimento reale aiuta la prima scena. Quando le persone andranno al cinema saranno colpite da questo momento.
-Lo pensa davvero?
-Non parlo mai a vanvera. Ricordati di non perdere la calma nelle prossime scene, recitare con Naruto può essere dura per una ragazza dolce e timida come te.
Hinata andò a prendere una bibita fresca per calmarsi. Quella scena l’aveva messa sotto sopra, era proprio una principiante, non si era mai vista un’attrice che sveniva veramente sulla scena.
-Tutto bene Hinata?
-Sì, come ti avevo detto non ti ho dato fastidio durante la scena.
-Per ora sei stata brava ma le scene più difficili devono ancora iniziare.
-Naruto sono contenta di poter collaborare con un attore con il tuo talento e grazie per le scuse di ieri. Non ho avuto modo di dirtelo prima di andare via.
Naruto sentì un tonfo al cuore, sembrava che un macigno gli fosse piombato sul petto. Aveva trattato male quella ragazza al loro primo incontro e il giorno prima non è che si fosse sprecato con le cortesie, mentre lei era sempre gentile.
-Si riprende a girare- urlò Tsunade.
Era sul set per vedere come si comportavano gli attori e Jiraya.
Hinata si stese sullo scalino e finse di essere svenuta. Ora più che mai doveva restare calma e attendere il ritorno di Naruto per iniziare a parlare.
-Naruto in scena con l’acqua. Si gira.
Tetsuya corse verso il tempio con una bottiglietta di acqua in mano. Aveva corso giù per le scale del tempio per trovare dell’acqua. Visto che Ayano era svenuta in sua presenza aveva il dovere di farla riprendere, aveva già assistito a episodi simili da parte della ragazza e si era ripresa sempre quasi subito.
-Ayano sono tornato, mi senti?
-Ahi la testa, scusa se ti ho fatto preoccupare.
-Non fa niente, ricordo che ti capitavano anche in passato questo genere di episodi. Il nostro amico Anko una volta mi ha detto via webcam che tu svenivi per causa mia.
Ayano voleva sprofondare, perché Anko aveva detto tutto a Tetsuya, ora l’avrebbe detestata.
-Io non ho capito il senso di quelle parole.
Ayano tirò un sospiro di sollievo, per fortuna Tetsuya non aveva scoperto quello che provava per lui. In realtà, le dispiaceva tanto ma non poteva dirgli niente perché aveva paura di un rifiuto.
-Tetsuya domani verrai a scuola?
-Certo, lì ti racconterò tutto quello che è successo mentre ero lontano da qui.
Il ragazzo vide una figura femminile in lontananza e salutò. La ragazza si avvicinava sempre di più e Ayano avrebbe scoperto un’amara verità.
-Ciao Tetsuya, sono arrivata appena ho potuto. Avevi ragione questo posto è magnifico. Sono arrivata ieri dall’America e questo paese già mi piace molto.
-Ti aspetto da cinquanta minuti Maika, si può sapere dove eri finita?
-Ho incontrato delle signore in kimono e sono rimasta incantata. Spero che un giorno mi farai il piacere di comprarmi un bel kimono da indossare.
-Volentieri. Quasi dimenticavo, questa ragazza è una mia amica, Ayano Miiko.
-Piacere di conoscerti.
-Tu sei la ragazza timida di cui mi ha parlato Tetsuya, quella che lo aiutava a studiare poiché è imbranato. Io sono Maika Stevens, sono la fidanzata di Tetsuya.
Quella frase fu come una coltellata per Ayano, non aveva più alcuna possibilità di conquistare Tetsuya. Era stata una stupida a non dirgli anni prima quello che provava e ora lo aveva perso per sempre. Ayano chinò la testa per salutare e corse via. Il viso di Hinata era talmente convincente che Jiraya ne rimase sorpreso, quella ragazza nascondeva qualcosa di poetico e magico. Sembrava soffrire realmente in quella parte del film. Ora era convinto di non aver sbagliato attrice.
Tetsuya si chiese perché Ayano era corsa via, forse aveva impegni. Non pensò più di tanto all’accaduto perché era distratto dalla sua fidanzata americana. Si diressero insieme verso il centro per fare shopping mentre Ayano correva a casa.
-Stop. Per oggi le riprese sono finite.
Kurenai corse da Hinata e la vide piuttosto calma.
-I tuoi consigli mi sono serviti Kurenai. Come sono andata?
-Bene visto che Jiraya non ha mai interrotto la scena. Visto che ce l’hai fatta. Non sapevo che nel film il personaggio di Naruto avesse una fidanzata.
-Il suo personaggio è stato introdotto quattro giorni fa. Ho dovuto imparare da capo alcune battute riscritte a causa dell’inserimento di un nuovo personaggio.
-Me lo hai detto e io l’ho dimenticato perché ero con Asuma.
-Non fa niente, queste sono cose a cui devo pensare da sola.
Hinata andò nel suo camerino per cambiarsi e trovò fuori la porta l’attrice che interpretava Maika.
-Tu sei Hinata vero?
-Sì, tu sei Shion, ti ho vista in televisione.
-Sono molto famosa nel mondo della moda e spesso mi intervistano. Non sapevo che tu recitassi, sei abbastanza mediocre. Non capisco perché il regista ti abbia scelta per questo ruolo?
-Mi impegno per dare il meglio.
-Non è abbastanza.
-Shion eri qui. Ti ho cercata nel tuo camerino e non ti ho trovata.
-Parlavo un po’ con la star del film. Le dicevo che deve impegnarsi di più per essere al nostro livello.
-Shion smetti di tormentarla, non ti ha fatto niente e è stata brava in questa scena.
-Grazie Naruto.
-Dico solo la verità. Andiamo Shion o faremo tardi per il cinema.
-Forse tu non lo sai ragazzina ma io e Naruto siamo fidanzati come nel film. Ciao.
A Hinata era crollata una montagna addosso, si era fatta troppe illusioni. Naruto non si sarebbe mai potuto interessare a un’attrice alle prime armi come lei. Si era ripromessa di non farsi più prendere da alcun sentimento e ora scopriva che si stava affezionando a Naruto Uzumaki. Doveva ascoltare di più il cervello e pensare solo al lavoro, non era portata per fare la fidanzata visto che nessuno l’aveva mai corteggiata se non per gioco o scommessa.
 
 
 
 
 
 
Angolo autore:
Ciao a tutti.
Spero che questa nuova storia sia di vostro gradimento.
Ringrazio tutti quelli che l’hanno letta. Ringrazio anche chi ha recensito i vari capitoli.
La parte finale questa volta è un pochino ispirata a una vicenda personale.
Vedremo nei prossimi capitoli se quel testone di Naruto riuscirà ad accorgersi di Hinata o se il suo personaggio arriverà a scoprire i sentimenti sopiti per Ayano.
A presto!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Naruto stava andando verso il centro con Shion e di domandava come mai la ragazza fosse stata tanto sgarbata con Hinata. Non l’aveva mai vista comportarsi in quel modo e erano due mesi che uscivano insieme. Poi ripensò alle parole di Sasuke. Un mese prima Naruto era andato insieme a lui a mangiare del sushi e aveva detto all’amico che usciva con la modella Shion. Sasuke gli aveva detto di stare attento a non bruciarsi. Non aveva capito il senso di quella frase, Sasuke non gli dava mai avvertimenti del genere sulle ragazze. Era un tipo che non si impicciava ma quella volta aveva voluto intromettersi.
Naruto si grattò la testa pensando a quella frase, non ci capiva niente. Il suo amico era troppo contorto.
-Naruto mi porti al negozio dietro l’angolo? Le mie amiche mi hanno detto che ci sono degli abiti di alta moda della nuova collezione.
-Shion non hai già comprato dei vestiti tre giorni fa?
-Sì, ma quelli nuovi sono più belli. Per favore, andiamo lì, non ci metterò molto.
-Va bene. Poi andiamo al cinema altrimenti perdiamo il film sulle arti marziali. Sai che lo trasmettono solo per una settimana perché è un vecchio film, io lo adoro.
-Me lo hai già detto quattro volte, facciamo in tempo, tranquillo.
Shion e Naruto entrarono nel negozio di moda dove la ragazza incontrò le sue amiche modelle. Chiacchierarono per trenta minuti e poi si chiusero nei camerini per un’ora. Avevano lasciato Naruto da solo davanti la cassa e se la prendevano comoda.
Dopo un’ora Naruto si avvicinò al camerino di Shion e la chiamò più volte.
-Naruto esco fra un momento, ho ancora due abiti da provare.
-Fra dieci minuti inizia il film e noi perderemo i soldi dei biglietti, li avevo presi ieri per non fare la fila.
-Su non ti arrabbiare Naruto, ci andiamo domani a vedere il film che ti piace. Perché non vieni dentro e mi aiuti ad allacciare il vestito, è più divertente del tuo film.
-No, grazie. Me ne vado in giro mentre tu parli con le tue amiche. Chiamami quando hai finito.
-Va bene amore mio.
Naruto uscì dal negozio e si diresse verso un bar. Lì sapeva di trovare Sasuke.
-Siediti Naruto, dalla tua faccia Shion è andata di nuovo a fare shopping e ti ha fatto perdere il film che ti piace tanto.
-Ora leggi nel pensiero.
-No, è un mese che parli di quel film e non vedevi l’ora di andarci con Shion. Io ti avevo avvertito.
-Non capisco cosa tu voglia dire quando parli così.
-Sei veramente tonto. Prendi qualcosa?
-Offri tu?
-Per oggi va bene.
-Signorina, un cappuccino e una fetta di torta al cioccolato.
-Arrivano subito signore.
-Non badi alla linea.
-Non ingrasso di un grammo visto che faccio palestra ogni volta che sono a casa. Kakashi ha fatto installare due tappetini su cui correre e altri attrezzi per tenersi in forma.
-Almeno Kakashi non ti obbliga a fare venti flessioni davanti una videocamera.
-Orochimaru ti ha trovato un altro ingaggio per qualche pubblicità sullo sport, incredibile. Non so come fai a sopportarlo?
-Sono un attore e ogni ingaggio è buono. Basta che non si tratti di recitare con la tua fidanzata, non mi piace il suo modo di fare.
Naruto pensò che Sasuke avesse un’antipatia verso Shion. Ogni volta che parlava di lei non diceva mai cose carine.
-Come sono andate le riprese?
-Benissimo, non pensavo che Hinata fosse tanto brava. Quando è svenuta fra le mie braccia sembrava tutto vero.
-Non mi dire. Nel film c’è una scena in cui la ragazza sviene fra le tue braccia e poi cosa succede?
-Niente. Arriva Shion perché il protagonista ha un appuntamento con lei. La protagonista scappa via dopo due o tre battute di Shion.
-Hai trovato il modo per sembrare innamorato di Hinata nel film?
-Certo, reciterò come faccio sempre nelle scene romantiche.
-Questo non basterà a Jiraya, lo sai bene.
-Credo che dovrò chiedere a Hinata di provare qualche battuta insieme nel tempo libero. Magari potrei andare a trovarla con una scusa e chiederle di provare?
-Sei piuttosto coraggioso. Stai attento, so che Hinata vive con la sua manager, non vorrei che ti cacciasse a calci dal loro appartamento.
-Tu come sai tutte queste cose?
-Ho letto un’intervista di Hinata. Non c’era l’indirizzo di casa per una questione di privacy ma dice che vive insieme a Kurenai.
-Dovrei chiedere a Jiraya se sa dove vive, ma sicuramente non mi dirà niente.
-Io so dove vive.
-Cosa sei una spia?
-No, una volta sono andato lì con Orochimaru perché voleva proporre a Hinata di girare uno spot con me. Lei rifiutò e fece saltare i nervi a Orochimaru.
-Ragazza coraggiosa! Non sembra tanto forte vedendola. Cosa devo fare per avere il suo indirizzo?
-Niente. Te l’ho scritto su questo foglio, ma non venire a piangere se Kurenai ti prende a pugni. Non le piace vedere degli attori intorno a Hinata se hanno la tua reputazione.
-Kurenai non vuole che Hinata frequenti degli attori?
-No, baka. Kurenai non vuole che qualcuno spacchi e calpesti il cuore di Hinata. Sai bene che nel nostro mondo molti attori non hanno scrupoli pur di farsi pubblicità. Tu non hai una buona nominata nel campo amoroso, si dice che lasci una ragazza ogni tre mesi.
-Chi ha detto queste cattiverie sul mio conto?
-Non chiederlo a me.
-Hinata non deve aver paura di me, io non voglio corteggiarla. Ho bisogno solo di chiederle di provare insieme.
Naruto salutò Sasuke e decise di andare a trovare Hinata. Il suo appartamento non era lontano dal luogo dove si trovava e poteva arrivarci a piedi. Sperava di trovarla in casa.
Arrivato davanti l’appartamento di Hinata, Naruto suonò il campanello e gli aprì un uomo.
-Buonasera! Cercavo Hinata Hyuga, forse ho sbagliato appartamento, mi scusi.
-No, entra pure ragazzo. Sei un amico di Hinata?
-Sì, no, volevo dire che lavoro con lei.
Kurenai uscì dalla sua stanza e vide Naruto nel salotto.
-Kurenai, questo ragazzo cerca Hinata, dice di essere un suo collega.
Naruto rimase sorpreso, quel tipo non lo aveva riconosciuto, eppure non indossava alcun travestimento. Di solito la gente che incontrava lo riempiva di domande sul suo lavoro e sulla sua vita personale. Quel tizio sembrava non averlo visto, non si era neanche incuriosito.
-Non spremere il cervello per capire perché Asuma non ti ha riempito di domanda.
Quella donna era spaventosa, dalla sua faccia aveva capito cosa pensava. Ecco perché nel mondo dello spettacolo la chiamavano la donna che legge nella mente o la donna d’acciaio. Per la prima volta Naruto era rimasto senza parole, e di solito era un chiacchierone. Quelle persone lo spiazzavano.
-Scusate il disturbo, cercavo Hinata.
-Cosa vuoi da lei?
-Miss Kurenai non fraintenda, io voglio solo chiedere a Hinata di provare qualche battuta quando è libera. Le riprese del film dureranno ancora due settimane e io pensavo di migliorare la mia recitazione avvicinandomi alla protagonista femminile.
-Bada bene a non fare strane mosse verso di lei.
Naruto era veramente spaventato, quella donna faceva paura in quel momento. Come faceva una ragazza timida e dolce come Hinata a collaborare con lei?
-Kurenai chi era al campanello?
Hinata uscì dalla sua camera con addosso un vestito azzurro che le arrivava alle ginocchia e con i capelli legati in una treccia, era bellissima. Naruto rimase folgorato da tanta grazia e naturalezza.
Asuma si avvicinò al ragazzo e gli disse qualcosa vicino all’orecchio.
-Chiudi la bocca se non vuoi farti cacciare da Kurenai, è molto protettiva con Hinata. Controllo ragazzo.
-Naruto è venuto qui per chiederti di provare insieme qualche giorno. Devi decidere se accettare la sua richiesta.
Hinata si avvicinò a Naruto e gli sorrise.
-Volevo chiederti anche io di provare qualche battuta ma non avevo il tuo numero di telefono o il tuo indirizzo. Avevi pensato di chiederlo al tuo manager mentre eravamo sul set ma è sparito dopo la fine della scena di oggi.
-Kakashi ha il vizio di sparire a leggere in qualche angolo quando finisco di lavorare.
-Capisco.
Naruto cacciò dalla tasca un bigliettino e lo diede alla mora. Lei corse in camera e prese il suo bigliettino.
-Ora che ci siamo scambiati i numeri possiamo tenerci in contatto.
-Grazie Naruto, sei stato molto gentile.
-Kurenai non dovresti fissare il ragazzo in quel modo, lo potresti spaventare.
-Voglio proprio incutergli terrore.
-Naruto perché non resti a cena con noi? Asuma e Kurenai cucinano benissimo.
Il ragazzo fu sorpreso dall’invito, pensava di non essere simpatico alla mora.
-Accetto volentieri, tanto avrei dovuto mangiare da solo perché Kakashi ha degli impegni.
-Non è mai bello mangiare da soli, ti capisco. Dovrai aspettare circa due ore ma ti assicuro che ne vale la pena. Kurenai non ti dispiace se resta vero?
-No, sono felice che tu conosca meglio l’attore che recita con te. Questo ti aiuterà con il film.
Hinata era felice di poter passare del tempo con Naruto, voleva conoscerlo meglio per vedere se le sue sensazioni sul ragazzo erano giuste. Non credeva alle voci che giravano nel mondo del cinema, Naruto sembrava tutto tranne che un dongiovanni. Anche se a volte la faceva diventare nervosa a causa del suo caratterino.
-Kurenai mostro l’appartamento a Naruto.
-Io e Asuma cuciniamo qualcosa per tutti mentre voi parlate.
Hinata mostrò tutte le stanze al ragazzo e poi lo invitò a sedersi sul divano.
-Devi sapere che ho deciso di venire qui all’improvviso.
-Lo so, eri uscito con la tua fidanzata. Deve aver avuto un impegno, tu ti annoiavi e hai deciso di venire qui per chiedermi di provare.
-Non è andata proprio così. In realtà, Shion mi ha fatto aspettare per più di un’ora in un negozio. Ho deciso di andare via perché avevo perso il film al cinema e ho incontrato Sasuke. Poi ho deciso di venire qui.
-Grazie per la sincerità. Se vuoi possiamo provare qualche battuta ora?
-Ok. Io inizierei dalla scena in cui il protagonista si accorge dei sentimenti di Ayano e corre verso casa sua.
-Quella è una delle scene centrali, sei sicuro di voler cominciare da lì?
-Sicurissimo.
Naruto iniziò a camminare per il salotto fingendo di dirigersi verso la casa di qualcuno. Intanto Kurenai teneva i ragazzi sotto controllo dalla cucina.
-Ayano aprimi per favore. Ho rotto con Maika perché ho capito che c’è una persona che soffriva a causa della mia stupidità. Non lasciarmi parlare con questa porta davanti, voglio specchiarmi nei tuoi splendidi occhi mentre ti spiego tutto.
Ayano aprì la porta e Tetsuya vide che stava piangendo. La spinse dentro e chiuse la porta dietro di loro. Hinata aveva il cuore a mille, quella non sembrava una prova, forse aveva sbagliato ad accettare la proposta di Naruto. Sentiva che le gambe le stavano per cedere di fronte al biondo. Doveva resistere o Naruto avrebbe avuto la conferma che non era un’attrice capace di recitare in un film d’amore.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Naruto e Hinata erano uno di fronte all’altra e si guardavano negli occhi. Avevano deciso di provare qualche battuta prima di cena.
Hinata sentiva che le gambe non le avrebbero retto se Naruto l’avesse abbracciata. Doveva resistere, era un’attrice non poteva fare figuracce.
Naruto le si avvicinò per continuare la prova mentre Hinata continuava a versare lacrime. In quella scena Ayano era triste perché pensava di aver perso anche l’amicizia di Tetsuya.
-Ayano non piangere, non mi piace vederti in questo stato.
-Scusa Naruto possiamo fermarci un attimo, non ricordo bene cosa accade dopo la tua battuta.
-Sì, non ti preoccupare.
Hinata prese il copione in mano e vide che a quel punto doveva inginocchiarsi a terra mentre Naruto si sedeva accanto a lei e la stringeva. Quello era il problema, un abbraccio poteva farla svenire se veniva da qualcuno che le piaceva. Iniziava a pensare che Kurenai avesse ragione, in qualche modo era interessata a Naruto. Lui l’aveva colpita per i suoi modi di fare. Quella mattina aveva preso anche le sue parti di fornte a Shion.
Naruto e Hinata ricominciarono la scena dall’ultima battuta del ragazzo.
-Ayano non piangere, non mi piace vederti in questo stato.
Ayano si inginocchiò a terra piangendo e Tetsuya la seguì sedendosi accanto a lei per stringerla.
Ayano sobbalzò quando sentì le forti braccia di Tetsuya stringerla. Le lacrime smisero di uscire e lei si lasciò abbracciare dal ragazzo.
-Ayano forse sarebbe meglio spostarsi nel salone per parlare, non vorrei che tuo padre trovandoci qui mi uccidesse.
Alla ragazza scappò una risata. Tetsuya pensava di essere ucciso dal padre per un abbraccio e non stava scherzando. Il ragazzo aiutò la mora ad alzarsi e andarono nella sala.
-Devo parlarti Ayano ma non piangere. Io non so da dove iniziare.
-Tetsuya non importa, non ho bisogno di spiegazioni. Scusa se ho pianto di fronte a te.
-Ayano so bene perché piangevi.
Tetsuya afferrò Ayano per la vita e la strinse di nuovo.
-Non ti farò più soffrire, te lo prometto.
-Stop con le prove. Prova uno non male ma ora basta, la cena è servita- disse Kurenai staccando Naruto da Hinata.
-Ha detto non male o sbaglio?
-La scena non era perfetta perché tu hai sbagliato una parola e Hinata tremava quando l’hai abbracciata la prima volta.
-Hai ragione Kurenai.
-Strano, io non mi ero accorto che eri agitata.
Era mai possibile che aveva avuto l’impulso di stringerla e facendolo si era sentito così bene da non accorgersi del suo tremore. Quella ragazza gli faceva fare cose irrazionali. Era strano, ma con lei stava bene.
-Ti sei addormentato ragazzo, la cena è in tavola.
-Ah sì, scusate. Potrei lavarmi le mani?
-Da questa parte Naruto- disse Hinata.
Naruto aveva le mani sotto l’acqua e ripensava alla prova. Hinata lo aveva colpito in positivo, qualcosa di lei lo spingeva a volerle stare accanto il più possibile.
-Naruto, ti poggio qui l’asciugamano pulito.
-Grazie Hinata.
Dopo cinque minuti, il ragazzo raggiunse gli altri e vide che l’unico posto libero era di fronte a Hinata, accanto all’uomo che gli aveva aperto la porta.
-Buon appetito!- dissero in coro Hinata e Naruto.
Incredibile, recitando insieme per un’ora aveva fatto nascere fra loro una certa intesa. A Naruto non era mai capitata questa cosa. Ora era sicuro che il film sarebbe andato bene e le riprese sarebbero andate lisce.
-Ti piace lavorare con Jiraya?
-Secondo me è un onore poter lavorare con lui.
-Vedo che sei entusiasta per questo film. Eppure durante la riunione eri convinto che Hinata non era all’altezza.
-Mi sbagliavo Miss Kurenai, non avrei dovuto dire quelle cose alla riunione.
-Ragazzo giudizioso, sai chiedere scusa. Kurenai non rimproverarlo troppo- disse Asuma sorridendo.
-Sei troppo tenero caro Asuma. Forse ti amo proprio per questo tuo lato dolce.
Ora Naruto capiva cosa ci faceva quel signore in quel luogo. All’inizio aveva pensato che fosse il padre di Hinata ma non lo aveva folgorato con gli occhi quindi aveva scartato l’ipotesi dopo cinque minuti.
-Anche voi vivete qui signor Asuma?
-No, Naruto, questo è il regno di Kurenai e Hinata. Io ho un piccolo appartamento al secondo piano. Vivo da solo. Vengo spesso qui perché voglio passare tanto tempo con Kurenai. Però ti assicuro che chiedo sempre il permesso a Hinata.
-Signor Asuma vi ho già detto che siete il benvenuto e potete venire quando volete.
-Grazie Hinata, sei sempre molto gentile. Mi fido di te ragazzo, sul set fai in modo che nessuno faccia soffrire Hinata. Ho lavorato nel mondo dello spettacolo e le persone possono essere crudeli e far girare menzogne in giro.
-Signore non avrete capito che io …
-Non serve che ti giustifichi Naruto. Asuma sa che sei fidanzato con la modella Shion. Lui intendeva che durante il film è tuo dovere proteggere la protagonista da false accuse o voci maligne, tutto per il successo delle riprese.
Naruto aveva capito cosa intendevano. Temevano che qualcuno volesse sabotare le riprese per gelosia e si accanisse contro Hinata perché non aveva esperienza in quel mondo. A quanto sapeva era anche una ragazza fragile e loro volevano proteggerla.
-Le lasagne sono di tuo gradimento?
-Sono ottime. Siete un bravo cuoco signor Asuma.
-Vivendo da solo non potevo fare altro che imparare. Poi ho incontrato Kurenai e mi ha insegnato a preparare piatti ancora più elaborati.
-Magari potessi prepararmi dei piatti come questi quando sono a casa da solo. Kakashi e io ordiniamo sempre al ristorante o alla pizzeria.
-Allora perché non chiedi a Hinata di insegnarti a preparare qualcosa tra una prova e l’altra, lei è una bravissima cuoca.
-Signor Asuma non mi sembra il caso, non sono così brava.
-Davvero mi aiuteresti a cucinare qualcosa, io posso essere imbranato in cucina.
-Se ti fa piacere posso insegnarti qualcosa di semplice da preparare.
-Grazie Hinata- disse Naruto entusiasta e agitando le braccia.
-Dovresti imparare anche il galateo da Hinata.
-Ops scusate.
Dopo aver finito di mangiare, Hinata aiutò Kurenai a sparecchiare e a lavare i piatti mentre Asuma parlava con Naruto.
-Ragazzo dovresti stare attento a come ti comporti davanti a Hinata, sembra che ti piaccia da come la fissi.
-No, io sono solo sorpreso.
-Pensavi che Hinata avesse una domestica che pulisse tutto come a casa tua?
-Sì, io non faccio mai le pulizie perché Kakashi chiama una domestica tre volte a settimana. Non sapevo che Hinata sapesse fare queste cose.
-Hinata suona anche il piano e il violino, balla e canta.
-Sapevo che ha iniziato la sua carriera come cantante ma le altre cose non sono scritte neanche sui giornali.
-Infatti non devi dire niente, lei ci tiene alla sua vita privata.
-Perché mi dite tutte queste cose su Hinata?
-Ti faccio capire che hai veramente davanti in modo che tu non ti faccia ingannare dalle cattiverie che girano sul suo conto.
-Voi intendete quelle messe in giro qualche anno fa dal manager Orochimaru?
-Lo conosci. Allora sai di cosa è capace quando qualcuno si rifiuta di lavorare con lui.
-Sono bene di cosa parla. Il mio amico Sasuke mi ha avvertito che il suo manager non ha avuto scrupoli nei confronti di Hinata. Sasuke è l’unico che riesce a sopportare quel tipo.
-Il tuo amico deve essere molto tenace.
-Non mi dite che non conoscete neanche Sasuke Uchiha?
-Chi è questo ragazzo? Se mi dici qualche film che ha fatto, ti dico se l’ho visto.
-Lascia perdere Asuma. I film in cui recita Sasuke non sono il tuo genere.
-Capisco. Kurenai anche tu conosci questo attore famoso?
-Per forza, il suo manager lo infila ovunque pur di fare soldi, è senza cuore. Quel povero ragazzo deve essere stanco.
-Non vi preoccupate per lui se la cava benissimo.
All’improvviso Naruto ricevette una chiamata da Shion e rispose.
-Naruto dove sei finito? Ti ho cercato per mezzo centro.
-Shion dovevi chiamarmi quando finivi al negozio di vestiti.
-Sono andata con le mie amiche in un negozio di scarpe super fashion e poi dal parrucchiere e non ho avuto modo di chiamarti.
-Allora non è vero che mi hai cercato, sei stata fino a poco fa a spettegolare con le tue amiche.
-Naruto credimi ti ho cercato, non ti arrabbiare con la tua Shion.
-Non sono nervoso, sai bene che a me non piacciono le bugie. Dove sei ora?
-A casa di un’amica, parliamo del film. Lei dice che sicuramente recito meglio della protagonista e che lei sfigurerà nelle scene con me. Penso abbia ragione.
-Non voglio parlare del film.
-Dove sei?
-A casa di un’amica. Ci vediamo domani sul set e parliamo, voglio sapere se hai intenzioni serie o mi prendi in giro?
-Naruto ti amo, non dubitarne mai.
Shion attaccò e scaraventò il cellulare contro il muro.
-Accidenti a lui, quel ragazzo dubita di me. Nessun ragazzo mi ha mai sfidata in questo modo, nessuno può farmi il terzo grado.
-Cara Shion, ti avevo avvertita che non era un tipo facile da conquistare.
-Orochimaru, io voglio stare con quel ragazzo per recitare in più film. Sono due mesi che esco con lui e ho già avuto tre ingaggi.
-Mai come protagonista. Ti ricordo che in due film sei la sorella cattiva di qualcuno e non hai più di venti battute.
-Prima non venivo chiamata da nessuno mentre ora recito con il grande Jiraya, è un trampolino per la mia carriera. Ho guadagnato già trentamila dollari con soli due ingaggi.
-Sono più soldi per me che ti ho trovato i lavori, non dimenticare che io ho diritto a una parte del tuo stipendio. Un’altra cosa, stai attenta alla protagonista. Lei potrebbe incantare il tuo bello con la sua furbizia.
In realtà, Orochimaru sapeva che Hinata aveva charme e talento e sapeva come parlare alle persone. Tutti l’adoravano quando la conoscevano ma non voleva ammetterlo.
-Quella ragazzina non può competere con me. Non ha metà nel mio talento.
I due scoppiarono a ridere mentre Sasuke entrava nell’ufficio del manager.
-Voi due state complottando qualcosa? Chi è la tua nuova vittima Shion?
-Nessuno.
Shion non sopportava Sasuke poiché capiva tutte le sue mosse e era immune al suo fascino. Ci aveva provato in passato ma senza risultati.
-Non voglio impicciarmi dei vostri affari ma so che Kakashi ha scoperto qualcosa sul tuo conto Shion e lo dirà a Naruto.
-Io non ho fatto nulla di male e Naruto si fida di me.
-Se ne sei convinta.
-Ecco il tuo prossimo ingaggio Sasuke. Reciterai in un film sulle arti marziali, il regista è il famoso Gai affiancato dal suo socio Rock Lee.
-Bene, vado a leggere il copione a casa mia.
Sasuke sbatté la porta e se ne tornò a casa.
-Come fai a sopportare quel presuntuoso, egoista e narcisista?
-Lui mi fa guadagnare tanti soldi. Sai bene che è un attore formidabile.
-So che se dovessi scegliere fra me e lui, preferiresti quel pazzo.
-Hai ragione, tu non sei brava come lui nelle pubblicità e quelle rendono molto bene. Tu hai fatto solo una pubblicità per intimo e ti hanno pagato a malapena mille dollari.
-Resta il fatto che quel presuntuoso di Sasuke si impiccia sempre della mia vita privata solo perché è amico di Naruto. L’altro giorno mi ha detto di stare attenta a come mi comporto con Naruto perché potrebbe lasciarmi. Non sa che non sono mai stata lasciata in vita mia. Io lascio quando mi stanco dei ragazzi.
-Sasuke conosce bene Naruto, se ti ha detto quelle cose dovresti ascoltarlo.
-Non ci penso nemmeno, non mi fido di Sasuke.
-Fidati di me mia cara, il mio pupillo non sbaglia mai quando si tratta delle persone a cui tiene. Anche se non ammetterà mai che l’amicizia con Naruto è importante perché sono rivali nel mondo del cinema.
Shion uscì dall’ufficio del manager furiosa, era stanca di sentirsi dire quello che doveva o non doveva fare. Orochimaru la sosteneva e la consigliava senza imporgli niente ma non sopportava che lavorasse anche con quel pomposo di Sasuke.
 
Intanto Naruto stava prendendo un tè dell’appartamento di Hinata. Asuma gli aveva raccontato che ora lavorava come maestro in una scuola elementare ed era più divertente che lavorare con alcuni attori super presuntuosi.
-Non ti offendere Naruto ma il mondo dello spettacolo a volte cambia le persone. Tu mi sembri un’eccezione come Hinata.
-Anche il mio amico Sasuke non è affatto esigente, forse può apparire superbo ma in realtà ha un cuore immenso.
-Strano, lavorando con quella serpe cambiano tutti, il tuo amico deve avere una bella forza per tenergli testa.
-Penso di sì. Lui mi dice sempre che se non vuole fare qualcosa, Orochimaru gli dice va bene. Sceglie sempre gli ingaggi che preferisce, escluse le pubblicità.
-Al contrario, Hinata era costretta a fare quello che gli ordinava.
-No, Kurenai. Per favore, non dire niente, non voglio parlare male delle persone solo perché non ero capace di oppormi.
Hinata aveva urlato perché si sentiva una stupida. Sicuramente ora Naruto pensava che era una debole, si sentiva veramente una ragazza incapace di difendersi.
Naruto non capiva cosa le era successo, aveva urlato così forte. Sembrava un’altra persona. Era come se volesse nascondere qualcosa di brutto, era curioso di scoprire il passato della ragazza. Voleva sapere tutto per difenderla in qualche modo, voleva spaccare la faccia a chi aveva fatto soffrire quella dolcissima ragazza.
Naruto dovette scuotere la testa a destra e sinistra per tornare alla realtà. Che gli prendeva? Voleva stringerla forte per rassicurarla, tenerla al sicuro dal mondo. Stava impazzendo.
Asuma sorrise vedendo la faccia del ragazzo. Aveva capito che aveva una cotta per Hinata, ma non se ne era reso conto.
-Ragazzo promettimi che tornerai a trovarci, mi piace parlare con te. La prossima volta potrei farti vedere la mia collezione di vecchi film.
-Dice davvero?
-Certo, basta scendere qualche piano. E poi devi provare con Hinata, non vorrai mancare alla parola data- disse Asuma facendo l’occhiolino al ragazzo.
Naruto aveva l’impressione che Asuma gli volesse dire qualcosa. Era un messaggio nascosto, era troppo complicato.
Asuma e Kurenai uscirono dall’appartamento e se ne andarono a casa di lui. Hinata e Naruto erano soli.
-Naruto mi dispiace per l’urlo, non volevo. Non mi piace molto parlare del mio passato, cioè non voglio parlare di quando lavoravo con il manager del tuo amico.
Hinata si alzò dal divano e chinò la testa per chiedere scusa. Si sentiva una maleducata per aver reagito in quel modo.
-Hinata non hai nulla per cui scusarti.
Il ragazzo si alzò e prese il viso di Hinata fra le sue mani. Qualcosa lo spingeva ad avvicinarsi a quella ragazza.
-Non capisco come si possa far soffrire una ragazza come te, mi sbagliavo quando dicevo che eri poco brava nella recitazione. Ho scoperto che hai un talento innato.
Hinata si era persa negli occhi del ragazzo, non riusciva a muovere un muscolo a causa della vicinanza. Quella non era una prova, Naruto stava dicendo la verità. Purtroppo, potevano essere solo amici perché lui era innamorato di un’altra ragazza e lei non poteva competere con il suo fascino. Hinata era felice delle parole del ragazzo ma allo stesso tempo si sentiva triste.
-Grazie Naruto, non dovresti tornare a casa prima che si faccia troppo tardi.
-Hai ragione. Hinata non è che sei arrabbiata a causa del mio gesto impulsivo. A volte non mi controllo e abbraccio e tocco gli amici o le amiche per rincuorarli. Non mi piace vederli soffrire.
-No, il tuo gesto è stato molto carino, nessuno mi ha mai trattata così a parte Kurenai e Asuma. Loro sono la mia famiglia.
Naruto capì che Hinata era come lui, era sola. Lui aveva Kakashi come lei aveva Kurenai e Asuma. Se considerava anche gli amici non era proprio solo ma non intendeva in quel senso. Stava vaneggiando a causa della presenza della ragazza, doveva andare a casa prima di stringerla realmente.
-Ci vediamo domani Hinata.
-A domani Naruto. Fai sogni d’oro.
Naruto stava per uscire dalla porta quando Hinata si aggrappò alla manica della sua maglia.
-Naruto volevo anche dirti grazie per le prove, l’avevo dimenticato.
-Non c’è problema, ho scoperto che adoro recitare con te.
Naruto si abbassò verso il viso di Hinata e le diede un bacio sulla guancia. La ragazza divenne rossa come un peperone, non si aspettava un gesto simile.
-Questo è per ringraziarti della compagnia, sei fantastica Hinata.
-Naruto non dire certe cose, non ho fatto nulla di speciale.
-Al contrario, mi hai regalato una giornata piena di risate e affetto, mi sembrava di essere in una famiglia.
Naruto uscì dall’appartamento e Hinata corse in camera saltellando, era euforica, super felice e mega cotta. Oh no, si era presa una cotta per uno degli attori più corteggiati nel mondo del cinema.
Naruto prese un taxi per tornare alla sua villa. Dopo trenta minuti arrivò a casa e aprendo la porta non si accorse che Kakashi stava leggendo sul divano. Era talmente felice che saltellava per tutta la casa. Avrebbe voluto restare a chiacchierare con lei per ore e ore.
-Sei tornato finalmente.
-Ahhhhhhh. Kakashi volevi farmi venire un infarto.
-Non ti vedevo così felice da anni. Non sapevo che Shion ti rendesse così allegro.
-Non ero con Shion, lei ha fatto shopping per tutto il giorno con le sue amiche.
-Vuoi dire che ti ha piantato per spendere i suoi soldi.
-Voleva parlare con le sue amiche e io l’ho lasciata al negozio. Ho perso il film perché si è provata circa trenta vestiti alla boutique. Poi ho incontrato Sasuke, abbiamo parlato di tante cose e mangiato la torta al cioccolato.
-Vuoi farmi credere che sei tanto felice per l’incontro con Sasuke. Deve averti dato una notizia bomba per renderti così saltellante.
-Sasuke mi ha fatto un regalo meraviglioso.
Kakashi non credeva alle sue orecchie, Naruto doveva essere stanco, non si comportava mai in quel modo ricevendo regali.
-Kakashi non guardarmi come se fossi impazzito, oggi ho incontrato la ragazza che recita con me e abbiamo provato insieme. È stato tutto magico, se escludiamo i coltelli volanti di Kurenai. Mi ha quasi ucciso con lo sguardo.
-Ah ah ah. Hai osato andare a casa di Miss Kurenai, che fegato. Bravo ragazzo!
Kakashi si alzò in piedi e mise una mano sulla spalla del biondino.
-Sono fiero di te, i miei insegnamenti hanno funzionato.
-Kakashi, sono andato da Hinata solo per provare.
-Lo so, io intendevo che hai avuto coraggio ad andare lì per chiedere alla ragazza di fare delle prove. Cosa stavi pensando?
-Nulla.
-Naruto hai la saliva a zero e sudi, mi nascondi qualcosa di poetico. Ti sei ritrovato davanti a una ragazza stupenda, bellissima, dolcissima e gentilissima, l’opposto di Shion e non puoi fare a meno di pensare a lei.
-No, ho solo pensato che è molto carina e che ha un grande talento.
-Continua il racconto.
-Kakashi non indossare gli occhiali per psicanalizzarmi, ho solo pensato che lei sia naturale e spontanea, bella e gentile e allo stesso tempo ha bisogno di tanta protezione. Mi è venuta voglia di stringerla.
-Non ci sei riuscito perché non volevi farla agitare.
-Ora anche tu leggi nel pensiero.
-No, Naruto ho più esperienza di te in questo campo. Volevi abbracciarla ma non potevi perché potevi farla svenire o tremare, in poche parole avevi paura della sua reazione. Hai anche pensato a Shion, sei un ragazzo con la testa sulle spalle e non tradisci mai.
Naruto poteva sempre confidarsi con Kakashi e lui sapeva ascoltarlo. Aveva ragione, lui voleva stringere Hinata e tenerla fra le sue braccia per ore. Quella ragazza lo confondeva. Doveva schiarirsi le idee e sapeva anche che le riprese con Hinata lo avrebbero aiutato a capire se quello era solo senso di protezione o se voleva stare con lei.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Mattina, ore sei
La sera prima Jiraya aveva telefonato ai manager degli attori protagonisti per farli andare sul set molto presto, voleva parlare con i due ragazzi.
-Puntuale come sempre Hinata.
-Buongiorno signor Jiraya. Non c’è nessuno qui, ho sbagliato ora?
-No, vi ho convocati qui per parlare delle prossime scene, dobbiamo solo aspettare l’arrivo dei ritardatari.
Hinata e Kurenai si stavano domandando cosa aveva in mente il regista. Kurenai sapeva che il regista era capace di fare qualsiasi cosa, sul suo conto giravano le storie più strane.
-Scusate il ritardo ma Kakashi si è svegliato tardi.
-Non dare la colpa a me Naruto, ti ricordo che ieri eri così euforico che non riuscivi a dormire e ora sei stanco.
-Sto benissimo.
Jiraya scoppiò a ridere, le cose andavano di bene in meglio, il film avrebbe avuto successo, ne era sicuro.
-Perché ci ha fatto venire qui alle sei e trenta, non le pare che sia troppo presto?
-Silenzio Naruto, ora sarò io a parlare. La vostra prima scena ieri è stata carina e andava bene come inizio. Ma ora dovrete cimentarvi con delle scene molto più difficili. Ho anche aggiunto qualche battuta a una scena.
Kurenai intuì subito che Jiraya aveva aggiunto una scena molto romantica nel film, voleva parlarne con i ragazzi per non lasciarli spiazzati.
-Che battute avete aggiunto?
-Ecco i copioni aggiornati con le nuove battute. Imparate tutto entro due giorni, grazie.
Naruto andò alla parte modificata e vide che era stata aggiunta un’intera scena fra lui e Hinata che passavano del tempo insieme rinchiusi in una baracca durante una gita scolastica. Le battute del protagonista erano molto più dolci rispetto all’inizio del film. Era tutto un piano del regista per aggiungere romanticismo al film e per attirare il pubblico femminile, doveva aspettarselo visto che lo chiamavano ero- senin e che scriveva i libri preferita da Kakashi. Una volta Naruto aveva aperto uno dei libri del manager per sbaglio e era rimasto sconvolto. Non si aspettava che Kakashi leggesse quel tipo di romanzi.
Jiraya continuava a sorridere e a fissare Hinata e Naruto, al biondo vennero i brividi, quel vecchio aveva qualcosa in mente.
-Poteva benissimo inviare i copioni via mail o darli ai ragazzi dopo le riprese di oggi- disse Kurenai.
La donna aveva il sospetto che il regista macchinasse qualcosa di strano per la buona riuscita del film. Era famoso per le sue idee folli ma che alla fine portavano al successo i suoi film.
-Non ci saranno riprese oggi, ho pensato di dare un giorno libero alla troupe, erano tanto stanchi dopo gli spostamenti di ieri. Come vedete il set è cambiato perché ho detto ai miei collaboratori di spostare tutto in questi studi. Trasportare tutto dal tempio a qui è stato difficile. Queste telecamere pesano molto.
-Arrivi al sodo, non ci avrebbe fatto venire qui se non avesse qualcosa i mente.
-Miss Kurenai a una bella donna come lei non si può nascondere nulla.
Kakashi iniziava a pensare che il regista volesse fare provare qualcosa ai due protagonisti, si spiegava perché aveva chiamato solo loro due.
-Miss Kurenai, signor Kakashi accettate di lasciarmi i vostri pupilli per un intero giorno?
-Naruto non ha impegni e se serve per il film a me va bene. Deve parlarne con lui, io non prendo mai decisioni senza consultarlo.
-Per me vale lo stesso. Badi bene a non fare una delle sue stramberie da regista o dovrà vedersela con me.
-Hanno ragione i produttori ai piani superiori, voi siete una donna temibile Kurenai, siete una forza della natura.
Naruto temeva il peggio, quel regista aveva in mente di metterli alla prova o voleva solo sentire qualche battuta delle prossime scene. Doveva accettare per la riuscita del film.
-Io ho deciso di restare qui con il regista, sono pronta a sottopormi alle sue prove.
-Ragazza sapevo che avevo scelto bene, sei gentilissima. Nonostante tu non sappia cosa ho in mente, hai deciso di rimanere senza la tua manager.
-Mi fido di voi signore. Sono sicura che anche Naruto ha intenzione di restare.
-Hai ragione Hinata. Accetto la proposta Jiraya. Non posso lasciare Hinata nelle mani di un regista con la vostra fama, so delle vostre assurde prove per gli attori. Qualsiasi cosa accada resterò al fianco di Hinata e sarò il suo supporto.
-Ah ah ah. Sei uno spasso ragazzo. Non sapevo tenessi tanto a questa ragazza.
Hinata era completamente rossa mentre Naruto non si era reso conto di aver detto frasi che sembravano uscite dal suo copione.
-Che tonto! Kakashi bada bene che il tuo pupillo non metta nei guai Hinata.
-Miss Kurenai, Naruto può essere tonto, baka, testone, presuntuoso, goloso ma è un ragazzo altruista e responsabile.
-Kakashi quelli ti sembravano complimenti?
-Naruto dico la verità.
Naruto e Hinata salutarono i manager e andarono in macchina con Jiraya.
-Avete una splendida jeep, signor Jiraya.
-Grazie Naruto. Adoro questa macchina, l’ho comprata dieci anni fa e non me ne sono più separato. Ora si parte.
-Dove andiamo?- chiese Hinata un po’ intimorita. Non sapeva proprio cosa l’aspettava.
Kurenai una volta le aveva detto che il regista aveva fatto provare una scena ai protagonisti di un suo film e l’avevano dovuta ripetere più di quaranta volte sotto la pioggia. Il regista era un perfezionista e non ammetteva errori o incertezze.
Jiraya guardò Hinata dallo specchietto e vide che giocherellava con le mani per la tensione. Il regista ora si aspettava una mossa dal ragazzo. I due non sapevano che le loro prove erano già iniziate, ma sarebbero riusciti a resistere alle follie del regista. Lui era incerto sull’esito delle sue prove, di solito gli attori se ne andavano infuriati con lui. Era proprio curioso di vedere come si sarebbero comportati i due protagonisti.
Per mettere alla prova la ragazza Jiraya decise di non rispondere alla domanda. Hinata intuì che voleva sorprenderli per metterli alla prova e non insistette. Il silenzio del regista non l’agitava, doveva essere solo una prova per vedere se erano all’altezza del film.
Fu qualcun altro a farla agitare e non poco.
-Tranquilla Hinata, qualsiasi cosa abbia in mente il regista la supereremo insieme- disse Naruto stringendo le mani della ragazza nelle sue.
Naruto stava cercando di rassicurarla, di darle coraggio, era un gesto bellissimo. Anche se lei non sapeva come ricambiare, non era abituata a certe cose, doveva pensare a qualcosa da dire.
Jiraya pensò che il ragazzo era un tantino impulsivo, sapeva che Hinata era timida e aveva quelle reazioni impulsive, rischiava di farla svenire anche in macchina. Contro ogni aspettativa del regista Hinata aprì bocca per ringraziare Naruto. La cosa diventava interessante.
-Grazie per l’appoggio Naruto, sei un vero amico.
Erano in macchina da venti minuti e Hinata si era addormentata con la testa poggiata sulla spalla di Naruto. Il ragazzo pensò che era un angelo, era così calma e il suo viso splendeva baciato dai raggi del sole che penetravano dal finestrino.
-Non siamo ancora arrivati? Vorrei sapere cosa ha in mente, Kakashi mi ha raccontato che in passato ha assistito a prove escogitate da voi. Mi ha parlato di attori che facevate recitare su un campo da calcio mentre correvano da una parte all’altra.
-Quello non era nulla rispetto quello che ti aspetta. Ti voglio dare un consiglio, non lasciare sola la protagonista femminile perché vi porto in un luogo pericoloso per una ragazza.
-Sta scherzando, la spaventerà in questo modo.
-Devi trovare un modo per farla sentire al sicuro o non sarai in grado di recitare la scena in cui siete soli durante la gita.
-Non c’era bisogno di spingersi a tanto pur di avere una ripresa perfetta. Bastava che lei dicesse a me e a Hinata di provare le battute di quella scena insieme. Di sicuro potevamo trovare una soluzione anche provando agli studi cinematografici.
-Non sarebbe servito a molto provare in città, voglio che riusciate a trovare un modo per essere più in sintonia sul set. L’unico modo per farlo è provare in montagna.
-Non sto capendo niente.
Dopo quaranta un’ora di macchina, Jiraya aveva fermato la macchina davanti una capanna sperduta fra le montagne e Naruto aveva svegliato Hinata.
-Buongiorno Hinata.
-Scusa, mi sono addormentata su di te, devo averti dato fastidio.
-No, se tu sei stata comoda, non ci sono problemi, è stato bello farti da cuscino.
Naruto era talmente dolce con lei che Hinata si sentiva confusa, non sapeva più cosa pensare. Più Naruto era gentile più lei voleva stargli vicino. Doveva assolutamente smettere di pensare a lui in quel modo, era fidanzato.
-Ragazzi starete qui tutta la giornata. Vi verrò a prendere questa sera verso le sei o le sette. Arrivederci. Un’ultima cosa, signorina vorrei la sua borsa con il cellulare.
-Eccoli signor Jiraya.
-Naruto voglio il tuo portafoglio e il tuo cellulare.
-Siete impazzito. Se capita qualcosa come facciamo ad avvisarvi?
-Dovete solo stare una giornata in questa baracca o fare una passeggiata nei boschi.
-Se non se ne è accorto qui fa freddo.
-Accendi un fuoco procurandoti un po’ di legna, la baracca avrà un caminetto e la foresta è piena di vecchi rami secchi.
Jiraya salì in macchina e partì a tutta velocità verso la città.
-Accidenti a quel regista, ci ha lasciati nel mezzo del nulla senza cibo, acqua o telefoni.
-Laggiù c’è un ruscello.
-Hai ragione, non è del tutto pazzo, sapeva del ruscello. Vediamo se dentro ci sono delle bottiglie o dei bicchieri per fare una scorta d’acqua per la giornata.
-Sì, vedo subito.
Hinata aprì la porta e su un mobile trovò dei bicchieri e delle bottiglie di vetro. Sembrava tutto nuovissimo in quella baracca, dopo tutto il regista non era stato tanto crudele.
-Non c’è nulla da mangiare in questa credenza.
-Naruto hai già guardato in tutti i mobili?
-Sì, questa mattina non ho fatto colazione per venire sul set e ho una fame da lupi.
Hinata voleva fare qualcosa per il ragazzo e decise di andare al ruscello a prendere l’acqua e i pesci. Doveva esserci qualche pesciolino d’acqua dolce. Oppure poteva trovare delle bacche e delle more.
-Hinata dove corri? Non devi andare in giro da sola.
-Allora vieni con me al ruscello, deve esserci qualche pesce lì.
Naruto non ci aveva pensato, corse dietro la ragazza e si fermò con lei davanti al ruscello.
-Naruto riempi le bottiglie mentre io cerco di prendere un pesce per te. Guarda quanti ce ne sono qui.
Hinata si tolse le scarpe e entrò nel ruscello. L’acqua era gelata ma doveva resistere per cucinare almeno un pesce a Naruto.
Il ragazzo mise una mano nell’acqua e constatò che era gelata.
-Hinata esci dall’acqua, è ghiacciata.
-Non posso uscire ora, devo prendere almeno un pesce.
-Hai tanta fame da prenderti un malanno?
-Voglio cucinare un pesce per te, io non ho fame.
Naruto rimase sorpreso da quel gesto. Quella ragazza era completamente diversa da Shion, non solo era bella, era anche altruista. Iniziava a rendersi conto che pensava più a lei che alla sua fidanzata.
Naruto si tolse le scarpe e entrò in acqua,  prese Hinata di peso e se la poggiò su una spalla.
-Si torna alla baracca, non voglio che ti ammali a causa mia.
Il ragazzo afferrò le scarpe di entrambi e le bottiglie d’acqua piene e tornò indietro, non poteva permettere a Hinata di prendersi il raffreddore per i suoi capricci.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Naruto aveva preso Hinata di peso e l’aveva poggiata sulla sua spalla, doveva portarla dentro la capanna per non farle prendere un malanno.
Hinata era imbarazzatissima in quel momento. Ancora una volta Naruto l’aveva sorpresa, non voleva farla ammalare, nascondeva un carattere davvero dolce. Era molto strano che non lo mostrasse, a lei piaceva.
-Naruto non c’era bisogno di usare questi metodi, volevo solo prenderti qualcosa da mangiare.
Naruto poggiò Hinata su una poltrona della capanna e corse a raccogliere della legna nel bosco. La mora si rese conto che Naruto non aveva detto neanche una parola. Doveva pensare prima di entrare in quel ruscello. D
Dopo pochi minuti Naruto rientrò con molti pezzi di legna e accese il fuoco.
-Potrai scaldarti in questo modo.
-Sei stato molto premuroso ma io volevo solo pescare qualcosa per te.
-Non serve bagnarsi con l’acqua gelata, potevamo andare a raccogliere qualche bacca o fragolina selvatica. Non voglio che ti ammali per causa mia.
-Non mi sarebbe successo niente se restavo pochi minuti lì dentro e avevo quasi preso un pesce. Ah forse ho un altro rimedio. Ho nascosto una barretta al cioccolato e al caramello nella tasca della mia giacca. Ora controllo e te la porto.
Hinata afferrò la giacca che aveva poggiato su una sedia e tirò fuori una barretta al cioccolato.
-Meno male che il signor Jiraya non ha controllato nelle tasche della mia giacca. Prendi questa, è poco ma penso che ti basterà fino a stasera.
-Grazie Hinata, facciamo metà a testa?
-No, grazie, non ho molta fame.
Naruto afferrò la barretta e la divorò in un boccone. Era veramente affamato.
-Hinata vorrei parlare un po’ con te visto che dobbiamo passare molto tempo insieme in questa foresta che non so dove sia precisamente.
-Vuoi parlare del film?
-No, non ho voglia di pensare a quel pazzo che ci portati fin qui. Vorrei sapere cosa ha in mente.
I due erano seduti uno di fronte all’altra davanti il caminetto, erano riusciti ad accendere il fuoco con la legna secca e i vecchi fiammiferi.
Naruto non sapeva cosa dire con quella splendida ragazza davanti, aveva solo voglia di parlare di lei. I dubbi lo stavano logorando minuto dopo minuto. Tutto quello che era successo in quei due giorni era alquanto strano e lo aveva fatto dubitare del rapporto con Shion.
-Naruto pensi a qualcosa in particolare?
-No, riflettevo sulla mia vita, devo prendere una decisione che potrebbe stravolgere tutto.
-Sono sicura che farai la scelta più giusta per te.
Hinata andò a vedere se trovava altre coperte. In quel posto faceva più freddo di quanto pensasse.
-Hinata hai freddo?
-Qui ci sono delle coperte per entrambi.
Hinata mise una coperta sulle spalle del ragazzo e un’altra la poggiò sulle sue, ora stava meglio. La vicinanza con Naruto la faceva sentire ancora più felice. Non riusciva a credere di poter passare del tempo da sola con il ragazzo dei suoi desideri.
Hinata si coprì la faccia con le mani per quello che aveva pensato, era una persona orribile. Naruto le si avvicinò e le prese le mani nelle sue.
-Hinata non coprire il tuo bel viso.
-Sono orribile, ho pensato che sto bene qui con te, non pensando che hai una fidanzata che ti aspetta.
-Questo fatto non ti rende orribile ma sincera. Oggi non avevo in programma di vedere Shion perché deve fare due pubblicità per cosmetici. Orochimaru negli ultimi mesi l’ha riempita di lavoro.
Hinata sussultò sentendo quel nome, aveva i brividi. Doveva smettere di avere paura di un manager senza cuore, ora lei poteva guardarlo in faccia e dirgli, guarda cosa sono riuscita a fare senza di te.
Naruto strinse Hinata fra le sue braccia pensando che aveva freddo, la sentiva tremare.
-Naruto cosa fai?
-Tranquilla non ti mangio, anche se vorrei. Mi sembra che tu abbia freddo, stando vicini ci scalderemo a vicenda. Non farti problemi per la mia fidanzata, non stiamo facendo nulla di sconveniente.
Hinata si rilassò fra le braccia di Naruto, era certo che con lui non correva rischi anche se erano in un luogo sperduto.
-Hinata devi sapere che io non ho più i miei genitori e vivo da solo con Kakashi. A volte la villa mi sembra così vuota che immagino che i miei siano lì.
-Non lo sapevo, mi dispiace. Se dobbiamo parlare e scambiarci confidenze davanti il fuoco, ti devo dire che la mia mamma è morta. Lei era una donna bellissima ma non riuscì mai a sopportare la separazione da mio padre. La famiglia di mio padre cacciò me e la mamma da villa Hyuga subito dopo la mia nascita. Mia madre amava troppo mio padre e non resse il colpo di vederlo sposato ad un’altra donna su tutti i giornali. Non l’aveva neanche avvertita di persona. Purtroppo mia madre si ammalò quando avevo solo due anni e morì pochi mesi dopo il mio secondo compleanno. Fui data in adozione a una famiglia ricca dove ebbi la migliore educazione. Quando ho compiuto dieci anni la mia mamma adottiva ha scoperto di essere incinta, quando ormai aveva perso ogni speranza e ha deciso con mio padre di mettermi in un collegio. Volevano concentrarsi sul nuovo arrivato e non c’era posto per me. Loro mi volevano bene ma poi il nostro legame si è spezzato.
-Hinata se vuoi piangi, sono qui e asciugherò ogni tua lacrima.
-Grazie Naruto ma credo di aver finito tutte le lacrime qualche anno fa.
-Intendi quando lavoravi con il manager di Sasuke?
-Non ti sfugge niente. Per me è stata dura resistere con quel manager. Mi ha trovato ogni sorta di ingaggi e quando mi rifiutavo di partecipare a qualche pubblicità si arrabbiava.
Naruto capì che Orochimaru non si limitava a urlarle contro, andava oltre ogni limite. Senza accorgersi dei suoi movimenti, Naruto la strinse più forte fino a farle poggiare la testa sul suo petto.
-Quella canaglia non è normale.
-Naruto mi stringi troppo forte.
-Scusa, ho sentito come l’impulso di proteggerti, non sopporto che qualcuno ti tratti male.
Hinata poggiò la mano sulla guancia del ragazzo e lo baciò sulla fronte.
-Quello è il passato Naruto, ho voltato pagina e ora sono felice.
Il ragazzo sentì un rumore fuori la capanna e corse alla finestra.
-Cosa succede?
-Il tempo sta peggiorando, si è alzato il vento e ho il presentimento che presto pioverà. Quel vecchio ci ha fatti venire qui pur sapendo che il tempo sarebbe peggiorato. Non è il tipo che non controlla i dettagli. Vorrei sapere cosa vuole capire facendoci restare qui?
-Naruto calmati, anche se piove siamo al coperto. Credo che il regista voglia solo che miglioriamo il nostro modo di recitare. Kurenai mi ha detto che usa questi suoi strani metodi per capire se gli attori sono in grado di continuare i suoi film.
-Qualcosa del genere me l’ha riferito anche Kakashi. Resta il fatto che non può lasciare due ragazzi da soli in luogo sperduto e anche senza cibo, è da fuori di testa.
-Naruto vieni qui vicino al fuoco e non ci pensare. Ti prenderai un raffreddore se resti vicino alla finestra, qui fa sempre più freddo e è solo mezzogiorno.
-Il vecchietto si è scordato di farsi dare il tuo orologio da polso.
-Credo che non rientrasse negli oggetti da requisire. Naruto sei ancora convinto che recitare con me sia deleterio per la tua carriera?
-No, te l’ho già detto l’altra volta, mi piace moltissimo recitare con te. Sento che con te posso creare una sintonia che non ho mai avuto con nessuna attrice.
Hinata sorrise e si avvicinò a Naruto che si era seduto di nuovo vicino al fuoco. Stare con lui era positivo per lei, recitare sarebbe stato più facile se riusciva a parlargli tranquillamente. Restava il fatto che nella ragazza restava il timore che Naruto, una volta finite le riprese, non la chiamasse più, non le parlasse o non le scrivesse. Il loro legame era solo momentaneo, non poteva durare perché lui aveva già Shion.
-Hinata stai pensando a qualcosa di bello?
-In parte.
-Starai pensando al tuo ragazzo?
-Io non ho un ragazzo, pensavo l’avessi capito quando sei rimasto a cena da me. Kurenai ha più volte sottolineato che io non sono molto brava nei rapporti a causa della mia timidezza. Io non mi sono mai fidanzata con nessuno.
-Cosa? Non posso credere a una cosa simile, sei una splendida ragazza. I ragazzi in città dovrebbero portare gli occhiali.
-Non sono così carina come dici, ci sono ragazze molto più belle come Shion o Sakura Haruno.
-Non ti sottovalutare Hinata, non fare mai questo errore.
Si sentì un tuono fuori la capanna e Hinata si strinse a Naruto.
-Hai paura?
-Scusa, sono stata colta alla sprovvista, non ho mai sentito tuoni tanto forti.
-Credo che qui in montagna sia tutto amplificato. Se hai paura, ti tengo stretta a me, così sarai al sicuro.
Hinata aveva il cuore che le batteva a mille e non riusciva più a resistere al suo fascino, Naruto era troppo bello. Si era proprio presa una cotta per lui, ora lo avrebbe notato e non le avrebbe più parlato. Doveva stare calma e non arrossire, niente svenimenti o parole di troppo.
-Inizia a diluviare, mi chiedo se il tetto della baracca resisterà sotto questa pioggia. Spero che quel folle venga a prenderci presto.
-Non arriverà prima delle sei e è solo mezzogiorno e trenta.
Naruto stringendo la ragazza sentì il suo stomaco, aveva fame. Hinata si accorse della cosa e divenne rossa. Voleva sotterrarsi, era imbarazzante.
-Hinata non devi preoccuparti, è normale che tu abbia fame, è ora di pranzo. Potevi dirmi che non avevi fatto colazione?
-Lo hai capito.
-Forza mangia questo cioccolatino, non è molto ma voglio che lo abbia tu.
-Dove lo hai preso?
-Kakashi me lo ha dato in macchina questa mattina dicendomi di stare attento a quello che mi diceva Jiraya. Mi ha avvertito di tenermi pronto a tutto. Avevo dimenticato di aver messo il cioccolatino nella tasca.
-Grazie, però preferirei spezzarlo in due.
Hinata spezzò delicatamente il cioccolatino e diede una metà a Naruto.
-Non ammetto repliche, mangia.
-Sei proprio testarda. Lo mangio se mi imbicchi?
-Se lo desideri va bene, non ti sembra che sia una cosa che non si fa fra amici?
-Gli amici fanno tante cose insieme. Sento che a te posso dire qualsiasi cosa per esempio, al contrario, con altri non riesco a essere così aperto.
-Naruto, Shion sa del tuo passato, cioè della tua famiglia?
-No, con lei non riesco mai a parlare di certe cose. Di solito pensa a fare shopping o a riempirmi di baci sulle labbra e sul collo.
Il cuore di Hinata andò in mille pezzi, lei non avrebbe mai avuto un bacio sulle labbra dal ragazzo che amava. Purtroppo, Naruto la vedeva come un’amica a cui confidare le sue paure e i suoi ricordi, nulla di più. Cosa poteva aspettarsi, non era mai stata corteggiata da qualcuno, figurarsi se Naruto, uno degli attori più belli della città, poteva desiderare di restarle accanto. In quel momento, Hinata desiderava tornare a casa, il suo cuore aveva subito abbastanza colpi per quel giorno. Dovevano stare lì ancora molte ore e non sapeva se avrebbe resistito di fianco al biondino. Da un momento all’altro avrebbe potuto iniziare a piangere.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Baracca fra le montagne, ore due del pomeriggio
Naruto teneva Hinata stretta a sé ma sentiva che qualcosa era cambiato, la ragazza si era irrigidita ad un tratto. Forse era stato troppo avventato nell’abbracciarla, dopo tutto non era abituata a quei gesti. Gli aveva anche confidato che riceveva affetto solo da Kurenai e Asuma che erano come una famiglia e lui gli si appiccicava addosso. Doveva proprio aver perso la testa o iniziava a pensare di avere un interesse verso di lei. La seconda ipotesi era la più plausibile visto che ogni volta che le si avvicinava il suo corpo si scaldava e il cuore pompava al massimo. In più, non riusciva più a pensare lucidamente quando passava del tempo con lei. Naruto conosceva bene quei sintomi. Però era strano che con Shion non avesse provato tutte quelle sensazioni.
-Hinata forse provi fastidio se ti stringo?
-Per niente, mi sento protetta con te e non ho più freddo.
-Allora perché ti sei irrigidita.
-Perdonami, penso che non ho il diritto di stare in questa posizione con te perché Shion potrebbe prenderla male. Io sarei gelosa se fossi la tua ragazza e sapessi che hai passato un pomeriggio con un’altra.
-Hinata sei sempre pronta a preoccuparti per gli altri. Shion non mi domanda mai quello che faccio quando non sono con lei perché non le interessa, sono più io a interessarmi a lei. A volte penso che sia un rapporto a senso unico. Io le ho fatto regali, l’ho portata in giro per varie città, l’ho coccolata ma lei continua a essere fredda. Secondo te perché non mi chiede mai della mia vita personale o della mia famiglia? Ora che ci penso non mi domanda neanche come va il lavoro a parte ora che lavoro con lei.
-Naruto non ho delle risposte per te perché non conosco la tua fidanzata e non voglio dare giudizi affrettati.
Naruto e Hinata continuavano a scaldarsi a vicenda davanti il fuoco e si raccontarono vari episodi della loro vita.
 
