Vivere non è solo respirare di midnightsummerdreams (/viewuser.php?uid=55240)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** 11 ***
Capitolo 12: *** 12 ***
Capitolo 13: *** 13 ***
Capitolo 14: *** 14 ***
Capitolo 15: *** 15 ***
Capitolo 16: *** 16 ***
Capitolo 17: *** 17 ***
Capitolo 18: *** 18 ***
Capitolo 19: *** 19 ***
Capitolo 20: *** 20 ***
Capitolo 21: *** 21 ***
Capitolo 22: *** 22 ***
Capitolo 23: *** 23 ***
Capitolo 24: *** 24 ***
Capitolo 25: *** 25 ***
Capitolo 26: *** 26 ***
Capitolo 27: *** 27 ***
Capitolo 28: *** 28 ***
Capitolo 29: *** 29 ***
Capitolo 30: *** 30 ***
Capitolo 31: *** 31 ***
Capitolo 32: *** 32 ***
Capitolo 33: *** 33 ***
Capitolo 34: *** 34 ***
Capitolo 35: *** 35 ***
Capitolo 36: *** 36 ***
Capitolo 37: *** 37 ***
Capitolo 38: *** 38 ***
Capitolo 39: *** 39 ***
Capitolo 40: *** 40 ***
Capitolo 41: *** 41 ***
Capitolo 42: *** 42 ***
Capitolo 43: *** 43 ***
Capitolo 44: *** 44 ***
Capitolo 45: *** 45 ***
Capitolo 46: *** 46 ***
Capitolo 47: *** 47 ***
Capitolo 48: *** 48 ***
Capitolo 49: *** 49 ***
Capitolo 50: *** 50 ***
Capitolo 51: *** 51 ***
Capitolo 52: *** 52 ***
Capitolo 53: *** 53 ***
Capitolo 54: *** 54 ***
Capitolo 55: *** 55 ***
Capitolo 56: *** 56 ***
Capitolo 57: *** 57 ***
Capitolo 58: *** 58 ***
Capitolo 59: *** 59 ***
Capitolo 60: *** 60 ***
Capitolo 61: *** 61 ***
Capitolo 62: *** 62 ***
Capitolo 63: *** 63 ***
Capitolo 64: *** 64 ***
Capitolo 65: *** 65 ***
Capitolo 66: *** 66 ***
Capitolo 67: *** 67 ***
Capitolo 68: *** 68 ***
Capitolo 69: *** 69 ***
Capitolo 70: *** 70 ***
Capitolo 71: *** 71 ***
Capitolo 72: *** 72 ***
Capitolo 73: *** 73 ***
Capitolo 74: *** 74 ***
Capitolo 75: *** 75 ***
Capitolo 76: *** 76 ***
Capitolo 77: *** 77 ***
Capitolo 78: *** 78 ***
Capitolo 79: *** capepilogo ***
Capitolo 1 *** 1 ***
Carla
si era trasferita a Londra esattamente due mesi dopo
la laurea, già laurea che le era costata la bellezza di
quattro anni invece dei
tre che avrebbe dovuto fare, tutto questo perché non era mai
stata una grande studentessa e
si era iscritta a quel corso di laurea
buttando nel cestino tutte le sue speranze di scrittrice al solo scopo
di
trovarsi un lavoro al più presto, ma poi dopo il primo anno
di corsi che aveva
letteralmente mandato all’ aria non riuscendo a concludere
l’ anno e facendosi
bocciare aveva capito che quella sarebbe stata davvero la sua strada e
che
probabilmente non l’ avrebbe rimpianta.
Quando
aveva deciso di trasferirsi a Londra il suo migliore
amico Ivan aveva deciso di seguirla, secondo lui a Londra un gay
dichiarato
come lui avrebbe avuto molte più possibilità,
specie perché sosteneva che all’
estero l’ accento italiano fosse trovato estremamente
erotico.
A
quelle parole Carla era letteralmente scoppiata a ridere,
estremamente erotico? Certo come poteva risultare erotico un italiano
accentato
dei vari accenti che avevano in Italia.
Principalmente
Ivan aveva deciso di seguirla perché la
provincia milanese ormai non offriva più gli stimoli di cui
aveva bisogno e perché
ancora non era riuscito a trovarsi un valido compagno, ma solo storie
di sesso
e nulla più, così quando Carla aveva annunciato
il suo trasferimento a Londra
Ivan non ci aveva pensato due volte decidendo di seguirla nella fredda
ma
mentalmente più aperta Londra.
Beh
da quei tempi ne era passato di tempo ed ormai era quasi
un anno e mezzo che vivevano a Londra, Ivan aveva iniziato una storia
seria con
un certo Nate, un ragazzo davvero bellissimo, il classico ragazzo che
una volta
che una ragazza scopre gay non può fare a meno di pensare,
“che spreco” ed era
proprio questo quello che aveva detto Carla quando Ivan gli aveva detto
di aver
scoperto che anche Nate era gay, salvo poi congratularsi con lui per
aver
iniziato una relazione stabile, cosa assolutamente rara per Ivan.
Beh
Ivan aveva una relazione seria e faceva l’ insegnante
madre lingua di italiano in una scuola, mentre Carla aveva iniziato a
lavorare da
subito al St Mary e in tutti quei mesi c’ era stato solo il
lavoro e qualche
serata in qualche pub a bere qualche drink e a volte la serata si
concludeva in
compagnia di qualche uomo ma solo per il tempo necessario, nessuno
rimaneva
fino al mattino dopo e quando provavano a richiamarla o a ricercarla
lei aveva
sempre altro da fare.
“io
dormo fuori stanotte”disse Carla prendendo la borsa
“andare
a fare il turno di notte non equivale proprio all’
idea che ho io del dormire fuori”disse Ivan
“perfetto
abbiamo casa per noi allora”disse Nate baciando
Ivan
“si
ma non fate casino specie perché domattina quando
tornerò vorrò dormire in santa
pace”disse Carla
“va
bene tesoro a domani”disse Ivan mandandole un bacio
mentre Carla usciva di casa, un paio di fermate di metro e sarebbe
arrivata al
St Mary.
“Carla
meno male sei arrivata abbiamo appena ricoverato una
paziente per prodromi e ha chiesto espressamente di te”disse
la capoturno
Maggie che aveva ormai i suoi anni alle spalle, però non
sottovalutava le più
giovani mettendole alla sua pari.
“stanza?”chiesi
io
“la
c”disse Maggie
“bene
vado a vedere”disse Carla un po’ perplessa seguiva
così tante pazienti ai corsi pre parto che a stento ne
ricordava i nomi, anche
se ne ricordava perfettamente i visi e le storie, ma con i nomi aveva
sempre
avuto difficoltà.
Quando
entrò nella stanza trovò le due pazienti
ricoverate
lo scorso pomeriggio e poi la paziente che aveva richiesto di lei, di
lei il
nome però lo ricordava era stata veramente stressante,
chiamava praticamente a
tutte le ore per i continui dubbi che le persone che la circondavano le
avevano
messo in testa, ma d'altronde era alla prima gravidanza ed era
abbastanza
normale. Il suo nome era Victoria Pattinson, il padre del bambino non
era mai
venuto con lei perché era un noto attore e al momento si
trovava a New York,le
aveva detto il nome ma non lo ricordava, ma di sicuro non lo conosceva
d'altronde
la sua vita era racchiusa tra le mura del St. Mary.
“Signora
Pattinson come mai qui?”chiese
“avevo
delle contrazioni le hanno chiamate prodromi”disse
Victoria storcendo il naso non era sicura di aver usato il termine
corretto.
“beh
sei a 38+2 ormai manca poco ne hai ancora?”chiese Carla
“è
da un’ oretta buona che sono smesse”disse Victoria
“bene
ricorda quando le senti di tenere i tempi va bene?”le
ricordò Carla
“Si
grazie mille, non voglio partorire senza mio marito
quindi spero che questa bambina si decida ad aspettare”disse
Victoria
accarezzandosi il pancione
“vedrai
aspetterà, ora vado per qualsiasi cosa suona”disse
Carla indicandole il campanello
“grazie”disse
Victoria più tranquilla.
La
notte passò tranquilla, nessun nuovo ingresso e nessun
travaglio il che equivaleva a noia totale.
“perfetto
una nottata tranquilla stasera a bere in quel
locale nuovo?”chiese Lauren
“io
passo”disse Carla
“si
brava continua ad ubriacarti da sola nei bar per
depressi”disse Lauren
“ciao”disse
Carla salutando tutti e ignorando le parole
della sua collega tornò a casa decisa solo ad incontrare il
suo letto ad una
piazza e mezza.
Quando
si svegliò era ormai ora di cena, ma decisamente non
aveva fame così indossò un vestito carino con un
paio di collant pesanti e il
suo paio di scarpe preferite, di rado poteva vestirsi così,
lavorava
continuamente e in genere indossava sempre quella divisa rosa con la
felpa blu
in genere per la notte e i capelli sempre raccolti, ma quella sera li
lasciò
sciolti.
Prese
un taxi fino al suo pub preferito e si sedette al
bancone come suo solito.
“ciao
Joe”disse Carla salutando il suo fidato amico
“Carla
andata bene la notte?”chiese Joe sinceramente
interessato, era un buon ascoltatore e lei aveva sempre bisogno di un
buon
ascoltatore e di un buon brandy dopo il turno di notte.
“si
notte tranquilla forse troppo”disse Carla
“capisco”disse
Joe versandole il brandy
“uno
anche per me”disse un ragazzo sedendosi accanto a
Carla.
“fan
del brandy?”chiese Carla senza alzare gli occhi dal suo
bicchiere
“si
specie quando non sono più libero di girare nemmeno
nella mia città”disse il ragazzo
“Londra
è una città incasinata”disse Carla
alzando gli occhi
verso il ragazzo, aveva dei capelli biondi e dei profondi occhi azzurro
grigio che
quasi la ipnotizzarono.
“già”disse
il ragazzo guardandola stranito, possibile che
non sapesse chi fosse? Beh forse a Londra non tutti lo conoscevano
nemmeno quel
Joe gli aveva chiesto qualcosa e questo lo fece sentire parecchio
sollevato.
“Joe
un altro”disse Carla
“però
ci dai dentro”disse il ragazzo vedendola mandare
giù
tutto il liquido
“non
fare il timido su Joe versane un altro al nostro amico
sembra aver avuto una pessima giornata”disse Carla e una
volta arrivati al
settimo bicchiere erano entrambi completamente ubriachi, ma
continuavano a
parlare di tutto e di più come se fossero sobri.
“ciao
Joe io vado, ciao tipo di cui non ricordo il nome”disse
Carla reggendosi malamente sui suoi tacchi
“Robert
mi chiamo Robert”disse Robert
“beh
ciao”disse Carla andandosene
“aspetta”disse
Robert seguendola ti do un passaggio
“si
non dovrei accettarlo, ma sono troppo sbronza”disse
Carla salendo sull’ auto di Robert che la
riaccompagnò a casa e una volta
davanti al suo portone scese anche lui per aiutarla a fare le scale.
“grazie
della compagnia”disse Robert
“non
ti va di entrare?”chiese Carla, l’ alcool in
circolo la
faceva diventare parecchio sincera, e aveva messo gli occhi addosso a
quel
ragazzo da subito.
“si”disse
Robert seguendola e una volta in casa si avventò
sulle sue labbra baciandola con passione.
Il
mattino dopo Carla si risvegliò completamente nuda
avvolta solo dalle lenzuola e da due braccia che le stringevano la
vita, aveva
dormito con un uomo? E che uomo si disse quando si voltò
verso il ragazzo al
suo fianco peccato non si ricordasse nemmeno il suo nome.
“buongiorno
Carla la colazione è pronta”disse Ivan entrando
in camera senza bussare al suo solito e facendo svegliare il ragazzo al
suo
fianco.
“ah
scusate non volevo”disse Ivan facendo una faccia
scioccata mentre usciva dalla stanza dell’ amica.
“mi
spiace è un idiota”disse Carla
“non
importa, uhm lo sai che sei bellissima”disse Robert
stringendola a sé.
“uhm
ancora alcool in circolo un caffè e molta acqua mi
raccomando, ora sarebbe opportuno che tu andassi, devo anche andare a
lavoro”disse
Carla alzandosi
“ti
accompagno se vuoi”disse Robert
“senti,
uhm non ricordo il tuo nome”disse Carla
“Robert”disse
Robert un po’ stranito
“no
dicevo senti Robert non dormo con uomini che non conosco
di solito è capitato perché ero sbronza ma ora
sarebbe meglio che tu andassi”disse
Carla
“si
ricevuto”disse Robert rivestendosi velocemente e
sbattendo la porta della sua camera mentre usciva.
“l’
hai fatto scappare”disse Ivan sbuffando quando Carla
uscì
dalla stanza pronta per andare a lavoro
“non
rompere che devo andare una mia paziente sta entrando
in travaglio quindi ciao”disse Carla uscendo velocemente di
casa
“poi
però mi racconti”disse Ivan ma ormai Carla era
già
fuori casa.
“dov’è
Victoria?”chiese Carla alla sua collega
“sala
parto numero 7”disse Maggie
“eccomi
come stai?”chiese Carla ad una Victoria in preda al
panico
“sono
ravvicinate e ho una paura atroce”disse Victoria
“non
preoccuparti sai benissimo cosa fare e andrà tutto bene,
il padre del bambino?”chiese Carla all’ infermiera
“lo
chiamo subito mi pare fosse in sala d’
aspetto”disse l’infermiera
“Robert
sei arrivato”disse Victoria felice e un po’ meno
felice fu Carla quando vide chi era quel Robert, perfetto pure sposato
e con un
figlio in dirittura d’ arrivo.
“perfetto”disse
Carla sbuffando fra sé, era davvero tentata
a farsi sostituire ma non era decisamente il caso.
“Tom
non è ancora arrivato?”chiese Victoria a Robert
“no
tesoro ma vedrai arriverà in tempo”disse Robert
accarezzando la fronte di Victoria, com’ era possibile
portare avanti un parto
quando era presente anche l’ uomo con cui la notte scorsa era
successo qualcosa
e che ora era lì a veder nascere il proprio figlio.
“inizia
a spingere Victoria”disse Carla e dopo ore e ore di
travaglio finalmente nacque una bellissima bambina dai capelli scuri e
gli
occhi chiari.
“come
la chiamate?”chiesi mentre compilavo tutte le carte e
Victoria stringeva tra le braccia la sua bambina
“Cecilie”disse
Victoria orgogliosa
“ancora
congratulazioni”disse Carla
“grazia
a te Carla sei stata davvero paziente con me, parlo
anche dei mesi passati”disse Victoria
“è
un piacere”disse Carla sorridendole e uscendo dalla stanza.
“e
così sei l’ ostetrica di cui straparlava
Victoria”disse
Robert
“così
pare e tu sei il padre della bambina che non si è mai
visto”disse Carla
“Rob
è già nata vero”disse un ragazzo
raggiungendoli in
preda al panico
“si
Tom vai a vederla è bellissima”disse Robert
“scusi
ma lei dove va?”chiese Carla l’ orario di visita dei parenti era finito da
un pezzo
“posso
vedere mia figlia”disse Tom
“Victoria
è mia sorella”disse Robert
Carla
e Robert
Ivan
Nate
|
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Capitolo 2 *** 2 ***
Carla
gli fece un mezzo sorriso e tornò subito al suo
lavoro, ma almeno con un peso in meno non era stata con un uomo
occupato.
“Carla
stavi parlando proprio con lui”disse Camilla una
ragazza che da poco era arrivata dall’ Italia e che in
passato aveva
frequentato la sua stessa scuola per ostetriche.
“si
è il fratello della paziente numero 8”disse Carla
“ti
ha parlato”disse lei sognante, beh se si esaltava per
così poco forse era meglio evitare che quel mattino se
l’ era anche ritrovato
nudo nel suo letto.
“che
dici mi provo a presentare?”chiese Camilla
“non
è molto professionale flirtare con i
pazienti”disse
Carla
“ti
sembra una donna?”chiese scettica Camilla
“no
decisamente no”disse Carla osservandolo attentamente
“ecco
allora io ci faccio due chiacchiere tanto puoi
occuparti tu del lavoro, oh guarda è suonato un
campanello”disse Camilla
“oh
adoro essere in turno con te”disse Carla andando verso
la camera dove era suonato il campanello e sbuffando Camilla era
davvero una
ragazzina sfaticata, aveva 28 anni e quindi era più grande
di lei che ne aveva
appena 24 ma era veramente una sfaticata.
“salve
signora”disse Carla entrando nella stanza
“ho
le contrazioni molto ravvicinate”disse la donna
“ok
direi che è ora di passare alla sala parto” disse
Carla
aiutando la signora a sedersi su una sedia a rotelle per portarla in
sala
parto, ed ecco il secondo della mattinata, questa volta era nato un
maschietto
e come sempre tutto era andato per il meglio e come sempre mancavano
due ore
alla fine del turno e lei era completamente esausta.
“allora
andato bene il parto?”chiese Camilla
“se
di tanto in tanto ne facessi partorire qualcuna tu lo
vedresti”disse Carla sedendosi sulla poltrona in guardiola
“recupererò
ti pare che c’era qui Robert Pattinson e io
penso a lavorare, solo tu potresti pensare a una cosa del
genere”disse Camilla
“a
parte che tu non pensi mai a lavorare”disse Carla
“che
simpatica, è tutta invidia”disse Camilla
“certo”disse
Carla sospirando mentre si versava una tazza di
the e prendeva un pacchetto di biscotti secchi.
“comunque
ci ho parlato e mi ha autografato la divisa guarda”disse
facendole vedere la tasca della casacca
“wow”
“ci
ho anche parlato voleva sapere un sacco di cose sul tuo
conto, devi aver fatto proprio un bel lavoro con la sorella, anche se
poi mi ha
fatto delle domande un po’ troppo personali”disse
perplessa Camilla
“tipo?”chiese
ancora più perplessa Carla
“ma
tipo con chi vivi, se hai un ragazzo se esci con
qualcuno”disse Camilla
“perfetto”disse
Carla sbuffando
“campanello
vai tu?”chiese Camilla continuando a sfogliare
la sua rivista di moda
“si”disse
Carla alzandosi era il campanello della stanza di
Victoria e sperò vivamente che lui se ne fosse andato,
speranza che si vanificò
quando entrando nella camera lo trovò con il marito della
sorella e la sorella.
“signora
Pattinson mi dica pure”disse Carla
“oh
avremo su per giù la stessa età dammi del tu,
senti mi spieghi
un po’ come faccio con la piccola credo che voglia attaccarsi
ma non so bene
come fare”disse Victoria
“allora
dovete stare pancia contro pancia”disse aiutando a
posizionare la bambina “e poi le sostieni la testolina col
braccio brava falla
poggiare sulla piegatura del gomito e tienila col viso all’
altezza del seno
eccola vedi si attacca naturalmente deve però prendere il
capezzolo e un pezzo
di areola in bocca”disse Carla facendo una leggera pressione
sulle guancie
della bambina che aprì la bocca e indirizzandola bene ad
attaccarsi.
“oh
cavoli si sento si è attaccata”disse Victoria
“perfetto
vedrai poi verrà sempre più
naturale”disse Carla
“signorina
volevo ringraziarla per quello che ha fatto per
mia moglie, il mio amico qui dice che è stata veramente
brava e la ringrazio
davvero”disse Tom
“non
si preoccupi”disse Carla uscendo dalla stanza
“wow
sei veramente professionale”disse Robert seguendola
fuori dalla stanza
“lavoro,
ognuno fa il suo”disse Carla
“ma
tu sei stata eccezionale e anche prima sei veramente
brava e anch’ io vorrei ringraziarti per quello che hai fatto
per la mia
nipotina e per mia sorella, una cena potrebbe andare bene, so che fra
poche ore
stacchi, forse sarebbe meglio un pranzo?”chiese Robert
“ehm
non esco con i parenti dei pazienti signor Pattinson”disse
Carla
“signor
Pattinson? Abbiamo dormito insieme ieri notte, direi
che la fase del lei l’ abbiamo già
passata”disse Robert
“sarebbe
più convincente se ti dicessi che non ricordo quasi
nulla di quello che è successo ieri sera e che per me sei un
totale sconosciuto
e che non gradisco venire a cena con te”disse Carla
“totale
sconosciuto mi conoscerai almeno dai giornali”disse
Robert
“non
ho idea di chi tu sia”disse Carla tornandosene in
guardiola.
“sei
pessimo fai il cascamorto con l’ ostetrica che ha fatto
nascere tua nipote”disse Tom prendendolo in giro.
“mi
ha colpito la sua professionalità”disse Robert
“certo
vieni andiamo a prendere una bella cioccolata calda
per tua sorella o mi ucciderà davvero, sono arrivato in
ritardo”disse Tom
sbuffando
“hey
può capitare, io arrivavo sempre tardi alle ecografie
di Kristen”disse Robert senza accorgersi che stava ancora
ripensando al
passato.
“si
ma non era tuo figlio”disse Tom per poi pentirsi per
quello che aveva detto.
“già
ma era come se lo fosse”disse Robert, che ancora
ricordava il periodo in cui usciva con Kristen e che ancora ricordava
il
momento in cui lei gli aveva rivelato che sarebbe diventato padre,
più tardi si
scoprì che quel bambino non era suo ma di Micheal, pare che
dopo che si erano
lasciati erano stati insieme una volta, e una volta era bastata
perché accadesse
tutto questo, e il test del dna confermò tutto. In
realtà fra loro due sarebbe
finito comunque, perché Kristen si era accorta che per
Robert era stato solo un
momento passeggero mentre l’ amore della sua vita era proprio
Micheal, però
almeno avrebbe avuto un figlio, che avrebbe avuto due genitori separati
ma
avrebbe avuto un figlio, ma forse era vero che per certe cose bisognava
incontrare la persona giusta, e a sua sorella era capitato.
La
cosa più assurda del mondo era proprio sua sorella
insieme al suo migliore amico Tom, avrebbe dovuto ucciderlo in quanto
fratello
che doveva proteggere la sorella anche se questa sorella era
decisamente più
grande di lui, però come poteva non esserne felice, per lui
Tom era come un
fratello.
“scusa
Rob”disse Tom riportandolo alla realtà
“oh
non preoccuparti è acqua passata”disse Robert
“da
quant’è che non esci con
qualcuna?”chiese Tom
“definisci
uscire, comunque ieri diciamo che ne ho vista una”disse
Robert e proprio in quell’ istante passò Carla con
la sua borsa che camminava
velocemente per i corridoi.
“sei
uscito con lei”disse Tom scioccato
“con
lei chi?”chiese Robert perplesso
“sei
uscito con l’ ostetrica di tua sorella? Sei veramente
pessimo”disse Tom
“non
ci sono uscito, l’ ho solo incontrata in un bar e ci
sono finito a letto niente di che”disse Robert fingendosi
innocente
“oh
mio dio cosa stanno sentendo le mie orecchie, se lo
scopre Victoria le prenderà un colpo”disse Tom
“andiamo
a prenderle questa cioccolata o il colpo prenderà a
te perché ti ucciderà sul colpo”disse
Robert
“ma
che diavolo perché hai tutti quei poster?”chiese
scioccata Carla vedendo il muro della camera di Ivan tappezzato di
poster di
quel Robert Pattinson
“perché
ti infastidisce non lo trovi bello, eppure stanotte
qualcosa in lui ci avrai visto dato che ha dormito con te e dati i
rumori che ho
sentito direi non solo”disse Ivan e subito Carla lo
colpì con un cuscino in
pieno viso.
“ti
detesto lo sai, hai fatto sesso con l’uomo più
sexy di
Hollywood, ma che dico più sexy del mondo”disse
Ivan sbuffando
“1
non ho idea di chi sia, e 2 non ho deciso molto ieri l’
alcool ha deciso per me”disse Carla
“impossibile
quando sei ubriaca ti addormenti e ti assicuro
che se anche tu non lo ricordi ieri notte non hai
dormito”disse Ivan
“piantala
con questa storia, io devo ricorrere ai tappi per
voi due”disse Carla
“beh
ma a noi non ha dato fastidio anzi i suoi gemiti erano
così eccitanti”disse Ivan
“bene”disse
Carla perplessa uscendo dalla camera di Ivan
“beh
ma senti oggi come è andata invece?”chiese Ivan
“oggi
ha partorito Victoria Pattinson, si sua sorella e si c’era
lui perché Tom il marito di Victoria è arrivato
in ritardo”disse Carla
“chissà
quanto è stato difficile per lui, Kristen Stewart la
sua ex ragazza ha appena avuto un bambino con il suo
compagno”disse Ivan
“e
tu ste cose come le sai?”chiese perplessa Carla
“so
tutto su Robert Pattinson, veramente tutto tranne come
sta messo lì sotto, ma da come in genere lo fasciano i suoi
jeans sul davanti
direi che è messo davvero bene, ma tu sicuramente ne sai di
più”disse Ivan
“la
vuoi piantare”disse Carla tirandogli dietro ogni cose
che le capitava a tiro.
|
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Capitolo 3 *** 3 ***
Ho
cambiato questo capitolo mille volte alla fine ho optato per questa
versione spero possa piacervi, e grazie mille per i commenti
e per chi l' ha aggiunta ai preferiti e ai seguiti.. spero continuerete
a leggere grazie mille
Mentre
ancora si prendeva a
cuscinate con il suo migliore amico il suo cellulare prese a squillare.
“che
suoneria hai?”chiese Ivan
perplesso
“nostalgia
del passato”disse
Carla mentre prendeva il cellulare che suonava sotto le note di una
delle band
che preferiva quando era ancora una ragazzina, si vestiva tutta di
scuro e non
faceva altro che andare a sentire band di amici nei posti
più sperduti della
provincia milanese.
“pronto”disse
Carla dopo aver
visto comparire sul display il nome ospedale
“Carla
lo so che eri di turno
stamattina ma c’è una paziente che chiede
espressamente di te, non è che
potresti fare un salto”disse Lauren pregandola letteralmente
“e
va bene arrivo”disse Carla
chiudendo dopo tutto non le dispiaceva tornare a lavoro, non aveva poi
molti
impegni quel pomeriggio, come sempre del resto.
“non
dirmi che vai in
ospedale?”chiese Ivan”
“si
hanno bisogno”disse Carla
“proprio
di te? Ci sono circa 30
ostetriche che lavorano in quell’ ospedale laureata alla
scuola della
Nightingale e ti pare che chiamano te?”chiese Ivan
“stai
denigrando la nostra
scuola?la credibilità della mia laurea? Mi stai dando tra le
righe dell’
incapace?”chiese Carla perplessa
“assolutamente
no, io non mi
permetterei mai, però hai già lavorato questa
mattina e non vedo perché tu
debba tornare a lavorare. Hai intenzione di passare tutta la tua vita
in quell’
ospedale? Non bastano i mille straordinari che fai e le vacanze che non
ti
prendi?”chiese perplesso Ivan
“è
il mio lavoro e io amo il mio
lavoro”disse Carla
“io
vorrei che tu amassi qualcos’
altro oltre al tuo lavoro, quando hai intenzione di iniziare a vivere
la tua
vita?”chiese Ivan alzando il tono di voce, ed ecco il solito
discorso quello
che Ivan iniziava ogni volta che Carla faceva qualche ora in
più di lavoro e
siccome quel pomeriggio non aveva intenzione di discutere con lui lo
ignorò
prendendo la sua borsa e infilandosi la giacca.
“vado”disse
Carla mentre usciva
evitando così di rispondere alla sua solita domanda,
pensandoci però non aveva
una risposta alla domanda di Ivan e non voleva nemmeno impegnarsi a
trovare una
risposta, sarebbe stato inutile.
“eccomi
di chi si tratta?”chiese
Carla entrando in reparto senza nemmeno cambiarsi.
“è
sempre la signora Pattinson, è
andata un po’ in crisi “disse Lauren
“Lauren
è normale ha partorito
questa mattina”disse Carla
“si
ma ha chiesto di te e si è
messa anche a piangere sinceramente non sapevo che fare”disse
Lauren
“il
marito?”chiese Carla
“è
andato via insieme al
fratello”disse Lauren
“menomale”disse
Carla pensando ad
alta voce
“come
meno male?”chiese Lauren
perplessa
“perché
almeno non si sentirà
umiliata a farsi vedere in quello stato dal compagno”disse
Carla
“capito”disse
Lauren perdendo
interesse e tornando in guardiola.
“ciao
a tutte”disse Carla
entrando nella stanza e ricevendo i saluti delle pazienti accanto a
Victoria
“Victoria
come andiamo?”chiese
Carla avvicinandosi
“non
so cosa mi prende”disse
Victoria con gli occhi arrossati doveva aver pianto parecchio, era del
tutto
normale e sicuramente quando sarebbe tornato il suo compagno si sarebbe
sentita
meglio, e poi aveva partorito con la presenza del fratello,
è vero che era un
fratello particolarmente sexy ma era pur sempre il fratello.
“con
la bambina va tutto
bene?”chiese Carla
“si,
mangia e dorme è un
angelo”disse Victoria osservando la piccola Cecilie che
dormiva nella piccola
culla di fianco al letto della madre.
“e
dimmi cosa ti turba?”chiese
Carla
“ho
paura che Tom finisca per
lasciarmi”disse Victoria
“ma
no, perché dovrebbe? Tom è
così innamorato e poi ora avete una splendida bambina credo
che sia proprio l’
ultimo pensiero di quel ragazzo lasciarti”disse Carla
“mio
fratello l’ altro giorno mi
ha fatto notare che ero ingrassata, lo sai che non vedo Tom da
settimane,
chissà cosa penserà quando si
accorgerà di quanto sia ingrassata”disse Victoria
“ma
per favore non sei
assolutamente grassa vedrai che in poche settimane anche la tua pancia
tornerà
ad essere piatta non devi preoccuparti è
normalissimo”disse Carla provando a
confortarla senza usare troppe nozioni scientifiche che l’
avrebbero solo
confusa.
“dici
che magari Robert
scherzava?”chiese Victoria
“Robert?”
“si
mio fratello”
“ne
sono certa”disse Carla
rassicurandola
“secondo
te Tom mi ama?”chiese
Victoria, perfetto se erano arrivati a quelle domande era davvero in
crisi.
“secondo
me si, si vede”disse
Carla sorridendole per rassicurarla nuovamente, in realtà
non era certo la
persona più idonea a fare rassicurazioni sull’
amore, specie perché lei era un’
esperta solo di amori non corrisposti.
“ciao
amore”disse Tom entrando
nella stanza con un mazzo di bellissimi fiori per Victoria.
“si
vede Victoria”disse Carla
facendole l’ occhiolino
“grazie
davvero Carla”disse
Victoria
“di
niente ora andrei per
qualsiasi evenienza tu chiama e io arrivo”disse Carla mentre
usciva di fretta
dalla stanza per scontrarsi con un paio di pettorali che tutto sommato
non gli
erano affatto sconosciuti.
“non
perdi occasione per saltarmi
addosso eh?”chiese Robert ridacchiando mentre Carla tentava
di spostarsi e
passare
“già”disse
Carla squadrandolo
male per poi andarsene senza nemmeno salutare le sue colleghe, aveva
solo
voglia di sbarazzarsi di Robert. Robert? Perché adesso erano
passati anche ai
nomi, lui era il tipo con cui aveva passato la scorsa notte e basta non
poteva
avere un nome, come non l’ avevano mai avuto gli altri uomini.
“ma
non dovresti essere a
casa?”chiese Robert
“ci
sarei se tu avessi più
tatto”disse Carla
“perché?”chiese
perplesso Robert
mentre la seguiva fuori dal reparto
“hai
detto a Victoria che è
ingrassata minando la sua autostima, e ora ha paura che il suo compagno
la
lasci”disse Carla
“ma
figurati scherzavo e comunque
anche se pesasse 250 kg Tom non la lascerebbe mai, primo
perché io lo ucciderei
no scherzo cosa più importante è che lui
è assolutamente innamorato di mia
sorella, la ama da sempre”disse Robert
“bene
ne sono felice, ciao”disse
Carla premendo il bottone dell’ ascensore e attendendo.
“senti
dato che ormai sei qui, e
pare che sia per colpa mia che ne dici di un caffè un buon
caffè con una fetta
di torta?”chiese Robert
“il
vostro caffè fa schifo”disse
Carla salendo sull’ ascensore
“facciamo
un the? Tra poco sono
le cinque ed è una tipica usanza inglese, la tua collega
stamattina mi ha detto
che non sei inglese”disse Robert
“perché
non si sente?”chiese
Carla
“certo
che si sente, è molto sexy
il tuo accento”disse Robert
“non
ti ho detto di si”disse
Carla quando furono nella hall dell’ ospedale.
“beh
io intanto ti seguo, ti
osservo”disse Robert
“e
io dico che se continui a
seguirmi io ti denuncio per stalking”disse Carla facendogli
un sorrisino
forzato
“uhm
sarebbe assunto io
denunciato per stalking quando negli ultimi 4 anni credo di essere
stato la
vittima principale di episodi di stalking”disse Robert
ridacchiando divertito.
“ah
già Ivan e Camilla mi hanno
detto che sei un attore, sono appassionata di cinema ma non ho mai
visto la tua
faccia in un film”disse Carla
“davvero?”chiese
Robert
“si”disse
Carla
“perfetto,
tu sei perfetta per
uscire con me”disse Robert
“ah
adesso siamo arrivati all’
uscire? Non avevamo detto un the?”chiese Carla
“beh
ma è un po’ come uscire,
certo non è un appuntamento ma ora non mettiamo i puntini
sulle i e poi
stanotte abbiamo fatto sesso quindi direi che il nostro non
è un rapporto
propriamente normale”disse Robert
“non
c’è nessun rapporto tra noi,
se non quello dove tu sei il fratello di una paziente che
seguo”disse Carla
“beh
ma cosa ti costa conoscermi,
ieri sera abbiamo parlato piacevolmente”disse Robert
“non
ricordo molto di ieri
sera”disse Carla
“io
invece si, vai pazza per i
film di Tim Burton leggi tantissimo e sei lavoro
dipendente”disse Robert
“io
non sono lavoro-
dipendente”disse Carla
“no
questo non l’ hai detto ma si
vede”disse Robert
“senti
tu io non ho nessuna
intenzione di farmi psicanalizzare da te, nemmeno ti
conosco”disse Carla
“Robert
Thomas Pattinson
piacere”disse Robert
“simpatico”disse
Carla
allontanandosi
“beh
Carla Rizzi ci vediamo in
giro allora”disse Robert facendole capire che non si sarebbe
arreso facilmente.
Quando
Carla tornò a casa si
ritrovò Ivan alle prese con la cucina, era forse un
miraggio? Ivan che
cucinava?
“che
fai?”chiese Carla mentre si
toglieva la giacca
“cucino,
dopo tutto attualmente
sono disoccupato quindi dato che mi mantieni tu ho pensato fosse il
minimo
cucinare”disse Ivan
“non
devi preoccuparti e poi
sbaglio o domani hai un colloquio?”chiese Carla
“si
ma sai che il mio settore è
la musica, non so se come fotografo per vanity fair
funzionerò”disse Ivan
“sono
certa che andrà bene, sei
bravo e te lo meriti”disse Carla abbracciando il suo migliore
amico
“mi
dispiace per quello che ti ho
detto, ma io sono stufo di vederti così, sei così
giovane e non voglio vederti
buttare la tua vita in quell’ ospedale”disse Ivan
“ma
a me va bene così fidati”disse
Carla
“dovresti
uscire con qualche
ragazzo etero”disse Ivan escludendosi così dalla
categoria
“fatti
gli affari tuoi”disse
Carla irrigidendosi nei confronti dell’amico
“è
meglio un amore non
corrisposto che non amare”disse Ivan mentre Carla si metteva
la giacca prendeva
la borsa ed usciva con direzione il solito pub.
“ciao
Joe”disse Carla sedendosi
al solito sgabello
“Carla
quel tipo laggiù ha
chiesto di te”disse Joe indicando un tavolo dove un ragazzo
dai capelli biondi
e tutti spettinati leggeva qualcosa, e proprio quando Carla
identificò il
soggetto sospirando alzandosi per andarsene lui alzò lo
sguardo vedendola.
“aspetta”disse
Robert
afferrandola per un braccio ma subito Carla lo ritrasse
“guarda
che non scherzavo ti
denuncio davvero, non mi interessa quanto sei famoso”disse
Carla ma poi fece l’
errore di alzare lo sguardo negli occhi di quel ragazzo e senza nemmeno
rendersene conto si ritrovò con le braccia al collo del
ragazzo e le mani tra i
suoi capelli scompigliandoglieli ulteriormente e le labbra che
assaggiavano
quelle del ragazzo, e le sue labbra erano davvero morbide.
“andiamo
a casa tua?”chiese Carla
quando le labbra del ragazzo si spostarono dalle sue per prendere
fiato.
“veramente
io”disse Robert un po’
confuso, dopo tutto era semplicemente intenzionato a conoscerla un
po’ meglio e
a fare due chiacchiere con qualcuno che non lo conosceva in quanto
Robert
Pattinson l’ attore salito alla ribalta dopo aver
interpretato il vampiro
Edward Cullen, e conosciuto per essere ufficialmente il cornuto di
Hollywood, e
per fortuna che tempo fa il cornuto d’ america era
considerato proprio quello
che attualmente gli aveva fregato la donna, beh inizialmente lui aveva
rubato
Kristen a Micheal
ma poi ironia della
sorte ora lei era tornata con lui, e quel bambino che lui aveva
già immaginato
e per cui aveva preparato la cameretta nella casa che dividevano non
era suo,
basta voleva smetterla di pensare a quella storia, ormai era successo
ed era
decisamente inutile continuare a rimurginare su quella storia.
“non
mi va di parlare”disse Carla
riprendendo a baciarlo
“nemmeno
a me”disse Robert
cambiando subito idea.
“andiamo”disse
poi invitando
Carla a seguirlo e andando verso la sua macchina.
“Soho?”chiese
perplessa Carla
riconoscendo il quartiere
“Soho”rispose
Robert scendendo
dalla macchina e subito Carla lo seguì fuori dalla macchina.
“questa
è casa mia”disse Robert
invitandola ad entrare ma in realtà nessuno dei due aveva
voglia di perdersi in
chiacchiere. In un attimo si ritrovarono di nuovo a baciarsi e con le
mani
impegnate a spogliarsi a vicenda.
“hai
un profumo fantastico”disse
Robert affondando il viso nell’ incavo del collo di Carla
“anche
tu”disse Carla
slacciandogli i jeans freneticamente per poi portare una mano
all’altezza del
suo addome e farla scendere fino all’ evidente rigonfiamento
che sporgeva dai
suoi boxer, in risposta a quel gesto Robert
l’afferrò per i glutei sollevandola
e schiacciandola contro il muro con il suo corpo mentre le sue labbra
non smettevano
di baciarla sulle labbra e sul collo insistentemente.
“sei
fantastico”si lasciò
sfuggire Carla in preda all’eccitazione mentre si avvinghiava
con le gambe al
bacino di Robert accarezzandogli la schiena perfetta.
“anche
tu”disse Robert tenendola
saldamente e dirigendosi verso la sua camera da letto dove si
lasciò cadere
sulle lenzuola fresche e pulite senza rompere il contatto con il corpo
di
Carla.
“aspetta”disse
Carla sfilandosi le
culotte che indossava e lo stesso fece Robert con i suoi boxer senza
alzarsi
dal letto, allungandosi giusto un po’ verso il comodino per
recuperare un
preservativo dal cassetto.
“dammi”disse
Carla mettendosi a
cavalcioni sul corpo nudo e perfetto di Robert per mettergli il
preservativo.
Robert a quel contatto inaspettato si ritrovò a trattenere
il fiato ma quando
Carla si sistemò meglio sul suo corpo la situazione
peggiorò per entrambi e
quando indirizzò il suo membro verso la sua
femminilità per un attimo
entrambi smisero di respirare e Robert non resistette in quella
posizione
ribaltando le posizioni e iniziando a spingere con colpi decisi mentre
Carla
affondava le unghie nella sua schiena e ansimava al suo stesso ritmo e
poi
accadde improvvisamente quasi insieme si ritrovarono all’
apice del piacere.
“dio
quanto sei sexy”disse Carla
accarezzando il viso di Robert che si trovava con il capo appoggiato al
suo
seno ancora coperto dal reggiseno che aveva evitato di togliere e che
continuava a restare dentro di lei.
“anche
tu sei molto sexy”disse
Robert sfilandosi delicatamente dal corpo di Carla per baciarle le
labbra e
mettersi al suo fianco dove presto si addormentò stremato.
Carla
invece ne approfittò per
recuperare i suoi vestiti e rivestirsi sperando di non svegliare
Robert, che
però presto si accorse della sua assenza quando tastando la
parte di letto
accanto a sé non trovò nulla.
“Carla?”chiamò
alzandosi dal
letto e infilandosi i boxer
“dove
vai?”chiese Robert
vedendola con indosso la giacca e la borsa in mano
“io
andrei”disse Carla
“te
ne vai già?”chiese Robert
portandosi una mano tra i capelli e buttando un occhio alla sveglia,
erano solo
le 23.
“si
prendo un taxi”disse Carla
“ma
no ti accompagno”disse Robert
“l’
ho già chiamato”disse Carla
“capisco”disse
Robert un po’
perplesso
“ciao”disse
Carla salutandolo per
poi aprire la porta di casa
“aspetta”disse
Robert prendendole
il viso tra le mani e lasciandole un bacio sulle labbra dolce e
delicato e in
quel momento Carla capì che era stato un errore finire di
nuovo a letto con
quel ragazzo, specie perché oggi non aveva nemmeno la
scusante dell’ alcool in
circolo.
“ciao
ci vediamo domani”disse
Robert
“si”disse
Carla conscia che
domani lui sarebbe stato l’ ultima persona che avrebbe
incontrato e che l’
avrebbe evitato a vista.
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Capitolo 4 *** 4 ***
“dove
sei
stata?”chiese Ivan seduto sul divano affiancato ad un Nate
troppo concentrato
sul suo libro.
“fuori”disse
Carla
lanciando la borsa in camera e la giacca sul divano.
“mi
dispiace per
prima non volevo”disse Ivan
“non
importa”disse
Carla
“lo
faccio perché
vorrei vederti reagire un po’, non fai niente”disse
Ivan
“senti
è molto carino
da parte tua pensare alla mia vita, ma ti assicuro che sto bene
così”disse
Carla
“che
cos’è quel segno
sul collo?”chiese Ivan
“niente”disse
Carla
“sei
stata con qualche
sfigato giù al pub?”chiese Ivan
“non
ti interessa e
adesso lasciami in pace”disse Carla
“no,
non hai scopato
altrimenti non saresti così acida”disse Ivan
uscendo dalla sua stanza piuttosto
irritato mentre Carla si buttò sotto la doccia per poi
andarsene a dormire
dimenticando tutto quello che era successo quella giornata.
“hey
amico ma dormivi
ancora?”chiese Tom vedendo un Robert che aveva tutta
l’ aria di uno che si era
da poco svegliato.
“si
non ho molto da
fare”disse Robert sbadigliando mentre chiudeva la porta alle
loro spalle
“tua
madre chiede di
te, insomma da quando sei tornato da Los Angeles non ti sei ancora
fatto vedere
a casa e diciamo che è un po’
preoccupata”disse Tom
“sono
tornato solo da
una settimana e poi non ho voglia di vedere i miei
genitori”disse Robert
sedendosi sul divano e portandosi una mano tra i capelli, se avesse
visto i
suoi genitori di sicuro gli avrebbero chiesto del perché dal
figlio che stava
per sposarsi e avere un bambino era diventato il figlio che le riviste
scandalistiche di tutto il mondo definivano il nuovo cornuto di
Hollywood.
“hai
detto a mia moglie che è grassa?”chiese Tom
perplesso
“scherzavo
ok, Carla
mi ha già fatto il culo”disse Robert mentre si
alzava
“che
hai fatto alla
schiena?”chiese Tom perplesso
“niente
perché?”chiese Robert
“hai
la schiena piena
di graffi hai lottato con un gatto? O meglio una gatta”disse
Tom scoppiando a
ridere
“può
essere”disse
Robert mentre andava in camera sua per vestirsi e alle parole
dell’ amico non
riusciva a smettere di ridere, si decisamente una gattina.
“andiamo”disse
Robert
uscendo dalla sua stanza con in dosso un paio di jeans scuri, una
camicia rossa
e nera a quadrettini e
una giacca nera.
“ok,
senti perché non
passiamo dai tuoi genitori io sono sicuro che capiranno, insomma ti
vogliono
molto bene e sono mesi che non ti vedono gli ho già spiegato
la storia e sono
sicuro che non ti faranno nessuna domanda sull’
argomento”disse Tom
“quanto
sei ingenuo amico mio”disse Robert ridacchiando
“ho
capito allora
aiutami a scegliere un regalo per Victoria”disse Tom
“ok”disse
Robert mentre si metteva i suoi rayban scuri
“perfetto
così glielo
porto oggi pomeriggio quando andiamo in ospedale”disse Tom
Alle
parole
pomeriggio e ospedale Robert si ricordò della notte
precedente, e sorrise
spensierato all’ idea di rivedere quella ragazza.
“mi
fermo un attimo
in un posto ti raggiungo subito”disse Robert allontanandosi
dalla gioielleria
in cui stava per entrare con l’amico che considerava al pari
di un fratello, ma
con cui ancora non voleva condividere questa storia, specialmente
perché il
giorno precedente gli aveva dato del patetico.
“ok
a dopo”disse Tom
perplesso mentre entrava nella gioielleria dove aveva anche acquistato
l’
anello con cui aveva chiesto a Victoria di sposarlo.
“buongiorno”disse
Robert entrando in un negozio di fiori e facendosi consigliare scelse
un enorme
mazzo di rose rosse con al centro una rosa bianca e vi
allegò un biglietto per
poi farle spedire al reparto di ginecologia e ostetricia del St. Mary
Hospital.
“Carla
ciao scusami
per ieri sono stata un po’ una mezza scema”disse
Camilla scusandosi
“beh
devi lavorare anche tu ogni tanto”disse Carla
“no
intendevo per
averci provato con Robert, sono stata poco professionale e la capo sala
mi ha
anche fatto il culo, so già che è stata
quell’ invidiosa di Karen a fare la
spia perciò volevo dirti che mi dispiace”disse
Camilla
“figurati
per me non
ha nessunissima importanza”disse Carla sorridendo alla
collega anche se allo
stesso tempo la stava maledicendo per aver rotto la sua bolla di sapone
dove si
era dimenticata dell’ esistenza di quel Robert.
“la
dottoressa
Rizzi?”chiese il fattorino entrando con un enorme mazzo di
rose rosse.
“si
è qui dia pure a
me ”disse Camilla tutta emozionata prendendo il mazzo di
fiori e correndo da
Carla che stava bevendo il suo caffè pomeridiano prima di
passare a controllare
i parametri delle pazienti.
“rose
rosse? Su chi hai fatto colpo?”chiese Carla ridacchiando
“tu
su chi hai fatto
colpo? Sono per te, dio quanto ti sto invidiando”disse
Camilla sospirando
“per
chi?”chiese perplessa Carla quasi sputando il suo
caffè
“per
te, vedi c’è
scritto miss Rizzi”disse Camilla lanciandole il bigliettino e
poggiando il
mazzo di rose sulla scrivania.
“da
chi sono?”chiese
Camilla mentre Carla leggeva attentamente le poche righe scritte con
una
calligrafia particolare.
“non
lo so”disse
Carla, il mittente effettivamente non compariva ma il messaggio parlava
piuttosto chiaro.
“e
cosa c’è scritto?”chiese Camilla
strappandole letteralmente il biglietto dalle
mani
“voglio
conoscerti”disse ad alta voce Camilla leggendo il biglietto
“oh
il campanello
vado io”disse Carla evitandosi in quel modo altre domande sul
argomento mazzo
di rose rosse e biglietto dall’ uomo misterioso.
La
signora Montgomery
aveva chiamato solo perché le portassero la sua bambina
così entrò al nido e
prese la culletta con il piccolo Thomas e lo portò a sua
madre dandole consigli
sull’ allattamento, nulla di particolare e si prospettava
anche il solito
pomeriggio senza molto da fare piuttosto piatto e noioso. Il suo
pensiero
cambiò però radicalmente quando uscendo dalla
camera della signora Montgomery
incrociò Tom il marito di Victoria, però
dopotutto lui non c’era e
probabilmente non sarebbe venuto, insomma aveva mandato le rose
perché venire
anche in ospedale?
“ciao
Carla”la salutò Tom
“ciao”disse
Carla
accennando un mezzo sorriso per poi tornare al suo lavoro.
“io
provo le temperature”disse Camilla prendendo il carrello con
l’ occorrente
“e
io provo le
pressioni”disse Carla sospirando poi però quando
alzò gli occhi verso le prime
camere del reparto le si bloccò per un attimo il cuore, era
di nuovo lì? Ma da
quando un fratello passava tutti i giorni a trovare la sorella e la
nipote? Non
aveva mai visto i genitori di Victoria ma il fratello era lì
tutti i santissimi
giorni.
“ciao”disse
Robert avvicinandosi
“salve”disse
Carla
provando a mettere una certa distanza, certo che se voleva mettere una
bella
distanza con Robert doveva pensarci un attimino prima, magari prima di
fare
nuovamente sesso con lui.
“salve?”chiese
perplesso Robert scoppiando a ridere
“Carla
eccomi”disse
Camilla spuntando con il carrello
“ah
ciao”disse
Camilla sciogliendosi completamente quando vide Robert
“ciao
Camilla”disse Robert
“andiamo”disse
Carla
richiamando l’ attenzione di Camilla che dopo qualche secondo
di contemplazione
si riprese.
Finiti
i parametri Camilla con la scusa che non aveva
pranzato decise di fare un salto al bar per prendersi qualcosa, mai
come in
quel giorno Carla aveva tentato in ogni modo di convincerla a non
mangiare
dicendole addirittura che stava ingrassando, ma Camilla aveva detto un
“tutta
invidia” e se ne era comunque andata al bar promettendo
però di tornare presto,
il che conoscendola equivaleva a “prima della fine del
turno” con molta
probabilità.
“sei
veramente sexy con la divisa”disse Robert appoggiandosi
alla porta della guardiola
“io
non voglio”disse Carla
“cosa?
Essere sexy?”chiese perplesso Robert
“no,
non ti voglio conoscere”disse Carla
“non
hai intenzione di darmi nemmeno un’ opportunità
allora?”chiese Robert entrando nella guardiola e chiudendosi
la porta alle
spalle
“esci
subito da qui”disse Carla alzandosi alquanto alterata
“e
quando ti arrabbi sei ancora più sexy”disse Robert
avvicinandosi ancora di più e abbassando il viso verso
quello di Carla.
“anche
tu sei incredibilmente sexy”disse Carla posando le
sue labbra su quelle del ragazzo e quel leggero sfioramento di labbra
in un
attimo si trasformò in un bacio pieno di passione e subito
le sue mani furono
tra i capelli del ragazzo, poteva sentirne la morbida consistenza e il
profumo
di doccia schiuma da uomo.
Inspirò
lentamente il suo profumo un’ ultima volta prima di
allontanarsi come scottata, perché diavolo quando lui era
nei paraggi lei perdeva
completamente il senno?
“che
c’è?”chiese Robert perplesso
“sarebbe
meglio che tu esca da qui, non vorrei che qualcuno
si facesse strane idee”disse Carla
“perché
non dovrebbe farsele?”chiese Robert ridacchiando
mentre le portava le mani lungo i fianchi e le faceva scorrere
lentamente un
filo sotto la casacca della divisa facendola rabbrividire un
po’ per il freddo
delle sue mani e un po’ perché a toccarla erano
state proprio le mani di
Robert.
“assolutamente
no, non succederà nulla tra noi due e
dimenticherò
quello che è successo”disse Carla risoluta
“vuoi
davvero dimenticare? Perché la mia schiena non
dimenticherà tanto facilmente e a giudicare dalla maglietta
a collo alto
nemmeno il tuo collo”disse Robert risalendo con una mano
tutto il suo profilo fino
ad arrivare al collo dove abbassando leggermente la maglietta si fece
largo un
bel segno violaceo.
“non
ci sarà più nulla di quello che
c’è stato, io di solito
non replico con un uomo e in genere nemmeno lo rivedo
più”disse Carla
“beh
almeno sei sincera”disse Robert avvicinando di nuovo le
sue labbra a quelle della ragazza
“ho
detto”disse Carla ma le sue parole vennero soffocate da
un bacio più impetuoso del precedente che le tolse
letteralmente il fiato e che
le scatenò una risposta chimica potentissima che la
portò ad avvinghiarsi al
corpo del ragazzo e a ripetere la scena della sera precedente questa
volta sul
tavolino delle cartelle.
“cosa
dicevi?”chiese Robert mentre si riallacciava i
pantaloni e cercava la maglietta che Carla gli aveva
letteralmente strappato di dosso.
“che
non ho intenzione di avere più niente a che fare con
te”disse
Carla mentre si sistemava i capelli tutti arruffati.
“non
è quello che mi hai appena dimostrato”disse Robert
perplesso
“te
lo concedo sono molto attratta da te”disse Carla
“l’
altra sera sembrava che ti piacesse chiacchierare con
me”disse
Robert
“ci
cascano sempre tutti, forse dovrei andare subito al
dunque e basta”disse Carla ridacchiando fra sé
“in
che senso?”chiese Robert ancora più perplesso
“beh
hai frainteso insomma io volevo solo divertirmi un po’,
e poi detesto il cinema in realtà e anche la letteratura
inglese”disse Carla
“mi
stai dicendo che mi hai ascoltato e dato ragione su
tutto solo per venire a letto con me?”chiese Robert sempre
più perplesso .
“si
lo ammetto”disse Carla e alla sua risposta Robert
scoppiò letteralmente a ridere, ma era più che
altro una risata nervosa.
“perfetto
mi hai usato prima di conoscermi, non male”disse
Robert e in quel momento gli tornò in mente ancora quello
che era successo
negli Stati Uniti, chissà se la sua agente era riuscita a
vendere la villa
comprata, pessimo decisamente pessimo investimento.
“mi
spiace”disse Carla scusandosi
“oh
non dispiacerti, anch’ io non è che mi fossi
avvicinato
a te con intenzioni poi così diverse dalle tue, ammetto di
trovarti molto
attraente, e pensavo che dopo ieri sera fosse carino mandarti dei
fiori, l’ ho
fatto solo perché mi sembrava carino e perché mi
aspettavo un'altra serata come
quella di ieri”disse Robert
“capisco,
beh siamo stati entrambi sinceri perfetto, ora se
non ti spiace tornerei al mio lavoro”disse Carla
“non
ci sono speranze di replicare in futuro?”chiese Robert
“preferirei
di no”disse Carla
“ok..
beh andrò a vedere la mia piccola”disse Robert
uscendo
dalla stanza per interrompere quel momento imbarazzante ed evitare di
fare come
al suo solito la figura dell’ idiota.
Le
aveva detto che quei fiori non erano che un gesto di
carineria sperando in un'altra scopata, certo si era dimenticato
però del
bigliettino che le aveva scritto.
“voglio
conoscerti” che idiota continuava a ripetersi, aveva
fatto proprio la figura dell’ idiota, ma in realtà
a lui interessava davvero
conoscerla.
La
sera che l’ aveva incontrata tra un bicchierino e
l’
altro avevano parlato del più e del meno come se si
conoscessero da sempre e a
lui non era mai capitata una cosa del genere, beh tranne che con
un'altra persona.
Appena
era entrato e l’ aveva vista seduta al bancone da
sola a buttare giù bicchierini aveva capito al volo di avere
parecchio in
comune con quella ragazza, forse perché aveva la sua stessa
aria distrutta, ma
non certo per gli stessi motivi e allora si era avvicinato aveva
iniziato a
bere anche lui e a chiacchierare del più e del meno con
quella sconosciuta che
però gli sembrava di conoscere da sempre.
“Rob
eccoti”disse Victoria sorridendo al suo fratellino
“si
ero a fare un giro, volevo lasciarvi un po’ di spazio
“disse
Robert sorridendo alla sorella e avvicinandosi lentamente alla culla
della sua
nipotina.
“perché
non la prendi in braccio?”chiese Victoria
“non
so è così piccola”disse Robert
osservando la piccola
Cecilie che aveva ereditato quegli occhi azzurri profondi che
caratterizzavano
ogni membro della famiglia Pattinson.
“dai
prendila sei diventato zio e non hai ancora preso in
braccio la tua prima nipote”disse Tom seduto accanto a
Victoria.
“prima?”chiese
Robert perplesso mentre prendeva in braccio
la piccola attento come se fosse la cosa più delicata e
fragile del mondo.
“non
ci fermeremo certo ad una “disse Tom ridacchiando e
beccandosi però un’ occhiataccia da Victoria
“più
avanti”disse Tom giustificandosi
“dopo
questa affermazione il regalo che mi hai fatto non
basta”disse Victoria
“dai
amore mio scherzavo”disse Tom sorridendo
“ti
ho detto che non basta”disse Victoria mettendo il
broncio
“cioccolata
calda con panna?”chiese Tom
“ci
sto”disse Victoria alzandosi dal letto e infilandosi la
vestaglia
“dove
andate?”chiese Robert intimorito dall’ idea di
rimanere solo con la piccola
“a
prenderci una cioccolata calda, come sei carino Rob con
Cecilie”disse Victoria guardando il fratello che teneva tra
le braccia la sua
bambina.
“oh
sarai un papà straordinario già ti ci
vedo”disse Tom
sorridendo anch’ esso prima di uscire dalla stanza insieme a
Victoria, Rob dal
canto suo avrebbe preferito evitare di rimanere in stanza con la
piccola come
uno scemo però gli era toccato.
“ah
ci sei tu”disse Carla entrando nella stanza credendo che
la bambina fosse rimasta da sola anche se effettivamente le sembrava
strano che
Victoria lasciasse la bambina in camera da sola, però era
sempre meglio
accertarsi.
“si
me l’ hanno mollata”disse Robert sospirando e
smettendo
di canticchiare la melodia che stava canticchiando alla piccola.
“capisco,
beh se ha bisogno suoni pure”disse Carla tornando
nuovamente al lei più formale
“deciditi
però o mi dai del tu o mi dai del lei”disse Robert
prendendola in giro
“meglio
del lei”disse Carla uscendo dalla stanza e
trovandosi Camilla appena tornata dalla sua pausa durata la bellezza di
tre
quarti d’ora.
“Robert
è qui?”chiese Camilla
“è
con la bambina”disse Carla
“oh
voglio proprio vederlo, ho sempre pensato che sarebbe
stato un adorabile padre”disse Camilla mentre Carla
sospirò ormai rassegnata
alla stupidità della sua collega che aveva ormai perso
l’ ultimo neurone
rimasto, però tutto sommato su una cosa Camilla aveva
ragione Robert sarebbe
sicuramente stato un’ ottimo padre, era stato così
dolce durante il parto di
Victoria che per un attimo aveva pensato che fosse davvero il padre
della
piccola e poi ora vederlo con la sua nipotina tra le braccia mentre le
cantava
qualcosa per tenerla tranquilla era così dolce.
grazie a chi segue e
recensisce la storia...mi piacerebbe sapere cosa ne pensate quindi se
vi capita di leggere questa storia lasciate la vostra opinione
qualsiasi essa sia grazie mille al prossimo capitolo
|
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Capitolo 5 *** 5 ***
Volevo
ringraziare per i commenti e per chi ha aggiunto la storia tra
preferiti o seguiti grazie mille spero che continuerete a seguirla e a
dirmi sempre la vostra ciao
“rose
rosse e una bianca, ma chi te le ha mandate?”chiese
Ivan curioso come sempre
“non
ti interessa”disse Carla mettendole in un vaso, è
vero
che aveva rifiutato la sua proposta ma erano delle rose così
belle che era un
vero peccato gettarle via, così le mise in un bel vaso con
dell’ acqua poggiate
sul tavolo in salotto.
“gliele
avrà mandate Pattison”disse Nate scherzando il
giorno che Robert era uscito da casa loro lui ancora dormiva e non
aveva
creduto a questa storia.
“sfotti
sfotti Nate intanto io Pattinson l’ ho visto a petto
nudo e cavoli se è un bel vedere, e se per questo Carla
l’ ha visto tutto nudo
e diglielo Carla è da buttare via?”chiese Ivan
cercando una sua conferma.
“no,
non è da buttare via”disse Carla lasciandosi
andare ad
un commento sul ragazzo che si era rifiutata di conoscere, tutti gli
altri
uomini che si ripresentavano dopo aver fatto sesso con lei in genere la
cercavano per altro sesso, non certo per conoscere lei in quanto
persona, e lui
era stato il primo ad interessarsi a lei in quanto persona e non solo a
lei in
quanto ragazza con cui trascorrere qualche ora dopo qualche drink di
troppo.
Forse una
possibilità gliel’avrebbe dovuta dare, potevano
essere amici, amici che magari ogni tanto andavano a letto insieme ma
pur
sempre amici.
…………………………………………………………………………………………………………………..
Il giorno dopo
avrebbero dimesso Victoria e la bambina e
stranamente Robert quel pomeriggio non era passato a salutare la
sorella
probabilmente doveva essere passato in mattinata o nel primo pomeriggio
perché
quando Carla attaccò con il turno di notte
incrociò solo Tom che andava via con
i mille regali che erano arrivati per Victoria.
Nemmeno il
mattino dopo quando Victoria sarebbe stata
definitivamente dimessa era presente, ma probabilmente in questo caso
il motivo
era da ricercarsi nella presenza dei
suoi genitori, infatti il giorno della dimissione si
presentarono i
coniugi Pattinson che Carla ancora non aveva incrociato, aveva
già incontrato i
coniugi Sturridge i genitori di Tom ed erano decisamente meno giovani
dei nonni
Pattinson.
Carla dal canto
suo era reduce dal turno di notte, una notte
decisamente troppo tranquilla per essere tale per fortuna o sfortuna i
pianti
della piccola Cecilie avevano contribuito a tenerla sveglia, non
avevano però
avuto lo stesso effetto sulla sua collega Camilla che all’
una di notte non
vedendo nuovi ingressi aveva
optato per
andarsene a dormire sulle barelle libere.
“Carla
vorrei presentarti i miei genitori”disse Victoria
già
pronta per tornare a casa
“certo”disse
Carla seguendola
anche se stava morendo di sonno
“mamma,
papà lei è Carla”disse Victoria
“e
loro sono i miei genitori Richard e Claire”disse Victoria
presentando i suoi genitori
“oh
ma allora esisti veramente, Victoria non ha fatto altro
che parlare di te e grazie per non averla uccisa per le mille
telefonate”disse
Richard che probabilmente era al corrente delle telefonate che arrivano
spesso
ad orari piuttosto assurdi come l’ alba quando poteva dormire
o la tarda
mattinata quando smontava dal turno di notte, ma d'altronde lei le
aveva detto
che poteva chiamare ogni qualvolta ne avesse bisogno.
“non
si preoccupi è il mio lavoro quindi non deve
ringraziarmi”disse Carla
“oh non è vero io
con
né con Elizabeth, né con Victoria né
con Robert ho trovato un’ ostetrica così
brava e disponibile come lei”disse Claire
“beh
allora grazie”disse Carla
“grazie
ancora Carla e prometto di non chiamarti per ogni
minima stupidaggine, prometto di arrangiarmi”disse Victoria
“a
parte che devo venire a controllarti i punti tra qualche
giorno, e poi se hai qualsiasi problema con Cecilie non farti problemi
a
chiamare”disse Carla
“così
il tuo fidanzato mi odierà”disse Victoria
ridacchiando
“oh
Victoria non preoccuparti Carla è una zitella
convinta”disse Camilla gentile come sempre e a quelle parole
Tom sembrò quasi
trattenersi dal ridere, “perfetto”si
trovò a pensare Carla e così Tom sapeva.
Forse sapeva
anche Victoria? E i suoi genitori? Beh
avrebbero cambiato idea quando avrebbero saputo che a un mazzo di rose
rosse
aveva risposto con un “non voglio avere più nulla
a che fare con te”.
“beh
è meglio che vada Camilla non dovevi andare a dare le
consegne alle colleghe?”chiese Carla invitandola ad andarsene
“si
giusto è stato un piacere signori Pattison e complimenti
avete fatto un figlio bellissimo”disse Camilla prima di
andarsene.
“come
non detto”disse Carla sospirando
“oh
Carla non preoccuparti ci siamo abituati”disse Claire
“capisco,
beh tanti auguri e buona fortuna con la
piccola”disse Carla sorridendo
“grazie”dissero
i due neo genitori e i due neo nonni
sorrisero.
Uscì
velocemente dalla stanza sospirando per essersi risparmiata
altri discorsi su Robert.
“Carla
aspetta”disse Victoria, ecco come non detto pensò
fra
sé Carla mentre si fermava e si voltava sorridente verso
Victoria, mai dare l’
idea di essere poco gentile.
“dimmi”disse
Carla un po’ preoccupata, ecco lo sapeva ora
sarebbe arrivata la frase “perché hai trattato mio
fratello come un’ idiota?”
“Carla
non ascoltare la tua collega, io ci ho messo molto a
trovare Tom, ma alla fine l’ ho trovato, sono sicura che
l’ uomo giusto ti
aspetta”disse Victoria.
“grazie
mille”disse Carla con un mezzo sorriso, non credeva
molto alle parole di Victoria ma non voleva certo dimostrarlo.
Tornata a casa
dopo una bella doccia si buttò a letto
incosciente su quello che accadeva intorno a lei, esisteva solo lei e
quel
morbido cuscino, si sarebbe preoccupata del mondo solo nel pomeriggio.
Casa Pattinson
erano esattamente 8 mesi che Robert non
tornava a casa dei genitori, in realtà erano anche 8 mesi
che non tornava a
Londra, e l’ ultima volta che era stato a casa dei suoi
genitori era con
Kristen per annunciare ai suoi genitori che presto sarebbero diventati
nonni,
ma solo qualche mese dopo le cose erano cambiate, e lui non aveva mai
raccontato
tutta la storia ai suoi genitori, si era limitato a lasciare che i
giornali
dessero la loro versione dei fatti.
“Robert?”disse
scioccata Lizzy l’ altra sorella di Robert
con cui condivideva la passione per la musica.
“proprio
io”disse Robert ridacchiando mentre la sorella gli
saltava letteralmente al collo
“oddio
non è che ora sbucano i tuoi gorilla e mi arrestano
per essere saltata addosso a Robert Pattison”disse Lizzy
prendendo in giro il
fratello minore, cosa che in realtà sia lei che Victoria
avevano sempre fatto.
“no
niente gorilla sono solo”disse Robert ridacchiando
“vieni
entra prima che ti vede qualcuno”disse Lizzy
lasciando entrare Robert nella casa in cui era cresciuto.
“Patty?”chiese
Robert e non fece in tempo a pronunciare il
nome della sua piccola che si sentì tirare i jeans e
abbassando gli occhi vide
quel batuffolo di pelo bianco che reclamava le attenzioni del suo
padrone
preferito, perché in realtà Patty preferiva
Robert tra tutti i membri della
famiglia Pattinson.
“eccoti
vieni qui tesoro”disse Robert prendendo in braccio
Patty che subito iniziò a leccargli tutta la faccia.
“gli
sei mancato molto”disse Lizzy
“lo
so”disse Robert accarezzando quella piccola testolina
bianca.
“anche
a noi sei mancato”disse Claire sbucando dalla cucina
in lacrime, era così tanto che non vedeva il suo bambino che
non riuscì a
contenersi e con ancora Patty in braccio Robert abbracciò la
madre
confortandola.
“anche
voi mi siete mancati”disse Robert
“sono
così felice che tu sia qui”disse Claire dando un
bacio
sulla guancia a quello che continuava a rimanere il suo bambino, anche
se era
ormai un’ uomo e aveva ormai compiuto i 27 anni da parecchi
mesi.
“ti
fermi per pranzo?”chiese Claire speranzosa e ignara
della sorpresa che stava per farle Robert.
“veramente
vorrei restare per più tempo se non è un problema
ho lasciato l’ appartamento a Soho”disse Robert
“oh
mio dio certo che si, la tua camera è ancora
intatta”disse Claire
“perfetto
allora vado a prendere le mie cose in
macchina”disse Robert posando Patty a terra e uscendo fuori
per recuperare
tutto quello che aveva portato via dall’ appartamento dove
viveva prima.
Una volta
sistemata la sua camera Robert si sdraiò sul suo
vecchio letto e prese a fissare il soffitto ripensando a
quell’ ultimo anno, o
meglio ripensando al periodo in cui era diventato una vera e propria
celebrità,
tutti pensavano che passasse da una donna all’ altra quando
invece lui era
innamorato solo ed esclusivamente di una persona e quella persona non
lo
degnava di un minimo sguardo, ma poi un giorno anche lei aveva iniziato
a
corrispondere i suoi sentimenti ma forse era solo quello che pensava,
perché
non ci aveva messo poi molto a ritornare dal suo Micheal.
Probabilmente
non lo amava quanto amava Micheal, o forse non
lo amava affatto, in tutti quei mesi non aveva mai trovato una risposta
a
quello che era successo, mai avrebbe immaginato che lei un giorno
potesse
tradirlo.
In
realtà pensò solo qualche minuto a tutta quella
situazione perché poi il pianto della piccola Cecilie gli
ricordò all’ istante
la figura pessima che aveva fatto l’ altro giorno con quella
ragazza, era stato
davvero pessimo.
Prima la
invitava ad uscire e lei rifiutava, poi quella
stessa sera tornava al bar dove l’aveva incontrata per farci
due chiacchiere e
invece di parlare finivano nel suo appartamento, e nemmeno
mezz’ ora dopo lei
se ne stava già andando, certo che doveva essere stato
proprio idiota per
pensare che a quella ragazza potesse interessare qualcosa di lui,
insomma se
non l’ avesse sentita rivestirsi probabilmente si sarebbe
risvegliato senza
nemmeno vederla e cosa pensava lui il giorno dopo? Massì
mandiamole delle rose,
dopotutto probabilmente se ne era andata solamente perché
aveva qualche impegno
non certo perché non aveva nessuna intenzione di vederlo
ancora, cosa che tra
l’ altro gli aveva ribadito proprio la mattina stessa, un
vero idiota ecco
cos’era.
“Rob
posso?”chiese il suo amico Tom bussando alla porta
della sua stanza
“si
entra”disse Robert
mentre si metteva a sedere
“ho
una news Carla è single, veramente la sua collega
l’ha
definita una zitella convinta”disse Tom
“bene”
“come
bene? Insomma ti piace le hai mandato le rose, sono
certo che gliele hai mandate tu”
“non
puoi dimostrarlo sarà stato qualcun altro”
“no,
no mio caro gliele hai mandate tu, beh tutto merito di
quella Camilla parla parecchio”disse Tom ridacchiando
“e va
bene le ho mandate io ma perché Camilla lo
sa?”chiese
Robert preoccupato ok che non sarebbe più tornato
lì ma diventare lo zimbello
di quell’ ospedale non è che lo entusiasmasse
particolarmente.
“mi
ha detto che ha ricevuto delle rose con un biglietto con
scritto voglio conoscerti ed è tipico da te comportarti da
idiota, ad una donna
che non vuole relazioni tu cosa fai? Chiedi di conoscerla ma cavoli Rob
potevi
avere sesso senza impegni ed è proprio quello che ci voleva
per te in questo
periodo”disse Tom
“certo
chiodo scaccia chiodo”disse Robert scettico
“ha
sempre funzionato”disse Tom
“ha
già funzionato”disse Robert
“in
che senso?”chiese Tom
“non
mi interessa davvero più nulla di Kristen, credo che
potrei vederla tranquillamente senza problemi”disse Robert
“davvero?”chiese
Tom felice
“si”disse
Robert
“oh
ma questo è fantastico, e senti amico ma come è
andata
poi con Carla?”chiese Tom
“semplice
abbiamo fatto sesso nella guardiola e poi lei mi
ha detto che non voleva più vedermi, ma dovevo capirlo
già la sera prima quando
è scappata dal mio letto”disse Robert
“eh
forse perché non ci sai fare Rob”disse Tom
prendendolo
in giro
“ma
piantala per piacere che hai fatto una figlia dopo
secoli”disse Robert vendicandosi della battuta
dell’ amico.
“touchè
comunque apparte tutto Rob davvero sono felice che
tu ti stia riprendendo, e vedrai che presto riuscirai ad essere felice
anche
tu”disse Tom
“certo
l’ importante è non seguire i tuoi consigli sul
chiodo scaccia chiodo”disse Robert ridendo e facendo
scoppiare a ridere anche
l’amico.
Passò
una settimana esatta da quel giorno ed era ormai metà
novembre, Carla era stata a casa Pattison per vedere se i punti che
avevano
dato a Victoria stavano andando a posto, ma quella mattina Robert era
uscito e
quindi non si erano incontrati.
Quel pomeriggio
Carla non aveva proprio voglia di restare in
casa così decise di rintanarsi nella sua libreria preferita
a curiosare tra
qualche libro, quella libreria le ricordava quella dove andava a Milano
quando
aveva un’ attimo di tempo e dov’era solita
rintanarsi su qualche poltrona a
leggere libri che non si poteva permettere.
Per fortuna non
c’era tantissima gente quindi si prese un
libro a caso e si sedette su una di quelle comode poltrone a leggere un
libro
che l’ aveva attirata per la sua copertina, era capitato
spesso che una buona
copertina nascondesse un’ottimo libro, ma era del resto
capitato anche il
contrario, in effetti era una teoria piuttosto varia si
trovò a pensare Carla
ridacchiando tra sé.
“hai
trovato qualcosa di divertente?”chiese una voce che
ormai riconosceva alla perfezione però quando
sollevò gli occhi si ritrovò una
persona totalmente diversa.
“può
andare ad importunare qualcun altro”disse Carla
tornando al suo libro
“mi
dai ancora del lei?”chiese Robert perplesso
“si
non la conosco quindi le do del lei”disse Carla
“davvero
non mi conosci?”chiese Robert abbassandosi gli
occhiali e i suoi occhi li avrebbe riconosciuti tra mille, ecco
qual’ era la
verità, gli occhi di quel ragazzo le erano entrati dentro.
“ah
sei in incognito”ridacchiò Carla notando il suo
capello,
il cappuccio, la sciarpa e gli occhiali praticamente non gli si vedeva
una
parte di viso se non gli occhi che le stava mostrando in quel momento.
“non
pensavo di trovarti qui”disse Robert
“potrei
dire lo stesso”disse Carla
“beh
ma tutti sanno che sono un’ appassionato di letteratura
e che leggo parecchio”disse Robert
“beh
io non so nulla su di te”disse Carla
“strano
vero? Non sai nulla su di me eppure mi hai
conosciuto così intimamente ma non ti interessa conoscermi
oltre quell’
aspetto”disse Robert facendo una tipica risata nervosa.
“magari
potrei ripensarci”si lasciò scappare Carla
pentendosi all’ istante delle sue parole, doveva essere
impazzita, da quando
non riusciva a controllarsi, da quando quello che voleva dire le usciva
dalle
labbra nonostante la sua testa gli imponesse di non dirlo? Da quando
quel
ragazzo bellissimo aveva incrociato il suo cammino, quel Robert era in
grado di
farle perdere totalmente la bussola.
“in
tal caso io ti consiglierei una lettura migliore,
insomma 11 minuti? Quel libro parla di una ragazza che delusa dal primo
bacio
pensa bene di andare a fare la prostituta perché pensa di
non poter amare, ma
ti pare? Tutti possono amare e lei si toglie quest’
opportunità”disse Robert
sospirando mentre le toglieva il libro dalle mani per riporlo nello
scaffale
per poi prendere tra le mani una delle sue opere preferite di Orwell.
“questo
è meglio”disse Robert dandole il libro
“grazie”disse
Carla prendendo il libro e andando alla cassa
per pagarlo.
“posso
offrirti quel the? Sono quasi le 5”disse Robert
“va
bene”disse Carla anche se una vocina nella sua testa
continuava a conisigliarle di darsela a gambe, quel ragazzo la faceva
sentire
totalmente fuori controllo, e lei odiava sentirsi fuori controllo.
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Capitolo 6 *** 6 ***
Scusate il ritardo ma tra una cosa e l' altra non ho avuto molto tempo
per aggiornare, allora che dire vi ringrazio per aver apprezzato questa
storia finora e spero continuerete a farlo, o meglio che io sia in
grado di farvela apprezzare..
non riesco a rispondere ai commenti perchè sono di
frettissima che devo andare in uni e noi ad ostetricia abbiamo dei
ritmi serratissimi XD vi lascio il capitolo e spero di leggere presto
le vostre opinioni, qui abbiamo un primo momento di dialogo..
Usciti
dalla libreria i due si diressero verso un piccolo caffè a
Soho, era un posto
piuttosto piccolo e da fuori non sembrava nemmeno un caffè,
ma piuttosto un
negozio di oggetti antichi.
“caffè
o
the?”chiese Robert mentre si sedevano in uno dei tavolini
più appartati del
secondo piano ma che aveva un’ ottima visuale del quartiere.
“the”rispose
Carla
“già
il
nostro caffè ti fa schifo”disse Robert ridacchiando
“decisamente”disse
Carla seria al contrario del ragazzo
“perché
non
hai mai bevuto il caffè americano, è pessimo un
po’ come lo sono loro”disse
Robert perplesso
“prendo
anche una porzione di brownies”disse Carla per cambiare
argomento
“troppo
calorici, una fettina di sacher torte”disse Robert proprio
mentre il cameriere
si avvicinava per raccogliere le ordinazioni, il ragazzo prese le
restanti
ordinazioni senza far minimamente caso ai loro visi si soffermo solo
per un
attimo sul viso di Carla riconoscendo la sua voce, ma non
notò minimamente
Robert per quanto si fosse almeno tolto il cappello e la sciarpa,
mentre
continuava a portare gli occhiali.
“gli
piaci”disse Robert quando il cameriere si
allontanò da loro due scendendo al
piano di sotto e lasciandoli da soli.
“lo
so”disse Carla sospirando come se Robert avesse magicamente
scoperto l’ acqua
calda.
“però
hai
parecchia autostima Camilla diceva che eri una persona molto umile, ma
a quanto
pare sei consapevole del tuo fascino”disse Robert
“no,
è che
lo conosco già”disse Carla per poi giocare con le
bustine di zucchero nel
contenitore provando a concentrarsi sulle diverse tipologie di zucchero
per
evitare lo sguardo di Robert, doveva pensare di aver a che fare davvero
con una
puttana, e questo la metteva a disagio, perché
effettivamente anche Ivan le
aveva spesso detto che si comportava da puttana però Ivan
spesso scherzava e
invece Robert l’ avrebbe pensato di sicuro con
sincerità.
“lo
conosci?”chiese Robert perplesso poi pian piano
ricollegò tutto e capì che
doveva essere uno dei tanti, ma tanti quanti? Si ritrovò a
chiedersi Robert, e
specialmente lui che numero era? Era assurdo pensare ad una cosa del
genere,
nemmeno lei collezionasse uomini nel giorno di svago settimanale, ma il
modo in
cui l’aveva guardata il cameriere l’ aveva
infastidito e si era ritrovato a
chiedersi prima di finire tra le sue braccia quanti uomini l’
avessero avuta.
“eccovi
le
vostre ordinazioni”disse il cameriere e poi si
soffermò a fissare Carla finchè
lei non sollevò lo sguardo sentendosi osservata.
“è
un amico
di Ivan?”chiese senza però guardare veramente
Robert, altrimenti forse si
sarebbe accorto chi era il ragazzo che aveva di fronte.
“si”disse
Carla
“beh
se ti
interessa cercano ragazzi al Pervert”disse il cameriere
parlando a Robert ma
continuando a guardare Carla.
“no,
non è
un locale per lui e poi ha già un lavoro”disse
Carla rispondendo per Robert che
non ci stava capendo nulla.
“capisco,
senti ma perché non ci vediamo una sera da Joe? Io, te Ivan
e Nate, sta ancora
con Nate?”chiese il cameriere
“si
stanno
ancora insieme, comunque io non ho voglia di uscire con
te”disse Carla
“e
perché
mai ci siamo sempre divertiti tanto”disse il cameriere
“sempre?
Una volta e basta”disse Carla
“una
sera e
basta ma non una volta”disse il cameriere iniziando ad essere
sgradevole tant’è
che Robert stava valutando se mettersi in mezzo o meno.
“e
comunque
ti ho già detto che io non replico mai”disse Carla
e lui subito se ne andò
guardandola male.
“pagheremo
il doppio dopo questa litigata”disse Robert per smorzare la
tensione che si era
creata.
“comunque
con me hai replicato magari posso raccontarglielo e dargli qualche
speranza”disse Robert scherzando, non l’ avrebbe
mai fatto, anzi era
soddisfatto del trattamento che Carla aveva riservato a quel tale.
“inutile
tanto ti crede gay”disse Carla
“che?”disse
Robert sbarrando gli occhi
“beh
non ti
ha riconosciuto ed ha creduto che tu fossi un amico di
Ivan”disse Carla
“perché
per
essere amico di Ivan e non so chi sia tra l’ altro bisogna
essere gay?”chiese
Robert non capendoci più nulla.
“beh
Ivan è
il ragazzo che vive con me che è venuto diciamo a svegliarci
quando ti sei
fermato da me non è propriamente etero”disse Carla
“e io
che
pensavo che vivessi con due uomini”disse Robert tirando un
bel respiro di
sollievo
“no
vivo
solo con Ivan ma Nate dorme sempre da noi essendo il suo
ragazzo”disse Carla
“beh
capisco io ho appena lasciato l’ appartamento a Soho e sono
tornato a vivere
con i miei genitori”disse Robert
“deve
essere difficile tornare a vivere con i propri genitori quando si
è ormai
abituati a vivere fuori casa con i tuoi spazi”disse Carla
“già
ma con
tutto quello che è successo vivere con i miei è
molto meno deprimente “disse
Robert ridacchiando di sé stesso, Carla aveva notato che lo
faceva spesso aveva
parecchia autoironia.
“Ivan
mi ha
accennato qualcosa letto sui tabloid vari ma io non credo mai a quelle
riviste”disse Carla
“fai
bene,
anche se lì avevano poco da inventare se uno è
cornuto è cornuto”disse Robert
ridacchiando di nuovo.
“mi
spiace”disse Carla sentendosi per una volta fortunata a non
amare, è vero non
aveva mai provato un amore corrisposto e non sapeva come ci si sentiva
a
ricevere un abbraccio d’ amore dall’ uomo che si
amava, ma non era mai stata
così tanto a terra e per di più sotto gli occhi
di tutti.
“basta
parlare di me, parlami di te”disse Robert
“Camilla
non ti ha già raccontato tutto?”chiese Carla
perplessa
“più
o meno
ma io voglio sapere chi ti ha ridotto a trattare gli uomini come
giocattoli”disse Robert serio
“voi
con
noi non vi comportate in maniera tanto diversa, sono certa che tu
stesso hai
fatto sesso almeno una
volta con una
persona senza ricordartene né il nome né il viso,
quindi non venire a fare il
santarellino”disse Carla sorseggiando il suo the caldo.
“no,
non mi
è mai successo, ma ho soffiato la donna ad un uomo
innamorato e ora lui se l’è
ripresa quindi siamo pari”disse usando di nuovo la sua ironia.
“beh
comunque molti si comportano come me, quindi non
criticarmi”disse Carla e bevve
un altro sorso di the.
“ma io
voglio sapere il perché”disse Robert
“non
tutti
sono fatti per amare, vedi io rientro nella categoria di quelli che
hanno amato
senza essere ricambiati della ben che minima attenzione e stufi di
innamorarsi
praticamente di sé stessi hanno deciso di lasciare
l’ amore alle persone che
davvero lo meritavano, l’ amore è selettivo non
è certo per tutti”disse Carla
“non
è
vero, l’ amore è per tutti e tu dovresti crederci
ancora, insomma ci credo io
dopo quello che ho passato negli ultimi mesi, perché non
puoi provare a
crederci anche tu?”chiese Robert accarezzandole la mano
poggiata sul tavolo.
“perché
tu
sei un sognatore e la vedi in questo modo, personalmente io ho smesso
di
sognare molto tempo fa”disse Carla e si creò un
silenzio assordante interrotto
solo da cucchiaini che giravano lo zucchero nel the e dalla forchettina
che
tagliava piccoli pezzi di dolce.
“perché
hai
scelto di fare l’ ostetrica?”chiese Robert capendo
che era meglio cambiare
argomento.
“non
saprei”disse Carla
“ti
piacciono i bambini?”chiese Robert
“non
proprio però mi piace il momento della nascita, mi piace
vedere un marito
insieme alla moglie nell’ attimo in cui si accorgono di
essere diventati
davvero genitori, che quello che si aspettavano non è solo
un idea ma è
qualcosa di reale e loro possono tenerlo tra le loro
braccia”disse Carla
“quindi
nell’ amore in generale credi, è nell’
amore nella tua vita che non credi”disse
Robert senza ricevere alcuna risposta da Carla che fece finta di non
sentirlo.
“credo
che
aver scelto il lavoro di ostetrica in passato sia stato un ulteriore ostacolo per i miei rapporti con gli
uomini, che appena
dico che lavoro faccio scappano probabilmente pensando che sia una
fissata con
i bambini che non vede l’ ora di fare la mamma, e non
è così”disse Carla
“non
ti
piacciono i bambini?”chiese scioccato Robert
“no,
non è
questo è che credo che abbiano bisogno di una famiglia piena
d’ amore per loro
dove crescere con la speranza un giorno di provare quegli stessi
sentimenti “disse
Carla
“io
comunque
non mi sono spaventato quindi se ti va tutti i figli che vuoi
“disse Robert
facendo scoppiare a ridere Carla.
“vuoi
scegliere un gay come donatore per avere un bambino? Ma scusa non sarei
meglio io”disse
il cameriere che intanto era passato a prendere le loro tazze e
naturalmente
aveva ascoltato l’ ultima parte del discorso.
“ehm
non
ricordo il tuo nome, comunque prima mi è sembrato di essere
stata abbastanza
chiara gira al largo o veramente l’ amico di Nate
verrà a farti visita”disse
Carla seria
“si si
ho
capito”disse il cameriere prendendo i soldi e andandosene quasi
terrorizzato.
“mi ha
dato
di nuovo del gay”disse Robert mentre si metteva la giacca,
cappello e sciarpa e
seguiva Carla fuori dal piccolo bar.
“hai
scelto
tu questo posto”disse Carla infilando le mani nelle tasche
del cappotto mentre
camminavano per strada.
“si ma
non
posso certo sapere dove evitare gli uomini con cui sei stata specie se
nemmeno
tu ti ricordi il nome”disse Robert
“mio
dio ne
parli come se si trattasse di chissà quante
persone”disse Carla ridacchiando
“beh
di
quante persone si tratta?”chiese Robert dando spazio al
dubbio che lo assillava
da prima
“ma
non so
mica li conto, insomma non colleziono uomini”disse Carla
“no?”chiese
Robert perplesso
“ma
scusa
per cosa mi hai preso per una puttana?”chiese Carla questa
volta seria
“no,
no non
potrei mai permettermi di pensare una cosa del genere, ero solo curioso
di
sapere quanti ce ne sono stati prima di me”disse Robert
“non
ti
deve interessare, insomma noi non siamo niente non ti devo
spiegazioni”disse
Carla alterandosi
“beh
ma
dopo oggi siamo almeno amici”disse Robert
“almeno?”disse
Carla perplessa
“ok
amici
che a volte vanno a letto insieme”disse Robert
“amici
che
in passato sono andati a letto insieme e che adesso non lo faranno
più”disse
Carla provando ad apparire seria d'altronde finchè i suoi
splendidi occhi
azzurri erano coperti dagli occhiali scuri non poteva stregarla.
“ne
sei
così sicura?”chiese Robert avvicinandosi al viso
di Carla per poggiarvi le sue
labbra, gesto a cui Carla non resistette portandogli le braccia al
collo e
ricambiando il suo bacio, salvo poi accorgersi di quello che stava
facendo e
indietreggiare perplessa, lo stava baciando di nuovo? Perché
quel tipo la
attraeva così tanto.
“amici?”chiese
Robert allungando la sua mano per stringere quella della ragazza di
fronte a
lui
“amici”disse
Carla stringendo a sua volta la mano di Robert e sorridendogli.
“e
senti
amica dato che tu già conosci il mio migliore amico
perché non mi presenti il
tuo?”chiese Robert
“va
bene ma
ti avverto non allontanarti troppo da me, potrebbe allungare le
mani”disse
Carla e non sembrava scherzare.
“oh
resisterò d'altronde sono già stato toccato da un
uomo completamente nudo, e
ora che ci penso lo ero anch’ io ”disse Robert
“oh
mio
dio, sei anche tu gay?”chiese Carla con un filo di voce per
non farsi sentire
dai passanti
“no,
certo
che no mi pare di avertelo dimostrato quanto possa essere
gay”disse Robert
ridacchiando
“e
quindi?”chiese
Carla incitandolo a continuare col suo racconto
“è
solo un
ruolo interpretavo Salvador Dalì e ho dovuto fare una scena
d’ amore con il mio
collega”disse Robert
“ah”disse
Carla tirando un sospiro di sollievo, non poteva essere gay anche lui.
“noto
che
ti sarebbe dispiaciuto”chiese Robert ridacchiando
“amici”ribadì
Carla e presero un taxi per raggiungere casa sua.
|
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Capitolo 7 *** 7 ***
Quando il
taxi si fermò sotto casa di Carla
scesero e Robert insistette per pagare la corsa per
entrambi.
“non
dovevi
davvero”disse Carla
“gli
amici
fanno anche questo no?”chiese Robert facendole
l’occhiolino
“no
gli
amici dividono”disse Carla mentre saliva le scale seguita da
Robert.
“dettagli”disse
Robert seguendola.
“sono
tornata”disse Carla mentre entrava in casa e invitava Robert
ad entrare
“però
bella
casa quella sera non ci ho fatto molto caso ne alla sera ne al
mattino”disse
Robert guardandosi intorno
“oh
mio dio
Robert”disse Ivan non calcolando minimamente
l’amica ma lanciandosi in un
abbraccio per Robert.
“Ivan
piantala non è educato”disse Carla
“Nate
vieni
un po’ qui”disse Ivan chiamando il suo ragazzo che
sbucò in boxer dalla sua
camera.
“oh
mio dio
Robert Pattinson”disse Nate scioccato nemmeno avesse avuto
una visione
“esci
davvero con Carla?”chiese Nate ancora più
incredulo
“no”disse
Carla e contemporaneamente Robert annuì
“si o
no?”chiesero curiosi i due ragazzi
“si
siamo
amici”disse Robert strizzandomi l’occhio
“e
dimmi
Kristen come sta?”chiese Nate e
improvvisamente Carla si ricordò di aver fatto
una cavolata perché i due
suoi amici erano interessati al gossip e non avrebbero perso occasione
per fare
domande stupide.
“sta
bene
penso ha un bambino ed un marito attualmente”disse Robert
tranquillo come se
nulla fosse.
“eravate
davvero una bella coppia, mi è spiaciuto così
tanto. Insomma fossi stata in lei
avrei scelto te insomma tu sei decisamente meglio di Angarano quel tipo
non è
nulla di che”disse Nate
“grazie”disse
Robert fingendo un mezzo sorriso, ormai aveva imparato ad ironizzare su
quella
situazione e parlarne non gli faceva poi così male,
d'altronde aveva buttato
all’aria solo la sua vita per stare con Kristen, ma adesso
stava superando questo
momento in qualche modo ma si sentiva già meno arrabbiato e
meno triste quando
si parlava di quella storia.
“bene
loro
sono Ivan e Nate come avrai capito ed Ivan è il mio migliore
amico nonché
coinquilino”disse Carla
“capisco”disse
Robert
“Robert
perché
non ti fermi a cena?”chiese Ivan
“non
mi
sembra il caso”disse Carla
“vuoi
tenertelo tutto per te, sei ingiusta”disse Ivan offeso
andandosene in camera
sua subito seguito a ruota da Nate che la guardò con uno
sguardo deluso.
“li
hai
fatti arrabbiare”disse Robert ridacchiando
“lo
dico
per te davvero quei due sanno essere davvero impiccioni”disse
Carla
“certo
lo
dici per me, non è che davvero vuoi avermi tutto per
te”disse Robert
ridacchiando
“oh
certo”disse Carla stando al gioco e ridendo insieme a Robert
salvo poi essere
interrotta dal suono del suo cellulare.
“pronto”disse
Carla rispondendo al telefono
“ciao
Carla
sono Victoria veramente non so più cosa fare la bambina ha
le coliche e
continua a piangere”disse Victoria agitata
“allora
Victoria non agitarti e sta tranquilla sarò li tra
poco”disse Carla e intanto
Robert che aveva sentito il nome della sorella la guardava sorpreso e
preoccupato.
“non
sono a
casa dei miei sono a casa di Tom in Abbey road 45”disse
Victoria
“ve
bene
dammi il tempo di arrivare”disse Carla chiudendo poi la
chiamata
“che
succede?”chiese Robert agitato
“nulla
di
grave Cecilie ha le colichette”disse Carla
“ma
starà
bene?”chiese Robert preoccupato
“si
starà
bene probabilmente per sbaglio Victoria deve aver mangiato qualcosa che
ha
fatto male alla piccola”disse Carla
“capisco
dai ti accompagno”disse Robert
“non
mi
sembra il caso”disse Carla
“ma
è mia
sorella”disse Robert
“esatto
non
credo sia professionale farmi vedere in giro con te”disse
Carla
“ma
per
favore tanto Tom sa già tutto e poi posso sempre dire che
passavo di lì,
andiamo”disse Robert prendendo Carla per mano e trascinandola
fuori.
Chiamando
un taxi ci avrebbero impiegato troppo così presero la metro,
naturalmente
Robert era sempre tutto imbaccuccato per evitare che qualcuno lo
riconoscesse
anche se secondo Carla combinato così attirava ancora
più l’attenzione, ma a
detta di Robert tutti ormai lo credevano in repubblica Ceca a girare un
film
esageramene top secret, così top secret che il set nemmeno
esisteva.
“ah
eccoti
finalmente”disse Tom felice di vedere Carla
“e tu?
Che
ci fai qui?”chiese Tom perplesso vedendo Robert tenere per
mano Carla e quando
Carla si accorse che la sua mano era ancora legata a quella di Robert
si tirò
subito indietro.
“posso
entrare?”chiese
Carla educatamente
“certo
prego Victoria è in salotto con Cecilie”disse Tom
lasciando passare Carla ma
rimanendo comunque a fissare Robert perplesso.
“che
c’è?”chiese Robert
“allora
esci davvero con lei?”chiese Tom curioso
“no
cioè
oggi l’ ho incontrata per caso e abbiamo fatto due
chiacchiere”disse Robert
“non
prendermi in giro lei ti piace e tu la stai perseguitando
letteralmente”disse
Tom ridacchiando
“non
è vero
non la sto perseguitando l’ho incontrata per
caso”disse Robert
“però
ti piace”disse
Tom prendendolo in giro
“può
darsi”disse Robert entrando in casa e liberandosi dal terzo
grado del suo
migliore amico.
“Rob
che ci
fai qui?”chiese Victoria
“ha
incontrato per caso Carla ed è venuto qui con
lei”disse Tom
“dov’è?”chiese
Robert guardandosi attorno senza vederla in salotto c’era
solo Victoria con la
piccola Cecilie che non smetteva di piangere.
“in
cucina”disse Victoria perplessa
“grazie”disse
Robert andando in cucina e lasciando ancora più perplessa
sua sorella, che cosa
si era persa?
“eccoti”disse
Robert entrando in cucina
“ti
avevo
detto di non venire con me, che figura pessima”disse Carla
mentre versava
l’acqua in un pentolino e cercava le bustine di cammomilla e
di melissa.
“con
Tom?
Figurati Tom sa già tutto”disse Robert
“l’hai
detto anche prima ma con tutto cosa intendi?”chiese Carla
sperando che non
intendesse quello che si immaginava.
“tutto”disse
Robert sorridendole maliziosamente
“perfetto”disse
Carla sospirando
“in
realtà
ci è arrivato quasi da solo, deve aver notato la forte
attrazione che aleggia
nell’aria tra noi due”disse Robert
“ma
quale
forte attrazione?”disse Carla scettica
“questa”disse
Robert sfiorandole leggermente la schiena con una mano e facendola
rabbrividire
“basta
un
contatto così semplice”disse Robert sussurrando a
bassa voce
“smettila”disse
Carla spostandosi malamente e interrompendo il loro contatto per
avvicinarsi al
fornello e mettere le bustine nel pentolino con l’acqua che
stava bollendo.
“sei
sicura
che vuoi che smetta?”disse Robert riavvicinandosi e
sfiorandole nuovamente la
schiena per tutta la sua lunghezza questa volta dal basso verso
l’alto
soffermandosi sul collo, e arrivate al collo le sue dita vennero
sostituite
dalle sue labbra.
“Robert”disse
Carla con il respiro corto e si voltò verso di lui
portandogli le braccia
dietro al collo e alzandosi sulle punte per baciarlo.
“ops
ho
interrotto qualcosa?”chiese Tom affacciandosi in cucina e
venendo letteralmente
fulminato da Robert.
“no
anzi la
tisana è pronta puoi darmi un biberon di Cecilie mi
raccomando
sterilizzato”disse Carla
“certo”disse
Tom trattenendo le risate per il momento imbarazzante e prendendo un
biberon
direttamente dallo sterilizzatore.
“perfetto”disse
Carla riempiendo il biberon e mettendolo sotto il getto dell’
acqua fredda per
far raffreddare la tisana.
“questa
funzionerà?”chiese Tom
“funziona
sempre”disse Carla uscendo dalla cucina con il biberon
“speriamo”disse
Tom seguendo Carla insieme a Robert.
“questa
funziona sempre ed è l’ideale per le coliche
probabilmente hai mangiato
qualcosa che per lei non va bene”disse Carla
“capisco”disse
Victoria mentre faceva bere la tisana alla piccola che ben presto si
calmò e
smise di piangere.
“grazie
veramente per essere venuta subito”disse Victoria dopo che la
bambina si fu
definitivamente calmata.
“non
devi
ringraziarmi tranquilla”disse Carla
“Robert
perché non la riaccompagni tu a casa è
tardi”disse Victoria
“certo
Vic”disse Robert seguendo Carla e Tom li
accompagnò alla porta.
“mi
raccomando non andate a casa di Rob perché a Claire non
piace che Robert porti
delle ragazze in camera”disse Tom prendendoli in giro prima
di chiudere la
porta di casa.
“perfetto”disse
Carla tirandogli una pacca sul braccio
“ahi
hey
guarda che sei tu che mi sei saltata addosso io non ho fatto proprio
niente”disse Robert prendendola in giro
“certo
non
ho fatto proprio niente come se ci fosse bisogno che tu facessi
qualcosa, non
bastano questi maledetti occhi grigio azzurri, non basta il tuo sorriso
devono
entrare in gioco anche le tue mani”disse Carla quasi
urlandogli contro.
“non
è
colpa mia”disse Robert
“già
che
colpa ne hai se hai tutti i geni perfetti”disse Carla
sospirando
“allora
ammetti che ti piaccio”disse Robert
“è
solo
attrazione niente di più”disse Carla confessando
finalmente le sensazioni che
provava per quel ragazzo.
“tutto
parte dall’attrazione”disse Robert avvicinandosi e
prendendole il viso tra le
mani la baciò come fino a quel momento non aveva ancora
fatto, non un bacio
troppo pieno di passione un bacio lento e delicato le sue labbra quasi
accarezzavano quelle di lei e in quel momento capì che se
quella ragazza gliene
avrebbe dato l’occasione questa volta avrebbe lottato e non
si sarebbe arreso
davanti alla prima difficoltà.
Carla dopo
quel bacio a stento avrebbe ricordato il suo nome, non era mai stata
baciata in
quel modo da nessuno prima d’allora.
spazio storia:
ditemi cosa ne pensate perchè ho visto che molti l'hanno inserita tra i preferiti però senza nemmeno un commento non posso sapere se vi piace se non vi piace e se valga la pena continuarla
|
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Capitolo 8 *** 8 ***
ada90thebest:
grazie mille mi fa piacere ti piaccia e spero che continuerai a seguirla
lazzari: grazie
mille e figurati non devi scusarti io ho detto così
perchè alla fine non vedere nemmeno una recensione fa venire
dei dubbi sulla buona riuscita della storia.. esatto c'è una
fortissima attrazione fisica ma non c'è solo quello, insomma
Robert è intenzionato a conoscerla diciamo che lei
è decisamente pessimista e non crede affatto nell'amore
l'unico amore che ha sperimentato è l'amore non corrisposto,
mentre lui beh lui ci crede nonostante la batosta che nella storia gli
ha dato Kris.. comunque spero continuerai a seguire la storia ciao
winnie poohina:
grazie molte è un piacere avere la tua approvazione dato che
io vado letteralmente pazza per la tua anche se è
tristissima XD spero che anche questo capitolo possa piacerti.
Bene vi lascio al capitolo e come sempre mi farebbe piacere sapere la
vostra
Robert
accompagnò Carla proprio come aveva promesso a sua sorella,
in realtà l’avrebbe
fatto comunque ma sua sorella gli aveva fornito una scusa in
più.
“grazie
anche se avrei potuto tranquillamente prendere un taxi”disse
Carla
“no
grazie
a te, insomma adoro prendere la metro ed è raro che possa
farlo”disse Robert
ridacchiando.
“wow
grande
evento riuscire a prendere la metro a questi orari assurdi e magari
saresti
anche felice di sapere che ti hanno fatto il
portafoglio”disse Carla
ridacchiando mentre Robert si guardava in tasca ed il portafoglio era
ancora
allo stesso posto.
“ah
che
simpatica, se vivessi un solo giorno dei miei non la penseresti
così”disse
Robert
“già
è vero
che qui abbiamo il grande attore stufo della sua fama”disse
Carla prendendolo
ancora in giro.
“se
continuiamo a vederci molto presto ti troverai a dividere questa fama
con
me”disse Robert
“prima
di
tutto non ho nessuna intenzione di finire su qualche rivista
scandalistica,
secondo spero proprio che questo sia il nostro ultimo
incontro”disse Carla
“ultimo
incontro? Dai non credo sia definibile incontro abbiamo passato la
serata a
casa di mia sorella e del mio migliore amico mentre tu preparavi un
intruglio
per la mia nipotina”disse Robert perplesso scoppiando a
riderle in faccia.
“si ma
abbiamo passato del tempo insieme quindi io lo definirei
incontro”disse Carla
“una
cena?”chiese Robert
“non
ho
tempo di uscire a cena”disse Carla
“venerdì
hai la giornata libera quindi il tempo ce
l’hai”disse Robert
“beh
ma
magari io questo tempo non voglio passarlo con te”disse Carla
“certo
passerò a prenderti per le 20”disse Robert
“no
non
verrò a cena con te”disse Carla
“davvero?”chiese
Robert avvicinando le sue labbra a quelle di Carla e prima che anche
lei
potesse corrispondere il bacio si tirò indietro.
“buona
notte”disse Robert e poi si voltò andandosene e
lasciandola davanti a casa
ancora intontita per quel bacio.
“come
mai
sei tornata così presto, e specialmente da
sola”disse Ivan vedendo l’amica entrare
in casa e sedersi sul divano con aria piuttosto sconvolta.
“dove?
A
casa della sorella? O direttamente a casa dei genitori nella sua
cameretta di
quando viveva ancora con i suoi genitori.. sarebbe decisamente
eccitante”disse
Ivan
“sei
pessimo”disse Carla sospirando e togliendosi la sciarpa e la
borsa a tracolla.
“niente?
Non ci posso credere”disse Ivan ridacchiando
“smettila
ok”disse Carla alterandosi
“serata
difficile? Come sta la bambina di Victoria?”chiese Ivan
provando a sondare il
territorio per capire da cosa derivasse quel malumore.
“si
sta
bene erano le prime coliche”disse Carla
“ok la
bambina sta bene, ed hai passato praticamente tutta la serata con lui
vuoi
dirmi cosa c’è?”chiese Ivan comprensivo
“che
cosa
sto facendo?”chiese Carla più a sé
stessa
“in
che
senso tesoro?”chiese Ivan
“sesso
solo
sesso senza coinvolgimenti è sempre stato così a
stento ricordavo che facce
avessero e invece i suoi occhi io non riesco a
dimenticarli”disse Carla
sospirando
“beh
sono
grigio azzurri particolarmente profondi a volte in alcune foto se ti
soffermi a
guardarli sembrano quasi vuoti ti sembra di vedere solo quel grigio
azzurro e
basta”disse Ivan
“allora
è
normale, cioè è normale che quei maledetti occhi
mi incantino tanto da farmi
perdere la ragione?”chiese Carla perplessa
“beh
che io
ricordi hai avuto parecchi uomini attraenti, certo dire di lui che
è attraente
è riduttivo deve anche saperci fare parecchio visto che i
vostri incontri si
sono ripetuti due volte giusto?”chiese Ivan
“tre”disse
Carla sospirando
“tre?
E la
terza dove?”chiese Ivan
“guarda
quando parli così sembri un maniaco”disse Carla
“suvvia
sono il tuo amico omosessuale dovresti sentirti a tuo agio a parlare
con me
sono meglio di un’amica”disse Ivan
“certo
peccato che tu abbia la camera tappezzata dai poster dell’
uomo di cui stiamo
parlando”disse Carla
“eddai
dimmelo”disse Ivan insistendo
“la
guardiola del reparto, Camilla era andata a fare merenda al
bar”disse Carla
provando a giustificarsi
“dio
quanto
ti odio, perché sei così
fortunata”disse Ivan sbuffando
“io
sarei
fortunata? Il fortunato sei tu che hai un uomo che ti ama non certo io
che non
so nemmeno cosa sto combinando con questo ragazzo che tra parentesi
è il
fratello di una mia paziente”disse Carla
“io
aggiungerei
che è un attore piuttosto famoso e che non so se lo sai ma
People l’ ha
inserito al quindicesimo posto tra i 100 uomini più sexy del
pianeta”disse Ivan
“solo
quindicesimo?”chiese Carla perplessa
“concordo
avrebbe meritato di stare molto più in alto, queste
classifiche proprio non le
capisco”disse Ivan ridacchiando.
“cioè
capisci lui è uno che appare sulle copertine dei giornali,
lui è uno che deve
nascondersi per non essere fotografato, lui è uno che
probabilmente con mezza
frase guadagna più di quanto io guadagnerei in dieci anni di
lavoro,è bello e
probabilmente esce con donne famose quanto lui e altrettanto
belle”disse Carla
“che
cosa
vuoi dire con questo? Vuoi venirmi a dire che stai usando la scusa che
lui vive
in un mondo leggermente diverso per evitarlo?”chiese Ivan
“un
uomo
così bello va per principio evitato”disse Carla
“e
perché
mai?”chiese perplesso Ivan che dal canto suo pensava
esattamente il contrario.
“perché?
Perché è uno che viene corteggiato da tutte,
perché è uno che avrà sicuramente
il tradimento facile”disse Carla
“beh
proponigli un rapporto aperto così se ti tradirà
non ti sentirai tradita e
comunque ti sentirai libera di scoparti altri uomini”disse
Ivan proponendo la
sua soluzione.
“una
visione alquanto squallida della vita”disse Carla
“beh
perché
come vivi ora invece è il massimo insomma scopi con perfetti
sconosciuti e vai
a bere in quel bar dove ti riempi di whishy e rhum”disse Ivan
“hai
dimenticato la tequila”disse Carla ridacchiando
“guarda
che
io fossi in te non scherzerei, e poi un’occasione gliela
darei”disse Ivan
“a
chi?”chiese Carla perplessa
“al
tuo
cuore duro e freddo”disse Ivan ridendo e beccandosi un
cuscino in pieno viso
“vabeh
dai
scherzavo, lo sai che ti voglio bene”disse Ivan alzandosi e
andandole di fianco
abbracciandola.
“si lo
so
adesso scrollati che domani ho la mattina e devo svegliarmi
all’alba”disse
Carla spostandosi.
“buona
notte”disse Ivan
“buona
notte”disse Carla e quelle parole gli risuonarono ancora
nella testa anche
quando dopo aver letto qualche pagina del libro che le aveva
consigliato Robert
si addormentò e prima di chiudere gli occhi sentì
ancora quel “buona notte” che
qualche ora prima gli aveva sussurrato lui lasciandola senza parole
dopo quel breve
contatto con le sue labbra.
Il mattino
quando si svegliò si sentiva estremamente bene, non aveva
idea di cosa avesse
sognato di preciso, ma quel sogno l’aveva messa decisamente
di buon umore, e
uscendo di casa lasciò addirittura un biglietto in cui
augurava il buongiorno
al suo coinquilino e migliore amico accanto alla colazione che gli
aveva
lasciato sul tavolo già pronta, probabilmente avrebbe dovuto
soltanto scaldarsi
il caffè.
La giornata
a lavoro passò piuttosto velocemente quella mattina
c’erano solo dei cesari
programmati quindi a parte preparare le donne per
l’intervento non ci fu molto
da fare, e dopo il solito giro visite insieme al dottor Bradbury la
mattinata
venne dichiarata ufficialmente finita.
“ciao”la
chiamò la voce che ultimamente non faceva altro che
frullarle in testa
“non
è
venerdì oggi”disse Carla guardandosi intorno
“mi
stanno
cercando a Praga non pensano proprio che io sia in Inghilterra, la mia
manager
ha fatto un ottimo lavoro”disse Robert ridacchiando
soddisfatto
“beh
ci
credo occhiali da sole cappello, sciarpa e oggi cappuccio potrebbero
prenderti
per un terrorista magari”disse Carla
“ahaha
che
simpatica”disse Robert
“beh
che
vuoi?”chiese Carla
“uno
volevo
farti un saluto, e due volevo vederti”disse Robert
“vedermi?”chiese
Carla perplessa
“si
ieri
sera ho sbagliato a resisterti avrei dovuto approfondire quel bacio e
trascorrere la notte con te”disse Robert mentre faceva
scivolare la mano lungo
la guancia di Carla, e il suo tocco combinato alle sue parole ebbero
per Carla
un effetto davvero disastroso.
“certo
la
notte, ti sarebbe bastata mezz’ora”disse Carla
scostandosi e provando ad
evitare la sensazione di bruciare che le aveva provocato il tocco di
Robert.
“mezz’ora?
Beh mezz’ora l’ultima volta è bastata a
te anzi ricordo molto meno”disse Robert
ridacchiando
“si va
bene
ora basta, io sono veramente esausta e vorrei solo tornare a casa e
dormire”disse Carla
“capito
beh
allora ci vediamo domani sera”disse Robert senza darle
nemmeno un bacio, se non
ci fosse stato il suo maledetto orgoglio gli sarebbe corsa dietro e
l’avrebbe
sbattuto al muro prendendosi quel bacio che lui le aveva negato la sera
precedente, ma il suo orgoglio c’era ed era anche piuttosto
forte.
Tornata a
casa trovò un bigliettino di Ivan a quanto pare quel giorno
avrebbe iniziato a
lavorare e quindi non ci sarebbe stato, appresa la notizia si fece una
doccia e
si lanciò sul letto a dormire svegliandosi solo quando
più tardi venne
disturbata dal vociare del suo migliore amico.
“ah
eccoti
guarda qua che cosa ha portato il corriere”disse Ivan mentre
apriva pacchi
infiocchettati.
“che
cos’è?”chiese Carla perplessa
“stavi
dormeno sodo la vicina ha detto che sono arrivati questi pacchi ma che
siccome
nessuno apriva li ha ritirati come fa di solito comunque sono proprio
per
te”disse Ivan mentre alzava un vestito piuttosto corto nero.
“bellissimo”disse
Ivan
“c’è
qualche biglietto?”chiese Carla
“si e
dice”
per il nostro venerdì”disse Ivan orgoglioso
“è
un
idiota”disse Carla
“è
lui, si
non può che essere lui e guarda addirittura delle scarpe di
Gucci e c’è anche
una parure di orecchini e una catenina, dio quanto sei
fortunata”disse Ivan
sospirando
“tu
guarda
che cosa fa un uomo per portarti a letto”disse Carla
perplessa e scettica
“non
credo
che avrebbe bisogno di farti regali mi pare che a letto con lui tu ci
vada
molto volentieri, l’ha fatto perché ci
tiene”disse Ivan quasi commosso.
“sai
perché
hai preso tante fregature prima di Nate perché tu ti fidi
subito e in
fretta”disse Carla
“e sai
perché tu stai diventando una zitella inacidita? Semplice
perché anche in gesti
così puri e sinceri tu vedi solo un doppio
fine”disse Ivan
“come
è
andata la tua giornata di lavoro?”chiese Carla per cambiare
argomento
“bene,
molto bene e comunque non cambiare argomento venerdì
indosserai questo vestito
e uscirai con lui”disse Ivan facendo sbuffare Carla.
Venerdì
arrivò in fretta e alle 18.30 quando Ivan tornò a
casa, Carla era ancora seduta
sul divano intenta a leggere.
“ma
che
fai? Sono le 18.30 dovresti essere a farti bella non lì a
cazzeggiare hai un
appuntamento stasera”disse Ivan
“non
credo
che andrò mi sento poco bene”disse Carla
“ma
piantala fila a farti una doccia e a vestirti Nate ti
acconcerà i capelli esce prima
da lavoro a posta “disse Ivan trascinando Carla verso il
bagno e strappandole
letteralmente di mano il libro.
Nate le
sistemò i capelli in tempo raccogliendoli in una complessa
acconciatura e pochi
minuti dopo il campanello suonò ed Ivan corse a rispondere.
“si
caro
sali pure”disse Ivan esaltato
Carla si
infilò il cappotto ed uscì dalla stanza seguita
da Nate che le sistemava le
ultime ciocche, era un vero e proprio maniaco della perfezione, oltre
che uno
dei più rinomati parrucchieri di Londra.
“wow”disse
Robert trovandosi Carla di fronte
“ciao”disse
Carla leggermente imbarazzata
“sei
incantevole”disse Robert
“anche
tu”disse Carla rimanendo a fissarlo.
“beh
buona
serata ragazzi”disse Robert salutando Nate ed Ivan
“si
andate
o farete tardi”disse Nate e mentre Carla seguiva Robert fuori
dall’appartamento
Ivan le si avvicinò
“guai
a te
se torni prima di domattina”disse Ivan minaccioso
“ok”disse
Carla leggermente inquietata mentre seguiva Robert.
“grazie
per
tutto questo”disse Carla mentre uscivano dal palazzo
“di
nulla e
poi stai divinamente”disse Robert e le aprì la
portiera dell’auto perché si
accomodasse.
“grazie”disse
Carla sedendosi
“di
nulla”disse Robert regalandole il suo sorriso preferito.
“Cecilie
come sta?”chiese Carla
“bene,
ma ti
prego stasera non parliamo di lavoro stasera parliamo solo di noi due,
voglio
sapere tutto su di te”disse Robert mentre le note di una
composizione da piano
aleggiavano all’interno dell’abitacolo
dell’auto portandosi dietro il
significato delle parole di Robert..gli interessava conoscerla.
Appuntamento
|
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Capitolo 9 *** 9 ***
clodiina85:
ashuhaha si poveretto l' ho stereotipato un pò..io ho un
amico gay e per quanto ci commentiamo i ragazzi vabeh lui preferisce
Taylor Lautner XD non è cos' esagerato XD brh dai non
è che gli resista poi molto e in questo capitolo si
vedrà ampliamente XD comunque grazie mille e spero che anche
questo capitolo ti piaccia
lazzari: si
perchè io Robert da tutti i gossip che girano me lo immagino
proprio così daltronde dicono che abbia speso 200mila
dollari in shopping per Kris.
No guarda lei non è che abbia paura di soffrire a lei
dell'amore proprio non interessa, perchè si è
innamorata qualche volta e non essendo mai stata corrisposta e
all'incirca dall'età di 19 anni che non si innamora
più perchè pensa che non ne valga la pena ..
spero che la serata ti piaccia XD
Vi ringrazio per i commenti, per aver aggiunto la storia ai preferiti e
ai seguiti grazie molte vi lascio al capitolo, spero che vi piaccia e di sentire la vostra opinione in merito vi avverto però che è pieno di dialoghi .
“eccoci”disse
Robert fermandosi a
parcheggiare
“stasera
niente look in incognito? E
se qualcuno ti riconosce?”chiese Carla
“questo
ristorante è dei genitori di
Tom”disse Robert
“oddio
un’altra situazione
imbarazzante”disse Carla sospirando e sperando che i genitori
di Tom non la
riconoscessero.
“stasera
non ci sono tranquilla”disse
Robert mentre toglieva le chiavi e il quadro della macchina si spegneva
insieme
alla musica che proveniva dalla radio.
“oh
almeno una buona notizia”disse
Carla mentre apriva la portiera e scendeva dall’auto.
“non
mi hai dato nemmeno tempo di
venirti ad aprire”disse Robert sbuffando e schiacciando un
pulsante sul
telecomando della chiave la macchina si chiuse.
“mi
pare che tu stia esagerando un
po’, regali ti comporti in maniera esageratamente
galante”disse Carla
raggiungendolo
sul marciapiede e
camminando accanto a lui fino all’entrata del ristorante,
mentre lui restava in
silenzio.
“benvenuti”disse
una cameriera
all’entrata
“grazie
i signori Sturridge mi hanno
riservato un tavolo”disse Robert
“oh
si certo Paul accompagna i signori
di sopra”disse la donna e il ragazzo di nome Paul la
guardò stranito e poi
ricordandosi probabilmente qualcosa annuì e gli fece strada
al piano di sopra.
“cosa
vi porto da bere?”chiese Paul
dopo aver fatto accomodare Carla, in realtà era un gesto che
avrebbe voluto
fare Robert ma il ragazzo era stato più rapido e poi faceva
parte del loro
lavoro.
“inizia
a portarci del vino rosso”disse
Robert
“perfetto”disse
Paul allontanandosi
“oh
dimenticavo volevi
dell’acqua?”chiese Robert
“no,
no il vino è perfetto”disse Carla
“bene”disse
Robert sorridendole
“non
hai risposto a quello che ti
stavo dicendo prima, ma aspetta perché qui
c’è un solo tavolo? Non dirmi che
gli hai fatto allestire il piano superiore solo per la nostra
cena?”chiese
Carla
“si
volevo più intimità e poi qualcuno
poteva riconoscermi e addio vacanze a casa”disse Robert
“capisco”disse
Carla riferendosi più
specificamente alla seconda parte della sua frase.
“allora
vediamo un po’ davvero non
avevi idea di chi fossi? Cioè nemmeno quando mia sorella
è arrivata da te?
Davvero il mio cognome non ti ha detto nulla?”chiese Robert
curioso
“già
Mr celebrità non avevo idea di chi
fossi probabilmente non sei così importante quanto
credi”disse Carla
“
beh si può essere è solo che la mia
faccia è finita sugli autobus di londra”disse
Robert
“non
prendo mai l’autobus”disse Carla
“sulle
confezioni di Burger
King”continuò Robert
“non
mangio mai da burger King”disse
Carla
“fai
bene ci sono fast food migliori
in città”disse Robert
“io
preferisco il fish
and chips”disse Carla
“oh
notevole, non ho mai conosciuto
nessuna ragazza che non trovasse disgustoso tutto quel
fritto”disse Robert
ridacchiando e si ritrovò a ripensare quando
l’aveva comprato a Kris e lei si
era categoricamente rifiutata di mangiarlo preferendo del sushi.
“a
me piace”disse Carla
“anche
a me”disse Robert e qualche
minuto dopo arrivò Paul con il loro vino che
versò per primo nel bicchiere di
Carla e successivamente nel bicchiere di Robert.
“ottimo
Paul grazie procedi pure con i
primi piatti”disse Robert
“va
bene”disse Paul tornando di sotto.
“ho
preso spaghetti con le polpettine
spero ti piacciano”disse Robert
“spaghetti?
Gli spaghetti che fate qui
sono pessimi”disse Carla perplessa
“fidati
i genitori di Tom sanno quello
che fanno ed hanno un cuoco italiano quindi fidati”disse
Robert
“beh
allora”disse Carla sorseggiando
il suo vino.
“e
quindi devo dedurre che non sei
molto una che va al cinema”disse Robert
“che
cos’è un interrogatorio?”chiese
perplessa Carla
“no
assolutamente no, volevo solo
sapere qualcosa in più di te, non è colpa mia se
tu non mi fai nessuna
domanda”disse Robert
“forse
perché a me non interessa
sapere qualcosa su di te”disse Carla
“o
forse perché il tuo migliore amico
ti ha già raccontato abbastanza, ma i giornali non sono mai
sinceri sul
sottoscritto”disse Robert
“beh
da quello che ho capito di te sei
uno che è praticamente l’opposto di
me”disse Carla
“in
che senso?”chiese Robert curioso
“beh
in che senso sei il tipico
ragazzo che mi sarebbe piaciuto quando ero più piccola un
sognatore, ma che
allo stesso tempo non crede sufficientemente in sé stesso e
questo lo rende una
persona piuttosto umile nonostante spicchi di luce
propria”disse Carla
“quello
che hai detto sono un
complimento dietro l’altro non so se te ne sei resa conto,
insomma prima mi
dici che mi trovi affascinante poi mi dici anche questo, potrei
montarmi la
testa”disse Robert
“primo
ti ho dato dell’insicuro e
secondo ho detto che mi saresti piaciuto quand’ero
più piccola”disse Carla
“beh
è pur sempre un inizio anzi è già
un continuo perché noi abbiamo già iniziato con
l’attrazione”disse Robert e a
quelle parole Carla non seppe più che cosa rispondere per
fortuna venne salvata
in corner dagli spaghetti con le polpettine.
“allora?”chiese
Robert
“veramente
buonissimi”disse Carla
finito di mangiare.
“si
anche il tuo naso ne è
testimone”disse Robert ridacchiando mentre si allungava verso
di lei per
pulirle il naso
“grazie”disse
Carla imbarazzata.
“di
nulla”disse Robert sorridendole.
“mi
spieghi perché hai organizzato una
serata del genere?”chiese Carla
“perché
volevo passare del tempo con te”disse
Robert
“piantala
se volevi venire di nuovo a
letto con me potevi dirlo non c’era certo bisogno di
organizzare una serata del
genere”disse Carla
“credi
che io abbia bisogno di
organizzare una piacevole serata per portarti a letto?”chiese
Robert inarcando
un sopracciglio perplesso.
“no,
ed è per questo che non
capisco”disse Carla
“c’è
qualcosa di sbagliato nel voler
uscire a cena?”chiese Robert
“si
perché sa tanto di appuntamento
addirittura mi hai fatto arrivare a casa un vestito”disse
Carla
“ho
esagerato? Ho chiesto consiglio a
mia sorella Lizzie e secondo lei non stavo esagerando siamo andati a
letto tre
volte ormai”disse Robert
“non
significa nulla”disse Carla
“lo
sai che sei veramente assurda
andare a letto insieme non è un problema se si tratta di
fare quattro
chiacchiere invece”disse Robert
“bene
visto che sono assurda perché non
finisci di bere la
tua bottiglia di vino
e poi ti vai a scopare qualche troietta rimorchiata in
giro”disse Carla
alzandosi e subito Robert le fu a fianco per fermarla ma Carla prese il
bicchiere di vino e glielo rovesciò in faccia prima che lui
potesse avvicinarsi
sufficientemente poi afferrato il cappotto e la borsa si diresse verso
l’uscita
correndo per quanto le permettevano quei tacchi altissimi.
“Robert
ma il dolce?”chiese Paul
vedendo Robert che si precipitava lungo la scalinata non aiutato per
niente
dalla sua scarsa coordinazione dei movimenti.
“metti
sul mio conto”disse Robert
mentre raggiungeva l’uscita.
Con
quei tacchi Carla non era andata
molto lontano si trovava infatti a terra dall’altra parte del
marciapiede
mentre malediceva quei tacchi vertiginosi.
“questa
non era proprio la serata che
mi aspettavo”disse Robert sedendosi accanto a lei.
“
e queste scarpe sono troppo alte, se
mi sono slogata la caviglia ti uccido con le mie mani”disse
Carla continuando a
massaggiarsi la caviglia.
“lascia
vedere a me io sono un
intenditore di slogature”disse Robert prendendole la caviglia
e mentre le
tastava la caviglia per sentire
di
preciso dove le facesse male, ebbe un flash del passato.
Solo
qualche anno fa si trovava in
quella stessa posizione con Kristen e le massaggiava la caviglia
dolorante dopo
una banale storta presa durante le riprese in Italia, Micheal li aveva
trovati
così e si era alterato parecchio accusandolo come sempre di
essere sempre in
mezzo, chi l’avrebbe mai detto che alla fine lui avrebbe
vinto? Ma forse
Micheal aveva ragione lui era soltanto uno che stava sempre in mezzo un
passeggero malanno di stagione.
“che
c’è?”chiese Carla vedendolo
assorto
“nulla”disse
Robert riprendendosi dai
suoi pensieri
“nulla?
Sembravi in trans”disse Carla
“comunque
non credo sia rotta e
nemmeno slogata hai preso soltanto una storta d’altronde non
è molto indicato
correre con questi tacchi”disse Robert
“ecco
perché hai scelto queste
scarpe”disse Carla ridacchiando.
“certo,
vuoi smetterla di farmi
passare come il seduttore di turno, non vorrei dire ma fra noi due chi
non si
contiene sei proprio tu ”disse Robert ridacchiando
“che
simpatico”disse Carla provando a
rialzarsi per poi ricadere nuovamente sul suo fondoschiena.
“aspetta”disse
Robert prendendola in
braccio e in quel momento Carla sentì ancora quel suo buon
profumo, chissà
qual’era non l’aveva mai sentito prima, ma era
estremamente buono.
Robert
con qualche difficoltà aprì la
portiera dell’auto e la fece sedere al posto del passeggero
per poi andare al
suo posto di guida.
“eccoci”disse
Robert mettendo in moto
“prima
cosa avevi?”chiese Carla
“ah
prima nulla qualche ricordo che
era tornato a bussare”disse Robert
“un
ricordo brutto?”chiese Carla
curiosa
“non
proprio”disse Robert
“capisco”disse
Carla appoggiando la
testa contro il finestrino e Robert sorrise fra sé
perché il fatto che gli
avesse fatto quella piccola domanda per lui significava già
molto.
“arrivati”disse
Robert e Carla
guardando fuori dal finestrino non riconobbe certo la sua casa ne tanto
meno
quella di Robert.
“dove
siamo?”chiese Carla perplessa
“all’Hilton
”disse Robert
“ma
allora sei veramente pessimo”disse
Carla
“se
vuoi ti riaccompagno a casa”disse
Robert
“no
certo che no Ivan mi
ucciderebbe”disse Carla
“certo
usa la scusa di Ivan”disse
Robert aiutandola a scendere dall’auto e riprendendola di
nuovo in braccio.
“signori
benvenuti eccovi la chiave
della suite”disse l’uomo alla reception guardandoli
un po’ perplesso.
“grazie”disse
Robert prendendo la
tessera e andando verso l’ascensore.
“chissà
cosa avrà pensato”disse Carla
arrossendo
“oh
credo che mi starà invidiando a
morte”disse Robert mentre le sue labbra scendevano su quella
di Carla ma prima
di quel contatto Carla spostò la testa di lato.
“o
forse no”disse Carla sogghignando
quando le porte dell’ascensore si aprirono e Robert si
diresse verso la loro
suite, si richiuse la porta alle spalle e la poggiò sul
letto iniziando a
spogliarsi.
“che
fai?”chiese Carla
“vado
a farmi una doccia”disse Robert mentre
si slacciava la camicia con una bella chiazza di vino.
“mi
spiace per la camicia”disse Carla
anche se mentre lo diceva non stava propriamente osservando la stoffa
di quella
camicia azzurra ma era concentrata sulle ossa del bacino di Robert che
continuavano nei suoi pantaloni eleganti che si stava sfilando dopo
essersi
sfilato le scarpe quasi inciampando e facendo scoppiare a ridere Carla.
“mi
prendi anche in giro”disse Robert
fingendosi arrabbiato mentre le si avvicinava
“no”disse
Carla ma prima di arrivare
al letto Robert inciampò nelle scarpe di Carla facendola
scoppiare nuovamente
in una risata.
“allora
vuoi la guerra”disse Robert
sollevandola di peso e dirigendosi verso il bagno dove incurante che
lei fosse
ancora vestita entrò nel box doccia buttandola letteralmente
sotto il getto
dell’acqua.
“no
mettimi giù”continuava a ripetere
Carla mentre si dimenava sotto il getto dell’acqua senza
smettere di ridere
perché nel frattempo Robert aveva scovato il suo punto
debole il solletico.
“dai
ti prego basta”disse Carla e
allora Robert sufficientemente soddisfatto per la sua vendetta la mise
a terra
“sei
tutta bagnata adesso”disse Robert
ridacchiando mentre le accarezzava il viso spostandole le ciocche che
le
coprivano gli occhi.
“chissà
di chi è il merito”sbottò
Carla
“piccola
vendetta”disse Robert
poggiando le labbra sulla sua guancia a qualche millimetro dalle sue
labbra.
“perfetto”disse
Carla sbuffando
“abbi
pazienza io direi che a questo
punto tanto vale farsi un bel bagno no”disse Robert facendola
accomodare su un
divanetto di vimini presente nell’enorme bagno per poi
iniziare a riempire la
vasca.
“non
ti svesti?”chiese Robert
“ho
dei problemi con la lampo”disse
Carla
“ti
aiuto”disse Robert avvicinandosi e
facendo scendere la cerniera sul lato per poi sfilarle il vestito e
lasciarla
solo in intimo proprio come si trovava lui.
“grazie”disse
Carla coprendosi il
petto dato che Ivan l’aveva convinta ad indossare il vestito
senza reggiseno
dato che era troppo aderente e che a detta sua il reggiseno
l’avrebbe fatta
sembrare troppo prosperosa, peccato che lei avesse una terza scarsa
quindi non
è che come cosa sarebbe stata tanto male ma si sa ai
consigli di moda di Ivan
non poteva rinunciare, dopo tutto lui dopo aver lasciato il lavoro di
insegnante madre lingua era ora diventato un fotografo di moda.
“è
pronta”disse Robert chiudendo il
rubinetto e togliendosi i boxer facendo
arrossire Carla.
“perché
sei tutta rossa?”chiese Robert
ridacchiando
“non
è vero”disse Carla
“certo”disse
Robert avvicinandosi per
sostenerla e aiutarla ad entrare nella vasca
“potresti
rimetterti i boxer”chiese
Carla
“devono
asciugare, anche tu faresti
bene a toglierti le culotte”la prese in giro Robert mentre si
sedeva proprio di
fronte a lei facendo uscire un po’ d’acqua dalla
vasca
“scordatelo”disse
Carla rilassando la
testa sul bordo della vasca.
“buono
questo bagnoschiuma assomiglia
al tuo profumo”disse Carla
“hai
già identificato il mio
profumo”ridacchiò Robert
“no
è solo che è buono”disse Carla
“non
indosso profumi mi infastidiscono
è l’odore del mio docciaschiuma preferito cannella
e zenzero”disse Robert.
“il
tuo invece è un profumo strano di
quelle fragranze molto costose”disse Robert
“si
è magnifique di Lancome”disse
Carla
“è
molto forte”disse Robert mentre le
sollevava la caviglia che prima le aveva dato qualche problema
continuando a
massaggiargliela per poi risalire verso la gamba e lasciarle alcuni
baci fino
al ginocchio risalendo poi verso la coscia e soffermandosi sulla pancia
piatta
facendola ansimare, e proprio mentre si aspettava che la sua testa
scendesse
più in basso lui ritornò al suo posto come se
nulla fosse poggiando la testa
sul bordo della vasca e chiudendo gli occhi, per l’ennesima
volta era stato lui
a sedurla e l’aveva fatto così bene che Carla a
fatica riusciva a contenersi
dal saltargli addosso.
“ti
odio”disse prima di lanciarsi
letteralmente sulle sue labbra e lui ghignando soddisfatto fece
scendere le
mani sui suoi glutei attirandola più vicino a sé
e facendole sentire quanto
fosse già irrimediabilmente eccitato.
“oddio”ansimò
Carla quando i loro
bacini vennero in contatto.
“e
non ho ancora iniziato”disse Robert
scendendo a baciarla lungo il collo, aveva capito che il collo era nettamente il suo punto
debole e poi a lui
piaceva sentirla gemere ogni volta che le sue labbra venivano in
contatto con
la pelle delicata del collo, soffermandosi notò ancora il
succhiotto che le aveva
lasciato qualche settimana fa era ancora visibile.
“ti
prego basta”disse Carla ansimante
e Robert accontentò subito la sua richiesta sfilandole le
culotte che indossava
e portando il suo membro vicino alla sua apertura aspettando
però ad entrare, e
trattenersi in quel modo gli costava parecchia fatica ma voleva farla
soffrire
un po’.
“sei
proprio uno stronzo”disse Carla
provando a recuperare fiato e quando meno se lo aspettava Robert
entrò dentro
di lei rimanendo per qualche minuto fermo perché si
abituasse alle sue
dimensioni, quando vide sul suo viso quell’ espressione di
pura estasi iniziò a
spingere e lo stesso fece lei facendo dettare a lui il ritmo delle
spinte e
insieme raggiunsero l’apice del piacere appagati da quel
momento.
Carla
si sollevò da lui per tornare a
sistemarsi dov’era appoggiata prima di saltargli addosso, ma
lui la trattenne
tra le sue braccia.
“dove
vai?”chiese prendendola per la
vita e facendola appoggiare con la testa al suo petto, Carla si sarebbe
voluta
staccare perché per lei quei contatti dopo il sesso erano
decisamente troppo ma
era difficile sfuggire dalle braccia di Robert e poi per una volta
poteva anche
permettersi quelle coccole che nessuno le aveva mai riservato.
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Capitolo 10 *** 10 ***
Sono felicissima che questi capitoli vi siano piaciuti, questo
è un pò strano spero possa piacervi comunque XD
Mi sono un pò soffermata più su Robert
naturalmente grosso difetto lo so è pieno di
dialoghi
Non so se avete visto le ultime foto di Rob secondo me sta benissimo
con la barba così XD nonostante siano foto pessime quelle
che gli hanno scatto mettendolo letteralmente al muro povero Rob
Carla
rimase tra le braccia di Robert
accoccolata sul suo petto piuttosto scolpito per un tempo imprecisato,
tempo
che bastò a far raffreddare la temperatura
dell’acqua e nonostante il contatto
con il corpo di Robert rabbrividì.
“hai
freddo?”chiese Robert strofinandole le
braccia.
“l’acqua
si è decisamente
raffreddata”disse Carla rabbrividendo ma senza muoversi dalla
sua posizione.
“ci
vuole una bella doccia calda”disse
Robert sollevandosi nella vasca e prendendola in braccio senza
scivolare, un
vero miracolo pensò Carla ridacchiando.
“perché
ridi adesso?”chiese Robert
perplesso
“non
sei caduto miracolo”disse Carla
continuando a ridacchiare
“ah
ma tu allora non impari proprio
mai”disse Robert aprendo il getto dell’ acqua e
facendole il solletico
“no
ti prego il solletico no”disse
Carla dimenandosi sotto la doccia mentre Robert ormai scoperto il suo
punto
debole continuava la sua vendetta.
“dai
veramente ti prego, ti chiedo
scusa, giuro che non riderò mai più di te lo
giuro”continuava a ripetere Carla
finchè Robert sentendo le parole di Carla smise di farle il
solletico.
“solo
perché hai giurato”disse Robert
ridacchiando mentre si godeva il getto d’acqua calda che gli
scorreva sul capo
scendendo lungo il suo corpo e Carla non potè fare a meno di
osservare il
percorso compiuto dal getto dell’acqua che dai capelli gli
scendeva lungo il
viso soffermandosi sulle labbra, su quel labbro inferiore
più pieno del
superiore come spesso succedeva negli uomini,e poi quella stessa scia
si
prolungava lungo il collo accarezzandogli il torace scolpito ma non
troppo e
decisamente non depilato, e scendendo verso l’addome dove
iniziava a farsi
strada uno strato di peluria che scendeva molto più in
basso.. no basta non
poteva proseguire oltre, risollevò lo sguardo sperando che
Robert non si fosse
accorto della radiografia che gli aveva appena fatto.
“vieni”disse
Robert attirandola a sé e
poggiando la testa sulla sua mentre le mani scesero a circondarle la
vita
chiudendosi sul suo ventre, quella doccia fu estremamente rilassante e
quando
si furono sufficientemente riscaldati uscirono dalla stanza avvolti
negli
accappatoi.
“ho
tutti i capelli bagnati
maledizione mi prenderò qualcosa”ripeteva fra
sé Carla mentre provava a
tamponarsi i lunghi capelli castani con un asciugamano.
“è
un Hilton cosa pensi che non ci sia
un Phon in camera”disse Robert ridacchiando mentre le passava
il mini phon
poggiato su un tavolino nella stanza.
“ah
già e poi tu sei Robert
Pattinson”disse Carla facendogli una smorfia mentre prendeva
il phon.
“darebbero
un phon a chiunque e
comunque questa è una suite se volessi potrei addirittura
chiamare un
parrucchiere oppure una massaggiatrice dal centro
estetico”disse Robert
“davvero?”chiese
Carla scioccata
“no
certo che no, no però forse no non
credo, comunque se vuoi ti asciugo io i capelli da piccolo vedevo le
mie
sorelle e so parecchio sui capelli”disse Robert
“no
parrucchiere mancato non mi sembra
il caso”disse Carla sedendosi su una poltrona di fronte ad
una specchiera
mentre iniziava a fonarsi i capelli svogliatamente.
“dai
a me o qui facciamo notte”disse
Robert prendendole il phon di mano e iniziando ad asciugarle i capelli
accarezzandoli con delicatezza, e se non fosse stato che vedere lui
avvolto da
un accappatoio che le asciugava i capelli fosse così
estremamente sexy mentre
il vento muoveva anche delle ciocche dei suoi corti capelli biondi si
sarebbe
sicuramente addormentata, le carezze di Robert erano davvero
rilassanti.
“finito”disse
Robert quando i capelli
furono asciutti
“grazie,
se ti va posso
ricambiare”disse Carla
“va
bene”disse Robert mettendosi a
sedere e passando il phon in mano a Carla che prese a fare la stessa
cosa che
aveva fatto lui poco prima, i capelli di Robert erano setosi e le
piaceva
sentirli tra le mani pian piano da biondo scuro dato dal fatto che
fossero bagnati
tornarono al loro colore ufficiale biondi.
“hai
delle sfumature rossicce”disse
Carla mentre osservava il cambiamento di colore dei suoi capelli
“effetto
tinta, il rosso è difficile
da eliminare dicono le mie sorelle ”disse Robert
“già”disse
Carla che lo sapeva bene,
ora era finalmente tornata al suo castano scuro ma da ragazzina, quindi
non poi
tanti anni fa aveva pasticciato parecchio sui suoi capelli.
“finito”disse
Carla spegnendo il phon.
“grazie”disse
Robert
“ci
sono altri accappatoi?”chiese Carla
che aveva tutti i vestiti ad asciugare dato che qualcuno
l’aveva gettata sotto
la doccia.
“uhm
no però se l’ odore di vino non
ti infastidisce posso prestarti la mia camicia, vedersi non si vede
è blu però
forse si sente”disse Robert
“decisamente”disse
Carla facendo una
smorfia
“sicuramente
ci saranno dei nuovi
accappatoi”disse Robert aprendo l’armadio e
trovandone un paio puliti e ne
lanciò uno a Carla.
“grazie”disse
Carla prendendo
l’accappatoio e zoppicando fino al bagno, ormai non le faceva
più male, ritornò
qualche minuto dopo giusto per godersi lo spettacolo di Robert nudo di
spalle
che si metteva l’accappatoio asciutto dopo essersi sfilato
quello bagnato.
“non
posso crederci sei andata a cambiarti
in bagno dopo che abbiamo fatto bagno e doccia insieme”disse
Robert
ridacchiando
“si”disse
Carla
“beh
devo ammetterlo sei
fantastica”disse Robert ridacchiando mentre si sdraiava a
letto e appena dopo
lo raggiunse anche Carla giusto il tempo di arrivare al letto.
“ti
fa ancora male la caviglia”le chiese
Robert quando gli fu accanto.
“no”disse
Carla
“zoppicavi”disse
Robert
“si
ma sta passando”disse Carla
“beh
allora buonanotte”disse Robert
girandosi su un fianco e dandole le spalle si addormentò e
dopo aver ascoltato
per un po’ il respiro di Robert mentre dormiva anche lei si
addormentò cullata
da quel lieve suono, perlomeno non russa avrebbe detto Ivan, ma
probabilmente
il suo migliore amico avrebbe anche aggiunto una serie di
caratteristiche
interessanti e lei gli avrebbe dato ragione, perché per
quanto si sforzasse di
non vederlo avvenente i suoi occhi funzionavano davvero bene.
Improvvisamente
Carla smise di sentire
quel respiro che aveva cullato il suo sonno e per un attimo
pensò di essere
rimasta da sola, ma portando la mano alla sua destra ne
trovò un’altra calda
che strinse la sua.
“che
fai?”chiese Carla perplessa aprendo
gli occhi
“ti
bacio”disse Robert e prima che
Carla avesse il tempo di ribattere le labbra del ragazzo furono sulle
sue, la
stava baciando nuovamente in maniera dolce e delicata e intanto le
accarezzava
la guancia con quelle lunghe dita da pianista, si Ivan le aveva
raccontato che
Robert era anche un buon musicista e quelle mani sembravano dichiararlo
in
pieno.
“non
puoi”disse subito dopo Carla
“che
cosa non posso fare?”chiese
Robert perplesso, non capiva proprio dove aveva sbagliato, per lui
quella notte
era stata semplicemente fantastica era tanto che non dormiva al fianco
di
qualcuno, e se per quello erano anche diversi mesi che non portava
qualcuno
fuori a cena.
“questo”disse
Carla indicando le loro
mani intrecciate e tirando indietro la sua per sciogliere quel contatto
seppur
piacevole.
“non
posso tenerti la mano?”chiese
Robert
“non
solo, non voglio tutti questi
gesti dolci e carini”disse Carla
“la
mia vicinanza ti dà fastidio?
Eppure mi pare che quando sono dentro di te tu non sia propriamente
infastidita”disse Robert
“bene”disse
Carla alzandosi dal letto
e andando alla ricerca dei suoi vestiti per rivestirsi e andarsene, non
aveva
intenzione di stare un minuto di più in quella stanza.
“stavo
scherzando”disse Robert
fermandola
“ok
te lo concedo probabilmente tra
noi due c’è un attrazione un tantino esagerata, ma
io non ho nessuna intenzione
di avere una relazione seria, e siccome tu esci da una brutta storia
credo che
noi due non siamo affatto compatibili”disse Carla
“però
non puoi negare l’attrazione che
ci lega, secondo me non siamo incompatibili sei semplicemente tu che
non vuoi
darci una possibilità”disse Robert
“io
non voglio una relazione mentre tu
si non la pensiamo allo stesso modo”disse Carla
“no,
io non voglio una relazione, ti
sembro uno con la faccia da voglio una relazione?”chiese
Robert
“non
lo so, non ho mai incontrato
uomini con la faccia da voglio una relazione”disse Carla
“beh
ti assicuro che quegli uomini non
hanno la mia faccia e probabilmente non sono nemmeno dei neo
cornificati a
pochi mesi dal matrimonio”disse Robert
“non
dovesti ricordare sempre quell’
episodio, è successo ma smettila di considerarti un cornuto
o presto non
passerai più dalle porte”disse Carla prendendolo
in giro.
“davvero
Carla io non voglio una
relazione, ho solo bisogno di vedere qualcuno per distrarmi un
po’ e tu fai lo
stesso, lo vedi che siamo compatibili”disse Robert
“quindi
un rapporto solo sesso e le
coccole sono vietate e niente legami per te andrebbe
bene?”chiese Carla
“niente
legami equivalente a uscire
con altre persone?”chiese Robert
“si”disse
Carla con naturalezza
“certo”disse
Robert fingendo di
esserne sicuro, quando un rapporto aperto era l’ ultima cosa
che voleva da
quella ragazza.
“bene
allora siamo d’accordo”disse
Carla
“certo”disse
Robert entrando in bagno
a recuperare i suoi boxer.
Quando
entrambi furono vestiti e
pronti ad andare lasciarono la suite e Robert riaccompagnò
Carla a casa.
“grazie
per la bella serata”disse
Carla
“grazie
a te”disse Robert sorridendole
per poi avvicinarsi alle sue labbra e baciarla e dopo quel bacio Carla
si tirò
indietro.
“che
ho fatto?”chiese Robert
“anche
questi baci sarebbero da
proibire”disse Carla
“non
posso nemmeno baciarti? Ma io
adoro baciarti”disse Robert sporgendosi ulteriormente per
baciarla di nuovo.
“anch’
io”si lasciò sfuggire Carla
sfiorando le labbra del ragazzo.
“beh
in questo caso direi che i baci
proprio non possono essere proibiti”disse Robert ridacchiando
“si
forse hai ragione, ci vediamo
ciao”disse Carla scendendo dalla macchina
“ciao”disse
Robert sorridente e
soddisfatto per quella piccola vittoria.
“Robert
ma ti sembra questa l’ora di
rientrare”disse Claire quando il figlio oltrepassò
la porta di casa togliendosi
il cappotto e appendendolo.
“che
c’è per colazione mamma?”chiese
Robert provando a cambiare argomento
“ma
guarda qua questa camicia tutta
sporca di vino, ma che hai fatto una rissa? Rob davvero che
è successo?”chiese
Claire
“una
specie”disse Robert ridacchiando
“Rob
andato bene l’appuntamento”disse
Lizzie smascherando il fratello
“sei
uscito con una donna?”chiese
Claire incredula, forse non si aspettava certo che
dopo quello che gli era successo sarebbe
uscito con qualcuna prima di qualche anno, insomma piantato a pochi
mesi dal
matrimonio e per giunta tradito era una combinazione vincente a
giustificare
una successiva paura delle relazioni.
“si”disse
Robert ammettendo tutto
“e
com’è? È bella?”chiese Claire
“molto”disse
Robert e Claire sorrise
per l’affermazione del figlio.
“magari
se ti va, se te la senti per
natale puoi invitarla da noi”disse Claire
“vedremo”disse
Robert conscio che con
le condizioni che aveva accettato quella mattina non avrebbe certo
potuto
portare Carla a conoscere i suoi genitori il giorno di natale,
perché
“relazione aperta” mal si sposava con “ti
presento i miei genitori”.
Nonostante
tutto però Robert si
sentiva di poter essere ottimista, quella ragazza era speciale e poi il
destino
l’aveva messa sulla sua strada ben tre volte, voleva pur dire
qualcosa: l’aveva
incontrata per la prima volta in quel piccolo pub, il giorno seguente
nella sala
parto dove stava per nascere la sua nipotina,
e poi quando si era deciso a lasciarla in pace
perché aveva capito che
lei di lui non voleva saperne assolutamente nulla, l’aveva
incontrata nella sua
libreria preferita.
Robert
non poteva che esserne convinto,
era stato il fato stesso a mettere quella ragazza sul suo cammino.
“c’è
Robert Claire?”chiese Tom quando
Claire gli aprì il portone di casa Pattinson.
“si
caro è andato di sopra a
cambiarsi”disse Claire
“dimmi
Claire è appena tornato?”chiese
Tom
“si
è tornato un’ oretta fa”disse
Claire
“evvai”disse
Tom e in quel momento
Claire lo guardò insospettita
“tutti
sapevate che mio figlio aveva
un appuntamento ed io non sapevo nulla”disse Claire
fingendosi offesa.
“lo
sai tuo figlio è un tipo piuttosto
timido, nemmeno Victoria sa nulla comunque”disse Tom
“come
non sa nulla?”chiese Claire
“oh
Claire non credo voglia sapere di
chi si tratti e suppongo non lo voglia sapere nemmeno
tu”disse Tom
“perché
non vorrei saperlo? È forse
una di quelle modelle drogate?”chiese Claire
“no,
è assolutamente una ragazza
comune”disse Tom
“è
almeno inglese?”chiese Claire
“non
proprio”disse Tom
“di
che parlate?”chiese Robert
fulminando Tom mentre raggiungeva tutti in salotto
“della
tua fidanzata misteriosa”disse
Tom
“sei
un idiota”disse Robert
ridacchiando
“perché
non dici mai niente alla tua
mamma”disse Claire
“ma
no mamma davvero quando sarà il
momento e se arriverà il momento te ne parlerò va
bene?”chiese Robert dandole
un bacio sulla guancia.
“Claire
fossi in te mi vanterei con le
amiche Robert Pattinson ti ha baciata”disse Tom ridacchiando
“Thomas
Sturridge il mio mestolo non
ti ha ancora colpito solo perché sei il marito di mia
figlia”disse Claire
facendo scoppiare tutti a ridere, effettivamente Tom era di famiglia a
casa
Pattinson praticamente da sempre, e quando aveva annunciato il suo
fidanzamento
con Victoria tutti erano rimasti letteralmente scioccati, ma da quel
giorno per
amore della figlia i coniugi Pattinson avevano smesso di prendere in
giro il
ragazzo.
“che
succede qui?”chiese Victoria
entrando in casa con la piccola Cecilie addormentata nel passeggino e
con
l’arrivo della piccola Cecilie per fortuna Claire si
dimenticò totalmente di
cosa stessero parlando e si precipitò dalla sua piccola
nipotina.
“nulla
tesoro”le rispose Tom
Poche
ore più tardi Robert si trovava
a girovagare per la città apparentemente senza meta, ma in
realtà sapeva
benissimo dove sarebbe voluto andare, non avevano certo parlato di
regole sul
numero di volte al giorno o alla settimana in cui potevano vedersi,
quindi
poteva benissimo presentarsi a casa sua.
“ciao”disse
Robert quando Ivan venne
ad aprirgli
“Rob
che bello vederti, ma Carla non
c’è”disse Ivan
“non
c’è?”chiese Robert
“si
è uscita per fare la spesa, io sto
uscendo ma se vuoi aspettarla dovrebbe tornare a breve”disse
Ivan
“grazie
la aspetterò allora”disse
Robert
“va
bene”disse Ivan sorridente e prima
di uscire di casa guardò di nuovo Robert con occhi
illuminati
“Ivan
dammi una mano con i
sacchetti”disse Carla mentre tentava di aprire la porta e
Robert subito si
precipitò in suo aiuto.
“ciao”disse
Carla sorpresa
“ciao,
mi ha aperto Ivan”disse Robert
“capito”disse
Carla
“volevo
vederti”disse Robert chiudendo
la porta di casa prima che potesse farlo Carla per poi avventarsi sulle
sue
labbra.
“anch’io”disse
Carla accarezzandogli
il viso reso un po’ ispido dalla barba, e le piaceva ancora
di più vederlo con
la barba, sembrava ancora più uomo.
“che
c’è?”chiese Robert osservando le
sue mani che gli accarezzavano il viso
“con
la barba mi piaci molto di
più”disse Carla
“posso
dirti che sei in assoluto la
donna perfetta”disse Robert tornando a baciarla
|
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Capitolo 11 *** 11 ***
Nuovo capitolo non è niente di che spero possa piacervi
Passarono
quattro settimane da quando
avevano deciso di iniziare quella specie di relazione solo sesso e
mancavano
ormai una settimana a natale.
“grazie”disse
Carla dopo aver finito
“grazie?”chiese
perplesso Robert
“che
c’è?”chiese Carla mentre si rivestiva
“ti
rivesti già”disse Robert coperto
dal lenzuolo solo dalla vita in giù.
“si
e dovresti farlo anche tu è tardi
”disse Carla ed effettivamente erano le 21 di sera e non
avevano nemmeno cenato
“ma
se sono solo le 21”disse Robert
“domani
lavoro e poi mi pareva di
esser stata abbastanza chiara sulla natura del nostro
rapporto”disse Carla
“si
solo sesso senza esclusiva”disse
Robert scettico, se solo fosse stato un anno fa non avrebbe mai e poi
mai
accettato una situazione del genere, si all’inizio con
Kristen era iniziato
tutto dal sesso, ma lui l’amava già e pensava che
anche lei lo amasse ecco
perché poi non appena lei aveva lasciato Micheal avevano
deciso di uscire allo
scoperto come coppia, ma qui era diverso perché quella
ragazza con lui non voleva
avere proprio niente a che fare se non sesso, solo il sesso sembrava
contare
per lei, poi che lui si sentisse un vero straccio a lei non
interessava, ma
come poteva sapere che l’idea che lei finisse tra le braccia
di un altro lo
infastidiva a morte? Come poteva saperlo se lui per primo aveva
dichiarato di
non volere una relazione seria? Però lei di certo non poteva
sapere che l’unico
motivo per cui aveva accettato una proposta tanto assurda era da
ricercarsi
nella sua paura di perderla, non sapeva bene di che natura fossero quei
sentimenti, ma sentiva di non riuscire a staccarsi da quella ragazza,
sentiva
che avrebbe voluto starle sempre accanto e stringerla ogni notte a
sé, ma
sembrava che lei non fosse dello stesso avviso.
“se
hai cambiato idea lo capisco,
insomma “disse Carla
“certo
che no”disse Robert alzandosi
dal letto senza pensare al fatto di essere nudo e ricercando i suoi
boxer.
“tieni”disse
Carla lanciandogli i
boxer che erano finiti dal suo lato del letto.
“grazie”disse
Robert rivestendosi
“Victoria
sta bene?”chiese Carla
“si
abbastanza, Tom dice che se la sta
cavando alla grande anche se non vale la piccola Cecilie è
un angelo, mangia e
dorme e piange così di rado”disse Robert mentre si
infilava la maglietta che
prima Carla gli aveva sfilato.
“bene”disse
Carla sorridendo a Robert
“ok
io allora vado ci sentiamo”disse
Robert
“si”disse
Carla mentre lo accompagnava
alla porta
“buonanotte”disse
Robert appoggiando
le sue labbra a quelle di Carla e godendosi quell’ultimo
contatto, come stava
facendo esattamente anche lei.
“buonanotte”disse
quando si staccarono
Carla per poi chiudere la porta di casa.
Rimase
per qualche secondo immobile
appoggiata alla porta e poi si sedette sul divano a pensare a quello
che le
stava accadendo, che diamine aveva quel ragazzo, in che modo riusciva a
stregarla a tal punto che spesso dimenticava quasi il suo nome, al
punto che
avrebbe rinnegato la sua intera vita per una sua minima carezza.
Il
massimo della coerenza ecco
cos’era, prima gli diceva che non voleva averci a che fare
eppure continuava ad
andarci al letto, poi sotto consigli di Ivan gli proponeva un rapporto
aperto
eliminando la parte dolce del rapporto per renderla solo una relazione
fisica,
e poi immaginava continuamente le sue mani con quelle lunghe dita
affusolate
correrle lungo il corpo.
Decise
infine che era meglio non
pensare a questa storia quindi si preparò una bella insalata
mista e sedendosi
davanti alla tv cercò un film carino da guardare, non
c’era molto quando
facendo zapping lo riconobbe: era proprio lui, ma era decisamente
più giovane
probabilmente in quel film non aveva più di diciotto anni,
aveva un paio di
occhiali spessi ed era vestito da simil punk, ma in realtà
interpretava
decisamente il ruolo di un nerd e per giunta era figlio di un
ginecologo, alias
era decisamente un nerd, eppure nemmeno quegli occhiali spessi,
l’andatura
buffa e quel continuo balbettare tipico del ragazzo timido ledevano
minimamente
il suo fascino, da ragazzino era già bello.
“che
guardi?”chiese Ivan entrando in
casa e lanciando la giacca sul divano per sedersi accanto a me
“the bad mother’s
handbook”disse Carla
“no,
siamo già a questo livello?”chiese
Ivan scioccato
“in
che senso?”chiese Carla
“guardi
i suoi film, per giunta in
questo era davvero un ragazzino”disse Ivan
“è
un film carino e poi non c’è nulla
in televisione, e non sapevo certo che ci fosse lui nel film,
l’ho riconosciuto
dopo”disse Carla
“hey
io stavo scherzando non devi
infiammarti così tanto”disse Ivan ridacchiando
“ecco”disse
Carla continuando a vedere
il film e sperando che Ivan non dicesse nient’ altro
perché lei stava tentando
di distrarsi anche se la presenza di Robert in quel film di sicuro non
aiutava
a dimenticarlo.
“sai
che penso che tu sia una
grandissima sciocca”disse Ivan quando finì il film
e Carla aveva gli occhi
lucidi.
“perché?”chiese
Carla
“perché?
Cazzo potresti avere Robert
Pattinson al tuo fianco e tu invece gli proponi una relazione di solo
sesso per
di più aperta”disse Ivan
“primo
me l’hai suggerito tu, e
secondo a lui va bene così”disse Carla
“a
lui va bene così perché ci tiene
veramente a te, e piuttosto che perderti preferisce condividerti con
altri
uomini, anche se che mi risulti tu non hai visto più nessun
altro”disse Ivan
“prima
di tutto tu non puoi
saperlo”disse Carla
“certo
e chi hai visto Robert, Thomas
o Robert Thomas stai vedendo solo lui, praticamente è sempre
qui, quindi non mi
risulta che tu abbia tempo di vedere altri uomini”disse Ivan
“magari
lui vede altre donne, voi
uomini siete in grado di andare con più donne in un giorno
solo”disse Carla
“prima
di tutto io non vado con le
donne, e seconda cosa non è che voi siate da
meno”disse Ivan
“beh
comunque io vado a dormire”disse
Carla scocciata
“va
bene buonanotte”disse Ivan
comportandosi in maniera gentile e dando un bacio sulla fronte alla sua
migliore amica.
L’indomani
a lavoro come sempre
Camilla leggeva la sua solita rivista di gossip ma ad un tratto la vide
smettere di respirare.
“Camilla
stai bene?”chiese Carla
“no,
oh mio dio non può essere
vero”disse Camilla
“che
cosa?”chiese Carla perplessa
“Robert
e Emma Watson è assurdo, no
non ci posso credere che diamine lei è più
piccola è troppo piccola per
lui”disse Camilla scioccata ma Carla non gli disse nulla in
quel momento era
anche lei troppo impegnata a gestire quel moto di strana delusione che
gli
stava lacerando lo stomaco, non sapeva di cosa si trattasse ma era una
terribile sensazione.
“terribile”disse
ancora Camilla
“Carla
ma ti senti bene? Hai una
faccia e che cos’è quello?”chiese
Camilla indicandole il collo
“niente,
devo essermi grattata”disse
Carla
“si
grattata, guarda che razza di
succhiotto ma chi te l’ha fatto?”chiese Camilla
“lasciamo
perdere”disse Carla
“lo
so, lo so è stato il dottor Mc
Carty vero?”chiese Camilla elettrizzata
“che?”chiese
perplessa Carla
“non
scandalizzarti ci sono passata
anch’ io e devo dire che ci sa davvero fare e poi tutti quei
muscoli, chissà
quando troverà il tempo di fare palestra”disse
Camilla ridacchiando
“si”disse
Carla annuendo perplessa
“tieni
passaci un po’ di
correttore”disse Camilla lanciandole il tubetto
“grazie”disse
Carla quando ebbe
sistemato il danno che secondo Camilla gli aveva lasciato il dottor Mc
Carty,
ma in realtà era opera di un altro biondo.
Tornata
a casa dopo aver fatto
pomeriggio decisamente esausta e con poca voglia di cucinare
trovò la casa al buio
e imprecò contro Ivan per non aver cambiato le lampadine
all’ ingresso.
“ciao”disse
Robert sbucando dal buio
“che
ci fai tu qui?”chiese Carla un
po’ acida
“sono
venuto per cena, sapevo che
avevi pomeriggio e pensavo che saresti stata troppo stanca per
cucinare”disse
Robert
“non
dovevi disturbarti”disse Carla
“scherzi
per me è un piacere”disse
Robert
“magari
Emma Watson ti aspetta per un
aperitivo in qualche posto chic in centro”disse Carla
pentendosi all’istante
delle sue parole.
“Emma
Watson?”chiese perplesso Robert
“leggo
anch’ io”disse Carla
“si
ero a cena con amici e c’era anche
lei, tanto ormai hanno scoperto che sono qui, ma forse mi
risparmieranno perché
è natale”disse Robert ridacchiando
“sembravate
più che amici in quelle
foto”disse Carla
“aspetta
aspetta tu sei gelosa?”chiese
scioccato Robert una reazione simile da lei non se la sarebbe mai
aspettata.
“no”disse
Carla
“e
fai bene, perché hai detto tu di
volere una relazione aperta e che dobbiamo vedere altre persone, quindi
io ho
visto Emma”disse Robert
“sei
veramente uno stronzo”disse Carla
prendendo la prima cosa che si trovava a portata di mano per
tirargliela
addosso e per un pelo Robert evitò il candelabro di acciaio
che stava per
colpirlo, per la precisione un regalo di Nate ad Ivan.
“ma
sei pazza”disse Robert scioccato
“vattene
immediatamente da qui”disse
Carla
“no,
adesso noi due parliamo”disse
Robert prendendola di peso e portandola in salotto nonostante le sue
lamentele
e quando arrivarono in salotto Carla rimase senza parole il tavolo
rotondo era
apparecchiato per due e un unico candelabro illuminava la stanza.
“io
non voglio parlare con te,sei un
bastardo proprio come tutti ”disse Carla
“mi
fai parlare, ieri sera ero alla
premiere del nuovo film di Emma, la conosco da molti anni e siamo
grandi amici
e non c’è mai stato nulla tra noi e mai ci
sarà, specialmente perché lei ha già
un ragazzo e proprio ieri mi stava comunicando della proposta di
matrimonio che
ha ricevuto, i giornali scrivono sempre un miliardo di stupidaggini e
io se per
questo a pochi mesi dal matrimonio con Kristen non potevo andare a
nessunissima
premiere che di riflesso la persona seduta accanto a me era la mia
nuova
fiamma”disse Robert spiegandole per filo e per segno
cos’era accaduto.
“capisco”disse
Carla sospirando
parecchio imbarazzata, aveva appena fatto la figura della pazza.
“mi
credi?”chiese Robert
“si”disse
Carla
“bene,
parliamo del candelabro che mi
hai appena tirato addosso”disse Robert
“scusa”disse
Carla
“no,
lascia stare se avessi visto te
con un altro, credo che sarei letteralmente impazzito”disse
Robert
“Robert
io”disse Carla provando a
giustificarsi
“tu
sei gelosa, eccome se lo sei”disse
Robert
“no,è
che mi infastidiscono le persone
che mi prendono in giro”disse Carla
“non
ti avrei presa in giro avevi
deciso tu stessa che la nostra doveva essere solo una storia di
sesso”disse
Robert
“io,
non so cosa mi sia preso davvero,
forse è meglio troncare, seguire i consigli di Ivan non
è mai una buona
cosa”disse Carla
“Ivan
ti ha consigliato una storia
solo sesso?”chiese perplesso Robert
“in
un certo senso”disse Carla
“io
non sono andato con nessuna donna
in questo periodo e ho saputo da Ivan che nemmeno tu sei stata con
altri
uomini, ora ti prego non nascondere quello che senti”disse
Robert avvicinandosi
a Carla e intrappolandole il viso tra le mani.
“io
non lo so”disse Carla
“io
credo che il fato ti abbia messo
sulla mia strada, ti ho incontrata per caso e ti assicuro che non
è stato
l’alcool perché sono inglese e reggo decisamente
bene, il giorno dopo hai fatto
nascere la mia nipotina, e poi quando ormai avevo capito che non
c’era niente
da fare con te ed ero certo che tutto facesse parte della mia solita
sfiga,
trovare la persona giusta ma non poterla amare e siccome per me era la
seconda
volta e di solito a molti non capita nemmeno ero certo che mi sarei
ritrovato
single a vita, proprio quando ero sicuro di non avere più
chance ti ho
incontrata in quella libreria e allora ho capito che dovevo fare di
tutto per
trattenerti anche accettare delle stupide regole per non legarti a
me”disse
Robert
“io
non riesco a capire non ho mai
provato queste sensazioni così insieme è successo
tutto troppo in fretta, so
solo che cerco continuamente il tuo odore sul cuscino quando non ci
sei, che
immagino continuamente le tue labbra sulle mie e le tue mani sul mio
corpo”disse Carla accarezzando le mani di Robert che le
accarezzavano il
viso”ma non riesco a capire cosa provo, sono affascinata
dalla tua personalità,
sei così solare e allo stesso tempo riflessivo e quando vedo
un papà con in
braccio il suo bambino non posso fare a meno che pensare a te quando
hai tenuto
tra le tue braccia Cecilie, eri così dolce”disse
Carla
“mi
basta davvero, mi basta sapere che
tu per me senti qualcosa non è importante dargli un nome, le
cose che mi hai
appena detto sono fantastiche”disse Robert sorridendo
“fish
and chips, adoro anche il fatto
che mi ascolti davvero quando parlo”disse Carla dopo aver
visto che cosa c’era
per cena e allungandosi verso Robert per baciarlo.
“mia
madre dice che dovrei tagliarmi
la barba, è solo che tu hai detto che ti
piaceva”disse Robert
“ti
rende ancora più sexy, ma forse
una spuntatina, sai non
vorrei che per
natale ti ingaggiassero come babbo natale”disse Carla
ridacchiando
“ah
mi prendi pure in giro, io mi
tengo la barba solo per te e mi prendi in giro”disse Robert
facendole il
solletico, ma Carla riuscì a liberarsi in fretta e
scappò verso la sua stanza.
“scappi
anche”disse Robert
avvicinandosi minaccioso
“primo
l’hai fatto perché sei pigro e
odi raderti tutti i giorni, e secondo ti sei fatto beccare con Emma
Watson
quindi è giusto che ti prenda in giro e anzi un fish and
chips a lume di
candela non ripagherà certo i tuoi danni”disse
Carla
“oh
beh so bene come rimediare ai miei
cosiddetti danni”disse Robert iniziando a sbottonarsi la
camicia e
avvicinandosi al letto e subito Carla lo prese per la cinta dei jeans e
lo
attirò a sé.
“e
allora fammi vedere come ti fai
perdonare Robert Thomas Pattinson”disse Carla baciandolo
mentre pronunciava il
suo nome sulle sue labbra.
“il
mio nome è sexy pronunciato da
te”disse Robert riprendendo a baciarla e continuando quello
che aveva promesso
per farsi perdonare.
Qualche
ora dopo Carla si risvegliò
nel suo letto e questa volta non cercò il suo profumo sul
cuscino come faceva
sempre,perché non si trovava con la testa sul cuscino ma sul
petto di Robert e
aveva il suo odore addosso, quindi non doveva certo premurarsi di
ricercarlo su
quel cuscino.
“sei
sveglia”disse Robert
accarezzandole i capelli
“si
e ho una fame allucinante”disse
Carla alzandosi per vedere in viso Robert
“anch’io,
fish and chips ormai
congelato?”chiese Robert ridacchiando
“si”disse
Carla ridacchiando e
cercando da qualche parte le culotte che indossava
“tieni”disse
Robert passandole le sue
culotte
“grazie”disse
Carla infilandosi le
culotte sotto le lenzuola
“come
siamo pudici, ormai ti ho vista
parecchio nuda”disse Robert prendendola in giro e baciandole
una spalla
“non
sono un bel vedere”disse Carla
mentre cercava una maglietta nel cassetto e la indossava
“dovremo
lavorare sulla tua autostima,
ora so che tu non hai la minima idea di chi sia io ma ti assicuro che
molte
donne vorrebbero essere al tuo posto, e tu guarda io ho scelto te, ci
sarà un
motivo”disse Robert mentre si infilava i boxer facendo
arrossire Carla.
“che
c’è?”chiese Robert
“tutto
insieme è troppo”disse Carla
continuando ad osservarlo e facendo scoppiare a ridere Robert
“dai
andiamo a mangiare”disse Robert
prendendola per mano e aiutandola ad alzarsi dal letto.
“non
ditemi cena post sesso?”chiese
Ivan quando entrò in casa e li vide mano nella mano che
andavano verso il
salotto.
“io
vado a dormire buonanotte
piccioncini”disse Ivan ridacchiando mentre tornava alla sua
stanza.
|
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Capitolo 12 *** 12 ***
Allora eccoci ad un nuovo capitolo vedo che si aggiungono sempre
persone ai preferiti e ai seguiti, quindi teoricamente un pochino
dovrebbe piacere questa storia? boh non lo so perchè non mi
fate mai sapere cosa ne pensate ed io non so cosa dovrei cambiare o
modificare vabeh non importa..
Grazie a Winnie poohina che commenta sempre e di cui leggo le sue
fantastiche storie anzi ve le consiglio vivamente...
Niente vi lascio al nuovo capitolo e se vi va ditemi la
vostra ciao
Quando
Robert si svegliò quella
mattina si ritrovò da solo con un biglietto al suo fianco.
“Dovevo
correre a lavoro e pensavo che
dopo stanotte avevi bisogno di dormire un pò, Ivan
sarà in casa quindi ti consiglio
di evitare di girare nudo, spero passerai una buona giornata.
Carla”questo
recitava il biglietto che gli aveva lasciato Carla prima di uscire.
Così
Robert sorridendo si alzò dal
letto risistemò la stanza e dopo una bella doccia si
rivestì, anche se un paio
di bottoni della sua camicia erano andati persi.
“buongiorno
Robert”disse Ivan
sorridendogli
“Ivan”disse
Robert facendo un mezzo
cenno di saluto.
“allora
che combini con la mia
migliore amica”chiese Ivan
“mi
piace,non credevo che avrei
incontrato una ragazza come lei dopo tutto quello che mi è
successo nell’ultimo
periodo”disse Robert
“dev’essere
stato pesante per te, devo
dirtelo io sono sempre stato un robsten convinto”disse Ivan
“fan
di Kristen suppongo”disse Robert
“no
assolutamente fans tuo, ma alla
fine anche di Kristen sembrava essere proprio la persona giusta per
te”disse
Ivan
“lo
pensavo anch’io, ma probabilmente
il legame con Micheal era più forte, e adesso l’ho
superato insomma sono anche
felice per loro due, se li incontrassi in giro non sarebbe
più imbarazzante o
umiliante”disse Robert
“a
me è dispiaciuto molto per te, e
sinceramente poi quando ti ho visto imbatterti nella mia migliore amica
mi è
dispiaciuto ancora di più, la conosco e so quanto cocciuta
sia, credo che tu
gli piacessi da subito, ok magari non subito subito, ma gli piacevi
è soltanto
che lei è cocciuta, è ormai convinta che
finirà come la sua insegnante
lavorando fino allo sfinimento sola
con
gatti vari”disse Ivan facendo scoppiare a ridere Robert.
“spero
che mi accetti nel ruolo del
gatto a questo punto”disse Robert ridacchiando
“stai
compiendo un miracolo
davvero”disse Ivan
“credo
che sia ancora un processo
parecchio lungo e complesso”disse Robert
“ma
ti assicuro che sei a buon punto,
tu gli piaci”disse Ivan
“grazie
Ivan, ma non voglio sfruttare
la tua conoscenza, insomma tu sei il suo migliore amico e mi sembra
scorretto”disse Robert
“si
hai ragione”disse Ivan
“beh
io vedrò di tornare a casa in
qualche modo”disse Robert curiosando fuori dalla finestra
sperando di non
trovare paparazzi, ormai avevano scoperto che si trovava a Londra e di
sicuro
non gli avrebbero dato scampo, purtroppo tutto era successo proprio ora
che
Carla finalmente gli aveva detto di provare qualcosa per lui, e non
poteva
certo permettere che qualche paparazzo li vedesse insieme sparando in
prima
pagina anche la ragazza con cui stava uscendo e a cui teneva
già parecchio.
“sembra
non ci sia nessuno”disse
Robert osservando attentamente mentre si rimetteva la sua giacca
“beh
Robert ci si vede”disse Ivan
salutandolo
“ciao
Ivan”disse Robert uscendo dal
loro appartamento e una volta fuori dalla palazzina si
precipitò in macchina
sperando davvero che nessuno l’avesse visto, o
l’indomani Carla si sarebbe
trovata un’esercito di paparazzi sotto casa.
“Robert
finalmente a casa”disse Claire
vedendo rientrare il figlio
“ciao
mamma”disse Robert
“non
stai passando un po’ troppe notti
fuori casa”disse Claire mentre armeggiava in cucina
“mamma
Robert sta vedendo una ragazza
è normale che non sempre si fermi a dormire
qui”disse Lizzie in difesa del
fratello.
“grazie
Lizzie”disse Robert
“voglio
vederla alla nostra cena di
natale almeno”disse Claire
“non
ne ho la certezza”disse Robert
“non
fate seriamente?”chese Claire
“non
è questo, è che ci frequentiamo
da poche settimane e poi lei potrebbe lavorare quella notte devo
chiedere”disse
Robert
“lavorare?
La notte di natale? Ma che
razza di lavoro fa? Non sarà una ballerina in qualche locale
a luci rosse”disse
Claire scioccata
“no”disse
Robert ridacchiando
“nessuno
lavora la notte di
natale”disse Claire
“beh
alcune persone si”disse Robert
“è
un medico?”chiese Claire
“una
specie”disse Robert
“oh
mio dio tesoro stare con un medico
è peggio che stare con un attrice famosa e popolare quanto
te”disse Claire
“mamma”disse
Lizzie richiamando la
madre che senza accorgersene aveva di nuovo fatto un altro riferimento
a
Kristen.
“beh
comunque ve la presenterò
presto”disse Robert andando in camera sua.
“hey
Carla guarda un po’ qui chi
abbiamo”disse Camilla chiamando Carla
“chi?”chiese
Carla sbucando da una
delle stanze.
“ciao
Carla”la salutò Victoria tenendo
tra le braccia la piccola Cecilie che stava crescendo a vista
d’occhio.
“ha
un mese ormai”disse Carla
osservando la bambina
“si
i tuoi consigli sono stati davvero
preziosi”disse Victoria sorridendo
“sta
crescendo davvero bene e che
bella ha preso il meglio da te e Tom”disse Carla sorridendo
“sembrerebbe
di si”disse Victoria
“bene”disse
Carla e improvvisamente un
capogiro la colpì facendola barcollare.
“stai
bene?”chiese Camilla perplessa
“si
certo, probabilmente sto dormendo
poco”disse Carla
“ma
non avete mai le vacanze?”chiese
Victoria
“questa
settimana io tornerò in
Italia”disse Camilla sorridente
“anche
tu Carla tornerai in Italia?”chiese
Victoria
“no
io avrò una settimana di vacanze a
febbraio”disse Carla
“lavorerai
tutte le vacanze
natalizie?”chiese Victoria
“no
per fortuna avrò dei turni che mi
permetteranno un margine di festeggiamenti”disse Carla e di
nuovo l’ennesimo
capogiro la colpì, questa volta tanto violentemente che la
costrinse ad
appoggiarsi al muro per sorreggersi.
“ma
tu non stai bene, non è che ti
stai beccando l’influenza”disse Camilla perplessa
“forse
si mi sento anche la nausea,
scusate”disse Carla correndo verso il bagno per poi rimettere
tutta la
colazione, forse non aveva digerito la cena della sera prima.
“Victoria
è dovuta scappare ma ti
saluta e ti fa tanti auguri per natale”disse Camilla
“grazie”disse
Carla sedendosi alla
scrivania per sistemare le cartelle
“senti
Carla io non vorrei
impicciarmi, ma nausea mattutina, capogiri vari. Insomma non
è che sei in dolce
attesa?”chiese Camilla
“no
assolutamente no”disse Carla
“ne
sei davvero così sicura?”chiese
Camilla
“non
mi risulta che tu questo mese
abbia avuto il tuo ciclo, cioè non che io mi impicci ma di
solito stai sempre
malissimo e questo mese non ti ho sentita lamentarti di
nulla”disse Camilla
“forse
avrò un ritardo ma il nostro
lavoro è stressante ed
è del tutto
normale”disse Carla
“senti
qui i test li abbiamo perché
non ne fai uno?”chiese Camilla
“assolutamente
no, sono un’ostetrica
saprò se sono incinta o meno e io non posso essere
incinta”disse Carla
infuriata andando a rispondere al campanello che stava suonando.
Una
delle pazienti stava avendo le
contrazioni giuste e dovevano trasferirsi subito in sala parto.
“signora
Peterson dobbiamo avvertire
qualcuno?”chiese Carla
“no,
nessuno”disse la donna
sospirando. Perfetto l’ennesima donna senza nessuno che
condividesse quel
momento speciale con lei, erano questi i momenti che la rattristavano
di più
escluse le complicanze che spesso portavano a risultati davvero
drammatici.
Per
quell’occasione anche Camilla si
attivò aiutando Carla a far partorire la donna, che dopo per
fortuna poche ore
potè tenere tra le sue braccia uno splendido bambino dai
capelli rossicci che
la donna chiamò Edward e gli diede il suo cognome.
“che
storia triste”commentò Camilla
quando furono in guardiola
“quale?”chiese
Carla
“la
signora di prima, il suo ragazzo
l’ha lasciata perché non voleva un bambino, le ha
detto che era troppo giovane
per diventare padre, insomma a 30 anni troppo giovane? È un
bastardo, odio gli
uomini così, vuoi lasciare la tua compagna? Bene ma non puoi
voltare le spalle
al sangue del tuo sangue”disse Camilla
“molti
lo fanno”disse Carla
“si
ma ancora non riesco ad abituarmi
a queste cose, è in questi momenti che odio il nostro
lavoro”disse Camilla
“nel
nostro lavoro c’è di peggio
Camilla”disse Carla e venne colpita da un altro capogiro e
dovette sedersi
sulla poltrona.
“senti
tu non stai bene, e se fossi in
te io un test per sicurezza lo farei”disse Camilla
“io
sto attenta in genere, e poi non
sto frequentando nessuno”disse Carla
“ma
piantala, e allora i fiori chi te
li manda Ivan per caso?”chiese Camilla vedendo il fattorino
arrivare con un
mazzo di fiori bianchi e blu.
“grazie”disse
Camilla ritirando i
fiori e mettendo una firma
“tieni”disse
porgendo i fiori a Carla
“come
fai a sapere che sono per me”disse
Carla
“semplice
io esco con il barista e non
mi regalerebbe mai dei fiori simili allegando anche un
biglietto”disse Camilla
prendendo il biglietto e leggendo cosa vi era scritto.
“grazie
per il buongiorno dato che non
ho potuto darti il mio ho voluto rimediare, non vedo l’ora di
vederti,
R.”recitava il biglietto
“R?
come Ronald, Richard, Russel o che
so Robert, hey non sarà quel Robert? No
impossibile”disse Camilla ridacchiando
e porgendo anche il biglietto a Carla.
“io
quel test lo farei”disse Camilla
“sono
un’ostetrica non posso essere
stata così sciocca”disse Carla
“sbagliare
è umano, e poi sai
benissimo che un po’ di influenza può ridurre
l’efficacia della pillola”disse
Camilla illuminando Carla con quell’ affermazione.
“no,
io non sono incinta”disse Carla
prendendo la sua borsa e andandosene dato che aveva finito il suo
turno.
“fa
come vuoi, ma ti prego non fare
cazzate”disse Camilla.
Uscita
dall’ospedale incontrò la
persona che in quel momento meno avrebbe voluto vedere, è
vero era dolce carino
e gli piaceva parecchio, forse anche più di quanto
immaginasse, ma si
conoscevano da così poco e non era certo il tempo necessario
per avere un
bambino insieme, oltretutto lui usciva da una brutta delusione, quello
era
decisamente il momento meno opportuno perché succedesse
qualcosa di simile.
“ciao”disse
Robert sorridendole e
avvicinandosi
“ciao”disse
Carla
“ti
sono piaciuti?”chiese Robert
indicando i fiori che teneva tra le mani
“si”disse
Carla
“meno
male”disse Robert ridacchiando
“non
dovresti essere qui, potrebbero
vederti”disse Carla
“si
ma io volevo vederti”disse Robert
prendendole il viso tra le mani e baciandola incurante che qualcuno
potesse
vederli, dopo tutto aveva preso la macchina di sua sorella ed era come
sempre
tutto imbaccuccato, quando Robert si staccò dalle sue labbra
ebbe l’ennesimo
capogiro di quella mattina.
“ti
faccio quest’effetto? O forse ti
senti poco bene?”chiese Robert
“no
sto bene davvero”dissi io
riprendendomi
“sicura?”chiese
Robert sorreggendola
per la vita
“si
sto bene, mi basterà dormire un
po’”disse Carla
“va
bene, dai ti accompagno a casa
allora”disse Robert
“grazie”disse
Carla
Una
volta a casa si addormentò subito,
dormire per lei era un buon modo per non pensare ai suoi problemi e per
in
qualche modo liberarsi del mondo reale.
“hey
niente Robert?”chiese Ivan
entrando nella stanza di Carla
“stavo
poco bene e l’ho convinto ad
andare”disse Carla
“suppongo
sarebbe stato lieto di
starsene qui a farti da crocerossino”disse Ivan ridacchiando
“si
penso di si”disse Carla mettendosi
a sedere
“ma
stai poco bene?”chiese Ivan
“no,
io sto bene”disse Carla
alterandosi
“hey
ma che hai il ciclo per
caso?”chiese Ivan ridacchiando, ma a quella parole Carla
scoppiò in lacrime e
Ivan la strinse subito tra le sue braccia coccolandola.
“scusa
non volevo uscirmene con questa
battutina”disse Ivan dandole un bacio sulla testa.
“perché
sono così sfortunata?”chiese
Carla in lacrime
“sfortunata
hai Robert Pattinson e
credo si stia proprio innamorando di te, perché saresti
sfortunata?”chiese Ivan
“vomito
e ho i capogiri, e per giunta
è saltato”disse Carla
“sei
incinta?”chiese scioccato Ivan
“no,
non posso esserlo, una stupida
influenza stagionale non può aver annullato
l’effetto della pillola, no non può
essere successo”disse Carla tra le lacrime, finchè
grazie ad una buona
cammomilla non si calmò e riuscì ad
addormentarsi.
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Capitolo 13 *** 13 ***
Vi ringrazio davvero per i commenti che mi lasciate e spero che
continuiate a darmi la vostra opinione e a seguire questa storia , in
questo capitolo le risposte al precedente e tanta confusione per la
nostra protagonista...
Continuava
a ripetersi che non poteva
essere successo ma si era dimenticata che nel periodo in cui non aveva
visto
Robert si era presa una bella tonsillite curata con antibiotico, e
spesso
poteva capitare che un antibiotico riducesse l’effetto
contraccettivo della
pillola e probabilmente quello era il suo caso.
“hey
ti sei svegliata”disse Ivan
vedendola aprire gli occhi
“oh
mio dio ma che ora è?”chiese Carla
“tesoro
sono solo le 9 tranquilla”disse
Ivan
“ok”disse
Carla ma non ebbe il tempo
di dire altro che si ritrovò a correre in bagno per vomitare
nuovamente,
fantastico, non vomitava da parecchio e invece ora si era trovata a
vomitare un
sacco di volte nel giro di due soli giorni, non poteva essere incinta
le nausee
si chiamano nausee mattutine e ieri le erano capitate a metà
mattina ed ora era
troppo tardi per essere considerata una nausea mattutina, ok si stava
letteralmente
arrampicando sui vetri.
“che
dici lo facciamo questo test?”chiese
Ivan appoggiandosi alla porta del bagno mentre Carla si risciacquava il
viso e
prendeva lo spazzolino per eliminare quel saporaccio dalla bocca.
“dammi
un altro giorno”disse Carla
“che
cosa cambia aspettare? E poi
scusami non è meglio saperlo subito che torturarsi
inutilmente”disse Ivan
“si
è vero però”disse Carla sospirando
mentre metteva il dentifricio sullo spazzolino.
“però
cosa? Non hai il coraggio di
dirlo a Robert?”chiese Ivan
“no
lui è l’ultimo dei miei problemi”disse
Carla
“come
l’ultimo dei tuoi problemi? È piuttosto
coinvolto è il padre”disse Ivan
“si
lo so,però ho problemi più pesanti
in questo momento, cioè ti rendi conto che se al St. Mary
scoprono che sono
incinta mi metteranno in maternità forzata tra qualche mese?
Secondo te io
posso permettermi di non lavorare?”chiese Carla
“hey
il mio lavoro è pagato bene e
anche quello di Nate non sarebbe affatto un problema e poi dimentichi
che il
padre del bambino è un attore di Hollywood con un cachet
decisamente
stratosferico”disse Ivan
“lascia
perdere Robert”disse Carla
“è
il padre, oddio tu non vuoi
dirglielo”disse Ivan
“non
proprio”disse Carla
“non
avrai intenzione di dirgli che è
di un altro? Non puoi fargli una cosa del genere, sai la storia che ha
alla
spalle non può rivivere la stessa cosa di
nuovo”disse Ivan
“non
ho intenzione di fare
semplicemente nulla di tutto ciò, ma dimentichi che a non
sappiamo se sono
davvero incinta e b non è detto che io voglia
tenerlo”disse Carla
“che
cosa? Non dirmi che lo stai
dicendo davvero, saresti davvero un’ ipocrita”disse
Ivan
“in
questo momento non posso avere un
bambino, ho iniziato a lavorare da poco e proprio adesso che le cose
stanno
andando bene non posso permettermi che succeda una cosa del
genere”disse Carla
“no
davvero, io non ci posso credere
che tu stia considerando l’aborto”disse Ivan
“non
sono in grado di fare la madre,
cazzo Ivan guardami non ho una vita sociale normale ho
difficoltà a distinguere
il giorno dalla notte, non sono in grado di costruirmi una relazione
stabile
con qualcuno, proprio ora che ci sto provando che sto provando a
frequentare un
solo uomo succede tutto questo”disse Carla
“questo
come lo chiami tu non sarebbe
un limite, ma sarebbe un’altra opportunità per
crescere e poi cavoli lui ti ama
che cosa vuoi di più dalla vita”disse Ivan
“Ivan
non dire cazzate abbiamo appena
iniziato a frequentarci, e questo lo costringerebbe a fare davvero sul
serio,
ed io non voglio niente che abbia a che fare con matrimoni riparatori o
legami
costruiti dalle circostanze”disse Carla
“stai
sparando una marea di cazzate”disse
Ivan
“ma
l’hai visto come ti guarda? Cazzo è
innamorato, suvvia quale uomo si lamenterebbe di una donna che gli
offre sesso
dove e quando vuole? Invece no lui ha voluto di più da te,
che diamine capisco
che tu non abbia esperienza nelle relazioni ma sei decisamente
stordita”disse
Ivan prendendola in giro
“sarei
stupida se ti dicessi che non
provo niente per lui , ma non voglio legarlo a me solo
perché sono stata
sfigata a dimenticarmi una cosa tanto banale”disse Carla
“senti
ho parlato davvero troppo è una
scelta tua, però io vorrei tanto che tu non facessi
cazzate”disse Ivan
“si”disse
Carla
“e
ho comprato un paio di test che
dici proviamo a vedere?”chiese Ivan
“va
bene”disse Carla abbracciando l’amico
e proprio in quel momento suonò il suo cellulare.
“rispondi”disse
Ivan sorridendole e
passandole il cellulare
“pronto”disse
Carla
“ciao”disse
Robert
“ciao”rispose
Carla dimenticandosi per
un attimo il guaio che le stava capitando
“senti
so che oggi lavori nel
pomeriggio e mi chiedevo quando finisci ti andrebbe di venire a cena
con me e
la mia famiglia?”chiese Robert
“non
è un po’ presto ci stiamo solo
frequentando”disse Carla
“solo
frequentando? Credevo che ormai
fossimo un po’ più in là di una
semplice frequentazione, è vero non ci stiamo
certo sposando però”disse Robert
“già”disse
Carla raggelandosi al solo
sentire la parola matrimonio
“scherzavo,
lo so che è presto per un
matrimonio”disse Robert ridacchiando
“decisamente”disse
Carla
“ti
ho spaventata non è vero, pensi
che voglia chiederti di sposarmi al più presto
perché ormai ho una certa età”disse
Robert
“una
certa età?”chiese perplessa Carla
“ho
compiuto 28 anni quest’anno, ecco
lo sapevo adesso che sai che ho 4 anni più di te mi
mollerai”disse Robert
ridacchiando
“che
idiota”disse Carla ridacchiando a
sua volta
“ti
prego vieni mia madre non vede l’ora
di conoscerti”disse Robert
“Robert
tua madre mi conosce già”disse
Carla
“davvero?
Cioè nel senso che sa
proprio chi sei?”chiese Robert
“già”disse
Carla
“beh
ma non ti conosce come mia
ragazza”disse Robert
“si
anche questo è vero”disse Carla
“perfetto
passo a prenderti a lavoro
tesoro”disse Robert
“tesoro?”chiese
perplessa Carla
“concedimi
almeno questo”disse Robert
“ok
ciao”disse Carla sorridendo mentre
metteva giù.
“vai
a cena con i Pattinson?”chiese
Ivan ridacchiando
“non
ridere”disse Carla
“chissà
quanto ridere”disse Ivan
“non
so, se avrò molta voglia di
ridere dai dammi il test”disse Carla prendendo la prima
scatolina e andando in
bagno.
Sapeva
benissimo come si eseguiva il
test e sapeva benissimo anche le tempistiche per il risultato.
“ti
passo anche l’altro”disse Ivan e
Carla uscì dal bagno con un primo bastoncino positivo per
fare il secondo test
e quando rientrò in camera lanciò anche
l’altro bastoncino ad Ivan anch’esso
positivo e si nascose con
la testa sotto
il cuscino sperando di sparire da un momento all’altro.
“stasera
secondo me è il momento
giusto per dare la notizia”disse Ivan
“no,
non credo proprio”disse Carla
“non
vuoi dirglielo”disse Ivan
scioccato
“non
oggi, e poi devo ancora pensare a
cosa fare”disse Carla
“certo
ma devi pensarci bene”disse
Ivan.
Quel
pomeriggio per la prima volta in
tanto tempo Carla non aveva minimamente voglia di andare a lavoro e di
rinchiudersi nel suo reparto.
“Carla
aiuta tu la signora lo sai che
io sono troppo sensibile”disse Camilla
“che
succede?”chiese Carla sbuffando
alla collega
“la
figlia è incinta e ha 17 anni
voleva parlare per un aborto”disse Camilla
“perfetto”disse
Carla sospirando e
raggiungendo la signora che l’attendeva con la figlia.
“salve”disse
la signora
“salve
accomodatevi che vi spiego”disse
Carla facendole accomodare nell’ambulatorio
“non
c’è molto da spiegare vorremmo
fare un aborto veloce”disse la donna mentre la figlia stava
completamente in
silenzio.
“quanto
tempo è passato?”chiese Carla guardando
le cartelle
“4
settimane”lesse ad alta voce Carla
“non
è un po’ presto per prendere una
decisione simile, non volete pensarci su”disse Carla
guardando la ragazza
“no
decisamente no”disse la ragazza
“va
bene allora presentatevi qui lunedì
mattina, i rischi sono indicati in questi documenti se avete
dubbi”disse Carla
“no
nessun dubbio”disse la madre della
ragazza
“bene
allora arrivederci”disse Carla
“arrivederci”disse
la donna
andandosene con la figlia, e proprio in quel momento si
ritrovò a pensare a
cosa avrebbero detto i suoi se avessero scoperto che la figlia era
rimasta
incinta, probabilmente sarebbero stati decisamente meno delusi da
questa sua
gravidanza che dal fatto che andasse a letto con parecchi uomini per
del freddo
e schifoso sesso, perché era questo che aveva fatto fino a
prima di incontrare
Robert, ma da quando aveva incontrato lui le cose erano nettamente
cambiate,
con lui sentiva delle sensazioni che mai aveva sentito prima di allora.
“scusami
ma proprio non li reggo gli
aborti, a tirocinio ho fatto tre mesi a gestire parti abortivi in
ginecologia e
veramente ho gli incubi ancora adesso”disse Camilla
“si
capisco”disse Carla
“e
poi dai bisogna essere previdenti
al giorno d’oggi solo una scema può rimanere
incinta”disse Camilla
Eh
già solo una scema, non aveva poi
del tutto torto, e quindi lei era anche una scema.
“oddio
scusa ma poi alla fine non sei
incinta vero?”chiese Camilla
“no
certo che no”disse Carla
Ed
ecco la prima bugia, doveva
allenarsi ad essere convincente se voleva che anche gli altri le
credessero,
per ora solamente Ivan sapeva la verità.
“menomale
se no sai che roba mi obbligherebbero
a lavorare davvero quando tu andresti in
maternità”disse Camilla ridacchiando
“oh
grande eresia tu che lavori
davvero”disse Carla
“
e R l’ha presa male che non sei
incinta?”chiese Camilla
“no”disse
Carla
“ha
fatto i salti di gioia suppongo,
gli uomini sono tutti uguali”disse Camilla
In
realtà però le parole di Camilla
non la colpirono particolarmente perché sapeva che si
sbagliava se era certa di
una cosa era Robert, lui l’avrebbe presa anche fin troppo
bene.Era lei il vero
problema.
“a
domani Camilla”disse Carla uscendo
dal bagno dopo essersi cambiata
“ma
che bel vestito cavoli ma dove
vai? Ah lasciami indovinare R?”chiese Camilla
“eh
già”disse Carla
“beh
occhio prima che rimani davvero
incinta, insomma sei stata fortunata ma non è che la fortuna
valga sempre”disse
Camilla
“si
grazie ciao”disse Carla sbuffando
mentre usciva dal reparto e saliva sul primo ascensore libero.
“Carla
ma come siamo eleganti”disse il
dottor Mc Carthy entrando con lei
“grazie
dottore”disse Carla
“oh
ma suvvia è finito l’orario di
lavoro potresti anche chiamarmi Stephen”disse il dottor Mc
Carthy
“no
direi che dottor Mc Carthy è
perfetto”disse Carla sorridendo mentre usciva
dall’ascensore
“e
se cenassimo insieme?”chiese il
dottor Mc Carthy seguendola fuori dall’ospedale
“è
già occupata per cena dottore”disse
Robert che aveva visto l’uomo avvicinarsi troppo a Carla e
l’aveva già visto in
reparto provarci con altre infermiere.
“esci
con questo tale?”chiese il
dottor Mc Carthy scioccato
“ehm
si”disse Carla
“con
Robert Pattinson uno che è salito
al successo recitando in film per ragazzine”disse il dottor
Mc Carthy
“non
è vero”disse Carla difendendolo
“pensavo
avessi più stile Carla”disse
il dottore
“perlomeno
io non sono così squallido
da provarci con qualunque collega di sesso femminile mi capiti a
tiro”disse
Robert mentre il dottore se ne andava.
“ecco
domani tutti sapranno”disse
Carla sbuffando
“ti
infastidisce?”chiese Robert
“no,
tanto in maggioranza non ci
crederanno per fortuna”disse Carla
“ti
ho già detto che sei bellissima”disse
Robert prendendomi il viso tra le mani e baciandomi dolcemente
“grazie
anche tu”disse Carla
“la
mia famiglia ci aspetta al
ristorante”disse Robert
“ristorante
dei genitori di Tom?”chiese
Carla
“esatto,
e pensa c’è anche Tom e
Victoria”disse Robert
“perfetto
dire che sarà imbarazzante è
dire poco”disse Carla
“ti
vedo un po’ sciupata stai ancora
male?”chiese Robert mentre guidava
“no”dissi
io sforzandomi di sorridere,
di certo non poteva immaginare perché mi sentissi poco bene.
“bene”disse
Robert prendendomi la mano
e portandosela alle labbra vi lasciò un bacio facendomi
venire i brividi, mi
sentivo irrimediabilmente in colpa, gli stavo mentendo.
“senti”disse
Robert parcheggiando prima
che potessi scendere dall’auto
“prima
che entriamo lì dentro e
affrontiamo questo momento imbarazzante , e mia sorella mi uccide
dicendo che
faccio schifo perché ho avuto la faccia tosta di provarci
all’ospedale mentre
mia nipote nasceva, beh prima di tutto questo posso dirtela una
cosa?”chiese
Robert
“si”dissi
io ridacchiando
“io
mi sto veramente innamorando di te”disse
Robert accarezzandomi una guancia.
“Robert
io”disse Carla incapace di
dire altro
“non
devi dire nulla, volevo solo
fartelo sapere. Purtroppo dovrò andare in Francia a girare
un film a gennaio
però farò spola tra Parigi e Londra anche
perché un po’ gireremo anche in
Inghilterra, ma volevo farti sapere che io farò di tutto
perché la nostra
relazione vada avanti”disse Robert
In
quel momento il senso di colpa le
stava letteralmente lacerando lo stomaco, e probabilmente ben presto
avrebbe di
nuovo avuto i conati di vomito, forse non era la gravidanza a darle la
nausea,
forse era lei stessa.
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Capitolo 14 *** 14 ***
Robert
scese dalla
macchina aspettandosi che Carla lo seguisse ma in realtà
così non fu perché
Carla rimase qualche minuto in auto senza riuscire a muoversi e Robert
si sentì
un perfetto idiota pensando che forse con le sue parole
l’aveva spaventata, ma
dopo qualche secondo Carla realizzò che Robert la stava
aspettando e che forse
doveva evitare di sembrare ancora più strana.
“scusa
ero
soprappensiero”disse Carla uscendo dall’auto mentre
Robert la osservava un po’
perplesso.
“tranquilla,
credo
che sia solo colpa mia, ho esagerato ci frequentiamo da poco e io ho
esagerato”disse Robert
“no,
non preoccuparti
non è per quello che hai detto ”disse Carla
“sicura?”chiese
Robert portandosi una mano tra i capelli nervoso
“si
non è per quello
davvero”disse Carla sorridendo per rassicurarlo
“beh
e allora cosa
c’è che non va?”chiese Robert
avvicinandosi e accarezzandole le spalle per
tranquillizzarla
“niente
sono solo un
po’ nervosa all’idea di conoscere i tuoi
genitori”disse Carla
“tranquilla
davvero,
tanto si limiteranno soltanto a farmi qualche battutina, e poi hai
già la stima
di praticamente tutta la mia famiglia”disse Robert
“ok
andiamo”disse
Carla sospirando lasciandosi prendere da Robert per mano. Tutta la sua
famiglia
la stimava? L’avrebbero stimata ancora se avessero saputo che
non era in grado
di dire al loro figlio di aspettare un bambino da lui?
L’avrebbero stimata
anche se avessero saputo che aveva dei dubbi sul se tenere o meno il
bambino?
Difficilmente l’avrebbero stimata ancora se avessero saputo
tutti i dubbi che
attualmente le attraversavano la mente.
“vieni”disse
Robert
aprendo la porta ed entrando lui per primo seguito da lei.
“oh
eccovi
finalmente”disse Lizzie l’unica che a quanto pare
sapeva che la ragazza che
usciva con suo fratello era la stessa di cui Victoria aveva parlato per
settimane elogiando la sua professionalità e la sua
conoscenza.
“Carla?”chiese
scioccata Victoria per poi posare i suoi occhi su Robert scioccata
“Cecilie
hai visto
che brava che sei stata hai fatto rimorchiare il tuo caro
zio”disse Tom
ridacchiando mentre teneva in braccio Cecilie e ricevendo per
quell’affermazione una gomitata nello stomaco da Victoria.
“si
avrei dovuto
dirtelo, ma non facevamo davvero sul serio e non mi sembrava il
caso”disse
Robert imbarazzato, probabilmente temeva che i suoi genitori potessero
chiedergli
in che senso non facevano davvero sul serio e lì di sicuro
la stima che avevano
maturato nei confronti di Carla sarebbe senz’altro
precipitata a livelli
davvero bassi.
“hai
usato tua nipote
per rimorchiare sei davvero pessimo”disse Victoria dopo che
Carla e Robert si
furono accomodati ai loro posti rispettivamente di fronte a Tom e
Victoria.
“no
non è vero, ho
incontrato Carla la sera prima e il giorno dopo ci siamo incontrati
casualmente
in ospedale e lei credeva che io fossi il padre di
Cecilie”disse Robert
iniziando a raccontare
“c’è
un solo padre
per Cecilie e quello sono io”disse Tom baciando sulla guancia
la sua bambina.
“non
puoi averne la
certezza sei sempre in giro per il mondo a girare film”disse
Victoria guardando
con sufficienza il marito.
“è
mora e ha i miei
occhi, praticamente se non l’avessi partorita tu potrebbero
esserci dubbi
sull’identità della madre, ma non di certo del
padre”disse Tom orgoglioso.
“beh
comunque sono
felice che tu esca con Carla, mi è simpatica”disse
Victoria
“grazie”disse
Carla
che oltre ad un buonasera non aveva detto assolutamente nulla da quando
erano
entrati al ristorante.
