Equilibrium

di Katonoffirecrow
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Giochi di magia ***
Capitolo 3: *** Il lungo cammino ***
Capitolo 4: *** L'aspetto non è tutto ***
Capitolo 5: *** La lunga notte di Ponyville ***
Capitolo 6: *** Verso Canterlot ***
Capitolo 7: *** The show begin ***
Capitolo 8: *** Il futuro ***
Capitolo 9: *** La vostra fine...il mio INIZIO ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


« L'armonia regna sovrana, il male è sconfitto. Quale lieto fine migliore si può chiedere per un mondo dominato da creature magiche dedite all'amicizia ed alla cura della terra ? » disse con voce rauca un essere celato nel buio di una grotta, la cui unica fonte d'illuminazione era del muschio smeraldino che crogiolava dalle pareti, nutrendo alcuni insetti che vi si posavano al di sopra.

« Da tempo immemore attendevo che questo momento giungesse. Ora che l'armonia è più forte che mai e l'oscurità è quasi del tutto svanita è tempo che io faccia il mio ritorno, come preannunciato e promesso al mio Signore. » continuò la voce, mentre nell'oscurità sovrana della caverna venne squarciata da una flebile sfera azzurra, che cominciò a fluttuare in circolo in un punto vicino ad una parete, rivelando ad ogni suo movimento come vi fossero incisi sulla roccia diversi raffigurazioni pittoriche che parevano rappresentare grandi figure di un tempo ormai dimenticato, che restavano celate nelle più oscure memorie dei pony che ormai avevano lasciato questo mondo da molti secoli.

« Eppure il ricordo del tempo in cui dovetti adempiere alla missione che avrebbe portato tutto questo, è ancora impressa nella mia mente, con le sue sfumature di bontà e di...malvagità. » disse la voce, facendo una pausa che parve essere interminabile mentre la sfera continuava il proprio circolo attorno alla parete, illuminando una scena piuttosto ben delineata che raffigurava una giovane pony dal manto bianco e dal crine viola, apparentemente attratta da una sfera similare a quella che illuminava la caverna sopra un ponte in corda dall'aspetto pericolante.

Procedendo la sfera cominciò a svelare come la piccola unicorno fosse salita, su di esso, venendo attratta come una lucciola dal luccichio magico, arrivando a metà della struttura la quale però, parve rompersi in due punti cruciali ai lati opposti dopo che una leggera fiammella bluastra ne ebbe bruciato le estremità, lasciando la puledra appesa soltanto a due corde parallele verticalmente gridando disperata.

« Si...ricordo bene quelle sue grida. Un suono in grado di trapanare i timpani, così impaurito colmo dell'orrenda sensazione che attende coloro che sono prossimi alla morte. Ma come avrei potuto lasciare che fosse un fallimento la mia missione. » disse con una certa nota ironica la voce, cominciando però a divenire più cupa, mentre la sfera procedette verso la parte seguente del racconto dove una famigliola di pony di terra, assistendo alla scena si lanciò al salvataggio della puledrina.

La madre afferrò di scatto una delle fune arpionate a terra, la quale stava per cedere come bruciata, mentre il marito cominciò ad arrampicarsi su ciò che restava del ponticello, riponendo la massima fiducia nella forza della moglie mentre la loro giovane figlia dal manto arancio e dal crine biondo come l'oro osservava col proprio sguardo smeraldo i propri eroici genitori cercare di salvare quella puledra, la quale altri non era che una delle sue migliori amiche con la quale poco prima aveva litigato, a causa dell'ipnosi magica subita dall'unicorno dalla sfera luminosa.

« Adoro la magia, e l'amo quando può essere usata per arrivare ai propri scopi senza sporcarsi le mani. E quale caso più propizio di quello poteva esserci per aiutare l'armonia a svilupparsi, con i giusti tributi ovviamente...» disse con una leggera risata la voce, mentre la sfera parve prendere più intensità in simultanea con essa, rivelando il seguito della raffigurazione, che mostrava come il padre con sforzo incredibile riuscì a portare se stesso e la puledrina fino al margine opposto del dirupo lanciandola al sicuro, però al tempo stesso si notò come una fiammella bluastra comparve di colpo sulla corda arpionata al terreno in quel punto mentre una serie di crepe bluastre comparve attorno agli zoccoli della moglie dello stallone, cominciando a far franare quel piccolo pezzo di terreno vicino allo strapiombo.

Fu a quel punto, mentre la luce si scostò nuovamente a sinistra che due paia di sfere azzurre più piccole comparvero a poca distanza dalla prima, contorcendosi nell'oscurità mentre una terza più grossa, con una forma a mezzaluna orizzontale comparve come un grosso sorriso sormontato da due occhi, che fissavano quasi estasiati l'ultima pittura che raffigurava i corpi dei due genitori precipitare nel baratro, sotto gli occhi sgranati della figlia e dell'amica, mentre le loro grida riecheggiavano come campane nelle loro orecchie generando un tremendo eco nel burrone, che si concluse con due tonfi quasi simultanei.

In quell'istante mentre nella caverna come dal nulla riecheggiarono proprio le urla di quei due pony, il muschio sulle pareti si infiammò di colpo carbonizzando all'istante qualsiasi creatura vi fosse vicina, con le proprie fiamme azzurre che cominciarono ad illuminare la grotta che ora si mostrava in tutto il suo orrore.

L'immensa caverna, era totalmente piena di ossa di varie creature lungo tutto il terreno, mentre le pareti erano completamente imbrattate da raffigurazioni di drammi e catastrofi, tra le quali si potevano notare la corruzione di King Sombra, lo sprofondamento del Crystal Empire ed infine la trasformazione di Princess Luna in Nightmare Moon.

E proprio al centro della stanza un grande trono completamente costituito d'ossa e ricoperto da ragnatele e polvere ospitava con una figura seduta, con dei lunghi abiti rossi e neri che lo ricoprivano totalmente, celandone la stazza e le gambe, col capo chino in avanti sul quale troneggiava un copricapo cilindrico terminante in una leggera punta che scendeva all'indietro, sulla cui fronte era inciso un simbolo con una bilancia con due lapidi in fiamme.

A lato sinistro del trono, conficcato nel terreno si trovava un lungo bastone di ferro nero, che terminava nella parte alta con tre artigli a mezza luna al cui centro di andò a porre la più grossa delle sfere azzurre, mentre le due minori assieme a quella a mezzaluna si andarono a conficcare nel volto chinò della creatura, che di colpo parve essere scossa da un forte brivido seguito a un aumento repentino delle fiamme sulle pareti.

« Ora...è tempo che l'equilibrio venga ristabilito. Equestria, preparati.

Sono tornato. » sentenziò la creatura afferrando con la cadaverica mano grigia il bastone, causando un immensa esplosione magica che cominciò a far crollare la grotta, facendone squarciare il soffitto rivelando il glorioso mattino che stava iniziando ad illuminare Equestria.

Nello stesso istante, la mano destra della creatura saettò sul proprio volto, in modo scocciato.

« Maledizione l'ho fatto di nuovo !! Ora dovrò trovarmi una nuova caverna !! Meh, andiamo...» disse con tono sconsolato l'essere, sollevandosi dal trono con lentezza incredibile, illuminando la sfera sul proprio bastone, svanendo nel nulla, lasciando ciò che restava della caverna in balia del proprio risveglio che la fece rapidamente crollare senza più la magia del proprio abitante a sorreggerla.

 

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Capitolo 2
*** Giochi di magia ***


Passò qualche minuto dal crollo della caverna, che venne udito in tutte le piccole cittadine nei dintorni, che senza perdere tempo inviarono squadre esplorative nell'Everfree forest, per cercare di comprendere cosa fossa accaduto.

Non potevano di certo sospettare che ciò che cercavano si trovava a diverse miglia di distanza sul monte fumoso, un tempo dimora di un drago prima dell'intervento delle portatrici dell'amicizia.

All'interno infatti, dove fino a pochi minuti prima regnava la pace più profonda rotta soltanto dal vento che filtrava dall'esterno, ora si udivano soltanto le parole della creatura per nulla soddisfatta, intenta a spostare con la magia tonnellate d'oro accumulate nel tempo dalla bestia sputa fuoco, ora abbandonate all'interno.

« Uff, non ci sono più i fieri dragoni di una volta !! Posso capire che si sia fatto intenerire da quelle pony, però accidenti, avrebbe almeno potuto portarsi via tutto questo inutile ciarpame !! Chissà quanto diamine mi ci vorrà per spostare tutto questo tesoro !! » disse la creatura, spostando il proprio bastone a destra e sinistra, puntando la parte con la sfera magica verso l'immenso cumulo dorato il quale, veniva di volta in volta smontato di alcune parti che senza alcuna preoccupazione venivano gettate a destra e sinistra contro i muri.

« Uff...mi si sta stancando il braccio. E sto pure perdendo tempo, e questo è grave. Il tempo è tutto !! » disse l'essere, osservando coi propri occhi azzurri l'esterno della grotta dalla quale entrava forte la luce del sole giunta ormai allo zenit di mezzogiorno.

« Oh finalmente !! Questa è fortuna !! » disse con tono soddisfatto l'essere, ghignando leggermente quando, dopo aver spostato un altra porzione d'oro apparve sul pavimento un grosso simbolo inciso nella roccia del tutto identico a quello sul proprio copricapo.

« Spero solo che mi abbiano preparato una bella sorpresa di bentornato, sarà di certo fantastico !! » disse elettrizzato l'individuo dalle lunghe vesti, facendo palpitare la sfera sul proprio bastone, che fece di colpo illuminare il simbolo sul pavimento, facendo tremare l'intera grotta, mentre un il pensiero che anche questa potesse venir già si fece vivo nella mente del mago, che istintivamente si allargò di poco il colletto che stringeva il suo collo cadaverico.

Fortunatamente stavolta la struttura resse l'immenso tremore, e nel pavimento dopo un lungo cigolio si aprì una grande botolo dalla quale partiva una lunghissima rampa di scale che pareva addentrarsi in profondità nella montagna.

« Oh bene, bene !! Meglio muovermi, non vedo l'ora di vedere cosa staranno preparando !! » disse con voce fremente facendo girare il bastone nella mano destra con un abile gioco delle dita.

« Meh, casualmente questo mi riesce solo quando sono da solo. Poco male. » pensò l'essere cominciando a discendere lungo la scala, facendosi luce col proprio bastone incantato senza produrre il minimo suono di passi.

Mentre procedeva lungo la rampa, la creatura ebbe modo di notare come anche lungo le pareti di questo passaggio fossero incise alcune delle sue prodezze svolte al servizio dell'equilibrio e del proprio Signore, facendolo sorridere leggermente quando vide una delle sue scene preferite, l'inganno che aveva perpetuato ai danni di Sunset Shimmer, facendo si che decidesse di abbandonare il regno visto che non sarebbe ancora stata degna del titolo di principessa dell'amicizia, mettendola così contro Celestia.

« Ahh che bei ricordi. Riesco ancora a sentire il pianto di quella piccola puledra quando Celestia le disse che non era ancora pronta a causa della sua mancanza di credenza nell'amicizia.

Certo se lei glielo avesse detto in modo più gentile forse non sarei dovuto agire io, guidandola in quel mondo dopo aver modificato le informazioni su quel libro secondo cui la sarebbe potuto diventare una principessa, senza specificare che lo sarebbe stato di un patetico ballo. Poco male, ciò che è fatto è fatto, e poi riesco già a vedere la porta, chissà le grida di gioia che faranno quando mi vedranno !! » disse la creatura, mettendosi dritto con la schiena, ponendosi la mano sinistra dietro la schiena ed assumendo un espressione facciale il più seria possibile, seppur non cambiasse molto vista la conformazione quasi scheletrica del volto del tutto irrigidito.

Una volta giunto all'ultimo scalino, dinnanzi a se costatò la presenza di un immenso portone in pietra, su la cui facciata era inciso nuovamente il simbolo dell'equilibrio che ricopriva completamente il punto di accesso.

« Uhm...vediamo come potrei esibirmi nel mio ingresso...è difficile, vediamo..uhm..si penso di-» di colpo il mago cessò di parlare quando si accorse che nel suo gesticolare aveva per errore colpito la porta col proprio bastone e questa, dopo un lungo cigolio sprofondò in avanti, abbattendosi al suolo con fragore tremendo che venne udito fino alla cima della montagna dalla cui grotta fuoriuscirono a flotte i pipistrelli disturbati dal rumore.

Nel medesimo istante, mentre la grande massa di polvere sollevata cominciava a riposarsi al suolo, la creatura, facendo del tutto finta che nulla fosse successo si addentrò nella stanza, illuminata da un sofisticato sistema di specchi che riflettevano la luce del sole esterno all'interno donando una illuminazione più che sufficiente.

« Ehm, ragazzi ? Ci siete ? Scusate per la porta, ma dovreste fare un po' di manutenzione e pulizia nel rifugio, sapete quanto ho dovuto faticare per entrare ?? » disse con tono scocciato il mago, osservandosi attorno, vedendo con piacere il vecchio tavolo di pietra dell'equilibrio ancora posto al centro della stanza, che era stato salvato dalla caduta della porta solo per pochi centimetri di distanza.

Ma oltre ciò, non vi era alcuna presenza nella stanza, se non quella del nuovo arrivato e di qualche topo e pipistrello in giro.

« Cos'è non vi sarete mica nascosti eh ?! Avete una certa età sapete !! Coraggio su fatevi vedere !! » disse leggermente irritato lo stregone, incrociando le braccia dinnanzi al petto, cominciando a procedere all'interno, aggirando il grande tavolo, dirigendosi nella sala secondaria, dove solitamente i suoi “colleghi” si riunivano per il loro sonno millenario.

« Che non si siano ancora svegliati ? Meglio controllare, così potrò dirgliene quattro a quei dormiglioni. Qui dobbiamo lavorare non poltrire !! » pensò scocciato, addentrandosi all'interno della seconda sala, dove tre cilindri in cristallo, totalmente neri posti in verticale sembravano essere stati abbandonati in quel luogo da molto tempo.

« Mmm strano, non ricordavo che l'energia risanante avesse questo colore, beh in ogni caso, è ora che usciate da li. » disse la creatura, sbattendo a terra la base del proprio bastone, generando una forte onda magica concentrica azzurra che fece esplodere in frantumi le tre celle di cristallo, facendo istantaneamente cambiare l'espressione sul volto del mago da soddisfatto a cupo.

« Oh...ora capisco. Avete preferito la strada più facile. Bravi, proprio bravi...» disse con voce laconica lo stregone, osservando con sguardo magico le ossa sparse che si erano sparse sul pavimento assieme ad antichi resti di tessuto.

Lentamente con un illuminazione della sfera sul proprio bastone l'essere fece levitare in aria il cranio equino che giaceva a terra, afferrandolo con la mano sinistra, fissandolo con una certa nota afflitta.

« Mio vecchio Arthas, tu si che eri un vero pony, amante della magia e dell'equilibrio, non vedo come tu abbia potuto arrivare a questo, dunque che ne dici di donarmi una risposta ? » chiese l'essere, facendo fuoriuscire una piccola scintilla azzurra dalla sfera del bastone, che entrò all'interno del teschio.

Quest'ultimo dopo qualche istante cominciò ad illuminarsi, facendo apparire due bulbi oculari magici rossi, che si puntarono verso il mago.

« Rea-reason...? Cosa diavolo stai facendo qui...? E perché sei ancora vivo...?» chiese con voce gracchiante il resto osseo, osservando il volto del mago, che se avesse potuto avrebbe sollevato un sopracciglio.

