Paura? Solo un po'

di Linds
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sorprese ***
Capitolo 2: *** Spiegazioni ***
Capitolo 3: *** Sfortuna.. ***
Capitolo 4: *** ..o fortuna? ***
Capitolo 5: *** Oops! ***
Capitolo 6: *** Baci rubati ***
Capitolo 7: *** Il dolce appagamento dei sensi ***
Capitolo 8: *** Movimenti ***
Capitolo 9: *** L.O.V.E. ***
Capitolo 10: *** Interruzioni ***
Capitolo 11: *** Nuovi amori? ***
Capitolo 12: *** Che succede?! ***
Capitolo 13: *** Nascita ***
Capitolo 14: *** All's well that ends well ***



Capitolo 1
*** Sorprese ***


paura? un po'
PAURA? SOLO UN PO'.
1. SORPRESE


Come ho fatto ad essere così stupida?

Hermione correva verso il bagno di Mirtilla, a testa bassa, per non far vedere le lacrime che le correvano lungo le guance.
Merda.
Fu tutto quello che riuscì a pensare.
Merda.
Spalancò la porta e cacciò in malo modo il fantasma che infestava la stanza e si accucciò in un angolino, con le ginocchia al petto e il viso nascosto sulle gambe.
Trasalì quando sentì una mano toccarle una spalla e alzò la testa di scatto, guardando chi aveva interrotto il suo pianto: Ginny.
La rossa aggrottò le sopraciglia notando gli occhi gonfi della sua migliore amica.
-hei, Herm che ci fai qui?
-oh niente..
Aveva la voce incrinata, e diversamente dal solito non la guardava in faccia, per questo Ginny sospettò che stesse piangendo.
-che fai, piangi?
-non sto piangendo.
-si, come no.. e io sono Mago Merlino.
A quel punto Hermione scoppiò e, con il viso tra le mani, iniziò a piangere.
Lei si piegò sulle ginocchia, e colta da un motto di tenerezza per quella ragazzina tremante che aveva di fronte, le chiese di nuovo cosa fosse successo.
-niente.
-non è vero, non sei il tipo che piange per niente. Colpa di Ron?
-no, non è colpa sua..
-di Harry allora.
-no.
-e allora che è successo?!
-io.. io sono incinta.
Lo disse piano, sottovoce, con gli occhi bassi. E Ginny pensò di non aver capito bene.
Andiamo, Hermione incinta??
-tu sei cosa?
-incinta Ginny! Aspetto un bambino! Hai presente?! Una testa, due braccia, due gambe?
Ginny rimase in silenzio a guardarla, e lentamente si sedette a terra, appoggiando la schiena allo stipite di una porta.
Hermione era distrutta, e continuava a tenersi le mani nei capelli, mentre le lacrime le arrossavano il dolce viso.
 
-da quanto?
-due, tre settimane forse.. non ne sono sicura..
-non sei andata da un medimago?!
-no, e come faccio? Non possiamo uscire dal castello!
-e come fai a sapere di essere incinta allora?
-ho fatto il test..
-guarda che quel coso non è sicuro al 100%.. potrebbe anche aver sbagliato.
-come fai a sapere queste cose??
-l’anno scorso una mia amica era nella tua stessa situazione..
-era incinta?!
-no, il test aveva sbagliato.. ma è dovuta andare da un dottore per sapere la verità..
-ne ho fatti cinque..
-lo sa qualcuno Herm?
-no..
-nemmeno il padre?
-no.
-perché?
-io.. ecco io.. non so chi è..
-con quanti uomini sei stata Hermione?!
-uno! Solo che.. non so chi fosse..
-come non lo sai?!
-è successo al ballo.. ed era mascherato.
-e dopo non si è tolto la maschera?
-ehm.. no.
 
Bugia.
Lei lo sapeva chi era. Sapeva benissimo chi era il ragazzo con cui era andata a letto quella sera di quasi tre settimane prima, ma.. Ginny non avrebbe capito.
Non avrebbe capito quell’attrazione che provava nei confronti di quel ragazzo.
Non avrebbe capito che il suo corpo lo desiderava. Che il suo cuore, lo desiderava.
Non avrebbe capito che il modo in cui lui la guardava, la toccava, la baciava, la faceva impazzire.
Non avrebbe capito che si era lentamente ma inesorabilmente innamorata di lui.
 
-E ora come lo dici a Harry? E a Ron? Spero solo che non sia di Serpeverde, Herm. Sarebbe un disastro.
 
No, non avrebbe capito.



Ciao!
In questo periodo non fanno altro che venirmi in mente idee per le mie storie, quindi eccomi di nuovo XD
Spero di non annoiarvi troppo=)
Un bacione a tutti e grazie XD

ps. Vorrei ringraziare Giselle e QueenDamned per avermi tra gli autori preferiti.. grazie=)

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Capitolo 2
*** Spiegazioni ***


paura? un po' cap 2 2. spiegazioni
 
Sdraiata supina sul suo letto ripensò alla giornata appena trascorsa. Era passata poco più di una settimana da quando, il giorno precedente alla visita medica, aveva parlato con Ginny nel bagno di Mirtilla e alla fine aveva detto tutto ai suoi migliori amici.
All’inizio non l’avevano presa troppo bene.
 
-ehm.. ragazzi? Potremmo parlare un secondo?
-certo Herm.
 
Quel sabato era quello della gita ad Hogsmade ed Hermione aveva sfruttato l’occasione per rivelare loro il suo piccolo segreto. Soprattutto perché non si potevano fare magie fuori dalla scuola e quindi non rischiava una fattura.
Li precedette e si sedette ad uno dei tanti tavolini che circondavano il parco subito affiancata da Ginny. Harry e Ron, ancora sorridenti, le si sedettero di fronte.
 
-allora? Che volevi dirci Herm?
-ecco.. vi ricordate il ballo del mese scorso?
-certo.
-ho.. ehm.. ho incontrato un ragazzo..
-e..? – la spronò Ron, guardandola attentamente.
-e.. ci siamo baciati.. e poi.. lo sapete, no? una cosa tira l’altra.. e ecco..– Ginny le prese una mano per darle coraggio.
-arriva al punto Hermione. – la interruppe Harry.
-l’abbiamo fatto.. – abbassò lo sguardo e aspettò che i suoi migliori amici metabolizzassero quello che aveva detto.
-ci sei andata a letto?! – urlò sconcertato Ron. Harry non disse niente, aveva solo gli occhi sbarrati. E pensare che non è nemmeno la parte peggiore.
-.. si..
-e da quanto vi frequentavate? – le chiese Ron decisamente poco tranquillamente.
-ehm.. noi non ci frequentiamo..
-sei andata a letto con uno che nemmeno conosci?!
-Ron..
-Hermione ti sei fatta scopare da uno che nemmeno conosci!? – le urlò ancora il rosso, furioso. Le vennero le lacrime agli occhi a sentire quelle parole. E Ginny scattò.
-modera i termini Ronald! È grande e vaccinata e tu non sei suo padre! Già trovo ridicolo che lei sia qui a dare spiegazioni a voi, ma almeno siate comprensivi porca miseria! Ha bisogno che le stiate accanto in questo momento!
-Ginny..
-ok Herm, sto zitta.
Hermione la abbracciò e le sussurrò un grazie, commossa. Non avrebbe mai pensato che in due settimane sarebbero potute arrivare ad essere così amiche.
-scusa Herm.. scusa ho perso la testa..
Ron si sporse dal tavolo e lei si alzò per farsi abbracciare.
-beh, Ginny ha ragione. Sei grande e non devi certo rendere conto a noi della tua vita. Comunque se avrai bisogno di qualunque cosa io ci sono e anche Ron. Detto questo, congratulazioni Herm! – le disse con un sorriso Harry.
Hermione sorrise alle sue parole e li guardò mentre Ron dava un pugno scherzoso sulla spalla al moro per le sue congratulazioni. Poi prese un bel sospiro.
-c’è dell’altro..
-dai Herm! Adesso non vorrai dire che è stato un Serpeverde il fortunato! – disse Harry ridendo.
-si e che magari sei pure incinta! – aggiunse Ron, non trattenendosi dal ridere di gusto.
Accidenti, pensò Hermione, due su due.
Ma le loro risate si spensero subito quando videro la ragazza abbassare gli occhi e non ridere alle loro battute.
-Hermione, ti prego dimmi che stai scherzando.. – la implorò Harry.
-no Harry, non è uno scherzo. Sono incinta veramente.
Il moro si risedette pesante sulla panchina del tavolo e la guardò assente. Ron era immobilizzato in piedi, ma fu il primo a riprendersi.
-e il.. padre? – la guardava con occhi vaghi.
Hermione si aspettava questa domanda e aveva deciso di mentire, dicendo che non ne conosceva l’identità, visto che era mascherato per il ballo. Ma guardando i suoi amici considerò che non avrebbero retto un’altra notizia del genere in futuro, quindi avrebbe detto la verità ora.
-è.. Draco Malfoy. – disse calma.
Harry sgranò ancora di più gli occhi e si mise entrambe le mani tra i capelli arruffati. Ginny le lasciò la mano, come fosse stata scottata. Le aveva mentito, lo sapeva. Stava per aprire la bocca per chiederle scusa e spiegarle il perché della sua bugia quando Harry urlò il nome dell’amico e compagno di stanza.
Si girò di scatto verso di loro.
-Ron!
Era svenuto.
 
