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Sto camminando
lungo le vie di Konoha, quelle vie che ho percorso tante volte ma che ora mi
sembrano vuote, anche se sono gremite di gente, senza il tuo allegro
chiacchierio scandito dai tuoi passi ciondolanti. Tutto non ha più senso senza
il tuo tempismo imperfetto, senza la tua voce da bambino, senza i tuoi occhi
azzurrissimi in cui mi sono persa tante volte e in cui avrei voluto continuare
a perdermi all’infinto. Ma tu non te ne sei mai accorto. Ho sognato tante volte
i tuoi capelli biondi dall’assurda pettinatura all’insù, che solo il tuo amato
coprifronte della Foglia riesce a tenere lontano dagli occhi; quegli stessi
capelli in cui ho desiderato affondare la mia mano. Ma tu non ci sei più, te ne
sei andato per sempre, e io non riesco a dimenticarti. Ogni cosa in questo
maledetto villaggio mi ricorda te: mi fa ricordare quanto ti ho amato e quanto
ti amo tuttora, ma ogni ricordo, bello o brutto che sia, è come una pugnalata
al cuore, perché ho la consapevolezza di non riuscire a smettere di amarti
anche sei tu sei lontano anni luce da me, con il corpo e ancora di più con il
cuore. Allora mi crolla il mondo addosso: tu sei partito per diventare più
forte, per battere Sasuke; e io sono rimasta qui aspettando il tuo ritorno che
non è arrivato e mai arriverà. Mi domando se nel tuo lungo viaggio non hai
incontrato qualche ragazza, probabilmente ancora più carina della tua amata
Sakura, che ti ha convinto a rimanere lontano dal tuo villaggio e dalla tua
gente. Sakura, è lei la causa della tua lontananza, del tuo viaggio, è lei che
ti ha fatto partire, è lei che ti ha costretto a mantenere quella stupida
promessa: le hai promesso di riportarle a casa Sasuke, quando alla fine di
quella missione di due anni fa non ci sei riuscito non ti sei dato più pace,
hai imposto a te stesso che avresti fatto tutto quello che era in tuo potere
per riportarlo a casa.
Mi domando se ti
ricordi ancora di me, di quella ragazzina timida, che arrossiva non appena ti
vedeva, che passava le giornate ad osservarti e a soffrire la tua solitudine
insieme a te. Mi chiedo se te ne sei mai accorto, che sono tanti anni che
continuo ad amarti in silenzio, senza pretesa di ricambio, soffrendo perché non
ho mai avuto la forza di dichiararti il mio amore.
Questi pensieri
continuano a rimbombarmi nella testa, tormentandomi il cuore e il cervello.
Sono due anni che questi stessi pensieri aleggiano nella mia mente senza una
risposta, una risposta che non attendo più: mi sono rassegnata alla realtà dei
fatti.
Seguendo il filo
dei miei pensieri quasi non mi sono accorta di essere arrivata davanti a casa
tua, quella casa semplice che mi sono domandata tante volte come fosse
all’interno, ma questa mia domanda, come molte altre non avrà mai risposta.
L’unico che potrebbe mettere fine al tormento che queste domande mi provocano è
lontano chilometri da qui e anche se fosse qui non saprebbe o non vorrebbe
rispondermi.
Sarà che sono due
anni che penso continuamente a te, sarà che dopo tutti questi pensieri comincio
ad avere le allucinazioni, ma mi sembra di vedere una chioma bionda e ispida
simile alla tua che sbuca da una finestra.
- Naruto!- non ci
peso due volte, copro la poca distanza che mi separa da quello che mi sembravi
ti, irrompo in casa tua, arrivo nel punto esatto in cui credevo che fossi e…
Salve sono tornata
con una nuova fic (anche se non ho ancora finito l’altra, ma vi assicuro che
nel giro di una settimana sarà conclusa).
Lo so che ho messo
genere comico ma vi assicuro che il prossimo capitolo sarà meno malinconico e
noioso.
Mi accorgo che tu
non ci sei, era solo un’ombra proiettata sul muro.
Scoppio in un
pianto senza fine, mi manchi, mi manchi e non sopporto più la tua lontananza.
Sono due anni che ogni volta che si presentano caccio dentro a fatica le
lacrime da te causate inconsapevolmente, provo ad andare avanti, a voltare
pagina, ma non ci riesco, mi risulta impossibile separarmi dal tuo ricordo, da
ciò che ho di più caro.
In fondo non è
colpa tua se quel giorno di tanti anni fa ti ho visto e mi sono innamorata di
te. Ora come ora la cosa che desidero di più al mondo è di rivedere i tuoi
occhi cristallini specchiarsi nei miei .
Velocemente mi
asciugo le lacrime e torno in strada, non badando a dove vado, lasciandomi
trasportare dalla folla che si accalca nei negozi cercando il regalo giusto da
far trovare sotto l’albero di Natale.
Quasi me n’ero
dimenticato, oggi è il 23 dicembre.
Con gli occhi
chiusi vengo sballottata dalla moltitudine di persone che si dirige verso casa.
Giocando oltre
l’orizzonte, il sole sta tramontando, il cielo è rosso. Il proverbio dice: “
rosso di sera bel tempo si spera” e io spero proprio che il cielo rosso mi
riporti colui per cui il mio cuore batte all’impazzata.
Decido di tornare a
casa. Mentre mi giro uno strano individuo mi si para davanti, non faccio in
tempo a fermarmi che gli vado a sbattere contro e cado a terra. Non faccio in
tempo ad alzare lo sguardo che una voce al tempo stesso familiare e sconosciuta
mi chiama:
- Hinata!- alzo lo
sguardo, riconosco la persona che mi ha chiamato, il mio cuore comincia a
battere velocissimo, tanto da fare male, e potrei giurare di averlo sentito
mancare un battito. Lentamente perdo conoscenza e cado a terra svenuta.
Nel mio subconscio
fantastico sul viso della persona che mi ha fatta cadere e non ho dubbi su chi
fosse…
Capitolo corto per
accontentare la curiosità di chi pensava Naruto fosse già tornato. Mi dispiace
ma dovrete aspettare molto, molto a lungo, come ho detto nell’introduzione
questa storia si svolge nel periodo precedente al suo arrivo,ma…
- Hinata? Hinata,
ti senti bene?- quella voce continua a chiamarmi e un mano calda mi comincia a
schiaffeggiare dolcemente la faccia.
Socchiudo un
occhio, poi l’altro. Non ci posso credere! Sono tra le braccia di Naruto! Mi
dio! Calma, Hinata, calma non svenire, non morire di felicità, non piangere,
non urlare, ma soprattutto non fare ca****e!
Sento i battiti
del cuore accelerare notevolmente,il respiro farsi affannoso, comincio a
balbettare qualcosa: -N-Naruto-Kun, i-i-o…- il suo indice si posa sulle mie
labbra, un brivido freddo mi percorre la spina dorsale.
- Non ti sforzare,
sei molto debole!- sussurra lui.
Mi prende in
braccio e fa sedere su una panchina lì vicino.
Visto da quella
visuale mi accorgo che i suoi capelli non sono biondi ma castani, gli occhi da
azzurri diventano neri e i baffi sulle guance diventano i segni rossi del mio
compagno di squadra Kiba Inuzuka.
Arrossisco di
vergogna, ma è possibile che quello stramaledetto Naruto deve essere in tutti i
miei pensieri? Mi pento subito di avergli dato dello stramaledetto ma…
Ecco, l’ho fatto
di nuovo! Perché mi devo perdere sempre nei miei pensieri?
Povero Kiba!
- Mi dispiace, è
strato uno scherzo del sole!- mormoro
- Non fa niente!-
lo vedo triste, forse si è scocciato anche lui di sentirmi parlare solo e
soltanto di quello st***zo di Naruto. Ecco finalmente l’ho detto, mi sono tolta
un peso dal cuore.
Kiba mi
riaccompagna a casa per essere sicuro che non commetta nient’altro di stupido.
Ma ora è il momento di spiegare com’è cominciata questa mia ossessione per
Naruto...
All’accademia
Naruto veniva isolato da tutti perché portava dentro di se il demone della
Volpe a Nove Code, un giorno lo incorai per caso e da quel momento ho provato
una strana curiosità per quel bambino. Lo osservavo ogni momento della
giornata, il mio voto era uno dei peggiori della classe perché anziché
ascoltare l’insegnante osservavo lui.
Poi siamo stati
promossi genin e ci hanno messi in squadre diverse ma io ho continuato ad
osservarlo da lontano. Ogni volta che lo vedevo arrossivo,il cuore cominciava a
battermi e farfugliavo frasi incomprensibili. A poco a poco acquistai la consapevolezza
che quello strano sfarfallio alla bocca dello stomaco, il cuore che mi batteva
forte, il mio rossore erano solo i “sintomi” di una “grave malattia” da cui è
difficile uscire: l’amore.
Ero gelosa di
Sakura perché aveva le sue attenzioni, ero gelosa di Sasuke perché era il suo
modello da imitare e superare. Inconsapevolmente li ho cominciati ad odiare
tutti, non un odio malsano che spinge alla vendetta, ma ad un odio che si prova
per qualcosa che non si può raggiungere:
Odio Kiba. Perché non
capisce.
Odio Shino. Perché è sempre impassibile.
Odio kurenai-sensei. Perché si è chiusa nel suo dolore e mi ha abbandonata.
Odio Neji. Perché spera di rimediare tutto con qualche gentilezza.
Odio rock Lee. Perché è pieno di energie.
Odio Tenten perché è allegra.
Odio Shikamaru perché se ne frega di tutto.
Odio Choji perché nasconde chi è davvero.
Odio Ino perché è Ino.
Odio Sasuke perché ha tradito.
Odio Itachi perché è la causa di tutto.
Ma Naruto.
Non riesco ad odiarlo.
Non...
... perché poi? Cosa costerebbe odiare anche lui?
Naruto non capisco il perché ma non riesco ad odiarlo, ogni suo rifiuto,
ogni suo comportamento mi fa innamorare ancora di più.
Poi Sasuke ha tradito il Villaggio della Foglia e lui è andato a cercarlo
per mantenere la promessa fatta a Sakura.
Non riuscendo a riportare indietro Sasuke, è partito con Jiraia due anni
fa ed eccomi qui seduta sul mio letto a stringere una sua foto tra le mani.
In pratica volendo riassumere questa assurda situazione sarebbe più o
meno così:
Io amo Naruto, che ama Sakura, che a sua volta ha occhi solo per Sasuke,
che non se ne sbatte di niente e pensa solo a vendicarsi di suo fratello Itachi
per aver sterminato il clan Uchiha.
Sto diventando paranoica a parlare e a pensare sempre e solo a lui.
Forse dovrei proprio voltare pagina…
Forse devo smettere di ripetermi che non riesco a fare a meno di lui…
Se solo smettessi di pensare e di rifugiarmi nei miei sogni forse potrei
ricominciare a vivere davvero, senza tutto questo pensare, e pesare a lui.
Ho deciso, voglio voltare pagina, sono stanca di correre dietro ad un
sogno…
Non ho bisogno di Naruto!
Che se ne andasse a quel paese con Sakura!
Io non ti amo più, Naruto!
… ma che c***o dico, io non posso vivere se lui non torna. Continuerò
incondizionatamente ad amarlo e a tormentarmi perché lui sbava appresso a
Sakura. SING! Sono una fallita! Uno si allontana per due anni e io mi dispero
ogni singola ora di ogni singolo giorno perché lui non è qui a disperasi con
me.
Ma che cavolo dico? Penso troppo e a botta di pensare mi sta andando in
pappa il cervello( anche quell’unico neurone che non pensa sempre e solo a quel
deficiente di Naruto).
Però… potrei provare guardarlo sotto una prospettiva diversa. D’altronde
lui non se n’è mai fregato niente di me, perché io dovrei fregarmi qualcosa di
lui? Perché dovrei torturarmi pensando al possibile modo per farti accorgere di
me quando tu corri solo appresso a Sakura?
Ho preso un decisione: non prenderò ogni tuo gesto come immacolato e
indiscutibile, non ti crederò più onnipotente, ma comincerò a giudicarti per
quello che sei veramente e non ciò che il mio cuore vuole farmi credere che tu
sia. Detto in altre parole cercherò di togliermi i “prosciutti” dagli occhi.
Non posso smettere di amarti di punto in bianco, ma posso smettere di
tormentarmi a causa tua.
La mia decisione ormai è presa. Voglio voltare pagina!
Voglio cambiare me stessa, il mio modo di fare e il mio modi di espormi e
comunicare con gli altri. Perché se voglio che tu ti accorga di me, se voglio
cambiare qualcosa, devo cominciare cambiando me stessa!
(Siamo sicuri che a parlare sono proprio io e non il mio alter-ego
robotico che gli alieni hanno sostituito con la vera me? La me timida e
impacciata e che ama Naruto sopra ogni
cosa?)
Dopo circa mezza giornata di riflessione decido di uscire e godermi
l’aria delle feste natalizie.
Quando metto piede fuori dalla porta mi accorgo che una coltre bianca
avvolge il Villaggio della Foglia. Konoha innevata è bellissima. Decido di godermi
questo raro fenomeno e corro a casa di Kibaper giocare con la neve come quando eravamo bambini.
Lui nel vedermi suonare alla sua porta è un po’ sorpreso, ma accetta di
buon grado la mia offerta.
E’ strano, quando ha aperto la porta mi è parso che arrossisse
leggermente. Mah! Sarà il freddo o non so cosa ma oggi Kiba è più strano del
solito: quando lo aveva scambiato per Naruto è diventato tristissimo, affranto;
mentre ora lo vedo che gioca nella neve come se quell’episodio appartenesse ad
un’altra vita. Mi ricorda tanto Naruto. Ed ecco che torna, non poi lasciarmi un
po’ in pace?
“No, sarò il tuo piacevole incubo” sussurra una voce.
- Kiba, cosa hai detto?-
- Niente- mi guarda stranito –Sicura di sentirti bene? Se vuoi ti
accompagn...-
- Non ci pensare nemmeno. Non ho bisogno di una baby sitter!- finisco di
parlare e Kiba si rabbuia di nuovo mormorando uno –Scusa-
Strano, molto strano. In un giorno normale mi avrebbe risposto a tono.
Anche se più ci penso più mi accorgo che è da un po’che si comporta in modo
strano: ogni volta che mi vede arrossisce, lievemente ma arrossisce, non sbava
più dietro a tutte le ragazze di Konoha e sembra avere sempre la testa per aria.
Che cosa ho fatto di male? Nella nostra squadra non basto io ad essere strana?
Ora ci si mette anche quel “cane pulcioso” di Kiba?
Mi ricorda qualcuno…
Oh Dio! No! Ti prego no! Non ditemi che ho mischiato a Kiba la mia
inguaribile malattia! Non bastava uno di noi in questa maledetta squadra a
soffrire di questa malattia e ad avere sempre la testa per aria (o per Naruto)?
Speriamo solo che Shino si ancora sano.
- Kiba?- provo a sondare il terreno
- Si?-
- Senti… mica hai conosciuto qualcuno ultimamente?-
- No- forse non è andato completamente, forse è ancora salvabile…
- E se con qualcuno intendessi… una ragazza?-
-…- arrossisce
- Avanti non ti devi vergognare se hai conosciuto qualche ragazza e…-
- Ecco…io- raggiunge il rosso porpora.
- E te ne sei innamorato?-
- Beh… si- è strano questo gioco di ruoli: dove io sono quella loquace e
conduco la conversazione mentre Kiba risponde a monosillabi diventando sempre
più rosso.
