Sasuke, Pasion Sakura.

di SakueSasu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo breve ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 (Incontro) ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 (Al fiume) ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 (La festa) ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 (Anime) ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 (Scoperta) ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 (La tragedia) ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 (Konoha) ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 (Ricordi) ***
Capitolo 10: *** avviso ***
Capitolo 11: *** domanda ***
Capitolo 12: *** Capitolo 9 (Sasuke Uchiha 1°parte) ***
Capitolo 13: *** Capitolo 10 (Sasuke Uchiha 2°parte) ***
Capitolo 14: *** avviso ***



Capitolo 1
*** Capitolo breve ***


Sakura dopo la fine della sfilata e l'annuncio di Gaara dell'imminente matrimonio. Andò con Ino a cambiarsi e poi dirigersi a casa sua per fargli una sorpresa.
Arrivata nel suo appartamento prese la chiave  che aveva avuto in dono dal suo fidanzato e aprì la porta ed entrò.
Andò nella camera da letto in punta di piedi e aprì la porta ciò che vide le spezzò il cuore e la lasciò  sconvolta.
Gaara che era impegnato con l'amante non si accorse di lei, ma appena sentì sbattere la porta contro il muro alzò lo sguardo e la vide andare via. Subito indosso il boxer e la raggiunse.
"Sakura sei tu?."-Disse dopo averla raggiunta.
"Già.PENSAVO CHE MI AMAVI."-Gli urlò lei.
"Ma io ti amo."-Rispose.
Sakura non ci vide più prese il vaso vuoto e antico e glielo scagliò contro dandole così il tempo di fuggire.
"Non lasciarmi Sakura io ti amo."-Disse disperato.

Due giorni dopo con Ino lasciava Suna per recarsi in una delle capitali di Konoha dov'è c'era un villagio turistico.

Ecco il primo capitolo spero che vi piaccia e anche modificato. Spero di aggiornare presto.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 (Incontro) ***


Sakura e Ino arrivarono al villaggio turistico di Konoha, dopo la delusione di due giorni prima ora Sakura era più tranquilla.
Portarono le valigie in albergo e presero l'auto che avevano affittato.
Mentre erano in auto ad urlare come matte e cantare felici Ino si fermò bruscamente, di fronte a loro c'era un selvaggio a cavallo.
"Ehi ma come cammini selvaggio."-Urlò Ino.
Sakura rimase sconvolta dalla bellezza angelica del ragazzo, i suoi capelli, i suoi occhi erano bellissimi.
Si guardarono intensamente.
Sas'ke guardò la ragazza dallo strano colore dei capelli, i suoi occhi erano di un verde intenso tipo smeraldo.
Ignorarono palesemente Ino che sbraitava insulti, dopo un breve ma intenso contatto il selvaggio se ne andò.
Lasciando la povera Sakura sconvolta, dopo la delusione con Gaara non poteva innamorarsi ancora, ma l'incontro con lo sconosciuto le fece battere inaspettatamente il cuore.


Intanto a Konoha una ragazza di nome Laila era a letto con un miliardario di nome Albert Uchiha, era malato e gli restava poco tempo da vivere, la ragazza che era di basso rango sociale, per avere a tutti i costi il denaro fece finta di innamorarsi e solo così lei sarebbe arrivata al matrimonio.
Ma la ragazza aveva una doppia vita e il suo vero nome era Karin, lei era l'amante di Orochimaru Uchiha che insieme al fratello malato dirigeva una fabbrica: 'la Tessili Uchiha'.
Loro avevano un altro fratello Fugaku Uchiha, morto in circostanze misteriose.
Orochimaru aveva una moglie, Tsunade, medico ma purtroppo dopo essersi sposata e aver avuto un figlio di nome Jiraiya, ormai quasi maggiorenne.
Orochimaru era un dittatore in tutto, controllava la moglie e il figlio e faceva affari sporchi con chiunque poteva arricchirlo.
Aveva un padre che aveva rinchiuso dopo la morte del fratello Fugaku in uno ospizio.
Il vecchio Madara era cieco e rimpiangeva ancora la morte del figlio, diffidava di Orochimaru ed era legato ad Albert, ma purtroppo era ignaro della sua malattia.

A Suna viveva la madre di Sakura, Isabel e la sorella minore Kat, che ignara chattava con Jiraiya, anche lei era quasi maggiorenne.
Le due ragazze in comune avevano solo la madre, ma Sakura era ignara che il suo vero padre non era il padre di Kat.
A Konoha a Villa Uchiha lavorara il padre di Isabel, il vecchio Danzo. Uomo diciamo buono, ma amorevole con la figlia e le nipoti.
Isabel venticinque anni prima faceva la domestica a villa Uchiha e aveva una storia con Minato, ma lui era fidanzato con Kushina.
Il loro amore era durato poco, Minato venne accusato di omicidio per la morte di Mikoto Uchiha, che lui aveva detto di amare.
Kushina ignara della situazione, iniziò ad odiare il povero Minato che fu arrestato per venticinque anni.
Ma poi una sera sentì parlare Orochimaro con Tobi Uchiha, un parente della famiglia, e scoprì che era stato Orochimaru ad uccidere Mikoto perché ne era innamorato.
Kushina disperata cercò di avvertire la polizia ma venne investita e uccisa...

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 (Al fiume) ***


Sakura e Ino tornarono in albergo, dopo essersi cambiata Sakura decise di andare a svagarsi un pò.
Chiese consiglio al portinaio che le indicò una radura sicura e così dopo averlo ringraziato uscì.
Peccato che dopo aver girato intorno per qualche minuto si accorse di essersi persa, ma in compenso aveva trovato un posto carino per fare il bagno, purtroppo però quel giorno la fortuna di Sakura se ne era andata, mentre faceva il bagno l'acqua iniziò ad alzarsi e si trascinò i vestiti, lei se ne accorse dopo che ormai i vestiti erano vicini alla cascata.
Cercava di afferrare almeno la maglietta ma qualcosa si muoveva sott'acqua ed iniziò ad urlare.
"AIUTOOOO!AIUTATEMI!"
Intanto Sas'ke passava da lì e sentì delle urla, così scese dal suo cavallo e appena vide una testa rosa familiare si tuffò, in acqua c'erano solo i pesci.
Si immerse e le spuntò da dietro le spalle.
Sakura era intenta ad urlare che non si accorse che qualcuno era alle sue spalle.
Troppo tardi, si ritrovò tra le braccia dello sconosciuto incontrato quella mattina.
"Non dovresti essere qui è percoloso."-Disse lui.
"Ecco io cer..cavo un posto dove fare il bagno."- Disse timorosa.
Ma lui la fissava e fissava le sue labbra, preso da un istinto sconosciuto, Sakura si lecco le labbra fatte di acqua dolce.
Il fiume stava assistendo all'incontro di due anime.
Abbassò la testa e incontrò le sue labbra.
*Oddio, uno sconosciuto mi stà baciando.*-Pensò Sakura.
Sas'ke stacco le sue labbra e disse:
"Sarà meglio che usciamo dall'acqua, presto arriveranno i coccodrilli."
"Stai scherzando? Non perdere tempo fammi uscire."-Iniziò lei presa dal panico.
"Sei noiosa ed isterica."- Fece per uscire.
"Non lasciarmi qui aspetta."-Rispose invece lei.
Sas'ke la fece salire sulle spalle e iniziò a nuotare arrivando alla riva.
Sakura si ricordò di quel momento che indosso aveva solo la biancheria intima.
"Tieni metti questa."-Disse togliendosi la maglia anche se era fradicia.
Sakura rimase imbambolata- quel selvaggio come lo aveva chiamato Ino- aveva un fisico che avrebbe fatto impallidire un modello.
"Ehi che guardi."
"Scusa."-Prese la maglia e la strizzò.
"Vieni ti accompagno, dimmi dov'è il tuo alloggio."
"Ecco...si. Io sono Sakura Haruno.
"Sas'ke Hatake."-Rispose lui.
*Che dolce il suo nome.*"-Pensò lei.
Sas'ke salì su Sharingan, il nome del cavallo era questo. Le porse la mano e se la mise in grembo.
Sakura era di un colore così rosso che avrebbe battuto sua cugina Hinata.
Sas'ke e Sakura fecero una passeggiata in groppa al cavallo e poi arrivarono in hotel.
"Siamo arrivati."-Disse piano lei.
"Già."-Disse anche lui.
"Allora grazie per avermi salvata."
"Dovere. Ecco stasera c'è una festa, se vuoi ti passo a prendere."-Chiese lui.
"Ecco...sì mi piacerebbe."-Sorrise.
"Allora a stasera."-Stava per risalire sul cavallo ma tornò indietro, la strinse a se e senza tante cerimonie la baciò.
Bacio condiviso anche da lei.
Appena si staccarono Sakura sorrise e come se stesse volando andò nella sua camera a prepararsi.