« Come che ci faccio qui ?! Sono io che dovrei chiedere a te, ed a loro cosa fate ridotti a degli scheletri !! »

« Forse perché non ti sei mai visto allo specchio...» rispose con un certo tono ironico il cranio, facendo leggermente accigliare il proprio interlocutore, che gli diede una leggera botta col bastone sul capo.

« Vedi di restare serio. Forza ora vi sistemo io, con uno dei miei incantesimi da negromante vi rimetterò in piedi in men che non si dica, dammi so-»

« NO. »

« Come scusa ? »

« Ho detto di no. Non ho intenzione di tornare a vivere una falsa esistenza come un ghoul o un lich. Non voglio divenire come te. E poi per quale scopo ? »

« Secondo me devi esserti bevuto il cervello amico mio. Non ricordi noi siamo i guardiani dell'equilibrio ed in questo momento esso è completamente fuori controllo pendendo completamente dalla parte dell'armonia. »

« E non pensi che sia un bene ? »

« Pensare non è una cosa che dovremmo fare. Noi dobbiamo semplicemente obbedire, e sai che quando uno dei due potere è soverchiante dobbiamo agire per ristabilire l'ordine naturale delle cose. » disse con tono certo e serio Reason, osservando coi propri magici occhi azzurri il non più vivo, che stette per qualche istante in silenzio.

« Se hai intenzione di rovinare questa armonia, sappi che non ho intenzione di aiutarti, e come me neppure gli altri, per questo ci siamo chiusi spontaneamente nelle camere di rigenerazione senza attivarle, in questo modo abbiamo pagato per tutte le volte in cui l'armonia è stata rovinata dal nostro intervento.

Sai, dovresti provare a pensare con la tua testa. » disse Arthas, creando nuovamente un silenzio ancor più profondo di quello che aleggiava nella grotta prima dell'ingresso dello stregone.

Quest'ultimo, rimase immobile qualche istante, sorreggendo il cranio dello stallone, tenendo lo sguardo fisso su di esso, tenendo la bocca chiusa, come in pausa di riflessione.

« Sai, non è così male morire. Una volta che smetti trapassi comprendi quale sia il vero significato del nostro antico compito e di quanto fosse sbagliato. Quindi cosa ne pensi se or-» provò a dire Arthas senza poter terminare la frase venendo letteralmente sbriciolato dalla mano sinistra del mago, che dopo aver agitato leggermente la mano per pulirla dalla polvere ossea diede le spalle ai resti dei propri compagni con un espressione delusa in volto.

« Eh sia, farò tutto da solo. Non mi serve il vostro aiuto. Tanto sono certo che troverò altri compagni migliori di voi.

Dunque...addio. » disse Reason, battendo nuovamente il proprio bastone a terra facendo scaturire da esso una grande fiammata bluastra, che cominciò ad avvolgere l'intera sala, propagandosi presto in tutto l'ambiente, mentre lo stregone, continuando a procedere verso la rampa di scale, muovendosi tra il fuoco che pareva discostarsi al suo passaggio diede un ultimo sguardo al grande tavolo, dove un tempo coi suoi compagni si era accomodato per diversi secoli.

« Immagino che a questo punto...non esista più alcun ordine dell'equilibrio. E che dunque dovrò occuparmi io di tutto. Del bene e del male, di come causarlo e di come farlo cessare.

In altre parole...» disse facendo una breve pausa, mentre le fiamme raggiunsero un accumolo gassoso nella caverna generando una grande esplosione, che squarciò di netto una parete distruggendo l'interno delle due sale.

«...di morte e nascita dovrò esser la ragione. » concluse Reason, comparendo sano e salvo tra le fiamme, protetto da una barriera protettiva azzurra, mentre col suo sguardo magico osservava l'esterno della montagna sotto la quale si stagliava per chilometri la Everfree Forest, fino a giungere a Ponyville ed infine a Canterlot, dove un brivido corse lungo la groppa di Celestia, che volse quasi istantaneamente il proprio sguardo magenta in direzione della montagna, dove dal foro aperto, dal quale usciva fumo e fuoco lo stregone era già scomparso.

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Capitolo 3
*** Il lungo cammino ***


Era da poca passata l'ora di pranzo a Ponyville, e tutti i pony, giovani ed adulti, erano intenti a riposare nelle loro dimore, per un meritato pisolino pomeridiano per digerire i propri lauti pasti vegani.

Nessuno di loro poteva supporre che, a poca distanza dal cottage di Fluttershy, lo stregone era ricomparso, celandosi tra gli alberi dell'Everfree Forest, tenendo il proprio sguardo magico puntato su quell'abitazione circondata dalle più variegate specie di animali.

« Mmm dunque, se non ricordo male, secondo le informazioni che ricordo qui si sarebbe dovuta stabilire una delle portatrici degli elementi. » disse Reason, tenendo nella mano sinistra un grosso libro apparentemente fatto in pelle nera irrigidita, sulle cui pagine si trovavano scritte indecifrabili per chiunque tranne che per lui scritte in rosso.

« Beh vediamo che si può fare qui per sistemare un po' l'equilibrio. » disse con tono soddisfatto la creatura, facendo svanire in un bagliore il proprio libro, cominciando a avvicinarsi all'abitazione mentre la sfera magica sul proprio bastone cominciò a brillare, avvolgendo il mago con una sottile patina magica che lo rese inudibile ai sensi di chiunque.

Rapidamente Reason raggiunse il suo obbiettivo, passando indisturbato tra le schiere degli animali che incapaci di avvertire la sua presenza rimasero calmi, giocando amabilmente nel grande giardino.

Il mago dopo averli sorpassati si avvicinò ad una delle finestre, scrutando l'interno dell'abitazione riuscendo soltanto a scorgere una altra serie di animali aggirarsi liberamente per la struttura, senza rilevare alcuna presenza della pony.

« Mmm presumo che forse si trovi al piano superiore. Vediamo. » disse flemmatico Reason cominciando a sollevarsi in alto galleggiando come una piuma nel vento, raggiungendo rapidamente la finestra più alta della dimora di Fluttershy, che al momento era aperta.

Senza pensarci due volte, lo stregone, galleggiando in orizzontale entrò all'interno della casa, osservando come la stanza non era altra che una camera da letto, con un grande armadio e dell'arredamento ricavato quasi completamente dalla foresta.

« Questo arredamento, quegli animali, penso di cominciare a capire come poter equilibrare le cose in questo luogo. » disse soddisfatto Reason, passandosi la mano sinistra sotto il mento appuntito, mentre la sua attenzione venne attirata da una soave voce intenta a cantare una dolce melodia.

« Che voce incantevole...devo capire da dove proviene...» pensò l'essere dirigendosi verso una porta verde che, senza pensarci, spalancò causando un forte cigolio che fece di colpo cessare il canto mentre l'espressione sul volto dello stregone mutò leggermente osservando ciò che gli si era parato dinnanzi.

A poca distanza da lui, all'interno di una grossa vasca da bagno, una pegaso dal manto miele ed il lungo crine rosa era intenta a farsi un bagno ed ora stava tenendo il proprio sguardo ceruleo fisso nella sua direzione, leggermente arrossita in volto.

« Ch-chi c'è...? Rainbow..? Sei tu..? » chiese con voce timida la pegaso sollevandosi in volo all'esterno della vasca, atterrando sull'asciugamano posto a terra, mentre un coniglietto dall'aspetto piuttosto corrucciato entrò nella stanza passando al di sotto degli abiti di Reason, quasi sfiorandoli, afferrando un altro asciugamano che lanciò addosso alla puledra, in un gesto stizzito misto a gelosia a cui Fluttershy reagì sorridendogli, legandoselo attorno alla vita e groppa, dando poi un leggero bacio a quel batuffolo bianco.

« Grazie Angel, però la prossima volta bussa prima di aprire la porta, mi avevi quasi spaventata.

Su, vieni che ti preparo una bella insalata. » continuò la dolce pegaso cominciando a trottare lentamente verso la porta, mentre il coniglietto, dopo essersi pulito in modo sgarbato dal bacio, si gratto il capo conscio di non essere stato lui a aprire la porta, ma lasciando passare questo pensiero al pensiero di un pasto facile.

Lentamente Reason si scansò dalla porta lasciando passare la giumenta assieme assieme al proprio compare, ricominciando a grattarsi il mento dal quale scendeva una leggera polvere antica.

« Si, penso di aver deciso. Ora so cosa fare. » disse sottovoce il mago, dando un leggero battito col manico del bastone sul pavimento in legno, svanendo nel nulla, ricomparendo all'esterno dell'abitazione.

Per qualche istante restò immobile, osservando varie creature, cominciando allo stesso tempo a caricare la sfera azzurra sul proprio bastone che parve contorcersi quasi in preda a degli spasmi.

Poi di colpo compì un mezzo arco con il proprio artefatto magico, rilasciando un dalla sfera una sottilissima coltre magica che si disperse nell'aria in direzione delle creature in giardino i cui occhi, prima gentili e quieti divennero in pochi istanti quelli delle fiere dell'Everfree Forest.

Dopo pochi istanti, le varie creature cominciarono ad alzarsi iniziando a dirigersi con intenzioni tutt'altro che gentili verso il cottage, sotto lo sguardo compiaciuto di Reason.

« Molto bene. Questo dovrebbe creare sicuramente un po' di equilibrio, ed ora coraggio passiamo alla prossima che dovrebbe trovarsi a...dunque...si penso Ponyville. » disse lo stregone cominciando ad allontanarsi lungo il sentiero che conduceva ignorando le grida ed i ringhi che avevano iniziato ad uscire dal cottage.

Ma nello stesso istante Reason si fermò, restando con lo sguardo incantato nel vuoto.

« Però ora che ci penso. Se la uccidono ci sarà un grave sbilanciamento tra armonia e caos. Forse dovrei-» disse lo stregone interrompendosi a metà del discorso quando, voltatosi per andare a sistemare la faccenda, vide volare fuori dal cottage tutti gli animali, ritornati allo stato di cuccioli, mentre dalla porta d'ingresso fuoriusci Discord che reggeva sulla propria schiena la giumenta in preda ad un attacco di panico.

« Oh beh, tutto risolto allora. Anche se non ricordavo che quei due fossero amici...Meh, me ne occuperò più tardi, non voglio accanirmi troppo sulla stessa pony in un solo giorno. Aspetterò magari la mezzanotte. » disse con tono ironico Reason, riprendendo la propria marcia verso Ponyville, durante la quale cominciò a guardarsi attorno.

Lentamente il mago osservò come intere squadre di pegasi variopinti si occupassero della distruzione delle nubi, per rendere questa giornata primaverile il più godibile possibile, mentre altre squadre di pony di terra erano intenti a seminare e coltivare i campi nella più totale armonia e gioia del lavorare tutti uniti per un unico scopo.

« Cavolo... qui c'è molto da fare...dovrò sbrigarmi a trovare degli alleati o servi, altrimenti da solo ci metterò molto più di una vita. Ma nel frattempo tanto vale darsi da fare. » disse,guardandosi attorno in cerca di qualcosa di utile, posando il proprio sguardo su un ammasso di balle di fieno che probabilmente erano state ammucchiate dopo giorni di lavoro dai vari pony contadini.

« Perfetto. » pensò lo stregone, aprendo la mano sinistra col palmo rivolto verso l'alto, mentre dalla sfera sul bastone una fiammella fuoriuscì galleggiando sulla sua grigia pelle.

Lentamente Reason portò la mano perpendicolare al volto soffiando forte, lanciando la fiammella azzurra ad incredibile velocità in mezzo alla massa, che in pochi secondi di trasformò in un immenso rogo che cominciò a far salire in cielo una torbida fumata nera, che lentamente cominciò ad alimentare le nubi che le varie squadre meteo stavano provando ad eliminare.

« Bene, direi che per ora questo può bastare, tanto nessuna delle vite di questi equini è necessaria per l'equilibrio, dunque posso anche andare. » sentenziò lo stregone, riprendendo la propria marcia verso Ponyville, avanzando assieme alle grandi nubi cineree e le fiamme ai lati dei campi, fischiettando amabilmente.

« Dunque se il mio intuito non mi inganna, la prossima che dovrei incontrare dovrebbe essere...ah si, al grande giardino di mele degli Apple. Chissà come sarà cresciuta quella puledrina, lei in fondo è quella che forse ha pagato più di tutte la propria posizione. » disse Reason, continuando la propria avanzata, constatando come le piante dai succosi frutti fossero già in vista dopo alcuni metri percorsi facendogli così constatare come nel tempo gli appezzamenti che ricordava si fossero decisamente espansi.

Passarono alcuni minuti, durante i quali lo stregone, sempre mantenendo attorno a se la propria aura di invisibilità si mosse a raso del recinto che circondava l'immensa proprietà della famiglia Apple, notando come, da un albero all'altro, fossero presenti di tanto in tanto alcuni pipistrelli della frutta intenti a cibarsi delle saporite mele rosse.

« Ohh ma guarda che esserini carini, su su venite qui da me !! » disse con voce leggermente infantile lo stregone, venendo individuato dal sonar di uno di quegli essere che, pur non vedendolo, riuscì ad aggrapparsi al suo petto.

« Sei proprio grazioso piccoletto, su fatto vedere meglio. » disse Reason afferrando con ben poca grazia il mammifero con la mano sinistra lungo il corpo serrandogli le ali, venendo istantaneamente morso da quest'ultimo.

Sfortunatamente per il roditore, la sua scelta d'attacco fu la peggiore che potesse scegliere visto che non appena estrasse i denti dalla carne grigiastra del mago cominciò istantaneamente a cambiare colore da grigio chiaro ad uno più scuro, mentre il pelo cominciò ad allungarsi e gli occhi a svanire completamente in favore di un grosso naso.

« Pessima scelta quella di provare a prendere il mio sangue eheh...in questo corpo scorrono soltanto malattie e malefici, e penso che tu abbia assimilato proprio la rabbia ferina piccoletto e sai, oltre che avermi risolto il problema di creare equilibrio in questo luogo, sembri ancora più carino di prima !! » disse lo stregone allargando la mano lasciando il pipistrello che nello stesso istante crebbe di due taglie, divenendo grosso quanto la testa di un pony, e dopo aver emesso un forte stridio verso il proprio interlocutore si diresse verso uno degli alberi che, dopo qualche minuto mentre Reason aveva ripreso la propria marcia, fuoriuscirono centinaia di pipistrelli mutati dirigendosi verso le altre piante per diffondere la piaga.

Nello stesso istante sul sentiero che conduceva a Ponyville, quasi alle porte del paesino il mago osservò come vi fosse parcheggiata una carovana dalla quale continuavano a provenire delle irritanti urla di sproloquio ed auto definizioni in terza persona.

« Questa voce...è..è tremenda...!! Sembra un topo in una trappola !! Devo assolutamente capire da dove giunge tale soavità. » sentenziò con convinzione Reason, aumentando la propria velocità raggiungendo in pochi istanti la carovana nella quale sbirciò all'interno da una delle piccole aperture a cuore nelle finestrelle.

« Io la grande e potente Trixie sono tornata qui a Ponyville per...per...oh accidenti !! Alla grande e potente Trixie non viene in mente alcun discorso capace di impressionare quei villici e Twilight Sparkle !! » disse la giumenta dal manto azzurro lanciandosi sul proprio modesto letto a scomparsa affondando il volto nel cuscino verde, mentre lo stregone osservò come appesa ad una parete si trovasse una locandina che descriveva un concorso di magia che avrebbe condotto i tre migliori maghi d'Equestria ad esibirsi a Canterlot sotto gli occhi di Princess Celestia e Princess Luna al Gran Galà Galoppante.

