Il Gensaku-sha e il Manga-ka

di Scaramouch_e
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** La gelosia... ***
Capitolo 3: *** ...Fa brutti scherzi! ***
Capitolo 4: *** L'appartamento di Jin ***
Capitolo 5: *** L'altra metà ***
Capitolo 6: *** Al gatto nero ***
Capitolo 7: *** Bright House ***
Capitolo 8: *** Ti amerò per sempre ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


il Mi chiamo Ren Tishobi, ho venticinque anni e provengo dalla provincia di Tokyo.
Sono omosessuale. Il mio più grande desiderio è essere mangaka, e purtroppo non so disegnare bene, ma so scrivere e raccontare storie.
Qualche tempo fa ho chiamato una casa editrice di manga yaoi, la Boys in Love, e in seguito ho mandato le bozze di una storia disegnata da me, ma mi hanno detto che, anche se la storia era molto interessante, avrei dovuto trovare un vero mangaka per disegnarla... insomma, un modo carino per farmi capire che il mio tratto non li convince.
Da allora mi sono messo a cercare senza sosta un buon mangaka, per cui eccomi qui, dietro la scrivania, a scartare molte aspiranti mangaka. Vi spiego perché: per me il mangaka di storie yaoi deve essere un uomo, e per essere ancor più adatto deve essere omosessuale, in modo da poter descrivere bene i sentimenti delle persone gay, ma quest’ultima parte non l’ho fatta scrivere sull’annuncio. Ecco perché si sono presentate molte ragazze.
“Signor Tishobi.”
La segretaria, nonché mia grande amica, fa la sua apparizione in ufficio.
“Signor Tishobi, scusi, ci sarebbe per lei il signor Jin Misako, lo faccio passare?”
“Certo!”
La segretaria mette la testa di nuovo dentro gridando il nome.
Entra un ragazzo. E io mi blocco fissandolo, perché è davvero carino: i capelli neri tagliati corti, gli occhi grigi, alto e apparentemente muscoloso, vestito di nero, con un pullover a collo alto, jeans neri e come un unico tocco di colore una sciarpa arcobaleno; in mano porta una cartellina di plastica, ovviamente nera.
Rimane serio mentre viene verso di me.
“Buon pomeriggio signor Tishobi.” mi dice.
“Salve” balbetto. Poi mi riprendo e indico la sedia: “Se si vuole accomodare.”
Lui annuisce e sempre senza sorridere si siede, poggia sulla scrivania la cartella e mi guarda; io, d’altra parte, ricambio lo sguardo.
“Come mai vuole fare il mangaka?” domando dopo un po’ di tempo.
La sua risposta mi sorprende: “Per soldi.”
Lo guardo.
“Come?” fiato.
“Ha capito bene, signor Tishobi, per soldi. E lei come mai sta qui?” mi domanda.
Anche questa domanda mi lascia sorpreso, poi rispondo: “Perché mi piace il mio modo di scrivere e poi perché voglio rimanere impresso alla gente.”
Lui sorride, ed è il primo sorriso che vedo su quel volto serio, poi risponde: “Allora vogliamo la stessa cosa.”
Non gli chiedo cosa, ma domando: “Posso vedere cosa mi ha portato?”
Lui annuisce e mi porge la cartella nera, io la apro e rimango di stucco.
“Wow sono magnifici!” esclamo guardando i disegni.
Lui non sorride, né fa capire che è felice.
“Allora, ho il lavoro?” domanda.
Io faccio segno di no con la testa per poi affrettarmi a spiegare: “Devo prima farle una domanda e poi dovrò mostrare le sue opere alla Boys in Love, la casa editrice.”
Ecco adesso viene il difficile, penso guardando la faccia calma, anzi di pietra di Jin per poi chiedere: “Tu sei omosessuale?” 
Jin ghigna, quindi si sporge verso di me, mormorando un sensuale: “Mi sembra ovvio, altrimenti non sarei qui, no? Anche se lo so che ci sono tante aspiranti mangaka yaoi donne.” è il suo commento prima di ritirarsi.
“Ti farò sapere a breve cosa diranno alla Boys in Love.”
Jin fa un sorrisetto.
“Ma se fosse per te, sarei nel tuo gruppo?” ed io mi sento arrossire, poi annuisco. “Il mio numero sta segnato su un cartoncino dentro la cartellina. Chiamami solo per cose veramente importanti.” dice senza cambiare espressione.
Io annuisco. Quindi si prende la cartellina, fa un inchino e se ne va. Aspetto che la porta sbatta, quindi mi fiondo dalla mia segretaria e dico: “Merda, quello è l’uomo che fa per me!”
“Ren, sei per caso pazzo?! Mi hai fatto paura!”
“Scusa, ma a qualcuno dovevo pur dirlo.”
Lei mi fa una linguaccia quindi mi scompiglia i capelli, di un morbido castano chiaro.
“E non è tutto, cara: sei invita a cena!” esclamo.
Lei mi guarda sorpresa, quindi sorride con gratitudine.

