Tu Farai Tremare Le Stelle

di Little_Lotte
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Inizio ***
Capitolo 2: *** Fine ***
Capitolo 3: *** Solitudine ***
Capitolo 4: *** Paura ***
Capitolo 5: *** Forza ***
Capitolo 6: *** Insicurezza ***
Capitolo 7: *** Pazienza ***
Capitolo 8: *** Sorriso ***
Capitolo 9: *** Crepuscolo ***
Capitolo 10: *** Odio ***
Capitolo 11: *** Silenzio ***
Capitolo 12: *** Gratitudine ***
Capitolo 13: *** Malinconia ***
Capitolo 14: *** Fallimento ***
Capitolo 15: *** Sogno ***
Capitolo 16: *** Delusione ***
Capitolo 17: *** Orgoglio ***
Capitolo 18: *** Separazione ***
Capitolo 19: *** Perfezione ***
Capitolo 20: *** Ansia ***
Capitolo 21: *** Sentire ***
Capitolo 22: *** Vuoto ***
Capitolo 23: *** Umiliazione ***
Capitolo 24: *** Riflesso ***
Capitolo 25: *** Sollievo ***
Capitolo 26: *** Verità ***
Capitolo 27: *** Ombre ***
Capitolo 28: *** Nostalgia ***
Capitolo 29: *** Dono ***
Capitolo 30: *** Rimpianti ***
Capitolo 31: *** Lacrime ***
Capitolo 32: *** Promesse ***
Capitolo 33: *** Perdono ***
Capitolo 34: *** Famiglia ***
Capitolo 35: *** Rabbia ***
Capitolo 36: *** Comunicazione ***



Capitolo 1
*** Inizio ***


 

Numero parole: 134
Personaggi: Shun
Prompt:  INIZIO
Contesto: Durante gli addestramenti sull'isola di Andromeda

Genere: Introspettivo





<< Benvenuti sull'Isola di Andromeda: Da oggi questo luogo sarà la vostra casa. >>

Shun si guardò intorno spaventato, raggomitolato su se stesso come a volersi difendere dall'ambiente circostante; faceva caldo, l'aria era afosa e pesante, il terreno brullo e arido, privo di vita.

Decisamente l'ultimo luogo nel quale Shun avrebbe desiderato vivere.

<< Vi allenerete duramente ogni giorno, per il possesso della nobile Armatura di Andromeda. >>

Shun sussultò al pensiero di quell'armatura, la sacra investitura che sapeva di dover conquistare per potersi finalmente ricongiugere al suo amato fratello.

Avvertì un brivido lungo la schiena: Aveva paura e le facce minacciose dei suoi compagni che lo fissavano con risentimento e malignità non aiutavano certo a migliorare la situazione.

Il piccolo sospirò profondamente, per farsi coraggio.

“Devi resistere, Shun.” si ammonì mentalmente “In fin dei conti, questo non è altro che l'inizio.”





N.d.A : Sì, sono ancora io.
La pazza delle raccolte sui cavalieri.
Lo so, ho una serie di ENORMI problemi, ma mi sono da poco resa conto di non aver ANCORA dedicato una raccolta intera al mio amatissimo Shun, ed essendo lui il mio cavaliere preferito ho pensato che era arrivato il momento di rimediare... Tanto più che in questo periodo scrivere di lui non può che farmi bene. :)
Come avrete notato, saranno 100  capitoli che penso di pubblicare a giorni alterni, e naturalmente - pur essendo sempre Shun il protagoniste assoluto - pian piano faranno capolino anche molti altri personaggi.
Ah, un'ultima cosa: Il titolo è tratto da un film che io amo moltissimo, "Il Pianeta del Tesoro", della Disney; il protagonista Jim Hawkins mi sta incredibilmente a cuore, proprio perchè - anche se in maniera un tantino diversa - è profondamente incompreso, come Shun. La frase che ho usato per il titolo viene rivolta a lui e considerato il personaggio di Shun, ho pensato che si adattasse perfettamente a questa raccolta (per altro, se conoscete il film o volete saperne di più su Jim, vi linko questo mio piccolo lavoretto :3 )
Grazie a tutti per aver letto questo primo capitolo e a coloro che decideranno di seguirmi anche in questa avventura. :3

 

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Capitolo 2
*** Fine ***


Numero parole: 177
Personaggi: Shun, Kiki
Prompt:  FINE
Contesto: Post Hades

Genere: Malinconico




 

<< Shun? Ti prego, dimmi una cosa: è veramente arrivata la fine, per tutti noi? >>

Shun si voltò in direzione di Kiki, i cui grandi occhi azzurri lo fissavano pieni di lacrime, terrore e preoccupazione. Il Cavaliere di Andromeda si morse il labbro e sospirò flebilmente, lo sguardo contrito ed il cuore a pezzi, sempre più pesante.

Non era semplice per Kiki dover accettare la reltà delle cose, la morte di Mu e di tutti gli altri Cavalieri d'Oro, tutto ciò che era accaduto a Seiya e la terribile, inevitabile consapevolezza di essere ormai rimasto completamente solo.

Eppure, in un modo o nell'altro, avrebbe dovuto imparare ad andare avanti.

<< Ascoltami, Kiki... Tu credi ancora nella Giustiza? >> domandò Shun, guardando il piccolo con aria di conforto << Credi nella Verità, nella bellezza di un ideale, nell'Amore e nella Fede incondizionata che nutriamo nei confronti della dea Athena? >>

Kiki annuì in silenzio, con fermezza e decisione; Shun gli sorrise con dolcezza, una mano gentilmente posata sulla sua spalla in segno di conforto.

<< Allora non è ancora la fine, Kiki. Non lo è ancora. >>





N.d.A: Ho provato ad immaginare un momento fra Kiki e Shun, dopo i tragici eventi di Hades, e ho pensato che il nostro beniamino potesse essere la persona più indicata per trasmettre al piccolo un po' di fiducia.
Del resto, chi meglio di lui potebbe farsi portavoce di un simile messaggio di speranza? :)

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Capitolo 3
*** Solitudine ***


Numero parole: 127
Personaggi: Shun
Prompt: SOLITUDINE
Contesto: Indefinito

Genere: Introspettivo



 
 

Shun conosceva molto bene la solitudine.

L'aveva sopportata troppe volte, nel corso della propria vita: dopo essere stato spedito sull'Isola di Andromeda ed essere stato separato da suo fratello, durante il periodo dell'addestramento, dopo aver ritrovato suo fratello e aver scoperto che la malvagità aveva preso il controllo su di lui.

Shun aveva vissuto troppe volte la solitudine e la detestava.

Detestava quella sensazione di vuoto ed incompletezza, il silenzio dentro al suo cuore, il gelo intorno a lui; non era fatto per stare da solo, egli traeva la propria energia dagli altri e viveva unicamente per dare gioia a chi gli stava intorno.

Non era una singola stella nel firmamento e non lo sarebbe mai stato.

Al contrario, sapeva di riuscire a dare il meglio di sé solamente bruciando all'interno di una splendente galassia.


 




N.d.A: Non sono sicura di essermi mantenuta del tutto IC con questa drabble, ma posso dire che questo è più o meno il modo in cui secondo me Shun vive la solitudine... Non so, ditemi che cosa ne pensate voi. :)
 

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Capitolo 4
*** Paura ***


Numero parole: 158
Personaggi: Shun
Prompt: PAURA
Contesto: Durante il periodo degli addestramenti

Genere: Introspettivo


 

Ogni volta che Shun aveva paura, durante la notte, correva a ripararsi fra le braccia di suo fratello Ikki; sapeva di non avere niente da temere in quel rifugio, che niente e nessuno avrebbe mai osato avvicinarsi a lui e fargli del male.

Suo fratello lo avrebbe protetto da ogni cosa.

<< Mi manchi da morire, Niisan. >> mormorò fra sé e sé, rannicchiato in una minuscola branda mentre fuori imperversava un temporale << Perché le cose non possono tornare ad essere come un tempo? Perchè dobbiamo stare così lontani l'uno dall'altro? Perchè le nostre vite sono state separate e perchè il Fato ha scelto per noi questo destino? Vorrei solo riaverti con me, fratello... Non chiedo nient'altro. >>

Shun sospirò profondamente ed incominciò a piangere, il volto sepolto nel cuscino per non farsi udire dai suoi compagni. Non poteva permetterselo, non se voleva sopravvivere sull'Isola di Andromeda.