“Carla
non sei
inglese vero?”chiese Claire
“ehm
no”disse Carla
“Carla
è italiana, è
qui a Londra per lavoro”disse Robert
“ma
prima o poi
tornerai in Italia suppongo”disse Claire
“si
suppongo di si,
devo lavorare tre anni per poi potermi iscrivere alla laurea
specialistica, ma
manca ancora un bel po’ di tempo”disse Carla
“sai
vero che mio
figlio viaggia parecchio per il mondo?”chiese Claire
“si
è un attore lo
so”disse Carla
“ma
come hai fatto a
pensare che Robert fosse il padre di Cecilie se sapevi chi
era?”chiese
perplessa Victoria
“no,
non aveva idea
di chi fossi e pensate non mi ha mai visto in nessun film e non ha la
più
pallida idea di chi sia Edward Cullen”disse Robert
ridacchiando
“praticamente
la tua
donna ideale”disse Tom prendendolo in giro
“se
avessi visto
Robert recitare di sicuro non saresti uscita con lui”disse
Victoria prendendo
in giro il fratello
“non
è vero non
recita male, l’ho visto in un film e non recita
male”disse Carla
“ah
mia cara sei già
cotta allora”disse Lizzie prendendola in giro
“sono
candidato ai
golden globe quest’anno direi che forse tanto male non sono a
recitare”disse
Robert
“no
Carla stiamo solo
prendendo un po’ in giro nostro fratello, perché
la saga che l’ha reso famoso
l’ha fatto sentire ridicolo per parecchio tempo, e quindi se
vuoi farlo
arrabbiare ti basta fargli vedere
uno di
quei film e sarà la fine”disse Lizzie e tutti
scoppiarono a ridere mentre
Robert sbuffava imbarazzato.
La
cena passò tra
battute su Robert e su vari episodi che avevano caratterizzato la sua
infanzia
ed episodi che avevano caratterizzato la sua ascesa alla fama, ascesa
rapida e
che nonostante gli anni purtroppo non si era minimamente arrestata
tenendolo
sempre sotto l’occhio della stampa e del gossip, di recente
poi i migliori
magazine di Inghilterra e Stati Uniti avevano guadagnato parecchio
sulla sua
recente delusione sentimentale.
“bene
direi che si è
fatto tardi”disse Robert mentre si alzava da tavola e aiutava
Carla ad
indossare il suo cappotto.
“grazie
davvero è
stato un piacere rivedervi”disse Carla sorridendo a tutti.
“il
piacere è stato
nostro”disse Richard sorridendole e il suo sorriso gli
ricordò parecchio quello
di Robert.
“allora
noi
andiamo”disse Robert prendendo Carla per mano e facendo un
cenno di saluto alla
famiglia uscì dal ristorante con Carla e non appena furono
fuori dal ristorante
le prese il volto tra le mani e la baciò cogliendola di
sorpresa.
“scusa
ma è tutta la
cena che desideravo un contatto con le tue labbra”disse
Robert un po’
imbarazzato
“uhm
anch’io”disse
Carla accarezzandogli
il labbro
inferiore con l’indice per poi posarvi di nuovo le sue
labbra.
“che
dici andiamo a casa
tua?”chiese Robert accarezzandole i capelli e baciandola di
nuovo.
“va
bene però sono un
po’ stanca”disse Carla ricordandosi in quel momento
del suo piccolo segreto, ok
forse piccolo segreto era leggermente riduttivo, quello era un segreto
di
proporzioni cosmiche specialmente dopo aver passato la serata a cenare
con la
famiglia dell’uomo da cui si aspettava un bambino.
“hey
voglio solo
dormire con te, non è che io ho un chiodo fisso, quella col
chiodo fisso sei
tu”disse Robert ridacchiando mentre si avvicinavano
all’auto di Robert.
“non
è vero”disse
Carla sedendosi al posto del passeggero e allacciandosi la cintura di
sicurezza, Robert fece partire il cd
e
le note di una composizione da piano piuttosto rilassante si diffusero
nell’abitacolo rendendo quel silenzio meno fastidioso.
Robert
le piaceva, le
piaceva parecchio e forse sta iniziando a provare davvero qualcosa di
serio per
lui, e allora perché diavolo non riusciva a dirglielo?
Perché non riusciva a
dirgli un semplice”sono incinta”, insomma
probabilmente lui ne sarebbe stato
addirittura felice, e invece lei non riusciva a dirglielo.
In
cuor suo sapeva
benissimo perché non riusciva a dire la verità a
Robert, la risposta era
davvero semplice, lei non era certa di voler avere questo bambino.
“eccoci”disse
Robert
parcheggiando e prima di scendere si guardò attentamente in
giro attento al
fatto che non ci fossero paparazzi.
“il
mio girare in
incognito sta funzionando davvero bene, niente paparazzi questo
è davvero il
massimo”disse Robert sorridendo e spegnendo il motore scese
dalla macchina
seguendo Carla verso l’entrata di casa.
“oh
ma eccovi come è
andata la cena?”chiese Ivan che girava tranquillamente in
boxer per casa.
“bene”disse
Robert e
poi Ivan posò il suo sguardo su Carla in cerca di una
risposta.
“bene”disse
Carla
sorridendo all’amico per rassicurarlo.
“io
sono esausto ti
spiace se ti rubo un lato del letto”disse Robert
accarezzandomi il viso e
sorridendomi
“certo
che no resto
un attimo qui con Ivan a fare due chiacchiere e ti
raggiungo”disse Carla
“a
dopo allora”disse
Robert prendendole il viso tra le mani per poi baciarla e andare verso
la sua
camera.
“allora
mi sembra
spensierato ma non poi più del solito non
gliel’hai detto vero?”chiese Ivan
sbuffando
“sta
zitto, potrebbe
sentirci”disse Carla abbassando il tono della voce.
“magari
lo
facesse”disse Ivan
“per
favore”disse
Ivan
“io
ci sto pensando,
e sto seriamente pensando di non tenerlo”disse Carla
“non
puoi fare una
stupidaggine del genere”disse Ivan
“stasera
la madre di
Robert mi ha chiesto quando tornerò a casa e mi sono
ricordata del dettaglio
lavorare per tre anni per poi conseguire la specialistica, e se
avrò questo
bambino perderò il lavoro molto probabilmente e non
riuscirò mai a finire quei
tre anni che devo fare, per poi iscrivermi alla specialistica, non
posso avere
questo bambino”disse Carla
“ma
che diavolo
guarda che ci pensiamo io e Nate piuttosto, ma tu non puoi fare davvero
una
cavolata del genere”disse Ivan
“non
lo voglio, cioè
non ora, più avanti magari si ma ora io non posso avere un
bambino”disse Carla
“va
bene, fai le tue
cazzate”disse Ivan andandosene nella sua stanza e lasciandola
sola.
Quando
Carla rientrò
in camera trovò Robert in boxer che dormiva al lato destro
del letto come
sempre, mentre dormiva era ancora più bello, era
così rilassato e il suo viso
appariva ancora più bello.
Adorava
quello strato
leggero di barba, e adorava i suoi capelli scompigliati e indomabili,
adorava
sentirli tra le dita, erano così setosi e mordibi.
“uhm
Carla”disse
Robert sorridendo per poi aprire gli occhi.
“ti
sei addormentato
sulle coperte prenderai freddo”disse Carla coprendolo con una
coperta per
quanto lui a petto nudo e coperto solo da quei boxer grigi era davvero
una
visione.
“uhm
grazie, vieni
qui”disse Robert attirandola a sé e facendole
poggiare il capo sul suo petto la
strinse a sé per poi addormentarsi entrambi subito, forse
troppo stremati da
quella serata.
Quando
il mattino
Carla si svegliò non si trovava più tra le
braccia di Robert ma era accoccolata
sul suo cuscino e alla sua destra Robert non c’era e non
c’era traccia di
nessun bigliettino, rigirandosi nel letto lo vide.
Era
seduto ai piedi
del letto e si teneva la testa tra le mani.
“hey
ti senti poco
bene?”chiese Carla attirando l’attenzione di Robert
“no,
io sto bene e
tu?”chiese Robert facendole un sorriso un po’
forzato
“qualcosa
non va?
Problemi con Cecilie, il tuo lavoro?”chiese Carla preoccupata
per lui
“perché
mi stai
nascondendo una cosa del genere?”chiese R
obert
“è
stato Ivan?”chiese
Carla scioccata
“no,
lui non mi ha
detto nulla ma diciamo che due bastoncini positivi sono stati piuttosto
chiari”disse Robert e a quelle parole Carla si
scioccò pensando a quanto
stupida doveva essere stata per dimenticarsi addirittura di buttare via
quei
maledettissimi test di gravidanza.
“perché
me lo stai
nascondendo?”chiese Robert perplesso
“perché
io non ho
ancora deciso cosa fare”disse Carla
“cosa
c’è da
decidere?”chiese Robert perplesso
“oh
mio dio ma tu
stai pensando di non tenerlo”disse Robert
“non
è il momento
giusto per me”disse Carla
“beh
ma è successo,
non puoi credere davvero di sbarazzartene
così”disse Robert
“senti
questa cosa
riguarda principalmente me e non penso che sia un tuo diritto dirmi
cosa devo o
non devo fare”disse Carla
“ma
io sono il padre
e non puoi dirmi che non è così perché
so che non hai visto nessun altro in
quel periodo”disse Robert
“si
ma l’ultima
parola su questa situazione spetta a me e io non voglio
tenerlo”disse Carla
“non
vuoi tenere il
bambino?”chiese Robert scioccato
“no”disse
Carla
“mi
piaci, mi piaci
davvero tanto ma io non posso stare con una donna che ha intenzione di
uccidere
il nostro bambino, se questa è la tua scelta allora
addio”disse Robert
rivestendosi in fretta ed uscendo dalla sua stanza senza dire nemmeno
una
parola.
Finito,
era finito
tutto.
Capitolo
un pò triste il prossimo arriverà con calma
perchè sono sotto esame e ho da studiare ma
arriverà tranquilli
|
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Capitolo 15 *** 15 ***
Vabeh alla fine sto anche studiando però ho dato una svolta
a questa storia che mi porta a pensare sempre a come continuarla quindi
non ho resistito e ho scritto XD molto presto arriverà anche
il prossimo capitolo che non ho messo insieme a questo
perchè stava male secondo me comunque spero vi possa piacere
e vi ringrazio per seguire e leggere e recensire questa storia grazie
veramente... colgo l'occasione per farvi gli auguri di buon anno e vi
lascio al capitolo
“Robert
buongiorno”disse Ivan seduto al tavolino della
cucina a bere il suo caffè.
“tu
sapevi?”chiese Robert
“te
l’ha detto?”chiese Ivan scioccato
“no,
ho trovato i test”disse Robert
“mi
spiace che tu l’abbia saputo così”disse
Ivan
“scusa
Ivan ma non riesco a restare qui ho bisogno di
prendere aria”disse Robert uscendo di casa.
Ivan
lo guardò scioccato, non avrebbe mai pensato che
Robert potesse avere una reazione simile, questo complicava
ulteriormente le
cose se nemmeno lui teneva a quel bambino allora le chance che Carla
cambiasse
idea erano davvero poche.
“hey”disse
Ivan affacciandosi in camera di Carla e
trovandola abbracciata al cuscino in lacrime.
“che
è successo?”chiese Ivan avvicinandosi
all’amica
“ha
detto che non vuole più stare con me perché non
voglio tenere il bambino”disse Carla tra le lacrime.
“è
stata una reazione impulsiva, vedrai che pensandoci
cambierà idea”disse Ivan
“no,
perché lui ha ragione io non me lo merito uno come
lui, e poi dopo quello che ha passato io voglio abortire, ha fatto bene
però
non so perché non riesco a smettere di
piangere”disse Carla lasciandosi tenere
tra le braccia da Ivan che le accarezzava i capelli provando a farla
calmare.
“sai
perché non riesci a smettere di piangere? Per lo
stesso motivo per cui io ho pianto settimane quando Nate è
andato a New York
per quello stage, lui è importante per te”disse
Ivan
“non
importa, io rovino sempre tutto ed è giusto che lui
trovi qualcuna in grado di dargli quello che io non riesco a
dargli”disse Carla
“hai
solo bisogno dei tuoi tempi e lui questo l’aveva
capito”disse Ivan continuando ad accarezzarle i capelli e
dandole un bacio
sulla fronte.
“Ivan
io questo bambino non lo posso tenere, non posso
affrontare una gravidanza e comunque lui magari si sarebbe sentito in
gabbia e
costretto a stare per forza con me per via del bambino e non
è quello che
voglio”disse Carla
“ti
ama, non si sarebbe sentito in gabbia”disse Ivan
“basta
Ivan per favore non parliamone più,è stato giusto
così”disse Carla
“lo
sai vero che non sono d’accordo?”chiese Ivan
“lo
so”disse Carla
“ma
la vita è tua ed è giusto che decida tu, posso
dirti
che sarò qui quando te ne pentirai perché io sono
certo che te ne
pentirai”disse Ivan dandole un altro bacio sulla fronte per
poi alzarsi dal
letto.
“ti
preparo una camomilla rilassante così ti riposi un
po’ e magari ti passo qualche goccia di
sonnifero”disse Ivan
“no,
il sonnifero no fa male nella mia situazione”disse
Carla
“ok”disse
Ivan un po’ perplesso, dato che aveva deciso di
non vivere questa gravidanza non capiva perché si
preoccupasse dei farmaci e
dell’effetto che potevano avere sul bambino.
Arrivò
anche il giorno di natale, e per quel giorno
Claire si decise a chiedere al figlio che ormai non usciva dalla sua
stanza da
giorni se non per mangiare o andare in bagno il perché di
questo suo atteggiamento,
anche se in realtà un’idea ce l’aveva,
ma Tom la rassicurò dicendole che non
doveva preoccuparsi e che Robert aveva solo bisogno di tornare a
lavorare.
Tom
era l’unico a sapere cosa fosse davvero successo e
aveva promesso a Robert di non farne parola con nessuno, Robert non se
la
sentiva di far preoccupare di nuovo i suoi familiari e nemmeno voleva
fare la
figura dello sfigato per l’ennesima volta , perlomeno questa
volta non era
cornuto, o almeno così sperava, no cornuto non poteva
esserlo quel bambino era
davvero suo, quella era l’unica cosa di cui poteva essere
certo.
“senti
Rob non puoi continuare così, sai quante altre ne
trovi disposte a stare con te”disse Tom accendendosi una
sigaretta seduto sulla
sedia vicino alla finestra.
“si
ma io non voglio le altre”disse Robert
“non
credevo tu fossi già arrivato a quella fase”disse
Tom scioccato
“l’ho
presentata ai miei genitori quante altre ragazze ho
presentato a mia madre e mio padre?”chiese Robert
“uhm
vediamo Nina, Kristen e lei”disse Tom riflettendo ad
alta voce
“esattamente”disse
Robert
“forse
dovresti parlarle, magari ha cambiato idea”disse
Tom
“era
così decisa quando mi ha detto che non voleva
tenerlo e ha sottolineato che è un affare che riguarda
lei”disse Robert
“hai
sottolineato che ha metà del tuo cromosoma?”chiese
Tom
“si,
ma non posso certo obbligarla”disse Robert
“e
tu quindi l’hai lasciata perché non vuole
tenerlo”disse Tom
“lo
so, forse sono stato troppo impulsivo ma io non ce la
faccio a rivivere di nuovo il passato”disse Robert
“si
posso capirlo”disse Tom
“e
poi è vero ci frequentiamo da poche settimane, ma io
vedevo già il mio futuro con lei”disse Robert
portandosi la testa tra le mani e
sospirando, si sentiva incredibilmente patetico. Dopo quello che aveva
passato
nei mesi precedenti aveva solo bisogno di tornare a sperare, di un
segno che
gli permettesse di iniziare a guardare avanti con più
ottimismo dimenticando la
sofferenza del passato, e per lui quel segno era stato proprio lei.
“mi
dispiace Rob”disse Tom incapace di dire altro.
“il
2 gennaio sarò a Parigi e il 3 inizierò a
lavorare
sul set in questi giorni ho da sistemare gli ultimi dettagli del pre
produzione
quindi sarò molto occupato non preoccuparti per fortuna ho
sempre il mio
lavoro”disse Robert
“si
e poi hai la tua famiglia e me”disse Tom
“beh
ormai tu sei la mia famiglia, insomma sei mio
cognato”disse Robert
“ma
prima di tutto sono il tuo braccio destro e questo
non devi dimenticarlo”disse Tom spegnendo la sigaretta nel
portacenere.
“dai
scendiamo di sotto credo che ormai il pranzo sia
pronto”disse Robert alzandosi dal letto e dandosi una
sistemata ai capelli
davanti allo specchio.
Passarono
le vacanze di natale, e arrivò anche il nuovo
anno e proprio come da programma il 2 gennaio Robert atterrò
a Parigi per
iniziare a lavorare al suo nuovo film.
“hey
sei tornata adesso?”chiese Ivan assonnato mentre
vagava alla ricerca di una bottiglia d’acqua per la cucina.
“si
avevo notte e sono le 6.30 se ti interessa”disse
Carla sedendosi sullo sgabello per poi versarsi un bicchiere di the e
mentre
sorseggiava il suo the il suo sguardo cadde sulla rivista di gossip
poggiata
sul tavolo.
“Robert
in partenza per Parigi”recitava il titolo in
copertina e c’era una foto di Robert con un paio di occhiali
scuri e un
berretto di lana tutto imbaccuccato che si apprestava ad effettuare il
check-in.
“come
ti senti?”chiese Ivan
“bene”disse
Carla
“tutto
a posto sul fronte gravidanza?”chiese Ivan
“si
ho preso appuntamento per risolvere la
situazione”disse Carla
“lì al St.
Mary?”chiese
Ivan
“no,
andrò in una clinica privata in una giornata sarò
apposto”disse Carla
“sono
anche rapidi”disse Ivan provando ad ironizzare
anche se proprio non gli veniva facile ironizzare su una cosa del
genere, si
trattava di uccidere una vita e per giunta quella vita aveva
metà corredo cromosomico
di Robert Thomas Pattinson, quindi sarebbe stato al 50% geneticamente
bello.
“ti
accompagno?”chiese Ivan
“no,
meglio se vado da sola”disse Carla e poi scendendo
dallo sgabello andò in camera sua sdraiandosi sul letto alla
ricerca di un
sonno ristoratore che però non aveva intenzione di farsi
vedere.
Si
trovò a pensare a Robert, non faceva che pensare a lui
e spesso si addormentava stringendo quel cuscino dove lui spesso aveva
dormito
sperando di riuscire a sentire ancora il suo profumo, cercava il suo
profumo
quando in realtà dentro di sé aveva una piccola
parte di Rob, ma spesso
sembrava dimenticarsene, forse perché non voleva pensare a
quello che stava per
fare.
Il
mattino a lavoro era un vero disastro eppure nella
cultura comune le nausee mattutine comparivano molto più
tardi e anche se
sapeva benissimo che nel campo gravidanza tutto era imprevedibile aveva
sperato
che quelle leggende metropolitane potessero essere vere.
“ma
tu sei proprio sicura di star bene?”chiese Camilla
“si”disse
Carla
“fatti
un giro dal medico perché non hai per niente un
bell’aspetto”disse Camilla
“si
ci passerò, di cosa avevi bisogno?”chiese Carla
ricordando a Camilla che era andata a cercarla per un motivo preciso.
“si
ho bisogno che ci pensi tu, io non sono capace e non
so come comportarmi”disse Camilla
“che
succede?”chiese Carla perplessa
“beh
la signora Brown della 7 è qui per un aborto ma a me
non sembra tanto convinta”disse Camilla
“ha
firmato i documenti?”chiese Carla
“no
continua a temporeggiare e insomma è una situazione
complicata, il suo ragazzo è morto e lei non crede di essere
in grado di
portare avanti la gravidanza e di crescere un figlio senza il
padre”disse
Camilla come se le avesse detto che una delle pazienti aveva chiesto un
antidolorifico.
Quella
situazione le sembrava quasi irreale, non poteva
essere davvero reale, di sicuro era uno dei suoi incubi e tra qualche
minuto si
sarebbe svegliata.
“allora
non vai?”chiese Camilla vedendo Carla come
paralizzata.
“si”disse
Carla recuperando un po’ di self control e
dirigendosi con la cartella verso la stanza della paziente.
“salve
signora va tutto bene?”chiese Carla avvicinandosi
alla signora Brown che non aveva poi molti anni più di lei e
anche questo la
lasciò scossa.
“io
non so cosa fare”disse la donna
“è
indecisa?”chiese Carla
“si,
io ho paura di non essere in grado, e poi un bambino
che cresce senza un padre e non potrà mai conoscere suo
padre perché è
morto”disse la donna sospirando
“ma
avrà una madre, e la paura di non riuscire ad essere
una buona madre è contagiosa in questo reparto, potrebbe
parlare con qualsiasi
altra mamma o futura mamma e le troverà spaventate proprio
come lei”disse Carla
“sono
stata una vera sciocca, non so come ho potuto
pensare di non tenerlo”disse la donna portandosi una mano sul
ventre.
“buttiamo
via queste carte allora?”chiese Carla
“si
decisamente”disse la donna
“bene”disse
Carla
“grazie”disse
la donna
“grazie
a lei”disse Carla e in quel momento capì che non
poteva fare una stupidaggine del genere e capì che
nell’ultimo periodo aveva
vissuto più che in 25 anni di vita, e questo era successo
solo grazie a quel
ragazzo inglese incontrato una sera per caso.
“non
devi andare in clinica oggi?”chiese Ivan vedendo che
Carla ancora in pigiama si metteva sul divano accanto ad Ivan con una
tazza di
cioccolata calda in mano.
“no,
ho disdetto l’appuntamento”disse Carla
“ma
se aspetti poi non diventa rischioso?”chiese Ivan
“penso
che su per giù aspetterò 8 mesi e
qualcosa”disse
Carla e a quelle parole Ivan smise quasi di respirare e poi recuperata
la
lucidità strinse forte l’amica.
“sono
felice che tu sia ritornata in te”disse Ivan
|
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Capitolo 16 *** 16 ***
Allora ecco il nuovo capitolo il prossimo arriverà davvero
con calma perchè non potevo lasciare la storia in quel punto
insomma mi distraevo dallo studio e continuavo a pensare a come farla
continuare XD però ora che ho sciolto il nodo che avevo in
testa vi dico che il prossimo non arriverà così
in fretta perchè ho quel maledetto esame da preparare..
Che dire a me è piaciuto tanto da scrivere ma non so quanto
il risultato sia buono XD spero che vi possa piacere e continuo a
ringraziare chi segue e recensisce questa storia grazie mille per il
sostegno, non indugio oltre e vi lascio al capitolo...
winnie
poohina : ashuahaha e certo che lo tiene altrimenti l'avrei
uccisa io stessa XD grazie milla per seguire questa storia aspetto di
leggere anche la tua quando sarai fuori dal caos studio esami che sta
colpendo anche me sigh
clodiina85: grazie
mille eh si non poteva mica fare una cavolata del genere XD beh
è 00.48 non è proprio il 4 però
più o meno è che non riuscivo a chiudere il
capitolo comunque eccolo fammi sapere che ne pensi
lazzari: sisi ha
deciso di tenerlo e per dirlo a Robert vedrai in questo capitolo cosa
farà, tranquilla no problem l'importante è che ti
piaccia la storia poi se mi fai anche sapere la tua è
perfetto ma se hai problemi tranqui
Arrivò
aprile e con aprile la
primavera, anche se a Londra non si notavano poi questi gran
cambiamenti di
temperatura, semplicemente sembrava che ci fosse più sole e
che fosse
leggermente più caldo del solito.
Ormai
Carla era entrata nel quarto
mese e la pancia si notava, e anche a lavoro non poteva certo
continuare a
fingere che quelle nausee mattutine che non l’avevano ancora
lasciata da quando
aveva scoperto di essere incinta fossero una semplice influenza
stagionale.
“Maggie?”chiamò
Carla entrando nel suo
ufficio
“Carla
come mai qui? Non mi risulta
che tu sia di turno”disse Maggie
“si
ma sono venuta per dirti una
cosa”disse Carla
“dimmi
cara”disse Maggie invitandola
ad accomodarsi
“vedi
Maggie io ho un problema per il
lavoro”disse Carla tirando un bel respiro
“non
preoccuparti, insomma non prendi
mai le ferie e a volte salti il riposo se hai qualche problema in
famiglia o
devi assentarti per un periodo non c’è
nessunissimo problema”disse Maggie
“no,
non devo lasciare il lavoro, non
ora almeno finchè ce la farò verrò a
lavoro”disse Carla e istintivamente si
portò una mano sul ventre.
“oh
mio dio, come ho fatto a non
accorgermene, ma tu sei incinta”disse Maggie
“si”disse
Carla
“lo
dicevo io che mi sembravi un po’
strana, ma dimmi a che mese sei? ”disse Maggie
“pare
che ormai sia il quarto”disse
Carla
“quarto?
Cavoli avevi intenzione di
partorire senza dire niente a nessuno? Ma chi ti
segue?”chiese Maggie curiosa
“il
dottor Ross”disse Carla
“mio
marito? beh si è il rispetto
della privacy, ma dico io non dirmi niente eh si che gli avevo espresso
i miei
dubbi, e lui mi ha anche detto “no ti
sbagli””disse Maggie ridacchiando si
occupava di ognuno di noi come se fossimo figlie sue, nonostante a casa
avesse
già 4 figli.
“comunque
io finchè posso ho
intenzione di lavorare, insomma io sto bene non ho problemi di
salute”disse
Carla
“certo
cara non ti preoccupare”disse
Maggie
“grazie,
no perché ho davvero bisogno
di questo lavoro”disse Carla
“ma
certo non ti preoccupare, sei una
delle migliori qui dentro figurarsi se ci liberiamo di te
così”disse Maggie
ridacchiando
“grazie”disse
Carla sorridendo
“ma
senti quand’è che ci fai conoscere
il tuo fidanzato?”chiese Maggie
“è
piuttosto occupato”disse Carla non
sapendo bene cosa rispondere.
“capisco
beh cara va a casa a
riposarti che domani sei in turno”disse Maggie sorridendole
“certo
a domani Maggie”disse Carla uscendo
dall’ufficio e trovando Ivan e Nate che la aspettavano nella
sala d’attesa.
“allora
tutto a posto?”chiese Ivan
“si
tutto a posto, continuerò a
lavorare finchè non avrò problemi, insomma alla
fine non sono certo malata è
tutto nella norma”disse Carla
“allora
ci porti a conoscere questo
dottor Ross?”chiese Nate curioso e Ivan lo squadrò
subito male.
“è
sposatissimo”disse Carla
ridacchiando mentre faceva strada ai suoi amici che
l’accompagnavano per fare
l’ecografia di controllo, in realtà doveva farla
qualche settimana fa ma aveva
rimandato perché Ivan e Nate non erano liberi e non aveva
intenzione di andarci
senza loro due, veramente avrebbe voluto qualcun altro, ma quel qualcun
altro
non sapeva nulla della sua decisione definitiva, e probabilmente non
avrebbe
saputo nulla per ancora parecchio tempo.
“dottor
Ross”disse Carla salutando il
dottore
“chi
dei due è il padre?”chiese il
dottor Ross stringendo la mano a Ivan e Nate
“nessuno
dei due”disse Carla
“noi
siamo il supporto morale”disse
Ivan
“va
bene”disse il dottor Ross un po’
perplesso.
Carla
si sdraiò sul lettino
sollevandosi il maglioncino e scoprendo la pancia che per essere al
quarto mese
le sembrava un po’ troppo sporgente.
“dottor
Ross posso farle una
domanda?”chiese Carla mentre il dottore metteva il gel sulla
pancia di Carla.
“dimmi
pure”disse il dottor Ross
pronto a una sfilza di domande.
“no
niente di che, ma non le sembra
che io abbia una pancia un po’ troppo
sporgente?”chiese Carla
“ma
no tesoro è un’impressione a me
sembra giusta, e poi non ti trovo in soprappeso”disse il
dottor Ross
sorridendole, poi poggiò l’estremità
dell’ecografo sulla pancia e subito
nell’ambiente iniziò a diffondersi il suono del
cuore del bambino che galoppava
velocemente.
“un
bel battito forte”disse il dottor
Ross poi iniziò ad analizzare quello che vedeva sullo
schermo nero.
“si
sta formando bene, come dicevo il
battito è forte ed è sano”disse il
dottor Ross sorridendo
“maschio
o femmina?”chiese Nate
“non
si vede ancora, anche perché è
tutto girato e non potremmo comunque vederlo”disse il dottor
Ross
“grazie
dottor Ross”disse Carla
sorridendo mentre il dottore toglieva l’estremità
dell’ecografo e le passava
una salvietta per pulirsi dal gel.
“allora
io direi che ci vediamo tra
due mesi va bene? Vabeh poi qualsiasi cosa tu abbia bisogno sono sempre
qui”disse il dottor Ross sorridendo
“certo
dottore”disse Carla sorridendo
“e
riguardati ok? Le nausee mattutine
le hai anche perché sei molto stressata”disse il
dottor Ross
“stupidaggini,
le hanno anche le donne
che riposano tranquillamente”disse Carla
“beh
comunque riguardati”disse il
dottore accompagnandola alla porta e salutando poi Ivan e Nate.
“Carla?”chiese
una voce che ben
conosceva, una voce che l’aveva assillata negli ultimi 11
mesi, insomma per
quasi un anno.
“Victoria”disse
Carla sorridendo
piuttosto imbarazzata, chissà se sapeva cosa era successo
tra lei e il
fratello.
“come
stai?”chiese Victoria
“bene”disse
Carla
“e
chi di loro due è il tuo nuovo
ragazzo?”chiese Victoria
“oh
entrambi”dissi io
“scherza,
piacere sono Ivan il suo
migliore amico e lui è Nate il mio ragazzo”disse
Ivan stringendo la mano di
Victoria.
“oh
mio dio ma tu sei incinta?ma che
bello, auguri”disse Victoria e in quell’istante
Carla maledì il fatto che
ancora non aveva riindossato il suo cappotto bello largo.
“grazie”disse
Carla
“ho
portato Cecilie a fare un
controllo, ma è sparita insieme a Tom”disse
Victoria
“oh
eccola lì la mamma”disse Tom che
teneva Cecilie in un marsupio.
“oh
Tom parlavo giusto di te, dov’eri
finito?”chiese Victoria avvicinandosi al marito e alla
bambina, quello era il
momento buono per scappare ma di sicuro Ivan gliel’avrebbe
impedito.
“guarda
chi ho incontrato”disse
Victoria
“Carla
che piacere vederti”disse Tom
“guarda
Tom è incinta, non ti fa
venire voglia di avere un altro bambino”disse Victoria
“certo
tesoro”disse Tom sorridendo a
Victoria per poi fare una faccia perplessa
“Carla
e dimmi a che mese sei?”chiese
Victoria e inconsciamente chiese la stessa cosa che stava per chiedere
Tom.
“sono
al secondo mese”disse Carla e
Ivan sbuffò
“cavoli
al secondo mese già una pancia
così evidente, sicura che non siano due?”chiese
Tom perplesso
“no”disse
Carla sforzandosi di
sorridere
“beh
Carla è stato un piacere
incontrarti e auguri per la tua gravidanza, insomma mi spiace per come
è finita
con mio fratello però sono felice per te e immagino che tu
abbia trovato un
uomo che ti ami, quindi auguri”disse Victoria
“grazie”disse
Carla
“auguri”disse
Tom allontanandosi
insieme a Victoria e alla loro piccola.
“secondo
mese?”chiese Nate perplesso
che non aveva capito molto.
“già,secondo
mese?”chiese Ivan
guardandola male
“perché
secondo mese se sei al
quarto”disse Nate praticamente urlando mentre svoltavano
l’angolo.
“shhh”disse
Carla
“magari
qualcuno sentisse”disse Ivan
“Ivan
fatti gli affari tuoi”disse
Carla accelerando il passo
“ma
dove vai?”chiese Ivan
“faccio
due passi a più tardi”disse
Carla allontanandosi dai due e dirigendosi verso il
Victoria’s Park dove in
estate passava i pomeriggi a leggere, ma siccome non aveva libri con
sé prese
qualche giornale in edicola.
Si
sedette su una panchina di legno
godendosi quel leggero sole primaverile mentre sfogliava qualche
rivista, ed
anche quel giorno Robert era su tutte le copertine, in una gli
affibbiavano un
flirt con la sua nuova costar, nell’altro lo inserivano nella
classifica dei 5
uomini più sexy di Inghilterra e nell’altro ancora
era appena atterrato
all’aeroporto di Heatrow.
“ti
informi?”chiese Tom sedendosi
accanto a lei
“non
avevo nulla da leggere”disse
Carla chiudendo i giornali
“non
ti facevo una lettrice di riviste
di gossip”disse Tom
“non
ho trovato una libreria qui
vicino e volevo leggere qualcosa”disse Carla
“che
casualità Rob è in copertina su
tutte e tre le riviste”disse Tom
“ormai
è su qualsiasi rivista”disse
Carla
“certo”disse
Tom ridendogli
praticamente in faccia
“è
vero”disse Carla
“non
sei al secondo mese”disse Tom
“si”disse
Carla
“no,
non sei al secondo mese, tu sarai
un’ostetrica ma io anche se al parto non c’ero
l’ho vista crescere la pancia di
Victoria e al secondo mese praticamente non si nota
nulla”disse Tom
“che
cosa vuoi?”chiese Carla
“voglio
che dici al mio amico che non
hai abortito e che quindi sarà padre”disse Tom
“non
è di Rob”disse Carla
“tu
non mi sembri certo il tipo da
tradimento, ti ho vista sai? Ti ho vista mentre guardavi Rob a quella
cena ne
eri letteralmente rapita”disse Tom
“tutti
sanno che è molto bello”disse
Carla
“guarda
che io so parecchio sul tuo
conto, gli hai proposto una relazione solo sesso e alla fine hai ceduto
ad una
relazione a due, anch’ io ero una persona fredda che non
riusciva ad
innamorarsi e non faceva altro che avere avventure con attricette varie
e
modelle varie conosciute ai party dove accompagnavo Rob, ma quelli come
noi una
volta che provano qualcosa per qualcuno lo provano per
sempre”disse Tom
“ti
sbagli, io non provo più nulla per
lui, ed ora scusami ma devo proprio andare”disse Carla
alzandosi dalla panchina
e andandosene via in lacrime.
“hey
ma che ti è successo?”chiese Ivan
quando Carla rientrò in casa con il viso rigato dalla
lacrime.
“nulla”disse
Carla e pochi minuti dopo
il suo cellulare prese a squillare.
“buongiorno
parlo con la dottoressa
Rizzi?”chiese una voce femminile dall’altro capo
del telefono.
“si
mi dica”disse Carla prendendo un
bel respiro perché gli occhi non le si riempissero ancora di
lacrime.
“mi
hanno dato il suo numero perché
dicono che sia molto brava, vede io ho partorito da poco e ho dei
problemi con
il bambino, non fa altro che piangere, potrebbe venire a dargli
un’occhiata”disse la donna
“si
certo, mi dia l’indirizzo”disse
Carla e Ivan sentendola parlare sbuffò.
“Hampton
boulevard 68”disse Carla
scrivendosi l’indirizzo
“grazie
mille”disse la donna chiudendo
il telefono mentre Carla si rinfilava il cappotto e prendeva le sue
cose per
andare a vedere che problema aveva quel bambino.
“devi
pensare anche al tuo, ti stressi
troppo”disse Ivan
“no
guarda che mi fa bene”disse Carla
“ancora
non hai detto perché
piangevi”disse Ivan
“tranquillo
sono gli ormoni”disse
Carla
“vabeh
comunque ti accompagno io in
macchina”disse Ivan infilandosi la giacca e prendendo le
chiavi della sua auto.
“hai
chiamato?”chiese Tom a Lizzie
“si”disse
Lizzie
“perfetto,
i tuoi sono fuori casa e
ora tu vieni a casa nostra a passare un po’ di tempo con
Cecilie”disse Tom
“perfetto
vedo Rob che fa”disse Lizzie
ridacchiando mentre saliva al piano di sopra dirigendosi verso la
camera del
fratello.
“Rob”chiamò
Lizzie
“dimmi”disse
Robert che se ne stava in
pigiama a leggere.
“resti
in casa?”chiese Lizzie
“si
voglio rilassarmi un po’”disse
Robert
“niente
alcolici”disse Lizzie
“si
farò il bravo, solo un buon
libro”disse Robert
“dovrebbero
consegnare un pacco per mamma
lo ritiri tu che io esco?”chiese Lizzie
“si
va bene”disse Robert
“ok
buona serata allora
fratellino”disse Lizzie
“anche
a te sorellina”disse Robert
facendo coro alla sorella che velocemente scese al piano di sotto
uscendo di
casa, se Carla li avesse trovati lì avrebbe capito tutto e
addio piano.
“è
questa”disse Carla mentre scendeva
dall’auto e Ivan rimase per qualche minuto buono a fissare la
casa che gli
sembrava piuttosto familiare ma non ricordava.
Carla
suonò il campanello e qualche
minuto dopo qualcuno venne ad aprire, quando alzò gli occhi
verso il soggetto
alla porta per poco non gli prese un colpo e lo stesso valeva per il
suddetto
soggetto.
“che
ci fai qui?”chiese Robert
fingendosi freddo, quando in realtà voleva solo fare un
passo verso di lei e
stringerla.
“mi
hanno telefonato dicendomi che
avevano bisogno per un bambino, ma credo di aver segnato male
l’indirizzo”disse
Carla
“ciao
Robert”disse Ivan raggiungendoli
dopo aver visto chi era il soggetto che aveva aperto.
“Ivan
come va?”chiese Robert
“bene
e tu?”chiese Ivan
“bene”disse
Robert anche se il suo
aspetto non rispondeva propriamente alla descrizione di bene.
“credo
che abbiamo sbagliato
indirizzo”disse Carla trattenendo a stento le lacrime,
d'altronde che cosa
poteva aspettarsi,dopo quello che gli aveva fatto non poteva certo
aspettarsi
che lui la accogliesse a braccia aperte.
“capisco”disse
Robert
“ciao”disse
Carla voltandosi per
raggiungere la macchina ma appena fece il primo gradino
iniziò a girarle la
testa e faticava a tenersi in piedi.
“Carla
cazzo”disse Ivan lanciandosi
per prenderla prima che cadesse e lo stesso aveva fatto Robert.
“sto
bene”disse Carla portandosi una
mano sul ventre e allora Robert se ne accorse se prima non ci aveva
fatto caso
ora l’evidenza era sotto i suoi occhi.
“sei
incinta?”chiese Robert scioccato
“si”disse
Carla
“perché
il mio bambino non andava bene
e questo si?”chiese Robert improvvisamente adirato
“Robert
io”disse Carla ma lui no gli
diede il tempo di parlare
“certo
perché questo sarà sicuramente
il figlio di un uomo migliore di me, è chiaro di chi
è del dottorino muscoloso
che ci prova con tutte? Quello sarebbe meglio di me?”disse
Robert
“cazzo
Robert falla parlare”disse Ivan
interrompendolo per poi allontanarsi per dare ad entrambi un momento di
intimità per parlare di quella situazione piuttosto
delicata.
“io,
io non ce l’ho fatta ad abortire,
sono al quarto mese e questo bambino è tuo”disse
Carla
“oh
mio dio, e quando avevi intenzione
di dirmelo?”chiese Robert portandosi la testa tra le mani
scioccato.
“forse
non te l’avrei detto”disse
Carla
“di
bene in meglio, che cosa provavi
tu per me? Ti disgusta così tanto l’idea che
questo bambino sia frutto della
nostra relazione? Io ti amavo e siccome sono un idiota ti amo
ancora”disse
Robert
“come
potevo dirtelo dopo che tu mi
avevi lasciata, potevo sconvolgerti nuovamente la vita? Io in questi
mesi non
ho fatto altro che leggere quelle stupide riviste di gossip e guardare
programmi e film dove sapevo che c’eri tu, ho iniziato ad
usare quel
maledettissimo doccia schiuma alla cannella e zenzero per sentire il
tuo
profumo e senza accorgermene avevo già deciso di tenere
questo bambino solo
perché aveva metà del tuo corredo
cromosomico”disse Carla
“anch’io
non ho fatto altro che
pensarti, ho ripreso a bere per non pensarti ma nemmeno
l’alcool mi
ha aiutato a dimenticarti, ho sbagliato a
lasciarti e sai quante volte me ne sono pentito, tu eri quella speranza
che ho
cercato per mesi e quando mi hai detto di non voler tenere il bambino
escludendomi
completamente dalla tua scelta ho capito che io ero l’unico
dei due che puntava
ad avere un futuro insieme e che mi stavo illudendo, ma non sono
riuscito ad
odiarti e mi odio per averti trattata male poco fa”disse
Robert
“ne
avevi tutti i motivi, sono stata
pessima e ho capito di amarti solo quando ti ho perso mi
dispiace”disse Carla e
le lacrime le rigarono nuovamente il viso.
“non
mi hai perso, io non ho mai
smesso di amarti in tutti questi mesi”disse Robert
avvicinandosi a lei e
accarezzandole il viso.
“non
mi odi davvero?”chiese Carla
alzando gli occhi verso i suoi
“no”disse
Robert sorridendole e
stringendola forte a sé, il calore dell’altro era
mancato ad entrambi.
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Capitolo 17 *** 17 ***
Grazie molte per i commenti al capitolo precedente e per aver aggiunto
la storia ai preferiti questo è un capitolo di passaggio il
prossimo arriverà in là perchè adesso
mi tocca studiare per l'esame di anatomia e anatomia specialistica ,
preferirei di gran lunga scrivere ma mi tocca studiare XD poi
chissà magari prima dell'esame troverò un buco
per postare vedremo intanto vi lascio al capitolo .. se trovate qualche
errore la colpa è di Johnny Depp perchè stavo
guardando la fabbrica di cioccolato e intanto scrivevo e ridevo come
una scema adoro quel film ashuhaahh
winnie
poohina: ashuahah grazie mi fa piacere ti sia piaciuto.. si
io Rob ce lo vedo troppo non so perchè, pensa che lo scorso
anno quando ero in tirocinio al nido c'era un papà
dolcissimo che me lo ricordava XD Kristen Stewart farebbe bene a non
farselo scappare ashuaha
clodiina85: oddeo
sorry so cosa vuol dire attendere di leggere una storia sperando che
sia pubblicata è solo che ci ho messo un pò a
scriverlo però poi è arrivato per 40 minuti
sarebbe arrivato proprio il 4 XD mi fa davvero piacere che la storia ti
piaccia.. oh lo sarà sicuramente io ce lo vedo troppo come
papà.. quando dicevano che la Stew era incinta cosa a cui
comunque non credevo perchè non si sapeva nemmeno se erano
una coppia mi immaginavo come l'avrebbe presa lui XD
lazzari:
eh si alla fine ce l'hanno fatta XD più lei
perchè lui era già molto convinto dei suoi
sentimenti ma adesso vedrete che anche Carla non sbaglierà
più..
Quando
aprì gli occhi si ritrovò
sdraiata a letto coperta da un plaid blu scuro con una fantasia sul
celeste,
non ricordava di avere un plaid del genere e nemmeno che i muri della
sua
stanza fossero così chiari, no quella non era la sua stanza.
Si
portò a sedere di scatto e si
guardò intorno spaesata di chi era quella stanza? E dove si
trovava? Poi i suoi
occhi si scontrarono con delle foto appese alla parete, e il soggetto
era
sempre lo stesso: Robert.
Allora
non aveva sognato, lui l’aveva
davvero tenuta stretta tra le sue braccia, ma un attimo che ci faceva
adesso
addormentata in quella che apparentemente sembrava la sua camera?
“ti
sei già svegliata?”chiese Ivan
entrando nella stanza
“che
è successo?”chiese Carla
“hai
avuto ancora qualche capogiro e
allora Robert ha insistito perché ti riposassi e niente dopo
poco ti sei
addormentata”disse Ivan
“e
lui dov’è?”chiese Carla
“sta
parlando con il dottor Ross”disse
Ivan
“il
dottor Ross è qui?”chiese Carla
scioccata
“si
l’ha chiamato per visitarti, stavo
giusto venendo a vedere se eri sveglia”disse Ivan
“ma
per piacere ho solo avuto un
giramento di testa non è niente di grave”disse
Carla e in quel momento il
dottor Ross e Robert entrarono nella stanza.
“sei
sempre la solita”disse il dottor
Ross scuotendo la testa
“ma
veramente sto bene”disse Carla
“il
tuo ragazzo qui era piuttosto
preoccupato”disse il dottore aprendo la sua valigetta e
tirando fuori
stetoscopio e sfignomanometro per provarle la pressione.
“ok
la pressione è buona, visitarti ti
ho visitata questa mattina e andava tutto bene, io credo che tu sia
troppo stressata,
devi evitare di accumulare troppo stress e devi riposare di
più guai a te se
salti ancora riposi questo mese ok?”disse il dottor Ross
“si
dottor Ross”disse Carla sbuffando
“guarda
che ho ragione io è inutile
che mi rispondi con sufficienza”disse il dottor Ross
“voi
medici esagerate sempre”disse
Carla
“guarda
meglio che non commento, mi
sembra di parlare con mia moglie. Robert veramente stai attento
perché questa
qui te lo sforna in casa, mia moglie fissata con la fisiologia del
travaglio ha
fatto le pulizie in casa fino all’ultimo senza nemmeno
avvertirmi è arrivata in
ospedale che era a dilatazione 8 cm”disse il dottor Ross
“questo
perché Maggie sapeva benissimo
che non aveva nessun problema”disse Carla
“come
non detto,veramente Robert dammi
retta o ti troverai a dover tagliare tu il cordone in casa con forbici
da
cucina”disse il dottore ridacchiando e Robert a quelle parole
rimase un po’ scosso.
“grazie
dottor Ross per essere venuto
così in fretta”disse Robert accompagnando il
dottore
“di
nulla Robert”disse il dottore
uscendo dalla porta di casa Pattinson.
Quando
Robert tornò al piano di sopra
trovò Carla ed Ivan intenti a ridere per le foto appese alla
parete della
camera, in particolare Ivan si era soffermato su una foto di Robert da
piccolo.
“guarda
qua che occhi azzurri e che
capelli biondi”disse Ivan commentando la foto
“la
smettete di prendervi gioco di
me”disse Robert
“eri
figo già da piccolo Robert, non
per dire ma spero che questo bambino prenda tutto dal
padre”disse Ivan e a
quelle parole Carla prese il cuscino e lo tirò in testa ad
Ivan proprio come
facevano a casa.
“il
dottore ha detto che non ti devi
stressare”disse Ivan ridacchiando
“si
ma non di non picchiare chi se lo
merita”disse Carla
“ok,
ok magari se sarà femmina da te
prenderà il gusto nel vestire ”disse Ivan
“che
idiota”disse Carla scuotendo la
testa
“come
ti senti?”chiese Robert
sedendosi sul suo letto accanto a Carla.
“bene”disse
Carla
“scusa
è solo che sei quasi svenuta e
non volevo che fosse qualcosa di grave”disse Robert
“non
preoccuparti è normale le è
capitato spesso in questi mesi, il bagno? ”chiese Ivan
“è
qui di lato”disse Robert
“grazie”disse
Ivan uscendo dalla
stanza
“e
dimmi che cosa hai combinato in
questi mesi?”chiese Robert
“lavoro,
nausee mattutine, lacrime,
film, riviste di gossip e dolci si questo lui o questa lei è
molto ingordo di
cioccolata”disse Carla accarezzandosi di nuovo la pancia, non
ci pensava
neppure era un qualcosa che le veniva spontaneo.
“cioccolata?
Interessante”disse Robert
ridacchiando
“già
e tu in questi quattro
mesi?”chiese Carla
“lavoro,
alcool e spaghetti
all’italiana che però in francia ti faccio
immaginare come fossero, finchè non
ho trovato un autentico ristorante italiano e ho mangiato solo ed
esclusivamente lì”disse Robert
“Sarah
Connor?”chiese Carla
“ha
una relazione con Phil
Christophers l’altro attore che recita con noi, ma essendo
noi due i protagonisti
del film i giornali ci marciavano su parecchio e questo faceva bene
alla
pubblicità del film secondo i capi ”disse Robert
“sicuro
che non c’è stato proprio
nulla tra voi due?”chiese Carla
“già,
proprio nulla, io pensavo ad
un'altra”disse Robert accarezzandole i capelli per poi
scendere delicatamente
sulla guancia e far scivolare le sue labbra su quelle di Carla che non
riusciva
a muoversi dal torpore in cui era caduta, le sembrava davvero un sogno
poter
sentire nuovamente le labbra di Robert sulle sue e poter sentire il
calore del
suo corpo sul suo, perché quel bacio stava diventando molto
passionale e
d'altronde era da quattro mesi che non si vedevano.
“prima
hai detto di amarmi?”chiese
Robert interrotto il bacio sdraiandosi al suo fianco,
“si
dicono tante stupidaggini”disse
Carla prendendolo in giro
“ah
si stupidaggini?”chiese Robert
scettico ricordandosi del suo punto debole.
“no
Robert ti prego no fa male al
bambino se mi agito”disse Carla e subito Robert si
scostò scusandosi.
“ahahaha
non è vero”disse Carla
“mi
prendi anche in giro adesso”disse
Robert fintamente minaccioso
“ok,
ok l’ ho detto”disse Carla
“cosa
hai detto?”chiese Robert curioso
“ti
amo, e penso che uno dei motivi
principali che mi hanno spinto a tenere il nostro bambino sia proprio
questo”disse Carla un po’ imbarazzata.
“ti
amo anch’io e non so quanto ancora
sarei riuscito a starti lontano, avevo comunque intenzione di
cercarti”disse
Robert
“anche
se io avessi deciso
diversamente?”chiese Carla scioccata
“non
capisci quello che provo io per
te? Tu sei troppo importante per me, tu mi hai fatto tornare la voglia
di
sperare dopo mesi in cui ho creduto che non ne sarei più
stato in grado”disse
Robert
“beh
ti assicuro che tu sei riuscito
in un impresa molto più ardua come dice sempre Ivan, hai
sciolto un ghiacciolo
al polo nord”disse Carla per poi scoppiare a ridere insieme a
Robert.
“certo
con la potenza dei miei
baci”disse Robert baciandola di nuovo per poi abbracciarla
facendole poggiare
la testa sul suo petto come faceva sempre.
“mi
piace quello che hai detto
prima”disse Robert mentre continuava ad accarezzarle i
capelli
“cosa
di preciso?”chiese Carla
perplessa
“il
nostro bambino, suona davvero
bene”disse Robert baciandole la fronte.
“inizialmente
ho pensato solo a me, e
non ho pensato affatto a quello che potevi provare tu e ho sbagliato.
La verità
è che con te ho sbagliato fin
dall’inizio”disse Carla
“beh
per fortuna che io sono più
ostinato di te”disse Robert
“già
un’ altro si sarebbe stufato di
me dopo poco”disse Carla
“sono
per natura ostinato, e poi non
potevo certo stufarmi del destino”disse Robert stringendola
forte, e poco dopo
si sentirono dei rumori provenire dal piano di sotto.
“uhm
credo siano tornati i miei”disse
Robert senza però muoversi.
“Robert
ci sono i tuoi genitori di
sotto”disse Ivan spuntando sulla porta della sua stanza.
“arriviamo”disse
Robert aiutando Carla
a rialzarsi dal letto e prendendola per mano scese di sotto.
“Carla
che piacere rivederti”disse
Claire notando la mano del figlio che stringeva quella della ragazza.
“anche
per me”disse Carla un po’ in
imbarazzo, non si aspettava tanta gentilezza nei suoi confronti dopo
quello che
era successo.
“posso
dirlo?”chiese Robert sottovoce
abbassandosi all’orecchio di Carla.
“si”disse
Carla stringendogli ancora
più forte la mano e sorridendo.
“nascondete
qualcosa?”chiese Claire
sospettosa
“aspettiamo
un bambino”disse Robert
“ma
non avevate rotto?”chiese Richard
“è
una storia un po’ complicata”disse
Robert
“no
Robert è giusto che sappiano.
Vedete quattro mesi fa circa quando siamo stati a cena con voi e il
resto della
vostra famiglia ho scoperto di essere incinta, ma ero decisa a non
tenerlo e
Robert ha deciso di rompere con me, ma siccome amo troppo vostro figlio
ho iniziato
a ragionare e alla fine ho
deciso di
tenerlo”disse Carla
“grazie
per la sincerità ma non
pensiamoci più, mi basta vedere l’espressione di
mio figlio per capire che tu
sei quello che fa per lui”disse Claire
“grazie”disse
Carla
“e
quindi sei al quarto mese?”chiese
poi sorridendo
“si”disse
Carla sorridendo a sua volta
“si
sa già il sesso?”chiese Richard
curioso
“no
ancora niente”disse Carla
“questa
è davvero una bella notizia,
non potremmo esserne più felici”disse Richard
“dovremmo
organizzare presto una cena
in famiglia per festeggiare”disse Claire sorridendo
“si
un’ottima idea”disse Richard
“ora
però noi dovremmo andare perché
domani lavoro”disse Carla guardando
Ivan.
I
genitori di Robert erano simpatici
però quella situazione era piuttosto imbarazzante, insomma
erano pur sempre i
suoi genitori, senza parlare del fatto che era successo tutto
così in fretta.
Quel pomeriggio stava per andarsene credendo di aver sbagliato
indirizzo, e
pochi minuti dopo era tra le braccia di Robert, ancora non riusciva a
credere
che fosse successo davvero.
“non
stancarti troppo però”disse
Claire
“no
e poi per qualsiasi cosa sono nel
posto giusto”disse Carla sorridendo
“beh
effettivamente hai ragione”disse
Richard
“signori
Pattinson è stato un piacere,
io vado a scaldare la macchina”disse Ivan uscendo.
Anche
i genitori di Robert si
congedarono presto capendo di essere decisamente di troppo.
“passo
a prenderti domani a
lavoro”disse Robert accarezzandole il viso e baciandola.
“buonanotte,
mi spiace che tu abbia un
copione da finire di leggere”disse Carla imbronciandosi
“anch’io
sarei voluto venire a dormire
con te, mi sei mancata così tanto”disse Robert
continuando ad accarezzarle il
viso come se la vedesse per la prima volta.
“il
lavoro viene prima di tutto”disse
Carla sorridendogli per poi lasciargli il suo bacio della buonanotte
sulla
guancia e fare una faccia perplessa.
“che
c’è?”chiese Robert perplesso
“mi
manca la tua barba”disse Carla
“ora
che ho finito di girare penso che
tornerà presto”disse Robert ridacchiando
“vado
o Ivan mi ucciderà”disse Carla
“a
domani”disse Robert salutandola con
l’ennesimo bacio.
“alla
buon ora”disse Ivan
“scusa”disse
Carla
“quante
volte vi siete baciati?”chiese
Ivan ridacchiando mentre metteva in moto
“ho
perso il conto”disse Carla
“meno
male che il tuo bambino è
intelligente, altrimenti oggi te ne saresti andata come una
sciocca”disse Ivan
“non
ho avuto un capogiro per colpa
del bambino, è che non avevo pranzato”disse Carla
“complimenti”disse
Ivan
“avevo
incontrato Tom nel parco ed ero
un po’ scossa”disse Carla
“per
inciso la telefonata è stata
fatta da Lizzie e Tom”disse Ivan ridacchiando
“e
poi hai visto come ha risposto
quando mi ha vista?”chiese Carla
“era
solo un po’ scosso”disse Ivan
“non
credevo che un giorno mi sarei
sentita così”disse Carla
“a
dirla tutta nemmeno io”disse Ivan
prendendola in giro.
“credevo
che i suoi genitori mi
avrebbero uccisa”disse Carla
“sei
stata corretta a dire tutta la
verità subito, magari Robert però voleva
evitare”disse Ivan
“non
ci ho pensato”disse Carla
preoccupata
“ma
no, era molto tranquillo, deve
avere un buon rapporto con i suoi genitori”disse Ivan
“proprio
come me”disse Carla
“i
tuoi genitori ti chiamano ogni settimana
e tu ancora non hai avuto il tempo di dirgli che aspetti un
bambino”disse Ivan
scuotendo la testa
“è
una cosa complicata, e poi vorranno
conoscere Robert e inizierebbero a stressarmi ancora di
più”disse Carla
“tesoro
tua madre segue quei programmi
sul gossip vuoi che scopra che sua figlia è incinta da
qualche foto?”chiese
Ivan
“glielo
dirò, ma adesso voglio pensare
solo a Robert”disse Carla mentre guardava fuori dal
finestrino distrattamente.
Il
giorno dopo a lavoro si sentiva
veramente radiosa e stranamente per la prima volta da quando aveva
scoperto di
essere incinta non aveva avuto la solita nausea mattutina che la
costringeva in
bagno per una mezz’ora buona.
“ma
allora non mi sbagliavo”disse
Camilla quando la incrociò in guardiola
“si
è già sparsa la voce”disse Carla
sorridendo, stranamente non le interessava che girassero voci sul suo
conto.
“si,
Maggie mi ha informato in quanto
tua collega, lavoriamo insieme da tanto tempo e non posso credere che
tu non mi
abbia detto una cosa del genere e poi hai fatto tu tutto il lavoro, se
avessi
saputo non ti avre sfruttata come al solito”disse Camilla
“scusa
ma non ero ancora pronta per
condividere questa cosa con il mondo”disse Carla
“e
il padre? È quell’R?”chiese Camilla
curiosa come sempre
“si
è lui”disse Carla sorridendo
“ma
lo sa vero? Cioè state
insieme?”chiese Camilla
“si”disse
Carla
“fantastico
spero di vederlo prima o
poi”disse Camilla
“certo”disse
Carla sorridendole per
poi andare a rispondere ad un campanello che suonava.
Proprio
mentre stava per smontare dal
suo turno Robert si presentò per portarla a pranzo, proprio
come aveva promesso
il giorno prima.
“c’è
Pattinson? Oh mio dio”disse
Camilla
“già”disse
Carla sorridendo
“ma
come mai è sempre qui? Sua sorella
ha avuto ancora problemi?”chiese Camilla
“ehm
ti ricordi quel R? beh è
lui”disse Carla e a quelle parole Camilla rimase sconvolta.
“tu
stai con Robert Pattinson e
aspettate anche un bambino?”chiese Camilla sempre
più scioccata ormai sull’orlo
di uno svenimento.
“si”disse
Carla sorridendo mentre però
il suo sguardo era attirato dal ragazzo biondo alto sul metro e
ottantacinque
che stava venendo verso di lei.
“sei
incredibilmente fortunata, senti
non è che ti fai presentare il suo amico Kellan
Lutz”disse Camilla
“non
ho idea di chi sia”disse Carla
“sempre
la solita, intanto non sapendo
chi fosse ora ci stai addirittura insieme, che fortuna sfacciata,
comunque se
vuoi che io mantenga il silenzio devi dirgli di presentarmi Kellan
Lutz”disse
Camilla
“e
va bene, ora vado”disse Carla
“si
vai, vai”disse Camilla
ridacchiando.
“a
domani”disse Carla
“ma
se domani sei”disse Camilla ma
Carla non ebbe modo di finire di sentire la frase perché era
già corsa tra le
braccia di Robert prendendolo alla sprovvista.
“non
dovresti correre”disse Robert
baciandola
“sto
benissimo oggi, niente giramenti
di testa e niente nausea”disse Carla sorridendogli
“merito
mio suppongo”disse Robert
prendendola per mano mentre salivano sull’ascensore.
“penso
proprio di si”disse Carla
“e
proprio perchè voglio che tu sia
rilassata ho detto a Maggie che per i prossimi tre giorni non ci
sei”disse
Robert
“cosa?”chiese
Carla
“non
preoccuparti ne è stata molto
felice”disse Robert mentre uscivano dall’ospedale
“e
va bene, ma dove andiamo?”chiese
Carla
“ti
fidi di me?”chiese Robert
“si”disse
Carla sorridendo mentre
Robert la faceva accomodare al posto del passeggero.
“bene
allora andiamo”disse Robert
mettendo in moto e facendo partire un cd di sue composizioni da
pianoforte che
sapeva piacerle molto.
“adoro
queste composizioni da
pianoforte”disse Carla rilassandosi sul sedile e poggiando la
mano sul poggia
braccio in pelle.
“lo
so”disse Robert accarezzandole la
mano e guidando tranquillamente verso la campagna inglese.
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Capitolo 18 *** 18 ***
E' vero avevo detto che avrei pubblicato tra un bel pò ma
perchè credevo che mi sarei liberata da questo
maledettissimo esame il 9 febbraio e invece l'hanno diviso in 4 parti
quindi fino a metà febbraio sarò occupatissima,
però il mattino mentre attendo l'atm delle 6.22 sono spesso
ispirata così sfruttando il blocco note sul cellulare ho
iniziato a scrivere e con varie aggiunte è nato questo
capitolo.. ho cercato a lungo un luogo dove mandarli e avevo optato per
Windsor ma poi ho preferito Costwolds XD beh niente vi lascio al
capitolo e vi ringrazio per seguire ancora questa storia e
che dire qualche momento di pace glielo lascio ma in futuro avranno
qualche problema ci sono dettagli che già richiamano in
questo capitolo non dico più nulla e vi lascio al
capitolo...anche perchè io guarda un pò devo
andare a studiare no comment XD
_Miss_:
mi sono accorta che quando ho postato non avevo visto la tua recensione
quindi nello scorso cap non ti ho risposto comunque grazie e mi fa
piacere che la storia ti piaccia
lazzari:
si è successo tutto lo stesso giorno e vista che
sincerità a Claire e Richard sarà preso un colpo
ma non l'hanno dato a vedere, beh io Rob me lo immagino proprio
così insomma non un tipo smielato e romantico ma sicuramente
attento alla persona che ama, e in questo caso poi sono due..
winnie poohina:
ehssì più che altro hanno bisogno di ritrovarsi
un pò dopo più di tre mesi che sono stati
lontani.. ehssì ma guarda penso che a Claire il colpaccio
sia preso però non l'ha dato a vedere perchè poi
era felicissima per il nipotino in arrivo..ho aggiornata prima del
previsto perchè il capitolo si è scritto da solo
XD
Londra
era di sicuro una delle città europee più belle e
suggestive ma la campagna inglese era qualcosa di ancora più
affascinante. In
realtà da quando abitava a Londra non aveva mai avuto
l’occasione di visitare altri
posti in Inghilterra, ma aveva immaginato e visto quei posti grazie ai
romanzi
che le avevano fatto sognare quell’amore così
potente in grado di superare ogni
difficoltà, e che ben presto aveva scoperto esistere solo in
quei romanzi.
“qualcosa
non va?”chiese Robert vedendola assorta e
silenziosa
“no”disse
Carla
“sembri
pensierosa”disse Robert
“no,
mi stavo soltanto godendo il paesaggio e pensavo a
quanto le descrizioni della Austen fossero così minuziose e
reali”disse Carla
“Austen
eh?”chiese Robert scuotendo la testa ridacchiando
“perché
ridi?”chiese Carla perplessa
“non
credevo ti piacessero i romanzi della Austen”disse
Robert
“la
letteratura inglese, russa e in parte francese mi è
sempre piaciuta molto, sono stata ad un passo dall’iscrivermi
a
letteratura”disse Carla
“volevi
iscriverti a letteratura?”chiese Robert ora più
curioso
“si”disse
Carla
“e
cosa ti ha fatto cambiare idea?”chiese Robert
“il
fatto che in Italia il letterato fa il
disoccupato”disse Carla ridacchiando
“hai
scelto questa professione per ripiego? Non si
direbbe affatto”disse Robert
“no,
cioè inizialmente si, ma poi mi sono letteralmente
innamorata di questa professione”disse Carla
“meno
male o io non ti avrei mai incontrata”disse Robert
“inizialmente
dovevo andare a lavorare in Svezia”disse
Carla
“in
svezia?”chiese Robert
“la
mia professoressa mi aveva consigliato di puntare
sulla Svezia e ci sono andata, ma avevano dato l’ultimo posto
il giorno
prima”disse Carla
“però
sono stato parecchio fortunato, potevi diventare
una scrittrice ma hai cambiato idea, potevi restare in Italia e non ci
sei
restata, potevi finire in Svezia e alla fine non ti hanno presa, come
sei
finita al St.Mary?”chiese Robert
“cercavano
personale e la vicinanza con il parco Victoria
mi piaceva parecchio, e comunque se vuoi puoi aggiungere che
inizialmente non
seguivo io Victoria”disse Carla
“non
me ne ha parlato”disse Robert
“inizialmente
era Maggie a seguire Victoria, ma poi
Maggie ha passato il caso a me ti lascio immaginare
perché”disse Carla pensando
alle mille chiamate di Victoria anche nel cuore della notte.
“è
una rompipalle lo so”disse Robert
“ma
no, insomma le telefonate nel cuore della notte sono
routine e poi devi anche contare che è stata senza Tom per
parecchio tempo,
infatti io non l’ho mai visto”disse Carla
“si
Tom ha lavorato in Irlanda in quel periodo e quindi
appena poteva tornava a Londra, ma i ritmi nel nostro lavoro sono
piuttosto
serrati”disse Robert
“e
il tuo film?”chiese Carla
“terminato,ho
qualche offerta da valutare e promozioni
varie”disse Robert
“capisco”disse
Carla
tornando a guardare fuori, lontano dalla grande città
sembrava di essere finiti
in un libro di favole, tutto quel verde e tutte quelle case che
sembravano
uscite dai periodi delle grandi corti davano la sensazione di essere
finiti in
un’altra epoca.
Finire
in un’altra
epoca era da sempre stato il suo sogno, lei l’aveva sempre
detto: era nata
decisamente nell’epoca sbagliata. Principalmente era stato
questo il motivo per
cui aveva da sempre sognato di vivere in una città come
Londra perché aveva un
non so che di legame con il passato ed era impossibile non sentirne la
presenza
in ogni angolo della città, nei suoi parchi, nei suoi
imponenti monumenti, però
in realtà prima o poi sarebbe dovuta rientrare a casa.
Scaduti
i tre anni
sarebbe dovuta rientrare in Italia per conseguire la laurea
specialistica e
l’idea era di tornare a vivere a casa, ma quello era il
progetto iniziale.
Adesso
le cose erano
leggermente cambiate e lo stesso Ivan che aveva deciso di seguirla a
Londra con
la promessa che finiti i tre anni sarebbero tornati a casa ora che era
felicemente fidanzato aveva un’idea diversa del loro piano
iniziale, nonostante
continuasse a non sopportare il freddo continuo e le pesanti piogge che
incombevano sulla città praticamente in ogni giorno
dell’anno.
E
poi c’era lui, come
poteva ignorare il fatto che un uomo tanto bello e affascinante, il
tipo di
uomo che aveva da sempre sognato, quell’uomo capace di
sorprenderti
continuamente tanto sognatore da essere quasi incompatibile con una
società
tanto cinica fosse rientrato nella sua vita? Decisamente era qualcosa
che non
si poteva ignorare e ancor meno si poteva ignorare il fatto di
aspettare un
bambino da quell’uomo.
Ora
sentiva che il
suo posto sarebbe stato lì con l’uomo di cui si
era innamorata, ma il futuro
poteva riservare anche qualcosa di diverso, del resto era successo
tutto troppo
in fretta, si era scoperta innamorata di lui e senza nemmeno avere il
tempo
necessario per metabolizzare quella notizia si era scoperta incinta e
adesso
stavano andando chissà dove a passare qualche giorno lontano
dalla città,
eppure si erano ritrovati solo il giorno prima.
“hey
che
succede?”chiese Robert voltandosi verso di lei
“niente”disse
Carla e
solo in quel momento le lacrime che scivolavano lungo il viso le
bagnarono le
mani rendendola consapevole del fatto che tutti quei dubbi erano
arrivati
dritti al suo cuore.
Robert
non dandole
ascolto fermò la macchina ai margini della strada e
aspettò che lei gli
parlasse.
“è
successo tutto troppo
in fretta,nemmeno ci conosciamo così bene, per esempio tu lo
sai quand’è il mio
compleanno?”disse Carla
“il
16 febbraio”disse
Robert
“e
dove sono
nata?”chiese Carla
“Milano,
ma non vale
Camilla mi ha detto tutto il giorno che è nata Cecilie,
comunque non capisco
vuoi forse tirarti nuovamente indietro?”chiese Robert
preoccupato.
“no,
però magari tu
si”disse Carla
“siamo
ancora a
questo punto? Ancora non mi vuoi?”chiese Robert e senza
accorgersene strinse i
pugni lasciando che la delusione fluisse tra le fibre del suo corpo, si
erano
appena ritrovati e lei voleva ancora cacciarlo dalla sua vita?
“no,
cioè si, cioè io
volevo soltanto conoscerti meglio e frequentarti normalmente senza
regole e
complicazioni, e invece ora questa situazione è decisamente
complessa”disse
Carla asciugandosi gli occhi dalle ultime lacrime che le avevano
bagnato il
viso.
“non
ti facevo certo
una attenta alle tappe”chiese perplesso Robert
“avrei
preferito
conoscerti in un’altra occasione con meno alcool e
frustrazione giornaliera in
circolo”disse Carla
“non
eri così ubriaca
e ti assicuro che nemmeno io lo ero, ricordo perfettamente cosa
è successo
quella sera, ogni minimo dettaglio”disse Robert
“oh
ti assicuro che
lo ero, se non lo fossi stata non sarei mai riuscita a parlare con un
uno come
te”disse Carla
“beh
complimenti
allora non ho mai sentito parlare nessuno in maniera tanto appassionata
di
certe tematiche da ubriaca”disse Robert ridacchiando
“ok
forse non ero
così ubriaca”disse Carla
“ancora
mi ricordo ho
pensato che se qualcuno mi parlava tranquillamente di Schopenhauer e
della sua
visione della vita che si muove tra dolore e noia forse aveva
più problemi di
me”disse Robert ridacchiando
“grazie
mille, e
quindi suppongo di averti fatto pena”disse Carla
“beh
no, però dopo
quando hai aggiunto anche che l’amore è solo una
maschera e che in realtà il
motore dell’innamoramento altri non è che il
desiderio sessuale allora ho
pensato seriamente che avessi dei problemi”disse Robert
“guarda
che
Schopenhauer aveva ragione”disse Carla provando a
giustificarsi
“oh
si certo, perché
probabilmente è stato un frustrato depresso che non ha mai
amato davvero, sai
che cosa ho guardato di te appena mi sono seduto al bancone?niente, mi
è
bastato sentirti parlare per trovarti interessante, ok poi ti ho dato
anche una
guardata ed eri così bella che ho pensato fossi una
aspirante modella o attrice
ma poi quando ho visto che non avevi idea di chi fossi ho capito che mi
sbagliavo, e te lo dico sinceramente se avessi saputo che il giorno
dopo ti
avrei rincontrata probabilmente non avrei accettato di salire da te e
ti avrei
semplicemente accompagnata a casa ”disse Robert
“nel
senso che sei
salito da me perché tanto pensavi che non ci saremmo
più visti?”chiese Carla
perplessa
“no,però
pensavo che
dovevo giocare le mie carte subito”disse Robert
“avrei
voluto che le
cose fossero andate diversamente”disse Carla
“uhm
hai paura che
nostro figlio venga a sapere che razza di padre ha che si approfitta di
innocenti ragazze conosciute in un bar?”chiese Robert
ridacchiando
“certo
perchè saresti
tu il problema? Tu che l’hai accettato da subito, e non io
che invece volevo
torgliergli la vita”disse Carla
“non
importa che cosa
è successo all’inizio importa che cosa hai deciso
poi, l’importante è che tu
abbia capito di amare questo bambino, e i dubbi che hai avuto
all’inizio non
contano nulla”disse Robert sporgendosi verso Carla per
abbracciarla.
“mi
dispiace
tanto”disse Carla
“hey
sono sicuro che
hai sofferto parecchio anche tu in questi mesi, e mi dispiace solo di
essere
stato tanto stronzo da lasciarti proprio in un momento simile, avrei
dovuto
capire i tuoi dubbi e starti accanto e invece mi sono fatto
condizionare di
nuovo dal passato e sono scappato”disse Robert
“conoscevo
benissimo
il tuo recente passato, Ivan me ne ha parlato al lungo e nei dettagli
eppure mi
sono comportata lo stesso come un’idiota mettendoti in una
situazione simile.
Io
non dico che non
volevo un figlio da te, io mi sono innamorata di te e ho sempre pensato
che non
avrei mai avuto dei figli perché non ero in grado di provare
un sentimento come
l’amore, però avrei preferito succedesse
più in là quando noi saremmo stati una
coppia un po’ più consolidata”disse
Carla
“hai
paura che io mi
senta legato a te soltanto perché aspettiamo un
bambino?”chiese Robert
continuando a tenerla tra le sue braccia e accarezzandole i capelli
scompigliati.
“magari
tu nemmeno te
ne accorgi, magari il tuo desiderio di paternità ti spinge a
credere di amarmi”disse
Carla tenendo la testa poggiata alla sua spalla senza incrociare i suoi
occhi.
“mi
stai
psicanalizzando? Non mi pare che tu fossi incinta quando ti ho mandato
quei
fiori,eppure io quel giorno finalmente mi sentivo libero dal passato e
pronto a
guardare al futuro, perché tu sei stata la mia
speranza”disse Robert
allontanandola un attimo per guardarla negli occhi e mostrarle tramite
i suoi
occhi tanto puri e sinceri da tradire spesso i suoi sentimenti che in
quel
momento le sue parole erano in accordo con quello che provava.
“tu
sei decisamente
l’eccezione”disse Carla
“dopo
mesi e mesi mi
fa piacere sapere che inizi a capire che non ho usato nessuna facciata,
beh
certo tranne quando ho detto che una relazione aperta era quello che
volevo”disse Robert
“non
sei stato molto
credibile”disse Carla
“davvero?
Devo
ricordarti il candelabro che mi hai lanciato”disse Robert
perplesso
“mi
è scivolato”disse
Carla provando a giustificarsi
“si,
e è casualmente
scivolato verso la mia testa?”chiese Robert ridacchiando
“uff,
non ti ho
nemmeno preso”disse Carla abbassando lo sguardo e fingendosi
offesa
“e
menomale, vorrà
dire che d’ora in poi starò molto attento a non
contraddirti”disse Robert
avvicinandosi e alzandole il mento per poi posare le sue labbra sulle
sue in un
tenero bacio a fior di labbra.
“meglio
ripartire o
non arriveremo mai”disse Robert staccandosi da Carla e
portando le mani sulle
chiavi dell’auto per rimettere in moto.
“aspetta”disse
Carla
prendendogli la mano prima che si avvicinasse alle chiavi e sporgendosi
verso
di lui gli portò le braccia dietro al collo per un bacio
vero a cui Robert
rispose subito con lo stesso grado di passione.
“uhm
meglio se
andiamo ci manca solo che ci denunciano per atti osceni in luogo
pubblico o che
peggio ancora finiamo su qualche rivista scandalistica”disse
Robert
ridacchiando mentre Carla tornava al suo posto e lui metteva finalmente
in
moto.
“ma
si può sapere
dove stiamo andando?”chiese Carla
“hai
detto che ti
fidavi, quindi lo scoprirai quando arriveremo”disse Robert
sorridendo.
“ok”disse
Carla
riprendendo a guardare fuori anche se essersi svegliata
all’alba iniziava a
farsi sentire e dopo l’ennesimo sbadiglio si
addormentò sotto gli occhi di Robert
che la osservava teneramente.
Sembrava
tutto così
assurdo tre giorni prima non voleva andarsene da Parigi, stava
considerando
addirittura l’idea di rimanere un altro mese al Ritz prima di
affrontare la
premiere di Breaking Dawn a Londra, e invece convinto da Tom era
tornato a
Londra e adesso si trovava a guidare verso un cottage carino che i suoi
genitori avevano acquistato a Costwolds, decisamente il posto ideale
per un po’
di sano relax, e di sicuro lì i paparazzi non li avrebbero
disturbati,anche se
un giorno sicuramente sarebbe finita anche lei in sua compagnia su una
di
quelle riviste scandalistiche che tanto vendevano grazie alla sua
persona, ma
finché fosse riuscito ad evitare che anche Carla finisse in
prima pagina con
lui l’avrebbe sicuramente evitato.
“hey
bella
addormentata?” la chiamò Robert una volta
parcheggiato di fronte al cottage.
“che
c’è?”chiese
Carla aprendo gli occhi con la bocca impastata dal sonno, aveva dormito
per
circa un’oretta.
“siamo
arrivati”disse
Robert
Carla
si guardò
intorno un po’ confusa non capiva bene dove fossero
“uhm saremmo?”chiese Carla
perplessa
“benvenuta
a
Costwolds”disse Robert
“Costwolds?
Vuoi
dirmi che io mi sono addormentata perdendomi tutto il
paesaggio?”chiese Carla
“non
preoccuparti
avremo tutto il tempo per goderci il paesaggio”disse Robert
“si,
ma mi sono
addormentata uff”disse Carla sbuffando mentre si toglieva la
cintura di
sicurezza.
“eri
stanca,dai
andiamo a vedere il cottage, io non ci sono mai stato”disse
Robert mentre
scendeva dall’auto seguito da Carla.
“è
dei tuoi
genitori?”chiese Carla
“si
ma ormai ci
vengono sempre Tom e Victoria”disse Robert prendendola per
mano mentre insieme
si addentravano nel piccolo giardinetto davanti al cottage.
“uhm
forse ci metterò
un po’ a trovare la chiave”disse Robert iniziando a
provare diverse chiavi e
per fortuna al terzo tentativo trovò la chiave giusta.
“eccoci”disse
Robert
aprendo la porta e facendo entrare Carla.
“wow”disse
Carla
osservando attentamente l’ingresso, sembrava proprio uno di
quei tipici cottage
inglesi, alle pareti erano appesi tanti quadri e sempre al primo piano
c’era un
grazioso salottino con divanetti e poltrone, aveva sempre sognato di
sedersi su
una di quelle poltrone monoposto con una bella tazza di the e un buon
libro.
Proseguendo nel corridoio c’era una piccola cucina che
però tradiva lo stile
molto retrò della casa perché era una di quelle
cucine in stile americano, un
po’ somigliava alla cucina che aveva a casa dei suoi genitori
in Italia.
“quanti forni”disse Carla vedendo i tre forni in
serie.
“mia
madre adora
preparare dolci”disse Robert abbracciandola da dietro e
poggiando la testa
sulla sua spalla.
“anch’io
sono
piuttosto brava”disse Carla
“diventi
sempre più
la mia donna ideale, io adoro i biscotti”disse Robert
“uhm
i biscotti non
sono sicuramente il mio piatto forte, però preparo dei
muffins al cioccolato
buonissimi”disse Carla.
“uhm
si i muffins mi
piacciono”disse Robert baciandola lungo il collo ed
inspirandone il profumo.
“bene,
perché è l’unica
cosa che so preparare in cucina”disse Carla ridacchiando.
“io
sono un discreto
cuoco”disse Robert salendo a saggiare le sue labbra.
“perfetto”disse
Carla
voltandosi verso Robert e portandogli le braccia dietro al collo per
approfondire il bacio che si stavano scambiando.
“non
abbiamo
ancora visto le
camere al piano di
sopra”disse Robert
“la
cucina mi piace
di più”disse Carla appoggiandosi contro il mobile
della cucina e a quelle
parole Robert le fece un sorriso malizioso e la sollevò
poggiandola sul mobile.
“sei
sempre la
solita”disse Robert ridacchiando portandosi in mezzo alle sue
gambe e
accarezzandole i fianchi lasciati scoperti dal mini vestito che si era
sollevato.
“sei
troppo
vestito”disse Carla sfilandogli la maglietta bianca per poi
accarezzargli il
torace che tanto aveva sognato di accarezzare durante quei mesi, aveva
un vero
e proprio debole per il suo torace asciutto e non esageratamente
scolpito e un
debole ancora maggiore per le sue creste iliache che spuntavano fuori
dai
jeans.
“che
c’è?ti sei
incantata ”chiese Robert perplesso ridacchiando
“probabile”disse
Carla ridacchiando per poi scendere fino ai bottoni dei jeans per poi
slacciarglieli.
“non
perdi tempo
eh?”chiese Robert ridacchiando dopo essersi liberato dei
jeans riportandosi tra
le sue gambe e iniziando a spogliarla a sua volta.
“odio
questi
pantacollant”disse Robert mentre tentava in qualche modo di
sfilarglieli
facendo scoppiare a ridere Carla che si sfilò gli ugg boots,
e poi risalì con
le mani le sue gambe non troppo lunghe ma nemmeno così corte
e salì ai suoi
fianchi accarezzandoglieli senza smettere di baciarla, ma soffermandosi
sul suo
ventre si ricordò che lì dentro c’era
il loro bambino e si tirò indietro
preoccupato.
“che
c’è?”chiese
Carla con il fiato corto.
“non
possiamo”disse
Robert portandosi le mani tra i capelli e riprendendo
anch’esso fiato mentre si
appoggiava contro il tavolo di fronte.
“Robert
per favore
non dire stupidaggini”disse Carla ridacchiando
“non
possiamo gli
faremo male”disse Robert
“fare
l’amore fa bene
in gravidanza, però se tu non riesci perché non
mi trovi più attraente perché
ho un filo di pancia in più allora è
un’altra storia”disse Carla abbassandosi
il mini vestito che le era salito fino alla vita scoprendole la pancia.
“ma
che dici? tu non
hai idea di quanto ti desideri”disse Robert avvicinandosi e
prendendole il viso
tra le mani.
“e
allora non farti
problemi inutili”disse Carla prendendogli le mani tra le sue.
“è
che io e Kristen
avevamo smesso di avere rapporti per via della gravidanza e mi hanno
sempre
detto che non è un bene”disse Robert ma poi
pensandoci quella era stata solo
una scusa perché stava meditando di lasciarlo.
“si
nel secolo scorso
la si pensava così, Tom non ti ha detto niente
”disse Carla ridacchiando
“non
parlo con Tom
del sesso che fa con mia sorella”disse Robert un
po’ disgustato.
“effettivamente”disse
Carla ridacchiando e portando di nuovo le braccia dietro al suo collo
per
attirarlo a sé.
“non
sai quanto ho
sognato di riaverti tra le mie braccia”disse Robert
riprendendo a baciarla e si
amarono di nuovo dopo tanto tempo in quella cucina mentre fuori aveva
ripreso a
piovere come accadeva spesso in Inghilterra.
set
polyvore
Ivan
Nate
Tom
Tom
e trovate un altro set al primo capitolo
|
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Capitolo 19 *** 19 ***
winnie
poohina: ehssì alla fine ho preferito Costwolds XD
si questa è una frase che mi accompagna tipo dalla terza
media quando sognavo di scrivere e fare magari anche la sceneggiatrice
XD sisi io ho frequentato per due settimane beni culturali
perchè all'inizio non ero entrata nella facoltà
che faccio ora e avevo scelto scienze dello spettacolo quando arrivavi
a sbocchi lavorativi la pagina era vuota XD Avranno qualche problema
che si inizia ad accennare in questo capitolo e poi con la premiere del
secondo film di breaking dawn qui lui ha 28 anni quindi sono passati
circa cinque anni e spero vivamente che breaking dawn venga realizzato
in un film solo e decisamente più in fretta comunque nella
mia storia hanno avuto qualche problema a realizzare il film e quindi
la seconda parte del film esce decisamente in là.. comunque
questa premiere porterà l'arrivo di un personaggio che ha
creato dei problemi a Rob nell'ultimo anno cioè Micheal e
poi più avanti vedremo che Carla non è andata a
Londra solo per i suoi genitori basta non dico più niente
perchè praticamente spoilero tutto sennò XD
_Miss_: ashuahah
ehssì Tom e Victoria non si erano trattenuti per niente e
questo Carla lo sapeva perchè ai colloqui ostetrici si
chiede anche questo naturalmente non si vanno a chiedere dettagli
intimi si sa soltanto se si hanno o meno rapporti e se questo crea o
meno problemi.
lazzari: è un pò orgogliosa e quindi
tenderà sempre a comportarsi un pò
così..e chi resisterebbe a Robert cioè a priori e
poi si amano e non si vedono da quattro mesi.. e sono stati quattro
mesi dove nemmeno il caro Rob ha frequentato qualcun altro quindi
è comprensibile XD
Ho aggiornato perchè ieri ho dato lo scritto maledettissimo
di anatomia che credo sia andato da schifo fatto anche con la febbre e
il mio atrocissimo mal di gola XD .. anche se avessi studiato da dio e
così non è stato non sarebbe andato era
impossibile da passare.. ma confido nell'orale anche se all'orale mi
massacrerà è un dato di fatto XD Comunque
continuo a ringraziare chi segue questa storia e chi l'ha aggiunta ai
preferiti finiti gli esami potrò finalmente dedicarmi alla
scrittura non vedo l'ora febbraio finisca XD
“la
cucina ci mancava”disse Robert ridacchiando recuperando i
vestiti di Carla per
passarglieli, in realtà avrebbe evitato ma faceva piuttosto
freddo.
“davvero?”chiese
Carla perplessa
“beh
l’avrai provata con qualcun altro”disse Robert
pentendosi all’istante delle sue
parole, non voleva certo offenderla, d’altronde quando
l’aveva incontrata
sapeva benissimo quali fossero le sue abitudini.
“probabile”disse
Carla indifferente mentre si tirava su i pantacollant scendendo dal
mobile
della cucina.
“con
chi?”chiese Robert parlando senza connettere con il cervello
“Ivan,
Nate o forse entrambi”disse Carla come se nulla fosse
“stai
scherzando vero?”chiese Robert perplesso, che dovesse
iniziare ad ingelosirsi
anche di quei due? inizialmente era stato un po’ geloso di
Ivan, ma poi quando
aveva scoperto che Ivan era già occupato e per giunta con un
ragazzo aveva
capito che di tutti doveva preoccuparsi meno che di lui.
“non
ho mai combinato niente in cucina”disse Carla scuotendo la
testa ridendo
“ti
diverti vero?”chiese Robert sospirando mentre recuperava la
sua maglietta
bianca che aveva finalmente trovato.
“a
fare cosa?”chiese Carla fingendo di non capire
“a
prenderti continuamente gioco di me”disse Robert
“si
in effetti si”disse Carla cercando le sue braccia e
lasciandosi avvolgere dal
calore che emanava il corpo di Robert.
“tanto
non mi interessa quanti uomini hai avuto, perché sono certo
che nessuno era ai
miei livelli”disse Robert
“tu
non puoi saperlo”disse Carla mentre disegnava piccoli cerchi
sul suo torace.
“beh
se non riesci ad evitare di saltarmi addosso ci sarà un
motivo e poi per quello
che ne so nessuno è mai riuscito a farti mettere
radici”disse Robert accarezzandole
i capelli e sollevandole il viso perché lo guardasse negli
occhi.
“non
è detto che io abbia deciso di mettere radici a
Londra”disse Carla e a quelle
parole lo sguardo di Robert si incupì leggermente, ma poi
capì che doveva
essere nuovamente testardo, se lei non capiva doveva aiutarla lui, lui
che per
primo aveva sperato.
“hai
messo le radici per costruire un rapporto serio, e l’avevi
già deciso anche
prima di sapere del bambino ricordi?”chiese Robert
“sei
odioso lo sai?”disse Carla sbuffando
“sono
un buon osservatore”disse Robert
“già
e aggiungici che leggi nella mente”disse Carla fingendosi
seria per poi
scoppiare a ridere
“hai
visto anche quei film?”chiese Robert sospirando deluso
“tutti”disse
Carla sorridendogli
“ero
agli inizi”provò a giustificarsi Robert che un
po’ si vergognava
dell’interpretazione del perfetto ed etereo Edward Cullen,
che poi tutti
consideravano perfetto perché era galante e sapeva cosa
significava il
romanticismo, ma c’era anche da dire che era nato in
un’altra epoca, e in altra
epoca essere come lui era normale, il punto era che dopo aver dato vita
a quel
personaggio per anni tutti non avevano fatto altro che associarlo ad
Edward
Cullen, quando in fondo loro due non avevano molto in comune.
“sono
arrivata a new moon, Eclipse mi è stato sconsigliato da Ivan
e anche il primo
di Breaking dawn”disse Carla
“bene”disse
Robert soddisfatto
“me
li ha sconsigliati perché ti strusci troppo con la tua Bella
e dice che non
fanno bene alla mia autostima”disse Carla
“è
soltanto un film”disse Robert
“si
ma stavate insieme e secondo Ivan quelle scene sono troppo
reali”disse Carla
“reali?
Mi hai mai visto mordere cuscini quando facciamo
l’amore”disse Robert
“succede
anche questo? No, allora non lo vedrò di
sicuro”disse Carla rabbrividendo
disgustata.
“non
dovresti vedere Bel Amì allora”disse Robert
ridacchiando
“l’ho
già visto, ma è diverso nessuna di quelle quattro
era la tua compagna con cui
stavi per sposarti”disse Carla pentendosi
all’istante delle sue parole, non
voleva certo ricordargli quella brutta storia.
“scusa”disse
Carla staccandosi dall’abbraccio di Robert
“per
cosa?”chiese perplesso Robert
“stavo
scherzando non avevo intenzione di offenderti però poi me ne
sono uscita con
questa storia spiacevole, e lo so che tu ci stai male, sono
un’insensibile”disse Carla e senza accorgersene
aveva preso a piangere
stringendosi le braccia attorno al corpo.
“ed
ecco i famosi cambiamenti d’umore”disse Robert
abbracciandola da dietro e
facendola sorridere
“mi
dispiace”disse Carla
“ma
figurati, guarda che veramente io ora sto bene, ho te”disse
Robert poggiando la
testa sulla sua spalla e lasciandole un bacio sul collo.
“comunque
scherzavo io non sono gelosa”disse Carla
“ok”disse
Robert fingendo di crederle sorridendo
“guarda
che è vero, ora non è che perché sono
italiana devo essere tendenzialmente
gelosa ”disse Carla
“ma
io ti credo, e comunque volevo farti sapere che anche se sono inglese
io sono
decisamente geloso”disse Robert facendola voltare verso di
sé e asciugandole le
lacrime che le avevano bagnato il volto.
“non
hai motivi per essere geloso di me”disse Carla
“no,e
allora perché il dottorino ci provo con tutte ti guarda
sempre come se fossi un
budino al cioccolato?”chiese Robert
“non
è vero, il dottor Mc Carthy non mi guarda così,
ha frequentato donne più
avvenenti e non credo che perda certo il suo tempo a guardare me,
specialmente
perché sono incinta”disse Carla perplessa
“quanta
poca considerazione hai di te stessa, è chiaro che se giri
sempre con questi
mini vestiti ”disse Robert prendendola in giro.
“vado
sempre in jeans a lavoro, mi ero vestita così
perché venivi a prendermi
tu”disse Carla
“tranquilla
tanto preferisco quello che c’è sotto i
vestiti”disse Robert beccandosi uno
schiaffo sul braccio.
“che
ore sono?”chiese Carla
“ora
di cena”disse Robert
“posso
provare a preparare qualcosa”disse Carla
“vai
di surgelati, dovrebbe esserci qualcosa in freezer, io mi occupo di
accendere
il camino si gela”disse Robert rabbrividendo andando in sala
e trovando tutto
l’occorrente per accendere un buon fuoco, mentre Carla
litigava con il freezer
che una volta aperto non voleva più richiudersi.
Mangiando
della pasta al sugo surgelata e con un buon bicchiere di vino per
Robert e una
tazza di caldo the per Carla,( non che un bicchiere di vino
l’avrebbe uccisa
però era comunque meglio evitare), cenarono per poi
dedicarsi ad un buon bagno
rilassante rigorosamente insieme.
“sai
a cosa pensavo?”chiese Robert mentre aiutava Carla ad uscire
dalla vasca da
bagno.
“uhm
no, io non leggo nella mente”disse Carla facendo sbuffare
Robert
“beh
pensavo che tu conosci la mia famiglia e io non so nulla della
tua”disse Robert
avvolgendosi un asciugamano ai fianchi per poi frizionarsi i capelli
bagnati
con un altro, Carla dal canto suo se ne stava avvolta nel morbido
asciugamano
facendo finta di nulla e sperando che in questo modo Robert evitasse di
toccare
ancora l’argomento famiglia.
“allora?”chiese
Robert buttando l’asciugamano con cui si stava asciugando i
capelli nel cesto
dei panni sporchi.
“non
c’è niente da sapere, ho una madre e un
padre”disse Carla
“capisco
non vuoi parlarne”disse Robert
“no”disse
Carla e andando nella camera da letto tirò fuori
l’intimo e un comodo pigiama
che a quanto pare aveva preparato Ivan rivestendosi in silenzio e lo
stesso
fece Robert capendo di aver toccato un tasto un po’
difficile.
“mi
racconti quando hai scoperto di essere incinta?”chiese Robert
provando a
cambiare argomento.
“uhm
a pochi giorni dalla cena con i tuoi genitori, pare che io mi sia
scordata che
con alcuni antibiotici che avevo assunto aveva limitato le
facoltà contraccettive
della pillola, non funziona con tutti gli antibiotici ma con quello che
ho
preso si”disse Carla
“vedi
ancora il destino”disse Robert alzando il piumone per coprire
entrambi
“se
tu vuoi chiamare la sfiga destino allora si”disse Carla
“non
chiamare il nostro bambino così, ho letto che ci
sente”disse Robert abbracciandola
e stringendola a sè
“hai
letto?”chiese Carla perplessa
“ho
preso in prestito un libro da Victoria”disse Robert
vergognandosene un po’.
“è
importante che tu inizi a costruire un rapporto con il bambino,
così quando
nascerà ti riconoscerà subito”disse
Carla
“si
ho letto anche questo”disse Robert
“sei
dolce”disse Carla alzando il viso verso il suo e
accarezzandogli la guancia
coperta da una leggerissimo strato di barba.
“e
tu sei bellissima”disse Robert posando le sue labbra su
quelle di Carla per un
ultimo bacio prima che entrambi crollassero per il sonno.
Quella
notte Carla passò una notte piuttosto agitata e non fece
altro che agitarsi per
via di un brutto incubo che era tornato a tormentarla, era parecchio
che non
aveva incubi su quel giorno. Aprì gli occhi esausta sperando
di non aver
svegliato Robert e per fortuna così era stato. Robert era
disteso a pancia in
giù coperto solo dalla vita in giù dal piumone e
per quanto la sua schiena nuda
e ben delineata fosse un vero spettacolo per gli occhi stando in quelle
condizioni si sarebbe preso qualcosa, così Carla gli
tirò su il piumone
coprendolo meglio e gli lasciò un bacio sulla guancia
accarezzandogli i capelli
con una mano mentre l’altra venne afferrata da Robert.
“sei
già sveglia?”chiese Robert senza aprire gli occhi
“si,
non riuscivo a dormire”disse Carla
“qualcosa
ti turba?”chiese Robert mettendosi a sedere e portando Carla
tra le sue
braccia.
“qualcosa”disse
Carla
“brutto
sogno?”chiese Robert dolcemente
“si”disse
Carla
“se
vuoi puoi parlarmene”disse Robert
“volevi
sapere qualcosa sulla mia famiglia non è
vero?”chiese Carla
“se
parlarne ti fa troppo male no, io vorrei solo sapere più
cose su di te”disse
Robert
“la
mia famiglia non è come la tua, io sono figlia unica e i
miei genitori non mi
amano propriamente come i tuoi amano te e le tue
sorelle”disse Carla
“mi
spiace”disse Robert
“quando
sono partita per Londra dopo l’ennesima litigata con loro
perchè non si erano
minimamente congratulati per il mio risultato mettendomi a disagio
davanti ai
genitori di Ivan, beh quando ho detto io parto con Ivan, loro mi hanno
detto
che li stavo deludendo ancora”disse Carla
“perché
deluderli? Ti eri appena laureata, mia madre darebbe miliardi
perché finissi i
miei studi prendendomi una laurea”disse Robert perplesso
“perché
per loro quello che faccio non vale nulla, per loro avrei dovuto
studiare
medicina ma non era quello che volevo”disse Carla
“da
quanto non li senti?”chiese Robert
“non
chiamano mai, però so che chiedono come sto alla madre di
Ivan”disse Carla
“sanno
che sei incinta?”chiese Robert
“no,
non lo sanno e non voglio che lo sappiano, voglio proteggere sia questo
bambino
che te dalla mia famiglia, non oso immaginare cosa potrebbero
dire”disse Carla
“non
ci approverebbero”disse Robert
“ho
smesso di cercare la loro approvazione da quando ho otto anni,
perché tanto è
inutile non approverebbero mai nulla e poi davvero non voglio che ti
offendano”disse Carla
“non
gli andrei a genio”disse Robert
“sei
un attore, e sei piuttosto famoso, sono certa che mia madre direbbe che
sei un
drogato soltanto perché frequenti l’ambiente di
Hollywood”disse Carla
“mi
dispiace per non essere l’uomo ideale”disse Robert
“uhm
non sei l’uomo ideale? Sei intelligente, sensibile, testardo
e sexy, perché mai
non dovresti esserlo?”chiese Carla
“sexy?”chiese
Robert ridacchiando
“decisamente”disse
Carla avvicinandosi alle labbra di Robert.
Passarono
l’intera mattinata al letto ad amarsi e solo quando la fame
iniziò a farsi
sentire decisero di andare a pranzare da qualche parte e di visitare
quello
splendido posto, le scogliere a picco sul mare erano piuttosto famose.
“mi
dispiace”disse Robert mentre abbracciava Carla da dietro
stringendola al suo
petto per proteggerla in qualche modo dal troppo vento, anche se lei
adorava il
vento sul viso e aveva insistito per restare lì in
prossimità della scogliera
ad osservare l’orizzonte.
“per
cosa?”chiese perplessa Carla
“non
volevo rattristarti”disse Robert
“non
importa, e poi è difficile essere triste quando si ha
qualcuno accanto come
te”disse Carla
“non
ti sprechi in complimenti oggi eh”disse Robert ridacchiando e
facendola voltare
verso di sé.
“non
sono complimenti ma è la verità,il tuo sorriso
è come vedere il sole in estate
”disse Carla prendendo tra le mani il volto di Robert e
alzandosi sulle punta
per baciarlo.
“e
quindi sarei caldo?”chiese Robert scherzando
“oh
si molto caldo”disse Carla stando al gioco e ridacchiando con
lui mentre le sue
mani scorrevano sulla schiena di Robert.
Quando
arrivò il giorno del rientro a Londra ne furono quasi
dispiaciuti, avevano
trascorso dei bei momenti a Costwolds e avevano continuato a conoscersi
ulteriormente oltre naturalmente a recuperare il tempo che avevano
perso in
quei mesi ed essendo il desiderio nei confronti dell’altro
piuttosto forte,
erano usciti relativamente poco ma erano comunque riusciti a vedere le
bellezze
caratteristiche di quel posto.
“ti
suona il telefono”disse Carla indicando il display che
lampeggiava sul
cellulare di Robert poggiato sul cruscotto
“rispondi
tu”disse Robert che in quel momento stava guidando e non
poteva fermarsi per
rispondere.
“pronto?”chiese
Carla
“Carla
sei tu?”chiese la voce di Tom
“chi
dovrebbe essere?”chiese Carla perplessa
“non
so, magari un’altra donna di Robert”disse Tom
prendendola in giro
“Rob
non può risponderti ora sta guidando”disse Carla
“no
chiamavo per dirgli che sono arrivati Kellan e Jackson e lo stanno
aspettando a
casa sua”disse Tom
“capito”disse
Carla
“bene
ciao”disse Tom
“ciao”disse
Carla
“Tom?”chiese
Robert
“si,
dice che Kellan e Jackson ti stanno aspettando a casa
tua”disse Carla starnutendo
“alzo
un po’ il riscaldamento hai freddo?”chiese Robert
“credo
sia stato il vento”disse Carla recuperando un fazzoletto
“ti
avevo detto che stare lì sulla scogliera non era
propriamente produttivo per la
tua salute”disse Robert
“certo
perché invece fare sesso sulla scogliera”disse
Carla soffiandosi il naso
“ok
non parlo più”disse Robert ridacchiando e alzando
un po’ il riscaldamento
dell’auto.
“ma
senti chi sono Kellan e Jackson?”chiese Carla
“ma
come hai detto che hai visto i film e non sai chi
sono?”chiese Robert
“sono
due attori?”chiese Carla curiosa
“si
interpretano Emmett e Jasper, hai presente?”chiese Robert
“si”disse
Carla sorridendo
“che
cos’è
quell’espressione?”chiese perplesso Robert
“ho
sempre avuto un debole per Emmett Cullen”disse Carla
“che
cosa?”chiese Robert scioccato
“è
sexy, muscoloso spiritoso”disse Carla elogiando le doti del
personaggio di
Emmett Cullen.
“ho
capito devo iniziare ad andare seriamente in palestra”disse
Robert
“nah
tu mi piaci così”disse Carla sporgendosi verso
Robert e lasciandogli un bacio
sulla guancia.
“non
mi piace che tu consideri sexy Kellan”disse Robert
“Kellan
non lo conosco io ho un debole per Emmett”disse Carla
“beh
non cambia molto, per giunta suppongo che sia ancora moro per la
promozione del
film”disse Robert
“promozione
del film?”chiese Carla
“tra
una settimana abbiamo la premiere per la seconda parte di Breaking dawn
e
siccome manco parecchio da Los Angeles credo che siano passati per
passare un
po’ di tempo con me”disse Robert
“capisco”disse
Carla
“Kellan
specialmente mi è stato molto accanto quando ho rotto con
Kristen e si è
occupato di vendere la mia villona a West Hollywood”disse
Robert
“beh
allora sarà un tipo simpatico se è un tuo
amico”disse Carla e poco dopo si
addormentò, ormai bastavano pochi minuti di silenzio e una
qualsiasi sedia,
sedile divano o doccia che crollava addormentata, non aveva mai creduto
alla
leggenda della stanchezza da gravidanza e invece era così.
Pensandoci
bene in quei giorni si era letteralmente dimenticata di essere incinta
non
aveva avuto nessun fastidio ed era stata benissimo, quei giorni
l’avevano
rilassata appieno e dopo aver parlato con Robert dei suoi genitori e
della sua
insicurezza aveva anche smesso di avere incubi, quindi ora dormiva
molto più
volentieri e poi era difficile non addormentarsi cullata dal dolce
suono della
voce di Robert che canticchiava vecchie canzoni che passavano alla
radio.
“siamo
arrivati mia principessa”disse Robert baciandole una guancia.
“dormito
ancora?”chiese Carla
“eri
stanca”disse Robert accarezzandole i capelli scompigliati dal
sonno,
praticamente si era addormentata non appena avevano oltrepassato il
cartello
stradale che indicava Costwolds.
“dove
siamo?”chiese Carla guardando fuori dal finestrino e non
vedendo casa sua.
“pensavo
volessi conoscere Kellan”disse Robert ridacchiando
“non
so, insomma pensi sia il caso?”chiese Carla
“in
che senso?”chiese Robert perplesso
“beh
sono i tuoi amici e io non è che sia vestita molto
bene”disse Carla
“nemmeno
io mi preoccupo per i giudizi, anche se questo vestito mi sembra un
po’ corto,
e conoscendo Kellan e Jackson dovresti indossare il burka per
conoscerli
evitando la mia gelosia”disse Robert guardandole le gambe
coperte solo da un
paio di calze nere con le righe grigie.
“che
scemo, io mi preoccupavo solo del fatto che presentandomi
così magari ti farei
fare una brutta figura”disse Carla
“hey
io non ho bisogno di trattarti come un trofeo”disse Robert e
quelle parole
colpirono molto Carla, che si sentì subito rassicurata dalle
parole di quello
che ormai stava diventando a tutti gli effetti il primo ragazzo con cui
faceva
sul serio.
“va
bene e conosciamo questi due”disse Carla scendendo dalla
macchina con Robert
per dirigersi verso casa Pattinson mano nella mano come avevano preso
abitudine
a fare in quei giorni passati lontano dalla città.
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Capitolo 20 *** 20 ***
Eccomi ad aggiornara ehssì ieri ancora esame cioè
in realtà era l'orale dello scritto che mi era andato male
essendo lo scritto andato male dovevo portare tutto il programma.. dio
che giornata dalle 8.30 alle 17 in università e alle 17
finalmente ho trovato il coraggio di dire ok vado io XD e con un
pò di culo ho passato anatomia good ancora due esami per
questo semestre e poi basta XD dopo avervi stufato con queste storie vi
dico già che non so come è uscito questo capitolo
a me non piace molto perchè succedono cose che volevo
succedessero più avanti però un pò di
tregua gliel' ho data è ora di affrontare il passato di
Robert in questo caso e come vedrete ci saranno sorprese.. premetto
questo capitolo proprio non mi piace e se lo penserete ditelo pure
perchè sarebbe la verità XD
Questo capitolo fa tanto soap opera di serie b poi io non reggo Nikki
Reed e vabbeh .. ricordate comunque che non tutto è come
sembra XD
premiere
http://www.youtube.com/watch?v=hE7ny2bfXF0&feature=player_embedded se non sapete chi è Micheal eccolo XD
winnie
poohina: si ogni tanto se ne esce con delle battutine
infelici è il suo humour inglese ashuhaha Micheal centra con
Robert, magari hai una vaga idea di chi sia poveretto è
passato come il cornuto di turno a me era simpatico XD
beh secondo me dopo questo capitolo la toglierai dai preferiti ma lo
capirei XD
comunque no, non fa male in genere nel primo trimestre pare che ci sia
un calo del desiderio da parte della donna perchè le nausee
e i vari cambiamenti fisici e specialmente ormonali non fanno proprio
venir voglia di darsi da fare XD però già dalla
fine del terzo in genere il desiderio diventa piuttosto forte e poi il
corpo diventa più sensibile e oltretutto è anche
un modo perchè il padre inizi a rapportarsi con il bambino
che è bello protetto e non gli succede niente XD comunque
poi arriva un periodo dove è sconsigliato perchè
favorisce le contrazioni dell'utero.Mi ricordo che infatti il
ginecologo a delle gravide gemellari a un certo periodo mi pare fossero
sulle 28 settimane sconsigliò di avere rapporti. Comunque
poi è anche soggettivo dalle persone però male
non fa anche se verso l'ultimo periodo è meglio evitare
perchè favorisce le contrazioni.. vabeh dopo queste
spiegazioni vaghe basta
_Miss_: anche Ivan
vuole conoscerli e anch' io personalmente XD
lazzari: si loro si
stanno rafforzando ma già in questo capitolo ci saranno dei
problemi, decisamente lei è assolutamente in suo potere
almeno da quel punto di vista XD ma come darle torto XD
Ecco il capitolo e abbiate pietà ashuhaha
Quando
suonarono il campanello di casa
Pattinson Carla tirò un bel respiro, oltre Tom non aveva mai
conosciuto nessun
altro degli amici di Robert e per giunta questi due erano attori di
Hollywood.
Che cosa avrebbero detto di lei? Lei che era una ragazza qualsiasi e
nemmeno
esageratamente bella?
“hey
non mordono mica”disse Robert stringendole
la mano e ridacchiando.
Carla
lo osservò perplessa incapace di
spiegarsi come avesse capito che qualcosa non andava, lei si era
ritrovata a
guardarlo dormire e aveva conosciuto presto la sua abitudine di
prendersi anche
metà piazza altrui,conosceva la sua birra preferita, il suo
piatto preferito e
il suo bagnoschiuma preferito ma ancora faticava a capire quanto un suo
sguardo
o un suo gesto potesse significare qualcosa in particolare, invece lui era
così bravo a leggerle dentro.
“oh
eccovi, Jackson e Kellan nell’attesa
hanno cenato con noi, voi avete già cenato?”chiese
Claire
“si
mamma, abbiamo mangiato qualcosa per
strada”disse Robert
“Carla,
sei stanca vuoi riposarti”disse
Claire quando entrarono in casa
“no
grazie signora Pattinson sono a
posto”disse Carla
“signora
Pattinson? ma per favore chiamami
Claire”disse Claire
“va
bene”disse Carla annuendo
“oh
mio dio ma guarda chi si vede”disse
Kellan saltandogli letteralmente addosso per la felicità di
vederlo
“ciao
Kellan”disse Robert
“che
entusiasmo amico”disse Kellan
ridacchiando e poi voltandosi notò Carla e le
sorrise”piacere io sono
Kellan”disse porgendole una mano.
“piacere
io sono Carla”disse Carla
“e
dimmi Carla sei la nuova fiamma di
Robert?”chiese Kellan ridacchiando
“i
fatti tuoi no?”chiese Jackson unendosi al
gruppo
“scusa
Rob ma la torta al cioccolato di tua
madre mi ha impedito di correre subito a salutarti, come va
amico?”chiese
Jackson dandogli una pacca sulla spalla
“ma
come vuoi che vada guardalo con che
bocconcino si presenta qui”disse Kellan ridacchiando.
“Kellan
per favore”disse Robert in imbarazzo
e Carla ne sorrise, erano veramente rari i momenti in cui
l’aveva visto in
imbarazzo, forse giusto un paio quando le aveva confidato la sua
recente
passione per i libri sulla gravidanza.
“complimenti
Robert una ragazza davvero
carina”disse Kellan
“grazie”disse
Carla
“davvero,
comunque io sono Jackson”disse Jackson
presentandosi un po’ in ritardo e
riservando un’occhiata attenta alla nuova ragazza del suo
caro amico inglese.
“grazie
e io sono Carla”disse Carla
stringendogli la mano
“sei
italiana vero?”chiese Jackson
“si
sente vero?”chiese Carla
“leggermente
hai davvero un buon inglese è da
molto che vivi qui?”chiese Jackson
“quasi
due anni”disse Carla
“beh
non poi così molto, e lavori nel campo
della moda o forse sei anche tu un’attrice”chiese
Jackson
“no
decisamente nessuna di queste
opzioni”disse Carla ridacchiando, che cosa lei una modella?
Decisamente la
modella era l’ultimo dei lavori che avrebbe potuto fare.
“Jack
Carla ha fatto nascere la mia
nipotina”disse Robert orgoglioso sia del suo nuovo ruolo di
zio sia del fatto
che la donna di cui era innamorato aveva già avuto un ruolo
così importante
nella vita della sua famiglia.
“oddio
dottoressa? Hai curato Tom, cioè Rob
lo dici anche tutto orgoglioso? Non ti fa strano che abbia analizzato
l’amichetto di Tom?”chiese perplesso Kellan
“è
un’ostetrica e ha seguito Victoria durante
la sua gravidanza”disse Robert scuotendo la testa perplesso.
“però
e non dirmi vi siete conosciuti durante
il parto”disse Jackson ridacchiando
“più
o meno”disse Carla
“ma
che cos’è una di quelle soap opere di
serie b?”chiese Kellan perplesso
“no
altrimenti ci saresti tu tra i personaggi
di punta”disse Jackson
“beh
è stato un piacere conoscerti Carla e
speriamo di vederti presto”disse Kellan
“un
piacere anche per me”disse Carla
“a
presto Carla e Robert domani dobbiamo
vederci”disse Jackson
“certo
amico”disse Jackson
Più
tardi quando Carla fu a casa Ivan le fece
un vero e proprio interrogatorio riguardo al week end a Costwolds.
“davvero
hai conosciuto Jackson e Kellan?”chiese
Ivan sognante
“si”disse
Carla scuotendo la testa, il suo
migliore amico aveva una vera e propria fissazione per i vip, non
c’era nulla
che non sapesse e ora che aveva iniziato anche a lavorare come
fotografo
passava parecchio tempo a contatto con il mondo dello spettacolo e
questo per
lui era un vero sogno.
“ho
dei pass per la premiere di Breaking dawn
quindi ci sarò anch’ io e spero che me li
presenterai”disse Ivan
“puoi
chiederlo a Robert”disse Carla
sbadigliando
“va
bene dai la smetto con l’interrogatorio
vedo che sei stanca”disse Ivan baciandole la fronte e
accarezzandole i capelli.
“già
e poi domani lavoro”disse Carla
sollevandosi dal divano e stiracchiandosi
“buonanotte
piccola”disse Ivan
“buonanotte
a te”disse Carla andando in
camera sua e abbracciandosi al solito cuscino a cui aveva il vizio di
dormire
abbracciata anche se cambiando le lenzuola quel cuscino non aveva
più il suo
profumo, ma si erano lasciati solo un’ora fa e il suo profumo
era ancora forte
nei suoi ricordi al tutto mancava però quel profumo un
po’ fastidioso di
tabacco che però si sposava bene con il profumo della sua
pelle, del suo
profumo maschile non troppo forte e perfino dello strano odore che
aveva il suo
gel, il tutto era un mix decisamente perfetto e lei adorava sentire
quel mix di
essenze, perché quando lui non era al suo fianco il suo
profumo gli dava
l’illusione che lui le fosse ancora accanto ed era una
sensazione piacevole.
Il
giorno dopo Robert si vestì al suo solito
per non attirare occhi indiscreti anche se girare insieme a Jackson e
Kellan di
sicuro non l’avrebbe aiutato ad evitare sguardi indiscreti,
ma d'altronde lui
conosceva bene la sua città e sapeva come muoversi tra la
gente senza essere
riconosciuto.
“eccolo,
allora ti sei nascosto dietro i muri
e hai usato un giornale con i buchi per arrivare qui”disse
Kellan prendendolo
in giro.
“se
non fosse perché mi hanno visto ad
Heatrow nessuno mi troverebbe qui, conosco Londra”disse
Robert
“scusa
ma senza caffè io non funziono ”disse
Jackson giustificandosi per non aver aspettato l’amico
“oh
non preoccuparti”disse Robert sedendosi e
ordinando anch’esso un caffè.
“dicci
Robert non si dice più niente agli
amici sei letteralmente sparito in questi mesi”disse Kellan
“è
vero ma è stato un periodo
complicato”disse Robert
“beh
vista la ragazza con cui ti sei
presentato ieri mi pare che quella fase sia passata”disse
Jackson
“si
beh è stato piuttosto complicato anche
con lei e stiamo provando solo ora a stare davvero
insieme”disse Robert
“beh
ma la guardi con tutta quella devozione,
fai paura amico ti abbiamo visto guardare solo un’altra
persona in quel
modo”disse Kellan pentendosi all’istante per il
riferimento poco delicato che
avrebbe potuto risvegliare nell’amico ricordi poco piacevoli
e non poi così
lontani.
“beh
io sono davvero molto legato a lei, è
arrivata in un momento particolare, è stata la mia
speranza”disse Robert.
“vi
frequentate da molto?”chiese Jackson
curioso
“a
intervalli diciamo ci siamo frequentati da
novembre fino a qualche giorno prima di natale e poi io sono andato a
Parigi e
una volta tornato ho ripreso a frequentarla”disse Robert
“cioè
praticamente una settimana fa”disse
Kellan
“già,
è una relazione complicata e poi aspettiamo
un bambino”disse Robert
“non
ci ho fatto caso ero troppo impegnato a
guardarle le gambe”disse Kellan beccandosi
un’occhiataccia da Robert.
“gran
belle gambe eh già”disse Jackson
concordando con l’affermazione dell’amico.
“perché
tu avresti lasciato una ragazza simile?”chiese
Kellan curioso
“ho
scoperto che era incinta e lei non mi
aveva detto nulla, ma aveva già deciso di non
tenerlo”disse Robert
“beh
è comprensibile e siete ancora insieme
perché?”chiese Jackson
“Tom
ha scoperto che non aveva abortito e con
uno dei suoi piani assurdi ha fatto in modo che ci
rincontrassimo”disse Robert
“lei
non voleva comunque dirti nulla del
bambino?”chiese Kellan
“pensava
che io non volessi più vederla, ma
io non ho fatto altro che pensare a lei in questi mesi e sarei tornato
con lei
anche se avesse abortito”disse Robert
“dio
mio Robert, tu se non ti trovi storie
complicata non sei tu”disse Jackson
“beh
tralasciando tutta questa storia assurda
che non deve assolutamente finire in mano ai giornali è una
ragazza molto bella
e sono felice per te amico”disse Kellan
“grazie
Kellan”disse Robert
“la
porterai con te alla premiere?”chiese
Jackson
“no,
voglio che stia il più possibile lontano
da questo mondo, non voglio che la nostra vita diventi di dominio
pubblico se
accadrà ci farò i conti ma finchè
potrò evitarlo lo eviterò, anche se la vorrei
con me”disse Robert
“potresti
risparmiarle il red carpet”disse
Jackson
“non
è una buona idea e poi è incinta si
stresserà”disse Kellan
“che
mi nascondi Kellan?”chiese Robert
perplesso dal tono agitato dell’amico sintomo palese del
fatto che stesse
nascondendo qualcosa.
“ecco
vedi Nikki sperava”disse Kellan
“non
le ho mai dato speranze”disse Robert
“beh
insomma siete andati a letto
insieme”disse Kellan
“ero
ubriaco e lei se ne è approfittata, avrei
avuto la forza secondo voi di andare a letto con un'altra e per giunta
la sua
migliore amica dopo quello che avevo scoperto quella
mattina”disse Robert
“si
ma lei si è fatta delle aspettative e
potrebbe rimanerci male ora, quindi ti chiedo solo di essere
delicato”disse
Kellan che a differenza di Robert teneva molto a Nikki, la considerava
una
specie di sorellina minore.
“certo”disse
Robert
“beh
comunque auguri allora presto diventerai
padre”disse Kellan tirando una pacca sulla spalla
all’amico.
“già”disse
Robert
“e
prima dei 30 sarà sicuramente sposato ah
Robert che brutta cosa”disse Jackson che non condivideva le
scelte dell’amico
nonostante fosse felice per lui, d’altronde Robert era nato
sotto il segno del
toro e come tutti i toro una volta legatosi alla persona giusta gli
dava
veramente tutto.
Nei
giorni seguenti Carla e Robert passarono
molto tempo insieme e Robert trovò sempre scuse legate a sua
sorella e alla sua
nipotina per evitare di incontrare Nikki che dal canto suo non aveva
smesso di
cercarlo non appena atterrata a Londra.
“ti
suona di nuovo il telefono”disse Carla
che se ne stava accoccolata tra le braccia di Robert mentre guardavano
un film.
Robert
tirò fuori il cellulare dalla tasca
dei pantaloni e vedendo ancora quel nome sul display del suo cellulare
sospirò
pesantemente.
“qualcosa
non va”chiese Carla stoppando il
film e mettendosi a sedere accanto a Robert mentre lui chiudeva la
chiamata
spegnendo il cellulare.
“perché
non rispondi?”chiese Carla
“non
è nessuno di importante”disse Robert
“chi
è?”chiese Carla interessata a sapere la
verità.
“è
Nikki, una mia compagna di set”disse
Robert
“e
perché questa Nikki continua a chiamarti?
E specialmente perché non le rispondi?”chiese
Carla
“è
un interrogatorio?”chiese Robert
“ti
sembra un interrogatorio? Non è difficile
darmi una risposta almeno che tu non stia tentando di nascondermi
qualcosa, e
io odio che qualcuno mi menta”disse Carla
“
è passato, ero ubriaco e siamo finiti a
letto insieme e lei si è creata delle aspettative dopo
quella notte”disse
Robert
“quanto
tempo fa?”chiese Carla
“quasi
un anno fa ormai”disse Robert
“dimmi
la verità solo quella volta?”chiese
Carla
“si,
avevo appena scoperto il tradimento di
Kristen ero distrutto e avevo bevuto e lei si è approfittata
del momento”disse
Robert
“ok
ti credo”disse Carla appoggiandosi al
petto di Robert sicura della sua sincerità.
“senti
troveremo un modo perché nessuno ti
infastidisca, ma ti prego vieni con me alla premiere ti
risparmierò il red
carpet, Tom si occuperà di te, ma ti prego
vieni”disse Robert stringendola a
sé.
“va
bene, dopo tutto dovrò pur difendere il
mio territorio”disse Carla ridacchiando
“ti
comprerò un vestito adatto”disse Robert
“pensi
che io non sia in grado di vestirmi
per l’occasione”disse Carla mettendosi a sedere
offesa.
“no,
ma voglio che tu abbia un vestito
lungo,sai un vestito che copra al meglio le tue gambe”disse
Robert
“che
sciocco”disse Carla ridacchiando per poi
portarsi di nuovo tra le sue braccia godendosi ancora il calore del suo
corpo.
Arrivò
anche il giorno della premiere e quel
giorno Ivan e Nate la aiutarono a rendersi presentabile come avevano
fatto
anche la prima volta che era uscita ufficialmente con Robert.
“tu
guarda pochissimo trucco e sei una bomba,
che cosa ti costerebbe ogni tanto metterti un filo di fondotinta?
Insomma
giusto per darti un po’ di colore sei sempre così
pallida”disse Ivan osservando
il viso dell’amica nello specchio mentre Nate le sistemava i
capelli in un
acconciatura complessa ma che le
lasciava comunque i capelli sciolti, proprio come piaceva
a lei, ma
anche come piaceva a Robert che venerava i suoi capelli di quel castano
così
particolare.
“allora
io devo lavorare stasera però poi
all’after party vedi di presentarmi Kellan e
Jackson”disse Ivan beccandosi
un’occhiataccia da Nate.
“tesoro
non guardarmi così la mia è tutta
stima, e poi ho due pass proprio per noi due”disse Ivan
avvicinandosi al suo Nate
facendo gli occhi da cucciolo come faceva ogni volta che voleva
convincere
qualcuno della sua innocenza.
“e
va bene ho sempre avuto un debole per
Emmett Cullen”disse Nate
“anch’
io”disse Carla dando ragione a Nate
“senti
tu, ti sei già presa Edward Cullen
quindi vedi di tenere le tue unghiacce ora estremamente lucide e
splendenti
grazie al mio talento giù dal maggiore dei
Cullen”disse Ivan fingendosi serio
ma il momento venne interrotto dal suo del campanello segno che Tom e
Victoria
erano arrivati.
“ok
ci vediamo più tardi allora”disse Carla
infilandosi il cappotto e uscendo tentando di non inciampare nel lungo
vestito
che indossava.
“oh
ma che splendore, così non passi di
sicuro inosservata”disse Tom aprendole la portiera
dell’auto perché si accomodasse
dietro.
“veramente
Carla sei esageratamente bella,
Kristen Stewart morirà d’invidia e ben le
sta”disse Victoria ridendo in maniera
piuttosto inquietante, tant’è che Tom ne rimase
piuttosto stupito.
“che
c’è? Io non l’ho mai
sopportata”disse
Victoria
“no
tu non hai sopportato il fatto che ti
abbia chiesto come mai eri così grassa dato che eravate agli
stessi mesi di
gravidanza”disse Tom ridacchiando
“io
non ero grassa”disse Victoria
“confermo
Victoria ha preso solamente 5 kg in
totale ed è davvero pochissimo”disse Carla
“e
poi forse a te è simpatica? Hai forse
visto mio fratello in che stato era?”chiese Victoria
“lo
so Vic, ma non mi sembra che a Carla
possa interessare molto la relazione passata di Robert”disse
Tom
“sai
Carla sono un po’ arrabbiata con
te”disse Victoria e Tom la guardò malamente
“posso
immaginarlo, so di aver sbagliato
molto con Robert e mi dispiace”disse Carla abbassando lo
sguardo.
“intendevo
che non ti sei più fatta sentire,
cioè io ho condiviso la mia gravidanza con te e tu nemmeno
mi informi che stai
per farmi diventare zia?”chiese Victoria sorridendo
“Vic
cara lei e Robert hanno avuto parecchio
da fare nell’ultimo periodo”disse Tom
“zitto
tu che sapevi tutto e non hai reso
partecipe tua moglie”disse Victoria
“sai
benissimo che l’ho fatto per Rob”disse
Tom
“beh
Carla ho solo una domanda da farti, ami
mio fratello?”chiese Victoria
“si,
più di quanto potessi immaginare”disse
Carla
“bene
non volevo sentire altro, e quindi
maschio o femmina?”chiese Victoria curiosa
“non
si fa vedere”disse Carla sorridendo e
portandosi una mano sul ventre
“ha
già scalciato?”chiese Victoria
“no,
ne sento la presenza ma ancora nessun
movimento troppo definito”disse Carla sorridendo
“Tom
ma guardala quanto è dolce, appena
Cecilie diventa un pochino più grande dovremo darle un
fratellino magari”disse
Victoria
“certo
amore”disse Tom stringendole la mano.
Arrivati
davanti al luogo dove si sarebbe
tenuta la premiere riuscire a trovare la manager di Robert per entrare
senza
problemi divenne piuttosto complesso.
“oh
che piacere Tom, Victoria e lei deve
essere Carla la cugina di Robert?”disse la sua manager
stringendole la mano
mentre lei era ancora scioccata per l’appellativo di cugina.
“cugina?”chiese
poi Carla a Tom
“è
paranoico e non si fida di nessuno e poi
non vuole che la sua manager controlli anche questo aspetto della sua
vita,
meglio così fidati quella donna potrebbe renderti la vita
impossibile”disse Tom
“se
lo dici tu”disse Carla seguendo Tom e
Victoria all’interno del teatro già piuttosto
pieno tranne per le prime file
dove mancavano i protagonisti principali.
“qualcosa
non va Carla?”chiese Tom vedendola
guardarsi intorno
“credo
di aver bisogno di un bagno”disse
Carla
“ok
puoi farcela da sola?”chiese Tom
“certo
tranquillo”disse Carla alzandosi dal
suo posto alla ricerca di un bagno, ma in realtà quello che
trovò non era
propriamente quello che stava cercando.
La
scena che gli si parò di fronte era
piuttosto scontata una ragazza mora con un vestitino azzurrino tentava
di
convincere quello che era ora il suo ragazzo e il padre del suo bambino
che in
fondo anche lui l’amava, mentre il ragazzo negava parlando di
un errore. Quella
ragazza non poteva che essere Nikki, la ragazza che continuava a
chiamarlo da
giorni.
Lei
aveva tentato di baciarlo ma lui si era
scostato malamente e stava per andarsene, quella scena che inizialmente
l’aveva
preoccupata facendole per un attimo temere il peggio si era conclusa
con un
rifiuto da parte di Robert, come poteva essere differente, lui
l’amava e lei lo
sapeva bene, ma proprio mentre un sorriso stava per disegnarsi sul suo
volto
nell’aria si diffusero le parole che più
l’avrebbero tormentata e che in quel
momento la spinsero a scappare da quella scena e da quella parole per
rifugiarsi in un posto dove nessuno l‘ avrebbe trovata , ma
il vestito era
lungo e le scarpe troppo alte e trovato un angolo ci si
lasciò cadere in
lacrime abbandonando l’idea di scappare.
“noi
abbiamo un bambino Robert”disse Nikki
“non
è vero”disse Robert sicuro voltandosi e abbandonando
l’idea di andarsene
“secondo
te che cosa ho fatto in Grecia per
tutto questo tempo?”chiese Nikki
“Kellan
non mi ha detto nulla”disse Robert
sconvolto
“Kellan
non sa, nessuno sa”disse Nikki
“perché
me lo dici solo ora”disse Robert
“perché
volevo lasciarti i tuoi spazi, sapevo
quanto ci sarebbe voluto perché tu digerissi la storia del
mancato matrimonio
con Kristen e del bambino non tuo”disse Nikki
“io
non ti amo”disse Robert
“lo
farai, lo farai per il bene di tuo figlio
e della tua carriera o farò scoppiare uno scandalo, ho
conoscenze che
potrebbero farti terra bruciata intorno, per non parlare del fatto che
nessuno
vede bene le relazioni tra co-star e tu saresti a quota due, perderesti
serietà
agli occhi dei produttori”disse Nikki
“non
mi interessano queste storie e non
credere che questo mi convincerà a metterti
l’anello al dito perché non lo
farò”disse Robert
“cambierai
presto idea Robert Thomas
Pattinson”disse Nikki allontanandosi da Robert e lasciandolo
lì in mezzo a quel
corridoio come un povero idiota, dopo aver sganciato un bomba di
proporzioni
cosmiche.
“hey
stai male?”chiese un uomo avvicinandosi
a Carla che si teneva la testa tra le mani
mentre le lacrime le avevano ormai rovinato il trucco e il
vestito
chiaro si era irrimediabilmente rovinato.
“sei
caduta?
vuoi che chiami un medico?”chiese il ragazzo
“no
sto bene”disse Carla
“tieni”disse
il ragazzo passandole un
fazzolettino
“grazie”disse
Carla
“di
nulla”disse il ragazzo sedendosi accanto
a lei
“che
ti è successo?”chiese il ragazzo
“si
è stato solo un momento diciamo che ho
ricevuto una notizia sconvolgente e la stavo
metabolizzando”disse Carla
“hai
scoperto di essere incinta”disse il
ragazzo notando che quel vestito faceva una piega strana a livello del
suo
ventre.
“no,
lo so da mesi ormai”disse Carla
sorridendone
“il
padre del bambino ti ha tradita?”chiese
il ragazzo
“no”disse
Carla
“scusami
ma proprio non ci arrivo”disse il
ragazzo
“è
complicato”disse Carla
“non
mi sono presentato io sono Micheal e tu
sei?”chiese Micheal
“Carla”disse
Carla
“e
dimmi Carla sei veramente sicura di star
bene, ti porto al St Mary è un ottimo
ospedale”disse Micheal
“lo
so ci lavoro”disse Carla facendo un mezzo
sorriso forzato
“ci
lavori? Credevo fossi una modella”disse
Micheal
“no,
faccio l’ostetrica”disse Carla
“e
cosa ci fai qui? sei fan della saga?
Scommetto di quel pallone gonfiato di Pattinson”disse Micheal
“no,
un amico mi ha invitata”disse Carla
evitando di fingersi la cugina di Robert perché dopo quello
che aveva sentito
prima non aveva minimamente intenzione di stare alle sue regole, ma che
stava
dicendo? Stare alle sue regole? Dopo quello che le aveva fatto? lui non
aveva
fatto nulla, non le aveva neppure mentito perché era
successo tutto tempo fa, e
allora perché si sentiva così male?
Perché si sentiva quasi tradita?
“hey
ci sei?”chiese Micheal
“scusa”disse
Carla
“di
nulla, comunque stavo dicendo che
apprezzo il tuo lavoro, quando è nato mio figlio
c’era una ginecologa piuttosto
scorbutica ad aiutare mia moglie e questo ha reso
quell’esperienza piuttosto
traumatica ”disse Micheal
“capisco”disse
Carla
“Carla
ti ho cercata ovunque”disse una voce
che conosceva bene, la voce che apparteneva alla stessa persona per cui
si
ritrovava in un angolo di un grande teatro a piangere parlando con un
perfetto
sconosciuto.
“e
tu che ci fai qui? che le hai
fatto?”chiese Robert avvicinandosi
“oh
ma guarda chi si rivede il buon
Pattinson, come va? Complimenti per il golden globe
vinto”disse Micheal
alzandosi in piedi
“evita
stronzo”disse Robert guardandolo
minaccioso
“oh
eccolo dopo quasi un anno mi ha almeno
dato dello stronzo”disse Micheal ridacchiando
“vuoi
veramente sapere che cosa ti meriti
dopo un anno?”chiese Robert e senza dargli tempo di ribattere
lo colpì con un
pugno facendogli sanguinare il naso.
“brutto
bastardo”disse Micheal colpendolo a
sua volta e ben presto il tutto sfociò in una violenta rissa
mentre nello
stesso edificio tutti sorridevano e si stringevano mani, Carla non
riusciva a
sollevarsi e terrorizzata afferrò il cellulare per cercare
aiuto.
“Ivan
ti prego corri sono vicino all’entrata
chiama anche Tom si stanno massacrando”disse Carla
“oh
mio dio ma che succede, arrivo subito
tesoro”disse Ivan chiudendo la comunicazione.
Che
cosa poteva essere successo un anno fa
per scatenare in Robert una reazione simile? Che cosa gli aveva mai
fatto
Micheal per renderlo così cattivo, nemmeno pensava che
Robert potesse essere
tanto violento.
“brutto
bastardo non mi porterai via anche
lei, che cosa ci facevi qui eh?”disse Robert colpendolo
nuovamente e proprio in
quel momento arrivarono Ivan, Nate e Tom che li separarono prima che
potessero
uccidersi.
“ci
serve un ospedale usciamo dal retro,
evitiamo scandali inutili”disse Tom
“Carla?
Carla stai bene”la chiamò Ivan
piuttosto preoccupato per lo stato catatonico in cui si trovava.
“Carla
tesoro va tutto bene ci sono io”disse
Ivan stringendola forte a sé e prendendola in braccio,
Robert non potè che
osservare quel momento con profondo dispiacere, l’aveva
letteralmente terrorizzata
col suo comportamento, quando
in realtà
picchiare quel verme di Micheal Angarano non gli aveva dato nemmeno
tanta
soddisfazione. Perché
lui in realtà il
passato se l’era ampliamente lasciato alle spalle e non aveva
mai avuto sete di
vendetta, sapeva benissimo che non era certo colpa sua se Kristen era
tornata
da lui, ma quando aveva trovato Carla e l’aveva vista parlare proprio con lui
era scattato qualcosa
di automatico e la rabbia gli aveva annebbiato il cervello.
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Capitolo 21 *** 21 ***
Il
risultato di quella rissa fu un naso
rotto, un occhio nero e tre costole incrinate per Micheal e un labbro
spaccato
e un paio di costole incrinate per Robert.
“tesoro
sei sicura di sentirti bene?”chiese
Ivan quando una volta in ospedale si rifiutò di farsi
visitare, bene stava bene
doveva soltanto superare lo shock iniziale.
“hey
tesoro me le dici due parole?”chiese
Ivan
“sto
bene”disse Carla
“ti
sei spaventata è normale”disse Ivan che
non aveva smesso di stringerla da quando erano andati via dalla
premiere.
“sta
bene non ti preoccupare ora lo ricuciono
e te lo rimandano”disse Tom avvicinandosi dopo aver chiesto
informazioni sulle
condizioni di salute di Robert.
“Tom
oh mio dio cosa è successo?”chiese una
ragazza castana piuttosto bassa e minuta accompagnata da una ragazza
castana
più alta e con un vestitino azzurro, la riconobbe subito era
la stessa ragazza
che aveva parlato con Robert e in quello stesso istante le rimbombarono
nuovamente nella mente quelle parole: “abbiamo un
figlio”..”abbiamo un figlio”
quelle tre parole continuavano a tormentarla, e senza accorgersene di
nuovo le
lacrime tornarono a riempirle gli occhi.
“che
succede?”chiese Ivan asciugandole le
lacrime con un fazzoletto
“andiamo
a casa?”chiese Carla
“non
vuoi aspettare Robert?”chiese Ivan
“per
favore andiamo, non voglio stare
qui”disse Carla
“va
bene tesoro, te la senti di
camminare?”chiese Ivan
“si”disse
Carla alzandosi sempre stretta al
suo migliore amico, che per l’ennesima volta le stava
accanto.
“Tom
scusa, noi andiamo”disse Ivan chiamando
Tom che si voltò subito verso loro due e lo stesso fecero le
due ragazze con
uno sguardo indagatore.
“andate?”chiese
Tom
“si,
è stanca e preferisco che si
riposi”disse Ivan tenendole il gioco
“certo
è stata una serata un po’
movimentata”disse Tom
“decisamente”disse
Ivan
“ci
vediamo”disse Tom
“ciao
ciao”disse Ivan mentre Carla fece un
breve cenno di saluto a Tom prima che entrambi si allontanassero verso
l’uscita
dove Nate li aspettava per riportarli a casa.
“chi
erano quelli?”chiese Nikki a Tom
perplessa
“non
ci hai nemmeno presentate”disse Kristen
“non
mi sembrava propriamente il caso, dati i
trascorsi che ti legano a Robert”disse Tom
“è
la sua ragazza?”chiese Kristen scioccata
“sei
sorpresa? Pensavi che si stesse ancora
struggendo per te?”chiese Tom duro
“forse”disse
Kristen
“non
è nemmeno restata ad aspettarlo, lo sta
sfruttando per farsi un po’ di pubblicità
è un classico”disse Nikki sicura di
sé.
“no,
non ne ha decisamente bisogno, lei è una
ragazza comune non è certo coinvolta nel mondo dello
spettacolo e non gli
interessa entrarne a far parte”disse Tom
“certo,
quanto sei ingenuo Tom”disse Nikki
prendendolo in giro e quello scambio piuttosto animato di battute venne
interrotto dall’uscita di Robert.
“oh
eccoti allora ti senti bene?”chiese Tom
“si,
lei sta bene?”chiese Robert cercando
Carla con lo sguardo e non vedendola
“si
Ivan l’ha portata a casa”disse Tom
“ok”disse
Robert ignorando la presenza della
sua ex ragazza e di quella sottospecie di donna che si era approfittata
di lui
mentre era ubriaco e che ora gli veniva a dire di aver partorito un
figlio suo.
“Robert”lo
chiamò Kristen avvicinandosi a lui
“che
vuoi?”chiese Robert respirando per
mantenere la calma, se solo Kristen non fosse stata una donna un pugno
in
faccia anche a lei non gliel’avrebbe tolto nessuno,
probabilmente lo meritava
anche più di Micheal, dopo tutto era stata lei a prenderlo
in giro, era stata
lei ad accettare la sua proposta di matrimonio anche se era incinta di
un altro
uomo.
“io
vorrei parlarti”disse Kristen
“io
non ho niente da dirti”disse Robert
“non
mi hai permesso nemmeno di scusarmi con
te”disse Kristen
“la
sai una cosa tu non dovevi scusarti per
quello che non provavi per me,
non so
nemmeno perché ho colpito il tuo caro maritino stasera ma
sicuramente il motivo
non eri tu. L’unica cosa per cui dovevi chiedermi scusa
è stata quella di
avermi preso per il culo per mesi, mi hai fatto credere che il bambino
che
aspettavi era mio, hai accettato di sposarmi pur essendo incinta di un
altro
uomo, io ho rinunciato a ben tre ingaggi per te e poi alla fine se non
l’avessi
scoperto io chissà se mai tu mi avresti detto la
verità”disse Robert sfogando
finalmente la rabbia nei suoi confronti che anche se non più
presente come lo
era stata nei primi mesi non era ancora scomparse del tutto. .
“ero
confusa”disse Kristen
“non
mi interessa che cos’eri, scusati da
parte mia con Micheal non avrei dovuto picchiarlo”disse
Robert e dette quelle
parole si allontanò con Tom.
“come
ti senti?”gli chiese Tom una volta che
furono fuori dall’ospedale.
“bene”disse
Robert prendendo una bella
boccata d’aria
“perché
hai picchiato Micheal? Credevo non ti
interessasse più questa storia”disse Tom
“non
lo so, stavo cercando Carla e quando
l’ho trovata era lì con lui e aveva pianto e non
so è scattato qualcosa forse
per un attimo ho rivisto il passato”disse Robert
“non
credo che a Carla possa interessare
Angarano”disse Tom ridacchiando mentre salivano in auto.
“sei
sicuro che stesse bene?”chiese Robert
“si,
cioè era un po’ scioccata però sembrava
stesse meglio”disse Tom
“tu
hai visto che sguardo aveva? Io l’ho
spaventata”disse Robert
“figurati
tu picchi come una
femminuccia”disse Tom prendendo in giro l’amico
“naso
rotto, tre costole incrinate e un
occhio nero voglio ricordartelo, per quanto non ne sia
orgoglioso”disse Robert
“mamma
mia se ti spaccava anche il
sopracciglio avresti fatto tanto “Remember
me””disse Tom guardando serio
l’amico.
“ma
piantala”disse Robert
“guarda
vedo ancora le luci accese, mamma
Claire ti starà aspettando ”disse Tom
parcheggiando fuori casa Pattinson e
ridendo
“presto
dovrò comprarmi una casa mia”disse
Robert sospirando
“beh
fra 5 mesi nasce il tuo primogenito mi
sembra il minimo”disse Tom
“già
buonanotte amico e scusati anche con mia
sorella ho rovinato la serata a tutti”disse Robert scendendo
dall’auto.
“tranquillo
amico ci vediamo”disse Tom.
“tesoro
ti ho portato la camomilla”disse Ivan
entrando in camera con la tazza di Carla
“grazie”disse
Carla accoccolata tra le
braccia di Nate
“la
lascio qui sul comodino così si fredda un
po’”disse Ivan
“Carla
io capisco che tu sia rimasta
scioccata dal momento, ma perché continui a piangere? E non
dirmi che sono gli
ormoni”disse Ivan serio
“Ivan
lasciala stare ha bisogno di
sfogarsi”disse Nate accarezzandole i capelli che aveva
liberato pochi minuti
prima dall’acconciatura che aveva realizzato per i suoi
capelli.
“Nate,
ok sfogarsi ma continua a
piangere”disse Ivan lanciando un’ occhiataccia al
suo ragazzo.
“Carla
raccontaci che cosa è successo alla
premiere oltre la scazzottata che già
conosciamo”disse Nate con voce calma.
“io
dovevo andare in bagno e mi sono alzata
dal posto, però quando ho cercato il bagno ho trovato
qualcos’altro”disse Carla
“beh
hai trovato Angarano in un certo senso
il cesso l’hai trovato”disse Ivan ridacchiando
“maddai
che crudele, Angarano non è così
male, fossero tutti così i cessi”disse
Nate
“no,
purtroppo non ho trovato lui, ho trovato
Rob con quella tipa vestita d’azzurro come si chiama
Nikki?”chiese Carla
“Nikki
Reed, decisamente una troietta fai
conto che adesso sta con l’ex di Paris Hilton, il greco. Lui
e Paris dovevano
sposarsi”disse Ivan
“ma
per favore Paris Hilton praticamente deve
sposarsi ogni volta che inizia ad uscire con un uomo
diverso”disse Nate che
venne poi zittito da Ivan.
“beh
li ho sentiti parlare, lei ha provato a
baciarlo”disse Carla
“oh
mio dio, quella non si smentisce mai, ma
non sapevo che avesse mire anche su Rob”disse Nate
“scherzi,
quella non aspettava altro che lui
e Kristen si lasciassero, ma Rob non ha ricambiato? O forse
si?”chiese Ivan
terrorizzato
“no,
non ha ricambiato, ma gli ha detto che
hanno un figlio”disse Carla
“che
cosa?”chiesero scioccati all’unisono
Nate e Ivan.
“si,
sono giorni che tartassa Robert di
chiamate, e quando gli ho chiesto se c’è stato
qualcosa tra loro due lui mi ha
detto che hanno fatto sesso una sera che lui era
ubriaco”disse Carla
“l’avrà
fatto ubriacare lei ci scommetto
tutto”disse Ivan
“non
cambia le cose hanno un figlio, e io non
so perché insomma non mi ha tradita, non ha fatto nulla
però questa notizia mi
ha fatto male e allora volevo andarmene però non riuscivo a
smettere di
piangere e mi sono ritrovata in quel corridoio a parlare con Micheal, e
poi è
arrivato Robert e ha iniziato a picchiarlo in maniera tanto violenta che ho temuto lo uccidesse
”disse Carla
“hai
capito vero chi è Micheal no?”chiese
Ivan
“si
è il marito di Kristen Stewart ”disse
Carla
“probabilmente
tiene ancora a lei, altrimenti
non si sarebbe comportato così”disse Carla mentre
le lacrime tornavano a
scorrerle sul viso.
“no,
secondo me di lei non gli interessa più
nulla”disse Ivan
“figurati
cose gliene può fregare di quella
quando ha trovato una bomba sexy come te”disse Nate dandole
un bacio sulla
fronte e strappandole un mezzo sorriso.
Ivan
e Nate rimasero con lei finchè non si
addormentò, e poi Nate tornò a casa dato che il
giorno dopo avrebbe dovuto
iniziare a lavorare all’alba.
Il
sonno di Carla però non fu molto
tranquillo nella sua mente l’intera serata tornò a
ripetersi come un film
dell’orrore non tralasciando nessun dettaglio e soffermandosi
attentamente sulla
rivelazione di Nikki e sulla rissa tra Robert e Micheal, continuava a
vedere i
pugni di Robert che colpivano la faccia di Micheal e i calci che lo
colpivano
allo stomaco, e in un attimo le mani di Robert avevano perso la sua
bella
delineatura ed erano diventata più tozze e grandi e il suo
bel viso era stato
sostituito da un altro viso che non vedeva da tempo e improvvisamente
quella
figura le si avvicinava e lei non riusciva a muoversi perché
il vestito lungo e
i tacchi le impedivano ogni possibile movimento, si svegliò
urlando e subito
Ivan corse da lei spaventato anch’ esso.
“tesoro
che succede?”chiese Ivan stringendola
a sé
“Davide”disse
Carla tra le lacrime
“l’hai
sognato?”chiese Ivan sapendo
perfettamente la risposta, non si parlava di Davide da secoli e
c’era un buon
motivo per cui non se ne parlava.
“lo
sai benissimo che lui è molto lontano da
qui vero?”chiese Ivan rassicurandola, purtroppo non poteva
rassicurarla sul
fatto che fosse sotto chiave, ma era molto, molto lontano da loro.
Carla
annuì alle parole di Ivan e tirò un bel
respiro provando a smettere di piangere.
“senti
io resto qui a dormire con te va
bene?”chiese Ivan rassicurandola.
Carla
era davvero una ragazza forte ne aveva
passate davvero di tutti i colori e non aveva avuto grandi periodi di
felicità,
forse era anche per questo che si era buttata al 100% nel lavoro
pensando in
questo modo di riempire la sua vita e dando poca importanza ai rapporti
umani,
l’unica relazione che aveva avuto era stata con un ragazzo
che in cambio del suo
amore le aveva procurato un trauma cranico e svariate fratture
scomposte, e
forse proprio in quel momento aveva deciso di non credere mai
più nei
sentimenti e di evitare di provarne, ma poi era arrivato Robert e tutto
questo
era stato impossibile.
Ivan
quel giorno si prese un giorno di riposo
dal lavoro perché proprio non se la sentiva di lasciarla
sola e si alzò prima
di lei per preparare una buona colazione, dato che la sera prima si era
rifiutata di cenare e chissà che cosa aveva mangiato per
pranzo, quando tornava
da lavoro era così stanca che dormiva per ore senza pensare
alla fame.
Mentre
Ivan avvitava la macchinetta del caffè
suonò il campanello e andò ad aprire trovandosi
di fronte un Robert con un
cerotto sul labbro e un andatura piuttosto malconcia.
“ridotto
male eh?”chiese Ivan prendendolo in
giro
“lui
sta peggio”disse Robert ridacchiando
“povero
Angarano già madre natura non è stata
tanto gentile con lui, e tu che fai? Gli spacchi la
faccia?”chiese Ivan
provando a fare dell’ironia.
“non
ne vado fiero, è che stavo cercando
Carla e quando sono arrivato li ho visti insieme a parlare e non lo so
per un
attimo ho rivisto il passato”disse Robert
“a
Carla, Angarano non piace, se le piacesse
le direi di cercarsi un'altra casa”disse Ivan ridacchiando
“dorme
ancora?”chiese Robert
“si
è in camera sua”disse Ivan
“è
ancora sotto shock?”chiese Robert
preoccupato
“un
po’”disse Ivan
“e
il bambino?”chiese Robert
“lei
ha detto che si sentiva bene, ho
insistito perché la visitassero ma continuava a dire di
stare bene”disse Ivan
“solita
testarda ”disse Robert ridacchiando
“guarda
ha avuto una nottata piuttosto
agitata”disse Ivan
“allora
magari non la sveglio, voglio solo
vederla ”disse Robert per poi aprire piano la porta della
stanza di Carla.
Era
avvolta nel piumone e abbracciata al
cuscino come al solito, Robert le si sedette a fianco e le
accarezzò i capelli
scompigliati sul cuscino respirandone il profumo di pesca, il suo
shampoo
abituale, e poi le lasciò un bacio sulla guancia e in quel
momento Carla aprì
gli occhi e urlò spaventata.
“tesoro
sono io, sta tranquilla”disse Robert
provando a calmarla stringendola a sé ma Carla si
ribellò tirandosi indietro.
“che
succede?”chiese Ivan entrando nella
stanza
“Carla
sono io, sono Robert”disse Robert preoccupato dalla sua
reazione.
“stammi
lontano”disse Carla in lacrime mentre
si stringeva tra le braccia di Ivan, il sogno continuava a tormentarla
e in
quel momento anche se sapeva che si trattava di Robert continuava a
vedere un
altro volto.
“Carla
calmati è Robert”disse Ivan scioccato
dalla sua reazione
“ho
paura”disse Carla e quelle furono le
parole che uccisero definitivamente Robert, i suoi sospetti non erano
infondati
la sera prima l’aveva letteralmente terrorizzata, ma non
credeva che fosse
arrivata a tanto ad aver addirittura paura di lui, quando sapeva
benissimo
quanto lui l’amasse.
“ma
Carla che dici è Robert tu lo ami e lui
ti ama, tesoro quello di ieri è stato un incidente Robert
non ti farebbe mai
del male”disse Ivan
“non
preoccuparti Ivan, lascia stare credo
sia meglio che me ne vada”disse Robert profondamente
dispiaciuto, la donna che
amava aveva paura di lui, aveva paura di averlo a fianco, questo era
troppo da
sopportare.
Perché
aveva deciso di partecipare alla
premiere? Perché aveva deciso di fare buon viso a cattivo
gioco e di lasciarsi
andare a tanti sorrisi falsi quando di quelle persone non gli importava
più
nulla? Perché mai quella sera aveva bevuto e aveva dato
retta a Nikki Reed
finendoci a letto insieme? Come aveva fatto ad essere tanto sciocco?
Non aveva
ancora detto niente a nessuno perché era ancora troppo
scioccato da quella
rivelazione, e non poteva credere che una cosa simile potesse essere
vera, come
l’avrebbe detto a Carla? Ma specialmente perché
tutto doveva succedere proprio
ora che stava tentando di acquistare una certa stabilità?
Tutte queste domande
lo tormentarono mentre lentamente scendeva la scalinata del palazzo in
cui
vivevano Ivan e Carla, sperando che da un momento all’altro
lei arrivasse per
fermarlo, ma era quasi arrivato alla portineria e sapeva benissimo che
lei non
l’avrebbe fermato.
“Robert”
lo chiamò la voce che più avrebbe
desiderato sentire in quel momento, si voltò ma senza
avvicinarsi un altro
rifiuto l’avrebbe ucciso definitivamente.
“scusami”disse
Carla avvicinandosi a lui e
abbracciandolo.
“scusami
tu, hai assistito ad uno spettacolo
davvero indecoroso e non ne vado per niente fiero, mi dispiace
tanto”disse
Robert
“tu
non sei quel tipo di ragazzo”disse Carla
“già,
puoi chiederlo a Tom in genere le
prendo ma quando ho dei buoni motivi risulto piuttosto combattivo,
è che ti ho
vista lì in lacrime e non lo so ho rivissuto una scena
passata”disse Robert
“mi
dispiace, anche per il modo in cui ti ho
trattato prima, diciamo che anch’io ho rivissuto un momento
passato e per un
attimo ho dimenticato quanto tu sia diverso da qualsiasi persona abbia
incontrato finora”disse Carla affondando il viso nel petto di
Robert e
sentendosi protetta, perché Robert non le avrebbe mai fatto
del male semmai l’avrebbe
fatto a chi avesse osato fargliene.
“che
cosa è stato?”chiese Robert
“hai
sentito?”chiese Carla sorridendo
“si
ma,cosa è stato?”chiese Robert scioccato
“ma
come leggi tutti quei libri e non lo sai?”chiese
Carla indietreggiando e prendendogli una mano la posò ancora
nel punto dove era
arrivato un calcetto.
“si
muove”chiese scioccato Robert
“è
la prima volta che lo fa”disse Carla
sorridendo
“si
sarà stufato di sentirci parlare”disse
Robert abbassando il volto fino ad incontrare le sue labbra, e le diede
il
bacio che aspettava di darle da quando si era svegliato quella mattina,
si
staccarono subito sorridendo per l’ennesimo calcetto.
“è
femmina di sicuro”disse Robert
ridacchiando
“perché?”chiese
Carla
“è
gelosa del suo papà”disse Robert
“per
me è maschio”disse Carla
“femmina”disse
Robert baciandola nuovamente
mentre le accarezzava il ventre.
Vedo
che tutti siete rimasti colpiti dal figlio di Nikki e Robert beh..
anch'io XD credo che questa svolta sbuchi dai gossip che giravano nel
periodo del comic con che Nikki era tornata con una certa pancetta e
anche se tornata con tanto di tipo davano Robert per padre, per fortuna
aveva semplicemente mangiato troppo XD meno male che Rob
girava Rememeber me perchè in tutta l'estate ne ha messe
incinte parecchie ashuhahaha il gossip pessimo XD
http://www.polyvore.com/cgi/set?id=15742819
winnie poohina: non
mi piaceva perchè io avevo in mente altro ma poi ha preso un
altra strada il capitolo e lo stesso ha fatto questo XD Manco io la
sopporto, aveva una cotta per Rob che si vedeva anni luce,
perchè quando hanno iniziato a vedersi in giro Rob e Kris
magicamente lei è sparita XD Io Micheal lo conoscevo ai
tempi di Sky High ho riso quando ho scoperto che era il tipo di Kristen
Stewart non è che sia bruttissimo però
è chiaro che non regge il confronto con Rob XD
Mannò tranquilla tanto nella mia vita dovrò
rispondere a domande molto più imbarazzanti sforzandomi di
non ridere XD e comunque per quello che so dato che lo studio posso
rispondere XD Beh come avrai visto poteva succedere il dramma
ma non è successo.. ma insomma Rob non ha ancora tirato
fuori la storia di Nikki e non perdetevi il breve dialogo tra Nikki,
Kristen e Tom perchè forse qualcuna sarà
leggermente gelosa.. Si non volevo nemmeno darlo perchè non
mi sentivo pronta però poi in qualche modo è
andata ha giocato che la prof era stufa ero la terzultima e prima di me
ne aveva interrogati 17 ashuhaha bacione e grazie come sempre per
seguire questa storia assurda
lazzari:
non lo dire a me non la reggo ha anche una voce odiosa insieme ad
Ashley poi due voci odiose allucinanti XD no dai io Kristen la sopporto
forse perchè ho adorato molti personaggi sfigati
che ha interpretato però quando se la tira non reggo nemmeno
lei, ma ultimamente sembra meno menosa forse Robert la sta influenzando
al meglio. Tranquilla sulla paternità altro che dubbi XD
però lei sta sfruttando quello che è successo
quella notte che lui poveretto scopre di essere mezzo cornuto a pochi
mesi dal matrimonio che il figlio non è probabilmente suo eh
insomma il ragazzo era un pò scosso.. si a me ha sconvolto
scriverla ma si è scritta spero di riuscire a rendere la
situazione evitando di renderla troppo soap opera, cioè
spero di non renderla soap opera speriamo bene XD 1 bacione e grazie
per la recensione e per seguire questa specie di storia XD
_Miss_: no ha
già bello che partorito perchè la notte
incriminata è stata appena lui ha scoperto il tradimento di
Kristen cioè quasi un anno prima, però vedremo se
è suo o no 1 bacione grazie per continuare a seguire e recensire la storia
|
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Capitolo 22 *** 22 ***
Quando
erano tornati di sopra insieme Ivan aveva tirato un sospiro di
sollievo,e poi
era tornato in camera sua per continuare a dormire dato che ormai aveva
già
detto che non sarebbe andato a lavoro.
“hai
dormito poco stanotte?”le chiese Robert accarezzandole i
capelli mentre lei se
ne stava accoccolata sul suo petto.
“male
più che altro”disse Carla
“posso
farti una domanda?”chiese Robert
“si”disse
Carla sospirando e aspettando di dover vuotare il sacco sul suo
passato.
“perché
ieri ti ho trovata in quel corridoio a piangere?”chiese
Robert
“una
serie di sfortunate coincidenze”disse Carla
“in
che senso?”chiese Robert
“cercavo
il bagno e invece ho trovato te e Nikki”disse Carla
mettendosi a sedere e
a quelle parole l’espressione sul volto di
Robert cambiò radicalmente.
“mi
dispiace”disse Robert sedendosi anche lui accanto a lei
“capita
se si fa sesso, è capitato anche a noi no?”chiese
Carla senza guardarlo in viso
essere distaccata in quel momento era parecchio difficile.
“è
nettamente diverso, non paragonare minimamente quello che abbiamo noi
due con
quello che c’è stato con Nikki e di cui non
ricordo praticamente nulla”disse
Robert prendendole il viso tra le mani perché la guardasse
negli occhi.
“che
cosa farai?”chiese Carla
“ancora
non lo so, insomma lei ieri arriva dopo mesi e
mi dice che io lei abbiamo un figlio, capisci
un bambino di tre mesi e a me sembra
un vero incubo”disse Robert
“devi
riconoscerlo”disse Carla
“mi
ha mostrato una foto e il bambino mi somiglia”disse Robert
scioccato
“il
fatto che ti abbia minacciato non le fa certo onore, ma anche se odi
lei non puoi
comportarti in questo modo nei confronti di tuo figlio, lui non ha
nessuna
colpa”disse Carla
“come
riesci ad essere così comprensiva?”chiese Robert
accarezzandole una guancia.
“non
sono comprensiva, sto soltanto cercando di dirti la cosa giusta da
fare”disse
Carla per poi scoppiare a piangere.
“mi
dispiace, non vorrei vederti soffrire così. Non ne combino
una giusta, io
vorrei renderti felice, prima quando mi hai respinto in quel modo mi
sono
sentito così male”disse Robert
“no
scusami tu, io non so perché ho queste reazioni, ti giuro
non ce l’ho con te,
tu sei stato sincero mi avevi detto tutto è che hai un
figlio da un’altra donna
e non riesco a smettere di pensare a questo dettaglio”disse
Carla
“vorrei
dirti che non è colpa mia, ma non è
così lei si è approfittata del fatto che
fossi ubriaco, ma io non ho fatto nulla per evitare che accadesse
quello che è
successo”disse Robert
“ieri
quando sono tornata a casa con Ivan e Nate per un attimo ho temuto che
tu
avessi picchiato Micheal per vendetta nei suoi confronti, ho temuto che
tu
tenessi ancora a lei”disse Carla
“no,
è successo perché l’ho visto con te e
ho rivissuto un momento passato, mi
spiace di averti spaventata tanto”disse Robert
“io
non voglio nessun altro Robert, solo te”disse Carla
“prima
perché mi hai respinto in quel modo? Che cosa hai
ricordato?”chiese Robert
“ok,
credo che sia il momento di essere sincera anch’
io”disse Carla e iniziò a
raccontare a Robert del suo primo e unico
ragazzo, o almeno quello che lei aveva considerato il suo
primo ragazzo.
Davide
era da sempre stato suo amico e Carla si era presa una cotta per lui il
giorno
stesso in cui l’aveva conosciuto, era un ragazzo alto moro
dagli occhi scuri, e
un fisico piuttosto forte.
Si
erano conosciuti a scuola, frequentavano la stessa scuola e mentre lei
fantasticava su una possibile storia con lui, lui non era minimamente
interessato, anche se gli piaceva l’idea che lei fosse pazza
di lui. Il passo
da amici ad amici che ogni tanto fanno sesso era stato piuttosto rapido
e lei
si era illusa che lui in fondo provasse qualcosa per lei, ma in
realtà lui non
faceva altro che usarla. Quando Davide iniziò a frequentare
delle persone poco
raccomandabili e a fare uso di droghe le cose divennero piuttosto
complicate, a
nulla erano serviti i consigli di Ivan che da sempre aveva sostenuto
che a lui
di lei non importava nulla, perché Carla si era intestardita
e addirittura
quando aveva scoperto la sua dipendenza dalla droga si era premurata di
andare
dai suoi genitori per ignoravano che il figlio avesse problemi di quel
tipo, e
lo mandarono subito in una comunità di disintossicazione da
droghe di ogni
tipo.
Davide
però una volta uscito dalla clinica andò
direttamente a casa di Carla sapendo
che quel pomeriggio era in casa da sola come accadeva quasi sempre dato
che i
suoi genitori lavoravano tutto il giorno e la picchiò
vendicandosi per il suo
tradimento e le ricordò che lei per lui non valeva nulla.
Alla
fine di quella storia aveva un trauma cranico che si era procurata
colpendo la
testa contro la porta di legno, svariate costole rotte, un braccio
rotto e una
gamba rotta, se ne era andato soltanto quando lei aveva perso i sensi.
Che cosa
sapevano i suoi genitori di quella storia? Ben poco, i suoi genitori da
quando
avevano scoperto che il ragazzo che frequentava si drogava in
automatico
avevano pensato che anche la figlia facesse uso di sostanze
stupefacenti e il
padre aveva iniziato a farle fare dei test tossicologici ogni
settimana,
avevano smesso di fidarsi di lei.
Subire
una violenza da una persona in cui si ripone un certo affetto
è un trauma che è
difficile da superare e per di più vedersi abbandonati dalla
propria famiglia
di sicuro non aiuta, probabilmente fu proprio in quel momento che
iniziò a
credere di non avere nessuna chance di essere amata, iniziò
a credere di essere
lei quella sbagliata e che di sicuro non meritava nemmeno
l’affetto di un
animale da compagnia, ma aveva almeno l’affetto del suo
migliore amico per
quanto spesso potesse essere acido.
“se
solo lo avessi per le mani questo verme”disse Robert
agitandosi
“è
passato, è stato parecchio tempo fa, lui è in
carcere oltre alla mia
aggressione possedeva una certa quantità di cocaina e
l’hanno incriminato anche
per quello”disse Carla
“io
non ti sfiorerei nemmeno con un dito per farti del male”disse
Robert
“lo
so”disse Carla prendendo tra le sue mani quelle di Robert
“grazie
per avermi raccontato questa cosa del tuo passato, per me è
molto importante, è
importante che tu ti fidi di me”disse Robert
“non
ti ho shockato con questa storia?”chiese Carla timorosa
“no,
nulla che ti riguardi potrebbe farmi cambiare idea sul tuo
conto”disse Robert e
in quel momento il suo cellulare prese a suonare.
“ciao
Robert”disse Nikki
“che
cosa vuoi?”chiese Robert
“sono
davanti a casa tua con Kevin”disse Nikki
“che
cosa?”chiese Robert scioccato
“si
sto per suonare il campanello di casa tua, penso che Kevin abbia
diritto di
conoscere i nonni”disse Nikki
“Nikki
io non gli ho ancora detto nulla, non puoi precipitarti lì
così, e poi hai
detto che il bambino non era con te ”disse Robert
“tuo
figlio è arrivato questa mattina, la tata l’ha
portato qui poche ore fa”disse
Nikki
“che
fai paparino ci raggiungi dai nonni?”chiese Nikki per poi
chiudere la
comunicazione.
“che
succede?”chiese Carla che seguendo la conversazione aveva
capito chi l’avesse
chiamato.
“era
Nikki, sta per far vedere il bambino ai miei genitori”disse
Robert
“andiamo
vengo con te”disse Carla alzandosi dal letto e prendendo dei
vestiti
dall’armadio per andare con lui a casa Pattinson.
“ciao
Robert, ciao Carla”disse Lizzie aprendo la porta di casa.
“è
qui?”chiese Robert
“si,
a mamma te lo dico stava per prendere un coccolone”disse
Lizzie.
“mamma,
papà”disse Robert entrando in casa con Carla per
mano.
“vedi
Nikki lei è la ragazza di Robert da cui aspetta un bambino,
un altro bambino ”disse
Claire con una nota di amarezza, probabilmente c’era rimasta
piuttosto male.
“ah
certo la ragazza che era in ospedale l’altra sera, piacere
anche tu vittima eh?
Signori Pattinson vostro figlio è piuttosto fertile, non se
ne risparmia una
chissà quante altre ne ha messe incinte in giro per il
mondo, preparatevi
perché prima o poi arriverà qualche altro
nipotino”disse Nikki
“ma
come ti permetti? Ha parlato la vergine pura e ingenua, io sono sicura
che c’è
sotto qualcosa”disse Lizzie
“io
non chiedo nulla se non che Robert riconosca suo figlio e ci passi del
tempo
insieme, io dovrei tornare a Los Angeles ma ho degli amici in
città e potrei
fermarmi per qualche settimana in modo che Robert possa passare del
tempo con
il suo bambino, e poi beh il suo prossimo film è da girare a
Los Angeles quindi
potrà passare con Kevin tutto il tempo che
vorrà”disse Nikki
“come
faccio ad essere sicuro che questo bambino è davvero mio
figlio?”chiese Robert
“faremo
un test del dna non preoccuparti, io non ho nulla da nascondere, sono
certa
della tua paternità”disse Nikki prendendo in
braccio il suo bambino in maniera
tanto strana che sembrava lo stesse facendo per la prima volta,
probabilmente
non si occupava spesso di quel bambino, sicuramente era una tata ad
occuparsi
del piccolo Kevin.
“prendilo
in braccio”disse Nikki dandogli il bambino che guardava
Robert con occhi
curiosi e che appena riuscì a metterlo a fuoco gli fece un
sorriso, doveva
piacergli, ed era normale a chi non piaceva Robert?
Claire
e Richard lasciarono la sala salutando Nikki con educazione nonostante
probabilmente se avessero potuto l’avrebbero uccisa e Lizzie
fece lo stesso
stufa della presenza di Nikki che aveva da sempre odiato con tutta se
stessa,
era antipatica e frivola per nulla adatta a suo fratello.
“però
la tua ragazza nuova non somiglia per niente a Kristen”disse
Nikki ridacchiando
“no,
non le somiglia”disse Robert serio ed era la
verità Carla era molto più
graziosa di Kristen era leggermente più alta e slanciata e
il suo fisico era
quello di una donna non di una ragazzina di 12 anni, l’unica
cosa che avevano
in comune era il colore dei capelli, ma anche quelli erano diversi,
quelli di
Carla erano morbidi e folti.
“a
quanti mesi sei Carla giusto?”chiese Nikki
“quasi
cinque”disse Carla
“però
un bel pancino e è un maschio o una
femmina?”chiese Nikki
“non
lo so ancora”disse Carla
“beh
tanto Robert un maschio già ce l’ha, quindi non
farti problemi”disse Nikki
osservando Robert che teneva tra le braccia il piccolo Kevin.
“non
mi importa il sesso”disse Carla
“e
dimmi hai scopato con Robert una sera che lui era depresso,
chissà con quante è
stato in questi mesi”disse Nikki
“no,
e pensa io non ho dovuto nemmeno farlo bere per portarmelo a
letto”disse Carla
“com’è
che non siete ancora su nessuna rivista scandalistica? Insomma cosa
aspetti a
farti un po’ di pubblicità sei incinta del
più noto sex symbol corteggiato dai
registi di tutta Hollywood e non hai fatto nemmeno il red carpet con
lui?”chiese Nikki
“non
mi interessa il mondo dello spettacolo”disse Carla
tranquillamente senza cedere
alle provocazioni di Nikki.
“oh
la fama piace a tutti,e dimmi quindi sei una ragazza qualsiasi che fa
un lavoro
normalissimo?”chiese Nikki
“esatto”disse
Carla
“e
dimmi lo sai vero che il padre di tuo figlio è un uomo che
viaggia
continuamente che sta dei mesi lontano da casa per girare film e
altrettanti
mesi per dedicarsi alla promozione di quei film?”chiese Nikki
“è
il suo lavoro”disse semplicemente Carla
“certo”disse
Nikki prendendo il bambino dalle braccia di Robert che avrebbe voluto
interrompere quello scambio di battute, ma dato che Carla se la stava
cavando
così bene non voleva toglierle la soddisfazione di mettere a
tacere Nikki.
“ricordatene
quando lo vedrai con modelle e attrici sulle copertine
patinate”disse Nikki ma
a quella frase Robert sbottò invitandola ad andarsene.
“certo
Robert me ne vado, ma ricordati che noi due abbiamo un bambino e che
lei
potrebbe anche non averlo alla fine, quindi fossi in te darei la
precedenza ad
un bambino che esiste già”disse Nikki
“vattene
immediatamente”disse Robert chiudendole la porta in faccia,
ma Carla aveva
sentito perfettamente le ultime parole di Nikki.
“è
vero, è maschio, esiste è piuttosto bello e
sicuramente sarà tuo figlio, devi
dargli la precedenza, il nostro potrebbe non essere altrettanto bello,
potrebbe
aver preso tutto da me”disse Carla con le lacrime agli occhi.
“smettila
di dire cavolate ok?”chiese Robert
“io
amo te, non sarà certo un bambino a legarmi a lei, se quel
bambino fosse
davvero mio figlio io lo amerei come merita e sarei per lui il padre di
cui ha
bisogno ma quel bambino è nato da un errore è
brutto dirlo, ma è la verità,
mentre nostro figlio nascerà perché io e te ci
amiamo e quando è stato
concepito ci amavamo già”disse Robert asciugandole
gli occhi dalle lacrime e
stringendola forte al suo petto. Poi Robert alzò gli occhi e
trovò anche sua
madre e sua sorella che piangevano commosse dopo aver assistito a
quella scena.
Mamma
mia questo capitolo più o meno ha seguito lo schema che
volevo Nikki vi sembrerà essersi comportata abbastanza bene,
ma in futuro chissà, pare che il bambino somigli parecchio a
Robert anche qui chissà XD
Ho dato anche il secondo esame un esame a cui tenevo tantissimo e a cui
aspiravo prendere perlomeno 30 e invece ho preso 24 perchè
sono andata in palla e ho confuso due cose che bello wowow no comment
beh rispondo alle recensioni e vi ringrazio sempre per chi
segue, legge e recensisce o fa almeno una di queste cose XD certo che
chi l'ha aggiunta tra i preferiti è parecchia gente e
commenta sempre poca gente, cioè a me va bene ,
però almeno una volta potreste dirmelo cosa ne pensate? una
sola volta così da farmi un idea del se c'è
qualcosa che non va e menate varie XD capisco che sia palloso lasciare
una recensione e che non sempre si sa cosa scrivere però mi
farebbe piacere sapere cosa ne pensano le persone che la seguono XD
non commento beccatevi questo video mi stava a prendere un colpo XDhttp://www.youtube.com/watch?v=zJi1si9q-L4&feature=player_embedded
@ Your
guardian Angel: grazie mille mi fa piacere ti piaccia e spero
continui a piacerti.. e su questo non so ancora le ecografie non sono
ancora state fatte XD non è vero lo so XD però
vedrete
@ winnie poohina: ma
di niente e spero tu ci abbia capito qualcosa perchè non
sono bravissima a spiegare XD Si io ho preso questa strana strada e beh
spero di riuscirci vedrò quando mi troverò
davanti a un parto da gestire io se è il lavoro che fa per
me, per ora io adoro l'ambiente della maternità, il suono
del cardiotocografo, e adoro vedere quando i genitori vedono per la
prima volta il bambino, varrebbe la pena fare questo lavoro solo per
quei due minuti XD in questo capitolo la risposta per quanto riguarda
Davide.. Nikki io non la reggo proprio XD beh si che in pratica
è li che ha scoperto che lui frequentava qualcuno, no no non
c'è niente sotto su quel discorso.. in questo non ci sono
tanti colpi di scena però Nikki adesso fa credere che lo fa
solo per il bambino ma in realtà mira a qualcun altro bah
vedremo come evolve XD ah nel prossimo vi dico solo che c'è
l'anniversario di Tom e Victoria XD a proposito di Tom c'è
ma è possibile fotografarli anche a fare spese perlomeno
sappiamo che è ancora una persona normale che compra boxer
normali in un negozio qualsiasi ashuaha al prossimo ciao e spero
aggiornerai anche tu presto
@lazzari: il
perchè di quel momento sarà spiegato in questo
capitolo, ashuahah veramente è che le difficoltà
consolidano le coppie e a loro è quello che serve XD beh
anch'io ho un altra idea di attrici brave che poi in tutta
sincerità di solito mi piacciono i ruoli non il modo di
recitare per esempio apprezzo molto Meryl Streep che passa dai ruoli
più svariati però in linea di massima
un attrice preferita proprio non ce l'ho, cioè non mi
vengono in mente magari mi vengono in mente dei ruoli.. comunque
Kristen un tempo sapeva recitare XD e finchè rimane
nell'indipendente se la cava bene però forse sono anche i
ruoli ad aiutarla sono sempre ruoli complessi e drammatici, ..
però te l'ho detto io mi faccio colpire dai ruoli in genere
XD al prossimo
@ _Miss_: si ma quello
è un gossip vero quest' estate stava con Paris Latsis ex di
Paris Hilton XD però poi non si sono più visti
insieme quindi non saprei XD per il bambino vedremo e grazie sono
felice di riuscire a comunicare XD
Set
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Capitolo 23 *** 23 ***
“e
quindi fammi capire hai un figlio con Nikki?”chiese Tom
incredulo
“già”disse
Robert
“non
ti sembra un po’ strano”disse Tom prendendo la sua
birra poggiata sul tavolino
e bevendone un sorso.
“mi
sembra assurdo”disse
Robert facendo lo
stesso
“e
lo riconoscerai?”chiese Tom
“certo”disse
Robert
“ma
sei proprio sicuro che sia tuo? Cioè conosciamo
Nikki”disse Tom
“ha
i miei stessi occhi, però hai ragione e ho già
fatto il test del dna stiamo
aspettando i risultati”disse Robert
“hai
idea di quanto questa cosa ti legherà a Nikki? Sei sicuro
che non ti stia
fregando? Per quanto tu non ci abbia mai creduto Nikki non vedeva
l’ora che tu
fossi libero, è sempre stata piuttosto presa da te e non
solo come amico”disse
Tom
“al
bambino non a Nikki”disse Robert
“condividerete
l’affetto di un bambino, anche se tu non volessi dovreste
comunque avere dei
rapporti civili e questo potrebbe avvicinarvi”disse Tom
“io
non ho intenzione di avvicinarmi a lei, amo un’altra
donna”disse Robert
“parlando
di quest’altra donna, lo sa già?”chiese
Tom
“si,
l’ha scoperto da sola alla premiere, ci ha sentiti
parlare”spiegò Robert
“ah
allora si spiegano parecchie cose, aspetta alla premiere? Hai aspettato
una
settimana per parlarmi di questa storia?”chiese Tom
“scusami,
è che ho passato parecchio tempo con Carla”disse
Robert giustificandosi
“ok
allora ti perdono, e dimmi lei come ha preso questa
cosa?”chiese Tom
“mi
sta incoraggiando a sviluppare il mio rapporto con il bambino, ma lo
vedo che
ci sta male, ho paura che possa sentirsi trascurata”disse
Robert
“questi
mesi sono fondamentali, in questi mesi si può iniziare a
creare un legame con
il bambino e non dovresti perderteli per nessuna ragione al mondo, io
li ho
persi e me ne pento ”disse Tom
“sono
due giorni che non la vedo, Nikki mi ha lasciato il bambino per due
intere
giornate e lei ha lavorato, l’ho chiamata e ogni volta mi
è sembrata strana,
non voglio che soffra per questa situazione”disse Robert
“credo
sia inevitabile, il fatto che tu abbia un bambino così
piccolo con un'altra
donna mentre lei ne aspetta uno da te, beh penso che possa essere una
notizia
un po’ difficile da digerire”disse Tom
“domattina
andrò a prenderla a lavoro e poi passerò tutta la
giornata con lei, domani
niente Kevin”disse Robert
“ecco
dato che hai questa brillante idea, domani è
l’anniversario mio e di
Victoria”disse Tom
“oh
si l’anniversario della proposta, come dimenticarlo solo tu
potevi fare una
proposta del genere”disse Robert ridacchiando
“e
allora tu che hai finto di recitare una parte, spero che quando
arriverà il
momento per chiederlo a Carla tirerai fuori qualcosa di
meglio”disse Tom
ridacchiando
“oh
sarà senz’altro meglio della tua canzone dei Beach
Boys “disse Robert
“ero
condizionato dal film che avevo appena finito di girare, comunque ci
tenete
Cecilie?”chiese Tom
“certo
amico, io adoro la mia nipotina preferita”disse Robert
“perfetto”disse
Tom.
Quella
notte era di turno insieme alla sua collega Camilla e nonostante il
sonno
normalmente faticasse a farsi sentire quella notte la sonnolenza era
piuttosto
forte e proprio quando stava per pensare che sarebbe crollata da un
momento
all’altro suonarono il campanello del reparto.
Ben
due donne a termine e per giunta alla seconda gravidanza erano arrivate
con le
membrane rotte e contrazioni piuttosto regolari, il fatto che fossero
alla
seconda gravidanza velocizzò notevolmente i tempi e quella
fu una vera e
propria fortuna dato l’inferno che le attendeva quella notte.
“allora
un maschio e una femmina”disse Camilla mentre segnava gli
ultimi dati sul suo
foglio per le consegne che avrebbero dovuto lasciare
l’indomani.
“questo
mese sto lavorando davvero”disse Camilla soddisfatta
“era
ora”disse Carla prendendola in giro
“si
ma lo faccio per il figlio di Robert è chiaro mica per te,
il dottor Ross ha
espressamente detto “evita che si metta a fare le sue solite
manovre
assurde””disse Camilla imitando il tono di voce del
dottor Ross.
“guarda
che riesco tranquillamente a seguire un parto in ginocchio, non sono
mica così
ingombrante”disse Carla
“meglio
non rischiare”disse Camilla e poi il campanello
suonò nuovamente.
“la
signora Parker è a 38+2 e ha rotto le membrane e
è già a dilatazione 3 cm”disse
l’infermiere mentre portava la donna in una delle sale parto
all’inizio del
reparto.
“perfetto
me ne occupo io”disse Carla
“ok
ah guarda ma abbiamo un'altra paziente”disse Camilla vedendo
l’infermiere
arrivare con un'altra paziente.
“mi
scusi dottoressa, posso farle una domanda?”chiese la signora
Parker
“si
mi dica pure”disse
Carla
“ma
anche lei è incinta?”chiese la donna spiazzando un
po’ Carla che si aspettava
una domanda di tutt’altro genere.
“già”disse
Carla
“a
che mese è?”chiese la donna
“mi
mancano pochi giorni per entrare nel quinto”disse Carla
“deve
essere una meraviglia, insomma lei se la vive tranquillamente senza
ansie
inutili, sa già tutto quello che c’è da
sapere”disse la donna
“si
più o meno”disse Carla
“amore
sono arrivato appena ho potuto”disse un uomo alto dai capelli
scuri e gli occhi
chiari, per un attimo gli ricordò un po’ Tom.
“oh
Peter, avevo paura che non arrivassi in tempo”disse la donna
abbracciandolo
“non
me lo sarei mai perdonato”disse quello che a quanto pare
doveva essere il
marito della signora Parker.
“bene
ora che abbiamo anche suo marito, possiamo mettere la fascia per
monitorare
tutto vediamo se i tempi delle contrazioni cambiano”disse
Carla
“grazie
mille”disse l’uomo una volta che Carla si fu
accertata che le condizioni
fossero buone e che la dilatazione fosse quella che gli avevano
dichiarato al
momento del ricovero.
“si
siamo ancora sui 4 cm, tenga i tempi delle contrazioni, è la
prima gravidanza
quindi probabilmente ci metteremo un po’”disse Carla
“si
già mi aspetto almeno 8 ore di travaglio”disse la
donna facendo un sorriso un
tantino forzato
“beh
speriamo qualche ora meno”disse Carla mentre compilava i dati
sulla cartella
“è
la prima gravidanza anche per lei?”chiese la donna
“si”disse
Carla
“e
sa già se è maschio o femmina?”chiese
la donna
“no,
non si fa vedere ancora”disse Carla
“è
sicuramente femmina allora, le femmine sono sempre più
capricciose”disse la
donna
“lei
aspetta una femmina
giusto?”chiese Carla
“si
per la gioia di mio marito”disse la donna sorridendo al marito
“per
me sarebbe stato uguale, però le femmine si affezionano di
più al papà quindi è
chiaro che preferissi una femmina”disse il marito
“beh
non fa una piega”disse Carla ridendo con loro
“Carla
puoi venire”la chiamò Camilla
“ok,
allora qui le cose vanno bene, teniamo i tempi e per qualsiasi cosa
suonate il
campanello e arrivo”disse Carla uscendo dalla stanza un
po’ preoccupata data
l’espressione che aveva stampata in volto Camilla.
“che
succede?”chiese Carla
“la
signora Thompson è qui perché non sente
più movimenti fetali”disse Camilla
“uhm,
ecografia?”chiese Carla
“non
c’è battito”disse Camilla
“perfetto,
le hai già detto qualcosa?”chiese Carla
“non
so come dirglielo, non mi è mai capitata una cosa del
genere”disse Camilla
ancora scossa.
“chi
c’è di turno?”chiese Carla
“Mc
Carthy, eccolo”disse Camilla indicando Mc Carthy mentre con
il suo andamento
piuttosto lento le raggiungeva.
“dicevi
niente battito 37+3?”chiese il dottor Mc Carthy a Camilla
“esatto”disse
Camilla ancora scossa
“ti
vedo un po’ scossa Camilla te la senti?”chiese Mc
Carthy
“non
credo di farcela”disse Camilla
“scambiamoci
il caso, di là c’è la signora Parker
38+2 era a 4 cm poco fa è con il marito,
te la senti?”chiese Carla
“certo”disse
Camilla allontanandosi il più velocemente possibile.
“è
ancora molto emotiva”disse il dottor Mc Carthy scuotendo la
testa
“ha
avuto la fortuna di non vedere molti casi simili, e quindi deve ancora
farci
l’abitudine”disse Carla ricordando i primi tempi di
tirocinio a ginecologia e i
3 aborti minimi al giorno.
“tu
te la senti? Cioè non è che mi svieni sul campo
operatorio”disse il dottor Mc
Carthy prendendola in giro, mentre Carla lo ignorò entrando
nella stanza
occupata dalla signora Thompson.
“salve
signora Thompson”disse Carla
“è
morto vero? Il mio bambino è morto?”chiese la
donna tra le lacrime.
“si,
purtroppo si, mi spiace molto e studieremo a fondo le cause che hanno
scatenato
la morte del suo bambino, specialmente perché lei ha
trascorso una gravidanza
tranquillissima”disse il dottor Mc Carthy.
“ora
la prepareremo per il cesareo d’urgenza”disse il
dottor Mc Carthy
“Carla
ti aspetto in sala operatoria, rapida”disse il dottor Mc
Carthy per poi uscire
dalla stanza.
“e
io adesso come lo dico a mio marito?”chiese la donna tra le
lacrime.
“non
è colpa sua, purtroppo è una cosa che
può succedere”disse Carla
“voleva
lasciarmi, l’unico motivo per cui non mi ha lasciato era
questo bambino, e ora
che lui non c’è più mi
lascerà”disse la donna, però la signora
stava vivendo
proprio una brutta situazione, e fu proprio in quel momento che Carla
si chiese
al posto di quella donna che cosa avrebbe fatto? Inspiegabilmente
sentiva di
avere qualcosa in comune con quella donna, ma in realtà non
era così giusto?
Robert non stava con lei solo perché aspettavano un bambino,
lui aveva detto
che sarebbe stato con lei anche se lei alla fine non l’avesse
tenuto, però
nell’ultimo periodo aveva il terrore che se avesse perso quel
bambino avrebbe
contemporaneamente perso anche Robert.
Era
un terrore dato dalla scoperta del bambino di Nikki e Robert, un
bambino che
inevitabilmente li avrebbe legati. Lui la amava, ma se avesse perso il
bambino,
se al posto della signora Thompson ci fosse stata lei, lui
l’avrebbe amata
ancora? O forse l’avrebbe lasciata per occuparsi del suo
bambino finendo
inevitabilmente a vivere con Nikki per il bene di loro figlio?
“Carla
abbiamo la tre libera, ho chiamato l’anestesista te la dai
una mossa”disse Mc
Carthy svegliandola dal torpore in cui era caduta.
“sisi,
arrivo”disse Carla spingendo la barella in cui la signora
Thompson era sdraiata
pronta per un cesareo d’emergenza.
“signora
Thompson faremo una spinale”disse l’anestesiste
spiegandole tutto
“vuole
vederlo?”chiese il dottor Mc Carthy
“no,
è meglio di no”disse la donna
Una
volta che l’anestesia fece il suo corso Carla si mise al
fianco del dottor Mc
Carthy strumentando l’intervento, il bambino era
perfettamente formato e
apparentemente sano, ma una volta tirato fuori non dava nessun segno di
vita.
“allora
faremo delle analisi per capire le cause della morte, era anche
piuttosto
grosso per 37 settimane, forse sarebbe stato un
macrosoma”disse il dottor Mc
Carthy analizzando il bambino, mentre Carla continuava a guardare
quegli
occhietti chiusi e quelle mani che aveva sempre visto strette a pugno
inermi e
senza forza.
“Carla
tu che dici? Il cordone forse?”chiese il dottor Mc Carthy, ma
Carla sembrava
non sentirlo, improvvisamente tutte le voci nella stanza le sembravano
ovattate
e in un attimo tutto si fece più scuro intorno a lei, il
dottor Mc Carthy
riuscì ad afferrarla prima che cadesse a terra.
“che
è successo?”chiese Carla strofinandosi gli occhi
“sei
svenuta”disse il dottor Mc Carthy
“uhm
forse non dovevo chiederti di seguire l’aborto con me, forse
nelle tue
condizioni non era il caso ”disse il dottor Mc Carthy
“non
sono malata”disse Carla
“ma
sei incinta, e suppongo che mentre prima la cosa non ti sfiorasse
minimamente
ora il solo pensiero di essere al posto di quella donna deve averti
creato
questa reazione, e poi quel bambino morto, scusa davvero avrei dovuto
pensarci,
è che sono abituato a pensarti come una
macchina”disse il dottor Mc Carthy
“e
questa psicologia ?”chiese Carla
“anche
noi sappiamo capire le nostre pazienti, e poi modestamente io le donne
le
capisco”disse il dottor Mc Carthy
“certo”disse
Carla prendendolo in giro
“e
dimmi chi è il padre di questo bambino? Io non
credo”disse il dottor Mc Carthy
“le
piacerebbe eh”disse Carla prendendolo in giro
“tanto
prima ti ho visitata e mi sono tolto la soddisfazione”disse
il dottor Mc Carthy
ridacchiando
“che
cosa?”quasi strillò Carla
“sto
scherzando, però abbiamo fatto un bel tracciato e il cuore
è bello forte, sta
bene”disse il dottor Mc Carthy sorridendole.
“grazie
dottore”disse Carla
“beh
ma allora il padre?”chiese il dottor Mc Carthy.
“sono
io”disse Robert avvicinandosi ai due.
“ancora
lui?”chiese incredulo Mc Carthy
“si”disse
Robert leggermente perplesso
“fai
coppia fissa, questo è il vero scoop, oh mio dio ora potrei
anche sposarmi, può
succedere di tutto anche 35 gradi a Londra”disse Mc Carthy
interrotto dal suono
del suo cercapersone.
“vado
hanno bisogno di me, ormai sono le 5 io direi che appena ti senti
meglio ti
cambi e vai a casa, e tu trattala bene”disse il dottor Mc
Carthy a Robert che
lo guardò perplesso.
“che
ci fai qui?”chiese Carla
“mi
ha chiamato Camilla, come ti senti?”chiese Robert
“bene,
è stato un momento”disse Carla
“lavori
troppo”disse Robert sedendosi accanto a lei e prendendole le
mani tra le sue.
“no,
non è il lavoro, solo qualche paura, stanotte
ho strumentato un aborto”disse Carla
“sai
cosa facciamo oggi? Adesso ti cambi e io ti porto a casa e ce ne stiamo
da soli
tutto il giorno, poi nel pomeriggio passiamo a prendere Cecilie, ho
promesso a
Tom di tenergliela fino a domattina”disse Robert
“va
bene, ma se hai da fare non importa, tanto io dormirò
possiamo vederci
direttamente questo pomeriggio”disse Carla
“non
vuoi stare con me?”chiese Robert
“no
è solo che davvero io dormo, potresti
annoiarti”disse Carla
“no,
adoro guardarti dormire”disse Robert
“non
è meglio che stai un po’ con
Kevin?”chiese Carla
“no,
oggi voglio stare solo con te”disse Robert avvicinandosi alle
sue labbra per
baciarla.
Passarono
la mattinata a letto e in realtà Carla dormì
soltanto qualche ora, perché poi
sentì la necessità delle carezze di Robert che
come sempre partivano come
carezze e coccole per sfociare nella passione che li legava dal loro
primo
incontro.
“chi
è?”chiese Tom
“Rob”disse
Tom rispondendo al citofono.
“oh
ma guarda gli zii, hai visto Cecilie ci sono gli zii”disse
Tom facendo della
facce buffe alla sua piccola che lo guardava un po’
stralunata.
“Tom
così la spaventi”disse Robert prendendolo in giro.
“tua
sorella ci sta mettendo secoli a prepararsi”disse Tom e solo
allora Carla notò
quanto fosse in tiro Tom.
“stai
bene così”disse Carla
“grazie,
occasione speciale Tom speciale”disse Tom
“eccomi”disse
Victoria scendendo le scale avvolta in un elegante abito con il
cappotto
appoggiato sul braccio e una pochette in mano.
“finalmente”disse
Tom baciandola
“oh
piccola allora stai con gli zii, mi raccomando fai la
brava”disse Victoria
riempiendole le guancie di baci.
“ho
preparato tutte le sue cose nella borsa”disse Victoria
guardando Robert.
“ce
la caveremo”disse Robert
“perfetto
allora grazie”disse Tom passando Cecilie a Carla
“Carla
grazie davvero”disse Victoria riconoscente mentre uscivano da
casa Sturridge.
“di
nulla”disse Carla tenendo Cecilie in braccio, per poi sedersi
in macchina dopo
che Robert le ebbe aperto lo sportello posteriore.
“mi
sembra di fare il tassista così”disse Robert
mettendo in moto.
“un
tassista molto sexy”disse Carla prendendolo in giro.
Una
volta a casa sistemarono le cose di Cecilie in camera di Carla e Carla
le
preparò un biberon di latte caldo.
“posso
provare a darglielo io?”chiese Robert tenendo in braccio
Cecilie mentre Carla
testava la temperatura del biberon sul dorso della mano.
“certo,con
Kevin non hai provato, probabilmente Nikki lo allatta
ancora”disse Carla
“no,
non lo allatta ma è così piccolo, e quindi se ne
è occupata mia madre”disse
Robert
“capisco,
beh ok”disse Carla
“che
faccio?”chiese Robert
“allora
meglio se ti siedi e prepariamo un bavaglino per il
rigurgito”disse Carla
invitandolo a sedersi su una poltrona per poi prendere un bavaglino e
metterlo
a Cecilie.
“tienile
delicatamente la testa e tieni sollevato il biberon”disse
Carla
“così?”chiese
Robert facendo quanto le aveva detto
“perfetto”disse
Carla osservandolo sorridente, se la cavava bene ed era così
dolce.
“Cecilie
è bellissima”disse Robert osservando la piccola
“ha
preso molto da Tom”disse Carla
“già
ma ha i miei occhi”disse Robert
“i
tuoi bellissimi occhi”disse Carla avvicinandosi e baciandolo
incurante che lui
stesse facendo mangiare la sua nipotina.
“non
mi piace che mi chiamino zia, mica siamo sposati”disse Carla
“beh
aspettiamo un bambino”disse Robert alzandosi e camminando per
la stanza per
aiutare Cecilie a fare il ruttino.
“questa
casa sarà piccola per il bambino”disse Robert
“no,
andrà bene”disse Carla
“la
tua camera è troppo piccola non ci staremo tutti e
tre”disse Robert
“beh
tu tanto non ci sarai mai”disse Carla abbassando lo sguardo
desolata per quello
che aveva appena detto.
“farò
di tutto per esserci, quindi credo che dovremo cercarci una casa per
noi tre”disse
Robert
“così
avrai una famiglia a Los Angeles e una a Londra”disse Carla
scettica.
“solo
a Londra”disse Robert
“se
non ci fosse il bambino staresti con me dopo aver scoperto che Nikki ne
sta
crescendo uno tuo?”chiese Carla a bruciapelo.
“se
ti dà fastidio che passi del tempo con loro non hai che da
dirlo, ma non
allontanarmi da te”disse Robert
“non
potrei mai, forse sono un po’ gelosa e vorrei tutte le
attenzioni per me”disse
Carla sorridendo
“ma
tu hai tutte le mie attenzioni”disse Robert baciandola.
“non
mi sento pronta a cercare una casa nostra abbiamo ancora tanto da
raccontarci”disse
Carla
“io
sto ai tuoi tempi”disse Robert
“e
dammi Cecilie o le farai venire il mal di mare”disse Carla
prendendola in
braccio.
“anche
tu sei bella con la piccola in braccio, non vedo l’ora di
vederti tenere il
nostro bambino tra le braccia”disse Robert abbracciandola da
dietro.
“ma
buonasera famiglia mulino bianco”disse Ivan entrando in casa
e beccandosi un’occhiataccia
da entrambi.
“ho
una brutta notizia, oggi sono arrivate foto al giornale di voi due, e
credo che
domani saranno sulle prime pagine di tutti i giornali”disse
Ivan e a quelle
parole sia Carla che Robert sbiancarono totalmente.
Foto,
giornali, sembrava che la loro quiete fosse destinata a finire.
Aggiorno
perchè tra qualche ora mi dovrò buttare
sull'embriologia una materia affascinante ma io odio meiosi e
gametogenesi varie quindi affascinante fino a un certo punto
perchè studia l'origine della vita alla fine però
che palle quegli argomenti comunque è l ultimo esame del
semestre e poi basta non vedo l'ora.. vabbeh questo capitolo ha un
momento un pò brutto colpa delle riflessioni sulla morte che
ho fatto guardando amabili resti ve lo consiglio ho apprezzato tanto
questo film veramente un ottimo lavoro per Peter Jackson e ottime prove
degli attori al prossimo cap spero questo vi possa piacere
@
_Miss_ si sono molto sinceri l'uno nei confronti dell'altra e
viceversa, per Nikki poi vedrai ma per ora non posso dire nulla
@ lazzari si e vedremo
che sarà capace di peggio, è cotta da sempre di
Rob , questo capitolo è un pò complesso per Carla
però è un momento di tranquillità per
loro due.. niente Nikki XD the burning plan mi è piaciuto
molto con Charlize il suo era un ruolo molto complesso ha ucciso la
madre con l'amante che poi sarebbe il padre del suo ragazzo e siccome
si fa un pò schifo quando fuggono in Messico e lei
è incinta lascia la bambina al suo ragazzo e scappa molto
toccante come film..oh se no Susan Sarandon è brava oggi
l'ho vista in amabili resti veramente bravissima comunque tranqui io
parlo sempre di cinema quindi no comment XD
@ winnie poohina beh
vedremo ora fanno il test del dna.. ma chissà il risultato
potrebbe essere stato modificato, grazie mi fa piacere ti piaccia forse
mi sto soffermando troppo sulla psicologia dei personaggi
però li ho incasinati e ora voglio sbrogliarli al meglio..
si io ce lo vedo troppo, spero gli capiti come ruolo in qualche film
perchè ce lo vedo tantissimo giusto teoricamente
c'è breaking dawn XD teoricamente vedremo ashuaha il video
hai visto? cioè no comment secondo me quel film promette
bene io penso che morirò se solo un paio di baci mi fanno
quell'effetto non oso immaginare tutto il film XD
Victoria
e Tom
Carla
e Robert
|
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Capitolo 24 *** 24 ***
A
meno di 24 ore dall’accaduto ogni magazine inglese aveva in
prima pagina le
foto scattate all’uscita dall’ospedale praticamente
alle prime ore del giorno,
inutile dire che quelle foto complicarono parecchie cose.
“ora
tu dimmi, dimmi che cosa dovrei dire io alla casa di
produzione”disse Katherine
la donna che in genere si occupava di sistemare tutti i suoi impegni e
naturalmente gli ricordava ogni minuto i suoi doveri e le clausole dei
suoi
contratti.
La
Warner quell’anno l’aveva ingaggiato per ben tre
film, ormai non era più
l’Edward di Twilight, ora era Robert Pattinson, e tra i suoi
ruoli c’era anche
quello di un vampiro bloccato nei suoi 17 anni.
“non
mi sembra che sia successo nulla di grave”disse Robert
“nulla
di grave? Tu e quella che mi hai detto essere tua cugina mi sembravate
un po’
più che imparentati”disse Katherine
“tu
lo fai sembrare come se mi avessero trovato a sniffare coca insieme a
modelle
mezze svestite in una limousine”disse Robert perplesso.
“quello
non sarebbe stato nulla in un modo o nell’altro avrei potuto
passarlo per un
servizio fotografico, ma dopo quello che è successo lo
scorso anno, sai quanta
fatica mi sia costata sistemare le cose quando sei letteralmente
sparito, e
pensare che se tu mi avessi detto la verità subito io avrei
sistemato tutto, e
invece? E invece sei passato per uno che lascia la fidanzata per giunta
incinta
a pochi mesi dal matrimonio”disse Katherine
“mi
sembra che sia una situazione archiviata”disse Robert
“dimmi
cosa devo fare ora? E voglio sapere la verità su questa
storia, insomma Robert
se tu non ti fidi di me io come faccio a proteggere la tua
privacy?”chiese
Katherine
“tu
metti troppi paletti, non sono più un
ragazzino”disse Robert
“è
una cosa importante?”chiese Katherine
“si,
lo è”disse Robert
“lei
è a posto, insomma non ha scheletri
nell’armadio?”chiese Katherine
“no”disse
Robert
“e
dimmi cosa fa nella vita? Modella? Attrice?”chiese Katherine
informandosi sulla
nuova ragazza di Robert.
“no,
lei è un ostetrica e ha fatto nascere mia
nipote”disse Robert
“una
ragazza normale, bene non dovrebbero avere grande interesse, anche se
beh si
tratta sempre di te e qualsiasi cosa tu faccia diventa
interessante”disse
Katherine provando a ragionare su un piano d’azione.
“quindi
non siete usciti da quella clinica perché lei è
in dolce attesa, ci lavora
semplicemente”disse Katherine tirando un sospiro di sollievo.
“beh
veramente”disse Robert
“non
dirmelo, non dirmelo ma ti rendi conto? E se fossi tu il padre del
figlio di
Nikki? Ma stiamo scherzando? Hai intenzione di rendere la tua vita
beutiful? I
giornali ti rovineranno e ringrazia che i film con la Warner sono
già stati
girati”disse Katherine
“questa
è la mia vita privata, per quanto incasinata sia non centra
nulla con il mio
lavoro, nel mio lavoro non ho mai fatto nessun errore, sono una persona
professionale e lo sai o altrimenti alla premiere di Breaking dawn non
sarei
mai andato”disse Robert
“pensi
che non sappia cosa è successo con Micheal?”chiese
Katherine
“come
lo sai?”chiese Robert
“mi
sono accorta dei punti sul labbro, e poi Nikki mi ha raccontato tutto
nei
dettagli, mi dispiace per quella ragazza è davvero
innamorata di te e tu”disse
Katherine
“ed
io cosa? Dovrei sentirmi in colpa perché finalmente ho
superato il passato e mi
sono innamorato di nuovo?”chiese Robert perplesso
“no,
però ammetterai che io la veda in maniera più
obbiettiva da te, ormai sei
piuttosto ricco oltre ad essere molto popolare e ammetterai che
è strano che
questa ragazza sia già incinta no? E dimmi avete fissato
anche un matrimonio?”chiese
Katherine
“stai
scherzando voglio sperare”disse Robert
“sono
obbiettiva io ti conosco piuttosto bene, e so quanto tu possa diventare
estremamente ingenuo in certe situazioni”disse Katherine
“no
Katherine non ti permetto di dire una cosa simile, tu non sai quello
che ho
passato per stare con lei, e ora che finalmente ce l’ho fatta
non rinuncerò a
lei”disse Robert
“lo
spero per te Robert, e adesso vai devo trovare un modo per sistemare
questa
situazione”disse Katherine liquidandolo.
“Carla
dai non preoccuparti e poi magari la notizia da noi non fa
così tanta notizia,
sai che in Italia sono fissati con quelli dei reality”disse
Ivan
“mia
madre conosce Robert?”chiese Carla
“ehm
forse è meglio che tu non lo sappia”disse Ivan
“lo
conosce”disse Carla sospirando
“non
solo, lo conosce molto bene, ti ricordi quell’attore che
è andata a vedere a
Montepulciano?”chiese Ivan
“no”disse
Carla
“massì
che ti aveva chiesto di accompagnarla ma tu avevi tirocinio e alla fine
siamo
andati io la Sere e
la mamma di Sere”disse
Ivan
“ah
si mi ricordo”disse Carla
“
beh tua madre è addirittura iscritta al fan club over
30”disse Ivan
“che
cosa?”chiese Carla scioccata
“e
meglio che non ti dica cosa successe a Montepulciano, tuo padre non
gradirebbe”disse
Ivan
“sono
passati diversi anni”disse Carla facendo qualche conto a
mente
“ehm
si lui aveva compiuto da poco i 23 anni e tua madre se ora ne ha 48 beh
all’epoca ne aveva 43”disse Ivan
“dio
ma è orribile”disse Carla
“sono
felice che tu ti sia distratta dal tuo problema
principale”disse Ivan e poi
Carla gli lanciò un’occhiataccia per aver reso
vani i suoi sforzi di non
pensare al problema principale, mentre ancora osservava le copertine di
giornali che aveva portato a casa Ivan per vedere cosa avevano tirato
fuori i
giornali da quell’episodio.
“citofono
dev’essere quel gran figo del postino, vado a vedere chi ci
scrive”disse Ivan
lasciando l’amica per scendere in portineria, per poi tornare
poco dopo con due
lettere.
“Dall’Italia”disse
Ivan tutto orgoglioso porgendole la sua busta per poi aprire la sua
identica a
quella di Carla.