Il rumore del bussare alla sua porta la riportò al presente.
-avanti! – Harry entrò nella sua stanza con un sorriso timido.
-ciao.. come stai Herm?
-così. Tu?
-oh non c’è male..
-Ron?
-sta bene, non preoccuparti. Ha detto che doveva andare da una parte e che poi ci avrebbe raggiunti. – il ragazzo di sedette sul letto al suo fianco, appoggiando la schiena alla spalliera e strinse Hermione tra le braccia, che si era appoggiata a lui singhiozzando.
-mi dispiace.. l’ho addirittura fatto svenire..
-ma perché hai una delicatezza nel dare certe notizie tu! – riuscì a strapparle un sorriso.
-andrà tutto bene, vedrai Herm..
Rimasero abbracciati in silenzio per un po’ fino a che la porta non si aprì e spuntò una testa rossa.
-posso?
-certo Ron, vieni.
Si avvicinò a loro ed Hermione gli fece spazio mentre lui si sedeva all’altezza dei suoi fianchi. La ragazza si staccò dal moro per abbracciare Ron, che sospirò accarezzandole i capelli.
-mi dispiace Ron..
-non ti preoccupare, ormai mi sono abituato alla tua delicatezza.
Hermione rise e l’atmosfera si rilassò moltissimo.
Chiacchierarono tutta la sera, proprio come ai vecchi tempi, poco dopo Ron andò a chiamare sua sorella, in modo che le due ragazze potessero chiarire.
I ragazzi andarono a dormire lasciandole sole.
-va beh.. noi andiamo. Se hai bisogno chiamaci ok?
-d’accordo ragazzi, grazie.
La strinsero tra le braccia e poi uscirono.
Hermione le spiegò perché le aveva mentito, perché aveva avuto paura di un suo rifiuto, Ginny capì, e tutto si risolse con un sorriso e un abbraccio.
 
-cos’hai intenzione di fare con Malfoy? – le chiese di punto in bianco Ginny.
-non lo deve sapere.
-come non lo deve sapere?!
-no, Ginny, è meglio che non lo sappia.. oltretutto non so nemmeno se tenerlo o no!
-Hermione ma è suo padre!
-ma la decisione spetta a me. La.. madre.. sono io. È dentro il mio corpo che cresce questo bambino. Lui non può decidere per me!
-ma ha il diritto di sapere!
-no. – Hermione aveva di nuovo gli occhi pieni di pianto.
-Hermione, ascolta. Lui ha il diritto di sapere quello che è successo, lo sai anche tu. Perché non glielo vuoi dire?
-perché non gliene importerebbe niente. In fondo è stato chiaro: tra noi ci sarebbe stato solo sesso, niente di più. E non voglio che lui mi rifiuti, che mi tratti peggio del solito o mi prenda in giro, preferisco piuttosto che non lo sappia.
-ti ha detto che non sarebbe stato niente di più?
-me lo ha detto addirittura prima di baciarmi. – una lacrima amara sfuggì al suo controllo e si infranse sulla sua guancia, lasciando una traccia bollente. Hermione la pulì veloce.
-perché piangi adesso? – Ginny la guardava triste.
-perché.. per me non è stato solo sesso.
Un’altra lacrima le scappò dagli occhi. Ma questa volta Hermione non ne cancellò la scia.





Ecco il secondo capitolo XD Spero che la storia vi piaccia!
Grazie a GioH__xX, Musicmylife, flopi, tonks97, raffaeley94, zamby88 per aver commentato!! E ringrazio anche i 13 che hanno messo la fic tra i preferiti XD
Grazie a tutti ragazzi!
Al prossimo capitolo, Linds

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Capitolo 3
*** Sfortuna.. ***


paura un po' cap 3 3. SFORTUNA..
 
-Accidenti! Possibile che non mi stia più niente?!
-Herm è normale sai?
-certo che lo so Harry ma che cavolo! Nemmeno i miei pantaloni preferiti!
Harry sbuffò divertito, mentre Ron, seduto sul letto, rideva sottovoce per non irritare ancora di più la sua amica.
Hermione si guardò ancora allo specchio della sua stanza e sospirò. Non era ingrassata tanto, la pancia era ancora piuttosto piatta, ma tutti i pantaloni che aveva nell’armadio facevano fatica ad entrarle e l’unica cosa che le andava ancora perfettamente era la divisa scolastica per fortuna. La gonna elasticizzata non le stringeva mentre la camicia le era lievemente aderente sul seno ma il maglione, leggermente abbondante, copriva tutto.
In fondo era incinta di solo un mese e mezzo, non era cambiata un granché!
-e dai.. al massimo ti metterai quelle enormi salopette di jeans che si mettono tutte le mamme!
-se mai mi metterò quella cosa Ron, schiantami! – gli rispose Hermione con un sorriso divertito.
In quel momento entrò Ginny, con un sorriso da un’orecchia all’altra.
-che succede Ginny? Come mai quel sorriso? – le chiese l’altra ragazza sospettosa.
-Oh Herm! Questa mattina mancavano due professori e quindi avevo quattro ore di buco e..
-e per questo sei così contenta? – la interruppe Harry.
-no, fammi finire! Sono andata da Silente e gli ho chiesto se potevamo andare a Hogsmade perché avevo urgente bisogno di una cosa, e mi ha lasciato andare!
-e Silente si è accontentato di sapere che avevi bisogno di una cosa? – la guardò stupito Ron.
-no scemo, gli ho detto che era un regalo per una mia amica e che siccome avevamo quattro ore di buco, non avrei perso niente. Ha fatto chiamare la mamma e lei mi ha dato il permesso!
-e perché a me mamma non lo lascia mai fare?!
-perché io sono più affidabile di te, caro fratellino!
Ron mise il broncio e Ginny sorrise ancora di più, se possibile.
-aspetta – intervenne Hermione – per chi hai detto che era il regalo?
-per te ovvio! – le venne il sospetto che fossero..
Ginny si girò e appoggiando la sua borsetta sul letto vi frugò dentro. Iniziò a tirare fuori un sacchetto dopo l’altro e ad Hermione venne in mente Mary Poppins, quando dalla sua valigia tirò fuori tutto l’arredamento.
-Ginny cosa sono? – le domandò la ragazza, sperando di essersi sbagliata.
La rossa non rispose e aprì una busta: ne uscirono tre salopette di jeans chiaramente pre-maman.
-Ginny cosa sono? – Hermione era allibita.
-ehm.. vestiti. Per te..
-cosa?
-sai, i tuoi vestiti prima o poi non ti andranno più, e allora ho pensato..
Hermione si sedette sul letto tra le risate ormai aperte di Ron e Harry. Guardò Ron, poi i vestiti, poi Harry e scoppiò a ridere. Tanto da tenersi la pancia.
Ron era in terra, Hermione sdraiata sul letto e Harry si teneva con la schiena al muro per non cadere.
-beh, che avete da ridere?
Ginny era l’unica, che non avendo sentito i discorsi prima del suo arrivo, non capiva il motivo di così tante risate.
Erano stati tanto rari in quel periodo i momenti di spensieratezza così e ridevano tutti di gusto che anche Ginny si lasciò contagiare.
 
