In gita di distruzione

di damnlouis
(/viewuser.php?uid=191484)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tranquilla Silvia, ti puoi fidare. ***
Capitolo 2: *** A mi me gusta, Harry con la frusta! ***
Capitolo 3: *** Bonjur finesse. ***
Capitolo 4: *** Hello, Italy! ***
Capitolo 5: *** Alejandro Alvàrez Facundo Garcìa Ramos De La Fuente. ***
Capitolo 6: *** Quasi, quasi, mi bacio passionalmente Elena. ***
Capitolo 7: *** Beach, please. ***
Capitolo 8: *** Lezione di sopravvivenza, corso base. ***



Capitolo 1
*** Tranquilla Silvia, ti puoi fidare. ***



Fictrailer

(1)

Tranquilla Silvia, ti puoi fidare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

«Ragazzi! Silenzio!» tuona la professoressa di inglese, sbattendo una mano sulla cattedra. La classe si zittisce immediatamente alla reazione della prof.

Ma come a dire che dopo non riprendiamo a parlare, dai.
Mi scappa un sorrisino per la convinzione infondata che hanno i professori su quando richiamano il silenzio.
Pff. L'importante è crederci.
«Henderson, cosa ridi?! - Ma questa sa riconoscere un sorriso da una risata?! - Sono stufa di dovervi continuamente riprendere!» continua poi, lamentandosi con sè stessa.
Che peccato, guarda.
«Pensa un po', io sono stufa di seguire le sue lezioni.» sussurro al mio compagno di banco, Louis. Lui sorride e cerca di trattenersi dalle risate, con scarso successo.
«Tomlinson! Smettila di ridere! Sto parlando seriamente!» urla la prof, sbattendo una mano sulla cattedra, ancora.
Per me se la frattura quella mano.
«No guardi, pensavo che stesse scherzando e di trovarmi su Scherzi A Parte.» sussurra Elena al mio fianco. Questa volta sono io che scoppio a ridere con Louis e Elena che mi seguono a ruota.
«Wilson, Henderson e Tomlinson! Fuori!» urla esasperata la prof, indicando la porta.
Oh mio dio, che paura.
«Non è giusto, questa è discriminazione contro tutti quelli che hanno il cognome che finisce per -son. Prende e li butta fuori dalla classe. Che razzista.» dice Louis appena prima di uscire dalla classe. I nostri compagni ridacchiano poi si zittiscono subito quando la prof li guarda in cagnesco. Quest'ultima subito dopo grugnisce contro di noi, manco fosse un cane e fa un cenno con il capo, intimandoci di uscire subito.
Nel momento esatto in cui Louis mette la mano sulla maniglia della porta, quest'ultima si apre di scatto ed entra la coordinatrice di classe, con dei fogli in mano.

«Ciao Silviaaaa!» esclama Louis, tirando le mani fuori dalle tasche e allargandole a mo' di abbraccio, appena Silvia entra in classe.
Silvia lo saluta sorridente e lo abbraccia calorosamente, poi ci uniamo all'abbraccio anche io e Elena.
Silvia è la nostra coordinatrice di classe. In pratica, come dice il nome, coordina gite, stage, circolari, avvisi, ritardi, note e altre cose ancora dell'intera classe. È stra simpatica, non ci tratta come dei studenti qualsiasi e ridiamo e scherziamo insieme. Le vogliamo molto bene.
Slivy forever in our heart, insomma.
«Alessia Henderson, staccati che ci stritoli tutti!» esclama Silvia, cercando di uscire dall'abbraccio, con scarsi risultati.
«Ma nuu, Silvy io ti voglio troppo bene!» e dopo aver detto questo, stringo ancora di più l'abbraccio. Silvia, non so come, riesce a scivolare fuori dall'abbraccio di "gruppo" e va verso la cattedra, in parte alla profe evidentemente scocciata. Noi restiamo in piedi davanti alle prime file dei banchi di destra e ci sediamo sopra.
«Ho un annuncio!» esclama Silvia all'intera classe. Sbarro gli occhi e deglutisco: l'ultima volta che ha detto così siamo dovuti andare in città alta. A piedi. Non è stata una bella esperienza, dato che è tutta in salita.
«Sei incinta?» chiede Federica dal fondo della classe. Giulia e Ilaria la guardano malissimo, mentre quest'ultima le tira una sberla sulla nuca.
Fede, torna a dormire, valah.
«Benson. Stai zitta, che è meglio.» risponde Silvia, mentre tutta la classe ride. Liam si sistema meglio sul banco per ascoltare Silvia, mentre Harry si appoggia sullo schienale della sedia e mette un braccio intorno alle spalle di Ilaria, la quale glielo toglie sgarbatamente.
«Abbiamo deciso di farvi fare un uscita...» inizia a spiegare Silvia. Tutti, ma dico proprio tutti, si rizzano sul banco in attesa che Silvia continui.
«...All'estero...» continua Silvia, mentre Zayn spalanca gli occhi, deglutendo rumorosamente e Niall esulta con Giulia.
«...Di cinque giorni consecutivi. Ovviamente a nostro rischio e pericolo.» cori, esulti e urletti di eccitazione si alzano dalla classe. Solo un alunno è sbiancato completamente e non da segni di vita. Zayn.
«D-dove andremo?» chiede il moro, tremando, sperando di non viaggiare troppo.
Lo so com'è fatto Zayn, meno viaggia con barche, aeroplani, navi da crociera e elicotteri, meglio sta.
«Barcellona» dice semplicemente Silvia. Questo significa che dovremmo prendere l'aereo...
È questione di due secondi.
Sbem.
Olè Zayn è svenuto.

Tutti osservano Zayn per terra, poi Silvia fa spallucce e riprende a parlare.
«I ragazzi sono pregati di trattenere i loro ormoni in fibrillazione e niente cazzate varie. - prosegue Silvia, guardando in giro per la classe - soprattutto voi tre!» Silvia si rivolge soprattutto a Louis, Harry e Niall. Spalanco gli occhi e guardo Niall, che ha un sorriso strafottente stampato sulle labbra.
Ahh non è così innocentino come sembra il ragazzo.
«Tranquilla Silvia, ti puoi fidare.» esclamano all'unisono Harry, Louis e Niall. Poi tutti e tre si girano e guardano da un'altra parte. Niall osserva Giulia; Harry osserva Ilaria e Louis... Beh Louis mi fissa con uno sguardo davvero inquietante, mentre si morde il labbro inferiore.
È proprio per questo che non ci si deve fidare di quei tre.
«Non ci provare Tomlinson, o ti mando dritto dritto in ospedale.» esclamo gelida, assottigliando lo sguardo, cercando di mettergli paura. Louis apre la bocca per rispondere, ma viene interrotto da Ilaria, che impreca contro Harry.
«Styles, se soltanto ci provi, ti faccio diventare sterile a suon di sprangate sulle palle.» esclama Ilaria, tirando un pugno sul braccio di Harry. Il riccio si lamenta del pugno e poi porta le mani sopra willy, nel vano tentativo di proteggerlo.
Nahh non riuscirai a proteggerlo in questo modo dalla furia di Ilaria.
Niall intanto osserva con sguardo malizioso Giulia. La mora lo osserva con la coda dell'occhio, poi allarga le braccia verso di Niall, con un sorriso alquanto perverso.

«Fai di me ciò che vuoi!» esclama Giulia, subito dopo Niall le salta addosso. Silvia osserva la scena alquanto disgustata.
«Niall Horan staccati subito da Giulia o tu non vieni in gita!» esclama Silvia incrociando le braccia, mentre un Horan spettinato si risiede subito al suo posto, mentre Giulia si sistema la maglietta e i capelli.

«Ma voi tre siete le mie guardie del corpo?» chiede Silvia, ricordandosi solo dopo che io, Elena e Louis siamo ancora in piedi in parte a lei.
Elena alza le spalle, poi si dirige saltellando al banco di Liam, dove poi gli si siede in braccio senza tanti complimenti. Silvia alza un sopracciglio e Liam arrossisce, non sapendo bene cosa fare.
«Elena Wilson, lascia subito in pace Liam.» esclama Silvia, guardando in malo modo Elena che fa smorfie perverse solo per provocare Silvia.
Tutta la classe scoppia a ridere, poi Elena si alza e torna al suo banco. Prima di sedersi sulla sedia lancia un ultimo sguardo a Liam e gli fa l'occhiolino.
Okaaaay.
«Comunque ora vi do i moduli per iscriversi alla gita. Ecco, Louis e Alessia, visto che siete già in piedi, distribuiteli alla classe» Silvia ci passa dei fogli e io e Louis li distribuiamo all'intera classe.
«Zayn, svegliaaaaa!» urla Federica nelle orecchie del moro, il quale si alza di soprassalto dal pavimento e si risiede al suo posto. Poi ride nervosamente.
«Sapete, ho fatto un incubo! Ho sognato che dovevamo prendere un aereo e andavamo in Spagna!» esclama Zayn, ridendo a crepapelle. Nessuno fiata, tutti sono fermi nelle loro posizioni e lo osservano come se stesse dando i numeri.
«Zayn, guarda che non lo hai sognato, ci andiamo veramente in Spagna.» sussurra Federica, mettendogli una mano sulla spalla con fare comprensivo.
Sbem.
Olè e Zayn è svenuto un'altra volta.






 

Sbeeeem.
Ed eccomi ancora con una nuova fanfiction che avevo già iniziato a scrivere un pò di tempo fa, ma che non ho più pubblicato per colpa delle altre tre fanfiction in corso.
Ma poi mi son detta: fanculo la pubblico lo stesso, devo scartravetrare le ovaie con una nuova ff.
Come vi sembra? HAHAHAH lo so come primo capitolo è un pò merdoso, ma cercherò di migliorare lol
Vabbuò se piace la tengo, altrimenti la cancello HAHAHA lol
ciao, ciaoo :3

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** A mi me gusta, Harry con la frusta! ***



Fictrailer

(2)

A mi me gusta, Harry con la frusta!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

«Nooooo! L'aereo nooooo!» urla Zayn come uno sclerato, mentre Louis e Harry lo trascinano per le braccia, con espressione alquanto scocciata.
I passanti lo osservano con gli occhi sgranati, altri scuotono la testa in segno di disappunto. Si sente solo Zayn che urla mentre viene trascinato all'entrata dell'aeroporto.

Oh povero cucciolo, che pena.
Silvia alza gli occhi al cielo e sbuffa sonoramente. Dopo aver lasciato le valigie al check-in, ci dirigiamo al metal detector e ci togliamo tutte le cose di metallo. Zayn, troppo impegnato ad urlare come una scimmia in calore, non si toglie niente e passa nella "porta", facendo scattare l'allarme.
No ma bravo, complimenti.
I poliziotti lo fermano e a fatica gli tolgono tutto ciò che ha di metallo, ma quando Zayn ripassa ancora dentro la "porta" suona ancora l'allarme.
«Ragazzo hai una pistola?» chiede l'agente, perquisendolo ancora.
Ma sei coglione?! Che cazzo lo chiedi a fare?! Lo hai perquisito prima dalla testa ai piedi e mo' gli chiedi se ha una pistola?!
Zayn finalmente si calma e squadra il tipo dall'alto verso il basso, anche perché è più alto di lui. L'agente gli passa un metal detector mini partendo dalla testa di Zayn, poi appena arriva al bacino, suona.
Zayn sorride maliziosamente.
«È di metallo» esclama Zayn. Silvia scuote il capo, sconsolata. Ilaria e Federica si piegano in due dal ridere.
Ma sopprimetelo, please.
«Tranquillo Zayn, non ci crede nessuno.» Giulia fa l'occhiolino a Zayn, il quale tira davanti a se il bordo dei pantaloni.
«Vuoi avere l'onore di controllare?» chiede il moro, inclinando il capo con fare provocatorio. Giulia diventa rossa in volto, mentre Niall si mette in mezzo alla conversazione.
«No grazie, lei è a posto così.» risponde gelido il biondo. Zayn alza le mani in segno di resa e poi si mette le mani in tasca, provocando un tintinnio strano. L'agente si gira verso Zayn e senza troppi complimenti infila una mano prima nella tasca sinistra, poi in quella destra, facendo tintinnare quest'ultima. Subito dopo tira fuori fuori due centesimi, mostrandoli agli altri.
«Di metallo eh?» chiedo, scoppiando subito dopo a ridere. Zayn alza gli occhi al cielo e stufo passa dentro il metal detector a porta. Stavolta non suona più e si rimette tutte le cose che aveva tolto.

