Lettera ad un amore appassito ma mai cessato

di Jordy Klein
(/viewuser.php?uid=32757)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** .. ***
Capitolo 2: *** Tu,dinuovo,qui. ***
Capitolo 3: *** Non te ne andare,dinuovo,subito. ***



Capitolo 1
*** .. ***


Non ti dirò cazzate Edward in questa lettera,ma devo spedirtela

Non ti dirò cazzate Edward in questa lettera,ma devo spedirtela.

Non chiedermi il perché, non lo so nemmeno io,ma ne sento come il bisogno, la necessità di avere perlomeno questo contatto con il tuo essere, dato che ormai il tuo nome è diventato solo un ricordo sbiadito e i tuoi occhi riflessi di sogni da dimenticare.

Se non altro se non la vorrai leggere ti basterà stringere il  pugno per far si che essa diventi solo polvere e le mie parole inutili geroglifici su di un pezzo di carta bianca.

Sai che giorno è oggi?

E’ il mio compleanno, ma forse non ricordi neanche più il mio nome, figurati questa data frivola che ha segnato l’inizio della nostra fine..

Ma forse mi illudo  ancora come una sciocca ingenua che qualcosa di me ti sia rimasta dentro anche se probabilmente incontrandomi, oggi, non sapresti neanche riconoscermi: 10 anni cambiano, lo sai?E con me hanno fatto un mutamento radicale e irreversibile.

Dal tuo lontano addio ogni cosa a me vicina è stata invasa da un velo nero opaco così cupo da oscurare ogni mio affetto, sensazione e volontà.

So che ti arrabbierai appena leggerai questa riga,ma devo dirtelo: non mi sono rifatta una vita, o per lo meno “non ho vissuto” come tu avresti voluto.

Sono partita, fuggendo da un Charly ansioso e da visite inadeguate, scappando in Italia, a Roma, la città che ora posso considerare come la mia “casa”-

I primi tempi sono stati impossibili; la lingua era assurda e sai bene le mie difficoltà nel relazionarmi con gli altri, vivevo in un sottoscala pagato grazie al lavoro di cameriera nel locale “B & J”, vivendo di stenti e mangiando quando mi capitava, riducendomi ad uno scricciolo di 42 chili, poi finalmente mi sono detta:

Posso continuare a vegetare così, come un verme?

Tu non c’eri, mi avevi abbandonata, lasciata fuori al freddo e al gelo, ma dovevo oppormi al freddo, perché se avessi continuato a farlo entrare nelle mie ossa sarei morta, immobile, come una bambola di porcellana che dondolando sul parkè finisce per rotolare e frantumarsi in mille pezzi…

 Così alla fine ho reagito..

E non pensare che io mi sia data di verso per te, Edward, no, l’ho fatto solo per me.

Mi sono iscritta in legge, quasi improbabile per una come me, che non brilla neanche sotto le luci psicadeliche,ma non irraggiungibile, ho trovato casa con due favolose ragazze, Anna e Mary, e ricominciato ad affrontare la vita  con un po’ di grinta e voglia di farcela, di riuscire ad uscire dalla botola in cui mi ero rinchiusa dopo il nostro tragico epilogo.

Sono ormai sette anni che convivo con le ragazze, Anna sta lottando per la tesi di medicina e Mary immagina canzoni con cui avvolge lo studio discografico nel quale lavora, ed io sono impelagata in concorsi per la magistratura.

Mi dispiace, ma devo dirtelo: non amo, anzi non ho più amato dopo di te, e no, non sono mai andata  a letto con nessuno, ingenuamente ancora penso di poter avere la mia prima volta con te e mi ritrovo vergine a 28 anni, fregandomene nella malsana situazione in cui mi trovo.

Ma d'altronde che cosa me ne farei poi, ora come ora, di un uomo accanto a me?

