Il segreto di Kagome

di Saya chan
(/viewuser.php?uid=2712)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** 11 ***
Capitolo 12: *** 12 ***
Capitolo 13: *** 13 ***
Capitolo 14: *** 14 ***
Capitolo 15: *** 15 ***
Capitolo 16: *** 16 ***
Capitolo 17: *** 17 ***
Capitolo 18: *** 18 ***
Capitolo 19: *** 19 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


Il segreto di Kagome

                                                                           Il segreto di Kagome

                                                            

                                                 Capitolo 1

                                                                                                          

 

“….e l’alba del tuo quindicesimo compleanno ti verrò a prendere e sarai finalmente mia…”

Kagome aveva ripensato a quelle parole guardando le stelle luminose del cielo.

-Fra due giorni mi verrà a prendere……Naraku mi porterà via da te….Inuyasha.....-

Mentre pronunciava queste parole una lacrima solitaria le rigò la guancia sinistra.

-Non potrò mai più rivedere il tuo viso così dolce,non potrò mai più innamorarmi dei tuoi occhi ambrati,non potrò mai più stringere a me il tuo corpo possente,non potrò mai più toccare le tue labbra carnose…..-

Kagome emise un singhiozzo e dopo pochi istanti si mise a piangere sommessamente.Aveva un’unica immagine ben distinta nella sua mente:quel viso così bello e nobile di Inuyasha….Aveva ripensato a tutte le cose che le erano successe in quei tre mesi e mezzo:aveva conosciuto Inuyasha liberandolo dal Goshjnboku,aveva rotto in migliaia di frammenti la Shikon no Tama e così aveva cominciato il viaggio alla ricerca dei pezzi conoscendo Shippo,Miroku e Sango.E ora si ritrovava a due giorni di distanza dal suo terribile destino……….Naraku le avrebbe tolto la cosa più importante al mondo…..Inuyasha….Prese la sfera quasi completa appesa al suo collo e cominciò a girarla tra le dita.Se solo avesse potuto esprimere il suo desiderio………..Mentre la fissava,Kagome si accorse di un rumore di passi proveniente dal bosco.Si arrampicò su un ramo di un albero vicino a lei,credendo che fosse un demone che bramasse la sfera,ma poi si accorse,scrutando attraverso le fronde, di riflessi argentei illuminati dalla luna.,di capelli a lei familiari…….Era Inuyasha che la stava cercando.

-I-Inuyasha….-Kagome emise il suono del suo nome con una voce flebile.Ma le orecchie del mezzodemone non lo ingannarono e rispose subito a voce sicura.

-Kagome….-.Kagome,sentendolo, mise male il piede sul primo ramo dell’albero e cadde in un tonfo assordante.Aveva la faccia spiaccicata a terra, piena di fango e di foglie.

-Ah,ah,ah, sei proprio un’imbranata!Non sai neanche arrampicarti su un albero!-disse Inuyasha,schernendola.

Kagome diventò rossa dalla rabbia e dall’imbarazzo allo stesso tempo,consapevole di aver fatto una figuraccia davanti alla persona che amava.Si alzò di scatto e cominciò a pulirsi i vestiti e la faccia.Inuyasha la fissava divertito,ma subito dopo la sua espressione letizia si tramutò in un’espressione seria.

-Vieni,ti porto a pulirti il viso-.

Kagome,ancora un po’ arrabbiata,ma contemporaneamente sorpresa dal gesto così cortese di Inuyasha,lo seguì.Dopo aver percorso un po’ di strada tra le fronde dei grandi e millenari alberi del bosco,i due ragazzi si fermarono davanti ad un laghetto argentato e illuminato dalla luce fioca delle numerosissime lucciole presenti.Kagome rimase affascinata da quel paesaggio:le lucciole erano così belle,creavano un sottofondo così soft,sembravano lanterne.Le pareva di essere sospesa nella leggerezza più assoluta.Era felice.Soprattutto perché vicino a lei c’era Inuyasha.Sì,proprio colui che lei amava e dal quale non avrebbe mai voluto separarsi.Ma proprio in quel momento un pensiero lugubre le passò per la mente:quei momenti così felici non sarebbero mai più ritornati indietro.Naraku glieli avrebbe portati via per sempre.Kagome si inginocchiò sulla riva del laghetto e cominciò a sciacquarsi la faccia.Voleva confondere le lacrime che traboccavano dai suoi occhi con l’acqua del lago.Voleva soffocare i singhiozzi che le venivano in gola.Ma tanto sapeva che non ci sarebbe mai riuscita perché quei sentimenti di tristezza e rassegnazione erano impossibili da sopprimere.Dopo essersi accuratamente lavata il viso,si alzò e per un momento fissò Inuyasha.Egli aveva gli occhi persi nel vuoto.

”Di sicuro starà pensando a Kikyo….”pensò Kagome.

Passò qualche secondo di silenzio.I due ragazzi erano immersi nei loro pensieri.Nessuno li poteva distogliere l’attenzione.Neanche quel dolce fruscio del vento che muoveva le chiome degli alberi e che rendeva tutto così irreale……

-Lo sai….-ruppe il silenzio Inuyasha.

-…..Questo è il luogo in cui per la prima volta nella mia vita mi sono innamorato…..-.

A Kagome le si spezzò il cuore.Non sapeva più cosa pensare,lui di certo si stava riferendo a Kikyo e lei si trovava impotente di fronte a quella situazione.Si sentiva inutile.Lei non centrava niente in tutta quella storia.Lei non era mai appartenuta a quell’epoca e anche se era la reincarnazione della sacerdotessa,alla fine lei pensava, lei agiva, lei  provava emozioni.Lei si innamorava.Lei non era Kikyo.Lei era Kagome.Lei esisteva veramente.Non era la copia perfetta di una persona già morta.Lei era lei.Non apparteneva a nessuno e non era nessun’altro.Era se stessa e basta.E non voleva essere Kikyo.Quelle poche volte che Inuyasha l’aveva guardata dolcemente negli occhi,l’immagine riflessa non era lei,ma Kikyo.Sì,Inuyasha guardava Kikyo,non Kagome.E forse lui credeva di avere ancora al proprio fianco Kikyo,non Kagome.E quelle volte che ritornava in sé,si accorgeva di aver vicino Kagome,non Kikyo.Ed ogni volta che Inuyasha la guardava,cercava disperatamente Kikyo nei suoi occhi,convinto che potesse trovarla solo lì.

Quindi io sono solo una bambola a forma di Kikyo usata da Inuyasha ogni volta che vuole cercarla nei miei occhi……”pensò Kagome.

Di nuovo silenzio.Nessuno dei due osava parlare.Inuyasha aveva già fatto la sua parte,ora toccava a Kagome.Ma non ci fu niente.Ella rimase in silenzio e immobile nei suoi pensieri tristi.Si girò dalla parte opposta a Inuyasha e ricominciarono le lacrime,che poco prima era riuscita faticosamente a soffocare…..Si voltò lentamente verso il bosco e si mise a camminare in quella direzione.

-Hei,Kagome,dove diavolo vai?-chiese Inuyasha.

-Ritorno al villaggio…….-rispose Kagome, sopprimendo un singhiozzo che le stava venendo su.

-Aspetta,non vuoi restare ad osservare le lucciole insieme a me?-

Kagome si fermò.Inuyasha non le aveva mai fatto una proposta così.Da un lato si sentiva felicissima,perché avrebbe potuto passare una serata romantica con il suo lui.Dall’altro c’era qualcosa che la bloccava.Era la sua coscienza che la incitava a non accettare.

”Kagome non accettare,facendo così soffrirai di più.Inuyasha comincerà a parlarti della sua vita passata con Kikyo e tu ti troverai a disagio di fronte a tutto quello e starai male maggiormente…..”.Era questo che la voce nella sua testa le diceva.

-No grazie,preferisco ritornare dai nostri amici-rispose amareggiata Kagome.

-Va bene,come vuoi.-rispose Inuyasha.

La sua mente cominciò a formulare un pensiero.

”E se si fosse arrabbiata con me per qualcosa?Avanti stupido esortala a restare con te ancora un po’,e soprattutto SCUSATI per qualcosa di offensivo che ha detto o hai fatto!”.Ma la sua bocca non emise alcun suono.Era bloccato dall’eterno timore di esprimersi.”Avanti,DI’ QUALCOSA CRETINO!”.Finalmente la sua bocca cominciò ad esprimere qualche cosa di concreto.

-Kagome….-disse con voce roca.

-Sì?-rispose lei.

-Sì,insomma,ecco volevo dirti che…..-“Avanti stupido DILLO!”-…..che,se per favore potevi avvertire la vecchia Kaede che torno presto stanotte….-

-Va bene-rispose la ragazza.

-Grazie……-“Sei un idiota!SEMPLICEMENTE UN IDIOTA!”

-Prego,ci vediamo dopo,ciao….-

-Ciao….-

Inuyasha la fissò ancora una volta prima che il buio potesse inghiottire quella figura così gentile….Era così bella Kagome.Aveva una folta chioma di capelli corvini che le scendevano sulle spalle,sempre puliti e ordinati,aveva un viso angelico con la pelle color del latte,aveva degli occhi color nocciola,sorridenti e pieni di vita,e poi aveva delle labbra così sottili e sensuali su cui morire….Aveva tutto quello che desiderava su di una donna….Era così terribilmente somigliante a Kikyo…..Lei era Kikyo…..

“Un momento!”pensò Inuyasha.”Lei è Kagome,non Kikyo.Io sto cercando in lei quello che è di Kikyo…Ma lei non è la sacerdotessa di cui mi sono innamorato.Lei è la dolce Kagome che ogni giorno mi accompagna nei lunghi viaggi in cerca dei frammenti della sfera…..Lei è la persona che mi aiuta nei momenti difficili…..Lei mi piace…..sì ,mi piace Kagome…….Ma possibile che lei mi piaccia soltanto perché è un trasferimento di Kikyo su un altro corpo?Possibile che io ami Kagome solo indirettamente?Io davvero non capisco….”.

Inuyasha si rigirò verso il laghetto,convincendosi che non era vero tutto ciò che aveva appena detto.

”I miei sentimenti verso Kagome sono sinceri…..Già,ma io cosa provo per lei?Compassione?Amicizia?Amore?So soltanto che quando sto con lei mi sento davvero bene,mentre quando lei non c’è perché si trova nella sua epoca,io mi sento triste e sento che mi manca qualcosa che completi la mia persona…...Ma allora Kagome può definirsi la mia anima gemella?Può essere lei,ciò che cerco?In fondo è così carina…..”.

Inuyasha non riusciva a darsi delle spiegazioni,così decise di perdersi ammirato nel paesaggio che gli si mostrava davanti, per ricordarsi dei momenti più belli in cui cinquant’anni prima si innamorò di Kikyo…..di Kagome…..

Intanto Kagome stava passeggiando a passo lento nel bosco.La sua mente era vuota.Non voleva più pensare a niente.Non voleva più soffrire.Ormai la sua tristezza e la sua sofferenza erano state soppresse dalla più totale indifferenza.Con un sorrisetto amaro pensò:

“Ma sì,cosa vuoi che sia………………Inuyasha potrò dimenticarlo presto,al massimo ricomincerò una nuova vita con un altro ragazzo……..per esempio    Hojo……..”.

Kagome pensando a questo,non si riconobbe più.

”Ma cosa sto dicendo?Io amo Inuyasha più della mia stessa vita,come faccio a dimenticarlo come niente?”

Per un attimo si fermò.Chiuse gli occhi e cominciò a meditare.Sentiva il vento soffice che sfiorava dolcemente le foglie degli alberi e il suo viso,i grilli che cantavano con voce melodiosa,il richiamo di qualche uccello nella notte e il verso del gufo vicino a lei che emetteva un suono sublime.Quella era la foresta.Quello era il luogo in cui per la prima volta fu felice.Quello era il luogo in cui per la prima volta incontrò la persona giusta per lei.O forse così le sembrava……La foresta le diede una nuova energia.Sentiva che doveva tornare indietro da Inuyasha,doveva farlo o sarebbe scoppiata.Doveva chiarirsi con lui.Doveva sapere se lui era ancora innamorato di Kikyo o se nutriva qualcosa per lei.Doveva farlo……..ma non lo fece.Qualcosa la fermò.Forse la terribile sensazione di sapere già cosa le avrebbe risposto Inuyasha.Quella piccola speranza che le si era aperta davanti,sparì in un secondo.Lei non poteva farlo.Si vergognava troppo.Quindi decise di continuare il suo cammino verso il villaggio……

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 2 ***


Il segreto di Kagome

                                                                                Il segreto di Kagome                         

 

                                      Capitolo 2                                                                                                

 

 

Una figura,illuminata per metà dai raggi della luna,camminava verso il villaggio di Kaede.Si muoveva  lentamente,come se le facesse male arrivare nella destinazione definita…….Quella figura era Kagome…..Ma non una Kagome allegra e piena di vita……Nella penombra si presentava una ragazza abbattuta che non aveva più la forza di piangere……Una ragazza che era stata ferita profondamente nell’anima……E forse l’anima era morta a causa di questa ferita……E il corpo camminava con la sola forza meccanica rimasta all’interno di esso……..Gli occhi di Kagome erano pieni di rassegnazione…..Erano vuoti…….Non riflettevano più la luce viva da sempre presente……Erano occhi senz’anima…....

 

-Io non servo a niente…..-bisbigliò Kagome.

 

-Io sono solo il riflesso di una persona già esistita…..-

 

-Io non c’entro in questa storia e non sono mai centarata…….-

 

-Io non sono Kikyo……..Già ma allora chi sono io?Kagome Higurashi?Da sempre mi sono chiamata così e i miei amici e la mia famiglia mi hanno chiamata così…..Ma io sono veramente me stessa?O sono solo il frutto di un’illusione creatasi cinquant’anni fa?Se fosse così allora io non avrei motivo di esistere…...Dovrei trovarmi nel regno dei morti,insieme alle anime delle tante persone morte per varie cause…..N-non d-dovrei e-esistere, n-non d-dovrei e-essere m-mai e-esistita.-

La voce di Kagome tremava.Forse dalla consapevolezza di non essere veramente lei……Ma di essere qualcun altro……Di avere l’anima condivisa con qualcun altro……Kikyo…..

 

Non pianse.Kagome per la prima volta a quei pensieri,non pianse.Non aveva più lacrime da versare.Si sentiva vuota.Ormai si era sfogata del tutto……Già,ma allora perché si sentiva così male?Perchè provava tanto dolore dentro di sé?Perchè stava soffrendo ancora?Fino a poco tempo prima quelle sofferenze sarebbero state colmate dalle lacrime……Ma ora quest’ultime non uscivano…..Non cadevano sulle guance lattee di Kagome…….Non c’erano più……..Erano cadute tutte……Gli occhi castani della ragazza erano asciutti.Non voleva più piangere……No,Kagome non voleva più versare altre lacrime amare……

 

-Non devo più piangere……..-sussurrò Kagome.

 

-Non devo più essere debole……Non voglio più essere debole……-

 

Kagome continuava a camminare a testa bassa.L’unica consolazione che trovava nel bosco era il dolce soffio del vento che le accarezzava la pelle.Grazie a quello si sentiva potente e infinita……..Ma un attimo dopo si accorgeva di sognare e ritornava la solita Kagome,triste e cupa.Ad un tratto ella sentì dei passi veloci e udì un miagolio.Dopo pochi secondi Kagome si trovò davanti una minuta figura pelosa,col viso dolce,una macchia nera in fronte,gli occhi rossi e due code all’estremita del corpo,contornate da strisce nere…….Era Kirara…….La dolce gattina di Sango-chan…….

 

-Kirara……-disse con voce dolce Kagome.

 

-Mew….-rispose Kirara con quei suoi occhioni.

 

-S-sei venuta a cercarmi?Ti ha mandato qui la tua padrona?-chiese Kagome.

 

Kirara annuì,miagolando.

 

-Bè Kirara,io vorrei stare ancora un po’ qua,anche se sono quasi arrivata al villaggio….-

 

-Mew……..-rispose Kirara.Poi le si strusciò sulle gambe e Kagome capì che voleva stare con lei.

 

-Va bene,vuol dire che starai un po’ con me…….-disse Kagome col viso sorridente.

 

-Vuoi guardare la luna con me?E’ così affascinante stasera……-

 

Kirara,senza farselo dire due volte,annuì e saltò in bracciò alla ragazza.

 

-Brava Kirara,brava….-

 

Kagome e Kirara fecero qualche altro passo,quando si trovarono ai piedi del Goshjnboku.Nella mente della ragazza scorsero delle immagini del suo passato legato a quell’albero.Rivide quando lei aveva liberato Inuyasha,togliendoli la freccia sacra conficcata nel suo petto……E poi tutte quelle volte che lo aveva chiamato per dirgli che la cena era pronta nella capanna della vecchia Kaede….....Erano bei ricordi,ma Kagome non volle farsi distrarre da essi.Cominciò ad arrampicarsi sul primo ramo del Dio Albero,con in braccio Kirara.Lei non era brava ad arrampicarsi sugli alberi,figurarsi sul Gonshjboku,e quelle uniche due volte che lo aveva fatto,era sempre stata aiutata da Inuyasha…….Ma ora lui non c’era……Lui era sulla riva del laghetto argentato a pensare a Kikyo……

 

“Sarà concentrato solo su di lei adesso……”pensò rammaricata Kagome,mentre stava mettendo un piede sul primo ramo dell’albero millenario.

Dopo qualche secondo Kagome riuscì anche a scalare il secondo ramo e si sedette sul terzo.Era già abbastanza quello che aveva fatto.Le andava bene così.Anche se avrebbe voluto arrivare fino in cima……Ma non ci sarebbe mai riuscita,a meno che non fosse stata aiutata dal mezzodemone che amava…….

 

-Da qui si può godere una vista molto buona,anche se mi piacerebbe salire ancora di qualche ramo……ma sono troppo stanca per salire di nuovo,quindi ti dovrai accontentare di osservare da qui la luna.A te va bene,Kirara?-

 

-Mew,mew!-rispose entusiasta Kirara.A lei andava benissimo stare lì,anzi,le sembrava anche di essere troppo in alto.Ma lei era così piccola che le sembrava tutto grande……perfino Shippo…….

 

-Bene Kirara,sono contenta che ti piaccia stare a questa altitudine,o se così si può definire……-rispose compiaciuta Kagome.

 

Kagome cominciò ad accarezzare Kirara mentre guardava ammirata la luna nel cielo.

 

“Fra due giorni non potrò più ammirare questo paesaggio dal Gonshjnboku…….”pensò rammaricata Kagome.

 

Intanto la gattina di Sango-chan emetteva dei miagolii di piacere.

 

Kagome rimase per un bel po’ ad ammirare il firmamento,tanto che Kirara si addormentò sulle gambe della ragazza,un po’ perché era stanca e un po’ perché quelle carezze così dolci l’avevano stordita.

 

-Kirara si è addormentata……Che carina…….- sussurrò piano Kagome.

 

Kirara era raggomitolata su se stessa,con le code che scodinzolavano di qua e di là (oh,mi raccomando Kirara è un gatto,non fraintendete!nd aki-chan)e Kagome aveva gli occhi pieni di tenerezza verso i suoi confronti.Era la prima volta dopo tanto tempo che Kagome sorrideva davvero.Da un po’ di giorni la ragazza non era più felice,né accennava a sorridere.Era sempre malinconica e depressa,perché si rendeva conto sempre di più che i momenti felici con i suoi amici sarebbero stati gli ultimi,man mano che il tempo passava.Ora invece,ella si sentiva pacifica.Kirara su di lei emanava felicità e ingenuità.Forse era proprio quella creaturina così piccola,la sua unica via di salvezza.Era lei l’unica cosa che le rendeva quell’attesa un po’ più sopportabile.Era lei l’unica sua speranza……..

 

-Sì Kirara,anche se tu non lo sai,sei tu la mia unica speranza……..-disse Kagome a bassa voce.

 

La ragazza si sentiva sempre più stanca,perché si rendeva conto che doveva essere tardi.Spostò la manica sinistra della maglietta della sua divisa e guardò l’ora.

 

-Oh cazzo,E’ MEZZANOTTE E MEZZA!!!!!!!-urlò quasi Kagome.

 

-Devo subito scendere dall’albero,altrimenti la vecchia Kaede e i miei amici si preoccuperanno!-

 

Detto questo Kagome cominciò a scendere piano il Gonshjnboku,per non svegliare Kirara.

 

Intanto Inuyasha si distrasse dal paesaggio che stava ammirando.Si accorse che era molto tardi e che doveva ritornare al villaggio.

 

-La vecchia sarà preoccupata per me-disse Inuyasha.

 

-Meglio cominciare ad incamminarmi-.Così il mezzodemone prese la strada del villagio e partì.Corse velocissimo,non vedeva l’ora di raggiungere il suo amato albero su cui dormire.Era molto stanco.

 

-Dannazzione,gli ultimi scontri con Kagura mi hanno letteralmente distrutto!Tzè,mi faccio quasi pena da solo da quanto debole sono!Non vedo l’ora di stendermi in cima al Gonshjnboku e addormentarmi-si lamentò Inuyasha.

 

Finalmente dopo qualche secondo Inuyasha arrivò ai piedi del Dio Albero.Proprio in quel momento Kagome stava scendendo l’ultimo ramo e subito dopo si diede un slancio e saltò per terra.Inuyasha si accorse subito di lei,le si avvicinò un poco e disse,rimproverandola:

 

-Kagome,che cosa cavolo ci fai qui?Dovresti essere a letto a quest’ora!-

 

-C-ciao Inuyasha,scusa è che non avevo molto sonno…..-rispose flebilmente Kagome.

 

-Ora fila subito a letto,se non vuoi che ti ci porti io con la forza……-disse arrabbiato Inuyasha.

 

-Sì……….-rispose tristemente la ragazza.

 

“Non capisci che sono troppo preoccupato per te?Non capisci che se ti succedesse qualcosa io non potrei mai perdonarmelo?Kagome………”pensò Inuyasha con una accenno di tristezza sul suo volto.

 

La ragazza cominciò ad incamminarsi verso la capanna della vecchia Kaede,con Kirara in braccio.Inuyasha era davvero dispiaciuto da quello che aveva appena detto e si sentiva un insensibile.

 

“Possibile che non riesca ad essere un po’ più gentile con lei?Possibile che debba sempre farla soffrire per quello che dico?”pensò il ragazzo.

 

Mentre Kagome stava spostando le tende della capanna,Inuyasha la chiamò con una voce debole.

 

-Kagome…….-cominciò.

 

-Dimmi…….-rispose la fanciulla dallo strano kimono.

 

-Ecco,io……buonanotte…….-disse Inuyasha sorridendo.

 

-‘Notte…….-rispose Kagome ricambiando il sorriso.

 

Dopo qualche secondo la figura di Kagome sparì dietro alle tende e Inuyasha si arrampicò sulla cima del Gonshjnboku.Si sedette sull’ultimo ramo e chiuse gli occhi.

 

-Buonanotte mia piccola Kagome……-sussurrò il mezzodemone prima di sprofondare nel mondo dei sogni.

 

Kagome intanto si era messa il pigiama e si distese sul futòn,nascondendosi tra le coperte.

