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di lexismoak
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


1-
Quando Oliver scese le scale del covo, trovò Felicity completamente assorta nei suoi computer, tanto che non si accorse del suo arrivo.
“Ciao”
“Oliver! Non osare spaventarmi mai più in questo modo” saltò lei.
“Scusa”.
Si guardarono. Lui osservò quei bellissimi occhi blu in cui amava perdersi. Da dove gli era venuto quel pensiero?
“Va tutto bene, Felicity?
“Si … no … cioè, volevo dire, si … “ in quel momento guardando gli occhi confusi di lui, lei decise che quella a cui stava pensando non era una delle sue migliori idee. Certamente non con lui …
Lui si avvicinò e le toccò il gomito. “Sai che puoi dirmi ogni cosa.” Lei si perse nei magnifici occhi blu di lui, da cui traspariva fiducia e anche qualche altra cosa a cui non riusciva però a dare un nome. Perciò decise di proseguire con quello che aveva in mente. Che  cosa sarebbe potuto andare storto?
“Il fatto è che la mia famiglia ha deciso che passato molto tempo dall’ultima volta che siamo stati tutti insieme, perciò questo finesettimana tutta la famiglia si riunisce alla casa di campagna …” calma, Felicity. Respira! “e la cosa è che mia madre ancora continua ad infastidirmi con il fatto che non ho mai un ragazzo, così StavoPensandoCheForseTuPotrestiVenireConMe !?”
Lui semplicemente la fissò con una faccia stupita. Grande, ci voleva solo che lui pensasse che lei fosse stupida. “Dimentica ciò che ti ho chiesto, anche perché, perché dovrebbe farti piacere venire con me, hai chiaramente cose più importanti da fare che passare il tuo finesettimana con la mia intera famiglia … “ lei farfugliò disperatamente.
Lui la guardava, pensando che il suo balbettare era la cosa più carina che avesse mai sentito, e di come gli sembrava mentre lo faceva. ”Okay”
Lei lo guardò non credendo a quello che aveva appena sentito “Cosa?”.
Oliver Queen aveva appena acconsentito a passare l’intero weekend con la sua famiglia come suo ragazzo?
“Ho detto che va bene, verrò con te”
“Wow, va bene, grande” condivisero uno sguardo intenso che sembrò durare un’eternità, quando Diggle decise di comparire e rovinare il loro momento.
Dopo alcuni allenamenti fra Oliver e Diggle, durante i quali lei non poté smettere di guardare gli addominali di Oliver e pensare al fatto che lui aveva appena accettato per il finesettimana, loro se ne andarono, discutendo del loro weekend, insieme.
 
Era sabato mattina, esattamente le 7:30. Oliver sarebbe passato da lei alle 8. Avevano deciso che era meglio partire presto così da arrivare prima di pranzo, perché il viaggio in auto per la campagna sarebbe durato circa 2 ore.
Era totalmente nervosa, il pensiero di passare un intero weekend con Oliver che fingeva di essere il suo ragazzo con la sua intera famiglia non la faceva stare calma. Come sarebbe sopravvissuta? Un intero finesettimana? Che cosa stava pensando? Per non dimenticare il fatto che lei non riusciva a pensare in modo corretto quando lui era in giro. Pensò che forse era ancora possibile chiamare Oliver e dirgli di non venire. Stava perdendo la testa!
Quando Oliver arrivò all’appartamento di Felicity, non poteva smettere di pensare a quel finesettimana, e che cosa gli aveva fatto dire di si, specialmente così velocemente, forse era qualcosa di più di un rapporto professionale e una semplice amicizia?
Quando bussò alla porta, non riusciva a credere a quello che aveva davanti. Felicity era vestita con dei pantaloni blu e una camicia rossa, in una versione completamente rilassata di lei che lui non aveva mai visto prima, e gli sembrava stupenda. Quello che lui non sapeva era che il cervello di Felicity stava per esplodere per tutte le cose a cui stava pensando in quel momento. Anche lei non poteva credere ai suoi occhi, Oliver vestito con pantaloni blu e una camicia verde. Il verde era diventato il suo colore preferito, da quando lo aveva conosciuto. Quando i loro occhi si fermarono, rimasero a fissarsi per un tempo che sembrò infinito.
“Dovremmo andare” Grazie al cielo riesco ancora a parlare correttamente, pensò lui; e andò a prendere le valigie di lei.
“Okay. Posso farlo da sola, lo sai vero?”
“Lo so, ma dovrei essere il tuo ragazzo, giusto?” e loro si fissarono ancora, ma lui continuò a prendere le valigie. Come posso sopravvivere un intero weekend così?  Come posso sopravvivere a questo weekend con lui che fa questo tipo di commenti e tutto quello che voglio è prenderlo e baciarlo?