Anche se, in quel momento, la paura era tanta da fargli persino desiderare di urlare.

 
 

 

 

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Capitolo 5
*** Forza ***


Numero parole: 157
Personaggi: Shun
Prompt: FORZA
Contesto: Indefinito

Genere: Introspettivo


 


Silenzio.

Nulla sembra più muoversi nell'aria, neppure il più piccolo granello di polvere.

La quiete prima del caos.

Poi, di colpo, un'esplosione intensa ed una forza dirompente che pervade tutto il mio corpo, dalla testa ai piedi: i miei muscoli sono più tonici, il cuore batte all'impazzata dentro al mio petto ed il mio Cosmo arde ai limiti dell'estremo.

Il potere della Nebulosa ha finalmente raggiunto il suo apice.

Faccio ancora fatica a credere che una simile energia si trovi dentro di me, eppure è davvero così: la sento, ogni fibra del mio corpo è scossa da questa intensa ondata di energia.

Ed io mi sento vivo, più forte e più potente che mai.

Posso cercare di contenere questo potere, lottare affinché la Nebulosa non si manifesti, ma non posso arrestare la sua corsa: nessuno può contrastare la mia Nebulosa, nessuno può trattenermi dal mostrare ciò che sono veramente.

Nessuno può contrastare me





N.d.A: Shun e l'incontrastabile potere della sua Nebulosa.
Ho pensato che soltanto la prima persona potesse esprimere chiaramente tale energia, un racconto più "impersonale" sarebbe stato certamente meno incisivo. Spero che vi sia piaciuto :)

 

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Capitolo 6
*** Insicurezza ***


Numero parole: 207
Personaggi: Shun, Hyoga
Prompt: INSICUREZZA
Contesto: Indefinito

Genere: Sentimentale



 
 

<< Sono un caso disperato! >>bubbolò un giorno il cavaliere di Andromeda, sdraiato sul materasso con la testa morbidamente posata sul grembo di Hyoga << Com'è possibile che non riesca a scrollarmi di dosso le mie insicurezze, nonostante le continue rassicurazioni da parte dei miei amici? Perchè mi riesce così facile affezionarmi agli altri e altrettanto difficile concepire l'idea di dovermi, un giorno, allontanare da loro? >>

Hyoga rispose con un sorriso.

<< Perché sei fatto così, Shun; non c'è niente di sbagliato e non devi sentirti in colpa per questo tuo bisogno di certezze. E' normale, nella vita, aver paura di perdere le persone care. >>

Shun si tirò su lentamente, così da riuscire a guardare Hyoga in faccia.

<< Hyoga... Che cosa faresti se un giorno ti stancassi di questa mia continua paura di perderti? >>

Hyoga scrollò rapidamente le spalle.

<< Non accadrà. >> disse.

<< Ma se dovesse accadere? >>

<< Non accadrà. >>

<< Beh... Ma come fai ad esserne così sicuro? >>

Hyoga sospirò profondamente e fece scorrere le dita fra i capelli del compagno, giocherellando con essi e carezzandogli il volto con l'altra mano.

<< Perchè fa parte di te, Shun. >> rispose << E non c'è una singola cosa di te che sarei disposto a cambiare. Io non mi stancherò mai di averti vicino a me. >>







N.d.A: Chiedo perdono per la sdolcinatezza di questo capitolo, ma il prompt mi è stato suggerito dalla carissima Ladyforseiya_15 per una challenge su facebook/efp e non ho potuto fare a meno di seguire il suo consiglio. <3
Tutta per te, tesoro. <3

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Capitolo 7
*** Pazienza ***


Numero parole: 153
Personaggi: Albione
Prompt: PAZIENZA
Contesto: Durante gli anni dell'addestramento

Genere: Generale


 



Pazienza, Shun.

Devi avere pazienza, ricordalo sempre: Quando i tuoi compagni ti prenderanno in giro e ti guarderanno dall'alto in basso per farti sentire da meno, quando i loro insulti o le risate ti feriranno più di qualsiasi livido o altra ferita.

Dovrai avere pazienza quando di notte sentirai la mancanza di tuo fratello e ti guarderai intorno per cercarlo, senza mai trovarlo.

Dovrai averne quando il caldo sarà troppo afoso, il freddo troppo rigido, e la fatica si farà sentire.

Dovrai avere pazienza quando tutto ti sembrerà ormai perduto, quando la fiducia in te stesso verrà a mancare e proverai il desiderio di mollare ogni cosa e tornartene a casa.

Ci saranno momenti difficili, Shun... Non te lo nascondo.

Eppure tu, allievo mio, dovrai sempre avere pazienza.

Perché non si può diventare più forti, senza aver prima conosciuto il tormento.

Perchè bisogna conoscere il buio, prima di riuscire a vedere la luce.

Perchè un giorno, tutto questo dolore ti sarà utile.







N.d.A: Salve a tutti!
Domando scusa per il lungo periodo di assenza, non starò a ripetere anche qui il solito blabla sulla questione - non voglio tediare nessuno. La cosa importante è che, finalmente, tornerò ad essere produttiva come prima! :D
Riguardo a questo capitolo... Sì, so che sono drabble che hanno Shun come protagonista, ma ho pensato che in questo caso potesse essere una buona idea lasciare che fosse Albione a parlare in prima persona. Del resto, non avremmo il nostro Shun se non fosse stato per lui... Giusto? :)
Baci a tutti e a presto. <3

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Capitolo 8
*** Sorriso ***


Numero parole: 243
Personaggi: Shun, June
Prompt: SORRISO
Contesto: Durante gli anni dell'addestramento

Genere: Generale



 


Shun si chiedeva spesso come dovesse essere il sorriso di June.

A nessuno era concesso vedere il suo viso, nessuno conosceva i lineamenti del suo volto o il colore dei suoi occhi, nessuno aveva la minima idea di cosa significasse incrociare il suo sguardo.

Gli altri ragazzi non ci davano molto peso, ma per Shun era piuttosto difficile da accettare.

<< Mi piacerebbe guardarti negli occhi almeno una volta. >> le disse una sera, mentre i due erano intenti a riposarsi dopo una lunga giornata di allenamenti << A volte è piuttosto destabilizzante non poter guardare in faccia il proprio interlocutore. >>

June rise di gusto: << Conosci le regole, Shun: noi future sacerdotesse dobbiamo imparare sin da adesso a tener celato il nostro volto, è nostro dovere rispettare il volere della nostra dea. >>

<< Uffa, non è giusto! >> bubbolò il ragazzo, mettendo su una specie di broncio << Almeno una volta nella vita mi piacerebbe riuscire a mirare il tuo sorriso. >>

June lo guardò amorevolmente da sotto la sua maschera e poi, molto lentamente, gli si avvicinò e si accovacciò fra le sue braccia, posò la testa sul suo petto e sospirò profondamente, stringendosi dolcemente in quell'abbraccio mentre il volto di Shun si faceva paonazzo ed accaldato.

<< E adesso, Shun? Riesci a vederlo, adesso? >>

Shun sospirò imbarazzato e fece segno di sì con la testa, poi con dolcezza indirizzò il proprio sguardo all'amica e sorrise ampiamente, con fare complice e rasserenato.

<< Sì, June. >> rispose << Adesso credo proprio di riuscire a vederlo. >>


 






N.d.A: Salve a tutti! :D
Chi mi conosce sa che non sono solita scrivere su Shun e June - decisamente NON sono la mia coppia - ma questo prompt mi è stato affidato dalla dolcissima Ladyforseiya_15 e non  mi sarei mai sognata di tirarmi indietro. :)
Inoltre devo dire che, pur non amando particolarmente il personaggio di June e non essendo una sostenitrice della coppia Shun/June, mi piace pensare al fatto che negli anni dell'addestramento lei sia stata praticamente l'unica vera amica di Shun e non posso che esserle, in qualche modo, grata per ciò che ha fatto per lui.
Con questo capitolo vi saluto, poichè fino alla fine della prossima settimana non potrò stare su efp e pubblicare causa vacanza. :)
Un abbraccio a tutti! <3

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Capitolo 9
*** Crepuscolo ***


Numero parole: 284
Personaggi: Shun, Hyoga
Prompt: CREPUSCOLO
Contesto: Indefinito

Genere: Fluff



 

<< Shun? Che stai facendo qui fuori? >>

Shun si voltò debolmente in direzione di Hyoga, abbozzando un sorrisetto contrito.