Intanto agli studi cinematografici, Jiraya impartiva alla troupe tutte le direttive per il giorno dopo.
-Mi scusi signor Jiraya ma quando ho letto il copione le prime volte non c’era questa parte.
-Quella scena l’ho introdotta ieri notte.
-Non può farlo senza consultare tutto il cast.
-No, posso fare quello che voglio dato ciò che è scritto sul mio contratto. Ora puoi andare Shion.
-Il mio manager vi contatterà per lamentarsi.
-Non vedo l’ora di attaccare il telefono in faccia a quel superbo di Orochimaru. Sei proprio una sua pupilla, fai quello che ti dice senza esitare e secondo i suoi comandi. Non pensi mai che potresti risultare antipatica se ti atteggi in questo modo con gli altri.
-Mai e poi mai. Io sono acclamata da tutti.
Jiraya ignorò Shion che uscì dallo studio infuriata.
-Calma Shion o ti verranno le rughe.
-Taci Sasuke. Aspetta un momento, tu cosa ci fai qui?
-Il regista voleva vedermi per parlare di un nuovo film diretto da lui, ha un nuovo progetto.
-Orochimaru non ti darà mai il permesso di recitare con quel regista pazzo perché sei pieno di impegni per almeno due anni.
-A differenza tua, io non faccio tutto quello che dice il nostro manager, posso scegliere da solo. Non andare a piangere dal manager perché lui darà ragione a me poiché sono il suo attore migliore. Tu non sei alla mia altezza o al livello di Naruto.
-Sei un pallone gonfiato Sasuke, non capisco perché il manager ti tenga ancora sotto la sua ala protettrice, non sei così bravo come pensi.
Sasuke entrò negli studi senza replicare a Shion, sapeva che essere ignorata la faceva infuriare.
-Prima o poi scoprirò cosa ti fa perdere la calma e te la farò pagare Uchiha.
 
In montagna
Hinata e Naruto stavano chiacchierando da due ore e non erano per niente stanchi. Ora Naruto conosceva dei fatti sulla vita della ragazza che non sapeva nessuno. Più parlavano, più volevano sapere altre cose l’uno dell’altra.
-Cosa fa Kakashi quando lo fai arrabbiare?
-Una volta mi ha rincorso per tutta la casa pur di farmi cambiare idea su un ingaggio, diceva che mi avrebbe aiutato a crescere.
-Cosa dovevi fare?
-Dovevo interpretare un secchione in serie per ragazzi, io pensavo che non fosse una parte adatta a me. Kakashi aveva ragione, l’attore deve potersi cimentare in più parti per crescere.
-Kurenai dice la stessa cosa. Ha insistito perché io provassi il provino per la parte di Ayano.
-Dovrò ringraziarla quando torniamo in città o non ti avrei mai incontrata.
Hinata pensava di non aver sentito bene, Naruto era felice di averla incontrata.
-Hinata tutto bene?
-Sì, Naruto pensi davvero che sia stato un fatto positivo incontrarmi?
-Certo, ho trovato una splendida ragazza con cui posso parlare e non vengo interrotto mai.
Naruto scoppiò a ridere seguito da Hinata.
-Vuoi dire che tutte le ragazze che conosci non ti lasciano parlare?
-No, alcune mi ripetono sempre che parlo troppo. Tu non me l’hai detto neanche una volta, è una novità per me.
-Mi piace ascoltare le tue storie. E poi anche io sto parlando molto.
-In effetti, pensavo fossi timida ma ti sei aperta presto con me.
-Ci sono riuscita perché con te sono a mio agio, mi sento libera di poterti parlare del mio passato. Sono sicura che se ti parlo delle mie vicende personali, tu non racconterai niente a nessuno.
-Promesso.
Qualcosa spaventò Hinata e la ragazza si aggrappò forte alla maglietta di Naruto.
-Tranquilla Hinata, è solo un ramo che batte contro la finestra della baracca. Però se preferisci stare così a me va bene.
-Naruto ti stai burlando di me, non sei carino.
La ragazza si staccò dal biondino e si mise seduta di fronte a lui.
-Non mettermi il broncio Hinata, divento triste anche io.
Il ragazzo afferrò la mora per un braccio e la strinse di nuovo, voleva sentirla vicina, stringendola ogni amarezza spariva.
-Hinata hai mai la sensazione di stare bene con una persona e non puoi fare a meno di tenertela vicino?
-Sì, però non posso restargli accanto perché lui è già impegnato.
Hinata non si era accorta di aver parlato troppo, la vicinanza con Naruto la confondeva e la faceva parlare troppo.
-Hinata c’è una persona che ti piace ma non riesci a dirgli niente?
La mora pensò che Naruto avesse capito che aveva una cotta per lui e iniziò ad agitarsi. Ora cosa poteva fare? Aveva combinato un pasticcio.
-Hai capito tutto, forse ho detto qualche parola di troppo. Mi dispiace Naruto, io non volevo intromettermi nelle tue vicende personali.
-Hinata non devi scusarti, non hai fatto nulla di male. L’amore è una cosa meravigliosa.
La mora ora era più confusa di prima, Naruto stava vaneggiando, forse non aveva capito bene quello che aveva detto.
-Dovresti dire al ragazzo che ti piace quello che provi, magari non si è accorto di farti soffrire in silenzio.
Hinata sgranò gli occhi, Naruto aveva frainteso tutto. Ora pensava che fosse invaghita di un altro, doveva sistemare tutto.
-Naruto, io non ho una cotta per un ragazzo qualunque.
-Hinata non parlare più, non devi darmi spiegazioni. Sarei felice sapendo che questo tipo ti ricambia.
-Non succederà mai perché lui ama un’altra ragazza molto più bella di me. Per me lui è bello, testardo, gentile e quando recitiamo insieme provo mille sensazioni diverse ma meravigliose.
-Capisco, è un tuo collega.
Possibile che Naruto fosse così tonto. Kurenai aveva ragione, era un ragazzo strano a volte, non si accorgeva delle cose più ovvie.
-Lascia perdere Naruto, non voglio più parlarne, ogni volta che penso a questa storia soffro. Io non sarò mai la ragazza che gli resterà accanto.
Naruto odiava vedere Hinata triste, doveva fare qualcosa per farla sorridere. Voleva anche prendere a calci il ragazzo che non si accorgeva della fortuna di avere il cuore di Hinata.
-Se vuoi vengo con te e prendo a calci il ragazzo che ti piace?
-Non puoi- disse Hinata sorridendo al pensiero di Naruto che si prendeva a calci da solo.
-Hai sorriso, sei bellissima. Ora ho capito cosa intendeva fare quel vecchio regista portandoci qui. Voleva rafforzare il nostro legame per farci capire che dobbiamo recitare come se ci conoscessimo veramente. Sul set abbiamo recitato bene la prima scena ma andava bene allora. Nelle scene successive dobbiamo fingere di conoscerci da anni e sapere tutti i segreti l’uno dell’altra, nonostante gli anni di lontananza.  Saremmo sembrati freddi e distanti senza questa prova.
-Penso che tu abbia ragione ma ci deve essere anche un altro motivo. Forse vuole anche che le scene in cui i protagonisti scoprono il loro amore siano più vere. Jiraya nel copione ha specificato che l’amore fra Tetsuya e Ayano è profondo, tanto che lui la difende dai bulli della scuola.
-Anche il tuo ragionamento è giusto. Tetsuya lascia la sua fidanzata perché difendendo Hinata dai bulli che la sua ex aveva spinto contro di lei, si accorge che la ama. Capisce che si era messo con una ragazza perfida mentre Ayano lo aveva sempre amato in silenzio e era dolcissima. Sai che Ayano un po’ somiglia a te, intendo per alcune caratteristiche.
-Non credo. Ayano nel copione ha il coraggio di buttarsi fra le braccia di Tetsuya per fargli capire quello che prova. Io non sono per niente coraggiosa.
-Ayano si getta fra le braccia del protagonista perché anche lui aveva capito qualcosa. Iniziava a capire che Ayano era quella giusta, lei gli ha aperto gli occhi con il suo gesto. La ragazza sa che Tetsuya non ama la sua ex e sente l’impulso di dirgli tutto. Quel pazzo di un regista ci ha fatto venire qui per capire i sentimenti dei protagonisti.
-Da una parte questa prova ha senso. Io non potevo capire i sentimenti di Ayano non avendo mai passato del tempo da sola con un ragazzo.
-Giusto. Ci fa stare qui per vedere come ci relazioniamo in coppia. La prova ha senso.
Ora che i ragazzi avevano capito il senso della prova erano più tranquilli. Sapevano quello che voleva vedere il regista sul set.
Verso le sei di sera Jiraya non si vedeva e la pioggia continuava a scendere inarrestabile.
-Quel folle non arriva mai. Non vorrà lasciarci qui al buoio.
-Ci sono delle torce nell’armadio e delle coperte in più.
-Non può lasciarci qui da soli in piena notte, non mi sembra un posto sicuro. Non possiamo chiamare nessuno per farci venire a prendere, non ho visto telefoni qui vicino.
-Naruto forse mentre aspettiamo possiamo riposare un po’. Ci farà bene dormire qualche minuto, domani riprendiamo a girare e sarà una giornata stancante.
-Hai ragione. Ho una condizione da porre alla proposta.
-Dimmi.
-Riposerò qualche minuto solo se ti stendi al mio fianco e ti fai tenere stretta. Non voglio che ti succeda niente e se ti sento vicina so che stai bene.
-Dormire insieme non va per niente bene, non siamo fidanzati e io non ho mai dormito con un ragazzo.
-Hinata non dovresti dire certe cose ad alta voce, soprattutto di fronte a un ragazzo, può essere pericoloso.
Naruto prese Hinata per la vita e la fece stendere di fianco a lui. poggiò due coperte su di loro e la strinse forte a sé.
-Ora posso riposare tranquillo.
Naruto chiuse gli occhi e si addormentò mentre Hinata era agitata. Le parole di Naruto le avevano fatto piacere ma quella posizione non le conciliava il sonno. Alla fine anche lei piombò nelle braccia di Morfeo, troppo stanca per lottare con la sua parte razionale. Era felice di poter passare qualche altro minuto fra le braccia del suo amato.
Qualcuno aprì la porta della baracca e trovò Naruto e Hinata abbracciati.
-Non sono adorabili insieme?
-Sei impazzito zio, se qualcuno fosse entrato qui e li avesse riconosciuti avrebbe di sicuro informato i giornali.
-Li ho portati qui perché tutto il terreno è mio e non ci viene mai nessuno. La gente della valle pensa che io sia pazzo e non si avventurano nelle mie terre.
-Hanno ragione a definirti pazzo. Come puoi lasciare una ragazza innocente fra le braccia di questo baka? Sai bene che non ha un briciolo di sensibilità per le questioni amorose, si getta nelle cose di impulso.
-Non credo che Naruto si sia accorto dei sentimenti della giovane Hyuga o non sarebbero abbracciati. Lo hai detto sempre tu che in amore è tonto.
-Basta vedere con chi è fidanzato, una strega e un’opportunista.
-Forza prendi la ragazza e portala in macchina, io prendo Naruto visto che pesa un sacco.
Mentre uscivano dalla capanna Naruto aprì gli occhi.
-Mettimi giù regista, ce la faccio a camminare da solo.
-Non era mia intenzione svegliarti Naruto. È andata bene la giornata?
-Pensavo che non arrivassi più. Dove è Hinata?
-Tranquillo, la porto in macchina.
-Sasuke cosa ci fai qui?
-Jiraya mi ha chiesto di accompagnarlo qui per non essere picchiato da te. Aveva il timore che tu facessi una scenata visto la prova a cui vi ha sottoposti.
-Dovrei farlo ma preferisco trattenermi. Alla fine ho capito molte cose e la prova mi serviva veramente per recitare al meglio nel film. Devo anche dire che mi  sono divertito con Hinata, è una ragazza straordinaria.
-Naruto non avrai una cotta per lei?- lo punzecchiò Sasuke.
-Sai bene che sto con Shion. Però non mi piace come tieni Hinata, quindi lasciala, ci penso io a metterla in macchina.
Sasuke si accorse che Naruto era geloso e per farlo irritare portò Hinata fino alla vettura, sapendo che il biondino lo seguiva scocciato.
-Ti pare il modo di tenerla quello? Dovrebbe stare comoda, non portarla come un sacco. Non sei portato per trattare con le ragazze.
-Taci Naruto o la lascio cadere a terra e la sveglio. Dopo le dirò che ti sei preso una cotta per lei e vedrai che sviene.
-Sasuke non sei carino a dire certe cose, io sto con Shion e non ho una cotta per Hinata.
La mora si era svegliata e aveva sentito tutto.
-Può mettermi già signor Uchiha, ora posso camminare da sola.
-Vedo che ti sei svegliata, se preferisci posso portarti anche fino alla macchina ti vedo pallida.
-No, grazie.
-Che razza di proposte fai Sasuke? Hinata perdonalo per i suoi modi.
-Lui è stato gentile a chiedermi quella cosa.
Hinata camminava svelta verso la macchina ignorando che Naruto la chiamava.
-Cosa ho fatto?
-Sei un baka Naruto Uzumaki, ho proprio un amico strano.
-Accidenti, dovevo farti fare un corso di etichetta, non portarti qui con lei.
-Non ci si metta anche lei signor Jiraya.
Salirono tutti in macchina e Naruto tentò di parlare con la mora. Non capiva in cosa avesse sbagliato.
-Hinata scusa se non mi sono offerto di portarti in braccio, non sapevo fossi tanto stanca.
-Non sono arrabbiata per quello.
-Ho fatto qualcosa che ti ha dato fastidio?
Hinata guardò Naruto negli occhi azzurri e si sciolse. Proprio non riusciva a tenergli il broncio, era troppo bello.
-Non ce l’ho con te ma solo con me stessa.
Jiraya pensò che Hinata era troppo gentile, doveva picchiare quel ragazzo, altro che scusarlo ogni volta.
-Hinata non dovresti dare troppo confidenza a Naruto, lui non è molto attento ai sentimenti delle ragazze.
-Sasuke cosa inventi, si può sapere cosa ti prende?
-Apri gli occhi Naruto, hai una persona meravigliosa accanto e non te ne accorgi.
-Di cosa blateri se Shion non ti è mai piaciuta, non riesco a seguirti.
Sasuke per non perdere la pazienza e picchiare Naruto dovette stringere i pugni. Il suo amico sapeva essere davvero tonto.
-Non parlavo di Shion, quella non la sopporto. Prima o poi ti accorgerai come è fatta realmente.
In viaggio verso la città Hinata e Naruto chiacchierarono ancora un po’ delle loro vicende personali, dimenticando quello che era appena successo.
-Spero che Naruto si accorga di essere fortunato ad averla accanto.
-Vedrai che il film li avvicinerà ancora di più.
-Ti devo avvertire che Shion farà qualcosa per impedire a quei due di legarsi. È capace anche di piani diabolici.
-Conosco la sua fama. Se è nel film, è solo a causa dei vertici cinematografici, è stata raccomandata da quattro produttori e due presidenti di note case di moda. Tsunade non ha potuto dire di no alla sua candidatura.
-I tipici mezzi di Shion e Orochimaru.
-Cosa dicevi Sasuke?
-Nulla Naruto, continua la tua conversazione con Hinata mentre io discuto di cose serie con Jiraya.
-Oggi sei più scorbutico del solito. Sai Hinata, il mio amico è sempre così, ma oggi sembra quasi arrabbiato.
-Non è che vi siete stancato portandomi in braccio, sono pesante.
Sasuke si girò verso Hinata e scoppiò a ridere.
-La tua amica è spassosa Naruto, invitala a prendere un tè con noi domani dopo le riprese, al solito bar.
-Straordinario Hinata, hai fatto ridere Sasuke. Sapevo che eri mitica- disse Naruto abbracciandola.
Per Hinata e Naruto il giorno dopo sarebbe stato faticoso ma pieno di sorprese

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Jiraya fermò la macchina davanti l’appartamento di Hinata. La ragazza ringraziò il regista per tutto quello che aveva fatto.
-Grazie a lei so come dovrò comportarmi sul set. Siete stato molto gentile a farci fare quella prova.
-Non c’è problema signorina.
-Grazie anche a te Naruto, senza il tuo aiuto non avrei capito i sentimenti profondi che legano Ayano a Tetsuya.
-Il merito è tuo dolce Hinata.
Naruto baciò la mano di Hinata e l’accompagnò davanti la porta del condominio.
-Ci vediamo domani.
-Sogni d’oro Naruto.
Il ragazzo tornò in macchina e Jiraya e Sasuke lo guardarono in modo strano.
-Cosa vi prende a tutti e due?
-Non cambierai mai Naruto, sei un vero tonto.
Prima che ripartisse la macchina, Hinata ringraziò anche Sasuke dalla porta d’ingresso.
Jiraya ripartì dopo essersi accertato che Hinata fosse entrata in casa.
-Bando alle chiacchiere su di me, non sapevo che voi due vi conosceste tanto bene?
-Naruto ti ho detto che avevo uno zio famoso qualche mese fa, tu non mi ascoltavi perché pensavi ai regali da fare a Shion.
-Vuoi dire che Jiraya è tuo zio?
-Certo. Anche Kakashi lo sa. Quando tu hai in testa Shion o sei appena uscito con lei, non ascolti nessuno.
-Devo solo essermi dimenticato di questo dettaglio. Accidenti a voi due, oggi vi siete messi d’accordo per farmi sentire uno scemo.
-Il fatto è che tu sei un baka da quanto ti conosco. Devo dirti che Shion si è lamentata con Jiraya della scena cambiata nel copione. Non vuole che tu reciti quella parte con Hinata e ti chiederà di farti sostituire dalla controfigura.
-Mai, non è una scena pericolosa. E poi non credo che Shion mi chiederà di rinunciare a una delle scene principali del film.
-Domani al bar me lo saprai dire.
Arrivato davanti casa, Naruto salutò Sasuke e Jiraya e corse dentro. I discorsi di Sasuke erano sempre più strani, non capiva perché ogni volta lo metteva in guardia da Shion. Basta pensieri negativi, era ora di farsi una bella doccia e poi andare a  letto.
-Bentornato Naruto. Come è andata in montagna?
-Tutto perfetto.
-Sei stato bene da solo con Hinata?
-Benissimo, Hinata è una ragazza straordinaria e oggi l’ho conosciuta meglio. Se a te non dispiace voglio invitarla qui qualche volta.
-Per me va bene, ma non pensi che darà fastidio a Shion visto che non l’hai mai portata qui?
-Shion non è mai voluta venire qui, non mi importa cosa pensa, sono libero di invitare chi voglio. Io non le dico con quali amiche può uscire o chi invitare a casa sua.
-A tale proposito ho ricevuto queste foto su Shion e un attore famoso, non so chi le ha mandate qui, sono arrivate due giorni fa. Prima di parlartene ho voluto fare qualche indagine per vedere se erano vere e per sapere chi le aveva portate. Un esperto mi ha detto che non sono fotomontaggi ma resta il fatto che non so chi te le abbia inviate. Sulla busta c’è scritto che le foto erano indirizzate a me. Qualcuno voleva che io te le mostrassi perché sa che se le avesse fatte vedere direttamente a te non ci avresti creduto.
-Fammi vedere. Questa è Shion che abbraccia e bacia un uomo in una suite di un hotel di lusso. Sono scatti fatti in più giorni visto che lei indossa vestiti diversi. Come ha potuto farmi una cosa del genere, io le volevo bene.
Naruto corse in camera e si chiuse a chiave. Kakashi sentì che tirava pugni al muro e che sfasciava qualcosa. Dopo dieci minuti si era calmato. Ora doveva solo lasciarlo solo, parlare era inutile poiché era furioso e triste e non lo avrebbe neanche ascoltato.
 
All’appartamento di Hinata
La ragazza era entrata a casa e aveva trovato Kurenai e Asuma che si baciavano in cucina.
-Scusate, forse sono tornata troppo presto.
-No, Hinata, sei in tempo per la cena. Guarda cosa ho preparato.
-Spiedini di carne con verdure miste. Avevo giusto un po’ di fame.
-Come è andata in montagna da sola con quel testone?
-Sai già tutto.
-Ho convinto il regista a dirmi cosa aveva in mente con le buone.
Hinata immaginò che Kurenai avesse usato uno dei suoi manicaretti per ricattare Jiraya o aveva usato la forza bruta che teneva segreta e cacciava nei momenti del bisogno.
-Sono stata benissimo con Naruto, ho scoperto molte cose su di lui. Sai che è molto simpatico e è un perfetto gentleman.
Kurenai ormai era convinta che Hinata avesse una cotta per Naruto. Se non stava attenta, la sua pupilla si sarebbe scottata.
All’improvviso il cellulare di Hinata suonò. Per fortuna il regista si era ricordato di ridargli soldi, documenti e cellulare.
-Pronto.
-Hinata scusa se ti disturbo all’ora di cena, avevo bisogno di parlare con una persona amica. Non riesco a chiamare Sasuke perché gli dovrei dire che aveva ragione e non voglio, sono stato uno stupido a non fidarmi di lui.
-Cosa è successo? Naruto sei arrabbiato, lo sento.
-Sono un vero ingenuo, mi sono fidato di una ragazza che alla fine non mi meritava. Mi ha tradito per girare qualche film in più, questa volta so che non sono io il responsabile.
-Di cosa parli Naruto?
-Per favore Hinata vieni da me o rischio di scolarmi quattro bottiglie di sakè.
Non capiva neanche perché l’aveva chiamata però la sua voce aveva un effetto calmante su di lui.
-Naruto non hai mai bevuto, non farlo per favore, non fare niente finché non arrivo. Non voglio che ti succeda qualcosa.
Naruto sentì le parole della ragazza e si calmò, era preoccupata per lui e lo conosceva da poco. La giornata li aveva proprio uniti. Aveva accettato di andare da lui senza che lui le desse spiegazioni, aveva un cuore enorme.
Hinata corse in camera a cambiarsi, indossò il cappotto, prese lo zaino con due cambi, il pigiama, i trucchi e la spazzola e chiese a Kurenai di accompagnarla con la macchina.
-Dove devi andare con tutta quella roba? È tardi.
-Per favore, Kurenai portami a villa Uzumaki, so che è tardi ma non posso lasciarlo solo.
-Va bene ti porto lì.
-Lascia Kurenai, guido io, non vi lascio andare da sole di notte.
-Grazie Asuma, sei gentilissimo- disse Kurenia baciandolo sulle labbra.
Salirono tutti nella macchina del signor Sarutobi e partirono verso villa Hyuga.
-Asuma come sai dove si trova casa di Naruto?
-Sono stato lì due volte perché conosco Kakashi Hatake, una volta giocavamo a scacchi insieme. Non ci siamo più visti quando ho lasciato il mondo dello spettacolo qualche anno fa.
Kurenai non era sorpresa, doveva aspettarsi che Asuma conoscesse Kakashi, era famoso nel mondo dello spettacolo.
-Siamo arrivati.
Hinata corse davanti la portò e suonò tre volte. Era molto agitata, temeva che Naruto avesse fatto qualcosa di sciocco come bere. Non voleva vederlo steso su un letto come un vegetale a causa di una sbornia, non era da lui.
-Arrivo, un attimo.
Fu Kakashi ad aprire la porta.
-Scusi l’ora signor Hatake, guardi Naruto mi ha chiamato per farmi venire qui. Ho provato a richiamarlo ma non risponde, per favore mi lasci entrare e andare da lui.
-Kakashi ascoltala- disse Kurenai.
-Entrate, la camera di Naruto è quella davanti le scale al piano di sopra.
-Grazie.
Hinata corse al piano di sopra mentre Kakashi faceva accomodare Kurenai e Asuma sul divano.
-Asuma non ci vediamo da qualche anno.
-Sapevo che eri invecchiato ma non così tanto. Ora ammetti che è dura vivere con un ragazzo.
-Può essere dura ma Naruto è un ragazzo incredibile.
 
Hinata bussava alla porta di Naruto da cinque minuti ma lui non rispondeva.
-Per favore Naruto, lasciami entrare, sono preoccupata. Non vorrai che mi faccia male alla spalla per buttare giù la porta?
Alcuna risposta.
-Naruto non puoi fare così, devi reagire. Io non capisco cosa vuol dire quando ti tradiscono ma so cosa vuol dire amare tanto e soffrire.
Hinata diede una spallata alla porta stanca di non essere ascoltata. Doveva entrare lì dentro, ma la porta non si spostò di un millimetro.
Naruto sentì il colpo alla porta ma rimase seduto a terra raggomitolato vicino al letto. Non voleva farsi vedere in quello stato anche se era stato lui a chiamarla.
-Ahi.
Hinata aveva dato un’altra spallata alla porta.
-Cosa succede al piano di sopra?- domandò Kurenai alzandosi.
-Kurenai non andare lì, Naruto non si sfogherebbe con te intorno, non sono neanche sicuro che le aprirà.
-Hinata si farà male se continua in quel modo.
-Kurenai calmati, lasciala fare, sai quanto tiene a lui. Lei è l’unica che può trovare un modo per calmare quel ragazzo.
-Vedo che anche voi due avete capito che quei due sono cotti. Il problema è che Naruto non se ne è ancora accorto.
-Sei più perspicace di quanto ricordassi Kakashi Hatake. Pensare che fino a qualche anno fa eri un giovanotto che combinava guai.
Asuma conosceva bene il passato di Kakashi.
Al piano di sopra
Naruto continuava a non aprire e Hinata iniziava a sentire dolore alla spalla visto che era alla quarta botta sulla porta.
-Non so più cosa fare Naruto. Mi dispiace, non sono abbastanza forte per entrare con la forza.
Hinata si stava scusando quando non aveva alcuna colpa. Era davvero un baka come diceva Sasuke. Aveva lì fuori la ragazza più dolce e tenera dell’universo e permetteva che si facesse male per restare a crogiolarsi nel suo mare di dolore. Odiava essere tradito perché ci era già passato. Questa volta sapeva che non era a causa del suo carattere ma faceva lo stesso molto male.
-Naruto almeno parla, dimmi qualcosa e io saprò che stai bene. Me ne andrò via se preferisci ma dimmi qualcosa.
Hinata non voleva arrendersi, doveva assolutamente vederlo. Poi si chiedeva coma aveva potuto tradirlo, era un ragazzo gentile, altruista e stravedeva per la sua fidanzata. Lei, al contrario, aveva calpestato il suo cuore in qualche modo. Hinata si accorse di provare un certo rancore verso Shion e si vergognò di quel sentimento.
Doveva continuare a provare a far uscire Naruto.
-Sappi che io resterò qui tutta la notte per controllare che tu non faccia stupidaggini- urlò Hinata con tutto il fiato in gola per farsi sentire bene dal ragazzo.
 
-Wow. Certo che la tua pupilla ha molto coraggio. Non sa quanto Naruto possa essere cocciuto, credo che resterà lì fuori per ore.
-Non la conosci bene, riuscirà ad entrare in quella stanza a costo di calarsi dal tetto ed entrare dalla finestra.
 
Hinata diede altre due spallate alla porta ma ormai era al limite. Doveva fare in modo di farsi ascoltare, doveva esserci un modo per farlo aprire.
-Naruto non dovevi chiamarmi se non volevi vedermi. Ora sono preoccupata per te e non posso fare finta di niente. Apri per favore o penserò che tu sia arrabbiato anche con me. Anche se ora soffri, un giorno troverai una ragazza che ti capisce in tutto e lei ti amerà incondizionatamente.
Naruto si alzò in piedi e si avvicinò alla porta senza aprire.
-Io non ho mai avuto un ragazzo perciò non posso dirti come superare questo momento, mi dispiace.
Hinata continuava a scusarsi, nonostante non fosse colpa sua. Voleva aiutarlo, lei era un angelo, doveva decidersi ad aprire quella porta una volta per tutte. Stringendo Hinata a sé ogni amarezza sarebbe scivolata via. Lo aveva già provato alla baracca, con lei accanto a lui ogni brutto pensiero volava via come una farfalla.
-Naruto se solo riuscissi a dirti quello che provo per te- disse Hinata a bassa voce non sapendo che Naruto era vicino alla porta.
Naruto sgranò gli occhi, pensava di aver sentito male. Non era possibile una cosa del genere. Poi ricordò le parole di Sasuke.
-Baka, hai una ragazza tanto gentile accanto a te e pensi a quella.
Possibile che Sasuke si fosse accorto di tutto prima di lui.
Naruto aprì la porta e si trovò Hinata davanti. Stava piangendo per lui,come uno scemo l’aveva fatta soffrire. L’afferrò per un braccio e la spinse in camera chiudendosi la porta alle spalle. Per evitare ogni scocciatore chiuse la porta a chiave. Fece sedere la mora sul letto e si sistemò di fianco a lei.
-Mi dispiace averti chiamata.
-Stupido, sai quanto ero preoccupata, non capisci niente. Quando mi hai chiamata e hai detto che volevi bere mi è preso un colpo. Non fare mai più queste cose- disse Hinata versando ancora lacrime e tirando piccoli pugni sul petto di Naruto.
-Questa è la prima volta che qualcuno piange per me.
-Piangerò tutte le volte che vuoi, basta che tu non faccia sciocchezze. Io soffrirei non vedendoti più.
L’ultima frase convinse Naruto che la ragazza teneva realmente a lui, era stato cieco a non vedere quanto amore lei avesse per lui.
-Hinata perdonami, non ho bevuto, ho detto quella frase perché in quel momento mi sentivo disperato. Non ho preso neanche pillole.
-Sicuro, non è che devo chiamare un dottore e farti dare qualcosa per farti smaltire le pasticche?
-No, non ho preso niente. Per me l’unica medicina sei tu.
Hinata ebbe quasi uno svenimento sentendo l’ultima frase di Naruto. Cosa gli passava per la mente in un momento simile, non è che aveva preso veramente qualcosa.
-Smetti di piangere Hinata, ora sto bene. GRAZIE- disse Naruto baciando Hinata sulla guancia.
-Non posso crederci visto che eri disperato al telefono.
-Se non mi credi non ti resta che restare accanto a me questa notte.
-Ero pronta a questa evenienza. Per impedire che tu faccia sciocchezze dormirò qui, ho anche portato il pigiama e preso delle provviste dal frigo e dalla credenza di casa. So che tu e Kakashi ordinate sempre fuori dai tuoi racconti e ti ho portato questo cestino con gli spiedini preparati da Kurenai. Ho anche dei biscotti e dei tramezzini.
-Sei fantastica.
-Mangia invece di lusingarmi. Hai bisogno di rimetterti in forze visto che domani abbiamo le riprese.
Naruto obbedì alla mora e mangiò uno spiedino e due tramezzini.
-Tutto buono. Ora voglio vedere come va la tua spalla, ho sentito che sbattevi contro la porta a causa del mio caratteraccio.
-Sto bene.
-Lascia che controlli.
-Non puoi.
-Non faccio niente Hinata, voglio solo accertarmi che non ti sia ferita.
Naruto si avvicinò a Hinata che si calò un po’ il vestito per fargli vedere la spalla nuda.
-Qui c’è un livido, mi dispiace. Aspetta ho una pomata che lo farà sparire in qualche giorno.
Naruto afferrò la pomata e la spalmò sulla spalla della ragazza. Hinata era imbarazzatissima, voleva sparire. Naruto le stava massaggiando la spalla nuda, non poteva crederci. Sentiva una voglia irrefrenabile di abbracciarlo e restare con lui nel suo letto. Era una sciocca, era appena stato tradito e lei non pensava che a sé stessa.
-Va meglio?
-Sì, grazie, non sento più alcun dolore.
-Bene- disse Naruto baciando il collo della mora che lanciò un urlo.
Per fortuna il biondino le tappò la bocca, se avesse continuato Kurenai sarebbe salita in camera sua con un coltello fra le mani.
-Non sapevo che un bacio che guarisce le ferite ti facesse urlare. La mia mamma mi diceva che se si bacia la parte ferita, questa guarisce più in fretta.
-Naruto sei un dritto, mi hai baciata sul collo e mi hai colta alla sprovvista.
-Adoro ogni tua piccola reazione.
 
Nel salone della villa
-Mettetevi comodi e bevete il tè quei due resteranno chiusi in camera per tutta la notte.
-Non trovi che siano una coppia bellissima?
-Asuma non ti facevo un tipo romantico- disse Kakashi.
-Quando Hinata vede Naruto, è raggiante, spensierata, sembra più felice. Trovo che siano una coppia che si completa a vicenda. Hinata riesce a capire Naruto nonostante a volte si chiuda nei suoi pensieri.
-Se Hinata e Naruto iniziano a uscire insieme ci saranno delle ripercussioni. Orochimaru tenterà qualche mossa per separarli.
-Quel serpente oserebbe arrivare a tanto?
-Sì, Kakashi. Non ha mai digerito i no di Hinata e il suo successo. Quando scoprirà che Naruto lascerà Shion si infurierà e farà la sua mossa.
-Dovrebbe prendersela con sé stesso. Non dovrebbe permettere a Shion di mettersi con un attore solo per sfruttarlo per poi tradirlo spudoratamente. Ma questo non mi sorprende, avevo sentito delle voci sul conto di quella ragazza. Purtroppo Naruto non mi ha ascoltato.
 
