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“….e l’alba del tuo quindicesimo
compleanno ti verrò a prendere e sarai finalmente mia…”
Kagome aveva ripensato a quelle
parole guardando le stelle luminose del cielo.
-Fra due giorni mi verrà a
prendere……Naraku mi porterà via da te….Inuyasha.....-
Mentre pronunciava queste
parole una lacrima solitaria le rigò la guancia
sinistra.
-Non potrò mai più rivedere il
tuo viso così dolce,non potrò mai più innamorarmi dei
tuoi occhi ambrati,non potrò mai più stringere a me il tuo corpo possente,non
potrò mai più toccare le tue labbra carnose…..-
Kagome emise un singhiozzo e
dopo pochi istanti si mise a piangere
sommessamente.Aveva un’unica immagine ben distinta nella sua mente:quel viso così bello e nobile di Inuyasha….Aveva ripensato
a tutte le cose che le erano successe in quei tre mesi e mezzo:aveva conosciuto Inuyasha liberandolo dal Goshjnboku,aveva
rotto in migliaia di frammenti la Shikon no Tama e così aveva cominciato il
viaggio alla ricerca dei pezzi conoscendo Shippo,Miroku e Sango.E ora si
ritrovava a due giorni di distanza dal suo terribile destino……….Naraku le avrebbe
tolto la cosa più importante al mondo…..Inuyasha….Prese la sfera quasi completa
appesa al suo collo e cominciò a girarla tra le dita.Se solo avesse
potuto esprimere il suo desiderio………..Mentre la fissava,Kagome si
accorse di un rumore di passi proveniente dal bosco.Si arrampicò su un ramo di
un albero vicino a lei,credendo che fosse un demone
che bramasse la sfera,ma poi si accorse,scrutando attraverso le fronde, di
riflessi argentei illuminati dalla luna.,di capelli a lei familiari…….Era
Inuyasha che la stava cercando.
-I-Inuyasha….-Kagome
emise il suono del suo nome con una voce flebile.Ma le
orecchie del mezzodemone non lo ingannarono e rispose subito a voce sicura.
-Kagome….-.Kagome,sentendolo, mise male il piede sul primo ramo dell’albero e
cadde in un tonfo assordante.Aveva la faccia spiaccicata a terra, piena di
fango e di foglie.
-Ah,ah,ah,
sei proprio un’imbranata!Non sai neanche arrampicarti su un albero!-disse
Inuyasha,schernendola.
Kagome diventò rossa dalla
rabbia e dall’imbarazzo allo stesso tempo,consapevole
di aver fatto una figuraccia davanti alla persona che amava.Si alzò di scatto e
cominciò a pulirsi i vestiti e la faccia.Inuyasha la fissava divertito,ma subito dopo la sua espressione letizia si tramutò in
un’espressione seria.
-Vieni,ti
porto a pulirti il viso-.
Kagome,ancora
un po’ arrabbiata,ma contemporaneamente sorpresa dal gesto così cortese di
Inuyasha,lo seguì.Dopo aver percorso un po’ di strada tra le fronde dei grandi
e millenari alberi del bosco,i due ragazzi si
fermarono davanti ad un laghetto argentato e illuminato dalla luce fioca delle
numerosissime lucciole presenti.Kagome rimase affascinata da quel paesaggio:le
lucciole erano così belle,creavano un sottofondo così soft,sembravano
lanterne.Le pareva di essere sospesa nella leggerezza più assoluta.Era
felice.Soprattutto perché vicino a lei c’era Inuyasha.Sì,proprio
colui che lei amava e dal quale non avrebbe mai voluto separarsi.Ma proprio in
quel momento un pensiero lugubre le passò per la mente:quei
momenti così felici non sarebbero mai più ritornati indietro.Naraku glieli
avrebbe portati via per sempre.Kagome si inginocchiò sulla riva del laghetto e
cominciò a sciacquarsi la faccia.Voleva confondere le lacrime che traboccavano
dai suoi occhi con l’acqua del lago.Voleva soffocare i singhiozzi che le
venivano in gola.Ma tanto sapeva che non ci sarebbe
mai riuscita perché quei sentimenti di tristezza e rassegnazione erano
impossibili da sopprimere.Dopo essersi accuratamente lavata il viso,si alzò e per un momento fissò Inuyasha.Egli aveva gli
occhi persi nel vuoto.
”Di sicuro starà pensando a Kikyo….”pensò
Kagome.
Passò qualche
secondo di silenzio.I due ragazzi erano immersi nei loro pensieri.Nessuno
li poteva distogliere l’attenzione.Neanche quel dolce fruscio
del vento che muoveva le chiome degli alberi e che rendeva tutto così irreale……
-Lo sai….-ruppe
il silenzio Inuyasha.
-…..Questo
è il luogo in cui per la prima volta nella mia vita mi sono innamorato…..-.
A Kagome le
si spezzò il cuore.Non sapeva più cosa pensare,lui
di certo si stava riferendo a Kikyo e lei si trovava impotente di fronte a
quella situazione.Si sentiva inutile.Lei non centrava
niente in tutta quella storia.Lei non era mai appartenuta a quell’epoca e anche
se era la reincarnazione della sacerdotessa,alla fine
lei pensava, lei agiva, leiprovava
emozioni.Lei si innamorava.Lei non era Kikyo.Lei era
Kagome.Lei esisteva veramente.Non era la copia perfetta di una persona già
morta.Lei era lei.Non apparteneva a nessuno e non era nessun’altro.Era
se stessa e basta.E non voleva essere Kikyo.Quelle
poche volte che Inuyasha l’aveva guardata dolcemente negli occhi,l’immagine riflessa non era lei,ma Kikyo.Sì,Inuyasha
guardava Kikyo,non Kagome.E forse lui credeva di avere ancora al proprio fianco
Kikyo,non Kagome.E quelle volte che ritornava in sé,si accorgeva di aver vicino
Kagome,non Kikyo.Ed ogni volta che Inuyasha la guardava,cercava
disperatamente Kikyo nei suoi occhi,convinto che potesse trovarla solo lì.
“Quindi io sono solo una bambola a forma di Kikyo usata da
Inuyasha ogni volta che vuole cercarla nei miei occhi……”pensò Kagome.
Di
nuovo silenzio.Nessuno dei due osava parlare.Inuyasha aveva già fatto la sua
parte,ora toccava a Kagome.Ma
non ci fu niente.Ella rimase in silenzio e immobile
nei suoi pensieri tristi.Si girò dalla parte opposta a
Inuyasha e ricominciarono le lacrime,che poco prima era riuscita faticosamente
a soffocare…..Si voltò lentamente verso il bosco e si mise a camminare in
quella direzione.
-Hei,Kagome,dove diavolo vai?-chiese Inuyasha.
-Ritorno
al villaggio…….-rispose Kagome, sopprimendo un singhiozzo che le stava venendo
su.
-Aspetta,non vuoi restare ad osservare le lucciole insieme a me?-
Kagome
si fermò.Inuyasha non le aveva mai fatto una proposta
così.Da un lato si sentiva felicissima,perché avrebbe
potuto passare una serata romantica con il suo lui.Dall’altro c’era qualcosa
che la bloccava.Era la sua coscienza che la incitava a non accettare.
”Kagome
non accettare,facendo così soffrirai di più.Inuyasha
comincerà a parlarti della sua vita passata con Kikyo e tu ti troverai a
disagio di fronte a tutto quello e starai male maggiormente…..”.Era questo che
la voce nella sua testa le diceva.
-No
grazie,preferisco ritornare dai nostri amici-rispose
amareggiata Kagome.
-Va
bene,come vuoi.-rispose Inuyasha.
La
sua mente cominciò a formulare un pensiero.
”E se
si fosse arrabbiata con me per qualcosa?Avanti stupido
esortala a restare con te ancora un po’,e soprattutto SCUSATI per qualcosa di
offensivo che ha detto o hai fatto!”.Ma la sua bocca
non emise alcun suono.Era bloccato dall’eterno timore di esprimersi.”Avanti,DI’ QUALCOSA CRETINO!”.Finalmente la sua bocca cominciò ad esprimere
qualche cosa di concreto.
-Kagome….-disse
con voce roca.
-Sì?-rispose
lei.
-Sì,insomma,ecco volevo dirti che…..-“Avanti stupido
DILLO!”-…..che,se per favore potevi avvertire la vecchia Kaede che torno presto
stanotte….-
-Va
bene-rispose la ragazza.
-Grazie……-“Sei
un idiota!SEMPLICEMENTE UN IDIOTA!”
-Prego,ci vediamo dopo,ciao….-
-Ciao….-
Inuyasha
la fissò ancora una volta prima che il buio potesse
inghiottire quella figura così gentile….Era così bella Kagome.Aveva una folta
chioma di capelli corvini che le scendevano sulle spalle,sempre
puliti e ordinati,aveva un viso angelico con la pelle color del latte,aveva
degli occhi color nocciola,sorridenti e pieni di vita,e poi aveva delle labbra
così sottili e sensuali su cui morire….Aveva tutto quello che desiderava su di
una donna….Era così terribilmente somigliante a Kikyo…..Lei
era Kikyo…..
“Un
momento!”pensò Inuyasha.”Lei è Kagome,non Kikyo.Io sto
cercando in lei quello che è di Kikyo…Ma lei non è la sacerdotessa di cui mi
sono innamorato.Lei è la dolce Kagome che ogni giorno mi accompagna nei lunghi
viaggi in cerca dei frammenti della sfera…..Lei è la
persona che mi aiuta nei momenti difficili…..Lei mi piace…..sì ,mi piace
Kagome…….Ma possibile che lei mi piaccia soltanto
perché è un trasferimento di Kikyo su un altro corpo?Possibile che io ami
Kagome solo indirettamente?Io davvero non capisco….”.
Inuyasha
si rigirò verso il laghetto,convincendosi che non era
vero tutto ciò che aveva appena detto.
”I
miei sentimenti verso Kagome sono sinceri…..Già,ma io
cosa provo per lei?Compassione?Amicizia?Amore?So soltanto che quando sto con
lei mi sento davvero bene,mentre quando lei non c’è perché si trova nella sua
epoca,io mi sento triste e sento che mi manca qualcosa che completi la mia
persona…...Ma allora Kagome può definirsi la mia anima gemella?Può essere
lei,ciò che cerco?In fondo è così carina…..”.
Inuyasha
non riusciva a darsi delle spiegazioni,così decise di
perdersi ammirato nel paesaggio che gli si mostrava davanti, per ricordarsi dei
momenti più belli in cui cinquant’anni prima si innamorò di Kikyo…..di
Kagome…..
Intanto
Kagome stava passeggiando a passo lento nel bosco.La sua mente era vuota.Non
voleva più pensare a niente.Non voleva più soffrire.Ormai la sua tristezza e la
sua sofferenza erano state soppresse dalla più totale indifferenza.Con un
sorrisetto amaro pensò:
“Ma
sì,cosa vuoi che sia………………Inuyasha potrò dimenticarlo
presto,al massimo ricomincerò una nuova vita con un altro ragazzo……..per
esempioHojo……..”.
Kagome
pensando a questo,non si riconobbe più.
”Ma
cosa sto dicendo?Io amo Inuyasha più della mia stessa vita,come
faccio a dimenticarlo come niente?”
Per
un attimo si fermò.Chiuse gli occhi e cominciò a meditare.Sentiva il vento
soffice che sfiorava dolcemente le foglie degli alberi e il suo viso,i grilli che cantavano con voce melodiosa,il richiamo di
qualche uccello nella notte e il verso del gufo vicino a lei che emetteva un
suono sublime.Quella era la foresta.Quello era il luogo in cui per la prima
volta fu felice.Quello era il luogo in cui per la prima volta incontrò la
persona giusta per lei.O forse così le sembrava……La foresta le diede una nuova
energia.Sentiva che doveva tornare indietro da Inuyasha,doveva
farlo o sarebbe scoppiata.Doveva chiarirsi con lui.Doveva sapere se lui era
ancora innamorato di Kikyo o se nutriva qualcosa per lei.Doveva farlo……..ma non lo fece.Qualcosa la fermò.Forse
la terribile sensazione di sapere già cosa le avrebbe risposto Inuyasha.Quella
piccola speranza che le si era aperta davanti,sparì in
un secondo.Lei non poteva farlo.Si vergognava troppo.Quindi
decise di continuare il suo cammino verso il villaggio……
Una figura,illuminata
per metà dai raggi della luna,camminava verso il villaggio di Kaede.Si
muovevalentamente,come
se le facesse male arrivare nella destinazione definita…….Quella figura era
Kagome…..Ma non una Kagome allegra e piena di
vita……Nella penombra si presentava una ragazza abbattuta che non aveva più la
forza di piangere……Una ragazza che era stata ferita profondamente nell’anima……E
forse l’anima era morta a causa di questa ferita……E il corpo camminava con la
sola forza meccanica rimasta all’interno di esso……..Gli occhi di Kagome erano
pieni di rassegnazione…..Erano vuoti…….Non riflettevano più la luce viva da
sempre presente……Erano occhi senz’anima…....
-Io non servo a niente…..-bisbigliò Kagome.
-Io sono solo il riflesso di una
persona già esistita…..-
-Io non c’entro in questa storia
e non sono mai centarata…….-
-Io non sono Kikyo……..Già ma allora chi sono io?Kagome Higurashi?Da sempre mi
sono chiamata così e i miei amici e la mia famiglia mi hanno chiamata così…..Ma
io sono veramente me stessa?O sono solo il frutto di un’illusione creatasi
cinquant’anni fa?Se fosse così allora io non avrei motivo di esistere…...Dovrei
trovarmi nel regno dei morti,insieme alle anime delle tante persone morte per
varie cause…..N-non d-dovrei e-esistere, n-non d-dovrei e-essere m-mai
e-esistita.-
La voce di Kagome tremava.Forse
dalla consapevolezza di non essere veramente lei……Ma di essere
qualcun altro……Di avere l’anima condivisa con qualcun altro……Kikyo…..
Non pianse.Kagome per la prima volta
a quei pensieri,non pianse.Non aveva più lacrime da
versare.Si sentiva vuota.Ormai si era sfogata del tutto……Già,ma
allora perché si sentiva così male?Perchè provava tanto dolore dentro di
sé?Perchè stava soffrendo ancora?Fino a poco tempo prima quelle sofferenze
sarebbero state colmate dalle lacrime……Ma ora quest’ultime non uscivano…..Non
cadevano sulle guance lattee di Kagome…….Non c’erano più……..Erano
cadute tutte……Gli occhi castani della ragazza erano asciutti.Non voleva più
piangere……No,Kagome non voleva più versare altre
lacrime amare……
-Non devo più piangere……..-sussurrò Kagome.
-Non devo più essere debole……Non
voglio più essere debole……-
Kagome continuava a camminare a
testa bassa.L’unica consolazione che trovava nel bosco era il dolce soffio del
vento che le accarezzava la pelle.Grazie a quello si sentiva potente e infinita……..Ma un attimo dopo si accorgeva di sognare e ritornava la
solita Kagome,triste e cupa.Ad un tratto ella sentì
dei passi veloci e udì un miagolio.Dopo pochi secondi Kagome si trovò davanti una minuta figura pelosa,col viso dolce,una
macchia nera in fronte,gli occhi rossi e due code all’estremita del
corpo,contornate da strisce nere…….Era Kirara…….La dolce gattina di
Sango-chan…….
-Kirara……-disse con voce dolce
Kagome.
-Mew….-rispose Kirara con quei
suoi occhioni.
-S-sei
venuta a cercarmi?Ti ha mandato qui la tua padrona?-chiese Kagome.
Kirara annuì,miagolando.
-Bè Kirara,io
vorrei stare ancora un po’ qua,anche se sono quasi arrivata al villaggio….-
-Mew……..-rispose
Kirara.Poi le si strusciò sulle gambe e Kagome capì
che voleva stare con lei.
-Va bene,vuol
dire che starai un po’ con me…….-disse Kagome col viso sorridente.
-Vuoi guardare la luna con me?E’
così affascinante stasera……-
Kirara,senza
farselo dire due volte,annuì e saltò in bracciò alla ragazza.
-Brava Kirara,brava….-
Kagome e Kirara fecero qualche
altro passo,quando si trovarono ai piedi del Goshjnboku.Nella
mente della ragazza scorsero delle immagini del suo
passato legato a quell’albero.Rivide quando lei aveva liberato Inuyasha,togliendoli la freccia sacra conficcata nel suo petto……E
poi tutte quelle volte che lo aveva chiamato per dirgli che la cena era pronta
nella capanna della vecchia Kaede….....Erano bei ricordi,ma Kagome non volle
farsi distrarre da essi.Cominciò ad arrampicarsi sul primo ramo del Dio Albero,con
in braccio Kirara.Lei non era brava ad arrampicarsi sugli alberi,figurarsi sul Gonshjboku,e quelle uniche due volte che lo
aveva fatto,era sempre stata aiutata da Inuyasha…….Ma
ora lui non c’era……Lui era sulla riva del laghetto argentato a pensare a
Kikyo……
“Sarà concentrato solo su di lei
adesso……”pensò rammaricata Kagome,mentre stava
mettendo un piede sul primo ramo dell’albero millenario.
Dopo qualche secondo Kagome
riuscì anche a scalare il secondo ramo e si sedette sul terzo.Era già
abbastanza quello che aveva fatto.Le andava bene così.Anche se avrebbe voluto arrivare fino in cima……Ma non ci sarebbe mai
riuscita,a meno che non fosse stata aiutata dal mezzodemone che amava…….
-Da qui si può godere una vista
molto buona,anche se mi piacerebbe salire ancora di
qualche ramo……ma sono troppo stanca per salire di nuovo,quindi ti dovrai
accontentare di osservare da qui la luna.A te va bene,Kirara?-
-Mew,mew!-rispose
entusiasta Kirara.A lei andava benissimo stare lì,anzi,le sembrava anche di
essere troppo in alto.Ma lei era così piccola che le
sembrava tutto grande……perfino Shippo…….
-Bene Kirara,sono
contenta che ti piaccia stare a questa altitudine,o se così si può
definire……-rispose compiaciuta Kagome.
Kagome cominciò ad accarezzare
Kirara mentre guardava ammirata la luna nel cielo.
“Fra due giorni non potrò più
ammirare questo paesaggio dal Gonshjnboku…….”pensò rammaricata Kagome.
Intanto la gattina di Sango-chan
emetteva dei miagolii di piacere.
Kagome rimase per un bel po’ ad
ammirare il firmamento,tanto che Kirara si addormentò
sulle gambe della ragazza,un po’ perché era stanca e un po’ perché quelle
carezze così dolci l’avevano stordita.
-Kirara si è addormentata……Che
carina…….- sussurrò piano Kagome.
Kirara era raggomitolata su se
stessa,con le code che scodinzolavano di qua e di là (oh,mi
raccomando Kirara è un gatto,non fraintendete!nd aki-chan)e Kagome aveva gli
occhi pieni di tenerezza verso i suoi confronti.Era la prima volta dopo tanto
tempo che Kagome sorrideva davvero.Da un po’ di giorni la ragazza non era più
felice,né accennava a sorridere.Era sempre malinconica
e depressa,perché si rendeva conto sempre di più che i
momenti felici con i suoi amici sarebbero stati gli ultimi,man mano che il
tempo passava.Ora invece,ella si sentiva
pacifica.Kirara su di lei emanava felicità e ingenuità.Forse era proprio quella
creaturina così piccola,la sua unica via di
salvezza.Era lei l’unica cosa che le rendeva quell’attesa un po’ più sopportabile.Era
lei l’unica sua speranza……..
-Sì Kirara,anche
se tu non lo sai,sei tu la mia unica speranza……..-disse Kagome a bassa voce.
La ragazza si sentiva sempre più
stanca,perché si rendeva conto che doveva essere
tardi.Spostò la manica sinistra della maglietta della sua divisa e guardò
l’ora.
-Oh cazzo,E’
MEZZANOTTE E MEZZA!!!!!!!-urlò quasi Kagome.
-Devo subito scendere dall’albero,altrimenti la vecchia Kaede e i miei amici si
preoccuperanno!-
Detto questo Kagome cominciò a
scendere piano il Gonshjnboku,per non svegliare
Kirara.
Intanto Inuyasha si distrasse dal
paesaggio che stava ammirando.Si accorse che era molto tardi e che doveva
ritornare al villaggio.
-La vecchia sarà preoccupata per
me-disse Inuyasha.
-Meglio cominciare ad
incamminarmi-.Così il mezzodemone prese la strada del villagio e partì.Corse
velocissimo,non vedeva l’ora di raggiungere il suo
amato albero su cui dormire.Era molto stanco.
-Dannazzione,gli
ultimi scontri con Kagura mi hanno letteralmente distrutto!Tzè,mi faccio quasi
pena da solo da quanto debole sono!Non vedo l’ora di stendermi in cima al
Gonshjnboku e addormentarmi-si lamentò Inuyasha.
Finalmente dopo qualche secondo
Inuyasha arrivò ai piedi del Dio Albero.Proprio in quel momento Kagome stava
scendendo l’ultimo ramo e subito dopo si diede un
slancio e saltò per terra.Inuyasha si accorse subito di lei,le si avvicinò un
poco e disse,rimproverandola:
-Kagome,che
cosa cavolo ci fai qui?Dovresti essere a letto a quest’ora!-
-C-ciao Inuyasha,scusa è che non avevo molto sonno…..-rispose flebilmente
Kagome.
-Ora fila subito a letto,se non vuoi che ti ci porti io con la forza……-disse
arrabbiato Inuyasha.
-Sì……….-rispose tristemente la
ragazza.
“Non capisci che sono troppo
preoccupato per te?Non capisci che se ti succedesse qualcosa io non potrei mai
perdonarmelo?Kagome………”pensò Inuyasha con una accenno
di tristezza sul suo volto.
La ragazza cominciò ad
incamminarsi verso la capanna della vecchia Kaede,con
Kirara in braccio.Inuyasha era davvero dispiaciuto da quello che aveva appena
detto e si sentiva un insensibile.
“Possibile che non riesca ad
essere un po’ più gentile con lei?Possibile che debba sempre farla soffrire per
quello che dico?”pensò il ragazzo.
Mentre Kagome stava spostando le
tende della capanna,Inuyasha la chiamò con una voce
debole.
-Kagome…….-cominciò.
-Dimmi…….-rispose la fanciulla dallo strano kimono.
Dopo qualche secondo la figura di
Kagome sparì dietro alle tende e Inuyasha si arrampicò sulla cima del
Gonshjnboku.Si sedette sull’ultimo ramo e chiuse gli occhi.
-Buonanotte mia piccola
Kagome……-sussurrò il mezzodemone prima di sprofondare nel mondo dei sogni.
Kagome intanto si era messa il
pigiama e si distese sul futòn,nascondendosi tra le
coperte.
-Sogni d’oro mio dolce
Inuyasha……-e si addormentò tra le calde coperte del suo letto.