<< Volevo guardare il cielo al crepuscolo. >> spiegò << E' uno spettacolo meraviglioso. >>

Hyoga lo guardò dolcemente e si avvicinò a lui, appoggiandosi con i gomiti alla ringhiera del terrazzo.

<< Fa troppo freddo questa sera. >> lo ammonì gentilmente << Tu non ci sei abituato. >>

<< Beh... A dire il vero, non è poi così terribile. >> rilanciò Shun, sorridendo stancamente.

Hyoga sospirò profondamente e gli si fece più vicino, allungò una mano verso di lui e l'adagiò gentilmente sulla sua, facendolo sussultare. Shun arrossì di colpo e subito abbassò il capo, con aria di vergogna.

<< Mi cogli sempre di sorpresa quando fai così. >> confessò con voce flebile, incapace di guardare direttamente negli occhi il suo interlocutore << Non sono abituato a questi slanci affettivi, di solito tu sei così... Freddo. >>

Hyoga sorrise divertito ed in risposta avvolse entrambe le braccia attorno al corpo di Shun, cingendolo da dietro ed incastrando comodamente il capo in una delle sue spalle.

<< Vero. >> ammise << Tuttavia, il fatto ch'io non ami esprimere le emozioni non significa certo che non ne abbia! >>

Shun tirò un sospirò profondo, a tratti malinconico.

<< A volte vorrei essere come te. >> mormorò cupamente << Saper celare le mie emozioni, così che nessuno possa più farmi del male. >>

Hyoga, a quel punto, conferì maggior vigore a quell'abbraccio e strofinò il proprio viso contro quello di Shun, le mani strette attorno ai suoi avambracci ed il suo corpo avvinto a quello del compagno, quasi avesse il timore di vederlo scivolare via all'improvviso.

<< Io non potrei mai farti del male. >> bisbigliò fra i suoi capelli << E tu non devi cambiare, Shun: sei assolutamente perfetto, così come sei. >>








N.d.A: Eccomi qua, dopo le vacanze ecco che finalmente torno ad aggiornare anche questa raccolta... E quale modo migliore per farlo, se non con un capitoletto dedicato a Hyoga e Shun? Cercate di capirmi, loro sono la mia OTP Saint Seiyana... E se c'è una cosa che adoro di questi due, è proprio il loro essere così caratterialmente diversi e meravigliosamente compatibili. <3
 

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Capitolo 10
*** Odio ***


Numero parole: 227
Personaggi: Shun, Leda
Prompt: ODIO
Contesto: Alla fine del periodo di addestramento

Genere: Generale


 
 

<< Tu mi odi, Shun? >>

Shun, visibilmente intimorito, osservò confusamente Leda: lo sguardo del ragazzo era carico di rabbia, i suoi occhi lo fissavano intensamente e con aria di sfida, tutto di lui esprimeva collera e rancore.

<< Io... No. >> rispose secco il cavaliere << No, certo che non ti odio. Perché dovrei? >>

<< Perché io ti ho reso la vita impossibile! >> esclamò l'altro, con voce irata << Ti ho disprezzato, insultato, e ho fatto di tutto affinché tu ti spezzassi! Meriterei ben più del tuo disprezzo, come puoi non odiarmi con tutto te stesso? >>

Shun lo guardò con aria sempre più perplessa.

<< Io... Non ti odio e basta. >> rispose semplicemente << Non ce la faccio, io... Non credo che tu lo meriti davvero. >>

Leda, a quel punto, serrò con forza i pugni e freddò il povero Shun con un ennesimo sguardo assassino.

<< Io lo farei, invece. >> ringhiò a denti stretti << Se mi trovassi al tuo posto ti odierei a morte, così come ti odio adesso per avermi portato via l'armatura che indossi. >>

Shun non sapeva cosa dire.

L'odio di Leda era così evidente che avrebbe potuto persino toccarlo con mano, respirare a pieni polmoni quell'aria torbida e velenosa.

Avrebbe dovuto odiarlo, sì... Eppure non ci riusciva.

Non sarebbe mai riuscito ad odiare qualcuno, era questo il suo più grande pregio e la sua maggiore virtù.

E al tempo stesso, la sua più grande, inevitabile maledizione.


 

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Capitolo 11
*** Silenzio ***


Numero parole: 160
Personaggi: Shun
Prompt: SILENZIO
Contesto: Saga di Asgard

Genere: Generale





 

<< Hyogaaaaa! Seeeiya! Shiiryu! Dove siete, amici miei? Rispondete! >>

Silenzio.

Shun si guardò intorno, in mezzo a quell'enorme deserto innevato, con aria smarrita e sguardo colmo di terrore. Non era rimasto nessuno al suo fianco, i suoi compagni erano scomparsi e qualunque cosa – o persona – si fosse presentata lungo il suo cammino, Shun avrebbe dovuto affrontarla da solo.

Il Cavaliere si alzò in piedi ed interrogò la sua catena, osservandola attentamente per rilevare la presenza di un nemico: Ancora una volta, nessun segnale.

La quiete ed il silenzio regnavano sovrane fra quelle terre sconosciute e desolate, e Shun aveva paura.

Molta paura.

Come poteva proseguire da solo, senza il prezioso aiuto dei suoi fedeli ed affezionati compagni?

Il ragazzo sospirò profondamente, per farsi coraggio.

Semplicemente doveva.

Non si sarebbe tirato indietro di fronte a quella situazione, d'innanzi ad un ideale di giustizia e libertà non vi erano timore o incertezza che tenessero.

Di fronte al volere della sua Athena, non vi era sfida troppo grande da non poter essere vinta.

 

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Capitolo 12
*** Gratitudine ***


Numero parole: 209
Personaggi: Shun, Ikki
Prompt: GRATITUDINE
Contesto: Serie Classica

Genere: Fluff



 

<< Grazie. >>

<< Che cosa? >>

Shun si voltò curiosamente in direzione di suo fratello Ikki, seduto sulla spiaggia a pochi passi da lui. La Fenice sospirò profondamente, prima di ripetere nuovamente e con voce incrinata: << Grazie, Shun, per non aver mai smesso di credere in me. Ho fatto cose terribili negli ultimi tempi e sono quasi arrivato a tradire completamente il giuramento che avevo prestato alla dea Athena! Gli altri cavalieri erano sul punto di lasciarmi andare, avevano del tutto perso la fiducia in me, ma tu non hai smesso un solo istante di lottare. Hai sempre creduto in me, fratello, persino quando ogni cosa sembrava ormai perduta. >>

Shun si avvicinò al fratello maggiore e gli sorrise dolcemente, poi si chinò alle sue spalle e lo abbracciò con tutte le sue forze, tanto da fargli quasi mancare il respiro.

<< Non avrei mai potuto rinunciare a te. >> rispose << Tu sei mio fratello, Ikki, la persona più importante della mia vita, ed io lotterò sempre per te. >>

Ikki si voltò verso di lui, guardandolo con occhi colmi di commozione e sentita riconoscenza.

<< Sempre, fratellino? >> chiese << Anche nei momenti più difficili? >>

Shun accennò un sorrisetto intenerito ed annuì fermamente.

<< Soprattutto in quei momenti. >> disse << Perchè sarà proprio allora che avremo più bisogno l'uno dell'altro. >>


 




N.d.A: Perdonate il clamoroso ritardo, ma tra 3 giorni trascorsi fuori città e il tempo trascorso a scrivere la fine della long, non ho avuto tempo! Adesso però che sono un po' più libera, riuscirò ad aggiornare con maggior frequenza. :)

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Capitolo 13
*** Malinconia ***


Numero parole: 152
Personaggi: Shun
Prompt: MALINCONIA
Contesto: Serie Classica

Genere: Introspettivo, Malinconico



 


Shun sospirò profondamente, lo sguardo perso nel vuoto mentre il sole lentamente tramontava, lasciando il posto all'oscurità e al silenzio della sera.

Nell'aria si respirava un'atmosfera cupa, malinconica ed infelice.

Che cosa ne era di tutti i suoi compagni, lontani da Nuova Luxor ed intenti ad affrontare chissà quale spaventoso nemico?

Che ne era di Ikki, sperso chissà dove e a quanti migliaia di chilometri di distanza?