Non ho di certo bisogno di uno che mi porti la colazione al letto, preferisco scaldarmi il latte da me, e non necessito di rose rosse, non voglio nessuna figura grigia al mio fianco, nessuna, eccetto quella imponente eppure sottile di un certo vampiro, lo stesso che mi ha abbandonata 10 anni fa e distrutta, ridotta in mille pezzi, tu Edward, che comunque nonostante tutto quello a cui mi hai relegato rimani la luce nei miei giorni bui, la mia voce quando non ho le forze nemmeno di mormorare e la mia ancora quando di nuovo il buio farà capolino alla mia porta.

Ero, sono e sarò sempre solo tua.

                                                                                                                                                    Bella

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Tu,dinuovo,qui. ***


Piego lentamente la lettera in due, la metto dentro una busta blu e la sigillo

Piego lentamente la lettera in due, la metto dentro una busta blu e la sigillo.

Ecco fatto, ora devo solo spedirla. Spedirla a chi?Bella domanda..chissà se sei tornato più a Forks, se abiti ancora in America, se sei fuggito chissà dove..

Decido che la cosa migliore e inviarla al tuo vecchio indirizzo, se sarà destino te la ritroverai fra le mani, e se ancora il mio nome comparirà fra i meandri della tua memoria ,capirai: capirai che abbandonarmi non mi ha salvato, mi ha solo dannato.

E se davveri hai smesso di amarmi quel giorno lontano di dieci anni fa,almeno potrai assicurarti che una tua vecchia fiamma, una fra le tante che magari dopo di me hai avuto, è ancora viva, è sana ma malata dentro e non è mai riuscita ad estirparti da se.

Mi incammino verso le poste ed imbuco il tutto.

Non mi sento meglio, anzi è come se la lama secerna nel mio cuore stia scavando più in profondità del solito, ma devo farlo: devo, devo provarci un'ultima volta, sperare in un tuo ritorno so bene che è inutile e superfluo,ma sento il bisogno, la necessità di credere che un giorno, magari fra dieci anni, forse fra venti, avrai modo di ricordarti di quella pallida figura che seppur per poco ha fatto breccia nel tuo cielo , così da poter essere un tassello, anche se infinetisimale, della tua esistenza eterna.

Torno a casa e sorrido a Mary che sta preparando la cena per me e Anna,stasera ha un appuntamento con un chitarrista biondo conosciuto ad un concerto, è tutta emozionata, canticchia qualcosa di incomprensibile mentre ondeggia nel vestitino nero, corto e semplice, proprio come lei.

-Bella, fatto tutto?Inviata?-

Annuisco piano e leggero, le ragazze sanno solo la storia in superficie : me lasciata poche settimane dopo il mio diciottesimo compleanno dal famoso Edward, bellissimo e stronzissimo, come lo denomino loro, pazzo per essersi fatto sfuggire un "gioiellino" come me, come azzarda sempre a dire Paolo, il fidanzato storico di Anna.

-Bene, questa è l'ultima volta che ne parliamo, da domani si rinizia tesoro mio, da domano sei costretta tassativamente ad uscire con mio cugino!-

Iniziamo a ridere immaginandomi insieme a quell'energumeno di Giulio, pazzamente innamorato di me verso cui però non provo altro che simpatia e affetto.

Impossibile riprovare ad amare qualcun altro, sarebbe accontentarsi,e ci si può accontentare dopo che si ha avuto il massimo?No.

Mi getto sul divano e affondo fra i cuscini, attendendo  che Anna torni dagli Atenei, da domani..da domani non cambierà nulla, sono consapevole di questo.

Ma dovevo farlo.

 

 

Mangiamo allegramente scherzando su di tutto finchè il capanello della porta ci fa saltare: chi potrebbe mai essere a quest'ora?Sono le undici passate di lunedì sera e non aspettiamo nessuno.

All'improvviso un nodo mi prende, mi afferra e mi fa  quasi collassare sulla sedia,un odore si infiltra fra le mie narici..è mai possibile che..?