Una volta che furono nella macchina, che a proposito aveva un odore molto buono, partirono per la loro destinazione, per un’avventura completamente nuova, e la tensione sembrò rallentare, un poco.
Mentre erano per strada, Felicity cominciò a descrivere la sua famiglia. “Andrew e Julia sono i miei genitori, Kate, che ha 32 anni, Abby, 28 anni, e Lois, 25 anni, sono le mie sorelle. Kate e Abby sono le mie preferite; non è che odi Lois, ma qualche volta lei fa alcuni commenti su di me, che non mi piacciono affatto. Kate è sposata con Rick e hanno dei figli, Alexis, 8 anni, Ryan, 6 anni. Abby è single in questo momento, ma le piace esserlo, davvero, lei è la più divertente di tutti, ed è tutta una festa! In effetti, penso che potreste andare d’accordo!” lei si girò per guardare la reazione di Oliver, che semplicemente le sorrise. “Scusa. E Lois è sposata con Tony, niente figli”.
Mentre stava descrivendo la sua famiglia, lui non poteva farci niente, ma di tanto in tanto rimaneva abbagliato da lei, nel vedere quanto lei gli sembrasse felice. Sembrava così rilassata, di certo non stava provando a fermare un pericoloso criminale.
Una volta arrivati, Oliver non poteva smettere di pensare a quanto accogliente quella casa gli sembrasse, niente a confronto con l’enorme dimora Queen. Ma mentre fermava la macchina, non riusciva a togliersi quella sensazione che aveva nello stomaco; non riusciva a capire perché era nervoso: si è vero che stava per incontrare i genitori e la famiglia di Felicity ma non era il suo ragazzo, o meglio il suo finto ragazzo. Era li per essere di supporto come amico, quindi perché era nervoso?
Felicity si girò per vedere Oliver, ma vide qualcosa di veramente diverso da quello che si aspettava. Non ci poteva credere, Oliver Queen che sembrava nervoso? Se è così, perché dovrebbe?
“Sei nervoso?” Non poteva evitare di porre quella domande con una faccia sorpresa.
“Si”. Non riusciva a credere alla sincerità che lui le stava mostrando. Provò ad alleggerire la situazione. “Sai, questa è casa mia, dove sono cresciuta, dove ho corso.”. Lui si girò ad osservarla. “Non sono così male come potrei averti detto”, sorrise. Non sapeva da dove le venisse quel coraggio, ma gli prese la mano comunque e la strinse un po’. “Non potrò mai ringraziarti abbastanza per questo”. Anche lui la strinse, e rimasero a fissarsi per un po’, godendosi la compagnia l’uno dell’altra e la sensazione che provavano ad avere le loro mani intrecciate.
“Dovremmo andare” disse lui sorridendo.
“Già”.
Una volta che uscirono dalla macchina, si presero per mano ed andarono insieme verso la porta. Entrambi pensavano di farlo per fingere di essere ragazzo/ragazza. Ma nel profondo, sapevano che non era la vera ragione per cui lo stavano facendo.
 
Bussarono alla porta, che però era aperta e un bambino di 6 anni che stava correndo si scontrò con le gambe di Oiver. Il bambino guardò in alto, prima Oliver e poi Felicity.
“Zia Feli!” disse e andò ad abbracciare la zia. Felicity si chinò e abbracciò il piccolo.
“Ryan, questo è Oliver, il mio ragazzo” e una volta che quelle parole uscirono dalla sua bocca non riusciva a credere a quanto bene quelle suonassero dette ad alta voce. Oliver si abbassò così da essere alla stessa altezza del bambino. “Ciao Ryan, ho sentito grandi cose su di te” e gli tese la mano. Ryan la accettò.
“Alexis, indovina chi c’è qui?!” gridò il bambino. Una volta che Ryan disse quelle parole, una bambina dai capelli rossi arrivò correndo per abbracciare la zia, proprio come il fratello. “ehi tu! È passato veramente molto tempo!” Felicity non poteva smettere di abbracciarla “Già”.
A quella scena Oliver non riusciva a credere ai suoi occhi. Voleva definitivamente vedere di più questo lato leggero e tenero di Felicity, e non riusciva a smettere di pensare che lei sarebbe stata una madre fantastica un giorno. Wow, aveva veramente pensato questo?
Apparentemente il resto della famiglia aveva sentito tutti gli urli, perché un gruppo di persone incuriosite li raggiunse.
“Felicity”, “Ce l’hai fatta!”, “Quanto tempo”, lei abbracciò tutti loro. Fino a che qualcuno disse “Non sei venuta da sola! Chi è questo ragazzo veramente bello?”. Da come la donna stava parlando, Oliver dedusse che quella fosse Abby, così si presentò.