E che ne sarebbe stato di lui, da solo in mezzo al niente, a proteggere la dea Athena dai pericoli incombenti, senza poter fare affidamento su nessun aiuto?

Il Cavaliere sospirò profondamente, triste e sconsolato.

Si chiese se fosse davvero all'altezza di quel compito e mentre i suoi occhi scrutavano il cielo come in cerca di una risposta, un bagliore in lontanza sembrò offrirgli il suo conforto: un'ammasso di stelle luminose più del sole, che pulsavano al ritmo del suo Cosmo in movimento.

Malinconiche ed inquiete, come era adesso la sua anima.

 

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Capitolo 14
*** Fallimento ***


Numero parole: 171
Personaggi: Shun
Prompt: FALLIMENTO
Contesto: Indefinito
Genere: Introspettivo, Malinconico


 


Nella sua giovane vita, Shun aveva sperimentato fin troppe volte la sensazione del fallimento.

Ne conosceva il sapore acre, il peso insostenibile sulla coscienza, e sapeva perfettamente che cosa significasse sentirsi – ogni volta – talmente incapaci ed incompetenti da non meritare neppure un piccolo spazio sulla faccia della terra.

Certo, in cuor suo sapeva che dopo una sconfitta non si può fare altro che rialzarsi in piedi e prepararsi ad affrontare a muso duro la prossima sfida, ma non poteva negare quanto fosse difficile tollerare il carico di un fallimento.

Quanto facesse male.

Eppure, ad ogni disfatta, non poteva fare a meno di ingoiare il rospo e tornare a farsi forza, ricominciare da capo per arrivare ad una nuova vittoria; sapeva che non vi era nulla di certo nella vita e che probabilmente sarebbe andato incontro ad una nuova sconfitta, forse persino più dolorosa della precedente.

Ma doveva pur tentare.

Perché, in fin dei conti, la vita non è fatta per non essere vissuta.

Ed il Cosmo di Andromeda non era certo fatto per arrendersi di fronte agli ostacoli.

 

 

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Capitolo 15
*** Sogno ***


Numero parole: 266
Personaggi: Shun, Ikki
Prompt: SOGNO
Contesto: Durante il periodo dell'addestramento
Genere: Malinconico



 
<< Dai, fratellone... Prova a prendermi! >>

<< Non correre così velocemente, Shun... Non riesco a starti dietro! >>

<< Beh, è questo il senso del gioco. Coraggio, Ikki... Prendimi. >>

Ikki accelerò il passo fino a raggiungere il fratellino, lo afferrò per un braccio e poi rotolò assieme a lui sulla sabbia, ridendo a crepapelle.

<< Accidenti, mi hai presto! >> esclamò Shun, fingendo disappunto << Non vale, vinci sempre tu. >>

Ikki rise: << Questo perché sono il più grande, Shun. Non posso certo essere io a perdere. >>

Shun sorrise dolcemente.

<< Hey, Ikki... Tu ed io resteremo insieme per sempre, non è vero? >>

Ikki lo guardò con espressione sinceramente intenerita e sorrise a sua volta, facendo segno di sì con la testa.

<< Sì, ovviamente. >> rispose con fermezza << Tu ed io resteremo insieme per sempre, nessuno riuscirà mai a separarci. Te lo prometto, Shun...Shun... >>

<< Hey, Shun... Svegliati! E' ora di alzarti, muoviti. >>

Shun riaprì lentamente gli occhi, ridestandosi dal proprio sogno e ritornando bruscamente alla realtà. Si tirò su pian piano e si guardò nervosamente attorno, nella solitudine del suo giaciglio.

Un altro giorno di allenamenti, un altro giorno su quella maledetta isola.

Un altro giorno lontano da suo fratello.

Shun sospirò profondamente, per farsi coraggio, e portandosi una mano al cuore sollevò in fretta il capo e rivolse il proprio sguardo al cielo, quasi alla ricerca di ispirazione; poi chiuse gli occhi e con voce morbida e flautata mormorò fra le sue labbra: << Non temere, fratello mio... Presto tornerò da te. Presto riuscirò a conquistare quell'armatura e potrò tornare fra le tue braccia, e allora nessuno potrà più separarci. Nessuno riuscirà mai più a tenerci lontano l'uno dall'altro. >>


 

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Capitolo 16
*** Delusione ***


Numero parole: 185
Personaggi: Shun, Ikki, altri bronze
Prompt: DELUSIONE
Contesto: Infanzia a Villa Kido

Genere: Malinconico



 

<< Nachi. >>

<< Shiryu. >>

<< Ban. >>

<< Ikki. >>

<< Geki. >>

<< Hyoga. >>

Gli occhi di Shun si riempirono di lacrime.

Se ne stava lì, in piedi davanti ai suoi compagni, da oltre quindici minuti e nessuno di loro aveva pensato di chiamarlo nella sua squadra.

Il piccolo tirò su col naso; sapeva che mostrarsi così vulnerabile non era il modo migliore per convincere qualcuno a scegliere, ma non riusciva proprio a tenere celata la cocente delusione di quel momento.

<< E' rimasto soltanto Shun, Seiya. >> commentò Jabu, in tono quasi sprezzante << Mi dispiace, temo proprio che per questa volta la schiappa finirà nella tua squadra. >>

Seiya sbuffò sonoramente, mentre Jabu scoppiava a ridere e Shun soffocava in gola il pianto.

La schiappa.” pensò fra sé e sé.

Per quanto tempo ancora lo avrebbero chiamato in quel modo?

<< Non prendertela, Shun. >> gli disse dolcemente Ikki, cercando di consolarlo << In fin dei conti, è solamente una partita di calcio. >>

Shun fece una smorfia e scrollò le spalle.

Forse era davvero solamente una partita di calcio, ma poco importava: niente, in quel momento, avrebbe potuto lenire il dolore e la delusione di quell'ennesimo rifiuto.

Neppure le parole di Ikki.

 

 



N.d.A: Giuro che mi sono sentita un vero mostro a scrivere questo capitolo... Povero il mio piccolo! ç_ç
Shun sa quanto io lo ami, ma sfortunatamente non è mai stato ugualmente apprezzato dai suoi colleghi bronzetti minori, specialmente quando erano piccoli. Volente o nolente, un capitolo come questo andava scritto, prima o poi.
Spero solo che il piccolo coniglietto saprà perdonarmi. ç_ç

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Capitolo 17
*** Orgoglio ***


Numero parole: 144
Personaggi: Shun
Prompt: ORGOGLIO
Contesto: Nessuno in particolare

Genere: Introspettivo



 

Shun non era mai stato un tipo particolarmente orgoglioso.

Era solito gioire per i propri successi, certo, e si mostrava sempre fiero di ogni piccola conquista, ma il suo amor proprio non si era mai rivelato più forte del coraggio di vivere le emozioni alla luce del sole, o di apparire troppo vulnerabile di fronte agli altri.

In molti – i suoi compagni di addestramento e, spesso, persino suo fratello – avevano criticato questa sua mancanza di orgoglio, ma con il tempo Shun aveva imparato a non crucciarsene più di tanto.

D'altra parte, perché avrebbe dovuto?

Era diverso da tutti gli altri e lo era nella maniera più bella di questo mondo: non temeva le emozioni, non nascondeva i suoi sentimenti dietro ad un muro e non si sarebbe mai vergognato della sua fragilità.

Viveva semplicemente cavalcando l'onda delle proprie emozioni.

Ed era questa l'unica cosa della quale dovesse realmente essere orgoglioso.






N.d.A: Chiedo scusa per il ritardo nell'aggiornamento ma, come forse in tanti sapranno, sono stata presissima dal Lucca Comics e non ho avuto tempo di scrivere ed aggiornare. Oggi, con l'arrivo della nuova settimana (e del nuovo mese) torno finalmente ad occuparmi del mio lavoro e a scrivere con un po' più di regolarità! :D
Vi auguro un buon inizio di settimana e per celebrare il mio adoratissimo Shun, vi lascio anche un mio personalissimo ricordo di questo magnifico Lucca Comics 2015! :D





 

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Capitolo 18
*** Separazione ***


Numero parole: 117
Personaggi: Shun, Ikki
Prompt:  SEPARAZIONE
Contesto: Infanzia a Villa Kido

Genere: Malinconico, Angst


 

<< No, no! Per favore, non portatemi via... Non ancora! Devo salutare mio fratello, vi prego! >>

<< Ikki... IKKI! >>

Shun corse velocemente fuori da Villa Kido, cercando di raggiungere l'auto sulla quale era stato caricato Ikki, prima che questa potesse partire. Aveva gli occhi pieni di lacrime ed il fiatone, ma non poteva fermarsi per nessuna ragione al mondo: doveva raggiungere suo fratello prima che fosse troppo tardi.