Continua...
Spero che questo prologo vi abbia incuriosito. Ringrazio la mia beta Mana.

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Capitolo 2
*** La gelosia... ***


g Arrivo ai cosiddetti ‘piani alti’, ovvero dove vi è la redazione, per presentare il lavoro di Jin. Dopo essere stato annunciato dalla segretaria, entro nella calda e soffocante direzione e mi guardo intorno: c’è una calma innaturale qui dentro, e la direttrice Lilith Mashiko, il cui nome è una garanzia, sta guardando delle bozze, probabilmente anche di alcuni miei vecchi lavori.
“Mashiko-san.” mormoro, lei alza il viso: è una gran bella donna dai capelli lunghi castano scuro, gli occhi a mandorla, sono neri.
“Ren Tishobi, ho appena finito di leggere la tua storia, ed è bellissima! Secondo me ci potrebbero fare anche un anime!” esclama lei con gli occhi a cuoricino.
Io mi sento imbarazzassimo, e non so come, ma nonostante tutto sorrido.
“Mi fa piacere che le piaccia. Le posso presentare i lavori di un mangaka eccezionali?” chiedo.
“Ah, hai finalmente trovato uno di tuo gradimento?”
“Sì, per questo sono venuto io e non ho mandato la mia segretaria.”
“Era ora! Fammi vedere i disegni.”
Annuisco e tiro fuori i disegni, e lei, come avevo previsto, rimane stupita.
“Sono fantastici, Ren! Chi è?”
“Si chiama Jin Misako, si è presentato oggi. Lo sapevo che le sarebbero piaciuti Mashiko-san.”
“Smettila di chiamarmi in quel modo! Chiamami Lilith. Dopo aver trovato quest’uomo meriti tutta la mia stima; bravo Ren!”
Arrossisco. Eppure mi avevano detto che era una persona assolutamente antipatica e fredda. Rimango un po’ lì, aspettando che lei mi congedi.
“Su, vai, e non avere quel faccino sparuto. Sei così carino, Ren-chan.”
“La ringrazio.” balbetto.
Lei sorride scuotendo i capelli lisci mentre io lascio la stanza.
Il ristorante che ho prenotato per me e la mia amica è un italiano, ed è anche molto famoso a Tokyo. Entriamo e immediatamente dei camerieri ci portano il menu, consigliandoci anche dei piatti.
“Spero che si mangi bene!” dice la mia amica.
“Ma si, è il migliore. Cosa vuoi?” chiedo.
Lei ordina e subito dopo anch’io.
“Come sta il tuo ragazzo?” chiedo.
La sento irrigidirsi, per poi rispondere: “Ci siamo lasciati.”
“Hanna, ma che cosa dici?” domando.
 Lei si chiama Hannaci.
“Ci siamo lasciati, Ren. Non ci sopportavamo più.”
“Mi dispiace.”
“Figurati.”
In quel momento mi blocco, vedendo venire verso di noi Jin, con ragazzo della sua età che lo tiene per la vita, sorridendo.
Li fisso livido, talmente livido che Hannaci mi guarda e mi chiede: “Ren tutto bene?”
“Voltati e guarda.” è la mia risposta.
Lei si volta e invece di stare ferma fa un grosso sorriso a Jin e al suo compagno, invitandoli a sedersi con noi. Il mio sguardo pieno di rabbia è per lei, mentre i due si siedono a tavola.

Continua...
Spero che questo capitolo abbia più successo del primo, nel fratempo ringrazio Mana per avermi fatto da beta e per aver commentato!