 

-Sogni d’oro mio dolce Inuyasha……-e si addormentò tra le calde coperte del suo letto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 3 ***


Il segreto di Kagome

                                                                        Il segreto di Kagome                           

 

                                                                                       Capitolo 3                                                                                                

 

 

Un raggio di sole illuminava l’unica finestrella della capanna della vecchia Kaede.Era mattina.Ma la vecchia Kaede era già sveglia dall’alba ed era andata vicino al fiume a raccogliere delle erbe medicamentose per fare degli infusi.Kagome stava ancora dormendo beata sul suo futon,perché la sera precedente era andata a letto tardi.Inuyasha invece era già bello arzillo,visto che lui era abituato ad alzarsi presto,la mattina.Shippo era annoiato,perché non aveva niente da fare:infatti Sango e Miroku lo avevano lasciato al villaggio perché dovevano andare a prendere della legna per il fuoco del pranzo.Kirara stava facendo compagnia al cucciolo di volpe,mentre lui aveva la braccia conserte davanti alla capanna della vecchia sacerdotessa,pensando a cosa fare durante la mattinata.Non poteva mica stare lì per sempre a fare la guardia a Kagome!A Shippo venne un’idea in mente:

 

“E se svegliassi Kagome adesso?Ormai è tardi……..”pensò il bambino.

 

-Tu che ne pensi Kirara?Secondo te dovrei svegliare Kagome?-chiese il piccolo alla gattina di Sango-chan.

 

Kirara rispose allegra con un sonoro –Mew!-.

 

-Benissimo,allora vuol dire che l’andremo a svegliare!-concluse il cucciolo di kitsune tutto contento.

 

Entrò piano piano nella capanna,seguito da Kirara,si avvicinò al viso di Kagome e le sussurrò dolcemente:

 

-Kagome……è ora di alzarsi…….è molto tardi…….-

 

-Mmm……. adesso……altri cinque minuti Shippo…….-bisbigliò la ragazza.

 

-Uh,ok….-rispose spaesato Shippo.                            

 

Dopo qualche minuto Kagome si svegliò e si stiracchiò un poco.

 

-Yaaawwwwwn!!!!!-sbadigliò la ragazza.

 

-Allegria,finalmente ti sei alzata!Era ora!-disse sbuffando il piccolo Shippo.

 

-Uh?Oh buongiorno Shippo……Ma che ore sono?-domandò Kagome.

 

-E’ora che ti alzi,mi pare ovvio!-rispose seccato il cucciolo.

 

Kagome guardò l’orologio e urlò come una pazza.

 

-PORCA PUTTANA E’ MEZZOGIORNO E TRE QUARTI!!!!!!PERCHE’ NON MI HAI SVEGLIATA PRIMA?!-

 

Shippo era spaventato dalla reazione della ragazza e rispose con voce tremante:

 

-S-scusa m-ma eri c-così beata m-mentre dormivi e a-avevo paura d-di s-svegliari……-         

 

-Cavolocavolocavolocavolo!E’ tardissimissimissimo!-urlò sconvolta Kagome.

 

-Devo subito vestirmi e sciacquarmi il viso!-

 

Così la ragazza,dopo aver accuratamente cacciato fuori Shippo dalla capanna,si vestì.Dopo essersi messa “quello strano kimono”,chiamato così da Inuyasha,Kagome uscì e andò in riva al fiume a lavarsi un po’.

 

-Tu piccolo Shippo rimani qui a fare la guardia,in caso che dei demoni possano attaccare il villaggio-raccomandò Kagome,poi proseguì verso il fiume.

 

-Uffa,devo sempre io stare qua a non fare niente!Non è giusto!-si lamentò il piccolo hanyou.

 

Kagome percorse un tratto di strada fino al fiume,e,arrivata,scorse una figura anziana,accovaciata sulla riva.Era la vecchia Kaede che stava raccogliendo in dei secchi, l’acqua per la pentola.La ragazza si avvicinò sempre di più alla vecchia,osservandola clandestinamente.

 

-Buongiorno Kagome!-disse con voce squillante l’anziana sacerdotessa.

 

-Buongiorno a te,Kaede….-rispose Kagome.

 

-Posso aiutarvi con i secchi?-chiese la giovane.

 

-Ma certo,mi faresti un grande favore!-rispose la vecchia.

 

Anche Kagome si appollaiò sulla riva del fiume e cominciò a riempire un secchio d’acqua.Era un po’ faticoso,ma per la fanciulla era ormai diventata un’abitudine:si era fatta i muscoli!Dovevano riempire cinque secchi.Kaede ne aveva già riempiti due,Kagome doveva finire gli altri tre.Mentre stava riempiendo il secondo secchio,

la vecchia sacerdotessa le pose una domanda:

 

-Kagome,c’è qualcosa che ti turba,vero?-

 

-Ma che dite signora!Io sono tranquillissima!-rispose con un sorriso finto Kagome.

 

-Kagome,tu non devi nascondere i tuoi sentimenti.E’ da un po’ di giorni che ti vedo assente e triste.C’è qualcosa che non va,mia piccola miko?-richiese Kaede.

 

-Ve lo ripeto,io non ho proprio niente che non va!-rispose dolcemente la ragazza.

 

-Sei sicura?Non sei più tu.Non ti vedo più sorridere,non ti vedo più parlare allegramente.Non ti vedo più vivere.Ti vedo solo distratta e quelle poche volte che sorridi,lo fai solo per tranquillizzarci.Come adesso.-disse l’anziana donna.

 

Kagome si sentì colpita al cuore.La vecchia aveva centrato perfettamente il bersaglio.Era vero che non sorrideva più da tanto tempo.Era vero che era assente e triste.Era vero che c’era qualcosa che la turbava.Quel qualcosa si chiamava Naraku.Era quello il suo problema.Naraku.

 

-Bè,in verità c’è qualcosa che non va……-rispose a testa bassa Kagome,coprendo quei suoi splendidi occhi bruni.

 

-Sì,c’è qualcosa che non va…..-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** 4 ***


Il segreto di Kagome

                                                                           Il segreto di Kagome                           

 

                                                                                       Capitolo 4                                                                                               

 

 

-E che cosa?-chiese Kaede.

 

-Ormai è giunto il momento che ve lo dica………-.La voce di Kagome era rotta.-…….Io domani…….io domani…….insomma IO DOMANI NON SARO’ PIU’ CON VOI!-urlò la ragazza.

 

-COSA?-disse stupita l’anziana donna.

 

-Sì,ormai voi dovete saperlo……IO NARAKU LO CONOSCO DA QUANDO SONO NATA!-

 

Il viso di Kaede era starvolto.Non riusciva a formulare nessun pensiero.Era stata scossa da questo fatto.

 

-M-ma c-come fai a conoscerlo da tutto questo tempo?-chiese la donna.

 

-Bè perché……la mia famiglia lo conosceva da prima che io nascessi,poco prima che mio padre morisse-rispose Kagome.

 

-Ti prego cara,raccontami tutto-incitò Kaede.

 

Kagome fece un bel respiro e poi cominciò a raccontare.

 

-Come ho detto prima,Naraku lo conosco da quando sono nata.Lui era un uomo affascinante,che esercitava su di me un grande spirito di ammirazione.Fu come una porta aperta per me, una specie di miracolo quando lo conobbi,poichè da pochi mesi mio padre era morto per un incidente stradale.Lui mi sembrò come un secondo padre per molti anni.Un giorno Naraku mi raccontò che io gli ricordavo una fanciulla che conobbe molti anni prima,che lavorava in un tempio.Una sacerdotessa insomma.

 

-Kikyo……-sussurrò la vecchia Kaede.

 

-Esatto,proprio lei…..-rispose Kagome.Poi continuò il suo racconto:

 

-Mi raccontò che ella era morta da un po’ di tempo,ma lui non l’aveva mai dimenticata-disse la ragazza.

 

*FLASHBACK*

 

-La sai una cosa mia dolce Kagome?-

 

-Che cosa Naraku?-

 

-Tu mi ricordi tanto una donna che conobbi molti anni fa’,ma che ora purtroppo non c’è più……-

 

-Davvero?E come si chiamava questa donna?-

 

-Kikyo…….si chiamava Kikyo…….-

 

-E le somiglio così tanto?-

 

-Sì,piccola mia,sì…..-

 

-Questa donna ti piaceva tanto?-

 

-Diciamo di sì…….-

 

-Uffa,non è giusto!Tu non ti devi innamorare di nessuno!-

 

-Non ti preoccupare mia piccola Kagome,a me piaci solo tu…….-

 

-Sul serio?-

 

-Certamente……..-[sorriso di Naraku]

 

*FINE FLASHBACK*

 

La ragazza riprese il racconto da dove lo aveva interrotto:

 

-Passarono un po’ di anni,fino a quando cominciai le medie.Dovete sapere che da noi all’inizio di questo tipo di scuola,ci si prendono le prime cotte verso qualcuno,e a me piaceva un ragazzo di terza,e così trascurai la compagnia di Naraku.Lui fu molto geloso di questa relazione con questo mio compagno e un giorno mi fermò facendomi un discorso-.

 

*FLASHBACK*

 

-Kagome!Hei,Kagome!-

 

-Uh?Ciao Naraku-

 

-Ti devo fare un discorso-

 

-Di che tipo?-

 

-Vieni con me-

 

[rumore di passi]

 

-Hei,ma dove mi stai portando così di fretta?-

 

-Tu devi ascoltarmi bene ora-

 

-Cosa vuoi?-

 

-Chi è quel ragazzo con cui esci?-

 

-Non sono affari che ti riguardano!-

 

-DIMMELO SUBITO!-

 

[Faccia malvagia di Naraku e paura di Kagome]

 

-Ecco lui è il mio ragazzo….-

 

-COSA?LO VUOI CAPIRE CHE AL DI FUORI DI ME,TU NON DEVI RELAZIONARTI CON NESSUN MASCHIO?-

 

-Ma a te cosa ti deve interessare di quello che faccio io?-

 

-PERCHE’IO TI AMO KAGOME,TI AMO!E NON VOGLIO CHE TU STAI CON NESSUN ALTRO AL DI FUORI DI ME!-

 

[Faccia sconvolta di Kagome]

 

-M-ma…….-

 

-Io sono geloso di te…….Tu non devi stare con lui,non ti merita……-

 

-A ME NON INTERESSA NIENTE DI QUELLO CHE DICI TU!IO AMO TAKASHI CON TUTTO IL MIO CUORE!E NON VOGLIO PIU’VEDERTI PERCHE’TI ODIO!HAI CAPITO?IO TI ODIO E NON TI DEVI PIU’IMMISCHIARE IN AFFARI CHE NON TI RIGUARDANO,CAPITO?-

 

-M-ma Kagome…….-

 

[Kagome corre via]

 

*FINE FLASHBACK*

 

-Non avrei mai dovuto dirglielo,mai.Cominciò a perseguitarmi sempre di più.Prima iniziò con messaggi preliminari,poi anche a rincorrermi e un giorno provò a molestarmi-

 

*FLASHBACK*

 

[urli di dolore]

 

-No,Naraku,non farmi del male!-

 

-Sì piccola mia,ormai è giunta l’ora che tu cresca un po’ e che assapori i piaceri della vita!-

 

-No,fermati!-

 

[rumore di uno schiaffo]

 

-Non voglio più vederti,razza di pervertito!-

 

*FINE FLASHBACK*

 

-Per un po’ di tempo Naraku non mi diede più fastidio,ma un giorno mi tese una trappola e cercò di portarmi via con lui.Io per fortuna,a mò di botte,riuscii a sottrarmi a quest’ordine.Naraku allora creò attorno a sé un miasma di fumo velenoso e dopo pochi secondi,si travestì con una pelliccia bianca di babbuino.Mi disse una frase che mi rimarrà sempre impressa.Questo successe quando avevo tredici anni.

 

*FLASHBACK*

 

-Ora tu non mi vuoi,ma ricordati che un giorno ti pentirai di quello che hai fatto.E proprio quel giorno…….L’alba del tuo quindicesimo compleanno, verrò a prenderti e sarai finalmente mia,ah,ah,ah!-

 

[Naraku sparisce per sempre col suo miasma]

 

*FINE FLASHBACK*

 

-Ecco,questa è tutta la storia.Domani purtroppo compirò quindici anni e Naraku come promesso,mi verrà a prendere e io non vi potrò più vedere……-disse afflitta Kagome.

 

-Ma perché non ce l’hai detto prima?-chiese Kaede.

 

-Perché non volevo darvi troppe preoccupazioni,già da quante ne avete.Io ho tanta paura…….-

 

Kagome si mise a singhiozzare,poi delle lacrime copiose scesero sulle sue guance.L’anziana sacerdotessa accolse tra le sue braccia la ragazza,che ormai era distrutta dal dolore.

 

-Io,v-voglio a-ancora r-restare c-con voi,s-somma Kaede…….sigh!-

 

-Su piccola mia,vedrai che tutto si sistemerà-rassicurò la donna.

 

Intanto su un albero vicino alle due donne,stava una figura canina,che aveva ascoltato tutto.Era Inuyasha,sconvolto dalla storia che aveva appena finito di narrare Kagome.Aveva la testa scombussolata da quello che aveva appena sentito dire.

 

“Kagome e Naraku,si conoscevano?”pensò il mezzodemone.

 

“Perché non me l’hai detto prima?Perchè non mi hai confessato il tuo dolore?Io avrei potuto consolarti…….”

 

Nella mente dell’hanyou rimbombavano dei pensieri di questo genere.Si tormentava sull’omertà di Kagome.Si era sentito uno stupido e un inutile ammasso di stupidità.Perchè Kagome non si fidava di lui.No,non si fidava di lui………

 

“Tu,non ti fidi di me,Kagome?”pensò Inuyasha.

 

Voleva andare da lei e stringerla tra le sue braccia.Ma non lo fece.Si limitò solo ad osservare la scena dall’albero su cui si trovava……..

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** 5 ***


                                                                       Il segreto di Kagome                            

 

                                   Capitolo 5                                                                         

 

 

Inuyasha era in piedi sul ramo dell’albero,dove aveva ascoltato il racconto di Kagome.I suoi occhi ambrati erano spenti.Il suo viso era spento.Lui era spento.La sua voce era un sussurro.Non emetteva suoni.

 

-K-Kagome…tu…….conoscevi…….Naraku………-disse Inuyasha fiocamente.

 

Kagome era ancora sconvolta,nonostante le parole rassicuranti dell’anziana miko.

 

Kaede osservava la scena in silenzio.Non sapeva cosa dire.Voleva aiutare Kagome,ma non sapeva come fare.Ad un tratto,però,le venne in mente una soluzione per sollevare quella situazione insostenibile.

 

-Kagome,è meglio tornare al villaggio,altrimenti l’acqua della pentola non si scalderà più.-

 

-Sì,somma Kaede-rispose fievolmente Kagome.

 

La ragazza si asciugò le lacrime e si alzò sostenuta dall’anziana miko.Poi le due donne si diressero verso il villaggio portando i secchi d’acqua.Inuyasha le osservava dalla stessa posizione con cui aveva assistito alla scena.Era rimasto molto scosso da quel fatto.Non riusciva più a muoversi.Una parte in lui era morta.I suoi occhi non riflettevano più alcun tipo di luce.E intanto guardava le due figure femminili allontanarsi fino a sparire all’orizzonte…….

 

Un buon profumino si estendeva nella capanna della vecchia Kaede.Era lo stufato che la sacerdotessa aveva appena finito di cuocere.Tutto il gruppo di Inuyasha era seduto intorno alla stanza,in attesa di pranzare.Ma Inuyasha non c’era.Lui era ancora fuori a pensare a quello che aveva raccontato Kagome.

 

-Kagome,per favore,puoi andare a chiamare Inuyasha?-chiese l’anziana donna.

 

-Uh?Sì,certo-rispose distrattamente Kagome.

 

La ragazza uscì dalla capanna,lasciando dietro di sé i suoi compagni di avventura.

 

-Secondo te cos’ha oggi la Divina Kagome?-chiese Miroku a Sango.

 

-Non ne ho la più pallida idea.E’ da un po’ di giorni che la vedo così…….così……-

 

-Assente?-completò Kaede.

 

-Esatto-rispose la sterminatrice.

 

-Bè,voi dovete sapere una cosa che Kagome non vi ha mai raccontato,in cui si spiega anche il motivo della sua distrazione……-cominciò la miko.

 

-E che cosa dovremmo sapere?-chiese Miroku.

 

-Ora ve lo dico…….-

 

Intanto Kagome si era inoltrata nel bosco e si stava dirigendo verso il Gonshjnboku.Sapeva che Inuyasha si trovava là.Ormai lo conosceva troppo bene.Quello era il luogo dove ogni volta  lui si recava prima di pranzare.Percorsa un po’ di strada,si ritrovò ai piedi del Dio Albero.Il mezzodemone non era in cima come al solito,ma era seduto sui primi rami.La ragazza lo chiamò,come faceva di solito.Ma egli non rispose.

 

-Inuyasha……-

 

-………-

 

-Inuyasha,è pronto……..-

 

-………-

 

“Dev’essere un po’ sordo…….”pensò Kagome.Quindi decise di urlare più forte.

 

-INUYASHA!!!!!!!!!!-

 

Finalmente il mezzodemone si destò dai suoi pensieri e si voltò giù.Scorse una figura femminile che lo stava chiamando.Non la vedeva bene,perché le foglie glielo impedivano.Potè scrutare solo un’immagine dai capelli corvini e dal viso divino…..

 

“Kikyo……”pensò Inuyasha.

 

“No,non può essere lei.Quella è…….Kagome……”.Al ragazzo venne un nodo in gola.Solo dopo averlo mandato giù,potè rispondere.

 

-Uh,ciao Kagome…..-

 

-Era ora che mi rispondessi!-disse un po’ seccata Kagome.

 

-S-scusa,è che non ti avevo sentita…….-si scusò Inuyasha.

 

-Me ne sono accorta…….Dai,vieni che è pronto il pranzo…….-informò la fanciulla.

 

-Sì…….-.Poi il ragazzo balzò giù dall’albero,e prima di seguire la ragazza verso il villaggio,cominciò a dirle qualcosa.

 

-Kagome,prima di ritornare al villaggio,vorrei parlarti di una cosa……..-

 

La ragazza,che aveva già cominciato ad incamminarsi,si fermò e lo ascoltò.

 

-Dimmi tutto…….-

 

Inuyasha incominciò.

 

-Ho sentito tutto prima,quando parlavi alla vecchia Kaede…….Ora so che tu e Naraku vi conoscevate già da molto tempo…..-

 

Kagome perse due battiti.Inuyasha aveva origliato il suo discorso?Non poteva crederci……

 

-Perché non mi hai mai detto niente?!PERCHE’ NON MI HAI MAI CONFESSATO IL TUO TORMENTO?AVREI POTUTO AIUTARTI!-concluse adirato l’hanyou.

 

-Bè,ecco……io……-Kagome non sapeva cosa dire.

 

-Forse non ti fidavi di me?ERA QUESTO QUELLO CHE VOLEVI DIRE?-

 

-No,non ho mai pensato questo…….-rispose debolmente Kagome.

 

-ALLORA PERCHE’ NON MI HAI MAI DETTO NIENTE?!-

 

Gli occhi di Inuyasha erano accesi.Kagome aveva paura.Avrebbe dato qualsiasi cosa pur di essere stata nella sua epoca in quel momento.

 

-Ecco,perché io……io…….-.Kagome abbassò la testa.Una lacrima le rigò la guancia destra.

 

“Cazzo,l’ho fatta piangere di nuovo!Sono solo uno scemo insensibile!SCEMO,SCEMO,SCEMO!”pensò fra sé il mezzodemone,guardando Kagome.

 

-Senti Kagome,io non volevo davvero……-disse Inuyasha.

 

Il ragazzo provò ad asciugarle quella lacrima solitaria,allungando la mano e sfiorandole il viso.Ma la ragazza si irrigidì e si allontanò dalla mano dell’hanyou.

 

-Tu…TU NON PUOI CAPIRE QUELLO CHE PROVO!-urlò Kagome.

 

Le lacrime scesero numerose sulle sue gote.Inuyasha si sentiva un verme.Istintivamente la strinse a sè con tutta la protettività che aveva.Cominciò ad accarezzarle la testa e le mormorò piano piano:

 

-Scusami Kagome…….non avrei mai dovuto aggredirti in questo modo…….sono stato solo uno stolto……..ti prego perdona questa mia  irriflessione…….-

 

Kagome non sapeva cosa pensare.Era da tutta la vita che aspettava quel momento…….Finalmente Inuyasha l’aveva abbracciata………Avrebbe dovuto essere felice,ma sembrava ancora più triste e sconfortata.Le sue mani si spostarono sulla schiena dell’hanyou.Era davvero una schiena forte!Kagome strinse con le sue mani il tessuto rosso del kariginu di Inuyasha e si appoggiò pesantemente al suo petto.Era un sostegno per lei.Chiuse gli occhi per scacciare via il dolore che l’avvolgeva.Ora voleva solo essere felice.Era questo tutto quello che desiderava in quell’istante.Essere serena e felice…….

 

-Ti voglio bene…….-sussurrò cautamente Inuyasha.

 

-Anch’io te ne voglio……-rispose spontaneamente Kagome.

 

Inuyasha si abbassò verso Kagome.La sua testa si posò sull’incavo del collo della ragazza.Si perse nel suo profumo inebriante…….Non potè farne a meno…….Quel suo profumo lo eccitava talmente tanto che avrebbe voluto unirsi in una sola anima con Kagome……..Sì, unirsi totalmente con lei…….Essere una sola cosa con lei……..Il ragazzo cominciò a viziare con le sue labbra il collo della ragazza……..Le diede piccoli baci per tranquillizzarla un po’………

 

-Non piangere più…….ti prego……-supplicò Inuyasha.

 

-S-sì……..-rispose serena Kagome.

 

Finalmente lo era.Finalmente aveva raggiunto il suo scopo.Finalmente dopo tanto tempo si sentiva bene.Ora non desiderava altro che stare abbracciata ad Inuyasha per sempre.L’hanyou la strinse sempre più forte,poi si accostò sulla sua spalla.Chiuse gli occhi e a poco a poco si sentì un’unica cosa con Kagome.Da lì capì che lui amava veramente Kagome.Sì,l’amava con tutto il cuore.E nessuno gliel’avrebbe portata via.Neanche Naraku………..I capelli della ragazza lo coccolarono affettuosamente e lo resero docile a qualunque cosa.Lui non voleva far altro che stare tutta la vita insieme a Kagome,ad appassionarsi del suo profumo così buono……..E Kikyo poteva anche dimenticarla.Lei era morta.Kagome no.Sì,Kagome era viva,ma non per questo a Inuyasha piaceva.Kagome per lui era un punto di riferimento.Era una stella nella notte.Era il sole del mattino.Era l’acqua nel deserto.Era l’unica cosa che rendesse vivibile quel posto.Era la sua vita…..Inuyasha si avvicinò con le labbra sempre più verso il viso di Kagome.A poco a poco si ritrovò a sfiorare quelle della ragazza.Kagome diventò rossa dall’imbarazzo e non potè fare a meno di schivare il bacio dell’hanyou.Si girò di scatto da un’altra parte,per evitare lo sguardo magnetico di Inuyasha.

 

-N-no…….non posso farlo……tu ami ancora Kikyo…….-disse la ragazza.

 

-M-ma…….-Inuyasha rimase disorientato da quella reazione.

 

-Sarà meglio che andiamo…….-incitò Kagome.

 

-Uh?Ehm,sì…….-rispose deluso il mezzodemone.

 

I due ragazzi si staccarono dall’abbraccio e si avviarono verso il villaggio.Kagome guidava il cammino.Aveva ancora il cuore che batteva a mille.Inuyasha la seguiva subito,ancora disorientato da quello che era appena successo.Nella mente del ragazzo dei pensieri confusi echeggiavano affollati.