“Abby giusto? Lieto di conoscerti. Sono Oliver Queen, il ragazzo di Felicity”. Si strinsero la mano.
“Felicity, non mi avevi detto che avevi un ragazzo, e soprattutto che fosse uno ricco!”
“Il fatto  è che abbiamo cominciato ad uscire da poco tempo e volevamo tenerlo per noi fino a che non fossimo stati pronti ad uscire in pubblico. Vero tesoro?”
Sorpresa dal nomignolo, Felicity riuscì a dire solo una parole “Si”. Così una volta che le presentazioni furono fatte, decisero di entrare.
Quando entrò, Oliver non riusciva a credere a quanto bella fosse dentro quella casa, molto accogliente.
Andarono in soggiorno per rilassarsi un po’ e riprendersi dal viaggio. Ma di certo, tutti volevano sapere di Oliver e Felicity. “Quindi … come vi siete conosciuti?” “Da quanto tempo state uscendo?” solite domande..
Oliver, notando che Felicity stava cominciando ad essere veramente nervosa, le prese la mano e la strinse, provando a dirle che tutto stava andando bene. Così lei si rilassò. Oliver capì che era meglio che cominciasse lui a parlare, così disse “Avevo bisogno di un aiuto per il computer, ci era caduto del caffè sopra; e il mio patrigno mi ha detto che c’era una ragazza del reparto informatico della nostra compagnia che era certamente la migliore, così sono andato a cercarla. Una volta che entrai nel suo ufficio, lei mi guardò con questa faccia strana e non potei fare a meno di sorriderle.”
Mentre Oliver descriveva il loro primo incontro, Felicity non riusciva a smettere di guardarlo, e aveva alcuni flash di quel giorno, il giorno che cambiò tutto. “perciò ci siamo conosciuti in questo modo. Di tanto in tanto, andavo da lei quando avevo problemi con la tecnologia, ed ho scoperto che è veramente la migliore in quel campo”. Tolse la mano da quella di lei, e le mise il braccia dietro la schiena.
Quando Oliver tolse la mano dalla sua, lei sentì freddo, le mancava il suo tocco. Ma poi lui mise il braccio dietro di lei, e lei si irrigidì. Oliver, realizzando il suo cambiamento, cominciò a muovere il suo braccio, con piccoli tocchi.
Ma poi lei si ricordò che dovevano agire come una coppia, così andò incontro al suo tocco. Ed era stupendo! Il suo stomaco era veramente comodo, e i piccoli tocchi che lui le dava sulla schiena la facevano rilassare sempre di più. Non poteva smettere di pensare che poteva benissimo abituarsi a quelle attenzioni. No Felicity! Questa è solo una recita! Lui non si sentirà mai quello che provi tu! Così decise di entrare a far parte della conversazione.
“Sto aprendo un mio club, e non potevo trovare qualcuno di meglio di Felicity per sistemare il mio sistema informatico, e se ogni tanto ho problemi con quello, lei viene e li risolve subito”.
Dopo un po’ di tempo passato a rilassarsi, andarono a pranzare. Un pranzo veramente piacevole, dove si poteva mangiare con le mani, non con tutta la formalità dei pasti Queen.
Dopo pranzo, Oliver aiutò Adrew, Rick e Clark a rimettere a posto il tavolo. Insistette così tanto per farlo che alla fine vinse.
Quanto tutto fu pulito e messo via, Kate provò a convincere i figli a fare un pisolino così che potessero essere più riposati per il pomeriggio. “No, mammina, non vogliamo dormire, vogliamo un po’ di azione!”
Sentendo quelle parole, Oliver andò di corsa in soggiorno e prese entrambi i bambini in braccio, facendoli volare. “Volete un po’ di azione, eccovi accontentati. Ci siamo? È tutto in ordine capitano?” “Si, comandante, il decollo è stato fantastico”.
Felicity non riusciva a credere ai suoi occhi, Oliver Queen bravissimo con i bambini, chi se lo sarebbe mai  aspettato? Non poteva smettere di pensare a quanto adorabile apparisse così.
Dopo alcuni minuti, Oliver mise i bambini a terra.
“Nooo! Ancora un po’ di tempo per favore … “ i bambini lo guardarono con occhi imploranti, da cuccioli.
“Volete altra azione? L’avrete, ma dopo aver fatto un bel riposino, va bene? Vi prometto che poi ne avrete molta”.
“Promesso?”
“Promesso.”
“Va bene, mamma. Andiamo a fare un riposino, ma solo se Oliver verrà a svegliarci”. Disse Ryan.
“Va bene”. Kate rispose.
 
Quando fu il momento di far alzare i bambini, Kate andò a cercare Oliver.