<< Shuuuun! >>

<< Ikki, ti prego... Non andartene! >>

Shun inciampò in un sacco e cadde a terra, mentre la macchina si metteva in moto e correva via, lontano, fino a scomparire all'orizzonte.

<< Ikki... Ikki! >>

Shun si tirò su leggermente, le lacrime che cadevano copiose dai suoi occhi verdi, un groppo in gola ed il vuoto dentro al suo petto.

<< Fratello. >>

Si raggomitolò dolorosamente su se stesso ed iniziò a piangere a dirotto, senza sosta.

Sapeva che quel momento, prima o poi, sarebbe arrivato, ma non riusciva ad accettare il fatto di essere separato da suo fratello. Shun si morse il labbro e serrò con forza i pugni, risollevandosi pian piano fino a rimettersi in piedi.

Poi, con lo sguardo fisso verso l'orizzonte, mormorò a chiare lettere la sua promessa.

<< Tornerò da te, fratello... Te lo giuro. Un giorno ci ritroveremo e potremo affrontare la nostra vita nel migliore dei modi. Insieme, da Cavalieri di Athena. >>






N.d.A: Odiatemi quanto mi odio io, per favore.
Detesto separare i due fratellini, detesto far soffrire Shun eppure, alla fine, sono sempre qui.

Un giorno mi farò perdonare, lo so... 

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Capitolo 19
*** Perfezione ***


Numero parole: 174
Personaggi: Shun, Ikki, Seiya, Shiryu, Hyoga
Prompt: PERFEZIONE
Contesto: Nessuno in particolare

Genere: Generale

 


 

Shun non aveva mai notato quanto fossero tutti così belli, prima d'ora.

Seiya, con quel suo sorriso smagliante, le battute senza senso e le risate sguaiate; Shiryu, con il suo sguardo così pacato, la voce calma e melodiosa, i sorrisi rassicuranti e capaci di far sentire al sicuro qualsiasi essere umano nelle vicinanze; Hyoga, con i suoi splendidi occhi di ghiaccio, uno sguardo gelido e tuttavia incapace di celare l'amore e la dolcezza che tenta di mascherare; e poi suo fratello, un piccolo broncio sul suo volto, uno sguardo spavaldo ed aggressivo, maschera di un dolore che il suo buon cuore fa ancora fatica a dimenticare.

Il Cavaliere di Andromeda sorrise dolcemente, gli occhi lucidi per la commozione.

<< Shun? Che ti prende? Va tutto bene? >>

La voce squillante di Ikki lo riportò alla realtà.

<< Cosa? >> domandò confusamente.

<< Va tutto bene? >> ripeté la Fenice << Sembri così... Pensieroso. >>

Shun sorrise dolcemente e fece segno di sì con la testa.

<< Sì. >> mormorò con voce morbida << Mi stavo solo godendo la perfezione di questo momento. >>


 



N.d.A: Ogni tanto ci vuole un po' di felicità per questo adorabile cucciolotto, giusto? <3
 

 

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Capitolo 20
*** Ansia ***


Numero parole: 176
Personaggi: Shun, Tatsumi
Prompt:  ANSIA
Contesto: Infanzia a Villa Kido, poco prima di partire per gli addestramenti

Genere:Generale

 
 

Shun trattenne il respiro.

Da circa quindici minuti Tatsumi stava estraendo nomi da una grossa ampolla di vetro, per stabilire a quali maestri dovessero essere affidati i nuovi aspiranti Cavalieri di Athena: Seiya era già stato spedito in Grecia, Hyoga in Siberia, e adesso era arrivato anche per lui il momento di conoscere il proprio destino.

Era talmente spaventato che temeva di poter scoppiare a piangere da un momento all'altro; le mani erano sudate ed appiccicose, lo sguardo appannato ed il cuore batteva all'impazzata dentro al suo petto, quasi fosse sul punto di esplodere da un momento all'altro.

Era una sensazione terribile e Shun sapeva che di lì a pochi istanti sarebbe stato persino peggio.

<< Shun... >> bofonchiò a mezza voce Tatsumi, infilando una mano dentro l'urna ed estraendovi un biglietto di carta spiegazzato.

Shun era come pietrificato, in bilico fra la paura e la speranza di un futuro a lui favorevole.

Speranza che svanì di colpo, nel momento in cui Tatsumi pronunciò il suo verdetto.

<< … Isola della Regina Nera. >>






N.d.A: Ogni tanto mi viene da pensare  a quel che sarebbe potuto accadere se Ikki non avesse deciso di prendere il posto di Shun, destinando quest'ultimo a sottoporsi al duro addestramento per la conquista dell'armatura di Phoenix. A dire il vero, non riesco proprio a figurarmelo come Cavaliere della Fenice, così come non mi immagino il caro Ikki con indosso le vestigia di Andromeda, il che mi porta a credere che, dopo tutto, fossero entrambi certamente destinati al cammino da loro percorso... :)

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Capitolo 21
*** Sentire ***


Numero parole: 167
Personaggi: Shun, Ikki
Prompt:  SENTIRE
Contesto: Durante l'infanzia

Genere:Generale, Fluff

 
 


<< Hey, Ikki... Guarda com'è bella questa conchiglia! >>

Il piccolo Shun mostrò fieramente il proprio trofeo al fratello maggiore, il quale non poté fare a meno di sorridere teneramente.

<< Caspita, è davvero bella! >> esclamò allegramente Ikki, guardando il fratellino con adorazione << Sei stato tu a trovarla? >>

Shun annuì fieramente.

<< Sì, l'ho trovata tutto da solo. >> dichiarò con orgoglio << Ascolta, fratellone: si sente il rumore del mare. >>

Shun portò la conchiglia all'orecchio di Ikki, per fargli ascoltare il suono delle onde che si infrangevano contro gli scogli.

Ikki sorrise dolcemente.

<< Hai ragione, Shun, si sente davvero il mare. >>

Shun sospirò felicemente e si accoccolò fra le braccia del fratello, stringendosi forte a lui e chiudendo gli occhi mentre sorrideva beato.

Ikki lo guardò con adorazione, il cuore che dentro al suo petto sembrò sciogliersi come neve al sole; riusciva a sentire il respiro di Shun contro il suo addome, regolare e delicato.

Ed era certamente quello il suono che preferiva in tutto l'universo.


 

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Capitolo 22
*** Vuoto ***


Numero parole: 147
Personaggi: Shun, Hyoga
Prompt:  VUOTO
Contesto: Durante lo scontro con Gemini

Genere:Generale



 
 

<< Hyoga! No, Hyoga... Resisti! >>

Shun tentò di allungare una mano verso il compagno, ma questi era ancora privo di sensi e del tutto incapace di reagire a qualsiasi stimolo. Gemini li aveva storditi con il suo poderoso attacco e Shun si sentiva completamente stonato, incorporeo, come se stese fluttuando nel vuoto.

Tutto attorno a lui era inconsistente e qualsiasi suo attacco sembrava essere del tutto privo di efficacia.

E Hyoga diventava sempre più lontano.

<< Rinvieni, Hyoga... Ti supplico! >>

Fu tutto inutile: Il Cosmo di Gemini era troppo forte e non vi era niente che Shun potesse fare per impedire a Hyoga di scivolare via.

Eppure doveva esserci un modo per sfuggire a quel pericolo, per evitare di cadere nel vuoto.

Il suo corpo iniziò ad indebolirsi e lo sguardo si appannò di colpo, come se le forze volessero abbandonarlo.

E fu a quel punto che, finalmente, la sua catena prese vita. 

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Capitolo 23
*** Umiliazione ***


Numero parole: 160
Personaggi: Shun, Leda
Prompt: UMILIAZIONE
Contesto: Durante il perioodo dell'addestramento

Genere: Malinconico



 

<< Allora, ti vuoi rialzare... Femminuccia? >>

Shun non parlò e non mosse un singolo muscolo, gli occhi che pian piano iniziarono a riempirsi di lacrime amare. Leda continuava a fissarlo con aria sprezzante, ridendo malignamente di fronte allo spettacolo del suo rivale, ancora una volta così facilmente sconfitto.