- E posso sapere chiè?-
- I-io t-te lo dico, ma tu mi devi promettere che non sveni e che non ti
metti a urlare!-
- E perché dovrei?-
- Prometti!- lo dice con un tono autoritario, quasi come un imposizione,
come se avesse paura del mio giudizio
- T-tu-
- Io cosa?-
- Tu… m-mi sono innamorato di TE!!!-
-…-
Vi prego, lo so che fa schifo ma commentate. Altrimenti non continuo!
- Ecco, io lo sapevo che non dovevo dirtelo! Ora chissà cosa andrai a
pensare! Che sono uno stupido? Che non avrei mai dovuto innamorarmi di te?
Spiacente, ma non è colpa mia, mai sentito il detto “ al cuor non si comanda”?
Adesso cosa vuoi fare? Prendermi a schiaffi? Cancellare il mio nome e tutto ciò
che è inerente ad esso dalla tua mente? Parla ti prego! Sembro un pazzo che
parla da solo! Ecco, l’ho detto, sono pazzo…pazzo di te!- mentre parla
gesticola freneticamente con le mani, comincia a camminare avanti e indietro e,
quando finisce il suo monologo, si ritrova in un fosso profondo mezzo metro.
Lo guardo meglio. Che cos’è che mi piace di Naruto? La sua innocenza, la
sua iperattività, la sua voglia di andare sempre avanti e di non guardarsi mai
indietro, la forza di rialzarsi sempre dopo ogni caduta…
Lo guardo e mi accorgo che tutto ciò è presente anche in Kiba. Solo che
io non l’avevo mai notato perché ero troppo presa ad osservare Naruto.
Lentamente mi avvicino al suo viso, è rosso, talmente rosso che i segni
sulle guance non si vedono più.
Mi avvicino ancora di più finché i nostri nasi non si incontrano le mie
labbra sfiorano la sua guancia e le lascio riposare lì, sulla sua pelle rovente
dove è in contatto con la mia bocca.
Io Hinata Hyuga, ho dato un bacio sulla guancia ad un ragazzo. Siamo
sicuri che sono la stessa ragazza che arrossisce e sviene al solo sentire
pronunciare il nome di Naruto…ops (Hinata è stramazzata a terra).
Non so perché ma con Kiba riesco ad essere spontanea, con lui mi apro,
lui è partecipe del mio mondo. Con Naruto non ho nemmeno il coraggio di
guardarlo negli occhi.
Ma tutto dura troppo poco, tre secondi, poi mi stacco da Kiba e scappo
via, in lacrime.
Il mio piccolo cuore non può reggere tutto questo stress. Ho la certezza,
o meno avevo la certezza, che appartenesse a Naruto ma più tempo passa più mi
accorgo che le cose cambiano. Quando le mie labbra hanno toccato la guancia di
Kiba ho provato qualcosa di strano: le ho sentite ardere al contatto con la sua
pelle, il cuore ha accelerato i suoi battiti e sono certa che mi abbia visto
arrossire.
Possibile che Kiba con cinque parole abbia cambiato quello che io provo a
cambiare da anni? Possibile che quel solo contatto abbia messo in crisi tutte
le mie certezze? Possibile che due ragazzi così simili eppure così diversi
siano riusciti a conquistarmi in due modi completamente opposti?
Ho sempre considerato Kiba come il mio migliore amico, un amico speciale
ma pur sempre e solo un amico. Invece Naruto è staso sempre l’oggetto dei miei
pensieri, dei miei sogni.
E ora cosa devo pensare? E se non pensassi affatto? Cosa mi impedisce di
avere qualcosa di più di un’amicizia con Kiba?
Naruto se n’è andato senza tenere conto dei miei sentimenti. Mentre Kiba
è sempre così dolce, premuroso, simpatico.
Attivo il byakugan: vedo Kiba che sospira, ne punto esatto in cui l’ho
lasciato.
La ragione mi suggerisce di continuare a correre e scappare da Kiba
Inuzuka, ma stavolta voglio seguire l’istinto, e il mio istinto mi dice di
girarmi, di correre di nuovo nella direzioni da cui sono venuta e…
Col fiatone torno nel punto dove ho lasciato l’Inuzuka, ma non lo trovo.
Cerco intorno a me una traccia che possa farmi capire dove fosse andato e trovo
un biglietto.
“ Non ti
preoccupare. So che il tuo cuore è di Naruto. Dimentica quello che ti ho detto
e fa finta che non sia successo niente.
Ti
amo
Kiba
Inuzuka”
Riattivo il byakugan lo trovo che passeggia in una stradina non lontano
da qui.
Corro e arrivo all’imbocco della strada. Lo vedo di spalle. Lo raggiungo
senza farmi sentire (sono u ninja anch’io che credete!) e gli poggio le mani
sugli occhi. Le mie mani sono ghiacciate ma a contatto con il suo viso bollente
si riscaldano. Non so se a causa delle mie mani fredde o del contatto in se per
se lui sussulta. Lo faccio voltare verso di me senza togliergli le mani dagli
occhi.
- Hinata!-
- Kiba!- ci guardiamo per qualche minuto senza avere il coraggio di
rompere quell’assurdo silenzio.
- Ecco… io- comincio a balbettare qualcosa.
- No, non mi devi spiegare niente! So che il tuo cuore appartiene a
Naruto!- si gira e fa per andarsene ma io lo fermo.
- Aspetta! Mi dispiace!- si libera dolcemente dalla mia leggera presa
esercitata sul suo braccio e fa qualche passo –Ma...-
Si volta e mi squadra con uno sguardo interrogativo.
- Ma non è detto che tu non possa aiutarmi a cambiare le cose!-
- Davvero l’hai detto?- davvero l’ho detto?
- Credevo che quella testa quadra sarebbe rimasta nel tuo cuore per
sempre!- sorride.
Gli sorrido di ramando.
Queste poche parole segnano una fine: la fine del mio incondizionato
amore per Naruto. Mi dispiace, ma senza una fine non si può avere un inizio, e
senza un inizio non si può avere una fine.
E io ho un nuovo inizio: la mia vita senza Naruto.
Ringrazio di cuore tutti i lettori e quelli che hanno inserito questa fic
tra i preferiti.
Un ringraziamento speciale a giuly993 che per prima ha commentato questo obbrobrio.
Comunque sappiate che le coppie non le ho ancora stabilite e quindi può
succedere di tutto.
elysa_chan: visto sono di nuovo qua! Pronta a rompere con una nuova fan
fiction spero che i commenti arriveranno senno tutto l’entusiasmo con qui ho
cominciati si esaurirà presto e la fic resterà in attesa con un bel cartelloLAVORI IN CORSO : ACESSO CONSENTITO SOLO AI
COMMENTATORI. SIAMO SPIACENTI MA IL SERVIZIO VERRA’ RISPABILITO APPENA ARRIVERA’L’ISPAIRAZIONE. Ti do l’autorizzazione
scritta per annoiarmi a tutti i capitoli con le tue recensioni (non mi annoiano
veramente anzi mi fanno molto piacere).
Spero di non avervi fatto una palla con questo coso che è quasi più lungo
del capitolo.
Sono passati due mesi da quando Kiba mi ha dichiarato il suo amore.
Non so quante cose sono cambiate in questi 60 giorni, ma di sicuro sono
più di quanto avrei mai immaginato.
Io e Kiba stiamo uscendo insieme, ma non siamo propriamente fidanzati.
In questi due mesi io, Sakura, Ino e Tenten siamo diventate grandi
amiche, (non considero più Sakura come una rivale tantomeno la odio più) siamo
inseparabili. Quando una di noi ha un problema, il problema diventa di tutte.
Ed è proprio da loro che sto andando, precisamente a casa di Sakura, per
decidere cosa organizzare per San Valentino.
Suono il campanello di casa Haruno e mi appare una radiosa Sakura.
- Ciao Hina!- nonostante le avversità passate siamo legatissime e mi ha
preso a chiamare con questo diminutivo.
- Ciao Saku!- anche io la chiamo con un diminutivo.
- Entra Ten e Ino sono già arrivate!-
Entro e insieme a Sakura mi dirigo verso la sua camera. Trovo Tenten
stravaccata sul letto e Ino, seduta su una poltrona, che elenca tutte le
possibili combinazioni di vestiti da indossare la sera di San Valentino.
- Ciao raga!- saluto le altre
- Ciao Hina, finalmente sei arrivata! Non ce la facevamo più ad
aspettarti! Dobbiamo parlare di cose serie!-
- E tipo cosa Ino?- le chiedo anche se so già la risposta.
- Cosa mi metto?- Ino è sempre Ino.
A salvare la situazione ci pensa Sakura:- Bene ragazze, io stavo pensando
di organizzare una festa la sera di San Valentino. E magari dopo la festa
possiamo anche fare un pigiama party. Potremmo invitare tutti i nostri vecchi
compagni d’accademia: Shikamaru, Choji, Rock Lee, Neji – Tenten arrossisce –
Shino, Kiba – è il mio turno di arrossire, ma molto lievemente – Sasuke ( è
tornato da circa un mese ndme) e Naruto sempre che arrivi in tempo. Tsunade mi
ha detto che non dovrebbe mancare molto al suo ritorno.- Sakura mi fissa come
ad aspettarsi una reazione che però non arriva.
- Niente rossore, niente battiti accelerati, niente svenimenti. Posso
proprio di re che tu guarita da quella grave malattia chiamata amore! E se
posso aggiungere resa ancora più insana dalla cretinaggine di Naruto – mi
diagnostica Sakura.
- Ma io ho notato un’altra cosa! Al nome di Naruto non è arrossita questo
è vero, ma mi sa che stai avendo una brutta ricaduta, cara mia!- esclama
maliziosa Ino.
- Che vuoi dire?-
- Lo sai benissimo cosa voglio dire! Appena Sakura ha pronunciato il nome
di Kiba tu sei arrossita.- mai una volta che sbagli quella lì.
- Ma dai prima Naruto e poi Kiba. Ahahahaha!- Tenten scoppia a ridere.
- Ridi, ridi- e gli do una cuscinata in faccia.
- No che non ride!- ci giriamo tutte verso Ino – Sbaglio o arrossisci
anche tu ultimamente?- niente da fare. Mi sa che passare del tempo con
Shikamaru le faccia male.
- Sbagli io che arrossisco? Non si è mai vista una cosa simile!-
- E invece si è appena verificata! Tu arrossisci al solo sentir nominare
Neji- Ten arrossisce.
- Visto!- la canzona Ino –Ten arrossisce! Ten arrossisce!- Tenten è furiosa, afferra il primo cuscino che
le capita sotto mano e… massacra Ino a suon di cuscinate.
- Ahahahah! E tu prendevi in giro
a me ?- la canzono anche io, però devo ammettere che non è per niente piacevole
essere quella che arrossisce sempre. Ma è così raro (prima di oggi non l’aveva
mai vista diventare rossa) vedere Tenten arrossire che non posso fare a meno di
ridere.
- Basta! Parliamo di cose serie! Allora la volete fare questa festa o
no?- meno male che c’è Sakura senno Tenten e Ino starebbero sempre a
battibeccare.
- Si – rispondiamo in coro.
- Ora il problema è dove! Qui non si può perché il vecchio del piano di
sotto alle sette va a dormire e se facciamo rumore ci denuncia per disturbo
della quiete pubblica!- afferma Sakura.
- A casa mia neanche! Sapete come è mia madre: appena le si mette fuori
posto qualcosa diventa peggio del quinto Hokage quando è arrabbiato!- in
effetti la madre di Ino è solo un “tantino” pignola e aggressiva. Capisco da
dovevenuta fuori la figlia.
- Si può fare a casa mia!- davvero mi sto offrendo volontaria? – Nella
dependance non diamo fastidio a nessuno e nessuno disturberà noi. Poi è
abbastanza grande.-
- Allora per il luogo è risolto! Si fa a casa tua! Per il cibo ce ne
possiamo occupare noi mentre per le bevande…-
- Se la vedono i ragazzi! Se vogliono festeggiare devono pur fare
qualcosa anche loro!- conclude Ino.
- E’ vero che devono fare qualcosa ma non mi fido dei maschi!-
- Stai tranquilla Sakura, ho pensato a tutto io! Con i maschi parlerà
Shikamaru!-
- Un motivo in più per temere!-
Mentre noi parlottiamo su cosa cucinare Ino se ne esce all’improvviso
con:
- Allora se non sbaglio tra un settimana è San Valentino eSan Valentino è la festa degli innamorati,
quindi si fanno i regali al proprio fidanzato. Ne deduco che Sakura farà un bel
regalo a Sasuke, Tenten a Neji, Hinata a Kiba e …-
- E tu a Shikamaru.- concludo al suo posto.
- Allora, un caso disperato per volta. Sakura cosa hai intenzione di
regalare al bell’Uchiha?- continua la Yamanaka.
- Non saprei-
- Lo so io! Al bel tenebroso serve qualcosa che gli ricordi i momenti più
belli della sua vita. -
-Tipo… che ne so una album di foto? Ma con che foto?-
- Stupiscimi! Altra coppia NejiTen. E lei futura signora Hyuga cosa ha
intenzione di regalare a Mr Fondoschiena?-
- Ehi! Mr Fondoschiena è MIO! Vatti a divertire con capelli a ciuffo
d’ananas, Malefica in biondo!-
- Che simpatica!-
- E comunque non saprei –
- Io opterei per il classico. Hina a Neji piace il cioccolato?-
Ci penso sopra un po’ e poi rispondo – Si…immagino di si-
- Come sarebbe a dire immagino? Sei la cugina e non sai nemmeno se gli
piace il cioccolato?- per la disperazione Tenten si strappa i capelli.
Dopo dieci minuti di torture atroci decido di mettere fine alle
sofferenze dei capelli di Tenten: - Si gli piace, e pure parecchio!-
- Allora, ricapitolando, per il bel tenebroso foto ricordo e per Mr
Fondoschiena cioccolatini, rigorosamente a forma di cuore, e per Kiba direi un
bel gattino!- riepiloga Malefica in biondo
- Ehi! A Kiba non piacciono i gatti! E poi non stai tenendo conto di un
“piccolo insignificante” particolare: Kiba crede che io sia ancora innamorata
di Naruto, Neji considera Tenten solo come una compagna d’allenamento e Sasuke
considera Sakura noiosa.- gli sguardi assassini di Sakura e Tenten non mi
convincono per niente.
- E quale occasione migliore di San Valentino per una dichiarazione
d’amore?-
- Sei proprio malefica!- aggiungo – Io non ho il coraggio di dire a Kiba
che lo amo, non voglio svenire pure di fronte a lui!-
- A me tremano le gambe quando gli occhi bianchi ( bellissimi,
meravigliosi, seducenti …[ hai finito? Nd me] occhi bianchi) s’incontrano con i
miei, come faccio a dirgli che mi sono innamorata di lui?-
- Sasuke non mi considera più di un’amica, per di più noiosa!-
- Mamma mia quante storie! Per Kiba non ci sono problemi, è innamorato di
te e te lo ha pure detto!-
- E tu come lo sai?-
- Elementare Hyuga in questo villaggio non succede niente che io non
sappia! [ -1] Neji. Dov’è il problema se quel DIO di SEDERE fa finta di essere
di ghiaccio ma poi si scioglie davanti ad una dimostrazione d’affetto o
d’amore?-
- …e tu come lo sai?- questa volta tocca a Tenten essere messa a tacere.
- Semplice: Shika mi ha fornito alcune informazioni interessanti riguardo
a Mr Fondoschiena [ -2] Sasuke. Gli piaci. Glielo si legge in faccia anche se
tenta di nasconderlo. Ogni volta che un ragazzo ti si avvicina o ti fa dei
complimenti lui arrossisce, stringe i pugni e digrigna i denti.- [ e – 3] è
incredibile come riesce a mettere a tacere la gente.