Al piano di sopra
Naruto e Hinata si erano stesi sul letto e avevano parlato del tradimento di Shion. Naruto per sicurezza aveva anche chiuso le serrande. Non voleva che qualcuno lo fotografasse in casa sua con Hinata.
-Cosa pensi della storia che ti ho raccontato?
-Penso che sia strano che una ragazza ti tradisca, sei gentile, premuroso e soprattutto affidabile.
-Forse è tutta colpa mia, devo averla trascurata.
-Nooooooooo- urlò Hinata.
La ragazza si tappò la bocca per la vergogna. Quando era con Naruto faceva cose che non sapeva essere in grado di fare.
-Non è colpa tua, lei ti ha tradito nonostante dicesse di amarti. Quando si ama  qualcuno non ci si bacia con altri ragazzi.
-Hinata sei innamorata di qualcuno?
La mora divenne rossa come un peperone. La risposta era così palese, Naruto l’aveva davanti gli occhi. Hinata diventava rossa ogni volta che lo vedeva, a volte balbettava e non le dava fastidio quando lui parlava troppo.
-Naruto dobbiamo andare a dormire, domani sarà una giornata dura a lavoro.
-Non hai risposto alla mia domanda.
-Naruto sai la risposta, ne abbiamo parlato alla baracca. Non sono ricambiata e non voglio che lui sappia quello che provo.
Naruto strinse forte Hinata e le baciò la fronte.
-Perdonami dolce Hinata, sono un vero baka per non aver aperto prima gli occhi. Io voglio conoscerti meglio Hinata, me lo permetterai?
-Naruto anche io voglio sapere tutto su di te.
I due restarono abbracciati qualche minuto e poi Hinata si alzò dal letto. Forse Naruto si era accorto di quello che provava e ora lei poteva conoscerlo meglio passo dopo passo, senza alcuna fretta.
-Hai qualche coperta in più?
-Cosa vuoi fare?
-Non posso dormire nel letto con te, è sconveniente.
-Hai paura che io ti salti addosso?
-No, ma non possiamo dormire insieme, il letto non è abbastanza grande e io mi muovo la notte.
-Non mi importa se mi tiri dei calci, mi merito i tuoi colpi e poi voglio tenerti stretta. Domani potrei non essere in grado di recitare se dormo male.
-Naruto non vorrai usare questa scusa con Jiraya?
-No, voglio solo riposare al tuo fianco, non so darti delle spiegazione ma con te mi sento sempre tranquillo.
-Lo stesso vale per me. Posso usare il bagno?
-Certo. Fai con calma, se vuoi puoi anche fare la doccia, non entrerà nessuno qui in camera e il bagno è dietro quella porta. Io vado giù ad avvertire Kurenai, penso sia preoccupata per te, sicuramente avrà pensato che ti ho rapita.
Hinata entrò nel bagno e trovò subito l’accappatoio pulito che gli aveva indicato il biondino. Intanto al piano di sotto Naruto aveva di fronte tre persone molto nervose.
-Siamo curiosi di sentire le tue scuse Naruto.
-Perdonami Kakashi ma quando ho visto quelle foto sono come impazzito, sai che odio i tradimenti. Mi perdoni signora Kurenai, l’ho fatta venire qui tardi solo per un mio capriccio. Però dovrei chiederle un ulteriore favore, lasci dormire Hinata qui?
-Sei impazzito ragazzo. Non posso lasciare Hinata da sola con te.
-Non le accadrà nulla.
-Mi fido di te, non farla soffrire e non intendo solo ora.
-Conti su di me.
-Ragazzo ricorda sempre che Hinata è molto sensibile, non credere alle menzogne che ti racconteranno su di lei se vi mettete insieme. Sai che può accadere che ti raccontino bugie per farvi soffrire.
-Proteggerò Hinata. Grazie signor Asuma.
Naruto afferrò una coperta in più dallo sgabuzzino e corse in camera sua.
-Se preferite, potete restare a dormire qui, ci sono molte camere.
-Accettiamo, non lascio Hinata qui da sola.
-Mi dispiace Kakashi ma Kurenai ci mette tempo a fidarsi delle persone e è molto protettiva con Hinata.
-La capisco.
 
Hinata aveva indossato il suo pigiama e ora era sotto le coperte con Naruto.
-Non hai riso quando mi hai visto con questo buffo pigiama?
-Perché dovrei ridere per quello che indossi, hai visto come è il mio pigiama e neanche tu ti sei burlata di me.
Naruto strinse Hinata a sé, poteva sentire il suo respiro. Desiderava impadronirsi delle sue labbra ma era troppo presto, non doveva affrettare le cose, aveva promesso a Kurenai di non farla soffrire.
-Kurenai ti ha sgridato?
-Non più dell’altra sera. Ero sicuro che mi lanciasse un coltello ma in realtà era calma. Però lei e Asuma dormiranno qui questa notte, ho sentito Kakashi che gli faceva questa proposta.
-Kurenai avrà accettato subito. Grazie Naruto.
-Sono io quello che deve dirti grazie migliaia di volte. Ora dormiamo o domani il regista ci rincorrerà con un’ascia perché gli facciamo ripetere la scena dieci volte.
-Sogni d’oro Naruto.
-Dormi bene Hinata.
Il giorno dopo
Naruto  aprì gli occhi alle sei del mattino e vide che Hinata dormiva tranquilla fra le sue braccia. Era così bella, desiderava darle un bacio per augurarle buongiorno ma non era ancora il momento giusto. Hinata era una ragazza sensibile e dove aspettare i suoi tempi, non era abituata a certe cose. L’unica cosa certa è che aveva una cotta per lui, ancora si chiedeva come aveva potuto non accorgersi di niente. Analizzando bene i fatti, ricordò che durante la loro prima scena Hinata fece qualcosa di insolito. Lei era svenuta fra le sue braccia e sembrava tutto vero. Ora si spiegava perché Hinata non si era alzata dopo la fine delle riprese.
-A cosa pensi Naruto?
Hinata aveva aperto gli occhi e i suoi occhi fissavano il viso del ragazzo.
-Alla nostra prima scena. Non mi ero accorto di un particolare molto importante, una cosa fondamentale per me.
-Ho sbagliato qualcosa nella scena?
-No, era tutto perfetto, sono io che ho trascurato un particolare e ora solo me ne accorgo. Ti va di scendere a fare colazione?
-Dovrei prima vestirmi.
-Io vado nel bagno fuori la stanza, tu usa il mio. Ti aspetto fra trenta minuti qui fuori.
-Grazie Naruto.
Naruto baciò Hinata sulla guancia e corse fuori dalla stanza. Intanto la mora era diventata un peperone, Naruto era capace di gesti irruenti ma era nel suo carattere. A volte abbracciava la gente di colpo per dimostrare la sua gioia, era come un tornado.
 
Kurenai e Asuma erano al piano di sotto e stavano preparando la colazione. Per fortuna avevano trovato tutti gli ingredienti che gli servivano per frittelle, torte e biscotti.
-Cosa fate in piedi a questa ora?
-Finalmente ti sei svegliato Kakashi. Che manager sei, se ti svegli dopo il tuo pupillo.
-Naruto è già in piedi, non è da lui. Di solito ci metto due ore per farlo alzare dal letto.
-Deve essersi svegliato perché Hinata si è mossa nel letto per alzarsi, lei è mattiniera.
-Dovrei farla dormire qui più spesso, non avrei problemi con Naruto la mattina.
-Toglitelo dalla testa Kakashi Hatake.
-Era solo una proposta Kurenai, non c’è bisogno di minacciarmi con il coltello in mano. Anche se credo che sarà Naruto a voler Hinata qui qualche giorno. Se si mettono insieme vorranno passare del tempo insieme.
-Basta che quel pivello non la faccia soffrire.
 
Dopo quaranta minuti Hinata era pronta e aspettava Naruto fuori la sua stanza.
-Scusa se ti ho fatto aspettare Hinata, oggi i miei capelli non volevano stare giù.
Hinata sorrise pensando a Naruto che litigava con i suoi capelli davanti lo specchio, sapeva essere molto impacciato per certi versi.
-Sono felice che tu rida. Scendiamo a fare colazione, ho molta fame.
-Finalmente vi siete decisi a scendere. Per fortuna oggi le riprese sono previste per le dieci o avremmo fatto tardi.
-Kurenai hai preparato tutto queste cose, la tavola è bellissima.
-Grazie Hinata. Ora devo farti una domanda imbarazzante, questo pivello ha allungato le mani?
Naruto divenne bianco come un lenzuolo, aveva tenuto Hinata stretta a sé per la vita, rischiava di essere picchiato quella mattina.
-Naruto non farebbe mai qualcosa di sconveniente, è un ragazzo a modo.
-Dal sorriso che hai sul volto deduco che sia vero. Sei raggiante questa mattina.
Mangiarono tutti insieme e poi si avviarono verso il luogo dove avrebbero girato la seconda scena. Prima Kurenai accompagnò Asuma a lavoro e poi raggiunse gli altri sul set. C’erano solo il regista e la troupe, tutti gli altri attori ancora non si erano presentati.
-Siete puntuali, strano da parte vostra.
-Kakashi e Naruto hanno capito che la puntualità è fondamentale.
-Miss Kurenai deduco che questo cambiamento sia anche merito vostro. Vi trovo bene signorina Hyuga.
-Grazie.
-Vai nel tuo camerino, le costumiste ti aiuteranno a indossare la divisa scolastica e verrai anche truccata. Vorrei che ti rifacessero la treccia laterale, riferiscilo alla parrucchiera.
-Sì.
Hinata corse verso il camerino con il suo nome mentre Naruto andava verso i camerini maschili. Nel suo camerino c’era la sua divisa ma c’era anche Shion. La ragazza si buttò fra le braccia del biondino che la scansò subito.
-Cosa ti prende Naruto? Ti sei svegliato male perché ti hanno cambiato le battute? Dovresti lasciar perdere quella scena sulla gita scolastica, lasciala recitare alla tua controfigura, puoi farlo secondo il contratto. Non vorrai essere costretto a tenere stretta a te quella attrice da quattro soldi. Ho saputo che viene pagata quanto me anche se non ha il mio talento, che seccatura.
-Shion taci. Noi due non siamo più fidanzati, ora sparisci.
-Cosa? Non puoi lasciarmi, io ti amo- disse la ragazza gettandosi sul biondino.
-Tu ami la mia fama, l’amore vero non sai cosa significa. Per favore vai via, non sopporto di vederti qui.
-Ti hanno raccontato delle menzogne su di me e ora anche tu hai dei pregiudizi, sei crudele.
Shion stava piangendo per cercare di riconquistare Naruto, sapeva che era un ragazzo dolce e che non amava vedere soffrire le persone. Il trucco delle lacrime con lui funzionava sempre, come quando voleva farsi comprare dei regali.
-Le tue lacrime sono finte e non ci cascherò ancora, vai via. Ho saputo che avevi una storia con un attore famoso mentre stavi con me. Sai spiegarmi anche questo?
-Sono solo bugie messe in giro da attrici invidiose.
-Ho le prove. Non voglio più vederti. Durante le riprese farò finta di niente per la riuscita del filma ma fuori dal set non cercarmi più. Un’ultima cosa, non osare mai più dirmi quali scene posso o non posso fare, sono un attore e sono pronto a cimentarmi in qualsiasi scena.
Naruto uscì dal camerino e si diresse verso il regista. Shion era furiosa, chi aveva osato rovinare la relazione fra lei e Naruto. Tutto era finito, ora avrebbe dovuto trovare un altro attore per continuare a restare sulla cresta dell’onda, non poteva permettersi di tornare solo alle sfilate.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Naruto aveva appena lasciato Shion e si sentiva libero come l’aria, non si era accorto che stare con lei non era facile, non lo faceva sentire bene. Al contrario, stare con Hinata era semplice, divertente e lo faceva stare bene.
-Finalmente sei tornato Naruto, sono trenta minuti che ti aspettiamo. Cosa è successo nel tuo camerino? Prima abbiamo sentito qualcuno che urlava.
-Nulla di particolare, dovevo solo chiudere una storia.
-Ora che hai finito con le faccende personali, possiamo iniziare. No, non possiamo fare niente, non mi ero accorto che non ti sei cambiato, hai ancora la divisa in mano.
-Scusi, a causa del litigio ho dimenticato di cambiarmi.
-Usa pure il mio camerino, bada bene a non toccare i miei romanzi.
-Sì, signor regista.
Naruto corse a cambiarsi e vide che il camerino del regista era particolare. C’erano libri ovunque e il tavolo davanti il divanetto era pieno di copioni. Ne aveva di lavoro da fare.
Naruto uscì dal camerino e andò al centro del set, dove era pieno di attori.
-Vorrei che la scena iniziasse con il professor Shikamaru che presenta a tutta la classe il nuovo arrivato, Tetsuya. Ora sei al liceo Naruto quindi comportati in modo un po’ più maturo di come fai nella vita reale.
-Mi prende ancora in giro regista. Le ricordo che io non sono più un ragazzino del liceo.
-Ora lo sei ma ciò non toglie che Tetsuya non è il solito ragazzino, a volte può essere giocherellone ma sa anche essere premuroso e affidabile.
-Ho capito.
-Tutti gli attori e le comparse sul set. Tutti fra i banchi. Si gira.
-Buongiorno ragazzi.
-Buongiorno Shikamaru sensei.
-Vi presento il nuovo arrivato, lui è Tetsuya e si è trasferito qui da poco.
-Piacere di conoscervi. Spero di fare amicizia con tutti, come si vede sono un tipo allegro e solare e mi piace molto parlare. A volte posso sembrare un po’ cocciuto ma sono un bravo ragazzo.
Le ragazze fra i banchi erano rimaste incantate dal discorso di Tetsuya. Mentre le altre studentesse continuavano a guardare il ragazzo, Ayano lo aveva invitato a sedersi accanto a lei dove c’era un posto libero.
-Buongiorno Ayano, sono fortunato a essere nella tua stessa classe. Qualche volta potresti aiutarmi con letteratura e storia?
-Volentieri, sarebbe come i vecchi tempi.
-Ho pensato la stessa cosa.
Jiraya girò qualche minuto dei ragazzi a lezione e poi passò alla ricreazione.
-Accidenti il mio primo giorno e mi scordo il pranzo. Forse è una fortuna, la  mia fidanzata non cucina molto bene. Ehi ciao Kiba, sono qui.
-Tetsuya ho sentito il tuo discorso in classe, le ragazze stavano per svenire ai tuoi piedi, sei come alle medie. Non ho potuto parlarti prima perché rischiavo una punizione dal professor Shikamaru, è molto severo, stai attento a non fare il buffone in classe quando c’è lui.
-Anche tu non sei cambiato Kiba. Ancora giri con quel cagnolino per tutto il giorno?
-Se ti riferisci a Akamaru è molto cresciuto, ora potrebbe atterrarti. Ho saputo che ti sei fidanzato con un’americana.
-Sì, è molto carina. Sono contento di essere capitato in classe con te e Ayano.
-Sai che lei non ti ha mai dimenticato.
-Lo so, gli ho sempre detto che la nostra amicizia avrebbe resistito al tempo. Certo che è diventata più carina.
Kiba afferrò il suo pranzo e invitò Tetsuya a sedersi al suo banco.
-Non mangi?
-Ho scordato il pranzo, anche se questa volta ho fatto bene. La mia fidanzata cucina malissimo.
Ayano si avvicinò ai due amici e diede a Tetsuya un cestino del pranzo.
-Questo è tutto per me?
-Sì, sapevo che avresti dimenticato il pranzo e ti ho portato qualcosa, alle medie scordavi sempre il tuo cestino.
-Grazie Ayano, sei grandiosa.
-Non c’è problema, ora torno dalle mie amiche. A dopo ragazzi.
 
Dopo la fine della scuola Tetsuya decise di invitare Ayano e Kiba a casa sua per prendere un tè.
-La mia fidanzata sarà felice di conoscerti Kiba e di rivedere te. Mi ha detto che gli hai fatto un’ottima impressione.
-Mi dispiace ma oggi ho lezione di violino Tetsuya, mio padre mi urlerà contro se salto un’altra lezione. Ci tiene che io faccia una bella figura con l’orchestra al prossimo concerto. Ci vediamo domani a scuola.
-Allora ciao.
Ayano si diresse verso casa  mentre Kiba e Tetsuya si avviavano verso un’altra meta.
-Ayano suona in un’orchestra?
-Sì, fa parte dell’orchestra del grande teatro, la più famosa della provincia. L’ho sentita alle prove e suona molto bene. Fra tre mesi c’è un grande concerto e provano due volte a settimana. A quel concerto assisteranno le maggiori autorità del paese.
-Non sapevo fosse tanto impegnata. È brava nello studio, nel balletto, con il violino e anche con gli amici, è una ragazza straordinaria.
-Tetsuya non avrai una cotta per Ayano?
-No, sono fidanzato, è che mi sorprende vedere quante cose faccia e tutte tanto bene. Non è mai stanca e trova il tempo per prepararmi il pranzo.
-Ti sbagli Tetsuya, Ayano a volte si sente sola, perché alcune amiche l’hanno tradita e ci sono dei giorni in cui viene trattata malissimo da alcuni ragazzi. Una volta hanno anche rischiato di romperle un braccio.
-Come?
-Ricordi Obito e Deidara, i due bulli delle scuole medie, fanno il terzo liceo. Una volta hanno spinto Ayano giù per le scale della scuola. Per fortuna, la nostra amica ha riportato solo qualche livido, qualche graffio e una distorsione seria al polso. Non ha potuto suonare per otto giorni.
-Che bastardi! Perché prendersela con Ayano?
-Sono dei bulli, se la prendono con chi gli capita a tiro. Una volta hanno provato a rubare dei soldi a Shino ma non ci sono riusciti, gli ha infilato degli insetti nelle tasche e è corso in classe. Non si sono più avvicinati a lui neanche per vendicarsi.
-Vedo che alcune persone non sono cambiate. Se provano a toccare di nuovo Hinata, io non rispondo delle mie azioni.
-Stop.
Jiraya si avvicinò a Naruto e gli diede una botta in testa con un libro.
-Non devi dire il nome vero dell’attrice. Concentrati Naruto.
Naruto non si era accorto di aver sbagliato, ormai per lui era naturale pensare a Hinata. Doveva ricordarsi di non scambiare i nomi o quella sera avrebbe avuto un mal di testa a furia di prendere botte da Jiraya.
Naruto riprese dall’ultima battuta e questa volta la disse bene e con molta più rabbia, cosa che Jiraya adorò, era così che doveva fare Tetsuya. 
-Scena perfetta. Stop, si passa alla scena a casa di Ayano. Si gira.
-Padre sono tornata.
-Ayano il tuo maestro ti attende nel salone della musica.
-Grazie padre. Prima di andare a provare, volevo dirle che ho preso una A al test di letteratura francese.
-Ottimo lavoro, ora corri al salone, non vorrai far aspettare il maestro.
-No, scappo.
Ayano non ebbe neanche il tempo di togliere la divisa, afferrò il suo violino e andò verso il salone privato. Suo padre aveva fatto costruire quella stanza proprio per far esercitare al meglio le sue figlie. C’erano moltissimi strumenti e testi musicali e di fianco c’era una sala prove per la danza. Era risaputo che il padre di Ayano era molto ricco e aveva fatto di tutto per rendere la sua casa accogliente. 
Jiraya aveva cambiato moltissime cose nei copioni e continuava a farlo giorno dopo giorno. Ogni volta cercava di adattare i personaggi agli attori e rendere le storie più convincenti. Gli attori spesso erano costretti ad imparare le battute di una scena in due ore. Così aveva dovuto fare l’attore che interpretava il padre di Ayano, il famoso Hisoshi Kashi. Da padre disponibile e dolce si era trasformato in padre severo e inflessibile con la figlia maggiore.
-Buongiorno maestro.
-Bentornata Ayano. Come è andata a scuola?
-Bene, deve sapere che il mio amico Tetsuya è tornato. Finalmente potrò riprendere a parlare con lui faccia a faccia.
-Ricordo che mi hai detto che ti sei sempre trovata bene con lui.
-Sì, è uno dei miei migliori amici. Ora iniziamo a provare Kaoru sensei, non voglio farle perdere tempo.
-Sono sempre lieto di ascoltare i tuoi racconti piccola Ayano, sono sempre pieni di vita e a volte divertenti. Non ti hanno di nuovo presa di mira vero?
-No, quei bulli non si sono più fatti vedere davanti a me dopo che Kiba e Shino hanno minacciato di andare dal preside.
-Meno male, altrimenti li avrei picchiati io per te. Fare del male a una ragazza è un gesto da vigliacchi.
-Grazie Kaoru sensei, non si preoccupi per me. Lei non deve fare assolutamente a pugni, le sue mani sono fatte per suonare il piano e il violino.
-Sei molto saggia per la tua età, brava ragazza- disse Kaoru sensei accarezzando i capelli setosi di Ayano che aveva appena sciolto la sua treccia.
Naruto era seduto di fianco il regista e guardava la scena, era ipnotizzato dalla bravura di Hinata, era talmente naturale nei panni della studentessa musicista.
-Kakashi chi è il tipo che interpreta il maestro di Hinata?
-Quello è il fratello maggiore di Sasuke Uchiha, è un famoso attore di teatro e noto musicista di piano. Jiraya ha voluto lui perché suona veramente. Infatti da copione ora dovrebbe suonare il piano mentre Hinata suona il violino.
-Hinata mi aveva parlato che aveva studiato violino, ma non pensavo la facessero suonare in coppia con un altro attore.
-I colpi di scena sono tipici di Jiraya. Vuole che questo film abbia più sfumature, introdurre della musica classica in questa scena è stato un colpo da maestro.
Itachi Uchiha iniziò a suonare il pianoforte, seguito dal suono del violino di Hinata e tutti nello studio cinematografico rimasero incantati. Persino gli attori che avevano finito per quel giorno rimasero ad assistere alla scena.
-Stop. Grazie per l’ottimo lavoro Itachi.
-Non c’è problema Jiraya sensei. È stato un piacere suonare con Hinata.
-Grazie a lei signor Uchiha. Mi era già capitato di assistere a un vostro concerto, suonate in modo particolare. Spero di assistere a qualche altro concerto quando sarò più libera.
-Ci conto signorina. Ora devo andare, il mio manager mi aspetta qui fuori, devo andare a suonare al compleanno di una star. Arrivederci a tutti.
Le ragazze sul set svennero vedendolo passare vicino a loro. L’unica senza occhi sognanti era Hinata che correva verso Naruto.
-Ti è piaciuta la scena? Ho suonato bene?
-Non immaginavo suonassi al pari di un professionista. Kakashi mi ha riferito che quel tipo praticamente è un genio della musica.
-Non conoscevi Itachi Uchiha?
-Non sono portato per la musica classica- disse Naruto portandosi le mani dietro la nuca molto imbarazzato.
Hinata scoppiò a ridere, Naruto era buffo quando si imbarazzava, restava addirittura senza parole. Questa era una cosa impossibile visto che chiacchierava tantissimo.
-Pensavo tu lo conoscessi visto che sei amico di Sasuke.
-Quel teme di Sasuke non ama parlare della sua famiglia, quello che so sulla sua vita personale l’ho tirato fuori con le pinze dalla sua bocca. L’unica cosa certa del mio scontroso amico è che frequenta un’attrice famosa. Si vedono poco ma lui mi sembra contento. Non domandarmi come faccio a capire quando è felice perché non me lo spiegare neanche io. Quel musone non ha la minima reazione, è dura decifrarlo.
-Naruto stai tenendo un monologo, io non ti ho chiesto i dettagli su Sasuke.
-Giusto, te lo avevo detto che quando inizio a parlare non mi ferma nessuno.
Hinata e Naruto scoppiarono di nuovo a ridere, il ragazzo era davvero incorreggibile.
Shion vide Hinata e Naruto ridere insieme fuori dalla scena e si ingelosì, nessuno poteva rubare i suoi uomini. La prossima scena era il secondo giorno di scuola di Tetsuya e Ayano veniva aggredita da due teppisti. Shion afferrò il copione e vide che gli attori che interpretavano i teppisti erano sue due vecchie conoscenze, due vere teste calde. La ragazza sapeva che c’era una pausa prima dell’inizio della prossima scena e corse a parlare con i suoi vecchi amici.
-Poverini, a due attori famosi come voi danno un camerino da dividere con altri attori mentre quel pomposo di Naruto sta da solo nel lusso.
-Da quanto tempo non ci vediamo Shion. Come mai parli male di Naruto visto che è il tuo ragazzo?
-L’ho scaricato, era troppo noioso. Che ne dite di divertirvi un po’?- domandò Shion con un sorriso malefico.
-Mi dispiace ma io non ci penso nemmeno a farti un favore, me ne vado- disse Gaara scocciato.
Uscito dal camerino il rosso, Shion si rivolse all’altro amico.
-Tu cosa mi dici?
-Puoi contare su di me, ti ascolto.
Shion spiegò il suo piano a Deidara che accettò volentieri di occuparsi della protagonista. Si leccò il labbro superiore e si preparò all’azione.
Hinata si era appena cambiata nel suo camerino indossando la tuta da ginnastica. La prossima scena veniva girata nella palestra del liceo e era il secondo giorno di scuola di Tetsuya.
-Devo dire che quella t-shirt e quei pantaloncini da ginnastica ti donano protagonista. Devi girare la prossima scena in una palestra e fare finta di fare sport. Ti hanno messo una bella tuta che fa vedere tutte le tue gambe e le tue forme.
-Cosa ci fai tu dentro il mio camerino? Esci subito, non hai bussato.
-Sono qui per chiederti se ti va di venire a prendere un caffè con me dopo le riprese?
-No, ho un impegno importante.
Deidara si avvicinò a Hinata e lei indietreggiò spaventata. Quel ragazzo non le piaceva per niente.
-So bene che non hai nessun impegno perché ho rubato l’agenda della tua manager.
-Come ti sei permesso, sei un ladro. Restituiscimi l’agenda.
-Hai fegato a parlarmi con questo tono.
Deidara afferrò Hinata per un polso e lo strinse forte.
-Mi hanno chiesto di causarti una distorsione così non potrai suonare per qualche tempo e le tue scene non saranno molto realistiche.
-Ahi, mi stai facendo male- disse Hinata tentando di allontanarsi da lui.
-Potrei lasciarti se esci con me per qualche giorno, sono un tipo affidabile e divertente.
-La mia risposta è no quindi lasciami.
-Te la sei cercata.
Deidara strinse ancora più forte il polso e lo girò di qualche millimetro per causargli una torsione.
-Se non accetti, questo fragile polso potrebbe spaccarsi.
Hinata era in lacrime, non sopportava più il dolore. Sentiva così tanta paura, temeva che le avrebbe rotto il polso impedendole di suonare e ballare per mesi. Non avrebbe potuto neanche lavorare al film con Naruto, non voleva allontanarsi da lui ora che lo stava conoscendo meglio.
-Lasciala subito.
-Chi sei tu per darmi ordini?
-Naruto Uzumaki e non è un piacere conoscere un vile come te.  Lascia andare il polso di Hinata o chiamo qualcuno dopo averti spaccato la faccia.
Deidara mollò Hinata e uscì di corsa dal camerino. Naruto corse da Hinata e la strinse forte.
-Mi dispiace, dovevamo vederci cinque minuti fa ma ho fatto tardi perché mi sono fermato a firmare degli autografi. Se solo fossi arrivato prima.
Hinata guardò Naruto negli occhi e gli diede una carezza sulla guancia.
-Se tu non fossi arrivato, non so cosa mi avrebbe fatto al polso. Avrei dovuto rinunciare al film se me lo avesse rotto. Sei arrivato appena in tempo, non mi importa del ritardo, ora sei qui.
-Non piangere Hinata.
Kurenai entrò nel camerino e vide Hinata piangere fra le braccia dell’amico.
-Cosa è successo? Cosa hai combinato questa volta?
Hinata si mise davanti a Naruto per impedire che Kurenai lo sgridasse.
-Lui mi ha salvata, non è colpa sua. Come una stupida ho scordato di chiudere la porta del camerino a chiave e è entrato uno strano ragazzo molto prepotente. Grazie a Naruto sto bene.
-Accidenti Hinata, non prenderti tutte le colpe ogni volta- disse Kurenai passandole un fazzoletto sulle guance.
-Kurenai ha ragione, tutti gli attori lasciano i camerini aperti. La sicurezza non dovrebbe permettere l’ingresso a squilibrati del genere.
-A me sembra di averlo già visto quel tipo, dovrebbe essere uno degli attori del film.
-Hinata ne sei sicura?
-Sì, Kurenai, dovrebbe fare la parte di un bullo nella prossima scena. Uno di quelli che aggrediscono Ayano fuori la palestra, nel campo di pallavolo.
-Corro a dirlo a Jiraya, non voglio che quel tipo ti si avvicini.
-No, non voglio fermare le riprese. Jiraya dovrebbe trovare un sostituto e perdere tempo e soldi per causa mia. Non c’è pericolo nella scena, ha tutte le telecamere addosso e poi interverrà Naruto a un certo punto.
-Non le succederà niente, Kurenai.
-Conto su di te Naruto, proteggila e ricorda le parole di Asuma.
Naruto ripensò a quello che gli aveva detto Asuma.
-Naruto ricordati che Hinata è molto sensibile e tenteranno di dirti bugie sul suo conto e di separarvi in qualsiasi modo. Le persone possono essere gelose. Forse proveranno anche a farle del male, tu ricorda sempre quello che sei per lei.
Asuma aveva ragione, lei era la persona più cara che aveva e non avrebbe permesso a nessuno di toccarla.
Kurenai lasciò i due da soli, ora sapeva che lei era in buone mani. Doveva andare da Kakashi e dirgli tutto. Avevano delle indagini da fare insieme.
-Hinata eri pronta a prenderti una strigliata da Kurenai.
-Per te sono pronta a tutto. Grazie per avermi salvata.
-Lasciati stringere dolce Hinata, non permetterò a nessun bullo di farti male.
Hinata si lasciò stringere dalle possenti braccia di Naruto. La teneva così forte che si sentiva sicura.
-Hinata sai che hai un buon profumo.
-Smetti di dire certe cose Naruto, può essere imbarazzante. Guarda che è solo l’odore del mio bagnoschiuma ai fiori di ciliegio.
Naruto continuò a punzecchiare Hinata per diversi minuti finché non la sentì ridere. Adorava vedere il suo sorriso, ma più di ogni altra cosa amava poterla vedere felice.
 
Kurenai aveva parlato con Kakashi e lui sapeva da dove iniziare a cercare informazioni.
-Io so bene chi è stato a dire quel teppista di fare male alla tua pupilla ma non ho le prove.
-Intendi dire che sai chi è il colpevole? Parla.
-La colpevole. Guarda quella ragazza laggiù, sta parlando con il teppista che ha aggredito Hinata.
-Sì, è proprio il ragazzo di cui parlava Hinata e quella è l’ex di Naruto. Piccola vipera, ha preso tutto dal suo viscido manager.
-Calmati Kurenai, non abbiamo prove. Tranquilla, c’è Naruto con Hinata, non le faranno alcun male.
-Hai preso il tuo pupillo per un cavaliere dall’armatura scintillante?
-No, solo per un ragazzo che pratica le arti marziali da anni e anni. Dovresti essertene accorta visto i muscoli che possiede nonostante sia molto giovane.
-Pensavo gli avessi fatto tenere uno dei tuoi tanti strani allenamenti.
-Ti hanno parlato anche delle mie mille prove per gli attori, sono diventato famoso.
-Non c’è nulla da ridere Kakashi Hatake, ti definiscono il crudele lupo del cinema e Naruto sarebbe il tuo cucciolo.
-Voi due cosa borbottate ad alta voce.
-Jiraya stavi ascoltando la nostra conversazione?
-No, miss Kurenai. Hinata sta bene dopo l’aggressione?
-Sì, allora stavate ascoltando. Non si preoccupi non si è fatta male, può continuare a girare.
Jiraya guardò verso Shion e Deidara, quei due erano pericolosi e tenuti sotto controllo. Nessuno poteva rovinare un suo film, tanto meno una ragazzina viziata, cresciuta alle dipendenze di Orochimaru.
-Tranquilla Miss Kurenai, avrei fatto continuare Hinata anche con il polso rotto. L’attrice non la cambio perché Hinata è perfetta per questo ruolo. Ho insistito per averla con i vertici e non cambierò idea.
-Grazie per la fiducia signor Jiraya- disse Hinata appena arrivata alle spalle del regista con Naruto.
-Bene, vedo che avete indossato le tute.
-Senti un po’ pazzo di un regista, Hinata doveva proprio indossare dei pantaloncini tanto corti?
-La tipica divisa da ginnastica delle liceali. Non sarai geloso?
Naruto fulminò Jiraya con gli occhi che capì che il ragazzo aveva una bella cotta per Hinata. Questa cosa avrebbe aiutato il suo film, il successo era garantito. Naruto e Hinata erano un misto di dolcezza, timidezza e sensibilità ma allo stesso tempo esprimevano coraggio, forza e tanta passione per il loro lavoro e per l’amore. Tutti ingredienti che il regista avrebbe usato per farcire il suo film.

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Tutti gli attori che dovevano girare la seconda scena del giorno avevano circondato Jiraya che stava per dare le sue direttive. Voleva che la scena venisse bene e senza alcun incidente-
-Raccomando a tutti gli attori serietà. Non voglio che ci siano liti o botte sul mio set quindi comportatevi da persone adulte. Ricordatevi che interpretate dei liceali ma in realtà siete ventenni, anzi alcuni di voi hanno addirittura trenta anni. Iniziamo dal riscaldamento di corsa nella palestra del liceo, edificio F degli studi cinematografici. Poi sposteremo le riprese nel campo da pallavolo allestito laggiù. Tutti in palestra, compresi i macchiniste.
Si spostarono tutti in massa, il tempo che i truccatori dessero gli ultimi ritocchi alle ragazze e tutto era pronto.
-Motore e azione.
-Ragazzi, tutti di corsa, venti giri di palestra.
-Lei è uno schiavista Yamato sensei.
-Taci Kiba o sarò costretto a metterti in punizione e sai bene cosa vuol dire.
-Non ci tengo a fare venti giri in più.
Ayano e Tetsuya correvano fianco a fianco e ogni tanto si scambiavano qualche sorriso.
-Ho notato che Kiba non è cambiato.
-Hai ragione, guardalo come corre veloce per mettersi in mostra con le altre ragazze della classe.
-Se non dosa bene le energie, non ce la farà negli ultimi giri.
-No, lui ce la fa sempre. Corre e parla con le ragazze senza stancarsi. L’anno scorso è entrato nella squadra di atletica e ha vinto due medaglie d’argento alle regionali. La nostra scuola non vinceva medaglie da venti anni nel campo dell’atletica.
-Wow. Non sapevo fosse diventato tanto veloce. Si deve essere impegnato molto negli allenamenti.
-Diciamo che con Shino che lo tiene sotto controllo si è calmato parecchio. Sono molto amici.
-Dovrò cercare di fare amicizia anche con Shino, alle medie eravamo in classi diverse e non ne ho avuto modo. Mentre Kiba lo ha sempre frequentato.
-Sono vicini di casa, Shino aiuta anche Kiba nello studio. Sai che non è portato nelle materie scientifiche.
-Ricordo quando abbiamo fatto esplodere delle provette alle medie.
Ayano scoppiò a ridere, ricordava bene quel giorno. Tetsuya e Kiba furono costretti a rimanere a scuola fino alle sette di sera per ripulire il loro pasticcio.
-Ricordo anche che tu ci hai aiutato a pulire il laboratorio nonostante i professori lo avessero vietato.
-Non eravate neanche capaci di tenere gli stracci in mano.
-Hai ragione. Io corro avanti per gli ultimi giri.
-Io non corro veloce come voi quindi resterò indietro con le altre ragazze, ci vediamo dopo.
-Va bene Ayano.
Tetsuya accelerò il passo e raggiunse Kiba per gli ultimi giri.
-Ehi Ayano, ti sei trovata un nuovo amichetto, non ti servirà a niente. Oggi non ci scappi.
-Smettila di infastidirmi Deidara.
-Cha paura! Ti sei arrabbiata ragazzina, oggi sul campo ti farò a pezzi così impari a rivolgerti a me con quel tono.
Intanto Tetsuya e Kiba correvano gli ultimi giri di palestra uno di lato all’altro.
-Io gli spacco una gamba a quel vigliacco, sta di nuovo infastidendo Ayano.
-Di chi parli Kiba? Sei nervoso e stringi i pugni.
-Lo saresti anche tu se avessi visto come era ridotta l’ultima volta a ginnastica la piccola Ayano. Deidara l’ha riempita di schiacciate in una partita e prima l’aveva spintonata per tutto il riscaldamento di corsa. Ayano si è anche ferita un ginocchio cadendo. Il professore non si è accorto di niente perché era distratto da una finda recita di uno degli amici di Deidara.
-Bastardo, io vado e gli spacco quel visino da finto angelo- disse Tetsuya furioso.
-Fermo, se ti vede il professore ti fa sospendere.
-Perché non sospendono quel pazzo?
-Perché suo padre dona molti soldi a questa scuola. È stato suo padre a far mettere a posto i campi da tennis e da calcio dell’istituto. Prima non si potevano vedere.
-Non è una giustificazione.
-Ora calmati Tetsuya o Ayano si preoccuperà vedendoti tanto arrabbiato. Sai come è apprensiva, soprattutto nei tuoi confronti.
-Che vuoi dire?
-Lascia perdere amico, se non te ne accorgi da solo non posso farci niente.
Tetsuya era confuso dalle parole dell’amico, non lo capiva proprio in certi momenti.
-Stop. Spostiamoci tutti al campo di pallavolo. Riprendete i ragazzi che escono fuori con il professor Yamato. Azione.
Gli studenti si erano spostati tutti sul campo di pallavolo.
-Chi vuole giocare a pallavolo ragazzi?- domandò Yamato sensei.
La maggior parte delle ragazze decise di andare a giocare in disparte con un’altra palla mentre Ayano e tre compagne di classe avevano voglia di disputare una bella partita.
-Ragazze siete sempre pronte a mettervi in gioco, brave. Voi maschietti, chi vuole giocare a pallavolo?
-Io gioco sicuro e anche i miei cinque amici. Abbiamo già formato una squadra da sei.
-Professore non è giusto che Deidara giochi sempre con quella squadra, sa bene che ci massacreranno con delle schiacciate micidiali- disse Ten Ten, un’amica di Ayano.
-Ten Ten non posso dire nulla sulla formazione delle squadre, Deidara ha solo scelto con chi giocare. Chi altro tra voi ragazzi vuole giocare? Sono rimasti due posti liberi nella squadra di Ten Ten.
Tutti i ragazzi corsero al campo da calcio poiché avevano paura di Deidara e dei suoi amici.
-Gioco io con loro- disse Kiba.
-Ti farò a pezzi cagnolino.
-Allora io sarò costretto ad azzannarti Deidara.
-Gioco anche io con Kiba e le ragazze- disse Tetsuya.
Ayano sorrise vedendolo entrare in campo, non si aspettava che Tetsuya si mettesse contro Deidara. Doveva aspettarselo da lui, aveva sempre difeso i più deboli fin da piccolo. Era stata una sciocca a non pensarlo.
-Novellino non ti conviene sfidarci, non hai visto i lividi che hanno le ragazze?
Tetsuya si girò verso le ragazze e vide che avevano uno o due lividi sulle braccia. Poi guardò attentamente Ayano e vide che aveva lividi e graffi su gambe e braccia. Come aveva potuto non accorgersi che la sua migliore amica soffriva a causa dei bulli, li conosceva appena e già li detestava.
-Non vi permetterò di farle di nuovo male.
Jiraya si alzò di scatto dalla sedia da regista e si incollò alla telecamera. Quel primo piano di Tetsuya infuriato era meraviglioso, trasmetteva tutto il rancore che il ragazzo aveva contro Deidara. Voleva difendere Ayano e non gli importava chi avesse davanti. L’espressione arrabbiata di Naruto era quello che cercava.
-Stop. Continuiamo domani. Lavoro abbastanza buono per oggi. Preparatevi perché domani voglio che facciate meglio. Tutti a casa. Troupe rimettete tutto in ordine.
Tutti gli attori e gli assistenti non si meravigliarono per le parole del regista, era risaputo che Jiraya non faceva mai i complimenti o meglio era raro. Il suo abbastanza buono era già qualcosa di eccezionale.
-Sì, signor regista.
Naruto e Hinata si avvicinarono ai loro manager e chiesero spiegazioni.
-Perché ha interrotto la scena a metà?
-Qualcosa deve averlo colpito e si è fermato a riflettere- disse Kakashi a Naruto.
-Certo che è un tipo strano. Hinata andiamo a cambiarci e raggiungiamo il mio amico al caffè, sarà felice di vederci. Sicuramente dirà una cosa come Naruto sei di nuovo qui a scocciarmi mentre leggo le mie nuove battute. Tutte queste parole con la sua solita aria da super saputello.
-Frena ragazzino, chi ti ha detto che Hinata può venire con te?
-Io vi restituisco l’agenda che vi aveva rubato quel pazzo che fa la parte di Deidara e voi mi concedete un’uscita con Hinata, affare fatto?
-Moccioso questo è un ricatto ma accetto. Il tuo maestro ti ha insegnato troppe furbizie. Come hai recuperato l’agenda?
-Mentre il teppista usciva dal camerino di Hinata l’ho sfilata dalla sua tasca. Una volta in un film facevo la parte di un ladro, mi sono esercitato per giorni a rubare il portamonete di Kakashi. Era una piccola parte ma io mi impegno sempre in tutto.
Hinata ascoltava Naruto e ne era sempre più affascinata. La sua passione per la recitazione le arrivava fino al cuore, era davvero magnifico in tutto quello che faceva.
Kurenai dovette urlarle nell’orecchio per farla riprendere, era come incantata a causa di una magia.
-Hinata possiamo andare dopo aver tolto questi vestiti.
-Va bene Naruto. Vado nel mio camerino e mi rimetto il mio vestito. Kurenai potresti accompagnarmi?
-Non c’è bisogno che tu me lo chieda sciocchina, vengo con te.
Hinata si tolse la tuta e si infilò il suo bel vestito azzurro. Poi si lasciò pettinare i capelli da Kurenai, lo faceva spesso e a lei non dispiaceva.
-Grazie Kurenai.
-Mi piace vederti felice piccola mia.
Dopo qualche minuto Naruto era già fuori il camerino della ragazza, impaziente di vederla.
-Hinata sei pronta?
Kurenai aprì la porta e tirò un giornale in testa a Naruto.
-Non urlare moccioso, vuoi che tutti sappiano della vostra uscita.
-A me non importa chi lo scopre, sono felice di uscire con lei.
-Pensa quando parli biondino. Se Shion scoprisse che tu esci già con un’altra potrebbe pensare che l’hai lasciata per lei.
-Ho chiarito con Shion che l’ho lasciata per i suoi tradimenti.
-Le donne portano rancore quando pensano di avere ragione. Lei non se la prenderà con te direttamente, cercherà di fare male a …
Kurenai non finì la frase perché Hinata l’aveva raggiunta sulla porta del camerino visto che era pronta.
-Ci vediamo stasera a casa Kurenai.
-Va bene cara, state attenti.
Usciti dagli studi cinematografici i ragazzi si avviarono verso un piccolo caffè, Naruto strinse la mano della mora una volta fuori dal set. La cosa fece molto piacere a Hinata, era un gesto dolcissimo da parte sua.
-Naruto pensi che le riprese siano andate bene?
-Sì, hai qualche dubbio?
-Non so se ho suonato bene nella scena con Itachi, è un professionista e non sono di certo alla sua altezza.
-Hinata sei stata bravissima, persino lui si è complimentato. Non dubitare di te stessa. Eccoci siamo arrivati, lui è già seduto al solito tavolino.
Naruto e la mora entrarono nel locale e si avvicinarono a Sasuke che stava leggendo un libro.
-Oggi non leggi copioni?
-Sei di nuovo tu, vieni sempre a scocciarmi mentre lavoro.
Hinata si fece scappare una risata, Naruto sapeva cosa avrebbe detto l’amico e aveva fatto un’imitazione perfetta agli studi.
-Se la tua ragazza ride, non può che voler dire che hai rifatto la mia imitazione. Sei un baka.
-Senti chi parla, quello imbronciato e scorbutico. Va bene, per farmi perdonare per l’imitazione ti offro un panino al salame visto che non mangi mai dolci. Vado a ordinare tutto al bancone. Cosa prendi Hinata?
-Per me un cappuccino senza cacao.
-Non vuoi niente da mangiare?
-No, grazie.
-Hinata non hai pranzato, devi mangiare qualcosa.
Naruto afferrò Hinata per un braccio e la portò davanti il bancone, non prima di averle infilato un paio di occhiali da sole e un cappello da donna che aveva preso tra i vestiti sul set.
-Non voglio che nessuno ci scocci, con questi non ti possono riconoscere.
Hinata guardò Naruto e vide che indossava un cappello con visiera. Aveva pensato proprio a tutto.
-Cosa prendi principessa? Qui preparano i migliori dolci della città.
-Mi arrendo, prenderò una fetta di dolce al cioccolato.
-Due cameriera e un panino al salame. Da bere un cappuccino, un tè freddo e una coca cola.
-Vi porto tutto al tavolo. Questo è il conto.
-Grazie. Ecco a voi i soldi e la mancia.
-Grazie signore.
Naruto tornò al tavolo con la mora e si sedettero di fronte a Sasuke. Il tavolino era appartato e nessuno li avrebbe notati in un angolo.
-Possiamo anche togliere il travestimento.
-Meno male, ero stanca di indossare questi occhiali al chiuso. Grazie per la premura Naruto.
-Non voglio che qualcuno rovini la nostra uscita, oggi voglio divertirmi.
-Ti avverto che divertirsi con lui può essere stancante, ci sono già passato più volte.
-Sono pronta a tutto.
-Contenta tu, poi non venire a lamentarti da me se fa cose strane.
La cameriera portò le ordinazioni e i ragazzi mangiarono tutto. Parlarono per ore e poi Sasuke li lasciò perché doveva andare dalla sua fidanzata.
-Naruto non dire a nessuno che vado a trovare la mia ragazza, se lo sapesse Shion lo direbbe a Orochimaru. Lui non vuole che io frequenti una ragazza, è molto scocciante.
-Non parlo più con Shion e non dirò niente a nessuno. Puoi fidarti anche di Hinata.
-Di lei non dubito, è così timida che scommetto che non racconta alcune cose neanche alla sua manager.
Hinata divenne rossa, tutti la capivano subito come se fosse un libro aperto.
-Sasuke non voleva offenderti, lui è fatto così. Dice sempre quello che pensa a modo suo.
-Un po’ come te, non le mandi a dire. Anche tu a modo tuo dici sempre quello che pensi.
-Io lo faccio in maniera molto più garbata.
Hinata sorrise, Naruto ci teneva tantissimo all’amicizia con Sasuke, un forte legame li univa.
-Hinata ti va di venire a casa mia? Lì non ci disturberà nessuno, tanto Kakashi non sarà ancora tornato.
-Va bene.
I due presero un taxi e si avviarono verso villa Uzumaki. Arrivati lì divisero la corsa e si avviarono verso l’ingresso della casa.
-Hinata aspettami un attimo qui nel salone, corro a prendere dei biscotti in cucina.
-Vuoi un aiuto?
-No, sei un ospite, mettiti comoda.
Hinata si guardò in giro, visto che l’ultima volta aveva passato tutto il tempo nella stanza di Naruto e vide che il salone era pieno di foto del biondo con Kakashi. Su una mensola c’erano anche i premi che aveva vinto Naruto come attore, era veramente apprezzato nel mondo dello spettacolo, era una cosa bellissima. Poi su uno scaffale c’erano dei romanzi e c’era una targhetta appesa con scritto non toccare. Dovevano essere libri di Kakashi, forse prime edizioni molto rare e non voleva che si rovinassero. A Hinata sembrò di sentire un rumore al piano di sopra ma lo ignorò pensando di averlo immaginato.
-Guardi i libri di Kakashi, non vuole che li tocchi nessuno perché sono tutti autografati dall’autore.
-Io pensavo fossero prime edizioni, che sciocca, non avevo notato che sono tutti romanzi dello stesso autore.
-Kakashi legge sempre romanzi del regista, è un appassionato.
-Questi sono tutti del regista Jiraya?
-Sì, ma non leggere i suoi romanzi, non credo siano il tuo genere. Kakashi ha gusti strani per i libri.
-Capisco. Sapevo che il regista scriveva romanzi ma mai mi sarei immaginata tutti questi libri. Deve essere famoso anche come scrittore.
-Kakashi dice che c’è sempre la fila quando esce un nuovo romanzo, non so cosa pensare. Vieni ti faccio visitare il resto della casa, dopo tutto hai visto solo il salone, la cucina e la mia camera. C’è molto altro da vedere.
Hinata sentì di nuovo quel rumore e strinse la manica della maglia di Naruto.
-Qualcosa non va?
-Ti sembrerò paranoica ma ho sentito qualcosa al piano di sopra.
-Kakashi sarà tornato prima e non mi ha detto niente. Vado a controllare.
-Vengo con te.
Naruto vide Hinata spaventata e le strinse la mano.
-Andiamo. Non è la prima volta che Kakashi mi spaventa non dicendomi che torna in anticipo.
I due salirono al secondo piano e si avvicinarono alla camera di Kakashi. Naruto bussò ma non rispose nessuno. Il ragazzo decise di entrare ma non c’era nessuno.
-Forse mi sono sbagliata, scusa.
-No, ascolta Hinata, c’è qualcuno. Non credo sia Kakashi. Resta dietro di me.
Naruto andò verso la sua camera tenendo Hinata per mano, il rumore proveniva da lì.
-Hinata non ti scollare da me, non voglio che ti succeda niente.
-Naruto non sarebbe meglio chiamare la polizia?
-Non sappiamo cosa stia succedendo, potrei aver lasciato la finestra aperta per sbaglio e potrebbe essere entrato un animale. A volte sono un po’ sbadato.
Naruto aprì la porta e trovò Shion stesa nel suo letto, era coperta solo da un lenzuolo. Hinata la vide e ne rimase scioccata. Aveva capito che Naruto l’aveva lasciata, allora perché era lì, in quella posizione non poco sexy. Naruto non lasciò andare la mano della mora per paura che scappasse via. Qualsiasi ragazza lo avrebbe fatto vedendo quella scena, chiunque avrebbe frainteso. Hinata riuscì a restare lì solo perché sentì il tono aspro di Naruto verso Shion e sentì il suo corpo contrarsi per la rabbia. Non lo aveva mai visto in quello stato, sembrava che volesse cacciarla a calci.
-Cosa ci fai nel mio letto? Come sei entrata? Potrei farti arrestare per questo.
Shion non aveva notato Hinata perché era nascosta dietro la schiena del ragazzo e continuava a restare stesa sul letto. Lentamente si era messa seduta e si era scoperta lievemente il seno.
-Sono qui solo per chiederti un’altra possibilità amore mio.
Hinata tremò sentendo le ultime parole di Shion. Lo aveva chiamato amore mio, era lì seminuda e era pronta a tutto per riprenderselo. La mora temeva seriamente di perdere Naruto, ora che si stavano conoscendo meglio e aveva creato un bel legame con lui, c’era un altro ostacolo. Shion era bellissima e nessuno le aveva mai resistito da quello che si diceva in giro.
-Mi concederai di nuovo il tuo cuore, sono pronta a fare tutto per te. Naruto tutto questo è per te.
Shion stava per togliersi il lenzuolo quando Naruto coprì gli occhi della mora, uscì dalla stanza e chiuse la porta.
-Perdonami, ti ho fatto assistere a questa patetica scenetta. Non dovevi vedere questa cosa.
-Naruto la colpa non è tua.
-Hinata stai tremando, non te ne sei accorta, hai avuto paura perché io sono un idiota.
-No, ti sbagli, il tremolio è dovuto alla paura di perderti. Quando ho visto Shion ho pensato che tu …
Naruto mise un dito sulle labbra di Hinata e le diede un bacio sulla fronte.
-Non mi perderai, ti ho già detto che ho tanta voglia di conoscerti meglio e questo non cambierà perché Shion fa qualche mossa sleale. Non mi importa se lei è nuda e mi salta addosso, io la respingerò qualsiasi cosa faccia. Per favore, non dubitare di me.
-Non dubito di te, ho capito che quando ti metti in testa una cosa non cambi idea. La mia perplessità è che non credo che Shion si arrenderà facilmente.
-Dovrà farlo per forza. Ora aspettami al piano di sotto, io sistemo le cose. Per favore, non scappare via.
-Ti aspetterò.
 