“Sere
si sposa, oh mio dio”disse Ivan eccitato
“non
sapevo che lei e Federico avessero già in mente il
matrimonio”disse Carla
“me
lo aspettavo, insomma ha aspettato tanto per trovare un ragazzo per
lei, e poi
Federico è dolcissimo con lei, davvero sono una bella
coppia”disse Ivan
“già
è vero, cioè conosco poco Federico ma per quello
che ho visto mi sembra che
siano una bella coppia”disse Carla
“è
per i primi di giugno, sai che dobbiamo andarci ci
tiene”disse Ivan
“si
lo so, ma vorrei ricordarti che mia madre è la migliore
amica di sua madre e
mio padre di suo padre, e guarda un po’ adorano Sere la
considerano
praticamente quasi una seconda figlia”disse Carla
“dettagli
e poi dai è a giugno possiamo nascondere la pancia con un
bel vestito
largo”disse Ivan
“uhm
giugno vediamo siamo
ai primi di aprile
e sono entrata nel quinto mese che cosa ti fa credere che a giugno che
sarò al
settimo avrò una pancia poco evidente”disse Carla
“dettagli,
e comunque io credo che Sere ci voglia come testimoni, pensaci siamo i
suoi
migliori amici”disse Ivan
“non
lo so Ivan, come faccio a presentarmi così ai miei genitori
mi uccideranno,
cioè è la volta
buona che mi
diseredano”disse Carla provando a fare un po’ di
ironia.
“effettivamente,
tua madre potrebbe ucciderti ma solo perché gli hai fregato
il suo sogno
proibito”disse Ivan ridendo
“per
piacere stai parlando del mio ragazzo”disse Carla
“fa
strano sentirti dire il mio ragazzo, sembrava una frase che non avrei
mai
sentito”disse Ivan ridacchiando
“anche
a me fa strano sentirti dire il mio ragazzo”disse Carla
prendendolo in giro a
sua volta.
“cosa
fai discrimini?”chiese Ivan prendendola in giro.
“suona
il telefono vai tu”disse Carla facendogli gli occhi dolci per
non alzarsi dal
suo letto.
“si
tanto sarà Nate”disse Ivan andando in sala e
tornando pochi minuti dopo con il
cordless tenendo la mano sul telefono per non farsi sentire da chi era
dall’altro capo del telefono.
“chi
è?”chiese Carla
“ehm
è tua madre”disse Ivan
“non
ci sono, non passarmela”disse Carla
“ho
detto che c’eri e richiamerà non potrò
certo dirle che non ci sei mai”disse
Ivan
“non
voglio parlarle”disse Carla
“guarda
che se non le parli finisce che viene qui, la conosco”disse
Ivan
“che
palle”disse Carla facendogli segno di passargli il telefono.
“siì
carina è tua madre”disse Ivan
“Monica
è sveglia te la passo”disse Ivan passando poi il
telefono a Carla.
“pronto”disse
Carla rispondendo al telefono
“oh
ma guarda che caso oggi non lavori? Sono mesi che Ivan mi dice che non
ci sei
mai”disse sua madre
“mi
sto guadagnando il mio stipendio”disse Carla
“se
tu avessi fatto medicina di sicuro non dovresti arrancare per arrivare
a fine
mese”disse sua madre
“io
non devo arrancare per arrivare a fine mese”disse Carla
“beh
arriviamo al dunque che cosa stai combinando? Esci con Robert
Pattinson, ma che
gente frequenti a Londra, Robert è bellissimo ma
più del sesso di sicuro non
può darti, sei solo il suo giocattolino nuovo, quando si
stancherà di te ti
lascerà, e mi pare che in passato sia già
successo no?”chiese sua madre
“grazie
mamma”disse Carla
“voglio
solo essere sincera, tu sei troppo ingenua e poi quelle foto sui
giornali
dicono in giro che sei anche incinta a tua nonna è preso un
colpaccio, non ti
abbiamo pagato quattro anni di retta universitaria per non sapere
nemmeno come
si fa ad evitare di rimanere incinta”disse sua madre
“non
sono incinta”disse Carla e in quel momento Ivan la
fulminò con lo sguardo e
Carla per tutta risposta mise il viva voce
“oh
grazie al cielo, sarebbe stato davvero troppo”disse Monica e
Carla guardò Ivan
facendole capire il perché di quella risposta e Ivan scosse
la testa
dispiaciuto.
“si
già”disse Carla
“comunque
fatti fare un autografo con dedica per me prima di
lasciarlo”disse sua madre
“si
mamma, sicuramente”disse Carla
“mi
spiace essere così dura davvero, però vorrei che
la mia unica figlia si
sposasse con un uomo un attimino più rispettabile, lo sai
vero che Paolo il
figlio dell’amico di tuo padre chiede sempre di
te”disse Monica
“si
certo mamma e grazie per i tuoi preziosi consigli”disse Carla
ironizzando
“è
ironia quella che sento?”chiese sua madre
“no,
ma quale ironia”disse Carla
“senti
Serena vuole te e Ivan come testimoni, e dovremo trovare dei vestiti
per la
cerimonia ha scelto un abito bellissimo sai alla casa della sposa a
Cologno,
qualcosa di semplicemente incantevole per voi ha scelto il verde acqua
molto
chiaro ti piace come colore?”chiese sua madre
“si
mamma”disse Carla
“bene,
ora mi sento meglio sapere che non sei incinta e che non
c’è nulla di
importante con Robert mi rasserena non sai quanta difficoltà
mentire a tuo
padre, purtroppo i pettegolezzi al paese della nonna sono piuttosto
rapidi e
l’ha saputo, però tuo padre non sa ancora nulla e
farò in modo che non lo
sappia”disse Monica
“grazia
davvero mamma”disse Carla al limite delle lacrime
“beh
allora ciao tesoro e mangia mi raccomando ma non troppo”disse
Monica
“si
mamma ciao”disse Carla chiudendo.
“perché
non le hai detto la verità?”chiese Ivan
“hai
sentito cosa ha detto?”chiese Carla quando le lacrime gli
riempirono gli occhi.
“si,
ma è una realtà che tu sia incinta non un
ipotesi, e Robert non mi pare un
ragazzo di passaggio”disse Ivan
“avevi
detto che era una sua fans”disse Carla
“avrà
parlato così perché è
gelosa”disse Ivan ironizzando
“perché
mia madre è così? Hai sentito potrei essere
responsabile della morte di mia
nonna”disse Carla
“ma
figurati tua nonna? Quella donnetta di
90 anni che beve vino come una spugna”disse Ivan
provando ad ironizzare
per metterla di buon umore.
“come
faccio per il matrimonio di Sere”disse Carla
“ci
andiamo, io mi porto Nate e faccio rosicare amici e amiche, e tu ti
porti
Robert e il tuo pancione”disse Ivan
“magari
partorisco prima e non se ne accorge nessuno ”disse Carla
“si
e nascondi tuo figlio alla tua famiglia, ottima idea perché
non ci ho pensato
prima”disse Ivan prendendola in giro.
Ivan
aveva ragione, forse poteva nasconderlo in quel momento che la sua
famiglia era
in un'altra nazione, ma non avrebbe potuto nascondere l’uomo
che amava e il
loro bambino per sempre.
Robert
dopo la lunga chiacchierata con Katherine e dopo avergli raccontato
tutto era
andato da Nikki per vedere Kevin.
“ciao”disse
Nikki aprendo la porta di casa e guardandosi intorno
“non
credo ci siano paparazzi, non mi ha seguito nessuno”disse
Robert entrando in
casa
“si
ma non si sa mai”disse Nikki facendo un sorriso mezzo
forzato, forse non erano
i paparazzi che temeva.
“dov’è
Kevin?”chiese Robert
“sta
dormendo, ti va qualcosa da bere”disse Nikki
“niente
di alcolico”disse Robert
“hai
forse paura che provi a sedurti?”chiese Nikki
“ti
conosco Nikki e per favore smettila di guardarmi in quel modo, lo trovo
fastidioso”disse Robert
“uhm
ma guarda che bello nostro figlio, una sola volta e guarda che
capolavoro,
siamo stati bravi”disse Nikki versando un bicchiere di the a
Robert.
“non
vorrei essere scortese, ma non ricordo nulla di quella
notte”disse Robert
“l’importante
è che me ne ricordi io,e te lo assicuro il sesso migliore,
rendi bene anche da
ubriaco sai, forse Kristen non era abbastanza donna per te, insomma
avevi
bisogno di qualcosa di più”disse Nikki sedendosi
accanto a lui e avvicinandosi
in un modo che Robert trovò decisamente fastidioso e
inopportuno.
“non
mi va di parlare di cose intime”disse Robert
“perché
non ripetiamo quello che abbiamo fatto quella notte, sai un ultima
volta?”chiese Nikki portando le mani ai bottoni della sua
camicia che subito
Robert allontanò da sé alzandosi dal divano.
“Robert
sei un uomo lo so che effetto ho sugli uomini e tu non fai eccezione, e
poi dai
è incinta non puoi fare sesso come lo puoi fare con
me”disse Nikki provando
inutilmente ad essere seducente, Robert la trovava esagerata e
patetica.
“no,
è vero non che io ne voglia parlare ma il sesso con lei non
è paragonabile, e
io non ti trovo minimamente seducente, ti trovo patetica e
l’unico motivo per
cui sono qui è quel bambino che ha la sfortuna di avere una
madre come te”disse
Robert e in quel momento la porta di casa si aprì ed
entrarono un ragazzo alto
biondo con un paio di rayban verdi sugli occhi e una ragazza dai
capelli rossi
e gli occhi castani, dovevano essere i famosi amici di Nikki, ma in
realtà
Nikki sembrava piuttosto sorpresa di vedere il ragazzo.
“che
ci fa lui qui?”chiese il ragazzo minaccioso riferendosi a
Robert.
“tu
che ci fai qui? ti avevo detto che non avevo intenzione di vederti o
sbaglio?”chiese
Nikki alterandosi
“scusami
Nikki ma deve dirti una cosa molto importante, e devi sapere, e forse
deve
sapere anche Robert”disse la ragazza dai capelli rossi.
“io
sono venuto qui per te, e tu? Tu te la fai già con lui?
Potevo accettare che
aveste fatto sesso e che tu avessi dei dubbi sulla paternità
di Kevin, ed è
vero ho sbagliato a lasciarti ma che diavolo ci fa lui
qui?”chiese il ragazzo.
“dubbi?
Mi hai detto di essere certa che Kevin fosse mio figlio”disse
Robert
“io
ne sono certa guardalo ti somiglia”disse Nikki
“ma
piantala somiglia molto di più a me”disse il
ragazzo.
“ma
tu chi sei?”chiese Robert perplesso
“sono
Paris Latsis e quel bambino è mio figlio e ho un test di
paternità a
certificarlo, ho lasciato Nikki perché mi ha confidato solo
a gravidanza finita
che tu potevi essere il padre del bambino, ma è mio guarda
”disse Paris prendendo
un foglio dalla tasca e mostrando il test a Robert.
“hai
fatto il test del dna?”chiese Nikki
“si,
e se anche non fosse stato mio io sarei tornato, ho amato quel bambino
da
subito, e poi guardalo forse gli occhi per il colore somigliano un
po’ a quelli
di Robert ma nella mia famiglia abbiamo da generazioni gli occhi
chiari”disse
Paris sollevando gli occhiali
“bene,
mi sembra chiaro che questa storia sia risolta”disse la
ragazza accanto a
Paris.
“già”disse
Robert facendo un cenno di saluto a tutti e dopo aver dato un ultimo
bacio al
piccolo Kevin se ne andò senza dire nulla ma Nikki lo
seguì per fermarlo.
“Robert
mi dispiace, io non volevo è che io ho sempre sperato che
fosse tuo, ci ho
sempre sperato”disse Nikki scoppiando a piangere
“Paris
mi sembra un bravo ragazzo, non fare stupidaggini Nikki”disse
Robert
“amo
Paris, credi che io non abbia sofferto dopo quella
notte?”chiese Nikki
“mi
hai fatto ubriacare”le ricordò Robert
“io
ti amavo, ed ero disposta a tutto per averti al mio fianco e speravo
che prima
o poi tu avresti corrisposto i miei sentimenti, ho aiutato Kristen a
rimettersi
con Mike devo ammetterlo, ma ti amavo e tu per anni non ti sei mai
accorto di
me, nemmeno mi guardavi, davi attenzioni a tutte, ma non a me, non sai
quanto questo
mi abbia fatto soffrire. l'altra notte quando mi hai riportato Kevin
perchè dovevi andare in ospedale ho detto io ad alcuni
paparazzi che stavi andando in ospedale, e saresti uscito con
una persona, speravo che lei ti lasciasse vedendo invasa la sua vita
privata e il suo mondo ma mi pare non abbia funzionato”disse
Nikki
“mi
spiace Nikki”disse Robert provando a confortarla, le sue parole avrebbero
dovuto scatenare la
sua rabbia, ma non riusciva ad avercela con lei, se fosse stato
più
machiavellico probabilmente anche lui avrebbe fatto lo stesso prima per
conquistare Kristen e poi per conquistare Carla pochi mesi prima,
d’altronde si
dice che in guerra e amore non ci sono regole.
“ho
voluto con tutto il cuore che fosse tuo, almeno ti avrei visto accanto
a Kevin
e avendo Kevin avrei avuto una parte di te”disse Nikki e
Robert la strinse
forte a sé confortandola, gli dispiaceva che qualcuno
potesse soffrire a causa
sua, e poi lui e Nikki erano stati amici e lui l’aveva sembra
vista come una
sorella più piccola.
Quel
momento che era soltanto un momento di conforto tra amici non sarebbe
rimasto
molto privato.
Posto
un pò in ritardo ma ho avuto un esame che in quanto a
preparazione mi ha dato filo da torcere ma è andato e per
questo semestre era l'ultimo che liberazione XD per poco da
lunedì riprendo con ritmi assurdi e sarà
così fino al 9 agosto wow..
Prettamente
non succede molto conosciamo un attimo la madre di Carla,
c'è un matrimonio e non è di Carla e
Robert, potrebbe non esserci mai un matrimonio tra loro due,
cioè non c'è niente da fare sono troppo sfigati,
ho risolto la questione bambino anche se avrei voluto fare Nikki
più stronza però poi veniva fuori una mezza cosa
troppo intrigata, non che così non lo sia, ma era troppo e
non volevo scrivere una cosa alla beutiful si forse lo è
anche così ma pensandoci sono comportamenti umani, Nikki ama
Robert però lui non la vuole e allora conosce Paris che la
fa stare bene e diciamo che alla fine prova qualcosa per lui,
però appena lui la lascia perchè si sente
leggermente preso in giro e c'ha la sua crisi allora lei
spera in Robert, che però come sappiamo non
è + disponibile e allora niente, boh non so spero
non sia stato un risvolto forzato per la trama però mi
è uscito così..
Avete
visto che bella famiglia che ha Carla, ma vedrete più avanti
che persone simpatiche XD
@ _Miss_ : sono personaggi malati XD e
vedrai in questo capitolo che l'alternativa c'è vi ho sviato
con il test falsificato ma sarebbe stato troppo beutiful e odio
beutiful oddio anche così però mi sembra meno
beutiful così, e comunque Nikki ha già creato
casino tra Carla e Robert quindi va bene lo stesso XD ashuaha magari ha
preso i suoi geni ma insomma sarebbe stato complicato rubare degli
spermatozooi a Robert XD e sarebbe sembrata la trama di qualche film
fantascientifico dove clonano bambini, ashuaha quella sul mulino bianco
XD il punto forte del capitolo..grazie per il commento al
prossimo
@ lazzari : mi dispiace di averti
ricordato un momento così brutto, cioè non vorrei
essere stata indelicata a descrivere una cosa simile, per fortuna
ancora non so come ci si sente però mi sono bastati i
racconti delle mie compagne di tirocinio che hanno messo a gestire
parti abortivi dove non è la donna a decidere ma dove accade
e è veramente pesante perchè devi essere
professionale ma non è che sia un bel momento, e poi lei era
anche incinta quindi non riusciva a guardare la cosa con distacco come
ha imparato a fare, si è assurdo prima non lo voleva e
adesso ha paure che lui lo lasci, purtroppo come ho già
detto le sue esperienze passate la portano ad essere un pò
insicura e quindi anche se prova a non darlo a vedere più di
tanto, ha paura di perdere Robert e lo vedremo anche nel prossimo
capitolo dove i paparazzi gentilmente distorceranno( non credo si possa
dire XD) un momento che non aveva nessunissima malizia e poi avremo il
servizio di details che a me personalmente non è andato
giù XD e quindi ne parlerò XD insomma lui bello
però lui con le modelle mezze nude non rispecchia la sua
personalità grazie per il commento al prossimo
@ romina75
: grazie mi fa piacere ti avevo
già detto su facebook e però quando ti ho
risposto non avevo proprio in mente questo però poi
è uscito questo, spero che non sia troppo forzato e non
faccia troppo beautiful XD grazie per il commento mi fa piacere che tu
abbia deciso di dirmi la tua
@ winnie poohina
: ma no tranqui l'uni prima di tutto( ma senti da che pulbito che
invece di studiare per l'esame del giorno dopo guardava i Bafta XD) beh
certe cose ti rimangono impresse non ne ho mai visto uno per mia
fortuna, cioè ho visto malformazioni inaspettate, un bambino
che improvvisamente ha deciso di smettere di respirare ma per
fortuna niente aborti, però lo scorso anno vivevo fuori
perchè ero fuori sede e abitavo con due mie compagne che
erano finite a ginecologia e a ginecologia arriva tutta la patologia e
spesso i parti abortivi e si faceva un pò di
autonalisi e io ho preferito un cesareo perchè non
volevo essere troppo cruda, però in genere c'è un
vero e proprio parto e non è il massimo affrontare un parto
sapendo che il tuo bambino è già morto., ma
purtroppo capita anche questo. Allora io il dottor Mc Carthy devi
capire che me lo immagino come un misto tra il dottor Sloan di Grey's e
Kellan Lutz un mix strano ma lo immagino così,
tant'è che si chiama Mc Carthy come il cognome di Emmett da
umano , quindi Robert ha motivo di essere geloso XD ashuhhaha
già nemmeno io questo è un altro capitolo che mi
ha sorpreso XD felice di essere utile XD al prossimo ciao
@ pensiera
: grazie mille si anche a
me piace molto l'inizio della storia volevo proprio creare qualcosa
così.. bei periodi in cui ero responsabile di quello che
scrivevo ora l'ispirazione varia in ogni momento XD si avevi ragione XD
al prossimo ciao
|
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Capitolo 25 *** 25 ***
Ringrazio le persone che hanno aggiunto la storia ai preferiti grazie
mille davvero e vi lascio il capitolo ha preso una strada sua e poi
volevo dargli un momento di tranquillità .. premetto che non
c'è età perchè ti piaccia Pattinson
insomma gli occhi sono fatti per guardare, però vabbeh sua
madre è un pò assurda .. Pubblico in
ritardo lo so ma ho iniziato tirocinio e mi sveglio alle 5 per essere
in orario in ospedale.. per mia gioia sto facendo la sala operatoria e
anche se è stancante oggi sono particolarmente felice
perchè la nostra tutor si è fidata a farmi
prendere il bambino dal cesareo e a occuparmi del primo bagnetto e
delle prime profilassi,.. anche se io da sentimentale quale sono adoro
vedere il momento in cui mamma e bambino si guardano per la prima volta
e bambino e papà.. adoro questo ospedale perchè
si fa di tutto per favorire l'imprintig con i genitori e poi adoro fare
i bagnetti si rilassano tantissimo perchè hanno la
sensazione di essere tornati nel liquido amniotico.. 3 maschi e una
femmina oggi .. domani so già che farò le pulizie
però sono comunque esaltata XD
@ winnie
poohina : ah te adesso non leggi più XD beh
anche se quel capitolo aveva preso una strada sua
è dall'inizio della storia di Nikki che avevo in mente che
Kevin non sarebbe stato figlio di Rob..Sua madre è un
pò pessima e suo padre neanche scherza ma li vedremo
più avanti ora sporadicamente se ne sente parlare,tipo in
questo capitolo XD grazie questo non è il massimo al
prossimo se leggerai ciao
@ romina75 : oh grazie
mille, ce l'ho fatta allora XD ashuhaha si con lo sguardo XD si
sarà un incognita complicata e in questo capitolo si
parlerà di sua madre, si lo vedremo tra qualche capitolo XD
grazie mille per seguire la storia ciaoo
@ lazzari :
involontariamente ma tra pochi capitoli vedremo cosa
succederà, però non lo farò di
proposito.. si sua madre è tipo una di quelle twilight moms
all'ennesima potenza e se c'è gente che vuole che Tay che
non aveva nemmeno 17 anni all'epoca gli firmi le mutande con Rob
suppongo si sbizzarriscano di più anche se non ho esagerato
così tanto XD per ora no però loro
fondamentalmente hanno un pò di problemi personali che vanno
ad influenzare il loro stato di coppia che vorrei far notare che stanno
insieme da nemmeno due mesi da dopo la loro separazione XD
però hanno avuto tempo per riflettere sui propri sentimenti
e si sa che si capisce l'importanza di qualcuno o qualcosa quando non
c'è..grazie mille al prossimo ciaoo
@ _Miss_: si scrivere
a orari assurdi porta a scrivere cazzate XD beh fondamentalmente
è tipicamente una stronza XD però un giorno
capirà anche lei, e il matrimonio dell'amica di Carla e Ivan
sarà tra qualche capitolo, più avanti al prossimo
ciao
Vi ringrazio molto per il tempo che dedicate a lasciarmi una recensione
grazie mille
“hey”disse
Ivan sorpreso non si aspettava di vedere Robert, o forse sperava che
per quel
pomeriggio fosse impegnato e magari ripiegasse sulla solita telefonata
per dare
la buonanotte a Carla.
“ciao
devo parlare con Carla”disse Robert
“non
so”disse Ivan
“qualcosa
non va?”chiese Robert continuando a rimanere sulla porta
“no”disse
Ivan senza però spostarsi dalla porta
“e
allora perché non mi fai entrare?”chiese Robert
perplesso
“oh
si scusa”disse Ivan facendolo entrare in casa.
“Carla?”chiese
Robert
“è
uscita mi sa”disse Ivan
“uscita?”chiese
perplesso Robert
“si,
sai shopping per il bambino o bambina, vestiti adatti, scarpe, borse
insomma
shopping”disse Ivan
“Carla
che va a fare shopping?”chiese Robert perplesso
“eh
si sai la gravidanza sbalzi d’umore”disse Ivan
“Ivan,ho sistemato
quello che ho potuto ma
schiarirsi i capelli non è stata una mossa vincente,
comunque ora si è
addormentata”disse Nate uscendo dalla camera di Carla.
Ivan
lo fulminò con lo sguardo sperando che la smettesse di
parlare, ma Nate non
aveva capito niente e continuava a parlare come se nulla fosse.
“oh
ciao Robert”disse Nate sedendosi al tavolo e aprendosi una
birra.
“che
cosa è successo?”chiese Robert
“ma
niente la tua ragazza ha pensato bene di cambiare colore, in maniera
piuttosto
radicale, naturalmente non si è piaciuta e chi deve fare i
miracoli io”disse
Nate
“è
successo qualcosa?”chiese Robert
“ecco,
ti ho detto che era uscita perché volevo lasciarle un
po’ di tempo per se, è
successo un mezzo casino”disse Ivan
“per
colpa mia?”chiese Robert
“la
sua famiglia è complicata, io adoro sua madre è
una mia amica, chissà magari tu
te la ricordi”disse Ivan
“perché
dovrei?”chiese preoccupato Robert
“perché
a Montepulciano”disse Ivan
“ho
visto molte persone quel giorno e sono successe tante cose scioccati ma
forse
la più scioccante, no, non voglio pensarci”disse
Robert
“dai
anch’ io voglio sapere,che cosa è
successo?”chiese Nate curioso
“abbassa
la voce, Carla dorme”disse Robert
“dai
ditemelo, è così scioccante?”chiese
Nate
“siete
tutti qui?”chiese Carla stiracchiandosi e raggiungendoli in
cucina.
“ma
ti eri appena addormentata”disse Nate sbuffando
“sto
bene, e poi ho sentito la mia voce preferita ”disse Carla
avvicinandosi a Robert
e sedendosi sulle sue gambe.
“rossi?”chiese
Robert osservando i suoi capelli
“è
mogano”precisò Nate un po’ offeso.
“si
li ho decolorati ma il biondo non è il mio colore e ho
optato per il mogano
”disse Carla
“io
ho optato per il mogano, perché io ho sistemato il
disastro”disse Nate
“non
ti piacciono?”chiese Carla preoccupata
“devo
farci l’occhio”disse Robert
“cosa
è successo a Montepulciano?”chiese Carla
squadrando Ivan.
“niente,
te l’ho detto niente”disse Ivan
“niente”disse
Robert
“Ivan
voglio saperlo”disse Carla
“ma
niente tua madre ha chiesto un autografo a Robert”disse Ivan
“visto
conoscevo già tua madre”disse Robert sorridendo
nervosamente.
“mentite,
Ivan per favore ho capito che è una cosa imbarazzante e che
Robert non me lo
dirà mai, ma stiamo parlando di mia madre”disse
Carla
“sièfattaautografareildecoltè”disse
Ivan tutto d’un fiato.
“che
cosa?”chiese Carla disgustata
“non
è vero io non ho mai fatto una cosa del
genere”disse Robert giustificandosi
subito.
“scherzavo”disse
Ivan e Carla lo fulminò letteralmente.
“io
ricordo solo una signora che mi ha toccato il fondoschiena in maniera
insistente”disse Robert
“si
era sua madre”disse Ivan
“mia
madre ti ha toccato il fondoschiena?”chiese Carla scioccata
“Carla
ammetterai che Robert ha un gran bel culo”disse Ivan e questa
volta fu Nate a
guardarlo male.
“ma
tu capisci? Mia madre, il modello della moralità ha toccato
il fondoschiena a
un ragazzo di 20 anni in meno, è vergognoso”
“capirai
l’avrei fatto anch’ io”disse Ivan
“ma
tu per chi parteggi?”chiese Carla
“per
te è chiaro, ma tua madre per queste cose ha
occhio”disse Ivan
“che
stronzo”disse Carla tornandosene in camera sua offesa.
“non
guardatemi così”disse Ivan ad un Nate e ad un
Robert che lo osservavano
sorpresi, mai era capitato che Ivan non appoggiasse Carla, magari la
pensava
diversamente ma da sempre aveva appoggiato le sue idee.
“potevi
evitare di tirare fuori questa storia però”disse
Nate
“vado
a vedere come sta”disse Robert
“resti
con lei stanotte? Perché io e Nate volevamo uscire
”chiese Ivan
“certo
resto io, e provo a fargli sbollire la situazione”disse
Robert alzandosi dallo
sgabello per andare a vedere cosa stava combinando Carla, sperando di
non
trovarla troppo dispiaciuta.
“posso?”chiese
Robert aprendo poco la porta della sua stanza.
“si”disse
Carla che se ne stava seduta sul letto con la schiena poggiata al muro
e le
mani sulla pancia che ormai non poteva più essere confusa
per chili di troppo
perché iniziava a fare quella tipica forma a cupola, ma era
ancora nascondibile
a chi non guardava con attenzione.
“Ivan
scherzava, io non me la sono presa e non dovresti nemmeno
tu”disse Robert
“mi
dispiace”disse Carla
“perchè?”chiese
Robert
“mia
madre ti ha toccato il fondoschiena, ti rendi conto quella donna
è mia
madre”disse Carla
“c’erano
molte donne della sua età non è così
anormale, non è che mi piaccia molto ma
non è poi così assurdo purtroppo”disse
Robert
“ti
tocca il fondoschiena e dice di non sopportarti, non la
capirò mai”disse Carla
“non
mi sopporta?”chiese Robert
“cioè
tu capisci, lei ci ha provato con te che avevi vent’anni in
meno di lei”disse
Carla
“già
e pensa ci ha provato prima di te”disse Robert prendendola in
giro
“io
non ci ho mai provato con te”disse Carla risvegliandosi
dall’immagine
spiacevole di sua madre che palpava il fondoschiena del suo ragazzo.
“beh
ma nemmeno ti sei mai tirata indietro”disse Robert
avvicinandosi al suo
orecchio e sussurrandole quelle parole con un tono di voce decisamente
sensuale, anche se non era di sicuro qualcosa di voluto, Robert aveva
un tono
di voce naturalmente sensuale.
“che
fai provochi?”chiese Carla stando al gioco e dimenticandosi
per un attimo dello
spiacevole episodio che vedeva coinvolti Robert e sua madre.
“sfrutto
semplicemente le mie doti naturali”disse Robert poggiando le
labbra sul suo
collo senza muoversi ispirandone semplicemente il profumo.
“potrei
sempre sfruttare il mio potere”disse Carla voltandosi
leggermente di lato e
portando una gamba sopra quelle di Robert seduto accanto a lei.
“direi
che i giochi si chiuderebbero parecchio in fretta”disse
Robert mentre scorreva
con le sue lunghe dita la coscia di Carla fino all’ orlo del
corto vestitino di
lana che indossava arrivando al bordo degli slip.
“si
lo so, si chiude sempre in fretta con te”disse Carla
prendendolo in giro.
“non
è colpa mia se mi basta solo pronunciare il tuo nome per
farti venire”disse
Robert con un tono volutamente malizioso mentre smetteva di toccarla.
“smettila
di traumatizzare nostro figlio con questi discorsi”disse
Carla
“figlia”disse
Robert correggendo Carla
“guarda
se poi è un maschio mi paghi una cena sul battello di
sera”disse Carla
“ci
sto, ma se ho ragione io”disse Robert
“cosa?”chiese
Carla
“se
ho ragione io ci diamo a un intera notte di sesso sperimentando tutte
le
posizioni possibili e immaginabili”disse Robert
“ci
sto”disse Carla ridacchiando
“il
dottor Mc Carthy mi ha giusto dato un libretto con tutte le posizioni
che
possiamo fare”disse Robert“che cosa? Hai parlato
del sesso che fai con me con
il dottor Mc Carthy?”chiese Carla scioccata e allo stesso
tempo rossa come un
pomodoro.
“assolutamente
no, scommetto che ti avrebbe immaginata nuda quel pervertito,
però mentre ti
cambiavi mi ha dato vari consigli ”disse Robert
“sempre
il solito stronzo”disse Carla ridacchiando
“ci
sono addirittura suggerimenti perché nasca
maschio”disse Robert sorpreso
“ma
sono cavolate, ti stava prendendo in giro è tipico di Mc
Carthy”disse Carla
ridacchiando
“se
è femmina il prossimo farò in modo che sia
maschio così saremo pari”disse
Robert
“il
prossimo? Cosa ti fa pensare che io sia così pazza da voler
avere un secondo
bambino con te, è chiaro che se proprio e se ne
parlerà tra tanto tempo penserò
a un altro partner”disse Carla portandosi a cavalcioni sulle
gambe di Robert
“ahaha
simpatica stai acquisendo uno humour tipicamente
inglese”disse Robert
accarezzandole i fianchi mentre ridacchiava
“potrei
volere qualcun altro, che uno che ci prova con mia
madre”disse Carla fingendosi
seria
“ma
piantala”disse Robert attirandola a sé.
“potrei
stancarmi di te”disse Carla mentre con le mani gli avvolgeva
il viso e poggiava
la sua fronte contro quella di Robert che era passato con le mani
direttamente
sui suoi fianchi intenzionato a sollevarle il vestito corto.
“strano
modo di dimostrare la tua noia”disse Robert riprendendo fiato
tra un bacio e
l’altro.
“questa
camicia è noiosa”disse Carla slacciandogli un
bottone per volta per poi
lasciarlo a petto nudo.
“hey
io non ho certo intenzione di scappare”disse Robert
ridacchiando dell’irruenza
con cui Carla lo stava spogliando, sembrava che non si toccassero da
giorni, ed
era effettivamente così.
“si,
ma io non resisto più”disse Carla riprendendo
fiato.
“shh
lascia fare a me”disse Robert ribaltando le posizioni per poi
iniziare a
spogliarla dei vestiti con una lentezza estenuante.
“sei
bellissima”disse Robert ricoprendola di baci dal collo al
torace, fino a
scendere alla pancia.
“tu
sei bellissimo”disse Carla accarezzandogli una guancia
ricoperta dalla barba
mentre lui si portava tra le sue gambe scendendo con le
labbra a catturare le sue
in un bacio meno passionale ma più tenero.
“ti
amo”disse Robert mentre Carla gli avvolgeva le gambe intorno
al bacino
stringendolo a sé.
“ti
amo”gli rispose Carla proprio mentre Robert entrava in lei,
con una lentezza e
una delicatezza estenuante.
Robert
con in dosso solo un paio di boxer scuri era il risveglio perfetto per
qualsiasi donna, ma era soltanto il suo risveglio, perché
Robert era solo suo.
“uhm
mi chiedevo ti serve un accompagnatore?”chiese Robert seduto
sulla poltrona di
fronte al letto.
“la
smetti di curiosare tra le mie cose”disse Carla sbuffando se
ci si fosse messo
anche Robert alla fine in un modo o nell’altro
l’avrebbero convinta ad andare
con il pancione al matrimonio di Serena.
“vorrei
che evitassi di escludermi continuamente dalla tua vita”disse
Robert
“non
credo che andrò”disse Carla
“Ivan
dice che sei la testimone della sposa”disse Robert
“non
posso presentarmi a casa con una pancia di sette mesi e per giunta
sarebbe uno
stress eccessivo per il bambino”disse Carla
“stress?
Ed è per questo che lavorerai fino alla fine? Per evitare lo
stress, beh si
d’altronde è un lavoro poco
stressante”disse Robert
“andare
a un matrimonio è molto più stressante, e in
più a giugno inizia a fare
caldo”disse Carla.
“tu
non gli hai detto niente”disse Robert
“non
potevo, mia madre ha chiamato proprio per essere certa che non fosse
così, e
sai una cosa ne è stata molto felice, ti rendi conto ne era
felice, come posso
dirle la verità?”chiese Carla
“e
quindi tu avresti intenzione di tenere nascosto nostro figlio ai tuoi
genitori,
privando dei nonni materni?”chiese Robert
“i
tuoi genitori sono fantastici, saranno dei nonni
perfetti”disse Carla
“io
voglio che impari a parlare anche un buon italiano, mi sembra
corretto”disse
Robert
“ma
se nemmeno tu lo parli”disse Carla
“perché
è complicato, ma ci proverò”disse
Robert
“e
comunque glielo insegneremo io e Ivan, quando ti prenderemo in
giro”disse Carla
“perfetto”disse
Robert scuotendo la testa davanti all’evidenza che convincere
Carla a sistemare
i rapporti con la sua famiglia sarebbe stato piuttosto complesso.
“Rob
davvero, non posso, insomma abbiamo avuto tanti problemi da quando ci
conosciamo
e ci frequentiamo come una vera coppia solo da poco tempo, aggiungici
che
aspettiamo un bambino e che tu ne hai un altro con un’altra
donna, insomma mi
sembra che le complicazioni non ci siano mancate perché
dovremmo aggiungerne
altre?”chiese Carla
“ecco
era di questo che volevo parlarti ieri prima che tu mi
distraessi”disse Robert
“Kevin
ha qualche problema? Posso parlare con il dottor Parker è un
ottimo
neonatologo”disse Carla
“io
non sono il padre di Kevin”disse Robert
“come
non lo sei?ma il test del dna non è ancora
pronto”disse Carla
“il
suo vero padre si è presentato con il test di
paternità, Nikki aveva un dubbio
sul padre di Kevin, ma naturalmente non mi ha detto
nulla”disse Robert
“oh
Robert mi spiace”disse Carla raggiungendolo sulla poltrona
per sedersi sulle
sue ginocchia.
“no,quel
bambino ha diritto ad avere il suo vero padre,
e così ora abbiamo un problema in meno
no?”chiese Robert
“io
non ho nulla contro Kevin, è un bambino
bellissimo”disse Carla
“ma
qualcosa contro sua madre si, è comprensibile Nikki ti ha
infastidita in ogni
modo , ma adesso non ci darà più
problemi”disse Robert accarezzandole la
schiena per farla calmare.
“ti
eri legato”disse Carla accoccolandosi sulla sua spalla
“beh
ci so fare con i bambini”disse Robert
“lo
spero proprio, perché quando riprenderò a
lavorare sarai tu a doverti occupare
del bambino”disse Carla
“e
non vedo l’ora”disse Robert
“sarai
un papà fantastico”disse Carla
“anche
i tuoi genitori potrebbero essere dei buoni nonni”disse
Robert
“tu
non li conosci, non lo dico perché sono i miei genitori ma
non sono il massimo
della vita, e io non voglio che possano trattare male anche te. I tuoi genitori con me sono
stati gentili quasi
da subito, mentre i miei non aspettarti che lo siano
mai”disse Carla
“sono
abituato alle critiche, e anche alle cattiverie, non devi preoccuparti
per
me”disse Robert
“io
voglio soltanto che tu sia felice, e penso che tu non possa esserlo
davvero se
non sistemi questi conti in sospeso, i tuoi genitori ti vogliano bene
ma magari
non sono in grado di dimostrartelo al meglio”disse Robert
“non
girarci intorno so benissimo che mi odiano, loro hanno sempre
desiderato un
figlio maschio che magari decidesse di fare il cardiochirurgo, insomma
qualcuno
che diventasse una persona affermata”disse Carla
“ti
vogliono bene, non possono non volertene, devono solo capire quanto
speciale tu
sia”disse Robert.
“sono
tutto fuori che speciale”disse Carla
“no,
tu sei tutto fuori che comune”disse Robert ridacchiando
“e
tu parli così solo perché vuoi convincermi ad
andare a quel maledetto
matrimonio”disse Carla
“io
adoro i matrimoni”disse Robert
“io
li odio”disse Carla
“cambierai
idea”disse Robert
“sai
cosa pensavo? Se ti travesti nessuno ti riconoscerà, e
potrei dire che ho fatto
un’inseminazione artificiale per una ricerca”disse
Carla pensando ad un piano
per camuffare Robert presentandolo come un amico gay di Ivan.
“a
volte però mi fai paura”disse Robert guardandola
perplesso
“se
vuoi accompagnarmi non devi farti riconoscere”disse Carla
dubbiosa
“ho
parlato con la mia manager e sono stufo di nascondermi, farò
comunque di tutto
per tutelarci, però voglio poterti avere al mio fianco se
devo partecipare a
qualche evento, sono stufo di farmi il red carpet da solo invece che
con
l’unica persona che vorrei al mio fianco”disse
Robert
“almeno
le persone inizieranno a capire che sei di mia
proprietà”disse Carla
ridacchiando
“questa
settimana ho un’altra premiere a cui parteciperò e
vorrei averti al mio fianco”disse
Robert accarezzandole il viso e sorridendole.
“non
devo fare nulla giusto?”chiese Carla
“esatto,
ti voglio al mio fianco e se ti chiedono qualcosa puoi decidere se
rispondere o
meno, se non te la senti mi occuperò io di
zittirli”disse Robert
“e
va bene posso provarci”disse Carla
“questa
volta non ti lascerò un attimo, e ti porterò io
stesso in bagno”disse Robert
ridacchiando e facendo ridere anche Carla.
“ma
come ho fatto ad essere così fortunata?”chiese
Carla accoccolandosi tra le
braccia di Robert.
“già
anch’ io mi sono chiesto spesso come sia accaduto che una
ragazza bella e
intelligente come te possa avermi dato una speranza”disse
Robert
“ti
ho dato molto più di una speranza, tu possiedi il mio cuore,
la mia
mente,la mia anima,
tu possiedi ogni più
piccola parte di me”disse Carla
“ti
piace quello che dice la mamma”disse Robert accarezzandole la
pancia nel punto
in cui aveva avvertito un calcetto.
“ci
ascolta”disse Carla sorridendo
“si
e ascolta piccolina o piccolino, la tua mamma possiede tutto del tuo
papà, e il
tuo papà la ama tanto”disse Robert dandole a sua
volta un bacio sulla fronte e
prendendo una coperta sul divanetto di fianco per coprire entrambi.
Restarono
tutta la mattinata abbracciati sul divanetto a coccolarsi e a
chiacchierare con
il loro bambino.
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Capitolo 26 *** 26 ***
Svegliarsi
alle 6 iniziava ad essere qualcosa di insostenibile, ogni giorno
tardava sempre
qualche minuto in più, e quel minuto in più al
giorno era dedicato alla
contemplazione del suo Robert,che dormiva beato nel suo letto a una
piazza e
mezza nonostante ci stesse a malapena.
Robert
ormai passava la maggior parte del tempo a casa di Carla e Ivan, stava
valutando diversi film che gli erano stati proposti, e aveva scartato
subito
film che sarebbero stati girati oltreoceano , scatenando in questo modo
le ire
della sua agente.
“buongiorno”disse
Camilla entrando nella guardiola del reparto sbadigliando
“buongiorno”disse
Carla mentre sorseggiava il suo the attenta a non scottarsi.
“hai
abolito anche il caffè?”chiese Camilla
“ed
è the deteinato, faccio un po’ fatica a
dormire”disse Carla
“anch’
io farei fatica a dormire se nel mio letto ci fosse lo stesso uomo che
c’è nel
tuo”disse Camilla sospirando e facendo scoppiare a ridere
Carla.
“buongiorno
ragazze che abbiamo oggi?”chiese il dottor Mc Carthy entrando
in guardiola non
con cartelle varie ma con un giornale.
“Dottore
cosa sta leggendo?”chiese Camilla curiosa
“roba
da uomini, ah Carla complimenti al tuo uomo è davvero
fotogenico affiancato a
un paio di chiappe”disse il dottor Mc Carthy disse mostrando
la copertina del
giornale.
“però
interessante”disse Camilla trattenendo a stento le risate.
“se
vuoi te la lascio la copertina, il giornale no devo leggere tutti i
consigli
del mese”disse il dottor Mc Carthy.
“no
non si preoccupi non rovinerei mai la sua rivista preferita continui a
leggere”disse Carla facendogli una smorfia.
“ok”disse
il dottor Mc Carthy sedendosi su una poltrona, continuando a leggere
interessato il suo articolo.
“pensa
Carla dice di essere allergico ai genitali femminili, oh non potrebbe
mai fare
il ginecologo, ma sei sicura che è lui il padre del bambino,
a me questa
affermazione mi sembra leggermente da frocio”disse il dottor
Mc Carthy.
“avranno
travisato i giornali, Robert non è assolutamente gay e Carla
lo sa
benissimo”disse Camilla.
“stavo
solo scherzando ragazze, Carla non te la sarai mica presa, i giornali
travisano
sempre tutto e poi il nostro umorismo inglese spesso è
incompreso dagli
americani, probabilmente l’avrà detto sentendosi
in imbarazzo circondato da
quelle modelle decisamente poco vestite, nonostante il nudo femminile
dovrebbe
piacermi devo ammettere che non mi piacciono sembrano dei manichini,
sono certo
che il tuo uomo avrebbe preferito te come modella”disse il
dottor Mc Carthy
prendendola nuovamente in giro.
“certamente
è chiaro che io sia meglio di miss gambe lunghissime e
magrissime, è
certo”disse Carla sbuffando e alzandosi dalla sua sedia, per
iniziare a
lavorare e per smettere di vedere quelle foto.
Erano
soltanto foto e dopo tutto l’aveva visto impegnato in scene
passionali con
donne molto affascinanti e questo non l’aveva mai disturbata,
ma quelle foto in
quel momento le sembravano troppo, erano decisamente volgari e davano
di lui un
immagina poco veritiera, lo facevano apparire come un uomo che trattava
le
donne come oggetti, e Robert non era mai stato così.
“oh
eccoti Carla, ho appena portato una primigravida
dall’accettazione è a 38+6 e
ha rotto le membrane”disse l’infermiera passandole
la cartella.
“dilatazione?”chiese
Carla
“circa
7/8 centimetri”disse l’infermiera
“ok
grazie l’hai portata al box 3?”chiese Carla
“si
box 3”disse l’infermiera prima di tornare al suo
reparto.
“buongiorno
io sono l’ostetrica”disse Carla entrando nella
stanza della sua paziente.
“allora
è vero che è incinta”disse la donna
“ehm
che dice ci occupiamo di lei?”chiese Carla
“si
mi scusi,le contrazioni sono molto distanziate, credo che non
partorirò
mai”disse la donna
“bene
signora Barnett giusto?”chiese Carla
“si
ma per favore diamoci del tu, tanto io so come si chiama lei e io mi
chiamo
Elizabeth come una delle sue cognate”disse Elizabeth,
perfetto ci mancava
soltanto la fissata con il gossip.
“il
suo compagno?”chiese Carla
“il
mio compagno è fuori ed
è un po’
terrorizzato, se potesse convincerlo a farlo entrare non sarebbe
male”disse
Elizabeth.
“
va bene prima però le metto il tracciato per registrare
l’attività contrattile
dell’utero e per vedere se ci sono modificazioni del battito
fetale”disse Carla
prendendo le due estremità del cardiotocografo per poi
fissarle con una fascia
elastica.
“come
vanno?”chiese Elizabeth subito dopo mentre Carla osservava le
linee che si
formavano sul tracciato.
“il
battito è buono e le contrazioni per ora non sono
forti”disse Carla scrivendo
l’orario in cui aveva attaccato il tracciato.
“grazie”disse
Elizabeth
“vado
a vedere se riusciamo a convincere suo marito”disse Carla
uscendo dalla stanza
della signora e tornando dopo pochi minuti con il marito della signora
convinto
dal fatto che non gli avrebbero fatto vedere nulla di traumatizzante,
era
soltanto importante la sua presenza.
“hai
visto Benjamin abbiamo anche un’assistenza speciale, lei
è la compagna di
Robert Pattinson”disse Elizabeth al marito che annuiva
perplesso e in quel
momento Carla avrebbe fatto volentieri a cambio con Camilla.
“ma
sapete già se è maschio o
femmina?”chiese Elizabeth
“beh
qui leggo maschio, quindi dovreste avere un maschio, in genere con il
maschio
non si sbaglia”disse Carla
“no
intendevo lei ha già scoperto se sarà un maschio
o una femmina?”chiese
Elizabeth
“no,
non lo so ancora”disse Carla provando a mostrarsi gentile e
rimpiangendo i
consigli della sua vecchia insegnate che le aveva sempre detto di
evitare di
dare del tu ai pazienti, ma se una persona chiedeva di darti del tu,
potevi
forse rifiutarti?
“ha
pensato a dei nomi? Lei non è inglese vero?”chiese
Elizabeth
“no,
non sono inglese”disse Carla
“è
italiana se non sbaglio?”chiese Elizabeth
“già”disse
Carla e poi a salvarla arrivò una bella contrazione per la
signora, perfetto
l’interrogatorio era finito.
“respiri
profondamente”disse Carla
“non
è stata molto lunga”disse Elizabeth
“no
non era male, guardo se la dilatazione è
cambiata”disse Carla e mettendosi un
paio di guanti sterili da visita notò che la dilatazione era
arrivata a 9 cm e
la testa era a livello 0 quindi leggermente più in basso
dello stretto
superiore, il che non era poi così male.
“dicevo
ha già scelto il nome insomma se fosse maschio o
femmina?”chiese Elizabeth, ma
dove la trovava la forza di continuare a farle domande che non
centravano nulla
con il suo parto pensò Carla.
“non
lo so non ci ho pensato”disse Carla
“noi
lo chiameremo Thomas”disse Elizabeth
“un
bel nome”disse Carla
“è
il secondo nome di Robert, ma tu sicuramente lo sai meglio di
me”disse
Elizabeth
“beh
spero che non l’abbiate scelto per questo
motivo”disse Carla
“no
beh Thomas è un bel nome, però insomma spero che
nostro figlio sia almeno la
metà bello quanto lo è Robert”disse
Elizabeth
“capisco”disse
Carla perplessa sorridendo sempre per non dare a vedere la sua
perplessità.
Possibile
che tutte le persone che avevano qualche fissa con il suo ragazzo
finivano
perennemente per avere a che fare con lei? Ivan era fissato con Robert,
Camilla
era fissata con Robert, sua madre addirittura gli aveva messo le mani
addosso
senza pensarci due volte e adesso ci mancava soltanto la paziente
fissata con
lui.
“ma
Robert non viene mai a prenderla a lavoro?”chiese Elizabeth e
Carla si trovò
per la prima volta a maledire delle contrazioni perché non
si facevano vedere.
“a
volte”disse Carla
“se
dovesse venire in questi giorni non è che me lo
presenterebbe, davvero mi
accontento di vederlo da lontano, non sono una maniaca”disse
Elizabeth
“va
bene”disse Carla sorridendole, perlomeno non era ai livelli
di sua madre e
questo era già più incoraggiante.
“penserà
che sono un po’ invadente, ma sto tentando di distrarmi da
questi dolori
allucinanti”disse Elizabeth.
“non
si preoccupi, anzi mi scusi lei è che è un
po’ imbarazzante”disse Carla
“non
si fa troppa pubblicità lei eh?”chiese Elizabeth
“non
ne vedo il motivo”disse Carla
“certo
che alla premiere di Breaking dawn poteva accompagnarcelo, vederlo
vicino a
quella strega di Kristen Stewart”disse Elizabeth
“lo
accompagnerò alla prossima”disse Carla
“davvero?
Wow spero di essere già fuori dall’ospedale
così la seguirò in tv”disse
Elizabeth.
“certo
che sarà già a casa”disse Carla
“per
Robert un’americana proprio non va bene e lo stesso vale per
Nikki Reed ieri
sono uscite delle foto e subito hanno detto che i due fanno coppia, ma
io non
ci ho creduto per niente, eravate belli voi due insieme, peccato che
non vi
facciate vedere un granchè in pubblico”disse
Elizabeth
“grazie”disse
Carla ignorando questa storia di Nikki Reed, tra foto con le modelle
nude e
foto di Nikki Reed le sembrava che per quel giorno i giornali le
avessero messo
già troppe paranoie in testa.
Le
contrazioni giuste arrivarono e all’alba delle undici del
mattino Thomas si
decise a venire al mondo.
“hey
stai bene?”chiese Camilla
“sisi,devo
solo sedermi un attimo”disse Carla
“eccoti”disse
il dottor Ross
“buongiorno
dottore”disse Carla
“ecco
brava chiamami dottore, seguire un intero travaglio con la signora in
piedi? Ho
dato l’ok perché lavorassi,perché stai
bene, ma ti sembra il caso di stancarti
così tanto?”chiese il dottor Ross decisamente
arrabbiato.
“ma
sto bene”disse Carla sbuffando
“no,
no non se ne parla d’ora in poi vieni
all’ambulatorio con me”disse il dottor
Ross.
“no
gliene prego all’ambulatorio no, è
noioso”disse Carla
“va
bene facciamo così ti do un’altra chance ma se ti
becco ancora a seguire un
parto in posizioni assurde finisci direttamente
all’ambulatorio con me”disse il
dottor Ross.
“va
bene mamma chioccia”disse Carla prendendolo in giro.
“è
vero che stai bene, però se tu il tuo fisico lo sforzi
troppo”disse il dottor
Ross.
“va
bene la prossima volta chiederò a Camilla di
aiutarmi”disse Carla
“esatto,
non è così complicato, e comunque non credere che
ti farò lavorare fino alla
fine in sala parto, dal sesto in poi vieni davvero in ambulatorio se
vuoi
continuare a lavorare”disse il dottor Ross
“si
lo so”disse Carla
“e
ricordati che prima del 20 maggio ti aspetto per
l’ecografia”disse il dottor
Ross
“non
avevamo detto sesto mese?”chiese Carla
“facciamo
metà del quinto, e al sesto ne faremo
un'altra”disse il dottor Ross.
“ok”disse
Carla.
“ti
ha fatto il culo eh?”chiese Camilla ridacchiando
“decisamente”disse
Carla ridacchiando
“hai
visto la signora Thomas come il secondo nome di Robert ashuhaha e non
ti
preoccupare che ce ne sono altre tre che hanno chiesto di te, almeno
freghiamo
i pazienti al St. Thomas”disse Camilla ridacchiando.
“senti
tu che leggi quelle riviste di gossip, che cosa è uscito su
Nikki Reed?”chiese
Carla
“ma
niente solite cavolate dei giornali, si sono abbracciati un bacio sulla
guancia
e hanno insinuato subito una relazione tra loro due”disse
Camilla
“posso
vedere?”chiese Carla
“ma
dai non dare peso a queste cose”disse Camilla aprendo il
giornale.
“la
abbraccia?”chiese Carla
“si
ma è un abbraccio fraterno”disse Camilla
“beh
insomma”disse Carla
“massì
guarda sul giornale di oggi c’è lei con il suo
compagno e il bambino
all’aeroporto di Heatrow, quindi per favore non farti
paranoie inutili”disse
Camilla
“si
hai ragione, e poi sono già incazzata per le foto di
Details”disse Carla
“deve
lanciare un’immagine”disse Camilla
“ma
non è la sua immagine, mi fanno schifo queste foto e la
copertina è decisamente
trash a te piacerebbe vedere il tuo compagno con la testa tra le gambe
di una a
caso e con un paio di chiappe affiancate al viso? A me fa schifo e
spero per
lui che non sia a casa mia oggi”disse Carla prendendo la sua
borsa per andare a
cambiarsi.
“però
non ti facevo una gelosa”disse Camilla ridacchiando
“sfotti
meno Camilla o quando viene Kellan Lutz in città non te lo
presento”disse Carla
“no,
no scherzavo ti prego non farmi questo, io devo conoscere Kellan Lutz,
cioè hai
visto la pubblicità Calvin Klein non posso lasciarmi
scappare uno messo tanto
bene”disse Camilla.
“a
domani “disse Carla scuotendo la testa e ridacchiando.
Quando
Carla tornò a casa sperò vivamente di non
trovarci Robert, perché in quel
momento avrebbero senz’altro litigato e lei
l’avrebbe sicuramente offeso.
Perfetto
avevano anche lasciato le chiavi dietro la porta e le toccò
suonare.
“arrivo”disse
Ivan
“sei
a casa?”chiese Carla perplessa riconoscendo la sua voce.
“si,
sorpresa”disse Ivan affiancato da Sere.
“oddio
e tu che ci fai qui?”chiese Carla scioccata nel vedere una
delle sue più care
amiche.
“devo
occuparmi che i miei testimoni abbiano l’abito
giusto”disse Sere ridacchiando.
“ancora
auguri per il matrimonio”disse Carla
“devo
farteli io gli auguri, tua madre non sarà felice di sapere
che gli hai detto
una bella palla”disse Sere
“a
cosa ti riferisci?”chiese Carla perplessa
“a
quel gran figo che ci ha aperto quando siamo arrivati”disse
Sere ridacchiando
“è
qui?”chiese Carla sottovoce
“è
andato dalla sua agente dovevano discutere di un film”disse
Ivan
“meno
male”disse Carla e sia Ivan che Sere la guardarono male.
“sono
incazzata oggi, e più mi sta alla larga meglio
è”disse Carla
“le
foto con Nikki Reed?”chiese Ivan
“non
solo, il servizio di Details”disse Carla
“ma
l’hai visto era così a disagio in mezzo a quelle
donne”disse Ivan
“si
ma non mi piace, che razza di fotografie sono? A te piacerebbe vedere
Nate con
la testa in mezzo alle gambe di qualcun altro?”chiese Carla
“no,
certo che no, ma è lavoro ti ci devi
abituare”disse Ivan
“si
ma oggi non ci sono abituata, e poi quelle foto non rispecchiano
affatto la sua
personalità”disse Carla
“comunque
le ha fatte a gennaio quando ormai non stavate più
insieme”disse Ivan
“si,
ho capito che non devo alterarmi ma al momento lo sono”disse
Carla togliendosi
il cappotto.
“hai
mentito due volte complimenti”disse Sere
“si
sono anche incinta”disse Carla sorpresa che Ivan non le
avesse già spifferato
tutto.
“perchè
hai detto a tua madre che non era vero?”chiese Sere
“perché
mi ha detto che era felice che non fosse vero, e poi ha parlato
così male di
Robert che ho preferito evitare, mia madre è tipicamente una
stronza e finchè
posso voglio proteggere sia Robert che il nostro bambino dalla mia
simpatica
famiglia”disse Carla
“i
giornali ne parleranno, non potrete certo nascondervi per
sempre”disse Sere
“si
ne parleranno, e loro probabilmente li leggeranno, ma almeno non
conoscerò la
loro opinione e questo mi basta”disse Carla
“e
comunque tua madre adora Robert, mi sembra strano”disse Sere
“probabilmente
non lo adora con me, chissà magari non mi trova alla sua
altezza, d'altronde da
quanto so si comporta come una ragazzina qualunque “disse
Carla
“non
verrai al mio matrimonio?”chiese Sere
“certo
che verrà”disse Ivan
“verrai?”chiese
Sere
“certo,
suppongo ci sarà da ridere”disse Carla.
“grazie
mille”disse Sere abbracciando l’amica.
“ma
Federico?”chiese Carla
“era
stanchissimo e l’ho lasciato in albergo a
dormire”disse Sere.
“beh
dovrai presentarcelo”disse Carla
“ah
già che tu non lo conosci”disse Sere
“già,
so chi è ma non è che lo conosca
propriamente”disse Carla
“dovremo
fare una cena così mi presenti meglio Robert,
cioè so tutto su di lui ma mi
piacerebbe parlarci”disse Sere infilandosi il suo cappotto e
prendendo la borsa
“si,
se non lo lascio oggi te lo presenterò”disse Carla
“dai
sono solo foto passaci su”disse Sere prima di uscire di casa
“devo
sbollire la rabbia del momento”disse Carla ridacchiando
“allora
ci sentiamo per la cena”disse Sere
“certo”disse
Ivan.
“eccolo
qua il nuovo sex symbol”disse Lizzie prendendolo in giro
“grazie
Lizzie, molto gentile da parte tua”disse Robert
“mamma
non l’ha presa bene”disse Lizzie
“ma
cosa? Non dirmi che ha visto Bel Amì, ho detto mille volte
di tenere lontano
quel film da mamma ”disse Robert
“no
mio caro,questo non ha preso bene”disse Lizzie mostrandogli
la copertina di
Details
“maledetto
Tom scommetto che l’ha comprato di proposito ”disse
Robert
“si
l’ha dimenticato casualmente qui questa mattina quando
è passato con Vic e
Cecilie”disse Lizzie ridacchiando
“Robert
sei qui?”chiese sua madre dalla cucina e in quel momento
Robert avrebbe voluto
nascondersi, o indietreggiare verso l’uscita e tornare
addirittura a casa di
Carla e Ivan nonostante ci fosse la sua amica che se l’era
mangiato
letteralmente con gli occhi, avrebbe preferito stare in quella
situazione
imbarazzante piuttosto che subire l’ira di sua madre.
“si
mamma”disse Robert arrendendosi.
“che
razza di servizio hai fatto? Ma non ti vergogni? E se le vedesse Carla
ora? ma
ti rendi conto?”chiese sua madre
“le
ho fatte a gennaio, e sono stato quasi obbligato ok?”chiese
Robert
“non
voglio mai più vedere delle foto simili”disse sua
madre
“certo
mamma”disse Robert
“a
te piacerebbe vedere Carla in pose simili con uomini poco
vestiti?”chiese sua
madre
“si
hai ragione, ma all’epoca non ero occupato e poi io sono
vestito”disse Robert
“sono
proprio brutte tra l’altro tu sei bellissimo come sempre, ma
le foto sono
proprio brutte”disse sua madre.
“si,
non sono il massimo”disse Robert
“mi
sono presa un colpaccio, Carla le ha già
viste?”chiese sua madre
“spero
di no”disse Robert
“lo
spero per te”disse sua madre
“guarda
anche al notiziario fanno vedere queste foto orribili”disse
Carla mentre faceva
zapping con il telecomando.
“sarà
un gay quello che ha fatto l’intervista, come si
può affermare che Robert sia
gay, è la cazzata più grossa che io abbia mai
sentito”disse Ivan
“tendono
sempre a distorcere tutto quello che dice”disse Carla
“ho
capito a te interessa solo delle foto”disse Ivan ridacchiando
“a
lui dà fastidio che io mi metta i vestiti troppo corti, e
poi lui che fa si fa
fotografare con quei manichini nudi?”chiese Carla
“credo
sia lui, mantieni la calma ok?”le fece promettere Ivan prima
di andare ad
aprire.
“si,
ci proverò”disse Carla
“hey
Rob”disse Ivan
“ciao”disse
Robert entrando in casa un po’ impacciato.
“tranquillo
Sere non c’è”disse Ivan ridacchiando
“amore?”la
chiamò Robert affacciandosi verso il salotto.
“ho
un nome io”disse Carla
“Carla
la vuoi una camomilla?”chiese Ivan
“gli
ormoni suppongo”disse Robert sottovoce ad Ivan ma non
abbastanza perché Carla
non lo sentisse.
“evita
di parlare di ormoni, se non vuoi che ti uccida”disse Carla
“tesoro
hai avuto una giornata pesante?”chiese Robert raggiungendo
Carla.
“ti
ho detto che ho un nome, mister mi faccio fotografare vicino a chiappe
varie e
con la testa in mezzo alle gambe di una specie di
manichino”disse Carla
“è
già uscito il servizio di detail’s? credevo
sarebbe uscito la settimana
prossima”disse Robert fingendo di non saperne nulla, sperando
di evitare l’inevitabile.
“non
provare a distrarmi, che razza di foto sono quelle?”chiese
Carla
“un
servizio che mi hanno chiesto di fare”disse Robert
“e
tu hai accettato? Cioè con quelle cose
nude?”chiese Carla
“è
lavoro, ed è stato piuttosto imbarazzante, non mi sono
affatto divertito a fare
quelle foto”disse Robert
“sono
orribili, cioè quando non sei circondato da tette e glutei
vari sei anche bello
ma per il resto fa schifo”disse Carla
“si
lo penso anch’ io”disse Robert
“comunque
dato che tu ti fai scattare foto simili, non voglio più
sentire lamentele sui
miei vestiti”disse Carla
“è
una cosa differente”disse Robert
“non
poi così differente”disse Carla
“ok,
ma solo per una settimana, non credo che sarei in grado di trattenere
di più la
mia gelosia”disse Robert.
“ecco,
mettiti nei miei panni e evita che io veda ancora foto
simili”disse Carla
sbuffando.
“mi
piace vedere che non sono l’unico geloso”disse
Robert attirandola a sé.
“si
ma io provo a contenermi”disse Carla
“certo
devo ricordarti ancora il candelabro che ho schivato?”chiese
Robert ridacchiando
.
“sempre
questa storia”disse Carla sbuffando
“ho
incontrato la tua amica oggi e tranquilla non ho detto
nulla”disse Robert
“tranquillo
sa tutto ormai, e poi dobbiamo andare a quella premiere insieme
no?”chiese
Carla
“che
onore hai deciso di smettere di vergognarti di me?”chiese
Robert
“non
mi vergogno, è solo che risulta imbarazzante a volte,
insomma tutti mi chiedono
di noi due oggi una signora non ha fatto altro che farmi domande su noi
due per
tutto il travaglio e ti assicuro non è stato un breve
travaglio”disse Carla
“mi
spiace amore, vorrei non essere così
popolare”disse Robert
“fa
parte di te, e devo solo imparare a conviverci, ah dovresti venire in
ospedale
a conoscerla”disse Carla ridacchiando
“certo
tesoro”disse Robert sbuffando
“tra
l'altro mi ha fatto pensare che noi non abbiamo mai parlato di nomi per
il
bambino”disse Carla
“cosa
proponi?”chiese Robert
“per
un maschio Paride”disse Carla
“Paride?
Perché non Ettore o Achille allora”disse Robert
“non
ricordarmelo se fossi stato un maschio mi sarei dovuta chiamare
Achille”disse
Carla
“ecco
quindi che dici un nome più normale che so un
Matthew?”chiese Robert
“no,
mia nonna ti pare che riesca a dire Matthew vuoi che la mia famiglia ci
odi
ancora di più?”chiese Carla
“lasciamo
perdere il nome del maschio, tanto è femmina”disse
Robert
“per
una femmina non saprei proprio”disse Carla
“a
me piace Sophie”disse Robert
“non
con la pronuncia francese però vero?”chiese Carla
“in
pronuncia inglese”disse Robert
“uhm
potrebbe andare ma se è maschio lo chiamiamo
Paride”disse Carla
“ok,
tanto è femmina”disse Robert soddisfatto.
Scusate il ritardo ma i miei occhi non ne
volevano sapere di restare
aperti davanti al monitor, questo capitolo è stato pensato
sull'atm,
sulla metro, per le strade di Milano e in sala parto box 4(
ricorderò
quel travaglio per sempre XD )
Beh niente l'importante è che il
capitolo sia arrivato e allora eccolo qui, volevo farla incazzare anche
per la storia Nikki ma poi ho pensato che insomma Details bastava e
avanzava, qui troverete anche la mia opionione senza le manichine nude
un bel servizio con le manichine nude pessimo a tratti mi ha ricordato
la pubblicità di Siffredi, ora ricordo anche quello di Zac
Efron
proprio un brutto servizio, magari non me ne intendo di fotografia ma
sta rivista fa delle foto del cavolo proprio e questa è solo
la mia
opinione..
@ pensiera : l'uscita ufficiale penso
o nel prossimo o in quello dopo mi fa piacere ti sia piaciuto il cap
ciao e al prossimo spero
@ lazzari
: si diciamo che era il suo modo di ribellarsi alla madre, quando si
arrabbia lei fa così prende e fa grandi cambiamenti solo che
ha i
capelli scuri e il biondo non gli è piaciuto.. se hai i
capelli tanto
scuri e fai uno schiarente diventano giallo polenta e fa proprio schifo
XD io l'avevo provato a fare per i miei 18 perchè volevo
essere diversa
per fortuna appena ho visto come mi diventava la frangetta ho lavato
tutto e ho fatto un colore scuro ma ora ho sempre la frangetta
più
chiara del resto dei capelli XD non commento XD
Si ma infatti
è un
personaggio estremizzato da noi mi dicono che c'è gente
così che a
Montepulciano non si è comportata al max ed è per
quello che c'era
tutta quella sicurezza, in America so per certo che gente
così c'è XD
Ma infatti lei non teme il loro giudizio lo teme in quanto potrebbe
ferire le persone a cui tiene, però se ne
fregherà prossimamente XD
grazie mille sono felice che siano arrivati i sentimenti che volevo
comunicare.
Che bello io dico
sempre sisi io guardo il parto e
tipo quando chiedono chi va a vedere il parto dico sempre per me
è
uguale, però poi adoro proprio quel momento il famoso
imprinting XD
cioè ho seguito un travaglio in settimana dove la signora in
travaglio
dal pomeriggio prima chiaramente non ne poteva più e
rispondeva male al
compagno e alla nostra tutor che tentava di confortarla ashuaha
continuava a scusarsi, però quando è nata la
bambina è cambiata
completamente XD
Si sono al primo
anno quindi attualmente ho dei
ritmi allucinanti e mi scuso ancora per i ritardi che subiscono le
storie XD grazie mille al prossimo spero ciao
@ _Miss_: sisisi vanno vanno XD e
vedrai quanto ridere XD grazie mille al prossimo spero ciao
@ romina75
: si un peso in meno XD si beh per ora ha deciso di ignorare la sua
famiglia che non l'approva a priori ma si prima o poi un confronto ci
sarà e vedremo cosa accadrà, la mamma
è un pò estremizzata anche se
soggetti simili a quanto pare esistono XD ciao al prossimo spero
@ winnie poohina
: vero quanto miele ashuahah ma niente dopo la telefonata con la madre
si è decolorata i capelli era il suo modo di sfogarsi e poi
ha dovuto
rimediare Nate perchè il colore giallo polenta non era il
massimo XD è
una cosa complicata tipo la mia prof di sociologia dice che non
è vero
che il bambino quando nasce non sa chi è la madre e il padre
e su
questo concordo perchè deve sviluppare l'apprendimento
però sente i
rumori e riconosce la voci ti faccio un esempio quando faccio i
bagnetti ai neonati se il papà gli parla loro si girano
verso il papà
perchè è una voce che riconoscono e si sentono
più sicuri, e quindi in
realtà sentono addirittura ballano nella pancia se gli fai
sentire la
musica se gli piace o tipo li vedi che si coprono le orecchie o si
agitano se non gli piace, o la luce se c'è luce la luce gli
arriva e
loro si girano verso la fonte di luce per quanto siano sempre al buio,
l'hanno visto con le ecografie tramite vari studi.. oh grazie mille per
essere riuscita a leggere e io attendo il cap parte 2 XD al prossimo
spero ciaoo
Set
Polyvore
Sere
e Federico
|
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Capitolo 27 *** 27 ***
Mi ero ripromessa di riuscire a scrivere in settimana e nonostante la
stanchezza ce l ho fatta ho pure un mal di testa da mi viene sonno ma
non posso dormire XD Questo è un cap di passaggio,
le basi del loro rapporto ci sono però il fatto che sia
successo tutto subito li destabilizza un pò cioè
più che altro Carla perchè Rob la vede
in maniera diversa.
@ romina75
: eh già sisi deve iniziare a marcare il territorio se no
qua ciao XD ashuahha io ho sempre immaginato molti dicevano
chissà Kris che ne pensa io pensavo e sua madre ashuhaha ad
un intervista gli hanno chiesto qualcosa di simile e lui ha detto che
ha fatto l'abbonamento per la tv satellitare alla madre e quindi pensa
di tenersela buona così XD a me come servizio non
è piaciuto perchè secondo me non rispecchia la
sua personalità comunica tutt'altro, però se
l'avessero fatto in vista di Bel Amì allora poteva anche
starci anche se le foto sono proprio fredde e troppo spoglie a mio
avviso ciao
@ _Miss_: esatto ok le
pose ma la testa in mezzo alle chiappe era trash XD
@ lazzari : ashuhaha
mamma Claire non l'ha presa bene XD esatto ormai ha capito che lo
vogliono praticamente tutte, addirittura anche la madre era interessata
XD e quindi è ora di marcare il territorio tanto ormai sanno
della sua esistenza, grazie mille ciao
Gente vi ringrazio per seguire la storia e per il fatto che troviate
sempre un attimo per lasciarmi la vostra opinione vi ringrazio, spero
che questo capitolo sia comprensibile il mio cervello potrebbe aver
collaborato poco è perennemente sotto sforzo XD
Il
mattino seguente Robert aveva tirato giù dal letto il suo
fedele amico Tom, che
in realtà quella mattina avrebbe vivamente fatto a cambio
con qualcun altro per
il titolo di miglior amico.
“cioè
tu dimmi, io sto lavorano in questi giorni ho tre giorni di pausa dal
set e tu
mi trascini non so dove all’alba?”chiese Tom
“non
è l’alba sono soltanto le 8”disse Robert
“da
quand’è che tu consideri le 8 un orario normale
per uscire di casa se non
lavori?”chiese Tom entrando in macchina
“le
8 è un orario normalissimo”disse Robert mettendo
in moto la sua auto.
“guarda
come ti stai riducendo, quella ragazza ha una cattiva influenza, non
bevi più
tanto e non ti vedo più fumare”disse Tom
“beh
non mi sembra il caso”disse Robert
“ma
figurati, ti sei accorto che è circondata da fumatori? Ora
vuoi venirmi a dire
che ti preoccupi di fumare tu?”chiese Tom prendendo in giro
Robert per la sue
eccessive attenzioni.
“ho
evitato, magari l’odore di fumo le poteva dare
nausea”disse Robert
“sei
diventato davvero una palla, occhio che ti lascia perché
rompi troppo”disse Tom
“forse
hai ragione”disse Robert senza ironia e Tom lo
osservò colpito dalla sua
serietà.
“scherzavo
Rob”disse Tom tirando una pacca all’amico
“presto
si accorgerà che sono un totale disastro, che la mia vita
è troppo incasinata e
che vivere con me e con il bagaglio che mi porto dietro è
complicato ”disse
Robert
“se
pensasse che tu fossi un disastro non penso si farebbe troppi problemi
a
lasciarti, è che probabilmente non lo pensa”disse
Tom
“mi
sento inutile, non le sono di nessun aiuto, anzi le porto solo
problemi. Prima
Nikki e Kevin, poi viene fuori che sua madre è una maniaca
fissata con me”disse
Robert
“beh
Kevin non è tuo figlio e da quello che mi dicevi non ha mai
avuto buoni
rapporti con la sua famiglia, quindi non dire cavolate. Il giorno che io e Lizzie abbiamo
organizzato quella
sottospecie di piano per farvi incontrare, io l’avevo
incontrata al mattino era
a fare la visita con Ivan e Nate era triste, parecchio triste. Lei
tiene tanto
a te”disse Tom
“è
che a volte non so se me la merito”disse Robert.
“piantala
con le seghe mentali di chi sei geloso ora? ancora il dottor Mc
Carthy?”chiese
Tom
“secondo
te posso provare a chiederle di vivere insieme?”chiese Robert
“mi
stai dicendo che cerchiamo casa? Il mio giorno libero vengo con te a
vedere
case?”chiese Tom.
“sei
già in debito per quella rivista finita casualmente sotto
gli occhi di mia
madre”disse Robert
“eri
così fotogenico”disse Tom prendendolo in giro.
“dov’è?”chiese
Sere entrando in casa senza nemmeno salutare Carla.
“inizio
a sentirmi usata”disse Carla sospirando mentre chiudeva casa.
“è
già uscito? Non lo facevo così
mattiniero”disse Sere
“sono
le 9”disse Carla
“ed
è prestissimo”disse Sere togliendosi il cappotto
per poi sedersi sul divano ad
angolo in salotto.
“sei
sempre tu?”chiese Carla perplessa, la sua migliore amica
aveva da sempre avuto
abitudini decisamente mattiniere spesso si svegliava all’alba
solo per andare a
correre.
“dai
ti prego raccontami tutto”disse Sere curiosa
“sei
tu che ti sposi”disse Carla sedendosi accanto
all’amica.
“ma
si lo sai io e Fede siamo fidanzati da tre anni, si ci siamo conosciuti
in
ospedale quando beh si te lo ricordi”disse Sere senza
continuare, non c’era
bisogno di aggiungere altro Carla ricordava alla perfezione
perché era rimasta
qualche giorno in ospedale.
“beh
e quando te l’ha chiesto?”chiese Carla
“un
paio di mesi fa,ha preso addirittura casa, è totalmente
pazzo e niente io
chiaramente ho accettato”disse Sere mostrando il solitario al
suo dito.
“bello”disse
Carla
“dai
basta parlare di me voglio tutto, ogni dettaglio di questa
storia”disse Sere
“che
versione vuoi ?”chiese Carla
“voglio
sapere realmente come è andata”disse Sere
“era
quasi fine ottobre ero di riposo e sono andata al solito pub dove vado
a bere
qualcosa e l’ho incontrato lì, credo di aver
calcato la mano e il giorno dopo
mi sono svegliata con questo tizio”disse Carla interrotta poi
da Sere.
“dio
che culo e tu non sapevi nemmeno chi fosse perché il destino
è così crudele, è
sprecato con te, nemmeno sapevi della sua esistenza”disse
Sere sbuffando per
poi scoppiare a ridere.
“effettivamente
sto aspettando che si accorga di essere sprecato con me”disse
Carla
“scherzavo,
insomma magari sta con te per”disse Sere guardandole la
pancia, salvo poi
pentirsi della sua indelicatezza.
“no,
per come sono andate le cose so che non è
così”disse Carla
“e
come sono andate le cose?”chiese Sere curiosa.
“il
giorno dopo l’ho incontrato in sala parto ha accompagnato la
sorella dato che
il marito non c’era e io credevo che il marito fosse lui, ma
poi è arrivato Tom
e ho scoperto che lui era solo il fratello. È stato un
rapporto piuttosto fisico,
però poi lui si è fatto conoscere e siamo
diventati una coppia aperta ma
nessuno dei due in quel periodo ha visto qualcun altro. Quando ci siamo
o
meglio mi sono decisa a frequentarlo seriamente ho scoperto di essere
incinta e
non volevo tenerlo”disse Carla
“non
volevi tenerlo? Tu? ma
è assurdo”disse
Sere
“ti
sembrerà assurdo, ma ero letteralmente terrorizzata
”disse Carla
“e
lui?”chiese Sere
“l’ha
scoperto per errore e io l’ho trattato male gli ho detto che
non volevo tenerlo
e che lui non era coinvolto nella mia scelta”disse Carla.
“e
poi come siete tornati insieme?”chiese Sere
“ci
siamo rivisti ad aprile dopo 3 mesi, non volevo dirgli che avevo deciso
di
tenerlo perché dopo il modo in cui l’avevo
trattato non avevo nemmeno il
coraggio di guardarlo in faccia, ma Tom e Lizzie hanno architettato
qualcosa
per farci incontrare ”disse Carla
“una
storia lunga e complicata”disse Sere
“lo
so”disse Carla
“
chissà che bel bambino con i suoi occhi, wow”disse
Sere sognante
“spero
che prenda il meno possibile da me”disse Carla.
“chiaramente
un bel nome inglese”disse Sere
“beh
io vorrei chiamarlo Paride”disse Carla
“ma
per piacere è da quando hai 14 anni che sei fissata con
questo Paride, ti pare
che si può chiamare un bambino Paride? Cioè ti
sembra una cosa carina? vuoi
davvero rovinargli la vita?”chiese Sere ridacchiando
“Paride
è un nome di tutto rispetto”disse Carla
“smettila
e dammi un nome serio”disse Sere
“non
ci ho pensato, insomma a me piace Paride”disse Carla
“si
ma se sarà una bambina? Non hai pensato ad un nome per una
bambina?”chiese Sere
indignata.
“Rob
vorrebbe chiamarla Sophie”disse Carla
“lui
ha nettamente più gusto, certo i nonni avranno sicuramente
qualche problema di
pronuncia”disse Sere.
“sempre
che vorranno comportarsi da nonni”disse Carla
“certo
che lo vorranno, magari se tu glielo dicessi prima di partorire non
sarebbe una
cattiva idea”disse Sere.
“pensi
sia semplice? Sono partita per Londra per tornare a casa con un
bagaglio
lavorativo piuttosto vasto”disse Carla
“beh
tornerai con un altro bagaglio,decisamente più
importante”disse Sere
“i
miei genitori avrebbero preferito che tornassi con tutt’altro
bagaglio”disse
Carla
“perché
tu pensi di tornare un giorno?”chiese Sere e Carla non seppe
rispondere alla
sua domanda.
Davvero
voleva vivere il resto dei suoi giorni a Londra? Davvero avrebbe
abbandonato il
suo sogno di partire per lavorare nei paesi più disparati
confrontandosi con
culture diverse?
I
suoi piani di vita erano totalmente diversi, aveva pensato soltanto al
lavoro
senza mettere minimamente in conto che in questo futuro ci sarebbe
potuto
essere qualcun altro.
Dopo
quello che era successo con Davide non riusciva minimamente a pensare
che
qualcuno un giorno l’avrebbe amata, nemmeno usando tutta la
fantasia di cui
disponeva riusciva ad immaginare un uomo che la facesse sentire tanto
speciale.
E
invece contro ogni sua previsione un uomo in grado di amarla
c’era ed era tanto
fantastico che spesso pensava di non meritare un uomo simile.
“allora
ci vediamo stasera alle 20 all’indirizzo che mi hai dato, che
tipo di posto è?
Sai per sapere come vestirmi”disse Sere
“è
un posto carino ma non elegante”disse Carla
“ho
capito un vestito semplice con un paio di scarpe alte andrà
bene, dai allora io
vado che Fede voleva fare un giro per vedere la
città”disse Sere uscendo dalla
casa di Carla e Ivan.
“ok
ci vediamo stasera”disse Carla chiudendo la porta di casa.
Era
ormai l’ora di pranzo ma Carla non aveva decisamente fame,
Ivan era a lavoro e
pranzare da sola non era proprio il massimo della vita.
Avrebbe
volentieri ripiegato sulla torta al cioccolato che aveva preparato
Ivan, ma poi
Ivan l’avrebbe uccisa e avrebbe spifferato tutto al dottor
Ross che l’avrebbe
messa seriamente a dieta.
Nel
primo trimestre aveva perso circa 5 kg e quindi non era ingrassata
minimamente,
ma ora che le nausee erano più rare continuare a mangiare
dolci l’avrebbe fatta
ingrassare a dismisura, e le avrebbe assicurato il diabete gestazionale
oltre
al fatto che Robert avrebbe smesso di guardarla.
Però
per una volta poteva anche evitare di farsi tanti problemi, si
avvicinò al
frigo e prima che lo aprisse venne colpita da un forte senso di nausea
e le
toccò andare a sdraiarsi sul divano.
Mentre
aspettava che la nausea passasse iniziò a squillare il suo
cellulare, ma non
fece nemmeno in tempo a vedere chi fosse perché la nausea la
costrinse a
raggiungere il bagno dove passò una buona mezz’ora
a rigettare quello che
nemmeno aveva ingerito.
Uscendo
dal bagno prese a suonare il campanello di casa e sbuffando
andò a vedere chi
fosse.
“chi
è?”chiese Carla
“Carla
sono Victoria”disse Victoria al citofono
“ciao
ti apro”disse Carla schiacciando il bottone per aprire il
portone del palazzo.
“ciao”disse
Victoria entrando a fatica in casa
“oh
scusami non pensavo ci fosse anche Cecilie”disse Carla
dandole una mano ad
entrare.
“grazie,
è che la manager di Rob voleva sapere che vestito sceglievi
per la premiere e
ho pensato di occuparmene io, così magari fai una bella
sorpresa a Rob”disse
Victoria
“grazie,
ma non dovevi con tutto quello che hai da fare”disse Carla
“figurati,
Cecilie è tranquillissima credo che abbia preso
più da Tom che da me”disse
Victoria
“gli
occhi sono proprio i tuoi però,speriamo che anche questo lui
o questa lei
erediti gli occhi da Pattinson”disse Carla sorridendo.
“anch’
io speravo che prendesse più da Tom che da me,
però ci siamo divisi abbastanza
bene, non si può certo dire che non sia
figlia”disse Victoria
“decisamente
no”disse Carla accarezzando la testolina ora ricoperta di
capelli della piccola
Cecilie che aveva ormai 6 mesi e mezzo.
“ma
non è che poi quando nasce il mio nipotino o nipotina tu
smetti di lavorare
vero? No perché io un altro bambino lo faccio anche ma
voglio che mi segua
ancora tu, altrimenti io mi rifiuto di partorire”disse
Victoria ridacchiando
“certo
Vic sicuramente”disse Carla
“mi
terresti Cecilie”disse Victoria
“certo”disse
Carla prendendo in braccio Cecilie.
“ti
conosce ormai, hai visto Cecilie c’è la
zia”disse Victoria facendo ridere la
bambina.
“
è davvero un tesoro questa bambina”disse Carla.
“Rob
ha detto che preferiresti avere un bambino”disse Cecilie
mentre sfogliava un
catalogo di Chanel.
“se
fosse identico spiaccicato al padre sicuramente”disse Carla
“chissà
perché noi donne ci fissiamo sempre con il bambino uguale al
padre, anch’ io
all’inizio volevo un bambino uguale a Tom”disse
Victoria
“già,
che poi di solito i maschietti somigliano sempre di più alle
mamme, quindi
forse è meglio che sia una femminuccia”disse
Carla.
“quando
saprai il sesso?”chiese Victoria
“alla
prossima ecografia dovrei farla la settimana prossima”disse
Carla
“ah
allora sarai in tempo per il compleanno di Rob”disse Victoria
“pensavo
mancasse qualche settimana in più al 13 maggio, solo una
settimana per trovare un
regalo per Rob”disse Carla sospirando.
“troverai
qualcosa di adatto, credo che Tom voglia organizzare un concerto con i
loro
amici e magari riuscire ad invitare i Kings of Leon”disse
Victoria.
“i
kings of leon?”chiese Carla stupita
“sono
molto bravi”disse Victoria distrattamente mentre sfogliava il
giornale.
“già,
li adoro”disse Carla
“senti
guarda questo vestito che te ne pare?”chiese indicando un
abito di chanel dal
catalogo.
“non
saprei non è un po’ aderente?”chiese
Carla
“sei
magrissima”disse Victoria
“si
vedrebbe troppo la pancia, non saprei”disse Carla
“ho
capito e dimmi questo, è più slargato sui fianchi
non dovrebbe segnarti”disse
Victoria indicando un altro abito.
“questo
mi piace molto”disse Carla
“ok
allora ti farò arrivare questo vestito e quindi Katherine
dovrà scegliere
qualcosa sul blu per Rob”disse Victoria soddisfatta dopo aver
scelto anche un
paio di scarpe da abbinarci e una pochette.
“bene
io allora andrei così mi preparerò per la cena di
questa sera”disse Victoria
riprendendo in braccio Cecilie.
“preparati
psicologicamente suppongo ci sarà da ridere”disse
Carla
“la
tua amica è una fan di Rob vero?”chiese Victoria
“esatto”disse
Carla
“oh
si allora ci sarà da ridere”disse Victoria uscendo
di casa ridacchiando.
Continuare
a lavorare dopo la nascita del suo bambino? Chissà quanto
tempo sarebbe passato
però, per almeno tre mesi avrebbe dovuto smettere di
lavorare se non forse di
più, e Robert sarebbe stato presente? Robert
l’avrebbe aiutata con il bambino o
il suo bambino sarebbe cresciuto con un padre troppo occupato con la
sua
carriera? Troppe domande e veramente poche risposte sicure. Il suo
rapporto con
Robert era ancora così incerto, provavano entrambi un
sentimento piuttosto forte
e tra qualche mese avrebbero avuto un figlio, però quando si
parlava di futuro
lei si tirava sempre indietro perché il futuro era
così incerto e voleva
evitare di farsi prendere dall’ansia.
Quindi
evitava ogni volta il
discorso futuro,
mentre Robert aveva provato spesso a parlarne, una volta aveva parlato
addirittura di una casa dove vivere insieme. Vivere insieme? La gente
andava a
vivere insieme dopo anni mentre lei lo aveva incontrato e si trovava
già ad
aspettare un figlio da lui, le cose si erano notevolmente velocizzate.
“hey
miss seghe mentali sei pronta?”chiese Ivan affacciandosi in
camera di Carla e
trovandola seduta sul letto a pensare.
“a
che pensi?”chiese Ivan
“tu
credi che io e Robert corriamo troppo? Tu pensi che potremmo mai avere
un futuro
come coppia?”chiese Carla
“sei
proprio in fase seghe mentali, ma seghe mentali all’ennesima
potenza”disse Ivan
sedendosi accanto a lei.
“davvero
Ivan oggi pensavo al futuro”disse Carla
“eh?”chiese
Ivan invitandola a continuare
“quando
questo lui o questa lei nascerà dovrò occuparmene
e smettere di lavorare”disse
Carla
“beh
per poco tempo però, e poi c’è Robert
ci sono i suoi genitori, esiste un nido
che ti tiene i bambini”disse Ivan
“a
volte ho paura che Rob non ci sarà”disse Carla
“figurati
se sta guardando copioni solo ed esclusivamente con set in zona,
conoscendolo
potrebbe addirittura portarsi il figlio sul set, non dovresti
preoccuparti di
queste cose, mi sembri una delle tue pazienti
paranoiche”disse Ivan
“dici
che mi sto lasciando condizionare dagli ormoni”disse Carla
“anche,
è che tu hai questo difetto. Pensi di non aver diritto a un
po’ di benessere,
beh novità tesoro penso che sia il tuo turno”disse
Ivan
“ma
se sono piena di problemi”disse Carla facendo una mezza
smorfia.
“eh
vabbeh adesso non esageriamo accontentati dell’amore per
ora”disse Ivan
prendendola in giro.
“campanello”disse
Ivan poi alzandosi dal letto e correndo ad aprire probabilmente era
arrivato
Nate.
“Rob
caro parlavamo proprio di te”disse Ivan facendo entrare
Robert in casa.
“io
vado Nate mi ha appena mandato un messaggio ci vediamo al ristorante,
Carla era
quasi pronta”disse Ivan mentre usciva di casa infilandosi la
giacca al volo.
“ok
grazie”disse Robert andando in camera di Carla che si stava
finendo di truccare
al viso.
“non
hai bisogno del trucco”disse Robert
“uhm
non sto molto bene, e vorrei evitare di sembrare un vero
cadavere”disse Carla.
“sei
stata male?”chiese Robert
“un
po’ di nausea, cioè mi sono avvicinata alla torta
e magicamente mi è venuta la
nausea”disse Carla perplessa.
“questa
te l’ha mandata il dottor Ross”disse Robert
“lo
penso anch’ io”disse Carla osservandolo dallo
specchio.
“sei
pronta?”chiese Robert
“si
andiamo”disse Carla alzandosi e Robert la aiutò ad
infilarsi il cappotto.
“scusa
se non sono passato, ma sono stato impegnatissimo oggi”disse
Robert
“no
tranquillo e poi ho dormito tutto il giorno”disse Carla
evitando di dire che
aveva passato tutto il tempo a farsi seghe mentali sul loro futuro
insieme, per
quel giorno ci aveva pensato davvero troppo ora la attendeva una cena
imbarazzante tra coppie.
“eccoci”disse
Robert raggiungendo mano nella mano con Carla il tavolo dove erano
già tutti
seduti in attesa dell’ultima coppia, c’erano tutti
Tom e Victoria, Lizzie e il
suo ragazzo Mark, Nate ed Ivan e poi Sere e il famoso Federico.
“oh
mio dio”disse Sere che ancora doveva abituarsi alla presenza
di Robert l’ultima
volta l’aveva visto di sfuggita e anche se erano stati
presentati non avevano
certo parlato molto, anche perché Sere non era riuscita ad
aprire bocca,
concetto piuttosto strano per lei.
“siete
proprio una bella coppia”disse Sere piena di ammirazione per
l’amica che
scoppiò a ridere scuotendo la testa.
Ben
presto però Sere si sciolse e iniziò a parlare di
ogni minimo dettaglio che
riguardasse l’infanzia
di Carla ma
specialmente l’adolescenza e tutti i ragazzi che perennemente
scartava perché
poco intelligenti, o perché magari non erano colti in
materia musicale.
"voleva
portarla a ballare in discoteca, chiaramente ha passato la serata a
bere al bar"disse Sere ridacchiando
"si
conosco già la sua fama da alcolizzata"disse Robert
prendendola in giro
"e
poi c'era Alessandro, mi ricordo anche il nome faceva il figo dicendo
di essere il mago della batteria e suonava da schifo, le ha scritto una
canzone orribile e chiaramente nemmeno con lui è
uscita"disse Sere ridacchiando
“Rob
suona molto bene”disse Tom
“non
mi ha ancora concesso l’onore di ascoltarlo”disse
Carla
“rimedierò”disse
Robert stringendole la mano, e bastava un semplice gesto come il fatto
che la
sua pelle venisse in contatto con quella di Robert per dimenticarsi
delle sue
seghe mentali sul futuro.
Set
polyvore r e c
set
t e v
set
s e f
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Capitolo 28 *** 28 ***
Questo è senz'altro il capitolo che mi piace di meno fa
veramente pena però a quanto pare non sono riuscita a tirare
fuori di meglio spero di rifarmi prossimamemnte vi lascio al cap e vi
ringrazio come semrpe per seguire questa storia assurda e per le
recensioni ,grazie per riuscire a trovare un attimo per dirmi la vostra
chiaramente se dopo questo capitolo deciderete di non leggere
più vi capirò XD
Doveva esserci la premiere in questo cap però volevo
approfondire un paio di cose prima se soppravvivete a questo e vorrete
leggere il prossimo ci sarà la premiere XD ecco spoilero
anche XD anche se penso che si capisca XD e abbiate
pietà di Carla l'ostetrica è un lavoraccio e in
Italia sei considerato meno di zero ashuhaha no vabbeh in Inghilterra
non va così quindi lei se la passa meglio..però
poi capirete perchè mai i genitori di Carla pensino che la
figlia faccia un lavoretto del cavolo XD Ci tengo a precisare che per
alcuni personaggi mi sono ispirata a persone esistenti ma per mia
fortuna in linea di massima ma anche sfortuna a parte il nome e che io
studi per fare una facoltà simile non abbiamo nulla in
comune XD quindi non ho genitori così fuori ashuahaha se
qualcuno se l'è chiesto e anzi i miei genitori
contrariamente alle credenze popolari italiane pensano che io faccia
qualcosa di utile e che non sia solo la tipa che incita la
donna a spingere XD una laurea per dire spinga però XD
disinformazione totale, odio profondamente il sistema sanitario del
nostro paese..
@ _Miss_
: guarda di seghe mentali continua a farsene, poi ha un carattere forte
però è in un periodo comunque in cui è
un pò più fragile e poi diciamocelo il rapporto
con Rob si sta stabilizzando adesso perchè in
realtà loro due sono sempre stati incasinati XD uhm per
questo dettaglio credo dovrete aspettare ancora un capitolo si
sarà nel capitolo dopo il prossimo un bacione e grazie per
la recension
@ lazzari : esatto sta
babba passa tutto al bambino, ashuhaha che probabilmente
sarà bellissimo/a ma iper stressato XD ashuaha mi immagino
un pò i discorsi con il migliore amico si va avanti sempre a
battutine XD Per ora mammina e papà li lasciamo in Italia XD
poi si parlerà anche di loro un bacione e grazie per la
recension
@ romina75: si la
comunicazione tra loro due non funziona ancora benissimo oltretutto
sono due insicuri cioè lei ha un carattere comunque
più forte però le varie vicende che ha vissuto la
rendono sempre un pò insicura..
@ ginevrapotter :
grazie mille per la recensione mi fa piacere ti piaccia e spero ti
possa piacere anche questo anche se ne ho i miei dubbi, volevo
riscriverlo proprio però poi ho pensato che se era
così doveva essere così anche se non mi piace XD
non sappiamo ancora se è maschio o femmina o meglio io lo so
Rob e Carla no XD un bacione
Vi lascio ad un capitolo pessimo XD nato da un foglietto di quelli che
usano i medici per scrivere le ricette dove c'erano tutte le
indicazioni di cosa mangiare e non mangiare e io e le mie compagne
siamo arrivate alla conclusione che praticamente dovresti vivere di
sola aria, naturalmente poi a parte certi alimenti che proprio devi
evitare si può mangiare un pò di tutto
senza eccedere e senza mangiare per due non è che uno deve
fare proprio diete estremiste levando praticamente tutto XD
“e
quindi è merito dell’alcool se vi siete
conosciuti?”chiese Sere ridacchiando che
dopo qualche bicchiere di vino aveva decisamente preso confidenza con
tutti i
presenti.
“non
proprio, diciamo che ci sono stati parecchi fattori”disse
Robert
“beh
Carla mi ha detto che quello che è successo tra voi due
è partito da qualche
bicchiere di troppo”disse Sere
“io
ero sufficientemente lucido”disse Robert
“e
dovete l’avete fatto questo bambino?”chiese Sere
curiosa beccandosi un occhiataccia
da Carla.
“ma
che domande fai?”chiese Federico scioccato
“eddai
è curiosità”disse Sere
“vasca
da bagno di una suite dell’Hilton”disse Robert
tranquillamente come se gli
avessero chiesto se il vino era davvero ottimo come aveva detto il
cameriere, e
a quella risposta tutti lo osservarono perplessi per poi scoppiare in
una
risata generale.
“proprio
vasca da bagno eh?”chiese Tom prendendolo in giro
“secondo
calcoli si però sono quotati anche molti altri
luoghi”disse Carla con la stessa
naturalezza con cui aveva parlato Robert, per poi guardarlo complice e
sorridergli.
“uff
non c’è gusto io volevo mettere Carla in
imbarazzo”disse Sere sbuffando
“e
io l’avevo capito”disse Carla fingendosi superiore,
dopo qualche minuto però la
sua attenzione venne catalizzata dall’antipasto che il
cameriere aveva portato
al tavolo vicino.
“gamberetti
in salsa cocktail”disse Carla sospirando
“che
c’è?”chiese Robert perplesso
“gamberetti
in salsa cocktail, voglio i gamberetti in salsa
cocktail”disse Carla seria.
“oddio
inizi già con le voglie”disse Ivan prendendola in
giro.
“gamberetti
in salsa cocktail”disse Carla
“tesoro
non puoi mangiarli il dottor Ross è stato chiaro non sei
immune a quella
malattia di cui non ricordo il nome e quindi niente insaccati, niente
carne
cruda ne crostacei”disse Robert
“il
gamberetto non è un crostaceo, sarà
qualcos’altro”disse Carla seria
“Carla
non puoi mangiare i
gamberetti, ti
ricordi me l’avevi detto tu stessa”disse Victoria.
“una
porzione di gamberetti in salsa cocktail non mi uccideranno ne faranno
male al
bambino”disse Carla
“tesoro
davvero se vuoi ti faccio portare qualsiasi dolce tu voglia, ma i
gamberetti
no”disse Robert
“vuoi
che il bambino abbia una voglia di gamberetto disegnata in
faccia?”chiese Carla
guardandolo perplessa.
“ma
se sono tutte leggende”disse Robert ridacchiando
“non
sono leggende in alcuni casi è vero”disse Carla
sentendosi presa in giro
“beh
meglio un gamberetto disegnato in faccia che la possibilità
che possa
morire”disse Robert
“bene”disse
Carla alzandosi dal tavolo e precipitandosi in bagno, Robert
l’aveva fatta
sentire stupida e anche una pessima madre, che pensava solo ai suoi
bisogni e
non a quelli del suo bambino, non sarebbe mai stata una buona madre per
quel
bambino.
Scoprendo
di essere incinta invece di esserne felice aveva pensato subito di
eliminare
quel bambino senza dargli nemmeno il diritto alla vita e ora che
faceva? Faceva
i capricci sapendo benissimo che contrarre un infezione in gravidanza poteva portare
danni enormi al
suo bambino.
Entrata
nella toilette delle donne entrò in un bagno e vi si chiuse
dentro sedendosi
sul bagno e scoppiando inevitabilmente a piangere, bastava una minima
cosa e
scoppiava a piangere, odiava essere così tanto fragile.
“Carla
sono Sere dai esci dal bagno”disse Sere entrando nel bagno ma
Carla non gli
rispose non aveva nessuna intenzione di farsi vedere piangere.
“dai
Robert è preoccupato, guarda che sta per chiamare il dottor
Ross per sapere se
magari si può fare qualche eccezione, è
totalmente in tuo potere, farebbe
qualsiasi cosa per te”disse Sere
“si
certo”si lasciò sfuggire Carla.
“allora
sei viva, dai scemotta apri quella porta”disse Sere
“no,
ho bisogno di starmene da sola”disse Carla
“nel
bagno di un ristorante? Beh si è decisamente il posto ideale
dove
riflettere”disse Sere
“è
qui?”chiese Robert entrando nel bagno delle signore.
“si
ma non vuole uscire, che fai ci provi tu?”chiese Sere
“per
forza io ho fatto il danno a quanto pare”disse Robert e poi
si sentì una porta
richiudersi e un leggero cigolio di un’altra porta doveva
essere quella
dell’altro bagno di fianco a quello in cui si trovava.
“che
dici mi apri la porta del bagno o devo scavalcare
anche?”chiese Robert che si
era arrampicato con molta facilità data la sua altezza al
muretto che separava
i due bagni.
“fai
quello che vuoi”disse Carla indifferente.
“va
bene”disse Robert
“no
aspetta ma sei pazzo?”chiese Carla scioccata nel vederlo
spingersi per
arrampicarsi ancora più in alto.
“apri
la porta o mi toccherà davvero lanciarmi
dall’altra parte”disse Robert e Carla
asciugandosi le lacrime uscì dal bagno.
“si
può sapere che è successo?”chiese
Robert
“sei
un idiota”disse Carla
“non
è colpa mia se non puoi mangiare i gamberetti io lo dico
solo per te e per il
bambino”disse Robert
“no
a te interessa solo del bambino, io non sono che un
contenitore”disse Carla
“stai
scherzando voglio sperare”disse Robert
“parli
sempre del bambino e di me in realtà non ti interessa
niente”sputò fuori Carla
per poi sentirsi ancora più male emotivamente e iniziare a
sentire un forte
senso di nausea.
“non
dire cavolate, tu per me sei la cosa più importante del
mondo”disse Robert
avvicinandosi e accarezzandole i capelli, ma Carla si scansò
subito perché quel
senso di nausea non era una sensazione era proprio nausea e si
ritrovò a
vomitare nel bagno dove era stata seduta nei 10 minuti precedenti.
“amore
ci sono io”disse Robert tenendogli i capelli e massaggiandole
la schiena mentre
rimetteva anche l’anima.
“vieni”disse
Robert aiutandola ad alzarsi e portandola al lavandino
perché si sciacquasse il
viso.
“grazie”disse
Carla pulendosi il viso ridotto in condizioni pessime con una
salvietta.
“va
meglio?”chiese Robert
“si”disse
Carla
“posso
chiederti che cosa ho detto di sbagliato? Dubito che tu te la sia presa
per i
gamberetti”disse Robert
“mi
hai fatto notare che mettevo di nuovo in pericolo la vita del bambino,
forse a
me non interessa poi più di tanto delle sorti di questo
bambino non trovi? Prima
non lo voglio tenere, poi continuo a lavorare comunque nonostante il
mio sia un
lavoro decisamente pesante, il dottor Ross mi dice di smetterla di
seguire i
parti in posizioni faticose ma io continuo a farlo, mangio kg di dolci
anche se
non potrei e per chiudere volevo mangiare dei gamberetti sapendo che
potrebbe
essere un rischio per il bambino, sono pessima e sarò magari
anche peggio
quando nascerà”disse Carla
“non
è vero, questo bambino sa quanto amore provi per lui o lei,
lo sa benissimo e
io sono certo che sarai una madre fantastica, devi solo iniziare ad
avere più
fiducia in te stessa, insomma il debole della coppia sono io non tu, tu
hai un
bel caratterino dove l’hai messo?”chiese Robert
“forse
non c’è mai stato”disse Carla
“con
tutto quello che hai passato non puoi non avere un carattere
forte”disse Robert
accarezzandole i capelli mentre l’attirava al suo petto
stringendola forte.
“ogni
volta che veniamo in questo ristorante faccio sempre la figura della
pazza”disse Carla sbuffando
“se
non altro non hai lanciato vino addosso a nessuno questa volta, quindi
siamo a
buon punto”disse Robert ridacchiando e facendo ridere anche
Carla.
“arriverà
il giorno che ti stancherai di me Robert Thomas
Pattinson”disse Carla
“non
penso proprio”disse Robert baciandole la fronte.
“beh
non c’è che dire trucco sbavato al massimo e occhi
rossi”disse Carla sospirando
“e
capelli scomipigliati”disse Robert scompigliandole i capelli
“simpatico”disse
Carla
“che
dici torniamo di là o vuoi che ti riporti a
casa?”chiese Robert
“almeno
il mio dolce potrò averlo”disse Carla
“si
ho chiamato il dottor Ross e ha detto che un dolce puoi anche
prenderlo, in
realtà potresti mangiare anche i gamberetti”disse
Robert
“non
importa adesso non li voglio più”disse Carla
“perfetto
e così hai proprio iniziato con le leggendarie
voglie”disse Robert sospirando.
“certo
e ti chiederò di comprarmi le cose più
impossibili agli orari più impossibili,
comunque le voglie esistono io ne ho una sul ginocchio e pare sia di
caffè”disse Carla
“si
lo so, all’interno del ginocchio”disse Robert e
Carla lo guardò sorpresa.
“sono
uno attento e poi finché metti sempre in mostra le tue
gambe”disse Robert
prendendola in giro.
“voi
due siete ancora vivi?”chiese Tom entrando in bagno.
“si”disse
Robert
“tutto
bene Carla? Guarda che se si comporta male lo posso
picchiare”disse Tom
“si
tutto a posto, colpa mia”disse Carla
“tranquilla
dirò che è colpa di Rob, sai Paul ha ancora in
mente l’ultima volta che siete
stati qui, e siccome avete il vizio di scappare prima del dolce voleva
sapere
se questa volta farà in tempo a portarlo prima che
scappiate”disse Tom
ridacchiando.
“certo
il dolce, io ho diritto a una fetta di dolce”disse Carla e
Robert la guardò
scuotendo la testa.
Dopo
cena pensarono bene di andare a bere qualcosa in un pub poco
frequentato e dove
non avrebbero dato più di tanto nell’occhio,
volevano soltanto bere e ascoltare
un po’ di buona musica.
“prendi
qualcosa?”chiese Robert prima di andare con Tom ad ordinare
al bancone.
“uhm
certo una long island ice tea, sto scherzando potrei bere solo della
camomilla”disse Carla ridacchiando
“ci
sono gli analcolici”disse Robert
“no
portami solo dell’acqua”disse Carla
“va
bene”disse Robert baciando le labbra di Carla
per poi seguire Tom, li osservò avvicinarsi al
bancone, ma in realtà
anche se si trovavano in periferia quel locale era piuttosto pieno,ma
fino a
quel momento della serata nessuno li aveva notati.
“Carla”la
chiamò una voce maschile non appartenente a Robert e Carla
si voltò sorpresa e
di primo impatto non riconobbe affatto il ragazzo biondo di fronte a
lei.
“James,
sono James non ti ricordi più di me?”chiese James
e allora Carla facendo mente
locale si ricordò perfettamente chi fosse quel ragazzo. Uno
dei tanti con cui
era stata, e che a differenza di altri l’aveva chiamata per
settimane, chiamate
a cui lei non aveva naturalmente risposto, per un attimo Ivan aveva
avuto la
tentazione di prendere lui stesso il numero di quel ragazzo per se, ma
c’era
già Nate e quindi ci aveva decisamente rinunciato.
“si
scusa ero soprappensiero”disse Carla
“credevo
non ti ricordassi più, non hai più
richiamato”disse James appoggiandosi con i
gomiti al tavolo proprio di fronte a Carla che in quel momento era
rimasta sola
al tavolo dato che Victoria era andata un attimo in bagno e Sere e
Federico
avevano optato per tornare in albergo a dormire, mentre Ivan e Nate
erano fuori
dal locale a fumare.
“sono
stata impegnata”disse Carla
“lo
vedo”disse James soffermandosi con lo sguardo sulla sua
pancia.
“già”disse
Carla
“senti
ma non posso offrirti nulla? Che so un analcolico date le tue
condizioni”disse
James
“no,
non puoi offrirle niente”disse Robert affiancandosi al
ragazzo e fulminandolo
con lo sguardo.
“hey
calmo stavo solo parlando con una vecchia amica”disse James
“si,
beh ora che hai detto quello che dovevi dire potresti anche tornare a
rimorchiare qualcun'altra, come puoi vedere lei è
leggermente occupata”disse
Robert
“che
c’è Pattinson hai paura che ti portino nuovamente
via la donna da sotto il
naso? Sei proprio sicuro che il bambino sia tuo? Sai
com’è di solito quelle che
stanno con te si sono fatte mettere incinte da qualcun altro,
probabilmente non
funzioni molto bene”disse James e a quelle parole Carla
colpì con uno schiaffo
James costringendolo a portarsi una mano sulla guancia offesa.
“che
c’è ti offendi? Allora è vero non
è di Pattinson d'altronde con tutti quelli
che ti sei passata è normale”disse James.
“è
proprio vero il detto che quando la volpe non arriva all’uva
poi dice che non è
matura”disse Carla ridendogli in faccia.
“rifiutandomi
non sai cosa ti sei persa”disse James
“cosa
mi sono persa? Un finto orgasmo probabilmente”disse Carla e a
quelle parole
l’orgoglio di James fu irrimediabilmente ferito e se ne
andò con la coda tra le
gambe.
“però
l’hai messo al posto suo”disse Tom sedendosi al
tavolo con la sua birra e
ridacchiando per la scenetta a cui aveva appena assistito, mentre
Robert si
sedette di fianco a Carla con la sua birra e un’espressione
indecifrabile sul
volto.
“se
vuoi possiamo farlo il test di paternità”disse
Carla pensando che le parole di
James riguardanti il suo passato l’avessero portato a
riflettere.
“io
lo so che questo bambino è mio, non ho bisogno di test di
paternità e compatibilità
varie,è che mi sto trattenendo dall’andare da
quell’idiota e spaccargli la
faccia”disse Robert prendendo un bel respiro.
“non
mi piace quando sei violento”disse Carla
“è
l’unico motivo per cui sono ancora qui invece che fuori a
riempirlo di
botte”disse Robert sorridendo a Carla.
“beh
tranquillo Rob, Carla l’ha messo al suo posto”disse
Tom ridacchiando.
“ho
fatto diversi corsi di difesa personale”disse Carla
orgogliosa.
“occhio
Robert che se la fai innervosire ti castra per davvero”disse
Tom prendendo in
giro l’amico.
“ne
sono consapevole”disse Robert ridacchiando.
“vado
a casa con Ivan e Nate tranquillo non c’è bisogno
che mi accompagni a casa”disse
Carla prendendo il viso di Robert tra le mani alzandosi sulle punte per
arrivare alla sua altezza.
“veramente
volevo portarti in un posto se non sei troppo stanca”disse
Robert
“beh
sarei un po’ stanca effettivamente però va
bene”disse Carla sorridendo a Robert
“perfetto”disse
Robert aprendole la portiera della macchina per farla accomodare al
posto del
passeggero.
“uhm
metti un po’ di musica classica”disse Carla
provando a trovare la posizione
giusta dato che il bambino si muoveva parecchio.
“tutto
bene?”chiese Robert facendo partire un cd di sue
composizioni.
“il
bambino si sta agitando leggermente, credo che con un po’ di
musica classica si
calmerebbe, vero piccolo? ”disse Carla accarezzandosi la
pancia.
“sei
agitata?”chiese Robert
“no,
cioè forse”disse Carla
“siamo
arrivati”disse Robert parcheggiando l’auto in un
viale alberato, nonostante il
freddo la primavera era arrivata anche a Londra, certo non era la
primavera che
si poteva respirare in Italia ma era comunque primavera.
“uhm
che ci facciamo qui”chiese Carla perplessa
“adesso
vedrai”disse Robert prendendo un bel respiro ed uscendo dalla
macchina, in
realtà probabilmente era ancora più agitato di
Carla, temeva oltre ogni modo la
sua reazione a quella sorpresa.
“mi
devo fidare? Non è che hai intenzione di uccidermi e farmi a
pezzi?”chiese
Carla perplessa stringendo la mano che gli porse Robert.
“no,
non è nelle mie intenzioni”disse Robert sorridendo
alla sua affermazione.
“uhm
però l’impressione è
questa”disse Carla ridacchiando
“no,
in realtà vedi questa casa?”chiese Robert
fermandosi davanti ad un enorme
costruzione scura con un bel cancello e un ampio giardino.
“si”disse
Carla
“beh
vedi,l’ho comprata oggi”disse Robert
“perfetto,
comprare casa è sempre un buon investimento, poi mi sembra
proprio grande è
proprio l’ideale per te”disse Carla sorridendo
nervosamente.
“veramente
io, ecco io”disse Robert nervosamente senza riuscire a finire
la frase.
“oh
si davvero una bella casa, ti spiacerebbe riaccompagnami a casa sono
davvero
stanca”disse Carla sbadigliando e fingendo di essere stanca.
“no
aspetta, io ho preso questa casa per noi due”disse Robert
“per
noi due?”chiese Carla
“ti
sto chiedendo di venire a vivere con me”disse Robert
“oddio”disse
Carla
“avremo
un bambino, vivere insieme mi sembra il minimo non
trovi?”chiese Robert
“non
saprei, insomma Ivan vive da solo e non ha uno stipendio sufficiente a
pagare
l’affitto”disse Carla
“ho
già parlato con Ivan e mi ha detto che Nate vuole andare a
vivere con lui”disse
Robert
“si,
ma io ho i miei spazi le mie cose lì”disse Carla
“beh,
questa casa è grande c’è molto spazio
per le tue cose”disse Robert
“no,
non è lo stesso”disse Carla
“mi
stai dicendo che non vuoi venire a vivere con me?”chiese
Robert dando
finalmente un senso ai suoi giri di parole.
“no,
cioè ma ti pare che tu compri casa
così?”chiese Carla sospirando nervosamente.
“non
è difficile vuoi o non vuoi venire a vivere con
me?”chiese Robert
“non
lo so, al momento non riesco a darti una risposta”disse Carla
“certo,
dovevo aspettarmelo”disse Robert
“ti
prego non rimanerci male, è che così su due piedi
non lo so”disse Carla
“se
la risposta non ti viene automatica forse perché la tua
risposta è
un'altra”disse Robert
“andare
a vivere insieme, è un passo importante non posso decidere
così e poi scusa noi
due è come se vivessimo insieme”disse Carla.
“quando
nascerà il bambino avremo bisogno di più spazio,
e comprare casa è uno dei primi
passi per costruire una famiglia, sempre che tu lo
voglia”disse Robert
“certo
che lo voglio, voglio stare con te e crescere questo bambino con
te”disse Carla
posando la mano sulla sua pancia.
“ma
venire a vivere con me ti sembra troppo”disse Robert
“dammi
tempo di rielaborare questa cosa, solo qualche giorno”disse
Carla pregandolo
letteralmente.
“va
bene, non era propriamente quello che speravo di ottenere ma
è sempre meglio di
un no secco”disse Robert calmandosi e sorridendole.
“lo
so, sono un disastro totale”disse Carla sospirando
“non
è vero, è che tu sei solo un po’
più complicata, però ne vale la pena di questo
sono certo ”disse Robert abbracciandola e stringendola a
sé.
“vorrà
dire che mi rifarò alla premiere, sarò
impeccabile”disse Carla ridacchiando e
inspirando il suo profumo preferito: quello di Robert.
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Capitolo 29 *** 29 ***
Salve gente.. beh io l'avevo detto che quel capitolo faceva schifo
è uscito così, volevo anche cancellarlo
però poi ho pensato che se è uscito
così c'era un motivo e allora l' ho pubblicato, è
che io fondamentalmente penso che in questa storia sia successo tutto
un pò in fretta e voglio far capire che loro due non stanno
insieme perchè adesso aspettano un bambino,
perchè siccome è una cosa importantissima e
bellissima che sicuramente li ha uniti ancora di più si
è parlato molto di questa cosa negli ultimi capitoli, e beh
voglio dar chiaramente spazio alla loro relazione che è il
punto fondamentale poi della storia..Fondamentalmente avete ragione il
personaggio di Carla è un disastro ma credo che l'abbiate
capito dall'inizio della storia, però poi arriva Robert a
salvare la situazione.. avete visto RM? lei arriva e lui inizia a stare
meglio, beh lo stesso succede qui, arriva lui e lei torna ad essere
piano piano, quindi perdonatela se ancora fa danni ogni tanto.. beh
torna ad essere se stessa.. vi lascio al capitolo che spero chiarisca
un pò le cose..la premiere è rimandata al
prossimo dove suppongo troveremo anche la visita rivelatrice e
scopriremo se il loro bambino sarà una Sophie o un ancora
non si sa perchè a Rob Paride proprio non piace XD
vedremo nel prossimo.. spero leggerete questo nonostate lo scorso ha
fatto schifo e in tutta sincerità devo dire che nemmeno
questo è il top ma questa volta mi giustifico dicendo che ho
visto RM già due volte vene pome da sola e ho pianto a
fontana sia all'inizio che alla fine, poi quando sono da sola non mi
interessa piango tranquillamente lo stesso successe con new moon la
seconda volta lo vidi al cinema da sola e piansi tantissimo la prima
ridevo XD vabbeh e poi RM l'ho rivisto ieri con i miei e pensate un
pò hanno pianto anche loro alla fine.. sisisi tutti e due
cioè non esagerando ma avevano gli occhi lucidi XD
Se ancora non l'avete visto andate a vederlo, ha dei ritmi strani e a
tratti la sceneggiatura per me ha qualche buco ma la recitazione degli
attori è buona, e tranquille non fa solo piangere ci sono
tutte le battutine di Aidan che sono davvero uno squarto ashuhaha
casa
che ha comprato Rob è quella in alto a destra quella dove
c'è la macchina nera in pratica XD
@ ginevrapotter
: ecco brava hai capito tutto, però in realtà il
suo pessimo carattere attuale è un riflesso del passato, ma
pian piano tornerà ad essere la persona che era.. in
pedagogia mi hanno insegnato quanto un'esperienza negativa magari
nemmeno vissuta sulla propria pelle può condizionare
comportamenti futuri, però diciamo che lei è
fortunata perchè ha trovato qualcuno che è in
grado proprio di farla ricredere.. si in realtà è
vero che le voglie sono un pò leggende, insomma non muore
nessuno anche se una mia amica sostiene di avere la voglia di
gamberetto ma credo semplicemente siano zone più o meno
pigmentate della pelle, non è colpa della mamma che non ha
mangiato i gamberetti XD grazie per aver trovato un attimo per
recensire
@ _Miss_ : eh si
effettivamente, no ma speriamo che si ricreda XD speriamo purtroppo
dalle ricerche che si fanno su internet pare che siamo considerati meno
di zero, non so forse al sud c'è una mentalità
diversa perchè tipo qui non trovi un maschio del nord che lo
fa come lavoro, mentre abbiamo 3 ostetrici maschi che hanno studiato al
sud che lavorano qui, quindi non saprei.. qui non sanno nemmeno che
lavoro sia in molti.. però vabbeh il mio era un paragone con
l'Inghilterra che ha una mentalità completamente diversa
sull'argomento..grazie per il tempo che hai speso per la recensione
@ pensiera : ashuahha
mannò puoi dirlo tranquillamente che scrivi? XD
cioè a volte penso che siano i personaggi che si ribellano a
quello che voglio scrivere XD però la verità
è che se si comportano da scemi beh la colpa è
mia quindi tranquilla puoi dirlo che ho scritto una cavolata XD ...grazie
per il tempo che hai speso per la recensione
@ lazzari : ashuahah
ti ho fatto incavolare proprio con questo capitolo XD io lo sapevo che
faceva un pò pena, però ho pensato che dovesse
venir fuori un pò tutto, perchè è vero
che Rob ti fa passare tutti i dubbi, però dovevo farli
vedere questi dubbi e quindi ho pensato ha i dubbi ok non
può dirgli subito si, però poi tu hai
perfettamente ragione perchè ho pensato a Rob che viene
avvicinato e allontanato costantemente e vedrai in questo capitolo,
no.. non va alla premiere con un altra però XD non lo faceva
sicuramente così scemo XD comunque diciamo che lei
è un pò incoscente del suo comportamente lo
realizza marginalmente, però non è che voglia
tenerlo in pugno, è che semplicemente sa di volerlo
però fa fatica a gestire questa cosa, perchè dopo
il famoso personaggio di Davide (che avremo modo di vedere tra l'altro
XD) beh ha perso un pò di fiducia nei rapporti, e quindi
spesso mette dei muri, ma ti assicuro che imparerà.. lei sa
benissimo che Robert non è sicuramente Davide..comunque
Robert non fa da zerbino o almeno lo spero cioè io l'ho
fatto comprensivo ma non zerbino, cioè quando lei gli fa no
il bambino non lo tengo l'ha lasciata.. cioè zerbino no,
spero di non comunicarlo zerbino, odio i maschi zerbini e le femmine
che se ne approfittano e spero di non aver comunicato questo
però se ti è arrivato questo probabilmente
si...uhm fondamentalmente non scrivo bene e questa ne è la
prova XD grazie per aver recensito il capitolo e aver trovato un attimo
per leggerlo anche se faceva un pò pena
@ romina75 : si ma non
solo come hai visto ha sempre le idee confuse, cioè non
confuse ma si tira sempre indietro per fifa però in questo
capitolo capirà un paio di cosette che già sa ma
che aveva bisogno di ammettere da sola.. grazie per aver trovato il
tempo per leggere e recensire
Vi lascio al capitolo e vi dico che probabilmente il prossimo
arriverà piuttosto presto
“allora
quando vi trasferite
nella casa nuova?”chiese Tom accendendosi una sigaretta e
sedendosi accanto
all’amico seduto sui gradini in terracotta del giardino di
casa Pattinson.
“quando
mi trasferisco
semmai”disse Robert prendendo l’accendino che Tom
gli aveva passato e
accendendosi a sua volta una sigaretta, ormai erano rari i momenti in
cui aveva
modo di fumare, passava la maggior parte del suo tempo con Carla e
siccome lei
era incinta lui evitava di fumare.
“ti
ha detto di no?”chiese
perplesso Tom
“è
come se l’avesse detto,
ha detto che deve pensarci, che così su due piedi non sapeva
rispondermi, ti
pare che se una persona volesse davvero fare qualcosa ci sarebbe
bisogno di pensarci?”chiese
Robert
“e
tu?”chiese Tom
“ed
io gli ho detto che va
bene, che aspetterò”disse Robert
“beh
il bambino è in
dirittura di arrivo ancora qualche mese e nascerà, cosa
avete intenzione di
fare, volete vivere in case separate e spostare il bambino
continuamente”disse
Tom.
“no,
almeno io no ”disse
Robert
“devi
impuntarti, devi farle
capire che ci sono cose che non puoi tollerare, dille che se non viene
a stare
con te la lasci”disse Tom
“che
cosa?”chiese Robert perplesso
“non
dirmi che non avresti
bisogno di qualche sicurezza in più su questo rapporto, ti
ama questo è
indiscutibile, però questo fatto che appena ci sia qualcosa
che possa legarvi
troppo tende sempre a tirarsi indietro ad avere dei dubbi, non dirmi
che a te questa
situazione va bene, perché io personalmente mi sentirei
incredibilmente
insicuro se tua sorella si comportasse così”disse
Tom
“certo
che mi capita di
essere insicuro, certo che avrei preferito sentirmi dire di si ieri
sera, come
avrei preferito che includesse anche me nella sua scelta sul tenere o
meno il
bambino inizialmente,certo poi l'ha tenuto perchè era anche
mio peròche posso farci con lei tutto è
più complicato”disse Robert
“e
hai intenzione di
continuare a complicarti la vita, ripeto è vero che ti ama,
ma dico hai
intenzione di continuare a vivere un rapporto così
distruttivo per te?”chiese
Tom
“ti
ricordi la
premiere?”chiese Robert
“come
non dimenticarla”disse
Tom ridacchiando
“beh
ti ricordi che lei si è
spaventata, qualche mese prima di venire a vivere a Londra frequentava
un
ragazzo che l’ha totalmente distrutta e per concludere il
tutto l’ ha riempita
di botte”disse Robert
“però
un vero
gentleman”disse Tom un pò turbato
“è
colpa di quell’idiota se
ora è così, anzi con me ne ha fatti parecchi di
passi avanti, ha solo bisogno
dei suoi tempi”disse Robert
“e
tu sai di cosa avresti
bisogno? Di uscire di più con i tuoi amici, i ragazzi si
chiedono che fine hai
fatto, ormai ti vedono solo in copertina”disse Tom
“sto
valutando diversi
copioni”disse Robert
“tutte scuse
mister zerbino, stasera prendi e
esci con me e i ragazzi”disse Tom
“non
sono uno zerbino,
insomma se io fossi uno zerbino tu cosa saresti?”chiese
Robert prendendolo in
giro.
“guarda
che conquistare tua
sorella è stato molto complicato, poi chiaramente paragonato
al fratello poco
più che ventenne che già spopolava ovunque, io ho
fatto nettamente più fatica
di te ad affermarmi”disse Tom
“hai
fatto fatica a
conquistare mia sorella perché non te ne facevi scappare
mezza e diciamo che
lei non voleva fare numero”disse Robert prendendolo in giro
“comunque
stavamo parlando
di te, che cosa farai ora?”disse Tom
“la
lascio stare per qualche
giorno, e vedo che succede”disse Robert perplesso
“ecco
bravo falle vedere che
vivi tranquillamente senza di lei”disse Tom
“veramente
il messaggio non
è questo, semplicemente così avrà modo
di riflettere sulla sua scelta in
tranquillità, non voglio farle pressioni”disse
Robert.
“dai
allora io ti lascio al
tuo copione da leggere e ci vediamo stasera al solito
posto”disse Tom lasciando
l’amico
“ok”disse
Robert
accendendosi l’ennesima sigaretta e prendendo il copione che
aveva appoggiato
al suo fianco sul gradino quando era arrivato Tom.
L’aveva
escluso a priori
perché le riprese si sarebbero tenute per due mesi da fine
maggio a fine
luglio, però era una sceneggiatura che gli piaceva davvero
molto e ora si stava
chiedendo se in fondo valesse la pena rinunciare a quel film, solo per
stare
accanto ad una persona che forse non lo voleva abbastanza se non aveva
risposto
subito di si alla sua proposta, in fondo non le aveva certo chiesto di
sposarlo,
le aveva semplicemente chiesto di andare a vivere con lui, in una casa
più
grande dove il bambino avrebbe potuto avere una stanza tutta per
sé, sapeva che
tutti i suoi dubbi erano dettati da un passato non propriamente roseo,
ma in
fondo nemmeno il suo era stato poi tanto felice, eppure lui non ci
aveva
pensato due volte, lui voleva riprovarci ad essere felice, ma lei lo
voleva
davvero? Voleva provare ad essere felice con lui?
“che
hai oggi?”chiese Ivan
sedendosi sul letto di Carla
“niente
di che”disse Carla
“devo
dire che Sere mi manca
già, sarebbe bello se anche lei vivesse a Londra con noi non
trovi?”chiese Ivan
“si”disse
Carla
distrattamente
“ma
si può saper che
cos’hai?”chiese Ivan
“niente
davvero”disse Carla
“davvero?
Perché allora sono
tre giorni che non si vede Rob in giro?”chiese Ivan
“è
impegnato, domani sera
c’è la premiere e poi si sta preparando per
partire”disse Carla
“partire?”chiese
Ivan
“sarà
a Los Angeles per
girare un film”disse Carla
“senti
io non ti ho chiesto
niente in questi giorni perché aspettavo che parlassi tu, ma
si può saper che
succede?”chiese Ivan
“beh
tu dovresti saperlo
no?”chiese Carla
“si
ha comprato casa per voi
due, ma siccome tu non mi hai detto nulla pensavo non ti avesse ancora
detto
nulla”disse Ivan
“io
gli ho detto che volevo
pensarci, e credo che in realtà l’abbia presa
più male di quanto mi abbia dato
a vedere”disse Carla
“hai
detto proprio
no?”chiese Ivan
“no,
ho detto che ci volevo
pensare, è una cosa importante e io non so se mi sento
pronta”disse Carla
“se
ti senti pronta a creare
una famiglia con lui?”chiese Ivan
“non
è lui il punto, con lui
potrei fare qualsiasi cosa, potrei addirittura decidere di lasciare il
mio
lavoro per fare qualcosa di ambulatoriale che mi permetta di stare a
casa, per
lui ho già deciso che non tornerò più
a casa”disse Carla
“qual
è allora il punto, la
famiglia ?”chiese Ivan
“ho
paura di non esserne in
grado, ho paura che il mio vissuto familiare mi porterà ad
essere con questo
bambino proprio come i miei genitori sono stati con me, ho paura che
Robert si
stanchi davvero di me e dei miei complessi”disse Carla
“se
ha subito fino ad ora
direi che ormai la strada per lui è in discesa dati i
cambiamenti che stai
subendo, da quando lui è entrato a far parte della tua vita
io non vedo più la
ragazza cinica e pessimista che purtroppo ho dovuto sopportare negli
ultimi tre
anni, sembri essere tornata in te , si sei ancora una maniaca da seghe
mentali,
ma è normale che tu sia spaventata, hai incontrato un uomo
in grado di
sconvolgere totalmente la tua vita”disse Ivan.
“già
e invece di dirlo a
lui, lo sto dicendo a te”disse Carla.
“beh
io penso che in fondo
lui lo sappia, o non insisterebbe così tanto, ti avrebbe
già mandato a quel
paese, però magari avrebbe bisogno di una tua rassicurazione
in più che
dici?”chiese Ivan
“forse
hai ragione”disse
Carla
“leva
il forse, e comunque
io gradirei davvero che tu andassi fuori dalle scatole, così
io e Nate possiamo
starcene qui tranquilli, tranquilli. Insomma praticamente è
già come se viveste
insieme dimmi cosa
cambierebbe?”disse
Ivan
“mi
mancherebbe il mio
migliore amico”disse Carla
“certo
come se andando a
vivere in una mega casa a pochi isolati da qui ti permetterebbe di
liberarti di
me, la camera degli ospiti è già prenotata per me
è chiaro”disse Ivan
“chiaro”disse
Carla
abbracciando Ivan
“forza
cambiati e vai a
dirle a lui le cose che hai detto a me”disse Ivan.
“giusto”disse
Carla
alzandosi dal letto e cercando dei vestiti per uscire.
“non
vestirti male, che sennò
ci ripensa”disse Ivan prendendola in giro.
“buongiorno
signora
Pattinson”disse Carla quando Claire le aprì la
porta.
“ah
finalmente”disse Claire
e Carla la osservò perplessa.
“c’è
Robert?”chiese Carla
“sono
giorni che non so dove
sia, ho detto finalmente perché speravo me lo sapessi dire
tu ”disse Claire
“veramente
sono anch’io
giorni che non lo vedo, l’ho sentito per telefono qualche
giorno fa e mi ha
detto che stava studiando un copione”disse Carla
“ma
non avete litigato
vero?”chiese Claire preoccupata
“non
proprio, ma credo che
si sia risentito
per una cosa”disse
Carla
“lo
sapevo hai rifiutato di
andare a vivere con lui vero?”chiese Claire
“gli
ho detto che volevo
pensarci, ma devo avergli dato l’impressione di essere
più disposta a rifiutare
che ad accettare”disse Carla.
“Tom
continua a dirmi di non
saperne nulla, ma sono sicura che se gli parlerai tu ti dirà
tutto”disse Claire
“cercherò
Tom allora, la
ringrazio signora Pattinson”disse Carla
“Claire
devi chiamarmi
Claire”disse Claire
“va
bene arrivederci allora
Claire”si sforzò di dire Carla andandosene e
prendendo un taxi per raggiungere
casa di Tom e Victoria sperando che sapessero dirgli qualcosa su Robert
che tra
l’altro aveva il cellulare spento da un giorno intero, e dopo
la chiamata in
cui la informava di essere parecchio impegnato con questo nuovo copione
non si
era più fatto sentire per ben due giorni.
“Carla”disse
Victoria
sorpresa
“c’è
Tom?”chiese Carla
“si
accomodati pure”disse
Victoria
“ciao
Carla come mai da
queste parti?”chiese Tom
“speravo
potessi dirmi
qualcosa su Rob”disse Carla
“suppongo
se la starà
spassando con qualche ragazza nella sua nuova casa”disse Tom
“Tom”disse
Victoria
richiamandolo.
“sicuramente
non lo sta
facendo ma dovrebbe, sai quanta stima io abbia di te, ma devi dargli
qualche
sicurezza in più sul vostro rapporto, lui non lo
dà a vedere ma ne soffre
”disse Tom duramente.
“Tom
ma ti sembra il caso di
parlarle così”disse Victoria
“no
Victoria ha ragione
lui”disse Carla con gli occhi lucidi, forse era
già troppo tardi.
“ma
Rob non sono io, quindi
sai già dove trovarlo, non ti assicuro in che stato dato che
sta studiando il
copione”disse Tom
“grazie”disse
Carla
salutandoli velocemente e precipitandosi fuori casa Sturridge
chiamò un altro
taxi per raggiungere casa di Rob.
Era
una casa davvero enorme
con un giardino imponente che si scorgeva già
all’entrata e il campanello era
un po’ alto, il loro bambino avrebbe avuto qualche
difficoltà ad arrivarci, ma
tanto Robert
l’avrebbe preso in braccio
permettendogli di arrivarci.
“chi
è?”chiese una voce
assonnata rispondendo al citofono
“sono
Carla posso
disturbarti?”chiese Carla
“si
puoi”disse Robert schiacciando
il bottone del citofono perché il portoncino in legno si
aprisse.
Oltre
quel portoncino il
grande giardino che si scorgeva in parte già
dall’esterno appariva in tutto il
suo splendore, un grande albero con un altalena in legno, probabilmente
quella
casa era stata lasciata di recente, perché il giardino era
davvero molto
curato.
“si,
sono sicura che ti
piacerà”disse Carla parlando con il suo bambino
mentre osservava ogni dettaglio
di quel giardino.
“ciao”disse
Robert attirando
la sua attenzione
“ciao”disse
Carla
avvicinandoglisi un po’ titubante.
“con
chi parlavi?”chiese
Robert perplesso
“con
il bambino”disse Carla
“scusa
se sono un po’
sparito, ma questo copione mi sta impegnando parecchio, sono stato
indeciso
fino all’ultimo su se accettare o meno, però mi
piaceva e Katherine mi ha
letteralmente obbligato, sarà per poco tempo, a fine luglio
sarò a casa forse
anche prima”disse Robert
“certo,
ecco io volevo
parlarti”disse Carla
“va
bene entriamo ”disse
Robert invitandola ad entrare.
“mi
dispiace”disse Carla
entrando in casa senza nemmeno dare il tempo a Robert di chiudere la
porta.
“non
devi scusarti per
nulla”disse Robert andandole vicino.
“io
voglio venire a vivere
con te”disse Carla tirando fuori tutto il coraggio che
possedeva
“ma
non ora, l’ho capito
tranquilla”disse Robert
“no,
io non voglio
aspettare. Quando una persona entra nella tua vita da una parte ti dici
no, non
sono assolutamente pronta e dall’altra pensi fallo tuo per
sempre e siccome
penso di aver finalmente smesso di ascoltare la prima parte ora ho
deciso di
dar ragione all’altra parte ”disse Carla
“hai
visto remember me di
recente?”chiese Robert accarezzandole il viso
“può
essere”disse Carla
arrossendo
“mi
piace quando sei
imbarazzata”disse Robert sorridendole.
“il
succo del discorso è che
se puoi perdonarmi, io potrei anche iniziare a portare tutte le mie
cose
qui”disse Carla evitando di farsi abbagliare da Robert.
“casa
nostra quindi?”chiese
Robert abbracciandola
“casa
nostra, e scusa se
questa non è stata subito la risposta che ti ho dato,
scusami se ti rendo
costantemente insicuro sul nostro rapporto, migliorerò te lo
prometto”disse
Carla prendendogli il viso tra le mani e alzandosi sulle punte per
baciarlo
“adesso
mi sta veramente
passando la voglia di andare a Los Angeles”disse Robert
“sono
contenta che tu abbia
preso questa scelta, non puoi rinunciare a un progetto che ti interessa
soltanto perché ci sono io, troveremo il modo per vederci,
magari potrei
venirti a trovare”disse Carla
“si
ma avverti prima, non
vorrei farmi trovare con una delle mie innumerevoli
amanti”disse Robert
“certo
è chiaro, Tom mi
aveva detto che avrei potuto trovarti con svariate
ragazze”disse Carla
ridacchiando
“già
c’era il pieno prima
che arrivassi tu, una decina di bionde”disse Robert indicando
le bottiglie
vuote sul tavolino.
“ma
è già arredata?”chiese
Carla perplessa guardandosi in giro c’era un divano ad angolo
e un tavolino.
“no
acquisti del momento,
l’arredamento dobbiamo sceglierlo insieme, hai impegni
oggi?”chiese Robert
baciandola.
“niente
che non possa
aspettare”disse Carla
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Capitolo 30 *** 30 ***
“Questa
è la camera che
abbiamo scelto per il bambino”disse Carla mostrando ad Ivan
un catalogo.
“che
orrore, dove sono i
colori sembra una di quelle camerette del dopo guerra”disse
Ivan
“è
un po’ retrò
probabilmente, ma a noi piace”disse Robert
“non
ci posso credere piace
anche a te?”chiese scioccato Ivan
“si
abbiamo scelto tutto
insieme e poi non sappiamo ancora se sarà un bambino o una
bambina e quindi
abbiamo scelto qualcosa di neutro”disse Robert
“beh
farete l’ecografia tra
qualche giorno non valeva la pena aspettare?”chiese Ivan
perplesso
“credo
che anche se
sapessimo il sesso la cameretta sarebbe stata sempre questa, guardala
bene è
carina, guarda ha il dondolo e il velo sopra, dai avrà
già il baldacchino
appena nato, io ho sempre desiderato il baldacchino”disse
Carla sognante
“e
perché non avete comprato
un letto con il baldacchino per voi due allora?”chiese Ivan
“perché
a Rob non piace, e
poi le camere che c’erano erano troppo pompose, sembravano le
camera della
tenuta di Windsor”disse Carla
“e
a quando il
trasferimento?”chiese Ivan
“dovrebbero
riuscire a
sistemare tutto entro martedì pomeriggio”disse
Robert
“quindi
diciamo che martedì
sera potrei già avere casa tutta per me”disse Ivan
soddisfatto
“non
ti dispiace affatto che
me ne vada”disse Carla fingendosi imbronciata
“tanto
mi romperai comunque,
sono certo che continuerai a chiamarmi per ogni cavolata, tipo rimanere
incinta
nuovamente, tipo scegliere il vestito giusto, so già che non
mi libererò di
te”disse Ivan.
“a
parte che non ho ancora
partorito quindi escludi rimanere di nuovo incinta”disse
Carla
“e
poi spero che la prossima
volta lo saprò prima io di te”disse Robert
“lo
spero anch’ io, così te
la sorbisci un po’ tu”disse Ivan ridacchiando
“e
allora tu? Vuoi venirmi a
dire che non mi chiamerai per le tue crisi di gelosia solo
perché Nate ha
salutato qualche suo amico tra l’altro chiaramente
etero”disse Carla
“ho
un ragazzo figo e tu
dovresti capirmi”disse Ivan
“certo
che ti capisco, ma
vorrei ricordarti che tu sei altrettanto figo e che Nate sarebbe
davvero
stupido a lasciarsi scappare un tipo come te”disse Carla
“si
hai ragione io sono
figo”disse Ivan orgoglioso alzandosi dal divano e
specchiandosi nella
vetrinetta del mobile dei dvd.
“vado
a farmi una doccia e
poi esco, quindi non cucinate per me”disse Ivan
“nessuno
aveva intenzione di
farlo”disse Carla accoccolandosi sulla spalla di Robert che
la strinse a sé
automaticamente.
“anche
tu non devi essere
gelosa, perché io ho occhi solo per te”disse
Robert baciandole la testa
“forse
ora, aspetta di
vedermi in modalità esplosiva quando non riuscirai nemmeno
ad abbracciarmi,
oppure quando mi verranno le caviglie enormi, e mi verrà la
faccia enorme”disse
Carla ridacchiando
“ma
smettila, a mia sorella
non è successo, e io non ho mai visto donne diventare
così”disse Robert
ridacchiando con lei.
“Robert
ci tengo a dirti una
cosa”disse Carla mettendosi a sedere in maniera composta per
guardare attentamente
Robert negli occhi.
“certo
tesoro”disse Robert
tenendole la mano
“sai
quanto io sia stata
stupida in passato, e ti prometto di non nasconderti più
nulla, almeno che non
si tratti di una sorpresa questo è chiaro”disse
Carla sorridendogli
“niente
di niente?”chiese
Robert
“niente
e ti racconterò
anche tutto quello che faccio a lavoro”disse Carla
sorridendogli
“lo
stesso vale per me,
anche se beh io non ti ho ancora mentito”disse Robert
“già,
tu sei sempre stato
sincero”disse Carla pensierosa
“beh
tranne quando ti ho
detto che i fiori erano perché speravo che venissi di nuovo
a letto con me, e
tranne quando ti ho detto che volevo una storia di sesso senza
impegno”disse
Robert
“già
è vero anche tu hai
mentito”disse Carla ridacchiando.
“vabbeh
mentito cercavo
semplicemente di recuperare un po’ di orgoglio
personale”disse Robert
ridacchiando.
“certo
che sei davvero
sfortunato, hai alle spalle una storia complicata e poi incontri me che
ti
incasino ancora di più la vita”disse Carla
“non
direi sfortunato, io ho
la testa dura, però come puoi vedere alla fine ho vinto io e
quindi ho fatto
bene”disse Robert.
“pensavo
ma abbiamo
predisposto una camera per i tuoi strumenti?”chiese Carla
dopo qualche minuto
di silenzio.
“veramente
quel soggiorno mi
sembra troppo spoglio, pensavo di comprare un piano a coda e poi io ho
soltanto
qualche chitarra quindi non ho bisogno di una stanza per
me”disse Robert
“
si è una buona idea, dovremmo
trovare il modo di non renderli a portata di bambino o sarà
la fine”disse Carla
sorridendo
“a
me non dispiacerebbe se
imparasse a suonare”disse Robert
“nemmeno
a me, io ho provato
ad imparare a suonare l’elettrica ma ero un
disastro”disse Carla ridacchiando
“hai
solo bisogno del
maestro giusto, ti insegnerò io”disse Robert
“ci
conto,certo forse ora
avrei qualche problema a tenere la chitarra però ci
conto”disse Carla
“a
proposito di musica, ho
trovato dei cd interessanti e altri che proprio non ho mai sentito per
mia
fortuna”disse Robert ridacchiando
“hai
trovato sicuramente gli
underoath o gli aidan”disse Ivan ridacchiando
“ma
tu non dovevi
uscire?”chiese Carla
“Robert
non indagare mai sul
suo passato musicale per l’amore del cielo, ha un passato
estremista hardcore,
punk, metal e chi più ne ha più ne metta, metti
insieme tutta la musica
considerata rumore e troverai il suo passato musicale”disse
Ivan
“ma
senti chi parla, mister
ho tutta la collezione di Madonna”disse Carla
“non
toccarmi Madonna o
potrei anche dimenticare che sei incinta”disse Ivan
fingendosi minaccioso e
alla sua reazione assurda tutti scoppiarono a ridere.
“Robert
mi stai prendendo in
giro anche tu?”chiese Ivan perplesso
“no
assolutamente no”disse
Robert continuando a ridere e proprio quando Ivan stava per ribattere
gli suonò
il cellulare e fu costretto a rispondere.
“si
Nate arrivo subito”disse
Ivan per poi chiudere la chiamata “ringraziate che sia
arrivato Nate”disse Ivan
infilandosi la giacca di pelle per poi uscire facendo un cenno di
saluto.
“dimmi
che non hai fatto
sentire musica del genere alla bambina”disse Robert
preoccupato
“un
giorno solo, quando ha
chiamato mia madre e beh ho messo su qualche cd sfogo e ho fatto quel
disastro
ai capelli”disse Carla.
“ok
d’ora in poi provvederò
io alla formazione musicale del bambino”disse Robert
alzandosi per prendere un
cd dalla collezione di Carla e tornò con un cd dei kings of
leon e lo inserì
nell’impianto audio.
“ti
piace piccolo?”chiese
Robert parlando con la pancia.
“non
mi sembra si stia
agitando, probabilmente gli piacciono”disse Carla
accarezzando i capelli di
Robert.
“sisi
vedrai vorrà
sicuramente imparare a suonare me lo sento, però dato il tuo
trascorso musicale
direi che starà lontano dalle chitarre non voglio correre il
rischio di
trovarmi un punk in casa”disse Robert ridacchiando
“guarda
che la musica punk è
nata qui, quindi dovresti essere più
patriottico”disse Carla richiamandolo
mentre rideva con lui
“uhm
preferisco altri esempi
della musica inglese se proprio devo essere sincero”disse
Robert.
“devi
andare?”chiese Carla
sbadigliando e aprendo a fatica gli occhi, il sole filtrava dalle
tendine in
maniera piuttosto prepotente, quindi doveva essere piuttosto tardi.
“si,
sono le 10 e sono in
ritardassimo, passo a prenderti stasera alle 18”disse Robert
abbassandosi alla
sua altezza e dandole il bacio del buongiorno.
“ti
amo”disse Carla
“ti
amo anch’ io, a più
tardi allora”disse Robert sorridendole prima di uscire
definitivamente dalla
sua stanza.
Non
fece in tempo a
richiudere gli occhi che il campanello di casa prese a suonare,
probabilmente
Robert si era dimenticato qualcosa.
“che
cosa hai
dimenticato?”chiese Carla senza nemmeno chiedere chi fosse.
“Carla
non prendermi in
giro, non sono certo nata ieri”disse una voce inconfondibile.
“nonna?”chiese
scioccata
Carla
“ecco
l’italiano lo conosci
ancora no? Allora parlalo”disse nonna Susie.
“si,
scusami nonna”disse
Carla
“vieni
o no ad
aprirmi?”chiese Susie
“si
nonna dammi un attimo e
arrivo”disse Carla
“fa
veloce”disse Susie.
“certo
nonna”disse Carla
chiudendo il citofono e prendendo un bel respiro, ecco quello era il
momento
giusto per avere un attacco di cuore, ma che diavolo ci faceva sua
nonna lì?
Come
c’ era arrivata poi a
Londra, sua nonna che a stento era andata a Roma in pellegrinaggio
aveva preso
un aereo ed era atterrata a Londra per diventare il suo peggior incubo.
Si
guardò allo specchio
all’ingresso sistemandosi un po’ i capelli
arruffati dal sonno, e provò ad
assumere un’espressione più tranquilla in modo che
sua nonna percepisse che non
nascondeva nulla. Diede un’occhiata
all’abbigliamento ok era il pigiama, ma era
pur sempre una tuta e poteva spacciarlo come abbigliamento da pulizie
casalinghe, no che non andava bene come abbigliamento si vedeva
tantissimo la
pancia, l’avrebbe scoperta subito, ci voleva una maglietta
più larga. Indossata
una maglietta di Robert a caso scese di sotto sperando che non
succedesse il
disastro, e sperando che il motivo della visita di sua nonna fosse che
semplicemente le mancava la nipote.
“ciao
nonna”disse Carla
abbracciando la nonna che presa alla sprovvista si prese quasi un
colpo.
“Carla,
tesoro come sei
sciupata ma mangi?”chiese nonna Susie.
“certo
che mangio”disse
Carla
“non
abbastanza sei
diventata un’acciuga”disse Susie
“si
beh, lavoro tanto”disse
Carla
“non
dovresti nelle tue
condizioni, stai ancora lavorando?”chiese Susie
“in
che condizioni?”chiese
scioccata Carla
“per
favore è inutile che ti
metti le maglie del tuo compagno, è vero che ormai di anni
ne ho 89 ma non sono
mica sciocca e ricordati che tu sarai anche brava ma sono stata
ostetrica molto
prima di te mia cara”disse Susie.
“scusa
se te lo chiedo
nonna, ma il motivo della visita?”chiese Carla
“al
paese mi hanno detto che
sarei diventata bisnonna e siccome tua madre mi ha detto che non sa
nulla e che
non gli interessa saperlo, ho chiesto alla tua amica Serena il tuo
indirizzo
per venire a vedere con i miei occhi”disse Susie
“bastava
una
telefonata”disse Carla
“certo
perché me l’avresti
detto? lo stavi nascondendo ancora adesso, guarda che non
c’è niente di male
anche se non sei sposata, avere un bambino è una bella cosa
comunque”disse
Susie.
“ma
se tu hai sempre detto
che era da donne di strada”disse Carla stranita
nell’usare tale espressione.
“che
centra, è logico che
sarebbe meglio rispettare le tradizioni ma se non vengono rispettate
non muore
certo nessuno, cioè ti pare il caso di nascondermi un
nipotino così? Cioè
magari non avrei fatto nemmeno in tempo a conoscerlo”disse
Susie
“nonna
ma che medicine ti
sta dando il medico?”chiese Carla scioccata, che discorsi
faceva sua nonna, era
forse impazzita tutto d’un colpo, dov’era finita
sua nonna con la mentalità da
piccolo paesino di campagna che credeva che il sesso prima del
matrimonio fosse
un peccato di proporzioni cosmiche.
“e
il tuo compagno?”chiese Susie
“è
andato a lavoro”disse
Carla mentre prendeva una valigia della nonna.
“non
prendere quella che è
pesante prendi questa che è più leggera sei
incinta non puoi mica portare
chissà quali pesi”disse Susie passandole un
borsone più leggero.
“casa
mia e di Ivan, il mio
amico ricordi”disse Carla invitando la nonna ad entrare.
“certo
il tuo amico a cui
piacciono gli uomini, ne capisce il ragazzo”disse Susie
facendole l’occhiolino
e dopo quella frase Carla ne fu convinta sua nonna stava assumendo
qualche
droga, forse qualcuno al paese le aveva dato marijuana spacciandola per
qualche
erba medica.
“e
dimmi tesoro il tuo
compagno che lavoro fa?”chiese Susie
“fa
l’attore”disse Carla
“meno
male che tu hai un
buono stipendio, l’attore”disse Susie ridacchiando
“beh
è abbastanza
affermato”disse Carla
“io
non l’ho mai sentito, è
ai livelli di George Clooney o Brad Pitt?”chiese nonna Susie
“beh
ha fatto un film con
George Clooney”disse Carla
“come
si chiama?”chiese
Susie
“Robert
Pattinson”disse
Carla
“no,
se è giovane non lo
conosco insomma io guardo quelli della mia portata”disse
Susie, magari lo
facesse anche sua madre.
“si
beh ha 28 anni”disse
Carla
“eh
no allora non è alla mia
portata”disse Susie sedendosi sul divano e in compagnia di un
buon the e dei
biscotti portati dal paese passarono un bel pomeriggio a chiacchierare.
“Carla
ti devi preparare e
non dirmi che non ti sei ancora fatta la doccia”disse Ivan
piombando in casa
con Nate e quando vide nonna Susie si prese un colpo.
“nonna
Susie”disse Ivan
tornando a parlare in italiano.
“Ivan
carissimo come
stai?”chiese Susie abbracciandolo
“bene
nonna”disse Ivan
scioccato da tanto affetto, di solito lo considerava un po’
strano per via
della sua omosessualità e una volta gli aveva addirittura
chiesto se stava
guarendo.
“lui
è il tuo
compagno?”chiese Susie indicando Nate
“si
si chiama Nate”disse
Ivan
“come?”chiese
nonna Susie
perplessa
“è
un nome difficile
nonna”disse Ivan
“beh
piacere”disse Susie
stringendo la mano di Nate
“è
la nonna di Carla”spiegò
Ivan in inglese a Nate
“carina
e com’è che Carla è
ancora viva”disse Nate ridacchiando
“perché
ride?”chiese Susie
“gli
sei simpatica”disse
Carla.
“bene,
io però sono davvero
esausta”disse Susie.
“nonna,
io stasera devo
andare ad una presentazione di un film con Robert e mi devo preparare
però se
vuoi puoi riposarti in camera mia”disse Carla
“presentazione
di un film?
Che attori ci sono?”chiese Susie
“nonna
Susie ho
un’idea io e Nate abbiamo i pass per la
premiere perché non si mette un bel vestito e viene con noi,
poi stiamo tutti
insieme e andiamo a bere, lo so che a lei piace un bel
bicchierino”disse Ivan
parlando ancora in italiano.
“non
saprei, non vorrei
essere di troppo”disse Susie
“ma
certo che no, lei sta
con me e ci divertiamo, prendiamo in giro Carla che fa figuracce,
insomma sarà
divertente”disse Ivan
“va
bene, però prima dormo
un po’ se posso”disse nonna Susie sdraiandosi
tranquillamente sul divano.
“che
mi sono perso?”chiese
Ivan mentre cercava la combinazione adatta per il trucco, quando doveva
andare
a qualche premiere ne approfittava per farla diventare la sua bambola
personale
e siccome Carla alla veneranda età di 25 anni ancora non era
brava a truccarsi
l’aiuto di Ivan non era affatto disprezzato.
“è
arrivata qui, ha avuto
l’indirizzo da Sere e voleva vedere se ero davvero incinta,
pensa ne è felice
non mi ha detto niente di offensivo,io credo si faccia, ha detto
addirittura
che tu hai gusto a scegliere gli uomini”disse Carla
scioccata.
“beh
che si faccia pure se i
risultati sono questi, e di Robert gli hai detto
qualcosa?”chiese Ivan
“gli
ho detto che è un
attore”disse Carla
“e
lei?”chiese Ivan
“ha
detto meno male che tu
fai l’ostetrica”disse Carla ridacchiando
“certo
il tuo stipendio è
paragonabile a quello di Robert”disse Ivan ridacchiando
“guarda
che col mio
stipendio abbiamo pagato l’affitto per parecchi mesi quindi
non sfottere”disse
Carla
“touchè
“disse Ivan dandole
l’ultima pennellata di fard.
“perfetta”disse
Nate
acconciando l’ultima ciocca di capelli.
“grazie,
non saprei come
fare senza di te”disse Carla e suonò il
campanello.
“vado
io, prima che a Robert
prenda un colpo”disse Ivan andando ad aprire.
“ciao
Robert ma come sei
elegante”disse Ivan
“che
succede?”chiese Robert
perplesso dagli improvvisi complimenti di Ivan
“chi
è?”chiese Susie
alzandosi dal divano lentamente
“nonna
ti sei già
svegliata”disse Ivan in italiano
“si,
e chi è questo
giovanotto un altro tuo amico?”chiese Susie.
“no
nonna, lui è Robert”disse
Carla precipitandosi in salotto.
“è
lui quindi il
disgraziato?”chiese Susie cambiando nettamente espressione.
“oddio
sdoppiamento di
personalità, ecco da chi hai preso”disse Ivan
ridacchiando
“non
sei simpatico”disse
Carla
“che
succede?”chiese Robert
perplesso e un po’ inquietato dalla signora anziana che lo
guardava male.
“è
mia nonna”disse Carla provando
a rassicurarlo.
“ah,
salve sono Robert”disse
Robert provando a spiaccicare qualche parola in italiano risultando in
realtà
incomprensibile.
“ma
non sa nemmeno
parlare?”chiese Susie perplessa
“nonna,
è felice di
conoscerti”disse Carla provando a mediare quella
conversazione impossibile
tentando di calmare la sua adorata nonnina ultra ottantenne.
“certo,
tanto non mi abbindola
mica questo qui, se non ti sposa gli faccio vedere io
l’inglese”disse Susie, la
situazione si era fatta leggermente pesante e quegli idioti di Ivan e
Nate
continuavano a ridere.
“Robert
è un ragazzo
fantastico”disse Carla
“non
mi interessa ti deve
sposare”disse Susie
“ha
detto che la sposa”disse
Ivan per calmare la situazione e Carla lo guardò sconvolta.
“ok
allora mi piace questo
ragazzo”disse Susie sorridendogli.
“nonna
noi allora
andiamo”disse Carla
“va
bene, ma non so se vengo
sono molto stanca”disse Susie
“va
bene nonna fa come ti
senti”disse Carla abbracciando la nonna per poi uscire
insieme a Robert
“oddio
ma mi spieghi cosa è
successo prima?”chiese Robert mentre scendevano le scale
“mia
nonna ha avuto un
cambio di personalità”disse Carla
“perfetto
e voleva uccidermi
o sbaglio?”chiese perplesso Robert
“ha
89 anni, già è tanto che
non mi ha uccisa”disse Carla
“ma
dimmi come mai è
qui?”chiese Robert curioso mentre le apriva la porta
dell’auto che li avrebbe
portati alla premiere guidata da un’autista, solo per
quell’occasione.
“perché
voleva vedere se ero
davvero incinta, e la cosa assurda è che si è
messa su un aereo ed è venuta qui
da sola non conoscendo nemmeno la lingua, i miei genitori devono essere
impazziti per non averla fermata. Quando le ho confermato i suoi dubbi
sulla
mia gravidanza, anche se in realtà l’ha capito
solo guardandomi, beh ne era
felice e oggi non vedeva l’ora di conoscerti
mentre stasera ha avuto questo
momento di cambio”disse Carla.
“suppongo
di doverti sposare
ora”disse Robert ridacchiando
“non
dirlo così
tranquillamente mia nonna non ci metterebbe niente a chiedere il
matrimonio
riparatore”disse Carla ridacchiando.
“ah
non te l’ho ancora
detto, sei bellissima”disse Robert baciandola
“mi
ha aiutato Victoria a scegliere
il vestito”disse Carla
“beh
credo che con qualsiasi
vestito saresti stata bellissima, però devo ammettere che il
blu ti dona molto
e che adoro che i tuoi capelli siano di nuovo i tuoi”disse
Robert sorridendole
“hai
mentito ancora allora,
perché avevi detto che ti piacevano mogano”disse
Carla puntandogli un dito
contro fintamente minacciosa.
“no
mi piacevi, però ti
preferisco in versione naturale”disse Robert.
“e
io ti preferisco non
rasato, ma anche se ti sei rasato ti perdono”disse Carla
fingendosi offesa.
“finita
la premiere ti
prometto che non mi rado per una settimana”disse Robert
abbracciandola.
“sei
stanco?”chiese Carla
“odio
le premiere, tu sei
agitata?”chiese Robert
“un
pochino”disse Carla
appoggiando meglio la testa alla spalla di Robert.
“se
ti fanno qualche domanda
troppo personale non preoccuparti di rispondere, probabilmente qualche
domanda
potrebbe scapparci, è la nostra prima uscita ufficiale e del
film non è che gli
interessi molto”disse Robert
“hey
guarda chi vuole darti
un bel incoraggiamento”disse Carla prendendo la mano di
Robert e portandola
all’altezza del punto in cui il bambino si stava muovendo.
“certo
che ci sei anche tu, non ci siamo
dimenticati”disse Robert accarezzando delicatamente quel
punto per poi baciare
Carla.
Ecco una new entry tra i personaggi mica un personaggio leggero eh XD
nel prossimo giuro che ci sarà la fatidica ecografia
però essendo che è arrivato questo personaggio
scomodo diciamo XD non volevo mettere tutto insieme ecco la cameretta
del bambino comunque io andrei anche a dormire che domani sveglia alle
5 e sono già le 1.57 XD
cameretta
camera
Gli altri mobili non li trovo come piacciono a me XD
premiere
@ romina75
: beh questa storia è nata un pò per caso da una
cavolata che dicevo con un mio amico e alcuni personaggi sono ispirati
alla realtà però poi li personalizzo a modo mio,
mentre la protagonista è un personaggio particolare,
perchè sono dell'idea che una ragazza qualsiasi dato
l'elemento che è Rob proprio non vada bene XD poi vabbeh lui
stesso ha detto che cerca qualcuno un pò particolare XD
comunque spero di riuscire a trasmettere la sua maturazione nella
storia, perchè fondamentalmente non è un
personaggio immaturo, si comporta in maniera strana dopo il trauma che
ha avuto ma in realtà affrontare quello che ha dovuto
affrontare lei è stato piuttosto complicato, si è
trovata a gestire il problema di un'altra persona ed era un problema
più grande di lei, e i suoi genitori non si fidano
più molto di lei per via di quella storia..perchè
poi quando vuoi aiutare qualcuno spesso devi mentire ai
cosìddetti grandi e un genitore può sentirsi
ferito.. però la tematica rapporti genitore figlio la
tratteremo più avanti.. sisi concordo con tutta la linea a
volte si comporta in maniera pessima, e concordo anche sulle paure del
diventare genitore..si mi faccio ispirare da ciò che mi
circonda e poi ho pensato a questo personaggio lavoro dipendente
perchè vuole evitare la vita che invece poi si ritrova tutta
questa storia.. comunque purtroppo non è il mio lavoro
perchè io sono ancora al primo anno XD ma spero tra due anni
e mezzo che lo diventi XD grazie per aver recensito alla prossima ciaoo
@ ginevrapotter : si
ne aveva bisogno e anche se ha dovuto avere la spinta di Ivan ci
è arrivata anche lei, piano piano riuscirà a fare
le cose anche senza le spinte di Ivan..si Robert è un
personaggio sicuro, è innamorato dall'inizio ed è
il personaggio migliore della storia perchè nonostante la
batosta con Kristen è comunque aperto a rischiare di nuovo
insomma l'opposto di lei che dopo la brutta esperienza si è
chiusa a riccio. grazie per la recensione alla prossima ciao
@ _Miss_: si quella
frase era d'obbligo XD tranquilla capita eh si vanno a vivere insieme
al prossimo e grazie per la recensione ciao
@ lazzari: a me non
piaceva XD molti capitoli alla fine non mi piacciono se li rileggo
pensando di non averli scritti io magari mi piacciono ma a distanza di
tempo XD ecco un pò zerbino si, ma solo perchè la
perdona subito e tutto però alla fine non è che
sia zerbino è premuroso, ma adesso inizia anche a pensare un
pò di più a se stesso perchè non vuole
starle troppo addosso e arriva questo film che gli piace tanto e allora
decide di partire, tenerci ci tiene, lo dice spesso.. solo che hai
ragione non lo dice tanto a lui.. ha i suoi tempi e io non posso farci
molto ashuhaha giusto sempre perchè i personaggi si scrivono
da soli ashuhaah grazie per la recensione al prossimo ciaoo
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Capitolo 31 *** 31 ***
E'
vero avevo detto che avremmo scoperto se era maschio o femmina..
però ho scritto 13 pagine e mi sembrava che stavo mettendo
davvero troppe cose insieme, e poi l'ecografia morfologica è
un momemto importante, voglio dargli il giusto spazio ah temoporalmente
siamo a pochi giorni dal compleanno di Robert... Che dire ringrazio chi
continua a recensire e seguire questa storia e ringrazio anche chi
l'aggiunge ai preferiti e i seguirti ad ogni capitolo aumentano il che
è soddisfacente però davvero se vi capita un
attimo di tempo e avete letto fatemi anche sapere cosa ne pensate,
perchè è vero che principalmente scrivo per me
che a distanza di tempo rileggendo magari mi piace anche quello che
scrivo, però fa piacere leggere qualche considerazione
obbiettiva su quello che si scrive, fondamentalmente dai miei amici non
ho mai recensioni obbiettive perchè non si sognerebbero mai
di offendermi in linea di massima, poi in realtà
c'è chi ti fa una critica simil costruttiva ma sono casi
rarissimi.. quindi niente mi piacerebbe sapere cosa ne pensate ho
sempre pochissime recensioni quindi in teoria non dovrebbe piacere
molto come storia, però ho anche parecchi preferiti e
seguiti quindi non so se alla fine arriva o meno quello che scrivo bah
XD cioè so che la mia scrittura ha parecchi difetti e che
anche la costruzione della trama ce l'ha perchè purtroppo io
provo a costruirla però poi va sempre un pò per
conto suo, perchè tutto dipende da quando mi metto a
scrivere, fatto sta che insomma qualche dritta non mi dispiacerebbe,
così magari posso iniziare a scrivere decentemente XD
Niente vi lascio al capitolo...
@ _Miss_ : si sono una famiglia
decisamente assurda XD spero che anche questo possa piacerti XD
@ romina75 : beh in
realtà la nonna è partita proprio
perchè la figlia che sarebbe la madre di Carla le ha detto
che non ne sapeva nulla e che non gli interessava più di
tanto, però alla fine alla nonna Robert piace quindi
teoricamente e piace anche a suo cugino quindi piano piano
conquisterà tutta la famiglia di lei XD il problema
sarà riavvicinare lei con la sua famiglia.. e quello
potrebbe essere problematico ma spero di farcela XD
dimenticavo... Buona
Pasqua
Quel
momento tenero venne
interrotto dal cellulare di Carla che prese a suonare.
“scusa
un attimo”disse Carla
prendendo il cellulare dalla pochette che le aveva prestato Victoria
per l’occasione.
“pronto”disse
Carla
rispondendo al telefono
“Carla
sono Fabio, senti
sono all’aeroporto che mamma e papà mi hanno
mandato a recuperare nonna”disse
suo cugino Fabio il figlio maggiore della sua zia più
vecchia che viveva al
paese a pochi metri dalla nonna.
“si,
allora ti do
l’indirizzo”disse Carla dettandole
l’indirizzo di casa sua.
“ok
grazie ti trovo
lì?”chiese Fabio
“veramente
io sono fuori
però adesso chiamo il mio coinquilino e gli dico di restare
a casa così li
trovi, comunque nonna è a casa mia”disse Carla
“perfetto,
ora non mi resta
che trovare un taxi, ci vediamo quando torni allora”disse
Fabio
“certamente,
menomale che ci
sei tu, è arrivata stamattina e mi è preso un
colpo. Una signora di quell’età
viaggiare da sola e per giunta non conosce nemmeno la lingua non so
come sia
arrivata a casa mia”disse Carla.
“si
guarda, è letteralmente
scappata nemmeno ce ne siamo accorti, lo sapeva tua madre ma non ha
creduto che
la nonna volesse partire davvero”disse Fabio
“no
comment è mia madre d'altronde,
ci vediamo dopo allora”disse Carla
“si
a dopo ciao”disse Fabio
chiudendo la chiamata.
“chi
era?”chiese Robert
curioso
“era
mio cugino, è arrivato
per venire a recuperare nonna”disse Carla.
“tua
nonna è letteralmente
scappata solo per venire a vedere tu come stavi?”chiese
Robert
“probabilmente
mia madre le
avrà risposto in malo modo facendola preoccupare, io sono la
sua nipote
preferita”disse Carla giustificando il comportamento
piuttosto bizzarro della
sua nonnina.
“chiaramente
sei la sua
nipote preferita, non credo potrebbe essere altrimenti”disse
Robert
sorridendole.
“signor
Pattinson siamo
arrivati”disse l’autista rompendo la loro bolla
d’intimità.
“grazie”disse
Robert
sorridendo all’autista con la sua solita eleganza.
“sei
pronta?”chiese Robert a
Carla
“certo,
tanto devo limitarmi
a sorridere naturalmente giusto?”chiese Carla ridacchiando
“già,
recita”disse Robert
ridacchiando
“non
sono tanto brava”disse
Carla e intanto Robert scese dall’auto scatenando il delirio
delle persone
venute fino a lì per godersi il red carpet di quella
premiere.
“lo
so”disse Robert
aprendole la portiera e invitandola a scendere.
“un
bel respiro,
l’importante è respirare”disse Carla
sorridendo tra sé.
“dammi
la mano”disse Robert
porgendole la mano perché la stringesse e così
fece Carla.
“non
camminare troppo veloce
ho dei tacchi a cui non mi sono ancora abituata”disse Carla
sottovoce a Robert.
“tranquilla”disse
Robert
stringendole la mano in modo da infonderle coraggio.
“Robert
eccoti”disse
Katherine andandogli incontro.
“ciao
Katherine”disse Robert
“lei
quindi è Carla”disse
Katherine
“piacere”disse
Carla
stringendo la mano di Katherine che però non sembrava
così onorata di fare la
sua conoscenza, la guardava con una certa sufficienza.
“si
Victoria ha scelto bene,
ma poteva scegliere meglio”disse Katherine per poi cambiare
subito argomento
“allora Robert se ti fanno domande troppo personali a cui non
vuoi rispondere
entro in azione io non preoccuparti, e tu Carla limitati a sorridere e
a
sembrare carina”disse Katherine accompagnandoli sul red
carpet, dove una
miriade di flash partirono all’istante e Robert non
lasciò la sua mano nemmeno
mentre firmava gli autografi dei suoi innumerevoli fans presenti, si
staccavano
solo quando qualche fans chiedeva una foto con Robert, ma Robert le
restò
accanto per tutto il red carpet senza lasciarla mai, proprio come aveva
promesso.
“venite
i giornalisti
attendono”disse Katherine invitandoli ad entrare e ad
incontrare i
“Robert
che piacere è dalla
premiere di breaking dawn che non ci vediamo, non è passato
molto tempo, però
devo ammettere che ti trovo in forma”disse il giornalista
“grazie
Anthony”disse Robert
“e
questa fantastica
ragazza?”chiese Anthony
“è
la mia fantastica ragazza
”disse Robert sorridendo a Carla
“però
Robert Pattinson che
parla della sua vita sentimentale, non è mai successo
prima”disse Anthony
ridacchiando e poi per fortuna si limitò a fare domande sul
film.
La
seconda giornalista era
una donna e aveva un espressione sul viso tutt’altro che
amichevole.
“Robert
è un piacere, allora
sappiamo già tutto del film vogliamo soltanto sapere
qualcosa di più sulla tua
compagna”disse la giornalista
“è
la mia compagna”si limitò
a rispondere Robert.
“e
l’idea di diventare
padre? Sono cambiate le tue prospettive sulla
paternità?”chiese la giornalista
“si
decisamente si”disse
Robert sorridente e la giornalista non chiese più nulla
perché in realtà quel
sorriso parlava più di mille si.
“è
stancante”disse Carla camminando
al fianco di Robert.
“vuoi
sederti?”chiese Robert
“no,
tranquillo, io dicevo
che è stancante per te, insomma rispondere sempre alle
solite domande ”disse
Carla
“si
un po’ si, ma è anche
questo il mio lavoro”disse Robert.
“Robert
questa è l’ultima”disse
Katherine interrompendoli
“grazie”disse
Robert sempre
mano nella mano con Carla avvicinandosi all’ultimo
giornalista.
“buonasera
signor Pattinson
e signorina Rizzi, è ancora la signorina Rizzi o
c’è già stato il
matrimonio?”chiese il giornalista
“buonasera”risposero
sia
Robert che Carla, però Carla sentiva una strana nota
dispregiativa nel tono di
quell’uomo e si sentiva leggermente a disagio.
“allora
signorina Rizzi come
ci si sente ad aver fatto un tale affare? Insomma lei è una
banalissima
ostetrica e ora frequenta un uomo di tale calibro”disse il
giornalista
“ma
come si permette ”disse
Robert ma Carla lo fermò subito.
“già
è molto
emozionante”disse Carla provando a restare calma imponendo ai suoi occhi di
non versare
nemmeno una lacrima.
“beh
una che se ne intende
di cicli non ci ha messo nulla a trovare il giorno giusto per farsi
mettere
incinta, i miei complimenti”disse l’uomo.
“grazie”disse
Carla al
limite delle lacrime.
“come
si permette di parlare
in questo modo”disse Robert alterandosi
“suvvia
Pattinson non se la
prenda si è fatto fregare, una seconda volta”gli
rise apertamente in faccia il
giornalista e Robert scattò in avanti deciso a colpirlo ma
Carla lo fermò
subito.
“ti
prego Robert no”disse
Carla trattenendolo usando tutte le sue forze e il giornalista venne
subito
allontanato dalla security.
“hai
sentito come ti ha
parlato? Non può parlarti in questo modo”disse
Robert
“sta
tranquillo, voleva
provocarti non devi reagire”disse Carla con gli occhi lucidi.
“amore”disse
Robert
stringendola forte
“scusa,
non dovrei”disse
Carla lasciando scendere le lacrime che aveva trattenuto fino a poco
prima.
“ti
ha offesa, e quel
giornale me la pagherà senz’altro”disse
Robert rassicurandola e accarezzandole
la schiena per farla tranquillizzare.
“sapevo
che sarebbe andata
così, è solo che non pensavo sarebbe stato
così difficile sentirsi rivolgere
quelle parole”disse Carla
“vuoi
che torniamo a
casa?”chiese Robert
“no,
è il tuo momento e non
voglio rovinartelo”disse Carla provando ad asciugarsi gli
occhi.
“ok,
allora prendi un bel
respiro e rilassati va bene?”chiese Robert
“si”disse
Carla respirando
lentamente e profondamente per rilassarsi.
“ce
la fai?”chiese Robert
“si,
si ci sono andiamo”disse
Carla stringendogli la mano e entrando con lui nel teatro dove si
sarebbe
tenuta la premiere.
“ecco
il nostro Rob, super
ricercato non sono riuscito nemmeno a salutarti”disse Phil il
suo collega di
set.
“ciao
Phil come
andiamo?”chiese Robert
“bene
e lei dev’essere
Carla?”chiese Phil
“piacere”disse
Carla
stringendogli la mano
“però
Robert ha detto che
eri bella ma le sue parole non ti hanno reso sufficientemente
giustizia”disse
Phil
“e
Sarah?”chiese Robert
provando a cambiare argomento
“è
andata un attimo in
bagno, sai le nausee”disse Phil
“è
incinta?”chiese Carla
improvvisamente curiosa
“già
anche lei,quindi avremo
dei bambini più o meno coetaneei “disse Phil
ridacchiando
“che
mi sono persa?”chiese
Sarah abbracciando Phil
“Pattinson
ci degna di un
saluto”disse Phil
“oddio
Robert scusami sono
davvero fuori fase”disse Sarah abbracciando subito Robert.
“come
sta la mia futura
mamma?”chiese Robert
“un
vero schifo, sono quasi
al quarto mese eppure continuo ancora a vomitare”disse Sarah
sbuffando
“dal
quarto in poi iniziano
a migliorare di solito”disse Carla
“Carla
che piacere
conoscerti, Robert ci ha parlato tantissimo di te, non voleva farsi
fotografare
in giro con me perché aveva paura che tu potessi prenderla
male, ma come avrai
capito io preferisco un altro uomo al super figo
Pattinson”disse Sarah
ridacchiando
“si
effettivamente sono
stata un po’ gelosa”disse Carla sorridendo a
Robert.
“ma
che bella coppia che
siete, veramente siete proprio belli insieme”disse Sarah
soddisfatta.
“grazie”disse
Carla
“guarda
che da Sarah è
davvero un complimento critica ogni coppia possibile e immaginabile,
l’unica
coppia che le piace sono Tim Burton ed Helena Boham
Carter”disse Robert
abbracciando Carla.
“uh
abbassano le luci sarà
meglio sedersi”disse Phil
“se
non ci becchiamo dopo
ciao”disse Sarah salutando Carla e Robert
“si
credo che
passeremo”disse Robert facendogli un cenno di saluto e lo
stesso fece Carla.
“simpatici”disse
Carla prima
che iniziasse il film
“si,
si lavora bene con
loro”disse Robert senza aggiungere altro perché
stava per iniziare il film.
Finito
il film decisero di
evitare il party dedicato al film, perché di bagni di folla
per quel giorno ne
avevano avuto decisamente abbastanza.
“che
cosa intendevano con
“Robert ci ha parlato di te”?”chiese
Carla
“che
ho parlato molto di te,
ero molto noioso”disse Robert
“strano
che allora siano
stati così gentili”disse Carla
“sono
il ritratto della
felicità come potrebbero dire qualcosa di cattivo nei tuoi
confronti, e poi anche
se ce l’avevo con te per escludermi dalla tua vita e da una
cosa che
effettivamente coinvolgeva entrambi non sono mai riuscito a parlare
male di te,
avrei voluto riuscire ad odiarti in quei momenti ma non ce
l’ho proprio
fatta”disse Robert
“sono
troppo fortunata”disse
Carla sospirando mentre si accoccolava sul petto di Robert.
“già
lo sei”disse Robert
ridacchiando
“non
oso immaginare che
scene ci saranno a casa mia”disse Carla
“possiamo
andare a dormire
sul divano di casa nostra e pensarci domattina”disse Robert
“mio
cugino è venuto fino a
qui solo per venire a prendere mia nonna, mi sembra il minimo tornare a
casa”disse Carla
“posso
venire con te o
rischiamo che mi uccida anche lui?”chiese Robert
“no
tranquillo Fabio è uno
alla mano e parla piuttosto bene l’inglese dato che fa la
guida turistica”disse
Carla.
“perfetto
così capirò cosa
dice, perché ieri ho avuto l’impressione che tua
nonna mi stesse dicendo
qualcosa di offensivo ”disse Robert
“beh
non eri lontano dalla
realtà”disse Carla.
L’autista
li accompagnò fino
a casa di Carla e poi finì ufficialmente il suo lavoro per
quella sera.
“devo
restare per forza a
dormire da te, o mi toccherà tornare a piedi”disse
Robert
“dormirai
con mio cugino
allora, perché mia nonna non ci lascerà dormire
insieme”disse Carla aprendo il
portone del palazzo.
“stai
scherzando voglio
sperare”disse Robert ridacchiando
“certo
che non scherzo”disse
Carla
“beh
ma ormai il cosiddetto
danno l’abbiamo già fatto, mi sembra
tardi”disse Robert baciandola dietro
l’orecchio.
“uhmm
effettivamente è vero,
ma mia nonna non pensa così”disse Carla
riprendendosi dal contatto delle labbra
di Robert con la sua pelle scoperta.
“sono
a casa”disse Carla
entrando in casa seguita da Robert.
“finalmente
Carla”disse Ivan
abbracciando la sua amica.
“che
succede?”chiese Carla
perplessa
“tua
nonna, non la reggo più
mi ha ripulito a poker”disse Ivan precedendoli verso il
salotto.
“Carla”disse
Fabio correndo
ad abbracciarla.
“Fabio”disse
Carla
“dio
mio quanto sei
diventata bella, ed è lui il fortunato”disse Fabio
usando le sue conoscenze
inglesi.
“si
sono io, piacere
Robert”disse Robert stringendogli la mano
“piacere
Fabio, sono onorato
di conoscerti, ho visto parecchi film tuoi”disse Fabio
“grazie”disse
Robert
imbarazzato, possibile che in quella famiglia tutti conoscessero la sua
fama
tranne la donna di cui era innamorato.
“la
nonna?”chiese Carla
guardandosi in giro
“era
stanchissima si è
addormentata sul tuo letto, e a dire la verità
anch’ io sarei stanco, ho
prenotato il volo di ritorno per domattina”disse Fabio
“riparti
già?”chiese Carla
“già,
sai il lavoro”disse
Fabio.
“comunque
non preoccuparti
puoi dormire anche tu nel mio letto”disse Carla
“grazie
davvero, sono
esausto,buonanotte a tutti”disse Fabio raggiungendo la camera
di Carla.
“sentite
noi dovevamo uscire
e siccome siete tornati presto usciamo ora e vi lascio la mia camera”disse
Ivan
“okkey,
grazie per l’opera
di carità”disse Carla ridacchiando
“si,
tanto tra pochi giorni
ti leverai dalle palle”disse Ivan soddisfatto andandosene con
Nate.
“perfetto
sono andati tutti
a dormire”disse Carla tirando un bel respiro di sollievo.
“andiamo
a dormire anche noi
prima che si svegli tua nonna e ci impedisca di dormire
insieme?”chiese Robert
portando le mani ai fianchi di Carla.
“si
decisamente sono
stanchissima”disse Carla sbadigliando per poi raggiungere la
camera di Ivan
seguita da Robert.
“
non guardare i poster o
non dormi”disse Carla lasciandosi cadere sul letto di Ivan.
“dio
mio certe foto non
credo di averle viste nemmeno io”disse Robert ridacchiando
“si,
ma Ivan è Ivan”disse
Carla soddisfatta portandosi un braccio a coprirsi gli occhi.
“non
ti cambi?”chiese Robert
togliendosi cravatta e scarpe.
“no,
sono troppo
stanca”disse Carla
“ok,
e io non ti spoglio,
perché non voglio che nonna Susie mi uccida”disse
Robert ridacchiando e
sdraiandosi accanto a Carla.
“dormi?”chiese
Carla dopo
più di 5 minuti
“no”disse
Robert
“mi
dispiace per le
lacrime”disse Carla
“mi
sembra il minimo ”disse
Robert
“dovevo
essere pronta a
quelle affermazioni”disse Carla
“non
si è mai
sufficientemente pronti ad essere feriti”disse Robert e Carla
si accoccolò
meglio sul suo petto come faceva sempre continuando sempre a guardare
le stelle
finte che aveva attaccato Ivan al soffitto.
“odio
che il fatto di essere
una persona qualsiasi possa farti apparire come un ingenuo che si fa
fregare
dall’arrampicatrice sociale di turno ”disse Carla
“
arrampicatrice sociale ? E
poi non è importante quello che dicono gli altri ok? Io so
benissimo che i tuoi
sentimenti nei miei confronti sono autentici”disse Robert
“però
io non voglio che tu
venga danneggiato in alcun modo, forse non è stata una buona
idea, non dovrei
entrare nella tua vita in questo modo, avremmo dovuto continuare a
tenere per
noi il nostro rapporto”disse Carla
“per
noi? Continuando a
nasconderci? Non mi sembra una cosa molto salutare, presto si
stancheranno, hai
visto Sarah e Phil ora sono tranquilli e i paparazzi non li seguono
nemmeno più
di tanto, presto si stancheranno anche di noi
tranquilla”disse Robert
baciandole la fronte.
L’indomani
Carla si svegliò
che Robert già non era più al suo fianco
però lo strano vociare che sentiva
provenire dalla cucina le fece ben presto capire che non se ne era
andato.
“buongiorno”disse
Carla
entrando in cucina e trovando sua nonna con suo cugino e Robert.
“la
colazione è pronta”disse
Robert passandole la sua tazza di the.
“Fabio
noi dobbiamo andare
mi sa o perdiamo l’aereo”disse nonna Susie
“si
nonna, ho già chiamato
il taxi finisci il tuo caffè salutiamo Carla e
andiamo”disse Fabio spiegandosi
come se stesse parlando ad un bambino, ma più avanzavano gli
anni e più le
persone sembravano retrocedere di mentalità e
così nonna Susie spesso sembrava
quasi una bambina con i suoi 89 anni.
“ciao
Carla mi raccomando
riguardati e stai attenta che un uomo così affascinante,
mamma mia mi ricorda
un soldato che avevo incontrato in guerra”disse nonna Susie
osservando Robert e
sia Carla che Fabio scoppiarono a ridere, mentre Robert chiaramente non
capì il
morivo delle loro risate.
“ciao
Robert”disse nonna
Susie salutando anche Robert per poi prendere la sua valigia e andare
verso
l’uscita.
“stammi
bene cugina e questo
ragazzo sembra in gamba non fartelo scappare”disse Fabio
“lo
so grazie Fabio salutami
gli zii”disse Carla
“ciao
Robert”lo salutò Fabio
facendogli un mezzo cenno.
“tanto
ci vediamo al
matrimonio di Sere”disse Carla
“esatto
o al tuo”disse Fabio
prendendola in giro
“non
sperarci troppo”disse
Carla ridacchiando e osservando suo cugino e sua nonna che salivano su
uno di
quei taxi blu diretti all’aeroporto di Heatrow.
“a
qualcuno della tua
famiglia piaccio hai visto?”chiese Robert
“già
e guarda che mia nonna
è un pezzo grosso”disse Carla ridacchiando
“che
ne dici se ti preparo
un bel bagno rilassante e ce ne stiamo un po’ a
rilassarci?”chiese Robert
“mi
sembra un ottima idea,
ma il bagno preferirei non farlo da sola, sai magari sono stanca e mi
addormento nella vasca”disse Carla
“già
potrebbe essere molto
rischioso hai sicuramente bisogno di una supervisione”disse
Robert ridacchiando
con Carla.
Nei
giorni successivi con
l’aiuto di Ivan, Nate, Robert e Tom chiaramente costretto da
Robert riuscì a
portare tutte le sue cose nella casa che avrebbe diviso con Robert.
Quel
martedì pomeriggio
avrebbero finito di montare anche la cucina e la camera del bambino e
poi tutto
sarebbe stato finalmente pronto.
“ma
quanta roba hai?”chiese
Tom trasportando nella loro camera già montata e che ora
aspettava solo di
essere riempita l’ultimo scatolone di cose di Carla.
“beh
vivo in
quell’appartamento da quasi 3 anni ormai”disse
Carla
“beh
giusto, e dimmi ora sei
convinta di vivere con il mio amico?”chiese Tom
“si,
lo sono decisamente”disse
Carla sorridendo mentre si guardava intorno la loro camera da letto
iniziava
già a sembrare vissuta con le loro cose.
“lo
sai che hai mandato in
paranoia Robert? Ti ama, ti ama davvero tanto e il fatto che tu non
abbia
subito detto di si l’ha terrorizzato, ma sempre per la storia
che noi due siamo
molto uguali sapevo che alla fine avresti fatto la scelta giusta, che
questa
scelta era già radicata nel tuo cuore”disse Tom
“signor
Sturridge non lo
facevo così pensante”disse Carla prendendolo in
giro
“senta
lei maneggiatrice di
placente, non sfotta”disse Tom prendendola in giro a sua
volta.
“un
po’ retrò devo
ammetterlo”disse Victoria entrando nella stanza del bambino
che Robert
continuava ad osservare nei minimi dettagli.
“a
noi piace, e poi non sappiamo
se è maschio o femmina”disse Robert
“beh
lo saprete domani e il
bambino nasce tra qualche mese, il tempo
c’era”disse Victoria perplessa mentre
osservava attentamente ogni dettaglio della cameretta.
“”ci
piaceva questa”disse
Robert
“una
culla già così
grande?”chiese Victoria
“ne
abbiamo già preso una
più piccola da tenere in camera”disse Robert
“ti
voglio proprio vedere di
notte quando il bambino piangerà ad ogni ora”disse
Victoria ridacchiando
“è
inutile che provi a
spaventarmi”disse Robert
“non
provo a spaventarti,
sto soltanto ridendo all’idea del mio fratellino nel ruolo di
papà”disse
Victoria un po’ commossa.
“che
fai ti commuovi?”chiese
Robert abbracciando la sua sorella maggiore.
“colpa
tua”disse Victoria
asciugandosi gli occhi ridacchiando.
Entro
sera tutto quello che
possedeva Carla nel suo appartamento era stato trasferito nella casa
nuova e lo
stesso fu per le poche cose che possedeva Robert che viaggiando
continuamente
possedeva una serie di valigie che viaggiavano con lui.
“ci
hanno fatto anche la
spesa?”chiese sorpreso Robert sbirciando nel frigorifero
decisamente pieno.
“Ivan
“disse Carla
rispondendo alla sua domanda
“ma
sai che la camera del
bambino non piace proprio a nessuno? Non è che non
piacerà nemmeno a lui o
lei?”chiese Robert
“beh
speriamo gli
piaccia”disse Carla ridacchiando delle preoccupazioni di
Robert.
“che
cosa preferisci per
cena?”chiese Robert sbirciando nel frigo.
“mi
basta una tazza di
the”disse Carla sedendosi sullo sgabello della cucina.
“un
the?”chiese Robert
mettendo l’acqua in un pentolino a scaldare.
“inizi
già a
viziarmi?”chiese Carla scendendo dallo sgabello su cui era
seduta e
raggiungendo Robert intento ad armeggiare con i fornelli.
“per
quel poco che posso
rendermi utile”disse Robert ridacchiando
“tu
che cosa preferisci per
cena?”chiese Carla
“ti
farò compagnia con un
the e magari del pane tostato”disse Robert sbirciando nel
frigo.
“pane
tostato? Si buona
idea, posso preparare almeno quello?”chiese Carla
“certo”disse
Robert
lasciandole gli ingredienti che stava tentando di prendere dal frigo.
“che
c’è?”chiese Carla
sentendosi osservata mentre mangiava il suo pane tostato, che per la
cronaca
non era il massimo, forse si sarebbe dovuta offrire di preparare il
the.
“prima
cena in questa casa e
mangiamo pane tostato con the”disse Robert ridacchiando
“un
pane tostato piuttosto
schifoso”disse Carla ridacchiando
“dai
non è così male, forse
si è bruciacchiato un po’ troppo, ma insomma la
marmellata è ottima”disse
Robert
“ahahahah
certo la
marmellata”disse Carla ridendo con Robert.
“dai
non sottovalutarti il
pane tostato è qualcosa di molto anglosassone, tu saprai
cucinare mille altre
cose”disse Robert
“si
non preoccuparti non ti
farò morire per denutrizione”disse Carla
ridacchiando
“beh
potremmo andare da Tim
Burton o da Madonna a chiedere se il loro chef personale ci prepara
qualcosa”disse Robert
“vuoi
dirmi che in questa
strada?”chiese Carla scioccata
“già
vivono tutti qui,ero
indeciso su un'altra casa in zona Barnes, sai dove vivono i
miei”disse Robert
“adoro
Barnes, ma anche
questa zona mi sembra piuttosto tranquilla”disse Carla
“si
Barnes è un posto
fantastico in cui vivere, insomma si trova in un ansa del Tamigi,
circondato
dal verde, però ho pensato che così eri
più comoda per il lavoro”disse Robert
“si
effettivamente questa
casa è molto più in centro”disse Carla
“non
è grandissima
però”disse Robert
“stai
scherzando? È enorme,
non oso immaginare quando non ci sarai tu, mi sembrerà
ancora più enorme”disse
Carla
“ti
chiamerò così spesso che
ti stuferai di sentirmi”disse Robert
“non
devi sentirti in colpa,
è il tuo lavoro, e poi ci farò
l’abitudine da piccola ho passato tanto tempo da
sola, i miei genitori non c’erano mai, quindi non
preoccuparti”disse Carla
“ti
prometto che sarò un
padre presente per questo bambino”disse Robert stringendole
la mano che teneva
appoggiata sul tavolo.
“non
ne ho dubbi”disse Carla
sorridendogli.
“domani
allora sapremo se
sarà un lui o una lei”disse Robert
“se
vorrà farsi vedere”disse
Carla pensierosa
“massì
domani si farà
vedere”disse Robert alzandosi dal suo sgabello e abbracciando
Carla da dietro
facendole poggiare la schiena contro il suo petto.
“speriamo,
perché voglio la
mia cena sul traghetto”disse Carla ridacchiando e poggiando
la testa sulla
spalla di Robert.
“vero
che domani ti farai
vedere tesoro di papà”disse Robert parlando con la
pancia e facendo ridere
Carla, era così buffo quando dall’alto del suo
metro e ottantacinque si
abbassava all’altezza della sua pancia per chiacchierare con
il bambino.
“chissà
che espressione farà
quando ti vedrà”disse Carla
“perché?”chiese
Robert
“quando
vedono il papà fanno
sempre delle espressioni strane, scommetto che ti riderà in
faccia, sei
buffissimo quando ti abbassi dall’alto del tuo metro e
ottantacinque”disse
Carla
“certo,
perché non basta la
madre che si prende sempre gioco di me “disse Robert
prendendola in braccio e
salendo le scale verso la loro camera da letto.
“io
non mi prendo gioco di
te, è che tu hai un talento naturale per far ridere la
gente, sei sempre
buffissimo”disse Carla
“sempre
buffissimo
eh?”chiese Robert poggiando Carla sul loro letto per poi
sfilarsi la camicia in
maniera decisamente normale, ma qualsiasi suo gesto risultava sempre
affascinante.
“dai
così non è giusto
però”disse Carla trattenendosi dallo sbavare
“sono
sempre buffo?”chiese
Robert sfilandosi anche i jeans e sovrastando Carla senza
però pesarle addosso.
“decisamente
no”disse Carla
cedendo al richiamo che avevano quella schiena e quelle spalle perfette
per le
sue mani.
“bene”disse
Robert
baciandola per poi staccarsi subito lasciando Carla decisamente
perplessa.
“buonanotte”disse
Robert
sdraiandosi al suo fianco.
“come
buonanotte?”chiese
Carla
“domattina
dobbiamo andare
dal dottor Ross, e poi sono sicuro che avremo tempo per rifarci
domani”disse
Robert
“tanto
non è femmina”disse
Carla sbuffando e girandosi dal lato opposto del letto dandogli le
spalle.
“mi
metti già il
muso?”chiese Robert ridacchiando
“non
vale provocare e poi
tirarsi indietro”disse Carla
“buonanotte
tesoro”disse
Robert continuando a ridacchiare compiaciuto.
Tra le mie storie:
- dietro
la maschera -----> una ff su twilight
abbiamo Edward e Bella l'ho iniziata fine primavera scorsa mi pare,
però se la leggete e avete visto RM potreste trovare qualche
affinità, non li ho copiati io dato che la sceneggiatura
ancora la dovevo leggere XD: aggiornata il 3/04/2010
- imparare
ad amare -------------> una ff su twilight
Edward e Bella in un altro periodo storico, Edward è un
principe, ma non il solito capriccioso pieno di sè.. Bella
è la sua migliore amica non certo di origini nobili:
aggiornata il 23/03/2010
- Mai
dire mai -----> ff su twilight Edward è un
pò nerd all'inizio mentre Bella ha un carattere che in
apparenza la fa sembrare un pò la Lauren della situazione
però non è decisamente così.. ff
conclusa quindi potete leggere già come finisce XD :
aggiornata il 21/03/2010
- dolce
vendetta -----> ff su twilight Edward e Bella sono
finalmente immortali XD è una storia un pò in
stop però la riprenderò a breve: aggiornata il
07/10/2009
- vivere
non è solo respirare -----> ff su
Robert e un personaggio nuovo: aggiornata il 4/04/2010
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Capitolo 32 *** 32 ***
“Carla..Carla..tesoro”la
chiamava Robert provando a svegliarla dal suo sonno profondo.
“uhm
che succede?”chiese
Carla continuando a dormire abbracciata al cuscino.
“tesoro
dovremmo andare dal
dottor Ross questa mattina”disse Robert.
Al
solo sentire il nome
dottor Ross, Carla si svegliò di colpo.
“oh
mio dio che ore sono?c’è
troppa luce, oddio sono in ritardassimo per il turno, hanno
già
chiamato?”chiese Carla togliendosi il pigiama e cercando
qualcosa dall’armadio.
“tesoro”disse
Robert
ridacchiando alzandosi dal letto e abbracciandola.
“tesoro
scusami ma sono in
ritardassimo”disse Carla liberandosi dalla presa.
“tesoro
sono le 9 e il
nostro appuntamento è per le 9.30”disse Robert
“che
giorno è?”chiese Carla
perplessa
“è
mercoledì”disse Robert
ridacchiando e abbracciandola.
“mercoledì”disse
Carla
ridacchiando con lui.
“sei
troppo stressata”disse
Robert baciandola.
“non
sono più abituata a
svegliarmi così tardi, dovevi svegliarmi”disse
Carla sbuffando.
“ti
sei rigirata così tanto
stanotte che ho pensato avessi bisogno di dormire qualche ora in
più”disse
Robert.
“si
è vero, ho fatto un
brutto sogno”disse Carla
“ancora
lui?”chiese Robert
preoccupato
“no,
era una cosa strana, ho
sognato che il bambino era podalico e lo sai se è podalico
la colpa è mia”disse
Carla
“ecco,
forse dovevamo
evitare tutti quegli zuccheri prima di andare a dormire”disse
Robert
osservandola perplesso.
“stasera
cucinerò qualcosa
di più sano promesso”disse Carla sbirciando
nell’armadio per trovare qualcosa
da mettersi.
“allora
sai già di perdere?”chiese
Robert
“ahaha
ancora con questa
storia”disse Carla ridacchiando e
prendendo un vestito dall’armadio, come se fosse
nella sua solita
camera, ma non era il suo solito armadio e nell’anta vicino
c’erano i vestiti
di Robert, i pochi vestiti di Robert.
“so
di vincere”disse Robert
“certo”disse
Carla
“devo
vincere, altrimenti al
nostro bambino capiterà quel nome assurdo”disse
Robert ridacchiando
“ultimamente
mi è venuto in
mente un altro nome che mi piace”disse Carla
“quale?
Inizio a preoccuparmi”disse
Robert affiancando Carla per prendere un paio di jeans e una camicia
dall’armadio.
“Julian
o Jude”disse Carla
“come
il nostro vicino di
casa”disse Robert
“conosci
già i vicini di
casa?”chiese Carla perplessa
“Jude
Law”disse Robert
ridacchiando
“già
il quartiere vip”disse
Carla scuotendo la testa ridendo mentre usciva dalla stanza per una
doccia
veloce.
Carla
si infilò sotto la
doccia senza aspettare che l’acqua diventasse troppo calda e
pochi secondi dopo
aveva già terminato avvolgendosi nel telo di spugna.
“mi
piace Julian”disse
Robert entrando in bagno in boxer
“almeno
un nome ti piace ”disse
Carla mentre metteva il dentrificio sullo spazzolino.
“sarà
per il prossimo questa
è una Sophie”disse Robert togliendosi i boxer e
entrando in doccia.
“stai
giocando ancora sporco
signor Pattinson”disse Carla sputacchiando il dentrificio nel
lavandino e
puntandogli lo spazzolino contro.
“io?
Assolutamente no ”disse
Robert ridacchiando
“non
ti facevo così perfido”disse
Carla ridacchiando a sua volta per poi andare in camera a vestirsi.
Indossò
un vestito corto che
le aveva regalato Ivan quando aveva iniziato a dirle che le si iniziava
a
vedere la pancia, indossò un paio di comodi pantacollant e
delle scarpe basse.
“vuoi
una mano?”chiese
Robert vedendola un po’ in difficoltà ad
allacciarsi il vestito.
“si
grazie”disse Carla
“fatto”disse
Robert
“mi
sistemo i capelli e sono
pronta”disse Carla andando in bagno.
“sei
pronta?”chiese Robert
cercando le chiavi al piano di sotto.
“si
arrivo”disse Carla
infilandosi una giacca leggera e scendendo di sotto.
“hai
visto le chiavi della
macchina”disse Robert.
“tieni
erano di sopra”disse
Carla lanciandogli le chiavi.
Per
fortuna l’ospedale non
era molto lontano e a quell’ora non c’era molto
traffico, in realtà a Londra il
traffico era qualcosa di piuttosto raro, la città era
servita molto bene con i
mezzi pubblici, beh almeno che non si fosse Robert Pattinson era bello
girare
per la città senza macchina.
“mi
passi gli
occhiali”chiese Robert mentre guidava
“tieni
“disse Carla
passandogli i suoi ray ban marrone scuro.
“grazie”disse
Robert
“così
fai più vip no?”disse
Carla ridacchiando
“ma
smettila che hai lo
stesso modello”disse Robert
“i
miei fanno più
rockstar”disse Carla osservandosi nello specchietto
“certo
tesoro”disse Robert
prendendola in giro.
Parcheggiata
l’auto
entrarono in ospedale salendo al solito piano.
“quanti
piani ci sono in
quest’ospedale?”chiese Robert
“non
lo so, credo 5”disse
pensandoci attentamente Carla
“non
lo sai? ma se ci
lavori”disse Robert perplesso mentre entravano in ascensore.
“si
ma io vado sempre al
secondo”disse Carla
“ma
che significa?”chiese
Robert lasciato perplesso da quella risposta.
“significa
che quello che
succede al di fuori del mio reparto non mi interessa”disse
Carla
“che
vita triste, si
interessa solo ed esclusivamente al suo lavoro”disse Robert
prendendola in
giro.
“che
simpatico”disse Carla
facendogli un mezzo sorriso forzato mentre le porte
dell’ascensore si aprivano
al secondo piano.
“guarda
chi si vede la
coppia vip”disse il dottor Mc Carthy prendendoli in giro.
“buongiorno
dottore”disse
Carla ignorando la sua pessima battutina.
“si
stanno chiedendo tutti
se sei incinta o se sei grassa”disse il dottor Mc Carthy
mostrandole il
giornale di gossip che stava sfogliando.
“ma
lei tipo non dovrebbe
leggere quelle interessantissime riviste di ostetricia e ginecologia?
Gli altri
medici non leggono il gossip”disse Carla
“sono
giovane e devo
documentarmi, poi adesso che una delle mie colleghe tra le
più carine e
simpatiche è diventata una celebrità
”disse il dottor Mc Carthy sospirando
fintamente.
“grazie
dottor Mc
Carthy”disse Carla fingendo gratitudine per quella specie di
complimento.
“dottor
Mc Carthy dobbiamo
iniziare il cesareo se la dà una mossa”lo
chiamò un’infermiera piuttosto
scocciata.
“si
arrivo, auguri e figli
maschi”disse il dottor Mc Carthy salutando i due e
allontanandosi verso le sale
operatorie.
“quel
tipo è assurdo, sembra
uscito da una puntata di qualche telefilm di medicina
americano”disse Robert
perplesso.
“Camilla
l’ha rinominato il
dottor Bollore, come il chirurgo plastico di Grey’s
Anatomy”disse Carla
ridacchiando
“non
voglio sapere il
perché”disse Robert.
Il
dottor Ross probabilmente
era ancora occupato con qualche paziente così si sedettero
sulle sedie di
plastica della sala d’aspetto, insieme ad altre donne con una
pancia
decisamente più evidente. Robert si tolse finalmente gli
occhiali da sole mentre
Carla li aveva sollevati a cerchietto.
“oh
mio dio Robert
Pattinson”quasi urlò
una ragazza che
avrà avuto più o meno l’età
di Carla.
“salve”disse
Robert
prendendosi quasi un colpo
“ti
prego Robert me lo fai
un autografo”disse la ragazza avvicinandosi con carta e
penna.
“certo”disse
Robert facendo
una firma veloce
“grazie
davvero”disse la
ragazza
“lei
è una tua amica
vero?”chiese la ragazza squadrando Carla malamente.
“oh
scusaci è il nostro
turno”disse Robert facendo un mezzo sorriso alla ragazza e
prendendo Carla per
mano per entrare nello studio del dottor Ross che si era appena
liberato.
“quella
ragazza mi ha
guardato malissimo”disse Carla sotto voce a Robert.
“le
fans a volte si
comportano in maniera strana, una volta hanno tentato di bruciare i
capelli a
Kristen, per fortuna che erano extencion”disse Robert
ridacchiando.
“bene,
fantastico”disse
Carla
“ma
Kristen non è simpatica
a molte persone è una cosa diversa, anch’io le
avrei acceso i capelli ”disse
Robert facendo ridere Carla.
“buongiorno”disse
il dottor
Ross sbucando dal bagno del suo studio
“buongiorno
dottore”disse
Robert
“ah
ma siete voi, che bello
che ci sia anche tu Robert perché davvero necessito del tuo
aiuto”disse il
dottor Ross mentre si asciugava le mani con una salvietta di carta.
“certo
dottore mi dica”disse
Robert curioso mentre Carla capendo già
l’argomento di discussione si limitò a
sbuffare scocciata.
“ecco
vedi io non so se lo
sai, ma iniziando ad uscire con Carla ti sei cacciato davvero in un bel
pasticcio, credo che sia la persona più testarda che
conosca”disse il dottor
Ross.
“si,
ne sono cosciente”disse
Robert ridacchiando
“siamo
quasi entrati nel
sesto mese, e ok posso accettare che non voglia smettere di lavorare
del tutto
e che voglia continuare fino a quasi la fine, ma in sala parto secondo
me al
momento devi smettere”disse il dottor Ross rivolgendosi a
Carla.