A questo punto io Sakura e Tenten prendiamo un cuscino a testa ( sguardo
tipo morto trapassato che vuole vendicarsi di quello che l’ha spedito
all’inferno) e…
REFERTO
OSPEDALIERO: LA SIGNORINA INO YAMANAKA HA SUBITO GRAVI DANNI CEREBRALI A
SEGUITO DI UN PROBABILE SCONTRO RAVVICINATO CON QUALCHE RICERCATO DI GRADO S
Io, Sakura e Tenten fischiettiamo con uno sguardo angelico e magicamente
ci è spuntata anche un’aureola.
Infermiera: - Mi dispiace signorina Yamanaka ma lei non potrà lasciare
l’ospedale per almeno tre mesi-
A queste parole Ino si risveglia miracolosamente dal coma in cui era
caduta ed è pronta a lasciare l’ospedale.
Piccolo particolare l’infermiera è stata ricoverata di corsa nel reparto
rianimazione..
REFERTO
OSPEDALIERO DELL’INFERMIERA DELL’OSPEDALE DI KONOHA: A SEGUITO DI UN PROBALILE
SCONTRO CON UN RICERCATO DI GRADO S HA SUBITO GRAVI DANNI CEREBRALI E FISICI
CHE COMPROMETTERANNO LA SUA SCALATA VERSO IL POSTO DI PRIMARIO.
Lo so questo capitolo è uno dei più pazzi che io abbia mai scritto ma è
anche tremendamente divertente, sempre secondo il mio parere. Sono l’unica in
questo sito che si autodefinisce divertente, ma che ci volete fare quando uno
si fidanza esce fuori di testa. Quindi aspettatevi l’impossibile, i miei
neuroni lavoreranno a tempo pieno per produrre qualcosa di assolutamente spettacolare.
giuly993: visto che ci tieni tanto a questa ficcy la continuerò ma non
credere che andrà tutto come tu credi che vada. Questa storia è ricca di colpi
di scena, mi piacerebbe se me ne suggeriresti alcuni, e spero che il modo in
cui andrà a finire sia di tuo gradimento. Grazie per le recensioni, continua a
commentare all’infinito mi raccomando.
elysa_chan: lo so che il carattere di Hinata è sempre più tendente all’OCC
ma così il mio cervello pazzo comunica con le dita che digitano sulla tastiera,
sono contenta che ti piaccia lo stesso. Non ti preoccupare non sono la tipa che
se non vede l’ombra di una recensione si arrende continuerò questa ficcy anche
solo per appallarvi con i miei sproloqui a fine capitolo.
Intanto dall’altra parte del villaggio su una collinetta Shikamaru
osserva le nuvole come al solito quando una banda di pazzi furiosi ( alias
Neji, Kiba, Rock Lee, Choji, Shino e Sasuke) con gli occhi fuori dalle orbite
lo circonda.
- Per quale sacrosanto motivo ci hai fatto correre qui?- sbraita Sasuke
- Perché Malefica in biondo mi ha detto di dirvi che il giorno di San
Valentino hanno intenzione di fare una festa!- Shikamaru resta tranquillo anche
con 12 occhi furenti che lo squadrano da capo a piedi.
- Una festa? E cosa c’entriamo noi?- chiede sprezzante Sasuke
- Siamo invitati!- sbruffa Shikamaru
- E dove si sarebbe questa festa?- Neji si ricompone, non può mica
mandare in fumo 15 anni di lavoro sul suo sguardo di ghiaccio?
- Bè… a casa tua!-
- Cosa?-
- Non proprio a casa tua… Hinata ha detto nella dependance di casa
Hyuga!-
- Ma io vivo nella dependance di casa Hyuga, deficiente!- sbraita Neji.
- Devi dirci qualcos’altro per cui ci dobbiamo preoccupare?- chiede Shino
con un tono apparentemente disinteressato.
- Ecco…si- Shikamaru si gratta la testa – Ino ha precisato che se non ci
saremo tutti non saranno molto contente!-
- E allora?-
- Come e allora? Hai mai visto Ino quando si arrabbia? Ti dico solo che
io non ci tengo a passare San Valentino ricoverato d’urgenza all’ospedale!-
- Amico, Shikamaru ha ragione!- conferma Choji – Quella ragazza è una
furia!-
- Bè conoscendo Sakura e Tenten non c’è da stare tranquilli neanche con
loro due!- afferma Rock Lee – E poi San Valentino è la festa degli innamorati
forse potrei riuscire a fare colpo su Saku…- Lee non fa in tempo a finire di
parlare che Sasuke gli da un pugno in testa e il povero Lee si ritrova in America.
( visto che vi avevo detto io? ndIno)
- Ehm…volevo dire che San Valentino è la festa degli innamorati e la
forza della giovinezza scorre nelle nostre vene quindi lo trovo un ottimo
motivo per partecipare- grida Rock Lee dal buco che ha fatto perforando il
globo. “ San Valentino è la festa di ogni cretino che crede di essere amato e
invece resta fregato! E Sasuke quest’anno resterà fregato perché Sakura ama
solo me! E gli toccherà andare a festeggiare San Faustino con quegli sfigati di
Neji, Kiba, Shino e Choji! MUAHAHAHA!” pensa Lee ma non sa che quest’anno Neji
e Kiba lo festeggeranno San Valentino, eccome se lo festeggeranno!
- Ho come la sensazione che le cattive notizie non siano finite, non è
così Shikamaru?- all’Uomo Insetto non sfugge nulla.
- Ma non ti sai fare un poco i c***i tuoi? Se questo tizzi sanno il resto
senza un adeguata dose di alcolici fanno fuori prima a me e poi vanno a
chiedere spiegazioni alle ragazze che torneranno da me,mi rifaranno fuori e poi
faranno fuori gli altri!- sbraita Shikamaru in quello che doveva essere un
sussurro rivolto solo a Shino ma che invece ha sentito pure Rock Lee che stava
prendendo il primo volo per la Foglia.
Tutti si girano verso i due e Sasuke chiede:
- Cosa on dovremmo sapere senza aver preso un’adeguata dose di alcolici?-
- C…e d..b...a…m... p…o..v…de..r. al…e be…v…e!-
- Cosa?- chiedono tutti in coro
- Che dobbiamo prevedere alle bevande-
- Cosa?-
- Che dobbiamo provvedere alle bevande-
- Cosa?-
- CHE DOBBIAMO PROVVEDERE ALLE BEVANDE!-
- Che cosa le bevande?- Lee è appena atterrato a Konoha e è a 30 km dalla collinetta dove
sono in riunione gli Shinobi di Konoha.
Una volta arrivato anche Lee Shikamaru riprende il discorso:
- Le ragazze hanno detto che se vogliamo partecipare alla festa dobbiamo
procurare le bevande!-
- Che bello così possiamo prendere tutti gli alcolici che vogliamo!- Kiba
per la felicità si mette a fare le feste al povero Nara.
- Ecco a cosa dobbiamo prendere hanno già provveduto loro! Mi hanno dato
una lista!-
- Allora non c’è da preoccuparsi!- dice Sasuke
Sono tutti d’accordo di trovarsi il pomeriggio dopo per comprare
l’occorrente quando si accorgono che…
- Le bevande dove le troviamo?- chiede terrorizzato Neji
- Al centro commerciale!- risponde Choji – Ci vado sempre a comprare le
patatine!-
A quella affermazione tutti i ragazzi sbiancarono, persino Kiba non era
disposto a tanto per gli alcolici.
Sarebbero dovuti entrare nel posto più temuto da tutti i ragazzi, lì dove
solo le femmine si sentono a proprio agio, pieno di scarpe e vestiti e scarpe e
ancora vestiti.
- Io domani pomeriggio ho da fare: mio zio vuole imbiancare la
dependance, non posso assolutamente mancare!- dice Neji
- Io e Akamaru abbiamo un corso di ulula mento e abbiamo già pagato, non
vorrai farmi spendere soldi inutili?-
- Domani il mio clan organizza un party in onore dei miei insetti capite
il mio dispiacere ma i miei insetti prima di tutto!-
- Io torno alla vendetta su mio fratello, devo ancora pensare un piano,
lucidare la katana, portare a spasso il cane di Orochimaru, diventare più
forte, battere Naruto a play station…come vedi ho da fare ciao!-
- E no cari belli alla festa ci venite e mi date una mano con le
bevande!- Shikamaru blocca i suoi compagni con la tecnica del controllo
dell’ombra.
- Spero che abbiate capito il mio messaggio e, lo dico per la vostra e la
mia salute (se non vi presentate vi ammazzo e poi Ino ammazza tutti) che vi
facciate vedere. Domani alle 16.00 davanti al centro commerciale! Ciao- e se ne
va lasciando gli altri con la bocca spalancata e il terrore per il pomeriggio
successivo.
Spero vi sia piaciuto sia questo che lo scorso capitolo. Per quelli che
odiano Sakura mi dispiace averla fatta diventare amica di Hinata ma mi serve
per il prosequio della storia. Vi prego recensite e datemi qualche consiglio perché
non so che fine fare fare a ‘sti poveri tizzi.
oggi e il 13 di
febbraio quindi domani è San Valentino. SAN VAELENTINO!!!!!! Il mio primo San
Valentino che festeggio con un ragazzo! Tu, come quei pochi idioti che vengono
a leggere il mio diario, penserai che si tratta di Naruto, che mi ha finalmente
notata e tutto il resto ma ti sbagli, è già anche un fallita come me può
cambiare idea. Ultimamente non ti ho aggiornato quindi non sai che io e le
altre abbiamo deciso di organizzare una festa con i ragazzi in ricordo dei
vecchi tempi e ci sarà anche Kiba. Sono eccitatissima, sono sicura che questa
festa sarà elettrifrizzante! Forse e dico forse dirò a Kiba che ricambio il suo
amore. Ho intenzione di farlo e essendo San Valentino gli devo fare un regalo.
Ma cosa gli compro? All’inizio avevo pensato ai classici cioccolatini a forma
di cuore ma Kiba non è un classico. Lui è così iperattivo, allegro, solare (si
dilunga con altri 1001 aggettivi) e i cioccolatini per uno così non vanno bene!
Poi stamattina mentre ero sotto la doccia e cantavo ( mi credete se dico che
mia sorella quando canta ti fa sanguinare le orecchie? Sono ancora sotto
l’effetto di quella canzone. Non che canti male ma dopo tre ore e poco più che
senti cantare sempre la stessa canzone ti rompi le scatole! NdHanabi) mi è venuta l’illuminazione: un
cagnolino di peluche! Lui adora i cani ( si potrebbe definire una sottospecie
di cane che ha subito una mutazione genetica e ora ha le sembianze di un essere
umano)!
Spero che domani
vada tutto bene e che riesca a dichiararmi a Kiba.
Hinata
Caro diario,
domani è San
Valentino e con le altre abbiamo organizzato una festa e…verrà anche
SASUKE!!!!!! Non vedo l’ora che sia domani! Voglio vederlo, stargli vicino, dirgli
che lo amo…se se n’di suonni (traduzione: nemmeno nei miei sogni più rosei).
Ino ha insistito perché io gli facessi un regalo. Mi ha suggerito di comporgli
un album di foto, ma non ho la più pallida idea di che foto metterci. Vorrei
che capisse che lui per ma è importante ma non vorrei che gli tornassero in
mente ricordi spiacevoli. Di lui ho una miriade di foto ( i lettori si chiedono
dove c***o le ha fatte questa ‘ste foto) che ho scattato di nascosto durante
tutte lemissioni ma non so assolutamente
quali scegliere. Ho trovato:
dirn …drin..
- Si pronto?-
- Ino sono Sakura, senti, sono nel panico più totale!-
- Dimmi!-
- Sai l’album di foto per Sasuke?-
- Si-
- Non so che foto scegliere!-
- Quali hai?-
- Allora… quella di lui con il broncio, lui e Naruto che si fanno le
linguacce, io e lui che ci guardiamo ( ma come ha fatto a farsi la foto da sola
e venire girata di spalle?) lui che prende a cazzotti un albero (continua per
circa tre secoli a elencare le foto di Sasuke tanto che a Ino sono venute le rughe
in stile vecchia Chinjo[ si scrive cosi?] cosa? Mi sono venute le
RUGHE????’ndIno in lacrime che scappa dal chirurgo plastico più vicino)
Dopo altri tre secoli di conversazione Sakura mette giù e si decide a
scegliere le foto
Tornando a noi
caro diario ci vediamo domani sera dopo la festa per raccontarti tutti i minimi
particolari del mio primo San Valentino con Sasuke
Sakura
Caro diario,
sono riuscita a
convincere quelle zitelle delle mie amiche a fare una festa per San Valentino.
Io e Shika faremo faville. Ho già in mente tutto: tutti i miei amici che sono
troppo presi l’uno dall’altra e noi potremmo limonare in santa pace ( limonare:
baciarsi)! Dopo numerosi calcoli ed osservazioni ho finalmente capitolo una
delle cose più difficile eppure più belle di questa terra: l’amore. E secondo
la legge dell’amore scoperta da Ino Yamanaka il 13 febbraio di quest’anno le
coppie sono NejiTen, SasuSaku, KibaHina, e naturalmente ShikaIno.
Un altro grosso
problema che sta occupando ogni minimo cm cubo del mio adorabile cervello è:
cosa mi metto?
Vabbè scoccerò
Sakura per questo argomento ora ti lascio mio secondo amore ( il primo è Shika)
che mi stai sempre a sentire senza lamentarti.
Ino: Malefica in biondo
Caro diario,
non ho niente da
dirti a parte il fatto che domani è San Valentino è Hinata fa una festa a casa
sua, o meglio nella dependance di Neji, e logicamente ci sarà anche lui. Se non
ho niente da dirti non so perchè ti scrivo, ma forse ce l’ho qualcosa da dirti:
AMO QUEL DIO DI FORNDOSCHIENA DI NEJI.Ma a parte questo è che sono andata al miglior negozio di cioccolatini e
che ho preso i più buoni al cioccolato fondente, al latte e bianco,
rigorosamente a forma di cuore e che ci ho messo tanto amore, tutto l’amore che
provo per Neji per incartarli non so proprio che cosa raccontarti. Ma credo che
domani sera avrò mooolto da dire, dopo l’avventura, se ci sarà con il Dio
Fondoschiena. Non smetterò mai di ringraziare tutti gli dei, anche quello del
Ramen, per aver donato alla terra, in particolare al pubblico femminile, ancora
più in particolare a ME quel DIO di SEDERE.
Tenten
Caro diario,
domani è San
Valentino, caro il mio fringuellone. Devi fare cadere quella bonazza di Hinata
tra le tue braccia, devi farla innamorare e per fare ciò ho provveduto è
realizzare con le mie zampe...ehm mani questo capolavoro. Un qual cosina di
speciale. No non te lo dico senno qualcuno ti potrebbe leggere e ( brutti
lettori del cavolo non andate a dire niente in giro delle cavolate che scrivo
qua dentro capito? ndKiba) poi Hinata in un modo o in un altro lo verrebbe a
sapere. Devi sapere solo che è un ficata. Mi raccomando non dire a nessuno che
io ho andato a comprare questa rarità senno ti ammazzo. Scusa per i normali
errori di crammatica ma io è ciuccio.
Kiba
Caro diario,
domani è San
Valentino e mi hanno invitato a una festa dove ci sarà anche quella noiosa di
Sakura, ma devo dire che è una bella noiosa. Ho intenzione farle un regalo per
farle capire che anche se ho tradito il villaggio e considero tutti i suoi
abitanti poco più che merde di cane a lei ci tengo e non voglio perderla.
Sasuke
Caro diario,
domani è una
bella scocciatura. Quella bellezza della MIA scocciatura ha organizzato una
festa per San Valentino. È alle 20.00
a casa si Neji. Ma non mi và di andarci: coincide con il
mio riposino a metà tra il pisolino del pomeriggio (17.00) e la nanna della
sera (22.00). Ma credo che per la mia scocciatura farò uno strappo alla regola.