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Capitolo 3
*** ...Fa brutti scherzi! ***


fa Jin si avvicina al nostro tavolo, bello e imponente: indossa gli stessi pantaloni della mattina e una camicia rossa, che addosso a lui sta divinamente, dato che gli evidenzia perfettamente i muscoli del petto. Penso e prego intensamente che non si siedano.
Purtroppo però è tutto inutile, e i due si sono seduti. Jin mi guarda con i suoi seri occhi grigi, mentre il ragazzino bacia scherzosamente la mano ad Hanna.
“Ren.” mi richiama Jin dal mio stato di odio interiore. “Ren, ti voglio presentare una persona per me molto importante, senza la quale non avrei mai disegnato quelle tavole!” dice privo di espressione, senza sorridere.
-Io lo odio. Mi fa male starmene qui, seduto. Vorrei scappare. So di essere infantile, ma non posso farci niente.-.
“Ti voglio presentare mio cugino: Hiroshi Misako. Hiroshi, questo è Ren Tishobi. Lavoreremo insieme ad un manga yaoi.” dice freddamente, mentre Hiroshi comincia a ringraziarmi e a inchinarsi cerimoniosamente.
Le parole di Jin mi ronzano ancora in testa. Cugino? Fisso l’affascinante ragazzo seduto di fronte ad Hannaci con un’espressione stupita.
“Tuo cugino?” domando dopo un po’, dato che mi ci è voluto mezzo secolo per elaborare la notizia.
Jin mi osserva attentamente, scrutandomi, quindi domanda: “Perché, ti aspettavi altro?” chiede con un certo tono beffardo, mettendomi in agitazione.
Io nego prontamente, mettendo il viso nella pasta che ho ordinato.
-Merda! Il mio cuore non reggerà più. Perché sempre a me?.-
Non so cos’altro fare e voglio evitare lo sguardo di Jin, quindi osservo Hannaci, che sta conversando con Hiroshi.
“Forse è meglio se ordiniamo anche noi.” dice in tono piatto Jin.
Hiroshi annuisce, quindi chiama un cameriere, che accorre immediatamente, portando il menu; i due ordinano e in poco tempo vengono portate le ordinazioni.
Io e Jin mangiamo in silenzio, mentre il chiacchiericcio di Hiroshi e Hannaci riempie il silenzio della cena, tra un boccone e l’altro.
Finalmente arrivano i dolci, ma la situazione non cambia. Tra me e Jin c’è sempre un silenzio impenetrabile. Tiro quasi un sospiro di sollievo quando un cameriere ci porta il conto, ma a quel punto Jin esclama: “Pago io.” facendoci voltare tutti verso di lui.
“Assolutamente no, io ho invitato a cena Hannaci, quindi pago io!” mi faccio avanti io.
“Ma noi ci siamo intromessi.” esclama lui.
“No, pago io.” insisto.
Quindi lo guardo imbronciato e deciso a non cedere, poi vado verso la cassa con lui che mi segue, sotto gli occhi di tutti, dato che nel discutere avevamo alzato un po’ la voce; purtroppo, però, non faccio in tempo a prendere la carta di credito che lui mi ha preceduto e ha dato la sua in mano al cassiere.
“Scusami Ren, ma avevo deciso di pagare io, e quando decido una cosa la faccio.” dice guardandomi negli occhi; io mi arrendo mormorando un: “Va bene, ma la prossima volta pago io.”
Lui sorride, ed è il primo sorriso che gli vedo fare. È molto bello. Poco dopo gli viene restituita la carta credito, e tutt’e quattro ce ne andiamo via.
“Chi ti accompagna a casa, Hannaci?” domando.
“Penso che andrò da sola, Ren.”
“Non ci pensare nemmeno, ti accompagno io!” esclama Hiroshi.
Sorrido fra me e me: quel ragazzino è palesemente cotto della mia amica, e ne sono contento. Guardo con la coda dell’occhio Jin e vedo la sua espressione seria.
“Itoko-san, ti spiace se accompagno Hannaci a casa?” domanda Hiroshi.
Io sorrido, mentre il mio vicino sussulta, per poi mormorare un: “No, va bene.”
Hiroshi sorride, per poi incominciare a parlare con Hannaci e infine rivolgersi a noi: “Allora io vado. Ren, è stato un vero piacere conoscerti. Itoko, ci vediamo.”
Jin annuisce, congedando i due.
Siamo rimasti soli. Ci incamminiamo per strada, senza parlare, sempre in compagnia di quel silenzio che non ci ha abbandonato sin dalla cena, ma purtroppo quella specie di irreale passeggiata con lui finisce presto, appena arriviamo alla mia palazzina.
“Siamo arrivati. Grazie per avermi accompagnato.”
Faccio un inchino educatamente, quindi cerco velocemente le chiavi, e mi sento un po’ a disagio; le trovo e sto per entrare, quando la sua voce si fa sentire: “Cosa hai pensato quando mi hai visto con lui?”
Mi fermo, senza tempo per pensare al motivo della sua domanda; il mio cuore batte, lo guardo e abbassando gli occhi mormoro: “Sono stato geloso.”
Non ho neppure un secondo per riflettere sul fatto che gli ho detto proprio la verità, dato che non mi è passato per la mente neppure di mentirgli... e poi il cervello mi va completamente in tilt quando i suoi occhi grigi si illuminano mentre sul volto gli nasce un sorriso, poi mi spinge al muro e mi bacia: un bacio carico di passione che dura un istante, poi si allontana subito da me e mi sorride. Mi saluta con la mano e se ne va, lasciandomi con la passione ancora accesa e la voglia di averlo ancora più forte.