Un
raggio di sole illuminava l’unica finestrella della capanna della vecchia
Kaede.Era mattina.Ma la vecchia Kaede era già sveglia dall’alba ed era andata
vicino al fiume a raccogliere delle erbe medicamentose per fare degli
infusi.Kagome stava ancora dormendo beata sul suo futon,perché
la sera precedente era andata a letto tardi.Inuyasha invece era già bello
arzillo,visto che lui era abituato ad alzarsi presto,la mattina.Shippo era
annoiato,perché non aveva niente da fare:infatti Sango e Miroku lo avevano
lasciato al villaggio perché dovevano andare a prendere della legna per il
fuoco del pranzo.Kirara stava facendo compagnia al cucciolo di volpe,mentre lui
aveva la braccia conserte davanti alla capanna della vecchia
sacerdotessa,pensando a cosa fare durante la mattinata.Non poteva
mica stare lì per sempre a fare la guardia a Kagome!A Shippo venne
un’idea in mente:
“E se
svegliassi Kagome adesso?Ormai è tardi……..”pensò il
bambino.
-Tu che
ne pensi Kirara?Secondo te dovrei svegliare
Kagome?-chiese il piccolo alla gattina di Sango-chan.
Kirara
rispose allegra con un sonoro –Mew!-.
-Benissimo,allora vuol dire che l’andremo a svegliare!-concluse il
cucciolo di kitsune tutto contento.
Entrò
piano piano nella capanna,seguito da Kirara,si
avvicinò al viso di Kagome e le sussurrò dolcemente:
-Kagome……è
ora di alzarsi…….è molto tardi…….-
-Mmm…….sì adesso……altri cinque minuti Shippo…….-bisbigliò la
ragazza.
-Uh,ok….-rispose spaesato Shippo.
Dopo
qualche minuto Kagome si svegliò e si stiracchiò un poco.
-Yaaawwwwwn!!!!!-sbadigliò la ragazza.
-Allegria,finalmente ti sei alzata!Era ora!-disse sbuffando il
piccolo Shippo.
-Uh?Oh
buongiorno Shippo……Ma che ore sono?-domandò Kagome.
-E’ora
che ti alzi,mi pare ovvio!-rispose seccato il
cucciolo.
Kagome
guardò l’orologio e urlò come una pazza.
-PORCA
PUTTANA E’ MEZZOGIORNO E TRE QUARTI!!!!!!PERCHE’ NON
MI HAI SVEGLIATA PRIMA?!-
Shippo
era spaventato dalla reazione della ragazza e rispose con voce tremante:
-S-scusa
m-ma eri c-così beata m-mentre dormivi e a-avevo paura
d-di s-svegliari……-
Così la
ragazza,dopo aver accuratamente cacciato fuori Shippo
dalla capanna,si vestì.Dopo essersi messa “quello strano kimono”,chiamato così da Inuyasha,Kagome uscì e andò in riva al
fiume a lavarsi un po’.
-Tu
piccolo Shippo rimani qui a fare la guardia,in caso
che dei demoni possano attaccare il villaggio-raccomandò Kagome,poi proseguì
verso il fiume.
-Uffa,devo sempre io stare qua a non fare niente!Non è giusto!-si
lamentò il piccolo hanyou.
Kagome
percorse un tratto di strada fino al fiume,e,arrivata,scorse
una figura anziana,accovaciata sulla riva.Era la vecchia Kaede che stava
raccogliendo in dei secchi, l’acqua per la pentola.La ragazza si avvicinò
sempre di più alla vecchia,osservandola
clandestinamente.
-Buongiorno
Kagome!-disse con voce squillante l’anziana sacerdotessa.
-Buongiorno
a te,Kaede….-rispose Kagome.
-Posso aiutarvi con i secchi?-chiese la giovane.
-Ma
certo,mi faresti un grande favore!-rispose la vecchia.
Anche Kagome si
appollaiò sulla riva del fiume e cominciò a riempire un secchio d’acqua.Era un
po’ faticoso,ma per la fanciulla era ormai diventata
un’abitudine:si era fatta i muscoli!Dovevano riempire cinque secchi.Kaede ne
aveva già riempiti due,Kagome doveva finire gli altri tre.Mentre stava
riempiendo il secondo secchio,
la vecchia
sacerdotessa le pose una domanda:
-Kagome,c’è qualcosa che ti turba,vero?-
-Ma che
dite signora!Io sono tranquillissima!-rispose con un
sorriso finto Kagome.
-Kagome,tu non devi nascondere i tuoi sentimenti.E’ da un po’ di
giorni che ti vedo assente e triste.C’è qualcosa che non va,mia
piccola miko?-richiese Kaede.
-Ve lo
ripeto,io non ho proprio niente che non va!-rispose
dolcemente la ragazza.
-Sei
sicura?Non sei più tu.Non ti vedo più sorridere,non ti vedo più parlare allegramente.Non ti vedo più vivere.Ti
vedo solo distratta e quelle poche volte che
sorridi,lo fai solo per tranquillizzarci.Come adesso.-disse l’anziana donna.
Kagome
si sentì colpita al cuore.La vecchia aveva centrato perfettamente il
bersaglio.Era vero che non sorrideva più da tanto tempo.Era vero che era
assente e triste.Era vero che c’era qualcosa che la turbava.Quel qualcosa si
chiamava Naraku.Era quello il suo problema.Naraku.
-Bè,in verità c’è qualcosa che non va……-rispose a testa bassa
Kagome,coprendo quei suoi splendidi occhi bruni.
-Ormai
è giunto il momento che ve lo dica………-.La voce di
Kagome era rotta.-…….Io domani…….io domani…….insomma
IO DOMANI NON SARO’ PIU’ CON VOI!-urlò la ragazza.
-COSA?-disse
stupita l’anziana donna.
-Sì,ormai voi dovete saperlo……IO NARAKU LO CONOSCO DA QUANDO
SONO NATA!-
Il viso
di Kaede era starvolto.Non riusciva a formulare nessun pensiero.Era stata
scossa da questo fatto.
-M-ma c-come fai a
conoscerlo da tutto questo tempo?-chiese la donna.
-Bè
perché……la mia famiglia lo conosceva da prima che io nascessi,poco
prima che mio padre morisse-rispose Kagome.
-Ti
prego cara,raccontami tutto-incitò Kaede.
Kagome
fece un bel respiro e poi cominciò a raccontare.
-Come
ho detto prima,Naraku lo conosco da quando sono nata.Lui
era un uomo affascinante,che esercitava su di me un
grande spirito di ammirazione.Fu come una porta aperta per me, una specie di
miracolo quando lo conobbi,poichè da pochi mesi mio
padre era morto per un incidente stradale.Lui mi sembrò come un secondo padre
per molti anni.Un giorno Naraku mi raccontò che io gli ricordavo una fanciulla che conobbe molti anni prima,che lavorava in un
tempio.Una sacerdotessa insomma.
-Kikyo……-sussurrò
la vecchia Kaede.
-Esatto,proprio lei…..-rispose Kagome.Poi continuò il suo racconto:
-Mi
raccontò che ella era morta da un po’ di tempo,ma lui
non l’aveva mai dimenticata-disse la ragazza.
*FLASHBACK*
-La sai
una cosa mia dolce Kagome?-
-Che cosa Naraku?-
-Tu mi ricordi
tanto una donna che conobbi molti anni fa’,ma che ora
purtroppo non c’è più……-
-Davvero?E
come si chiamava questa donna?-
-Kikyo…….si chiamava Kikyo…….-
-E le somiglio così
tanto?-
-Sì,piccola mia,sì…..-
-Questa
donna ti piaceva tanto?-
-Diciamo
di sì…….-
-Uffa,non è giusto!Tu non ti devi innamorare di nessuno!-
-Non ti
preoccupare mia piccola Kagome,a me piaci solo tu…….-
-Sul
serio?-
-Certamente……..-[sorriso di Naraku]
*FINE
FLASHBACK*
La
ragazza riprese il racconto da dove lo aveva interrotto:
-Passarono
un po’ di anni,fino a quando cominciai le medie.Dovete
sapere che da noi all’inizio di questo tipo di scuola,ci
si prendono le prime cotte verso qualcuno,e a me piaceva un ragazzo di terza,e
così trascurai la compagnia di Naraku.Lui fu molto geloso di questa relazione
con questo mio compagno e un giorno mi fermò facendomi un discorso-.
*FLASHBACK*
-Kagome!Hei,Kagome!-
-Uh?Ciao
Naraku-
-Ti
devo fare un discorso-
-Di che
tipo?-
-Vieni
con me-
[rumore
di passi]
-Hei,ma dove mi stai portando così di fretta?-
-Tu
devi ascoltarmi bene ora-
-Cosa vuoi?-
-Chi è
quel ragazzo con cui esci?-
-Non
sono affari che ti riguardano!-
-DIMMELO
SUBITO!-
[Faccia
malvagia di Naraku e paura di Kagome]
-Ecco
lui è il mio ragazzo….-
-COSA?LO
VUOI CAPIRE CHE AL DI FUORI DI ME,TU NON DEVI
RELAZIONARTI CON NESSUN MASCHIO?-
-Ma a
te cosa ti deve interessare di quello che faccio io?-
-PERCHE’IO
TI AMO KAGOME,TI AMO!E NON VOGLIO CHE TU STAI CON
NESSUN ALTRO AL DI FUORI DI ME!-
[Faccia
sconvolta di Kagome]
-M-ma…….-
-Io
sono geloso di te…….Tu non devi stare con lui,non ti
merita……-
-A ME
NON INTERESSA NIENTE DI QUELLO CHE DICI TU!IO AMO TAKASHI CON TUTTO IL MIO
CUORE!E NON VOGLIO PIU’VEDERTI PERCHE’TI ODIO!HAI CAPITO?IO TI ODIO E NON TI
DEVI PIU’IMMISCHIARE IN AFFARI CHE NON TI RIGUARDANO,CAPITO?-
-M-ma Kagome…….-
[Kagome
corre via]
*FINE
FLASHBACK*
-Non
avrei mai dovuto dirglielo,mai.Cominciò a
perseguitarmi sempre di più.Prima iniziò con messaggi preliminari,poi anche a rincorrermi e un giorno provò a molestarmi-
*FLASHBACK*
[urli
di dolore]
-No,Naraku,non farmi del male!-
-Sì
piccola mia,ormai è giunta l’ora che tu cresca un po’
e che assapori i piaceri della vita!-
-No,fermati!-
[rumore
di uno schiaffo]
-Non
voglio più vederti,razza di pervertito!-
*FINE
FLASHBACK*
-Per un
po’ di tempo Naraku non mi diede più fastidio,ma un
giorno mi tese una trappola e cercò di portarmi via con lui.Io per fortuna,a mò di botte,riuscii a sottrarmi a quest’ordine.Naraku allora
creò attorno a sé un miasma di fumo velenoso e dopo pochi secondi,si travestì
con una pelliccia bianca di babbuino.Mi disse una frase che mi rimarrà sempre impressa.Questo successe quando avevo tredici
anni.
*FLASHBACK*
-Ora tu
non mi vuoi,ma ricordati che un giorno ti pentirai di
quello che hai fatto.E proprio quel giorno…….L’alba del tuo quindicesimo
compleanno, verrò a prenderti e sarai finalmente mia,ah,ah,ah!-
[Naraku
sparisce per sempre col suo miasma]
*FINE
FLASHBACK*
-Ecco,questa è tutta la storia.Domani purtroppo compirò quindici
anni e Naraku come promesso,mi verrà a prendere e io
non vi potrò più vedere……-disse afflitta Kagome.
-Ma
perché non ce l’hai detto prima?-chiese Kaede.
-Perché
non volevo darvi troppe preoccupazioni,già da quante
ne avete.Io ho tanta paura…….-
Kagome
si mise a singhiozzare,poi delle lacrime copiose
scesero sulle sue guance.L’anziana sacerdotessa accolse tra le sue braccia la
ragazza,che ormai era distrutta dal dolore.
-Su piccola
mia,vedrai che tutto si sistemerà-rassicurò la donna.
Intanto
su un albero vicino alle due donne,stava una figura
canina,che aveva ascoltato tutto.Era Inuyasha,sconvolto
dalla storia che aveva appena finito di narrare Kagome.Aveva la testa scombussolata
da quello che aveva appena sentito dire.
“Kagome
e Naraku,si conoscevano?”pensò il mezzodemone.
“Perché
non me l’hai detto prima?Perchè non mi hai confessato
il tuo dolore?Io avrei potuto consolarti…….”
Nella
mente dell’hanyou rimbombavano dei pensieri di questo
genere.Si tormentava sull’omertà di Kagome.Si era sentito uno stupido e un
inutile ammasso di stupidità.Perchè Kagome non si fidava di lui.No,non si fidava di lui………
“Tu,non ti fidi di me,Kagome?”pensò Inuyasha.
Voleva
andare da lei e stringerla tra le sue braccia.Ma non
lo fece.Si limitò solo ad osservare la scena dall’albero su cui si trovava……..
Inuyasha
era in piedi sul ramo dell’albero,dove aveva ascoltato il racconto di Kagome.I
suoi occhi ambrati erano spenti.Il suo viso era spento.Lui era spento.La sua
voce era un sussurro.Non emetteva suoni.
Kagome
era ancora sconvolta,nonostante le parole rassicuranti dell’anziana miko.
Kaede
osservava la scena in silenzio.Non sapeva cosa dire.Voleva aiutare Kagome,ma
non sapeva come fare.Ad un tratto,però,le venne in mente una soluzione per
sollevare quella situazione insostenibile.
-Kagome,è
meglio tornare al villaggio,altrimenti l’acqua della pentola non si scalderà
più.-
-Sì,somma
Kaede-rispose fievolmente Kagome.
La
ragazza si asciugò le lacrime e si alzò sostenuta dall’anziana miko.Poi le due
donne si diressero verso il villaggio portando i secchi d’acqua.Inuyasha le
osservava dalla stessa posizione con cui aveva assistito alla scena.Era rimasto
molto scosso da quel fatto.Non riusciva più a muoversi.Una parte in lui era
morta.I suoi occhi non riflettevano più alcun tipo di luce.E intanto guardava
le due figure femminili allontanarsi fino a sparire all’orizzonte…….
Un buon
profumino si estendeva nella capanna della vecchia Kaede.Era lo stufato che la
sacerdotessa aveva appena finito di cuocere.Tutto il gruppo di Inuyasha era
seduto intorno alla stanza,in attesa di pranzare.Ma Inuyasha non c’era.Lui era
ancora fuori a pensare a quello che aveva raccontato Kagome.
-Kagome,per
favore,puoi andare a chiamare Inuyasha?-chiese l’anziana donna.
-Uh?Sì,certo-rispose
distrattamente Kagome.
La
ragazza uscì dalla capanna,lasciando dietro di sé i suoi compagni di avventura.
-Secondo
te cos’ha oggi la Divina Kagome?-chiese Miroku a Sango.
-Non ne
ho la più pallida idea.E’ da un po’ di giorni che la vedo così…….così……-
-Assente?-completò
Kaede.
-Esatto-rispose
la sterminatrice.
-Bè,voi
dovete sapere una cosa che Kagome non vi ha mai raccontato,in cui si spiega
anche il motivo della sua distrazione……-cominciò la miko.
-E che
cosa dovremmo sapere?-chiese Miroku.
-Ora ve
lo dico…….-
Intanto
Kagome si era inoltrata nel bosco e si stava dirigendo verso il
Gonshjnboku.Sapeva che Inuyasha si trovava là.Ormai lo conosceva troppo
bene.Quello era il luogo dove ogni volta lui si recava prima di pranzare.Percorsa un po’
di strada,si ritrovò ai piedi del Dio Albero.Il mezzodemone non era in cima
come al solito,ma era seduto sui primi rami.La ragazza lo chiamò,come faceva di
solito.Ma egli non rispose.
-Inuyasha……-
-………-
-Inuyasha,è
pronto……..-
-………-
“Dev’essere
un po’ sordo…….”pensò Kagome.Quindi decise di urlare più forte.
-INUYASHA!!!!!!!!!!-
Finalmente
il mezzodemone si destò dai suoi pensieri e si voltò giù.Scorse una figura
femminile che lo stava chiamando.Non la vedeva bene,perché le foglie glielo
impedivano.Potè scrutare solo un’immagine dai capelli corvini e dal viso divino…..
“Kikyo……”pensò
Inuyasha.
“No,non
può essere lei.Quella è…….Kagome……”.Al ragazzo venne un nodo in gola.Solo dopo
averlo mandato giù,potè rispondere.
-Uh,ciao
Kagome…..-
-Era
ora che mi rispondessi!-disse un po’ seccata Kagome.
-S-scusa,è
che non ti avevo sentita…….-si scusò Inuyasha.
-Me ne
sono accorta…….Dai,vieni che è pronto il pranzo…….-informò la fanciulla.
-Sì…….-.Poi
il ragazzo balzò giù dall’albero,e prima di seguire la ragazza verso il
villaggio,cominciò a dirle qualcosa.
-Kagome,prima
di ritornare al villaggio,vorrei parlarti di una cosa……..-
La
ragazza,che aveva già cominciato ad incamminarsi,si fermò e lo ascoltò.
-Dimmi
tutto…….-
Inuyasha
incominciò.
-Ho
sentito tutto prima,quando parlavi alla vecchia Kaede…….Ora so che tu e Naraku
vi conoscevate già da molto tempo…..-
Kagome
perse due battiti.Inuyasha aveva origliato il suo discorso?Non poteva
crederci……
-Perché
non mi hai mai detto niente?!PERCHE’ NON MI HAI MAI CONFESSATO IL TUO
TORMENTO?AVREI POTUTO AIUTARTI!-concluse adirato l’hanyou.
-Bè,ecco……io……-Kagome
non sapeva cosa dire.
-Forse
non ti fidavi di me?ERA QUESTO QUELLO CHE VOLEVI DIRE?-
-No,non
ho mai pensato questo…….-rispose debolmente Kagome.
-ALLORA
PERCHE’ NON MI HAI MAI DETTO NIENTE?!-
Gli
occhi di Inuyasha erano accesi.Kagome aveva paura.Avrebbe dato qualsiasi cosa
pur di essere stata nella sua epoca in quel momento.
-Ecco,perché
io……io…….-.Kagome abbassò la testa.Una lacrima le rigò la guancia destra.
“Cazzo,l’ho
fatta piangere di nuovo!Sono solo uno scemo insensibile!SCEMO,SCEMO,SCEMO!”pensò
fra sé il mezzodemone,guardando Kagome.
-Senti
Kagome,io non volevo davvero……-disse Inuyasha.
Il
ragazzo provò ad asciugarle quella lacrima solitaria,allungando la mano e sfiorandole
il viso.Ma la ragazza si irrigidì e si allontanò dalla mano dell’hanyou.
-Tu…TU
NON PUOI CAPIRE QUELLO CHE PROVO!-urlò Kagome.
Le
lacrime scesero numerose sulle sue gote.Inuyasha si sentiva un
verme.Istintivamente la strinse a sè con tutta la protettività che
aveva.Cominciò ad accarezzarle la testa e le mormorò piano piano:
-Scusami
Kagome…….non avrei mai dovuto aggredirti in questo modo…….sono stato solo uno
stolto……..ti prego perdona questa miairriflessione…….-
Kagome
non sapeva cosa pensare.Era da tutta la vita che aspettava quel
momento…….Finalmente Inuyasha l’aveva abbracciata………Avrebbe dovuto essere
felice,ma sembrava ancora più triste e sconfortata.Le sue mani si spostarono
sulla schiena dell’hanyou.Era davvero una schiena forte!Kagome strinse con le
sue mani il tessuto rosso del kariginu di Inuyasha e si appoggiò pesantemente
al suo petto.Era un sostegno per lei.Chiuse gli occhi per scacciare via il
dolore che l’avvolgeva.Ora voleva solo essere felice.Era questo tutto quello
che desiderava in quell’istante.Essere serena e felice…….
-Ti
voglio bene…….-sussurrò cautamente Inuyasha.
-Anch’io
te ne voglio……-rispose spontaneamente Kagome.
Inuyasha
si abbassò verso Kagome.La sua testa si posò sull’incavo del collo della
ragazza.Si perse nel suo profumo inebriante…….Non potè farne a meno…….Quel suo
profumo lo eccitava talmente tanto che avrebbe voluto unirsi in una sola anima
con Kagome……..Sì, unirsi totalmente con lei…….Essere una sola cosa con lei……..Il
ragazzo cominciò a viziare con le sue labbra il collo della ragazza……..Le diede
piccoli baci per tranquillizzarla un po’………
-Non
piangere più…….ti prego……-supplicò Inuyasha.
-S-sì……..-rispose
serena Kagome.
Finalmente
lo era.Finalmente aveva raggiunto il suo scopo.Finalmente dopo tanto tempo si
sentiva bene.Ora non desiderava altro che stare abbracciata ad Inuyasha per
sempre.L’hanyou la strinse sempre più forte,poi si accostò sulla sua
spalla.Chiuse gli occhi e a poco a poco si sentì un’unica cosa con Kagome.Da lì
capì che lui amava veramente Kagome.Sì,l’amava con tutto il cuore.E nessuno
gliel’avrebbe portata via.Neanche Naraku………..I capelli della ragazza lo
coccolarono affettuosamente e lo resero docile a qualunque cosa.Lui non voleva
far altro che stare tutta la vita insieme a Kagome,ad appassionarsi del suo
profumo così buono……..E Kikyo poteva anche dimenticarla.Lei era morta.Kagome
no.Sì,Kagome era viva,ma non per questo a Inuyasha piaceva.Kagome per lui era
un punto di riferimento.Era una stella nella notte.Era il sole del mattino.Era
l’acqua nel deserto.Era l’unica cosa che rendesse vivibile quel posto.Era la
sua vita…..Inuyasha si avvicinò con le labbra sempre più verso il viso di
Kagome.A poco a poco si ritrovò a sfiorare quelle della ragazza.Kagome diventò
rossa dall’imbarazzo e non potè fare a meno di schivare il bacio dell’hanyou.Si
girò di scatto da un’altra parte,per evitare lo sguardo magnetico di Inuyasha.
-N-no…….non
posso farlo……tu ami ancora Kikyo…….-disse la ragazza.
-M-ma…….-Inuyasha
rimase disorientato da quella reazione.
-Sarà
meglio che andiamo…….-incitò Kagome.
-Uh?Ehm,sì…….-rispose
deluso il mezzodemone.
I due
ragazzi si staccarono dall’abbraccio e si avviarono verso il villaggio.Kagome
guidava il cammino.Aveva ancora il cuore che batteva a mille.Inuyasha la
seguiva subito,ancora disorientato da quello che era appena successo.Nella
mente del ragazzo dei pensieri confusi echeggiavano affollati.
“Perché
Kagome si è allontanata da me?Perchè ha evitato il mio bacio?Perchè lei pensa
che io ami ancora Kikyo?Tu mi piaci Kagome,mi piaci e non vuoi capirlo……”
Nella
testa di Kagome invece rimbombavano altre riflessioni.