“Eccoti qui. Oliver mi dispiace disturbarti ma è ora di far alzare i ragazzi e loro mi avevano chiesto se potevi essere tu a svegliarli”.
Oliver la guardò. “Nessun problema. Vieni, tesoro?” disse stendendo la mano così che Oliver potesse prenderla. Accettandola, lei si alzò. “Certo”.
Raggiunsero la camera dei ragazzi e Oliver aprì la porta, e si inginocchio di fronte al letto di Ryan e Alexis. Lentamente cominciò a svegliarli. Felicity rimase alla porta e si godeva la scena, ancora non riusciva a credere all’abilità di Oliver con i bambini. Pensò che Oliver sarebbe stato un fantastico padre un giorno.
Alcuni minuti dopo, Felicity era fuori a godersi la libertà e il panorama. Oliver la guardava dalla cucina ed ebbe un idea. Uscì di casa e cominciò a correre verso di lei. Quando la raggiunse la abbracciò da dietro e cominciò a farle il solletico. Non poteva credere a quello che stava sentendo: Felicity Smoak era una persona che soffriva il solletico. E oh, il suono della sua risata, avrebbe potuto ascoltare quel suono per il resto della sua vita. Poi la girò in modo tale da potersi guardare in faccia. Quando divennero consapevoli di quanto vicini fossero i loro volti, non potevano smettere di guardarsi gli occhi e poi le labbra. E la tensione divenne molto densa.
Il resto della famiglia li osservava la scena dalla cucina. “Sembrano veramente felici e innamorati” “Già, quasi li invidio” “Abby, ho sentito bene quello che hai detto?”
Improvvisamente Ryan e Alexis andarono nel cortile e cominciarono ad urlare richiedendo azione. Oliver e Felicity si separarono e guardarono in direzione delle grida.
 
Il pomeriggio passò velocemente. E Oliver e Felicity si ritrovarono a godersi la compagnia l’uno dell’altra, specialmente la parte del toccarsi, non potevano farne a meno, dai piccoli tocchi, come stringersi le mani, agli abbracci da dietro.
Quando la cena fu pronta,Oliver si sedette vicino a Felicity. Chiacchierarono un po’, quando Abby disse:
“Oliver, dopo cena puoi vedere la vecchia stanza di Felicity” la testa di Felicity si voltò per vedere l’enorme sorriso di Abby.
“Sarebbe bello”, ma vedere la faccia Felicity gli fece pensare che non era una grande idea dopotutto.
“Andiamo,Felicity, è davvero impressionante, in realtà.”
“Lo so, ma ancora non voglio che lui la veda” poi senti una mano sopra la sua, era quella di Oliver. La strinse un po’. “Va bene. Non preoccuparti.” Lei gli sorrise.
“Okay, niente camera, ma ci sono alcune vecchie storie.”
“Oh, si, contaci, voglio conoscere ogni cosa” Oliver disse con un enorme sorriso. Poi si girò per vedere Felicity alzare gli occhi. Incredibile!
Mentre Kate e Abby raccontarono alcune vecchie e imbarazzanti storie su Felicity, lei non poteva fare a meno di vedere Oliver, di vedere quanto lui stesse ridendo e sorridendo per le storie, e di come qualche volta girava la testa per guadarla.
Oliver si stava completamente divertendo con quelle vecchie storie di Feliciy. Voleva saperne sempre di più, capire come era stata la sua infanzia, senza dimenticare gli anni dell’adolescenza.
Una volta che la cena fu terminata, aiutarono a pulire. Abby, ancora una volta, provò a parlare della camera di Felicity. “Oliver, andiamo, vieni a vedere la vecchia camera della tua ragazza”. Lui guardò Felicity e poi ritornò ad Abby “No grazie. Mi piacerebbe tantissimo vederla, ma preferisco che sia lei stessa a mostrarmela quando vorrà farlo.”. Felicity non riusciva a credere alle sue orecchie. Oliver Queen stava rifiutando l’idea di vedere la sua vecchia camera?
“Parlando di dormire, dove dormiremo?” chiese Felicity, e come Oliver pensava la sua voce uscì un poco tesa.
“Ah già, quello, tutte le camere della casa sono occupate, quindi potrete dormire nella casetta.”
 
 
Fonte: https://www.fanfiction.net/s/9526007/1/Realising

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


2-
 
Una volta che presero le loro cose dalla macchina, andarono alla casetta. Il nome diceva tutto, era una piccola casa, ma con una sola camera da letto in cui c’era un letto matrimoniale. Quando Oliver ci entrò pensò che era veramente intima. Mise le loro cose sul sofà.