 

***

 

Siamo tutti stravaccati sulle panchine della sala d'aspetto. L'aereo è in ritardo di un'ora. C'è chi dorme (Zayn e Harry), chi gioca con il cellulare (Ilaria e Elena), chi si annoia a morte (io, Niall e Louis) e chi sta andando a fare compere nei negozi qua vicino (Liam e Giulia).
«Niall, hai del cibo?» chiedo al biondo, seduto sulla mia sinistra.
Ho un sonno tremendo, devo pisciare le cascate del Niagara e infine ho una fame assurda, come se non mangiassi da una settimana.
«No» sospira Niall. Ecco la parola più brutta del mondo: no.
Sospiro pesantemente e appoggio la testa sulle gambe di Niall, mentre le gambe le allungo su quelle di Louis.
«Comoda?!» chiede Louis ironicamente, mentre appoggia le sue mani sulle mie gambe, rassegnato.
«Moltissimo! - rispondo, facendogli l'occhiolino - E tieni quelle mani a posto, io ti osservo!» esclamo come una maniaca, avvisandolo e tenendolo d'occhio. Non si sa mai con quel depravato di Louis.
E infatti Louis sorride maliziosamente, prima di far scivolare le mani sulla mia coscia e farle salire lentamente. Mi alzo di scatto dalle gambe di Niall e mi ritrovo a pochi centimetri dal suo volto.
«Se ti azzardi anche solo a sfiorare Gina, ti castro a suon di frustate sulle palle. Chiaro?!» sussurro, puntandogli il dito contro il suo petto. Louis alza un sopracciglio e sorride. Ancora.
«Una frusta, mi piace... - Louis si mette le dita sul mento, con fare pensoso. Alzo gli occhi al cielo e tiro indietro il braccio, stringendo le dita a pugno - AAAAAAAAAA! Okay, okay scherzavo!» quel cretino di Louis si spaventa e indietreggia. Poi si guarda in giro, prima di corrucciare la fronte. Apre la bocca per parlare, ma lo interrompo subito, capendo dove vuole arrivare.
«Si, Gina è la mia vagina.» rispondo senza problemi. Louis rimane sconvolto.
Oh andiamo, lo so che anche tu al tuo amico la sotto gli hai dato un nome pff.
«William» dice Louis, facendomi l'occhiolino. Corruccio la fronte: William?!
«William?»
«Si, anche io ho dato un nome al mio amico là sotto» conclude soddisfatto.
«Quando.» dico solamente.
Louis corruccia la fronte.
«Di preciso non mi ricordo, penso-» inizia a vagare nei ricordi, ma lo interrompo subito.
«Coglione, quando te l'ho chiesto?!» esclamo e scoppio a ridere, battendo le mani come una foca ritardata.
Okay non fa ridere, ma la faccia di Louis è epica.
«Hai mangiato limoni al posto di biscotti e latte stamattina?» chiede Louis alzando gli occhi al cielo.
Madona me, che battute. E lui è quello che fa ridere di solito.
«Louis. Evita.»

 

***



«Dai, tutte insieme!» esclama Elena. Ci guardiamo e sorridiamo, poi prendiamo fiato prima di iniziare a cantare come delle rincretinite.
«A mi me gusta, Harry con la frusta! A mi me gusta, Harry con la frusta! A nosotros gusta, Harry con la frusta! Harry, Harry con la frusta!»

Ovviamente non ci si può fidare di Alessia, Elena, Giulia e Federica. Infatti quelle cretine stanno ridendo bellamente, prendendomi in giro.
Ste coglione mi hanno fatto cantare da sola la canzone, porca eva.
«Scommetto che ho cantato da sola tutta la canzone e che Harry è dietro di me, giusto?» chiedo retorica, senza aspettarmi una risposta. Per di più le ragazze iniziano a ridere più forte, mentre io mi giro e mi trovo faccia a faccia con Harry.

Brava Ilaria, davvero, complimenti.
Harry applaude e sorride, probabilmente per lo spettacolino che ho messo su.
Che poi non doveva guardarci nessuno, porca merda.
«Biiiis! Biiiis! Biiiis!» esulta Harry, nel vano tentativo di farmi ricantare la canzone.
AHAHAHHAH no.
«Non me gusti davvero con la frusta, quindi mettiti l'anima in pace.» tossisco, anche perché è una balla. Me gusterebbe davvero se Harry avesse un tanga leopardato e una frusta in mano e mi dicesse...
«Ilariaaaa! Dobbiamo salire sull'aereo!» urla Harry, già in fila con la valigia
Si, proprio questo volevo sentirmi dire... No aspetta, cosa?!
Harry mi saluta ridendo, insieme a tutti gli altri della classe.
«Aspettatemiiii!» urlo, per paura di perdere l'aereo. Alessia ride seguita a ruota da Elena e Federica.
Giuro che se mi fanno fare un'altra figura di merda come questa, le castro le tette a tutte e tre.
Non so come, ma ce la farò muahahha!
La cattiveria insomma.
Si, esatto.













Sbeeeeeem.
Buoncccciorno a tutti lol
Sto aggiornando dall'azienda in cui faccio lo stage e dato che il mio supervisore non c'è, faccio la trasgry lol
Aaallora che ve ne pare? lo so che è un pò cortino, ma già dal prossimo si allungheranno di più icsdì
Vabbè mi dileguo lol
cieeeeo


 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Bonjur finesse. ***



Fictrailer

(3)

Bonjur finesse.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

«Bastaaaaaa! Voglio scendere, voglio scendereeeee!» urla disperato Zayn, con la fronte imperlata di sudore e le guance rosse. 
È troppo divertente, si gira in continuazione da tutte le parti con fare nervoso e alquanto
spaventato. So che vorrebbe correre giù dall'aereo, ma è trattenuto da Louis, Niall e Liam.
«Me lo sento, moriremo tutti!» piagnucola Zayn, appoggiando la testa sul braccio di Niall.
Eh che cazzo Zayn.
«Eh daje.» esclama Louis, facendo le corna, seguito da tutti noi, pure dagli altri passeggeri che non sono della nostra scuola. Mi guardo intorno e vedo un vecchietto che si tocca guardando malissimo Zayn.
«Zayn, non volevo arrivare a tanto, ma mi stai costringendo.» prende parola Silvia e dopo scambia alcuni sguardi di intesa con Louis e Liam.
«Ora farai un bel sonnellino!» esclama esaltata Silvia, poi Liam conficca nel braccio di Zayn un ago. Sbianco improvvisamente e comincio a sudare freddo, mentre trattengo un conato di vomito.
Alessia trattieniti, Alessia trattieniti, Alessia trattieniti.
Ora dal braccio di Zayn escono pure delle goccioline di sangue. Chiudo gli occhi e comincio a respirare profondamente.
Minchia perfetto, aghi e sangue, proprio quello che ci voleva.
«Caspita Ale, sei diventata verde e sei pure pallida. Stai bene?» sento la voce di Niall e appoggia una mano sulla mia spalla.
«Mhh» riesco solo a dire, se si può definire una cosa da dire. Se aprissi la bocca, so che vomiterei, quindi meglio che tengo la bocca chiusa e che inspiri con il naso. Mi sdraio sul sedile e cerco di calmarmi, con scarsi risultati.
«Ale? - Ecco ci mancava solo lui che venisse a rompere i maroni. - Cos'è successo, si è fatta male?» chiede Louis a Niall, il quale penso stia alzando le spalle.
Oddio ti prego non farmi morire. Anzi no, ti prego non farmi vomitare davanti a Niall e Louis, sono inguardabile e faccio paura quando vomito.
«Secondo me è svenuta.» esclama Niall e scommetto che mi sta osservando per capire che cosa ho.
«Ale, mi senti?» Louis questa volta è molto più vicino a me e credo che si sia seduto nel posto accanto.
«No. Vattene.» rispondo a Louis. Riesco a trattenere il vomito, questo significa che mi sto riprendendo.
Sento Louis e Niall trattenere una risata, poi sento dei passi che si allontanano. Subito dopo delle mani mi sollevano per i fianchi e apro immediatamente gli occhi, trovandomi faccia a faccia con Louis.
«Louis, ma che cazzo fai?!» chiedo con una punta di nervosismo, mentre lui ride e mi toglie una ciocca di capelli davanti al viso.
«Oh, vedi? Adesso hai decisamente ripreso un bel colorito!» scoppia a ridere, mentre io divento color rosso acceso. Mi volto dall'altra parte, cercando di non guardare il suo viso. Noto che Zayn è spaparanzato sul sedile e dorme profondamente.
«Ti impressioni facilmente, eh?» più che una domanda, sembra un'affermazione. Mi volto verso Louis e abbasso lo sguardo sulle mie mani.
«No.» tossisco. Balla assoluta. Siringhe, aghi, sangue e tutto ciò che ha a che fare con gli ospedali mi fa impressione e poi mi sento male.
«Tanto lo so che stai mentendo» Louis ride e mi abbraccia, facendo appoggiare la mia testa sul suo petto.
Oddio che strana sensazione. È fame, quel vuoto allo stomaco che sento?
 
***
 
Siamo appena decollati, Zayn dorme profondamente e non accenna a svegliarsi, meglio così.
Torno ad osservare Ilaria nei sedili centrali, mentre io sono sui sedili laterali dell'aereo.
La cosa che non capisco, è perché Ilaria si ostini a continuare a nascondere che io gli piaccio. Io proprio non capisco. Nessuna riesce a resistermi, eppure lei si ostina a starmi lontano.
«Haz, attento che ti cade la bava!» esclama Federica, distogliendomi dai miei pensieri. Sussulto dallo spavento e metto a fuoco la figura di Fede che se la ride bellamente.
Ah-ah.
«Quale bava?» chiedo, toccandomi i lati della bocca per togliere eventuali gocce di saliva. Fede mi prende le mani e scuote la testa.
«Scherzavo idiota! - esclama Fede ridendo. - E così... Ti piace Ila, eh?» Fede mi fa l'occhiolino e guarda Ilaria con la musica al massimo nelle orecchie e intenta a giocare a Candy Crush Saga con il telefono di Alessia.
«No. - eppure non mi sembra di esserne molto convinto. Fede alza un sopracciglio. - Okay, sì. Mi interessa. È diversa e mi tratta malissimo, non è caduta ai miei piedi e si comporta sempre in modo diverso da come mi aspetto io. Mi ha conquistato fin da quando ha messo piede nella nostra classe.» dico tutto d'un fiato.
Oddio e queste parole da dove cazzo sono uscite?!
Fede spalanca la bocca e una strana luce attraversa i suoi occhi verdi.
«Harry Styles si è innamoratoo!» esclama esalta Fede. La zittisco tappandole la bocca, mentre mi guardo intorno, cercando di capire se qualcuno ha sentito.
«Non sono innamorato!» alzo gli occhi al cielo, mentre Fede mi morde la mano e mi guarda malissimo. Serro la bocca mentre cerco di non urlare dal dolore.
Harry trattieni tutte le parolacce che stai per dire, per l'amor del cielo.
«Porca puttana, vacca, troia, cazzo, culo, merda, tette e figa!» urlo.
Minchia ti sei trattenuto tanto.
Fede mi guarda sconvolta.
«Bonjur finesse. Finito di bestemmiare ai quattro venti?» chiede, serrando le braccia al petto. Osservo la mano dolorante e noto una strisciolina di sangue che percorre il palmo della mano.
Oh no.
Cado sul sedile perdendo conoscenza.
«Olè Harry è svenuto.»
 
***
 
Liam dorme.
Perfetto.
Mi avvicino a lui con passo felpato e senza far rumore, con l'intento di sedurlo.
Silvia ha detto solo a Louis, Harry e Niall di trattenere gli ormoni, io invece ho campo libero.
«Ciao Elena!» esclama una voce femminile dietro di me. Urlo e salto in avanti, finendo addosso a Liam, il quale si sveglia di colpo.
Eh che cazzo.
«Scusa Liam, l'aereo ha preso un vuoto d'aria e sono caduta.» arrossisco violentemente. Spero solo che se la sia bevuta.
Sempre quella voce femminile, cerca di trattenere una risata.
«Tranquilla, non c'è problema» Liam sorride e mi fa l'occhiolino, aiutandomi ad alzarmi. Appena sono in piedi, mi giro alla ricerca della voce irritante che mi ha mandato a puttane il piano. Mi ritrovo davanti Federica che se la ride senza farsi sentire da Liam.
«Che minchia vuoi Fede? Stavo per saltare addosso a Liam!» esclamo sotto voce, incazzata perché Fede mi ha interrotta sul più bello.
«Eh, infatti ho notato» alludendo al fatto di essere saltata dallo spavento e essere caduta su Liam. Alzo gli occhi al cielo stufa.
«Cogliona, nel senso che volevo sedurlo e...» Fede mi interrompe, dal suo sguardo significa che non le interessa.
«A proposito di sedurre: vorrei sedurre una persona - lancia uno sguardo veloce a Zayn. O al vecchietto in parte, ma credo proprio che quello che vuole sedurre sia Zayn, non il vecchio - e dato che tu sai tutto di ste cose, lasciami qualche tua perla di saggezza!» esclama tutta esaltata. Sorrido in modo perverso.
Oh si, hai chiesto alla persona giusta.
«Per prima cosa: vestiti secsi. Fai attenzione, c'è una sottile linea che divide il vestirsi in modo secsi e il vestirsi da troia barra prostituta. Anche degli abiti semplici, possono essere secsi.
Due: se c'è una cosa a cui i maschi non resistono e che li fa eccitare terribilmente è quando sei tu ad avere il controllo. Muoviti in modo sensuale, fai versi tipo “miiiaaoo”, “prrrr”, “grrrr” e “aaarghhh”; cadrà ai tuoi piedi in un attimo e si lascerà fare di tutto.» finisco il discorso soddisfatta e fiera di me stessa. Fede è sconvolta e mi fissa.
Okay, è un pochino inquietante.
«Ecco... Io  non voglio avere il controllo, voglio solo provocarlo» sussurra Fede, diventando rossa in volto.
Sorrido e scuoto la testa.
«Tranquilla Fede, vai da Ale, lei sa come provocare» le faccio l'occhiolino e la giro verso il posto di Alessia.
Poi mi volto verso Liam e mi siedo in parte a lui.
Non mi sfuggirai in albergo, sappilo.
 
