And they lived happily ever after di Chipped Cup (/viewuser.php?uid=279748)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The (first) morning ***
Capitolo 2: *** The honeymoon ***
Capitolo 3: *** The awkward breakfast ***
Capitolo 1 *** The (first) morning ***
The (first) morning
Le
braccia di Killian non l'avevano lasciata andare per tutta la notte.
Riusciva a percepire il suo respiro, contro il suo collo, la mano
destra intrecciata nella sua, la superficie liscia dell'anello al suo
dito ad accarezzarle la pelle.
Incurvò
gli angoli della bocca in un sorriso, andando a stringere
maggiormente la mano del pirata, forse con l'intenzione di
svegliarlo, forse con quella di sentirlo semplicemente più
vicino. E
dopo quello che avevano passato neanche dieci ore prima, chiunque
avrebbe detto che fosse una cosa naturale.
Killian
inspirò sonoramente, cominciando a svegliarsi. Emma non
perse tempo
e subito si voltò verso di lui, il sorriso stampato sul suo
viso
mentre si ritrovava occhi negli occhi con suo marito. Marito, ancora
non aveva avuto il tempo di abituarsi a quella parola, eppure le
suonava così normale. Killian Jones era suo marito, qualcuno
lo
avrebbe mai detto?
«Buongiorno»,
mormorò appena, osservandolo passarsi una mano sugli occhi
ancora
assonnati. Le rivolse, alla fine, anche lui un sorriso, guardandola
estasiato. Se c'era qualcuno che non avrebbe mai creduto di poter
raggiungere un certo livello di felicità, quello era proprio
lui.
Non aveva mai neanche pensato di poterla meritare, non aveva mai
pensato di poter meritare niente di quello che Emma Swan gli aveva
dato, a cominciare dal suo cuore, per concludere con una famiglia,
una vera famiglia.
«Buongiorno»,
replicò con voce roca, alzando leggermente la mano destra in
modo da
poter sistemare una ciocca di capelli dietro l'orecchio di sua
moglie, che non aveva mai smesso per un singolo istante di
sorridergli. Illuminata dalla luce del sole mattutino, Killian poteva
senza alcun dubbio dire di non aver mai visto al mondo una donna
così
bella. E radiosa. E pura. «Non male come prima notte di
nozze,
vero?»
Emma
ridacchiò lievemente, una risata dolce e piacevole.
«Non male»,
ripeté, prima di sporsi in avanti per baciare, finalmente,
le labbra
calde dell'uomo che amava. «Scendo di sotto a preparare la
colazione?» Domandò in un sussurro, infilando
quelle parole tra un
bacio e l'altro.
«Certo.
Oppure potremmo semplicemente restarcene a letto per tutta la
giornata, direi che ce lo meritiamo», esclamò
divertito,
allontanandosi appena con il capo, quel tanto che bastava per
osservarla dritto negli occhi, mentre con una mano cominciò
ad
accarezzarle la guancia morbida.
«Ce
lo meritiamo, è vero», gli concesse divertita e
mordendosi appena
il labbro inferiore. Quell'idea la solleticava e non poco.
«Ma ci
meritiamo anche una colazione come si deve: pancakes, caffè
e magari
una spremuta d'arancia.»
«Mmh»,
mugugnò il pirata per tutta risposta, avvicinandosi al suo
collo e
cominciando a baciarglielo. «Pancakes, i miei
preferiti», commentò
malizioso, provando a tentarla in ogni modo. Emma chiuse gli occhi,
sconfitta, un piccolo gemito scappò al suo controllo.
Killian la
strinse forte, i baci diventarono più umidi, più
avidi.
Ma
poi, un certo brontolio raggiunse le sue orecchie, le guance di Emma
si colorarono di rosso, Killian si lasciò andare in una
piccola
risata. «D'accordo, Swan, hai vinto tu. Che colazione
sia!»
Angolo
dell'Autrice: 498 parole, davvero troppo logorroica.
Salve
a tutti! Ho deciso di racchiudere in questa raccolta qualche piccola
scena di vita quotidiana/matrimoniale (soprattutto perché, a
quanto
pare, nello show non ne vedremo neanche mezza...). Preparatevi a
tanto fluff, veramente tanto tanto tanto fluff. Niente angst, ne
abbiamo avuto abbastanza per 5 stagioni piene, direi. Spero che
vogliate accompagnarmi in questa nuova avventura, ho già
qualche
idea in mente, ma se avete qualche prompt in particolare, qualcosa
che vi piacerebbe vedere, non esitate a scrivermelo, è tutto
ben
accetto! :)
Vi
ringrazio subito in anticipo, chiunque deciderà di leggere e
di
seguirmi in queste flashfic; mi farebbe davvero un incredibile
piacere, anche e soprattutto, leggere le vostre opinioni in merito!!