“Bene, adesso che siamo completamente soli, che cosa pensi?” Felicity era veramente curiosa di sapere cosa pensasse Oliver della sua famiglia. La guardò. “Sono grandi, specialmente Kate e Abby, avevi ragione”. Lei gli sorrise. Era molto stanca così cadde sul letto e chiuse gli occhi. Oliver la raggiunse andando di fianco a lei e prendendole la mano. Lei si girò per vedere le loro mani incrociarsi e poi guardò la sua faccia. Si sorrisero.
Poi improvvisamente un’enorme realizzazione venne nella mente di Felicity. “Mmm, Oliver?” “Si?” “Abbiamo un problema!” “Che problema?” lei non riusciva a guardarlo. “C’è un solo letto”, Oliver poi fece la stessa realizzazione; l’unico problema per lui era che a Felicity non piacesse l’idea di condividere il letto con lui. “Non preoccuparti, prenderò il divano, è abbastanza grande per me” “No, voglio dire, siamo entrambi adulti, giusto? Possiamo controllarci … parlo per te perché io non so se posso con il tuo corpo enorme … se sai cosa intendo … voglio dire mi piacerebbe dormire con te, certamente, a chi non piacerebbe, attualmente tu saresti in cima. O mio dio, potresti spararmi prima che mi imbarazzi ancora di più? Sempre se questo sia possibile!” Lui stava solo fermo a guardarla diventare rossa come un pomodoro. Poi le sorrise, perché ancora una volta era stupendamente carino vederla farneticare. “Perché stai sorridendo?” era molto divertito. “ è solo molto carino vederti farneticare” Felicity semplicemente divenne più rossa, se quello fosse possibile.
“Ma hai ragione, siamo adulti, possiamo condividere un letto” Bene, lei pensò, e poi rilasciò un respiro che non sapeva stesse trattenendo.
“Vado in bagno a sistemarmi” Felicity disse mentre prendere alcune cose.
“Va bene”
Una volta dentro il bagno, si guardò alla specchio e pensò cosa diavolo è successo? Ho veramente invitato Oliver Queen a condividere il letto con me? Gli ho veramente detto come mi sento? Oh mio dio! Come diavolo posso fare a sopravvivere a questa notte? La parte peggiore era che ci sarebbe stata un’altra notte oltre quella, perché sarebbero rimasti lì fino a lunedì. Come ho intenzione di sopravvivere? Felicity in che diavolo di situazione ti sei messa?
Quando usci dal bagno, Oliver non era lì, così immaginò che si stesse cambiando nel piccolo soggiorno. Perciò decise di mettersi a letto, per provare a dormire, nonostante, lei lo sapeva, sarebbe stato impossibile sapendo di avere Oliver Queen al suo fianco.
Oliver andò in bagno e chiuse la porta per darle più privacy. Il fatto era che neanche lui riusciva a credere a quello che era appena accaduto. Sul serio stava per dormire accanto a Felicity, per due notti? Doveva essere un sogno. Decise di stare calmo, sebbene sapesse che non era possibile, era di Felicity Smoak che si stava parlando.
Quando entrò nella camera da letto vide Felicity già nel letto, e pensò quanto avrebbe amato vedere quell’immagine ogni singola notte. Così semplicemente entrò nel letto accanto a lei.
Felicity poteva sentire che lui era senza maglietta. O mio dio, Oliver Queen, stai provando ad uccidermi? Sul serio?
 
Quando Felicity si svegliò, il sole era già alto. Ma qualcosa la mise in guardia. Qualcuno, in realtà. Poi si ricordò della notte prima e così non riuscì a muoversi. Vedeva che le braccia di Oliver la stavano tenendo per la vita. Impazzì immediatamente, ma poi realizzò che le piaceva molto, lui che la teneva così, nel letto. Voleva vederlo, e anche se sapeva che quello poteva essere molto pericoloso, lo fece comunque; si girò lentamente, cercando di non svegliarlo. E quando ci riuscì, rimase abbracciata ad un Oliver a petto nudo, che sembrava stranamente molto tranquillo e rilassato.
Poi Oliver la tirò ancora più vicina a lui e mormorò nel sonno “… licity” Lei non poteva crederci. Oliver Queen stava sognando lei? E poi, all’improvviso si ritrovò a toccargli il volto. Lui lentamente aprì gli occhi.
“Ciao” disse Oliver completamente insonnolito.
“Ciao” lei rispose. Si fissarono negli occhi per quello che sembrò un’eternità. Tornarono alla realtà quando Felicity disse, “Dovremmo andare, probabilmente loro stanno facendo colazione” “Okay”. Sembrò essere l’unica parole che è uscita dalla bocca di Oliver. Ma nessuno dei due si mosse. Continuarono a fissarsi a vicenda.