Continua...
Eccomi qui, spero che questo capitolo piaccia. Ringrazio la mia beta Mana per avermi dato preziosi consgli, sia dal punto di vista grammaticale, che di struttura.

Mana:
come vedi il nostro Jin si da da fare con Ren.

Lalla_g: mi fa piacere sapere che non hai letto nulla di simile. Spero che anche questo capitolo, ti piaccia.

Lallina1988: Mi fa enorme piacere sapere che la storia sia di tuo gradimento. Spero che seguirai anche questo capitolo.

Rhys89: Come vedi l'apparenza inganna... Spero che anche questo capitolo ti piaccia.

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Capitolo 4
*** L'appartamento di Jin ***


a Eccomi qui. Ho le palpitazioni.
In mano ho in questo momento il primo numero del nostro manga yaoi, e mi sto avvicinando alla casa di Jin; dopo il nostro unico bacio, non è accaduto più nulla: abbiamo lavorato insieme e siamo diventati una vera e propria squadra, ma nient’altro. Scommetto che Jin sarà felicissimo di averlo fra le mani.
Sorrido mentre busso al portone. Non sapevo che Jin vivesse qui, ma Lilith è stata chiara quando me l’ha detto. Eppure non sembra un posto da lui: è una casa in un palazzo che si trova alla periferia di Tokyo. Un posto pieno di gentaglia... e questi palazzi hanno un aspetto tutt’altro che accogliente.
A proposito, il nostro ‘capolavoro’ si chiama Angel Eyes e racconta la storia d’amore fra un angelo custode e il suo protetto. Spero che avrà fortuna.
Finalmente qualcuno viene ad aprirmi, ma non è Jin, è un ragazzo. Biondo, alto, e dagli occhi neri.
“Jin, c’è un ragazzo! Deve essere per te!” esclama.
Si sentono dei passi, poi spunta Jin: gli occhi assonnati, i capelli scompigliati e una camicia chiaramente presa all’ultimo momento.
Fa una faccia buffa appena mi vede.
“Ryo, puoi andare in camera, per favore?” domanda al ragazzo biondo, che annuisce, lanciandomi un’occhiata.
Io osservo Jin, mentre mi mordicchio il labbro inferiore e cerco di trovare le parole per iniziare la discussione, ma alla fine è Jin a parlare.
“Non è come pensi, Ren. Ryo è un mio amico. Punto e basta.”
“Non mi importa chi sia, non sono mica il tuo ragazzo. Comunque, sono venuto qui per farti vedere il nostro primo manga.”
Lui guarda con distacco il fumetto, quindi mi risponde: “Ovviamente lo sapevo già. Non c’era bisogno che ti disturbassi.”
Freddo. Freddo come ghiaccio è il suo tono e il suo sguardo, ed io lo osservo. Poi mi decido: appoggio le labbra sulle sue, e non so chi me l’ha fatto fare, né dove ho trovato la forza per farlo.
Mi stacco e mormoro uno stupido: “Scusa”, ma lui sorprendendomi mi attira a sé e incolla le sue labbra alle mie. È un bacio provocante e che sa di sesso.
“Liquido Ryo e sono da te.” dice.
Io annuisco, quindi lo lascio andare. Poco dopo rispunta con Ryo.
Il suo amico guarda me e Jin e dice: “Almeno datevi da fare”, poi borbottando se ne va.
Io rimango lì col volto abbassato.
“Beh, che fai, non entri?” domanda. Annuisco ed entro. Mi guardo intorno, notando che effettivamente è un appartamento davvero piccolo, visto che ha solo tre camere: in una vi è un soggiorno adibito a camera da letto e studio, un’altra è un bagno, e l’ultima è una mini cucina.
“E questa è la mia casa....” dice mentre fissa la cucina.
“Come puoi dire che questa è una casa?!” mi infurio io.
Lui mi guarda e fa un mezzo sorriso.
“Non tutti abbiamo soldi a palate.” è la sua fredda e lapidaria risposta, e mi fa veramente star male, ma mi calmo forzatamente dopo un secondo.
“Scusami, non dovevo dire una cosa simile.” mormoro abbassando lo sguardo.
“Abbracciami!”
Sollevo il viso e lo guardo; non posso credere che abbia detto una cosa del genere, ma quando la ripete non posso far altro che ubbidire e lo stringo nascondendo il viso nel suo petto e lasciando cadere il fumetto a terra, mentre lui allaccia le mani dietro la mia schiena e mi bacia i capelli sussurrando...

