And they lived happily ever after

di Chipped Cup
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The (first) morning ***
Capitolo 2: *** The honeymoon ***
Capitolo 3: *** The awkward breakfast ***



Capitolo 1
*** The (first) morning ***


The (first) morning



Le braccia di Killian non l'avevano lasciata andare per tutta la notte. Riusciva a percepire il suo respiro, contro il suo collo, la mano destra intrecciata nella sua, la superficie liscia dell'anello al suo dito ad accarezzarle la pelle.
Incurvò gli angoli della bocca in un sorriso, andando a stringere maggiormente la mano del pirata, forse con l'intenzione di svegliarlo, forse con quella di sentirlo semplicemente più vicino. E dopo quello che avevano passato neanche dieci ore prima, chiunque avrebbe detto che fosse una cosa naturale.
Killian inspirò sonoramente, cominciando a svegliarsi. Emma non perse tempo e subito si voltò verso di lui, il sorriso stampato sul suo viso mentre si ritrovava occhi negli occhi con suo marito. Marito, ancora non aveva avuto il tempo di abituarsi a quella parola, eppure le suonava così normale. Killian Jones era suo marito, qualcuno lo avrebbe mai detto?
«Buongiorno», mormorò appena, osservandolo passarsi una mano sugli occhi ancora assonnati. Le rivolse, alla fine, anche lui un sorriso, guardandola estasiato. Se c'era qualcuno che non avrebbe mai creduto di poter raggiungere un certo livello di felicità, quello era proprio lui. Non aveva mai neanche pensato di poterla meritare, non aveva mai pensato di poter meritare niente di quello che Emma Swan gli aveva dato, a cominciare dal suo cuore, per concludere con una famiglia, una vera famiglia.
«Buongiorno», replicò con voce roca, alzando leggermente la mano destra in modo da poter sistemare una ciocca di capelli dietro l'orecchio di sua moglie, che non aveva mai smesso per un singolo istante di sorridergli. Illuminata dalla luce del sole mattutino, Killian poteva senza alcun dubbio dire di non aver mai visto al mondo una donna così bella. E radiosa. E pura. «Non male come prima notte di nozze, vero?»
Emma ridacchiò lievemente, una risata dolce e piacevole. «Non male», ripeté, prima di sporsi in avanti per baciare, finalmente, le labbra calde dell'uomo che amava. «Scendo di sotto a preparare la colazione?» Domandò in un sussurro, infilando quelle parole tra un bacio e l'altro.
«Certo. Oppure potremmo semplicemente restarcene a letto per tutta la giornata, direi che ce lo meritiamo», esclamò divertito, allontanandosi appena con il capo, quel tanto che bastava per osservarla dritto negli occhi, mentre con una mano cominciò ad accarezzarle la guancia morbida.
«Ce lo meritiamo, è vero», gli concesse divertita e mordendosi appena il labbro inferiore. Quell'idea la solleticava e non poco. «Ma ci meritiamo anche una colazione come si deve: pancakes, caffè e magari una spremuta d'arancia.»
«Mmh», mugugnò il pirata per tutta risposta, avvicinandosi al suo collo e cominciando a baciarglielo. «Pancakes, i miei preferiti», commentò malizioso, provando a tentarla in ogni modo. Emma chiuse gli occhi, sconfitta, un piccolo gemito scappò al suo controllo. Killian la strinse forte, i baci diventarono più umidi, più avidi.
Ma poi, un certo brontolio raggiunse le sue orecchie, le guance di Emma si colorarono di rosso, Killian si lasciò andare in una piccola risata. «D'accordo, Swan, hai vinto tu. Che colazione sia!»


Angolo dell'Autrice: 498 parole, davvero troppo logorroica.
Salve a tutti! Ho deciso di racchiudere in questa raccolta qualche piccola scena di vita quotidiana/matrimoniale (soprattutto perché, a quanto pare, nello show non ne vedremo neanche mezza...). Preparatevi a tanto fluff, veramente tanto tanto tanto fluff. Niente angst, ne abbiamo avuto abbastanza per 5 stagioni piene, direi. Spero che vogliate accompagnarmi in questa nuova avventura, ho già qualche idea in mente, ma se avete qualche prompt in particolare, qualcosa che vi piacerebbe vedere, non esitate a scrivermelo, è tutto ben accetto! :)
Vi ringrazio subito in anticipo, chiunque deciderà di leggere e di seguirmi in queste flashfic; mi farebbe davvero un incredibile piacere, anche e soprattutto, leggere le vostre opinioni in merito!!
Per il momento è tutto, spero di essere riuscita ad addolcirvi questo post-finale di stagione che sa di amaro per via di tutti questi addii da parte del cast.