Dopo un po’ di minuti, sorridendo Felicity ripeté “Dovremmo andare” e risero. “Va bene” rispose Oliver mentre faceva uno sforzo per alzarsi dal letto.
Quando furono pronti per andare a fare colazione, uscirono fuori, mano nella mano. Oliver e Felicity si godevano i loro momenti insieme. In realtà, Oliver passò l’intera giornata a imparare più cose riguardo Felicity, e non ne avrebbe mai avuto abbastanza di questo. Ma in particolar modo, non ne avrebbe mai avuto abbastanza di lei, del suo sorriso che poteva accendere l’intero mondo, della sua risata che era musica per le sue orecchie, del suo semplice tocco che faceva si che il suo intero corpo tremasse.
In quel momento uomini e donne erano divisi a chiacchierare, i ragazzi da un lato della stanza e le ragazze dall’altro. Oliver stava parlando con il cognato e il padre di Felicity. In realtà non prestava attenzione alla conversazione: non poteva smettere di guardare Felicity, che in quel momento stava ridendo di qualcosa che aveva detto Abby. Sembrava felice, ed era veramente bellissima e incredibile. Poi i loro sguardi si incontrarono e lei gli fece un sorriso enorme, e lui non poteva smettere di sorriderle a sua volta.
 “Oliver, stai ascoltando?”  Terra chiama Oliver.
“Si, scusami”
“No, non è vero. Sei completamente innamorato; è scritto tutto sulla tua faccia, amico!” ma Oliver non poteva rispondere a quello. Era la verità, era innamorato di Felicity.
“Allora perché non glielo dici?” Oliver si girò a guardare Andrew, fu il padre di Felicity a fare la domanda.
“Onestamente, non lo so. Voglio dire, guarda la mia reputazione, e inoltre lei non prova quello lo stesso che provo io” Oliver doveva guardare la realtà.
“Onestamente, non lo so. Ma ti dirò qualcosa. Lei non ha mai portato un ragazzo qui, e anche quando ho incontrato qualche suo vecchio ragazzo non l’ho mai visto come in questo momento, con te. Tu sei certamente qualcuno di speciale per mia figlia” Quel commento fece si che Oliver cominciasse ad avere un po’ di speranza.
“Ma comunque, non voglio ferirla. Non si merita che io la faccia soffrire.”
“Forse la ferirai, forse no, ma devi provare a scoprirlo. O preferisci continuare a vivere con questa domanda?” Oliver realizzò che Andrew in effetti aveva ragione. Ma non sapeva quando fare la mossa giusta, e soprattutto se mai fosse stato possibile farla.
“Andiamo Felicity, non possiamo parlare qui, con i ragazzi laggiù. Dobbiamo avere una seria chiacchierata fra ragazze” mentre stava dicendo questo, Abby stava alzando Felicity dalla sedia; lei in realtà non voleva andare, le piaceva avere la sensazione di avere Oliver che la guardava costantemente, la faceva sentire protetta. E il modo in cui la guardava, o cielo! La scioglieva dentro. Ma sapeva di non avere scelta. Quando Abby voleva qualcosa, la otteneva.
Entrarono in una piccola stanza; la chiamavano la stanza dei segreti, qualcosa che era fra Kate, Abby e Felicity, Lois non era mai stata quel tipo di ragazza. Si sedettero per terra e Felicity si stava innervosendo perché sapeva che cosa stava per succedere. Ma prima che Abby o Kate potessero dire qualcosa, Lois cominciò con tutte le domande noiose  che erano in grado solo di farla impazzire.
Oliver non aveva paura che le sorelle di Felicity l’avessero sequestrata, ma stava cominciando a sentirne la mancanza, aveva bisogno di toccarla ancora. Così andò a cercarla.
Stava per raggiungere una piccola stanza con la porta aperta, quando improvvisamente, da lì, giunsero tutte domande che non gli piacquero affatto. Dal tipo di domande, si immaginò che fosse Lois a parlare. Così rimase in piedi e ascoltò.
“Felicity, sei sicura che è il tipo di ragazzo per te? Voglio dire, sai della sua reputazione? O peggio, sai di quello che ha fatto alla sua ex ragazza, ha dormito con sua sorella!”
E quello che ascoltò poi lo sorprese ancora di più.
“Come osi parlare di lui in questo modo? Non sai niente su di lui. Lui ha una brutta reputazione, è vero, ma è cambiato, me lo ha dimostrato. Lo conosco, conosco tutto di lui. E niente che tu possa dire cambierà questo!” Il volto di Felicity era rosso per tutta la rabbia che stava provando in quel momento. Non poteva credere che qualcuno potesse sottovalutare Oliver in quel modo.
Oliver era senza parole. Nessuno lo aveva mai difeso in quel modo. E decise che era un buon momento per interrompere.