Vedo Anna alzarsi e sparire dalla cucina,diretta alla porta di ingresso.

Apre lentamente il portone che si richiude con un tonfo,mentre non odo alcuna voce.

Chi è?Chi è?Se.. se fossi..

Ed ecco che ti vedo spuntare,dall'antro della cucina,esattamente come ti ricordavo.

Più bello che mai,grondante di pioggia , con uno sguardo nero e invalicabile.

-Bella..Bella c'è uno che ti vuole parlare..ehi ehi aspetta ma chi sei?Dove vai?-

Sento Anna sbraitare ancora prima di vederti davanti a me e focolazzire la tua figura,dannata meraviglia .

-Ed..Edward.-

-Bella..-

Sussurri indistintamente,ed io desisto da ogni forza e crollo.

Crollo a terra.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Non te ne andare,dinuovo,subito. ***


Non ricordo più nulla, nulla della mia vita

Grazie mille per le recensioni !

Spero questo capitolo possa suscitarvi emozioni e voglia di scoprire cosa accadrà..

 

Grazie a coloro che hanno messo questa storia fra i loro “preferiti”:

1 - Ashlein [Contatta]
2 - e1994
[Contatta]
3 - Emerald96
[Contatta]
4 - Honey Evans
[Contatta]
5 - ilary
[Contatta]
6 - ivi_leto
[Contatta]
7 - MartinaCullen
[Contatta]
8 - mistica88
[Contatta]
9 - nene_cullen
[Contatta]
10 - SaraMasenCullen
[Contatta]
11 - sassy86
[Contatta]
12 - Twilighter94
[Contatta]
13 - ysellTheFabulous
[Contatta]
14 - zlatyna
[Contatta]

 

Grazie a voi che avete recensito!!

 

_la sua bella_

nanina

Spero questo capitolo vi piaccia!

Fatemi sapere cosa ne pensate!

 

Grazie a voi che la seguite!

 

1 - estate94 [Contatta]
2 - Exentia_dream
[Contatta]
3 - Giulia miao
[Contatta]
4 - missbyron
[Contatta]
5 - moka
[Contatta]
6 - Sophie x Daniel
[Contatta]

 

Un bacione!!

Carletta :D

 

 

 

 

 

 

 

Non ricordo più nulla, nulla della mia vita.

E' come se tutto si fosse fermato, se fossi tornata ad essere la fragile, innocente, priva di

alcun dolore adolescente appena arrivata a Forks, ammaliata dalla figura di un ragazzo bellissimo

e ambiguo.

Come se questi dieci anni non fossero mai passati, mai trascorsi.

Non riesco ad aprire gli occhi, non voglio farlo e rendermi conto che ti ho solo immaginato, che non sei davvero tornato.

Non è giusto che il destino mi provochi certi scherzi,la mia corazza si è indurita ma quelle crepe,

quelle maledette crepe crollano facilmente, e tu lo sai bene, Edward, l'hai sempre saputo.

 

-E così, sei tu il famoso bastardo infame eh?-

Sento al voce squillante di Anna,arrabbiata e sorpresa più che mai,so bene cosa sta pensando in questo momento:

Dio quanto è bello.

Allora non era un sogno?Non un'illusione?

Tento di alzare le palpebre per avere una qualunque conferma,ma non riesco,non trovo la forza.

Vedo solo nero,che non sia più in grado di reggere la tua visione?

Di sopportare un'altro addio?

 

-Deduco che hai ricevuto la lettera..ma porca miseria parla!Hai visto che hai combinato?E' svenuta!

C'era da aspettarselo..tu non hai idea di come io e Mary l'abbiamo raccolta sei anni  fa, non immagini

nemmeno com'era conciata. Era disperata e statica:non si muoveva, non parlava, studiava e basta.