 

“Perché Kagome si è allontanata da me?Perchè ha evitato il mio bacio?Perchè lei pensa che io ami ancora Kikyo?Tu mi piaci Kagome,mi piaci e non vuoi capirlo……”

 

Nella testa di Kagome invece rimbombavano altre riflessioni.

 

“Che stupida che sono stata!Dopo tanto tempo che aspettavo il suo bacio,l’ho rifiutato aggressivamente.Lui ancora una volta ha sentito Kikyo in me……e io non posso più sopportarlo……..”

 

I due ragazzi stavano in silenzio e camminavano iperterriti verso il paese.Nessuno dei due parlava.Si sentiva solo il respiro proveniente dalle loro bocche.Inuyasha si sentì a disagio in quella situazione.Non riusciva più a contenerla.

 

“Avanti Inuyasha,pensa a qualcosa per rompere il ghiaccio.RIFLETTI SU QUALCOSA DI INTELLIGENTE OGNI TANTO!”

 

Ad un certo punto gli venne in mente un’idea.

 

“Potrei prenderle la mano in segno di affetto!MA CERTO!INUYASHA SEI UN GENIO!BRAVO, PER UNA VOLTA HAI PENSATO BENE!”

                                                         

Il ragazzo avvicinò piano piano alla mano di Kagome.La sfiorò.Sentì un brivido percorrergli la schiena.Poi penetrò nella sua intenzione.Strinse dolcemente la mano della ragazza come non aveva mai fatto.Kagome si voltò stupita.Inuyasha le chiese:

 

-P-posso tenerti la mano?-

 

-Ehm,sì certo……-rispose confusa la ragazza.

 

Kagome dopo un po’ di imbarazzo,ricambiò la stretta dell’hanyou.Inuyasha si portò al suo livello.Ora i due ragazzi erano vicini.Poi Inuyasha trascinò via Kagome,costringendola a correre.

 

-Ti amo!-le urlò dietro.

 

La ragazza,che rimase stupita da questa frase,si rese finalmente conto che lui non amava più Kikyo,ma lei.Sì,Inuyasha amava Kagome,non Kikyo.

 

“Lui ama me.SOLO ME!”si disse fra sé la fanciulla.Poi rispose sonoramente al mezzodemone.

 

-Anch’io ti amo!-

 

E correndo,proseguirono felici verso il villaggio della vecchia Kaede.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** 6 ***


Il segreto di Kagome

                                                                           Il segreto di Kagome   

 

                                     Capitolo 6                          

 

I due ragazzi correvano felici verso la capanna della vecchia Kaede.Ormai i loro dubbi erano stati chiariti.Ormai sapevano di amarsi.Ora sapevano che non si sarebbero mai più lasciati.Si tenevano per mano perché sapevano che sarebbero stati insieme per sempre.Correvano sereni………Sì,correvano sereni………..

Finalmente raggiunsero la loro destinazione.Prima di entrare nel capanno,si lasciarono la mano,per non dare dei sospetti,e soprattutto,per non lasciar fare battutine insulse a Miroku.

 

-Eccoci,qua,siamo arrivati!-annunciò Kagome col sorriso sulle labbra.

 

-Oh,finalmente!-disse un po’ seccato Miroku.

 

Il gruppo di amici cominciò a mangiare lo stufato preparato da Kaede.Shippo se lo divorò subito,gli altri invece lo mangiarono più pacatamente.Finito il pranzo la comitiva si sparse un po’ dappertutto:Shippo andò a giocare nel bosco insieme a Kirara,Sango e Kaede rimasero nel capanno a riposarsi,Inuyasha andò a fare una passeggiata,Kagome e Miroku invece,rimasero al villaggio,seduti su una roccia vicino al fiume.Kagome si era portata dietro il suo diario segreto,e aveva intenzione di scrivere quello che le era capitato durante la giornata (ovviamente la dichiarazione di Inuyasha.nd aki-chan).Miroku,seduto vicino a lei,la osservava mentre scribacchiava.

 

-Cosa state scrivendo,Divina Kagome?-chiese ad un certo punto.

 

-Uh?Niente,solo qualche pensiero…….-mentì Kagome.

 

”Meglio non fargli leggere quello che scrivo,altrimenti scoprirà tutta la verità e comincerà a provocare Inuyasha”pensò la ragazza.

 

Passò qualche minuto e il bonzo pose una proposta a Kagome.

 

-Sentite,potreste venire un attimo con me nel boschetto qui vicino,per favore?Vorrei parlarvi di una cosa…….-

 

-V-va bene-rispose disorientata Kagome.

 

La ragazza lasciò sul masso il suo diario e seguì Miroku.I due percorsero un po’ di strada.Intanto Kagome si domandava cosa avesse intenzione di fare il bonzo.

 

“Spero solo che non mi domandi di concedergli un figlio,altrimenti giuro che lo picchio!”pensò.

 

I due ragazzi si inoltrarono nel boschetto.Percorsero un tratto di sentiero,poi ad un certo punto Miroku si fermò.La ragazza allora gli chiese incuriosita:

 

-Allora,perché mi avete portato qui?-

 

Miroku si avvicinò a lei e le prese le mani.Kagome arrossì un poco,ma sapeva che Miroku faceva sempre così con lei,allora si calmò.

 

-Divina Kagome,io vorrei da voi l’onore di………-.Non finì la frase che Kagome gli diede un pugno in testa.

 

“Lo sapevo,è solo un pervertito……..”pensò,e le venne il classico gocciolone.

 

Sulla testa di Miroku saltò fuori un bernoccolo,ma egli riuscì subito a farlo sparire.

 

-Mamma mia,che violenta che siete!-si lamentò il bonzo accarezzandosi la testa.

 

-Per forza,se fate proposte indecenti è logico che vi picchi!Ma non vi vergognate neanche un po’?-rispose furiosa Kagome.

 

-Bè in verità no…….-disse Miroku,ma lo disse così piano che per fortuna Kagome non sentì nulla.L’uomo poi assunse un’espressione seria e riprese la mani della fanciulla.

 

-Ancora?Ma la vol……-Kagome non terminò la frase.Miroku le posò dolcemente l’indice della sua mano destra sulle sue labbra per bloccarla.

 

-Shhhhh,per favore,questa volta vi devo parlare di una cosa seria…….-disse a bassa voce il bonzo.

 

-Uh?.........-è tutto quello che uscì dalla bocca di Kagome.

 

Poi Miroku cominciò.

 

-Divina Kagome,la Somma Kaede mi ha riferito tutto quello che vi è successo,e ne sono molto addolorato.Noi vi aiuteremo più che potremo domani,ve lo prometto

Fatevi forza e sappiate che Naraku non vi poterà via da qui perché noi saremo con voi.Ve lo giuro solennemente anche da parte dei nostri compagni.Quindi non dovete torturarvi perché domani sarà l’ultimo giorno d’esistenza di quel mostro insensibile.-

 

Kagome rimase commossa da quelle parole.Le diedero una  nuova forza.Si sentì sicura e protetta,perché ora sapeva che poteva contare sui suoi amici.Sì,i suoi amici l’avrebbero aiutata anche a costo di morire.

 

-Miroku,io……..-

 

-No,non dite niente……..-

 

Miroku chiuse gli occhi e si avvicinò,chinandosi, alla guancia sinistra di Kagome.Le diede un bacio.Un bacio sincero e leggero.Kagome arrossì come un peperone.Miroku non l’aveva mai baciata,e lo faceva adesso quando si era appena chiarita con Inuyasha!Il bacio del monaco svegliò in Kagome un susseguirsi di emozioni incredibili.In due secondi si sarebbe sciolta come il burro.Il suo bacio era così caloroso…….Così sensuale…….Si sentì in paradiso.Poi Miroku tolse la sua bocca dalla gota di Kagome.Sempre stringendole le mani le sussurrò all’orecchio:

 

-Vi amo…….-

 

Poi gliele lasciò e si avviò verso la roccia che aveva abbandonato poco prima.Kagome lo guardò sparire all’orizzonte.Era tutta rossa.Non sapeva più cosa pensare.

Si toccò la guancia dove Miroku aveva posato le sua labbra.Era ancora calda,forse perché egli ci aveva messo tutto il suo amore,anche se l’aveva baciata leggermente.

 

-Due dichiarazioni d’amore in una giornata?Mi viene male!-disse confusa la ragazza.

 

Comunque ella non potè fare a meno di seguire il monaco per ringraziarlo.Corse con tutta la sua velocità fino a Miroku,poi,trovatasi a pochi metri da lui,lo chiamò.

 

-Miroku!!!-urlò.

 

Il ragazzo si girò e vide una figura femminile che lo stava chiamando.Era Kagome.Le rispose con un cenno della testa.Poi la ragazza gli si avvicinò un poco e gli disse felicemente:

 

-Grazie…….-

 

-Di niente Divina Kagome…….-rispose sorridendo il bonzo.

 

Poi la fanciulla si appoggiò sul suo petto e gli strinse la schiena con le sue braccia.Il ragazzo ricambiò l’abbraccio e le sussurrò:

 

-Sarò sempre con voi…….-

 

-Lo so,lo so……-rispose teneramente Kagome.

 

Poi alzò il viso e lo contemplò.Aveva degli occhi così belli,avevano un colore stupendo…….

 

“Un blu oltremare……..”pensò Kagome.

 

Miroku la guardava un po’ stranito.Non riusciva a prevedere cosa avrebbe fatto Kagome qualche istante dopo.Intanto però lei gli sorrideva………..E lui si sentiva beatamente pacifico……….Quella ragazza su di lui emanava pace e tranquillità……..Ed era questo che Miroku aveva sempre desiderato dalla vita……..Ma essa non gli aveva mai dato niente di tutto ciò………Anzi,gli aveva solo procurato perdite e disgrazie……..E questo non poteva più accettarlo……..Kagome retrasse la testa e la riappoggiò sul petto dell’uomo.Istintivamente Miroku posò la sua su quella di Kagome e chiuse gli occhi.Si sentiva così bene in quel momento………..

Avrebbe voluto stare per sempre così……….Ma purtroppo quei momenti durarono poco perché una voce da lontano lo stava chiamando.Era Shippo.

 

-MIROKU!!!MIROKUUU!!!-gridava il cucciolo di volpe.

 

“Oh,no,proprio adesso che mi stavo rilassando deve arrivare Shippo a disturbare i miei momenti di quiete……”pensò seccato Miroku.

 

Anche Kagome sentì quell’urlo e automaticamente si tolse dalla stretta del monaco.Poi,mentre l’hanyou stava raggiungendo la coppia,ella si girò da un’altra parte,si mise la mani dietro la schiena e cominciò a fischiettare la prima canzoncina che le venne in mente.Intanto Miroku si stava sitemando il vestito e batteva nervosamente il piede per terra.Shippo arrivò e subito si mise a parlare con Miroku.

 

-Vieni con me Miroku!Mi avevi promesso che giocavamo insieme oggi!Oh,ciao Kagome!-

 

Kagome ricambiò il saluto.

 

-Oh,è vero hai ragione,me ne sono completamente dimenticato.Ma Kirara non c’è?-tentò di sviare il monaco.

 

-No,perché è andata a fare compagnia a Sango.Allora vieni con me?-chiese spazientito il bambino.

 

-Uh?Sì,va bene……-“Uff!”                                          

 

Shippo trascinò via Miroku.Lui intanto fissava Kagome con la faccia rassegnata.Ella si era messa a ridacchiare per quella scenetta e intanto guardava i due personaggi allontanarsi da lei.Che simpatico che era Shippo………Che dolce che era Shippo…….

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** 7 ***


Il segreto di Kagome

                                                                        Il segreto di Kagome       

 

                                    Capitolo 7                     

 

 

Kagome si avviò verso la roccia,dove aveva lasciato il suo diario.Lo prese e cominciò a scrivere un altro pensiero.

 

“Per affrontare la vita ci vuole coraggio.E quel coraggio te lo danno le persone che ami......

 

Quella frase la sottolineò bene,perché le sarebbe servita  per il giorno dopo.Già,il giorno dopo in cui avrebbe affrontato Naraku…….

 

“Naraku,Naraku,Naraku……..”.Ormai quel nome non le incuteva più paura come le altre volte.Ora lo pronunciava normalmente.Forse perché sapeva che non sarebbe stata più sola nel fronteggiarlo.Ci sarebbero stati i suoi amici……….I……Suoi……Amici…….

 

“I miei amici mi aiuteranno domani.Lo faranno.Ma se perdessero?In fondo Naraku è molto forte…….”.

 

A questo pensiero,a Kagome le venne un vuoto dentro,come se stesse cadendo da un alto precipizio.Una vertigine,insomma.Chiuse di scatto il suo diario.Rimase a fissare il vuoto con un unico pensiero in testa.

 

Se non ce la facessero?Se morissero durante il combattimento?Se Naraku riuscisse a rapirmi e a farmi sua?”.

 

Un grave terrore assalì la ragazza.Un attimo prima era felice,perché sapeva di contare sui suoi amici.Un attimo dopo si trovava terrorizzata perché sentiva che quegli stessi amici sarebbero potuti morire il giorno dopo a causa sua.Sì,lei era la causa di tutti i loro mali.Lei era un pericolo per le loro vite.Lei era la fonte dei loro guai.

 

“Ma cosa sto dicendo?E’ Naraku l’ origine di tutte le nostre disgrazie.Ma io comunque sono legata a lui,anche se in modo indiretto.Se io non l’avessi mai conosciuto ora ci  sarebbe un problema in meno.Se io non l’avessi mai conosciuto,ora i miei amici sarebbero sereni.Se io non l’avessi mai conosciuto,forse ora non sarei qui……”pensò tristemente Kagome

 

Poi prese una decisione drastica.

 

“Domani devo presentarmi spontaneamente a Naraku,con la Shikon no Tama.Almeno avrò risolto i miei problemi e quelli dei miei compagni.Sì.dovrò farlo,ma prima dovrò dare loro un ultimo saluto.E lo stesso vale per la mia famiglia.”

 

Kagome si alzò dal masso e si diresse verso la capanna della vecchia Kaede.Mentre percorreva il sentiero che la separava dal fiume alla sua destinazione,non potè fare a meno di notare la natura che la circondava.Gli alberi,le foglie,il vento,gli uccelli,gli insetti….........Ogni minimo particolare era per lei come una nuova scoperta.

Ogni volta che si metteva ad ascoltare la natura si sentiva bene……..E lo stesso le era successo la sera prima,quando aveva dato la buonanotte ad Inuyasha……..

 

“Inuyasha……..”.Quel nome le fece ritornare in mente dei bei ricordi.Come quella mattina,quando si era dichiarato…….Ma volle scacciarli via subito,altrimenti si sarebbe messa a piangere come una fontana.Finalmente arrivò al capanno della vecchia miko.Aveva intenzione di preparare lo zaino per partire quella stessa notte.

Nella stanza si trovava Sango seduta sul suo futòn,impegnata ad accarezzare la sua gattina Kirara.Kagome entrò spostando le tende.

 

-E’-è permesso?-chiese.

 

-Sì,vieni pure dentro Kagome-chan-incitò dolcemente la sterminatrice.

 

La ragazza si sedette vicino a Sango.Era un po’ imbarazzata,perché non sapeva cosa dire.Ogni tanto osservava distrattamente le coccole che la ragazza faceva a Kirara.

 

-Ehm,per caso sai dov’è andata la Somma Kaede?-domandò ad un certo punto.

 

-Penso che sia andata al villaggio a curare un abitante malato-rispose incerta Sango.

 

-Uh,ok,grazie……-concluse Kagome.

 

Passò qualche minuto.Kagome aveva le mani in mano.Si stava girando i pollici.Non sapeva cosa fare.Non avrebbe mai potuto preparare lo zaino davanti a Sango,

perché avrebbe cominciato a fare delle domande,tipo-Perché stai facendo lo zaino?Non avrai mica intenzione di andartene?!Spero che tu non voglia arrenderti proprio adesso?!.........-e via discorrendo.Ad un certo punto la sterminatrice ruppe il ghiaccio.

 

-Kagome,non ti devi preoccupare perché domani noi saremo al tuo fianco…….-disse con voce incoraggiante.

 

-Oh,grazie,questo me l’ha già detto Miroku-sama prima, quando mi……-e interruppe la frase.Non poteva raccontare a Sango che il monaco l’aveva baciata.Non poteva confessarlo proprio a LEI quello che aveva fatto con Miroku.Sango ci sarebbe rimasta malissimo.

 

-Quando cosa?-chiese incuriosita la ragazza.

 

-Ehm,niente!-tentò di salvarsi Kagome.”Pfui!”pensò.

 

Passò qualche altro disagiato minuto.Kagome stava scoppiando.Avrebbe voluto sfogarsi con Sango,raccontarle la paura che aveva dentro,ma riuscì solo ad emettere un sospiro.

 

-Uhm………-

 

-Sei molto preoccupata,vero?-domandò Sango

 

-Bè,sì……..-rispose la ragazza.

 

-Non devi esserlo,vedrai che domani andrà tutto bene……-rassicurò la sterminatrice.

 

-Uh,certo,certo……-concluse velocemente Kagome.

 

Non ce la faceva più a sentire quelle parole.Le odiava.Sentiva in cuor suo che quello che aveva detto Sango non si sarebbe mai avverato.No,i suoi amici non avrebbero mai vinto contro Naraku.Lo sapeva,anche se inconsciamente.Non ce l’avrebbero mai fatta.Sarebbero morti tutti.Naraku li avrebbe uccisi senza pietà.

Kagome si abbracciò.Sentiva il freddo invaderle il corpo.Ma non era il freddo causato dagli spifferi di vento che penetravano nella stanza.Era un freddo molto comune nelle anime delle persone rassegnate.Era l’arresa.L’arresa ad un sogno irrealizzabile.Un’utopia.Kagome decise che era meglio sfogarsi con Sango,anche se le fu molto difficile.La ragazza aprì il discorso.

 

-S-Sango?-disse.

 

Quel nome richiamò l’attenzione della sterminatrice.

 

-D-dimmi……-rispose.

 

-I-io credo che domani non ce la faremo…….-disse con voce spezzata.

 

Sango si sorprese e si infuriò contemporaneamente.

 

-MA COSA STAI DICENDO?TI è DATO DI VOLTA IL CERVELLO?-urlò.

 

-D-dico sul serio……-continuò la ragazza.

 

-Non ho sentito un’assurdità più assurda di questa!NOI DOMANI SCONFIGGEREMO NARAKU E BASTA!DI LUI NON RIMARRà NEANCHE LA POLVERE!CHIARO?-

 

Kagome però non si convinse.

 

-Io me lo sento che domani non riusciremo a vincere la lotta contro quello youkai……..-

 

Sango questa volta era proprio furibonda.Prese le spalle della ragazza e gliele strattonò.Poi la guardò dritta negli occhi.

 

-LA VUOI SMETTERE DI DIRE SCEMENZE?NON TI HO MAI VISTA COSì SCORAGGIATA!mI SEMBRI UNA BAMBINA!-

 

Kagome abbassò lo sguardo.Non voleva guardare gli occhi di Sango,perché sapeva che non riflettevano speranza,ma bensì il contrario.

 

-Anche tu non sei veramente sicura di quello che dici………-sussurrò Kagome.Ma la ragazza la sentì benissimo e le diede uno shiaffo.Kirara,dalla paura,si nascose sotto le coperte del futòn su cui si trovava.Kagome si tastò la guancia dove aveva ricevuto la sberla.Le faceva un po’ male,ma poteva sopportare.Passò qualche secondo.Sango abbassò la testa e delle lacrime le bagnarono il viso.

 

-NON DEVI ESSERE PIù COSì!NON TI RICONOSCO PIù!TI PREGO,FATTI FORZA!Ti prego………-

 

La voce della ragazza era rotta.Ogni tanto emetteva dei singhiozzi.Kagome capì di aver sbagliato,che doveva capire di più la sua amica.Così per consolarla l’abbracciò con tutta la compassione che aveva in corpo.Sango ricambiò l’abbraccio e si mise a piangere più sonoramente.Non riusciva a smetterla,perché,proprio come Kagome,si sentiva insicura.Già,quell’insicurezza che colpisce soprattutto le donne.Quell’insicurezza di non farcela.Quella poca autostima di se stesse.Quella poca fiducia in se stesse…….Che si può trasmettere anche agli altri……..Kagome sussurrò a Sango:

 

-Ti capisco,eccome se ti capisco……..-

 

-Sigh!-è tutto quello che riuscì a dire Sango (poveretta era anche soffocata dai singhiozzi!nd aki-chan).

 

Poi Kagome si staccò dall’abbraccio e la guardò dritta negli occhi.Le era appena venuta in mente una frase d’impatto.

 

-Noi siamo solo semplici donne…….Ma possiamo essere più forti di qualsiasi guerra……..se ci crediamo veramente…….-disse.

 

-F-forse hai ragione…….-rispose ancora tra le lacrime Sango.

 

Finalmente Kagome era riuscita a tranquillizzare Sango,ma non era ancora riuscita a farlo con se stessa.Nella sua mente mille pensieri l’assillavano.

 

“Sono veramente sicura di quello che dico?Non farei prima se mi consegnassi volontariamente a Naraku?Non sarebbe più facile fare così?”

 

Ma non sapeva darsi una risposta precisa.Ma forse le sarebbe convenuto andare direttamente da Naraku,senza mettere in pericolo la vita dei suoi compagni.

 

“Senza farli sacrificare a causa mia……..forse è meglio così………devo farmi forza e andare da lui…….così i miei amici non moriranno…….no,non moriranno……”

 

Kagome a quel pensiero,pianse.Ma fu un pianto silenzioso,senza gemiti.Era così basso che Sango non riuscì a sentirlo,anche se aveva già il suo da far smettere.Dopo aver pianto,Kagome si alzò e si diresse verso l’uscita della capanna.Sango,che si accorse del rumore dei suoi passi,le chiese:

 

-D-dove stai andando?-

 

Kagome non rispose subito.

 

-Io?Uh,vado a fare due passi…….-mentì.

 

In realtà voleva ritornare nella sua epoca per dare un ultimo saluto alla sua famiglia,prima di partire……..Un ultimo addio prima di sparire per sempre dalle loro vite……….Kagome uscì dalla capanna e proseguì verso il pozzo mangiaossa.Arrivata a destinazione si fermò un attimo e cominciò a riflettere.Mille pensieri,tristi e felici le sovraffollavano la mente.

 

“Qui è il luogo dove la mia storia straordinaria è iniziata………questo è l’oggetto della mia disgrazia,ma della mia stessa fortuna……..senza di esso non avrei mai conosciuto i miei amici…….non avrei mai conosciuto Inuyasha……..già,Inuyasha…….”

 

La ragazza interruppe i suoi pensieri e di scatto,si buttò nel pozzo.        

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** 8 ***


Il segreto di Kagome

                                                                               Il segreto di Kagome

 

 

Capitolo 8              

 

 

In una frazione di secondo la ragazza si trovò nella sua epoca.Come sempre nel fondo del pozzo c’era la scaletta che metteva il nonno ogni volta che viaggiava da un’era all’altra.Kagome si arrampicò piano piano,finchè non arrivò in superficie.Con le braccia,si aiutò e finalmente uscì.Si diresse velocemente verso l’uscita del tempio e in pochi secondi,fu fuori.Percorse quel breve tratto di strada che divideva l’edificio sacro dalla casa della sua famiglia e, arrivata,suonò al campanello.