Per
il momento è tutto, spero di essere riuscita ad addolcirvi
questo
post-finale di stagione che sa di amaro per via di tutti questi addii
da parte del cast.
Sà
Ps.
per quanto riguarda la mia long, Meant to be, sappiate che non ho la
minima intenzione di abbandonarla. Non aggiorno da mesi, è
vero, ho
avuto un periodo fatto per la maggior parte di mie 'pare' mentali (?)
Adesso, invece, ho soltanto bisogno di pensare bene a come sviluppare
l'intera storia, buttare giù una scaletta capitolo per
capitolo
(cosa che già sto facendo). Non credo che ci
vorrà troppo tempo per
aggiornare, non voglio lasciarvi troppo sulle spine, ho tante cose in
mente e non vedo l'ora di metterle nero su bianco. Ultimamente sento
un bisogno irrefrenabile di scrivere.
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Capitolo 2 *** The honeymoon ***
The
honeymoon
Il sole le
scaldava la pelle
mentre la brezza marina la accarezzava piano.
Teneva gli occhi chiusi, Emma,
dietro gli occhiali da sole acquistati in un mercatino il giorno
prima, il sorriso impresso sulle labbra e un'espressione di pace e
assoluta beatitudine sul volto. Killian era al timone e la osservava
spesso, incantato. Non smetteva mai di stupirsi della fortuna di
averla al suo fianco, così come non riusciva a rimanere
stregato
dalla bellezza di quella donna. Il mare era calmo, la giornata serena
e soleggiata ma fortunatamente non eccessivamente calda. Gli
bastò
un breve attimo di distrazione che fu catturato dalle magre braccia
della bionda, che si era portata silenziosamente alle sue spalle,
abbracciandolo dolcemente, le mani unite sul suo petto. Il pirata
sorrise, la salvatrice gli posò un bacio sulla spalla destra.
«Te la cavi bene, per avere una
mano sola», commentò ironica la Swan, il mento
sulla spalla di lui.
«Ti dirò, Swan, il segreto è
proprio l'uncino: ero un pessimo marinaio prima di averlo!»
Scherzò
di rimando Killian, scuotendo appena la testa con una risata.
«Mi avevi promesso che mi
avresti insegnato come manovrare la nave. La luna di miele è
giunta
al termine e non hai ancora mantenuto la parola.» Emma non
fece in
tempo a finire la sentenza, che l'uomo si fu voltato, prendendola per
i fianchi e baciandola teneramente sulle labbra, rapido.
«Quando hai ragione hai
ragione», disse, «coraggio, vieni qua.»
L'attimo seguente, la
salvatrice si ritrovò al timone, la mano del pirata sulla
sua e
l'uncino ad aiutarla a stabilizzarlo. «Non devi pensare
troppo», le
sussurrò all'orecchio, guardandola mentre volgeva lo sguardo
da una
parte all'altra, forse alla ricerca di concentrazione,
«chiudi gli
occhi, lasciati guidare.» Emma seguì il
suggerimento espirando
piano e in poco tempo si rilassò. Killian, ora, la teneva
stretta a
sé, le labbra a inumidirle il collo in piccoli baci sparsi
lungo la
sua pelle. «Oh, ma guardati. Hai un talento
naturale!» Emma
sorrise, assaporando le parole che già una volta si era
sentita
dire, durante il loro primo ballo.
«Vorrei che questo viaggio non
finisse mai», affermò la donna, ad un certo punto,
con vena
malinconica nella voce. Quando Killian le aveva proposto di partire a
bordo della Jolly Roger era stata un po' riluttante all'idea di
lasciare la sua famiglia dietro ai vari sortilegi che regnavano su
Storybrooke, adesso, invece, sarebbe rimasta a bordo di quella nave
per sempre.
«Abbiamo ancora un intero
giorno davanti a noi, Swan», la rassicurò l'uomo,
salendo con le
labbra fino alla sua guancia, «e poi possiamo ripartire
quando
vogliamo. Magari potremmo portare Henry, con noi.»
Emma non poté non sorridere a
quell'immagine: lei, suo marito e suo figlio. La sua famiglia, quella
che aveva tanto sognato da bambina, la promessa che tutte le favole
che aveva letto le avevano sussurrato durante i suoi sogni finalmente
mantenuta.
«Gli piacerebbe molto»,
mormorò piano, tastando quel momento di pace con ogni suo
senso.