Tanto dormirò sui divani della dependance di casa Hyuga, sono così comodi è
conciliano il sonno in una maniera incredibile. Credo proprio che ci andrò
anche perché è San Valentino, la festa degli innamorati e io sono innamorato di
Malefica in biondo che se non vorrà che mi appisoli dovrà dormi un regalino,
forse più di uno… e non parlo di cioccolata o quelle cose sdolcinate che si
regalano gli innamorati ma di puro e semplice divertimento.
Shikamaru
Caro diario,
non so cosa sia preso
a mia cugina ma è uscita di testa e vuole fare (insieme a quella banda di
psicotici al femminile ) la festa nella MIA dependance, la mia adorata
dependance, l’unico luogo in tutta questa enorme casa che mi sia caro e che sia
rigorosamente in bianco e nero e inodore. Non come la camera di Hinata che è
lilla e profuma di rose, quella di Hanabi è azzurra e odora di matite temperate
e burro cacao alla fragola, quella di mio zio è scura ( sono dieci anni che non
apre la finestra) e puzza di tutti gli odori possibili e immaginabili: sudore
putrefatto, calzini sporchi, muffa… (se non apre mai la finestra…).
L’unica cosa
positiva di questo ammasso di gente che viene a deturparmi la dependance è che
ci sarà anche Tenten: luce dei miei occhi, amore mio. Sto SCHERZANDO! Comunque
domai dirò a Te ten una cosa molto importante: le dirò che le voglio bene! (impegnati
un po’ di più ce la puoi fare ndMe) e va bene le dirò che la amo!
Appunto per me:
FAR SPARIRE QUSTO DIARIO DALLA CIRCOLAZIONE PRIMA CHE QUALCUNO, O IN PARTICOLARE
TENTEN LO VEDA.
Neji
Caro diario,
che bello far
parte della gioventù. Come dice il Maestro Gai: viva al beata gioventù. E
questa beata gioventù se ne va alla festa di San Valentino organizzata dalle
ragazze e da Sakura, luce dei miei occhi, fiore della mia vita, bocciolo di
rosa al mattino…(hai finito o devo fati tornare in America? Nd Sasuke) spero di
riuscire a conquistarla [si gira a destra, poi a sinistra] Sasuke non c’è, non
temere mio piccolo diario non ti lascerò cadere nelle grinfie di quel brutto
Uchiha.
- Cosa hai detto?- Sasuke è spuntato da dietro e spedisce di nuovo Lee in
America che prende il primo volo per la Foglia, compre a piedi la distanza che
separa casa sua dalla’aeroporto (120
km) e torna a scrivere il finale nel suo diario.
Spero che Sasuke
non mi mandi più in America, i biglietti aerei costano un occhio della testa.
Rock Lee
Caro diario,
domai è San
Valentino e ci sarà una festa a casa di Neji e di sicuro ci saranno patatine e
tutte le schifezze che mi piacciono tanto. Spero che ci sarà abbastanza da
mangiare, non voglio passare la serata a guardare le coppiette che si baciano e
io devo restare a bocca asciutta. Avete capito bene mi sono innamorato anche
io… si del cibo!
Choji
Caro diario,
mi hanno invitato
alla festa di San Valentino a casa di Neji, io e i miei insetti andremo solo
per far compagnia a Choji e Rock Lee, i solo insieme a me che quest’anno
festeggeranno San Faustino: la festa dei single. A mio parere è meglio essere
single e non mi fidanzerò finché avrò ancora un briciolo di sale in zucca. Però
sono contento per Kiba e Hinata. Se si mettono insieme Hinata non arrossirà più
di fronte a Naruto e Kiba non digrignerà i denti e mi azzannerà il braccio ogni volta che vede Hinata arrossire davanti a
Naruto
Shino
Caro diario,
comincio a
sentire la lontananza dal mio amato villaggio, dal ramen e dalle persone che mi
vogliono bene. Il mio allenamento con Jiraia è quasi terminato e l’Eremita dei
Rospi ha comunicato a nonna Tsunade che tra poco rientreremo al villaggio.
Spero di farcela per San Valentino: voglio provarci un’ultima volta con Sakura.
Ma a pensarci bene l’Eremita porcello mi ha detto che gli ha detto Tsunade che
Sasuke è tornato. Quel farabutto! Io me ne vado per diventare più forte e
andarlo a cercare e riportarlo con la forza a Konoha e lui che fa? Torna da
solo. Così sminuisci la mia opera brutto bastardo! Quindi se non voglio fare la
fine di Rock Lee, si i l’odissea dei suoi viaggi in America è giunta fino a me,
mi conviene lasciare la big bubble vivente a quel bastardo di un Uchiaha.
Mi farebbe
piacere rivedere tutti gli altri, in particolare Hinata. Quella ragazzina
timida mi ha sempre affascinato. Chissà come è cambiata! Spero che sia più
bella, anche se anche prima era bellissima. Di solito con lo sviluppo
cominciano a crescere i brufoli, ma qui a Konoha i brufoli non sappiamo nemmeno
che cosa sono visto che tutti hanno la faccia perfetta senza neanche una
cicatrice di quelle che ti restano quando ti scoppi quelli piuttosto grossi.
Spero che al
villaggio si ricordino ancora di Naruto Uzumaki che è disperso per le terre
ninja per portare a casa Sasuke ma quel bastardo è già tornato.
Auguro un buon
San Valentino a tutte le coppie. Ma che mi sono rincretinito? Nel mio diario
segreto auguro buon San Valentino al mondo? Mah misteri della mia intelligenza
soprannaturale.
Naruto
Grazie a tutti
quelli che hanno letto e recensito. In questo capitolo ho messo a nudo i
pensieri dei protagonisti alla vigila di San Valentino. Ognuno di loro ha un’idea
diversa di questa festa: c’è chi come Hinata e Sakura che vuole far colpo, chi
come Ino e Shikamaru che accoppia gli altri per limonare in santa pace, chi
come Choji, Lee e Shino che sono rimasti single e attendono con ansia l’anima
gemella e per quest’anno si limitano a festeggiare San Faustino e chi come
Naruto che spera di tornare a casa per festeggiare, ma con chi?
elysa_chan: adoro
le tue recensioni. Non ti preoccupare la festa di San Valentino sarà
fantastica. Spero ti sia piaciuto questo capitolo. E grazie mille dei consigli,
uno l’ho già usato. Per la festa userò, come tu mi hai consigliato, Hanabi come
elemento di disturbo, e che disturbo. Vedrai…
a presto( se recensite. Si mi riferisco a te che sei
vicino al computer senza un c***o da fare a leggere ficcy. Ti farebbe male far
fare un po’ di moto alle tue dita digitando tre parole sulla tastiera : FANFICTION
DA SCHIFO.)
Capitolo 9 *** San Valentino:amori, dichiarazioni e piani malefici ***
CAPITOLO 1
Ore 10.00 casa
Hyuga.
Un raggio di sole mi colpisce in piena faccia, mai giro dall’altro lato,
ma non riesco più a riprendere sonno. Guardo la sveglia: le 10.00. Cosa??
- Ahhhhhhhhhhhhhh!- grido e corro a vestirmi, tra mezz’ora quelle befane
delle mie amiche saranno qui e io che faccio dormo tranquillamente come se oggi
non fosse il 14 febbraio. Dieci minuti dopo sono in cucina, ingurgito un
bicchiere di latte e mi strozzo cercando di ingoiare una fetta di pane tostato
con la marmellata. Ritorno in camera, mi guardo intorno: è un disastro. Mi
rimbocco le maniche e comincio a riordinare. Dopo circa cinque minuti sento
bussare vicino alle pareti della stanza, la parete che separa la mia camera da
quella di mia sorella Hanabi. Le pareti sono molto sottili e deve aver sentito
il casino che sto facendo per riordinare la stanza. Forse stava ancora dormendo
e l’ho svegliata. Mah ormai si è svegliata e non ci posso fare più nulla
MUHAHAHA (risata tipica dei fratelli/sorelle maggiori quando si tratta di
disturbare i fratelli/sorelle minori).
Ore 10.10 casa
Hyuga: camera di Hanabi.
Hinata crede che sua sorella Hanabi stia dormendo ma a insaputa di tutti
la minore delle Hyuga si era alzata presto e…
Ore 8.00 casa
Hyuga: camera di Hanabi.
Drin…dirn… dirn…
- Pronto?- a rispondere è un assonnato Konohamaru.
- Pronto Konohamaru sono Hanabi. Ti ricordi che giorno è oggi?-
- No, perché dovrei?-
- Si, uffa cretino è San Valentino –
- E che significa noi mica siamo fidanzati! Che me lo ricordo a fare che
giorno è oggi?-
- Deficiente! 1. non mi fidanzerei con te neanche se fossi l’ultimo
ragazzo sulla terra a costo dimettere a
repentaglio la continuazione del genere umano. 2. il PIANO! Ti ricordi ieri ti
ho chiamato e ti ho detto che stasera mia sorella fa una festa con i suoi amici
ed è mio dovere, in qualità di sorella minore, andare a romperle le scatole. Mi
serve il tuo aiuto e quello della tua squadra. Ci vediamo tra due ore: alle
10.00. Mi raccomando vedi di essere puntuale: ti devo illustrare il piano.-
Quindi alle 10.10 Hanabi aspettava impazientemente l’arrivo di Konohamaru
e la sua quadra e quando Hinata aveva cominciato e riordinare la stanza facendo
un casino pazzesco, disturbando il suo cervello che lavorava alla creazione di
un piano malefico.
Dlin dlon ( campanello) le due sorelle Hyuga si precipitano ad aprire
l’una sperando che fossero le sue amiche l’altre sperando che fosse l’essere
che l’avrebbe aiutata a rovinare San Valentino alla prima. Hinata, arrivata per
prima alla porta, si trova faccia a faccia con le sue amiche e le invita a
seguirla in camera sua. Avrebbero dovuto decidere cosa mettersi e cominciare a
cucinare per la sera.
- Allora senza girarci molto attorno. Hina apri l’armadio e vediamo cosa
ti facciamo mettere stasera per conquistare quel cane rognoso di Kiba!- dice
Ino appena varcata la soglia della mia camera.
Ubbidisco e apro l’armadio, la bionda comincia ad ispezionare e dopo
circa un quarto d’ora di meditazione profonda esclama facendoci trasalire tutte:
- Questo!- mostrando un vestitino rosso abbastanza corto e scollato tanto
che se mi avrebbe vista mio padre sarebbe collassato e passato a miglior vita
nel giro di trenta secondi.
- Ma sei pazza? Se mi vede mio padre con questo coso addosso mi spenna
viva come una gallina!-
- Ma tu non glielo fai vedere. Se non sbaglio la festa si farà nella
dependance che è di fronte alla tua camera, tu esci con un luungo cappotto e
una volta lì te lo togli. Avevi detto che tuo padre non sarebbe venuto a
controllare e quindi non farai la fine della gallina!-
- Voi cosa vi mettete?- domando nel tentativo di far decadere questo
discorso.
- Io una minigonna grigia con una maglia abbastanza scollata viola. E
quando dico abbastanza intendo che si può vedere parecchio e intuire
altrettanto!- esclama Malefica
- Io mi metto quel vestitino rosa alla cinese che mi sono comprata
quest’estate ma che non mi sono mai messa!- dice Tenten.
- Io invece quel pantalone attillato fucsia e una maglia lunga attillata
dello stesso colore solo un po’ più scuro!-
Mentre le ragazze parlano di come si sarebbero truccate quella sera
Hanabi, che aveva sentito tutto, pensa di aggiungere un tocco di cattiveria in
più al suo piano già malefico: Hinata non voleva che suo padre la vedesse con
quel vestitino. Mai fare certe confidenze alle amiche quando sai che c’è una
piccola pesta di quasi undici anni che gira per casa aspettando l’occasione
giusta per farti ricordare San Valentino, in particolare QUESTO San Valentino!
Alle 10.15 Konohamaru, Moegi e Udon suonano alla posta di casa Hyuga
quando la porta si apre si trovano davanti una ragazzina dall’aria a metà tra
lo scocciato per il ritardo e un ghigno malefico disegnato in faccia: sarebbe
stata una giornata divertente.
(non vi spiego adesso il piano di Hanabi altrimenti non resterete
sorpresi dalla mia inventiva quando sarà il momento di attuare questo piano.
Sappiate solo che prendo spunto dai MIEI piani malefici che ho attuato o che
attuerò contro mio fratello ndme)
Ore 19.30 casa
Hyuga.
- Ragazze, sono eccitatissima, ma ci pensate che tra meno di mezz’ora i
ragazzi saranno qui e con loro anche Kiba?- ( devo anche dirvi chi parla? Non
si capisce? Ndme) dice Hinata mentre si infila il vestitino.
- Si Hina, l’hai g’à detto dieci volte! Non ti avevo mai vista così
eccitata all’idea di vedere un ragazzo! Con Naruto appena te lo trovavi davanti
svenivi.- dice Tenten.
Ore 19.40 cespugli
di casa Hyuga
- Pronti ragazzi? Allora la
macchinetta fotografica l’avete presa?- Hanabi e gli altri sono appostati tra i
cespugli davanti alla camera di Hinata.
- Si l’abbiamo presa ma non ho capito cosa devi farci!- chiede Konohamaru
perplesso
- Ma sei proprio lento a capire! Come lo fate a sopportare?-
- Boh- risponde Udon
- Ce lo hanno affibbiato e ora volenti o nolenti dobbiamo tenercelo. Se
fosse per me lo avrei già spedito in orbita!- dice Moegi
- Razza di deficiente cosa mai ci potremo fare con una macchina
fotografica?-
- Una foto?-
- Ma và! Allora quando Hinata esce dalla sua camera noi saremo pronti con
la macchinetta e le faremo una foto. Poi la faremo vedere a mio padre e infine
la metteremo su you tube!-
- E questo sarebbe il tuo malefico piano?- chiede Konohamaru
- Questa è soltanto la fase uno di un milione! MUHAHAHAHAAHAHA!-
Ore 19.45 camera
di Hinata.
Io e le mie amiche vestite truccate e quant’altro stiamo uscendo dalla
mia camera per andare nella dependance, il luuungo cappotto non mi serve (
tanto non siamo a metà febbraio e possiamo andarcene tranquillamente a spasso
con addosso solo un pezzo di stoffa che arriva a stento a metà coscia! ndme)
perché mio padre fortunatamentenon è in
casa.
Hanabi e Konohamaru sono pronti. Hinata sta passando di fronte a loro.
Konohamaru sta per premere il dito sul pulsante. Hinata è in posizione
perfetta. Konohamaru fa più di una foto per sicurezza, perché se la bella
ragazza che gli è appena passata davanti non farebbe del male a una mosca sua
sorella non esiterebbe ad assassinare brutalmente lui e la povera mosca se
quella dannatissima foto non fosse venuta bene.
I quattro malfattori corrono in camera di Hanabi per scaricare la foto
sul computer e metterla su you tube. Hanabi accende il computer, collega la
macchina al computer, scarica la foto pronta a stamparla e…
Konohamaru è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Konoha per
fratture multiple e lesioni agli organi interni.
- Ma come si può essere così deficienti? A fatto dieci foto e sono venute
tutte scure! Non si riesce nemmeno a distinguere Hinata dalle altre!- Hanabi
prende a capocciate il muro per la disperazione.
Intanto nella dependance attendiamo con impazienza, soprattutto io, i
ragazzi. Ma chissà che fine hanno fatto?
Sono le 20.00 e non si fa vedere ancora nessuno. Siamo solo noi quattro e
Neji. Tenten ha passato tutto il tempo da quando siamo arrivate a fissare Neji e in particolare il suo
fondoschiena. Ho l’impressione che tra quei due stasera succederà qualcosa!