***
 
«Ale! Ho bisogno del tuo aiuto!» Federica si siede in parte a me, con un quadernetto a quadretti con su degli appunti.
Oddio c'erano da portare dei compiti e io non lo sapevo?!
«No, non sono compiti. - ah, meno male! - Volevo chiederti... Come si fa a provocare un ragazzo?» chiede Fede, marcando bene la parola “provocare”. Scoppio a ridere a crepapelle e mi viene perfino da piangere.
HAHAHAHAHHA è successo ancora, non ci posso credere HAHAHAHHA
«Fammi indovinare: sei andata da Elena e lei ha detto che devi avere il controllo della situazione?» chiedo, mentre Fede annuisce sorridendo imbarazzata.
«Okay, prima cosa: tieni a mente ciò che ha detto Elena riguardo all'essere secsi. L'unica cosa che devi fare è aspettare ed essere paziente, non buttarti subito come Elena.
Lanciagli occhiate pervertite, fai mosse secsi, dì cose che nascondono un doppio senso anche riferito a lui, ma non dargli mai la soddisfazione di avere ciò che sta aspettando che tu faccia. Più lo fai aspettare, più lui ti desidera. Se c'è una cosa che fa impazzire un ragazzo è l'attesa.» spiego, in modo professionale. Fede sorride e finisce di scrivere sorridendo.
Si è proprio quello che stava aspettando che io dicessi.
«E poi?» chiede Fede impaziente.
«E poi niente, sarà Zayn che perderà il controllo e che ti cercherà per fare ciò che sta aspettando che tu faccia da un po'» sorrido mentre Fede arrossisce e spalanca gli occhi.
«Che ne sai che è Zayn il ragazzo che voglio sedurre?!» esclama Fede arrossendo ancora di più.
«Oh andiamo, Zayn è decisamente il tuo tipo ideale: bello da star male, idiota e stupido, trasgressivo e alquanto misterioso. Sbaglio?» domando retorica, avendo ragione. Fede si alza e mi ringrazia, sorridendo come un'ebete.
«E così è l'attesa che manda in tilt noi ragazzi?» Louis spunta dal sedile posteriore e sogghigna. Sorrido e riduco gli occhi a due fessure.
«No, nel tuo caso da quello che non puoi avere» Louis alza un sopracciglio.
«Ovvero?»
«Gina non te la do» dico, mettendomi le cuffie nelle orecchie e alzando il volume al massimo.
 
***
 
«No! Cazzo! Ho perso ancora!» urlo, lanciando le carte di scala 40 da tutte le parti, non accorgendomi che ho fatto girare metà aereo verso di me e tutti mi stanno guardando male. Niall, seduto sulla mia destra, ride sottovoce, ma alla fine non riesce a trattenersi e ride sguaiatamente.
«Dai, Giulia, sarà per la prossima» Niall mi mette una mano sulla spalla, con fare comprensivo.
Potrei morire in questo momento, giuro.
Stiamo per risistemare le carte, quando una voce metallica ci interrompe. «I signori passeggeri sono pregati di allacciare le cinture, stiamo per atterrare all'aeroporto di Barcellona».
Io e Niall ci guardiamo, poi lui scuote la testa con un sorriso.
«Stronzo di merda, dovevo battere Niall» incrocio le braccia e metto su il broncio. Niall scoppia a ridere e «Non ti preoccupare, in albergo potremmo fare tante di quelle partite, che potresti battermi due o tre volte».
«Pff, solo due o tre? Scordatelo almeno dieci le vinco.» esclamo, pizzicandogli la guancia. Niall mi fa la linguaccia e ci prepariamo all’atterraggio.
Speriamo solo che Zayn non si svegli.
 
 
 
 
 
 
 
 
Sbeeem.
Ed eccomi qua con il terzo capitolo di questa storia lol
Allora, innanzi tutto: augurooooooniiiiii Louis!!!
(Per il suo compleanno ho scritto una One Shot, se volete leggerla cliccate qui)
Oh mio dio 22 anni… no vi prego riportatemi indietro nel tempo ç_ç
Vabbè ritornando alla ff… AHHAHAHA il bello deve ancora iniziare loool
Vado a rispondere alle vostre recensioni lol
ciaooo
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Hello, Italy! ***



Fictrailer

(4)

Hello Italy!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
«Hellooooo Itaaaaaly!» urla Zayn, appena scende dall'aereo, poi si butta per terra e inizia a baciare la pista d'atterraggio degli aerei.
Ehw.
«Coglione, siamo in Spagna, mica in Italia.» Fede gli tira una sberla sulla nuca, mentre il moro si lamenta. Seguiamo tutti Silvia, prendiamo un pullman che ci porta all'interno dell'aeroporto. Andiamo al nastro per ritirare le nostre valigie, trascinando i bagagli a mano.
«Ragazzi, prendete le vostre valigie» dice Silvia, indicando il nastro. 
«Alessia, guarda che lì c'è la tua valigia» mi dice Ilaria, indicando la mia valigia azzurra che mi ha appena superata.
Oh cazzo.
Comincio a camminare in direzione della valigia, spintonando alcuni turisti, senza nemmeno chiedere scusa e alla fine riesco a prenderla. Appena mi giro per tornare al gruppo della nostra classe, vedo che Louis sta correndo tra la folla e ad un certo punto, si tuffa sul nastro, schiacciando le valigie di altri passeggeri. Poi gattona verso la sua valigia nera, ma non fa in tempo a prenderla, che le valigie che non sono ancora state prese escono dal muro a cui è attaccato il rullo; e Louis esce con loro, non accorgendosene perché troppo occupato a cercare di prendere la sua valigia.
Torno nel gruppo della mia classe e guardo Ilaria, mentre lei guarda me: tempo due secondi e scoppiamo a ridere come due rincoglionite.
«Meno unooo!» urla Elena e tutti esultano. 
Oh sì, noi siamo fatti così: perdiamo un membro della nostra classe ed esultiamo, anche se gli vogliamo molto bene.
Dopo qualche minuto, Louis rientra (ancora sul nastro), stavolta sommerso da molte valigie. Cerca di liberarsi, ma solo dopo l'intervento di Harry e Niall, infine Louis gattona verso la sua valigia e l'abbraccia.
Ci manca solo che si mette a piangere e sembra di stare sul Titanic.
Poi si accorge di essere ancora sul nastro e rotola giù alla James Bond, finendo per cadere davanti ai miei piedi.
«Avevi ragione, quando dicevi che “nessuno può resistermi, cadranno tutti ai miei piedi!”» io e Ilaria scoppiamo a ridere come delle dementi, poi aiuto Louis a rialzarsi. Subito dopo ci dirigiamo fuori dall'aeroporto e ci fermiamo su una piazzola dei pullman, mentre Silvia si guarda in giro alla ricerca del nostro.
Aspettiamo per dei minuti interminabili il nostro pullman che ci dovrebbe portare all'albergo, il problema è che non arriva.
Minchia che giornata di merda.
 
 
Dire che fa un caldo asfissiante è davvero, davvero poco. Tutti, e sottolineo tutti, sono stravaccati sulle panchine della “pensilina” ad aspettare il pullman.
«Oddiooo mi sto sciogliendo! E sono ore che stiamo aspettando!» esclama Harry disperato, poi si butta per terra e comincia a fare scene, peggio di Zayn quando sale su un aereo.
«Alzati, minchione, sono passati appena venti minuti» esclama Ilaria, mentre gli tira una sberla sulla testa. 
Finalmente arriva il pullman che ci porta all'albergo. Silvia discute con l'autista sul fatto che sia in ritardo di quasi mezz'ora, mentre noi carichiamo le valigie nel portabagagli. Saliamo in ordine di registro (così Silvia può contare se ci siamo tutti) e vado a essermi in parte a Elena. 
«Ragazzi l'albergo è distante un'ora da qui, quindi mettetevi comodi.» Silvia parla al microfono e tutti si stendono belli scialli sui sedili. L'autista mette su della musica e Elena canticchia in parte a me. È un po' stonata, ma le voglio bene e la lascio cantare, tanto oramai mi abituata per tutte le volte che mi cantava le canzoni di High School Musical. Per mia sfiga hanno fatto tre film. E non vi dico quando cantava every day, si proprio quella stra alta che non riesce a cantare nessuno a parte Vanessa Hudgens e non so come quel bonazzo di Zac riusciva a starle dietro.
Vabbè.
Scuoto la testa per scacciare via quei pensieri, tornando alla realtà. 
Poi spalanco gli occhi e mi esalto, sentendo la canzone mia e di Elena.
Oh cazzo, oh cazzo, oh cazzo!
«Elena! È la nostra canzone!» Elena torna alla realtà e ascolta la canzone. Poi sorride insieme a me e ci alziamo di scatto e n sincrono in piedi sui sedili.
Premetto che non so che succederà perché mi affiderò alla musica.
«I became like a wreaaaaaacking baaaaaaall!» cantiamo io e Elena, spalmandoci sui sedili degli altri ragazzi.
Non è la nostra canzone perché siamo delle troie, sia chiaro eh. È la nostra canzone perché è il nostro modo simpatico di pigliare per il culo Miley, adesso che sembra una zoccola esaltata.
Due secondi dopo sembra di stare in un pub pieno di spogliarelliste dove i ragazzi stanno a guardare adoranti e con la bava alla bocca. Tutte le ragazze, e dico proprio tutte (persino Silvia), si buttano sul pavimento e si spalmano sopra, altre sollevano la maglietta fino sotto il seno (senza lasciar vedere niente), altre ancora si spalmano su ragazzi, scommetto, sotto shock e al tempo stesso eccitati.
Persino l'autista sta guidando a ritmo di musica e lecca il volante, imitando malamente Miley con il martello.
Io tiro fuori la lingua e mi lecco due dita in modo provocante davanti a Louis, Elena si butta sul sedile all'indietro e si spalma su di esso su cui è seduto Liam, Fede si spalma su Zayn in modo provocante e il moro quasi muore sul pullman, Ila utilizza Harry come palo e al riccio non dispiace affatto, infine Giulia si toglie la maglia e la lancia in faccia a Niall.
Okay sembra che siamo finite in un film porno.
La canzone finisce e quando mi rendo conto di trovarmi spiaccicata a Louis salto indietro dallo spavento. E comincio a sentire dell'arietta sulla schiena.
«Perso qualcosa?» chiede Louis, scoppiando subito dopo a ridere, alzando la mia maglietta con la mano destra.
Quando cazzo me la sono tolta?!
«Ti fai prendere troppo da quella canzone, ma a me non dispiace se ti togli la maglietta e ti strusci ancora si di me, sia chiaro» esclama Louis, facendomi l'occhiolino. Scuoto la testa, arrossendo violentemente. «Sei un depravato alla massima potenza, peggio di Elena!» esclamo, arrossendo fino alla punta dei capelli. Louis scoppia a ridere.
«Capita - Louis alza le spalle, menefreghista. - almeno adesso so come farti togliere i vestiti di dosso senza che tu te ne accorga.» detto questo mi lascia un bacio sulla guancia e torna al suo posto. Cerco di ribattere, ma non mi viene in mente niente.
Poi mi tocco la guancia incredula e mi rendo conto che scotto. Di sicuro sarò rossa come un pomodoro.
«Ale sei rossa, che è successo?» chiede Elena, tornando in parte a me.
Ecco, come non detto.
 
***
 
«Unooooo!» urlo, coprendo la mia carta. Dopo lo spettacolino di Wreaking Ball ci siamo seduti di nuovo ai nostri posti. C’è chi sta ascoltando la musica, c’è chi guarda film in streaming con il computer, c’è chi gioca a nascondino (come cazzo fanno lo sanno solo loro) e infine ci siamo noi che giochiamo ad uno.
«Ma porca troia, non ho ancora messo giù una carta e tu già sei a uno?!» mi chiede Zayn, scandalizzato. Alzo le spalle: se non sai giocare, caro mio, mica è colpa mia.
«Fede, facciamo scambio di carte?» chiede Ilaria, facendo gli occhi dolci.
Ah certo, perché secondo te, io mi faccio incantare, giusto?
«Non mi incanti»
«Ah sì? – Ilaria strappa la maglietta a Zayn e io non posso fare che stare a guardare – Ora facciamo scambio?» chiede Ilaria, ma ormai non la sento più. Sono partita per il mondo erotico con la tartaruga di Zayn Malik.
«Sì, certo, tutto quello che vuoi» rispondo, senza connettere realmente il cervello alla bocca, continuando a fissare il petto di Zayn. Intanto passo le carte ad Ilaria, ma non mi interessa: ho gli addominali scolpiti di Zayn davanti agli occhi, questa non posso assolutamente perdermela.
Devo fissarli finché non si sciupano, quindi starò qui un bel po’.
Minchiaaaaaaaaa.
«Che bagascia che sei Ila!» esclama Alessia, scoppiando a ridere come un’ebete.
 