Ino che era seduta sul suo letto e appena la sentì entrare la guardò, era diversa da ieri e da quella mattina.
"Ehi amica."
"Ah ciao."
"Come ah ciao?"
"Scusa è che sono stanca e con la testa tra le nuvole."
"Dimmi dov'è sei stata e perché sei conciata così?"
"Mi è successo di tutto: ero uscita per andare dove mi aveva indicato il portiere e invece di andare lì mi sono persa. Credendo che non ci fosse nessuno mi sono spogliata e mi sono immersa nell'acqua, guarda caso l'acqua si alza e si porta via i miei vestiti dalla riva.
Non solo mi sento sfiorare da sott'acqua e inizio ad urlare come minimo per cinque minuti e non mi accorgo che in acqua arriva Sas'ke.
E poi mi a baciata."-L'ultima parte la disse sognante.
"Chi è Sas'ke?"
"Ah sì giusto il selvaggio."-Le rispose e poi la guardò male per avergli affibiato quel nomignolo.
"Ma come Sakura e Gaara?"
"Per me Gaara può andare all'inferno."
"E dai Saky, lo sò che quel ragazzo è solo uno svago."
"Forse. Però stasera esco con lui."-Disse dirigendosi in bagno.
Ino rimase sconvolta, la sua amica era cambiata nel giro di mezza giornata.

Intanto a casa Hatake un ragazzo della stessa età di Sas'ke si lamentava del perché doveva fare tutto lui, facendo saltare i nervi a suo padre.
"Naruto non ti lamentare sempre."-Lo rimproverò Kakashi
"Sì invece, sono stanco e voglio svagarmi un pò."-Disse piagnucolando.
"Stasera c'è la festa e ci andrai con tuo fratello."-Gli propose.
"Lui sarà impegnato, visto che è l'ospite di Temari."-Disse invidioso.
"Ti sbagli fratellino, stasera ci vado sì alla festa, ma con un'altra."
"Chi è?"-Domandarono gli Hatake.
"Una ragazza arrivata oggi."-Rispose vago.
"Se non ti conoscessi fratello direi che te ne sei innamorato."
"No. Ti sbagli io ho solo amato Ana."
"Bè figliolo magari questa ragazza ti farà innamorare."
"Non credo. Però nel suo sguardo c'era tanta tristezza."
"Bè scommetto che entro stasera tu scoprirai cosa la turba."-Disse Naruto.
Continuarono a parlare un per un pò, poi Sas'ke decise di andarsi a cambiare.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 (La festa) ***


Sas'ke era fuori dall'Hotel e aspettava la ragazza, era in trepidazione ad aspettarla.
Dopo Ana non pensava che sarebbe riuscito ad avere qualche appuntamento, ma Sakura lo intrigava molto e voleva passare più tempo con lei.
Lei lo raggiunse dopo cinque minuti.
"Ciao è da tanto che aspetti?"-Domandò lei.
"No."-La strinse a se e la baciò.
Bacio che lei ricambiò subito.
"Andiamo alla festa."-Mormorò lei.
"Sì."-La prese per mano e si avviarono nella piazza che non era lontana.
Lei per l'occasione aveva indossato un abito verde che risaltava i suoi occhi, lungo fino alle caviglie, scarpe con tacchi alti e una mini borsa.
Aveva indossato degli orecchini a cerchio e una collanina con lo smeraldo.

Lui invece usava un abito del posto una tunica bianca e infradito.
Come gioiello indossava una collanina a forma di ventaglio che non sapeva a chi appartenesse.
"Sas'ke sei arrivato."-Urlò una biondina.
"Ciao Temari. Ti presento Sakura."
"E tu cosa ci fai con il mio Sas'ke."
"State insieme?"-Chiese lei con una punta di delusione.
"No. Temari piantala di dire cose non vere."-La rimproverò lui.
"E allora dillo che sei il mio ragazzo."-Lo sfidò lei.
"Sarà meglio che vada in giro."-Disse Sakura si era sentita di troppo.
"No aspetta andiamo insieme."- La prese per mano e si diressero verso la bancarella delle caramelle.
Intanto Temari era infuriata.
"Stupida turista, nessuno può portarmi via Sas'ke."-Disse
"Piantala Temari sei ridicola."-Disse Naruto.
"E tu un idiota."-Rispose lei.
"Non vedi che è felice."
"Sas'ke Hatake felice?"-Domandò e poi lo vide sorridere a quella turista e capì che ormai lo aveva perso definitivamente.
Naruto sorrise compiaciuto, era giusto così, Temari era un'amica e nemmeno lui si sarebbe innamorato di lei.

Sakura e Sas'ke passarono la serata a divertirsi, ballare e ridere.
Anche Sakura per un momento si dimenticò di Gaara.
Sas'ke la fissava e un'improvvisa voglia di baciarla si fece strada in lui.
Anche Sakura provava lo stesso, ne era felice. Se Ino l'avrebbe vista si sarebbe incavolata un poco lei, patteggiava per Gaara.
Mentre passeggiavano per la piazza a Sakura squillò il cellulare.
Vide il nome di sua sorella Kat.
"Scusami."-Disse a Sas'ke.
Si allontanò e rispose.
"Pronto? Ehi Kat come và?"-Chiese alla sorella.
"Bene Saky e tu ti stai divertendo?"-Domandò
"Sì. Questo posto è un incanto."-Rispose.
"Sai accanto a me c'è la mamma."
"E che vuoi io non voglio parlarle."
"Per favore mi stressa."
"Va bene passamela... Ciao mamma."-Rispose al suo interlocutore.
"Ciao Saky tutto a posto? Perché non torni a Suna."
"No mamma io lì non ci torno."-Disse.
"Ma perché?"
"Gaara mi ha tradito con una che nemmeno conosco."-Rispose.
"E non puoi perdonarlo?"
"NO."-E riattaccò
"Ehi tutto bene?"-Domandò Sas'ke.
"Sì cioè no...Andiamo via da qui per favore."-Chiese triste.
"Ti porto in hotel?"
"No...portami lontano se puoi."- l'idea di tornare da Ino le metteva tristezza.
"Ho un'idea."
Sas'ke la prese per mano e se ne andarono dalla festa. La portò in un posto dov'è c'era un casolare.
"Benvenuta, questa è casa mia."
"Bel posto."
"Ehi che faccino triste."-Disse lui.
"Io ho bisogno di essere amata."
"Vieni qui."-A quelle parole Sas'ke se la strinse al petto.
"Non voglio più andare via."
"Allora resta con me stanotte."
"Se me ne vado rischio di pentirmene, ma se resto che succederà..."
"Succederà che se vuoi passeremo la notte insieme."
"Allora rimango."-Sorrise.
Sas'ke la baciò e la trascinò a letto.
Era troppo tardi per tornare indietro le loro anime si erano unite.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 (Anime) ***