Naruto entrò nella stanza e Shion gli saltò addosso completamente nuda.
-Sapevo che saresti tornato. Forza andiamo nel letto e divertiamoci qualche ora, non ho più impegni per la giornata.
-Io non voglio farlo con te quindi vai via. La nostra storia è chiusa, non provo più niente per te, mi hai ferito e io sono stato stupido a non accorgermi prima di quello che facevi alle mie spalle.
-Ti vogliono mettere tutti contro di me perché ci invidiano. Siamo una coppia di successo. Kakashi e Sasuke mi hanno sempre detestato e Jiraya sembra ostile nei miei confronti. L’altro giorno mi ha detto che dovrei fare un corso di buone maniere per affinare la mia recitazione o mi daranno sempre il ruolo della cattiva ragazza o della strega.
-Ha ragione, non sai cosa sia la gentilezza.
-Naruto ti hanno messo strane idee in testa sul mio conto, tutte falsità.
-Io non ti amo, vai via.
Naruto allontanò Shion dal suo petto e le diede gli abiti per farla rivestire.
-Tu stai frequentando un’altra ragazza, ecco perché mi tratti in modo tanto freddo. Io non dirò niente a questa persona quindi concedimi il tuo corpo e il tuo cuore.
-Non mi piaci. Non voglio più vederti in questa casa. Se ti trovo un’altra volta qui chiamo la polizia. Non voglio che tu frughi fra le mie cose o che ti intrometta nella mia vita personale.
Naruto uscì dalla stanza e tornò da Hinata che lo aspettava nel salone.
-Sono qui.
-Tutto bene? È successo qualcosa di strano? Ho sentito che urlavi.
-Ho dovuto alzare la voce per farle capire che non voglio più vederla al di fuori del set. Si comporta come una bambina viziata e questo mi irrita. Fa finta di non capire quello che dico. Le importa così tanto la fama che non vuole rinunciare al pollo che stava usando per avere più ingaggi.
-Non mi sembri proprio un pollo da spennare. Piuttosto sembri un ragazzo fiero di quello che è diventato grazie al duro lavoro svolto negli anni.
Naruto strinse Hinata, non resisteva più. Lei riusciva sempre a farlo sentire meglio, qualsiasi cosa accadesse, lei sapeva incoraggiarlo e tirargli su il morale.
Si sentì qualcuno scendere le scale e battere le mani. Shion stava facendo la sua entrata da attrice per rovinare un momento dolce. Era irritata dal comportamento di Naruto e per vendicarsi voleva rovinargli quel giorno. Voleva anche schiaffeggiare Hinata per toglierle quel sorriso dal volto, non sopportava quel suo viso che bucava lo schermo.
-Ecco perché mi hai rifiutata, ti sei portato qui questa ragazzina. Hai fatto presto a dimenticarmi. Ragazzina ti sta solo usando per il successo del film. Dopo l’uscita del film al cinema ti scaricherà per un’attrice più bella.
-Non credo che Naruto sia quel genere di ragazzo. Vuoi solo cercare di allontanarci. Non sarai gelosa?
-Io sarei gelosa di voi due? Ah ah ah. Non farmi ridere. Io sono bella, famosa e super ricercata, non mi serve Naruto per lavorare nel cinema. Ho già altri due ingaggi dopo questo film. Come saprai il mio manager è molto competente nel suo lavoro e mi trova sempre dei ruoli magnifici. Lui sa che io ho talento e mi apprezza. Quando tu eri nella sua squadra non eri che una nullità, una fallita. Mi ha detto di riferirti che presto il tuo periodo di successo terminerà perché non hai il minimo talento.
-Dici a quel manager chiacchierone di non fare cose stupide contro Hinata o se ne pentirà a sue spese.
-Non sei il tipo capace di spaventare Orochimaru. La tua carriera finirà ragazzina e sarai abbandonata da tutti, incluso il tuo Naruto.
-Non mi piegherò perché tu e il tuo manager mi minacciate. Potete remare contro di ma quando volete, io non mi lascerò spezzare dalle vostre parole.
-Non puoi fare niente contro il potere di Orochimaru, ha conoscenze in tutto il mondo. Al contrario, di quella fallita della tua manager, Orochimaru sa sempre come portare al successo i suoi attori.
Hinata aveva perso la calma, stava per lanciarsi contro Shion e tirargli uno schiaffo. Naruto dovette trattenerla stringendola da dietro e la ragazza continuava ad agitarsi.
-Puoi parlare male di me e fare tutto quello che vuoi contro di me ma non ti azzardare a nominare o a fare del male a Kurenai.
-Ah ah. Il tuo problema attricetta da quattro soldi è che sei poco egoista, pensi troppo al bene degli altri e mai a te stessa. Sarà la tua rovina. Se non vuoi finire nel dimenticatoio pensa meno a Kurenai, Asuma e soprattutto a Naruto.
-Smetti di minacciarla, questa volta hai esagerato- urlò Naruto furioso.
-Questo non è niente, soffrirà per avermi portato via il mio uomo.
Naruto si mise davanti a Hinata e si guardò Shion dritta negli occhi con una freddezza che non gli apparteneva. Il sangue nelle vene della ragazza gelò, non aveva mai visto il ragazzo in quello stato.
-Bada bene a non farla soffrire o sarò costretto a ricorrere a mezzi che normalmente non mi sogno di usare.
Shion corse via e Hinata cadde a terra esausta. Non era abituata a certi confronti e non si arrabbiava mai in quel modo. Sentiva che le forze l’avevano abbandonata in un secondo.
Naruto si inginocchiò di fianco a lei e le accarezzò la guancia.
-Non dovevo portarti qui, per colpa mia quella donna ti ha fatta soffrire.
-Naruto non voglio che tu, Asuma e Kurenai soffriate a causa mia. Non voglio.
Hinata si sentiva a pezzi, perché non poteva passare una giornata tranquilla con il ragazzo che amava. Finalmente aveva trovato un ragazzo che l’apprezzasse per quella che era e tutto veniva rovinato da un’ex ragazza gelosa e dal suo manager.
-Hinata non pensare alle parole di Shion, non ti accadrà nulla di brutto.
Naruto strinse Hinata, la prese in braccio e la portò nella camera degli ospiti.
-Prova a riposare qualche minuto, io vado a chiamare Kurenai e le chiedo di farti restare qui.
-Non posso, non ho un cambio per domani e il pigiama.
-Ho dei vestiti da donna da qualche parte. Non sono di Shion, non preoccuparti. Non ti darei mai qualcosa di quella pazza. Appartenevano a mia madre, ci dovrebbe essere qualcosa di quando era giovane.
-Non posso prendere qualcosa di tua madre, non voglio rovinare i suoi abiti.
-A lei farebbe piacere.
Naruto fece stendere Hinata sul letto e le diede un bacio sulla fronte. La ragazza dopo qualche minuto si addormentò tranquilla.
Mentre il ragazzo scendeva nel salone vide Kakashi e Kurenai entrare in casa.
-Come mai siete qui?
-Ho incontrato Kurenai qui fuori, era preoccupata per Hinata.
-Sta bene, ora dorme nella camera degli ospiti, ha avuto un pomeriggio burrascoso a causa di Shion.
Naruto raccontò tutto a i due manager che si guardarono perplessi. Le loro previsioni si erano avverate, Orochimaru era passato all’attacco.
-Quello che vi ha detto Shion è vero, Orochimaru ha grande potere nel mondo dello spettacolo. La cosa è confermata dal fatto che Sasuke sia uno degli attori di maggior successo- disse Kakashi.
-Quel serpente è già passato all’attacco con Shion, deve averla mandata lui qui, è una delle sue mosse. Quella ragazza può aver pensato alla mossa del letto ma non alle parole su me e Asuma. Solo Orochimaru sa come far arrabbiare Hinata e la tocca nei suoi punti deboli. Purtroppo ho anche saputo che il produttore del musical la sirenetta non vuole più Hinata come protagonista. Dice che ha trovato un’attrice più talentuosa, si tratta di Sakura Haruno.
-Voi pensate che sia opera di Orochimaru?
-Sì, quando il produttore ha visto Hinata la prima volta era convinto della sua partecipazione, deve aver cambiato idea a causa del serpente. Ovviamente l’Haruno e la sua manager non sono implicate, dovevano trovare una sostituta e hanno scelto lei.
-Era un ingaggio importante per Hinata?
-Sì, l’avrebbe tenuta occupata per un mese dopo il film di Jiraya. Hinata ci teneva a recitare e cantare in quel musical, la sirenetta è sempre stata una delle sue favole preferite.
-Forse noi possiamo parlare con i produttori.
-No, Naruto, potresti far adirare qualcuno. Potrebbero togliere degli ingaggi anche a te- disse Kakashi molto serio.
-Non mi importa di me.
Kurenai schiaffeggiò Naruto per farlo tornare in sé.
-Sciocco ragazzino, non si tratta di te. Hinata si sentirebbe ancora più in colpa se non ti facessero più lavorare. Kakashi mi ha detto che dopo il film con Jiraya dovrai recitare con Sasuke Uchiha e Sakura Haruno in un film su cavalieri e draghi. È una grossa opportunità per affermarti ancora meglio nel mondo del cinema. Far capire che sei bravo anche nei film di avventura e fantasia.
-Avete ragione, ma non posso fare a meno di pensare al bene di Hinata.
-Non ho finito caro ragazzo. Hinata doveva anche recitare in un film sul mago di oz. Non aveva una parte principale ma era lo stesso importante, le hanno tolto anche questo secondo ingaggio. Hanno dato il ruolo della strega buona all’attrice Ino Yamanaka.
-Questo è ingiusto. Quale scusa hanno usato?
-Hinata ha poca esperienza nel mondo del cinema e non vogliono che il film sia un fiasco a causa sua. Hanno provato anche a toglierle la parte nel film di Jiraya ma il regista si è opposto con forza.
-Meno male. Cosa mi dite dei suoi concerti in giro per la città?
-Il suo concerto allo stadio è stato annullato ieri. Dicono che lo stadio ha bisogno di manutenzione. Mentre il suo concerto alla pista di pattinaggio prima delle gare, è stato rimpiazzato con un concerto della cantante lirica Midori Hishida.
Hinata era sopra le scale e aveva sentito tutto. Dopo il film non aveva più alcun ingaggio, questo non faceva bene alla sua carriera. Non avrebbe più recitato o cantato.
Naruto spaccò il tavolino con un pugno. Non potevano fare una cosa tanto crudele alla sua Hinata. Il ragazzo corse di sopra e trovò Hinata vicino le scale. Aveva sentito tutto, non voleva che lo sapesse in quel modo.
-Hinata.
-Non fa niente Naruto, non mi darò per vinta. Prima o poi troverò qualcuno che mi dia un ingaggio, non sono una ragazza che si arrende facilmente.
-Anche per questo mi piaci. Vieni qui principessa.
-Perché principessa?
-No, scusa, stavo pensando a te nei panni della sirenetta e ti ho chiamata principessa. Ti ho immaginata con la coda e …
Prima che finisse di parlare Naruto fu colpito da un bastone.
-Ahi. Chi lo ha lanciato?
-Stavi immaginando Hinata in costume pivellino, sei un vero mascalzone.
Naruto, in risposta, divenne completamente rosso.
-Io non intendevo quello.
-La tua reazione mi dice il contrario.
Hinata scoppiò a ridere a causa del bisticcio tra Kurenai e Naruto. Sapevano sempre come farla ridere, li adorava.
-Siete davvero simpatici quando litigate in questo modo. Non riesco a smettere di ridere e mi fa male la pancia.
Gli altri due sorrisero vedendo Hinata in quello stato, nonostante tutto continuava a ridere, era più forte di quanto pensava.

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Per quella sera Kurenai decise di lasciare Hinata a villa Uzumaki. Hinata non avrebbe chiuso occhio lontana da Naruto dopo tutto quello che era successo. Lui riusciva a farla sentire sicura, protetta e aveva il potere di renderla felice. Kurenai sapeva che Hinata aveva finalmente trovato il suo grande amore.
-Pivellino ricordati di non fare mosse avventate o vengo qui a bastonarti.
-Non si preoccupi, tratterò Hinata con i guanti di velluto.
-Hinata se vuoi parlare puoi chiamarmi anche alle due di notte. Io sono a casa con Asuma quindi non preoccuparti.
-Grazie di tutto Kurenai. Per quanto riguarda gli ingaggi, mi impegnerò di più e troverò qualcosa da fare dopo il film.
-Sciocchina eri preoccupata per quello. Io sono sicura che qualcuno vedrà il tuo talento e ti darà un ingaggio. Ricordati sempre di non dubitare mai di te stessa. Ti voglio bene Hinata.
-Anche io Kurenai- disse Hinata abbracciando forte la manager.
Naruto guardò Hinata e pensò che era davvero forte, nonostante fosse stata presa di mira, non si abbatteva. Voleva sostenerla con tutte le sue forze e lo avrebbe fatto, nessuno avrebbe rovinato la carriera della sua splendida Hinata.
Kurenai andò via e Hinata e Naruto se ne andarono in cucina. Dovevano decidere cosa preparare per cena.
-Io chiamerai il ristorante per ordinare qualcosa di buono.
-Naruto non hai mai provato a cucinare da solo, può essere divertente.
-Kakashi non cucina mai e io non ci ho mai provato. Qualche volta ho preparato tè e latte caldo ma mai dei piatti complessi.
-Che ne dici se prepariamo degli spaghetti con salsa di pomodoro e come secondo hamburger. Ho visto che nel frigo ci sono uova, carne macinata di due tipi, prezzemolo, sedano, pomodori e altre verdure. Il sale e la pasta sono nella credenza, mi sembra che non manchi niente.
-Giusto, oggi la donna delle pulizie doveva anche fare la spesa, aveva un budget di duecento dollari quindi ha riempito credenze, frigo e congelatore.
-Direi che ha riempito anche lo sgabuzzino di merendine.
-Quegli sono gli snack preferiti da Kakashi, non posso toccarli, li compra con la sua parte di soldi. Mi picchierebbe se ne mancasse uno solo.
-Avete un rapporto splendido.
-Lui mi ha preso con sé e mi ha voluto bene, nessuno ha mai fatto tanto per me.
-Ti capisco, Kurenai ha fatto lo stesso per me.
-Pero ora c’è qualcun altro che mi rende un uomo migliore e super fortunato.
-Chi è?
-Hinata sei incredibile, sei tu l’altra persona che mi rende felice.
A Hinata mancò il fiato, si sentiva onorata di fare parte della vita di quel ragazzo meraviglioso.
Dopo qualche minuto di sguardi dolci e coccole i ragazzi si infilarono due grembiuli da cucina e si misero a preparare la cena.
-Ti sta bene.
-Allora perché ridi furbeta?
-Non ti ho mai visto con quello addosso. Sei buffo.
-Tu sei sexy.
Hinata dovette reggersi al bancone della cucina per non collassare a terra. Naruto a volte non pensava a quello che diceva e si lasciava trasportare dalle emozioni, senza pensare alla reazione che poteva avere la mora.
Hinata amava sentire i complimenti del ragazzo ma rischiava anche di tagliarsi un dito se non stava attenta.
-Kakashi sta leggendo uno di quei romanzi che ho visto prima?
-Sicuro e guai a chi lo disturba prima che sia pronto. Guarda come è concentrato.
-Naruto credo che qualcuno abbia suonato alla porta, vai ad aprire mentre taglio i pomodori e preparo la salsa per la pasta. Poi mi occuperò della carne.
Naruto corse ad aprire, dimenticando di avere il grembiule addosso.
-Sasuke cosa ci fai qui?
-Ho pensato di venire a cenare da te, devo parlarti in privato. Vedo che hai compagnia.
-Entra, a Hinata farà piacere vederti.
Sasuke entrò in casa e diede il cappotto a Naruto. Poi si diressero insieme nella cucina della villa.
-Buonasera Sasuke.
-Meno male cucini tu, pensavo che Naruto stesse provando qualche strano intruglio. Stasera non morirò avvelenato.
-Non sei carino, io ci sto mettendo tutto me stesso.
Hinata bloccò subito Naruto che stava tagliando le carote e il prezzemolo. Gli afferrò la mano e gli mostro come doveva tenere il coltello per tagliare bene le verdure e soprattutto senza farsi male.
-Grazie Hinata, sei dolcissima.
-Baka, tutti sanno come si affettano due carote.
Hinata tirò fuori da un cassetto un grembiule e lo infilò a Sasuke. Poi mise il ragazzo di fianco a Naruto e gli fece tagliare i pomodori per l’insalata e i cetrioli.
Naruto non credeva ai suoi occhi, Sasuke non aveva detto una parola scortese e non aveva fatto storie.
-Suppongo che l’incontro con Sakura sia andato benissimo, non hai battuto ciglio quando Hinata ti ha messo a lavoro.
-Non posso permettere che tu rovini la cena e è risaputo che io cucino meglio di te.
-Sempre il solito presuntuoso.
Hinata si allontanò dai due ragazzi per andare in bagno a lavarsi le mani visto che aveva finito di preparare gli hamburger.
-Si può sapere fino a che punto ti sei spinto con lei, ti cucina anche la cena.
-Sasuke non dire certe cose ad alta voce, potresti metterla in imbarazzo. Io e Hinata non facciamo quella cosa.
-Naruto sei un bambino, non riesci neanche a dire quella parola. Vuoi farmi credere che dormi con Hinata ma non fate niente?
-No, non voglio affrettare le cose. Hinata è importante per me e aspetterò tutto il tempo che desidera.
-Amico mio non ti ho mai visto così preso. Non sei mai stato un tipo paziente.
-Prima non sapevo cosa significasse veramente voler bene a una persona, l’ho capito con lei. Voglio proteggerla, coccolarla, baciarla, tutto questo mi rende felice.
-Finalmente ti sei tolto dalla testa quella vipera di Shion.
-Oggi è venuta qui.
-Lo so, dovevo parlarti proprio di questo. È stata tutta opera di Orochimaru. Ha scoperto che esci con Hinata e vuole separarvi. Non vuole che lei abbia successo più di Shion. Non ce l’ha con te, infatti sui tuoi ingaggi non ha detto una parola con delle persone influenti, al contrario, ha fatto a pezzi Hinata.
-Quel vigliacco non si ferma davanti a niente pur di ferirla e vederla distrutta.
-Naruto devo avvertirti che dopo il film non sarà facile per Hinata rialzarsi. Passerà mesi senza lavorare e tanti dei ruoli che le spettavano passeranno ad altre attrici tra cui Shion. Anche se io non la considero un’attrice, più una sottospecie di comparsa.
-C’erano altri progetti per Hinata?
-Sì, volevano assegnarle il ruolo di una fata nel nuovo film del regista Sarutobi ma l’ingaggio all’ultimo momento è andato a Shion. Opera del suo manager.
-Vigliacco. Come possono averlo ascoltato, quella non ha niente di una fata.
-Orochimaru afferma che Shion sa interpretare qualsiasi ruolo, dalla ragazza cattiva alla ragazza dolce, dalla bisbetica alla principessa.
-Tutto per estromettere Hinata dal film, è crudele. Per favore, non parlare di queste cose durante la cena, per oggi Hinata ha avuto già abbastanza batoste. Kurenai le ha riferito che altri dei suoi impegni sono stati annullati. Aveva lavorato tanto per superare il provino per il musical al grande teatro e ora niente.
-Ho sentito parlare anche di questa storia. Sakura ha saputo solo ieri che deve prendere parte a quel musical, era molto contenta.
-Sakura Haruno è la ragazza che frequenti, l’attrice che tutti definiscono super dotata e perfetta per ogni parte.
-Sì, proprio lei. Te la presenterò sul set del film che gireremo insieme. Lei ha saputo che avevano tolto il ruolo a Hinata e ha chiesto spiegazioni alla sua manager e ai produttori. Le hanno risposto che Hinata ha dei problemi di famiglia e si ritira dalle scene per qualche mese.
-Quel bastardo del tuo manager ha sparso in giro anche delle bugie.
-Di cosa parlate?
Naruto non riusciva a mentire davanti a quei bellissimi occhi dello stesso colore della luna. Era più forte di lui, non riusciva a trovare alcuna storia da raccontarle.
-Sasuke mi ha detto che Orochimaru ha convinto anche altro produttori a non darti più ingaggi, mi dispiace.
-Non fa niente Naruto, te l’ho già detto, non mi arrenderò davanti a qualche ostacolo.
-Sei molto coraggiosa- disse Naruto baciandole la mano.
-Scusate se interrompo il momento romantico ma ci sono anche io qui e bisogna preparare la cena.
Hinata divenne rossa visto il momento e Naruto fece finta di non aver sentito il commento acido di Sasuke. Anche a lui doveva essere capitato di trovarsi davanti a qualcuno mentre baciava Sakura, doveva capirlo. Era sempre il solito scorbutico.
-Un giorno mi spiegherai come fa Sakura a stare con uno come te?
-Non sono affari tuoi.
-Non litigate o la cena non sarà mai pronta. Metto l’acqua sul fornello.
Mentre Naruto e Sasuke preparavano l’insalata e tagliavano il pane, Hinata apparecchiava la tavola per quattro. Kakashi era felice di avere ospiti ma sapeva anche che gli toccava lavare i piatti dopo cena.
Alle sette e trenta qualcuno suonò al campanello e Hinata andò ad aprire.
-Cerco Sasuke Uchiha, sei tu quella che me lo vuole rubare?
-No, guardi che si sbaglia signorina.
La ragazza non diede neanche modo di spiegare le cose a Hinata che entrò come un uragano in casa.
-Finalmente so perché non rispondevi ai miei messaggi, ti vedi con lei.
Sakura si tappò la bocca vedendo Sasuke che cucinava insieme al suo migliore amico. Sasuke gli aveva parlato dell’amicizia che lo legava a Naruto e Sakura lo conosceva visto che era famoso.
-Scusate se sono piombata qui all’improvviso, pensavo che Sasuke mi tradisse con lei.
-Sakura sei sempre la solita impulsiva, ti avevo detto ieri che oggi sarei venuto qui a cena. Mi spieghi come ti è venuto in mente che potessi incontrare una donna a villa Uzumaki?
-Si sa che i maschi si spalleggiano a vicenda, quindi pensavo che Naruto ti avesse prestato casa sua. Devo aver frainteso la situazione. Scusa se sono piombata come una furia in casa tua. Sasuke ti avrà detto che sono un po’ gelosa.
Naruto guardò Sasuke perplesso, gli doveva qualche spiegazione.
-Visto che sei qui perché non resti a cena, c’è tanta roba. Sempre che a te non dia fastidio Naruto?
-Sei la benvenuta in casa mia.
-Avevo giusto un po’ di fame.
Sakura corse verso Hinata e l’abbracciò forte.
-Perdonami per come ti ho trattata prima, ho preso un granchio. Mi capita spesso, ho un caratteraccio, anche Sasuke me lo dice sempre.
-Non ti preoccupare per me, posso capire la tua gelosia.
-Anche tu sei fidanzata con un attore super bello e famoso? Chi è? Quanti anni ha? Dove abita?
-La tua ragazza è parecchio invadente, non si è neanche presentata e già vuole sapere tutto di Hinata.
-Non sa che sei tu il suo ragazzo o non le avrebbe fatto tutte quelle domande.
-Voleva essere un’offesa?
-Se vuoi pensarla in questo modo, fa pure.
Hinata fece accomodare Sakura al tavolo e apparecchiò anche per lei.
-Scusa ancora, tu sei tanto gentile con me e io non mi sono neanche presentata. Piacere di conoscerti, sono Sakura Haruno.
-Sei un’attrice molto famosa, ho visto qualche tuo film. So anche che esci con l’amico di Naruto.
-Sono lusingata che tua abbia visto qualche mio film, ti sono piaciuti?
-Mi sei piaciuta molto nel ruolo della ragazza ricca che all’improvviso deve occuparsi di tutte le aziende del padre. Le tue espressioni erano fantastiche, esprimevi rabbia e gioia con un facilità incredibile. Eri davvero credibile. A un certo punto del film, io e Kurenai ci siamo spaventate quando hai lanciato quel vaso contro il muro.
-Grazie per i complimenti! Sono felice che qualcuno guardi i miei film.
-Io so che li guarda molta gente. Quasi dimenticavo, io sono Hinata Hyuga, piacere di conoscerti.
-No, tu sei la ragazza che devo sostituire nel musical, non ti ho riconosciuta. Che stupida!
-No, non ti preoccupare. Io non sono famosa come voi tre nel mondo del cinema e dei musical quindi non farti problemi.
-Sasuke potevi dirmi che oggi Naruto aveva un’amica a cena.
Il moro trascinò fuori Sakura per spiegarle tutto.
-Cosa succede qui? Non mi avevi detto che Naruto conosceva Hinata Hyuga.
-Si conoscono da una o due settimane. Recitano insieme nel nuovo film di Jiraya e ora stanno insieme, almeno credo. Naruto non mi ha spiegato bene qual è il loro rapporto.
-Quella dolce ragazze sta con il tuo amico? No, non è possibile.
-Invece sta con lui.
-No, come può stare con quel baka.
-Ci sta e basta. Neanche io so spiegarmelo. Non vedi che è cotta.
Sakura si affacciò dalla finestra del balcone e vide Hinata che puliva il viso di Naruto. Si era sporcato assaggiando la salsa.
-Sono dolcissimi insieme.
-Cambi idea troppo facilmente, poco fa hai detto che era impossibile.
-Guardali, sono teneri e goffi ma si divertono. E poi anche di noi dicono le stesse cose, cioè che siamo una coppia impossibile. Io non credo, siamo innamorati e è questo che conta.
-Le donne e i loro ragionamenti contorti.
-Andiamo ad aiutarli, ho voglia di divertirmi anche io.
Sakura trascinò Sasuke in cucina e poi si mise ad aiutare Hinata, anche se non era brava come lei.
-Come hai fatto a preparare questa salsa deliziosa? Ha un ottimo profumo e è ottima.
-Tutta questione di pratica. Kurenai mi ha insegnato a cucinare diversi piatti, è stata molto paziente.
-Io al massimo riesco a preparare delle uova fritte.
-Se vuoi posso insegnarti qualche ricetta da preparare a Sasuke, basta che tu mi dica cosa preferisce.
-Lo faresti davvero?
-Certo, ormai ci conosciamo e voglio diventare tua amica. Le amiche si aiutano a vicenda. Potrai sorprendere Sasuke con una strepitosa ricetta e lui non potrà fare altro che complimentarsi con te.
-Grazie, è un gesto bellissimo da parte tua. Nonostante io mi sia preso il tuo ruolo, tu mi vuoi aiutare a migliorare in cucina.
-Non pensare più a quella storia, prima o poi arriverò un altro ingaggio. Per ora mi concentrerò sul film di Jiraya.
Hinata e Sakura finirono di preparare la cena e poi si misero tutti a tavola. Kakashi si alzò dal divano e si sedette al suo posto. C’era un profumino invitante, non vedeva l’ora di mangiare tutto.
-Finalmente ti sei scollato dal tuo romanzo.
-Ero arrivato alla parte più bella ma ho dovuto interrompere. Buon appetito!
Mangiarono tutto, senza lasciare neanche una foglia di insalata. Cucinare gli aveva messo appetito, persino Sasuke apprezzò la cena e era di gusti difficili.
-Grazie di tutto Naruto. Grazie Hinata, sei stata gentilissima a scrivermi queste ricette con tutte le indicazioni. Verrò a trovarti di nuovo.
-Sakura, io non abito qui, come ti dicevo.
-Però passi gran parte del tuo tempo con il tuo Naruto. Quando vorrò venire a trovarvi, chiederò a Sasuke di portarmi qui.
Hinata sorrise e salutò i suoi amici.
-Sono stata veramente bene con loro. Dove è finito Kakashi?
-Lui è davanti la televisione del salotto a vedere un film di Jiraya, li adora. Andiamo al piano di sopra?
-Va bene. Naruto dimenticavo di dirti che non ho il pigiama.
-Una mia maglia dovrebbe andarti larga, potresti usarla come pigiama. Mentre Kurenai ti ha lasciato questa borsa, mi ha detto dentro ci sono trucchi e altre cose per te.
Hinata aprì la borsa e ci trovò dei completi intimi. Meno male che Kurenai li aveva portati, aveva previsto che sarebbe rimasta a dormire da Naruto. Era una manager eccezionale.
-Lì hai tutto quello che ti serve?
-Sì, Kurenai si è ricordata tutto tranne il pigiama e il vestito di cambio per domani.
-Per quelli non c’è problema, vieni con me.
Naruto prima afferrò una sua maglietta pulita e la diede a Hinata, poi trascinò la mora in una camera al terzo piano.
-Questa stanza la usiamo come magazzino, c’è di tutto, scusa il disturbo. In questo baule antico ci sono i vecchi vestiti di mia madre, sono quasi come quelli che indossi tu quindi dovrebbero andare bene.
-Grazie mille Naruto.
Hinata trovò dei vestiti splendidi e non sapeva cosa scegliere.
-Dovresti indossare quello verde scuro, è abbastanza lungo. So che non ti piacciono i vestitini corti.
-Non li porto mai perché non li trovo molto comodi e poi ho dei graffi sulle gambe, non mi starebbero bene.
-A me piacerebbe vederti con un vestitino più corto, hai delle gambe bellissime, ti ho vista in divisa scolastica.
-Naruto sei di parte, non puoi giudicarmi.
-Invece posso e ti dico che sei la più bella principessa che ci sia in questo reame.
-Ti prepari per il prossimo film?
-Sì, Kakashi mi ha detto che oggi l’hanno chiamato. Fra una settimana mi mandano via mail e per posta il prossimo copione da imparare. Questa volta sarò un cavaliere dall’armatura scintillante che combatte con il suo amico cavaliere per sconfiggere dei cavalieri oscuri che cavalcano dei possenti draghi.
-Sai già chi sarà la tua dama?
-Come sai che c’è una fanciulla che dovrò salvare?
-L’ho letto nel libro.  Il film che girerai con Sasuke e Sakura è stato preso da un libro e in televisione hanno annunciato i vostri ruoli. Sakura sarà la principessa salvata da Sasuke. Manca il nome dell’attrice che interpreterà la tua damigella in pericolo.
-Forse me lo diranno domani, Kakashi non mi ha riferito niente. In televisione non lo hanno detto?
-No, mi dispiace, hanno solo parlato di voi tre e del re oscuro.
-Grazie per le informazioni. Visto che prossimamente sarai libera mi aiuterai a provare?
Naruto aveva parlato a sproposito senza accorgersi di niente. Hinata fece finta di niente, non poteva prendersela con Naruto, lui era irruento e non le faceva di proposito certe cose.
-Ti aiuterò interpretando la tua principessa.
-Accetto signorina. Ho anche un bellissimo costume da principessa in questo magazzino. Kakashi ci tiene la sua vecchia roba del teatro.
-Ecco perché c’erano tanti vestiti dell’epoca dei cavalieri.
Hinata andò a farsi un bagno mentre Naruto parlava con Kakashi.
-Chi è la ragazza che interpreterà la principessa che devo salvare nel film?
-Sapevo che non potevo nasconderlo a lungo, hai capito che lo sapevo ma non hai detto niente per far preoccupare Hinata.
-Immaginavi che fosse la tua ex, vero?
-Lo sapevo che avrei dovuto recitare di nuovo con Shion. Accidenti. Se nel copione mettono una scena con un bacio mi rifiuterò di recitare.
-Il copione arriverà solo fra una settimana, se non ti va di apparire nel film con Shion sei libero di rifiutare di firmare il contratto. Gli attori spesso cambiano idea.
-Meno male che non ho ancora firmato con i produttori del film. Di certo non posso farmi fermare da un’attrice, Hinata prima mi sgriderebbe e poi scapperebbe sentendosi in colpa. Non voglio che accada.
Naruto tornò al piano di sopra e si fece una doccia per schiarirsi le idee. Era confuso, non sapeva cosa mettere al primo posto. Non voleva rinunciare al film perché c’era Shion ma allo stesso tempo Hinata avrebbe sofferto se lui avesse dovuto baciare quella vipera. Anche se il bacio era finto, Shion ne avrebbe approfittato. Uscito dalla doccia, Naruto si infilò il pigiama e andò dalla mora nella camera degli ospiti. Lei aveva appena finito di asciugarsi i capelli e ora se ne stava seduta sul letto a guardare le stelle fuori la finestra. Naruto le si avvicinò, prese una ciocca di capelli fra le mani e ne sentì il profumo.
-Naruto che combini?
-Hai un buon profumo.
Il ragazzo si sedette di fianco alla mora e poggiò la testa sulla sua spalla. Adorava stare a contatto con il corpo di lei, ormai era un’abitudine e non poteva farne a meno.
-Non lascerò che qualcuno ci separi, stai pur certa che Shion e Orochimaru la pagheranno cara per la loro cattiveria.
-Io non mi lascerò abbattere dalle loro cattiverie, mi impegnerò ancora di più e troverò nuovi ingaggi.
-Bravissima! Questa è la ragazza di cui mi sono innamorato follemente.
Lo aveva detto e non se ne pentiva. L’amava e con lei sentiva sempre il cuore pieno di emozioni, non avrebbe mai rinunciato a quelle belle sensazioni.
-Anche io ti amo Naruto.
Naruto poggiò la testa sulle gambe della mora e si lasciò coccolare per qualche minuto.
-Sei così morbida.
-Naruto non sono cose che si dicono a una ragazza.
-So che sei tutta rossa anche se non ti vedo in faccia, il tuo corpo si scalda quando io ti faccio i complimenti.
Hinata era felice che Naruto la capisse tanto, però alcuni commenti erano imbarazzanti per lei. Non era abituata a sentirsi dire certe cose.
-Stai comodo?
-Resterei in questa posizione per ore e ore.
Naruto baciò la gamba di Hinata e poi si mise seduto sul letto. Hinata si coprì con un cuscino per non far vedere la sua faccia al ragazzo.
-Scopri il tuo bel viso principessa, sai che non posso fare a meno di guardarti.
-Naruto non dovresti fare certe cose, sai che mi imbarazzo facilmente. So che sono una sciocca e alla mia età non dovrei avere certe reazione, ma è più forte di me.
-Io ti adoro proprio per queste tue piccole reazioni, non cambierei nulla di te.
Hinata abbracciò forte Naruto e insieme si stesero sul letto, uno di fianco all’altra.
-Riuscirai a far cambiare idea a tutti quei produttori traditori perché canti e reciti in modo meraviglioso.
-Naruto devo chiederti una cosa importante, non arrabbiarti.
-Non potrei mai avercela con te.
-Se non mi dessero più dei lavori nel mondo dello spettacolo e diventassi una ragazza qualunque, continueresti a uscire con me?
-Sicuro, non dubitarne mai, resterò al tuo fianco.
Hinata si avvicinò di più a Naruto che la strinse per la vita, lei era il suo tesoro e non l’avrebbe abbandonata. Ora che aveva trovato una ragazza che lo apprezzava per quello che era realmente, non si sarebbe fatto ingannare dalle menzogne di un manager e di un ex possessiva. Naruto sentiva con tutto il cuore di voler proteggere la sua dolce Hinata. Se avesse potuto l’avrebbe tenuta sempre stretta fra le sue braccia, come piaceva a lei, ma dovevano anche lavorare qualche volta.
-Naruto cosa ti ha colpito di me?
-Sei goffa.
-Naruto non dirai sul serio?
-No, sei anche dolce, premurosa, gentile, elegante e molto sensuale.
-Non dire bugie Naruto Uzumaki, ti crescerà il naso.
-Io ho detto la verità, se ti guardo mi viene voglia di stringerti, hai un corpo favoloso. Quando dicono che sei bruttina gli tirerei dei pugni.
-Grazie Naruto, ma non usare le mani, è sempre sbagliato usare la forza bruta per trovare delle soluzioni. Esistono altri metodi, non bisogna per forza farsi male per risolvere i problemi.
-Meno male che non mi conoscevi prima, saresti rimasta scandalizzata. Un tempo io e Sasuke spesso ci siamo ritrovati in mezzo a delle risse.
-Ora è passato, non pensare più a quelle brutte vicende.
-Come ho fatto fino ad ora senza di te? Credo che ogni giorno mi innamorerò sempre di più della splendida ragazza che ho davanti.
Hinata poggiò la testa sul petto del ragazzo e ascoltò il suo cuore, batteva molto forte. Naruto adorava tenerla stretta in quel modo, le dimostrava quanto tenesse a lei. I due si addormentarono cullati dalle carezze l’uno dell’altra.
 
Il giorno dopo erano entrambi in piedi alle sei. Andarono in due bagni diversi e si fecero una doccia veloce. Hinata prese il vestito della madre del biondo e se lo mise. Le andava bene per fortuna.
Hinata uscì dal bagno e corse al piano di sotto dove Naruto l’attendeva sotto le scale. Il ragazzo la prese per la vita e la fece volteggiare in aria.
-Sei bellissima con questo vestito.
-Grazie.
-Questo iris è per te, buongiorno principessa.
-Questo fiore è bellissimo, grazie.
La ragazza gettò le braccia al collo di Naruto e lo baciò sulla guancia. Era contentissima per quel dono.
-Io non ho niente da darti mentre tu mi sorprendi sempre.
-Andrebbe bene un altro bacio sulla guancia.
-Sei un furbetto Naruto- disse la mora baciando il ragazzo sull’altra guancia.
Sentendo i due che ridevano, Kakashi si era svegliato e era sceso al piano di sotto.
-Come fate a essere così pieni di energie appena mattina?
-Kakashi è una bellissima giornata, chi dorme non piglia pesci.
-Parlò il ragazzo che fino a qualche giorno fa dormiva fino a tardi e faceva sempre tardi a lavoro. Ti assumo come sua babysitter Hinata, così io avrò meno lavoro da fare con il bambino.
-Magari tu potessi veramente restare qui a lungo.
-Non posso Naruto, sai che devo esercitarmi con il violino e provare le nuove canzoni. In più, dovrò impegnarmi per cercare nuovi ingaggi o non mi faranno più lavorare.
-Lo so principessa. Se sento qualcosa te lo riferisco.
-Grazie. Kurenai si sarà già messa a lavoro, lei è una donna che non perde tempo. La manager perfetta.
 
Intanto a casa di Kurenai
La donna era furiosa dalla sera prima. Aveva chiamato tutti i produttori che avevano ingaggiato Hinata per il mese successivo al film, erano tre lavori, e tutti e tre avevano cacciato scuse scadenti e banali. Tre ingaggi importanti sfumati in un giorno.
-Kurenai smetti di spaccare i vasi e le tue scarpe, se Hinata ti vede in questo stato si preoccuperà di sicuro.
-Hai ragione Asuma. Io non posso fare a meno di pensare che sia colpa mia se Hinata ha perso gli ingaggi.
-No, Kurenai non lo pensi veramente. È colpa di quel viscido serpente senza scrupoli. Cercherò di chiedere ai miei vecchi amici se sanno di qualche ingaggio particolare per la piccola Hinata.
-Grazie Asuma. Hinata ha ancora una o due settimane di lavoro con il film di Jiraya ma tutte le pubblicità e gli altri impegni sono stati disdetti.
-Cosa? Le ha tolto anche gli ingaggi con le aziende pubblicitarie.
-Sì, ieri sera sono arrivate quattro mail, tutte delle aziende pubblicitarie. I ruoli di Hinata nelle varie pubblicità sono stati assegnati ad attrici più famose. Un’altra scusa banale. Eppure lei ci teneva alla pubblicità che promuoveva quella famosa scuola di danza del centro, non vedeva l’ora di rimettere le sue mezze punte. Quando le dirò che domani non dovrà ballare, ci rimarrà male.
 
A villa Uzumaki
-Naruto domani ho una pubblicità per la scuola di danza Suzuki, quella famosa del centro. Vuoi venire a vedermi ballare? Mi hanno detto che nella pubblicità vogliono farmi ballare in un assolo di danza classica.
-Vengo volentieri, tanto domani pomeriggio non ho impegni. Solo oggi devo girare lo spot per il profumo da uomo dopo le riprese. Vorrei sapere perché devo pubblicizzare quel profumo per ragazzi?
-I proprietari dell’azienda dicono che è tutto un piano per attirare un pubblico più giovane.
-Se lo dicono loro. Sei entusiasta per questo lavoro.
-Non vedo l’ora di rimettermi le scarpette e volteggiare su un palcoscenico.
La mora sprizzava felicità ad ogni parte del corpo, faceva piroette per la cucina e intanto preparava qualcosa da mangiare. Vedendola così Naruto sorrise, doveva avere una vera passione per il balletto. Non vedeva l’ora di vederla ballare sul palco, esprimere tutta sé stessa. Lei gli aveva raccontato che faceva danza da quando aveva cinque anni e  che non aveva mai smesso di esercitarsi nel tempo libero. Visti i suoi impegni aveva dovuto smettere di andare alla scuola di danza a sedici anni, ma non aveva mai perso l’allenamento. Si esercitava persino nella sua piccola stanza pur di tenersi in forma.
Hinata sentì il cellulare squillare e lesse un messaggio.
-Mi dispiace carina, ma il tuo spot di danza classica è stato annullato dai proprietari della scuola, dicono che sei troppo cicciottella per ballare. A presto, Shion.
Hinata poggiò il telefono sul bancone della cucina e andò a prendere il bollitore per il tè. Naruto si accorse appena in tempo che la mora stava per prendere il bollitore a mani nude e la bloccò.
-Hinata ti potevi scottare. Hinata mi senti?
Il ragazzo vide che la mora era scioccata, doveva aver letto qualcosa sul cellulare che l’aveva sconvolta. Naruto afferrò il telefono di Hinata e andò agli ultimi messaggi ricevuti. C’era un messaggio di un numero non in rubrica. Naruto lesse il messaggio e capì tutto. Quella vipera provava ancora una volta a rovinare il lavoro di Hinata.
Naruto prese in braccio Hinata e la portò nel bagno. Una volta lì prese dell’acqua e bagnò il viso della ragazza.
Hinata si riprese sentendo il fresco sulla faccia, si era lasciata sconvolgere come una stupida.
-Mi hai fatto preoccupare.
-Scusa, non dovevo leggere tutto il messaggio. Lasciarmi turbare da un messaggio solo perché ho perso l’ingaggio non è professionale.
-Hinata piangi, urla, sfogati, sono qui per te.
-Basta piangere, non ne ho più voglia, devo reagire e combattere contro quella vipera. Le farò vedere che non mi piego al suo potere.
-Io sono al tuo fianco principessa, così mi piaci.
Hinata aveva davanti una giornata impegnativa ma non si sarebbe lasciata abbattere da niente e da nessuno.
 
Verso le otto lei e Naruto erano già sul set vestiti come il giorno prima, pronti a continuare la scena da dove era stata interrotta.
Quando arrivò Kurenai disse che il suo impegno di danza era stato annullato e la mora fece leggere il messaggio alla manager.
-Che crudeltà! Come ha fatto quella vipera ad avere il tuo numero?
-Lo avrà chiesto a qualche dirigente con cui avete parlato per i provini, loro hanno tutti i numeri delle star- disse Kakashi.
-Oggi dobbiamo stare attenti perché anche lei sarà in una delle scene.
Naruto si avvicinò da dietro a Hinata e strinse forte la mora.
-Nessuno le farà male, promesso.
-Grazie Naruto- disse Hinata abbandonandosi fra le sue braccia.
-Siete proprio carini insieme, non c’è nulla che io possa dire. Siete sempre più vicini. Sono felice per te piccola mia. Tu bada bene a dove metti le mani.
Naruto si sentì sgridato e tolse le mani dai fianchi della mora, era in imbarazzo. Kurenai e Kakashi scoppiarono a ridere vedendo la faccia del ragazzo, era tanto spavaldo e all’improvviso sembrava un bambino colto con le mani nel vaso delle caramelle.
-Pivellino puoi stringerla, non mi arrabbio, volevo vedere solo se eri attento.
-Non è bello che i manager punzecchino gli attori.
-Non ho intenzione di smettere ragazzino.
 