***
 
«Siamo arrivatiiiiii!» strilla Giulia, facendomi svegliare di soprassalto. Mi stropiccio gli occhi e metto a fuoco la figura di Giulia, poi mi passo una mano tra i capelli.
«Quando mi sono addormentato?» chiedo, con la voce impastata dal sonno, subito dopo sbadiglio. Giulia scoppia a ridere. «Subito dopo la prima partita di Uno. Eri stanco, eh Niall?» chiede Giulia con ironia.
Addirittura così stanco? Minchia.
Scendiamo dal pullman, dirigendoci verso il bagagliaio per prendere le nostre valigie. Il problema è che siamo tutti ammassati e c’è chi spinge e io mi sono appena svegliato.
Cioè già ho un equilibrio di merda di mio, figuriamoci appena sveglio.
Un ragazzo mi tira uno spintone e barcollo all’indietro, per fortuna sento qualcuno che mi prende in tempo, prima che spiaccichi la testa sull’asfalto.
Giulia mi sorride e mi rimette in piedi.
«Grazie!» la ringrazio e le sorrido, mentre le sue guance, si colorano di un rosa acceso.
«Prego…» sussurra e abbassa lo sguardo per terra, poi si dirige all’interno dell’albergo, insieme ad Ilaria, visto che hanno già preso la loro valigia.
Dato che adesso non c’è più quell’ammasso di gente attorno al pullman, vado per cercare la mia valigia. Eppure il bagagliaio è vuoto.
Sbarro gli occhi e deglutisco rumorosamente, mentre impallidisco all’improvviso.
Adesso svengo me lo sento.
«Niall che fai ancora lì fuori? Vieni dentro!» urla Louis sorridente. Sforzo un sorriso, ma non riesco a dire nulla. L’unica cosa che mi ronzano in testa sono le parole valigia e persa.
Sbem.
«Silviaaaaaa! Niall è svenuto!»
 
***
 
Siamo nella sala d’aspetto dell’albergo e noto che c’è un’altra classe di studenti, ma non è di sicuro italiana.
«Oh mio dio, che figo! Ale, guarda!» mi sussurra Ilaria elettrizzata e continua ad osservare il gruppo dell’altra classe che, curiosi quanto noi, ci osservano e parlottano tra di loro.
Mi sistemo i capelli e controllo se ho l’alito cattivo.
«Dove?»
«Ore tre, maglietta bianca aderente, pantaloni neri e le All star bianche» descrive Ilaria, probabilmente fissandolo in modo inquietante.
Ma che cazz? Il figo che hai descritto è Harry!
«Ma sei cogliona? Quello è Harry!» le dico, girandomi verso di lei. Ilaria scuote la testa, ma continua a guardare alla sua destra.
«Minchiona, girati che ti sta fissando» sussurra senza farsi vedere. Mi giro alla mia destra e incontro due occhi azzurri cristallini. Capelli castani e ciuffo all’insù, con un sorriso smagliante e brillante, mi sorride bellamente e mi saluta, facendomi sciogliere all’istante.
«Louis, quel ragazzo è tuo cugino?» chiedo al moro in parte a me, guardando ancora il ragazzo super secsi.
«No, neanche lo conosco. Perché?»
«Perché è un figo altamente stuprabile.»
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Sbeeeeem.
 
Alloora ecco quiii ahahahahha
Non chiedetemi della parte di wreacking ball, so solo che c’era alla radio e ho cominciato a scrivere sta cagata HAHAHAHAHH
Premetto che con questo capitolo non voglio assolutamente insultare Miley, è solo per far ridere e se non fa ridere... Fa niente lol
Mi scuso per avervi fatto aspettare un po’, ma non mi piaceva cosa avevo scritto e l’ho modificato lol
Chi sarà mai il famigerato figo altamente stuprabile? Eheheh.
Ah una cosa: ho fatto questo video per la storia, e spoilerà un po’ i prossimi capitoli hahaha: http://youtu.be/yXwKAuB3X2g
Bon ora mi levo dalle ovaie e vado a rispondere alle vostre recensioni.
Ciaooo!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Alejandro Alvàrez Facundo Garcìa Ramos De La Fuente. ***



Fictrailer

(5)

Alejandro Alvàrez Facundo Garcìa Ramos De La Fuente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

«Tirate fuori la mia valigia, adesso!» urla Niall disperato, mentre piange le cascate del Niagara. Poi si butta per terra e batte i pugni sul pavimento come un bambino di cinque anni.
«Niall adesso provvediamo, stai tranquillo!» lo rassicura Silvia e cerca invano di alzarlo da terra. Poi sospira pesantemente e ci ordina di rimanere nella hall dell'albergo, mentre lei va a prendere le chiavi delle nostre stanze.
«Ale, quel tipo ti sta ancora fissando» sussurra Ilaria ad Alessia e mi volto verso la classe spagnola. Alessia lo guarda con un sorriso ebete stampato sulle labbra, poi seguo il suo sguardo e un ragazzo che mi somiglia leggermente per i capelli e gli occhi, saluta con la mano Alessia.
Oddio che vomito che mi fa salire.
«Quello sarebbe il “figo”?» mi intrometto nella conversazione, con tono scettico. Alessia si voltano immediatamente verso di me e alzano un sopracciglio.
«Sì Louis, e se ti levi dai maroni e mi lasci ammirare questo dio greco sceso in terra, mi fai un grande favore.» risponde Alessia, liquidandomi con un gesto veloce della mano.
Minchia scusa allora ceh.
Improvvisamente il ragazzo si avvicina con un sorriso strafottente sulla faccia e Alessia comincia a diventare nervosa.
«Hola! Sono Alejandro Alvàrez Facundo Garcìa Ramos De La Fuente»
E si, poi? Qualche altro nome? Perché vorrei arrivare in tempo al mio compleanno eh.
Il ragazzo ci saluta, rivolgendosi a tutti (ovvero a Ilaria, Alessia e me) e porge la mano ad Alessia.
Alejandro, Alejandroooo.
Ale-Ale-Alejandroooo, Ale-Ale-Alejandroooo.
No okay scherzavo.
Devo avere una faccia schifata, primo perché sto ripensando al video di Lady Gaga e secondo perché sto tizio sembra più smielato dei film romantici.
Ilaria mi pizzica in braccio e di conseguenza mi stampo sulle labbra un sorriso più falso di una moneta da tre euro.
«Louis.» mi intrometto subito con tono gelido e gli prendo la mano, strappando la con uno strattone da quella di Alessia, la quale mi lancia un'occhiataccia.
«E queste due bellissime ragazze como se chiamano?» dice con accento spagnolo, sbagliando alcune parole. Alessia e Ilaria si sciolgono e sorridono come due ebeti.
Questi spagnoli ci sanno fare.
«Io Alessia e lei Ilaria» Alessia si indica e poi indica la mora in parte a lei.
«Alessia e Ilaria... Muy calienti» Alejandro prende la mano di Ilaria e la bacia sul dorso, poi ripete la stessa cosa con la mano di Alessia.
Louis trattieniti dal vomitare, pls.
Cerco di trattenere un conato di vomito e alzo gli occhi al cielo, sbuffando.
«Ragazzi, venite che vi do le chiavi delle vostre camere!» Silvia ci richiama e per fortuna: altrimenti queste due imbambolate allagano l'hotel e questo Alejandro mi fa venire il diabete prima del tempo.
Eh porca puttana.
«È stato bello conoscerti, ma noi ora dobbiamo andare, grazie e addio» esclamo, non sono mai stato così felice in tutta la mia vita. Prendo le ragazze per le braccia e le trascino nel gruppo che si è formato intorno a Silvia. Ancora con sguardi sognanti, Alessia e Ilaria mi seguono, anche se con una certa resistenza.
«Credo di essermi innamorata» sospira Alessia, ancora nel mondo dei sogni, poi torna alla realtà.
Ehhh addirittura.
«Le camere dei maschi sono nel corridoio est e sono gentilmente pregati di restarci, dalle 10 di sera fino alle 8 di mattina. - e osserva me, Harry e Niall in particolare. Scambio in sorriso complice con gli altri due. - Nella camera 16 ci vanno Liam e Zayn - Silvia passa le chiavi della stanza a Liam - e nella 21 ci vanno Niall, Harry e Louis, così posso chiuderli dentro.» sorride malvagiamente Silvia, mentre mi passa le chiavi della stanza. Tutti scoppiano a ridere, mentre io, Harry e Niall la fissiamo male, nella speranza che non stia parlando sul serio.
«Nel corridoio ovest, ovviamente, ci sono le camere delle ragazze. Elena, Alessia e Ilaria nella camera 23 - Silvia passa le chiavi ad Ilaria - mentre Giulia e Federica nella 19» Silvia consegna le chiavi a Federica. Poi la mora alza la mano per fare una domanda.
«Dimmi»
«Alessia può fare scambio con Giulia e venire nella mia camera?» Non lo avesse mai chiesto.

 

***

 

«Alessia può fare scambio con Giulia e venire nella mia camera?» chiede Fede e Ilaria si volta verso di lei, fulminandola con lo sguardo.
Oh merda qui scoppia la terza guerra mondiale.
«Scusa?! Il ammmmmore non se ne va da nessuna parte, uhm!» esclama Ila e mi tira per un braccio dalla sua parte. Silvia sbianca, preoccupata.
Sono nella fottuta merda.
«Perché?! Non è di tua esclusiva proprietà!» Federica urla contro ad Ilaria, mentre mi tira verso di lei per l'altro braccio.
Eh porca puttana, amputatemi le braccia mi raccomando.
«E invece si! Lei è mia, solo ed esclusivamente mia!» urla ancora Ilaria e mi tira verso la sua parte.
Eh amò, ci risiamo.
«E se vi dicessi che è anche mia?» si intromette Elena. Ci manca solo che si mette a tirarmi pure lei per le gambe e sono a posto. Non solo mi amputano le braccia, ma pure le gambe. Come dovrei andare in giro, senza arti?!
«Non ti intromettere!» urlano all'unisono Federica e Ilaria contro di Elena, la quale salta all'indietro per lo spavento. Le due cominciano a tirarmi da una parte e dall'altra, facendomi sballottare a destra e a manca.
Tra un po' divento un milkshake al gusto di Alessia Henderson, porca zoccola.
«Deve stare nella mia camera!» urlano ancora le due e io non ce la faccio più, tra un po' vomito per lo sballottamento.
«E se venisse nella mia camera?» si intromette Louis, con tono strafottente. Federica e Ilaria si fermano e, quando riprendo l'equilibrio, lo fisso malissimo.
«Scusate eh» dico a Ilaria e Federica, mentre mi mollano i polsi. Mi avvicino a Louis e gli tiro una ginocchiata nei coglioni, subito dopo il moro si piega in due dal dolore e si accascia a terra. Poi torno da Ilaria e Federica che mi osservano sbigottite.
«Okay, potete continuare a sballottarmi di qua e di la» dico, porgendo loro i polsi. Nel momento in cui loro afferrano i polsi, Silvia ci interrompe bruscamente. «Basta! Facciamo così: Alessia, Ilaria e Federica vanno nella camera 23 e Elena va con Giulia. Contente?» esclama Silvia, catturando l'attenzione su di se. Ilaria e Federica sorridono contente e poi si abbracciano.
Ah certo dopo avermi sballottata di qua e di la fanno pace e manco mi chiedono scusa. Che bagasce.
Nel frattempo passa un uomo bello, biondo e occhi azzurri, con tante chiavi tra le mani e fa l'occhiolino a Silvia, mentre quest'ultima arrossisce.
Okay mi sono persa qualcosa?!
«Avete domande?» chiede Silvia e Niall alza la mano timidamente.
«Sì, puoi mangiare in camera, ma non puoi ridurla un porcile. - Niall esulta, ballando la conga - altre domande?» chiede Silvia, mentre io e Ilaria alziamo la mano.
«Sì, potete uscire con gli spagnoli.»
Ma che cazz?! Legge nel pensiero?!
Nel frattempo Harry alza la mano.
«No, non puoi andare a letto con le spagnole.» risponde Silvia.
Okay è abbastanza inquietante che sappia già le domande che vogliamo farle.
«Ma non era questa la domanda.» Harry incrocia le braccia e Silvia alza un sopracciglio.
«No, non puoi andare a letto con le tue compagne di classe.» risponde Silvia e Harry si dispera sulla sua sedia.
«Questa è un'ingiustizia. Perché tu puoi andare a letto con il professore degli spagnoli?» chiede Harry e Silvia boccheggia un paio di volte, mentre arrossisce violentemente.
Ah-ah sgamataa!
Un momento...
«Ah ma era il professore degli spagnoli?» chiedo, stranita ripensando a quando quel bell'uomo fa l'occhiolino a Silvia.
«Eh, buongiorno.» risponde Elena, con evidente sarcasmo.
Cioè lo avevano capito tutti, tranne me?!
«I-io non vado a letto proprio con nessuno, tantomeno con quel tipo!» esclama Silvia, arrossendo ancora di più.
Sisi e io ho trombato con Louis facendo tutte le posizioni del Kamasutra. Ma dai.
«Altre domande?» chiede Silvia sviando l'argomento, mentre Elena e Giulia alzano la mano.
«Non potete fare feste in camera per sedurre dei ragazzi.» Elena guarda malissimo Silvia e Giulia scuote la testa con disapprovazione.
Nessuno alza più la mano.
Perfetto.
«Potete andare nelle vostre camere» ci congeda Silvia, poi ci alziamo e prendiamo le nostre valigie dirigendoci nelle camere assegnate.
«Io non vedo l'ora di stasera.» esclama Ilaria eccitata, mentre apre la porta della nostra camera. Io e Fede la osserviamo di sottecchi, pronte a sentire una cagata.
«Perché?» esclamiamo all'unisono. Ilaria sorride maliziosamente.
«Vi va un pigiama-party clandestino?»