Ps. per quanto riguarda la mia long, Meant to be, sappiate che non ho la minima intenzione di abbandonarla. Non aggiorno da mesi, è vero, ho avuto un periodo fatto per la maggior parte di mie 'pare' mentali (?) Adesso, invece, ho soltanto bisogno di pensare bene a come sviluppare l'intera storia, buttare giù una scaletta capitolo per capitolo (cosa che già sto facendo). Non credo che ci vorrà troppo tempo per aggiornare, non voglio lasciarvi troppo sulle spine, ho tante cose in mente e non vedo l'ora di metterle nero su bianco. Ultimamente sento un bisogno irrefrenabile di scrivere.

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Capitolo 2
*** The honeymoon ***


The honeymoon



Il sole le scaldava la pelle mentre la brezza marina la accarezzava piano.
Teneva gli occhi chiusi, Emma, dietro gli occhiali da sole acquistati in un mercatino il giorno prima, il sorriso impresso sulle labbra e un'espressione di pace e assoluta beatitudine sul volto. Killian era al timone e la osservava spesso, incantato. Non smetteva mai di stupirsi della fortuna di averla al suo fianco, così come non riusciva a rimanere stregato dalla bellezza di quella donna. Il mare era calmo, la giornata serena e soleggiata ma fortunatamente non eccessivamente calda. Gli bastò un breve attimo di distrazione che fu catturato dalle magre braccia della bionda, che si era portata silenziosamente alle sue spalle, abbracciandolo dolcemente, le mani unite sul suo petto. Il pirata sorrise, la salvatrice gli posò un bacio sulla spalla destra.
«Te la cavi bene, per avere una mano sola», commentò ironica la Swan, il mento sulla spalla di lui.
«Ti dirò, Swan, il segreto è proprio l'uncino: ero un pessimo marinaio prima di averlo!» Scherzò di rimando Killian, scuotendo appena la testa con una risata.
«Mi avevi promesso che mi avresti insegnato come manovrare la nave. La luna di miele è giunta al termine e non hai ancora mantenuto la parola.» Emma non fece in tempo a finire la sentenza, che l'uomo si fu voltato, prendendola per i fianchi e baciandola teneramente sulle labbra, rapido.
«Quando hai ragione hai ragione», disse, «coraggio, vieni qua.» L'attimo seguente, la salvatrice si ritrovò al timone, la mano del pirata sulla sua e l'uncino ad aiutarla a stabilizzarlo. «Non devi pensare troppo», le sussurrò all'orecchio, guardandola mentre volgeva lo sguardo da una parte all'altra, forse alla ricerca di concentrazione, «chiudi gli occhi, lasciati guidare.» Emma seguì il suggerimento espirando piano e in poco tempo si rilassò. Killian, ora, la teneva stretta a sé, le labbra a inumidirle il collo in piccoli baci sparsi lungo la sua pelle. «Oh, ma guardati. Hai un talento naturale!» Emma sorrise, assaporando le parole che già una volta si era sentita dire, durante il loro primo ballo.
«Vorrei che questo viaggio non finisse mai», affermò la donna, ad un certo punto, con vena malinconica nella voce. Quando Killian le aveva proposto di partire a bordo della Jolly Roger era stata un po' riluttante all'idea di lasciare la sua famiglia dietro ai vari sortilegi che regnavano su Storybrooke, adesso, invece, sarebbe rimasta a bordo di quella nave per sempre.
«Abbiamo ancora un intero giorno davanti a noi, Swan», la rassicurò l'uomo, salendo con le labbra fino alla sua guancia, «e poi possiamo ripartire quando vogliamo. Magari potremmo portare Henry, con noi.»
Emma non poté non sorridere a quell'immagine: lei, suo marito e suo figlio. La sua famiglia, quella che aveva tanto sognato da bambina, la promessa che tutte le favole che aveva letto le avevano sussurrato durante i suoi sogni finalmente mantenuta.
«Gli piacerebbe molto», mormorò piano, tastando quel momento di pace con ogni suo senso.

