capitolo 3    " Come conoscere gli altri "

Prima che mi alzi noto che l'assistente, anche lei molto bella, bisbiglia qualcosa all'orecchio di Tsunade Senju. Così è questo il suo cognome, non lo sapevo. Shizune ha capelli castano chiaro e occhi castano scuro, non può avere più di trentina d'anni.

<< Hai ragione Shizune, è meglio che la mettiamo in un'altra classe. Forse si può trovare bene in quella classe... Beh, poi ricorda che per la maggior parte delle ore c'è quel professore che la può aiutare molto... >> ragiona ad alta voce Tsunade, riferendosi a un qualche suggerimento della sua assistente. Poi rivolta a me << Senti Sakura, dato che ci conosciamo se c'è qualcosa che ti può servire vieni qui da me e non ti preoccupare per il disturbo... Bene, adesso vai con Shizune. Io e i tuoi dobbiamo parlare, tu vai pure piccola. >> a quell'invito mi alzo e seguo Shizune, che mi accompagna fuori dall'ufficio.

Man mano che ci avviciniamo, prende la parola per non farmi sentire a disagio.
<< Non ti devi preoccupare, la nostra preside sembra una persona molto severa ma è molto brava. Adesso devo dire una cosa... >> e si ferma poco prima di entrare in una classe, prima di riprende a parlare. << Qui c'è una persona che ti può aiutare perché anche lui ha passato quello che stai passando tu. Ora, se ti serve qualcosa o un consiglio, lui te lo darà molto volentieri, ci siamo capite? >> detto questo apre la porta e mi sento così agitata da non riuscire a camminare.

Poi sento che chiama una persona. << Professor Kakashi, abbiamo una nuova allieva. Può entrare? Così si può ambientare. >> si sposta per farmi passare. Quando entro e vedo l'insegnate in questione, il mio cuore perde un battito, ma non perché mi piaccia. Si tratta di un bellissimo uomo dai capelli grigi a spazzola; tiene coperta la faccia con una mascherina, quelle per la tosse; due occhi neri.

Ecco spiegato ciò che ha detto la signorina Shizune. Lui è come me, però ha una cicatrice verticale sull'occhio sinistro, bene in vista, e sembra che la mostra con una fierezza che non capisco ancora... Poi, quando i nostri si incrociano, si può percepire un sospiro di sollievo da parte sua, come a dire che non era da solo ad avere qualcosa di brutto nel proprio passato.

Nel momento che entro do il mio lato sinistro alla classe e sento che alcuni dei ragazzi bisbigliano qualcosa.

Poi una voce più alta. << Ehi, è una ragazza bellissima, che fortuna ragazzi... Io ci voglio provare con lei a pranzo. >> Il ragazzo accanto a lui lo riprende, dicendogli: << Smettila! Ci fai passare tutti quanti per dei pervertiti, razza di testa quadra, o baka, quale preferisci? >> Sentendo quelle parole le labbra si incurvano in un sorriso, che viene notato da tutti quanti i presenti nella classe.

Ma poi, quando arrivo vicino al professore, mi preparo per voltarmi. E nel momento che lo faccio cala un silenzio glaciale, che è dir poco, quasi di tomba anzi. Chiaramente non si aspettavano questo.

Abbasso lo sguardo a terra per prendere un po' di coraggio, sia per presentarmi sia per non piangere; non posso farlo il primo giorno di scuola. Ma a un certo punto mi sento toccare la spalla destra e quando mi giro noto che è il professor Kakashi che mi incoraggia a non avere paura.

Da quel momento non mi sento più da sola perché c'è lui a darmi forza. Il suo viso è molto sereno e un bel po'... come dire... fiducioso? Così prendo il coraggio che mi è rimasto e quello che, in qualche modo, mi dà lui e mi presento.

<< Io sono Sakura Haruno, ho diciotto anni e vengo da Osaka. Buongiorno a tutti. È un vero piacere fare la vostra conoscenza. >>