“ma
mi faccio sempre aiutare
da Camilla”disse Carla
“certo,
non prendermi in
giro. Da domani basta
turni farai solo
giornata e mi farai da strumentista nei cesarei”disse il
dottor Ross.
“va
bene”disse Carla
sospirando
“dai
amore il dottore ha
ragione, ti sta venendo un pancia piuttosto importante, il tuo non
è un lavoro
tanto leggero”disse Robert confortando Carla.
“si
hai ragione”disse Carla
facendo un sorriso un po’ forzato a Robert.
“allora
siamo qui per
scoprire se questo bambino ha tutto e specialmente che cosa ha in
basso”disse
il dottor Ross.
“già”disse
Carla sedendosi
sul lettino e alzandosi il vestito
“quali
sono le opzioni?”chiese
il dottor Ross mentre metteva il gel
sull’estremità dell’ecografo.
“se
è femmina Sophie”disse
Carla
“carino
come nome Sophie e
se è maschio?”chiese il dottor Ross
“Paride
o Julian o
entrambi”disse Carla
“scommetto
che Sophie l’ha
scelto Robert vero?”chiese il dottor Ross
“già”disse
Robert
“speriamo
sia femmina
allora”disse il dottor Ross
“grazie
dottor Ross
veramente carino da parte sua”disse Carla
“Paride,
ma che razza di
nome è Paride? In Italia va come nome?”chiese il
dottor Ross curioso mentre
poggiava l’estremità dell’ecografo
sull’addome.
“no,
però conosco un ragazzo
che si chiama così”disse Carla
“ti
pare che dai il nome di
un ragazzo per cui avevi una cotta a tuo figlio”disse il
dottor Ross
prendendola in giro.
“no,
era uno dei ragazzi di
Ivan, e non era molto carino ”disse Carla
“beh
adesso vediamo un po’
che cosa c’è qui dentro, senti non mi ricordo
l’ultimo giorno delle
mestruazioni è stato?”chiese il dottor Ross
“il
31 ottobre”disse Carla
ricordandosi perfettamente quella settimana era da secoli che non le
veniva la
tonsillite ed era fermamente convinta che gliel’avesse
attaccata Robert che
all’epoca non sopportava.
“sisi
che poi la settimana
dopo non sei più venuta a lavoro, perché eri a
casa con le tonsille, e abbiamo
scoperto che l’antibiotico che hai preso riduce
l’effetto della pillola, sai
potresti fare causa alla Bayer”disse il dottor Ross
fingendosi serio.
“già,certo
non ci avevo pensato”disse
Carla leggermente perplessa, il dottor Ross la stava anche prendendo in
giro per
la sua sfortuna patologica? Beh anche se non aveva mai davvero
considerato quel
bambino una sfortuna, certo all’inizio la paura per quella
situazione
complicata stava prevalendo e la stava spingendo a commettere un errore
di cui
si sarebbe sicuramente pentita, ma poi la paura era passata.
“davvero
Robert puoi ancora
liberarti di lei ”disse il dottor Ross
“ci
penserò ”disse Robert
perplesso ridacchiando con Carla
“ah
grazie eh”disse Carla
fingendosi offesa
“dai
scherzavamo, comunque
se è il 31 ottobre è stato concepito
venerdì 13, vi risulta?”chiese il dottor
Ross
“si
decisamente, mi ha
tirato un bicchiere di vino in faccia”disse Robert ridendo
“davvero?
erano già gli
ormoni dell’ovulazione, irritabilità, pazzia
è tipico delle donne in fase
ovulatoria ”disse il dottor Ross
“dottor
Ross dopo farò una
chiacchierata con Maggie”disse Carla sfidandolo
“allora
cambiando argomento,
se è il
31ottobre diciamo
che adesso sono esattamente aspetta
che prendo la ruota”disse il dottor Ross prendendo la ruota e
fingendosi
indifferente alla quasi minaccia di Carla.
“sono
circa 27+4”disse Carla
ridendo per l’effetto che era riuscita ad ottenere.
“certo
potevamo aspettare
ancora per vedere il sesso del bambino no? Anche se tu hai
letteralmente
saltato l’ecografia del primo trimestre dato che la prima
l’hai fatta ad aprile
ed erano aspetta”disse il dottore sempre girando la ruota.
“22
settimane + 4”disse
Carla
“quindi
il termine è fissato per il 7 agosto,beh comunque era
formato
bene, ricordo di non aver osservato nessuna anomalia, però
ora che è più grande
riusciremo senz’altro ad osservare meglio ogni dettaglio e
speriamo di riuscire
a vedere il sesso, l’ultima volta era girato in un modo
assurdo e non sono
riuscito a vedere nulla”disse il dottore accendendo lo
schermo dell’ecografo e
iniziando a visualizzare qualcosa di scuro.
“eccolo
qui”disse il dottor
Ross mettendo bene a fuoco la figura del bambino.
“come
noterai qui abbiamo la
testa, beh attualmente è traverso, ma siccome si muove
tantissimo in questo
periodo cambierà posizione piuttosto spesso”disse
il dottor Ross parlando più a
Robert che a Carla dato che lei avrebbe potuto leggere tranquillamente
l’ecografia da se.
“si,
si fa sentire spesso”disse
Robert sorridendo.
“perfetto,
allora il
cuoricino è questo 4 camere, due atri e due ventricoli. Il
fegato sta iniziando
a lavorare, i reni, i polmoni si stanno ancora finendo di formare e i
muscoli
della respirazione iniziano a funzionare anche se chiaramente
respirerà solo
quando nascerà, perché ora è nel
liquido amniotico, e dopo vedremo come vanno
le quantità del liquido con l’eco
interna”disse il dottor Ross.
“quindi
sta bene?”chiese
Robert
“si,
sta decisamente
bene”disse il dottor Ross.
“si
vede il sesso, ma non
riesco a vedere”disse Carla provando a guardare lo schermo.
“si
vede perfettamente”disse
il dottor Ross ridacchiando.
“e
quindi?”chiese Carla
curiosa.
“è
una Sophie, e si vede
perfettamente”disse il dottor Ross
“una
bambina”disse Carla
sorridendo a Robert.
“ed
è perfetta”disse il
dottor Ross.
“già”disse
Robert
“vado
un attimo a stampare
l’ecografia e metterla su disco, intanto magari sentiamo il
battito”disse il
dottor Ross togliendo l’estremità
dell’ecografo per poggiare l’estremità
rotonda del cardiotocografo e farlo partire.
“torno
subito”disse il
dottor Ross.
“grazie”disse
Carla
sistemandosi meglio l’estremità del
cardiotocografo per sentire bene il battito
del bambino.
“posso?”chiese
Robert
poggiando la mano sulla sua che teneva l’estremità
“si,
qui c’è il
cuoricino”disse Carla sorridendo
“è
normale che sia così
veloce”chiese Robert preoccupato
“si,
il battito del bambino
è sempre così”disse Carla
“affascinante”disse
Robert
con gli occhi lucidi
“lo
so”disse Carla
sorridendogli.
Dopo
aver valutato anche le
quantità del liquido e la posizione della placenta e aver
visto che tutto era
nella norma salutarono il dottor Ross fissando già il
prossimo appuntamento per
metà giugno di ritorno dal matrimonio in Italia.
“grazie
dottore”disse Carla
salutandolo
“grazie”disse
Robert
“di
nulla e mi raccomando
Robert tienila sotto controllo e ricordati sempre gli ormoni sono una
brutta
cosa”disse il dottor Ross ridacchiando.
“me
ne ricorderò”disse
Robert stringendogli la mano prima di uscire.
“pensavo
e se stasera
organizzassimo una cena a casa nostra con la tua famiglia e i nostri
amici”disse Carla
“potremmo
farlo domani”disse
Robert pensando che il giorno del suo compleanno sicuramente la sua
famiglia si
sarebbe presentata a casa a rompere.
“facciamolo
oggi”disse Carla
“non
è che un modo per
evitare la nostra nottata di sesso”disse Robert ridacchiando
“certo,
è chiaro che voglio
evitare una notte di sesso sfrenato con l’uomo più
sexy che conosca”disse Carla
ridacchiando
“ok
allora possono venire,
però se ne andranno a casa presto”disse Robert
“certo,
anch’ io voglio
starmene sola con te, però mi sembra una bella idea per
rendere partecipi le
persone a cui teniamo ”disse Carla sorridendogli
“dovremmo
invitare anche i
tuoi genitori allora”disse Robert
“lo
so, devo dirglielo ma
glielo dirò al matrimonio di Sere, e poi mia nonna e mio
cugino lo sanno ”disse
Carla
“come
non detto ”disse
Robert.
“tu
non conosci i miei
genitori, hai sentito cosa hanno fatto? hanno lasciato partire mia
nonna così e
hanno ribadito che non gli interessa cosa sto combinando io, se prima
non
sistemiamo i nostri rapporti non posso certo aspettarmi che accettino
Sophie o
te ”disse Carla
“si,
ma prima o poi questi
rapporti dovrai provare a sistemarli, se loro non fanno il primo passo
devi
farlo tu”disse Robert.
“lo
so”disse Carla.
Tornati
a casa Robert si
occupò di invitare tutti mentre Carla si mise ai fornelli,
era decisamente di
buon umore e aveva proprio voglia di cucinare.
“speriamo
di non avvelenare
nessuno”disse Carla ridacchiando mentre tirava fuori le
lasagne dal forno.
“credo
che apprezzeranno
comunque”disse Robert baciandola per poi prendere i bicchieri
da mettere in
tavola.
“allora
perché ci avete
invitati a cena? Vi sposate?”chiese curiosa Claire
“ehm
no”disse Carla
“incinta
è già incinta”disse
Tom beccandosi un’occhiataccia da Victoria.
“scherzavo”disse
Tom
“dimmi
che è una
femmina”disse Ivan guardando Carla e sapendo che uno dei nomi
quotati per il
bambino era Paride.
“si,
è una femmina, ed è già
bellissima”disse Robert abbracciando Carla che
poggiò la testa sul suo petto
incurante del fatto che non fossero da soli.
“quindi
è una Sophie
giusto?”chiese Ivan preoccupato
“si
Sophie, non ho aggiunto
nomi strani”disse Carla guardandolo male.
“fiu
siamo salvi”disse Ivan
e Claire lo guardò stranita.
“Carla
voleva chiamare il
bambino Paride”le spiegò Lizzy ridacchiando.
“non
è male come nome”disse
Claire
“visto”disse
Carla
rivolgendosi a Robert.
“mamma
non dirmi che avevi
pensato ad un nome simile per me?”chiese Robert perplesso
“si
però poi non arrivava
mai il maschio e alla fine ho optato per due nomi
banali”disse Claire
“io
non ho un nome
banale”disse Robert
“beh
insomma”disse Tom
“zitto
tu che abbiamo un
nome in comune”disse Robert
“io
ho il triplo nome, porta
rispetto”disse Tom
“certo
Sturridge”disse
Robert scuotendo la testa.
Dopo
aver concluso la cena
con una cheese cake che però avevano acquistato e che
chiaramente Carla non potè
mangiare i due rimasero finalmente a godersi la loro casa.
“finalmente
soli”disse
Robert sedendosi sul divano accanto a Carla
“è
stata una serata
carina”disse Carla
“comunque
non è vero che non
sai cucinare”disse Robert
“ok
forse è perché in genere
non ne ho voglia”disse Carla ridacchiando
“capisco,
e avresti voglia
di un po’ di coccole?”chiese Robert baciandola
lungo il collo.
“uhm
magari qualcosa in più
delle coccole”disse Carla portandosi a cavalcioni sulle gambe
di Robert per poi
portargli le braccia intorno al collo .
“si,
mi sembra senz’altro
una buona idea”disse Robert baciandola per poi venire
interrotto dal suo
cellulare che suonava.
“tieni”disse
Carla
passandogli il telefono poggiato sul tavolino di vetro.
“scusa”disse
Robert
prendendo il cellulare
“niente”disse
Carla
spostandosi per sedersi al suo fianco.
“pronto”disse
Robert
“Robert
domattina devi
venire agli studi ci sono dei dettagli da discutere con il regista, lo
so è il
tuo compleanno, ma il regista viene direttamente da Los Angeles solo
per
incontrare te”disse Katherine
“si
ho capito, a che
ora?”chiese Robert
“presto
per le 8, perché
riparte in giornata”disse Katherine
“certo
va bene, a
domani”disse Robert chiudendo la chiamata e sbuffando.
“qualche
novità?”chiese
Carla
“devo
vedere il regista
domattina presto”disse Robert
“meglio
andare a dormire
allora, devi essere riposato domani”disse Carla
accarezzandogli il viso e
baciandolo, però poi quel semplice bacio si
trasformò in qualcosa di nettamente
più passionale.
“no,
non ho bisogno di
dormire”disse Robert prendendola in braccio e portandola
nella loro stanza.
Vi avverto questo capitolo è una palla, ops dovevo scriverlo
all'inizio ormai l'avrete già visto che è un
pò palloso, tutte queste cose tecniche noiosissime, infatti
ho saltato l eco interna perchè a me non piace XD Che dire
spero che il capitolo non vi abbia annoiato troppo XD Il prossimo
potrebbe arrivare in là non tantissimo ma magari un pochino
si perchè devo studiare fisiologia l'esame incombe
è a giugno ma siccome è un annuale incombe
parecchio XD da domani cambio reparto e vado al nido che soddisfazioni
tutto il giorno a cambiare tutine .. io odio i bottoncini sulle gambe e
inguine che fanno a quelle tutine perennemente perdo mezz' ora per
chiudere quei bottoncini ma io dico qualcosa di meno complicato non
potevano inventarlo?
Ashuahaha ho svelato l'esistenza di questa storia al mio migliore amico
ashuahahaaha meglio non commentare sta ancora ridendo XD si
perchè alcuni personaggi come Ivan e Sere sono ispirati a
personaggi esistenti.. mentre beh la protagonista ha il mio nome
perchè ero in una fase da eccesso di depressione
causato dal nome insulso che mi hanno affibiato i miei genitori XD e
poi guardavo troppo scrubs XD ci tengo a dire però che non
ho nulla in comune con il personaggio della storia ashuaha non sono
così stronza XD
Allora ci ho messo tre vite a scrivere questo capitolo
perchè sono a casa da tirocinio e ho lasciato il regolo
della gravidanza nella divisa quindi mi sono dovuta affidare al
calcolatore di settimane si perchè con i mesi io mi perdo
quindi d ora in poi sentirete parlare solo di settimane di gravidanza
anche perchè i mesi sono sempre sballati tipo
tutti considerano 6 mesi 26+ qualcosa mentre sono 26+5 basta fare 180/7
comunque lasciando perdere le ora inutili lezioni di embriologia..
precisamente è sui 6 mesi in realtà la
morfologica di fa dalle 19 alle 22 settimane meglio sulle 22
perchè poi se il bambino non è formato bene mi
pare che uno abbia tempo di decidere se tenerlo o meno fino alla 25+6 o
qualcosa del genere.. però siccome lei ha sballato tutto
perchè ha tardato la prima che ha fatto praticamente a 22
settimane che sarebbe all incirca 4 mese e avevano già visto
che la bambina (si Robert ci aveva preso) è formata bene
hanno deciso di farne un altra qualche mese dopo giusto per vedere se
riuscivano a vedere il sesso.. nella realtà succede? boh io
quando faccio le cartelle mi trovo 10 ecografie per gravidanze
fisiologiche che comunque ne richiederebbero 3 alla fin fine quindi
diciamo che ognuno fa un pò quello che vuole,
qui succede così XD Poi che dire il nome
vi piace? ashuaha basta vi lascio e scusate se ho delirato ma
è da stamattina che scrivo non mi sono fermata nemmeno per
pranzare perchè proprio non riuscivo a staccarmi dal
portatile XD
@ _Miss_ :
è vabbeh c'è sempre il perfido della situazione
che dice la sua, basta vedere i gossip che girano sul povero
Rob..oltretutto qui avevano già avuto occasione di parlare
ampliamente della sua vita privata dato che si era lasciato con Kristen
a pochi mesi dal matrimonio, no no li ho inventati, siccome
è un pò ambientato nel futuro perchè
qui Rob è grande cioè ha 28 anni e deve compierne
29 insomma non volevo pronunciarmi su con chi lavorerà e li
ho inventati XD grazie mille comunque per seguire sempre questa storia
e anche le altre..si ogni tanto anche lei fa qualcosa di buono XD
@ ginevrapotter : grazie mille
eh si adesso hanno la vita di coppia da gestire, vabbeh che a breve Rob
parte però hanno una casa loro grazie per la recensione
@
romina75: eh
già è dura per tutti XD già vedremo
vabbeh che prima erano sempre insieme però vivere sotto lo
stesso tetto può essere difficile XD vedremo come se la
caveranno e infatti Robert già parte XD
@ lazzari : tranquilla
4 volte al cinema? wow io l'ho visto solo due volte al cinema per il
resto l'ho scaricato ho il dvd di new moon ma non ho voglia di vederlo
continuo a vedere RM mi è piaciuto tanto fa riflettere molto
e lui è bravo, come tuti gli altri attori e mi piace
chiaramente di più che nella saga di Twilight dove secondo
me è diretto male perchè io un Edward
così rigido non me lo immaginavo XD davvero? wow in
realtà è come piace a me, poi metterò
anche la culla piccola che terranno nella loro camera per i primi tempi
e quella sarà ancora più bella XD grazie mille
per la recensione
@ pensiera : grazie mille per la
recensione e non preoccuparti..ashuaha esatto anche se questi ultimi
capitolo sono un pò smielosi forse XD però tanto
sono in arrivo nuove batoste XD il nome l'avevo già
anticipato in qualche capitolo quando pensavano ai possibili nomi XD e
l ha scelto Rob Sophie..
@ roxb : grazie mille
mi fa piacere ti sia piaciuta e che tu mi abbia lasciato la tua
opinione, grazie mille spero continuerai a seguirla.
Tra le
mie storie:
- dietro
la maschera ----->
una ff su twilight
abbiamo Edward e Bella l'ho iniziata fine primavera scorsa mi pare,
però se la leggete e avete visto RM potreste trovare qualche
affinità, non li ho copiati io dato che la sceneggiatura
ancora la dovevo leggere XD: aggiornata il 3/04/2010
- imparare
ad amare
-------------> una ff su twilight
Edward e Bella in un altro periodo storico, Edward è un
principe, ma non il solito capriccioso pieno di sè.. Bella
è la sua migliore amica non certo di origini nobili:
aggiornata il 05/04/2010
- Mai
dire mai
-----> ff su twilight Edward è un
pò nerd all'inizio mentre Bella ha un carattere che in
apparenza la fa sembrare un pò la Lauren della situazione
però non è decisamente così.. ff
conclusa quindi potete leggere già come finisce XD :
aggiornata il 21/03/2010
- dolce
vendetta
-----> ff su twilight Edward e Bella sono
finalmente immortali XD è una storia un pò in
stop però la riprenderò a breve: aggiornata il
07/10/2009
- vivere
non è solo respirare ----->
ff su
Robert e un personaggio nuovo: aggiornata il 07/04/2010
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Capitolo 33 *** 33 ***
Salve gente scusate
tantissimo ma questa settimana il mio fisico è stato messo a
dura prova ho fatto un giorno di tirocinio prolungato dalle 7 alle
17.15 e credo di non essermi più ripresa nei giorni
senguenti, mal di testa perenne e nausea allucinante in più
ogni volta che prendevo il portatile dopo pochi secondi i miei occhi si
chiudevano, oltretutto questo capitolo non mi piace un
granchè perchè io ho voglia di scrivere il
capitolo del matrimonio di Sere ricco di eventi XD però non
è che posso tagliare la storia così XD primo
perchè non mi piacerebbe saltare delle tappe importanti e
secondo perchè in questo cap avremo anche un personaggio che
a molte di voi non è simpatico, mentre a me è
pressocchè indifferente e non mi dispiace in coppia con Rob
ma non preoccupatevi questa storia non diventerà una Robsten
come avevo detto a Winnie alias Ale XD che mi aveva detto che avrebbe
recensito e non l'ha più fatto XD
Niente dopo i miei inutili sproloqui vi lascio al capitolo
Quella
mattina era il primo
giorno di lavoro di Carla da quando si era trasferita nella casa che
divideva
con Robert.
“io
esco”disse Carla dopo
essersi preparata per andare a lavoro erano le 6.30 del mattino.
“si
va bene “disse Robert
continuando a dormire
“ti
metto la sveglia sul
cellulare per andare all’incontro con il
regista”disse Carla impostandogli la
sveglia.
“grazie
“disse Robert
continuando a dormire
“no
ma prego”disse Carla
ironicamente per poi rinunciare a comunicare con lui.
Il
tentativo di comunicare
con Robert le aveva fatto perdere ben 10 minuti, e 10 minuti le
avrebbero
cambiato non poco la giornata.
“dottor
Ross
buongiorno”disse Carla presentandosi nell’area
operatoria.
“sei
in ritardo, credo non
sia mai successo”disse il dottor Ross mentre indossava la
cuffia operatoria.
“si
mi scusi”disse Carla
indossando la sua cuffia
“vedi
la divisa verde ti
dona di più”disse il dottor Ross
“ma
certo dottore”disse
Carla
“Sophie?”chiese
il dottore
“non
mi fa dormire si muove
tantissimo”disse Carla
“suppongo
il povero Robert
non abbia chiuso occhio”disse il dottor Ross
“certo
il povero Robert
dorme anche per me”disse Carla.
“non
mi sarei mai aspettato
di vederti con un bel ragazzo inglese”disse il dottor Ross
orgoglioso.
“lo
sa che sta diventando
come Maggie?”disse Carla perplessa
“sono
felice che tu ti stia
creando una vita tua al di fuori dell’ospedale, questo lavoro
assorbe
tantissimo tempo e quel poco che si ha per sé andrebbe
passato con le persone
giuste”disse il dottor Ross.
“grazie”disse
Carla
“anche
se suppongo che poi
mancherai per parecchio tempo dal reparto, occuparsi di un bambino
piccolo può
essere piuttosto impegnativo”disse il dottor Ross.
“non
inizi a fare terrorismo
psicologico”disse Carla ridacchiando.
“beh
tanto sei abituata a
fare le notti in bianco quindi di sicuro non avrai problemi, e poi
potrai
sfruttare il jet
lag di Robert”disse il
dottor Ross
“si
certo, vado a vedere se
sono arrivate le pazienti in programma per oggi”disse Carla
liquidando i
discorsi del dottor Ross per iniziare finalmente a lavorare.
Per
quella mattina erano
programmati 6 cesarei di cui uno gemellare, una mattinata piuttosto
piena ma
non poi tanto diversa dal solito in realtà.
“hai
finito?”chiese Camilla
vedendola uscire dalla parte dedicata alle sale operatorie.
“si”disse
Carla mentre si
toglieva la cuffia.
“allora
hai già comprato il
regalo di compleanno per Robert?”chiese Camilla curiosa
“certo
si”disse Carla dopo
un primo momento di smarrimento.
“ti
sei dimenticata il suo
compleanno?”chiese scioccata Camilla
“certo
che no, è solo che
non ho avuto tempo di trovargli un regalo”disse Carla
“ah
capisco, beh decisamente
una fidanzata attenta non c’è che dire, aspetti
l’ultimo per comprare un regalo
di compleanno al tuo uomo”disse Camilla scuotendo la testa
con disapprovazione.
“grazie
Camilla”disse Carla
facendogli un sorriso ironico per poi correre a cambiarsi ed uscire il
più in
fretta possibile da quell’ospedale, l’attendeva un
lunghissimo pomeriggio.
“Ivan?”chiamò
Carla una
volta che Ivan rispose al telefono
“che
c’è?”chiese Ivan
assonnato
“avrei
bisogno di una mano
per il regalo di Rob”disse Carla
“tesoro
ti aiuterei ma sono
esausto e sto dormendo, quindi abbi pietà di
me”disse Ivan per poi chiudere la
chiamata, se Ivan non era disponibile esisteva solo un’altra
persona che poteva
aiutarla in quella ricerca disperata, chi meglio della sua carissima
sorella
maggiore?
“Carla
che sorpresa”disse
Victoria aprendole la porta di casa con in braccio Cecilie.
“ciao
Victoria, sei
impegnata?”chiese Carla
“no
tranquilla stavo solo
tentando di far addormentare un po’ Cecilie”disse
Victoria cullando la bambina
ormai al settimo mese di vita.
“ho
bisogno di un aiuto
immenso”disse Carla
“regalo
di Robert
suppongo”disse Victoria ridacchiando mentre entravano in casa
“esatto”disse
Carla
sedendosi sul divano e sospirando pesantemente.
“beh
gli stai già dando un
figlio, mi sembra che come regalo vada benissimo”disse
Victoria
“ci
sono”disse Carla quando
il suo sguardo si posò su una rivista di
maternità sul tavolino davanti al
divano.
“e
poi dovrò decisamente
fargli un po’ di shopping, è una bella giornata ti
va di accompagnarmi con
Cecilie, potresti farle prendere quel poco di sole che
c’è in giro, le farebbe
molto bene”disse Carla
“certo
che esco anch’ io,
un’occasione per fare shopping è tanto che non ne
faccio, che ne dici passiamo
anche da Abercrombie?”chiese Victoria
“certo”disse
Carla
ridacchiando, ogni volta che era entrata da Abercrombie Ivan le aveva
fatto
fare qualche figura pessima.
“devono
essere stati
parecchio duri i primi mesi senza Robert”disse Victoria
spingendo lentamente la
carrozzina di Cecilie.
“un
po’”disse Carla facendo
un sorriso un po’ forzato.
“l’importante
è che lui ora
ci sia e che voi due abbiate deciso di fare davvero sul serio
”disse Victoria.
“già
, ma a volte ho paura
che lui non potrà essere più di tanto presente, e
che Sophie ne possa
risentire”disse Carla.
“Robert
è un idiota ma adora
sia te che la bambina e so che farà di tutto per starvi
accanto”disse Victoria.
“si
lo so, ma talvolta nel
suo lavoro lui ha le mani legate”disse Carla pensando alle
varie opzioni da
considerare, anche se in quel momento gliene veniva in mente solo una,
e
avrebbe significato sacrificare la cosa a cui fino a quel momento aveva
tenuto
di più: il suo lavoro.
Quando
Robert si svegliò
erano le 7 del mattino e si trovò ad imprecare contro la sua
sveglia,
l’incontro era alle 8 perché mai si era messa a
suonare addirittura un’ora
prima, doveva essere stata senz’altro Carla a puntargli la
sveglia praticamente
all’alba.
“buongiorno”disse
Robert
stringendo la mano al regista.
“Robert
finalmente ci
conosciamo, Kristen mi ha parlato molto bene di te”disse
James Scott.
“piacere”disse
Robert un po’
sulle sue dopo l’affermazione con cui si era presentato il
regista.
“Robert
il motivo per cui
sono qui è una questione un po’ delicata, io ho
fatto molti cast per il
personaggio femminile di questo film e però sono convinto
soltanto da
un’attrice e volevo sapere se tu te la senti di lavorare con
questa persona, se
te la senti di essere professionale e mettere da parte la tua vita
privata”disse
James
“si
io non ho più problemi
con quella persona,è tutto definitivamente
archiviato”disse Robert
“davvero
Robert io voglio
essere certo che per te vada bene, potrei accontentarmi di una seconda
scelta,
ma non sarebbe la stessa cosa, però allo stesso tempo voglio
sicuramente te in
questo film e se tu non te la senti di tornare a recitare con lei io
posso
capirlo, te l’ho proposto perché dalle foto che ho
potuto vedere dalla tua
ultima premiere mi è parso che avessi decisamente voltato
pagina”disse James
“si
ho voltato pagina, e non
ho problemi a lavorare con lei”disse Robert anche se non era
propriamente
convinto delle sue parole. Era convinto di aver voltato pagina,
l’aveva voltata
esattamente dopo aver incontrato Carla, ma non era così
convinto che sarebbe
stato facile lavorare con la donna che l’aveva preso in giro
per tutto quel
tempo.
“perfetto,
ci vediamo tra
qualche giorno allora, se rispetteremo i tempi che ho previsto per i
primi di
luglio finiremo, abbiamo apportato delle modifiche alla sceneggiatura
quindi i tempi
si sono nettamente ridotti, lavoreremo a lungo quindi ti prego di non
prendere
nessun impegno”disse James.
“certo”disse
Robert sperando
di riuscire a trovare un buco per tornare a Londra e accompagnare Carla
al
matrimonio della sua amica.
“Robert?”chiese
Carla
entrando in casa e nascondendo il sacchetto con i suoi acquisti sotto
il
cappotto.
“sono
in salotto amore”disse
Robert seduto sul divano con matita ed evidenziatore.
“ciao,
lavori? ”chiese Carla
sedendosi accanto a Robert
“eh
già”disse Robert
buttando un occhio all’orario e accorgendosi di aver passato
tutto il giorno a
studiare il copione.
“chi
interpreterà
Ashley?”chiese Carla curiosa
“ancora
non lo so”mentì
Robert non se la sentiva proprio di dirle che avrebbe recitato diverse
scene di
sesso proprio con la sua ex ragazza con cui quasi un anno fa stava per
convolare a nozze.
“e
quando parti? Dimmi che
hanno ritardato la data di inizio”disse Carla speranzosa
“parto
tra qualche
giorno”disse Robert
“meno
di una
settimana?”chiese Carla scioccata
“si
inizieremo subito in
modo da finire presto, per inizio luglio dovremmo
finire”disse Robert titubante.
“uhm
si va bene”disse Carla fingendosi
tranquilla quando in realtà all’idea di rimanere
senza di lui per ben due mesi
si sentiva male, ma doveva fare di tutto per non darlo a vedere.
Si
sarebbe dovuta abituare
alle sue assenze prolungate e a quell’enorme casa sempre
vuota.
“hai
lavorato fino a
quest’ora? Non dovevi lavorare solo in
mattinata?”chiese Robert provando a
cambiare discorso.
“sono
passata da Ivan”disse
Carla mentendo
“uhm
se non sei troppo
stanca, Tom ha organizzato una serata fuori te la
senti?”chiese Robert
“certo”disse
Carla provando
a non rattristarsi, era il compleanno di Robert e non era certo il caso
di
mettere di malumore anche lui.
“ci
aspettano al Groucho
Club tra un’oretta”disse Robert
“va
bene mi preparo ”disse
Carla alzandosi dal divano e andando al piano di sopra per cambiarsi,
avrebbe
indossato un vestito carino consigliato da Victoria, lo tirò
fuori dal
sacchetto poggiandolo sul letto e scegliendo un paio di scarpe dello
stesso
colore del vestito.
“amore
hai finito?”chiese
Robert entrando in camera
“si
il bagno è libero”disse
Carla mentre si allacciava il vestito di lato
“sei
davvero splendida”disse
Robert abbracciandola da dietro e baciandola alla base del collo.
“e
tu puzzi di birra e
sigarette una doccia non ti farebbe male”disse Carla
fingendosi seria.
“uhm
forse hai ragione”disse
Robert lasciandole un altro bacio, prima di andare a farsi una bella
doccia
rilassante.
Mentre
Robert era sotto la
doccia Carla nascose i regali per Robert nella sua borsa enorme, e
quasi si
prese un colpo quando il telefono di Rob prese a squillare.
Non
sapeva se rispondere o
meno dato che lui era sotto la doccia ma alla fine prese il suo
cellulare e
schiacciato la cornetta verde rispose come faceva sempre con il
permesso di
Robert che le chiedeva di rispondere al posto suo.
“pronto”disse
Carla il
numero non era registrato in rubrica
“ciao
c’è Robert?”chiese la
donna che aveva chiamato.
“è
sotto la doccia con chi
parlo?”chiese Carla
“Kristen
Stewart, la sua ex
ragazza hai presente”chiese Kristen con una nota di
acidità.
“si
certo, quella che l’ha
lasciato a qualche mese dal matrimonio e che gli ha fatto credere che
il
bambino che aspettava fosse suo figlio”disse Carla
ironicamente.
“però
Nikki diceva che sei
innocua, comunque chiamavo per fargli gli auguri di compleanno e per
ringraziarlo per aver accettato la proposta di James”disse
Kristen
“sarai
Ashley?”chiese Carla
iniziando a collegare i tasselli.
“già,
un ruolo fantastico, e
poi io e Rob abbiamo una chimica eccezionale sullo
schermo”disse Kristen
esaltata.
“quando
finisce ti faccio
richiamare, grazie e ciao”disse Carla chiudendo la
comunicazione.
“con
chi parlavi?”chiese
Robert entrando in camera in boxer e ancora tutto bagnato.
“ha
chiamato Kristen, le ho
detto che l’avresti richiamata”disse Carla fingendo
disinteresse.
“Kristen?”chiese
Robert
perplesso
“si
ti ringrazia per non
esserti opposto al fatto che interpretasse la tua partner nel film, ma
forse tu
non lo sai ancora, altrimenti quando io ti ho chiesto chi avrebbe
interpretato
Ashley tu non mi avresti risposto “non si sa
ancora””disse Carla facendo eco
alla risposta che gli aveva dato prima lui.
“non
mi sembra il caso di
reagire in questo modo, è soltanto un film”disse
Robert
“si,
soltanto un film in cui
hai spesso scene di sesso con la donna che stavi quasi per sposare,
magrissima
e discretamente bella”disse Carla provando a fare
dell’ironia, ma le veniva
nettamente difficile essere ironica in quella situazione, e se quella
smorfiosa
della sua ex non l’avesse chiamato? Se al telefono avesse
risposto lui? Quando
avrebbe scoperto che il ruolo di Ashley era stato affidato a Kristen
Stewart?
“non
essere sciocca, lo sai
che tu sei molto più bella, e che io amo te”disse
Robert avvicinandosi a lei.
“già,
mi ami così tanto che
non mi ritenevi all’altezza di sapere la
verità”disse Carla
“stavo
soltanto trovando il
momento”disse Robert provando a giustificarsi.
“il
momento? Non dicendomi
questa cosa tu gli hai dato importanza”disse Carla
“non
capisco”disse Robert
“già,
probabilmente tu non
capisci molte cose di recente, non volevi parlarmene perché
ti senti in colpa,
perché probabilmente provi ancora qualcosa per lei, e la
verità è che se io e
te non stessimo insieme ”disse Carla
“non
dire sciocchezze,
piuttosto che tornare con lei diventerei gay. Io e Kristen siamo stati
molto
legati in passato, mi sono innamorato di lei sul set di twilight, forse
perché
passavamo tanto tempo insieme, e forse perché lei per me
c’era sempre. In
realtà lei si è sempre comportata da amica con
me, però io provavo qualcosa di
più per lei e con il tempo anche lei ha creduto di provare
qualcosa per me, ma
in realtà ha sempre amato di più il suo ex
ragazzo con cui sta ora. La verità è
che quando ci siamo lasciati io avevo modificato tutta la mia vita in
funzione
sua e lei era diventata nettamente insopportabile era acida e invidiosa
della
mia carriera, beh dopo la nostra rottura ho realizzato quanto stessi
meglio
senza di lei, e l’ho realizzato quasi subito, quando ti ho
incontrata ero già
pronto a partire da zero”disse Robert
“perché
allora prima non me
l’hai detto subito?”chiese Carla
“perché
già parto tra
qualche giorno e non volevo rovinare questi giorni che possiamo passare
insieme
prima della separazione rattristandoti con delle paranoie inutili,
perché ora
ad essere sincero io ho recitato con donne nettamente più
avvenenti di Kristen
e io però continuo a trovare sempre te la più
seducente e bella”disse Robert
sorridendole e facendola arrossire.
“scusami,
mi sono
fossilizzata su questo dannatissimo film e non ti ho nemmeno chiesto
come hai
preso questa notizia”disse Carla.
“l’idea
di lavorare con miss
perfezione e di avere sul set la sua dolce metà non mi
entusiasma, ma sono un
professionista, non una star capricciosa”disse Robert
“lo
so, e ammetto che il
fatto che la tua ex ti metterà le mani addosso non
entusiasma nemmeno me”disse
Carla
“non
ne avevo dubbi”disse
Robert ridacchiando e abbracciandola.
“vestiti,
primo è tardi e
secondo dopo ieri notte penso che dovremmo mantenerci in astinenza per
qualche
giorno”disse Carla senza però smettere di toccare
le spalle di Robert.
“uhm
se vuoi che mi vesta
dovresti lasciarmi, o altrimenti i tuoi progetti di astinenza
falliranno
miseramente”disse Robert prendendola in giro.
“ok”disse
Carla alzandosi
sulle punte per
baciarlo.
“nemmeno
così sei
convincente”disse Robert ridacchiando
“ok
ti aspetto di sotto per
uscire”disse Carla prendendo la borsa e scendendo al piano di
sotto, mentre
attendeva Robert e la sua reazione al fatto che il suo armadio quasi
vuoto
fosse ora pieno di vestiti nuovi.
“ehm
Carla”la chiamò Robert
dalle scale già vestito con una delle sue camicie scozzesi e
un paio di jeans.
“si”disse
Carla girandosi
verso di lui
“perché
il mio armadio è
magicamente pieno di vestiti?”chiese Robert
“mi
sono fatta consigliare
da tua sorella per evitare di comprare le solite cose”disse
Carla
“hai
comprato tutta quella
roba?”chiese Robert scioccato raggiungendola sul divano
“mi
è parso che fossi a
corto di vestiti, viaggiare tanto ti ha sicuramente destabilizzato un
po’”disse
Carla.
“ma
Carla, io devo
ricoprirti di regali non viceversa”disse Robert sorridendole
“beh
io volevo, almeno puoi
portare con te i vestiti nuovi e lasciare i tuoi qui, così
non avrò la
sensazione di vivere da sola qui dentro”disse Carla.
“ah
beh allora non è per
me”disse Robert ridacchiando
“certo
che non è per
te”disse Carla aprendo la sua borsa e
tirando fuori un pacchetto.
“che
cos’è?”chiese Robert iniziando
ad aprire il pacchetto.
“questo
è da parte di
Sophie”disse Carla sorridendogli
“un
walkie talkie?”chiese
Robert curioso
“si
serve per ascoltare il
battito fetale e registra anche”disse Carla spiegandogli
“uhm”disse
Robert mettendosi
le cuffie e schiacciando un pulsante.
“ci
ho già registrato”disse
Carla sorridendogli
“è
lei?”chiese Robert
ascoltando quel cuoricino galoppante.
“pensavo
che magari ti
avrebbe fatto piacere sentirla mentre sei lontano”disse Carla
“sicuramente,
grazie
amore”disse Robert togliendosi le cuffie e abbracciandola.
“e
scusa per aver fatto
finta di essermi dimenticata che giorno sia oggi, buon compleanno
Robert”disse
Carla baciandolo, e vennero ben presto interrotti dal telefono che
squillava a
cui rispose Robert.
“stiamo
arrivando
Sturridge”disse Robert sbuffando.
“astinenza,
vedi è anche
destino”disse Carla
“destino?
”disse Robert
ridacchiando a porgendole una mano per alzarsi dal divano.
“non
ci sono mai venuta
qui”disse Carla osservando l’entrata del locale.
“no?”chiese
Robert curioso
“no,
mi dà l’aria di un
posto un po’ troppo esclusivo”disse Carla
“vedrai
che ti piacerà è un
bel posto, ci ho passato parecchie serate con i ragazzi”disse
Robert
“beh
se lo dici tu”disse
Carla sorridendogli ed entrando insieme a lui nel locale, non ebbero
nemmeno il
tempo di varcare la porta della sala che gli aveva indicato il
cameriere che si
accesero le luci e partì un coro di “tanti
auguri” per Robert.
Tom
aveva invitato parecchie
persone ed era riuscito a contattare i Kings of Leon perché
suonassero un po’
di musica decente.
“Auguri
Rob”disse Caleb e le
note di “Closer” si diffusero nella sala.
“li
adoro”disse Carla
eccitatissima all’idea di poterli sentire dal vivo, le erano
sempre piaciuti
durante gli anni dell’università, ma non aveva mai
trovato il tempo per andare
ad un loro concerto.
“sono
molto bravi”disse
Robert
“hey
vecchiaccio”disse Tom
“senti
chi parla”disse
Robert ridacchiando
“auguri
amico”disse Tom
abbracciandolo.
“grazie
Tom, dovevo
sospettare che stavi organizzando qualcosa”disse Robert
ridacchiando.
“sono
o no il tuo migliore
amico”disse Tom dandogli una pacca sulla spalla.
“Pattz
ci degni della tua
presenza”disse un ragazzo moro con un taglio di capelli
simile a quello di
Nate.
“Bobby”disse
Rob dandogli
una stretta di mano simile ad un cinque, insomma un tipico saluto
maschile che
ora che ci pensava era lo stesso saluto che gli dava qualcun altro
quando non
era né strafatto né ubriaco, una cosa che aveva
da sempre odiato, essere
trattata come un amica dal ragazzo di cui era innamorata.
“ti
trovo in forma
Pattz”disse un ragazzo biondo-rossiccio avvicinandosi per
fare gli auguri a
Robert.
“grazie
anche tu”disse
Robert
“Rob
ma non ci presenti la
tua amica?”chiese Bobby squadrando Carla in maniera
interessata.
“si
la mia amica”disse
Robert perplesso
“Carla
loro sono Bobby e
Marcus, suppongo ci sia anche Sam da qualche parte, comunque quando
vivevo a
Londra in pianta stabile vivevo con loro e Tom”disse Robert
“Bobby,
Marcus lei è
Carla”disse Robert
“piacere
Carla”disse Bobby
stringendole la mano e sorridendole.
“piacere”disse
Carla
facendogli un mezzo sorriso.
“ma
allora è vero?”chiese
Marcus fissando il suo sguardo sulla pancia di Carla.
“si
non sono grassa, oddio
non sono nemmeno magrissima però non sono
grassa”disse Carla ironizzando su
quello che dicevano i giornali dal giorno della premiere, probabilmente
se
avesse indossato un bel vestito stretto non avrebbero avuto molti
dubbi.
“diventeremo
zii?”chiese
Bobby
“già”disse
Robert passando
un braccio attorno alla vita di Carla per poi baciarle la fronte.
“ma
quanto sono fighi gli
amici di Rob”disse Ivan mentre beveva il suo cocktail.
“sei
occupato”gli fece
notare Carla
“non
mi accompagna in Italia
lo sai?”disse Ivan scocciato
“ha
da lavorare?”chiese
Carla
“no,
semplicemente non vuole
dover fingere di essere etero, gli ho semplicemente detto che
lì sono più
bacchettoni e per quanto i miei genitori sappiano tutto, non voglio
certo che
altre persone si mettano ad additarci perché magari ci
prendiamo per mano”disse
Ivan
“si,
immaginati tipo i
genitori di Sere”disse Carla ridacchiando dei genitori della
loro amica che
erano decisamente bacchettoni.
“comunque
non gli ho detto
di fare l’etero solo di tenere la nostra intimità
di coppia lontano da occhi
indiscreti, beh ha detto che non vuole venire perché non
vuole non poter essere
sé stesso”disse Ivan
“beh
dai ci sarò anch’ io ci
andiamo insieme, magari ti spacci per il padre di
Sophie”disse Carla sorridendo
all’amico.
“ma
come Robert?”chiese Ivan
“parte
tra qualche giorno
per Los Angeles per iniziare le riprese, e finirà per i
primi di luglio e non
credo riuscirà ad esserci”disse Carla triste.
“mannò
magari un giorno
glielo lasciano”disse Ivan
“non
credo, ah e poi punto
forte della situazione sai chi interpreterà Ashley? Niente
di meno che Kristen
Stewart”disse Carla
“quella
Kristen Stewart? La
sua ex ragazza? Quella che stava per sposare?”chiese Ivan
scioccato.
“esatto
chi se la passa
peggio?”chiese Carla ironizzando
“decisamente
tu”disse Ivan ridacchiando.
“io
mi fido di Rob è di
quella che non mi fido molto”disse Carla perplessa
“mannò,
secondo me puoi
stare tranquilla”disse Ivan rassicurandola
“speriamo”disse
Carla
sospirando.
“Carla
abbiamo sistemato il
regalo di Rob a casa, quindi non spaventatevi quando
aprirete”disse Lizzy
sedendosi insieme al suo ragazzo accanto a Carla e Ivan.
“ma
il festeggiato?”chiese
il ragazzo di Lizzy
“gli
ho fatto gli occhi
dolci e l’ho convinto a suonare qualcosa con i
ragazzi”disse Carla
“miracolo”disse
Lizzy
ridacchiando
“signori
e signori dopo
secoli abbiamo l’onore di avere tra noi a suonare qualcosa di
decente niente di
meno che Robert Thomas Pattinson, all’alba del suo
ventinovesimo
compleanno”disse un Marcus già parecchio brillo.
“Marcus
è già andato”disse
Tom ridacchiando seduto al tavolo accanto insieme a Victoria.
“ma tu
guarda”disse Carla perplessa vedendo
Rob all’opera con la chitarra acustica e la sua voce
decisamente accattivante.
“che
cosa?”chiese perplesso
Ivan
“è
bravissimo e non mi ha
mai voluto suonare nulla, sono indignata”disse Carla
“e
ci credo se passate tutto
il tempo a darvi da fare , ne rimane poco per altre
attività”disse Ivan
prendendola in giro come sempre.
“è
strano sentire questo
pezzo senza Rob sbronzo, si sta contenendo”disse Victoria
provando a cambiare
argomento, effettivamente a nessuno tranne che ad Ivan interessava la
loro vita
sessuale.
“no
tesoro, semplicemente
Carla gli sta evitando di bere sennò quando arriva a casa
potrebbe scambiare il
suo regalo per un tappeto”disse Tom.
Lizzy
e Victoria avevano
trovato decisamente un regalo perfetto per il fratello e Carla non
vedeva l’ora
di tornare a casa per vedere la reazione di Rob.
“una
bella serata
vero?”chiese Robert mentre insieme entravano nel giardino di
casa.
“si,
non sapevo fossi così
bravo, sei bravissimo e pretendo di sentirti suonare solo per
me”disse Carla
“certamente”disse
Robert
sorridendole e aprendo la porta di casa, non fece in tempo ad accendere
la luce
che sentì qualcosa sfiorargli una gamba e per poco non si
prese un colpo,
quando accese la luce e i suoi occhi misero a fuoco di cosa si trattava
per un
pelo gli prese un colpo.
Era
un cucciolo di White
Terrier con un fiocco rosso al collo e un bigliettino che recitava:
“Patty
manca a tutti, ma
questo non è un buon motivo per non dare il tuo affetto ad
un altro animale ti
amiamo Victoria e Lizzy, p.s è una femmina, scegli un bel
nome”
“uhm
Lilly, come Lilly e il
vagabondo”disse Robert prendendo in braccio la cucciolina che
non appena fu tra
le sue braccia si calmò improvvisamente.
“è
un amore”disse Carla
accarezzando quella piccola testolina bianca e pelosa.
“possiamo
tenerla vero? Cioè
non avrai problemi con Sophie?”chiese Robert
“no
tranquillo, e comunque
ero già d’accordo, anch’ io adoro i cani
e poi almeno non sarò proprio sola
quando tu non ci sarai”disse Carla
“esatto,
allora Lilly farai
tu compagnia alla mia principessa e alla mia
principessina”disse Robert
parlando con quel cucciolo che lo guardava come se lo stesse ascoltando
davvero.
quella
notte dormirono
accoccolati con la piccola Lilly in mezzo a loro due come se fosse una
bambina
piccola, chissà così avrebbero fatto un
po’ di pratica in vista dell’arrivo di
Sophie.
Closer
by Kings of Leon
Bobby
e Marcus metto questa perchè io adoro questa XD
Purtroppo Rob che suona è introvabile almeno che non si
trovi qualcosa da how to be se non l'avete visto vedetelo un bellissimo
film.
Lilly
Bday
@
_Miss_: grazie mille come sempre per la recensione,
mannò Paride è un nome bellissimo quand ero
piccola però ero fissata solo perchè Paride
l'aveva fatto Orlando Bloom sono pessima i know XD però poi
mi piace seriamente come nome..massì nulla di che tranquilla
serve soltanto a me per dare un tocco realistico per quanto possa
riuscirci XD no, non è il regista di BD, BD è
capitolo chiuso è un altro film e come leggerai
però il personaggio femminile è lo stesso di BD
XD perchè proprio lei? semplice perchè in
realtà la questione Kristen non è che Rob l'abbia
sistemata troppo in realtà, cioè non prova
più nulla per lei però vorrei renderlo meno
rancoroso, ma sarà dura XD un bacione Giusy
@ lazzari:
è bellissimo Sophie come nome a me piace tantissimo
però non se se scegliere la pronuncia inglese che
è tipo Sofie o quella francese sofì, ma ho
preferito Sofi che tra l'altro era il nome di una delle bimbe di Jude
Law nell'amore non va in vacanza e quindi ci stava XD che bello beh
Robert avrebbe fatto parecchio figo da noi XD perchè anche
Roberto è un bel nome, ashuaha no io penso che
farò la dittatrice nel caso e si chiamerà Paride
ashuaha no però ultimamente mi ispira parecchio bene Julian
non so nemmeno come mi sia venuto XD Si sto rilanciando l'immagine
paterna in questa ff perchè adesso sono al reparto del nido
e cambio bambini tutto il giorno XD e devo dire che sto vedendo dei
papà fantastici che si occupano più loro del
bambino che nemmeno la mamma, e mi faccio millemila risate
perchè tipo mi chiamano per allacciare due bottoncini del
body sono tenerissimi XD beh non guai ma quasi XD un bacione Lorena e
grazie per la recensione
@ romina75: uh bene
grazie mille, effettivamente spero di aver reso bene, mi sono basata
sulla mia passione per i tracciati cardiotocografici, si
perchè il massimo che posso fare in sala parto al primo
è tenere l'estremità del cardiotocografo XD e in
realtà però mi piace tantissimo perchè
trovo che il battito fetale abbian un ritmo particolare a tratti
è anche rilassante ascoltarlo XD suppongo che per la mamma
sia fantastico da sentire e allora ho provato a dare queste sensazioni
XD grazie mille per la recensione e sono felicissima che il capitolo ti
sia piaciuto un bacione Romy
@ sono_io : grazie
mille, si effettivamente ho creato un personaggio complesso di cui vado
orgogliosa, e chiaramente non poteva essere diversamente trattandosi
della donna che ha rubato il cuore di Rob XD
|
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Capitolo 34 *** 34 ***
Che succede in questo capitolo? leggetelo e lo scoprirete XD no scherzo
è un cap tranquillo ma tra massimo due cap inizieranno a
movimentarsi le cose..
Mancava
esattamente un
giorno alla partenza di Robert, tutto stava accadendo così
in fretta che Carla
non aveva avuto nemmeno il tempo di metabolizzare che tra meno di 24
ore
sarebbe rimasta da sola in quella grandissima casa, o meglio lei e la
cagnolina
che avevano regalato a Rob, mentre lui sarebbe stato
dall’altro capo del mondo
impegnato nel suo lavoro, e questa volta il suo lavoro prevedeva
incontri
piuttosto ravvicinati con la sua ex.
“non
dormi”disse Robert
girandosi dal lato del letto di Carla.
“non
ci riesco, Sophie
continua a muoversi, e non so più come
mettermi”disse Carla poggiata alla
testiera del letto mentre si accarezzava la pancia nei punti in cui
sentiva
muoversi la bambina, ma con scarsi risultati, Sophie non aveva
nessunissima
intenzione di dormicchiare, o perlomeno di far dormire la sua mamma.
“uhm
ho capito”disse Robert
alzandosi dal letto in boxer per poi scendere al piano di sotto.
“Rob
davvero non
preoccuparti, passerà”disse Carla richiamandolo
perché si riposasse, dato che
il giorno dopo lo attendeva un volo intercontinentale di 12 ore.
“proviamo
una cosa”disse
Robert tornando in camera con una chitarra acustica.
“sono
le tre di notte
Rob”disse Carla perplessa
“lascia
fare a me”disse
Robert sedendosi accanto a Carla impugnando la chitarra e rimanendo per
qualche
secondo con lo sguardo perso nel vuoto, per poi decidere di suonare
qualcosa di
piuttosto soft.
Carla
adorava sentirlo cantare,
aveva una voce particolare,profonda e che aveva allo stesso tempo il
potere di
farla rilassare, e a quanto pare stava avendo lo stesso effetto sulla
loro
piccola.
“uhm
funziona”disse Carla
sotto voce appoggiando la testa alla spalla di Robert per poi
addormentarsi
cullata dalle note che si diffondevano nell’aria e lo stesso
accadde a Sophie
che smise di muoversi in maniera agitata.
Una
volta che Carla si fu
addormentata Robert posò lentamente la chitarra al lato del
letto e aiutò
Carla a sistemarsi in una posizione più
comoda facendo attenzione a non svegliarla, e rimase qualche minuto ad
osservarla
dormire, aveva il viso molto stanco ma rimaneva sempre bellissima ai
suoi
occhi, le diede un bacio sulla fronte e le sfiorò
delicatamente la pancia, dove
la piccola Sophie era ormai tranquilla.
Carla
dormì profondamente
tutta la notte come non accadeva da parecchio tempo e si
svegliò soltanto
grazie all’odore di caffè che proveniva dalla
cucina, si infilò la vestaglia di
cotone e raggiunse Robert in cucina barcollando mezza addormentata per
le
scale.
“buongiorno”disse
Carla
togliendosi i capelli dalla fronte e rimanendo sulla porta della cucina
ad
osservare Robert alle prese con i pancakes.
“ti
sei già svegliata?
Volevo portarti la colazione di sopra”disse Robert sbuffando
“sai
che io proprio non li
so fare i pancakes”disse Carla avvicinandosi a Robert.
“beh
nemmeno io, sono
tentativi..comunque buongiorno”disse Robert abbassandosi a
baciarla.
“a
che ora è l’aereo?”chiese
Carla spezzettando un pezzetto di pancakes scottandosi
irrimediabilmente le
dita.
“attenta”disse
Robert
ridacchiando
“non
sono male”disse Carla
“menomale”disse
Robert versando
lo sciroppo d’acero sui pancakes
“parti
tanto presto?”chiese
Carla ma fu più un affermazione che una domanda, se stava
evitando l’argomento
significava che la partenza era parecchio ravvicinata.
“alle
19 mi aspettano in
aeroporto”disse Robert rabbuiandosi un po’.
“dovrai
preparare le valigie
allora”disse Carla prendendo il piatto con i suoi pancakes e
sedendosi al
tavolo della cucina.
“è
soltanto un mese e mezzo,
passerà in fretta”disse Robert sedendosi accanto a
lei e porgendole la sua
tazza di the, il caffè l’aveva preparato soltanto
per darsi una svegliata.
“si
lo so”disse Carla
“che
cosa vuoi fare
oggi?”chiese Robert
“niente,
è sabato e quindi
non abbiamo cesarei programmati, ho la giornata libera “disse
Carla
“potremmo
andare a comprare
la culletta che volevamo mettere in camera nostra e poi potremmo
pranzare in
qualche posto carino che ne dici?”chiese Robert
“si,
mi sembra una buona
idea”disse Carla sforzandosi di sorridergli.
Passarono
la mattinata in un
grandissimo negozio per bambini e dopo aver preso in visione qualsiasi
culla
presente nel negozio ne scelsero una che richiamava molto quella che avevano messo nella
camera della bambina.
“rivestimenti
rosa?”chiese
la commessa curiosa di sapere se si trattava di una bambina o di un
bambino,
curiosa come chiunque da quando si erano presentati insieme alla
premiere
dell’ultimo film di Robert.
“facciamo
per il lettino e
la tendina sopra un bianco con rifiniture gialline, poi la biancheria
del
lettino rosa”disse Robert alla commessa
“una
femmina?”chiese la
commessa sorridendo ad entrambi, forse era la prima persona che non
guardava
Carla come se volesse ucciderla da un momento all’altro.
“si”disse
Carla
“che
bello, siete davvero
una bella coppia, Robert meritava di più, l’ho
sempre saputo”disse la commessa
allontanandosi per prendere dal deposito quello che avevano scelto.
“è
la prima persona che lo
dice”disse Carla ridacchiando
“uhm
sono sicuro che ben
presto tutte le mie fans capiranno quanto in realtà tu sia
fantastica”disse
Robert ridacchiando, e sollevandole il mento la baciò.
“che
idiota”disse Carla
ridacchiando e dandogli un pugno sulla spalla.
“il
giallo e il rosa stanno
bene insieme?”chiese poi Robert continuando ad osservare la
culletta in
esposizione che avevano scelto loro.
“beh
insomma”disse Carla
“così
se poi avremo un
maschietto potremo riutilizzarla”disse Robert sorridendole
“tu
sei pazzo, non ho ancora
partorito Sophie e già mi parli di un altro
bambino”disse Carla spalancando gli
occhi.
“non
volevi un
maschietto?”chiese Robert prendendola in giro.
“si
certo, se lo fai tu
magari si”disse Carla ridacchiando.
“uhm
sono sicuro che
cambierai idea”disse Robert prendendola in giro.
“o
magari cambierò
compagno”disse Carla guardandolo con aria di sfida.
“ok
niente fratellino per
Sophie”disse Robert arrendendosi.
Dopo
il lungo giro nel
negozio per bambini e l’acquisto di un paio di tutine
rigorosamente rosa fu la
volta del negozio per animali, Lilly era esattamente come la piccola
Sophie
confondeva il giorno con la notte, e così finchè
non si fosse abituata a dei
ritmi normali Lizzie si era offerta di occuparsene, più che
offerta per lei era
stato un vero piacere occuparsi di quella cagnolina. La piccola Patty
era morta
esattamente qualche giorno dopo la partenza di Robert per la Francia e
tutti
avevano sofferto parecchio, quindi l’idea di avere una
cagnolina che girava per
casa entusiasmava tutta la famiglia Pattinson, anche se comunque Lizzie
aveva
promesso di riportarla a casa loro quando Robert fosse partito,
così che
avrebbe fatto compagnia a Carla.
“allora
direi una cuccia, un
bel collare e qualche giochino”disse Carla prendendo le cose
dai vari scaffali.
“dimentichi
i biscotti, i
cani sono golosi di biscotti”disse Robert prendendone un bel
sacchetto.
“uhm
dici che quel tizio con
una macchina fotografica sta facendo un servizio sulle vetrine
londinesi”disse
Carla perplessa
“uhm
paparazzi”disse Robert
sbuffando mentre prendeva il sacchetto con i loro acquisti e presa
Carla per
mano uscì dal negozio ignorando la presenza di quel
paparazzo, che facesse le
sue foto loro non avevano nulla da nascondere a nessuno.
“casa
dolce casa”disse Carla
sdraiandosi finalmente sul divano stanchissima.
“sei
stanca?”chiese Robert
“no
, avrei solo bisogno
di un po’ di coccole”disse Carla e
subito Robert la prese tra le sue braccia portandola di sopra.
Le
loro coccole finivano
sempre in maniera poco casta, e così accadde anche quel
pomeriggio con la
consapevolezza però che una situazione del genere non si
sarebbe più vista per
parecchio tempo.
Carla
rimase accoccolata sul
petto di Robert respirando il profumo della sua pelle, voleva che quel
momento
le rimanesse ben impresso nella mente, perché la prossima
volta che
un’occasione del genere si sarebbe ripresentata era troppo
lontana.
“amore,
devo andare”disse
Robert accarezzandole i capelli senza però muoversi dalla
sua posizione.
“di
già”disse Carla
sollevandosi sui gomiti all’altezza del viso di Robert per
guardarlo negli
occhi.
“purtroppo
si”disse Robert
facendole un sorriso forzato.
“ok”disse
Carla spostandosi
dalla sua posizione per poi avvolgersi ancora meglio nelle lenzuola,
non aveva
nessuna intenzione di accompagnarlo in aeroporto, sarebbe stato davvero
troppo
vederlo andarsene, preferiva far finta di nulla.
“Carla
devo andare”disse
Robert tornando in camera vestito per andarsene, all’appello
non mancava una
felpa con cappuccio con tanto di cappello con visiera e occhiali da
sole.
“va
bene”disse Carla
continuando a rimanere a letto.
“hey,
non mi saluti”disse
Robert mettendosi in ginocchio sul letto per accarezzarle la schiena
lasciata
scoperta dalle lenzuola.
“buon
viaggio amore”disse
Carla girandosi leggermente verso di lui per poi baciare per
l’ultima volta il
suo viso.
“ti
chiamo appena
atterro”disse Robert
“va
bene”disse Carla
“ciao
cucciola”disse Robert
baciandole la pancia per salutare la loro piccola.
“vai
o farai tardi”disse
Carla che a stento riusciva a trattenere le lacrime, e se Robert non
fosse
uscito da quella casa entro pochi minuti l’avrebbe vista
piangere, e lei non
voleva certo che lui partisse preoccupato, doveva abituarsi a quei
distacchi e
probabilmente ci si sarebbe dovuta abituare anche la loro bambina.
“vero,
ti amo”disse Robert
baciandola ancora
“ti
amo anch’ io ”disse
Carla prima che Robert uscisse dalla loro stanza.
Quando
sentì il rumore delle
chiavi che giravano nella toppa della porta e il cancello che sbatteva
come
sempre quando lo chiudeva Robert le lacrime che aveva trattenuto fino a
quel
momento iniziarono a riempirgli gli occhi.
Si
rialzò dal letto solo
qualche ora dopo perché iniziava a sentire freddo, entrando
in bagno la sua
figura si scontrò con l’enorme specchiera
rivelando due occhi gonfi per le
troppe lacrime e si sentì un po’ sciocca, aveva
passato tutta la serata a
piangere e Robert se ne era andato soltanto da poche ore, quello che le
ci
voleva era una bella doccia rilassante, la sua tuta più
comoda e un bel dvd,
magari era meglio se evitava di vedere un film di Robert.
Mentre
finiva di asciugarsi
i capelli il campanello di casa prese a suonare, e per quanto quella
fosse un
quartiere molto buono e molto controllato l’idea di trovarsi
in quella grande
casa da sola la intimorì parecchio, però magari
poteva essere Ivan, così si
decise ad andare a vedere chi era.
“chi
è?”chiese Carla
“sono
Claire, io, Victoria e
Lizzie pensavamo di venire a fare un salto dato che passavamo di
qua”disse Claire.
“certo,
vi apro subito”disse
Carla schiacciando vari bottoni e riuscendo infine ad aprire il
cancelletto di
casa.
“scusate,
ma non sono ancora
praticissima”disse Carla aprendo la porta e facendole
accomodare.
“non
preoccuparti
tesoro”disse Claire osservandola attentamente con un
espressione preoccupata.
“hai
cenato?”chiese Lizzie
mentre metteva giù Lilly
“uhm,
veramente ancora no,
mi sono addormentata un po’”disse Carla mentre
accarezzava quel piccolo
battutolo di pelo bianco.
“tranquilla
ci abbiamo
pensato noi”disse Victoria con in mano un sacchetto di carta.
“ah
grazie”disse Carla un
po’ perplessa, di sicuro non erano passate per caso,
però apprezzava il gesto
era stato carino da parte loro.
“ho
lasciato Cecilie ai
genitori di Tom, perché non ci vediamo un bel film
eh?”propose Victoria.
“mi
sembra una buona idea, ti
scaldo la cena se posso entrare in cucina”chiese Claire.
“certo,
beh io allora do un
occhiata a che film danno in tv”disse Carla prendendo in
braccio Lilly che
continuava a scodinzolargli intorno, e preso il telecomando accese la
tv sulla
bbc1 davano un film con un ragazzo carino un pò sfortunato
che era appena stato
lasciato dalla ragazza delle superiori, subito provò
simpatia per quel ragazzo.
“che
film è ?”chiese
Victoria sedendosi accanto a Carla
“non
lo so, però mi sembra
carino, i genitori gli hanno appena detto che non gli danno i soldi per
girare
l’Europa e ora lui si sta trovando un lavoro sfigato per
l’estate per pagarsi
la Columbia”disse Carla
“si,
sembra
interessante”disse Victoria
“eccoti
Carla, spero ti vada
dell’arrosto con patate”disse Claire porgendole il
piatto con la cena.
“grazie
mille davvero”disse
Carla assaggiando subito quel piatto che aveva un aspetto davvero
appetitoso,
Robert era abituato bene quindi le sarebbe convenuto imparare a
cucinare in
maniera decente.
“oddio
adesso mi ricordo che
film è”disse Victoria scioccata.
“che
film?”chiese Lizzie
“Adventureland”disse
Victoria
“uhm
perché non vediamo
qualcos’altro? Se non sbaglio stasera dovrebbero fare anche
quella serie tv
come si chiama ah si i tudors”disse Lizzie cercando il
telecomando.
“ma
no è bello, e poi mi è
simpatico il personaggio”disse Carla ma poi sullo schermo
comparve una figura
che aveva già visto da qualche altra parte.
“ciao
sono Em” disse il
personaggio femminile che aveva salvato il protagonista da una
coltellata
certa, e allora quella voce la riconobbe subito, era lei Kristen
Stewart.
Sembrava più giovane, doveva essere qualche tempo fa, forse
ancora non stava
con Robert o forse si.
“stava
già con
Robert?”chiese Carla curiosa
“no,
non ancora”disse
Lizzie.
“che
dite guardiamo un altro
film?”chiese Carla alzandosi e prendendo un dvd a caso,
qualsiasi cosa andava
bene piuttosto che doversi vedere un film con miss sono magrissima e
bellissima
che continuava a ricordarle che era meglio di lei. Quando la mamma e le
sorelle
di Robert tornarono a casa Carla prese in braccio Lilly e
salì al piano di
sopra e come di consueto Sophie non le lasciò un attimo di
tregua, era agitata
e probabilmente la colpa era sua dato che di sicuro non poteva
definirsi
tranquilla e Robert era partito solo da un paio di ore, possibile che
addirittura un film con la sua ex doveva beccarsi? Anche le coincidenze
ora ci
si dovevano mettere.
Domenica
Ivan e Nate le
avevano promesso che sarebbero venuti per pranzo, in realtà
sapeva benissimo
che il suo migliore amico sarebbe venuto più che altro per
sbirciare nel
giardino di Jude Law.
“ciao”disse
Carla aprendo
agli amici e salutando entrambi con un abbraccio.
“non
hai una bella cera
tesoro”disse Ivan squadrandola attentamente.
“si
lo so, è che Sophie
scambia il giorno con la notte e si muove così tanto che
faccio una fatica
assurda a dormire”disse Carla sospirando.
“lei
è Lilly suppongo”disse
Nate prendendo in braccio la cagnolina che li osservava incuriosita
incerta sul
se abbaiare o meno.
“ti
suona il telefono mi
sa”disse Ivan riconoscendo la suoneria del cellulare di
Carla.
“uh
vero,vado a vedere chi
è”disse Carla salendo al piano di sopra e
rispondendo al volo.
“pronto”disse
Carla
“ce
ne hai messo di tempo, è
un po’ che provo a chiamarti”disse la sua voce
preferita
“scusami,
ero di sotto a
preparare il pranzo”disse Carla
“tutto
bene?”chiese Robert
“si
tutto bene, ieri ho
guardato un film con tua madre e le tue sorelle, e oggi Ivan e Nate
sono a
pranzo con me, anche se credo che Ivan voglia sbirciare la casa di Jude
Law”disse Carla
“sei
sicura di star bene?”chiese
Robert
“certo
perché?”chiese Carla
perplessa
“perché
non eri
convincente”disse Robert
“no
davvero sto bene. E tu
invece? Quando inizi? Sei in albergo?”chiese Carla provando a
cambiare
argomento e trattenendo le lacrime che minacciavano di scendere.
“si,
sono in albergo e
domani inizio le riprese, qui è notte fonda e tra qualche
ora inizio”disse
Robert
“uhm
allora è meglio che ti
riposi, o altrimenti domani sarai stanchissimo”disse Carla
“hai
ragione, buon pranzo
allora amore”disse Robert
“buona
notte amore”disse
Carla chiudendo la chiamata giusto in tempo perché Robert
non si accorgesse che
aveva iniziato a piangere nuovamente.
“tesoro
che c’è?”chiese Ivan
sentendola piangere
“niente
mi manca soltanto
Robert, ma mi passerà insomma devo solo
abituarmi”disse Carla asciugandosi gli
occhi.
“dai
Carla non piangere che
tra due settimane il vostro Nate ha un corso a Los Angeles e indovinate
con chi
ci va? Con il suo ragazzo rompipalle e con la sua amica
incinta”disse Nate
prendendola in giro.
“sei
un tesoro Nate”disse
Carla sorridendogli
“si
e vissero tutti felici e
contenti, ma andiamo in giardino a sbirciare Jude Law, magari prende il
sole”disse Ivan sognante
“Ivan
dove lo vedi tu il
sole a Londra?”chiese Carla scettica
“dettagli,
insomma uscirà
nudo in giardino”disse Ivan facendo scoppiare a ridere Carla
e Nate, per
fortuna che poteva contare su degli ottimi amici e sulla famiglia di
Robert.
@ romina75
: ciao Romy grazie per il commento eh no stare con uno come Rob
può non essere facile XD un bacione ciao
@ _Miss_: grazie mille
giusy io non trovavo una mazza XD non farà molti danni
tranquilla deve chiarire in maniera chiara le cose con Rob
@ lazzari : ashuahah
mannò povera Stew che si sacrifica per interpretare Bella
Swan ashuaha si però per Robert non ha + importanza e quindi
gli sembrava poco professionale rifiutare una sceneggiatura che gli
piace molto perchè la protagonista femminile era la sua ex
girlfriend..comunque tranquilla che non farà molti danni
@ roxb: grazie mille
spero continuerai a leggere.. vedremo cosa fare
@ BabyVery : grazie
mille mi fa piacere ti piaccia e spero continuerai a seguirla e farmi
sapere la tua
@ ginevrapotter :
ashuaha devono solo recitare quindi non si muoveranno più di
tanto eh si cane perchè Patty è morta due ann fa
Non preoccupatevi che non accadrà quello che credete niente
Robsten XD mamma mia che sonno scusatemi davvero vi lascio ciaooo
|
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Capitolo 35 *** 35 ***
culla
primi mesi
copertina
rob
@ ginevrapotter
: eh già vedremo
@ romina75 : ah allora
è vero io pensavo fossero rari casi..buono a sapersi XD
cioè so che le 3 e le 5 sono gli orari in cui nascono di
più i bambini e tra l altro sono gli orari in cui uno fatica
di + ad essere sveglio ashahhaha comunque adesso se la darà
una controllata poi questo cap lo scrivo dopo il look molto tamarro
della Kris al Coachella e lì ho pensato davvero che a
livello di vestiario è messa peggio di me XD
@ _Miss_: vero che
dolce lo chiamerei anch' io al nido a far addormentare i bambini che mi
devo tenere in braccio io XD si lo so era un pò triste
però questo decisamente non lo è XD
@ lazzari : ah anche
tu mi confermi questa cosa dei movimenti notturni XD a parte che
agitata come è lei ashuaha ehssì era un
pò triste questo invece non lo è affatto XD
@ BabyVery :
assolutamente niente robsten e si vedrà qui,
ehssì le manca tanto però vedrete in questo cap
XD
Allora che dire vi ringrazio come sempre per continuare a seguire
questa storia siete gentilissime specie per il fatto che mi fate sempre
sapere la vostra e vi prego di continuare così
perchè adoro leggere le recensioni ashuahaha XD vabbeh
questo poteva esssee un capitolo triste dato il mio stato mentale e
invece come vedrete non lo è.. perchè sono
triste? semplice per l ennesima volta i miei amici mi hanno dato buca
per Londra.. o meglio mi hanno dato buca per le vacanze e io avevo
iniziato anche a farmi ore su ore in più per arrivare a
luglio con più ore e saltare 8 giorni di tirocinio
perchè? perchè io ho gli esami fino a luglio come
loro però dal 20 al 9 agosto faccio tirocinio con i turni e
uno dice massì parti ad agosto ma ad agosto non volevano
partire così ti adatti e ti fai le ore in più per
poter partire a luglio come vogliono loro, fantastichi su andare in
giro per Londra e respirare la loro aria e tadan ti smontano dicendo
che il viaggio costa troppo e non vogliono.. eppure in agenzia siamo
andati quasi un mese fa perchè farmi illudere? ma non dovrei
sorprendermi, dopotutto l anno scorso la mia carissima migliore amica a
cui è ispirato il personaggio di Sere mi ha dato buca due
giorni prima per Montepulciano le avevo detto i costi e tutto dovevamo
solo prenotare in agenzia e io avevo fatto le ore in + x poter saltare
tranquillamente quei 3-4 giorni e tadan mi smonta tutto.. che amici
fantastici non ho XD ebbene sono arrivata alla conclusione che se
voglio andare da qualche parte devo andarci da sola, un pò
deprimente? decisamente ma piuttosto che restare sempre a casa
perchè ho amici che non hanno mai voglia di fare un cazzo e
scusate la poca finezza e lo sproloquio, ma mi dovevo sfogare dato che
ora sono in modalità far finta di non esserci rimasta
nuovamente di merda.. mi darò alla vita asociale
è decisamente più motivante....
Robert
venne svegliato dalla
sveglia sul suo cellulare, non aveva mai avuto questa abitudine,
adorava
svegliarsi con il suono della radiosveglia, ma Carla gli aveva
attaccato
l’abitudine di impostarla sul suo cellulare per tenere
così il cellulare acceso
tutta la notte.
Era
il primo giorno di
riprese di “the third wish ” una storia nemmeno
tanto complicata, c’era questo
personaggio di nome Ashley che era una ragazza madre e aveva una
bambina di
nome Susie di cinque anni, e questa bambina il giorno del suo
compleanno
esprime tre desideri, tra cui quello di trovare un papà.
C’era
poi il personaggio che
avrebbe interpretato lui, Nicolas un ragazzo venticinquenne che
abbandonato il
sogno di diventare un musicista di professione, inizia a suonare nel
locale in
cui lavora Ashley, e i due si mal sopportano perché sono
decisamente gli
opposti. Un pomeriggio però Ashley non avendo nessuno che le
tiene la bambina è
costretta a portarla con sé e la bambina si fissa subito con
Nicolas e farà di
tutto per esaudire il suo terzo desiderio.
Calarsi
nei panni di Nicolas
in quel momento però gli diventava parecchio difficile
qualche mese fa gli
sarebbe bastato guardare la sua vita e riuscire a diventare Nicolas, ma
ora era
piuttosto complicato, difficilmente riusciva a sentirsi depresso dati i
risvolti che aveva preso la sua vita nell’ultimo periodo.
“Robert
hai riposato voglio
sperare”disse il regista
“certo
James” disse Robert
sbadigliando
“uhm
ti avevo consigliato di
partire prima così ti saresti abituato al jet
lag”disse James
“non
preoccuparti James io
mi abituo in fretta al jet lag”disse Robert tranquillo
togliendosi il cappello
con la visiera.
“bene
allora la truccatrice
ti aspetta, Kristen è già
arrivata”disse James
“vado”disse
Robert
dirigendosi verso i camerini.
“buongiorno”disse
Robert
entrando
“Robert”disse
Kristen
alzandosi dalla sua sedia per raggiungere Robert.
“ciao”disse
Robert
tranquillamente, dopo tutto non aveva nessun problema a parlare con
lei.
“ma
non mi abbracci?”chiese
Kristen
“ti
si rovina il trucco e
quella povera ragazza suppongo che sia da parecchio che tenta di
toglierti
quelle occhiaie”disse Robert e a quelle parole le due
truccatrici fecero un
mezzo sorriso, mentre Kristen rimase a bocca aperta.
“sei
diventato proprio uno
stronzo”disse Kristen tornando al suo posto e guardandosi
allo specchio, si
aveva delle occhiaie decisamente troppo marcate.
“look
spettinato disordinato
suppongo?”chiese Robert alla ragazza che doveva occuparsi di
lui.
“esatto,
allora signor
Pattinson ha viaggiato bene?”chiese la ragazza per fare un
po’ di
conversazione.
“al
solito, e più paparazzi
del solito che forse si aspettavano di vedere la mia
ragazza”disse Robert.
“non
è venuta con te?”chiese
la ragazza mentre iniziava a sistemargli i capelli.
“no,
lei lavora”disse Robert
“ammettilo
non è venuta
perché sarebbe stata gelosa di vederti con
me”disse Kristen
“tu
sei l’ultima di cui
dovrebbe essere gelosa”disse Robert
“
e allora perché hai
picchiato Micheal alla premiere?”chiese Kristen
“perché
il tuo Micheal era
con lei, un semplice malinteso, e comunque mi sono già
scusato con
Micheal”disse Robert
“ma
io ti piaccio ancora, è
per questo che hai accettato”disse Kristen
“mettiamo
in chiaro una
cosa, se ho accettato la tua presenza è proprio
perché non ho più nessun
interesse nei tuoi confronti”disse Robert ridacchiando della
sicurezza di
Kristen, davvero era sicura che lui provasse ancora qualcosa per lei?
e
quella fu la seconda volta
quella mattina che le due truccatrici risero per le pessime figure di
Kristen Stewart,
a volte Robert si chiedeva come aveva fatto ad innamorarsi di lei,
forse perché
era una ragazza semplice, o almeno lo era stata, adesso di sicuro non
lo era
più.
“ho
una bella notizia le
scene tagliate sono quelle di sesso, il film è incentrato
più sulla piccola
Susie, non mi sembrava il caso che i personaggi di Ashley e Nicolas ci
dessero
così tanto dentro, una scena molto casta può
bastare”disse James e a quelle
parole Micheal tirò un sospiro di sollievo e Robert
ridacchiò pensando che
Carla ne sarebbe stata sicuramente felice.
Una
settimana e mezza dalla
partenza di Robert, una settimana e mezza che Carla non dormiva
definitivamente
più, avrebbe dovuto chiedere a Robert di inciderle qualcosa.
Aveva
provato di tutto,era
anche andata sulla pagina myspace di Bobby e Marcus ma niente Sophie si
calmava
sentendo solo la voce del suo papà.
“che
occhiaie, hai fatto le
ore piccole ora che il tuo fidanzatino non
c’è?”disse il dottor Mc Carthy
incrociando Carla
“stanotte
è andata bene,
sono riuscita a dormire un’ora”disse Carla
sbadigliando.
“le
femmine sono tremende,
basta che entri nel nido e noterai che quelle che piangono di
più sono le
femmine”disse il dottor Mc Carthy
“perfetto”disse
Carla
sospirando
“dottor
Mc Carthy forza
aspettiamo solo lei”disse l’infermiera che lo
cercava per iniziare il giro
visite.
“buona
giornata Carla”disse
il dottor Mc Carthy
“buona
giornata
dottore”disse Carla.
Quella
mattina prima di
iniziare a lavorare doveva passare dal reparto per farsi inserire
nell’elenco
dei parti di agosto.
“ciao
Maggie”disse Carla
entrando nel suo studio.
“Carla
tesoro, ci manchi
tantissimo in reparto, specialmente a me dato che mi è
toccato lavorare con
Camilla”disse Maggie
“eh
che ci vuoi fare ora
sono agli ordini di tuo marito”disse Carla ridacchiando
“dai
la sala operatoria non
è male”disse Maggie
“non
ricordavo che il
cesareo fosse così, sto pregando per
evitarlo”disse Carla perplessa
“massì
vedrai andrà tutto
bene, piuttosto quelle occhiaie? Dormi?”chiese Maggie
“per
niente, hai presente
quella cosa del interagire con il bambino che diciamo ai corsi pre
parto in
certi casi andrebbe abolita. Questa piccolina è
già viziata, siccome mi scambia
il giorno con la notte e ok va bene però tipo almeno un paio
di orette vorrei
anche riuscire a dormirle, così Robert aveva provato a
suonarle qualcosa e
quella è stata l’unica notte che ho dormito, ora
lui non c’è e lei non dorme
tutta la notte”disse Carla sospirando
“probabilmente
perché tu non
sei tranquilla, sei agitata? Pensierosa?”chiese Maggie
“si
decisamente”disse Carla
“beh
allora smetti di
esserlo, purtroppo non so come aiutarti, ma trova un modo per smettere
di
essere preoccupata”disse Maggie
“hai
ragione”disse Carla
“ma
a proposito di cosa
avevi bisogno?”chiese Maggie
“ero
venuta a mettermi in
lista per il parto, il termine è il 7 agosto”disse
Carla
“7
agosto un leoncino
quindi?”chiese Maggie
“leoncina”disse
Carla
“ma
dai? Femmina? Ma tu vedi
mio marito non mi dice un cavolo”disse Maggie
“sempre
il segreto professionale
Maggie”disse Carla ridacchiando
“ok
perfetto 7 agosto”disse
Maggie sorridendole
“senti
Maggie volevo
chiederti la settimana prossima posso prendermi qualche giorno di
permesso?”chiese Carla
“certo
tesoro, non ci sono
problemi. Vai dal futuro papà?”chiese Maggie
curiosa
“si”disse
Carla sorridendo
felice, stava aspettando il giorno della partenza per Los Angeles da
tantissimo
tempo.
Il
pomeriggio dopo lavoro
doveva passare a casa Pattinson a riprendere Lilly, la mattina la
lasciava
sempre dai genitori di Robert perché ora che era
così piccola proprio non se la
sentiva di lasciarla a casa da sola.
“buongiorno
Claire”disse
Carla quando la mamma di Robert venne ad aprirle e la sua cucciolina
subito le
corse incontro.
“ciao
Lilly”disse Carla
abbassandosi lentamente per prenderla in braccio.
“ciao
Carla stai
bene?”chiese Claire
“sisi
sto benissimo”disse
Carla sorridendo, la famiglia di Robert le era stata davvero di grande
aiuto
nell’ultimo periodo.
“hai
delle occhiaie, non hai
dormito ancora?”chiese Claire
“no,
Sophie scambia la notte
con il giorno, e poi si addormentava solo con la voce di
Rob”disse Carla
“per
il futuro ti consiglio
di fargli incidere qualcosa”disse Claire ridacchiando
“sicuramente”disse
Carla
“a
proposito ho trovato una
cosa che sono sicura vorrai”disse Claire prendendo un
sacchettino poggiato sul
divano.
“che
cosa?”chiese Carla
curiosa
“questa
è la copertina che
avevo fatto ai ferri per Robert, si è verde acqua, ma
pensavo fosse carino che
l’avesse la vostra bimba”disse Claire
“grazie
Claire è una cosa
carinissima”disse Carla commovendosi.
“è
una piccola cosa, anzi ti
avverto le mie figlie stanno facendo acquisti su acquisti per la
piccola
Sophie, quindi credo sarete a posto per mesi e mesi”disse
Claire
“grazie”disse
Carla
ridacchiando.
“hai
sentito già Robert
oggi?”chiese Claire
“non
ancora, evitiamo di
sentirci troppo, o almeno lo evito io, perché ogni volta che
lo sento poi
scoppio a piangere”disse Carla prendendosi in giro da sola.
“tesoro
è comprensibile, su
che mancano solo un paio di giorni alla partenza e poi lo
rivedrai”disse Claire
abbracciandola.
“già”disse
Carla.
Partirono
il venerdì
pomeriggio per arrivare il venerdì stesso sempre nel tardo
pomeriggio.
“mi
raccomando Carla look in
incognito”disse Ivan
“ok”disse
Carla indossando
gli occhiali da sole
“certo
in incognito e
indossi un paio di ray ban con i contorni gialli”la
richiamò Ivan
“beh
e i tuoi che sono
rossi?”chiese Carla
“ok
li ho presi in prestito
tra le duecento paia che ha Robert, abbi pietà, lui questo
modello non lo
metterà mai”disse Ivan sbuffando
“certo,
certo”disse Carla
sospirando
“allora
stiamo uniti e
seguitemi”disse Nate che si era accordato per un uscita
secondaria.
“ci
credi siamo a Los
Angeles”disse Carla emozionata
“chiama
Robert babba”disse
Ivan prendendola in giro perché sembrava una bambina in un
negozio di
caramelle.
“ma
io volevo fargli una
sorpresa”disse Carla perplessa ma non ebbe molto tempo di
pensare perché il suo
cellulare prese a squillare.
“pronto?”chiese
Carla
rispondendo
“amore,
ma che fine avevi
fatto sono ore che provo a chiamarti, stai bene?”chiese
Robert preoccupato
“si
amore sto
benissimo”disse Carla sorridendo alle preoccupazioni di
Robert.
“uhm
bene”disse Robert
“tu
stai lavorando?”chiese Carla
“si,
lavoriamo ancora per un
paio di ore”disse Robert
“ok,
allora provo a
chiamarti più tardi per la buona notte, ciao
amore”disse Carla
“ciao
amore”disse Robert
sorridendo al telefono come un idiota.
“allora
è vero che sei
innamorato?”chiese Micheal sbucando alle spalle di Robert
“non
ti avrei picchiato
altrimenti”disse Robert ridacchiando
“già”disse
Micheal
ridacchiando a sua volta, stranamente fra quei due era nato un buon
rapporto,
il problema a livello di rapporti era ancora con Kristen, entrambi
avevano
chiuso, però lei si sentiva ferita nell’orgoglio
perché Robert che in passato
era sempre stato il suo zerbino ora la trattava con indifferenza e
l’aveva
addirittura rimpiazzata nemmeno tanto lentamente.
“Robby..Robby”lo
chiamò Kate
la bambina che
interpretava Susie.
“dimmi
Kate”disse Robert
prendendola in braccio
“James
ha detto che tu per
oggi hai finito e che puoi tornare in albergo a
riposarti”disse Kate
“oh
grazie tesoro”disse
Robert baciandole la guancia e mettendola giù.
“bene
Micheal, a quanto pare
io ho finito salutami Kristen ciao”disse Robert prendendo la
giacca e le chiavi
dell’auto che gli avevano dato per gli spostamenti
dall’albergo al set, si
anche se non gli avessero detto che doveva usarla per lavoro sarebbe
stato lo
stesso, da quando era arrivato a Los Angeles non era mai uscito, era
sempre
troppo stanco e solo una volta erano passati a trovarlo in albergo
Kellan e
Jackson.
“signor
Pattinson
buonasera”disse l’uomo alla reception del suo
albergo.
“ciao
Paul”disse Robert
prendendo le chiavi e
salendo al suo
piano.
Quando
aprì la porta percepì
qualcosa di strano nell’aria, un profumo che conosceva bene,
ma non poteva
essere, probabilmente ora era vittima anche di allucinazioni che
colpivano
l’olfatto.
Lasciò
la giacca in salotto
e si precipitò in camera per prendere una birra dal mini
bar, però quando aprì
la porta della sua stanza i suoi occhi vennero attirati da altro e si
dimenticò
totalmente della birra.
“ho
anche le allucinazioni
adesso”disse Robert strofinandosi gli occhi
“che
scemo”disse Carla
prendendolo in giro
“
e parla anche”disse Robert
salvo poi essere colpito da un cuscino in piena faccia.
“nei
miei sogni non mi
colpiresti con un cuscino in piena faccia, anche se quel completino
è tipico da
miei sogni”disse Robert ridacchiando e avvicinandosi a Carla.
“e
questo succede nei tuoi
sogni?”chiese Carla baciandolo
“oh
succede molto di
più”disse Robert rispondendo a quel bacio mentre
Carla gli slacciava la camicia
godendosi il contatto con la sua pelle, i suoi ricordi non rendevano
giustizia
alla bellezza di Robert.
“ti
sei incantata?”chiese
Robert ridacchiando mentre si sfilava la camicia
“eri
davvero così bello
prima di partire?”chiese Carla prendendolo in giro
“io
sono sempre io, magari
sei semplicemente ancora più cotta di me”disse
Robert prendendola in giro a sua
volta.
“probabile”disse
Carla
sorridendo
“io
invece ti ricordavo
esattamente così, però devo dire che questo
celeste ti dona davvero molto”disse
Robert soffermandosi sul completo che indossava.
“a
te invece non dona essere
così vestito”disse Carla ridacchiando
“chissà
perché me
l’aspettavo”disse Robert togliendosi i jeans e
rimanendo con in dosso soltanto
un paio di boxer neri.
“dove
eravamo
rimasti?”chiese Carla
“uhm
che questo completo
azzurro ti dona molto ma io lo toglierei”disse Robert
portandole la mani dietro
la schiena senza però trovare i gancetti e Carla rise
portandogli le mani sul
davanti del reggiseno.
“ah
però ora ci facilitano
anche le cose, anni e anni ad imparare a slacciare il reggiseno al volo
e ora
mettono i gancetti davanti”disse Robert
“certo
ha parlato l’esperto
del reggiseno”disse Carla ridacchiando
“
beh veramente sono
l’esperto di qualcos’altro e se proprio non te lo
ricordi potrei rinfrescarti
la memoria”disse Robert riprendendo a baciarla per poi
portarla sotto di sé e
attento ad ogni movimento per non pesarle addosso la penetrò
delicatamente.
“Robert”disse
Carla
ansimando mentre Robert aumentava il ritmo delle spinte.
“dio
mio amore mi sei
mancata così tanto”disse Robert baciandola e
venendo poco dopo insieme a lei,
quelle due settimane erano sembrate una vera eternità.
“la
bambina è tranquilla”disse
Robert accarezzandole il pancione mentre Carla se ne stava accoccolata
sul suo
petto.
“sarà
l’effetto jet lag,
perché ti assicuro che non lo è stata
affatto”disse Carla ridacchiando
“Sophie
non va bene così,
devi far dormire un po’ la mamma”disse Robert
baciandole il pancione.
“si
la tua voce ha un potere
terapeutico per lei, ho provato di tutto ho anche messo su qualche
canzone di
Bobby e Marcus ma niente”disse Carla
“certo
loro non sono ai miei
livelli e la bambina lo sa già, vedi quanto è
intelligente “disse Robert
baciando Carla così solo perché gli andava.
“dio
Robert se mi baci così
però”disse Carla
“cosa”disse
Robert
continuando a baciarla fino al collo e finirono per amarsi svariate
volte
quella notte.
“ma
che ore sono?”chiese
Carla portandosi a sedere per guardare l’ora.
“non
ne ho idea”disse Robert
ancora mezzo addormentato
“sono
le 5 amore, credo che
tu debba alzarti”disse Carla
“no
inizio alle 5,30 ho
ancora mezz’ora”disse Robert sbadigliando
“ok
allora ti rubo il
bagno”disse Carla
“vuoi
venire sul set con
me?”chiese Robert perplesso
“certo,
voglio assolutamente
conoscere di persona la carissima Kristen”disse Carla facendo
un sorriso
forzato.
“va
bene”disse Robert
ridendo dell’espressione di Carla e poco dopo anche lui si
alzò dal letto per
una doccia veloce rigorosamente insieme a Carla, dopotutto fare la
doccia in
due faceva risparmiare tempo.
“ma
dimmi pazza saresti
venuta da sola fino a Los Angeles?”chiese Robert mentre
scendevano nella hall
mano nella mano.
“mi
hanno accompagnato Ivan
e Nate”disse Carla
“ho
capito”disse Robert
indossando il suo cappellino e tirando su il cappuccio della giacca di
Carla.
“buongiorno
Paul”disse
Robert lasciandogli la chiave.
“buongiorno
signor
Pattinson, signorina”disse Paul sorridendo a Carla.
“e
Ivan e Nate?”chiese poi
Robert mentre salivano in macchina
“suppongo
stiano dormendo,
ma vogliono passere sul set per conoscere la cara Kristen, Ivan
è un fan della
coppia Robsten”disse Carla ridacchiando
“questa
cosa me l’ero
persa”disse Robert perplesso
“massì
cosa vuoi che sia, il
mio migliore amico tifava soltanto per la tua ex
ragazza”disse Carla
ridacchiando divertita.
“si
ma ormai suppongo sia
fan della coppia carlbert o roberla”disse Robert ridendo
“fanno
schifo entrambe come
opzioni”disse Carla senza ridere perché Sophie si
era svegliata proprio in quel
momento.
“che
c’è?”chiese Robert
vedendola portarsi le mani sul pancione.
“si
nostra figlia subisce il
jet lag”disse Carla facendo ridere Robert.
Arrivati
agli studi Carla lo
accompagnò al trucco e Robert le presentò la sua
truccatrice Susan che fu
felicissima di conoscerla e si complimentò per la sua forma
fisica nonostante
la gravidanza, effettivamente per ora aveva preso solo 4 kg quindi si
riteneva
fortunata, ma era impossibile prendere peso con tutto quello che le
aveva tolto
il dottor Ross.
“buongiorno
a tutti”disse
Kristen entrando in sala trucco senza guardare in faccia nessuno, salvo
poi
accorgersi della presenza di Carla.
“oh
mio dio, ma abbiamo
ospiti”disse Kristen alzandosi dal suo posto e sedendosi
accanto a Carla e
Robert.
“ciao
Kristen”disse Carla
sforzandosi di essere gentile.
“ciao
aspetta non ricordo il
tuo nome Claire?”chiese Kristen
“Carla”disse
Carla
“ah
Carla beh piacere, ma
che bella pancia che hai a quante settimane sei?”chiese
Kristen
“sono
a circa 29
settimane”disse Carla
“29
settimane? E ti sei
fatta un viaggio così lungo?”chiese Kristen
scioccata.
“beh
sono incinta non sto
mica male”disse Carla
“si
ma è rischioso, guarda
che io mica ci provo con Rob se sei venuta a
controllarci”disse Kristen
“ahhahaha,
certo perché vuoi
farmi credere che ci starebbe con te”disse Carla ridacchiando
“ci
è stato ampliamente in
passato e sono sicura che ci starebbe ancora”disse Kristen
“ne
ho i miei dubbi”disse
Carla, Robert avrebbe voluto dire qualcosa ma dato che Carla se la
cavava così
bene pensò di lasciarle l’onore di far abbassare
un po’ il livello di
superiorità di Kristen.
“forse
ha abbassato i suoi
standard”disse Kristen
“probabile”disse
Carla
“beh
l’importante è
saperlo”disse Kristen alzandosi dalla sua sedia, Robert stava
per dire qualcosa
ma Carla lo bloccò, non aveva nessuna intenzione di
scatenare una rissa con
Kristen Stewart,dopo tutto le faceva un po’ pena era una
così attenta a tenere
tutto sotto controllo che pensava di poter tenere ancora sotto
controllo il suo
ex ragazzo dopo tutto quello che gli aveva fatto.
“iniziamo”li
chiamò James
sorridendo a Carla, aveva fatto lui in modo che Robert tornasse in
albergo
prima, dopo tutto se lo meritava l’aveva visto
così giù nelle ultime settimane,
e avrebbe fatto di tutto per l’attore che tanto aveva
desiderato per quel
ruolo.
“ciao”disse
Micheal vedendo
Carla seduta ad osservare le riprese.
“ciao
Micheal giusto?”chiese
Carla
“si
e tu sei Carla”disse
Micheal
“scusa
per l’ultima volta,
tu sei stato così gentile e invece Robert”disse
Carla
“abbiamo
già risolto, e poi
un pugno me lo meritavo quindi abbiamo sistemato una vecchia
questione”disse
Micheal.
“ok,
comunque grazie era un
brutto momento”disse Carla
“si
ho saputo di Nikki, ora
però mi sembra che vada tutto bene no?”chiese
Micheal
“si
ora si”disse Carla
“posso
dirti che veramente
con questa pancia sei bellissima, anche Kristen era notevolmente
più bella
quando aspettava il nostro bambino”disse Micheal
“so
la storia, dev’essere
stato difficile per te”disse Carla
“già,
e guarda te lo dico
già adesso scusala se magari si comporta in maniera acida,
lei non prova
proprio nulla per Robert e di questo ne sono certo, ma sai loro avevano
un bel
rapporto di amicizia prima che succedesse quello che è
successo e chiaramente è
stata gelosa di Nikki e Ashley e ora lo è ancora di
più di te, lo so è un
ragionamento contorto, però davvero non è poi
così cattiva, è un po’ stronza
questo te lo concedo”disse Micheal
“povero
te”disse Carla
“con
me è stessa, io sono il
suo migliore amico, il suo amore sono tutto e a parte lasciarmi per
Pattinson
lei non mi ha mai fatto un torto e non è stronza come si
comporta con quasi
tutto”disse Micheal
“beh
grazie Micheal,
comunque tranquillo non mi sento certo minacciata da lei, se dovessi
essere
gelosa di tutte le ragazze carine che fanno un film con Robert non
vivrei più,
ok all’inizio un pochino lo sono stata, però mi
basta vedere Robert per capire
che non ho motivi per essere gelosa”disse Carla sorridendo.
“vorrei
anch’ io poter
sentirmi così tranquillo”disse Micheal
“dovresti,
dopotutto ha
lasciato Robert Pattinson per te, chi lo farebbe?”chiese
Carla ridacchiando
“effettivamente
hai
ragione”disse Micheal con orgoglio.
“hey
Angarano che fai ci
provi con la mia ragazza, la lezione che ti ho dato in
precedenza?”chiese
Robert fintamente minaccioso abbracciando Carla.
“certo
Pattinson, quella
volta ti è andata bene perché mi hai colto di
sorpresa ma una prossima volta
potresti avere tu la peggio”disse Micheal ridendo
“grazie
per aver tenuto
compagnia alla mia ragazza”disse Robert
“la
tua ragazza mi ha alzato
l’autostima quindi è stato un
piacere”disse Micheal andando da Kristen.
“che
gli hai detto?”chiese
Robert curioso
“che
dopo tutto la sua
ragazza l’ha preferito a Robert Pattinson qualcosa
vorrà dire”disse Carla
ridacchiando
“che
scema”disse Robert
baciandola.
“comunque
è antipatica,
mentre lui è carinissimo”disse Carla
“hey
devo essere geloso di
Angarano?”chiese Robert
“che
scemo”disse Carla
baciandolo
“sei
ancora gelosa ora che
hai conosciuto miss acidità?”chiese Robert
“uhm
no, in realtà mi basta
vedere il modo in cui mi guardi, mi tocchi mi baci per non essere
gelosa
nemmeno se tu dovessi recitare accanto alla donna più bella
del mondo”disse
Carla sorridendo.
“ne
sono felice”disse Robert
baciandola nuovamente.
“Robby?”lo
chiamò Kate
tirandolo per i jeans e interrompendo il suo bacio con
Carla.
“che
c’è scricciolo?”chiese
Robert abbassandosi alla sua altezza e prendendola in braccio.
“è
tua moglie?”chiese Kate
curiosa guardando Carla
“più
o meno”disse Robert
“anche
la mia mamma ha la
pancia così, però lei è sposata anche
voi vi sposate?”chiese Kate
“chiedilo
a lei”disse Robert
ridacchiando e Kate lo guardò confusa
“la
mamma ha il fratellino
dentro voi chi avete?”chiese Kate
“una
bimba”disse Carla
sorridendole , i bambini in quell’età erano sempre
curiosi e se ne uscivano
spesso con storie assurde ma decisamente tenere.
“Robby
come la chiamate?”chiese
Kate
“Sophie”disse
Robert
“non
mi piace”disse Kate guardandolo
un po’ male e Carla scoppiò a ridere per la faccia
che aveva fatto Robert.
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Capitolo 36 *** 36 ***
@ ginevrapotter :
ehssì Kris è acida in questo capitolo XD Micheal
a me è simpatico quindi non potevo non farlo simpatico,
anche se penso sia fantascienza che lui e Rob possano essere amici XD
si grazie mille per le recensioni un bacione ciao
@ BabyVery: 5 Kate ha
5 anni XD anche a me Micheal è molto simpatico, poteva
restare con Kris XD grazie mille spero ti piaccia anche questo
@ romina75: si ogni
tanto anche lei ragiona XD sa quello che ha passato Robert e sa che non
ha nulla da temere, semplicemente un pò gli dava fastidio
vederli in scene intime dato che erano ex.. si anche a me è
simpato Micheal XD beh la tempesta arriva in Italia chiaramente XD
abbiamo genitori e personaggi particolari XD anche se non dovete
preoccuparvi del personaggio che appare in questo capitolo.
@ lazzari :
ehssì Carla mica è scema quando ci vuole ci vuole
XD si vero, però dice la mia prof che è vero il
bambino ascolta le voci intorno a sè e alla nascita quando
facciamo il primo bagnetto che di solito viene il papà
perchè la mamma magari è ancora in sala
operatoria o stanno mettendo punti in sala parto se il papà
gli parla mentre tu fai tutto il bambino si gira proprio verso il
papà perchè lo riconosce poi dipende da caso a
caso ma se gli parlato lo riconoscerà XD
@ _Miss_:
ehssì non poteva restare a casa XD e Kris ha dovuto
abbassare le penne XD
@ daisyB: grazie mille
XD mi fa piacere ti piaccia e spero continuerai a seguirla sisi va da
caso a caso, mannò non li considero tutti figli di
papà è chiaro XD era ironico XD no ti prego si
chiama Ivan conosco uno Yuri e lo odio a morte XD quindi Ivan non
confonderti più XD già non dirlo a me la mia
migliore amica è la regina dei pacchi XD mi ha paccato
montepulciano e ora anche Londra XD
Nicolas
ecco il fratello di Ivan così ho fatto i due fratelli
Salvatore XD se conoscete vampire diaries XD
questo cap è tranqui ma preparatevi
perchè i prossimi saranno cruciali XD
Avevano
passato una
settimana fantastica. Robert nelle rare pause dal set l’aveva
anche
accompagnata a visitare un po’ meglio la città,
accorgendosi di non avere
nemmeno una foto insieme avevano iniziato a farsi le tipiche foto da
turista,
foto che comunque erano finite nelle prime pagine di varie riviste
scandalistiche, eh si perché se a farsi una foto davanti al
kodak theatre era
Robert Pattinson allora quella non era una semplice foto da turista, ma
l’occasione di una prima pagina ben pagata.
E
poi quando Peter il
responsabile della fotografia del film aveva visto quelle copertine si
era
offerto di fargli qualche foto decente da tenere, e così
adesso avevano anche
delle foto insieme, certo prima avevano concepito un bambino ed erano
andati a
vivere insieme, però alla fine c’erano arrivati
anche loro due al momento foto
di coppia.
“è
bellissima quella foto io
la incornicerei, siete proprio bellissimi”disse Victoria
mentre sfogliava le
foto di Los Angeles.
“si,
d'altronde con tutte le
luci giuste non potevamo che venire bene”disse Carla
ridacchiando.
“che
sciocca”disse Victoria
ridacchiando e anche Cecilie imitando la madre curiosava tra le foto
lanciando
dei risolini, avrebbe sicuramente imparato a parlare prima della media,
si
vedeva che era sveglia.
“hai
visto Cecilie che
faccia da idiota che ha lo zio”disse Victoria alla sua
piccola che imitava alla
lettera tutto quello che faceva la madre.
“inizierà
a parlare
presto”disse Carla
“si
e già ce la vedo che se
ne esce con qualche cavolata detta da Tom”disse Victoria
perplessa.
“ma
no si vede che è
sveglia”disse Carla
“sarà
ma è pur sempre per
metà figlia di Tom quindi non saprei”disse
Victoria.
“io
non sono scemo”disse Tom
rientrando in casa con martello e chiodi.
“e
perché ci hai messo tutto
questo tempo per montare un dondolo in giardino?”chiese
Victoria perplessa
“perché
quell’idiota di Ivan
ha detto che le istruzioni erano inutili”disse Tom
lanciandosi stanco sul
divano di fianco a Victoria e prendendole Cecilie dalle braccia.
“che
cosa a me dell’idiota?
Sei pazzo forse”disse Ivan atteggiandosi da uomo di cultura,
e quando faceva
così poteva anche risultare un po’ pesante da
gestire, specie perché ti faceva
sentire una perfetta idiota ignorante.
“senti
Vic se hai finito
potremmo andare, loro devono ancora finire di prepararsi per il
viaggio, e
suppongo che Carla dovrà trovare un modo per nascondere
quella
super-pancia”disse Tom ridacchiando
“grazie
Tom”disse Carla
fulminandolo per averle ricordato che cosa l’aspettava di
lì a poche ore, Sere
aveva detto che sarebbero andati lei e Federico a prenderli
però da Sere si aspettava
di tutto compreso uno scambio fra Federico e la madre di Carla, alias
l’ultima
persona che avrebbe voluto vedere.
“è
un peccato che Rob non
possa venire con te, sai quante risate vi sareste fatti”disse
Tom prendendola
in giro
“non
dovevi andare? Tom”disse
Carla facendo un sorriso fintissimo.
“si
andiamo ora, e buona
fortuna, specie con la tua simpaticissima madre che ha una cotta per il
mio
amico ”disse Tom prendendo in braccio Cecilie.
“grazie
Tom ti adoro”disse
Carla ironicamente mentre Victoria se lo trascinava fuori casa.
“ciao
Carla e mi raccomando
fa buon viaggio e non stancarti troppo”disse Victoria
“grazie
Vic”disse Carla
sorridendole, era carino da parte sua preoccuparsi per lei e la cosa un
po’ la
faceva sorridere dato che durante la sua gravidanza quel compito era
spettato a
lei, mai avrebbe immaginato che una sua paziente le avrebbe dato
consigli
durante la sua gravidanza, ma se per quello non immaginava nemmeno che
avrebbe
avuto un bambino da un fratello delle sue pazienti, ma erano parecchie
le cose
che erano successe e che davvero non si aspettava potessero accadere.
“allora
ho preparato anche
la valigia del cane, abbiamo massimo mezz’ora per andare a
casa Pattinson
lasciare il cane e salutare, poi aeroporto”disse Ivan mentre
finiva di
sistemare le cose di Lilly in una borsa.
“ok,
dammi il tempo di
chiudere tutto e arrivo”disse Carla
“devi
prendere altre
cose?”chiese Ivan
“uhm
no, devo solo chiudere
le tapparelle”disse Carla
“ok
faccio io, ora che tu
sali al piano di sopra ci metti tre vite”disse Ivan
prendendola in giro.
“stronzo,
allora io chiudo
di sotto”disse Carla facendogli la linguaccia
“infantile”disse
Ivan
salendo al piano di sopra.
“salutami
i genitori di Rob
e Lizzie se c’è, io resto in taxi quindi non hai
molto tempo ok?”disse Ivan
passandole la borsa di Lilly e Lilly nel suo marsupio.
“si
va bene”disse Carla
sbuffando mentre scendeva dal taxi.
“Carla
tesoro”disse Clare
aprendole la porta di casa e invitandola ad entrare
“ciao
Clare sono venuta a
lasciare Lilly, torno lunedì mattina”disse Carla
“stai
così poco con i tuoi
genitori?”chiese Clare
“si
vado per il matrimonio
di una mia cara amica, e poi beh devo lavorare”disse Carla
“dovresti
smettere, dico il
tuo ginecologo continua a farti lavorare?”chiese Clare
perplessa.
“beh
è il chirurgo a cui
faccio da strumentista il mio ginecologo, quindi se succede qualcosa
lui c’è
già”disse Carla ridacchiando
“no
davvero tesoro tua madre
sa quello che ti sta succedendo?”chiese Clare
“beh
ormai suppongo di si,
l’avrà appreso dai giornali”disse Carla
perplessa
“non
gliene hai
parlato?”chiese Clare preoccupata.
“è
complicato, comunque ti
ringrazio già in anticipo per tenermi Lilly, è
ancora piccola e non mi sembra
il caso di sballottolarla in giro”disse Carla
“ma
figurati, è un
tesoro”disse Clare prendendole il marsupio per tenere in
braccio Lilly.
“salutami
anche Richard e
Lizzie ora devo proprio scappare c’è Ivan in taxi
qui fuori che mi
aspetta”disse Carla
“certo
tesoro e mi
raccomando divertiti”disse Clare gentile come sempre e con
quel tocco materno
in più, sapeva che Carla non era in buoni rapporti con i
suoi genitori ma
addirittura che i suoi genitori non sapessero della sua gravidanza, o
meglio
che lei non gliene avesse parlato, le faceva pensare che più
che un rapporto
che non andava non c’era proprio un rapporto.
“grazie
si, ci vediamo
lunedì allora”disse Carla uscendo da casa
Pattinson e salendo a bordo del taxi
dove Ivan la aspettava.
Arrivati
in aeroporto la
gravidanza di Carla permise ad entrambi di saltare la fila anche se
comunque ci
impiegarono un po’ dato che la hostess al check in era una
fan di Robert e
chiaramente l’aveva riconosciuta subito, quindi il tempo che
avevano acquistato
passando avanti ad una decina di malcapitati l’avevano
comunque perso grazie
all’interrogatorio dell’hostess che alla fine ebbe
anche il coraggio di
chiederle un autografo che naturalmente Carla non gli fece, le sembrava
assurdo
fare un autografo per cosa? Per uscire con uno degli uomini
più sexy del mondo
secondo people.
“che
stronza potevi farle un
autografo”disse Ivan prendendola in giro
“perché
dovrei farle un
autografo? Cioè è come se le sorelle di Rob si
mettessero a fare autografi in
giro, ha senso secondo te?”chiese Carla perplessa
“si
ma così passi per una
che se la tira”disse Ivan ridacchiando
“non
è vero, la hostess ha
capito e ha riso anche quindi non penso di essere stata
scortese”disse Carla
“uhm
si certo,
hostess?”chiamò Ivan richiamando
l’attenzione dell’hostess che dopo aver
spiegato le norme di sicurezza si stava avvicinando al carrello del
cibo.
“si
signore”disse la donna
avvicinandosi e sorridendo come faceva sempre
“vede
la mia amica è in
condizioni particolari ci porterebbe una bella razione tripla? Sa sono
gemelli”disse Ivan e Carla lo fulminò scioccata
dal modo in cui il suo migliore
amico la stava sfruttando.
“certo
porto una razione
tripla per lei, tutti sanno che la signorina non aspetta dei gemelli,
non mi
prenda in giro poteva semplicemente dire che era
affamato”disse la donna
ridendo di Ivan e andando a recuperare del cibo.
“già
Ivan evita di
sfruttarmi, sei così gnocco sfrutta il tuo
fascino”disse Carla facendogli eco
“mi
tiene testa, se non
fosse che non mi piacciono le donne me la farei”disse Ivan
ridacchiando
“che
idiota”disse Carla
poggiando la testa contro l’oblò risvegliandosi
solo quando dissero che
sarebbero atterrati all’aeroporto di Milano, Linate e che la
temperatura
prevista erano circa 29 gradi, nulla in confronto con i 20 gradi con
cui erano
partiti.
“pronta
a vedere il sole? Il
sole vero?”chiese Ivan ridacchiando infilandosi gli occhiali
di Robert di cui
ormai si era appropriato, sostenendo che Robert non avrebbe mai
indossato un
modello simile.
“non
è che mi sia mancato
poi così tanto, specie il caldo soffocante di questa
città”disse Carla
scendendo a braccetto con Ivan.
Prese
le valigie uscirono
alla ricerca di Sere e Federico e per fortuna per una volta Sere aveva
mantenuto la sua promessa di non fare sorprese.
“tesori
miei”disse Sere
correndo ad abbracciare Carla e Ivan.
“ciao
Fede”disse Ivan
dandogli il cinque
“ciao”disse
Carla
sorridendogli.
“ma
il tuo fidanzato?”chiese
Federico perplesso
“purtroppo
è a Los Angeles
per un film e proprio non riesce a venire”disse Carla
sospirando
“peccato”disse
Federico
“già,
sai quanto
ridere”disse Sere ridacchiando
“che
stronza”disse Carla
sbuffando
“massì
sarà divertente
comunque vedere la faccia di tua madre e di tuo padre quando ti
presenterai con
il pancione”disse Sere.
“non
è così evidente
dopotutto”disse Ivan confortandola
“Ivan
sono a 31 settimane è
decisamente evidente”disse Carla
“ma
quindi poi non mi hai
detto più nulla, volevo chiamarti però ero
veramente presa, hai scoperto il
sesso?”chiese Sere mentre Ivan e Federico caricavano le
valigie in macchina.
“si
è una bambina, quindi il
nome l’ha scelto Rob”disse Carla
“e
quindi niente Paride,
menomale”disse Sere ridacchiando
“si
la chiamiamo
Sophie”disse Carla sorridendo e portandosi una mano sulla
pancia, stranamente
la bambina si era mossa, di giorno si muoveva più raramente
in genere.
“guarda
a vederti con questa
pancia così bella ti giuro mi stai facendo venir voglia di
avere anch’io un
bambino”disse Sere sorridendo.
“
beh dopodomani ti sposi,
direi che puoi iniziare a pensarci”disse Carla
“quando
Fede finisce la
specialistica iniziamo a pensarci, ha ancora un anno”disse
Sere
“poi
diventerà un rompipalle
cronico come tutti i neonatologi”disse Carla ridacchiando
“non
farmici pensare”disse
Sere sbuffando.
“di
che parlate?”chiese
Federico sentendosi preso in causa
“di
quanto voi neonatologi
siate dei gran rompipalle”disse Carla
“non
è vero, io non sarò un
rompipalle, ok forse quando Sere rimarrà incinta
si”disse Federico ridacchiando
“ecco
appunto”disse Sere
sedendosi nel posto davanti.
“state
comodi dietro?”chiese
Federico
“sisi
certo”disse Carla
“vorrei
un cocktail”disse
Ivan
“piantala
sfruttatore”disse
Carla fulminandolo, non faceva altro che sfruttare la
popolarità della sua
amica, o il fatto che fosse incinta, trovava sempre un modo per
ricavarci
qualche confort in più, quando gli sarebbe bastato sorridere
visto il suo grado
di bellezza.
“Carla
dove ti
portiamo?”chiese Sere speranzosa che l’amica
rispondesse a casa.
“ho
chiamato mia madre
andiamo a casa mia”disse Ivan
“ah
ok”disse Sere
“vedrò
i miei genitori alla
cerimonia”disse Carla
“per
la cerimonia devi
essere riappacificata con i tuoi genitori perché io non
voglio un clima teso al
mio matrimonio e nemmeno gente che finge che tutto vada
bene”disse Sere
“si
andrò a parlarci”disse
Carla poco convinta.
“perfetto,
fallo come regalo
di nozze per noi due”disse Sere soddisfatta.
Arrivati
a casa di Ivan, i
due scesero e trovarono subito la madre di Ivan ad attenderli.
“amore
mio”disse Eleonora la
madre di Ivan abbracciandolo forte, Ivan aveva un bel rapporto con la
madre e
lei lo adorava anche se come tutti i genitori inizialmente aveva fatto
fatica
ad accettare la vita sessuale del figlio.
“mamma”disse
Ivan
abbracciando quella donna di 1 e 50 scarsi.
“ma
il tuo ragazzo? Non è
venuto? Non è che vi siete lasciati?”chiese
Eleonora preoccupata
“no
mamma, semplicemente ha
preferito non venire, così io e Carla facciamo
coppia”disse Ivan
“Carla,
tesoro”disse
Eleonora abbracciandola
“ciao
Eleonora”disse Carla
sorridendogli
“che
bella che sei, guarda
che bella pancia, manca tanto?”chiese Eleonora
“sono
alla 31esima”disse
Carla
“e
quindi nemmeno il tuo
ragazzo è qui?”chiese Eleonora
“sta
girando un film e hanno
ritmi molto serrati”disse Carla
“che
peccato, vabbeh andiamo
di sopra così ci sistemiamo, Ivan dovrai divedere camera con
tuo fratello”disse
Eleonora
“c’è
Nicolas?”chiese Ivan
felice adorava il suo fratello maggiore, era stato il primo a cui aveva
confidato la sua omosessualità e che aveva da sempre avuto
una cotta per la
migliore amica del fratello, ma Carla era troppo occupata a farsi usare
da
Davide per accorgersi dell’interesse che Nicolas aveva
sviluppato nei suoi
confronti.
“Ivan”disse
Nicolas
abbracciando il fratello non si somigliavano molto fisicamente ma erano
entrambi molto belli, Eleonora li aveva avuti con due uomini diversi
entrambi
molto affascinanti.
“Carla,
ma sei sempre più
bella”disse Nicolas abbracciando Carla
“grazie”disse
Carla e poi
sentendo suonare il suo cellulare trafficò nella sua borsa
per rispondere.
“pronto?”disse
Carla
rispondendo al telefono mentre si spostava verso il terrazzo per
parlare
tranquillamente.
“uhm
bene sei ancora viva
allora”disse Robert ridacchiando
“scusa
è colpa di Ivan mi ha
fatto fare tutto di fretta”disse Carla sospirando
“tutto
bene?”chiese Robert
“si”disse
Carla
“tua
madre? Tuo padre?
Salutameli “disse Robert
“non
sono a casa mia sono a
casa di Ivan”disse Carla
“uhm
hai intenzione di
evitare i tuoi genitori per tutto il tempo che resterai in
Italia?”chiese
Robert
“se
ci riesco”disse Carla
“Carla”disse
Robert
sospirando
“gli
parlerò”disse Carla
“avrei
voluto essere lì con
te”disse Robert
“non
importa Rob, magari io
e Ivan ci spacciamo come coppia”disse Carla ridacchiando
“ahaha
certo e dimmi
Sophie?”chiese Robert
“sta
bene, adesso appena
inizia a scalciare mi metto la fascia e gli faccio ascoltare qualche
tua
registrazione”disse Carla ridacchiando
“si
per una volta Angarano è
stato utile”disse Robert
“ma
dai è così simpatico
Micheal non capisco come sia potuto finire insieme a una persona tanto
diversa
da lui”disse Carla
“l’amore
tira questi
scherzi, se non ti amassi pensi che starei con te”disse
Robert ridacchiando
“lo
stesso vale per me”disse
Carla ridacchiando
“devo
tornare sul set,
ricordati che ti amo”disse Robert
“ti
amo anch’io buon
lavoro”disse Carla
“salutami
Sophie”disse
Robert prima di chiudere.
“chi
era il padre del
bambino che non ti accompagna nemmeno al matrimonio della tua migliore
amica”disse Nicolas raggiungendola in terrazzo.
“sta
girando un film e non
può certo lasciarlo a metà”disse Carla
“girando
un film? Che cosa
fa?”chiese Nicolas
“è
un attore”disse Carla
“dovrei
conoscerlo?”chiese
Nicolas
“beh
non saprei,se fai una
vita come la mia no, però tu sei un giornalista quindi penso
proprio di
si”disse Carla perplessa
“e
sarebbe?”chiese Nicolas
“non
so se hai presente
Robert Pattinson, sai l’attore che ha fatto quella saga non
ricordo nemmeno più
come si chiama ad Ivan piace”disse Carla
“la
saga di twilight, cioè
tu vuoi dirmi che esci con quel tizio? Non fate una bella
coppia”disse Nicolas
“grazie
Nick”disse Carla
sorridendogli falsamente.
“io
non ti avrei mai
lasciato partire da sola nelle tue condizioni”disse Nicolas
lasciandola da sola
in terrazzo.
“Carla
tutto bene?”chiese
Ivan raggiungendola in terrazzo con due tazze di the.
“tuo
fratello dice che io e
Rob non siamo una bella coppia”disse Carla
“mio
fratello non fa testo,
insomma è cotto di te da praticamente sempre”disse
Ivan ridacchiando
“ma
poi cosa vuol dire non
siete una bella coppia, insomma tutti dicevano che Robert e Kristen
erano
davvero una bella coppia, ma hai visto come è finita
poi”disse Carla
“si
infatti è una frase
senza significato, stanno bene insieme due persone che si amano, e voi
due vi
amate”disse Ivan.
“campanello
a
quest’ora?”disse Ivan sentendo suonare il
campanello di casa
“sarà
la fidanzata di tuo
fratello, andiamo a sbirciare se fanno una bella coppia
loro”disse Carla
ridacchiando insieme ad Ivan e raggiungendo la porta a cui nessuno
sembrava
voler andare ad aprire, quando però spalancarono la porta
l’espressione sul
viso di Carla cambiò radicalmente e Ivan a sua volta
assisteva a quella scena
da spettatore non sapendo cosa dire.
“mamma”disse
Carla provando
a sorridere, ma l’espressione con cui la madre la osservava
non prometteva
niente di buono, specie quando i suoi occhi si posarono sulla sua
pancia,
sapeva che la figlia era incinta ma averla davanti agli occhi rendeva
il tutto
reale.
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Capitolo 37 *** 37 ***
@ BabyVery :
ehssì c'è un mezzo confronto perchè
poi ci sarà anche quello con il padre, il padre anch'esso
stronzo ma meno della madre XD un bacione ciao
@ _Miss_ : tranqui
è innocuo è solo il fratello di Ivan XD
ehssì la mammina è leggermente stronza XD un
bacione ciao
@ romina75: uhm in
bocca al drago non l'avevo mai sentito, eh lo so infatti è
uno spreco XD è solo che volevo che avesse un bel figo in
giro per casa XD infatti io non reggo molto i libri però il
telefilm mi piace per loro due XD e per quanto dici uhm Damon
è stronzo è troppo figo per odiarlo XD
però capisco i dubbi della protagonista XD ehssì
vediamo se ne sarà in grado in realtà ci
vorrà tempo perchè le cose vadano a posto un
bacione ciao
@ lazzari : si insomma non ha un
gran rapporto con la madre, esatto non c'è paragone come
stefan con edward anche se edward con tutto quel trucco non mi piace
adoro rob al naturale senza kg di trucco XD si avevo messo le foto di
Ivan all'inizio più o meno XD ashuahah si Ian Somerhalder
è stato l unico motivo x cui mi sono obbligata a vedere lost
oltre che per vedere se il livello recitativo della De Ravin era salito
per vedere cosa aspettarmi in RM XD grazie mille un bacione XD
Che dire avevo scritto 6 pagine di quaderno uhm quasi 7 in
realtà e le ho cambiate totalmente XD ashuahaha quando
scrivo al pc poi rielaboro tutto XD eccovi il capitolo
è stata una settimana pesantissima e non so come
sono arrivata a venerdì, venerdì che dopo il
pianto disperato dei bambini mi è scoppiata la testa non so
se è un accumulo o se è forse per colpa della
chiamata all una di notte proprio mentre stavo per addormentarmi, una
fase delicatissima beh comunque sono riuscita ad arrivare a questo
giorno e scrivere XD ora mi metto ad aggiornare anche le altre storie
XD al prossimo spero che questo non vi deluda
ah i preferiti sono saliti a quota 52 che è assurdo dato che ho poche recensioni XD però mi fa piacere comunque XD naturalmente fatemi sapere cosa ne pensate se vi va, a me piace leggere le recensioni sia negative che positive e niente buona settimana a tutte
“dovevo
aspettarmelo da te,
mentire è la cosa che ti riesce meglio nella
vita”disse Monica guardando la
figlia
“come
se fosse possibile
dire la verità a qualcuno che si sentiva felice e sollevato
per la tua non
gravidanza”disse Carla
“che
cosa dovrei fare
congratularmi con te per la tua stupidità? È
chiaro che uno spera che la
propria figlia non sia così idiota da farsi mettere incinta
da uno che
praticamente passa da un letto all’altro”disse
Monica
“non
parlare così di Robert,
tu non lo conosci affatto, non ti permetto di parlarne in questo
modo”disse
Carla
“e
dimmi se non è così, ora
lui dov’è?”chiese Monica
“sta
girando un film e
siccome vuole essere con me alla fine della gravidanza sta lavorando a
ritmi
serrati”disse Carla
“che
ingenua, come minimo se
la starà spassando con qualche modella, e ti
lascerà con questo bel
casino”disse Monica lanciando uno sguardo scettico alla
pancia di Carla, quel
gesto le diede profondamente fastidio.
“mia
figlia non è un casino,
non permetterti mai più di chiamare mia figlia un
casino”disse Carla mettendo a
tacere sua madre che la guardò indignata per il tono che le
aveva rivolto.
“
ciao Monica”disse
Ivan provando a smorzare un po’
ad alleggerire quell’aria che si stava facendo leggermente
irrespirabile.
“ciao
Ivan”disse Monica
spostando il suo sguardo su Ivan
“ti
trovo in forma hai
ripreso a fare pilates?”chiese Ivan
“non
ho mai smesso”disse
Monica
“beh
ti fa bene sei proprio
in forma”disse Ivan
“tua
madre?”chiese Monica
“guarda
mi sa che era un
attimo in bagno, mamma”la chiamò Ivan
“si
arrivo”disse Eleonora
scendendo velocemente le scale e raggiungendoli all’ingresso.
“Eleonora
senti sono passata
per chiederti se domani vieni con noi ad aiutare per la festa di
Serena”disse
Monica
“ah
allora fate la festa con
qualche bel tipo eh?”chiese Eleonora ridacchiando
“certo
che si”disse Monica
“bene
perfetto”disse
Eleonora
“ok
allora ci vediamo
domani”disse Monica evitando completamente di rivolgere
parola alla figlia,
anzi da quando aveva iniziato a parlare con Ivan aveva proprio smesso
di
calcolare la sua presenza.
“mamma”la
chiamò Carla
“evita
di chiamarmi così,
non considerarmi più tua madre”disse Monica
andandosene.
“tu
dicevi che sarebbe stata
comprensiva?”chiese Carla ad Ivan
“beh
tu non gli hai detto
una cosa importante”disse Ivan
“come
facevo a dirle la
verità, devo ricordarti cosa mi ha detto l’altra
volta? Mi ha trattato come una
stupida, e ne ha dette di ogni su Robert, e cosa dovevo
dirgli?”chiese Carla
“vedrai
che capirà presto,
insomma non può non parlarti per sempre”disse
Eleonora
“Eleonora
non conosci
sufficientemente mia madre allora, per lei conta soltanto
l’apparenza, il suo
matrimonio perfetto con il suo marito neurochirurgo affermato, le cene
con i
colleghi del marito dove tutti non fanno altro che vantarsi
dell’ultima casa
acquistata e dei risultati dei propri figli, e loro poverini non
potevano vantarsi
dei risultati della figlia”disse Carla ironizzando su una
situazione in cui
c’era davvero poca ironia da fare, se solo pensava a quelle
noiosissime cene
con quei pallosissimi figli di medici che studiavano medicina, o con
quel
palloso di Paolo, che poi aveva scelto la specializzazione peggiore che
esistesse per lei: ginecologia. In Italia la maggior parte dei
ginecologi
lavoravano con la convinzione che la fisiologia in un parto non
esisteva e per
di più era una sega a dare i punti quando lei era al terzo
anno e lui al primo
della specialistica un giorno aveva dovuto risuturare lei dato che lui
non era
stato nemmeno capace di fare cucire gli stessi tessuti insieme e quella
volta
gli aveva anche evitato un cazziatone di proporzioni cosmiche, dio solo
sa che
cosa gli avrebbe fatto il suo tutor se avesse visto il disastro che
aveva
combinato, comunque nonostante fosse un incapace agli occhi dei suoi
genitori
era nettamente meglio di lei, il perché? Semplice lui
studiava medicina, era un
medico, lei non era molto di più di una banalissima
infermiera.
“lo
so tesoro tua madre è
fatta così, e poi prova a capirla tu ci hai portato via il
nostro uomo dei
sogni capisci?”disse Eleonora facendo scoppiare a ridere sia
Carla che Ivan.
“credo
che Rob sia più al
sicuro in compagnia della Stewart che se fosse stato
qui”disse Ivan
ridacchiando mentre salivano al piano di sopra.
“già”disse
Carla un po’
pensierosa
“davvero
tesoro non pensare
a quello che ha detto tua madre, sono sicuro che ti vuole ancora bene,
è che
devi dargli tempo tra due mesi scarsi diventa nonna, si
sentirà vecchia”disse
Ivan facendola sorridere, era il migliore amico che si potesse avere.
“già,
sarà per questo”disse
Carla ridacchiando con lui
“ora
riposati, che domani ci
attende una giornata lunga, dobbiamo scegliere il regalo di nozze e
dulcis in
fundi ritirare le fedi”disse Ivan
“wow”disse
Carla sospirando
“e
poi ci facciamo un bel
giro nei nostri posti preferiti”disse Ivan
“pranziamo
al mc in centro,
quello con visuale sul duomo?”chiese Carla facendogli gli
occhi dolci.
“sai
quanto odi pranzare al
mc, è tutto cibo poco sano e poi ho visto in super size me
che crea dipendenza,
persino il the alla pesca che tu adori crea dipendenza”disse
Ivan
“che
palle, per una volta
non moriremo certo, e poi ti ricordo che attualmente il mio ginecologo
rompipalle mi ha riinserito qualche schifezza ogni tanto da mangiare,
quindi ho
diritto ad almeno una porzione mini di patatine”disse Carla
“e
va bene allora mc”disse
Ivan
“grazie
Ivan”disse Carla dandogli
il bacio della buonanotte sulla guancia prima di entrare in camera sua.
Il
giorno dopo era il giorno
prima del matrimonio e quindi c’erano mille cose da fare e
l’agitazione sarebbe
stato sicuramente il sentimento preponderante, ma Carla e Ivan
chiaramente si
sentivano al di fuori di tutti questi schemi, loro erano lì
solo in veste di
testimoni, in realtà nemmeno Sere e Federico che erano gli
sposi erano agitati
quanto le loro famiglie che erano intenzionate a rendere tutto
perfetto, perché
nei prossimi mesi di quel matrimonio si parlasse come del matrimonio
dell’anno,
l’apparenza sembrava sempre fondamentale.
“allora
nelle fedi dovrebbe
esserci scritto always and forever”disse Ivan storcendo un
po’ il naso
“dai
non fare quella
faccia”disse Carla ridacchiando
“troppo
miele”disse Ivan
leggermente disgustato
“ha
parlato l’uomo di
ghiaccio”disse Carla prendendolo in giro
“ashuhahah
io l’uomo di
ghiaccio? Senti chi parla miss non voglio legami”disse Ivan
prendendola in
giro.
“già”disse
Carla
ridacchiando, sembravano lontani quei tempi in cui non aveva intenzione
di
legarsi troppo a qualcuno, una volta l’aveva detto anche a
lui, però poi
cambiare idea era stato così immediato.
Nonostante
avessero soltanto
da ritirare delle fedi uscirono dal gioielliere dopo una
mezz’ora buona, perché
ci avevano messo tutto quel tempo? Semplice il gioielliere altri non
era che un
appassionato di gossip e non appena l’aveva vista aveva
iniziato a tempestarla
di domande su Robert, e alla fine le aveva anche chiesto quando si
sarebbero
sposati, al che Carla era scoppiata a ridere e Ivan le aveva tirato una
gomitata.
“anche
il gioielliere
appassionato di gossip dovevamo trovare?”chiese Carla
“chiaro,
e comunque io non
riderei, guarda che prima o poi Robert chiederà la tua
mano”disse Ivan in tono
solenne .
“meglio
poi che prima”disse
Carla
“un
matrimonio non cambia
nulla, cambia soltanto che se poi fra voi due non funziona lui deve
pagarti gli
alimenti, quindi ci rimetterebbe lui non certo te”disse Ivan
“al
momento non mi sembra il
caso di parlare di matrimonio”disse Carla
“non
ne avete mai
parlato?”chiese Ivan
“Ivan
non so se ti rendi
conto che io e lui facciamo coppia da davvero poco, è vero
che il fatto che
aspettiamo una bambina rende il tutto piuttosto serio, è
vero che siamo andati
a vivere insieme, è vero che lo amo e spero che per lui sia
lo stesso”disse
Carla
“è
lo stesso fidati, si
vede, soltanto un idiota direbbe il contrario”disse Ivan
“beh,
nonostante tutte
queste motivazioni credo che comunque un matrimonio semmai ci
sarà dovrà
aspettare”disse Carla
“si
decisamente la vostra
relazione non ha rispettato nemmeno un canone”disse Ivan
ridacchiando ed
effettivamente era vero.
“ma
questi canoni chi li
decide?”chiese Carla
“loro”disse
Ivan
“loro
chi?”chiese Carla
ridacchiando
“loro
quelli che dicono
sempre qualcosa”disse Ivan ridacchiando
“
rivedere Elizabethtown
ieri non è stata una grande idea”disse Carla
ridacchiando.
“dio
adoro quel film”disse
Ivan
“Orlando
Bloom già da
ragazzina avevo un debole per gli inglesi”disse Carla
“si,
sai meglio che magari
Rob non ti senta dire una frase simile, il prossimo film è
con Orlando Bloom a
quanto gira voce”disse Ivan
“davvero”disse
Carla
“no,
scherzavo”disse Ivan
“maledetto”disse
Carla
colpendolo sulla spalla.
“non
posso crederci, siete
proprio voi due Ivan, Carla”disse una voce femminile
chiamandoli e quando si
voltarono per poco non prese un colpo ad entrambi specie quando videro
la
figura maschile al fianco della ragazza che li aveva chiamati.
Alessia,
una compagna di
scuola di Sere che ogni tanto usciva con loro e il ragazzo al suo
fianco, era
qualcuno che Carla non avrebbe mai voluto vedere.
“ciao”disse
Ivan
“che
ci fate qui, non
eravate fuggiti in Inghilterra?”chiese il ragazzo, era alto
moro e non era
cambiato affatto nonostante fosse passato parecchio tempo,
l’ultima volta che
Carla l’aveva visto era successo il tutto e al solo ricordo
gli si gelò il
sangue nelle vene, sentire di nuovo la sua voce le dava i brividi,
c’erano
voluti mesi e mesi per dimenticare il suono di quella voce.
“e
tu non dovevi essere in
qualche posto sai scarsamente illuminato e con sbarre?”chiese
Carla
“Carla
ti sembra il caso?
Vorrei ricordarti che se Davide è finito in quel postaccio
la colpa è solo tua,
sei caduta e hai dato la colpa a lui, certo quell’evento
l’ha fatto riflettere
e ora è una persona pulita, ma tu hai davvero
esagerato”disse Alessia
“sono
caduta?”chiese Carla
rivolgendosi più a Davide
“tutti
sanno che non sai
camminare nemmeno su una linea retta”disse Davide
deridendola, era stato
piuttosto bravo a modificare tutto, il fatto che fosse fuori non doveva
sorprenderla più di tanto suo padre altri non era che uno
degli avvocati più
importanti di Milano.
“già,
e tutti sanno che tu
sei un lurido bastardo”disse Carla agitandosi
“tesoro
sta calma”disse Ivan
trattenendola
“si
Carla stai calma, nelle
tue condizioni poi, non vorrei che ti succedesse qualcosa di
spiacevole”disse
Davide e quella frase però suonava più come una
minaccia che come un consiglio
amichevole, nel sentirlo pronunciare quelle parole e lo sguardo che le
rivolse
le fece venire la pelle d’oca.
“infatti
aspetti un bambino,
pensa più a lui”disse Alessia
“si
è vero”disse Carla
provando a non pensare alle parole di Davide.
“e
quindi alla fine te la
sei fatta eh Ivan? Sempre insieme lo dicevo io che dovevo essere
geloso”disse
Davide dando una pacca sulla spalla ad Ivan che lo guardò
leggermente schifato.
“tesoro
ma dove vivi, non
sai di chi è questo bambino? Carla ha avuto una storia con
Robert Pattison un
attore inglese piuttosto famoso”disse Alessia con una nota di
acidità.
“ha”precisò
Ivan
“e
come mai lui non c’è? Si
è già accorto di quanto tu sia
pesante?”chiese Davide ridacchiando
“lavora,
lui non vive alle
spalle del padre”disse Carla
“certo,
Ale andiamo che è
tardi e abbiamo parecchio da fare”disse Davide
“si,
andiamo”disse Alessia
“ci
vediamo domani, sarà una
splendida festa ne sono certo”disse Davide facendo un sorriso
falsissimo mentre
se ne andava con la sua ragazza.
“tesoro
che c’è?”le chiese
Ivan vedendola con gli occhi pieni di lacrime.
“è
un bastardo”disse Carla
“lo
sappiamo”disse Ivan
“è
uscito, è riuscito ad
uscire se c’è stato un processo perché
non sono stata chiamata a testimoniare?”chiese
Carla
“perché
non c’è stato nessun
processo è stato fatto uscire per buona condotta e poi
chiamarsi Gentile di
cognome ha il suo peso se tuo padre è uno degli avvocati
più tosti della città,
un modo per farlo uscire l’hanno trovato”disse Ivan
“tu
lo sapevi?”chiese Carla
sorpresa che Ivan sapesse tutte queste cose.
“si,
lo sapevo, e lo so
avrei dovuto dirtelo ma non volevo turbarti e non sapevo di Alessia
altrimenti
avrei previsto che ci sarebbe stato anche lui, mi
dispiace”disse Ivan
“ho
una bruttissima
sensazione”disse Carla
“tesoro,
è vero è il solito
sbruffone, però si è disintossicato e poi io ti
prometto che non ti lascerò un
attimo domani”disse Ivan passandole un fazzoletto e
stringendola forte per
rassicurarla.
“vorrei
avere la forza
sufficiente per dargli indietro quello che lui ha dato a
me”disse Carla
“sei
andata bene prima, si
sarà sorpreso di vederti così forte, sei cambiata
in questi anni e non sei più
la ragazzina timida e impacciata di prima”disse Ivan
“vedere
i suoi occhi quel
mezzo ghigno che fa sempre, ti giuro mi ha riportato tutto alla mente,
ha fatto
credere a tutti che è stata colpa mia, ti rendi conto?
Probabilmente anche i
miei genitori credono a questa storia”disse Carla
“tuo
padre non parla più con
il padre di Davide, è successo qualche mese dopo che eravamo
a Londra mia madre
gli ha spiegato tutto, e loro sanno che non è vero che ti
drogavi e sanno anche
che cosa è successo davvero”disse Ivan
“nemmeno
la verità gli ha
fatto cambiare idea sul mio conto”disse Carla
“non
condividono le tue
scelte, ma io sono sicuro che ti vogliono ancora bene, mia madre mi ha
detto
che tuo padre stava per picchiare Davide un giorno che l’ha
incrociato, ci
vuole tempo per sistemare certe cose, specialmente tuo padre
è molto orgoglioso
e chiaramente il fatto che tu non gli abbia detto nulla di Robert e
della
bambina per loro è stata dura da digerire, lo sai non sono
così vecchi ma
ragionano da vecchi, loro volevano la loro bambina sposata e poi con la
pancia
non in ordine inverso”disse Ivan
“certo
perché ora i loro
amici avranno aggiunto alla lista della figlia non perfetta del loro
amico che
aspetta anche un figlio illegittimo”disse Carla ridendo per
quel termine così
antiquato e dimenticando per un attimo lo spiacevole incontro di poco
fa.
“suppongo
che si staranno
chiedendo anche chi sia il padre, perché è chiaro
che trattandosi di te non c’è
la certezza del padre, aahahhahaha sembra una soap opera
brasiliana”disse Ivan
ridacchiando.
“telefono”disse
Carla sentendo
suonare il suo cellulare e cercandolo nella borsa per rispondere,
sapeva
benissimo chi poteva essere a quell’ora.
“ciao”disse
Carla
rispondendo al volo
“ciao”disse
Robert e Carla
al solo sentire la sua voce sorrise automaticamente
“mi
chiedevo ma questo
matrimonio sarebbe?”chiese Robert
“domani
mattina, ho già
detto a tua madre che tornavo lunedì ”disse Carla
“capito”disse
Robert
“perché
me lo chiedi?”chiese
Carla perplessa
“niente
volevo mandare un
regalo per Serena e Federico, mi mandi un sms dopo con
l’indirizzo di casa
loro? Dato che si sposano domani non arriverà mai in tempo,
però mi sembrava
carino”disse Robert
“si
è un gesto molto
carino”disse Carla sorridendo
“come
stai?”le chiese Robert
“uhm
vediamo, ah si mia
madre ieri è venuta a casa di Ivan per dirmi di non
considerarmi più sua
figlia”disse Carla
“uhm,
scherzava
probabilmente, fai così dille che se continua a considerarti
sua figlia le
faccio toccare i miei capelli”disse Robert
“oddio
potrebbe
accettare”disse Carla ridacchiando
“quindi
sanno di
Sophie?”chiese Robert
“sanno
che ho qualcuno nella
pancia si, e ti dirò non hanno avuto propriamente la
reazione dei tuoi genitori
e pensare che ai tuoi genitori ho pure detto che avevo pensato di
abortire, e
hanno avuto una reazione comunque migliore di mia madre”disse
Carla
“si
effettivamente quella
cosa potevi anche tralasciarla, anche se mia madre ne è
rimasta colpita
positivamente alla fine, perché sei stata sufficientemente
forte da tenerla, e
poi l’avrai capito ormai ti adorano quasi più di
quanto adorino me”disse Robert
ridacchiando
“dubito
mi adorerebbero se
sapessero come ti ho trattato inizialmente”disse Carla
ridacchiando
“Tom
sa tutto e ti adora
comunque”disse Robert
“Tom
non fa testo, ho
aiutato sua moglie a far nascere Cecilie”disse Carla
“no,
ti adora perchè rendi
felice il suo migliore amico”disse Robert
“che
stai facendo? Non
dovresti dormire a quest’ora?”chiese Carla
“vero,
ma non ho molto
sonno, e poi pensavo a te, ho ascoltato per un po’ il battito
della bambina e
chiaramente pensavo a te”disse Robert
“come
sei noioso”disse Carla
prendendolo in giro
“ah
grazie, tu sarai troppo
impegnata a pensare alla festa di addio al nubilato della tua amica per
pensare
a me”disse Robert
“capirai
che divertimento,
ci sarà anche mia madre e poi quando hai il meglio
difficilmente ti piacciono
gli altri”disse Carla
“ah,
e quindi io sarei il
meglio”disse Robert
“si”disse
Carla
“mi
manchi tanto lo
sai?”chiese Robert
“mi
manchi tanto anche tu,
non vedo l’ora che finisci con questo film”disse
Carla sospirando
“ci
sentiamo domani ok? Sto
iniziando a crollare”disse Robert
“certo,
buonanotte
amore”disse Carla
“ti
amo”disse Robert prima
di chiudere.
“amore,
ti amo tanto, mi
manchi tanto”disse Ivan prendendola in giro
“che
stronzo, io non lo vedo
già da una settimana e mezza”disse Carla mettendo
il broncio.
“dai
scherzavo, anche a me
manca tanto Nate, ma ho deciso che non lo chiamo per tutto il week end,
deve
chiamarmi lui”disse Ivan
“così
se lui sta facendo lo
stesso ragionamento nessuno chiamerà nessuno”disse
Carla
“siamo
predestinati quindi è
destino che lui mi chiami”disse Ivan e a quella parole Carla
lo guardò un po’
male.
“ok
lo chiamo”disse Ivan
prendendo il cellulare per chiamare Nate.
Quella
sera era piuttosto
cruciale, ci sarebbe stata la festa di addio al nubilato di Serena ed
era
addirittura una festa a tema, quindi ci si doveva anche vestire
seguendo delle
linee guida, il tema era la saga di Twilight.
“senti
io non vado all’addio
al celibato vengo con te, da cosa ci vestiamo?”chiese Ivan
“non
saprei, ma poi che
festa a tema sarebbe?”chiese Carla perplessa
“ce
l’ho io faccio Edward e
tu fai Bella in Breaking Dawn quando è
incinta”disse Ivan
“che
fantasia Ivan”disse
Carla
“eddai
su tu riuscirai anche
a calarti bene nel ruolo dato che sai cosa vuol dire stare al fianco
del vero
Edward Cullen”disse Ivan ridacchiando
“che
scemo”disse Carla
tirandogli un cuscino e cercando un vestito da indossare, Bella di
solito si
vestiva molto easy quindi avrebbe optato per un paio di comodi jeans e
una
maglietta a mezze maniche.
“mettiti
la felpa di Rob che
usi per dormire, Bella aveva sempre una felpa larga in Breaking Dawn e
poi
stasera non fa caldo c’è un bel po’ di
vento”disse Ivan
“ok”disse
Carla indossando
la felpa di Robert e inspirandone a fondo il profumo, come faceva
sempre prima
di addormentarsi, in quel modo le sembrava di averlo piuttosto vicino.
Arrivati
al locale dove si
sarebbe tenuta la festa c’erano una serie di sosia di
Rosalie, Alice, Esme e
Bella.
“eccovi,
avete ritirato le
fedi vero?”chiese Serena piuttosto agitata raggiungendoli,
lei alla fine aveva
optato per vestirsi da Rosalie Hale essendo bionda.
“certo”disse
Carla
“always
and forever?”chiese
Ivan un po’ schifato
“troppo
smielato? Lo so ma
mi piace”disse Sere
“contenta
tu”disse Ivan
“dai
andiamo a bere
qualcosa, tutto analcolico non preoccuparti tesoro”disse Sere
a Carla
“dimmi
che almeno sembrano
degli analcolici simpatici”disse Carla sbuffando andare ad
una festa dove tutti
bevevano e non poter bere era decisamente deprimente, ma di sicuro non
avrebbe
messo a rischio la salute della sua piccola solo per un po’
d’alcool, non era
più una ragazzina aveva ormai scoperto che una serata poteva
essere divertente
anche senza l’ausilio degli alcolici.
“venite
c’è mia madre che
voleva salutarvi”disse Sere
“mamma
guarda chi abbiamo
qui”disse Sere richiamando l’attenzione di sua
madre che parlava con la madre
di Carla entrambe vestite da Esme e anche lì che fantasia.
“oh
Ivan, Carla ma che belli
che siete poi siete sicuramente il travestimento più
veritiero addirittura
abbiamo anche la futura Reneesme”disse Maria la madre di
Sere.
“già”disse
Ivan ridacchiando
“dai
andiamo a bere qualche
analcolico”disse Sere prendendo sottobraccio Carla e Ivan e
dirigendosi con
loro al bancone del bar.
“Monica
sarai la nonna più
giovane tra noi”disse Maria
“decisamente
no, io non sarò
proprio la nonna di nessuno”disse Monica
“non
dire cazzate, non hai
altri mille figli ne hai una sola e anche se non ti ha detto nulla
della sua
gravidanza, ora lo sai e non puoi fare finta che non sia
vero”disse Maria
“tu
non sai cosa vuol dire
dover gestire una figlia come Carla, finora è stata solo una
fonte di delusioni
su delusioni, tu hai una figlia che si è laureata con il
massimo dei voti che
si sposa dopo un buon fidanzamento e con un buon ragazzo, tu quando vai
alle
cene di lavoro con tuo marito ti vergogni di stare a tavola con loro
quando
parlano dei figli? Non penso proprio”disse Monica
“non
vedo perché tu dovresti
vergognarti di tua figlia, non ha mai fatto nulla di male e ora ok
è vero è
incinta e non è ancora sposata ma Serena mi ha detto che ha
conosciuto il
ragazzo e lui è molto preso da lei”disse Maria
“ma
ti pare? Robert
Pattinson quel figo stratosferico cotto di mia figlia? Mia figlia? Non
tipo la
tua che è molto carina e graziosa, mia figlia che non
è molto carina”disse
Monica
“guarda
che tua figlia ha
preso tutto da tuo marito, infatti è molto carina e comunque
io non ricordo che
Robert Pattinson sia mai uscito con ragazze particolarmente belle se
proprio
dobbiamo dirlo, forse tua figlia è la prima ragazza bella
con cui esce”disse
Maria.
“la
prenderà in giro, Carla
è ingenua, addirittura un bambino? Quando lui la
lascerà difficilmente si
tirerà su, e per di più si troverà
anche un bambino”disse Monica
“no
tua figlia, è cambiata
tanto dopo quello che è successo con Davide, non
è più la stessa ragazzina e
poi ti ripeto questo ragazzo la ama molto, pensa che Serena mi ha
raccontato
una loro litigata al ristorante su delle cavolate proprio e lui
è entrato nel
bagno delle donne e si è arrampicato per parlarle, e poi tua
figlia all’inizio
non voleva uscire con lui e lui ha insistito per settimane, se davvero
non gli
fosse interessata pensi che uno come lui avrebbe avuto
difficoltà a trovare
altre ragazze con cui uscire?”chiese Maria e le parole
dell’amica iniziarono a
far riflettere Monica, che si fosse sbagliata?
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Capitolo 38 *** 38 ***
Aveva
passato davvero una
nottataccia dopo la festa, si sentiva stanca ma nervosa allo stesso
tempo e
aveva provato di tutto per addormentarsi una camomilla potente, aveva
ascoltato
qualcosa dalle composizioni di Robert, eppure quella strana sensazione
che
sentiva addosso sembrava proprio non volesse andarsene, la bambina non
si
muoveva nemmeno tanto rispetto al solito però sentiva un
leggero dolore
addominale, nulla di regolare quindi altri non erano che delle
contrazioni di
Braxton Hicks probabilmente dovute allo stress che aveva accumulato in
un solo
giorno.
Il
giorno precedente erano
successe davvero troppe cose, prima sua madre l’aveva in
pratica quasi
ripudiata, e poi incontrare lui.
Lui
che ormai non era più
lui, ormai era soltanto lo stronzo bastardo che le aveva fatto perdere
fiducia
nei sentimenti, che l’aveva indotta a pensare di non meritare
che qualcuno
corrispondesse i suoi sentimenti e che aveva completamente minato la
sua già
debole autostima.
Se
non meritava di essere
amata perché sprecare tempo a conoscere qualcuno per poi
magari provare
qualcosa per quel qualcuno? Tanto alla fine sarebbe andata come sempre,
storie
a senso unico.
Non
si era più sprecata a
conoscere gli uomini che magari trovava vagamente attraenti, ma poi era
arrivato lui, l’unico lui che ora esisteva nella sua vita,
l’unico che
meritasse tale appellativo, pensare a Robert era terapeutico
perché quelle
fitte sembravano già meno dolorose, quasi inesistenti.
“Carla
sei sveglia?”chiese
Ivan entrando nella stanza
“si
da ieri”disse Carla
mettendosi a sedere e scompigliandosi i capelli
“cazzo
si vede, forza
correttore e fondotinta siamo già in ritardo”disse
Ivan
“perché
non mi hai chiamato
prima idiota”disse Carla tirandogli un cuscino
“perché
così posso perdere
tempo a farmi bello e la colpa del ritardo spetterà comunque
a te”disse Ivan
“scommetti
che riesco a
prepararmi comunque prima di te”disse Carla facendogli la
linguaccia
“tra
dieci minuti di
sotto”disse Ivan uscendo dalla stanza
“ce
ne metto anche
meno”disse Carla infilandosi in bagno per una doccia veloce,
per fortuna che
Ivan aveva un bagno in camera perché sarebbe stato
imbarazzante incontrare suo
fratello per casa.
Dieci
minuti le sarebbero
bastati, aveva lasciato i capelli sciolti e un leggero strato di trucco
per
coprire la mancanza di sonno, ma il problema era entrare in quel
vestito verde
acqua.
“Ivan”chiamò
Carla che aveva
indossato il vestito ma doveva chiuderlo sul retro.
“hai
bisogno?”chiese Nicolas
sbucando dalla sua camera perfettamente pronto per la cerimonia,
avrebbe fatto
da cavaliere alla madre.
“ehm,
si non riesco ad
allacciare il vestito”disse Carla combattendo
l’imbarazzo, dopotutto non era
certo nuda, lui doveva semplicemente tirare su la lampo.
“un
vestito più
stretto?”chiese Nicolas faticando un po’ a far
salire la zip
“si
lo so sono enorme, ma
hanno scelto questo vestito, suppongo sia stata quella sadica di mia
madre”disse Carla ridacchiando.
“tua
madre ti vuole bene, è
solo preoccupata per l’uomo che frequenti, tendi sempre ad
uscire con le
persone sbagliate”disse Nicolas
“già
probabilmente si
preoccupa per questo, certo”disse Carla scuotendo la testa,
sua madre si
preoccupava soltanto delle voci che giravano e che la mettevano in
imbarazzo
davanti ai colleghi del marito e davanti alle sue falsissime amiche
della
palestra.
“dovresti
frequentare
compagnie più sane”disse Nicolas
“si,
forse dovrei guardarmi in giro”disse Carla facendo finta di
dargli retta.
“forse
non devi guardare tanto lontano”disse Nicolas sorridendole,
ok quel sorriso era
troppo, ma non si vergognava Nicolas provarci addirittura con una
incinta.
“si,
beh ora andrei Ivan mi aspetta ciao”disse Carla prendendo la
borsa e scendendo
al piano di sotto.
“andiamo?”chiese
Ivan
“si”disse
Carla seguendolo
“che
faccia”disse Ivan osservandola
“tuo
fratello continua a provarci, ma non ha proprio nessun ritegno, si
è accorto o
no che sono incinta”disse Carla sbuffando
“eh
tesoro il tuo fascino è insuperabile”disse Ivan
“sfotti
pure”disse Carla facendogli la linguaccia.
“allora
i punti della giornata sono: a- accertarsi che Sere non abbia cambiato
idea sul
matrimonio, b- accertarsi che tutto sia a posto per la cerimonia
e”disse Ivan
ma venne interrotto da Carla
“e
c: fare di tutto per evitare i miei genitori”disse Carla
“e
d-
mettiti gli occhiali o spaventerai gli invitati con quelle
occhiaie”disse Ivan
“stronzo”disse
Carla tirandogli un pugno sulla spalla.
Il
matrimonio non sarebbe stato in chiesa, un prete ci sarebbe stato ma
sarebbe
stato celebrato all’aperto, perché doveva essere
una cerimonia in grande stile
e una chiesa sarebbe stata troppo antiquata.
“Sere”disse
Carla salutando l’amica intenta a farsi truccare
“mi
sposo ok? Semplicemente il mio vestito è disperso in qualche
meandro
dell’universo, mia madre l’ha fatto stringere di
nuovo perché sono dimagrita
ancora, dio che palle”disse Sere
“si
ho notato che questi vestiti sono super stringati”disse Carla
“se
ti dà fastidio con la pancia indossa pure qualsiasi altra
cosa”disse Sere
“no
sulla pancia è largo non ho problemi, ho solo faticato a
chiuderlo, potrebbe
esplodere da un momento all’altro”disse Carla
facendo ridere l’amica.
“ah
scusa ancora le mie amiche per ieri, a volte non si controllano gli ho
detto di
contenersi ma quando si tratta di Robert ne tirano fuori davvero di
ogni”disse
Sere.
“si,
ho notato, una ci ha provato di brutto con Ivan, si è
sentito molestato”disse
Carla ridacchiando
“oddio
me l’ero persa questa”disse Sere ridacchiando
“allora
se qui è tutto ok io vado fuori con Ivan a vedere che tutto
sia a posto”disse
Carla
“grazie
tesoro sei un amica fantastica, però non stancarti troppo
non mi sembri in gran
forma”disse Sere
“non
ho dormito bene, sai le contrazioni di braxton hicks”disse
Carla
“oh
non è che me lo sforni qui eh?”chiese Sere
prendendola in giro
“no,
no sono fisiologiche è solo lo stress”disse Carla
“ok
allora a dopo”disse Sere
“a
dopo”disse Carla uscendo dalla sala in cui Sere stava finendo
di prepararsi per
il suo grande ingresso.
“niente
scene alla Julia Roberts?”chiese Ivan
“no,
no tutto tranquillo”disse Carla
“ok,
diamo un’occhiata al giardino”disse Ivan
“certo”disse
Carla seguendolo verso il grande giardino della casa dei genitori di
Sere dove
si sarebbe celebrato il matrimonio.
“sembra
di essere in uno di quei film americani non trovi?”chiese
Carla guardandosi
intorno affascinata.
“tu
e Robert vi sposate in Inghilterra, in America o in
Italia?”chiese Ivan
“nel
retro del giardino di casa”disse Carla facendogli la
linguaccia
“pensaci
avete tre scelte tutte e tre fantastiche, però potreste
optare anche per un bel
matrimonio a Las Vegas, lo sai che tempo fa girava voce che lui e
Kristen si
fossero sposati a Las Vegas il prete che li aveva sposati
l’aveva buttata lì
sul web, ma poi non era vero”disse Ivan
“ok,
Las Vegas dopo questa motivazione è subito
scartata”disse Carla sedendosi su
una delle sedie per riposarsi un attimo, le stavano tornando quelle
leggere
contrazioni e stava iniziando a preoccuparsi, non erano regolari ma si
stavano
presentando troppo spesso, quando prima di allora non si erano mai
fatte
sentire.
“ti
senti poco bene?”chiese Ivan sedendosi accanto a lei
“no,
sono solo stanca”disse Carla e poi si voltò
percependo dei passi che si
avvicinavano.
“Ivan
posso rubartela un attimo?”chiese una voce che non sentiva da
parecchio
tempo, una voce che
negli ultimi anni
aveva odiato perchè aveva smesso di farsi sentire.
“si
signore”disse Ivan alzandosi dal suo posto e cedendo il posto
al padre di Carla
“la
strega ti ha mandato a fare la tua parte? Vediamo vuoi dirmi che non
devo più
considerarti mio padre? Posso anche cambiare cognome? Barnett mi piace
come
cognome potrei chiamarmi Barnett”disse Carla pensierosa
percependo al suo
fianco la presenza del padre senza però guardarlo.
“smettila,
sono molto arrabbiato con te”disse suo padre
“ma
chissà perché? Da quando ho deciso di non fare
medicina mi hai praticamente
disconosciuta”disse Carla
“questo
non è vero, chi ha pagato i tuoi studi? E chi ti ha dato i
soldi nei primi mesi
che sei stata a Londra”disse suo padre
“i
soldi non sono certo la cosa importante, non mi hai più
parlato e suppongo che
ora ti vergogni anche di essere mio padre no?”chiese Carla
“impossibile,
è vero ero arrabbiato, ma ora come ora sono arrabbiato
perché ho dovuto sapere
dai giornali che mia figlia stava per diventare mamma e lo vedo solo
ora con i
miei occhi”disse suo padre
“certo
perché ora ti interessa di me?”chiese Carla
perplessa
“certo
che mi interessa di te, e pretendo di conoscere questo
Robert”disse suo padre
“eh?”chiese
Carla perplessa
“si,
il tuo ragazzo giusto?”chiese suo padre
“perché
tutto a un tratto ti interessa comportarti da padre?”chiese
Carla
“voglio
soltanto recuperare all’errore che ho fatto tempo fa, avrei
dovuto crederti
subito, è che tu eri sembra così ribelle
così sfuggente, che non sapevo più che
cosa aspettarmi”disse suo padre
“non
ho mai toccato nessuna sostanza stupefacente, solo alcool e semplici
sigarette”disse Carla
“lo
so, come so che hai fatto di tutto per aiutare Davide, so che gli hai
parlato
tu dei problemi del figlio e so anche che poi lui se
l’è presa con te, so che
dovrebbe marcire in galera per quello che ti ha fatto, ma la giustizia
nel
nostro paese è qualcosa di piuttosto vario”disse
suo padre
“già”disse
Carla sospirando
“ti
prego, dammi la possibilità di rientrare a far parte della
tua vita”disse suo
padre
“non
è che poi mamma ti lascia?”chiese Carla
“le
passerà, sei la sua unica bambina e prima o poi le
passerà”disse suo padre
“tra
un centinaio di anni probabilmente”disse Carla perplessa
“ti
prego Carla dacci un'altra possibilità per recuperare dove
abbiamo
sbagliato”disse suo padre
“si,
ma solo se vi fiderete davvero di me”disse Carla
“certo
tesoro”disse suo padre
“cazzo
che male”disse Carla toccandosi la pancia
“stai
male?”chiese suo padre
“sono
le braxton hicks”disse Carla massaggiando la pancia e sperando che il dolore
svanisse.
“venire
fino a qui non è stata una buona idea, viaggiare
è troppo stressante, a che
mese hai smesso di lavorare?”chiese il padre
“non
ho ancora smesso”disse Carla
“ecco,
ora si spiega tutto”disse suo padre guardandola con
rimprovero
“sono
già in reparto, insomma sono nel luogo più
adatto”disse Carla
“si,
ma il tuo è un lavoraccio, ora sai cosa fai te ne stai qui
buona buona e ti
riposi va bene?”le chiese suo padre.
“va
bene”disse Carla sospirando mentre se ne stava seduta accanto
al padre senza
che nessuno dei due dicesse più nulla, passarono
così una buona mezz’ora finchè
non iniziarono ad arrivare gli invitati e il padre venne richiesto,
mentre Ivan
venne a recuperare Carla per svolgere insieme a lui il loro ruolo di
testimoni
della sposa.
Si
sentiva come se fosse in una bolla, suo padre le aveva rivolto la
parola, era
dispiaciuto per il suo comportamento e si preoccupava delle sue
condizioni di salute
e non aveva usato nemmeno una parola negativa parlando di Robert,
quella
situazione quasi non le sembrava reale, è vero sua madre ce
l’aveva ancora con
lei, ma magari suo padre aveva ragione, prima o poi le sarebbe passato,
prima o
poi avrebbe accettato la sua bambina e anche Robert.
“ora
lo sposo può baciare la sposa”disse il prete e in
quel momento Sere e Federico
vennero ufficialmente dichiarati marito e moglie, Ivan accanto a lei
era
profondamente commosso e Carla non potè fare a meno di
sorridere.
“hey
voglio un ballo con te capito?”disse Ivan fermando Carla che
stava per
allontanarsi dal buffett.
“si
dopo,ho urgente bisogno del bagno”disse Carla facendogli un
mezzo sorriso
“stai
bene? Contrazioni?”chiese Ivan
“sto
bene, nessuna contrazione ok?”disse Carla sorridendo delle
sue premure, Robert
non c’era ma comunque il suo posto era stato degnamente
occupato.
“bene,
però dopo ti aspetto per il ballo”disse Ivan
“certo”disse
Carla sorridendogli prima di dirigersi verso il bagno
Entrata
cercò al volo un bagno libero ma l’unico era
occupato, quando scattò la
serratura non guardò nemmeno chi era uscito dal bagno e si
precipitò dentro, ma
non fece in tempo perché due braccia forti le impedirono di
spostarsi.
“ma
tu guarda che incontri interessanti si fanno al bagno”disse
Davide
“non
direi, e ora per favore lasciami”disse Carla provando a
liberarsi dalla sua
presa
“ma
dai che ti è sempre piaciuto essere abbracciata
così”disse Davide
“levami
le mani di dosso”disse Carla iniziando ad agitarsi la voce di
Davide la stava
intimorendo in un attimo le immagini di un passato non troppo lontano o
forse
troppo doloroso per essere dimenticato le affollarono la mente.
“ma
se ti è sempre piaciuto che ti mettessi le mani
addosso”disse Davide facendo
scendere le sue mani verso i suoi fianchi fino alla pancia e a quel
toccò
iniziò a rabbrividire di paura, non temeva che quel passato
si ripetesse, a
quello sarebbe sopravvissuta forse, ma non poteva permettere che
succedesse
qualcosa alla sua bambina.
“pagherai
per avermi mandato in carcere,
la
pagherai cara”disse Davide lasciandola in malo modo e
facendole perdere
l’equilibrio.
“oh
mio dio, non posso crederci, ma tu sei pazzo”disse Ivan
ridendo nel vedere
l’ultima persona che si aspettava di vedere.
“dai
davvero non l’avevate capito, ieri le ho anche chiesto il
luogo e l’indirizzo
di casa di Serena”disse Robert ridacchiando e non facendo
caso a tutti gli
occhi puntati addosso alla sua figura.
“no,
non ce l’aspettavamo”disse Ivan sorridendo
“a
proposito dov’è?”chiese Robert
“è
andata in bagno, andiamo ti faccio strada, sarà
contentissima di vederti,
questi giorni sono stati molto pesanti per lei”disse Ivan
“lo
immagino”disse Robert
Quando
entrarono in bagno la scena che gli si presentò agli occhi
li fece rabbrividire,
Carla se ne stava rannicchiata in posizione fetale tentando di
proteggere la
sua pancia mentre un ragazzo era pronto a colpirla.
Robert
si lanciò subito sul ragazzo colpendolo a sorpresa e
sfogando tutta la rabbia
verso quell’ essere che aveva osato fare del male alla donna
che amava, colpiva
con una violenza che nemmeno sapeva di avere dentro, era nata nello
stesso
momento in cui era entrato in quella stanza.
“tesoro
stai bene?”chiese Ivan avvicinandosi a Carla per vedere
quanto danno ci fosse,
aveva il labbro spaccato e un piccolo taglio vicino alla fronte.
“le
contrazioni sono troppo forti”disse Carla tenendosi la pancia
che in quel
momento le stava procurando un dolore lancinante.
“tesoro
adesso ti porto all’ospedale va bene?”disse Ivan
accarezzandole la fronte per
provare a confortarla
“Ivan
la sto perdendo”disse Carla scoppiando a piangere
“no
tesoro vedrai che andrà tutto bene”disse Ivan
preoccupato quanto lei
“oh
mio dio che succede qui dentro?”chiesero tre uomini
apprestandosi a separare
Robert e Davide, anche se ormai Davide era davvero conciato male, solo
l’orgoglio gli permetteva di continuare a combattere, ma la
rabbia che si era
scatenata dentro l’animo di Robert lo rendeva nettamente
più forte.
“sta
male?”chiese il padre di Carla avvicinandosi a Ivan
“dobbiamo
portarla in ospedale”disse Ivan prendendola in braccio.
@ _Miss_:
si decisamente, ma qualcuno di sano in quella famiglia ci
sarà non temete XD ma non posso svelare nulla XD
@ BabyVery
: si Davide se ricordate i capitoli indietro fa parte di un trauma di
Carla, e la madre non è che sia cattiva è che
dice troppo quello che
pensa senza pensare di ferire gli altri, poi è un
pò superficiale XD
non dico nulla su Robert
@ lazzari
: eh guarda ti assicuro che i genitori simpatici esistono XD si
è
estremizzato come personaggio, però il genitori che si
vergogna del
figlio o che crede di dargli un consiglio e intanto lo offende esiste
XD ma in fondo le vuole bene XD esatto perchè in due giorni
si stressa
più di quanto non si sia già stressata durante la
gravidanza, Sophie è
forte XD si Davide è il tipo di cui parlavo nel capitolo
post premiere
il suo trauma perchè diciamo che l ultima volta che si sono
visti lei
ne ha ricavato costole rotte, gamba rotta e chi più ne ha
più ne metta
XD grazie ehm a proposito di ansia questo capitolo non è
molto carino
XD
@ ginevrapotter
: si insomma si ravvederà col tempo speriamo XD sisisi
almeno a parole
si difende è solo che contro uno alto 1,80 e iper muscoloso
oltre le
parole non è che possa difendersi molto.
@ cris91
: ehm si lui medita vendetta perchè chiaramente non ha
apprezzato il
fatto che lei abbia tentato di aiutarlo se sbirci nei capitoli indietro
trovi la storia, lui era uno con cui usciva lei che si drogava e lei
per farlo smettere ne ha parlato ai genitori perchè se ne
occupassero e
lui invece per ringraziarla l'ha picchiata di brutto, poi è
finito
dentro perchè l'hanno trovato con una bella
quantità di droga e siccome
suo padre è piuttosto potente è uscito quasi
subito XD eh si alcuni
genitori sono così che ci vuoi fare XD non posso spoilerare
sul
matrimonio
@ romina75
: sisi il tipo è il davide di parecchi capitoli indietro che
era legato
a dei suoi traumi, infatti lei era rimasta un pò
traumatizzata quando
aveva visto Robert in versione violenta con Micheal alla premiere e gli
aveva poi raccontata la storia di Davide.. beh ora lo ritroviamo.
sisisi fuggire dall'Italia XD non posso dire nulla XD
@ daisyB: uhm
chissà XD
@ roxb : speriamo XD
ma non si sa XD vero potrebbero farla XD
Vi
ringrazio per le recensioni davvero grazie e spero continuerete a farmi
sapere la vostra specie su questo capitolo che è stato
semplificato da
me, e non so se così sia più bello o meno
rispetto a come l'avevo
scritto.. i prossimi cap saranno ambientati dove tirocinio io
ashuahhaah
|
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Capitolo 39 *** 39 ***
Questo capitolo si chiamerà patologia della gravidanza XD no
scherzo..ho scritto per rassicurarvi un pò in
realtà sono dubbiosa su cosa accadrà, ma sappiate
che a 31 settimane si riesce a vivere, poi dipende da caso a caso, ma
lei non è molto grave, cioè se non fossero
arrivati Robert e Ivan poteva finire peggio..
@ fiorella91
: le contrazioni sono dovute al fatto che lei ha accumulato troppo
stress e poi beh la situazione non è stata delle
più rosee.. chissà cosa succederà XD
@ ginevrapotter : si
mi è piaciuto scrivere quel dialogo poi
approfondirò anche con Robert alla fine lo adoreranno XD e
Davide speriamo faccia la fine che merita intanto Rob l'ha conciato per
le feste XD
@ pensiera: si ce ne
è stato decisamente bisogno, si lui aveva intenzione di
vendicarsi perchè dà la colpa di quello che gli
è successo a lei, quando in realtà Carla aveva
provato ad aiutarlo parlandone con i suoi genitori, ma non ha
apprezzato molto
@ romina75: in questo
capitolo si vedrà.. comunque Rob l ha conciato per le feste
tranqui XD
@ _Miss_: il padre di
Carla è meno stronzo della madre ha il difetto di far fatica
a dimostrare quello che prova, però poi quando ha visto che
la figlia l ha messo da parte ha capito di aver sbagliato qualcosa nel
suo rapporto con lei, uhm non si sa XD non l'ho ancora deciso che
scrittrice pessima XD
@ cris91: certo Robert
salva tutto XD non è molto triste tranquilla ce ne saranno
di tristi ma non che implichino la perdita di Sophie, non potevo fare
una cosa del genere
@ roxb : si
più che perfido meditava vendetta specie ora che ha visto
che lei non se la passava poi male, si Rob è arrivato
@ lazzari: si almeno
il padre XD beh si Robert in realtà ha pensato soltanto a
non lasciarla sola, e poi James ha capito e gli ha lasciato qualche
giorno dato che erano piuttosto avanti e che dovevano girare senza di
lui, si Davide è uno stronzo XD ma ha avuto quello che
meritava XD questo cap fa un pò pena in realtà XD
@ BabyVery : sisi lo
è XD si vede in questo capitolo XD
Il capitolo fa schifo ma volevo ringraziarvi per aver recensito lo
scorso e per non avermi odiato più di tanto grazie mille e
spero mi diciate quanto fa schifo da uno a 10 XD è un cap
molto corto ma mi serviva per puntualizzare due cose
Il
padre di
Carla guidò fino all’ospedale più
vicino mentre Ivan stava seduto dietro con
lei provando a farla stare tranquilla, aveva il labbro spaccato e non
riusciva
a muovere la mano destra, molto probabilmente rotta.
“Ivan,
io
non voglio perderla”disse Carla con un filo di voce
“tesoro
vedrai che andrà tutto bene”disse Ivan
“non
sono
riuscita a difendermi nemmeno questa volta, non sono riuscita a
difendere
nemmeno la mia piccola”disse Carla
“shh
tesoro
sono sicuro che Sophie starà benissimo, e poi è
arrivato Robert a difendere te
e la piccola”disse Ivan
“Robert
è
qui?”chiese Carla perplessa, con tutta quella situazione non
era nemmeno
riuscita a capire cosa le stesse succedendo intorno, si era soltanto
trovata
accanto tutt’a un tratto prima che Davide la colpisse alla
pancia Ivan e suo
padre.
“si
tesoro,
siamo corsi subito in ospedale, ci raggiungerà a
breve”disse Ivan
“come
faccio a guardarlo in faccia dopo tutto questo?”chiese Carla
tra le lacrime
“andrà
tutto bene”disse Ivan e quelle furono le ultime parole che
riuscì a dirle prima
che la portassero oltre le porte scorrevoli di vetro.
“Robert”disse
Ivan vedendolo arrivare
“dov’è?”chiese
Robert preoccupato
“è
dentro,
stanno provando a convincerla a farsi visitare, è molto
spaventata ma non mi
hanno fatto entrare c’è suo padre con
lei”disse Ivan
“è
conciata
molto male?”chiese Robert preoccupato
“labbro
spaccato
e mano rotta, suo padre era preoccupato perché è
caduta e questo potrebbe
essere un fattore di rischio piuttosto notevole”disse Ivan
“cazzo,
io
lo ammazzo quel bastardo”disse Robert stringendo i pugni.
“spero
che
questa volta marcirà in galera”disse Ivan
“non
sapevo
fosse ancora in libertà, l’unica volta che Carla
me ne ha parlato mi aveva
detto che era
dentro”disse Robert
“si,
è vero
, ma suo padre è uno degli avvocati più potenti
della città, ed è riuscito a
scagionarlo da ogni accusa”disse Ivan
“questa
volta non accadrà, giuro che se succede qualcosa alla
bambina o a Carla lo
uccido per davvero”disse Robert
“non
succederà nulla né alla bambina né a
Carla, ok? Devi stare tranquillo”disse
Ivan
“come
faccio a stare tranquillo? Lei è lì dentro da dio
solo sa quanto e io non so
nulla”disse Robert alterandosi, si sentiva maledettamente in
colpa, se solo non
avesse accettato quel dannatissimo film le sarebbe stato accanto e
tutto questo
non sarebbe successo, perché a quel matrimonio sarebbero
dovuti andare insieme
e ci sarebbe stato lui a proteggerla, e invece era arrivato troppo
tardi. Aveva
sfogato la sua rabbia su quel ragazzo
colpendolo ripetutamente con tutta la forza che aveva in corpo, ma
questo non
avrebbe cambiato quello che ormai era successo.
“signore
si
sa qualcosa?”chiese Ivan avvicinandosi al padre di Carla
mentre usciva dalle
porte scorrevoli, Robert invece rimase seduto su quelle fredde sedie di
plastica senza riuscire a muoversi, era talmente preso dalle sue
preoccupazioni
che nemmeno si era accorto dello spostamento di Ivan.
“è
lui
vero?”chiese il padre di Carla guardando verso Robert
“si,
e
forse lui è l’unico in grado di
convincerla”disse Ivan
“Robert
giusto?”chiese il padre di Carla con un perfetto inglese
rompendo quella bolla
che si era creato intorno fatta di paure e speranze.
“si
sono io”disse
Robert
“convincila
a fare quel tracciato”gli disse soltanto senza aggiungere
nulla.
“Robert”disse
Carla mentre le lacrime
continuavano a bagnarle il viso, quelle fitte all’addome
erano molto forti, ma paragonate
alla paura di scoprire che quel cuoricino che tante volte aveva sentito
avesse
smesso di battere non erano nulla.
“sono
qui”disse
Robert avvicinandosi subito a lei, sembrava così fragile,
non l’aveva mai vista
in quelle condizioni.
“sei
il
padre del bambino?”chiese il dottore
“si”disse
Robert
“bene,
allora visto che ci sei anche tu, riparliamo del tracciato, io devo
verificare
che il battito del bambino sia presente”disse il dottore
“non
so se
ci riesco”disse Carla con gli occhi pieni di lacrime.
“tesoro
vedrai che andrà tutto bene, sentiamo il battito
così staremo più tranquilli”disse
Robert accarezzandole la fronte per rassicurarla,ma in
realtà anche lui avrebbe
avuto bisogno di qualche rassicurazione e anche lui aveva una paura
assurda di
non sentire quel galoppare tipico del cuore della loro bambina.
“posso
procedere allora”disse il dottore e Carla annuì
guardando gli occhi di Robert.
Rimasero
per
qualche secondo con il fiato sospeso e quando il dottore fece partire
la
macchina subito si diffuse nell’aria il suono di un piccolo
cuore,anche gli
occhi di Robert si fecero lucidi e Carla scoppiò in un
pianto liberatorio,
dimenticando per un attimo le forti contrazioni.
“le
contrazioni sono di un’intensità preoccupante,
è a 31 settimane giusto?”chiese
il dottore
“si
31+2”disse
Carla
“dobbiamo
farla nascere se la situazione continua ad essere così,
questo è il risultato
del troppo stress”disse il dottore
“non
può
nascere ora è troppo piccola”disse Carla
ritornando per un attimo finalmente
lucida e dimenticando per un attimo quello che era successo durante
quella
giornata.
“proveremo
a bloccare le contrazioni, monitorando la bambina, ma se non cambia
nulla
faremo un cesareo d’emergenza”disse il dottore
“ricoveriamo
in sala parto?”chiese l’infermiera al medico
“si
e
prepariamoci per un cesareo”disse il dottore
“non
farò
un cesareo ok? Ne tantomeno a 31 settimane”disse Carla
“se
fosse
stata più attenta, probabilmente ora non saremmo qui, quindi
eviti queste scene
inutili, è già tanto che la sua bambina
è ancora viva”disse il dottore
non rendendosi nemmeno conto della
superficialità delle sue parole.
“dottore
potrei parlarle un attimo?”chiese Robert
“si”disse
il dottore uscendo dalla stanza insieme a Robert
“capisco
che il suo sia sicuramente un lavoro molto pesante, ma le sarei grato
se
evitasse di dire cose prive di sensibilità alle persone, se
voleva farla
sentire in colpa ci è riuscito perfettamente. Ma lo sa
almeno che cosa ha passato
oggi? ha notato che ha un labbro spaccato e una mano rotta, ha visto il
livido
sulla guancia? Se se lo sta chiedendo non è caduta, quindi
eviti di farle
ramanzine inutili e piuttosto faccia il possibile per evitare che
nostra figlia
nasca prematuramente se è qualcosa che può essere
evitato”disse Robert
“dobbiamo
fermare le contrazioni, e deve stare a riposo”disse il medico
colpito dalle
parole di Robert.
Robert
tornò da Carla dicendole che usciva a tranquillizzare Ivan e suo padre soddisfatto del suo lavoro, era riuscito a
mettere al suo posto
quel dottore che si era comportato in maniera superficiale.
“allora?”gli
chiese Ivan avvicinandosi
“la
bambina
sta bene, ma devono riuscire a bloccare le contrazioni per evitare un
parto
prematuro”disse Robert un po’ turbato dalle sue
stesse parole, l’ultima volta
che avevano visto Sophie non pesava nemmeno un chilo e mezzo, era
così piccola
e i suoi polmoni non sarebbero stati sufficientemente forti.
“ce
la farà,
la mia bambina è forte e a quanto pare anche la
tua”disse il padre di Carla dandogli
una pacca sulla spalla.
“lo
spero
tanto”disse Robert
|
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Capitolo 40 *** 40 ***
@ lilianrose : eh lo
so non sono propriamente dei capitoli felici XD comunque grazie mi fa
piacere ti piaccia in quanto alla laurea forse ti sei confusa purtroppo
io sono al primo anno quindi la laurea è molto lontana XD
ciao
@ cris91: no almeno
quello no, insomma la situazione sarebbe stata drammatica se Robert e
Ivan non fossero arrivati in tempo perchè se l'avesse
colpita alla pancia un distacco di placenta ci sarebbe potuto
tranquillamente essere, si si sente in colpa, in realtà
tutti si sentono in colpa per quello che è successo, Ivan
perchè l ha lasciata andare in bagno da sola, robert
perchè ha accettato quel film e Carla perchè non
è riuscita a difendersi e perchè non è
stata ferma un attimo durante la gravidanza. si col dottore ha fatto
bene questi dottori stronzi vanno combattuti XD ciaooo
@ daisyB : uhm non mi
piaceva tantissimo perchè mi sembrava troppo corto e poco
incisivo però vabbeh si il padre di Carla sarà un
pò il tramite per recuperare un pò i rapporti con
la famiglia di Carla, perchè lui ha capito quali errori
hanno fatto mentre lei con la madre ha sempre avuto rapporti molto
contrastati anche prima del casino con Davide, però vedremo
magari Rob sarà in grado di fare un bel lavoro XD ashuahah
ma grazie nella noia si legge di nuovo il capitolo lieta di averti
trovato uno svago momentaneo XD ehssì se non c'è
niente da fare ci si rompe lo so bene io che quando al nido non ho
niente da fare piuttosto lavo i lavandini XD grazie davvero mi fa
piacere che arrivino le emozioni di tutti i personaggi a volte mi
sembra di scrivere delel sceneggiature più che capitoli XD
uhm si dei miorilassanti aiutano e sicuramente lei deve rilassarsi e
questo riesce a farlo grazie alla sua presenza sicuamente è
come quando una persona ha delle contrazioni irregolarissime e viene
seguita da una persona che gli dà agitazione, se arriva una
persona che la mette a suo agio la situazione cambia notevolmente.
@ BabyVery: lo spero
anch' io perchè che palle nascere a Milano meglio Londra XD
@ lazzari: si un
pò si perchè sembrava una sceneggiatura
più che un capitolo XD comunque si è vero sono
anche paranoica lo ammetto ashuahauha ehssì si è
fatto sentire quando ci vuole ci vuole XD si perchè a il
padre di Carla dopo tutto Robert piace, alla madre piace fisicamente
invece ashuahahah certo che non se la caverà XD a parte che
rob l ha mandato all ospedale ashuaha lo so non ve l aspettavate dato
che di recente le prende sempre XD ciao lory
@ ginevrapotter : non
mi piaceva molto sembrava una sceneggiatura e scrivere al pc fisso mi
è + difficile ebbene si si è rotto il cavo del
portatile XD certo grande rob e si sophie è ancora con noi
XD
@ pensiera: carino
vero XD
@ _Miss_: robert
è dolcissimo vero? lo so forse perchè io lo
immagino così, almeno da quello che dicono è
dolcissimo con la stewart e sono amici, non è ironico sono
amici ormai me ne sono convinta anch'io dopo quello che hanno detto da
oprah se non lo sapete sbirciate su twilight italia sono amci
perchè quella non può che essere una manovra
pubblicitaria beh se è carinissimo con lei che sono amici
non oso immaginare come sia con la persona che ama XD comunque il cap
mi faceva un pò pena perchè sembrava una
sceneggiatura e non mi sembrava di aver reso molto le emozioni che
vagavano spero di esserci riuscita con questo ciao giusy
@ romina75 : lo spero
anch' io.. volevo farla nascere a Londra vabbeh sarà per il
prossimo figlio al massimo XD si spero di riuscire a far calmare la
madre, magari rob ne sarà in grado di fare il miracolo XD
ciao romy
@ SweetCherry: stavo
per aggiornare XD che bel commento mi fa piacere che ti piaccia questa
storia e che la trovi realistica, si si sono evoluti man mano ma la
relazione è iniziata al contrario diciamo XD hanno un
pò capovolto le tappe classiche della vita, massì
ormai nessuno segue più gli schemi XD beh sai lui non si era
fatto tanti problemi nemmeno prima, è il classico figlio di
papà viziato e chiaramente cercava vendetta, si anche rob
è contro la violenza ma ci voleva XD al prossimo ciao jessy
Salve gente è Carla che vi parla, no non il personaggio
della storia la sfigata che scrive la storia XD si ci chiamiamo uguale
per chi non l'avesse capito XD il capitolo doveva arrivare ieri ma ieri
sono andata a Milano per visionare dear John e lo ammetto m ha un
pò deluso, ho pianto per il rapporto col padre ma devo dire
che la sigfrid è meglio che continua con i film alla
cavolo.. cioè come sta tuo padre? e lui è morto e
lei fa una faccia tipo che figura sto per ridere XD no comment e poi
hanno cambiato il finale bah merita solo il protagonista un John
perfetto di sicuro XD poi ho pranzato al mc viva le calorie XD io amo
il crispy mc bacon e il mio best friend ogni volta mi ricorda quante
calorie contiene attegiamento che abbiamo trovato in un paio di cap fa
da parte di Ivan XD comunque sono riuscita ad andare da abercrombie e
dopo 20 minuti di fila a entrare XD foto con un modello decisamente
gnocco XD e imbarazzo totale ashuaha poi mi sono comprata una maglietta
e siccome cercavo altri colori però insomma sono capace di
fare da me però vabbeh i commessi continuavano a chiedere e
io no grazie sto decidendo e la mia migliore amica che voleva uccidermi
perchè li mandavo via ashuahaa a parte che lo
faccio sempre di cercare le cose da sola nei negozi, ma poi i ragazzi
troppo carini mi imbarazzano tantissimo XD con quelle camice a
quadrettini mamma mia XD Beh dopo tutto questo sproloquio era per dire
che il capitolo è tardato perchè ieri continuavo
a sentire il profumo da uomo abercrombie e faticavo a scrivere XD e poi
ho rotto il cavo del portatile quindi scrivere sul fisso mi rompe XD
Dimenticavo sono entrata alla rinascente salendo al reparto uomini ,
intimo uomini per farmi la foto con il poster calvin klein di Kellan ma
di sabato pomeriggio è stata una cosa infattibile dato che
la commessa ci guardava e continuava a chiedere avete bisogno ma un
giorno ci riuscirò XD anzi un giorno incontrerò
il vero Kellan XD
Vi lascio al capitolo ho sproloquiato abbastanza XD
Come
avevano già deciso la
trasferirono subito in sala parto, perché se non fossero
riusciti a bloccare le
contrazioni avrebbero dovuto far nascere la bambina, a 31 settimane
c’erano
buone possibilità di sopravvivenza ma si trattava comunque
di bambini che
avrebbero dovuto trascorrere diverso tempo in terapia intensiva, a 33
settimane
circa un bambino sarebbe stato in grado di respirare autonomamente, ma
a 31
settimane no.
“buongiorno
signora”chiese
una ragazza che aveva all’incirca la sua età
entrando nel box parto.
“buongiorno”disse
Carla
“dobbiamo
iniziare con la
terapia”disse la ragazza senza nemmeno guardarla in faccia,
poi però leggendo
la cartella la riconobbe subito.
“Carla?”chiese
scioccata
Francesca riconoscendo la compagna di corso, Federica era una delle
poche che
era riuscita ad entrare nello stesso ospedale dove avevano studiato,
mentre
Carla avrebbe avuto l’occasione di lavorare lì, ma
non aveva nessunissima
intenzione di restare a Milano né tanto meno in Italia, e
quella probabilmente
si era rivelata la scelta migliore che potesse prendere.
“già”disse
Carla facendo un
sorriso forzato
“non
ti azzardare a farti
fare un cesareo d’urgenza, dobbiamo sfatare questo mito che
quando un’ostetrica
prova ad avere un bambino poi si presenta tutta la patologia possibile
e
immaginabile”disse Francesca
“ma
sei caduta”disse Francesca
osservando il suo viso
“si
più o meno”disse Carla
evitando di scendere nei dettagli
“e
il padre chi è?
Davide?”chiese Francesca ricordandosi del ragazzo con cui
usciva Carla.
“no”disse
Carla provando a
trattenere le lacrime, se solo pensava a quello che gli era successo
solo poche
ore prima e all’idea che se non fosse partita il padre del
suo bambino sarebbe
potuto essere lui. Un figlio da Davide? Al solo pensiero sentiva una
stretta
allo stomaco, un figlio a cui avrebbe fatto del male ancor prima di
nascere, e
di cui probabilmente non gli sarebbe importato nulla, come del resto
non gli
era mai importato più di tanto nemmeno di lei.
“e
chi è?”chiese Francesca
curiosa
“un
ragazzo che ho
conosciuto a Londra”disse Carla
“ah
ecco, mi sembrava
strano, sei rimasta fregata”disse Francesca ridacchiando, ma
Carla la guardò
male, nelle condizioni in cui si trovava tutto si sarebbe aspettata
tranne
trovare una sua ex compagna di corso inacidita che la prendeva
tranquillamente
per il culo.
“no,
ma non sono domande che
ti servono per somministrarmi dei miorilassanti”disse Carla
“non
alterarti Carla, devi
startene tranquilla, data la situazione”disse Francesca
mentre apriva uno dei
rubinetti della flebo per somministrare il farmaco in vena.
“tu
come staresti se il tuo
bambino stesse per nascere a 31 settimane e trovassi anche un ostetrica
stronza”disse Carla
“mio
figlio non sarebbe nato
a 31settimane perché io non sarei stressata quanto te, ma
d'altronde senza un
compagno è comprensibile, non lo invidio affatto quel
bambino”disse Francesca.
“e
io non invidio le donne
che assisti tu”disse Carla semplicemente
“certo,
perché dovrebbero
essere tutte come te, la più brava del corso che
però non ha una vita sua,
complimenti”disse Francesca con disprezzo,
l’invidia a volte riesce ad oscurare
la ragione.
“ma
che succede?”chiese
un'altra ostetrica entrando nella stanza.
“io
mi rifiuto di
seguirla”disse Francesca uscendo dalla stanza.
“che
è successo?”chiese la
donna
“ma
niente eravamo compagne
di corso e diciamo che non le sono mai stata molto
simpatica”disse Carla
“uhm
capisco, quindi sei un
ostetrica?”chiese la donna
“si
mi sono laureata
qui”disse Carla
“ah
quindi devo evitare di
prenderti in giro, dato che sai già tutto”disse la
donna
“si,
non mi
dispiacerebbe”disse Carla prendendo aria per una fitta troppo
forte
“terrò
lontana Francesca da
qui, ora tu devi soltanto fare di tutto perché quei farmaci
facciano
effetto”disse la donna sorridendole
“si
“disse Carla
“comunque
io sono
Margherita, ho letto in cartella che hai messo il nome di un uomo
è il padre
del bambino suppongo”disse Margherita
“si
è inglese quindi
potrebbe avere qualche problema a capirvi non capisce una sola parola
di
italiano”disse Carla
“tranquilla
ho i miei anni
ma conosco molto bene l’inglese,
Robert
Thomas Pattinson ma che caso si chiama come quell’attore
bello, è un nome
comune in Inghilterra”disse Margherita uscendo dalla stanza.
“se
ti stai chiedendo perché
papà fa questo effetto a tutte lo scoprirai non appena
incrocerai i suoi
occhi”disse Carla parlando con la sua piccola per distrarsi
dal dolore, non
riusciva ancora a sentire i benefici di quel farmaco e da quando era
successo
tutto non era ancora riuscita a sentire la sua piccola muoversi.
Certo
non poteva certo
venirle in mente che quel Robert era lo stesso a cui aveva pensato lei,
chi
avrebbe creduto che un uomo tanto affascinante sarebbe finito con una
comunissima ragazza italiana? Chiunque
avrebbe ucciso per stare al suo posto e pensare che
all’inizio lei non aveva
fatto altro che evitarlo e trattarlo in modo sgarbato.
“avverto
Sere, dovevano
partire e già è stata dura convincerli a non
rinunciare al loro viaggio, ma
avevo promesso che l’avrei avvertita”disse Ivan
prendendo il telefono e
chiamando l’amica.
“picchi
duro eh?”disse il
padre di Carla sedendosi accanto a Robert
“insomma,
di solito le
prendo”disse Robert scuotendo la testa perplesso
“beh
Davide è uno che ci va
giù pesante, eppure l’hai conciato parecchio male,
è in ospedale con un trauma
cranico”disse il padre di Carla
“dovrei
dire che mi dispiace
suppongo? Ma non mi dispiace affatto, dopo tutto quello che le ha fatto
non mi
dispiace affatto”disse Robert
“si,
posso capire quello che
hai provato, scoprire la verità quando lei ormai se ne era
già andata, e
scoprire di non essere stati dalla sua è stato terribile,
non c’è nulla di
peggio della consapevolezza di non essere stati in grado di proteggere
la
propria figlia”disse il padre di Carla.
“la
propria figlia e la
donna che si ama, non sarei mai dovuto partire per girare quel film,
dovevo
restare con lei ”disse Robert prendendosi la testa tra le
mani
“non
devi dire così, nessuno
poteva prevedere che sarebbe andata così”disse il
padre di Carla
“se
succedesse qualcosa a
lei o a Sophie non me lo perdonerei mai”disse Robert
“Sophie?”chiese
curioso il
padre di Carla
“l’ho
scelto io”disse Robert
mentre senza accorgersene le lacrime iniziavano a bagnargli gli occhi.
“è
un bel nome Sophie”disse
il padre di Carla sorridendo, nonostante quello non fosse affatto un
momento
felice si sentiva per la prima volta felice per sua figlia, sembrava
che quel
ragazzo alto alto tenesse davvero molto a sua figlia, e quello era il
meglio
che un padre si prospettava per la sua bambina.
“mi
scusi, devo andare a
vedere come sta”disse Robert alzandosi dalla sedia
“certo
non
preoccuparti”disse il padre di Carla osservandolo mentre si
allontanava verso i
bagni.
Entrò
in un bagno e si
sciacquò il viso stanco per il viaggio e stressato per
quella brutta
situazione, non voleva mostrarsi così fragile agli occhi di
Carla, sapeva che
farsi vedere in quello stato avrebbe soltanto contribuito a farla soffrire e ad insidiare
ancora di più nella
sua mente l’idea che tutta quella situazione si era creata
per colpa sua, e di
sicuro non era colpa sua se nel suo passato c’erano delle
persone simili.
Riguardò
la sua immagine
riflessa nello specchio e si sforzò di assumere
un’espressione tranquilla,
doveva farlo per lei, che oltre allo stesso dolore che provava lui
aveva
rivissuto la stessa esperienza traumatica.
Uscendo
dal bagno si ritrovò
davanti un uomo con un camice di carta verde che teneva tra le braccia
il
proprio figlio avvolto in una miriade di lenzuoli e una donna che
probabilmente
doveva essere la nonna del bambino che commossa non faceva altro che
osservare
quel piccolo fagottino verde e Robert non potè fare a meno
di osservare rapito
quel momento e pensare al momento in cui anche lui avrebbe stretto tra
le
braccia la sua bambina, perché quel momento sarebbe arrivato
doveva esserne
sicuro, doveva crederlo per lui e anche per Carla che probabilmente in
quel
momento era letteralmente terrorizzata da quella situazione.
“
mi scusi, credo che
abbiano portato qui la mia ragazza”disse Robert avvicinandosi
alla guardiola
del reparto dove due donne chiacchieravano animatamente e quando lo
videro
sgranarono gli occhi sorprese.
“la
sua ragazza? E chi
sarebbe?”chiese una delle due
“allora
non era un caso, è
veramente lui”disse l’altra donna osservando
attentamente Robert senza perdersi
nessun dettaglio del suo viso.
“si
chiama Carla e l’hanno
appena portata dal pronto soccorso”disse Robert rispondendo
alla domanda della
prima, in un'altra situazione si sarebbe imbarazzato ma in quel momento
non gli
interessava che cosa si stavano dicendo quelle due donne, anche
perché non
riusciva a capire una sola parola del loro discorso, anche se
dall’espressione
di entrambe aveva capito che di sicuro non si aspettavano di vedere lui
proprio
lì, in quel momento sperò soltanto che il segreto
professionale fosse
rispettato perché i paparazzi erano l’ultima cosa
di cui aveva bisogno.
“venga
signor Pattinson
l’accompagno è al box 5”disse la seconda
ostetrica che aveva parlato.
“grazie”disse
Robert
seguendo la donna
“heyla
collega abbiamo i
rinforzi”disse Margherita aprendo la porta e lasciando
passare Robert.
“hai
visto Sophie abbiamo i
rinforzi”disse Carla sforzandosi di sorridere.
“Carla
ti serve
qualcosa?”chiese Margherita
“ho
un po’ freddo”disse
Carla
“già
l’aria condizionata ti
prendo una coperta”disse Margherita aprendo
l’armadio e poggiandole addosso una
coperta.
“grazie”disse
Carla
“bene,
per qualsiasi cosa,
campanello”disse Margherita sorridendo prima di uscire dalla
stanza.
“grazie”disse
questa volta
Robert sedendosi su una poltrona accanto al letto di Carla.
“mi
dispiace”disse Carla
prima che Robert potesse dirle qualcosa.
“non
è colpa tua, forse se
ci fossi stato anch’io con te ”disse Robert
“invece
è colpa mia, ho
tirato troppo la corda”disse Carla
“amore
non è colpa tua se
quel bastardo”disse Robert senza riuscire a continuare.
“non
sono riuscita a
difendermi, non sono riuscita nemmeno a scappare mi sono trovata
bloccata, non
riuscivo a fare nulla”disse Carla ripensando a quel momento e
rabbrividendo.
“questa
volta pagherà”disse
Robert accarezzandole la mano fasciata che le era stata colpita.
“no,
lui vince sempre”disse
Carla
“non
questa volta”disse
Robert stringendo i pugni e a Carla non sfuggì quel
cambiamento.
“che
cosa è successo?”chiese
Carla alzando gli occhi verso il suo viso cercando i segni di una
possibile
aggressione.
“niente
gli ho reso quello
che ti aveva dato”disse Robert tranquillamente
“stai
bene?”chiese Carla
preoccupata
“si,
non ti preoccupare,
davvero sono bravo anche a schivare”disse Robert
accarezzandole i capelli
“quando
devi tornare a Los
Angeles?”chiese Carla
“come
puoi pensare che ora
in questa situazione io possa prendere e tornare sul
set”disse Robert
“se
devi lavorare devi
andare, non puoi mandare all’aria un intero progetto per
colpa mia”disse Carla
“non
ci penso affatto a
lasciarti in questo momento, e comunque ho già parlato con
James mi mancavano
poche cose da girare e le gireremo a Londra non appena riusciremo a
tornare a
casa”disse Robert
“davvero
Robert non voglio
crearti problemi, e poi purtroppo non possiamo fare molto se non
aspettare”disse
Carla
“vorrà
dire che aspetteremo
insieme, io non ti lascio”disse Robert
“a
volte penso che dovresti,
non sono minimamente in grado di darti nemmeno la metà di
quello che tu dai a
me”disse Carla e le lacrime tornarono a bagnarle gli occhi.
“stai
scherzando? Tu sei la
cosa più importante e forse non te ne accorgi ma fai davvero
molto per farmi
felice. Mi hai accettato per quello che sono e non per quello che tutti
vedono
in me, mi hai fatto tornare la voglia di amare, e stai per rendermi
padre che
cosa dovresti fare ancora per rendermi felice? Hai già fatto
tutto”disse Robert
asciugandole le lacrime.
“non
sono riuscita a
proteggere la nostra bambina”disse Carla
“non
è vero, ci sei riuscita
e lei lo sa”disse Robert portandole una mano sulla pancia
accarezzandola e
ricevendo in cambio un calcetto.
“si
è mossa, è tutto il giorno
che non si fa sentire”disse Carla sorridendo tra le lacrime.
“vuole
farti sapere che lei
c’è, che sta lottando quanto te, e che sa che tu
hai fatto di tutto per
proteggerla”disse Robert accarezzandole il viso
“oh
Robert”disse Carla
commossa dalle sue parole
“e
anch’ io lo so che ce la
stai mettendo tutta e non devi sentirti in colpa nemmeno per un attimo,
non è
stata colpa tua e io resterò qui con te perché ti
amo”disse Robert sorridendole
e avvicinando le sue labbra alle sue facendo attenzione a non sfiorarle
la
parte dove le avevano messo un paio di punti.
“anch’
io ti amo”disse Carla
accarezzandogli una guancia ricoperta di un leggero strato di barba.
“ora
riposati”disse Robert
posandole un bacio sulla fronte
“ci
canti qualcosa?”chiese
Carla stringendogli la mano.
“tutto
per le mie donne”disse
Robert iniziando ad intonare qualcosa, e continuò fino a
quando gli occhi di Carla
non si chiusero e sul suo viso si dipinse un espressione tranquilla,
probabilmente il farmaco iniziava a fare effetto perché non
aveva più lamentato
forti dolori e sicuramente il fatto di avere Robert accanto stava
aiutando
parecchio.
Robert
si trovò ad
osservarla dormire sperando solo che quella tranquillità
fosse presente anche
nei suoi sogni.
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Capitolo 41 *** 41 ***
Ma
così non fu perché
durante la nottata il suo sonno era stato molto tormentato e ancora
quelle mani
che la strattonavano e il momento in cui aveva temuto il peggio, tutti
quei
momenti continuavano ad alternarsi nella sua mente,voleva svegliarsi ma
sembrava intrappolata in quell’incubo.
“amore”la
chiamò Robert
rassicurandola dopo averla sentita ripetere frasi sconnesse tra cui il
nome di
Davide, e quando sentì quel nome capì che le sue
paure erano confermate,
rivivere di nuovo lo stesso trauma aveva avuto degli effetti
devastanti, in più
questa volta era ancora più terrorizzata per via della
bambina.
“Robert”disse
Carla in
lacrime facendosi avvolgere dalle braccia di Robert, Robert rimaneva
piuttosto
rigido per paura che quell’abbraccio potesse infastidirla
dopo quello che era
successo, ancora ricordava il giorno dopo la premiere di breaking dawn
e le
sensazioni che aveva provato nel vederla spaventata da lui.
“amore
ci sono io, va tutto
bene”disse Robert tranquillizzandola
“non
riesco a leggere come
va il battito?”chiese Carla
“uhm
non saprei, leggo un
135 e un 15”disse Robert
“135
di battito è
buono”disse Carla asciugandosi le lacrime e sorridendo.
“sta
bene quindi?”chiese
Robert
“si,
e anche 15
dell’attività contrattile è un buon
risultato, effettivamente non ho sentito
più male a dir la verità”disse Carla
“hai
avuto un incubo su
Davide?”chiese Robert preoccupato
“ho
rivissuto quello che è
successo oggi, solo che tu non arrivavi e la bambina doveva nascere,
così mi
facevano un taglio cesareo”disse Carla perplessa sulla natura
del suo incubo.
“però
come vedi la realtà è
diversa”disse Robert
“si,
perché sei arrivato
tu”disse Carla
“ti
senti meglio allora
adesso?”chiese Robert
“non
sento più nessuna
contrazione”disse Carla
“questa
mi sembra una buona
notizia”disse Robert
“si
lo è”disse Carla
sorridendogli mentre Robert le stringeva la mano guardandola con
adorazione
come faceva sempre.
“come
si sente?”chiese il
dottore entrando in camera
“bene,
credo che non avremo
più bisogno di farci un giro in sala
operatoria”disse Carla
“si
questo magari lo valuto
io”disse il dottore prendendo un paio di guanti da visita per
valutare le
condizioni generali.
“ok
il collo è chiuso e
integro e la testa è molto in alto, non è
minimamente impegnata per quanto per
ora sia in posizione cefalica”disse il dottore.