Jiraya chiamò tutti gli attori sul set e li fece mettere sul campo di pallavolo.
-Si riprende dalla battuta del professor Yamato. Si gira.
-Bene ragazzi, ora che le squadre sono formate, potete iniziare a giocare. Deidara non esagerare, sei avvertito. Questa volta una bella punizione non te la toglie nessuno.
-Sì, professore.
Un amico di Deidara schiacciò la palla dritta verso Hinata, era forte ma la ragazza riuscì a prenderla e a rimandarla dall’altra parte. Deidara ne approfittò per preparare una delle sue schiacciate micidiali che andò a colpire una ragazza.
-Cindy stai bene?
-Ahi la mia pancia. Non ho visto arrivare la  palla e mi ha colpita in pieno. Scusa Ten Ten.
-Non ti preoccupare, quel vigliacco l’ha fatto di proposito. Facciamogli vedere che non ci arrendiamo.
Tetsuya guardò verso Deidara e vide che guardava Ayano con grande desiderio e si leccava le labbra. Rabbrividì vedendo la sua faccia. Quel pazzo aveva in mente qualcosa sulla sua amica, ma non gli avrebbe permesso di toccarla. Un avversario schiacciò di nuovo su Ayano che prontamente alzò la palla per Kiba che fece punto.
-Te l’avevo detto che ti avrei fatto punto.
-Cagnolino stai attento o dovrò picchiare anche te.
-Non mi fai paura.
La partita andava avanti da venti minuti e Deidara non era ancora riuscito a mettere giù Ayano. Si era stancato di giocare e aveva deciso di usare la mossa segreta.
-Schiaccia la palla che ti alzo dritta sulla mora e non fiatare. Usa tutta forza che hai Colosso.
Colosso era uno degli amici di Deidara, nonché sua guardia del corpo quando il ragazzo si trovava in mezzo alle risse. Era un ragazzo massiccio e robusto con una grande quantità di muscoli e una forza bruta fuori dal normale.
Tetsuya si accorse che il ragazzo stava per colpire Ayano e si posizionò davanti all’amica all’ultimo momento. La palla lo colpì in pieno ma il ragazzo non cadde a terra. Non avrebbe mai dato quella soddisfazione a Deidara. Yamato sensei disse a tutti di andare a cambiarsi e di tornare a casa, la scuola era finita per quel giorno.
Ayano si avvicinò a Tetsuya per vedere come stava.
-Perché ti sei messo in mezzo, quella palla era per me. Ti sei fatto male vero?
-No, non ho niente. Su vai a cambiarti con le tue amiche e non fare quella faccia preoccupata. Per dimostrarti che sto bene ti porto a prendere un gelato come ai vecchi tempi, cioccolato e panna?
-Te ne sei ricordato.
-Fra trenta minuti davanti il cancello della scuola.
-Va bene, recupero le mie cose dall’armadietto e ti raggiungo.
Kiba aiutò l’amico ad andare nello spogliatoio pensando che si fosse fatto male.
-Kiba sto bene.
-Lo vedo, come hai fatto? Quella cannonata metterebbe a terra chiunque.
-Questione di allenamento. Non potevo permettere che quel bruto colpisse Ayano. Non capisco perché Deidara ce l’abbia tanto con lei.
-Semplice, è un bullo quindi solo un insicuro e un viziato. In più, qualche mese fa Ayano non è voluta uscire con lui e lui si è vendicato e continua a farlo. Dice che nessuno rovina la sua reputazione, non è mai stato respinto da nessuna.
-Questo sarebbe tutto. Non ci si comporta in questo modo con una ragazza, io devo dirgli di lasciarla in pace.
-Ci ho già provato, cosa credi. È tutto inutile.
-Stop.
Jiraya chiamò Naruto, Hinata e Deidara con i suoi amici di fianco a lui e iniziò a spiegare la prossima scena.
-Deidara bada bene a quello che fai nella prossima ripresa, niente scherzi. Dovrai spingere Hinata nel magazzino delle attrezzature con due dei tuoi amici e buttarla sul materassino che la troupe ha messo lì. Poi le dovrai legare i polsi con questa corda, non stringere troppo. Poi dovrai solo dire le battute come da copione e fare quello che c’è scritto nella tua parte. Nessuna improvvisazione. Naruto dovrai intervenire nel momento cruciale della scena e cacciare tutti e tre dal magazzino. Poi sai quello che devi fare. Avete capito?
-Sì, regista.
Naruto poggiò una mano sulla spalla della mora e gli fece l’occhiolino per tranquillizzarla. Lei sorrise, facendogli capire che non aveva paura, era un’attrice e doveva cimentarsi in qualsiasi scena.
-Azione.
Ayano si era appena rimessa la divisa, il professore le chiese di portare i palloni nel magazzino e lei obbedì. Purtroppo lì qualcuno la spinse nel magazzino e la buttò sul materassino.
-Ciao Ayano, da quanto tempo non ti vedo tanto vulnerabile e sola. Sei sempre con quel cane da guardia di Kiba. Purtroppo oggi è andato via prima per correre agli allenamenti, quindi sei mia.
Ayano sgranò gli occhi vedendo Deidara con la corda in mano. Non sapeva cosa le voleva fare e aveva paura. Gridò ma non la sentì nessuno.
-Non sprecare il fiato, non c’è più nessuno nelle vicinanze.
Deidara legò i polsi di Ayano e ordinò ai suoi amici di tenerle le gambe ferme.
-Ora mi diverto un po’ con te.
Ayano era terrorizzata, Deidara la spaventava più del solito con quel ghigno malefico. Iniziò a tremare. Non riusciva a controllarsi. Sarebbe accaduto il peggio, se lo sentiva, nessuno poteva salvarla quella volta.
Deidara si avvicinò al suo volto e tentò di baciarla ma la ragazza scansò il viso. Non voleva dare il suo primo bacio a quel verme. Lui la sovrastava completamente e non riusciva a divincolarsi. Era troppo forte e gli altri due non le permettevano di muovere le gambe. Odiava stare in quella posizione, le si vedeva anche tutto l’intimo. Era terrorizzata, quei ragazzi avevano intenzioni crudeli.
-Fai la difficile, dovrò usare le maniere forti.
Deidara staccò il fiocco della divisa dal petto della ragazza e le strappò la giacca.
-Non credevo fossi tanto formosa. Non vedo l’ora ti toccare il tuo splendido seno.
Ayano stava tremano e trasmetteva vera paura a chi la guardava da dietro le telecamere. Quella scena sembrava reale. Il regista era contento perché Hinata era eccezionale in quel momento, non credeva che sarebbe riuscita a trasmettergli quelle sensazioni di terrore in una sola ripresa. Pensava che avrebbe dovuto interromperla ma non era servito.
-Ora viene il bello Ayano.
Deidara era a pochi centimetri dalla gonna della mora quando qualcuno spalancò la porta del magazzino.
-Non toccarla e levati subito.
-Tu cosa ci fai qui?
-Ho visto che Hinata non arrivava e sono venuto a controllare. Vi ho visti uscire di corsa dallo spogliatoio e mi sono insospettito.
Deidara fece finta di non ascoltarlo e tentò di nuovo di baciare Ayano che spostò la testa.
Tetsuya vide le lacrime sul volto della ragazza e non ci vide più per la rabbia.
-Togli subito quelle sporche mani da lei- disse il ragazzo tirando un cazzotto finto a Deidara.
Aveva voglia di spaccargli veramente la faccia ma non poteva. Poi affrontò anche i suoi amici che corsero via.
-Non finisce qui Tetsuya, lei sarà mia.
-Se non la lasci in pace, dovrò farti a pezzi e non scherzo. Non devi più toccarla e neppure pensare a lei.
Deidara si spaventò guardando il ragazzo negli occhi, era serio e se non andava subito via gli avrebbe fatto molto male.
Tetsuya si inginocchiò vicino alla ragazza e le sciolse i polsi.
-Mi dispiace per non essere arrivato prima. Stai tremando.
Tetsuya la strinse forte e lei si abbandonò fra le braccia che l’avevano salvata.
-Grazie, non so cosa sarebbe successo senza il tuo intervento. Ti devo tutto.
Ayano non riusciva a smettere di piangere e tremare. Aveva temuto il peggio, Tetsuya non poteva neanche immaginare il terrore che l’aveva attraversata.
-Non riesco a vederti così, Ayano non piangere, ora sei al sicuro.
Tetsuya la prese in braccio e la portò verso i giardinetti vicino la scuola, doveva portarla lontana da quel luogo. La ragazza si calmò e si strinse più forte al petto del ragazzo. Non ricordava che Tetsuya fosse così muscoloso, era veramente cresciuto.
-Grazie ancora.
-Ti salverò ogni volta che quei bulli ti daranno fastidio. Non credo che torneranno all’attacco, li ho spaventati per bene.
Il ragazzo poggiò la mora su una panchina e corse a comprarle dell’acqua in un chiosco di fronte ai giardini.
-Ecco l’acqua.
-Grazie. Come posso sdebitarmi?
-Potresti venire domani a darmi delle ripetizioni. Sai che sono una frana in letteratura e storia.
-Solo questo?
-Sì, domani i miei non ci sono e la mia fidanzata è partita per una sfilata di moda. Saremo soli, così studieremo meglio.
-Va bene, ti preparerò anche una torta per ringraziarti. La tua preferita.
-Grazie Ayano. Sei fantastica.
-Stop. Pausa. Siete stati bravi, mangiate qualcosa e poi si riprende dalla scena delle ripetizioni. Troupe spostate tutto nell’altro set. Di corsa.
Naruto si rilassò e guardò Hinata che si asciugava le lacrime.
-Sciocchina hai pianto veramente.
-Mi dispiace, ero terrorizzata a un certo punto. Deidara si è messo sopra di me in modo che la telecamera non inquadrasse i nostri visi e mi ha detto delle cose orrende.
-Cosa ha detto quel vigliacco?
-Non voglio ripeterlo, in pochi secondi è riuscito a farmi paura.
-Hinata devo saperlo. Non voglio che si ripeta una cosa del genere.
-Mi ha detto che desiderava toccarmi veramente e che Shion gli ha detto che poteva farlo. Lei gli ha detto che io spesso vado con gli attori in alcuni alberghi del centro, ma non è vero, credimi.
-Sciocca, non dubiterei mai di te- disse Naruto poggiandole la mano sulla guancia e accarezzandola dolcemente con il dorso.
-Non ti avrà anche toccata in modo strano mentre ti sovrastava?
-No, ha provato a baciarmi veramente ma mi sono scansata. Non voglio dare il mio primo bacio a uno come lui.
Naruto si girò verso Hinata sorpreso. Non aveva mai baciato nessuno, sapeva che non aveva avuto fidanzati ma il bacio era un’altra storia. Quel pazzo voleva impossessarsi delle sue labbra, voleva spaccargli la faccia. Hinata si accorse della rabbia di Naruto e gli strinse la mano.
-Non devi fare cose stupide, io non mi sono fatta niente.
-Hai avuto paura e questo mi basta come scusa per fargli male.
-No, sei il più gentile tra i ragazzi, non devi fare a pugni e rovinare la tua reputazione a causa mia. Era solo una scena e non si ripeterà più. Sto bene.
-Io non voglio che qualcuno ti si avvicini e ti dica parole sgradevoli.
-Grazie.
I due rimasero a chiacchierare per tutta la pausa. Avevano bisogno l’uno dell’altra in quel momento o non sarebbero stati in grado di continuare a girare.

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Naruto e Hinata erano rimasti qualche minuto a parlare fuori dal set mentre la troupe si spostava verso un altro edificio per preparare la scena delle ripetizioni. Questi continui spostamenti erano stati voluti da Jiraya che diceva che non era possibile girare tutto in uno studio. Secondo il regista c’era bisogno di più edifici cinematografici per creare scene diverse. Infatti aveva voluto che i produttori prenotassero per il suo film almeno cinque set cinematografici all’interno degli studi. In più, aveva chiesto a un suo amico di procurargli un permesso per girare delle scene in alcuni templi antichi sparsi per la città. Il regista non aveva badato a spese per la riuscita del film, in parte aveva anche contribuito visto che finanziava metà film insieme a Tsunade.
-Tutto bene Hinata? Sei più tranquilla?
-Sì, grazie Naruto, non so cosa fare senza di te, riesci sempre a farmi ridere.
Naruto iniziò a grattarsi la nuca a causa di tutti quei complimenti, la ragazza lo elogiava sempre.
-Anche tu ti imbarazzi a volte.
-Certo, non sono abituato a tanti complimenti.
-Non dire bugie pinocchio, hai una miriade di fan che ti dicono che sei bello, muscoloso e intelligente.
-Io voglio bene ai miei fan, ma ricevere complimenti dalla persona che amo è diverso, mi fa sentire speciale.
-Tu sei speciale perché sei unico, sei semplicemente incredibile.
-Rientriamo negli studi prima che Jiraya ci venga a cercare e prima che io mi monti la testa per i troppi complimenti.
Purtroppo prima di rientrare, Hinata e Naruto incontrarono Shion e il suo manager.
-Guarda, guarda chi abbiamo qui, la fallita numero uno del mondo del cinema. Cosa si prova a non avere più ingaggi piccolina? Ti avevo avvertito che dovevi restare al mio fianco, ma tu hai fatto quello che diceva la tua testolina malata e ecco che tutto il tuo lavoro è sparito.
-Come si permette di parlarle con quel tono? Si rimangi quello che ha detto sul suo conto.
-Tu sei Naruto Uzumaki, attore molto conosciuto nel mondo del cinema. Tutti i  film in cui hai recitato sono bellissimi, hai talento.
-Non me ne faccio nulla dei suoi complimenti, chieda scusa a Hinata.
-Sei il suo fidanzato per caso?
-Sì, lei sta con me, qualche problema?
-Pessima scelta ragazzo, lei non porterà alcun vantaggio alla tua carriera perché non ha talento.
-Io non sto con lei per sfruttarla- disse Naruto guardando Orochimaru dritto negli occhi e senza distogliere lo sguardo neanche per un secondo.
Orochimaru era sorpreso da quel ragazzo, era spavaldo, nessuno osava mai fronteggiarlo apertamente, eccezion fatta per Sasuke.
-Tu mi ricordi tanto il mio attore migliore, è l’unico che osa sfidarmi apertamente. Si vede che siete amici.
-Se non avete intenzione di chiederle scusa, abbiate la decenza di smettere di intromettersi nella sua vita lavorativa.
-Non so di cosa tu stia parlando ragazzo. Io non mi intrometto mai negli affari altrui.
-Sai bene che parlo degli ingaggi che sono stati ad altre attrici.
-Hai delle prove per incolparmi? Dal tuo viso deduco di no, allora pensa prima di parlare o potresti passare dei guai.
-Non minacciarlo, lui non devi implicarlo in questa storia.
-Ah ah. Ancora hai il coraggio di affrontarmi mocciosa, non hai speranze.
Orochimaru e Shion entrarono negli studi ridendo mentre Naruto si sforzava per controllarsi. Avrebbe voluto spaccargli quel viso da serpente velenoso.
-Naruto promettimi che non farai nulla di pericoloso? Per favore.
-Va bene Hinata. Tu non farti vedere trista davanti a quei due o penseranno di aver vinto.
-Hai perfettamente ragione. Infatti sorriderò sempre quando li incontrerò, non mi lascerò piegare dalle loro parole velenose.
I due andarono verso il prossimo set e si trovarono davanti una vera e propria casa. Jiraya aveva fatto ricostruire sul set le stanze di casa Uzumaki dopo aver chiesto il permesso a Kakashi. Voleva che Naruto e Hinata si sentissero a loro agio in quella scena, dovevano sembrare il più sereni possibili. Era una scena importante e Naruto doveva essere in grado di esprimere al meglio i sentimenti di Tetsuya. Doveva fare in modo che la gente dietro le telecamere capisse che Tetsuya si stava rendendo conto di essersi innamorato di Ayano senza saperlo. Era un ragionamento contorto ma per Jiraya e Tsunade filava.
-Kakashi , questo arredamento è uguale a casa nostra.
-Sì, Jiraya ha voluto ricreare la tua casa per farti recitare ancora meglio. Tranne la libreria con i miei libri, non credo che sia il caso che nel film compaiano i miei romanzi preferiti.
-Sarebbe sconveniente se qualche tuo amico sapesse che leggi certi romanzi.
-Non fare quella faccia Naruto, tutti sanno che adoro quei romanzi.
Naruto andò dal regista con la mora e ascoltò quello che aveva da dire. Più che da dire, da strillare. Gli urlò per cinque minuti di non combinare casini con le battute.
-Tutti in posizione, si gira.
Tetsuya e Ayano si erano recati a casa del ragazzo dopo la scuola. La ragazza aveva portato al ragazzo dei biscotti al cioccolato per la merenda. Avevano già mangiato a scuola quindi decisero di mettersi subito a studiare nella camera del ragazzo.
-Vieni Ayano ti mostro la mia camera. Stai tranquilla, non è disordinata come quella delle medie. Ora sono più responsabile.
-Tetsuya l’hai sistemata benissimo. Hai ancora il premio che abbiamo vinto in prima media per la corsa di coppia.
-Sì, ricordo che siamo arrivati secondi, infatti la coppa è piccola. Quel maledetto Kiba ci ha battuti per un soffio con Ten Ten.
-Lui dice ancora che ci ha stracciati di molti metri.
-Quando lo vedo gli faccio rimangiare queste parole.
-Hai ancora anche la cornice con la foto che ci siamo scattati alla gita di prima media a Kyoto.
-Kiba ci scattò quella foto mentre eravamo distratti e poi l’ha messa in quella cornice comprata al mercatino dei souvenir. Siamo proprio carini mentre mangiamo il gelato.
-Non è vero, avevo una faccia buffissima. Pensavo che avessi buttato quella foto tempo fa.
-Non la butterò mai, mi ricorda tutto il tempo che ho trascorso con te. Mentre nella foto appesa al muro sono con Kiba al campionato di karate, sempre in prima media.
-Ricordo anche quel giorno, avete bisticciato per chi doveva accompagnarmi a casa dopo la gara. Era sera e non volevate lasciarmi andare da sola.
-Alla fine ti abbiamo scortata tutti e due. Ci siamo divertiti tantissimo l’ultimo anno che ho passato in questa città.
-Ci divertiremo ancora.
-Sicuro, cercherò di trovare il tempo per uscire anche con te, Kiba e gli altri amici. Sai con la mia fidanzata qui, passerò tanto tempo anche con lei.
-Può venire anche lei alle nostre uscite.
-Dice che non le piace uscire con i miei amici perché la trascuro per parlare con loro. Ogni volta che sono uscito con gli amici e con lei, ho finito per restare da solo con la mia fidanzata. Però non rinuncerò allo studio con te, mi fai prendere sempre voti alti quando mi spieghi gli esercizi e le regole.
-Sì, succedeva sempre alle medie. Sono solo l’amica che ti aiuta a studiare- disse Ayano a bassa voce.
-Hai detto qualcosa?
-No, niente.
Tetsuya non si era mai accorto di lei come ragazza e Ayano soffriva. Lui le parlava di tutto, persino delle conversazioni assurde che faceva con gli altri compagni di classe. Ayano pensava proprio che lui non la vedesse come una bella ragazza. Dopo tutto non poteva aspettarsi altro visto che era occupato.
-Ayano perché sei triste? È successo qualcosa che non mi hai riferito con quei bulli?
-No, sto bene. Stavo solo pensando a una cosa.
-Ayano non è che sei stanca e vuoi che ti riporti a casa tua?
-Studiamo che fra tre giorni abbiamo la verifica di letteratura giapponese e poi quella di storia.
-Oh no, dovrai aiutarmi anche nei prossimi giorni o prenderò un votaccio.
-Volentieri.
Jiraya fece qualche ripresa di Ayano e Tetsuya che studiavano insieme davanti la scrivania e poi fece entrare in scena Shion.
-Amore mio , sono tornata prima e ti ho portato dei biscotti.
La ragazza vide dei biscotti in una scatola decorata e li gettò a terra con rabbia. Nessuno poteva regalare dei biscotti a Tetsuya, tranne lei. Non li avrebbe assaggiati quelli perché lei gli aveva comprato i biscotti migliori della città. Quelli a terra erano solo spazzatura. La ragazza corse in camera di Tetsuya e lo trovò con un’altra ragazza mentre parlavano. Erano decisamente troppo vicini.
-Sono qui. Cosa combinavate chiusi in camera da soli?
-Studiamo storia.
-Potevi chiedere aiuto a me per studiare.
-Mi hai sempre detto che la storia non è la tua passione quindi ho pensato che ti sarebbe scocciato.
-No, lo avrei fatto volentieri. Chi è lei?
-Non ti ricordi la ragazza del tempio? Lei è Ayano.
-La tua vecchia amica, non sapevo che eravate nella stessa classe. Scommetto che lei è una secchiona?
-Ayano è bravissima in tutte le materie.
-Non esagerare Tetsuya, mi impegno e riesco a superare tutte le verifiche.
La fidanzata del ragazzo notò l’imbarazzo sul volto della mora, non poteva vederla così vicina al suo Tetsuya.
-Da domani sarò io ad aiutare il mio amore quindi puoi restare a casa a fare i tuoi compiti in pace.
-Non è un disturbo venire qui a studiare con Tetsuya.
-Non voglio che ti stanchi a causa del mio ragazzo, non sarebbe giusto. Dovrebbe capire anche lui che gli amici non si pressano tanto per farsi aiutare.
-Nessuna costrizione, lo aiuto volentieri e intanto studio con lui. Lo facevamo anche alle medie.
La mocciosa non mollava la presa, doveva impedirle di entrare in quella casa.
-Nei prossimi giorni Tetsuya dovrà uscire con me nel pomeriggio quindi niente compiti insieme per voi.
-Non sapevo che avessimo degli impegni, cosa dobbiamo fare?
-Mi devi portare in giro a vedere tutta la città.
-Possiamo rimandare il tour dopo le verifiche, si tratta di aspettare solo tre giorni.
-Io voglio andarci presto. Tu mi trascuri.
-Non ricominciare con questa storia. Mi hai fatto la stessa scenata quando dovevo andare a trovare Kiba ieri e l’altro ieri quando dovevo andare al nuovo acquario con i miei parenti.
-Non ci trovo nulla di strano, voglio stare tanto tempo con te.
-Passiamo ore insieme.
Ayano si sentiva di troppo e voleva solo scappare via. Non sopportava di vedere i litigi amorosi di Tetsuya.
-Vai via devo parlare in privato con lui, tanto vi vedete domani a scuola. Domani non venire tanto lui deve venire con me. Non verrà neanche al tuo compleanno fra una settimana, mi deve accompagnare a una sfilata importante.
Ayano aveva deciso di fare una piccola festa a casa sua per il suo compleanno visto che era tornato Tetsuya, ma ora tutto era cambiato. Sarebbero stati solo lei, Kiba, Ten Ten e Shino.
-Io torno a casa, ci vediamo domani Tetsuya.
-No, aspetta Ayano, devo parlarti.
Tetsuya provò a correre dietro a Ayano ma la sua ragazza si mise davanti la porta e gli impedì di uscire.
-Ormai è andata via.
-Non dovevi dirle quelle cose. Io ti avevo detto che volevo andare alla sua festa fra una settimana, me l’ha detto ieri e io ti ho avvertita. Tu non mi hai ascoltato.
-Farà altri compleanni negli anni, non è una gran perdita.
-Ayano non festeggia mai. Dopo anni è riuscita a farsi dare il permesso di invitare qualche amico dal padre e tu ti metti in mezzo per impedirmi di andare.
-Non ha mai festeggiato, che perdente.
-Non parlare di lei in questo modo, ti ho già detto che devi rispettare i miei amici. Ieri hai offeso Kiba e oggi lei.
-Sembra quasi che lei ti piaccia. Tu stai con me e sei solo mio, quindi scordati di uscire con quella piccola arrivista.
Tetsuya scansò la ragazza e scese a mangiare qualcosa, quando era nervoso gli veniva fame. Arrivato in cucina vide i biscotti di Ayano per terra, capì subito che era opera della sua ragazza. La chiamò e lei scese subito.
-Come hai potuto gettarli a terra?
-Credevo te li avesse dati una spasimante segreta. Ero gelosa.
-Ayano si è alzata presto per prepararli per me e tu li getti a terra, non è rispettoso. Non hai scuse.
-Non mi importa di quello che fa lei. Non voglio che si avvicini a te, quindi tronca questa amicizia.
-Mai. Dovrai imparare a parlarle pacificamente se vuoi stare con me. Quando fai certe cattiverie non ti sopporto.
Tetsuya uscì di casa furioso e si diresse verso casa di Kiba. Intanto la sua ragazza pensava a come non farsi lasciare.
-Stop. Per oggi è finita. Ci vediamo domani.
Naruto prese Hinata per mano e si diressero verso i loro agenti. Vedendo che parlavano con Orochimaru si bloccarono a metà strada.
-Non li starà minacciando?
-Kurenai e Kakashi non si lasceranno mai vincere da quel verme, tranquilla. Secondo me stanno mettendo le cose in chiaro, guarda che faccia arrabbiata che ha lui.
I manager continuavano a parlare con Orochimaru che cercava di convincerli che Hinata doveva rinunciare al film.
-Te lo sogni. Lei resta l’attrice protagonista.
-Il film non avrà mai successo con lei come attrice principale e alle premiazioni degli attori non vincerà neanche un premio.
-Non sei tu a decidere- disse Kurenai con tono aspro.
-La tua pupilla ti darà solo problemi. Ti conviene trovarti altri talenti perché con lei non guadagnerai più un soldo dopo questo film.
-Sparisci dalla mia vista prima che ti picchi.
-Io ti avevo avvertito di non portarla lontano da me. Ora dovrà soffrire.
Orochimaru andò via con Shion mentre Kurenai e Kakashi raggiungevano i loro attori.
-Cosa vi ha detto?
-Solo minacce. Tranquilla piccola mia, mi sto impegnando per trovarti altri ingaggi.
-Grazie mille Kurenai.
Sul set era appena arrivato Itachi Uchiha e tutte le ragazze lo avevano circondato. Ovviamente tranne Hinata.
-Sei forse immune dal suo fascino?
Kurenai si tirò una manato sulla fronte, Naruto poteva essere veramente baka alcune volte.
-Naruto, io ammiro Itachi sensei ma non è il mio tipo.
Naruto fu sollevato di sentire quelle parole, Hinata era veramente cotta di lui. Questo gli faceva sentire ancora più voglia di baciarla.
 
Intanto Itachi si era avvicinato al regista
-Oggi non c’è una scena con te.
-Lo so. Volevo chiederti di poter parlare con la protagonista.
-Fai come vuoi. Cosa hai in mente?
-Un progetto che la include. So che non ha ingaggi per i prossimi mesi a causa del serpente.
-Tu vuoi farla lavorare con te durante i concerti.
-Non dico nulla. A presto regista.
Itachi si avvicinò a Hinata e le baciò la mano. Naruto avrebbe voluto pulirla ma non era cortese.
-Hinata, Kurenai avrei una proposta per voi, vi interessa?
-Ti ascolto Uchiha- disse la manager curiosa.
-Vorrei che per quattro serate Hinata accompagnasse i miei concerti con il suo violino. Avevo pensato anche che per qualche brano potrebbe inventare un assolo di danza classica, la mia musica si addice a quel tipo di balletto.
Il viso di Hinata si illuminò per quella proposta. Non pensava proprio che qualcuno le avrebbe dato un ingaggio tanto presto.
-Allora cosa ne pensi Hinata?
-Quando si terranno i concerti?
-Fra due settimane, abbiamo tutto il tempo di provare insieme se è quello che ti preoccupa. So che il preavviso è poco ma ho assoluto bisogno di una violinista di talento.
-Voi pensate che io abbia talento, grazie.
-Lo penso davvero. Non solo sei una brava attrice, ma suoni anche benissimo. Per me sarebbe bello suonare di nuovo con te in un grande teatro. Voi cosa ne pensate miss Kurenai?
-Per me è un ottimo ingaggio mia cara. So che nei teatri in città pagano bene i musicisti.
-Se accettate, farò firmare il contratto a Hinata dopo le riprese di domani. Lo stipendio per quattro serate è di duemila dollari al giorno. Se Hinata deciderà di ballare qualche brano, le verrà dato un extra di mille dollari.
-Un buon affare. Sei sicuro che non ti creerà problemi nel tuo ambiente?
-No, miss Kurenai. Orochimaru non metterà mai becco nei miei lavori perché non può permetterselo, non è ferrato per la musica classica. Nessun direttore d’orchestra o produttore serio di musica gli darebbe retta.
Hinata guardò Naruto che le sorrideva. Era felicissimo per lei, le strinse la mano per farle capire che era una grossa opportunità.
-Tocca a me decidere i teatri dove tenere i concerti e sicuramente sceglierò quelli sparsi per la città. Potrei anche regalare dei biglietti al tuo amico e al suo manager. Ovviamente Kurenai potrà restarti accanto dietro il palcoscenico.
-Accetto, grazie per la proposta.
-Sono che devo ringraziarti, con la tua melodia i miei concerti avranno ancora più successo. Se ballerai avremo una cascata di applausi, ne sono sicuro. Ci vediamo domani dopo le riprese, vi porterò il contratto per le quattro serate.
Hinata abbracciò forte Naruto, c’era ancora qualcuno che credeva in lei.
-Ti avevo detto che ti avrebbero dato altri lavori. Sei troppo brava per essere lasciata in un angolino.
-Grazie per aver creduto in me Naruto.
-Lo farò sempre sciocchina.
Kakashi staccò Naruto da Hinata e lo trascinò verso lo studio dieci, era ora di girare la pubblicità del profumo.
-Ti chiamo stasera Hinata.
-Va bene Naruto.
-Potevi dirmi che era ora di andare, non c’era bisogno di trascinarmi. Non mi hai dato neanche il tempo di salutare Hinata.
-Naruto sei proprio cotto, non ti staccheresti da lei per ore.
-Non trovi che sia bellissima?
-Naruto cammina sulle tue gambe o faremo tardi. Mi raccomando a non dire cose strane quando sei davanti ai proprietari dell’azienda che produce profumi. A volte ti scappano cose che non si dicono ad alta voce anche se le pensi. Sei troppo schietto.
-Sempre a rimproverarmi Kakashi, ti ho già detto che non le faccio più quelle cose.
-Lo spero.
Naruto andò a girare la pubblicità mentre Hinata tornava a casa con Kurenai. Si sentiva al settimo cielo per il nuovo ingaggio e non vedeva l’ora di poter suonare con il grande Itachi Uchiha, era davvero un onore. Dall’altro lato, era anche agitata, era una grande responsabilità. Doveva stringere i denti e lavorare sodo come le diceva sempre Naruto. Non vedeva l’ora di vederlo al concerto e fargli ascoltare la sua musica. Voleva anche mostrargli come ballava, quindi avrebbe di certo inventato un assolo per almeno un brano.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Villa Uzumaki, ore sei
Naruto era appena tornato dagli studi cinematografici dove aveva dovuto partecipare a una pubblicità nel pomeriggio.
-Kakashi potevi dirmi che quelli che hanno richiesto la pubblicità per il profumo erano tanto esigenti?
-Non sapevo che fossero tanto pignoli sui dettagli.
-Non si trattava solo di dettagli visto che mi hanno fatto ripetere la scena per venti volte. Non sapevo neanche che dovevo stare in canottiera davanti la telecamera.
-La signora Yuki mi ha detto che i muscoli dei ragazzi attirano le ragazze che corrono nei negozi a comprare i profumi per  i loro fidanzati. Voleva che togliessi anche la canottiera ma le ho fatto cambiare idea. So che non ti piace farti vedere a petto nudo a meno che non si tratta di girare dei film.
-Mi sembra strano che qualcuno voglia mostrare dei muscoli per pubblicizzare dei prodotti. Forse sono strano a pensarla in questo modo ma non cambio idea. Non ricordi che una volta volevano farmi girare uno spot per delle mele scarpe in mutande, non ne vedevo il bisogno.
-Naruto i pubblicitari sono fatti così, quando hanno un’idea la scrivono e poi la danno ai produttori. Escogitano le campagne in base ai gusti della gente. Alcune signore pensano che tu abbia un corpo sexy e vogliono che giri degli spot mezzo nudo, come quello di oggi. Io cercherò di mitigare la cosa come sempre, non voglio farti girare spot che non ti piacciono.
-Sei grande Kakashi.
-Lo so, ora mi metto a leggere il mio romanzo, sono quasi alla fine.
-Io mi ritiro in camera mia per riposare. Uso il telefono di casa per qualche minuto.
-Fai pure tanto la bolletta la paghi tu.
-Sempre carino Kakashi.
Naruto andò in camera, si cambiò e si stese sul letto. Afferrò il telefono fisso sul comodino e compose il numero di Hinata.
-Pronto.
-Hinata sono io.
-Naruto come è andata la pubblicità?
-Benino. Una pazza voleva farmi spogliare.
-Cosa?
-Non ti preoccupare, non l’ho fatto, ero in canottiera. Kakashi l’ha convinta a farmi restare vestito. Eri preoccupata che girassi delle pubblicità davanti a altre donne e mezzo nudo?
-No, so che devi fare quello che ti chiedono una volta firmato il contratto. Però so anche che a volte si approfittano degli attori e gli fanno girare le scene cambiando gli accordi.
-Hinata dovevi dirmi qualche altra cosa?
-Sono una sciocca, non ti vedo da poche ore e già mi manchi.
-Questa è una cosa bellissima Hinata, anche io vorrei essere accanto a te in questo momento.
-Potrei prendere un taxi e venire da te.
-No, non voglio che tu esca da sola di sera. Vengo a prenderti con la mia macchina.
-Naruto sei stanco, non metterti alla guida.
-Voglio vederti subito e quindi vengo a prenderti. Puoi dormire di nuovo da me o Kurenai cercherà di uccidermi?
-La convincerò prima del tuo arrivo, grazie Naruto. Guida piano.
-Va bene, arrivo fra venti o trenta minuti.
Naruto disse a Kakashi che usciva con la macchina per andare a prendere Hinata e tornava fra circa una o due ore. Il manager non ebbe nulla da ridire.
 
A casa di Kurenai e Hinata
La mora tentava di convincere la manager a farla dormire di nuovo dal ragazzo. Kurenai era perplessa, temeva che tutto fosse troppo veloce per Hinata. Sapeva che a volte a causa dell’amore si poteva soffrire e non voleva che succedesse anche a Hinata. Si fidava di Naruto, ma con Shion in agguato come uno squalo non si poteva mai sapere.
-Kurenai, Naruto è un bravo ragazzo non mi farà soffrire.
-Piccola, io voglio solo che tu non rimanga delusa e che quel ragazzino non faccia cose strane.
-Che intendi con cose strane?
-Lo capirai presto.
-Kurenai calmati, vedrai che Naruto non farà nulla di avventato. Sono giovani, lasciali passare del tempo insieme.
-Asuma sei troppo buono. Ricordati che Naruto è pur sempre un maschietto.
-Kurenai non spaventare Hinata con queste frasi, lasciala andare e basta. La rincontrerai domani sul set.
-Mi hai convinta Asuma, ma tu attenta a quel ragazzino. Non combinate guai mentre siete fuori.
-Lo so Kurenai. Grazie.
Hinata abbracciò forte la manager e Asuma che la strinsero come una bambina. Ormai per loro era naturale coccolarla in quel modo.
Kurenai aiutò Hinata a incartare la torta al cioccolato che la ragazza aveva preparato nel pomeriggio. L’aveva fatta per Naruto e ora poteva dargliela subito. L’aveva decorata a mano con dei riccioli e ci aveva scritto sopra Naruto. Ci aveva anche disegnato un piccolo drago per festeggiare il nuovo ingaggio di Naruto.
-Questa torta al cioccolato ti è venuta proprio bene. L’avrei venduta alla pasticceria qui vicino se non avessi insistito per regalarla al moccioso.
-Naruto se la merita. Ha bisogno di molti zuccheri per rimettersi. Ha avuto una giornata faticosa.
Hinata aveva preparato il borsone con le sue cose, non restava che aspettare Naruto.
Dopo quindici minuti qualcuno bussò alla porta e Hinata sorpassò Asuma per aprire. L’uomo rimase impressionato dalla velocità della ragazza.
-Ciao Naruto.
-Sono arrivato principessa.
Naruto abbracciò forte la mora sollevandola da terra. Sembrava che non la vedesse da mesi.
-Ora basta piccioncini. Entrate o vi vedrà tutto il vicinato.
-Per me possono anche guardarci.
-Finirete sui giornali.
Naruto trascinò Hinata dentro e chiuse la porta.
-Perdi la testa appena vedi Hinata, ma sai che devi stare attento a chi hai davanti. Se finite sui giornali non vi lasceranno in pace neanche a casa.
-Lo so miss Kurenai, mi dispiace. A volte sono troppo impulsivo. Non avrete cambiato idea?
-No, Hinata può dormire da te. Sto diventando troppo buona.
Naruto prese il borsone di Hinata e insieme si avviarono verso la macchina. Saliti sulla vettura Naruto si allacciò la cintura e partì verso casa.
-Cosa hai in quel pacco che non hai voluto mettere dietro?
-Una sorpresa per te, non voglio che si rovini.
-Grazie Hinata, ma non c’era bisogno di comprarmi qualcosa.
-Non ho comprato niente, ti ho fatto qualcosa a mano, spero ti piaccia.
-Sono sicuro che mi hai preparato un dolce perché sai che sono goloso.
-Oh no, ho parlato troppo e ho rovinato la sorpresa.
-No, la sorpresa c’è ancora, dopo tutto non so il gusto o la forma. Sei stata gentile a perdere tempo per preparami qualcosa di buono.
-Non è tempo perso fare qualcosa per la persona che si ama. Mi sono anche esercitata con le mezze punte dopo aver cotto il dolce. Voglio cercare di preparare una coreografia da far vedere al signor Itachi.
-Vuoi ballare anche durante i concerti?
-Mi piacerebbe molto, però è un po’ di tempo che non mi esercito, dovrò lavorare molto.
-Non vedo l’ora di vederti ballare.
-Hai una palestra a casa tua vero?
-Sì, ho capito, vuoi ballare lì per mostrarmi i passi che hai inventato oggi.
-Sarai il mio giudice. Devi dirmi obiettivamente se la coreografia è adatta per un concerto di Itachi Uchiha. Nel borsone ho un cd con tutte i brani che suonato e le mie mezze punte. Le porto sempre con me insieme al body e alla gonnellina da danza.
All’idea di vedere Hinata in body Naruto dovette mordersi un labbro per non urlare. Voleva assolutamente vedere come ballava in quella veste a lui sconosciuta.
Arrivati a casa Naruto salì nella sua camera e poggiò il borsone di Hinata su una sedia. Scese di corsa e afferrò Hinata per un braccio trascinandola nella sua stanza.
-Dammi il cd con la musica, vado nella palestra con gli specchi e accendo lo stereo. Tolgo un po’ di attrezzi dal centro della palestra così hai tutto lo spazio che vuoi per ballare. Dammi quindici minuti e tutto sarà pronto. C’è il parquet quindi non dovresti avere problemi sul pavimento.
-Grazie Naruto, mi cambio e ti raggiungo.
-Fai con comodo, ti aspetto in palestra fra pochi minuti. La porta a destra dopo il lungo corridoio di fianco all’ingresso.
-Ho capito.
Naruto corse in palestra a spostare gli attrezzi e ad accendere lo stereo. Kakashi pensò che fosse impazzito, lo vedeva fare avanti e indietro dal salone alla palestra con degli stracci in mano. Strano che si fosse messo a pulire, non lo faceva mai.
Naruto non voleva che Hinata scivolasse e passò uno straccio su ogni centimetro del parquet della palestra. Diede una lucidata anche agli specchi. La donna delle pulizie era passa due giorni prima e c’era un po’ di polvere. Voleva fare bella figura con Hinata e farla sentire a suo agio.
Dopo venti minuti Hinata raggiunse il ragazzo in palestra. Quando Naruto la vide, ci mancò poco che non gli uscisse il sangue dal naso. Hinata indossava il body e una gonnellina leggera che le arrivava sopra il ginocchio. In quel modo poteva vedere tutte le sue curve e ne era incantato, stava sudando parecchio. Voleva veramente saltarle addosso e stringerla più forte che poteva. A risvegliarlo dai suoi sogni erotici ci pensò la voce della ragazza.
-Naruto mi aiuti a fare riscaldamento.
-Sì, corro a mettermi qualcosa di comodo e ti aiuto.
-Ti conviene indossare un pantalone da ginnastica e una canottiera da uomo stretta, si suda molto durante il riscaldamento che faccio abitualmente.
-Va bene.
Naruto frugò nel magazzino di Kakashi e trovò una divisa da danza maschile. Il pantalone era nero come la pece e lo stesso valeva per la canotta. Era tutto pulito, quindi prese quelle cose in prestito. A Kakashi non dispiaceva quando Naruto usava quella roba, tanto stava lì a prendere polvere. Naruto trovò anche delle scarpe da danza maschili e pensò di farsi insegnare qualche passo dalla ragazza. Poteva sempre servire per qualche ruolo futuro. Però non sapeva che Kakashi facesse danza, non era il tipo. Scacciò i pensieri di Kakashi in body dalla sua mente e tornò da Hinata.
-Naruto quella è una tuta di danza da ragazzo, dove l’hai presa? Non sapevo facessi danza?
-No, doveva essere di Kakashi. Ho pensato che mi sarei sentito più a mio agio avvicinandomi al tuo mondo. Magari con te imparo qualche passo di danza, può sempre tornarmi utile. Sarà difficile perché avendo fatto arti marziali sono un tronco.
-Non è detto. Ora facciamo riscaldamento.
Hinata iniziò a riscaldare i muscoli con qualche esercizio e lo stesso fece Naruto, come usava fare quando praticava le arti marziali. Poi Hinata chiese a Naruto di aiutarla a sciogliere i muscoli delle gambe. Naruto prima le massaggiò velocemente i polpacci e poi l’aiutò a stendere le gambe in aria. Hinata era poggiata a una spalliera e aveva alzato la gamba in aria. Naruto l’aiutava a tenere la posizione, anche se non era facile. Per sbaglio il suo sguardo era finito sotto la gonnellina di Hinata e era diventato rosso. Per fortuna la ragazza non aveva notato niente. Lo stesso fecero con l’altra gamba.
-Naruto sei a disagio aiutandomi con questi esercizi?
Naruto deglutì e cercò di controllare la voce. Non doveva balbettare o rischiava di farsi scoprire.
-Mi fa piacere aiutarti.
Poi i due si misero a terra a fare qualche flessione. Naruto domandò a Hinata di sedersi sulle sue gambe per tenerle bloccate.
-Va bene in questo modo?
-Perfetto.
-Sei sicuro che non peso troppo.
-Sei leggerissima, non vedi quante flessioni sto facendo.
-Sei bravo, non hai mosso le gambe di un millimetro e non hai il fiatone. Io mi stanco dopo dieci flessioni e divento rossissima.
Ogni volta che si rialzava Naruto si trovava davanti il seno prosperoso di Hinata fasciato solo dal suo body. Aveva sbagliato a chiederle di sedersi sulle sue gambe, aveva scordato che le sue forme gli facevano perdere la testa.
Naruto si fermò dopo quaranta flessioni e poggiò la testa sulla spalla della ragazza ancora seduta sulle sue gambe.
-Non ricordavo fosse tanto impegnativo fare riscaldamento. Eppure mi alleno almeno due giorni a settimana. Prima lo facevo più spesso, ma ora non ho molto tempo.
-Ti capisco.
Naruto alzò il viso e si ritrovò a pochi centimetri dal volto della ragazza. Aveva delle labbra bellissime.
-Naruto mi sembra di aver fatto abbastanza riscaldamento, ora sono in grado di ballare.
-Ah, è vero siamo qui per ballare. Mostrami qualcosa, io metto il brano che vuoi.
-Traccia cinque.
Hinata si era infilata le mezze punte e aveva iniziato a ballare per tutta la palestra. Usava tutto lo spazio davanti gli specchi. Naruto pensò che era bravissima, leggiadra e elegante. Non aveva mai visto qualcuno ballare tanto bene e contemporaneamente esprimersi con il viso. Ogni sua espressione e gesto esprimeva le parole della canzone. Finita la canzone, Hinata si avvicinò al biondo.
-Come è andata?
-Ero incantato da te, non ho parole per descrivere quello che ho visto. Sono sempre più innamorato di te.
Hinata sorrise e diede un bacio sulla guancia al ragazzo, era il suo modo per dirgli che lo amava.
-Vieni balla con me.
-No, Hinata, sono goffo.
-Avevi detto che volevi imparare qualche passo, sarà semplice.
-Ho cambiato idea. Non voglio farti ridere a causa della mia goffa postura, ballo in modo orribile.
Hinata spinse Naruto al centro della sala dopo aver messo il brano dieci.
-Proviamo solo qualche passo, nulla di complicato.
-Hinata potrei ballare con te un lento? Vorrei tenerti stretta per qualche minuto.
La ragazza si strinse al biondo e cominciarono a volteggiare per tutta la palestra.
-Non sapevo che sapessi ballare il valzer- disse Hinata stupita.
-Non ricordavo di saperlo fare perché ho preso lezioni molti anni fa, merito della passione che avevano i miei genitori per la danza. Guardarti danzare divinamente mi ha ricordato i miei genitori quando si esibivano nei grandi teatri. Loro erano degli attori ma spesso si esibivano come ballerini nei teatri. Soprattutto quando non avevano ingaggi per interi mesi. Allora gli attori non venivano pagati bene come oggi e loro dovevano pagare l’affitto e le bollette. Ti parlo di queste cose tristi, ma non so il motivo.
-Mi fa piacere sapere qualcosa del tuo passato e dei tuoi genitori.
-Pensavo ti infastidisse sentirmi parlare tanto di me?
-Per niente, sono curiosa di conoscere tutto sul tuo conto.
Naruto aveva scordato di togliere uno straccio dal pavimento e ci finì sopra con il piede. Stava per scivolare a terra, ma prontamente strinse Hinata per non farla ferire e cadde a terra. Non si fece male e non batté la testa.
-Hinata tutto bene?
-Sì, Naruto come stai? Hai qualche dolore?
-No, sto benissimo- disse il ragazzo ridendo.
Meno male che non c’era finita lei mentre ballava sullo straccio, Naruto non se lo sarebbe mai perdonato se si fosse ferita. Kurenai gli avrebbe rotto qualche costola se la sua pupilla fosse scivolata.
Hinata era finita sopra al corpo di Naruto cadendo. Il ragazzo aveva voluto farle da cuscino, mai avrebbe permesso a quel corpo di prendere qualche ammaccatura. Naruto sentiva qualcosa di soffice premere contro il suo corpo e sentì l’irrefrenabile impulso di baciarla. Sapeva che erano gli ormoni a parlare e la posizione non aiutava.
-Naruto sicuro di stare bene? Sei rosso come un peperone e stai tremando.
-Sto bene.
Hinata avvicinò il viso a quello del ragazzo per vedere se aveva la febbre e peggiorò la situazione. Non solo era stesa sul ragazzo e gli faceva fremere ogni parte del corpo, ora voleva addirittura farlo impazzire.
-Hinata ti amo.
-Anche io ti amo.
Naruto strinse Hinata per i fianchi facendola avvicinare ancora di più. I loro corpi erano completamente attaccati, lui era steso per terra con le braccia intorno alla vita di lei. Mentre lei era stesa su di lui con il seno sul suo petto, la faccia quasi attaccata a quella di lui. Per non parlare del piccolo particolare di lui che iniziava a farsi sentire nei pantaloni, non riusciva più a nasconderlo. Se la ragazza se ne accorgeva erano guai. I loro bacini non dovevano assolutamente combaciare o sarebbe morto per l’imbarazzo. Infatti, Naruto aveva cercato di tenere le gambe della ragazza leggermente spostate dalle sue, ma non era comoda come posizione. Lei si muoveva e si avvicinava sempre di più.
Naruto poggiò una mano dietro la schiena della ragazza per farla rilassare. Non voleva assolutamente che si accorgesse del suo problemino.
-Hinata sei bellissima.
-Naruto grazie, sei l’unico che mi abbia mai detto cose tanto carine.
I loro volti erano vicinissimi, delicatamente Naruto poggiò le labbra su quelle della ragazza. Era il primo bacio di Hinata e Naruto non voleva forzare le cose e fu dolce e delicato. Nonostante ciò rimasero entrambi zitti per alcuni minuti dopo che le loro labbra si erano staccate.
Per Hinata quel bacio era stato stupendo, non si era mai sentita meglio. Non si sarebbe ma immaginata che il suo primo bacio sarebbe stato da sogno. Chi l’aveva detto che una ragazza doveva dare il suo primo bacio a un appuntamento romantico. Per Hinata non c’era cosa più bella e romantica che stare a casa di Naruto, soli in una stanza e stretti uno all’altra.
-Questo bacio è stato magnifico, mi piace sentire il sapore delle tue labbra.
Naruto si riappropriò delle labbra di Hinata e approfondì il bacio. Passò la lingua sul labbro inferiore della ragazza e poi si staccò di nuovo. Dopo neanche dieci secondi si fiondò di nuovo sulle sue labbra, Hinata sentì la lingua del ragazzo che cercava la sua. Non riuscì a resistergli e intrecciò la sua lingua a quella di lui. Il gioco di lingue durò per circa cinque minuti, poi i ragazzi si dovettero staccare per riprendere fiato.
-Wow, è stato stupendo, non immaginavo sapessi baciare tanto bene.
-Non l’ho mai fatto, mi sono lasciata trasportare dai tuoi movimenti. Mi sono sentita pervasa da mille sensazioni baciandoti. Sto benissimo qui con te.
-Anche io principessa. Mi hai completamente spiazzato, mi hai lasciato senza fiato con quei baci.
-Però ora stai parlando e tanto.
Naruto sorrise, lei riusciva sempre a lasciarlo senza risposte.
Verso le nove e trenta, Kakashi andò a chiamare i due ragazzi in palestra visto che non uscivano per cenare. Li trovò in una posizione imbarazzante, i due erano rimasti per un’intera ora stesi a terra. Il manager vide Naruto sotto Hinata e le sue braccia intorno alla vita della ragazza. Quel ragazzino doveva aver fatto un’altra delle sue pagliacciate e si era ritrovato in quella posizione a dir poco scomoda per entrambi. Non si erano neanche accorti della sua presenza, intenti come erano a dirsi parole dolci e a scambiarsi coccole.
-Scusate ragazzi, è ora di cena e dovreste venire a tavola.
Hinata si alzò subito dal ragazzo e si ricompose. Intanto Naruto aveva portato le braccia dietro la nuca imbarazzato. Hinata non poteva credere di essere stata vista in quella posizione, si vergognava tantissimo. Sicuramente Kakashi pensava che era una ragazzaccia.
-Tranquilla Hinata, Kakashi non pensa che tu sia una cattiva ragazza, sa che ci amiamo.
Naruto riusciva sempre a leggerle dentro, incredibile. Era proprio il ragazzo perfetto per lei.
I due ragazzi corsero a farsi la doccia in bagni separati, si vestirono e scesero a cenare. Kakashi aveva ordinato tre pizze farcite con mozzarella e prosciutto cotto e qualche rustico.
Dopo cena i ragazzi si ritirarono in camera mentre Kakashi leggeva dei documenti di Naruto. Doveva controllare che tutto fosse in ordine per gli ingaggi dei prossimi mesi.
 
In camera
-Pensi che Kakashi dirà tutto a Kurenai? Non voglio che lei si arrabbi di nuovo con te, quello che è successo è anche colpa mia.
-Kakashi non parla molto, tranquilla. Secondo me sarai tu a dire tutto a Kurenia e non te ne faccio una colpa. Hai un bel rapporto con lei e non puoi fare a meno di raccontarle i tuoi segreti.
-Hai ragione, però ho paura che fraintenda la situazione. Eravamo in una posizione strana e …
-Non c’è nulla di strano nello stare uno fra le braccia dell’altra. Eravamo stesi come quando siamo nel letto.
-Sai sempre come far sparire ogni mio dubbio.
Si sedettero sul letto uno di fianco all’altra dandosi la mano. Naruto continuava a pensare a lei in body e alle sue forme. Non immaginava che il seno di Hinata fosse tanto grande se fasciato in un body, doveva cacciare quei pensieri dalla sua testa prima di esplodere.
Hinata voleva tanto domandare a Naruto se aveva già fatto quelle cose con altre ragazze, ma aveva paura della risposta. Certo sapeva che aveva baciato altre donne come Shion, ma non conosceva fino a dove si era spinto.
-Qualcosa ti turba ancora?
-No, tutto bene.
-Sai che puoi chiedermi qualsiasi cosa sulla mia vita privata, quindi parla.
-Questa domanda è imbarazzante, non so come dirlo.
-Io ho avuto delle storie con altre ragazze in passato e due volte con donne più grandi di me. Diciamo che ho perso la testa per una ricca donna di 38 anni e ho passato con lei due mesi. Ogni volta che la vedevo lei voleva fare quella cosa e mi seduceva.
-Basta, so che ti ho chiesto io di parlarmi del tuo passato ma non voglio più sapere delle tue ex. So che sono una stupida gelosa e insicura, ma non piace sentire quelle storie. Io non sarò mai sicura e sensuale come la tua ex.
-Tu sei la ragazza con la quale voglio trascorrere il resto della mia vita, non desidero altre.
Hinata si buttò su Naruto facendolo stendere sul letto e lo baciò sulle labbra. Ora Naruto era tutto suo e non avrebbe permesso a nessuna attrice, imprenditrice, produttrice, cantante, ballerina o fan di portalo via da lei. Naruto non avrebbe fatto soffrire Hinata per nessuna donna, lei era il suo vero amore, la ragazza che attendeva da anni. Ora che l’aveva trovata, nessuno l’avrebbe fatta soffrire o allontanata dal suo fianco.