La mattina seguente Sakura si svegliò in un letto non suo, dapprima era confusa poi voltò lo sguardo e lo vide.
Sembrava un bambino, era così sereno, poi ripensò alla notte trascorsa:
*Che vergogna!!*
Cercò di alzarsi ma la mano di Sas'ke era ancorata sul suo fianco, così gli sfiorò la mano.
Sas'ke si era svegliato sentendola muovere ma ancorò ancora di più la mano.
"Buongiorno."-Sussurrò lei.
"Buongiorno."-Le sfiorò il viso.
Si guardarono intensamente, si sentivano in pace.
Fu lei che si strinse nelle sue braccia.
"Quando partite?"
"Domani mattina, oggi è il nostro ultimo giorno."-Disse triste.
"Sai vorrei tenerti qui con me."
"E io vorrei tanto rimanere, ma ho un lavoro."
"Credo che sia ora che tu ritorni dalla tua amica."
"Già."-Non volevano separarsi.
Sas'ke si alzò e si rivestì aprendo la porta della stanza scoprirono che era entrato un ghepardo.
Sakura iniziò a tremare e disse piano:
"Fallo uscire."
"La mia piccola amica non fa nulla vieni toccala."-Disse facendosi abbracciare dall'enorme gattone.
Sakura si immaginò di venir mangiata dal felino e disse:
"No grazie ci tengo alla mia vita."
"Tsk"-Disse lui facendo uscire il gattone.
"Credo che sia ora di andare."-Disse dopo essersi rivestita.
Era un'addio lo sapevano entrambi e con il cuore a pezzi Sakura non sarebbe stato facile superare la cosa.
Si girò e fissò il letto e si rivide con lui mentre si amavano.
Sospirando prese la mano di Sas'ke portandola vicino al suo stallone Sharingan che era stato portato da Naruto all'alba.
"Vieni sali."
"Ehm scusa ma io come faccio?"
"Vediamo."-Le guardò il vestito e con il suo coltellino tranciò la stoffa.
"Ma sei matto l'ho fatto io."
"Senti vuoi andare a piedi ed essere mangiata dal ghepardo o preferisci salire e rifarti di nuovo il vestito?"
Sakura ci ripensò un pò.
"Va bene hai vinto."- e prese la sua mano e salì sul cavallo.
Sas'ke incitò l'animale a partire.
"Dimmi una cosa Sas'ke mi hai detto che vivi qui ma dove?"
"Vieni che ti faccio vedere."-Rispose.
Sakura lo fece per ritardare la loro separazione.
Arrivarono in una casetta gialla e Sasuke scese e poi fece altrettanto con lei e mano nella mano si diressero a casa Hatake.
"Papà, Naruto dove siete?"
"Qui."-Disse comparendo dal nulla Kakashi.
"Papà lei è Sakura. Sakura lui è mio padre."-Disse con orgoglio.
"Piacere."-Dissero all'unisono.
"Dov'è quella testa quadra di Naruto?"-Domandò.
"In giro. Ma dovrebbe arrivare tra 3...2...1..."- E fece la sua entrata il diavolo biondo.
"Sas'keeee."-Urlò.
"Calmati idiota."-Gli urlò lui.
Sakura li guardava e poi rise, rise di gusto ma non per prenderli in giro, ma perché lo aveva visto sorridere.
"Scu..sa..te"-Disse asciugandosi gli occhi.
Gaara era diverso, era più pacato e serio ed era per questo che certe volte si annoiava.
Vedere quell'uomo così bello e affascinante litigare e poi far pace col fratello le riempì il cuore di gioia. Voleva fermare il tempo e restare lì.
"Credo che sia ora che vada."-Disse a malincuore.
"Ragazza mia fermati a pranzo con noi."-Disse il capo famiglia.
"Ecco...molto volentieri però dopo devo andare."-Disse sorridendo.
"Va bene, Naruto apparecchia, io vado a fare l'insalata di pomodori e il ramen. Tu cosa mangi cara?"-Chiese
"Ecco va bene qualunque cosa."-Rispose per la gioia dell'uomo.
Kakashi era un uomo dai capelli grigi e una mascherina davanti alla faccia, per il resto era un bell'uomo, Naruto era biondo occhi profondi e azzurri e fisico portante.
Ma Sas'ke li batteva, lui era un pò abbronzato per via delle ore passate al sole, i capelli neri e gli occhi neri e la corporatura muscolosa.

Intanto a Konoha nella capitale Laila o Karin si intratteneva con Orochimaru, il suo intento era sposare il fratello e diventare ricca.
Peccato che l'uomo peggiorava di giorno in giorno.
"Karin."-Disse l'uomo dai capelli lunghi e neri.
"Orochimaru a cosa devo la visita."-Rispose lei con tono canzonatorio.
"Sai che tu sei la mia donna e schiava e ciò che voglio me lo sa dare il tuo corpo."-Rispose lui.
"Ma dimmi tua moglie non è gelosa."
"Mia moglie è pazza e poi è impegnata con il suo lavoro."
"Mmm allora vieni."-Disse lei baciandolo.
Orochimaru la sbattè sul letto e le si mise sopra.
Presto si spogliarono per "amarsi" ma tra loro quella parola era vietata.


A Suna intanto Kat cercava di scappare e per farlo doveva andarsene da lì.
Presto avrebbe conosciuto Miave89 l'aveva conosciuto in chat e si erano trovati subito d'accordo.
Il suo nick invece era Lai109.
"Ehi figliola che hai?"-Chiese la madre.
"Nulla penso alla mia sorellina, lei è Konoha e io voglio raggiungerla."
"Sai che io lì non voglio andarci."
"Perchè c'è il nonno."
"Esatto e non ne voglio più parlare."
"Ok tanto si fa sempre come dici tu."-Disse alzandosi
Isa si prese la testa tra le mani, era disperata a Konoha aveva il suo passato, c'era Minato che non vedeva da venticinque anni, c'era suo padre che non vedeva da dieci anni.
E tornare dove c'era quel viscido schifoso le veniva la pelle d'oca.
Le mancava la sua amica Kushina, chissà se lei stava bene, si era separata da suo figlio subito dopo l'arresto di Minako.