Passò un altro po’ di tempo e lentamente la sua pancia iniziava a gonfiarsi, era ingrassata un po’ e il seno era più abbonante: era già al quarto mese. La gente iniziava a guardarla o almeno così pensava lei. Era ossessionata da questa cosa. Le sembrava di essere osservata, e che le persone facessero continui commenti su di lei.
E poi aveva paura. Aveva una paura fottuta che Malfoy lo scoprisse.
Erano quattro mesi che lo evitava come la peste: aspettava che si sedesse in classe per poi mettersi il più lontano possibile da lui, nei corridoi camminava veloce, rasente al muro e con la testa bassa per non vederlo, a pranzo gli dava le spalle.
Ma per ironia della sorte lui le stava sempre intorno: nei corridoi le passava sempre accanto, attaccava briga più del solito, la fissava.
Per questo decise, due settimane dopo di andare dal preside.
-avanti, Hermione. Entra pure.
-buona sera Professore, volevo parlarle di una cosa.
-accomodati.
-grazie..
-allora, di cosa volevi parlarmi?
-ecco.. io volevo chiederle se fosse possibile non frequentare le lezioni per qualche mese – il preside non disse niente per questo continuò – Harry e Ron potrebbero darmi i loro appunti, e penso di essere in grado di studiare anche da sola, le prometto che i miei voti non cambieranno!
-non ne dubito, Hermione. Ma toglimi una curiosità, perché questa decisione?
-io ho un.. problema e non riesco ad affrontarlo stando in mezzo alla gente che mi fissa o mi giudica.. io non credo di essere così forte da sopportare una situazione del genere.
-oh, io penso di si invece. Sei una ragazza forte, non vedo cosa ci possa essere di così grave da farti rinunciare a vivere con gli altri.
-sono.. incinta..
Il preside non rispose e le vennero le lacrime agli occhi. La guardava da dietro i suoi occhiali a mezzaluna con un leggero sorriso. Che sapesse già?
-io.. professore.. mi dispiace.. io non volevo.. io..
-shh, non ti preoccupare, succede spesso alle ragazze..
-la prego, mi risparmi l’umiliazione di essere presa in giro.. la prego, le prometto che i miei voti non subiranno alcuna alterazione..
-d’accordo. Se è così importante per te, credo si possa fare.
-grazie! La ringrazio professore. – sospirò sollevata.
-ad una condizione
. – sorrise furbo.
-certo, mi dica!
-che i suoi voti non calino.
-certo, mi farò portare gli appunti da Harry o Ron, non..
-credo sia meglio che teli porti il signor Malfoy. E che tu ti faccia spiegare da lui le lezioni – le si fermò il cuore.
-perché proprio Malfoy?
-dopo di te è sicuramente lo studente più bravo.
-ma..
-e poi credo ti possa aiutare molto. – le fece l’occhiolino e Hermione capì. Lui sapeva tutto.
Accidenti, pensò, con tutta la gente che c’è in questa scuola proprio lui?
Ma see quella era la condizione per non essere guardata da tutti..
-d’accordo.
-penserò io ad avvisare tutti, Hermione. Da domani non frequenterai più le lezioni.
-grazie, arrivederci professore.
-arrivederci.
 
Uscì dall’ufficio del preside sotto shock.
Si appoggiò al muro e lo vide. Era lì, di fronte a lei e la stava fissando.
Si può essere più sfortunati?



Hi!
Ecco il terzo capitolo.. giuro che nel prossimo entrerà in scena Draco!
ringrazio musicmylife, for ever cullen, raffaley94, GioH__xX, flopi, zamby88, dublino, Hanon98, mkath, _DaNgErOuS_ChIlD per aver commentato =) Sono felice che vi siano piaciuti i primi due capitoli! Spero vi piaccia anche questo XD
E poi grazie ai 24 (wow!!) che hanno messo la fic tra i preferiti!
Un bacione, al prossimo capitolo!
Linds
 

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Capitolo 4
*** ..o fortuna? ***


paura un po' cap 4 4. ..O FORTUNA?

Le si avvicina.
Il passo lento, sicuro. La camminata fiera. Gli occhi nei suoi.
-buona sera, Mezzosangue.
La voce calda, sensuale. Le labbra tirate in un ghigno. Gli occhi ancora fissi in quelli ambrati di lei.
Lei non abbassò lo sguardo. Non ci riuscì.
Era come ipnotizzata.
-c..ciao.
Era tutto come quella notte. Quando con un bacio le aveva rubato l’anima.
Le vennero in mente le sue mani che delicate la esploravano, le sue labbra che la facevano impazzire, che non le davano tregua, gli occhi che non la lasciavano nemmeno un secondo.
Come quella sera la guardava serio e ironico al tempo stesso.
La sorpassò senza dire altro e girò l’angolo, andandosene.
Aveva ancora il cuore in gola.
 
-buongiorno!
Aprì gli occhi. Una luce immensa feriva i suoi occhi ancora assonnati.
-dai sveglia!
-a cosa devo tutto questo entusiasmo? – disse guardando il suo migliore amico che aveva un sorriso a trentadue denti.
-al fatto che ora smetterai di fare i tuoi giochetti!
-ma di che cazzo stai parlando? E chiudi quelle tende Zab, mi stai accecando!
-questa mattina a colazione – continuò Blaise senza badare alle proteste dell’amico – Silente ha annunciato che la tua Hermione ha vinto una borsa di studio.
-e a me interessa perché?
-oh niente, solo che non frequenterà più le lezioni qui.. – disse con finto tono disinteressato, attendendo la reazione del biondino che non tardò ad arrivare.
-merda.. – disse Draco sottovoce.
-hai detto qualcosa? – lo incalzò il moro con non-chalance, vedendo i pugni che stritolavano il lenzuolo.
-no.
-come ti pare..
-hei! Non è la “mia Hermione” chiaro? – esclamò Draco, avendo registrato solo adesso le parole dell’amico.
-ti ricordo che è con me che stai parlando..
-e allora?
-e allora piantala di fare il sostenuto! Lo sappiamo benissimo tutti e due che ti piace, quindi non dire cazzate!
-io non dico cazzate! E poi non mi piace! Volevo solo andarci a letto per dimostrarle che anche lei non mi sa resistere, e l’ho fatto. Fine della storia.
-certo, Dra. E allora perché continui a ronzarle intorno?
-io non..
 
La risposta del biondo fu interrotta dal bussare alla porta.
Blaise gli rivolse un’occhiata inequivocabile: “Dopo riprendiamo il discorso”
-avanti.
-ehm.. Draco? – si fece avanti Daphne, aprendo la porta. – Silente mi ha chiesto di dirti di raggiungerlo nel suo ufficio appena possibile.
-ti ha detto perché?
-no, ma aveva un sorriso.. misterioso.
-d’accordo Daph, grazie.
-niente. Di cosa stavate parlando?
-niente.
-della Granger – precisò Blaise.
-oh.. – sorrise la ragazza.
-non ti ci mettere anche tu Daph!
Di fronte alle occhiate che si rivolgevano i due e ai sorrisi trattenuti, Draco si alzò dal letto e li spinse fuori.
-fuori.
-e dai Dra! Come sei permaloso..
-ah fuori Blaise!
Daphne rideva esplicitamente, Blaise scoppiò quando il biondino gli chiuse la porta in faccia.
-hai tempo ancora un’ora, poi se ne va! – gli urlò Daphne da dietro la porta e Draco non poté fare a meno di sorridere.
Quei due erano i suoi migliori amici e lo capivano sempre. Anche se litigavano di continuo,  si univano sempre quando c’era da prendere in giro lui: adoravano rinfacciargli la sua cotta per Hermione.
Perché si, lui era cotto di Hermione. Non lo avrebbe mai ammesso, nemmeno sotto tortura, ma lo faceva impazzire. E lo attirava come una calamita.
Aveva notato che da mesi a quella parte lei gli sfuggiva, e non sapeva perché. All’inizio aveva fatto finta di niente, poi man mano che passava il tempo le girava sempre più intorno ansioso di sapere il perché, di quell’allontanamento. E senza nemmeno rendersene conto la cercava. Sempre. Che gli mancasse?
Si diede dello stupido solo per averlo pensato. Come potrebbe mai mancarmi una stupida mezzosangue?, pensò.
Uscì dai dormitori e si diresse lentamente verso l’ufficio del preside.
Per caso passò davanti al portone d’ingresso e la vide con il baule in mano: come al solito era circondata dai suoi migliori amici.
Si appoggiò ad una colonna e rimase ad osservarla.
Le labbra rosse tirate in un sorriso, gli occhi sereni, i capelli legati in una stretta coda di cavallo. Come avrebbe voluto il nostro biondino strappare quell’elastico e passare le mani tra quei capelli ancora una volta!
Un’altra volta si lasciò sommergere dai ricordi di quella notte.
Capelli morbidi, pelle chiara, liscia.
Mani che la toccavano, la facevano inarcare.
Mani che lo sfioravano, lo facevano impazzire.
Le sue piccole mani che timide si facevano strada sul corpo di lui, accarezzando ogni centimetro di pelle.
Le sue gambe snelle che dolci si stringevano intorno alla sua vita, per sentirlo più vicino.
Gli suoi occhi socchiusi, limpidi. E profondi.
I suoi gemiti, i suoi sospiri, i suoi sorrisi.
Era tanto preso dai ricordi che non si rese conto che Hermione lo stava guardando.
Incrociò i suoi occhi dorati e si perse.
Hermione continuò a guardarlo finché l’abbraccio di Ginny non la costrinse a voltarsi.
Quando alzò lo sguardo, dopo pochi secondi, lui non c’era più.
 