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


Naruto e Hinata erano stesi sul letto in camera del ragazzo e parlavano da ore. Non si erano accorti che erano già le undici e trenta di sera. Il giorno dopo dovevano essere agli studi per le dieci e non si preoccupavano di riposare. Avevano tanta voglia di conoscersi meglio e non riuscivano a smettere di farsi domande a vicenda. Hinata aveva scoperto che Naruto aveva avuto diverse fidanzate in passato perché con Sasuke a volte si divertiva a mettersi in mostra nelle discoteche. Naruto le aveva detto che quei tempi erano passati, ormai non faceva più a pugni e non corteggiava ogni ragazza che gli si appiccicava addosso. Kakashi lo aveva aiutato a maturare, crescita che aveva fatto anche con il suo miglior amico. Lui e Sasuke avevano capito che accettare le sfide di uomini gelosi non era mai conveniente e avevano smesso di uscire ogni sera per locali. Si erano concentrati sul lavoro e infatti ogni anno che crescevano gli ingaggi aumentavano. Si erano costruiti due carriere splendide e non intendevano tornare indietro. Erano ancora molto corteggiati, ma usavano ignorare le donne che cercavano di sedurli. Ormai Sasuke aveva Sakura al suo fianco, mentre Naruto era follemente innamorato di Hinata.
-Sei scioccata dal racconto sul mio passato?
-No, non giudico mai le persone per il loro passato, non mi sembra giusto. Io non penso proprio che tu sia un ragazzaccio, a quei tempi eri semplicemente confuso. A tutti capita di avere un momento di sofferenza.
-Hai capito subito che in quei mesi di marachelle e botte avevo il morale sotto i piedi. È stata dura costruirsi una reputazione da ragazzo gentile e affidabile.
-Alla fine ce l’hai fatta, è questo che conta. Basta pensare al passato, diventi triste ogni volta che pensi a certi episodi della tua vita. Non mi piace vederti con quelle espressioni sul volto.
-Hinata come fai a fidarti di me? Voglio dire, non hai paura che io ti tradisca con un’altra ragazza e che ti faccia soffrire?
-No, non ho paura che tu abbia una storia con un’altra mentre stai con me, non lo faresti mai. Hai detto che mi ami e so che lo pensi veramente. Hai ripetuto più volte quanto ti piaccio e ho osservato come mi guardi durante le riprese, i tuoi occhi non mentono. Hai anche dimostrato più volte di volermi proteggere.
-Grazie Hinata, non ti deluderò mai.
-Ti avverto Naruto, se una donna ti si avvicina per corteggiarti la mando via.
-Sarò il primo ad allontanarla e a dirle che ho già una fidanzata meravigliosa. Non immagino di stare con nessun altra ragazza. A volte penso che tu sia troppo per me e che non ti merito.
-Smettila di dire queste brutte cose, non è da te.
-Hinata hai mai paura del futuro?
-Questa è una domanda che nasconde una trappola? Naruto non capisco cosa ti passa per la testa.
-Mi impegnerò con tutte le mie forze per renderti felice.
-Mi rendi felice anche adesso, io ho bisogno solo di sentirti vicino per stare bene.
-Siamo davvero strani. La ragazza timida e impacciata e l’attore buffone e impetuoso. So che sto vaneggiando in questo momento, voglio solo convincerti che qualsiasi cosa accada ti amerò sempre.
Hinata guardò Naruto negli occhi e poi gli sussurrò qualcosa all’orecchio. Il ragazzo fu felice di sentirsi dire quelle parole. Le ragazze spesso lo avevano usato solo per avere qualche minuto di fama o per il suo corpo, purtroppo questo doveva ammetterlo, si era lasciato ingannare. Purtroppo scopriva le cose sempre troppo tardi e nel modo più crudele. Con Hinata la storia era diversa, lei era dolce e non cercava mai di apparire con lui davanti ai giornalisti, era il contrario cercava di nascondersi per non lasciarsi seguire ovunque.
-Naruto verrai a vedere il mio primo concerto con Itachi?
-Verrò a tutti e quattro i concerti, ho già detto a Kakashi di non prendere impegni di sera per i prossimi due mesi. Dopo il lavoro voglio passare del tempo con te, non andare a feste e inaugurazioni.
-Non devi pensare a me se sei occupato.
-Sarò occupato mattina e pomeriggio per i prossimi due mesi, devo girare il film con Sasuke e ho anche altri due ingaggi. In più, Kakashi ha detto che mi vogliono per una rappresentazione teatrale, vogliono che interpreti Mercuzio per un mese. Si tratta di due serate a settimana al grande teatro in centro. Spero che le date non coincidano con i tuoi concerti.
-Se le date coincidessero non puoi rifiutare. È una grande prova per te interpretare Mercuzio, mi hai detto che avresti sempre voluto cimentarti in un’opera di Shakespeare. Ora ne hai l’opportunità, verrò a guardarti sicuramente uno dei giorni in cui vai in scena.
-Avevo già intenzione di accettare, ma voglio anche venire ai tuoi concerti.
-Vedrai che riuscirai a vedere almeno un mio concerto. Non hai ascoltato bene Itachi, ha detto che un concerto si terrà al grande teatro.
-Hai ragione, quindi io non sarò occupato con il teatro. Non ci avevo pensato, sono il solito baka.
-Sei il mio baka preferito.
-Hinata se non ti dispiace, potresti cantarmi questa ninna nanna?
Naruto tirò fuori dal cassetto un foglio arancione un po’ consumato sugli angoli. Sopra c’era scritta una bellissima ninna nanna.
-Perché vuoi che canti questa canzone?
-Quella è una ninna nanna che scrisse mio padre per me e mia madre me la cantava spesso quando avevo due o tre anni. Non ricordo molto, ero troppo piccolo.
Hinata lesse la canzone, erano parole dolcissime. In quella canzone c’era tutto l’amore che i suoi genitori avevano per lui.
-Non so se sono all’altezza di cantare questa canzone, è bellissima. Io non sono brava come lo erano i tuoi genitori. Sai, dopo che mi hai parlato di loro, mi è venuta la curiosità di sentire qualche loro canzone. Non sapevo che Kurenai avesse un loro cd ma poi me lo ha dato e sono rimasta senza parole.
-Hinata solo tu sei in grado di cantare questa melodia.
Hinata guardò Naruto negli occhi e non riuscì a dire di no alla sua richiesta, voleva vederlo sereno. Se desiderava ascoltare ancora quella canzone, lo avrebbe reso felice.
La mora iniziò a cantare e Naruto chiuse gli occhi. La voce di Hinata era melodiosa, dolce e gli dava migliaia di sensazioni positive. Aveva ascoltato delle sue canzoni, ma sentirle cantare quella ninna nanna era qualcosa di magico. Ogni sofferenza, ogni paura e ogni pensiero negativo era stato cancellato dalla voce di quella bellissima ragazza che aveva fra le sue braccia.
Finita la canzone, Naruto ringraziò la mora baciandola sulle labbra. Era da tempo che desiderava risentire quelle parole.
-Grazie a te ho ricordato i tempi in cui mio padre e mia madre mi rimboccavano le coperte e mi stringevano forte.
-Sono felice che la mia voce ti abbia dato belle sensazioni.
Naruto mise una mano sulla guancia della ragazza e le diede una carezza, era così dolce e pura, non poteva fare a meno di guardarla e coccolarla.
-A cosa pensi Naruto?
-Sei un angelo, sono felice di averti incontrata.
I due si addormentarono verso le tre del mattino.
 
La mattina seguente Hinata dovette strattonare il ragazzo per più di dieci volte per farlo alzare dal letto.
-Buongiorno principessa.
-Buongiorno Naruto, è ora di alzarsi. Alle dieci ci aspettano sul set. Sono già le sette.
-Mi sembra di aver dormito pochissimo.
La ragazza sorrise a causa dell’affermazione del ragazzo, a volte diceva delle frasi senza riflettere. Lui era fatto così, impulsivo e spontaneo.
-Ho detto un’altra frase ovvia, logico che abbia sonno ho dormito poche ore. Però non mi sento per niente stanco, sono stato benissimo ieri sera.
-Anche io.
-Domanderò a Kurenai di farti dormire da me anche questa sera.
-Naruto non pensi che possa dare fastidio a Kakashi? Questa è anche casa sua.
-No, lui non ci fa caso a certe cose. Una volta Sasuke è rimasto qui per due settimane per non farsi trovare da Orochimaru, voleva un periodo di pausa. Kakashi non ha detto niente, era d’accordo. Non farà problemi se resti qui per qualche giorno.
-Vuoi che passi qualche giorno da te, davvero?
-Con tutto il cuore.
Hinata ballava per tutta la casa per la gioia, avrebbe passato più tempo con il suo fidanzato e lo avrebbe conosciuto ancora meglio. Non vedeva l’ora.
Kakashi scese al piano di sotto e trovò Naruto seduto al tavolo che beveva una tazza di latte e mangiava un pezzo della torta che gli aveva regalato la mora.
-Hinata è raggiante questa mattina, balla e canta per la cucina. Devo dire che ha una voce interessante. Kurenai mi aveva detto che canta bene ma non immaginavo fosse a un livello così alto. È riuscita addirittura a cantare la ninna nanna scritta da tuo padre. Devo ammettere che l’ha eseguita in modo impeccabile.
-Kakashi ci spiavi?
-No, tenevo sotto controllo solo te, mio caro bricconcello. Non ho potuto fare a meno di ascoltare quella melodia, mi ha ricordato i vecchi tempi sul palco con tuo padre.
-Non parli mai di queste storie, come mai le cacci adesso?
-Solo perché quella canzone ha evocato in me dei vecchi ricordi. Oggi devi firmare degli autografi dopo le riprese. Il fan club del distretto nord ha il permesso di entrare agli studi e ti attenderanno al padiglione otto. Lì come da routine ti faranno delle domande e ti chiederanno gli autografi.
-Intendevi dire che oggi è il giorno dei fan club e degli autografi, so che anche Sasuke è occupato con le sue ammiratrici.
-Sì, oggi gli studi vengono aperti ai fan club del distretto nord. A ogni attore è stato assegnato un padiglione dove ricevere i propri fan.
-Quanti fan ci sono nel club del distretto nord?
-Su questa lista che mi hanno spedito le responsabili del club ci sono almeno cinquanta ammiratrici.
-Cosa? Non sapevo di avere un fan club così grande in quel distretto.
-Veramente quelle sono solo le ragazze ammesse agli studi. Per scegliere chi sarebbe entrato sono state fatte delle specie di lotterie per ogni attore scelto da alcuni produttori. Secondo quello che mi ha raccontato Jiraya, i produttori hanno scelto gli attori più famosi.
-Quindi anche Hinata dovrà incontrare i suoi fan?
-Nella lista dei produttori c’è scritto che è stata messa nel padiglione sette. Mi sembra strano che Orochimaru non abbia bloccato il suo incontro con i fan.
-Pensi che stia macchinando qualcosa?
-Conoscendolo sarà nel suo letto a elaborare qualche piano diabolico.
-Non farà soffrire Hinata.
Naruto e Kakashi mangiarono tutta la colazione mentre Hinata sistemava la cucina. Il giorno prima avevano lasciato tutti i piatti da lavare e la donna delle pulizie sarebbe passata solo nel primo pomeriggio. La ragazza voleva fare qualcosa per ringraziare Naruto dell’ospitalità.
 
Arrivati sul set Naruto e Kakashi andarono a salutare il regista mentre Hinata salutava la sua manager.
-Hinata devi dirmi qualcosa?
-Mi è successa una cosa bellissima Kurenai, voglio raccontarti tutto. Naruto ieri sera è stato dolcissimo.
Kurenai temeva che Naruto si fosse spinto oltre troppo presto. Si conoscevano da poco e non voleva che la sua pupilla restasse scottata se fosse finita fra loro. Si augurava che restassero insieme per sempre, ma sapeva cha molti attori erano volubili. Anche se non pensava che Naruto fosse come gli altri. Stare attenti, però non era mai pericoloso.
-Cosa ti ha fatto Naruto?
-Kurenai, Naruto e io ci siamo baciati più volte e è stato bellissimo, mi è sembrato di volare. Fra le sue braccia mi sento benissimo.
La manager tirò un sospiro di sollievo, si erano solo baciati. Hinata non aveva mai avuto esperienze simili, era normale che fosse felice di ricevere il suo primo bacio. Aveva parlato di più baci, quindi Naruto si era fatto avanti con audacia. Il pivellino era più furbo di quanto sembrasse.
Naruto stava parlando delle scene da girare con il regista quando sentì uno sguardo gelido su di sé. Si girò e vide che Kurenai lo fissava in modo strano, doveva aver saputo dei suoi baci con la mora. Hinata lo salutò per tranquillizzarlo vedendo che la manager lo minacciava con gli occhi. Sapeva che Kurenai non odiava Naruto, ma con quel suo modo di fare voleva solo proteggerla.
Hinata raggiunse Naruto e ascoltò le direttive del regista.
-Voi due mi sembrate più allegri questa mattina, non avrai combinato qualcosa Naruto?
-Non capisco perché ve la prendiate tutti con me.
-Oh ragazzo, sei tutto rosso. Bene, passiamo al film. Oggi dovrai lasciare la tua fidanzata, stanco del suo comportamento nei confronti dei tuoi amici e della sua ossessione di tenerti legato a lei. Diciamo che a Tetsuya non piace essere soffocato.
Hinata e Naruto si cambiarono e indossarono le divise scolastiche. Tutto era pronto per girare un’altra scena al liceo.
-Si gira e azione.
Kiba e Tetsuya erano seduti nel prato della scuola e chiacchieravano.
-Cosa hai intenzione di regalare a Ayano?
-Mancano solo due giorni al suo compleanno e non ho trovato nulla da darle. Ho passato cinque giorni in giro con la mia ragazza. Ha voluto girare tutti i negozi della città e ha comprato un mucchio di roba. La sua stanza è piena di buste.
-Non potevi cercare un regalo per la nostra amica mentre eri con lei?
-Ho tentato, ma ogni volta che vedevo qualcosa di interessante la mia gentilissima fidanzata mi portava fuori dal negozio. Sono stanco del suo comportamento. Anche quando eravamo in America faceva così. Non avevo mai tempo per i miei amici al club di judo. Alla fine i ragazzi non mi hanno più chiamato perché non sopportavano che lei uscisse sempre con me e li trattasse a pesci in faccia.
-Strano che tu ti sia messo con una ragazza tanto aggressiva, non sapevo ti piacessero certi tipi.
-Quando l’ho conosciuta non era così, credimi. Sai che Ayano e io non parliamo da cinque giorni?
-Ho notato che non si avvicina più al tuo banco da quando avete fatto ripetizioni insieme. Cosa è successo?
-La mia ragazza l’ha trattata malissimo e temo che ora Ayano mi odi.
-No, lei ti vuole bene, non è capace di portarti rancore. Forse come te non sa come affrontarti, mi ha detto che si è vergognata per come si è comportata. Ha timore che tu la giudichi male perché è scappata via.
-Aveva tutte le ragioni per scappare. Dovevo impedire che succedesse una cosa del genere. La cosa più brutta è che la mia ragazza le ha detto che non andrò alla sua festa di compleanno.
-Non puoi farle questo. È riuscita a convincere suo padre solo perché ci teneva a festeggiare anche con te ora che sei tornato. Ci ha messo tre giorni per convincerlo. Se non vieni tu, saremo solo io, Ten Ten e Shino.
-Ayano ha anche altri amici, come mai non vanno alla festa.
-Ayano fa la festa questo sabato e alcune ragazze della classe le hanno detto di essere occupate con i loro fidanzati. Altre sono spaventate dai bulli che hanno chiesto a tutti di non andare alla festa o li avrebbero picchiati.
-Questo non è per niente bello. Voglio fare una sorpresa a Ayano e trovarle un regalo che la lasci a bocca aperta. Dovrà fare un grande sorriso quando le darò il pacco.
-Allora verrai alla festa, vedrai che ci divertiremo. Forse ti accorgerai dei suoi sentimenti finalmente.
-Hai detto qualcosa?
-No, solo che ci divertiremo. Per favore, non portare la tua ragazza o rovinerà la festa a Ayano.
-Dovrò uscire di nascosto o mi impedirà di venire alla villa. Tornando al discorso di prima, pensi davvero che Ayano non mi odi dopo quello che è successo?
-Non ti odia baka. Sei il solito, non cambi mai Tetsuya, non ti accorgi di niente.
-Shino da quanto eri dietro l’albero?- domandò Kiba.
-Dall’inizio della vostra conversazione. Tetsuya guarda in alto verso la finestra della nostra classe.
-Quelle sono Ayano e Ten Ten. È così triste.
-Ha quella faccia perché pensa che tu ce l’abbia con lei. Pensa di aver sbagliato con la tua ragazza e di aver perso la tua amicizia. Dovresti correre da lei e chiederle scusa, visto che lei non ha colpe. O mi sbaglio?
-Hai ragione Shino, sono un idiota, devo correre a chiarire tutto.
Tetsuya corse in classe mentre Kiba dava il cinque a Shino. Il loro piano aveva funzionato brillantemente. Si erano messi d’accordo per far in modo che l’amico si accorgesse del suo errore e della tristezza della loro migliore amica. Odiavano vederla soffrire. Nel piano era coinvolta anche Ten Ten che convinse Ayano a salire sul tetto della scuola dove dopo pochi minuti comparve Tetsuya.
-Scusa Ten Ten potrei parlare da solo con Ayano?
-Certo, ci rivediamo in classe amica mia. Tu bada bene a non farla piangere di nuovo o riceverai un pugno.
Tetsuya non ricordava che la castana fosse tanto manesca e allo stesso tempo protettiva nei confronti di Ayano. Dovevano avere un legame ancora più forte rispetto alle medie. Ne erano cambiate di cose mentre era stato via. Era cambiata persino Ayano, era ancora più bella con i suoi lunghi capelli scuri e il suo fisico con tutte le curve nei punti giusti. Era estasiato dalla figura della ragazza.
-Ayano devo chiederti scusa per l’altro giorno. In questi giorni non poter parlare con te è stata una sofferenza.
-Non devi scusarti Tetsuya, sono stata una sciocca a scappare via quel giorno. Sono stata anche inopportuna non parlandoti in questi giorni. Non sapevo come chiederti perdono.
Tetsuya si avvicinò alla ragazza e la strinse forte.
-Non dire nulla, so che eri triste a causa mia. Ti dico subito che ho intenzione di venire alla tua festa e festeggiare il tuo compleanno. Nessuno mi impedirò di partecipare alla tua prima festa. Ci tengo a vedere il sorriso sul tuo volto quel giorno, quindi aspettati una mega sorpresa.
-Grazie Tetsuya, sei un vero amico.
Ayano era ancora innamorata del ragazzo ma non poteva dirgli niente, lui stava con un’altra. Le bastava averlo vicino in quei momenti di tristezza per stare meglio.
 
Tornato a casa Tetsuya vide la sua ragazza sulla porta. Lo attendeva da qualche minuto e era molto nervosa.
-Stop. Shion quella ti sembra una faccia arrabbiata per caso? E poi dovevi dire la battuta appena lui ti vedeva.
-Ho dimenticato la battuta, capita.
-Prendi il copione e rileggi la battuta. Quindici minuti di pausa.
Il tempo di bere un sorso di acqua e tutti erano di nuovo sul set.
-Azione.
Tetsuya era di fronte alla sua ragazza che si gettò fra le sue braccia furiosa.
-Vuoi andare al compleanno di quella. Preferisci andare da lei e non accompagnare me alla sfilata, non è carino.
-Ti ho accompagnata a migliaia di sfilate, posso fare qualcosa che mi piace per una volta. Avevi detto che non avresti più fatto i capricci se ti avessi fatta venire con me in Giappone. Al contrario, ti comporti peggio di prima.
-Sei tu che sei cambiato. Mi tratti malissimo e difendi quella mocciosa. Non ti accorgi che ti fa gli occhi dolci per allontanarti da me.
-Smetti di prendertela con Ayano. In questi giorni si è seduta lontana da me per paura di averti ferita. Aveva il timore che tu fossi infastidita vedendola con me e non mi parlava. Temeva che anche io la odiassi.
-Infatti mi ha ferita, non sopporto quando ti si avvicina.
-Smetti di dire certe cose, inizio a infuriarmi. Non voglio perdere Ayano ora che sono tornato.
-Come pensavo preferisci lei a me. Sei forse impazzito?
-Pensi sempre male. La conosco da anni e ci siamo sempre trovati bene insieme, nessun timore, nessun dubbio, nessun litigio. Poi tu cerchi di allontanarla da me facendole credere che è colpa sua se ti comporti così. Le hai anche detto che io non sopportavo più di sentirla parlare delle sue vicende personali, vero? Kiba mi ha detto che tre giorni fa Ayano era venuta a trovarmi e tu l’hai cacciata in modo orrendo dal giardino. Ne hai approfittato per inventarti che io non sopporto Ayano.
-Ho detto quelle cose solo perché ero gelosa di lei. Le avevo chiesto di non venire a trovarti e lei non ha obbedito.
-Non è ai tuoi ordini. Sono stufo, torna in America, non voglio più stare con te. Hai fatto cose orribili in questi giorni.
-Non è vero.
-Ah no. Pensi non mi sia accorto che mentre ti provavi della roba in camerino, hai infilato degli abiti nella tua borsa. Questo si chiama rubare. Lo avevi già fatto una volta e ti ho chiesto di non farlo più. Tu non mi hai ascoltato.
-Solo un piccolo errore, puoi di certo perdonarmi.
-Le offese a Kiba e Ayano sono errori?
-Capita che a qualcuno non piacciano delle persone.
-I litigi continui con mia madre. L’altro giorno l’hai cacciata da casa sua perché dicevi che parlava ad alta voce al cellulare mentre dormivi sul divano. Questa casa non è tua ma dei miei genitori, non puoi comandare come una principessina viziata.
-Mi stai dicendo parole orribili, ingiuste e crudeli.
-Vai via da qui entro una settimana e torna in America, non voglio più vederti. Ho sbagliato a fidarmi di te e a portarti qui. Ti ho anche aperto il mio cuore in passato, altro grosso sbaglio. Addio.
La ragazza corse a preparare i bagagli e chiamò un taxi, decise di andare in un albergo di lusso. Era ricca e di certo non aveva bisogno di restare in un posto dove non era desiderata.
-Ho preso tutto e spero di non vederti più Tetsuya. Sei stato un vile con me e non perdonerò mai.
La ragazza corse nel taxi e si diresse verso il centro. Ora Tetsuya si sentiva più sereno e felice. Kiba aveva ragione quella ragazza non lo rendeva felice, gli stava rovinando la vita con le sue fisse. Ora avrebbe avuto più tempo per i suoi amici e la sua famiglia. Non vedeva l’ora di dare la notizia ai genitori e agli amici. Decise di chiamare subito Kiba.
Quando l’amico seppe la notizia, a sua volta, chiamò Shino e insieme si precipitarono a casa di Tetsuya. Ebbero tutti i dettagli dall’amico e si complimentarono con lui, aveva fatto bene a lasciarla poiché non era più lo stesso.
-Stop. Bene ragazzi. Andate via, oggi non ci sono più riprese.
-Signor Jiraya, ne è sicuro? I produttori dicevano che bisognava girare anche la scena seguente.
-Non siamo ancora pronti per alcune scene quindi tutti via mentre io dico agli operai come sistemare le altre scene. Fuori dai piedi.
Jiraya era pericoloso quando strillava, tutti gli attori sparirono in un attimo e anche fonici, assistenti e i produttori stessi.
Naruto indossò qualcosa di comodo e andò con Kakashi nel padiglione otto dove lo attendevano le fan. Intanto Hinata era andata con Kurenai nell’edificio sette.
-Kurenai sai quanti fan sono previsti per oggi?
-Per ogni attore sono stati predisposti cinquanta biglietti della lotteria visto i troppo fan. Le estrazioni si sono tenute due settimane fa qui agli studi. Per ogni attore c’era un banchetto. Dicono che si è presentata molta gente. Sei felice di firmare qualche autografo dopo tanto tempo?
-Molto, sono due o tre mesi che non firmo qualcosa. Ricordi come erano carine quelle bambine che vennero a vedere il mio concerto al teatro iris. Avevano tutte il mio poster.
-La rivista giovani attori ha venduto molte copie quando ha messo le tue foto in copertina e il tuo poster all’interno del giornale.
 
Intanto le fan di Naruto avevano invaso il padiglione otto. C’erano solo ragazze molto giovani e tutte avevano in mano una foto del ragazzo. Si misero in fila e si fecero firmare le foto. Anche Shion stava ricevendo i suoi fan nel padiglione quattro. C’erano dieci ragazze e quaranta ragazzi. Alcuni di loro erano addirittura usciti con lei quando andava ancora al liceo. Sasuke era impegnato con delle ragazzine che urlavano il suo nome. Non facevano che spingere per l’intero padiglione pur di toccarlo. Anche per lui c’erano solo ragazze.
Sakura era stata messa nel padiglione cinque e aveva già firmato cinquanta delle sue foto. Aveva ricevuto quaranta ragazze e dieci ragazzi. Volevano il suo numero ma lei gli rispose che era occupata.
 
Al padiglione sette
-Dagli urli che sento di fianco, Naruto è molto apprezzato dalle ragazze.
-Hai ragione Kurenai, c’era una fila enorme poco fa. Tutte accalcate per un suo autografo e una stretta di mano. Quando arrivano i miei fan? Sembra che gli altri siano già arrivati.
-Dovevano già essere qui da cinque minuti. Si saranno fermati per una visita degli studi cinematografici.
-Lo penso anche io, ci sono set bellissimi in questo complesso.
Hinata attese quaranta minuti nel padiglione con Kurenai, poi si affacciò fuori e vide che sentì che gli altri attori già erano passati alle interviste con i fan. C’era molto rumore, ma riusciva a sentire qualche domanda da una parte e dall’altra.
-Kurenai non è che ci hanno indicato l’edificio sbagliato?
-Ho chiamato e mi hanno detto che ti hanno prenotato questo posto.
-Allora aspettiamo- disse Hinata sorridendo.
Kurenai aveva capito che non sarebbe arrivato nessuno, ma non voleva vedere Hinata piangere e non disse nulla. Forse almeno una persona sarebbe arrivata.
 
Dopo cinquanta minuti
Fuori dal padiglione di Shion, Orochimaru stava pagando delle persone. Sasuke e Sakura, che avevano finito con i loro fan, videro la scena.
-Io ho finito per oggi Sasuke caro.
-Anche io. Andiamo a prendere un gelato o qualcosa di salato?
-Va bene. Cosa fa il tuo manager con tutti quei soldi.
-Non ne ho idea. Sembra che stia pagando quei tizi per qualche lavoretto, non riesco a sentire cosa dicono da qui. Non è opportuno avvicinarsi, a Orochimaru non piacciono gli impiccioni.
-Ah sì, tu ti intrometti sempre nei suoi affari e metti becco su tutto quello che dice.
-Mi diverto a contraddirlo.
-Prima di andare a mangiare, vediamo come se la cava Naruto con le sue fan.
-Sarà sommerso dalle ragazzine.
Sakura e Sasuke trovarono un gruppo di ragazze che si avviava verso l’uscita degli studi. Avevano appena finito le interviste con Naruto.
-Come è andata?
-Sasuke hai finito prima?
-No, ho iniziato prima di tutti. Mi vuoi dire come te la sei cavata?
-Bene, ho risposto a tutte le domande. Però Kakashi mi ha chiesto di stare attento a non rivelare dei particolari strani della mia vita.
-Ha ragione, se dicessi alle tue fan che mangi dieci ciotole di ramen in alcuni giorni scapperebbero via.
-Sempre simpatico Sasuke. A te come è andata Sakura?
-Per fortuna c’erano tante ragazze alla mia riunione con i fan. Mi hanno fatto poche domande e ne sono stata felice. Non voglio svelare a nessuno i segreti della mia vita con Sasuke. Sai come è andata a Hinata? Per lei questa cosa è nuova, essendo diventata da poco un’attrice.
-Stavo giusto andando da lei. Vi va di venire?
-Certo, andiamo Sasuke.
I ragazzi andarono al padiglione sette e vi trovarono solo Kurenai che strillava al telefono e Asuma che cercava di calmarla. La donna posò il cellulare e vide gli amici di Hinata.
-Kurenai, Asuma dove è andata Hinata?
-Mi dispiace non so dove sia finita. Mi sono distratta un attimo per parlare con Asuma che era appena arrivato per portarci a casa e è sparita. Sono molto preoccupata.
-Sarà andata al bar a mangiare qualcosa. I fan l’avranno tempestata di domande e avrà voluto bere e mangiare qualcosa per riprendersi.
-No, cara Sakura. Hinata non ha ricevuto nessun fan oggi. Qui al padiglione sette non si è presentato nessuno.
-Non è possibile. Ho assistito alla lotteria e al banchetto di Hinata c’erano molte bambine e ragazze che volevano incontrarla- disse Sasuke.
-Il tuo manager avrà escogitato qualche piano per non farle incontrare i fan. Quel maledetto me la pagherà cara- disse Kurenai furiosa.
-Noi andiamo a cercare Hinata, voi andate se avete impegni- disse Asuma.
-Ti aiutiamo- disse Kakashi arrivando alle spalle di Naruto.
-Naruto sei l’unico che può sapere dove è andata, pensaci bene- disse Kurenai molto preoccupata.
Temeva che succedesse qualcosa di brutto alla piccola Hinata, non se lo sarebbe mai perdonata.
-Non mi viene in mente niente. Vado a spaccare la faccia a quel serpente.
-Fermo, hai fatto una promessa a Hinata, non ricordi- disse Kurenia.
-Avete ragione, ma non riesco a sopportare come la tratta.
Naruto era molto preoccupato per la sua fidanza, voleva trovarla al più presto e stringerla forte e lasciarla sfogare. Fra le sue braccia ogni angoscia e tristezza sarebbero passate, come le diceva sempre Hinata lui la rendeva felice con un abbraccio.

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


Kakashi era tornato a villa Uzumaki per controllare se Hinata fosse tornata lì poiché in quella casa si sentiva al sicuro. Non trovò nessuno e decise di tornare da Naruto per aiutarlo a cercare in città. Il ragazzo aveva il compito di cercare la fidanzata nei suoi posti preferiti. Infatti, Naruto girava per la città da due ore accompagnato da Sasuke e Sakura.
-Sei sicuro che adori questo teatro?
-Sì, mi ha detto che da piccola veniva qui con la sua babysitter per smettere di piangere.
-Il teatro è chiuso quindi non può essere qui.
Naruto tirò un pugno a un palo, era arrabbiato, non era stato attento e ora Hinata soffriva. Non capiva come aveva fatto a sparire nel nulla, aveva una brutta sensazione. Conosceva bene Hinata e non sarebbe mai sparita in quel modo, se fosse stata triste si sarebbe sfogata con Kurenai. Sparire non era da lei.
-Naruto vedrai che la troveremo- disse Sakura per rassicurarlo.
-Grazie per l’aiuto. La conoscete da poco e vi state preoccupando tanto.
-Hinata mi è simpatica e mi ha accolto a braccia aperta nonostante l’avessi trattata male all’inizio. Ho il dovere di aiutare la  mia amica. Penso che anche Sasuke ci aiuti perché Hinata gli sembra una ragazza molto simpatica.
-Ho la sensazione che dovremmo recarci da una persona che conosco bene per trovare Hinata.
-Hai un amico che può aiutarci nelle ricerche?
-No, Sakura. Voglio dire che dobbiamo andare da Orochimaru per scoprire cosa ha combinato questa volta.
-Pensi sia implicato nella sparizione di Hinata? Se è così questa volta nessuno mi impedirà di pestarlo.
-Calmati Naruto. Ora ti spiego. Prima io e Sakura abbiamo visto Orochimaru che pagava degli uomini agli studi, non li avevo mai visti da quelle parti. Poi mi sono ricordato di aver visto uno di loro nell’ufficio del mio manager. Lo aveva già pagato in passato per spaventare un’attrice che aveva vinto un provino per recitare come strega di Biancaneve a teatro. Orochimaru voleva che la parte fosse di Shion e ha chiamato quel tizio. Penso che lo abbia ingaggiato di nuovo per spaventare Hinata, vorrà farla rinunciare al film di Jiraya. Deve essere la sua mossa decisiva per annientare la sua carriera. Le ha pensate tutte e non l’ha piegata, quindi è ricorso a un metodo estremo. Odia che gli si oppone e Hinata lo ha irritato non poco. Due giorni fa ha sentito dei giornalisti che erano sul set e volevano scrivere un articolo sulla mora, parlavano solo bene di lei. Quando Orochimaru è tornato in ufficio ha spaccato tutto.
-Se succede qualcosa a Hinata per causa sua, non rispondo delle mie azioni.
-Ti ricordo ancora una volta che hai fatto una promessa a Hinata, moccioso. Qualsiasi cosa accada, non devi metterti nei guai.
-Miss Kurenai ha trovato Hinata?
-No, moccioso. Io e Asuma abbiamo cercato a casa, al nostro vecchio appartamento e in alcuni teatri.
Asuma aveva sentito la loro precedente conversazione e condivideva i loro sospetti sul serpente. Dovevano cercare un modo per metterlo con le spalle al muro e farsi dire dove aveva fatto portare la mora.
-Ragazzi mi è venuta un’idea, ascoltatemi bene. Mi servirà la collaborazione di tutti. Finalmente sei arrivato Kakashi, mi serve anche il tuo aiuto.
-Vi ascoltiamo signor Asuma.
Asuma spiegò il piano ai ragazzi e secondo Sasuke poteva funzionare. Conosceva bene il suo manager e non avrebbe gradito la loro mossa.
-Naruto la riuscita del piano dipende da te.
-Posso farcela, voglio riavere Hinata al mio fianco.
Naruto vide Shion e le si avvicinò.
-Ciao, devo parlarti di qualcosa.
-Sei tornato da me, vero?
-Sì, ho capito che Hinata è solo una ragazza immatura che piange sempre. Mi ero sbagliato sul suo conto. Ti va di fare un giro.
-Certo.
Shion si aggrappò al braccio del ragazzo e iniziarono a camminare. Naruto era disgustato dalla ragazza, ma doveva resistere per Hinata. Shion continuava a parlare ma lui non ascoltava, le sue parole erano futili, vuote e offensive. Non faceva che offendere tutti negli studi.
-Naruto ti sei accorto che sono più bella di quella ragazzina?
-Sì, sei molto più affascinante di lei, non dovevo lasciarti. Vuoi uscire di nuovo con me?
-Sì, evviva, non vedo l’ora di dirlo alle mie amiche.
-Per farti capire che sono serio nei tuoi confronti, ho chiesto a Jiraya di sostituire Hinata nel film. Non è per niente brava a recitare, faccio fatica ogni volta che la guardo. Non cambia mai espressione facciale, non trasmette nulla.
-Hai proprio ragione. Ci possiamo vedere questa sera al mio appartamento, ora ho un impegno.
-Certo.
Shion chiamò il suo autista e corse nella macchina. Naruto e gli altri, che avevano osservato tutta la scena tra lui e Shion, sapevano bene dove stava andando. La seguirono a distanza con le loro auto e la videro entrare negli uffici del serpente.
Grazie a Sasuke riuscirono a entrare anche loro negli uffici per sapere cosa Shion dovesse dire di tanto urgente al suo manager.
-Orochimaru ce l’abbiamo fatta, Naruto sta di nuovo con me.
-Sapevo che avrebbe cambiato idea vedendo quando è lunatica quella ragazzina. La sua sparizione gli avrà fatto pensare che è un po’ pazza. Ora che è tornato con te avrai grande notorietà.
Naruto e gli altri stavano ascoltando tutto dalla stanza accanto che era la sala dove Sasuke di solito si preparava per i provini. Grazie a una grata posta sulla parete adiacente all’ufficio del manager potevano sentire tutto. Orochimaru l’aveva messa lì per spiare Sasuke, pensava che non se ne fosse accorto.
-Il tuo piano ha funzionato alla perfezione, come hai fatto a convincere quei tizi a farla sparire?
-I soldi convincono sempre tutti. Ho dovuto solo pagarli e puff la ragazza è sparita. Starà via per qualche giorno, in questo modo anche il regista e i produttori penseranno che è una persona fuori di testa e irresponsabile. Nessuno può sfidarmi e passarla liscia, nessuno lascia la mia agenzia senza permesso. Ora quella mocciosa lo avrà capito.
-Mi spieghi come hanno fatto a portarla via? Quella non si fida di nessuno tranne che della sua manager e prima di Naruto.
-Shion a volte sei stupida. Uno degli uomini che ho pagato, travestito da assistente, le ha semplicemente detto che Naruto la stava aspettando su un set. Una volta lì, un complice l’ha afferrata per le spalle e l’ha fatta addormentare con il cloroformio.
-Ecco perché tieni quella scorta di cloroformio nell’armadio dell’ufficio.
-Mi è già capitato di usarlo con altri attori.
-Non mi dire che la sparizione di due anni fa dell’attrice Kristin è opera tua?
-In parte. Io ho solo dovuto pagare l’uomo che ho ingaggiato anche oggi per prendere Hinata, lui era un fan di Kristin. Ha accettato subito il lavoro, però ha esagerato. L’ha tenuta chiusa nel suo appartamento per un mese, non so cosa sia successo in quel tempo.
In realtà, Orochimaru sapeva bene cosa era successo perché Kristin era una sua attrice un tempo e dopo che il rapitore l’aveva lasciata andare, lei era corsa dal manager e gli aveva detto tutto. Dopo un mese il manager aveva detto che non voleva più lavorare con lei perché era sempre depressa. Kristin si ritirò dalle scene per sempre dopo essere stata scaricata dalla sua agenzia.
Naruto aveva paura che quei vermi facessero del male a Hinata. Stava per scoppiare per la rabbia, Kakashi dovette trattenerlo per non farlo andare nell’ufficio di fianco. Scalciava come un pazzo e agitava le braccia.
-Naruto mantieni il controllo, la troveremo- disse Kakashi tenendolo bloccato.
 
Nell’ufficio del manager
-Non credo che i soldi siano bastati a convincere i tuoi scagnozzi.
-Quei tre sono dei fan di Hinata e appena gli ho detto che li pagavo per tenerla con loro qualche giorno, hanno accettato volentieri. Non volevano neanche essere pagati.
-Non hai paura che lei li denunci dopo il rilascio e che loro dicano il tuo nome.
-I poliziotti li tratteranno come fan esaltati che hanno voluto rapire la loro attrice preferita. Queste cose accadono. Ho pensato a tutto.
Nella mente di Naruto era apparsa l’immagine di Hinata che tremava e urlava per la paura. Se quei bastardi osavano toccarla, gli avrebbe spaccato la faccia. Sapeva bene che alcuni fan esaltati potevano essere pericolosi e quelli avevano già commesso dei rapimenti in precedenza. Non avevano paura neanche di essere presi. Come aveva potuto permettere che dei pazzi si avvicinassero alla sua Hinata.
 
In un edificio fuori città
Hinata era legata a una sbarra di ferro e dormiva ancora. L’avevano addormentata con una dose eccessiva di cloroformio per farla stare buona. Non volevano avere problemi e non volevano che scappasse prima del termine stabilito da Orochimaru. Aveva chiesto ai rapitori di tenerla in quel posto abbandonato e di proprietà della sua agenzia per qualche giorno. Aveva inventato che alla ragazza servisse una bella lezione perché era sempre crudele con tutti. Aveva fatto credere ai rapitori che era una ragazza viziata che si comportava sempre male con chi la circondava. Non aveva dovuto faticare molto a convincerli, visto che loro erano suoi fan. Non gli importava molto come era di carattere, gli bastava tenerla vicina per un po’ per essere contenti.
 
Nella stanza di fianco all’ufficio di Orochimaru, il gruppetto di amici continuava ad ascoltare la conversazione tra Shion e il suo manager. Speravano che Orochimaru dicesse all’attrice dove si trovava Hinata.
-Shion perché mi fai tutte queste domande?
-Sono curiosa di sapere la fine che farà quella ragazzina. Mi ha creato molti problemi con Naruto e voglio vederla soffrire. Nessuno può rubarmi un ragazzo e passarla liscia, sai che sono possessiva con gli uomini con cui esco. Devo sempre avere l’esclusiva. Infatti, il produttore Yamiha ha occhi solo per me da quando usciamo insieme.
-Ti ha dato un nuovo ingaggio?
-Sì, mi ha detto che posso premiare un attore al galà del cinema.
-Questo è un grande passo, è un prestigio poter premiare gli attori e vieni pagata solo per tenere una statuetta in mano. Sei stata bravissima a trovare questo lavoro.
-Mi ha detto che mi daranno circa diecimila dollari. Farò shopping per un intero mese.
-Ti adoro per la tua crudeltà.
-Io adoro voi per i vostri piani malvagi. Sapete a chi andrà il ruolo di protagonista nel film di Jiraya ora che Hinata è stata tolta di mezzo?
-Domani andremo sul set insieme e assisteremo allo spettacolo. La protagonista non si è presentata alle riprese, che guaio, chi potrà mai sostituirla, urleranno Jiraya e Tsunade. A quel punto interverrò io che gli proporrò di inserire te come protagonista.
-Non serve, Naruto ha già parlato con Jiraya e gli ha detto di sostituire la mocciosa.
-Jiraya non si lascia convincere dagli attori. Deve vedere che chi ha scelto per un ruolo importante è un irresponsabile per cambiare idea. Infatti, quando vedrà che Hinata è sparita, deciderà di darti il ruolo visto che sei l’unica che sa le battute di Ayano. Le hai imparate vero?
-Sì, quando ieri mi hai parlato del piano, mi sono messa a leggere tutte le battute.
-Brava!
-Ora mi dirai cosa le succederà in questi giorni?
-Non posso saperlo, quei tipi sono imprevedibili essendo dei rapitori di star professionisti. Gli ho concesso di usare un mio edificio fuori città, nulla di più. Se venissero presi dalla polizia non farebbero mai il mio nome, hanno troppa paura di una mia ritorsione.
-Hai pensato proprio a tutto.
Shion si avvicinò a Orochimaru e lo abbracciò per ringraziarlo.
-Maestro presto sarò l’attrice più ricercata del paese.
-Mentre io diventerò ancora più ricco e potente. Ricorda sempre che il potere è tutto e non bisogna mai far vedere agli altri le proprie debolezze. Quello che Hinata ha sbagliato è lasciarmi per andare da Kurenai, nessuno può sfidarmi.
 
Nella stanza accanto
-Dobbiamo trovare un vecchio edificio di proprietà di quel pazzo.
-Prima dobbiamo andare via da qui Naruto. Ci sono le guardie qui fuori, Orochimaru deve essersi accorto che ci sono degli intrusi. Per nostra fortuna, non sa che siamo noi. Usciamo dalla porta di servizio, non viene mai sorvegliata.
Era sorprendente, Sasuke conosceva ogni via di fuga da quella fortezza. Doveva aver studiato ogni mossa del manager per poter fuggire quando voleva.
Una volta fuori, il gruppo decise di dividersi e di andare in giro per la città in cerca di Hinata. Sasuke scrisse a ognuno una lista di edifici di proprietà di Orochimaru e si divisero le zone in cui cercare. Era uno spreco di tempo muoversi tutti insieme.
-Io vado a prendere la moto parcheggiata nel mio garage in città e mi muovo verso sud. In quella zona ci sono due edifici abbandonati di proprietà di Orochimaru, come leggo nella lista.
Naruto aveva sempre tenuto la sua moto in un garage in centro per ogni evenienza.
-Non puoi andare da solo, da come parlava quel pazzo i rapitori sono almeno in tre. Se ti accadesse qualcosa Hinata non se lo perdonerebbe mai, non ci hai pensato? Potrebbe soffrirne per sempre- disse Kurenai.
-Starò attento. Le zone da controllare sono tante e non possiamo perdere tempo, Hinata corre molti rischi.
-Io andrò a nord, dove ci sono tre edifici deserti. Sono sullo stesso terreno e non mi sarà difficile controllare.
-Stai attento Kakashi.
-Anche tu Naruto e non fare colpi di testa, mantieni la parola data.
-Io e Sakura andremo ad est, ci sono un paio di palazzi disabitati.
-Cosa ci fa con tutti questi terreni se non ci vive nessuno?
-Li usa per costruirci nuove case da vendere a persone molto ricche. Vuoi sapere altro Sakura?
-No, Sasuke. Non sapevo che il tuo manager avesse tanti soldi.
-Alcuni terreni non sono suoi, li ha presi da chi non poteva ripagare i debiti. A volte Orochimaru presta dei soldi e a interessi altissimi. Le persone sono disperate e lui se ne approfitta.
-Che crudeltà- disse Sakura portandosi le mani alla bocca.
-Io e Asuma andremo ad est. C’è un complesso di edifici e ci metteremo tempo per ispezionarli tutti. Il primo che trova Hinata chiama gli altri. Mi raccomando non fatevi male o non potrei più guardare in faccia Hinata. Lei ci tiene a voi e di certo non vuole che corriate dei rischi.
Partirono tutti verso le loro mete, sperando di trovare Hinata in uno di quei posti sulla lista.
Sasuke e Sakura erano nella macchina del ragazzo e si dirigevano verso la zona est della città.
-Sei sicuro di aver scritto sul foglio tutte le proprietà?
-Quelle sono tutte le zone che erano descritte sul computer di Orochimaru, non c’era altro. Qualche mese fa, lui non era in ufficio e ha lasciato il computer acceso. Dovevo cercare delle cose su internet e cliccando sulla tastiera devo essere finito in una delle cartelle segrete del mio manager. C’era una mappa con gli indirizzi che ho messo nella lista.
-Spero di trovare Hinata intera, non voglio veder soffrire una mia amica.
-Se non dovessimo trovarla, Naruto potrebbe impazzire per la rabbia. Lo conosco bene e andrebbe dritto dal mio manager e gli farebbe sputare sangue. Naruto ha scoperto cosa significa amare veramente con Hinata, se le facessero del male, potrebbe tornare il ragazzaccio di una volta.
-Allora vai più veloce Sasuke.
 
Naruto aveva recuperato la sua moto, indossato il suo casco e afferrato uno di scorta. Era partito a razzo verso la zona sud che raggiunse in pochi minuti. Aveva mandato la moto al massimo. Non gli importava di prendere qualche multa, voleva riavere Hinata a tutti i costi.
 
Intanto Hinata si era svegliata in un edificio abbandonato. Era pieno di vecchi mobili e di bottiglie di vino e birra. Hinata sentiva l’odore dell’alcool che le invadeva le narici, era nauseante, voleva scappare da quel posto. Ricordava solo che era stata attirata su un set deserto e come una stupida si era lasciata portare via. Credere alle parole di uno sconosciuto non era da lei. Doveva tentare di scappare visto che nessuno la sorvegliava.
All’improvviso qualcuno entrò nella stanza e le si avvicinò lentamente.
-Buongiorno tesorino, hai dormito molte ore. Io sono un tuo fan e vorrei che tu mi tenessi compagnia per qualche giorno. Non ti farò del male se fai la brava e non fai i capricci come al tuo solito.
-Non capisco di cosa parli, io non sono capricciosa, almeno non mi sembra.
-Un tuo amico ci ha detto che spesso tratti male i tuoi amici e i membri delle troupe che lavorano con te. Non puoi raccontarmi bugie.
-Io non ho mai trattato male nessuno, vi sbagliate. Se siete un mio fan dovreste aver letto qualcosa di me sui giornali.
-A volte i giornalisti mentono per abbellire le storie delle star. Anche le star spesso mentono per fare bella figura.
Hinata non riusciva a capire perché avessero raccontato un mucchio di bugie all’uomo che aveva davanti. Chi poteva essere tanto crudele?
-I miei amici tra poco torneranno con la cena, vuoi qualcosa di particolare da mangiare? Per favore, non chiedere gamberetti o aragosta perché non siamo tipi da ristoranti raffinati.
-Non ho fame, voglio tornare a casa mia.
-Non puoi, ti ho già detto che ti voglio tenere qui per qualche giorno. Mi piace molto il modo in cui canti e come reciti, sei veramente brava. Perché tremi, hai forse paura di me?
Hinata non rispose a quella domanda, non voleva far arrabbiare il rapitore. Il guaio era che aveva dei complici. Cosa volevano da lei? Con lui lì, non sarebbe mai riuscita a scappare. Non aveva mai fatto autodifesa e non era abbastanza forte per fronteggiare un uomo.
 