“Stanotte rimani, Ren.”
Io annuisco e sento le sue dolci labbra sulla nuca.

Continua...
Eccomi qui, vi volevo avvertire che io e Mana, abbiamo scritto una fanfic tratta da angel eyes, il manga che Ren e Jin scrivono. questo è il link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=332291&i=1.
volevo ringraziare chi ha commentato e chi ha letto e la mia beta Mana.

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Capitolo 5
*** L'altra metà ***


l'altra metà Abbiamo fatto l'amore ed è stato meraviglioso: le nostre labbra che si univano, i nostri corpi che diventavano un tutt’uno e le nostre anime che raggiungevano il Paradiso...
In questo momento sto accoccolato al corpo caldo e rassicurante di Jin.
Lui dorme. Io lo guardo.
Com’è bello! Non posso che rimirarlo... che corpo, un corpo di un angelo e un diavolo messi insieme: i capelli neri scombinati da ciò che abbiamo fatto per tutta la notte, gli occhi chiusi, la bocca finemente atteggiata in un sorriso. Il petto forte, che si alza e si abbassa al ritmo del respiro regolare. Quand’è addormentato, così rilassato, è ancora più attraente. Da quando abbiamo incominciato a lavorare insieme è sempre stato nei miei pensieri, e adesso che l’ho avuto ci sarà sempre.
Perché, che lo voglia o no, io lo amo.
Sì, sono sicuro, non solo lo venero, ma lo amo.
Senza poter resistere oltre mi avvicino e gli scosto un ciuffo di capelli, che gli è caduto sugli occhi mentre si voltava nel sonno, e basta questo a svegliarlo; subito punta il suo sguardo su di me, allora gli sorrido e lui ricambia.
“Buongiorno.” mormora abbracciandomi.
“’Giorno.” rispondo allegro.
“Hai dormito bene?” mi chiede.
“Beh, non è che ho dormito granché, ti sono rimasto a fissare più che altro.” rispondo riuscendo a farlo arrossire.
In quel momento squilla il suo cellulare, e io lo osservo divertito mentre sbuffa e guarda il display.
“È Ryo.” mi fa sapere.
Giusto, quel poverino; chissà come ci è rimasto ieri... sento che parla. Mi alzo anch’io e vado in cerca dei miei pantaloni, li trovo, poi prendo il cellulare e scopro diverse chiamate di Lilith e Hannaci. Decido di chiamare prima Hannaci.
“Ciao.”
“Dove sei stato?!” chiede arrabbiatissima.
“Da Jin.” rispondo osservando il ragazzo col quale ho passato la notte chiacchierare al telefono.
Sento la mia  amica trattenere il respiro.
“E tu? Tutto bene?”
“Certo, sto con Hiroshi!” poi sbotta: “Comunque ti avevo chiamato per chiedere se volevi venire a cena con me, Mashiko e Hiroshi, ma credo che tu non voglia.”
“Invece mi fa piacere, chiedo a Jin e poi ti faccio sapere.”
Lei risponde: “Ovviamente paga tutto Mashiko. È una festa in vostro onore. Buona fortuna con Jin.”
“Buona fortuna a te.”
Chiudo, quindi mi avvicino a Jin e lo abbraccio da dietro posando il viso sulla sua spalla e sorridendo. Finisce di chiacchierare anche lui e rivolta le posizioni: io sto sotto di lui e lo guardo sorridendo mentre lui mi accarezza le labbra con un dito; allora per istinto le apro e lui immediatamente infila il dito in bocca. Lo lecco e lui ridacchia.
“Che voleva Ryo?” domando quando mi riconcede l’uso della bocca.
“Chiedermi quando ti presentavo.” risponde “Con chi parlavi, tu?” mi chiede.
“Era Hannaci. Mashiko ci vuole come ospiti d’onore stasera a cena.” gli rispondo.
Sento gli occhi di ghiaccio fissarsi nei miei e quindi domanda: “Che hai risposto?”
“Di si.”
Lui sorride quindi mi bacia.
Restiamo allacciati a letto.
-Sì, decisamente lui è l’altra mia metà-
penso mentre scherziamo e ridiamo nel piccolo appartamento.