« Mmm questa potrebbe essere un ottima occasione per velocizzare il mio piano. Però...» disse facendo una breve pausa il mago osservando l'unicorno dal crine grigio far levitare alcune corde facendole annodare tra loro ricreando il proprio nome e ciò che, con molta fantasia, sarebbe dovuta apparire come una Ursa minor.

«...temo che le servirà un piccolo aiuto. Vediamo un po' quale potrebbe essere il metodo migliore per aiutarla...» pensò Reason, cominciando a grattarsi il mento, mentre sempre grazie alla fortuna provvidenziale i suoi occhi magici si posarono su una marionetta a forma di Twilight Sparkle all'interno della carovana, appesa a diversi fili e con diversi segni di rossetto.

« Ma certo !! perché non ci ho pensato prima !! » disse con tono soddisfatto lo stregone avvolgendosi di una fortissima luce azzurra che fuoriuscì dal bastone che produsse un fortissimo bagliore che la pony dall'interno della carrozza avvertì come una vibrazione magica.

« Chi osa disturbare le prove della grande e potente Trixie ?! Snips Snails !! Non sarete di nuovo voi razza di idioti patentati ?! » chiese con tono piuttosto irritato la giumenta avviandosi verso la porta che conduceva all'esterno spalancandola con violenza.

Per qualche istante l'unicorno restò immobile sulla soglia di casa, senza riuscire a vedere nessuna presenza se non del grande fumo provenire sa est.

« Ah Ah Ah !! Cocsì qualcuno si diverte a fare gli scherzi alla grande e potente Trixie !! Beh non pensare di averla fatta franca, la grande e potente Trixie adesso ti trova e te la fa pagare !! » tuonò l'unicorno cominciando a scendere dalla scaletta della cocca, bloccandosi quasi istantaneamente quando, abbassando lo sguardo, osservò posto a terra i lungo bastone di Reason ed una sua versione ridotta dello stregone poco più lunga del suo corno, posatavi sopra con un foglio di carta scritto in rosso.

« Bleah questa bambola fa davvero schifo !! Sembra quasi vera !! » disse Trixie, facendo galleggiare dinnanzi a se il pupazzetto, che parve per un istante vibrare, mentre cominciò a leggere il messaggio.

« Gentile grande e potente Trixie, sono un suo grandissimo ammiratore e ricercatore di rari talenti, e visto che go riconosciuto in lei un immenso talento ho deciso di donarle questi due antichissimi manufatti che senza alcun dubbio la aiuteranno a vincere la competizione magica a cui prenderà parte.

Suo grande estimatore Lord Major. » disse Trixie, terminando di leggere il foglietto che lascio cadere a terra mentre, senza pensarci troppo su fece levitare sia il bastone sia il pupazzetto, portandoli entrambi all'interno della cocca, con un immenso sorriso in volto, che nello stesso istante era comparso su Reason.

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Capitolo 4
*** L'aspetto non è tutto ***


Con una rapidità impressionante la giumenta rientrò all'interno della propria abitazione mobile, scagliando con ben poca grazie la marionetta sopra il letto, facendola quasi rimbalzare al suolo, mentre sorreggendolo con la magia cominciò a scrutare coi propri occhi violacei il dono ricevuto dal suo fantomatico ammiratore, cominciando a vantarsi senza fine su come fosse ovvio che fosse piena di ammiratori in tutta Equestria.

Nel medesimo istante Reason, del tutto certo che la giumenta troppo presa da se stessa, non lo avrebbe minimamente calcolato, si sedette sul letto, posandosi sul cuscino di una morbidezza infinita.

« Dunque, direi che ora la cosa fondamentale è muoversi per arrivare alla competizione, ora meglio controllare a che or-» lo stregone si zittì di colpo quando, alzando il proprio sguardo verso ilo manifesto constatò come la competizione sarebbe iniziata tra pochi minuti, e la giumenta con la cocca di trovavano ancora all'esterno di Ponyville, ed a giudicare dalle moine che stava eseguendo in quel momento pareva quasi essersi del tutto dimenticata della competizione a causa del regalo.

« Povero me, ma cosa avrò fatto di male per meritarmi questo...» sussurrò il mago, piantandosi la mano destra in volto, togliendosela quasi istantaneamente con un inquietante sorriso in volto.

« Ah si, vero, il regicidio divino. Ops memoria mia non farmi questi scherzi. » terminò con una leggera risata, dandosi una piccola pacca contro la meninge destra.

Nello stesso momento tornò a concentrarsi su Trixie, ancora intenta a giocherellare col suo bastone che faceva roteare come una majorette rischiando ad ogni movimento di colpire le pareti ed il mobilio.

« Che razza di pivella, non si è nemmeno accorta che ho rimosso l'incanto dal bastone, beh poco male. Ora mi serve che arriviamo a quella competizione in tempo dunque, vediamo se ricordo come si guida. » disse con voce incerta Reason, cominciando a galleggiare in aria, avvicinandosi rapidamente alla nuca di Trixie, la quale troppo intenta a gongolare non si accorse minimamente dell'essere che lentamente si fece strada attraverso il suo crine, fermandosi proprio pari al suo cranio.

« Bene, procediamo. » disse lo stregone, incrociando le dita scrocchiandosele rivolgendo i palmi verso l'esterno, per poi avvolgerle di una forte luce smeraldo conficcandole nella testa della giumenta che strillò come se due api l'avessero punta.

« Chi osa pungere la grande e potente Trixie ?! Mostrati bestiaccia !! » sentenziò l'equina voltandosi di scatto, agitando l'artefatto come fosse uno scacciamosche.

Dopo pochi istanti però gli occhi dell'unicorno ebbero due grandi picchi di massima estensione, per poi rimpicciolirsi e ricomparire lentamente di un colore azzurro, identico a quelli del mago che aveva serrato i propri.

In quell'istante, la magia viola che fino a poco fa reggeva il bastone divenne azzurra, mentre il corpo della giumenta divenne di colpo più longilineo come quello di una modella, ed il corno si allungo notevolmente , mentre la sfera magica ricomparve in cima all'artefatto.

« Molto bene. Direi che ora va senz'altro meglio e riuscirà a stupire sia per la magia che per l'aspetto. Ora, un ultima modifica e poi posso andare. » sentenziò Reason, facendo fuoriuscire un velo magico dalla sfera sul bastone che avvolse completamente la giumenta, ricoprendo il suo corpo con una tunica del tutto simile alla sua, ma con più spaccature lungo le giunture degli arti posteriori e lungo il petto, facendole comparire sul capo un copricapo rosso e nero, simile all'originale della giumenta ma totalmente privo di stelle, mentre uno specchio magico comparve dinnanzi alla giumenta che si fissò sorridendo.

« Però, niente male questo corpo. Se solo non fosse così debole e con poca magia me lo terrei. Poco male, la userò fino al raggiungimento del Galà, poi la lascerò li. » disse il mago con voce insofferente, facendo di colpo roteare la propria arma attorno a se fermandola proprio difronte a se, colpendo il pavimento col manico.

« Tra l'altro questo trucchetto mi riesce molto meglio senza mani.

Ma ora basta scherzare, la competizione mi attende. » disse con tono serio, uscendo rapidamente dalla cocca, lanciandosi al galoppo alla massima velocità consentita dagli zoccoli di Trixie, del tutto ignara dell'essere manipolata, credendo che ciò che stesse facendo fosse tutta opera sua grazie alla magia del negromante.

Rapidamente varcarono la soglia della cittadina, osservando come tutti gli sguardi dei pony che incontravano si posassero su di lei, causando diversi ceffoni da parte elle giumente ai loro pony speciali per occhiate troppo prolungate.

« Ecco deve essere la !! » sussurrò Trixie, vedendo un grosso palco in legno montato al centro della piazza municipale, sulla quale un unicorno dal manto nero ed il crine rosso si stava esibendo con svariati giochi d'acqua facendo applaudire senza sosta il pubblico della piccola cittadina.

« Pff, dilettante. » sussurrò la giumenta, avvicinandosi al retro del palco dove, a sorpresa dello stregone si trovava la stessa giumenta che tempo fa aveva adescato per eliminare i genitori di AppleJack, che pareva essere la coordinatrice dello spettacolo.

Quest'ultima appena vide giungere Trixie fece una leggera smorfia di insoddisfazione, ricordandosi ancora bene cosa quell'unicorno avesse fatto al proprio crine.

« Tu...dimenticavo che partecipassi. » disse con voce scocciata Rarity, fissando coi propri occhi smeraldo la giumenta, restando stupita per il cambiamento fisico e di vestiario effettuato, utilizzandoli come vessazione vendicativa.

« Mi vorresti spiegare cosa sono quegli straccetti Trixie ? Si vede che non hai proprio stile nel vestirti, sembri uscita da un vecchio libro fantasy dalla trama mediocre.

Ma contenta tu tesoro. » disse con tono piuttosto fastidioso l'unicorno che in quel momento non poteva sapere di aver urtato in modo piuttosto grave lo stregone il quale, servendosi della propria magia, cominciò a far accendere una piccola fiammella azzurra sulla punta della coda della giumenta.

« La grande e potente Trixie non ha bisogno dei tuoi consigli, dato che i suoi abiti sono stati i più acclamati di ogni stagione di vari millenni, e quindi non da alcuna importanza ai commenti di una qualunque sciacquetta da quattro bit. » rispose l'unicorno dal manto azzurro, sollevando lo sguardo con fare superbo, iniziando a salire sul palco dai gradini affianco a Rarity.

Quest'ultima, dopo aver udito tali parole, era ormai pronta a dare una lezione alla maga con le proprie arti di kung fu, ma la sua attenzione venne attirata di colpo da un certo calore proveniente dal suo bianco posteriore.

« AAHH !! LA MIA CODA !! LA MIA SPLENDIDA CODA !! »strillo la giumenta cominciando a correre verso il ruscello che passava all'interno di Ponyville gettandovisi dentro un attimo prima che la fiamma le raggiungesse l'epidermide.

Nello stesso istante, dopo che l'unicorno dal manto nero fu sceso dal palco, Trixie salì sul palco, restando immobile dinnanzi al cittadina, la quale la fissava con non poca indifferenza a causa dei suoi precedenti.

« Mmm pubblico tosto. Di certo la odiano molto, beh a questo punto dovrò portare equilibrio anche in questa situazione. » pensò Reason, cominciando a far roteare ad altissima velocità il proprio bastone, facendo amplificare il rilascio magico della sfera posta sulla sua cima.

Quest'ultima cominciò a sprigionare una grande pioggia di stelle azzurre che cominciarono a volteggiare tutte intorno al palco con movimenti ascendenti, andando a formare in cielo un immensa ursa major che tutti i pony osservarono stupiti, viste le dimensioni e la precisione dei dettagli.

Mentre la folla osservava ciò, con una forte spazzata orizzontale Trixie rilasciò dal bastone una sottilissima polvere incantata verde che venne aspirata dal pubblico e dalla giuria, composta da Iron Will, Mayor Mare e Zecora.

Anche se quest'ultima parve accorgersi dell'incantesimo lanciato, ma stranamente non disse nulla, lasciando proseguire l'esibizione che raggiunse il proprio culmine quando, dopo essersi alzata sugli arti posteriori, Trixie afferrò con gli anteriori il bastone e dopo una serie di movimenti simili al suono di una chitarra, sbatte la base del manico a terra inginocchiandosi, facendo fuoriuscire dalla sfera magica un immensa fiammata azzurra che si diresse verso l'alto, cancellando l'ursa major e lasciando soltanto un immenso spettacolo di fiamme che riportarono in cielo la dicitura “la grande e potente Trixie è qui”.

« Direi che questo, più la polvere cancella memoria dovrebbe far si che scordino tutte le esibizioni precedenti e magari anche l'odio verso di lei. » sussurrò Reason, osservando con gli occhi di Trixie gli sguardi seri del pubblico che di colpo però, appenala fiamma svanì, cominciarono ad esultare come pazzi lanciando fiori sul palco e fischiando per un bis.

In quell'istante, in modo del tutto incontrollabile da parte dello stregone, il volto della giumenta cominciò a rigarsi di lacrime dovute all'immensa gioia per essere stata finalmente apprezzata come aveva sempre desiderato.

In quel momento la giuria si alzò, ed il minotauro con voce tonante fece zittire tutti.

« Pony e puledre silenzio per favore, capisco appieno il vostro fervore, ma ora fate attenzione Iron Will ha finito la propria votazione. » disse con tono entusiasta sollevando un piccolo cartello con un grosso dieci scritto in nero, mentre anche il sindaco di Ponyville, con un grosso sorriso in volto sollevò il medesimo cartello.

Colei che si fece più attendere fu la zebra la quale, piuttosto perplessa, continuava a tenere gli zoccoli anteriori incrociati sotto al mento, fissando l'unicorno dal manto azzurro con sguardo severo.

« Del punteggio Zecora convinta non è, qualcosa sotto potrebbe esserci, ahimè. » disse con tono serioso la membra della giuria, cominciando ad avviarsi verso il palco, facendo sudare freddo Trixie.

« Potrei vedere quel bastone ? » chiese con tono che lo fece apparire più come un ordine, che una domanda facendo leggermente accigliare lo stregone.

« Perché mai vuoi vedere il bastone della grande e potente Trixie ? Credi forse che abbia barato ? »

« Io non credo nulla per ora, ma un dubbio forse mi sfiora. » rispose Zecora, porgendo in avanti il proprio zoccolo destro, in attesa che gli venisse consegnato l'artefatto.

« Va bene. Vuoi il gioco pesante razza di sgorbio a righe, d'accordo, tanto non servi all'equilibrio. » ringhiò Reason, facendo di colpo caricare la sfera magica in cima al bastone, che di colpo emise una forte onda magica trasparente, che paralizzò temporaneamente tutti i presenti vicino al palco.

« Lo sapevo. Tu non sei Trixie, mostrati chiunque tu sia. » sentenziò la zebra, che era scampata alla magia grazie ad un artefatto che teneva attorno al collo, mentre un sorrisetto sadico comparve sul volto dell'unicorno.

« Sai, sarebbe stato meglio che ti fossi fatta paralizzare, avrebbe di certo fatto meno male. »

« Pensi forse di spaventarmi ? Non riuscirai ad incantarmi. » disse Zecora, provando avvicinandosi minacciosa alla giumenta, facendo divenire i propri occhi bianchi, mentre una minacciosa litania aveva cominciato a fuoriuscire dalla sua bocca.

« Ohhh...ora capisco, sei un esperta di riti vodoo, bene vediamo cosa sai fare. » disse con tono sarcastico Trixie, che di colpo si trovò entrambi gli zoccoli anteriori della zebra contro le tempie ed i suoi occhi bianchi ad un non nulla dai suoi, mentre la canzone della zebra cominciò a risuonare sempre più forte nella mente della giumenta.

Quest'ultima cominciò lentamente a fare smorfie di dolore, mentre le lacrime di felicità versate fino a poco prima cominciarono a sgorgare nuovamente, ma stavolta di dolore a causa dell'attacco mentale che stava subendo che era volto all'estirpare dalla sua mente la presenza dello stregone.

Quest'ultimo però sorrise di colpo, facendo una mossa del tutto inaspettata, estrasse di scatto il braccio sinistro, e con violenza si troncò quello ancora nel cranio di Trixie, trasportandosi poi dietro alla nuca di Zecora, conficcando il sinistro nel medesimo punto facendola di colpo lasciare il volto di Trixie che per poco non cadde al suolo priva di sensi, venendo però sorretta dalla magia del mago che grazie all'arto lasciato sul suo corpo riuscì a farla restare in piedi controllandone i muscoli.

« Così pensavi che la tua sudicia magia potesse avere anche la minima possibilità contro la mia ? Sei più sciocca di quanto credessi mia piccola zebra.