“Che
stupida che sono stata!Dopo tanto tempo che aspettavo il suo bacio,l’ho
rifiutato aggressivamente.Lui ancora una volta ha sentito Kikyo in me……e io non
posso più sopportarlo……..”
I due
ragazzi stavano in silenzio e camminavano iperterriti verso il paese.Nessuno
dei due parlava.Si sentiva solo il respiro proveniente dalle loro bocche.Inuyasha
si sentì a disagio in quella situazione.Non riusciva più a contenerla.
“Avanti
Inuyasha,pensa a qualcosa per rompere il ghiaccio.RIFLETTI SU QUALCOSA DI
INTELLIGENTE OGNI TANTO!”
Ad un
certo punto gli venne in mente un’idea.
“Potrei
prenderle la mano in segno di affetto!MA CERTO!INUYASHA SEI UN GENIO!BRAVO, PER
UNA VOLTA HAI PENSATO BENE!”
Il
ragazzo avvicinò piano piano alla mano di Kagome.La sfiorò.Sentì un brivido
percorrergli la schiena.Poi penetrò nella sua intenzione.Strinse dolcemente la
mano della ragazza come non aveva mai fatto.Kagome si voltò stupita.Inuyasha le
chiese:
-P-posso
tenerti la mano?-
-Ehm,sì
certo……-rispose confusa la ragazza.
Kagome
dopo un po’ di imbarazzo,ricambiò la stretta dell’hanyou.Inuyasha si portò al
suo livello.Ora i due ragazzi erano vicini.Poi Inuyasha trascinò via
Kagome,costringendola a correre.
-Ti
amo!-le urlò dietro.
La
ragazza,che rimase stupita da questa frase,si rese finalmente conto che lui non
amava più Kikyo,ma lei.Sì,Inuyasha amava Kagome,non Kikyo.
“Lui
ama me.SOLO ME!”si disse fra sé la fanciulla.Poi rispose sonoramente al
mezzodemone.
-Anch’io
ti amo!-
E
correndo,proseguirono felici verso il villaggio della vecchia Kaede.
I due
ragazzi correvano felici verso la capanna della vecchia Kaede.Ormai i loro
dubbi erano stati chiariti.Ormai sapevano di amarsi.Ora sapevano che non si
sarebbero mai più lasciati.Si tenevano per mano perché sapevano che sarebbero
stati insieme per sempre.Correvano sereni………Sì,correvano
sereni………..
Finalmente
raggiunsero la loro destinazione.Prima di entrare nel capanno,si
lasciarono la mano,per non dare dei sospetti,e soprattutto,per non lasciar fare
battutine insulse a Miroku.
-Eccoci,qua,siamo arrivati!-annunciò Kagome col sorriso sulle
labbra.
-Oh,finalmente!-disse un po’ seccato Miroku.
Il
gruppo di amici cominciò a mangiare lo stufato
preparato da Kaede.Shippo se lo divorò subito,gli altri invece lo mangiarono
più pacatamente.Finito il pranzo la comitiva si sparse
un po’ dappertutto:Shippo andò a giocare nel bosco insieme a Kirara,Sango e
Kaede rimasero nel capanno a riposarsi,Inuyasha andò a fare una
passeggiata,Kagome e Miroku invece,rimasero al villaggio,seduti su una roccia
vicino al fiume.Kagome si era portata dietro il suo diario segreto,e aveva
intenzione di scrivere quello che le era capitato durante la giornata
(ovviamente la dichiarazione di Inuyasha.nd aki-chan).Miroku,seduto vicino a
lei,la osservava mentre scribacchiava.
-Cosa state
scrivendo,Divina Kagome?-chiese ad un certo punto.
-Uh?Niente,solo qualche pensiero…….-mentì Kagome.
”Meglio
non fargli leggere quello che scrivo,altrimenti
scoprirà tutta la verità e comincerà a provocare Inuyasha”pensò la ragazza.
Passò
qualche minuto e il bonzo pose una proposta a Kagome.
-Sentite,potreste venire un attimo con me nel boschetto qui
vicino,per favore?Vorrei parlarvi di una cosa…….-
-V-va bene-rispose
disorientata Kagome.
La
ragazza lasciò sul masso il suo diario e seguì Miroku.I due percorsero un po’
di strada.Intanto Kagome si domandava cosa avesse intenzione di fare il bonzo.
“Spero
solo che non mi domandi di concedergli un figlio,altrimenti
giuro che lo picchio!”pensò.
I due
ragazzi si inoltrarono nel boschetto.Percorsero un tratto
di sentiero,poi ad un certo punto Miroku si fermò.La
ragazza allora gli chiese incuriosita:
-Allora,perché mi avete portato qui?-
Miroku
si avvicinò a lei e le prese le mani.Kagome arrossì un
poco,ma sapeva che Miroku faceva sempre così con lei,allora si calmò.
-Divina
Kagome,io vorrei da voi l’onore di………-.Non finì la
frase che Kagome gli diede un pugno in testa.
“Lo
sapevo,è solo un pervertito……..”pensò,e le venne il
classico gocciolone.
Sulla
testa di Miroku saltò fuori un bernoccolo,ma egli
riuscì subito a farlo sparire.
-Mamma
mia,che violenta che siete!-si lamentò il bonzo
accarezzandosi la testa.
-Per
forza,se fate proposte indecenti è logico che vi
picchi!Ma non vi vergognate neanche un po’?-rispose furiosa Kagome.
-Bè in
verità no…….-disse Miroku,ma lo disse così piano che
per fortuna Kagome non sentì nulla.L’uomo poi assunse un’espressione seria e
riprese la mani della fanciulla.
-Ancora?Ma
la vol……-Kagome non terminò la frase.Miroku le posò dolcemente l’indice della
sua mano destra sulle sue labbra per bloccarla.
-Shhhhh,per favore,questa volta vi devo parlare di una cosa
seria…….-disse a bassa voce il bonzo.
-Uh?.........-è tutto quello che uscì dalla bocca di Kagome.
Poi
Miroku cominciò.
-Divina
Kagome,la Somma Kaede mi ha riferito tutto quello che
vi è successo,e ne sono molto addolorato.Noi vi aiuteremo più che potremo
domani,ve lo prometto
Fatevi
forza e sappiate che Naraku non vi poterà via da qui
perché noi saremo con voi.Ve lo giuro solennemente anche da parte dei nostri
compagni.Quindi non dovete torturarvi perché domani sarà l’ultimo giorno
d’esistenza di quel mostro insensibile.-
Kagome
rimase commossa da quelle parole.Le diedero unanuova forza.Si sentì sicura e protetta,perché
ora sapeva che poteva contare sui suoi amici.Sì,i suoi amici l’avrebbero
aiutata anche a costo di morire.
-Miroku,io……..-
-No,non dite niente……..-
Miroku
chiuse gli occhi e si avvicinò,chinandosi, alla
guancia sinistra di Kagome.Le diede un bacio.Un bacio sincero e leggero.Kagome
arrossì come un peperone.Miroku non l’aveva mai baciata,e
lo faceva adesso quando si era appena chiarita con Inuyasha!Il bacio del monaco
svegliò in Kagome un susseguirsi di emozioni incredibili.In due secondi si
sarebbe sciolta come il burro.Il suo bacio era così caloroso…….Così
sensuale…….Si sentì in paradiso.Poi Miroku tolse la sua bocca dalla gota di
Kagome.Sempre stringendole le mani le sussurrò all’orecchio:
-Vi
amo…….-
Poi
gliele lasciò e si avviò verso la roccia che aveva abbandonato poco
prima.Kagome lo guardò sparire all’orizzonte.Era tutta rossa.Non sapeva più
cosa pensare.
Si
toccò la guancia dove Miroku aveva posato le sua labbra.Era
ancora calda,forse perché egli ci aveva messo tutto il
suo amore,anche se l’aveva baciata leggermente.
-Due
dichiarazioni d’amore in una giornata?Mi viene male!-disse
confusa la ragazza.
Comunque ella non
potè fare a meno di seguire il monaco per ringraziarlo.Corse con tutta la sua
velocità fino a Miroku,poi,trovatasi a pochi metri da
lui,lo chiamò.
-Miroku!!!-urlò.
Il
ragazzo si girò e vide una figura femminile che lo stava chiamando.Era
Kagome.Le rispose con un cenno della testa.Poi la ragazza gli si avvicinò un
poco e gli disse felicemente:
-Grazie…….-
-Di
niente Divina Kagome…….-rispose sorridendo il bonzo.
Poi la fanciulla si appoggiò sul suo petto e gli strinse la schiena
con le sue braccia.Il ragazzo ricambiò l’abbraccio e le sussurrò:
-Sarò
sempre con voi…….-
-Lo so,lo so……-rispose teneramente Kagome.
Poi
alzò il viso e lo contemplò.Aveva degli occhi così belli,avevano
un colore stupendo…….
“Un blu
oltremare……..”pensò Kagome.
Miroku
la guardava un po’ stranito.Non riusciva a prevedere cosa avrebbe fatto Kagome
qualche istante dopo.Intanto però lei gli sorrideva………..E
lui si sentiva beatamente pacifico……….Quella ragazza su di lui emanava pace e
tranquillità……..Ed era questo che Miroku aveva sempre
desiderato dalla vita……..Ma essa non gli aveva mai dato niente di tutto
ciò………Anzi,gli aveva solo procurato perdite e disgrazie……..E questo non poteva
più accettarlo……..Kagome retrasse la testa e la riappoggiò sul petto
dell’uomo.Istintivamente Miroku posò la sua su quella di Kagome e chiuse gli
occhi.Si sentiva così bene in quel momento………..
Avrebbe voluto stare
per sempre così……….Ma purtroppo quei momenti durarono
poco perché una voce da lontano lo stava chiamando.Era Shippo.
-MIROKU!!!MIROKUUU!!!-gridava il cucciolo di volpe.
“Oh,no,proprio adesso che mi stavo rilassando deve arrivare
Shippo a disturbare i miei momenti di quiete……”pensò seccato Miroku.
Anche
Kagome sentì quell’urlo e automaticamente si tolse dalla stretta del monaco.Poi,mentre l’hanyou stava raggiungendo la coppia,ella si girò
da un’altra parte,si mise la mani dietro la schiena e cominciò a fischiettare
la prima canzoncina che le venne in mente.Intanto Miroku si stava sitemando il
vestito e batteva nervosamente il piede per terra.Shippo arrivò e subito si
mise a parlare con Miroku.
-Vieni
con me Miroku!Mi avevi promesso che giocavamo insieme oggi!Oh,ciao
Kagome!-
Kagome
ricambiò il saluto.
-Oh,è vero hai ragione,me ne sono completamente dimenticato.Ma Kirara non c’è?-tentò di sviare il monaco.
-No,perché è andata a fare compagnia a Sango.Allora vieni con
me?-chiese spazientito il bambino.
-Uh?Sì,va bene……-“Uff!”
Shippo
trascinò via Miroku.Lui intanto fissava Kagome con la
faccia rassegnata.Ella si era messa a ridacchiare per
quella scenetta e intanto guardava i due personaggi allontanarsi da lei.Che simpatico che era Shippo………Che dolce che era Shippo…….
Kagome
si avviò verso la roccia,dove aveva lasciato il suo
diario.Lo prese e cominciò a scrivere un altro pensiero.
“Per affrontare la vita ci vuole coraggio.E
quel coraggio te lo danno le persone che ami......”
Quella
frase la sottolineò bene,perché le sarebbe
servitaper il giorno dopo.Già,il giorno
dopo in cui avrebbe affrontato Naraku…….
“Naraku,Naraku,Naraku……..”.Ormai quel nome non le incuteva più
paura come le altre volte.Ora lo pronunciava normalmente.Forse
perché sapeva che non sarebbe stata più sola nel fronteggiarlo.Ci
sarebbero stati i suoi amici……….I……Suoi……Amici…….
“I miei
amici mi aiuteranno domani.Lo faranno.Ma se perdessero?In
fondo Naraku è molto forte…….”.
A
questo pensiero,a Kagome le venne un vuoto dentro,come
se stesse cadendo da un alto precipizio.Una vertigine,insomma.Chiuse
di scatto il suo diario.Rimase a fissare il vuoto con un unico pensiero in
testa.
“Se non
ce la facessero?Se morissero durante il combattimento?Se Naraku riuscisse a
rapirmi e a farmi sua?”.
Un grave terrore assalì la
ragazza.Un attimo prima era felice,perché sapeva di
contare sui suoi amici.Un attimo dopo si trovava terrorizzata perché sentiva
che quegli stessi amici sarebbero potuti morire il giorno dopo a causa sua.Sì,lei era la causa di tutti i loro mali.Lei era un pericolo
per le loro vite.Lei era la fonte dei loro guai.
“Ma cosa sto dicendo?E’ Naraku l’ origine di tutte le nostre disgrazie.Ma io comunque sono legata a lui,anche se in modo indiretto.Se io
non l’avessi mai conosciuto ora cisarebbe un problema in meno.Se io non
l’avessi mai conosciuto,ora i miei amici sarebbero
sereni.Se io non l’avessi mai conosciuto,forse ora non
sarei qui……”pensò tristemente Kagome
Poi prese una decisione drastica.
“Domani devo presentarmi
spontaneamente a Naraku,con la Shikon no Tama.Almeno
avrò risolto i miei problemi e quelli dei miei compagni.Sì.dovrò farlo,ma prima dovrò dare loro un ultimo saluto.E lo stesso vale
per la mia famiglia.”
Kagome si alzò dal masso e si
diresse verso la capanna della vecchia Kaede.Mentre percorreva il sentiero che
la separava dal fiume alla sua destinazione,non potè
fare a meno di notare la natura che la circondava.Gli alberi,le
foglie,il vento,gli uccelli,gli insetti….........Ogni minimo particolare era
per lei come una nuova scoperta.
Ogni volta che si metteva ad
ascoltare la natura si sentiva bene……..E lo stesso le
era successo la sera prima,quando aveva dato la buonanotte ad Inuyasha……..
“Inuyasha……..”.Quel nome le fece
ritornare in mente dei bei ricordi.Come quella mattina,quando
si era dichiarato…….Ma volle scacciarli via subito,altrimenti
si sarebbe messa a piangere come una fontana.Finalmente arrivò al capanno della
vecchia miko.Aveva intenzione di preparare lo zaino per partire quella stessa
notte.
Nella stanza si trovava Sango
seduta sul suo futòn,impegnata ad accarezzare la sua
gattina Kirara.Kagome entrò spostando le tende.
-E’-è permesso?-chiese.
-Sì,vieni
pure dentro Kagome-chan-incitò dolcemente la sterminatrice.
La ragazza si sedette vicino a Sango.Era un po’ imbarazzata,perché
non sapeva cosa dire.Ogni tanto osservava distrattamente le coccole che la
ragazza faceva a Kirara.
-Ehm,per
caso sai dov’è andata la Somma Kaede?-domandò ad un certo punto.
-Penso che sia andata al
villaggio a curare un abitante malato-rispose incerta Sango.
-Uh,ok,grazie……-concluse
Kagome.
Passò qualche
minuto.Kagome aveva le mani in mano.Si stava girando i pollici.Non
sapeva cosa fare.Non avrebbe mai potuto preparare lo zaino davanti a Sango,
perché
avrebbe cominciato a fare delle domande,tipo-Perché stai facendo lo zaino?Non
avrai mica intenzione di andartene?!Spero che tu non voglia arrenderti proprio
adesso?!.........-e via discorrendo.Ad un certo punto la sterminatrice ruppe il
ghiaccio.
-Kagome,non
ti devi preoccupare perché domani noi saremo al tuo fianco…….-disse con voce
incoraggiante.
-Oh,grazie,questo
me l’ha già detto Miroku-sama prima, quando mi……-e interruppe la frase.Non
poteva raccontare a Sango che il monaco l’aveva baciata.Non poteva confessarlo
proprio a LEI quello che aveva fatto con Miroku.Sango ci sarebbe
rimasta malissimo.
-Quando
cosa?-chiese incuriosita la ragazza.
-Ehm,niente!-tentò
di salvarsi Kagome.”Pfui!”pensò.
Passò qualche
altro disagiato minuto.Kagome stava scoppiando.Avrebbe voluto sfogarsi
con Sango,raccontarle la paura che aveva dentro,ma
riuscì solo ad emettere un sospiro.
-Uhm………-
-Sei molto preoccupata,vero?-domandò Sango
-Bè,sì……..-rispose
la ragazza.
-Non devi esserlo,vedrai che domani andrà tutto bene……-rassicurò la
sterminatrice.
-Uh,certo,certo……-concluse
velocemente Kagome.
Non ce la faceva più a sentire
quelle parole.Le odiava.Sentiva in cuor suo che quello che aveva detto Sango
non si sarebbe mai avverato.No,i suoi amici non
avrebbero mai vinto contro Naraku.Lo sapeva,anche se
inconsciamente.Non ce l’avrebbero mai fatta.Sarebbero morti tutti.Naraku li avrebbe uccisi senza pietà.
Kagome si abbracciò.Sentiva il
freddo invaderle il corpo.Ma non era il freddo causato
dagli spifferi di vento che penetravano nella stanza.Era un freddo molto comune
nelle anime delle persone rassegnate.Era l’arresa.L’arresa ad un sogno irrealizzabile.Un’utopia.Kagome
decise che era meglio sfogarsi con Sango,anche se le
fu molto difficile.La ragazza aprì il discorso.
-S-Sango?-disse.
Quel nome richiamò l’attenzione
della sterminatrice.
-D-dimmi……-rispose.
-I-io
credo che domani non ce la faremo…….-disse con voce spezzata.
Sango si sorprese e si infuriò contemporaneamente.
-MA COSA
STAI DICENDO?TI è DATO DI VOLTA
IL CERVELLO?-urlò.
-D-dico
sul serio……-continuò la ragazza.
-Non ho sentito un’assurdità più
assurda di questa!NOI DOMANI SCONFIGGEREMO NARAKU E BASTA!DI LUI NON RIMARRà NEANCHE LA POLVERE!CHIARO?-
Kagome però non si convinse.
-Io me lo sento che domani non
riusciremo a vincere la lotta contro quello
youkai……..-
Sango questa volta era proprio
furibonda.Prese le spalle della ragazza e gliele strattonò.Poi la guardò dritta
negli occhi.
-LA VUOI
SMETTERE DI DIRE SCEMENZE?NON TI HO MAI VISTA COSì SCORAGGIATA!mI SEMBRI UNA BAMBINA!-
Kagome abbassò lo sguardo.Non
voleva guardare gli occhi di Sango,perché sapeva che
non riflettevano speranza,ma bensì il contrario.
-Anche
tu non sei veramente sicura di quello che dici………-sussurrò Kagome.Ma la ragazza
la sentì benissimo e le diede uno shiaffo.Kirara,dalla
paura,si nascose sotto le coperte del futòn su cui si trovava.Kagome si tastò
la guancia dove aveva ricevuto la sberla.Le faceva un po’ male,ma poteva sopportare.Passò qualche secondo.Sango abbassò la
testa e delle lacrime le bagnarono il viso.
-NON
DEVI ESSERE PIù COSì!NON TI RICONOSCO PIù!TI PREGO,FATTI
FORZA!Ti prego………-
La voce della ragazza era
rotta.Ogni tanto emetteva dei singhiozzi.Kagome capì di aver sbagliato,che doveva capire di più la sua amica.Così per consolarla
l’abbracciò con tutta la compassione che aveva in corpo.Sango ricambiò
l’abbraccio e si mise a piangere più sonoramente.Non riusciva a smetterla,perché,proprio come Kagome,si sentiva
insicura.Già,quell’insicurezza che colpisce soprattutto le
donne.Quell’insicurezza di non farcela.Quella poca autostima di se
stesse.Quella poca fiducia in se stesse…….Che si può trasmettere anche agli
altri……..Kagome sussurrò a Sango:
-Ti capisco,eccome
se ti capisco……..-
-Sigh!-è tutto quello che riuscì
a dire Sango (poveretta era anche soffocata dai singhiozzi!nd aki-chan).
Poi Kagome si staccò
dall’abbraccio e la guardò dritta negli occhi.Le era appena venuta in mente una
frase d’impatto.
-Noi siamo solo semplici
donne…….Ma possiamo essere più forti di qualsiasi
guerra……..se ci crediamo veramente…….-disse.
-F-forse
hai ragione…….-rispose ancora tra le lacrime Sango.
Finalmente Kagome era riuscita a
tranquillizzare Sango,ma non era ancora riuscita a
farlo con se stessa.Nella sua mente mille pensieri l’assillavano.
“Sono veramente sicura di quello
che dico?Non farei prima se mi consegnassi
volontariamente a Naraku?Non sarebbe più facile fare così?”
Ma non
sapeva darsi una risposta precisa.Ma forse le sarebbe convenuto andare
direttamente da Naraku,senza mettere in pericolo la
vita dei suoi compagni.
“Senza farli sacrificare a causa
mia……..forse è meglio così………devo farmi forza e andare
da lui…….così i miei amici non moriranno…….no,non moriranno……”
Kagome a quel pensiero,pianse.Ma fu un pianto silenzioso,senza
gemiti.Era così basso che Sango non riuscì a sentirlo,anche
se aveva già il suo da far smettere.Dopo aver pianto,Kagome
si alzò e si diresse verso l’uscita della capanna.Sango,che si accorse del
rumore dei suoi passi,le chiese:
-D-dove
stai andando?-
Kagome non rispose subito.
-Io?Uh,vado
a fare due passi…….-mentì.
In realtà voleva ritornare nella
sua epoca per dare un ultimo saluto alla sua famiglia,prima
di partire……..Un ultimo addio prima di sparire per sempre dalle loro vite……….Kagome
uscì dalla capanna e proseguì verso il pozzo mangiaossa.Arrivata a destinazione
si fermò un attimo e cominciò a riflettere.Mille pensieri,tristi
e felici le sovraffollavano la mente.
“Qui è il luogo dove la mia
storia straordinaria è iniziata………questo è l’oggetto della mia disgrazia,ma della mia stessa fortuna……..senza di esso non avrei mai
conosciuto i miei amici…….non avrei mai conosciuto
Inuyasha……..già,Inuyasha…….”
La ragazza interruppe i suoi
pensieri e di scatto,si buttò nel pozzo.
In una
frazione di secondo la ragazza si trovò nella sua epoca.Come sempre nel fondo
del pozzo c’era la scaletta che metteva il nonno ogni volta che viaggiava da
un’era all’altra.Kagome si arrampicò piano piano,finchè
non arrivò in superficie.Con le braccia,si aiutò e
finalmente uscì.Si diresse velocemente verso l’uscita del tempio e in pochi
secondi,fu fuori.Percorse quel breve tratto di strada
che divideva l’edificio sacro dalla casa della sua famiglia e, arrivata,suonò al campanello.
Aspettò
qualche secondo e finalmente una figura maschile,minuta,dai
capelli neri,le aprì.Era Sota,suo fratello.Il bambino
la interrogò con lo sguardo e le chiese:
-K-Kagome,cosa ci fai qui?-
-Sota…….bè,intanto fammi entrare,poi ti spiegherò tutto……-disse
frettolosa la ragazza.