“io
direi che ci spostiamo a
patologia della gravidanza, continuiamo la terapia per un po’
e poi la mandiamo
a casa”disse il dottore
“non
guarda il
tracciato?”chiese Carla
“mi
fidavo di lei, comunque
è un tracciato buono”disse il dottore
avvicinandosi al macchinario e
analizzando le varie linee che si erano create.
“bene”disse
Carla sospirando
tranquilla, finalmente aveva avuto la conferma che non
l’avrebbero aperta come
un salame sul tavolo operatorio e questa era decisamente una conquista
dopo la
notizia che la bambina stava bene.
“signor
Pattinson ho parlato
con il dottor Ross e siamo concordi con la settimana sotto
osservazione, quindi
le raccomando di tenere tranquilla la sua compagna”disse il
dottore con un
inglese perfetto.
“grazie”disse
Robert
“dico
alle infermiere di
occuparsi del trasferimento in patologia”disse il dottore
prima di uscire dalla
stanza.
“hai
fatto chiamare il
dottor Ross?”chiese Carla curiosa
“si,
insomma lui è una
persona di cui mi fido e di cui da quanto ho capito ti fidi anche tu
volevo la
sua opinione”disse Robert
“mi
starà uccidendo con il
pensiero, con tutte le sue raccomandazioni io cado
addirittura”disse Carla
scuotendo la testa perplessa.
“credo
che starà soltanto
pensando che hai una testaccia dura”disse Robert ridacchiando
“già,
ma hai dormito un
po’?”chiese Carla guardando il viso di Robert
stanco e le occhiaie piuttosto
marcate.
“ho
preferito
osservarti”disse Robert
“devi
riposarti finirai per
stare male anche tu in questo modo”disse Carla preoccupata
“magari
vado a fare un giro
e chiamo Ivan ok?”disse Robert per farla contenta
“perfetto,
se mi hanno già
trasferita il reparto di patologia è qui di fianco
“disse Carla
“si,
ho visto dov’è, a dopo
amore”disse Robert baciandola prima di uscire dalla stanza
“a
dopo”disse Carla
sorridendogli.
Il
giorno prima sembra che
sarebbe andato tutto male ed ora invece le cose iniziavano ad andare
per il
verso giusto. In sala d’aspetto non c’era nessuno
così uscì fuori dall’ospedale
per fumare una sigaretta e poi compose il numero di Ivan.
“pronto
dimmi Robert”disse
Ivan preoccupato
“tranquillo
Ivan va tutto
bene, vogliono tenerla sotto osservazione per una settimana ma sia lei che Sophie
stanno bene”disse
Robert
“è
magnifico, allora mi
cambio e vengo in ospedale”disse Ivan
“perfetto
la ricoverano nel
reparto di patologia”disse Robert
“ok
grazie”disse Ivan e poi
cadde la linea, probabilmente il traffico telefonico di Robert era
finito,
perfetto si trovò a pensare non era ancora riuscito ad
avvertire i suoi
genitori, non gli aveva detto nulla all’inizio
perché non voleva allarmarli ma
ora che le cose si stavano mettendo bene dovevano sapere.
“Robert
Pattinson”sentì dire
una voce femminile e gli prese un colpo, le fan in quel
momento non erano proprio l’incontro che si
prospettava ma quando si girò e guardò la donna
che gli stava di fronte notò
qualcosa di familiare, come se l’avesse già vista,
forse l’aveva vista il
giorno prima al matrimonio, ma gli sembrava di averla vista anche in
un'altra
occasione.
“si”disse
Robert perplesso
“allora
ti sei fatto vivo
almeno”disse la donna guardandolo attentamente
“mi
scusi chi è?”chiese
Robert
“sono
Monica la madre di
Carla, si lei dovresti conoscerla aspetti un figlio da
lei”disse Monica con un
tono leggermente acido come se secondo lei l’unica cosa che
legasse la figlia e
Robert fosse quella bambina che ancora non era nata.
“buongiorno
signora, Carla
oggi sta meglio”disse Robert
“bene”disse
la donna
oltrepassandolo ed entrando nell’atrio con il suo mazzo di
fiori in mano e
Robert la seguì pensando che volesse andare a trovare la
figlia.
“è
in patologia della
gravidanza”disse Robert
“non
sono certo qui per
Carla, è nato il figlio di mio nipote”disse Monica
e a quelle parole Robert
rimase scioccato, gli avevano parlato male di lei ma non pensava che
potesse
arrivare a livelli così alti di cattiveria.
“che
le costa andare a
vedere come sta sua figlia”disse Robert alzando leggermente
la voce
“tornerò
a parlare con mia
figlia quando capirà la stupidaggine che sta facendo e
tornerà a casa”disse
Monica
“la
nostra bambina non è una
stupidaggine”disse Robert
“certo
pensi che potrai
considerarti il padre di quella bambina? Ti rendi minimamente conto che
il tuo
tenore di vita non si addice certo a quello di una famiglia? Un padre
è colui
che cresce i suoi figli e tu non ci sarai mai, e la farai soltanto
soffrire e
quella bambina? Ci pensi a quella bambina, crescerà con un
padre che compare
ogni 5 minuti su almeno tre riviste scandalistiche”disse
Monica perplessa.
“io
non sono così”disse
Robert
“tu
appartieni a tutt’altro
mondo e infatti non capisco che ci fai con mia figlia ”disse
Monica
“io
la amo, e amo nostra
figlia, è vero non sono un ragazzo qualsiasi ma sto facendo
e farò parecchi
sacrifici per stare con Carla, perché tengo molto a lei e
farla soffrire è
l’ultima cosa che voglio fare, e se si preoccupa davvero
così tanto per lei
perché non inizia a farle capire che
c’è? Lo sa che cosa è successo ieri a
sua
figlia? Ieri ha rischiato di perdere la nostra bambina, ieri se io ed
Ivan non
fossimo arrivati in tempo quel bastardo l’avrebbe
uccisa”disse Robert pieno di
rancore.
“mi
ha escluso completamente
dalla sua vita, tu ti sei comportato così con i tuoi
genitori? I tuoi genitori
hanno saputo dai giornali che avresti avuto una bambina? Non credo
proprio”disse Monica con gli occhi lucidi
“lei
non l’ha appoggiata
affatto e Carla non se l’è sentita di farsi
trattare male gratuitamente come ha
già fatto, Carla ha bisogno di sostegno in questo momento e
lei se davvero le
vuole bene dovrebbe farle capire che le è
vicina”disse Robert
“metta
da parte il suo
orgoglio e vada a trovarla, le faccia capire che è dalla sua
parte, anche se io
non le piaccio non smetta di voler bene a sua
figlia”continuò Robert dopo una
breve pausa.
“la
ami davvero”disse
scioccata Monica, non riusciva a credere di essersi sbagliata davvero,
era
certa che l’unico motivo per cui uno come Robert Pattinson
stesse con sua
figlia fosse il bambino che portva in grembo.
“gliene
prego metta via
questo inutile orgoglio”disse Robert
“devo
portare questi fiori
ti va di accompagnarmi?”chiese Monica
“certo”disse
Robert sorpreso
dalla reazione della madre di Carla.
“così
dai un’occhiata al
nido, magari ti fai un’idea della grandezza della
bambina”disse Monica
prendendolo sotto braccio.
“ho
già visto dei neonati,
Carla ha fatto nascere mia nipote”disse Robert
“vi
siete conosciuti
così?”chiese Monica curiosa
“l’ho
incontrata in un bar e
abbiamo chiacchierato un po’ e poi l’ho rincontrata
perché ho scoperto che era
l’ostetrica che ha seguito la gravidanza di mia sorella
maggiore”disse Robert
“Victoria
giusto? È la
figlia di Victoria e Tom”disse Monica
“si,
si chiama Cecilie”disse
Robert
“Carla
non sa nemmeno chi
sei, non sono mai riuscita a coinvolgerla nel mondo di
twilight”disse Monica
“meglio
così, la prima cosa
che mi è piaciuta di lei è che non sapesse chi
fossi e mi ha trattato anche
parecchio male”disse Robert perplesso
“anche
se ti avesse
conosciuto l’avrebbe fatto comunque è nel suo
carattere, mio marito è uguale
conquistarlo è stata la cosa più faticosa del
mondo”disse Monica mentre
uscivano dall’ascensore.
“ecco
il nido, io vado un
attimo da mio nipote ”disse Monica indicandogli la vetrata
“va
bene”disse Robert
perplesso mentre si avvicinava alla vetrata e osservava quei piccoli
avvolti
nelle loro copertine nonostante l’estate, si trovò
ad immaginare come sarebbe
stato il viso di Sophie, chissà se avrebbe preso
più da lui o più da Carla, lui
sperava che prendesse la maggior parte delle caratteristiche da Carla,
così
sarebbe stata sicuramente bellissima e magari se proprio doveva
prendere
qualcosa da lui che prendesse i suoi occhi azzurro grigio e non il suo
naso
schiacciato, anche se quel naso schiacciato probabilmente era un
residuo della
sua vita fetale come gli aveva detto spesso Carla, molti lo reputavano
un
difetto ma Carla lo adorava, trovava che fosse affascinante che avesse
ancora
un segno così importante della sua trascorsa vita fetale.
“meglio
che andiamo
Robert”lo chiamò Monica distogliendolo dai suoi
pensieri
“ok”disse
Robert incurante
del fatto che le infermiere e le puericultrici presenti nel nido
avessero
smesso di fare quello che stavano facendo per guardare lui.
“ti
stavano guardando tutte,
se non vuoi mandare un ospedale in rovina”disse Monica
ridacchiando e quando
Robert sollevò gli occhi però magicamente nessuno
lo stava guardando.
Quando
scesero al piano di
sotto Carla era già stata trasferita a patologia della
gravidanza e stava
parlando tranquillamente con suo padre, quando vide Robert entrare
nella stanza
gli sorrise salvo poi cambiare espressione quando vide dietro di lui
sua madre.
“mamma”disse
Carla perplessa
guardando la madre sulla soglia della porta con un espressione
piuttosto
dispiaciuta, si sentiva terribilmente male per non aver ceduto al suo
istinto
materno precipitandosi al volo da sua figlia, l’orgoglio
gliel’aveva impedito.
Era
stato complicato vedere
che la propria figlia non aveva più minimamente bisogno di
lei, e che non aveva
nemmeno sentito l’esigenza di informarla che sarebbe
diventata madre a breve,
mentre il resto del mondo l’aveva saputo prima di lei.
La
verità era che aveva
perso sua figlia il giorno in cui aveva smesso di crederle.
“che
dici Robert andiamo a
fumare?”chiese il padre di Carla a Robert
“va
bene”disse Robert
guardando Carla e cercando un segno di assenso, voleva essere sicuro
che le
andasse bene parlare con sua madre in quel momento.
“Rob
mi porti una rivista di
cinema?”chiese Carla
“certo”disse
Robert
sorridendole prima di uscire seguito dal padre.
“Robert
mi ha detto che stai
meglio”disse Monica avvicinandosi al letto di Carla
“puoi
sederti non ti mangio”disse
Carla provando a fare dell’ironia per stemperare un
po’ il clima.
“dio
mio ma che hai fatto alla mano, è stato
lui?”chiese scioccata Monica guardando
la mano della figlia, suo marito si era rifiutato di parlarle dello
stato di
salute di Carla, le aveva espressamente detto che se avesse voluto
sapere
qualcosa sulla salute della figlia se ne sarebbe dovuta accertare di
persona.
“si
ho avuto ancora qualche screzio con Davide”disse Carla
“screzio?
Dio mio ma ti ha rotto la mano”disse Monica scioccata
“quello
non è nulla, l’importante è che Sophie
stia bene, ieri ero terrorizzata avevo
delle contrazioni fortissime e pensavano che sarei stata costretta a
farla
nascere prima”disse Carla
“dio
mio tesoro mi dispiace tanto, sono una madre pessima”disse
Monica con le
lacrime agli occhi.
“mai
quanto me che ho messo a rischio la salute della mia
bambina”disse Carla con
gli occhi lucidi.
“tesoro
tu l’hai protetta, io invece volevo proteggerti da una scelta
che credevo
sbagliata e invece sono stata soltanto in grado di giudicarti, mi sono
sentita
ferita dal tuo comportamento. Andartene di casa così come se
qui tu non avessi
più legami, il fatto che per avere tue notizie avessi
bisogno di chiamare Ivan,
e poi la notizia della tua gravidanza appresa da un giornale, ho
sofferto perché
ho capito di averti perso davvero, e sono stata orgogliosa, una madre
non
dovrebbe comportarsi in questo modo con la propria
figlia”disse Monica ormai in
lacrime.
“non
importa più mamma, la tua presenza qui vale più
di mille parole”disse Carla
asciugandosi gli occhi con la mano sana.
“ma
tu devi stare tranquilla e queste emozioni di sicuro non ti fanno
bene”disse
Monica passandole un fazzoletto mentre anche lei ne cercava uno per
sé.
“e
invece sono felice, e tutte le emozioni positive fanno bene alla
bambina”disse
Carla sorridendo.
“quindi
Sophie?”chiese la madre
“l’ha
scelto Robert, se fosse stato un maschio l’avrei scelto
io”disse Carla
“Sophie
è un nome così inglese, insomma avrà
già un cognome inglese e anche piuttosto importante
potevi trovarle un bel nome italiano”disse sua madre
“uhm
tipo?”chiese Carla curiosa
“non
so tuo padre si chiama Gabriele, potevi chiamarla
Gabriella”disse la madre per
poi scoppiare a ridere.
“Sophie
non è un nome complicato”disse Carla.
“e
poi l’ha scelto Robert quindi”disse Monica
“hai
cambiato idea sul suo conto?”chiese Carla curiosa.
“ti
ama, parla di te come se fossi la cosa più preziosa al
mondo, ha uno sguardo
adorante e poi ha avuto il coraggio di non scappare quando ho detto che
ero tua
madre e gli risposto in malo modo,mi ha aiutato a trovare
il coraggio per venire qui”disse
Monica.
“mannò
sarà che non dorme da non so quante ore e che ha alle spalle
un volo di più di
14 ore, altrimenti non avrebbe quello sguardo”disse Carla
ridacchiando.
“che
sciocca, comunque io penso che di meglio per te non potevo
prospettarmi, è
bello intelligente, premuroso e ti ama lui è il tipo di uomo
che ogni madre
vorrebbe per la propria figlia”disse Monica.
“
o
per sé”disse Carla
“non
tocchiamo questo tasto dolente e comunque io ormai ho una certa
età”disse Monica
ridacchiando insieme a Carla proprio quando Robert e Gabriele fecero il
loro
ingresso nella stanza piacevolmente sorpresi di trovare un clima
così sereno.
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Capitolo 42 *** 42 ***
copertina
“ci
siamo persi qualcosa?”chiese
Gabriele il padre di Carla
“no,
nulla di che”disse
Carla sorridendo
“signori,
scusate se vi
disturbo ma l’orario di visite è
finito”disse un’ostetrica entrando nella
stanza.
“ehm
nemmeno il mio compagno
può restare? “chiese Carla
“no,perché
stiamo per
trasferire un’altra persona in camera con lei e poi non
è nel regolamento”disse
l’ostetrica leggermente scortese.
“va
bene ho capito, grazie
per l’informazione”disse Carla leggermente
perplessa, era una sua impressione o
la maggior parte delle persone che stava incontrando lì
dentro potevano
rientrare nella categoria persone poco gentili? Per un attimo
pensò a come
doveva apparire lei alle pazienti dell’ospedale e si
augurò di non aver mai
assunto un’espressione infastidita quando qualcuno le aveva
fatto una semplice
domanda.
“bene
quindi vi invito a
lasciare la stanza”disse l’ostetrica uscendo dalla
stanza.
“che
simpatia”disse Monica
perplessa
“che
succede?”chiese Robert
leggermente confuso dal non aver capito nemmeno mezza parola.
“non
vogliono che resti con
me perché sta arrivando un’altra
paziente”disse Carla
“devo
andarmene? Ma non
esiste che io ti lascio qui da sola”disse Robert
“sono
già in ospedale ormai
non può succedermi più nulla”disse
Carla
“se
qualcosa non va mi
chiami?”chiese Robert avvicinandosi
“pensavo
di chiamarti anche
se stavo bene”disse Carla sorridendogli
“sai
cosa intendevo”disse
Robert sorridendole e sedendosi accanto a lei
“senti
Robert puoi stare
nella camera di Carla tranquillamente”disse Gabriele
“non
saprei, non vorrei dare
fastidio”disse Robert
“certo
che no, seil il
benvenuto”disse Gabriele
“vi
lasciamo un attimo
allora, ciao tesoro”disse Monica baciando la fronte di Carla
“ciao
mamma”disse Carla
sorridendole felice di avere il permesso di chiamarla ancora
così.
“mi
raccomando
riposati”disse Gabriele baciandole la fronte a sua volta
“sicuro
papà, non è che qui
possa fare molte cose”disse Carla sorridendo
“Robert
ti aspettiamo
fuori”disse Gabriele mentre usciva dalla stanza insieme a
Monica.
“si
grazie”disse Robert
“magari
sarò fortunata e
riusciamo a tornare prima a casa”disse Carla
“non
pensarci minimamente
devi stare tranquilla”disse Robert prendendole la mano
“si
te lo prometto”disse
Carla sorridendogli
“tua
madre non è così male
alla fine, anche se a quanto ho capito la tua testardaggine
è parte di tuo
padre”disse Robert
“grazie,
immagino che a
parlarle sei stato tu, ti ringrazio“disse Carla
“voglio
che tu sia
felice”disse Robert
“ti
amo”disse Carla
sorridendogli e Robert le accarezzò il viso baciandola.
“ti
amo anch’io, e amo anche
te piccola”disse Robert accarezzandole la pancia e
sorridendo.
Carla
sorrise a Robert
un’ultima volta prima che si richiudesse la porta alle
spalle, ora si sentiva
nettamente più tranquilla, le contrazioni erano cessate e la
bambina stava bene,mai
più avrebbe messo a rischio la salute della sua piccola.
“buongiorno”disse
una donna
trasportata sulla carrozzina.
“buongiorno”disse
Carla
“bene
signora suoni il campanello
per ogni evenienza”disse l’ostetrica dopo averla
sistemata a letto.
“lo
sa che c’è quel bell’
attore inglese qui in giro, non ho avuto occasione di vederlo, me
l’ha detto
mio marito questa mattina,Robert Pattinson lo conosce? Io lo adoro ”disse la donna
“si
è il mio compagno”disse
Carla ridacchiando per la situazione.
“oh
mio dio mi scusi, non
volevo essere così maleducata, non l’avevo
riconosciuta”disse la donna
“non
si preoccupi io non
sono certo una celebrità”disse Carla
“comunque
io sono
Angela”disse la donna
“Carla”disse
Carla
“si
questo lo sapevo, è una
femmina vero?”chiese Angela
“si
e il vostro?”chiese
Carla
“un
maschio, non l’ho letto
su qualche giornale ho tirato ad indovinare”disse Angela
sorridendo.
“come
mai qui?”chiese Carla
“ho
una placenta previa, e
tu nulla di grave spero?”disse Angela
“devo
riposarmi ho avuto
qualche contrazione troppo forte e un piccolo incidente”disse
Carla
“sei
caduta?”chiese Angela
“si
diciamo di si”disse
Carla effettivamente caduta era caduta direttamente sul pugno di
Davide.
Quando
Robert entrò a casa
di Carla venne letteralmente travolto dall’alano che comparve
sull’uscio di
casa.
“Edward
comportati
bene”disse Monica attirando l’attenzione del suo
cane.
“Edward?”chiese
perplesso
Robert e poi si ricordò dell’ossessione della
madre di Carla per la twilight
saga.
“è
dolcissimo, quindi non
preoccuparti”disse Monica
“oh
non mi sto preoccupando,
adoro i cani”disse Robert
“mi
spiace per Patty”disse
Monica sinceramente
“già,
non ero nemmeno a Londra
la mia famiglia mi ha regalato un white terrier l’abbiamo
chiamata Lilly”disse
Robert ridacchiando effettivamente Lilly non era molto un nome per un
white
terrier ma d’altronde l’aveva fatto scegliere a
Carla e lei non era
propriamente per le cose troppo comuni, dopotutto voleva chiamare il
loro
bambino Paride.
“Lilly
è il nome della prima
cagnolina di Carla, dovrei avere delle foto”disse Monica
“sei
spacciato”disse
Gabriele appena la moglie uscì dal salotto.
“no
davvero mi interessa,
non so praticamente null’infanzia di Carla”disse
Robert
“non
vi frequentate da
molto?”chiese Gabriele
“è
un po’ complicato”disse
Robert
“ma
vivete insieme
ora?”chiese Gabriele
“si
viviamo insieme, ho
preso casa da poco”disse Robert
“e
le hai già fatto la
proposta?”chiese Gabriele curioso
“veramente
no, è un po’
presto e poi so già che sarà dura farle dire di
si”disse Robert
“già,
sarà un po’
influenzata dalla famiglia in cui è cresciuta, devi sapere
che io e mia moglie
abbiamo avuto parecchi problemi, il mio è un lavoro che
toglie davvero molto
tempo e diventare uno dei migliori ne ha tolto veramente molto da
quello che
dovevo passare con la mia famiglia, si può dire che mi sia
perso buona parte
dell’infanzia di Carla”disse Gabriele
“è
normale, io farò di tutto
per esserci ma entrambi lavoreremo quindi so che Sophie
passerà più tempo con i
nonni che con noi, però farò del mio meglio per
evitare dei set troppo
impegnativi”disse Robert
“mia
figlia ha il mio stesso
carattere quindi so che non è un soggetto facile con cui
trattare, però si vede
che è innamorata quindi potresti anche riuscire nel tuo
intento, magari tra
qualche anno”disse Gabriele ridacchiando
“già
tra qualche anno”disse
Robert ridacchiando a sua volta.
“trovate”disse
Monica
entrando con un album di foto sedendosi accanto a Robert sul divano.
“dio
ma era
piccolissima”disse Robert osservando la foto di Carla che
avrà avuto non più di
un anno abbracciata a quella cagnolina nera.
“Sophie
non sarà mai bionda,
Carla ha preso tutto dalla mia famiglia”disse Monica
“oh
i miei genitori lo
supereranno”disse Robert
“anche
la bambina di tua
sorella è mora?”chiese Monica
“si
è uguale a Tom però pare
che i suoi occhi siano più simili a quelli di casa
Pattinson”disse Robert
“comunque
mio fratello è
biondo con gli occhi azzurri quindi qualche possibilità
c’è che sia
bionda”disse Gabriele.
“a
me non interessa, anzi
più somiglia a Carla e più sarò sicuro
che sarà bella”disse Robert
“meglio
che somigli a
te”disse Monica ridacchiando
“Monica
non prenderti gioco
di nostro genero è innamorato”disse Gabriele
“scusate
se sono scortese ma
ci sarebbe una doccia, effettivamente ne avrei bisogno”disse
Robert
“ti
dò qualche asciugamano
anche se in camera di Carla troverai tutto, compreso il
bagno”disse Monica
andando a prendere qualche asciugamano.
“preparo
qualcosa di buono
da mangiare, alias chiamo la rosticceria”disse Gabriele
ridacchiando.
“eccoti
gli
asciugamano”disse Monica passandogli dei teli di spugna.
“grazie”disse
Robert
“ti
serve
qualcos’altro?”chiese Monica
“no
grazie”disse Robert
“la
camera di Carla è quella
in fondo con la porta verde acqua ma la riconoscerai”disse
Monica.
“ok
grazie”disse Robert
prendendo il suo borsone dove aveva buttato giusto due cose per quei
pochi
giorni che prevedeva di passare in Italia. Dopo una bella doccia si
rivestì
dato che aveva il vizio di dormire in boxer e non gli sembrava il caso
di
andare a cena in boxer davanti ai propri futuri suoceri.
Si
guardò un po’ intorno e
si ritrovò più o meno lo stesso ambiente che era
abituato a vedere a casa di
Carla quella stanza somigliava alla camera dove si era svegliato quella
mattina, lo stesso giorno in cui era nata Cecilie, e mentre si
soffermava su
ogni dettaglio gli saltò all’occhio una foto
incorniciata, lei abbracciata ad
un ragazzo che non era Ivan e osservando attentamente quel viso
riconobbe i
tratti che aveva leggermente sfigurato il giorno prima: era Davide. In
quella
foto aveva un’espressione piuttosto impassibile mentre Carla
sorrideva,
probabilmente conoscendola la sofferenza maggiore era stata quella per
la
sensazione di stupidità che aveva provato quando aveva
capito finalmente che
tutti quelli che glielo dicevano avevano ragione a lui di lei non
interessava
proprio nulla, a lui probabilmente soltanto dei soldi che riusciva a
fregarle
per comprarsi la droga. Era chiaro che poi lei facesse fatica a fidarsi
degli
altri, eppure con lui aveva fatto sicuramente parecchi passi avanti ma
a volte
Robert sentiva che c’era ancora qualcosa, che lei era ancora
titubante su
qualcosa, anche se al momento le preoccupazioni di entrambi erano
sicuramente
per Sophie.
“Robert
è arrivata la cena
ti aspettiamo”disse Gabriele
“arrivo”disse
Robert
smettendo di fissare quella foto spostandola dietro alcuni libri per
non averla
a portata di vista, per non avere a portata di vista la faccia di quel
bastardo.
“perfetto
ho preso i calzoni
e la pizza scommetto che ti piaceranno”disse Gabriele
“certo”disse
Robert
sedendosi a tavola, ma proprio quando stavano per iniziare a cenare
suonò il
campanello di casa.
“vado
a vedere io”disse
Monica alzandosi da tavola e andando a vedere.
“non
siete i benvenuti a
casa nostra”disse Monica alle persone alla porta
“ha
avuto un trauma cranico,
quel ragazzo poteva ucciderlo”disse il padre di Davide e a
quelle parole
Gabriele non ci vide più e si alzò da tavola
raggiungendo la moglie, dal canto
suo Robert era confuso perché non capiva che cosa stava
accadendo.
“te
lo dico una volta sola
vattene va bene, tuo figlio poteva essere ucciso? Lo sai che mia figlia
ha
rischiato la salute della sua bambina, ha una mano rotta e dei punti al
labbro
e devo venirti a dire che cosa è successa l’ultima
volta che tuo figlio non le
ha fatto nulla? Devo ricordarti che c’è voluta
tanta riabilitazione perché
tornasse a camminare tranquillamente”disse Gabriele adirato.
“era
stato un
incidente”disse il padre di Davide
“vattene
o davvero ti spacco
la faccia”disse Gabriele
“volevo
il ragazzo, perché
farò partire una denuncia e i giornali non ne saranno
particolarmente felici, è
un personaggio pubblico e il gossip sulle risse ci va a
nozze”disse il padre di
Davide
“una
denuncia contro tuo
figlio se non lo sai è già
partita”disse Gabriele fronteggiandolo.
“per
cosa tua figlia sta
bene”disse il padre di Davide
“mia
figlia non sta bene, e
sappi che questa volta non finirà come l’altra
volta tuo figlio marcirà in
galera il tempo che merita”disse Gabriele.
“che
succede?”chiese Robert
sentendo che i toni si erano alzati,pur non capendo di cosa stavano
parlando
dei toni minacciosi si riconoscevano anche se non si conosceva la
lingua.
“è
lui caro è lui quello che
ha picchiato Davide”disse la madre di Davide
“io
ti ho denunciato e
presto questo finirà su ogni giornale”disse il
padre di Davide parlando un italiano
piuttosto malandato.
“suo
figlio ha avuto quello
che meritava e non capisco con quale faccia voi vi presentiate qui, se
solo si
avvicinerà ancora a Carla starà veramente
male”disse Robert serio.
“vedremo
quando questa
notizia si diffonderà sui giornali”disse il padre
di Davide andandosene con la
moglie.
“e
cosa farai ora? La tua
carriera verrà sporcata?”disse preoccupata Monica
“conosco
anch’io qualche
buona testata e non quei quattro giornaletti da gossip che conosce quel
buffone, se parleranno almeno verrà fuori la
verità, Robert ha soltanto difeso
Carla cosa che avrei fatto io stesso se fossi arrivato
prima”disse Gabriele.
“comunque
una rissa non
rovinerà la mia immagine, ne hanno dette di ogni negli
ultimi anni una rissa
non è che faccia poi così notizia”disse
Robert ridacchiando all’idea
dell’ennesima copertina, avrebbero addirittura usato delle
foto da Remember me
probabilmente e più che preoccuparsi gli venne un
po’ da ridere.
“torniamo
a mangiare, non mi
faccio rovinare la cena da quegli elementi”disse Gabriele
tornando a tavola. Da
non essere nemmeno accettato dalla famiglia di Carla si ritrovava a
cenare con
loro.
Dopo
cena guardò ancora
qualche foto di Carla da piccola e addirittura qualche video, se solo
l’avesse
saputo Carla probabilmente avrebbe ucciso la madre, e poi dopo aver
firmato il
suo ennesimo poster riuscì ad andare a dormire.
Si
lanciò sul letto di Carla
e mentre guardava le stelle che si illuminavano al buio sul soffitto
della
stanza si addormentò stremato e quella notte
sognò Carla che teneva tra le
braccia una bambina bionda con gli occhi chiari proprio come i suoi.
Allora gente ho creato la pagina su facebook dedicata alle storie e
troverete delle foto molto carine tutte dedicate a questa storia si
perchè proprio me le sono trovata sotto gli occhi e mi
venivano in mente capitoli che pensavo di scrivere o che avevo
già scritto quindi sono tutte perfette e ho addirittura una
copertina per la storia ora XD non l ho fatta io era perfetta propio XD
gruppo
midnightsummerdreams's stories
@ romina75:
uhm eh si decisamente ora XD e pensare che lei il carattere l ha preso
dal padre lascio immaginare che coppia quei due XD uhm non so poveretta
già dovrà gestire la sua cittadinanza non inglese
perchè i genitori non sono sposati XD ashuahaha sisi mi
immagino la scena ashuahah
@ daisyB: eh
perchè ho tante ff all'attivo e tanti esami da dare XD
dovresti richiedermela perchè io sono un disatro e l'avro
non accettata XD
@ _Miss_: grazie mille
davvero XD ehm nemmeno io XD però si è risvoltata
così XD comunque ho creato poi la pagina gruppo anch' io XD
@ lazzari: ahhh ti ho
aggiunta oggi su facebook XD si diciamo che un pò
è pure stronza però era più che altro
ferita e si sa che quando si viene feriti si reagisce in maniera
sbagliata eh si robert è capace di tutto XD
@ BabyVery: grazie
mille sisi sta bene per fortuna XD e i genitori si vedranno anche in
questo cap XD
@ ginevrapotter: si
robert se non ci fosse dovrebbero inventarlo XD grazie mille al prossimo
@ SIL1996: grazie
mille c'è da aspettare ancora un pò per la
bambina non tantissimo però XD al prossimo ciao
|
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Capitolo 43 *** 43 ***
copertina
Nel
giro di pochi giorni la
notizia dell’incidente al matrimonio si era diffusa in tutto il mondo,
all’inizio qualcuno aveva
comunque parlato male di Robert, qualcuno aveva addirittura insinuato
che ci
fosse di mezzo un tradimento, ma alla fine la verità per una
volta aveva vinto,
per una volta i giornali che di solito ne raccontavano di ogni sulla
sua vita
privata avevano semplicemente riportato poche righe che raccontavano la
verità
dei fatti, erano stati i genitori di Carla a rilasciare qualche
intervista,
perché lui non aveva minimamente pensato di dire nulla,
mentre a Carla non
aveva raccontato assolutamente nulla e avevano evitato che qualsiasi
giornale
finisse sotto i suoi occhi o che qualcuno gli parlasse di quello che
era
successo, si sarebbe soltanto sentita in colpa ulteriormente e siccome
già
stava provando ad affrontare i sensi di colpa verso la salute della sua
bambina, magari evitare di aggiungere altri motivi era una buona idea.
“e
quindi il termine è per
il 6-7 agosto circa?”chiese Monica
“si,
ma non si arriva quasi
mai a termine, termine”disse Carla
“ok
allora prenoteremo per i
primi di agosto, te lo ricordi caro quell’hotel
così bello dove eravamo stati,
mi piacerebbe tornarci”disse Monica
“si,
mi sembra una buona
idea e poi ho parecchie ferie arretrate da fare per
quest’anno”disse Gabriele.
“la
nostra casa è grande
potete anche venire a stare da noi”disse Robert
“scherzi
e sorbirci i pianti
della bambina? No quelli sono tutti vostri”disse Gabriele
ridacchiando
“i
medici tutti uguali, loro
e il loro terrorismo psicologico, comunque io tanto non vi volevo a
casa
nostra”disse Carla ridacchiando con il padre
“comunque
grazie Robert sei
stato molto gentile”disse Gabriele
“bene,
pare che il vostro
volo vi aspetti”disse Monica sentendo che stavano chiamando
il volo per Londra
Heatrow.
“già,
beh allora ci
vediamo”disse Carla abbracciando sua madre
“non
fartelo scappare
capito?”disse Monica abbracciando la figlia e lanciando
un’occhiata verso
Robert.
“vedrò
che posso fare”disse
Carla ridacchiando
“ciao
tesoro, mi raccomando
riposati”disse Gabriele abbracciandola
“si
e anche tu”disse Carla
stringendo forte il padre.
“Robert
prenditi qualche
pausa ogni tanto,lavori troppo”disse Monica abbracciandolo, e
Carla la guardò
un po’ perplessa probabilmente in quel momento stava
realizzando il suo sogno
di sempre e stranamente però le venne da ridere.
“certo
signora e
l’aspettiamo”disse Robert
“ciao
ragazzo e ricordati
quello che ti ho detto”disse Gabriele dandogli una pacca
sulla spalla
“certo
signore”disse Robert
“ci
vediamo presto”disse
Carla salutandoli un’ultima volta prima di raggiungere il
loro check-in, per
fortuna non avevano molte cose con loro dato che avevano previsto di
trattenersi poco in Italia, anche se poi alla fine si erano dovuti
trattenere
più del dovuto.
“che
cosa ti ha detto mio
padre?”chiese Carla perplessa
“cosa
da uomini”disse Robert
facendole l’occhiolino anche se non è che gli
riuscisse proprio bene e Carla
infatti gli rise tranquillamente in faccia.
“e
va bene non lo so
fare”disse Robert ridendo a sua volta.
“oh
buongiorno signor
Pattinson che piacere averla tra i nostri passeggeri”disse
l’hostess mentre
salivano a bordo del loro aereo e Carla scoppiò a ridere di
nuovo.
“signor
Pattinson, potrei
provare a vendere il mio posto chissà quanto ci
farei”disse Carla facendo finta
di pensarci seriamente.
“decisamente
no, perché
questo è il posto della signora Pattinson”disse
Robert
“uhm
non mi risulta che ci
sia una signora Pattinson, ma scommetto che ci sono molte possibili
candidate
al ruolo”disse Carla
“uhm
sicura? Perché io ero
certo che fosse quella graziosissima ragazza che sto per
baciare”disse Robert
avvicinandosi alle sue labbra e baciandola per un tempo piuttosto
interminabile.
“signori
non è
consigliabile, già la signora è in là
con la gravidanza, vorremmo evitare di
dover assistere ad un parto in diretta”disse
l’hostess interrompendo il loro
momento.
“è
vietato anche baciarsi
adesso”disse Ivan sedendosi al suo posto nella fila di fianco
alla loro.
“fate
come volete”disse la
donna andandosene.
“niente
voi due come coppia
non piacete a nessuno”disse Ivan prendendoli in giro.
“sei
arrivato in ritardo”gli
fece notare Carla
“si
lo so, ma mia madre non
mi lasciava più”disse Ivan
“contento
di tornare a
Londra?”chiese Carla
“certo,
finalmente si torna
a casa”disse Ivan
“già,
casa”disse Carla
appoggiandosi al petto di Robert e lasciandosi abbracciare chiuse gli
occhi per
qualche minuto, anche se Robert sapeva che era sveglia.
“ti
dispiace tornare a
Londra?”chiese Robert accarezzandole i capelli
“sono
stata contenta di
chiarire con i miei genitori, ma se avessi saputo che sarebbe successo
quello
che mi è successo poi, beh forse non sarei
partita”disse Carla sospirando.
“ti
fa ancora male la
mano?”chiese Robert
“no,
non mi fa male nulla
davvero”disse Carla aprendo gli occhi e sorridendogli
“mi
sono spaventato
tantissimo”disse Robert baciandole la fronte.
“voglio
dimenticare in
fretta questa storia”disse Carla
“io
ti proteggerò sempre,
non hai nulla da temere”disse Robert continuando a riempirla
di baci.
“lo
so, e io ti proteggerò
dalle tue fans”disse Carla ridacchiando.
“oh
credo di averne bisogno
davvero, quell’ hostess mi sta leggermente
irritando”disse Robert
“ma
chi la biondina lì?
Ahaha no c’era anche all’andata è cotta
di Ivan”disse Carla ridacchiando e
facendo ridere anche Robert.
Quando
atterrarono a Londra
la manager di Robert aveva mandato una macchina a prenderli
così avrebbero
potuto raggiungere casa in tutta tranquillità, in
realtà aveva barattato questo
favore con il fatto che già il mattino dopo sarebbe dovuto
andare sul set per
girare dato che per concludere il film mancavano giusto un paio di
scene.
“io
non vengo con voi è
venuto Nate a prendermi”disse Ivan
“ok
allora ci sentiamo”disse
Carla abbracciando Ivan
“certo
tesoro, passo
domattina sul tardi”disse Ivan baciandole una guancia.
Arrivati
a casa non
riuscirono nemmeno ad accendere la luce di casa che si ritrovarono
circondati
da tutta la famiglia Pattinson, Tom compreso.
“oh
finalmente siete tornati
a casa”disse Claire abbracciando Robert
“tesoro
come stai?”chiese
poi avvicinandosi a Carla e lo sguardo chiaramente le cadde sulla mano.
“bene,
probabilmente ho
lavorato troppo”disse Carla e tutti annuirono anche se
sapevano i fatti come si
erano poi evoluti al matrimonio e quello che veramente aveva scatenato
quella
minaccia di parto prematuro.
“vieni
cara ho preparato
qualche biscotto sediamoci a fare due chiacchiere, siamo tutti curiosi
di
sapere come è stato il matrimonio”disse Claire
invitandola a seguirla sul
divano dove si misero a chiacchierare con tutto il resto della
famiglia, mentre
Tom uscì in
giardino con Robert per
fumare una sigaretta.
“allora?”chiese
Tom
“tutto
a posto”disse Robert
“quel
tizio?”chiese Tom
“la
sua famiglia ha dovuto
ritirare la denuncia nei miei confronti e diciamo che forse questa
volta un po’
di tempo al fresco se lo passa davvero, se solo penso che poteva finire
peggio”disse Robert
“era
destino che non andasse
così, sei arrivato in tempo e non devi pensare a come
sarebbe andata, perché è
andata bene ed è questo quello che conta”disse Tom
“quel
bastardo non doveva
nemmeno averla l’occasione di avvicinarsi a
lei”disse Robert stringendo la mano
in un pugno.
“hey
gliene hai date di
santa ragione, direi che adesso puoi anche ritenerti
soddisfatto”disse Tom
“insomma
me ne aveva
parlato, ma non immaginavo che questo tizio potesse arrivare a rifarlo,
era
passato parecchio tempo, lui voleva ucciderla, voleva che perdesse la
nostra
bambina, e ha avuto anche la faccia tosta di dirmelo”disse
Robert scuotendo la
testa perplesso.
“beh
diciamo che non è
sicuramente l’uomo più nobile che tu abbia mai
incontrato, un bel bastardo
senz’altro, ma Carla?”chiese Tom
“sembra
che emotivamente
stia bene, è solo che ha iniziato col credere che era tutta
colpa sua, insomma
non dà tanto la colpa a quello che è successo
quanto a quello che è successo in
questi mesi, che sicuramente avrà contribuito
perché non è stata ferma un
attimo, però è chiaro che quello che è
successo è stata la goccia che ha fatto
traboccare il vaso”disse Robert
“e
poi tutto il sesso che
avete fatto avrà influito”disse Tom smorzando un
po’ i toni della loro
discussione.
“tu
dici?”chiese Robert
preoccupato
“avete
fatto sesso
normalmente?”chiese Tom totalmente scioccato
“si,
insomma lei lo sa se si
può fare o meno ”disse Robert
“
già dimenticavo, lo sai
che Victoria arrivati al sesto basta? Ho fatto tre mesi quasi di
astinenza
totale, e meno male che non ero a casa, e il dopo.. il dopo non
parliamone
altri due mesi sono passati”disse Tom
“stai
parlando di mia
sorella vorrei ricordarti”disse Robert
“beh
qualcuno deve dirtelo
ti aspettano tempi duri amico”disse Tom dandogli una pacca
sulla spalla.
“non
ho problemi insomma
rispetto in pieno i suoi tempi”disse Robert
“e
i suoi genitori? Come
hanno preso la notizia?”chiese Tom
“non
sono male, insomma
penso di piacergli il padre è un tipo in gamba e la madre
è un po’ ossessionata
da twilight ma alla fin fine non è male nemmeno lei,
è stata una bella cosa
sai, forse l’unico risvolto positivo di questo viaggio, la
madre non le parlava
nemmeno più e siamo tornati a casa con la promessa che
verranno per la nascita
della bambina”disse Robert soddisfatto
“che
uomo maturo, si
preoccupa anche di piacere ai genitori”disse Tom prendendolo
in giro.
“chissà
se sufficientemente
maturo per essere un buon padre”disse Robert passandosi una
mano tra i capelli
“senti
ci sto riuscendo io,
non vedo perché tu dovresti avere problemi”disse
Tom
“lo
sai vero come sono stati
gli ultimi anni della mia vita? Sempre e costantemente
dall’altra parte del
mondo, ho fatto qualcosa in Europa ma decisamente poco”disse
Robert
“un
modo lo troverai, ne
sono certo”disse Tom e finito di fumare tornarono dentro dove
Carla stava
raccontando i dettagli del matrimonio della sua migliore amica sotto lo
sguardo
affascinato delle donne di casa Pattinson, e Victoria non faceva altro
che lamentarsi
di quanto Tom non fosse stato per niente romantico nella sua proposta.
“perché
non è stato
romantico?”chiese Carla perplessa trattandosi di Tom
Sturridge c’era da
aspettarsi di tutto.
“oddio
tesoro non vuoi
saperlo davvero”disse Robert sedendosi accanto a lei
ridacchiando
“che
ha fatto?”chiese Carla
sempre più curiosa
“che
ha fatto? Ti ricordi
quel film che ti era piaciuto tanto dove recita Tom”disse R
obert
“the boat that rocked,
certo”disse Carla
“beh
ha messo la canzone dei
beach boys e le ha dato un anello”disse Robert trattenendosi
dal ridere.
“vedremo
tu cosa saprai fare”disse
Tom
“comunque
mi è piaciuto lo
stesso”disse Victoria baciando Tom seduto accanto a lei.
Dopo
molti aneddoti
sentimentali e dopo aver tipo lanciato almeno un centinaio di
frecciatine sul
matrimonio li lasciarono finalmente da soli.
“parlano
troppo di
matrimonio”disse Carla perplessa
“
già, ma non farci caso”disse
Robert
“no
infatti ”disse Carla
mentre si infilava il pigiama
“tu
non devi preoccuparti di
nulla, solo riposarti”disse Robert abbracciandola da dietro.
“Lilly
piange, dai non
possiamo lasciarla di sotto vado a prenderla”disse Carla
“vado
io”disse Robert andando
di sotto a prendere la loro cucciola che non era decisamente abituata a
stare
da sola.
“uhm
suppongo che questa
scena potrebbe diventare piuttosto comune”disse Carla
ridacchiando
“io
che devo alzarmi di
notte per prendere la bambina”disse Robert ridacchiando
mentre si metteva a
letto accanto a Carla e la loro cucciola si accoccolava in fondo al
letto.
“uhm
tanto adora la tua
voce, io sarò totalmente inutile”disse Carla
accoccolandosi sul petto di Robert
che la strinse a se.
“sai
che l’ho sognata?”disse
Robert
“Sophie?”chiese
Carla
curiosa
“è
bellissima, bionda con
gli occhi azzurri, però ti somiglia molto sai?”
“potrebbe
essere tranquillamente
così, perché da parte di mio padre hanno gli
occhi chiari e i capelli chiari, e
io non ho preso nessuna di queste caratteristiche”disse Carla
sbuffando
“uhm
tu sei bellissima così,
e poi le bionde non mi piacciono”disse Robert baciandola
“se
mi parli così, però io
faccio fatica a stare tranquilla e anche Sophie”disse Carla
sentendola muoversi
come faceva sempre quando era ora di andare a dormire.
“è
agitata?”chiese Robert
posandole una mano sulla pancia preoccupato
“no”disse
Carla
“uhm
comunque tu devi stare
tranquilla, riposo assoluto”disse Robert
“però
un po’ di coccole me
le merito”disse Carla standosene abbracciata a Robert che la
osservò addormentarsi
come faceva spesso ultimamente.
Altra parentesi il ritorno a casa XD poi avremo robert che
dovrà scontrarsi con la realtà pare che Katherine
non sia propriamente contenta per quello che è successo
vedremo nel prossimo XD
Vi ringrazio immensamente per le recensioni ma siccome è
tardissimo non riesco a rispondere un bacio a tutti
|
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Capitolo 44 *** 44 ***
Vi ringrazio immensamente per i commenti e per continuare a seguire questa storia eccovi il nuovo cap
copertina
Il
mattino dopo Robert si
svegliò presto per andare a lavoro, tutto il cast si era
scomodato a
raggiungere Londra per evitare che fosse lui a spostarsi, e questo
chiaramente
aveva creato parecchi problemi.
“Robert
abbiamo qualche
problema”disse Katherine non appena terminarono la giornata
di riprese.
“quel
gossip che è uscito
sui giornali, qualcuno non l’ha digerito molto bene, tre
produttori si sono
tirati indietro, ti rendi conto? Tre produttori”disse
Katherine
“non
avevo comunque
intenzione di accettare”disse Robert
“ti
hanno tolto anche quel
film francese che aveva quella trama che ti interessava
tanto”disse Katherine
“non
importa”disse Robert
dopo aver accusato il colpo di aver perso davvero una buona
sceneggiatura.
“mi
dispiace davvero Robert,
insomma non capisco perché sia andata così,
magari ora che la situazione si è
un po’ chiarificata le cose potrebbero andare
meglio”disse Katherine
“torno
a casa, a
domani”disse Robert
“va
bene a domani”disse
Katherine sorridendogli mentre se ne andava.
In
realtà l’idea di aver
perso quel film a cui teneva tanto gli aveva lasciato un po’
l’amaro in bocca,
ma faceva parte dei meccanismi, bastava un minimo errore o comunque che
i
giornali parlassero minimamente male di te ed ecco che non ti
ritenevano più
sufficientemente preparato per quel ruolo, senza pensarci nemmeno si
ritrovò
insieme a Tom a bere qualcosa nel giardino di casa sua, Victoria era
andata con
Cecilie da Carla e quindi sapeva che non era in casa da sola,
però aveva
bisogno di sfogarsi prima di tornare a casa, perché non se
la sentiva di
metterle addosso ulteriori pesi come la sua delusione per quel ruolo
che gli
avevano tolto.
“dai
capita, magari non è
stato per quello che è successo”disse Tom
“no,
Katherine mi ha detto
che è stato per quello, mi hanno dato della persona poco
professionale e
violenta”disse Robert
“non
sei violento, chiunque
si sarebbe comportato allo stesso modo”disse Tom
“loro
non la pensano allo
stesso modo”disse Robert buttando giù
l’ennesimo sorso di birra.
“avrai
ruoli migliori”disse
Tom
“non
mi avevano mai tolto un
ruolo”disse Robert
“c’è
sempre una prima
volta”disse Tom
“si
hai ragione, non devo
prendermela”disse Robert alzandosi dalla poltrona.
“torno
a casa”disse Robert
“e
io cucino, tua sorella è
stata fuori tutto il pomeriggio e chi deve cucinare? Io”disse
Tom sbuffando.
“non
avvelenare mia sorella
e la mia nipotina”disse Robert prendendolo in giro prima di
andarsene.
“si,
certo ha parlato il
gran cuoco”disse Tom
“ci
si vede Sturridge”disse
Robert uscendo da casa di Tom e salendo a bordo della sua auto.
“ma
si può sapere quando vi
sposerete?”chiese Victoria curiosa a Carla mentre teneva in
braccio Cecilie.
“allora
vi siete davvero
fissati con questo matrimonio”disse Carla perplessa
“vivete
insieme, la bambina
nascerà tra un mese e non pensate a un
matrimonio?”chiese Victoria
“non
è nemmeno un anno che
ci frequentiamo”disse Carla
“beh
e invece era il tempo
giusto per avere un figlio? Se avete pensato di avere un figlio
insieme, non
vedo perché non pensate ad un matrimonio,
cos’è vuoi avere l’occasione di poter
scappare?”chiese Victoria ridacchiando.
“no,
assolutamente no, è che
è presto per parlare di matrimonio”disse Carla
“sei
allergica ai
matrimoni?”chiese Victoria
“occuparsi
della bambina
sarà già complicato, non so nemmeno se ne
sarò davvero in grado e Robert?
Robert sarà sempre preso dal suo lavoro e non ci
sarà mai”disse Carla
“anche
tu hai intenzione di
tornare a lavorare?”chiese Victoria
“certo,
magari riprenderò
con degli orari più ridotti per occuparmi della
bambina”disse Carla
“ti
portano via tanto tempo,
però adoro fare la mamma”disse Victoria
accarezzando i capelli della sua
bambina, somigliava sempre di più a Tom.
“è
sempre più bella”disse
Carla osservandola
“mamma”le
ripeteva Victoria
sperando di sentirglielo ripetere e invece la prima parola di Cecilie
era stata
pa, un tentativo probabile di dire papà e poi aveva iniziato
a storpiare
qualsiasi parola esistenta, ma mamma proprio non l’aveva mai
presa in
considerazione come parola.
“non
mi chiama mamma”disse
Victoria sbuffando
“ha
iniziato a parlare già
piuttosto presto ha 8 mesi, io ho sempre sentito che iniziavano a
parlare verso
l’anno”disse Carla
“mio
fratello ha detto la
sua prima parola a 7 mesi e rispondeva al telefono a 8
mesi”disse Victoria
“vuoi
dirmi che devo
aspettarmi una bambina prodigio?”chiese Carla lasciando
cadere lo sguardo sulla
sua pancia.
“chiacchierona,
era un
rompipalle allucinante”disse Victoria
“beh
anche adesso lo è, mi
ha chiamato tipo 4 volte oggi per sapere cosa stavo facendo, non so
nemmeno
come ho fatto a raggiungere l’ospedale senza che se ne
accorgesse”disse Carla
sbuffando.
“sei
stata in ospedale
questa mattina?”chiese preoccupata Victoria
“si,
ma mi ha accompagnata
Ivan non ci sono andata da sola”disse Carla
“tutto
a posto?”chiese
Victoria
“si
è tutto a posto ed è
nella posizione giusta per nascere, con tutto quello che è
successo ho avuto il
terrore che potesse girarsi podalica e l’idea di farmi aprire
la pancia non mi
entusiasmava molto”disse Carla soddisfatta
“effettivamente
ne hai
passate davvero di ogni”disse Victoria
“l’importante
è che lei stia
bene”disse Carla
“sono
a casa”disse Robert
entrando in casa e poggiando le chiavi della macchina sul mobiletto
all’entrata.
“ciao
fratello, stavo giusto
per andare”disse Victoria alzandosi dal divano con in braccio
Cecilie.
“Tom
sta cucinando”disse
Robert dopo aver dato un bacio sulla fronte alla sua nipotina.
“allora
è meglio che vada,
ci vediamo gente e Carla mi raccomando riguardati”disse
Victoria
“certo,
ciao”disse Carla
sbuffando, ormai tutti non facevano altro che dirle di riposarsi di
evitare di
fare troppi sforzi e l’idea di rimanere sul divano tutto il
giorno non era il
massimo per una persona che era abituata ad una vita molto attiva,
però lo
stava facendo per la bambina, anche se decisamente era fuori pericolo e
ormai
non mancavano molte settimane al parto.
“ciao
amore mio”disse Robert
baciandola
“ciao,
è andata bene
oggi?”chiese Carla
“si
tutto a posto come
sempre, tu?”chiese Robert
“tutto
bene, ho letto un po’
e stavo considerando delle opzioni lavorative per dopo”disse
Carla
“non
hai ancora partorito e
già pensi al lavoro?”chiese Robert perplesso
mentre la faceva appoggiare al suo
petto e la stringeva a sé.
“beh
si,pensavo che con
l’anno nuovo potevo tornare a lavorare, il dottor Ross dice
che posso”disse
Carla
“non
abbiamo certo problemi
di soldi”disse Robert
“sono
i tuoi non i miei, e
voglio contribuire alle spese non fare la mantenuta è anche
questo la
convivenza”disse Carla
“no,
tu non vedi l’ora di
tornare in quell’ospedale perché sei una drogata
di lavoro”disse Robert
“no,
io sono solo dipendente
da te”disse Carla
“ecco
questo mi piace di
più, non credi di averci guadagnato ad uscire con me alla
fine”disse Robert
facendole l’occhiolino.
“adesso
non ti
allargare”disse Carla ridacchiando
“sesso
decente, una bambina
e addirittura una casa nuova”disse Robert ridacchiando
“sesso
decente? Ma
sentitelo”disse Carla ridacchiando
“l’hai
detto tu non certo
io”disse Robert baciandola
“sei
strano, è successo
qualcosa? perché sei stato da Tom?”chiese Carla
“tutto
bene”disse Robert
“problemi
a lavoro?”chiese
Carla
“no,
nessun problema”disse
Robert
“non
sei sincero”disse Carla
“non
vogliono più che faccia
un film, ma comunque non mi interessava più, voglio
occuparmi di stare con te
specialmente nei primi mesi di vita della bambina, in due
sarà più facile”disse
Robert baciandola nuovamente.
“mi
dispiace”disse Carla
“no,
davvero non ero nemmeno
più interessato”disse Robert
“non
è che è perché hai
interrotto le riprese per venire da me”disse Carla
“ma
no certo che no, avevo
il permesso del regista, è vero hanno perso qualche giorno
ma non muore
nessuno”disse Robert
“va
bene”disse Carla non
pienamente convinta.
Quando
Robert ultimò le
riprese si occupò di finire di preparare le ultime cose per
l’arrivo della
bambina, e si diede anche alla sistemazione del giardino sotto
l’occhio vigile
di Carla che leggeva sul dondolo che le aveva regalato Claire
osservando cosa
combinava Robert in giardino e ridendo delle sue disavventure con il
giardinaggio.
Un
pomeriggio addirittura le
aveva concesso di uscire di casa portandola al parco vicino a dove era
cresciuto lui, in mezzo al verde di Barnes, ma in realtà la
gita era durata
decisamente poco perché solo dopo poco erano stati raggiunti
dai paparazzi che
non aspettavano altro di vedere la coppia che tanto aveva fatto parlare
i
giornali negli ultimi mesi e specialmente di vedere la pancia di Carla
ormai
agli sgoccioli con la gravidanza.
Ogni
giornale stava lottando
per avere l’esclusiva sulla prima foto del loro bambino, ma
non erano
minimamente interessati all’idea di vendere la prima foto
della loro bambina,
anche se poi Ivan li aveva convinti a fare una copertina per Vogue con
la
promessa che il compenso sarebbe andato in beneficenza,
perché dopotutto
dovevano anche pensare ai bambini che erano meno fortunati della loro
piccola,
anche se a Carla l’idea di fare foto in versione famiglia del
mulino bianco non
è che piacesse molto , però per una buona causa
si sarebbe sacrificata e Robert
chiaramente l’aveva presa in giro dicendo che come sempre si
vergognava di lui.
“stai
bene?”chiese Robert vedendo che Carla
faceva un po’ fatica a salire le scale per andare in camera
da letto.
“si,
è che peso 100 chili
ormai”disse Carla salendo un gradino ogni mezz’ora.
“vediamo
se è vero che pesi
100 chili”disse Robert prendendola in braccio e portandola di
sopra mentre
anche Lilly che ormai aveva imparato a salire le scale da sola li
seguiva al
piano di sopra.
“grazie”disse
Carla quando
Robert la mise giù
“100
chili? Ma quanto hai
preso un paio di chili”disse Robert ridacchiando
“ho
preso in totale 9 chili,
un chilo per mese più o meno”disse Carla
soddisfatta
“ci
credo il dottor Ross ti
ha tolto praticamente tutto quello che mangiavi prima”disse
Robert
“non
ricordarmelo”disse
Carla andando in bagno per lavarsi i denti mentre Robert si spogliava
per farsi
una doccia.
“ho
capito esco”disse Carla
quando lo vide togliersi la maglietta
“dai
aspetto”disse Robert
evitando di finire di spogliarsi e osservandola mentre si lavava i
denti.
“comunque
questi 9 chili ti
stanno proprio bene”disse Robert osservandola attentamente
“smettila
di guardarmi
così”disse Carla sbuffando e sciacquando
lo spazzolino.
“così
come?”chiese Robert
con quel tono di voce maledettamente eccitante.
“come
stai facendo”disse
Carla sbuffando mentre usciva dal bagno.
“dai
amore scusami non
volevo”disse Robert abbracciandola da dietro e facendola
voltare verso di sé
per baciarla.
“si
scusa tu, è l’astinenza
e poi stasera mi sento un po’ strana”disse Carla
accarezzandogli il viso e
baciandolo a sua volta.
“in
che senso strana?”chiese
Robert
“ma
non saprei, però sto
bene tranquillo”disse Carla sorridendogli, ma in
realtà non era vero perché
aveva qualche fitta però non le andava di farlo preoccupare,
adesso erano
totalmente normali, ormai mancavano meno di due settimane al parto e a
quasi 39
settimane era del tutto normale sentire qualche contrazione, e poi il
dottor
Ross all’ultimo controllo le aveva chiaramente detto che
ormai la bambina stava
mettendo peso e l’aveva stimata sui 3500 insomma nella media.
“faccio
una doccia e
arrivo”disse Robert dandole un altro bacio prima di andare in
bagno, in realtà
però Carla appena si mise a letto si addormentò
stanchissima, salvo poi
svegliarsi qualche ora più tardi con dei dolori nettamente
più forti e quando
si alzò dal letto per andare verso il bagno sentì
una leggera sensazione di
umidità e siccome non era sicuramente un bisogno fisiologico
che non era
riuscita a controllare c’era un'unica spiegazione,
specialmente perché quelle
fitte leggermente fastidiose l’avevano costretta a svegliarsi
perché si stavano
facendo più accentuate.
Così
decise di cambiarsi e
di provare a calmarsi, tanto non erano certo contrazioni ravvicinate ed
era
inutile andare in ospedale, poteva aspettare ancora un po’,
così preparò la
borsa per l’ospedale attenta a non svegliare Robert e si
sedette sul dondolo
che tenevano nella camera per la bambina.
Quando
Robert si girò nel
letto e non sentì la presenza di Carla si svegliò
preoccupato e provò a
chiamarla credendo che fosse in bagno.
“Carla”disse
Robert andando
verso il bagno ma non era in bagno, però poi la vide seduta
nella stanza della
bambina e la raggiunse.
“che
fai qui? sono le
3”disse Robert sbadigliando
“niente
sto aspettando”disse
Carla prendendo un bel respiro per una fitta un po’
più forte, era passata
un’ora da quando si erano rotte le membrane e le contrazioni
iniziavano a farsi
più intense.
“perché
hai il borsone
pronto?”chiese Robert preoccupato
“cazzo”disse
Carla quando
partì una contrazione nettamente più forte, ecco
iniziavano quelle giuste
probabilmente doveva trovarsi almeno sui 2 centimetri.
“è
il momento?”chiese Robert
quasi prendendosi un colpo
“no,
possiamo aspettare
ancora un po’ è inutile tanto non possono fare
nulla per me, adesso devo
soltanto subire”disse Carla mentre la contrazione passava
“da
quanto saresti
sveglia?”chiese Robert perplesso
“credo
un’oretta”disse Carla
“un’oretta
e non mi hai
nemmeno chiamato”disse Robert buttandosi addosso i primi
vestiti che si trovava
sotto mano e infilandosi il portafoglio in tasca.
“davvero
Robert è
presto”disse Carla
“senti
io lo so che tu sai
tante cose, ma adesso noi andiamo in ospedale e non ammetto repliche,
me
l’aveva detto il dottor Ross che dovevo
diffidare”disse Robert prendendo il
borsone e scendendo velocemente al piano di sotto andò in
garage tirò fuori la
macchina e tornò di sopra a riprendere Carla.
“davvero
è inutile che
andiamo adesso”disse Carla proprio mentre veniva colpita da
un’altra
contrazione e Robert fu costretto a prenderla in braccio per riuscire
ad uscire
di casa.
“non
ammetto repliche
ospedale, ma tu guarda se io
devo svegliarmi e trovarti in pieno travaglio”disse Robert
scuotendo la testa
perplesso.
“ma
quale travaglio non sarò
nemmeno sui due centimetri”disse Carla sospirando
“stai
male e andremo in
ospedale”disse Robert mettendo in moto.
“ho
paura”disse Carla
perdendo la tranquillità che si era prefissata di avere e
scoppiando a
piangere.
“shhh
andrà tutto bene ok?io
sono con te e non ti lascio ”disse Robert rassicurandola e
poi sfrecciò in
direzione dell’ospedale, sperando che veramente sarebbe
andato tutto così.
|
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Capitolo 45 *** 45 ***
copertina
@ BabyVery : ashuaha
si non è normalissima XD e non so se renderà bene
però spero di si XD
@ PAZZA96 : ashuaha ti
assicuro che scrivere questo capitolo è stato un vero parto
XD
@ daisyB: infatti
anch' io XD ma insomma lei ne sa, quindi mi immaginavo che si sarebbe
fatta intimorire di meno anche se comunque è spaventata lo
stesso che lo vivano gli altri e che lo viva tu è nettamente
diverso XD
@ romina75 : ashahuah beh rob tenta più che altro
di non farsi prendere dall'ansia ma è terrorizzato anche lui
come tutti i compagni XD ashuaha sisi perchè mi immaginavo
così la scena per la storia che aveva detto il dottor Ross
XD però per fortuna Rob si è svegliato prima che
lei lo chiamasse magari un pò più in
là XD placenta previa brutto, ashuaha si immagino tutti i
compagni sono così ma è normale che sia
così sono preoccupati doppiamente bambino e per la loro
compagna XD
@ ginevrapotter :
ashuaha si è dolcissimo rob a me ispira così XD
non solo dolce perchè ispira anche tante altre cose ma
è meglio non esprimersi XD
@ SIL1996: sicuramente
prende dal papà XD e per robert vedremo come la sua carriera
inciderà su la sua vita
@ _Miss_:
già però accade che per cavolate ti tolgano dei
film comunque la casa gliel'aveva tolto subito quand'era uscita quella
storia quindi in principio poi comunque robert ne è uscito
pulitissimo da quella storia e non come un personaggio violento ma
vedremo cosa accadrà, più che altro quanto la sua
carriera influirà sulla sua vita.
@ lazzari: ashuaha si lei
è strana ormai l'avrete capito XD mentre Rob si ha fatto di
tutto per mantenere il sangue freddo XD ashuaha sisi i compagni si
preoccupano sempre il doppio chiaramente XD 15 ore però bel
momento XD ashuah si il parto sarà un pò pessimo
secondo me, ma ho fatto davvero fatica a scriverlo e a renderlo come
volevo renderlo io XD spero apprezzerete comunque lo sforzo XD
Non so bene come funzioni in Inghilterra, so di racconti vari ma non
avendolo mai visto ho descritto quello che di norma vedo io in un
ospedale di una grande città molto medicalizzato e dove si
arriva anche a 30 parti al giorno, quindi spero di aver reso bene tutto
più che quello che succede che diciamocelo non interessa a
nessuno XD i sentimenti dei personaggi coinvolti.. nel prossimo che non
so quando arriva perchè sono in fase studio esami anche se
comunque penso presto xk ogni tanto devo staccare dallo studio beh al
prossimo un baciona a tutti ciaooo
Arrivato
davanti
all’ospedale parcheggiò in tempi record cosa che
non aveva mai fatto non
essendo propriamente un gran pilota, ma quella situazione lo
richiedeva.
“ho
paura magari non è il
momento giusto, serviva altro tempo non è propriamente il
termine, è colpa mia
avrò fatto qualcosa di sbagliato”disse Carla con
gli occhi pieni di lacrime.
“shh
non preoccuparti, tu
non hai fatto nulla di sbagliato. È vero la attendevamo tra
una settimana circa
ma è normale, anche Cecilie è nata prima ti
ricordi? Quindi ora entreremo in
quell’ospedale chiameremo il dottor Ross e faremo nascere
Sophie, può andare
come programma”disse Robert asciugandole le lacrime che le
bagnavano il viso.
“dovrei
essere tranquilla,
l’ho visto mille volte ma non lo sono affatto”disse
Carla
“è
la nostra piccola, è
tutto diverso”disse Robert sorridendole e in quel momento
realizzò che presto
l’avrebbe vista per davvero, avrebbe osservato i suoi
lineamenti e la loro
bambina non sarebbe stata più frutto della loro
immaginazione, sarebbe stata
davvero reale.
“hai
ragione, e poi ero
tranquilla devo continuare ad esserlo”disse Carla ma poi le
parole le morirono
in gola per la contrazione in arrivo.
“andiamo”disse
Robert
prendendola in braccio non appena la contrazione terminò.
“che
succede?”chiese
un’infermiera dell’accettazione vedendo Robert che
teneva Carla tra le braccia.
“ha
le contrazioni, e sono
circa 39 settimane”disse Robert provando a rimanere
tranquillo
“ok
il dottor Ross è di
sopra, la mandiamo subito in sala parto”disse
l’infermiera e Robert non le
diede nemmeno il tempo di finire di parlare che era già
sull’ascensore per
raggiungere il piano superiore.
“Robert
stai
respirando?”chiese Carla mentre sperava
di poter evitare la prossima contrazione che sentiva
già imminente.
“non
devi preoccuparti per
me, ok non devi preoccuparti di nulla”disse Robert baciandole
la fronte.
“si
lo so, ma ”disse Carla
ma non riuscì ad aggiungere altro perché
un’altra contrazione la colpì,
impedendole di continuare a parlare.
“c’è
qualcuno?”chiese Robert
entrando in reparto, aveva assistito al parto di Victoria ma ricordava
che la
fase più dolorosa per lei erano stati gli ultimi momenti del
parto, e non
l’aveva vista poi così sofferente e questo non
faceva altro che preoccuparlo.
“oddio
che ci fate
qui?”chiese Camilla ridacchiando nel capire quello che stava
succedendo.
“sta
per nascere”disse
Robert che ormai iniziava a perdere la tranquillità che si
era prefissato di
mantenere.
“aspetta
e spera”disse
Camilla
“ha
rotto le membrane un ora
e mezza fa”disse Robert
“ci
vorrà comunque parecchio
tempo”disse Camilla accompagnandoli in un box.
“smettila
di fare
terrorismo”disse Carla
“lo
sai benissimo che ci
vuole tempo, quindi io ora ti aiuto a sistemarti e ti lascio con il tuo
Robert
mentre vado a chiamare il dottor Ross”disse Camilla
aiutandola a sistemarsi a
letto e attaccandole una flebo.
“vogliamo
vedere a che punto
siamo intanto”disse Camilla mettendosi un paio di guanti da
visita per
verificare la dilatazione.
“saranno
3-4 centimetri
spero”disse Carla
“4
centimetri, non male,
magari non ci metteremo così tanto”disse Camilla
togliendosi i guanti.
“non
si può fare nulla per
il dolore, Victoria non ricordo soffrisse così
tanto”disse Robert
“perché
tua sorella aveva
preferito fare l’epidurale, Carla suppongo non la stia
nemmeno prendendo in
considerazione conoscendola”disse Camilla
“l’epidurale
allunga i tempi
e in alcuni casi ha dato qualche problema al bambino, non ci penso
minimamente”disse Carla mentre un’altra contrazione
era in arrivo.
“monitoriamo
anche il
battito della bambina e le contrazioni”disse Camilla
poggiando le due estremità
rotonde sulla sua pancia una in corrispondenza del battito della
bambina per
controllare che fosse regolare e uno per registrare
l’attività contrattile
uterina.
“perfetto”disse
Carla non
appena si fu riprese da quel dolore allucinante.
“Robert
la lascio in buone
mani con te”disse Camilla sorridendogli, per poi uscire dalla
stanza.
“tesoro
posso fare qualcosa
per te?”chiese Robert sedendosi accanto a lei.
“stai
già facendo tutto
quello che puoi fare, ci sei e mi basta questo, e scusa per
prima”disse Carla
“per
cosa? Se ti stai
scusando per avermi fatto prendere un colpo, perché non mi
hai detto nulla
quando hai iniziato a sentirti poco bene allora ti perdono, se mi fossi
svegliato più tardi? Se non mi fossi svegliato, mi sarei
trovato a tagliare il
cordone in casa con forbici da cucina”disse Robert perplesso
“ho
delle forbici speciali
per il taglio del cordone e anche delle clips in borsa”disse
Carla prendendolo
in giro.
“non
ci posso credere allora
era una cosa premeditata hai tentato davvero di farmi prendere un colpo
del
genere”disse Robert facendola ridere.
“scherzavo”disse
Carla
smettendo di ridere mentre sentiva l’arrivo di
un’altra contrazione.
“stringi”disse
Robert
dandogli la mano
“è
arrivato il momento
allora”disse il dottor Ross entrando nella stanza rompendo
per un attimo la
bolla di tranquillità che stavano creando intorno a loro.
“come
stanno andando queste
contrazioni?”chiese il dottor Ross
“ogni
cinque minuti, sono di
una lunghezza nella media”disse Carla
“perfetto,
secondo me prima
di colazione la vediamo la piccola Sophie”disse il dottor
Ross mentre
controllava il tracciato.
“Camilla
ha detto che sei
sui 4 centimetri, provo a sentire la presentazione a che livello
è”disse il
dottor Ross visitandola ancora.
“Allora
Robert ti ha svegliato
nel cuore della notte, strano pensavo che sareste arrivati qui con lei
almeno
sugli 8 centimetri, e invece stranamente si è comportata
bene, questa testa
dura”disse il dottor Ross prendendo in giro Carla.
“veramente
ho scoperto tutto
per caso, mi sono leggermente spaventato”disse Robert
“però
sei stato bravo sei
riuscito a portarla qui”disse il dottor Ross ridacchiando.
“siamo
sui 6 centimetri,
dopo mezz’ora dalla misurazione di Camilla e la presentazione
è perfetta,
arriviamo a dilatazione completa e vediamo cosa fare, Robert tu stai
bene sei
impressionato”disse il dottor Ross mentre si toglieva i
guanti sporchi di
sangue.
“sto
benissimo, non è il
primo parto che vedo non sono impressionato, forse solo
agitato”disse Robert
“è
comprensibile, tesoro se
vuoi alzarti e camminare un po’ puoi farlo tranquillamente,
non abbiamo nessuno
rischio di prolasso del cordone e magari se stai un po’ in
piedi aiuti ancora
di più la discesa”disse il dottor Ross dandole
qualche consiglio.
“grazie”disse
Carla
“ci
vediamo dopo, dobbiamo
solo aspettare”disse il dottor Ross uscendo anche lui dalla
stanza.
“vuoi
alzarti?”chiese Robert
“si”disse
Carla e aiutata da
Robert si mise in piedi tenendosi a lui.
“mi
abbracci?”chiese Carla
stringendosi a Robert che non smetteva mai di accarezzarle la schiena
mentre le
contrazioni si facevano sempre più intense e frequenti.
“sei
sicura che non vuoi
nulla per il dolore?”chiese Robert
“no,
e non darmi retta
quando tra un po’ inizierò a chiedere il
cesareo”disse Carla rimanendo abbracciata a Robert per un tempo che non riuscì certo a misurare impegnata com'era a tentare di resistere a quei dolori lancinanti.
“vuoi
stenderti un po’, è un
ora e mezza che sei in piedi”disse Robert
“si
magari si”disse Carla e
subito Robert la aiutò a rimettersi a letto e poco dopo
Camilla entrò nella
stanza per controllare.
“8
centimetri, siamo ormai
al traguardo inizi a sentire la voglia di spingere?”chiese
Camilla
“un
po’”disse Carla
“perfetto,
aumentiamo un po’
l’ossitocina”disse Camilla aprendo leggermente di
più la flebo dove prima aveva
iniettato del farmaco.
“Cam
puoi avvertire Ivan e i
genitori di Robert?”chiese Carla
“certo
ci penso io, non
vorrei che si perdessero la piccola Sophie dopo il suo primo
bagnetto”disse
Camilla per poi uscire dalla camera e fare quanto aveva detto, subito
dopo si
sarebbe preparata per la parte più importante del parto la
fase espulsiva ed era
sinceramente in ansia anche lei, Carla l’aveva aiutata tanto,
spesso anche
facendo il lavoro al suo posto e Robert era Robert Pattinson,
l’inglese più
sexy che avesse mai visto e l’idea che sarebbe stata lei ad
assistere ad un
momento così importante come la nascita della loro piccola
un pò la agitava,
però sarebbe stata la prima a vedere la piccola erede di
casa Pattinson.
“se
succedesse qualcosa
prometti che te ne occuperai tu e l’amerai tantissimo come
hai fatto fino ad
ora?”chiese Carla mentre tutte le cose brutte che aveva visto
in quei pochi
anni di lavoro le si presentavano di fronte, erano stati rarissime
occasioni,
però l’avevano segnata parecchio e in quel momento
però non riusciva a
preoccuparsi per la propria salute, aveva soltanto paura per la salute
della
sua bambina.
“non
dirlo nemmeno ok? Andrà
tutto bene”disse Robert accarezzandole il viso.
Dopo
qualche ora proprio
come avevano previsto le contrazioni aumentarono notevolmente di
intensità e
furono sempre più ravvicinate, era arrivato davvero il
momento giusto.
“così
non va bene, sei
scomodissima a spingere”disse Camilla abbassando il lettino e
aiutandola a
spostarsi verso la fine del lettino.
“Robert
siediti dietro di
lei e aiutala a stare seduta”disse Camilla e così
Robert fece si sedette dietro
di lei e gli diede le mani perché stringesse le sue.
“quando
senti che arriva
spingi,respira profondamente così ossigeni anche la
bambina”disse Camilla
sorridendole.
“si”disse
Carla poggiandosi
al petto di Robert e anche respirare diventava difficile, il travaglio
erano 9
ore che soffriva le pene dell’inferno, l’unica
consolazione che aveva avuto
fino a quel momento era stata la presenza di Robert e il desiderio di
vedere la
loro bambina.
“dai
amore sei brava”disse
Robert rassicurandola mentre spingeva, e dopo ormai non ricordava
più quante
spinte si vide la testa della bambina fare quella strana rotazione che
da
sempre l’aveva affascinata, e poi fu un attimo e Camilla
riuscì a tirarla fuori
piagnucolante come doveva essere una bambina in buona salute.
L’avvolse
in un telino e la
posò tra le braccia di Carla, e proprio in quel momento
quando ci fu quel primo
contatto la bambina smise di piangere riconoscendo la voce che aveva
sentito
durante tutto quel tempo, anche se ancora non sapeva bene a chi
apparteneva.
“è
lei”disse Carla
osservandola quasi come se non fosse vera, come se davvero non
l’avesse vista
prima di quel momento.
“si
è Sophie”disse Robert
con gli occhi lucidi mentre continuava a stringere Carla a
sé e osservava la
loro bambina.
“ti
somiglia già
tantissimo”disse Carla sorridendo mentre anche i suoi occhi
si riempivano di
lacrime.
“bionda
è bionda, speriamo
per gli occhi del papà”disse Camilla ridacchiando
e nascondendo la commozione
per aver partecipato a quel momento.
“ti
amo ”disse Robert
baciandola
“ti
amo tanto anch’io”disse
Carla sorridendogli e commuovendosi ancora di più nel
vederlo così preso da
quel momento, Robert era in assoluto la cosa migliore che gli fosse
capitata da
sempre.
“è
nata?”chiese il dottor
Ross entrando nella stanza e quasi si commosse anche lui quando gli si
presentò
di fronte quel nuovo quadretto familiare.
Dopo
aver sistemato Carla e
aver controllato che i suoi parametri vitali fossero tornati nella
norma,
Camilla li accompagnò a fare il primo bagnetto, fece le
prime profilassi alla
bambina e poi lasciò il compito a Robert.
“vieni
papà lo faccio fare a
te”disse Camilla prendendo Sophie dalle braccia di Carla e
mostrando a Robert
come dovesse tenerla, dopo un primo pianto per quel nuovo cambiamento
di temperatura
la bambina si rilassò notevolmente merito
dell’acqua che la faceva sentire a
casa e merito della voce di Robert che continuava a parlarle.
“vi
lascio, tanto tu sai
benissimo cosa fare”disse Camilla facendole
l’occhiolino e uscendo dalla stanza.
“è
bellissima”disse Carla
avvicinandosi con la sedia a rotelle su cui l’aveva convinta
a sedersi per un
po’ Camilla perché era pericoloso che si sforzasse
troppo dopo solo due ore dal
parto.
“la
tengo bene?”chiese
Robert
“stai
andando bene
papà”disse Carla sorridendogli
“hai
sentito Sophie cosa
dice la mamma? Vado bene”disse Robert
|
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Capitolo 46 *** 46 ***
copertina
Mentre
Carla veniva
sistemata nella sua stanza dove avrebbe dovuto passare
obbligatoriamente i
prossimi tre giorni, la piccola Sophie era stata affidata a Robert, che
ancora
non riusciva a credere di tenere finalmente tra le braccia la sua
bambina.
“è
una bella sensazione
vero?”chiese il dottor Ross affiancandosi a Robert.
“si,
è bello”disse Robert
“ti
somiglia in maniera
indescrivibile, speriamo abbia anche il tuo carattere, o la tua vita
sarà
finita, vivere con due teste dure, un vero incubo”disse il
dottor Ross dandogli
una pacca sulla spalla.
“speriamo”disse
Robert senza
riuscire a staccare gli occhi dal viso della sua bambina, in
realtà un po’
somigliava a Carla, il suo viso aveva un qualcosa che le ricordava
Carla anche
se Sophie era chiaramente bionda e la base degli occhi era
già molto chiara,
quindi difficilmente avrebbe avuto gli occhi castani come la madre.
“signor
Pattinson se vuole
può raggiungere sua moglie, adesso portiamo una culla per la
bambina”gli disse
un’infermiera.
“grazie”disse
Robert
dirigendosi verso la stanza dove si trovava Carla.
“eccoci
dalla mamma”disse
Robert aprendo piano la porta della stanza di Carla.
“ciao”disse
Carla sorridendo
“vuoi
riposare?”chiese
Robert sedendosi sulla poltrona di fianco al letto di Carla tenendo la
bambina
in braccio.
“devo
provare ad
allattarla”disse Carla slacciandosi i bottoni davanti della
camicia e
scoprendosi il seno.
“in
questo non sono
esperto”disse Robert passandole la bambina delicatamente,
Carla le fece
poggiare la testolina nella piega del suo gomito e fece in modo di aver
un
contatto pancia contro pancia e non appena la bambina si
trovò in
corrispondenza del suo petto si attaccò al seno senza che
dovessero fare nulla.
“non
posso crederci,
suppongo che sia il rimborso per le sue notti sveglie”disse
Carla sorridendo.
“ha
preso da me ne sono
certo”disse Robert
“non
mi somiglia affatto”disse
Carla sorridendo
“si
invece, ha qualcosa nel
viso che mi ricorda te, il naso e le guance”disse Robert..
“sei
stanco? Abbiamo avuto una
lunga nottata”disse Carla sorridendogli
“già,
una lunga nottata, di
sicuro una delle migliori, forse alla pari di quando
l’abbiamo concepita”disse
Robert facendole l’occhiolino.
“ogni
notte che ho passato
con te finora potrebbe entrare nelle migliori, compresa
questa”disse Carla
sorridendogli.
“dalla
pure a me se sei
stanca”disse Robert dopo che Sophie si staccò dal
seno di Carla.
“grazie
amore”disse Carla
rivestendosi mentre Robert tornava a tenere tra le braccia la sua
piccola.
“siamo
in due e non è giusto
che debba fare tutto tu, e poi mi piace occuparmene”disse
Robert
“lo
terrò a mente quando non
ci farà dormire di notte”disse Carla sorridendo.
“nah
non credo secondo me
sarà un angelo, e poi ha già fatto tutta la
gravidanza a non dormire di
notte”disse Robert passeggiando per la stanza mentre cullava
la bambina.
“sei
bello lo sai”disse
Carla con gli occhi lucidi.
“che
c’è?”chiese Robert
preoccupato sedendosi accanto a Carla.
“sei
dolce con lei, quando
ancora credevo che avrei trovato qualcuno ho sempre sognato che il
padre dei
miei figli fosse come te, sei dolce e stanotte sei stato di grande
aiuto, non
so se ce l’avrei fatta senza di te ”disse Carla
“non
è vero hai fatto tutto
da sola sei stata bravissima, io ho fatto solo la
comparsa”disse Robert
“non
è vero, sei stato così
dolce, come sempre del resto”disse Carla
“gli
ormoni del post parto,
ne avevo sentito parlare”disse Robert ridacchiando
“che
sciocco, Camilla
pensava che saresti svenuto da un momento all’altro, che
avresti dato di matto
come fanno gli altri papà, e invece sei stato
perfetto”disse Carla
“possiamo?”chiese
la voce di
Camilla bussando alla porta della loro stanza.
“da
quando in qua
bussiamo?”chiese Carla ridacchiando
“non
si sa mai, che vi
stesse già dando da fare per il secondo, comunque ci sono un
po’ di persone che
sono qui per la principessa, dio ma tu guarda che compagno che hai,
è così
dolce”disse Camilla commuovendosi a sua volta nel vedere
Robert che teneva tra
le braccia Sophie.
“lo
so”disse Carla
sorridendo
“allora
faccio entrare
tutti, ho già raccontato di quanto sia bella ma suppongo che
vogliano vederlo
con i loro occhi”disse Camilla
“Cam
ma sono le 10 e non hai
ancora staccato?”chiese Carla perplessa
“volevo
accertarmi che
andasse davvero tutto bene, ora stacco”disse Camilla
“grazie
ancora Cam”disse
Robert
“figurati
avete fatto tutto
voi, io l’ho solo presa al volo”disse Camilla
sorridendo prima di uscire dalla
stanza.
“possiamo?”chiese
Clare
entrando seguita dal marito.
“si,
certo”disse Carla
“oh
mio dio, ma è
bellissima”disse Clare osservando quel fagottino rosa tra le
braccia di Robert.
“somiglia
molto a Robert
vero?”disse Carla
“no,
somiglia molto anche a
te tesoro”disse Claire commossa.
“congratulazioni
ragazzi è
bellissima”disse Richard altrettanto
commosso.
“dov’è
la nostra
nipotina”disse Lizzie entrando nella stanza seguita da
Victoria che teneva
Cecilie per mano.
“ha
camminato?”chiese Carla
scioccata nel vedere la bambina che aveva visto nascere non molti mesi
prima, e
che in fondo doveva ringraziare se ora si trovava nella situazione in
cui era,
se non avesse dovuto assistere al parto di Victoria probabilmente dopo
quella
serata non avrebbe più rivisto Robert.
“ieri,
ieri si è alzata e ha
camminato, e ora fateci vedere questo splendore”disse
Victoria avvicinadonsi a
Robert che teneva in braccio la sua bambina.
“è
bellissima”disse Lizzie
“mi
sta venendo voglia di
fare il bis”disse Victoria
“posso
tenerla un po’ in
braccio”disse Claire
“certo”disse
Carla
“per
poco”disse Robert
“Ivan
non c’è?”chiese Carla
un po’ delusa
“stava
arrivando tesoro ha
la macchina rotta e Tom è andato a
recuperarli”disse Victoria.
“ha
gli stessi nei di
Robert”disse Claire
“dietro
il collo?”chiese
Carla che ormai conosceva ogni centimetro del corpo dell’uomo
che amava.
“si
guarda”disse Claire
“niente
da fare Carla non ha
preso quasi nulla da te”disse Lizzie ridacchiando
“sarà
per il prossimo”disse
Robert
“il
mio uomo ideale questa
frase però non l’avrebbe detta”disse
Carla fulminandolo leggermente, anche se
l’idea di un altro figlio con lui non era affatto male, ne
avrebbe fatti altri
mille con lui.
“ho
capito, ho capito”disse
Robert
“è
arrivato lo zio”disse
Ivan entrando nella stanza con Tom.
“Ivan”disse
Carla che non
vedeva l’ora di vederlo.
“amore
mio, ti è scesa la
pancia che bello”disse Ivan prendendola in giro
“stronzo”disse
Carla
“beh
ti è scesa di poco, ma
dov’è la nostra piccola
principessa”disse Ivan avvicinandosi alla madre di
Robert che si stava coccolando la sua nipotina.
“ah
che bello non ti
somiglia affatto, menomale”disse Ivan
“stronzo”disse
Carla
“è
bellissima, brava tesoro
bel lavoro”disse Ivan
“Robert
quante volte è
svenuto?”chiese Tom ridacchiando
“no
più che svenuto
conoscendo lei potrebbe avergli tirato dietro di tutto e di
più, l’ha cacciata
lui in questa situazione”disse Ivan
“guardate
che Robert è stato
perfetto, senza di lui non ce l’avrei mai
fatta”disse Carla
“non
è svenuto, non ha dato
di matto? “chiese Tom scioccato
“è
stato perfetto, quindi
smettetela di prenderlo in giro ”disse Carla mettendo a
tacere i due.
“ormoni”disse
Ivan guardando
Tom
“Ivan
ti ho sentito”disse
Carla fulminandolo
“sai
che dico è meglio
andare”disse Ivan
“si
è vero, l’orario delle
visite sta finendo meglio andare”disse Claire restituendo
Sophie alla sua
mamma.
“si
e poi Carla deve
riposarsi, per qualsiasi cosa chiamateci ok?”disse Victoria
“va
bene, grazie”disse Carla
mentre tutti se ne andavano.
“ti
sei stancata con tutte
queste persone che volevano vedere la piccola?”chiese Robert
quando furono di
nuovo soli.
“no,
è normale è la loro
nipotina”disse Carla
“i
tuoi arrivano tra qualche
giorno, gli ho detto che stai bene, che la bambina sta
bene”disse Robert
“grazie”disse
Carla
“adesso
siamo davvero una
famiglia, non ti fa un po’ strano?”chiese Robert
“mi
terrorizza, io e te con
una bambina, eppure ci conosciamo da così
poco”disse Carla
“ce
la faremo, ce la fanno
tutti”disse Robert
“il
tuo lavoro, il mio, sarà
complicato”disse Carla
“non
pensiamoci adesso ok?”disse
Robert ben sapendo che la tematica lavoro era un bel problema per la
loro
relazione, specialmente il suo lavoro che lo portava a stare diversi
mesi
dell’altra parte del mondo, ma tutti quei pensieri negativi
vennero spazzati
via dal pianto della loro piccola.
“uhm
credo che la tua
percezione sul fatto che di notte ci farà dormire sia totalmente sbagliata, ha
di nuovo fame”disse
Carla vedendo che la bambina tentava di attaccarsi al seno anche se lei
non si
era nemmeno sbottonata la camicia.
“tu
sei bellissima”disse
Robert osservando Carla mentre accarezzava la testa della loro bambina
troppo
impegnata a succhiare al seno.
“nah,
non è vero”disse Carla
senza riuscire a staccare gli occhi dal loro piccolo miracolo.
“ti
ho sognata proprio così,
e ora è tutto reale, e quasi non ci credo, mi hai reso
davvero l’uomo più
felice del mondo”disse Robert baciandola.
Si lo so cosa state pensando ha
scambiato la ff per un manuale di maternità ashuaha no
però diciamo che la storia non è finita come
potreste pensare.. manca ancora un pò alla fine di questa
storia perchè è vero mi sono soffermata a lungo
sulla nascita di Sophie, cioè tutto il percorso che hanno
vissuto loro in quanto coppia più che altro, un Robert
dolcissimo e lei che piano piano si convince sempre di più
che lui sia quello giusto.. ma Robert in questa ff nonostante siano
passati gli anni dal boom è un attore piuttosto affermato e
piuttosto richiesto specialmente da Hollywood, quindi è
chiaro che questo potrà creare qualche interferenza con la
sua vita privata, e poi c'è Carla che vedremo come
affronterà tutto questo.. in questo cap non succede
assolutamente nulla come avrete visto.. però non potevo
partire in quarta con il risolvere vari nodi della storia
così subito dopo il parto senza dargli nemmeno il tempo di
abituarsi a questa cosa nuova.. non so se l'ho espresso bene
perchè io di anni ne ho 20 e ancora non so come ci si
senta.. lo vedo e credo che sia bellissimo, mi faccio di quei pianti
delle volte quando vedo questi papà carinissimi con i loro
bambini, che anch' io spero di trovare qualcuno come Robert in questa
ff ashuahhaua vabbeh dopo gli sproloqui vari rispondo alle recensioni e
torno alla mia odiosissima farmacologia che palle
Ah dimenticavo sto leggendo
casualmente un libro consigliato da una mia compagna che essendo figlia
di un ginecologo è fissata con la gravidanza da sempre XD
comunque indovinate leggo dietro chi ha scritto il libro e tadan la
responsabile di ostetricia e ginecologia del St. Mary XD ashuaha
è un segno XD Mi fa piacere comunque che vi sia piaciuto il
parto, quella posizione con il partner che sta dietro di te e ti
sostiene l'ho scoperta sul manuale l'anno scorso l'ho vista solo una
volta purtroppo ma rende il tutto fantastico insomma era il parto dei
miei sogni, la proporrò sempre se un giorno
riuscirò a diventare ostetrica XD
Ah ho iniziato un' altra ff su Rob ma
si tratta di un Rob completamente diverso...
Be
somebody
@ alina
95 : ehssì alla buon ora proprio XD grazie avevo
paura di non aver espresso a piano quello che si poteva sentire in un
momento del genere, perchè attualmente per me il momento
più affasciante del parto è una cosa molto
tecnica che non a tutti piace vedere XD comunque non è
ancora finita un bacione ciao
@ lazzari : vero che
bello magari mi capitasse mai di vedere lui, lo aiuterei volentieri a
fare il bagnetto al bambino XD si ma come sempre al momento esami mi
viene voglia di scrivere quindi faccio tutti e due mettevo le mani
avanti perchè non si sa mai ma in fase esami sono sempre
ispirata XD un bacione ciao
@ _Miss_: si hai visto
ha lavorato nella realtà una scansafatiche lo è
sempre XD beh nemmeno io le conosco le vedo ma non le ho provate non so
XD un bacione ciao
@
roxb : mannò poverina tanto in ospedale si incacchiano
sempre, almeno ti sei risparmiata mille ore in sala parto XD grazie
mille un bacione ciao
@ romina75: ashuaha
sisi io invece l ho immaginato diverso, perchè in fondo qui
è anche più maturo nella mia storia ha 29 anni
ora, ma più che altro che ho immaginato che fosse
più tranquillo perchè lei sa parecchio essendo
che è il suo lavoro e quindi lui si è limitato
soltanto al supporto morale XD anche se in realtà
è stato un gran bel supporto e poi io li ho visti i mariti
così, pochi ma ci sono XD si effettivamente lei è
scema quindi si ci stava XD ma anche lei in realtà sta
maturando cioè prendere delle scelte importanti in futuro
per il bene della bambina, un bacione ciao
@ BabyVery:
si è uguale a rob dubito possa essere brutta XD esatto io
studio per diventarlo si spera un giorno e magari non troppo lontano,
ma noi i bambini li vediamo poco, però il momento della
nascita è sicuramente affascinante XD un bacione ciao
@ ginevrapotter : si
visto finalmente dopo 350 capitoli XD ce l abbiamo fatta XD si io ce lo
vedo troppo XD io di solito tengo i bambini quando fanno il bagnetto
perchè i papà sono troppo emozionati ma ti
assicuro che vedere il papà che fa il bagnetto al bambino
è un momento wow e poi immaginare rob wowow XD un
bacione ciao
@ daisyB : ashuaha si
tenerissimi XD un bacione ciao
@ winnie poohina :
letteralmente obbligata a leggere questo capitolo XD comunque thansk
sisi la posizione migliore se il mio compagno fosse robert poi XD
comunque anche il tuo era bello meno realistico ma + emozionante
sicuramente XD
@ SIL1996 : grazie
mille in qst cap i parenti vari XD un bacione ciaoo
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Capitolo 47 *** 47 ***
copertina
Erano
passati circa due mesi e mezzo dalla nascita di Sophie e anche se i
primi
giorni tornati a casa erano stati davvero pesanti e duri ora le cose si
erano
leggermente stabilizzate.
Sophie
aveva imparato a dormire di notte, mentre i primi tempi restava ancora
tutta la
notte sveglia ed era stato parecchio complicato riuscire a stare 24 ore
su 24
svegli, ma ora si svegliava soltanto verso le 3 e verso le 5 sempre
decisa ad
avere il suo latte.
“sto
arrivando”disse Carla svegliata come sempre dal pianto di
Sophie, erano le 3 di
notte proprio come da abitudine, e Robert dormiva tranquillamente al
suo fianco
come se non fosse successo nulla, probabilmente nemmeno con una
cannonata sarebbe
riuscita a svegliarlo.
“no
certo signor Pattinson non si scomodi eh”disse Carla
osservandolo dormire per
poi prendere Sophie dalla piccola culla al lato del letto.
“ciao
amore mio”disse Carla baciando la sua testolina ricoperta di
capelli biondi, il
colore dei suoi occhi non era ancora definito sarebbero cambiati ancora
ma la
base chiara era inconfondibile, praticamente la piccola Sophie non le
somigliava affatto il che era decisamente un bene, nessuno poteva stare
con un
uomo del genere e non sperare che i tuoi figli prendessero totalmente
da lui.
Ormai
l’allattamento era diventata davvero una cosa meccanica e poi
il periodo non ho
abbastanza latte era decisamente passato dopo soli 7 giorni dal parto,
da quel
momento non avevano decisamente più avuto problemi e questo
a Sophie non
sembrava dispiacere affatto, era più il tempo che voleva
attaccarsi al seno che
quello che dormiva, e dormiva parecchio.
“sei
sveglia?”chiese Robert con ancora gli occhi chiusi svegliato
stranamente dal
rumore che faceva Sophie mentre poppava.
“io
si”disse Carla sorridendo, non poteva avercela con Robert lui
ci provava a
rendersi utile, ma la poppata non era certo qualcosa a cui poteva
provvedere
lui tranne quelle poche volte in cui Carla era uscita senza Sophie e
Robert si
era dovuto occupare di darle il biberon, ma evitavano di darle il
biberon era
una bambina che mangiava così bene al seno che era un vero
peccato rovinare la
sua dieta.
“scusa,
mi sono addormentato”disse Robert
“hai
fatto parecchio tardi ieri, un servizio fotografico è molto
impegnativo
suppongo”disse Carla
“ho
già detto a Katherine che quello è
l’ultimo, prima del prossimo film non ho
intenzione di fare nulla di lavorativo”disse Robert
“tanto
quella donna è capace di farti fare qualsiasi
cosa”disse Carla scuotendo la
testa perplessa
“nah,
le uniche donne che possono farmi fare quello che vogliono siete voi
due, forse
tu anche più di Sophie”disse Robert
“e
allora potrei scucirti un bacio?”chiese Carla voltandosi
verso Robert
“solo
un bacio?”chiese Robert mettendosi a sedere
“mi
accontento”disse Carla
“io
non molto”disse Robert avvicinando le sue labbra a quelle di
Carla e in quel
momento Sophie scoppiò a piangere.
“me
ne occupo io”disse Robert prendendola dalle braccia di Carla.
“ok”disse
Carla ridacchiando, era sempre così erano passati due mesi e
mezzo dalla sua
nascita e non avevano avuto un attimo di pace, le uniche volte che
avevano
pensato di uscire da soli e di lasciare la bambina ai nonni per un paio
d’ore
alla fine non erano usciti perché la bambina aveva avuto un
piccolo rialzo di
temperatura e non si sentivano sicuri ad uscire, e così la
loro vita di coppia
si stava nettamente riducendo, il fatto che fra meno di quattro mesi
sarebbero
iniziate le riprese del prossimo film di Robert dall’altra
parte del mondo di
sicuro non aiutavano.
“facciamo
due passi”disse Robert alzandosi dal letto con in braccio la
bambina, oltre a
sentirlo cantare un’altra cosa che la rendeva più
tranquilla e le stimolava il
sonno era passeggiare tenendola in braccio, per fortuna si erano
impratichiti
in fretta, infatti dopo una ventina di minuti Robert tornò
in camera con Sophie
perfettamente addormentata riponendola nella culla, ma nel frattempo
anche
Carla si era addormentata esausta
“e
poi sarei io”disse Robert scuotendo la testa e tornando a
dormire.
Quando
Carla aprì gli occhi quasi si prese un colpo non trovando
Sophie nella sua
culla, e andò di sotto a vedere che Robert non avesse
problemi.
“Robert
dovevi svegliarmi, quanto cavolo ho dormito è quasi mezzo
giorno si sarà
svegliata”disse Carla scendendo le scale e parlando
così in fretta da non fare
subito caso al fatto che il suo ragazzo indossasse solamente un
asciugamano
legato in vita.
“dov’è
Sophie?”chiese Carla dopo aver analizzato i pettorali di
Robert in ogni minimo
dettaglio e aver fatto scivolare lo sguardo su
quell’asciugamano.
“
mia madre, volevano tenerla un po’ con loro e si ha dietro
tutto il suo
occorrente per mangiare, per il cambio e si l’ho portata con
la sua carrozzina”disse
Robert avvicinandosi a Carla.
“grazie,
ho proprio bisogno di riposarmi un po’”disse Carla
facendo finta di essere
assonnata e godendosi l’espressione delusa di Robert.
“si
certo, va bene”disse Robert sperando che non si notasse molto
la delusione che
sicuramente si era dipinta sul suo volto, quello era un giorno
importante e
almeno un paio d’ore solo per loro due sperava di riuscirle a
trovare e invece
sembrava che anche quel giorno non andasse bene, erano passate due
settimane
dall’ultima volta che erano riusciti a trovare un momento per
loro due e anche
in quell’occasione sul più bello erano stati
interrotti dal pianto della
bambina.
“ok,
vado a farmi una doccia e poi mi rimetto a letto tu che
fai?”chiese Carla
“credo
che tornerò a dormire un po’ anch’
io”disse Robert
“bene”disse
Carla risalendo di sopra e sentendosi un po’ in colpa per
averlo smontato così
ma aveva già pensato ad un modo per farsi perdonare.
Quando
aveva iniziato a fare sul serio con Robert, Ivan l’aveva
obbligata a pomeriggi
e pomeriggi di shopping alla ricerca dell’intimo adatto e
quindi possedeva
un’incredibile collezione di ogni tipo di capo
d’intimo, ma questo naturalmente
Robert non poteva saperlo, da quando avevano iniziato a vivere insieme
i capi
intimi che aveva indossato erano stati solo enormi capi comodi da
gravidanza.
“vai
a farti la doccia allora, non è che hai bisogno una mano
magari?”chiese Robert
sfoderando quello sguardo da stupro mentre Carla usciva dalla stanza
con
l’accappatoio in mano e sotto di esso l’intimo che
aveva deciso di indossare.
“no
grazie tesoro”disse Carla trattenendosi dal non cedere.
“va
bene”disse Robert un po’ sconsolato entrando in
camera.
Carla
si dedicò ad una bella doccia rilassante ma comunque rapida
e poi indossò il
corpetto nero e un paio di slip abbinati e sopra una camicia di Robert,
adorava
girare per casa con i suoi vestiti e lui adorava vederglieli addosso.
“una
doccia era proprio quello che ci voleva”disse Carla trovando
Robert con indosso
un paio di boxer che leggeva a letto.
“si,
sicuramente”disse Robert senza togliere gli occhi dal suo
libro.
“che
cosa leggi”chiese Carla mettendosi a cavalcioni sul corpo di
Robert che a quel
contatto chiuse il libro appoggiandolo sul comodino.
“nulla
di importante”disse Robert
“ho
preso in prestito la tua camicia”disse Carla
“ho
visto”disse Robert portando le mani sui suoi fianchi
“magari
però la rivuoi indietro”disse Carla sbottonandosi
la camicia lentamente senza
però lasciare e l’espressione di Robert cambiava
ad ogni bottone che usciva
dall’asola, non gli diede nemmeno il tempo di sfilarsela
completamente quando
vide quel corsetto capovolse all’istante la situazione
trovandosi sopra di lei.
“allora
ti sei presa gioco di me prima”disse Robert baciandola lungo
il collo
“si
lo ammetto”disse Carla avvolgendogli i fianchi con le gambe.
“dio
mio , sei bellissima”disse Robert prendendole il viso tra le
mani e baciandola.
“tu
sei bellissimo, è stato un colpo basso farsi trovare
così in salotto”disse
Carla ridacchiando mentre le labbra di Robert continuavano a esplorare
le sue.
“si
lo so, ma era il mio scopo”disse Robert scendendo a baciarle
la scollatura,
quei contatti erano mancati così tanto ad entrambi, Carla
gli portò le mani tra
i capelli attirandolo maggiormente a sé e respirando
affannosamente.
Robert
dedicò ogni più piccola attenzione al suo corpo
portandola a livelli di
eccitazione esagerati e facendole desiderare un contatto approfondito
ad ogni
tocco e quando finalmente entrò in lei dopo pochissime
spinte si ritrovò a
provare quel piacere che quasi aveva dimenticato e lo stesso fece
Robert
qualche spinta dopo per poi riprendere fiato al suo fianco.
“questo
mi ricorda tanto la nostra prima volta”disse Robert
“non
farmici pensare”disse Carla coprendosi il viso con le mani
“perché?
Perché mi hai cacciato il mattino dopo?”chiese
Robert portandosi al suo fianco.
“perché
ho pensato al sesso con te per tutto il tempo che abbiamo
parlato”disse Carla
“davvero?”chiese
Robert avvicinandosi a baciarla per poi portarla sopra di sé
“già”disse
Carla facendo scendere le sue mani sui pettorali di Robert per poi
scendere
sempre più in basso dedicando al suo corpo le stesse
attenzioni che lui prima
aveva dedicato a lei, si amarono diverse volte quella mattinata ma
dovevano
recuperare il tempo perduto.
Vennero
svegliati soltanto dal cellulare di Robert che suonava e subito Carla
si alzò
dal letto rivestendosi temendo che Sophie avesse qualche problema.
“si
va bene, mezz’oretta e arriviamo ok, ciao”disse
Robert chiudendo la chiamata e
nel sentire le parole di Robert, Carla si tranquillizzò.
“il
compleanno di Cecilie, mia madre si chiedeva che fine avessimo
fatto”disse
Robert andando verso di lei e avvolgendole la vita la baciò
nuovamente.
“mi
sono spaventata, non sono mai stata più di due ore distante
da lei è ancora
così piccola”disse Carla
“lo
so amore lo so”disse Robert accarezzandole i capelli
scompigliati
“scusa
se ti ho trascurato in questi mesi”disse Carla prendendogli
il viso tra le mani
e alzandosi sulle punte per baciarlo a sua volta.
“non
mi hai trascurato, è che è mancato il tempo una
bambina toglie tanto tempo,e
poi Sophie ha una specie di radar, quando magari ci sarebbe un attimo
per
dedicarci un po’ anche a noi due parte in quarta a piangere,
non è colpa tua,
io non mi sono certo sentito trascurato, però oggi volevo
stare un po’ da solo
con te, stanotte è stato un anno esatto dal nostro primo
incontro”disse Robert
“è
stata un’ottima idea comunque”disse Carla
baciandolo nuovamente.
“uhm
ripeterei tutto molto volentieri ma credo che dobbiamo sbrigarci
purtroppo”disse Robert
“si
è vero”disse Carla frugando nell’armadio
alla ricerca di qualcosa da mettere.
“ce
ne avete messo di tempo”disse Tom aprendogli la porta di casa
“si,
scusate”disse Carla entrando in casa dopo un breve abbraccio
a Tom
“ma
figurati, almeno avete recuperato?”chiese Tom a Robert
rimasti indietro
rispetto a lei.
“non
sono affari tuoi”disse Robert
“si,
si vede hai un aspetto migliore, vedrai che pian piano le cose
miglioreranno la
bambina dormirà nella sua camera, si quella è la
parte migliore, tipo ormai
Cecilie dorme nella sua cameretta”disse Tom soddisfatto
“è
già passato un anno”disse Robert osservando la sua
famiglia.
“sono
successe tante cose si, hai una ragazza e una bambina e non sei
più andato a
vivere a L.A. credo che i tuoi genitori adorino Carla già
solo per quest’ultima
cosa”disse Tom ridacchiando.
“a
quest’ora potevo essere sposato con Kristen, probabilmente
cornuto e con i
paparazzi nel giardino di casa, è andata decisamente
meglio”disse Robert
ridacchiando
“e
l’opzione matrimonio? Pensavo glielo avresti chiesto
oggi”disse Tom
“glielo
chiederò tra qualche mese, adesso è ancora tutto
troppo complicato e lo ammetto
sono terrorizzato all’idea di ricevere un no”disse
Robert
“devi
approfittare degli ormoni del post parto, a una proposta ora non
direbbe mai di
no”disse Tom
“no,
voglio che mi dica si senza nessuna influenza ormonale, e ora
c’è ancora la
bambina da imparare a gestire”disse Robert
“il
fatto che tu passi pochissimo tempo a Londra anche”disse Tom
“ho
29 anni ormai per fortuna è finito quel periodo, adesso
è un po’ così perché mi
hanno ridato i film che mi avevano tolto e nel frattempo ne avevo
accettati
altri,ma sono disposto a farmi ore e ore di volo per essere a casa
anche solo
per un giorno, voglio che le cose vadano bene, voglio vivere una vita
normale,
stare con lei, chiederle di sposarmi e veder crescere la nostra
bambina, farò
di tutto perché le cose vadano
così”disse Robert
“lo
so amico, sei in gamba e sei maturato molto, sei decisamente
più maturo del
sottoscritto”disse Tom
“papà,
braccio ”lo chiamò Cecilie correndo verso di lui e
attaccandoglisi alla gamba
per farsi prendere in braccio.
“amore
vieni qui”disse Tom prendendola in braccio.
“la
tua fotocopia”disse Robert osservando la somiglianza sempre
più netta tra Tom e
Cecilie.
“già,
però per il resto ha preso tutto da tua
sorella”disse Tom ridacchiando
“menomale”disse
Robert
“bimba
piange”disse Cecilie sentendo Sophie piangere
“vado
a vedere cosa succede ma posso immaginarlo”disse Robert
andando in salotto dove
trovò tutti i suoi familiari più i genitori di
Tom.
“credo
sia da cambiare”disse Carla prendendola in braccio.
“dai
ci penso io, stavate chiacchierando tanto ci vuole un attimo
”disse Robert
prendendo la borsa del cambio e Sophie.
“va
bene”disse Carla baciandolo per poi tornare a chiacchierare.
“voi
non avete molte foto con la piccola”disse Claire mentre
sfogliava l’album di
foto della figlia di Victoria.
“si
lo so, le foto sono il nostro punto debole ne abbiamo pochissime anche
con noi
due se per questo”disse Carla
“no
loro le hanno solo professionali, copertine di giornali, servizi
fotografici
con un vero fotografo, le loro valgono molto di
più”disse Lizzie scherzando
“ho
incorniciato la copertina di Vanity fair è
bellissima”disse Claire
“veramente?
Oddio odio quella foto”disse Carla ridacchiando
“si
la odia perché io sono a petto nudo nella
foto”disse Robert ridacchiando
tornando di sotto con in braccio Sophie.
“è
molto bella invece entrambi non avete occhi che per questo
fagottino”disse
Claire
“vi
ha fatto impazzire vero? Di giorno è un
disastro”disse Carla
“no,
no è stata un angioletto, in questo non ha preso sicuramente
da suo padre, suo
padre ci ha fatti veramente impazzire”disse Richard
“uhm
che dite evitiamo aneddoti imbarazzanti sulla mia infanzia,
perché io lo so che
quando si parte con queste cose poi si arriva sempre a cose
imbarazzanti che
eviterei volentieri”disse Robert
“oh
ma tutte le cose imbarazzanti sulla tua vita sono già stata
ampliamente
raccontate a Carla
durante la
gravidanza, per stare ancora con te devi piacerle davvero
molto”disse Victoria
prendendolo in giro.
Finita
la festa di compleanno di Cecilie siccome la luce del giorno era ancora
presente pensarono di fare due passi al parco, uscivano così
raramente, e poi
la bambina adorava essere portata a passeggio.
“lo
sai che sei un papà fantastico”disse Carla mentre
Robert spingeva la
carrozzina.
“davvero?”chiese
Robert un po’ poco convinto
“si,
anche se quando verrà mia nonna non farti vedere far nulla
ok? Mia nonna ha
un’avversione verso le donne che fanno portare la carrozzina
al padre”disse
Carla ridacchiando
“me
lo ricorderò”disse Robert ma poi pensò
che probabilmente non ci sarebbe stato
quando la nonna di Carla sarebbe venuta a conoscere la loro bambina,
sarebbe
stato su qualche set dall’altra parte del mondo.
“sei
pensieroso”disse Carla
“lmi
amerai ancora anche quando avrai bisogno di me e non ci
sarò?”chiese Robert a
bruciapelo.
“certo
che ti amerò, che domande, lo so benissimo che i prossimi
mesi saranno
complicati e che tu praticamente non ci sarai, però insomma
ce la faremo, non
vedo perché non dovrebbe essere
così”disse Carla sorridendogli
“già”disse
Robert sperando che tutta la fiducia che lei riponeva in lui non
svanisse tanto
in fretta.
Pagina
su FB è più per le foto dei personaggi
non è che ci scirva molto ma ho fatto una bella galleria e
me ne vanto XD
@ lazzari : ashuaha si anche secondo me XD sono bellissimi
sisi non potevo partire a mille in questo si inizia ad insinuare
qualcosa ma i problemi verranno fuori un pò alla volta
un bacione ciao
@ ginevrapotter : asshuaha sisi me lo auguro anch' io
passando questi esami maledetti XD sisi è molto bello
è la prte che preferisco di più emotivamente
parlando perchè il parto alla fine è un evento di
cui poi tu non ricordi molto c'è proprio un meccanismo a
livello ormonale che non ti fa ricordare molto e poi in genere non ti
dicono tutto quello che ti sta succedendo il bello di una gravidanza
è il preparto e il postparto XD un bacione ciao
@ _Miss_ : ashuaha si è dolcissimo è un bravo
papà io spesso ho visto papà più bravi
delle mamme XD ashuaha si loro due sono sempre i due coglioni della
situazione XD un bacione ciao
@ SweetCherry: ashuaha si la famiglia mulino bianco XD sisi
sono gli sfigati della situazione lo so XD un bacione ciao
@ romina75
:- te lo dico anche qui ho letto un capitolo bellissimo cioè
wow che emozioni XD si ho fatto quasi due mesi di nido e al
momento so tutto su bambini cambi, ne ho cambiati una setttantina e di
questa settantina gli stessi li ho cambiati più volte quindi
ormai ho una manualità eccellente con i cambi e abbinamenti
tutine XD ashuah beata te no di solito capita spesso che quando vadano
a casa sia un dramma perchè devono abituarsi ad un altro
ambiente ancora però a loro non dà tanti problemi
si sveglia solo per mangiare XD ciao un bacione e ancora complimenti
per la tua storia
@ BabyVery : ashuah
grazie si Ivan è sempre così XD grazie mille un
bacione ciao
@ RiceGrain :
ohmmiodio quando sono tornata dal mio esame ho detto vediamo se
c'è qualche recensione e tadan la tua??? ashuahuaha anch' io
sono emozionatissima finalmente posso sapere cosa ne pensi XD io non si
sa ma ho una lontanissima parentela con Joyce XD si qui è
grande ha 29 anni chissà come sarà quando
avrà 29 anni e spero che la sua vita sia ancora bella attiva
ma non a questi livelli, a parte che io lo trovo comunque
maturo già adesso però ora con un figlio bah
insomma non credo che sarebbe stato poi così attivo XD
però ha detto che vuole essere un papà giovane XD
sisi Sophie è spiaccicata al papy XD sisi esame 28 XD
ma te l'avevo già detto ormai io te e l'ale siamo
la combriccola delle chiacchierate notturne XD un bacione ciao e spero
che il tuo studio continui al meglio e che il tuo esame vada bene
|
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Capitolo 48 *** 48 ***
copertina
Scusate per l'immenso ritardo direte non mi ricordo nemmeno
più l'ultimo capitolo è che dovevo ancora dare un
esame molto pesante prima di iniziare il mio tirocinio che mi
segherà le gambe fino ad agosto, praticamente devo diventare
l'ombra di un ostetrica e quindi faccio i suoi turni notti comprese XD
per di più a puerperio che dopo 1 mese e mezzo di nido non
è che mi entusiasmi molto lanciarmi sul puerperio XD
Comunque mi scuso tantissimo per postare così tardi
è che ora inizia una fase un pò difficile della
storia e quindi ho preferito non postare nel periodo in cui avevo da
studiare ho postato solo be somebody perchè era una fase
più facile della storia .. comunque spero che abbiate ancora
voglia di seguirla e non so voi ma in realtà c'è
ancora parecchio da dire su questi personaggi, forse mi sono soffermata
molto sulla nascita della bambina e specialmente sulla gravidanza,
però adesso dobbiamo vedere loro due davvero a confronto con
il gestire le loro vite perchè fanno due lavori che ti
portano via tantissimo tempo e poi Robert è anche sempre
sotto l'occhio dei riflettori per ogni minima cavolata che viene
ingigantita o addirittura manipolata XD beh basta non parlo
più , comuqnue fatemi sapere se voi la pensate in maniera
diversa XD
@ ginevrapotter
: grazie mille si volevo lasciarli un attimo tranquilli gli esami sono
andati bene un 28 e un 24 me ne mancano ancora due per terminare l anno
ma li ho rimandati a settembre perchè ora devo riniziare il
tirocinio XD un bacioen ciao
@ _Miss_: grazie
ancora x eclipse XD beh perchè Rob ora si sente molto
coinvolto, in un certo senso è stato molto coinvolto anche
per quello che gli è successo prima di conoscere Carla ha
pensato per mesi che sarebbe diventato padre e poi ha saputo che non
era davvero suo figlio, poi per fortuna non è uno che si
chiude si è innamorato di nuovo e ora è
finalmente papà XD un bacione ciao
@ fiorella91: grazie
mille un bacione ciao
@ romina75: si infatti
per fortuna loro hanno un valido sostegno XD i corsi preparto
che belli , non vedo l'ora di mettermi dietro a farli XD
grazie mille un bacione ciao
@ lazzari: si infatti
è un pò la rivincita delle sfigate
perchè prima di incontrare lui non lo è stata
molto poi arriva lui e tutto cambia il sogno di ogni sfigata in pratica
XD qualche problema l'avranno e anche un pò pesantino da
gestire però rafforzerà ulteriormente il loro
rapporto XD un bacione ciao
@ RiceGrain : ahaha si
sono belli cotti vedremo cosa farà la lontananza XD beh ma
all'inzio storia c'erano con questo rating XD solo che poi mi sono
concentrata più sulla dolcezza perchè bisognava
fare il cammino al contrario XD grazie mille e posta anche tu XD un
bacione ciao
@ BabyVery: si Rob
è molto attivo nel ruolo di papà XD mi sono
ispirata a quelli che ho visto perchè ho fatto il nido
privato e al nido privato le mamme si riposano tutto il giorno e del
bambino se ne occupa molto il papà non tutti chiaramente ma
in maggior parte si XD e io li trovo carinissimi XD no questo no
però si sa robert, il gossip è dura amare uno
come lui XD grazie mille un bacione ciao
@ meginlove: chiedo
scusa ma ho dato l'ultimo esame il 29 spero in compenso che questo cap
non faccia troppa pena XD
gruppo
con tante foto dei personaggi
Quattro
mesi passavano in fretta e ne erano passati ben 6 e mezzo dalla nascita
di
Sophie, pian piano le cose si erano stabilizzate, la bambina aveva
iniziato a
dormire nella sua cameretta e da pochissime settimane Carla aveva
smesso di
allattarla passando alle pappe proprio come le aveva consigliato il
pediatra.
Sophie era una bambina perfetta, dormiva tranquillamente di notte e di
giorno
come tutti i bambini era iperattiva anche se non aveva pronunciato
ancora
nessuna parola, si limitava soltanto a fare dei versetti strani e
rideva
continuamente, stava crescendo in maniera serena, dopo tutto come
poteva essere
differente con la famiglia che si trovava. Carla e Robert erano due
genitori
perfetti passavano tantissimo tempo con lei e sicuramente di
lì a poco sarebbe
diventata la bambina più viziata del mondo, i problemi
però sarebbero iniziati
con la partenza di Robert fissata di lì a pochi giorni e con
la ripresa del
lavoro per Carla, per fortuna Sophie stava benissimo anche con i nonni
e le
zie, ma non era abituata a passare tanto tempo senza Carla ne tanto
meno senza
Robert.
“Sophie
non tirare la coda a Lilly”disse Carla liberando la loro
cagnolina che subito
tornò a rifugiarsi nella sua cuccia vicino alla porta che
dava sul loro grande
giardino, mentre la bambina osservava la madre incuriosita con i suoi
occhi
azzurro grigi identici a quelli del suo papà.
Papà
che era uscito quella mattina presto e ancora non si era visto
rientrare ,
stava definendo con la sua manager gli ultimi dettagli legati alla
partenza che
sarebbe avvenuta tra pochissimi giorni, e che l’avrebbe
tenuto lontano da casa
dall’altra parte del mondo per ben cinque mesi.
Cinque
mesi lontana da Robert, non erano stati così tanto tempo
separati nemmeno
quando lui l’aveva lasciata quando lei era decisa a non
tenere Sophie, se solo
ripensava al fatto che aveva considerato anche solo per poco di non far
nascere
quella splendida bambina bionda che ora tirava i suoi giocattoli
ovunque si
sentiva mancare, quella sarebbe stata in assoluto la scelta che avrebbe
rimpianto di più.
“amore
sono a casa”disse Robert entrando in casa
“ciao”disse
Carla sorridendogli con ancora gli occhi lucidi scatenati dal pensiero
di
prima.
“perché
piangevi?”chiese Robert prendendo in braccio Sophie che
reclamava le sue
attenzioni e sedendosi accanto a Carla sul loro divano.
“ma”disse
Sophie sporgendosi verso Carla con grande sorpresa di Robert.
“hai
detto ma?”chiese Carla con gli occhi lucidi per la commozione
prendendola in
braccio.
“chi
è lei?”chiese Robert abbracciando Carla mentre la
loro bambina tra le braccia
di Carla sorrideva continuando a ripetere Ma.
“non
significa molto però, sono i soliti suoni che
emette”disse Carla accarezzando i
capelli biondi della loro piccola.
“non
sminuire la nostra principessa è molto intelligente
vero?”disse Robert
prendendo in braccio Sophie che continuava a sorridergli.
“
però adora più te, come darle
torto”disse Carla guardando Robert in maniera
affascinata.
“perché
piangevi prima?”chiese Robert prendendole la mano poggiata
sullo schienale del
divano.
“pensavo”disse
Carla
“farò
in modo di tornare a casa appena possibile, è un progetto un
po’ complicato,
però ho già detto a Katherine che ho bisogno di
almeno un paio di giorni al
mese per tornare da voi”disse Robert sorridendole.
“non
è solo quello, è che pensavo a quando ho pensato
di non tenerla, ora come ora
non avremmo una bambina così bella e probabilmente tu non
saresti qui con
me”disse Carla
“penso
che sarei qui comunque, non sarei riuscito a starti lontano tanto a
lungo,
penso che ti avrei perdonato, che avrei capito la tua scelta e avrei
fatto di
tutto per averti”disse Robert
“questo
perché sei un pazzo”disse Carla avvicinandosi e
accarezzandogli la guancia
ricoperta da uno strato di barba.
“no
è che ti amo troppo, e comunque non devi pensarci
più, eri spaventata è stata
una reazione iniziale normale, l’importante è che
tu poi abbia voluto prendere
un’altra scelta, hai voluto questa piccola esattamente quanto
l’ho voluta io,
forse anche di più perché sei riuscita a
combattere tutte le tue paure e
l’avresti tenuta anche senza di me, sei incredibile e non
voglio vederti
piangere ok?”disse Robert facendola sorridere e arrossire.
“però
ti faccio ancora questo effetto”disse Robert ridacchiando.
“dopo
questa signor Pattinson lo farà lei il bagnetto a sua
figlia”disse Carla
“ok
dopo ne avrò bisogno di uno anch’ io
suppongo”disse Robert ben sapendo che
terremoto era sua figlia mentre le si faceva il bagnetto, aveva questo
vizio di
lanciare paperelle ovunque e alla fine lui era forse anche
più lavato di lei.
“sono
vestito bene?”chiese Ivan mentre passeggiavano nel parco e
lui teneva Lilly al
guinzaglio mentre Carla spingeva il passeggino con Sophie.
“perché
me lo chiedi?”chiese Carla perplessa ben sapendo che
l’amico non aveva nessuna
fiducia nei suoi gusti.
“perché
ci sono i paparazzi e insomma in quanto padrino della principessa devo
fare una
certa figura”disse Ivan
“non
c’è nemmeno Robert, speravo che almeno una cosa
positiva quando lui non era con
noi ci fosse”disse Carla sbuffando e sedendosi su una
panchina mentre Sophie li
osservava curiosa.
“guarda
che poi la bambina impara queste espressioni e diventa scazzata quanto
te”disse
Ivan prendendola in giro.
“giusto”disse
Carla sospirando e prendendo il ciuccio dalla borsa non appena Sophie
diede
segno di pianto in arrivo.
“allora
parte domani?”chiese Ivan
“si,
domani”disse Carla
“sono
pochi mesi in fondo”disse Ivan
“pochi
mesi? Cinque mesi sono quasi metà anno”disse Carla
“ma
se sarà sempre qui, dai non deprimerti”disse Ivan
abbracciandola
“si
hai ragione, e poi non voglio che Robert se ne vada rimanendo in
pensiero”disse Carla
“ahahahah
domani finirò sui giornali come il rivale di Robert
Pattinson”disse Ivan
ridacchiando.
“ormai
sanno benissimo chi sei Ivan”disse Carla ridacchiando
“ah
eccoti ti ho fatto ridere almeno, hai visto Sophie lo zio è
bravo ”disse Ivan
“ma
smettila”disse Carla prendendolo in giro.
“comunque
siccome io sono un migliore amico perfetto ti ho preso un regalo,
perché so
benissimo che giorno è oggi”disse Ivan
ridacchiando e ricordando a Carla che
quel giorno correva il suo ventisettesimo compleanno, l’anno
prima quando ne
aveva compiuti ventisei aveva ordinato una cioccolata calda con
Camilla,
cioccolata che le era subito stata sequestrata dal dottor Ross
l’unico in
quell’ospedale a conoscenza della sua nuova condizione di
vita in arrivo.
“non
dovevi Ivan”disse Carla prendendo il pacchetto che le aveva
passato e
trovandoci dentro un paio di occhiali da sole enormi molto anni 50 e un
cappellino da baseball scuro.
“lo
faccio per la tua sicurezza”disse Ivan prendendola in giro.
“che
idiota”disse Carla abbracciandolo e ridendo.
“però
ammetterai che sono il miglior
amico che
si può desiderare ammettilo”disse Ivan serio.
“certo
che lo sei”disse Carla
Quando
Carla tornò a casa Lilly iniziò ad abbaiare e
scodinzolare davanti alla porta
di casa, probabilmente Robert doveva essere già rientrato, e
invece quando aprì
la porta di casa comparvero le donne di casa Pattinson.
“auguri
tesoro”disse Claire abbracciandola e a turno tutte e tre le
fecero gli auguri
di buon compleanno e poi Claire si dedicò alla sua nipotina.
“Carla
siamo in ritardo, forza”disse Victoria trascinandola di sopra
mentre Lizzie
portava un grande pacco con un fiocco enorme.
“chi
l’ha scelto questa volta?”chiese Carla perplessa
ricordando le scarpe altissime
che si era trovata ad indossare l’ultima volta.
“Robert,
noi non abbiamo messo becco davvero, dovevamo solo accertarci che fossi
pronta
per quando sarebbe passato”disse Lizzie.
“ok,
allora mi fido”disse Carla aprendo il pacco e trovandovi
dentro un abito
bellissimo era blu il suo colore preferito e in stile impero, nemmeno
quando
aveva accompagnato Robert alle varie premiere si era vestita
così e poi le
scarpe erano alte ma con tacco a prova di storta.
“perché
di noi non ti saresti fidata?”chiese Victoria perplessa
“no,
no”disse Carla ridacchiando
“dai,
dai fila a farti una doccia che dopo sistemiamo quei
capelli”disse Lizzie
“ok”disse
Carla infilandosi in bagno, doveva aspettarselo da Robert era uscito
prestissimo quella mattina e non le aveva nemmeno fatto gli auguri di
buon
compleanno però era certa che non se ne fosse dimenticato,
lui non dimenticava
mai nulla.
Dopo
essersi infilata il vestito e sistemati i capelli si guardò
allo specchio era
un po’ che non si faceva bella per uscire a cena, negli
ultimi mesi non avevano
mai avuto gran voglia di uscire e comunque portavano con loro sempre
Sophie,
però il loro rapporto non si era minimamente inclinato, anzi
forse si era
rafforzato ulteriormente perché erano stati in grado di
sostenersi a vicenda e
di non scoraggiarsi davanti alle notti insonni che gli aveva fatto
passare
Sophie nei primi mesi.
“sei
bellissima Carla”disse Claire sorridendo vedendola scendere
di sotto.
“visto
che bel lavoro che abbiamo fatto mamma, anche se su di lei non
c’era questo
gran lavoro da fare”disse Victoria
“dev’essere
Robert”disse Lizzie sentendo suonare il campanello di casa
“tesoro,
della bambina ci occupiamo noi quindi non preoccuparti”disse
Claire
“grazie
mille, se facciamo troppo tardi passo a prenderla domani mattina se non
è un
problema”disse Carla
“no,
no non preoccuparti io e Richard ce ne occupiamo molto volentieri di
questo
angioletto”disse Claire prendendo la borsa con le cose della
bambina e andando
verso l’uscita di casa.
“passate
una bella serata Robert”disse Claire
“grazie”disse
Robert alla madre per poi concentrare la sua attenzione sulla sua
bambina.
“ciao
amore di papà ci vediamo domani”disse Robert
baciandole la fronte.
“dai
andiamo o faranno tardi”disse Lizzie.
“grazie
ancora”disse Carla alle sorelle del suo ragazzo.
“sei
bellissima”disse Robert osservandola in ogni minimo
dettaglio.
“hai
scelto bene, mi piace questo vestito”disse Carla sorridendo a
Robert.
“buon
compleanno amore mio”disse Robert prendendole il viso tra le
mani e baciandola.
“non
facciamo troppo tardi però domani devi
partire”disse Carla accarezzandogli una
guancia coperta dalla barba proprio come piaceva a lei.
“non
mi interessa oggi è il tuo compleanno e voglio che tu passi
una bella
serata”disse Robert sorridendole e avvolgendole i fianchi con
un braccio mentre
uscivano di casa chiudendosi la porta alle spalle.
Quando
Carla si accorse che Robert aveva parcheggiato nei pressi del Tamigi lo
guardò
perplessa.
“uhm
che c’è?”chiese Robert ridacchiando
della sua espressione.
“che
facciamo qui?”chiese Carla iniziando a sentirsi agitata.
“è
vero che doveva nascere un maschio, però la cena sul
battello te l’avevo
promessa comunque”disse Robert scendendo dalla macchina e
aiutandola a
scendere.
“grazie”disse
Carla sorridendogli.
La
cena fu qualcosa di molto semplice e a bordo c’erano soltanto
loro due e i
camerieri che comunque tentavano di dargli il massimo
dell’intimità.
“grazie
Robert, ho sempre sognato di cenare qui”disse Carla
sorridendogli
“lo
sapevo”disse Robert prendendo la sua mano poggiata sul tavolo
e stringendola.
“sai
sempre tutto”disse Carla
“questo
è perché
ti amo, e voglio sapere sempre
quello che può farti felice”disse Robert
“basterebbe
un bacio”disse Carla sporgendosi verso Robert che le prese il
viso tra le mani
baciandola.
“ti
amo”disse Robert
“ti
amo anch’ io”disse Carla
“bene”disse
Robert prendendo un bel respiro e frugando nella tasca alla cerca
dell’anello
che aveva comprato e che aveva finalmente deciso di donarle, voleva che
fosse
un’occasione speciale e il giorno della sua nascita era
sicuramente un
‘occasione speciale, era stato agitato per tutto il giorno ma
in quel momento
si sentiva tranquillo, e sentiva che sarebbe riuscito a farle quella
proposta
con le parole giuste, fino a quando il suo cellulare non prese a
suonare, e si
maledì per non averlo spento, però poi quando
vide il numero di telefono di
casa dei suoi genitori si spaventò e rispose subito.
“pronto”disse
Robert
“Robert
scusa se ti chiamiamo proprio ora ma stiamo andando in ospedale, la
bambina ha
la febbre molto alta, ci raggiungete lì?”chiese
Richard
“certo
papà arriviamo”disse Robert preparandosi a non far
agitare troppo Carla che
alla parola papà aveva già preso la borsa e il
cappotto.
“che
è successo?”chiese Carla
“ha
un po’ di febbre e la stanno portando in ospedale,
andiamo”disse Robert
prendendola per mano.
Quando
arrivarono in ospedale i genitori di Robert stavano aspettando il loro
turno
tenendo in braccio Sophie.
“amore”disse
Carla prendendo in braccio Sophie.
“non
è grave, mi dispiace di avervi disturbato”disse
Richard
“no,
grazie, avete fatto benissimo invece”disse Carla stringendo a
sé la sua piccola
e sentendo la fronte calda della bambina.
“Pattinson”chiamò
il dottore invitandoli ad entrare
“andiamo”disse
Robert entrando con Carla e Sophie.
“ancora
voi?”disse il pediatra che già li aveva incontrati
durante il turno di notte.
“dottore”disse
Robert facendogli un cenno di saluto.
“fatemi
indovinare, ha la febbre?”chiese il dottore iniziando a
visitare la bambina
“è
bella alta effettivamente, ma con una tachipirina scenderà,
ah anche la gola
infiammata quindi direi che facciamo anche un po’ di
antibiotico”disse il
dottore passando a scrivere la ricetta.
“grazie
dottore”disse Carla
“voi
dovete stare più tranquilli, la bambina ha 6 mesi e mezzo,
è normale che a
volte capiti che abbia la febbre, cosa farete più avanti
quando prenderà la
varicella e tutte quelle malattie nosocomiali che si prendono andando
all’asilo”disse il dottore
“si
dottore ha ragione, ci facciamo sempre prendere dall’ansia ma
sa è la prima
bambina che abbiamo”disse Robert
“tanto
so già che tornerete, volevo soltanto dirvi di provare
preoccuparvi meno quando
non ce n’è bisogno”disse il dottore
sorridendogli
“bene,
speriamo di vederci il più tardi possibile”disse
il dottore salutandoli.
Tornarono
a casa e si addormentarono tenendo la bambina tra di loro, e fu
così che
passarono l’ultima notte insieme prima della partenza di
Robert, e nemmeno in
quell’occasione Robert riuscì a farle quella
maledetta proposta, voleva che
fosse un momento speciale e ormai l’atmosfera se ne era
decisamente andata.
“la
febbre è già scesa”disse Carla dopo
aver provato la febbre a Sophie sorridendo
mentre Robert si preparava per andare in aeroporto. Effettivamente quel
dottore
aveva ragione si preoccupavano troppo, e dovevano imparare a gestire
meglio
quella situazione.
“mi
dispiace, tu adesso parti”disse Carla triste
“tornerò
per un week end al più presto ok”disse Robert
prendendole il viso tra le mani e
baciandola.
“mi
chiami quando arrivi?”chiese Carla dopo quel bacio
“certo
amore”disse Robert sorridendole per poi lasciare un bacio
sulla fronte alla sua
bambina “ciao cucciola”disse Robert.
“riposati
ogni tanto”disse Carla
“tu
non lavorare troppo, ho tentato di parlare con il dottor Ross, ma so
già che
non gli darai retta”disse Robert
“mi
conosci, però prima viene Sophie”disse Carla
rassicurandolo
“e
io no?”chiese Robert ridacchiando
“si
anche tu,che sciocco ”disse Carla abbracciandolo e godendosi
quell’ultimo
contatto con il suo corpo perché potesse ricordarsi nei mesi
a venire la
sensazione di calore del suo corpo.
“mi
mancherà il tuo profumo”disse Robert annusando la
sua pelle.
“io
snifferò il tuo bagnoschiuma”disse Carla facendolo
ridere.
“ti
amo”disse Robert baciandola di nuovo
“anch’io”disse
Carla lasciandolo andare e rimanendo ad osservarlo dalla finestra
mentre saliva
sull’auto passata a prenderlo, lo vide alzare lo sguardo
verso di lei e
sorriderle e lei fece lo stesso per poi tornare dalla sua bambina che
si era
appena svegliata.
“Sophie
ti sei svegliata”disse Carla prendendola in braccio e dandole
un bacino sulla
fronte mentre le lacrime iniziavano a bagnarle gli occhi, sarebbero
stati dei
mesi difficili, ma non sarebbe stata sola.
|
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Capitolo 49 *** 49 ***
copertina
ù
@ lazzari
: si beh diciamo che qualche problema ci sarà non tanto di
gelosia perchè finchè uno passa tutto il tempo
sul set e questa volta niente ex come costar XD tutto va bene il
problema è quando non sta tutto il tempo sul set ma vedremo,
loro hanno ancora parecchie tematiche aperte sul loro rapporto, ahah si
tutti stravedono per Robert XD già non era destino speriamo
lo sarà prima o poi XD
@ FanDemiJB : grazie
mille
@ _Miss_: si si
capirà perchè ha tutti questi mesi di riprese,
però loro gestiscono bene le distanze XD ehssì
non era destino in quel caso vedremo poi XD
@ sister82 :
grazie mille si ci sarà qualche problema ma
vedremo XD
@ romina75 : ahhahah
secondo me lo fanno apposta XD si infatti adesso lei
inizierà un pò a gestire la sua vita di mamma e
tornerà a lavoro vedremo come se la caverà, e
intanto Rob è a L.A a fare un film da oscar XD si in
realtà non è che ci vuole tutto quel tempo
è che qualcuno preferisce vederlo più concentrato
mah vedremo XD si in genere si va dai due ai tre mesi massimo quattro,
però il periodo è dato dal fatto che lui deve
prepararsi anche fisicamente per questo film e avrebbe potuto farlo a
Londra ma qualcuno ha preferito di no, però lui
troverà qualche compromesso
@ RiceGrain : ahaha si
che sfigato XD beh adesso non pensare alla tragedia non è
poi così imminente imminente, avranno qualche problema ma
non così di botto XD ahaha no beh non è ai
livelli di Edward lo so che essendomi soffermata tanto sull'aspetto
dolce di lui in versione padre e di lui in versione compagno
dolcissimo, che secondo me lei se lo meritava perchè visto
il suo passato mi andava di credere che si meritasse uno più
o meno perfetto, insomma anche robert ha fatto i suoi errori e ne
farà prossimamente non è perfetto è
umano XD ahahha la tragedia tra qualche cap XD
@ uley : si sono un
pò di transizione questi è che non posso saltare
velocemente al dopo non si capirebbe molto, eh non era destino
probabilmente XD si però forse un pò pomposa
vedremo come andrà XD
@ BabyVery :
ehnnò non era destino XD chissà XD si non saranno
cinque mesi pieni però comunque sono tanti e poi ormai era
abituato a stare a casa e stare lontano creerà qualche
problema ad entrambi XD grazie mille
@ daisyB : ahahah no
non è andata questa volta vedremo poi XD comunque si ci
sarà qualche problema però non dico nulla dico
solo di non preoccuparsi troppo e basta XD
Presto arriveremo a un punto decisivo della storia, poteva chiudersi
con un bel lieto fine con la nascita della bambina dato che questa
storia ha affrontato molto il percorso di nascita della bambina,
perchè loro si conoscevano appena e avevano da poco deciso
di frequentarsi davvero che già si sono dovuti confrontare
con una gravidanza, dico confrontare perchè per me la
gravidanza è qualcosa che coinvolge la coppia non soltanto
la donna, comunque non si chiuderà così
perchè volevo vedere com faranno a gestire la loro vita con
una bambina e con i loro lavori che creano non pochi problemi
specialmente quello di Robert, non volevo lasciare aperta una cosa del
genere, perchè altrimenti sarebbe sembrata soltanto la
storia del perfetto rob e di quanto è dolce e carino con la
sfigata di turno XD non so magari voi penserete che mi sto dilungando
troppo però la mia testa mi chiede di scrivere e mi tocca XD
un abbraccio a tutti
Pagina
FB trovate foto dei personaggi e di qualche luogo XD
Cinque
mesi di riprese, cinque mesi erano un periodo piuttosto lungo, cinque
mesi
corrispondeva a metà anno quasi e
se in
pochi giorni succedevano tante cose, se nel giro di pochi giorni Sophie
era
riuscita a prendere il peso giusto perché li mandassero a
casa, in cinque mesi
che cosa si sarebbe perso, certo sarebbe tornato a casa appena
possibile e in
mezzo c’erano comunque delle pause non sarebbero stati sei
mesi davvero pieni,
ma sarebbe stato lontano da casa e inevitabilmente si sarebbe perso
qualcosa
della bambina, e avrebbe lasciato Carla da sola ad occuparsi della loro
bambina, mentre lui sarebbe stato dall’altra parte del mondo
ad inseguire la
sua passione: la recitazione. La recitazione era stata
l’unica certezza in
quegli anni ma ora sentiva che c’erano due persone nella sua
vita che contavano
molto di più, e che dovevano venire sempre prima di tutto.
“Robert
eccoti”disse il regista alzandosi da dietro la sua scrivania
per stringergli la
mano.
“mi
scuso per il ritardo, il volo ha avuto qualche problema”disse
Robert
“l’Europa
crea sempre questi problemi”disse il regista
“ehm
si”disse Robert stranito, parlare negativamente del vecchio
continente con un
europeo, non era propriamente il massimo, ma non era certo il momento
di far
caso a quei dettagli, specie perché l’avevano
ripreso per quel film che
inizialmente avevano deciso di togliergli.
“bene
Robert sarà tutto parecchio intenso, e ti aspetta un duro
allenamento, questo
ruolo richiede una dura preparazione è per questo che ti
abbiamo fatto venire
qui con anticipo, è un ruolo molto impegnativo e spero
davvero non ci saranno
problemi”disse il regista.
“veramente
pensavo avremmo iniziato subito, ho studiato a lungo il copione e
Katherine non
mi ha detto nulla sulla preparazione fisica, sapevo ci sarebbe stato
qualche
stunt da fare, ma nulla di che”disse Robert
“nulla
di che? Ore e ore di palestra Robert”disse il regista
“si
capisco, mi impegnerò”disse Robert
“è
quello che volevo sentirti dire”disse il regista
Quando
Robert uscì dalla sala del regista si ritrovava piuttosto
confuso,Katherine non
l’aveva informato su un dettaglio così importante,
poteva prepararsi anche a
Londra per il film non c’era bisogno di una partenza
così affrettata.
“hai
parlato?”chiese Katherine
“si
pare che io debba fare due mesi di preparazione, e guarda un
po’ non ne sapevo
nulla”disse Robert
“Robert
devi allontanarti un po’ da casa, non sei sufficientemente
concentrato e non va
bene ci vuoi pensare seriamente al continuo della tua carriera o
no?”chiese
Katherine
“non
mi pare di non essere stato professionale”disse Robert
“non
è questo, ma questo ruolo potrebbe essere molto importante
per te, l’anno
scorso ci siamo fermati al golden globe ma con questo si potrebbe
davvero
aspirare a qualcosa di più, lo vuoi o no il più
alto riconoscimento che
ogni attore sogna
di ricevere?”
“si,
cioè tutti lo vorrebbero è naturale ed io
farò del mio meglio non per quello ma
per rendere al meglio il mio personaggio, se poi penseranno che meriti
quel
premio sarò ben felice di riceverlo, ma non lavoro in
funzione di un
riconoscimento”disse Robert
“si
lo so Robert, comunque questi mesi sono stati troppo pesanti per te ti
sei
dedicato troppo alla tua famiglia e ora devi recuperare”disse
Katherine
“ho
fatto entrambe le cose”disse Robert
“no
perché hai fatto passare il lavoro in secondo piano e questo
non va bene”disse
Katherine
“ma
il lavoro passa in secondo piano, è chiaro”disse
Robert
“è
qui che sbagli hai firmato dei contratti e devi dare il massimo, questo
naturalmente non ti impedisce di tornare a Londra potrai tornare tutti
i week
end praticamente ma io l’ho fatto per te e perché
Jordan Yuam non ci viene a
Londra ad allenarti”disse Katherine.
“ogni
week end però torno a casa”disse Robert
“ogni
week end, paga la produzione”disse Katherine.
Carla
aveva pensato di portare la bambina fuori a fare una passeggiata per
fare un
salto dai nonni, ma dopo lo spavento che si erano presi la sera prima
non era
propriamente il caso, così non appena Sophie si
svegliò la cambiò e gli pettinò
i capelli biondi, somigliava così tanto a lui che era
impossibile che non
glielo ricordasse continuamente.
“adesso
ci guardiamo i cartoni che ci hanno regalato le zie
vero?”chiese Carla
prendendo in braccio Sophie e prendendo anche la copertina di lana che
la
bambina non lasciava mai quella che le aveva regalato Clare e che era
appartenuta a Robert.
Carla
mise su un dvd di classici disney “Lilly e il
vagabondo” e si sedette sul
divano con la piccola in braccio mentre anche Lilly saltava sul divano
acciambellandosi accanto a
loro due, un
bel quadretto se ci fosse stato anche lui, ma doveva iniziare ad
abituarsi alle
sue assenze, sarebbe capitato magari non più così
spesso come era capitato
negli anni indietro ma sarebbe capitato, d'altronde quello era il suo
lavoro
non era certo a Los Angeles per godersi la vita californiana era
lì per lavoro
e questo probabilmente era l’unico motivo che le permetteva
di non deprimersi
più di tanto, oltre al fatto che non era sola e che quando
ne aveva bisogno
poteva contare sul suo migliore amico anche se non spesso
perché era sempre
preso dai suoi impegni di fotografo, su una famiglia che
l’aveva accolta a
braccia aperte e sui suoi genitori che ormai andavano a farle visita
piuttosto
spesso, anche se forse questo dipendeva di più dal fatto che
fossero
letteralmente innamorati della loro nuova nipotina.
Verso
il tardo pomeriggio quando Carla si era ormai convinta a trovare la
voglia
mettersi ai fornelli e preparare la cena, il campanello di casa era
suonato
rivelando una Victoria in lacrime.
“Vic
che succede?”chiese Carla aprendo la porta di casa con in
braccio Sophie che si
era da poco addormentata.
“hai
litigato con Tom?”chiese Carla preoccupata
“no,
no”disse Victoria abbassando il tono di voce quando vide la
sua nipotina.
“non
preoccuparti non la svegliano nemmeno le cannonate, ha preso da
Rob”disse Carla
e a quelle parole Victoria non riuscì a trattenere nuove
lacrime che tornarono
a bagnarle gli occhi.
“è
successo qualcosa a Rob?”chiese Carla preoccupata.
“no,
no scusami non volevo farti preoccupare, è che non lo so
perché sto reagendo
così, da quando l’ho scoperto non riesco a
smettere di piangere, aspetto un
altro bambino da Tom”disse Victoria.
“wow,
è fantastico. Tom che dice? ne sarà felicissimo.
Lo dirò a Robert dopo, sarà al
settimo cielo”disse Carla
“non
dice nulla perché non gliel’ ho ancora detto, e
non so proprio come dirglielo,
hai qualche suggerimento?”chiese Victoria
“uhm
non credo di essere la persona adatta a cui chiederlo, però
penso che la
notizia abbia già una certa portata di suo, non credo ci sia
bisogno di dirlo
in qualche modo particolare, sarà già una
sorpresa di suo e vorrei davvero
vedere la faccia di Tom ”disse Carla
“quando
gli ho detto di Cecilie inizialmente gli è preso un colpo,
eravamo sposati da
pochissimo e lui probabilmente non si sentiva pronto”disse
Victoria.
“capita
a molti uomini addirittura oltre i 35 anni figurarsi voi che eravate
decisamente più giovani”disse Carla
“però
sono stata fortunata lo ammetto, già il giorno dopo si era
messo con il libro
dei nomi e mi aveva evitato ogni possibile lavoro di casa, da non
crederci,
naturalmente per qualche giorno me ne sono approfittata, vedere Tom
alle prese
con i lavori in casa è il massimo”disse Victoria.
“immagino”disse
Carla ridacchiando.
“mio
fratello non lava nemmeno un cucchiaino devo supporre”disse
Victoria
“no,
però nemmeno io sono una molto per i lavori in casa,
comunque lui mi ha aiutato
davvero molto con la bambina, sia ora ma anche prima ancora mi ricordo
quando
non sapevo come sdraiarmi a letto perché la bambina
scalciava continuamente di
notte, lui si metteva a suonare qualcosa e magicamente lei si rilassava
e
funziona ancora adesso, anche se adesso le cose sono migliorate
nettamente”disse Carla
“si
Robert è quel tipo di ragazzo, d'altronde è
cresciuto con i consigli di vecchio
stampo di nostro padre e poi avere due sorelle l’ha
sicuramente aiutato, non
sarebbe stato così dolce senza la nostra influenza, ma non
dirlo a Rob è meglio
che sappia che lo consideriamo il solito idiota”disse
Victoria
“beh
allora devo ringraziare voi”disse Carla
“posso
sperare sul tuo aiuto vero? Cioè so che sei presa con la
bambina, però davvero
io non voglio qualcun altro, lo so ora mi dirai che
c’è gente brava quanto te,
ma non so se qualcun altro sarebbe disposto a sorbirsi i miei scleri
come hai
fatto tu durante la gravidanza, e poi insomma ormai sei di
famiglia”disse
Victoria.
“certo
Vic non preoccuparti e poi lunedì torno a
lavorare”disse Carla.
“torni
già a lavoro?”chiese Victoria
“si,
non riesco a stare lontana dal mio lavoro, ma nemmeno dalla mia
cucciola,
quindi vedrò di gestire meglio i miei tempi,
eviterò di saltare i riposi per
esempio, ormai ho una vita vera da vivere al di fuori del luogo di
lavoro”disse
Carla sorpresa dalle sue stesse parole, non credeva certo che avrebbe
mai
potuto dire qualcosa di simile, e invece ormai quella era una
realtà, erano
cambiate tante cose in quell’anno e mezzo, certo non si
poteva certo dire che
aveva un compagno presente, però quando c’era era
in grado di recuperare anche
il più piccolo secondo che si era perso.
Quando
Victoria tornò a casa pronta a dare la buona notizia a Tom
contemporaneamente
si era svegliata anche Sophie precisamente per l’orario di
cena.
“tre
secondi e preparo tutto va bene”disse Carla dandogli un bacio
sulla fronte e
mettendola a sedere nel seggiolone si mise ai fornelli per prepararle
il suo
omogeneizzato, e dopo aver dato da mangiare anche a Lilly si
preparò una tazza
di the con qualche biscotto, quella casa era decisamente troppo grande
e senza
Robert era ancora più grande.
“hai
finito”disse Carla dopo aver dato a Sophie l’ultimo
cucchiaino di
omogeneizzato.
“ma
che brava la mia cucciola”disse Carla dandole anche da bere e
poi finalmente il
suo cellulare suonò.
“c’è
papà”disse Carla a Sophie che la guardava
sorridendo mentre Carla rideva delle
sue espressioni e rispondeva al telefono.
“hey
ma stai dando un party senza di me”disse Robert sentendola
ridere
“nah
tua figlia fa delle espressioni strane”disse Carla
“sta
bene?”chiese Robert
“si
niente febbre, abbiamo guardato Lilly e il vagabondo 1 e 2 e la
principessa e
il ranocchio”disse Carla
“però
vi siete date al grande cinema”disse Robert
“eviterei
di farle vedere cosa combina il suo papà nei suoi film, mi
toccherebbe mandare
avanti parecchie volte, oddio forse potrei farle vedere harry potter
tagliando
la fine, no troppo complicato”disse Carla ridacchiando.
“decisamente
no, e tu stai bene?”chiese Robert
“si
tranquillo, non mi sono chiusa in casa a piangere se è
questo quello che vuoi
sapere, ho una bella notizia però, prima è
passata Vic pare che presto Cecilie
avrà un fratellino o una sorellina”disse Carla
“wow
ma è fantastico dopo la chiamo e sento Sturridge speriamo
questa volta abbia
avuto una reazione migliore, l’altra
volta quasi non sveniva”disse Robert
“tu
invece non hai dato segni di cedimento”disse Carla
ridacchiando
“beh
perché non mi hai visto quando ho trovato i test, mi
è preso un minuto di ansia
bello e buono”disse Robert
“potevi
anche non dirmelo, ora hai perso la tua aura di
perfezione”disse Carla
“la
mia aura di perfezione pensavo che fosse data da altre
cose”disse Robert
“scemo”disse
Carla
“io
invece ho scoperto che le vere riprese iniziano tra due mesi e che in
questi
due mesi devo prepararmi fisicamente per il film”disse Robert
“ti
fanno mettere su tanti muscoli?”chiese Carla ridacchiando
“ti
sembra che io ne abbia bisogno?”chiese Robert perplesso
“beh
non hai il fisico di Kellan”disse Carla
“ma
sentitela, il fisico di Kellan, e quindi il tuo ideale di uomo
è il ken
californiano”disse Robert ridendo.
“Kellan
non è californiano, comunque il mio ideale di uomo sei tu,
non mi piacciono
quelli troppo pompati”disse Carla
“comunque
è più che altro per l’allenamento, pare
che Jordan Yuam non fosse disposto a
venire a Londra”disse Robert.
“o
Katherine ha preferito così”disse Carla
“no,
non permetto a Katherine di gestirmi la vita, se tu non avessi deciso
di
tornare a lavoro così in fretta saresti potuta partire con
me e ce ne saremmo
stati un po’ qui a Los Angeles”disse Robert.
“quindi
io dovrei mettere da parte la mia vita in funzione della
tua?”chiese Carla
perplessa
“no,
però potevi aspettare a tornare al lavoro non sono passati
nemmeno otto mesi
dal parto e tu già torni a lavoro? Potevi prendertela con
più calma”disse
Robert
“perché
tu invece no?”chiese Carla
“ho
dei contratti da rispettare”disse Robert
“e
io non ho intenzione di perdermi il mio posto, diventare mamma
è stata di
sicuro la cosa più bella che potesse capitarmi e occuparmi
di Sophie è la cosa
che più amo al mondo, ma voglio comunque continuare ad
essere la persona che
ero evitando di passare tutta la mia vita in quell’ospedale e
occupandomi
invece di mia figlia e tu non puoi venirmi a dire che dovevo rimanere a
casa
soltanto per venire con te, perché se ti aspetti che io viva
la mia vita in
funzione della tua ti sbagli”disse Carla
“su
questo non avevo dubbi”disse Robert
“che
cosa vuoi dire con questo? Dovrei annullare quello che sono e diventare
la tua
ombra?”chiese Carla.
“no,
non voglio dire questo, sai che non
ti
chiederei mai una cosa del genere, intendevo dire che sei testarda, e
che io
avrei preferito che ti riposassi ancora invece di tornare a
lavorare”disse
Robert.
“comunque
mi manchi anche tu”disse Carla capendo il perché
di quel discorso.
“sono
così scontato”disse Robert
“ti
amo”disse Carla
“ti
amo anch’ io”disse Robert
|
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Capitolo 50 *** 50 ***
copertina
Scusate per il ritardo ma sto vivendo la vita di reparto ed
è dura fare turni di 12 ore comunque io trovo lo stesso il
tempo per scrivere non preoccupatevi.. volevo chiedervi la storia vi
sta stancando? perchè ho notato che le recensioni sono scese
è perchè fa schifo o perchè
chiaramente state facendo un pò di vita sociale XD ditemi
pure la vostra vi lascio al capitolo XD
“guarda
chi si vede la
dispersa”disse Camilla vedendo arrivare Carla in ritardo di
venti minuti, cosa
che non era mai successa.
“venti
minuti e non le ore
come succedeva a te”disse Carla ridendo
“come
sta la piccola?”chiese
Camilla cambiando argomento
“bene,
l’ho lasciata dai
nonni”disse Carla
“hai
già trovato il nido?”chiese
Camilla
“non
ancora, cioè voglio
aspettare e poi Clare e Richard si offenderebbero adorano occuparsi di
lei, ma
devo trovarne uno”disse Carla curiosando tra le varie carte
per vedere che cosa
avevano in reparto e di cosa dovevano occuparsi.
“comunque
ormai sei una
celebrità ne sei conscia, praticamente tutte chiedono di te,
te l’ha detto
Maggie, forse dovresti evitare la sala parto, ci sono tantissime
persone che
vogliono essere seguite da te”disse Camilla
“perfetto,
e se tipo
cambiassi identità?”chiese Carla
“dai
scherzavo è sempre
stato così, tu sei brava e tutte lo sanno si fanno sempre
passaparola ora in
più sperano che venendo a cercarti a casa apra Robert, forse
dovreste cambiare
casa”disse Camilla.
“probabilmente
si, però
insomma Jude Law come vicino, vorrei ricordare”disse Carla
“già
ma perché non
organizzate mai qualche cena di quartiere?”chiese Camilla
“ma
non miravi a
Kellan?”chiese Carla
“certo,
ma non me l’hai
ancora presentato”disse Camilla sbuffando.
“penso
che verrà insieme a
Jackson per il compleanno di Sophie”disse Carla
“dici
davvero?”chiese
Camilla esaltata
“se
farai il tuo lavoro
invece di fare la solita finta
lavoratrice potrei presentartelo”disse Carla
“ah
ma quale finta
lavoratrice, c’ero io quando è nata tua
figlia”disse Camilla fingendosi offesa.
“l’unico
giorno che hai
lavorato solo perché c’era Robert, sei
pessima”disse Carla prendendola in giro.
“e a proposito di
Robert?”chiese Camilla
“sono
due settimane che non
lo vedo, però comunque si fa sentire spesso, ormai le
riprese sono iniziate e
quindi non può tornare spesso come nel periodo di
preparazione al film”disse
Carla.
“ti
manca vero?”chiese
Camilla
“già,
ma non voglio pensarci
e passami quel raccoglitore che iniziamo il giro,
c’è qualche donna in
travaglio?”chiese Carla
“uhm
ok, non parliamone,
comunque si quindi al lavoro”disse Camilla passandogli una
cartella, il lavoro
in quel momento l’avrebbe aiutata a distrarsi e a non pensare
a come si
sentiva, l’idea che Robert fosse così lontano e il
ritrovarsi a casa da sola
ogni sera con la vostra bambina e il cane non era propriamente il
massimo della
vita, e non era certo quello che si definiva una vita di famiglia, ma
doveva
capire era lavoro, Robert stava lavorando non era certo a Los Angeles
per
divertimento.
“vado”disse
Carla
riprendendosi da quella riflessione per raggiungere la sala parto con
la
paziente che le era stata affidata, aprì la cartella per
leggere la storia e
non ne rimase per niente sorpresa, un altro caso difficile di cui
occuparsi
proprio come da copione, la signora aveva avuto diversi aborti e solo
ora era
riuscita ad arrivare a gravidanza completa, tutto andava bene ma quella
coppia
aveva speso parecchie speranze in quella gravidanza e nel sogno di
avere
finalmente un bambino loro e quindi la situazione a livello emotivo
sarebbe
stata parecchio difficile, ma a fine turno quando quel bambino fu tra
le
braccia di sua madre si sentì decisamente soddisfatta, ed
era quella sensazione
che le faceva amare il suo lavoro, la sensazione di aver davvero
aiutato
qualcun altro, e poi ora che anche lei aveva provato le stesse emozioni
riusciva a sentirsi ancora più vicina alle sue pazienti.
Quando
smontò turno e andò a
casa Pattinson a recuperare Sophie la prese in braccio e le diede un
bacio
sulla fronte stringendola, solo in quel momento si rese conto quanto
alla fine
fosse stata fortunata ricordandosi quando aveva rischiato di perderla e
invece
non era successo, cosa che alla signora che aveva seguito quel giorno
era
successo ben tre volte.
“Carla
tutto bene?”chiese
Clare vedendola con gli occhi lucidi.
“tutto
bene”disse Carla
“sicura?”chiese
Clare
“sisi”disse
Carla sistemando
i capelli alla bambina.
“resti
per cena?”chiese
Clare
“si
magari si, grazie ”disse
Carla
“bene
Richard dai da
mangiare anche a Lilly”disse Clare al marito intento a
leggere seduto sulla sua
poltrona.
“certo”disse
Richard
“si
è lanciata ancora in
giro per casa?”chiese Carla
“si,
sembra quasi che voglia
provare a tirarsi su, prima o poi la vedremo camminare, anche se
nessuno dei
miei figli ha iniziato a camminare così
presto”disse Clare.
“nove
mesi non è male”disse
Richard
“non
devi far impazzire i
nonni capito”disse Carla dandogli un bacino sulla fronte.
“nonni”disse
Sophie
ripetendo le parole di Carla.
“oddio
ma sentitela,
amore”disse Clare commossa insieme ad un Richard con gli
occhi lucidi.
Quando
tornarono a casa
Sophie crollò stanchissima e Carla invece quasi non si prese
un colpo quando il
campanello di casa iniziò a suonare e scese a vedere di chi
si trattava
trovandosi Ivan davanti a lei.
“che
c’è?”chiese Carla
“ho
delle foto da farti
vedere, voglio che tu le veda prima che siano pubblicate, hanno scritto
un
articolo pessimo e io sono certo che non è vero, ho
insistito perché non lo
pubblicassero, ma non sono certo così potente, mi sono
licenziato”disse Ivan
tirando fuori le foto.
“che
cosa sono?”chiese Carla
senza guardarle.
“davvero
io non credo ad una
sola parola, insomma è uscito con i suoi amici ogni tanto
dovrà divertirsi”disse
Ivan
“ok,
le guardo”disse Carla
sedendosi sul divano e iniziando a scorrere le foto, si era un
po’ su di giri,
e c’era Bobby e Sam nulla di che, se non fosse che
nell’ultima una ragazza vestita
in modo piuttosto volgare era un po’ troppo vicino a lui, ma
si vedeva che era
una fan aveva anche un blocchetto per gli autografi, i paparazzi ne
avevano di
fantasia.
“di
quando sono?”chiese
Carla
“ieri
sera”disse Ivan
“ieri
sera non mi ha
telefonato effettivamente,sono solo queste o c’è
altro?”chiese Carla
“solo
queste, però ti dico
già che uscirà un articolo tremendo
perché hanno ricamato molto sul fatto che
fosse ubriaco”disse Ivan.
“non
importa cioè, si il
fatto che lui esca con gli amici dimenticandosi della mia esistenza non
è il
massimo però sono le solite speculazioni se fosse stato con
una ragazza in
atteggiamenti strani o comunque troppo vicini sarebbe diverso ma la
poverina è
solo una fan, e tu non dovresti licenziarti”disse Carla
“si
mi licenzio è uno
schifo, il giornalismo fatto così non mi piace e poi ho
trovato un lavoro
migliore per una rivista di un certo spessore”disse Ivan
“beh
allora sono felice per
te, mi piace che comunque passino gli anni e tu sia ancora in grado di
non
scendere mai a compromessi”disse Carla
“ho
una buona maestra”disse
Ivan facendole l’occhiolino e poi la loro attenzione venne
attirata dal pianto
proveniente dal piano superiore.
“uhm
spero non abbia la
febbre”disse Carla prendendo in braccio la bambina e
provandole la temperatura
e trovandola giustappunto in rialzo.
“bene,
niente lavoro
domani”disse Carla
“vuoi
che resti con
te?”chiese Ivan
“no,
non preoccuparti”disse
Carla scendendo di sotto con la bambina avvolta nella sua copertina.
“ok
tesoro allora ci
sentiamo, volevo spiegarti tutto al volo perché non mi
andava che magari ti
capitasse di vederle e ci rimanessi male”disse Ivan
“lo
so, grazie sei un vero
amico”disse Carla salutandolo all’uscita per poi
chiudere tutto.
Poi
tornò al piano di sopra
e tenne la piccola nel lettone, il pediatra gli aveva già
detto cosa fare,
ormai non era più come i primi tempi che al minimo rialzo di
temperatura
correva in ospedale, anche per la gioia del suo pediatra.
Robert
non aveva chiamato
nemmeno quella sera, ed era molto strano a giorni sarebbe stata pasqua,
chissà
se sarebbe tornato, con quei pensieri in testa si addormentò
accanto alla sua
bambina.
Il
giorno dopo quando aprì
gli occhi non trovò più Sophie al suo fianco e le
prese un colpo, una bambina
piccola non poteva alzarsi così e andare.
“dai
cucciola andiamo a
svegliare la mamma ti va”disse una voce che conosceva alla
perfezione e sullo
sfondo i versetti della piccola,stava sicuramente sognando, lui non
poteva
essere lì, era impossibile che fosse lì.
“mamma
sei già sveglia”disse
Robert avvicinandosi con in braccio Sophie.
“oddio”disse
Carla
scoppiando a piangere.
“scusa
non volevo che ti
spaventassi ma stava per piangere e volevo evitare che ti svegliasse,
la febbre
è scesa”disse Robert dando un bacio sulla
testolina di Sophie prima di
rimetterla sul lettone accanto a Carla.
“pensavo
di sognare”disse
Carla asciugandosi gli occhi in qualche modo anche se le lacrime
continuavano a
scendere.
“sono
qui”disse Robert
abbracciandola forte.
“mi
sei mancata tantissimo”disse
Robert prendendole il viso tra le mani e baciandola.
“davvero?
Perché le foto che
mi ha fatto vedere Ivan non lo dimostravano molto”disse Carla
“quali
foto?”chiese Robert
“tu
ubriaco con i tuoi cari
amici, e c’era anche una ragazza piuttosto vicina a
te”disse Carla
“ecco
ero uscito con Marcus
e Bobby, mi hanno praticamente obbligato erano entrambi in
città, però io non
ricordo nessuna ragazza, cioè ho fatto qualche autografo ma
non c’erano ragazze
con noi, quei due giocano ancora a fare gli scapoli”disse
Robert scettico.
“si
ho visto che era una
fans, non mi preoccupo di questo, è solo che forse non ti
manco così tanto se
nemmeno ti fai sentire per ben due giorni”disse Carla
“ero
troppo ubriaco per
chiamarti,ma non smetto un attimo di sentire la tua
mancanza”disse Robert.
“non
dirlo a me questa casa
è deprimente”disse Carla
“solo
per questo quindi,
bene questa cosa mi fa molto piacere”disse Robert facendo il
finto offeso.
“resti
qualche giorno o hai
un aereo tra un’ora?”chiese Carla
“lo
so che tu perdi
facilmente la cognizione del tempo ma domani è pasqua e le
vacanze di pasqua
volevo passarle con voi”disse Robert
“e
Katherine te ne ha dato
il permesso?”chiese Carla perplessa
“non
ti piace proprio la mia
manager”disse Robert ridendo
“io
non le piaccio, perché
mi vede come quella che ha incastrato il suo protetto”disse
Carla
“si
ti piacerebbe, la verità
è che ti ho fregato io miss non voglio
coinvolgimenti”disse Robert prima di
baciarla.
“e
che fanno per pasqua gli
inglesi?”chiese Carla curiosa.
“io
e i ragazzi abbiamo la
tradizionale lotta teoricamente sarebbe per rubarsi uova e torte ma noi
preferiamo lanciarcele addosso, e mia madre prepara gli hot-cross buns
e di
solito non restiamo in città ma andiamo a Ventnor
sull’isola di Wight prendiamo
un traghetto da Southampton e andiamo ”disse
Robert
“mi
piace, peccato che Ivan
e Nate partono per Parigi altrimenti gli sarebbe piaciuta come
idea”disse Carla
“e
come sta il dottor Mc
Carthy?”chiese Robert fingendo indifferenza quando in
realtà moriva di gelosia
solo a parlare di lui.
“il
solito, ma non sarai
mica geloso voglio sperare”disse Carla perplessa.
“di
chi dovrei esserlo?
quell’uomo ti
mangia con gli occhi”disse
Robert
“non
è vero dai, e io allora
cosa dovrei fare ogni giorno te ne appioppano una nuova e un paio di
volte mia
madre mi ha telefonato per chiedermi conferma”disse Carla
“no
quindi ora Monica mi
odia”disse Robert ridendo.
“non
è divertente te lo
assicuro è complicato stare con te”disse Carla
“lo
so, ma sto facendo di
tutto per renderti la vita più semplice”disse
Robert baciandola.
“mi
fido di te, però sono
stufa che tutti mettano in dubbio il nostro legame”gli disse
Carla.
“passerà,
prima o poi si
interesseranno ad altro”disse Robert.
Il
giorno dopo si
ritrovarono tutti al porto per raggiungere Ventnor e la casa che
lì avevano
acquistato i genitori di Robert proprio vicino al mare, prendere un
po’ di aria
nuova magari avrebbe fatto bene alla bambina e ai suoi continui malanni
stagionali.
“allora
futuro papà come
stai?”chiese Robert sedendosi accanto all’amico sui
gradini fuori dalla casa e
accendendosi una sigaretta.
“dio
mio, non immagini sono
così felice che non riesco nemmeno a spiegarti quello che si
prova, pensavo che
sarei stato più tranquillo e invece mi sento esattamente
come mi sentivo per
Cecilie”disse Tom
“sono
felice per voi,
Victoria mi ha detto che è un maschio”disse Robert
“si
ne è convinta ma è
presto, lei comunque ne è convinta e scusala ma non riesco a
fermarla so già
che sta tormentando Carla”disse Tom
“forse
in questo caso è
meglio, non mi fa piacere l’idea che passi troppo tempo da
sola, anche perché
le ho chiesto io di
andare a vivere
insieme e invece continuo a lasciarla da sola, ieri quando sono tornato
è
scoppiata a piangere”disse Robert.
“è
normale, questo film ti
sta impegnando tanto, devi pensare anche alla tua famiglia ora che ne
hai
una”disse Tom
“lo
so, non accetterò mai
più qualcosa di simile, oltretutto questo regista
è insopportabile non fa altro
che parlare male degli inglesi con me ”disse Robert
“come
osa questo yankee
inutile”disse Tom ridendo
“Robert
tua madre ci ha
bocciato la lotta”disse Marcus sbuffando
“stanno
preparando le uova per
il rotolamento lungo il prato”disse Bobby accendendosi una
sigaretta.
“papà”disse
Cecilie uscendo
di casa e lanciandosi in braccio a Tom che spense al volo la sigaretta
che
stava fumando.
“mamma
ha detto che devi
darle una mano”disse Cecilie a Tom dandogli un bacino sulla
guancia.
“cucciola
di alla mamma che
arrivo subito va bene”disse Tom dandole un bacino sulla
fronte.
“quella
bambina è un
terremoto, non ha nemmeno due anni e già corre
ovunque”disse Bobby ridendo.
Richard
aveva organizzato il
rotolamento delle uova lungo un prato in discesa che portava verso la
spiaggia,
era da tanto che non rispettavano più quell’usanza
da quando anche Robert il
loro figlio più piccolo era cresciuto, ma ora con quelle due
nipotine valeva la
pena riprendere tutte le migliori tradizioni inglesi, senza dimenticare
le
vecchie perché alla fine i ragazzi riuscirono comunque a
vincere contro i dubbi
di Clare e si
lanciarono uova e dolci
come sempre.
“un
po’ di panna”disse Carla
togliendogli qualche residuo dai corti capelli e ridendo.
“è
bello qui vero?”chiese
Robert passandole un braccio attorno alle spalle e attirandola a
sé, mentre la
loro bambina seduta davanti a loro trafficava con alcuni sassolini.
“si
è molto bello qui”disse
Carla osservando il tramonto, e i giochi di luce che creava con il
freddo mare
d’Inghilterra.
“Sophie
che fai”disse Robert
perplesso vedendo che la bambina faceva forza con le mani sulle sue
gambe e si
tirava su.
“oddio
Sophie”disse Carla
commossa vedendola stare in piedi a fatica e fare qualche passettino
verso loro
due salvo poi ricadere per terra.
“hai
camminato amore di
papà”disse Robert prendendola in braccio commosso
a sua volta.
“si
sono giorni che si
lancia ovunque i tuoi genitori l’avevano detto che presto
sarebbe riuscita a
camminare”disse Carla sistemando il cappellino di lana della
piccola.
“temevo
che mi sarei perso
questo momento, grazie amore”disse Robert dando un bacino
sulla guancia alla
loro bambina.
“papà
ti dà troppi bacini
sono gelosa”disse Carla alla sua bambina.
“papapa”disse
Sophie
guardando Robert
“cosa
hai detto
amore?”chiese Carla sorridendo
“papapà”ripetè
Sophie e
Robert non riusciva a credere alle sue orecchie, la loro bambina lo
aveva appena
chiamato papà.
“chi
sono io?”chiese Carla
“mama”disse
Sophie
“e
lui chi è?”chiese Carla
“papapà”disse
Sophie ridendo
“sa
chi sono”disse Robert
commosso
“certo
che sa chi sei, la
mamma non fa altro che parlargli del suo
papà”disse Carla sorridendo nel
vederlo commosso, era la prima volta che la bambina riusciva a
pronunciare
quelle due paroline, forse aspettava davvero che fosse presente il suo
papà.
Passarono
il resto del
pomeriggio sulla spiaggia a coccolare la loro bambina come una vera
famiglia,
erano troppo felici in quel momento e forse pensavano che tutti i
problemi che
li avevano condotti a quel momento sarebbero stati ripagati da quella
felicità
e di sicuro non immaginavano che presto altri ostacoli si sarebbero
presentati
sul loro percorso.
@ romina75 : sisi
leggermente proprio XD no infatti no, la forma fisica non è
certo quello che ti porta a vincere un oscar concordo con te
XD però per questo ruolo lui per essere credibile aveva
bisogno anche di sistemare un pò quello, anche se nella mia
ff è nella norma ne magro magro ne muscolosissimo stile
Kellan insomma sta bene XD si insomma lei si fida vedremo se
farà bene o meno grazie mille per il commento
@ ada90thebest : ciao
grazie mille per la recensione sisi si sente un pò di
tensione che presto sarà ben definita XD
@ FanDemiJB : grazie
per il commento si speriamo torni presto XD
@ BabyVery : esatto XD
sisi infatti grazie mille per la recensione
@ RiceGrain: ciao ele
alla fine hai postato prima tu sorry XD ma io sto diventando come
sophie dove mi metti là dormo XD si mi è piaciuto
questo no invece x niente grrr comunque Vic è convinta
sarà un maschio nel caso mi sa che lo chiamano Julian XD
esatto grazie mille per la rec ele ci sentiamo later XD io vado a
scrivere be ora XD
@ _Miss_
: mah così dice Vic XD ahah sarà fatto XD grazie
per il commento
@ fiorella91
: tranquilla anch' io spesso mi dimentico o mi ricordo dopo un
pò XD e poi è estate bisogna pensare alla vita
sociale XD si nemmeno io la sopporto XD grazie per la recensione
|
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Capitolo 51 *** 51 ***
copertina
Purtroppo
Robert si era
potuto intrattenere per pochissimi giorni ed era subito rientrato sul
set,
stavano lavorando a ritmi piuttosto sostenuti e se avessero continuato
così
secondo il regista avrebbero impiegato almeno tre settimane in meno
rispetto
alla loro idea iniziale.
“Robert
devi scegliere il
completo per Cannes”disse Katherine con in mano il suo
blackberry alla fine
delle riprese della giornata.
“scegline
uno tu, magari
qualcosa di blu, ma per il resto per me
è uguale”disse Robert
“uguale?
Non è uguale
dobbiamo valorizzarti”disse Katherine
“le
misure le sai ti prego
sono veramente esausto”disse Robert
“certo,
certo”disse
Katherine poco convinta in realtà.
Dopo
essersi liberato di
Katherine fu finalmente libero di riposarsi nella sua stanza, odiava
stare in
albergo ma ormai non possedeva più una casa a Los Angeles da
un anno e diversi
mesi, non ricordava bene di preciso quanto perché aveva
lasciato a Kellan il
compito di occuparsene, attualmente la sua unica casa era a Londra,
casa che
divideva con due delle persone più importanti della sua
esistenza, nell’ultimo
mese tra l’altro era riuscito a tornare pochissimo e
attualmente erano ben tre
settimane che non toccava il suolo inglese, ma presto grazie al
festival di
Cannes sarebbe riuscito a fare un salto a casa e poi Carla gli aveva
promesso
che ce l’avrebbe messa tutta per andare con lui, e per
fortuna Maggie aveva
capito la situazione riuscendo a darle qualche giorno di ferie
nonostante i
molti giorni persi grazie alle continue influenze di Sophie.
Nonostante
fosse totalmente
esausto e in piedi da ben 10 ore trovò comunque la forza di
prendere il
cellulare dalla tasca dei jeans e di comporre il numero di casa, moriva
dalla
voglia di sentirla e di sentire la voce della piccola.
“pronto”rispose
una voce
maschile piuttosto limpida, non aveva dubbi sul possessore di quella
voce.
“ciao
Ivan sono Robert”disse
Robert
“ciao
caro Carla non c’è è a
lavoro e ho notato solo ora che ha dimenticato il cellulare, dimmi pure
tutto”disse Ivan
“volevo
soltanto sentirla,
la bambina è lì?”chiese Robert
“certo
è qui”disse Ivan
“Sophie”disse
Robert
chiamandola dall’altro capo del telefono e ricevendo in
cambio dei versetti e
un risata.
“si
sta tentando di
prendere la
cornetta ti ha sentito”disse
Ivan
“non
vedo l’ora di tornare a
casa, mi faresti un favore quando torna Carla le dici che ho chiamato
“disse
Robert
“ma
questo anello quando
glielo dai?”chiese Ivan
“che
anello?”chiese Robert
preoccupato pensando che Tom se lo fosse già lasciato
sfuggire.
“davvero
non c’è un anello?
Mi sembra strano ne ho visto uno nel tuo cassetto sotterrato sotto
copioni e
copioni”disse Ivan
“sto
aspettando che Sophie
compia un anno glielo avrei dato il giorno del suo compleanno, ora
attendo il
primo anno della piccola”disse Robert
“per
me dovevi chiederglielo
prima gli ormoni ti avrebbero aiutato”disse Ivan
“no,
voglio che sia
totalmente lucida quando mi dirà di si”disse
Robert
“speriamo,
allora le dico
che hai chiamato”disse Ivan
“certo,
ciao Ivan”disse
Robert
“ciao
“disse Ivan prima di
chiudere la chiamata.
“quindi
vai a Cannes?”chiese
Camilla
“si
ho il volo stasera
Robert è partito questa mattina mi chiamerà
quando arriva”disse Carla
“sicura
di riuscire a
partire?”chiese il dottor Mc Carthy sentendo parte del loro
discorso.
“no
ho spostato turno io
domani non ci sono”disse Carla
“mi
dispiace darti questa
delusione ma hanno appena chiuso ogni partenza da Heatrow e stanno
chiudendo
anche gli altri pare che un vulcano in Islanda abbia eruttato e si
stanno
accertando di poter volare nella zona”disse il dottor Mc
Carthy.
“perfetto
e io come ci vado
in Francia”disse Carla
“credo
non potrai
partire”disse il dottor Mc Carthy.
“non
posso non andare, ci
rimarrà male, se prendessi la macchina magari riuscirei ad
arrivare in
tempo”disse Carla facendo due conti mentali.
“ne
dubito”disse Camilla
“come
faccio”disse Carla
portandosi le mani tra i capelli nervosamente.
“tanto
ci va quasi tutti gli
anni a Cannes sarà per un'altra volta”disse
Camilla.
Quando
tornò a casa dopo
lavoro trovò Ivan che tentava di far mangiare Sophie, negli
ultimi giorni si
stava occupando lui della piccola perché al nuovo giornale
lavorava molto meno
e capitava anche che dei giorni non dovesse andarvi e diceva di non
sopportare
la casa vuota senza Nate che invece lavorava tutto il giorno e tutti i
giorni
della settimana.
“hai
sentito?”chiese Carla
entrando in casa
“si
ho sentito”disse Ivan
“provo
a sentire Robert,
chissà se è riuscito a partire”disse
Carla prendendo il cellulare e componendo
il numero di Robert che dopo pochi squilli rispose.
“Robert”disse
Carla
“sono
appena arrivato, ho
sentito del casino che c’è al
momento”disse Robert
“non
riuscirò a venire, mi
dispiace”disse Carla
“dai
non importa appena si
sblocca questa cosa torno a Londra almeno per qualche
giorno”disse Robert
“puoi
davvero?”chiese Carla speranzosa
“certo
amore e poi comunque
ormai siamo quasi alla fine, quando torno prendiamo la cucciola e ce ne
andiamo
una settimana intera a Ventnor”disse Robert
“va
bene”disse Carla
“ti
amo”disse Robert
“ti
amo anch’ io”disse Carla
prima di chiudere.
“che
c’è?”chiese Ivan
vedendola con gli occhi lucidi.
“nulla”disse
Carla sedendosi
al tavolo in cucina di fianco ad Ivan che stava passando il biberon con
l’acqua
a Sophie seduta sul seggiolone.
“dai
Carla vi vedrete
presto”disse Ivan
“lo
so, è solo che sono tre
settimane che non lo vedo e aspettavo tanto questo
giorno”disse Carla ormai con
le lacrime agli occhi.
“dai
tesoro, ancora poco e
presto tornerà da te”disse Ivan.
“si
scusami è
un momento adesso passa”disse Carla
asciugandosi gli occhi, non voleva farsi vedere in quello stato davanti
alla
sua bambina.
“dai
Sophie andiamo a vedere
i cartoni”disse Ivan prendendo in braccio la bambina e
andando in salotto.
“Robert
ma non ti sei ancora
cambiato?”chiese Katherine trovandolo seduto nella hall
dell’albergo dove
l’aveva lasciato circa una mezz’ora prima.
“adesso
vado”disse Robert
“Carla
non può
venire?”chiese Katherine vedendolo un po’ incupito.
“no,
hanno chiuso tutti gli
aeroporti”disse Robert.
“che
peccato”disse Katherine
“torno
subito”disse Robert
tornando in camera per cambiarsi.
Quella
sera erano stati
invitati ad un party piuttosto esclusivo ma non abbastanza da indossare
lo
smoking per fortuna.
“eccoti”disse
Katherine
vedendolo arrivare
“spero
non sia una cosa che
duri molto perché mi sento un po’
stanco”disse Robert
“no,
e anzi non fare tardi
perché domani hai parecchie interviste poi nel tardo
pomeriggio abbiamo la
presentazione di the third wish e devi occupartene da solo
perché Kristen non è
riuscita a venire, comunque già per il giorno dopo ho
prenotato il volo di
ritorno”disse Katherine
“io
non torno, voglio fare
un salto a Londra prima”disse Robert
“Robert
non è possibile, io
ho già prenotato il volo”disse Katherine
“Katherine
non torno a Los
Angeles, ho bisogno di almeno due giorni voglio vedere Carla e
Sophie”disse
Robert.
“due
giorni e uno di questi
è per la partenza ti voglio a Los Angeles per
domenica”disse Katherine.
“si”disse
Robert
“perfetto,
e ora andiamo o
faremo tardi”disse Katherine entrando nella macchina.
Al
party Robert incontrò
subito Sarah e Philip che non vedeva dall’epoca della
premiere del loro film.
“Robert”disse
Sarah
abbracciandolo
“come
stai?”chiese Robert
“bene,
insomma il bambino è
un disastro ma ce la caviamo”disse Sarah
“io
me la cavo”disse Philip
“si
ora non vantarti
soltanto perché la prima parola che ha detto è
stata papà”disse Sarah
“se
tu sei sempre a girare è
chiaro che la prima parola che abbia detto è stata
papà”disse Philip
“Robert
e la tua compagna
dov’è ?”chiese Sarah guardandosi in
giro.
“Carla
non è riuscita a
venire hanno chiuso gli aeroporti oggi e doveva partire questa
sera”disse
Robert
“che
peccato e la vostra
splendida bambina la copertina era bellissima, ti somiglia
così tanto”disse
Sarah
“si
lo dicono tutti”disse
Robert
“Robert
cosa ha detto come
prima parola?”chiese Philip
“ha
provato a dire
mamma”disse Robert pensando alle parole di Philip,
probabilmente la prima
parola era sta quella a causa della sua poca presenza, prima di
riuscire a dire
papà aveva addirittura detto nonni, era troppo poco presente
e questo non gli
piaceva affatto.
“vedi,
il nostro Matthew è
speciale ha detto papà”disse Philip
“ma
piantala”disse Sarah
prendendolo in giro
“Robert
è stato un piacere
vederti ci becchiamo in giro allora”disse Philip
“certo
anche per me”disse
Robert.
L’ultima
volta che era stato
al festival di Cannes era stato insieme a Kristen ora lì da
solo si sentiva un
po’ a disagio e non vedeva l’ora della fine di
quella serata.
“ciao
Rob quanto tempo”lo
fermò un ragazzo molto più basso di lui con i
capelli piuttosto lunghi la barba
e un paio di occhi chiari, lo riconobbe subito era Emile Hirsch un buon
amico di
Kristen.
“ciao”disse
Robert
“come
stai?”chiese Emile
“sto
lavorando parecchio, tu
tutto ok?”chiese Robert
“si
tutto bene, non vedo
l’ora di vedere il tuo film con Kristen”disse Emile
“si,
spero piaccia è stato
un film duro”disse Robert
“sei
solo?”chiese Emile
“si
la mia compagna non è
riuscita a raggiungermi”disse Robert
“capisco,
beh io sono qui
con la mia ragazza e delle sue amiche unisciti a noi, è
tanto che non ci
vediamo”disse Emile
“si
hai ragione, ma non mi
intrattengo molto domani ho parecchie interviste”disse Robert
“tranquillo,
allora lei è
Samantha la mia ragazza”disse Emile indicandole la ragazza
bionda con i capelli
legati in una coda bassa.
“piacere”disse
Robert
“piacere
Robert”disse
Samantha
“e
lei è Erika la sua
migliore amica”disse Emile presentandole l’altra
ragazza bionda seduta di
fronte.
“piacere
Robert”disse Erika
“piacere”disse
Robert
sedendosi accanto a lei.
I
buoni propositi di Robert
fallirono in fretta perché con una compagnia come quella di
Emile Hirsch che in
quanto a party era secondo solo ai suoi amici del brit pack era
difficile
fermarsi e dire per oggi ho bevuto sufficientemente.
“Robert
ho visto la
copertina di vogue ma lo sai che hai una bambina
bellissima”disse Erika
“si
lo so, ma è tutto merito
della mamma”disse Robert già visibilmente ubriaco
“non
credo”disse Erika
ridendo e sorridendo in direzione dei paparazzi, quella era la sua
occasione
per apparire, mentre Robert era così ubriaco che nemmeno si
accorse di aver
passato un braccio intorno alle spalle delle ragazza.
“avete
visto la mia
manager”disse Robert
“no,
per me se ne è già
andata ma anch’ io sto tornando che ne dici se torniamo
insieme”disse Erika.
“si
va bene”disse Robert e
in qualche modo se ne andò con la ragazza.
“ciao
Erika e salutami Emile”disse
Robert scendendo dalla macchina.
“non
mi inviti a salire in
camera con te”chiese Erika
“si
vuoi qualcosa da
bere?”chiese Robert e la ragazza lo seguì nella
hall dell’albergo quel momento
non passò inosservato di certo ai paparazzi che erano
d’accordo con la ragazza.
“scusa
Erika ma io domattina
mi sveglio presto e poi abbiamo bevuto sufficientemente, salutami i
ragazzi”disse Robert
“beh
ma io speravo che
avremmo potuto concludere la serata in maniera diversa”disse
Erika
avvicinandosi a Robert che si tirò indietro.
“credo
di aver capito solo
ora, quanto cazzo ho bevuto”disse Robert massaggiandosi la
testa già dolorante,
probabilmente non era più così abituato.
“e
non vuoi?”chiese Erika
appellandosi alla sua ultima arma uno sguardo da gatta.
“scusa,
forse non te l’ho
detto ma io ho una ragazza e la amo molto, quindi non faccio sesso con
altre
donne”disse Robert
“peccato”disse
Erika
andandosene delusa ma comunque con le sue foto che sarebbero finite in
prima
pagina sicuramente , si non era finita come voleva ma comunque avrebbe
ottenuto
lo stesso il suo attimo di celebrità.
“le
mie chiavi?”disse Robert
prendendo le chiavi della sua camera e salendo per dormire.
Il
giorno dopo fu così
occupato con le interviste che non ebbe nemmeno il tempo di sentire
Carla e la
sera si presentò al party di beneficenza per raccogliere
fondi per la ricerca
sull’aids insieme a Katherine.
“hai
sentito Carla?”chiese
Katherine a Robert
“no,
non ho avuto un attimo
dopo la chiamo”disse Robert
“sei
sicuro che ti
risponderà?”chiese Katherine
“perché?”chiese
Robert
“ecco”disse
Katherine
tirando fuori una rivista dove comparivano delle foto di Robert insieme
ad una
ragazza bionda con tanto di racconto chiaramente falso.
“io
non ho fatto niente con
quella”disse Robert
“si,
io ti credo ma rimane
il fatto che ti sei fatto fregare come uno sciocco, era la classica in
cerca di
popolarità e tu ti sei fatto fregare, ti avevo detto di non
muoverti senza di
me, ti ho cercato per rientrare in albergo e non
c’eri”disse Katherine
“credi
che da noi si sappia
già?”chiese Robert
“certo
che si sa già, ho
provato a chiamare a casa vostra qualche minuto fa
ed ha risposto il suo amico gay, lei non ha
voluto parlarmi”disse Katherine
“cazzo
devo parlarle”disse
Robert allontanandosi e componendo il numero di Carla e dopo parecchi
squilli
rispose Ivan.
“buongiorno
signor Pattinson
alla buon ora”disse Ivan
“Ivan
devo parlarle, non è
come sembra”disse Robert
“io
lo spero vivamente che
non sia come sembra, ma quelle foto lasciano pochi dubbi, ti ho sempre
difeso,
ma questa volta sei veramente indifendibile”disse Ivan
“devo
parlarle per favore
passamela”disse Robert
“si
è appena addormentata e
ti assicuro che ne è passato di tempo prima che riuscisse ad
addormentarsi”disse Ivan
“prendo
un aereo domattina e
sono lì”disse Robert
“bene,
perché credo che
abbiate bisogno di parlarne di persona, rimane il fatto che io non mi
aspettavo
una cosa del genere da te, mi hai deluso molto Robert”disse
Ivan
“Ivan
non è successo
nulla”disse Robert
“lo
spero, rimane il fatto
che lei ora sta male per colpa tua e non riesco a stare dalla tua
questa volta
mi dispiace”disse Ivan chiudendo la chiamata.
Robert
rimase con il
cellulare in mano per qualche minuto incapace di compiere altri
movimenti era
bloccato dentro una situazione tanto assurda da sembrargli irreale,
com’era
possibile che in un attimo fosse successo tutto quello?
Perché era stato così
stupido da non capire i secondi fini di quella ragazza?
Perché aveva bevuto di
nuovo quando aveva promesso di non bere? Le parole di Ivan continuavano
a
rimbombargli in testa “sta male per colpa tua”, era
riuscito a fare del male
alla donna che amava e la sola idea gli toglieva il respiro.
No comment su quersto
cap XD cioè io non commento voi dite quello che pensate che
dire per ora non abbiamo visto come l'ha presa effettivamente lei le
foto le trovate nella mia pagina all'epoca quando ho visto quelle foto
c'ero rimasta proprio male perchè dicevano che c'era
qualcosa con Kristen e poi lui che fa se la intende con quella XD no
comunque io ci ho ricamato su un pò ma pare che in
realtà non fosse successo niente, è chiaro che
Carla non la prenderà bene, insomma avvistamenti ci sta ma
in quelle foto lui non era molto lucido e si vede e la tipa gli si
attacca parecchio XD Vi dico già che non sarà una
lite questa storia li manderà parecchio in crisi.. ma questa
è anche la parte del mondo dello spettacolo e ok
accettare tutto ma qui si era andati un pò oltre.. comunque
non dico più nulla vedremo
@ fiorella91
: ahah beh si è un detto vero XD no cioè non lo
so ma in questo caso lo è stato XD ahaha io esco ma sto
facendo tirocinio quindi diciamo che non sto facendo vita sociale e
confondo il giorno con la notte a furia di fare notti XD esatto ecco le
avversità XD un bacione ciao
@ RiceGrain : era
colpa dell'esame in realtà XD beh quanto meno l'esame
è andato XD uhm questo è un bel cap allegro
invece XD un bacione ciao
@ BabyVery: eh si
ostacoli si Sophie è dolcissima XD si più o meno
insieme XD si infatti sicuramente è per quello solo che sono
andata in crisi vedendo che sono al cap 50 51 con questo XD un bacione
ciao
@ romina75 : grazie
mille si io mi sono un pò documentata ma non so di preciso
comunque grazie per la conferma di una vera esperta XD un bacione ciao
@ FanDemiJB: grazie
mille un bacione ciao
@ roxb: non importa mi
fa comunque piacere che tu la legga e che ti piaccia XD eh lo so
però diciamo che alla fine loro non è che vivano
proprio in un contesto comune perchè comunque lei
è una qualsiasi ma lui proprio no e in questa fase della
storia volevo analizzare i casini vari del vivere con uno come lui XD
infatti fino ad adesso non l'hanno toccata più di tanto lei
si fida di Robert però queste foto sono parecchio pesanti e
qualche dubbio le verrà eccome purtroppo XD un bacione ciao
@ lazzari: tranquilla
figurati insomma è estate XD sisi quello che ha detto
è vero qui invece avremo qualche problema come avrai visto
XD si anch'io a volte mi faccio coinvolgere XD un bacio
@ daisyB: grazie mi fa
piacere saperlo è che arrivati a 50 cap magari XD ormai 51
XD no tranqui vabbeh recensisci coi tuoi tempi figurati XD uhm che
bella cosa incontrare gli ex con la ragazza nuova XD per fortuna il
ragazzo che piaceva a me sta con una con la faccia da cane e questo mi
alza sempre l'autostima XD almeno io non sembro un cocker mi ripeto XD
grazie mille comunque un bacione ciao
@ _Miss_: uhm mi sa
che altro che morire con questo sorry XD ahah grazie mille mi fa
piacere ti sia piaciuto quel momento XD un bacione ciao
@ uley: beh si non
c'è limite ma forse dopo questo cap cambierai idea XD esatto
si magari trovarlo non sarebbe certo male XD si esatto non finiscono
mai purtroppo, però magari li rafforzerà
cioè spero XD un bacione ciao
PAGINA
FB qui troverete le foto incrniminate
|
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Capitolo 52 *** 52 ***
copertina
Carla
sentì Ivan parlare con
qualcuno al telefono e finì per svegliarsi, aveva dormito
quasi tutto il giorno
e sentiva un mal di testa allucinante.
“buongiorno
o forse dovrei
dire buona sera”disse Ivan vedendo Carla scendere al piano di
sotto.
“Sophie?”chiese
Carla
“si
è appena svegliata stavo
pensando di prepararle la cena, ma non so come si preparano questi
cosi”disse
Ivan
“tranquillo
ci penso
io”disse Carla andando verso la cucina.
“come
ti senti?”chiese Ivan andando
a prendere Sophie per poi farla sedere al suo solito seggiolone.
“un
po’ di mal di testa, con
chi parlavi prima al telefono? Nate ti ha finalmente
chiamato?”chiese Carla
“no
veramente era un’altra
persona”disse Ivan
“capisco”disse
Carla
“domani
sarà qui, tesoro io
lo so che ci stai male ma insomma sappiamo come sono i
giornali”disse Ivan
“si
lo so, ma questa volta
con queste foto sotto gli occhi, sono entrati in
quell’albergo insieme e lui
era ubriaco, come posso sapere che non è successo nulla,
l’alcool tira a tutti
brutti scherzi e a quanto pare lui non ne è certo
immune”disse Carla sospirando
e trattenendosi dal rivedersi ancora davanti agli occhi quelle foto e
quei
titoli a caratteri cubitali su una delle tante copertine che si era
trovata
sotto gli occhi.
“che
cosa pensi di fare?”chiese
Ivan
“penso?
Non sto pensando a
un bel niente, è utile a volte sai”disse Carla
mettendo il pentolino pieno
d’acqua sul fornello per poi accenderlo.
“comunque
Nate ha chiamato
ci vediamo per cena, se vuoi però resto con te,
cioè capirebbe”disse Ivan
“no,
anzi preferisco
starmene qui un po’ tranquilla”disse Carla
spegnendo il fornello e finendo di
mescolare la cena di Sophie.
“però
veramente per
qualsiasi cosa hai bisogno lo sai vero?”chiese Ivan
“si
lo so”disse Carla
facendogli un mezzo sorriso.
“bene,
riposati ok?”disse
Ivan dandogli un bacio sulla guancia per poi baciare la guancia della
piccola
Sophie.
Dopo
cena Carla tenne un po’
in braccio la sua bambina finchè non si
addormentò, ma l’idea di salire al
piano di sopra e di rimettersi a letto era qualcosa che non sarebbe mai
riuscita a fare, aveva riposato tutto il giorno grazie
all’aiuto di qualche
tranquillante, ma non voleva abusarne, e sapeva benissimo che senza
quei
tranquillanti non appena avrebbe chiuso gli occhi avrebbe visto solo
immagini
dell’uomo che amava insieme a quella donna, quindi tanto
valeva rimanere
sveglia e poi l’idea che Robert stava tornando a casa la
rendeva ancora più
ansiosa. Che cosa sarebbe successo quando avrebbe varcato la porta di
casa?
Come si sarebbe sentita lei? avrebbe visto ancora la faccia di quella
bionda
vicino alla sua o sarebbe riuscita a dimenticare al volo quella storia
fidandosi di lui come aveva sempre fatto? ma quella storia era davvero
la
solita storia? Se era la solita storia allora perché si
sentiva così male? Era
capitato spesso che affibbiassero relazioni a Robert, perché
quella volta si
sentiva male soltanto a pensarci? Il perché era semplice
questa volta non era
come le altre, questa volta quelle foto erano davvero troppo,
c’era davvero poco
di non fraintendibile e poi quell’espressione era tranquillo,
non aveva certo
l’aria di uno dispiaciuto che la compagna non fosse
lì con lui. Guardando
quelle foto aveva come la sensazione di appartenere a
tutt’altro mondo e che
Robert fosse un’altra persona senza di lei, e che fosse
ugualmente felice,
forse anche di più, in fondo era successo tutto
così in fretta tra loro, e
forse si era già stancato di lei.
Troppe
incertezze, troppi
forse nei suoi pensieri, aveva bisogno di qualche risposta e sperava
che lui
fosse in grado di dargliele, anche se ancora non sapeva se sarebbe
riuscita a
guardarlo ancora in faccia, prima di sentirsi tradita, sentiva tradita
la
fiducia che aveva sempre riposto in lui.
Robert
quella stessa mattina
prese il primo volo per Londra e prima di pranzo sarebbe riuscito a
tornare a
casa, doveva assolutamente chiarire quella situazione, doveva spiegarle
che non
era successo nulla, non poteva nemmeno pensare che lei stesse soffrendo
a causa
sua per qualcosa che nemmeno era successa, era stato così
sciocco, non si
sarebbe dovuto intrattenere con Emile Hirsch, avrebbe dovuto evitare
quelle
feste inutili. Ben presto si ritrovò nel vialetto di casa
dove il taxi lo
lasciò scendere e dopo aver pagato e preso un bel respiro
oltrepassò il portone
di casa entrando in giardino, le sue valigia non erano fuori dalla
porta
insieme alle sue cose e questo era già un punto positivo.
Arrivato
davanti alla porta
di casa bussò e poco dopo Carla venne ad aprirgli non aveva
un bell’aspetto i
capelli erano legati in una coda bassa e gli occhi erano arrossati come
forse
non li aveva mai visti segno che aveva pianto davvero a lungo, da
quando erano
insieme non le aveva che regalato lacrime e questo gli fece venire un
nodo allo
stomaco.
“ciao”disse
Carla guardandolo
per un attimo per poi distogliere lo sguardo
“Carla
io”disse Robert senza
riuscire a dire più nulla una volta visto che i suoi occhi
erano diventati
lucidi.
“io,
io pensavo di poterci
passare su, pensavo che potevo solamente fidarmi di te come faccio
sempre, ma
questa volta non ci riesco”disse Carla e le lacrime che
minacciavano di
bagnarle gli occhi iniziarono a scorrerle lungo il viso.
“questa
volta è proprio come
le altre,io ti amo e non potrei mai farti una cosa del genere, te
l’ho
promesso, ho promesso che non ti avrei mai fatto del
male”disse Robert
avvicinandosi a lei che rimase immobile con gli occhi fissi verso il
basso e le
braccia a circondarle la vita.
“e
invece l’hai fatto, hai
tradito la mia fiducia e poi eri così tranquillo in quelle
foto, non ti mancavo
affatto, forse è stato un bene che non sia venuta almeno ti
sei divertito”disse
Carla
“ti
prego non dire così, non
mettere in dubbio i miei sentimenti per te, sai che ti
amo”disse Robert
“forse
non abbastanza da
trattenerti dall’ubriacarti e dall’andare in
albergo con la prima che ti fa gli
occhi dolci”disse Carla alterandosi
“non
è successo nulla, l’ho
mandata via subito, ci saranno delle foto dell’ora in cui
esce dall’albergo, te
lo giuro non è successo nulla”disse Robert
“perché
l’hai portata con te
in albergo allora?”chiese Carla
“ero
ubriaco e avevo capito
che alloggiava allo stesso albergo, quando ho capito che aveva altre
intenzioni
le ho detto che non era nei miei piani”disse Robert
“quando
hai capito? Ti
aspetti che io ti creda? Pensi davvero che io possa credere ad una
storia del
genere, eri ubriaco al punto tale che probabilmente nemmeno ricordavi
il tuo
nome”disse Carla
“è
la verità Carla cazzo
credimi, non puoi davvero pensare che io ti abbia tradita, ci stiamo
costruendo
una famiglia non puoi pensare che io voglia distruggere tutto
così ”disse
Robert
“ma
è quello che hai fatto,
non posso Robert io non posso continuare questa cosa, mi ero ripromessa
che mai
più avrei permesso a qualcuno di farmi del male, e pensavo
che con te nemmeno
dovessi prenderla in considerazione come ipotesi, ma mi
sbagliavo”disse Carla
“in
che senso non puoi
continuare? Abbiamo una bambina”disse Robert
“lo
so, ma questo non
implica che io resti con te a vedermi davanti agli occhi continuamente
tu con
quella bionda slavata, non riesco nemmeno a guardarti in
faccia”disse Carla
“Carla
non è successo
niente, non puoi dirlo davvero io ti amo”disse Robert
“non
possiamo vivere più
sotto lo stesso tetto, il tempo di cercarmi un appartamento che vada
per
me e la bambina e
me ne andrò, tanto tu
sarai ancora a Los Angeles giusto? Quando tornerai troverai la casa
libera così
potrai portarci tutte le tue amichette, non preoccuparti non
priverò la bambina
del padre potrai sempre vederla dai tuoi genitori, ma io non voglio
più avere
nulla a che fare con te”disse Carla
“andrò
io a stare dai miei
genitori, puoi tenere la casa, non voglio che tu debba andare in giro a
cercare
un’altra sistemazione quando questa è perfetta per
la bambina”disse Robert
arrendendosi all’evidenza.
“questa
casa è tua non mi
sembra corretto”disse Carla
“è
per la bambina, come
dicevi è anche mia figlia e non mi sembra il caso di farle
cambiare ambiente è
ancora così piccola”disse Robert
“si
probabilmente è
vero”disse Carla
“non
posso credere che stia
andando a finire così, davvero io non so come fare a
dimostrarti che non c’è
nulla di vero in quelle fotografie, che non avevo intenzione di fare
nulla con
quella ragazza e che non è successo nulla, era solo alla
ricerca del suo
momento di notorietà, una stupidaggine del genere non
può separarci”disse
Robert
“non
è una stupidaggine,
come ti sentiresti al mio posto se vedessi che l’uomo che ami
se la spassa con
una biondina totalmente ubriaco invece che pensare di chiamarti o di
chiamare
almeno per dare la buonanotte alla sua bambina, che cosa avresti
pensato
tu?”chiese Carla con un tono di voce che si stava alterando.