<< Sei proprio un vigliacco, Shun. >> ringhiò a denti stretti << Davvero pensi di poter diventare un Cavaliere di Athena? Non sei neanche in grado di colpirmi con forza, rammollito! >>

Shun continuò a tacere e Leda, quasi per punirlo di quel silenzio, lo colpì con un poderoso calcio nelle costole.

<< Schiappa. >> biascicò, allontanandosi da lui con fare sprezzante << Sei solamente una schiappa. >>

Shun emise un gemito soffocato e non appena fu certo che Leda se ne fosse andato, si abbandonò ad un silenzioso pianto di disperazione.

Perdonami, fratello... Non faccio altro che deluderti. Perdona se continuo ad umiliarti, perdonami e non sono alla tua altezza. Perdonami per essere solamente la patetica imitazione di un Cavaliere.”




 
N.d.A: Caro Leda, ti detesto.
Molto cordialmente, Federica. u.u

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Capitolo 24
*** Riflesso ***


Numero parole: 175
Personaggi: Shun, Seiya
Prompt: RIFLESSO
Contesto: Immaginario Post Hades 

Genere: Malinconico, Generale



 

Shun guardò ancora una volta il suo riflesso nello specchio.

Era diverso, lo sapeva.

Non era più la stessa persona di un tempo, quel ragazzo dall'animo puro e cristallino che non aveva mai conosciuto l'odio e la brama di potere. Adesso vi era qualcosa di tetro in lui, qualcosa che lo avrebbe reso per sempre una persona diversa.

Non cattiva, probabilmente, ma decisamente peggiore di quanto aveva sempre desiderato essere.

<< Shun? Va tutto bene, amico? >>

Shun si voltò in direzione di Seiya, appena entrato nella sua stanza, e rivolse lui un sorrisetto contrito.

<< Sì. >> farfugliò imbarazzato << Stavo solo... Osservando il mio volto allo specchio. >>

Seiya gli si avvicinò ridacchiando.

<< Beh, a me sempre che sia sempre uguale al solito! >> esclamò divertito, dandogli una leggera pacca sulla spalla.

Shun sorrise debolmente, senza rispondere.

Seiya non poteva capire e non ci sarebbe mai riuscito: Sì, forse in apparenza Shun era sempre lo stesso di un tempo, ma il Cavaliere di Andromeda sapeva che qualcosa, dentro di lui, era cambiato profondamente.

E niente sarebbe mai servito a riportare tutto a come era un tempo.


 

 

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Capitolo 25
*** Sollievo ***


Numero parole: 295
Personaggi: June, Albione, Shun
Prompt: SOLLIEVO
Contesto: Durante lo scontro per il possesso dell'armatura di Andromeda

Genere: Generale



 
 

<< Maestro, vi prego... Fate qualcosa! >>

June si voltò in direzione di Albione con aria disperata, gli occhi rigonfi di lacrime ed il cuore che batteva ansiosamente dentro al suo petto; Shun era sott'acqua da diverso tempo, ormai, e più i minuti scorrevano più la fanciulla temeva che le possibilità di vederlo uscire incolume da quelle onde potessero divenire nulle.

<< Maestro, è una follia! >> strillò la ragazza, ormai sull'orlo delle lacrime << Questo rituale è una follia, Shun ha già dimostrato di meritarsi l'armatura di Andromeda e non vedo assolutamente necessario questo suicidio! Maestro, per favore... Prima che sia troppo tar... >>

Prima ancora che avesse il tempo di concludere la propria frase, un violento frastuono fece eco alle loro spalle, rivelando pochi istanti dopo l'immagine trionfante di Shun appena uscito dalle acque, due catene spezzate fra le mani ed uno sguardo provato ed affaticato sul volto.

June corse immediatamente verso di lui, sostenendolo nel momento in cui le sue ginocchia cedettero, rischiando di farlo finire a terra.

<< Shun! Sei salvo, grazie agli dei! >> sospirò sollevata, abbracciando il compagno con tutte le sue forze << Oddio, ero così spaventata... Temevo che non ce l'avresti fatta. >>

<< Così mi offendi. >> rilanciò il ragazzo, con voce debole e ancora segnata dalla fatica << Credevi davvero che non fossi capace di spezzare quelle catene? >>

June non rispose e si limitò ad abbracciare Shun con maggior forza, ancora troppo felice di vederlo ancora vivo ed in piena salute di fronte a lei. Shun, in quel mentre, si voltò con la coda dell'occhio verso il proprio Maestro Albione e non passò lui inosservata quell'espressione orgogliosa comparsa sul suo volto.

Shun sospirò profondamente, per poi sorridere.

Mai in tutta la sua vita si era sentito tanto felice e sollevato per un successo.


 



 

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Capitolo 26
*** Verità ***


Numero parole: 118
Personaggi: Shun, Shiryu, Seiya
Prompt: VERITA'
Contesto: Durante la Guerra Galattica
Genere: Malinconico

 

<< Non lo capisci, Cavaliere? Quello laggiù è tuo fratello Ikki. >>

Shun si sentì praticamente crollare il mondo addosso.

Non poteva crederci, suo fratello non poteva essere davvero quel cavaliere così crudele ed arrogante. Ricordava ancora perfettamente quella luce che era solita brillare negli occhi di Ikki: vi era bontà in essa, coraggio e gentilezza, sebbene egli stesso faticasse molto spesso ad esprimere apertamente i propri sentimenti.

Era arrogante, certo, ma non cattivo... Non lo sarebbe mai stato.

Eppure, quando il Cavaliere di Andromeda provò a specchiarsi dentro a quegli occhi blu traboccanti di odio e di rancore, la verità lo colpì duramente al cuore, come un fulmine a ciel sereno: Ikki, Cavaliere della Fenice, adesso era diventato loro nemico.


 
 

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Capitolo 27
*** Ombre ***


Numero parole: 211
Personaggi: Shun, altro personaggio
Prompt:  OMBRE
Contesto: Vago, in un futuro ipotetico precedente la serie di Omega

Genere: Malinconico

 

 

Shun cercava di non dare troppo peso alle ombre del suo passato.

Del resto era proprio lì che dovevano stare, nel passato.

Non aveva alcun senso rimembrare tutte quelle sofferenze, quelle vite spezzate, le promesse infrante e le lacrime versate; facevano parte della sua vita, certo, ma appartenevano ad un tempo oramai dimenticato, un tempo che Shun avrebbe dovuto semplicemente mettere da parte, per sempre.

Non c'era posto, in quella vita, per ciò che era stato un tempo.

<< Dottore? La prego, venga subito... C'è stata un'emergenza al campo, abbiamo bisogno di lei. >>

Shun si voltò rapidamente verso la giovane infermiera appena entrata dentro alla sua tenda, una ragazza dai lunghi capelli neri ed un'espressione sinceramente preoccupata sul volto.

<< Arrivo subito, Kate. >> rispose Shun, in tono lapidario.

<< Si sbrighi. >> rilanciò la ragazza << Solamente lei può risolvere questo disastro. >>

L'uomo sospirò profondamente, con fare malinconico.

Era quello il suo destino, adesso, la vita di migliaia di persone era nelle sue mani e questa volta, a differenza di come era stato in passato, egli avrebbe fatto qualsiasi cosa per trarla in salvo.

Niente più combattimenti, niente più sofferenze che non avrebbe potuto contrastare.

Quelle facevano tutte parte del suo passato.

E proprio lì, sepolte da centimetri di polvere, sarebbero rimaste.










N.d.A:  Confesso di non essere una fan di Omega, ma l'idea di Shun dottore mi piace davvero moltissimo.

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Capitolo 28
*** Nostalgia ***


Numero parole: 206
Personaggi: Shun, June
Prompt: NOSTALGIA
Contesto: Durante gli anni dell'addestramento

Genere: Malinconico




 

<< Hey, June... Posso farti una domanda? >>

La ragazza si sistemò i lunghi capelli biondi ed annuì in silenzio.

<< Non senti mai nostalgia di casa? >>

June scrollò distrattamente le spalle, rispondendo in maniera quasi distaccata: << No, non particolarmente. Non andavo molto d'accordo con i miei compagni d'orfanotrofio, in effetti credo di trovarmi molto meglio su quest'isola. >>

Shun annuì cupamente.