Infatti le mie intuizione sono sempre giuste! Neji si è alzato dalla
poltrona dove era seduto e sta venendo verso di noi, in particolare verso
Tenten. Lei si alza e va con lui fuori dalla dependance, dal lato opposto a
quello dove siamo entrati, ovvero quello che si affaccia sul giardino e non
sulla casa.
- Neji che stai facendo ?- chiede Tenten piena di curiosità
- Ti volevo dare questo!- e le porge un piccolo pacchettino.
Il viso di Tenten si illumina, una lacrima birichina, le scende
dall’occhio nonostante lei stia cercando di trattenerle.
Lo scarta delicatamente, quasi a non voler deturpare quella carta rossa a
cuoricini scelta da lui. La carta scivola ai piedi della ragazza che fissa il
regalo a bocca aperta: lei, una sua foto, tra lei più belle che avesse mai
visto in una delicata cornice rossa di seta a forma di cuore, Neji aveva
scritto in un bigliettino incastrato dietro la cornice:
“per San Valentino l’unico regalo che mi
viene in mente è il mio cuore, tuo da troppo tempo, forse da anni ma che non ti
ho mai dato. Ora è il momento di dartelo, per questo San Valentino tutto
speciale!”
- Ti piace? Perché se non ti piace significa che sono anni che spreco il
mio tempo! Scusa se sono stato così stupido da non dirtelo prima. Ti amo
Tenten!-la ragazza shoccata resta a
guardarlo a bocca aperta per circa dieci secondi, pensava che era lei la
stupida, lei quella che si era andata ad innamorare di un obbiettivo fuori
dalla sua portata: il genio del clan Hyuga. Ma si era sbagliata, quelle
occhiate rifilate di sbieco che avevano caratterizzato i loro allenamenti nei
ultimi due anni lei non le aveva perse in considerazione per non rischiare di
rimanere delusa da un amore impossibile, quelle occhiate che il genio le
lanciava stavano a significare il suo interesse per lei. Tutti questi pensieri
in poco più di cinque secondi, poi, tendo stretto il “cuore” di Neji poi gli
passa le mani intorno al collo e piano piano si avvicina sempre di più finché
le loro labbra non si toccano in un dolce e tenero bacio. IL LORO PRIMO BACIO!
Dlin…dlon ( campanello della dependance)
- Arrivo!- corro ad aprire sperando che sia Kiba, resto un po’ delusa ma
non lo do a vedere quando vedo Shikamaru, Choji, Rock Lee e Sasuke. Questi
ultimi che si guardano in cagnesco facendo una specie di duello invisibile a
noi comuni mortali che non possediamo né lo Sharingan né la forza nella
giovinezza.
I ragazzi mi seguono nel salone e Shikamaru non appena vede il suo più
grande amore si ci butta sopra e comincia…( non posso andare nei particolare
sennò non sarebbe più rating verde. E sia chiaro che non sto parlando di Ino ma
dei divani della dependance di casa Hyuga ndme hai ragione sono così morbidi e
conciliano il sonno ndShika sognante).
Malefica prende il povero Nara per i capelli a ciuffo d’ananas e lo
strascina dove poco prima si stavano baciando Neji e Tenten.
- Allora signor Nara cosa ha da dire a sua discolpa per avermi tradita
con i divani della dependance di casa Hyuga?-
- Solo che li trovo comodi, molto comodi, comodissimi e che conciliano il
sonno!- risponde ciuffo d’ananas
- Quindi ammetti di non avermi tradita con dei divani?-
- Ceto signora Nara!- dal cielo piove un sonoro schiaffone che arriva
dritto dritto sulla guancia destra di Shikamaru
- Ma sempre la destra mi devi schiaffeggiare? La sinistra comincia a
soffrire di solitudine. Altro sonoro schiaffone però sull’altra guancia
- Contento?-
- Uffa e io che speravo di passare un San Valentino tranquillo!-
- A proposito di San Valentino, il mio regalo?-
- Te lo stavo per dare Malefica ma tu hai cominciato a schiaffeggiarmi!
Comunque ecco!- si avvicina alla binda e le stampa un bacio sulle labbra, lei
le dischiude e cominciano a limonare come preannunciato nel diario di Malefica
in biondo.
Gli invitati rimasti nel salone chiacchierano allegramente tranne due:
Sasuke, troppo impegnato a fissare Ino che trascina fuori Shikamaru, e Sakura,
tropo impegnata a fissare il primo mentre fissa gli altri due. Quando Sasuke se
ne accorge il mio sguardo vigile, non ho attivato il byakugan, nota che il
colorito pallido delle sue guance si è appena appena tinto di rosso. Sakura
invece è più scura del vestito (fucsia) che indossa. Con piacere noto Sasuke
scortare una Sakura che non controlla più le sue azioni, ne tantomeno le sue
REAZIONI al contatti delle loro mani. Sembra che tutte le coppie che si siano
formate questa sera ( anche se sono frutto del nostro lavoro si mesi e mesi)
prediligano il lato della dependance più lontano dallo sguardo di mio padre, e
quello, molto probabilmente, più romantico: il lato che dà sul magnifico
giardino di Villa Hyuga. Sono un po’ gelosa: i “fidanzati” di tutte sono
arrivati e si sono baciati o addirittura andati oltre, perfino Sakura e Sasuke
sono andati nell’angolo dello sbaciucchiamento, io invece aspetto. Aspetto
sempre che siano le mie amiche o che sia una persona che amavo come Naruto o
che amo come Kiba. Ma quel cane di Kiba dove si è cacciato?
Sasuke e Sakura sono “nell’angolo dello sbaciucchiamento” e si guardano
imbarazzati. A prendere parola è Sasuke:
- Bella la festa! Ti stai divertendo?-
- Si…però…- avrebbe voluto dirgli che per rendere quella festa ancora più
bella ci sarebbe bastata un po’ della sua collaborazione, ma la sua mente è in
catalessi, non riesce a pensare ad altro che sono vicini, molto vicini, troppo
vicini…
- Questo è il mio regalo per San Valentino!- Sasuke porge alla ragazza un
piccolo pacchetto rosa con un fiocco a forma di cuore. Il cuore di Sakura manca
un battito e comincia a battere veloce, talmente veloce che potrebbe venire
fuori da un momento all’altro.
Una rosa rossa, simbolo dell’amore con un biglietto:
“Quando ti ho
vista ho provato un tuffo al cuore. Quando ho tradito il villaggio vivevo con
la paura di perderti ogni giorno. Quando sono tornato e tu mi hai abbracciato
ho visto un buio immenso…e poi la luce, credo che tu mi abbia portato… in una
galassia chiamata amore!!!!!! Buon San Valentino!”
Senza dire una parola Sakura, ancora shoccata da quella silenziosa
dichiarazione d’amore, gli porge il suo regalo.
Lui lo scarta: un album di foto con tutti i momenti più belli della sua
vita, quelli trascorsi insieme a lei. Appoggia l’album su un tavolino accanto a
loro.
- E’ ora di aggiungere un’altra foto a questo album!- esclama il bel
tenebroso, la big bubble vivente alza la testa in modo da fissarlo dritto negli
occhi profondi come pozzi e neri con l’odio, ma nondi odio nei confronti degli altri, ma nei
confronti di se stesso per essere stato tanto scemo da non farsi avanti prima.
L’Uchiha passa il braccio introno alle spalle di Sakura che si sente
venire meno a quel contatto, ma la presa del ragazzo è forte e non la lascia
cadere. Si sistemano in modo da entrare nell’inquadratura della fotocamera del
cellulare di lui e si fanno quella tanto sospirata foto insieme. Poi il
cellulare raggiunge l’album e loro due rimangono così, a fissarsi finché lui
non prende l’iniziativa di avvicinarsi a lei e poggiare le sue labbra sulle
sue. Dapprima è un bacio delicato, leggero, come a chiedere il permesso di
rientrare nel suo cuore dopo una lunga assenza e dopo il tradimento, dopo il
fuoco allo stato puro…( di nuovo non mi posso dilungare in spiegazioni
dettagliate perché sennò nemmeno il rating rosso basterebbe ndme)
E pure Sasuke e Sakura si sono dati alla pazza gioia, doppia S come li
chiamo io. Intanto sono quasi le 21.30 e Kiba non si fa ancora vedere.
Ore 21.15 camera
di Hanabi.
Konohamaru, volta corrotta l’infermiera a lasciarlo andare, era tornato a
casa Hyuga e ora lui, la sua squadra e Hanabi complottano contro i “grandi” che
non li avevano fatti partecipare alla festa.
- Fase due del mi malefico piano: far prendere un infarto a Hinata!-
- E come?- chiede curioso Konohamaru
- Sono venuta a conoscenza che mia sorella va appresso a un tizio di nome
Naruto Uzumaki. Stando alle mie informazioni ‘sto tizio è partito due anni fa e
mia sorella si tormenta tutti i giorni. Allora il piano è semplice: Konohamaru,
tu ti metti la vecchia tuta da allenamento di Naruto e ti colori i capelli di
biondo. Poi vai alla finestra e, girato di schiena per non farti riconoscere,
ti fai vedere da mia sorella. Le prenderà un infarto credendo che il suo grande
amore è tornato! MUHAHAHA!-
Ore 21.45
dependance di casa Hyuga.
- Anfh…Anfh.. finalmente ce l’ho fatta!- un oscuro e misterioso ragazzo
suona alla porta della dependance di casa Hyuga.
Ad aprire la porta è Neji.
- Finalmente credevo che non venissi più!-
- Dov’è Hinata?-
- Di là!-
- Grazie Neji! A proposito come è andata con Tenten?- a sguardo birichino
di Neji il nuovo arrivato capisce e sghignazza compiaciuto.
Sto cominciando a perdere la speranza. Tanto Kiba non arriva più sono
quasi le 22.00. Mentre sospiro pensando che anche quest’anno festeggerò SAN
Faustino con Shino, Choji e Rock Lee, due mani calde mi si posano sugli occhi
oscurando mi la visuale. Il padrone delle mani mi fa alzare dal divano e mi
conduce “nell’angolo dello sbaciucchiamento”. Una volta lì toglie le mani e mi
fa girare lentamente verso di lui. Io apro gli occhi e lo vedo. Kiba.
Finalmente è arrivato!
- Ti avevo dato per disperso!-
- Lo sai che le migliori entrate sono quelle a sorpresa e poi stavo
preparando questo!- mi mostra un piccolo pacchetto, dalla forma potrebbe essere
un CD. Andiamo in camera mia, scarto il regalo ed ineffetti è un CD con … noi due in copertina.
Mi giro verso di lui con fare interrogativo, trovo solo i suoi occhi a
consigliarmi di inserirlo nel computer. Seguo il suo silenzioso suggerimento e
inserisco il CD. E’ un video che parla di …noi due, sulle note di “this is me”ha inserito tutti i momenti più belli della
nostra vita insieme. (lo so mi sono fissata con questa canzone ma mi sembra
particolarmente adatta ad Hinata ndme).
Lo abbraccio forte, riesce sempre a stupirmi e io adoro quando mi vuole
stupire. Torniamo mano nella mano “all’angolo dello sbaciucchiamento” e gli do
il mio regalo: un cagnolino di peluche molto simile ad Akamaru e con i segni
rossi sulle guance come i suoi. Mi guarda il suo viso è bellissimo, non l’ho
mai visto così felice.
Rigirandosi il cagnoline tra le mani trova il bigliettino e la chiave che
avevo nascosto:
“ Ti dono questa
chiave…
…per aprire la
porta del mio cuore
Vedi quella
stella, la più luminosa?
Sei tu, amore,
che riempi di luce ogni mio giorno…
Ti amo!
Buon
San Valentino!“
Lo guardo, gli occhi accesi di una luce nuova. Ci
avviciniamo l’uno all’altra. Meno di trenta cm ci separano. Copriamo questa
distanza fino a che le nostre fronti non si toccano. Inclino leggermente la
testa. La sua guancia contro la mia. La mia pelle rovente. I battiti del mio
cuore, ormai ho perso il conto. Avvicino lentamente le mie labbra alle sue. Un
cm di separa. Mezzo. Neanche 10
mm. Ma…
La porta sbatte all’improvviso. Mostrando una figura
nella penombra. I lineamenti sono appena accennati. Si distingue solo una
chioma ispida.
- Avete fatto una festa per San Valentino e on mi
avete invitato? Che begli amici! Uno si allontana qualche anno e voi vi
scordate di me?- quella voce. NO!!!!!!! No, non può essere!
- C-C-Chi sei? F-f-fatti vedere!- esclamo poco
convinta anche se so già e temo la risposta.
- Come chi sono no mi riconoscete?- le figura fa
qualche passo avanti in modo che la luce lo illumini in pieno.
NOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!Mi sento le gambe cedere. I battiti accelerare
ancora. Il respiro farsi affannoso. Ma Kiba previdente mi fa appoggiare a lui
evitando ulteriori figuracce.
Naruto Uzumaki è tornato! Ed è venuto alla mia festa
a rompere le scatole mentre mi stavo per baciare con Kiba!
Konohamaru sta sbirciando tutto dalla finestra e
chiama gli altri ad assistere allo spettacolo
- Hanabi, che ne dici? Non sono intervenuto io ma ho
fatto intervenire il vero Naruto Uzumaki! Che ne dici va bene per la tua
vendetta un risultato del genere?- la secondogenita Hyuga e senza parole, il
suo piano ha funzionato meglio di quanto credesse: la sorella a pochi metri da
lei stava annaspando ne tentativo di non svenire.
- Si, direi che va più che bene per la mia
vendetta!MUAHAHAHAH!-
La vista sta cominciando a sfuocarsi, mi sento il viso
in fiamme. Contro tutti i miei piani Naruto è tornato e io continuo ad avere
queste reazioni in sua presenza. No, non credo che sarebbero bastati due mesi e
qualche attenzione di Kiba a farmi dimenticare io mio grande amore.
- Hinata? ma sei tu? Non ti riconoscevo! Sei
diventata bellissima!- è troppo, passare da trasparente a ricevere dei
complimenti da lui.
Mi poggia la mano sulla fronte anche se Kiba molto
infastidito ha cercato di impedirglielo
- Hai forse la febbre? Sei tutta rossa!- per sentire
meglio la temperatura mi poggia le labbra sulla fronte. Se quando Kiba le aveva
poggiate Kiba sulla mia guancia ero diventata rovente, ora sono di fuoco, sento
l’adrenalina e il sangue incandescente circolarmi nelle vene. Mi stanno
guardando tutti. Il mio cuore non riesce a reggere un’emozione del genere e
chiudo gli occhi. Sento qualcuno che mi e mi posa sul divano, a quanto ho
capito è Naruto perché sento Kiba urlare:
- Sei stato via due anni e ora ti presenti qui e
credi di fare il bello e il cattivo tempo nel cuore delle persone?-
Naruto non fa in tempo a rispondere che la porta si
spalanca di nuovo ed entra giuly993 con una spranga di ferro pronta a
massacrare Naruto…
Scusate questo capitolo lo dovevo mettere ieri, ma è
stato il mio compleanno e tra una cosa e l’altra non ho avuto tempo. Avete capito
bene il mio compleanno è il 14 febbraio, voi direte che non ve ne frega niente,
ma mi fareste davvero un bel regalo se lasciaste un commentino. (occhi in stile
Rock Lee quando guarda Gai fare un gesto eroico)
Giuli993: contenta? Ti ho quasi fatto ammazzare
Naruto. Continua a commentare fino alla morte di Naruto, e ti dico che non
avverrà molto presto.
Spero che vogliate farmi questo grande regalo,
ditemi se fa schifo che lo cancello subito.
La fan fiction è stata momentaneamente sospesa per
mancanza di ispirazione per qualsiasi informazione recensite.