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sbeeeeeem.

Ed eccomi qua lol

Scusate per il ritardo HAHAHAH ma io sto capitolo l'ho dovuto scrivere da zero perché mi sono accorta che non lo avevo scritto D:

Anyway ecco il quinto capitolo. Lo so non fa molto ridere, ma da qua in poi ne succederanno delle belle HAHHAHA aiuto lol

Okay mi levo e vado a rispondere alle vostre recensioni HAHHAHA ciaoo

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Quasi, quasi, mi bacio passionalmente Elena. ***



Fictrailer

(6)
Quasi, quasi, mi bacio passionalmente Elena.













 
«Beh dai, almeno i ragazzi non ci disturberanno» dice Federica, mentre io e Ilaria stendiamo il lenzuolo sul mio letto. Io e Ilaria ci guardiamo, poi guardiamo Federica e scoppiamo a ridere, buttandoci per terra. 
«Ma che cazzo spari?! Quanto scommetti che entreranno e usciranno da questa stanza almeno trenta volte?» dico e Ilaria spalanca gli occhi e sorride malignamente.
Okay non voglio saperlo.
Come ad averli chiamati apposta, bussano alla porta e senza attendere una risposta, entrano Louis, Harry e Niall nella stanza.
«Vi paghiamo!» esclama Harry mettendosi in ginocchio davanti ad Ilaria con fare disperato. Io e Federica ci guardiamo e osserviamo gli altri due.
«Per trombare con voi?» chiedo, non capendo a cosa vogliono e per quale motivo sono qui. Ricevo delle occhiate poco amichevoli da parte di Federica e una sberla da parte di Ilaria.
Okay me la sono cercata, lo ammetto.
«Veramente no... Ma se vuoi ti pago anche per quello» esclama Louis, facendomi l'occhiolino. Alzo gli occhi al cielo e scuoto la testa. 
«Non sprecare il tuo tempo Tomlinson.» dico riducendo gli occhi a due fessure, poi Niall prende parola. «Vi paghiamo se ci fate i letti, dieci euro a testa» comincia a spiegare. Federica alza un sopracciglio e osserva Niall come se stesse scherzando, subito dopo Ilaria scoppia a ridere.
«Non sapete farvi i letti?!» esclamo e poi scoppio a ridere pure io. I maschi presenti alzano gli occhi al cielo.
«No ma non ci siamo. - inizia a dire Federica - almeno quindici euro a testa o non facciamo proprio niente» contratta Federica e Niall la guarda come se fosse pazza, Harry si alza da terra e strabuzza gli occhi e Louis incrocia le braccia scocciato.
«Non vi daremo quindici euro a testa» dice risoluto Harry, scuotendo i ricci. Ilaria alza un sopracciglio. «Stai osando contestare? Venti euro a testa.» dice Ilaria e Niall da uno scappellotto a Harry sulla nuca.
«Ma-» comincia a lamentarsi Louis, ma lo interrompo.
«Contesti ancora? Venticinque euro.» adesso la sberla sulla nuca arriva a Louis, sia da Harry che da Niall e nessuno dei tre osa più parlare.
«Okay, vada per i venticinque euro.» sbuffa Harry e prende Ilaria per un braccio, Louis spinge me e Federica fuori dalla nostra stanza, mentre Niall chiude la porta. 
«Dove credete di andare?» esclama una voce femminile e mi gela il sangue nelle vene, mentre Louis e Ilaria si irrigidiscono in parte a me, Federica sussulta, Harry si ferma come se fosse una statua e Niall... Beh Niall se l'è già data a gambe.
Fifone di merda.
«State immobili, così non ci vede!» esclama Harry sottovoce. Tutti rimaniamo immobili nel corridoio, mentre la gente passa e ci osserva in malo modo. Persino quella pianta in parte alla camera 25 sembra osservarci.
Ma vaffanculo, fatevi i cazzi vostri.
«Siete immobili, non invisibili.» esclama Silvia. Tutti si lamentano e lasciano le loro posizioni, girandosi verso Silvia.
«Ma porca puttana» esclama Harry, sgamato in pieno.
«Già all'attacco voi due?» Silvia prende per le orecchie Louis e Harry e li trascina verso l'ala maschile, mentre i due si lamentano.
«Tutto a posto Silvia, ci stavano ingaggiando per fargli i letti, dato che, poverelli, non sono capaci» dice Ilaria e scoppia a ridere insieme a Federica, poi Silvia lascia i due cretini e li seguiamo nella loro camera.
«Ricordatevi: io vi osservo.» esclama Silvia e si allontana. Harry mi guarda e alzo le spalle. Louis osserva Silvia andare via.
«Minchia peggio di uno stalker»

 
***

Esco dalla mia camera e lascio Giulia all'interno a disfare la valigia. Devo assolutamente trovare la camera di Liam, se voglio sedurlo senza che lui se lo aspetti. 
Mi guardo intorno con fare circospetto e quando noto che Silvia sta attraversando il corridoio dell'ala femminile, mi tuffo dietro una pianta cercando di nascondermi. Appena mi supera senza che si accorga della mia presenza, mi volto indietro e vedo che Harry tiene Ilaria per un braccio e Louis cerca di mettere un braccio intorno alle spalle di Alessia, la quale invece continua a scansarlo; infine Federica li segue come annoiata.
Okay stanno per fare un'orgia e Federica non vuole perché non c'è Zayn, tutto chiaro.
Scuoto la testa e mi volto, trovandomi davanti una figura che mi osserva, facendomi spaventare a morte.
«Oddio Silvia ti giuro che starò lontana da Liam, ma non mi uccidere, ti prego, ti prego, ti pregoooo!» supplico e mi spalmo di più sul pavimento per sfuggire alla sua furia. Poi sento che ride. Ma è una risata maschile, perciò mi tolgo le mani dal volto e osservo stranita la figura.
«Ma io non sono Silvia.» 
Ma dai? Pensavo che Silvia fosse transessuale guarda.
La voce maschile è profonda. Alzo lo sguardo sul tizio e vedo che è muscoloso, ha i capelli all'insù castano chiaro e le labbra sottili.
Avrei potuto scambiarlo per Liam se non avesse avuto gli occhi azzurri e l'accento spagnolo.
Mi alzo in piedi e mi pulisco i pantaloncini corti, con un po' di imbarazzo.
«Piacere, io sono Elena Wilson! E tu sei...» mi presento e gli porgo la mano aspettando che il tizio si presenti.
«Mi chiamo Tomas Carlos Alfonso Pablo Rodrigo Ricardo Fernández» si presenta.
Minchia pochi nomi insomma.
«Ti va di prendere un gelato al bar qua sotto?» mi chiede, dopo alcuni minuti di silenzio.
Fanculo Liam, vada per il gelato.
«Ovvio.»

 
***

Dopo aver lasciato da sole Alessia, Federica e Ilaria con Louis, Niall e Harry; mi dirigo verso la reception per cercare di recuperare la valigia di Niall.
Di sicuro quel deficiente l’avrà lasciata in aeroporto.
Traffico con il telefono e parlo con diversi responsabili per i bagagli dispersi, alla fine scopro che la valigia è stata trovata nel bagno delle ragazze intatta, per fortuna.
Aspetta: bagno delle ragazze?
Niente domande Silvia. E’ meglio non saperlo, credimi.
Decido di ascoltare la mia coscienza e prendo un respiro profondo, ignorando dove la valigia è stata trovata, poi guardo l’orologio: sono già le otto e mezza di sera. 
Mi dirigo verso l’ala maschile e non faccio in tempo a raggiungere la stanza di Louis, Niall e Harry per mandarli giù a cenare, che vado a sbattere contro una persona.
Sto per imprecare e dirgliene quattro, ma tutto si blocca in gola quando riconosco il professore degli spagnoli.
E mi viene la tremarella alle gambe. Merda.
«Holaaa! Non abbiamo ancora avuto occasione per presentarci!» dice e mi abbraccia, poi mi lascia un bacio sulla guancia. Potrei morire in questo momento e quei dementi in camera potrebbero restare qui per tutta la vita. Ma in fondo.. che minchia me ne frega? Che restino pure qui, io mi sposo uno spagnolo figo, uhm. 
«Io sono Silvia!» rispondo esaltata, porgendogli subito la mano e sorridendo come una deficiente.
Sul sorridere come una rincretinita dobbiamo lavorarci.
Taci, qua comando io.
«Io sono Ramiro Ramon Raul Rey Roberto Rojas» mi stringe la mano sorridente.
Eh daje. Ma che è una moda?
«Ma puoi chiamarmi semplicemente “Tripla R” o “R” così non devi ricordarti tutti i nomi» dice e io rido nervosamente, mentre mi attorciglio una ciocca di capelli sull’indice. Poi corruccio la fronte.
«Ma non sono tre le R, sono sei.» Puntualizzo e lui fa un gesto con la mano, come a liquidare il mio commento.
Ah che bel comportamento maturo.
«Harry! – chiamo il ricciolino perché sta diventando imbarazzante. Una testa riccia esce dalla camera - Andate giù che si cena» Harry annuisce e chiama gli altri, poi scendono le scale con Niall e Alessia che quasi si ammazzano per arrivare per primi al cibo. 
Scuoto la testa per la loro demenza e poi torno a guardare speranzosa R.
Passano alcuni secondi di silenzio, dopodiché R si gratta la nuca, in imbarazzo, come per volermi dire qualcosa.
«Ti va di… andare a cena insieme a me?» chiede e subito dopo sto urlando dalla gioia.
Fanculo tutti, io vado a cena con questo figo. Alohaa.