-buongiorno Preside, voleva vedermi?
-si Draco, vieni accomodati. Ho visto che non hai fatto colazione oggi, vuoi qualcosa da mangiare? Una tazza di the?
-no, grazie signore.
-allora, non so se ti hanno detto che la signorina Granger ha vinto una borsa di studio.
-si Zabini mi ha detto che parte oggi, se non sbaglio.
-esatto. Il fatto è che non è vero.
-come? – rispose piacevolmente stupito.
-si, la signorina Granger non deve partire. Rimarrà nella scuola, ma in un’ala riservata. Mi ha chiesto di poter saltare le lezioni, e io ho accettato. Quindi rimarrà tra noi, ma senza essere vista da nessuno.
-d’accordo, ma io cosa c’entro in questa cosa?
-tu dovrai prendere appunti per lei e spiegarle le lezioni durante il pomeriggio.
-che cosa?!
-Inoltre dovrai mantenere il segreto, nessuno sa che lei rimane, a parte il signor Potter, i signor e la signorina Weasley.
-signore, io credo di non essere la persona più adatta per questo incarico. Insomma.. litighiamo di continuo, non mi sembra proprio il caso. Inoltre se Potter e Weasley lo sanno, perché non gliele spiegano loro le lezioni?
-Draco, tu sei il miglior studente della scuola.
-si ma..
-prendila come un’opportunità per chiarire le vostre divergenze.
-ma signore..
-ormai è deciso Draco. – Il ragazzo sospirò, afflitto.
-d’accordo. Posso andare?
-certo Draco.
Si alzò dalla sedia. Non sapeva se essere felice o arrabbiato. Felice perché lei non se ne sarebbe andata e probabilmente avrebbe capito cosa si nascondeva dietro il suo perenne nascondersi, e arrabbiato perché quando Silente gli aveva detto che lei sarebbe rimasta ha sentito un peso levarsi dallo stomaco.
Raggiunse la porta ma subito prima di uscire gli venne un dubbio. Che il preside sapesse  quello che era successo tra loro?
-signore, perché io? – gli domandò girandosi nuovamente.
-perché – sorrise il preside – ne hai bisogno, Draco.
Con un sorriso che nascondeva tante cose il preside lo invitò a sbrigarsi per prendere parte alla prima lezione di quella mattina, per non dimenticare gli appunti.
 
Il pomeriggio Hermione ricevette una lettera.
Fatti trovare al settimo piano tra mezz’ora. E vedi di essere puntuale, non ho tempo da perdere.
DM
Sempre carino eh?, pensò Hermione leggermente infastidita da quel tono.
Mezz’ora dopo era al settimo piano, un po’ in ritardo e andò in contro al ragazzo, che appoggiato con le spalle al muro la stava aspettando.
-mezzosangue, ti avevo detto di essere puntuale.
-oh, suvvia! Sono in ritardo di qualche minuto..
-l’hai fatto a posta.
-certo, Malfoy. Allora, mi darai lezioni in mezzo al corridoio?
-pensavo più nella Stanza delle Necessita, come l’ultima volta, ti va? – disse con un sorriso malizioso.
-quanto sei scemo!
Malfoy ghignò e aprì la porta della Stanza, entrando e dietro di lui Hermione si lasciò sfuggire un sorriso.
Aveva dimenticato quanto fosse bello discutere con lui.
 




Ciao XD
avevo già scritto questo capitolo, quindi l'ho postato prima =)
Spero che vi piaccia anche questo XD
Grazie a dublino, tonks97, Dea1907, synoa, fange69, flopi, raffaley94, Myrtle Y, For ever cullen, 96opal, Hanon98, musicmylife, barbarak per i commenti. Sono sempre molto carini, grazie XD
e poi ai 32 preferiti XD oltre a chi legge, ovvio!=)
Al prossimo capitolo,
bacioni Linds

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Capitolo 5
*** Oops! ***


paura? solo un po' cap 5 5. OOPS!
 
-no!
-come no?!
-ti ho detto di no Mezzosangue!
-guarda che me lo hai detto te due minuti fa!
-non è vero. Ti ho detto che ci vanno duecento grammi di polvere, non cento!
-hai detto cento!
-so quello che ho detto e ho detto duecento!
-non è vero furetto!
-attenta!
La prese per un braccio e la spinse verso il muro, allontanandola dal calderone che aveva appena sputato parte della pozione bollente che stavano preparando.
-grazie. – le disse un po’ incerta.
-non l’ho fatto per te. Solo che non voglio avere una stupida mezzosangue sulla coscienza.
-hei modera i termini! Dobbiamo stare qui insieme fino alla fine dell’anno quindi vediamo di sotterrare l’ascia di guerra eh?
-che poi non ho nemmeno perché mi hai incastrato qui. – le chiese curioso.
-non potevo più frequentare i corsi.
-questo l’ho capito. Ma perché?
-affari miei.
-no, sono anche affari miei visto che sono io a perdere interi pomeriggi con te.
-mi dispiace di questo. – 
abbassò gli occhi, sentendosi in colpa.
-Granger non mi sto lamentando. Vorrei solo capire perché non vieni più a lezione.
-ho dei problemi.
-che genere di problemi?
-ehm.. personali.
-ma va?
-non posso dirtelo.
-o non vuoi?
-fa differenza?
-per me si, c’è una bella differenza.
-oh! Come è tardi! Non devi andare? – gli domandò ironica.
-è vero, devo andare. Ma sta sicura che ne riparleremo.
Uscì e Hermione trasse un sospiro di sollievo. Se avesse insistito ancora probabilmente si sarebbe lasciata scappare qualcosa e lui avrebbe capito. Non era poi così stupido.
 
Un giorno di una settimana dopo la ragazza si svegliò con la nausea e vestendosi notò quanto la pancia ormai si vedeva. Non era molto gonfia, ma sporgeva sufficientemente per capire che non fosse grassa, ma semplicemente incinta.
E la cosa la eccitava e atterriva al tempo stesso. Se da un lato non vedeva l’ora di avere il suo bambino tra le braccia, coccolarlo, baciarlo, dall’altro non voleva essere incinta.
Suo figlio non avrebbe avuto un padre e lei avrebbe dovuto crescerlo sola, all’età di diciotto anni, quando ancora non aveva avuto la maggior parte delle esperienze che le ragazze della sua età avevano già fatto.
Si vestì veloce, infilando uno dei maglioni di Ron che le stavano enormemente grossi e si mise a ripassare la lezione, aspettando che Draco finisse la lezione per poi inviargli un messaggio.
 
Ginny mangiò più in fretta possibile e raggiunse la sua amica nelle sue stanze. Bussò alla pesante porta di legno e la aprì, entrando. La trovò sul divano con una felpa di Ron addosso e le ginocchia al petto immersa in un libro più grande di lei.
-ciao Herm!
-ciao Ginny, come mai sei venuta a quest’ora?
-volevo vedere come stavi, mi ha detto Harry che non stavi tanto bene ieri sera.
-ho ancora un po’ di nausea, è normale.
-anche adesso?
-è una cosa più o meno continua se mi alzo o faccio fatica.
-gliel’hai detto Herm? – cambiò improvvisamente discorso la rossa.
-no.
-e cosa aspetti? Che nasca?
-non è ancora il momento.
-Hermione sono cinque mesi! Cinque dannatissimi mesi! Cosa farai quando si vedrà? Hai intenzione di mentirgli?
-no, ma non è una cosa che deve riguardargli, me la posso cavare da sola.
-ma è il padre, accidenti!
-lo so benissimo! Ci sono andata a letto!
-Hermione non capisco perché ti ostini.
-perché non voglio che lui possa.. non voglio che lui se ne freghi.
-magari non lo fa.
-magari si.
-è inutile, sei troppo cocciuta.
-deve arrivare Malfoy da un momento all’altro.
-d’accordo me ne vado. Torno sta sera con Ron e tu vedi di dirglielo.
 
Il biondino in questione aveva appena finito di pranzare al tavolo della Sala Grande quando gli arrivò il biglietto.
 
Malfoy,
Non mi sento bene oggi, però non mi va di perdere delle spiegazioni.
Vieni tu da me per favore?
HG
 
Non le rispose, notando che Daphne e Blaise lo osservavano, anzi appallottolò il foglio di pergamena e con un incantesimo lo fece evanescere.
-che succede Dra?
-oh niente.
-è lei? – i suoi migliori amici sapevano di Hermione e delle loro lezioni. Non aveva voluto avere segreti nei loro confronti.
-si.
-che dice?
-affari miei Zab.
-ho capito! – rispose Daphne intromettendosi.
-no, non hai capito. Mi ha chiesto di anticipare la lezione di oggi perché è stanca e vuole finire prima di sera.
-oh.. – si lamentò la ragazza un po’ delusa che quei due non le dessero motivo di spettegolare con Blaise.
-stai mentendo. – affermò nel frattempo il ragazzo moro.
-non sto mentendo Blaise.
-fammi vedere la pergamena.
-l’ho fatta evanescere.
-appunto. – disse con un sorriso soddisfatto.
-devo andare.
 
Si alzò e si diresse lentamente verso la torre che ospitava Hermione, pensando al motivo per cui aveva mentito sul contenuto della lettera. In fondo che male c’era nell’andare da lei? Non significava niente, o si?
Con questi pensieri in testa salì le scale e si trovò di fronte la porta della stanza di Hermione. Alzò la mano per bussare ma si bloccò, sentendo delle voci all’interno.
E sgranò gli occhi.
 