“non
puoi dirmi che non ti
fidi più di me”disse Robert
“è
così, io non mi fido più
di te ora”disse Carla sentendo anche il suo cuore andare in
mille pezzi mentre
pronunciava quelle parole.
“ho
capito”disse Robert
totalmente ferito da quelle parole e incapace di dire altro.
“posso
salutare la
bambina”disse Robert con gli occhi lucidi.
“è
nella sua cameretta”disse
Carla
“grazie”disse
Robert salendo
al piano di sopra e trovando la sua bambina con gli occhi
spalancati e il suo ciuccio
preferito in bocca.
“amore”disse
Robert
accarezzandole la fronte e spostandole i capelli del suo stesso colore
dalla
fronte, Sophie lo osservava curiosa e aveva un espressione allegra si
liberò
presto del ciuccio e iniziò a chiamarlo come aveva imparato
da poco.
“papi
papi”disse Sophie
sorridendo a Robert che la prese in braccio scoppiando a piangere.
“ciao
piccola mia”disse
Robert dandole un bacio sulla fronte e stringendola forte, la tenne tra
le
braccia fino a che non si riaddormentò e poi tornato di
sotto ritrovò Carla
seduta al tavolo della cucina con ancora gli stessi occhi gonfi.
“verrò
a prendere le mie
cose quando tornerò da Los Angeles”disse Robert
“va
bene”disse Carla con un
filo di voce continuando a guardare dentro la tazza davanti a lei.
“però
sappi che non mi sto arrendendo,
ti amo e so che anche tu mi ami, anche se ora ti ho fatto del male
anche se
preferisci allontanarmi dalla tua vita io so che mi ami
ancora”disse Robert
prima di andarsene.
“che
ci fai qui?”chiese Tom
ritrovandosi Robert alla porta
“riparto
domattina ma non
avevo un posto dove andare”disse Robert
“in
che senso?”chiese Tom
preoccupato
“non
hai letto i giornali di
ieri? Mia sorella non ha detto nulla?”chiese Robert
“che
è successo? vieni
Victoria non c’è ”disse Tom ora davvero
preoccupato facendolo entrare in casa.
“l’altra
sera ero ad un
party ho bevuto troppo e sono uscite delle foto con una ragazza,
è venuta in
albergo con me”disse Robert
“oddio
non dirmelo, cazzo
Robert tu non devi bere quando non sei in giro con noi, ormai non reggi
nemmeno
più nulla e Katherine? Che razza di manager è?
Dovrebbe starti più dietro,
Carla l’ha presa tanto male?”chiese Tom
“non
vuole più stare con me,
non si fida più di me”disse Robert
“cazzo
Robert, un tradimento
è troppo, qui veramente è grave”disse
Tom
“non
l’ho tradita, io non ci
ho fatto nulla con quella è che ero poco lucido e pensavo
che lei alloggiasse
allo stesso albergo, quando ho capito le sue intenzioni sono stato
chiaro e me
ne sono andato, non è successo niente”disse Robert
“Rob
io ti credo, anche
perché so quanto la ami, però se ha reagito in
questo modo queste foto sono un
po’ equivoche”disse Tom
“si
lo sono, ero totalmente
sbronzo ma non è successo niente”disse Robert
“
non c’era nessuno con
te?”chiese Tom
“no,
insomma non ricordo,
quella troia voleva soltanto il suo momento di celebrità e
io non ho pensato a
niente non ho pensato che qualcuno potesse fotografarmi manipolando una
situazione che non aveva nulla di ambiguo”disse Robert
“e sei stato un vero
coglione, non preoccuparti
troveremo il modo di fare luce su questa situazione”disse Tom
“ha
detto che non si fida
più di me”disse Robert con lo sguardo triste.
“andrà
tutto a posto”disse
Tom
“non
lo so, ma non ho
intenzione di arrendermi non posso permettere che vada
così”disse Robert
@ aquizziana : uhm si
me lo chiedo spesso anch' io speriamo che prima o poi scadano XD
concordo con tutto grazie mille un bacione ciao grazie
per seguire la storia
@ FanDemiJB : mi
spiace per questa piega pian piano le cose andranno a posto anche se
con questo capitolo so che non sembra grazie
per seguire la storia
@ fiorella91 : si lo
so mi spiace ma io sapevo che sarebbe andata così mi scuso
posso dire che migliorerà però un bacione ciao grazie
per seguire la storia
@ RiceGrain : si
effettivamente è vero è stato un pò
scemo XD ahaha si mando avanti la baracca XD un bacione ciao grazie per
seguire la storia
@ lazzari : si quella
cosa preannunciava tutto effettivamente XD sarà un periodo
difficile non sarà una cosa immediata perchè lei
questa cosa l'ha presa molto male, prima fra tutti perchè da
lui non se lo aspettava e lui è il primo di cui è
riuscita davvero a fidarsi dopo quello che le era successo,
però dopo questa cosa fa fatica, vedremo comunque che
sarà stracombattuta in questa cosa cioè ora ha un
pò schizzato XD ahahah no lei è peggio dai, uhm
no però uhm si mi sa che siamo allo stesso livello di
depressione XD comunque mi scuso per le lacrime XD un bacione ciao e
grazie di seguire la storia
@ daisyB : eh beh si
hanno proprio dei problemi di mobilità mi sa XD lei sicuro
tacco 12 di fisso deve avere XD l importante è che ci si
alzi l autostima XD
è stato sciocco perchè lui era lì a
chiacchierae era un pò sbronzo e non percepiva bene quello
che gli succedeva intorno per fortuna ha realizzato prima che fosse
troppo tardi però Carla la pensa in maniera diversa XD si
lui non è come tutti mi piace pensarla così XD
ahah si tranqui un pò tutte lo siamo ma alla fine comunque
non possiamo fare a meno di loro XD un bacione ciao grazie per seguire
la storia
@ SIL1996 : no
decisamente non è facile e qui penso si veda in
pieno XD uhm guarda il matrimonio attualmente è lontano XD
però io credo che prima o poi XD un bacione ciao grazie per
seguire la storia
@ romina75 : beh
insomma con quella faccia braccia intorno alle spalle della tipa con
Kristen queste libertà non se le prende, cioè era
straandato comunque a Cannes e ho usato la storia che girava anche se
pare proprio non fosse vera cioè era brillo però
non è successo niente con la bionda perchè tipo
dicevano che era andato via con la manager alla fine XD si
perchè lei comunque non lo sente più preso solo
dal suo lavoro, insomma questa qui è stronza non
è come la tipa biondina che sta con lui di solito che ha
l'aria simpatica e che lo porta al cinema XD esatto cioè mah
speriamo abbia un pò di tempo per tornare a London XD si
adesso è un pò così ma lui non si
arrende e alla fine lei comunque è molto combattuta e
più si andrà avanti e più lo
sarà, al momento preferisce stargli lontano
perchè si sente delusa e sente di non riuscire a stare con
lui, però comunque devono pensare molto anche a Sophie che
merita entrambi i genitori XD grazie mille per seguire la storia un
bacione ciao
|
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Capitolo 53 *** 53 ***
Capitolo scritto con questa canzone in sottofondo che vedremo anche
più avanti canzone
Qualche
giorno dopo il
rientro a Los Angeles cadeva il 13 maggio e sarebbe stato il trentesimo
compleanno di Robert, sul set gli avevano portato una torta con tanto
di
candeline da spegnere e quando gli avevano chiesto di esprimere un
desiderio
proprio come fanno i bambini non aveva avuto dubbi e aveva spento tutte
le
trenta candeline in un solo soffio.
“auguri
Rob”disse Kellan
dando una pacca sulla spalla all’amico.
“che
ci fai qui?”chiese Robert
“è
il tuo trentesimo
compleanno e sei requisito da me e dai ragazzi, specialmente
perché devi
approfittarne ormai sei single e trenta anni sono una tappa
importante”disse
Kellan
“no
Kellan non penso uscirò,
sono stanco e ho ancora molto da lavorare”disse Robert
“ma
è il tuo trentesimo
compleanno”disse Kellan
“non
è importante e non ho
voglia di festeggiare, però grazie comunque”disse
Robert
“va
bene non insisto”disse
Kellan arrendendosi all’evidenza e poi forse portarlo fuori
così depresso
l’avrebbe aiutato soltanto ad affogarsi
nell’alcool.
“grazie
Kellan”disse Robert
salutando l’amico prima di tornare al suo camerino e
cambiarsi per rientrare in
albergo e trovare la solita truccatrice che nell’ultimo
periodo gli dava il
tormento, non faceva altro che ronzargli intorno.
“ciao
Robert tanti
auguri”disse Megan
“grazie”disse
Robert
perplesso prendendo le sue cose dal camerino
“ho
sentito che non esci con
i ragazzi che ne dici se venissi un po’ con te a farti
compagnia in
camera?”chiese Megan
“no
grazie, non ho bisogno
di compagnia”disse Robert uscendo dal camerino ignorandola e
sperando in quel
modo di aver definitivamente spento le mire nei suoi confronti.
Tornato
in albergo decise di
chiamare a casa per sapere che cosa succedeva a Londra sperando di
avere
notizie riguardo a Carla.
“pronto”disse
Clare
rispondendo
“mamma”disse
Robert
“oh
Robert come stai? Tanti
auguri di buon compleanno non mi sembra vero che hai già
trent’anni”disse Clare
“già,
grazie mamma”disse
Robert
“non
hai risposto alla mia
domanda come stai?”chiese Clare
“come
sta lei?”chiese Robert
senza rispondere
“è
qualche giorno che non la
vediamo, oggi pomeriggio Ivan ha accompagnato Sophie a trovarci, lei
sta molto
bene è così carina”disse Clare
“dagli
un bacio da parte mia
quando la vedi ancora”disse Robert
“certo
figliolo”disse Clare
“beh
mamma ora vado ho molto
da fare”disse Robert
“certo
tesoro ancora auguri
anche da tuo padre e da Lizzy”disse Clare
“grazie
mamma ciao”disse
Robert prima di chiudere anche se sapeva bene che in realtà
suo padre ce
l’aveva ancora parecchio con lui, aveva trovato il suo
comportamento totalmente
sciocco e immaturo, era deluso dal fatto che suo figlio si fosse fatto
corrompere secondo lui dal mondo in cui lavorava dimenticandosi del
mondo
reale.
Ripensando
ancora allo
sguardo deluso del padre quando li aveva salutati prima di tornare a
Los
Angeles si avvicinò al mini bar svaligiandolo totalmente, e
non soddisfatto
dovette attingere alle sue scorte personali, passò
così il giorno del suo
trentesimo compleanno in compagnia dell’alcool e attendendo
una chiamata che
non arrivò mai, il suo ventinovesimo compleanno era stato
nettamente diverso,
lui era in partenza ed era da pochi giorni che Carla aveva accettato di
andare
a vivere con lui e avevano scoperto che
avrebbero avuto una bambina, quelli erano stati fra i
giorni migliori
della sua vita ma ora sembravano soltanto dei lontani ricordi, e tutto
questo
era successo perché lui era un idiota e perché il
suo mondo era ancora troppo
incasinato nonostante ormai la sua carriera fosse avviata da quasi una
decina
d’anni nulla si era calmato, era stato sempre un crescendo,
ma iniziava ad
essere ora di prendere una boccata d’aria non poteva
continuare così e
Katherine avrebbe dovuto accettarlo perché attualmente per
quanto lo aiutasse a
distrarsi del suo lavoro gli interessava poco, voleva soltanto
riprendersi la
donna che amava e tornare a vivere con lei e la loro bambina.
“Richard
e Clare ti salutano”disse
Ivan entrando in casa con Sophie in braccio ma non attirando con il suo
ingresso l’attenzione di Carla concentrata su una tazza di
the, probabilmente
la stessa che gli aveva visto preparare quella mattina.
“hey
ma guarda un po’ chi c’è?
Tua figlia hai visto?”chiese Ivan attirando finalmente la sua
attenzione grazie
ai versetti di Sophie che in qualche modo stava tentando di attirare la
sua
attenzione.
“ciao
piccola”disse Carla
prendendo in braccio sua figlia e dandogli un bacio sulla testa.
“dicevo
Clare e Richard ti
salutano”disse Ivan
“grazie”disse
Carla
“ora
non vorrei essere
troppo precipitoso, ma credo che restare in casa a guardare il fondo
dell’interessantissima
tazza di the non debba diventare il tuo hobby fisso, perché
io ricordo che tu
hai un lavoro e che tipo i nonni e gli zii di tua figlia sarebbero
felici di
sapere che fine hai fatto, sono giorni che non ti fai
sentire”disse Ivan
“si
forse hai ragione”disse
Carla
“ho
ragione, lo so che lo
fai perché ormai Robert è diventato
l’innominabile, ok l’ho detto Robert, ma
è
comunque il padre di Sophie non puoi evitare delle persone a cui sei
legata e
che sono legate a te soltanto perché sono la sua
famiglia”disse Ivan
“lo
so, domani tanto devo
vedere Victoria per i suoi controlli”disse Carla
“uhm
e poi sai chi viene tra
qualche settimana? Il mio fratellone”disse Ivan tutto
contento.
“e
questo dovrebbe
interessarmi?”chiese Carla
“no,
credo di no però spero
che per allora non avrai più questa faccia o
penserà che a Londra ce la
passiamo male”disse Ivan
“ai
suoi ordini”disse Carla
“perfetto
vado”disse Ivan
baciandole la guancia e baciando la fronte di Sophie.
“non
ha chiamato”disse Carla
parlando con Sophie che
la guardava con
il suo solito sguardo curioso.
“però
ti vuole bene,
semplicemente non ne vuole più a me”disse Carla
facendo sedere Sophie al suo
solito posto nel seggiolone e guardando per un’ultima volta
il telefono di casa
sperando di sentirlo squillare per poi rimetterlo al suo posto e
preparare la
cena per la bambina, lei aveva un buco allo stomaco che durava da
giorni, l’unico
motivo per cui si svegliava e tentava di dare un ritmo alla giornata
era l’esistenza
di sua figlia.
Il
giorno dopo si svegliò
molto presto e si preparò per andare a lavoro, prima
però sarebbe passata a
casa Pattinson per lasciare Sophie ai nonni
e per fargli vedere che era ancora viva, anche se non sapeva bene che
cosa
sapevano effettivamente però i giornali li avevano
sicuramente letti, e questo
era il motivo principale per cui non riusciva a pensare di incontrarli,
le
avrebbero sicuramente parlato di Robert e lei in quel momento non
voleva
sentirne parlare e non voleva nemmeno consigli voleva soltanto andare
avanti in
qualche modo.
“buongiorno
Clare”disse
Carla quando la madre di Robert venne ad aprirle.
“Carla
hai portato Sophie,
vai a lavoro?”chiese Clare
“si,
passo a prenderla
quando finisco”disse Carla
“certo
tesoro, te la teniamo
volentieri, ma dimmi tu come stai?”chiese Clare
“sto
bene”disse Carla
sorridendole con un sorriso che poteva sembrare sincero ma che aveva
decisamente poco del sincero.
“va
bene tesoro, allora ci
vediamo per cena, preparo anche per te?”chiese Clare
“non
credo riuscirò a cenare
sarò esausta”disse Carla
“va
bene, allora a stasera”disse
Clare sorridendole e lo stesso fece Carla sempre con il suo sorriso
finto.
“ogni
tanto resusciti tu”disse
Camilla vedendo entrare Carla già cambiata per iniziare il
suo turno.
“si
scusami, è che sono
stata poco bene”disse Carla
“tranquilla”disse
Camilla
che di sicuro sapeva già tutto vista la sua
familiarità con le riviste di
gossip, e quello che era successo a Cannes era finito su ogni prima
pagina nel
giro di pochissime ore e per fortuna fino ad ora l’avevano
lasciata in pace e
sperava che continuasse così, perché non era
certo pronta per mostrare la sua
vita privata a dei perfetti sconosciuti.
“dovrebbe
venire Victoria
oggi”disse Carla mentre sfogliava il raccoglitore con
l’elenco delle pazienti
ricoverate vedendo di che cosa dovevano occuparsi.
“si
perfetto è una giornata
tranquilla sembrerebbe”disse Camilla
“ok,
allora mi occupo di
Victoria e poi ti aiuto”disse Carla
“perfetto”disse
Camilla
tornando al suo solito cazzeggiare, non si sarebbe schiodata da quella
sedia
per nessuna ragione al mondo cioè soltanto se fosse suonato
un campanello.
Carla
non fece nemmeno in
tempo ad uscire dalla guardiola che si trovò Victoria con
Lizzie e Cecilie al
seguito, perfetto doveva soltanto affrontare le sorelle del suo ex
compagno, ma
trattandosi di loro due solo era piuttosto riduttivo e parlare di lui
come del
suo ex compagno era difficile anche solo da credere, pensare e
pronunciare era
praticamente impossibile.
“la
mia ostetrica preferita
come stai?”chiese Victoria abbracciandola
“bene,
tu tutto ok?”chiese
Carla
“all’inizio
non va mai molto
bene”disse Victoria
“si
al solito”disse Carla
sorridendole
“ciao
Carla”la salutò Lizzie
con un abbraccio
“ciao
Lizzie”disse Carla
“Cecilie
guarda c’è la zia,
lo sai che c’era lei quando sei nata ”disse
Victoria prendendo in braccio la
figlia.
“lei
e lo zio”disse Cecilie che
inconsapevolmente con quelle parole portò alla memoria di
Carla tutto dall’inizio,
ma doveva sforzarsi di non pensarci.
“si
ma lo zio non ha fatto
niente ha solo rimpiazzato in qualche modo papà che stava
arrivando”disse
Victoria sminuendo il fratello e stemperando in qualche modo il clima
che si
era creato dopo le parole della figlia.
“farai
nascere anche il mio
fratellino?”chiese Cecilie
“certo”disse
Carla
“e
comunque non è detto che
sarà un fratellino smettila di ascoltare
papà”disse Lizzie prendendo in giro la
sua nipotina.
“papà
dice che non devo
ascoltare te”disse Cecilie
“ma
tu pensa”disse Lizzie
perplessa
“ora
lo scopriamo vero
Carla?”chiese Cecilie
“speriamo”disse
Carla
facendole strada verso l’ambulatorio.
“sai
già tutto Vic”disse
Carla invitandola a scoprire il ventre mentre lei preparava la
macchina.
“con
quello si vede il
fratellino?”chiese Cecilie indicando la sonda che teneva in
mano Carla.
“già
e prima sentiamo quanto
batte il suo cuoricino”disse Carla sorridendole mentre
poggiava la sonda sulla
pancia di Victoria e accendeva l’apparecchio diffondendo
nella stanza il suono
di un cuore che cavalcava come era sempre il tipico battito fetale.
“va
veloce”disse Cecilie
sorpresa
“anche
il tuo era così
cucciola”disse Lizzie dandole un bacino sulla testa.
“Carla
dimmi che si vede”disse
Victoria speranzosa.
“si,
si vede con certezza è
un maschio”disse Carla
“il
mio David”disse Victoria
soddisfatta
“David?”chiese
Lizzie
perplessa
“David
si è l’unico nome che
piaceva anche a Tom ”disse Victoria soddisfatta.
“bene”disse
Carla togliendo
la sonda e dandogli una salvietta per ripulirsi dal gel.
“grazie
Carla davvero”disse
Victoria
“di
niente comunque sembra
che tutto vada bene, e vedendo gli esami anche quelli sono buoni, poi
vedrai
che il dottor Ross ti dirà anche lui che va tutto
bene”disse Carla
“grazie,
no perché visto che
dovevamo parlare del parto e che comunque non resisto fino alla
settimana
prossima ne ho approfittato”disse Victoria
“certo
figurati”disse Carla
sistemando tutto e sedendosi alla scrivania per scrivere tutto e per
scrivere
qualche indicazione in più a Victoria.
“voglio
bere”disse Cecilie
“ti
ci porto io che la mamma
ha da fare”disse Lizzie
“grazie”disse
Victoria alla
sorella.
“figurati”disse
Lizzie
uscendo con Cecilie.
“quindi
dovresti partorire
il 19 novembre circa”disse Carla mentre compilava i vari
moduli.
“si
tanto so già tutto, parliamo
di qualcos altro, come per esempio del fatto che hai cacciato mio
fratello di
casa?”chiese Victoria
“Vic
davvero io preferirei
evitare questo argomento”disse Carla
“non
puoi davvero credere ai
giornali, è a pezzi, Tom aveva detto a Kellan e Jackson di
portarlo fuori per
il suo compleanno e lui non è nemmeno voluto uscire,
l’ha chiamato per sapere
cosa stesse facendo ed era totalmente ubriaco”disse Victoria
“Victoria
davvero io lo so
che gli volete bene, ma è complicato”disse Carla
“non
è così complicato devi
solo credergli, è un idiota perché era ubriaco e
lo sappiamo picchialo ma
credigli, non ha fatto nulla con quell’oca”disse
Victoria
“Vic
ti prego io non ce la
faccio a parlare di questa cosa”disse Carla stringendo la
penna tra le mani e
trattenendo a stento le lacrime che minacciavano di uscire.
“scusami
hai ragione non
dovrei mettermi in mezzo è che tu fattelo dire vallo a
raccontare a qualcun
altro che stai bene perché hai un aspetto orribile e lui non
se la passa certo
bene, vorrei solo che voi riusciste a stare meglio”disse
Victoria
“attualmente
io sto meglio
lontano da lui”disse Carla sospirando
“va
bene e scusa ancora per
aver tirato fuori l’argomento, spero comunque che riusciate a
risolvere tutto
al più presto”disse Victoria
“grazie”disse
Carla poco
convinta delle parole di Victoria tornando alla compilazione dei moduli
ricacciando indietro le lacrime come se quella conversazione di pochi
minuti
prima non fosse mai avvenuta.
@ RiceGrain
: eh beh ci sta XD si lui non era proprio lucido x niente XD esatto Tom
sa come fare XD grazie mille e mi disp che sei triste questo
è più allegro XD un bacione ciao
@ daisyB: bene grazie
mille XD esatto brava hai trovato il nocciolo della questione e vedremo
quanto saranno davvero forti i loro sentimenti XD ahaha infatti
però mi piace come cosa XD un bacione ciao
@ fiorella91: esatto
brava bravissima in questa parte della storia ci concentreremo su loro
come coppia non su loro in quanto genitori XD ahah probabilmente XD
ciao un bacione e grazie
@ _Miss_: esatto brava
speriamo comunque un bacione ciao
@ romina75: si era
tutto nell'aria alla fine, esatto infatti in questa fase voglio proprio
analizzare questo non mi sembrava corretto lasciare le cose
così con tante cose ancora aperte, lo spero anch' io grazie
mielle ciao un bacione.
@ lazzari: ahahah mi
sa di si eh XD mi dispiace per le lacrime e per il colpaccio
XD comunque si hanno bisogno di mettersi a fare un punto della
situazione per riuscire a vivere finalmente come una coppia vera XD
grazie mille un bacione ciao
|
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Capitolo 54 *** 54 ***
copertina
Erano
passate tre settimane
e ormai era arrivato anche giugno, le cose sembravano essersi
stabilizzate,
Carla negli ultimi giorni si era anche fermata a cena dai Pattinson, la
gravidanza di Victoria procedeva alla grande e tutti evitavano di
parlare
troppo di Robert, anche se Carla ormai stava nettamente migliorando,
una sera
che erano a cena a casa Pattinson e Robert aveva chiamato aveva
addirittura
tenuto in braccio Sophie mentre sentiva la voce di Robert
dall’altra parte del
telefono poi però aveva ripassato la cornetta a Clare che
per un attimo aveva
sperato che lei volesse parlargli.
“come
è andata oggi al
lavoro Carla?”chiese Clare mentre cenavano.
“molto
movimentata ho
assistito due parti, personalmente non vedevo l’ora
finisse”disse Carla mentre
imboccava Sophie.
“posso
immaginarlo”disse
Richard sorridendole e poi suonò il campanello di casa e
Clare andò ad aprire e
quasi non le venne un colpo.
“chissà
chi è a quest’ora,
come minimo Lizzie ha scordato le chiavi di casa prima di
uscire”disse Richard.
“guardate
chi è tornato”disse
Clare al settimo cielo.
“ciao
papà”disse Robert e
quando Carla percepì la sua presenza per poco non le prese
un colpo fu come
vedere un fantasma.
“papà”disse
Sophie
sporgendosi dalle braccia di Carla perché Robert la
prendesse in braccio.
“principessa”disse
Robert
avvicinandosi alla sua bambina e Carla gliela passò in
braccio e per un attimo
le loro mani si sfiorarono facendole venire i brividi.
“ciao”la
salutò Robert
“ciao”disse
Carla
salutandolo per poi allontanarsi dalla sala da pranzo dei Pattinson e
raggiungere il bagno dove si chiuse per qualche minuto.
Quando
uscì dal bagno si
ritrovò faccia a faccia con la stessa persona da cui era
fuggita pochi minuti
prima.
“scusa
non volevo
spaventarti”disse Robert
“no,
non è niente”disse
Carla allontanandosi
“magari
domani passo a
prendere le mie cose”disse Robert
“si
va bene”disse Carla
“ti
trovo bene”disse Robert
“già”disse
Carla andandosene
di sotto e dopo aver sistemato Sophie e aver assaggiato il dolce di
Clare tornò
a casa, non sarebbe riuscita a stare di più nella stessa
stanza con Robert.
Il
giorno dopo era di riposo
e Ivan l’aveva letteralmente obbligata ad uscire a cena con
lui Nate e suo
fratello Nicolas che era arrivato nel pomeriggio, Robert invece non era
più
passato da casa a prendere le sue cose e forse era stato meglio
così.
“ciao
Clare scusa per l’ora
ma devo uscire a cena e volevo chiederti se potevate
tenermela”disse Carla
“certo
tesoro, Robert è
andato da Tom ma tornerà presto e sono sicura che
sarà felicissimo di passare
un po’ di tempo con la bambina, gli è mancata
molto e anche tu gli sei mancata
molto”disse Clare
“va
bene, ti ringrazio Clare
vado o farò tardi”disse Carla
“buona
serata tesoro”disse
Clare fingendosi entusiasta per lei ma in fondo un po’
delusa.
“e
quindi ti ha
parlato?”chiese Tom
“si,
mi ha detto ciao e poi
è scappata in bagno”disse Robert
“non
vuole dividere spazi
con te”disse Tom
“chissà
perché questo
l’avevo capito, perché sai vorrei ricordarti che
sono tornato ad abitare dai
miei ”disse Robert
“beh
se ci fai da babysitter
potrei darti la camera degli ospiti”disse Tom
“no
grazie ci sono più probabilità
che la veda a casa dei miei che
qui”disse
Robert infilandosi la giacca.
“speri
di trovarla a cena a
casa Pattinson?”chiese Tom
“esatto”disse
Robert
“in
bocca al lupo allora”disse
Tom
“crepi”disse
Robert uscendo
da casa di Tom e scontrandosi con Victoria che stava rientrando con
Cecilie.
“ecco
il fratello che mi
evita”disse Victoria abbracciandolo
“sono
appena tornato ho
visto a malapena Lizzie”disse Robert
“e
poi hai altro per la
testa posso immaginarlo”disse Victoria
“vado
mamma mi aspetterà per
cena”disse Robert
“oggi
non lavorava magari la
trovi lo stesso però”disse Victoria
“magari
potresti fingere di
stare male per esempio”disse Robert
“uhm
se vuoi più avanti
posso anche farlo ma per ora non sarei credibile e stasera posso
mangiare la
pizza”disse Victoria indicando i cartoni che teneva in mano
“scherzavo
comunque grazie
Vic”disse Robert
“di
nulla, devi avere
pazienza vedrai che andrà tutto a posto, entro il compleanno
di Sophie sarà
tutto come prima me lo sento”disse Victoria stampandogli un
bacio sulla
guancia.
“grazie”disse
Robert per poi
proseguire verso casa Pattinson.
Tornato
a casa trovò sua
madre ad aprirgli con in braccio sua figlia.
“Robert
eccoti, guarda chi c’è
Sophie”disse Clare dandola in braccio a Robert
“amore”disse
Robert
baciandole le guance e facendola sorridere.
“lei
non c’è è uscita”disse
Clare prima che Robert potesse chiederlo.
“con
chi?”chiese Robert
sentendosi mancare
“non
l’ho chiesto”disse
Clare
“non
importa”disse Robert
sedendosi a tavola con in braccio sua figlia e coccolandola un
po’, gli era
mancata molto e gli era mancata moltissimo anche sua madre, anche se al
momento
quello che era riuscito ad ottenere era stato soltanto un freddo
saluto, e il
calore che aveva sentito quando le loro mani si erano sfiorate per un
attimo,
come quando in una giornata fredda si sta fuori e anche il minimo
oggetto
tenuto in tasca sembra che riesca a riscaldarti e per lui lei era
proprio così,
era quel calore che gli mancava e che continuava a fargli sentire
freddo
dentro.
“Carla
ma potevi aspettare
saremmo passati a prenderti in taxi”disse Nate abbracciandola
non appena scese
dal taxi.
“dovevo
portare Sophie dai
Pattinson”disse Carla
“Ivan
stava finendo di
aiutare suo fratello e io ho detto andiamo ad aspettare Carla, non mi
piace per
niente suo fratello, dai ma siamo sicuri che sono
fratelli?”chiese Nate
“si
lo sono, ma non hanno lo
stesso padre”disse Carla
“si
vede, suo fratello mi dà
tanto l’aria del rompipalle”disse Nate
“si
un po’ credo lo sia
anche, è sempre stato così Nicolas tutto
precisino”disse Carla
“lo
sapevo, beh allora
scapperà in casa con noi due”disse Nate
“suppongo
proprio di si”disse
Carla ricordando il periodo in cui praticamente Nate era sempre a casa
loro e
tra lui e Ivan non si sapeva chi mettesse più disordine in
casa.
“oh
eccola la nostra Carla”disse
Ivan uscendo dal portone e abbracciandola
“non
ci vediamo da due
giorni non da secoli”disse Carla
“si
ma tu mi manchi sempre”disse
Ivan
“sei
poco convincente lo sai”disse
Carla lanciandogli un’occhiata.
“lo
so, ma ti prego sorridi
ok? Non far sembrare che qui ce la passiamo male, sai
com’è”disse Ivan
sottovoce affinchè suo fratello non sentisse.
“ok”disse
Carla portando gli
occhi al cielo
“Carla”disse
Nicolas
avvicinandosi a lei
“ciao
Nicolas quanto tempo”disse
Carla
“sei
sempre più bella, anche
senza pancia”disse Nicolas abbracciandola.
“anche
tu sei in forma come
sta la tua ragazza?”chiese Carla cercando di essere gentile
anche se i
complimenti gratuiti specialmente da lui la mettevano non poco a
disagio.
“uhm
sta bene sta con un
altro”disse Nicolas rabbuiandosi e subito Ivan la
fulminò con lo sguardo e
Carla provò a recuperare in qualche modo ma più
di un mi dispiace non riuscì a
tirare fuori.
“dai
basta con questi
argomenti andiamo al giapponese che poi si va a bere”disse
Ivan rialzando l’umore
generale.
“Ivan
ti ho detto che non
posso fare troppo tardi, Sophie è dai nonni”disse
Carla
“beh
suo padre è tornato in
città no? Se ne occupa lui stasera tu ti diverti
ok?”disse Ivan senza ammettere
repliche.
“ci
sono scelte con te”disse
Carla
“no,
non ce ne sono infatti”disse
Ivan facendole l’occhiolino e così dopo il
giapponese si ritrovarono in un
locale che faceva il karaoke dove chiaramente Ivan e Nate avevano
intenzione di
dare il meglio di loro, e dopo tutto erano dei discreti cantanti era un
dato di
fatto peccato però che da ubriachi non rendessero allo
stesso modo.
“dio,
mio fratello è insentibile”disse
Nicolas perplesso.
“di
solito è bravo, ma l’alcool
non lo aiuta certo”disse Carla buttando giù un
sorso del suo drink si era
ripromessa di berne uno soltanto.
“uhm
tu invece non c’è modo
di vederti sbronza allora?”chiese Nicolas
“mi
hai visto mille volte
sbronza”disse Carla pensando al passato e alle mille sere che
si era fermata a
dormire da Ivan perché a casa non sarebbe mai arrivata.
“già,
come quella in cui sei
andata in bagno e poi ti ho ritrovato in camera mia”disse
Nicolas
“oddio
è vero che figura
pessima, è che più o meno siete alti uguali
stessa stazza era buio e le camere
sono troppo vicine”disse Carla giustificandosi.
“tranquilla
è passato, certo
a volte mi mangio le mani per non averti fatto credere che fosse
successo
qualcosa”disse Nicolas
“uhm
beh capisco”disse Carla
perplessa tornando a sorseggiare il suo drink per liberarsi
dall’imbarazzo che
stava provando.
“tuo
marito è un coglione
volevo dirtelo appena ti ho vista”disse Nicolas
“non
è mio marito”disse
Carla
“credevo
vi foste sposati
alla fine”disse Nicolas
“se
fosse successo lo
saprebbe chiunque ”disse Carla perplessa
“è
un coglione, cioè ha te
che voglio dire sei bellissima e sei una persona così
speciale e ti tratta
così, no è un vero coglione”disse
Nicolas
“grazie
Nicolas ma è una storia
un tantino complicata di cui preferirei non parlare”disse
Carla
“comunque
se non sei più
occupata potrò sfruttare le tue conoscenze della
città per ambientarmi, Ivan mi
ha già mandato a fanculo”disse Nicolas
“va
bene, certo ho dei ritmi
un po’ complessi”disse Carla
“si
immagino, però posso
contare sul tuo aiuto? Sono in una città nuova e la mia
ragazza mi ha appena
lasciato potrei buttarmi nel Tamigi sai?”disse Nicolas ridendo
“sei
il fratello di Ivan che
è un po’ come se fosse mio fratello quindi alla
fine lo sei un po’ anche tu è
chiaro che ti aiuto”disse Carla
“no
adesso non dire che
siamo fratelli, cioè sei la sorella di mio fratello al
massimo”disse Nicolas
ridendo.
“ok”disse
Carla perplessa.
“cazzo
Carla ma cosa hai
bevuto solo quel long Island? Ma non ti vergogni? Cameriere un altro
giro”disse
Ivan sedendosi al tavolo.
“dai
Ivan non mi va di bere
dopo mi sento male”disse Carla
“solo
uno dai sei troppo
sobria almeno un po’ brilla devi esserlo su”disse
Ivan
“devo
occuparmi di mia
figlia dopo”disse Carla
“uno
solo non ti renderà
ubriaca”disse Ivan convincendola a bere
“ok”disse
Carla peccato che
dopo quel primo bicchierino ne seguirono altri tre e che
l’effetto brilla stava
diventando parecchio accentuato anche se era comunque lucida e questo
le
permise di rendersi conto che si stava facendo tardi.
“è
tardissimo”disse Carla
guardando l’orologio che segnava già la mezzanotte
e mezza.
“uhm
vero, dobbiamo andare
Nicolas tu che sei sobrio puoi farcela a guidare dalla parte
sbagliata?”chiese
Nate ridacchiando e lanciandogli le chiavi.
“speriamo”disse
Nicolas
“guido
io mi sa che è meglio”disse
Carla massaggiandosi le tempie.
“dimmi
la strada guido io”disse
Nicolas entrando in macchina seguito da Carla e dai due ormai ubriachi
che si
sedettero dietro.
“ok
guidare dalla parte
sbagliata posso farcela”disse Nicolas mettendo in moto mentre
Carla gli dava le
indicazioni e per fortuna arrivarono con facilità a Barnes.
“se
volete andate, io prendo
un taxi dopo”disse Carla
“no
ti aspettiamo”disse
Nicolas
“no
ma davvero meglio che
andiate, Nate ce la fai a dirgli la strada?”chiese Carla
notando Robert vicino
alla finestra del salone che dava sull’entrata di casa
Pattinson.
“si
ce la posso fare”disse
Nate
“ok
grazie per la serata e
buona notte”disse Carla salutandoli
“buonanotte”disse
Nicolas
sorridendole mentre Ivan e Nate le fecero giusto un cenno di saluto
dato il
loro stato.
Carla
prese un respiro e
ignorò il fatto che Robert fosse in casa e che
l’avesse vista arrivare e bussò
alla porta di casa Pattinson.
“ciao”disse
Carla quando
Robert le aprì
“ciao”disse
Robert
“Sophie?”chiese
Carla
“dorme,
credo che sia meglio
non svegliarla, te la riporto domattina ”disse Robert
“ho
tutto a casa e non le ho
portato dietro nemmeno il cambio, devo portarla a casa”disse
Carla
massaggiandosi la testa dolorante.
“ma
hai bevuto, non mi
sembra il caso”disse Robert
“solo
un po’, non sono certo
ubriaca”disse Carla
“hai
gli occhi lucidi e ti
fa male la testa, tra poco vomiterai sicuramente”disse Robert
“grazie
per la diagnosi, ma
non posso lasciarla qui, anche perché tu non puoi saperlo ma
tua figlia di
notte ha bisogno della sua culla, tra poco si sveglierà e
inizierà a piangere,
quando faccio il turno di notte tua madre è costretta a
venire a casa ad
occuparsi di lei”disse Carla e proprio in quel momento Sophie
si svegliò
piangendo.
“giustappunto”disse
Carla avvicinandosi
alla figlia e prendendola in braccio.
“va
bene allora vi
accompagno a casa e rimango con lei”disse Robert
“no,
insomma no”disse Carla
“starò
in camera con lei non
mi avvicinerò minimamente a te, non mi sentirai nemmeno, e
per inciso se tu non
avessi bevuto io ora non dovrei dovervi riaccompagnare a
casa”disse Robert
“visto
che non ti fidi di me
va bene”disse Carla
“io
mi fido di te, ma so che
ormai quando bevi ti senti sempre male ed è meglio che ci
sia qualcuno a badare
alla bambina”disse Robert
“ok
, ma resta fuori dalla
mia vista”disse Carla
“me
ne andrò prima che ti
svegli”disse Robert
“ok”disse
Carla prendendo le
cose della bambina e uscendo mentre Robert prese le chiavi della
macchina la
seguì.
Rimasero
in silenzio per
tutto il tragitto senza scambiarsi una parola l’unico rumore
percepibile era il
respiro della loro bambina addormentata l’unica che avrebbe
dormito un sonno
tranquillo quella notte.
“eccola
qui la tua culla”disse
Carla dandole un bacino sulla fronte mentre la metteva nella culla, la
osservò
nel suo sonno tranquillo per qualche attimo e poi quasi non si prese un
colpo
nel vedere Robert alle sue spalle.
“non
volevo spaventarti”disse
Robert
“niente”disse
Carla
ignorandolo e andando in bagno a cambiarsi per poi mettersi a letto, la
nausea
non era nemmeno presente ma sapere che Robert era nella camera di
fronte non l’aiutava
certo a prendere sonno, poi però riuscì a
chiudere gli occhi presa dalla
stanchezza ma li riaprì quasi subito trovandosi davanti agli
occhi le foto di
lui con quella ragazza e si svegliò urlando.
“è
successo qualcosa?”chiese
Robert sbucando dalla porta spaventato dall ‘urlo di Carla
trovandola in
lacrime.
“hey
che succede?”chiese
Robert avvicinandosi
“non
è niente e comunque hai
fatto già abbastanza lasciami in pace”disse Carla
e davanti a quell’espressione
triste Robert non potè fare a meno che fare marcia indietro
e tornare a sedersi
sul dondolo nella camera della loro bambina, sempre più
consapevole che la
causa di tutta quella sofferenza era proprio lui.
Allora che dire grazie come sempre per i commenti e spero che questo
cap vi piaccia e che riusciate a capire cosa sta succedendo
cioè a volte ho i dubbi che non riesco a comunicare bene,
comunque nessuno dei due si è arreso lei è ferita
ma lo ama cioè lo capirete poi, è depressa un
attimino di depressione ci sta insomma pensa che l'unico uomo di cui ha
fatto bene a fidarsi l'abbia tradita e gli fa male anche solo
vederlo, anche se la figlia è praticamente la
fotocopia di rob quindi insomma non cambia molto, lui invece al momento
non sa come farsi credere e l'unica cosa che vuole fare attualmente
è riconquistare la sua fiducia perchè lo sa che
comunque lei lo ama ancora, spero di essere stata più chiara
per ulteriori domande chiedete pure e io proverò a essere
più chiara XD Comunque vi ringrazio infinitamente per i
bellissimi commenti che mi lasciate davvero, specialmente l'analisi di
Romina è stata molto interessante però come ti ho
spiegato su non si arrenderanno spero solo di riuscirlo a rendere XD
un grazie anche a daisyB si sono due
amebe ma miglioreranno XD
a BabyVery a TheBimbaPikkola che
commenta per la prima volta grazie mille fiorella91, _Miss_e a RiceGrain che
sopporta tutti i miei commenti sui personaggi XD
|
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Capitolo 55 *** 55 ***
@ TheBimbaPikkola:
eheh lo so anche a me non piace però la storia mi ha detto
di scrivere così XD un bacione ciao
@ RiceGrain: si ele
sono supporter loro XD solo il padre c'è rimasto un
pò male XD ma per il resto lo supportano anche
perchè nessuno ci crede che sia vero o meglio sperano non
sia vero XD si ivan è il best friend migliore Nicolas
è un coglione XD proprio come per i fratelli Salvatore XD oh
ele grande XD hai capito XD un bacione ciao
@ fiorella91: ahaha no
hai visto non è successo niente proprio per il motivo che
dici tu XD un bacione ciao
@ daisyB: ahaha si eh
ma io vi ringrazio sempre comunque XD comunque si ma più che
orgoglio lei ha paura di essere ferita,cioè è
stata ferita più che altro XD no lei l'orgoglio
con lui l ha buttato da secoli ormai XD un bacione ciao
@ SIL1996: e ci vuole
del tempo x sistemare tutto XD però le speranze ci
sono comunque grazie un bacione ciao
@ roxb: infatti hai
completamente ragione vedremo come andrà graxie molte per
aver letto e recensito il capitolo ahah si la mia di mente è
un pò malata ma ormai l avrete capito XD un bacione ciao
@ _Miss_: ahaha si
anch io lo consolo volentieri però c'è Carla
già XD si infatti non ha ancora visto la campagna inglese XD
un bacione ciao e grazie
@ ginevrapotter: no
tranquilla mi fa piacere comuqnue ti sia piaciuto il cap XD un bacione
ciao e grazie
@ romina75: uhm
chissà mi sa di si XD infatti XD un bacione ciao e grazie
@ uley: no potrebbe
sembrare visti i trascorsi però lei non è
orgogliosa lei non riesce a stare con lui xk si sente male quando ce
l'ha vicino perchè comunque lui le ha fatto male con questa
cosa e lei non si riesce a fidare di lui però è
recuperabile XD il dialogo c'è stato lui le ha spiegato
però comunque lei non gli crede XD si ci vorrà
tempo sicuramente un bacione ciao e grazie
@ lazzari: tranquilla
XD ci vorrà tempo perchè lui le ha detto la
verità ma lei non gli crede per via delle foto in cui era
ubriaco con la bionda XD perchè comunque ci sono delle prove
che mettono in dubbio la sua verità XD grazie mille un
bacione ciao
copertina
Il
mattino dopo Carla venne
svegliata da una manina poggiata sulla sua guancia e da alcuni versetti
strani.
“mamma”disse
Sophie
attirando finalmente la sua attenzione.
“pulcina”disse
Carla
prendendola in braccio e poi trovò un biglietto al suo
fianco.
“buongiorno”recitava
quel
pezzo di carta scritto con la sua grafia un po’ scomposta ma
allo stesso tempo
lineare, doveva essersene andato già da un pezzo ma
uscì comunque dalla camera
con la bambina in braccio alla ricerca di qualche sua traccia, che
chiaramente
non trovò perché era stata chiara sul fatto che
non lo volesse accanto, anche
se non era certo quello che desiderava ma averlo intorno le faceva
ancora
troppo male,il ricordo di quegli scatti non appena abbassava il muro
tornava
prepotente tra i suoi ricordi.
Non
ebbe nemmeno il tempo di
iniziare a preparare la colazione che il campanello di casa
suonò e per un
attimo ebbe la speranza di aprire la porta e di trovarselo davanti agli
occhi
con una buona ragione come “non ero io in quelle
foto”, e avrebbe tanto voluto
che non fosse così, avrebbe tanto voluto essere insieme a
lui quella sera e che
lui non avesse preferito quella biondina al posto suo, ma in
realtà se non
fosse successo in quell’occasione probabilmente sarebbe
capitato un’altra
volta, forse lui si era davvero stancato di lei e dopo tutto
c’era da capirlo,
lei non era certo come quelle modelle che gli giravano continuamente
intorno
lei era una persona qualsiasi e lui l’aveva capito
probabilmente troppo tardi,
attualmente probabilmente l’unica cosa che li legava era il
fatto che avessero
una figlia e che lei per quanto volesse non riuscisse a smettere di
provare
quello che provava per lui, ma l’idea che per lui non potesse
essere lo stesso
o almeno che non fosse più così era qualcosa che
la uccideva dentro.
“hey
ce ne hai messo di
tempo ad aprire”disse Nicolas davanti alla porta di casa.
“si
scusa mi sono appena
svegliata”disse Carla facendolo entrare.
“è
lei la
principessa?”chiese Nicolas osservando la bambina tra le
braccia di Carla.
“si”disse
Carla
“ti
somiglia
tantissimo”disse Nicolas sorridendole
“oh
sei il primo a
dirlo”disse Carla perplessa effettivamente quella bambina non
le somigliava
affatto e le ricordava ogni attimo chi fosse il padre.
“beh
invece ti somiglia
molto, certo la sua mamma è molto più
bella”disse Nicolas
“ehm
ma come hai fatto ad
arrivare fino a qui Ivan abita dall’altro lato della
città”disse Carla
“ho
preso un taxi, credo che
il tassista mi abbia preso per una specie di maniaco pare che qui
vivano
soltanto vip o comunque gente ricca”disse Nicolas guardandosi
in giro.
“beh
sei abituato a vedere
gente vip non ti scandalizzerai certo”disse Carla
ricordandosi del suo lavoro.
“è
strano insomma che ci fai
tu qui in mezzo?”chiese Nicolas perplesso
“possiamo
evitare di parlare
di questo argomento, se avessi telefonato mi sarei fatta trovare
pronta”disse
Carla
“Ivan
mi ha detto che oggi
non lavoravi e ho pensato che fosse l’occasione giusta per
chiederti di
accompagnarmi ”disse Nicolas
“devi
darmi almeno mezz’ora
però, devo preparare Sophie”disse Carla
“certo
io ti aspetto qui, mi
limito a guardare questa casa da sogno”disse Nicolas
guardandosi intorno.
“faccio
in fretta”disse
Carla andando di sopra e vestendo velocemente Sophie mentre lei si
infilò una
paio di jeans e una felpa larga e scese di sotto con il passeggino
della
bambina.
“siamo
pronte allora?”chiese
Nicolas
“si
possiamo andare”disse
Carla mettendosi un paio di occhiali scuri e uscendo insieme a Nicolas.
“davvero
un bel posto,
complimenti mi piace tantissimo la cucina”disse Nicolas
“si
è particolare, è come
quella”disse Carla parlando a ruota libera salvo poi fermarsi
non appena
realizzò che stava ricordando la cucina della casa dei
genitori di Robert a
Costwolds , c’erano stati subito dopo essersi ritrovati e
quando erano andati a
scegliere i mobili per la casa avevano deciso subito per quella cucina.
“una
cucina? Potremmo
evitare di prendere una cucina”disse Carla girovagando tra le
cucine in
esposizione.
“la
cucina è
fondamentale”disse Robert ridacchiando
“ma
se nemmeno so
cucinare”disse Carla
“beh
ma la cucina si può
usare per tante cose”disse Robert vicino al suo orecchio
facendola ridere.
“oh
certo”disse Carla
“abbiamo
anche la tua cucina
preferita guarda”disse Robert facendola voltare e mostrandole
niente di meno
che una cucina precisamente identica a quella della casa di Costwolds.
“come
quella cosa?”chiese
Nicolas
“niente”disse
Carla tornando
al presente e passeggiando insieme a Nicolas.
“che
cosa vuoi vedere?”chiese
Carla quando arrivarono in centro.
“non
saprei insomma che cosa
dovrei vedere a Londra?dove vai tu di solito”chiese Nicolas
“domanda
interessante, non
ti conviene insomma venire fino a qui per andare negli stessi posti in
cui vado
io che non sono niente di speciale ”disse Carla
“quel
caffè mi ispira bene,
molto retrò entriamo?”chiese Nicolas e Carla
pensò ufficialmente che il destino
ce l’aveva seriamente con lei, lo stesso posto no.
“davvero
mi hai parlato di
filosofia e non fingere di non ricordartelo perché non eri
abbastanza
ubriaca”disse Robert
“no,
no se ti ho parlato di
filosofia ero proprio ubriaca ed è chiaro perché
altrimenti non ti avrei mai
invitato ad entrare in casa mia”disse Carla
“e
mi saresti saltata
addosso”disse Robert
“questo
non è vero semmai è
stato il contrario”disse Carla
“si
certo, uscire con te è
complicato il cameriere continua a guardarmi male”disse
Robert
“già,
magari non è un tuo
fan”disse Carla
“a
me non va molto il caffè
però insomma se vuoi bere qualcosa l’ideale
è Starbucks no?”chiese Carla
“Starbucks,
beh si giusto
non ci avevo nemmeno pensato”disse Nicolas e così
in realtà più che vedere
Londra passarono la mattinata a chiacchierare da Starbucks parlando
più che
altro di quello che aveva combinato lui in giro per il mondo, anche se
Carla lo
ascoltò poco e nulla.
“e
tu qui va tutto bene a
parte?”chiese Nicolas
“si
faccio il lavoro che
voglio fare e ho comunque degli ottimi amici”disse Carla
“solo
mio fratello
praticamente”disse Nicolas ridendo
“no
con calma ridi pure, ma
ho davvero delle persone che mi stanno accanto”disse Carla
“secondo
me ora come ora per
riprendere in mano la tua vita dovresti smettere di vivere nella casa
di quell’
attore da strapazzo e dovresti tornare a casa, non dovevi fare la
specialistica?
Non dirmi che ci hai rinunciato”disse Nicolas
“non
ne vedo più il motivo
sto bene qui, e poi volendo potrei farla anche qui se proprio volessi
anche se
decisamente non voglio ”disse Carla
“non
ci posso credere,
rinunciare a tutto per un uomo?”chiese Nicolas perplesso
“non
rinuncio proprio a
niente e comunque ho una figlia non so se te ne sei
accorto”disse Carla
“tanto
ormai non state più
insieme che differenza fa?”chiese Nicolas continuando a
sottolineare la
separazione tra Carla e Robert.
“Nicolas
davvero sei il
fratello del mio migliore amico e non vorrei risponderti in malo modo
quindi
per favore lo evitiamo questo argomento?”disse Carla.
“è
che davvero tu non stai
bene e non dovresti stare così, sei venuta qui per stare
meglio e non mi pare
che tu stia molto meglio rispetto a quando sei partita ”disse
Nicolas
“Ivan
mi ha detto che sei
stato anche in Norvegia quest’anno,
com’è io l’avevo considerata tra le mie
scelte all’inizio”disse Carla cambiando argomento.
“è
bella”disse Nicolas rimanendo
a fissarla per qualche minuto
“fantastico”disse
Carla
facendo finta di niente, non si sarebbe
mai dovuta dimostrarsi gentile e accompagnarlo fuori, non perdeva
occasione per
metterla in imbarazzo e ora come ora un nuovo corteggiatore era
l’ultima cosa
di cui aveva bisogno, di un amico si ma solo di un amico e questa era
una cosa
che avrebbe dovuto chiarire al volo.
“Carla
ma che ci fai
qui?”chiese Tom avvicinandosi
“ciao
Tom”disse Carla
salutandolo
“ciao
principessa”disse Tom
osservando l’ultima piccola di casa Pattinson.
“Vic
tutto a posto?”chiese
Carla
“si,
sta bene e il tuo amico
sarebbe?”chiese Tom sospettoso.
“sono
Nicolas il fratello di
Ivan”disse Nicolas
“ah
anche tu sei gay
giusto?”chiese Tom e entrambi lo guardarono un po’
perplessi.
“certo
ed è per questo che
sono fuori con questo schianto di ragazza”disse Nicolas e Tom
lo guardò al
limite fra lo scoppiare a ridergli in
faccia.
“lei
è già occupata non so
se lo sai”disse Tom
“scherzavo
amico, sei il
fratello di Robert quindi?”chiese Nicolas
“quasi,
no sono il marito di
sua sorella”disse Tom
“piacere”disse
Nicolas
stringendogli la mano.
“piacere”disse
Tom
mostrandosi gentile.
“bene
allora ci vediamo”disse
Tom prendendo la sua ordinazione e lanciando un ultima occhiata
sospettosa ai
due mentre usciva.
“simpatico”disse
Nicolas
“si
molto, Nick io voglio
essere sincera con te, sono uscita con te soltanto per amicizia, non mi
sto
lanciando in un chiodo scaccia chiodo, ci sono molte ragazze carine
guardati
intorno”disse Carla
“si
lo so, guarda che
scherzo anche per me sei un’amica”disse Nicolas
“bene,
volevo soltanto
essere chiara su questo punto, perché davvero è
l’ultima cosa a cui sto
pensando”disse Carla
“perfetto,
l’importante è
essere chiari”disse Nicolas facendole un sorriso forzato le
sue parole
l’avevano un po’ deluso,sperava che la rabbia che
provasse verso Robert
l’avrebbe spinta tra le sue braccia ma forse era troppo
presto, con il tempo
magari.
“ho
paura che la situazione
sia più complicata di quello che pensavamo”disse
Tom una volta a casa a
Victoria.
“in
che senso?”chiese
Victoria occupata a sistemare i capelli di Cecilie.
“era
con il fratello di Ivan
e si vede gli ha messo gli occhi addosso”disse Tom
“non
credo che lei sia tanto
predisposta ad iniziare qualcos’altro ora come ora, Robert
non ci farà nemmeno
caso”disse Victoria
“non
ci farebbe caso? Ma
stiamo parlando di tuo fratello? Del mio migliore amico? dello stesso
uomo che
ha preso a pugni Angarano alla premiere di Breaking dawn parliamo
davvero dello
stesso Robert”disse Tom.
“parlerò
con Carla e vedrò
di capirci qualcosa”disse Victoria.
“lui
le ha detto tutto e lei
ha solo bisogno di tempo per credergli”disse Tom
“Tom
non è certo col tempo
che si crede a qualcuno ci vorrebbero delle prove, la verità
è che per quanto
lo difenda perché so che mio fratello non farebbe mai nulla
del genere era così
ubriaco che forse non sa nemmeno lui che cosa ha fatto quella sera, e
quell’oca
ne ha approfittato”disse Victoria.
“odio
queste
situazioni”disse Tom
Ormai
per fortuna non si
incrociavano mai e Robert era andato a prendere le sue cose un giorno
che
sapeva che era a lavoro per evitarle quello spiacevole incontro,
peccato che lo
spiacevole incontro l’aveva avuto lui mentre usciva portandosi via l’ultima
scatola con le sue cose.
“che
ci fai tu qui?”chiese
Nicolas perplesso riconoscendolo comunque subito anche se non erano mai
stati
presentati, l’aveva visto di sfuggita al matrimonio quando
era arrivato e
quando se ne era andato per raggiungere l’ospedale.
“dovrei
chiedertelo io è
casa mia questa”disse Robert ridendogli in faccia.
“Ivan
ha lasciato una cosa
qui e siccome è ancora a lavoro mi ha chiesto di
passare”disse Nicolas
“hai
le chiavi di casa
mia,quindi”disse Robert
“si
me le ha lasciate Carla,
così posso uscire senza svegliarla al
mattino”disse Nicolas tranquillamente
entrando in casa e lasciando
allibito
Robert.
“come
scusa?”chiese Robert
“sta
andando avanti e
dovresti farlo anche tu sono passati più di due mesi ormai
credo che sia ora
anche per te di guardare avanti”disse Nicolas
“no,
io non ti credo ”disse
Robert posando lo scatolone a terra e provando comunque a mantenere un
certo
controllo anche se sarebbe stato molto difficile, l’idea che
l’uomo che gli
stava di fronte avesse anche solo sfiorato la donna che amava lo stava
logorando dentro.
“beh
non conta ciò che credi
ma la realtà, comunque non preoccuparti con me sta molto
meglio, con te pare
che le cose non andassero più bene eh beh chiaro che se
dovevi dividerti tra
lei e le altre ti capisco”disse Nicolas
“bastardo”disse
Robert non
riuscendo più a controllarsi colpendolo con un pugno proprio
sotto l’occhio, ma
Nicolas non stette certo a guardare e
lo
colpì a sua volta quando Carla aprì la porta con
in braccio la figlia e
Victoria che la seguiva con i sacchetti della spesa si presero un
colpo.
“oh
mio dio ma che cavolo
state facendo Robert fermati”disse Victoria richiamando
l’attenzione del
fratello che distraendosi non riuscì a schivare il pugno di
Nicolas.
“Nicolas
basta”disse Carla
“se
lo merita e non dirmi
che non è vero”disse Nicolas
“potresti uscire da questa casa
grazie”disse Carla
piuttosto irritata, per fortuna Sophie stava dormendo ma
l’idea che sua figlia
avrebbe assistito ad una scena del genere la faceva rabbrividire.
“guarda
che non ho iniziato
io”disse Nicolas andandosene aveva soltanto il segno del
primo pugno che si era
beccato perché per fortuna erano arrivate in tempo.
“non
hai niente da dire
tu?”chiese Victoria perplessa al fratello.
“porto
di sopra Sophie”disse
Carla evitando di rimanere a sentire le inutili storie di Robert
nemmeno voleva
immaginarlo perché si era ritrovata una rissa in casa al suo
rientro.
“ti
devo parlare”disse
Robert
“non
mi sembra il caso dopo
questo bel rientro a casa”disse Carla
“la
porto io di sopra”disse
Victoria prendendo Sophie dalle braccia di Carla e lasciandoli soli.
“è
vero”disse Robert
“che
cosa?”chiese Carla
“tu
e il fratello di Ivan,
gli hai dato perfino le chiavi di casa,hai rinunciato così
in fretta a noi
due”disse Robert
“che
cosa?”chiese Carla ora
con un tono scioccato.
“mi
ha detto che gli hai
dato le chiavi perché così può uscire
tranquillamente quando resta qui”disse
Robert
“che
idiota, non che io ti
debba spiegazioni ma Nicolas è un amico ”disse
Carla portandosi una mano tra i
capelli e sospirando.
“lui
non la vede
propriamente così, e poi è un amico come quelli
che vedevi prima di me?”chiese
Robert
“sei
uno stronzo”disse Carla
alzando una mano per colpirlo ma lui la fermò bloccandole il
polso.
“però
ti amo e so che
nonostante tu provi una gran rabbia nei miei confronti
perché non mi credi so
che mi ami ancora ”disse Robert attirandola a sé e
scendendo con le mani ad
accarezzarle il viso e dandole la possibilità
così di tirarsi indietro ma lei
rimase ferma senza muoversi di un millimetro e allora lui si
avvicinò alle sue
labbra ma quando lei percepì il calore del suo respiro
indietreggiò.
“non
ci riesco ogni volta ho
sempre quell’immagine sotto gli occhi, non riesco a
fidarmi”disse Carla
“farò
di tutto per
riconquistare la tua fiducia”disse Robert prima di andarsene
e quando Victoria
tornò di sotto sentendo la porta di casa che si chiudeva la
trovò in lacrime
seduta al solito tavolo della cucina.
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Capitolo 56 *** 56 ***
Volevo rispondere alle recensioni se avessi pubblicato ieri l'avrei
fatto ma ho perso l'intera giornata a scegliere i personaggi della
nuova ff che ho iniziato che neanche a dirlo è un'idea
malatissima che ho avuto e che siccome è sbucata a flash
dovevo assolutamente scrivere se volete dargli un occhiata per ora ho
postato soltanto il prologo ma entro oggi posterò il primo
capitolo
I'm
nothing more than a line in your book
è sempre una ff con il nostro robert e winniepoohina mi ha
fatto un video di presentazione XD che onore XD
video
presentazione
Colgo l'occasione comunque per ringraziare chi segue questa storia chi
l'ha aggiunta ai preferiti e tutte le persone fantastiche che hanno
recensito lo scorso capitolo XD
RiceGrain
fiorella91
uley
daisyB
_Miss_
romina75
lazzari
BabyVery
copertina
Dopo
quella sera i rapporti
tra Carla e Nicolas si erano decisamente congelati e l’unico
motivo per cui gli
aveva rivolto ancora parola era stato Ivan, l’aveva
letteralmente supplicata di
perdonarlo aggiungendo che comunque l’aveva ampliamente
insultato lui.
“Robert
per te fa sempre a
botte”disse Ivan ridacchiando mentre leggeva il giornale dove
facevano bella
mostra delle foto di Robert e ogni giornale ipotizzava come si era
procurato
quelle ferite, una delle ipotesi che piaceva di più ad Ivan
era quella secondo
cui lui l’avesse picchiato difendendo l’onore della
sua migliore amica, poi
c’era la rissa in un bar, e infine dulcis in fundo Carla gli
avrebbe tirato
qualche piatto.
“piatti
non conoscono la tua
mira come minimo su un servizio da 24 li avrebbe schivati
tutti”disse Ivan
ridacchiando.
“ahah
che simpatico”disse
Carla prendendo in braccio Sophie che aveva iniziato a ridere guardando
Ivan.
“vedi
lei già sa chi è il
simpatico qui dentro”disse Ivan vantandosi.
“Sophie
ride anche quando
Sturridge fa l’idiota”disse Carla
“menomale
che almeno
qualcuno ride qui dentro”disse Ivan
“sto
molto meglio”disse
Carla
“oh
lo spero la settimana
prossima questo splendore di principessa compie un anno, e sarebbe
triste
vedere due bei musi lunghi al suo compleanno”disse Ivan
“non
ci sarà nessun muso
lungo”disse Carla
“mi
sono perso
qualcosa?”chiese Ivan
“no,
però sto provando ad
evitare di pensare a lui e alla bionda insieme”disse Carla
“beh
è un bel passo avanti e
ci riesci?”chiese Ivan
“un
po’ si, almeno quando
sono sveglia si, il problema è quando chiudo gli
occhi”disse Carla
“e
quindi vi parlate?”chiese
Ivan
“no,
però vado a cena dai
Pattinson anche se so che c’è anche lui, mi
dispiace per Clare e Richard”disse
Carla
“hai
visto mio fratello è
stato utile”disse Ivan ridacchiando
“tuo
fratello è stato un
idiota, veramente trovagli una ragazza, io non voglio uscire con
lui”disse
Carla
“oh
ma nemmeno io voglio che
tu esca con lui, è mio fratello”disse Ivan
“che
cosa stai
insinuando?”chiese Carla
“se
vai a letto con lui non
ti chiederò più niente e invece di qualcun altro
mi interessa sempre
sapere”disse Ivan facendole l’occhiolino.
“beh
ho la vaga impressione
che non sentirai più racconti del genere”disse
Carla
“tu
dici? È perché non
rimanete mai troppo vicini e soli, altrimenti so benissimo cosa
succederebbe
”disse Ivan ridendo
“Ivan
non mandarmele
grazie”disse Carla
“è
già successo? Lo so, lo
so bagno di casa Pattinson”disse Ivan
“piantala
non è successo
nulla e non ho intenzione di far succedere nulla”disse Carla
“devo
ricordarti che il
padre di tua figlia ha messo su dei muscoli niente male, e quella barba
portata
così come piace a te, non dirmi che non ti fa nessun
effetto”disse Ivan
“schifo,
ecco cosa mi fa
dopo quello che ha fatto”disse Carla
“figurati
non ci credo
affatto, io l’ho notato chissà magari potrebbe
anche cambiare gusti non si sa
mai nella vita dopo la delusione che gli stai procurando tu
”disse Ivan
“si
sarà già consolato
ampliamente, non viviamo più insieme da quasi tre mesi
ormai”disse Carla
“si
pare che il whisky dia
molto conforto, ma tu lo sai meglio di me”disse Ivan
facendole l’occhiolino.
“sono
stufa delle tue
battute oggi”disse Carla
“ok,
ok andiamo a prendere
un po’ di sole in giardino”disse
Ivan
“Ivan
Jude Law non ha una
piscina in giardino”disse Carla
“se
tu sapessi cucinare
potremmo portargli dei dolci e potrei almeno parlargli e perdermi per
dieci
minuti nei suoi occhi blu”disse Ivan sognante.
“perché
non continui a
perderti in quelli del tuo ragazzo Nate?”chiese Carla uscendo
in giardino con
in braccio Sophie subito seguita da Ivan.
“che
palle”disse Ivan
sedendosi sulla sdraio, Carla mise seduta Sophie sulla sua mini sdraio
e si
sedette accanto ad Ivan.
“un
anno eh? Cioè ha già un
anno mi sembra ieri che era così piccola,
arriverà ai diciotto in un attimo
”disse Ivan guardandola
“non
dire cazzate, e poi
manca una settimana non ha ancora un anno”disse Carla
“beh
è già bella
indipendente”disse Ivan notando la bambina che si alzava
tranquillamente e
faceva qualche passettino verso Lilly che gli girava intorno.
“si
l’altro giorno si è
messa a correre poi è caduta e adesso non corre
più”disse Carla
“comunque
lei per me ha
troppo un futuro da top model, cioè guardala è
già posata nella camminata”disse
Ivan
“ma
piantala”disse Carla tirandogli
una pacca sul braccio.
“ciao
Victoria, Cecilie
tesoro della nonna”disse Clare prendendola in braccio anche
se ormai aveva
quasi due anni.
“ciao
nonna”disse Cecilie
“
ciao mamma , dov’è Robert?”chiese
Victoria alla madre
“legge
sul divano”disse Clare
“no
ma complimenti cosa hai
combinato ieri sera?”chiese Victoria
“non
si è fatto niente”disse
Robert senza alzare gli occhi dal libro.
“non
parlo di questo quando
sono tornata di sotto ho trovato Carla in lacrime e non ha voluto dirmi
nulla”disse Victoria
“non
è successo niente”disse
Robert alzando gli occhi dal libro.
“fingerò
di crederti, il
danno l’hai combinato tu trova un modo per risolvere questa
cosa, o preferisci
vivere per sempre a casa di mamma e papà”disse
Victoria
“sto
solo rispettando le sue
scelte”disse Robert
“ma
se non l’hai mai fatto,
se davvero non è vero che l’hai tradita non lo so
dimostralo fa qualcosa
cavolo”disse Victoria sospirando per aver parlato troppo
insieme senza prendere
aria.
“siediti
Vic non devi
affaticarti troppo”disse Robert facendola sedere sul divano.
“se
non sistemi questa
situazione sarai responsabile del mio parto prematuro, ma dico io
passare la
serata a bere con la combriccola di uno dei migliori amici di quella
strega
della tua ex, a volte mi chiedo che cos’hai al posto del
cervello”disse
Victoria
“ti
stai agitando, e
comunque so benissimo che ho sbagliato, ma soltanto in quello
perché io davvero
me ne sono tornato in camera mia da solo, non c’è
stato nessunissimo contatto
con quella donna”disse Robert.
Era
il primo di agosto, il
giorno del primo compleanno di Sophie, le sorelle di Robert per
l’occasione le
avevano regalato un vestitino molto carino di un rosa tenue e Carla le
stava
mettendo le scarpine dello stesso colore che le aveva regalato invece
Ivan.
“oggi
sembri davvero una
principessa”disse Carla dopo averle messo un cerchiettino per
tenere in ordine
i suoi bellissimi capelli biondi.
“telefono”disse
Sophie
sentendo suonare il telefono di casa, ormai aveva imparato parecchie
parole che
ripeteva di continuo e una di queste era proprio telefono, parlava di
meno
rispetto a Cecilie però nell’ultimo periodo era
migliorata tantissimo e come
diceva Ivan camminava già piuttosto bene per avere soltanto
un anno.
“pronto”disse
Carla
afferrando il cordless
“tesoro
come stai?”chiese
sua madre dall’altro capo del telefono
“bene
voi state bene?”chiese
Carla
“benissimo,
ma stavo
chiamando perché oggi è il compleanno della mia
nipotina, posso farle gli
auguri”disse sua madre
“certo”disse
Carla
avvicinando il telefono all’orecchio di Sophie che
iniziò a ridere chiamando la
sua nonna.
“nonna,
nonna non mi piace
non puoi insegnarle a dire che so il mio nome”disse sua madre
“sei
la nonna non vedo
perché dovrebbe chiamarti per nome”disse Carla
ridendo
“
tuo padre purtroppo è a
lavoro però mi ha detto di passarle i suoi auguri, appena
prende qualche giorno
veniamo a trovarvi, e Robert non
c’è?”chiese sua madre
“no”disse
Carla
“li
leggo i giornali, non ti
ho chiamato perché ho immaginato che comunque vada tutto
bene e che tu non
abbia creduto a quelle storie insulse, quindi va tutto
bene?”chiese sua madre
“certo,
va tutto bene”disse
Carla
“lo
spero veramente”disse
sua madre
“massì
mamma è tutto
ok”disse Carla
“va
bene tesoro, allora
ancora auguri alla principessina e salutami tutti specialmente
Robert”disse sua
madre
“certo
mamma salutami anche
tu tutti”disse Carla prima di chiudere.
Intanto
in giardino Ivan,
Nate e Nicolas che era stato invitato soltanto per aver fatto le sue
scuse a
Carla si stavano occupando degli ultimi dettagli per la festa, il primo
compleanno era un evento importante e andava festeggiato nel modo
giusto.
“ma
ricordo male o viene
anche gente di un certo spessore?”chiese Ivan
“di
un certo
spessore?”chiese Carla perplessa
“dai
Kellan Lutz e Jackson
Rathborne, verranno al compleanno di Sophie scommetto”disse
Ivan al settimo
cielo.
“mi
dispiace Ivan ma non
sono riusciti a partire”disse Carla
“che
sfiga, guarda secondo
me sei tu che porti sfiga ma dico nemmeno i vicini di casa inviti,
scommetto
che la nostra principessina da grande sarà fidanzata con uno
dei figli di Jude
Law che voglio dire se hanno preso dal padre, lei anche ha preso dal
padre per
fortuna saranno una coppia bellissima”disse Ivan
“mia
figlia ha un anno
quindi smettila di fantasticare sulla sua possibile vita
sentimentale”disse
Carla
“e
smettila di parlare di
Jude Law se vuoi ancora ritenerti occupato”disse Nate
“bravo
Nate, ricordaglielo”disse
Carla
“ma
bravi tutti contro di me”disse
Ivan fingendosi offeso e tornando ad aiutare il fratello con i
palloncini.
“vado
ad aprire”disse Nate
andando ad aprire il portoncino esterno, e poco dopo tutta la famiglia
era
riunita per festeggiare il primo compleanno di Sophie.
“amore”disse
Robert
avvicinandosi alla piccola che correva in giardino giocando con Lilly.
“papà”disse
Sophie quando
Robert la prese in braccio.
“ma
come siamo belle”disse
Robert dandole un bacino sulla fronte.
“certo
che è bella guarda
che vestito che le abbiamo regalato”disse Lizzie
Carla
aveva interrotto
quello che stava facendo attirata da quel momento, Robert era
senz’altro un
padre fantastico, per quanto spesso non fosse fisicamente presente
quando c’era
era capace di sopperire alla sua assenza.
“tutto
bene?”le chiese
Victoria avvicinandosi.
“certo,
tu tutto bene? Che
bella pancia che sta venendo fuori”disse Carla per cambiare
argomento ancora
prima di toccarlo.
“grazie,
si sto molto bene,
e poi Tom con Cecilie è fantastico”disse Victoria
guardando Tom che stava
aiutando Cecilie a soffiarsi il naso.
“già”disse
Carla sorridendo
nel vedere Tom Sturridge alle prese con i fazzoletti sporchi.
Passarono
un bel pomeriggio
fino a quando non ci fu il soffio sull’unica candelina che
Sophie tentò di
spegnere con la mano.
“tesoro
no”disse Carla
fermandola appena in tempo
“devi
soffiare
cucciola”disse Robert facendole vedere come fare anche se
alla fine dovettero
spegnerla Carla e Robert, perché lei era sempre decisa a
spegnerla con la mano.
Pian
piano se ne erano
andati tutti ed era rimasto soltanto Robert in giardino con la
piccola,dopotutto era il suo primo compleanno e aveva tutto il diritto
di
passare un po’ di tempo con il padre, quindi Carla li
lasciò tranquilli finendo
di sistemare le ultime cose, anche se il grosso l’avevano
già fatto Ivan e
Nate.
Asciugò
l’ultimo bicchiere
che per poco non le cadde dalle mani quando si ritrovò
Robert di fronte con in
braccio Sophie.
“scusa
non volevo
spaventarti”disse Robert
“non
è niente”disse Carla
“si
è addormentata, la metto
a letto”disse Robert salendo di sopra.
“ok”disse
Carla.
Quando
tornò di sotto le
fece prendere un altro colpo, da quando camminava così
silenziosamente, da
sempre era che non era più abituata a sentire la sua
presenza in casa.
“grazie
per aver organizzato
questa festa, i miei genitori ne sono stati molto felici, sarebbe stato
triste
non essere tutti insieme”disse Robert
“era
giusto, sono la sua
famiglia”disse Carla
“e
poi con la mia famiglia
non hai nessun problema, beh grazie di avermi invitato
allora”disse Robert
“non
essere sciocco sei suo
padre”disse Carla
“non
ci hai pensato però
quando hai deciso di non vivere più sotto lo stesso
tetto”disse Robert
“ti
lascio tutto il tempo
del mondo per stare con lei, lavoro tantissimo praticamente passa
più tempo con
te che con me”disse Carla perplessa
“ma
non credi che per la
bambina sia disturbante vedere che il padre non vive più con
lei e la
madre?”chiese Robert
“oh
non penso proprio,
dopotutto il padre è stato così presente
nell’ultimo anno che non credo ci
faccia più molto caso”disse Carla
“ho
sempre fatto di tutto
per esserci, io mi sono fatto voli intercontinentali per essere qui a
differenza della madre che appena ha potuto è tornata a
lavorare lasciandola
sempre con i nonni o con il suo amico Ivan”disse Robert
“io
mi occupo di mia figlia
ma devo pensare anche alla mia vita, e non farmi la predica
perché tu hai fatto
altrettanto, almeno io non sono andata a letto con il primo che
è capitato
soltanto perché ero ubriaca”disse Carla
“non
sono andato a letto con
nessuna, anche se forse a te fa comodo crederlo così puoi
tornare ad uscire con
chi vuoi senza impegno il tuo hobby preferito o sbaglio”disse
Robert
“tu
sei soltanto un bastardo
e adesso esci da qui”disse Carla avvicinandosi al suo viso e
subito senza
nemmeno che ne ebbe il controllo le sue labbra finirono su quelle di
Robert che
subito rispose a quel bacio sfogando tutta la passione che aveva
represso negli
ultimi mesi, continuarono a baciarsi senza dire nulla per un tempo
interminabile fino a quando le mani di Robert non scesero sui suoi
fianchi
sollevandola e subito lei si aggrappò alle sue spalle e gli
portò le gambe a
circondargli la vita.
Non
sarebbero mai arrivati
al piano di sopra e questo lo sapevano entrambi perfettamente, Robert
arrivò la
tavolo e la fece stendere scendendo a baciarle il ventre scoperto dalla
maglietta che si era alzata e arrivando alla zip dei jeans la fece
scendere
velocemente sfilandoglieli per posizionarsi ancora vestito tra le sue
gambe,
lei si tirò su slacciandogli la camicia a maniche corte che
portava
facendogliela scivolare dalle spalle e scoprendo quel fisico che se
poteva era
ancora meglio di quanto ricordasse lo afferrò per la
catenina che portava al
collo attirandolo a sé mentre tornava a distendersi e
continuando quella lotta
fatta di baci e sospiri, era da troppo tempo che entrambi non si
concedevano
qualcosa del genere e non c’era certo spazio per le solite
attenzioni che si
davano di solito, Robert lasciò soltanto un attimo le sue
labbra per alzarsi a
togliersi i jeans e i boxer e senza preavviso entrò in lei
sospirando per il
piacere represso e lasciandola ansimante per quel contatto, dopo
qualche
secondo prese a muoversi dentro di lei tornando a baciarla fino a che
il
piacere non li travolse nello stesso momento.
“ti
amo”le disse Robert
accarezzandole il viso e osservandola come se fosse la cosa
più preziosa al
mondo.
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Capitolo 57 *** 57 ***
“che
cosa c’è?”gli chiese Robert vedendo un
cambiamento sul suo viso, avrebbe tanto voluto non sapere di cosa si
trattasse,
ma lo sapeva benissimo.
“è
tardi è meglio se vai”disse Carla
spostandosi da lui per rivestirsi.
“non
puoi ignorare quello che è
successo”disse Robert
“non
posso nemmeno ignorare quello che mi
hai fatto”disse Carla
“io
non ho fatto niente ma è inutile
ripeterlo, tanto tu hai deciso di non credermi”disse Robert
frustato e il
pianto della loro bambina li distrasse da quella che sarebbe stata
l’ennesima
inutile discussione.
“vattene”disse
Carla salendo al piano di
sopra e occupandosi di sua figlia, poco dopo sentì sbattere
la porta di casa e
non riuscì a trattenere le lacrime, tutto quello che era
appena successo le
avrebbe fatto ancora più male, continuava ad amarlo e forse
non avrebbe mai
smesso di farlo, ma non riusciva a far finta di non aver mai visto
quelle foto,
non era l’orgoglio di essere stata tradita ad impedirglielo,
era la delusione
di essersi fidata nuovamente della persona sbagliata.
Era
stato difficile impegnarsi davvero con
Robert, anche se forse era stato proprio perché Robert non
era come gli altri
il vero motivo per cui alla fine c’era riuscita, o almeno
questo era quello che
pensava prima di vedere quelle foto.
“mamma
mia che faccia che hai ma hai
dormito?”chiese Ivan seduto in giardino con Carla mentre
Sophie giocava con
Lilly ignara dei loro discorsi.
“non
molto”disse Carla
“successo
qualcosa?”chiese Ivan
“ieri
Robert è restato a far addormentare
Sophie”disse Carla
“lo
sapevo”disse Ivan capendo subito quello
che era successo.
“come
faccio ad essere così idiota”disse
Carla
“è
inutile che ti dica quello che penso di
Robert perché sarebbe solo un elenco che tu conosci
sicuramente meglio di
me”disse Ivan
“io
ho chiuso con lui e poi cosa faccio gli
salto addosso”disse Carla
“suppongo
lui si sia tirato indietro”disse
Ivan
“è
stato uno sbaglio terribile, non posso
credere di averlo fatto davvero, stavamo litigando mi aveva
offesa”disse Carla
“e
mentre litigavate tu gli sei saltata
addosso, eccitante”disse Ivan
“Ivan
davvero, non ho chiuso occhio mi
sento malissimo”disse Carla
“lui
che cosa ha detto a parte i suoi
soliti mugolii vari”disse Ivan
“a
parte dirmi che mi amava non ha detto
nulla”disse Carla
“perfetto,
allora non c’è problema ha
capito di sicuro che è stata una tua debolezza che lui
sicuramente ha
apprezzato”disse Ivan
“Ivan
non la reggo più questa situazione,
perché deve succedere sempre tutto a me, perché
trovo l’uomo più incredibile al
mondo e poi scopro che è un idiota come tutti,
perché”disse Carla frustrata.
“tesoro
non dire così, andrà meglio”disse
Ivan
“voglio
pensare solo alla mia bambina”disse
Carla
“ma
se hai uomini e uomini che smaniano per
te”disse Ivan
“non
ne voglio un ‘altro, non troverò mai
più un altro Robert”disse Carla
“e
allora dimenticati questa storia e torna
con lui”disse Ivan
“non
ci riesco, non riesco a fidarmi
ora”disse Carla.
Dopo
quello che era successo Robert era
uscito da quella che era stata casa loro sbattendo la porta, non aveva
avuto
nemmeno la forza di parlarle, non se la sentiva, avrebbero litigato
ancora, e
lui le avrebbe detto delle cose che in fondo non pensava. Non poteva
tornare a
casa e far preoccupare ancora i suoi genitori e aveva bisogno di una
birra e di
qualcuno con cui parlare e c’era una sola persona che poteva
aiutarlo, il suo
migliore amico.
“che
ci fai qui?”chiese Tom aprendo in
pigiama
“disturbo?”chiese
Robert
“non
più, Vic dorme, Cecilie anche”disse
Tom
“ho
bisogno di una birra e di parlare”disse
Robert
“uhm
ok entra”disse Tom invitandolo ad
entrare e poco dopo erano già seduti al tavolo in cucina con
una birra a testa.
“racconta”disse
Tom
“devo
fare qualcosa”disse Robert
accendendosi una sigaretta.
“spegni
quella cosa”disse Tom rubandogli la
sigaretta e spegnendola per lui.
“ho
fatto sesso con Carla dopo il
compleanno di Sophie”disse Robert
“oddio,
e che diavolo ci fai qui”disse Tom
“se
ne è pentita subito”disse Robert
“un
classico, ti ama ancora Robert e ha
bisogno di te”disse Tom
“io
ho bisogno di lei”disse Robert
“questo
lo sapevamo già”disse Tom ridacchiando
tra se.
“ho
deciso che non posso più aspettare sono
tre mesi ormai che non viviamo più insieme e voglio fare
qualcosa per farle
capire che non l’ho tradita”disse Robert
“in
bocca al lupo”disse Tom perplesso
“troverò
un modo per dimostrarle che non ho
fatto nulla, la amo e non sono disposto a rinunciare a lei, non
l’ho fatto
prima e non lo farò nemmeno ora”disse Robert.
“e
come?”chiese Tom
“ancora
non lo so ma troverò il modo”disse
Robert
“uhm
non riesco a spiegarmi come siete
finiti a letto insieme se lei a stento ti parla”disse Tom
“ha
preso lei l’iniziativa”disse Robert
felice di questo.
“interessante”disse
Tom perplesso.
“tra
qualche giorno Vic
la vede giusto?”chiese Robert
“si
il solito controllo, e io non potrò
andarci giriamo per tutta la settimana”disse Tom frustrato.
“posso
accompagnarla io?”chiese Robert
“si
Vic sarà felice di fare da tramite, tu
lo sai vero che se tuo nipote nascerà prima la colpa
sarà soltanto tua? Vic è
molto preoccupata per voi due, non fa che ripetere quanto siate una
bella
coppia e quanto tu sia stato sciocco a farti fregare
così”disse Tom elencando i
mille discorsi con cui ultimamente Victoria gli riempiva la testa.
“ti
prometto di risolvere questa situazione
prima del parto”disse Robert.
“oh
lo spero bene”disse Tom
il
giorno della visita Victoria
insieme a Cecilie passarono per casa
Pattinson e Robert decise di portare Sophie con se.
“no
Robert con la principessa”disse Camilla
vedendo Robert con Sophie in braccio.
“ciao
Camilla”la salutò Robert
“ma
quand’è che il tuo amico Kellan viene a
fare un giro a Londra?”chiese Camilla
“presto,
lui e Jackson sono fra i miei
migliori amici e non hanno ancora visto la principessa”disse
Robert dandole un
bacino sulla fronte.
“chiamo
la madre della principessa, mi
aveva detto di chiamarla quando arrivava Vic ma è ancora in
sala parto, quindi
dovrete attendere ancora un pochino erano verso la fine
comunque”disse Camilla
“grazie
Camilla aspetteremo di là”disse
Victoria
“di
nulla”disse Camilla sorridendo ad
entrambi e tornando al suo lavoro, stranamente stava lavorando davvero.
“Tom
mi ha già detto tutto, è un buon
segno, se non provasse ancora qualcosa per te non sarebbe
successo”disse
Victoria
“lo
so, è che è complicato dimostrare di
essere innocenti quando il mondo la pensa diversamente”disse
Robert
“io
ti credo, in fondo penso che anche lei
ti creda, però quelle foto le dimostrano il contrario,
è complicato”disse
Victoria
“lo
so, ma troverò un modo a costo di
cercare quella maledetta che ha pensato di usare proprio me per farsi
un po’ di
pubblicità”disse Robert
“mi
piaci così grintoso”disse Victoria
sorridendogli
“Vic
scusa il ritardo”disse Carla arrivando
poco dopo con mille cartelle in mano senza nemmeno vederli.
“mamma”disse
Sophie ancora in braccio a
Robert.
“cucciola”disse
Carla vedendo la sua
bambina e trattenendo il fiato nel momento in cui incrociò
di nuovo gli occhi
azzurro-grigi di Robert, e la sua mascella squadrata perfetta, la barba
leggera
e quelle spalle ora ancora più importanti e subito le
tornò alla mente quello
che era successo il giorno del compleanno di sua figlia.
“ciao”disse
Robert
“ciao”disse
Carla sentendosi come la prima
volta che l’aveva incrociato dopo essersi svegliata con lui
al suo fianco.
“allora
vediamo quanto sono ingrassata, la
mamma è ingrassata Cecilie?”chiese Victoria alla
sua bambina mentre entravano
nella sala visite.
“è
colpa di David”disse Cecilie.
“o
di tutte le cose buone che compra
papà”disse Victoria stemperando un po’
quell’atmosfera tesa e preparandosi a
salire sulla bilancia.
“vai
Vic”disse Robert incoraggiandola.
“ho
paura di vedere”disse Victoria
“stai
andando bene, hai preso soltanto un
chilo in più rispetto a tre settimane fa”disse
Carla
“solo
un chilo? Ma è tantissimo”disse
Victoria
“no,
davvero va bene”disse Carla
“meno
male, quindi cosa mangio?”chiese
Victoria
“ti
scrivo tutto”disse Carla sedendosi
dietro la scrivania e iniziando a scrivere nervosamente, sapeva di
avere lo
sguardo di Robert addosso e questo la rendeva nervosa.
“ma
tu in gravidanza non sei ingrassata
quasi per niente, ma tipo avevi tolto dolci e qualsiasi cosa
appartenente alla
famiglia dei carboidrati?”chiese Victoria
“no
ha mangiato regolarmente e ha ridotto i
dolci ma a certi dolci non è riuscita a rinunciare
comunque”disse Robert
rispondendo per lei.
“esatto”disse
Carla
“che
ingiustizia appena provo a mangiare un
pezzettino di cioccolata ingrasso tre chili in un botto, che
ingiustizia”disse
Victoria
“Vic
è un piccolo sacrificio, Carla non
mangiava tantissime altre cose”disse Robert
“in
associazione col dottor Ross mi ha
impedito di mangiare qualsiasi cosa, quindi Vic è per questo
che non sono
ingrassata molto”disse Carla sorridendo per quel ricordo e
dimenticando per un
attimo quello che gli impediva di tornare a stare con lui, peccato che
accadesse solo per vari momenti e che non riuscisse a dimenticare del
tutto
quelle maledette foto.
“bene
perfetto allora”disse Victoria
leggendo il foglio che le aveva scritto Carla
“ci
vediamo il mese prossimo allora”disse
Carla
“certo
e se ho bisogno posso chiamarti al solito”disse
Victoria
“certo
tesoro”disse Carla sorridendole e
uscendo con lei mentre Robert si fermò un attimo indietro
con Sophie per
parlarle.
“credo
che Sophie voglia salutarti”disse
Robert dandogliela in braccio.
“amore”disse
Carla dando un bacino sulla
fronte alla sua piccola
“stasera
ceni da noi?”chiese Robert
“non
saprei”disse Carla
“se
è per quello che è successo al
compleanno della bambina, non preoccuparti non gli ho dato nessuna
importanza,
però sarebbe un peccato rovinare la tranquillità
che stavamo avendo per una
cosa simile non trovi?”chiese Robert
“si
hai ragione, la bambina sta molto
meglio se noi siamo meno tesi, dopo tutto non possiamo cambiare il
fatto di
avere una figlia insieme”disse Carla
“no
non possiamo, e non lo cambierei mai,
avere una bambina con te è la cosa migliore che mi sia
capitata”disse Robert
“anche
per me”disse Carla sorridendogli.
“a
stasera allora”disse Robert lasciandogli
un bacio sulla guancia.
“ciao”disse
Carla
“ciao
cucciola”disse Carla salutando la sua
bambina, dovevano farlo almeno per lei, non meritava di sentirsi
continuamente
sballottata tra i due senza vederli mai insieme soltanto
perché le cose avevano
preso una piega inaspettata.
People ho scritto per
tutto il giorno perchè mi era andata via l'ispirazione a me
questo posto toglie ispirazione perchè mi deprimo a tal
punto che non riesco a fare nulla e dormire tutto il giorno, si e i
miei le chiamano vacanze XD
Gente giuro che
quando torno a casa vi risponderò alle recensioni ad una per
una per ora vi ringrazio di tutto cuore e vi mando un saluto e un
bacio, credo che ci vorrà ancora un pò per
giungere alla fine perchè ho avuto un flash e come ricegrain
sa bene i flash vanno seguiti non disperate non tantissimi anzi
però ho chiaro come chiariranno purtroppo x ora
hanno avuto solo un avvicinamento fisico XD un bacione a tutte e un
saluto da un posto disperso in campania sono pure in montagna peggio di
così si muore XD e a 20 min dal mare che palle XD
|
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Capitolo 58 *** 58 ***
c58
@ fiorella91 : si sn
tornata poche ore fa XD wow dove vivi tu è
più
bello di dove sono stata io XD comunque si alla fine sono
più
tranquilli ormai piano piano lei si sta quasi dimenticando quello che
è successo perchè sta iniziando a darsi delle
risposte da
sola XD un bacione ciao
@ RiceGrain
: ahahaha mannò su non è vero XD ahahah con il
finale che
avevo in mente durante i giorni depressivi potevi diventare la nuova
protagonista XD però siccome ho cambiato idea non si
può
ma ricordati che ti rimane comunque il cugino XD ahaha questo
è
sicuro, secondo, terzo quarto XD si perchè questi giorni sn
stati depressi e questo cap lo dimostra perchè qui non
riesco a
capire cosa è successo ho scritto e non so perchè
c'è quel finale XD un bacione ciao avevi detto che
aggiornavi
comunque XD
@ valy90: ahaha beh si
boh non so nemmeno io come sono usciti questi capitoli XD ahaha eh beh
si ci sta XD un bacioe ciao
@ romina75:
è rimasta un pò delusa però sta
eleborando, anche perchè è passato un
pò di tempo e sta un pò elaborando la cosa
è che lei l'ha idealizzato parecchio quindi non si aspettava
un comportamento del genere, lo so ma devo essere coerente col
personaggio assurdo che ho creato XD prima o poi comunque le cose di
cui parli le capirà cioè in realtà le
sa già un bacione ciao
@ BabyVery : mah
chissà XD no infatti vedremo XD un bacione ciao
@ daisyB : ahaha si ha
i suoi mezzi rob XD infatti hai ragione e in questo cap viene fuori
come cosa XD un bacione ciao
Sono finalmente tornata dalle mie non vacanze, si perchè
partire con i miei e andare sempre nello stesso posto da quando esisto
è una palla XD per giunta da quando mio padre ha fatto
l'incidente non andiamo nemmeno al mare quindi sono restata a casa
tutti i giorni un pò ho studiato un pò ho scritto
ste cose XD si le definisco così perchè la mia
vena creativa penso si sia fatta un giro.. comunque il prossimo
capitolo non arriverà presto posso dirvi che ormai alla fine
non manca tantissimo ho ancora un pò di cose da sviluppare
però diciamo che non manca tantissimo non avrete
altri 30 capitoli per la serie XD anche perchè mi pare sia
diventata un pò lunghina XD dicevo il prossimo non
arriverà presto anzi forse potrebbe arrivare proprio per
fine settembre anche se spero di no perchè vorrei passare
gli ultimi due esami che mi mancano e quello pratico entro
metà settembre, quindi sarò presa e devo impormi
di non scrivere XD però risolto il problema esami
tornerò a postare le mie mille ff ai soliti ritmi XD un
saluto e un abbraccio a tutti
p.s ho iniziato una nuova ff c'è una gravidanza ma non ne
parlerò quasi per niente quindi non temete non è
come vivere nel caso vogliate dargli un'occhiata
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=548933&i=1 (i'm
nothing more than a line in your book) è una ff
con robert e altri personaggi è un pò particolare
come trama posso dire che sia abb originale XD o almeno spero XD
copertina
Quando
uscirono
dall’ospedale Victoria rimase qualche minuto in silenzio in
attesa che il fratello
gli dicesse che cosa era successo, ma vedendo che Robert non accennava
a dire
nulla non riuscì a contenere la sua curiosità.
“allora?”chiese
Victoria
“nulla
di che”disse Robert
“nulla
di che? È stata un
ottima idea parlare della gravidanza, eravate così
carini”disse Victoria
sorridendo.
“gli
ho detto che quello che
è successo al compleanno di Sophie per me non è
stato importante”disse Robert
“ecco
questo è un
comportamento idiota, ma ti sembra la cosa da dire”disse
Victoria
“dire
la verità non sarebbe
servito a nulla, so quello che faccio”disse Robert
“ok”disse
Victoria un po’
preoccupata guardando il fratello.
“comunque
grazie Vic, venire
con te a questi incontri mi fa pensare al passato, mi piacerebbe avere
un altro
bambino, ma ora penso proprio che non sia il caso”disse
Robert
“sistema
questa situazione e
poi secondo me inizierete a farci concorrenza”disse Victoria
“attualmente
mi
accontenterei almeno di tornare a dormire sul divano di casa
mia”disse Robert
“beh
io inizierei dal
giardino, il divano? Insomma non pensi di correre
troppo”disse Victoria
prendendolo in giro.
“giusto”disse
Robert
fingendosi serio per poi scoppiare a ridere con sua sorella.
Tornato
a casa per fortuna
sua madre evitò di chiedergli che cosa fosse successo, o che
cosa si fossero
detti, non voleva assillarlo troppo.
“mamma
ma è normale che
Sophie oggi stia sveglia tutto il giorno?”chiese Robert
perplesso osservando la
figlia che non aveva ancora smesso di correre per casa dopo essersi
sparata tre
film della disney.
“si
tesoro è normale, magari
si abituerà a dormire soltanto di notte ora”disse
Clare spiegando tutto a
Robert.
“mi
sembra perfetto”disse
Robert
“anche
tu facevi così lo
sai? un vero disastro , ma d'altronde con Vic e Lizzie siamo stati
fortunati,
era chiaro che con te non doveva andare allo stesso
modo”disse Clare
“dubito
che Carla vorrà un
altro bambino da me, a parte che è un pensiero inutile
attualmente non vuole
più nemmeno me, non credo che il problema sarebbe se il
bambino sarebbe un
disastro o meno quanto più che altro che sarebbe mio
figlio”disse Robert
“Robert”disse
Clare
sedendosi accanto al figlio.
“scusa
mamma, è che davvero
è tutto così assurdo”disse Robert
“si
sistemerà tutto in
qualche modo, io ho avuto l’impressione che le cose siano
leggermente
migliorate ultimamente”disse Clare
“si,
sta andando meglio,
stasera le ho detto se avrebbe cenato con noi e alla fine ha
accettato”disse
Robert.
“mi
sembra una cosa
positiva”disse Clare
“lo
spero”disse Robert
“papi
braccio”disse Sophie
attaccata al divano aspettando che Robert la prendesse in braccio.
“certo”disse
Robert
prendendola in braccio.
“nonna
the”disse Sophie a
Claire
“però
che precisione sono
proprio le cinque”disse Claire perplessa.
Quel
giorno al St Mary era
un vero disastro agosto d'altronde era sempre stato così,
Carla non ricordava
un agosto tranquillo, non si era mai visto un agosto tranquillo,
soltanto lo
scorso anno aveva avuto un agosto tranquillo ma perché
l’anno scorso era stata
una paziente, non era certo al lavoro.
“agosto
è sempre il
boom”disse Carla
“beh
chiaro d’inverno ci
danno dentro di più”disse Camilla
“Cam
sei pessima”disse Carla
che ancora si sorprendeva per le considerazione della sua collega se
Ivan non
fosse stato gay lui e Camilla sarebbero stati una gran bella coppia.
“è
stato carino da parte di
Robert venire insieme a Victoria,per quanto hai intenzione ancora di
tenerlo
fuori casa? Per me tu sei totalmente fuori”disse Camilla
“Cam
per favore abbiamo
mille cose da fare e non voglio parlarne”disse Carla
“lo
so, ma dico per me
dovresti credergli, non credo ti tradirebbe”disse Camilla
“tu
pensi che io non voglia
credergli? Tu pensi che sia facile trovarsi sotto gli occhi delle prove
così
evidenti”disse Carla
“per
me non sono delle prove
evidenti, e poi l’hai vista quella dai non è certo
bella, ha la faccia piena di
impurità accentuate dal trucco e hai visto che naso
orribile? Ma nemmeno da
ubriaco ti avrebbe tradito con quella arrivista sociale”disse
Camilla facendo
almeno ridere Carla che fino a pochi secondi fa era quasi sul punto di
scoppiare in lacrime.
“nuova
signora in
arrivo”disse Carla dopo aver risposto alla chiamata
proveniente
dall’accettazione.
“bene”disse
Camilla
“si
vado io, ma la prossima
te ne occupi tu ”disse Carla
“certo,
certo”disse Camilla
mentre Carla usciva dalla guardiola e andava ad occuparsi della nuova
signora
arrivata.
“buongiorno”disse
Carla entrando
nel box numero 3.
“dio
mio che dolore”disse la
donna senza darle molta attenzione, rispose soltanto il marito.
“buongiorno
lei è
l’ostetrica?”chiese l’uomo.
“si,
mi occuperò di
voi”disse Carla
“non
si può avere qualcun
altro, ha lasciato Robert è una strega”disse la
donna lasciando Carla piuttosto
perplessa, ma possibile che in quell’ospedale andassero
soltanto donne che
avevano una qualche strana fissazione con il suo uomo.
“Camille,
non dire
stupidaggini e ti sembra il modo di rivolgerti”disse il
marito.
“non
preoccupatevi, chiamerò
la mia collega secondo me vi troverete sicuramente meglio con
lei”disse Carla
sorridendo ad entrambi ed uscendo dal box totalmente incredula, le
avevano
appena dato della strega perché aveva lasciato Robert,
queste erano cose che
potevano succedere solo nella sua vita.
“allora?”chiese
Camilla con
la cartella del nuovo arrivo in mano.
“allora
facciamo
cambio”disse Carla passandole la cartella
“sicura?
È un gemellare, beh
meglio per me, ma come mai chiedi cambio?”chiese Camilla
perplessa
“meglio
così, la paziente
non vuole essere assistita dalla strega che ha lasciato Robert
Pattinson”disse
Carla perplessa
“ha
ragione, come darle
torto, sei una tale cretina, non poteva che chiamarsi come
me”disse Camilla
orgogliosa mentre analizzava la cartella.
“grazie
comunque”disse Carla
prendendo la cartella ed andando ad occuparsi dell’altro
caso, per fortuna la
signora non era una fan di Robert o almeno non lo era stata fino alla
fine del
parto, perché al momento di mettere qualche punto per
distrarsi si era lanciata
in domande di gossip piuttosto personali e come tutti
nell’ultimo periodo le
aveva ripetuto mille volte che non era possibile e che presto i
giornali
avrebbero smascherato la vera strega della situazione, poi era passata
a
chiedere di Sophie, di Tom, si era scoperto che era una fan di Tom, e
che non
era poi così allergica al gossip però almeno
aveva evitato di chiamarla strega.
“sai
che la signora Camille
ha detto che ti odia perché tu potresti scoparti Robert e
non lo fai?”chiese
Camilla a fine giornata.
“bene”disse
Carla
“che
vuoi dire? Oddio lo
sapevo non sei così stupida allora”disse Camilla
“grazie
Cam, ci vediamo
domani”disse Carla
“salutami
Robert”disse
Camilla facendole l’occhiolino
“certo”disse
Carla scuotendo
la testa perplessa.
Quando
finì di lavorare
preso un taxi raggiunse casa Pattinson per la cena ancora ripensando a
quello
che era successo durante la giornata, non sapeva se ridere o piangere
ormai,
forse doveva cambiare identità, perché anche non
essere la compagna di Robert
Pattinson le creava comunque non pochi problemi.
“Carla
eccoti hai fatto
tardi?”chiese Clare andando ad aprirle
“una
giornata molto
piena”disse Carla
“è
andato tutto bene?”chiese
Clare
“beh
si, una donna non ha
voluto che la seguissi”disse Carla
“e
come mai? ”chiese Clare
perplessa
“oh
questa la farà ridere ha
detto che non voleva essere seguita dalla strega che ha lasciato Robert
Pattinson”disse Carla ironizzando sulla situazione.
“che
casualità che le fan di
Robert decidano sempre di venire al St Mary nonostante ci siano mille
ospedali
in tutta Londra ”disse Clare ridendo
“no,
ormai ci ho fatto
l’abitudine”disse Carla ridendo con lei.
“vieni
stavo finendo di
apparecchiare, stasera ha voluto cucinare Richard, quindi non so se
dobbiamo
fidarci”disse Clare
“peggio
di me sicuro non sarà,
Sophie?”chiese Carla lasciando la borsa all’entrata.
“oggi
non ha dormito affatto,
Robert le sta suonando qualcosa in giardino”disse Clare
“allora
suppongo che
crollerà a breve”disse Carla
“Richard
è arrivata
Carla”disse Clare chiamando il marito impegnato in cucina.
“oh
ciao cara”disse Richard
sbucando dalla cucina.
“buonasera”disse
Carla
“finiamo
di preparare al
volo, raggiungili pure in giardino ci occupiamo noi della
cena”disse Clare.
“va
bene”disse Carla
raggiungendo la porta vetro alla fine del corridoio che portava al
giardino sul
retro, non aveva mai visto il giardino di casa Pattinson, anche se
quando
avevano sistemato il giardino di casa Clare aveva
detto che somigliava molto al loro
giardino quando i ragazzi erano ancora piccoli. Effettivamente Clare
aveva
ragione il loro giardino era molto simile, c’era un dondolo
in legno che
somigliava molto al loro, Sophie era seduta accanto a Robert e lo
osservava
molto interessata, ogni tanto le si chiudevano gli occhi e poi li
riapriva di
colpo.
“hai
sonno cucciola?”chiese
Robert smettendo di suonare ma Sophie gli fece cenno di no con la testa
e Carla
vedendo quella scena si mise a ridere attirando la loro attenzione.
“mami”disse
Sophie chiamando
Carla
“Carla
ciao”disse Robert
“ciao”disse
Carla salutando
Robert e avvicinandosi.
“le
mie canzoni non
funzionano più”disse Robert sospirando.
“gli
piacciono”disse Carla
prendendo in braccio Sophie e sedendosi accanto a Robert.
“vuoi
che suoni ancora
cucciola?”chiese Robert e Sophie fece cenno di si con la
testa ridendo.
“ok”disse
Robert lasciando
scorrere le mani sulle corde producendo quelle melodie che
l’avevano
accompagnata durante la sua assenza e che le avevano permesso di
dormire almeno
per qualche ora a notte.
“si
è addormentata”disse
Robert risvegliandola dai suoi pensieri.
“già”disse
Carla
accarezzandole la testolina bionda.
“mi
mancano queste
cose”disse Robert spostandole una ciocca di capelli che le
scendeva a coprire
in parte l’occhio sinistro.
“meglio
rientrare, ormai sarà
pronto”disse Carla in imbarazzo.
“giusto”disse
Robert
alzandosi dal dondolo con la chitarra e rientrando in casa.
Le
cose tra Carla e Robert
avevano preso una certa stabilità, passavano molto tempo
insieme grazie alla
bambina e quando le erano toccati dei turni di notte lei gli aveva
permesso di
restare a casa loro ad occuparsi di Sophie. Un mattino rientrando dal
turno di
notte aveva trovato Robert addormentato sul divano con in braccio la
loro
bambina, quello stesso uomo che si occupava così
amorevolmente di sua figlia
non poteva essere lo stesso uomo che l’aveva tradita, era in
momenti come
quelli che credergli le sembrava la cosa più ovvia,
però poi si ricordava di
quelle maledettissime foto e iniziava a farsi mille domande e ad avere
dubbi su
dubbi.
Si
sedette sul bordo del
divano e dopo aver dato un bacio sulla fronte alla loro bambina non
resistette
alla tentazione di accarezzare la guancia di Robert sentendo sotto le
dita quel
leggero strato di barba, e ricordando i suoi risvegli migliori quando
si
soffermava ad ascoltare il suo respiro e non riusciva proprio in quel
momento a
trattenersi dall’accarezzargli il viso, poi in genere lui si
svegliava e
ridacchiando la riempiva di baci lungo il collo.
“che
ore sono?”chiese Robert
aprendo gli occhi e Carla subito tirò indietro la mano che
Robert prese nella
sua.
“scusa”disse
Carla
“mi
piacciono le tue
carezze”disse Robert lasciandole andare la mano.
“sono
le 7”disse Carla
“Sophie
non riusciva a
dormire ho messo “la principessa e il ranocchio” e
siamo crollati
entrambi”disse Robert provando ad alzarsi senza svegliarla.
“è
l’effetto film disney”disse
Carla
“la
porto di sopra”disse
Robert salendo al piano di sopra e mettendo a dormire la bambina.
“grazie”disse
Carla quando
Robert uscì dalla camera di Sophie richiudendosi la porta
alle spalle.
“meglio
che ti lasci
dormire”disse Robert avvicinandosi però a lei
“sarà
meglio che ti riposi
anche tu”disse Carla avvicinandosi a sua volta e baciandolo
per poi tirarsi
indietro, ma Robert la riattirò di nuovo a sé per
approfondire quel bacio.
“mi
manca tutto questo”disse
Robert prendendole il volto tra le mani.
“io
ti odio”disse Carla e
Robert le lasciò il viso tirandosi indietro.
“ti
odio perché hai rovinato
tutto, che cosa aveva lei più di me? mi fidavo Robert, io mi
fidavo di te”disse
Carla con gli occhi lucidi.
“perché
non vuoi
credermi?”chiese Robert triste
“io
voglio crederti, ma come
posso crederti”disse Carla trattenendosi dal piangere, non
voleva che lui la
vedesse in lacrime.
“fidati
dei tuoi
sentimenti”disse Robert avvicinandosi di nuovo e baciandola,
Carla rispose al
bacio portandogli le braccia intorno al collo e lasciando scorrere le
mani tra
i suoi capelli, quel bacio divenne sempre più passionale e
presi dal momento si
ritrovarono presto in camera loro.
Si
liberarono subito dei
vestiti senza smettere mai di baciarsi, e quando arrivarono al loro
letto
Robert rallentò per essere sicuro che non si sarebbe pentita
di quello che
stava per succedere, questa volta non voleva sentirsi trattato come un
oggetto.
“sei
sicura?”chiese Robert
fermandosi per un attimo e accarezzandole le guance ora arrossate.
“si”disse
Carla prendendogli
il viso tra le mani a sua volta e attirandolo a sé per
baciarlo, era difficile
resistere alla sensazione di essere stretta da quelle braccia forti, e
di sentirsi
venerata da quei baci e da quegli occhi.
“ti
amo”disse Robert quando
poco dopo di lei arrivò all’apice.
“ti
amo”disse Carla
baciandolo e accoccolandosi tra le sue braccia.
“tranquilla
lo so che questo
non significa che mi hai perdonato”disse Robert
“ci
sto provando Robert ma
ho bisogno ancora di tempo”disse Carla
“aspetterò
tutto il tempo
che ti serve, l’unica cosa che ho bisogno di sapere
è che potrai credermi prima
o poi e che tornerai a fidarti di me”disse Robert
“lo
spero, perché non riesco
a smettere di amarti”disse Carla prima di addormentarsi tra
le braccia di
Robert, e fu in quel momento che entrambi capirono che le cose
sarebbero
migliorate davvero.
|
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Capitolo 59 *** 59 ***
Allora ho schematizzato i prossimi capitoli mentre studiavo e un
massimo di 64 cap la storia è finita vi lascio a quest'
ultimo cap sperando che vi possa piacere e vi ringrazio
immensamente per le fantastiche recensioni che mi lasciate e per
continuare a seguire questa storia grazie mille
Quando
Carla si svegliò nel
pomeriggio Robert non era più accanto a lei e il lato del
letto accanto al suo
era ormai freddo segno che si fosse svegliato da parecchio, guardando
la
radiosveglia sul comodino capì che era molto più
tardi di quanto si aspettasse
era ormai ora di cena e aveva dormito praticamente tutto il giorno, ma
dopotutto dopo gli ultimi giorni di lavoro ne aveva avuto davvero
bisogno. Si
alzò dal letto infilandosi il pigiama e andò a
vedere se Robert aveva portato
Sophie dai suoi o se quanto meno gli avesse lasciato un biglietto, e
scesa al
piano di sotto lo trovò ai fornelli in cucina.
“ciao”disse
Carla attirando
la sua attenzione
“ciao”disse
Robert
“cucciola”disse
Carla
prendendo in braccio Sophie seduta sul seggiolone e dandole un bacio
sulla
fronte.
“ho
pensato volessi
riposarti un po’”disse Robert
“grazie”disse
Carla
“domani
lavori?”chiese
Robert
“si”disse
Carla
“allora
principessina ci
vediamo domani”disse Robert dando un bacio sulla fronte alla
sua piccola che
gli sorrise, adorava oltre ogni modo suo padre.
“ci
vediamo domani
allora”disse Robert
“si”disse
Carla
accompagnandolo alla porta.
“buonanotte”disse
Robert baciandola
e “buonanotte cucciola”disse Robert dando un bacio
sulla fronte alla loro
bambina.
“notte”disse
Sophie che
ormai stava imparando anche altre parole oltre ad imparare a chiamare
le
persone a cui voleva bene stava imparando persino il nome della sua
compagna di
giochi Lilly e della sua cuginetta più grande Cecilie che
però detto da lei
diventava Ceci facendo ridere tutti.
“a
domani”disse Robert
sorridendo a entrambe prima di uscire di casa.
“mami
pappa”disse Sophie ricordando
a Carla che era ora di cena.
“giusto
tesoro”disse Carla
andando in cucina con la piccola,e evitando di pensare al fatto che
Robert se
ne fosse andato con tanta facilità, forse avrebbe dovuto
insistere lei e
chiedergli di restare, in fondo era proprio quello che voleva, e allora
perché
l’aveva lasciato andare così? Perché
era una stupida e perché in fondo era
ancora delusa per quello che era successo ma non riusciva
più a stargli alla
larga perché lo amava e avrebbe tanto voluto svegliarsi e
scoprire che tutto
quello che era successo negli ultimi mesi non fosse mai successo, far
finta che
non fosse successo davvero nulla e credergli, ma credergli per quanto
si fosse
sempre fidata di lui era qualcosa di difficile, senza quelle foto gli
avrebbe
creduto come aveva sempre fatto, dopo tutto non era la prima volta che
giravano
voci su un possibile tradimento da parte di Robert ma non ci aveva mai
creduto
perché quelle storie erano state così assurde ma
qui era difficile non crederci
c’erano delle orribili foto e c’era il fatto che
non si fosse nemmeno fatto
sentire come se il fatto che fosse lontano da lei non era qualcosa che
gli
facesse male, anche se la separazione degli ultimi mesi non gli stava
facendo
per niente bene come non lo faceva nemmeno a lei, prendere una
decisione in
merito a quella situazione era complicato.
Il
giorno dopo quando uscì
da lavoro per poco non le prese un colpo sua madre e suo padre erano
all’uscita
dell’ospedale con sua figlia.
“oh
mio dio”disse Carla
abbracciandoli
“sorpresa”disse
suo padre
dandole un bacio sulla guancia
“altroché”disse
Carla
“la
sorpresa però ce l’hai
fatta anche tu”disse sua madre perplessa.
“che
cosa vi ha detto
Ivan?”chiese Carla
“quello
che dicono già i
giornali, vedo come vanno bene le cose non vivete nemmeno
insieme”disse sua
madre.
“dai
tesoro la bambina mi
sembra stanca forse è meglio se ne parliamo a
casa”disse suo padre prendendo in
braccio Sophie e dirigendosi verso la macchina.
Quando
furono a casa sua
madre la sottopose a un lungo interrogatorio sulla questione e si
dimostrò
piuttosto delusa perché quando l’aveva chiamata
non le aveva detto la verità.
“lo
so, ho sbagliato ma al
momento avevo qualche problema a gestire la questione”disse
Carla
“se
me ne avessi parlato
magari avrei potuto aiutarti”disse sua madre
“non
volevo che mi dicessi
avevo ragione”disse Carla
“non
ti avrei mai detto una
cosa del genere, è una situazione molto delicata, insomma io
pensavo che tu non
l’avessi presa in questo modo pensavo che davvero gli avessi
creduto e basta
per questo non ti ho detto nulla”disse sua madre
“io
vorrei credergli mi sono
sempre fidata di lui ma non so perché questa volta non ci
sono riuscita”disse
Carla
“questo
è il problema di
incontrare quello giusto, quando ti delude è qualcosa di
così irreale che fa
soffrire parecchio”disse sua madre
“esatto”disse
Carla
“lui
che cosa ti ha
raccontato su questa storia?”chiese sua madre
“lui
mi ha detto che non è
successo nulla che si era ubriaco ma che è andato in albergo
con lei perché
pensava che alloggiassero nello stesso hotel, poi quando ha capito le
ha detto
che non era nelle sue intenzioni”disse Carla
“e
tu non gli credi?”chiese
sua madre
“una
parte di me gli crede,
ma un'altra ha paura che lui la stia soltanto prendendo in
giro”disse Carla
“però
l’ho visto prima
sembrava molto tranquillo siete in riavvicinamento?”chiese
sua madre
“non
so come definirlo, è
qualcosa di incontrollabile”disse Carla
“beh
ci credo”disse sua
madre
“no
non in quel senso”disse
Carla perplessa
“beh
nemmeno io parlavo in
quel senso perché c’è stato anche un
riavvicinamento in quel senso?”chiese sua
madre curiosa.
“preferirei
evitate
l’argomento”disse Carla
“ok
si”disse sua madre
“comunque
intendevo che io
lo amo e quindi lasciarlo andare è qualcosa di
difficile”disse Carla
“forse
non dovresti
lasciarlo andare allora, se stargli lontano di fa stare male forse non
dovresti
stargli lontano”disse sua madre facendola riflettere con
più chiarezza su
quello che stava accadendo.
“e
se mi avesse tradito
davvero?”chiese Carla
“se
l’avesse fatto potresti
perdonarlo, lui ti ama ed è qualcosa che si vede, e
sinceramente se ha avuto la
forza di respingere quella donna nonostante fosse ubriaco penso che ti
ami
anche più di quanto tu possa immaginare, molti uomini al suo
posto si sarebbero
comportati in maniera diversa e poi specialmente nel suo ambiente
è pieno di
donne che farebbero di tutto per apparire su una copertina anche
mettere in
crisi una coppia, non si fanno certo scrupoli quelle ”disse
sua madre.
“perdonarlo?
Io non posso
credere che lui mi abbia fatto una cosa simile, cioè non
può essere vero”disse
Carla
“vedi
che non ci credi
nemmeno tu”disse sua madre prendendola in giro
“forse
dovrei”disse Carla
alzandosi dal divano
“si
penso che dovresti, ci
occupiamo noi della bambina”disse sua madre sorridendogli.
“papà
ti rubo la
macchina”disse Carla prendendo le chiavi che aveva lasciato
sul tavolino in
sala ed uscendo di casa senza nemmeno dargli il tempo di ribattere.
“ma
saprà guidare al
contrario?”chiese suo padre perplesso alla moglie.
“c’è
l’assicurazione al
massimo”disse sua madre leggermente preoccupata.
Quando
Carla arrivò a casa
di Robert era ormai ora di cena e sperava di trovarlo in casa, ma sua
madre gli
disse che era uscito poco dopo che i genitori di Carla erano stati
lì e poi non
si era visto per tutto il pomeriggio.
“sarà
da Tom e
Victoria?”chiese Carla
“no,
Tom ha chiamato poco fa
cercandolo e non era a casa loro, poi ha il cellulare spento sono un
po’
preoccupata so che doveva andare ad un incontro con un regista ma ha
chiamato
poco fa Katherine cercandolo perché non si era presentato
all’incontro”disse
Claire preoccupata.
“dove
può essere
andato?”chiese Carla sinceramente preoccupata.
“è
successo ancora qualcosa
tra di voi? Insomma avete litigato ancora?”chiese Claire
“no
non abbiamo
litigato”disse Carla
“ne
sei sicura? Non è da
Robert sparire così lo fa soltanto”disse Claire
“se
è successo
qualcosa”disse Carla continuando la frase di Claire.
“credo
di sapere dove può
essere andato”disse Carla
“dove
può essere?”chiese Claire
“è
fuori città, se non è da
Tom e Victoria è andato fuori
città”disse Carla
“ma
le chiavi di Ventnor
sono qui”disse Claire controllando in casa
“quelle
di Costwolds no
suppongo”disse Carla
“no
non ci sono
effettivamente”disse Claire.
“ci
penso io”disse Carla
senza dare il tempo a Claire di ribattere raggiunse la sua macchina.
“Carla
ma è tardissimo”disse
Claire
“non
si preoccupi lo riporto
a casa”disse Carla entrando in macchina e mettendo in moto,
per fortuna la
macchina di suo padre aveva un navigatore perché
l’ultima volta che era stata a
Costwolds non aveva fatto molto caso alla strada insomma aveva visto
l’estesa
campagna inglese ma non era stata molto attenta ai cartelli e in
più aveva
dormito per larga parte del percorso, aveva dormito quasi per tutto il
viaggio.
Il percorso segnato dal navigatore dava come tempo di percorrenza due
ore,
perfetto altro tempo per pensare a cosa dirgli una volta arrivata
perché in
effetti al momento non aveva molte idee sul come fargli capire che cosa
le passava
per la testa e sul perché da un giorno all’altro
avesse capito che stava
sbagliando tutto con lui, ma in realtà poi si
trovò a pensare soltanto al
motivo che l’aveva spinto ad andare fuori città ,
ed era seriamente preoccupata
per lui, andarsene così e non andare ad un colloquio di
lavoro era qualcosa che
non si addiceva certo alla sua persona.
Guidare
dalla parte
sbagliata della strada non era così difficile come diceva
Ivan anche se stava
pensando poco alla strada aveva la testa piena di altri pensieri e
l’unica cosa
che faceva razionalmente era seguire le indicazioni del navigatore, di
solito
faceva fatica a guidare con la pioggia così forte ma quando
iniziò a piovere
era così concentrata sul suo obbiettivo che non ci fece
nemmeno caso.
Dopo
ben due ore di viaggio
finalmente iniziò ad intravedere la campagna di Costwolds e
dopo qualche metro
trovò la casa dei genitori di Robert e proprio come si
aspettava trovò la
macchina parcheggiata nel vialetto, parcheggiò la sua
macchina e uscì
velocemente andando a bussare alla sua porta incurante della piogga che
le
annebbiava la vista.
“Robert”chiamò
bussando
sempre più forte ma senza ricevere risposta, le luci in casa
erano spente dove
poteva essere nel cuore della notte, riprovò più
volte a chiamarlo ma continuava
a non rispondere, quando si voltò per poco non le prese un
colpo Robert
completamente fradicio la stava raggiungendo.
“Carla
che ci fai
qui?”chiese Robert
“
e tu che ci fai fuori con
questo tempo, ma sei pazzo ti prenderai qualcosa”disse Carla
“tu
ti prenderai
qualcosa”disse Robert vedendola tremare per il freddo
“che
diavolo ci fai qui? sei
scomparso”disse Carla
“andiamo
dentro”disse Robert
invitandola ad entrare
“hai
guidato fino a qui con
questo tempo?”chiese Robert passandole una coperta
perché si scaldasse e un
asciugamano per asciugarsi in qualche modo i capelli
“se
tu non fossi scomparso
nel vuoto forse avrei potuto evitare”disse Carla sedendosi
per terra vicino al
camino.
“avevo
bisogno di
riflettere”disse Robert sedendosi accanto a lei
“che
cosa è successo?”chiese
Carla preoccupata
“non
è una cosa importante,
ho soltanto sentito parlare il nuovo regista con il produttore del
film, sono
molto più interessati ai soldi che potrei fargli guadagnare
partecipando a
questo progetto che a quanto io sia adatto a questo film, anzi a dirla
tutta
non mi trovano all’altezza ”disse Robert
“sono
degli idioti tu sei
all’altezza di qualsiasi ruolo, magari questo ruolo non
è adatto a te perché
non è il giusto personaggio ma non perché tu non
sei sufficientemente
bravo”disse Carla
“io
non sono bravo, mi
scelgono soltanto perché sono un ottima macchina da soldi, e
forse dovrei
smettere, vorrei essere davvero apprezzato come attore e non soltanto
perché
sono sufficientemente attraente da spingere la gente a venire a vedere
un mio
film”disse Robert
“la
gente apprezza la tua
recitazione, sbaglio o si parla di una possibile candidatura agli
oscar, eri
perfetto in quel ruolo e l’ho sempre saputo che avresti fatto
un buon lavoro
perché ti ho visto calarti in quel personaggio non appena il
copione è finito
tra le tua mani, devi liberarti da questo complesso che solo le
ragazzine
apprezzino i tuoi film perché sei figo perché ora
vorrei dirlo ma ci sono
parecchi tipi interessanti, tu sei un ottimo attore altrimenti non
saresti
ancora qui”disse Carla
“hai
anche guidato dal lato
sbagliato della strada però, fai progressi”disse
Robert sorridendole
“hai
fatto preoccupare
tutti, questo non sopporto di te ogni volta che hai un problema invece
di
parlarne con me ti chiudi sempre”disse Carla
“senti
chi parla,
complimenti eh per aver detto la verità ai tuoi genitori
potevi almeno
dirmelo”disse Robert
“non
sapevo certo che
sarebbero venuti”disse Carla sospirando e ricordandosi il
vero motivo per cui
era lì.
“comunque
grazie per essermi
venuta a prendere avverti pure la mia mamma”disse Robert
ridendo.
“veramente
io sono qui per
un altro motivo, ero passata a casa dei tuoi genitori proprio per
questo
motivo”disse Carla
“volevi
parlarmi di
cosa?”chiese Robert un po’ perplesso
“io
ho sbagliato tutto con
te da subito proprio e lo sappiamo no? Però io te lo ripeto
perché voglio che
tu sappia che sono conscia di tutti gli errori che ho compiuto nei tuoi
confronti,penso che se iniziassi ad elencarli domattina saremmo ancora
qui a
parlarne”disse Carla
“anch’
io ho sbagliato, ho
bevuto e mi sono fatto fotografare con quell’oca senza
pensare nemmeno a tutto
quello che sarebbe successo dopo, ero con degli amici e non ho certo
pensato
che quella avrebbe tentato di usarmi per mettere in giro una storia non
vera,
perché io non ho fatto niente con quella, ci ho parlato
abbiamo parlato di te
di Sophie e di quanto fosse una gran rompipalle Kristen lei era
un’amica della
ragazza dell’amico mio e di Kristen è un attore
anche lui, non è successo nulla
niente sesso e nessun bacio niente di niente”disse Robert
“Robert
io voglio crederti,
anche perché io non posso credere che tu abbia fatto una
cosa simile, tu non
sei come gli altri e io lo so benissimo, però avevo paura di
essermi sbagliata
anche su di te, voglio crederti perché ti amo e non voglio
più starti
lontana”disse Carla con gli occhi pieni di lacrime.
“nemmeno
io voglio più
starti lontano e ti amo, non ti farò soffrire mai
più, l’idea che tu possa
soffrire uccide anche me”disse Robert prendendole il viso tra
le mani.
“mi
dispiace”disse Carla
“dispiace
a me per aver
permesso che si sviluppassero delle storie tanto assurde, ti amo
troppo”disse
Robert baciandola
“ti
amo anch’ io”disse Carla
rimanendo tra le sue braccia incurante del fatto che fossero entrambi
bagnati
fradici.
“posso
tornare a casa
allora?”chiese Robert
“devi”disse
Carla
accoccolandosi meglio tra le sue braccia.
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Capitolo 60 *** 60 ***
Scusate immensamente dovevo pubblicare tre vite fa ma questa
stanchezza accumulata con questi turni me l'ha impedito però
oggi ce l ho fatta dopo la mia ultima notte del primo anno fiiuu XD ho
concluso il primo anno ho dato il mio esame di tirocinio da 19 crediti
passato e ora sono al secondo anno XD questo è un
cap di passaggio
@ daisyB:
in realtà non lo so potrebbe anche cambiare questa conta cap
per esempio questo cap di passaggio non era contemplato però
ho preferito inserirlo perchè dopo tutto quello che era
successo volevo far capire come si era stabilizzate le cose dal
prossimo cap avremo eventi attivi come la premiere XD un bacione ciaoo
@ gabriela: grazie
mille per i complimenti e per seguire anche l'altra storia ciaoo un
bacione
@ fiorella91: ahaha si
visto come altro baby? perchè? non commento su questo
dettaglio XD un bacione ciao
@ BabyVery: esatto
questa volta il primo passo toccava a lei XD ahaha anche a me no
scherzo lo so cosa succede nei prossimi grazie mille un bacione ciao
@ romina75: figurati
Romy insomma è normale come cosa io mi preoccupo solo di non
comunicare appieno quello che succede e quello che voglio rendere XD ha
deciso di fidarsi noi sappiamo che ha fatto bene perchè non
è successo nulla ma lei non può saperlo, comunque
questa storia è più o meno risolta anche se ci
sarà bisogno di ulteriori chiarimenti a riguardo. un bacione
ciao
@ lazzari : ahaha sisi
puoi XD si perchè comunque la madre ha già l
esperienza di un marito assente e di dubbi vari insomma
c'è già passata e sa come può essersi
sentita la figlia. no non credo che su questo argomento ne
avrà ancora XD un bacione ciao
@ _Miss_: ahaha si ci
stava effettivamente ma non volevo richiamare quel bellissimo ep XD no
vai tranquilla nulla di che veramente fidati XD un bacione ciao
@ RiceGrain: ahaha
eleonora non ti ho mai chiamata eleonora ahaha XD comunque direi che
una statua in una zona dove la popolazione ornitorica sia poco presente
o assente andrebbe bene XD certo loro sono serissimi XD grazie mille
ele e anch io amo la tua storia e spero che prima della partenza
pubblicherai uff io c ho messo tre vite e si mi sono addormentata
perchè avevo freddo m sn appoggiata sul letto con la coperta
e ho finito per addormentarmi imperdonabile lo so XD però ho
fatto incubi assurdi quindi l ho già scontata XD un bacione
ele ciaoo
“dobbiamo
tornare a
casa”disse Robert tra i suoi capelli sbadigliando si erano
addormentati sul
divano vicino al caminetto non riuscendo a raggiungere un letto, troppa
era la
stanchezza.
“dio
ma sentiti hai il
raffreddore”disse Carla ridacchiando senza però
aprire gli occhi.
“e
mal di gola”disse Robert
portandosi due dita alla base del collo e provando a deglutire con
difficoltà.
“quello
anch’ io maledetta
pioggia, ti odio seriamente”disse Carla tossicchiando per
quella brutta
sensazione in gola, sentiva come se ad ogni flusso d’aria
grattasse contro
qualcosa.
“non
è vero, e ieri mi pare
che tu sia venuta proprio per quello”disse Robert.
“non
ricordo
quest’influenza”disse Carla provando ad alzarsi dal
corpo di Robert ma lui la
attirò a se imprigionandola nel suo abbraccio.
“io
invece si,ti amo”disse
Robert baciandola
“come
sei monotono”disse
Carla prendendolo in giro
“vuoi
che provi a dirtelo in
maniera diversa”disse Robert passandole le mani intorno alla
vita toccando la
pelle scoperta dalla canotta che indossava, il resto dei vestiti era
vicino al
camino ad asciugare.
“e
cosa avresti in
mente?”chiese Carla senza spostarsi di un millimetro puntando
lo sguardo sul
suo viso perfetto.
“tante
cose”disse Robert
sorridendole in maniera provocatoria, o forse no ma a lei parve proprio
di si
anche se insomma il sorriso che le riservava Robert era
nell’80% dei casi fine
sempre a qualcos’altro e lo stesso valeva per lei in
realtà.
“tante
cose? Beh io ne ho in
mente una al momento rivestiamoci e torniamo a casa, ai tuoi genitori
prenderà
un colpo e i miei penseranno già che ho sfasciato la
macchina
dell’autonoleggio”disse Carla portandogli le mani
sul petto mettendosi a sedere
mentre Robert faceva lo stesso.
“recupereremo
più
tardi”disse Robert prendendole il viso tra le mani e
baciandola.
“recuperare
cosa? Non ti
allargare ti ho appena dato il permesso di tornare a
casa”disse Carla riuscendo
ad alzarsi dal divano e prendendo i jeans per rivestirsi.
“mi
piaci quando mi tratti
male”disse Robert fingendosi ironico e puntando invece a
farla sentire in
colpa.
“non
è vero che ti tratto
male”disse Carla sorpresa da quell’affermazione.
“mi
piaci anche quando
riesco a farti sentire in colpa”disse Robert prendendola in
giro mentre si
infilava la sua maglia ormai per fortuna asciutta.
“che
stronzo”disse Carla
ridendo conscia di esserci cascata con tutte le scarpe.
“sto
io davanti tu
seguimi”disse Robert mentre Carla si sedeva al posto di guida
della macchina
rubata al padre.
“ok”disse
Carla conscia del
fatto che Robert guidasse a due allora, probabilmente ci avrebbero
messo il
doppio del tempo per arrivare, ma era meglio non pensarci.
“perfetto”disse
Robert
starnutendo per la quattordicesima volta circa.
Carla
guidava
tranquillamente stando dietro a Robert senza mai perderlo di vista
nemmeno in
mezzo al traffico dell’ora di pranzo. Arrivati a Londra,
Robert si fermò dai
suoi genitori per rassicurarli mentre Carla pensò che fosse
meglio lasciargli
un attimo i suoi spazi e poi non era pronta ad affrontare
l’euforia dei
Pattinson per aver deciso di credere a Robert.
“tornata”disse
Carla
entrando in casa e trovandosi suo padre tranquillo sul divano mentre
leggeva il
giornale.
“la
macchina esiste ancora
quindi se hai in mano un paio di chiavi”disse suo padre.
“si
esiste ancora”disse
Carla
“torni
da sola?”chiese sua
madre perplessa scendendo le scale con Sophie in braccio più
sveglia che mai.
“è
passato un attimo dai
suoi genitori”disse Carla.
“mamma”disse
Sophie
richiamando la sua attenzione.
“è
stata davvero un
angioletto”disse sua madre passandogliela in braccio.
“si
Sophie è brava
vero?”chiese Carla alla sua bambina prendendola in braccio.
“sii
Sofi brava”disse la sua
bambina ridendo, nonostante avesse un anno e due mesi e mezzo iniziava
già a
parlottare piuttosto bene.
“com’è
che questa bambina
parla solo inglese? Devi insegnargli anche un po’ di
italiano”disse sua madre.
“mamma
è già oltre riuscendo
a dire bene così tante parole”disse Carla mentre
la sua bambina giocava con i
suoi capelli come faceva sempre quando la madre le era mancata, e
purtroppo
questo capitava piuttosto spesso.
“mamma,
papa?”disse Sophie
facendo una strana espressione come a volerle chiedere qualcosa.
“arriva
tesoro, papà arriva
tra poco”disse Carla sotto lo sguardo intenerito dei suoi
genitori.
“dovete
essere entrambi più
presenti, è piccola è vero è
circondata da persone che gli vogliono bene, ma ha
bisogno dei suoi genitori, ha bisogno di te e di Robert”disse
sua madre
riprendendola.
“mamma,
Sophie e Robert
vengono prima di tutto, però non posso mettere da parte il
resto”disse Carla
“dovresti
lavorare di meno,
almeno all’inizio, quando sarà più
grande sarà diverso ma almeno all’inizio ha
bisogno di voi”disse sua madre.
“mamma
mi occupo di mia
figlia”disse Carla
“tesoro
non ne ho dubbi però
forse avresti dovuto aspettare per tornare a lavorare, insomma ora hai
altre
priorità”disse sua madre.
“si
tesoro, ma prova a capirla
è difficile mettere da parte le proprie
passioni”disse suo padre.
“e
chi meglio di te lo
sa”disse sua madre, per fortuna in quel momento
suonò il campanello di casa
interrompendo un’apertura sul passato che era meglio evitare,
Carla ne
approfittò per andare subito ad aprire.
“papà”disse
Sophie vedendo
Robert
“cucciola”disse
Robert
prendendola dalle braccia di Carla.
“oh
eccco visto che c’è
Robert direi che possiamo tornare in albergo”disse il padre
di Carla
infilandosi la sua giacca e lo stesso fece sua moglie.
“potete
restare”disse Robert
trattenendosi dallo starnutire e ripassando Sophie a Carla per paura di
attaccarle qualcosa.
“no
ci vediamo magari per
cena o nel tardo pomeriggio, abbiamo bisogno di riposare anche
noi”disse il
padre di Carla.
“certo,
certo”disse Robert
salutandoli mentre uscivano di casa.
“tua
madre ce l’ha con
me”disse Robert quando rimasero soli in casa.
“no
lei ti adora”disse Carla
ridacchiando e sedendosi sul divano con in braccio la figlia.
“e
allora che cosa mi sono
perso? Quando sono entrato in casa si respirava un clima
glaciale”disse Robert
“niente
mio padre ha toccato
un tasto dolente per mia madre”disse Carla
“e
tu stai bene?”chiese
Robert portandole un braccio intorno alle spalle.
“si,
va tutto bene adesso”disse
Carla poggiando la testa sulla spalla di Robert e rimasero
così fino a quando
Sophie non si addormentò e la misero nella sua culletta
coprendola con la sua
copertina preferita.
“mi
sono mancati questi
momenti”disse Robert abbracciando Carla e osservando la loro
bambina che
dormiva tranquillamente nella sua culletta.
“sei
un po’ caldo”disse
Carla passandogli una mano sulla fronte.
“si
non mi sento molto
bene”disse Robert.
“facciamo
una cosa ora ti
metti a letto e mi occupo di te”disse Carla trascinandolo in
camera da letto.
“mi
piace quando ti occupi
di me in camera da letto”disse Robert prendendola in giro.
“ahaha
che simpatico”disse
Carla prendendo il termometro dal cassetto del comodino ed evitando di
farlo parlare
ancora mettendogli il termometro in
bocca.
“ehssì
febbre, 39
complimenti”disse Carla mentre guardava il termometro.
“beh
tanto ho la mia
crocerossina preferita”disse Robert sorridendole.
“ti
prendo una tachipirina e
preparo un bel brodo caldo”disse Carla accarezzandogli la
fronte.
“no,
non ho bisogno di
farmaci, ho bisogno di te”disse Robert stringendole la mano e
sorridendo.
“non
ho lo stesso potere
d’azione del paracetamolo e la temperatura è
altina, ti prendo una tachipirina
e torno da te ok”disse Carla baciandolo all’angolo
della bocca.
“va
bene”disse Robert
ridacchiando per la precisione della sua compagna.
“ecco”disse
Carla dandogli
una compressa e un bicchiere d’acqua per mandarla
giù.
“grazie”disse
Robert
poggiando il bicchiere sul comodino.
“ti
sentirai meglio ora”disse
Carla
“mi
sentirò meglio quando
sarai tra le mie braccia”disse Robert attirandola a
sé.
“va
meglio?”chiese Carla
poggiando il capo sul suo petto e stringendosi a lui.
“come
non potrebbe essere
così? Stare con te è l’unica cosa che
voglio”disse Robert accarezzandole il
viso e sentendola sorridere sotto il suo tocco.
“tornerà
tutto come
prima?”chiese Carla
“non
è mai cambiato nulla
tra di noi, siamo stati lontani per un po’ ma tra noi non
è mai cambiato nulla
è questo che mi ha permesso di continuare a sperare che un
giorno tu riuscissi
a credermi e a perdonare il fatto di averti fatto soffrire
così tanto”disse
Robert
“non
parliamo più di questa
storia ti va? Pensiamo solo a noi due e alla nostra
bambina”disse Carla che non
voleva ripensare a come si era sentita nei mesi precedenti.
“ho
un’idea su come pensare
a noi due”disse Robert portandole una mano sotto il maglione
che indossava
sfiorandole i fianchi e facendola rabbrividire.
“Robert
hai la febbre alta,
devi riposarti”disse Carla
“si
ma non sto così
male”disse Robert scendendo a baciarle il collo,in assoluto il suo punto debole.
“devi
riposare”disse Carla prendendogli
il viso tra le mani e interrompendo quel contatto, giusto in tempo per
veder
sbucare la loro bambina dalla porta della loro camera.
“mamma”disse
Sophie correndo
verso di loro salvo poi cadere prima di arrivare al letto, cadeva di
continuo
ovunque ma per fortuna questo non l’aveva ancora fermata dal
camminare in giro
per casa.
“cucciola
vieni qui”disse
Carla scendendo dal letto e prendendola in braccio.
“papà
braccio”disse Sophie
attirando l’attenzione del padre perché la
prendesse in braccio.
“che
belli che siete”disse
Carla
“dovresti
sapere che le
figlie femmine impazziscono per il papà, se vuoi il tuo
cocco dobbiamo farne un
altro”disse Robert facendole l’occhiolino.
“ahah
divertente
davvero”disse Carla andando di sotto ad occuparsi della cena.
Era
la prima volta da
diverse settimane che si metteva ai fornelli con la voglia proprio di
cucinare,
era la prima volta che sentiva l’esigenza di preparare anche
qualcosa di un
attimino più complesso che una pastina e
un’omogeneizzato per Sophie.
“guarda
cucciola la mamma ai
fornelli, imprimiti bene quest’immagine
cucciola”disse Robert dando un bacio
sulla fronte alla sua bambina mentre lei rideva per il solletico che
gli faceva
la barba di Robert.
“Pattinson
ti ho detto di
tornare a casa ma potrei anche farti dormire sul divano
sai?”chiese Carla
minacciandolo con il mestolo.
“sei
poco credibile
amore”disse Robert afferrandola per un polso e baciandola.
“c’è
la bambina scemo”disse
Carla tornando a cucinare.
“sai
cosa pensavo la
settimana prossima ci sarà la premiere del mio nuovo film
perché non portiamo
anche Sophie?”chiese Robert sedendosi a tavola e facendo
sedere Sophie nel
seggiolone.
“mi
sembra una buona
idea”disse Carla versando la pastina nel piattino di Sophie e
tornando alla
cucina per scolare la pasta.
“uhm
spaghetti”disse Robert
sorridendole mentre lei le porgeva il piatto e si sedeva di fronte a
lui.
Erano
proprio un bel
quadretto se li avesse visti Ivan in quel momento l’avrebbe
presa in giro
dicendole che sembravano la famiglia del mulino bianco,ma poi si
sarebbe
corretto dicendo che lei non poteva certo essere una madre da mulino
bianco
perché era una totale incapace in cucina e forse un attore
hollywoodiano non
era proprio un padre da mulino bianco, però nel loro piccolo
erano un bel
quadretto e nonostante ne avessero passate tante erano ancora
lì insieme con la
loro piccola.
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Capitolo 61 *** 61 ***
Carla
aveva passato tutta la notte ad occuparsi di Robert, nonostante la
tachipirina
la febbre si era mantenuta piuttosto alta e aveva sfiorato anche i 40
gradi,
per fortuna verso le tre era scesa e Robert aveva dormito piuttosto
tranquillo,
peccato invece che quel mattino Carla dovesse svegliarsi presto per
andare a
lavorare.
“amore
dove vai?”chiese Robert sentendo dei rumori nella stanza e
vedendola mentre
tentava di vestirsi.
“devo
andare a lavoro”disse Carla indossando un maglioncino.
“ma
se hai dormito pochissimo per colpa mia”disse Robert
“no
ma non sono stanca, però Sophie la svegli tu e te ne occupi
tu?”chiese Carla
vedendo che era già in ritardo.
“certo
ci penso io”disse Robert
“ok
a più tardi ciao”disse Carla prendendo la borsa e
uscendo di fretta di casa
senza nemmeno dargli un bacio del buon giorno.
“si
ti amo anch’ io”disse Robert perplesso alzandosi
per preparare la colazione a
sua figlia, o perlomeno l’idea era quella prima che Tom non
decidesse di
piombargli in casa.
“hai
dimenticato di darmi il buongiorno vero?”chiese Robert
aprendo la porta e
trovandosi invece Tom con Cecilie.
“vuoi
un bacino Pattz”lo prese in giro Tom entrando in casa insieme
a Cecilie.
“non
dico nulla perché c’è la mia nipotina
preferita”disse Robert
“sarò
la tua preferita anche se sta arrivando il mostro?”chiese
Cecilie
“tesoro
sarai sempre la preferita dello zio perché è per
merito tuo che ha conosciuto
la zia lo sai vero?”disse Tom alla sua bambina.
“si”disse
Cecilie sorridendo
“e
mi raccomando basta chiamare il fratellino mostro”disse Tom
“o
altrimenti non posso mangiare più le caramelle
gommose”finì la frase Cecilie.
“esatto”disse
Tom.
“posso
giocare con Lilly?”chiese Cecilie a suo padre.
“certo
ma non romperti niente o tua madre mi uccide”disse Tom
“va
bene papà”disse Cecilie correndo a cercare Lilly
in giardino.
“ma
guardatelo prepara la colazione”disse Tom ridendo nel vedere
Robert alle prese
con un biberon.
“Carla
è uscita una decina di minuti fa circa era già in
ritardo non mi dispiace
rendermi utile”disse Robert
“e
quindi ti ha dato il permesso di tornare a casa”disse Tom
“si”disse
Robert
“questo
è perfetto anche perché in tutta
sincerità non avevamo più idee per farvi
tornare insieme”disse Tom ridendo insieme a Robert e poi
suonò il cellulare di
Robert.
“pronto”disse
Robert rispondendo
“Robert
sono Katherine, sto cercando qualcuna che ti accompagni alla premiere,
e
pensavo di chiederlo ad Emma siete amici e nessuno metterà
in giro voci
inutili”disse Katherine.
“Emma
verrà sicuramente con suo marito, no comunque non
preoccuparti verrò con Carla
e Sophie”disse Robert
“ah
va bene”disse Katherine un po’ sorpresa.
“ok
ci risentiamo nei prossimi giorni ciao”disse Robert chiudendo
la chiamata.
“gliel’hai
detto così? Le avrai fatto prendere un colpo, poverina era
riuscita nel suo
intento e voi gli rovinate tutto”disse Tom
“Katherine
non ha mai avuto nessuna interferenza con la mia vita
privata”disse Robert
“ma
preferiva vendere la tua immagine del bello impossibile e
single”disse Tom
“beh
si dovrà accontentare anche perché presto ho
intenzione di diventare ancora più
occupato”disse Robert
“sarebbe
anche ora, è passato quasi un anno da quando hai tentato di
chiederle di
sposarti”disse Tom.
“lo
so, ma rimedierò presto”disse Robert
Naturalmente
anche quel giorno Carla finì per arrivare tardi a lavoro e
ormai stava
diventando una cosa piuttosto frequente e quando Maggie la
chiamò nel suo
ufficio quella mattina ebbe il terrore che volesse richiamarla proprio
per quel
motivo, non poteva certo aspettarsi che dietro quella convocazione si
nascondevano i suoi genitori.
“oh
eccoti tesoro, è una giornata piena anche
oggi?”chiese Maggie sorridendole e
invitandola a sedersi di fronte alla sua scrivania.
“per
ora piuttosto tranquilla, ma sai”disse Carla
“esatto
mai sbilanciarsi, comunque ti ho chiamato per parlarti di una cosa
importante”disse Maggie
“è
perché sono sempre in ritardo lo so, ma ne stanno capitando
di ogni”disse Carla
“no
tesoro è normale, insomma hai una bambina piccola e sono
sempre imprevedibili,
e poi hai avuto anche qualche altro problemino, ora è tutto
ok però?”chiese
Maggie
“così
sembrerebbe”disse Carla
“ne
sono felice, comunque ho dato un’occhiata ai tuoi turni per
il prossimo mese,
credo che siano troppi e io toglierei anche queste notti di fila,
massimo due
notti al mese ok?”chiese Maggie
“ma
per me non è un problema davvero Maggie”disse
Carla
“vuoi
sapere che cosa mi ha detto l’altro giorno mia figlia di 15
anni quando sua
sorella più piccola mi ha chiesto perché i suoi
amici hanno la mamma o il papà
ad attenderli fuori da scuola mentre per lei c’è
sempre la baby sitter? Mi ha
detto che è esattamente quello che si era chiesta sempre
anche lei, e non oso
immaginare che cosa passi per la testa dei miei figli più
grandi, che cosa
voglio spiegarti con questo che per quanto tu possa veramente amare il
tuo
lavoro non devi perderti cose più importanti”disse
Maggie.
“hai
parlato con mia madre vero?”chiese Carla capendo subito che
cosa era accaduto.
“si,
la mia comunque è una proposta se poi tu vuoi continuare a
lavorare così tanto
va bene, la scelta è tua”disse Maggie.
“no
Maggie hai ragione, è che tutto è cambiato
così in fretta fino a due anni fa
pensavo che la mia vita sarebbe stato soltanto il mio lavoro, poi le
cose sono
cambiate”disse Carla soprappensiero.
“rivedo
molto di me in te, e proprio per questo ci tenevo a
parlarti”disse Maggie.
“grazie
Maggie, davvero e credo che comunque tu sia sicuramente
un’ottima madre”disse
Carla
“non
abbastanza ma recupererò, e adesso torna pure a lavorare
è vero che Camilla è
molto cambiata nell’ultimo anno però
avrà sicuramente bisogno di una mano”disse
Maggie.
“si
è meglio che vada”disse Carla salutando Maggie e
tornando al suo lavoro, per
tutto il giorno pensò a lungo alle parole di Maggie e
iniziò a capire
finalmente quanto la sua vita negli ultimi due anni fosse cambiata
tanto, e di
tutto questo doveva ringraziare un’unica persona.
“sai
che hai proprio un brutto aspetto? Ma hai dormito?”chiese
Camilla durante un
momento di pausa.
“grazie
Cam, un po’ poco”disse Carla
“come
mai poco? Che hai combinato?”chiese Camilla improvvisamente
curiosa.
“niente
di quello che stai pensando, Robert ha avuto la febbre”disse
Carla
“oh
che dolce, e che ci faceva a casa tua?”chiese Camilla
“ho
deciso di credergli e gli ho chiesto di tornare a casa”disse
Carla spiegandole
tutto prima che iniziasse a chiedere.
“wow,
è fantastico sono così contenta per
te”disse Camilla abbracciandola.
“grazie”disse
Carla
“posso
aiutarti a far nascere il tuo prossimo figlio? Magari una coppia di
gemelli che
belli ti ci vedo proprio”disse Camilla
“ma
avete un chiodo fisso tutti? Non voglio un altro bambino ora e poi
Sophie è
ancora così piccola devo occuparmi di lei non riuscirei ad
occuparmi di un
altro bambino, e poi io e Robert siamo appena tornati
insieme”disse Carla
“si
certo, è proprio per questo che secondo me Sophie
avrà un fratellino o una
sorellina molto presto”disse Camilla prendendola in giro.
“ahaha
che simpatica”disse Carla.
Quando
tornò a casa quella sera trovò Robert intento a
preparare la cena con i suoi
genitori e la tavola in salotto apparecchiata per parecchie persone.
“sono
tornata”disse Carla entrando in casa e rimanendo un
po’ sorpresa.
“ah
eccoti tesoro stiamo usando un po’ la tua cucina dato che non
ne fai molto
uso”disse sua madre.
“non
posso darti torto”disse Carla togliendosi il cappotto e
appendendolo
all’ingresso.
“non
badare a quello che dice tua madre”disse suo padre
“ciao
amore”disse Robert baciandole le labbra.
“ciao”disse
Carla sorridendogli
“Sophie?”chiese
Carla
“si
è addormentata, si sveglierà sicuramente tra
poco”disse Robert.
“mi
sono persa qualcosa?”chiese Carla
“visto
che i tuoi genitori domani ripartono ho pensato che una bella cena di
famiglia
sarebbe stata una cosa carina”disse Robert
“è
con queste cose che ti giochi il titolo di uomo
perfetto”disse Carla
puntandogli un dito contro.
“dai
prometto che dopo sarò tutto per te”disse Robert
“certo
come se dopo riuscissi a rimanere sveglia, vado a vedere Sophie cosa fa
di
sopra”disse Carla prendendogli il viso tra le mani e
baciandolo di nuovo prima
di salire al piano di sopra.
Entrò
nella cameretta di sua figlia e la trovò sveglia a giocare
con i suoi peluches,
ma non appena si accorse della sua presenza, iniziò a
chiamarla distogliendo la
sua attenzione da quello che stava facendo prima.
“eccola
qui il tesoro di mamma”disse Carla prendendola in braccio.
“mamma”disse
Sophie
“andiamo
di sotto da papà dai”disse Carla scendendo di
sotto.
“oh
eccola qui la nostra principessina”disse sua madre.
“si
è svegliata, visto che io in cucina sono totalmente inutile
noi andiamo a
giocare con Lilly”disse Carla facendo scendere dalle sue
braccia la sua bambina
e dandole la mano.
“se
la cava piuttosto bene comunque”disse Monica.
“certo
che se la cava bene, è nostra figlia”disse
Gabriele.
“si
riesce a gestire bene tutti i suoi tempi”disse Robert
“si
e anche tu dovresti”disse Monica
“tesoro”disse
Gabriele richiamandola.
“no,
no ha certamente ragione”disse Robert e per fortuna poi
suonò il campanello di
casa e Robert si offrì di andare ad aprire.
“oh
figliolo eccoti ti è passata la febbre”disse Clare
abbracciandolo.
“si
mamma sto bene, papà, Lizzie, Chris ”disse Robert
salutandoli, Chris era da
poco entrato a far parte della famiglia Pattinson quando qualche
settimana fa
aveva chiesto a Lizzie di sposarlo.
e quando più
tardi arrivarono anche Tom e
Victoria con Cecilie si dedicarono a quella cena di famiglia,
stranamente
Monica e Clare avevano molto in comune e chiacchierarono tutta la sera.
“Robert
è proprio nato per fare il papà comunque,
dovreste replicare”disse Chris.
“ahaha
dev’esserci una specie di complotto
organizzato”disse Carla provando ad
ironizzare la situazione.
“una
basta e avanza”disse Robert dando un bacio sulla fronte alla
sua bambina.
“visto
non è andata così male”disse Robert
entrando in camera dopo aver messo a
dormire Sophie che era crollata dopo poco.
“si,
hai avuto una buona idea”disse Carla mettendosi sotto le
coperte.
“grazie”disse
Robert togliendosi la maglietta e i pantaloni e mettendosi a letto.
“siamo
a metà ottobre non hai freddo?”chiese Carla
“si
ma ho altre idee su come scaldarmi, piuttosto tu mi sembri troppo
vestita ”disse
Robert baciandola a sorpresa.
“se
si sveglia Sophie”chiese Carla riprendendosi da quel bacio
“è
crollata non si sveglia di certo”disse Robert riprendendo a
baciarla e quando
scese ad accarezzarle i fianchi sfilandole la maglietta si
ritrovò a baciarlo
con molta più foga portandogli le mani tra i corti capelli,
mentre quelle di
Robert già erano arrivate ai pantaloni del pigiama che aveva
sfilato senza nemmeno
che se ne accorgesse troppo impegnata ad accarezzare la sua schiena ben
delineata,
aveva un debole per la sua schiena e per il leggero strato di barba che
gli
rimaneva ogni volta che per due giorni evitava di radersi, le metteva i
brividi
quando la baciava lungo il corpo e sentiva quel leggero strato di barba
accarezzarle la pelle, e aveva un debole per il suo profumo, per le sue
mani e
per il modo in cui la toccava, aveva un debole anche per i suoi occhi
quando in
quei momenti sembravano cambiare colore.
“che
fai?”chiese Carla perplessa vedendo Robert spostarsi dal suo
corpo per
avvicinarsi al comodino.
“evitiamo
di allargare la famiglia”disse Robert prendendo precauzioni
per poi tornare a
baciarla.
“ti
amo tanto”disse Robert quando subito dopo essersi amati la
stringeva tra le sue
braccia.
“ti
amo tanto anch’io, comunque non è che non voglia
un altro figlio da te, è che
forse ora è troppo presto, Sophie ha bisogno delle nostre
attenzioni”disse
Carla
“certo
tesoro, l’avevo capito non preoccuparti è quello
che penso anch’ io”disse
Robert baciandola.
Presto
arrivò il giorno della premiere del nuovo film di Robert e
tutti sapevano che
andandoci insieme sarebbero stati sotto l’occhio della
stampa, che non avrebbe
fatto altro che fare domande su domande, domande a cui sinceramente non
avevano
nessuna voglia di rispondere.
“forse
è meglio evitare che vi presentiate insieme al red carpet, e
poi c’è anche la
bambina, potrebbe essere traumatico”disse Katherine a Robert.
“Sophie
entrerà con i miei genitori evitando il caos
fuori”disse Robert
“si
ma dico evita di fare il red carpet con lei”disse Katherine.
“no
voglio che sia al mio fianco, sono molto orgoglioso per questo film, e
voglio
avere accanto la donna che amo ok Katherine?”chiese Robert
mentre il sarto
prendeva le sue misure per il completo di Tom Ford che aveva scelto.
“certo,
certo”disse Katherine poco convinta.
“ok
Robert ecco fatto”disse il sarto tornando una ventina di
minuti dopo con le
modifiche apportate al suo vestito.
“grazie”disse
Robert ringraziandolo e uscendo dopo aver pagato.
“ci
vediamo più tardi Katherine”disse Robert aprendo
la portiera della macchina.
“si,
cioè tra un ora ”disse Katherine andando alla sua
macchina.
“sono
a casa”disse Robert entrando in casa e trovando sia Carla che
Sophie già pronte
per uscire mentre guardavano la tv.
“ciao”disse
Carla raggiungendolo.
“sei
bellissima con questo vestito lo sai vero?”chiese Robert
baciandola
“me
l hanno scelto le tue sorelle”disse Carla
“vado
di sopra a prepararmi, e ringrazierò quelle due
matte”disse Robert
Poco
dopo tornò di sotto trovando Carla addormenta sul divano
mentre Sophie
continuava a guardare la tele piuttosto presa.
“principessa
ma anche tu sei bellissima”disse Robert prendendola in
braccio e facendola
ridere.
“niente
la mamma è crollata”disse Robert dandole un bacino
sulla guancia.
“tesoro,
sono pronto”disse Robert svegliandola
“mi
sono addormentata di nuovo perfetto”disse Carla rialzandosi
dal divano.
“forse
dovresti riposarti un po’, vieni andiamo la macchina ci
aspetta fuori”disse
Robert passandole il cappotto mentre lui si occupava di mettere il
cappottino a
Sophie.
E
come
accadeva ad ogni evento speciale Katherine gli aveva mandato una
macchina a
prenderlo, prima però sarebbero passati a casa dei suoi
genitori per lasciare
Sophie con loro.
Arrivati
alla premiere si fecero forza a vicenda prima di affrontare gli
obbiettivi
delle macchine fotografiche e le mille domande della stampa che come
sempre non
si manteneva molto lontano dal personale, per fortuna Katherine si rese
utile
dicendo che Robert non avrebbe risposto a nessuna domanda personale, si
limitava a parlare del suo personaggio e del fatto che fosse molto
orgoglioso di
questo film, sempre tenendo la mano di Carla e sorridendo.
“sei
andato forte”gli disse Carla quando entrarono nella sala.
“già
mi sento bene in questi giorni, e dipende tutto da te lo
sai”disse Robert
baciandola e chiaramente anche se erano ormai dentro il momento non
passò
inosservato ai giornalisti, ecco come mandare all’aria una
premiere il giorno
dopo avrebbero parlato più del loro bacio che del film.
“ecco
i miei genitori andiamo”disse Robert tenendola per mano
mentre raggiungevano i
loro posti.
“eccoli
hai visto Sophie”disse Clare passando la bambina in braccio a
Carla.
“grazie
Clare”disse Carla
“vi
cercava”disse Richard.
“tesoro”disse
Carla dandole un bacio sulla fronte.
“papà”disse
Sophie richiamando l’attenzione di Robert.
“vuole
il papà”disse Carla passandogliela.
“ecco
brava lasciala a Robert e vieni con me Carla”disse Victoria.
“ok,
torno subito”disse Carla a Robert.
“stai
bene Vic?”chiese Carla preoccupata.
“si
si, ma siccome ormai non manca molto alla fine non vorrei rompere le
acque qui”disse
Victoria.
“hai
guardato ancora quegli strani programmi sulla maternità? Non
partorirai in
macchina Vic ok?questo parto potrebbe essere più veloce ma
non significa che
non riuscirai ad arrivare in tempo”disse Carla
“senti
nell’episodio di ieri hanno detto che Gwyneth Paltrow ha
rotto le acque qui
durante la premiere di un suo film”disse Victoria entrando in
bagno.
“ok,
ti aspetto qui se rompi le acque chiamami”disse Carla
scuotendo la testa
perplessa appoggiandosi alla parete del bagno e poco dopo fece il suo
ingresso
una donna dai lunghi capelli biondi mediamente alta, Carla non fece
molto caso
alla sua presenza e non ci avrebbe fatto caso se quella donna non le
avesse
rivolto la parola.
“la
fidanzata di Robert Pattinson che onore”disse la donna e
quando Carla alzò lo
sguardo verso lo specchio incontrò subito il suo viso
ricordando tutto, era
difficile non ricordarsi di quella donna non dopo aver visto quelle
foto e aver
avuto incubi per mesi.
“non
posso dire lo stesso”disse Carla
“non
sarai ancora offesa, insomma dai quanta poca fiducia hai di lui se
pensavi che
ti avesse tradito così”disse Erika
“io
mi fido di lui è dei soggetti come te che non mi fido, ti
è sembrato corretto
mettere in giro voci inutili per cosa poi?”chiese Carla
alzando il tono della
voce e in quel momento uscì anche Victoria dal bagno.
“per
cosa? Sto uscendo con il produttore di questo film se ti interessa
direi che ne
è valsa decisamente la pena”disse Erika
ridacchiando.
“adesso
ti faccio ridere io stronza”disse Carla
“dai
Carla lascia stare è inutile”disse Victoria
fermandola.
“esatto
su, non vorrai sgualcire il tuo bel vestito, dai il tuo Robert non ti
ha
tradito siete felici e contenti, mi sembra un po’ inutile
fare discussione per
queste cose no?”disse Erika mettendo via il rossetto ed
uscendo dal bagno come
se nulla fosse.
“dio
ma hai sentito?”chiese Carla scioccata.
“si
è assurdo, ma il mondo dello spettacolo è
assurdo, su non prendertela ora le
cose stanno andando meglio e non è questo quello che
conta?”chiese Victoria.
“si
certo, ma dio questa situazione mi ha dato proprio la nausea che
schifo”disse
Carla sentendo quel senso di nausea sempre più amplificato
fino a quando non
sentì un conato di vomito risalirle lo stomaco e fu
obbligata a raggiungere il
bagno.
Allora in primis dedico questo cap a RiceGrain che domani ci abbandona
per la gb XD e gli auguro tanto tanto tanto di trovare tanti british
boys interessanti o anche uno particolarmente più
interessante degli altri XD come farò senza comunicare i
miei flash sulle mie ff alla ele ah proprio non so XD si
perchè io scrivo a flash ci sono dei giorni che arrivano dei
flash sulla trama poi ne arrivano altri per vostra fortuna altrimenti
certe storie sarebbero andate anche peggio del dovuto XD comunque che
dire visto posto subito subito ieri posto oggi ancora ditemi se non
sono cool XD
@ BabyVery
: si una tipica dinamica familiare l'influenza XD beh dopo essere stati
sotto l'acqua di Costwolds XD grazie mille mi fa piacere che ti sia
piaciuto un bacione ciaoo
@ tattytatty: si
finalmente XD grazie mille mi fa piacere che apprezzi quello che scrivo
XD un bacione ciao
@ RiceGrain : carissima ele
visto sto postando un casino in vista della tua partenza e mi ripeto
speriamo che tu farai lo stesso XD siamo daccordo che Rob è
sempre affascinante XD ahaha non dare questi spoiler XD si
sarà un qualcosa di tragicomico suppongo XD grazie grazie
ele XD un bacione ciao e buona gb ti invidio tantissimo ma in senso
positivo cioè te lo meriti proprio
@ fiorella91: si eh
settembre è un dramma io finisco tirocinio il 10 e inizio
lezione il 12 l 11 nn è libero perchè ho la
presentazione del nuovo anno accademico alias noi del secondo e quelle
del terzo facciamo terrorismo alle matricole XD ahhaha si non sente
proprio il peso della febbre XD ahaha mah vedremo XD un bacione ciaoo
@ daisyB: ahaha si
esatto una famiglia un pò particolare XD c'è da
aspettare ancora un pochino ma arriverà su questo posso
spoilerare XD un bacione ciao e grazie mille
@ lazzari: grazie
mile.. si Robert ispira sesso sempre e comunque XD si ho avuto dei
problemi e ho inziato anche una nuova ff con robert però
comunque non ho postato per problemi legati alla stanchezza cronica da
turni di tirocinio perchè di scrivere di rob non mi passa
mai la voglia XD un bacione lory e visto posto appena dopo che hai
commentato XD
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Capitolo 62 *** 62 ***
“stai
bene?”chiese Victoria
preoccupata passandole dei fazzolettini.
“si
è strano mi sentivo bene
fino a poco fa”disse Carla dandosi una sistemata.
“forse
hai mangiato qualcosa
che non andava”disse Victoria
“spero
di non aver preso
nessun influenza”disse Carla prendendo un bel respiro e
sperando di non avere
un’aria troppo strapazzata.
“lo
spero bene anch’io
perché io senza di te non faccio niente che sia ben
chiaro”disse Victoria.
“tuo
fratello mi avrà
attaccato qualcosa, non preoccuparti nulla di grave”disse
Carla
“ce
la fai a tornare di là o
vuoi che chiami Robert, ormai il carpet l’ha fatto non ha
problemi a tornare a
casa”disse Victoria.
“no
ma sto già meglio,
torniamo di là prima che si preoccupino”disse
Carla.
“giusto,
quindi stai bene
posso stare tranquilla”disse Victoria.
“si
davvero, dai torniamo di
là voglio proprio vedere Rob cosa ha combinato in questi
cinque mesi”disse
Carla uscendo dal bagno insieme a Victoria per poi prendere posto
vicino a
Robert.
“tutto
bene?”chiese Robert
prendendole la mano.
“si”disse
Carla
sorridendogli, il film prometteva davvero bene, il personaggio
interpretato da
Robert era molto complicato e probabilmente era stato molto faticoso
per lui
calarsi in quel ruolo.
“meno
male che Sophie si è
addormentata”disse Carla scettica vedendo la co-star di
Robert avvicinarsi
pericolosamente al suo viso.
“se
vuoi questa scena la
ripetiamo dopo a casa”disse Robert facendole
l’occhiolino.
“sei
pessimo”disse Carla
scuotendo la testa e sorridendo.
Dopo
la premiere decisero di
saltare il party visto che Sophie era crollata già dopo
dieci minuti di film e
tutto sommato nemmeno Carla si sentiva poi così attiva,
avrebbe dovuto evitare
di lavorare quel giorno l’alzataccia delle 6 quando arrivava
la mezzanotte si
faceva sentire eccome.
“sei
stanca?”chiese Robert
vedendola sbadigliare per l’ennesima volta mentre guidava
verso casa.
“ad
essere sincera si”disse
Carla sbadigliando di nuovo.
“facciamo
così io metto a
nanna Sophie e tu ti metti a letto”disse Robert prendendo
dalle braccia di
Carla la bambina mentre percorrevano il vialetto di casa.
“grazie”disse
Carla
carezzandogli una guancia.
Non
appena fu in camera si
infilò il pigiama e si mise a letto, si probabilmente
l’influenza stava
colpendo anche lei perché si sentiva veramente troppo stanca
rispetto al solito
e poi aveva ancora quel senso di nausea,eppure non ricordava di aver
mangiato
qualcosa di particolare, anche se la sua memoria non era molto
affidabile, non
ricordava nemmeno che giorno fosse.
“amore
non gli ho messo il
pigiama non mi andava di svegliarla”disse Robert entrando in
camera e trovando
Carla alla ricerca della sua agenda.
“hai
fatto bene”disse Carla.
“cosa
cerchi?”chiese Robert
vedendola trafficare nella borsa.
“la
mia agenda”disse Carla
“perché
cerchi la tua
agenda?”chiese Robert sedendosi accanto a lei e spostandole i
capelli che le
ricadevano davanti agli occhi.
“dovevo
vedere una
cosa”disse Carla
“cosa?”chiese
Robert
baciandola lungo il collo risalendo alla sua guancia.
“Robert
veramente non è il
caso non mi sento molto bene”disse Carla
“non
ti senti bene?”chiese
Robert preoccupato
“si
credo di essermi presa
qualcosa, o forse questo mal di stomaco è dato dallo schifo
che ho provato
parlando con la tua amica”disse Carla
“la
mia amica?”chiese Robert
perplesso non capendo di cosa stesse parlando.
“ho
incontrato la biondina
quando ho accompagnato Vic in bagno”disse Carla
“che
cosa ti ha
detto?”chiese Robert preoccupato.
“era
molto orgogliosa per
quello che ha organizzato, esce con il produttore del tuo film ora lo
sai?”chiese Carla ironizzando sulla situazione.
“che
coraggio venire a
parlare proprio con te”disse Robert
“mi
dispiace, mi dispiace di
aver avuto tutti quei dubbi di aver pensato che fosse tutto
vero”disse Carla
sentendosi in colpa e ripensando forse a tutto quello che avevano
passato negli
ultimi mesi gli occhi le si riempirono di lacrime.
“amore
va tutto bene, ora è
tutto passato”disse Robert abbracciandola e accarezzandole la
schiena per
rassicurarla, non voleva che si sentisse in colpa, avevano entrambi
sofferto
molto in quel periodo ma per fortuna i loro sentimenti erano riusciti a
superare tutto.
“scusami
Robert”disse Carla
liberandosi dal suo abbraccio e raggiungendo il bagno dove una nuova
ondata di
nausea la colpì, doveva essere proprio una bella influenza.
“però
ti faccio un certo
effetto”disse Robert mentre le teneva indietro i capelli.
“odio
questa maledetta
influenza, non avevo così tanto male allo stomaco da
secoli”disse Carla.
“vuoi
che chiami un medico?
Andiamo in ospedale?”chiese Robert preoccupato.
“no,
non è niente di grave
mi basterà una camomilla e un po’ di
riposo”disse Carla tirandosi su e
pulendosi il viso.
“sei
sicura?”chiese Robert
“si
amore ti preoccupi
troppo”disse Carla
“mi
preoccupo tanto perché
ti amo”disse Robert
“lo
so amore, però davvero
non voglio che ti preoccupi inutilmente ”disse Carla
abbracciandolo.
“ok”disse
Robert
stringendola a sé.
Il
giorno dopo rimase a casa
tutto il giorno a riposo mentre Robert portò fuori Lilly
insieme a Sophie e
passarono il pomeriggio a casa di Tom e Victoria per permettere alle
loro
bambine di giocare insieme con Lilly.
“allora
che mi racconti
amico”disse Tom bevendo la sua birra.
“non
ho niente da
raccontarti sinceramente”disse Robert
“devo
quindi dedurre che
quell’anello rimarrà ancora a lungo in fondo al
cassetto”disse Tom prendendolo
in giro.
“ho
fatto bene a scegliere
un modello semplice sempre di moda”disse Robert ironizzando e
bevendo un sorso
di birra.
“si
ma se aspetti ancora,
Sophie si sposerà prima di voi”disse Tom
“non
lo escludo conoscendo
sua madre”disse Robert
“eddai
Pattinson tira un po’
fuori gli attributi devi solo andare da lei e dirle heyla che dici
potremmo
fare un salto in chiesa e sposarci?insomma non avrai ancora paura di un
suo
rifiuto tra non molto sarà il compleanno di Cecilie alias
due anni dal vostro
incontro non pensi che sia ora dopo due anni insieme di diciamo farle
questa
dannata proposta?”disse Tom
“è
che ho faticato tanto a
organizzare la proposta perfetta ma nostra figlia ha deciso di
prendersi la
febbre quel giorno e poi è successo di tutto e di
più, sono poche settimane che
siamo tornati a vivere insieme come posso chiederle di sposarmi
così”disse
Robert
“ma
tu vuoi sposarla o
meno?”chiese Tom
“certo
che voglio sposarla,
in fondo è come se già lo fossimo ma vorrei che
il nostro legame fosse
ulteriormente ufficializzato”disse Robert
“e
allora perché siamo qui a
parlarne? Chiediglielo non aspettare il momento giusto, non esiste il
momento
giusto”disse Tom.
“lo
so”disse Robert
sospirando.
“quindi
sai cosa fare”disse
Tom.
Quando
tornò a casa quel
pomeriggio trovò la cena pronta e Carla che provava a
consolare Ivan.
“oh
c’è la cucciola, ciao
cucciola”disse Ivan prendendo Sophie dalle braccia di Robert
che lo osservava
incuriosita.
“non
piangere”disse Sophie
portandogli una manina sulla guancia umida.
“la
mia piccola, tu si che
mi vuoi bene”disse Ivan
“che
succede?”chiese Robert
sotto voce a Carla.
“ha
litigato con Nate”disse
Carla
“posso
restare a dormire qui
con voi?”chiese Ivan
“certo”disse
Robert non
immaginando che dopo aver detto di si ad Ivan avrebbe passato la notte
sul
divano e che i suoi buoni propositi sarebbero falliti anche in
quell’occasione.
Cenarono nel più religioso silenzio fino a quando Robert non
ebbe la malsana
idea di parlare del suo film e di nominare Los Angeles al che Ivan
scoppiò a
piangere e Carla fulminò Robert con lo sguardo.
“che
ho detto?”chiese Robert
sottovoce sentendosi in colpa.
“Nate
domani parte per Los
Angeles ha un servizio fotografico”disse Ivan provando a
calmarsi e
asciugandosi le lacrime.
“scusami”disse
Robert
evitando di parlare per il resto della cena.
“Carla
posso dormire con te
vero?”chiese Ivan dopo cena.
“va
bene, Robert dormirà
tranquillamente sul divano”disse Carla
“certo
non c’è
problema”disse Robert annuendo ormai sconfitto.
“cucciola
hai sonno?”chiese
Carla alla sua bambina vedendola sbadigliare.
“la
porto di sopra”disse
Robert prendendola in braccio.
“ti
raggiungo”disse Carla
“si
andate pure io resterò
qui a finire questa torta”disse Ivan
“dobbiamo
preoccuparci?”chiese Robert mentre salivano al piano di
sopra.
“è
normale, si rimpizzerà di
dolci piangerà e si sentirà
meglio”disse Carla sorridendogli.
“ma
è grave?”chiese Robert
“no,
faranno pace
sicuramente prima che Nate parta”disse Carla infilando il
pigiama alla loro
bambina e dandole il suo orsacchiotto preferito.
“papà
canta”disse Sophie
chiedendo a Robert di cantarle la sua ninna nanna preferita.
“vado
a consolare il mio
migliore amico a domani amore”disse Carla dando un bacio
sulla fronte alla sua
bambina.
“ma
non è che potrebbe
dormirci lui sul divano?”chiese Robert attirandola a
sé.
“gli
hai detto tu che poteva
restare, buonanotte amore ”disse Carla accarezzandogli il
viso e baciandolo
prima di uscire dalla stanza.
“giusto
ormai è sempre colpa
mia”disse Robert scuotendo la testa.
“papà
canzone”disse Sophie
richiamando l’attenzione di Robert.
“ai
suoi ordini principessa”disse
Robert sorridendo alla sua bambina.
“ma
che stai cercando
ancora?”chiese Ivan vedendo l’amica trafficare nel
suo armadio.
“non
trovo più la mia
agenda, non mi ricordo una cosa”disse Carla che aveva
necessariamente bisogno
della sua agenda visto che non ricordava più da quanto
stesse aspettando quel
ciclo.
“uhm
beh l’avrai lasciata in
ospedale, insomma tu non è che frequenti molti
posti”disse Ivan ridendo.
“vedo
che ti è tornato il
buon umore”disse Carla
“un
po’ si, voi due mi
mettete di buon umore siete così belli non vedo
l’ora che arrivi il giorno del
vostro matrimonio potrò farti da testimone
vero?”chiese Ivan sognante.
“credo
che dovrai aspettare
a lungo, non mi chiederà mai di sposarlo, so che vorrebbe ma
probabilmente io
lo terrorizzo ”disse Carla
“figurati
è il suo
obbiettivo da quando ti ha vista ne sono certo”disse Ivan
“beh
poi mi ha conosciuto e
ha capito che non avrei mai accettato così ha accantonato
l’idea”disse Carla
“ma
stiamo parlando della
stessa persona?”chiese Ivan pensando di essersi perso
qualcosa.
“gliel’avrò
ripetuto mille
volte che non voglio sposarmi”disse Carla colpevole.
“ormai
è quasi passato un
anno quindi posso dirtelo, lo scorso febbraio ha tentato di
chiedertelo, però
poi Sophie ha avuto la febbre era in ospedale e si è
rovinata l’atmosfera ma
voleva chiedertelo”disse Ivan
“all’
epoca non ne sarei
stata così entusiasta sai, ma adesso è
diverso”disse Carla
“adesso
hai provato cosa
significa perderlo”disse Ivan
“non
credevo che sarei mai
stata così dipendente da qualcuno ma io non riuscirei a
vivere senza di lui”disse
Carla
“lo
so, comunque per me
prima o poi te lo chiederà, fa finta che io non ti abbia
detto nulla ok?”chiese
Ivan
“e
tu farai pace con Nate
prima che parta per Los Angeles?”chiese Carla
“certo,
forse è meglio che
ti lasci dormire sbaglio o domani lavori?”chiese Ivan
“no,
non sbagli e sono
stanchissima anche se ho dormito tutto il giorno
praticamente”disse Carla
sbadigliando.
“ma
non sarai ancora incinta
tu?”chiese Ivan prendendola in giro.
“non
dire cazzate”disse
Carla che non trovando quella maledettissima agenda aveva iniziato ad
avere
qualche dubbio che con tanta fatica aveva scacciato, senza la prova
dell’agenda
non si sarebbe fatta paranoie inutili.
“dai
scherzavo, non te lo
augurerei mai insomma dai che palle ancora, e poi Sophie è
piccola si lancia
per la casa immagina a dover stare dietro a lei e portare avanti
un'altra gravidanza
e poi ripetere tutto? Un vero incubo”disse Ivan ridacchiando,
e fu in quel
momento che stramaledì Robert per aver detto “si
resta pure” .
“si
Ivan hai reso l’idea
buonanotte”disse Carla coprendosi con il piumone fino alla
testa.
“buona
notte”disse Ivan
addormentandosi.
Il
mattino dopo si svegliò
facendo il più rumore possibile per svegliare anche Ivan e
dopo aver fatto
cadere un paio di volte la borsa si decise ad alzarsi.
“buongiorno
anche a te”disse
Ivan
“Nate”disse
Carla prima di
uscire dalla sua stanza.
Scese
le scale non
resistette dall’avvicinarsi a Robert stando però
attenta a non svegliarlo, cosa
che fallì miseramente perché inciampò
in uno dei giocattoli lasciati in giro da
Sophie.
“hey”disse
Robert
sorridendole
“non
volevo svegliarti”disse
Carla
“tranquilla
tanto dovevo
svegliarmi presto ho tante cose da fare oggi”disse Robert
mettendosi a sedere.
“capisco,
volevo darti una
cosa”disse Carla e abbassandosi al suo livello lo
baciò.
“buongiorno”disse
Robert
dopo quel bacio.
“devo
scappare a stasera”disse
Carla uscendo di fretta per evitare di arrivare in ritardo anche quel mattino, e poi doveva
trovare quella
maledettissima agenda.
“buongiorno”disse
entrando
nello spogliatoio e trovando Camilla già cambiata.
“buongiorno
a te, bel
vestito alla premiere complimenti”disse Camilla
“grazie”disse
Carla frugando
nel suo armadietto per poi trovare la sua agendina in fondo
all’armadietto
sotto le divise pulite, e quando l’aprì tutto ebbe
un senso, decisamente non
era influenza.
Eccolo qui un cap
pieno di dialoghi e di malessere i vostri dubbi sono stati confermati?
direi di si XD beh dai ero prevedibile daltronde lo sono sempre XD
comunque spero possa piacervi a me non piace però loro hanno
detto quello che volevano dire e io ho trascritto un bacione a tutti vi
ringrazio per il costante sostegno che mi fornite siete le migliori
ciaooo
|
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Capitolo 63 *** 63 ***
Ciao gente avevo inziato a rispondere ai commenti ma poi
sono
sprofondata nella crisi da ovaio micropolicistico ringrazio il corso di
sterilità per le paranoie forse nemmeno tanto paranoie che
mi ha messo in testa, inizierò a consultare un centro
sterilità vabbeh.. che dire vi lascio con questo capitolo
che volevo rendere meglio perchè ho scritto mentre vedevo
remember me in lingua originale quanto lo amo rob tanto tanto... vi
lascio al cap e non credo sarà il penultimo però
nn manca tanto un bacione a tutte e grazie mille per i commenti che mi
lasciate siete le the best un bacione di nuovo..
Dopo
aver preparato Sophie ad uscire e averle preparato la colazione che era
slittata all’orario di pranzo perché aveva dormito
per tutta la mattinata e
Robert non se l’era proprio sentita di svegliarla, nel
compenso aveva
approfittato di quel tempo per tirare finalmente fuori dal cassetto del
suo
comodino l’anello che aveva acquistato più di un
anno prima, l’aveva comprato
perché in cuor suo sperava che un giorno sarebbe riuscita a
farla cedere, dopo
tutto fino a quel momento c’era sempre riuscito
perché non doveva riuscirci
anche in quel caso? Invece non aveva mai trovato il coraggio
sufficiente per
farle una proposta simile, temeva un suo rifiuto, e l’unica
volta che si era
deciso ad andare fino in fondo alla loro bambina era venuta la febbre.
Guardò
attentamente il contenuto di quella scatolina azzurra e
pensò al tempo che
quell’anello aveva sprecato rinchiuso in quel cassetto e poi
successe tutto
piuttosto meccanicamente, prese Sophie e le fece indossare il
cappottino
pesante, la sciarpa, i guanti e la cuffietta di lana.
“papà
dove?”chiese Sophie curiosa mentre Robert le infilava il suo
cappellino di
lana.
“andiamo
dalla mamma”disse Robert sorridendo alla sua bambina.
“mamma”ripetè
Sophie sorridendo a Robert, tutti non facevano altro che ripetere che
la loro
bambina era la fotocopia spiaccicata di Robert eppure lui ci vedeva
così tanto
della donna che amava come quel sorriso, quel sorriso sapeva
più di lei che di
lui.
“papà
ciuccio”disse Sophie richiamando la sua attenzione.
“ai
suoi ordini”disse Robert andando in cucina e porgendole il
suo ciuccio
sterilizzato che subito afferrò e portò alla
bocca sorridendo al padre.
“vieni
cucciola”disse Robert prendendola in braccio e uscendo di
casa.
Salì
in macchina con la sua bambina seduta nel seggiolino per auto sul
sedile
posteriore e guidò fino al St. Mary senza passare nemmeno
per casa dei suoi
genitori e nemmeno per casa di Tom e Victoria, non voleva perdere un
attimo di
più, non ce l’avrebbe fatta ad attendere fino alla
fine di quella giornata
doveva dirglielo, doveva sapere quanto desiderasse ufficializzare la
loro
unione davanti a Dio e alle loro famiglie, quanto volesse
ufficializzare
ulteriormente quello che già tutti sapevano.
“che
hai letto lì sopra ti è forse venuta una
paresi?”chiese Camilla prendendola in
giro per l’espressione scioccata e il colorito meno sano del
solito.
“no
va tutto bene”disse Carla recuperando e facendo di tutto per
rimanere
tranquilla, non doveva pensarci in fondo era soltanto un ritardo
contornato da
una nausea che però quella mattina non si era ancora
presentata e nemmeno la
sera prima e da un forte senso di stanchezza cose del tutto normali in
fondo,
restare tranquilla agitarsi non sarebbe servito a nulla.
“sarà
ma sembri malaticcia”disse Camilla.
“tutto
bene, andiamo a dare il cambio alle colleghe”disse Carla
imponendosi di non
pensare più a quella storia, ci avrebbe pensato
più tardi a casa quando tenere
nascosta la verità all’uomo che amava sarebbe
stato totalmente impossibile.
“sai
che cosa adoro di novembre?”chiese Camilla mentre sorseggiava
il suo caffè
scrivendo in cartella la descrizione del parto che aveva appena
assistito.
“lasciami
indovinare? Uhm vediamo che non c’è praticamente
nessuno oltre la donna che hai
appena assistito?”chiese Carla.
“esatto,
il prossimo comunque è tuo ho preferito iniziare io
però il prossimo è tuo
mentre io me ne starò qui a leggere il mio giornale, tanto
la puerpera se ha
bisogno gliel’ho detto suona il campanello”disse
Camilla sfogliando la sua
rivista di gossip.
“ok,
vado a prendermi un the”disse Carla.
“si
bevi qualcosa di caldo ti sentirai meglio”disse Camilla
“ma
io sto
bene”disse Carla sforzandosi di
crederci anche lei ed uscendo dalla guardiola, due settimane di ritardo
non
erano due giorni erano parecchie, ok perdere la concezione dei giorni
ma
dimenticarsi del ciclo per ben due settimane era un po’
eccessivo, anche se
effettivamente in quelle due settimane era stata troppo impegnata a
capire che
le era impossibile vivere separata da lui.
Non
ne aveva nessuna certezza ma effettivamente due settimane di ritardo
erano
decisamente troppe per dare la colpa allo stress, l’idea di
avere un altro
bambino avendone già una ancora così piccola che
iniziava proprio in quel
periodo a diventare un pericolo pubblico era totalmente terrificante,
ma l’idea
di aspettare un altro bambino da Robert era qualcosa che le provocava
emozioni
completamente diverse.
“mamma”la
chiamò Sophie non appena la vide, Carla alzò lo
sguardo dal suo bicchiere di
the mezzo vuoto e si ritrovò davanti sua figlia e
l’uomo che amava.
“che
ci fate qui?”chiese Carla sorridendogli
“ci
mancava la mamma”disse Robert avvicinandosi
“anche
voi mi mancavate”disse Carla posando il bicchere e
raggiungendoli per poi
posare un bacio sulla fronte alla sua piccola e baciare Robert.
“sei
stanca amore?”chiese Robert accarezzandole una guancia.
“un
pochino perché Ivan non mi ha fatto dormire con tutte le sue
paranoie”disse
Carla anche se era stata un po’ inesatta perché
quella notte le paranoie
avevano tormentato anche lei, aveva già parecchi sospetti
che si erano
confermati quella stessa mattina, doveva dirglielo subito, questa volta
voleva
che lui fosse il primo a saperlo voleva averlo accanto mentre attendeva
i
risultati.
“no,
non ci posso credere la piccola Sophie”disse Maggie vedendoli
insieme
“mi
hanno fatto una sorpresa”disse Carla
“ma
è cresciuta parecchio e parla?”chiese Maggie
“piuttosto
chiaramente non dice molto”spiegò Carla
“però
senti posso prenderla un po’ in braccio? Magari la faccio
vedere al nostro
dottor Ross, sarà felicissimo di vederla”disse
Maggie
"va bene però ti
avverto è un terromoto ultimamente e non so cosa potrebbe
combinarti"disse Carla
"non ci credo nemmeno si vede che
è molto tranquilla, insomma tranquilla come una bambina di
un anno e mezzo è chiaro "disse Maggie che aveva decisamente
esperienza con i bambini.
"vai a fare un giro con la zia
Maggie cucciola"disse Robert dandole un bacino sulla fronte prima di
passarla a Maggie.
“ve
la riporto subito”disse Maggie accarezzandole i capelli
sempre più simili al
colore del padre.
"ci
fidiamo"disse Robert sorridendole
“senti
Carla io”disse Robert portandosi una mano nella tasca alla
ricerca della
scatolina che aveva portato con sé.
“senti
Robert devo”disse Carla contemporaneamente alle sue parole.
“Carla
ma dove ce l’hai il cellulare”si sentì
una voce difficile da non riconoscere
urlare nel corridoio e quando si voltarono entrambi si ritrovarono Tom
con
Victoria.
“che
succede?”chiese Carla abbandonando ogni idea di parlargli e
raggiungendo i due
preoccupata.
“ho
le contrazioni, volevo restare ancora un po’ a casa nella
vasca da bagno come
dicevano al corso pre parto, ma questo coglione ha insistito per
portarmi in
ospedale, e poi tu non rispondevi al telefono”disse Victoria
riassumendo tutto
a modo suo.
“mi
sono assentata solo dieci minuti”disse Carla perplessa
“dieci
minuti? Solo dieci? In dieci minuti lo sai che potrebbe succedere di
tutto?”chiese Tom agitato.
“Tom
stai tranquillo”disse Robert che si tratteneva dal ridere del
suo migliore
amico terrorizzato.
“non
dirmi un cazzo tu, che se non ha risposto al telefono è
sicuramente colpa
tua”disse Tom
“ok,
facciamo così stiamo tutti tranquilli ok? Ora io accompagno
Victoria facciamo
una visita e vediamo com’è la situazione, mentre
tu Tom prendi un bel respiro e
te ne stai qui cinque minuti a tranquillizzarti”disse Carla
“ma”disse
Tom
“cinque
minuti, ogni quanto sono le contrazioni Vic?”le chiese Carla
sfruttando il
fatto che in quel momento non ci fosse la contrazione per accompagnarla
in sala
parto.
“ogni
cinque minuti”disse Victoria e oltrepassata la porta del
reparto arrivò subito
una contrazione che la costrinse a fermarsi per un attimo.
“non
durano molto”disse Carla
“no,
non durano niente avrei evitato di venire qui a rompere, non ho nemmeno
rotto
le acque”disse Victoria
“non
rompi nulla Vic, se questo fa stare più tranquillo
Tom”disse Carla
“ho
dovuto lasciare al volo Cecilie a mia madre e mi ha letteralmente
portata qui,
avrei davvero evitato”disse Victoria.
“si
so cosa vuol dire ho vissuto la stessa identica esperienza, nemmeno tuo
fratello mi ha lasciato molte scelte”disse Carla
“si,
ma io speravo che Tom non fosse così
rompipalle”disse Victoria sospirando.
“sono
sicura che tra poco tornerà qui molto più
tranquillo”disse Carla
rassicurandola.
“se
non sono più di cinque centimetri non dirmelo ok
?”chiese Victoria preparandosi
per la visita e sdraiandosi sul lettino.
“ok”disse
Carla mettendosi i guanti e visitando attenta a non darle troppo
fastidio.
“allora?”chiese
Victoria
“forse
Tom ha fatto bene ad insistere”disse Carla
“ma
a me non sembra che facciano così male”disse
Victoria
“perché
hai una soglia del dolore alto”disse Carla togliendosi i
guanti
“quanto?”chiese
Victoria
“8
centimetri, la testa appoggia bene e il sacco è teso, vorrei
evitare di rompere
il sacco quindi spero che si rompa da solo”disse Carla
“8
centimetri e io non mi sono accorta di nulla, mio dio potevo farlo
veramente in
macchina”disse Victoria perplessa.
“avrei
voluto vedere Tom in quell’occasione”disse Carla
sdrammatizzando la situazione
e facendola finalmente ridere.
“cazzo
ne ho un’altra non farmi ridere”disse Victoria.
“vediamo
un po’ come sta David ok?”chiese Carla posizionando
i trasduttore per
registrare le condizioni e il battito del bambino.
“uhh
la simpaticissima Victoria Pattinson”disse Camilla entrando
nella stanza.
“questa
volta pare che non dovrò restare molto con
voi”disse Victoria respirando per la
fine di quel dolore lancinante.
“quanti?”chiese
Camilla curiosa
“8”disse
Carla
“perfetto,
cosa ci sforni questa volta un maschio o una femmina?”chiese
Camilla per
distrarla mentre Carla preparava il campo sterile.
“un
maschio, David”disse Victoria
“sarà
un figo sicuramente sia che prenda dal padre che dalla madre, invece
Sophie per
fortuna è tutta Robert”disse Camilla
“grazie
Cam, senti fai qualcosa di utile vai a chiamare Tom”disse
Carla
“certo
e magari resto a fare compagnia al tuo fidanzato”disse
Camilla sognante.
“magari
no”disse Carla.
“scherzavo
scherzavo”disse Camilla uscendo dalla stanza.
“a
proposito perché mio fratello è qui? va tutto
bene?”chiese Victoria
“non
so sinceramente, comunque si tutto bene”disse Carla
“e
stai bene ora? Insomma non sei più stata
male?”chiese Victoria
“no,
sto bene”disse Carla
“perché
l’altro giorno, Rob ha detto che avevi
l’influenza”disse Victoria
“Vic
sto bene”disse Carla un po’ esasperata sapeva
benissimo dove voleva andare a
parare però non voleva parlarne, prima voleva dirlo a lui e
poi alle persone a
cui voleva bene.
“manca
poco?”chiese Tom entrando nella stanza
“non
manca molto sei fortunato Sturridge, avrai meno possibilità
di svenire”disse
Carla
“senti
se ha retto Rob posso farlo anch’io”disse Tom
“l’importante
è che non mi svieni qui perché non ho tempo di
raccoglierti dopo”disse Carla
prendendolo in giro.
“ahahaha
non so perché Rob stia con te, ah si per il
sesso”disse Tom prendendola in giro
a sua volta.
“tutta
invidia Sturridge”disse Carla riuscendo ad avere
l’ultima parola.
“la
finite o no di farmi ridere, io ho dei dolori assurdi, credo che mi si
stia
spaccando la schiena”disse Victoria.
“Vic
ti visito e vediamo tu senti il bisogno di spingere?”chiese
Carla
“si
un po’ si”disse Victoria
“perfetto
allora ti visito e se siamo alla fine ci mettiamo in una posizione
più comoda
per la tua schiena, così Sturridge si rende
utile”disse Carla mettendosi un
guanto e visitando Victoria.
“ci
siamo, la testa è giù perfetta rompiamo le acque
e in un attimo è fuori vedrai
Vic facilissimo”disse Carla rassicurandola.
“cosa
devo fare io?”chiese Tom
“ti
siedi dietro di lei e le sorreggi la schiena in modo che riesca a stare
più
comoda, io abbasso questa parte del letto così Vic riesce a
stare seduta”disse
Carla spiegandogli tutto.
Dopo
aver rotto le acque tutto si velocizzò ulteriormente e ben
presto Victoria si
ritrovò alle ultime spinte.
“cazzo
che male”disse Tom quando Victoria per l’ennesima
volta gli stritolò entrambe
le mani.
“forza
Sturridge un po’ di carattere”disse Carla
prendendolo in giro
“guarda
meglio che “disse Tom ma le parole gli morirono in bocca
quando Vic gli
stritolò di nuovo le mani.
“Vic
è l’ultima, ah ed è biondo
”disse Carla trovandosi ormai la testa del bambino
tra le mani.
“speriamo
non somigli a tuo fratello”disse Tom ridacchiando e baciando
la guancia di
Victoria.
“ancora
una amore”disse Tom rassicurandola e qualche secondo dopo un
pianto si diffuse
nell’ambiente di quella stanza.
“ecco
David”disse Carla posando il bambino tra le braccia di
Victoria.
“oh
mio dio è bellissimo, amore”disse Victoria
baciandogli la fronte.
“è
bellissimo come te amore mio”disse Tom baciando Victoria.
Dopo
aver sistemato Victoria in un’altra stanza dove riposare in
tranquillità e
godersi quel momento insieme a Tom uscì a prendersi
finalmente un caffè ne
aveva decisamente bisogno era letteralmente stravolta, probabilmente
Robert era
tornato a casa erano le 18 e tra poco il suo turno sarebbe finalmente
finito,
prima di tornare a
casa sarebbe passata
dalla farmacia e avrebbe preso quel test e poi avrebbe detto tutto a
Robert.
Quando
arrivò alla sala d’aspetto lo trovò con
il resto della famiglia Pattinson e
Sturridge.
“possiamo
vederlo?”chiesero subito le due neononne.
“certo,
certo”disse Carla e subito scomparvero dalla sua vista
insieme a tutto il resto
della famiglia.
“grazie
Carla”la ringraziò Richard
“non
ringraziarmi”disse Carla sorridendogli.
“uhm
hai finalmente un attimo?”chiese Robert avvicinandosi e
lasciando Sophie a giocare con il suo orsacchiotto.
“si,
senti io”disse Carla ma Robert però non le diede
tempo di proseguire perché le
posò un dito sulle labbra interrompendola.
“aspetta
un attimo, voglio prima dirti io una cosa”disse Robert
prendendo un bel
respiro.
“che
cosa devi dirmi?”chiese Carla preoccupata, aveva il terrore
che ci fosse un
nuovo articolo su qualche giornale o che qualcun'altra avesse deciso di
inventarsi di essersi intrattenuta con lui.
“Sophie
vieni”la chiamò Robert e la bambina si
avvicinò a loro e Robert la prese in
braccio.
“cosa
ti avevo detto di dare alla mamma?”chiese Robert passando una
scatolina azzurra
a Sophie che la passò alla madre.
“oh
mio dio”disse Carla capendo subito cosa significava quella
scatolina e
rimanendo per qualche minuto a fissare quel fiocchetto bianco che la
chiudeva
senza riuscire a fare altro.
“grazie
cucciola”disse Robert baciandole la fronte e lasciandola
scendere dalle sue
braccia.
“amore”disse
Robert richiamando l’attenzione di Carla che ancora non aveva
detto nulla.
“io”disse
Carla non riuscendo a mettere insieme sufficienti parole per formare
una frase.
“
lo so, è tutto improvviso siamo tornati insieme da poco e so
che cosa pensi del
matrimonio, so che ormai viviamo come se fossimo già
sposati, abbiamo una
bambina splendida e non lo so, sono due anni che tengo questo anello e
non sono
mai riuscito a trovare il momento giusto, perché volevo che
fosse tutto
perfetto,ma in fondo il nostro legame non è mai stato
perfetto, noi due siamo
perfetti per stare insieme, oddio forse io no ma tu sei perfetta per
me,
insomma ho capito che il momento giusto poteva essere qualsiasi e ho
deciso di
scegliere oggi, perché ti amo e non riesco più ad
aspettare, voglio che tu sia
solo mia anche ufficialmente, quindi ti prego Carla
sposami”disse Robert
prendendole le mani e accorgendosi solo in quel momento che i suoi
occhi si
erano riempiti di lacrime.
“amore
non piangere, non devi piangere”disse Robert prendendole il
viso tra le mani.
“Robert
io penso di essere incinta”disse Carla tirando fuori i suoi
dubbi, non riusciva più ad aspettare e poi allo stesso tempo
quella proposta, lo guardò per qualche attimo mentre
l'espressione sul suo viso cambiava sembrava leggermente scosso,
più o meno la reazione che aveva avuto lei quando aveva
messo insieme sintomi dubbi e infine la quasi certezza del
ritardo.
“incinta?”chiese
Robert sorpreso lasciando cadere le braccia lungo i fianchi.
“non
lo so, ho scoperto questa mattina di avere un ritardo di due settimane,
non ho
fatto niente, volevo parlarne prima con te”disse Carla
asciugandosi le lacrime
e prendendo un bel respiro.
“pensavo
che ti avrei sorpresa io”disse Robert ridacchiando
nervosamente.
"insomma
non ne sono sicura magari non è così,
però credo ci siano buone probabilità, ti prego
dimmi qualcosa, lo so che avevamo detto di aspettare
però"disse Carla
"però
è arrivato e noi siamo felici lo stesso, tu sei tranquilla
lo vuoi questo bambino se ci fosse davvero?"chiese Robert che dopo aver
accusato il colpo si preoccupava di come potesse averla presa lei,
visti i discorsi che avevano fatto negli ultimi giorni.
"certo che
lo voglio, insomma è nostro figlio "disse Carla
"volevo
soltanto sentirti dire questo, spero che questo bambino ci sia
davvero"disse Robert abbracciandola.
“sarà
un disastro se sono davvero incinta lo sai vero?”gli chiese
Carla rimanendo con la testa poggiata al suo petto.
“ne
sono consapevole dovrò fare ancora gli straordinari per
impedirti di affaticarti troppo e dovrò organizzarmi con il
dottor Ross per convincerti ”disse Robert accarezzandole la
schiena.
“ti
prometto che starò tranquilla, e poi adesso devo anche
occuparmi di mia figlia e dedicare più tempo a mio
marito"disse Carla sorridendogli.
“marito? posso prenderlo
come un si? "chiese Robert
“si”disse
Carla, allora Robert aprì la scatolina e le
infilò finalmente quell’anello al
dito.
“ti
amo”disse Robert
“ti
amo anch’ io, Robert non sai quanto”disse Carla
stringendosi a lui e poggiando
la testa sul suo petto.
“chissà
questo bambino dove l’abbiamo fatto tu che dici cucina o
salotto?”chiese Robert
facendola scoppiare a ridere.
|
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Capitolo 64 *** 64 ***
Ciao a tutte ci ho messo un pò a scrivere questo capitolo
perchè? perchè non ho tanta voglia di chiudere ma
sono conscia che è ora di chiudere insomma 64 capitoli
quando ti levi dalle scatole XD se non mi ci levo mi caccieranno XD
come alla mia uni se entro tot non ti laurei loro ti fanno firmare per
andartene che cosa simpatica e non credo che sia nemmeno legale
comunque lasciando perdere l'aura di negatività che proviene
dalla nostra preside, che dire in realtà come avrete capito
questo non è il cap finale XD no anche perchè ho
ancora da dire non vi preoccupate non ho in mente stravolgimenti
particolari però ho ancora da dire su di loro, in questo cap
lei prende una scelta importante al posto suo anche se ci fosse Rob non
so se riuscirei a prendere una scelta del genere, anche se comunque
l'ostetrica è un lavoro a rischio quindi loro ti ci mandano
in maternità, ma siccome quando ho iniziato la storia questa
cosa mi era sfuggita io le ho dato l'opportunità di
continuare a lavorare, ci sarà ancora qualche cap quindi
perchè io per questa ff non ho pensato a seguiti e quindi
voglio dire tutto quello che i personaggi hanno da dire non so magari
per voi hanno smesso di parlare 30 cap fa e la storia è
ripetitiva però loro mi dicono che vogliono parlare e io li
faccio parlare XD
Vi ringrazio molto per le recensioni che continuate a lasciare e per il
fatto che nonostante tutto seguiate ancora questa storia un bacione a
tutti.
@ fiorella91:
si lui aveva pensato al giro sul tamigi allo champagne a tutto e di
più e alla fine gliel'ha fatta nella sala d'aspetto il
massimo del romanticismo XD si ecco perchè Cecilie lo odia
perchè è biondo XD un bacione ciao
@ BabyVery: si dopo 63
cap ce l'ha fatta XD fosse stato per lui gliel avrebbe chiesto al cap
10 circa XD grazie mille per ora mi limiterò a finire queste
perchè se faccio girare troppo i neuroni mi vengono troppe
idee e non ho tempo per gestirle tutte XD però spero di
avere sempre l'ispirazione per scrivere di quest'uomo fantastico XD
@ daisyB: ahaha
tranquilla sei liberissima di scrivere non commento XD mi fa davvero
piacere perchè in fondo io non esisto alla fine questa ff la
fanno i personaggi e mi fa davvero piacere che tu ti sia affezzionata a
loro perchè vuol dire che qualcosa sono riuscita a fargli
comunicare un bacione ciao
@ romina75:
ehssì alla buon ora proprio XD anch'io spero sia un
maschietto un bacione ciao
@ _Miss_: si un
pò insolito ma ho pensato che caricarlo e pomparlo troppo
non mi sarebbe piaciuto, meglio il più easy possibile XD si
il nuovo Sturridge XD grazie mille un bacione ciaoo
@ RiceGrain: no ele
non è ancora la conclusione stai tranqui la conclusione
arriverà ma non ancora perchè devono fare ancora
delle cose, vedremo rob cosa farà con il suo lavoro e vabbeh
lei l'abbiamo già visto in questo cap XD si è ora
di tirare le somme mi fa piacere che ti abbia commosso io l'adoro
questa ff è un pò come bd per me la storia della
buonanotte XD un bacione ele ciaoo
@ JessikinaCullen:
ahahha cavoli hai fatto uno sprint io ci sto mettendo di più
a leggere la tua perchè sono pienissima di studio passo 8
ore della mia vita a scuola + mezzi 2 ore ecco circa 10 ore fuori casa
XD e poi devo aggiornare però per quello che sto leggendo
è molto interessante, specialmente Alex XD tra l'altro Sean
Faris lo vedevo in life as we know it e poi in quel trionfo
di addominali di film never back down in cui c'era anche Cam
Gigandet XD comunque si ho capito che hai letto la storia
però mi hai confuso la protagonista XD Camilla è
la sua collega al st. Mary però è
comprensibilissimo dopo aver letto mille cap di fila.. esatto lei
è un mezzo disastro, praticamente ha una vita proprio triste
incentrata sul lavoro in maniera non molto sana ma per distrarsi dalla
vita quotidiana e specialmente per non pensare è un
pò superficiale e cinica ma non perchè realmente
sia così ci è diventata e Rob non le piace
perchè lei non vuole stare con nessuno però ha
attirato la sua attenzione infatti lui insistendo ce l ha fatta XD Si
lui comunque usciva da una situazione brutta ma era più
positivo, insomma KS non è che gli abbia fatto proprio una
bella cosa però lui comunque si lancia è rimasto
colpito da lei e vuole conoscerla meglio, si non ci è
rimasto molto secco però vabbeh dopo quello che gli era
successo in precedenza non poteva accettare che lei non lo tenesse,
uscivano da poco e lei non era sicura di volerlo tenere però
poi ci ha pensato e il fatto che fosse proprio metà rob e
metà lei ha giocato molto. si ivan è il preferito
di tutti XD grazie mille per i complimenti un bacione ciao
copertina
“quanto
manca?”chiese Carla in ansia camminando nervosamente lungo il
perimetro del
bagno, se avesse continuato così entro i prossimi cinque
secondi avrebbe
sicuramente vomitato.