***

Siamo appena tornate in camera dopo la cena. Devo dire che non è male, ma come dire… bitch please il cibo italiano is the best.
«Mettetevi subitissimo in pigiama, forza muoversi, op op!» ordina Ilaria appena mi butto sul mio amatissimo letto a pancia in giù.
Eh ma che palle, cristo santo. Mica dobbiamo ballare Gangnam Style, ehchecazzo.
«E perché, scusa?» chiedo, ma non mi arriva una risposta perché la porta si spalanca improvvisamente ed entrano Elena e Giulia, seguite dai ragazzi, tutti in pigiama.
«Uaglioo buongiorno, Ale!» esclama Louis, dandomi una pacca sul sedere e sorridendomi. Alzo gli occhi al cielo e mi trattengo dal non spaccargli la faccia: non sopporto che mi si tocchi il culo, soprattutto se non sei il mio fidanzato.
«Semmai “buonasera”, minchione.» Rispondo, poi si sparpagliano tutti in vari punti della stanza. Prendo il mio pigiama e mi cambio velocemente, senza farmi notare dagli altri. Tuttavia ci sono degli sguardi indiscreti che mi osservano, ma non dico nulla, non voglio polemizzare.
«Che si fa?» chiede Federica, dondolando le gambe nel vuoto, seduta sul suo letto.
«Io un’idea ce l’avrei...» risponde Harry, guardandoci uno ad uno e Louis si illumina d’immenso.
«Gioco della bottiglia, Haz?» chiede Louis e il riccio sorride poi annuisce.
Oh no, questo no.
«Io non ci gioco.» Dico e tiro le coperte del mio letto, ma prima che possa ficcar mici dentro, Louis mi trattiene per il braccio.
«Oh andiamo, hai paura?» dice e io grugnisco, prima di essere trascinata nel cerchio che si era appena formato.
«Okay, ma stabiliamo una regola: se esce una persona dello stesso sesso, si rigira la bottiglia» esclamo e tutti annuiscono, d’accordo con me. Va bene tutto, ma di baciare una femmina proprio no, grazie.
«Chi inizia?» chiede Liam e Elena gira la bottiglia.
«Il primo che punta la bottiglia inizia» dice Elena, dopo i nostri sguardi interrogativi.
La bottiglia gira leggermente, poi si ferma su Federica, la quale sorride e poi fa girare la bottiglia; alla fine si ferma su… Niall.
Le è andata di culo che non è uscito Harry, altrimenti Ilaria l’avrebbe ammazzata.
«Ohhhhhhh! Questa la voglio vedere!» esclama Zayn che si becca uno sguardo inceneritore di Federica. Poi la mora e il biondo si avvicinano lentamente e si baciano per tre secondi neanche, subito si staccano e diventano rossi come pomodori. 
Liam e Zayn fischiano, io e Ilaria battiamo le mani, mentre Harry gira la bottiglia e si ferma su… di me.
Oh mio dio.
«Grasse risate!» esclama Federica ridendo, visto che prima ridevo io. Ilaria mi osserva, ma non riesco a decifrare il suo sguardo.
Stronza.
Mi avvicino a Harry e subito dopo le nostre labbra si toccano. Dei fischi e degli applausi si alzano dal cerchio, ma io e Harry non ci stacchiamo.
Per la verità sono io che non voglio staccarmi. Le sue labbra sono così morbide, calde e…
«Okay, basta così» interviene Louis e mi prende per i fianchi, staccandomi da Harry. Arrossisco lievemente, mentre Ilaria gira la bottiglia visibilmente incazzata, ed esce Louis.
Louis sorride e prende Ilaria per un braccio, poi l’attira a sé e la bacia velocemente.
La cosa mi provoca una leggera incazzatura, ma non ci faccio tanto caso, perché si staccano subito.
«Okay, ora giro io» dice Giulia e Federica ride per la faccia da culo che ha assunto Elena. O è scandalizzata per quanto ci siamo baciati io e Harry o per come Louis ha preso Ilaria.
La bottiglia gira e si ferma su Zayn, mentre Federica torna seria di colpo.
«Va che non sei obbligata!» scatta Niall, ma Giulia lo incenerisce con lo sguardo e poi sorride a Zayn, lo prende per il colletto e lo avvicina alle sue labbra.
Minchia che violenza.
Come me e Harry, Giulia e Zayn non sembrano volersi staccare, ma con un pizzicotto di Federica sul braccio, Zayn si stacca.
«Tocca a me!» esclama Elena e la bottiglia si ferma su Liam. Elena sorride maliziosamente e si butta sopra Liam, il quale, poverino, non fa in tempo a scansarsi che si trova una cozza appiccicata alle sue labbra.
A fatica, riusciamo a staccare Elena da Liam e dopo cinque minuti, la bottiglia viene girata ancora, questa volta da Harry e si ferma su… Giulia.
Giulia si esalta e Ilaria incrocia le braccia, facendo una smorfia.
Secondo me sta solo aspettando che esca lei con Harry.
Giulia scalpita e quando Harry allarga le braccia, lei non ci pensa due volte a buttarsi tra le sue braccia per baciarlo passionalmente.
Giulia è troppo violenta a sto gioco.
«Okay, ora staccatevi» dice Niall e spinge Harry per una spalla, il che fa staccare le labbra di Harry da quelle di Giulia. Una smorfia di entrambi fa capire che Niall li ha interrotti proprio sul più bello.
Ilaria prende la bottiglia e la gira violentemente, poi si ferma su Niall.
«Qualcuno qui è un po' gelosetto» dice Federica e scoppia a ridere seguita da Elena e Harry. Ilaria, per tutta risposta prende Niall per i lembi della maglietta e lo attira a sè in un bacio appassionato. Questa volta Harry si infastidisce e stacca subito Ilaria dalle labbra di Niall.
«Okay ora tocca a me» dico e giro la bottiglia, la quale si ferma lentamente su... Elena.
Tutti scoppiano a ridere, ma giro di nuovo la bottiglia e ignoro le risate dei miei amici. Quando la bottiglia si ferma di nuovo, voglio sprofondare.
«Quasi, quasi, mi bacio passionalmente Elena.» dico e sorrido malamente alla bionda la quale si tira indietro, squotendo la testa violentemente.
«Dai, lo so che muori dalla voglia» esclama Louis avvicinandosi e passandosi la lingua sul labbro con fare provocante.
E devo ammettere che è davvero molto, ma molto provocante.
Alzo gli occhi al cielo e annullo la distanza tra di noi. Devo ammettere che non è per niente male, anzi mi piace e anche parecchio. Sento Louis sorridere sulle mie labbra e comincio a muovere le labbra sulle sue, come bisognosa di quel contatto.
«Ohhh ma questo è un porno, è vietato ai minori di diciotto anni!» esclama Harry ridendo come un deficiente, ma non ci faccio tanto caso e continuo a baciare Louis.
«Aoooh e basta!» esclama Giulia ridendo, poi mi stacca da Louis. Il castano sorride strafottente e gli occhi sono diventati di un azzurro acceso e brillante. Arrossisco violentemente, mentre Federica gira la bottiglia, che si ferma su Zayn.
La mora sorride maliziosamente e si avventa su di lui, quando sentiamo dei passi fuori dalla porta.
«Spero stiate dormendo!» esclama Silvia. Niall sta per rispondere, ma Giulia gli tappa la bocca baciandolo a sorpresa. Nel frattempo, tutti ci infiliamo sotto le coperte e i ragazzi si infilano nei letti con noi.
«E spostati più in là!» esclamo sottovoce, faccia a faccia con Louis. La luce viene spenta e sento Louis farsi più vicino.
«Eddai, guarda che se vuoi un altro bacio, io sono più che disposto» sussurra e scommetto che sta  sorridendo strafottente.
«Fottiti.» ma in realtà mi sarebbe piaciuto un altro bacio e non so perchè.










Sbeeeem.
Hollàààà
okay *schiva i pomodori* *schiva le bucce di banana (?)* *schiva le carote (?!)*
lo so sono in estremo ritardo.
Ma, ho troppo da sudiare. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto comunque, nonostante faccia cagare HAHAH
ah vi avviso che d'ora in poi i ragazzi faranno questi giochetti la sera, perciò aspettatevi di tutto, ma proprio di tutto! HAHAHAH lol
che dire di altro? boh. vado a rispondere alle vostre recensioni valah.
Ah e per quelle che mi hanno chiesto: "quando aggiorni I Hate That: I Love You?" bene. Quella fanfiction è molto impegnativa. Quindi abbiate pazienza, ma mi sono impappinata, ho il blocco dello scrittore HAHAHAH scusate :')
okay vado seriamente.
ciaoo

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Beach, please. ***


 


Fictrailer

(7)

Beach, please.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mi alzo dal letto che sto ancora dormendo in piedi. Probabilmente se mi vedreste ora, sembrerei uno zombie. Cammino alla cieca per la stanza fino a quando inciampo in qualcosa e cado per terra.
«Ma porca puttana» impreco sottovoce e tasto con le mani davanti a me, per capire su che minchia sono inciampata. Ho ancora gli occhi chiusi e non hanno la minima intenzione di aprirsi.
«Ma cosa..?» sento una voce roca e profonda maschile molto vicina. Vado a tentoni con le mani e sento un petto, poi vado più e trovo un volto. Apro gli occhi immediatamente.
«Louis?! Ma che ci fai sul pavimento?!» dico sottovoce e mi tiro su in modo da poterlo guardare in faccia. Louis si stropiccia gli occhi e cerca di dire qualcosa, ma non lo faccio parlare, sentendo qualcosa di duro e sono ancora sopra di lui.
«Oddio ma che cos'è?!» esclamo, mentre Louis cerca di zittirmi per non far svegliare gli altri. Poi si guarda in giro e sospira.
«Lui.. - fa un cenno del capo - ...sta così la mattina.» spiega con la voce roca e un velo di rossore gli si sparge sulle guance. 
Appena capisco cosa intende mi alzo immediatamente da lui.
«Oh mio dio Louis, fai schifo!» esclamo e rossa in volto indietreggio notevolmente sul pavimento, allontanandomi il giusto da Louis.
Louis ridacchia e, grazie al mio quasi urlo, anche gli altri si sono svegliati e si stanno alzando. 
«Che è successo?» chiede Harry con la voce roca e bassa, mentre si stropiccia gli occhi per svegliarsi.
«Louis ha l'asta alzata.» risponde Ilaria. Mi giro verso il letto di Ilaria e la guardo saccente.
Ma davvero, grazie Ilaria, non ci sarei mai arrivata.
Federica sbadiglia e Elena la osserva in modo alquanto perverso, poi se la ride da sola, pensando a chissà che cosa.
«La mattina i maschi hanno il pene duro, le femmine sbadigliano. Coincidenza? Io non credo.» esclama Elena sempre ridendo. Federica smette immediatamente di sbadigliare mentre Elena si prende degli sguardi inceneritori da parte delle ragazze, mentre i ragazzi fanno facce perverse, compreso Liam.
Il che è grave.
«Su Alessia, vieni da paparino...» Louis gattona sul pavimento per raggiungermi, mentre io indietreggio notevolmente e vado a sbattere contro il mio letto, non avendo più via di scampo. Louis si fa abbastanza vicino (direi anche troppo vicino), quando il mio stomaco brontola. Louis si ferma, ride, mentre si alza in piedi e mi porge la mano.
«Magari dopo aver fatto colazione» dice sorridendo, poi mi fa l'occhiolino. Alzo gli occhi al cielo e scuoto la testa. «Idiota.» 

 

***

 

«Ma voi due non fate altro che mangiare?» chiedo e osservo Alessia e Niall che si strafogano di nutella.
Ehw, che schifo.
«Ma fate veramente schifo» Elena da voce ai miei pensieri, mentre Federica si sbatte una mano sulla fronte.
«Siete disgustosi» confermo, mentre faccio una smorfia di disgusto.
Appoggio la forchetta sul tavolo: mi è decisamente passata la fame a guardare quei due.
«Louis mi passi il budino alla vaniglia?» mi chiede Alessia e indica la scatoletta bianca sulla mia sinistra. Alzo gli occhi al cielo: se parlano ancora di cibo, giuro che vomito.
Prendo il budino e glielo passo, poi lei lo apre e ci infila subito il cucchiaino dentro.
«Ragazzi un momento di attenzione! - urla Silvia nel bel mezzo della colazione, salendo in piedi sul tavolo. - Oggi andremo a visitare...» inizia a parlare, mentre guardo prima Harry, poi Zayn e infine Niall.
«No Silvia, noi andiamo in spiaggia» Elena si alza e si mette in piedi sul nostro tavolo, interrompendo Silvia, la quale alza gli occhi al cielo.
«C'è il sole!» esclama Ilaria, alzandosi e mettendo la mano sul fianco, con fare altezzoso.
«...Le ragazze in bikini...» dice Zayn con uno sguardo sognante.
«...Il mare con le onde...» riprende Federica lanciando uno sguardo fulmineo verso Zayn.
«...Le ragazze in bikini...» ripete Harry, con sguardo implorante.
«...I vucumprà con le loro collanine e braccialetti...» dice Elena e Alessia la guarda malissimo.
«Avete già detto “ragazze in bikini”?» domanda Niall con uno sguardo perso. Mi sbatto una mano sulla fronte: Niall è un deficiente.
«I ragazzi a petto nudo!» tenta Alessia ma Silvia non cede. Giulia si illumina manco fosse un lampione e sorride in modo perverso.
«Tripla R in costume» dice Elena e sorride maleficamente, incrociando le braccia mentre Silvia sgrana gli occhi. «Okay vada per la spiaggia.»

 

***

 

«Oddio mi sento male» Zayn scende dalla macchina e si butta per terra cominciando a tossicchiare. 
«Zayn se vomiti, ti sputo in un occhio» dice Louis sbuffando e chiudendo la portiera del guidatore. Niall è completamente verde e sembra che stia per dare completamente di stomaco.
«Mi sa che mi sta tornando su la nutella» dice e si tiene la pancia, piegato in due.
«Solo la nutella? Niall anche tutta la colazione direi» esclama Giulia lamentandosi e faticando a camminare.
Scendo dall'auto cercando di riacquistare l'equilibrio, appoggiandomi alla portiera.
«Louis a chi hai rubato la patente?» dico mentre la testa prende a girare vorticosamente.
«Ah-ah. Alessia sei simpatica come un cactus nel culo, davvero.» mi risponde Louis, chiudendo l'auto mentre tutti ci dirigiamo sulla spiaggia.
Sembra che il paradiso ci abbia aperto le porte.
«Maro' sono in paradiso? Datemi una sberla» esclama Elena osservando i ragazzi muscolosi che stanno giocando a pallavolo vicino al bar.
Guardo Elena che sbava e le tiro una sberla.
«Ma sei rincoglionita?!» mi urla in faccia la bionda.
«Va che lo hai detto te di tirarti una sberla e, no, non sei in paradiso» le rispondo e sorrido strafottente. 
Arriviamo in spiaggia e ci prendiamo delle sdraio, poi Harry apre l'ombrellone e si incanta a guardare Ilaria che si sta spogliando per andare subito in acqua.
«Ti piace proprio tutto di Ila eh?» gli chiedo, mentre sistemo il mio asciugamano sulla sdraio. Harry si gira e sorride con lo sguardo perso nel vuoto. «Dalla A alla Z»
«Soprattutto?»
«La F.» 
Eh addio lo abbiamo perso.

 

 

«Dai Giulia sali sulle mie spalle che facciamo la lotta!» esclama Niall, passandosi una mano tra i capelli per tirarli indietro. Giulia completamente fradicia si avvicina a Niall, il quale la prende sulle spalle mentre ridono.
Li osservo e mi metto a ridere per quanto siano buffi insieme, poi qualcuno si insinua tra le mie gambe da dietro e mi prende in spalletta. Urlo di sorpresa e quando emerge dall'acqua lo riconosco subito dai capelli lunghi e castani: Louis.
«Dai Niall fatti sotto!» urlo al biondo con sulle spalle Giulia. 
«Mira alle palle mi raccomando» sussurra Louis, mentre appoggio le mani sulla sua testa per stare in equilibrio.
«Ma non ci arrivo alle palle di Niall» dico perplessa dalla sua affermazione. Louis ride. «Non intendevo quelle di Niall infatti, a quelle ci penso io» 
«Sei un deficiente!» scoppio a ridere e rischio quasi di cadere in acqua.
«No, dai, a parte gli scherzi: cerca di spingere Giulia all'indietro, così se le alzo le gambe si sbilancia e cade» mi dice Louis, poi ci battiamo il cinque.
«Meeenchia che squadra!» esulto e finalmente Giulia e Niall ci raggiungono.
«Preparatevi a perdere» dice Niall con un sorriso strafottente, mentre io scuoto la testa. «Piuttosto preparati tu a perdere».
Subito dopo Niall e Louis scattano in avanti, prendo Giulia per i polsi e cerco di spintonarla all'indietro mentre lei fa lo stesso con me. Niall comincia a ridere e nello stesso momento mi arrivano vari schizzi d'acqua in faccia. Louis spinge Niall con una mano e con l'altra schizza addosso a Giulia. La mora si asciuga gli occhi e mentre lo fa, colgo l'occasione per darle uno spintone all'indietro. Louis lo nota e le tira su una gamba così che Giulia finisce in acqua trascinando sotto anche Niall.
«Siamo noooi! Siamo noooi! I campioni del mondo siamo noooi!» urliamo in sincrono io e Louis, mentre mi fa scendere dalle sue spalle.
«Io voglio la rivincita!» urla Niall ridendo. Io e Louis ci guardiamo, sorridendo strafottenti. 
«E rivincita sia.»