Ino era preoccupata per l'amica, non la vedeva da quasi dieci ore e il suo sesto senso le diceva che presto l'avrebbe persa, ne era sicura.
Era talmente assorta che non si accorse che lei le era davanti.
"A ma brava sei tornata"
"Sì."-Rispose solamente.
"Dove sei stata?"
"Ho passato la notte con lui."
"Con quel bruto. Hi passato la notte con lui?!"
"Sì. Ne avevo bisogno visto che non sono più legata a nessuno."
"Ma Gaa...."-Non finì la frase che lei le lanciò il cuscino.
"Non me lo nominare mai più"-Disse incavolata.
"Va bene."
"Ora vado un po in giro, voglio disegnare."
Spero che tu non sia stupida ad innamorarti di lui."
"No io non amerò mai più nessuno."-Quelle parole erano sbagliate anche per le sue di orecchie.
Detto ciò prese l'occorrente, la borsa e se ne andò.

Arrivata nella foresta non si accorse che in mezzo al fogliame c'era una trappola e lei mise un piede male e si ritrovò intrappolata.
*Ma questa è sfiga."-Pensò ormai rassegnata.
"Aiuto!."
Sas'ke che era in giro per la foresta sentì delle urla e come un deja-vu lo riportò al giorno prima.
Ma invece dell'acqua trovò Sakura appesa come un salame.
"Sas'ke per favore fammi scendere."
"Va bene ma voglio guardarti un pò."-Ma vide la sua disperazione e tagliò la rete.
La prese al volo visto che lui era al cavallo.
"Grazie."-Disse abbracciandolo.
"Stai bene?"
"Sì... no mi fà male il piede."-Disse dolorante.
"Vieni andiamo, ti curerò io."
La riportò nel posto della sera prima e scese direttamente con lei in braccio e la depositò sul letto.
Sensa fiatare la curò la sua caviglia che era diventata gonfia, sfiorava la sua pelle e nella loro mente si rividero in quel letto a fare l'amore.
"Ecco, domani puoi ritornare a camminare."-Disse.
"Grazie."-E le sfiorò le labbra.
"Di nulla."-Disse lui baciandola.
Sakura ripensò alle parole dell'amica e troppo tardi si accorse che ormai era persa.
In un giorno e dopo tante sventure si era innamorata e per davvero e al pensiero di dirgli addio le faceva male.
Stesso pensiero era per Sas'ke, anche lui pensava che dopo Ana non avrebbe mai più amato nessuno e invece eccolo lì tra le braccia di una sconosciuta perché erano questi sia per l'uno che per l'altra.
Si addormentarono abbracciati.
 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 (Scoperta) ***


Sakura si era svegliata ed era quasi buio fuori, il suo piede era guarito non le faceva più male.
Accanto a lei Sas'ke dormiva ancora.
Si alzò piano, ma Sas'ke ormai si era svegliato.
"Dove vai?"-Chiese assonato.
"In Hotel"-rispose tranquilla.
"Da sola Sakura?"
"Con te." rispose timida
"Ecco... visto che sono gli ultimi momenti che passeremo insieme pensavo..."
"Sì"- Gli saltò addosso.
Sakura e Sas'ke unirono di nuovo i loro corpi oltre alle loro anime.

A Konoha Tsunade era a lavoro, quando arrivò suo cognato in gravi condizioni.
Gli diede le prime cure e poi lo portò in rianimazione.
Stava per perdere l'unico uomo che le era amico.

Orochimaru era seduto nel suo ufficio quando entrò un ragazzo sui 30 anni.
"Orochimaru-Sama"-Esordì il giovane.
"Dimmi Kabuto."
"L'affare è andato in porto."
"Bene, e cosa mi dici della foresta. Avete dato l'ordine al giovane Hatake che voglio la migliore legna?"
"Sì. Orochimaru -Sama."-si inchinò con rispetto.
Orochimaru aveva in mente un affare vantaggioso per se stesso, ma svantaggioso per la foresta e gli uomini che avevano ricevuto l'ordine.

Ino era in ansia per l'amica, Sakura stava rischiando di innamorarsi di lui, sempre se non era già troppo tardi.

Sakura e Sas'ke erano passati nel luogo dell'incidente e Sakura lo fermò.
"Fermati qui"
"Perché?"
"Ieri ho perso la mia borsa e dovrebbe essere qui."-fece per scendere.
"Ci vado io."
Scese e trovò subito la borsa jeans della rosa.
"Tieni, è questa?"
"Sì"-Disse felice.
Sakura controllò il contenuto e per fortuna non mancava nulla. Prese il portafoglio ed estrasse la foto dei suoi nonni.
"Chi sono?"- Chiese incuriosito.
"I miei nonni con i coniugi Uchiha."
"Chi?"
"Mikoto e Fugaku Uchiha."-rispose facendogli vedere la foto.
Guardò la foto ed indicò il bambino.
"E lui chi é?"
"Il loro secondogenito"-Rispose.
Lui fissava la foto e disse:
"Questo sono io."
"Che dici questo bambino è scomparso."
"Posso farla vedere a mio padre."
"Ecco... io non credo."
"Per favore te la posso portare domani."
"Ma domani io parto."
"Allora ci vediamo all'aeroporto".
"Va bene ma trattala bene. E' la foto dei miei nonni."
Nella foto c'erano i nonni di Sakura insieme ai coniugi Uchiha e il loro bambino.
Arrivarono in hotel e lei gli raccomandò di riportarla domattina prima della partenza.
Lui annuì e prima di andare via con un bacio che non aveva nulla di casto la salutò.

Sas'ke salì su Sharingan velocemente e raggiunse la sua casa paterna.
"Papà."
"Dimmi figliolo."
"Ecco guarda questa foto. Mi sai dire chi sono?"
"Oddio..."
"Che c'è?"
"Sono i tuoi genitori."-Disse con le lacrime a gli occhi.
"I mi..ei ge...ni..to..ri?"-Disse balbettando.
"Sì, tu sei Sasuke Uchiha."
"Sasuke, Sasuke"-Ripeté.
Prese la foto e a malincuore la piegó e strappo la parte dove c'erano i suoi genitori con lui.
Uscì e fece recapitare la foto a Sakura. Si sarebbe arrabiata, ma tanto non si sarebbero più rivisti.

Il giorno dopo Ino e Sakura presero l'aereo. Ma prima peró Sakura si fece venire una crisi di nervi per la foto strappata. E meno male che gli aveva detto trattala bene.

Anche Sas'ke presto sarebbe andato a Konoha a riprendere il posto che gli spettava e cercare suo fratello. Kakashi gli aveva raccontato tutto con la speranza di averlo aiutato.

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 (La tragedia) ***





25 anni fa.