Aspettò qualche secondo e finalmente una figura maschile,minuta,dai capelli neri,le aprì.Era Sota,suo fratello.Il bambino la interrogò con lo sguardo e le chiese:

 

-K-Kagome,cosa ci fai qui?-

 

-Sota…….bè,intanto fammi entrare,poi ti spiegherò tutto……-disse frettolosa la ragazza.

 

Il bambino,con un po’ di esitazione,la fece entrare.Kagome si intrufolò velocissima,tanto che il fratello non potè accorgersi che era già dentro.La ragazza ad un certo punto chiese:

 

-Dove sono il nonno e la mamma?-

 

-La mamma è andata a fare una commissione e il nonno è andato dal dottore per farsi gli esami del sangue-rispose esaustivamente Sota.

 

-Cazzo……..-imprecò Kagome.

 

La ragazza,spazientita,si avviò verso il salotto,si stese sul divano e accese la tv.Aveva la faccia annoiata e spenta (quella classica dei bulli strafottenti.nd aki-chan).

Fece uno zapping dei vari canali,mentre intanto si muoveva nervosamente.Sota la guardò sconvolto.Kagome non si era mai comportata così.

 

-K-Kagome,ma cosa stai facendo?Non ti ho mai vista così maleducata……..E poi……..-

 

-STAI ZITTO BRUTTO DEFICIENTE!NON SONO AFFARI CHE TI RIGUARDANO!-urlò rabbiosamente Kagome.

 

Sota rimase a bocca aperta.Non aveva mai sentito sua sorella dire certe cose,e soprattutto OFFENDERE LE PERSONE.Dopo qualche secondo cominciò a singhiozzare,e successivamente,a piangere sonoramente.Kagome ritornò in sé e rendendosi conto di quello che aveva fatto,si maledì.

 

“Kagome,SEI SOLO UNA STUPIDA!Come puoi pretendere di dare la colpa a tuo fratello delle tue disgrazie?!LUI NON HA COLPE,LUI NON CENTRA NIENTE!”

 

La ragazza si avvicinò al fratellino,lo strinse forte al suo petto e lo consolò.Poi gli cominciò a parlare.

 

-Scusa Sota,SCUSA!Sono stata solo una stupida!Non volevo farti piangere!Scusami ancora,ti prego…….-

 

Sota,dal suo canto,la perdonò singhiozzando e ricambiò l’abbraccio.

 

-V-va bene,ma ti p-prego,NON FARMI PIù QUESTO!-disse.

 

-Ok,te lo prometto-rispose Kagome.

 

Dopo un po’ i due fratelli si staccarono dalla stretta ma la ragazza continuò ad accarrezzare la testa a Sota.Voleva tranquillizzarlo il più possibile.

 

-Ti voglio bene Sota-disse dolcemente Kagome.

 

-Anch’io te ne voglio tanto-rispose il fratellino.

 

Si sedettero sul divano e attesero l’arrivo della mamma e del nonno.Kagome era ansiosa,non vedeva l’ora che arrivassero,per raccontare loro l’amara verità e per porre fine alla sua sofferenza.Dopo circa mezz’ora la porta dell’ingresso si aprì.Erano i familiari di Kagome.

 

-Siamo tornati!-disse con voce squillante la madre.

 

-Ohi,ohi quel dottore mi ha proprio fatto soffrire!-si lamentò come sempre il nonno.

 

-Oh,insomma smettila!Ti ha fatto solo una punturina,niente di più!-ribattè la donna.

 

-Sì,ma…….-protestò,ma non finì la frase.

 

-Sei sempre il solito babbione,papà!-rispose a tempo la donna.

 

-Umpf……..-disse il nonno battuto per l’ennesima volta dalle parole taglienti della figlia.

 

Kagome ascoltò la scena divertita e non potè fare a meno di farsi scappare una risata.Il nonno,sentendo la voce della nipote,si precipitò in salotto e,vedendola,fece una faccia stupita.

 

-K-Kagome,cosa ci fai qua?Non dovresti essere nell’epoca Sengoku con quell’ Inuyasha?-chiese incuriosito il vecchio.

 

-Uh,sì,certo,ma vedi,io,bè ecco,io sono ritornata qui per fare una cosa…….-rispose balbettando la ragazza.

 

-Hai dimenticato qualcosa tesoro?-chiese la madre che intanto aveva raggiunto il nonno in salotto.

 

-Uh,no no!Io sono venuta qui per dirvi una cosa……-disse Kagome.

 

-E che cosa?-intervenì Sota.

 

“Dai Kagome,DILLO E BASTA!Almeno così avrai finito di soffrire tenendoti tutto dentro…….”pensava intanto.

 

-Ecco,io…….-cominciò.

 

-IO COSA?.......-domandarono in coro tutti e tre i suoi familiari.

 

-Io…….-“AVANTI,DILLO”-Io………IO NON TORNERò MAI PIù DA VOI!-urlò la ragazza.

 

I parenti di Kagome rimasero scossi.Non avevano ben capito cosa avesse appena detto Kagome,ma sapevano che le sue parole non promettevano niente di buono.La madre si fece coraggio e le chiese:

 

-E con questo,cosa vuoi dire?-

 

Kagome non voleva spiegare ancora una volta la sua storia,quindi decise di alzarsi e di dirigersi verso la porta d’ingresso.Intanto i suoi familiari la seguivano con lo sguardo,ma poi si alzarono tutti e tre e anche loro proseguirono verso l’uscita della casa.Kagome aprì di scatto la porta,si girò verso la sua famiglia e urlò in maniera impressionante.Aveva le lacrime agli occhi.

 

-QUESTO VUOL DIRE CHE NON MI VEDRETE MAI Più PER IL RESTO DELLA VOSTRA VITA!-

 

Poi uscì dalla sua casa e sbattè forte la porta dietro di sé.

 

-Ma che cosa le è preso?-chiese il nonno.

 

-Non lo so papà,non lo so………-rispose la donna.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** 9 ***


Il segreto di Kagome

                                                                            Il segreto di Kagome 

 

Capitolo 9    

 

 

Kagome corse per quel tratto di strada che la separava dal pozzo.Finalmente si era sfogata.Finalmente aveva detto tutto quello che doveva dire ai suoi familiari.Finalmente ora poteva andare incontro al destino che l’attendeva.Però intanto sentiva l’ansia crescerle dentro.Non sapeva come e quando Naraku avrebbe attaccato,ma non voleva neanche pensarci.Le faceva troppo male.Ad un tratto si mise a camminare.Voleva aspettare il più possibile prima di tornare nella Sengoku Jidaii.Ma non poteva sfuggire al suo destino.Doveva affrontarlo e basta.Mentre stava salendo e scendendo le scalinate che la conducevano al tempio shintoista,sentì una voce pronunciare il suo nome.

 

-Higurashi!-urlò.Era Hojo.

 

Kagome si girò di scatto e vedendo il suo compagno di classe,non potè fare a meno di sbuffare.

 

“Ci mancava solo Hojo a concludere alla grande la giornata”pensò Kagome.

 

Hojo le si avvicinò un poco e cominciò a parlarle e a farle domande sulla sua salute.

 

-Ciao Kagome,come va la tua gastrite?-chiese il ragazzo.

 

-G-gastrite?- “Il nonno non sa più cosa inventarsi!”-Comunque sono guarita,grazie.-rispose Kagome.

 

-Oh,benissimo!Vuoi venire a fare una passeggiata con me adesso?-chiese Hojo.

 

-Adesso?Uh,bè……..- “Io devo andare in un’altra epoca,NON POSSO!”

 

Senza neanche lasciarle il tempo di rispondere,Hojo prese per un braccio Kagome e la fece correre.I due ragazzi scesero le scalinate velocissimi senza neanche cadere (e devo capire come abbiano fatto!by me).Poi,arrivati in strada,si fermarono.Kagome rimase offesa dal gesto di Hojo,non le aveva neanche lasciato il tempo di parlare!E se lei non avesse voluto andare con lui?E se lei in quel momento avesse avuto qualcos’altro di più importante da fare?Tipo,ritornare nell’epoca Sengoku?Infatti era proprio quello il suo scopo……..

 

-Andiamo al parco?-chiese Hojo.

 

-Uh?Va bene…….-.Ormai Kagome era rassegnata.

 

Percorsero la strada che portava al parco più vicino in assoluto silenzio.Arrivati,si sedettero sulla panchina più vicina a loro.Stettero zitti per un bel po’ di tempo,senza neanche accorgersi che era passata circa una ventina di minuti (ma come hanno fatto?!Io sarei schiattata subito!by me).Kagome non ce la faceva più a reggere quella situazione (ah ecco volevo ben dire!).Si sentiva a disagio.Decise di rompere il ghiaccio e parlare apertamente a Hojo.

 

-Senti Hojo……..-cominciò.

 

-Aspetta Higurashi…….-.

 

Il ragazzo le si avvicinò pericolosamente.Il suo viso si trovava a pochi centimetri da Kagome.Lei era imbarazzatissima.

 

“Kamisama,che cavolo fa adesso questo qui?!Non vorrà mica baciarmi!”pensò Kagome.

 

Intanto i volti dei due ragazzi erano sempre più vicini……..Kagome stava esplodendo.Hojo le mise una mano sulla fronte e le toccò delicatamente i capelli.Intanto Kagome lo guardava sudata da sotto (ovviamente Hojo aveva il volto sopra quello di Kagome perché si era alzato un po’ dalla panchina.by me).Una dolce carezza coccolò la fronte di Kagome.Durò qualche secondo,poi la mano del ragazzo ritornò al suo posto.

 

-Ecco,adesso hai la frangetta a posto…….-disse a bassa voce Hojo.

 

-Uh,grazie…….-rispose ancora rossa Kagome.

 

Passò qualche secondo e tutto ritornò come prima.La tensione che si era verificata originariamente,si era riverificata anche adesso.I due ragazzi erano immersi nel più totale impaccio.Ad un certo punto Hojo sussurrò una frase che Kagome non sentì neanche.E aveva fatto bene a non farlo,altrimenti le sarebbe sorto un altro problema e ancora più impotenza.

 

-Ti amo……….-

 

-Cosa hai detto?-chiese incuriosita la ragazza.

 

-Io?Non ho neanche parlato!-finse Hojo.

 

Ma Kagome non si arrendeva.

 

-Ma sì,TU HAI DETTO QUALCOSA!-

 

-MA NON è AFFATTO VERO!-ribatté il ragazzo.

 

-MA Sì CHE è VERO!-insistette la ragazza.

 

-NO CHE NON LO è!-

 

-Sì INVECE!-

 

-NOOOOO!-

 

-Uff,non importa,facciamo finta che non sia successo niente,altrimenti qua non finiamo più!-concluse alla fine Kagome.

 

-Sì,hai ragione……-completò Hojo.

 

Alla fine Kagome si alzò di scatto,stanca di quella silenziosa attesa.Cosa l’aveva portata a fare Hojo nel parco se poi non aveva spiccicato parola?!Voleva forse farle ascoltare i suoni della natura?Nella Sengoku Jidaii ne sentiva fin troppi.Il ragazzo la squadrò con lo sguardo,domandandosi mentalmente del perché di quella reazione.

 

-Hojo,io devo andare…….ho una cosa importante da fare,ci vediamo prossimamente……-disse Kagome sbrigativamente.

 

-Ma,Higurashi…….-balbettò il ragazzo.

 

-Ciao,ci si vede………-concluse la ragazza.Poi si diresse verso la strada e sparì.

 

Hojo era rimasto spiazzato.Non si aspettava da Kagome quella reazione.C’era rimasto davvero male.

 

-Kagome,un giorno riuscirò a conquistare il tuo cuore……..e riuscirò anche a dirti quello che provo per te……..è una promessa questa…….-disse.Poi si alzò dalla panchina e anche lui si avviò verso casa.

 

Kagome intanto stava salendo le gradinate che la portavano al pozzo.Non vedeva l’ora di ritornare nell’epoca di Inuyasha.Ormai si era abituata troppo a quel mondo incontaminato.Tokyo le sembrava estranea.Quelle luci e quei colori ora avevano perso qualsiasi significato per lei.Finalmente arrivò in cima,ma non potè fare a meno di fermarsi e di dare un’ultima occhiata alla sua città,al luogo dove era nata e aveva vissuto 15 anni della sua vita.

 

-Non ti rivedrò mai più……..ADDIO!-disse.

 

Poi avanzò un poco e rivolse un ultimo sguardo alla sua casa natale,dove aveva vissuto tante belle emozioni assieme alla sua famiglia.Non potè fare a meno di farsi sfuggire una lacrima in quel momento.Sapeva che le sarebbe mancato da morire quel luogo,ma non poteva farci nulla.Avrebbe voluto dare un ultimo sguardo alla sua camera,ai tanti bei ricordi che l’avvolgevano,ma non poteva ripresentarsi ai suoi familiari solo per quello.Avrebbe voluto dare un ultimo saluto a Sota,il nonno e la mamma,ma sapeva che le avrebbe fatto troppo male farlo.Quindi decise di salutarli in loro assenza.

 

-Ciao mamma,ciao,nonno,ciao Sota……..vi ho sempre voluto bene e ve ne vorrò sempre……-disse con voce rotta,poi procedette verso il pozzo.

 

Arrivata,aprì il portone in legno e si avvicinò con un po’ di esitazione alla cavità.Prima di sparire per sempre dalla sua epoca,volse un ultimo sguardo alla porta e,sospirando,disse.

 

-Addio epoca mia!-.E saltò giù.

 

 

È demenziale……

 

 

 

 

 

 

 

                        

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** 10 ***


Il segreto di Kagome

 Il segreto di Kagome

 

Capitolo 10

 

In un istante Kagome si ritrovò nella Sengoku Jidaii.Appena resasi conto di essere tornata nell’altra epoca,salì il pozzo mangiaossa.Dopo un po’ di tempo e qualche fatica,si trovò davanti la solita radura verde.Quandò sbucò fuori vide che ormai il sole era quasi tramontato,anche perché era cominciato da un po’ di tempo l’autunno e ormai si era anche fatto tardi.Quindi decise di incamminarsi verso il villaggio.

 

Intanto in quello stesso momento Inuyasha stava cercando la ragazza,perché era preoccupato per lei.Da quando aveva saputo da Sango-chan che non l’aveva più vista da quel pomeriggio non si era dato pace nel rintracciarla.Aveva paura che le fosse successo qualcosa.

 

*FLASHBACK*

 

[Inuyasha entra nella capanna della vecchia Kaede]

 

-Sango,hai visto Kagome?-

 

-Mi dispiace Inuyasha,ma è uscita circa un’ora fà dicendo che andava a fare due passi,ma non è più tornata…..-

 

-Cosa?Vado subito a cercarla!-

 

-Stà attento,mi raccomando!-

 

-Certamente!-

 

[Inuyasha esce dalla capanna della vecchia Kaede]

 

*FINE FLASHBACK*

 

Il mezzodemone correva velocissimo tra gli alberi del bosco.Non aveva una meta precisa,ma doveva ritrovare Kagome al più presto.Ad un certo punto sentì passare velocemente sotto le sue narici il profumo della ragazza.Allora gli si illuminarono gli occhi e prese il massimo della velocità.Più che una corsa,il suo fu quasi un volo.Ormai non toccava più nessun ramo,era così ansioso di rivedere la sua Kagome che si librava nell’aria………Non vedeva l’ora di rincontrare i suoi occhi castani,così belli e così luccicanti………Intanto si stava avvicinando sempre di più a lei,la stava quasi raggiungendo…….

Nel frattempo Kagome era quasi arrivata al villaggio.Stava percorrendo il solito viale alberato che si trovava prima del paese.Dopo qualche secondo sentì una presenza vicino a lei.Non una presenza malvagia,ma fortunatamente buona.

 

-Kagome!-urlò una voce.

 

Kagome si girò e vide una figura dai capelli argentei e gli occhi ambrati.Era Inuyasha.

 

-I-Inuyasha…..-disse flebilmente.

 

Il ragazzo le si avvicinò.

 

-Dove sei stata tutto questo tempo?-le chiese con una faccia che non prometteva niente di buono.

 

Kagome cercò di calmarlo il più possibile,dicendogli quello che aveva fatto (ovviamente,non tutta la verità.nd aki-chan).

 

-Uhm…….vabbè sarà meglio avviarci……-rispose ancora dubbioso Inuyasha.

 

-Sì,sì,sarà meglio avviarci…….-ripetè con voce rassicurante Kagome.

 

I due ragazzi camminarono quella strada che ormai conoscevano a memoria.Ogni angolo non aveva più nessun segreto per loro.Soprattutto per Kagome,che pochi mesi prima si sarebbe persa come un’imbranata.Già,pochi mesi prima non ce l’avrebbe mai fatta……..Ma ora invece niente era più sconosciuto per lei…….Quei luoghi,quei profumi,quei rumori………Li conosceva tutti……..Ormai ci era abituata……….

 

“Ormai questo posto lo conosco come le mie tasche……….”pensò per un attimo Kagome.

 

“Ma me ne rendo conto?Io adesso sto camminando per un viale con un mezzodemone in un epoca antecedente alla mia verso un villaggio dove vive una sacerdotessa che custodisce una sfera potentissima,e da un momento all’altro un demone che brama quest’ultima potrebbe attaccarci?!é semplicemente assurdo!Io, Kagome Higurashi,trovatami qua per caso,attraversando un pozzo che conduce la mia epoca a questa?!Io,che sono una normalissima studentessa quindicenne,adesso dovrei trovarmi insieme alla mia famiglia a casa a Tokyo,a vivere la mia vita insieme a loro e ai miei amici,e invece sono costretta a cercare i pezzi della sfera mandati in frantumi e a combattere demoni di qualsiasi genere?!è tecnicamente impossibile,ma purtroppo è vero………questa è una strana storia,LA MIA STORIA!”

 

Mentre formulava queste riflessioni,non si accorse neppure di essere arrivata a destinazione.Per distorgliela dai suoi pensieri,Inuyasha dovette strattonarla per un bel po’.

 

-Kagome,ci sei?Sei su questo mondo?-domandò con scherno l’hanyou.

 

-Eh?Uh?S-sì,credo……..-rispose distrattamente Kagome.

 

-A me pare proprio di no,comunque vieni,la vecchia ci sta chiamando………-conluse Inuyasha.

 

-C-certo…….-rispose la ragazza.

 

Inuyasha prese teneramente la mano di Kagome,poi la condusse insieme a lui verso la capanna dell’anziana miko.Kagome in quel momento si sentì davvero tranquilla.La mano dell’hanyou era davvero forte ed emanava un grande senso di protezione.La ragazza ricambiò la stretta,con altrettanta dolcezza,e seguì il mezzodemone verso il villaggio.La sacerdotessa li aspettava un po’ ansiosa,dato che non aveva più visto nessuno dei due da quel pomeriggio dopo pranzo.

 

-Kagome,Inuyasha dove siete stati fino ad adesso?-chiese Kaede.

 

-Noi?Uh,bè………-disse senza finire Kagome.

 

-Noi siamo stati qui per tutto il pomeriggio.O meglio,io sono stato qui tutto il pomeriggio,mentre Kagome è ritornata nella sua epoca a prendere una cosa che aveva dimenticato.é é giusto così Kagome?-

 

-Sì,sì,esattamente,proprio così!-rispose in mille modi la ragazza.

 

-Va bene,però la prossima volta avvertite.Comunque la cena è pronta.-sollecitò la vecchia.

 

-Arriviamo!-risposero allunisono Inuyasha e Kagome.

 

Dopo essersi accorti di aver detto la stessa cosa in coro,arrossirono entrambi come due peperoni,ma non si tolsero dalla stretta le loro mani,anche perché ora come ora non ne avrebbero avuto nessun motivo.Ormai si erano detti tutto………O quasi……..

Si diressero anche loro verso la capanna dell’anziana sacerdotessa,entrarono e si misero a sedere in attesa di cenare.Quel giorno avrebbero mangiato molto presto,perchè dovevano andare a letto subito,per riposarsi,perché non sapevano quando Naraku avrebbe attaccato.Avrebbe potuto farlo anche quella stessa notte…….La cena fu silenziosissima.Nessuno osava spiccicare parola,anche perché non c’era una argomento ricorrente su cui discutere.In quel momento tutti erano assorti in pensieri più importanti.Infatti ogni membro del gruppo,perfino Shippo,pensavano a come sarebbe stato lo scontro con Naraku.Immaginavano se avessero vinto,immaginavano se avessero perso,immaginavano se sarebbero morti tutti o se sarebbero sopravvissuti…….

Finito di mangiare,il gruppo,come aveva fatto quel pomeriggio,andò un po’ per i fatti propri:Shippo,Kirara e Sango rimasero a giocare fuori dalla capanna,Kaede andò ad aiutare Miroku a mettere qualche talismano per le pareti delle case del villaggio,per evitare che qualche demone potesse attacare quest’ultimo,Inuyasha andò come sempre sul Goshinboku e Kagome andò a prepararsi la borsa in un posto sicuro.Ci mise un po’ di tempo ,visto che, se avesse vissuto per sempre con Naraku nella totale depressione,avrebbe voluto ogni tanto rivivere i momenti belli che aveva passato con i suoi amici,portandosi via oggetti che li ricordassero.La ragazza stava facendo mente locale sulle cose da portare via.

 

-Mmm…….vediamo un po’…….questo ce l’ho,questo pure,questo anche……….oh,bè questo non può mancare………-

 

Kagome in quel momento era concentrata solo sul suo zaino.Se avesse pensato a qualcos’altro si sarebbe messa a piangere come una fontana………..Finalmente dopo circa tre quarti d’ora,senza farsi scoprire da nessuno,terminò di preparare clandestinamente lo zaino.Erano circa le 21.30 e i suoi compagni di avventura stavano già dormendo.Dopo tutta quella fatica,Kagome decise di andare a fare una passeggiata per sgranchirsi un po’ le gambe.Fece una lunga passeggiata in riva al fiume (sempre lì!by me) e vide che quella notte la luna nel cielo non c’era.

 

-Oh,no!Quindi questo vuol dire che Inuyasha è diventato umano!-disse Kagome un po’ sorpresa.

 

La ragazza continuò a camminare,osservando di tanto in tanto se la luna c’era.

 

“Magari è solo coperta dalle nuvole!”pensò speranzosa .

 

Ma quando potè constatare definitivamente che il cielo era limpido e che il satellite non c’era,le sue speranze svanirono come nebbia.

 

-Niente da fare,la mia ipotesi si è rivelata infondata!Uff!-

 

Dopo circa mezz’ora,Kagome decise che forse era meglio ritornare nella capanna della vecchia a riprendere lo zaino e a salutare per l’ultima volta i suoi amici.Quindi si avviò verso la sua meta.Giunta alla capanna,vi entrò un po’ esitante.Poi,vedendo i suoi compagni dormire,non potè fare a meno di farsi sfuggire una lacrima.

 

-Non vi vedrò mai più……….ma vi vorrò sempre bene……..-sussurrò la ragazza.

 

Kagome aveva vicino a lei Miroku,beatamente addormentato sul suo futòn (chissà,forse stava sognando le forme di Sango-chan!by me).Decise che lui sarebbe stato il primo che avesse ricevuto il suo addio.Si inginocchiò verso di lui e lo fissò intensamente.

 

-Quanto siete bello………-disse a bassa voce,arrossendo un poco.

 

Poi gli accarezzò i capelli neri,scoprendo un po’ la fronte.