Angolo
dell'Autrice: Sentivo il bisogno di scrivere qualche riga
sulla loro luna di miele, io la immagino così, loro due a
bordo della Jolly Roger, a navigare per mari e regni città
da esplorare. Grazie a tutte coloro che hanno deciso di seguire questa
storia, non mi aspettavo un tale seguito lol Tra l'altro ho quasi
finito di scrivere il capitolo di Meant To Be, quindi dovrei aggiornare
nel giro di una settimana - se siete interessati, ovvio.
Alla prossima,
Sà
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Capitolo 3 *** The awkward breakfast ***
The
awkward breakfast
Killian
si svegliò con calma, la pancia schiacciata contro il
materasso, la
schiena nuda scoperta dalle lenzuola bianche, la mano con il moncone
sotto il suo cuscino e l'altra distesa davanti a sé,
abbracciata al
nulla.
Alzò
lento la testa, strizzò gli occhi e osservò il
letto vuoto,
l'impronta del corpo di Emma ancora disegnata sul materasso, tra le
coperte disfatte. «Emma?» Domandò,
incerto, mettendosi a sedere,
passandosi nel mentre la mano prima sugli occhi e poi tra i capelli
scompigliati – avrebbe dovuto
tagliarsi quel ciuffo, probabilmente.
La donna non rispose, ma il pirata riuscì a sentire dei
rumori
provenienti dal piano di sotto. Si infilò i pantaloni del
pigiama,
quindi, e scese dal letto.
Emma
era ai fornelli, la tavola già apparecchiata per tre. Fu
proprio
quel dettaglio ad aprirgli gli occhi: si era dimenticato che Henry
avrebbe fatto colazione con loro, prima di andare a scuola. Nei primi
tempi successivi al matrimonio, il ragazzino aveva passato gran parte
delle giornate da Regina, così da lasciarli soli, e loro
erano sempre
rimasti a letto fino a tardi, stretti tra le braccia dell'altro, prima
di fermarsi da Granny's per mangiare qualche boccone al volo e andare a
lavoro insieme.
Killian
si avvicinò piano alle spalle di Emma, le
circondò la vita e
cominciò a lasciarle veloci baci lungo il suo collo.
«Buongiorno.»
«Ehi»
rispose la bionda, mordendosi appena le labbra distese in un sorriso,
prima di voltare la testa di lato così da fargli baciare la
guancia
«Potevi restartene a letto un altro po', ti avrei portato la
colazione visto che Henry ancora non si sveglia.»
«Uh,
sarà per un'altra volta allora» mormorò
l'altro, perdendosi nel
profumo della sua pelle «oppure potrei preparartela io, la
colazione, e servirtela a letto.»
Emma
ricordò le parole di Henry, e il suo appunto mentale di non
lasciare
avvicinare Killian Jones ai fornelli senza la sua supervisione.
Scosse la testa ed emise un buffo suono con la gola «Ehm,
sì.
Prima o poi. Prima dovrò darti qualche lezione di base,
però» si
voltò, mettendogli le mani sulle spalle. Si sporse in punta
di piedi
e lo baciò piano, un po' per distrarlo e un po',
soprattutto,
perché non desiderava altro, in quel momento. Killian
ricambiò il
bacio, ma nel frattempo allungò la mano, alla cieca, verso
il piatto
di pancakes già pronti. Ne afferrò un pezzo e,
allontanandosi dalle
labbra di Emma, se lo portò alla bocca, addentandolo
soddisfatto.
Emma gli diede dei colpetti sul braccio «Ehy!» Lo
rimproverò
appena, mentre l'uomo se la ghignava e si allontanava ridacchiando.
Voltandosi,
entrambi restarono di sasso, ritrovando Henry, già vestito e
pronto
per la scuola, seduto in tavola, composto, a guardarli silenzioso.
«Henry!»
Esclamarono all'unisono «Ragazzino, da quando sei
qui?» Gli domandò
sua madre, sentendo le guancia imporporarsi.
«Da
più tempo di quanto avrei voluto» rispose il
ragazzo, abbassando
subito lo sguardo sul piatto vuoto davanti a lui, nascondendo un
sorrisetto imbarazzato.
Mentre
sua madre e il suo patrigno lo raggiungevano e cominciavano a
mangiare in silenzio, Henry si domandò cosa avesse fatto di
male per
ritrovarsi sempre davanti certe scene: ripensò a quando
aveva
interrotto Regina e Robin al Granny's, adesso c'era questo e
– un
momento, aveva davvero beccato i suoi nonni a letto quando era poco
più di un undicenne?!
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