Vedi, il mio incantesimo di ferma tempo non durerà ancora molto, dunque perdonami se non resto a scambiare aneddoti in rima con te, ma è tempo che tu vada a nanna per un bel po', penso che un annetto o due possano bastarti come punizione per aver ostacolato l'equilibrio di Equestria. »

« N-no aspetta un momento, non darmi questo tormento !! »

« Ahimè, troppo tardi. » disse con tono sadico Reason, facendo scorrere una forte scarica magica azzurra lungo il braccio sinistro che entrò direttamente all'interno della testa di Zecora che, dopo aver urlato di dolore si accasciò al suolo, con gli occhi sbarrati, mentre il mago estrasse la propria mano durante la sua caduta dirigendosi nuovamente verso Trixie.

« Eh...quanto mi scoccia fare queste cose, non era già abbastanza malconcio questo corpo, beh poco male. » disse leggermente irritato l'essere, riattaccando il gomito destro al resto del braccio, che ri ricostituì completamente nel suo grigiastro colorito.

Qualche istante dopo l'incantesimo temporale cessò il proprio tempo lasciando nuovamente scorrere la giornata facendo spazio ad un immenso respiro comune della folla osservando la zebra distesa al suolo, priva di sensi, e fu allora che Reason attuò la propria mossa avendo il totale controllo di Trixie.

« Presto !! Presto !! Aiutatemi si è sentita male !! Vi prego fate qualcosa !! » gridò la giumenta, sfruttando le lacrime sul suo volto causate poco prima dalla zebra, facendo accorrere in pochi istanti sul palco l'infermiera RedHeart ed altri pony medici, che caricarono su una barella Zecora allontanandola a tutta velocità da palco in direzione dell'ospedale di Ponyville, mentre da sotto il crine di Trixie lo stregone fece un leggero saluto con la mano sinistra estratta per qualche istante.

Pochi istanti dopo, Iron Will e Mayor Mare, dopo essersi consultati per alcuni minuti tra loro e con i medici, salirono anch'essi sul palco, per fare un annuncio.

« Miei cari concittadini, per ora le condizioni della nostra cara Zecora sono stabili, anche se dalle prime analisi pare che un ictus abbia colpito il suo cervello, e dunque speriamo che presto grazie alle premurose cure mediche che riceverà ed all'appello che ho inviato a Princess Celestia, riprenderà presto conoscenza.

Ma fino ad allora non potrà essere in grado di giudicare o fare altro, per tanto dopo aver colloquiato con Iron Will è nostra decisione unanime che la vincitrice del concorso di Ponyville, che si andrà ad esibire nelle finali a Canterlot sotto gli sguardi delle nostre beneamate principesse sia Trixie. » disse con tono solenne la giumenta, mentre le acclamazioni dal pubblico specificarono a gran voce “grande e potente”, facendo sorgere un leggero sorrisetto sul volto della giumenta ancora semi incosciente, e sul volto di Reason, i cui occhi magici azzurri palpitarono di gioia.

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Capitolo 5
*** La lunga notte di Ponyville ***


Pochi minuti dopo che la competizione ebbe termine e con calma i vari pony, ancora scossi dall'accaduto, cominciarono ad avviarsi verso le proprie case, vista l'orario che si apprestava a giungere al momento della cena, Trixie sotto il controllo di Reason, dopo aver ritirato la propria coccarda rosa che le avrebbe assicurato l'ingresso a Canterlot, si apprestò a girovagare per le strade di Ponyville, con una mete ben precise.

« Dunque...se non erro la casa albero dovrebbe essere qui da queste parti...e dire che non dovrebbe essere difficile da trovare viste le dimensioni. » sussurrò lo stregone, continuando a controllare l'unicorno dal manto azzurro, ripresosi dallo shock provocato da Zecora, che però ancora non si era resa conto del controllo a cui era sottoposta.

Nel medesimo istante la Trixie si accorse di come, da quando avevano lasciato il palco fossero stati seguiti da qualcuno, che continuava a pedinarli nascosto nell'ombra, sporgendo il proprio volto da dietro i muri ogni qualvolta gli davano la coda.

« Uff...cosa vuole ancora questa. » pensò avvilito il mago, facendo sospirare la giumenta che si voltò verso un albero, che proiettava due ombre, una delle quali decisamente più piccola.

« Allora vuoi spiegare alla grande e potente Trixie perché mai la stai seguendo ? » chiese con tono leggermente scocciato l'unicorno, osservando uscire da dietro il suo nascondiglio Rarity, che la fissava con sguardo decisamente irato, con tutto il colore del trucco che le colava dagli occhi.

« Tu !! Ammettilo razza di strega sei stata tu vero ?! » tuonò la giumenta avvicinandosi a Trixie che sollevò un sopracciglio fissando la coetanea dal manto bianco che al momento appariva con un grosso marshmallow con rigature di cioccolato.

« Cosa avrebbe fatto la grande e potente Trixie ? »

« QUESTO !! » tuonò la stilista mettendosi di lato, mostrando come fosse rimasto ben poco della sua coda se non qualche ciuffo viola sparso.

In quell'istante fu solo per pura fortuna che Reason riuscì a trattenersi dal morire dalle risate lasciando che fosse la giumenta sotto il suo controllo a ridere anche per lui dinnanzi a quel posteriore bianco spelacchiato.

« AH !! Oltre ad avermi fatto questo ora mi deridi ?! Guarda che se voglio ti posso farti squalificare dalla competizione !! » tuonò acida Rarity, avvicinandosi al volto di Trixie con un malvagio sorrisetto in volto.

« Mmm potrebbe essere n problema...se questa smorfiosa mi fa perdere questa occasione dovrò trovare un altro modo per arrivare davanti a Celestia, e per il momento questa è la via più rapida e sicura. » pensò lo stregone mentre cominciò a risponderle con la voce della pony.

« Questo sarebbe molto scorretto a parte di una delle portatrici dell'armonia, sai ? »

« Non me ne importa nulla !! Hai rovinato la mia stupenda coda, costringendomi a lanciarmi in quelle gelide acque che mi hanno fatto raggrinzire tutta la pelle, senza contare tutto il trucco che mi si è sciolto !! Dovrei farti ben di peggio che squalificarti !! » ringhiò l'unicorno dal manto bianco, facendo arretrare di qualche passo Trixie, sulla cui nuca Reason ebbe un idea.

« Quindi il problema sarebbe quello della coda e del trucco giusto ? Se è tutto qui la grande e potente Trixie può tranquillamente risolverlo. » disse con sono soddisfatto la giumenta, facendo lampeggiare la grossa sfera magica azzurra sul bastone che reggeva magicamente alla propria destra.

« Ehy...no, aspetta...cosa vuoi fare ?! »

« Tranquilla, la grande e potente Trixie sa quello che fa. »

« E farà tutto con equilibrio, proprio come io comando. » pensò lo stregone, scrutando gioioso con gli occhi della giumenta l'espressione spaventata sul volto di Rarity mentre una colonna magica azzurra fuoriuscì da sotto i suoi zoccoli investendola in pieno, facendola svanire dallo sguardo del mago per qualche secondo.

« Bene, direi che può bastare. » disse con tono secco il negromante, facendo dissolvere la grossa torre magica che rivelò dinnanzi a se la portatrice della generosità, completamente tirata a lucido, con una nuovissima coda identica alla precedente ed un trucco degno di una regina in volto.

« Cosa...cosa mi hai fatto ?! »

« Beh guarda tu stessa, e poi ringrazia la grande e potente Trixie. » disse l'unicorno, indicando con il bastone una vetrina a poca distanza da loro sulla quale la giumenta si avvicinò con grande velocità restando del tutto stupita constatando come il suo aspetto, malgrado tutti i suoi sforzi e segreti di bellezza, non fosse mai giunto ad un tale livello se non proprio grazie all'aiuto di quella smorfiosa.

« Dunque hai ancora intenzione di far squalificare la grande e potente Trixie anche dopo che ti ha fatto sfoggio della sua immensa gentilezza ? » chiese la pony, osservando con sguardo di sufficienza l'equina bianca che, ricambiando con il medesimo sguardo cominciò ad allontanarsi muovendo in modo sensuale il posteriore.

« Per stavolta lascerò stare. Ma vedi di non farti rivedere qui molto presto. Ricorda che anche se Twilight ti ha perdonato, io so che non ci si può fidare di te. » sentenziò Rarity svanendo in una stradina laterale osservata in malo modo dalla pony azzurra.

« Che razza di stronzetta. Mi chiedo se forse non sarebbe stato meglio lasciarla precipitare nel burrone...» sussurrò con sguardo pensieroso Reason che però rimembro quasi istantaneamente nella mente quelle urla strazianti.

«...nah probabilmente ne valeva la pena solo per quella melodia. In ogni caso penso che domattina quando l'incanto svanirà e scoprirà che quei trucchi sono fatti con funghi, melma irritante e la coda con edera urticante delle Badland avrà di che grattarsi e pensare ai suoi modi. » disse con tono ironico il mago, che sbadigliò involontariamente a causa del sonno che stava prendendo il sopravvento sul suo corpo ospite.

« Accidenti me ne ero quasi dimenticato, i viventi hanno bisogno di dormire e penso che anche se è una grande scocciatura, meriti di riposarsi, vista l'utilità che mi sta fornendo. » pensò lo stregone, cominciando a dirigere la quasi dormiente giumenta verso una casucola a poca distanza dal centro di Ponyville dove la fece sdraiare all'interno di un cespuglio.

« Perfetto, qui dovrebbe andare bene. » disse con tono premuroso Reason, che estrasse entrambe le mani dal cranio della giumenta, fuoriuscendole dal crine osservando come nel medesimo istante Trixie avesse preso le sue normali sembianze coperta soltanto dai vestiti generati dalla magia.

« Decisamente graziosa quando tace. Anche se continua ad essere decisamente povera di magia. In ogni caso penso che tra un po' si scatenerà un bel putiferio quindi...» disse lo stregone, riprendendo le sue normali dimensioni, facendo comparire attorno alla puledra una barriera protettiva trasparente che la rese del tutto invisibile ed al tempo stesso intoccabile da tutti tranne che da lui.

«...sarà meglio così. Ora, vediamo di andare a cercare le restanti tre giumente dell'armonia.

Escludendo la pegaso la cui madre mi sono portato via, che è troppo lontana da qui, direi che restano la favorita di Celestia e la pony rosa a cui regalai quella bella seconda personalità decisamente caotica. » disse con tono convinto il mago, avvolgendosi anch'esso della medesima barriera che aveva appena generato su Trixie, cominciando a girovagare per le strade di Ponyville, venendo quasi istantaneamente attirato dalle voci di due pony intenti a discutere all'interno di una casetta isolata con un grosso giardino per nulla curato.

« Mi pare di avvertire molto ansia e rabbia provenire da li. Meglio dare un occhiata. » sussurrò il negromante facendo palpitare i propri grandi occhi azzurri, avvicinandosi a una delle finestre della casa dalla quale proveniva una luce.

« Ti ho detto che non c'è nulla che io possa fare !! Mi dispiace davvero amico mio, ma non esiste una cura per il tuo problema !! »

« Ma questo è impossibile Hooves !! Con tutti i tuoi marchingegni tecnologici e le tue conoscenze, come è possibile che tu non sappia aiutarmi ad avere dei puledrini ?! » chiese irato uno stallone dal manto grigio scuro e dal crine azzurro, fissando con sguardo fisso l'altro pony dal manto marrone chiaro ed il crine scuro.

« Ascolta, mi dispiace per questa situazione. Dovresti pensare piuttosto ad una adozione, se vuoi posso-»

« Ne ho abbastanza di questa idea !! Me la sento ripetere di continuo !! E comunque abbiamo già adottato una puledrina, ma questo non cambia il fatto che io e mia moglie vorremmo avere un figlio nostro !! Quindi ti prego...dimmi cosa posso fare...» disse lo stallone quasi ridotto alle lacrime avvicinandosi all'amico, che abbassò il muso sconfortato dal non poter aiutare l'amico col suo problema.

« Mi dispiace Fluxian, non posso aiutarti in alcun modo se non quello di suggerirti di rivolgerti a Princess-»

« Cadence..? L'ho già fatto, per questo sono giunto fino qui dal Crystal Empire. La loro risposta è stata che nessuna magia è in grado di generare una vita se non l'amore...ma questo è illogico !! Io amo mia moglie !! Dunque perché non posso regalarle una prole nostra ?! Perché ?! » tuonò il pony stringendo con forza gli arti dell'amico che parve spaventarsi dinnanzi a quegli occhi rubino fissi su di lui.

« Perdonami...io non...non volevo...è meglio che vada...» disse l'equino, avviandosi verso la porta, dando una leggera occhiata alla finestra intravedendo il cielo esterno ignorando di essere osservato in modo interessato dallo stregone, intento a strofinarsi con la mano sinistra il mento.

« Questo è molto interessante, vediamo un po'. » disse Reason piantando al suolo il suo bastone, facendo comparire tra le sue sottili mani il suo grosso libro rivestito in pelle, il quale cominciò ad essere sfogliato con rapidità dal suo proprietario.

« Dunque...vediamo...morte...zombificazione...controllo della mente...come rianimare i draghi...AH !! Eccolo qui !! Scambio vitale per principio equivalente. » disse ad alta voce il mago, voltandosi verso la porta d'ingresso della casa, da cui era appena uscito lo stallone dal manto grigio scuro, richiudendosela dietro.

« Direi che vista la sua faccia sarà più che fiero di accettare la mia proposta. » disse lo stregone, scagliandogli contro un forte incantesimo verde dal bastone che, dopo aver sorpassato il bersaglio andò a segno dritto negli occhi del pony.

Quest'ultimo di colpo rimase immobile, come se non si fosse accorto di nulla se non per un leggero fastidio agli occhi che cominciò a sbattere ripetutamente fino ad immobilizzarsi completamente.

« Perfetto. Ora procediamo. » disse Reason facendo svanire il libro, avvicinandosi verso il pony, cominciando a tastargli la groppa in vari punti, fino a che parve trovare un punto di suo gradimento.

« Ottimo, questo sarà il punto perfetto. »disse, facendo comparire sulla propria mano una grossa scaglia di carapace changeling che, senza alcun ritegno conficcò all'interno del corpo dello stallone senza farlo sanguinare, che assunse un espressione di dolore in volto senza poter però urlare.

« Molto bene, ed ora per finire il principio di equivalenza che verrà meno grazie ad un mio piccolo contributo. » disse soddisfatto il negromante, attirando verso di se il proprio bastone che gli giunse nella mano sinistra, cominciando a far fuoriuscire una concentratissima dose di magia dello stesso colore della sfera che lo sovrastava.

« Questa magia avrà metà valore di una vita, e quando finalmente avrai dato alla luce la tua prole, tu morrai, per rinascere mio servitore, e servire l'equilibrio in modo del tutto inconscio. » sentenziò Reason, conficcando la piccola sfera nel medesimo punto, facendo poi svanire il piccolo taglio da lui creato, senza lasciare nessuna traccia del suo passaggio.

« Bene, anche questa è fatta, così non dovrò recarmi fino al Crystal Empire, ci penserai tu appena rinascerai, e per equilibrio, sarà proprio la tua prole a fermarti.

Che genio che sono. » terminò il negromante, dandosi una leggera pacca sul petto con la mano destra, mentre una forte scarica magica fuoriuscì dalla sfera sul bastone, circondando il pony.

« Sono generoso, ti rispedirò dritto al Crystal Empire, dato che non so dove sia la tua casa, ti farò andare dritto in città. A presto mio caro servitore. » concluse l'essere osservando svanire il pony in un bagliore bluastro, mentre di colpo in tutta Ponyville cominciarono a risuonare una serie di tremendi stridii che combaciarono quasi istantaneamente con l'accensione delle luci in molte abitazioni del paese, con il seguito di urla agghiaccianti.