Il
bambino,con un po’ di esitazione,la fece
entrare.Kagome si intrufolò velocissima,tanto che il fratello non potè accorgersi
che era già dentro.La ragazza ad un certo punto chiese:
-Dove sono il nonno e la mamma?-
-La
mamma è andata a fare una commissione e il nonno è andato dal dottore per farsi
gli esami del sangue-rispose esaustivamente Sota.
-Cazzo……..-imprecò Kagome.
La
ragazza,spazientita,si avviò verso il salotto,si stese
sul divano e accese la tv.Aveva la faccia annoiata e spenta (quella classica
dei bulli strafottenti.nd aki-chan).
Fece
uno zapping dei vari canali,mentre intanto si muoveva
nervosamente.Sota la guardò sconvolto.Kagome non si era mai comportata così.
-K-Kagome,ma cosa stai facendo?Non ti ho mai vista così
maleducata……..E poi……..-
-STAI
ZITTO BRUTTO DEFICIENTE!NON SONO AFFARI CHE TI RIGUARDANO!-urlò
rabbiosamente Kagome.
Sota
rimase a bocca aperta.Non aveva mai sentito sua sorella dire certe cose,e soprattutto OFFENDERE LE PERSONE.Dopo qualche secondo
cominciò a singhiozzare,e successivamente,a piangere sonoramente.Kagome ritornò
in sé e rendendosi conto di quello che aveva fatto,si maledì.
“Kagome,SEI SOLO UNA STUPIDA!Come puoi pretendere di dare la colpa
a tuo fratello delle tue disgrazie?!LUI NON HA COLPE,LUI NON CENTRA NIENTE!”
La
ragazza si avvicinò al fratellino,lo strinse forte al
suo petto e lo consolò.Poi gli cominciò a parlare.
-Scusa Sota,SCUSA!Sono stata solo una stupida!Non volevo farti
piangere!Scusami ancora,ti prego…….-
Sota,dal suo canto,la perdonò singhiozzando e ricambiò
l’abbraccio.
-V-va
bene,ma ti p-prego,NON FARMI PIù QUESTO!-disse.
-Ok,te lo prometto-rispose Kagome.
Dopo un
po’ i due fratelli si staccarono dalla stretta ma la ragazza continuò ad
accarrezzare la testa a Sota.Voleva tranquillizzarlo il più possibile.
-Ti
voglio bene Sota-disse dolcemente Kagome.
-Anch’io
te ne voglio tanto-rispose il fratellino.
Si sedettero
sul divano e attesero l’arrivo della mamma e del nonno.Kagome era ansiosa,non vedeva l’ora che arrivassero,per raccontare loro
l’amara verità e per porre fine alla sua sofferenza.Dopo circa mezz’ora la
porta dell’ingresso si aprì.Erano i familiari di Kagome.
-Siamo tornati!-disse
con voce squillante la madre.
-Ohi,ohi quel dottore mi ha proprio fatto soffrire!-si lamentò
come sempre il nonno.
-Oh,insomma smettila!Ti ha fatto solo una punturina,niente di
più!-ribattè la donna.
-Sì,ma…….-protestò,ma non finì la frase.
-Sei
sempre il solito babbione,papà!-rispose a tempo la
donna.
-Umpf……..-disse il nonno battuto per l’ennesima volta dalle parole
taglienti della figlia.
Kagome
ascoltò la scena divertita e non potè fare a meno di farsi scappare una risata.Il
nonno,sentendo la voce della nipote,si precipitò in
salotto e,vedendola,fece una faccia stupita.
-K-Kagome,cosa ci fai qua?Non dovresti essere nell’epoca Sengoku con
quell’ Inuyasha?-chiese incuriosito il vecchio.
-Uh,sì,certo,ma vedi,io,bè ecco,io sono ritornata qui per fare
una cosa…….-rispose balbettando la ragazza.
-Hai
dimenticato qualcosa tesoro?-chiese la madre che
intanto aveva raggiunto il nonno in salotto.
-Uh,no no!Io sono venuta qui per dirvi una cosa……-disse Kagome.
-E che cosa?-intervenì
Sota.
“Dai
Kagome,DILLO E BASTA!Almeno così avrai finito di
soffrire tenendoti tutto dentro…….”pensava intanto.
-Ecco,io…….-cominciò.
-IO
COSA?.......-domandarono in coro tutti e tre i suoi
familiari.
-Io…….-“AVANTI,DILLO”-Io………IO NON TORNERò
MAI PIù DA VOI!-urlò la ragazza.
I
parenti di Kagome rimasero scossi.Non avevano ben capito cosa avesse appena
detto Kagome,ma sapevano che le sue parole non
promettevano niente di buono.La madre si fece coraggio e le chiese:
-E con
questo,cosa vuoi dire?-
Kagome
non voleva spiegare ancora una volta la sua storia,quindi
decise di alzarsi e di dirigersi verso la porta d’ingresso.Intanto i suoi
familiari la seguivano con lo sguardo,ma poi si
alzarono tutti e tre e anche loro proseguirono verso l’uscita della casa.Kagome
aprì di scatto la porta,si girò verso la sua famiglia e urlò in maniera
impressionante.Aveva le lacrime agli occhi.
-QUESTO
VUOL DIRE CHE NON MI VEDRETE MAI Più
PER IL RESTO DELLA VOSTRA VITA!-
Poi
uscì dalla sua casa e sbattè forte la porta dietro di sé.
Kagome
corse per quel tratto di strada che la separava dal pozzo.Finalmente si era
sfogata.Finalmente aveva detto tutto quello che doveva dire ai suoi
familiari.Finalmente ora poteva andare incontro al destino che l’attendeva.Però intanto sentiva l’ansia crescerle dentro.Non sapeva
come e quando Naraku avrebbe attaccato,ma non voleva
neanche pensarci.Le faceva troppo male.Ad un tratto si mise a camminare.Voleva
aspettare il più possibile prima di tornare nella Sengoku Jidaii.Ma non poteva sfuggire al suo destino.Doveva affrontarlo e
basta.Mentre stava salendo e scendendo le scalinate che la conducevano al
tempio shintoista,sentì una voce pronunciare il suo
nome.
-Higurashi!-urlò.Era
Hojo.
Kagome
si girò di scatto e vedendo il suo compagno di classe,non
potè fare a meno di sbuffare.
“Ci
mancava solo Hojo a concludere alla grande la
giornata”pensò Kagome.
Hojo le si avvicinò un poco e cominciò a parlarle e a farle
domande sulla sua salute.
-Ciao
Kagome,come va la tua gastrite?-chiese il ragazzo.
-G-gastrite?-
“Il nonno non sa più cosa inventarsi!”-Comunque sono guarita,grazie.-rispose
Kagome.
-Oh,benissimo!Vuoi venire a fare una passeggiata con me adesso?-chiese
Hojo.
-Adesso?Uh,bè……..- “Io devo andare in un’altra epoca,NON POSSO!”
Senza
neanche lasciarle il tempo di rispondere,Hojo prese
per un braccio Kagome e la fece correre.I due ragazzi scesero le scalinate
velocissimi senza neanche cadere (e devo capire come abbiano fatto!by
me).Poi,arrivati in strada,si fermarono.Kagome rimase offesa dal gesto di
Hojo,non le aveva neanche lasciato il tempo di parlare!E se lei non avesse
voluto andare con lui?E se lei in quel momento avesse avuto qualcos’altro di
più importante da fare?Tipo,ritornare nell’epoca Sengoku?Infatti era proprio
quello il suo scopo……..
-Andiamo
al parco?-chiese Hojo.
-Uh?Va bene…….-.Ormai Kagome era rassegnata.
Percorsero
la strada che portava al parco più vicino in assoluto silenzio.Arrivati,si sedettero sulla panchina più vicina a loro.Stettero
zitti per un bel po’ di tempo,senza neanche accorgersi
che era passata circa una ventina di minuti (ma come hanno fatto?!Io sarei
schiattata subito!by me).Kagome non ce la faceva più a reggere quella
situazione (ah ecco volevo ben dire!).Si sentiva a disagio.Decise di rompere il
ghiaccio e parlare apertamente a Hojo.
-Senti
Hojo……..-cominciò.
-Aspetta
Higurashi…….-.
Il
ragazzo le si avvicinò pericolosamente.Il suo viso si
trovava a pochi centimetri da Kagome.Lei era imbarazzatissima.
“Kamisama,che cavolo fa adesso questo qui?!Non vorrà mica
baciarmi!”pensò Kagome.
Intanto
i volti dei due ragazzi erano sempre più vicini……..Kagome
stava esplodendo.Hojo le mise una mano sulla fronte e le toccò delicatamente i
capelli.Intanto Kagome lo guardava sudata da sotto (ovviamente Hojo aveva il
volto sopra quello di Kagome perché si era alzato un
po’ dalla panchina.by me).Una dolce carezza coccolò la fronte di Kagome.Durò
qualche secondo,poi la mano del ragazzo ritornò al suo
posto.
-Ecco,adesso hai la frangetta a posto…….-disse a bassa voce Hojo.
-Uh,grazie…….-rispose ancora rossa Kagome.
Passò
qualche secondo e tutto ritornò come prima.La tensione che si era verificata
originariamente,si era riverificata anche adesso.I due
ragazzi erano immersi nel più totale impaccio.Ad un certo punto Hojo sussurrò
una frase che Kagome non sentì neanche.E aveva fatto bene a non farlo,altrimenti le sarebbe sorto un altro problema e ancora più
impotenza.
-Ti
amo……….-
-Cosa hai detto?-chiese incuriosita la ragazza.
-Io?Non
ho neanche parlato!-finse Hojo.
Ma Kagome non si
arrendeva.
-Ma sì,TU HAI DETTO QUALCOSA!-
-MA NON è AFFATTO VERO!-ribatté il ragazzo.
-MA Sì CHE è
VERO!-insistette la ragazza.
-NO CHE NON LO è!-
-Sì INVECE!-
-NOOOOO!-
-Uff,non importa,facciamo finta che non sia successo
niente,altrimenti qua non finiamo più!-concluse alla fine Kagome.
-Sì,hai ragione……-completò Hojo.
Alla
fine Kagome si alzò di scatto,stanca di quella
silenziosa attesa.Cosa l’aveva portata a fare Hojo nel
parco se poi non aveva spiccicato parola?!Voleva forse farle ascoltare i suoni
della natura?Nella Sengoku Jidaii ne sentiva fin troppi.Il ragazzo la squadrò
con lo sguardo,domandandosi mentalmente del perché di
quella reazione.
-Hojo,io devo andare…….ho una cosa
importante da fare,ci vediamo prossimamente……-disse Kagome sbrigativamente.
-Ma,Higurashi…….-balbettò il ragazzo.
-Ciao,ci si vede………-concluse la ragazza.Poi si diresse verso la
strada e sparì.
Hojo
era rimasto spiazzato.Non si aspettava da Kagome quella
reazione.C’era rimasto davvero male.
-Kagome,un giorno riuscirò a conquistare il tuo cuore……..e riuscirò
anche a dirti quello che provo per te……..è una promessa questa…….-disse.Poi si
alzò dalla panchina e anche lui si avviò verso casa.
Kagome
intanto stava salendo le gradinate che la portavano al pozzo.Non vedeva l’ora
di ritornare nell’epoca di Inuyasha.Ormai si era abituata troppo a quel mondo incontaminato.Tokyo le sembrava
estranea.Quelle luci e quei colori ora avevano perso qualsiasi significato per
lei.Finalmente arrivò in cima,ma non potè fare a meno
di fermarsi e di dare un’ultima occhiata alla sua città,al luogo dove era nata
e aveva vissuto 15 anni della sua vita.
-Non ti
rivedrò mai più……..ADDIO!-disse.
Poi
avanzò un poco e rivolse un ultimo sguardo alla sua casa natale,dove aveva vissuto tante belle emozioni assieme alla sua
famiglia.Non potè fare a meno di farsi sfuggire una
lacrima in quel momento.Sapeva che le sarebbe mancato da morire quel luogo,ma non poteva farci nulla.Avrebbe voluto dare un ultimo
sguardo alla sua camera,ai tanti bei ricordi che
l’avvolgevano,ma non poteva ripresentarsi ai suoi familiari solo per
quello.Avrebbe voluto dare un ultimo saluto a Sota,il
nonno e la mamma,ma sapeva che le avrebbe fatto troppo male farlo.Quindi decise di salutarli in loro assenza.
-Ciao
mamma,ciao,nonno,ciao Sota……..vi ho sempre voluto bene
e ve ne vorrò sempre……-disse con voce rotta,poi procedette verso il pozzo.
Arrivata,aprì il portone in legno e si avvicinò con un po’ di
esitazione alla cavità.Prima di sparire per sempre dalla sua epoca,volse un ultimo sguardo alla porta e,sospirando,disse.
In un istante
Kagome si ritrovò nella Sengoku Jidaii.Appena resasi conto di essere tornata
nell’altra epoca,salì il pozzo mangiaossa.Dopo un po’
di tempo e qualche fatica,si trovò davanti la solita
radura verde.Quandò sbucò fuori vide che ormai il sole era quasi tramontato,anche
perché era cominciato da un po’ di tempo l’autunno e ormai si era anche fatto
tardi.Quindi decise di incamminarsi verso il
villaggio.
Intanto
in quello stesso momento Inuyasha stava cercando la ragazza,perché
era preoccupato per lei.Da quando aveva saputo da Sango-chan che non l’aveva
più vista da quel pomeriggio non si era dato pace nel rintracciarla.Aveva paura
che le fosse successo qualcosa.
*FLASHBACK*
[Inuyasha
entra nella capanna della vecchia Kaede]
-Sango,hai visto Kagome?-
-Mi
dispiace Inuyasha,ma è uscita circa un’ora fà dicendo
che andava a fare due passi,ma non è più tornata…..-
-Cosa?Vado
subito a cercarla!-
-Stà
attento,mi raccomando!-
-Certamente!-
[Inuyasha
esce dalla capanna della vecchia Kaede]
*FINE
FLASHBACK*
Il
mezzodemone correva velocissimo tra gli alberi del bosco.Non aveva una meta
precisa,ma doveva ritrovare Kagome al più presto.Ad un
certo punto sentì passare velocemente sotto le sue narici il profumo della ragazza.Allora
gli si illuminarono gli occhi e prese il massimo della
velocità.Più che una corsa,il suo fu quasi un
volo.Ormai non toccava più nessun ramo,era così
ansioso di rivedere la sua Kagome che si librava nell’aria………Non vedeva l’ora
di rincontrare i suoi occhi castani,così belli e così luccicanti………Intanto si
stava avvicinando sempre di più a lei,la stava quasi raggiungendo…….
Nel
frattempo Kagome era quasi arrivata al villaggio.Stava percorrendo il solito
viale alberato che si trovava prima del paese.Dopo qualche secondo sentì una
presenza vicino a lei.Non una presenza malvagia,ma
fortunatamente buona.
-Kagome!-urlò
una voce.
Kagome
si girò e vide una figura dai capelli argentei e gli occhi ambrati.Era
Inuyasha.
-I-Inuyasha…..-disse flebilmente.
Il
ragazzo le si avvicinò.
-Dove sei stata tutto questo tempo?-le chiese con una faccia che
non prometteva niente di buono.
Kagome
cercò di calmarlo il più possibile,dicendogli quello
che aveva fatto (ovviamente,non tutta la verità.nd aki-chan).
-Uhm…….vabbè
sarà meglio avviarci……-rispose ancora dubbioso
Inuyasha.
-Sì,sì,sarà meglio avviarci…….-ripetè con voce rassicurante
Kagome.
I due
ragazzi camminarono quella strada che ormai conoscevano a memoria.Ogni angolo
non aveva più nessun segreto per loro.Soprattutto per Kagome,che
pochi mesi prima si sarebbe persa come un’imbranata.Già,pochi mesi prima non ce
l’avrebbe mai fatta……..Ma ora invece niente era più sconosciuto per lei…….Quei
luoghi,quei profumi,quei rumori………Li conosceva
tutti……..Ormai ci era abituata……….
“Ormai
questo posto lo conosco come le mie tasche……….”pensò per un attimo Kagome.
“Ma me
ne rendo conto?Io adesso sto camminando per un viale con un mezzodemone in un epoca antecedente alla mia verso un villaggio dove vive
una sacerdotessa che custodisce una sfera potentissima,e da un momento
all’altro un demone che brama quest’ultima potrebbe attaccarci?!é semplicemente assurdo!Io, Kagome
Higurashi,trovatami qua per caso,attraversando un pozzo che conduce la mia
epoca a questa?!Io,che sono una normalissima studentessa quindicenne,adesso
dovrei trovarmi insieme alla mia famiglia a casa a Tokyo,a vivere la mia vita
insieme a loro e ai miei amici,e invece sono costretta a cercare i pezzi della
sfera mandati in frantumi e a combattere demoni di qualsiasi genere?!è tecnicamente impossibile,ma purtroppo
è vero………questa è una strana storia,LA MIA STORIA!”
Mentre
formulava queste riflessioni,non si accorse neppure di
essere arrivata a destinazione.Per distorgliela dai suoi pensieri,Inuyasha dovette strattonarla per un bel po’.
-Kagome,ci sei?Sei su questo mondo?-domandò con scherno l’hanyou.
-A me
pare proprio di no,comunque vieni,la vecchia ci sta
chiamando………-conluse Inuyasha.
-C-certo…….-rispose
la ragazza.
Inuyasha
prese teneramente la mano di Kagome,poi la condusse
insieme a lui verso la capanna dell’anziana miko.Kagome in quel momento si
sentì davvero tranquilla.La mano dell’hanyou era davvero forte ed emanava un grande senso di protezione.La ragazza ricambiò la stretta,con altrettanta dolcezza,e seguì il mezzodemone verso il
villaggio.La sacerdotessa li aspettava un po’ ansiosa,dato
che non aveva più visto nessuno dei due da quel pomeriggio dopo pranzo.
-Kagome,Inuyasha dove siete stati fino ad adesso?-chiese Kaede.
-Noi?Uh,bè………-disse senza finire Kagome.
-Noi
siamo stati qui per tutto il pomeriggio.O meglio,io
sono stato qui tutto il pomeriggio,mentre Kagome è ritornata nella sua epoca a
prendere una cosa che aveva dimenticato.éé giusto
così Kagome?-
-Sì,sì,esattamente,proprio così!-rispose in mille modi la
ragazza.
-Va
bene,però la prossima volta avvertite.Comunque la cena è pronta.-sollecitò la vecchia.
-Arriviamo!-risposero
allunisono Inuyasha e Kagome.
Dopo
essersi accorti di aver detto la stessa cosa in coro,arrossirono
entrambi come due peperoni,ma non si tolsero dalla stretta le loro mani,anche
perché ora come ora non ne avrebbero avuto nessun motivo.Ormai si erano detti
tutto………O quasi……..
Si
diressero anche loro verso la capanna dell’anziana sacerdotessa,entrarono e si misero a sedere in attesa di cenare.Quel
giorno avrebbero mangiato molto presto,perchè dovevano
andare a letto subito,per riposarsi,perché non sapevano quando Naraku avrebbe
attaccato.Avrebbe potuto farlo anche quella stessa notte…….La cena fu
silenziosissima.Nessuno osava spiccicare parola,anche
perché non c’era una argomento ricorrente su cui discutere.In quel momento
tutti erano assorti in pensieri più importanti.Infatti
ogni membro del gruppo,perfino Shippo,pensavano a come sarebbe stato lo scontro
con Naraku.Immaginavano se avessero vinto,immaginavano
se avessero perso,immaginavano se sarebbero morti tutti o se sarebbero
sopravvissuti…….
Finito
di mangiare,il gruppo,come aveva fatto quel
pomeriggio,andò un po’ per i fatti propri:Shippo,Kirara e Sango rimasero a
giocare fuori dalla capanna,Kaede andò ad aiutare Miroku a mettere qualche
talismano per le pareti delle case del villaggio,per evitare che qualche demone
potesse attacare quest’ultimo,Inuyasha andò come sempre sul Goshinboku e Kagome
andò a prepararsi la borsa in un posto sicuro.Ci mise un po’ di tempo ,visto che, se avesse vissuto per sempre con Naraku nella
totale depressione,avrebbe voluto ogni tanto rivivere i momenti belli che aveva
passato con i suoi amici,portandosi via oggetti che li ricordassero.La ragazza
stava facendo mente locale sulle cose da portare via.
-Mmm…….vediamo
un po’…….questo ce l’ho,questo pure,questo
anche……….oh,bè questo non può mancare………-
Kagome
in quel momento era concentrata solo sul suo zaino.Se avesse pensato a qualcos’altro si sarebbe messa a piangere come una
fontana………..Finalmente dopo circa tre quarti d’ora,senza farsi scoprire da
nessuno,terminò di preparare clandestinamente lo zaino.Erano circa le 21.30 e i
suoi compagni di avventura stavano già dormendo.Dopo
tutta quella fatica,Kagome decise di andare a fare una
passeggiata per sgranchirsi un po’ le gambe.Fece una lunga passeggiata in riva
al fiume (sempre lì!by me) e vide che quella notte la luna nel cielo non c’era.
-Oh,no!Quindi questo vuol dire che Inuyasha è diventato
umano!-disse Kagome un po’ sorpresa.
La
ragazza continuò a camminare,osservando di tanto in
tanto se la luna c’era.
“Magari
è solo coperta dalle nuvole!”pensò speranzosa .
Ma
quando potè constatare definitivamente che il cielo
era limpido e che il satellite non c’era,le sue speranze svanirono come nebbia.
-Niente
da fare,la mia ipotesi si è rivelata infondata!Uff!-
Dopo
circa mezz’ora,Kagome decise che forse era meglio
ritornare nella capanna della vecchia a riprendere lo zaino e a salutare per
l’ultima volta i suoi amici.Quindi si avviò verso la
sua meta.Giunta alla capanna,vi entrò un po’ esitante.Poi,vedendo
i suoi compagni dormire,non potè fare a meno di farsi sfuggire una lacrima.
-Non vi
vedrò mai più……….ma vi vorrò sempre bene……..-sussurrò
la ragazza.
Kagome
aveva vicino a lei Miroku,beatamente addormentato sul
suo futòn (chissà,forse stava sognando le forme di Sango-chan!by me).Decise che
lui sarebbe stato il primo che avesse ricevuto il suo addio.Si
inginocchiò verso di lui e lo fissò intensamente.
-Quanto
siete bello………-disse a bassa voce,arrossendo un poco.
Poi gli
accarezzò i capelli neri,scoprendo un po’ la fronte.
-………Ma
non potrò mai amarvi come fate voi con me……..io vi
voglio bene,ma non posso amarvi………il mio cuore batte per qualcun altro………-
Poi gli
diede un bacio innocente sulla fronte e gli bisbigliò dolcemente:
-Addio……….-
Kagome si alzò da terra e avanzò verso il
futòn di Sango.Lei era a pancia in su,con
l’espressione nel volto molto preoccupata.Ansimava un poco.La ragazza si inginocchiò ancora una volta e le accarezzò il volto.