 

***

 

«Liam mi spalmi la crema sulle spalle?» chiede Elena stendendosi bene sul telo in una posa secsi. Liam sbarra gli occhi e arrossisce, poi prende la crema e comincia a spalmargliela lentamente sulle spalle.
«Coccooooo bellooooooo! Coccoooo frescoooo! Coccoooo naturaleeeee!» sentiamo urlare dalla riva del mare, dove un uomo scuro di pelle passeggia con una cassa sulla spalla.
«Scuroooo!» urla Harry rivolto all'uomo, poi si mette a ridere con Liam. 
«Alibabà!» urla Liam e Harry ride ancora più forte. Li fisso in malo modo con Elena.
Per fortuna l'uomo continua a camminare e sembra non aver sentito i due coglioni che lo prendevano per il culo.
«Ma che problemi avete?» chiedo mettendomi gli occhiali dal sole sul viso.
«Ila, i maschi in generale ce li hanno, ma loro ne hanno proprio tanti, è una cosa preoccupante.» risponde Elena, prendendo il sole sulla schiena. Harry fa una smorfia e Liam scuote la testa.
«Coccooooo bellooooooo! Coccoooo frescoooo! Coccoooo naturaleeeee!» sento urlare ancora qualcuno.
«Ancora?! Ma chi è quel cretino?» esclamo esasperata e mi tolgo gli occhiali in cerca del deficiente che sta urlando. Vedo che sulla riva c'è Zayn con una camminata da deficiente e gli occhiali da sole sul viso.
«Scuroooo!»
«Alibabà!» urlano Harry e Liam poi notano che è Zayn. Il moro si volta verso di noi e incrocia le braccia, mentre Harry e Liam si alzano dagli asciugamani e se la danno a gambe.
Cagasotto.
Subito dopo Zayn riprende la camminata da minchione e ricomincia ad urlare imitando i vucumprà.
«Certo che hanno bisogno di un ricovero immediato, questi qua» dico ed Elena annuisce.
«Concordo in pieno.»

 

***

 

«Sei molto sexy con questo costume sai?» mi dice Tripla R, ammiccando e appoggiando una mano sul mio fianco. Arrossisco violentemente e abbasso lo sguardo, poi riprendo a bere il mio cocco che mi ha comprato R prima.
«Vorresti...» comincia a dire Tripla R, avvicinandosi al mio viso, ma si ferma. 
«Cosa?» chiedo incantata dai suoi occhi azzurri.
«Vorresti... Insomma...»
«Si...?»
«Vorresti spostarti? C'è il mio amico là» dice e io stordita mi sposto, mentre lo guardo allontanarsi e salutare un vucumprà.
«Mi ha mollato per un alibabà. Non ci credo.»

 

***

 

«Ma la smetti di fare il deficiente?» chiedo, mentre Zayn cammina ancora come un deficiente imitando il vucumprà del cocco.
«Ma Fede è troppo divertente, tu non hai idea!» esclama Zayn ridendo, mentre io scuoto la testa. Subito dopo Zayn inciampa in un granchio invisibile e cade nell'acqua.
«Affogo! Aiuto, aiutooo!» comincia ad urlare e a dimenarsi, mentre dei bambini spagnoli gli passano in parte e lo guardano straniti.
«Zayn.» lo chiamo ma lui non mi ascolta e continua a dimenarsi come un polipo spiaggiato.
«Zayn» cerco di richiamarlo, ma ancora non mi ascolta, mentre attira più attenzione dai bagnanti.
«Zayn! Zio pera alzati!» urlo e gli tiro una sberla per farlo smettere. Lui si aggrappa alle mie braccia e si tira su tutto bagnato. «Oh grazie al cielo mi hai salvato la vita!» 
Alzo un sopracciglio. «Tu hai problemi mentali.»

 

***

 

«Uno!» urla Ilaria passando la palla a Niall. Il biondo la prende di bagher  e la passa a Giulia, la quale fa un passaggio a Zayn che infine passa la palla ad Elena, la quale prende l'aria al posto della palla e non schiaccia.
«Elena si chiama schiaccia cinque apposta, perché al cinque devi schiacciare» dice Niall ridendo e Elena fa una smorfia.
«Ma va? Ganga banana!» risponde Elena, alzando gli occhi al cielo.
Eh beh tesoro se prendi l'aria al posto di schiacciare, mica è colpa nostra.
Elena fa il primo tiro, passando la palla a Louis, Louis la passa ad Ilaria e Ilaria la prende male buttandola così a dieci metri di distanza da noi.
«Va che quei tizi non stanno giocando con noi» dice Zayn e comincia a correre per andare a prendere la palla. Anche tutti gli altri ragazzi corrono, lasciando da sole noi femmine. 
Mi guardo stranita intorno e le ragazze alzano le spalle. 
Passano vari minuti, poi da lontano di vedono i ragazzi che ritornano da noi: sono sudati e... Incredibilmente secsi. Improvvisamente tutto sembra andare a rallentatore. Zayn si passa una mano sulla barba e sorride in modo secsi, con la lingua fra i denti. Mentre cammina, i numerosi tatuaggi luccicano alla luce del sole e la sua pelle olivastra spicca rispetto al colore della sabbia.
Harry ha uno sguardo penetrante e seducente, ma allo stesso tempo sorride provocante. Mentre cammina si spettina i capelli ricci e se li porta di lato come fa sempre.
Niall si sistema la cresta bionda mentre ride a crepapelle. La sua pelle chiara brilla sotto il sole e credo proprio che Giulia si stia sciogliendo in questo momento.
Liam ha lo sguardo serio ma eccitante. La ricrescita della barba lo fa sembrare ancora più uomo e la sua andatura lenta e costante fa credere che sia ad una sfilata di moda. 
Louis si passa una mano fra i capelli per spettinarli, poi rialza la testa e guarda davanti a se sorridendo. Alcune goccioline di sudore gli scendono dal collo e percorrono tutto il suo addome scolpito, finendo poi sul costume.
Noto che Federica in parte a me alza le sopracciglia, osservando meglio, Elena ha lo sguardo sognante, Ilaria è quasi morta sulla sabbia, Giulia deglutisce rumorosamente e io... Beh dire che sto sbavando è dire veramente poco.
«Io tra poco svengo.» dico e mi passo una mano sulla fronte accaldata.
«Io tra poco vengo, che è diverso.» dice Elena e tutte ci voltiamo nella sua direzione guardandola male.
Elena alza le spalle. «Eddai scherzavo.»





Sbeeeeeeem.

Con questo capitolo non intendo offendere nessun vucumprà, anzi loro sono pure miei amici che mi fanno anche gli sconti sulle cover e gli occhiali. lol.
Okay faccio proprio schifo, ma in una maniera assurda.
solo ora sto aggiornando questa schifezza e in più mi sento pure in colpa, perchè voi avete aspettato così tanto per un capitolo... merdoso come questo.
Ora l'importante è che ho finito gli esami olèèèèèè potrò aggiornare yeeee
Okay la finisco di fare la deficiente.
Ah il capitolo 22 di I Hate That: I Love You lo sto revisionando anche perchè una mia amica mi ha aiutata a scriverlo quindi in questi giorni cercherò di pubblicarlo lol
Vado a rispondere alle vostre recensioni, valah
ciaoo

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Lezione di sopravvivenza, corso base. ***




Fictrailer

(8)
Lezione di sopravvivenza, corso base.
















«Oh ragazzi, ma io ho fame» esclama Niall, massaggiandosi la pancia e facendo gli occhioni dolci.
«Stai zitto Niall, tu hai sempre fame, è diverso.» Liam zittisce subito Niall e tutti ci giriamo verso di lui.
Liam ha appena risposto male a qualcuno? Chi sei tu?
«Chi sei tu?» chiede Niall a Liam, sconvolto, dando voce ai miei pensieri.
«Che ne hai fatto di Liam?!» chiede Harry, arretrando e facendo una smorfia nella sua direzione.
Liam sbuffa e alza gli occhi al cielo.
«Liam, stai bene?» chiedo e una Elena sconvolta alza una mano per sentirgli la fronte.
«No, non scotta» Elena scuote la testa e Liam fa una smorfia.
«Beh ma anche io ho fame» risponde Ilaria, mentre il suo stomaco brontola.
Ci guardiamo tutti quanti, poi ci alziamo in sincrono.
«Pizza?» mi chiede Niall, io gli sorrido complice.
«Pizza.»
Raccogliamo le nostre cose e ci avviamo sulla strada che è piena di bancarelle. Ci sono un sacco di persone spagnole che camminano per la strada, quindi è meglio camminare tutti vicini.
«Guarda che carina quella collana!» dice Federica, indicando una bancarella con una collana bianca davvero carina.
«Zitta donna. Prima il cibo.» esclama Zayn, brusco.
Zayn quando ha fame è irascibile.
Federica lo osserva e poi gli tira una sberla sulla nuca.
«Non ti permettere!» urla Federica e inizia a menare Zayn. Nello stesso momento Elena si esalta.
«ODDIO LO ZUCCHERO FILATOO!» urla improvvisamente Elena e comincia a correre tra la folla.
La mia mente è concentrata sulla parola "Zucchero filato".
Amo.
Lo.
Zucchero.
Filato.
«DOVE?!» esclamo, girandomi da tutte le parti per cercare Elena, ma è già sparita.
Porca troia già è bassa, se poi sparisce così tra la folla spagnola non la troviamo più!
«Elena, aspetta!» urla Liam e corre anche lui avanti, sparendo tra la gente.
Vuolà, tutti che spariscono.
«Dai seguiamoli, dobbiamo stare uniti!» esclama Louis e così mi prende per un braccio, senza lasciarmi replicare. Do una spallata brusca ad Ilaria per colpa di Louis, la mora mi lancia uno sguardo che non riesco a decifrare, prima di essere trascinata in mezzo alla folla.
Più corriamo in mezzo alla folla, più comincio a non capire un cazzo. Gente che va, gente che viene.
Sembra di stare al supermercato quando ti allontani un attimo da tua madre e poi sbabam. Disperso tra la gente in un secondo.
E quella deficiente di tua madre che si accorge solo dopo mezz'ora che ha perso sua figlia da qualche parte.
Comunque.
Dopo dieci minuti passati a correre tra la marea di gente che spintona cercando di passare, mi fermo.
«Louis non ce la faccio più!» dico con un filo di voce e cercando di recuperare fiato.
«Dai Ale muoviti, così li perdiamo!» esclama Louis, trascinandomi ancora avanti.
Okay che tu sei un grattacielo in confronto a me, ma non credo che anche dalla tua altezza riusciresti a trovarli.
Ehcheminchia.
Mi fermo bruscamente, costringendolo a voltarsi verso di me. Louis mi fissa con uno sguardo confuso e così gli faccio segno di guardarsi intorno.
«Li abbiamo già persi coglione. - dico e Louis sbuffa sonoramente. - Oltre al fatto che ci siamo persi anche noi.» Louis si mette una mano sul fianco e una se la passa tra i capelli, come se si vergognasse. Mi giro e comincio a guardarmi intorno.
Oh cazzo.
«Louis?»
«Sì?»
«Dove sono gli altri?» chiedo, avendo paura della risposta. Louis sgrana gli occhi, io deglutisco rumorosamente. Solo ora ci rendiamo di essere completamente soli.
«Ma gli altri non ci stavano seguendo? E si che l'ho pure detto a Harry» sospira Louis, impallidendo immediatamente.
Davvero sono rimasta da sola con sto deficiente? Perché c'è gente che piglia spallate dalla sottoscritta e non si sogna neanche di chiedersi perché vengo trascinata da un deficiente nella folla sconosciuta, oltre al fatto che non si sogna nemmeno di seguirmi?
Ogni riferimento a fatti o a persone puramente casuale.
No, okay, non era puramente casuale.
«Evidentemente no.»

