UN VENTO CHIAMATO MUSICA

 

Ora non sono qua!

Volo.. le punte dei piedi sfiorano l’acqua

Languida, scivola sulla mia pelle

bramosa di abbracciarmi tra le sue fredde

tediose spire che sprizzano e si slanciano

e in memoria gocce aggrappandosi schizzano

ma io cavalco un vento…

e mi muovo lento

sotto un cielo vorticoso

e nel mio riposo

si apre la gabbia

dove prigioniero

esce il mio amico Libero

STRADE

 

Cammini. Lo scalpiccio dei numerosi passi

Che pestano il suolo si appiccica ai timpani.

Solo questo senti perché sei solo

I vaghi occhi deviano

Sulla tua figura

sono il mirino di un cecchino

Senza un obiettivo

E senza colpi in canna.

Sei solo quando gli altri

Si gonfiano o si nascondono

Dietro muri o in vetrine

Tra manichini

Sei solo quando chiudi gli occhi

Quando apri le porte

Di cui tu solo hai la chiave…

Cammino, mi perdo,

un minuto tra la folla

e ho perso me stesso

ti cerco, cerco lui, ma nessuno ha mai visto

pensano a loro stessi troppo spesso.

VAGHERIA

 

Ecco riaffiorar com uno spettro

Il sogno che ho dentro

Un mondo di illusione

Un lago di cure

Mari di spugna

Monti di vetro

Nuvole di vino

e dalla nostra bocca

parole di gomma

pensieri incollati su un cartellone

in mano ad un barbone

al lato della strada

a chieder l’elemosina

che la gente gelosa custodisce;

il segreto, quel segreto

uno scarabocchio

per cui ognuno impazzisce

e pazzo perisce.