 

-………Ma non potrò mai amarvi come fate voi con me……..io vi voglio bene,ma non posso amarvi………il mio cuore batte per qualcun altro………-

 

Poi gli diede un bacio innocente sulla fronte e gli bisbigliò dolcemente:

 

-Addio……….-

 

 Kagome si alzò da terra e avanzò verso il futòn di Sango.Lei era a pancia in su,con l’espressione nel volto molto preoccupata.Ansimava un poco.La ragazza si inginocchiò ancora una volta e le accarezzò il volto.

 

-Non ti preoccupare Sango,ora starai meglio……..-

 

Poi fece una breve pausa e le disse:

 

-Addio cara amica,mi sei stata molto d’aiuto,ma ora il mio destino è là fuori che mi attende………ti voglio bene…….-

 

Il voltò di Sango si distese e la sua espressione diventò molto tranquilla.A questo punto Kagome sorrise.Già che c’era,la ragazza diede un’ultima carezza anche a Kirara,che le era vicino,e le mormorò:

 

-Addio Kirara,abbi cura di Sango-chan mi raccomando……..-

 

Detto questo Kagome si alzò e si diresse verso Shippo e Kaede.Si inginocchiò e salutò anche i suoi ultimi due amici.

 

-Vi voglio molto bene,ricordatevelo sempre……..addio………-

 

Dopo prese il suo zaino il più delicatamente possibile,per non svegliare i suoi compagni,e uscì dalla capanna.Diede un ultimo sguardo a quest’ultima e disse:

 

-Addio………-

 

Successivamente si avviò verso il bosco,per dare un ultimo saluto anche ad Inuyasha.Percorsa un po’ di strada tra gli alberi secolari,arrivò finalmente ai piedi del Goshinboku.Come al solito Inuyasha era disteso in cima all’albero e stava dormendo dolcemente……..O così le pareva……..Notò immediatamente che aveva i capelli neri e non possedeva come al solito le sue buffe orecchie canine e i suoi artigli affilati.Quindi le sue previsioni si erano rivelate fondate.Infatti durante la cena non si era accorta delle sue sembianze umane,perchè il sole non era tramontato del tutto.Poi conosciuta la scontrosità del mezzodemone che si era rintanato sul Goshinboku,non l’aveva più visto.Kagome lo osservò per un breve momento.Quanto era bello,anche se era umano……..

 

-Addio Inuyasha……..non potremo mai stare insieme………ma io ti amerò lo stesso……..-

 

Detto questo,la ragazza procedette avanti,sorpassando l’albero.Proprio mentre stava camminando,immersa in mille pensieri,sentì una voce maschile che stava chiamando il suo nome.

 

-Kagome!-

 

Kagome si girò lentamente,e vide una figura a lei familiare.

 

-I-Inuyasha…….-disse.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** 11 ***


Il segreto di Kagome

                                                                           Il segreto di Kagome

 

Capitolo 11

 

 

-I-Inuyasha…….-.La voce della ragazza ripetè tremando il nome del ragazzo.

 

-Kagome,cosa ci fai qui?E soprattutto,COSA CI FAI CON QUELLO ZAINO?-domandò curioso,incrociando le braccia.                                                                                                                                                             

 

La ragazza venne scoperta.Voleva raccontare ad Inuyasha una bugia,ma non le veniva in mente niente di credibile.

 

Cosa può pensare una persona che vede una ragazza con uno zaino sulle spalle,che sta attraversando un bosco per uscire da un villlaggio in piena notte?Di sicuro penserà che STA SCAPPANDO!Non c’è ipotesi più ovvia!”riflettè la ragazza.

 

-Io,ehm…….io………-balbettò.

 

Inuyasha intuì la sua intenzione.

 

-Non vorrai mica dirmi che stai scappando?!-disse con voce sorpresa. 

 

-Oh,no,no……..io……..-tentò di giustificarsi Kagome.

 

-E allora cosa stai facendo?Non penso che tu stia andando a farti una passeggiata di salute con un borsone caricato sulla schiena,non credi?-domandò ancora una volta il ragazzo.

 

-Uh,certo………-

 

-Dimmi la verità,stavi scapando,non è così?-ripetè.

 

-Io…….-è tutto quello che riuscì a dire Kagome.

 

-RISPONDIMI!STAVI SCAPPANDO?-.La voce di Inuyasha si era fatta dura.Kagome lo odiava quando faceva così.Forse perché lei si trovava impotente nel rispondergli.Forse era questo il problema……

 

è vero,io sto scappando,ma non posso dirtelo,NON POSSO!”pensò la ragazza.

 

-Questo silenzio lo devo prendere come una conferma…….Kagome mi hai deluso,non ti facevo così…….SEI UNA CODARDA!-urlò il ragazzo.

 

Per Kagome quelle parole furono come una pugnalata al cuore.Codarda?Lei?Al massimo era un po’ paurosa,ma non CODARDA……..E poi,questa parola detta dalla persona che amava,le provocava ancora più dolore……..

 

“Codarda,codarda,CODARDA…….è vero,io sono solo questo…….però non avrei mai voluto sentirmelo dire……soprattutto da Inuyasha…….”pensò.

 

Poi una  lacrima le bagnò la guancia destra.Quanto si sentiva debole………Una femmina……..

 

“Quanto sono debole,quanto sono stupida,….QUANTO SONO INUTILE……..”.Nella mente della ragazza le parole si fecero sempre più intense.

 

“Ecco,questo dimostra la mia debolezza……le lacrime che scorrono sulle mie guance……..questo senso di impotenza che invade il mio corpo…….forse è questo quello che sono,una stupida ragazzina che sa solo piangere e soffrire……..”

 

La ragazza aveva la testa bassa e altre lacrime più decise rigarono il suo dolce viso…….mescolate alla sua sofferenza e al suo dolore al cuore……

 

“Ti prego Kagome, QUALCOSA,qualsiasi cosa MA DILLA!”pensò disperatamente Inuyasha.”Cosa ti prende,perché non sei più combattiva?Perchè ti sei arresa così facilmente?PERCHè HAI ANCORA PAURA?”

 

Silenzio.I due ragazzi erano bloccati dalla loro emotività.Da una parte Kagome si stava offendendo mentalmente,dall’altra Inuyasha cercava un modo per consolare la ragazza.

 

“Stupida,stupida,stupida………”

 

“Dì qualcosa,consolala,CONSOLALA……..”

 

Questa volta Inuyasha fece il primo passo.Le parole gli vennero fuori tutte di un colpo.Disse tutto quello che pensava e che sentiva.Prese coraggio e cominciò.

 

-K-Kagome io……..MI DISPIACE……..Cosa ne potevo sapere io della tua sofferenza?Cosa ne potevo sapere io della tua tristezza?COSA NE POTEVO SAPERE IO DELLA TUA PAURA?Sono solo un cretino,un insensibile,UN EGOISTA!Mi faccio persino schifo da quanto sporco sono dentro…….Ed è per questo che io ti chiedo ancora una volta PERDONO!-

 

Quest’ultima parola Inuyasha la urlò.Voleva fare sentire a Kagome tutta la sua sincerità e,soprattutto,IL SUO PENTIMENTO.Sì,lui era veramente pentito di quello che aveva fatto.I pensieri di Kagome per un momento scomparvero dalla sua mente.Le parole del ragazzo l’avevano molto colpita.Non l’aveva mai sentito parlare così.Non lo aveva mai sentito dire QUELLE COSE.NON L’AVEVA MAI SENTITO CHIEDERE PERDONO.E questo la scosse mollto.Alzò immediatamente la testa e osservò gli occhi di Inuyasha.Erano sinceri.Lui era ONESTO.Stava dicendo il vero.Non era una delle sue solite maschere che usava per non mostrare la sua vulnerabilità.La sua DEBOLEZZA.In fondo anche Inuyasha era debole come lei.In un certo senso anche lui ogni tanto si sentiva disorientato e provava a nascondersi.Egli puntava più sull’orgoglio,mentre Kagome puntava più sulla sua “finta debolezza”.La sua acidità.E questo li rendeva molto simili.QUASI UGUALI.

 

-Ti amo……..-.Quel silenzio fu interrotto da un sussurro che Inuyasha emise.

 

-Uh?-

 

-Sì,IO TI AMO!-ripetè il ragazzo.

 

-Ti prego amami anche tu……..-.Inuyasha abbassò la testa e una goccia di pianto gli rigò il volto.Ma la asciugò subito,per non mostrare la sua debolezza……Già,la sua debolezza che tanto odiava……Ma che allo stesso tempo tanto amava…….

 

-Sì,io ti amerò sempre,SEMPRE!-gridò Kagome.

 

Poi si buttò tra le sue braccia gettando a terra lo zaino.Inuyasha ricambiò l’abbraccio ricevuto e la strinse con tutto il suo amore,senza però farle del male.Kagome continuò a piangere,un po’ per la gioia e un po’ per il dolore.Si sentiva felice perché aveva finalmente capito che Inuyasha l’amava VERAMENTE,e che le parole di quella mattina non le aveva dette a caso.Si sentiva triste perché dopo quella notte non lo avrebbe più rivisto (Oh,ma sei proprio de coccio!by me).Poi Inuyasha le bisbigliò:

 

-Non piangere più,non ce n’è motivo…….-

 

Il ragazzo le baciò la guancia e sentì un brivido percorrergli la schiena.Avrebbe voluto approfondire di più la sua voglia.Avrebbe voluto avere Kagome quella notte stessa.Se non l’avesse fatto sarebbe esploso.

 

“Devo averti,QUESTA NOTTE,ADESSO!”pensò.

 

Si appoggiò allla spalla della ragazza e cominciò a baciargliela e ad annusare il suo profumo.Era buonissimo,era estasiante,era ECCITANTE……..Inuyasha non si trattenne più,alzò il mento di Kagome e la baciò (Alèèèèè!Era ora!).Il suo fu un bacio passionale,pieno dell’amore che aveva represso in tutto quel tempo.Ma al ragazzo non bastava ancora e così la baciò ancora una volta,ancora più passionalmente.Kagome contraccambiò i baci (e chi non l’avrebbe fatto al posto suo!by me).Questa volta non si sentiva più insicura.Questa volta sapeva che Inuyasha l’amava per davvero.Sì,L’AMAVA VERAMENTE.Inuyasha però non sentendo la completezza della sua azione,decise di usare la lingua.Pian piano l’organo cominciò a penetrare nella bocca della ragazza e giocò un po’ con il suo palato.Kagome non aveva paura,anzi anche lei giocò con la lingua di Inuyasha.Ora il ragazzo si sentiva davvero realizzato.Finalmete ora aveva sperimentato con Kagome quello che non aveva mai fatto con Kikyo.Tuttavia ad un certo punto sentì come una spina nel fianco,un qualcosa che non aveva ancora fatto.Quel qualcosa si chiamava AMORE.

 

 

“Voglio farlo con te.Sì,VOGLIO FARE L’AMORE CON TE!”pensò il ragazzo.

 

Così ricominciò a baciarle il collo ed inoltre ad adularglielo dolcemente (cazzo,perché non sono al posto di quella SGUALDRINA?!VOGLIO UN AVVOCATO!Ops,sfogo personale!). Kagome si sentì felicemente debole.Per la prima volta lo fu.Per la prima volta aveva buttato via la sua rigidità.Per la prima volta amò la sua debolezza.Quella stessa debolezza che aveva tanto odiato………..Inuyasha continuò senza esitazione a coccolare il collo della ragazza……Poi cominciò a scoprire la spalla e baciò delicatamente anche quella.Kagome si sentì in paradiso ed emise un piccolo gemito di piacere(hai capito la ragazzina?!by me).Inuyasha continuò nel suo intento e cominciò a sbottonare la camicetta della divisa della ragazza.Le baciò pure il decoltè (sto qua fa sul serio!nd aki-chan).Non voleva più smettere,non voleva più finire,non voleva più lasciare Kagome………Quella notte sarebbe stata SUA……..SOLO SUA……….Kagome intuì che Inuyasha stava cominciando ad essere un po’ troppo serio,e a lei non piaceva affatto……..In fondo lei aveva solo quindici anni,non era esperta di quelle cose,lei non sapeva……….Lei non poteva………

 

-NO!-urlò la ragazza.Poi si staccò dalla presa di Inuyasha.

 

-M-ma perché?-chiese incredulo il ragazzo.

 

-I-io……..SCUSAMI MA NON POSSO ANDARE OLTRE!-rispose.Poi si riabbottonò la camicetta.

 

-Uhm……..-

 

Kagome si irrigidì e abbassò la testa.Non aveva capito bene cosa avesse fatto,ma sentiva che non prometteva niente di positivo.L’unica cosa che poteva proteggerla da quella momentanea insicurezza era abbassare la testa.Scappare ancora una volta dalla realtà.Essere codarda ancora una volta.

 

“Di nuovo questo mio fuggire,DI NUOVO QUESTA MIA CODARDIA!MALEDIZIONE!”pensò odiandosi Kagome.

 

Di nuovo questa sua incertezza,DI NUOVO QUESTA SUA DISTANZA!MALEDIZIONE!”pensò Inuyasha.

 

-Quanto sono stupida……..-bisbigliò tremando la ragazza.

 

-Cosa hai detto?-chiese il ragazzo.

 

-SONO SOLO UNA STUPIDA!UN’INSICURA!UNA FEMMINA!-urlò.

 

Poi si rimise a piangere.Ebbe un momento di debolezza e cadde sulle sue ginocchia.Poi battè i pugni sul terrenò e abbasò la testa coprendo il suo splendido viso,dai capelli corvini.Le sue lacrime bagnarono il terreno ed Inuyasha potè vederle benissimo.Sembravano gemme di luce,perché riflettevano una luce bellissima………….

Inuyasha si inginocchiò ed ebbe davanti una figura gentile che piangeva per un motivo molto triste……….Istintivamente la abbracciò.Questa volta più delicatamente.In quel momento potè condividere il suo dolore,aveva capito che aveva infierito troppo sull’intimità di Kagome,e che doveva amarla a piccole dosi.Se lo avesse fatto subito,forse dopo avrebbe smesso di volerle bene.E questo Inuyasha non lo voleva.Poi le sussurrò parole di conforto.

 

-Kagome,ti chiedo di nuovo scusa,sono un vero impiastro vero?Riesco solo a farti piangere………-

 

Kagome non potè evitare di sorridere.Inuyasha ne rimase molto sorpreso e compiaciuto allo stesso tempo.Gli piaceva un sacco quando lei sorrideva…….Era così bella……..Sì asciugò le lacrime e smise di singhiozzare.Poi disse limpidamente ad Inuyasha:

 

-Grazie……..-

 

-E di che?La cosa più bella che possa farmi felice è vederti sorridere………non c’è niente di meglio per me……..ti voglio tanto,tanto bene………-rispose sereno il ragazzo.

 

-Però non farmi più queste scene,va bene?Lo sai che non mi piace vederti piangere………-

 

-O-ok…….-rispose ancora sorridendo la ragazza.

 

Inuyasha aiutò a far  alzare Kagome,poi le pose una domanda:

 

-Vuoi dormire con me stanotte?-

 

Kagome per un momento rimase incredula,ma poi annuì.

 

-Va bene………-

 

Così Inuyasha prese lo zaino della ragazza,lo nascose tra i cespugli,poi  la fece salire sulla sua schiena.

 

-Vuoi che restiamo sui primi rami oppure andiamo in cima?-chiese il ragazzo.

 

-Preferisco i primi rami,sai,soffro un po’ di vertigini……-rispose Kagome.

 

-Va bene!-

 

Così salirono qualche ramo,fino a che non arrivarono al quinto.

 

-Va bene a questa altezza?-domandò conferma Inuyasha.

 

-Perfetto!Ora però dormiamo,perché sono un po’ stanca………-

 

-Hai ragione,anch’io non sono completamente in forze…….domani ci aspetta una lunga e faticosa giornata……..-

 

-Già…….-rispose distrattamente la ragazza.

 

I due ragazzi si distesero sul ramo.Fortunatamente era grosso e resistente e  poterono starci tranquillamente.Inuyasha si era steso per primo,così da permettere a Kagome di stare comodamente su di lui.I due ragazzi chiusero gli occhi dolcemente.Sembravano due bambini.Poi Inuyasha,sentendosi distante da Kagome,la  avvicinò al suo petto e la strinse forte a sé.Kagome si sentì bene in quel momento.Era quello l’Inuyasha che voleva.Un Inuyasha tenero e protettivo.Un Inuyasha che le desse sicurezza e calore con le sue braccia possenti.Un Inuyasha che l’amasse per quello che era,non per quello che sembrava…….Prima di addormentarsi si diedero un caloroso saluto.

 

-Buonanotte amore mio……..-sussurrò Inuyasha.

 

-Sogni d’oro tesoro…….-rispose delicatamente Kagome.

 

Così,stretti l’uno all’altra e felici,si addormentarono tra le braccia di Morfeo. 

 

 

Ni hao!!!!!!Vi è piaciuto sto capitolo?Lo so,sono stata un po’ stronza,perché voi pensavate che avessi terminato con una scena di sesso!MA VI SBAGLIAVATE DI GROSSO!Perchè dovete sapere che io sono una romanticona,e che mi piace prolungare le cose all’infinito……Questo a voi non può piacere,ma io semplicemente LO ADORO!Però dovete ammettere che ho finito teneramente l’undicesimo capitolo,non vi pare?Adesso però devo salutarvi,ci vediamo al prossimo cap!Sayonara,

 

 

Saya-chan

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** 12 ***


Il segreto di Kagome

Il segreto di Kagome

 

Capitolo 12

 

 

Kagome si svegliò nel cuore della notte.Aprì gli occhi lentamente perché era ancora un po’ intontita,poi cercò di muoversi per cambiare posizione,ma si accorse di esserne impedita dalla stretta di Inuyasha.Sperimentò altre volte la stessa cosa,ma il risultato fu sempre lo stesso:rimase bloccata.

 

“Cavoli,ho una sete incredibile,voglio andare a bere,ma se sto qua me lo impedisce…..”pensò.

 

Provò un po’ a dimenarsi,ma restò sempre nella stessa posizione.Poi fece per svegliare Inuyasha.

 

-I-Inuyasha?-domandò in tono fievole.

 

-Mh?-chiese seccato e attontito il ragazzo.

 

-Ehm,cortesemente,potresti spostarti?-

 

-Lasciami in pace……-rispose maleducatamente.Poi si riaddormentò.Kagome si arrabbiò,ma rimase calma.

 

“Ok,calma,qui ci vuole una pensata più forte……..mmm,vediamo un po’…….MA CERTO!”

 

Kagome tolse delicatamente il braccio sinistro del ragazzo che le cingeva la vita,poi dopo un po’ di fatica,fece lo stesso dell’altro.Le ci volle un po’,perché nonostante Inuyasha stesse dormendo,la sua allerta rimaneva sempre vigile,perfino nel mondo dei sogni.La ragazza gli abbandonò le braccia e gliele lasciò penzolanti. Poi ,il più piano possibile,scese il ramo.

 

“Ok,calma e sangue freddo……allora adesso dovrei scendere anche questo ramo,speriamo bene…..”pensò Kagome.

 

Infatti il ramo sotto di lei era difficile da raggiungere:era molto distante da quello in cui si trovava,e quindi difficoltoso da saltare senza perdere l’equilibrio.Malgrado questo,la ragazza rischiò.

 

“Proviamo,al massimo mi spacco la gamba…….mmm che prospettiva interessante……..”riflettè sarcastica Kagome.

 

Mise cautamente un piede giù,poi,rendendosi conto che quello non era il modo più comodo e giusto di partire,lo ritirò.Successivamente impugnò forte il ramo su cui si trovava,si diede uno slancio e si calò.Adesso sì che andava bene!Con tutta la forza possibile cercò di allungarsi verso il basso,ma l’ esito fu un po’ penoso.Il ramo era troppo lontano da lei.Rimase per un pezzo a penzoloni.Poi decise di buttarsi,sperando in bene.Purtroppo la sua preghiera non fu esaudita.

 

“Da che adesso ce la faccio,ancora un piccolo sforzo e…….”-AAAAAAAAAH!-urlò Kagome.

 

La ragazza aveva perso l’equilibrio e ora stava cadendo.

 

“Ti prego Inuyasha,AIUTAMI!”pensò disperata.

 

Ma Inuyasha stava riposando pesantemente,così da non sentire il richiamo della sua Kagome.

 

“Maledizione,quello non mi sente!Devo trovare un modo per fermarmi,prima di farmi male sul serio e…….”-OUCH!-.Kagome andò addosso ad un tralcio molto grosso,e si fece male alla testa.Per fortuna non perse i sensi.

 

“Ahia,che male!Devo trovare un appiglio!Possibile che sia talmente imbranata?!Se riuscirò ad uscire da questa situazione,mi farò dare delle lezioni di sopravvivenza da Inuyasha!”

 

Finalmente Kagome riuscì a trovare una presa.Si aggrappò ad un rametto striminzito che minacciava di spezzarsi.

 

“Bè,meglio che niente”pensò la ragazza.

 

“Ora però devo trovare il modo di saltare per terra prima che sto ramo si rompa”

 

Così dicendo Kagome provò a buttarsi.Chiuse gli occhi e pregò che non le succedesse niente.Questa volta la sua preghiera si esaudì.Senza neanche accorgersene,la ragazza spiccò un grande salto,poi fece una capriola e alla fine atterrò a piedi uniti.

 

-Kamisama,COME DIAVOLO HO FATTO A FARE UN ATTERRAGGIO OLIMPIONICO?!-si chiese stupita.

 

-E’ meglio non farsi tante domande.Quindi,proseguiamo verso una fonte d’acqua.-

 

Kagome camminò con un pensiero bene impresso nella mente.

 

“DEVO TROVARE DELL’ACQUA O MORIRò QUI DISIDRATATA!”

 

Così,continuò la sua strada.Dopo aver marciato per un po’,Kagome si sedette sfinita.

 

-Possibile che non riesca a trovare un po’ d’acqua?Il fiume è troppo lontano,e qui non si intravede neanche un laghetto!-si lamentò.Poi ad un tratto le venne un’illuminazione.

 

-MA CERTO!BAKA,COME HO FATTO A NON PENSARCI PRIMA?!IL LAGHETTO ARGENTATO!-.Detto questo,si incamminò.

 

Per fortuna si ricordava la strada che aveva percorso la sera prima con Inuyasha,perciò non le fu difficile raggiungere la sua meta.Mentre stava camminando,ascoltava ad occhi chiusi i rumori che la notte le offriva:i grilli,il vento,i lupi che ululavano,i richiami di volatili nella notte…….Tutto questo le sembrava irreale,ma allo stesso tempo così familiare…….Ad un certo punto,Kagome fu distratta da un rumore di passi leggeri e felpati.Il suo primo pensiero fu che Inuyasha la stesse cercando,ma dopo si accorse che quel rumore era così inverosimile da farle raddrizzare la pelle.Sentì un vento gelido innalzarsi e cominciò a tremare.Da dove proveniva tutta quella malvagità improvvisa?Chi era la causa di essa?Non fece in tempo a farsi domande,che degli spirirti portanime bainchi,lunghi e con gli occhi rossi,la sorpassarono.

 

“Questi spirirti,li riconosco!”pensò terrorizzata Kagome.

 

Poi da dietro un albero,una figura esile,dai capelli neri,alcuni raccolti in un ciuffetto buffo a destra,si mostrò alla ragazza e avanzò verso di lei.In un secondo questa fu davanti Kagome.Era una bambina con uno strano kimono arancione che le arrivava alle ginocchia.Nel viso della ragazza si dipinse un’espressione di orrore.

 

-Q-quella bambina……..-disse con voce strozzata.

 

-Sì,Kagome,sono io…….-rispose con voce spettrale la bimba.