« Oh...a quanto pare i miei pipistrelli hanno già iniziato il loro banchetto. Che bravi, coraggio su su, sfamatevi del loro sangue e poi al mattino cadete al suolo satolli e morti di rabbia. » disse con tono soddisfatto Reason, dirigendosi nuovamente verso il luogo dove aveva lasciato Trixie, fischiettando allegramente un tetro motivetto.

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Capitolo 6
*** Verso Canterlot ***


Lentamente mentre Reason, intento a tornare verso la propria schiava, osservava i pony fuoriuscire dalle proprie case riversandosi per le strade di Ponyville in preda al panico, mentre i pipistrelli mutati continuavano ad attaccarli, cercando di berne il sangue.

« Decisamente una serata movimentata. Ma è un vero peccato che ormai sia quasi finita. » disse lo stregone con tono laconico, osservando il cielo il quale cominciava lentamente a rischiararsi coi primi raggi solari in contemporanea con la caduta al suolo dei succhia sangue che, con la bava alla bocca giacevano immobili al suolo come colti da un improvviso infarto.

In quell'istante, mentre finalmente il mago raggiunse il cespuglio dove aveva lasciato Trixie osservò come, distesi a terra a poca distanza dalla barriera vi fossero molti pipistrelli morti semi carbonizzati.

« Che graziosi, avete provato a bere il sangue della mia serva vero ? Peccato che la mia barriera vi abbia respinti in modo tanto vigoroso, non che la vostra sorte cambiasse. Poco male. » disse con tono indifferente Reason, che con un leggero tocco della mano sinistra fece svanire la barriera attorno alla puledra, ancora intenta a dormire come l'aveva lasciata.

Fu a quel punto che, mentre il sole sorse del tutto in cielo, rivelando una vera e propria mattanza nelle strade di Ponyville, piene di pipistrelli, lo stregone rimpicciolì le proprie dimensioni tornando ad incastrare le proprie mani nella testa di Trixie, che istantaneamente aprì gli occhi, riprendendo la propria forma mutata.

« Whoooah !! La grande e potente Trixie deve essersi addormentata senza accorgersene. Ma ora sarà meglio andare verso la stazione. » disse con tono ancora assonnato la giumenta, che grazie all'incantesimo generato dal negromante nella sua mente, era del tutto incapace di vedere l'orrendo spettacolo che si stagliava tutto intorno a se, vedendo al posto dei cadaveri un sacco di grosse pietre sparse per tutto il paese.

« Tsk, la grande e potente Trixie dovrà mandare una lettera al sindaco per ire di far pulire questo luogo, decisamente troppo sporco e lasciato allo stato brado. » sentenziò la giumenta cominciano a dirigersi verso la stazione ferroviaria, incurante dei pony che le correvano attorno pieni di morsi, che ai suoi occhi apparivano semplicemente come sorridenti intenti a giocare.

« Mmm mi sarei dovuto occupare delle restanti due portatrici...ma penso che lo farò direttamente a Canterlot, tanto sono certo che non lascerebbero mai la loro principessa sola durante un evento come il Gran Galà Galoppante. » sussurrò il mago, tenendo lo sguardo di Trixie puntato verso la loro meta, che si faceva sempre più vicina, fino a che, giunti proprio sulla soglia degli scalini la pony storse il naso contrariata osservando un grosso cartello in legno con la scritta chiuso.

« Questa non ci voleva. Meglio cercare il-»

« Capo stazione ? Mi dispiace ma è ammalato, e con questa confusione notturna che ha riempito gli ospedali è impossibile dire quando tornerà. » disse con voce preoccupata un pegaso col berretto da manovale della stazione, dal manto nero ed il crine grigio.

« E dunque come dovrebbe fare la grande e potente Trixie a raggiungere Canterlot per esibirsi dinnanzi a Princess Celestia ?! » chiese con tono scontroso la giumenta facendo arretrare di qualche passo il pony che deglutì con forza.

« Beh ecco...si potrebbe noleggiare una carrozza...ma non penso che c'è ne siano al momento per colpa dei pipistrelli...dunque credo che l'unica via per arrivarci sia al galoppo coi propri zoccoli. » disse lo stallone osservare gli occhi della giumenta iniettarsi di sangue.

« AL GALOPPO ?! FINO LA ?! LA GRANDE E POTENTE TRIXIE SI RIFIUTA DI TROTTARE FINO A CANTERLOT PER ARRIVARE FINO LA TUTTA SUDATA !! » tuonò la pony, mentre Reason cominciò a sfruttare la situazione osservandosi attorno con gli occhi di Trixie, in cerca di un eventuale soluzione, senza però riuscire a trovare nessun mezzo utilizzabile, escludendo a priori la carovana di proprietà della pony che di certo sarebbe solo stata d'intralcio.

Nello stesso istante però lo stregone notò come, se avessero seguito le rotaie al galoppo, sarebbero riusciti comunque a giungere in tempo per la gara, a quel punto fu solo questione di un attimo prima che la giumenta, zittendosi di colpo, saltasse sul percorso della locomotiva cominciando a trottare in direzione di Canterlot, stupendo il povero addetto che la fissò allontanarsi con un sopracciglio alzato.

« Immagino che non sarà molto contenta quando saremo arrivati, ma poco male, patiremo entrambi visto che in mezzo a questo suo crine mi beccherò tutto il suo sudore. Ma ne vale la pena per l'equilibrio, questo è poco ma sicuro. » disse il mago, continuando a far galoppare la pony al massimo della velocità consentitagli, facendo svanire con la magia dal proprio di Trixie corpo l'acido lattico in modo che non fosse soggetta a crampi o dolori.

« Non vedo l'ora di giungere la, sono proprio curioso di vedere in cotanti millenni come sia cambiata quella città, e soprattutto se è finalmente divenuto meglio del loro vecchio castello.

Inoltre spero proprio che quelle due testone mi vogliano ascoltare, dato che un altro regicidio è fuori discussione, anche se penso che, visto il mio stato attuale, non ci sia nulla che possano farmi. » sussurrò l'essere, mentre nella mente riaffiorava il ricordo del suo incontro coi genitori delle due eoni passati.

I due grandi alicorni, Queen Galaxia e King Cosmos, nel loro castello situato dove si trovava quello disabitato delle sorelle, era uno dei luoghi più belli di tutta Equestria, ed era sede dell'armonia più grande mai esistita in quel mondo.

Armonia mantenuta non solo dai due sovrani, il cui potere era talmente immenso da renderli quasi invulnerabili, ma anche in grado di generare a loro volta servi in grado di aiutarli a mantenere la pace in ogni luogo del pianeta, e da li erano nati Athen, Hades, Apollo e Zephiro, i loro portatori degli elementi naturali.

Non era inoltre da scordare la presenza di uno dei loro più grandi alleati, Starswirl il barbuto, che grazie alle sue immense conoscenze magiche dei diversi regni, consigliavi i due sovrani nelle scelte, proteggendo i loro segreti e figlie da qualsivoglia pericolo.

Ma in quel tempo tutta quell'armonia era un grave affronto all'equilibrio, e per questo qualcosa cambiò.

« Non ho molti ricordi del mio creatore, però ricordo bene la sua voce, mentre il mio corpo prendeva forma assieme agli altri quattro “equilibranti”.

“Voi sarete le mie mani, il mio cuore e la mia volontà. E quest'ultima è che in questo regno, caos ed armonia debbano sempre essere bilanciati, senza che nessuno dei due massimi poteri abbia il sopravvento sull'altro. Per questo vi ho generati, per questo ora dovete agire miei guardiani dell'equilibrio.” » sussurrò Reason, rimembrando tali parole nella sua mente, mentre procedendo avanti nel tempo rammentò come i cinque attaccarono il palazzo regale, definendo ogni ruolo.

Arthas, Spooker e Minosse avrebbero dovuto tener occupato i quattro servitori degli alicorni, mentre Reason e Fate, avrebbero dovuto pensare ai regnanti.

« Fate...quell'idiota. Pieno di se e certo della propria invincibilità decise che avrebbe fatto di testa sua, fregandosene del piano. Ed infatti venne sconfitto facilmente dei due che lo attaccarono in contemporanea assieme a Starswirl, che lo confinò nel mondo umano.

Sono quasi certo che sia ancora vivo, ma fortunatamente non avendo modo di tornare non dovrò più rivedere la sua brutta faccia. » disse acido lo stregone, osservando come in lontananza si cominciasse ad intravedere l'immenso castello.

« Niente male, è sicuramente meglio di quanto rimase del castello dei loro genitori. » pensò lo stregone, rimembrando l'istante in cui si trovò solo dinnanzi ai due regnanti furibondi i quali, capendo il pericolo, comandarono all'anziano unicorno si portare al sicuro le loro figlie, malgrado il mago avesse detto di non aver intenzione di eliminarle.

« In fondo io fui chiaro, chiesi soltanto loro di smettere di fare del bene per un po', oppure di consegnarmi le loro vite. Non vedo quale fosse il problema dell'accettare la prima proposta.

Ma immagino che l'intelletto dei pony sia ancora troppo limitato per comprendere queste semplici regole. » disse leggermente sconsolato lo stregone, pensando allo scontro che avvenne poco dopo in cui dovette riversare tutto il suo potere oscuro, arrivando persino a sacrificare la proprio vita per il suo incantesimo più potente, pur di eliminarli entrambi.

Sfortunatamente però i due, poco prima di essere completamente consumati dal tremendo incantesimo, colpirono con un incantesimo congiunto Reason, negandogli il diritto di morire, obbligandolo ad una eterna vita maledetta, incapace di far abbandonare alla propria anima questo mondo mentre il suo corpo avrebbe continuato ad invecchiare, non potendosi salvare dal corso del tempo.

« Eh...ammetto che quel giorno mi fecero proprio un bel dispetto quei due. Il mio corpo umano, un tempo bello e roseo, lentamente cominciò a appassire, e cedere sotto il peso degli anni, fino a che, una volta perfezionata la necromanzia non riuscì a standardizzarlo in lich.

Certo non posso dire di essere bello, ma per lo meno questo corpo non sente dolore, è facilmente ricostruibile e posso riempirlo di magie ed incantesimi che alle volte possono tornarmi utili.

Sono una vera e propria bomba !! » pensò con un leggero sorriso in volto il negromante che ammirò l'immenso palazzo farsi sempre più vicino osservando come a non più di qualche chilometro di distanza si cominciasse a vedere la stazione della cittadina.

« Ah finalmente ci siamo quasi, e stavolta sarà facile portare l'equilibrio, visto che anche Starswirl è sparito senza lasciare traccia, dopo aver sigillato i quattro servitori.

Quei poveracci, noi li avremmo anche lasciati fare visto che dopo la dipartita dei loro padroni cominciarono a litigare fra loro per chi dovesse comandare, ma quell'unicorno barbone pensò bene di rinchiuderli in quattro prigioni magiche che nemmeno io riuscì ad infrangere, vista la dotazione di scelta dei prigionieri.

Ma poco male, durante quel periodo non dovemmo più agire visto che mi bastò far giungere ad Equestria, Discord e poi far litigare le due sorelle e come si dice...il resto è storia. » disse con voce sadica lo stregone, che grazie ai propri sensi sviluppati fece fermare di colpo Trixie, evitando per un soffio una serie di frecce che si abbatterono tutte intorno alla giumenta.

Quest'ultima, controllata da Reason, eseguì una spazzata orizzontale col bastone, facendo fuoriuscire un forte impulso magico a mezzaluna azzurra in direzione dell'attacco, abbattendo diverse cime degli alberi, facendogli udire diversi tonfi al suolo.

Ma prima ancora che la giumenta potesse sorridere compiaciuta il mago fece generare attorno a Trixie una barriera difensiva a cupola, parando una seconda raffica di frecce, mentre una puledra dal manto verde e dal crine castano atterrò dinnanzi loro a distanza di diversi metri seguita da diversi stalloni, armati di coltelli e spade trai denti.

« Ma bene, vedo che abbiamo una giovane maga qui. » disse la pony armata di frecce che venivano tenute in sospensione magica su un arco rosso generato con la magia.

« La grande e potente Trixie non è una maga, è la migliore incantatrice del regno, e non si farà fermare da una banda di ladri qualsiasi come voi !! »

« Ladri qualsiasi ? Tsk. E' evidente che non hai ben capito chi ti trovi dinnanzi razza di sguattera. »

« Sguattera a me ?! La grande e potente Trixie te la farà pagare razza di plebea !! » tuonò l'unicorno dal manto blu, facendo svanire la barriera contro la volontà di Reason, rischiando però di essere quasi istantaneamente colpita da una freccia, salvandosi solo grazie all'intervento del mago.

Quest'ultimo infatti, estraendo una mano da Trixie schioccò le dita, facendo incenerire il proiettile poco prima che si conficcasse nella fronte della giumenta che venne solo investita dalla cenere, mentre la barriera venne riconsolidata.

« Niente male. Non è da tutti avere dei riflessi così sviluppati da riuscire ad evitare una mia freccia.

Hai detto di chiamarti Trixie, giusto ? » chiese la pony, avvicinandosi di qualche passo, all'unicorno, caricando un altra freccia sul proprio arco magico.

«Grande e potente Trixie. E comunque non dovresti stupirti, possiedo i riflessi migliori di tutta Equestria, infatti mi sono invidiati persino dalla stessa Princess Celestia. E tu saresti ? » rispose con tono imperioso la pony, fissando coi propri occhi azzurri la bandita.

« Il mio nome è Cloudspeed, e penso che dovresti essere più spaventata di quanto non mostri puledrina. Hai dinnanzi a te la signora suprema della Forgia. » disse con tono minaccioso l'unicorno dal manto verde, sorridendo leggermente alla serva di Reason, arrossita di rabbia.

« Dunque questa è la famosa giumenta a cui feci eliminare i genitori da Sombra come punizione per essere armonici nel suo regno...direi che è venuta su molto bene !! Una vera e propria piaga per i regnanti ed un ottima equilibrante. » disse il mago, osservando di colpo muoversi le orecchie della giumenta dal crine castano.

« Chi c'è li con te ? » chiese di colpo la capa della banda, facendo sollevare un sopracciglio a Trixie.

« Devi essere folle, qui non c'è nessuno a parte la grande e potente Trixie. Devi essere ubriaca, oltre che decisamente sovrappeso. » rispose la giumenta, osservando infrangersi contro la barriera diverse frecce.

« Tsk, porta più rispetto pusillanime. Saresti anche tu come me se avesse dato alla luce una puledra da pochi mesi. In ogni caso, io non sbaglio mai, vedi il mio udito è il migliore di tutta Equestria, e sono certa di aver udito una voce maschile provenire da te. Se non vuoi dirmi chi ti accompagna non è un problema, tanto la tua sorte può essere solo una tra queste.

Puoi seguirci con le buone e divenire membra della banda, o morire sotto i miei colpi, in modo che possiamo prendere le tue belle vesti e quel bastone magico per rivenderli al mercato nero.

A te la scelta. » disse Cloudspeed, tenendo lo sguardo rubino fisso su Trixie, mentre lo stregone, posto dietro la sua nuca sorrise leggermente.

« Interessante...molto interessante. Sua figlia è quella puledrina dunque...a questo punto direi che ho ottenuto altre informazioni utili, e per questo meritano una ricompensa. » pensò lo stregone, estraendo entrambe le mani dalla nuca della giumenta che si abbatté al suolo svenuta sotto gli occhi dei banditi e della loro signora, che rimasero stupiti nel constatare che la barriera però non si era dissolta.