“sempre
due secondi tesoro”disse Robert sorridendo, dopo che Carla
aveva staccato dal
lavoro avevano cercato una farmacia e lei era entrata a prendere un
test di gravidanza
e ora si trovavano al piano di sopra a cercare di scoprire se presto
avrebbero
dovuto rinnovare la stanza di Sophie, come se fosse quello il problema
e non
che sarebbe iniziato tutto daccapo.
“dobbiamo
scegliere un nome, su cosa scommettiamo questa volta?”chiese
Carla provando a
distrarsi dall’ansia e dalla sensazione di nausea che al
momento le stava
opprimendo lo stomaco.
“uhm
facciamo che se è maschio scegli tu e hai diritto a una
notte bollente mentre
se è femmina allora io ho diritto a una notte
bollente”disse Robert facendole
l’occhiolino.
“interessante
e posso scegliere anche con chi?”chiese Carla prima di
trovarsi a vomitare di
nuovo, tutta quell’ansia e il camminare in tondo non
l’avevano certo aiutata.
“camminare
in tondo e prendersi gioco del sottoscritto fa
quest’effetto”disse Robert
tenendole i capelli raccolti perché non si sporcasse e
rimanendole accanto.
“come
ti senti?”chiese Robert aiutandola a rialzarsi dopo qualche
minuto.
“credo
che mi sentirò meglio quando mi sarò lavata i
denti”disse Carla raggiungendo il
lavandino e prendendo spazzolino e dentifricio.
“credo
che sia passato il tempo giusto”disse Robert guardando verso
il bordo della
vasca da bagno.
“guardalo
prima tu”disse Carla asciugandosi il viso con
l’asciugamano e sospirando.
“vieni
qui, lo guardiamo insieme”disse Robert prendendole le mani e
attirandola a sé
per abbracciarla.
“ho
il terrore che sia negativo”disse Carla rimanendo poggiata
con il capo al petto
di Robert che sorrise a quella frase.
“scopriamolo”disse
Robert prendendo il test sul bordo della vasca senza però
guardarlo e tornando
da lei.
“ok
guardiamo”disse Carla portando gli occhi nei suoi e vedendolo
sorridergli
rassicurante.
“ok”disse
Robert e poi fissarono quella finestrella con un bel più in
evidenza.
“è
un più”disse Carla sorridendo a Robert che non
disse nulla e si
limitò soltanto a baciarla.
“ti
piace proprio questo anello”disse Robert notando che Carla
continuava ad
osservare l’anello che le aveva donato Robert.
“si”disse
Carla alzandosi dal petto di Robert e baciandolo.
“che
mese sceglieresti per il matrimonio?”chiese Robert curioso
“non
lo so non ci ho mai pensato a dirla tutta”disse Carla
perplessa.
“non
è una cosa che fanno le ragazze immaginare il proprio
matrimonio, l’abito da sposa
che indosseranno, il luogo e che so il nome dei figli”disse
Robert
“io
l’avevo un nome per nostro figlio se fosse stato maschio, sei
tu che me l’hai
bocciato”disse Carla
“prima
di tutto perché abbiamo avuto una bambina e seconda cosa
Paride?”chiese Robert
perplesso.
“sarà
bello il tuo di nome”disse Carla sbuffando e mettendosi a
sedere.
“credevo
ti piacesse mi chiami sempre con il mio nome per intero”disse
Robert
abbracciandola e dandole un bacio sulla spalla scoperta dalla maglia
larga del pigiama.
“ok
mi piace, però ammetterai che anche Paride è un
bel nome”disse Carla voltandosi
verso di lui e cercando il suo assenso.
“si
certo amore”disse Robert
“comunque
non lo so, insomma è importante il mese?”chiese
Carla
“giusto
il tuo interesse per il matrimonio è praticamente
inesistente”disse Robert
scuotendo la testa.
“è
che non ci ho mai pensato non pensavo che potesse capitare, non
è che io ti
aspettassi in realtà”disse Carla
“ma
ci sono”disse Robert
“purtroppo
si”disse Carla prendendolo in giro.
“tanto
non ci casco più lo so che non puoi fare a meno di
me”disse Robert fingendosi
altezzoso e lasciando la presa sui suoi fianchi.
“effettivamente
sei utile per il sesso”disse Carla voltandosi verso di lui e
trattenendosi dal
ridergli in faccia.
“vorresti
dirmi che mi hai sempre usato, questo mi ferisce”disse Robert
“chiaramente
si”disse Carla
“ah
si?”chiese Robert
“proprio
così”disse Carla e ben presto si
ritrovò Robert alle prese con il solletico,
maledetto sapeva benissimo quali erano i suoi punti deboli.
“dai
Rob devo vomitare lasciami”disse Carla con ancora quella
strana sensazione allo
stomaco.
“ancora?”chiese
Robert preoccupato seguendola in bagno.
“Rob
vai a dormire è tardi, adesso mi passa”disse Carla
“
no
resto con te”disse Robert restandole accanto nonostante la
situazione non fosse
propriamente rosea.
“domani
vai dal medico”disse Robert mentre la aiutava a ripulirsi.
“è
nausea Rob lo so, domani vado a lavoro ma me la prendo con
comodo”disse Carla
“non
se ne parla, domani mia sorella si arrangerà tu domani ti
riposi, porto Sophie
da mia madre così resta con Cecilie e io resto con
te”disse Robert baciandole
la fronte.
“ti
amo lo sai, ma devo andare a lavoro ”disse Carla
sbadigliando.
“ti
amo anche se sei un testona ”disse Robert sorreggendola visto
che si reggeva a
stento in piedi, l’ultima volta non si era nemmeno accorto
che fosse incinta,
questa volta invece non faceva che vomitare e addormentarsi ovunque,
decisamente questa gravidanza non lasciava tranquilli
“prendo
un appuntamento con il dottore domani”disse Carla
“ho
capito dovrò parlare al dottore”disse Robert un
po’ scettico.
“si,
si certo”disse Carla mettendosi sotto le coperte quando
Robert la lasciò dalla
sua presa e dandogli le spalle.
“scherzavo
amore”disse Robert abbracciandola e addormentandosi qualche
minuto dopo cullato
dal ritmo del suo respiro.
Il
mattino Carla si svegliò vomitando come sempre e
preparandosi per andare a
lavoro, siccome Robert dormiva ancora gli aveva preparato la colazione
ed era
scappata a lavoro sperando di non avere ancora la nausea.
“buongiorno”disse
Carla entrando in guardiola dove trovò Camilla e il dottor
Mc Carthy intenti a
leggere il giornale con le notizie del giorno.
“Carla
ma come non ci dici nulla?”chiese il dottor Mc Carthy.
“che
cosa?”chiese preoccupata Carla, come potevano già
sapere tutto nessuno al di
fuori di lei e di Robert sapeva delle ultime novità.
“come
che cosa? Fai i complimenti a Robert, ha preso una nomination per gli
oscar
come miglior attore, beh in realtà il suo film ne ha prese
parecchie, pare che
sia piaciuto molto”disse Camilla.
“ah
si, vero, si me ne ero dimenticata”disse Carla portandosi una
mano tra i
capelli nascondendo
la delusione per il
fatto che Robert non le avesse detto una cosa del genere, insomma non
era cosa
da tutti i giorni ricevere una nomination per gli oscar.
“oddio
che cos’è quello?”chiese scioccata
Camilla notando quello strano luccichio al
dito di Carla.
“niente”disse
Carla in imbarazzo.
“ti
ha chiesto di sposarlo?”chiese il dottor Mc Carthy
ridacchiando.
“dai
doc non prenderla in giro”disse Camilla sorridendo.
“no
certo che no e comunque voglio un invito a questo matrimonio e voglio
che mi
presenti qualche super figa di Hollywood”disse il dottor Mc
Carthy.
“non
commento, vado a vedere come sta Vic”disse Carla scuotendo la
testa e uscendo
dalla guardiola, quando però si trovò di fronte
la camera di Victoria si prese
qualche istante prima di essere sommersa dalle mille domande che le
avrebbe
preso la sorella del suo ragazzo, faceva strano definirlo il proprio
ragazzo
fidanzato o quant’altro, chissà quanto sarebbe
stato strano quando ne avrebbero
parlato come suo marito.
“buongiorno
Vic”disse Carla entrando nella stanza della sorella di Robert
che alzò lo
sguardo verso di lei smettendo per un attimo di osservare il suo
bambino
addormentato tra le sue braccia.
“Carla
ciao, hai visto? Non ti ho chiamata”disse Victoria orgogliosa
“è
andata bene la nottata? Sei già riuscita ad
allattarlo?”chiese Carla
avvicinandosi a lei.
“si,
David è ancora più bravo di Cecilie, sono davvero
fortunata”disse Victoria
“Cecilie
l’ha già visto?”chiese Carla curiosa di
sapere se alla fine Cecilie aveva
abbassato le armi nei confronti del nuovo arrivato.
“purtroppo
si, è scoppiata a piangere, non so proprio come comportarmi,
insomma come
gestire questa gelosia, non pensavo sarebbe andata così in
fondo è ancora
piccola ha due anni pensavo avrebbe accolto meglio suo
fratello”disse Cecilie.
“credo
sia normale, insomma ne ho sempre viste di tutti i colori,
però vedrai che pian
piano inizierà ad accettarlo e finirà per adorare
il fratellino”disse Carla rassicurando
Victoria.
“effettivamente
anche Lizzie odiava Rob, ma insomma è Rob è
normale”disse Victoria
ridacchiando.
“poverino”disse
Carla
“non
sei credibile Carla”disse Victoria
“si
hai ragione”disse Carla sospirando effettivamente da quando
lo conosceva gliene
aveva fatte passare di ogni, certo nell’ultimo periodo lui
l’aveva fatta
soffrire parecchio, ma facendo le somme inconsciamente era stata lei a
tenerlo
costantemente sul filo del rasoio, aveva troppi scheletri
nell’armadio e troppa
paura di aprire quegli armadi e aveva chiuso il suo cuore a qualsiasi
sentimento se non all’affetto che provava per il suo migliore
amico, non si
aspettava certo che sarebbe arrivato un uomo che lei nemmeno conosceva
a
rompere quelle pareti che con tanto impegno aveva costruito, non lo
credeva
possibile, e invece era inaspettatamente successo, per quanto avesse
fatto di
tutto per tenerlo al di fuori di quelle pareti lui era entrato nella
sua vita
così naturalmente che era stato impossibile eliminarlo.
“hey
guarda che scherzavo e poi hai fatto bene, mio fratello si è
meritato
tutto”disse Victoria ridacchiando.
“a
volte vorrei averlo incontrato in un momento diverso, se avessi
eliminato i
fantasmi dall’armadio molto prima non mi sarei comportata
così con lui, se lui
non fosse stato l’uomo speciale che
è,l’avrei sicuramente perso”disse Carla
con
gli occhi lucidi, eccoli gli ormoni in atto.
“mannaggia
alla mia boccaccia non volevo farti ricordare nulla”disse
Victoria
sorridendole.
“tranquilla
Vic è un insieme di fattori”disse Carla
asciugandosi le lacrime ormai
impossibili da trattenere.
“oh
mio dio, porti l’anello? Ma quindi ti ha fatto la
proposta”disse Victoria
scioccata.
“si
ieri era venuto per questo”disse Carla
“no
gli ho rovinato la proposta”disse Victoria ridacchiando.
“no,
non preoccuparti è stato perfetto così, ero
stanchissima e lui mi ha chiesto di
sposarlo, non poteva essere più perfetto”disse
Carla
“è
bellissimo, insomma il matrimonio di Lizzie e poi il vostro, i miei
genitori
impazziranno di gioia”disse Victoria.
“non
dire ancora nulla a nessuno, forse Rob vuole parlarne di persona ai
vostri
genitori”disse Carla.
“certo
tesoro, senti ora che mi hai aggiornato con tutti questi super eventi
diresti
all’inserviente di portarmi una super
colazione?”chiese Victoria.
“certo”disse
Carla
“grazie
ancora Carla”disse Victoria mentre usciva dalla stanza
“non
dirlo nemmeno”disse Carla uscendo, per fortuna Victoria non
aveva fatto troppe
domande, si sentiva un po’ in colpa a non averle detto della
gravidanza, però per
ora voleva tenere questa cosa solo per lei e Robert, e poi voleva
dargli il
modo di parlarne tranquillamente con la sua famiglia, proprio come lei
che
ancora non aveva informato i suoi genitori sulle ultime
novità ma l’avrebbe
fatto al più presto.
“eccoti
mi hanno detto tutto”disse il dottor Ross incrociandola.
“le
notizie viaggiano in fretta qui dentro”disse Carla
“specie
se lo dici a Mc Carthy”disse il dottor Ross.
“comunque
la stavo cercando”disse Carla
“odio
quando non mi dai del tu, insomma ormai ti conosco no? Potresti anche
darmi del
tu non sono un vecchio decrepito”disse il dottor Ross.
“si
lo so, ma è l’abitudine, comunque potrei parlarle
un attimo in privato”disse
Carla
“certo,
vieni andiamo nel mio studio”disse il dottor Ross facendole
strada nello studio
lì vicino e facendola entrare.
“allora
dimmi tutto”disse sedendosi alla sua scrivania
“ho
un test di gravidanza positivo, e ho una nausea continua non avevo una
nausea
così forte quando aspettavo Sophie, so che ogni gravidanza
è diversa da
un’altra ma ho già perso due chili e mi sto un
po’ preoccupando”disse Carla
“che
sia una gemellare?”chiese il dottor Ross ridacchiando.
“non
rida per piacere”disse Carla
“avete
familiarità con i gemelli tu e Rob?”chiese il
dottor Ross
“io
no, non ho gemelli in famiglia e mi pare che nemmeno lui abbia qualche
coppia
di gemelli in famiglia, infatti sto pensando anche ad un altro paio di
cose”disse Carla
“sei
nei tempi giusti perché si veda qualcosa?”chiese
il dottor Ross
“ho
un ritardo di due settimane, qualcosina dovrebbe
vedersi”disse Carla
“facciamo
l’ecografia e vediamo quanti embrioni ci
sono?”chiese il dottor Ross
“guardi
che se poi è così me la prenderò con
lei”disse Carla sospirando.
“io
questa volta non darò il mio consenso a farti lavorare te ne
stai a casa e ti
riposi ok?”chiese il dottor Ross.
“si”disse
Carla
“dai
facciamo quest’ecografia”disse il dottor Ross
invitandola ad accomodarsi sul
lettino e prendendo la sonda per farle un ecografia addominale.
“esatto
basta parlare”disse Carla prendendo un bel respiro.
“senti
un po’”disse il dottor Ross facendole sentire il
battito di un cuore.
“c’è
già battito?”chiese Carla sorpresa, era un suono
che sentiva spesso però sapere che quel suono era il battito
del suo bambino, del figlio suo e di Robert era qualcosa di
diverso.
“già
c’è battito io direi che dalla lunghezza sono sei
settimane probabilmente
il tuo ciclo non è stato molto
regolare, oh aspetta che vedo bene quanti sono”disse il
dottor Ross prendendola
in giro.
“che
simpatico dottore”disse Carla
“comunque
due chili sono tanti, insomma mi sembra strano facciamo qualche esame
per
vedere com’è la gonadotropina corionica, o
semplicemente tu sei stressata e
conoscendoti credo che sia l’ipotesi più
plausibile”disse il dottor Ross
passandole delle salviette per pulirsi e mettendo a posto la sonda.
“si
è stato un periodo particolarmente pesante e credo che
questa gravidanza sia
iniziata proprio nel periodo sbagliato”disse Carla
“noi
qui tutti a preoccuparci e voi che già pensavate al secondo
figlio”disse il
dottor Ross.
“grazie
doc come sempre”disse Carla
“lui
lo sa questa volta?”chiese il dottor Ross.
“si,
abbiamo fatto il test insieme ieri sera”disse Carla
“ma
che carini avete fatto il test insieme, comunque questo è il
permesso che ti
firmo per stare a casa a riposo, vedrai che la nausea
migliorerà, lo so che
occuparsi di una bambina piccola è stressante ma tanto
c’è il tuo fantastico
maritino”disse il dottor Ross firmandole una ricetta bianca.
“ma
lo sa dottore che sta diventando come il dottor Mc Carthy, è
preoccupante
questo”disse Carla.
“si
appena nasce questo bambino ti scrivo la pillola al volo
comunque”disse il
dottor Ross prendendola in giro.
“sempre
più simpatico doc”disse Carla prendendo la
ricetta.
“mi
raccomando riguardati”disse il dottor Ross.
“grazie”disse
Carla.
“non
ringraziarmi riguardati, la gravidanza è un evento
fisiologico ma non bisogna
tirare troppo la corda, ci vediamo al prossimo
controllo”disse il dottor Ross.
“si
agli ordini”disse Carla prendendolo in giro prima di uscire
dal suo studio,le
sarebbe toccato lasciare il lavoro era piuttosto chiaro, ma poteva
essere un’occasione
per passare più tempo con Robert insieme alla loro bambina,
prese la sua
decisione e andò a parlare con Maggie, avrebbe seguito
soltanto le ultime due
gravidanze di cui doveva occuparsi e poi avrebbe smesso di lavorare
fino al
parto, Maggie l’abbracciò felice per la bella
notizia che le aveva appena dato
e appoggiando in pieno la sua idea, se fosse tornata indietro anche lei
si
sarebbe presa più tempo per i suoi figli e invece sia lei
che suo marito erano
stati troppo presi dal lavoro e i loro figli erano cresciuti
più con i nonni
che con loro. Salutare la sua compagna di turni fu un po’
triste specialmente perché
Camilla la pregò di cambiare idea per non fare i turni con
quella strega di
Susie Klent, ma poi quando Carla le disse che al matrimonio le avrebbe
presentato Kellan Lutz si dimenticò totalmente di tutto
dicendo che si sarebbe
messa subito a dieta e a palestra per essere ancora più
perfetta, mentre il
dottor Mc Carthy come sempre prese in giro Robert, era il solito odioso
però si
dimostrò comunque gentile e ribadì
l’idea che voleva conoscere qualche sexy
attrice di Hollywood.
Quando
la sera tornò a casa era veramente esausta e tutti quei
saluti non avevano
certo fatto bene alla sua condizione ormonale, perché appena
rientrata in casa
era scoppiata a piangere e Robert si era quasi preso un colpo
rischiando di
bruciare l’arrosto in forno.
“vuoi
dirmi cosa succede?”chiese Robert sorridendole quando
finalmente smise di
piangere spostandole i capelli dagli occhi.
“nulla”disse
Carla
“uhm
ok sono gli ormoni ma dev’essere successo
qualcosa”disse Robert
“ho
lasciato il lavoro, cioè seguirò le ultime due
gravidanze che devo seguire
anche perché non voglio certo abbandonarle ora che sono
all’ultimo, si c’è l’ostetrica
di riserva che mi sostituisce però voglio seguirle, il
dottor Ross mi ha detto
di riposarmi mi ha dato tre giorni di riposo forzato per tutta questa
nausea”disse
Carla
“ho
un’idea allora, perché non prendiamo e ce ne
stiamo qualche giorno a Costwolds
portiamo anche Sophie e ci rilassiamo che ne dici?”chiese
Robert
“mi
sembra una buona idea, mi stavo dimenticando una cosa importantissima,
guarda
che cos’ho”disse Carla tirando fuori
l’ecografia che le aveva fatto il dottor
Ross.
“è
il bambino?”chiese Robert guardando l’ecografia
“non
si vede tantissimo è piccolo però vedi
è quel puntino “disse Carla
“sono
sei settimane?”chiese Robert
“si,
togli due settimane e hai una vaga idea di quando è stato
concepito”disse Carla
“interessante
questo bambino è stato concepito mentre mi
odiavi”disse Robert
“non
ti ho mai odiato, era la rabbia, la delusione a parlare, non ho mai
smesso di
amarti”disse Carla portandogli le braccia intorno al collo e
baciandolo.
“e
quindi ben presto ti avrò tutta per me”disse
Robert baciandole leggermente le
labbra e sorridendole.
“quasi
dimenticavo complimenti per la nomination di cui non mi hai
parlato”disse Carla
“amore
non lo sapevo nemmeno io, non me lo aspettavo di certo”disse
Robert
“dovremmo
festeggiare”disse Carla sistemandosi meglio sulle sue gambe e
riprendendo a
baciarlo.
“mamma,
papà”disse Sophie sbucando dalla cucina e
interrompendoli.
“ma
pulcina ti sei svegliata”disse Robert prendendola in braccio.
“si”disse
Sophie ridacchiando.
“cucciola”disse
Carla dandole un bacino sulla fronte.
“pappa”disse
Sophie
“certo
cucciola, prepariamo tutto adesso”disse Carla alzandosi dal
divano.
“ho
visto Tom oggi era disperato con Cecilie non ha preso per niente bene
la
nascita di David”disse Robert
“si
anche Victoria, tra l’altro mi ha detto che Lizzie aveva
fatto lo stesso con te”disse
Carla
“si
lasciamo perdere quelle due mi hanno sempre fatto dispetti su dispetti,
a volte
è brutto essere il piccolo di casa”disse Robert
“poveretto”disse
Carla
“speriamo
che invece la cucciola sia contenta di avere un fratellino o una
sorellina”disse
Robert
“speriamo”disse
Carla iniziando ad armeggiare con le pentole per fortuna era tutto
già pronto
doveva solo scaldare tutto.
“il
mio arrosto salvato al limite”disse Robert orgoglioso.
“sei
proprio un uomo da sposare lo sai?”disse Carla baciandolo
“tu
non sei propriamente la donna ideale perché sei un disastro
in cucina però ti
rifai in un altro modo”disse Robert facendole
l’occhiolino.
“sei
pessimo”disse Carla scuotendo la testa e ridendo.
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Capitolo 65 *** 65 ***
copertina
Ciao
a tutti che dire non ho postato subito ma davvero non ho avuto un
attimo e voglio scriverla bene questa ff siamo agli sgoccioli e voglio
poter essere soddisfatta di come l'ho chiusa anche se a volte ho paura
che si possa rovinare perchè io non sono al top, ho visto
anche che le rec e le letture sono scese ho il sospetto che vi abbia un
pò stancato come storia almeno che voi non siate stressati
come me e abbiate 6 ore al giorno di vita, meno male che sono una
persona senza vita sociale meno male XD
Mantenere
un segreto simile era stato piuttosto complesso, specialmente quando
erano
stati a cena da Tom e Victoria insieme a tutta la famiglia per
festeggiare il
nuovo arrivato, e Carla aveva fatto diverse tappe in bagno per colpa
della
solita nausea.
“c’è
in giro una brutta influenza”disse Robert quando tutti lo
guardarono perplessi
alla terza volta che si era alzata per andare in bagno.
“non
vorrei aver cucinato qualcosa che le ha fatto male”disse
Clare preoccupata.
“no
mamma tranquilla è l’influenza, e comunque queste
patate sono davvero
buone”disse Robert tentando di spostare l’attenzione su qualcos’altro
e per fortuna il resto della
famiglia smise di parlare della salute di Carla.
“papà
braccio”disse Sophie correndo verso il padre stanca di
giocare con la cugina.
“vieni
tesoro”disse Robert prendendola in braccio.
“scotto”disse
Sophie indicando la scatola di biscotti sul mobile dietro i nonni.
“certo
tesoro”disse Richard voltandosi e prendendo il pacco di
biscotti per passarlo a
Robert.
“grazie
papà, tieni Sophie”disse Robert dandole un
biscotto in mano.
“Carla
stai bene?”chiese Clare quando tornò a tavola.
“si,
sto bene”disse Carla sedendosi accanto a Robert
“scusa
se te lo dico ma non si direbbe, sei un po’ troppo
pallida”disse Lizzie.
“è
il suo colorito naturale Liz, lei è sempre
così”disse Robert tranquillamente
passando un altro biscotto a Sophie.
“ha
parlato il super abbronzato”disse Carla e tutti scoppiarono a
ridere
effettivamente detto da Robert che lei fosse pallida suonava al quanto
ridicolo, ma Robert non ci aveva minimamente pensato aveva solo tentato
di
trovare qualche inutile scusa per allontanare i discorsi della sua
famiglia dal
malessere decisamente evidente di Carla.
Sapevano
del matrimonio, quello si era stato piuttosto palese, un po’
anche perché
Victoria non si era trattenuta dal dire la verità, non che ci avesse nemmeno provato,
ma Vic era fatta
così dopo tutto era una bella notizia e aveva anticipato il
tutto ai suoi
genitori che quella stessa sera quando si erano ritrovati Robert e
Carla a casa
per dirglielo avevano anche finto di essere sorpresi, secondo Robert
non molto
bene e forse dipendeva proprio dall’espressione troppo felice
quando gli
avevano detto che dovevano parlargli, insomma l’ultima volta
che gli avevano
parlato insieme la situazione era decisamente drammatica.
“parlando
di cose importanti per quando è fissata la
data?”chiese Victoria
“non
abbiamo ancora deciso”disse Robert
“ma
una vaga idea? Tua sorella si sposa in febbraio, quindi sarebbe carino
un mese
diverso per cambiare, un mese primaverile o magari d’estate
”disse Clare
facendo qualche ipotesi.
“non
si preoccupi signora Clare credo che ne passerà ancora di
tempo”disse Carla
“ne
passerà ancora? Non vorrete che passi a miglior vita senza
aver presenziato al
vostro matrimonio voglio sperare”disse Clare perplessa
“ehssì
Clare fossi in lei ci penserei, ma magari riuscirai a vedere prima il
matrimonio di tutti i tuoi nipoti”disse Tom beccandosi
un’occhiataccia da
Robert.
“quello
che tentava di dire
è che non abbiamo
fretta, però si ci sposeremo”disse Robert
spegnendo per fortuna anche
quest’altro argomento, la verità era che con tutto
quello che era successo la
famiglia di Robert non vedeva l’ora che si sposassero.
“mia
madre non ha fatto altro che riempirmi di domande, non so quanto
riuscirò a
reggere ancora”disse Robert mentre cercava le chiavi di casa
nella borsa di
Carla.
“non
dirmi che ti fai intimorire da tua madre? da quella simpatica donnina
di
cinquantotto anni?”chiese perplessa Carla trattenendosi dal
ridere solo perché
aveva in braccio Sophie.
“senti
ti ho parato il culo parecchio stasera quindi potresti risparmiarti di
prenderti gioco di me”disse Robert.
“senti
tra noi due chi è che vomita qualsiasi ora del giorno e
della notte?”chiese
Carla.
“si
hai ragione, è che è difficile vorrei dirglielo
sono la mia famiglia, insomma
perché non possiamo dirglielo?”chiese Robert
aprendo la porta.
“perché
porta male parlarne prima del terzo mese ho dovuto dirlo a Maggie ma
per il
resto non ne ho parlato con nessuno, e poi il dottor Ross lo sa ma non
conta”disse
Carla seguendo Robert in casa e parlando sottovoce per non svegliare la
figlia
che si era addormentata da un bel po’.
“porta
male?”chiese Robert scettico richiudendo la porta.
“porta
male perché c’è un alta
probabilità di aborto e potrei perderlo, avrei evitato
di fare un ecografia così presto ma non sto molto bene e
quindi il dottor Ross
ha preferito vedere che fossi realmente incinta”disse Carla
“non
mi sembra che ci fossero molti dubbi”disse Robert
“infatti
tu l’hai capito subito”disse Carla
scettica
“dettagli,
ma quindi vuoi dirmi che tutto questo non centra con il fatto che non
sai come
dirlo ai tuoi genitori?”chiese Robert
“no
“disse Carla
“e
allora perché non gli hai ancora detto del
matrimonio?”chiese Robert
“voglio
dirglielo di persona”disse Carla sbadigliando
“guarda
che io gli piaccio”disse Robert serio prendendo Sophie dalle
braccia di Carla
per evitare che cadesse dalle scale insieme alla bambina, ormai non
sapeva più
quando e dove si sarebbe addormentata, sembrava che il loro bambino le
stesse
letteralmente succhiando le energie vitali.
“si
lo so”disse Carla perplessa, c’era bisogno di fare
ironia e ricordarle
continuamente che sua madre fosse letteralmente ossessionata da lui?
“e
poi ho scommesso con tuo padre che sarei riuscito a sposarti prima di
cinque
anni”disse Robert mentre saliva le scale.
“cinque
anni?”chiese Carla seguendolo
“si”disse
Robert
“beh
allora c’è tempo, e poi mi piace questo anello
”disse Carla osservando il suo
anello.
“guarda
che dobbiamo solo aggiungere un altro anello non ho certo intenzione di
riprendermi quello che ti ho dato per la proposta”disse
Robert sorridendo, era
abituato alle sue battute e poi ormai aveva accettato e il suo
“si” aveva fatto
definitivamente cadere le sue insicurezze, chiederle di sposarlo
conoscendo le
sue idee sul matrimonio era stato davvero un gesto suicida, ma forse
proprio
per questo era stato ripagato.
“che
hai da sorridere? Tanto le tue supposizioni non sono esatte non ho
paura dei
miei genitori ”disse Carla
mentre
prendeva il pigiama di Sophie nel cassetto.
“farò
finta di crederti, comunque stavo pensando alla mia operazione
suicida”disse
Robert
“operazione
suicida?”chiese Carla perplessa
“chiederti
di sposarti”disse Robert svegliando Sophie delicatamente.
“ah
e quindi sarebbe stata un’operazione suicida”disse
Carla cambiando Sophie.
“non
è che tu abbia mai dichiarato esplicitamente
l’intenzione che un giorno mi
avresti sposato, anzi direi tutt’altro”disse
Robert.
“se
tu fossi mai stato ad un vero matrimonio italiano probabilmente
capiresti”disse
Carla rimboccando le coperte a Sophie e dandole un bacio sulla fronte.
“se
il problema è quello possiamo evitare”disse Robert
dando la buonanotte alla
loro bambina, doveva essere davvero molto stanca, tutto quel correre in
giro
quindi aveva avuto i suoi effetti, perché si
addormentò praticamente subito.
“davvero
lo faresti?”chiese Carla perplessa uscendo dalla stanza di
Sophie seguita da
Robert.
“forse
mia madre potrebbe uccidermi sul momento, però certo che lo
farei, andiamo in
comune e sposiamoci che ne dici?”chiese Robert.
“dico
che non voglio rimanere vedova dopo poche ore”disse Carla
sbuffando e
sdraiandosi sul loro letto.
“che
cosa può avere di così traumatico un matrimonio,
insomma non mi pareva che ci
fossero così tanti invitati al matrimonio della tua amica
”disse Robert sdraiandosi
accanto a lei.
“no?
C’erano duecento persone e a te non sembravano
tante?”chiese Carla.
“certo
che no, mia sorella ha già spedito gli inviti a 350
persone”disse Robert
“350
persone?”chiese Carla scioccata.
“nella
tradizione inglese si celebra un bel
matrimonio in campagna con tante persone”disse Robert
girandosi sul fianco per
vedere quanto fosse impallidita dopo la sua frase.
“mi
piace solo l’idea della campagna”disse Carla.
“come
ti senti?”chiese Robert accarezzandole i capelli e cambiando
argomento.
“meglio”disse
Carla accoccolandosi sul suo petto.
“sei
sicura domani di voler andare con le mie sorelle a fare
spese?”chiese Robert.
“si
sto bene, e poi gli do continuamente buca, mi sembra il
minimo”disse Carla.
“avrei
preferito passare la giornata con te però”disse
Robert sbuffando.
“e
invece dovrai fare il baby sitter con il tuo migliore
amico”disse Carla
ridacchiando.
“non
so chi tra noi due sarà messo meglio, se io con Tom versione
babysitter o tu
con le mie sorelle alle costole”disse Robert
“uhm
già”disse Carla e poi cullata dal suono della voce
di Rober si addormentò
stanca.
“come
non detto”disse Robert tirando su il piumone e coprendo
entrambi.
Il
mattino dopo quando Robert si svegliò era solo a letto e di
Carla non c’era
nessuna traccia, però con sua grande sorpresa la
trovò di sotto alle prese con
i fornelli mentre Sophie tentava di aiutarla giocando con
l’impasto, aveva la
faccia piena di farina proprio come lei.
“cucciola
no”disse Carla quando Sophie fece cadere un intero sacchetto
di farina ridendo
e anche Robert scoppiò a ridere rivelando finalmente la sua
presenza.
“che
cos’hai da ridere tu, non dovresti dormire?”chiese
Carla
“ho
preferito venire a vedere cosa stava succedendo, non vorrei che la
cucina
andasse a fuoco”disse Robert avvicinandosi a lei.
“come
sei carino Robert a preoccuparti per me”disse Carla
baciandolo e mentre era
distratto a baciarla prese un pugno di farina che gli gettò tra i capelli che tanto
amava sentire tra le
dita. Esattamente in quel momento iniziò la battaglia che
avrebbe ridotto la
cucina a un vero disastro, Sophie li guardava ridendo e correndo
insieme a loro
fino a quando non scivolò a terra sbattendo la fronte contro
lo spigolo di un
cassetto e scoppiando a piangere.
“Sophie”disse
Carla avvicinandosi alla sua bambina
e
prendendola in braccio, quel cassetto le avrebbe procurato un bel
bernoccolo.
“non
è niente, ci siamo noi, cucciola ci sono mamma e
papà”disse Robert provando a
confortarla.
“ci
vuole del ghiaccio, tienila un attimo”disse Carla passandogli
Sophie in braccio e
raggiungendo il freezer in cui
trovo purtroppo soltanto una confezione di bastoncini di pesce, gli
ultimi
surgelati li aveva usati quando Robert aveva fatto a botte con Nicolas,
un
ritorno a casa decisamente inaspettato.
“bastoncini
di pesce?”chiese Robert
“unici
surgelati”disse Carla avvolgendoli in uno strofinaccio e
poggiandoli sulla
fronte della loro bambina.
“bua”disse
Sophie tra le lacrime.
“adesso
passa, amore di mamma”disse Carla asciugandole gli occhi e
facendole soffiare
il naso energicamente.
“si
la mamma ha ragione cucciola, adesso passa tutto, e poi papà
ti prepara la
cioccolata calda con i marshmallows che ti piacciono
tanto”disse Robert
stringendola a sé.
Per
fortuna grazie al ghiaccio e a una buona tazza di cioccolata calda
combinate
alle coccole dei suoi genitori Sophie si sentì ben presto
meglio e si accoccolò
sul divano con la loro cagnolina Lilly.
“è
piccola dovremmo stare più attenti, poteva tagliarsi e aver
bisogno di punti ci
è andata bene”disse Carla mentre sistemava la
cucina, decisamente il suo
tentativo di preparare la colazione era fallito.
“amore
capita, sai quante volte sono caduto in giro io, per non parlare delle
volte
che mi hanno picchiato Liz e Vic”disse Robert abbracciandola.
“non
sono una buona madre, se non ci fosse stata tua madre in questi mesi o
Ivan,
non so come avrei fatto”disse Carla sospirando.
“beh
io allora non c’ero nemmeno, e poi non è vero
quando sei in casa sei la mamma
perfetta, mia madre mi ha raccontato spesso di quanto fossi una
splendida
mamma, ero felice e quando ti ho vista con il fratello di Ivan ho
cominciato a
temere che fossi anche abbastanza forte da lasciarmi indietro, non dire
che non
sei una buona madre perché non vero”disse Robert
scostandole i capelli dal
viso.
“da
piccola passavo più tempo con mia nonna che con mia madre, e
loro due non
facevano che litigare perché mio padre non c’era
mai, certo mi riempivano di regali,
ma non erano mai presenti. Sai come siamo diventati amici io e Ivan?
È venuto a
consolarmi quando i miei genitori non sono venuti al concerto di
natale, avrei
cantato da sola e speravo che loro vedessero quanto in
realtà fossi in gamba e
che magari accorgendosene passassero più tempo con me, ma
così non fu, mio
padre era in sala operatoria e mia madre aveva un’importante
riunione di
lavoro, mi ci è voluto un po’ per capire che non
dovevo tentare di essere la
migliore per guadagnarmi il loro affetto, perché loro
dovevano amarmi a
prescindere dal se fossi un disastro o meno, le cose sono migliorate
quando
sono cresciuta, perché ho capito che in fondo loro mi
volevano bene, poi però
ho rovinato di nuovo tutto e solo tu mi hai aiutato ad aggiustare le
cose”disse
Carla facendogli un mezzo sorriso.
“beh
mi sembra il minimo”disse Robert
“tutto
questo è il motivo per cui io non voglio che Sophie possa
pensare un giorno che
noi non la consideriamo abbastanza o che è al mondo soltanto
perché volevamo
diventare genitori senza essere in grado però di
esserlo”disse Carla.
“amore
non credo che possa pensare una cosa del genere, la adoriamo e lei lo
sa.
Piuttosto io non sono un buon padre, non ci sono mai”disse
Robert perplesso
portandosi una mano tra i capelli da cui cadde un po’ di
farina.
“non
dire assurdità, sei decisamente più presente di
me e poi sei così dolce con
lei, se avessi dovuto scegliere un uomo per essere il padre dei miei
figli
avrei scelto senz’altro te, per fortuna sei perfetto anche
sotto altri
aspetti”disse Carla portandogli le braccia dietro al collo e
alzandosi sulle
punte per baciarlo mentre lui si abbassò leggermente per
rispondere a quel
bacio stringendole i fianchi in maniera possessiva, adorava essere
stretta
così, riusciva a farla sentire ancora più sua,
perché matrimonio o non
matrimonio lei sentiva di appartenergli già da molto.
“vedo
che oggi ti senti meglio”disse Robert staccandosi leggermente
per riprendere
fiato, quando le loro labbra si incontravano erano in grado di perdere
la concezione
del tempo e dello spazio e l’unica cosa in grado di separarli
era la mancanza
di ossigeno.
“si”disse
Carla sorridendo sulle sue labbra riprendendo quel bacio.
“mi
fa piacere”disse Robert stringendola maggiormente a se e
trovandosi in un
attimo schiacciati contro la parete della cucina persi in baci e
carezze.
“andiamo
di sopra”disse Robert respirando affannosamente.
“mi
sembra una buona idea”disse Carla con il respiro altrettanto
accelerato, ma
sembrava che per quel giorno non fosse destino perché
proprio in quel momento
suonò il campanello.
“riprenderemo
il discorso stasera”disse Robert facendole
l’occhiolino e dandole una leggera
pacca sul fondoschiena quando si allontanò per andare ad
aprire.
“ciao”disse
Carla aprendo la porta e ritrovandosi le sorelle Pattinson che la
guardavano
piuttosto stranite.
“ciao”disse
Lizzie alquanto perplessa.
“scusa
Carla non è per farci gli affari tuoi ma
che cosa è successo?”chiese Victoria
“perché?”chiese
Carla
“sei
piena di farina”disse Lizzie trattenendosi dal ridere e
quando Robert sbucò
fuori dalla cucina pieno di farina anche
Victoria non riuscì più a trattenersi dal ridere,
decisamente tutto aveva un
significato più chiaro se si aggiungeva che loro fratello
era nello stesso
stato.
“ah
siete voi”disse Robert sbuffando
“buongiorno
anche a te fratellino”disse Victoria
“si
stavo preparando la colazione”disse Carla
“stavate”disse
Lizzie ridacchiando.
“se
mi date dieci minuti arrivo, il tempo di cambiarmi”disse
Carla
“non
preoccuparti fai pure con calma, tanto abbiamo visto qualcosa di
decisamente
interessante fuori”disse Lizzie.
“Jude
Law è il nostro vicino di casa da quasi due anni ormai se
volete conoscerlo non
avete certo bisogno di pedinarlo”disse Robert perplesso.
“no,
preferiamo un incontro casuale, Carla fa pure con calma ma non con
troppa
calma”disse Lizzie lanciando un’occhiata piuttosto
esplicita tra lei e il
fratello.
“scusate,
ci metto davvero poco”disse Carla.
“andiamo
a fare due chiacchiere con Jude”disse Victoria ridacchiando
mentre uscivano di
casa.
“quelle
due sono pessime”disse Robert scuotendo la testa.
“mi
hai fatto fare tardi”disse Carla sbuffando mentre saliva
velocemente al piano
di sopra.
“vorresti
dirmi che preferisci stare in giro tutto il giorno con loro mentre
Lizzie
sceglie il suo abito da sposa piuttosto che restare qui con
me”disse Robert
mentre si toglieva la maglietta nera che usava per dormire scoprendo il
suo
torace facendole quasi prendere un colpo.
“che
cosa stai facendo?”chiese Carla.
“mi
hai riempito di farina, mi faccio una doccia”disse Robert
“sono
di fretta, dovrei farla prima io”disse Carla
“beh
ma infatti io non ho nessuna intenzione di farla da
solo”disse Robert sfilandosi
i boxer e entrando nella doccia sotto il getto dell’acqua
calda, sotto il suo
sguardo decisamente perso, Robert era perfetto e quando diceva perfetto
intendeva sotto davvero ogni aspetto, certo non è che avesse
questo addome
particolarmente scolpito, d'altronde era inglese e
nonostante avesse ridotto il numero di
sigarette da quando era nata loro figlia
alla birra decisamente non era ancora riuscito a dire di
no, e il risultato
era che lì c’era un po’ di pancetta
anche se gli donava davvero parecchio.
“ti
prego Rob è tardi, potresti evitare”disse Carla
sbuffando, quando ci si metteva
era davvero tremendo, lei stava facendo di tutto per uscire velocemente
di casa
ed evitare di fare ancora più tardi di quanto già
non fosse e lui non faceva
altro che sedurla, alla fine però si arrese ad una doccia di
coppia.
“ci
sono le mie sorelle che potrebbero rientrare in casa da un momento
all’altro e
Sophie dorme sul divano non avevo in mente niente, sei tu che pensi
male”disse
Robert prendendosi gioco di lei.
“ah
e quindi sarei io che mi sarei spogliato qui”disse Carla
prendendo lo shampoo
sulla mensola dietro di lei.
“mi
piace metterti in imbarazzo lo sai”disse Robert stringendole
la vita da dietro
e baciandole il collo scoperto.
“non
l’avrei mai detto”disse Carla ridacchiando.
“dai
ti aiuto a fare più in fretta”disse Robert
prendendo lo shampoo per insaponarle
i capelli.
“grazie”disse
Carla sorridendo e poi però evitò di preoccuparsi
di quanto fosse in ritardo e
insistette per fare lo stesso con lui, adorava accarezzargli i capelli,
e poi
con i capelli bagnati era ancora più attraente, ogni tanto
si scambiavano
qualche bacio, ma in quel momento avevano messo da parte la passione
per
scambiarsi qualche tenerezza, era difficile uscire dalla loro bolla
personale,
però Lizzie aveva tanto insistito ed era difficile dirle di
no specialmente
dopo tutto quello che aveva fatto per loro due e specialmente
perché stavano
nascondendo a tutti una cosa molto importante. Ancora qualche
settimana, ancora qualche settimana e avrebbero finalmente dato la
notizia a tutti.
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Capitolo 66 *** 66 ***
Ho creato una pagina fb per le mie storie dove tenere le immagini dei
personaggi e qualche video, si perchè ho cancellato il mio
profilo personale su FB ero un pò stufa anche se comunque
alla fine anche con questo scrivo ma almeno posso risparmiarmi di
sapere tutte le menate delle mie compagne di corso XD insomma FB da
quel punto di vista mi ha stancato poi che dire sono in attesa dei
biglietti per il mio viaggio a Londra, tra l'altro ho scelto un periodo
pessimo per partire e non ho nemmeno più tanta voglia di
andarci viste le cose che stanno succedendo e l'esame che
avrò non appena torno però siccome sono mesi che
vivo privandomi di ogni minima cosa per pagare questo viaggio e non
sono due euro purtroppo dovrò andarci comunque anche se ho
la vaga impressione che non mi piacerà.. vabbeh dopo aver
raccontato i cavoli miei che diciamolo non interessano a nessuno passo
al perchè non ho postato ieri, semplice perchè
devo continuamente aiutare i miei ieri sera sono restata per tre ore a
sentire il programma del PD perchè ho dovuto accompagnarci
mio padre e poi ho realizzato riportandolo a casa che per un disabile
la mia città è impossibile da vivere buche ogni
mezzo centimetro ma vabbeh comunque mi scuso per il ritardo e vi lascio
al capitolo risponderò alle vostre recensioni col programma
nuovo. Mi dispiace un pò che le persone che seguivano la
storia si siano un pò perse però è
comprensibile che abbia stancato sono 66 capitoli non so come ho fatto
a scriverne così tanti è da pazzi, comunque a me
fa piacere sapere la vostra negativa o positiva che sia.
Profilo
FB con le mie storie
“non
so quanto andare in giro a fare shopping ti faccia bene, insomma cosa
sono tre
giorni che non vomiti a tutte le ore? Ti ha fatto bene riposare un
po’, non
credo che le mie sorelle siano una buona idea”disse Robert
entrando nella loro
camera mentre Carla si metteva le scarpe.
“sono
già pronta non resterò a casa con
te”disse Carla ignorandolo completamente e
avvicinandosi all’armadio per tirarne fuori un caldo
cappotto, se solo avesse
incrociato il suo sguardo sicuramente avrebbe ritardato ulteriormente.
“ci
ho provato”disse Robert mentre si tamponava i capelli con un
asciugamano e in
quel momento si dimenticò di tutti i suoi buoni propositi e
si ritrovò a
fissare quei capelli e quelle goccioline d’acqua che gli
scendevano lungo il
viso, il collo fino al petto nudo, non si era ancora rivestito
probabilmente
non a caso.
Era
ben conscio dell’attrazione che il suo corpo fosse per lei, e
anche della
continua elettricità che c’era tra loro due,
bastava uno sguardo, una parola in
più e si ritrovavano ad amarsi, nemmeno i mesi in cui
avevano smesso di vivere
insieme erano riusciti a spegnere
quell’elettricità, ma in quel momento doveva
assolutamente evitare di cedere alla sua provocazione.
“è
meglio che vada”disse Carla prendendo un bel respiro ed
evitando di guardarlo
mentre continuava ad asciugarsi quei maledetti capelli come se niente
fosse.
“non
fare troppo tardi”disse Robert baciandole le labbra ed evitando di sfiorarla per
non bagnarla
costringendola a cambiarsi di nuovo, anche se poi ripensandoci sarebbe
stata
una buona mossa.
“no,
se Sophie dovesse avere ancora male alla testa portala dal pediatra ok?
“disse
Carla
“certo
, non preoccuparti”disse Robert sorridendole.
“ci
vediamo più tardi allora”disse Carla sorridendogli
prima di uscire finalmente
da quella camera, se fosse rimasta ancora qualche minuto non sarebbe
più uscita
con le sorelle Pattinson.
Quando
scese di sotto trovò sua figlia ancora addormentata sul
divano affiancata dalla
loro cagnolina acciambellata accanto a lei, Sophie si era molto
affezionata a
Lilly e questo era un bene perchè per lei quella cagnolina
era probabilmente
come una specie di sorella, quindi pensandoci forse non le sarebbe
dispiaciuto
avere un fratellino o una sorellina con cui giocare, qualcuno che le
facesse da
spalla nei momenti difficili, a Carla era sempre piaciuta
l’idea di avere
qualcun altro in famiglia con cui dividersi le colpe per aver rotto un vaso o macchiato i
cuscini in sala da
pranzo della madre, ma i suoi genitori avevano preferito avere una sola
figlia
e quindi non aveva mai saputo cosa volesse dire avere qualcun altro in
famiglia.
Se avesse potuto scegliere un fratello maggiore sarebbe stato
l’ideale un
fratello le avrebbe impedito di finire tra le grinfie di un idiota come
Davide,
o una sorella che l’aiutasse con la moda senza farla sentire
inferiore, aveva
avuto le sue due versioni alternative, anche se Ivan non era
propriamente una
fonte di grande difesa e Sere era la classica amica a cui piaceva
proprio
criticare ogni minimo dettaglio e che inavvertitamente spesso la
trattava come
una stupida, ma dopo tutto anche quello faceva parte
dell’amicizia, dopo tutto
gli amici servivano anche a questo farti sentire una perfetta idiota.
“ciao
cucciole”disse Carla dando un bacio sulla fronte alla sua
piccola e carezzando
il pelo morbido di Lilly.
“finalmente”disse
Lizzie sospirando quando vide uscire Carla di casa.
“scusate
ho fatto il più in fretta possibile”disse Carla
raggiungendole.
“oh
immaginiamo”disse Victoria ridacchiando.
“stavo
davvero preparando la colazione, poi però ci siamo messi a
fare la lotta con la
farina”disse Carla sorridendo,
la lotta
con la farina? Nemmeno sua figlia sarebbe stata così
immatura.
“ora
si chiama così? Lotta con la farina? Ma non vi vergognate
con una bambina
piccola in casa, insomma datevi un contegno, Carla se continuate
così il
prossimo figlio ci scappa a breve”disse Lizzie fingendosi
polemica, mentre a
Carla scappò un sorriso involontario che per fortuna non
venne captato dalle
due sorelle, ancora nessuno sapeva.
“hey
stavo scherzando”disse poi Lizzie vedendo che Carla non
rispondeva alla sua
battutina.
“si,
tranquilla avevo capito”disse Carla tranquillizzandola.
“comunque
voi due siete sempre appiccicati vi sembra normale? Insomma basta state
diventando davvero pesanti, sai quando Tom ha smesso di comportarsi
come se
fossimo due ragazzini innamorati? Circa due mesi dopo che ho deciso di
sposarlo”disse Victoria.
“questo
lo dici tu, Tom ha sempre quell’espressione strana quando ti
guarda, ti ama
molto”disse Carla
“si
ma non è come mio fratello, voi due vi comportate come due
diciassettenni non
vi staccate un attimo”disse Victoria.
“siete
seriamente noiosi”disse Lizzie.
“forse
perché non ci vediamo poi così tanto
spesso”disse Carla, anche Tom era un
attore ma lavorava per lo più in Europa e riusciva ad essere
a casa
praticamente ogni week end quando si trovava fuori città.
Mentre
beh la sua
situazione era un tantino
diversa, Robert veniva ingaggiato per un film dietro l’altro
e quasi sempre si
trattava di andare dall’altra parte dell’oceano,
passavano settimane senza che
potessero vedersi,era normale che agli occhi degli altri apparissero
come una
coppietta smielata, anche se l’etichetta coppietta smielata
la faceva davvero
rabbrividire.
“scusa
Carla”disse Victoria credendo di averle ricordato il
perché negli ultimi mesi
fosse stata separata da Robert.
“comunque
la nostra è solo ammirazione”disse Lizzie
“o
nel mio caso invidia”disse Victoria specificando, lei e Tom
non si erano ancora
adattati con l’arrivo di David e il dover gestire la gelosia
di Cecilie nei
confronti del fratellino tutto era diventato più complicato
e quindi non poteva
che essere gelosa dell’amica e del fratello che invece non
sembravano affatto
avere problemi a gestire il ruolo di genitori e ad essere anche una
coppia così
affiatata, ma dopotutto anche lei e Tom lo erano soltanto che in quel
momento
stavano dando la precedenza al resto della famiglia mettendosi per un
attimo
nell’angolo.
“insomma
spero che con Phil le cose rimangano come sono, ho come il terrore che
il
matrimonio ucciderà il nostro rapporto, non abbiamo nemmeno
convissuto così a
lungo soltanto pochi mesi, ma lui me l’ha chiesto e non sono
riuscita a dirgli
di no, perché insomma non posso farmelo scappare
è perfetto”disse Lizzie.
“non
credo di essere la persona migliore per dirtelo, ma insomma se tieni
tanto a
lui credo che riuscirai a sopportare anche quei difetti che sicuramente
avrà,
superato quello non c’è nulla di diverso, insomma
io sono una totale incapace
in cucina e mi alzo all’alba facendo un casino allucinante
però Robert mi
sopporta”disse Carla
“Robert
ti sopporta? Tu dovresti meritarti un premio per
sopportarlo”disse Lizzie
ridacchiando.
“ho
più difetti io, quindi passare sopra i suoi non è
stato poi così difficile”disse
Carla sorridendo.
“beh
se tu sei riuscita ad adattarti a mio fratello io non dovrei avere
nessun
problema con Phil, visto che ha difetti nettamente
banali”disse Lizzie
ridacchiando.
“buon
per te Lizzie ma ora sei pregata di aprire l’auto,
perché sto congelando”disse
Victoria rabbrividendo, l’inverno era ormai arrivato e tra
pochi giorni sarebbe
arrivato perfino il natale, il loro secondo natale insieme , e
quell’anno ci
sarebbero stati anche i genitori di Carla, un bel natale in famiglia
come in
realtà non ne aveva mai vissuti se non da quando era entrata
a far parte della
famiglia Pattinson.
Il
motivo principale per cui erano uscite a fare shopping non erano certo
i regali
di natale come Lizzie aveva fatto credere a Phil, bensì il
motivo di quell’uscita
tra donne era sicuramente l’abito da sposa di Lizzie.
“dobbiamo
entrare assolutamente qui”disse Lizzie trascinando le due
all’interno di una
delle boutique più
esclusive di Londra,
lì dentro si poteva trovare ogni sorta di creazione del
più popolare o meno
stilista, dall’abito più moderno
all’abito più classico, c’era tutto
quello che
una futura sposa poteva desiderare a detta di Lizzie.
“buongiorno”disse
una commessa ben vestita dai capelli biondi accogliendole.
“devo
sposarmi e sono qui per trovare il vestito giusto”disse
Lizzie elettrizzata.
“beh
allora buona fortuna”le disse la commessa sorridendole.
Era
passata ormai un’ora e ormai Carla e Victoria erano convinte
che gli sarebbe
toccato girare almeno altri tre negozi viste le richieste di Lizzie,
sembrava
che nessuno avesse ancora deciso di confezionare l’abito dei
suoi sogni, quando
non ci speravano più la sentirono urlare.
“questo
è il vestito giusto”disse Lizzie davanti al suo
abito perfetto, un abito bianco
come voleva la tradizione, arricchito con ricami a livello della
scollatura, le
maniche di pizzo larghe che fasciavano le braccia e ricadevano larghe a
campana
verso il basso e che ricordavano tanto gli abiti delle principesse
nelle fiabe,
e per concludere il tutto un ampia gonna con strascico che si
restringeva
dietro trattenuta da un fiocco di raso.
“perché
mi guardate così?”chiese Lizzie perplessa vedendo
che sia Victoria che Carla
erano un po’ sorprese per la scelta, da Lizzie si sarebbero
aspettate quanto
meno qualcosa di più moderno, aveva rifiutato di vedere un
intera collezione
perché le sembrava troppo retrò.
“davvero
questo è l’abito perfetto?”chiese
Victoria.
“si,
mi sentirò una principessa, e mi sentirò
bellissima quindi si questo è l’abito
giusto”disse Lizzie motivando la sua scelta.
“beh
allora dovresti provarlo”disse Carla appoggiandola.
“si
dovrei”disse Lizzie attirando l’attenzione delle
commesse, che subito si
premurarono di farla accomodare in uno degli ampi camerini con la
pedana
rotonda al centro , ed essendo una delle boutique più
rinomate di Londra ed
essendo che Lizzie stava per indossare una delle ultime creazioni di
Zach
Posen, le servirono dei pasticcini e dello champagne che Carla si
premurò di
rifiutare, certo non si sarebbe ubriacata e un po’ non faceva
certo male, però
non le sembrava il caso di mettere a rischio lo sviluppo del suo
bambino
inutilmente, poteva vivere comunque anche senza bere dello champagne.
“no
grazie”disse Carla alla commessa
“da
non crederci, tu che rifiuti alcolici”disse Victoria
ridacchiando.
“sono
ancora un po’ influenzata”disse Carla cercando una
giustificazione qualunque
che potesse evitarle ulteriori domande da parte della sorella del suo
compagno.
“Rob
ha detto che stavi meglio”intervenne Lizzie mentre la
commessa le prendeva le
misure per adattare l’abito al corpo snello di Lizzie.
“si,
si ma preferirei evitare di passare ancora la notte in compagnia del
bagno”disse Carla perplessa, quelle due erano davvero
insistenti, altro che
signora Pattinson le figlie erano decisamente peggio.
“beh
effettivamente”disse Victoria tornando a sorseggiare il suo
flutè di Champagne.
“quando
sarà perfetto?”chiese Lizzie alla commessa che
scriveva le ultime misure.
“abbiamo
bisogno di qualche giorno, credo dopo natale”disse la
commessa sperando di non
attirarsi le ira di Lizzie con quella risposta.
“ok
è perfetto”disse Lizzie.
Mentre
Lizzie firmava tutto e discuteva con la commessa altri dettagli, Carla
si
ritrovò a passeggiare tra gli abiti esposti senza
particolare curiosità, finchè
i suoi occhi non incrociarono un abito che la colpì.
“perché
non lo provi?”le chiese Victoria avvicinandosi insieme a
Lizzie.
“no,
è molto bello ma non è ancora il
momento”disse Carla
“come?
c’è una proposta, e hai un anello anche se non
è l’anello di nostra madre, sai
com’è Robert l’aveva dato ad una certa
persona e lei l’ha perso, non
commentiamo”disse Victoria riferendosi probabilmente a
Kristen Stewart.
“e
poi mamma e papà non aspettano altro, tu gli piaci
molto”disse Lizzie
“molto”annuì
Victoria sperando di averla convinta a provare l’abito.
“beh
comunque è presto e non ne ho voglia ora”disse
Carla mentre uscivano dal
negozio, la verità era che aveva il terrore di vedersi con
l’abito bianco, il
giorno che avrebbe sposato Robert avrebbe evitato di guardarsi in ogni
superficie riflettente.
“intanto
io mi ricorderei di quel Vera Wang”disse Victoria.
“tranquilla
Vic tanto ci ritorneremo presto, voglio che le mie nipotine abbiano un
abito
fantastico visto che saranno le mie damigelle”disse Lizzie
camminando come se
stesse tre metri dal suolo, non riusciva a contenere la
felicità che sentiva,
aveva trovato l’abito giusto e per giunta mancavano sempre
meno giorni al suo
matrimonio con Phil, meno di due mesi non erano nulla.
“Lizzie
sei geniale, magari questa cosa calmerà un po’
Cecilie, magari inizierà a
pensare che nessuno ha intenzione di sostituirla con
David”disse Victoria
sospirando mentre passeggiavano lungo il viale pieno di negozi del
centro.
“non va
proprio?”chiese Carla preoccupata.
“non
lo so se avere un altro bambino è stata una buona idea,
Cecilie vuole stare
solo con mia madre mi odia capisci? Non vuole più stare
nemmeno con Tom e
sapete quanto adori suo padre, davvero Carla se vuoi un consiglio evita
di fare
altri bambini”disse Victoria.
“dai
non dire stupidaggini, ora perché è
l’inizio e poi Cecilie è ancora piccola,
dalle il tempo di capire l’utilità di un fratello
minore e poi vedrai che in
qualche modo andranno d’accordo”disse Lizzie.
“ho
bisogno di una dose di zucchero, caffè da
starbucks?”chiese Victoria quando si
trovarono davanti alla vetrina della celebre catena di
caffè.
“Carla
ma davvero i tuoi genitori non sanno nulla del
matrimonio?”chiese Victoria
mentre sfogliava la lista dei menù seduta a un tavolo con
loro.
“ehm
no, glielo dirò quando verranno a trovarmi per natale
”disse Carla in
imbarazzo.
“un
gran bel regalo”disse Victoria e Carla annuì.
“o
gli prenderà un infarto anche se, se non è
successo quando ti sei presentata da
loro con il tuo bel pancione da sesto mese direi che possono
farcela”disse
Lizzie ridacchiando.
“grazie
Lizzie”disse Carla perplessa, anche se effettivamente non
aveva tutti torti.
“frappuccino
per tutte?”chiese Victoria
“no
io preferisco un the”disse Carla chiudendo la lista.
“ma
che palle, riprenditi perché al mio addio al nubilato
dobbiamo bere e siccome
credo che tu sia l’unica che può tenermi testa ti
voglio in forma”disse Lizzie.
“si,
vedrò cosa posso fare”disse Carla conscia del
fatto che i super alcolici erano di
sicuro la prima cosa a cui avrebbe dovuto rinunciare per i prossimi
mesi.
“davvero
Carla non fate un altro bambino, o almeno aspettate che Sophie se ne
vada di
casa”disse Victoria dopo qualche minuto, quella situazione
doveva pesarle
molto, ma ben presto si sarebbe sistemata era solo questione di tempo,
avevano
tentato di dire a Sophie che presto sarebbe arrivato un altro bimbo o
un'altra
bimba che le avrebbe fatto compagnia ma essendo che aveva un anno e
mezzo non
erano così certi che avesse capito, forse avrebbe iniziato a
fare qualche
domanda quando le avrebbe visto la pancia crescere, ma prima di allora
era
difficile che potesse capire.
“lo
dirò a tuo fratello”disse Carla sorridendole, non
avrebbe comunque potuto
mantenere quella promessa, ormai era troppo tardi.
“guarda
chi c’è”disse Robert alla sua bambina
quando Carla entrò in casa letteralmente
congelata, quello non era sicuramente il clima idoneo per fare
shopping.
“mamma”disse
Sophie correndo incontro alla madre che subito la prese in braccio
esaminando
la fronte dove c’era un leggero bozzo.
“ti
fa ancora male piccolina?”chiese Carla accarezzandogli i
capelli così simili a
quelli del padre.
“no,
no, papà ha fatto la cioccolata, e ha messo la
bistecca”disse Sophie
“ma
che bravo papà”disse Carla sorridendo a Robert
“domani
vengo anch’ io dal tuo dottore”disse Sophie
“certo
tesoro”disse Carla dandole un bacino sulla fronte e facendola
scendere dalle
sue braccia.
“vuole
vedere il bimbo ha detto”disse Robert ridendo
“dici
che capirà?”chiese Carla
“secondo
me si, comunque la pensa come te vuole un fratellino, anche
perché Cecilie ha
un fratellino quindi vuole un fratellino”disse Robert
“che
sia maschio o femmina non dipende certo da me, sei tu che hai un X e
una Y io
ho solo due X”disse Carla togliendosi il cappotto.
“carino
da parte tua addossare tutta la colpa a me, comunque vedo che sei
sopravvissuta
alle mi sorella mi complimento ”disse Robert abbracciandola.
“si
ma credo di essere un pezzo di ghiaccio”disse Carla
“hai
bisogno di riscaldarti un po’, magari a questo ci penso
io”disse Robert facendole
l’occhiolino.
“ho
la visita delle 11 settimane domani, non mi sembra il
caso”disse Carla
sospirando.
“giusto”disse
Robert sospirando.
Il
giorno dopo si svegliarono presto per andare in ospedale, i loro
propositi di
riprendere il discorso che avevano lasciato in sospeso quella mattina
in cucina
era comunque fallito visto che Cecilie si era svegliata diverse volte
dopo aver
avuto un paio di incubi, leggerle le favole dei fratelli Grim non era
stata
affatto una buona idea, e quindi Robert si era occupato di cantarle
qualcosa
sbadigliando ogni tanto mentre Carla si occupava di tenerlo sveglio, le
notti
in bianco non erano propriamente il suo forte.
“non
leggiamogli più nulla ok”disse Carla sbadigliando
mentre un Robert altrettanto
assonnato guidava verso l’ospedale.
“concordo”disse
Robert mentre Sophie era perfettamente tranquilla seduta nel suo
seggiolino
dietro e sembrava che avesse dormito una giornata intera.
“oh
eccovi, ma state bene avete delle facce”disse il dottor Ross
facendoli
accomodare.
“si
tutto ok”disse Robert entrando con Sophie in braccio.
“avete
portato anche la piccola, sei venuta a vedere il bimbo”disse
il dottor Ross
accarezzandole la testolina bionda.
“si,
e vuole un fratellino”disse Robert
“idee
chiare”disse il dottor Ross sorridendo e facendoli
accomodare.
“allora
Carla queste nausee?”chiese il dottor Ross
“si
sono ridotte per fortuna”disse Carla
“bene,
anche perché gli esami erano buoni, gemelli non sono gemelli
era tutto stress,
vedi che startene un po’ a casa ti fa bene”disse il
dottor Ross.
“si
un pò , probabilmente ci voleva”disse Carla e in
quel momento Robert le strinse
la mano, sapeva benissimo quanto le fosse costata quella scelta.
“comunque
adesso facciamo la famosa ecografia del primo trimestre e vediamo come
sta
andando, tu stai bene? Cioè hai qualche dolore particolare,
qualche disturbo
particolare?”chiese il dottor Ross.
“no,
no tutto bene”disse Carla.
“bene
vieni”disse il dottor Ross alzandosi dalla sua poltrona e
invitandola ad
accomodarsi sul lettino scoprendo l’addome.
“Sophie,
adesso ti faccio sentire come batte il cuore del bimbo”disse
il dottor Ross
appoggiando la sonda sul basso ventre e individuando l’ombra
bianca che si
muoveva come una piccolissima farfalla, e premendo un bottone sul
monitor
davanti a lui si diffuse il suono di un battito accelerato, Sophie
ascoltò
incuriosita e sorrise.
“anche
il tuo era così”le disse Robert, decisamente
Sophie stava prendendo in maniera
completamente diversa quella che ben presto non sarebbe più
stata l’unica
piccola di casa.
“va
tutto bene?”chiese Carla guardando il dottor Ross che
tranquillamente aveva
tolto la sonda.
“tutto
perfettamente bene, ci vediamo tra qualche settimana per
l’altra ecografia, ma
direi che va bene”disse il dottor Ross guardando anche
Robert.
“mi
chiedevo, se stessimo qualche mese a Los Angeles, il volo sarebbe
troppo
stressante?”chiese Robert.
“no,
non c’è nessun problema, e poi so benissimo che
anche con l’altra gravidanza ne
ha combinata una più del diavolo, però mi sembra
che la bambina sia nata
comunque bene, l’unica cosa è che devo trovarvi un
medico che si occupi di
seguirla in quel periodo”disse il dottor Ross cercando nella
sua rubrica.
“ecco
il dottor Thompson, è un mio ottimo amico ed è
molto bravo”disse il dottor Ross
“perfetto”disse
Robert Carla era rimasta ad ascoltare i loro discorsi piuttosto
perplessa,
quando mai Robert le aveva parlato di stare qualche mese a Los Angeles?
“bene
allora ci sentiamo presto, mi raccomando Carla per qualsiasi cosa non
esitare a
chiamarmi”disse il dottor Ross.
“certo
doc”disse Carla sorridendogli e dopo che anche Robert lo ebbe
salutato uscirono
dal suo studio.
“Los
Angeles?”chiese perplessa Carla
“prima
di proportelo volevo parlarne con lui, e comunque non ho ancora
accettato il
contratto, se non ti va di venire non accetterò, questa
volta non ho intenzione
di andare da nessuna parte”disse Robert.
“per
quanto tempo?”chiese Carla
“si
tratterebbe di un paio di mesi”disse Robert
“beh
visto che sono disoccupata attualmente non credo sarebbe un problema, e
poi l’ultima
volta non sono riuscita a vedere tutto”disse Carla.
“davvero
vuoi venire?”chiese Robert
“un
po’ di sole farà bene anche a
Sophie”disse Carla
“lo
sai che ti amo”disse Robert sorridendole.
“lo
so”disse Carla sorridendogli a sua volta.
Tornati
a casa mentre Sophie guardava il suo cartone disney preferito
“la principessa e
il ranocchio”, Robert e Carla continuavano a guardare la
nuova ecografia con
Robert che diceva che si vedeva già che era un maschio
quando decisamente non
era possibile a quell’epoca di gestazione.
“per
me è un maschio”disse Robert
“guarda
se tu riesci ad interpretare un ecografia così presto allora
abbiamo un genio
in famiglia”disse Carla ridacchiando.
“dai
è chiaro guarda il profilo”disse Robert
“ma
quale profilo”disse Carla prendendolo in giro mentre gli
prendeva l’ecografia e
la guardava attentamente sotto il suo sguardo .
“sei
proprio bella oggi lo sai?”chiese Robert soffermandosi ad
osservarla.
“smettila”disse
Carla arrossendo.
“è
vero”disse Robert approfittando del fatto che la figlia
stesse guardando il suo
cartone preferito per avvicinarsi al viso della donna che amava e
baciarla, ma
proprio in quel momento suonò il campanello.
“vado
io”disse Carla alzandosi dal divano e aprendo la porta quasi
non le prese un
colpo.
“sorpresa”dissero
sua madre e suo padre.
“non
dovevate arrivare questa sera?”chiese Carla
“sorpresa
e guarda chi c’è?”disse suo padre
facendosi da parte e dietro di loro
comparvero Sere e Federico.
“oh
mio dio”disse Carla abbracciando l’amica
|
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Capitolo 67 *** 67 ***
“Ero curiosa di vedere come se la passava la mia amica
inglese, ho dovuto sapere da Ivan qualcosa sulla tua
piccola”disse Sere.
“lo so, ma lo sai un casino dietro
l’altro”disse Carla
“beh e comunque sono venuta perché volevo qualche
consiglio dalla mia migliore amica, visto che ci è
già passata”disse Sere portandosi una mano sulla
pancia, non ci aveva fatto caso all’inizio ma Sere aveva
davvero una bella pancia.
“ce l’avete mandata tu e Ivan”disse
Federico ridacchiando
“beh Ivan prevede il futuro dovreste saperlo”disse
Carla
“ma dov’è il mio genero
preferito”disse la madre di Carla entrando in casa.
“scusate credevo fossero quelle rompiscatole delle mie
sorelle”disse Robert raggiungendoli.
“e la mia nipotina preferita”disse la madre di
Carla e subito Sophie lasciò il suo cartone e le corse
incontro.
“nonna”disse Sophie
“piccola ma che cosa hai fatto sulla fronte”disse
Monica perplessa analizzando il piccolo bozzo sulla fronte della
piccola.
“incidenti casalinghi”disse Robert.
“un classico”disse Monica sorridendo e facendo
scendere la nipotina dalle sue braccia.
“e così lei è Sophie”disse
Serena avvicinandosi alla piccola che però non conoscendola
si attaccò subito ai pantaloni del padre.
“è un po’ timida”disse Robert
passando una mano tra i capelli della sua piccola.
“è proprio bella, ed è spiaccicata a
Robert”disse Serena.
“lo dicono tutti”disse Carla sorridendo a Robert.
“per me somiglia anche a te”disse Robert
sorridendole.
“certo che le somiglia, Carla era un totale disastro da
piccola ti ricordi amore sbatteva contro qualsiasi superficie
esistente, cadeva di continuo”disse Monica guardando il
marito che annuì ridacchiando.
“grazie come sempre”disse Carla perplessa.
“sapevo già che era un disastro, la prima volta
che l’ho invitata a cena mentre correva fuori si è
quasi storta una caviglia”disse Robert ridacchiando.
“forse perché tu mi avevi regalato delle scarpe
altissime”disse Carla sbuffando e portandosi una mano tra i
capelli e fu in quel momento che tutti notarono qualcosa di piuttosto
abbagliante alla sua mano.
“che cos’è quello?”chiese la
madre non distogliendo lo sguardo dalla mano della figlia.
“ehm un anello”disse Carla
“un anello? Proprio lì? Un anello di Tiffany
proprio dove si portano gli anelli di fidanzamento?”chiese
Monica divertita e scettica allo stesso tempo, era abituata a sentirne
di storie dalla figlia, ma quella volta l’aveva delusa, non
aveva nemmeno provato ad inventare qualcosa.
“volevo dirlo in maniera più
carina”disse Carla un po’ frustrata, aveva
aspettato a dirlo ai suoi genitori, avrebbe voluto trovare il modo di
dirglielo, ma sua madre aveva intuito tutto ancor prima che lei potesse
aprire bocca, forse quel Tiffany al suo anulare parlava davvero troppo
chiaramente.
“è quindi un anello di fidanzamento? Ci
sarà un matrimonio?”chiese Monica sorridendo e
sorprendendosi per le parole della figlia, voleva davvero dirglielo.
“si, le ho chiesto di sposarmi e lei ha
accettato”disse Robert togliendo la donna che amava da
quell’impiccio.
“pensavo che non sarebbe più successo, ormai non
ci speravo più”disse Monica commossa.
“grazie mamma per la sincerità”disse
Carla ironicamente.
“di niente tesoro”disse Monica abbracciando la
figlia, quello era senz’altro il miglior regalo di natale che
potessero farle, negli ultimi mesi lei e suo marito si erano ritrovati
spesso a pensare con preoccupazione alla famiglia che stava tentando di
costruirsi la loro unica figlia, avevano paura di averle dato un
cattivo imprinting durante la sua vita, perché in fondo loro
non erano stati una gran famiglia, entrambi sempre presi dal lavoro con
poco tempo da dedicare a quella figlia che comunque avevano desiderato
tanto, ma a cui forse non erano mai riusciti davvero a comunicare il
loro amore, e invece sembrava che le cose sarebbero andate in
maniera diversa.
“complimenti non ero così certo che ce
l’avresti fatta”disse Gabriele congratulandosi con
il suo futuro genero e dandogli una pacca sulla spalla,
l’ultima volta che si erano visti avrebbe voluto picchiarlo,
ma si era trattenuto perché aveva letto nei suoi occhi lo
stesso dolore che aveva provato quando sua moglie stava per chiudere
per sempre con lui per via del suo lavoro e aveva capito che quel
ragazzo di sicuro non mentiva.
“e quando sarebbe stata fissata la data?”chiese
Monica
“dobbiamo ancora pensarci”disse Carla.
“beh non metterci molto perché poi organizzare
tutto è problematico”disse Serena che aveva
già avuto il suo bel da fare piuttosto di recente.
“beh e le novità sono finite
quindi?”chiese Gabriele.
“si per ora basta”disse Robert capendo che di
sicuro Carla non era pronta per lanciare anche l’altra
notizia, magari sarebbe stato meglio parlarne quando tutti sarebbero
stati insieme, non c’era occasione migliore di una cena di
famiglia, e per di più a natale, sarebbe stata una bella
notizia al momento giusto.
“beh allora non vi disturbiamo oltre e andiamo in
albergo”disse Gabriele
“si sono stanchissima”disse Monica
“va bene allora ci vediamo domani per la
cena?”chiese Carla
“certo tesoro”disse Monica
“domani magari passo, devi raccontarmi un sacco di cose, e
poi anch’ io ho parecchio da dirti”disse Serena con
una strana espressione sul viso, per un momento Carla pensò
che quell’espressione non promettesse davvero nulla di buono,
però era incinta del primo figlio con un marito che amava e
che la amava che cosa avrebbe potuto raccontarle di turbante? A meno
che quello di cui doveva parlarle non centrava con lei, ma
con qualcun’ altro.
“certo, mi trovi qui”disse Carla abbracciandola per
poi salutare anche Federico, era stata proprio una bella sorpresa anche
se le ultime parole di Serena l’avevano lasciata un
po’ perplessa.
“che c’è?”chiese Robert
qualche secondo dopo vedendola assorta.
“uhm”disse Carla riprendendosi
“l’hanno presa bene, non preoccuparti, vedrai come
saranno contenti per il bambino”disse Robert prendendole il
viso tra le mani e baciandola, si sentiva particolarmente euforico
specialmente dopo che avevano visto che il loro bambino stava bene e
che tutto stava andando bene.
“si, penso di si”disse Carla sorridendogli e
dimenticandosi delle parole di Serena, forse non era nulla di
importante, però il suo sesto senso aveva colto un
significato particolare in quelle parole.
Quando finalmente fu sera e Sophie iniziò a sbadigliare si
occuparono di farle il bagnetto, nell’ultimo periodo se ne
era occupato spesso Robert perché lei stava continuamente
male, ma quella sera Robert le lasciò il compito rimanendole
comunque accanto, adorava osservarla mentre si prendeva cura della loro
bambina, gli sembrava di recuperare un po’ di quel tempo che
non aveva passato con loro, avrebbe voluto non essersi perso nemmeno il
più stupido bagnetto, ma era troppo tardi per pensare al
passato.
“mi passeresti il suo shampoo?”chiese Carla in
ginocchio vicino alla vasca da bagno, Sophie adorava il bagnetto serale
e a differenza degli altri bambini adorava che le lavassero i capelli,
rigorosamente con il suo shampoo preferito.
“tieni amore”disse Robert passandole lo shampoo
all’albicocca.
“grazie”disse Carla prendendone un po’
nella mano e insaponandole i capelli.
“adora il rito del bagnetto, non ricordo molto bene insomma
quando ha iniziato a parlottare e a muoversi da sola, lo adorava
già allora?”chiese Robert sorridendo alla figlia
che aveva distolto lo sguardo dai giochi di colore che facevano le
bolle e osservava lui sorridendo, come tutte le bambine adorava suo
padre.
“non ti sei perso molto, hai avuto anche la fortuna di
esserci quando ha deciso di camminare e quando ha detto la prima
parola, vedrai che riuscirai a vederla anche all’uscita con
il primo ragazzo”disse Carla prendendolo in giro.
“ecco questa magari la ritardiamo un po’ come cosa,
ma di tanto, tanto, tanto”disse Robert
“tesoro papà sarà il classico
papà geloso che non ti farà uscire con il ragazzo
che ti piace”disse Carla alla figlia mentre sentiva la
temperatura del doccino per sciacquarle i capelli, Sophie non capendo
bene di cosa stesse parlando si limitò a ridere, rideva in
modo strano, Robert sosteneva che ridesse come lei, ma invece quando
rideva le ricordava molto le sorelle di Robert e un po’ anche
lui, anche se quasi tutto di Sophie, dall’aspetto ai primi
tratti del carattere le ricordavano Robert,se non fossero mai tornati
insieme la loro bambina le avrebbe sempre ricordato che aveva una
figlia con lui, difficilmente guardando Sophie si poteva dimenticare
chi fosse il padre.
“non so se te l’hanno detto ma gli inglesi non sono
affidabili, devo proteggere mia figlia”disse Robert.
“si, mi è giunta questa voce”disse Carla
prendendo in braccio Sophie avvolta nell’asciugamano e
voltandosi verso di lui.
“dai mi occupo io di finire di sistemarla, oltretutto devo
cantarle sicuramente qualcosa”disse Robert prendendo sua
figlia dalle braccia di Carla.
“mi sembra un’ottima idea, decisamente ora ho
bisogno di una doccia”disse Carla osservando la sua maglia
bagnata e i pantaloni che avevano subito la stessa sorte.
“se non ci pensassi io, insomma come faresti senza di
me”disse Robert
“già,chissà magari se non ci metti
molto potrei aspettarti qui”disse Carla avvicinandosi al suo
orecchio e lasciandogli un bacio sulla guancia.
“buonanotte tesoro”disse Carla dando un bacino
sulla guancia della figlia e ricevendo in cambio un bacino sulla
guancia da lei.
“andiamo ad asciugarci e a nanna Sophie non vorrei che
prendessi freddo”disse Robert
“ci metto poco”disse Robert sussurrando quelle
parole all’orecchio di Carla con quel tono di voce che era in
grado di farle venire i brividi lungo la spina dorsale.
“direi che abbiamo recuperato bene”disse Robert
accarezzandole i lunghi capelli scuri mentre se ne stava stretta al suo
petto.
"dovremmo evitare sai?"disse Carla sospirando.
"hai la febbre per caso?"chiese Robert perplesso portandole una mano
sulla fronte a sentire se fosse calda.
"sono seria, insomma vorrei ricordarti che prossimamente
sarà difficile ritagliarsi dello spazio per questo genere di
attività"disse Carla
"genere di attività?"chiese Robert sorridendo.
"non sto scherzando, quando saranno grandini saranno difficile da
gestire, e poi con Sophie ci è andata bene è
tranquillissima, ma questo bambino come sarà?"chiese Carla
alzando gli occhi verso quelli di Robert.
"sarà bello come te, e comunque io non la vedo
così drammatica, se per questo presto se ne andranno a
scuola e io e te avremo tanto tempo per noi, comunque questo discorso
mi ricorda che dobbiamo sfruttare meglio questo tempo"disse Robert
lasciando scorrere una mano lungo il fianco per risalire sulla spalla e
accerezzarle il collo mentre le sue labbra scendevano a catturare le
sue mettendo a tacere quelle inutili paranoie che si erano affollate
nella sua mente, decisamente un pò presto per essere colti
dal terrore di un secondo figlio ingestibile.
"mi chiedevo hai intenzione davvero di cucinare? insomma mia madre e
mio padre avranno cucinato tantissimo e poi insomma non vorrai
stancarti troppo"disse Robert mentre si abbottonava i jeans ancora a
petto nudo, forse solo per quel dettaglio Carla evitò di
inveirgli contro subito.
"non devo fare nulla di difficile, tranquillo non morirai avvelenato
"disse Carla ironizzando.
" amore davvero mi sto preoccupando per te, preferirei che non ti
stancassi troppo"disse Robert aprendo l'armadio dal suo lato e cercando
il suo maglione.
"Robert Thomas Pattinson sei ridicolo"disse Carla alzandosi dal letto
ancora in pigiama nonostante l'ora e andando all'armadio " e il tuo
maglione nero è nel secondo cassetto"disse Carla tirandolo
fuori e lanciandoglielo addosso.
"amore, ma stavo scherzando lo sai che adoro qualsiasi cosa faccia
tu"disse Robert portandogli le braccia intorno alla vita e stringendola
a sè. " e poi ti amo, forse non te l'ho ancora detto
oggi"disse Robert riguadagnando punti dopo la sua battutina di prima.
"sei il solito"disse Carla scuotendo la testa.
"non sprecarti a dirmi anch' io "disse Robert infilandosi il maglione.
"no non mi sprecherò"disse Carla sorridendogli e quel
sorriso valeva più di mille parole.
"allora io e la cucciola portiamo Lilly a passeggio insieme a Tom e
Cecilie, speriamo di sopravvivere, ci vediamo più tardi per
andare dai miei, non bruciare la casa"disse Robert prendendola in giro.
"che simpatico"disse Carla scuotendo la testa e ridacchiando mentre
Robert usciva dalla loro stanza.
Da quando Robert era tornato a vivere in quella casa con lei e Sophie
rimanere in casa da sola le metteva tristezza, inevitabilmente si
ritrovava a pensare ai mesi, alle settimane, ai giorni che avevano
passato lontani, quasi ignorandosi nonostante i loro sentimenti non si
fossero mai intaccati minimamente, era difficile smettere di amare
qualcuno che si aveva cercato di odiare con tutte le proprie forze per
non innamorarsene, ma era difficile non amare qualcuno come lui.
il campanello di casa suonò proprio mentre infornava la
lasagna bianca che aveva preparato, uno dei pochissimi piatti che fosse
in grado di preparare senza bruciare nulla.
"ciao"disse Carla aprendo all'amica.
"ciao, Robert è in casa?"chiese Sere e a quelle parole le
tornò in mente quello che l'amica le aveva detto il giorno
prima e che l'aveva scossa particolarmente.
"perchè?"chiese Carla senza rispondere alla sua domanda.
"ti devo parlare di una cosa importante"disse Sere
"no, non c'è"disse Carla invitandola ad entrare e
richiudendo la porta di casa per evitare che il gelo invernale entrasse
ulteriormente in casa.
"spero non sia nulla di grave"disse Carla per spezzare la tensione,
sperando che quello di cui voleva parlarle non riguardasse lei ma che
fosse solo qualcosa che riguardava l'amica.
"ho una lettera per te"disse Sere tirando fuori una busta dalla sua
borsa e allungandola verso di lei.
"di chi è?"chiese Carla preoccupata, tutto iniziava a
diventare purtroppo più chiaro.
"io credo che tu possa immaginare chi ti ha scritto"disse Sere
lasciando cadere la busta tra le sue mani e quando lesse l'intestazione
dietro la busta che diceva che quella lettera era proprio per lei, non
potè fare a meno di riconoscere quella scrittura orribile.
"perchè hai una sua lettera?"chiese Carla rifiutandosi di
aprirla in quel momento.
"perchè lui ha capito i suoi errori, perchè per
me era come un fratello prima che succedesse tutto quel casino fra voi
due, prima che tu decidessi di farti usare da lui e io, io gli voglio
ancora bene"disse Sere
"io non ho deciso proprio nulla, e dovresti saperlo"disse Carla
"sapevi com'era fatto"disse Sere
"no, non abbastanza a quanto pare e forse non conosco bene nemmeno
te"disse Carla
"Carla non essere sciocca, ti ho solo portato una lettera che lui
voleva che ricevessi, è molto pentito per quello che
è successo, gli ci sono voluti mesi di riabilitazione dopo
quello che è successo al matrimonio"disse Sere
"oh poverino, sono davvero dispiaciuta, Robert è stato
davvero pessimo, colpirlo così senza motivo"disse Carla
trattenendo le lacrime, non voleva piangere l'aveva detto non avrebbe
mai più pianto per colpa sua.
"Carla lui lo sa che ha sbagliato, però credo che meriti di
essere perdonato"disse Sere
"perdonato? come posso perdonare colui che è riuscito a
ridurmi ad ombra di me stessa, come posso perdonare colui che mi ha
fatto credere che non potessi meritare di essere amata, come posso
perdonare colui che ha quasi tentato di uccidere mia figlia? no, non
penso proprio"disse Carla
"tutti meritano una seconda opportunità"disse Sere
"non la pensiamo allo stesso modo"disse Carla
"è meglio che vada Federico mi aspetta"disse Sere
"certo"disse Carla accompagnandola alla porta e richiudendosi la porta
alle spalle.
non poteva crederci, la sua migliore amica colei che aveva da sempre
considerato la sorella che non aveva avuto le consigliava di dare una
seconda possibilità a colui che aveva tentato di rovinarle
la vita, non voleva sapere più nulla di lui, non meritava
nemmeno che lei leggesse quella lettera tanto meno il suo perdono,
eppure la curiosità di scoprire quanto oltre fosse andato il
mondo si fece importante e si ritrovò seduta in cucina con
quel foglio tra le mani.
"ciao prima o poi so che
leggerai questa lettera, perchè in fondo tu forse sei stata
l'unica persona a preoccuparsi davvero per me, l'unica che davvero mi
abbia amato e l'unica persona che rimpiango di non aver saputo amare,
non ero abituato a sentirmi amato, non ero abituato a qualcuno che si
preoccupasse davvero per me, però nonostante tutto per me
eri davvero importante, quando te l'ho detto l'ho pensato davvero,
perchè credo che tu sia la persona più speciale
che io abbia mai incontrato nella mia vita. Il terapista mi ha detto di
pensare a un ricordo felice proprio oggi e sai a cosa ho pensato? ho
pensato a quella notte che mi hai dato quel bacio sotto la neve, ero
abbastanza lucido da ricordarmelo, se provo a concentrarmi a fondo
riesco addirittura a sentire le tue mani fredde che mi toccano le
guance, riesco a sentire addirittura quel profumo che indossavi sempre,
mi sarebbe piaciuto amarti, mi sarebbe piaciuto non essere il disastro
che sono stato poi, mi sarebbe piaciuto davvero dipendere soltanto dal
tuo amore, ma non ne ho avuto modo perchè quando potevo
innamorarmi di te non ero già più lucido, forse
se non avessi mai incontrato quello schifo ora sarei al tuo fianco
invece che qui a rimpiangere quello che non sono stato in grado di
essere. Vorrei che tutto potesse essere risistemato ma so che non
è possibile, so che ormai ti ho persa definitivamente, forse
è per questo che ti ho odiata così tanto quando
ti ho incontrata quest' anno, eri felice con qualcun altro e quel
qualcuno non potevo essere io, e tutti non facevano altro che parlare
di quanto la tua vita fosse migliorata, ti odiavo perchè per
colpa tua io non avrei mai potuto riavere la mia vita insieme, ma solo
ora capisco che la colpa è stata soltanto mia, ti ho
addossato colpe che non avevi per non pensare che fosse colpa mia se la
mia vita stava andando allo scatafascio.
Mi dispiace per
quello che ti ho fatto quest' anno, mi dispiace per averti fatto
soffrire, e mi dispiace di averti persa per sempre. Spero che la tua
vita continui al meglio e spero che un giorno tu possa perdonare il
male che ti ho fatto.
Davide"
Carla si ritrovò a leggere quelle parole sentendo lo stomaco
attorcigliarsi ad ogni lettera, quelle parole che portavano in
superficie un passato che non sembrava mai abbastanza lontano facevano
male, pensare al dolore che aveva provato, alla sensazione di impotenza
che aveva provato capendo che nessuno al mondo l'avrebbe mai amata,
perchè non lo meritava probabilmente.
Ripensare al giorno in cui si era ripromessa che non avrebbe permesso
mai più a nessuno di vederla per quello che era realmente e
nemmeno lei avrebbe più voluto scoprire com'erano gli altri,
non voleva incontrare più nessuno se non per qualche breve
momento squallido e privo di importanza che le permettesse di
autopunirsi per essere tanto inutile.
E poi c'era il male fisico forse la parte più umiliante
anche se i lividi che le aveva lasciato non erano nulla in confronto
alle ferite che l'avevano lacerata dentro, colui che ora le chiedeva
scusa l'aveva colpita sfogando tutta la sua rabbia e senza la minima
pietà anche quando portava dentro di sè un'altra
vita che forse non avrebbero mai incontrato se Robert non fosse
arrivato.
Mentre i vecchi ricordi tornavano a farle visita il timer del forno la
informò del tempo passato, aveva passato il resto del
pomeriggio a piangere e non osava immaginare in che stato potesse
essere il suo viso, sarebbe stato difficile nascondere tutto proprio a
lui che era così bravo a leggerle dentro, ma avrebbe dovuto
trovare il modo, non voleva turbarlo con quella lettera e non se la
sentiva di parlarne con nessuno, voleva solo dimenticarsi di aver
passato quel pomeriggio a piangere ancora per qualcosa che avrebbe
dovuto superare già da tempo.
Lo so ho detto adesso pubblico ma il punto è che ho il
terrore esami e faccio fatica ad allontanarmi dal libro
perchè non è che abbia molte ore al giorno per
me, insomma da dopo domani finirà per un pò
però devo comunque studiare tanto per gli esami ho
rinunciato al tirocinio per poter studiare il che vorrà dire
tutta l'estate a Milano a fare tirocinio XD vabbeh no comment tanto
parto tra pochi giorni per le vacanze cioè ora non
esageriamo sono quattro giorni ma andrò a Londra a respirare
aria diversa, quest' estate pensavo che avrei puntato a incontrare
ragazzi inglesi carini ma in realtà ora le cose sono
cambiate penso che mi limiterò a visitare la
città speando di incontrare voi sapete chi XD anche se ne
dubito fortemente non sono mai così fortunata..comunque vi
lascio al capitolo indicativamente ne mancano 4-5 questo doveva essere
più lungo ma poi mi sono accorta che andava spezzato qui
perchè altrimenti ci sarebbero state troppe cose insieme.
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Capitolo 68 *** 68 ***
Con questo
capitolo vi auguro di passare un buon natale e vi dico già
da ora che la storia è veramente agli scoccioli ancora un
due-tre capitoli però il prossimo arriverà verso
metà gennaio, perchè devo dedicarmi allo studio,
spero che passiate delle buone feste e che riusciate ad iniziare il
nuovo anno con il giusto spint.. se anche per voi non è
stato il massimo come anno (a me personalmente è andata bene
solo l'università XD, anche se mi accorgo che effettivamente
è davvero una buona parte, quindi non mi lamento ) o anche
se è stato un bell'anno vi auguro un prossimo anno comunque
migliore o uguale o comunque migliore di questo appena trascorso..
forse però dovevo finire di postare la storia
perchè potrei anche non tornare più da Londra,
insomma un attentato oppure potrei fare la fine del figlio dell'amico
del prof che è stato accoltellato alla femorale (si
è salvato lo stesso perchè era davanti all
ospedale XD) vabbeh comunque io mi impegnerò a tornare XD un
abbraccio a tutti e ho scritto in rima.. tra l'altro voi sapete chi
secondo me non va a London per natale mi sa che starà a casa
KS perchè se partivano oggi da Nola la vedo dura che per
Natale è a casa.. ma mi sembrava anche chiaro vabbeh ma un
attore figo qualsiasi posso beccarlo no? un abbraccio di nuovo ciaooo
Era quasi ora di cena e Carla era ancora sdraiata a letto si era detta
che avrebbe scelto cosa mettersi mentre si riposava un pò ma
da quella decisione era passata circa un ora, e decisamente non aveva
pensato a cosa indossare.
"amore resta qui con Lilly va bene"disse Robert facendola scendere
dalle sue braccia e togliendole il cappottino e il cappello di lana.
"si"disse Sophie correndo subito davanti alla tv con la cagnolina, una
delle prime cose che aveva imparato era decisamente l'uso del
telecomando, per fortuna era in grado solo di far partire il suo dvd
preferito sempre inserito nel lettore.
"amore non stai bene?"chiese Robert entrando in camera loro e trovando
Carla distesa sul fianco con il plaid tirato fino alla testa.
"no, sto bene, sto bene, devo essermi addormentata"disse Carla
mettendosi a sedere troppo in fretta e dovendosi quindi fermare qualche
istante perchè la sensazione di vertigine passasse.
"sei sicura?"chiese Robert sedendosi accanto a lei
"è tardi vero?"chiese Carla cambiando argomento ed evitando
di incrociare i suoi occhi.
"no, non è tardi tranquilla"disse Robert accarezzandole una
guancia e a quel contatto lei sollevò gli occhi verso i suoi.
"hai pianto?"chiese Robert
"no, devo essermi addormentata troppo a lungo"disse Carla distogliendo
lo sguardo dai suoi bellissimi occhi azzurro grigi.
"dio smettila di prendermi in giro hai gli occhi gonfi come dio sa solo
cosa, che è successo in mia assenza?"chiese Robert
"nulla, sono gli ormoni è normale va bene? vado a
prepararmi"disse Carla alzandosi dal letto ignorando l'espressione
preoccupata di Robert, non se la sentiva proprio di parlarne, se avesse
tirato fuori l'argomento le sarebbe di nuovo crollato tutto addosso e
quelle immagini si sarebbero fatte ancora vive davanti ai suoi occhi,
aveva impiegato tutto il pomeriggio a provare a cancellare quei ricordi
dolorosi se solo ora li avesse tirati fuori con lui sarebbe scoppiata
di nuovo a piangere e non le sembrava il massimo rovinare il natale a
tutti.
"se non ti senti bene possiamo anche non andare, magari porto Sophie e
resto qui con te"disse Robert quando Carla uscì dal bagno
avvolta nell accappatoio morbido.
"non mi sembra carino nei confronti della tua famiglia, e poi non
morivi dalla voglia di dare l'altra notizia a tutti?"chiese Carla
aprendo la sua parte di armadio.
"si, ma insomma se non te la senti ancora possiamo anche evitare"disse
Robert
"no stasera va bene è la vigilia di natale è un
momento carino no?"chiese Carla
"sicura che te la senti? sei troppo strana oggi"disse Robert
"Rob davvero è normale non c'eri nei primi tre mesi della
gravidanza di Sophie, subisco troppo l'effetto ormoni, Ivan lo sa non
facevo che piangere tutto il giorno"disse Carla sforzando un mezzo
sorriso e dedicandosi alla scelta di qualcosa da indossare.
"uhm si hai ragione non c'ero"disse Robert
"non intendevo quello,scusami"disse Carla capendo subito l'effetto che
le sue parole avevano avuto su Robert.
"è vero, non c'ero ma ora ci sono e a me non sembra tanto
normale che tu stia così, non voglio vederti triste"disse
Robert prendendole il viso tra le mani e fissando i suoi occhi nei
suoi, trattenere le lacrime di fronte alle sue parole stava diventando
più difficile del previsto se avesse continuato
così nel giro di poco avrebbe finito per dirgli tutto e non
sarebbero mai usciti di casa.
"sto bene, però è meglio che mi vesta ora"disse
Carla
"farò finta di crederti per ora"disse Robert dandole un
bacio a fior di labbra e lasciandola a cambiarsi.
Il natale precedente con il fatto che erano da poco diventati genitori
era passato piuttosto in secondo piano, avevano festeggiato con la
famiglia Pattinson e Sturridge ma avevano prestato poca attenzione alle
varie tradizioni di famiglia anche perchè a metà
cena di Natale a Sophie era venuta la febbre e da lì era
iniziato il periodo in cui più avevano stressato il povero
pediatra che si era trovato sempre in turno quando loro decidevano di
fare un salto al pronto soccorso. Quest'anno invece visto anche l'aver
superato il momento difficile che aveva messo a dura prova la loro
relazione volevano trascorrere le feste in maniera tranquilla e serena,
peccato che dopo aver letto quella lettera per Carla sarebbe stato
piuttosto complicato, e recitare non era di sicuro il suo forte
purtroppo, ma doveva riuscirci.Prese un maglione di lana
lungo dall'armadio, si infilò un paio di pantacollant
pesanti e gli ugg boots grigi, il suo look non era cambiato molto da
quando stava con Robert, guardandosi allo specchio si
ricordò di essersi vestita esattamente così
quando aveva deciso di portarla tre giorni a Costwolds per stare un
pò insieme dopo tutti quei mesi separati, e quel ricordo
lontano la fece sorridere.
"hey non avrai freddo così?"chiese Robert osservandola
mentre finiva di sistemarsi ma lei scosse la testa sorridendogli.
"stai meglio?"chiese Robert avvicinanandosi
"si"disse Carla portandogli le braccia al collo e stringendosi a lui
aveva bisogno di un suo abbraccio, aveva bisogno di sentirsi contenuta
e protetta e soltanto tra le sue braccia poteva sentirsi
così. Robert dopo un'iniziale sorpresa la strinse a
sè accarezzandole la schiena sempre più convinto
che ci fosse davvero qualcosa che non andava, e sperava che lei gliene
parlasse al più presto, odiava che ci fossero dei segreti
tra loro, spesso si sentiva anche in colpa ad organizzarle qualche
sorpresa perchè per la buona riuscita del tutto doveva
mentirle e non gli piaceva mentirle, in passato le cose erano state
diverse tra lui e Kristen c'erano state troppe cose non dette ma con
lei era diverso, con lei anche se con tanta difficoltà aveva
costruito un rapporto basato sulla sincerità di qualsiasi
tipo essa fosse.
"tua figlia si è rifiutata di farsi mettere il vestito che
le hanno preso le mie sorelle, cioè è
comprensibile è terribilmente rosa"disse Robert facendola
sorridere.
"non credo sia propriamente il suo colore preferito"disse Carla
lasciando l'abbraccio di Robert.
"odia i vestiti di Vic e Lizzie, inizia a somigliarmi già
troppo caratterialmente"disse Robert perplesso.
"speriamo che anche questo bambino ti somigli"disse Carla mentre si
metteva il cappello di lana e la sciarpa.
"no due disastri per casa sono già troppi, spero che somigli
a te"disse Robert portandosi alle sue spalle e abbracciandola.
"hai notato che ho cucinato senza bruciare casa?"chiese Carla
" beh si ho visto che la cucina esiste ancora"disse Robert ridacchiando
e dandole un bacio sul collo.
"uhm questa dev'essere quella rompipalle di Lizzie"disse Robert
scostandosi per prendere il cellullare nella tasca dei jeans mentre
Carla si infilava il cappotto.
"stanno aspettando solo noi"disse Robert rimettendo il cellulare in
tasca.
"meglio andare"disse Carla prendendo la borsa e scendendo di sotto con
Robert.
Arrivati a casa Pattinson si ritrovarono Tom ad aprire la porta.
"vi eravate persi per caso?"chiese Tom
"Sophie non ha voluto mettere il vestito che le hanno preso Vic e
Lizzie"disse Robert indicando Sophie in braccio a Carla.
"si certo usate vostra figlia come scusa, siete davvero pessimi, ottima
idea portare Lilly non credo che riuscirò a mangiare tutto
quello che ha preparato tua madre"disse Tom.
"e invece penso proprio che ti tocchi Sturridge come a tutti"disse
Robert mentre entravano in casa.
"oh eccovi"disse Claire avvicinandosi ai due e salutando prima Carla e
Sophie e poi il figlio.
"da non crederci avete fatto più tardi di noi, credevo che
fossimo noi i ritardatari sai con tua madre"disse Gabriele.
"io sono ritardataria? ma smettila che eri al telefono con i tuoi
colleghi, si può anche in giorno di festa parlare di
convegni?"chiese Monica lanciando un'occhiataccia al marito.
"Sere e Fede hanno girato tutta la città erano stanchissimi
quindi hanno preferito non venire"disse Ivan parlando più
che altro con Carla, sicuramente lui sapeva tutto, figurarsi se lei non
gli avesse già detto tutto, ed era daccordo con lei anche
lui? no Ivan sarebbe stato dalla sua sicuramente, insomma ad Ivan non
era mai andato giù Davide, specialmente poi quando aveva
iniziato a prenderlo in giro perchè era gay, no decisamente
non gli era mai piaciuto. ma come la pensava sul perdono? pensava anche
lui che dovesse dargli il suo perdono nonostante tutto?
"Carla"la chiamò Ivan dall'altra parte del tavolo seduto
accanto ad un Nate piuttosto impegnato ad assaggiare le
specialità della signora Pattinson.
"che c'è?"chiese Carla
"tutto bene? è mezz'ora che provo a chiamarti"disse Ivan
perplesso.
"si"disse Carla
"non sei molto convincente"disse Ivan prendendola in giro.
"beh non devo certo convincere te"disse Carla facendogli una mezza
smorfia che fece ridere l'amico, no, decisamente non sapeva.
"Carla complimenti queste lasagne sono buonissime"disse Claire.
"grazie"disse Carla
"già"disse Victoria sorpresa.
"oh ma Carla sa cucina perfettamente, è che non ha mai
voglia di farlo"disse Ivan prendendola in giro.
"sempre carino Ivan"disse Carla
Quando finalmente finirono di mangiare e praticamente tutti furono sul
punto di esplodere era appena scoccata la mezzanotte ed ufficialmente
era Natale, così iniziarono con lo scambio dei regali,
chiaramente i tre piccoli di casa furono letteralmente sommersi di
regali.
"credi che dovremmo dirglielo adesso?"chiese Carla appoggiandosi alla
spalla di Robert.
"credo proprio di si sai?"disse Robert stringendole il fianco e dandole
un bacio sulla fronte.
"ok, posso farcela"disse Carla sorridendo e alzandosi da tavola insieme
a Robert.
"ehm scusate se interrompiamo un attimo le aperture varie di regalo, ma
abbiamo una cosa da dire"disse Robert tenendo per mano Carla.
"lo sapevo"disse Victoria alla sorella sottovoce.
"ecco noi pensiamo che aspetteremo ancora per il matrimonio non
tantissimo non preoccupatevi, però vogliamo aspettare che
nasca il bambino che aspettiamo"disse Carla finendo il discorso che
aveva iniziato Robert e sentendosi terribilmente in imbarazzo.
"oh mio dio, ma è fantastico"disse Claire alzandosi per
abbracciarli.
"anche se l'avevamo capito tutti"disse Tom beccandosi una gomitata da
Victoria.
"un'altra volta nonna? ma ti rendi conto che non ho ancora
cinquant'anni datevi una regolata voi due"disse Monica complimentandosi
a suo modo con entrambi.
"Monica non c'è da sorprendersi conoscendoli mi chiedo come
mai non sia successo prima"disse Ivan beccandosi un'occhiataccia da
Carla.
"va bene, scherzavo scherzavo qui non si può dire nemmeno la
verità"disse Ivan.
Quando furono a casa dopo aver messo a dormire Sophie, Robert le diede
il suo regalo.
"anch' io ti ho preso qualcosa"disse Carla passandogli un pacchetto,
aveva notato che aveva finito il suo profumo e siccome gli piaceva
particolarmente sentirglielo addosso aveva pensato di regalargliene uno
nuovo.
"grazie amore anche se è più per te che per
me"disse Robert baciandola.
"si effettivamente si"disse Carla
"apri il tuo"disse Robert
"ok"disse Carla cimentandosi con il pacchetto che aveva tra le mani, e
quando l'aprì gli lanciò un'occhiataccia, non
voleva che spendesse troppo per lei, è vero che di sicuro i
soldi non erano un problema, però le dava comunque fastidio.
"guarda che non l'ho comprato è mio"disse Robert rispondendo
alla sua occhiata.
"è un ciondolo"disse Carla prendendolo tra le mani
"aprilo"disse Robert
"sempre con te"lesse Carla.
"visto che l'ultima persona a cui ho chiesto di sposarmi si
è persa l'anello di famiglia ho dovuto ricorrere ad altro,
questo l'aveva dato mio padre a mia madre e a sua volta l'aveva
ricevuto da mia nonna, mio nonno gliel'aveva dato prima di partire in
guerra, una storia molto sentimantale potrebbero farci un film"disse
Robert ironizzando.
"è bellissimo"disse Carla abbracciandolo di slancio.
"felice che ti piaccia"disse Robert accarezzandole la schiena " e ora
potresti parlarmi del motivo per cui hai pianto oggi?"chiese Robert.
"è complicato"disse Carla staccandosi dal suo abbraccio e
tornando a sedersi di fronte a lui con le gambe incrociate.
"hey, io non ho segreti per te, e vorrei che fosse lo stesso, lo so che
per te è più difficile aprirsi, però
insomma pensavo che ormai potessi fidarti di me"disse Robert
ironizzando su quella cosa che spesso gli faceva male.
"no io mi fido di te"disse Carla senza guardarlo in faccia.
"e allora perchè non puoi dirmi cosa ti fa stare
così male"chiese Robert.
"perchè ci ho impiegato tutto il giorno a provare a non
pensarci e ora tirare fuori nuovamente tutto, però credo di
dovertelo"disse Carla sospirando a allungandosi verso il comodino.
"no senti se non te la senti non importa ok? non voglio che tu stia
male"disse Robert
"no, è meglio chiudere questa storia una volta per
tutte"disse Carla prendendo la lettera che era appoggiata sul comodino
e mostrandogliela.
"una lettera?"chiese perplesso Robert non riuscendo a capire bene cosa
ci fosse scritto si soffermò però sulla firma e
solo a leggere quel nome senza accorgersene si ritrovò a
stringere i pugni.
"oggi Serena mi ha portato questa lettera da parte sua"disse Carla
"dopo tutto quello che è successo, leggi una sua
lettera?"chiese Robert
"non so perchè l'ho letta, non volevo leggerla non avrei mai
voluto ricevere sue notizie"disse Carla con la voce che iniziava a
cambiare per le lacrime imminenti.
"posso farti una domanda?"chiese Robert serio e Carla annuì.
"dovrò dividerti per sempre con lui?"chiese Robert.
"no, come puoi anche solo pensarlo? lui mi ha distrutto e non riesco a
pensare che tu possa anche solo pensare una cosa del genere "disse
Carla scioccata da quella domanda.
"avevo bisogno di chiedertelo"disse Robert
"non dovresti chiedermelo, perchè io prima di te penso di
non aver mai amato, quello che provavo per lui non era niente in
confronto a te, oggi Serena mi ha chiesto di perdonarlo,
perchè in fondo io sapevo che di lui non potevo fidarmi, e
non dovevo fidarmi, però ero stupida, ero così
tanto legata a lui che fingevo di non vedere che persona fosse e quelle
poche volte che mi dava la sensazione di essere anche lui legato a me
mi convincevo che dopo tutto forse potevo fidarmi, ma in fondo io
sapevo benissimo che non potevo fidarmi di lui, che lui non era la
persona che pensavo di conoscere, lo sai perchè piangevo
oggi? perchè continuavo a vedere il momento in cui me lo
sono ritrovata al matrimonio di Serena, continuavo a ricordare il suo
sguardo pieno d'odio, io non so come sarebbe finita se tu non fossi
arrivato"disse Carla non riuscendo più a trattenere le
lacrime che minacciavano di traboccarle dagli occhi.
"scusami amore non volevo"disse Robert stringendola a sè.
"io lo so, che sono un disastro e che non ti merito affatto,
però non pensare che ci sia spazio per qualcun altro nel mio
cuore, c'è spazio soltanto per te"disse Carla
"non dire stupidaggini, tu ti meriti questo e molto di più,
tu sei speciale e non sei per niente un disastro, guarda che
anch'io prima di incontrare te avevo perso ogni speranza, tornavo da
una storia difficile e pensavo che non ci sarebbe stato più
nient'altro se non i miei film fin quando fossi riuscito a sopravvivere
in quest'ambiente e poi probabilmente sarei stato un fallito qualsiasi
che passa le sue giornate a bere e fumare, e invece quando ho
incontrato te, ho pensato che forse una speranza ce l'avevo anch' io, e
non mi pentirò mai di averlo pensato,quando ho incontrato te
ho capito che forse non avevo mai amato Kristen, perchè
quello che provavo per te era qualcosa che mi toglieva il respiro, tu
non hai minimamente idea di quanto abbia cambiato la mia vita"disse
Robert continuando ad accarezzarle la schiena fino a quando non smise
di piangere.
"io non credo che riuscirò a perdonarlo"disse Carla
"non sempre ci riusciamo non devi fartene una colpa, ti ha fatto molto
male"disse Robert
"però voglio fargli sapere che non lo odio più e
che spero riesca a riprendere in mano la sua vita, ma non voglio
più nemmeno sentire il suo nome, non lo odio ormai mi
è indifferente, ma non voglio più pensare a
quello che è successo"disse Carla.
"gli scriverai?"chiese Robert
"no, lo dirò a Serena e gli parlerà lei, non
voglio poter ricevere una risposta da parte sua, voglio solo
dimenticare"disse Carla.
"ti sei tenuta dentro questa cosa per tutto il giorno?"chiese Robert
improvvisamente colpito da quel pensiero.
"se te ne avessi parlato prima non sarei riuscita ad andare alla cena,
e ho già rovinato tutto adesso"disse Carla.
"non hai rovinato nulla, io voglio che tu mi dici sempre quello che ti
passa per la testa, voglio poter condividere ogni cosa con te"disse
Robert
"Robert tu sei la persona di cui più mi fido, sai quando
è successo tutto quel casino di Cannes sono stata male non
perchè pensavo mi avessi tradita ma perchè
pensavo che non esisteva davvero nessuno di cui potessi fidarmi se
anche tu mi tradivi"disse Carla.
"puoi sempre fidarti di me, io ti amo e non ho mai amato nessuno come
amo te, mi vergogno a dirlo ma mi manchi costantemente e il tempo che
passo con te non mi sembra mai abbastanza"disse Robert facendola
sorridere.
"adesso però stai diventando sdolcinato"disse Carla
prendendolo in giro.
"già lo so"disse Robert ridacchiando.
"però direi che non posso lamentarmi mi piaci anche quando
sei sdolcinato, sei l'unico in grado di farmi sentire davvero amata, e
stare tra le tue braccia è la cosa che più
preferisco al mondo "disse Carla.
"pensavo fosse un'altra a dir la verità"disse Robert
beccandosi un pugno sulla spalla.
"scemo"disse Carla
"hey hey scherzavo, comunque di nuovo buon natale"disse Robert
accarezzandole il viso per poi scendere a baciarle le labbra.
"buon natale"disse Carla sulle sue labbra riprendendo quel bacio.
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Capitolo 69 *** 69 ***
Allora volevo parlare di capodanno in qst cap ma poi il cap
è uscito così e quindi niente primerose hill
(dove vivono loro) a capodanno XD nel prossimo cap che vedrà
luce verso fine febbraio credo li vedremo a Los Angeles e saranno
passati un pò di mesi XD Comuqnue ho pubblicato
perchè ho finalemnte passato l'esame di fisiologia a
settembre mi aveva bocciato e a gennaio non avevo trovato il coraggio
di farlo il 12 anche perchè con londra avevo studiato poco
durante le vacanze ma poi all appello del 27 l ho passato con un 24
nulla di che ma va bene l importante era passare XD adesso posso
ufficialmente fare gli esami del secondo anno e infatti ne ho ben 4 da
fare XD comunque dopo l aggiornamento sulla mia vita privata vi lascio
al nuovo cap, ah dimenticavo a Londra sono andata a Primerose hill quindi la descrizione è reale XD e sono anche entrata nel St Mary un atmosfera fantastica mi sono sentita a casa anche se faceva strano e la ele ne è testimone XD e poi volevo informarvi che ho iniziato a scrivere una ff
su hp ma l ho postata su un account vecchio che avevo che condividevo
con un mio amico so che bisognerebbe avere un account solo ma non sono
capace di trasportare le storie senza perdere tutto e quindi ho deciso
di postare lì questa nuova ff su hp per non farla
sentire trooppo sola XD se vi va di dargli un occhiata ne sarei felice.sei
tu che decidi chi essere
Viste
le ultime novità i genitori di Carla
avevano pensato bene di trattenersi fino alla fine dell’anno
quando avevano
comunicato la notizia l’acqua che stava bevendo le era andata
quasi di
traverso,naturalmente i genitori di Robert si erano offerti di
ospitarli
essendo la casa abbastanza grande ed essendo che Lizzie aveva deciso di
partire
con il suo futuro marito per una piccola vacanza in un posto
decisamente più
caldo.
“sai
a volte penso che i tuoi genitori siano
fin troppo gentili”disse Carla mentre sistemava la cucina.
“ed
io che avevo pensato di invitarli qui,
così potevano passare un po’ di tempo in
più con Sophie”disse Robert alzando
gli occhi dal copione che stava leggendo appoggiato al tavolo in
cucina.
“stai
scherzando voglio sperare”disse Carla
scioccata
“si”disse
Robert ridendo della sua
espressione.
“Sophie
può stare con i suoi nonni anche
senza che i suoi nonni si stabiliscano qui”disse Carla
riprendendosi dallo
shock e continuando a sistemare le mille cose che affollavano la
cucina.
“già,
e così abbiamo anche più tempo per
noi”disse Robert alzandosi dallo sgabello e abbracciandola da
dietro inspirando
il suo profumo, anche quando era lontano da casa gli bastava immaginare
il suo
profumo per sentirsi a casa, perché la sua casa non erano
quelle quattro mura
in un quartiere elegante, la sua casa era lei.
“Rob
scusa ma non mi va proprio, mi sento
tutta scombussolata ed è da questa mattina che
vomito”disse Carla
“guarda
che io non ho detto nulla”disse
Robert ridacchiando contro il suo collo e lasciandole un bacio sulla
guancia
staccandosi subito dopo.
“sicuro
che non ti dispiace?”chiese Carla
“guarda
che davvero non ci stavo
provando”disse Robert
“lo
so, ma insomma sono giorni che Sophie non
ci fa dormire perché ha la febbre oggi che sta bene ed
è fuori con i miei
genitori che potremmo avere un po’ di tempo per noi io invece
non mi sento
bene”disse Carla
“lo
sai sei buffa quando tenti di scusarti
per cose assurde, io non sto con te di certo per il
sesso”disse Robert
“scemo”disse
Carla ridendo a sua volta
“però
ce l’ho fatta hai sorriso, è da questa
mattina che non te ne vedo uno”disse Robert
“ehm
vuoi che ti dia la spiegazione
scientifica o pratica?”chiese Carla
“uhm
dico che ci arriverò da solo, si mi
sembra meglio”disse Robert
“peccato
avrei potuto illustrarti schemi e
schemi con assurdi nomi di ormoni”disse Carla sorridendo di
nuovo.
“sai
che mi è parso di vedere qualche raggio
di sole?”chiese Robert
“allucinazioni
di sicuro allucinazioni, forse
stai studiando troppo il tuo copione”disse Carla
“no,
davvero c’è il sole che ne dici se ce ne
andiamo a fare un giro al parco con Lilly tu ti rilassi un
po’ e io leggo il
mio copione?”chiese Robert
“credi
sia fattibile? Insomma non vedremo
sbucare gente con la macchina fotografica”disse Carla
“sono
positivo oggi, per me no”disse Robert
“allora
mi sembra un ottima idea anche se ho
qualche dubbio sulla presenza del sole”disse Carla perplessa.
“dai
vai a cambiarti io ti aspetto qui”disse
Robert
“ok
ci metto un attimo”disse Carla dandogli
un bacio a fior di labbra e salendo in camera loro per cambiarsi, da
quella
mattina non aveva ancora abbandonato il pigiama e non si era certo
svegliata
tardi, i suoi genitori erano passati alle 8 per portare Sophie a fare
colazione
fuori e poi probabilmente avrebbero svaligiato Hamleys, ma non poteva
certo
fargli ramanzine sul fatto che non volesse che sua figlia fosse troppo
viziata
dopo tutto la vedevano così poco spesso che non gli andava
di dire proprio
nulla, in realtà nemmeno i genitori e le sorelle di Rob
erano da meno, però non
aveva il coraggio di dirgli mai nulla, anche perché negli
ultimi tempi le erano
stati così vicini e d’aiuto che davvero non poteva
nemmeno minimamente pensare
di dire a Clare o a Richard che viziavano troppo la loro nipotina.
L’unica cosa
da fare era confidare che la piccola crescesse il più
umilmente possibile, e
poi prossimamente i nonni avrebbero dovuto distribuire le attenzioni e
quindi
sperava che sarebbero un po’ calate anche se qualche dubbio a
riguardo lo
aveva.
“non
immaginavo facesse così freddo”disse
Carla stringendosi nel suo cappotto mentre uscivano di casa.
“non
hai il fisico”disse Robert che indossava
una giacca leggera e il suo cappellino di lana.
“ti
sta bene questo cappello”disse Carla osservandolo
poco convinta.
“non
prenderti gioco di me, adoro questo
cappello”disse Robert mentre metteva il guinzaglio a Lilly.
“sembri
uno di quei marinari che ci sono sui
pescherecci”disse Carla ridacchiando.
“ma
sono sexy”disse Robert facendole l’occhiolino.
“certamente”disse
Carla
Raggiunsero
il parchetto a qualche minuto da
casa e si sedettero su una delle panchine in cima alla collina mentre
Lilly
girovagava liberamente tra l’erba fresca, di giorno quel
posto non rendeva
sufficientemente però era comunque un bel posto dove stare,
era un posto
tranquillo e la vista era fantastica seduti su quella panchina si
poteva avere
un ampia panoramica della città, si riusciva a vedere il big
ben e il london
eye, e di sera quando entrambi erano illuminati il tutto risultava
ancora più
magico.
“adoro
questo posto sai”disse Carla
appoggiandosi alla spalla di Robert e guardando dritto davanti a
sé.
“lo
so”disse Robert baciandole la mano e
ricordandosi che era grazie a quel posto se Carla aveva smesso di
lamentarsi
dei km che doveva farsi per raggiungere il lavoro ogni giorno.
“ti
lascio lavorare”disse Carla
accoccolandosi meglio contro la spalla di Robert e rimanendo in
silenzio.
“grazie”disse
Robert scuotendo la testa
sorridendo, ben presto però Carla si addormentò,
gli ultimi giorni erano stati
abbastanza devastanti, Sophie si era beccata l’influenza e
avevano passato
delle vere e proprie notti insonni, Robert che la teneva costantemente
in
braccio sperando che si addormentasse e Carla che faceva di tutto per
riuscire
a farle prendere quel terribile antibiotico, ma siccome il sapore non
era certo
quello del latte e cioccolato l’impresa si era dimostrata
piuttosto ardua.
“amore”disse
Robert quasi sottovoce perché
non si svegliasse di colpo.
“amore”disse
di nuovo Robert fino a che Carla
non aprì gli occhi incrociando i suoi.
“mi
sono addormentata?”chiese Carla perplessa
“si,
e per non poco tempo”disse Robert
sorridendo
“sei
riuscito a studiare il copione?”chiese
Carla
“si,diciamo
che sono proprio a buon punto, tu
come ti senti?”chiese Robert
“uhm
bene, bene”disse Carla alzandosi
lentamente dalle braccia di Robert e mettendosi a sedere.
“questi
giorni sono stati pesanti e non
dovresti fare tutti questi sforzi nelle tue condizioni”disse
Robert.
“lo
so, ma non potevo certo lasciarti da solo
ad occuparti di lei, immagina quando arriverà anche questo
lui o questa lei,
vedrai quante occasioni avrai per occuparti tu di uno dei
due”disse Carla
“speriamo
sia meno sfortunato di
Sophie,quante volte avrà avuto la febbre quest’
anno? Credo di aver perso il
conto”disse Robert
“speriamo”disse
Carla incrociando le dita.
“se
non sei molto stanca pensavo che stasera
potremmo cenare fuori e andare al cinema, sempre se te la
senti”disse Robert
“mi
stai invitando ad uscire?”chiese Carla
sorridendo.
“si”disse
Robert sorridendo a sua volta.
“mi
piacerebbe, ma non so insomma Sophie sarà
stanca dopo aver svaligiato Hamleys non credo
reggerebbe”disse Carla.
“io
e te e basta Sophie la lasciamo ai tuoi
genitori”disse Robert
“va
bene”disse Carla
“Lilly”disse
Robert richiamando il loro cane
che subito tornò da loro e rimettendole il guinzaglio.
“anche
lei adora questo posto”disse Carla
accarezzando la loro cagnolina.
“si,
ma è un po’ triste credo le manchi
Sophie, chissà se i tuoi genitori sono ancora in giro per
negozi”disse Robert
“c’è
da aspettarsi di tutto specialmente
quando combini mia madre ed Oxford street”disse Carla e non
aveva tutti torti,
quando tornarono a casa era pomeriggio inoltrato e di Monica e Gabriele
ancora non
c’era traccia.
“mamma”disse
Carla chiamando la madre
“oh
ciao tesoro tutto ok?”chiese Monica al
telefono
“uhm
si voi piuttosto è da questa mattina che
sei sparita”disse Carla
“beh
stiamo mangiando qualcosa fuori con la
piccola e ve la riportiamo a breve tranquilla”disse Monica.
“no
perché volevo chiedervi se potevate
tenerla anche per questa sera, io e Robert pensavamo di andare al
cinema”disse
Carla
“oh
ma certo beh finiamo di fare merenda e
torniamo a casa”disse Monica.
“non
fargli mangiare troppi dolci”disse Carla
“certo
che no tesoro per chi mi hai preso e
poi altrimenti ingrassa”disse Monica
“a
dopo”disse Carla chiudendo la chiamata e
scuotendo la testa, ingrassa? Non era propriamente quello il problema,
più che
altro si trattata del fatto che le sarebbe venuto un brutto mal di
pancia
altrimenti.
“tra
poco tornano”disse Carla
“che
cosa ti va per cena?”chiese Robert
“avrei
voglia di pizza prosciutto e
ananas”disse Carla
“tu
odi pizza prosciutto e ananas”disse
Robert
“già”disse
Carla
“giusto
la gravidanza”disse Robert
“ti
eri fatto proprio una cultura con quei
libri sulla gravidanza”disse Carla
“ne
ho letti parecchi, so tutto quello che
c’è da sapere, anche più di
te”disse Robert
“non
ne ho dubbi”disse Carla abbracciandolo
in quel momento sentiva il bisogno di sentirsi avvolta dalle sue
braccia, le
capitava decisamente spesso.
“che
film guardiamo?”chiese Robert
accarezzandole la schiena.
“non
so insomma, sei tu l’esperto non vado al
cinema a vedere un film a caso da tre vite, non sono più
molto informata”disse
Carla
“allora
sceglieremo sul momento”disse Robert
“in
base alla locandina che ci ispira di
più”disse Carla
“vale
solo per i libri”disse Robert
“da
adesso anche per i film”disse Carla
“oh
questi devono essere i tuoi”disse Robert
“hanno
fatto in fretta”disse Carla andando ad
aprire e trovandosi suo padre con in mano mille sacchetti, non solo
avevano
svaligiato Hamleys ma anche mille altri negozi.
“tua
figlia ti somiglia in quanto a vestiario
siamo riusciti a comprare solo tute e salopette odia i vestitini questa
è una
cosa drammatica”disse Monica entrando in casa con in braccio Sophie che
passò tra le braccia di
Carla.
“cucciola,
ti sei divertita con i
nonni?”chiese Carla
“si”disse
Sophie
“ha
preso da entrambi anch’ io odio mettermi
in tiro”disse Robert dando un bacio sulla fronte alla sua
bambina.
“
ma tu tanto sei bello comunque”disse Monica
sorridendo
“mamma”disse
Carla imbarazzata.
“ma
non dovevate uscire? Forza forza datevi
una mossa”disse Monica prendendo Sophie dalle braccia di
Carla che recuperato
il suo cappotto e la borsa era pronta per uscire.
“divertitevi
e non fate troppo presto”disse
Gabriele.
“grazie”disse
Robert
“ciao
cucciola fai la brava con i nonni,
guarda chi ti cerca?”disse Carla indicando Lilly e subito
Sophie si fece
mettere giù dalla nonna e corse dalla sua cagnolina
stranamente senza
inciampare in niente.
“hai
visto Lilly ha sentito la tua
mancanza”disse Robert abbassandosi all altezza della figlia
che accarezzava la
sua cagnolina e dandole un bacio sulla fronte.
“papà”disse
Sophie sorridendo al padre e in
qualche modo facendogli capire che gli voleva bene.
“anch
io ti voglio bene amore”disse Robert
accarezzandole i capelli.
“come
sono dolci”disse Monica e Carla annuì
con gli occhi lucidi,vedere Robert occuparsi di sua figlia era sempre
qualcosa
che la commuoveva.
“mamma”disse
Sophie attirando l’attenzione di
Carla.
“anch
io ti voglio bene cucciola”disse Carla
abbassandosi alla sua altezza e accarezzandole i capelli biondi ancora
corti.
“su,
su ora andate o farete tardi”disse
Gabriele spingendoli ad uscire.
“lo
sai che sei un papà dolcissimo”disse
Carla stringendosi al braccio di Robert mentre raggiungevano la
macchina.
“anche
tu sei una mamma dolcissima”disse
Robert prima di baciarla.
“uhm
adoro la pizza prosciutto ed
ananas”disse Carla mentre mangiava la sua pizza senza far
caso alla gente che
continuava a fissarli, ormai ci si era abituata anche lei, per Robert
quello
rappresentava la normalità purtroppo.
“non
è vero, tu hai sempre odiato la pizza
prosciutto e ananas non sei lucida”disse Robert ridacchiando.
“beh
ora la adoro e voglio anche del dolce,
la sacher torte”disse Carla
“odi
anche quella non ti piace quella specie
di marmellata che c’è dentro”disse
Robert
“non
è vero la adoro”disse Carla
“e
comunque qui non ce l’hanno quindi niente
dolce”disse Robert
“giusto
non devo eccedere con i
zuccheri”disse Carla recuperando un po’ di
autocontrollo, diventava peggio di
sua figlia quando era incinta e si trattava di mangiare dolci, e
pensare che
normalmente non era nemmeno così fan del cioccolato ma
durante la gravidanza
era un vero dramma.
“i
pop corn te li prendo tranquilla”disse
Robert serio prendendola in giro.
“stronzo”disse
Carla facendo una mezza
smorfia.
“dai
meglio andare, ci aspetta un film”disse
Robert aiutandola a infilarsi il cappotto e prendendola per mano
uscirono dal
locale sotto qualche flash che nel giro di pochi minuti sarebbe finito
su
twitter, insomma le solite cose, eppure quand’erano insieme
non ci facevano
nemmeno caso avevano cenato tranquillamente nonostante tutti non
facessero che
osservarli.
“allora
vediamo stasera c’è no questo no è un
film horror”disse Robert mentre faceva scorrere i titoli
sotto i suoi occhi.
“love
and other drugs, ti prego vediamo
questo”disse Carla
“love
and other drugs? Uhm non ho letto
nessuna recensione, non ho idea nemmeno di che cosa
parli”disse Robert
“chissene
c’è Jake, ti prego,ti prego”disse
Carla
“Jake?”chiese
perplesso Robert
“lo
adoro”disse Carla
“ah
ma questo è il film dove Anne Hathaway ha
tutte quelle scene di nudo, ok può andare”disse
Robert
“ahahahah
molto simpatico”disse Carla
“beh
visto che tu vuoi vedere il tuo
Jake”disse Robert prendendola in giro
“non
sarai geloso per così poco?”chiese Carla
ridacchiando
“certo
che lo sono, e lo sai”disse Robert
“non
ne hai motivo, non ti cambierei nemmeno
con Jake”disse Carla sorridendogli.
“allora
possiamo vederlo”disse Robert
avvicinandosi alle sue labbra e catturandole in un bacio.
“e
mi prendi i pop corn”disse Carla quando si
staccò dalle sue labbre.
“sei
peggio di nostra figlia”disse Robert
“non
ha avuto un granchè successo non c’è
quasi nessuno”disse Carla osservando la sala quasi vuota.
“amore
siamo a pochi giorni dalla fine
dell’anno e ci sono molti eventi in giro per la
città pochi avranno voglia di
prendere e andare al cinema quando possono farlo sempre”disse
Robert.
“uhm
spero di non addormentarmi”disse Carla
“ma
come c’è il tuo Jake”disse Robert
prendendola in giro.
In
realtà scegliere quel film non era stata
una buon idea se non fosse che l’ambientazione e i personaggi
erano un tantino
diversi per certi versi quella storia somigliava un po’ alla
loro e la cosa era
un po’ imbarazzante.
“non
ti ricorda qualcosa questo film”disse
Robert ridacchiando.
“non
dirlo”disse Carla
“guarda
anche le stesse parole”disse Robert
“non
è stata una buon idea vedere questo
film”disse Carla e più proseguiva la storia e
più ne era convinta verso la fine
prese anche una piega drammatica e i fazzoletti in borsa furono molto
utili.
“la
prossima volta lo scegli tu il film”disse
Carla finendo di asciugarsi gli occhi.
“c’erano
molte analogie, è iniziata così tra
noi”disse Robert
“già,
tutto al contrario”disse Carla sospirando
“beh
è andata bene comunque no?”chiese Robert
accarezzandole il viso.
“non potevo immaginare
di meglio, sinceramente non avevo mai immaginato che sarebbe andata
così"disse Carla godendosi il contatto delle sue mani sul
suo viso.
"perchè il
tuo mondo immaginario non voleva darmi spazio, ma come puoi vedere sono
riuscito a conquistarmi comunque il mio spazio"disse Robert
avvicinandosi al suo viso
"già
ammetto che nel mio mondo immaginario tu non eri contemplato"disse
Carla sorridendogli prima che le sue labbra scendessero ad azzarezzare
le sue.
“ti
amo”disse Robert baciandola incurante che
fossero all’uscita del cinema e che qualcuno avrebbe potuto
scattargli una
foto, quella sera non gli interessava quando era con
lei era un ragazzo qualsiasi e non uno degli
attori di Hollywood più paparazzati.
“
anch' io e comunque dopo questo film lo so, l’oscar
sarà tuo”disse Carla orgogliosa di lui.
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Capitolo 70 *** 70 ***
Il giorno del matrimonio di Lizzie era arrivato piuttosto in
fretta e nelle ultime settimane aveva dato di matto parecchie volte,
inutile erano stati i consigli di Clare sul rinunciare a qualcosa se
intendeva sposarsi davvero il 10 febbraio, era ben decisa ad avere il
suo matrimonio da sogno in tempi praticamente impossibile ma che alla
fine erano dovuti diventare possibili o la spose avrebbe commesso una
strage, l’unica persona con cui era gentile era il suo futuro
sposo per fortuna, o altrimenti si sarebbe ritrovata anche senza sposo
oltre che senza segna posto con bordi di raso color glicine.
“non mi piace mamma”disse Sophie sbuffando quando
Carla tirò fuori dalla sacca bianca il vestito che sua
figlia avrebbe dovuto indossare per il matrimonio della sua cara zia.
“lo so cucciola, ma anche Cecilie ne metterà uno
uguale”disse Carla provando a farle capire che non
sarebbe stata la sola a sentirsi ridicola.
“è rosa”disse Sophie
“ma non è così male, è largo
comodo e guarda che scarpine carine che ci abbiniamo”disse
Carla sapendo la passione che sua figlia aveva per le scarpe, in quello
aveva preso assolutamente da lei.
“uff”disse Sophie sbuffando e accettando infine di
indossare il suo vestitino salvo qualche minuto dopo correre a
svegliare suo padre.
“cucciola aspetta forse è meglio che lo lasciamo
dormire ancora un po’, è molto
stanco”disse Carla ma non fece in tempo a finire la frase che
sua figlia era già corsa dal suo papà.
“papà”disse Sophie salendo sul letto e
svegliando Robert.
“la mia piccola principessa, hai messo il vestito che non ti
piace che brava”disse Robert dandole un bacio sulla fronte.
“si, ma non mi piace”disse Sophie
“lo so ma dobbiamo farlo per la zia”disse Robert
“solo perché gli voglio bene”disse
Sophie
“giusto”disse Robert
“vado da Lilly”disse Sophie scendendo dal letto e
correndo di sotto.
“anche tua figlia ha capito che è meglio non
contraddire Lizzie”disse Carla entrando in camera e andando a
sedersi sul letto.
“oggi finalmente finirà tutto, era diventata
davvero insopportabile”disse Robert ridacchiando.
“voleva soltanto il suo matrimonio da sogno esagerando un
pochino ecco”disse Carla ricordandosi di quanto fossero stati
pesanti gli ultimi giorni specialmente per Robert che era stato
letteralmente schiavizzato da sua sorella per fare mille commissioni.
“un pochino? Un pochino è
riduttivo”disse Robert mettendosi a sedere
“comunque buongiorno”disse Carla baciandolo.
“buongiorno”disse Robert accarezzandole il viso per
poi baciarla nuovamente.
“ti avrei lasciato dormire ancora un po’, ma sai
com’è tua figlia se non viene a dare il buongiorno
al suo papà”disse Carla
“non importa tanto mi sarei svegliato a breve”disse
Robert
“si certo”disse Carla ridacchiando.
“ok magari un po’ più che a
breve”disse Robert
“devi farti la barba o tua sorella ti
ucciderà”disse Carla accarezzandogli la guancia
ruvida.
“inizio a non sopportare più mia
sorella”disse Robert sbuffando e facendo ridere Carla.
Dopo molti cambiamenti Lizzie aveva finalmente deciso il posto in cui
avrebbe voluto sposarsi e alla fine optò per un classico
matrimonio in campagna.
“tesoro sei pronta?”chiese Robert entrando in
camera loro nel suo vestito da testimone mentre Carla provava in
qualche modo a darsi un po’ di colorito in viso visto che
ultimamente era più pallida del solito e le occhiaie
sembravano essere più evidenti.
“un attimo solo”disse Carla finendo con il
correttore.
“non hai bisogno di truccarti amore”disse Robert
“tua sorella non sarebbe della stessa idea”disse
Carla
“sei bellissima con questo vestito, ma non avrai
freddo?”chiese Robert notando il taglio impero
dell’abito e la schiena che rimaneva scoperta.
“si, credo che congelerò”disse Carla
passando alla matita.
“a Los Angeles non dovrai preoccuparti del brutto
tempo”disse Robert
“già”disse Carla facendogli un sorriso
però un po’ forzato negli ultimi giorni
l’idea di passare ben tre mesi in una città
sconosciuta con Robert che sarebbe stato impegnato sul set tutto il
giorno non le sembrava più un opzione tanto buona, non si
sarebbe mai sentita a casa come a Londra, ma era anche vero che dopo
tutto quello che era successo negli ultimi mesi non voleva separarsi
così a lungo da Robert, sentiva la necessità di
averlo accanto e saperlo lontano per ben tre mesi non era confortante,
quindi doveva mettere da parte la sua poca voglia di partire e pensare
che comunque lo faceva per un ottimo motivo, certo se avesse rifiutato
Robert non ci avrebbe messo nulla a rinunciare a quel film, ma non
voleva che rinunciasse assolutamente a nulla.
“porteremo Sophie sul set sarà
divertente”disse Robert abbracciandomi da dietro e
stringendomi al suo petto.
“si”disse Carla voltandosi e sorridendogli, in
fondo era vero non importava certo il luogo in cui si sarebbero trovati
in fondo sarebbero stati insieme e questo era quello che contava.
“mi spieghi perché siamo a quasi cinque mesi e io
non l’ho ancora sentito muoversi ?”chiese Robert
portandole una mano sul ventre.
“non siamo ancora nel periodo dei primi movimenti sono a 21
settimane presto si farà sentire”disse Carla
portando la sua mano su quella di Robert ferma sulla pancia non poi
così evidente.
“non vedo l’ora di
sentirlo”disse Robert baciandola.
“oddio è tardissimo meglio andare o tua sorella ci
ucciderà”disse Carla sorridendogli e presa la
borsa e il cappotto gli strinse la mano scendendo di sotto con lui.
“era ora”disse Victoria quando vide comparire Carla
con in braccio Sophie e Robert dietro di loro con il bouquet di Lizzie
che era andato a ritirare poco prima.
“siete in ritardo”disse Lizzie sbuffando.
“colpa mia stavo poco bene”disse Carla giocando la
carta dei malesseri da gravidanza.
“oh mi spiace Carla stai bene ora?”chiese Lizzie
addolcendosi improvvisamente.
“si, sto meglio”disse Carla
“il tuo bouquet sorellina”disse Robert passandole
il suo bouquet di fresie con un nastro color glicine a tenere insieme
la composizione.
“grazie Rob”disse Lizzie prendendo il bouquet e
abbracciandolo.
“non mi sembra vero, sto per sposarmi”disse Lizzie
sorridendo.
“già adesso manca soltanto il nostro piccolo di
casa”disse Victoria prendendolo in giro.
“rimedierò presto”disse Robert
sorridendo a Carla.
“vado a vedere come sta lo sposo”disse Robert
abbracciando un ultima volta la sorella.
“assicurati che non sia scappato”disse Richard
comparendo sulla porta e ridacchiando.
“papà”disse Lizzie sbuffando
“sarebbe uno sciocco se fosse scappato”disse
Richard che quel giorno non poteva sentirsi più orgoglioso
della sua figlia di mezzo.
“a dopo amore”disse Robert baciando Carla incurante
del fatto che il resto della famiglia li stesse osservando.
“ciao principessa”disse Robert prendendo in braccio
per un attimo la sua bambina che però non era molto
intenzionata a lasciare la presa sul collo del suo papà.
“dai cucciola, papà deve andare tra poco lo
rivediamo”disse Carla riuscendo a convincere la piccola a
lasciare la presa.
“va bene”disse Sophie sbuffando.
La cerimonia per fortuna fu piuttosto veloce, Lizzie aveva scritto una
promessa piuttosto divertente mentre Chris aveva scritto una promessa
davvero lunga ma anche così romantica, da ogni sua parola si
riusciva a percepire quanto davvero tenesse a quella che in quel
momento diventava sua moglie.
Carla se ne stava seduta ad un tavolo mentre iniziava il momento del
ballo padre- figlia e Richard conduceva Lizzie sulla pista da ballo,
ben presto altre coppie padre-figlia si aggiunsero e quando vide Robert
che faceva salire Sophie sulle sue scarpe ballando pazientemente con
lei non potè che sorriderne.
“Carla ciao quanto tempo, ti ricordi di me?”chiese
Bobby sedendosi accanto a Carla.
“certo Bobby l’amico musicista di
Rob”disse Carla
“l’hai rammollito parecchio non
c’è che dire”disse Bobby ridacchiando
nel vedere Robert sulla pista da ballo.
“era già così quando l’ho
conosciuto non è colpa mia”disse Carla
giustificandosi.
“ogni tanto però dovresti dargli il permesso di
uscire con i suoi amici”disse Bobby
“Robert è libero di fare quello che vuole, non gli
ho mai detto di uscire o non uscire”disse Carla perplessa.
“Bobby sei tu che devi crescere”disse Victoria che
aveva sentito l’ultima frase di Bobby sedendosi accanto a lui
con in braccio suo figlio.
“non credo proprio”disse Bobby ridacchiando.
“Bobby Long prima o poi arriverà una ragazza che
ti farà cambiare idea e poi io stessa ti darò del
rammollito”disse Victoria.
“ahaha aspetta e spera Victoria”disse Bobby
“comunque io non credo proprio che Rob sia un rammollito
è che ha 30 anni attualmente ed è diventato solo
più responsabile, ma io non lo trovo affatto
noioso”disse Carla.
“la vita di coppia spegne le persone”disse Bobby
“lo pensavo anch’io ma mi sono dovuta ricredere,
troverai anche tu qualcuno che ti farà ricredere ne sono
certa”disse Carla
“non credo ma apprezzo il tuo pensiero”disse Bobby
sorridendo.
“grazie”disse Carla
“comunque ho saputo che verrete a Los Angeles a breve,
qualche sera se mollate la piccola ad una baby sitter possiamo uscire a
bere qualcosa”disse Bobby
“non bevo più”disse Carla
“vedi che siete noiosi”disse Bobby alzandosi dal
tavolo e raggiungendo i suoi amici.
“che tipo”disse Carla perplessa.
“Bobby Long è fatto così non ha ancora
deciso di crescere, quando avevo vent’anni pensavo che anche
Tom avrebbe fatto la stessa fine, per fortuna l’aver perso la
testa per me ha contribuito a un bel cambiamento, anche se rimane
comunque un idiota”disse Victoria.
“povero Tom”disse Carla sorridendo.
“vi state preparando per Los Angeles?”chiese
Victoria.
“si, credo sarà divertente”disse Carla
“almeno ti riposerai di sicuro”disse Victoria
facendo cenno alla sua pancia.
“si, sicuramente”disse Carla
“sarà difficile stare a riposo per una come
te”disse Victoria
“infatti, beh vedrò un po’ cosa fa Rob a
lavoro”disse Carla
“ci avete visti?”chiese Rob raggiungendole senza
Sophie che era rimasta a ballare insieme ad Ivan.
“oh eravate perfetti”disse Carla sorridendo
“posso chiedere un ballo alla mia fidanzata
adesso?”chiese Robert porgendole la mano.
“certo”disse Carla sorridendogli.
“che ti diceva Bobby Long?”chiese Robert
prendendola per mano mentre raggiungevano la pista da ballo.
“che ti ho rammollito”disse Carla sorridendo e
lasciando che lui la guidasse nel ballo.
“trovi che io sia un rammollito?”chiese Robert
perplesso.
“decisamente no, sei un uomo e ti comporti da tale, non sei
più un ragazzino trovo che sia nomale”disse Carla.
“sto invecchiando?”chiese Robert sorridendo
“ma smettila”disse Carla appoggiando il capo sul
suo petto.
“sei veramente felice di partire? Perché non mi
sembri molto convinta”disse Robert
“si è vero, non lo sono molto, però
insomma sono curiosa di vederti al lavoro e poi qualsiasi posto
andrà bene pur che ci sia tu”disse Carla
“dovrei registrarti questa è una frase un tantino
smielata”disse Robert facendola ridere.
“si meno male che non c’è
Ivan”disse Carla
“troppo tardi ti ho già sentita, come sei
dolce”disse Ivan prendendola in giro mentre teneva in braccio
Sophie facendo finta di farla ballare.
“stronzo”disse Carla vergognandosi.
“che te ne pare allora del tipico matrimonio
all’inglese?”chiese Robert
“che è da manicomio”disse Carla
“non ti è venuta l’ispirazione per
quando toccherà a noi, non vuoi fare segnaposti super
esclusivi con pregiatissimi tessuti dal colore
introvabile”disse Robert ridacchiando.
“decisamente no, e possiamo tagliare anche la parte delle
promesse?”chiese Carla.
“ma se è la mia preferita”disse Robert
“non la mia, dai è imbarazzante parlare
così davanti a tutti”disse Carla.
“devi soltanto dire quello che ti senti di dire, nessuno
chiede una dichiarazione come quella di Chris a mia
sorella”disse Robert
“era carino però dai”disse Carla
“troppo smielato, ma comunque l’importante
è dire quello che si sente”disse Robert.
“ci penserò al momento giusto che prevedo
sarà piuttosto lontano”disse Carla
“odio sentirti sempre temporeggiare, tanto mi dispiace
dirtelo ma ormai hai accettato”disse Robert
“mantengo sempre le mie promesse”disse Carla
alzando gli occhi verso i suoi e lasciando che le labbra di Robert
sfiorassero le sue e poi sentendo qualcosa di strano prese la sua mano
e la portò sul ventre lasciandolo a bocca aperta.
“lo senti?”chiese Carla accarezzandogli la mano era
un movimento quasi impercettibile ma piuttosto facile da distinguere.
“era ora, questo bambino è già chiaro
da chi abbia preso ”disse Robert sorridendo
“abbiamo bisogno dei nostri tempi”disse Carla
rimanendo tra le braccia di Robert per tutto il resto del ballo.
Grazie a tutti per gli ultimi commenti mi fa piacere che continuiate a
seguire la storia ho trovato un attimo tra i mille esami che sto dando
ne ho già dati tre e devo darne ancora due XD si
morirò presto ne sono sicura ma volevo trovare una giornata
per scrivere ed eccola oltretutto oggi è anche una giornata
cool perchè la mia cuginetta è diventata mamma
gliel avevo detto occhio a San Valentino per fortuna però
è nato qualche ora dopo così si è
risparmiato san valentino XD vi lascio e vi dico che non manca molto
alla fine ancora pochi capitoli ve lo prometto questa volta
sarà davvero così ho scritto perfino la trama
dell'epilogo.
abito
lizzie il vestito di Lizzie è quello col
fiocco rosa XD
set
cap 70
set
cap 70 bis
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Capitolo 71 *** 71 ***
“amore
ci sei?”chiese Robert affacciandosi
sulla porta della loro camera da letto con in braccio la figlia.
“si,
devo solo riuscire a chiudere questa
maledetta valigia”disse Carla sbuffando perché
quella maledetta cerniera non ne
voleva sapere di proseguire il suo cammino e chiudersi, che poi fare le
valigie
non era mai stato il suo forte, di solito buttava un paio di cose a
caso in un
trolley non troppo grande ed era a posto, ma questa volta col fatto che
doveva
portarsi dietro tutte le cose di Sophie e poi doveva decidere anche di
portare
qualche vestito per Robert visto che lui non si era minimamente
sprecato a
tirare fuori qualcosa dall’armadio e poi aveva messo vestiti
suoi a caso perché
troppo stufa per stare anche a decidere tra i suoi vestiti quali
fossero i più
adatti per andare a Los Angeles.
“non
avresti dovuto affaticarti così tanto,
potevo chiederlo a Vic”disse Robert
“potevi
considerare l’ipotesi di farti tu la
tua valigia”disse Carla
“ma
tanto sarò sempre sul set e poi non è che
a Los Angeles non esistono i negozi”disse Robert.
“certo”disse
Carla riuscendo finalmente a
chiudere l’enorme valigia, alla fine se l’erano
cavata riuscendo a mettere
tutto nella stessa valigia.
“hai
preso la gabbietta per portare
Lilly?”chiese Carla
“certo
e ho sistemato anche tutte le altre
cose di Sophie nella sua borsa”disse Robert accarezzando i
capelli della figlia
più interessata ai riflessi che produceva il cd che aveva in
mano che ai
discorsi dei suoi genitori.
“da
non crederci non credevo ne saresti stato
in grado”disse Carla fintamente sorpresa.
“dai
mi sono occupato della bambina tutto il
giorno, ha anche in mano un mio cd”disse Robert
“se
vuoi fare il papà”disse Carla prendendolo
in giro.
“certo
che voglio però preferirei prendesse
in mano i tuoi di cd sai i tuoi non valgono quanto i
miei”disse Robert.
“meglio
non commentarti”disse Carla scuotendo
la testa perplessa.
“allora
l’imbarco è tra 20 minuti aspettate
pure qui”disse Katherine lasciandoli finalmente da soli,
Carla non aveva una
particolare simpatia per la manager di Robert e dal canto suo nemmeno
lei
sembrava averla poi così tanto in simpatia, Carla era
convinta però che a un
certo punto doveva essergli anche stata simpatica, probabilmente quando
aveva
lasciato Robert, lì doveva aver guadagnato punti ai suoi
occhi.
“che
cosa guardi?”chiese Carla appoggiando la
testa sulla spalla di Robert intento a scorrere qualcosa sul suo
portatile.
“una
cosa”disse Robert rimanendo vago.
“non
so quanto reggerò ancora Katherine”disse
Carla
“ancora
con questa storia, guarda che non ce
l’ha con te, è solo fatta un po’
così”disse Robert passandole un braccio
intorno alle spalle e dandole un bacio sulla fronte.
“un
po’ acida”disse Carla
“no
dai è solo che è un po’
stressata”disse
Robert continuando a tenerla stretta a sé mentre guardava
qualcosa simile ad
una cartina.
“perché
guardi la cartina di Los
Angeles?”chiese Carla
“perché
non sono così pratico in realtà,
mistero svelato, voglio presentarti una persona che adoro, ma sto
tentando di
capire che percorso fare dall’aeroporto”disse
Robert
“hai
intenzione di guidare a Los Angeles? Lo
sai vero che loro guidano come tutti i comuni mortali ”chiese
Carla perplessa.
“so
guidare benissimo da entrambi i lati se
ci tieni a saperlo”disse Robert
“benissimo?
Avrei qualche dubbio sul
benissimo”disse Carla
“ah
bene grazie”disse Robert ma i loro
discorsi vennero interrotti dal pianto della loro bambina che aveva
appena
smesso di dormire tranquilla nel suo passeggino.
“cucciola
che c’è?”chiese Carla prendendola
in braccio e camminando lentamente avanti e indietro perché
si calmasse.
“un
brutto sogno vero? C’è la mamma
tesoro”disse Carla mentre pian piano Sophie tornava a
tranquillizzarsi.
“vuoi
andare in braccio a papà?”chiese Carla
sentendo il peso dopo un po’ che la teneva in braccio e
sentendosi un po’
stanca.
“si”disse
Sophie sorridendo improvvisamente,
Robert era la parola magica, papà era il segreto del tutto,
bastava dire papà e
ogni problema veniva risolto.
“amore
Sophie ti reclama”disse Carla
passandola in braccio a Robert che subito aveva chiuso tutto e si era
alzato
per andare incontro a Carla.
“hai
fatto un brutto sogno piccolina? Lo sai
vero che mamma e papà sono sempre pronti a proteggerti, non
devi avere paura
dei brutti sogni perché ci siamo noi a
proteggerti”disse Robert e Carla sorrise
alle sue parole, si poteva essere più fortunati? Avere
accanto un uomo come lui
che per giunta era un padre davvero perfetto, era così dolce
e premuroso e si
loro figlia sarebbe cresciuta viziatissima probabilmente, anche se beh
per
quello aveva colpa anche lei, non aveva mai creduto a tutti quei
preconcetti
sul far piangere i bambini o non prenderli in braccio, un bambino
piccolo ha
bisogno dell’affetto dei suoi genitori, e ha bisogno di
sentirsi protetto
almeno da loro, c’è già tutto il resto
del mondo per dargli sufficienti batoste
in grado di farlo maturare.
“hey?
Si certo che mi ricordo anche di
te”disse Carla poggiando una mano sul ventre che fece
scorrere in
corrispondenza dei movimenti che si stavano propagando lungo la pancia,
quel o
quella lei reclamava chiaramente la sua attenzione.
“dobbiamo
cambiare ancora favole”disse Robert
“voto
per Harry Potter”disse Carla
“è
troppo giovane per Harry Potter”disse
Robert ridacchiando.
“beh
cancelliamo definitivamente i Grimm e le
favole classiche, punteremo soltanto sulla musica”disse Carla
“stasera
papà ti racconta come sei nata
tu”disse Robert alla sua bambina che non staccava la presa
dal suo collo e che
probabilmente tempo pochi minuti si sarebbe addormentata come succedeva
di
solito.
“così
altro che incubi”disse Carla sorridendo
e rilassandosi quando il bambino si smise di muovere.
“tutto
bene?”chiese Robert notando il
cambiamento nella sua espressione.
“si
stava muovendo un po’ troppo”disse Carla
“ma
tu ti senti bene?”chiese Robert sedendosi
accanto a lei.
“si,
sto bene”disse Carla sorridendo a
Robert, era molto premuroso anche con lei, e non solo perché
fosse incinta, in
realtà lo era sempre stato, era sempre stato il suo punto di
forza da quando si
erano incontrati, però forse gli ormoni della gravidanza
glielo facevano vedere
come se fosse ancora più dolce di quanto in
realtà normalmente fosse.
“Sophie
eri più brava, ti facevi sentire
molto di più, il bimbo nuovo fa un po’ i
capricci”disse Robert facendo
sorridere la sua bambina.
“più
brava? Non ho dormito per mesi, l’unica
salvezza è stata fargli sentire te che cantavi, lui o lei
è più
tranquillo”disse Carla
“a
me piaceva svegliarmi nel cuore della
notte e suonare, visto che poi ti addormentavi dopo tre
secondi”disse Robert
ridacchiando
“non
è vero”disse Carla tirandogli una finta
sberla sul braccio.
“invece
si”disse Robert e approfittando che
la loro bambina stava per addormentarsi avvicinò le labbra a
quelle della donna
che amava e la baciò.
“Robert
è ora”disse Katherine interrompendoli
senza problemi, in quel momento Carla la odiò davvero.
“si”disse
Robert sospirando mentre Carla rise
della sua espressione.
“che
c’è?”chiese poi Robert sotto voce
“avevi
una faccia”disse Carla ridendo
“oggi
lo scopo della giornata è prendermi
costantemente per il culo?”chiese Robert perplesso.
“si
e non essere troppo sboccato sarebbe
bello se nostra figlia non imparasse a parlare in maniera volgare prima
dei
dieci anni almeno”disse Carla
“però
grandi aspettative non prima dei dieci
anni”disse Robert alzandosi con in braccio sua figlia e
seguendo una Katherine
particolarmente scocciata, mentre Carla li seguiva con il passeggino e
il trasportino
con dentro Lilly che per fortuna era molto tranquilla.
“appena
saliamo sull’aereo ti apro non ti
preoccupare”le disse Carla rassicurandola.
“parli
anche con il cane?”chiese Katherine
osservandola scettica.
“certo”disse
Carla tranquillamente.
“l’ho
sempre detto a Robert che hai qualcosa
che non va, ma per quanto tu non mi piaccia purtroppo lui la pensa
diversamente, comunque volevo dirti che ho scelto il tuo vestito per la
cerimonia degli oscar durante la settimana il sarto verrà a
sistemare le
misure, visto che adesso stai anche ingrassando”disse
Katherine.
“non
sto ingrassando, sono incinta ha
presente”disse Carla tentando di mantenere
l’educazione, quella donna era più
acida di uno yogurt 0.1% di grassi e scaduto da tre settimane.
“si
purtroppo lo so”disse lei e in quel
momento un pugno in faccia se lo sarebbe davvero meritato,
però doveva evitare
e non cedere alle provocazioni.
Quando
riuscirono a far addormentare Sophie
soltanto dopo aver ceduto al fatto che dormisse con Lilly accanto a lei
finalmente poterono riposarsi un po’ anche loro.
“ma
gli oscar quando sono?”chiese Carla
appoggiata al petto di Robert che le cingeva la vita con un braccio
tenendole
la mano.
“la
prossima settimana”disse Robert
“sei
agitato?”chiese Carla
“un
po’ si”disse Robert
“la
tua Katherine mi ha già detto che ha
scelto il vestito, molto gentile da parte sua”disse Carla
“me
l’ha fatto vedere, a me piace e ho
pensato che potesse piacerti e starti molto bene, però
chiaramente se hai
voglia di passare per botique a scegliere il vestito per accompagnarmi
agli
oscar per me va benissimo, pensavo però che mi avresti
odiato se ti avessi
costretta a girare per botique”disse Robert
“se
l’hai scelto tu allora lo
indosserò”disse
Carla
“grazie
per la fiducia”disse Robert
baciandola.
“di
nulla”disse Carla
“e
comunque auguri, 28 anni ”disse Robert guardando
il suo orologio che segnava mezzanotte spaccata.
“è
già il 16”disse Carla perplessa
“calcolando
che dovremmo essere ancora con il
nostro fuso si”disse Robert baciandola di nuovo.
“e
la mia torta?”chiese Carla alzando lo
sguardo verso Robert
“il
dottor Ross ha detto basta dolci”disse
Robert
“grazie
per ricordarmelo”disse Carla
sbuffando e tornando
ad appoggiarsi al
petto di Robert dove ben presto si addormentò come lui poco
dopo.
Quando
riaprì gli occhi si ritrovò però
qualcosa intorno al polso era un braccialetto con vari ciondoli numeri
e
lettere, molto particolare, c’era una c, una r, una s e una
l.
“aggiungeremo
la lettera del bambino quando
decideremo il nome”disse Robert attirando la sua attenzione,
non si era nemmeno
accorta che si fosse svegliato.
“grazie
è bellissimo”disse Carla
“qualsiasi
cosa per la donna che amo”disse
Robert.
“già
sono incinta se poi parli così
scoppio”disse Carla con gli occhi lucidi.
“mamma,
papà”chiamò Sophie aprendo gli occhi
mentre Lilly continuava a rimanere accucciata al suo fianco.
“cucciola
ti sei svegliata”disse Robert
prendendola in braccio attento a non svegliare Lilly.
“pappa”disse
Sophie
“tra
poco arriviamo tesoro non manca molto
così andiamo a fare la pappa”disse Robert
baciandole la guancia.
“cavolo
se si muove adesso”disse Carla
sentendo il bambino muoversi piuttosto freneticamente.
“si
muove?”chiese Robert
“senti”disse
Carla prendendogli la mano e
portandosela sulla pancia, in corrispondenza del punto dove sembrava
fosse in
corso una festa.
“dio
mio”disse Robert perplesso.
“Sophie
vuoi sentire il bambino ”disse Carla
“si
mamma, il fratellino”disse Sophie
curiosa.
“vedi
lo dice anche lei”disse Robert e Carla
scosse la testa sorridendo.
“lo
senti?”chiese Carla alla sua bambina che
teneva la manina appoggiata nel punto in cui c’era anche
quella di Robert e poi
sorrise quando sentì qualcosa di strano sotto il tocco della
sua mano.
“fratellino”disse
Sophie sorridendo, niente
da fare ormai si era fissata che era un maschio anche se probabilmente
essendo
ancora così piccola la sua convinzione dipendeva dal fatto
che sua cugina
avesse un fratellino e quindi per regola credeva che sarebbe stato lo
stesso
anche per lei, ma in realtà non sapevano affatto se fosse un
lui o una lei.
“la
sta prendendo in maniera totalmente
diversa da Cecilie”disse Robert
“meno
male”disse Carla sospirando.
“bene
Robert, adesso la macchina vi porterà
alla casa che hai affittato per questo periodo, naturalmente ho chiesto
già la
massima discrezione agli altri, sono le 23,quindi non dovremmo avere
problemi”disse
Katherine spuntando varie voci sul suo palmare.
“lo
spero”disse Robert mentre teneva Sophie
per mano che era più sveglia che mai nonostante
l’ora.
“hai
affittato una casa?”chiese Carla a
Robert mettendo il guinzaglio a Lilly per tenerla finalmente fuori dal
trasportino.
“no
tre mesi in albergo no, e poi fidati per
quanto dicano che ti garantiscono privacy non è affatto
vero, non so mai come
mai ma quando sto in un albergo poi esce sempre qualche nuovo gossip su
io che
mi rimpinzo di m&m’s”disse Robert
“beh
è vero almeno questo”disse Carla ridendo
“ogni
tanto esce qualche gossip serio”disse
Robert
“no,
comunque te l’ho chiesto soltanto perché
non volevo che avessi esagerato come tuo solito”disse Carla
“Robert
di solito è sempre stato molto
controllato con le sue spese, sono le donne che gli fanno fare scelte
sbagliate, vedi la villa che aveva comprato per viverci con Kristen che
nemmeno
dopo sei mesi ha dovuto vendere, o la casa che ha acquistato ora a
Primerose
hill”disse Katherine
“dai
Katherine così mi fai apparire come un
debole, prima o poi mi sarei dovuto comprare una casa ho
trent’anni non potevo
certo vivere con i miei genitori per sempre”disse Robert
ridacchiando e
smorzando un po’ i toni polemici della sua manager, mentre
Carla si stava
trattenendo davvero dal prendere la gabbietta vuota di Lilly e
tirargliela in
testa, magari avrebbe potuto giustificarsi con un “sono gli
ormoni”, davvero
quella donna non smetteva un attimo di ribadire quanto non approvasse
la loro
relazione eppure ormai erano tre anni che lei e Robert facevano coppia
fissa e
due anni e mezzo che vivevano insieme, ma forse non aveva ancora capito
che la
loro era una relazione importante ormai.
“ti
è costato tanto affittare questa casa?”chiese
Carla quando Katherine si allontanò da loro per rispondere
al telefono.
“no,
affatto e comunque me ne aveva offerta
una la produzione in un'altra zona, ma ho preferito questa
perché è in una zona
molto più carina e anche più tranquilla, poi la
persona che voglio presentarti
abita proprio nella casa di fianco”disse Robert
“non
è che mi ritrovo una tua ex vero?”chiese
Carla perplessa
“assolutamente
no, tranquilla”disse Robert
baciandola.
“Robert
forza è arrivata la macchina”disse
Katherine e dopo un buon 40 minuti di macchina si ritrovarono in una
zona
residenziale molto carina e con quei viali alberati che ricordavano
tanto i
telefilm, l’ultima volta che Carla era stata a Los Angeles
aveva girato per
vedere i posti tipici ma non aveva visto poi molto rispetto
all’albergo di
Robert e agli studio dove girava.
“ti
piace?”chiese Robert mentre camminavano
verso l’ingresso della casa e l’uomo che li aveva
accompagnati scaricava le
loro cose in casa.
“molto
carino, sembra di essere in uno di
quei telefilm americani”disse Carla che teneva per mano
Sophie che si guardava
intorno incuriosita mentre Lilly stava già annusando ogni
centimetro del prato
erboso davanti all’ingresso.
“mah
non saprei meglio casa”disse Robert
“beh
si sicuramente meglio casa”disse Carla
“allora
è tutto”disse l’uomo.
“grazie”disse
Robert
“grazie
molte”disse Carla
“di
nulla, Katherine ti do un passaggio a
casa allora?”chiese l’uomo a Katherine
“si
dammi un attimo che dico a Rob il suo
programma per domani”disse Katherine
“allora
domani, ti attende un intervista in
mattinata passerò a prenderti per le 10 e poi dopo pranzo
Steve vuole
incontrarti per parlare dell’organizzazione delle riprese,
pare ci sia stato
qualche piccolo cambiamento, ma vuole parlarne direttamente con
te”disse
Katherine.
“va
bene”disse Robert
“ok
allora a domani”disse Katherine
andandosene.
“è
sempre molto educata”disse Carla
“Katherine
è un po’ fatta così, ma non
è così
male”disse Robert
“dipende
qual è il tuo metro di paragone”disse
Carla sorridendo.
“mamma
braccio”disse Sophie tirandole la
gamba dei pantaloni insistentemente.
“tesoro
mamma è stanca vieni da papà”disse
Robert prendendola in braccio.
“grazie”gli
disse Carla
“papà
ho fame”disse Sophie
“ho
fatto fare anche la spesa, dovremmo
trovare delle cose buone”disse Robert facendo delle facce
buffe e facendo
ridere sia Sophie che Carla.
“grazie
amore mio per ridere tranquillamente
di me”disse Robert
“non
è colpa mia”disse Carla e proprio in
quel momento suonò il campanello.
“la
tua manager si sarà dimenticata di dirti
qualcosa”disse Carla andando alla porta e trovandosi invece
un viso vagamente
familiare.
“ciao
sei Carla vero?è un piacere conoscerti
Robert mi ha parlato così tanto di te”disse Emma
“ciao
ehm piacere di conoscerti”disse Carla
leggermente disorientata.
“Emma”disse
Robert abbracciandola
“Rob”disse
Emma abbracciandolo a sua volta
“tesoro
lei è la mia migliore amica Emma”disse
Robert
“George
è in sala prove con Peter, quindi non
posso presentarveli, però ho visto le luci accese e non ho
saputo resistere”disse
Emma
“hai
fatto benissimo”disse Robert
“papà”disse
Sophie sbucando nel corridoio e
reclamando la sua cena.
“e
questa è la vostra piccolina”disse Emma
vedendo Sophie.
“si
la nostra piccola, vieni Sophie”disse
Robert prendendola in braccio
“ciao
Sophie io sono Emma un amica del papà,
lo sai che anch’io ho un bimbo che ha la tua stessa
età”disse Emma e Sophie la
guardava incuriosita senza dire nulla, non dava mai confidenza agli
estranei.
“è
timida”disse Carla
“comprensibile
anche Peter è così, infatti
non oso immaginare cosa accadrà quando lo manderemo
all’asilo passa tutto il tempo
a sentir suonare suo padre, non mi sorprenderei se da grande decidesse
di
intraprendere la stessa strada”disse Emma perplessa.
“quanti
anni ha?”chiese Carla
“un
anno e sei mesi”disse Emma
“Sophie
ha un anno e quattro mesi”disse Carla
“visto
Rob magari anche i nostri figli
diventeranno amici”disse Emma
“perché
non ti fermi a bere qualcosa con noi,
stavamo giusto preparando la cena”disse Robert
“mi
sembra un’ottima idea, tanto ora che
tornano quei due, tra l’altro meglio così
perché Peter non dorme per niente”disse
Emma
Una
buona mezz’ora dopo stavano parlando del
più e del meno finchè non erano finiti su un
argomento in particolare.
“Emma
lo sai che mi ha tirato un candelabro d’argento
per colpa tua, pensava che facessimo coppia ”disse Robert
ridacchiando
“ancora
con questa storia”disse Carla
sbuffando
“i
maledettissimi gossip, non uscirei con
Robert Pattinson nemmeno per tutto l’oro del mondo, in tante
durante le riprese
si sono invaghite di lui, ma io non di sicuro”disse Emma
“perché
io cosa avrei che non va”disse Robert
fingendosi offeso.
“sei
tu e questo basta e avanza”disse Emma
ridacchiando
“si
non è così perfetto, anche se ultimamente
devo dire che ci si sta avvicinando parecchio”disse Carla
“si
vede proprio che sei innamorata di lui,
dire che Pattinson è perfetto è qualcosa di
talmente assurdo ”disse Emma
“grazie
Emma”disse Robert ironicamente
“prego”disse
Emma
“si
ormai credo che mi abbia fatto il
lavaggio del cervello”disse Carla ridendo con loro.
Questo capitolo fa pena, se volete dirlo non fatevi davvero problemi
perchè se potessi autocommentarmi credo che lo direi io
stessa, doveva esserci tutt'altro ma come sempre i miei personaggi o
meglio i personaggi perchè in realtà non mi
appartengono affatto visto che fanno quel cavolo che vogliono loro
costantemente XD beh comunque i personaggi mi hanno fatto scrivere
questa cosa, le dosi di miele gratuito non sono nel mio stile, io non
ci credo alle cose smielate affatto, lo so che non sembra vista la
natura di questo capitolo ma io odio le cose smielate e banali
tant'è che la proposta gliel'ho fatta fare in un posto
alternative XD se ricordate XD
Comunque che dire io sono ancora viva i miei esami sono andati al 50%
perchè per svariati motivi tre non li ho potuti fare mentre
altri tre si e quelli sono andati bene, ieri ufficialmente ho iniziato
le lezioni del secondo semestre che per fortuna non dureranno
più di un mese e qualche giorno XD ah ieri ho partorito
insieme alle mie compagne XD si perchè al corso elettivo di
donna e parto si fa anche questo tre quarti d'ora con i cambi delle
varie posizioni del parto (io se dovesse capitare sceglierò
di stare in piedi o accovacciata) bocciamo la posizione ginecologica XD
no vabbeh comunque è nato un maschio ed è biondo
chiaramernte perchè io sto con un inglese nel mondo
alternativo in cui dovevamo simulare un parto, no davvero queste cose
possono farcele fare solo in quel corso di laurea scrauso la prof che
ti diceva di spingere davvero assurdo XD bene dopo aver condiviso
quest' esperienza assurda vi ringrazio per i commenti allo scorso cap e
vi ringrazio per sopportare SOPPORTARE ancora questa storia assurda un
abbraccio a tutti
|
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Capitolo 72 *** 72 ***
“Robert,
Robert la
sveglia”disse Carla sbadigliando al suo fianco, la sveglia
suonava ormai da
dieci minuti buoni, ma lui non sembrava intenzionato a sentirla.
“sempre
il
solito”disse Carla sporgendosi verso il suo comodino e
spegnendo la sveglia.
“buongiorno”disse
Robert approfittando del suo movimento per stringerla a sé.
“ce
l’abbiamo fatto
allora, è una vita che suona”disse Carla
“si,
sentivo qualcosa
in lontananza”disse Robert ridacchiando e aprendo finalmente
gli occhi.
“buongiorno
anche a
te comunque”disse Carla baciandolo.
“che
ore sono?”chiese
Robert senza muoversi dalla sua posizione.
“sono
le 7, e ad
occhio e croce mi pare che tu debba essere sul set per le
8”disse Carla
“cazzo
è vero”disse
Robert alzandosi dal letto.
“vado
a vedere se
Sophie è già sveglia”disse Carla
alzandosi a sua volta per andare a svegliare
la loro piccola, quel giorno sarebbero andate a vedere che cosa faceva
papà per
lavoro.
“ehm
amore è
decisamente già sveglia”disse Robert con un tono
di voce che non lasciava
presagire nulla di buono, e infatti era proprio così, era
riuscita a prendere
la sua scatola di pastelli a cera e aveva avuto la fantastica idea di
provarli
sul muro della sua cameretta, e aveva provato decisamente parecchi
colori.
“oddio
ma da quanto
sarà sveglia?”chiese scioccata Carla quando si
ritrovò davanti quella scena.
“beh
ma guarda che
colori, non si può dire che non sia brava, è
portata non c’è dubbio”disse
Robert.
“si
certo, ma magari
sarebbe bello farle capire che deve usare dei fogli e non il
muro”disse Carla
“massì
nulla di
grave”disse Robert abbassandosi al livello della figlia e
dandole un bacino
sulla fronte.
“sei
stata proprio
brava cucciola”disse Robert e lei sorrise prendendo un altro
pastello a cera
colorato pronta a continuare la sua opera, ma Robert le prese il
pastello
riuscendo finalmente a fermarla.
“sei
bravissima
tesoro ma basta colorare i muri, i muri non vanno bene, no
”disse Robert e
Sophie lo osservava incuriosita, ormai capiva piuttosto bene quello che
le si
diceva ma con alcune parole aveva ancora qualche difficoltà,
quindi
probabilmente non aveva ben afferrato che cosa le stesse dicendo il
padre, ma
decise comunque di smettere di colorare.
“credo
che tu l’abbia
decisamente confusa”disse Carla sorridendo.
“beh,
io vado a farmi
una doccia”disse Robert alzandosi e baciando Carla.
“fai
in fretta però,
vorrei riuscire a farne una anch’io”disse Carla.
Quella
mattina quando
arrivarono agli studio c’era una tale confusione che Robert
si preoccupò fosse
successo qualcosa come ad esempio che avessero cancellato le riprese
per
qualche sciopero, e quello sarebbe stato davvero deprimente, teneva
così tanto
a quel film.
“che
succede?”chiese
Carla dando voce ai suoi pensieri, era chiaro anche ai suoi occhi che
qualcosa
non andava.
“non
ne ho idea”disse
Robert e finalmente comparve Katherine che sicuramente aveva le
risposte che
stavano cercando.
“che
succede?”chiese
Robert
“niente
Robert Trey
ha lasciato il film e quindi abbiamo un sostituto”disse
Katherine.
“ah
ok, pensavo già
al peggio”disse Robert
“Robert
so quanto
tieni a questo film, e posso assicurarti che Steven è
così entusiasta di
lavorare con te, quindi non preoccuparti fa soltanto quello che sai
fare al
meglio come sempre”disse Katherine facendogli un mezzo
sorriso.
“certo”disse
Robert a
Carla quel mezzo sorriso di Katherine non piacque molto a dirla tutta.
“ah
vedo che ti sei
portato compagnia oggi, ciao Sophie”disse Katherine salutando
la piccola che
stava in braccio alla madre e che mal tollerava la sua presenza infatti
nascose
il viso contro la spalla della madre, e perfino Lilly iniziò
ad abbaiare non
appena la vide.
“beh
vado”disse
Katherine senza nemmeno degnarsi di salutare Carla.
“che
c’è?”chiese
Robert notando l’espressione perplessa di Carla.
“non
mi piace il modo
in cui ti parla e ti guarda”disse Carla
“ma
se ha quasi
cinquant’anni”disse Robert
“credi
che questo
potrebbe fermarla, non mi piace quella donna”disse Carla
“sei
gelosa per
caso?”chiese Robert ridacchiando.
“di
quella? Proprio
no”disse Carla
“e
fai bene, perché io
ho occhi soltanto per te, e mi pare di avertelo dimostrato
ampliamente”disse
Robert.
“non
piace nemmeno a
Sophie e Lilly ”disse Carla giustificandosi.
“si
certo, e
scommetto che anche il bambino ti è sembrato agitato
”disse Robert
ridacchiando.
“ma
quindi chi è il
nuovo attore ?”chiese Carla camminando al fianco di Robert.
“Robert,
è un piacere
vederti”disse Jake Gyllenhal.
“ah
ciao e quindi sei
tu”disse Robert stringendogli la mano.
“già,
credo che
lavoreremo molto bene insieme, Reese mi aveva parlato molto di te, sono
proprio
felice di aver ottenuto questo ruolo”disse Jake
“come
sta
Reese?”chiese Robert
“bene
suppongo mi ha
lasciato qualche giorno fa”disse Jake
“ah,
bene”disse
Robert perplesso.
“lei
dev’essere tua
moglie vero?”chiese Jake
“si”disse
Robert
“no,
non sono sua
moglie, comunque piacere Carla”disse Carla stringendogli la
mano.
“il
piacere è mio e
questa però è la vostra bambina vero? Reese mi
aveva raccontato dei viaggi che
si faceva Robert per tornare in Europa”disse Jake.
“si
è nostra
figlia”disse Robert
“ti
somiglia molto
Rob”disse Jake.
“ah
Jake eccoti,
vieni abbiamo la prova trucco e costumi”disse una donna
spuntando dai camerini.
“perfetto
arrivo, è
stato un piacere conoscervi”disse Jake allontanandosi.
“però
con Jake, l’hanno
sostituito bene”disse Carla
“non
sono sua
moglie?”chiese Robert perplesso.
“beh
ma è vero”disse
Carla
“si
certo comunque
vorrei ricordarti che abbiamo una figlia e un figlio in dirittura di
arrivo,
anche se non siamo sposati sei un po’
impegnata”disse Robert
“oddio
non posso
crederci tu sei geloso?”chiese Carla ridacchiando.
“ci
stava provando e
tu ci stavi tranquillamente”disse Robert
“ma
quando mai ci
stava provando, semmai ci ho provato io”disse Carla
facendogli l’occhiolino.
“dio
che
stronza”disse Robert scuotendo la testa.
“te
la sai presa
davvero?”chiese Carla accarezzandogli una guancia con la mano
libera.
“no,
tanto lo so che
io ti piaccio di più”disse Robert baciandola.
“si
certo Pattinson
sogna”disse Carla.
Dopo
un’estenuante
giornata passata sul set con tanto di noiosissimi giro completo di ogni
posto
che lo componesse, si quel giorno Robert aveva girato poco e si era
quindi
messo d’impegno per mostrare alla sua famiglia come passava
le sue giornate sul
set,inutile dire che se non doveva girare stare in quel posto era una
noia
mortale.
Se
non altro alla
fine di quella giornata Emma li aveva invitati a cena da loro per
conoscere
finalmente il suo marito rockstar e il suo bambino.
“non
so quanto Sophie
reggerà sveglia è stata una giornata lunga e non
so nemmeno in realtà quando
sia iniziata la sua visto che l’abbiamo trovata a giocare a
Picasso
stamattina”disse Carla
“oddio,
ti ha
colorato le pareti?”chiese Emma ridacchiando
“pastelli
a
cera”disse Carla guardando la sua bambina che stranamente
sembrava già essersi
ambientata in quel nuovo posto e che stranamente aveva dato confidenza
a quel
bambino moro con gli occhi scuri appena più alto di lei.
“so
di che cosa parli
non guardare le pareti del salotto, ormai ci siamo
arresi”disse Emma
sospirando.
“assurdo
Peter non
gioca mai con gli altri bambini”disse Emma perplessa
osservando il suo bambino
che accarezzava Lilly insieme a Sophie.
“Emma
non mi piace
che tuo figlio giri intorno alla mia”disse Robert.
“sono
tornato”disse
George rientrando in casa e in quel momento il piccolo Peter corse
verso
l’ingresso per farsi prendere in braccio dal padre.
“tesoro
il mio amico
Rob e la sua ragazza Carla ”disse Emma facendo le
presentazioni.
“scusate
per il
ritardo”disse George.
Passarono
la serata a
chiacchierare del più del meno sui cambiamenti di Londra
negli ultimi tempi e
sui vari problemi da genitori, mentre Sophie e Peter erano
definitivamente
diventati amici.
La
serata degli oscar
arrivò prima di quanto avessero potuto immaginare, Robert
era completamente
terrorizzato e non riusciva minimamente a stare tranquillo tempi
addietro
avrebbe risolto il tutto con una mezza compressa di valium, ma per
fortuna
quella sera non sarebbe stato da solo, ci sarebbe stata lei al suo
fianco e con
lei tutto sembrava più facile.
“stai
bene?”chiese
Carla vedendo che faticava a farsi il nodo alla cravatta.
“si,
certo sto
bene”disse Robert
“dai
non essere così
teso, magari nemmeno lo vinci l’oscar, andiamo giusto per
hobby”disse Carla
prendendolo in giro, era quasi sicuro che quell’anno la
statuetta come miglior
attore sarebbe stata sua, non avevano fatto altro che parlare del suo
film già
prima che uscisse se ne parlava come un film candidato agli oscar e con
una
performance ottima dell’attore protagonista, attore
protagonista che era
proprio lui. Ormai sembrava che il mondo iniziasse davvero a
dimenticarsi che
tempi addietro e nemmeno così passati lui avesse preso parte
a una cosa
chiamata Twilight.
“per
hobby mi piace
come cosa”disse Robert sorridendo e rinunciando a farsi il
nodo alla cravatta.
“tu
pensa che a stare
con certa gente ho imparato anche a fare il nodo alla cravatta una cosa
che non
ho mai capito in vita mia”disse Carla mentre gli faceva il
nodo.
“visto
ti fa bene frequentare
certa gente”disse Robert
“si,
beh non è che
sia così d’accordo”disse Carla
sistemandogli la cravatta.
“comunque
sei davvero
bellissima, e io sono così nervoso che ancora non te
l’avevo detto”disse
Robert.
“speriamo
davvero di
non vederti vincere allora prima
che ti
prenda un colpo”disse Carla
“no,
stavo valutando
di prendere una mezza compressa di valium ma poi ho pensato che ho
già con me
il mio tranquillante”disse Robert
“il
tranquillante
sarei io?”chiese perplessa Carla.
“non
nel senso che
intendi, ma si l’idea che tu sarai accanto a me mi fa stare
più
tranquillo”disse Robert
“oh
e in caso di
vittoria vuoi che venga a tenerti la mano come faccio con Sophie quando
prova a
camminare su i tronchi al parco?”chiese Carla
“ah
perché devi
smontarmi sempre così”disse Robert sorridendo.
“così
come?”chiese
Carla
“comunque
sono felice
di averti accanto”disse Robert
“di
nulla”disse Carla
sorridendo.
“ti
amo”disse Robert
accarezzandole i capelli raccolti con un fermacapelli.
“anch’io
e non farti
prendere dagli attacchi d’ansia andrà tutto bene,
che tu vinca, perda o che boh
non so faccia qualsiasi altro disastro andrà comunque
bene”disse Carla
rassicurandolo.
“dobbiamo
proprio
lasciare Sophie da Emma, non mi piace quel ragazzino”disse
Robert
“ragazzino
ma se non
ha nemmeno due anni, oddio siamo rovinati se inizi già
adesso speriamo
vivamente che quest’altro bambino sia un maschio a questo
punto”disse Carla.
“lo
spero
anch’io”disse Robert sorridendole, ecco la tensione
se ne era finalmente
andata.
L’interminabile
red
carpet degli oscar, il tappeto rosso e i commenti inutili di gente che
era lì
senza motivo apparente, e interviste, interviste e ancora interviste se
rientravi nella rosa dei nominati in qualche categoria, i
più attesi
chiaramente i candidati per la miglior protagonista femminile e per il
miglior
protagonista maschile.
“perché
tutti ti
fanno le stesse domande cioè non potrebbe tipo un tizio fare
la domanda per
tutti”disse Carla che camminava al fianco di Robert tenendolo
per mano.
“ah
si certo, a me
non dispiacerebbe”disse Robert
“Robert
allora è
stata davvero così dura la preparazione per questo
personaggio?”chiese la
giornalista di fronte a lui tenendo il microfono.
“si,
parecchio io
fisicamente sono un disastro quindi decisamente faticoso, e poi ho un
po’ paura
dei leoni”disse Robert ridacchiando.
“un
ottimo momento
per la tua carriera”disse la giornalista
“si,
sicuramente”disse Robert
“e
invece come te la
cavi nel ruolo di papà?”chiese la giornalista
“spero
bene”disse
Robert lanciando un’occhiata a Carla.
“potrebbe
vincere
l’oscar per quello”disse Carla.
“beh
se non altro se
non vincerai ti accontenterai di questo”disse la giornalista
ridacchiando, era
un tentativo di fare una battuta, ma in realtà non era
suonata molto bene.
“ci
sono attori molto
bravi e quindi credo che probabilmente andrà
così”disse Robert sorridendo.
“beh
divertitevi”disse la giornalista lasciandoli andare, dopo
circa un’altra decina
di interviste di quel tipo riuscirono ad entrare in sala e a prendere
posto.
“mi
sta davvero
venendo sonno”disse Carla sedendosi al suo posto
“beh
si il red carpet
è come una specie di maratona, sei stanca?”chiese
Robert
“no,
no posso
resistere”disse Carla prendendogli la mano.
“oh
guarda hanno
creato il settore Inghilterra maledetti americani”disse Tim
Burton sedendosi
insieme alla moglie Helena Boham Carter e a Carla quasi non prese un
colpo,
davvero Helena Boham Carter e Tim Burton si stavano sedendo accanto a
loro e si
girò a guardare Robert con un espressione scioccata.
“lo
so che li adori,
ma vorrei ricordarti che in realtà abitano a 10 metri da
noi”disse Robert
“lo
so, ma non li ho
mai visti”disse Carla sottovoce.
“Robert
come
stai?”chiese Colin Firth dando una pacca sulla spalla a
Robert e sedendosi
accanto a lui in compagnia della moglie.
“un
po’ in ansia, tu
tutto bene ho visto il tuo ultimo film complimenti”disse
Robert
“e
io invece ti
faccio i complementi per la tua candidatura l’ho visto,
complimenti davvero un
ottimo lavoro”disse Colin.
“grazie”disse
Robert
“e
invece lei è la
tua fidanzata suppongo?”chiese Colin.
“si,
abbiamo una cosa
in comune tra l’altro”disse Robert
“oh
certo che lo so,
beh abbiamo gusto in quanto a donne, piacere”disse Colin
“piacere
Carla”disse
Carla stringendogli la mano, e non poteva crederci stava facendo
conoscenza di
Colin Firth come se nulla fosse? Lo stesso Colin Firth che aveva
adorato in a
single man, lo stesso Colin Firth del diario di Bridger Jones, assurdo.
Dopo
aver realizzato
che comunque sarebbe stata circondata per tutta la sera da star del
cinema
iniziò a tranquillizzarsi e a sembrare meno una specie di
fan.
“però
ho trovato
qualcuno che ti toglie le parole”disse Robert mentre le luci
calavano sulla
sala.
“tu
non hai idea è il
mio idolo, Tim Burton è geniale”disse Carla
“ma
ti ripeto abita
nella nostra stessa strada avresti potuto vederlo buttare la spazzatura
o cose
da comune mortale”disse Robert
“giusto”disse
Carla
sorridendo e appoggiandosi alla spalla di Robert.
La
cerimonia fu
piuttosto divertente e Carla morì dalle risate quando fecero
la parodia del
personaggio di Robert e specialmente di Robert.
“è
più figo di
te”disse Carla e lui gli fece una breve smorfia contrariata.
“terrò
a mente questa
affermazione”disse Robert
“scherzavo,
scherzavo”disse Carla prendendogli la mano e stringendola tra
le sue, il
momento dell’annuncio del miglior attore protagonista si
avvicinava e la
tensione era alle stelle, Robert credeva che avrebbe smesso di
respirare da un
momento all’altro.
“sta
tranquillo”disse
Carla rassicurandolo.
“ed
è giunto il
momento di annunciare il miglior attore protagonista di
quest’anno”disse Robert
Downey Junior.
Dopo
un video con la
rosa dei candidati arrivò il momento
dell’annuncio.
“andrà
tutto
bene”disse Carla tenendogli sempre la mano come aveva
promesso di fare.
“and
the winner is
Robert Pattinson per Water for Elephants”disse Robert e
Robert rimase qualche
secondo al suo posto senza riuscire a capire bene che cosa stesse
realmente
accadendo poi prese il volto di Carla tra le mani e la
baciò, lei gli sorrise e
gli accarezzò una guancia per incoraggiarlo, il temibile
discorso.
Katherine
gli aveva
scritto un discorso ma non era quello che avrebbe detto lui, non se la
sentiva
di andare lì e dire due tre cose impostate avrebbe
improvvisato come suo
solito, d’altronde era un attore.
“complimenti”disse
Robert consegnando la statuetta nelle mani di Robert che la teneva
terrorizzato
dall’idea che potesse cadergli.
“grazie
a tutti, io
non posso credere di essere qui, e davvero ho parecchie persone da
ringraziare
per questo film, quindi ringrazio Francis e tutti quelli che hanno
lavorato con
me e mi hanno aiutato a preparare questo ruolo, ringrazio i miei amici
che in
qualche modo ci sono sempre, la mia famiglia anche se il mio migliore
amico
ormai fa parte della mia famiglia, e poi voglio seriamente ringraziare
l’unica
persona che mi ha tirato fuori dallo schifo in cui sono sprofondato
prima di
incontrarla, e voglio dirle che la amo tanto e che la ringrazio per
essermi
sempre accanto per avermi dato una bambina bellissima e per il prossimo
o
prossima che è in arrivo, grazie davvero tanto, non so dove
sarei senza di
te”disse Robert.
“oddio”disse
Carla
totalmente spiazzata, era davvero imbarazzante come cosa e non riusciva
a
contenere più le lacrime.
“ti
è piaciuto il mio
discorso?”chiese Robert quando tornò al suo posto.
“tu
sei tutto
matto”disse Carla abbracciandolo.
“è
tutto vero, io non
so dove sarei se tu non ci fossi stata, io non lo so se sarei mai
arrivato a
questo film”disse Robert
“tu
sei davvero tutto
matto, e io allora che cosa dovrei dire? Dio Robert Thomas Pattinson se
non ti
ci fossi messo così d’impegno a tirarmi fuori
dalla mia inutile vita, forse
adesso sarei ancora la stessa persona di tre anni fa cinica e
stronza”disse
Carla
“io
non ho fatto
nulla, sei tu che finalmente hai capito, si beh forse ti ho leggermente
fatto
una corte serrata”disse Robert
“e
io non capivo
niente, dio se penso che se tu fossi stato un altro ora non saremmo qui
e la
colpa sarebbe tutta mia”disse Carla
“ma
si dia il caso
che sono un tipo paziente, e poi sapevo che ne valeva la
pena”disse Robert
avvicinandosi al suo viso e baciandola di nuovo, decisamente stavano
dando
spettacolo.
Eccovi il nuovo cap scusate se arriva tardi ma sono intossicata dai my
chemical romance sono andata al loro concerto lunedì e sono
totalmente intossicata tantìè che devo scrivere
una ff anche su di loro ne necessito XD che dire vi lascio a questo
capitolo finalmente gli oscar spero vi piaccia e niente ringranziamo
gerard way per i pastelli a cera XD ah proposito se volete sapere chi
è il marito di emma che per precisione è emma
watson one
night only tra l altro si sono già
lasciati ma nella mia ff si sposano e hanno questo bambino che ha
più o meno l'età di sophie qualche mese in
più proprio e si chiama peter XD un abbraccio a tutti e
grazie per seguire questa storia
|
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Capitolo 73 *** 73 ***
“Davvero
avete dato troppo spettacolo, un minimo di
contegno, lo sai che quel programma come si chiama, non mi ricordo
comunque ci
sta tartassando per un intervista”disse Monica al telefono
elettrizzata, anche
se faceva finta di essere scocciata si vedeva che invece era
elettrizzata e
questo non piaceva per nulla a Carla, ci mancava soltanto che sua madre
aprisse
le porte della sua camera a tutti per mostrare come era cresciuta
l’attuale
compagna, o meglio prossima moglie del premio oscar Robert Pattinson,
perché
ormai l’avrebbero chiamato così per i prossimi
cinquant’anni e quando il suo
nome sarebbe comparso nella locandina o nel trailer di un film non
sarebbe più
stato Robert Pattinson ma il premio oscar Robert Pattinson.
“mamma
non far entrare nessuno in casa nostra, davvero te ne
prego”disse Carla sospirando, mentre Robert la osservava
perplesso, qualche
parola di italiano la stava imparando ma comunque quando faceva dei
veri e
propri discorsi non la capiva affatto.
“si
certo, anche se sai quanto adori”disse Monica
“no,
non mi interessa non andrai a Verissimo o come cavolo
si chiama a mostrare le foto di quand’ero piccola e
raccontare i cazzi
miei”disse Carla
“certo,
certo ma non ti scaldare voglio ricordarti che sei
incinta”disse Monica addolcendo la pillola.
“nessun
Signorini in casa nostra ricordalo”disse Carla
“certo,
certo dai passami la mia nipotina che voglio
salutarla”disse Monica.
“non
c’è è a giocare con il figlio di
Emma”disse Carla
“oh
beh capisco, Robert?”chiese Monica
“te
lo passo è proprio qui”disse Carla guardando
Robert
accanto a lei e passandogli il telefono.
“mia
madre”disse Carla e lui prese la cornetta sorridendole,
era assurdo che Robert non trovasse affatto insopportabile sua suocera
nonostante fosse in passato stata totalmente ossessionata da lui,
insomma
sarebbe stata tranquillamente una twimom, una cosa parecchio triste,
eppure lui
era sempre così gentile e comprensivo, lo era sicuramente
più di Carla che
invece sbottava subito appena sua madre ne diceva o faceva una delle
sue, ma
forse tutto questo dipendeva da un passato che seppur perdonato ancora
non era
stato dimenticato.
“lo
so, ma sua figlia è bellissima non posso farci
nulla”disse Robert e Carla lo guardò di sottecchi
perplessa, e lui le accarezzò
una guancia con lo stesso sguardo rapito con cui guardava soltanto lei
e la
loro bambina, quello sguardo pieno di orgoglio e amore.
“si,
Sophie ne sarà sicuramente felice e anche noi, ci
sentiamo presto mi saluti Gabriele”disse Robert prima di
chiudere la chiamata.
“felice
di cosa?”chiese Carla perplessa
“no,
quando torneremo a casa vogliono venire a trovarci e
gli ho detto che mi sembrava una buona idea, specialmente
perché per quando
torneremo a casa dovremmo diventare quattro”disse Robert
portandogli un braccio
attorno alle spalle e attirandola a sé.
“oddio
già è vero, e non abbiamo preparato nulla,
comprato
nulla”disse Carla lasciandosi prendere per un attimo dal
panico, è vero erano
stati così impegnati a ricostruirsi che non avevano pensato
ai preparativi per
la nascita del loro secondogenito, non avevano fatto assolutamente
nulla,
mentre per Sophie avevano arredato tutta la cameretta e comprato tutto
già
quando mancava parecchio al suo arrivo.
“hey
non ti starai facendo prendere dal panico per una
stupidaggine del genere?”chiese Robert
“ma
è vero, per Sophie avevamo smosso il mondo e per lui o
lei non abbiamo fatto nulla praticamente, abbiamo pensato soltanto a
noi due
ultimamente”disse Carla
“beh
ma quello l’abbiamo fatto per lui o lei, questo bambino
la vorrà una famiglia unita, con dei genitori che si amino e
che lo amino
tanto”disse Robert.
“si
hai ragione, quella è la cosa fondamentale”disse
Carla
“ecco
e non farti prendere dall’ansia, visto che sei
incinta”disse Robert copiando le parole di Monica, e Carla
sbuffò
accoccolandosi tra le sue braccia.
“sembra
che sei incinta sia diventata la scusa a tutto
ormai”disse Carla
“prima
l’hai usata anche tu per convincermi a lasciar andare
nostra figlia a giocare con quel tale”disse Robert.
“Robert
credo che sia decisamente presto per preoccuparsi
dei ragazzi con cui esce tua figlia, certo quando sarà
grande se ha preso da
noi due dovremmo preoccuparci, insomma io ho una predisposizione a
farmi
piacere dei completi idioti, e tu una predisposizione ad uscire con
persone problematiche”disse
Carla
“ti
adoro lo sai?”chiese Robert accarezzandole i capelli e
baciandola.
“non
riesco a capire perché, ma lo so”disse Carla
“anche
qualcun altro sembra avere una certa predisposizione
per te sai?”chiese Robert scettico.
“ancora
con questa storia, ha problemi sentimentali esce con
una che ha praticamente dieci anni meno di lui ”disse Carla
“dieci
anni meno di lui?come te, quello ci prova e io non lo
reggo”disse Robert
“stai
creando un aura negativa e io la percepisco,
sicuramente adesso se ne accorgerà anche il
bambino”disse Carla.
“ah
ok”disse Robert imponendosi di rimanere calmo.
“ dai
stavo scherzando”disse Carla tirandogli una pacca
sulla spalla.
“e io
ci casco sempre ufff, avrei dovuto stare con che ne
so, una commessa del supermarket o una donna con un qualsiasi altro
lavoro,
finisco sempre col crederti”disse Robert
“ mi
crederesti anche se ti dicessi, che che so gli
americani hanno inventato il fish and chips”disse Carla
ridacchiando.
“si,
brava prenditi gioco di me”disse Robert
“è
difficile riuscirci fino in fondo, è davvero difficile
mentirti”disse Carla
“lo
so, anche se beh io dovrei riuscirci di più, insomma
cazzo ho vinto un oscar come miglior attore protagonista, ma quando
sono
davanti a te è davvero difficile”disse Robert.
“già
insomma, dovrebbero togliertelo, per me James Franco lo
meritava di più”disse Carla ridacchiando.
“senti,
ti ho fatto parlare con Tim Burton”disse Robert
“gli
hai chiesto se loro riescono a gestire bene la nuova
raccolta differenziata dai”disse Carla ridacchiando, in quel
momento si sarebbe
voluta sotterrare, avevano davvero parlato di raccolta differenziata e
poi lui
aveva esordito dicendo che la sua ragazza aveva una vera e propria
devozione
per lui come regista, per i suoi film e per loro come coppia e che
quindi
sarebbe stato utile per lei sapere come andava la raccolta
differenziata, i due
li avevano guardati allucinati e poi erano scoppiati a ridere, ecco il
suo
incontro dei sogni con le persone che più stimava non era
stato propriamente
come avrebbe immaginato, anche se c’era da dire che nemmeno
aveva mai
immaginato che un giorno si sarebbe seduta al fianco di Helena Boham
Carter e
Tim Burton per assistere alla consegna degli oscar a cui tra
l’altro il suo
ragazzo era candidato.
Si decisamente
nell’ultimo periodo le cose che mai si
sarebbe aspettata di poter vivere iniziavano a diventare troppe, la
cosa più
assurda era che la cosa più inaspettata per lei era stato
innamorarsi, essere
riamata e avere dei bambini con un uomo davvero speciale, e davvero
degno di
essere chiamato tale.
Il giorno dopo
Robert era andato sul set da solo perché
Carla si era fatta convincere da Emma a fare un giro per Los Angeles, o
per
meglio dire a darsi un po’ lo shopping, la scusa era stata
fare acquisti per i
loro figli, ma chiaramente non era poi propriamente andata
così, naturalmente
Robert ne era stato più che felice, visto che almeno per un
giorno avrebbe
potuto risparmiarsi di vedere Jake Gyllnhal girare intorno alla sua
ragazza.
“non
siete ancora andati a fare l’ecografia di
controllo?”chiese Emma mentre camminavano tranquillamente con
i loro figli per
mano che a loro volta si tenevano per mano.
“no,
perché poi non abbiamo avuto un attimo, cioè lui
non ne
ha mai uno, dovremmo andarci dopodomani, Katherine gli ha lasciato una
mattinata di permesso, non la sopporto”disse Carla.
“si
immagino, non è facile uscire con un attore, ci sono
tutti quei meccanismi sotto che gli impongono di proporsi sempre come
un uomo
libero, e la pubblicità per il film, anche se beh ormai lui
dovrebbe essere un
po’ fuori da questi meccanismi, ma che poi non ho idea di
come faccia davvero,
cioè sono dieci anni praticamente che è in questo
universo mediatico”disse
Emma.
“si,
è pesante, cioè specialmente per lui, io alla fin
fine
ormai ho capito come girano queste cose, poi dopo quello che
è successo a
maggio ho imparato anche fin troppo bene”disse Carla.
“dio
tu non hai idea quanto mi è dispiaciuto, poi lui stava
davvero così male, sono davvero felice che si sia chiarito
tutto, davvero siete
una coppia così bella, e tu davvero l’hai tirato
fuori da un brutto periodo,
lui quando quella beh meglio non dire cosa l’ha piantato era
davvero a pezzi,
sinceramente non credevo che l’avrei mai più
rivisto spensierato come è sempre
stato”disse Emma.
“uhm
non ne sono così sicura, perché quando penso alla
nostra relazione non posso fare a meno di pensare che in assoluto sia
stato lui
quello che mi ha salvata da me stessa”disse Carla.
“oh
non credere hai fatto anche tu un bel lavoro”disse Emma.
“beh
non saprei”disse Carla
“e
invece questo matrimonio?”chiese Emma
“argomento
dolente, voglio sposarlo ma tutto quello che sta
intorno al matrimonio è qualcosa che davvero mi
irrita”disse Carla.
“beh
ma quelli sono dettagli, insomma si sopravvive è
soltanto un giorno”disse Emma.
“infatti
ho accettato soltanto perché si tratta di lui, come
tutto il resto non ero molto dell’idea di crearmi una
famiglia, è venuto fuori
tutto soltanto perché è arrivato lui, non credo
che qualcun altro sarebbe stato
in grado di farmi fare quello che ho fatto con lui, è un
po’ assurdo lo
so”disse Carla.
“no,
affatto è fantastico, cioè siete proprio belli,
lui
quando parla di te ha sempre una luce strana e per te è lo
stesso, davvero
wow”disse Emma.
“beh
anche tu e George siete una bella coppia, insomma siete
così uniti”disse Carla
“si
non posso lamentarmi, e poi quel pazzo è venuto a vivere
qui con me soltanto perché io finissi
l’università, poi beh è arrivato Peter
e
abbiamo deciso di restare ancora un po’ qui, ma abbiamo
intenzione di tornare
presto a Londra, insomma Los Angeles può anche essere bella
quanto vuoi, ma per
un inglese dopo un po’ la California diventa davvero
stressante, e poi vorrei
che mio figlio crescesse come un vero londinese”disse Emma
ridacchiando.
“no
infatti devo dire che anche a me inizia a mancare
Londra, ma mi sarebbe mancato di più Rob e anche a Sophie,
quindi ho pensato
di venire a fargli
un po’
compagnia”disse Carla.
“hai
fatto bene, stavo pensando facciamo un giro da Vera
Wang, magari ti passa la fobia dei matrimoni”disse Emma.
“veramente
ho già visto il vestito giusto, però non ho avuto
il coraggio di provarlo, e adesso sicuramente non posso
provarlo”disse Carla
osservando la sua pancia.
“massì
invece, ci sarà qualche modello più grande
andiamo a
vedere, secondo me una volta che ti vedi addosso il vestito da sposa
passa
tutto”disse Emma insistendo e naturalmente i suoi occhi erano
caduti sempre
sullo stesso modello.
“è
davvero bellissimo”disse Emma osservando il vestito.