-Non ti
preoccupare Sango,ora starai meglio……..-
Poi
fece una breve pausa e le disse:
-Addio
cara amica,mi sei stata molto d’aiuto,ma ora il mio
destino è là fuori che mi attende………ti voglio bene…….-
Il voltò di Sango si distese e la sua espressione diventò molto
tranquilla.A questo punto Kagome sorrise.Già che c’era,la
ragazza diede un’ultima carezza anche a Kirara,che le era vicino,e le mormorò:
-Addio
Kirara,abbi cura di Sango-chan mi raccomando……..-
Detto
questo Kagome si alzò e si diresse verso Shippo e Kaede.Si inginocchiò
e salutò anche i suoi ultimi due amici.
-Vi
voglio molto bene,ricordatevelo sempre……..addio………-
Dopo
prese il suo zaino il più delicatamente possibile,per
non svegliare i suoi compagni,e uscì dalla capanna.Diede un ultimo sguardo a
quest’ultima e disse:
-Addio………-
Successivamente si
avviò verso il bosco,per dare un ultimo saluto anche ad Inuyasha.Percorsa un
po’ di strada tra gli alberi secolari,arrivò
finalmente ai piedi del Goshinboku.Come al solito
Inuyasha era disteso in cima all’albero e stava dormendo dolcemente……..O così
le pareva……..Notò immediatamente che aveva i capelli neri e non possedeva come
al solito le sue buffe orecchie canine e i suoi artigli affilati.Quindi le sue previsioni si erano rivelate fondate.Infatti durante la cena non si era accorta delle sue
sembianze umane,perchè il sole non era tramontato del tutto.Poi conosciuta la
scontrosità del mezzodemone che si era rintanato sul Goshinboku,non l’aveva più visto.Kagome lo osservò per un breve
momento.Quanto era bello,anche se era umano……..
-Addio
Inuyasha……..non potremo mai stare insieme………ma io ti
amerò lo stesso……..-
Detto
questo,la ragazza procedette avanti,sorpassando
l’albero.Proprio mentre stava camminando,immersa in
mille pensieri,sentì una voce maschile che stava chiamando il suo nome.
-Kagome!-
Kagome
si girò lentamente,e vide una figura a lei familiare.
-I-Inuyasha…….-.La
voce della ragazza ripetè tremando il nome del ragazzo.
-Kagome,cosa ci fai qui?E
soprattutto,COSA CI FAI CON QUELLO ZAINO?-domandò curioso,incrociando le
braccia.
La
ragazza venne scoperta.Voleva raccontare ad Inuyasha
una bugia,ma non le veniva in mente niente di
credibile.
“Cosa può pensare una persona che vede una ragazza con uno
zaino sulle spalle,che sta attraversando un bosco per uscire da un villlaggio
in piena notte?Di sicuro penserà che STA SCAPPANDO!Non c’è ipotesi più ovvia!”riflettè
la ragazza.
-Io,ehm…….io………-balbettò.
Inuyasha
intuì la sua intenzione.
-Non
vorrai mica dirmi che stai scappando?!-disse con voce
sorpresa.
-Oh,no,no……..io……..-tentò di giustificarsi Kagome.
-E
allora cosa stai facendo?Non penso che tu stia andando a farti una passeggiata
di salute con un borsone caricato sulla schiena,non
credi?-domandò ancora una volta il ragazzo.
-Uh,certo………-
-Dimmi
la verità,stavi scapando,non è così?-ripetè.
-Io…….-è
tutto quello che riuscì a dire Kagome.
-RISPONDIMI!STAVI
SCAPPANDO?-.La voce di Inuyasha si era fatta
dura.Kagome lo odiava quando faceva così.Forse perché lei si
trovava impotente nel rispondergli.Forse era questo il problema……
“è vero,io sto
scappando,ma non posso dirtelo,NON POSSO!”pensò la ragazza.
-Questo
silenzio lo devo prendere come una conferma…….Kagome mi hai deluso,non ti facevo così…….SEI UNA
CODARDA!-urlò il ragazzo.
Per
Kagome quelle parole furono come una pugnalata al cuore.Codarda?Lei?Al massimo
era un po’ paurosa,ma non CODARDA……..E poi,questa
parola detta dalla persona che amava,le provocava ancora più dolore……..
“Codarda,codarda,CODARDA…….è vero,io sono solo questo…….però non avrei mai voluto sentirmelo dire……soprattutto da
Inuyasha…….”pensò.
Poi
unalacrima le bagnò la guancia
destra.Quanto si sentiva debole………Una femmina……..
“Quanto
sono debole,quanto sono stupida,….QUANTO SONO INUTILE……..”.Nella mente della ragazza le parole si
fecero sempre più intense.
“Ecco,questo dimostra la mia debolezza……le lacrime che scorrono
sulle mie guance……..questo senso di impotenza che invade il mio corpo…….forse è questo quello che sono,una stupida ragazzina che sa
solo piangere e soffrire……..”
La
ragazza aveva la testa bassa e altre lacrime più decise
rigarono il suo dolce viso…….mescolate alla sua
sofferenza e al suo dolore al cuore……
“Ti
prego Kagome,Dì
QUALCOSA,qualsiasi cosa MA DILLA!”pensò disperatamente Inuyasha.”Cosa ti prende,perché
non sei più combattiva?Perchè ti sei arresa così facilmente?PERCHè HAI ANCORA PAURA?”
Silenzio.I due
ragazzi erano bloccati dalla loro emotività.Da una parte Kagome si stava offendendo
mentalmente,dall’altra Inuyasha cercava un modo per
consolare la ragazza.
“Stupida,stupida,stupida………”
“Dì
qualcosa,consolala,CONSOLALA……..”
Questa
volta Inuyasha fece il primo passo.Le parole gli vennero fuori tutte di un
colpo.Disse tutto quello che pensava e che sentiva.Prese coraggio e cominciò.
-K-Kagome
io……..MI DISPIACE……..Cosa ne potevo sapere io della
tua sofferenza?Cosa ne potevo sapere io della tua tristezza?COSA NE POTEVO
SAPERE IO DELLA TUA PAURA?Sono solo un cretino,un insensibile,UN EGOISTA!Mi
faccio persino schifo da quanto sporco sono dentro…….Ed è per questo che io ti
chiedo ancora una volta PERDONO!-
Quest’ultima
parola Inuyasha la urlò.Voleva fare sentire a Kagome tutta la sua sincerità e,soprattutto,IL SUO PENTIMENTO.Sì,lui era veramente pentito
di quello che aveva fatto.I pensieri di Kagome per un momento scomparvero dalla
sua mente.Le parole del ragazzo l’avevano molto colpita.Non l’aveva mai sentito
parlare così.Non lo aveva mai sentito dire QUELLE COSE.NON L’AVEVA MAI SENTITO
CHIEDERE PERDONO.E questo la scosse mollto.Alzò immediatamente la testa e
osservò gli occhi di Inuyasha.Erano sinceri.Lui era
ONESTO.Stava dicendo il vero.Non era una delle sue solite maschere che usava
per non mostrare la sua vulnerabilità.La sua DEBOLEZZA.In fondo
anche Inuyasha era debole come lei.In un certo senso anche lui ogni
tanto si sentiva disorientato e provava a nascondersi.Egli puntava più sull’orgoglio,mentre Kagome puntava più sulla sua “finta debolezza”.La
sua acidità.E questo li rendeva molto simili.QUASI UGUALI.
-Ti
amo……..-.Quel silenzio fu interrotto da un sussurro
che Inuyasha emise.
-Uh?-
-Sì,IO TI AMO!-ripetè il ragazzo.
-Ti
prego amami anche tu……..-.Inuyasha abbassò la testa e
una goccia di pianto gli rigò il volto.Ma la asciugò subito,per
non mostrare la sua debolezza……Già,la sua debolezza che tanto odiava……Ma che
allo stesso tempo tanto amava…….
-Sì,io ti amerò sempre,SEMPRE!-gridò Kagome.
Poi si
buttò tra le sue braccia gettando a terra lo zaino.Inuyasha ricambiò
l’abbraccio ricevuto e la strinse con tutto il suo amore,senza
però farle del male.Kagome continuò a piangere,un po’ per la gioia e un po’ per
il dolore.Si sentiva felice perché aveva finalmente capito che Inuyasha l’amava
VERAMENTE,e che le parole di quella mattina non le
aveva dette a caso.Si sentiva triste perché dopo quella notte non lo avrebbe
più rivisto (Oh,ma sei proprio de coccio!by me).Poi
Inuyasha le bisbigliò:
-Non
piangere più,non ce n’è motivo…….-
Il
ragazzo le baciò la guancia e sentì un brivido percorrergli la schiena.Avrebbe
voluto approfondire di più la sua voglia.Avrebbe voluto avere Kagome quella
notte stessa.Se non l’avesse fatto sarebbe esploso.
“Devo
averti,QUESTA NOTTE,ADESSO!”pensò.
Si
appoggiò allla spalla della ragazza e cominciò a baciargliela e ad annusare il
suo profumo.Era buonissimo,era estasiante,era
ECCITANTE……..Inuyasha non si trattenne più,alzò il mento di Kagome e la baciò
(Alèèèèè!Era ora!).Il suo fu un bacio passionale,pieno
dell’amore che aveva represso in tutto quel tempo.Ma al ragazzo non bastava
ancora e così la baciò ancora una volta,ancora più
passionalmente.Kagome contraccambiò i baci (e chi non l’avrebbe fatto al posto
suo!by me).Questa volta non si sentiva più insicura.Questa volta sapeva che
Inuyasha l’amava per davvero.Sì,L’AMAVA VERAMENTE.Inuyasha
però non sentendo la completezza della sua azione,decise di usare la
lingua.Pian piano l’organo cominciò a penetrare nella bocca della ragazza e
giocò un po’ con il suo palato.Kagome non aveva paura,anzi
anche lei giocò con la lingua di Inuyasha.Ora il ragazzo si sentiva davvero
realizzato.Finalmete ora aveva sperimentato con Kagome quello che non aveva mai
fatto con Kikyo.Tuttavia ad un certo punto sentì come una spina nel fianco,un qualcosa che non aveva ancora fatto.Quel qualcosa si
chiamava AMORE.
“Voglio
farlo con te.Sì,VOGLIO FARE L’AMORE CON TE!”pensò il
ragazzo.
Così
ricominciò a baciarle il collo ed inoltre ad adularglielo
dolcemente (cazzo,perché non sono al posto di quella SGUALDRINA?!VOGLIO UN
AVVOCATO!Ops,sfogo personale!). Kagome si sentì felicemente debole.Per la prima
volta lo fu.Per la prima volta aveva buttato via la sua rigidità.Per la prima
volta amò la sua debolezza.Quella stessa debolezza che aveva tanto odiato………..Inuyasha continuò senza esitazione a coccolare il collo
della ragazza……Poi cominciò a scoprire la spalla e baciò delicatamente anche
quella.Kagome si sentì in paradiso ed emise un piccolo gemito di piacere(hai
capito la ragazzina?!by me).Inuyasha continuò nel suo intento e cominciò a
sbottonare la camicetta della divisa della ragazza.Le baciò pure il decoltè
(sto qua fa sul serio!nd aki-chan).Non voleva più smettere,non
voleva più finire,non voleva più lasciare Kagome………Quella notte sarebbe stata
SUA……..SOLO SUA……….Kagome intuì che Inuyasha stava cominciando ad essere un po’
troppo serio,e a lei non piaceva affatto……..In fondo lei aveva solo quindici
anni,non era esperta di quelle cose,lei non sapeva……….Lei non poteva………
-NO!-urlò
la ragazza.Poi si staccò dalla presa di Inuyasha.
-M-ma
perché?-chiese incredulo il ragazzo.
-I-io……..SCUSAMI MA NON POSSO ANDARE OLTRE!-rispose.Poi si
riabbottonò la camicetta.
-Uhm……..-
Kagome si irrigidì e abbassò la testa.Non aveva capito bene cosa
avesse fatto,ma sentiva che non prometteva niente di
positivo.L’unica cosa che poteva proteggerla da quella momentanea insicurezza
era abbassare la testa.Scappare ancora una volta dalla realtà.Essere codarda ancora una volta.
“Di
nuovo questo mio fuggire,DI NUOVO QUESTA MIA
CODARDIA!MALEDIZIONE!”pensò odiandosi Kagome.
“Di nuovo questa sua incertezza,DI NUOVO QUESTA SUA
DISTANZA!MALEDIZIONE!”pensò Inuyasha.
-Quanto
sono stupida……..-bisbigliò tremando la ragazza.
-Cosa hai detto?-chiese il ragazzo.
-SONO
SOLO UNA STUPIDA!UN’INSICURA!UNA FEMMINA!-urlò.
Poi si
rimise a piangere.Ebbe un momento di debolezza e cadde sulle sue ginocchia.Poi
battè i pugni sul terrenò e abbasò la testa coprendo il suo splendido viso,dai capelli corvini.Le sue lacrime bagnarono il terreno ed
Inuyasha potè vederle benissimo.Sembravano gemme di luce,perché
riflettevano una luce bellissima………….
Inuyasha
si inginocchiò ed ebbe davanti una figura gentile che
piangeva per un motivo molto triste……….Istintivamente la abbracciò.Questa volta
più delicatamente.In quel momento potè condividere il suo dolore,aveva capito che aveva infierito troppo sull’intimità di
Kagome,e che doveva amarla a piccole dosi.Se lo avesse fatto subito,forse dopo avrebbe smesso di volerle bene.E questo Inuyasha
non lo voleva.Poi le sussurrò parole di conforto.
-Kagome,ti chiedo di nuovo scusa,sono un vero impiastro vero?Riesco
solo a farti piangere………-
Kagome
non potè evitare di sorridere.Inuyasha ne rimase molto sorpreso e compiaciuto
allo stesso tempo.Gli piaceva un sacco quando lei sorrideva…….Era così bella……..Sì asciugò le lacrime e smise di singhiozzare.Poi disse
limpidamente ad Inuyasha:
-Grazie……..-
-E di
che?La cosa più bella che possa farmi felice è vederti sorridere………non c’è
niente di meglio per me……..ti voglio tanto,tanto
bene………-rispose sereno il ragazzo.
-Però
non farmi più queste scene,va bene?Lo sai che non mi
piace vederti piangere………-
-O-ok…….-rispose
ancora sorridendo la ragazza.
Inuyasha
aiutò a faralzare Kagome,poi le pose una domanda:
-Vuoi
dormire con me stanotte?-
Kagome
per un momento rimase incredula,ma poi annuì.
-Va
bene………-
Così
Inuyasha prese lo zaino della ragazza,lo nascose tra i
cespugli,poi la fece salire sulla sua
schiena.
-Vuoi
che restiamo sui primi rami oppure andiamo in cima?-chiese
il ragazzo.
-Preferisco
i primi rami,sai,soffro un po’ di vertigini……-rispose
Kagome.
-Va
bene!-
Così
salirono qualche ramo,fino a che non arrivarono al
quinto.
-Va
bene a questa altezza?-domandò conferma Inuyasha.
-Perfetto!Ora
però dormiamo,perché sono un po’ stanca………-
-Hai
ragione,anch’io non sono completamente in forze…….domani ci aspetta una lunga e faticosa giornata……..-
-Già…….-rispose
distrattamente la ragazza.
I due
ragazzi si distesero sul ramo.Fortunatamente era grosso e resistente epoterono starci tranquillamente.Inuyasha si
era steso per primo,così da permettere a Kagome di
stare comodamente su di lui.I due ragazzi chiusero gli occhi
dolcemente.Sembravano due bambini.Poi Inuyasha,sentendosi
distante da Kagome,laavvicinò al suo
petto e la strinse forte a sé.Kagome si sentì bene in quel momento.Era quello
l’Inuyasha che voleva.Un Inuyasha tenero e protettivo.Un
Inuyasha che le desse sicurezza e calore con le sue braccia possenti.Un
Inuyasha che l’amasse per quello che era,non per
quello che sembrava…….Prima di addormentarsi si diedero un caloroso saluto.
Così,stretti l’uno all’altra e felici,si addormentarono tra le
braccia di Morfeo.
Ni hao!!!!!!Vi è
piaciuto sto capitolo?Lo so,sono stata un po’ stronza,perché voi pensavate che
avessi terminato con una scena di sesso!MA VI SBAGLIAVATE DI GROSSO!Perchè
dovete sapere che io sono una romanticona,e che mi piace prolungare le cose
all’infinito……Questo a voi non può piacere,ma io semplicemente LO
ADORO!Però dovete ammettere che ho finito teneramente l’undicesimo capitolo,non
vi pare?Adesso però devo salutarvi,ci vediamo al prossimo cap!Sayonara,
Kagome si svegliò nel cuore della
notte.Aprì gli occhi lentamente perché era ancora un po’ intontita,poi cercò di muoversi per cambiare posizione,ma si accorse
di esserne impedita dalla stretta di Inuyasha.Sperimentò altre volte la stessa
cosa,ma il risultato fu sempre lo stesso:rimase bloccata.
“Cavoli,ho
una sete incredibile,voglio andare a bere,ma se sto qua me lo
impedisce…..”pensò.
Provò un po’ a dimenarsi,ma restò sempre nella stessa posizione.Poi fece per svegliare
Inuyasha.
-I-Inuyasha?-domandò
in tono fievole.
-Mh?-chiese seccato e attontito
il ragazzo.
-Ehm,cortesemente,potresti
spostarti?-
-Lasciami in
pace……-rispose maleducatamente.Poi si
riaddormentò.Kagome si arrabbiò,ma rimase calma.
“Ok,calma,qui
ci vuole una pensata più forte……..mmm,vediamo un po’…….MA
CERTO!”
Kagome tolse delicatamente il
braccio sinistro del ragazzo che le cingeva la vita,poi
dopo un po’ di fatica,fece lo stesso dell’altro.Le ci volle un po’,perché nonostante Inuyasha stesse dormendo,la sua allerta
rimaneva sempre vigile,perfino nel mondo dei sogni.La ragazza gli abbandonò le braccia
e gliele lasciò penzolanti. Poi ,il più piano
possibile,scese il ramo.
“Ok,calma
e sangue freddo……allora adesso dovrei scendere anche questo ramo,speriamo
bene…..”pensò Kagome.
Infatti
il ramo sotto di lei era difficile da raggiungere:era molto distante da quello
in cui si trovava,e quindi difficoltoso da saltare senza perdere
l’equilibrio.Malgrado questo,la ragazza rischiò.
“Proviamo,al
massimo mi spacco la gamba…….mmm che prospettiva interessante……..”riflettè
sarcastica Kagome.
Mise cautamente un piede giù,poi,rendendosi conto che quello non era il modo più comodo
e giusto di partire,lo ritirò.Successivamente impugnò
forte il ramo su cui si trovava,si diede uno slancio e si calò.Adesso sì che
andava bene!Con tutta la forza possibile cercò di
allungarsi verso il basso,ma l’ esito fu un po’ penoso.Il ramo era troppo
lontano da lei.Rimase per un pezzo a penzoloni.Poi
decise di buttarsi,sperando in bene.Purtroppo la sua
preghiera non fu esaudita.
“Da che adesso ce la faccio,ancora un piccolo sforzo e…….”-AAAAAAAAAH!-urlò Kagome.
La ragazza aveva perso
l’equilibrio e ora stava cadendo.
“Ti prego Inuyasha,AIUTAMI!”pensò disperata.
Ma Inuyasha stava riposando
pesantemente,così da non sentire il richiamo della sua
Kagome.
“Maledizione,quello
non mi sente!Devo trovare un modo per fermarmi,prima di farmi male sul serio
e…….”-OUCH!-.Kagome andò addosso ad un tralcio molto grosso,e si fece male alla
testa.Per fortuna non perse i sensi.
“Ahia,che
male!Devo trovare un appiglio!Possibile che sia talmente imbranata?!Se riuscirò
ad uscire da questa situazione,mi farò dare delle lezioni di sopravvivenza da
Inuyasha!”
Finalmente Kagome riuscì a
trovare una presa.Si aggrappò ad un rametto striminzito che minacciava di
spezzarsi.
“Bè,meglio
che niente”pensò la ragazza.
“Ora però devo trovare il modo di
saltare per terra prima che sto ramo si rompa”
Così dicendo Kagome provò a
buttarsi.Chiuse gli occhi e pregò che non le succedesse niente.Questa volta la
sua preghiera si esaudì.Senza neanche accorgersene,la
ragazza spiccò un grande salto,poi fece una capriola e alla fine atterrò a
piedi uniti.
-Kamisama,COME
DIAVOLO HO FATTO A FARE UN ATTERRAGGIO OLIMPIONICO?!-si chiese stupita.
-E’ meglio non farsi tante
domande.Quindi,proseguiamo verso una fonte d’acqua.-
Kagome camminò con un pensiero
bene impresso nella mente.
“DEVO TROVARE DELL’ACQUA O MORIRò QUI DISIDRATATA!”
Così,continuò
la sua strada.Dopo aver marciato per un po’,Kagome si
sedette sfinita.
-Possibile che non riesca a
trovare un po’ d’acqua?Il fiume è troppo lontano,e qui
non si intravede neanche un laghetto!-si lamentò.Poi ad un tratto le venne
un’illuminazione.
-MA CERTO!BAKA,COME
HO FATTO A NON PENSARCI PRIMA?!IL LAGHETTO ARGENTATO!-.Detto questo,si incamminò.
Per fortuna si ricordava la
strada che aveva percorso la sera prima con Inuyasha,perciò
non le fu difficile raggiungere la sua meta.Mentre stava camminando,ascoltava ad occhi chiusi i rumori che la notte le
offriva:i grilli,il vento,i lupi che ululavano,i richiami di volatili nella
notte…….Tutto questo le sembrava irreale,ma allo
stesso tempo così familiare…….Ad un certo punto,Kagome
fu distratta da un rumore di passi leggeri e felpati.Il suo primo pensiero fu
che Inuyasha la stesse cercando,ma dopo si accorse che
quel rumore era così inverosimile da farle raddrizzare la pelle.Sentì un vento
gelido innalzarsi e cominciò a tremare.Da dove proveniva tutta quella malvagità
improvvisa?Chi era la causa di essa?Non fece in tempo
a farsi domande,che degli spirirti portanime bainchi,lunghi e con gli occhi
rossi,la sorpassarono.
Poi da dietro un albero,una figura esile,dai capelli neri,alcuni raccolti in un
ciuffetto buffo a destra,si mostrò alla ragazza e avanzò verso di lei.In un
secondo questa fu davanti Kagome.Era una bambina con uno strano kimono
arancione che le arrivava alle ginocchia.Nel viso della ragazza si dipinse
un’espressione di orrore.
-Q-quella bambina……..-disse con voce strozzata.
-Sì,Kagome,sono
io…….-rispose con voce spettrale la bimba.
-C-come fai a conoscermi?-chiese impaurita.