« Attenti stalloni !! Credo che il suo amico stia per manifestarsi, preparatevi ad accoglierlo come sapete fare !! » sentenziò la signora della Forgia osservando di colpo come dal terreno, fossero fuoriuscite delle mani scheletriche le quali tentarono di afferrarla per gli zoccoli.

Ma a differenza di molti dei suoi sgherri, che vennero facilmente afferrati e fatti sprofondare nel terreno fino al ventre, lei spiccò un grande balzo, bersagliando le quattro mani con le proprie frecce che faceva comparire già formate con una magia di teletrasporto.

« Tsk !! Bella mossa, ma dovrai fare di meglio se pensi di prendermi !! »

« Ad esempio questo ? » chiese di colpo Reason, apparendo alle spalle della giumenta che si voltò ancora in aria verso di lui, scagliando una raffica di frecce, che però attraversarono il corpo del mago, conficcandosi nel terreno sottostante, mentre la grigiastra mano del negromante gli si strinse attorno al collo con forza.

« Ah !! Da-dannato !! Cosa diavolo sei ?! » chiese con tono soffocato la pony, osservando il volto umanoide del mago quasi simile a quello di uno scheletro ma con ancora alcuni lineamenti e con una forte luce azzurra fuoriuscirgli dalle cavità oculari e dalla bocca.

« Io ? Niente di più che uno spauracchio del passato, tornato per portare equilibrio in questo mondo.

E tu mia piccola bandita, mi darai una mano. » disse con tono minaccioso l'essere avvicinandole la sfera magica del bastone al ventre.

« E se mi rifiutassi ?! Cosa farai mi ucciderai ?! Guarda che non mi fai paura faccia da inferno !! »

« Ne sono certo. Hai troppo fegato per aver paura di me, e di certo non temi nemmeno per la tua vita. Ma forse potrei prendermela con tua figlia, se non erro...Ciel giusto ?

Sai abbandonare tua figlia dinnanzi ad una casa per farla adottare e tenerla lontana da questa vita non è esattamente una saggia idea. » disse sorridendo il negromante, osservando lo sguardo della puledra tremare, mentre comincio a stringere con forza i denti, cercando di ricreare l'arco magico, venendo però bloccata dalla crescente pressione sul collo.

« No no no, non pensarci nemmeno carina. Se tu provi anche solo soltanto ad aumentare la magia sul tuo corno, ti do la mia parola che tua figlia non arriverà nemmeno alla pubertà.

Quindi vediamo di metterci tutti quanti calmi, in fondo ciò che ti sto per proporre non è molto differente dalla tua proposta di poco fa. »

« Allora parla mostro. Ti ascolto. »

« Hai due scelte. La prima è che io ti ferisca qui ora, uccidendo tutti i tuoi servi e poi andare al Crystal Empire ad eliminare tua figlia, oppure...potresti andartene da qui veloce come il vento, e tornare nelle lande invernali di quel regno, e cominciare ad espandervi a macchia d'olio in tutta quella regione, in attesa che io torni a farmi vivo, divertendovi nel frattempo a saccheggiare e creare il caos.

A te la scelta, conterò fino a tre dopo averti mollata, poi dovrai scegliere. »

« E chi mi dice che non stai bleffando ?! Chi mi dice che non ucciderai comunque mia figlia ?! »

« Domanda giusta. Beh non posso darti garanzie su questo, se non la mia parola di mago. Ma se preferisci posso ucciderla subito e toglierti questo dubbio. » disse acido Reason, lasciando di colpo il collo di Cloudspeed che atterrò al suolo sui propri arti tossendo ripetutamente, osservando il negromante cominciare a sollevare lentamente l'indice ed il medio

« Presto !! Tutti al Crystal Empire, muovetevi razza di pigroni !! » tuonò l'unicorno dal manto smeraldo, cominciando ad allontanarsi nella boscaglia seguita dai pony che vennero liberati dalla presa da Reason.

Quest'ultimo osservò compiaciuto la banda allontanarsi a grande velocità tra gli alberi, fino a sparire dalla sua vista, riuscendo ad avvertire l'immenso astio e la preoccupazione di quella madre.

« Eh...prima regola per i ladri ed i regnanti, mai avere nessuno a cui si è affezionati. » disse soddisfatto l'essere, cominciando a discendere verso Trixie, ancora svenuta, mentre osservò in lontananza, in direzione di Canterlot, giungere in gran numero dei grossi stalloni bianchi in armatura dorata attratti dal frastuono.

« Perfetto. Così non dovrò nemmeno far correre Trixie, e mi potrò godere una rilassante crociera. » sentenziò il negromante, riunendosi alla propria serva che dopo qualche minuto venne presa in groppa da una delle guardie, che presero la decisione di portarla a Canterlot nell'ospedale cittadino, per la gioia di Reason.

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Capitolo 7
*** The show begin ***


Con rapidità sorprendente le guardie reali di Princess Celestia portarono Trixie all'ospedale cittadino di Canterlot, dove venne messa a riposo in una delle stanze più protette e capienti visto che, per quanto ne potevano sapere gli stalloni, quella pony sarebbe tranquillamente potuta essere una spia della Forgia lasciata indietro dai propri compagni.

« Mmm che sfortuna. Speravo mi avrebbero condotto direttamente al castello, invece ora dovrò uscire da qui ed andarci con le mi-ops le sue gambe. » disse con tono leggermente scocciato il mago, facendo svegliare la giumenta imprimendo una leggera carica magica nelle sue sinapsi cerebrali.

« Ma—come ha fatto la grande e potente Trixie a giungere fino qui...? Poco importa, mi staranno di certo aspettando alla gara, ed il pubblico non può attendere. » disse l'unicorno, sollevandosi dalla branda bianca, osservando come la stanza fosse completamente disinfettata e priva di qualsiasi mobilio se non ciò da cui si era appena alzata, ed un bastone per la flebo.

Fu solo in quell'istante che Trixie si rese conto di come il suo bastone magico fosse svanito, preso in custodia dalle due guardie all'esterno della porta della camera.

« COME HANNO OSATO PRENDERE CIO' CHE E' MIO ?! Adess-»

« Meglio che ci pensi io. » disse Reason, sostituendo completamente la mente della giumenta con la propria, cominciando a dirigersi verso la grande porta smaltata, su cui posò l'orecchio sinistro udendo all'esterno il farfugliare dei due stalloni intenti a discutere su quanto fosse bella Trixie.

« Che razza di maniaci. Beh poco male, fatevi una dormita su. » disse con tono serio lo stregone, facendo palpitare i propri occhi azzurri.

Nello stesso istante, all'esterno della stanza due flussi magici fuoriuscirono dalla sfera magica sull'artefatto poggiato sul muro, che colpirono in piena testa le due guardie mettendole entrambe fuori combattimento.

Pochi secondi dopo Trixie fuoriuscì dalla stanza, facendo galleggiare magicamente il proprio bastone alle sua sinistra, osservando con sufficienza i due malcapitati, la cui memoria era stata cancellata.

« Molto bene. Direi che ora posso lasciarle più spazio ed attendere di giungere a palazzo, nel frattempo osserverò come è cambiata Canterlot ed il palazzo. » disse il negromante, calando il proprio controllo sulla giumenta che cominciò istantaneamente a cercare l'uscita dell'ospedale, trovandola facilmente grazie alle indicazioni sulle pareti.

Non appena varcò la soglia d'uscita dell'edificio, la giumenta si ritrovò nel pieno centro di Canterlot, dove migliaia di pony si aggiravano per le strade sorridenti, intenti a fare acquisti e passeggiare soli, o in compagnia in questa magnifica giornata in attesa che la finale del torneo di magia cominciasse la sera stessa.

Lentamente, con gli occhi di Trixie, Reason osservò quanto fosse cambiato il mondo dalla sua ultima visita, constatando come ora l'armonia fosse ad un tale livello da risultare quasi stomachevole e ciò era intollerabile.

« Questo..questo è assolutamente contrario all'equilibrio accidenti !! Devo assolutamente fare qualcosa. » sentenziò lo stregone, guardandosi attorno in cerca di qualcosa da poter sfruttare per regolare questa disparità di poteri.

Ma durante questa ricerca puntò il proprio sguardo sul castello delle principesse, e leggermente nacque un tetro sorriso sul suo volto cadaverico.

« Meh, diciamo che sistemerò il tutto stasera, e dunque sarà meglio avviarsi, c'è molto da fare e preparare. » disse con voce quieta il mago, cominciando a galoppare con Trixie verso la propria meta, scansando tutti i pony che gli ostacolavano la strada.

Qualche minuto dopo finalmente la giumenta raggiunse l'immenso portone del castello, che era strettamente sorvegliato a un vero e proprio muro di guardie regali che tenevano a distanza tutti i pony evitando che entrassero prima dell'orario prefissato.

In quel caos Trixie continuava ad essere spintonata ed alle volte toccata, al che, senza lasciare il tempo allo stregone i accorgersene, la giumenta cominciò a strillare come suo solito.

« ADESSO BASTA !! LA GRANDE E POTENTE TRIXIE NON ACCETTA DI RESTARE ASSIEME A QUESTI PERDENTI IN ATTESA !! PER PREPARARE IL MIO INCREDIBILE NUMERO DI MAGIA DEVO ESSERE SCORTATA ALL'INTERNO DEL PALAZZO PER ESERCITARMI !! » tuonò la giumenta divenuta completamente rossa in volto di rabbia, mentre Reason, se avesse potuto, si sarebbe schiantato una mano in volto.

« Questa pony ha un caratterino decisamente incontrollabile. Dovrò fare più attenzione, ma spero che almeno questa sua scenata non mi abbia rovinato il piano. » disse con tono serio lo stregone, osservando come attorno a loro si fosse formato come un vuoto, visto che dopo lo sbraitare di Trixie la folla si era leggermente discostata da lei, lasciando avvicinare una delle guardie, con un espressione quasi addormentata.

« Lei è una delle finaliste suppongo...» disse lo stallone dal manto grigio, tenendo sollevata con la magia una lista che scrutava con fare annoiato.

«...si, Trixie...bene, mi segua. »

« Grande e potente. »

« Come scusi ?»

« Io sono la grande e potente Trixie. Vedi di ricordarlo. Ed ora andiamo. » sentenziò la giumenta scostando lo sguardo offesa cominciando a seguire l'unicorno che sollevando un sopracciglio cominciò a dirigersi verso il portone che si dischiuse leggermente lasciando entrare i due.

« Incredibile, è riuscita a farmi entrare. Dovrò ricordarmi di andarci piano con lei se mai dovrà far parte di un mio piano. » disse con tono soddisfatto il negromante, che nello stesso istante cominciò ad osservarsi attorno cominciando a far uscire piccole scariche magiche dal bastone, imprimendo un piccolo marchi invisibili dell'equilibrio contro le pareti dei corridoi che percorrevano, sogghignando leggermente.

« Sono certo che questo gioverà molto all'equilibrio. » disse con tono soddisfatto Reason, sentendo però una voce chiamare la giumenta che stava usando, che la fece voltare di scatto verso un corridoio, dove un alicorno dal manto violaceo e dal crine viola e rosa si avvicinò alla maga con un leggero sorriso.

« Trixie...non mi aspettavo di rivederti qui. Specialmente come una delle finaliste della gara di magia...dimmi stai bene...? Mi sembri un pò...cambiata..» chiese alzando un sopracciglio la giumenta fissando la cavalcatura del mago che aveva di colpo preso ad ansimare e tremare leggermente, arrossendo in volto.

« Ma che diamine succede ?! I suoi livelli ormonali e la pressione sanguigna sono saliti alle stelle, se continua così le scoppierà il cuore sembra quasi che...no non ci credo. » disse lo stregone capendo i sentimenti della pony dal manto azzurro.

« C-Ciao Twilight, la grande e potente Trixie è felice di vedere che hai notato il suo cambiamento, ed è certa che ti piaccia visto che ora il suo potere è aumentato di almeno un miliardo di volte.

Tu invece....sei rimasta la stessa...» disse la giumenta, osservando coi propri occhi viola la principessa che le sorrise gentilmente, osservando con sguardo interessato l'artefatto che l'amica si portava dietro.

« E quello cos'è ? Un bastone magico ? Mi ricorda vagamente qualcosa che avevo letto in un libro della biblioteca regale...posso vederlo ? » disse la principessa, avvicinando lo zoccolo destro verso l'arma di Reason, il quale riprese istantaneamente il controllo su Trixie, facendola arretrare leggermente.

« Mi dispiace, ma questo è un oggetto piuttosto personale. Quindi preferirei che nessuno lo toccasse al di fuori di me. » disse con la voce della giumenta il mago, trovandosi a pochi centimetri dal volto il viso di Twilight Sparkle piuttosto stranita.

« Me ? Non usi più la terza persona, Trixie ? » chiese con tono inquisitorio l'alicorno, cominciando a far sudare freddo la giumenta, mentre Reason cominciò a far caricare un incantesimo stordente nella sfera del bastone, ma poco prima che agisse, una voce interruppe la loro chiacchierata facendole voltare entrambe verso un pegaso in armatura dorata, giunto in volo da loro.

« Princess Twilight Sparkle, lo spettacolo sta per avere inizio, vi prego di affettarvi. » disse con voce gentile Flash Sentry il cui arrivo fece di colpo arrossire l'alicorno, e la giumenta anche se per due motivi completamente diversi.

Infatti in quell'istante, l'ira e l'adrenalina di Trixie che il negromante salirono a tal punto che avrebbe potuto eruttare come un vulcano attivo, ma fortunatamente, grazie all'intervento della principessa che si voltò verso di lei, ciò non accadde.

« Forza Trixie, andiamo !! Ti accompagnerò fino al palco. » disse sorridente la pony, facendo di colpo calmare la serva del mago che annuendo leggermente con la testa cominciò a galoppare al fianco della giumenta che con a destra il capitano delle guardie regali, si avviò verso l'immenso giardino del palazzo del castello dove di certo ci sarebbe stato tutto lo spazio necessario per qualsivoglia esibizione.

Il tutto pareva andare bene durante il loro avvicinamento, costellato da un immensa quantità di marchi magici rilasciati dal bastone, quando di colpo il mago fece fermare Trixie, avvertendo un premito lungo la schiena ed una forte energia provenire da dietro una grossa porta, sigillata da diversi lucchetti.

« Trixie ? C'è qualcosa che non va ? »

« Cosa...cosa c'è dietro questa porta ? »

« Qui si trova il tesoro regale, niente di che, gemme, rubini, artefatti ma nulla di più. »

« Tu...tu non lo senti ? »

« Sentire cosa, scusa ? Sei sicura di sentirti bene Trixie ? » chiese la principessa, posando le labbra sulla fronte della giumenta che di colpo sfuggì nuovamente al controllo dello stregone, troppo intento a cercare di carpire la fonte di provenienza di quell'immensa carica magica, che appariva e scompariva ad intervalli regolari, come se fosse vicina ma anche infinitamente distante, senza dargli il tempo di identificarne l'origine o la forma.

« Questo potrebbe essere un problema. Non ricordavo che vi fossero esseri con un tale potere ad Equestria, questo è quasi pari a quello dei genitori di Celestia e Luna. Ma ora non posso indagare, si insospettirebbero. Ci penserò dopo. » disse con tono preoccupato il mago, osservando come l'immensa energia di colpo svanì, come scomparsa, e nello stesso istante, Trixie fosse completamente arrossita dinnanzi allo sguardo ed al bacio della principessa.

Quest'ultima arretrò leggermente osservando con un sorriso l'amica.