Vi siete cacati sotto è?
Comunque ecco a voi questo capitolo, non
è un gran che ma non mi veniva in mente nient’altro
CARO DIARIO 2 LA VENDETTA…
Piccolo punto della situazione:
Neji e Tenten si sono baciati
Sasuke e Sakura idem
Shikamaru e Ino idem con patate ( non
nel senso che pesate voi: il tubero ndme)
Kiba e Hinata si stavano per baciare
Hanabi e Konohamaru volevano far credere
a Hinata che Naruto era tornato
Ma…Naruto è tornato da solo
Hinata non sa che pesci pigliare e
sviene davanti a Naruto
Kiba si incazza
Ora le ragazze sono in camera di Hinata
che parlottano e scrivono sui loro diari
…e i maschi sono nella dependance con
Neji che parlottano anche loro e scrivono sui loro diari quanto di seguito
riportato. Piccolo particolare: Shikamaru è troppo impegnato a godersi i divani
della dependance e Kiba e Naruto sono troppo impegnati a guardarsi storto a
vicenda.
Caro
diario,
oggi
è stato il giorno più bello e più brutto della mia vita. Più bello perché ho
passato un bellissimo San Valentino con Kiba e lui mi ha regalato un CD di noi
due sulle note della canzone di Camp Rock “this is me”. Più brutto perché
eravamo a 10mm l’uno dall’altra e ci stavamo per baciare quando indovina chi
viene a rompere le scatole! Non te lo immaginerai mai, ma mai mai mai. Naruto
Uzumaki. Si hai capito bene proprio lui! Lo odio! Sono stata per due anni a
tormentarmi la vita per lui, e lui niente disperso per le terre ninja. Decido
di rifarmi una vita con Kiba e lui che fa? Torna da questo sospirato viaggio e
decide di prendermi in considerazione e addirittura di farmi dei complimenti.
Ma io sono diventata rossa come al solito e lui come al solito ha creduto che
avessi la febbre e, prima ha sentito la temperatura con la mano e poi con le
labbra. Non ho retto più e come al solito sono svenuta e lui mi ha portata in
braccio fino al divano suscitando le ire di Kiba. Questo è quanto è successo
nel mio tanto sospirato primo San Valentino. Ora non so più che pesci prendere:
credevo di aver dimenticato Naruto ma mi sono resa conto che sono più nei guai
di prima. Se prima era in crisi perché mi piaceva un solo ragazzo adesso come
faccio se me ne piacciono due?
Hinata
Caro diario,
come
ti avevo anticipato ho passato il mio primo vero San Valentino con Sasuke e…
non ci crederai mai ma ci siamo baciati! E che bacio! Prima dolce lento come se
mi volesse chiedere di entrare di nuovo nel mio cuore e poi il fuoco allo stato
puro. Adoro quel ragazzo! E’ per questo che mi piace: sa essere dolce e
incredibilmente passionale allo stesso momento e passare dall’uno all’altro nel
giro di mezzo nanosecondo.
Stranamente
Lee stasera non ci ha provato per niente, non mi ha mostrato nessun segno di
interesse. Credo che c’entri qualcosa l’America. L’ho sentito farfugliare
qualcosa sui biglietti aerei che costano un occhio della testa quando Sasuke
l’ha guardato con uno sguardo assassino a seguito di un suo, di sguardo, molto
intenso su… ecco le mie “qualità”.
Comunque
sono contenta. Anche quella testa bacata di Naruto è tornato così il team 7 è
di nuovo al completo!
Sakura
Caro
diario,
i
miei piani sono andati alla perfezione! Tutte le coppie da me previste si sono
formate e sono andate a festeggiare San Valentino “nell’angolo dello
sbaciucchiamento” così abbiamo chiamato il lato della dependance che dà sul
giardino di casa Hyuga, tranne una: KibaHina. Il motivo? Quella testaccia
bacata di Naruto è tornato proprio mentre si stavano dando il loro primo
sospiratissimo bacio. Io e Shika? Bè diciamo che mi ha messo le corna con i
divani della dependance di casa Hyuga proprio il giorno di San Valentino. Però
io, che sono un angelo,l’ho perdonato e abbiamo limonato come avevo previsto.
Potrei fare la veggente! Non capisco proprio perché mi chiamano Malefica in
biondo! Io cerco sempre di dare una mano! (si per ficcare il naso nelle storie
d’amore altrui! Ndtutti) uffa. Prima o poi me la pagherete! E io riderò. MUHAHAHAHAHA!
(Scusate per la ristata malvagia) e mi dovrete chiamareangelo
biondo! MUHAHAHAHAHAHA!
Malefica in biondo
Caro diario,
stasera ce l’ho qualcosa da dirti! Io e quel dio di
sedere di Neji ci siamo baciati! BACIATI! BACIATI! Non
ci posso credere, sono ancora tutta scombussolata! Mi ha regalato una foto di
me in una cornice di seta rossa a forma di cuore. Il suo cuore! (Tenten si
scioglie sul pavimento). TI AMO NEJI HYUGA!E finalmente te l’ho e me l’hai detto. Sono così felice che potrei toccare
il cielo con un dito! Quel suo bacio mi ha messo le ali! O forse è tutta la Red
Bull che ho bevuto stasera? Non lo so e non mi interessa l’importante è che ci
siamo baciati e che d’ora in poi il diritto di guardare, di toccare e di
palpare quel magnifico sedere sarà solo ed esclusivamente mio! Gli si sciolgano
le chiappe se non è così! Ci metterò il Copyright su quelle benedette chiappe!
NEJI TI AMO, AMO TE E LE TUE MAGNIFICHE CHIAPPE!Sembra che le abbia scolpite Michelangelo!
Tenten
Caro diario,
odio la vita! O è la vita che odia me? Lasciamo
questi dubbi a Sheakespeare che non sono dell’umore giusto per tormentarmi la
vita, già si tormenta da sola senza che io possa fare niente per non farla
andare a scatafascio. Stranamente quando sono giù di morale non faccio errori
di grammatica e quando sono ancora più giù mi metto a scrivere frasi contorte e
arzigogolate da farmi sembrare Einstein quando scrive le sue formule. Siamo
nella dependance di casa Hyuga. Non abbiamo voluto forzare la mano per dormire
con loro perché Hiashi è tornato e non vorrei venire assassinato nel sonno
dalla sua katana omicida.
Quel fesso di Naruto (lo guarda in cagnesco) doveva
tornare proprio mentre mi stavo per baciare con quella bonazza di Hinata? Lui
deve fare sempre la sua entrata in scena a sorpresa e deva rovinarmi sempre
tutto! Non lo sopporto più! Come farò stanotte a dormire con lui a dieci
centimetri dal mio sacco a pelo senza strozzarlo? Ho visto la reazione di
Hinata quando è entrato, è come se avesse avuto una specie di “ricaduta” in
quell’amore infantile e insano che preovava, o farei meglio a dire, che prova
per Naruto. E si, se c’è una cosa che è sicura è che l’amore di Hinata per
Naruto è radicato nelle profondità del suo cuore e sarà difficile se non
impossibile sradicarlo. Ma io Kiba Inuzuka non mi arrendo facilmente e farò
tutto quanto è in mio potere per conquistare Hinata. A noi due Uzumaki! ( chi
dei due la spunterà e riuscirà a conquistare il cuore di Hinata? tutto questo
nella prossima puntata! Assomiglio a quei tizi che alla fine degli episodi
dicono una frase simile a questa? Ndme)
Kiba
Caro diario,
quella noiosa di Sakura è una forza della natura,
vedessi e che bacio che ci siamo dati! La rosa e la frase, a cui ho lavorato
tre mesi, le sono piaciute da impazzire e, ci siamo fatti una foto insieme da
mettere nell’album che mi ha regalato lei. Mamma e che bacio, c’ha il fuoco
dentro quella ragazza! ( dopo questo lapsus in cui Sasuke si è scordato chi è
in realtà si ricompone tornando alla sua solita aria fredda e distaccata. Non
posso mica mandare in fumo 15 anni di lavoro sulla mia immagine da duro per una
ragazza, ma che ragazza! Ndsasuke).
Dopo due anni di assenza Naruto è tornato, ma io,
furbo e intelligente quale sono, sono tornato prima di lui, mandando in fumo il
suo allenamento per diventare più forte e venirmi a cercare, e così fare una
bella figura con Sakura e tutto il resto appresso. Chissà come ci è rimasto
male. Questo è il primo passo verso la tua fina Naruto Uzumaki! MUHAHAHAH
(e a te cosa ho fatto ndnaruto /niente però te la
devo fare pagare perché due anni fa andavi appresso a Sakura ndsasuke / ma ce
l’hanno tutti con me? ndNaruto)
Sasuke
Caro diario,
scusa se sono di fretta ma sono troppo occupato a
farmi i divani di casa Hyuga. Ieri sera è stata un favola. Anche se non ci sono
stati i fuochi d’artificio li abbiamo fatti io e Malefica in biondo. Quando amo
quella donna, anche se dico sempre che è una scocciatura. Ma è la MIA DOLCE
SCOCCIATURA. E la amo ancora di più quando facciamo i fuochi d’artificio. Su
uno c’era scritto “ShikaIno 4ever”. Vabbè ora i divani mi chiamano.
Nota: CHIEDERE A NEJI DOVE HA COMPRATO QUESTI
DIVANI.
Shikamaru
Caro diario,
non mi sento niente bene. Sarà perché sono ubriaco,
sarà perché mi sono mangiato tutti i cioccolatini che mi ha regalato Tenten, e
devo dire che erano buonissimi, sarà perché sento già la sua mancanza, sarà
perché stasera ho preso coraggio e mi sono dichiarato, sarà per tutte queste
cose ma ho come l’impressione di …zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
(e cade addormentato)
Neji
Caro diario,
stasera è stata la serata più brutta della mio vita.
Ho vissuto e vivo tuttora nel terrore: non posso lanciare uno sguardo a Sakura
che Sasuke mi spedisce in America e io sono al VERDE. Poche ore fa per sbaglio
me è caduto lo sguardo su ehm… il davanti alto di Sakura e l’ho dovuto
supplicare di non spedirmi in America. Il nostro pianeta tra poco non esisterà
più perché io ho fatto talmente tanti buchi passando dal Giappone all’America
che è andato in frantumi. Comunque fatemi gli auguri perché, essendo passata
mezzanotte, è il 15 febbraio, la festa dei single! Me ne andrò a festeggiare
tutto solo sui divani della dependance di casa Hyuga.
(e no, con i divani ci limono i ti pussa via ndShika
sing non mi vuole nessuno! Ndlee)
Rock Lee
Caro diario,
una sola cosa: fammi gli auguri per San Faustino la
festa dei single!
Choji eShino
Caro diario,
ero via e tutti si lamentavano, sono tornato e tutti
si lamentano. Quando è che saranno felici?
Ho rivisto Hinata, mamma mia come si è fatta bella,
poi con quel vestitino rosso tutto scollato…
Mamma mia! Però, come sempre, quando mi ha visto è
arrossita tanto da fare invidia al suo vestito,io come sempre le ho sentito la
temperatura prima con la mano e poi con le labbra e poi…Bè poi è svenuta e Kiba
mi ha fatto una domanda strana, molto strana:
- Sei stato via due anni e ora ti
presenti qui e credi di fare il bello e il cattivo tempo nel cuore delle
persone?-
Che cosà vorrà dire? Poi quando ho fatto la mia
entrata ad effetto ho visto quei due in una posa molto strana, come se si
stessero baciando. No, non mi dire che quei due sono fidanzati. Se è così mi
sparo, Hinata si è fidanzata e io sono ancora zitello. E poi Kiba mi ha
soffiato il posto, con Hinata mi ci volevo mettere io, uffa! Se questa è una
sfida, Kiba Inuzuka, io l’accetto e sono sicuro che ti batterò, come ho fatto
molte altre volte. Hinata sarai mia!
Naruto
Prima di continuare ci sono alcuni piccoli
particolari che dovete sapere:
Hanabi, presa dall’euforia della
riuscita del suo piano, è saltata al collo di Konohamaru abbracciandolo
Moegi ha preso Hanabi e le due si sono
cominciate ad azzuffare.
Caro diario,
il mio piano è stato un successo! Sono
un metro e trenta di pura cattiveria. Altro che foto su you tube. Questo è
molto meglio, non ti immagini nemmeno che razza di figura di merda ha fatto
Hinata vedendosi comparire Naruto davanti e non Naruto/Konohamaru, ma Naruto
Naruto. E per questo devo ringraziare quel testone di Konohamaru che lo ha
chiamato. Gli sono saltata al collo per la felicità e per ringraziarlo, ma
quella vipera di Moegi mi ha cominciato a fare una predica e tra una parola e
l’altra ci siamo cominciate ad azzuffare. Lei credeva davvero che io fossi
interessata ad un buzzi cozzo come Konohamaru? Ha cominciato a dire che era il
SUO Konohamaru. Ma che me ne frega a me di lui, a me interessa solo della
riuscita del mio piano malefico ROVINA SAL VALENTINO ALLA TUA SORELLONA, ho
preso spunto dal libro1001 MODI PER
ROVINARE LA VITA A FRATELLI/SORELLE PIU’ GRANDI DI TE.
Comunque ora quella vipera è lì
nell’angolo diametralmente opposto a quello dove mi trovo io che mi guarda
storto, ma chi se ne frega, prima i piani malefici e poi tutto il resto.
MUHAHAHAH.
Hanabi
Caro diario,
non sai cosa è successo. Ho fatto quello che Hanabi
mi aveva chiesto e mi sono tinto i capelli e travestito da Naruto per far
prendere un colpo a Hinata, ma mica potevo immaginare che il vero Naruto
sarebbe spuntato all’improvviso. Ed il bello è che Hanabi crede che lo abbia
chiamato io. Ahahahahahahahahah! E per l’euforia mi è saltata letteralmente
addosso e ha cominciato ad abbracciarmi e a ricoprirmi di complimenti.
Il fatto è che a Moegi, che io sospetto sia
innamorata di me, l’ha presa in disparte gli ha fatto una predica che farebbe una
pippa alla Divina Commedia e poi hanno cominciato ad azzuffarsi ed è toccato a
me e ad Udon separale, e ironia della sorte, chi so preso io? Hanabi. Adesso
Moegi è incazzata nera e non guarda ne me ne Hanabi. Ah le donne. Come di ce il
capo è meglio essere single.
Konohamaru
Caro
diario,
sono
incazzatissima con Konohamaru perché si è fatto saltare addosso da Hanabi e
sono incazzatissima con Hanabi perché si è permessa di saltare al collo del MIO
Konohamaru. Non l’ho mai detto a nessuno ma sono segretamente innamorata di
Konohamaru, da quando eravamo all’accademia. Mi sembriamo Hinata e Naruto, io,
Hinata, che non ho il coraggio di dichiararmi, e Konohamaru, Naruto, che non sa
niente e ignora la mia cotta per lui. Ma io non sono come Hinata e glielo farò
vedere, sia a Konohamaru, sia a Konohamaru.
Moegi
Se siete davvero
curiosi di leggere il capitolo selezionate l’area in bianco. Se non apparisse
alcuna scritta fatemelo sapere
E’ un giorno
qualunque di febbraio e dalla finestra aperta entra una brezza gelida che mi
accarezza il viso seminascosto tra le pesanti coperte. Non so quanti giorni
siano passati dal ritorno di Naruto ne tantomeno da quanto tempo mi trovo sotto
le coperte nel letto della mia stanza. L’ultimo ricordo che ho è
l’aggiornamento del mio diario la sera della festa. Guardo la sveglia, sono da
poco passate le dieci e io non ho nessuna intenzione di alzarmi.
- Hinata!- sento
una voce lontana che mi chiama.