-Perché io so
tutto di te…….-rispose.
Questo fu sufficiente per far
capire a Kagome l’identità della creatura davanti lei.
-TU SEI
ME!-urlò Kagome con tono pieno di stupore.
-Indovinato!-disse con nota di ironia la bambina.
Infatti
quella che si mostrava davanti a Kagome era quest’ultima da piccola.
-M-ma tu c-come fai ad
esistere?C-come hai fatto a reincarnarti?-chiese impaurita.
-Vedi…….-cominciò
la bambina accarezzando un serpentello bianco che le passava vicino.
-……Io sono una parte della tua
anima che non ha mai smesso di amare Naraku……la parte
più debole di te……..simile ad una creatura indifesa….una
bambina……-
Kagome non poteva credere alle
sue orecchie.Lei amava ancora Naraku?Provava ancora un briciolo di compassione
verso quella creatura mostruosa?Riusciva ancora ad essere attratta da lui?No,tutto questo non aveva senso…….
-N-no,non
è vero!Io non amo Naraku,anzi,IO LO ODIO!-urlò la ragazza.
-Mi dispiace per te,ma non è così……..-
-STA’ ZITTA!-intimò Kagome.
Poi si inginocchiò
per terra e si tappò le orecchie coprendole il più possibile con le mani.
-N-non è vero……n-no…..no……-tentò di convirsi Kagome.Ma
il suo tentativo fu vano.
Silenzio.La bambina non osava più
parlare.Ormai aveva installato il dubbio e la paura in Kagome e la sua missione
era quasi compiuta.Ad un tratto comparve vicino a lei,un’altra figura femminile,seguita da alcuni spettri
portanime.Una donna dai capelli lunghi e neri,raccolti
in un nastro di seta,con il vestito tipico di una sacerdotessa,bianco e con i
pantaloni rossi.Questa aveva un ghigno stampato in faccia e rideva
malignamente.Avvicinò a sé la esile creatura e le
accarezzò la testolina.
-Brava Rin,brava.Il
tuo è stato un ottimo lavoro.Mi complimento vivamente con te,anche
se non posso dire di essere del tutto viva,non credi?-
-Sì mia signora,ma
vedrete che lo sarete presto-rispose Rin.
-Questo è poco
ma sicuro-rispose la figura adulta.Poi tutte e due scoppiarono in una
risata che fece rabbrividire Kagome.
Quella voce,lei
la conosceva,era una voce che aveva sentito molte volte…….Alzò di scatto la
testa e potè riconoscere la donna che le si mostrava davanti.Gli occhi della fanciulla si spalancarono e il suo viso si sbiancò.
-K-Kikyo………-mormorò
incredula.
Ni hao!Come vi butta?Anche questa volta la mia mente malata ha sfornato
un’idea pazzoide!Rin=spirito di Kagome rimpicciolito?MA DAIIIIIIIII!!!!!!Cmq non mi è venuto nessun’altro pensiero in mente
quindi,ATTACATEVI AL TRAM!(ma dai che skerzo!)Spero vivamente che vi piaccia
(ma dubito fortemente di no!)Sayonara,
-Ma guarda un po’
chi si rivede…….-disse la voce spettrale di Kikyo.
-K-Kikyo……..c-cosa ci fai qui?-chiese impaurita Kagome.
-Mi
pare ovvio ragazzina…….RIVOGLIO INDIETRO Ciò
CHE MI APPARTIENE E CHE TU MI HAI RUBATO!-
-C-che
cosa?-domandò incredula.
-Sei un
po’ ottusa cara…….ti devo per caso rinfrescare la
memoria?Ti accontento subito!RIVOGLIO INDIETRO LA MIA ANIMA E INUYASHA!!-urlò
Kikyo.
-E me li darai
senza storie…….-concluse.
-N-NO!NON TI DARò UN BEL NIENTE!-gridò Kagome con tutta
la rabbia che aveva in corpo.
-Me lo
aspettavo…….quindi dovrò usare le maniere cattive,ma
bene…..allora preparati perché non la passerai liscia!-
Kikyo
si predispose all’attacco.Prese le sue armi e tese l’arco.Poi scoccò una freccia
diretta al cuore di Kagome.
-Piccola insolente,PREPARATI A MORIRE!-urlò la sacerdotessa.
-N-NOOOOOOO!-
Purtroppo
Kagome non aveva arco e frecce con sé,quindi non si
poteva difendere.Era terrorizzata.Chi la poteva salvare in quel momento?
“Ti prego Inuyasha aiutami…….ti
prego,TI PREGO!”
La
ragazza si abbracciò e strinse gli occhi:non voleva
vedere la morte,non voleva guardarla in faccia.
“è la fine………”
Quiete.Il
tempo attorno a Kagome sembrava essersi fermato.La ragazza stava aspettando
impaziente quella freccia,ma essa non arrivava.Prese
un po’ di coraggio e aprì lentamente gli occhi.Poi,vedendo
la scena incredibile che le si esibiva davanti,li spalancò del tutto.Un
sussurro………Un nome……….Inuyasha………
Il
ragazzo era in piedi davanti a lei,con le braccia
aperte,pronte ad abbracciare la morte:voleva assolutamente proteggerla,anche a
costo della vita.Si girò un attimo per vederla un’ultima volta.
-Kagome……-mormorò.Poi
una lacrima solitaria gli bagnò la guancia sinistra.
-T-ti amo……-disse
soffocato dai singhiozzi.Poi la freccia di Kikyo gli si conficcò nel petto.
-INUYASHA
NOOOOOOOO!!!!!!-urlò disperata Kagome.
Ma ormai era troppo
tardi.Il cuore di Inuyasha fu colpito dallo stesso
inganno di cui fu vittima cinquant’anni prima.Il dardo della sacerdotessa lo
ferì a morte.Fu come una saetta.Un lampo di luce squarciò la notte,poi sparì immediatamente e la freccia si dissolse nel
nulla.Il ragazzo cadde a terra morente.Kagome lo
soccorse subito.Gli prese il viso tra le mani e lo incitò inconsolabile:
-Inuyasha
ti prego,APRI GLI OCCHI!SVEGLIATI!Dì QUALCOSA!-
Ma Inuyasha
purtroppo non rispose.Il suo viso cominciava lentamente a sbiancarsi e il suo
corpo a diventare freddo.Kagome aveva le lacrime agli occhi e non sapeva cosa
fare.Le parve quasi impossibile.Inuyasha,morto?No,quello
era tutto un sogno…….
-No,non può essere vero,tu non sei morto,sei solo svenuto,tu
non puoi,tu…….TU NON PUOI MORIRE,NO!-gridò la ragazza.
Ma
quando ebbe conferma che Inuyasha non esisteva più, sentendo il cuore non
battere,si ritrasse dal suo corpo,abbassò la testa e
si mise a piangere istericamente.Intanto Kikyo aveva assistito sconvolta alla
scena.Si coprì la bocca con una mano e disse:
-No,non è possibile……io…….io non
volevo che tutto ciò accadesse,io……..-
Poi si
avvicinò a Kagome e la strinse tra le sue braccia.
-M-mi
dispiace,tutto questo non doveva
succedere…….-bisbigliò piano.
Per
tutta risposta,Kagome la allontanò violentemente.
-TU
TACI!è TUTTA COLPA TUA SE
INUYASHA è MORTO,è
SOLO COLPA TUA!-urlò la ragazza aggressivamente.
Kikyo si
alzò impassibile dopo essere stata scaraventata a terra.Poi si diresse verso
Rin e concluse quasi in un sospiro.
-Ora
lui verrà con me…….-
Kagome
la guardò incredula.Inuyasha doveva andare da Kikyo?Ma certo,lui
era morto,lei era quasi morta,quindi dovevano ritornare da dove erano venuti.Allora
alla fine aveva vinto lei.Kikyo aveva vinto contro
Kagome.La sacerdotessa che il ragazzo aveva tanto amato aveva trionfato
sull’inutile ragazzina di cui Inuyasha aveva appena cominciato a conoscerne l’esistenza.Era
quindi questa la conclusione?Era dunque questa la fine?No,non
poteva essere così,ma non c’era altra alternativa…….Altrimenti doveva succedere
un miracolo?Era questo quello che poteva cambiare il
corso della storia?
Forse è
proprio ciò che accadde a Kagome.La fanciulla,ormai
arresa,prese una mano del suo amato,poi con tutta la forza che le
rimaneva,cominciò a parlargli.
-I-Inuyasha,ti prego tu non puoi morire così,NON DEVI ABBANDONARMI!IO
HO BISOGNO DI TE!TI AMO TROPPO PER LASCIARTI ANDARE VIA!-.
Ma purtroppo il
ragazzo dai capelli neri non dava segni di vita.
-Ti
supplico,ti scongiuro……..non tornare da lei…….-.
Quest’ultima
frase la emise come un soffio.
-Lui
non ti risponderà mai,non tornerà mai da te,lui NON Può tornare da te………è morto ormai……..la
sua sostanza non esiste più……..lui ormai è solo anima……- disse Kikyo provando a
convincere Kagome.
-BUGIARDA,NON è VERO!-strillò nervosa la ragazza.
-Fa’
come vuoi,tanto non può tornare indietro…….ora lui è solo mio…….e noi due vivremo per sempre nel mondo
dei morti,che ti piaccia o no…….-terminò la sacerdotessa.
Kagome
abbassò lo sguardò verso Inuyasha e pianse ancora di più.
-Tutto
questo è assurdo……..perchè mi hai abbandonata
Inuyasha,perché?Per quale motivo sei morto per salvarmi?Lo sai che senza di te
non posso vivere…….lo sai che senza di te SONO PERSA!-
Inuyasha
era quasi ghiacciato e Kikyo stava cominciando il suo rito di separazione
dell’anima dal corpo.Kagome bagnò con le sue lacrime calde il tessuto rosso del
kariginu del ragazzo,poi concluse con l’ultimo
briciolo di speranza che le rimaneva:
-Non
tornare da lei……….-
Proprio
in quel momento le gocce di pianto di Kagome crearono un fascio di luce
potentissimo intorno a lei e il corpo del suo amato.Era una barriera così
luminosa che Kikyo dovette coprirsi gli occhi per non rimanerne accecata.Inuyasha
grazie ad essa riprese il suo colorito e cominciò
lentamente a muovere gli arti.Kagome rimase incredula davanti a quello
spettacolo.Lei aveva ridato la vita al suo Inuyasha?Lei aveva salvato il suo
benamato dalle grinfie di Kikyo?Lei aveva fatto tutto questo?Sì,lo aveva fatto proprio lei,ma non se ne era ancora ben resa
conto……..Dalla felicità e contemporaneamente dalla debolezza Kagome cadde
sfinita sull’erba e si addormentò con un sorriso limpido e sincero.Ora sapeva
che era tutto finito.La barriera sparì in un istante.Solo allora Kikyo potè
riaprire gli occhi.Quello che la donna vide davanti a sè era un ragazzo dai
capelli argentati e dagli occhi ambrati,con uno
sguardo profondo e pieno di vita.Inuyasha era ritornato un mezzodemone!
-I-Inuyasha…….tu sei ritornato come prima?-sibilò la sacerdotessa.
-Sì
Kikyo,e ora vattene……..non voglio più vederti……..ormai
io non ti appartengo più ….quindi SPARISCI,CHIARO?-
-M-ma
tu,tu non mi vuoi più?-.La donna era in lacrime.
Inuyasha
le si avvicinò un poco,lasciando Kagome riposare,poi
la abbracciò stretta.
-Kikyo,ora ascoltami………è passato troppo tempo da quando tu sei
morta……..e in tutto questo arco di tempo io sono cambiato radicalmente…….ho conosciuto tutti i miei amici che ora mi accompagnano nei
lunghi viaggi alla ricerca della sfera………ho avuto la fortuna di conoscere
Miroku,Sango,Shippo e Kagome…….ora è lei che
amo……..ora è lei che ha preso il tuo posto nel mio cuore…….ora
è a lei che darei la vita………tu sei stata molto importante per me quando
esistevi ancora,ma ora come ora io non posso più dire di amarti……..il
sentimento che mi spinge tuttora a cercare i frammenti mancanti della Shikon no
Tama è solo compassione nei tuoi confronti……..tu sei una mia grande amica,ma
non puoi essere nient’altro al di fuori di questo………ti voglio bene e ricordati
che quando avrò ricomposto la sfera dei quattro spiriti ti vendicherò e la tua
anima vagherà in pace,per sempre………ma fino a quando quel momento non arriverà,tu
aspettami senza mai perdere la speranza……..mi raccomando……..ricordalo………-
Detto questo Inuyasha si sciolse dall’abbraccio e le diede un
bacio in bocca,in segno di affetto.
-Ti vorrò sempre bene………-disse guardandola negli occhi.
A quel
punto Kikyo annuì con un sorriso lieve,poi prese la
mano di Rin e le disse:
-Avanti
Rin,andiamo…….questo non è un
posto dove stare…….-
-Sì,signora……..-rispose un po’ confusa la bambina-spettro.
Kikyo
si voltò un’ultima volta verso Inuyasha,prima di
sparire per sempre.
-Addio
Inuyasha,e abbi cura di te e di Kagome…….-
Il
mezzodemone rispose al saluto della sacerdotessa.
-A
presto Kikyo,non ti deluderò………-
Così
Kikyo potè scomparire in pace,tra la nebbia del
mattino.
Dopo aver lasciato Kikyo,Inuyasha ritornò da Kagome.Vide la sacerdotessa un ultimo
istante prima che sparisse nella bruma.Era
bellissima.Aveva un viso adulto e candido,abbellito da
due occhi castani molto profondi,ma allo stesso tempo tanto vuoti,un naso
grazioso,e una bocca carnosa.Aveva dei capelli corvini,lunghissimi,legati
ad un nastro di seta,e poi aveva un corpo mozzafiato,stupendo,perfetto………
“Sei meravigliosa Kikyo………ma non
posso più desiderarti come una volta……..ormai tu
appartieni al mio passato……..un passato che a poco a poco si cancella ogni
giorno che passa………non ho potuto conoscerti fino in fondo,ma non me ne
pento………preferisco averti avuta con me per poco………mi è bastato……….addio mia dolce Kikyo……….addio……..”pensò Inuyasha.
Poi il ragazzo si diresse dove
aveva lasciato Kagome.
“Ecco un altro problema,Kagome…….ma che dico,tu non sei un
problema……..anzi……..tu sei un miracolo,un angelo caduto dal cielo………TU SEI LA
MIA FORTUNA,ed è per questo che ringrazio il giorno in cui ti ho
incontrato………un giorno un po’ strano……….ma molto
speciale……..”
Mentre rifletteva a questo,Inuyasha si inginocchiò verso la ragazza.
“Che bella che sei quando dormi,hai un viso divino,mi verrebbe voglia di baciarti……..MA CHE DICO!SONO CRETINO O COSA?DOV’è FINITO
L’INUYASHA SCONTROSO E ORGOGLIOSO CHE ERO?!DA QUANDO IN QUA FACCIO PENSIERI
COSì SENTIMENTALI?!Che sia stata Kagome a farmi diventare così?Che sia
stata lei la causa del mio cambiamento?Ma certo,che domande faccio,è OVVIO!Tuttavia non ne sono
rattristato,piuttosto ne sono davero felice!Una ragazzina così indifesa come
Kagome è riuscita a modificare i sentimenti di un aggressivo e rozzo
mezzodemone come me?Sembra incredibile,ma è vero……..e tutto questo lo devo a
te………KAGOME………GRAZIE……….TI AMO………..” [Inuyasha
accarezza la guancia a Kagome].
Inuyasha smise di fare quelle
riflessioni.Tutta quella filosofia gli dava solo noia,quindi
decise di arrivare ai fatti e,piegandosi,si avvicinò sempre di più verso la
bocca della ragazza.Voleva darle un bacio per farla risvegliare dolcemente.La
distanza tra la sua bocca e quella di Kagome si fece sempre più vicina,ormai mancavano solo pochi millimetri prima che le loro
labbra si unissero,mancava poco,davvero poco……..Proprio nel momento in cui Inuyasha
stava sfiorando la bocca di Kagome,ella si girò di fianco,rischiando di far
cadere l’hanyou sopra di lei.Per fortuna egli appoggiò le sue braccia a terra,facendosi forza per non scivolare.
“Dannazione,stavo
quasi per cadere sopra Kagome,stavo quasi per distendermi sopra di lei,cosa che
non mi sarebbe dispiaciuta molto…….[Inuyasha si scuote la testa]OH,MA CHE
DICO!Non vorrò mica ridurmi ai pensieri sconci di Miroku-sama?!Non è da
me!Anche se non riesco a farne a meno……..BASTAAA!Ma che accidenti mi prende?!Il
mio istinto animale mi sta inducendo di fantasticare indecentemente su
Kagome!Bè,in fondo sono sopra di lei,che altro dovrei pensare in questo
momento?!Sì ma adesso stop,mi devo alzare,altrimenti qui rischio davvero di
soffocarla,o peggio ancora,di stendermi su di lei……….[Inuyasha guarda beato il
viso e il corpo di Kagome]…….mmm……..che visione paradisiaca……..ha un corpo così
perfetto……….è davvero incantevole………ANCORA,SMETTILA MENTE PERVERSA,SMETTILA DI
FARE SOGNI osceni,STOOOOOOP!!!Ok
adesso mi alzo,non ne posso più di questa situazione,che si svegli da sola,io
non faccio più niente,altrimenti qui finisce che faccio anche troppo!”
Detto questo,Inuyasha
di tolse da Kagome,si sedette a gambe incrociate e a braccia conserte e si girò
da un’altra parte.Doveva ritornare in se!Ma non potè resistere all’ attrazione che lo richiamava,quindi il ragazzo si girò
verso Kagome e l’ammirò segretamente,nel suo intimo.Nel vederla,arrossì un poco,ma poi ritornò al suo colore naturale.
“Aspetterò fino al suo risveglio,altrimenti qui succede che le salto adosso!”pensò l’hanyou.
Attese che la sua amata si destasse dai suoi sogni.Intanto egli guardava affascinato il
paesaggio attorno a sè.La brezza mattutina che gli accarezzava la pelle,gli uccelli che intonavano melodie armoniose,i colori
fantastici che caratterizzavano il cielo……..Per lui era sempre lo stesso
paesaggio ogni mattina,ma quel giorno lo trovò più speciale……..Forse perché
accanto a lui c’era Kagome,la sua Kagome,l’amore della sua vita…….Già,sarà
stato forse per quello……..Finalmente,dopo circa mezz’ora,la ragazza si svegliò
un po’ assonnata,poi si stirò le braccia e automaticamente,sbadigliò.
-Uh?Buongiorno Kagome……..-rispose l’hanyou distratto dai suoi pensieri.
-Vedo che sei ritornato
mezzodemone…….-
-Già……-rispose il ragazzo.
-Dormito bene?-aggiunse dopo.
-Io?Sì,benissimo!-rispose
contenta.Poi la sua espressione letizia si tramutò in un’espressione cupa.
-Lei dov’è?-domandò
guardandosi intorno.
-Lei………lei è andata in pace……..-rispose.
-Ma
tornerà?-richiese Kagome.
-Solo quando la vendicheremo………-disse Inuyasha.
Dopo questa breve conversazione i
due ragazzi rimasero in silenzio,quel perenne silenzio
che caratterizzava i loro momenti d’imbarazzo.Quanto si sentivano
a disagio in quei momenti,stavano davvero male……..
“Non posso stare qui tutta la
vita!Sarà meglio tornare al villaggio,prima che Naraku
ci attacchi!”pensò Kagome.Poi il suo pensiero diventò parola.
-Ehm,senti
Inuyasha…….-
-Che c’è?-domandò
bruscamente l’hanyou.
“Gentile come sempre……..”-Che ne diresti di ritornare al villaggio?Non vorrei
restare a fare la muffa qui,non ti pare?-
-Forse è meglio di no……..non penso che tu voglia fare la figura della scema
ritornando dai nostri amici con quel borsone che ti sei portata dietro,no?-
-Intanto se vuoi,ti accompagno a lavarti un po’ al laghetto……..-disse un po’
timoroso il ragazzo.
-OK!-rispose schietta la ragazza.
I due ragazzi allora si diressero
verso la destinazione che aveva predefinito Inuyasha.Camminarono per un po’
fino a che non raggiunsero lo specchio d’acqua.Kagome si inginocchiò
subito e cominciò a sciacquarsi il viso.Intanto pensava che fino alla sera precedente,in quello stesso luogo,stava
piangendo,pensando al destino crudele che le aveva riservato il destino,mentre
adesso sorrideva perché era felice di sapere che Inuyasha l’amava davvero.
“Che buffa che è la vita!Prima
piangi e poi ridi!é davvero
strano……..”pensò.
Dopo essersi accuratamente lavata,si alzò da terra e fece un grande sorriso a 32 denti ad
Inuyasha.Egli,all’inizio confuso,ricambiò il sorriso.Poi la ragazza ,lo prese per mano e gli sussurrò delicatamente:
-Ti amo……..-
-Anch’io Kagome……-rispose sereno
l’hanyou.
Passò qualche minuto di assoluta quiete.I due giovani erano persi ad ammirare la
mattina.Era così bella,così delicata………
Grazie a quel paesaggio,Inuyasha si ricordò di una cosa che non aveva ancora detto
a Kagome,e che doveva assolutamente fare.La avvicinò a sé,poi
le strinse tutte e due le mani e le disse:
-Auguri Kagome,buon
compleanno……..-
La ragazzalo guardò un po’ stupita,ma
poi gli rise e rispose:
-Grazie……….-
A quel punto l’hanyou si avvicinò
sempre di più alle labbra di Kagome,fino a
sfiorargliele.Kagome rimase dapprima confusa,ma poi anche lei ricambiò quel
segno d’affetto.Si baciarono.Un bacio lieve e corto,interrotto
sul più bello dall’arrivo di un ospite indesiderato………..un ospite
inaspettato…………
Chi sarà questa losca figura?(Ma dai che lo avete capito tutti!)
Inu:Chi è questo rompiballe che mi disturba
mentre sto baciando la MIA KAGOME?Eh,CHI è?VOGLIO
SAPERLO SUBITO!
Saya:Ehi,ehi,aspetta il prossimo capitolo e lo
saprai!
Inu:No io voglio saperlo subito dannata!SPUTA
IL ROSPO!CHI è?
Saya:Non te lo dico!
Inu:Dimmelo subito!Altrimenti dovrò farti
molto male!!!!!!!!Ih,ih,ih,!
Saya:Ma fammi il piacere!Comunque la creatura
misteriosa è………
Inu: é……?
Saya:Spiacente ma non apro bocca!
Inu:AHHHHHHH!DANNATA!ADESSO TI PRENDO!è INUTILE CHE SCAPPI!!!
Saya:AIUTOOOOOOOO!QUALCUNO MI AIUTIIIIIIIII!Ci
vediamo la prossima volta gente!Sayonara,
Saya-chan
PS:Non so se ci sarà un prossima
volta!AH,AH,AH! By Inu.