« Beh la febbre non c'è l'hai, forse sarai solo un po' agitata per la gara. A proposito, sarà meglio muoversi !! » disse Twilight Sparkle, cominciando a trottare verso il giardino, con dietro la puledra dal manto azzurro che gli si lanciò dietro anche senza che lo stregone glielo ordinasse.

Nello stesso istante, all'interno della stanza, nell'angolo più nascosto lo specchio magico cominciò a vibrare, mentre quattro figure dall'aspetto di pony cominciarono ad uscire.

« Allora è chiaro. Voi mi aiuterete nel mio piano, ed io ricostruirò le vostre gemme, chiaro ? »

« Si, sei stato sufficientemente chiaro. Ora però portaci fuori da qui. » sentenziò Adagio Dazzle, assieme alle due compagne, mentre Flux, illuminando il proprio corno di una forte luce rossastra fece svanire i quattro in un fugace bagliore.

Pochi istanti dopo, il vetro riprese a vibrare, stavolta in modo molto superiore a poco prima.

In quel momento, mentre una mano fuoriuscì appoggiandosi alla parte esterna dello specchio, una leggera risata animalesca riecheggiò nella stanza.

«E' giunta l'ora del re....» sentenziò con tono serio una strana figura, uscita dallo specchio, che si sedette di colpo a terra a gambe incrociate, cominciando a muovere la propria pelosa coda marrone mentre coi propri occhi dorati, che risplendevano nel buio della stanza, iniziò a sorridere.

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Capitolo 8
*** Il futuro ***


Dopo qualche istante i tre pony fuoriuscirono dall'immenso portone di legno, che li portò direttamente nell'immenso giardino del castello.

Li Reason, con gli occhi di Trixie constatò l'immenso numero di pony presenti all'evento, e di come un immenso palco in legno pregiato fosse stato montato al centro dell'area.

Intorno ad esso un grande cerchio in marmo si sopraelevava di diversi metri ed ospitava in cima i troni delle due principesse, le quali erano già sedute in attesa dell'arrivo dei finalisti.

Questi erano già vicino al palco dove Trixie, guidata da Reason, si lanciò al galoppo, senza degnarsi di salutare Twilight, troppo occupata a controllare che tutto fosse perfetto, ed evitare di arrossire per la presenza di Flash Sentry.

« Molto bene, diamo un occhiata ai poveri malcapitati. » disse lo stregone osservando con lo sguardo della giumenta, altre due pony unicorno, dai manti variegati, che la stavano fissando con una certa aria di superiorità.

« Meh, non penso ci vorrà molto. Il loro livello magico è medio, ma nulla se paragonato a quelle due. » disse il negromante, spostando la propria attenzione sulle due principesse, osservandole con sguardo piuttosto attento.

« Siete cresciute molto, non c'è che dire da quando vi avevo viste tempo fa...e guarda la minore è anche ritornata, ma poco male. L'equilibrio non ha bisogno di Nightmare Moon ora, per ora...

Piuttosto, quella pony viola, lei potrebbe essere un problema, visto che da sola grazie ai poteri degli alicorni, riuscì a tener testa a quel centauro pompato di Tirek.

Dunque meglio portare un po' i equilibrio. » sentenziò Reason, salendo sul palco, mettendosi accanto alle altre due giumente, facendo di colpo attivare i vari marchi magici all'interno del castello, che come per incanto presero a pulsare, cominciando a far ondeggiare la bilancia su di essi, quasi come un conto alla rovescia.

« Non appena il sarà raggiunto l'equilibrio magico, ci sarà da divertirsi. » disse con tono soddisfatto il mago, mentre i colpo l'applaudire dei vari pony presenti al Gala si fermò, lasciando spazio soltanto alla voce di Princess Celestia, alzatasi dal suo trono.

« Stalloni e puledre sono lieta di darvi il benvenuto nel giardino regale di Canterlot, dove stasera spero sarete lieti di assistere a questa magnifica esibizione magica offertaci da questi grandi maghi che di cer-»

« E' abbastanza, ora concludo io. » disse con tono imperioso Trixie, sbattendo al suolo il manico del proprio bastone, facendo rimbombare una fortissima risonanza magica che stavolta si espanse per tutto il giardino, fermando temporaneamente il tempo.

Nel medesimo istante, Reason si staccò da Trixie, rimasta anch'essa immobilizzata dall'incantesimo lanciato e, riprendendo la propria dimensione normale, ed afferrato il proprio bastone cominciò a galleggiare in aria verso le due principesse, fermandoglisi proprio difronte.

« Davvero non mi aspettavo che saresti riuscita a liberarti dalla corruzione Luna, da una parte dovrei essere fiero, ma dall'altro sono deluso per la tua debolezza. » disse il mago, passando la mano sinistra sotto il mento della giumenta della notte, che parve tremare seppur immobilizzata.

« E tu Celestia, avresti dovuto mantenere l'equilibrio, invece hai soltanto aspirato al tuo potere ed all'armonia, senza contare il tuo egoistico desiderio di far tornare tua sorella dalla sua prigionia. Sono proprio i legami come questo ad intralciare il corso della storia e dell'equilibrio, pertanto mi vedo costretto ad agire. » disse con tono minaccioso lo stregone, puntando il proprio bastone verso la maggiore delle due sorelle, cominciando a caricare un forte incantesimo nella sfera magica azzurra, che cominciò a risplendere sempre più forte.

« Spiacente Celestia, ma è ora che tu venga sistemata a dovere. » disse con tono scocciato Reason, che rilasciò di colpo un flusso magico concentrato che si diresse verso l'alicorno dal manto latteo ad altissima velocità.

Ma proprio nel momento dell'impatto, sia Luna che Celestia svanirono, facendo finire il colpo a vuoto andando a colpire un punto a diversi chilometri di distanza, nel nord di Equestria.

« Ma che diamine ?! » chiese irritato il mago, avvicinandosi al palco levitando con fare irritato, mentre in lontananza un immensa colonna viola si alzò nel punto d'impatto del colpo.

« Spiacente ossuto, ma questo non fa parte dei miei piani. » disse una voce animalesca proveniente dal palco.

« Oss-ossuto...? Ci sono solo due esseri in tutta Equestria che si permetterebbero di chiamarmi così, e visto che uno è da millenni impegnato, penso che l'unica alternativa, nonché la più spiacevole sia..» disse il mago bloccandosi di colpo per lo stupore per ciò che vide.

Proprio al centro del palco, si ergeva in piedi ciò che sembrava una grossa scimmia, dai tratti umanoidi, con indosso un armatura a placche rosse, che gli coprivano le spalle il petto e le gambe, con al di sotto dei pantaloni neri, che teneva sotto le braccia, ai cui polsi vi erano due bracciali rossi con due gemme azzurre, le due principesse.

« Ehm...pensavo che fossi Fate...la tua energia astrale è molto simile alla sua...però ecco, lui non era una scimmia. » disse con tono confuso Reason, fissando il volto di quell'essere sorridere alto poco meno di lui, mentre anch'esso lo scrutava coi suoi occhi dorati.

« La tua deduzione non è del tutto errata. Fate è stato il mio maestro, e mi ha donato i suoi poteri alla sua morte, assieme alla sua missione. » disse la creatura, posando a terra con dolcezza le due principesse, ancora immobilizzate dalla magia del negromante, tornando poi a concentrarsi sul proprio interlocutore.

« Aspetta, Fate è morto ?! Come ?! Non dirmi che sono bastati i colpi di quei pony per eliminarlo ?! »

« No affatto, quando è arrivato sulla terra era pienamente in forma, solo che in quel mondo la magia è decisamente diversa da quella di Equestria e non riusciva ad utilizzarla in modo corretto. Ma per fortuna quando due pony sono giunte nel nostro mondo, ed hanno causato grandi esplosioni magiche equestri è riuscito a rinvigorire le sue forze, ed a quel punto, ha deciso di tornare qui. »

« Ed allora perché non sto parlando con lui ? »

« Perché quando entrò nel portale non si accorse della mia presenza, e per sua sfortuna il portale trasmise tutte le sue conoscenze e poteri a me durante il trasporto, donandomi questa nuova forma, che gli devo, e pertanto rispetterò la sua volontà. In fondo sono stato il suo animaletto per millenni, restando in vita grazie a lui, dunque è il minimo che possa fare. »

« Ma...ma questo non ha senso !! Se avessi voluto fare qualcosa per lui, avresti dovuto lasciarlo in vita !! perché lo hai seguito ?! » chiese Reason, leggermente irato per l'intromissione di quell'essere, più che per la fine del coetaneo.

« Se lui se ne fosse andato io sarei morto senza la sua magia, inoltre era molto debilitato dopo tutto quel tempo sulla terra, per questo ho deciso i sostituirlo. Per fargli un favore, o come diresti tu...per l'equilibrio. » disse con tono quasi acido il primate, che vide puntarsi contro il bastone magico del mago, che lo fissava con sguardo per nulla soddisfatto.

« Non sei per nulla divertente razza di bertuccia. Anzi, sei quasi più irritante del tuo padrone, che ora raggiungerai. »

« Io non credo proprio. E comunque il mio nome è Iron Staff, non dimenticarlo ossuto. » disse con un grosso sorriso in volto l'essere, facendo sbucare da dietro di se Trixie, tenta per il collo con la coda.

« Se colpisci me, penso che farai del male anche a questa giumenta, che a quanto pare deve essere importante per te, visto che sento la puzza della tua magia su di lei. » disse Iron, annusando il collo dell'unicorno, mentre una leggera risata provenì dallo stregone.

« E' evidente che Fate non ti abbia istruito bene sul mio modus operandi. A me non serve nessuno per portare l'equilibrio, visto che in un modo o nell'altro vita e morte si equivalgono, e per questo ora tu sparirai razza di scocciatura pelosa. » sentenziò Reason, scagliando un flusso magico azzurro verso l'avversario che, nel giro di pochi secondi raccolse Luna, Celestia e tenendo stretta Trixie abbandonò il palco con un portentoso balzo, un istante prima che il colpo lo centrasse.

« Accidenti !! E' più veloce di quanto pensassi, e temo non mi resti ancora molto tempo, devo sbrigarmi. » pensò leggermente scocciato lo stregone, cominciando a scagliare colpi a raffica verso il primate che, saltellando per l'immenso giardino, si liberò prima di Trixie facendola atterrare su un albero, e poi delle due principesse, lanciandole in due cespugli, per poi infine girarsi verso Reason, che gli aveva scagliato contro un nuovo e potente flusso magico.

« Direi che ora posso anche difendermi. » disse con tono soddisfatto Iron, ponendo in avanti la mano destra facendo comparire un bastone simile a quello dello stregone, ma completamente grigio con due rinforzi magici neri alle estremità.

« Prendi questo nonnetto !! » tuonò l'erede di Fate, compiendo una rotazione ad altissima velocità colpendo il flusso magico con la propria arma, scagliando indietro il colpo verso Reason.

Quest'ultimo però, senza mostrarsi minimamente sorpreso, aprì la mano sinistra, fermando il colpo prima ancora che lo toccasse, facendolo raggruppare in una grossa sfera magica azzurra che cominciò ad aumentare di consistenza e potere.

« Davvero niente male, lo devo ammettere. Hai senza dubbio delle buone basi di combattimento, anche se a quanto vedo non sei minimamente in grado di usare la magia. Il tuo potere è prettamente fisico, non per nulla sei una patetica scimmia. A questo punto però, visto e considerato che mi sento generoso ti concedo una scelta, diventa mio servo ed aiutami a riportare l'equilibrio, oppure sparisci nel nulla con questo mio colpo concentrato, che non potrai respingere, visto che è talmente concentrato che persino la minima vibrazione lo farebbe esplodere.

Dunque quale è la tua scelta, scimmia ? » disse con tono piuttosto soddisfatto il negromante, osservando l'avversario, grattarsi la testa con la mano sinistra, reggendo con la destra la propria arma.

« Beh ecco, avrei prima una domanda...ma tu saresti il cattivo giusto ? »

« Cattivo ? Io sono l'equilibrio, io non tengo ne per il male ne per il bene, faccio semplicemente il necessario per mantenere questo mondo come è giusto che sia. Perché mai fai questa domanda, hai forse delle esitazioni nella scelta ? » chiese Reason, osservando di colpo Iron Staff sorridere, puntando il proprio bastone verso di lui, reggendolo solo con la mano destra, mentre con la sinistra si continuava a spulciare, sorridendogli.

« No. Non ho più esitazioni, ora so cosa devo fare. Bye bye !! » disse l'essere, il cui bastone di colpo si allungò in avanti, andando a colpire in pieno la sfera di energia, che cominciò a riempirsi di crepe.

« SEI UN FOLLE !! COSI' ESPLODEREMO TUT-»

« Non credo proprio !! » tuonò Iron, sfruttando l'accorciamento dell'arma per avvicinarsi al negromante ed estraendo il bastone, eseguì una portentosa spazzata ascendente diagonale, colpendo prima la sfera prossima all'esplosione che investì Reason, spazzandolo verso l'alto assieme al suo incantesimo, mentre per il contraccolpo il primate si schiantò al suolo sprofondandoci per diversi metri formando una piccola voragine.

Nel medesimo istante a diversi chilometri di altezza Reason, con la sfera magica prossima all'esplosione contro il petto, che lo spingeva verso l'atmosfera, sorrise leggermente.

« Meh, presumo che anche questo servirà a portare un po' di caos in questa armonia. Ora però, meglio fare qualcosa. » disse lo stregone, troncandosi di netto la la mano destra facendola cadere verso il suolo con stretto il bastone, mentre pochi istanti dopo l'immensa esplosione magica rischiarò l'intera volta celeste del pianeta, facendo comparire un immensa aurora boreale che si vide anche negli angoli più remoti di Equestria.

E proprio in un villaggio completamente devastato dall'esplosione magica del colpo destinato a Celestia, in mezzo ad un cumulo di maceria, un essere si erse sui propri quattro arti, ancora fumante dopo essere stato raggiunto dal colpo che Iron Staff aveva ritenuto letale, mentre invece altro non era che un potenziamento magico e fisico, che era ricaduto su un grosso stallone, che con un sorriso per nulla ragguardevole, osservò l'immensa aurora boreale ed una stella cadente dirigersi verso il Crystal Empire.

« Ora che ho questo potere, niente potrà fermarmi. » sentenziò Talon, cominciando ad allontanarsi dalle macerie del suo villaggio, ignorando le grida disperate del suo popolo.

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Capitolo 9
*** La vostra fine...il mio INIZIO ***


Da quel giorno, passato alla memoria come “il grande vuoto”, passarono diversi anni, durante i quali ancora ci si domanda cosa provocò la grande voragine nel giardino, che ad un attenta osservazione delle principessa pareva avere una forma incisa in essa, e come molti degli invitati presentavano segni di bruciature magiche di striscio o si fossero ritrovati, come loro, in luoghi diversi da dove ricordavano.

In pochi potevano immaginare che quella notte erano stati salvati dall'equilibratore Reason.

Quest'ultimo, sopravvissuto al suo stesso colpo era precipitato quella notte nelle Badland, all'interno di un grosso canyon, dove aveva trovato la compagnia di alcune sue vecchie conoscenze.

« Penso di ricordarmi di te. Nei pochi frammenti di memoria da essere inferiore, ricordo vagamente la tua voce e quella strana...magia. » disse con tono serio il changeling Flux, avvicinandosi al bastone magico dello stregone a cui si trovava ancora attaccata la sua cadaverica mano, a cui si stava aggiungendo progressivamente polvere e terra prelevata dal terreno magicamente, cominciando a ricreare lo scheletrico corpo del mago.