 

-C-come fai a conoscermi?-chiese impaurita.

 

-Perché io so tutto di te…….-rispose.

 

Questo fu sufficiente per far capire a Kagome l’identità della creatura davanti lei.

 

-TU SEI ME!-urlò Kagome con tono pieno di stupore.

 

-Indovinato!-disse con nota di ironia la bambina.

 

Infatti quella che si mostrava davanti a Kagome era quest’ultima da piccola.

 

-M-ma tu c-come fai ad esistere?C-come hai fatto a reincarnarti?-chiese impaurita.

 

-Vedi…….-cominciò la bambina accarezzando un serpentello bianco che le passava vicino.

 

-……Io sono una parte della tua anima che non ha mai smesso di amare Naraku……la parte più debole di te……..simile ad una creatura indifesa….una bambina……-

 

Kagome non poteva credere alle sue orecchie.Lei amava ancora Naraku?Provava ancora un briciolo di compassione verso quella creatura mostruosa?Riusciva ancora ad essere attratta da lui?No,tutto questo non aveva senso…….

 

-N-no,non è vero!Io non amo Naraku,anzi,IO LO ODIO!-urlò la ragazza.

 

-Mi dispiace per te,ma non è così……..-

 

-STA’ ZITTA!-intimò Kagome.

 

Poi si inginocchiò per terra e si tappò le orecchie coprendole il più possibile con le mani.

 

-N-non è vero……n-no…..no……-tentò di convirsi Kagome.Ma il suo tentativo fu vano.

 

Silenzio.La bambina non osava più parlare.Ormai aveva installato il dubbio e la paura in Kagome e la sua missione era quasi compiuta.Ad un tratto comparve vicino a lei,un’altra figura femminile,seguita da alcuni spettri portanime.Una donna dai capelli lunghi e neri,raccolti in un nastro di seta,con il vestito tipico di una sacerdotessa,bianco e con i pantaloni rossi.Questa aveva un ghigno stampato in faccia e rideva malignamente.Avvicinò a sé la esile creatura e le accarezzò la testolina.

 

-Brava Rin,brava.Il tuo è stato un ottimo lavoro.Mi complimento vivamente con te,anche se non posso dire di essere del tutto viva,non credi?-

 

-Sì mia signora,ma vedrete che lo sarete presto-rispose Rin.

 

-Questo è poco ma sicuro-rispose la figura adulta.Poi tutte e due scoppiarono in una risata che fece rabbrividire Kagome.

 

Quella voce,lei la conosceva,era una voce che aveva sentito molte volte…….Alzò di scatto la testa e potè riconoscere la donna che le si mostrava davanti.Gli occhi della fanciulla si spalancarono e il suo viso si sbiancò.

 

-K-Kikyo………-mormorò incredula.

 

 

Ni hao!Come vi butta?Anche questa volta la mia mente malata ha sfornato un’idea pazzoide!Rin=spirito di Kagome rimpicciolito?MA DAIIIIIIIII!!!!!!Cmq non mi è venuto nessun’altro pensiero in mente quindi,ATTACATEVI AL TRAM!(ma dai che skerzo!)Spero vivamente che vi piaccia (ma dubito fortemente di no!)Sayonara,

 

 

Saya-chan

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** 13 ***


Il segreto di Kagome

Il segreto di Kagome

 

Capitolo 13

 

 

-Ma guarda un po’ chi si rivede…….-disse la voce spettrale di Kikyo.      

 

-K-Kikyo……..c-cosa ci fai qui?-chiese impaurita Kagome.

 

-Mi pare ovvio ragazzina…….RIVOGLIO INDIETRO C CHE MI APPARTIENE E CHE TU MI HAI RUBATO!-

 

-C-che cosa?-domandò incredula.

 

-Sei un po’ ottusa cara…….ti devo per caso rinfrescare la memoria?Ti accontento subito!RIVOGLIO INDIETRO LA MIA ANIMA E INUYASHA!!-urlò Kikyo.

 

-E me li darai senza storie…….-concluse.

 

-N-NO!NON TI DARò UN BEL NIENTE!-gridò Kagome con tutta la rabbia che aveva in corpo.

 

-Me lo aspettavo…….quindi dovrò usare le maniere cattive,ma bene…..allora preparati perché non la passerai liscia!-

 

Kikyo si predispose all’attacco.Prese le sue armi e tese l’arco.Poi scoccò una freccia diretta al cuore di Kagome.

 

-Piccola insolente,PREPARATI A MORIRE!-urlò la sacerdotessa.

 

-N-NOOOOOOO!-

 

Purtroppo Kagome non aveva arco e frecce con sé,quindi non si poteva difendere.Era terrorizzata.Chi la poteva salvare in quel momento?

 

“Ti prego Inuyasha aiutami…….ti prego,TI PREGO!”

 

La ragazza si abbracciò e strinse gli occhi:non voleva vedere la morte,non voleva guardarla in faccia.

 

è la fine………”

 

Quiete.Il tempo attorno a Kagome sembrava essersi fermato.La ragazza stava aspettando impaziente quella freccia,ma essa non arrivava.Prese un po’ di coraggio e aprì lentamente gli occhi.Poi,vedendo la scena incredibile che le si esibiva davanti,li spalancò del tutto.Un sussurro………Un nome……….Inuyasha………

 

Il ragazzo era in piedi davanti a lei,con le braccia aperte,pronte ad abbracciare la morte:voleva assolutamente proteggerla,anche a costo della vita.Si girò un attimo per vederla un’ultima volta.

 

-Kagome……-mormorò.Poi una lacrima solitaria gli bagnò la guancia sinistra.

 

-T-ti amo……-disse soffocato dai singhiozzi.Poi la freccia di Kikyo gli si conficcò nel petto.

 

-INUYASHA NOOOOOOOO!!!!!!-urlò disperata Kagome.

 

Ma ormai era troppo tardi.Il cuore di Inuyasha fu colpito dallo stesso inganno di cui fu vittima cinquant’anni prima.Il dardo della sacerdotessa lo ferì a morte.Fu come una saetta.Un lampo di luce squarciò la notte,poi sparì immediatamente e la freccia si dissolse nel nulla.Il ragazzo cadde a terra morente.Kagome lo soccorse subito.Gli prese il viso tra le mani e lo incitò inconsolabile:

 

-Inuyasha ti prego,APRI GLI OCCHI!SVEGLIATI!QUALCOSA!-

 

Ma Inuyasha purtroppo non rispose.Il suo viso cominciava lentamente a sbiancarsi e il suo corpo a diventare freddo.Kagome aveva le lacrime agli occhi e non sapeva cosa fare.Le parve quasi impossibile.Inuyasha,morto?No,quello era tutto un sogno…….

 

-No,non può essere vero,tu non sei morto,sei solo svenuto,tu non puoi,tu…….TU NON PUOI MORIRE,NO!-gridò la ragazza.

 

Ma quando ebbe conferma che Inuyasha non esisteva più, sentendo il cuore non battere,si ritrasse dal suo corpo,abbassò la testa e si mise a piangere istericamente.Intanto Kikyo aveva assistito sconvolta alla scena.Si coprì la bocca con una mano e disse:

 

-No,non è possibile……io…….io non volevo che tutto ciò accadesse,io……..-

 

Poi si avvicinò a Kagome e la strinse tra le sue braccia.

 

-M-mi dispiace,tutto questo non doveva succedere…….-bisbigliò piano.

 

Per tutta risposta,Kagome la allontanò violentemente.

 

-TU TACI!è TUTTA COLPA TUA SE INUYASHA è MORTO,è SOLO COLPA TUA!-urlò la ragazza aggressivamente.

 

Kikyo si alzò impassibile dopo essere stata scaraventata a terra.Poi si diresse verso Rin e concluse quasi in un sospiro.

 

-Ora lui verrà con me…….-

 

Kagome la guardò incredula.Inuyasha doveva andare da Kikyo?Ma certo,lui era morto,lei era quasi morta,quindi dovevano ritornare da dove erano venuti.Allora alla fine aveva vinto lei.Kikyo aveva vinto contro Kagome.La sacerdotessa che il ragazzo aveva tanto amato aveva trionfato sull’inutile ragazzina di cui Inuyasha aveva appena cominciato a conoscerne l’esistenza.Era quindi questa la conclusione?Era dunque questa la fine?No,non poteva essere così,ma non c’era altra alternativa…….Altrimenti doveva succedere un miracolo?Era questo quello che poteva cambiare il corso della storia?

Forse è proprio ciò che accadde a Kagome.La fanciulla,ormai arresa,prese una mano del suo amato,poi con tutta la forza che le rimaneva,cominciò a parlargli.

 

-I-Inuyasha,ti prego tu non puoi morire così,NON DEVI ABBANDONARMI!IO HO BISOGNO DI TE!TI AMO TROPPO PER LASCIARTI ANDARE VIA!-.

 

Ma purtroppo il ragazzo dai capelli neri non dava segni di vita.

 

-Ti supplico,ti scongiuro……..non tornare da lei…….-.

 

Quest’ultima frase la emise come un soffio.

 

-Lui non ti risponderà mai,non tornerà mai da te,lui NON P tornare da te………è morto ormai……..la sua sostanza non esiste più……..lui ormai è solo anima……- disse Kikyo provando a convincere Kagome.

 

-BUGIARDA,NON è VERO!-strillò nervosa la ragazza.

 

-Fa’ come vuoi,tanto non può tornare indietro…….ora lui è solo mio…….e noi due vivremo per sempre nel mondo dei morti,che ti piaccia o no…….-terminò la sacerdotessa.

 

Kagome abbassò lo sguardò verso Inuyasha e pianse ancora di più.

 

-Tutto questo è assurdo……..perchè mi hai abbandonata Inuyasha,perché?Per quale motivo sei morto per salvarmi?Lo sai che senza di te non posso vivere…….lo sai che senza di te SONO PERSA!-

 

Inuyasha era quasi ghiacciato e Kikyo stava cominciando il suo rito di separazione dell’anima dal corpo.Kagome bagnò con le sue lacrime calde il tessuto rosso del kariginu del ragazzo,poi concluse con l’ultimo briciolo di speranza che le rimaneva:

 

-Non tornare da lei……….-

 

Proprio in quel momento le gocce di pianto di Kagome crearono un fascio di luce potentissimo intorno a lei e il corpo del suo amato.Era una barriera così luminosa che Kikyo dovette coprirsi gli occhi per non rimanerne accecata.Inuyasha grazie ad essa riprese il suo colorito e cominciò lentamente a muovere gli arti.Kagome rimase incredula davanti a quello spettacolo.Lei aveva ridato la vita al suo Inuyasha?Lei aveva salvato il suo benamato dalle grinfie di Kikyo?Lei aveva fatto tutto questo?Sì,lo aveva fatto proprio lei,ma non se ne era ancora ben resa conto……..Dalla felicità e contemporaneamente dalla debolezza Kagome cadde sfinita sull’erba e si addormentò con un sorriso limpido e sincero.Ora sapeva che era tutto finito.La barriera sparì in un istante.Solo allora Kikyo potè riaprire gli occhi.Quello che la donna vide davanti a sè era un ragazzo dai capelli argentati e dagli occhi ambrati,con uno sguardo profondo e pieno di vita.Inuyasha era ritornato un mezzodemone!

 

-I-Inuyasha…….tu sei ritornato come prima?-sibilò la sacerdotessa.

 

-Sì Kikyo,e ora vattene……..non voglio più vederti……..ormai io non ti appartengo più ….quindi SPARISCI,CHIARO?-

 

-M-ma tu,tu non mi vuoi più?-.La donna era in lacrime.

 

Inuyasha le si avvicinò un poco,lasciando Kagome riposare,poi la abbracciò stretta.

 

-Kikyo,ora ascoltami………è passato troppo tempo da quando tu sei morta……..e in tutto questo arco di tempo io sono cambiato radicalmente…….ho conosciuto tutti i miei amici che ora mi accompagnano nei lunghi viaggi alla ricerca della sfera………ho avuto la fortuna di conoscere Miroku,Sango,Shippo e Kagome…….ora è lei che amo……..ora è lei che ha preso il tuo posto nel mio cuore…….ora è a lei che darei la vita………tu sei stata molto importante per me quando esistevi ancora,ma ora come ora io non posso più dire di amarti……..il sentimento che mi spinge tuttora a cercare i frammenti mancanti della Shikon no Tama è solo compassione nei tuoi confronti……..tu sei una mia grande amica,ma non puoi essere nient’altro al di fuori di questo………ti voglio bene e ricordati che quando avrò ricomposto la sfera dei quattro spiriti ti vendicherò e la tua anima vagherà in pace,per sempre………ma fino a quando quel momento non arriverà,tu aspettami senza mai perdere la speranza……..mi raccomando……..ricordalo………-

 

Detto questo Inuyasha si sciolse dall’abbraccio e le diede un bacio in bocca,in segno di affetto.

 

-Ti vorrò sempre bene………-disse guardandola negli occhi.

 

A quel punto Kikyo annuì con un sorriso lieve,poi prese la mano di Rin e le disse:

 

-Avanti Rin,andiamo…….questo non è un posto dove stare…….-

 

-Sì,signora……..-rispose un po’ confusa la bambina-spettro.

 

Kikyo si voltò un’ultima volta verso Inuyasha,prima di sparire per sempre.

 

-Addio Inuyasha,e abbi cura di te e di Kagome…….-

 

Il mezzodemone rispose al saluto della sacerdotessa.

 

-A presto Kikyo,non ti deluderò………-

 

Così Kikyo potè scomparire in pace,tra la nebbia del mattino.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** 14 ***


Il segreto di Kagome

Il segreto di Kagome

 

 

Capitolo 14

 

 

Dopo aver lasciato Kikyo,Inuyasha ritornò da Kagome.Vide la sacerdotessa un ultimo istante prima che sparisse nella bruma.Era bellissima.Aveva un viso adulto e candido,abbellito da due occhi castani molto profondi,ma allo stesso tempo tanto vuoti,un naso grazioso,e una bocca carnosa.Aveva dei capelli corvini,lunghissimi,legati ad un nastro di seta,e poi aveva un corpo mozzafiato,stupendo,perfetto………

 

“Sei meravigliosa Kikyo………ma non posso più desiderarti come una volta……..ormai tu appartieni al mio passato……..un passato che a poco a poco si cancella ogni giorno che passa………non ho potuto conoscerti fino in fondo,ma non me ne pento………preferisco averti avuta con me per poco………mi è bastato……….addio mia dolce Kikyo……….addio……..”pensò Inuyasha.

 

Poi il ragazzo si diresse dove aveva lasciato Kagome.

 

“Ecco un altro problema,Kagome…….ma che dico,tu non sei un problema……..anzi……..tu sei un miracolo,un angelo caduto dal cielo………TU SEI LA MIA FORTUNA,ed è per questo che ringrazio il giorno in cui ti ho incontrato………un giorno un po’ strano……….ma molto speciale……..”

 

Mentre rifletteva a questo,Inuyasha si inginocchiò verso la ragazza.

 

“Che bella che sei quando dormi,hai un viso divino,mi verrebbe voglia di baciarti……..MA CHE DICO!SONO CRETINO O COSA?DOV’è FINITO L’INUYASHA SCONTROSO E ORGOGLIOSO CHE ERO?!DA QUANDO IN QUA FACCIO PENSIERI COSì SENTIMENTALI?!Che sia stata Kagome a farmi diventare così?Che sia stata lei la causa del mio cambiamento?Ma certo,che domande faccio,è OVVIO!Tuttavia non ne sono rattristato,piuttosto ne sono davero felice!Una ragazzina così indifesa come Kagome è riuscita a modificare i sentimenti di un aggressivo e rozzo mezzodemone come me?Sembra incredibile,ma è vero……..e tutto questo lo devo a te………KAGOME………GRAZIE……….TI AMO………..” [Inuyasha accarezza la guancia a Kagome]. 

 

Inuyasha smise di fare quelle riflessioni.Tutta quella filosofia gli dava solo noia,quindi decise di arrivare ai fatti e,piegandosi,si avvicinò sempre di più verso la bocca della ragazza.Voleva darle un bacio per farla risvegliare dolcemente.La distanza tra la sua bocca e quella di Kagome si fece sempre più vicina,ormai mancavano solo pochi millimetri prima che le loro labbra si unissero,mancava poco,davvero poco……..Proprio nel momento in cui Inuyasha stava sfiorando la bocca di Kagome,ella si girò di fianco,rischiando di far cadere l’hanyou sopra di lei.Per fortuna egli appoggiò le sue braccia a terra,facendosi forza per non scivolare.

 

“Dannazione,stavo quasi per cadere sopra Kagome,stavo quasi per distendermi sopra di lei,cosa che non mi sarebbe dispiaciuta molto…….[Inuyasha si scuote la testa]OH,MA CHE DICO!Non vorrò mica ridurmi ai pensieri sconci di Miroku-sama?!Non è da me!Anche se non riesco a farne a meno……..BASTAAA!Ma che accidenti mi prende?!Il mio istinto animale mi sta inducendo di fantasticare indecentemente su Kagome!Bè,in fondo sono sopra di lei,che altro dovrei pensare in questo momento?!Sì ma adesso stop,mi devo alzare,altrimenti qui rischio davvero di soffocarla,o peggio ancora,di stendermi su di lei……….[Inuyasha guarda beato il viso e il corpo di Kagome]…….mmm……..che visione paradisiaca……..ha un corpo così perfetto……….è davvero incantevole………ANCORA,SMETTILA MENTE PERVERSA,SMETTILA DI FARE SOGNI osceni,STOOOOOOP!!!Ok adesso mi alzo,non ne posso più di questa situazione,che si svegli da sola,io non faccio più niente,altrimenti qui finisce che faccio anche troppo!”

 

Detto questo,Inuyasha di tolse da Kagome,si sedette a gambe incrociate e a braccia conserte e si girò da un’altra parte.Doveva ritornare in se!Ma non potè resistere all’ attrazione che lo richiamava,quindi il ragazzo si girò verso Kagome e l’ammirò segretamente,nel suo intimo.Nel vederla,arrossì un poco,ma poi ritornò al suo colore naturale.

 

“Aspetterò fino al suo risveglio,altrimenti qui succede che le salto adosso!”pensò l’hanyou.

 

Attese che la sua amata si destasse dai suoi sogni.Intanto egli guardava affascinato il paesaggio attorno a sè.La brezza mattutina che gli accarezzava la pelle,gli uccelli che intonavano melodie armoniose,i colori fantastici che caratterizzavano il cielo……..Per lui era sempre lo stesso paesaggio ogni mattina,ma quel giorno lo trovò più speciale……..Forse perché accanto a lui c’era Kagome,la sua Kagome,l’amore della sua vita…….Già,sarà stato forse per quello……..Finalmente,dopo circa mezz’ora,la ragazza si svegliò un po’ assonnata,poi si stirò le braccia e automaticamente,sbadigliò.

 

-Yaaaaawwwwn!Che bella dormita!Oh,buongiorno Inuyasha!-esclamò pimpante.

 

-Uh?Buongiorno Kagome……..-rispose l’hanyou distratto dai suoi pensieri.

 

-Vedo che sei ritornato mezzodemone…….-

 

-Già……-rispose il ragazzo.

 

-Dormito bene?-aggiunse dopo.

 

-Io?Sì,benissimo!-rispose contenta.Poi la sua espressione letizia si tramutò in un’espressione cupa.

 

-Lei dov’è?-domandò guardandosi intorno.

 

-Lei………lei è andata in pace……..-rispose.

 

-Ma tornerà?-richiese Kagome.

 

-Solo quando la vendicheremo………-disse Inuyasha.

 

Dopo questa breve conversazione i due ragazzi rimasero in silenzio,quel perenne silenzio che caratterizzava i loro momenti d’imbarazzo.Quanto si sentivano a disagio in quei momenti,stavano davvero male……..

 

“Non posso stare qui tutta la vita!Sarà meglio tornare al villaggio,prima che Naraku ci attacchi!”pensò Kagome.Poi il suo pensiero diventò parola.

 

-Ehm,senti Inuyasha…….-

 

-Che c’è?-domandò bruscamente l’hanyou.

 

“Gentile come sempre……..”-Che ne diresti di ritornare al villaggio?Non vorrei restare a fare la muffa qui,non ti pare?-

 

-Forse è meglio di no……..non penso che tu voglia fare la figura della scema ritornando dai nostri amici con quel borsone che ti sei portata dietro,no?-

 

-Mmm……..è vero…….va bene………-rispose amareggiata Kagome.

 

-Intanto se vuoi,ti accompagno a lavarti un po’ al laghetto……..-disse un po’ timoroso il ragazzo.

 

-OK!-rispose schietta la ragazza.

 

I due ragazzi allora si diressero verso la destinazione che aveva predefinito Inuyasha.Camminarono per un po’ fino a che non raggiunsero lo specchio d’acqua.Kagome si inginocchiò subito e cominciò a sciacquarsi il viso.Intanto pensava che fino alla sera precedente,in quello stesso luogo,stava piangendo,pensando al destino crudele che le aveva riservato il destino,mentre adesso sorrideva perché era felice di sapere che Inuyasha l’amava davvero.

 

“Che buffa che è la vita!Prima piangi e poi ridi!é davvero strano……..”pensò.

 

Dopo essersi accuratamente lavata,si alzò da terra e fece un grande sorriso a 32 denti ad Inuyasha.Egli,all’inizio confuso,ricambiò il sorriso.Poi la ragazza ,lo prese per mano e gli sussurrò delicatamente:

 

-Ti amo……..-

 

-Anch’io Kagome……-rispose sereno l’hanyou.

 

Passò qualche minuto di assoluta quiete.I due giovani erano persi ad ammirare la mattina.Era così bella,così delicata………

 

Grazie a quel paesaggio,Inuyasha si ricordò di una cosa che non aveva ancora detto a Kagome,e che doveva assolutamente fare.La avvicinò a sé,poi le strinse tutte e due le mani e le disse:

 

-Auguri Kagome,buon compleanno……..-

 

La ragazza  lo guardò un po’ stupita,ma poi gli rise e rispose:

 

-Grazie……….-

 

A quel punto l’hanyou si avvicinò sempre di più alle labbra di Kagome,fino a sfiorargliele.Kagome rimase dapprima confusa,ma poi anche lei ricambiò quel segno d’affetto.Si baciarono.Un bacio lieve e corto,interrotto sul più bello dall’arrivo di un ospite indesiderato………..un ospite inaspettato…………

 

 

Chi sarà questa losca figura?(Ma dai che lo avete capito tutti!)

 

Inu:Chi è questo rompiballe che mi disturba mentre sto baciando la MIA KAGOME?Eh,CHI è?VOGLIO SAPERLO SUBITO!

 

Saya:Ehi,ehi,aspetta il prossimo capitolo e lo saprai!

 

Inu:No io voglio saperlo subito dannata!SPUTA IL ROSPO!CHI è?

 

Saya:Non te lo dico!

 

Inu:Dimmelo subito!Altrimenti dovrò farti molto male!!!!!!!!Ih,ih,ih,!

 

Saya:Ma fammi il piacere!Comunque la creatura misteriosa è………

 

Inu: é……?

 

Saya:Spiacente ma non apro bocca!

 

Inu:AHHHHHHH!DANNATA!ADESSO TI PRENDO!è INUTILE CHE SCAPPI!!!

 

Saya:AIUTOOOOOOOO!QUALCUNO MI AIUTIIIIIIIII!Ci vediamo la prossima volta gente!Sayonara,

 

Saya-chan

 

PS:Non so se ci sarà un prossima volta!AH,AH,AH! By Inu.