Era il giorno dell'anniversario del matrimonio di Fugaku e Mikoto Uchiha. Quel giorno Fugaku e Itachi, il suo primo genito di otto anni, erano andati in un posto per fare una sorpresa alla donna che amavano.
I due coniugi si amavano da dieci lughi anni e dopo due anni di matrimonio nacque Itachi e cinque dopo Sasuke.
Quel giorno Sasuke era rimasto a casa con Mikoto. Alla villa abitavano anche Tsunade e Orochimaru freschi di matrimonio, Albert e il padre, Madara.
Quel giorno Orochimaru voleva far sapere a Mkoto cosa provava per lei, così mentre la donna si stava preparando, Orochimaru la raggiunse.
Lui che da sempre ne era stato innamorato si avvicinò a lei arrivandole alle spalle è iniziò a massaggiarle, Mikoto era anche troppo gentile e buona gli disse con calma:
"Per favore Orochimaru basta."
"Per favore un corno. Lo sai che ti amo."
"Io amo Fugaku e tu sei suo fratello."-Disse togliendogli le mani dalle sue spalle.
"Ehi ma che ti prende?"-Domandò infastidito.
"Che mi prende? Sei solo un'idiota Orochimaru. Io ti ripeto che amo solo Fugaku e tu sei sposato con Tsunade, la mia migliore amica."-Lo mise al suo posto.
Ma Orochimaru era testardo e non si arrendeva.
"Andiamo via, tu e io."-Le propose.
"No."-disse lei alzando un po la voce.
"Lo ami così tanto eppure non ti accorgi che quando siamo insieme nella stessa stanza non smetti di guardarmi."-
"Che cosa? Tu sei matto, quello che guardo quando siamo insieme sono i miei figli tu non mi passi nemmeno per il cervello."-Disse dura
Allora per la rabbia o gelosia, ma chiamiamola follia prese la pistola e disse:
"Se non ti avrò io non ti avrà nemmeno mio fratello."
"Bè allora meglio morta che stare con te anche per sbaglio."-Lo sfidò.
"Bene, lo hai voluto tu."-Rispose più folle che mai, il suo sguardo era inniettato disangue.
Mikoto iniziò a difendersi, ma lui l'aveva intrappolato al muro e le mise la pistola alla base dello stomaco.
Mikoto pensò a Fugaku, che doveva dirgli una cosa importante, sarebbero stati di nuovo felici, ai suoi bambini che non avrebbe visto crescere.
"Mi spiace io ti amo e ti amerò per sempre."-E poi sparò.

Sasuke che cercava la sua mamma salì le scale che portavano nella loro camera. Sentì le urla della madre e di un uomo e poi lo sparo e per la paura si nascose nell'angolo del muro.
Quando spuntò Minato che lo prese in braccio e lo portò al sicuro sussurando.
"Andrà tutto bene tesoro."
"La mia mamma."
"La tua mamma starà bene."-Lo tranquillizò.
Nascosto il bambino nella sua stanza Minato andò nella camera di Mikoto, li trovò Orochimaru e quando lo vide urlò:
"CHE HAI FATTO MINATO!?"
"Io..."-Ma non finì la frase che entrò Tsunade.
"Oddio Mikoto..."-Iniziò a dare i primi soccorsi anche se all'epoca non era molto esperta.
Ma ormai era troppo tardi. Mikoto era già morta.

Fugaku era rientrato con Itachi e vide tutta quella confusione e una strana sensazione che lo attanagliava da un paio d'ore scomparve, ma la paura che fosse successo qualcosa a Sasuke o Mikoto lo fece spaventare. Corse nella loro camera e trovò solo una pozza di sangue.
"Che co...sa è suc..cesso?"-Domandò allarmato.
"Una disgrazia fratello."-Disse Orochimaru con finto dolore.
"Dov'è mia moglie?"-Domandò, ne era sicuro le fosse successo qualcosa.
"Tua moglie... Minato l'ha uccisa."-Disse accusandolo ancora.
"Minato?"-Non ci poteva credere, loro erano amici.
"Sì è stato lui. Prima le ha confessato di amarla e poi l'ha uccisa."-Continuò a dirgli.

Era arrivata la polizia alla villa per interrogare tutti i presenti. Ma le prove che aveva falsificato Orochimaru erano tutte contro Minato.
Kushina la sua compagna piangeva tenendo stretto Naruto.
Minato aveva dei problemi con il denaro e si era fatto carico dell'omicidio garantendo un futuro a suo figlio e la compagna.
Anche Isabel piangeva, un tempo era stata innamorata di Minato ma aveva capito che lui era di Kushina.

Passò quanche giorno e ci furono i funerali di Mikoto. Fugaku aveva scoperto che sua moglie era di nuovo incinta e lei voleva tanto una femmina. Si arrabiò ancora di più e ora voleva far giustizia per la donna che amava e per quel figlio mai nato.
Minato Namikaze la doveva pagare.
Kushina che voleva proteggere tanto suo figlio decise di affidarlo a Fugaku, siccome i loro figli Naruto e Sasuke si avevano solo tre mesi di differenza era giusto che continuassero a crescere insieme.
Fugaku aveva dei sospetti sul fratello riguardo a traffici illetici, così per proteggere i suoi figli contattò un suo vecchio amico.
"Kakashi per favore ti affido i miei figli e Naruto. Io ho dei sospetti su mio fratello e voglio scoprire di cosa si tratta."
"Va bene, ma come farò, sono tre ragazzini e la vedo dura."
"Itachi può aiutarti."
"Va bene amico. Ma ad una condizione."
"Quale?"-Chiese.
"Li farò crescere come dei ninja, li farò crescere come i miei figli e gli darò il mio cognome. Li voglio forti perchè solo così un giorno potranno difendersi da soli."-Rispose
"Va bene. Sono così piccoli che presto almeno Sasuke non si ricorderà di me."
"Stai tranquillo e torna presto."
"Arrivederci."-E abbracciò l'amico di sempre. Poi si voltò verso i suoi figli e li abbracciò tutti e tre, anche Naruto.
"Arrivederci fgilioli."-e se ne andò.
Itachi era troppo arrabbiato per restare con loro.
Itachi fuggì nella foresta proibita e vagò per la foresta per giorni, fino a quando stremato non fù trovato da un gruppo di persone.
Erano gente poco raccomandabili e si facevano chiamare l'Akatsuki.
Lo presero sotto la loro ala protettiva e lui voleva far giustizia per sua madre, sarebbe diventato forte e si sarebbe vendicato.


Tre giorni dopo un'incendio era scoppiato alla Tessili Uchiha, coinvolgendo molti lavoratori tra qui Fugaku che era lì per svolgere alcuni ricerche. Era un biologo e quel giorno lavorava su qualcosa di importante.


Una sera di molte settimane dopo Kushina era ancora sconvolta così andò in cucina e mentre passava da lì sentì la voce di Orochimaru e del cugino Obito.
Sconvolta fuggì da quella casa, ma Orochimaru avvertito da una persona chiamò uno dei suoi scagnozzi non chè il cugino di Kushina, Nagato per farla uccidere. Lui accettò ma voleva bene alla cugina così la investì e poi fece credere che fosse morta.