Continua...
Anche se sembra non è finita. Spero che questo cap vi piaccia. E mi raccomando commentate. Ringrazio chi ha commentato, chi mi ha messo nei preferiti e la mia beta Mana. Grazie.

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Capitolo 6
*** Al gatto nero ***


al Siamo davanti a un ristorante molto costoso, ‘Il gatto nero’, entriamo e subito ci accolgono degli camerieri vestiti in un modo impeccabile... È tutto meraviglioso lì, quasi come se la sozzura del mondo possa essere mantenuta fuori da quella perfezione assoluta. Scuoto la testa mentre procedo mano nella mano con Jin verso la nostra tavolata.
Ci sono Misako, Hannaci, Hiroshi e altri disegnatori della boy‘s in love.
Hannaci mi salta immediatamente fra le braccia e io la stringo; lei guarda Jin, gli fa un inchino per poi alzarsi sulle punte dei piedi (il mio Jin è molto alto) e mormorargli: “Se lo fai soffrire giuro che te la vedrai con me!”
“Non ti preoccupare, lo tratterrò come se fosse oro!” sussurra Jin e mi abbraccia.
Io arrossisco mentre mi perdo nella sensazione unica di stare abbracciati.
La mia migliore amica sorride, poi si rivà a sedere vicino a Hiroshi, a quel punto mi ricordo degli altri commensali e immediatamente mi districo dall’abbraccio e arrossisco mentre Jin mi sorride, lasciandomi e scompigliandomi i capelli.
“È inutile che fai così... Ormai l’hanno capito tutti che stiamo insieme!” dice con la voce più sensuale del mondo.
Il mio cuore batte forte mentre non riesco a crederci: ha detto che stiamo insieme i-n-s-i-e-m-e.
Fa’ che sia vero! Nel suo sguardo vedo l’amore che prova per me e penso che sia vero, che è vero.
Lo guardo mentre si siede a capotavola e faccio lo stesso. Anche se vorrei far altro che star seduto qui.
“Bene, eccoci qui.” esclama Misako con un sorriso. “Oggi si festeggiano i due più grandi, i due più innamorati, i due più bei e fortunati ragazzi del mondo: Jin Misako e Ren Tishobi!”
Io arrossisco come mio solito mentre Misako continua a parlare della bellezza dei nostri disegni e della storia... Insomma ci omaggia con molta enfasi.
“Allora, incominciamo a mangiare!”
Subito si avvicina un cameriere, aprendo il blocco notes per appuntare le nostre ordinazioni.
La serata passa in un lampo, e infine finisce.
Rientriamo nell’appartamento di Jin con le bocche allacciate e il fiato corto.
“Voglio che da domani tu venga a stare a casa mia. Questo appartamento è troppo piccolo!” gli dico; lui ghigna e mi chiede: “E per cosa è troppo piccolo?”
Io sicuro gli rispondo: “Per il nostro amore.”
Non posso trattenermi e gli scoppio a ridere in faccia: è troppo buffo con l’espressione stupita.
Lui sogghigna e incomincia a farmi il solletico.  
Poi smette e mi bacia.
“Accetto, vengo a vivere con te.”
Il mio viso assume un’espressione di completa sorpresa mentre mi getto fra le sue braccia.
“Ti voglio presentare Ryo e gli altri ragazzi prima.” mormora mentre affonda il viso nei miei capelli.
“Ma... come tuo ragazzo?”
Lo vedo annuire e ciò riempie il mio cuore di gioia più pura.

Continua...
Ringrazio la mia beta mana
x rhys89: come vedi in questo capitolo è ancora più dolce
x higasi: spero che in questo Jin si sempre misterioso.

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Capitolo 7
*** Bright House ***