***

«Dove sono Elena e Liam?» chiedo, sbuffando e passandomi una mano tra i capelli. Federica si guarda intorno, alzandosi sulle punte, ma subito dopo scuote la testa.
«Io non li vedo.»
«E te credo, dalla tua altezza...» mi lascio sfuggire e due secondi dopo, cinque dita mi centrano in pieno la guancia destra.
...
Okay direi che me la sono cercata. Federica ha uno sguardo di fuoco, mentre mi punta un dito sul petto.
«Zayn, vedi di darti una regolata o ti appendo per le palle.» mi minaccia la rossa. Mi allontano di qualche centimetro, spaventato e annuendo.
Federica mi lancia un ultima occhiata poi si gira ancora, cercando Liam e Elena.
«Aspetta, ma sono spariti anche Louis e Alessia!» si sveglia Harry e Ilaria lo guarda alzando un sopracciglio.
«Eh buongiorno.» dice la mora, tirandogli una sberla.
Cos'è fate tutte parte del club delle sberle adesso?
Passano i minuti e nessuno dei quattro si fa vivo.
«Secondo me si sono persi.» dico e Federica alza gli occhi al cielo.
Ma che ho detto adesso?!
«Credo che il mio stomaco si stia mangiando il mio stomaco» sospira Niall, massaggiandosi la pancia mentre Giulia apre un pacchetto di patatine.
Niall la guarda, sgranando gli occhi.
«Dove le hai prese?!» chiede il biondo, sconvolto.
Giulia alza le spalle.
«Prima che perdessimo Elena, Liam, Louis e Alessia.» risponde con calma.
Federica guarda Ilaria con sguardo interrogativo, mentre Niall cerca di prendere delle patatine dal sacchetto.
«Eddai, dammene una!» inizia a piagnucolare il biondo, mettendo su il broncio. Giulia lo squadra dall'alto verso il basso.
«Anche no.»
«Dai! Dammela!» urla Niall, disperato.
Giulia si ferma di colpo.
Eh no i doppi sensi pure in mezzo alla strada no!
«Che cosa?» chiede con uno sguardo perverso che manda in tilt Niall. Il biondo deglutisce rumorosamente, mentre Giulia mastica lentamente una patatina con fare sensuale.
Mi guardo in giro e una signora ci sta fissando alquanto male.
«Io non li conosco.» dico indicando Niall e Giulia, mentre la signora scuote la testa con disappunto e borbottando si allontana.
Subito mi arriva una sberla sulla nuca.
Eddaje.
«Okay: chi è stato?!» chiedo, girandomi e Federica mi tira una sberla, stavolta sulla guancia.
«Io coglione.»
Ah-ah molto divertente.
«La smetti? Mi fai male.» dico a Federica, prendendole il polso e allontanandoglielo dalla mia faccia. Lei con uno strattone del braccio, mi attira verso di se, così da rimanere a pochi centimetri di distanza.
«È quello l'intento, idiota.» esclama, alzando gli occhi al cielo. «E poi oggi mi ispiri sberle violente.»
«Ah pensavo sesso violento» rispondo subito, senza rendermene conto.
Sbem.
Un altra sberla.
«Okay, okay! La smetto! Abbi pietà per l'amor di dio!» la imploro, inginocchiandomi e abbracciandole la gamba, come se fossi un koala.
«Alzati prima che te ne arrivi un'altra»
«Sissignora!»
«Provo a chiamare Louis» dice Harry e così prende il telefono, componendo il numero di Louis.
«Ti dirò Harry, sei intelligente e anche bello... Quante volte te l'ho mai detto?» chiede Ilaria e Harry sgrana gli occhi, lanciandomi il telefono, che prendo per miracolo, poi il riccio assume una posizione da macho.
«Beh veramente mai, peipii» esclama Harry e fa l'occhiolino ad Ilaria, la quale scoppia a ridere, piegandosi in due.
«E infatti mai te lo dirò.» dice Ilaria, tornando seria di colpo e manda un bacio volante ad Harry. Il riccio ci rimane male e fa una smorfia.
Federica scoppia a ridere e batte il cinque a Ilaria.
Scuoto la testa e rifaccio il numero di Louis.
Uno, due, tre squilli.
«Pronto?» risponde Louis al quarto squillo.
«Ehi Louis, dov'è che siete?»
«Eh a saperlo...»
«Zayn» mi chiama Federica. La liquido con un gesto secco della mano e continuo a parlare con Louis.
«Certo che il vostro senso dell'orientamento è pari a zero!» esclamo ridendo, mentre dall'altro capo del telefono non sento alcun suono.
«Da che pulpito poi.» risponde Louis e scommetto che sta alzando gli occhi al cielo.
«Zayn.» cerca di chiamarmi ancora Federica, ma non la cago e mi giro dal lato opposto, tappandomi un orecchio per sentire meglio Louis.
«Okay senti, non preoccupatevi per noi. Cercheremo delle indicazioni per tornare all'albergo. Voi state uniti e non andate a cercare Elena e Liam. Capito Zayn?» chiede Louis e gli rispondo di si. Chiudo la telefonata e metto il telefono in tasca, poi mi rivolgo a Federica.
«Che c'è?! Non vedi che sono al telefono?!» esclamo esasperato, mentre Federica indica dietro di se.
Mi sale il panico.
Non c'è nessuno.
«Dove sono gli altri?»
Mi arriva un ceffone dritto in faccia.
Ecco lo sapevo.
«Se mi avresti ascoltato, ora non saremmo rimasti da soli!» urla Federica e io le tappo la bocca con la mano, prima che i passanti la prendano per pazza.
Un momento: perché mi preoccupo di questo?
Federica sospira e mi prende per il polso, cominciando a trascinarmi nella direzione opposta in cui stavamo andando.
«Torniamo indietro, di sicuro se torniamo alla spiaggia troveremo delle indicazioni per tornare all'albergo.» dice e io non sono totalmente convinto. Ho come la sensazione che la direzione sia sbagliata.
«Fè, ma non era di là la spiaggia?» chiedo. Lei si gira e mi guarda.
«No.»
«Ma sei sicura?»
«Si.»
«Secondo me invec-»
«Zayn, devo ricordarti che il tuo senso dell'orientamento fa schifo?» esclama Federica, fermandosi di colpo in mezzo alla strada. Non aspettandomelo le vado addosso e le faccio perdere l'equilibrio, facendola cadere sul marciapiede.
«Touchè» rispondo e le offro la mano. Lei la prende e la tiro su, forse con troppa foga, tanto che siamo a pochi centimetri di distanza.
La guardo negli occhi.
Dei brividi piacevoli mi salgono su dalla schiena, percorrendo tutta la spina dorsale.
«A-adesso puoi anche l-lasciarmi...» balbetta Federica, sbattendo più volte le palpebre.
«Ma io non voglio.»

***

«Elena, fermati!» urlo, cercando di farmi sentire dalla bionda, che corre all'impazzata verso una bancarella che vende sia zucchero filato che creeps.
«Guarda che siamo arrivati!» mi risponde lei, urlando, senza voltarsi verso di me e arrivando, finalmente, alla bancarella.
Mi guardo indietro per vedere quanta strada abbiamo fatto.
Minchia, come ha fatto a vederla da così lontano?! Cos'è, ha la vista a raggi X per lo zucchero filato?
No davvero questa donna mi spaventa.
«Liam, vieni! Ci vendono anche i budini al cioccolato e alla vaniglia!» esclama lei, sventolando lo zucchero filato che ha già comprato e facendomi cenno di avvicinarsi. Inspiro profondamente recuperando tutto il fiato che ho perso e mi incammino verso di Elena, poi mi porge un budino alla vaniglia.
«Te lo offro, per scusarmi del fatto che mi hai rincorso fino a qua» dice la bionda, stampandosi un sorriso allegro sulle labbra.
Okay ora mi fa davvero paura. Sapeva che la bancarella era così lontana?
«Ma cos-»
«Oh sapevo che avrei dovuto correre un po' per trovare questa bancarella. Sinceramente, neanche lo sapevo se l'avrei trovata.» spiega lei, come se mi avesse letto nel pensiero.
«E poi volevo sbatterlo in faccia ad Alessia. Ecco ora posso vantarmi di aver trovato la bancarella dello zucchero filato e lei no» Elena si esalta, saltellando, poi comincia a mangiare lo zucchero filato.
Scoppio a ridere e prendo il budino, divorandolo subito.
Porca vacca non pensavo di aver così tanta fame. Chissà com'è messo Niall... Oddio gli altri!
«Elena dobbiamo tornare indietro!» e senza aspettare una sua risposta, la prendo per il polso e la comincio a trascinare di nuovo tra la folla.
«No aspett- PORCA PUTTANA LIAM MI HAI FATTO CADERE LO ZUCCHERO FILATO!» urla Elena, mi giro e noto che c'è lo zucchero filato che ha comprato prima per terra.
«Ehhh lo comprerai un'altra volta.» dico,ricominciando a camminare, ma vengo subito tirato indietro con uno strattone.
«Ora me lo ricompri!» esclama Elena, con uno sguardo veramente incazzato a morte e il tono gelido, di uno che non ammette repliche.
«Liam James Payne!»
Deglutisco rumorosamente. Se mi chiama con il mio nome intero più secondo nome, allora sì che sono un uomo morto.
Non mi resta altro che ricomprarglielo.
Ma inaspettatamente sorrido perversamente e poi mi passo la lingua sulle labbra.
«Non ti andrebbe invece un po' di shweppess, solo io e te?» esclamo, avvicinandomi pericolosamente a lei e Elena sbarra gli occhi, completamente sorpresa dalla mia richiesta.
In effetti io non sono per niente così perverso. Non so neanche perché mi sto comportando così.
«Intendi del sesso selvaggio... Vero?» chiede Elena, alzando un sopracciglio con fare interrogativo.
«No, shweppess!» rispondo ridendo, mentre Elena fa una smorfia alzando gli occhi al cielo. Alzo con due dita il mento di Elena, costringendola a guardarmi negli occhi. «Ehi, che ti aspettavi?»
«Che mi ricomprassi lo zucchero filato.» risponde Elena, incrociando le braccia.
«... Non del sesso violento?»
«Liam, se non mi ricompri lo zucchero filato entro dieci sec-»
«Okay, okay! Ho capito: vado a ricomprarti lo zucchero filato.»

***

«Louis» chiamo il castano, tirandolo per la maglia. Lui non mi ascolta e si guarda in giro.
«Dove siamo?» gli chiedo ancora, aspettandomi una risposta. Louis tace.
«Louis» lo chiamo ancora e lui si gira di scatto.
«Che c'è, Alessia?! Non vedi che ci siamo persi?» esclama Louis esasperato.
Eh minchia scusi.
«Scusa» dice subito dopo lui, passandosi una mano tra i capelli. Non so perchè ma sorrido e gli accarezzo il braccio.
"Tranquillo. Vedrai che riusciremo a tornare all'albergo.» rispondo, cercando di consolarlo.
Cala un silenzio imbarazzante, poi, dopo pochi secondi inizia a piovigginare.
«Scherziamo?! - esclama Louis, guardando in alto. - Ci manca solo che inizia a diluviare.» dice Louis ridendo, quando dopo pochi minuti la pioggia aumenta. Alzo un sopracciglio e lo guardo malissimo.
«Seriamente: Louis stai zitto.» gli dico, prima di incamminarmi sotto la pioggia. Mi guardo intorno: tutto è deserto, la marea di gente che c'era prima è scomparsa. Noto che c'è un fienile dietro ad una bancarella un po' più isolata. Prendo Louis per il polso e lo trascino fin dentro il fienile, quindi riusciamo a ripararci dall'acqua.
Dopo dieci minuti l'acqua aumenta ancora di più, in più si sentono anche dei tuoni e vedo dei lampi che squarciano il cielo.
«Oh perfetto.» commento, rientrando dentro. «Pure i tuoni, grandioso.»
Dopo altri dieci minuti la pioggia non cessa e io comincio a tremare a causa dei vestiti completamente fradici.
«Spogliati.» dice Louis, posizionandosi davanti a me e senza aspettare una mia risposta, prende i lembi della mia maglietta e li tira su.
«Oh, coglione, che fai?!» spingo via le sue mani e mi allontano da lui. "Che hai, sei in astinenza per caso?!»
«Ma no cretina!» esclama lui ridendo. «Se ti tieni quella roba bagnata addosso avrai ancora più freddo. Spogliati e mettiti questa intorno.» detto questo mi lancia una coperta pesante trovata chissà dove.
Fisso prima lui e poi la coperta.
«Non è una scusa per vedermi mezza nuda, vero?» chiedo e lui scoppia a ridere, come se volesse prendermi in giro, poi con una smorfia inizio a levarmi sia la maglia che i pantaloncini e subito dopo mi avvolgo nella coperta.
«Alessia, dovrei farti una lezione sulla sopravvivenza» e detto questo mi abbraccia, anche lui avvolto da una coperta, mentre mi sfrega le mani per scaldarmi.
«Lezione di sopravvivenza, corso base made by Louis Tomlinson» esclamo contro il suo petto, poi entrambi scoppiamo a ridere.
«Ma smettila!»







Sbeeeeeeem.

Alluuuur eccomi tornata con un nuovo capitolo di questa... insomma ff HAHAHAH
*Schiva pomodori* *schiva carote* *schiva lattughe* *schiva la sagoma a grandezza naturale di Louis Tomlinson*
Si lo so, sono enormemente in ritardo. Il problema è che ho milioni di impegni e l'ispirazione comincia a mancare, quando ti dirigi su altri gruppi (?)
Okay niente HAHAHH
spero vi sia piaciuto lo stesso nonostante facesse alquanto cagarrr
ve se ama, almeno, io vi amo HAHAHAH
Adiuuu


 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2338423