-non è ancora il momento.
-Hermione sono cinque mesi! Cinque dannatissimi mesi! Cosa farai quando si vedrà? Hai intenzione di mentirgli?
-no, ma non è una cosa che deve riguardargli, me la posso cavare da sola.
-ma è il padre, accidenti!
-lo so benissimo! Ci sono andata a letto!
-Hermione non capisco perché ti ostini.
-perché non voglio che lui possa.. non voglio che lui se ne freghi.
-magari non lo fa.
-magari si.
-è inutile, sei troppo cocciuta.
-deve arrivare Malfoy da un momento all’altro.
-d’accordo me ne vado. Torno sta sera con Ron e tu vedi di dirglielo.
 
Scese di nuovo in fratta qualche scalino, poi si girò e finse di essere appena arrivato.
Proprio mentre lui stava facendo l’ultimo gradino la porta si aprì e si trovò di fronte la rossa.
-Weasley – la salutò.
-ciao Malfoy.
 
Una volta entrato Draco si sedette sulla poltrona di fronte al divano su cui sedeva Hermione e la osservò.
Era un po’ ingrassata, il seno più pieno, i vestiti sempre più larghi, come se nascondesse qualcosa.
Spalancò gli occhi un’altra volta.
Era davvero incinta allora, pensò.
E ora che guardava il maglione che portava addosso, poteva benissimo intuire di chi.
E lui lo sapeva? La sua amica prima aveva detto di no.
E perché lei non voleva farglielo sapere?
E quando l’avrebbe saputo come avrebbe reagito?
Bene? Male?
 
-hei? Ci sei?
-come?
-ti ho chiesto cos’hai fa fissarmi tanto. – le chiese intimorita la ragazza.
-oggi mi sembri meno insopportabile del solito, mezzosangue. – mentì lui. O forse no.
 
Era davvero andata a letto con Weasley?
Era davvero incinta?
Lei, la mezzosangue.
La sua mezzosangue.
La sua Hermione.




Ecco quaXD
Scusate il ritado ma avevo un saggio a scuola =)
Un grazie a musicmylife, fandracofiction, dublino, mkath, anna96, flopi, GioH__xX, For ever cullen, Myrtle Y, synoa, _DaNgErOuS_ChIlD_  per ave commentato =)
a tutti quelli che hanno letto e ai 37 preferiti XD
Grazie a tutti XD
Spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento ^^
Bacioni, Linds.

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Capitolo 6
*** Baci rubati ***


paura? un po' cap 6 6. BACI RUBATI
 
Oggi mi sembri meno insopportabile del solito, mezzosangue.
Questo le aveva detto. Doveva forse prenderlo come un complimento?
O era una delle sue solite battute?
Nonostante il tempo passato insieme nell’ultimo periodo continuava a non capire quando la prendeva in giro o parlava sul serio. Ed era proprio questo quello che le piaceva di lui.
Era maledettamente sensuale e bello, è vero, ma quello che l’aveva colpita più di tutte era stata la sua sicurezza, la sua ironia sottile, la sua schiettezza.
Tutto questo lo rendevano ancora più affascinate ai suoi occhi.
E poi adorava il modo in cui camminava: tranquillo e sensuale, sembrava un felino.
Il modo in cui si passava una mano tra i capelli le faceva venire voglia di sostituire la sua mano a quella grande e affusolata del ragazzo.
-perché mi hai chiesto di venire qua? – le chiese Draco sedendosi sul divano con lei, mentre lei si girava poggiando la schiena al bracciolo.
-perché non mi sento bene, te l’ho scritto sulla lettera, no?
-e cos’hai? – insisté il ragazzo.
-perché mi fai tutte queste domande? – gli chiese portando le ginocchia al petto, come per proteggersi.
-hai niente da dirmi? – le domandò indagatore, guardandola negli occhi.
-n..no.. – la sua voce tremò. Che lui avesse scoperto tutto?
-d’accordo.– abbassò gli occhi – Iniziamo allora.
Il suo tono e i suoi occhi le diedero la conferma. Lui sapeva.
Ma quanto sapeva?
Sapeva che era incinta, questo era ovvio. Ma sapeva di essere il padre?
Erano cinque mesi che sapeva di aspettare un bambino ed erano cinque mesi che pensava se dire o meno la verità a Draco, senza arrivare ad una conclusione.
In realtà ignorava completamente il carattere di quel ragazzo tanto bello che le stava  invadendo i sensi.
Ed era questo il problema.
Non sapeva come avrebbe reagito e non voleva che lui avesse la possibilità di dirle che non gliene fregava niente che fosse incinta.
Non poteva permettere che lui decidesse di abbandonarla. Non l’avrebbe sopportato. Per questo aveva deciso di non dirgli niente.
Per proteggere se stessa.
I suoi pensieri furono bloccati dal tono scocciato del ragazzo a fianco a lei.
-ma mi stai ascoltando o no?
-no, scusa Draco. – si tappò la bocca con entrambe le mani. Inconsciamente lo aveva chiamato Draco! L’unica volta che l’aveva fatto è stato.. quando hanno fatto l’amore.
Un luccichio attraversò le iridi del ragazzo che la guardò negli occhi.
-cos’hai detto?
-che non ti stavo ascoltando.. – sviò la ragazza sperando di chiudere lì la questione.
-no, come mi hai chiamato? – evidentemente il ragazzo non era della stessa opinione. Hermione non voleva ripetere quel nome. Non voleva che i ricordi di quella notte prendessero il sopravvento su di lei come già avevano fatto un’infinità di volte. Aprì la bocca per dire che non lo sapeva ma le sue labbra soffiarono una sola dolce parola.
-Draco..
Gli occhi densi e magnetici del ragazzo diventarono limpidi e trasparenti, come se avessero cambiato consistenza, ed Hermione se li ritrovò addosso, a poca distanza dai suoi.
Chiudendo quei pozzi d’argento, Draco si era sporto verso di lei e aveva appoggiato le labbra alle sue.
Improvviso e delicato come solo lui sapeva essere.
Hermione dischiuse le labbra, sospirando. Quanto aveva aspettato quel bacio?
Incoraggiato lui si spinse su di lei, facendola sdraiare, mentre lei gli accarezzava i capelli morbidi sulla nuca. Quegli stessi capelli che, leggeri, le solleticavano la fronte.
La sua lingua le stava esplorando la bocca, leccando le labbra, e lei ansimò mandandolo in estasi. Le mani di lui erano già arrivate al bordo del maglione e le stavano accarezzando la schiena liscia. Lei gli stava slacciando la camicia: era impaziente.
Questo lo fece sorridere sulla sue labbra.
Lei gli accarezzò il petto sodo con le punte delle dita, scendendo piano piano verso il basso.
I muscoli guizzavano al suo tocco e la ragazza si sentiva esplodere dalla gioia.
Sfiorò, in un gesto che sembrava casuale, l’ormai evidente erezione del ragazzo che tremò.
Flash improvvisi si accavallarono nella mente del ragazzo.
Mani che accarezzano, labbra che baciano.
Rivide tutta la scena passata sovrapporsi a quella presente.
Vide ancora mani, capelli biondi che si mischiano ai riccioli castani, labbra rosse, occhi chiusi, capelli rossi.
Mani non sue che le accarezzano il corpo.
Mani sbagliate che la spagliano.
Labbra sbagliate che la baciano.
Occhi sbagliati che la guardano con desiderio.
Si staccò di colpo.
-io.. devo andare.
Prese i libri che aveva lasciato cadere sul pavimento e raggiunse la porta.
-Draco! – lo chiamò agitata la ragazza e lui si girò a guardare ancora quegli occhi dorati.
-scusami Hermione.
Uscì.
 