Angolo dell'Autrice: Sentivo il bisogno di scrivere qualche riga sulla loro luna di miele, io la immagino così, loro due a bordo della Jolly Roger, a navigare per mari e regni città da esplorare. Grazie a tutte coloro che hanno deciso di seguire questa storia, non mi aspettavo un tale seguito lol Tra l'altro ho quasi finito di scrivere il capitolo di Meant To Be, quindi dovrei aggiornare nel giro di una settimana - se siete interessati, ovvio.
Alla prossima, 

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Capitolo 3
*** The awkward breakfast ***


The awkward breakfast



Killian si svegliò con calma, la pancia schiacciata contro il materasso, la schiena nuda scoperta dalle lenzuola bianche, la mano con il moncone sotto il suo cuscino e l'altra distesa davanti a sé, abbracciata al nulla.

Alzò lento la testa, strizzò gli occhi e osservò il letto vuoto, l'impronta del corpo di Emma ancora disegnata sul materasso, tra le coperte disfatte. «Emma?» Domandò, incerto, mettendosi a sedere, passandosi nel mentre la mano prima sugli occhi e poi tra i capelli scompigliati  avrebbe dovuto tagliarsi quel ciuffo, probabilmente. La donna non rispose, ma il pirata riuscì a sentire dei rumori provenienti dal piano di sotto. Si infilò i pantaloni del pigiama, quindi, e scese dal letto.

Emma era ai fornelli, la tavola già apparecchiata per tre. Fu proprio quel dettaglio ad aprirgli gli occhi: si era dimenticato che Henry avrebbe fatto colazione con loro, prima di andare a scuola. Nei primi tempi successivi al matrimonio, il ragazzino aveva passato gran parte delle giornate da Regina, così da lasciarli soli, e loro erano sempre rimasti a letto fino a tardi, stretti tra le braccia dell'altro, prima di fermarsi da Granny's per mangiare qualche boccone al volo e andare a lavoro insieme.

Killian si avvicinò piano alle spalle di Emma, le circondò la vita e cominciò a lasciarle veloci baci lungo il suo collo. «Buongiorno.»

«Ehi» rispose la bionda, mordendosi appena le labbra distese in un sorriso, prima di voltare la testa di lato così da fargli baciare la guancia «Potevi restartene a letto un altro po', ti avrei portato la colazione visto che Henry ancora non si sveglia.»

«Uh, sarà per un'altra volta allora» mormorò l'altro, perdendosi nel profumo della sua pelle «oppure potrei preparartela io, la colazione, e servirtela a letto.»

Emma ricordò le parole di Henry, e il suo appunto mentale di non lasciare avvicinare Killian Jones ai fornelli senza la sua supervisione. Scosse la testa ed emise un buffo suono con la gola «Ehm, sì. Prima o poi. Prima dovrò darti qualche lezione di base, però» si voltò, mettendogli le mani sulle spalle. Si sporse in punta di piedi e lo baciò piano, un po' per distrarlo e un po', soprattutto, perché non desiderava altro, in quel momento. Killian ricambiò il bacio, ma nel frattempo allungò la mano, alla cieca, verso il piatto di pancakes già pronti. Ne afferrò un pezzo e, allontanandosi dalle labbra di Emma, se lo portò alla bocca, addentandolo soddisfatto. Emma gli diede dei colpetti sul braccio «Ehy!» Lo rimproverò appena, mentre l'uomo se la ghignava e si allontanava ridacchiando.

Voltandosi, entrambi restarono di sasso, ritrovando Henry, già vestito e pronto per la scuola, seduto in tavola, composto, a guardarli silenzioso.

«Henry!» Esclamarono all'unisono «Ragazzino, da quando sei qui?» Gli domandò sua madre, sentendo le guancia imporporarsi.

«Da più tempo di quanto avrei voluto» rispose il ragazzo, abbassando subito lo sguardo sul piatto vuoto davanti a lui, nascondendo un sorrisetto imbarazzato.

Mentre sua madre e il suo patrigno lo raggiungevano e cominciavano a mangiare in silenzio, Henry si domandò cosa avesse fatto di male per ritrovarsi sempre davanti certe scene: ripensò a quando aveva interrotto Regina e Robin al Granny's, adesso c'era questo e – un momento, aveva davvero beccato i suoi nonni a letto quando era poco più di un undicenne?!

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