Ciaooooooooooooooo!!!!!Ebbene sì,sono
ritornata a rompervi le balle………leggete sto capitolo-schifezza se vi
va……”Buona” lettura!!!!
-Ma che quadretto edificante……..-commentò amaramente Naraku,spuntato tra le fronde degli
alberi.
-N-Naraku………-balbettò
Kagome voltatasi a guardarlo.
-Maledetto,che
ci fai qui?-gli ringhiò Inuyasha,scocciato dalla sua apparizione.
-Ma come,non
lo sai?Sono venuto a portare via Kagome,se non ricordo male oggi è il suo
compleanno,vero?A proposito,tanti auguri piccola,vedrai che quando stasera
staremo insieme ti farò una bellissima festa……………-
-TU NON FARAI
LA FESTA PROPRIO A NESSUNO!-urlò rabbioso l’haynou.
-Quanta sicurezza Inuyasha……………..da dove spunta?Sai,mi fai quasi ridere,sei ridicolo……………….ora però non è il momento di chiacchierare,direi che è
arrivato il momento di partire………………avanti vieni qui Kagome……………….-
La ragazza si strinse al tessuto
rosso del kariginu di Inuyasha.Il mezzodemone a sua
volta l’abbracciò stretta a sé,con tutta la protettività
di cui era capace.
-Tu non la porterai
via………………….-mormorò Inuyasha.
-Sigh……………-piagnucolò Kagome.
-Questo si vedrà……………….-
Dall’incavo degli occhi del
vestito di babbuino di Naraku,scintillarono intensi
dei rubini rossi,che rapirono subito
lo
sguardo di Kagome.Un breve attimo di silenzio caratterizzò quella scena.Quell’intenso colore rosso proveniente
dallo youkai scatenò nella ragazza
un susseguirsi di sentimenti.Nella sua mente la voce di Naraku la tentava
ininterrottamente.
*Kagome………………vieni da me…………………non respingermi…………….io
ti amo…………..e tu lo sai……………….*
Kagome spalancò gli occhi e si portò le mani alle orecchie.Le istigazioni
dello youkai si facevano sempre più forti e la ragazza non riusciva a
resistergli.Un energico mal di testa la colpì.Le tempie le pulsavano e lei si indeboliva a poco a poco.Strinse gli occhi e i denti
cercando di opporsi al dolore,ma il suo sforzo fu
inutile perché esso si impadroniva sempre più di lei.
-Gnnn……………-
-Kagome che cos’hai?-le chiese Inuyasha ansioso
prendendola per le spalle.
La ragazza aprì un attimo gli occhi e in quell’attimo fissò intensamente il
mezzodemone.Balbettò parole quasi indecifrabili.
-I-Inuyasha……………..t-ti prego a-aiutami………………….-
Inuyasha non sapeva cosa fare.Fece scorrere rapidamente il suo sguardo da
Kagome a Naraku,da Naraku a Kagome.Poi prese tra le
mani il viso della sua amata e la guardò dritta negli occhi.Vedeva impressa in
quelle gemme nocciola la paura e l’angoscia nella forma più pura.Kagome tremava e dalla sua bocca uscivano delle sillabe a fil di
voce che morivano quasi subito.
-I-Inuyasha………….a-a-a-iutami………………-
-Sì,ti aiuterò…………….-
La mente di Kagome stava quasi per scoppiare.Il dolore si faceva sempre più
vigoroso e l’aveva divorata quasi del tutto.La sua volontà si affievoliva
velocemente,lasciando posto a una dipendenza forzata
creata da Naraku.
*Sì piccola……………….torna da me…………….Inuyasha non ti
ama veramente……………….tutto quello che ti ha detto fino
ad ora è solo menzogna…………..lui ti ama solo perché crede che tu sia
Kikyo……………….mentre io ti amo per quello che
sei…………………ti amo perché sei tu Kagome……………..perchè sei unica…………………vieni da
me……………..solo io riuscirò a darti la vera felicità………………….*
“N-no…………….non posso farmi tentare……………non posso
arrendermi proprio adesso…………….tu dici il falso
Naraku…………sei un bugiardo………………”
*Ma non capisci?Inuyasha ti sta solo usando per trovare i frammenti della
sfera……………..io invece ti voglio perché ti amo…………….e
non voglio in nessun modo prederti…………….vieni da me
Kagome……………..vieni da me……………..*
“No non è vero………………perché mi fai questo
Naraku?Perchè……………..”
*Sto cercando di svegliarti……………..apri gli occhi
Kagome………….apri gli occhi ed uccidi Inuyasha……………*
“Mai……………….come potrei farlo?Io amo Inuyasha…………….non posso ucciderlo,non voglio ucciderlo……………….”
La voce maliziosa di Naraku si fece più prorompente,e
Kagome stava quasi per cedere.
*Kagome…………………elimina adesso Inuyasha……………..ti
darò un coltello…………….così potrai ammazzare colui che ti ha fatto soffrire fino
ad adesso…………e potrai ricominciare a vivere felicemente…………..*
Quell’ultima parola lo youkai la pronunciò con una tale
enfasi da far urlare Kagome.Un dolore lancinante la fece cadere a terra
semisvenuta.Inuyasha la soccorse subito alzandola
lentamente con la schiena.Poi le parlò in modo agitato.
-Kagome…………………rispondi…………….perchè sei svenuta?RISPONDI!-
La ragazza aprì lievemente gli occhi,mostrandoli
solo in parte.Poi improvvisamente li aprì del tutto e fulmineamente diede uno
schiaffo potente al mezzodemone,allontandolo da sé e
scaraventandolo lontano.Si tenne seduta con le mani che premevano il suolo e la
testa bassa.Ansimava continuamente e i capelli le coprivano il suo splendido
volto.Kagome stette così circa venti secondi.Poi si
alzò lentamente e,barcollante,si diresse verso
Inuyasha che intanto si era alzato a fatica.Egli la guardava sbalordito.Non
l’aveva mai vista fare così.La ragazza gli fu davanti,quando
lui la riprese per le spalle e cercò di catturare la sua attenzione.Quando a
malapena ci riuscì,notò impaurito il suo sguardo
estraneo.Ella infatti nei suoi occhi non rifletteva
più quella simpatia e spensieratezza di sempre.Ora i suoi occhi erano vuoti,e gli ricordavano terribilmente quelli di Kikyo.Non
possedevano più l’iride.Non possedevano più alcun tipo di emozione.Ormai
Kagome era divenata solo materia.Non sprigionava più alcun sentimento.Era senz’anima.Inuyasha strabuzzò gli occhi.Non poteva crederci.Kagome non poteva essere morta.Non poteva da
un momento all’altro non esistere più.Non riusciva ad accettarlo.La strattonò
forte,cercando di risvegliarla da quella trance.
-Kagome………………svegliati…………SVEGLIATI PER
FAVORE!-urlò disperato.
Ma lei non dava segni e continuava a fissarlo immune da quei
richiami.Passarono dei secondi di silenzio.Inuyasha era concentrato solo su
Kagome,tanto che non prestava più attenzione neanche a
Naraku.Continuava a scrutarla,cercando nei suoi occhi
enigmatici la ragione di quella assenza.
-Kagome………………-sussurrò.
-Inuyasha……………….-
Al mezzodemone gli si illuminarono gli
occhi.Kagome aveva parlato!Non gli pareva vero.Le strinse ancora di più le
spalle e avvicinò il proprio viso al suo.Poi la fissò intensamente e avvicinò
le proprie labbra alle sue.Voleva baciarla.Forse un bacio sincero l’avrebbe
risvegliata da quella momentanea “morte interiore”.La distanza tra le loro
bocche si accorciava ogni attimo che passava.Sempre più corta,infinitesimamente
corta………….Ormai stava per baciarla,sì,c’era quasi…………..Purtroppo
quel sensuale desiderio fu spezzato improvvisamente.Kagome si allontanò di
scatto dal volto dell’haynou.Lo evitò energicamente,non
dandogli il tempo di rendersi ben conto di quello che era appena
successo.Inuyasha la guardò un attimo.Aveva la testa penzolante appoggiata
sulla spalla destra,e i suoi occhi continuavano ad
essere vuoti.Gli venne un groppo alla gola e pianse quasi.Dalla
disperazionele prese con forza la testa,immergendo le proprie mani nei suoi
meravigliosi capelli corvini.Poi le gridò:
-SVEGLIATI KAGOME!è UN ORDINE! APRI QUEI MALEDETTI OCCHI!RITORNA
COME ERI PRIMA!-
Poi l’abbraccio forte.Ella non rispondeva lo
stesso.Ormai era solo un riflesso.I suoi movimenti erano sotto il controllo di
Naraku che la manovrava a suo piacere.
Nella mano destra della ragazza si materializzò un coltello affilato.Poi
con un gesto rapido e impercettibile lo conficcò nel ventre dell’haynou.Ne fuoriuscì
prima uno sgorgo di sangue,poi man mano un’emorragia
sempre più grande e sempre più intensa.
-Oh…………..-fu tutto quello che riuscì a pronunciare
Inuyasha.
Poi cadde al suolo morente.Dalla sua bocca usciva del vermiglio che andava
a colorare l’erba.Kagome rimase immobile con la testa bassa.Poi improvvisamente
delle lacrime le rigarono il volto.La sua anima soffriva terribilmente.Capì
perfettamente quello che aveva fatto,e non riusciva a
darsene una ragione.Stava lottando contro se stessa con tutte le sue forze.A
fatica era riuscita a pronunciare quell’ “Inuyasha”,ma
poi l’altra Kagome l’aveva bloccata provocandole una fitta al cuore straziante.
Purtroppo ormai quella voce l’aveva quasi tutta dominata,e
non si vedevano vie d’uscita.Più lei lottava e più e più quella voce la
sopprimeva.Stava quasi per cedere,le forze l’avevano
quasi abbandonata del tutto.
“I-Inuyasha……………..oh,mio Dio cosa ho fatto!Ti ho
ucciso Inuyasha…………….TI HO UCCISO!NO!”
*Ottimo lavoro Kagome……………e ora vieni con me,torniamo
insieme come una volta………………vieni da me……………..*
“Sì,verrò con te……………..”
*Sì,brava Kagome……………vedo che cominci a
ragionare………….*
Kagome si mise a piangere.Le sue lacrime bagnarono il prato,che si ibernò in un attimo.Era diventato un manto candido e
algido,come la sua anima.Era come se rispecchiasse tutta
la tristezza che provava in quel momento.Per un attimo la vera Kagome ebbe la
meglio su quella falsa.
“Non può finire così……………….dev’esserci una speranza……………..io,non
voglio che finisca così…………………”
*Dai Kagome,vieni qui……………….*
[Altri secondi di silenzio.Kagome fissa sofferente Naraku,con
le lacrime agli occhi]
“Se io non posso avere Inuyasha,allora non potrò
avere nessun’altro e nessun’altro potrà avere me……………..”
*No Kagome,cosa fai………………….NOOOOOOOOOOOOO!*
Con un briciolo di forza che le era rimasta,Kagome
portò il coltello al suo petto.Voleva farla finita.Non voleva più
soffrire.Voleva solo essere felice,col suo
Inuyasha,col suo amore eterno…………….Con energia fece penetrare la lama nel
torace,fino a che non andò a toccare il cuore.Un urlo
di dolore ghiacciò quell’attimo.Naraku spalancò gli
occhi dallo stupore,mentre Kagome cadeva morta a terra.La ragazza era distesa
supina e il suo sangue colava lentamente.Un lieve sorriso le dipingeva il volto,sereno ed estraneo da qualsiasi malignità e i suoi occhi
piangevano lacrime di gioia.Ora poteva raggiungere il suo amato e viverci per
sempre………………Ora potevano essere solo loro due……………….Liberi e felici……………..Naraku rimase un attimo paralizzato da quel gesto così coraggioso.Non
avrebbe mai pensato che Kagome avrebbe potuto sacrificarsi per un misero
haynou.Poi però un ghigno gli modificò l’espressione,rendendolo
ancora più cattivo.
-Che stupida…………………davvero……………….-mormorò.
-Ti sei uccisa per amore di Inuyasha,uno stupido
mezzosangue……………….meglio così……………mi hai facilitato il
lavoro piccola……………..-
Lo youkai si avvicinò lentamente al corpo senza vita di Kagome.Trovatosi ai
suoi piedi la scrutò un attimo e sempre sorridente affermò:
-Ora che sei morta potrò finalmente sottrarti la sfera senza aver bisogno
di sporcarmi le mani……………..molto bene……………-
Si accucciò verso lei e cercò nei suoi indumenti la Shikon No Tama.Frugò
nella camicetta insanguinata e notò di aver tastato un oggetto levigato e
freddo.L’aveva trovata.Il gioiello dei suoi desideri.Senza esitazione gliela
staccò energincamente dal collo.Poi ri alzò in piedi ed ammirò la sfera nelle
sue mani.Ora era sua e nessuno gliel’avrebbe portata
via.Si voltò dall’altra parte,ma prima diede un ultimo
sguardo a Kagome ed esclamò:
-Addio Kagome……………è stato un piacere averti conosciuta…………….anche se non ti ho mai amato veramente…………….-
Fece per proseguire ma una voce maschile lo
bloccò.Naraku si girò verso essa e notò un ragazzo dai capelli corti raccolti
in un codino chiamarlo,accompagnato da una figura femminile vestita da
guerriera.
-NARAKU!-ripetè la voce.
Lo youkai sorrise e passato qualche secondo rispose a tono:
-NARAKU!MALEDETTO!-ripetè
la voce sonante di Miroku.
-Ma
guarda un po’ chi si rivede……qual buon vento vi porta qui?-
Intanto
Sango era andata insieme a Shippo a soccorrere Kagome ed Inuyasha.La
sterminatrice appoggiò sulle sue ginocchia la ragazza e provò a sentirle il
polso.Niente da fare,ormai era morta.
-No
Kagome!NO NON DEVI MORIRE!PERCHè?!-urlò
disperata con le lacrime agli occhi.
Lo
stesso fece Shippo,che provando a picchiare e a strattonare Inuyasha,aveva
avuto solo il risultato di spostarlo lievemente di fianco.
-Inuyasha,NO!NO!NO!-gridò
isterico.
-Che
cosa hai fatto loro?-domandò irritato il monaco.
-Lo
puoi vedere da te monaco….loro sono morti…….hanno fatto tutto da soli……Kagome
ha accoltellato Inuyasha,poi si è uccisa da sola….che ingenua……-sentenziò
placido.
-NON
DIRE STRONZATE!Kagome non ucciderebbe mai Inuyasha!-ribattè lui.
-Hai
ragione……sarebbe troppo stupida per farlo…….diciamo che le ho dato un piccolo
aiutino…….ho controllato la sua mente e l’ho comandata di ammazzare quel
mezzosangue…..e lei l’ha fatto…..ora sono morti tutti e due…..così due problemi
in meno……-
Miroku
rimase agghiacciato da quell’affermazione.Sentiva la rabbia che gli cresceva
dentro e non c’era niente per contrastarla.La tirò fuori tutta d’un colpo ed
andò a scagliarsi contro Naraku.
-BASTARDOOOOOOOO!-strillò.
Poi
con il suo bastone provò a colpire lo youkai.Ma non ci fu niente da fare.Naraku
lo evitò prontamente,facendolo inciampare e cadere a terra.Miroku andò ad
ammaccarsi a terra,con la terra umida che gli sporcava il viso.Strinse i pugni
dalla rabbia e stette disteso per un po’.
-Tutto
qui quello che sai fare monaco?Sei davvero deludente….tuo nonno era migliore di
te……..-
-STAI
ZITTO!-ringhiò Miroku girandosi improvvisamente verso lo youkai.
-Adesso
ti farò vedere quello di cui sono veramente capace……..-mormorò sotto i denti.
Poi si
alzò lentamente dal suolo e con movimento improvviso si girò verso Naraku.Si
pulì un attimo la bocca con la manica della sua veste e poi posizionò davanti a
sé la mano destra.Tolse il rosario da essa ed un enorme vento ne
fuoriuscì,sembrava un uragano.
-VORTICE!-urlò.
Il
vortice scatenò una tromba d’aria che riscucchiò molte
cose.Foglie,terra,erba,venivano imprigionati nella sua mano.Miroku faceva molta
fatica a controllarlo,tanto che sprecò quasi tutte le sue energie solo per
quello,ma Naraku rimase impassibile.Si limitò a osservare disgustato quella
scena.
-Ohhh,che
paura…….stai risucchiando solo roba inutile……..-
-Maledetto
taci!Non sai di quello di cui sono capace…….-
-Ah
sì?Allora fammi vedere……-
-Ti
accontento subito…….-
Lo
squarcio della mano destra di Miroku si allargò e il vento divenne più
consistente.Sradicò pure dei grossi alberi,che finirono assorbiti dalla sua
mano.Il monaco cominciò ad ansimare più frequentemente,sentendo che il respiro
gli mancava.Un ghigno dipinse di nuovo il volto dello youkai.
-Benissimo…..-
-Eh?-
Da
dietro un arbusto uscirono ad uno ad uno degli insetti gialli.Erano le api
velenose di Naraku.Miroku spalancò gli occhi e le osservò mentre volavano verso
di lui.Ancora loro?Quelle maledette api……Se non avesse ritratto immediatamente
la mano avrebbe risucchiato pure loro,rischiando ancora una volta di
avvelenarsi,e questo non lo voleva proprio……Appena in tempo,sigillò il suo
polso col rosario,e se lo portò sul petto,stringendoselo forte.
-Ma
bravo,vedo che te ne sei accorto appena in tempo,i riflessi non ti
mancano…….-esclamò sorridendo malignamente.
-Tsk,e
questo non è tutto…….-rispose lui boccheggiando.
-Però,a
quanto pare,non sai fare di meglio…….-lo stuzzicò.
-Bè,questo
è da vedere…….-
Ancora
una volta Mroku si preparò all’attaco.Con vigore,corse verso il suo nemico
cercando di colpirlo,ma nuovamente fu fermato dalla perspicacia fisica di
Naraku.Il mezzodemone si smaterializzò fulmineamente,non lasciandogli il tempo
di localizzarlo,e si portò immediatamente dietro di lui.
“Ma
che?”
Non
fece in tempo a porsi ulteriori domande,che Naraku lo gettò violentemente a
terra,bloccandolo con un piede e tenendo il suo bastone in mano,esclamò
vittorioso:
-Ecco
a voi il venerabile monaco messo alle strette!-
-D-dannato………-ringhiò
l’altro.
-Eccelente,ora
è arrivata anche la tua ora,morirai miseramente come gli altri…….addio
Miroku……-
Non
ci fu niente da fare.Tutto quello che caratterizzò quel momento furono due urla
sovraumane,pregne di dolore ed esasperazione,ed una fragorosa risata che
agghiacciava quei sentimenti in una gabbia algida ed umiliante.Miroku sbarrò
gli occhi in una morsa di dolore,dalla sua bocca usciva del sangue,la sua testa
era alta e bianca…….Fissava il cielo con sguardo asmatico,privo di qualsiasi
energia vitale,straziato completamente da quel colpo così brutale……Cadde
pesantemente a terra,prono,con le mani che stringevano l’erba ancora ibernata e
il suo sangue andava a formare un piccolo fiume,che scorreva
ininterrotto,bagnando di vermiglio tutto quello che incontrava……Sango rimase
pietrificata di fronte a quella scena.Il suo Miroku,era stato ucciso dal suo
stesso bastone,che era penetrato così insensibilmente nella sua tenera carne,privandogli
della vita così vilmente……Si mise a piangere nuovamente,singhiozzando a
tratti,non poteva ancora credere a tutto quello che era successo.Naraku la
fissò con il sorriso sulle labbra,provava un enorme piacere nel vederla
soffrire.A gran voce esclamò:
-Ehi
Sango,ci sei rimasta male dopo questo bel regalino che ti ho fatto?-
La
sterminatrice non gli diede ascolto,con testa bassa ed occhi spenti fissava
assente l’erba ed intanto tutta la sua rigidità d’animo si affievoliva man
mano,lasciando lentamente posto ad una smisurata rabbia.Cominciò a
tremare,prima superficialmente,poi sempre più intensamente,facendola oscillare
abbastanza vistosamente.No,non poteva assolutamente accettare che Miroku,il suo
più grande amore,nonostante fosse un maniaco accanito,gli fosse stato strappato
dalle mani……Si lazò con calma da terra,sempre con lo sguardo basso,fino a che
le sue due gemme nocciola non si sollevarono e cominciarono a
scintillare,fiammanti d’odio.
-Uhu,la
nostra piccola sterminatrice si è arrabbiata…….-commentò lui sarcastico.
La
ragazza non si degnò di rispondergli,piuttosto continuò senza sosta a
guardarlo,e a trasmettergli messaggi di morte.Shippo,che in parte si era
ripreso da quel tremendo shock,la osservava impaurito,non l’aveva mia vista
così infuriata e pericolosa.
-S-Sango,c-che
cos’hai?-le domandò tremante.
Sango
si girò ad un tratto veso lui,e fissandolo con sguardo determinato,gli rispose:
-Shippo,scappa
via con Kirara,vai immediatamente dalla Somma Kaede,ed avvertila del pericolo
imminente……dille di far fuggire tutti gli abitanti del villaggio,perché qui
potrebbe succedere una strage……-
-M-ma…..-si
oppose fievole il cucciolo di kitsune.
-Niente
ma!Vai,subito,muoviti!-ordinò aggressiva.
Il
bambino si impaurì a tal punto da obbedire al suo ordine.In fondo,non aveva
altra scelta,l’idea di morire non gli piaceva affatto,almeno avrebbe potuto
salvarsi,almeno lui…….Si preparò per uno scatto felino,ma prima di andarsene
definitivamente,guardò un’ultima volta con occhi lucidi la sua amica,e le
chiese insicuro:
-M-ma
mi prometti che non morirai?-
Sango
ricambiò lo sguardo amorevole e materna,sorridendo amara sul suo volto
rassegnato,ed altre lacrime scorsero sulle sue rosse guance.Non gli diede
riposta,ma quel sorriso bastò per fargli capire tutto.Come ultima cosa gli
disse:
-Addio
piccolo,e vivi sempre col sorriso sulle labbra……..-
Shippo
rimase immobilizzato di fronte a quel saluto.Dopo quel momento non l’avrebbe
più rivista,di certo,ma d’altronde,che cos’altro poteva fare?Eseguire la sua
ultima volontà,come minimo…….Ricambiò con un sorriso triste,poi scappò via con
le lacrime agli occhi.
“Addio
Sango……..”pensò.
Poi
inoltrandosi nella foresta,con la sua amica gattina,sparì in mezzo a quella
flora rigogliosa.
Ciao!!!Beh,di sicuro non ho continuato molto
la storia,non ha avuto dei risvolti significativi,però cercherò di fare del mio
meglio nei prossimi……CIAO CIAO!!!!
-Ebbene,anche quel bambinetto se l’è data a gambe?-disse ironico
Naraku,incrociando le braccia.
-Questo
non ti riguarda……-gli rispose brusca Sango.