Ciao XD
posto ora perchè non avrò molto tempo nei prossimi giorni =)
non ho molto tempo nemmeno adesso quindi
come sempre ringrazio tutti quelli che hanno commentato, letto e messo nei preferiti e spero che vi piaccia come si evolve la storia.. XD
al prossimo capitolo, bacioni
Linds

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Capitolo 7
*** Il dolce appagamento dei sensi ***


paura? un po' 7. IL DOLCE APPAGAMENTO DEI SENSI
 
Mani, che lente gli aprono la camicia.
Dita, che leggere lasciano strisce infuocate sul petto.
Palmi, che accarezzano le spalle forti e fanno scivolare quell’inutile pezzo di stoffa.
Draco era in piedi, in una stanza che non conosceva.
Davanti a lui una ragazza.
Labbra, che sensuali gli mordono il lobo dell’orecchio.
Labbra, che dolci gli baciano il collo.
Si ritrovò costretto a chiudere gli occhi per apprezzare di più quelle attenzioni.
Mani, che vagano sul suo corpo.
Dita, che sfiorano il ventre.
Un sospiro incontrollato uscì dalla sua bocca.
Labbra, che bollenti scendono sul torace.
Mani, che decise gli slacciano i pantaloni.
Il ragazzo trattenne il respiro.
Palmi, che lenti fanno scivolare i jeans.
Labbra, che si fermano appena sopra l’elastico dei boxer.
Si abbandonò completamente al piacere.
Guardò la figura che lo stava facendo impazzire: era lei.
Ancora lei.
Sempre lei.
La fece alzare, prendendola per le braccia e si perse nei suoi occhi.
Ambra, oro.
Le posò una mano sul collo, accarezzandola e spostandole i capelli, dolce come non era mai stato.
Si avvicinò al suo viso, portando una mano dietro la nuca, e l’abbracciò.
Dietro di lei, uno specchio. E gli occhi di Draco vi si soffermarono.
Era nuda.
Partì dai piedi, salendo con lo sguardo lungo le gambe snelle, la schiena interrotta dal suo braccio che l’avvolgeva in vita, i capelli ricci che gli sfioravano il braccio.
Salì ancora a guardare se stesso.
Incontrò un paio di occhi verdi che non gli appartenevano.
Capelli rossi non suoi.
Lentiggini che non aveva.
Weasley.
Si era trasformato in Weasley.
E stava baciando lei.
 
Spalancò gli occhi.
Era stato un sogno. Un incubo.
Un maledettissimo incubo.
Era sudato. E tremava.
Fissò lo sguardo al nulla espirando forte. Doveva calmarsi.
Si alzò per smaltire l’insoddisfazione iniziando a camminare pesantemente per tutta la stanza.
Era incredibile. Lei riusciva ad eccitarlo anche solo sognandola.
Non era mai successo con le altre. Ma c’erano mai state delle altre?
Tutto il suo camminare, sbuffare e sbattere finì col svegliare Blaise.
-tutto bene? – gli chiese il moro assonnato.
-devo andare da lei. – disse mentre si metteva veloce i pantaloni e un maglione.
Uscì quasi correndo.
-era ora.. – commentò Blaise con un sorriso.
 
Tre minuti dopo Draco stava bussando freneticamente alla porta di Hermione svegliandola di soprassalto.
-ma cosa..?
Si mise la vestaglia viola che le aveva regalato Harry e corse ad aprire la porta e si trovò di fronte il ragazzo più bello che avesse mai visto.
Sudato, spettinato, con il maglione sgualcito e l’affanno per la corsa.
Era ancora frastornata quando lui le prese il viso tra le mani e la baciò.
Un bacio carico di tutte quelle emozioni represse da anni che il ragazzo si portava dentro e che finalmente riuscì a scaricare.
C’era rabbia, desiderio, frustrazione, calore, sconforto.
Amore?
Forse.
Lento la spinse all’interno della stanza, chiudendo con il piede la porta alle sue spalle. La fece indietreggiare fino a farle appoggiare le spalle al muro, senza allontanare le sue labbra da quelle calde di lei.
Le accarezzò i capelli ricci, morbidi.
Smise di baciarla perché voleva guardare i suoi occhi, il suo viso, il suo corpo.
Seguendo con lo sguardo le proprie dita, Draco le accarezzò il volto, sfiorandole le labbra schiuse. Scese lungo il collo, la clavicola, le spalle, la curva del seno, i fianchi.
Si soffermò sulla palese pancia della ragazza, coperta solo da una leggerissima vestaglia. Subito lei incrociò le braccia al petto, per tentare di nascondersi, ma Draco fu più veloce e le bloccò i polsi.
-cosa provi per me Hermione?
-io.. non lo so.
La baciò ancora e ancora, fino a farle perdere la cognizione del tempo e dello spazio.
Avrebbe voluto fare di nuovo sesso con lei.
No, avrebbe voluto fare l’amore con lei ancora un miliardo di volte. Ma non era quello il momento, prima dovevano parlare.
Sempre che riusciamo a separarci, pensò Draco.
-Hermione.. – la richiamò.
La ragazza riaprì gli occhi inebriata dal piacere che le provocava la sua sola vicinanza e lo seguì leggermente intontita.
Si sedettero sul divano, e Draco la guardò serio per alcuni minuti, prima di aprir bocca.
-sei incinta.
-lo so. – affermò la ragazza, ormai completamente lucida.
-perché l’hai nascosto a tutti?
-avevo paura.
-di cosa Hermione? Aspettare un bambino dalla persona che ami dovrebbe renderti orgogliosa, non farti vergognare. – le disse triste. Una piccola parte della sua mente realizzò in quel momento che avrebbe voluto che quel bambino fosse il suo, e non di Weasley.
-non se la persona che ami non ti ricambia..
-ti ha scaricata?
-ora non lo so più – una lama sembrò trafiggerlo in pieno petto. – ho paura che per lui sia stato solo un errore di una notte. – Hermione lo guardò intensamente.
-ma se ti è sempre vicino.. – obiettò lui, pensando a tutti i momenti che aveva sofferto guardando Weasley che le stava accanto.
-non come vorrei io. In fondo, l’hanno obbligato a starmi affianco.
-io l’ho sempre detto che Weasley è un idiota. – sbottò Draco, fraintendendo le parole della ragazza.
-come?
-Weasley è un idiota.
-cosa centra Ron? – chiese la ragazza confusa.
-è solo un povero idiota che non si rende conto di quello che ha perso.
-ma.. – provò a dire la ragazza, ma Draco era come un fiume in piena. Aveva trovato il coraggio di dirle che l’amava e non si sarebbe tirato indietro. Non dopo aver sentito la risposta della ragazza al suo bacio. Intenso almeno quanto il suo.
-io non ti avrei lasciata.
-cosa? – le tremò la voce.
-io non avrei lasciato che tu affrontassi tutto questo da sola. Se fossi stato io il padre non ti avrei lasciata sola.
-ma Draco..
-io forse.. forse posso aiutarti con il bambino..
-cosa?! – lo guardò confusa. Ma cosa stava dicendo?
-voler stare con una donna che aspetta un figlio da un altro uomo non è così normale, ma io lo farò – in quel momento la ragazza comprese. Lui pensava che il bambino fosse di Ron.
-ma di chi credi che sia questo bambino, Draco?
-non me ne frega niente. Perché io è te che voglio.
Lei gli saltò in braccio baciandolo con tutto l’amore che provava per lui.
Lui, quel ragazzo così chiuso e dolce che con il mondo proteggeva la sua “debolezza” con una maschera di indifferenza e freddezza, mentre con lei lasciava uscire il vero se stesso.
Si staccò bruscamente da lui.
-ma non l’hai capito? Il bambino è tuo, stupido furetto idiota!
-mio? – l’emozione negli occhi del ragazzo la fece commuovere.
-si.
-davvero? – gli tremava la voce dall’emozione.
-si. – gli disse ridendo.
-cazzo!
-ah no! quelle cose non si dicono.. Quest’affarino sente tutto!
Draco l’abbracciò di slancio, stringendola a sé come se fosse fatta di vetro.
-un bambino.. il mio bambino..
Non ci poteva ancora credere, quasi piangeva dalla gioia!
 
 



 
Ciao!
Ecco qua, spero siate contenti che si sia risolto tutto per il meglio.. in effetti avrei potuto tirarla ancora per le lunghe, ma la verità è che non vedevo l’ora che si chiarisse tutto XD
Prima dei ringraziamenti vi lascio questo link.
http://www.youtube.com/watch?v=SS98YNnMDQw&feature=related dal minuto 5.22 c’è la scena che mi ha ispirato a scrivere questa fanfic.. mi raccomando guardatela, è davvero molto dolce! XD
E ora grazie a Myrtle Y, dublino, flopi, raffaley94, giselle, Hanon98, 96opal, xRullina91x, _DaNgErOuS_ChIlD_ per aver commentato XD
Mi fa sempre molto piacere avere le vostre opinioni XD
Ai 58 preferiti (accidenti grazie =))  e anche a chi ha solo letto.
 