- Hinata ti vuoi
svegliare?- il volume della voce sale e il tono non promette niente di buono.
Mugolo e mi giro
dall’altra parte.
- Ragazze, pronte
al piano B! se la bella addormentata non si sveglia la faremo svegliare noi!- percepisco
un enorme spostamento d’aria e tre sacchi di patate piombano sulla mia schiena,
arrestandomi la respirazione.
Quando finalmente
i tre sacchi si decidono ad alzarsi sento le costole che scricchiolando
ritornano al loro posto, per un momento mi era sembrato che andassero tutte in
briciole.
- Ti vuoi
muovere?- chiede Sacco 1
- No!-
Allora i tre
sacchi prendono il materasso per un lato e sbuffando mi buttano giù dal letto.
- Ma siete
impazzite?- chiedo ancora sconvolta, dal pavimento.
I tre sacchi,
alias Ino, Sakura e Tenten mi guardano dall’alto in basso con aria di
superiorità.
Mi guardo intorno
e mi accorgo che le loro cose sono sparse per la mia stanza. Ora ricordo oggi
è…il giorno dopo ieri, e quindi il giorno dopo la mia disastrosa festa di San
Valentino. Loro hanno dormito qui e in effetti aggiornare il mio diario è stata
l’ultima mia azione prima di addormentarmi. Adesso ho un mal di testa
incredibile, merito della sbornia di ieri sera. Chissà loro come fanno ad
essere arzille e pimpanti alla dieci di mattina. Mi guardo intorno, con aria da
Sherlock Holmes, e trovo l’arma del delitto: tre bicchieri mezzi pieni d’acqua
e la scatola di aspirina abbandonata tristemente sul comodino.
Mi alzo dal
pavimento, convinco le criminali ad aspettarmi in cucina e in dieci minuti le
raggiungo con la faccia in stile “la peggior figurina degli skifidol” ingurgito
un’aspirina e piano piano l’alone opaco che avvolgeva le cose fino a qualche
secondo fa scompare.
Guardo le mie
amiche con fare interrogativo, come dire “spiegatemi cosa è successo
esattamente ieri sera da quando sono svenuta e ditemi cosa ha toccato Naruto
che non lo pulirò finché campo”
Loro assecondano
la mia silenziosa richiesta:
- Allora, prima di
tutto vi siete baciati?- chiede Ino maliziosa. Scuoto la testa ancora troppo
dolorante per spiccicare parola.
- Stamattina ci
siamo svegliate presto (se per presto intendete le dieci meno un quanto ndme) e
siamo andate ad origliare le conversazioni dei ragazzi e abbiamo scoperto
che…-continua Sakura
- Rock Lee, per
paura di dover richiedere un mutuo per i biglietti aerei se ne è andato, Choji
e Shino sono andati a festeggiare San Faustino in un ristorantino di lusso
nella periferia di Konoha, Shika è ancora abbracciato ai divani, Sasuke
cazzeggia, Neji si è misteriosamente volatilizzato,-
- Si stava facendo
una doccia cretina!- sbraita Sakura
- Lo so ma volevo
aggiungere un alone di mistero al suo fondoschiena fantasma e evitare che tu e
Ino faceste battutine sarcastiche! Poi Kiba sta morsicando il cuscino e… Naruto,…Naruto
non c’è-
- Come non c’è’-
- Non c’è!-
In quel momento
suona il campanello, suona insistentemente e nessuno si decide ad andare ad
aprire, così tocca a me scomodarmi e andare ad aprire.
Giro la maniglia
della porta, mi tiro indietro per consentirle di aprirsi e mi ritrovo davanti
due angoli di cielo.
Naruto, tutto
spettinato, ma ancora più irresistibilmente sexy, mi sorride e mentre mi scosto
leggermente di lato per farlo entrare mi afferra dolcemente il polso e mi tira
a se. Non ho capito bene da dove prende un fazzoletto candido e mi benda gli
occhi. Mi prende dolcemente entrambe le mani e mi guida per non so dove. Vorrei
restare un questa coltre bianca per sempre con il ragazzo che amo da prima
ancora che cominciassi a parlare.(non è un tantino esagerato?ndme)
Ore 11.30 casa Hyuga.
Dlin…dlon
Oggi il campanello
di casa Hyuga non vuole smettere di suonare. È passata circa un’ora da quando
Hinata è andata ad aprire alla porta e non si hanno più sue notizie. Le amiche
non sono affatto preoccupate perché hanno visto a chi era affidata la ragazza,
ma i maschi nella dependance non sanno niente…
Hanabi va ad
aprire alla porta e…
- C’è Hinata?-
chiede un ragazzo dall’altra parte della porta.
Hanabi alza lo sguardo gli arriva a malapena
al petto, i suoi capelli castani le sembrano risplendere alla luce pallida del
sole di metà febbraio. I suoi occhi piccoli e scuri sono stati sempre un
mistero per lei, un mistero senza soluzione. Lei, che prendeva in giro Hinata
per aver sprecato al sua vita a sognare di perdersi negli occhi azzurri del suo
amato, sognava a sua volta di perdersi in quegli occhi piccoli, neri e
immensamente profondi, non inespressivi come quelli di Sasuke, ma carichi di
emozioni incontenibile che le parole non possono esprimere. Lei che aveva
giurato a se stessa di non innamorarsi mai, perché l’amore rende deboli e una
Hyuga non può essere debole, ora perdeva il conto dei milioni di battiti che il
suo cuore faceva quando lo guardava. Lei che era poco più di una bambina,
anziché giocare con le bambole preferiva perdersi in quei piccoli occhi neri.
Chi le avrebbe osservate dall’esterno non avrebbe potuto smentire che Hinata e
Hanabi sono sorelle perché, se è vero che la storia si ripete, Hanabi stava per
compiere lo stesso destino sofferto della sorella, con una sola differenza, lei
voleva reagire, non si sarebbe nascosta dietro gli alberi, non si sarebbe
accontentata di osservarlo da lontano, non avrebbe aspettato che qualcuno
glielo portasse via, anche se questo qualcuno era Hinata.
Il piano della
sera prima non era un semplice passatempo per occupare la serata, aveva uno scopo
ben preciso: strapparlo dalle braccia della sorella. Ebbene si, lei non lo
confesserebbe mai, ma questo fantomatico lui le ha rapito il cuore e lo ha
portato in una galassia chiamata AMORE. Hanabi, la piccola peste di casa Hyuga
che si innamora, è impensabile. Ma d’altronde le piccole pesti ottengono sempre
quello che vogliono, e lei lo voleva tutto per se. Nel suo cuore doveva esserci
solo il suo nome: HANABI, come nel suo c’era solo il suo: KIBA.
- No, è uscita!-
lui fa una faccia strana. Sembra aver fatto 2+2 Hinata non c’è, Naruto non c’è
non ci vuole un genio per capirlo.
- Dove è andata?-
- E io che ne so!-
le dà fastidio che tutte le sue attenzioni sono rivolte a sua sorella.
- Lo so che lo
sai, dimmelo!-
- Ti ho detto che
non lo so, e anche se lo sapessi non te lo direi mai!-
- La vuoi
proteggere?-
- No!- è
furibonda, davvero crede che gli direbbe dov’è la sorella così lui andrebbe
dritto a fiondarsi tra le sue braccia. Un’idea alquanto maligna si fa strada
nella sua mente, in fondo non ci sarebbe stato nulla di male e dirle dov’era ma
per farlo lui avrebbe dovuto abbassarsi e…
- E va bene te lo
dico!-
- Brava bambina!-
- Bambina a chi,
ho undici anni!-
- Dai scherzavo!-
- Non voglio che
le atre sentano, abbassati che te lo dico nell’orecchio, !- lui con sguardo
interrogativo si abbassa quei venti centimetri che permettono ai loro occhi di
trovarsi sullo stesso piano. Lei è veloce, gli appoggia la mano sulla guancia,
ma anziché bisbigliargli il luogo dove si trova la sorella gli volta la testa
in modo da trovarsi uno di fronte all’altre e senza aspettare che lui capisse
niente poggia le labbra su quelle morbide e calde del ragazzo. Lui troppo
sorpreso per fare qualcosa, resta lì in balia delle lebbra di lei, poi quando
gli si accende la lampadina la allontana dolcemente. Hanabi, delusa, ferita, lo
guarda, gli occhi di lui fissi nei suoi che ormai traboccano di lacrime. Kiba
la prende per le spalle e la porta fuori, dove nessuno può guardarli.
Si siedono su una
panchina libera nel parco di Konoha.
- Adesso mi
spieghi tutto dall’inizio!-
- Che ti devo
spiegare? Che mi sono innamorata di te? Che sono gelosa di mia sorella? Che
odio le tue attenzione rivolte a lei? Che sono una stupida bambina di undici
anni che non ha un cazzo da fare che continuare la tradizione di famiglia?-
singhiozza Hanabi.
Kiba all’inizio
resta colpito, poi si scioglie in un sorriso.
- So come ci si
sente a vivere un amore non corrisposto. Soprattutto quando si vive a stretto
contatto con la persona amata ma che a sua volta ama profondamente un altro! So
quanto fa male, quanto è difficile vedere le attenzioni che vorresti per te dedicate
al nostro acerrimo nemico. So che in questo momento tu odi tua sorella più di
qualsiasi altra persona al mondo. Ma io la amo, la continuerò ad amare anche se
lei se ne scapperà con Naruto, perché è con lui che è in questo momento, vero?-
- Si, scusa ma non
ho scelto io di innamorarmi proprio di te, ne avrei fatto volentieri a meno!- Kiba
ridacchia, le è sempre stata simpatica quella ragazzina, così diversa dalla sorella,
così solare, così simile a lui. Un’idea alquanto perversa gli balena in mente,
ma la scaccia subito via. Però c’è da ammettere che quel bacio non era niente
male, anche se era solo a stampo. Solo a stampo, ma a cosa andava a pensare,
lui aveva 15 anni e lei solo 11. Non era possibile, non ci voleva credere. Quel
solo contatto col le labbra di lei, così piccole e profumate di burro cacao
alla fragola, gli era piaciuto, piaciuto come quando sfiorava la mano a Hinata.
E’ strano ammetterlo che un bacio di una ragazzina di undici anni gli era
piaciuto. Si sfora le labbra impercettibilmente. Questo gesto non sfugge allo
sguardo della piccola Hyuga, sa che sta pensando al bacio, ma fa finta di niente.
- A che pensi?-
chiede come se niente fosse.
Lui perso nel
mondo dei sogni sobbalza e scuote la testa ripetendo – Niente, niente!- ma
Hanabi sa di aver fatto centro. Forse non tutte le speranza sono perdute, forse
può ancora strapparlo dalle grinfie di sua sorella. Non ha intenzione di
aspettare che sia lui a fare la prima mossa, perché sa che questo momento non
arriverebbe mai.
- Che cosa ti
piace in mia sorella?-
- Che sono queste
domande?-
- Per conquistarti
devo sapere i tuoi punti deboli!- detto questo Hanabi si siede meglio sulla
panchina in modo da arrivare più in alto. Kiba osserva con circospezione i
movimenti della piccola peste. Lei porta il suo viso all’altezza di quello del
ragazzo. E lo bacia di nuovo. Però questa volta lui non è sorpreso, se l’aspettava,
non la respinge e, sorprendendo anche Hanabi risponde al bacio.
Restano in quell’atmosfera
magica per qualche minuto, lei non vuole staccarsi perché sa che dopo
tornerebbe nel mondo reale dove Kiba ama Hinata e non bacerebbe mai lei. Lui non
sa cosa gli è preso, il suo corpo ha reagito da solo, nei meandri bui della sua
mente, però lui sa che, una piccola parte di lui lo voleva, perché gli era
sempre piaciuta Hanabi. Ma la sua parte razionale aveva sempre vinto, non
poteva frequentare una ragazzina così piccola, avrebbe fatto male alla sua
immagine, sarebbe sembrato un pedofilo. Allora aveva cominciato ad interessarsi
alla sorella ad Hinata, e quanto più tempo passava più l’amore per Hanabi si
affievoliva. Ma quando la peste l’aveva baciato era tornato prepotentemente a
dominare il suo io.
Alla fine però,
per mancanza di fiato si sono staccati, e, lui non voleva più Hinata, e lei era
finalmente riuscita nel suo scopo.
Alla fine vince
sempre il cuore.
Scusate per il
ritardo ma in questo periodo sono impegnatissima, tra la scuola, gli esami, e
tutto il resto appresso.
Mi scuso
immensamente con tutti i fan della coppia KibaHina ma non sapevo proprio come
farla continuare e seguendo il suggerimento di una commentatrice ho deciso di
farla continuare così. Mi scuso con tutti per il ritardo e per il capitolo
infinitamente schifoso, ma spero che continuiate a recensire.
hinata hyuga 1995: sono contenta che la
ficcy ti piaccia, ho seguito il tuo suggerimento. Per il bianco evidenziato, è
stato un lampo di genio: volevo fare venire un infarto ai lettori in modo che
recensissero,volevo continuarla per i miei lettori più accaniti, e volevo
trovare qualcosa di originale per attirare qualche lettore solitario, che aveva
bisogno di quel pizzico di originalità. Sono contenta condividiamo lo stesso
interesse per i cavalli, io l’anno scorso ho partecipato ai campionati
nazionali. Mi raccomando continua a recensire.
lety96: non mi
ammazzare per la soluzione che ho trovato. Avevi detto che ti andava bene
NaruHina, a patto che Kiba si mettesse con qualcun’altra, eccoti accontentata,
spero solo che ti piaccia. Continua a recensire
elysa_chan: spero tanto che troverai il tempo per farmi quella
recensione. Comunque mi dispiace che non ti sia piaciuta la mia trovata,
comunque non fa niente. Però ho come vedi ci avevi preso, Hanabi è davvero
innamorata di Kiba e poi… si mettono insieme. Spero che questo ti sia piaciuto
continua a recensire
Capitolo 12 *** Quella che sembra una fine, in realtà è un nuovo inizio ***
CAPITOLO 1
Naruto mi sta
scortando chissà dove, sono più che curiosa, impaziente di conoscere la meta e
di poter finalmente uscire dal candido mondo che mi circonda. Camminiamo a
passo lento, lui è attento a guidarmi e a non farmi inciampare in eventuali
ostacoli a me nascosti.
Dopo aver passato
la notte nella dependance Hyuga, verso le dieci di stamattina si è presentato
davanti alla porta, i capelli arruffati, mossi dalla brezza gelida delle
mattine di febbraio. Era vestito semplicemente, un jeans nero, attillato, che
metteva in risalto i muscoli, e una camicia bianca di lino, aperta fino a metà,
che lasciava scoperto buona parte del petto scultoreo e bronzeo, insensibile al
freddo. Era appoggiato alla porta con fare spavaldo, una mano sullo stipite e
l’altra in tasca. La brezza gli gonfiava leggermente la camicia, tanto da farlo
apparire ai miei occhi un angelo del paradiso, e allo stesso tempo un diavolo
tentatore. Perché sapevo che qualunque cosa lui avrebbe detto o fatto, io avrei
accettato incondizionatamente e mi sarei lasciata trasportare dal mio peggior
incubo.
All’inizio della
mia storia, se così si può chiamare, con Kiba credevo di averlo scacciato
completamente dalla mia mente, credevo che non sarebbe più tornato e la
tentazione non si sarebbe più presentata. Ma ieri sera ha mandato all’aria
tutti i miei piani, piombando in quella stanza all’improvviso, ha fatto
crollare quello che io credevo un solido muro di illusione, l’illusione che io
e Kiba avremmo potuto vivere una storia d’amore. Ma già ancora prima di vederlo
apparire, appena ho sentito sbattere la porta, ho sperato che dopotutto lui
fosse tornato e quando ho sentito la sua voce, ho sentito quel muro infrangersi
in tanti pezzi dentro di me. Perché avevo l’assoluta certezza,che il mio cuore era ancora
incondizionatamente suo, solo che avevo celato la realtà anche a me stessa.