« Beh mi stupirei che tu non ti ricordassi di me, Flux, in fondo sono stato io a crearti. » disse con semplicità il negromante, continuando la propria ricostruzione, fisica sotto l'occhio attento dell'evoluto, che teneva l proprio sguardo verticale fisso sul suo interlocutore, quasi del tutto ricostituito.

« Trovo improbabile che un essere nelle tue condizioni possa avermi generato. Io sono pura evoluzione, io sono Flux. »

« Certo, come no. Senti, puoi pensare quello che vuoi, ma sta di fatto che tutto ciò che si trova nella tua mente c'è l'ho messo io, e se non mi credi beh, c'è un modo per chiarirti le idee. » disse con tono ironico il mago, grattandosi il mento con la rinnovata mano destra.

«Si più chiaro. »

« Certo. Come ben saprai, grazie alle mie conoscenze esistono quattro grandi poteri magici racchiusi in altrettanti invalicabili luoghi, i Nexus. Però io posso dirti questo, essi possono donarti la conoscenza ed il potere che ti servono per scoprire la verità e realizzare il tuo sogno. »

« Il mio...sogno...»

« Si, proprio quello. Se non erro volevi avere dei figli, avere una famiglia. Peccato che quel tuo corpo ora come ora sia inutile per tale scopo, visto che per principio di equivalenza, il motivo dello scambio ti sarebbe stato negato una volta rinato. »

« Sarò obbiettivo. Continuo a dubitare delle tue parole. Ma se davvero potrò ottenere ciò che dici, allora mi recherò dai quattro regnanti, cercando di ottenere il permesso di accedere, visto che una volta ottenute tale informazioni, sono certo di poter far cessare ogni guerra e guarire la stirpe dei changeling dalla fame d'amore che li consuma. » disse con tono sicuro Flux, sbattendo ripetutamente gli occhi, fissi sullo stregone, che estrasse da terra il proprio bastone, facendo risuonare la rottura della roccia in tutto il canyon.

« Si, penso che dovresti fare così. Ma lascia che io ti aiuti, in fondo penso che potremmo perseguire lo stesso scopo. Tu vuoi riprodurti e portare diciamo una sorta di pace, io voglio semplicemente che tu la mantenga, ma in modo equilibrato, in modo che caos ed armonia si equivalgano. »

« Dove c'è la luce è normale che vi sia anche l'oscurità. E' un principio imprescindibile, dunque la logica mi dice di accettare.

Ma in quale modo tu puoi essermi utile ? » chiese il changeling, osservando avvicinare il mago ad una delle pareti, sfiorandola con la sfera magica sul bastone.

« Lo vedrai molto presto. Diciamo che ti fornirò i mezzi per arrivare al tuo traguardo, piuttosto, dove sono le tre sirene che hai riportato ad Equestria ? E per favore non fissarmi in quel modo chiedendoti come lo so. Andiamo, io so praticamente ogni cosa che avviene sul pianeta, o meglio...quasi tutto. » disse Reason, stringendo con irritazione il manico del bastone.

« Loro al momento sono in missione per me, si stanno recando nella Everfree Forest per recuperare gli ingredienti di forgia per le loro nuove gemme.

Esattamente, cosa c'è che ti sfugge ? Visto che potrei esserti anche io utile per tale problema. »

« Non prenderla male Flux. Ma ora come ora sarebbe come mandare una formica contro un drago. Forse dopo che avrai assimilato i quattro Nexus potrai avere una minima chance di potermi essere utile per tale scopo, e poi dubito che ti piacerebbe essere umiliato da quello scimmione fastidioso. » disse con una punta di acidità nella voce il negromante, pensando ancora a come quella sciocca bestia, seppur senza usare la magia fosse riuscita a respingerlo e poi a schermarsi dalla sua vista e sentore magico.

« In ogni caso non mi preoccuperei, non penso si metterà sulla nostra strada visto che quasi sicuramente starà pensando di avermi eliminato. In ogni caso, fai tornare qui quelle tre, ci penso io alle gemme, ho già tutto quello che mi serve proprio qui. » disse Reason, facendo comparire il suo libro magico in pelle, che cominciò a levitargli difronte sotto l'occhio impassibile di Flux.

« Quello sembrerebbe il necronomico, pensavo fosse stato bandito da Starswirl il barbuto millenni fa. Perché lo possiedi tu ? »

« Meh, diciamo solo che quell'unicorno grinzoso è molto sopravvalutato. Siete voi mortali a ritenerlo questo grande mago e saggio, certo aveva delle conoscenze, ma non era di certo invincibile come si crede, anche se di certo avrebbe sconfitto con facilità le attuali principesse. » disse con tono secco il negromante, cominciando a far scorrere le pagine del libro dei morti, trovando dopo pochi istanti l'incantesimo che cercava.

« Bene, io sono pronto. Se vuoi lasciarmi i frammenti delle tre gemme, quando torneranno qui le troveranno pronte, nel frattempo fossi in te mi recherei a fare richiesta per i Nexus, lasciando per ultimo il Crystal Empire, dove sono certo avrai una gradita sorpresa. » disse con voce semplice Reason, facendo cenno con la mano sinistra al changeling di andare.

Quest'ultimo, illuminò il proprio corno di una forte luce rossa, facendo comparire i vari frammenti delle gemme Dazzling, facendole posare a terra a poca distanza dal suo interlocutore, per poi sparire in un bagliore magico.

« Finalmente...pensavo che non se ne andasse più. » sospirò il mago, schioccando le dita della mano sinistra, facendo sollevare in aria i frammenti con una magia azzurra, facendoli fermare a poca distanza dal suo volto.

« Dunque...se non erro questa è una componente quasi organica del corpo delle sirene, ergo quando Starswirl le ha mandate sulla terra deve averle praticamente quasi rimosse chirurgicamente a forza dai loro corpi durante il trasferimento. Chissà che dolore devono aver provato quelle tre. » disse il mago, mentre cominciò a far illuminare le lettere scritte a sangue sul proprio libro che parve come emettere una sorta di grido malinconico.

« Ma non sarà nulla rispetto a quello che proveranno quando avrò finito io con loro. » sentenziò il mago, stringendo con forza la mano sinistra, facendo ricongiungere i frammenti delle gemme, le cui crepe cominciarono a saldarsi assieme mediante una saldatura magica azzurra, unita ad una polvere che Reason, vi soffio sopra, facendo svanire ogni segno di rottura e manipolazione dai tre oggetti.

Lentamente il mago cominciò ad osservare le gemme, restando soddisfatto dalla quantità di potere magico che trasudavano, seppur fosse nettamente diverso dall'originale, in quanto ora esso era basato sulla congiunzione magica di due diverse specie.

« Molto bene, direi che grazie al mio intervento i loro poteri triplicheranno di intensità, anche se ci saranno alcuni effetti collaterali, anche se ci vorrà un po'.

Ora, in attesa che tornino, direi che potrei iniziare a porre le basi per il piano di Flux, o meglio per quello che servirà a me per portare l'equilibrio. Anche se mi servirebbero più alleati, forse però...potrei andare a riscattare un certo debito da uno o due pony. » disse l'essere sfregandosi il mento con fare scaltro, mentre i suoi occhi magici vennero puntati verso il cielo limpido di quella mattinata.

Nel medesimo istante, una forte presenza attirò la sua attenzione, facendolo voltare di scatto verso la parte del canyon che dava verso l'oceano.

« Strano...non ricordavo che ad Atlantide vi fosse un essere di tale potenza. Ma a quanto pare si è scontrato contro qualcosa di ben più forte, forse il Nexus. Forse potrebbe tornarmi utile...terrò a mente la sua energia in caso di bisogno.

In ogni caso, vediamo se riesco ad individuare quello stupido scimmione, almeno cos avrò la certezza di non ritrovarmelo davanti durante la mia prossima apparizione. » disse Reason, cominciando a far illuminare di potere magico la sfera posta sul proprio bastone, cominciando a far fuoriuscire un forte miasma azzurro, che come una fitta nebbia cominciò a diffondersi in tutto il canyon, ingolfandolo completamente, nascondendone l'interno a qualsiasi essere.

« Molto bene, ora sono celato ai suoi sensi ed occhi. Ora vediamo di cercarlo. » disse con tono serio lo stregone, piantando al suolo il proprio artefatto, serrando in simultanea i grandi occhi magici, cominciando a generare una mappa completa di Equestria nella propria mente, amplificandola grazie alla propria magia ottenendo in pochi istanti una traccia magica di ogni essere vivente in quella terra.

« Bene...vediamo un po', a quanto pare Celestia e Luna sono ancora ad Atlantide, ed a quanto pare non sono nemmeno tanto lontane dal pony che è stato abbattuto dal Nexus. Twilight Sparkle e le altre portatrici si trovano dalla zebra che ho equilibrato, e riesco a notare sensibilmente come quella sciocca unicorno bianca abbia scoperto il mio scherzetto. » disse lo stregone, immaginandosi la pelle e la chioma di Rarity completamente pieni di polvere ed alghe.

« Mmm Prince Black si trova casualmente in un bar, mentre Princess Sweetsing è con le due rampolle di Canterlot nel suo regno e Cadence, è col suo pusillanime marito al Crystal Empire, dunque nulla di anomalo. Però.. dove diamine è la traccia magica di Iron Staff...dovrebbe risaltare su tutte le altre, invece vedo nulla.

Mmm che si sia spostato al Tartaro..? Però non avrebbe senso, o perlomeno non per un ritardato che non sa nemmeno usare magie d'attacco. » disse con tono tono ironico il mago, cominciando a modificare la propria mappa mentale, concentrandosi sulle prigioni del tartaro.

« Dunque...sento Tirek, poveraccio è al minimo di energia storica dopo la sconfitta subita, magari se mi sarà utile potrei anche liberarlo, poi si...vedo Krogar, quel vecchio caprone irritante...e Katra, però nemmeno qui sento la presenza di-» di colpo lo stregone si zittii quando osservando con più attenzione la mappa si accorse di qualcosa che gli fece irrigidire le braccia.

« La..la porta proibita...è aperta...» sussurrò con tono leggermente preoccupato.

« E' impossibile...non può averla aperta lui...solo un equilibrante con esperienza può farlo, e comunque occorrerebbe un pazzo per arrivare a tanto, non può averlo fatto !! Però...devo esserne sicuro. Non esiste altro modo, devo recarmi la subito, sperando che non sia accaduto ciò che temo. » sussurrò Reason, spalancando gli occhi e prendendo con forza il proprio artefatto magico svanì in un forte bagliore magico.

Pochi istanti dopo, l'essere umanoide comparve in una tetra grotta sulle cui pareti nere come la pece scorrevano vari rigagnoli di lava incandescente, ed un feroce ringhio risuonò alle sue spalle, facendolo sospirare.

« Oh andiamo, non ho tempo per questo. FILA A CUCCIA CAGNACCIO !! » sentenziò Reason sbattendo al suolo il manico del bastone, facendo di colpo rimbalzare indietro Cerbero pronto a saltargli addosso, facendolo guaire di dolore e facendolo schiantare contro una parete che gli crollò addosso fragorosamente.

« Ora vediamo di muoverci. » disse irritato il mago cominciando a procedere lungo la caverna, trovandosi dinnanzi a tre grandi pilastri, dove tre voci irritate continuavano ad insultarsi senza pietà sul chi fosse più malvagio.

L'essere senza nemmeno dar peso ai tre malvagi, che per lui non erano altro che pedine, procedette lungo il proprio percorso, passando attraverso un passaggio nascosto alla base della torre di prigione centrale.

Una volta dentro, strinse con forza il bastone osservando come, Iron Staff, voltato di spalle, si trovasse proprio dinnanzi alla porta proibita, che si trovava nella parte più profonda del tartaro, completamente costituita in lava e magia unite da un incantesimo glaciale sulla cui superficie risaltavano vari disegni di fiamme ed occhi sanguinari.

« TU !! Idiota !! Cosa diavolo hai fatto ?! Spero per il tuo bene che sia solo un illusione !! » tuonò il mago lanciandosi verso il proprio nemico, che rimase del tutto immobile, senza nemmeno degnarsi di voltarsi.

« Ehy !! Mi hai sentito bertuccia ammaestrata ?! Degnati almeno di guardarmi in faccia prima di morire !! » insistette il negromante, senza ottenere alcuna risposta.

Non udendo alcun suono o movimento a quel punto Reason prese l'iniziativa cominciando ad avvicinarsi, fino ad affiancarsi al rivale, osservando decisamente stupito come Iron Staff fosse morto, e dal suo petto fuoriuscisse una lunga catena grigiastra, che pareva essere uscita direttamente dalla porta proibita.

« Dannazione...questa non ci voleva...spero almeno che la sua energia non sia bastata. » disse Reason, colpendo con forza il corpo del rivale che si sbriciolò in mille frantumi, per poi polverizzarsi, lasciando cadere al suolo l'estremità della catena, che tocco il suolo fragorosamente, come se ogni singolo nodo pesasse come una montagna.

« Mmm si direbbe essere ancora inerte. » disse il mago, muovendo con cautela la spira metallica, col proprio bastone, voltando poi lo sguardo verso la porta.

« In ogni caso, sarà meglio richiuderla. » disse con fare deciso il negromante, cominciando ad avvicinarsi alle due immense ante, accorgendosi però di una presenza residua poco distante da se.

« E' inutile. Non capisci che ormai è tardi ? »

« Ma tu non eri morto ? Ucciso dal tuo stupido animaletto domestico ? » chiese il mago voltandosi di scatto, osservando un residuo spettrale informe verde, dal quale fuoriusciva la voce di Fate.

« Dovresti sapere meglio di chiunque che la morte non è la fine, mio caro ossuto. »

« Almeno io un corpo c'è l'ho, a differenza tua. Piuttosto, vuoi spiegarmi perché ha provato ad aprire questa porta ? Sai anche tu cosa sarebbe potuto succedere se lo avesse risvegliato. »

« Certo che lo so. Proprio per questo gli ho mentito, dicendogli che solo lui avrebbe potuto aiutarlo a sistemare il caos e l'armonia. »

« Cioè in altre parole lo hai mandato al mattatoio. Degno di un bastardo come te Fate. Però non capisco, a che scopo allora farlo morire qui, pur sapendo che la sua energia non sarebbe mai bastata a risvegliarlo ? »

« Beh, molto semplice. Io non puntavo a dargli la sua energia. Ma la tua. » disse con tono aggressivo il miasma smerdaldo mentre di colpo la catena scattò aggrovigliandosi al bastone di Reason, strappandoglielo letteralmente dalla mano destra facendolo svanire all'interno della staqnza proibita.

Pochi istanti dopo, mentre la nube verde svanì colpita da un flusso magico sparato dagli occhi dal negromante furioso, una tetra risata cominciò a risuonare all'interno da dietro la porta proibita, da cui fuoriuscì una forte ventata rovente che fece appiccare le fiamme alle vesti di Reason, mentre una figura bipede, cominciò a delinearsi all'interno, circondata da un immenso muro di fiamme, mentre i suoi occhi celati dietro ad una maschera scheletrica, parevano diffondere puro e semplice potere magico caotico.

Nella mano destra, si trovava il bastone di Reason che, completamente ricoperto di fiamme aveva iniziato a polverizzarsi, lasciando solo il tempo ad una piccola sfera di energia azzurra di raggiungere il negromante, teletrasportandolo via da quel luogo, un istante prima che, una catena, gli trapassasse il volto.

« Scappa. Non è un problema. Sarà bello tornare a caccia, dopo tanto tempo. » disse con tono serio l'essere restando sulla soglia della porta proibita, facendo avvolgere la propria catena lungo il braccio destro, in modo simile al sinistro, dove si trovava una catena gemella, mentre stringendo la mano destra, coperta da un guanto nero pero spezzò definitivamente l'artefatto del mago.

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