Per dubilno: no non l’ha tradita XD Draco si immaginava Ron che baciava Hermione e non lo sopportava =)
Per xRullina91x : ci hai azzeccato in pieno XD no che non mi dispiace, figurati =)
 
Un bacione a tutti, al prossimo capitolo
Linds

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Capitolo 8
*** Movimenti ***


paura? un po' cap 8 8. MOVIMENTI

Erano circa le tre del pomeriggio quando Draco aprì la porta della stanza di Hermione. A dire la verità non si aspettava di udire anche la voce di Ginny all’interno della camera vera e propria perché di solito i suoi amici andavano da lei la sera, dopo i compiti, ma si diresse comunque verso le due ragazze.
Appoggiò la mano sulla maniglia, quando una parola lo fece bloccare: bambino.
Stavano parlando del loro bambino.
Spiazzato rimase immobile e poi arretrò sedendosi sul divano poco lontano.
Ascoltare quello che le due stavano dicendo sul suo bambino, o aspettare che sia Hermione a parlare di tutti i suoi problemi?
Il suo spirito puramente Serpeverde prevalse e con un incantesimo aumentò la sua sensibilità uditiva.
-..non fraintendermi Ginny. Io adoro già questo bambino, solo che non so se sono pronta. Non so se Draco è pronto.
-cosa c’entra Malfoy adesso? Devi essere tu pronta, non lui.
-io.. non vorrei che mi lasciasse..
-se non vuoi che ti lasci, smettila di farti tutte queste paranoie!
-Ginny, io non sono pronta.
-Herm, sai di essere al sesto mese si?
-me ne sono accorta.. – sbottò ironica la riccia.
-Non puoi tornare indietro ormai.
-lo so, solo che non me la sento..
-beh dovevi pensarci prima!
-come?
-si, dovevi pensarci prima. Se non volevi questo bambino, avresti potuto abortire, o meglio ancora avresti potuto prendere precauzioni. Ancora meglio, guarda: avresti potuto non andare a letto con Malfoy!
-io lo voglio questo bambino..
-e allora reagisci accidenti! È inutile stare qui a pensare se sei pronta o no. Devi esserlo, punto. Non puoi più tirarti indietro.
-lo so, Ginny. – le rispose l’amica sull’orlo delle lacrime.
-Hermione non piangere.. lo sai che ti voglio bene.
-mhm mhm..
-e poi non vedo di cosa tu ti debba lamentare! Hai amici che ti vogliono bene, un ragazzo da paura che è pazzo di te e un figlio dal ragazzo più bello del mondo! – Ginny riuscì a far ridere l’amica e l’atmosfera si alleggerì.
Succedeva spesso che Hermione avesse dei crolli e Ginny era sempre stata lì con lei, per lei. Era emozionata all’idea di diventare zia ed era felicissima che il bambino fosse di Malfoy perché li aveva sempre visti bene insieme. Non si era affatto stupita quando Hermione aveva annunciato a lei e ai suoi amici quasi sei mesi prima, che il padre era lui.
Abbracciò l’amica che pianse le sue lacrime e che poi con le maniche della felpa di Ron si asciugò gli occhi, mentre la accompagnava fuori.

Draco nel frattempo era rimasto seduto nella medesima posizione come frastornato da quello che stavano dicendo le due ragazze.
Quando aveva sentito Ginny aprire la porta non aveva fatto nulla per nascondere di aver sentito tutto, si limitò, con un incantesimo non verbale, a togliere l’incanto dalle proprie orecchie.
Alzò lo sguardo e si trovò di fronte un’ Hermione con gli occhi spalancati e rossi di pianto. La guardò e lei abbassò la testa.
-ciao Malfoy.
-Weasley. – rispose incolore.
-ok, allora io tolgo il disturbo. Ci vediamo, ciao.
In fretta si dileguò, lasciando Draco e Hermione a guardarsi negli occhi. La ragazza si sedette sul divano accanto a lui, senza tuttavia toccarlo. Sapeva che lui aveva ascoltato tutto e si sentiva maledettamente in colpa per quello che le era uscito della bocca.
-Draco.. – provò a scusarsi, ma lui la interruppe subito.
-perché non me l’hai detto?
-Draco..
-dovevi dirmelo. Dovevi dirmi che non vuoi un figlio da me.
-non è così, Draco, lo sai.
-ma in fondo ti capisco, sai? Chi vorrebbe un figlio da un.. com’era? Ah si, un lurido, schifoso, figlio di Mangiamorte? – Draco si era alzato e la guardava dall’alto, con occhi di impenetrabile e freddo ghiaccio.
-non è così Draco.
-certo che lo è! L’ho appena sentito!
-non è così ti ho detto! Io lo voglio questo bambino ma..
-ma cosa?!
-ma ho paura accidenti!! – il grido di Hermione si tramutò in pianto e Draco abbassò i toni.
Si sedette accanto a lei e allungò una mano per accarezzarla, ma la riabbassò. Non era ancora pronto.
-di cos’hai paura Hermione?
-ho paura che tu mi abbandoni, perché non siamo pronti per sposarci, e non voglio che il mio matrimonio sia fatto per coprire una gravidanza inaspettata..
-io non ti lascio Herm.. per il matrimonio non c’è bisogno di farlo subito. Possiamo aspettare quanto vuoi. Anzi possiamo aspettare che il nostro bambino cresca un po’ in modo che sia lui a portarci gli anelli, ti va? – le disse con una luce negli occhi come se fosse quello che desiderava di più, e Hermione annuì.
-era solo questo il problema?
-no..
-di cos’atro hai paura?
-e se non sarò una buona madre? E se non mi vorrà più bene? E hai visto i miei fianchi?! Sono troppo piccoli! E poi deve passare una testa così da un buco che non è per niente grosso così!
-Hermione, calmati. – le disse stringendola, mentre lei appoggiava la testa al suo petto – Andrà tutto bene, vedrai. Ci sarò io lì con te, d’accordo?
-d’accordo.
Rimasero abbracciati per tanto tempo.
-scusami Draco per prima.
-non importa, non ti preoccupare.

-Ahi!
-Cosa?
-Ha scalciato..
Draco la guardò un attimo con un strano luccichio negli occhi.
-posso? – le chiese, facendo il gesto di alzarle il maglione.
-certo..
Il ragazzo appoggiò entrambe le mani sulla pancia nuda di Hermione, accarezzandola piano mentre un sorriso nasceva spontaneo sul suo viso.
La giovane madre rise tra le lacrime di commozione per quel gesto dolce e goffo, assolutamente non appartenente al carattere chiuso e freddo dell’uomo che aveva di fronte.
Il bambino, come se sentisse la presenza del padre, scalciò di nuovo ed Hermione, accarezzando una guancia del ragazzo, gli asciugò una lacrima che gli aveva rigato il viso.







Ciao come va? =)
Spero vi piaccia anche questo capitolo XD
E ora i ringraziamenti:
britney18, Myrtle Y, dublino, euslytherin (mi fa molto piacere, grazie=)), xRullina91X (il bambino maschio o femmina? sarà una sorpresa anche per Draco e Herm XD), flopi, raffaley94, For ever cullen (grazie per avermi inserito tra gli autori preferiti XD), 96opal, _DaNgErOuS_ChIlD_, Hanon98 (Grazie mille.. certo che sono contenta XD)
e poi un grazie ai 68 preferiti XDXD
al prossimo capitolo,
bacioni Linds


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Capitolo 9
*** L.O.V.E. ***


paura? un po' 9. L.O.V.E.