“si
mi aveva colpito subito”disse Carla
“Sophie
ti piace questo vestito per la mamma?”chiese Emma
“si,
sembra il vestito da principessa”disse Sophie ridendo
insieme a Peter, erano davvero adorabili.
“signora
guardi che se vuole provarlo possiamo provarlo
ugualmente anche se diciamo c’è un po’
di pancia al momento”disse la commessa
sorridendole.
“e va
bene proviamolo”disse Carla che alla fine si era
lasciata tentare dall’idea di vedere come le stesse
quell’abito incantevole.
“ce
l’abbiamo fatta”disse Emma sospirando.
Quando Carla
vide la sua immagine riflessa nello specchio
quasi non le prese un colpo,era davvero lei su quella pedana rotonda
con quel
vestito incantevole che le stava incredibilmente bene.
“passata
la fobia da matrimonio ammettilo”disse Emma ridacchiando.
“solo
perché questo vestito è
bellissimo”disse Carla
“ e
c’è da dire che ti sta benissimo”disse
Emma
“si
davvero le sta molto bene, sembra proprio disegnato per
lei”disse la commessa entusiasta quanto Emma.
“cucciola
che dici?”chiese Carla avvicinandosi alla sua
bambina.
“lo
voglio anch’io”disse Sophie
“ok
approva”disse Carla
“sai
che poi con il pancione ti sta ancora meglio”disse Emma
“ehm
Emma mio figlio o figlia non è un accessorio, insomma
nascerà presto”disse Carla
“no
intendo che magari questo matrimonio si potrebbe anche
tipo anticipare visto che con il pancione ti dona ancora di
più”disse Emma.
“adesso
capisco perché sei la migliore amica di Rob”disse
Carla ridacchiando, no decisamente avrebbero aspettato però
diciamo magari non
così tanto come aveva pensato inizialmente.
“ti
va di prendere un taxi? Mi pare che abbiamo camminato
davvero parecchio oggi, non è che ti sei stancata
troppo”disse Emma vedendola
un po’ affaticata.
“no
credo di aver bisogno di sedermi un attimo però, ho un
paio di contrazioni che mi stanno dando fastidio”disse Carla
sedendosi su una
panchina.
“senti
non è meglio che magari facciamo un salto in
ospedale?”chiese Emma.
“no,
credo che sia soltanto perché abbiamo camminato un
po’,
adesso mi passa”disse Carla ma in realtà quelle
contrazioni non sembravano
pensarla allo stesso modo, no, non le piacevano affatto specialmente
perché non
dovevano essere così forti a quel periodo della gravidanza.
“si
forse hai ragione, un controllo non è una cattiva
idea”disse Carla, dopo l’esperienza che aveva avuto
con la gravidanza di
Sophie, aveva imparato a non sottovalutare nessun segno che la
insospettisse e
poi per quanto ne sapesse, adesso era lei la gravida e doveva uscire
dal suo
lavoro, era inutile fare anche l’ostetrica.
“chiamo
un taxi”disse Emma.
Quando
arrivarono in ospedale la situazione sembrava
decisamente peggiorata, probabilmente si stava agitando e peggiorando
in quel
modo le cose.
“Emma
tieni Sophie”disse Carla quando la chiamarono per
essere visitata.
“vuoi
che avverto Rob?”chiese Emma
“non
lo so, non voglio che si agiti”disse Carla
“lo
chiamo lo stesso”disse Emma quando Carla
oltrepassò le
porte scorrevoli.
“ho
delle contrazioni piuttosto forti da circa un ora ormai,
e lo so che agitandomi non faccio altro che peggiorare la cosa ma
“disse Carla
“si
sdrai e non si preoccupi, adesso vediamo cosa c’è
che
non va”disse la dottoressa
“ho
camminato tanto oggi e lo so”disse Carla
“allora
ora ascolto per prima cosa il battito”disse la
dottoressa accertandosi che il battito fosse presente.
“il
battito c’è, e la frequenza è
buona”disse facendoglielo
sentire e almeno quello per un attimo la fece sentire meglio, almeno il
bambino
stava bene, ma sapeva benissimo che quelle contrazioni che non volevano
smettere non erano un buon segno.
“però
il collo dell’utero si è raccorciato e questa cosa
non
ci piace affatto, a quante settimane diceva di essere?”chiese
la dottoressa.
“entro
oggi nella ventiseiesima settimana”disse Carla
trattenendo a stento le lacrime, specialmente quando vide la faccia
della donna
nel sentire “ventisei settimane”, ventisei
settimane era presto, e le
possibilità di vita c’erano ma erano davvero
poche.
“ricoveriamo
e blocchiamo queste contrazioni, ha avuto lo
stesso problema anche con l’altra
gravidanza?”chiese la dottoressa.
“si,
ma era capitato verso le 32 settimane”disse Carla.
“però
leggo che la prima figlia è nata a termine, quindi
siete riusciti a bloccare la cosa, siamo fiduciosi su, non pianga
davvero”disse
la dottoressa provando ad esserle di conforto.
“adesso
la ricoveriamo e facciamo in modo di bloccare queste
contrazioni, probabilmente lei è un po’ soggetta
al parto pretermine, si è
raccorciato un pochino ma io sono davvero fiduciosa, ho visto di
peggio”disse
la dottoressa analizzando bene quello che vedeva in ecografia.
“il
bambino comunque sta perfettamente bene, è sempre un
maschietto ma questo immagino che lo sapesse
già”disse la dottoressa.
“un
maschietto?”chiese Carla
“ops
non lo sapeva, beh è molto chiaro è un
maschio”disse la
dottoressa.
Oltre ai
miorilassanti dovettero darle qualcosa per farla
calmare, Emma naturalmente aveva subito chiamato Robert che lasciato il
set e
mandato al diavolo Katherine si era precipitato da lei, Sophie aveva
capito che
c’era qualcosa che non andava, perché i bambini
per quanto fossero piccoli le
percepivano queste cose e quando aveva visto arrivare il padre gli era
corsa
incontro ricercando il suo abbraccio.
“tesoro”disse
Robert stringendola.
“mamma”disse
Sophie piangendo, prima Emma era riuscita a
tranquillizzarla un po’, ma adesso che aveva visto il padre
era scoppiata a
piangere di nuovo.
“tesoro
resti qui cinque minuti con Emma e Peter, papà torna
subito davvero”disse Robert.
“torni,
subito subito”disse Sophie.
“si
tesoro”disse Robert dandole un bacino sulla fronte.
“grazie
davvero Emma”disse Robert abbracciando l’amica.
“sono
sicura che andrà tutto bene, non ti
preoccupare”disse
Emma dandogli una pacca sulla spalla.
E quindi eccoli
di nuovo con la stessa storia, minaccia di
parto prematuro, questa volta però era addirittura prima
delle trenta
settimane,doveva farsi forza e andare da lei, non poteva stare
lì a disperarsi
per l’ennesima sfortuna, erano forti sarebbero riusciti ad
affrontare anche
quel momento, e tutto sarebbe andato bene.
“buongiorno
stavo cercando la mia fidanzata”disse Robert
“si
venga l’abbiamo appena ricoverata”disse
un’ infermiera
accompagnandolo alla camera di Carla.
“amore”disse
Robert entrando nella stanza e avvicinandosi al
suo letto.
“scusami
Robert veramente”disse Carla in lacrime, fino a
quel momento era riuscita a trattenersi provando ad immaginare che cosa
gli
avrebbe detto quando sarebbe arrivato, e voleva essere forte, non
voleva che si
preoccupasse troppo e non voleva farsi vedere in quello stato da lui,
perché
non meritava di farsi carico anche della sua sofferenza.
“tesoro
non dire stupidaggini, non devi scusarti di nulla
ok?”disse Robert stringendole la mano.
“si
invece, oggi mi sono affaticata troppo, la dottoressa
dice che non è per quello ma è per forza colpa
mia, se fossi rimasta a casa non
sarebbe successo”disse Carla
“se
la dottoressa dice così io credo che dovresti crederle,
insomma avete passeggiato in centro non sei certo andata a farti una
maratona,
quindi smettila di darti colpe inutili, sono i nostri bambini che a
quanto pare
hanno sempre fretta di venire al mondo”disse Robert
sorridendo.
“bambino,
è un maschio Robert”disse Carla.
“hanno
visto che è un maschio?”chiese Robert
sorridendole.
“si,
lui sta bene quanto meno, è tutto il resto che non
va”disse Carla
“tu
adesso non devi pensare a nulla, devi soltanto riposarti
e stare tranquilli, sono certo che andrà tutto bene, ce
l’abbiamo fatta una
volta ce la faremo ancora, sta tranquilla”disse Robert
accarezzandole i capelli
per rassicurarla.
“sono
un disastro anche sul fronte fisico, ho addirittura un
collo dell’utero che non funziona come
dovrebbe”disse Carla sbuffando e
asciugandosi le lacrime.
“dio
davvero, questo è un difetto di quelli che davvero non
sopporto, questo collo dell’utero che non funziona, credo che
questo potrebbe
farmi pensare che tu non faccia per me davvero”disse Robert
sorridendo e
facendola sorridere per l’assurdità del suo
pensiero.
“sei
incredibile davvero”disse Robert
“ tu
dici che andrà tutto bene?”chiese Carla
“io
ne sono sicuro, ma a proposito stavo pensando adesso
dobbiamo decidere davvero il nome”disse Robert.
“io
devo deciderlo, tu hai scelto quello di Sophie”disse
Carla
“ti
prego non dire il nome che penso tu stia pensando”disse
Robert.
“no,
quando la dottoressa mi ha detto che era un maschio mi
è venuto istantaneo chiamarlo Julian, e siccome ho
già iniziato a chiamarlo
così”disse Carla
“Julian,
mi piace Julian”disse Robert sorridendole.
“meno
male”disse Carla
“ti
amo tanto”disse Robert baciandola.
“anch
io ti amo tanto”disse Carla.
“te
la senti di vedere Sophie, le ho promesso che la portavo
da te, credo che abbia capito che qualcosa non va”disse
Robert
“si
ti prego, devo rassicurarla, è successo tutto
così in
fretta che davvero non so come avrei fatto senza Emma ”disse
Carla.
“arrivo
subito”disse Robert sorridendo prima di andare a
prendere Sophie.
“amore
guarda chi c’è?”chiese Robert entrando
nella stanza
con in braccio la loro bambina.
“mamma”disse
Sophie allungandosi tra le braccia di Robert
per abbracciare Carla.
“
cucciola, non ti devi preoccupare ok? La mamma deve
restare un po’ qui, ma sta bene va bene? Con te comunque
c’è sempre papà e poi
c’è la zia Emma”disse Carla.
“mamma”disse
Sophie stringendola forte.
“ti
prometto che quando torno a casa, ci mettiamo a fare i
pan cakes con papà va bene?”chiese Carla dandole
un bacino sulla fronte.
“può
venire anche Peter?”chiese Sophie.
“certo
tesoro”disse Carla sorridendole e osservando
l’espresssione perplessa di Robert.
“il
fratellino sta bene?”chiese Sophie
“si
tesoro, il fratellino sta bene e abbiamo anche scelto
come lo chiamiamo”disse Carla
“ti
piace Julian Sophie?”chiese Robert
“siii”disse
la piccola
“però
il vestito da principessa di mamma lo voglio io”disse
Sophie.
“vestito
da principessa?”chiese Robert perplesso.
“lunga
storia”disse Carla
“bianco”disse
Sophie aggiungendo dettagli.
“sei
andata a vedere l’abito da sposa?”chiese incredulo
Robert.
“ehm
già”disse Carla.
“sarai
stata sicuramente bellissima”disse Robert
“non
saprei”disse Carla
“beh
presto lo scopriremo”disse Robert stringendole la mano.
“si,
presto va bene”disse Carla.
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Capitolo 74 *** 74 ***
“papà,
papà”disse Sophie tra le lacrime, di solito Carla
da quando erano a Los Angeles
aveva preso l’abitudine di accenderle il carillon vicino al
suo lettino prima
che si addormentasse, e per Sophie era diventata
un’abitudine, ma adesso lei
non c’era e per quanto anche Robert fosse in grado di dare la
corda a quella
scatolina a forma di luna, sembrava che per Sophie non fosse lo stesso,
passava
parecchio tempo prima che si addormentasse, e quando finiva per
addormentassi
si svegliava nel cuore della notte proprio come in quel momento.
“arrivo”disse
Robert sbadigliando e raggiungendo la camera della sua piccola.
“papà”disse
Sophie in lacrime.
“Che
c’è amore”disse Robert prendendo in
braccio Sophie e stringendola forte a sé
per tranquillizzarla, erano ormai diversi giorni che andava avanti
così, Carla
era ancora sotto osservazione e i medici non si erano sbilanciati
molto, una
cosa che Robert aveva imparato ad odiare dei medici era che non erano
mai
sinceri fino in fondo, ti davano sempre la sensazione di nasconderti
qualcosa.
Gli
incubi notturni di Sophie erano cominciati proprio da quando Carla era
rimasta
in ospedale, forse quel pomeriggio doveva essersi presa davvero un
brutto
spavento.
“mamma”disse
Sophie.
“manca
anche a me tesoro, tanto tanto”disse Robert
“mamma”disse
Sophie.
“deve
stare ancora un po’in quel posto dove siamo andati a
trovarla, ma torna, vedrai
che tra qualche giorno sarà a casa con noi”disse
Robert.
“ti
voglio bene papà”disse Sophie
“cucciola
sai cosa facciamo, papà resta
a farti
compagnia finchè non ti addormenti”disse Robert
accarezzandole i capelli, ma in
realtà Sophie non aveva dormito affatto e Robert che era
rimasto sveglio con
lei il mattino dopo era letteralmente a pezzi, gli ci sarebbe voluto un
doppio
caffè per riuscire a stare sveglio.
“sei
sicuro di riuscire ad occupartene oggi, hai una faccia”disse
Emma osservandolo
attentamente aveva nettamente un bel paio di occhiaie.
“certo,
non è un problema e poi non me la sento di starle lontano in
questo momento,
già lei non c’è devo essere presente
almeno io”disse Robert.
“mi
sembra giusto, se però ti danno problemi sul set non esitare
a chiamarmi, e
magari più tardi ci vediamo pensavo di passare a farle un
saluto ”disse Emma.
“si,
adesso dobbiamo solo sperare, non c’è molto da
fare”disse Robert
“andrà
tutto bene vedrai”disse Emma.
“grazie
Emma, sei davvero un amica”disse Robert abbracciandola.
“la
migliore”disse Emma.
“allora
cucciola ti va di venire al lavoro di papà
oggi?”chiese Robert e la piccola
Sophie annuì entusiasta, per fortuna era ancora piccola per
capire bene quello
che le succedeva intorno e bastava poco per riuscire a distrarla e allo
stesso
modo riusciva a sentirsi un po’ meglio anche Robert, era
capitata più o meno la
stessa cosa con la loro bambina eppure adesso era lì con
loro, sarebbe stato lo
stesso con Julian, doveva essere così.
“si?”chiese
Robert prendendola in braccio e lasciandole un bacio con lo schiocco
sulla
guancia dimenticandosi di non aver fatto la barba e quindi facendole il
solletico.
“mamma”disse
Sophie
“oggi
ti porto da mamma va bene?e vediamo come sta Julian”disse
Robert accarezzandole
la massa di capelli biondi, ne aveva tantissimi ereditati decisamente
da
entrambi.
Il
giorno prima aveva fatto tardi per colpa delle riprese e per un pelo
era
riuscito ad andare da lei, e quindi non era potuto passare da casa ed
infatti
quando era andato a riprendere Sophie da Emma aveva scoperto che dopo
aver
giocato un po’ con Peter non aveva fatto altro che piangere e
cercare i suoi
genitori, inutile dire che quando Emma gliel’aveva raccontato
lui c’era rimasto
malissimo e si era ripromesso che nonostante stesse soffrendo anche
lui,
sarebbe riuscito ad occuparsi di lei e a non farle mancare la presenza
della
madre.
“sei
ancora in ritardo”disse Katherine tentando di darsi un minimo
di contegno, se
solo intorno a loro non ci fosse stata tutta quella gente probabilmente
avrebbe
urlato, non ne poteva più dei comportamenti di Robert,
insomma aveva vinto un
oscar doveva riuscire, a mantenere la credibilità che si era
conquistato, e
invece ai suoi occhi era troppo impegnato con la sua vita privata per
preoccuparsi davvero della sua carriera.
“si,
io e Sophie abbiamo avuto qualche problema con Lilly questa mattina,
l’abbiamo
cercata per tutta la casa per fortuna era soltanto nel giardino di
Emma”disse
Robert scompigliando i capelli della sua piccola attaccata alla sua
gamba.
“si,
vedo che ti sei portato la bambina, ma esistono le baby sitter, esiste
Emma o
sbaglio?”chiese Katherine.
“no,
io sono suo padre ed è giusto che stia con me, non vedo che
problemi può creare
Sophie”disse Robert perplesso.
“dio
Robert proprio non capisci, non devi permettere che la tua vita privata
influenzi il tuo lavoro, andarsene così l’altro
giorno è stata una vera
mancanza di rispetto”disse Katherine.
“stai
scherzando spero? Hai idea vero di quello che sta succedendo, hai una
vaga idea
di come possa sentirmi, o davvero ti interessa sempre e soltanto quanti
soldi
riuscirò a incassare”disse Robert.
“certo
che mi rendo conto, sei ancora un ragazzino impulsivo e da quando
frequenti
quella donna hai avuto più problemi che in tutta la tua
vita, io davvero vorrei
capire che cosa ci fai ancora tu con quella”disse Katherine
tirando fuori
quello che si teneva dentro da giorni.
“Katherine
non credo che la gestione della mia vita privata sia di tua competenza,
se
lavorare con me per te è un problema puoi sempre cambiare
lavoro, ma non voglio
assolutamente sentirti parlare in quel modo di Carla hai
capito?”chiese Robert.
“certo,
certo continua a non vedere la realtà, comunque io oggi mi
prendo la giornata
libera arrangiati, e comunque proprio non riesco a capire come tu possa
parlarmi in questo modo con tutto quello che ho fatto per
te”disse Katherine
prendendo la sua borsa e andandosene senza dargli tempo di replicare.
Erano
ormai quasi dieci anni che si occupava della sua carriera, gestiva
tutti i suoi
impegni e in passato per lui era stata come una di famiglia, ma
nell’ultimo
periodo le cose sembravano cambiate, in realtà
c’era un malcontento generale da
quando lui le aveva raccontato di Carla.
Nell’ultimo
periodo però le cose sembravano cambiate, certo Carla non le
era mai piaciuta e
nonostante il passare degli anni, era ancora convinta che lei lo avesse
incastrato con quella gravidanza e che di lui in realtà non
le importava poi
molto, dopo tutto era soltanto una ragazza qualsiasi nemmeno
particolarmente
ricca, per lei tutto questo aveva senso, ma la realtà era
che la odiava per un
altro motivo, per avere
preso il suo
posto.
“buongiorno
Robert, ma Katherine?”chiese il regista.
“ha
preferito non restare oggi”disse Robert
“capisco,
ah ma ti sei portato dietro un aiutante oggi”disse il regista.
“si,
chiedo a Lauren se può tenermela mentre giriamo, sta buona
di solito ma non
vorrei che piombasse in mezzo al set “disse Robert.
“oh,
per me non c’è nessunissimo problema, a proposito
come sta la tua
ragazza?”chiese il regista.
“hanno
deciso di tenerla sotto controllo per un po’, sono un
po’ spaventato, il bambino
sembra che stia bene, cioè insomma finchè riesce
a rimanere dove dovrebbe stare
adesso, però la situazione è davvero al limite la
dottoressa mi ha detto che è
tutto molto 50 e 50, che non si può sapere che per ora le
cose non sembrano
così negative, era una minaccia di parto pretermine, dio non
so”disse Robert.
“senti
Robert se vuoi prenderti qualche giorno di riposo non è un
problema”disse il
regista.
“no,
tanto non posso comunque stare con lei, è meglio lavorare e
poi Sophie si
rattrista di più a casa”disse Robert.
“capisco,
beh iniziamo con le riprese allora”disse il regista.
“ciao
Robert, come sta Carla?”chiese Jake avvicinandosi.
“nulla
di nuovo”disse Robert
“mi
dispiace, ma lei è una forte sono sicuro che
andrà tutto bene”disse Jake, i
rapporti tra lui e Robert erano notevolmente migliorati specialmente
perché la
sua ragazza con dieci anni in meno aveva deciso di tornare con lui.
Carla
aveva osservato il via vai fuori la sua stanza per tutta la mattina, le
avevano
lasciato la porta aperta perché dalla sua stanza non
filtrava molta luce e poi
volevano tenere costantemente a portata d’orecchio il battito
fetale, e così
aveva passato la giornata in compagnia del suo bambino.
Era
davvero un buon battito, il suo Julian sembrava star bene, il problema
era lei,
era sua la colpa se era successo tutto quello tutto
all’improvviso, sua e del
suo corpo che forse non era poi così adatto per portare a
termine una
gravidanza senza complicanze, sapeva di non doversi lamentare,
c’erano persone
che nemmeno riuscivano ad averla una gravidanza, e lei ne aveva una per
cui
doveva lottare. Doveva farcela, doveva farlo per il suo Julian, e
proprio dopo
quel pensiero al suo bambino sentì alcuni calcetti al lato
destro della pancia.
“Ce
la facciamo amore mio, ce la facciamo”disse Carla poggiando
una mano in quel
punto come a voler cercare un contatto con lui.
“Carla
non ti toccare la pancia”disse Amber entrando nella sua
stanza per controllare
la situazione e vedere se aveva bisogno di qualcosa. Amber era
un’ostetrica e
si era occupata molto di lei in quei giorni, ed era stata
incredibilmente
gentile, all’inizio aveva pensato che fosse per Robert, ma
invece non aveva mai
fatto nemmeno una domanda su di lui.
“l’ho
toccata solo adesso, ha scalciato un po’, ma adesso le
tolgo”disse Carla
alzando le mani.
“ecco
brava”disse Amber.
“che
ne dici del tracciato?”chiese Carla
“è
buono, nessuna contrazione e il battito è buono, si certo a
quest’epoca
gestazionale sai che si sente un po’ così
però ci fa comunque capire che sta
bene”disse Amber.
“grazie,
anche se beh non cambia comunque tutto il resto”disse Carla
sospirando.
“e
tu oggi come stai?”chiese Amber
“uno
schifo”disse Carla
“che
cosa dice la dottoressa? Sono appena arrivata e non l’ho
ancora vista”disse
Amber
“che
sono sfortunata”disse Carla
“a
parte questo?”chiese Amber.
“secondo
lei è una minaccia di parto pretermine, dovrebbe andare bene
dopo la terapia
che sto facendo, ma non ho mai visto molte persone a cui una situazione
del
genere a un’epoca gestazionale simile
è
andata bene, e in più devo continuare a far credere al mio
compagno che non
deve preoccuparsi”disse Carla sospirando, tentare di
convincere Robert a non
preoccuparsi troppo era in assoluto la cosa più difficile,
specialmente perché
lei per prima non riusciva proprio a stare tranquilla.
“dai,
non dire così guarda che la dottoressa Mc Kindley
è molto schietta, se le cose
non erano così te l’avrebbe detto senza troppi
problemi, e poi pensare alla
casistica non te l’hanno mai detto, che in gravidanza bisogna
smettere di
pensare da ostetrica?”chiese Amber.
“lo
so, ma quando sai che spesso si evita di essere sinceri con i pazienti,
e si è
in una situazione del genere è difficile non
pensare”disse Carla.
“guarda
che la dottoressa Mc Kindley è piuttosto diretta se deve
dirti che le cose
vanno male te lo dice senza mezzi termini, e poi non è una
situazione grave
Julian sembra volerci stare ancora un bel po’ là
dentro, e come dargli
torto”disse Amber sorridendo.
“si,
peccato che il problema sia io e non lui, ho sempre pensato di non
essere in
grado di stare dall’altra parte e adesso ne ho la conferma,
la verità è che è
tutta colpa di Rob, mi ha incastrato lui in questa cosa, io nemmeno li
volevo
dei figli lo sapevo benissimo che non sarei stata in grado, e poi
è arrivato
lui a scombinarmi tutti i piani”disse Carla
“non
è colpa tua, sono cose che capitano purtroppo, e lo sai
benissimo che non è
colpa tua quindi non fissarti con colpe che non hai, e poi il tuo Rob
non ha
fatto altro che ribadire che tu sei stata a riposissimo”disse
Amber sorridendo
nel dire il tuo Rob.
“pare
non sia bastato, è che poi comunque ho già anche
un'altra bambina ed è piccola
devo occuparmi di lei, e poi beh questa gravidanza è
arrivata in un momento
particolare e, non voglio che vada male, abbiamo avuto così
tanti problemi, ho
creato così tanti problemi a Rob che non posso permettermi
che qualcos altro
vada male, non lo so se questa volta riuscirei a tirarmi
su”disse Carla
sentendosi le guance bagnate, perfetto stava anche piangendo.
“Sophie
resti qui con la zia Emma a giocare con Peter?”chiese Robert
quando varcando la
porta della stanza di Carla la vide in lacrime.
“papà,
mamma?”chiese Sophie perplessa.
“dopo
tesoro,resta qui con Peter”disse Robert abbassandosi alla sua
altezza e dandole
un bacino, Emma lo osservava piuttosto preoccupata e poi presi i
bambini si
allontanò con loro verso i distributori con la scusa che gli
avrebbe preso dei
biscotti, ma Sophie non era molto convinta.
“dopo
tesoro”disse Robert sforzandosi di sorriderle, Sophie era
piuttosto avanti
rispetto ai bambini della sua età, ad esempio il figlio di
Emma che era più
grande di lei di qualche mese non parlava già come parlava
lei, ma d'altronde
lei aveva imparato a camminare già piuttosto presto e il
pediatra li aveva
rassicurati dicendo che era solo molto recettiva.
“posso?”chiese
Robert entrando definitivamente nella stanza.
“si
certo, vi lascio”disse Amber uscendo dalla stanza, mentre
Carla si sforzava di
eliminare le tracce di quelle lacrime, non avrebbe voluto farsi vedere
così da
lui, doveva dimostrarsi forte, non voleva dargli ulteriori pensieri.
“hey”disse
Robert sedendosi accanto a lei e prendendole una mano che
però subito ritrasse.
“che
succede?”chiese Robert osservando la solita macchina al suo
fianco, il battito
del bambino si sentiva bene come sempre, per un attimo provò
ad immaginarlo
quel bambino, era arrivato in un momento così strano che
quando lei gliel’aveva
comunicato gli era preso quasi un colpo, così inaspettato
come sempre perché
tra loro due funzionava così, era sempre tutto una sorpresa
e dopo aver
superato per un attimo quella crisi iniziale ne era stato
così felice, l’idea
di avere un altro bambino da lei, non aveva certo immaginato in quel
momento
che sarebbe andata così, non aveva certo immaginato che si
sarebbero ritrovati
a confrontarsi ancora con quella sensazione terribile
dell’attesa.
“per
me devi rivalutare l’idea di sposarmi, davvero io penso che
non sia il
caso”disse Carla.
“come
sarebbe a dire che non sia il caso?”chiese Robert risvegliato
dal groviglio di
pensieri in cui si era incastrato.
“no,
tu sei un uomo incredibile, e non meriti di stare con me, meriti di
stare con
una persona incredibile quanto te”disse Carla.
“non
le voglio nemmeno sentire queste cose, vuoi smetterla di incolparti per
qualcosa di cui non hai colpa?”chiese Robert scuotendo la
testa perplesso.
“Robert
io non lo voglio perdere, è il nostro
bambino”disse Carla
“shh
andrà tutto bene”disse Robert accarezzandole la
fronte e lasciandole un bacio
sulle labbra.
“tutto
bene, andrà tutto bene, siamo insieme e siamo una famiglia,
io non voglio più
sentirti parlare in quel modo, tu hai solo la vaga idea di quanto io
non riesca
anche solo ad immaginare come potrebbe essere il mio mondo senza il
tuo? Lo
vuoi capire che sei la cosa più bella che mi sia mai
capitata nella mia vita e
che non ho nessuna intenzione di lasciarti andare? Non voglio
più sentirti dire
una cosa simile, vuoi farmi davvero del male? Chiedimi di non provare
più
quello che provo per te”disse Robert.
“io,
scusami Rob è che sono stufa di pesarti così
tanto, sono stufa di rovinare
sempre tutto”disse Carla con gli occhi lucidi, la sola idea
di separarsi da lui
era qualcosa di terribilmente angosciante, ma allo stesso tempo non
poteva fare
a meno di pensare di non essere alla sua altezza e di non meritarlo.
“chi
è che ti ha messo in testa queste cose ?”chiese
preoccupato Robert se solo
avesse scoperto che Katherine si era permessa di parlarle in quel modo
quella
era la volta buona che sarebbe stato lui a decidere per il suo
licenziamento.
“mi
basta soltanto pensare a tutto quello che ti è successo da
quando ci
frequentiamo ”disse Carla abbassando lo sguardo.
“certo,
peccato che se invece ci penso io non mi viene in mente davvero nulla
che avrei
voluto cancellare, certo una cosa si, perché avrei voluto
evitare che per colpa
del mondo in cui sono immerso quando lavoro tu potessi soffrire, quella
è l’unica
cosa che vorrei cancellare ma per il resto ce la siamo cavata davvero
bene,e
no, non mi viene in mente nulla che mi abbia rovinato la
vita”disse Robert
“non
voglio che
per colpa mia”disse Carla alzando
lo sguardo verso i suoi occhi.
“shh
ti prego non dirlo più, mi fa soffrire sentirti parlare
così”disse Robert
prendendole la mano che strinse tra le sue.
“ah
scusate”disse la dottoressa Mc Kindley entrando nella stanza
senza nemmeno
bussare.
“no
venga dottoressa”disse Carla provando a calmarsi.
“ma
stai ancora piangendo? Ma poi con un uomo del genere per marito
piangi?”chiese
la dottoressa.
“si
ha ragione”disse Carla
“ah
vedi che il nostro amico utero sta dalla nostra, mi piace molto questo
tracciato, e questo Jude che ci combina”chiese la dottoressa
guardando la parte
del tracciato fetale.
“Julian”disse
Carla
“ah
si giusto comunque questo Julian ha un battito perfetto,
l’hai sentito muoversi
oggi?”chiese la dottoressa.
“un
po’ si, non tantissimo”disse Carla
“tipico
dei maschi sono terribilmente passivi, no sto scherzando ma comunque il
battito
è buono, certo stare a sentire il battito a
quest’epoca gestazionale non è
molto utile, ma finchè riusciamo a trovarlo meglio sentire
anche quello, quello
che più ci preme sono le contrazioni, e quelle sembrano
davvero essersi
arrestate, il collo comunque è posteriore si la cosa che mi
ha fatto
preoccupare è che fosse leggermente raccorciato, quando non
dovrebbe essere
così, e avevo paura che le contrazioni continuassero a
lavorare, però sembra
che siamo riusciti a fermarle, io direi che ti teniamo qui ancora
qualche
giorno e poi per me puoi anche andare a casa a riposarti se le cose
restano
così, tanto mi pare piuttosto chiaro che il momento del
parto sia rimandato”disse
la dottoressa Mc Kindley, dopo tre giorni di osservazione attiva le
sembrava il
momento di potersi sbilanciare un po’ per tranquillizzarli.
“lei
dice che posso tornare davvero a casa?”chiese Carla sorpresa.
“si,
lo so che non ci siamo sbilanciati troppo, però adesso mi
sembra il momento di
poterlo dire mi pare chiaro che la situazione sia tornata alla sua
normalità,
certo dovrai riposarti davvero parecchio, ed evitare qualsiasi tipo di
sforzo, però
insomma te l’ avevo detto di essere positiva”disse
la dottoressa Mc Kindley
facendole un sorriso, quelli erano i momenti migliori del loro lavoro,
quando
ogni tanto riuscivano anche a dare qualche buona notizia.
“grazie
davvero”disse Robert
“ma
figurati, beh ora vi lascio”disse la dottoressa Mc Kindley
uscendo dalla
stanza.
“scusami
Robert per prima, non volevo dirti quelle cose, cioè io lo
so di essere un
disastro, però non volevo sminuire i tuoi sentimenti,
scusami”disse Carla.
“e
io invece non voglio più sentirti dire che sei un disastro
perché non è
assolutamente vero, tutti sbagliamo nella nostra vita, e sicuramente
anche tu l’avrai
fatto però per la maggioranza sei semplicemente un
po’ sfortunata”disse Robert tranquillamente
per poi sorriderle.
“ah
grazie mille”disse Carla perplessa.
“beh
però insomma hai me, tanto sfortunata non
sei”disse Robert
“già,
raccontami qualcosa, io e Julian ci annoiamo terribilmente qui
dentro”disse
Carla.
“allora
vediamo un po’ Sophie ha sviluppato una passione per la
macchina da presa, ah
Julian Sophie è tua sorella maggiore, spero vivamente per te
che non sia come
sono state le mie sorelle maggiori, o te lo dico sarà la
fine”disse Robert
“ma
figurati Vic e Lizzie sono fantastiche, non è vero Julian le
zie sono
fantastiche”disse Carla
“certo,
ha parlato la figlia unica, non ascoltare la mamma che tra
l’altro voleva darti
un nome assurdissimo”disse Robert
“sarebbe
stato comunque un nome cool”disse Carla
“comunque
davvero è affascinata dalla macchina da presa e per fortuna
perché Lauren non
sapeva più come tenerla a bada, lo sai che ha rovinato due
scene per venirsi ad
aggrappare alla mia gamba, ma comunque John è un tipo
comprensivo”disse Robert
sorridendo
“quindi
sta bene Sophie?”chiese Carla
“starà
meglio quando torni a casa, certo ce la caviamo, però entrambi staremo meglio
quando tornerai con noi”disse
Robert
“è
triste?”chiese Carla preoccupata.
“non
c’è la mamma ad accenderle il carillon a forma di
luna”disse Robert
“cucciola,
è che lei non è tanto abituata a stare senza di
me, in realtà nemmeno senza di
te, quand’era più piccola la cosa era
più gestibile, ma adesso che inizia a
capire bene le dinamiche quando non ci sei non fa che chiedere di
te”disse
Carla
“voglio
passare più tempo con voi e meno sul set, vedrò
di evitare progetti troppo
impegnativi, sono dieci anni che non mi prendo una vera pausa, forse
è ora di
rallentare un po’ i ritmi, e poi posso lavorare bene anche in
Europa, ci sono
buone sceneggiature anche a Londra”disse Robert.
“c’è
Tim”disse Carla
“si
certo”disse Robert scuotendo la testa.
“e
sul set tutto bene?”chiese Carla
“si
specialmente dopo che Jake ha detto che la sua ragazza l’ha
perdonato”disse
Robert
“ahah
ma dai ancora con questa storia”disse Carla sorridendo per
l’espressione di
Robert mentre parlava di Jake.
“no,
adesso io e Jake siamo davvero un buon team”disse Robert.
“si
certo, Julian questa cosa della gelosia non ereditiamola da
papà ok?”disse
Carla.
“si,
beh è meglio se prendi da mamma comunque, lei è
più bella”disse Robert
accarezzandole una guancia e baciandola.
Non è l'ultimo capitolo ce ne sarà ancora
qualcuno però non me la sentivo di fare un salto temporale
dopo quello che era accaduto nello scorso capitolo qui siamo circa a
inizio marzo prima decade di marzo ecco, il prossimo capitolo
sarà ambientato a Maggio e saremo ancora a L.A.
La mia pagina FB dove potrete trovare le foto dei personaggi, non so
come mai sia uscita questa cosa dell approvazione, non è
perchè io me la tiro è che davvero scopro ora che
io devo approvare le iscrizioni XD mah i misteri di facebook XD gruppo
FB
@ fiorella91
: si, è un pò sfortunata si, però
sembra che le cose ora si stiano mettendo bene, guarda a me Paride
piace tantissimo come nome XD però poi effettivamente ci ho
pensato e in inglese non suona bene perchè in inglese
è Paris e non mi piace per niente XD perchè poi
boh secondo me ad un ragazzo sta proprio male XD e fa anche poco
british XD un abbraccio anche a te e grazie per aver recensito il cap,
e per seguire ancora la storia.
@ RiceGrain: ahaha si
questo è il Robert che preferisco, tra l'altro ho anche la
vaga sensazione che si avvicini più alla realtà,
cioè un pò perchè poi boh alla fine
solo lui sa com'è realmente XD si lei credo che sia tipo un
eccezione vivente XD parla di brutto anche se non ha nemmeno due anni
XD e poi il fratellino lo vuole mentre insomma i bambini piccoli di
solito si prodigherebbero in minaccie di morte XD i Burton sono
assolutamente cool comunque si non si saranno sorpresi per niente anche
se lui gli ha chiesto della raccolta differenziata XD per colpa dei
chem che mi distraevano ci ho messo più tempo
però poi il vanity e le foto di bd hanno aiutato XD un
abbraccio ele ciaoo e grazie per seguire ancora questa storia.
@ daddyaya76: si sono
passati dalla coppia non convenzionale alla coppia mulino bianco XD no
vabbeh no mulino bianco no però diciamo che sono stabili
ora, si lei è un pò troppo sensibile anche se
tende sempre a tentare di non farlo vedere un abbraccio e grazie mille
ciao
@ daisyB :si brava sfigati è la parola giusta XD
no beh a livello di patologia a una minaccia di parto pretermine nella
gravidanza successiva è facile averla di nuovo. solo che non
ci avevano pensato perchè insomma l'altra volta era anche
successo di tutto e di più e c'era tutta la storia dell'ex
che l'ha picchiata, cioè l'altra volta avevano dato la colpa
a quello che era successo e al fatto che lei non stesse un attimo
ferma, però a teoria adesso doveva andar bene e invece
niente, si arriverà anche il matrimonio diciamolo tanto
ormai è abbastanza chiaro XD un abbraccio ciao e grazie per
seguire la storia.
@ Lugxi : oddio
davvero leggere questa recensione è stato davvero
emozionante, cioè wow anche tu sei un'ostetrica, no io
no in realtà perchè sono ancora al
secondo anno e quando ho iniziato questa storia ero al primo quindi un
pò di castronerie ci sono, dovrei tipo strarivederla XD
però per l'ambientazione mi sono ispirata molto a quello che
mi circonda, purtroppo noi facciamo tirocinio in un ospedale
estremamente patologico e voglio ben sperare che in GB abbiano
decisamente più fisiologia XD aahaha guarda mi dispiace
tantissimo posso immaginare si XD oh sala parto io la vedo col binocolo
quest'anno XD Ivan è fantastico sisi è
tipo il personaggio migliore della mia ff e somiglia un pò
al mio migliore amico XD Ci sarà ancora qualche cap prima
della fine teoricamente questo doveva essere l'ultimo però
ancora non riesco a staccarmi da questa storia XD un abbraccio anche a
te collega XD e grazie davvero per la recensione
@ lazzari : si
è sfortunata proprio XD si a me lui ispira tanta
paternità non vedo l'ora un giorno di vederlo
papà XD anche se vabbeh questo vorrà dire che si
sposerà con qualcuna XD grazie mille e grazie per seguire
ancora questa storia un abbraccio ciaoo
|
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Capitolo 75 *** 75 ***
Questo è il tipico esempio di sproloquio di
capitolo succedono cose che non prevedi dialoghi che non immaginavi
eccovi la solita noia di capitolo mi spiace ma il flusso fa danni
Erano
passati quasi un paio di mesi da quando era successo tutto quel gran
casino che
li aveva spaventati a morte e praticamente Carla usciva di casa
soltanto per
andare in ospedale, passava le giornate seduta in veranda con Emma che
per
fortuna le faceva compagnia e qualche buon libro da leggere, mentre
Sophie e
Peter passavano interi pomeriggi a giocare nel giardino davanti casa
insieme a
Lilly.
"sono
proprio felice che mio figlio abbia trovato finalmente qualcuno della
sua età
con cui giocare, sai Peter non ha mai socializzato un
granchè con gli altri
bambini, eravamo un pò preoccupati all'inizio"disse Emma
"immagino,
Sophie è stata subito a contatto con la figlia di Victoria,
anche perchè ha
sempre passato parecchio tempo dai nonni, visto che nè io
nè Robert eravamo un
granchè presenti"disse Carla.
"percepisco
un sottotesto"disse Emma perplessa, ormai erano diventate davvero
parecchio amiche e Carla le aveva raccontato tutti i drammi che si
erano
trovati ad affrontare lei e Robert, il suo sentirsi in colpa nei suoi
confronti
per essere stata così stupida quando aveva scoperto di
aspettare Sophie, i
problemi con la sua famiglia e il fatto che lui l'avesse aiutata anche
a
recuperare quel rapporto che credeva non sarebbe mai riuscita a
recuperare, e
quindi ascoltandola aveva imparato a capire quando c'era qualcosa che
non
andava perchè il suo tono di voce cambiava.
"finora
non sono stata un granchè di madre"disse Carla
"non
ci crederei nemmeno se fosse vero"disse Emma
"quando
l'anno scorso io e Robert abbiamo chiuso, o meglio io ho chiuso con
lui, sono
stata molto assente inizialmente non ero nemmeno più in
grado di occuparmi di
lei, certo era più piccola ma a volte non posso fare a meno
di pensare di
averla fatta soffrire ho praticamente cacciato Robert di casa e poi io
stessa
non ero presente, se davvero non ci fosse stata la famiglia di Robert
non so
come avrei fatto"disse Carla
"l'avrà
percepito di sicuro ma era piccola, non darti colpe avevi tutto il
diritto di
soffrire e stare male, Sophie mi sembra una bambina molto serena, e
secondo me
sei una mamma fantastica"disse Emma
"Robert
se la cava meglio, sai io sono sempre stata negata con i bambini, non
ero in
grado di rapportarmici e vedevo invece la mia migliore amica che era
sempre
così carina e credevo davvero che non ne sarei mai stata in
grado, immaginarmi
con dei bambini mi sembrava totalmente assurdo, ma quando è
nata Sophie è stato
tutto così automatico, certo Robert se la cava di sicuro
meglio"disse
Carla
"il
papà è sempre il preferito, quindi parti
già svantaggiata"disse Emma
ridacchiando.
"suppongo
di si"disse Carla
"però
tanto presto avrai un maschietto, e i maschietti sono molto
più legati alla
mamma"disse Emma
"è
difficile competere contro Robert, io adoravo mio padre davvero, anche
se non
c'era quasi mai lo adoravo, rimanevo sveglia per aspettarlo quando
tornava dai
suoi viaggi solo per avere un abbraccio, litigavo con mia madre quando
ne
parlava male, lo adoravo, però solo di recente sono riuscita
a sentirmi amata,
quand'ero piccola avevo costantemente la sensazione di inseguire
qualcuno che
non considerava nemmeno la mia esistenza, in realtà poi ho
capito che faceva
parte del carattere di mio padre, ma fin da piccola ho sempre cercato
di avere
la sua approvazione, facevo gli sport che voleva lui, frequentavo le
scuole che
preferiva e mi impegnavo negli hobby che lui considerava degni di nota,
poi ho
compiuto diciassette anni e mi sono accorta che cercare la sua
approvazione non
sarebbe servito a nulla perchè non mi avrebbe mai amata come
dovrebbe fare un
padre, avrebbe continuato a riempirmi di regali per sopperire alla
mancanza di
affetto, tu non hai idea della stretta al cuore che provo ogni volta
che vedo
Robert con Sophie,credo che non avrei potuto davvero desiderare di
meglio"disse Carla.
"sai
che invece io conoscendolo non l'avrei mai detto, mi ricordo che quando
Kristen
rimase incinta lui andò completamente fuori di testa,
passò tipo tre giorni sul
mio divano a riempirmi la testa delle sue paranoie, poi capirai non
è mai stato
il suo sogno crearsi una famiglia e diventare padre, decisamente no,
non era
proprio da Robert"disse Emma ridacchiando.
"si,
me ne ha parlato e non gli ho mai creduto, lo trovo assurdo, insomma
può una
persona cambiare idea in maniera così radicale"disse Carla.
"non
lo so, ma credo che la grossa differenza sia proprio tu, non sono mai
stata
molto sicura del suo amore per Kristen, ho sempre pensato che fosse
dettato
dalla situazione che si era creata tra loro, Rob nel periodo in cui ha
girato
la saga di Twilight periodo che è durato praticamente sei
anni , beh in quel
periodo ha avuto accanto sempre lei, non riusciva nemmeno ad uscire in
mezzo
alla gente e lei era sempre con lui, credo che questo abbia fatto
scattare il
tutto tra loro due, in un altra situazione non si sarebbero mai
avvicinati
tant'è che lei è tornata dal suo ex e lui beh lui
sembra che adesso si sia
innamorato davvero"disse Emma.
"ah
si? e di chi?"chiese Carla ironizzando.
"credo
sia piuttosto difficile che tu non te ne sia accorta"disse Emma.
"già,
per l' 80% del tempo non faccio che chiedermi come sia possibile ma so
che è
così"disse Carla.
"mamma,
mamma"la chiamò Sophie correndo verso di loro e quasi
inciampando nei
gradini.
"dio
la cordinazione l'ha presa da te comunque, è chiaro"disse
Emma
ridacchiando.
"grazie
Emma una vera amica, me ne ricorderò"disse Carla fingendosi
offesa.
"mamma,
mamma guarda"disse Sophie aprendo la mano e mostrandole una lucertolina
che teneva tra le mani.
"tesoro
perchè hai preso una lucertola?"chiese Carla osservando il
suo sorriso a
trentadue denti, no decisamente meno, i suoi erano decisamente meno e
gli spazi
vuoti erano parecchi.
"per
il fratellino, così anche lui gioca"disse Sophie totalmente
seria come se
il suo ragionamento non facesse una piega, però era
carinissima e Carla non
potè che sorridere, e pensare che Victoria l'aveva
terrorizzata con la storia
della terribile faida familiare che poteva creare l'arrivo di un nuovo
bambino
in famiglia.
"che
dolce"disse Emma.
"ma
c'è anche Lilly perchè non la lasci, soffre se la
tieni in mano
tesoro"disse Carla abbassandosi alla sua altezza.
"no,
Lilly gioca con me"disse Sophie quasi offesa e in quel momento Carla
rivalutò le parole di Victoria.
"ma
come? non vuoi giocare insieme al fratellino tu?"chiese Carla.
"si,
ma Lilly è mia amica"disse Sophie.
"certo
tesoro, ma può essere amica anche di Julian che dici?
"chiese Carla
sorridendo e accarezzandole i capelli biondi.
"si"disse
Sophie pensierosa.
"e
allora perchè non lasci andare questa lucertolina?"chiese
Carla
"si,
vieni con me mamma?"chiese Sophie
"certo
tesoro"disse Carla ed Emma la guardò di traverso.
"sono
solo due passi Emma"disse Carla sospirando.
"si,
ma lo sai che non devi sforzarti troppo"disse Emma tentando di imitare
il
tono di Robert.
Emma
aveva riso per giorni quando le aveva raccontato che non appena tornata
a casa
la accompagnava perfino in bagno, non voleva che si affaticasse e
soltanto dopo
che anche la dottoressa gli aveva assicurato che non affaticarsi non
significava non muoversi totalmente era tornato alla
normalità.
"arrivo
fino al muro è come quando vado in bagno, un minimo
dovrò pur
muovermi"disse Carla ben sapendo che Emma si stava prendendo gioco di
lei.
"magari
chiamo Rob così ti ci porta in braccio"disse Emma
ridacchiando e
seguendola.
"Peter
che stai combinando?"chiese Emma scioccata vedendo il figlio che si
lanciava contro la parete del muretto che delimitava il giardino di
lato.
"lucertola"disse
Peter.
"no,
tesoro niente lucertola"disse Emma spettinandogli i capelli scuri.
"ma
Sophie"disse Peter.
"no
Sophie adesso la libera"disse Carla sorridendo alla sua piccola che
avvicinata al muretto apri la sua piccola manina lasciando correre via
la
lucertolina.
"Lilly
vuole più bene a me"disse Sophie orgogliosa.
"Mi
sa che vi toccherà comprare un altro cane"disse Emma.
"suppongo
di si"disse Carla perplessa.
“Rob
dovrei parlarti”disse Katherine mentre Robert si liberava del
trucco di scena,
odiava tornare a casa sentendo la presenza di quella crema illuminante
che gli
mettevano per evitare che le luci di scena lo rendessero ancora
più pallido di
quanto già realmente non fosse.
“certo”disse
Robert
“è
una cosa importante, sarebbe meglio parlarne davanti a qualcosa da
mangiare, è
tanto che non andiamo a cena insieme”disse Katherine.
“non
posso proprio, è già tardissimo e voglio tornare
a casa, ieri abbiamo promesso
a Sophie che avremmo preparato una specie di colazione per
cena”disse Robert
“che
carini”disse Katherine perplessa.
“
e poi non vedo l’ora di abbracciare mia moglie, non
l’ho sentita per tutto il
giorno”disse Robert tranquillamente, sembrava che la
situazione con Katherine
si fosse appianata dall’ultima volta che gli aveva fatto una
scenata tremenda.
“non
è tua moglie, non siete sposati”disse Katherine e
Robert la guardò alquanto
perplesso.
“presto
lo sarà”disse Robert passandosi la salviettina
struccante per togliere gli
ultimi residui.
“e
quindi quando posso parlarti, dobbiamo anche discutere i dettagli della
tua
partecipazione alle premiazioni del Los Angeles film
festival”disse Katherine.
“ne
discuteremo domani, ora devo proprio andare”disse Robert
prendeno occhiali,
chiavi della macchina, cellulare e portafoglio.
“certo,
domani”disse Katherine delusa.
“ciao
a domani”disse Robert uscendo di tutta fretta e salutando
alcuni operatori
della troupe mentre usciva dagli studio.
“ciao
Rob”lo salutò Jake seduto nella sua auto accanto
alla sua ragazza.
“ciao
Jake, ciao Taylor”disse Robert salutando entrambi,
decisamente ora le cose
andavano molto meglio con Jake Gyllenhal era bastato vederlo
felicemente
occupato perché la sua gelosia scemasse, anche se in
realtà Jake gli aveva
detto che non sbagliava ad essere geloso, ma superato quel momento in
cui gli
avrebbe tirato un pugno in faccia aveva capito che Jake si era
affezionato a
Carla perché gli aveva fornito parecchi spunti su cui
riflettere e questo
l’aveva portato a recuperare la sua relazione.
“ciao
Rob”lo salutò Taylor sorridendogli.
“che
cosa devi comprare stasera? Lichtis di nuovo?”chiese Jake
ridacchiando.
“nessuna
chiamata o messaggio, suppongo stasera nessuna voglia
particolare”disse Robert
ironizzando la verità era che la notte prima le era venuta
voglia di uno strano
dolce italiano di cui lui non conosceva nemmeno l’esistenza e
aveva dovuto
guidare fino da Cecconi’s e farsi preparare un dolce che non
riusciva nemmeno a
pronunciare per fortuna però il loro chef che di cucina
italiana ne sapeva
sicuramente di più dopo aver ridacchiato si era messo
all’opera, inutile dire
che la delusione di Robert era stata forte quando aveva scoperto che
quel dolce
altri non era che un banalissimo tronchetto di cioccolata, oltretutto
quand’era
tornato a casa lei dormiva e quindi il tutto era stato abbastanza
inutile,
scoprire che non l’aveva chiamato era stato un vero sollievo,
almeno non
avrebbe dovuto cercare cibi italiani di cui non conosceva nemmeno
l’esistenza.
“beh
tanto sarà sicuramente qualcosa da mangiare o bere,
perché per altre cose credo
non tiri aria ora eh?”disse Jake ridacchiando.
“molto
simpatico si”disse Robert facendogli una smorfia ironica,
parlare di sesso con
lui era davvero una cattiveria, insomma non si ricordava nemmeno
l’ultima volta
che avevano fatto sesso, non che fosse un argomento che andasse molto
nell’ultimo periodo specialmente con tutto quello che era
successo, pensare al
sesso era l’ultimo dei loro problemi, però se poi
qualcuno tirava fuori
l’argomento pensarci era scontato, specialmente quando si
aveva a fianco una
donna tanto attraente.
“beh
ciao Pattinson e caso mai arrangiati da solo”disse Jake
ridacchiando e
sgommando via con la sua auto, che stronzo pensò fra se
Robert.
Proprio
quando stava per salire in auto il suo cellulare suonò e
rispose senza nemmeno
leggere sul display.
“ma
tipo un menù di burger king non va bene?”chiese
Robert
“ti
pare Robert io mangio da burger king ma sei scemo?”disse la
voce di sua sorella
Lizzie.
“Lizzie?”chiese
perplesso Robert
“si,
chi pensavi fosse quando appare sul display del tuo cellulare
“sorella
stracool””disse Lizzie.
“Non
avevo letto”disse Robert.
“comunque
dove sei? Carla sta bene?”chiese Lizzie
“sono
nel parcheggio degli studios e si sta meglio anche se beh stare sempre
in casa
le sta pesando parecchio”disse Robert
“perfetto
vieni in aeroporto allora perché siamo tutti
qui”disse Lizzie.
“tutti
chi?”chiese Robert scioccato da quella notizia.
“tutti”disse
Lizzie con naturalezza.
“ok,
dammi un attimo per elaborare”disse Robert.
“guarda
che non ti invadiamo casa, staremo giusto per qualche
giorno”disse Lizzie.
“tra
poche settimane torno a casa perché venire
ora?”chiese Robert perplesso, gli
aveva accennato di quello che era successo ormai quasi due mesi prima e
li
aveva rassicurati, ma era certissimo che l’idea di venire a
vedere il L.A film
festival era essenzialmente collegata al fatto che volessero davvero
accertarsi
che ora le cose andavano bene e avevano preso la prima scusa utile, non
erano
venuti subito per lasciare che Carla si riposasse davvero,
però adesso che
avevano quest’occasione l’avevano colta al volo,
non ci credeva proprio Rob che
erano lì per vedere il festival, decisamente poco credibili.
“ti
pare che ci saremmo persi il Los Angeles film
festival?”chiese Lizzie
“Ma
se è un festival di nicchia”disse Robert
“si,
ma a noi piace, forza muoviti”disse Lizzie.
“ma
non potete prendere un taxi e basta cioè io a cosa
servirei?”chiese Robert sospirando.
“perché
abbiamo affittato una casa per questi giorni proprio nella tua
zona”disse
Lizzie.
“ma
voi siete totalmente pazzi”disse Robert seriamente scioccato.
“e
questo sarebbe il ringraziamento?”disse Lizzie sbuffando.
“no,
certo che mi fa piacere ma insomma mi sembra un po’ esagerato
insomma tipo tuo
marito non deve lavorare?”chiese Robert ricordando che tra
tutti i suoi parenti
Chris era l’unico ad avere un lavoro serio, o almeno
così ricordava.
“Mio
marito è un fotografo ricordi?”chiese Lizzie
“ah
si giusto”disse Robert che in realtà forse non
l’aveva mai saputo, anzi era il
caso proprio di togliere il forse.
“dai
muoviti che è tardi e i figli di Vic si sono già
addormentati da un pezzo,
forza”disse Lizzie chiudendo la chiamata.
“ok
arrivo”disse Robert non facendo però in tempo a
farsi sentire.
Perfetto
sarebbe arrivato a casa decisamente tardi e anche quella sera non
sarebbe
riuscito a cenare insieme alla sua famiglia, quelle ultime settimane di
riprese
avevano assunto un ritmo davvero sostenuto, ed ogni sera rientrava
sempre
piuttosto tardi.
Infatti
non aveva esitato a comunicare la sua voglia di tornare a casa quando
Katherine
gli aveva chiesto di parlare, o meglio cenare insieme, come se potesse
andare a
cena fuori pensando di aver lasciato Carla a casa ad annoiarsi come
ormai
faceva da quasi due mesi, e poi non c’era nessun motivo per
andare a cena se
aveva qualcosa da dirgli poteva dirglielo tranquillamente a lavoro,
come aveva
sempre fatto, ora tutto questo mistero era assurdo, almeno che non
avesse
deciso di andarsene, sarebbe stato complicato trovare
un’altra assistente che
gli organizzasse ogni impegno.
“almeno
voi due che siete i miei genitori dite la verità siete
venuti soltanto a vedere
come stava Carla”disse Robert guardando
l’espressione dei suoi genitori
attraverso lo specchietto retrovisore.
“ci
è sembrato giusto che venissero i suoi genitori, non
volevamo certo essere di
troppo, però abbiamo colto quest’occasione, anche
se ho parlato con Monica
volevamo vedere anche noi come andava”disse Claire.
“apprezzo
la vostra sincerità”disse Robert mentre guidava
tranquillamente per le strade
di Los Angeles.
“e
come sta Sophie mi avevi detto che avevi avuto qualche
problema”disse Claire.
“si,
ma adesso che Carla è tornata a casa va tutto bene, in
realtà ce la siamo
cavata bene anche da soli, però era rimasta un po’
colpita, ha visto la madre
star male così all’improvviso e lei è
molto sensibile capisce subito quando qualcosa
non va”disse Robert ripensando alle notti che si era dovuto
risvegliare nel
cuore della notte per tranquillizzarla e a quelle in cui nessuno dei
due aveva
dormito e avevano guardato documentari sugli animali nel cuore della
notte.
“si
questo è vero, ma quindi ora Carla come sta andando? Ci hai
detto tutta la
verità vero?”chiese Claire.
“certo
che si, va tutto bene soltanto che con quello che è accaduto
la dottoressa
preferisce che si riposi e che eviti inutili sforzi”disse
Robert.
“certo,
certo anche se immagino sarà molto difficile per lei povera
cara”disse Claire.
“si,
anche per me di recente”disse Robert sospirando
“Per
te ma se sarai sempre sul set”disse Richard
“certo
papà prova tu a girare Los Angeles alla ricerca di
specialità italiane che
conosce solo lei dopo una giornata di lavoro”disse Robert
sospirando.
“tua
madre quando aspettava te mi mandava a tutte le ore possibili e
immaginabili a
cercare frutta che nemmeno arrivava da noi, quelli si che erano
incubi”disse
Richard.
“ti
assicuro che entrare in uno dei ristoranti più alla moda di
Los Angeles e
chiedere di un dolce che nemmeno si riesce a leggere e tornare a casa
trovando
tua moglie già addormentata non è affatto
divertente”disse Robert.
“moglie?
Non è che vi siete sposati di nascosto
vero?”chiese Claire preoccupata.
“no,
non vi leveremo mai l’occasione per un altro matrimonio
sfarzoso”disse Robert
sospirando.
“matrimonio
di cui vorrei conoscere la data prima o poi”disse Claire
sospirando
“amore”disse
Robert entrando in casa e soltanto Lilly comparì
dall’oscurità della casa
andandogli incontro.
“ciao”disse
Robert abbassandosi e accarezzandole il pelo morbido bianco, la casa
era
totalmente al buio salvo la luce della tv e la luce della lampada sul
tavolino
ai piedi del divano, avvicinandosi al divano senza fare troppo rumore
scorse
finalmente le due figure che stava cercando, Carla si era addormentata
sul
divano e Sophie dormiva accoccolata vicino a lei a stretto contatto con
il suo
pancione da ormai sette mesi, Robert si fermò qualche
istante ad osservarle, le
sue donne erano davvero stupende, ma dormire sul divano per quanto
comodo fosse
non era molto salutare così prese in braccio la sua piccola
attento a non
svegliarla e la mise a letto senza metterle il pigiamino, non gli
andava
proprio di svegliarla e poi indossava già la sua tuta
preferita, le rimboccò la
copertina di cotone e le diede un bacio sulla fronte prima di
raggiungere
Carla.
Di
solito non aveva un sonno così pesante, questa seconda
gravidanza però la stava
sfiancando davvero parecchio, il che era alquanto assurdo visto che
aveva
deciso di mettersi a riposo dopo quello che era successo durante la
prima
gravidanza, e invece le cose erano andate addirittura peggio.
“amore”disse
Robert accarezzandole i lunghi capelli castani ma Carla non sembrava
molto
intenzionata a svegliarsi, così Robert le lasciò
un bacio sulla fronte sul naso
e poi sulle labbra al che aprì gli occhi ridacchiando.
“è
un modo per farti perdonare di essere tornato a casa così
tardi”chiese Carla tenendo
ancora gli occhi chiusi.
“può
essere”disse Robert
“non
vedo l’ora di tornare a casa lo sai”disse Carla
aprendo gli occhi e fissando lo
sguardo nei suoi.
“anch’io,
sono un po’ stufo di questo caldo”disse Robert
“oggi
mi ha chiamato il dottor Ross, è stato così
carino”disse Carla
“si
è molto in gamba, poi è molto affezionato a
te”disse Robert.
“si,
sai i primi periodi che ero a Londra mi sono stati molto
d’aiuto, all’inizio io
e Ivan abitavamo in una zona pessima un sacco lontano
dall’ospedale, e sono
stati loro a darmi una mano a cercare un appartamento in una zona
migliore e a
un prezzo ragionevole, sono un po’ come i miei secondi
genitori”disse Carla.
“non
vedi l’ora di tornare a lavoro eh?”chiese Robert
“un
po’ mi manca è chiaro sono sei mesi che non lavoro
più, però era per una buona
motivazione, beh anche se nonostante tutto la mia sfiga ha comunque
avuto la
meglio”disse Carla.
“non
mi sembra giusto comunque che tu abbia rinunciato al tuo lavoro mentre
io non
ho rinunciato a un bel niente”disse Robert
“è
diverso,io posso tornare quando voglio a lavoro, ma per te è
diverso insomma se
stai troppo fermo poi difficilmente i registi ti daranno una parte,
funziona
così giusto?”chiese Carla.
“beh
dopo quasi dieci anni che faccio un minimo di due film l’anno
e un premio oscar
dico che se non mi sono creato un minimo di posizione che
può farmi dire ok
quest’anno mi impegno in questo ruolo e basta dico che ho
buttato dieci anni
della mia vita”disse Robert sorridendo.
“uhm
si allora in questo caso direi che effettivamente è egoista
da parte tua non
rinunciare a nessun ruolo”disse Carla puntandogli un dito
contro.
“già,
sono pessimo”disse Robert
“sto
scherzando”disse Carla mettendosi a sedere e portandogli le
braccia dietro al
collo per avvicinarsi di più a lui.
“no,
invece hai ragione, voglio stare il meno tempo possibile lontano da
voi, di
sicuro i soldi non ci mancano, potrei smettere di lavorare per
sempre”disse
Robert.
“per
sempre, oddio no per l’amor del cielo, e tipo starai a casa
passerai l’aspirapolvere,
preparerai il pranzo dei bambini per scuola”disse Carla
scioccata.
“anche
il tuo se vuoi, magari te lo porterò direttamente a
lavoro”disse Robert facendole
l’occhiolino.
“e
stirerai, le mie divise quelle dei bambini per scuola, li aiuterai a
fare i
compiti”disse Carla trattenendosi dal ridere mentre elencava
il tutto.
“donne
pagherebbero per avermi nelle loro case”disse Robert.
“ahahah
certo in camera da letto suppongo”disse Carla sospirando.
“in
camera da letto ci sono solo per una persona, ma anche tutto il resto
della
casa in realtà o posti assurdi dove lavora
lei”disse Robert fingendosi serio
per poi scoppiare a ridere insieme a Carla.
“dio
che pessimi, quando l’ho detto ad Ivan ha riso per
giorni”disse Carla
“anche
Tom”disse Robert
“eravamo
un po’ impulsivi ecco”disse Carla
“ahah
certo, è che tu non riuscivi a resistermi”disse
Robert
“si
ha parlato lo stalker”disse Carla
“a
volte c’è bisogno di una corte serrata per
conquistare una donna che fa di
tutto per ignorare quello che prova”disse Robert.
“perché
devo sempre fare io la figura della stronza, Ivan che diceva il povero
Robert,
il dottor Ross che diceva il povero Robert, mia madre e mio padre che
dicono
ancora adesso il povero Robert, io non sono stronza”disse
Carla.
“un
po’ si ancora mi ricordo quel poveretto che ti
offrì da bere nonostante tu
fossi evidentemente incinta e con me, la sua povera faccia quando hai
completamente distrutto il suo ego maschile”disse Robert
ridacchiando.
“odio
quel periodo della mia vita, essere usati da qualcuno non ti autorizza
a fare
lo stesso con gente che tutto sommato non ti ha fatto nulla, certo a
molti
andava benissimo così, poi però c’erano
quei soliti idioti che pretendevano di
uscire con te o di rivederti, decisamente insopportabili, quando sei
arrivato
tu avevo paura che pensassi che io fossi una specie di ecco ragazza
facile”disse Carla
“Perché
non lo eri?”chiese Robert prendendola in giro, anche se lei
non capì subito le
sue parole,
“si,
lo ero eccome, che schifo”disse Carla sospirando.
“non
dire così, ne hai passate di ogni e io non ho mai pensato
che tu fossi una
facile, stavo scherzando, non l’ho mai pensato, ti trovavo
incredibile, non
solo bella, avevi quel qualcosa in più che nessuna delle
donne che ho
incontrato aveva”disse Robert accarezzandole il viso.
“credo
che stessi provando a dimostrarmi di non essere in grado di provare
sentimenti
per qualcuno, ero diventata così succube di Davide, che
volevo essere in grado
di comportarmi come lui, si lo so stupido, con te è stato
tutto più difficile
però, io volevo starmene per conto mio e tu sei venuto a
tirarmi fuori dal mio
guscio, ti ho odiato tanto per questo”disse Carla.
“ah
beh grazie”disse Robert
“non
lo so che cosa ho fatto per meritarmi uno come te”disse
Carla.
“stai
scherzando? Io non so che cosa ho fatto per ritrovarmi te al mio
fianco, ormai
ero sicuro che sarei rimasto solo e poi sei arrivata tu e poi
addirittura una
figlia e a breve un figlio”disse Robert lasciando scivolare
la mano sulla
pancia di lei.
“è
assurdo eh? Credevo che sarei finita come la prof di assistenza
ostetrica a
cinquant’anni con quei cinque o sei gatti e tremila turni al
mese, credevo che
soltanto il lavoro avrebbe scandito il ritmo dei miei giorni fino a che
non
sarei morta”disse Carla.
“oddio
meno male che ho deciso di andare in quel pub allora, come si fa ad
avere una
visione così macabra della vita”disse Robert
ridacchiando.
“sisi
prendi in giro, ma io avevo già scelto il colore della bara
e la canzone”disse
Carla.
“non
voglio sapere nessuna delle due cose, ti rendi conto vero che non hai
nemmeno
30 anni?”chiese Robert.
“queste
cose le pensavo quando ne avevo ventidue”disse Carla
“beh
wow”disse Robert serio e Carla si trattenne dal ridere
perché sentiva qualche
fitta alla pancia, ebbene si negli ultimi due mesi lei era stata a
riposo ma il
bambino per niente oltretutto aveva ereditato lo stesso vizio della
sorella
quando arrivava la notte iniziava a muoversi mentre magari tutto il
giorno
aveva fatto avvertire la sua presenza in maniera nettamente meno
violenta, ma
la notte non c’era verso, esattamente come era successo con
sua sorella.
“non
mi dire Julian”disse Robert vedendo la sua espressione
cambiare.
“dio
si”disse Carla che si sentiva estremamente strana, stava
avvenendo un vero e
proprio terremoto all’interno del suo utero.
“che
cd lo fa smettere un po’?”chiese Robert
“non
l’ho ancora capito sto andando a tentativi”disse
Carla risdraiandosi sul
divano.
“dai
ti porto di sopra così ti rilassi un po’ va
bene?”chiese Robert alzandosi dal divano
e prendendola in braccio.
“sono
pesantissima Rob”disse Carla aggrappandosi al suo collo.
“si
da cinquanta chili ne pesi cinquantadue li sento tutti proprio,
sarà colpa di
quella roba che mi mandi a comprare in giro”disse Robert.
“non
parlare di cibo prima che mi viene voglia di qualcosa
introvabile”disse Carla
ridacchiando mentre Robert saliva le scale.
“hai
messo a dormire Sophie?”chiese Carla
“si,
l’ho messa a letto prima, sta ereditando il mio sonno
pesante”disse Robert
“oggi
ho scoperto che però qualcosa l’ha presa da
me”disse Carla
“beh
è una femmina qualcosa si”disse Robert
“ma
che simpatico, no sai è imbranata quanto me inciampa
ovunque, sbatte ovunque,
becca qualsiasi spigolo esistente, no no questo l’ha preso da
me, da piccola
avevo perennemente le ginocchia sbucciate”disse Carla.
“oh
si l’ho vista la foto con tutte le ginocchia sbucciate, eri
molto carina”disse
Robert.
“mia
madre”disse Carla sospirando.
“comunque
ho il nuovo cd dei radiohead comprato oggi possiamo provare che
dici?”chiese
Robert.
“Rob
è indie rock secondo te può calmarsi
mai?”chiese Carla perplessa.
“tentare
non nuoce se riesci a dormire un po’ e comunque è
molto soft quest’album”disse
Robert prendendo la fascia e collegandolo con il lettore mp3
aiutò Carla a
metterlo sulla pancia per poi aiutarla a infilarsi la camicia da notte.
“speriamo
bene, vediamo se il nostro piccolino si tranquillizza un po’
eh”disse Carla
accarezzandosi la pancia e distendendosi a letto piano piano mentre
pochi
minuti dopo Robert con in dosso soltanto un paio di pantaloni di cotone
si
sdraiava al suo fianco.
“Rob
dai non essere cattivo, ne hai mille di magliette mettitene una per
favore”disse Carla coprendosi gli occhi.
“ti
imbarazzi per così poco?”chiese Robert girandosi
sul fianco e spostandole le
mani dal viso costringendola a guardarlo in faccia.
“è
che, i discorsi di prima, tu, insomma non è carino, io devo
anche stare a
riposo e tu provochi”disse Carla.
“io
non provoco proprio nulla”disse Robert ridacchiando mentre la
sua mano era tra
i suoi capelli.
“si,
certo è proprio da te non provarci”disse Carla
sospirando.
“i
baci fanno parte delle cose che non può fare una persona a
riposo?”chiese
Robert.
“non
credo”disse Carla e allora Robert le prese il viso tra le
mani e posò le sue
labbra sulle sue catturandole in un bacio più profondo e
intenso , non c’era
più traccia dei baci teneri che si erano scambiati prima.
“ti
amo, davvero tanto”disse Robert mentre la baciava lungo la
guancia scendendo
lungo il collo.
“Rob”disse
Carla sospirando.
“si
lo so, sei a riposo”disse Robert fermandosi.
“no
è che, tuo figlio mi sta uccidendo le
costole”disse Carla.
“uhm
prendo Sigur ros mi sa che è meglio”disse Robert
alzandosi dal letto.
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Capitolo 76 *** 76 ***
viv
"amore"disse Robert mettendosi in ginocchio sul letto e
avvicinandosi a Carla che ancora dormiva.
"amore"disse di nuovo Robert alzando leggermente il tono della voce e
accarezzandole il viso.
"uhm che ore sono?"chiese Carla aprendo lentamente gli occhi e mettendo
a fuoco Robert.
"sono le 7.30, io devo andare sul set, ieri mi sono dimenticato di
dirti una cosa importante, è che tu mi distrai troppo"disse
Robert poggiando le labbra sulle sue.
"uhm senti chi parla"disse Carla quando lui si staccò per
continuare a spiegarle.
"la mia famiglia è in città, hanno detto che
è per il film festival"disse Robert
"ma non gli hai creduto"disse Carla sorridendo.
"certo che no, comunque spero non ti stressino troppo, dovessero farlo
non esitare a chiamarmi"disse Robert
"ma figurati i tuoi genitori sono fantastici"disse Carla.
"Sophie è sveglia, le ho preparato la colazione, ho dato da
mangiare anche a Lilly e le ho messo su una cassetta Disney"disse
Robert.
"ti adoro lo sai?"chiese Carla mettendosi a sedere e accarezzandogli la
guancia con un leggero strato di barba.
"lo so, e non fare così o a lavoro non ci andrò
mai e per di più devi stare a riposo"disse Robert.
"non ci sto provando con te che sia chiaro"disse Carla ridacchiando
"tu ci provi sempre con me e lo sappiamo ormai"disse Robert
ridacchiando.
"perchè tu invece?"chiese Carla
"si è una cosa reciproca, daltronde non è certo
colpa
nostra se c'è una forte attrazione tra noi due"disse Robert
accompagnando le sue parole con un bacio e poi un altro fino a che si
ritrovarono distesi a letto troppo impegnati per sentire il campanello
che suonava di sotto.
"sta suonando il campanello e devi andare a lavoro"disse Carla dandogli
un ultimo bacio prima di riuscire a mettersi seduta.
"hai ragione"disse Robert porgendole la mano per aiutarla ad alzarsi.
"grazie"disse Carla alzandosi e scendendo di sotto con lui.
"alla buon ora eh"disse Katherine sulla soglia della porta quando
Robert andò ad aprire.
"dovevi passare a prendermi?"chiese perplesso Robert che non ricordava
di essere rimasto daccordo con lei, insomma aveva la sua macchina e di
sicuro non aveva problemi a raggiungere il set.
"no, però passavo di qui con la macchina della produzione e
ho
pensato di passare"disse Katherine sorridendogli e Carla che non aveva
visto la sua espressione ma l'aveva sentita parlare era rimasta
piuttosto perplessa.
"ah ok"disse Robert un pò stranito.
"ciao Katherine"disse Carla avvicinandosi a Robert e cingendogli la
vita con un braccio appoggiando la testa contro il suo braccio.
"Carla stai esplodendo eh?"chiese Katherine acida come sempre.
"già, effettivamente ammetto che ho un uomo che mi vizia
parecchio"disse Carla.
"beh attenzione o alla fine non te lo ritroverai più un
uomo"disse Katherine ridacchiando e se Robert non avesse parlato Carla
le avrebbe già strappato tutti i capelli che si ritrovava in
testa.
"nemmeno se pesasse 150 kg potrei cambiare idea"disse Robert
sorridendole.
"beh, ti aspetto in macchina muoviti o farai tardi"disse Katherine
andandosene in macchina.
"grazie"disse Carla sospirando.
"è strana oggi"disse Robert perplesso.
"tu gli piaci"disse Carla
"ma ancora con questa storia"disse Robert ridacchiando.
"non l'hai sentita? "passavo di qui" è passata di proposito,
tu gli piaci"disse Carla sbuffando.
"è la mia manager non gli piaccio, sei tu che
sei gelosa,
anche se mi piace questo tuo marcare il territorio"disse Robert
stringendola a sè.
"io non sono gelosa, ma insomma è complicato essere la
ragazza
di uno che qualsiasi donna di tutte le età si mangia con gli
occhi"disse Carla.
"scusa"disse Robert baciandola.
"e di cosa dovresti scusarti, al massimo dovrei arrabbiarmi con i tuoi
genitori"disse Carla ridacchiando.
"tu lo sai vero però che io voglio solo te"disse Robert
prendendole il viso tra le mani e fissando i suoi occhi grigio azzurri
nei suoi castani.
"si, mi pare di averlo capito"disse Carla.
"mi raccomando hai passato una nottataccia riposati oggi"disse Robert.
"sono un pò stufa di riposarmi"disse Carla sospirando.
"lo so, ma ti prometto che quando questa situazione si
sistemerà ci rifaremo"disse Robert.
"non è colpa tua se sono una sfigata cronica"disse Carla.
"una sfigata molto sexy"disse Robert facendole l'occhiolino.
"certo conciata così poi sicuramente"disse Carla ridendo.
"saluto la piccola e vado o Katherine mi uccide per davvero"disse
Robert effettivamente si erano un attimino persi nei loro discorsi.
"si, per quanto non vorrei lasciarti nelle grinfie di quella strega,
forse devi andare "disse Carla.
"cucciola papà va a lavoro ci vediamo più
tardi"disse
Robert stampandole un bacio sulla guancia, Sophie si strinse al suo
collo per un attimo e poi lasciò la presa.
"a stasera"disse Robert baciando ancora Carla che ormai aveva perso il
conto delle volte che si era ritrovata a baciarlo da quando aveva
riaperto gli occhi, ma tra loro due era sempre così, era
difficile che riuscissero a starsi lontano troppo a lungo, si un vero
schifo e per fortuna che Sophie era ancora piccola ma quando i loro
bambini sarebbero diventati più grandi avrebbero dovuto
imparare
a controllarsi un attimino di più, ma insomma alla fine
erano
anche giustificati nell'ultimo anno ne era successe di ogni e un
pò per via del lavoro di Robert un pò
perchè era
successo quello che era successo avevano passato parecchio tempo
separati.
"mamma"chiamò Sophie vedendo che la madre non sembrava
prestarle attenzione.
"tesoro che c'è?"chiese Carla andando da lei.
"andiamo da Peter?"chiese Sophie.
"ma non stavi guardando il cartone che ti ha messo
papà?"chiese Carla
"è finito"disse Sophie, ed effettivamente c'erano i titoli
di coda.
"è presto tesoro dovremmo aspettare almeno le dieci magari
dormono ancora"disse Carla.
"voglio giocare con Peter"disse Sophie
"certo tesoro, più tardi andiamo da Emma va bene?"chiese
Carla sperando di averla convinta.
"no, adesso"disse Sophie.
"tesoro adesso è presto non possiamo andare a disturbare,
magari stanno dormendo"disse Carla
"uff"disse Sophie sbuffando.
"no ti prego non dirmi che stai prendendo il mio caratteraccio, la
mamma i capricci non li faceva da piccola, e la nonna mi ha detto che
nemmeno papà faceva i capricci quindi non si sbuffa"disse
Carla
prendendola in giro e facendo una faccia buffa che la fece ridere.
"dopo andiamo da Peter però"disse Sophie.
"si, appena diventa un orario decente per presentarsi a casa di
qualcuno andiamo da Peter"disse Carla scompigliandole i capelli biondi.
"un altro cartone"disse Sophie.
"subito principessa, così la mamma va a cambiarsi"disse
Carla
cercando tra i dvd qualcosa di carino per Sophie, Robert prima gli
aveva messo Winnie the Pooh, Carla pensò invece a
Cenerentola.
"grazie mamma"disse Sophie quando Carla gli lasciò un bacio
sulla fronte per poi salire al piano di sopra ed ebbe giusto il tempo
di una doccia e di cambiarsi che al piano di sotto prese a suonare il
campanello.
"arrivo"disse Carla scendendo le scale di fretta con il terrore di
cadere.
"non stavi dormendo vero?"chiese Emma quando Carla andò ad
aprire.
"no, Rob mi ha svegliata questa mattina"disse Carla
"meno male, scusami per l'orario ma non la smetteva di chiedere di
Sophie"disse Emma
"non dirmelo, non so come ho fatto a convincerla ad aspettare un
pò, non volevo venire a disturbarvi"disse Carla
"ah vedo che allora è reciproca la cosa bene, ho come la
sensazione che dovrò dire a George di cercare bene a
Primerose
hill"disse Emma sospirando.
"già, Sophie c'è Peter"disse Carla e sua figlia
subito si
precipitò all'entrata seguita da Lilly salvo chiaramente
inciampare nel tappeto.
"come non detto"disse Carla aiutandola a rialzarsi perplessa.
Mentre Sophie e Peter giocavano in salotto con Lilly, Carla ed Emma si
sedettero in cucina a chiacchierare come accadeva praticamente tutti i
giorni, e pensare che una volta Carla era stata addirittura gelosa
perchè aveva creduto alle stupidaggini che dicevano i
giornali e
invece ora erano diventate davvero ottime amiche.
"ti vedo un pò strana comunque oggi successo qualcosa con
Robert?"chiese Emma
"no, no assolutamente no, anzi i suoi genitori sono in città
e ne sono davvero felice"disse Carla
"però sembra ci sia qualcosa che ti preoccupa ci sono sei in
crisi per il regalo di Robert"disse Emma
"il regalo"disse Carla scioccata, che si fosse dimenticata del suo
compleanno che razza di giorno era quello? si era dimenticata davvero
del suo compleanno?
"si dopo domani è il suo compleanno, non fare quella faccia
non
te ne sei dimenticata è che non sai nemmeno che giorno
è
oggi, comunque oggi è l 11 maggio"disse Emma ridacchiando.
"si è che restare sempre in casa mi fa perdere la cognizione
del tempo"disse Carla
"sempre in casa, alcuni giorni vai in ospedale, esci anche in
cortile"disse Emma provando ad ironizzare.
"non ne posso più, non vedo l'ora di luglio"disse Carla
accarezzandosi la pancia, niente da fare quello di toccarsi
continuamente la pancia era un riflesso incondizionato per qualsiasi
gravida, come quello di portare sempre una mano davanti alla pancia
quando si camminava tra la gente per proteggere il proprio bambino da
chissà cosa visto che dove stata era già ben
protetto,
erano riflessi incondizionati.
"non sei terrorizzata all'idea che dovrete riniziare daccapo?"chiese
Emma
"beh avranno quasi due anni di differenza lui e Sophie quindi in
realtà non sentirò tanto la differenza, certo lei
ora
inizia a camminare in giro a rendersi più indipendente ma
diciamo che è passato troppo poco tempo per perdere
l'abitudine"disse Carla.
"ma poi con Robert sarà tutto più facile"disse
Emma
"decisamente, no non sono spaventata, lo sono stata in questi mesi ma
il dopo non sarà sicuramente un problema"disse Carla
"comunque mi ripeto mi sembri preoccupata da qualcosa e se il
compleanno di Rob non è, la gravidanza non è di
che cosa
si tratta?"chiese Emma.
"quella stronza della sua manager, ci prova Emma ne sono sicura"disse
Carla
"Katherine è una donna di una certa età Carla,
insomma
hanno vent'anni di differenza è difficile che ci provi con
lui"disse Emma
"questa mattina è venuta a prenderlo per portarlo a lavoro e
lui
nemmeno lo sapeva, e dovevi sentirla, io mi fido di lui, ma se solo lei
si azzarda ad allungare un solo dito su di lui non
risponderò
delle mie azioni"disse Carla.
"ma secondo me non devi preoccuparti, conosco Katherine da tanto, si
è una stronza ma insomma non credo abbia mire su Robert
semplicemente tu per lei sei una specie di ostacolo alla carriera di
Rob perchè adesso non possono più gossippare sul
suo
conto visto che ha messo la testa a posto, ma infatti nemmeno Kristen
le piaceva, è del tutto normale non preoccuparti insomma per
Rob
prova soltanto affetto"disse Emma.
"Non so Emma, non mi convince"disse Carla
"Robert oggi hai tempo per cenare con me?"chiese Katherine mentre la
truccatrice stava sistemando il trucco di Robert intento a ripassare le
sue battute.
"oggi? sono arrivati i miei genitori ieri in città e ma
scusa non possiamo parlarne durante la giornata?"chiese Robert
"no, lascia stare faremo un altra volta"disse Katherine delusa.
"qualcosa non va Katherine mi sei sembrata strana oggi"disse Robert
"no, è tutto ok"disse Katherine
"non mi piace che tu sia così acida con Carla, insomma non
ti ha
fatto nulla ha anche provato ad essere gentile con te"disse Robert.
"non mi convince non posso farci niente, insomma non mi piace mi pare
che miri soltanto ai tuoi soldi"disse Katherine.
"ma stai scherzando voglio sperare? lei non è affatto
così"disse Robert
"e allora perchè dopo poco che uscivate era già
incinta?"chiese Katherine.
"e secondo te una che non mi dice che sta portando avanti la gravidanza
vuole fregarmi?"chiese Robert scettico.
"si potrebbe"disse Katherine.
"non riesco proprio a capire come tu possa essere ancora
così
prevenuta dopo tre anni che sto con lei, e poi non capisco nemmeno
perchè ne parlo con te, insomma mi sembrava di essere stato
chiaro non voglio sentirti dire nulla sulla mia vita privata, decido io
e tu non dovresti nemmeno permetterti ne di criticare le mie scelte ne
di parlare in quel modo alla mia ragazza"disse Robert.
"si, certo hai ragione avrò esagerato come sempre"disse
Katherine allontanandosi e Robert trovò quel comportamento
piuttosto anomalo, ma non volle dargli importanza, quelli erano gli
ultimi giorni di riprese e poi tutto sarebbe tornato alla
normalità, sarebbero rientrati a Londra dove avrebbe potuto
passare più tempo con lei e avrebbero atteso quegli ultimi
due
mesi in tranquillità, magari provando a riparlare di
matrimonio,
dopo tutto ormai aveva accettato.
"Carla tesoro ma lo sai che sei davvero bellissima"disse Claire
complimentandosi con lei.
"sarà merito del non fare nulla, io ed Emma passiamo le
giornate
a chiacchierare se non altro Sophie e Peter sono diventati ottimi
amici"disse Carla.
"hai trovato un nuovo amico quindi"disse Claire alla sua nipotina che
teneva in braccio mentre chiacchierava con Carla era ormai ora di cena
e mentre Lizzie e Victoria avevano deciso di occuparsi di preparare
qualcosa di commestibile, Carla stava aggiornando la famiglia di Robert
sulle varie novità che riguardavano Sophie e Julian.
" e quindi domani sera non potrai accompagnare Robert al film
festival?"chiese Claire.
"già, mi toccherà vederlo in tv"disse Carla
"Non ti perdi niente sarà mortalmente noioso"disse Tom
"si è quello che dice anche Rob,però è
il suo
compleanno e già l'anno scorso non è stato un
granchè "disse Carla sospirando e ripensando al terribile
maggio
che aveva passato qualche mese fa, lei e Robert avevano appena rotto e
lei credeva che anche lui avesse tradito i suoi sentimenti.
"ma tu vorresti uscire un pò di più di casa"disse
Richard
capendo appieno che cosa si nascondeva dietro quel sospiro.
"beh si, ma pare che un red carpet mi stancherebbe troppo e poi lo
faccio per Julian quindi non importa"disse Carla accarezzandosi la
pancia.
"sei proprio sfortunata tesoro, ma vedrai che andrà
bene"disse Claire.
"a proposito Tom devo chiederti un favore, domani dovresti andare a
ritirarmi il regalo di Robert"disse Carla
"certamente"disse Tom e proprio in quel momento fece il suo ingresso in
casa Robert.
"ah siete tutti qui"disse Robert sorpreso.
"papà"disse Sophie scendendo dalla braccia della nonna e
correndo incontro a Robert che la prese in braccio.
"cucciola"disse Robert stampandole un bacio sulla fronte.
"tesoro come sei sbattuto ma hai pranzato oggi?"chiese Claire vedendo
il figlio piuttosto stanco.
"si, si mamma ho mangiato tranquilla"disse Robert mettendo
giù
Sophie che raggiunse la cugina intenta a far piangere il fratellino
più piccolo rubandogli il suo sonaglio.
"figurati Claire se non mangia"disse Tom ridacchiando.
"oh Rob giusto in tempo, comunque è pronto forza venite di
là"disse Lizzie
"dobbiamo fidarci?"chiese Chris che aveva appena finito di raccontare
le disavventure in cucina di Lizzie.
"tranquillo Chris Lizzie ha preparato soltanto l'insalata"disse
Victoria.
"dai ma quanto siete pessimi"disse Carla alzandosi in piedi
"cos'è questa solidarietà tra incapaci ai
fornelli"disse Tom ridacchiando.
"Carla sa cucinare"disse Robert abbracciandola da dietro.
"si, ahaha i surgelati"disse Tom seguendo gli altri verso la cucina
dove Victoria e Lizzie avevano apparecchiato riuscendo a ricavare un
posto per tutti, effettivamente visto che si erano quasi sempre
affidati al take away e che comunque al massimo erano stati in sei a
tavola non avevano ancora scoperto che il tavolo era allungabile.
"non è vero a me piace quello che cucini"disse Robert
scostandole i capelli e lasciandole un bacio sul collo.
"come è andata la giornata?"chiese Carla
"bene"disse Robert
"e Katherine ha tenuto le mani a posto?"chiese Carla
"amore"disse Robert facendola voltare verso di sè e
prendendole
il viso tra le mani la fissò intensamente negli occhi
proprio
come faceva ogni volta che voleva essere chiaro e mostrarle quanto
davvero fosse sincero, era un buon attore nulla da dire, ,ma i suoi
occhi lo tradivano spesso.
"lo so non devo essere gelosa, ma ti accompagna lei sul red carpet
?"chiese Carla
"presento il premio e torno a casa non mi interessa di stare
lì
per tutta la serata, e poi è il mio compleanno secondo te ho
voglia di passarlo in mezzo a quegli squali?"chiese Robert.
"noleggia almeno qualche bel film giusto per movimentare un
pò
la serata, sono un pò stufa dei cartoni della Disney"disse
Carla
sospirando.
"non ti preoccupare troverò il modo di movimentare la
serata"disse Robert baciandola.
"mi fido"disse Carla facendogli l'occhiolino e aspettandosi marsh
mallows e pop corn, si perchè ormai quello era diventato il
massimo del loro divertimento passare la serata sul divano a guardare
qualche cartone con Sophie, sempre se Rob non rientrava tardi e la
trovava già addormentata sul divano in genere.
Il regalo che Carla aveva trovato per Robert non era nulla di
particolare e prezioso era soltanto una cosa che tempo prima aveva
perso e che ogni tanto gli mancava, un vinile a detta sua introvabile,
ma Carla si era messa d'impegno e chiamando veri negozi di dischi in
città era riuscita a ritrovarlo. Uno dei primi album di Leonard Cohen, Robert si era lamentato spesso per averlo perso quando aveva
traslocato le sue cose dall'appartamento di Soho e ora lei l'aveva
ritrovato.
"grazie Tom"disse Carla quando gli consegnò il pacchetto.
"gli piacerà molto"disse Tom
"speriamo"disse Carla
"anche se non gli avessi regalato nulla sarebbe andato bene,
è totalmente pazzo di te"disse Tom
"contrallamelo stasera, Katherine non mi piace"disse Carla.
"ahaha ma Katherine è vecchia per piacere Carla ma ti sei
vista"disse Tom
"si, mi sono vista ho preso quasi 7 chili con questa gravidanza"disse
Carla
"si e sei arrivata a quanto cinquanta chili?"chiese Tom prendendola in
giro.
"papà David continua a piangere fallo smettere"disse
Cecilie.
"gli ha rubato il ciuccio"disse Sophie facendo la spia.
"grazie Sophie, ci sarei comunque arrivato Cecilie ma è
possibile che non hai un minimo di tolleranza per tuo fratello?"chiese
Tom e anche Cecilie scoppiò a piangere.
"tesoro non si fa la spia"disse Carla prendendo in braccio Sophie.
"è cattiva, io voglio giocare con Peter"disse Sophie
accoccolandosi contro la spalla della madre.
"lo so tesoro, ma oggi Peter è andato fuori città
con i
suoi genitori, domani torna e giochi con lui va bene?"disse Carla
accarezzandole i capelli e sorridendo, la sua piccola era davvero molto
legata al figlio di Emma, menomale che questo sfogo non l'aveva sentito
Robert.
"ahi"disse Carla mettendo giù Sophie e sedendosi, Julian
stava per iniziare il suo show pomeridiano.
"mamma non stai bene?"chiese Sophie preoccupata
"no tesoro è Julian"disse Carla rassicurandola
"posso sentire il fratellino?"chiese Sophie
"certo cucciola"disse Carla e Sophie poggiò la mano dove la
teneva poggiata la madre sorridendo sorpresa quando sentì un
calcio in corrispondenza di quel punto.
"hai sentito?"chiese Carla sorridendo per la sua reazione, non era
certo la prima volta che aveva sentito muovere il suo fratellino, ma
ogni volta era sempre così sorpresa.
"ma ti fa male?"chiese Sophie.
"No tesoro no"disse Carla
"quando arriva il fratellino"disse Sophie
"non manca tanto"disse Carla
"io non lo faccio piangere"disse Sophie
"oh lo spero bene se non vuoi far arrabbiare mamma e
papà"disse
Carla e poi Sophie si sedette accanto a Carla osservando la sua pancia
che si muoveva in maniera strana dove il bambino calciava o tirava
pugni.
"mi prometti che non ti addormenti?"chiese Robert mentre gli facevo il
nodo alla cravatta.
"si"disse Carla sorridendo.
"massimo due ore sarò indietro"disse Robert accarezzandole
la schiena.
"e quindi devo farmi trovare con un bel vestito?"chiese Carla alzando
gli occhi verso i suoi.
"si, io preferirei senza, ma insomma è una visione che
voglio conservare solo per me"disse Robert
"scemo"disse Carla tirandogli una pacca sul braccio.
"allora io mi porto Sophie al festival così passa un
pò di tempo con me, visto che gli manca il suo
Peter "disse Robert.
"sono molto legati "disse Carla.
"Emma mi ha detto che vogliono cercare casa a Primerose si possono
frequentare fino ai 10 anni sappilo"disse Robert
"dai"disse Carla ridendo
"comunque dopo rimane qui con i miei genitori"disse Robert
"facciamo tardi quindi?"chiese Carla perplessa
"la dottoressa dice che le cose vanno meglio e che puoi anche svagarti
un pò, non andremo certo a ballare "disse Robert sorridendo.
"ti amo"disse Carla abbracciandolo e baciandolo di slancio.
"hey voi due, ok che tanto è già incinta ma
dobbiamo
andare o Katherine ti ucciderà Rob"disse Tom sbucando sulla
soglia della loro camera.
"non si bussa?"chiese Robert
"c'era la porta aperta, dai datti una mossa la macchina è
già arrivata"disse Tom
"a dopo"disse Carla
"a dopo"disse Robert baciandola di nuovo.
Carla rimase un attimo in camera a sistemare i vestiti che aveva
lasciato in giro e dalla tasca della giacca uscì una busta
bianca con una scritta che aveva già visto da qualche parte,
si
era la scrittura di Katherine e sulla busta c'era scritto per Robert,
inutile dire che la curiosità prevalse e quando lesse quelle
poche righe capì di non essersi sbagliata affatto, non erano
solo dubbi i suoi.
"Carla che succede?"chiese Victoria trovandola con quella lettera tra
le mani.
"avevo ragione io, quella stronza ci prova, ha una cotta per Rob"disse
Carla con gli occhi lucidi, non se ne era nemmeno accorta ma le lacrime
avevano iniziato a bagnarle il viso.
"chi tesoro?"chiese Victoria.
"Katherine, mi odia per questo perchè lo ama, ti rendi conto
ha l'età di mia madre"disse Carla scioccata.
"tesoro ma stai piangendo, devi stare tranquilla non devi
agitarti"disse Victoria.
"ho aperto questa lettera che probabilmente Robert non ha nemmeno
ancora visto"disse Carla sospirando.
"ti perdonerà, e devi stare tranquilla lo sai benissimo che
lui
ama soltanto te, perchè stai piangendo?"chiese Victoria.
"perchè, perchè lei gli sta più
intorno di me
praticamente, perchè ho paura che trovi il modo di
portarmelo
via"disse Carla.
"ma smettila stai scherzando? nessuna può prendere il tuo
posto
nel suo cuore"disse Victoria passandole un fazzoletto di carta e
abbracciandola.
"mi stanno prendendo anche dei dolori strani"disse Carla sentendo dei
strani dolori al basso ventre.
"Perchè ti stai agitando e lo sai meglio di me che non va
bene
come cosa, ora andiamo di sotto e ci facciamo una bella tisana
rilassante poi io e Lizzie ti aiutiamo a farti bella, così
tu e
Robert passerete una bella serata tranquilla, dai Carla è
una
stupidaggine non piangere, si lo so che sono gli ormoni,
però
puoi stare tranquilla e so che lo sai"disse Victoria.
"Vic, ho una brutta sensazione mi sa che mi si sono rotte le
membrane"disse Carla sentendo una strana sensazione di bagnato, si
aveva sentito un senso di peso durante la giornata ma nulla di
preoccupante e adesso quest'improvvisa sensazione di umido lungo le
coscie fino alle gambe.
"ah beh dai, si ricomprano"disse Victoria salvo poi realizzare il
significato delle sue parole.
"oddio e cosa dobbiamo fare quindi, hai le contrazioni?"chiese Victoria.
"ma è tutto il giorno che ho qualche dolorino ma niente di
che, non capisco come, cioè manca ancora un mese
è fine giugno il termine"disse Carla prendendo un bel
respiro e imponendosi di rimanere calma.
"beh siamo a maggio non è tantissimo prima, restiamo
calmi"disse Victoria provando a calmarsi "ma restiamo calmi cosa,
andiamo in ospedale, ce la fai a fare le scale?"chiese Victoria.
"si, si tranquilla non ho tanto male, è una cosa
minima"disse Carla.
"che succede?"chiese Lizzie che stava facendo zapping alla tv vedendo
l'espressione preoccupata della sorella.
"dobbiamo andare in ospedale le si sono rotte le acque"disse Victoria
"che cosa?"chiese scioccata Claire sbucando dalla cucina insieme a
Richard.
"non preoccupatevi vi prego non è niente di grave ecco"disse
Carla che oltre a calmare se stessa si era ritrovata a dover
tranquillizzare il resto della famiglia.
"prendi la macchina Chris"disse Lizzie facendo smuovere il marito che
era seduto sul divano accanto a lei.
"davvero non vi dovete preoccupare"disse Carla tenendosi la schiena,
ecco adesso quei dolorini stavano diventando più forti.
"ma sono contrazioni?"chiese Lizzie.
"si ma tranquilli non sono quelle giuste"disse Carla ma in
realtà le sue parole non ebbero proprio l'effetto che
sperava di ottenere, nessuno sembrava essersi calmato e tutti avevano
un'espressione al limite del terrorizzato.
"io vado di sopra a prendere le tue cose, mamma occupati di David"disse
Victoria e fu in quel momento quando realizzò che Cecilie
era con Tom che realizzò che Robert e Sophie erano andati al
film festival e che nello specifico Robert non c'era.
"si certo, e chiamo Robert non ti preoccupare tesoro, lo chiamo
subito"disse Claire e Carla la ringraziò mentalmente per
aver capito al volo senza che dovesse dire nulla.
"Robert ti sei portato tua figlia?"chiese Katherine perplessa.
"si perchè? non posso, non mangia mica"disse Robert
prendendola in giro.
"hai letto la mia lettera?"chiese Katherine
"quale lettera?"chiese Robert
"non importa tanto con te è inutile, non aspettarti che mi
occupi di tua figlia quando devi salire sul palco"disse Katherine
spostandosi.
"è cattiva"disse Sophie.
"no tesoro no, è che è un pò nervosa
mi sa, comunque tu fai la brava quando papà va sul palco,
tanto è questione di minuti"disse Robert
"ok"disse Sophie
"brava la mia cucciola"disse Robert dandole un bacino sulla fronte.
"Rob ma non lo senti il cellulare?"chiese Tom
"No, oddio mi sa che l'ho lasciato in macchina"disse Robert frugando
nelle tasche dei pantaloni.
"ecco giust'appunto, Carla è andata in ospedale si sono
rotte le acque "disse Tom
" e me lo dici così?"chiese Robert
"e come dovrei dirtelo"disse Tom
"Russel"disse Robert cercando il responsabile che si occupava
dell'entrata in scena degli attori.
"mi dispiace ma ho un problema e non posso restare trovate qualcun
altro"disse Robert
"Ma come Robert?"chiese Russel ma Robert non gli diede il tempo di
parlare perchè si era già allontanato con Sophie
in braccio verso l'auto che li aveva scortati.
Quando arrivarono in ospedale e Carla oltrepassò la porta
scorrevole della sala parto potè finalmente smettere di
fingere di stare bene e si ritrovò in lacrime davanti al
dottore che doveva visitarla.
"quante settimane sono?"chiese l'uomo piuttosto disinteressato,
perfetto anche un medico freddo doveva incontrare.
"sono 34 e 2 giorni"disse Carla
"si è vero, si sono rotte le membrane io credo che
nascerà, quindi direi che la teniamo con noi"disse il
dottore firmando la cartella.
"ma insomma io inizio ad avere dei dolori più forti e hanno
anche una certa cadenza"disse Carla
"si, c'è già una dilatazione, sono quattro cm per
me per domani partorirà, poi un secondo figlio"disse il
dottore
"sono trentaquattro settimane non è il termine so che ci
sono dei rischi"disse Carla
"non si preoccupi abbiamo degli ottimi neonatologi"disse il dottore
tranquillamente, dio tutta quella superficialità iniziava a
darle sui nervi.
"ah ciao Amber ti occupi tu della ragazza?"chiese il dottore vedendo
entrare l'ostetrica, oh per fortuna era la stessa che si era occupata
spesso di lui durante il periodo di degenza.
"certo, che succede questa volta Carla"disse Amber aiutandola a sedersi
sulla sedia a rotelle.
"ce la faccio a camminare"disse Carla
"meglio spostarci comodi"disse Amber
"mi si sono rotte le membrane"disse Carla portandosi una mano tra i
capelli asciugandosi gli occhi.
"quanti centimentri siamo?"chiese Amber
"quattro"disse Carla
"allora dovremmo esserci, vuoi che vada a cercare il tuo fantastico
fidanzato?"chiese Amber.
"è andato al los Angels film festival, sua madre ha provato
a chiamarlo ma non rispondeva"disse Carla sentendosi ora male per
questa cosa, sembrava che il momento fosse arrivato e lui non c'era.
"dai che domani gli fai un bel regalo di compleanno, vieni ti
aiuto"disse Amber aiutandola a stendersi.
"posso stare in piedi davvero, mi sento ancora più male a
stare sdraiata"disse Carla
"certo, però ci mettiamo la fascia per vedere come va Julian
e come vanno le tue contrazioni, scusami se ti tratto come una menomata
mentale ma è la forza dell'abitudine, ripetere sempre le
stesse cose"disse Amber provando a fare un pò di ironia.
"Non voglio che nasca senza Robert"disse Carla camminando avanti e
indietro per la stanza per quanto il filo attaccato al cardiotocografo
le permettesse.
"ce la farà vedrai"disse Amber peccato che intanto era
già passata un'ora e le contrazioni stavano iniziando a
prendere una certa regolarità.
"comunque sono restata a riposo non ho fatto praticamente nulla,
stasera mi aveva detto che mi avrebbe portata fuori e non fa in tempo
ad uscire di casa che a me succede questo casino, oltretutto
c'è un traffico esagerato a tutte le ore in questa maledetta
città"disse Carla.
"capita lo sai, non ti preoccupare vedrai che arriverà in
tempo"disse Amber.
"per non parlare della cosa più importante sono 34 settimane
e due giorni praticamente, doveva nascere a fine giugno"disse Carla
"34 settimane passate potrebbe anche non avere nessun problema siamo in
una fase di stallo, non è detto che avrà problemi
non facciamoci troppi problemi dai"disse Amber provando a rassicurarla.
"speriamo almeno questo se dovesse succedergli qualcosa non me lo
perdonerei mai"disse Carla.
"guarda che sei con un ostetrica bravissima quindi non ti permetto di
dire queste cose"disse Amber.
"no scusami, è che davvero non me l'aspettavo
così ora, credevo che sarei riuscita a tornare a
Londra"disse Carla.
"beh dai immagina che cool andare a scuola e dire sono nato a Los
Angeles, anche se pensandoci quando sentiranno il suo nome e lo
vedranno bello quanto il suo papà e la sua mamma penseranno
già che è cool"disse Amber.
"magari per questo mi ringrazierà"disse Carla facendo un
mezzo sorriso e poi la porta della stanza si aprì e
comparvero due occhi grigio azzurri, i suoi occhi.
"visto, vi lascio un attimo da soli"disse Amber uscendo dalla stanza.
"come stai? scusami, scusami scusami"disse Robert stringendola a
sè delicatamente.
"Robert non importa è successo tutto all'improvviso stavo
leggendo quella dannata lettera che avevo trovato nella tua giacca
scusami davvero non volevo, e poi boh mi sono sentita bagnata lungo le
gambe"disse Carla.
"lettera?"chiese Robert
"Katherine ti ama, avevo ragione io scusami per averla letta"disse
Carla
"figurati quanto mi importa, voglio sapere solo come stai tu"disse
Robert
" le contrazioni si stanno facendo regolari, ero sui 4 centimetri un
ora fa"disse Carla sospirando.
"è presto vero?"chiese Robert preoccupato
"un pò si, però è in una fase limite
in cui potrebbe anche non avere nessun problema"disse Carla
"siamo sempre in queste fasi limite con questo piccolino"disse Robert
accarezzandole una guancia e tenendola stretta a sè.
"avevo paura che non arrivassi in tempo"disse Carla poggiando la testa
contro il suo petto.
"non farmici pensare, ho mollato tutto là e ho fatto
più in fretta che potevo, odio questa città"disse
Robert
"non dirlo a me, e nostro figlio nascerà qui, assurdo"disse
Carla
"avevo preparato una bella serata, avevo prenotato in un ristorante
carino vicino a Venice beach"disse Robert
"peccato"disse Carla
"no vabbeh la serata sta prendendo una piega più
interessante,certo per te non sarà piacevole come avrei
voluto"disse Robert
"decisamente no"disse Carla e proprio in quel momento arrivò
una contrazione più forte rispetto a quelle che erano
già passate.
"vuoi stenderti?"chiese Robert
"no aiutami solo a stare su"disse Carla appoggiandosi al suo petto e
aspettando che quel dolore passasse.
"passato?"chiese Robert dopo un minuto
"si, mi sa che si inizia a fare sul serio"disse Carla
"mamma quanto corre"disse Robert riferendosi al suono del battito del loro piccolo.
"il suono del battito è una delle cose che mi ha sempre affascinato di più"disse Carla
"si, decisamente il suono più bello che abbia mai sentito"disse Robert baciandole la fronte
"Carla allora?"chiese Amber entrando nella stanza e guardando il
tracciato.
"ah però stanno diventando belle fortine, diamo un'occhiata
alla dilatazione dai"disse Amber prendendo un paio di guanti per
visitarla e la situazione era migliorata era già arrivata a
7 centimetri in solo un'ora e mezza.
"dai che prima delle due e mezza vediamo a chi somiglia di
più Julian"disse Amber.
Le contrazioni divennero mano a mano sempre più forti,
regolari e ravvicinate e dopo circa un'altra oretta all'ennesima visita
la dilatazione era completa.
"te la senti di spingere in piedi, cioè sei stata sdraiata
pochissimo sicura di farcela?"chiese Amber un pò
preoccupata.
"si, si ce la faccio"disse Carla
"sicura amore?"chiese Robert tirandole indietro i capelli che erano
diventi umidi.
"no forse no "disse Carla sentendo effettivamente le gambe stanche era
stata in piedi per la maggior parte del tempo e ormai erano tre ore che
si trovava lì.
"sta andando veloce, però sono comunque passate tre ore, sai
cosa facciamo tiriamo su bene lo schienale così stai
più su e riesci a spingere meglio va bene"disse Amber.
"si, si hai ragione"disse Carla sedendosi aiutata da Robert sul lettino
che tanto odiava.
"spingi quando te la senti ok"disse Amber mettendosi il camice e la
cuffia e avvertendo i medici specialmente il neonatologo visto la
prematurità lieve ma comunque prematurità a cui
sarebbe andato incontro il bambino.
"oddio non mi ricordavo che fosse così"disse Carla prendendo
un bel respiro mentre recuperava dalla spinta.
"finirà in fretta vedrai, io sono qui"disse Robert tenendole
la mano affinchè la stringesse al momento delle spinte e baciandola la fronte .
"stai andando benissimo, io la vedo già bene qui la testa,
ancora poche spinte e ce la fai "disse Amber rassicurandola.
"siì sincera ho appena iniziato a spingere"disse Carla
"non pensare a queste cose adesso, pensa solo ad assecondare le
spinte"disse Amber ridacchiando.
"no comunque la testa si vede, non è biondo ne sarai
contenta"disse Robert provando a ironizzare.
"per piacere evita di guardare cosa sta succedendo là sotto,
è traumatico"disse Carla ma poi non riuscì a
continuare perchè la colpì subito un'altra
contrazione e il bisogno di spingere fu ancora più forte.
"è qui guarda, cioè non guardare ma è
qui, ancora una spinta ed è fuori davvero"disse Amber, in
realtà di spinte ce ne vollero ben altre tre ma alle 02.03
il pianto del loro bambino si diffuse nella stanza, e dopo che il
neonatologo controllò che tutto andasse bene poterono
finalmente stringerlo tra le loro braccia.
"ciao Julian"disse Carla osservando il suo piccolo con gli occhi pieni
di lacrime, stava tentando di aprire gli occhietti e a differenza di Sophie aveva un sacco di capelli castani.
"è perfettamente in forma, vorremmo comunque tenerlo un
pò in culla termica è pur sempre un prematuro
però, è in forma e ha un buon peso"disse il
dottore.
"grazie"disse Robert
"sta bene"disse Carla
"si"disse Robert anche lui commosso osservando il loro piccolo che piano piano riusciva ad aprire gli occhi, aveva gli stessi occhi di sua sorella per quanto alla nascita non fossero del colore effettivo che avrebbero assunto poi avevano la stessa base chiara che avevano visto guardando quelli di Sophie quand'era nata.
"auguri Robert buoni 31"disse Carla baciandolo.
"ti amo Carla, ti amo tanto e questo è il mio compleanno migliore non c'è che dire, il regalo migliore"disse
Robert, ed effettivamente era così, specialmente se pensava
all'anno prima quando sembrava che per loro due non ci fosse
più nessuna speranza, quando sembrava che tutto fosse finito
a distanza di un anno la donna che amava era ancora la donna al suo
fianco e il suo secondo figlio era appena nato, proprio il suo stesso
giorno, il 13 di maggio.
Allora questo è il cap numero 76 cavoli XD ve lo dico ce ne
sono ancora due l'ultimo e l'epilogo ma arriveranno tra un
pò perchè sono presa dallo studio, piccole
precisazioni, un pramaturo di solito finirebbe in incubatrice per un
pò, però ho voluto che insomma con tutte le
sfighe che hanno avuto per quanto il piccolo Julian sia nato a 7 mesi e
mezzo praticamente in realtà stia bene, volevo che avessero
modo di vederselo un pò questo piccolo viste tutte le
fatiche, anche se è stato un parto più rapido per
fortuna non sempre il secondo figlio ci impiega meno del primo talvolta
è anche il contrario insomma dipende l'ostetricia
è molto variabile per questo bisogna conoscerla bene XD mi
sto motivando a studiare XD Comunque spero vi possa piacere e niente il
prossimo sarà sicuramente il matrimonio XD
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Capitolo 77 *** 77 ***
“mamma,
mamma“disse
Julian provando ad attirare la sua attenzione dall’alto del
suo scarso metro e
dieci centimetri, il pediatra aveva già detto che era
più alto della media dei
suoi coetanei aveva recuperato bene nonostante fosse nato in anticipo,
nonostante le iniziali buone condizioni di salute aveva passato qualche
settimana
in patologia neonatale, poi per fortuna però tutto era
andato per il meglio, e
adesso il loro bambino aveva ben cinque anni.
“che
c’è
Julian?”chiese Carla mentre trafficava in cucina.
“ma
perché tu e papà
non siete sposati?”chiese Julian incuriosito, Carla lo fisso
perplessa, perché
suo figlio a cinque anni conosceva il significato di quella parola?
“beh
Julian il
matrimonio è soltanto una cosa formale,non è
così importante”disse Carla
sperando di aver convinto suo figlio.
“ah
va bene”disse
Julian poco convinto.
“uhm
perché mi hai
fatto questa domanda?”chiese Carla vedendolo un po’
deluso dalla sua risposta,
doveva esserci sotto qualcosa.
“perché
oggi la
maestra ha detto a scuola che i bambini nascono dopo che due persone si
sposano”disse Julian un po’ confuso.
“io
e papà siamo
sposati?”chiese Carla
“no”disse
Julian
“eppure
tu e tua
sorella siete nati, la maestra ha le idee confuse
sull’argomento”disse Carla
perplessa e un po’ irritata che razza di discorsi erano da
fare a dei bambini
di cinque anni, all’asilo non si usava dargli fogli e matite
colorate, come se
poi l’unico figlio di una coppia non sposata fosse il
suo,sicuramente in quella
classe ce ne erano altri e il modo di parlare di
quell’insegnante era
chiaramente poco chiaro per bambini di quell’età.
“quindi
non è
vero?”chiese Julian
“esatto
non lo è, un
giorno ti racconterò come siete nati tu e tua sorella tra
tanti, tanti , tanti
anni”disse Carla
“va
bene”disse Julian
soddisfatto
“ma
non eri venuto in
cucina per un biscotto?”chiese Carla
“li
hai fatti
tu?”chiese Julian
“questi
pregiudizi,
comunque li ha fatti la nonna”disse Carla passandogli un
biscotto al
cioccolato.
“a
me piacciono anche
i tuoi”disse Julian
“ma
quelli della
nonna sono più buoni, si lo so”disse Carla
“mi
dai un biscotto
anche per Sophie?”chiese Julian.
“tieni
ma niente bis,
altrimenti poi non mangiate”disse Carla passandogli un altro
biscotto, era
totalmente assurdo tutti erano scioccati dalla naturalezza con cui
Sophie e
Julian erano dei perfetti fratelli, di quanto fossero legati e di
quanto poco
litigassero, non era normale, dov’era finita la gelosia tra
fratello e sorella?
Assolutamente dimenticata, certo i primi periodi che la culla di Julian
era
restata in camera loro, Sophie aveva un po’ storto il naso ma
superata quella
fase iniziale tutto era diventato più semplice.
“ti
rendi conto? Io
vado a parlare con quella maestra, gli fa venire anche i
complessi”disse Carla.
“è
un Pattinson che
complessi vuoi che abbia”disse Robert sorridendo seduto al
suo fianco sul
divano.
“appunto”disse
Carla
perplessa
“sai
di chi è la
colpa?”chiese Robert
“c’è
da chiederlo
quella maestra è una vecchia
bigotta”disse
Carla voltandosi verso di lui.
“mamma,
non riesco a
dormire”disse Julian sbucando dalle scale.
“come
non riesci a
dormire cucciolo”disse Carla prendendolo in braccio.
“ho
fatto un brutto
sogno, e ho provato a svegliare Sophie ma dorme”disse Julian
“che
cosa hai sognato
cucciolo?”chiese Carla accarezzandogli i capelli scuri.
“ho
sognato che tu e
papà non stavate più insieme”disse
Julian e sia Carla che Robert si guardarono
sospirando, in realtà sembrava che dietro il discorso della
sua insegnante ci
fosse altro.
“ma
Julian lo sai
vero che mamma e papà ti vogliono bene?”disse
Robert
“si,
ma tu spesso non
ci sei e oggi Kyle mi ha detto che suo papà quando non
c’era mai poi è andato a
vivere in un altro posto, e poi non siete sposati”disse
Julian.
“tesoro,
papà lavora
non se ne va perché vuole, lui se potesse starebbe sempre
con voi”disse Carla.
“
e anche con
te?”chiese Julian sorridendo.
“certo
Julian, specialmente
con la
mamma”disse Robert guardando
Carla che gli sorrise scuotendo la testa.
“e
perché allora non
vi sposate?”chiese Julian perplesso alternando lo sguardo
dalla madre al padre
e viceversa.
“già
perché?”chiese
Robert guardando Carla che sospirò, negli ultimi cinque anni
non avevano più
parlato molto di matrimonio, dopo la situazione complicata di Julian
erano tornati
a Londra e per un motivo o un altro non erano mai riusciti a prendere
più in
mano l’argomento, soltanto negli ultimi mesi Robert aveva
tentato di riaprire
la questione, ma secondo Carla ormai vivevano insieme da
così tanto che
considerare l’idea di un matrimonio le sembrava soltanto una
perdita di tempo,
visto che tutto sommato vivere insieme e avere due bambini e due cani,
si di
recente se ne era aggiunto un secondo che faceva compagnia a Lilly di
taglia
nettamente più grande, beh tutto questo era come essere
sposati, quindi
ufficializzare la cosa le sembrava inutile.
“perché
a mamma piace
l’anello di fidanzamento che gli ha regalato papà
quando le ha chiesto di
sposarlo”disse Carla
“mamma
cosa significa
vecchia bigotta?
”chiese Julian e sia
Carla che Robert sbiancarono.
“è
una parola che non
si dice in genere suona male”disse Robert e Carla gli
lanciò un occhiataccia
dire ad un bambino di non dire una parola equivaleva a dirgli di dirlo
sempre.
“va
bene”disse Julian
convinto, e ne fu così convinto che qualche giorno dopo la
maestra li convocò a
scuola.
“io
l’avevo detto che
questa scuola non andava bene, è troppo borghese, la scuola
che ha scelto Emma
per Peter sarebbe perfetta per Julian e poi ci va già
Sophie, non capisco
perché dovremmo mandare i bambini in due scuole
diverse”disse Carla mentre
uscivano dall’edificio in cemento rosso.
“io
sono andato in
questa scuola e sono venuto su benissimo, la signorina Dorothy era la
mia
insegnante”disse Robert
“la
signorina? Ma se
avrà settant’anni”disse Carla perplessa
“ti
scoccia soltanto
perché ti ha detto che una coppia non sposata non
dà sicurezza ai propri
figli“disse Robert scettico.
“ma
scusa che
ragionamento è? una coppia non sposata, cioè
praticamente mi sembra di stare
con te da cinquant’anni”disse Carla infilandosi il
cappello di lana.
“carino
da parte tua,
sono soltanto sette anni e mezzo comunque”disse Robert
perplesso.
“sette
anni e mezzo?
Che angoscia”disse Carla sospirando
“no,
prego fa come se
io non ci fossi, dì quello che ti senti di dire, come se non
ci fossi”disse
Robert
“sette
anni e mezzo
con uno che non ci sa minimamente fare, non ho proprio idea del come
siano
venuti fuori due bambini mah”disse Carla provando ad essere
seria, per poi
scoppiare a ridere.
“dio
che
stronza”disse Robert ridendo
“che
ne dici visto
che io non lavoro che tu non lavori che i bambini sono a
scuola”disse Carla
avvicinandosi a lui.
“non
perdiamo
tempo”disse Robert prendendola per mano e camminando
velocemente verso la
macchina.
“perché
non vuoi
sposarmi?”chiese Robert guardando il soffitto sopra di loro
mentre Carla se ne
stava appoggiata al suo petto guardando la pioggia che da poco aveva
iniziato a
scendere fuori dalla finestra.
“non
è vero che non
voglio”disse Carla
“e
allora perché in
cinque anni non abbiamo trovato il tempo di farlo?”chiese
Robert
“sarebbe
soltanto
colpa mia? Chi è che continua a girare tre film
all’anno?”chiese Carla scettica
“no
che non è colpa
tua, è colpa di entrambi, però io lo vorrei
ancora mentre tu sembra che abbia
costantemente voglia di evitare”disse Robert
“dio
mi hai scoperto,
è che voglio sempre sapere di potermene andare
tranquillamente, ma ti
pare?”chiese Carla alzandosi sui gomiti e guardandolo negli
occhi alquanto
perplessa.
“quindi
se io ora ti
dicessi sposiamoci domani tu diresti ok va bene?”chiese Robert
“domani
ho mattina
non posso”disse Carla seriamente
“mattina
eh? Sei
pessima”disse Robert capovolgendo la situazione portandola
sotto di sé.
“oddio
ma che cosa ti
ho messo nel caffè stamattina?”disse Carla
sentendolo di nuovo eccitato.
“si
chiama astinenza
da cinque giorni”disse Robert baciandola.
“conti
anche i
giorni? Siamo messi male allora, comunque vorrei ricordarti che la
colpa è
tutta tua perché sei tu che hai avuto la brillante idea di
far vedere ai
bambini quel film assurdo”disse Carla
“
era Trasformers e
comunque chi è che ha traumatizzato Julian con Nightmare
before
Christmas?”chiese Robert
“adesso
però lo
adora”disse Carla
“certo
dopo che
l’abbiamo portato a parlare direttamente con Tim Burton che
gli ha spiegato che
in realtà Jack Skeleton non esiste e che l’ha
creato lui”disse Robert
“si
non stare a
puntualizzare, è mio figlio non poteva aver paura di Jack
Skeleton, Sophie ha
imparato le canzoni da quando ha imparato a parlare
bene”disse Carla
“parlare
di Tim
Burton mi sta facendo passare la voglia comunque”disse Robert
“uhm
si forse
dovremmo smettere di parlarne”disse Carla accarezzandogli una
guancia ricoperta
da un leggero strato di barba e scendendo lungo il collo.
“dio,
non mi
stancherò mai di te”disse Robert rompendo la
distanza tra le loro labbra.
“per
me devi
richiederglielo, ormai sono passati cinque anni la proposta che gli
avevi fatto
non vale più”disse Tom
“ma
che senso ha fare
una seconda proposta, lei ha già accettato di sposarmi non
ha senso che io gli
richieda di sposarmi”disse Robert bevendo un sorso della sua
birra seduto al
bancone del pub dove si era ritrovato per pranzo con i suoi amici.
“per
me dovresti
lasciar perdere, non vuole sposarti? Meglio così,quando ti
stancherai non
dovrai nemmeno pagargli gli alimenti”disse Marcus.
“veramente
credo che
dovrà dargli comunque gli alimenti, i figli li ha
riconosciuti, quindi che
siano o meno sposati deve comunque mantenere i figli”disse
Bobby
“Beh
ma se sarebbero
sposati dovrebbe mantenere anche lei”disse Marcus.
“glielo
richiederò”disse Robert un po’ perplesso
sull’intelligenza dei suoi amici, una
decina di anni fa sarebbe stato comprensibile, ma attualmente avevano
tutti sui
36-37 anni quindi sentirli ragionare ancora come dieci anni prima lo
lasciava
sempre un po’ perplesso, a volte gli sembrava di essere
maturato soltanto lui,
i suoi amici non davano segni di cambiamento, certo a parte Tom, ma Tom
si era
costruito una famiglia con sua sorella ancor prima di lui e quindi la
situazione di base era ben diversa.
“allora
che cosa è
successo? Mi sembravi un po’ agitata al telefono va tutto
bene? I bambini
stanno bene?”chiese Emma entrando in casa.
“si,
sono in giardino
a giocare, scusa non volevo farti spaventare, però ho un
problema enorme”disse
Carla
“sei
incinta?”chiese
Emma
“no,
decisamente
no”disse Carla sbarrando gli occhi, non era proprio il
momento per un altro
bambino e poi visto com’erano andate entrambe le gravidanze,
l’idea di viverne
un’altra non rientrava assolutamente nelle sue
priorità, specialmente dopo il
quasi mese di
Julian in patologia
neonatale perché ancora un po’ piccolino.
“mi
stai facendo
preoccupare”disse Emma
“non
riesco a trovare
l’anello di Robert”disse Carla
“quell’anello?”chiese
Emma dopo aver metabolizzato le sue parole.
“si,
proprio
quell’anello“disse Carla
“dai
ti do una mano
io a cercarlo”disse Emma provando a calmarla.
“devo
trovarlo
assolutamente, se non lo ritrovo mi ucciderà e poi non
voglio essere come
Kristen Stewart”disse Carla
“perché?”chiese
Emma
“ha
perso l’anello di
fidanzamento di Clare, se l’ho perso penserà che
davvero non me ne frega
niente, penserà che davvero non voglio
sposarlo”disse Carla sospirando.
“troviamo
quest’anello”disse Emma, ma in realtà
dopo aver passato tutto il pomeriggio a
cercare ovunque, di quell’anello non si vide la minima
traccia.
“forse
dovrei
ricomprarlo uguale”disse Carla
“quel
modello con le
tre pietre così di Tiffany? Non lo fanno più,
ormai le tre pietre non vanno più
molto”disse Emma.
“come
non lo fanno
più, me lo farò fare appositamente, con gli
stipendi di un anno forse riuscirò
a ricomprarlo”disse Carla
“uhm
non credo che
quelli di un anno basteranno”disse Emma
“ok
magari tre anni,
ma lo ricompro”disse Carla
“cosa
compri
mamma?”chiese Sophie entrando in casa insieme a Peter e
Julian.
“niente
cucciola,
volete fare merenda o continuate a provare la
smaterializzazione”disse Carla
perplessa, si per far passare ad entrambi la strizza che gli aveva dato
Transformers per motivi che non erano del tutto noti gli aveva fatto
vedere
tutti gli Harry Potter e attualmente tentavano di ripetere le cose che
avevano
visto nel film.
“merenda”dissero
i
tre.
Quando
la sera Robert
tornò a casa dopo aver incontrato un produttore, o almeno
questo era quello che
aveva raccontato, Carla stava provando ad inventare una scusa qualsiasi
qualora
si fosse accorto dell’anello mancante.
“papà”dissero
i due
piccoli di casa correndo verso il padre quando si aprì la
porta di casa.
“allora
come è andata
a scuola?”chiese Robert
“io
ho preso un bel
voto nel dettato”disse Sophie
“io
sono stato in
punizione per tutto l’intervallo”disse Julian
“ancora?”disse
Robert
perplesso.
“non
è colpa
mia”disse Julian
“certo,
beh mi sa che
l’anno prossimo dovrai davvero cambiare
scuola”disse Robert
“siii,
voglio andare
a scuola con Sophie e Peter”disse Julian
“Peter
però è il mio
migliore amico, devi trovartene un altro tu”disse Sophie
“ma
sentitela”disse
Robert scompigliando i capelli biondo scuro della sua piccola.
“Peter
è anche mio
amico”disse Julian imbronciandosi con la sorella.
“si,
ma è più amico
mio”disse Sophie
“uff”disse
Julian
arrendendosi
“ma
la mamma?”chiese
Robert
“cucina”disse
Julian
“vieni
Julian abbiamo
una partita in sospeso”disse Sophie correndo in salotto
“stavo
vincendo io
tanto”disse Julian, seguendo la sorella.
“c’è
qualcuno in
grado di battermi a guitar hero a quanto pare”disse Carla
sbucando dalla
cucina.
“si,
e comunque mi preoccupa, potrebbe diventare realmente un
musicista”disse Robert
ridacchiando.
“non
sarebbe colpa mia, sei tu l’artista di casa”disse
Carla avvicinandosi e
portandogli le braccia dietro il collo dimenticandosi dello stress per
l’anello
scomparso.
“è
andato tutto bene oggi?”chiese Robert accarezzandole la
schiena.
“tutto
bene, tu?”chiese Carla
“bene”disse
Robert
“quando
devi partire per questo film?”chiese Carla
“non
mi interessava il progetto”disse Robert evitando di dire che
in realtà a pranzo
era stato molto vicino a lei.
“vorrei
dirti che mi dispiace ma non mi dispiace”disse Carla
facendogli un mezzo
sorriso che si spense quando osservò la sua mano senza il
suo anello di fidanzamento.
“qualcosa
non va? Mi sembri un po’ strana effettivamente sicura che sia
andata tutto bene
oggi?”chiese Robert
“si,
certo tutto bene”disse Carla trattenendosi dal dirgli tutto,
l’avrebbe trovato
quell’anello, insomma non lo toglieva mai se non a lavoro,
perché diavolo non
ci aveva pensato, magari semplicemente era sul ripiano
nell’armadietto.
“che
c’è?”chiese Robert vedendo la sua
espressione corrucciata.
“ho
dimenticato una cosa a lavoro”disse Carla scostandosi da lui
e abbandonando il
contatto con il suo corpo, doveva recuperare quell’anello
prima che lui se ne
accorgesse.
“beh
sono sicuro che lo ritroverai domani”disse Robert
“no,
mi serve subito”disse Carla
“che
cosa ti serve subito?”chiese Robert
“la
ruota ostetrica, devo calcolare le settimane”disse Carla
“quali
settimane?”chiese perplesso Robert
“hai
ragione posso aspettare domani, e poi la cena è quasi
pronta”disse Carla
“esatto”disse
Robert sorridendo, aveva capito benissimo che cosa non riusciva a
trovare e si
sentiva decisamente in colpa però doveva resistere ancora un
po’ e poi le
avrebbe ridato il suo anello.
Dopo
cena guardarono un po’ la tv in salotto e poi quando furono
le 23 misero a
letto i bambini e Robert come ogni sera gli lesse un capito da Harry
Potter, in
realtà facevano a turno e quella sera toccava proprio a lui.
“a
che capitolo siete arrivati?”chiese Carla mentre finiva di
asciugare i piatti.
“non
abbiamo finito nemmeno il quinto capitolo, sono crollati
subito”disse Robert
abbracciandola da dietro e poggiando il mento sulla sua spalla.
“immagino,
i primi libri sono noiosissimi “disse Carla
“concordo,
stavo per addormentarmi anch’io, è una bella
serata perché non portiamo fuori
Lilly e Chuck”disse Robert.
“mi
metto le scarpe e arrivo”disse Carla cercando le sue scarpe
nel bagno al primo
piano che avevano aggiunto di recente, quand’era nato Julian
avevano apportato
qualche lieve modifica alla loro casa da sogno e con qualche modifica
alla
camera di Sophie e stringendo un po’ il bagno già
sufficientemente enorme erano
riusciti a ricavare una seconda camera per Julian che attualmente
però non
aveva minimamente intenzione di utilizzare, era ancora troppo piccolo
per dormire
da solo, ma sicuramente quando sarebbe cresciuto avrebbe smesso di
dividere i
suoi spazi con sua sorella.
“ci
sei?”chiese
Robert all’entrata che aveva nel frattempo messo il
guinzaglio a Lilly e a
Chuck il Setter che i genitori di Carla avevano regalato a Julian lo
scorso
natale.
“si,
eccomi”disse
Carla infilandosi la giacca e raggiungendolo, era ottobre ma il clima a
quell’ora
era già decisamente poco mite.
“anche
la passeggiata
a quest’ora, anche i cani stanno diventando
viziati”disse Robert
“i
bambini non sono
viziati, non lo sono affatto, nonostante tu abbia deciso di mandarli in
scuole
private”disse Carla
“non
conosci il
nostro sistema scolastico fidati sono meglio le scuole
private”disse Robert
“questo
solo perché tu
ci sei andato”disse Carla
“e
va bene”ammise
Robert sospirando mentre camminavano lungo il viale ben illuminato del
loro
quartiere vip.
“adoro
la vista di
questo posto, non mi stancherò mai di dirlo”disse
Carla sedendosi sulla sua
panchina preferita, non che ci fosse poi così tanta scelta
c’erano due panchine
in cima alla collina dove andava spesso per leggere qualcosa mentre
faceva girare
i cani, o dove semplicemente si concedeva di pensare un po’
concentrandosi sul
London eye che girava sotto i suoi occhi.
E
proprio durante uno
dei pomeriggi della scorsa settimana con Sophie e Julian a scuola e
Robert in
giro a rilasciare interviste insieme a Lizzie che era diventata
ufficialmente
la sua manager, che si era ritrovata a fare un bilancio del tutto e a
pensare
alla domanda che gli aveva fatto Robert il giorno prima, senza trovarvi
una
risposta, insomma non c’era una vera motivazione al fatto che
loro due non si
fossero ancora sposati seppur cinque anni prima ci avessero pensato,
semplicemente la quotidianità aveva messo la cosa in secondo
piano, erano stati
impegnati a fare i genitori e a tentare di ritagliarsi anche del tempo
per loro
due.
“ti
sei incantata a
veder cambiare i colori del London eye?”chiese Robert
“già”disse
Carla
voltandosi verso di lui.
“lo
so comunque cosa
stavi cercando”disse Robert lasciando cadere lo sguardo sulla
sua mano dove l’anello
non era presente.
“lo
so, sono un
disastro, l’ho cercato tutto il pomeriggio insieme ad Emma e
poi ho realizzato
che sarà nel mio armadietto”disse Carla sospirando
e sperando che lui non se la
prendesse.
“non
lo troverai nel
tuo armadietto”disse Robert
“come
fai a saperlo? Oddio
non dirmelo l’hai preso tu?”chiese Carla
spalancando gli occhi scioccata.
“si,
perché forse
ultimamente abbiamo fatto un po’ fatica a pensare a noi due,
abbiamo due
bambini che sono ancora piccoli, ma è anche vero che sono
sufficientemente
grandi per essere più indipendenti e per poter passare
qualche week end dai
nonni”disse Robert
“certo
convinci
Julian a dormire dai nonni”disse Carla scuotendo la testa e
ridendo.
“se
ne farà una
ragione, e poi ha sempre sua sorella, siamo fortunati potevano
uccidersi a
vicenda e invece sembrano quasi gemelli tanto che hanno sviluppato
questo
rapporto simbiotico, comunque quello che stavo tentando di dirti
è che io credo
che sia anche ora di ufficializzare questa cosa fra noi due, giuro che
ti
lascerò l’anello che tanto ti piace, ma vorrei
poterne vedere anche un altro
alla tua mano, lo stesso che voglio portare io”disse Robert
tirando fuori dalla
tasca l’anello che le aveva sottratto quella mattina grazie
alla collaborazione
di Camilla.
“a
me dispiace di
averti dato l’impressione che volessi rimandare, è
che io sto già bene così con
te, e forse è per questo che poi non ne abbiamo
più parlato e abbiamo rimandato,
però effettivamente ti troverei più sexy con una
fede al dito”disse Carla
sorridendo.
“però,
dici che posso
diventarlo ancora di più?”chiese Robert
“sei
pessimo”disse
Carla
“e
tu sei stupenda e
ti amo”disse Robert scostandole i capelli dal viso e
avvicinando le sue labbra
alle sue.
“ti
amo anch’io,
scegliamo una data subito”disse Carla sorridendo e
accarezzandogli la guancia
ricoperta di barba, ormai quando stava a casa non la faceva mai.
“beh
io credo che sia
novembre la data giusta, novembre è il mese che adoro di
più, esattamente 7
anni e mezzo fa ho passato praticamente tutto il mese a tentare di
farti innamorare
di me, e mi pare di esserci riuscito”disse Robert
“vada
per novembre”
Il brutto di lasciare una storia per motivi sociali tipo fare 6 esami
XD tra l'altro ne ho passati soltanto tre perchè i 18 non si
possono tenere e quindi ho rifiutato mentre statistica sono un disastro
XD comunque questo per farvi sapere che avrei voluto scrivere e se
l'avessi fatto questo sarebbe stato l'ultimo capitolo + l'epilogo
perchè ci sarà un epilogo ma siccome ho aspettato
il risultato è che tadan mi viene un altro capitolo dove
finalmente e questa volta lo prometto davvero, finalmente avrete il
matrimonio e anche qualcosina in più, quindi ancora un cap +
epilogo alla fine XD vi rimando alla mia pagina fb per le foto dei
personaggi e vi abbraccio grazie per continuare a sostenere
questa storia interminabile che anche se la scrivo io e quindi solo per
questo fa pena, beh io adoro lo stesso XD pagina
fb
|
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Capitolo 78 *** 78 ***
Vi avverto questo capitolo potrebbe risultare pesante perchè
un pò lungo ci ho messo parecchio a scriverlo e non lo so se
sono soddisfatta principalmente voglio scusarmi con le persone che
seguivano questa storia e che hanno smesso di seguirla per colpa mia,
si perchè aggiornare ogni morte di papa ha sicuramente
influito anche sulla mia scrittura che mano a mano è scemata
davvaero nel pessimo e di questo mi dispiace tantissimo,
perchè quando ho iniziato questa storia ci tenevo tantissimo
e adoravo scriverla poi però è diventata
lunghissima e suppongo che voi vi siate stancati, quindi vi capisco se
avete smesso di seguirla, di norma non le direi queste cose ma essendo
l'ultimo capitolo ed essendo io molto legata a questa storia volevo
dirlo, perchè davvero è colpa mia essendo io
l'autrice, non dei miei poveri personaggi XD a mia discolpa posso solo
dire che la mia esistenza quest'anno è diventata un vero
inferno sto facendo tirocinio praticamente senza interruzioni e
andrà avanti fino ad ottobre e sto già impazzendo
ora poi gli appelli d'esame erano tutto l'anno costantemente e
purtroppo tre non li ho nemmeno passati e mi tocca studiare e fare
tirocinio insieme come se già solo uno o l'altro non mi
faccia impazzire abbastanza, quindi chiedo venia ma sono al limite
della sopportazione per la mia esistenza, in realtà dovrei
scusarmi con i miei personaggi più che altro
perchè sento di aver fatto un torto a loro.. Comunque
essendo questa la conclusione se anche non avete mai recensito ma avete
seguito questa storia ci terrei a sapere che cosa ne pensate
sinceramente ora che è conclusa e non fatevi impietosire dal
mio stato mentale attualmente al limite dell'esaurimento nervoso XD Un
abbraccio e comunque ci sarà un epilogo quindi non
è finita finita finita però diciamo che a grandi
linee lo è XD
la pagina
fb dove trovate le foto anche del matrimonio XD
Organizzare
un
matrimonio in meno di due mesi poteva risultare alquanto complesso, ma
non se
si aveva come wedding planner Lizzie Pattinson ed Emma Watson, Lizzie
aveva
ancora tutti i numeri che aveva usato per il suo matrimonio ed Emma un
sacco di
conoscenze che erano un aiuto non indifferente quando si aveva
così poco tempo.
“Carla
c’è Lizzie al
telefono vuole sapere se per gli inviti preferisci i bordi in carta da
zucchero
o in oro e argento” disse Camilla entrando nel box parto dove
Carla si stava
occupando di una signora in pieno travaglio.
“Camilla
non so se
hai notato, ma ho un attimino da fare”disse Carla mentre si
occupava di sentire
quale fontanella del cranio del bambino si presentasse.
“carta
da zucchero o
oro e argento?”chiese Camilla ignorando le sue parole.
“secondo
te mi
cambierà la vita, digli di scegliere quello che piace di
più a lei”disse Carla
che finalmente aveva finito di visitare.
“hai
intenzione di scegliere
qualcosa tu?”chiese Camilla
“ho
già scelto l’uomo
da sposare e il vestito mi pare che sia sufficiente”disse
Carla facendo ridere
la signora Montgomery nonostante le contrazioni.
“signora
ha visto che
soggetto assurdo si occupa di lei, io fossi in lei farei un rapporto
alla capo
sala quando la dimetteranno”disse Camilla prima di uscire dal
box parto.
“scusatemi”disse
Carla scusandosi con la signora Montgomery e il marito.
“figurati,
ma quando
ti sposi?”chiese la signora Montgomery.
“una
settimana
circa”disse Carla facendo mente locale.
Si,
era da una
settimana che non viveva più a casa con Robert, alla fine
avevano ascoltato il
consiglio di Victoria sul restare separati una settimana prima del
matrimonio,
Robert era restato a casa mentre Carla visti i turni terribili che
aveva quella
settimana era andata a stare nella sua vecchia camera a casa di Ivan e
Nate.
“vi
sposate di
mercoledì?”chiese perplessa la signora Montgomery
che in quel momento non era
sotto contrazione.
“no,
questo
sabato”disse Carla mentre scriveva in cartella i dati della
visita.
“cioè
tra tre giorni?
Ma dovresti essere a casa a sistemare tutto”disse la signora
Montgomery.
“se
ne occuperà
Robert”disse Carla tranquillamente.
“no
ascolta Phil, tu
nemmeno il colore degli inviti sei stato in grado di
scegliere”disse la signora
Montgomery rivolgendosi al marito.
“ma
nemmeno Robert
infatti è sua sorella e una nostra amica che si occupano del
tutto, lui si è
occupato soltanto dei documenti vari”disse Carla alquanto
scettica.
“ah
ecco, tutto torna”disse
la signora Montgomery poi però la sua attenzione venne
attirata dal suono del
suo telefono.
“è
tua madre”disse il
marito.
“sarà
disperata con
Elle, dille che la chiamiamo noi, io non ce la faccio proprio a
parlarci
ora”disse la signora Montgomery.
“ok”disse
il marito
uscendo dalla stanza con il telefono.
“la
futura nonna è un
po’ in ansia eh”disse Carla
“no
più che altro che
la nostra piccola non vede l’ora di vedere la sorellina e
quindi la tempesta di
domande e suppongo non riesca più a contenerla, ma
è piccola non voglio che
venga in ospedale finchè non nasce Cleo”
“che
bello quando è
così, anch’ io ho avuto la stessa fortuna la mia
prima figlia ha meno di due
anni di differenza con il fratello e sono molto legati”disse
Carla.
“quanti
anni hanno
adesso?”
“Sophie
7 e Julian
5”disse Carla
“beh
allora se lo
ricorderanno bene questo matrimonio”disse la signora
Montgomery sorridendole.
“non
trovi che sia
assurdo incontrarsi di nascosto in casa propria?”chiese Carla
ridacchiando
mentre Robert non smetteva di lasciarle baci lungo il collo e a quelle
parole
sorrise contro la sua pelle.
“soltanto
un
po’”disse Robert scendendo a baciarla lungo la
clavicola.
“Robert
non ci
provare”disse Carla quando sentì una pressione
più profonda sul petto, sarebbe
stato complicato spiegare perché si ritrovava un succhiotto
proprio lì quando
per tutti lei e Robert non si vedevano da una settimana se non a cena a
casa
Pattinson o a scuola a prendere i bambini che durante quella settimana
erano
restati a dormire dai nonni per iniziare ad abituarsi alle due
settimane che
avrebbero passato a Barnes mentre loro due sarebbero stati via per la
luna di
miele.
“scusa,
ma
trattenermi con te mi risulta parecchio difficile”disse Robert
“nessuno
ti ha
chiesto di trattenerti, soltanto che qualcuno potrebbe pensare che ho
tradito
il mio futuro marito”disse Carla.
“no,
capirebbero
subito che non abbiamo seguito le regole, mentre noi non ci siamo mai
visti in
questi giorni”disse Robert riprendendo da dove si era
interrotto.
“mai
visti”disse
Carla portandogli le mani tra i capelli, nonostante gli anni insieme
l’attrazione tra loro era sempre rimasta molto forte e
credere che sarebbero
riusciti a starsi lontano per una settimana era pura fantascienza, in
realtà
per un giorno e mezzo c’erano riusciti ma poi Carla era
passata a casa a
prendere una cosa che aveva dimenticato e invece aveva trovato Robert
appena
uscito dalla doccia.
“questa
cucina
l’abbiamo sfruttata proprio eh”disse Robert
passandole la sua maglietta.
“grazie”disse
Carla
infilandosi la maglietta.
“ancora
tre giorni e
potremo riprenderci la nostra vita”disse Robert stringendola
a sé.
“non
vedo l’ora”disse
Carla godendosi quella sensazione di pace che gli dava il sentire il
calore
delle sue braccia strette intorno al suo corpo, purtroppo quella pace
venne ben
presto interrotta dal suono del telefono di Robert.
“scusa
amore”disse
Robert prendendo il cellulare dai jeans che indossava.
“chi
è?”chiese Carla
“mia
sorella, mi ero
totalmente dimenticato del mio vestito, me l’hanno modificato
e devo andarlo a
riprovare”disse Robert sospirando per poi accettare la
chiamata.
“datti
una mossa
Rob”disse Lizzie dall’altro capo del telefono senza
dargli nemmeno il tempo di
replicare.
“ancora
tre
giorni”disse Carla sorridendogli.
“ho
paura che però
questa fosse l’ultima opportunità di starcene un
po’ da soli”disse Robert
mentre metteva via il cellulare.
“già,
domani notte
lavoro e il giorno dopo suppongo che le tue sorelle abbiano organizzato
una
festa, sposarsi è davvero stressante”disse Carla
“ti
stai forse
tirando indietro”disse Robert perplesso
“no,
non vedo l’ora
di diventare la signora Pattinson”disse Carla circondandogli
la vita e
appoggiando la testa contro il suo petto.
“tre
giorni e sarai finalmente mia a tutti gli effetti”disse
Robert accarezzandole
il viso per poi rubarle l’ennesimo bacio.
“
e tu sarai mio”disse Carla sorridendo sulle sue labbra.
“lo
sono stato dal primo whisky”disse Robert facendola ridere.
“devo
andare a lavoro e tu è meglio che raggiunga tua sorella
prima che si presenti
qui improvvisamente e sai benissimo che lo farebbe”disse
Carla direttiva mentre
vagava per il salotto alla ricerca della sua borsa, quand’era
entrata in casa
l’aveva lasciata da qualche parte troppo impegnata a baciare
qualcuno per
ricordarsi della borsa.
“ci
vediamo per cena dai miei”disse Robert fermandola per un
attimo.
“certo
anche perché non posso di sicuro perdermi il motivo per cui
oggi mio figlio è
stato messo in punizione”disse Carla sospirando ormai le
punizioni di Julian
erano all’ordine del giorno, e per giunta la sua insegnante
diceva che il suo
era un modo per attirare l’attenzione dei genitori, la
verità era che a cinque
anni Julian era già molto sveglio e il suo unico scopo era
farsi cacciare da
quella scuola.
“forse
hai ragione dovremmo cambiargli scuola prima che decidano di cacciarlo
loro”disse Robert perplesso.
“sta
facendo di tutto per farsi cacciare da lì, e poi sbaglio o
anche tu sei stato
espulso da quella scuola?”chiese Carla
“si
dia il caso che avevo 12 anni, lui mi sembra che sia un po’
troppo
precoce”disse Robert
“vuole
soltanto andare alla stessa scuola di Sophie e Peter”disse
Carla
“ok,
ho capito hai vinto tu mi occuperò io stesso del
trasferimento, in fondo
anch’io sono stato cacciato da quella scuola”disse
Robert sospirando.
“Julian
cambierà scuola e non avremo più inutili problemi
con professori antipatici,
tutto molto semplice “disse Carla
“adesso
che ci sposiamo però piaceresti alla signorina Dorothy
stiamo diventando una
famiglia a tutti gli effetti”disse Robert ironizzando.
“non
nominare quella vecchia bigotta, noi siamo già una
famiglia”disse Carla, ed era
vero, dopo 7 anni e mezzo insieme e due bambini erano decisamente una
famiglia,
anche se in realtà l’aveva sentito parte della sua
famiglia molto prima che
arrivassero i loro due bambini, aveva smesso di sentirsi semplicemente
la sua
ragazza quando avevano deciso di vivere sotto lo stesso tetto.
“lo
siamo stati fin da subito, però non vedo l’ora di
poterti chiamare signora
Pattinson e di poterti finalmente definire mia moglie, è
strano chiamarti la
mia ragazza”disse Robert.
“quanto
sei assurdo? Però ti amo lo stesso”disse Carla
baciandolo prima di uscire di
casa.
“sai
stasera cosa si fa?”chiese Ivan spalancando la porta della
sua stanza ed
entrando come suo solito senza bussare o chiedere permesso.
“Ivan,
lasciami dormire”disse Carla coprendosi la testa con il
cuscino.
“hai
dormito già abbastanza è pomeriggio inoltrato e
si dia il caso che tu domani ti
sposi, e si dia il caso che un matrimonio che si rispetti necessita di
una
festa”disse Ivan
“si
dia il caso che non ho minimamente intenzione di festeggiare un bel
niente, ho
promesso a Sophie e Julian che li avrei portati a cena da pizza hut,
poi li
avrei riportati dai nonni e avrei dormito il maggior numero di ore
possibili”disse Carla.
“li
porteranno i tuoi genitori da pizza hut stasera noi ci
divertiamo”disse Ivan.
“i
miei genitori? Sono già arrivati? Ma che ore
sono?”chiese Carla accorgendosi
che forse aveva dormito davvero troppo.
“è
ora di cena, hanno chiamato poco fa dicendo che erano già a
Barnes, mentre io
ho già prenotato in un locale a Soho, canteremo al
karaoke”disse Ivan
“a
Soho? Ma è la mia o la tua festa?”chiese Carla
perplessa.
“andiamo
soltanto al karaoke e poi sono un uomo sposato io, tanto sarebbe stato
uno
spreco portarti in qualche locale pieno di uomini visto che la maggior
parte
sarebbero stati etero e b tanto tu ormai non li guardi nemmeno
più gli
altri,certo è comprensibile”disse Ivan.
“guarda
che ti ho sentito”disse Nate sbucando sulla porta in quel
momento.
“ma
infatti nemmeno io guardo più gli altri, è per
questo che dicevo è
comprensibile”disse Ivan giustificandosi subito.
“certo
Ivan”disse Carla ridacchiando.
“non
ridere troppo perché sto preparando un discorso per domani
che forse non ti
farà così ridere”disse Ivan
“lo
sapevo che scegliere te come testimone era un rischio”disse
Carla sospirando.
“si
ma chi più adatto di me, c’ero quando avete fatto
sesso, c’ero quando sei
rimasta incinta di Sophie, sono il padrino della piccola tra
l’altro, c’ero
anche quando sei rimasta incinta la seconda volta”disse Ivan
“certo
tutti questi c’ero sono alquanto inquietanti se qualcuno non
conoscesse la
storia”disse Carla.
“fossi
in te mi preoccuperei, ha intenzione di farti pagare il discorso che
hai fatto
al nostro matrimonio”disse Nate perplesso.
“ma
se non ho detto niente di male io, non sarà ancora per la
storia
dell’appiccicoso? Dai era obbiettivamente vero, ogni volta
che Nate partiva per
New York diventavi intrattabile”disse Carla ridacchiando.
“domani
non riderai così tanto”disse Ivan un po’
altezzoso uscendo dalla stanza.
“guarda
il lato positivo più o meno un sacco di persone sanno vita,
morte e miracoli
della vostra relazione”disse Nate.
“giusto”disse
Carla sorridendo, certo l’80% delle storie che giravano non
erano vere.
“dai
mettiti un bel vestito e tanto trucco, stasera ci si
diverte”disse Nate prima
di uscire dalla sua stanza.
Carla
prese un vestito che non metteva da molto ricordandosi
quand’era stata l’ultima
volta che l’aveva indossato, assurdo quello era il vestito
che indossava la
sera che aveva incontrato Robert, probabilmente dopo 7 anni e mezzo e
due
gravidanze non le sarebbe entrato più, però era
curiosa di provarselo di nuovo,
stranamente le stava perfettamente, anzi se possibile con la taglia di
seno in
più che aveva acquisito le stava perfino meglio.
Guardarsi
allo specchio con quel vestito le fece uno strano effetto e per un
attimo tornò
indietro nel tempo, era davvero un brutto periodo per lei, le sue
giornate
erano interamente occupate dal suo lavoro non perché il suo
lavoro non gli
permettesse di fare altro, ma semplicemente perché lavorare
continuamente senza
avere tempo di fermarsi a riflettere era quello che le serviva.
Se
si fosse fermata soltanto un attimo a riflettere il dolore che aveva
tentato di
cancellare dalla sua vita si sarebbe ripresentato e lei forse non
sarebbe stata
in grado di affrontarlo, quindi l’unica cosa che voleva fare
era non pensare.
Amava
il suo lavoro e quello era l’unico amore che aveva intenzione
di concedersi,
poi però quella sera aveva incontrato lui, che non ci aveva
provato in maniera
scontata e banale come tutti gli altri con cui era stata, semplicemente
si era
seduto accanto a lei e aveva affogato la sua frustrazione nello stesso
alcolico.
La
prima cosa che aveva notato di lui erano stati i suoi occhi grigio
azzurri
tanto chiari da sembrare quasi vuoti, ma che vuoti non erano affatto,
gli
stessi occhi che avevano guardato davvero i suoi mentre parlavano
quegli stessi
occhi che nonostante l’alcol in circolo l’avevano
amata quella notte, perché
fin da subito lui era stato diverso dagli altri, l’aveva
amata con tutto sé
stesso, con i suoi occhi, le sue mani, le sue labbra.
Era
stato tutto davvero molto intenso e quella mattina dopo aveva quasi
creduto che
il tutto fosse stato un sogno fino a quando non l’aveva visto
al suo fianco e
allora aveva capito che non era stato soltanto un sogno ma che
quell’uomo così
diverso dagli altri esisteva davvero, e l’aveva cacciato
subito, perché aveva
avuto paura, aveva avuto paura di fermarsi a riflettere.
“bel
vestito”disse Ivan affacciandosi nella sua camera.
“grazie”disse
Carla.
“allora
la futura sposa è pronta o no”disse Emma
raggiungendoli.
“ci
siamo ci siamo”disse Carla prendendo il cappotto e la borsa.
“qualche
accessorio e sarai perfetta, questo te lo presta molto volentieri
Sophie”disse
Emma ridacchiando e mettendole il diadema che avevano preso a sua
figlia per il
suo scorso compleanno.
“è
un vero peccato che Sere non possa venire”disse Ivan mentre
sorseggiavano il
loro cocktail seduti su dei comodi divanetti del
“Californication” noto locale
dal nome piuttosto insolito anche se non molto insolito trovandosi nel
quartiere di Soho.
“non
importa ho già il mio testimone”disse Carla
appoggiando la testa sulla spalla
di Ivan.
“devo
preoccuparmi? C’è troppo feeling tra Emma e
Nate”disse Ivan guardandoli cantare
sul palco una vecchia canzone di Katy Perry.
“io
mi preoccuperei insomma Nate è davvero un bel ragazzo e si
sa a volte essere
gay può essere una fase”disse Camilla provando ad
essere convincente senza
grandi risultati però.
“ma
quale fase, Nate è mio marito”disse Ivan
indispettito prendendo il suo cocktail
sul tavolino.
“si,
il matrimonio è una cosa seria, è per questo che
Carla ha aspettato quasi 8
anni per decidersi a compiere il grande passo, doveva capire bene se
Robert era
la persona giusta”disse Camilla ironizzando.
“ahaha
molto simpatica Cam, guarda che non ti presento Kellan
domani”disse Carla
“hey
sono anni che aspetto questo momento non puoi tirarti
indietro”disse Camilla
sbuffando infastidita.
“ma come mai le
Pattinson non si sono fatte
ancora vedere?”chiese Ivan cambiando argomento.
“non
sono sicura di volerlo sapere”disse Carla, ormai quello era
il secondo
matrimonio di Lizzie e Victoria a parte il luogo e i vestiti vari Carla
e
Robert alla fine si erano dovuti arrendere all’evidenza che
su quel matrimonio
non avrebbero avuto molto voce in capitolo, come in tutti i matrimoni
del resto
si iniziava dal fare piccole concessioni a parenti e amici e si finiva
a
ritrovarsi con un matrimonio organizzato in tutt’altro paese,
per fortuna
almeno sul luogo erano riusciti ad essere intransigenti.
Avevano
infatti scelto di sposarsi nella chiesa di St Mary a Barnes, volevano
qualcosa
di semplice con le persone a cui erano legati e non
l’ennesimo matrimonio con
persone che nemmeno conoscevano.
“con
tutta la fatica che abbiamo fatto per organizzare questo matrimonio
veniamo
ripagate così? Avete iniziato a bere senza di
noi”disse Lizzie raggiungendoli
insieme a Victoria.
“vi
ordino subito qualcosa”disse Ivan alzandosi dal suo posto.
“come
mai siete arrivate solo ora?”chiese Carla
“nostro
fratello ci ha fatto perdere un sacco di tempo, e poi siamo state
impegnate con
il tuo regalo, siamo sicure che ti piacerà”disse
Victoria.
“capisco”disse
Carla
“Robert
ti saluta”disse Lizzie
“ok”disse
Carla sorseggiando il suo cocktail tranquillamente
“ok?
Non hai nulla da chiedere sono due giorni che non lo vedi affatto e non
hai
nulla da chiedere?”chiese perplessa Camilla.
“sono
abituata a non vederlo e sentirlo per molto più tempo, vi
avevo detto che non
sarebbe stato difficile restare separati per una
settimana”disse Carla, in
realtà lo era stato eccome, perché un conto era
sapere che non era in città un
altro era dovergli stare alla larga pur sapendo che dormiva nel letto
di casa
propria.
“anche
Robert era molto tranquillo, se fossi dovuta restare una settimana
lontana da
Tom prima del matrimonio credo che come minimo mi sarei sparata, invece
voi
sembrate così tranquilli siete sicuri di volervi ancora
sposare?, ”chiese
Victoria.
“Vic
non osare dirlo con tutta la fatica che abbiamo fatto, oltretutto quella chiesa è
un vero reperto
archeologico”disse Lizzie.
“comunque
si, io voglio ancora sposarlo, speriamo anche lui”disse Carla.
“figurati
l’incognita potresti essere tu, ma Robert non ha nessuna
intenzione di tirarsi
indietro”disse Lizzie e quelle parole la infastidirono un
po’, perché tutti
continuavano a pensare che era lei quella che poteva andarsene, che lei
sarebbe
stata tranquillamente in grado di voltargli le spalle, sembrava che gli
altri
non percepissero quanto anche lei non sarebbe stata in grado di
immaginare la
sua vita senza di lui.
“no
ormai Carla ha superato la sua avversione per il matrimonio, e domani
sarà una
sposa bellissima”disse Nate che era arrivato in quel momento
con un paio di
birre.
“grazie
Nate”disse Carla facendogli un mezzo sorriso.
“tesoro
stavamo scherzando ormai è chiaro che sei sufficientemente
pazza per scegliere
di passare il resto della tua vita accanto a nostro
fratello”disse Lizzie.
“li
apriamo questi regali o dobbiamo aspettare di essere tutti un
po’ più
sbronzi?”chiese Emma.
“apriamo
apriamo”disse Ivan
In
realtà alla fine della serata furono tutti sufficientemente
ubriachi comunque,
tranne la festeggiata che aveva deciso di comportarsi da persona
responsabile.
“cazzo
che mal di testa, Carla c’è tua madre e tuo
padre”disse Ivan.
“arrivo”disse
Carla
“tesoro
o mio dio sono occhiaie quelle? Ci sarà davvero parecchio da
fare eh si”disse
Monica avvicinandosi alla figlia.
“ciao
mamma”disse Carla facendo un cenno di saluto e sospirando non
vedeva i suoi
genitori da mesi e possibile che la prima cosa che le aveva detto la
madre era
di dare un’occhiata a quelle occhiaie.
“già,
beh ma a parte queste occhiaie terribili, tutto a
posto?”chiese Monica
preoccupata.
“tesoro
non tartassarla, la nostra bambina oggi avrà un bel da fare,
sta per sposarsi “disse
Gabriele sorridendole e Carla rise per il “nostra
bambina”ormai aveva superato
i trenta da un po’.
“grazie
per essere qui ad entrambi”disse Carla abbracciandoli.
“avevo
detto a Victoria che una festa di addio al celibato la sera prima del
matrimonio era una follia, la truccatrice dovrà fare proprio
un buon
lavoro”disse Monica sospirando.
“magari
le ritocca anche a me le occhiaie”disse Ivan massaggiandosi
la testa.
“ho
io il giusto rimedio un bel centrifugato”disse Nate sbucando
dalla cucina con
in mano frutta e verdura.
“il
miracoloso centrifugato di Nate, o passa la nausea o vomiti, in genere
la
seconda ma poi stai incredibilmente bene”disse Carla
annuendo, si in passato
aveva spesso ricorso lei stessa all’intruglio studiato da
Nate.
La sera prima era stata
l’unica a mantenersi
sobria e quindi alla fine si era dovuta occupare di riportare a casa
Ivan e
Nate che come al solito erano quelli messi peggio.
“comunque se
riesci a prendere le tue cose e
prepararti potremmo anche iniziare ad andare a Barnes”disse
Monica.
“certo,
così riesco a vedere anche i miei figli magari, ieri mi
hanno letteralmente
rapita”disse Carla lanciando un’occhiataccia ad
Ivan.
“non
preoccuparti non hanno sentito affatto la vostra mancanza ieri, erano
con i
loro nonni preferiti, siamo andati da pizza hut come gli avevate
promesso,
abbiamo preso dolci di ogni sorta e siamo stati anche al
cinema”disse Gabriele.
“cioè
li avete viziati come sempre”disse Carla ridacchiando.
“mi
sembra il minimo, sono i nostri unici nipoti”disse Monica.
“si
lo so, ma io e Robert non siamo molto
d’accordo”disse Carla
“ma
se sono dei così bravi bambini, sono educati e non fanno
nemmeno i capricci,
Julian non voleva che gli prendessimo nemmeno quella macchinina che gli
piaceva
tanto, sembra che abbiate fatto un buon lavoro, quindi anche se ogni
tanto in
quanto nonni che non vedono tutti i giorni li viziamo un po’
non c’è nulla di
male”disse Gabriele.
“si
va bene, tanto con voi sarebbe comunque una battaglia persa, avete per
caso
visto Robert?”chiese Carla che non lo sentiva da due giorni
praticamente.
“certo,
non è ancora scappato non preoccuparti, o almeno ieri sera
c’era, è uscito con
Tom e i suoi amici”disse Gabriele.
“allora
non sarà messo molto meglio rispetto a noi”disse
Ivan ridacchiando.
“rispetto
a te di sicuro, è difficile raggiungere i tuoi
livelli”disse Carla perplessa.
“è
colpa di Nate, io un tempo ero un ragazzo per bene”disse Ivan
“un
ragazzo per bene? Ahahah ma per piacere”disse Carla
tirandogli una pacca sulla
spalla.
“che
stronza, mi ripeto non so se il mio discorso ti piacerà
molto”disse Ivan, ormai
erano giorni che non faceva che ripeterlo, ma a lei poco importava
tanto ormai
tutti sapevano tutto.
“comunque
dovrebbe essere rientrato qualche ora prima che ci alzassimo se non
sbaglio”disse Gabriele.
“ok
allora sarà uno straccio oggi”disse Carla ed
effettivamente non era andata
molto lontano dalla realtà, Robert aveva provato a mantenere
l’idea di non bere
troppo ma quando aveva tra i tuoi amici Tom Sturridge difficilmente
quel
proposito riusciva ad essere rispettato.
Infatti
quella sera lo scopo principale della serata era girare per i pub di
Londra e
bere fino a esplodere, il gruppo di spedizione era costituito da Rob,
Tom,
Marcus, Bobby, Sam, George, Phil, Kellan e Jackson, insomma non mancava
nessuno
e avevano girato ogni angolo di Londra, fino a quando non si erano
ritrovati in
un posto a nord-ovest di Londra che a Robert era parso parecchio
familiare.
“sette
birre e cinque whisky”ordinò Tom mentre Robert
tentava di mettere a fuoco quel
luogo, aveva anche un odore familiare, doveva essere già
stato lì.
“ma
guarda chi si vede, Robert”disse l’uomo
dall’altro lato del bancone e quando
Robert si voltò tutti i pezzi andarono al loro posto.
“John
come va?”chiese Robert
“bene,
non ti ho più visto da queste parti, non ho più
visto nemmeno Carla, anche se
sono felice di non averla più vista da queste
parti”disse John.
“si
è stata un po’ impegnata negli ultimi
anni”disse Robert
“ah
quindi siete ancora in contatto? Non ci avrei mai scommesso devo
ammetterlo”disse John, ed effettivamente non aveva del tutto
torto, l’ultima
volta che aveva parlato con John era proprio la sera che era andato al
pub ad
aspettare che si facesse vedere e lei inizialmente non ne era stata
affatto
felice.
“si,
domani ci sposiamo”disse Robert, gli faceva uno strano
effetto dirlo così, era
strano dirlo davvero, dopo tutto il tempo che aveva passato a trovare
il
momento giusto per chiederglielo, il terrore per un rifiuto che
difficilmente
sarebbe stato in grado di digerire, dire che l’indomani
l’avrebbe sposata gli
sembrava quasi irreale.
“cosa?
Davvero? Ma dai allora devo offrirti da bere, non troppo
perché domani è il
grande giorno”disse John e così concluse la serata
raccontando a John il
barista a cui circa otto anni prima aveva raccontato quanto la sua vita
fosse
diventata fallimentare come le cose avevano preso una piega diversa.
“dai
non posso crederci che vi sposate, sono davvero felice per voi,
specialmente
per lei devo ammetterlo,adesso dovete soltanto allargare la
famiglia”disse
John.
“abbiamo
già due bambini”disse Robert orgoglioso.
“però
già due, non avete perso tempo eh, mi fa davvero piacere,
qualche volta passate
a trovarmi mi farebbe piacere rivedere Carla”disse John.
“certo”disse
Robert
“sembra
che i tuoi amici ti reclamino, mi raccomando non alzare troppo il
gomito”disse
John.
“No”disse
Robert prendendo la sua birra e raggiungendo gli amici al tavolo,
purtroppo
però i suoi buoni propositi fallirono miseramente.
“Robert
che diavolo stai ancora dormendo? Ma a che ora sei
rientrato?”chiese sua madre
trovandolo ancora a letto e vestito come la sera precedente.
“mamma
non urlare per piacere, mi scoppia la testa”disse Robert
sotterrando la testa
sotto il cuscino.
“papà”dissero
i suoi figli spuntando dietro la nonna per andare a svegliarlo e
lì fu davvero
costretto ad alzarsi nonostante quel mal di testa infernale amplificato
dal
casino che stavano facendo i suoi figli e dalla strigliata mattutina di
sua
madre, era parecchio che non gli capitava di svegliarsi dopo aver
alzato il
gomito con sua madre a fargli la ramanzina, beh non gli era mancata
affatto
come cosa.
“sono
sveglio ragazzi, sono sveglio”disse Robert alzandosi dal
letto e sperando che
smettessero di urlare.
“bambini
andiamo di sotto a fare colazione, papà ha bisogno di darsi
una bella
ripulita”disse Claire invitandoli ad uscire.
“ci
si può ridurre così alla tua età per
giunta il giorno prima del tuo matrimonio,
vuoi iniziare proprio bene”disse Claire.
“mamma
ho 35 anni che dici possiamo evitare di continuare con queste storie,
ho solo
bevuto un po’ più del solito, ma sto
bene”disse Robert.
“per
fortuna i genitori di Carla sono andati da lei, sai che figura ci
facevi
almeno? “chiese Claire.
“si,
mamma hai ragione mamma”disse Robert sperando che bastasse a
farla uscire dalla
sua stanza.
“che
esempio hai intenzione di dare ai tuoi figli?”chiese Claire.
“mamma
guarda che i miei figli giust’appunto credo stiano aspettando
la loro
colazione”disse Robert.
“sbrigati
che è già tardi, ti preparo una spremuta e un
caffè forte, ma datti una ripulita
che cosa hai fatto poi ai capelli?”chiese Claire.
“niente”disse
Robert
“sbrigati”disse
Claire uscendo finalmente dalla stanza del figlio.
Robert
si guardò allo specchio per un attimo la sua faccia aveva
visto momenti
peggiori, però che cosa era successo ai suoi capelli erano
appiccicosi, perché
i suoi capelli erano appiccicosi e perché i suoi vestiti
avevano acquisito
l’odore della birra, giusto perché la sera prima
gli avevano rovesciato una
pinta di birra addosso, le simpatiche idee di Tom, più tardi
l’avrebbe
raccontato a Carla già sapendo che avrebbe riso di lui.
“le
occhiaie sono sparite, che dire Charlotte hai davvero fatto un
miracolo”disse
Monica osservando il viso perfetto della figlia.
“grazie,
ho lasciato un trucco molto leggero, non so vuoi mettere qualcosa di
più
pesante?”chiese Charlotte.
“No,
va bene così”disse Carla osservandosi allo
specchio con i capelli semi raccolti
e il viso che le dava un’aria nettamente più sana
rispetto al solito, era
sempre pallida ma non sembrava di certo malata.
“oh
mio dio, ma sei da togliere il fiato”disse Emma entrando
nella stanza.
“non
esageriamo”disse Carla
“no
davvero, non so se Robert riuscirà a resistere fino alla
luna di miele”disse
Emma prendendola in giro.
“Emma,
stai parlando di nostro fratello ti prego”disse Lizzie
perplessa.
“guardate
chi c’è”disse Victoria entrando nella
stanza seguita da due piccole figure.
“sembri
una principessa mamma”disse Sophie avvicinandosi
“è
vero”disse Julian.
“cuccioli,
mi siete mancati tanto”disse Carla abbracciandoli.
“in
realtà sono qui per un compito preciso”disse
Victoria sorridendo.
“si
è vero, ti abbiamo portato una cosa da parte di
papà”disse Sophie.
“dovevo
dirglielo io”disse Julian sbuffando.
“No,
io glielo dicevo e tu gli dai il biglietto”disse Sophie.
“va
bene”disse Julian prendendo il piccolo foglietto di carta
ripiegato a formare
un rettangolo dalle mani della sorella e passandolo a Carla.
“un
biglietto”disse Carla sorridendo mentre tutti gli occhi erano
puntati su di lei
e su quel bigliettino.
“che
cosa dice?”chiese sua madre quando la vide sorridere mentre
leggeva.
“No,
niente”disse Carla osservando un’ultima volta la
strana scrittura del suo
futuro marito e sorridendo di nuovo, quell’uomo era
totalmente assurdo si disse
tra sé mentre ripensava a quello che gli aveva scritto.
“
E’ ancora confermato il nostro appuntamento davanti a tutta
quella gente che ci
ha dato il tormento nelle ultime settimane? No perché nel
caso ti venga ancora
quello strano terrore da matrimonio ti basta dirlo, vengo a recuperarti
e ce ne
andiamo. Ti amo, Robert”
“che
cosa dobbiamo dirgli?”chiese Sophie.
“ditegli
che sarò quella con un vestito strano e
ingombrante”disse Carla
“Julian
andiamo”disse Sophie correndo con il fratello minore fuori
dalla stanza.
“dai
che cosa ti ha scritto?”chiese Emma curiosa.
“tanto
non ve lo dico”disse Carla sospirando.
“trattandosi
di Robert forse è meglio non saperlo”disse Lizzie
scettica facendo ridere i
presenti.
“mamma
ha detto che sarà quella con il vestito
strano”disse Julian prima che Sophie
potesse precederlo.
“Ok
grazie ragazzi”disse Robert ridendo.
“andiamo
ad aiutare la nonna”disse Sophie trascinandosi dietro Julian.
“non
ci posso credere che ti sposi anche tu”disse Tom ridacchiando
mentre si
sistemava la cravatta.
“pensavi
che avrei fallito, no beh grazie in quanto testimone questa tua
sincerità mi
colpisce”disse Robert perplesso.
“beh
ce ne hai messo di tempo a farle dire di si”disse Tom
prendendolo in giro.
“che
stronzo”disse Robert
“comunque
finchè non le metterai l’anello al dito mai dire
mai”disse Tom
“fottiti
Tom”disse Robert fulminandolo.
“magari
all’ultimo cambia idea”disse Tom
“e
io in quel caso ti ucciderò, sappilo”disse Robert
sorridendo minaccioso.
“sto
scherzando ormai penso proprio che non cambi più idea,
insomma ha avuto quasi
sette anni per decidere di lasciarti, se non l’ha ancora
fatto ho proprio paura
che tu gli piaccia davvero, qualcosa che trovo incomprensibile,
però a quanto
pare è così”disse Tom prendendolo in
giro.
“grazie
Tom, per essere un perfetto testimone e migliore amico”disse
Robert perplesso.
“e
aspetta di sentire il discorso”disse Tom
“puoi
anche non farlo non è obbligatorio”disse Robert
“hey
Rob sei pronto?”chiese suo padre affacciandosi sulla porta.
“è
ora”disse Robert e suo padre annuì.
“posso
entrare?”chiese Gabriele bussando alla porta della stanza
dove Carla attendeva
che il tutto iniziasse.
“certo,
tesoro siamo pronte”disse Monica.
“Carla
sei davvero bellissima”disse Gabriele commosso.
“dai
papà no, non piangere”disse Carla sorridendo e
abbracciandolo.
“non
ci posso credere che stai per sposarti, mi sembra ieri che eri la mia
bambina”disse Gabriele asciugandosi gli occhi.
“Nostra
figlia è cresciuta tesoro”disse Monica che si
stava trattenendo dal fare la
stessa fine di suo marito.
“non
siamo stati il massimo dei genitori, quando hai avuto bisogno di noi,
non ci
siamo stati affatto, io specialmente ero così preso dal mio
lavoro che ho messo
in secondo piano le cose più importanti della mia
vita”disse suo padre guardando
anche sua madre.
“papà
è acqua passata ormai”disse Carla
“No,
io voglio ripetertelo perché meriti di sentirlo sempre, noi
siamo davvero
orgogliosi di te, orgogliosi della persona che sei riuscita a diventare
da
sola, sei diventata molto brava nel tuo lavoro e sei riuscita anche a
costruirti una famiglia, tu e Robert siete dei genitori fantastici,
siete i
genitori che saremmo dovuti essere noi due per te, e questo
sarà sempre il mio
rimpianto maggiore, non avrei mai dovuto mettere te e tua madre in
secondo
piano”disse suo padre e Carla dovette trattenersi dal
piangere, è vero il
passato era stato particolarmente difficile, ma da quando Robert era
entrato
nella sua vita tutto aveva preso una piega stranamente positiva e anche i rapporti con i
suoi genitori da
assenti che erano diventati avevano finalmente ripreso vita.
“papà
davvero non pensiamoci più, pensiamo soltanto al presente, e
nel presente voi
siete due genitori perfetti, ok forse mamma è ancora un
po’ rompipalle però non
si può certo chiedere troppo, avete accettato Robert e siete
dei nonni
fantastici, Sophie e Julian vi adorano, si è sempre in tempo
per recuperare e
voi l’avete fatto alla grande”disse Carla con gli
occhi lucidi.
“ti
voglio bene Carla”disse suo padre abbracciandola.
“anch’io
papà”disse Carla
“non
piangere o ti si rovinerà il trucco”disse sua
madre abbracciandola.
“ti
voglio bene anch’io mamma”disse Carla ridendo.
“tuo
padre ha ragione siamo davvero molto orgogliosi di te, sei una donna in
gamba,
un ottima madre e stai per sposare uno degli uomini più sexy
di Hollywood che
cosa si potrebbe volere di meglio?”chiese Monica sorridendo
mentre tentava di
non piangere.
“è
al sesto posto della top20 attualmente”disse Carla ridendo.
“sta
scherzando naturalmente, o almeno spero,
quello che conta è che tu sia felice, noi
vogliamo soltanto questo per
te“disse Gabriele.
“lo
so, papà”disse Carla sorridendo.
“dai
adesso basta con questi momenti strappalacrime,
c’è qualcuno di sotto che ti
aspetta”disse Monica.
“giusto,
meglio andare”disse Carla prendendo un bel respiro.
“Non
è un po’ in ritardo?”chiese Tom al
fianco di Robert.
“non
iniziare”disse Robert
“no,
beh è normale le spose arrivano sempre in
ritardo”disse Tom
“Tom,
basta”disse Robert che iniziava ad innervosirsi, sensazione
che però ben presto
si affievolì quando si diffuse una musica
nell’aria e fecero la loro comparsa
le sue sorelle seguite da Emma e Camilla, e poi la vide in fondo al
lungo
corridoio, suo padre al suo fianco e il vestito assurdo come
l’aveva definito
lei, che la rendeva ancora più bella.
Non
si guardava intorno, guardava lui e sorrideva, ignorando il resto dei
presenti
e lui aveva occhi soltanto per lei, proprio come la prima sera che
l’aveva
vista, aveva incrociato i suoi occhi e non c’era
più stato verso di dimenticarli.
“te
l’affido”disse Gabriele posando la mano di Carla su
quella di Robert.
“scusa
il ritardo c’è stata qualche lacrima di troppo di
sopra”disse Carla.
“sei
bellissima”disse Robert accarezzandole il viso.
“ehm,
ehm”disse il prete richiamando la loro attenzione.
“li
scusi sono i soliti”disse Ivan scatenando una risata
generale.
“è
il momento dello scambio degli anelli”disse il prete
rivolgendosi ai testimoni.
“aspetta,
si ecco trovato”disse Ivan che si era così
lasciato trasportare dalla cerimonia
che non ricordava più dove aveva messo la fede.
“grazie
Ivan”disse Carla prendendo la fede e scuotendo la testa.
“Carla,
lo sai che con le parole sono un totale disastro, capita che me ne esca
con
cose assurde e che straparli, però oggi credo proprio che
non mi tratterrò, non
che normalmente io lo faccia, ma oggi non mi sforzerò
nemmeno di evitarlo,
perché per esprimere quello che ha significato incontrarti
ormai quasi otto
anni fa, servono parecchie parole. Otto anni fa tutti sapevano che cosa
stava
accadendo di questo periodo nella mia vita, ero intrattabile e non
avevo
nemmeno il coraggio di farmi vedere dalla mia famiglia, e poi ho
incontrato te
e tutto è cambiato, improvvisamente avevo voglia di
continuare a fare le cose
che mi piacevano e avevo smesso di avercela con tutti, tu hai riportato
in
superficie la parte migliore di me e ogni giorno mi fai venire voglia
di essere
una persona migliore, ti amo perché non credo sarei in grado
di amare
nessun’altra, ti amo perché oltre ad essere la mia
donna sei anche un’amica
perfetta, e sei la donna che voglio come madre dei miei figli, anche se
beh sei
già la madre dei miei figli ma se potessi scegliere
sceglierei ancora te”disse
Robert infilandole la fede.
“perché
ti amo, uhm vediamo forse perché sei totalmente assurdo, mi
hai fatto una corte
spietata senza nemmeno conoscermi, hai finto di volere una relazione
senza
impegni soltanto per potermi stare accanto, hai avuto pazienza con me
anche
quando nessuno l’avrebbe avuta, e ne hai avuta davvero tanta,
perché tutti lo
sanno io sono un soggetto un po’ assurdo ecco, non credevo
affatto nell’amore e
non volevo averci assolutamente a che fare, ma poi sei arrivato tu ed
è stato
impossibile ignorare quello che mi stava succedendo, ci ho provato, ho
provato a
negare tutto, ma non ce l’ho fatta, perché quello
che sentivo per te era più
forte di qualsiasi paura e tu sei stato perfetto, ti amo
perché mi fai sentire
al sicuro, perché anche tu sei un ottimo amico, e sei un
ottimo padre, credo
che Robert sia l’unico uomo che mentre la sua compagna non
riesce a dormire
perché il bambino si muove troppo e continuamente, tutti e
due i bambini
precisiamolo,beh credo che lui sia l’unico che rimane sveglio
a tenerti
compagnia e che cerca anche la musica giusta perché si
tranquillizzi, ti amo
perché nella tua assurdità sei assolutamente
perfetto”disse Carla infilando la
fede alla mano di Robert.
“bene
se nessuno ha nulla da dire, penso che posso dichiararvi ufficialmente
marito e
moglie, adesso puoi baciarla”disse il prete guardando Robert.
“ti
amo signora Pattinson”disse Robert guardandola negli occhi
prima di avvicinare
le labbra alle sue.
“ti
amo tanto anch’io”disse Carla.
“hai
visto che sposarsi non era poi così
complicato”disse Robert mentre intorno a
loro regnava il caos più totale accarezzandole i capelli che
alla fine aveva
sciolto.
“no”disse
Carla con la testa appoggiata alla sua spalla e gli occhi chiusi.
“non
è stato facile arrivare dove siamo arrivati, però
ci siamo riusciti perché
quello che ci lega è molto più forte di qualsiasi
difficoltà”disse Robert.
“già”disse
Carla alzandosi e guardandolo negli occhi.
“prima
di te non ero nulla, ero soltanto una persona che si preoccupava di
rimanere in
superficie, si avevo il mio lavoro ma per il resto ero soltanto una
persona che
tentava di rimanere in superficie, respiravo certo, perché
se non l’avessi
fatto sarei morta, ma non stavo vivendo affatto, se ho deciso di
tornare a
vivere devo ringraziare soltanto te, tu mi hai fatto venir voglia di
rischiare,
di fidarmi di te ed è stata in assoluto la cosa migliore che
ho fatto nella mia
vita”disse Carla che senza accorgersene aveva iniziato a
piangere.
“amore,
non piangere, è tutto passato, ora ci sono io con te, e non
ho intenzione di
andare da nessuna parte senza di te, perché ti amo e non
smetterò mai di
farlo”disse Robert asciugandole le lacrime e stringendola a
sé.
“se
non ti avessi già sposato lo rifarei”disse Carla
calmandosi tra le sue braccia.
“adesso
sei diventata fan dei matrimoni?”chiese Robert
“con
la persona giusta è qualcosa che si può anche
sopportare”disse Carla.
“mamma,
papà”dissero Sophie e Julian raggiungendoli.
“che
succede?”chiese Robert prendendo in braccio Sophie mentre
Julian si era già
seduto in braccio alla madre.
“adesso
che vi siete sposati dovete farci un altro fratellino”disse
Sophie
“e
chi lo dice?”chiese perplessa Carla
“l’ha
detto lo zio Ivan, che quando tornate dalla Francia ci portate un
fratellino”disse Julian.
“beh
se lo dice lo zio Ivan”disse Robert ridendo.
“non
ci pensare minimamente”disse Carla scioccata.
“uno
solo”disse Julian.
“più
avanti magari”disse Robert scompigliando i capelli del suo
bambino.
“molto
più avanti “disse Carla.
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Capitolo 79 *** capepilogo ***
Ebbene si ci credete?
siamo arrivati all'epilogo avevo in mente altre cose per questo epilogo
ma comunque siccome ho deciso che si la storia è ormai
conclusa si un pò mi si stringe il cuore a dirlo, dopo
quarantamila capitoli anzi no diciamolo bene quanti capitoli sono con
questo XD questo è il 79esimo cioè una cosa
davvero angosciante XD Che dire di questa storia ho iniziato a
scriverla quando mi è tornata la voglia di scrivere
finalmente mi avevano dato il trasferimento a Milano e quindi avrei
frequentato quell'assurdissima facoltà che frequento
tutt'ora finalmente dove avevo deciso di frequentare, nel periodo tra
la domanda di trasferimento e la risposta si parla di tutta l'estate
del 2009 io e il mio migliore amico abbiamo parlato tanto e un giorno
abbiamo ipotizzato che in futuro ci saremmo trasferiti a Londra insieme
lui che finalmente sarebbe stato libero di uscire con i ragazzi brit in
tranquillità e non come accade qui in Italia e io che avrei
potuto fare l'ostetrica come sognavo da quell'idea è nata
questa ff quando è nata però non sapevo ancora
del mio trasferimento a Milano e lo ammetto è stato un
periodo difficile perchè finalmente avevo capito cosa volevo
fare e allo stesso tempo sapevo che non avendo quel trasferimento non
l'avrei potuto fare perchè dicevano che a Milano non davano
il trasferimento a nessuno e io di continuare a studiare fuori casa non
ce la facevo proprio più sia economicamente sia che per i
vari problemi familiari che ho, poi quell'agosto ho perso anche la mia
nonna paterna e quindi non era un gran periodo dal canto loro l'aver
rinunciato e aver chiesto il trasferimento rappresentava per i miei
genitori che io fossi una mezza fallita e non è che si siano
risparmiati a farmelo sapere, insomma non era un gran periodo l unica
cosa che adoravo in quel periodo era rob XD e quindi poi stanca di
sentirmi il solito fallimento ho deciso di dare il mio nome al
personaggio della mia ff si avevo bisogno di egocentrismo ma non sono
come lei XD e non sono nemmeno superfiga come la sophia bush che
sarebbe poi l'attrice che secondo me è perfetta per dare il
volto a questo personaggio, poi Ivan è ispirato al mio best
friend ma in realtà il mio best friend poi non è
proprio proprio così , il suo personaggio l ho estremizzato
un pò e gli ho dato il volto di Ian Somerhalder
perchè ci vivrei un sacco con un tipo del genere e
perchè piace anche al mio amico XD per Nate abbiamo il Chace
Crawford di GG perchè il mio best friend all'epoca
sospettava fosse gay XD Emma Watson perchè credevo fosse un
ottima amica per Rob XD George Graig perchè erano carini
quando stavano insieme e poi basta altri personaggi non li hi
propriamente aggiunti perchè i Pattinson sono i Pattinson e
Sturridge è Strurridge XD
E' un sacco difficile scrivere una nota conclusiva a questa storia non
so se per caso avete qualche dubbio o volete chiedermi qualcosa che non
avete capito in questi 79 capitoli che sarebebro 78+epilogo XD chiedete
pure
devo dire che ho apprezzato un sacco le persone che hanno seguito
questa storia perchè insomma è interminabile e io
a causa uni non sempre ho pututo darle lo spazio che volevo dei
capitoli fanno schifo perchè non aveva tutto quel tempo per
scrivere e questo mi spiace un sacco, ma non è
così poco impegnativo scrivere specie se fai la mia
facolità XD ma comunque del tempo per scrivere lo trovavo
perchè tengo tanto a questa storia e come dicevo vi
ringrazio per averla seguita fino a qui e per averle dato tanto
affetto.. ho anche conosciuto delle ottime persone grazie ai commenti
nei capitoli qualcuno commenta ancora e la sento ancora qualcun altro
non lo sento più però comunque sono state delle
conoscenze positive che dire vi lascio a questo capepilogo XD e la
storia è finita ma quando con BE le cose andranno meglio e
quando sistemerò anche le mie altre ff vorrei aggiungere dei
missing moments uno ce l'ho già in mente grazie alla mia
ultima gita a London lo scorso settembre visto che mi sono presa un
pò di tempo per andare a Primrose posto che vi consiglio di
vedere quando sarete a Londra XD Vi abbraccio e niente poi vi
farò sapere se riesco ad incontrare Rob alla premiere
londinese di BD ma ne dubito nel caso vorrei tanto dirgli di mettersi
con la commessa di Tesco e che KS non lo merita XD
“credi
che i bambini
reggeranno due settimane senza di noi?“chiese Carla
perplessa, effettivamente
li avevano sempre portati con loro quando stavano via per qualche
giorno, certo
Sophie si era ormai abituata a dormire da sola e non aveva certo paura
dei
temporali o di strani mostri sotto il letto, mentre Julian era
un’altra storia
e questo la preoccupava un po’.
“sono
grandi ormai, o almeno
questo è quello che ha risposto tuo figlio poco
fa”disse Robert mentre guidava
tranquillamente verso casa, avevano salutato i bambini prima di
lasciarli a
casa Pattinson dove avrebbero passato le prossime due settimane in
compagnia
dei nonni paterni e materni.
“spero
che i tuoi siano
pronti all’idea di passare nottate svegli a leggergli
storie”disse Carla
“ha
promesso che le leggerà
con Sophie le storie”disse Robert
“speriamo
bene”disse Carla
“non
è che sono tutte scuse
perché non vuoi stare due settimane da sola con
me?”chiese Robert mentre
parcheggiava davanti casa.
“e
io che pensavo di averlo
nascosto bene”disse Carla sospirando e scendendo
dall’auto.
“No,
no dove vai?”chiese
Robert prendendola in braccio.
“dai,
ma peso un sacco con
questo vestito”disse Carla
“ti
aiuterò volentieri a
toglierlo, ma non vorrai non rispettare le tradizioni?”chiese
Robert baciandola
mentre entravano in casa.
“abbiamo
un po’ di tempo
prima del volo no?”chiese Carla approfondendo quel bacio.
“si
un po’ di tempo
c’è”disse Robert ma proprio in quel
momento fece la sua comparsa Ivan.
“che
pessimi, e poi avete un
volo per la Francia, tenetevi qualcosa per la luna di miele quanto
meno”disse
Ivan.
“non
bussi nemmeno più
adesso?”chiese Carla
“dai
andiamo di sopra che ti
aiuto a scegliere qualcosa da mettere non vorrai sfigurare con i
francesi”disse
Ivan
“mi
cambio in bagno ho già
capito”disse Robert ridacchiando.
“Per
me puoi cambiarti anche
in camera non mi scandalizzo certo”disse Ivan
“Ivan
sei pessimo”disse
Carla invitando a seguirla di sopra.
“Per
me non dovresti partire
e poi il mese prossimo è natale”disse Ivan mentre
Carla stava sistemando le
ultime cose in valigia, avevano un volo tra un paio d’ore e
aveva fatto giusto
in tempo a togliersi il vestito da sposa e mettersi qualcosa a caso
dall’armadio.
“Ivan
sei veramente
pessimo”disse Carla sospirando
“renditi
conto te ne vai per
la bellezza di due settimane, cioè lasciate i bambini due
settimane senza di
voi”disse Ivan
“Ivan
ho detto a Katie che
per qualsiasi problematica può chiamarmi”disse
Carla rassicurandolo, Katie era
la ragazza che aveva deciso di fare da utero in affitto a lui e Nate, e
mentre
Nate era molto tranquillo sull’argomento Ivan era
un’altra storia, e ora che si
stava avvicinando il termine della gravidanza era davvero
incontenibile,
avvicinando beh non proprio Katie era al settimo mese quindi di tempo
ce ne era
largamente essendo il termine fissato per gennaio.
“e
se dovesse partorire in
queste due settimane? Se succede una qualsiasi cosa? “chiese
Ivan
“Ivan
stai tranquillo, non
succederà nulla”disse Carla abbracciandolo e
accarezzandogli i capelli come
avrebbe fatto con i suoi bambini.
“che
mammina tenera che sei”disse
Ivan prendendola in giro
“si e tu sei peggio di Sophie e Julian se per questo, ma sono
sicura che sarai
un ottimo genitore e anche Nate lo sarà”disse
Carla
“scusami,
sono piombato in
casa tua quando dovresti prendere e partire per la tua luna di
miele”disse Ivan
“figurati,
però mi faresti un
favore portando giù la mia valigia”disse Carla
facendogli l’occhiolino mentre
tentava di mettersi il cappotto.
“certo,
certo”disse Ivan
stranamente gentile.
“tutto
a posto?”chiese
Robert quando finalmente Carla riuscì a salire in macchina.
“si,
è un po’ in pensiero
per Katie”disse Carla
“certo,
è preoccupato
dall’idea di diventare padre”disse Robert
“già
ma noi continuiamo a
chiamarla preoccupazione per la gravidanza, così si sente
più tranquillo”disse
Carla sorridendo.
“beh
speriamo non vada
troppo in ansia durante questi giorni, abbiamo un sacco di cose da
fare”disse
Robert facendole l’occhiolino.
“non
ho mai visitato la
Francia in maniera decente quindi non pensare di passare tutto il tempo
a
letto”disse Carla.
“sei
sempre la solita che
fraintende tutto, è tutto già organizzato vedremo
un sacco di posti, e vedrai
che a fine giornata vorrai soltanto dormire”disse Robert
annuendo sicuro.
“bene
anche perché come
dicevamo oggi ai bambini non ho assolutamente voglia di allargare la
famiglia”disse Carla annuendo.
“anche
se insomma io sono il
terzo figlio”disse Robert
“e
io sono figlia
unica”disse Carla
“ok,
ok ho capito”disse
Robert sorridendo.
Quando
arrivarono a Parigi
era notte fonda e pioveva a dirotto, decisamente novembre non era
probabilmente
il mese giusto per visitare la Francia.
“hai
sonno?”chiese Robert
vedendo quella che ormai era sua moglie sbadigliare.
“no,
è che comunque sono le
tre del mattino”disse Carla sbadigliando di nuovo.
“e
ieri hai fatto le ore
piccole suppongo, cosa ti ha organizzato Ivan alla
fine?”chiese Robert
“veramente
non abbiamo fatto
poi così tardi e non abbiamo bevuto nemmeno molto, tu
piuttosto cosa hai
combinato con Tom? Qualcuno mi ha detto che eri uno straccio questa
mattina”disse
Carla prendendolo in giro.
“dettagli,
comunque sai chi
ho incontrato ieri?”chiese Robert
“chi?”chiese
Carla
“John
il barista di quel pub
dove ci siamo incontrati, abbiamo girato diversi pub e Tom ci ha
portati anche
lì”disse Robert
“oddio
è passato tantissimo
come sta?”chiese Carla
“sta
bene, sai che non ci
credeva affatto che stessimo insieme”disse Robert
“che
novità, nessuno ha
fiducia in noi due”disse Carla
“non
finiremo mai nella
lista delle coppie più noiose questo è
sicuro”disse Robert
“decisamente
no”disse Carla
ridendo, ed effettivamente era vero ne avevano combinate di ogni e
nonostante
avessero sempre fatto di tutto per non dare in pasto alla stampa i loro
problemi alla fin fine la loro vita personale finiva sempre in prima
pagina su
quegli inutili giornali di gossip, per fortuna però quei
tempi burrascosi erano
lontani e l’euforia
generale intorno a
Robert si era anche un po’ spenta, insomma il
giusto per dare un minimo di stabilità ai
loro figli.
“dove
vi porto?”chiese il
tassista parlando purtroppo in francese, se c’era una cosa
che odiava Carla era
il francese, no forse i francesi li sopportava anche meno, ma invece
Robert
adorava la Francia e poi bisognava ammettere che era una delle
città più belle
d’Europa anche se lei preferiva nettamente Londra.
“InterContinental
Paris Le
Grand 74
Avenue Des Champs-Elysées ”disse
Robert in perfetto francese facendo
ridere Carla.
“perfetto”rispose
l’autista.
“perché
ridi?”chiese Robert
“dovresti
sentirti sei stupendo a
parlare in francese”disse Carla appoggiandosi contro la sua
spalla continuando
a ridere, mentre l’autista li guardava un po’
perplesso e Robert si limitava a
rassicurarlo sul fatto che andasse tutto bene.
“si no
grazie continua pure a ridere
di me”disse Robert mentre si toglieva la giacca.
“non
posso farci niente sei ridicolo quando
parli in francese, dovresti sentirti”disse Carla prendendolo
in giro una volta
entrati nella loro stanza per quello che aveva detto alla reception,
aveva
anche provato ad imitarlo ma non rendeva sufficientemente.
“non
è nemmeno un giorno che siamo
sposati e credo che tu abbia superato la soglia dei
complimenti”disse Robert
perplesso scompigliandosi i capelli bagnati.
“già,
forse avresti dovuto sposare
qualcun altro”disse Carla annuendo convinta liberandosi
anch’essa della giacca
mentre guardava fuori dalla balconata della loro stanza.
“no,
non credo fosse possibile”disse
Robert avvicinandosi e abbracciandola da dietro.
“e come
mai? Sono sicurissima che ci
siano un sacco di donne là fuori che sarebbero ben disposte
e anche meglio
della sottoscritta”disse Carla accarezzando le sue mani che
le stringevano i
fianchi.
“perché
io amo te”disse Robert e a
quelle parole Carla voltò il viso verso di lui e lo
baciò.
“hai
fatto proprio una pessima scelta”disse
Carla sorridendo contro le sue labbra.
“non
credo proprio, tu piuttosto
potevi scegliere meglio”disse Robert sorridendo a sua volta.
“no,
certe cose non si possono
scegliere”disse Carla accoccolandosi meglio contro il suo
petto e lasciandosi
avvolgere dal suo abbraccio mentre entrambi si lasciavano riempire gli
occhi
dalla vista che offriva la loro camera, Parigi non era poi
così male dopo
tutto.
13
years later
“non
mi si fila per niente,
ho cambiato taglio di capelli, mi sono comprato una giacca nuova, ma
non mi si
fila comunque”disse Julian mentre pizzicava le corde della
sua chitarra
acustica sbuffando.
“devi
avere pazienza Julian
non ti sei certo scelto una ragazza qualsiasi, le mie amiche stravedono
per te
anche se sei un ragazzino”disse Sophie impegnata a guardare
delle cose al
computer.
“guarda
che abbiamo un anno
e mezzo di differenza e ho 18 anni, non sono un
ragazzino”disse Julian
“si
beh, ma lo sai che noi
ragazze guardiamo quelli più grandi”disse Sophie
“che
palle che siete voi
ragazze, comunque scusa quindi soltanto a Cassie io non interesso?
Insomma è
tua amica potresti tipo chiederle qualcosa a riguardo”disse
Julian sospirando.
“Cassie
non è una che si
apre molto, e poi non mi sembra corretto ti pare che devo metterci una
buona
parola per te? Conquistala, fai qualcosa per lei”disse Sophie
“ma
se le sto provando
tutte, e a mala pena mi rivolge la parola”disse Julian
“ragazzi
scusate posso?”chiese
Robert bussando alla porta della camera della figlia mentre saliva
aveva
sentito parte del discorso e non poteva certo trattenersi dal dire la
sua,
essendo un’esperto in storie apparentemente non corrisposte.
“si
papà che c’è?”chiese
Julian
“credo
che tu ufficialmente
abbia bisogno di qualche consiglio da uomo”disse Robert
“no
ti prego papà evita
guarda”disse Sophie ridacchiando
“ho
vissuto una storia
simile, anzi in realtà la tua Cassie non mi sembra proprio
nulla in confronto
alla donna che ho dovuto conquistare io, prima di tutto sei un
Pattinson e tuo
nonno non vorrebbe assolutamente venire a sapere che il suo nipote
maschio
soffre di questi inutili complessi, noi Pattinson non abbiamo nessun
complesso,
quindi non devi cambiare per questa ragazza ma devi essere te
stesso”disse
Robert
“questo
lo dicevo anch’io,
senza chiaramente aggiungere la parte dei Pattinson ”disse
Sophie
“che
cosa hai fatto tu per
conquistare questa ragazza?”chiese Julian incuriosito
“di
tutto, tutto il
possibile e l’immaginabile, ma fondamentalmente non gli ho
dato tregua”disse
Robert sorridendo.
“papà
questo si chiama
stalking”disse Sophie scettica.
“
non a livelli stalking non
gli ho dato tregua nel senso che ho fatto di tutto per farle capire chi
ero io
e per capire chi era lei, ho accettato ogni sorta di compromesso per
starle
accanto e alla fine ho vinto, ci vuole una gran forza di
volontà ed è una forza
che hai solo quando sei sicuro di trovarti di fronte alla persona
giusta, perché
se non è quella persona difficilmente sarai in grado di
arrivare alla fine, io
ero certo che ne valesse la pena ”disse Robert
“però”disse
Julian colpito
dalle parole del padre.
“scrivile
una canzone, Peter
me ne ha scritta una fantastica”disse Sophie
“Peter?”chiese
perplesso
Robert
“si
è il ragazzo che suona
nel mio gruppo”disse Julian
“ah
ok”disse Robert
alzandosi dalla sedia su cui si era seduto.
“comunque
grazia papà”disse
Julian
“di
nulla”disse Robert
sorridendo ai suoi figli anche se era ancora un po’ perplesso
per la
rivelazione di Sophie, e quindi la sua bambina aveva un ragazzo?
“amore”disse
Robert entrando
in cucina e trovando Carla alle prese con la cena.
“dimmi
amore”disse Carla con
gli occhi lucidi.
“non
hai ancora imparato a
tagliare le cipolle senza piangere?”chiese Robert
stringendola a sé e poggiando
la testa sulla sua spalla.
“no
è che, ti ho sentito
prima quando parlavi ai ragazzi”disse Carla.
“sarà
destino di noi uomini
Pattinson trovare donne problematiche”disse Robert
sorridendo.
“a
quanto pare si”disse
Carla sorridendo
“comunque
dicevo sul serio
sapevo che ne valeva la pena e rifarei tutto daccapo per
te”disse Robert.
“anch’io,
e non credevo l’avrei
mai detto ma adoro essere sposata con te, ho sempre pensato che il
matrimonio
avere dei figli fosse qualcosa che con il tempo diventava terribilmente
noioso
e monotono, ma con te nessun giorno è noioso, e poi sei
ancora più un disastro
di me con le faccende di casa e sai cucinare”disse Carla
voltandosi verso di
lui.
“ti
amo”disse Robert
“ti
amo anch’io”disse Carla prendendogli
il viso tra le mani e baciandolo.
“ma
non sentite il
campanello?”chiese Sophie vestita di tutto punto per uscire.
“dove
vai a quest’ora?”chiese
Robert
“esco
con Peter”disse Sophie
“come
esci con Peter?”chiese
Robert
“Robert,
è Peter il figlio
di Emma”disse Carla rassicurandolo.
“ascolta
la mamma papà,
comunque non facciamo tardi andiamo soltanto a sentire un gruppo anzi
dovrebbe
venire anche quell ‘impedito di vostro figlio”disse
Sophie alzando la voce perché
suo fratello la sentisse.
“sto
arrivando sto arrivando”disse
Julian scendendo le scale.
“ciao”disse
Sophie
illuminandosi quando vide il suo ragazzo.
“ciao”disse
Peter
“ehm
ehm”disse Robert
“ciao
Robert, Carla”disse
Peter
“cos’è
questa confidenza?”chiese
Robert
“amore
dai”disse Carla richiamando
Robert
“guidi
tu stasera Peter?”chiese
Carla
“si,
si mamma mi ha prestato
la macchina, passiamo a prendere Cassie e andiamo al
concerto”disse Peter
guardando l’amico.
“viene
anche lei?“chiese
Julian
“così
pare”disse Peter
“mi
raccomando avete l’età
per bere ma evitate visto che devi guidare ok?”disse Carla
“certo,
certo Carla saremo
responsabili”disse Peter
“divertitevi”disse
Carla
salutandoli
“non
troppo aggiunse Robert,
Julian tienili d’occhio”disse Robert
“certo
papà”disse Julian scuotendo
la testa perplesso.
“hai
capito? Io l’ho sempre
detto che quel ragazzino non mi convinceva”disse Robert
“amore,
Sophie ha quasi
ventun anni, è grande per queste raccomandazioni e poi
vorrei ricordarti che
sono entrambi ben informati da secoli ormai”disse Carla.
“si,
ma a me non convince e
poi è ancora la nostra bambina”disse Robert
“è
cresciuta da un sacco
amore, e poi Peter è un bravo ragazzo Emma e George
l’hanno tirato su bene, e
comunque sarebbe successo prima o poi quei due si girano intorno da
praticamente sempre”disse Carla
“se
la fa soffrire però non
mi interessa che è il figlio di Emma ok?”chiese
Robert
“ok
amore, ma dobbiamo
continuare a parlare ancora molto di questi argomenti, no
perché non so se ci
hai fatto caso ma abbiamo casa per noi”disse Carla
baciandolo.
“scusa,
hai perfettamente
ragione signora Pattinson”disse Robert approfondendo quel
bacio.
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