bri La casa di Ryo è una villa, una vera villa. Mentre mi guardo attorno a bocca aperta dal cancello ancora chiuso, ecco ci viene ad aprire il maggiordomo: è molto giovane per essere un maggiordomo ed è anche bello.   
“Buonasera sig. Misako, è da un po’ che non la si vede da queste parti”
“’Sera, Shin. È vero, mi dispiace ma sono stato impegnato.” mentre dice ciò mi guarda io arrossisco.
Il maggiordomo non fa una piega mentre mi scruta, poi sorride.
“Il padroncino non c’è, ma i vostri amici sono riuniti nella Sala. Ah, signorino! Benvenuto alla bright house.” mi dice il maggiordomo, quindi se ne va e io squadro Jin.
Lui sorride, quindi affettuosamente mi scompiglia i capelli e mi fa entrare nel giardino, poi mi guida nella grande villa. Scopro che anche l’interno è bellissimo. Poi entriamo in una stanza: è una sala da gioco. Alla parete di fronte la porta vi è un grande albero genealogico e ai lati ci sono delle poltrone con seduti quattro uomini bellissimi che sorseggiano del liquore in pregiatissimi bicchieri. Non appena entriamo ci fissano contemporaneamente tutti e quattro; a quegli sguardi mi sento rabbrividire: non sono affatto amichevoli; tutt’altro.
Jin rompe il silenzio presentandomi come suo fidanzato. Dopo un po’ di silenzio un ragazzo alto, dai lunghissimi capelli neri e gli occhi dorati, viene verso di me e si presenta a sua volta.
“Mi chiamo Isei Ochida e sono il capo direttore di un’azienda di computer.”
Poi tocca a un altro ragazzo più piccolo di me dai capelli neri perennemente scompigliati che mi stringe la mano, in una morsa di ferro, prima di presentarsi.
“Piacere sono Kaii Takei e lavoro come designer per un’importante azienda di auto.”
Il penultimo componente del gruppo è un ragazzo da cui rimango completamente affascinato: ha un occhio coperto dai capelli, che sono di un particolare rosso, e gli occhi grigi.
Il ragazzo mi ghigna: un sogghigno lungo e prolungato, poi allunga la mano presentandosi: “Sono Eiji Kuro e provengo da un’antica famiglia di Samurai.”
L’ultimo è il più piccolo d’aspetto ma è anche angelico, mi sorride freddo come gli altri e poi si presenta, la sua voce che è come quella di un ragazzino, solo un po’ più gelido: “Mi chiamo Mashai Yusa e sto ancora all’università.”
Merda. Mi sento a disagio. Forse non l’hanno fatto apposta, eppure il fatto di presentarsi con il lavoro mi ha messo un paura addosso, paura che si va intensificando quando entra Ryo.
“Ciao!” dice con un grande sorriso.
“Ryo!” Mashai si catapulta nelle braccia di Ryo e poco dopo gli altri fanno lo stesso.
Io resto fermo e immobile al mio posto, mentre il biondo mi viene vicino. Arrossisco, e lui sorride. Si volta verso Jin e gli fa: “Beh te ne sei scelto uno proprio carino!”
“Sì, lo so.”
E si mettono a parlare di cose che non conosco e mi perdo a guardarli... Il mio sguardo si fissa sul rosso, su Eiji, e deglutisco quando noto che anche lui mi fissa.
Con un po’ di fifa dico: “Scusate, ma devo andare in bagno.”
Ryo sorride quindi cordialmente mi dice: “Ti stai un po’ annoiando... Chiedo scusa, e che con loro non mi vedevo da molto...”
Lo fermo. “No, non è questo. Devo veramente andare in bagno.”
“Beh, allora è la seconda porta a destra.”
Io annuisco, quindi entro con sollievo in bagno, dove mi allento la cravatta e fisso il mio riflesso. Poco dopo entra anche Eiji e mi guarda, poi prende a parlare, solo che quello che mi dice non mi piace. Per niente.
“Ti piaccio? Ah, ma non mi puoi far nulla... sto con Mashai... Sai, è davvero carino. Anche Ryo lo è. Almeno così pensava Jin prima che venissi a disturbarlo.”
Forse è per la tensione accumulata; fatto sta che lo prendo e lo sbatto contro il muro.
“Loro non stavano insieme!” sibilo.
“Ah no? Invece è così. E se non ci credi chiedilo a chi vuoi, ‘distruttore’ di coppie!”
Mi accascio contro il muro e guardo Eiji negli occhi.
“Cosa vuoi che faccia?” domando appoggiandomi sul muro, sfinito.
Lui ghigna, quindi si avvicina a me e mi alza il viso.
“Voglio che tu scompaia. Mi sembra ovvio.”
Io lo guardo negli occhi grigi.
“Non posso scomparire. Io amo Jin.”
“Allora te la vedrai con me e con i miei amici. Non posso far soffrire Ryo. Non per colpa dell’ultimo arrivato, almeno.” è la risposta che mi dà.

Continua...
Mi spiace ragazzi, ma come avete visto le cose peggiorano.
Ringrazio la mia beta mana.