<< Sì, capisco. >> replicò con voce flebile.

June lo fissò in silenzio per diversi secondi, lo sguardo contrito ed una sensazione di intensa malinconia che le opprimeva il petto.

<< A te invece manca molto, non è vero? >> chiese << Soprattutto, ti manca tuo fratello. >>

<< Oh, da morire! >> Shun rispose senza esitazione alcuna << Non faccio che pensare a lui, tutti i giorni e tutto il giorno. A volte mi chiedo se potrò mai rivederlo. >>

<< Ma certo che lo rivedrai! >> esclamò June << Andrà tutto bene, Shun... Devi solo tenere duro e tutto andrà per il verso giusto. Te lo prometto. >>

Shun annuì nuovamente, senza parlare.

Voleva davvero credere alle parole di June, ma per qualche ragione gli riusciva tremendamente difficile farlo. Certo, lei era una persona fantastica ed un'ottima amica... Ma non sarebbe mai stata in grado di colmare del tutto quel vuoto dentro di lui.






N.d.A: Chi mi conosce sa bene che non shippo la coppia Shun/June, e che il personaggio di lei non rientra fra i miei preferiti, ma mi piace pensare che nei momenti più difficili dell'addestramento June abbia aiutato il piccolo Shun a sopportare la fatica e la solitudine. Devo indubbiamente esserle grata, perchè senza di lei il mio adorato cavaliere sarebbe stato del tutto perso. 




 
 
 

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Capitolo 29
*** Dono ***


Numero parole: 211
Personaggi: Shun
Prompt: DONO
Contesto: Fra la fine della saga di Nettuno e l'inizio di Hades

Genere: Introspettivo, Malinconico

 

Shun si rigirò fra le dita quel ciondolo a forma di stella che teneva al collo, osservandolo curiosamente. Era certo che si trattasse di un dono di sua madre - così come anche Ikki aveva confermato - eppure, per quanti sforzi facesse, non riusciva proprio a ricordare.

Il che, ripensandoci, era decisamente plausibile: sua madre era morta quando lui era ancora troppo piccolo per rimembrare e non c'era da stupirsi se, dopo tanti anni , facesse una tale fatica a mettere a fuoco quelle antiche memorie.

Eppure sarebbe bello poter ricordare.” pensò fra sé e sé, continuano a giocherellare con il ciondolo “ Mi piacerebbe sapere come era fatta la mia mamma, di che colore erano i suoi occhi e quanto era luminoso il suo sorriso. Niisan è molto più fortunato di me, lui di sicuro conserverà ancora qualche suo ricordo, seppure offuscato.” *

Shun sospirò profondamente, chiuse gli occhi e si portò il ciondolo al petto, stringendolo con forza all'altezza del cuore. Sfortunatamente Ikki non era lì con lui, al momento, e così ancora una volta avrebbe dovuto accontentarsi dei suoi sogni e delle sue fantasie.

Tuo per sempre.”

E della mera certezza che quel ciondolo fosse l'unica cosa in grado di tenere ancora in vita sua madre.








N.d.A: *Sì, lo so che Ikki dovrebbe avere solo due anni più di Shun, ma continua a sembrarmi così poco credibile che mi sono permessa una leggera licenza poetica.

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Capitolo 30
*** Rimpianti ***


Numero parole: 338
Personaggi: Shun, Rhyu
Prompt: RIMPIANTI
Contesto: Omega

Genere: Generale


 
 

<< Shun, dimmi la verità: Tu hai mai rimpianto di essere diventato Cavaliere di Athena? >>

Shun si voltò curiosamente in direzione di Rhyu.

<< Perché me lo domandi? >> gli chiese, con voce morbida.

Il giovane Dragone arrossì leggermente.

<< Perché... >> farfugliò con imbarazzo << Mi fa paura l'idea di dover trascorrere la mia intera vita a combattere, rinunciando alla possibilità di essere una persona normale. Mi chiedo solo se, prima o poi, non finirò per maledire il giorno in cui sono diventato Cavaliere. >>

Shun guardò teneramente il suo interlocutore e poi gli scompigliò i capelli, in segno di conforto.

<< A volte può capitare di sentirsi fuori posto, Rhyu. >> disse << E mentirei se ti dicessi di non aver mai sognato, nell'arco della mia vita, di mettere da parte i miei doveri di Cavaliere di Athena per essere una persona come tutte le altre. E dire che per qualche tempo ci ero anche riuscito! >>

Rhyu ridacchiò sommessamente, senza smettere di fissare il Cavaliere di Andromeda con aria incuriosita.

<< Alla fine, però, hai fatto ritorno alle tue origini. >> osservò << Hai rinunciato ad una vita normale e sei tornato a servire la dea Athena, proprio come un tempo. >>

Shun, a quel punto, si ritrovò a sospirare profondamente, con fare melanconico.

<< Perché il mio destino è da sempre quello di proteggere la dea Athena, Rhyu. >> rispose con voce morbida << Nonostante tutti gli anni trascorsi ad occuparmi degli altri e a sforzarmi di vivere una vita normale, ho infine compreso che la mia vita non sarebbe mai stata davvero normale se avessi rinunciato ai miei dovere di Cavaliere. E la stessa cosa vale per te, mio piccolo Rhyu. >>

Rhyu sospirò a sua volta, sconsolato.

<< Vorrei tanto che fosse più semplice. >> mormorò mestamente.

Shun sorrise nuovamente, carezzandogli il capo con fare paterno.

<< Non lo sarà. >> replicò a malincuore << Ma per quanto complicate potranno diventare le cose, io prometto di non lasciarti mai solo. Ti aiuterò, Rhyu, e veglierò su di te; e farò tutto il possibile affinché tu conduca per sempre una vita senza alcun genere di rimpianto. >>


 







N.d.A: Devo dire la verità, a me Omega non piace per niente.
Tuttavia, quando ho pensato alla storia adatta a questo prompt non ho potuto non pensare ad uno Shun adulto e maturo, che elargisce consigli ad un giovane  e  spaventato Rhyu... Insomma, diciamo che la penna ha iniziato a muoversi da sola! :D
 
Vorrei inoltre dedicare questa storia alla carissima Jinny82, perchè oggi è IL SUO COMPLEANNO! *o*
Tantissimi auguri, tesoro, ti grabbo forte. <3


 

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Capitolo 31
*** Lacrime ***


Numero parole: 153
Personaggi: Shun
Prompt: LACRIME
Contesto: Indefinito
Genere: Introspettivo





 
Le lacrime di Shun avevano l'incredibile potere di rivelare tutta la sua forza.

Sembrava quasi un paradosso, eppure era proprio nei momenti di maggior debolezza e fragilità che il Cavaliere di Andromeda mostrava pienamente il suo massimo valore: Quando era felice, le sue lacrime esprimevano la grandezza e la purezza del suo cuore, oltre ad una immensa ed incontrastabile capacità di amare; quando era triste ne rivelavano la compassione, la bontà d'animo e quell'abilità fuori dal comune di comprendere sempre i sentimenti del prossimo, quasi fosse egli stesso a provarli; quando era spaventato, quelle lacrime erano testimoni di un senso di smarrimento e di un desiderio di riscatto, quel coraggio sopito che lentamente tenta di farsi strada fra le pareti scivolose dello sconforto.

Non vi era mai debolezza in quelle lacrime.

Solo una grande, irrefrenabile forza.

Ed il coraggio di essere sempre se stesso, in qualsiasi momento della sua vita.


 


 

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Capitolo 32
*** Promesse ***


Numero parole: 300
Personaggi: Shun, Albione
Prompt: PROMESSE
Contesto: Alla fine dell'addestramento sull'Isola di Andromeda

Genere: Generale


 

<< Allora... Questo è un addio, Maestro? >>

Shun si avvicinò timorosamente ad Albione, guardandolo con occhi tristi e colmi di preoccupazione. Il Maestro sorrise gentilmente.

<< Dipende. >> fu la sua risposta criptica.

Shun lo fissò confusamente: << Dipende da che cosa? >>

<< Da ciò che il destino avrà in serbo per te. >> rilanciò Albione, continuando a sorridere in maniera contenuta << Adesso sei un Cavaliere di Athena, Shun, e dovrai servire la tua dea nel modo in cui Ella lo richiederà; il che significa che potresti restare per molti anni lontano dall'Isola di Andromeda. >>

Shun annuì in silenzio, con fare di riverenza.