Naruto arrivò davanti il secondo edificio che doveva controllare. Nel primo non aveva trovato niente. Parcheggiò la moto in modo che nessuno potesse vederla e si diresse verso l’interno dell’edificio. Fuori non aveva visto macchine o moto e questo lo preoccupava. Non si sentiva nessun rumore, però c’era un odore di alcool che gli faceva pizzicare il naso. Era nauseante, chi poteva sopportare quel tanfo. Salendo le scale il ragazzo sentì la voce di un uomo. Si avvicinò piano alla stanza da dove proveniva la voce e si affacciò facendo attenzione a non farsi vedere.
-Sei silenziosa, non vuoi raccontarmi qualcosa di te? Se non parli mi farai innervosire. Non fare la difficile o dovrò punirti. Raccontami qualcosa di te. So che sei bellissima perché lo vedo ma non conosco niente della tua vita privata.
-Perché mi avete legata?
Naruto riconobbe subito la voce di Hinata, si sporse dalla porta e la vide legata ad un palo. Quel maledetto rapitore l’aveva legata con delle corde e la teneva prigioniera. Non doveva farsi scoprire o l’avrebbe messa in pericolo. Doveva attendere il momento giusto per intervenire e portarla via. Mandò un messaggio veloce a Sasuke e gli disse di avvertire Kurenai, Asuma e Kakashi di aspettarlo a villa Uzumaki. Aveva trovato Hinata e l’avrebbe riportata a casa sana e salva. Gli aveva anche scritto di non raggiungerlo, se la sarebbe cavata da solo.
-Hai un fidanzato bambolina?
-Sì, sono innamorata del mio fidanzato.
-Mi dispiace sentirti dire questa cosa, lui non ti vorrà più dopo che io e i miei amici ti baceremo. È da tanto che vogliamo provare le tue labbra. Le vediamo sempre in televisione e ci è venuta voglia di assaggiarle, vuoi darmi un anticipo? I miei amici non si arrabbieranno se inizio a baciarti da solo.
L’uomo si avvicinò minaccioso a Hinata. La ragazza tentava di liberarsi con tutte le sue forze, aveva paura, non voleva baciare un altro. In quel momento stava pensando a Naruto, non l’avrebbe più guardata se quelli la toccavano.
Hinata chiuse gli occhi certa che l’uomo avrebbe poggiato la bocca sulla sua, voleva sparire in quel momento.
Hinata aveva ancora gli occhi chiusi quando sentì che qualcuno le slegava i polsi, pensava che l’uomo volesse farle qualcosa di peggio dei baci. Non riusciva a guardare per come era spaventata.
-Hinata sono io, apri gli occhi.
La mora aprì gli occhi e pensò di sognare. Non poteva credere che il suo bel Naruto fosse andato in quel postaccio per lei, non poteva correre un rischio simile.
-Principessa sei salva.
Sentendo il nomignolo con cui la chiamava Naruto, la mora capì che non era un sogno.
-Sei venuto qui per me.
Hinata aveva le lacrime agli occhi e ancora tremava.
-Sono venuto a salvarti amore mio. Te l’avevo detto che non avrei permesso a nessuno di farti male.
-Qui c’era un uomo, dove è finito?
-Dietro di me. L’ho colpito con una delle mie mosse di judo, si sveglierà fra qualche minuto quindi andiamo via. Non voglio che ti dica altre cose sgradevoli.
-Hai sentito quelle brutte cose.
-Non gli permetterò di toccarti, tranquilla. Le tue labbra sono solo mie e questi bastardi non avranno i tuoi baci.
Naruto era arrabbiato e si sentiva dal suo tono. Anche il suo corpo fremeva per la rabbia, sembrava che il suo corpo fosse attraversato da scosse elettriche.
-Ce la fai ad alzarti?
-Sì, non mi hanno fatto male. Mi hanno addormentata e portata qui, questo è tutto.
Hinata si aggrappò a Naruto e si alzò in piedi. Era rimasta seduta per ore legata a un palo e le braccia e i polsi le facevano male. Ma ora non era il momento di pensare ai suoi polsi dolorante, dovevano correre via prima dell’arrivo dei complici.
Naruto strinse la mano della mora e la portò fino alla moto. Poi mise sulla testa della ragazza un casco e la fece sedere dietro di lui sulla moto.
-Reggiti forte, andrò molto veloce.
Naruto vide l’espressione sofferente di Hinata dallo specchietto della moto, dovevano farle male i polsi. Quei bastardi le avevano legato sia polsi che caviglie e le corde le avevano lasciato i segni.
-Hinata resisti, presto saremo a casa e ti passerò una crema speciale sulle bruciature causate dalle corde.
-Grazie Naruto, ti devo tutto.
-Io ti amo Hinata, non ti avrei mai lasciata nelle mani di quei pazzi.
Naruto vide arrivare una macchina e aspettò che gli altri rapitori entrassero nell’edificio per partire a tutta velocità. Una volta accertatosi che erano entrati, partì a razzo, doveva portare la ragazza a casa senza farsi seguire.
Quando i rapitori si accorsero che la ragazza era scappata, strattonarono l’amico e gli chiesero spiegazioni.
-Qualcuno mi ha colpito, ma non ho visto chi fosse. Accidenti che dolore. Quel tizio era davvero veloce.
-Almeno sappiamo che era un uomo.
-Nessuna donna potrebbe avere quella forza. Dobbiamo trovare i fuggitivi.
-Ormai saranno lontani, non abbiamo visto nessuno arrivando qui. Ti sei fatto giocare da una ragazzina e da un suo amico, sei un idiota. Andiamo via prima che arrivi la polizia. Se ci prendono il signor Orochimaru ci farà a pezzi.
 
Naruto guidava la moto e ogni tanto guardava nello specchietto per vedere come stava Hinata. Aveva un’espressione sofferente, doveva aver avuto molta paura restando da sola con quei pazzi. Non poteva proprio immaginare cosa provava in quel momento. L’unica cosa che sapeva, era che voleva portarla a casa e stringerla così forte da farla sentire protetta.
Arrivati a villa Uzumaki, Hinata e Naruto videro che gli altri li aspettavano fuori.
Kurenai corse dalla mora e l’abbracciò forte.
-Stai bene, sono felice che tu sia salva. Perdonami, mi sono distratta e ti hanno rapita, sono io la colpevole.
-Kurenai non è colpa tua, non dire queste parole orrende. Non ti incolpo di niente, anzi devo dirti grazie. Scommetto che mi hai cercata per tutto il pomeriggio e tuta la sera.
-Ti avrei cercata per mesi se fosse stato necessario.
Asuma si avvicinò a Hinata e le diede una carezza sulla testa.
-Finalmente sei a casa piccola, non ti perderò più di vista.
-Mi dispiace se vi ho fatto preoccupare signor Asuma.
Sakura si fece largo e si gettò su Hinata.
-Ho avuto paura di perdere la mia amica, per fortuna lui ti ha trovata.
-Sakura mi hai cercata anche tu, grazie.
-Scherzi, era mio dovere aiutare nelle ricerche, ti voglio bene.
-Anche io.
Sasuke salutò Hinata con una mano, come suo solito non si scompose più di tanto. Kakashi come aveva fatto Asuma le fece una carezza sulla testa. Hinata era felice, i suoi amici le volevano davvero bene. L’avevano cercata per ora senza arrendersi, li adorava.
All’improvviso Hinata si sentì debole, poggiò una mano sulla spalla di Naruto per fargli capire che stava per svenire. Il ragazzo la prese appena in tempo.
-Hinata, Hinata, mi senti?
Naruto portò la mora dentro e la stese sul divano. Poi chiamò il suo medico di fiducia.
Dopo venti minuti un medico fece irruzione in casa. Naruto gli raccontò quello che era successo e che la ragazza era svenuta di colpo. Era molto agitato e parlava in modo spedito. Il medico dovette avvalersi della traduzione di Kakashi per capire cosa diceva.
-Naruto calmati o sarò costretto a darti una medicina per rilassarti. Questa ragazza non è la famosa Hinata Hyuga?
-Sì, è lei. Cosa le è successo?
-Zitto moccioso, devo esaminarla. Voi andate in un’altra stanza per favore.
Kakashi, Asuma e Sasuke se ne andarono in cucina lasciando il medico e le donne con Hinata.
-Ehi moccioso vuoi prenderti gioco di me? Devi andare via anche tu.
-Voglio restare al suo fianco.
-Non posso esaminarla con te qui vicino, o con lei ti sei già spinto a quel livello?
-Un momento, come sai che Hinata è la mia fidanzata, io non ti ho detto niente.
-Ho parlato con Kakashi due giorni fa, mi ha dato tutti i dettagli. Forza vai in cucina con gli altri.
-Bee permettimi di restare.
Kurenai afferrò Naruto per il colletto della maglia e lo rinchiuse in cucina con gli altri.
-Non provare a venire nella sala.
Dopo venti minuti il medico era pronto per parlare con tutti. Lasciò Hinata in compagnia di Sakura che le passava un passo umido sulla fronte di tanto in tanto e si diresse in cucina con Kurenai.
-Cosa le è successo? Rispondimi Bee.
-Calma moccioso. Hinata ha subito un forte stress emotivo. Ha avuto uno shock e deve essere crollata dopo aver resistito parecchio. Il suo fisico non poteva reggere tanta tensione a lungo.
-Tutto per colpa di quel bastardo di Orochimaru.
-Ora capisco perché quella ragazza è stesa sul divano. Il serpente non prova pietà per le sue vittime e le annienta. Dovete restargli accanto e non lasciarla sola, potrebbe svenire di nuovo in qualsiasi momento.
-Può lavorare?
-Dipende da lei. Per quanto riguarda i polsi, li ho fasciati. Moccioso cambiale le bende domani e spalmale questa crema sulle bruciature.
-Grazie Bee.
-Tranquillo ti manderò il conto. Tenete d’occhio questo pivello, la ragazza deve riposare per oggi, non vorrei che lui la facesse agitare con qualche frase sdolcinata.
Bee conosceva Naruto fin da bambino e doveva ammettere che era maturato. Mai si sarebbe aspettato di vederlo così preoccupato per le sorti di qualcuno. Aveva notato che mentre stava accanto a quella ragazza aveva un’espressione dolcissima.
Naruto chiese a Kurenai di restare a dormire lì, sicuramente Hinata avrebbe chiesto di lei. La donna accettò e Asuma, a sua volta, restò per farle compagnia.
Sasuke e Sakura tornarono a casa di lei a riposare. Il giorno dopo avevano molti impegni, ma promisero di passare a trovare Hinata agli studi.
Naruto prese in braccio Hinata e la portò nel suo letto. Rimase accanto a lei per tutta la notte, non la lasciò neanche un secondo. Voleva farle sentire che lui ci sarebbe sempre stato.
Alle quattro del mattino Hinata aprì gli occhi e vide Naruto che dormiva seduto per terra. Era rimasto in quella posizione per non darle fastidio, sapeva essere davvero dolce. Gli accarezzò la guancia e lui aprì gli occhi.
-Mi dispiace, ti ho svegliato.
-Non ti preoccupare. Finalmente sei sveglia, mi hai fatto preoccupare. Come ti senti?
-Molto meglio. Mi sono ripresa e voglio lavorare.
-Ne sei sicura? Forse potrei domandare a Jiraya di non girare le scene con te oggi.
-Non ci provare, voglio far vedere a quei pazzi che non mi hanno spaventata. Sono un’attrice e devo continuare il mio lavoro, non mi lascio abbattere da qualche ostacolo.
-Hinata devi sapere che agli studi potresti incontrare il mandante del rapimento.
-Vuoi dire che quei tre obbedivano a un ordine?
-Sì, il serpente gli ha chiesto di tenerti in quel terreno per giorni, voleva che il tuo ruolo passasse a Shion. Io ho dovuto fingere di odiarti per ingannare Shion. Mi dispiace, dovevo spingerla a correre dal suo manager per scoprire dove ti avevano portata.
-Shhhhh. Sciocco non ce l’ho con te, mi hai salvata. So che hai corteggiato di nuovo Shion per la mia salvezza. Ora non ci pensare più.
-Sei troppo per me.
-Che coincidenza, pensavo la stessa cosa di te.
Naruto si stese accanto a Hinata e la strinse forte. Dormirono per altre due ore, avevano bisogno di riposo dopo la dura giornata che avevano passato.

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


Verso le otto Kurenai entrò nella camera di Naruto e lo svegliò delicatamente.
-Non mi dire che è già ora di andare agli studi?
-Esatto giovanotto. Sono le otto e trenta. Sveglia Hinata e venite al piano di sotto a mangiare qualcosa. Fra un’ora si parte per gli studi, Jiraya ha chiamato Kakashi e gli ha detto che ti vuole vedere insieme a Hinata. Ci aspetta nell’ufficio di Tsunade. Avrà in mente qualcosa.
-Non sono sicuro di voler svegliare Hinata, dopo ieri dovrebbe restare a casa.
-Vuoi forse lasciarla a casa da sola? Sarebbe più pericoloso che farla lavorare. Al massimo oggi potrebbe sbagliare qualche battuta sul set, si riprenderà e andrà avanti. Non è una ragazza che si abbatte.
-Lo so.
-Le ho messo un cambio sulla sedia. A dopo.
Naruto svegliò Hinata baciandole la guancia. Fu un meraviglioso risveglio per la mora, non appena aprì gli occhi si perse in quelli del suo fidanzato. Erano due occhi carichi d’amore per lei.
-Dobbiamo alzarci, tra poco si torna a lavoro.
-Va bene, non mi piacerebbe stare a casa da sola.
I due si lavarono separatamente, si vestirono e scesero a fare colazione.
-Dove è il signor Asuma?
-A lavoro mia cara, oggi doveva accompagnare i bambini al museo dei dinosauri e è dovuto uscire prima.
-Che bello! Deve essere bellissimo insegnare a tanti bambini.
-Asuma dice che sono delle pesti quando vanno in gita. Ma oggi li incanterà con le sue storie sui dinosauri, sa come tenerli a bada.
Dopo aver finito di mangiare si avviarono verso gli studi. Si chiedevano qual era il motivo della convocazione urgente di Jiraya.
Arrivati nell’ufficio di Tsunade, trovarono la produttrice molto arrabbiata e Jiraya che se ne stava tranquillo seduto su una sedia.
-Dovevate dirmi che la protagonista del film era stata rapita, devo sapere certe cose.
-Siamo riusciti a trovarla ieri notte e non volevano disturbare altre persone. Quei rapitori non volevano sabotare il film- disse Naruto.
-In un certo senso sì caro ragazzo. Volevano tenere Hinata lontana dal set per farmi scegliere un’altra protagonista. La mia deduzione è plausibile?
-Come fate a sapere tutto?
-Ho pensato che il serpente prima o poi sarebbe uscito allo scoperto. Il problema era che non sapevo quando e cosa avrebbe combinato questa volta.
-Vuole dire che aveva già fatto cose simili?
-Ragazzo non leggi i giornali? Gli attori scomparsi negli scorsi anni sono stati molti. Sparivano per due o tre giorni e poi ricomparivano scossi. Molti di loro si sono ritirati dalle scene, altri si sono dati al teatro.
-Quello che vuole dire Jiraya è che quel serpente è pericoloso. Se si avvicina di nuovo a Hinata voglio saperlo. Nessuno può mandare all’aria i miei progetti. Se quel mollusco pensa che io sostituisca la signorina Hinata con la sua Shion si sbaglia di grosso. Come si è opposto Jiraya, lo farò anche io. Sono stufa di essere pressata dagli altri produttori per far recitare la sua attrice. Non ha il talento che possiede Hinata quindi non avrà nulla da me.
Tsunade era una donna fortissima, niente la spaventava, neppure i piani alti dell’industria cinematografica. Negli anni aveva lavorato sodo per farsi un nome in quel mondo e non si faceva mai battere dagli altri produttori. Nessuno poteva dirle chi ingaggiare e chi rifiutare.
Hinata e Naruto furono felici di sentire quelle parole, avevano due persone in più su cui contare. Dopo aver spiegato tutta la vicenda del giorno prima a Jiraya e Tsunade, i due ragazzi si recarono sul set e si prepararono per le scene da girare.
 
Nell’ufficio di Tsunade
-Cosa pensi che farà quel pazzo quando vedrà Hinata sul set?
-Nulla, se prova a fare qualche mossa sbagliata lo caccio a calci dal set. Non credo che proverà di nuovo a fare del male alla ragazza, almeno fisicamente. Piuttosto tenterà di metterle contro produttori e registi.
-Lo ha già fatto, lei non ha più ingaggi nel cinema per i prossimi tre mesi.
-Questo lo so. Quel serpente tenterà di sminuirla agli occhi di tutti per rovinare una volta per tutte la sua carriera. Per questo motivo ho avvertito dei miei amici di non dare peso alle sue parole, dice solo menzogne. Per quanto riguarda i produttori non posso fare niente. So che due conoscenti del regista Sarutobi sono caduti nella tela di Shion.
-Quei due produttori presto si ritroveranno a piangere. Sei sicuro di voler girare oggi?
-Sì, la ragazza darà il massimo anche oggi, è una vera professionista. Non vedo l’ora di ascoltarla suonare con Itachi. Mio nipote mi ha riferito che Hinata indosserà anche le punte, sono curioso di vedere come se la cava.
-Alla fine è riuscita a trovare un nuovo ingaggio, mi sorprende.
-Itachi non sopporta Orochimaru e non ha creduto alle sue chiacchiere. Afferma che la ragazza suona molto bene e che gli sembra strano che non faccia parte di un’orchestra di professionisti.
-Non sapevo che Itachi fosse capace di fare complimenti. Di solito è freddo persino con suo fratello.
-Quella è solo apparenza, in realtà vuole molto bene a Sasuke. Ora vado a strapazzare qualche assistente e qualche attore. Spero di poter cacciare quel serpente velenoso dagli studi, mi basta una semplice scusa e strillerò sicurezza.
-A volte sei perfido Jiraya.
-Detto da te è un complimento vecchia.
-Sparisci dalla mia vesta pazzo donnaiolo.
 
Hinata e Naruto erano sul set. Quel giorno Jiraya aveva deciso di girare le scene del compleanno di Ayano. In quelle scene Tetsuya avrebbe dovuto accorgersi cosa provava veramente per Ayano. Cosa non difficile da fare per Naruto visto come guardava Hinata. Jiraya sapeva che il ragazzo si era innamorato della mora e questo facilitava le scene romantiche fra loro due.
Hinata uscì dal camerino con un bellissimo vestito viola e con i capelli legati in una treccia. Tutti erano rimasti a fissarla. Jiraya dovette urlare nel suo megafono per farsi ascoltare.
-Ragazzi non vi distraete, c’è molto lavoro da fare.
-Sì, signore.
Naruto fece l’occhiolino a Hinata e raggiunse il suo posto sul set, non voleva prendersi una strillata dal regista perché era distratto. Era ora di lavorare in modo serio.
Mentre Jiraya spiegava agli attori come voleva la scena del compleanno, sul set arrivarono Shion e Orochimaru. Erano sicuri di trovare il regista furioso con Kurenai e che urlava alla troupe perché mancava un’attrice. Erano tutti e due sorridenti e avevano portato con sé un contratto da far firmare ai produttori per la sostituzione di Hinata con Shion.
Orochimaru e la sua pupilla si avvicinarono a Jiraya e videro che parlava con alcuni attori. Quando Naruto vide il serpente gli salì una rabbia incontrollabile, riuscì a non scaraventarsi contro quel bastardo perché Hinata gli strinse la mano. La mora aveva visto l’uomo e era sbiancata. Ma non poteva correre via, sarebbe stata una scortesia nei confronti del regista e della troupe. Doveva prima di tutto pensare al lavoro e poi alle altre cose, non poteva lasciarsi bloccare dalla paure. Doveva anche prendersi la rivincita su coloro che avevano tramato alle sue spalle. Come primo passo, farsi vedere lì pronta a continuare il film era già una piccola vendetta. Orochimaru sarebbe andato su tutte le furie vedendola lì.
Jiraya continuava a spiegare agli attori cosa voleva che facessero sul set, voleva che tutte le emozioni dei protagonisti arrivassero al pubblico e quindi dovevano impegnarsi al massimo.
Shion andò verso Naruto e vide al suo fianco una ragazza dai capelli scuri. La guardò meglio e vide che era proprio lei, non era possibile, il suo manager gli aveva assicurato che era rinchiusa con quei brutti ceffi. Si avvicinò di più ai due ragazzi e vide che si tenevano per mano.
-Tu non dovresti essere qui.
Purtroppo la ragazza si era fatta scappare una frase di troppo e Naruto colse la palla al balzo per interrogarla. Sapeva che Shion non era molto furba quando era nervosa e accecata dall’invidia.
-Chi non dovrebbe essere qui?
-Lei non dovrebbe stare con te mano nella mano, tu hai detto che volevi stare con me.
-Non capisco di cosa parli Shion, noi ci siamo lasciati.
-Lei dovrebbe essere nelle grinfie di quegli uomini. Tu non dovevi più guardarla in faccia.
Naruto aveva capito che Shion sperava che i rapitori facessero del male alla sua Hinata. Questo gli fece ribollire il sangue nelle vene, avrebbe voluto farla rinchiudere in cella, ma quella frase non era di certo una prova valida. Qualunque avvocato l’avrebbe fatta uscire in cinque secondi.
Naruto si avvicinò a Shion e le disse qualcosa a bassa voce.
-So cosa hai combinato con il tuo manager, quindi stai attenta. Prova ancora a pensare di fare qualcosa contro la mia fidanzata e andrai a finire in una cella di massima sicurezza. Hai sempre odiato essere ignorata dalle persone e nella cella nessuno potrà acclamarti o parlarti. Sarai dimenticata.
Shion non aveva mai sentito Naruto parlare in quel modo, era molto arrabbiato e le sue minacce erano serie. Doveva stare molto attenta. Corse dal suo manager e gli indicò Hinata.
-Non è possibile. Quei tre hanno fallito, dovevo fare tutto di persona. Sono circondato da incompetenti.
-Non è tutto, Hinata e Naruto sanno che sei implicato.
-Cosa hai detto stupida?
-Niente.
-Sei inutile anche tu, se ti fai scappare qualcosa non lavorerai più nella mia agenzia.
-Starò zitta. Piuttosto dovresti preoccuparti di Sasuke, secondo me lui ti spia.
-Lui non fa niente se non c’è un tornaconto personale, quindi smetti di preoccuparti di lui. Quel ragazzo è una miniera d’oro per me e non lo manderò via per le tue chiacchiere.
-Non so come fai a fidarti di lui se è amico di Naruto. Si raccontano tutto.
-Sasuke non conosce i miei piani, quindi non può raccontare nulla. Mi preoccupo più della tua bocca larga, non ti sai mai tenere un segreto.
-Orochimaru, Shion cosa vi porta sul mio set?
-Jiraya volevo parlarti del ruolo della protagonista. Alcuni produttori pensano che il film non avrà successo con quella lì nel ruolo di Ayano.
-Sono io a decidere, quindi puoi anche mangiarti il nuovo contratto che hai in mano, non lo firmerò mai.
Orochimaru rimase a bocca aperta, Jiraya aveva capito che lui era già pronto per la sostituzione. Doveva sapere qualcosa sul suo conto, ora il manager iniziava a sudare. Aveva appena capito che aveva contro una vera e propria squadra che collaborava per vendicarsi di lui. Vide che Tsunade lo guardava e intuì che anche lei sapeva tutto. Kakashi e Kurenai erano dietro di lui e lo fissavano, la ragazzina doveva aver scoperto qualcosa parlando con i rapitori e lo aveva raccontato alla manager. Da quel momento doveva stare attento e guardarsi le spalle.
Orochimaru e Shion andavano via, dovevano cercare un modo per non farsi scoprire.
Intanto Jiraya diede il via alle riprese.
-Azione.
Kiba, Ten Ten e Shino erano già a casa di Ayano e avevano salutato il padre della ragazza seduto sul divano.
-Mi raccomando ragazzi, non voglio cocci sul pavimento quando torno questa sera.
-Padre non dovevate restare con noi?
-No, bambina mia, festeggia con i tuoi amici, ti meriti tutto questo. Sono stato molto severo con te in questi anni e tu non ti sei lasciata mai abbattere e hai seguito tutte le regole, sono fiero di te. Detto questo mi ritiro, starò fuori casa per alcune ore. Kiba non causare danni come facevi alle medie quando arriva quella testa calda del tuo amico.
Il padre di Ayano si riferiva a Tetsuya. Purtroppo si ricordava ancora quando erano andati a trovare Hinata per studiare insieme e poi avevano fatto a cuscinate nel salone rompendo due vasi di fiori.
L’uomo uscì di casa dopo aver salutato tutti. Ora i ragazzi erano soli. Ayano andò in cucina e prese patatine, salatine, panini, tramezzini e vari dolcetti.
-Kiba ho preso anche le caramelle gommose che adori tanto.
-Sei mitica Ayano.
-Puoi prendere tutto il pacco e portarlo via, non le mangia nessun altro.
-Non so come fai a riempirti di quella roba.
-Shino provale e poi vediamo se resisti a non finirle.
-No, grazie. Dove è finito Tetsuya?
-Spero che venga o Ayano ci rimarrà male. Doveva essere qui quindici minuti fa.
Intanto Ten Ten aveva dato il suo regalo a Ayano.
-Spero ti piaccia.
-Questa è il maglione viola che guardavo l’altro giorno in centro.
-Ho visto che ti piaceva tanto e il giorno dopo sono andata in quel negozio a comprarlo.
-Ten Ten non dovevi farmi un regalo di questo genere. Quel negozio è uno dei più cari del centro.
-Farei di tutto per la mia migliore amica. Tu mi hai sempre supportata quando ero triste. Mi hai persino difesa quando quelle tre ragazze del quarto mi hanno rovesciato un secchio d’acqua sulla divisa.
-Lo avrebbe fatto chiunque.
-No, non è vero.
Shino diede il suo regalo alla festeggiata. Lei lo scartò e vide che nel pacco c’era una spilla a forma di farfalla.
-Ho pensato che una spilla di quel genere ti avrebbe donato.
-Grazie Shino, è una spilla meravigliosa.
-Il mio non è un regalo bello come gli altri, non ho potuto comprarti altro visto quanto mi pagano al lavoro part-time al canile.
Ayano trovò nel pacco di Kiba un libro di Hugo. Era uno dei suoi autori preferiti e quel libro le mancava.
-Sapevo che lo cercavi e ho girato quattro librerie per trovarlo per te.
-Sei stato dolcissimo Kiba. Grazie.
Alle quattro qualcuno suonò al campanello e la ragazza corse ad aprire, sperava fosse Naruto.
-Dalla tua faccia deduco che aspettassi un altro amico.
Ayano era imbarazzata, come una scema aveva fatto una gaffe enorme. Il maestro la era andata a trovare e lei faceva una faccia delusa, doveva essere impazzita.
-Ragazzi, questo è il mio maestro di musica.
-Piacere di conoscerla- dissero in coro.
-Il piacere è tutto mio. Sono venuto solo a portarti questo regalo, accettalo senza fare storie.
Ayano scartò il regalo e vide che era un nuovo violino.
-Ho parlato con tuo padre e mi ha detto che usi quel vecchio violino da più di dieci anni. Quando ti esibirai con gli altri musicisti al teatro, potrai usare questo.
-Questo è troppo per me.
-Te lo meriti. Nessuno dei miei allievi si è mai esibito in un grande teatro. Devi sapere che ho parlato con il direttore del teatro e con chi organizza i concerti della grande orchestra. Hanno deciso di assegnarti un assolo di violino.
-Non è possibile, siete sicuro che hanno detto il mio nome?
-Certo. Ora vado, mi aspettano a teatro. Divertiti con i tuoi amici. A presto ragazzi.
Ayano abbracciò il maestro per ringraziarlo e lui le diede una carezza sulla testa. Poi l’uomo andò via.
Jiraya trovava la recitazione di Itachi davvero intrigante. Era un vero gentiluomo di altri tempi nei panni del maestro di musica. Hinata anche era sta sublime in quella scena, sembrava talmente naturale per lei indossare i panni di Ayano.
Alla festa mancava solo Tetsuya. Kiba iniziava a pensare che non si sarebbe presentato, erano già le quattro e trenta del pomeriggio. Non era da lui non mantenere la parola data.

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


Erano tutti sul set e Naruto era pronto per entrare in scena. Mentre aspettava il via del regista per fare la sua grande entrata, qualcuno si appiccicò al suo braccio.
-Non mi piace chi racconta le bugie, caro Naruto.
-Senti da che pulpito viene la predica, dovresti pensare prima di parlare. Non mi piaci più, ficcatelo in quella testa. Sei spregevole, per colpa tua Hinata stava per farsi male.
-Quella stupida non correva nessun rischio, si era solo andata a divertire da qualche parte con i suoi amici. Conosco le ragazze come lei e a volte fanno pazzie.
-Non prendermi in giro Shion, so bene cosa è successo a Hinata. Non puoi abbindolarmi con le tue parole, non ti crederò mai più.
-Io ti voglio Naruto, devi capirmi. Non ho mai provato per nessuno il desiderio che ho per te. Per favore, torniamo insieme.
-La mia risposta è NO. Ora vai via, devo entrare in scena.
Shion strinse più forte il braccio del ragazzo e Hinata li vide. Doveva dire la sua battuta ma si era distratta. Il regista, vedendo Hinata in difficoltà, decise di fare una pausa di quindici minuti.
-Shion staccati subito, non ti sopporto quando fai queste sceneggiate.
-Io ti amo e non ti lascerò a nessuna.
Naruto vide Hinata andare a prendere un bicchiere di acqua. Si era accorta di Shion e si era distratta, poteva voler dire solo che era preoccupata. La sua faccia trasmetteva tristezza, vederlo con Shion non le faceva piacere. Naruto sapeva che lei si fidava ma faceva male lo stesso. Il timore che Shion usasse tutte le sue carte per riprenderselo era sempre dietro l’angolo.
Jiraya disse a tutti di tornare ai propri posti e poi si avvicinò a Naruto.
-Shion non hai scene oggi come mai sei qui?
-Volevo parlare con Naruto e con voi. Voglio dimostrarvi che nel ruolo di Ayano sono più brava di quella mocciosa.
-Il ruolo non sarà mai tuo. Hinata sta facendo un buon lavoro e tu non saresti in grado di sostituirla, non essere gelosa, potrebbe farti male.
-Io non sono gelosa di quella moscia attrice cicciottella.
-Shion stai attenta a come parli, non ti picchio solo perché sei una donna.
-Naruto hai già fatto quella cosa con lei?
-Non so di cosa tu stia parlando e non mi interessa, addio.
Naruto si staccò da Shion e si preparò a entrare in scena.
-Azione- urlò Jiraya.
-Kiba non è che Tetsuya si è scordato di venire al compleanno.
-Non penso Ten Ten, non rinuncerebbe mai a festeggiare Ayano. So anche che le ha promesso di venire.
-Sono le cinque e trenta e non si vede.
-Shino, vedrai che arriverà presto. Intanto metto un po’ di musica.
-Grazie Ayano.
Kiba si accorse che Ayano non faceva che guardare la porta dell’ingresso. Prese l’iniziativa e decise di chiedere a Ayano di fare un assolo di danza per gli invitati.
-Kiba non posso fare quello che mi chiedi, non mi esercito da alcuni mesi.
-So bene che spesso ti chiudi in palestra a ballare.
Ayano si iniziò a muovere leggera. Era davvero brava, quello non era il suo genere ma ballava bene.
Qualcuno suonò al campanello e Kiba corse ad aprire.
-Sei in ritardo scemo. Entra.
-Ayano dove è andata?
-Guarda nel salone.
Tetsuya rimase incantato dalla figura dell’amica che ballava in modo divino.
-Non sapevo sapesse ballare questo genere di canzoni.
-La nostra Ayano è sorprendente.
Quando la ragazza vide Tetsuya cadde a terra per l’imbarazzo. L’aveva vista ballare, che vergogna.
Jiraya vide che Hinata era veramente rossa, non aveva neanche bisogno del fard. Quei due ragazzi creavano un vortice di emozioni incredibile.
-Tanti auguri.
-Grazie.
-Bene, per togliervi dall’imbarazzo amici miei, si gioca a twister.
-Non scherzare Kiba, non posso giocare con questo vestito.
-Ayano il vestito è lungo e non si vedono le gambe. Giochiamo.
Kiba era furbo e barò non poco nel gioco. Dopo cinque minuti, Ayano e Tetsuya erano intrecciati uno all’altra.
-Siete gli unici rimasti, chi cade per primo perde.
Ovviamente Ten Ten e Shino avevano perso di proposito, conoscevano il piano di Kiba. Solo i due ingenui non si erano accorti di niente. Tetsuya guardò Kiba e gli disse di muoversi a continuare.
-Tetsuya devi mettere la mano destro sul cerchio giallo sotto Ayano.
-Non posso arrivare lì con il corpo bloccato. Sei un masochista Kiba, mi dai mosse impossibilo.
-Sono solo le regole del gioco caro mio. Puoi arrenderti?
-Mai.
Ayano era rossissima, il volto dell’amico era a pochi centimetri dal suo. Aveva degli occhi stupendi.
-Ayano sai che profumi di fiori di ciliegio, adoro questo profumo.
-Tetsuya così la imbarazzi.
-Dico solo la verità, sempre a criticare Kiba.
Alla festeggiata cedette una gamba e finì addosso a Tetsuya.
-Mi dispiace, mi ha ceduto la gamba. Tetsuya stai bene? Ti ho fatto male?
-No, sei leggerissima.
-Meno male.
Tetsuya si alzò da terra seguito da Ayano. Aveva fatto una figuraccia finendo addosso al ragazzo che le piaceva. Non poteva risultare più imbranata di così.
Hinata sentì un cigolio venire dal soffitto dello studio, prima non lo aveva avvertito. Forse doveva avvertire qualcuno. Se era solo un’impressione, l’avrebbero presa per pazza. Doveva ignorare certe cose.
-Tetsuya dai il tuo regalo a Ayano, secondo me non vede l’ora di scartarlo.
-Non so se ti piacerà, non potevo farti un regalo costoso, quindi ho optato per questo pacchetto. Guarda se ti piace.
Hinata alzò lo sguardo e vide che qualcosa si muoveva avanti e indietro sul soffitto. Uno dei riflettori stava per cadere sull’attrice che interpretava Ten Ten. Hinata si buttò sulla ragazza e insieme rotolarono lontano dal riflettore in caduta.
-Cosa è stato?
-Scusa se ti sono saltata addosso, ma quella luce stava per caderti sulla testa.
-Grazie Hinata.
-Di niete. Stai bene?
-Benissimo. Jiraya raggiunse gli attori sulla scena e si accertò che stessero tutti bene.
-Questa è una manomissione, un vero e proprio sabotaggio. Qualcuno deve aver allentato le viti salendo su per quella scala. Non sopporto queste seccature- urlò Jiraya.
Naruto si avvicinò a Hinata e la strinse per la vita.
-Tutto bene?
-Sì, quel riflettore era per qualcun altro, lo pensi anche tu?
-Purtroppo sì. Penso di sapere chi abbia architettato questa caduta. Quella pazza non si arrebde davanti a niente e nessuno.
-Shion non poteva salire lì senza essere notata.
-Oh sì, basta indossare una tuta nera e ti mimetizzi bene nell’ombra. Quella ragazza è perfida come il suo manager.
Jiraya fece togliere la spazzatura dal set e riprese a girare. Non potevano lasciarsi abbattere da un incidente.
Ayano scartò il pacco e ci trovà un fermaglio antico per capelli e una sciarpa viola.
-Sono bellissimi, grazie.
La ragazza abbracciò Tetsuya e gli diede un bacio sulla guancia. Il biondo rimase a toccarsi la parte dove si erano poggiate quelle labbra per diversi minuto.
-Non fare lo scemo, sei in questa posizione da dieci minuti.
-Kiba quando mi ha baciato ho sentito un calore fortissimo. Non so cosa mi succede?
-Stai scherzando? Devo spiegarti tutto amico mio. Devi capire da solo quello che succede, anche se io vorrei darti un calcio per farti svegliare.
-Kiba quando dici certe cose non ti capisco.
Kiba mise una canzone romantica.
-Tetsuya dovresti invitare la festeggiata a ballare. È sola seduta sul divano mentre gli altri ballano, non è carino.
-Io non ballo bene.
-Non importa, lasciati guidare dalla passione e dall’amore.
Tetsuya invitò Ayano che accettò subito. Il ragazzo le mise le mani sui fianchi e l’avvicinò a sé. Era stupenda con quel vestito. I suoi occhi erano così profondi e belli.
-Ayano a volte quando sto con te mi capita di sentire uno strano calore, non so spiegarlo.
-A me capita di arrossire, come ora.
-Hai ragione, sei molto rossa. Hai caldo?
-No, mi capita quando ti sto vicino.
-Non ti avrò mischiato il raffreddore?
-No, mi capita quando dici cose dolci sul mio conto. Sei sempre molto carino con me, non mi hai mai presa in giro o trattata male.
-Sei fantastica, non potrei mai farti soffrire.
-Ho già sofferto in passato, quando sei andato via mi si è spezzato il cuore. Però sapevo che saresti tornato un giorno.
-Eri triste quando hai visto che avevo una ragazza. Eri triste quando l’ho baciata e abbracciata.
Tetsuya iniziava a capire tutto, come aveva potuto non accorgersi di lei. Il ragazzo la strinse forte per farle sentire tutto l’affetto che provava nei suoi confronti. Doveva farle capire che non l’avrebbe più lasciata andare.
Dopo quella scena, Jiraya disse a tutti di tornare a casa. Doveva controllare le scene precedenti e vedere cosa mantenere, cosa gettare e cosa mancava.
Hinata andò con Naruto verso il suo camerino e trovò un pacchetto regalo sulla porta.
-Non c’è il bigliettino, forse un fan che si è infiltrato.
Hinata aprì il pacco e ci trovò una rosa rossa con molti vermi sopra. Naruto afferrò il pacchetto e lo gettò nel cestino.
-Un altro scherzo di quella strega. Questa volta ha esagerato, è ora di rispondere al fuoco con il fuoco.
Naruto chiese a Kakashi di fargli un favore e l’uomo accettò volentieri.
Nel pomeriggio Shion ricevette la chiamata di un noto regista del mondo dello spettacolo che la invitava a cenare con lui. L’uomo le diede l’indirizzo e tutti i dettagli della cena. Voleva che Shion divenisse la protagonista del suo prossimo film. La ragazza corse ad avvertire Orochimaru che non credeva alle sue orecchie.
-Ti ha chiamata il grande regista Nara?
-Sì, vuole che io sia la prossima protagonista del suo nuovo film. Mi ha detto che farò la parte di una principessa che è sotto incantesimo. Mi ha detto di abituarmi a recitare con gli animali intorno.
-Forse la maggior parte delle scene avviene in luoghi aperti. Sono felice per te. Passiamo al guadagno.
-Mi ha detto che mi daranno cinquantamila dollari più diecimila se accetto di fare la pubblicità per una crema per il viso.
-Preparati bene per la cena di questa sera, non voglio che il regista si rimangi la proposta a causa tua.
 
Hinata e Naruto erano a villa Uzumaki e il ragazzo stava ridendo da due ore con Kakashi.
-Cosa avete combinato?
-Una piccola vendetta. Vedrà cosa si prova a essere presi in giro.
-Naruto non avrai combinato qualcosa contro Shion?
-Non ti dico niente, così non metti il broncio e non vieni coinvolta.
 
Verso le otto Shion si presentò all’indirizzo che gli avevano detto per telefono. Si ritrovò in un capannone abbandonato pieno di galline. Lì c’erano due donne che le chiesero un aiuto. Doveva raccogliere le uova deposte dalle galline. La ragazza si rifiutò di fare quel lavoro e le due donne si arrabbiarono.
-Non sarai mai in grado di recitare nel nuovo film del regista Nara. La principessa diventa una contadina e raccoglie spesso le uova. Si sporca anche le mani con la terra e qualche volta inciampa e cade nel fango. Puoi fare queste cose?
-Certo, ma oggi non ho tempo.
-Bene, il regista ti aspetta a questo indirizzo per mostrarti cosa dovrai fare nella pubblicità.
-Evviva.
La ragazza corse alla macchina e partì velocemente verso la sua meta. Una volta lì vide due donne che l’aspettavano.
-Ciao. Per pubblicizzare la crema antirughe devi imparare queste battute.
-Cosa? Io dovrei promuovere una crema per vecchi, non se ne parla.
-Allora il lavoro non sarà tuo.
-Su questo foglio c’è scritto che devo dire che uso sempre la crema per combattere le rughe. Mai.
Shion andò via infuriata e raggiunse Orochimaru alla sua villa.
-Quel pazzo di regista non si è presentato e mi voleva far girare uno spot per la sua crema antirughe.
-Stupida, il regista Nara non si presenta mai ai primi provini. Ora non ti prenderà più per il film, hai fallito la sua prova.
-Non avrei mai recitato in quel modo. Io non mi chino a raccogliere le uova sporche.
-Fai come ti pare. Ho appena ricevuto una mail con scritto che ti hanno scartata per il ruolo della principessa. Nara mi scrive che al massimo potresti interpretare la vecchia regina.
-Quello non capisce niente.
Naruto ricevette una mail dal suo amico Nara e gli disse che gli doveva un favore. La sua piccola vendetta aveva avuto successo. Sicuramente in quel momento Shion era furiosa e Orochimaru avrebbe voluto strozzarla.

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***


Jiraya aveva dato alla troupe e agli attori un giorno di riposo. Affermava di dover riflettere sul finale per il film. Il copione era già scritto ma lui voleva cambiare qualcosa, doveva esserci un’esplosione di consensi e applausi dopo la comparsa della parola fine sullo schermo. Per far sì che questo accadesse, bisognava apportare qualche cambiamento e far riposare per qualche ora gli attori, comparse incluse. Jiraya non ammetteva errori, aveva già avuto troppe critiche in passato. Alcuni critici avevano stroncato i suoi film perché li ritenevano troppo reali. Non aveva mai capito di cosa parlassero perché non gli avevano mai dato una spiegazione di persona. Il pubblico, al contrario, li considerava dei capolavori. Ora che era tornato, non voleva farlo con un fiasco. Si fidava degli attori che aveva scelto e dei suoi collaboratori, quindi non restava che pensare al finale.
Mattina, ore otto e trenta
Hinata e Naruto erano stesi nel letto del ragazzo e ancora dormivano. Il giorno prima Naruto si era preso una bella vendetta su Shion e presto ci sarebbe stata la resa dei conti finale.
Naruto si svegliò prima della ragazza e decise di scendere al piano di sotto per prepararle del latte caldo e prendere dei biscotti al cioccolato. Kurenai li aveva preparati il giorno prima e li aveva dati a Hinata come regalo. Erano veramente tanti, la manager sapeva bene quanto mangiava il biondo.
Stranamente Naruto trovò Kakashi sveglio e seduto sul divano.
-Cosa leggi?
-In questa mail ti propongono di girare un film.
-Un altro ingaggio? È già il quarto in una settimana.
-Credo che qualcuno spinga per mandarti fuori il paese. Questo ingaggio è per un film in Francia con una produzione giapponese. Anche il regista è giapponese. Insomma cambia solo l’ambiente dove recitare. Qui scrivono che si tratta di un film d’azione e allo stesso tempo romantico. Le riprese inizieranno fra sei mesi e ti danno due settimane per decide, poi assegneranno la parte a un altro attore.
-Perché sei così pensieroso?
-Per girare questo film dovrai passare qualche mese in Francia. Questo vuol dire che non potrai vedere Hinata. Te la senti di lasciarla sola per qualche tempo visto che avete appena iniziato a frequentarvi?
-Devo pensare se accettare o meno. Ti farò sapere.
-Questa è una buona opportunità, però penso che sia il serpente a volerti mandare in Francia. Secondo me vuole allontanarti da Hinata. Ieri agli studi ho sentito dei produttori che parlavano di investire in questo film in Francia. Dicevano che Orochimaru era pronto a finanziare metà del film se ingaggiavano te come attore protagonista.
-Allora ho una buona ragione per rifiutare.
-Io non voglio fare i comodi del serpente, ma l’opportunità è buona, nonostante sia stato lui a proporti come protagonista.
Naruto sapeva di dover riflettere su quella proposta, Kakashi aveva ragione, non poteva rifiutare con leggerezza.
Naruto scaldò del latte per lui e Hinata e prese alcuni biscotti. Poi uscì fuori in giardino e strappò una rosa bianca. Senza farsi vedere da Kakashi, afferrò il vassoio in cucina e si avviò verso le scale.
-Stai diventando molto romantico Naruto. In tutti gli anni che sono vissuto con te, non ti ho mai visto correre fuori in pigiama e strappare dei fiori per una ragazza.
Naruto, imbarazzato, ignorò il commento del manager e salì in camera sua. Hinata si era svegliata e era seduta sul letto. Fissava una foto di Naruto sul comodino. In quella foto il ragazzo aveva un premio in mano e era al fianco di Kakashi.
-Quello è stato il mio primo premio da attore non protagonista.
-Deve essere bellissimo vincere un premio davanti a tanta gente. Veder riconosciuto il tuo talento.
-Vincerai anche tu un premio al prossimo festival. Sai che si terrà fra quattro mesi e il nostro film già sarà uscito nella sale?
-Sì, ho ricevuto l’invito dall’organizzazione che cura il festival.
-Anche io. Possiamo andarci insieme.
-Dici davvero?
-Certo, ti presenterò come la mia fidanzata.
Hinata era felice di sentire quelle parole dal ragazzo. Poi notò il vassoio nelle mani di Naruto. Aveva preparato la colazione per entrambi, era davvero dolce.
-Non sono un grande cuoco, quindi ho potuto prepararti solo latte caldo e portarti i biscotti di Kurenai.
-Grazie, è un gesto dolcissimo.
Naruto prese la rosa e la mise fra le mani della mora.
-Questa è per te.
-Una rosa bianca, grazie. Mi piacciono molto i fiori.
-Mi dispiace ma Kakashi non coltiva iris, non ho potuto portarti quello che preferisci.
-Va bene così Naruto, questo fiore simboleggia il tuo amore per me.
-Io ho pensato che simboleggiasse la tua bellezza.
Hinata sorrise al ragazzo e lo baciò a fior di labbra per ringraziarlo del complimento. Era talmente felice che non voleva restare tutto il giorno nel loro nido d’amore.
-Kurenai sa che oggi stai tutto il giorno con me, cosa vuoi fare? Sono libero anche io.
-Non lo so. Tu cosa fai quando non lavori?
-Capita che vada a vedere le corse di moto con Sasuke o un incontro di arti marziali da qualche parte. Con Sasuke vado anche in qualche caffè per chiacchierare in pace. Anche se lui parla molto poco, come hai notato. Non so come faccia la fidanzata a capirlo.
-Buffo, Sasuke l’altro giorno ha chiesto a Sakura come faccio io a capire te.
-Quando lo incontro gli salto addosso e lo abbraccio, lui odia le dimostrazioni di affetto. Così imparerà cosa si prova a essere presi in giro.
-Sai essere birbante quando vuoi.
Naruto baciò Hinata sulla bocca fino a farla mancare il fiato. Adorava quando la ragazza diventava rossa a causa delle sue coccole e quando si lasciava andare fra le sue braccia. Lui sapeva che la faceva sentire al sicuro e non gli dispiaceva tenerla fra le sue braccia a lungo. Quando stava con lei provava sensazioni che non aveva mai sentito stando con altre donne. Qualcosa in Hinata lo invogliava a starle vicino, era talmente bella che sarebbe rimasto volentieri a fissarla per ore. Era così dolce e tenera che voleva riempirla di baci e coccole.
-Non mi hai ancora detto cosa vuoi fare oggi?
-Andiamo a vedere una gara di arti marziali visto che ti piacciono tanto.
-Non voglio fare una cosa che piaccia solo a me.
-Io voglio conoscere meglio quello che ti piace e per farlo mi devi mostrare dove vai quando sei libero.
-Mi arrendo, il tuo ragionamento non fa una piega. Dovrebbe esserci un incontro al grande palazzo sportivo in centro. Indossando cappelli e occhiali da sole non dovrebbero riconoscerci.
I due mangiarono tutti i biscotti e poi si prepararono per uscire. Una volta scesi al piano di sotto, indossarono cappelli e occhiali, afferrarono tutto quello che gli serviva per la giornata e salutarono Kakashi.
-Naruto non fare a pugni con nessuno se ti riconoscono, non cedere alle provocazioni.
-Lo so Kakashi.
Naruto e Hinata salirono nella macchina del ragazzo e partirono verso il palazzo degli incontri di arti marziali. Una volta lì Naruto pagò due biglietti per la fila più in alto del palazzo, lì nessuno li avrebbe notati.
-Guarda l’incontro è iniziato, il ragazzo a destra mi sembra molto forte.
-Qui sopra dice che si chiama Konohamaru, c’è una sua foto. Dice che ha solo 16 anni.
-Straordinario, è arrivato a questo livello a soli 16 anni, non ci riescono in molti. Deve avere un allenatore bravissimo.
-C’è scritto che il campione dell’incontro incontrerà i fan nel padiglione dietro il palazzo. Se vuoi ci andiamo?
-Magari, voglio conoscere questo piccolo campione.
-Non sai ancora chi vince.
-Lo so perché ho studiato le mosse di Konohamaru e del suo avversario. Il secondo non ha scampo, non ha la tecnica del primo e non riesce a colpirlo.
-Io non ho capito niente.
Naruto strinse Hinata per la vita e l’avvicinò a sé. La ragazza aveva il broncio perché non riusciva a capire le regole dell’incontro, ma era naturale per una ragazza non esperta in arti marziali. Lui ci aveva messo anni per imparare alcune regole e molte mosse assai complicate.
-Naruto avevi ragione, ha vinto il ragazzo più piccolo.
-Ti è tornato il sorriso.
-Certo, devo battere le mani a quel ragazzo, è stato più che bravo.
-Hinata non attirare l’attenzione alzandoti o potrebbero riconoscerti.
-Hai ragione, mi sono fatta prendere dall’entusiasmo per l’incontro.
Naruto pensò che era davvero carina e spensierata. Non conosceva le regole dell’incontro eppure si era entusiasmata, gli faceva venire voglia di seguirla e fare come lei.
Dopo che tutto il pubblico era uscito dal padiglione, Naruto e Hinata andarono a complimentarsi con il campione. Hinata si tolse gli occhiali da sole e si avvicinò a Konohamaru.
-Complimenti per l’incontro, siete stato molto bravo. Non avevo mai visto una gara di arti marziali ma voi siete stato davvero bravo.
-Signorina le sue parole sono false. Se non avete mai visto un incontro non potete sapere se lui è stato bravo o meno.
-Keiji non parlarle con questo tono, la signorina ha fatto la fila per farmi dei complimenti e merita rispetto.
-Sì, signorino.
-Perdoni le parole dure del mio autista, è molto apprensivo. Voi mi ricordate qualcuno.
-Io non vi ho mai visto.
-Non sono famoso. Voi chi siete?
-Naruto Uzumaki, piacere di conoscerti. Le tue mosse sono state grandiose, ma la prossima volta attento a non farti colpire alla gamba sinistra.
-Sei l’unico che si è accorto di quel colpo. Sei un esperto di arti marziali.
-Le ho praticate per alcuni anni. Ma non sono al tuo livello. Ti devi essere allenato moltissimo per essere arrivato a questo livello tanto giovane.
-Mi sono allenato per dieci anni. Ora ho capito dove vi ho vista, voi siete Hinata Hyuga, la cantante che ha inciso il cd my destiny. Ho ascoltato la tua canzone star e è bellissima. Sono un tuo fan.
-Grazie.
-Eri venuta qui per complimentarti con lui e hai trovato un nuovo fan.
-Dimmi un po’, questo tipo presuntuoso è il fidanzato?
-Sì.
-Peccato, ti avrei corteggiata se fossi stata libera. Scherzo. Sono troppo giovane per pensare a queste cose. Gli allenamenti prima di tutto. Però posso chiederti un autografo.
-Te lo faccio volentieri.
Hinata firmò un autografo a Konohamaru e poi andò via con Naruto.
-Ora cosa ti va di fare?
-Portami in qualche altro posto dove vai di solito, mi sono divertita all’incontro.
-Andiamo in centro. Lì c’è una rosticceria dove fanno degli ottimi panini imbottiti. Ci mettono tutto quello che vuoi. Fanno anche dei buoni supplì.
Naruto strinse la mano di Hinata e si avviarono verso il centro. Arrivati davanti una libreria, il ragazzo notò che la mora si era fermata a fissare la vetrina.
-Vuoi entrare?
-Non ti scoccia?
-Per niente.
Entrati nella libreria, Hinata si addentrò fra gli scaffali mentre Naruto era rimasto davanti l’ingresso. Leggere non era la sua passione. Dopo quindici minuti la mora vide che Naruto se ne stava a braccia incrociate davanti l’ingresso e decise di prendere un solo libro che le era piaciuto. Non poteva restare lì a consultare tutti i libri per vedere quali scegliere, non voleva far annoiare Naruto, in un giorno tanto bello.
-Prendo questo.
Hinata pagò il libro e uscì con Naruto dalla libreria.
-Hai fatto presto.
-Ho scelto un bellissimo libro di una famosa autrice giapponese.
Naruto non aveva capito che Hinata aveva fatto in fretta per lui. A volte era davvero tonto.
I due arrivarono alla rosticceria e ordinarono due panini e due bibite.
-Delizioso, non ho mai mangiato un panino tanto pieno di ingredienti.
-Hai il viso sporco di salsa.
Naruto si avvicinò alla ragazza e leccò l’angolo della sua bocca.
-Hai ragione, il tuo panino è buonissimo.
Hinata era tutta rossa, Naruto aveva fatto quel gesto davanti a tante persone, per lei non era naturale. Il ragazzo la trovava adorabile.
Dopo aver mangiato, tornarono a casa e si misero a parlare nella camera del ragazzo. Non avevano voglia di stare fuori e essere riconosciuti da qualche giornalista. Quella giornata era tutta per loro e non volevano interruzioni da esterni.
Naruto si mise seduto sul letto dopo aver indossato qualcosa di più comodo. Intanto Hinata era andata a mettersi un vestito da casa in bagno, anche a lei piaceva stare comoda in casa. La mora raggiunse Naruto sul letto che la strinse fra le sue braccia.
-Sono stato benissimo. Sei la prima ragazza che esce con me senza chiedermi di fare shopping.
-Mi piace comprare abiti e scarpe ma solo quando mi servono. Per ora il mio armadio è pieno di cose nuove. Ho fatto da poco shopping con Kurenai.
-Ecco perché indossi degli abiti tanto belli.
-Sì, sono tutti nuovi. Naruto dopo il film di Jiraya dovrai girare altri due film, vero?
-Forse tre.
Naruto mise il broncio, non sapeva come spiegare quella cosa alla ragazza. Da un lato, sapeva che un film in Francia con un altro regista famoso era un’altra buona opportunità. Dall’altro lato, non voleva stare troppo tempo lontano da lei. Però poteva chiederle di andare con lui. Stava facendo ragionamenti stupidi, non poteva chiederle di rinunciare al suo lavoro per portarla con lui. Non poteva essere tanto egoista.
-Ti hanno offerto un nuovo ingaggio, è meraviglioso. Di cosa si tratta?
-Di un ruolo da attore protagonista. Però il film si girerà in Francia, dovrei stare lontano da te per mesi. Non so perché ci voglia tanto.
-Non devi rinunciare a causa mia.
-Sono perplesso perché è stato Orochimaru a propormi come protagonista. Lui vuole allontanarmi da te. Ho paura che faccia qualcosa contro di te mentre sono via.
-Se deciderai di accettare, io mi assicurerò di stare lontana dal serpente.
-So che tu non ti avvicinerai a lui, ma lui non ha scrupoli, farebbe di tutto per vederti distrutta. Ora so che anche Shion è sua alleata e è capace di tutto.
Ripensando al rapimento, Hinata si mise a tremare, temeva che succedesse di nuovo e nessuno andasse a salvarla.
-Hinata non tremare, ci sono io al tuo fianco.
La ragazza poggiò il viso sul petto del ragazzo per nascondere le lacrime, non voleva che Naruto la vedesse in quello stato. Odiava piangere, sembrava una ragazzina inutile e patetica.
-Hinata sfogati, ti fa bene, ti tengo stretta finché non ti stanchi.
Hinata sorrise sentendo quella frase.
-Non mi stanco mai di stare fra le tue braccia, sono la mia fortezza, ciò che mi fa sentire sicura.
-Hai alzato la testa e le lacrime non escono più. Stai tranquilla, nessuno ti farà male.
-Grazie Naruto.
Il ragazzo baciò Hinata sulla bocca insinuando la lingua. La ragazza rispose al bacio, ma non si era ancora abituata a quelle cose, restava sempre senza fiato. Naruto la faceva sentire strana quando faceva in quel modo. Il ragazzo la baciò altre due volte stringendola sempre più forte.
Naruto era estasiato da quei baci, stava perdendo il controllo. Hinata era troppo bella e sensuale per mantenere la calma, doveva smettere ma non ci riusciva. Il ragazzo prese Hinata per i fianchi e la fece sedere sulle sue gambe, poi scese a baciare il collo della ragazza.
-Naruto cosa fai?
-Ti bacio, non resisto al tuo fascino.
Naruto scoprì una spalla della ragazza e la baciò anche lì. All’improvviso qualcuno bussò alla porta e i ragazzi si rimisero composti sul letto.
-Avanti.
-Ciao ragazzi. Hinata ti ho portato tre cambi e il pigiama pulito.
-Ciao Kurenai.
-Piccola mia sei tutta rossa, non è che hai la febbre?
-No, sto benissimo.
-Non è che questo monello ha esagerato con i suoi modi di fare e si è trasformato in un polipo?
Hinata fece no con la testa e Kurenai uscì dalla stanza. Asuma l’aspettava al piano di sotto.
-Kakashi non li controlli mai?
-Mi sembrano capaci di decidere da soli cosa fare e cosa non fare. Naruto non farà soffrire Hinata, sa bene come comportarsi.
-Lo spero per il suo bene, non sopporto chi la tratta male o chi le fa pressioni.
Asuma e Kurenai andarono via e Kakashi riprese a leggere il suo romanzo. Intanto Hinata e Naruto erano chiusi in camera a ridere.
-Per poco non mi prendeva a pugni come un sacco da box.
-Ero così rossa che deve aver frainteso qualcosa.
-Non si è sbagliata, ti avrei baciata fino al petto se non fosse entrata.
-Naruto sei sempre il solito. Sei dolcissimo e allo stesso tempo molto furbo.
Passarono il resto del pomeriggio a giocare a carte e ai videogiochi. Naruto aveva una vera passione per i giochi sulle arti marziali e sulla box. Ogni volta stendeva Hinata al tappeto nel mondo virtuale. Lei era davvero imbranata in quelle cose e Naruto non poteva far a meno di ridere. Quella era stata una giornata meravigliosa per entrambi e ne avrebbero avute altre.