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 (Konoha) ***



Ringrazio tutti i lettori anonimi e non per seguirmi in questa nuova avventura. Nel prossimo capitolo tornerò un'altra volta indietro e detto ciò spero che mi seguirete ancora. Sono importanti tutti i capitoli anche quelli passati. Detto ciò buona lettura a tutti

Appena misero piede a Konoha Sakura rimpianse di non essere rimasta con Sas'ke nella foresta.
Certo la foresta apparteneva al confine di Konoha, in auto o con qualsiasi mezzo era irraggiungibile e in aereo ci volevano quasi cinque ore.
Però Sakura voleva tornare indietro.
"Saky allora sei pronta ad affrontare il tuo colloquio o vuoi andare a casa a riposare e andare domani?
Ma soprattutto sei pronta a tornare alla civiltà?"-Domandò Ino
"Facciamolo ora così mi tolgo il pensiero."
"Allora ti accompagno all'Uchiha Tessili e poi vado a scuola."
"Fra quanto devi essere lì?"-Domandò
"Due ore."-Rispose.
"Allora mi aspetti."-Chiese.
"Certo amica."
"Male che vada scappiamo e io ritorno da lui."
"Cara mia sei persa."
"Forse. Ma sto bene con lui."-Disse sorridendo.
Salirono in auto che avevano affittato per tutto il giorno. Ino aveva l'auto a Suna e presto sarebbe arrivata. Anche se la sua amica non era di Konoha però aveva richiesto un trasferimento e iniziava quel giorno. Era una maestra di asilo.
Arrivati in azienda Sakura fece un respiro profondo e entrò.
"Benvenuta all'Uchiha Tessili in cosa posso esserle utile. Io sono Ghinta."
"Sono Sakura Haruno e mi hanno detto che cercate una disegnatrice di abiti e io..."-Non finì la frase.
"Mi spiace ma Orochimaru-Sama non c'è oggi."
"Ah ho capito."-Stava per andarsene quando venne fermata.
"La chiamo io quando arriva il capo. Mi lasci il numero di telefono."
"Ok."-Lo scrisse velocemente su un foglio e se ne andò.


Intanto in città, precisamente vicino all'azienda era arrivato Sas'ke, dopo aver seguito le indicazione arrivò davanti all'azienda.
Appena arrivò vide l'amica bionda di Sakura e si avvicinò a passo felino, le arrivò alle spalle e le mise la mano sulla spalla.
"Ahhhhh!!!"-Urlò Ino.
"Shhh calma bionda."-Le disse
"Bruto mi vuoi far morire."-Lo attaccò.
"No."
"Selvaggio cosa ci fai qui, ci hai seguite?"
"No. E poi il mio nome e Sas'ke."
"Sel...Sas'ke cosa ci qui?"
"Voglio parlare con gli Uchiha. Voi?"
"Ecco siamo qui per un colloquio di lavoro per Sakura."
"Voglio vederla."
"Io non credo. Ah ecco."-Agitò la mano.
Ma Sas'ke si era nascosto, non poteva ancora affrontarla.
"Allora com'è andata?"-Domandò la bionda
"Male, lui non c'è è alla villa."-Rispose
"Che farai?"
"Vado alla villa e poi devo anche salutare il nonno."-Rispose.
"Va bene ma dov'è sono i tuoi disegni?"
"Oh che sbadata me li sono dimenticata in azienda.Vado a prenderli ci metto tre secondi."-E iniziò a correre.
"Che sbadata."-Rise Ino.
"Ehi bionda, devo andare anche io alla villa."-Le disse Sas'ke.
"E come ci andrai?"-Domandò
"Bè con voi."
"Con noi?"
"Sì. Sakura sa dove si trova perciò mi darete un passaggio."
"Ma se non vuoi vederla."
"Ci penserai tu."- Disse Sas'ke.
A Ino venne in mente un modo per dargli un passaggio. Si recò dietro la macchina e aprì il cofano per uscire le valigie e disse:
"Ecco puoi venire con noi così."
"Ok."-Disse lui, sempre meglio che niente.
Mise fuori le valigie e le caricò davanti e fece salire il ragazzo. Dopo cinque secondi arrivò Sakura col fiatone pronta ad andare.

Intanto alla villa Albert si era sentito di nuovo male tanto che Tsunade era con lui, ma Orochimaru era contrario. Non vedeva l'ora che moriva così avrebbe preso i suoi soldi e la usa donna (Karin).

L'auto di Sakura era arrivata alla villa, aveva lasciato prima Ino a scuola. Scese dall'auto e andò a suonare il campanello ad aprirle fu suo nonno.
"Nonno!"-lo abbracciò Sakura.
"Saky? Tesoro mio."-Ricambiò l'abbraccio Danzo.
"Nonno come stai?"
"Bene cara. Tu?"
"Io potrei stare meglio."
"Che ti è successo."
"Ti ricordi di Gaara?"
"Sì."
"Mi ha tradita e io l'ho lasciato per questo sono a Konoha."
"Oh tesoro."
"La mamma è furiosa ma deve capire. Lui mi ha tradita e umiliata due ore dopo l'annuncio ufficiale del nostro matrimonio."-Disse piangendo.
"Mi spiace tesoro, vieni Orochimaru-Sama non deve capire che siamo parenti."-Disse dispiaciuto.
"Certo hai ragione non devono sapere."-Sorrise.
"Allora lavori?"
"No. Però nonno ecco...io sono andata all'Uchiha Tessili e mi sono presentata per il lavoro."
"Cosa?"
"Sì, ho bisogno di lavorare."-Rispose.
"Ho capito. Ma sta attenta, vieni che ti annuncio."-Sorrise il nonno.
Mentre aspettava di essere annunciata si ricordò dei disegni che aveva lasciato in auto e corse a prenderli. Quando li prese sentì un rumore provenire dal bagagliaio e quando lo aprì si ritrovò davanti Sas'ke.
"Ehi ciao."-Disse lui come se tutto fosse normale.
"Che...ci.. fai...tu ....qui?"-Balbettò.
"Io devo parlare con l'Uchiha."
"E per cosa?"
"Io sono Sasuke Uchiha, il figlio di Fugaku e Mikoto e sono qui per riprendermi la mia vita."-Rispose
"Sei il bambino della foto?"
"Sì."
Sakura non credeva alle proprie orecchie, era felice che il suo Sas'ke fosse li con lei.
Quello che fece dopo fu dettato dal cuore.
Si lanciò tra le sue braccia e lo baciò.
Da prima lui non ricambio ma poi la baciò.
"Mi sei mancata."
"Anche tu."

E fu così che iniziò la loro storia tormentata da tanti nemici e tanti ostacoli.

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 (Ricordi) ***


~Venti anni fa, quando ancora tutti erano bambini innocenti; due bambine in gita con i genitori erano pericolosamente vicino alla piscina, il Resort Nara era il più esclusivo del posto.
 Le due, una dai capelli una rosa e una dai capelli biondi erano lì, accidentalmente la bambina dai capelli rosa cadde in acqua e la biondina inizio a gridare per chiedere aiuto.
 "Saky prendi la mia mano."
 "NON...POSSO.. STO AFFO...GANDO."-la piccola tossiva e cercava di aggrapparsi alle mani dell'amica.
 "AIUTOOO AIUTOOO "-Gridava la bimba bionda.
 "Ino aiutami."-tossiva ancora.
 Ino cercava di salvare l'amica, ma entrambe era troppo piccole.
 Ormai aveva perso tutte le speranze, quando qualcuno si tuffo in acqua e la salvo.
 Uscì dalla piscina con la bambina in braccio.
 La mise per terra e inizio la respirazione bocca a bocca finché la rosa non sputò tutta l'acqua.
 "Sta bene?"-Chiese la biondina al ragazzino dai capelli a papera.
 "Sì. Ma siete impazzite?! Che ci facevate così vicine all'acqua?!."-Le urlo lui.
 "Ma noi..."
 "Calmati dai sono solo delle bambine"-disse il suoi amico biondo.
 "Che seccatura che siete."-Disse quello con i capelli ad ananas.
 Intanto Sakura aveva aperto gli occhi e la prima cosa che vide furono gli occhi del ragazzino dai capelli neri.
 "Ti sei svegliata amica mia."-Disse felice.
 "Sì. Che e successo?"- domando la bambina.
 "E' successo che sei una stupida."-Le disse il moro
 "Come ti permetti di dirmi così? "
 "Mi permetto dato che se non ti avessi salvato ora saresti un cadavere galleggiante."-Le disse acido.
 "Ehi calma amico andiamo."-interveni il biondo.
 "Almeno chiedeteci scusa selvaggi."-disse Ino.
 "Lascia perdere, andiamo la mamma."-intervenne Sakura.
 Era per evitare qualunque tipo litigata da entrambe le parti.
 Ma il moro era di cattivo umore quel giorno.
 "Si andate dalla mammina. Quanto sei noiosa."-Disse con cattiveria.
 "Mi chiedo che cosa ti ho fatto."-disse, per poco avrebbe pianto.
 "Sei solo noiosa, avanti piangi, tanto non sai fare altro."
 "No, sei cattivo."-disse lei.
 Le bambine andarono via e Sakura iniziò a piangere.