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Capitolo 8
*** Ti amerò per sempre ***


8 Grazie a Shin, il domestico, mi sono potuto liberare di Eiji e ora sto camminando fra i corridori di questa enorme villa con tanti pensieri in testa e poco tempo per assimilarli.
Arrivo, infine, in salotto, e noto che Jin è circondato dai suoi amici. Chissà se il mio amore ha sospettato qualcosa, mentre non c’ero, ma non credo. Mi metto sulla soglia della porta e lo osservo, quando lui si volta verso di me: i suoi occhi grigi si fanno luminosi mentre mi invita con la mano ad andare verso di lui. Cosa che faccio molto volentieri, ma c’è comunque un po’ di paura mentre mi avvicino a Jin.
“Vieni qui piccolo!” mi dice il mio ragazzo indicando le proprie gambe io arrossisco e mi siedo su di lui.
Lui prende ad accarezzarmi i capelli mentre io lancio ad ognuno degli amici di Ryo uno sguardo che vuol dire che non lascerò mai e poi mai Jin.  Mi sento così sicuro fra le braccia del mio amore che farei di tutto per tenermelo stretto. Mi viene da pensare, quando entra Eiji. Anche a lui lancio un’occhiataccia, un’occhiata di sfida.
“Amore, amore, ce ne andiamo via? Ho bisogno di te.” dico a Jin giusto per vedere le reazione degli amici.
Loro mi guardando in maniera pericolosa ma non possono farmi niente perché sono stretto al mio amore.
“Che carino il mio cucciolo, vero ragazzi? Però vorrei rimanere un altro po’ qui, sai, non li vedo da tempo.” è la risposta di Jin.
Io annuisco anche se sono un po’ dispiaciuto.
“Tutto quello che vuoi, amor mio, tutto quello che vuoi.” gli rispondo per poi baciarmelo.
Io non nascondo niente: lo amo e lo amerò per sempre.
“Cavolo! Che bella chiacchierata che mi sono fatto oggi.” dice Jin mentre si stiracchia con il suo sorriso furbo una volta che siamo a casa mia.
“Io invece mi sono fatto una bella chiacchierata con Eiji...” butto lì fissandolo in attesa di una sua reazione.
Lo vedo scurirsi e vedo il suo sguardo indurirsi: mi ricorda tanto il primo giorno in cui l’ho conosciuto.
“Che ti ha detto?” mi chiede.
“Mi ha detto che io non lo dovevo guardare, che tu e Ryo stavate insieme, mi ha chiamato distruttore di coppie e infine mi ha minacciato.”
Sbuffa poi mi guarda.
“E tu gli credi?” mi domanda.
Io faccio segno di no con la testa.
“Bravo, cucciolo, perché non gli devi credere. Devi sapere che io e Ryo stavamo insieme, ma poi mi ha lasciato per Shin.” sorride. “È per questo che l’ha assunto.” riprende l’espressione cupa e sibila: “Quell’Eiji, come ha potuto farti soffrire? L’ho sempre detto a Mashai di non fidarsi di lui. Devi sapere che il nostro gruppo era composto da Ryo, Mashai, Isei, Kaii e io, ed eravamo molto uniti prima che Mashai venisse con Eiji e ce lo presentasse come suo ragazzo. Da allora le cose stanno andando a rotoli, perché Eiji è follemente innamorato di me. Ma non si doveva permetterti di toccarti!” questa la spiegazione che mi dà mentre le nocche gli diventano bianche e gli occhi si riducono a due fessure.
“E tu sei innamorato di lui?” domando con un po’ di paura.
“No. Non lo sono mai stato. Amo solo te. Vieni qui piccolo.” mi dice.
Io vado da lui e lui mi abbraccia. Restiamo così nel letto. Staremmo sempre insieme, me lo sento.

Continua
Vi chiedo perdono per l'immenso ritardo e per il capitolo che è un vera vergogna spero mi vogliate perdonare. Comunque adesso spero di aggiornare anche tutte le altre.
Nel frattempo ringrazio
Mana: ti ringrazio molto socia, come vedi in questo cap Ren non è stato torturato, ma chissà nel prossimo...
emerald_01: poveri ragazzi ç_ç...

 rhys89: perché tutti giudicate male il povero Eiji lui vuole solo proteggere il proprio amico, e un pò il suo amore...
ethereal nymph: grazie per i complimenti che mi hai lasciato, ne sono onorata. Almeno a una piace il nostro rosso...
Georgette: Dio mio che bello che sei passata! Grazie mille, sono proprio felice che ti piaccia la storia, anche ti piaccia Ren...
e Mana per il grande aiuto che mi stai dando coi capitoli.
Vi lascio.

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