“Felicity, dolcezza! Sei li?” e quando entrò nella stanza vide Felicity alzarsi e raggiungerlo.
“Vogliamo andare a fare una passeggiata?” Oliver offrì.
“Sicuro” fu la sola risposta che ottenne. Così prese la mano di lei e uscirono fuori.
Una volta che furono fuori chiese “Tutto bene?” lei lo guardò, e l’unica cosa che poteva leggere era preoccupazione. “Si, Grazie per l’interesse”, e gli strinse la mano. Camminarono nell’oscurità, sotto le stelle. Era una notte molto bella.
Lui aveva bisogno di dirlo, e lei aveva bisogno di saperlo. Certamente, lei poteva arrabbiarsi nello scoprire che lui aveva origliato la conversazione con le sue sorelle, ma lui lo fece comunque. “Oh, e comunque, grazie per avermi difeso” la guardò negli occhi e lei sorrise. “Prego, inoltre tu avresti fatto la stessa cosa, giusto? E si, per rispondere alla tua domanda, sono arrabbiata perché hai origliato la conversazione, ma non così arrabbiata” un grandissimo sorriso apparve sulla faccia di lui, e rise. “Va bene”. Non poteva crederci, aveva risposto alla sua domanda senza che lui la dicesse veramente. Era una delle cose più grandi che lo stupivano di Felicity, riusciva a leggerlo come se fosse un libro aperto.
Continuarono a camminare, mano nella mano. Poi improvvisamente lui si fermò, sapendo che non ci sarebbe stato un momento migliore di quello per dirle come si sentiva. Si girò per guardarla negli occhi. “Felicity… “ “Che c’è?” lei gli chiese con una faccia curiosa, sembrò notare che era qualcosa di serio. “Sei bellissima, veramente, e … “
“La cena è pronta!” Merda. Ero così vicino.
“Che cosa?” lei sembrava impaziente di sentire il resto.
“Niente. Forza, andiamo a mangiare” e le afferrò la mano per andare in cucina.
Felicity non poteva crederci Oliver le aveva appena detto che era bellissima? E poi non aveva continuato a dirle quello che voleva? Stava veramente programmando di ucciderla!
La cena era silenziosa.
Oliver e Felicity arrivarono alla casetta, disperatamente cercando un po’ di riposo. Quando lei stava per andarsi a mettere qualcosa di più comodo, Oliver la chiamò. “Felicity”, lei si girò. “dicevo sul serio prima, quando ho detto che sei bellissima” e con quello andò dietro la porta per cambiarsi.
Felicity non ci riusciva, non c’era modo che lei potesse credere a quello che aveva appena sentito. Dannazione!
Mentre si cambiava, provò, invano, a calmarsi. Quando uscì dal bagno lui non c’era, Grazie al cielo, pensò,e salì sul letto.
Pochi minuti dopo Oliver si unì a lei, ancora una volta senza maglietta, ma questa volta, appena entrò nel letto la abbracciò tenendole la vita. E sorprendentemente lei andò incontro al suo tocco. Si addormentarono con due enormi sorrisi sui loro volti.
 
Quando Oliver si svegliò, il sole era già alto. Non poteva smettere di pensare a tutte le cose che erano successe  il giorno prima. Quel giorno era il loro ultimo giorno insieme, l’ultimo giorno insieme lontani da ogni responsabilità, senza che la realtà li colpisse tutto il tempo. Stava guardando la donna incredibile che aveva nelle sue braccia. Felicity era girata contro il petto, e da qualche parte le loro dita erano intrecciate. L’unico pensiero che aveva in quel momento era che voleva quello, lei, per il resto della sua vita.
Lentamente lei cominciò a svegliarsi. Ma prima di aprire gli occhi lei decise di godersi quell’attimo e sentirlo. Percepiva il petto nudo di Oliver contro il suo seno, per cui probabilmente doveva essere davanti a lui, e sentiva le loro mani intrecciate, e non poteva smettere di pensare a quanto giusto questo le sembrasse. Poi aprì gli occhi. e la vista che ottenne era splendida. Un Oliver completamente sorridente la stava guardando.
“Se devo essere sincero, non voglio alzarmi, potrei passare l’intero giornata con te, nel letto” lei serialmente stava cominciando a pensare che ci fosse qualcosa di sbagliato in lui. Sembrava che fosse un sogno. Ma anche se fosse non voleva che finisse. “Neanche io”, rispose con un enorme sorriso. Continuarono a godersi quel momento insieme e si fissarono, fino a che, improvvisamente, sentirono un colpo alla porta. Il pensiero che attraversò entrambe le loro menti fu: “seriamente, non ci possiamo prendere una semplice pausa!?”