 I ragazzi rimasti soli se ne andarono, ma non prima che il biondo rimproverasse l'amico.
 "Ehi che ti è preso Sas'ke?"-Disse il biondo.
 "Nulla, quella era una bambina stupida e noiosa."-Rispose.
 "Se posso dire la mia a me non sembrava lei la seccatura, lo era di più la bionda."-disse il ragazzo.
 "Anche tu Shika, a me stavano simpatiche."
 "A te tutte ti stanno simpatiche Nar."-Concluse Sas'ke.


 Sakura piangeva ancora, aveva cinque anni e piangeva per come l'aveva trattata quel ragazzino carino, e lei prese una decisione: da grande non avrebbe più pianto, solo in occasioni che lo richiedevano.
 Si sarebbe fatta un nome e sarebbe cambiata. Non sarebbe stata più noiosa.

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Capitolo 10
*** avviso ***


Per problemi di internet che non si collega al pc non posso pubblicare. Vi chiedo umilmente scusa e perdono:-(

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Capitolo 11
*** domanda ***


Allora ancora non ho risolto il problema del pc. Allora vi chiedo. Va bene che se io pubblico i capitoli senza l htlm voi mi capirete? E poi appena risolvo il problema li aggiusteró. Vi prego attendo risposta :-)

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Capitolo 12
*** Capitolo 9 (Sasuke Uchiha 1°parte) ***


Sasuke approfittò del fatto che Sakura fosse entrata nella villa si arrampicò sul primo balconcino che era a portata di mano. Appena entrò una miriade di ricordi si fece largo nella sua mente. Ricordi di lui bambino felice tra le braccia della sua amata mamma, ricordi di quando giocava con suo fratello Itachi o con il padre Fugaku che giocava con lui con le spade finte. Una lacrima scese sul suo viso e si disse *Mamma, papà, Itachi, vi vendicherò. Perchè io sono Sasuke Uchiha.*-Sentì un rumore e cercò un modo per uscire dalla villa indisturbato. Intanto Sakura aveva finito il colloquio e lo aveva superato, anche se non si fidava di Orochimaru e il suo assistente. In quella villa c'erano troppi misteri. Aveva conosciuto la signora Tsunade Uchiha, era una donna simpatica e un medico. Anche lei se avesse avuto la possibilità e non si fosse fatta convincere da Gaara avrebbe studiato per diventare medico. "Tu chi sei?"-Domandò Tsunade. "Ecco io sono Sakura, sono qui per un colloquio nella vostra azienda." "Eppure io pensavo che fossi un medico." "Davvero?" "Sì." "Sa, io volevo diventare un medico. Ma poi ho scelto di diventare una disegnatrice."-Spiegò "Che titoli di studio hai." "Ecco ho un master in arte e uno in dottorato." "Wow ma quanti anni hai?" "25." "Sei giovane, se cambi idea e lavorare per mio marito ti annoia cercami in ospedale. Sono la proprietaria." "Va bene. Arrivederci." Sakura uscì dalla villa nello stesso momento che Sas'ke scendeva dall'albero." "Ehi andiamo?" "Sì."-Rispose Sas'ke. "Che hai, sei turbato." "Nulla ne parliamo dopo. A te come è andata." "Abbastanza bene."-Rispose sorridendo. Salirono in auto e se ne andarono dalla villa Uchiha. Intanto a Konoha erano arrivati Gaara da Suna, Kakashi dalla foresta e Kat e Isabel da Suna anche loro. Presto si sarebbero scontrati con Sakura e Sas'ke e solo 3 di loro non andranno contro alla loro storia. Sakura portò Sas'ke in un posto carino dove poter parlare in pace. Prenotarono un tavolo per pranzare. Appena si sedettero sul tavolo Sakura gli chiese: "Che hai scoperto?" "Tanto e niente." "Eh?" "Sono entrato nella villa e tanti ricordi confusi e poco chiari sono riaffiorati nella mia mente." "Allora sei tu..." "Sì. Sono Sasuke Uchiha."-Sorrise "Che bello. Ti aiuterò se vuoi." "Sì. Prenderò in considerazione il tuo aiuto." "Scusi ci porti il menù."-Chiese lei al cameriere. Pranzarono parlando del più e del meno, Sas'ke scoprì molte cose su di lei e lei di lui. Dopo il pranzo Sas'ke volle accompagnare Sakura a casa di Ino. Erano soli in casa e una parola tira l'altra, Sakura si ritrovò tra le sue braccia. Si baciarono a lungo, erano rimasti lontani per così poco e pure per loro sembravano mesi. A un certo punto Sakura si trovò sul tappeto e Sas'ke su di lei. Si amarono allungo finché stanchi e soddisfatti si abbracciarono. "Sai non pensavo che tu fossi la mia felicità." "Nemmeno io."-Disse lui. "Sai è successo qualcosa nella foresta. Come se le nostre anime si fossero unite."-Spiegò lei. "La magia della foresta."-Fece un ghigno lui. "Sas'ke sorridi mai tu per la felicità?" "No. Ma grazie a te sono felice e magari forse un giorno sorriderò di cuore ma per ora un ghigno è più che sufficiente." "Va bene."-E lo baciò sul petto. Si alzarono dal tappeto e si rivestirono. "Che ne dici di cenare insieme stasera?"-Chiese lui. "Sì." Sakura lo capì, si era innamorata di lui e avrebbe fatto di tutto anche lottare contro tutti e tutto. (Allora mi fermo un po con la storia vado in vacanza. Perció buona estate :-) P.s se pubblico un altra storia e che sono al mare e pubblico dal cellulare percio niente htlm.)