 

PPS:Questo qui è tutto matto! By Saya.

 

 

 

BYE,BYE!

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** 15 ***


Il segreto di Kagome

Il segreto di Kagome

 

Capitolo 15

 

 

Ciaooooooooooooooo!!!!!Ebbene sì,sono ritornata a rompervi le balle………leggete sto capitolo-schifezza se vi va……”Buona” lettura!!!!

 

 

-Ma che quadretto edificante……..-commentò amaramente Naraku,spuntato tra le fronde degli alberi.

 

-N-Naraku………-balbettò Kagome voltatasi a guardarlo.

 

-Maledetto,che ci fai qui?-gli ringhiò Inuyasha,scocciato dalla sua apparizione.

 

-Ma come,non lo sai?Sono venuto a portare via Kagome,se non ricordo male oggi è il suo compleanno,vero?A proposito,tanti auguri piccola,vedrai che quando stasera staremo insieme ti farò una bellissima festa……………-

 

-TU NON FARAI LA FESTA PROPRIO A NESSUNO!-urlò rabbioso l’haynou.

 

-Quanta sicurezza Inuyasha……………..da dove spunta?Sai,mi fai quasi ridere,sei ridicolo……………….ora però non è il momento di chiacchierare,direi che è arrivato il momento di partire………………avanti vieni qui Kagome……………….-

 

La ragazza si strinse al tessuto rosso del kariginu di Inuyasha.Il mezzodemone a sua volta l’abbracciò stretta a sé,con tutta la protettività di cui era capace.

 

-Tu non la porterai via………………….-mormorò Inuyasha.

 

-Sigh……………-piagnucolò Kagome.

 

-Questo si vedrà……………….-

 

Dall’incavo degli occhi del vestito di babbuino di Naraku,scintillarono intensi dei rubini rossi,che rapirono subito lo sguardo di Kagome.Un breve attimo di silenzio caratterizzò quella scena.Quell’intenso colore rosso proveniente dallo youkai scatenò nella ragazza un susseguirsi di sentimenti.Nella sua mente la voce di Naraku la tentava ininterrottamente.

 

*Kagome………………vieni da me…………………non respingermi…………….io ti amo…………..e tu lo sai……………….*

 

Kagome spalancò gli occhi e si portò le mani alle orecchie.Le istigazioni dello youkai si facevano sempre più forti e la ragazza non riusciva a resistergli.Un energico mal di testa la colpì.Le tempie le pulsavano e lei si indeboliva a poco a poco.Strinse gli occhi e i denti cercando di opporsi al dolore,ma il suo sforzo fu inutile perché esso si impadroniva sempre più di lei.

 

-Gnnn……………-

 

-Kagome che cos’hai?-le chiese Inuyasha ansioso prendendola per le spalle.

 

La ragazza aprì un attimo gli occhi e in quell’attimo fissò intensamente il mezzodemone.Balbettò parole quasi indecifrabili.

 

-I-Inuyasha……………..t-ti prego a-aiutami………………….-

 

Inuyasha non sapeva cosa fare.Fece scorrere rapidamente il suo sguardo da Kagome a Naraku,da Naraku a Kagome.Poi prese tra le mani il viso della sua amata e la guardò dritta negli occhi.Vedeva impressa in quelle gemme nocciola la paura e l’angoscia nella forma più pura.Kagome tremava e dalla sua bocca uscivano delle sillabe a fil di voce che morivano quasi subito.

 

-I-Inuyasha………….a-a-a-iutami………………-

 

-Sì,ti aiuterò…………….-

 

La mente di Kagome stava quasi per scoppiare.Il dolore si faceva sempre più vigoroso e l’aveva divorata quasi del tutto.La sua volontà si affievoliva velocemente,lasciando posto a una dipendenza forzata creata da Naraku.

 

*Sì piccola……………….torna da me…………….Inuyasha non ti ama veramente……………….tutto quello che ti ha detto fino ad ora è solo menzogna…………..lui ti ama solo perché crede che tu sia Kikyo……………….mentre io ti amo per quello che sei…………………ti amo perché sei tu Kagome……………..perchè sei unica…………………vieni da me……………..solo io riuscirò a darti la vera felicità………………….*

 

“N-no…………….non posso farmi tentare……………non posso arrendermi proprio adesso…………….tu dici il falso Naraku…………sei un bugiardo………………”

 

*Ma non capisci?Inuyasha ti sta solo usando per trovare i frammenti della sfera……………..io invece ti voglio perché ti amo…………….e non voglio in nessun modo prederti…………….vieni da me Kagome……………..vieni da me……………..*

 

No non è vero………………perché mi fai questo Naraku?Perchè……………..”

 

*Sto cercando di svegliarti……………..apri gli occhi Kagome………….apri gli occhi ed uccidi Inuyasha……………*

 

“Mai……………….come potrei farlo?Io amo Inuyasha…………….non posso ucciderlo,non voglio ucciderlo……………….”

 

La voce maliziosa di Naraku si fece più prorompente,e Kagome stava quasi per cedere.

 

*Kagome…………………elimina adesso Inuyasha……………..ti darò un coltello…………….così potrai ammazzare colui che ti ha fatto soffrire fino ad adesso…………e potrai ricominciare a vivere felicemente…………..*

 

“N-no………………….”

 

*Sì Kagome………………….sì……………..fallo adesso Kagome……………….uccidi Inuyasha…………….ORA!*

 

Quell’ultima parola lo youkai la pronunciò con una tale enfasi da far urlare Kagome.Un dolore lancinante la fece cadere a terra semisvenuta.Inuyasha la soccorse subito alzandola lentamente con la schiena.Poi le parlò in modo agitato.

 

-Kagome…………………rispondi…………….perchè sei svenuta?RISPONDI!-

 

La ragazza aprì lievemente gli occhi,mostrandoli solo in parte.Poi improvvisamente li aprì del tutto e fulmineamente diede uno schiaffo potente al mezzodemone,allontandolo da sé e scaraventandolo lontano.Si tenne seduta con le mani che premevano il suolo e la testa bassa.Ansimava continuamente e i capelli le coprivano il suo splendido volto.Kagome stette così circa venti secondi.Poi si alzò lentamente e,barcollante,si diresse verso Inuyasha che intanto si era alzato a fatica.Egli la guardava sbalordito.Non l’aveva mai vista fare così.La ragazza gli fu davanti,quando lui la riprese per le spalle e cercò di catturare la sua attenzione.Quando a malapena ci riuscì,notò impaurito il suo sguardo estraneo.Ella infatti nei suoi occhi non rifletteva più quella simpatia e spensieratezza di sempre.Ora i suoi occhi erano vuoti,e gli ricordavano terribilmente quelli di Kikyo.Non possedevano più l’iride.Non possedevano più alcun tipo di emozione.Ormai Kagome era divenata solo materia.Non sprigionava più alcun sentimento.Era senz’anima.Inuyasha strabuzzò gli occhi.Non poteva crederci.Kagome non poteva essere morta.Non poteva da un momento all’altro non esistere più.Non riusciva ad accettarlo.La strattonò forte,cercando di risvegliarla da quella trance.

 

-Kagome………………svegliati…………SVEGLIATI PER FAVORE!-urlò disperato.

 

Ma lei non dava segni e continuava a fissarlo immune da quei richiami.Passarono dei secondi di silenzio.Inuyasha era concentrato solo su Kagome,tanto che non prestava più attenzione neanche a Naraku.Continuava a scrutarla,cercando nei suoi occhi enigmatici la ragione di quella assenza.

 

-Kagome………………-sussurrò.

 

-Inuyasha……………….-

 

Al mezzodemone gli si illuminarono gli occhi.Kagome aveva parlato!Non gli pareva vero.Le strinse ancora di più le spalle e avvicinò il proprio viso al suo.Poi la fissò intensamente e avvicinò le proprie labbra alle sue.Voleva baciarla.Forse un bacio sincero l’avrebbe risvegliata da quella momentanea “morte interiore”.La distanza tra le loro bocche si accorciava ogni attimo che passava.Sempre più corta,infinitesimamente corta………….Ormai stava per baciarla,sì,c’era quasi…………..Purtroppo quel sensuale desiderio fu spezzato improvvisamente.Kagome si allontanò di scatto dal volto dell’haynou.Lo evitò energicamente,non dandogli il tempo di rendersi ben conto di quello che era appena successo.Inuyasha la guardò un attimo.Aveva la testa penzolante appoggiata sulla spalla destra,e i suoi occhi continuavano ad essere vuoti.Gli venne un groppo alla gola e pianse quasi.Dalla disperazione  le prese con forza la testa,immergendo le proprie mani nei suoi meravigliosi capelli corvini.Poi le gridò:

 

-SVEGLIATI KAGOME!è UN ORDINE! APRI QUEI MALEDETTI OCCHI!RITORNA COME ERI PRIMA!-

 

Poi l’abbraccio forte.Ella non rispondeva lo stesso.Ormai era solo un riflesso.I suoi movimenti erano sotto il controllo di Naraku che la manovrava a suo piacere.

 

*Kagome,uccidi Inuyasha……………..ADESSO!UCCIDILO ADESSO!*

 

“Inuyasha………….perdonami…………….”

 

Nella mano destra della ragazza si materializzò un coltello affilato.Poi con un gesto rapido e impercettibile lo conficcò nel ventre dell’haynou.Ne fuoriuscì prima uno sgorgo di sangue,poi man mano un’emorragia sempre più grande e sempre più intensa.

 

-Oh…………..-fu tutto quello che riuscì a pronunciare Inuyasha.

 

Poi cadde al suolo morente.Dalla sua bocca usciva del vermiglio che andava a colorare l’erba.Kagome rimase immobile con la testa bassa.Poi improvvisamente delle lacrime le rigarono il volto.La sua anima soffriva terribilmente.Capì perfettamente quello che aveva fatto,e non riusciva a darsene una ragione.Stava lottando contro se stessa con tutte le sue forze.A fatica era riuscita a pronunciare quell’ “Inuyasha”,ma poi l’altra Kagome l’aveva bloccata provocandole una fitta al cuore straziante. Purtroppo ormai quella voce l’aveva quasi tutta dominata,e non si vedevano vie d’uscita.Più lei lottava e più e più quella voce la sopprimeva.Stava quasi per cedere,le forze l’avevano quasi abbandonata del tutto.

 

“I-Inuyasha……………..oh,mio Dio cosa ho fatto!Ti ho ucciso Inuyasha…………….TI HO UCCISO!NO!”

 

*Ottimo lavoro Kagome……………e ora vieni con me,torniamo insieme come una volta………………vieni da me……………..*

 

“Sì,verrò con te……………..”

 

*Sì,brava Kagome……………vedo che cominci a ragionare………….*

 

Kagome si mise a piangere.Le sue lacrime bagnarono il prato,che si ibernò in un attimo.Era diventato un manto candido e algido,come la sua anima.Era come se rispecchiasse tutta la tristezza che provava in quel momento.Per un attimo la vera Kagome ebbe la meglio su quella falsa.

 

“Non può finire così……………….dev’esserci una speranza……………..io,non voglio che finisca così…………………”

 

*Dai Kagome,vieni qui……………….*

 

[Altri secondi di silenzio.Kagome fissa sofferente Naraku,con le lacrime agli occhi]

 

“Se io non posso avere Inuyasha,allora non potrò avere nessun’altro e nessun’altro potrà avere me……………..”

 

*No Kagome,cosa fai………………….NOOOOOOOOOOOOO!*

 

Con un briciolo di forza che le era rimasta,Kagome portò il coltello al suo petto.Voleva farla finita.Non voleva più soffrire.Voleva solo essere felice,col suo Inuyasha,col suo amore eterno…………….Con energia fece penetrare la lama nel torace,fino a che non andò a toccare il cuore.Un urlo di dolore ghiacciò quell’attimo.Naraku spalancò gli occhi dallo stupore,mentre Kagome cadeva morta a terra.La ragazza era distesa supina e il suo sangue colava lentamente.Un lieve sorriso le dipingeva il volto,sereno ed estraneo da qualsiasi malignità e i suoi occhi piangevano lacrime di gioia.Ora poteva raggiungere il suo amato e viverci per sempre………………Ora potevano essere solo loro due……………….Liberi e felici……………..Naraku rimase un attimo paralizzato da quel gesto così coraggioso.Non avrebbe mai pensato che Kagome avrebbe potuto sacrificarsi per un misero haynou.Poi però un ghigno gli modificò l’espressione,rendendolo ancora più cattivo.

 

-Che stupida…………………davvero……………….-mormorò.

 

-Ti sei uccisa per amore di Inuyasha,uno stupido mezzosangue……………….meglio così……………mi hai facilitato il lavoro piccola……………..-

 

Lo youkai si avvicinò lentamente al corpo senza vita di Kagome.Trovatosi ai suoi piedi la scrutò un attimo e sempre sorridente affermò:

 

-Ora che sei morta potrò finalmente sottrarti la sfera senza aver bisogno di sporcarmi le mani……………..molto bene……………-

 

Si accucciò verso lei e cercò nei suoi indumenti la Shikon No Tama.Frugò nella camicetta insanguinata e notò di aver tastato un oggetto levigato e freddo.L’aveva trovata.Il gioiello dei suoi desideri.Senza esitazione gliela staccò energincamente dal collo.Poi ri alzò in piedi ed ammirò la sfera nelle sue mani.Ora era sua e nessuno gliel’avrebbe portata via.Si voltò dall’altra parte,ma prima diede un ultimo sguardo a Kagome ed esclamò:

 

-Addio Kagome……………è stato un piacere averti conosciuta…………….anche se non ti ho mai amato veramente…………….-

 

Fece per proseguire ma una voce maschile lo bloccò.Naraku si girò verso essa e notò un ragazzo dai capelli corti raccolti in un codino chiamarlo,accompagnato da una figura femminile vestita da guerriera.

 

-NARAKU!-ripetè la voce.

 

Lo youkai sorrise e passato qualche secondo rispose a tono:

 

-Monaco Miroku……………..Sango…………….che piacere rivedervi……………-

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** 16 ***


Il segreto di Kagome

Il segreto di Kagome

 

 

Capitolo 16

 

 

-NARAKU!MALEDETTO!-ripetè la voce sonante di Miroku.

 

-Ma guarda un po’ chi si rivede……qual buon vento vi porta qui?-

 

Intanto Sango era andata insieme a Shippo a soccorrere Kagome ed Inuyasha.La sterminatrice appoggiò sulle sue ginocchia la ragazza e provò a sentirle il polso.Niente da fare,ormai era morta.

 

-No Kagome!NO NON DEVI MORIRE!PERCHè?!-urlò disperata con le lacrime agli occhi.

 

Lo stesso fece Shippo,che provando a picchiare e a strattonare Inuyasha,aveva avuto solo il risultato di spostarlo lievemente di fianco.

 

-Inuyasha,NO!NO!NO!-gridò isterico.

 

-Che cosa hai fatto loro?-domandò irritato il monaco.

 

-Lo puoi vedere da te monaco….loro sono morti…….hanno fatto tutto da soli……Kagome ha accoltellato Inuyasha,poi si è uccisa da sola….che ingenua……-sentenziò placido.

 

-NON DIRE STRONZATE!Kagome non ucciderebbe mai Inuyasha!-ribattè lui.

 

-Hai ragione……sarebbe troppo stupida per farlo…….diciamo che le ho dato un piccolo aiutino…….ho controllato la sua mente e l’ho comandata di ammazzare quel mezzosangue…..e lei l’ha fatto…..ora sono morti tutti e due…..così due problemi in meno……-

 

Miroku rimase agghiacciato da quell’affermazione.Sentiva la rabbia che gli cresceva dentro e non c’era niente per contrastarla.La tirò fuori tutta d’un colpo ed andò a scagliarsi contro Naraku.

 

-BASTARDOOOOOOOO!-strillò.

 

Poi con il suo bastone provò a colpire lo youkai.Ma non ci fu niente da fare.Naraku lo evitò prontamente,facendolo inciampare e cadere a terra.Miroku andò ad ammaccarsi a terra,con la terra umida che gli sporcava il viso.Strinse i pugni dalla rabbia e stette disteso per un po’.

 

-Tutto qui quello che sai fare monaco?Sei davvero deludente….tuo nonno era migliore di te……..-

 

-STAI ZITTO!-ringhiò Miroku girandosi improvvisamente verso lo youkai.

 

-Adesso ti farò vedere quello di cui sono veramente capace……..-mormorò sotto i denti.

 

Poi si alzò lentamente dal suolo e con movimento improvviso si girò verso Naraku.Si pulì un attimo la bocca con la manica della sua veste e poi posizionò davanti a sé la mano destra.Tolse il rosario da essa ed un enorme vento ne fuoriuscì,sembrava un uragano.

 

-VORTICE!-urlò.

 

Il vortice scatenò una tromba d’aria che riscucchiò molte cose.Foglie,terra,erba,venivano imprigionati nella sua mano.Miroku faceva molta fatica a controllarlo,tanto che sprecò quasi tutte le sue energie solo per quello,ma Naraku rimase impassibile.Si limitò a osservare disgustato quella scena.

 

-Ohhh,che paura…….stai risucchiando solo roba inutile……..-

 

-Maledetto taci!Non sai di quello di cui sono capace…….-

 

-Ah sì?Allora fammi vedere……-

 

-Ti accontento subito…….-

 

Lo squarcio della mano destra di Miroku si allargò e il vento divenne più consistente.Sradicò pure dei grossi alberi,che finirono assorbiti dalla sua mano.Il monaco cominciò ad ansimare più frequentemente,sentendo che il respiro gli mancava.Un ghigno dipinse di nuovo il volto dello youkai.

 

-Benissimo…..-

 

-Eh?-

 

Da dietro un arbusto uscirono ad uno ad uno degli insetti gialli.Erano le api velenose di Naraku.Miroku spalancò gli occhi e le osservò mentre volavano verso di lui.Ancora loro?Quelle maledette api……Se non avesse ritratto immediatamente la mano avrebbe risucchiato pure loro,rischiando ancora una volta di avvelenarsi,e questo non lo voleva proprio……Appena in tempo,sigillò il suo polso col rosario,e se lo portò sul petto,stringendoselo forte.

 

-Ma bravo,vedo che te ne sei accorto appena in tempo,i riflessi non ti mancano…….-esclamò sorridendo malignamente.

 

-Tsk,e questo non è tutto…….-rispose lui boccheggiando.

 

-Però,a quanto pare,non sai fare di meglio…….-lo stuzzicò.

 

-Bè,questo è da vedere…….-

 

Ancora una volta Mroku si preparò all’attaco.Con vigore,corse verso il suo nemico cercando di colpirlo,ma nuovamente fu fermato dalla perspicacia fisica di Naraku.Il mezzodemone si smaterializzò fulmineamente,non lasciandogli il tempo di localizzarlo,e si portò immediatamente dietro di lui.

 

“Ma che?”

 

Non fece in tempo a porsi ulteriori domande,che Naraku lo gettò violentemente a terra,bloccandolo con un piede e tenendo il suo bastone in mano,esclamò vittorioso:

 

-Ecco a voi il venerabile monaco messo alle strette!-

 

-D-dannato………-ringhiò l’altro.

 

-Eccelente,ora è arrivata anche la tua ora,morirai miseramente come gli altri…….addio Miroku……-

 

-NOOOOOO MIROKU,NOOOOOOOOOO!!!!-urlò disperata Sango.

 

Non ci fu niente da fare.Tutto quello che caratterizzò quel momento furono due urla sovraumane,pregne di dolore ed esasperazione,ed una fragorosa risata che agghiacciava quei sentimenti in una gabbia algida ed umiliante.Miroku sbarrò gli occhi in una morsa di dolore,dalla sua bocca usciva del sangue,la sua testa era alta e bianca…….Fissava il cielo con sguardo asmatico,privo di qualsiasi energia vitale,straziato completamente da quel colpo così brutale……Cadde pesantemente a terra,prono,con le mani che stringevano l’erba ancora ibernata e il suo sangue andava a formare un piccolo fiume,che scorreva ininterrotto,bagnando di vermiglio tutto quello che incontrava……Sango rimase pietrificata di fronte a quella scena.Il suo Miroku,era stato ucciso dal suo stesso bastone,che era penetrato così insensibilmente nella sua tenera carne,privandogli della vita così vilmente……Si mise a piangere nuovamente,singhiozzando a tratti,non poteva ancora credere a tutto quello che era successo.Naraku la fissò con il sorriso sulle labbra,provava un enorme piacere nel vederla soffrire.A gran voce esclamò:

 

-Ehi Sango,ci sei rimasta male dopo questo bel regalino che ti ho fatto?-

 

La sterminatrice non gli diede ascolto,con testa bassa ed occhi spenti fissava assente l’erba ed intanto tutta la sua rigidità d’animo si affievoliva man mano,lasciando lentamente posto ad una smisurata rabbia.Cominciò a tremare,prima superficialmente,poi sempre più intensamente,facendola oscillare abbastanza vistosamente.No,non poteva assolutamente accettare che Miroku,il suo più grande amore,nonostante fosse un maniaco accanito,gli fosse stato strappato dalle mani……Si lazò con calma da terra,sempre con lo sguardo basso,fino a che le sue due gemme nocciola non si sollevarono e cominciarono a scintillare,fiammanti d’odio.

 

-Uhu,la nostra piccola sterminatrice si è arrabbiata…….-commentò lui sarcastico.

 

La ragazza non si degnò di rispondergli,piuttosto continuò senza sosta a guardarlo,e a trasmettergli messaggi di morte.Shippo,che in parte si era ripreso da quel tremendo shock,la osservava impaurito,non l’aveva mia vista così infuriata e pericolosa.

 

-S-Sango,c-che cos’hai?-le domandò tremante.

 

Sango si girò ad un tratto veso lui,e fissandolo con sguardo determinato,gli rispose:

 

-Shippo,scappa via con Kirara,vai immediatamente dalla Somma Kaede,ed avvertila del pericolo imminente……dille di far fuggire tutti gli abitanti del villaggio,perché qui potrebbe succedere una strage……-

 

-M-ma…..-si oppose fievole il cucciolo di kitsune.

 

-Niente ma!Vai,subito,muoviti!-ordinò aggressiva.

 

Il bambino si impaurì a tal punto da obbedire al suo ordine.In fondo,non aveva altra scelta,l’idea di morire non gli piaceva affatto,almeno avrebbe potuto salvarsi,almeno lui…….Si preparò per uno scatto felino,ma prima di andarsene definitivamente,guardò un’ultima volta con occhi lucidi la sua amica,e le chiese insicuro:

 

-M-ma mi prometti che non morirai?-

 

Sango ricambiò lo sguardo amorevole e materna,sorridendo amara sul suo volto rassegnato,ed altre lacrime scorsero sulle sue rosse guance.Non gli diede riposta,ma quel sorriso bastò per fargli capire tutto.Come ultima cosa gli disse:

 

-Addio piccolo,e vivi sempre col sorriso sulle labbra……..-

 

Shippo rimase immobilizzato di fronte a quel saluto.Dopo quel momento non l’avrebbe più rivista,di certo,ma d’altronde,che cos’altro poteva fare?Eseguire la sua ultima volontà,come minimo…….Ricambiò con un sorriso triste,poi scappò via con le lacrime agli occhi.

 

“Addio Sango……..”pensò.

 

Poi inoltrandosi nella foresta,con la sua amica gattina,sparì in mezzo a quella flora rigogliosa.

 

 

Ciao!!!Beh,di sicuro non ho continuato molto la storia,non ha avuto dei risvolti significativi,però cercherò di fare del mio meglio nei prossimi……CIAO CIAO!!!!