Oliver si alzò e andò ad aprire la porta, per trovare Julia con un enorme vassoio con sopra la colazione.
“Non avresti dovuto, Julia!” disse prendendo il piatto.
“Be, è il vostro ultimo giorno così pensavo che avremmo potuto fare qualcosa di speciale”
“Grazie, e comunque, ha uno splendido profumo”
“Godetevelo!”
“Vi ringrazio”
“Felicity, tesoro! La colazione è pronta”
Felicity non poteva credere ai suoi occhi. Un Oliver senza maglietta veniva verso di lei, con la colazione in mano, e la chiamava “tesoro”, che cosa stava succedendo all’universo?
Di contro, neanche Oliver non poteva credere ai suoi occhi, una completamente assonnata Felicity nel letto, che avevano condiviso, che lo stava aspettando, nel letto!
Fecero colazione a letto, in silenzio, godendosi quel momento.
Poi si prepararono per il loro ultimo giorno. Lo passarono nelle braccia l’uno dell’altra, ascoltando vecchie storie di Julia e Andrew.
Quando erano circa le 4 di pomeriggio, Oliver e Felicity decisero di andare a rimettere in ordine le loro cose. Se ne sarebbero andati per le 5, in modo da non arrivare troppo tardi a Starling City.
Mentre Felicity stava mettendo a posto le sue cose, non poteva fermarsi da lanciare occhiate ad Oliver e pensare al fantastico weekend che avevano passato insieme. Era stato un perfetto gentiluomo con lei. Pensando a questo lei decise che voleva ricambiarlo in qualche modo, così prese la sua mano e gli disse di seguirla. Qualcosa che lui non ebbe problemi a fare.
Entrarono in casa e salirono le scale, fino  a che non raggiunsero una porta arancione. Felicity la aprì, e quello che Oliver vide non avrebbe potuto essere più interessante. Era la vecchia camera di Felicity. Lei non aveva bisogno di dirlo, lui poteva capirlo. Tutti i colori, tutti i computer e vari pezzi di computer. Diede uno sguardo alla collezione dei vecchi cartoni Disney, e alcuni DVD di Doctor Who.
Si girò verso di lei, era poggiato alla parete. Si fermò quando i loro volti furono molto vicini e chiese “Perché?”
“perché mi fido di te”
L’unica cosa che lui poteva negli occhi di lei era onestà e fiducia. Così fece l’unica cosa a cui riusciva a pensare, e che desiderava da molto tempo di fare. Si tirò più vicino e lentamente, e lei fece lo stesso. Quando le loro labbra stavano per toccarsi, un rumore di qualcosa che si stava rompendo li raggiunse dal piano di sotto. Si separarono e scesero le scale. Entrambi non riuscivano a credere a quello che era appena successo.
Quando entrarono in cucina, trovarono Ryan che piangeva perché la sua tazza di latte si era appena rotta. Lo aiutarono a pulire il casino, e Oliver gli preparò un'altra tazza.
Era tempo di salutare. Nessuno voleva, ma dovevano. Dovevano tornare in città e affrontare la realtà, pericolosi criminali.
Il viaggio in macchina, di ritorno in città, fu tranquillo. Nessuno dei due sapeva cosa dire.
Quando raggiunsero l’appartamento di Felicity, Oliver la aiutò con le valigie. Quando furono nell’appartamento lei gli disse di mettere le valigie sul sofà.
Lui era alla porta, cercando di capire quale potesse essere la miglior cosa da dire o fare. La verità era che entrambi non volevano che quello finesse.
“Come ho detto un paio di giorni fa, non posso ringraziarti abbastanza”, lei prese il suo braccio, alzandosi in punta di piedi e dandogli un soffice bacio sulla guancia.
“Ci vediamo domani”
“Va bene”
E con quello lui andò a chiamare l’ascensore. Quando raggiunse la macchina, decise che sarebbe stato in quel momento o mai più. Così fece tutta la strada per l’appartamento di lei ancora. Bussò alla porta. Lei la aprì, sorpresa di vederlo li.
“Oliver, che cosa … “ la bocca di lui era tutta sopra quella di lei. Lei non poteva pensare, e non voleva farlo, voleva soltanto sentire. Lo baciò di rimando come se la sua vita dipendesse da quello. Non potevano fermarsi, ne in quel momento, ne mai. Lentamente lui la portò in camera da letto dove le loro anime e i lori corpi avrebbero finalmente  trovato il loro ritmo. PS. Cosa ne pensate? Fatemi sapere le vostre opinioni! Mi sarebbe piaciuta vedere una Felicity provenire da una famiglia del genere. Anche se credo che la maggior parte del fascino che ha il personaggio sia dovuto proprio al suo backgroud in parte così negativo.

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