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Capitolo 13
*** Capitolo 10 (Sasuke Uchiha 2°parte) ***


Sakura era sovrappensiero, era ancora scossa dalla scoperta che si era innamorata di Sasuke. Ormai,lei lo chiamava così. Lo amava, si poteva innamorare in meno di una settimana? *A quanto pare tu sì.* - si rispose. Dopo diversi secondi capì che le squillava il cellulare. -Pronto?-rispose.-Ah signora Uchiha, Va bene alle 20? Ok,posso portare un amico?Sa è qui vacanza. Va bene - e riattaccò. -Dimmi chi e il tuo amico?-chiese lui. -Tu.- rispose tranquilla. -...-silenzio. Sasuke la fissava come se fosse un alieno. -Dai così conoscerai i tuoi parenti.- disse con tranquillità. -Ma davvero. E se non volessi venire.?- -Non ci sarebbero problemi. -Rispose. -Va bene. - accettò lui. -Davvero??- sorrise e si buttò tra le sue braccia. -DAi,smettila, sei NOIOSA- Scandì la frase.. -Non venire, se sono Noiosa. Se ti annoio non cercarmi più. -disse trattenendo le lacrime. -E ora che ti prende?-Domandò lui. -Per favore vattene!! - sussurrò -No che non vado via. Senti parliamone. - disse lui -Vedi, 20 anni fa ero in vacanza con Ino e i miei quando sono caduta in piscina. Vedi un ragazzino mi salvò ma prima mi diede della noiosa. Non sai il pianto che mi sono fatta. E ho giurato che nessuno più mi avrebbe dato della noiosa. -Ma mentre lo raccontava un flash le passò nella mente. Un viso pallido e occhi neri e profondi le si affacciarono alla mente. -No,non ci credo. Ecco vedi 20 anni fa io ho salvato una bambina di 5 anni che stava annegando e ora che ci penso ti somiglia. -No,quel bambino antipatico e scorbutico eri tu? - Domandò e vedendo la faccia di lui sorrise prendendosi una piccola rivincita per il noiosa. -Senti, io non sono scorbutico o antipatico. Ero preoccupato a quel tempo. Perche se non riuscivo a salvarti mi sarei sentito in colpa. - rispose. -Oh...- non riusciva a parlare. -Mi spiace per averti ferito,ero arrabbiato stavi per annegare se non fossimo arrivati. - -Ti perdono e poi mi hai salvata anche nella foresta. E io....-ma non parlò perche la baciò. -Sara meglio che vada. - si interruppe mal volentieri. -No rimani ti prego. - -La cena. - -Va bene. - Lo salutò Lo vide andare via ignara che una sorpresa presto l avrebbe raggiunta. Nel frattempo a villa Uchiha si presentò una conoscenza di Sakura. -Buona sera. Devo parlare con Orochimaru Uchiha.- Disse l uomo. -Mi spiace Orochimaru - Sama non ce. - Disse Danzo. -Quando lo posso trovare?- Chiese. -Stasera ci saranno ospiti a cena. Credo domattina in ufficio. Ma se vuole mi lascia nome e cognome o un recapito, la faro chiamare io. - concluse Danzo. -No ripasso stasera credo che mi può ricevere 10 minuti.- -Ne parlerò con il Sama.- L uomo dopo aver scritto i suoi recapiti se ne andò. Il pomeriggio era passato in fretta ed erano gia le 19:50. Aspettava Sasuke con ansia. Per l occasione aveva indossato un vestito multicolore, con le zeppe e gioiello abbinati, aveva lasciato sciolti i suoi lunghi capelli rosa. Un poco di make-up ed era al completo. Sentì suonare e andò ad aprire. Si trovò davanti un sexy Sasuke. Indossava un completo blu con la camicia nera e scarpe dello stesso colore del completo. Anche lui rimase folgorato dalla bellezza della ragazza. -Dobbiamo andare per forza?- chiese lui -Si e poi passare un po di tempo con la tua famiglia puo farti stare bene.-Rispose lei. -Allora andiamo prima che cambi idea.- -Mmm e come vorresti passare il tempo?- domandò maliziosa -Immagina.-disse malizioso. Ci fece un pensierino. Ma il dovere ebbe la meglio. -Andiamo. -disse lei. -Uff!! non sai quanto io mi annoi alle cene.- -Sai, sembriamo una coppia sposata che litiga per non andare a cena dai parenti. - -Andiamo.- disse senza rispondere. Salirono in auto e Sakura partì in tutta fretta era già tardi. Arrivarono 10 minuti dopo e vennero accolti da Danzo e da Tsunade felice di vedere la ragazza dallo strano colore dei capelli. -Benvenuti alla Villa.-li accolse la padrona. -Le presento Sas'ke Hatake. Sas'ke lei e la signora Tsunade. -entrambi provarono una forte emozione a stringersi la mano. La signora li accompagnò in salotto per prendere un aperitivo. Sasuke si guardava in torno curioso di come quella casa fosse fredda. Dopo nemmeno 10 minuti arrivo Orochimaru e a Sakura le vennero i brividi. Strinse la mano di Sasuke, cosi forte da stritolarla. Danzo li avviso che la cena era pronta. Si accomodarono e iniziarono a parlare, alla cena si aggiunse il giovane Jiraya,che rimase impressionato dagli ospiti. Durante la cena parlarono dei progetti di ognuno di loro, quando a rovinare la cena fu un ospite. Danzo fece entrare il nuovo arrivato e a Sakura venne un colpo. -"Oh no!! fa che non mi veda."- pensò la ragazza. Gaara la guardo e fece un sorriso sinistro quando la vide attaccata a Sasuke. -Ehi che ti prende, chi è quello? -Nessuno,voglio restare abbracciata a te.- disse. -Possiamo pure togliere il disturbo.- -Davvero allora andiamo. Tsunade -Sama ecco noi abbiamo un altro impegno, grazie per la cena. - disse abbracciando la donna. Prima di andarsene Gaara si avvicino alla ragazza. -Sakura amore mio!! ecco allora avevo visto giusto. - disse lui provando ad abbracciarla. -Gaa..ra che fai qui?- domandò balbettando. -Ti ho cercata ovunque e poi Isabel mi ha detto che eri qui.Ora che ti ho trovata possiamo tornare a Suna. - decretò. -No. Io con te non voglio andare da nessuna parte.- disse la ragazza. Sasuke si era innervosito e pure molto,cosi si staccò da Sakura e fece per andarsene, erano ancora tutti in salotto quando Danzo disse ad alta voce. -Lei,lei è Sasuke Uchiha!! -Disse Danzo. -No. -Rispose -Ma cosa stai dicendo Danzo,la famiglia di Fugaku sono tutti morti. - Infierì Orochimaru. -Ma davvero? - domandò Sasuke. -Hai qualche problema ragazzino? - Domandò il Sama. -Sì. Ecco non volevo rivelare a nessuno la mia identità. Ma mi vedo costretto ad anticipare la mia uscita. -rispose. -Sasuke. -bisbigliò Sakura. -Lascia fare a me. -Disse sfiorandole la guancia. Cosa che fece arrossire la ragazza. -Va bene. -Rispose lei. Orochimaru lo guardò e rivide in lui i visi di Fugaku e Mikoto. Ma non poteva dargliela vinta a lui. Era tutto suo. -Non ti credo,mio nipote e disperso. - Disse. -Ma non morto. Io sono vivo e vegeto. Zio. -Rispose a tono. -Va bene supponiamo che ti creda,allora facciamo il test? Sono io l unico sopravvissuto della nostra famiglia. - -Ok lo voglio fare il test. - accettò Sasuke. Orochimaru fece un sorriso sinistro e lascio la sala. Anche Sasuke si apprestava a lasciare la villa. Ma Sakura lascio lì Gaara come un idota. E raggiunse il suo uomo. Ora ne aveva la certezza,lo amava da impazzire.

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Capitolo 14
*** avviso ***


Interrompo per un po la storia. Mi viene difficile continuare. Ma entro fine mese dovrei riprenderla. Un bacio a presto.

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