 

Saya chan.

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** 17 ***


Il segreto di Kagome

Il segreto di Kagome

 

Capitolo 17

 

 

-Ebbene,anche quel bambinetto se l’è data a gambe?-disse ironico Naraku,incrociando le braccia.

 

-Questo non ti riguarda……-gli rispose brusca Sango.

 

-Oh,abbiamo voglia di fare i duri qui…….-

 

-Già,e se adesso ti va cominciamo un po’ a giocare!-concluse lei ghignando.

 

-Ma certo,non chiedo di meglio…….-

 

La ragazza si preparò ad attaccare.Estrasse dal retro della sua schiena il suo fidato boomerang,e lo alzò all’aria,con molta forza,poi fece il suo classico urlo di battaglia.

 

-HIRAIKOTSU!-gridò isterica.

 

Come soleva fare,lo scagliò pesantemente contro Naraku.Prima spiccò un salto altissimo,mancandolo vistosamente,poi data la sua natura,ritornò indietro,provandolo a colpire,ma sfiorandolo soltanto.Tornò nella mano della sua padrona,che continuava a fissare il suo nemico con aria di sfida.L’haynou non si faceva affatto intimorire dal suo sguardo,ma anzi,ne rideva divertito.Commentò provocante:

 

-Bè,a quanto pare il tuo boomerang mi ha mancato di gran lunga…..vuoi continuare così per tutta la vita?-

 

Sango non lo replicò,e come un fulmine fece uno scatto che la portò immediatamente da Naraku.Con movimento impercettibile sollevò nuovamente l’Hiraikotsu al cielo,e glielo lanciò addosso.Il mezzodemone se ne accorse immediatamente,e con agilità lo evitò mentre stava per colpirlo.La ragazza non si arrese a quell’insignificante insuccesso,e senza sosta continuò a combattere,mossa solo dal suo istinto e dall’odio profondo che provava nei suoi confronti.Fu così per cinque minuti,cinque minuti di fatica,di stenti,dove la speranza ormai scarseggiava……..Naraku la guardava compiaciuto,schivando tranquillamente ogni suo attacco,era perfettamente consapevole che lei non aveva via di scampo,sarebbe morta senza nemmeno accorgersene…….Arrivò il momento della resa.Sango ormai era sfinita,il respiro le mancava,le forze cominciavano a mancare…….Ma lei non si abbatteva,e con gran determinazione,lei lottava,non solo per se stessa,lei lottava per Miroku,per Kagome,per Shippo,per Kirara,per Kohaku……..Ma dovette fermarsi,in fondo era un semplice esere umano……..

 

-Anf,anf…….-ansimò,portandosi una mano al petto,con i sudori che colavano dalla sua fronte.

 

-Oh,oh,la nostra Sango si trova in difficoltà………-

 

-N-no,non è ancora detta l’ultima parola…….-replicò lei a tratti.

 

Naraku la guardò ancora un attimo,poi la sua espressione divenne improvvisamente seria.Il suo solito e maligno sorriso era sparito completamente dalla sua bocca,senza un motivo,ed ora era lì,immobile,con uno sguardo agghiacciante e le labbra serrate.Cosa aveva intenzione di fare?

 

-Basta,sono stanco dei tuoi insulsi giochetti………-esclamò irritato.

 

-Voglio farti fuori immediatamente…….-

 

“C-cosa?”pensò Sango incredula.

 

Lentamente,da sotto la sua veste da babbuino,cominciarono ad intravedersi dei sottili rami,che man mano,uscendo,si trasformavano magicamente in rami sempre più grossi,che fluttuavano nell’aria isterici.La ragazza rimase pietrificata di fronte a quel raccapricciante spettacolo,per qualche secondo i suoi occhi furono attirati da quelle specie di serpenti che si muovevano esaltati verso lei,in un movimento schizofrenico.Si preparò a contrattaccare,tenendo sempre allerta il suo boomerang,ma non ce la fece.Fu fatale.In un nano secondo quei grossi rami la attaccarono bruscamente,facendole volare via l’Hiraikotsu in un colpo secco,e stringendole sadici tutto il corpo.Sango emise un urlo soffocato,era stata fregata da quell’insulso giochetto,si era lasciata andare a quell’impressione,che stupida……..Naraku ritornò col sorriso sulle labbra,soddisfatto di quello che aveva fatto.Guardandola allegro esclamò:

 

-Ma guarda un po’,sei caduta nella mia trappola……..-

 

-M-maledetto…….-sibilò lei.

 

I rami continuavano a stringerla,asfissiandola,torturandola,facendole perdere tutte le energie………Forse era vero,lei non era adatta a combattere,non era brava,non era abbastanza forte…….Sarebbe morta anche lei miseramente come i suoi compagni,uccisa da quel vile,senza nemmeno averlo messo in difficoltà per un attimo……Una stupida femmina che gli ha solo fatto il solletico…….

 

-Ma vediamo di farti ancora più male……..-alluse lui cupo.

 

Detto questo i rami si fecero ulteriormente stretti,bloccandola totalmente.Tutto quello che riuscì a fare lei fu solo stringere i denti e sopportare fino alla fine con costanza.Sentiva inconfondibilmente il profumo così calunniale della morte,la circolazione era bloccata,le vene pulsanti,come le tempie,le gambe e tutto il resto.Sentiva il respiro mancarle a poco a poco,e il calore del sudore invaderle la pelle,rabbrividendola.Chissà per quanto ancora ce l’avrebbe fatta………

 

-Ebbene Sango,lo senti?Lo senti l’odore della morte,la senti la disperazione,lo senti il respiro farsi sempre più accelerato,lo senti il panico nella tua mente?-esclamò tagliente.

 

-Gnnn……-fu tutto quello che riuscì a dire lei.

 

Stava morendo,lo sentiva.Non c’era nulla per ribattere,tutto quello che si poteva fare era aspettare,aspettare la morte,aspettare quel venticello infame trasportarla via…….

 

“Però,io,non posso arrendermi così,devo reagire,devo riuscire a……….”

 

*Kagura,vai………*

 

*Agli ordini Naraku…..*

 

-LAME DI VENTO!!!!-tuonò una voce femminile ad un tratto.

 

Non le fu dato tempo di dire altro,di respirare,di pensare ancora.Quelle lame roventi la colpirono senza pietà,ferendola a morte.Trafissero la sua tenera carne,le sue braccia furono attraversate da quella malvagità tutto d’un colpo,i suoi occhi riflessero tutto il suo strazio,la sua voce pronunciò l’ultimo suo grido d’aiuto………

 

-AAAAAAAAAH!!!-urlò con tutta la voce che possedeva.

 

Poi chiuse gli occhi per sempre,in una morsa di dolore,ormai sicura di essere vicina ai suoi amici più cari……….Sì,Kagome,Inuyasha,Miroku…….

 

-Ottimo lavoro Kagura………-sentenziò placido Naraku.

 

La donna dal kimono lungo e multicolore si avvicinò al suo padrone con fare elegante,guardandolo sensualmente,sventolando il suo ventaglio letale.

 

-Dunque sono stata brava anche questa volta?-mormorò lasciva.

 

Nraku si girò veso lei,e fissandola intensamente un attimo,le rispose allo stesso modo:

 

-Certamente,ora possiamo pure andare……..-

 

-Sì……-

 

Così,lasciando la presa di Sango,i rami del mezzodemone ritornarono sotto la sua veste,e i due poterono andarsene via per sempre,con la Sfera dei Quattro Spiriti finalmente nelle loro mani.

 

 

L’aveva sentito perfettamente.Era lui,l’urlo maledetto di Sango,che aveva annunciato come una campana funebre la sua morte.Shippo,correndo ancora,non potè evitare di piangere.Ormai erano morti tutti,non ne restava nessuno,tranne lui e Kirara.Ma perché,perché era successo tutto questo?

 

-Maledizione a Naraku,se solo………-cominciò.

 

Continuò la sua frase pensandola,dicendo apertamente molte cose cattive,sconosciute in lui.

 

“Se solo Kagome non lo avesse mai conosciuto,se solo lei non fosse mai venuta nella nostra epoca,se solo……”

 

Ma si fermò all’improvviso.No,lui non poteva dire queste cattiverie alla sua amica,non poteva diffamarla così,era un atto prettamente spregevole,imperdonabile……

Colei che lo aveva aiutato tante volte,colei che lo aveva protetto dai demoni più malvagi anche a costo di essere ferita,colei che lo aveva sempre curato,con le sue strane,ma efficaci medicine…….Come poteva accusarla così?Come poteva farle del male?Non poteva,assolutamente,e poi,adesso che era morta,ancora meno,suonava come una bestemmia,anzi,era praticamente una bestemmia……..

 

“Kagome…….”pensò sospirando.

 

Poi ad un certo punto si fermò.Non tanto per la stanchezza di aver percorso tanta strada,ma piuttosto della sofferenza che provava dentro,una soffernza,un dolore strazianti,incomprensibili,inguaribili…….Aveva perso tutto,così,in pochi istanti,senza nemmeno accorgersene,senza poter opporsi….Era stato impotente,debole,un semplice bambino.Ora che ci pensava lui non aveva mai ricambiato i favori che gli avevano fatto i suoi amici in vita,era sempre fuggito da tutto e da tutti,ma come poteva fare,dato che era solo un semplice bambino?Per un momento odiò la sua natura,così ignobile,così piccola.Perchè non era un adulto,un demone volpe a tutti gli effetti,forte e coraggioso?Desiderò improvvisamente morire,andarsene per sempre,raggiungere i suoi amici,la sua famiglia ormai……..E desiderò anche che tutto quello non fosse mai successo,che Naraku non fosse mai esisito,che tutto il male del mondo non fosse mai nato………Ma ovviamente tutto ciò era impossibile che si realizzasse……Semplicemente utopistico.

 

-Mew…….-cercò di consolarlo Kirara,strusciandogli la gamba.

 

Ma il bambino nemmeno la considerò,continuò a torturarsi,a porsi domande senza risposta,a farsi del male ancora di più………Finchè non venne distratto da una strana luce che gli illuminò all’improvviso il volto,prima tenue,poi sempre più splendente,fino a terminare in un abbaglio accecante e poi ancora debole.Shippo fissò bene la scena che gli si presentava davanti.No,non poteva crederci,quella luce così magica era………

 

-Kikyo…….-sussurrò appena l’haynou.

 

 

Eh,eh,sorpresi???Cosa accadrà ora con la comparsa di Kikyo???Lo scoprirete nel prossimo capitolo,CIAO CIAO!!!!

 

Saya chan.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** 18 ***


Il segreto di Kagome

Il segreto di Kagome

 

Capitolo 18

 

 

La sacerdotessa era illuminata da una loce fioca,che la rendeva angelica e bellissima.Shippo continuò a guardarla incredulo,era ammaliato dal suo splendore e dalla sua purezza negli occhi,ma allo stesso tempo era incuriosito dalla sua comparsa.Cosa ci faceva lì?

 

-Kikyo,ma tu………-cominciò incerto.

 

Venne interrotto però dalla voce fredda di lei,che gli chiese sbrigativa:

 

-Quel dannato,dov’è?-

 

-N-Naraku?-balbettò il bambino.

 

-Esatto………ho sentito la sua aura maligna poco distante da qui e poi ho visto l’anima di Kagome raggiungermi all’improvviso………-

 

Il cucciolo di kitsune la fissò intenso,poi due lacrime sgorgarono dai suoi occhi plumbei.Lei doveva sapere quello che era successo,e grazie a questo forse sarebbe anche riuscita ad aiutarlo………

 

-Naraku,ha ucciso tutti…….Inuyasha,Miroku,Sango,Kagome…….io e Kirara siamo gli unici sopravvissuti a questa strage…….-disse mestamente.

 

Kikyo lo guardò con gli occhi spalancati,non poteva crederci,davvero quel verme aveva osato fare tutto questo?Non poteva perdonarglielo,no,questa volta no…….Con occhi infuocati e vividi ordinò sadica:

 

-Quel maledetto…….portami subito da lui!Lo devo uccidere con le mie mani……-

 

Shippo annuì senza dire una parola,e con un cenno della mano,le fece segno di seguirlo.Camminarono a passo veloce tutto il tragitto del bosco,ormai era l’alba inoltrata,un’altra mattina era già nata da tempo,una mattina sanguinaria,una mattina maledetta……..Shippo le dava ogni tanto un’occhiata,aveva paura di lei,il suo sguardo assente e distante gli incuteva tremendo panico,il suo passo era fragile ma maledettamente autoritario,la sua anima buia e martoriata,ma d’altronde non vi era altra alternativa…….Forse lei ce l’avrebbe fatta,ci sarebbe riuscita ad eliminare Naraku,tanto valeva provare……

 

-Lo sento allontanarsi………-sussurrò pavida Kikyo.

 

Detto questo allora,decisero di correre più veloce,per evitare che Naraku se ne andasse via per sempre con le loro speranze………Le grandi fronde degli alberi ricoprivano il cielo e impedivano al sole di filtare i suoi raggi.Era buio,dannatamente buio,sembrava che il tempo si fosse fermato,sembrava ancora notte,l’aria era tetra e i versi degli uccelli e degli altri animali,risuonavano lontanti e sfumati come spettri.C’era molta paura nel cuore del bambino,che sperava ardentemente di uscire il più presto possibile da lì……La sacerdotessa invece sembrava che non esistesse.Il suo passo era silenzioso e perfido,quasi fosse stata sospesa nell’aria……L’unica cosa a “rallegrare” un po’ la situazione,era la gattina di Sango,che con il suo dolce verso allietava e rassicurava un po’ il cuore del cucciolo di kitsune.Dopo un po’ vennero fuori finalmente dal bosco del Gonshiboku,e si trovarono davanti ad una radura verde,dove al centro in lontananza,vi era un pozzo,lo stesso da cui Kagome saltava da un’epoca all’altra.Il cielo era terso,l’aria tiepida,l’atmosfera decisamente diversa dalla precedente.Potrebbe essere sembrata una giornata limpida e serena all’apparenza,ma in realtà era una giornata incerta,in cui tutto poteva essere possibile e impossibile…….

 

-Dov’è finito?-domandò Shippo allungando l’occhio.

 

Sembrava che l’avessero perso di vista.Intanto Kikyo diede un’occhiata intorno e notò immediatamente il corpo senza vita di Inuyasha.Rimase inorridita di fronte a quella scena.Gli corse subito incontro,con le lacrime agli occhi,non poteva credere che il suo più grande amore fosse morto a causa di Naraku,no…….Si inginocchiò di fronte a lui,e lo squadrò da capo a piedi.Il mezzodemone aveva gli occhi chiusi e il ventre bucato,sgorgante ancora di sangue,i capelli argenati e fluttuanti sull’erba,era bellissimo come sempre,sembrava che stesse dormendo…….Ma in realtà era morto.Kikyo lo sollevò da terra e lo prese tra le sue braccia,piangendo.Con voce rotta gli disse:

 

-Inuyasha,amore mio,t-tu,n-non dovevi morire…….-

 

Shippo la guardò un attimo.Le fece pena,però,ora che ci pensava meglio,avrebbe potuto benissimo portarselo con sé agli Inferi,dato che ormai era morto da tempo………Ma lei continava a piangere e a non fare niente,che cosa aveva intenzione di fare?La sacerdotessa improvvisamente si fece seria e dura,non piangeva più,piuttosto sembrava adirata…….Si alzò da terra,e con aria decisa guardò lontanto,oltre la linea dell’orizzonte,dove probabilmente Naraku era diretto.Disse:

 

-Maledetto,giuro che lo uccido con le mie mani…….-

 

Poi senza più proferire parola,corse in quella direzione,verso lui.Shippo la guardò sparire.Era così bella,così delicata,e così dannatamente vendicativa……….

 

 

Le due figure demoniache camminavano lente verso il loro luogo d’origine.Kagura continuò a sventolare tranquilla il suo ventaglio,col sorriso sulle labbra,accompagnata dal suo creatore,Naraku,che guardava avanti,ghignante.Entrambi poi si fermarono,percependo l’imminente avvenuta di una persona che conoscevano perfettamente ed aspettaano da tempo.

 

-La senti?-domandò il mezzodemone alla sua creatura maligna.

 

-Mh,certo che la sento……..sta arrivando ormai…….-

 

Dei passi leggeri si udivano arrivare,passi velati,passi impercettibili,quasi spettrali.Una figura,dapprima confusa e sfuocata dalla tradizionale nebbia mattutina,si faceva strada sempre più prorompente e visibile.Si fece sentire ben presto.

 

-NARAKU!!!-tuonò la sua voce.

 

Il mezzodemone si girò lentamente verso lei.Era molto contento di vederla…….

 

-Kikyo,eccoti qui finalmente……..-mormorò con voce sensuale.

 

 

Eccomi qui,con un capitolo 18 un po’ sbrigativo,ma a mio parere abbastanza carino………ehi,voglio tanti commenti,ci conto,CIAO!!!!!!

 

Saya chan.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** 19 ***


Il segreto di Kagome

Il segreto di Kagome

 

Capitolo 19

 

 

-Kikyo, che bello rivederti…- sentenziò placido l’haynou.

 

-Naraku… maledetto…- ringhiò furiosa la sacerdotessa.

 

Si trovavano l’uno davanti all’altra, a pochi metri di distanza. Kagura osservava la scena con un velo di piacere sulle labbra, un sorriso intenso e provocante che diceva tutto e niente.

 

-Ebbene, sei venuta a vedere in che condizioni pietose si trovano i tuoi amichetti?- domandò Naraku con un accento di malizia.

 

La donna non si fece intimorire da quella superiorità, e gli rispose con altrettanta, aggiungendoci del sadico sarcasmo.

 

-No Naraku, sono solo venuta a vedere per l’ultima volta la tua faccia, prima di farle le condoglianze…-

 

L’altro scoppiò in una risata nervosa.

 

-Ah, ah, ah! Kikyo, non ti facevo così ironica! E dimmi, cosa pensi di fare? Intendi portarmi negli Inferi con te?-

Kikyo incrociò le braccia, poi schioccò la lingua, ghignando malignamente.

 

-Non serve spiegarti niente allora, dato che hai già capito tutto…-

 

L’haynou non smetteva di ridere.

 

-Ah, Kikyo Kikyo…- sospirò - … che ingenua che sei… tu non hai alcun potere contro di me, sei morta ormai, come puoi pretendere di vincere? Tu sei sola Kikyo, SEI SOLA, e inutile…-

 

Ciò che diceva era vero. In fondo, lei non aveva nessun valido compagno su cui contare, nemmeno le anime che si portava appresso potevano aiutarla. Non poteva definirsi forte, il suo spirito non era completo, solo una bricola ne rimaneva nel suo corpo, il resto si trovava in Kagome. Già, quella ragazza, la sua reincarnazione, un animo gentile, e agguerrito, così pura, e così testarda… Invece lei era così incompleta, così futile… Ora che ci pensava però, quell’anima così importante la possedeva lei, dato che la ragazza era morta, e poteva benissimo usarla per sconfiggere Naraku, rivelandosi molto efficace. Nello stesso tempo così avrebbe potuto resuscitare, diventare nuovamente se stessa, rinascere Kikyo, e vivere un’esistenza felice, come una donna vera… Poteva, ma… Si odiò per questo. Per aver pensato solo un momento ad una cosa così spregevole e disumana. No, lei non meritava tale premio, non meritava di poter rivivere, lei era morta ormai, e il suo destino si era compiuto… Perché voler realizzare tale bestemmia? Quella carne astratta, doveva ritornare nel corpo a cui apparteneva, e in questo caso corrispondeva a quello di Kagome. Ne era certa, solo quella fanciulla avrebbe potuto cambiare le sorti di quel destino, solo lei… Lei non aveva diritto di intromettersi, lei doveva solo compiere un ultimo sforzo, per poi essere libera, per sempre… E morire senza avere più paura, espiando i suoi peccati… Kikyo abbassò lo sguardo, rilfettendo attentamente su quella decisione. Era inevitabile. Solo così, la pace avrebbe potuto regnare e quel mezzodemone sarebbe sparito dalla faccia della Terra… Però, però, perché doveva sacrificarsi? Perché doveva vendere la sua anima a quella ragazza? Lei voleva vivere ancora una volta, voleva sfruttare quella possibilità… Perché buttare tutto all’aria? Trovò la risposta. Ciò cui stava desiderando era puro egoismo. Non si poteva più tornare indietro, la sua vita l’aveva vissuta, e aveva sprecato l’occasione di vivere felice. In quanto a Kagome… Arrivò alla conclusione che lei aveva i pieni diritti e i pieni poteri di vendicarsi su Naraku. Lei era più degna di salvare la sua vita, perché lei AVEVA PIENAMENE DIRITTO DI CONTINUARE A VIVERE. Ormai Kikyo era morta da tempo, ciò che l’aspettava in futuro era essere un’anima esente da tutto, quindi solo Kagome poteva realizzare il suo sogno… Vendicarla. È questo ciò che voleva. Vendicare per vendicarsi. E solo quella ragazza, venuta da chissà quale epoca, poteva farlo. Quella che prese in quel preciso istante fu una decisione molto difficile. Però era l’unica, che forse veramente sarebbe riuscita a funzionare… Se fosse rinata, forse non sarebbe stata felice, insieme ad Inuyasha. Purtroppo era stata costretta ad accorgersene. Da troppo tempo ormai l’haynou l’aveva sostituita, mettendo al primo posto Kagome. Non poteva più negarlo. Al solo pensiero le veniva una tremenda fitta al cuore, ma d’altronde cosa poteva farci lei? Ormai l’aveva dimenticata… E gliel’aveva dimostrato quella stessa mattina, all’alba, dicendole apertamente ciò che pensava. Per lui era solo un’amica… E non poteva più nasconderlo. Quindi, se fosser rinata, sarebbe stata vittima per tutta la vita per un grande senso di colpa, di cui sarebbe stata sicuramente accusata da Inuyasha. E questo non lo voleva. Non voleva il suo male, non voleva il male di nessuno. L’unica cosa che poteva fare dunque, era semplicemente sacrificarsi per rendere felici tutti. E per rendere felice se stessa. Solo questo sarebbe potuto servire per cambiare le cose… Ed è quello che fece successivamente. Restituire completamente l’anima alla sua legittima proprietaria, Kagome. Lei non poteva più tenerla, non le serviva più da tempo. Essa poteva essere usata in maniera utile, da un’altra persona, non da lei. Così avrebbe potuto compiersi il destino di quelle vite. Sopraffare il male, combattendo con una nuova energia…

 

-Kikyo, cara, ti sei addormentata?- chiese Naraku derisorio, vedendola in uno stato di semiestasi.

 

La donna alzò lo sguardo pian piano, e lanciò un’occhiata accesa e convinta al mezzodemone. Non le era mai capitato da quando era morta, era la prima volta dopo cinquant’anni. Si sentiva eccitata, agguerrita al massino, era come se del fuoco le bruciasse dentro. Anche Kagura rimase impressionata da tale comportamento, sconosciuto in lei. Da dove proveniva? Naraku la osservò incredulo, ma non ebbe nemmeno tempo di pronunciar parola, che la sacerdotessa lo bloccò sul nascere, urlando disumanamente ciò che voleva dirgli con tutto il cuore.

 

-IO RESUSCITERò KAGOME, E LEI TI ELIMINERà!-

 

 

Eccomi, finalmente dopo un po’ di tempo ho scritto anche il cap 19… lo so che è corto, ma vi prego di avere pietà, è da un po’ che non scrivo… CIAO CIAO!!!

 

Saya chan.

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=30456