Sapevo che con Kiba non avrebbe funzionato, perché il mio amore per LUI è più
forte di qualunque altra cosa, ma ho voluto illudermi, che ce l’avrei fatta,
avevo bisogno di credere che sarei riuscita a costruirmi un futuro senza LUI.
Ma come sempre i miei sforzi si sono rivelati inutili, senza senso. Come sempre
lui è tornato prepotentemente nel mio cuore, stregandomi con il suo fascino.
Mentre camminiamo
senza sosta, mi ritorna in mente quell’immagine, lui sulla porta di casa mia.
Solo ora, con l’immagine impressa davanti agli occhi riesco a compararla con
quella che avevo di lui, quando ancora bambino schiamazzava per il villaggio.
Quello che mi si è presentato davanti non è più il Naruto di una volta. È più
alto, di almeno trenta centimetri, il fisico si è smagrito, perdendo quella
costituzione tipica dei bambini, un po’ paffuta, per raggiungere la perfezione,
attraverso la camicia, i muscoli perfettamente scolpiti, non un etto di ciccia
in più. Anche il viso si è smagrito, facendosi più affusolato, i lineamenti
sono diventati un po’ più marcati, ma ancora dolci. I capelli gli sono
cresciuti un po’ tanto da ricoprigli qualche centimetro di collo, prima
scoperto, gli ricadono morbidi sulla fronte, in ciocche dorate. Gli occhi sono
rimasti immutati, azzurro cielo, con qualche venatura blu notte. La voce da
stridula che era, è diventata profonda e suadente, a tratti morbida a tratti
più ruvida. Posso solo notare che il bambino che mi piaceva tanto non c’è più,
al suo posto c’è una ragazzo, non ancora uomo, ma non più bambino. C’è solo LUI
di cui sono innamorata pazza.
Dopo
un’interminabile camminata impiegata a rimuginare, sento che mi ferma
dolcemente, e sempre con estrema calma e dolcezza mi toglie la benda. Per farlo
si avvicina ad una distanza mai osata prima d’ora, è talmente vicino che posso
sentire il suo profumo, sa di brezza marina. Mi inebria e per un secondo temo
di svenire, ma mi costringo a rimanere cosciente in quello che potrebbe essere
il momento più bello della mia vita.
Lui mi fa voltare
dolcemente e finalmente capisco ed apprezzo il motivo di quella lunga
camminata: mi ha portata sul monte degli Hokage e siamo sulla terrazza più
bella, quella da cui si gode della vista più spettacolare del Villaggio della
Foglia.
Mi volto a
guardarlo negli occhi, anche i suoi si fissano nei miei e d’improvviso sento
una scarica di adrenalina percorrermi la schiena. I suoi occhi sono sempre più
intensi, azzurri come il cielo a mezzogiorno in questa splendida mattinata
innaturale per la metà febbraio. Inavvertitamente guardo l’orologio e mi
accorgo che in realtà è mezzogiorno passato. Quanto tempo ci abbiamo messo a
salire fin lì? Quando torno a fissare gli occhi nei suoi e a ricreare quel
momento magico vengo interrotta da un suono alquanto strano e bizzarro. Lo
guardo con curiosità, lui imbarazzato si passa una mano dietro la testa e
l’altra sullo stomaco, ricordandomi tanto quel bambino sempre affamato che si
nutriva solo di ramen. Capisco che il suono proveniva dal suo stomaco. Poverino
starà morendo di fame!
Sempre imbarazzato
estrae da dietro la schiena un cestino da picnic.
- Ti va di
mangiare qualcosa?- mi chiede gentilmente. Io annuisco. Estrae dal cestino ogni
sorta di cibo: ramen, palline di riso, sushi, dolci di ogni genere.
- Dove ti sei
procurato tutto questo cibo? Non avrai mica attinto alle scorte segrete di
Choji?- sorride alla mia battuta. Finalmente mi sento più tranquilla in sua
presenza, ma il rossore sulle mie guance non accenna a diminuire tanto meno il
mio cuore a rallentare i battiti.
- No, diciamo che
il proprietario della locanda del ramen, ricordandosi del suo più grande
cliente mi ha offerto un pranzetto con i fiocchi. Mi è venuta l’idea del picnic
e così ho impacchettato tutto e ti ho portata quassù.-
- Quando ci
saresti andato alla locanda del ramen visto che sei tornato ieri sera?-
- Stamattina
presto- strabuzzo gli occhi a quell’affermazione
- Non ci credo. Tu
che ti alzi presto? Neanche il tuo amato ramen c’è mai riuscito. Come mai
adesso sei diventato mattiniero?-
- Diciamo che
durante l’allenamento mi svegliavo all’alba e poi volevo farti una sorpresa-
butta lì come niente fosse, ignaro di aver scatenato in me una vera e propria
tempesta. Non posso fare a meno di arrossire violentemente e di abbassare lo
sguardo sul cibo.
- Allora
cominciamo?- chiedo nel vano tentativo di cambiare discorso e di portarlo
lontano dal settore pericolo.
- Ok- e comincia a
divorare tutto ciò che gli capita sotto mano. Mi sembra di tornare indietro di
quasi tre anni quando lui si ingozzava all’Ichirachu. Sorrido istintivamente,
lui si ferma di botto e mi fissa come incantato, forse starà pensando che sono
un po’ strana, invece…
- Lo sai che sei
carina quando sorridi?- mi dice candidamente come se non avesse appena cercato
di farmi venire un infarto. Spalanco gli occhi e lo fisso, stranamente sostengo
il suo sguardo.
- Non che quando
non sorridi non sei carina, anzi. Mi ha sempre incuriosito il tuo atteggiamento
misterioso e riservato. Me ne sono andato che eri una bambina, così come lo ero
io. Ora sei una ragazza bellissima! Ieri sera quasi non ti riconoscevo per
quanto eri bella, e poi quel vestitino di donava proprio!- ha un sorriso
talmente radioso da accecarmi, che va da un orecchio all’altro. Senti,
sottospecie di dio greco venuto in terra, tu non puoi farmi questo! Non puoi
attentare alla mia vita in questo modo! Stai cercando forse di sbarazzarti di
me?
Per qualche strana
ragione il suo sguardo è come una calamita per il mio e sono costretta ad
alzarlo e a fissare i miei occhi candidi nei suoi così intensi. Un altro
brivido. La gola mi si fa secca, sento il viso avvampare e diventare di fuoco.
Provo una strana sensazione di calore in tutto il corpo. Sento l’elettricità
dei nostri sguardi incatenati diffondersi tutt’intorno a noi. E all’improvviso
mi viene una voglia matta di buttarmi tra le sue braccia e fare ciò che non ho
mai avuto il coraggio di fare: dichiarargli il mio amore. Ma il mio corpo,
fortunatamente, è troppo scosso da quest’improvviso fiume di sensazioni che mi
hanno inondato tutte insieme. Distolgo lo sguardo e mi guardo intorno, il
panorama è mozzafiato. Capisco perché anni addietro lui veniva sempre qui.
Sembra di poter dominare il villaggio.
Continuiamo a mangiare
in un silenzio innaturale che nessuno dei due ha il coraggio di rompere. Una
volta finito di mangiare rimettiamo a posto ciò che resta. Poso nel cestino le
ultime cose senza prestare attenzione hai suoi movimenti. Me lo ritrovo davanti
all’improvviso. Le nostre mani si sfiorano. Una scarica elettrica mi percorre
tutto li corpo. Il punto dove la mia pelle ha lievemente sfiorato la sua arde e
brucia. Di nuovo quell’assurdo desiderio. Credo che se solo ci provassi
stramazzerei a terra svenuta. Lui si scosta, finisce di sistemare e ritorna di
fronte a me. Io non mi sono mossa di un solo millimetro. Si avvicina finché tra
noi non ci sono poco più di dieci centimetri e mi porta un ciocca ribelle
dietro l’orecchio, soffermandosi per quella che a me sembra un’eternità sulla
mia guancia. Restiamo così per non so quanto tempo, so solo che quando lui
toglie la mano e si avvicina al parapetto della terrazza, affacciandosi, il mio
cuore mi gridava di avvicinarmi a lui e di scivolare sotto il suo braccio. Ma
il mio corpo era immobile, i piedi di piombo, le braccia paralizzate e un
sorriso ebete stampato in faccia.
Il sole comincia a
tramontare e il cielo a tingersi di arancio. Adoro il tramonto, è il momento
della giornata che preferisco, quando giorno e notte si rincorrono, quando
quella che sembra una fine in realtà è un nuovo inizio, la fine del giorno e
l’inizio della notte. Se non ci fosse uno probabilmente non ci sarebbe neanche
l’altra, perché un’eternità non può essere fatta solo di luce o solo di
oscurità. La giusta via di mezzo. Mi piace paragonare il sole e la luna a due
amanti che si rincorrono senza mai poter incontrarsi tranne per quei pochi
minuti all’alba o al tramonto. In effetti più che a due amanti in generale, mi
piace paragonare il sole e la luna a me e a Naruto: lui il sole, io la luna,
legati per sempre ma l’uno irraggiungibile all’altra e viceversa.
Immersa nei miei
pensieri mi affaccio dal parapetto, godendomi a pieno quello spettacolo
meraviglioso.
- Non è
meraviglioso?- do voce ai miei pensieri ma più che a lui parlo a me stessa, a
come sarebbe magico questo momento se solo lui…
- Piace tanto
anche a me, il tramonto!-
- È come sei il
sole e la luna, il giorno e la notte, si rincorressero!-
- Già- si
avvicina. È alle mie spalle. Sento il suo respiro caldo sul collo. Altro
brivido. Lui mi cinge le spalle con un braccio. Sento le gambe farsi molli, ma
resisto. Oggi la mia soglia di resistenza si è notevolmente alzata!
Mi volta verso di
lui. Pochi centimetri tra di noi. Il mio respiro freddo si mischia al suo caldo
creando piccole nuvolette di vapore. Alzo gli occhi e li punto nei suoi. È più
alto di me di una spanna o due. I capelli d’oro risplendono di riflessi nuovi
alla luce del tramonto. Gli occhi dolcissimi, fissi nei miei. Restiamo immobili
l’uno di fronte all’altra per diversi minuti, finché lui decide che la distanza
che ci separa è troppa. Così mi avvicina a lui, finché i nostri corpi quasi si
sfiorano.
- Se devo essere
sincero, non è il tramonto ad essere meraviglioso, sei tu!- arrossisco, la luce
arancione del tramonto illumina il mio viso, rendendo quasi invisibile il mio
rossore. – Devo dirti una cosa- deglutisco – in questi due anni di lontananza
il villaggio mi è mancato, mi sono mancati in miei compagni di squadra, e mi
sei mancata tu. – spalanco gli occhi, sbalordita – È difficile spiegare quello
che ho provato durante il viaggio, è altrettanto difficile spiegare quello che
ho provato quando ho visto te e Kiba appartati in atteggiamenti non
propriamente casti, ed è difficile spiegare quello che provo ora. So solo che
in questi due anni ti ho pensato più intensamente di quanto mi sono concentrato
sugli allenamenti, so solo che ho dovuto combattere contro i miei istinti più
selvaggi per non ammazzare Kiba nello stesso istante in cui ho messo piede in
quella stanza, e so solo che il solo a metterti le mani addosso, se me lo
permetterai, sarò io!- sono senza parole sbalordita da quella confessione
improvvisa e inaspettata. Devo dire che ho provato più sensazioni in questi
ultimi due giorni che in quindici anni di vita.
avvicina la sua
bocca al mio orecchio, provocandomi un altro brivido.
- Ti amo- sussurra
lentamente. La voce morbida e soave. Ci metto molto più di qualche secondo a
connettere e a riorganizzare quella frase. Ha appena detto che mi ama o è uno
scherzo del vento?
Vedendo che non
reagisco lo ripete:
- Ti amo- questa
volta sono sicura di aver sentito bene e…
Oddio non posso
credere alle mie orecchie ha detto le due parole che da molti anni a questa
parte volevo sentirgli pronunciare, ha appena pronunciato le parole da me tanto
desiderate. Se è un sogno, vi prego non svegliatemi!
Ancora in
catalessi e sotto effetto di chissà quale droga rispondo:
- Anch’io- ho la
certezza di essere sveglia al 40 % e di essere riuscita a dichiarargli il mio
amore senza svenire.
Prende il mio viso
tra le mani e lo accarezza dolcemente. Una scarica di adrenalina allo stato più
puro mi attraversa le vene, il sangue scorre frenetico ad una temperatura di
circa 1000 °C.
Chiudo gli occhi per un istante. Sospiro. Li riapro e incontro i suoi. So cosa
fare e spero fortemente che il cuore e il sistema nervoso non mi faccia brutti
scherzi. Mi avvicino impercettibilmente fino ad arrivare a pochi centimetri
dalla sua bocca. La accarezzo dolcemente con la punta delle dita. Il contrasto
tra le mie dita fredde e le sue labbra calde è causa di un altro brivido. Non
ho la più pallida idea da dove venga tutto questo coraggio, ma lentamente passo
ad accarezzare la sua guancia.
Lui si avvicina a
me, inclina dolcemente la testa e posa le sue labbra sulle mie. Porto le mani
dietro il suo collo e gli accarezzo i capelli lentamente. Lui intanto mi
mordicchia il labbro inferiore, per poi tornare a posare le labbra sulle mie.
Le dischiudo appena lasciando giocare le nostre lingue in un turbine di sensazioni
nuove e meravigliose.
Mi stacco appena
da lui. Non posso ancora credere di aver ricevuto il mio tanto sospirato primo
bacio.
Mi scuso con i
lettori per l’immensa attesa ma tra gli esami di terza media, delle vacanze più
che movimentate e l’inizio del liceo, non ho proprio avuto tempo per scrivere
il finale di questa storia. Come avrete capito questo è l’ultimo capitolo e di conseguenza,
cari lettori, potete tirare un sospiro di sollievo per questa alquanto assurda storia
e per i miei altrettanto assurdi sproloqui a fine capitolo.
Hinata ha
finalmente coronato il suo sogno e ha finalmente baciato Naruto.
Ringrazio
profondamente tutti i lettori, coloro che hanno inserito questa fic tra i
preferiti e soprattutto quelli che hanno avuto il buon cuore di commentare
questo obbrobrio.
Yum: mi dispiace
per il trio della sabbia ma non sapevo proprio come inserirlo. Mi fa piacere
che concordi con me sul fondoschiena di Neji e anche che questa storia ti
piaccia. Mi raccomando commenta quest’ultimo capitolo.
elysa_chan: alla
fine ho aggiornato. Per quanto riguarda Kiba e Hanabi ho improvvisato. Sapevo
fin dall’inizio che Hinata sarebbe finita con Naruto, Kiba è stato solo un
“incidente di percorso” e per non farlo rimanere con il cuore spezzato gli ho
trovato una sistemazione, alquanto strana ma è una sistemazione. Ma prima o poi
una fic su KibaHina la faccio, tutta dedicata a loro. Spero che tu trovi il
tempo per recensire sia questa che l’altra fic.
Lilla95: a Kiba ho
trovato un sistemazione spero non mi odi x questo, ma Hinata io la vedo molto
meglio con Naruto. Spero tu abbia gradito la storia e che recensisca anche
l’ultimo capitolo.
hinata hyuga 1995:
sono estremamente felice di sapere che questa fic ti piaccia e spero che
apprezzi il finale anche se non è un granché. Continua a recensire
lety96: spero che
quest’ultimo capitolo ti sia piaciuto, con questo ho dato sfogo a quasi tutta
la mia immaginazione. Commenta mi raccomando