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Capitolo 21 ***


Notte, ore undici
Hinata e Naruto erano svegli nel letto del ragazzo e parlavano dei loro progetti.
-Naruto hai saputo quando inizierai a girare il film con i draghi e le armature?
-Fra una settimana. Dovrò di nuovo lavorare con Shion e questo non piace. Sicuramente studierà un piano per separarci.
-Immagino che tenterà di sedurti come prima mossa, poi farà introdurre nel film qualche scena passionale e infine ti darà la stoccata finale. Si aspetta che tutti gli uomini cadano ai suoi piedi.
-Non mi lascerò conquistare da quella arpia. Nel mio cuore c’è posto solo per una ragazza.
-Userà queste tue stesse parole per dirti: solo il tuo cuore è affascinato da lei, fra voi non c’è attrazione. Al contrario, io ti faccio venire le palpitazioni quando mi sfiori. In poche parole, userà il suo corpo per ammaliarti.
-Non penserai che io sia attratto da lei?
-No, so che non mi tradiresti. Ciò non toglie che lei coglierà ogni tuo momento di debolezza per saltarti addosso. Così facendo, sicuramente scatterà delle foto false e me le invierà.
-Da dove viene questa tua teoria?
-Kurenai mi ha inviato un file in cui si parla di Shion. Ha usato la tattica di cui ti ho parlato con un altro attore che era fidanzato con una bellissima modella. Alla fine, la modella ha lasciato l’attore perché Shion le ha raccontato tutto e le ha mostrato le prove del tradimento.
Naruto non poteva credere di essersi fidato di una persona tanto crudele. Sasuke aveva ragione sul suo conto. Era davvero un testone cocciuto, doveva dare più retta agli amici e al sesto senso di Kakashi.
Dopo un momento di riflessione, Naruto vide una lacrima sul viso della ragazza.
-Cosa ha amore mio?
-Ho paura di perderti a causa dei piani di quei due. Lo so che non devo pensarci, ma non posso farne a meno. Ora che ti ho trovato, non voglio lasciarti più.
-Non mi perderai. Dovrebbero imprigionarmi per tenermi lontano da te.
Naruto baciò Hinata e la strinse forte, non poteva fare a meno di quelle coccole. Quella sera Naruto rischiava di saltarle realmente addosso, era talmente bella che gli veniva una voglia matta di baciarla ovunque. Maledette restrizioni di Kurenai, se lo beccava con le mani in posti dove non dovevano stare, era capace di sculacciarlo come un bambino. Dormire con la ragazza era diventato pericoloso, ma non poteva dirle di andare nell’altra camera, avrebbe potuto interpretare male. E poi lui adorava tenerla stretta tutta la notte.
-A cosa pensi?
-Hinata devo dirti una cosa importante.
-Sembra una cosa seria, ti ascolto.
-Ho paura di ferirti a causa della mia impulsività. Non voglio vederti piangere a causa di qualche mio gesto avventato.
-Sono sicura che non faresti mai qualcosa per ferirmi. Mi fido di te.
Hinata era completamente cotta di lui e Naruto lo sapeva bene. La ragazza non si lamentava mai del suo carattere o del suo modo di mangiare. Non aveva mai critiche nei suoi confronti e le piaceva addirittura andare nei posti che piacevano a lui. Le altre ragazze con cui era uscito non lo avevano mai trascinato a vedere un incontro di arti marziali.
-Naruto si carino quando sei pensieroso.
-Pensavo a oggi, ti sei divertita?
-Moltissimo. Devi sapere che hai un rivale. Mentre uscivi dal padiglione, Konohamaru mi ha infilato il suo autografo in tasca e ci ha scritto anche il suo numero di telefono.
-Lo strozzo.
-Naruto scherzavo. Mi ha dato il suo numero, ma non per corteggiarmi, è troppo piccolo. Vuole semplicemente farsi qualche amico.
-Mi ricorda me alla sua età. Si sente solo perché non fa altro che allenarsi. Io cercavo sempre gli amici quando andavo al liceo. Non avendo dei genitori non sapevo con chi confidarmi. Sasuke è stato bravo a capirmi, siamo amici dal primo anno di scuola superiore.
-Ora puoi parlare anche con me, non dirò a nessuno i tuoi segreti.
-Lo so. Tu avevi molti amici?
-Ero amica di due ragazze. Loro mi hanno sempre supportata. Poi al terzo anno di liceo sono entrate nel gruppetto più popolare della scuola e mi hanno fatto dei brutti scherzi.
-Perfide. Non continuare la storia o sono capace di trovare quelle mocciose e dargli dei cazzotti. So che ormai sono adulte, ma io sono più esperto di loro nella lotta e le stenderei.
-Non le conosci, non provare tanto rancore, io non ce l’ho con loro.
-Sei troppo tenera principessa. Non tollero chi ti tratta male.
-Quello è il passato, ora sto bene. Sono così felice che non riesco a descriverti quello che ho dentro.
Naruto dovette girarsi dall’altra parte per nascondere il rossore sul suo volto. Hinata si sentiva felice con lui e lo amava. Lo rendeva un uomo fortunato ma quelle parole lo facevano agitare. La ragazza era troppo vicina, rischiava di prenderla e farla sua in quel momento.
-Naruto tutto bene?
-Sì, perdona il mio gesto impulsivo- disse Naruto girandosi dalla parte della mora e stringendola di nuovo.
-Mi sembri strano, non è che hai preso l’influenza?
-No, sto bene, sono rosso per causa tua. Non te ne accorgi ma le tue parole mi fanno fremere ogni parte del corpo. Per non parlare delle tue curve e del tuo viso dolce, mi fanno perdere la testa.
Hinata so sentiva strana, non sapeva di dare quelle sensazioni al ragazzo, non le era mai successo nulla di simile.
I ragazzi si addormentarono stretti l’uno all’altra, cullati dal suono dolce dei loro cuori che battevano forti a causa dell’amore che provavano.
Verso mezzanotte Naruto sentì un rumore provenire dal piano di sotto, ma non poteva essere un ladro, c’era l’allarme. Controllò che Hinata dormisse e rimise la testa sul suo caldo cuscino. Forse Kakashi si era alzato per bere.
A mezzanotte e trenta Naruto sentì un altro rumore, questa volte era stato più forte, come se qualcuno avesse sfasciato qualcosa. Doveva controllare.
-Naruto cosa succede?
-Sei sveglia. Ho sentito un rumore al piano di sotto, voglio andare a controllare.
-No, è pericoloso.
-Non mi succederà niente, probabilmente è solo Kakashi.
-Stai mentendo, non avresti quella faccia se pensassi che fosse Kakashi che fa rumore. Io mi infilo la vestaglia e scendo con te.
-Non ci pensare nemmeno, non devi correre pericoli.
-Non ti lascio solo.
-Sei veramente cocciuta.
-Ragazzi smettetela di litigare e scendiamo a controllare- disse Kakashi sulla porta della stanza.
-Sei sveglio anche tu. Hai sentito quei rumori?
-Non potevo non sentire quel fracasso, sembrava che qualcuno spaccasse qualcosa. Non vorrei che mi avessero rovinato  i miei bei romanzi.
Naruto strinse la mano di Hinata e le disse di camminare dietro di lui. Stavano scendendo le scale quando qualcuno corse dalla cucina al salotto.
-Lo hai visto Kakashi?
-Sì, c’è qualcuno nel salone. Restate fermi qui.
Kakashi scese le scale e andò a controllare, stava per accendere la luce quando un secondo uomo lo colpì alle spalle. Kakashi urlò di scappare per avvertire Naruto e poi svenne nel salone.
-Saliamo al piano di sopra, corri Hinata.
-Non possiamo lasciare Kakashi.
-Se la caverà, se ha urlato è per farci mettere al sicuro, non è il tipo che fa certe cose senza motivo.
Gli uomini seguirono i ragazzi al piano di sopra che intanto si erano barricati nel ripostiglio dei costumi di Kakashi.
-Si avvicinano. Tranquilla, ti proteggo io.
-Potrebbero essere armati, non voglio che ti sparino.
Intanto Kakashi aveva ripreso i sensi e afferrato il suo cellulare sul tavolino del salone. Chiamò subito la polizia stando attento a non farsi sentire dagli uomini misteriosi. Doveva alzarsi e andare dai ragazzi, era suo dovere tenerli al sicuro. Sapeva anche che quel testone di Naruto avrebbe fatto qualsiasi cosa per tenere al sicuro Hinata, anche buttarsi su un’arma carica. Era sempre troppo impulsivo.
-Hinata ti amo, ricordalo sempre.
-Naruto per favore non fare stupidaggini, io ti amo. Non voglio che ti feriscano.
Il ragazzo strinse forte la mora e poi la baciò sulla bocca, desiderava proteggerla con tutte le sue forze.
Gli uomini sfondarono la porta del ripostiglio e videro Hinata e Naruto.
-Ecco qua i due attori famosi, con loro ci faremo un bel gruzzolo di soldi. Jiraya e gli studi cinematografici pagheranno oro per avere due stelle del cinema nazionale. Mentre li abbiamo con noi, possiamo anche divertirci, una mia amica mi ha detto che Naruto è molto passionale, potrei presentarlo a mia sorella.
-Piantala amico, non puoi dire a tua sorella che hai rapito un attore.
-Peccato, lei adoro questo ragazzino. La mia amica mi ha anche riferito che questi due sono fidanzati. Mi divertirò un mondo a vedere la sofferenza negli occhi di lui quando avrò venduto la ragazza a qualche pezzo grosso del mercato nero.
Naruto sgranò gli occhi, volevano vendere Hinata come un oggetto.
-Non volevi chiedere un riscatto per lei?
-Pensandoci meglio no. La mia amica mi ha riferito che non è molto famosa e vale poco. Gli studi e il regista pagherebbero al massimo cinquemila dollari. Al mercato nero conosco signori che mi darebbero cinquantamila dollari pur di averla per una settima o anche due notti.
-Sei un genio amico.
Naruto aveva analizzato i discorsi di quei tipi e spesso parlavano di una ragazza che gli aveva dato informazioni. Doveva essere stata lei a mandare quei tipi lì e ora manovrava tutti i fili. Naruto sapeva anche di chi si trattava. Questa volta era troppo.
-Forza ragazzini, seguiteci.
-Te lo puoi scordare, sta arrivando la polizia, non senti le sirene.
-Alzati o prendo la tua ragazza e le faccio un buco in mezzo la fronte.
-Non provare a toccarla.
-Mi avevano detto che le avresti fatto da scudo umano, ma non serve. Noi siamo in due e il mio amico ti tratterrà per le braccia mentre io prendo la mocciosa. Vai.
-Sì, amico mio.
Naruto sferrò un calcio allo stomaco contro il rapitore, che si inginocchiò a terra.
-Quel bastardo di un ragazzino colpisce forte.
Naruto si scagliò contro l’altro rapitore che estrasse la pistola. Con coraggio Naruto tentò di colpirlo al braccio per fargli cadere la pistola, ma non ci riuscì. L’uomo gli puntò la pistola contro per sparare.
Senza pensarci Hinata si mise davanti a Naruto e l’uomo sparò un colpo pensando di mirare al ragazzo. Pochi minuti dopo arrivarono quattro agenti e arrestarono i due rapitori.
Naruto era a terra con Hinata fra le braccia. Era ricoperto di sangue e sotto shock. Avevano colpito Hinata a causa sua.
-Chiamate un’ambulanza presto, perde tantissimo sangue. Hinata non mi lasciare.
Un agente si avvicinò a Naruto e controllò la ragazza.
-L’ambulanza arriva subito. Ragazza coraggiosa a farti da scudo, non lo farebbero tutti. L’hanno colpita al braccio, però perde troppo sangue, va subito portata all’ospedale. Deve essere svenuta per il dolore.
L’ambulanza arrivò dopo cinque minuti e portarono via Hinata. Intanto i poliziotti prendevano le deposizioni di Naruto e Kakashi. Il manager aveva anche chiamato Kurenai e Asuma per dirgli tutto. Poi aveva avvertito anche Jiraya e Tsunade, dovevano sapere tutto per posticipare le riprese finali di qualche giorno.
Dopo essere stati ascoltati dai poliziotti, Kakashi e Naruto andarono in ospedale con l’auto del manager. Naruto voleva vedere subito la sua Hinata, era stato un idiota, aveva permesso ancora una volta che le facessero del male.
Kurenai e Asuma erano nella sala d’attesa, davanti la camera operatoria. I medici erano dentro con la mora da trenta minuti.
Kurenai si scagliò su Naruto, era furiosa. In realtà, non ce l’aveva veramente con lui ma doveva farlo, lui non l’aveva protetta.
-Come hai potuto? Hai lasciato che le facessero del male.
La donna aveva schiaffeggiato Naruto e il ragazzo non si era mosso. Sapeva di meritarsi gli insulti e gli schiaffi di Kurenai. La donna teneva tantissimo a Hinata e non voleva vederla in quello stato.
-Basta Kurenai, Naruto non è il colpevole e lo sai.
-Lo so Asuma ma lei è stesa su quel letto e è tanto debole. Non voglio che soffra tanto, ne ha già passate troppe.
Asuma teneva stretta fra le sue braccia Kurenai e la confortava.
-Kurenai non è colpa di Naruto se l’hanno ferita.
-Non dire nulla Kakashi.
Naruto non voleva che gli altri pensassero che Hinata fosse stata una sciocca a buttarsi su di lui per difenderlo. Nessuno poteva darle delle colpe o offenderla per quella storia.
-Deve sapere. Hinata si è parata davanti a Naruto per proteggerlo. Il bersaglio non era lei, quindi non incolpare lui.
-Non ce l’ho con Naruto, l’ho colpito perché non ha mantenuto la promessa. E poi so che Hinata sa essere impulsiva quanto questo pivello quando si tratta di proteggere qualcuno. A undici anni si è gettata su un gattino per salvarlo da un motociclista. Per fortuna non si è fatta niente quel giorno.
La luce della sala operatoria era ancora rossa, non restava altro che aspettare.

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Capitolo 22 ***


Jiraya era appena arrivato in ospedale e aveva riferito a Kakashi e a Kurenai che aveva potuto rimandare le riprese delle ultime scene solo di una settimana. Se Hinata non si fosse ripresa in fretta, avrebbero dovuto rigirare tutte le scene con un’altra attrice.
Naruto sbatté i pugni sul muro della sala d’aspetto, i produttori erano davvero crudeli. Anche quella volta c’era lo zampino di Orochimaru, sicuramente era stato lui a porre il limite di sette giorni. Non capiva perché si accaniva tanto su Hinata. Shion doveva essere molto invidiosa per convincerlo a pagare dei criminali per togliere di mezzo la sua ragazza.
Uno dei dottori uscì dalla stanza e riferì a Kurenai che Hinata stava bene. Il braccio non aveva subito danni e lei ora dormiva. Gli indicò la stanza dove l’avrebbero portata e poi gli disse che dovevano aspettare almeno due ore per vederla. Non si sarebbe svegliata prima, era impossibile visto che era stata addormentata per l’operazione e se ci si aggiungeva anche che aveva subito uno shock poteva restare così anche un giorno intero.
-Naruto torna a casa con Kakashi, so che domani hai impegni. Hinata non vorrebbe che rinunciassi al tuo lavoro per stare qui senza far niente.
-Non è far niente, le starei accanto.
-Non hai sentito il dottore, non si sveglierà prima di domani mattina. Ora vai a casa, fatti una doccia, rilassati e dormi qualche ora. Hinata vorrebbe che tu continuassi a lavorare come sai fare meglio.
-Avete ragione, sono proprio le parole che userebbe la mia dolce Hinata. Tornerò domani pomeriggio.
Kakashi e Naruto tornarono alla macchina e partirono verso casa. Naruto aveva ancora il sangue di Hinata sulla maglietta. Aveva permesso che la ferissero, era davvero un fidanzato inutile. Doveva calmarsi, a Hinata non piaceva quando faceva in quel modo.
 
In ospedale Kurenai e Asuma stavano bevendo un caffè caldo mentre Jiraya e Tsunade erano andati via. L’indomani avevano molti impegni.
-Asuma pensi che supererà anche questo momento? Sai quanto è fragile.
-Lei è anche molto forte. Ricordati anche che ha qualcuno che la ama dal profondo del cuore ora e sarà più facile superare questo momento.
-Quel pivello era davvero spaventato. Dopo tutto penso che la ami veramente.
-Io credo che con lei abbia capito cosa significa amare realmente. Le altre storie sono durate qualche mese da quello che ho letto sui giornali. L’espressione di Naruto non era come quella apprensiva e dolce che lancia sempre a Hinata con le altre. Non stava di certo recitando.
-Asuma hai molta fiducia in quel ragazzo.
-Mi è simpatico. Devi ammettere che nessuno fa ridere Hinata come lui. Quanto tempo era che non vedevi il viso di Hinata tanto sereno e sorridente?
-Forse due anni.
 
Il mattino dopo
Naruto era sul set di una pubblicità con Sakura e Sasuke e prima di iniziare gli aveva raccontato tutto.
-Voglio andare a trovarla più tardi, posso?
-Sono sicuro che le farà piacere Sakura.
-Tu mi accompagni Sasuke.
-Se me lo dici con quel tono, non posso far altro che obbedire.
-Sai se Orochimaru ha detto qualcosa su questa storia?
-No, l’ho visto questa mattina presto con una bottiglia di spumante e stava brindando nel suo ufficio con Shion. Non hanno spiegato il motivo della loro gioia, sono diventati più attenti a quello che dicono.
-Sarà più difficile incastrarli.
-Shion si è vendicata dello scherzetto del regista famoso.
Naruto aveva architettato quella vendetta e Shion se la prendeva con Hinata, era davvero crudele. Non l’avrebbe mai perdonata.
 
Nel pomeriggio
Hinata si era svegliata da due ore e chiacchierava con Kurenai nella sua stanza all’ospedale.
-Naruto era bianco come un lenzuolo fuori dalla sala operatoria e non stava fermo un attimo.
-Dovrò chiedergli scusa per averlo fatto preoccupare.
-Presto arriverà e potrai dirgli tutto quello che vuoi, senza strapazzarti troppo.
-Grazie della compagnia Kurenai.
-Sai che non doveva fare niente, mi fa piacere stare qui con te. Mi hai fatta spaventare, non fare più cose tanto avventate o potrei avere un infarto. Tra poco anche Asuma verrà qui.
Hinata era contenta di avere tanti amici che le volevano bene, non si sentiva più sola.
Verso le quattro Sakura piombò nella stanza con una scatola di cioccolatini e dei libri in mano. Sapeva che a Hinata piaceva leggere e le aveva comprato qualche libro.
-Meno male stai bene. Ero molto preoccupata.
-Grazie per la visita Sakura, non dovevi farmi tutti questi regali.
-Sono solo dei libri. C’è anche Sasuke.
Il moro entrò nella stanza e diede una scatola di biscotti a Hinata.
-Grazie Sasuke. Sono andate bene le riprese di oggi?
-Quel baka ha sbagliato cinque volte una battuta facilissima. Per fortuna alla fine si è ripreso, il regista iniziava a perdere la pazienza.
Hinata si preoccupò per Naruto, non era da lui fare certe cose. Era colpa sua se ora era distratto, doveva rimettersi in piedi al più presto.
Erano le otto di sera e Naruto non era ancora andato a trovarla. Hinata non aveva chiuso occhio per riposare perché attendeva il suo arrivo. Ogni volta che sentiva dei passi, girava la testa verso la porta ma non era mai lui.
Hinata lesse qualche pagina di uno dei libri che le aveva regalato Sakura e verso le nove si addormentò girata verso la porta.
Il mattino dopo Kurenai portò il cambio a Hinata e la vide seduta sul letto a leggere. Poi l’aiutò ad andare in bagno e a vestirsi.
-Ho comprato questo pigiama da ospedale ieri sera, ti piace?
-Sì, è molto carino. Grazie Kurenai. Hai visto Naruto ieri sera?
-Pensavo fosse venuto qui. Kakashi mi ha detto che aveva preso la sua macchina e era venuto qui a trovarti. Mi sembra strano che tu non l’abbia visto.
-Mi sono addormentata alle nove, forse è venuto e non mi ha voluto svegliare.
Kurenai aveva capito che Naruto non si era presentato, doveva aver avuto un ripensamento a metà strada. Conoscendolo temeva di non riuscire a fronteggiare lo sguardo di Hinata, si sentiva di certo in colpa per quello che le era successo. Però Hinata voleva vederlo. Se non lo avesse visto, si sarebbe preoccupata per lui e sentita sola.
 
Naruto stava girando un’altra pubblicità e Kakashi notò che qualcosa lo turbava. Avrebbe dovuto fargli un discorsetto più tardi. La sera prima era tornato prima del dovuto e gli aveva raccontato che non era riuscito a mettere piede in ospedale. Si sentiva in colpa e non riusciva ad andare da Hinata.
Dopo lo spot Kakashi disse a Naruto che non poteva fare il vegetale perché si sentiva in colpa. Doveva reagire al più presto o rischiava di perdere il lavoro. Ma più di ogni altra cosa doveva trovare il coraggio di andare da Hinata o rischiava di perderla.
 
Nel pomeriggio Naruto andò all’ospedale dove trovò Sasuke fuori la stanza di Hinata.
-Cosa ci fai qui?
-Sakura è voluta tornare qui per accertarsi che Hinata non fosse depressa. Tu dovresti smetterla con i sensi di colpa o tornerai quello di un tempo. Lei non ti incolpa di te e nell’ultima ora non ha fatto altro che chiedere cosa hai combinato negli ultimi giorni. La stai facendo agitare e non deve succedere visto che l’hanno appena operata.
Naruto entrò nella stanza della ragazza e vide che chiacchierava allegramente con Sakura.
-Disturbo?
-Naruto.
Hinata sorrise quando lo vide, non vedeva l’ora di vederlo.
-Io vado via con Sasuke, abbiamo un impegno. A presto Hinata. Naruto vedi di non farla agitare o ti prenderò a calci.
-Grazie per le caramelle Sakura.
-Di niente. Riguardati.
La ragazza dai capelli rosa corse fuori dalla stanza e strinse il braccio di Sasuke.
-Noi non abbiamo nessun impegno.
-Ho voluto lasciarli da soli, hanno bisogno di parlare. Quel baka di Naruto finalmente si è deciso a vederla. È più cocciuto di te.
I due andarono via dall’ospedale lasciando soli i loro amici.
-Mi dispiace se non sono venuto prima.
-Pensavi che io ce l’avessi con te, non è vero.
-No, avevo paura. È tutta colpa mia se ti hanno ferita. Non sapevo come fronteggiarti amore mio, non sapevo come guardarti in faccia.
Naruto si avvicinò alla ragazza e le accarezzò una guancia.
-Sono proprio uno stupido. Qualsiasi ragazza ce l’avrebbe con me per una cosa del genere. Avrei dovuto farti da scudo.
-Avrei pianto per giorni vedendoti steso in un letto di ospedale.
Hinata invitò Naruto a sedersi accanto a lei e gli strinse la mano.
-Mi sei mancata principessa. Dover stare lontano da te è insopportabile.
-Sei un vero sciocco Naruto, non sono stata lontana, stavo semplicemente riposando.
-Cerchi di farmi ridere quando dovrei essere io a farlo. Tu sei la paziente e io il visitatore.
-Peccato che io non sia brava in queste cose, non so fare battute molto belle. Non capisco perché tu ridessi quando io dicevo qualcosa mentre eravamo a casa tua.
-A volte dici cose buffe o assurde che mi lasciano senza parole. Nessuna ragazza mi ha mai detto alcune cose come lo hai fatto tu. E poi sei davvero goffa in certi versi.
-Mi prendi in giro?
-No, dico solo la verità. Sei carina anche quando metti il broncio.
Naruto poggiò le labbra su quelle della ragazza proprio mentre entravano Asuma e Kurenai.
-Moccioso non dovresti starle tanto appiccicato, ha bisogno di aria.
Hinata scoppiò a ridere vedendo Kurenai tanto apprensiva. Era davvero preoccupata per lei.
-Inutile insistere, non mi stacco dalla mia principessa.
-Moccioso hai la lingua lunga.
Anche Asuma si stava divertendo nel vedere la fidanzata litigare con il ragazzo.
-Andiamo al negozio qui vicino Kurenai, a Hinata servono di sicuro delle cose mentre sta qui.
Asuma prese Kurenai per un braccio e la portò fuori dalla stanza.
-Meno male che c’era il signor Asuma, Miss Kurenai stava per uccidermi.
-Sei molto divertente.
-Sono felice di vederti ridere.
-Temevo che tu non venissi a trovarmi.
-Per un giorno l’ho temuto anche io amore mio. Ma non potevo stare lontano da te. Dovevo assolutamente chiederti scusa.
-Non farlo o mi sentirò in colpa. Voglio solo vederti felice. Un’altra cosa, smettila di sbagliare le battute durante gli spot.
-Quel manichino di Sasuke ti ha spifferato tutto di proposito.
-Non devi distrarti sul lavoro, non devi assolutamente perdere ingaggi perché sei preoccupato per me.
-Non so come avrei fatto senza di te.
I due passarono l’intero pomeriggio insieme. Naruto non si stancava mai di chiacchierare. Si assentò solo per dieci minuti e tornò con una brandina.
-Dormo qui questa notte.
-Non se ne parla, ti romperai la schiena lì sopra.
-Resto anche se tu vuoi mandarmi a casa a riposare. Ho anche il cambio per domani e il pigiama nello zaino.
-Avevi programmato tutto, sei un furbetto Naruto.
-Lo so. Peccato che io non possa dormire nel letto con te. Se la tua manager entra e mi trova sul tuo letto, questa volta mi prende a pugni. Potrebbe anche aver incaricato quella capo infermiera dal cuore d’acciaio di tenermi sotto controllo.
Hinata stava ridendo tantissimo. Non si sentiva più una paziente, sembrava tornata a casa del ragazzo. Non sentiva più neanche il dolore al braccio e ogni paura era sparita. Naruto l’aiutava sempre in tutto.

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Capitolo 23 ***


Il mattino dopo
Naruto si svegliò tutto rotto dopo aver dormito sulla brandina ma almeno gli avevano concesso di restare accanto alla sua bella Hinata. Ancora dormiva tranquilla, sembrava proprio un angelo. Per colpa sua ne aveva passati di giorni duri. Lui voleva proteggerla e lo avrebbe fatto. La notte prima aveva ricevuto un messaggio da Kakashi e la trappola per Karin e Orochimaru era pronta. Avrebbero collaborato anche Sasuke, Sakura, Kurenai, Asuma e Jiraya alla recita. Tutti avevano un conto in sospeso con il serpente. Sasuke aveva appena scoperto che metà dei suoi compensi spariva nelle tasche del manager e non era stato pattuito così nel loro contratto. In più, il manager voleva impedirgli di vedere Sakura perché diceva che non era una buona pubblicità. Sasuke aveva deciso di chiedere a Shizune di fargli da manager. Kurenai e Asuma avevano le loro buone ragioni per voler tendere una trappola al serpente. Primo aveva fatto del male a Hinata, secondo aveva cercato di screditare Kurenai come manager mettendo in giro delle menzogne. Jiraya non aveva mai sopportato il suo vecchio nemico, per lui giocava troppo sporco.
Il gruppetto in un giorno aveva preparato una recita con i fiocchi per mettere all’angolo manager e pupilla. Sarebbero stati costretti a confessare davanti a loro o lo avrebbero fatto inconsapevolmente. Naruto sapeva che Karin non era molto furba e non vedeva l’ora di spiattellare a tutti che cosa aveva fatto a Hinata. Non si rendeva neanche conto di quello che diceva, già una volta aveva rischiato di confessare e l’avevano quasi smascherata, peccato che era arrivato il serpente.
 
Hinata si svegliò trenta minuti dopo Naruto e lo trovò seduto su una sedia che beveva del latte caldo.
-Buongiorno Naruto.
-Buongiorno principessa.
-Non guardarmi, devo essere orribile in questo momento.
-Sei splendida come sempre. Vuoi che ti dia una mano ad andare in bagno.
-No, ce la faccio.
Hinata scese dal letto e si diresse verso il bagno per lavarsi e vestirsi. Forse quel giorno l’avrebbero fatta uscire.
-Come sto con questo vestito azzurro?
-Ti dona tantissimo.
Naruto prese in braccio la ragazza e la portò fino al letto.
-Guarda che posso camminare.
-Mi andava di trattarti come una principessa. Poterti stringere è bellissimo.
-Grazie Naruto.
-Hinata non serve che mi ringrazi, farei qualsiasi cosa per te. Hai rischiarato la mia vita, sono io quello che deve ringraziarti.
-Naruto cosa hai in mente?
-Nulla, oggi ho una scena da girare con Sasuke, Sakura e altri amici. Prima però devo andare agli studi per una pubblicità che andrà in onda anche all’estero.
-Sono contenta che tu abbia successo. Oggi concentrati, non pensare a me, sto bene.
-Saresti capace di venirmi a schiaffeggiare sul set se non mi concentro. Non voglio di certo farti infuriare. Ora vado, tu riposa. Torno questa sera e domandiamo al dottore se domani ti fa uscire.
-Io vorrei andare via oggi.
-Devi aspettare, non voglio che tu esca di qui finché non te lo dice il medico, non puoi rischiare infezioni.
-Va bene, starò qui a letto e leggerò qualcosa. A stasera.
Naruto baciò la ragazza sulla bocca e poi corse via. Era in ritardo e doveva correre fino al set. Kakashi lo attendeva lì. Aveva preso la pessima abitudine del manager di arrivare tardi, non andava per niente bene.
-Scusa il ritardo Kakashi.
-Sono appena arrivato anche io. Il regista della pubblicità ti attende.
Naruto sbalordì tutti durante le riprese della pubblicità, era veramente in forma. Stare con Hinata lo riempiva sempre di energie positive.
 
Dopo due ore Kakashi e Naruto corsero allo studio cinque dove si girava il film di Jiraya. Lì trovarono Sasuke, Sakura, Kurenai e Asuma. Jiraya era seduto su una sedia e stava parlando con Shion e Orochimaru. L’operazione smascheramento era iniziata.
-Cara Shion devo riferirti che rigireremo tutte le scene del film con te come protagonista. Il gran finale non è stato ancora girato ma scommetto che sarai all’altezza delle mie aspettative. Naruto ci attende laggiù. Ho voluto anche aggiungere due personaggi al film. La fama di Sasuke Uchiha e Sakura Haruno aiuterà il film, sarà un successo.
-Sapevo che vi saresti accorti del mio grande talento.
Shion corse da Naruto e gli saltò addosso.
-Sono contentissima di recitare con te, non vedo l’ora di arrivare alla scena del bacio. Ricorderai presto come eravamo focosi insieme.
Naruto si fingeva entusiasta ma in realtà provava disgusto per quella ragazza. Aveva tramato per fare del male alla sua Hinata e non l’avrebbe mai perdonata.
-Tutti pronti sul set. Facciamo una prova, ho cambiato le battute quindi potete tenere i copioni in mano. Anche se è una prova voglio che vi concentriate.
 
Jiraya diede il via alla recita
-Ciao Ayano, come stai?
-Benissimo Sakura. So che oggi Tetsuya mi inviterà a uscire, sono emozionata.
-Lo ami da anni, sono convinta che ti tremano le gambe.
-Proprio così.
-Come hai fatto a conquistarlo? Sapevo che Tetsuya usciva con una splendida ragazza molto dolce e carina. Lui l’amava tantissimo, si vedeva da come si comportava quando stava con lei.
-Ho semplicemente messo in giro la voce che lei lo tradiva e Tetsuya ha creduto a me che sono sempre stata la sua migliore amica.
-Quindi quella voce è falsa.
-No, scommetto che lei lo tradisce veramente. Non ne ho le prove ma potrei giurarlo davanti a Tetsuya. Sarei capace di pagare qualcuno per rapirla pur di averlo tutto per me. Non vedo l’ora di stare fra le sue forti braccia. Domani ho preparato una serata tutta per noi, lo porterò in un albergò dove faremo l’amore. Non mi resisterà mai, dopo tutto sono molto affascinante.
Orochimaru notò che Jiraya aveva completamente cambiato il personaggio di Ayano per adattarlo alle caratteristiche di Karin. In effetti, Shion non era mai stata in grado di calarsi nei panni di una giovane ragazza dolce e gentile. Il suo piano aveva funzionato alla grande. Il film gli avrebbe portato un sacco di soldi poiché aveva due attori che vi recitavano.
-Jiraya cosa ci fa qui Asuma Sarutobi? Pensavo si fosse ritirato dalle scene molti anni fa.
-Ha accompagnato la sua fidanzata, Kurenai, e io li ho ingaggiati per fare le parti di due professori. Due attori si sono ritirati dal film perché avevano altri impegni più importanti e io ho pensato di far recitare loro due. Sono molto bravi.
-Daranno problemi?
-No, hanno firmato un contratto in cui promettono di non dare problemi.
 
La scena continuava e Shion si era letteralmente gettata fra le braccia di Naruto.
-Amore mio ora che mi hai invitata a uscire dove mi vuoi portare?
-Sorpresa.
-Sono contentissima che tu abbia aperto gli occhi su quella brutta ragazza, non faceva che sfruttarti.
-Stop. Prendetevi una pausa.
Shion restava appiccicata a Naruto come avevano previsto.
-Sono molto contenta che tu ti sia liberato di quella palla al piede. Era un’attrice mediocre e avrebbe potuto rovinare la tua carriera.
-Mi sono accorto che stare con lei non faceva bene alla mia carriera cara Shion. Con te tutto è diverso. Ricordo ancora come stavamo bene insieme.
-Devo confidarti una cosa, vieni nel mio camerino fra cinque minuti tanto abbiamo trenta minuti di pausa.
Naruto andò nel camerino di Shion e la trovò in intimo. Non si aspettava quella mossa. Doveva cercare di resistere dal tirargli uno schiaffo e urlarle contro per il bene di Hinata.
-Siediti su questa sedia. Oggi sarò io a farti sentire bene. Sono mesi che non faccio l’amore con qualcuno e ho voglia di te.
-Shion come hai fatto ad accorgerti che Hinata era una ragazza arrivista.
-Ho solo dovuto pagare degli uomini per venire a casa vostra e farle gettare la maschera. Orochimaru mi ha aiutata con questo piano, lui conosce molte persone fra i sicari. Scommetto che quella mocciosa si è nascosta dietro di te quando ha visto la pistola.
Shion raccontò a Naruto tutto quello che lei e il suo manager aveva combinato contro Hinata in quei mesi. Avevano anche pagato due uomini per farla rapire e tenerla prigioniera per più giorni per farla sembrare inaffidabile. Non gli importava cosa avrebbero fatto quegli uomini alla ragazza.
Naruto si alzò di colpo e fece cadere Shion per terra.
-Grazie per le tue parole Karin.
Nel camerino entrò Sasuke che prese il registratore dalla tasca di Naruto. Poi entrò Sakura che aveva un altro registratore in mano.
-Abbiamo due registrazioni che ti coinvolgono nel rapimento e nel tentato omicidio di Hinata, la tua carriera è finita.
-Questo era tutto un inganno. Come hai potuto Naruto? Io ti amo.
-Tu non sai nemmeno cosa sia l’amore. Non dovevi azzardarti a farle del male, lei è importante per me.
-Quella mocciosa deve averti ipnotizzato per renderti tanto folle.
-Tu sei una vigliacca che ora finirà in prigione.
La polizia entrò nel camerino e arrestò Shion. Purtroppo Orochimaru era scappato. Ma ora nessuno lo avrebbe preso sul serio. Tutti avrebbero diffidato di lui come manager e come uomo.
 
In ospedale
Hinata era nella sua stanza e leggeva un libro giallo. Lo aveva portato Kurenai il giorno prima e diceva che aveva una trama avvincente.
-Signorina Hinata hanno portato questa scatola di cioccolatini per voi.
-Grazie infermiera. Sapete chi l’ha lasciata?
-No, l’hanno lasciata sopra il bancone delle registrazioni. La signora capo delle infermiere dice che non potete mangiarli fino alle prossime analisi di questa sera.
-Va bene. Grazie signorina infermiera.
Hinata notò un bigliettino sopra la scatola e lo lesse.
-Alla mia splendida Hinata, con amore Naruto.
-Questi deve averli lasciati Naruto questa mattina prima di scappare sul set. È stato davvero gentile. Li mangerò più tardi con lui. Una scatola a forma di cuore, strano, non è da lui fare regali di questo tipo. Sarà diventato un po’ romantico stando in compagnia di Sakura e Sasuke.
Sakura le aveva raccontato che era riuscita a farsi regalare da Sasuke dei cioccolatini a forma di cuore e dei peluche carinissimi. Il ragazzo era arrivato persino a mandarle delle rose rosse. Naruto era tipo da fiori ma non da cioccolatini a cuore. Forse quella era un’idea che gli aveva dato Sakura. Era un pensiero carino.
 
Sul set
Gli agenti avevano portato Karin alla centrale ma perquisendo gli studi non erano riusciti a trovare Orochimaru.
-Scusate signori, i miei agenti hanno controllato tutti i dintorni e non c’è traccia del manager Orochimaru. Vi chiediamo di avvisarci se si fa vivo con qualcuno di voi. Dalla centrale mi hanno appena avvisato che uno dei rapitori della signorina Hyuga è stato arrestato. Ha identificato il manager come il mandante.
-Grazie capitano- disse Jiraya.
-Non cambia niente. Finché quel pazzo resta in giro siete tutti in pericolo ora che sa che gli abbiamo teso una trappola.
-Kurenai calmati, nessuno farà del male a te e ai ragazzi.
-Grazie Asuma.
Naruto era sparito dal set non appena aveva saputo che Orochimaru era scappato.
-Dove è andato Naruto?- domandò Kurenai.
-Deve essere andato a trovare Hinata in ospedale. Quando ha sentito che il serpente era scappato, è scappato via come una freccia- disse Kakashi.
-Deve aver pensavo che l’ospedale sia il primo obiettivo di Orochimaru. Penso anche io che voglia vendicarsi prima di tutto di Hinata. Lei non ha mai piegato la testa di fronte a lui e vorrà fargli ammettere che la terrorizza prima di sparire per sempre- disse Sasuke.
-Io temo che quel pazzo voglia molto di più da Hinata- disse Jiraya.
Il regista aveva trovato un album di foto sulla sedia dove era seduto Orochimaru. Era pieno di fotografie di Hinata insieme a Naruto o da sola.
-Quel pazzo era completamente ossessionato da Hinata, le ha scattato addirittura delle foto in casa di Naruto mentre dormiva. Come avrà fatto? Possibile che Naruto non si sia accorto di niente?- disse Kurenai.
-Naruto non si è accorto di niente perché quel pazzo ha piazzato una telecamera nascosta nella sua stanza. Ieri sera mentre Naruto era all’ospedale ho fatto perquisire la casa dai poliziotti in cerca di cimici. Mi sono accorto delle telecamere solo ieri mattina. Loro hanno trovato due telecamere nella camera di Naruto. Quella era l’unica stanza dove erano state piazzate.
-Kakashi perché non ci hai detto niente- gridò Kurenai.
-Pensavo che Orochimaru cercasse di spiare le mosse di Naruto non Hinata. Ma dall’album è palese che il suo obiettivo era lei.
-Non colpevolizzarti Kakashi, Orochimaru è furbo e sa come ottenere qualcosa. Ma ora lo abbiamo smascherato e dovrà pagare per tutto- disse Asuma.
 
Naruto era arrivato in ospedale e aveva trovato Hinata nella sua stanza mentre un’infermiera gli prelevava del sangue.
-Naruto come mai sei già qui?
-Ho finito le riprese per oggi e ho pensato di passare più tempo con te.
-Grazie, mi fa piacere.
L’infermiera uscì dalla stanza e portò il campione di sangue di Hinata in laboratorio.
-Ora possiamo mangiare i cioccolatini che mi hai regalato.
-Io non ti ho mai comprato dei cioccolatini.
-Allora questi chi li ha mandati? C’è un bigliettino scritto con la tua calligrafia.
-Non toccare quella roba Hinata.
Naruto prese i cioccolatini e li buttò nel secchio dell’immondizia.
-Orochimaru deve aver messo qualcosa in quei cioccolatini. Ha copiato anche la mia scrittura per ingannarti. Starò qui con te finché non uscirai.
-Naruto eri agli studi cinematografici per tendere una trappola a Orochimaru e ce l’avete fatta vero?
-Sì, hai indovinato.
-No, prima hanno dato la notizia al telegiornale. Orochimaru è in fuga e Shion è stata arrestata. Ma non pensavo che arrivasse a comprarmi dei cioccolatini con qualcosa dentro pur di vendicarsi.
-Kakashi mi ha chiamato mentre ero in macchina e mi ha detto che il serpente ci ha spiati per molti giorni con una telecamera nascosta nella mia camera. Ha stampato molte foto e le ha attaccate in un album. C’erano delle foto con me e te insieme ma la maggiora parte erano tue. Il pensiero che ti abbia spiata mi fa saltare tutti i nervi.
Hinata era spaventata in quel momento. Non si era accorta di niente. Perché Orochimaru non la lasciava in pace?
-Tranquilla ti proteggerò sempre. Quel serpente non ti farà del male.
Naruto abbracciò forte Hinata che si poggiò al suo petto e si lasciò stringere. Si sentiva al sicuro fra quelle forti braccia, nessuno poteva turbare il loro amore.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2990413