<< Sì, Maestro... Me ne rendo conto. >> rispose << E non crediate che non ne sia felice, io... Non vedo l'ora di potermi ricongiungere agli altri Cavalieri e ritrovare finalmente mio fratello Ikki. E' solo che... Io... Immagino che sentirò molto la mancanza di quest'isola, tutto sommato. La vostra mancanza, Maestro. >>

Albione ampliò teneramente il proprio sorriso, non potendo fare a meno di commuoversi d'innanzi a tale rivelazione.

<< D'accordo, Shun... Adesso voglio che tu mi faccia una promessa. >> disse << Promettimi di diventare un grande Cavaliere e di usare sempre il tuo potere per il bene dell'umanità: c'è una sconfinata energia in esso e so che potrai fare grandi cose, se imparerai a dominarlo. >>

Shun assentì: << Certo, Maestro... Ve lo prometto. >>

<< Benissimo! >> esclamò felicemente Albione << Da parte mia, io prometto di aspettare il tuo ritorno qui su quest'isola. So che un giorno o l'altro tornerai a farle visita, dovessero trascorrere decenni... Ed io, prometto di essere qui ad attenderti. >>

Il volto di Shun s'illuminò di colpo ed il ragazzo afferrò d'istinto la mano del Maestro, per suggellare quell'accordo.

<< D'accordo, Maestro: è una promessa. >>

Albione guardò orgogliosamente il proprio allievo, sorridendo ulteriormente.

<< Sì, Shun. E' una promessa. >>


 




N.d.A: Continuiamo a celebrare il ritorno del mio computer, perchè sì. <3


 

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Capitolo 33
*** Perdono ***


Numero parole: 178
Personaggi: Shun
Prompt: PERDONO
Contesto: Dopo la serie di Asgard

Genere: Malinconico



 

Silenzio.

Era tutto ciò che Shun era in grado di udire, al momento, fra le nevi perenni di Asgard; Mime era morto e suo fratello Ikki aveva sacrificato se stesso pur di portare a compimento la propria missione.

Non vi era rimasto più niente, a parte il dolore.

Il Cavaliere di Andromeda osservò il piccolo zaffiro che teneva fra le mani, ricordo di quell'ultimo combattimento con Mime.

Il cuore si strinse dolorosamente dentro al suo petto.

Un'altra vita spezzata, un'altra anima candida corrotta dalla guerra, dall'odio e dalla disperazione.

Un'altra morte della quale sentirsi, in parte, responsabile.

<< Perdonami, Mime. >> mormorò Shun con voce rotta, stringendo forte la gemma fra le mani << Perdonami per non essere stato in grado di salvarti. >>

Una lacrima scivolò lungo le sue guance ed il sangue, dentro le sue vene, ribollì dalla rabbia.

No, pensò fra sé e sé, non avrebbe permesso che la morte di Mime restasse impunita; lui avrebbe fatto il possibile per vendicarla, a qualunque costo.

E la morte di Mime, non sarebbe stata vana.







N.d.A: Questo capitolo era doveroso.
Mime è il mio Cavaliere di Asgard preferito e lo scontro con Shun è a mio parere il più bello dell'intera saga; i due cavalieri hanno molto in comune, Shun ha sempre sentito in Mime lo stesso buon cuore e la stessa purezza che lo contraddistinguono e per tale motivo, non ho potuto fare a meno di dedicare ad entrambi questa flas
h fic.
 

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Capitolo 34
*** Famiglia ***


Numero parole: 279
Personaggi: Shun, Ikki
Prompt: FAMIGLIA
Contesto: Indefinito

Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale


 
 

Shun avrebbe dato qualsiasi cosa per avere una vera famiglia: Una madre dolce ed affettuosa, che lo stringesse dolcemente fra le braccia quando aveva paura, che lo cullasse canticchiando per farlo addormentare, che lo riempisse di tenere e amorevoli coccole.

Un padre forte e premuroso, che sapesse sgridarlo quando se lo meritava e guidarlo attraverso le innumerevoli difficoltà della sua vita.

Sognava una famiglia come tutte le altre, una famiglia che non lo facesse sentire solo.

Non che si sentisse davvero solo, in fin dei conti aveva ancora Ikki con sé; eppure, di tanto in tanto, non poteva fare a meno di chiedersi se anche lui sentisse la mancanza di un papà e di una mamma.

<< Ikki... Posso chiederti una cosa? >> domandò ad un tratto il piccolo Shun, accoccolato nel letto insieme a suo fratello << A te non capita mai di sentire la mancanza di mamma e papà? >>

Lo sguardo di Ikki si incupì leggermente.

<< Sì, a volte sì. >> rispose con voce mesta, stringendosi con maggior forza al corpicino di suo fratello << In effetti, ci sono delle volte in cui mi sento veramente triste. Però, il più delle volte, cerco di non pensarci troppo; non voglio essere infelice, in fin dei conti non ne ho motivo. >>

Shun lo guardò confusamente.

<< Come fai a dire una cosa del genere? >> chiese << Non ti senti tremendamente solo, senza una famiglia? >>

Ikki, a quel punto, non poté fare a meno di sorridere con dolcezza e si strinse ulteriormente al corpo di suo fratello, posando un tenero bacio sulla sua fronte.

<< Non potrei mai sentirmi solo con te, fratellino. >> gli rispose con voce morbida << In fin dei conti, sei tu tutta la mia famiglia. >>


 




N.d.A: Questo capitolo è dedicato a Khamsa, perchè ieri era il suo compleanno. <3
Avrei voluto pubblicare per tempo, ma non sono praticamente mai stata a casa. ç_ç Ancora taaaaaanti auguri <3

 


 


 

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Capitolo 35
*** Rabbia ***


Numero parole: 155
Personaggi: Shun, Albione (citato)
Prompt: RABBIA
Contesto: Generico
Genere: Generale




 
 

Shun credeva di non essere in grado di provare rabbia verso qualcuno.

Ci aveva provato spesso, ma ogni volta che si trovava sul punto di perdere la pazienza, trovava sempre il modo di contenere le proprie emozioni e scongiurare qualsiasi disastro.

Sapeva che perdere le staffe poteva essere un enorme rischio per chiunque gli stesse accanto.

<< La rabbia può essere molto pericolosa, Shun. >> era solito dire il suo Maestro, Albione << Non devi lasciarti dominare da essa, impara a controllarla affinché un giorno la sua potenza distruttiva possa esserti utile. >>

All'epoca Shun non era del tutto certo di capire il significato di quelle parole e fu solo durante quell'ultimo e decisivo scontro con Fish che, finalmente, riuscì davvero a comprendere.

Quel giorno, per la prima volta, Shun sentì veramente la rabbia scorrere nelle sue vene.

E per la prima volta, dopo troppo tempo, riscoprì la vera essenza e la forza del Cosmo di Andromeda.







N.d.A: Chiedo ancora scusa per la mia lunga assenza, dovuta ad impegni di lavoro e a mancanza di tempo da dedicare alla lettura e alla pubblicazione. Sappiate che vi voglio bene a vi penso sempre e vi ricordo i link per la mia pagina facebook ed il mio blog, nel caso voleste farci un salto. 
Buon inizio di settimana. 

 

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Capitolo 36
*** Comunicazione ***


COMUNICAZIONE dell'AUTRICE:
 
Nonostante avessi praticamente scritto TUTTE le drabble che dovevano costituire questa raccolta, mi vedo costretta a chiuderla in anticipo, poichè il file nel quale erano racchiusi tutti i capitoli è andato perduto.
Mesi e mesi di lavoro sono andati distrutti per motivi a me sconosciuti e onestamente, la cosa mi fa parecchio incazzare.
Vi chiedo scusa per l'inconveniente e vi ringrazio sentitamente per la costanza con cui avete seguito il mio percorso. Non nego di essere parecchio avvilita, al momento, e se già poco tempo fa pensavo di mollare tutto e togliermi da efp, questo avvenimento mi sta facendo seriamente prendere in considerazione l'ipotesi. Non so se davvero me ne andrò o se resterò ancora, in ogni caso vi ringrazio ancora per la pazienza e per il vostro supporto.

Un bacio a tutti.

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