-Oh,abbiamo voglia di fare i duri qui…….-
-Già,e se adesso ti va cominciamo un po’ a giocare!-concluse lei
ghignando.
-Ma
certo,non chiedo di meglio…….-
La
ragazza si preparò ad attaccare.Estrasse dal retro della sua schiena il suo
fidato boomerang,e lo alzò all’aria,con molta
forza,poi fece il suo classico urlo di battaglia.
-HIRAIKOTSU!-gridò
isterica.
Come
soleva fare,lo scagliò pesantemente contro
Naraku.Prima spiccò un salto altissimo,mancandolo
vistosamente,poi data la sua natura,ritornò indietro,provandolo a colpire,ma
sfiorandolo soltanto.Tornò nella mano della sua padrona,che continuava a
fissare il suo nemico con aria di sfida.L’haynou non si faceva affatto
intimorire dal suo sguardo,ma anzi,ne rideva divertito.Commentò provocante:
-Bè,a quanto pare il tuo boomerang mi ha mancato di gran
lunga…..vuoi continuare così per tutta la vita?-
Sango
non lo replicò,e come un fulmine fece uno scatto che
la portò immediatamente da Naraku.Con movimento impercettibile sollevò
nuovamente l’Hiraikotsu al cielo,e glielo lanciò
addosso.Il mezzodemone se ne accorse immediatamente,e
con agilità lo evitò mentre stava per colpirlo.La ragazza non si arrese a
quell’insignificante insuccesso,e senza sosta continuò
a combattere,mossa solo dal suo istinto e dall’odio profondo che provava nei
suoi confronti.Fu così per cinque minuti,cinque minuti
di fatica,di stenti,dove la speranza ormai scarseggiava……..Naraku la guardava
compiaciuto,schivando tranquillamente ogni suo attacco,era perfettamente
consapevole che lei non aveva via di scampo,sarebbe morta senza nemmeno
accorgersene…….Arrivò il momento della resa.Sango ormai era sfinita,il respiro
le mancava,le forze cominciavano a mancare…….Ma lei non si abbatteva,e con gran determinazione,lei lottava,non solo per se
stessa,lei lottava per Miroku,per Kagome,per Shippo,per Kirara,per Kohaku……..Ma
dovette fermarsi,in fondo era un semplice esere umano……..
-Anf,anf…….-ansimò,portandosi una mano al petto,con i sudori che
colavano dalla sua fronte.
-Oh,oh,la nostra Sango si trova in difficoltà………-
-N-no,non è ancora detta l’ultima parola…….-replicò lei a tratti.
Naraku
la guardò ancora un attimo,poi la sua espressione
divenne improvvisamente seria.Il suo solito e maligno sorriso era sparito completamente dalla sua bocca,senza un motivo,ed
ora era lì,immobile,con uno sguardo agghiacciante e le labbra serrate.Cosa aveva intenzione di fare?
-Basta,sono stanco dei tuoi insulsi giochetti………-esclamò irritato.
-Voglio
farti fuori immediatamente…….-
“C-cosa?”pensò
Sango incredula.
Lentamente,da sotto la sua veste da babbuino,cominciarono ad
intravedersi dei sottili rami,che man mano,uscendo,si trasformavano magicamente
in rami sempre più grossi,che fluttuavano nell’aria isterici.La ragazza rimase
pietrificata di fronte a quel raccapricciante
spettacolo,per qualche secondo i suoi occhi furono attirati da quelle specie di
serpenti che si muovevano esaltati verso lei,in un movimento schizofrenico.Si
preparò a contrattaccare,tenendo sempre allerta il suo
boomerang,ma non ce la fece.Fu fatale.In un nano secondo quei grossi rami la
attaccarono bruscamente,facendole volare via
l’Hiraikotsu in un colpo secco,e stringendole sadici tutto il corpo.Sango emise
un urlo soffocato,era stata fregata da quell’insulso giochetto,si era lasciata
andare a quell’impressione,che stupida……..Naraku ritornò col sorriso sulle labbra,soddisfatto
di quello che aveva fatto.Guardandola allegro esclamò:
-Ma
guarda un po’,sei caduta nella mia trappola……..-
-M-maledetto…….-sibilò lei.
I
rami continuavano a stringerla,asfissiandola,torturandola,facendole
perdere tutte le energie………Forse era vero,lei non era adatta a combattere,non
era brava,non era abbastanza forte…….Sarebbe morta anche lei miseramente come i
suoi compagni,uccisa da quel vile,senza nemmeno averlo
messo in difficoltà per un attimo……Una stupida femmina che gli ha solo fatto il
solletico…….
-Ma
vediamo di farti ancora più male……..-alluse lui cupo.
Detto
questo i rami si fecero ulteriormente stretti,bloccandola
totalmente.Tutto quello che riuscì a fare lei fu solo stringere i denti e
sopportare fino alla fine con costanza.Sentiva inconfondibilmente il profumo
così calunniale della morte,la circolazione era
bloccata,le vene pulsanti,come le tempie,le gambe e tutto il resto.Sentiva il
respiro mancarle a poco a poco,e il calore del sudore
invaderle la pelle,rabbrividendola.Chissà per quanto ancora ce l’avrebbe
fatta………
-Ebbene
Sango,lo senti?Lo senti l’odore della morte,la senti
la disperazione,lo senti il respiro farsi sempre più accelerato,lo senti il
panico nella tua mente?-esclamò tagliente.
-Gnnn……-fu
tutto quello che riuscì a dire lei.
Stava
morendo,lo sentiva.Non c’era nulla per ribattere,tutto quello che si poteva fare era aspettare,aspettare la
morte,aspettare quel venticello infame trasportarla via…….
-LAME
DI VENTO!!!!-tuonò una voce femminile ad un tratto.
Non
le fu dato tempo di dire altro,di respirare,di pensare
ancora.Quelle lame roventi la colpirono senza pietà,ferendola
a morte.Trafissero la sua tenera carne,le sue braccia furono
attraversate da quella malvagità tutto d’un colpo,i suoi occhi riflessero tutto
il suo strazio,la sua voce pronunciò l’ultimo suo grido d’aiuto………
-AAAAAAAAAH!!!-urlò con tutta la voce che possedeva.
Poi
chiuse gli occhi per sempre,in una morsa di
dolore,ormai sicura di essere vicina ai suoi amici più
cari……….Sì,Kagome,Inuyasha,Miroku…….
-Ottimo
lavoro Kagura………-sentenziò placido Naraku.
La
donna dal kimono lungo e multicolore si avvicinò al suo padrone con fare
elegante,guardandolo sensualmente,sventolando il suo
ventaglio letale.
-Dunque sono stata brava anche questa volta?-mormorò
lasciva.
Nraku
si girò veso lei,e fissandola intensamente un
attimo,le rispose allo stesso modo:
-Certamente,ora possiamo pure andare……..-
-Sì……-
Così,lasciando la presa di Sango,i rami del mezzodemone
ritornarono sotto la sua veste,e i due poterono andarsene via per sempre,con la
Sfera dei Quattro Spiriti finalmente nelle loro mani.
L’aveva
sentito perfettamente.Era lui,l’urlo maledetto di
Sango,che aveva annunciato come una campana funebre la sua
morte.Shippo,correndo ancora,non potè evitare di piangere.Ormai erano morti
tutti,non ne restava nessuno,tranne lui e Kirara.Ma
perché,perché era successo tutto questo?
-Maledizione
a Naraku,se solo………-cominciò.
Continuò
la sua frase pensandola,dicendo apertamente molte cose
cattive,sconosciute in lui.
“Se
solo Kagome non lo avesse mai conosciuto,se solo lei
non fosse mai venuta nella nostra epoca,se solo……”
Ma
si fermò all’improvviso.No,lui non poteva dire queste
cattiverie alla sua amica,non poteva diffamarla così,era un atto prettamente
spregevole,imperdonabile……
Colei
che lo aveva aiutato tante volte,colei che lo aveva
protetto dai demoni più malvagi anche a costo di essere ferita,colei che lo
aveva sempre curato,con le sue strane,ma efficaci medicine…….Come poteva
accusarla così?Come poteva farle del male?Non poteva,assolutamente,e
poi,adesso che era morta,ancora meno,suonava come una bestemmia,anzi,era
praticamente una bestemmia……..
“Kagome…….”pensò
sospirando.
Poi
ad un certo punto si fermò.Non tanto per la stanchezza di aver percorso tanta
strada,ma piuttosto della sofferenza che provava
dentro,una soffernza,un dolore strazianti,incomprensibili,inguaribili…….Aveva
perso tutto,così,in pochi istanti,senza nemmeno
accorgersene,senza poter opporsi….Era stato impotente,debole,un
semplice bambino.Ora che ci pensava lui non aveva mai ricambiato i favori che
gli avevano fatto i suoi amici in vita,era sempre
fuggito da tutto e da tutti,ma come poteva fare,dato che era solo un semplice
bambino?Per un momento odiò la sua natura,così ignobile,così piccola.Perchè non
era un adulto,un demone volpe a tutti gli effetti,forte e coraggioso?Desiderò
improvvisamente morire,andarsene per sempre,raggiungere i suoi amici,la sua
famiglia ormai……..E desiderò anche che tutto quello non fosse mai successo,che
Naraku non fosse mai esisito,che tutto il male del mondo non fosse mai
nato………Ma ovviamente tutto ciò era impossibile che si
realizzasse……Semplicemente utopistico.
-Mew…….-cercò
di consolarlo Kirara,strusciandogli la gamba.
Ma
il bambino nemmeno la considerò,continuò a
torturarsi,a porsi domande senza risposta,a farsi del male ancora di
più………Finchè non venne distratto da una strana luce che gli illuminò all’improvviso
il volto,prima tenue,poi sempre più splendente,fino a terminare in un abbaglio
accecante e poi ancora debole.Shippo fissò bene la scena che gli si presentava
davanti.No,non poteva crederci,quella luce così magica era………
-Kikyo…….-sussurrò
appena l’haynou.
Eh,eh,sorpresi???Cosa
accadrà ora con la comparsa di Kikyo???Lo scoprirete nel prossimo capitolo,CIAO
CIAO!!!!
La
sacerdotessa era illuminata da una loce fioca,che la
rendeva angelica e bellissima.Shippo continuò a guardarla incredulo,era
ammaliato dal suo splendore e dalla sua purezza negli occhi,ma allo stesso
tempo era incuriosito dalla sua comparsa.Cosa ci
faceva lì?
-Kikyo,ma tu………-cominciò incerto.
Venne interrotto però dalla voce fredda di lei,che gli
chiese sbrigativa:
-Quel
dannato,dov’è?-
-N-Naraku?-balbettò il bambino.
-Esatto………ho
sentito la sua aura maligna poco distante da qui e poi ho visto l’anima di
Kagome raggiungermi all’improvviso………-
Il
cucciolo di kitsune la fissò intenso,poi due lacrime
sgorgarono dai suoi occhi plumbei.Lei doveva sapere quello che era successo,e grazie a questo forse sarebbe anche riuscita ad
aiutarlo………
-Naraku,ha ucciso tutti…….Inuyasha,Miroku,Sango,Kagome…….io e
Kirara siamo gli unici sopravvissuti a questa strage…….-disse mestamente.
Kikyo
lo guardò con gli occhi spalancati,non poteva
crederci,davvero quel verme aveva osato fare tutto questo?Non poteva
perdonarglielo,no,questa volta no…….Con occhi infuocati e vividi ordinò sadica:
-Quel
maledetto…….portami subito da lui!Lo devo uccidere con
le mie mani……-
Shippo
annuì senza dire una parola,e con un cenno della
mano,le fece segno di seguirlo.Camminarono a passo veloce tutto il tragitto del
bosco,ormai era l’alba inoltrata,un’altra mattina era
già nata da tempo,una mattina sanguinaria,una mattina maledetta……..Shippo le
dava ogni tanto un’occhiata,aveva paura di lei,il suo sguardo assente e
distante gli incuteva tremendo panico,il suo passo era fragile ma
maledettamente autoritario,la sua anima buia e martoriata,ma d’altronde non vi
era altra alternativa…….Forse lei ce l’avrebbe
fatta,ci sarebbe riuscita ad eliminare Naraku,tanto valeva provare……
-Lo sento allontanarsi………-sussurrò pavida Kikyo.
Detto
questo allora,decisero di correre più veloce,per
evitare che Naraku se ne andasse via per sempre con le loro speranze………Le
grandi fronde degli alberi ricoprivano il cielo e impedivano al sole di filtare
i suoi raggi.Era buio,dannatamente buio,sembrava che
il tempo si fosse fermato,sembrava ancora notte,l’aria era tetra e i versi
degli uccelli e degli altri animali,risuonavano lontanti e sfumati come
spettri.C’era molta paura nel cuore del bambino,che sperava ardentemente di
uscire il più presto possibile da lì……La sacerdotessa invece sembrava che non
esistesse.Il suo passo era silenzioso e perfido,quasi
fosse stata sospesa nell’aria……L’unica cosa a “rallegrare” un po’ la
situazione,era la gattina di Sango,che con il suo dolce verso allietava e
rassicurava un po’ il cuore del cucciolo di kitsune.Dopo un po’ vennero fuori
finalmente dal bosco del Gonshiboku,e si trovarono
davanti ad una radura verde,dove al centro in lontananza,vi era un pozzo,lo
stesso da cui Kagome saltava da un’epoca all’altra.Il cielo era terso,l’aria tiepida,l’atmosfera decisamente diversa dalla
precedente.Potrebbe essere sembrata una giornata limpida e serena all’apparenza,ma in realtà era una giornata incerta,in cui tutto poteva
essere possibile e impossibile…….
Sembrava
che l’avessero perso di vista.Intanto Kikyo diede un’occhiata
intorno e notò immediatamente il corpo senza vita di Inuyasha.Rimase inorridita
di fronte a quella scena.Gli corse subito incontro,con
le lacrime agli occhi,non poteva credere che il suo più grande amore fosse
morto a causa di Naraku,no…….Si inginocchiò di fronte
a lui,e lo squadrò da capo a piedi.Il mezzodemone aveva gli occhi chiusi e il
ventre bucato,sgorgante ancora di sangue,i capelli
argenati e fluttuanti sull’erba,era bellissimo come sempre,sembrava che stesse
dormendo…….Ma in realtà era morto.Kikyo lo sollevò da terra e lo prese tra le
sue braccia,piangendo.Con voce rotta gli disse:
-Inuyasha,amore mio,t-tu,n-non dovevi morire…….-
Shippo
la guardò un attimo.Le fece pena,però,ora che ci
pensava meglio,avrebbe potuto benissimo portarselo con sé agli Inferi,dato che
ormai era morto da tempo………Ma lei continava a piangere e a non fare niente,che
cosa aveva intenzione di fare?La sacerdotessa improvvisamente si fece seria e
dura,non piangeva più,piuttosto sembrava adirata…….Si alzò da terra,e con aria decisa guardò lontanto,oltre la linea
dell’orizzonte,dove probabilmente Naraku era diretto.Disse:
-Maledetto,giuro che lo uccido con le mie mani…….-
Poi
senza più proferire parola,corse in quella
direzione,verso lui.Shippo la guardò sparire.Era così bella,così
delicata,e così dannatamente vendicativa……….
Le
due figure demoniache camminavano lente verso il loro luogo d’origine.Kagura
continuò a sventolare tranquilla il suo ventaglio,col
sorriso sulle labbra,accompagnata dal suo creatore,Naraku,che guardava
avanti,ghignante.Entrambi poi si fermarono,percependo
l’imminente avvenuta di una persona che conoscevano perfettamente ed aspettaano
da tempo.
-La senti?-domandò il mezzodemone alla sua creatura maligna.
-Mh,certo che la sento……..sta arrivando ormai…….-
Dei
passi leggeri si udivano arrivare,passi velati,passi
impercettibili,quasi spettrali.Una figura,dapprima
confusa e sfuocata dalla tradizionale nebbia mattutina,si faceva strada sempre
più prorompente e visibile.Si fece sentire ben presto.
-NARAKU!!!-tuonò la sua voce.
Il
mezzodemone si girò lentamente verso lei.Era molto contento di vederla…….
-Kikyo,eccoti qui finalmente……..-mormorò con voce sensuale.
Eccomi qui,con un
capitolo 18 un po’ sbrigativo,ma a mio parere abbastanza carino………ehi,voglio
tanti commenti,ci conto,CIAO!!!!!!
-Kikyo,
che bello rivederti…- sentenziò placido l’haynou.
-Naraku…
maledetto…- ringhiò furiosa la sacerdotessa.
Si trovavano
l’uno davanti all’altra, a pochi metri di distanza. Kagura osservava la scena
con un velo di piacere sulle labbra, un sorriso intenso e provocante che diceva
tutto e niente.
-Ebbene, sei venuta a vedere in che condizioni pietose si
trovano i tuoi amichetti?- domandò Naraku con un accento di malizia.
La
donna non si fece intimorire da quella superiorità, e gli rispose con
altrettanta, aggiungendoci del sadico sarcasmo.
-No
Naraku, sono solo venuta a vedere per l’ultima volta la tua faccia, prima di
farle le condoglianze…-
L’altro
scoppiò in una risata nervosa.
-Ah,
ah, ah! Kikyo, non ti facevo così ironica! E dimmi,
cosa pensi di fare? Intendi portarmi negli Inferi con te?-
Kikyo
incrociò le braccia, poi schioccò la lingua, ghignando
malignamente.
-Non
serve spiegarti niente allora, dato che hai già capito tutto…-
L’haynou
non smetteva di ridere.
-Ah,
Kikyo Kikyo…- sospirò - … che ingenua che sei… tu non hai alcun potere contro
di me, sei morta ormai, come puoi pretendere di vincere? Tu sei
sola Kikyo, SEI SOLA, e inutile…-
Ciò
che diceva era vero. In fondo, lei non aveva nessun valido compagno su cui
contare, nemmeno le anime che si portava appresso
potevano aiutarla. Non poteva definirsi forte, il suo spirito non era completo,
solo una bricola ne rimaneva nel suo corpo, il resto si
trovava in Kagome. Già, quella ragazza, la sua reincarnazione, un animo
gentile, e agguerrito, così pura, e così testarda… Invece lei era così incompleta, così futile… Ora che ci pensava però,
quell’anima così importante la possedeva lei, dato che la ragazza era morta, e
poteva benissimo usarla per sconfiggere Naraku, rivelandosi molto efficace.
Nello stesso tempo così avrebbe potuto resuscitare, diventare nuovamente se
stessa, rinascere Kikyo, e vivere un’esistenza felice, come una donna vera… Poteva, ma… Si odiò per questo. Per aver
pensato solo un momento ad una cosa così spregevole e disumana. No, lei
non meritava tale premio, non meritava di poter rivivere, lei era morta ormai,
e il suo destino si era compiuto… Perché voler realizzare tale bestemmia?
Quella carne astratta, doveva ritornare nel corpo a cui apparteneva, e in
questo caso corrispondeva a quello di Kagome. Ne era
certa, solo quella fanciulla avrebbe potuto cambiare le sorti di quel destino,
solo lei… Lei non aveva diritto di intromettersi, lei doveva solo compiere un
ultimo sforzo, per poi essere libera, per sempre… E morire senza avere più
paura, espiando i suoi peccati… Kikyo abbassò lo sguardo, rilfettendo
attentamente su quella decisione. Era inevitabile. Solo così, la pace avrebbe
potuto regnare e quel mezzodemone sarebbe sparito dalla faccia della Terra…
Però, però, perché doveva sacrificarsi? Perché doveva
vendere la sua anima a quella ragazza? Lei voleva vivere
ancora una volta, voleva sfruttare quella possibilità… Perché buttare
tutto all’aria? Trovò la risposta. Ciò cui stava desiderando era puro egoismo.
Non si poteva più tornare indietro, la sua vita l’aveva vissuta, e aveva
sprecato l’occasione di vivere felice. In quanto a
Kagome… Arrivò alla conclusione che lei aveva i pieni diritti e i pieni poteri
di vendicarsi su Naraku. Lei era più degna di salvare
la sua vita, perché lei AVEVA PIENAMENE DIRITTO DI CONTINUARE A VIVERE. Ormai
Kikyo era morta da tempo, ciò che l’aspettava in
futuro era essere un’anima esente da tutto, quindi solo Kagome poteva
realizzare il suo sogno… Vendicarla. È questo ciò che voleva. Vendicare per
vendicarsi. E solo quella ragazza, venuta da chissà
quale epoca, poteva farlo. Quella che prese in quel preciso
istante fu una decisione molto difficile. Però era l’unica, che forse
veramente sarebbe riuscita a funzionare… Se fosse rinata, forse non sarebbe
stata felice, insieme ad Inuyasha. Purtroppo era stata
costretta ad accorgersene. Da troppo tempo ormai l’haynou l’aveva sostituita,
mettendo al primo posto Kagome. Non poteva più negarlo. Al solo pensiero le
veniva una tremenda fitta al cuore, ma d’altronde cosa poteva farci lei? Ormai
l’aveva dimenticata… E gliel’aveva dimostrato quella stessa mattina, all’alba,
dicendole apertamente ciò che pensava. Per lui era solo un’amica… E non poteva
più nasconderlo. Quindi, se fosser rinata, sarebbe stata vittima per tutta la
vita per un grande senso di colpa, di cui sarebbe
stata sicuramente accusata da Inuyasha. E questo non
lo voleva. Non voleva il suo male, non voleva il male
di nessuno. L’unica cosa che poteva fare dunque, era semplicemente sacrificarsi
per rendere felici tutti. E per rendere felice se
stessa. Solo questo sarebbe potuto servire per
cambiare le cose… Ed è quello che fece successivamente. Restituire
completamente l’anima alla sua legittima proprietaria, Kagome. Lei non poteva
più tenerla, non le serviva più da tempo. Essa poteva
essere usata in maniera utile, da un’altra persona, non da lei. Così avrebbe
potuto compiersi il destino di quelle vite. Sopraffare il male, combattendo con
una nuova energia…
-Kikyo,
cara, ti sei addormentata?- chiese Naraku derisorio, vedendola in uno stato di
semiestasi.
La
donna alzò lo sguardo pian piano, e lanciò un’occhiata accesa e convinta al
mezzodemone. Non le era mai capitato da quando era morta, era la prima volta
dopo cinquant’anni. Si sentiva eccitata, agguerrita al massino, era come se del
fuoco le bruciasse dentro. Anche Kagura rimase
impressionata da tale comportamento, sconosciuto in lei. Da dove proveniva?
Naraku la osservò incredulo, ma non ebbe nemmeno tempo di pronunciar parola,
che la sacerdotessa lo bloccò sul nascere, urlando disumanamente ciò che voleva
dirgli con tutto il cuore.
-IO RESUSCITERò KAGOME, E LEI TI ELIMINERà!-
Eccomi, finalmente dopo un po’ di tempo ho
scritto anche il cap 19… lo so che è corto, ma vi prego di avere pietà, è da un
po’ che non scrivo… CIAO CIAO!!!