Era..cadaverica,era morta, morta dentro. E ti assicuro che io ero assolutamente contraria ad inviarti quella lettera,

non ti conosco ma mi è bastato sapere il modo in cui l'hai lasciata,così,di punto in bianco,

per detestarti quindi..appena la mia amica si sveglierà,se ti azzarderai a dire la qualunque che la faccia ripiombare in quello

stato cataconico da cui miracolosamente è uscita,ti faccio internare!-

Anna..o cazzo..Anna..

 

-Ma che parlo a fare..manco mi capisci!-

-Ho capito tutto. Mi dispiace per quello che è successo,voglio solo parlarle e poi e ne andrò.-

 

Andrò?No,non puoi, non devi,devo fare qualcosa..

-No!-

Urlo dimenandomi sul divano del salotto dove sono stesa,finalmente spalanco gli occhi e sei qui,davanti a me.

-Tesoro calmati..-

-Anna,lasciaci..lasciaci soli..-

-Ok..-

Sussurra , si volta e lancia uno sguardo da killer a Edward,che nemmeno la guarda: i suoi

occhi ,oro liquido disciolto in un pozzo nero,sono fissi, incastonati ai miei.

Fa un passo,lentamente,un altro e si siede accanto a me sul divano, stando bene attento a non sfiorarmi nemmeno per sbaglio.

 

Prendo coraggio e parlo, non voglio sprecare nemmeno un attimo, nemmeno un istante,voglio sapere,capire, perché sei venuto?

-Così hai ricevuto la lettera?Non sapevo fossi tornato a Forks..-

-No,infatti. Alice ha avuto una visione di te che la scrivevi e sono andato a vedere..-

 

Alice..Alice..Alice.

Quanto tempo?Alice,la mia migliore amica,Alice, che mi ha abbandonato senza nemmeno un abbraccio,una parola, un sorriso.

Nulla, mi ha lasciata sola nel momento più difficile di tutta la mia esistenza.

Che ci faceva nel mio futuro?Perchè era andata a controllare?Cosa gli importava di me?

Non ero più affar loro,non più.

 

-Perché..perchè..-

-Perché gliel’ho chiesto io Bella,volevo sapere come stessi,dove vivessi..-

-E per quale motivo?Le tue distrazioni?Il tuo mondo a parte?I nostri universi opposti?-

Nervoso,sei incredibilmente nervoso,tu sempre glaciale,composto,mai irato sei incredibilmente nervoso.

Mi scruti attentamente,deciso a non rispondermi ed io cerco di non perdermi nelle tue iridi,non otterrei nulla se non ripiombare nel dramma del tuo sentimento svanito.

Nulla,nulla,assolutamente nulla.

-Perché sei venuto Edward?-

I miei occhi tentennano di fuggevoli lacrime,mentre cerco di mantenere la calma e non scoppiare a piangerti addosso,macchiando la camicia nera che sbuca al disotto della tua giacca.

Quante volte in passato il tuo petto è stato il mio rifugio?

Vorrei..vorrei stringerti,ma non posso.

Tu mi hai lasciata,mi hai distrutta, mi hai massacrata, perché sei tornato?

 

-Perché..Bella,perché sono arrabbiato,anzi mi accomuno a questo mondo,sono furiosamente, istericamente, incazzato. Come hai potuto non rifarti una vita?Perchè non sei andata avanti?Tu dovevi,dovevi farlo. Ero io quello che era rilegato alla sofferenza  silenziosa, a piangere lacrime invisibili ,urlare di dolore e lasciarsi macerare dai sensi di colpa, non tu. Ti ho lasciata per liberarti dalle catene della mia presenza e tu cosa fai?Sprechi la tua vita così?-

 

In un attimo la rabbia mi assale,divampa,inonda il mio petto e vuole solo graffiarti e ferirti.

-Come hai potuto pensare,anche solo per un attimo, che io potessi rifarmi una vita senza di te quando eri tu la mia vita?-

 

 

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=332957