Draco alzò gli occhi e incontrò quelli lucidi di Hermione, che lo guardavano con tenerezza.
-è la prima volta?
-no, ha già scalciato qualche giorno fa..
La condusse in camera e la fece sdraiare a letto, mentre si distendeva dietro di lei, abbracciandola.
Era emozionato per questo bambino. A dire il vero non se lo aspettava e finché non guardava il pancione della ragazza che stringeva tra le braccia, pensava fosse solo un sogno. Non riusciva ancora a crederci.
Diventare padre a diciotto anni non è facile, ma non avrebbe mai abbandonato Hermione, non avrebbe mai permesso che il suo bambino crescesse senza papà, come aveva fatto lui. Suo padre, anche se non l’aveva abbandonato, non era mai stato presente nella sua vita, non ne aveva mai preso parte, specialmente dopo la morte di sua madre. Si ricordava di lui solo quando doveva sgridarlo, punirlo o umiliarlo.
Chissà come avrebbe preso la notizia.
Già se lo immaginava: rosso di rabbia, ma composto, controllato. Non gli avrebbe detto una sola parola ma il suo sguardo schifato sarebbe valso più di mille parole.
Un figlio da una mezzosangue, la peggiore tra le umiliazioni. Probabilmente non sarebbe nemmeno venuto a vederlo al San Mungo appena nato, e non lo avrebbe riconosciuto negli anni a venire.
-Draco? – la voce seria della ragazza lo distolse dai suoi pensieri.
-dimmi.
-perché hai deciso di aiutarmi con il bambino?
Ci mise un po’ a risponderle. A dire il vero non lo sapeva nemmeno lui, ma quando aveva saputo che Hermione aspettava un figlio, aveva sentito dentro una spinta che lo aveva portato a prendere quella decisione, e non gli era importato che il figlio fosse di un altro uomo perché provava un sentimento tale per lei e per il bambino che sarebbe sorvolato su tutto.
Era certo che sarebbe stato loro vicino anche solo come amico. Si sarebbe accontentato di tutto pur di rimanerle affianco, persino la carica di miglior amico.
-non voglio che mio figlio cresca senza padre.
-promettimelo. – gli chiese con voce supplichevole, mentre si girava verso di lui.
-cosa?
-promettimi che ci sarai sempre per lui, che non mancherai mai un compleanno, che ci sarai a Natale, il primo giorno di scuola. Promettimi che gli darai consigli, che lo difenderai, che gli vorrai bene. Promettimelo Draco.
-te lo prometto Hermione, non voglio abbandonarlo.
-rimarrai della stessa idea quando tuo padre non lo accetterà?
-mio padre non riuscirà ad influenzare ancora una volta la mia vita. Mi sono fatto condizionare da lui e dai suoi assurdi ideali per troppo tempo, ora voglio fare come dico io. È mio figlio, non suo.
-e io?
-tu?
-starai con me solo perché ti senti in dovere di crescere nostro figlio?
Quella domanda lo spiazzò. Pensava di essere stato chiaro al riguardo, era ovvio che lui volesse stare con lei. La adorava.
Sorrise quando si rese conto che la ragazza aveva solo bisogno di rassicurazioni: era un momento difficile e aveva bisogno di poter contare si qualcuno. E quel qualcuno era lui.
-Hermione – le disse accarezzandole il viso – io sono ossessionato da te. Non riesco a toglierti dalla testa, ti sogno la notte, ti desidero il giorno. È dalla notte che abbiamo passato insieme che non penso ad altro: la voglia che ho di baciarti e di fare di nuovo l’amore con te è incontenibile. Quella notte mi hai rubato l’anima, l’hai fatta tua e ti posso giurare che non la rivorrei indietro per tutto l’oro del mondo. Non so dirti se sono innamorato perché non l’ho mai provato prima, quello che so è che per te sento qualcosa di più forte dell’attrazione fisica. È un sensazione di calore, di piacere, di dolcezza che mi invade i sensi, quindi non dubitare del fatto che ti voglia stare vicino, perché voglio te, voglio tutto di te: i sorrisi, le lacrime, le liti, le gioie, tutto. E..
-shh..
Hermione gli posò un dito sulle labbra per fermare il suo monologo: quelle parole l’avevano fatta emozionare e se non l’avesse fermato era certa che avrebbe pianto per l’ennesima volta quel giorno.
Lenta avvicinò il viso al suo e dolce lo baciò, mischiando il suo sapore a quello di menta e muschio del ragazzo che si lasciò andare a quelle labbra angeliche.
La voglia che aveva di sentire la pelle della ragazza a contatto con la propria lo spinse a spostarsi sopra la ragazza, aumentando il contatto delle loro bocche.
-Draco..
-mhm?
-..dovremmo studiare..
Il ragazzo non badò alla sua debole protesta, e continuò imperterrito a baciarle il collo.
-io.. devo recuperare le lezioni..
Ancora una volta Draco la ignorò.
-mi devo preparare per i m.a.g.o…
Continuò a baciarla, iniziando a slacciarle il largo cardigan che portava.
-io.. ho esaurito le scuse..
-era ora.. – con un sorriso scese sulle sue labbra catturando la sua lingua in un gioco che sapeva d’amore.
Le tolse il golfino e le sfilò la maglia, lasciandola in reggiseno e anche la camicia del ragazzo subì la stessa fine, atterrando sul pavimento.
L’atmosfera iniziava a scaldarsi e il piacere si insinuava implacabile nei loro corpi, mentre si liberavano a vicenda degli ultimi indumenti ingombranti, rimanendo entrambi in intimo.
Le mani calde di Draco vagavano sulla pelle della ragazza, soffermandosi spesso sulla pancia, donandole piccole carezze. Lentamente la frenesia prese il sopravvento sulla calma e sulla dolcezza, e Draco stava per liberarle il seno dal pezzo di pizzo nero che impediva il contatto con la sua pelle morbida quando..






cosa sarà successo? ^^
scusate tanto per il ritardo, ma non mi andava il pc =)
allora.. Grazie a tutti per aver letto e commentatoXD chiedo di nuovo scusa se non vi nomino uno per uno ma sono in ritardo tremendo con i compiti e non posso stare al computerXD
al prossimo capitolo, un bacione
Linds

ps. mi sono resa conto che Hermione e Draco (sopratutto Draco) sono molto OOC ma prometto che nei prossimi capitoli cercherò di riportarli più vicini al loro carattere originale XD

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Capitolo 10
*** Interruzioni ***


paura? un po' cap10 10. INTERRUZIONI

-Hermione s.. ?

La porta si era aperta e un ragazzo moro con gli occhi verde intenso era entrato nella stanza.
Non collegò immediatamente quello che vide al suo significato: Draco in mutande sdraiato sopra Hermione, anche lei in intimo. Poi vide la ragazza arrossire e il ragazzo prendere il lenzuolo per coprire alla bell’e meglio la giovane sotto di lui.

-oddio! Ragazzi scusate! – quando realizzò, diventò rosso ed uscì chiudendosi la porta alle spalle.
Hermione saltò giù dal letto scrollandosi Draco di dosso e prese a vestirsi freneticamente mettendosi il maglione al contrario più volte, ancora preda dell’imbarazzo. Al terzo errore le vennero le lacrime agli occhi e si inginocchiò a terra cercando di trattenerle. Il ragazzo, intenerito, le si chinò affianco e le diede un bacio sulla tempia prima di toglierle di mano il cardigan e aiutarla a metterlo nel verso giusto.
-grazie..
Le sorrise e la prese per mano, aprendo la porta.

-tempismo perfetto, Sfregiato, complimenti. – gli disse ironico il biondo uscendo dalla stanza.
-ah non rompere Malfoy. Ma che stavate facendo?!
-non mi sembrano affari tuoi.
-Per la miseria è incinta!
-lo vedo, Potter, non sono cieco.
-a me sembra di si invece.
-non vedo come quello che sembra a te possa interessarmi.
Hermione si accorse di come Draco si stesse innervosendo. Apparentemente non era cambiato nulla in lui, ma lei che gli era affianco aveva potuto percepire l’irrigidimento dei muscoli e della postura, e notare che i suoi occhi si erano scuriti raggiungendo il colore del mare in tempesta.
-ehm.. ragazzi perché non ci calmiamo un po’ tutti?
-Hermione, ma ti rendi conto di quello che stavi per fare?
-Potter, è incinta non stupida. – rispose Draco al posto della ragazza, facendo un passo in avanti.
-Draco.. – lo chiamò lei appoggiandogli una mano sul braccio, cercando di tranquillizzarlo. Il ragazzo si girò e la guardò negli occhi rasserenandosi un po’ ed Hermione rimase incantata vedendo i suoi occhi tornare chiari, quasi trasparenti, mentre fino a poco prima sembravano intenzionati a lanciare un fulmine da un momento all’altro. Poi si rivolse ad Harry.
-si, so quello che stavo facendo, Harry.
-Herm.. – tentò di dire lui, ma venne subito interrotto dalla ragazza.
-lo so quello che vuoi dire, ma non c’è problema. Mi fido di lui, non mi succederà niente.
-non si farà male nemmeno il bambino?
-no, Harry.
-mi prometti che non tornerà più una situazione simile a quella di qualche mese fa?
-ne sono sicura.
-va bene, se ti fidi di lui – disse indicando con lo sguardo Draco – mi fiderò anche io.
-grazie, Harry.
-ma ti avverto Malfoy. Fa in modo che il sorriso scompaia dal suo viso anche solo una volta e giuro che ammazzo.
-se succedesse ti chiederei io stesso di farlo.
Il moro sorrise a quella bizzarra affermazione e chiese scusa per aver interrotto.. “emh.. la serata”, dopo di che se ne andò chiudendosi la porta alle spalle.
-di cosa stava parlando?
-ma niente Draco, non ti preoccupare.
-Hermione, dimmelo. – le ordinò, prendendola per un braccio.
-Draco, lo sai che ho dei problemi quando mi si impongono le cose.
-è importante per me.
Hermione si rassegnò, sedendosi sul divano e facendo segno al ragazzo di raggiungerla.
-il mese scorso, dopo che tu sei venuto a dirmi che ti saresti preso cura del nostro bambino, sono andata da Harry perché avevo bisogno di un parere, e..
-e non potevi chiederlo a me?
-no, perché riguardava te, e avevo bisogno di un parere neutrale per sapere se era giusto quello che facevo.
-cioè stare insieme a me?
-si.
-non ti fidavi di me?
-è proprio questo il punto: io mi sono sempre fidata di te. E sono stata male per questo.
-non capisco quello che vuoi dire.
-non riuscivo a capire se dicevi sul serio, se volevi stare con me, se nutrivi un senso di colpa nei miei confronti, o se eri mosso dal rammarico di non aver avuto un padre. Non capivo il motivo per cui volessi stare con me..
-e Potter che ti ha detto?
-che forse.. che forse vuoi stare con me perché mi a.. mi vuoi bene..
-no di più.. ti voglio molto più che bene. – concluse baciandola sulle labbra.

-dov’eravamo rimasti prima che Potter ci interrompesse brutalmente?
-più o meno qui.. – gli rispose lei in un soffio, liberandolo con frenesia dalla camicia, mentre lui le apriva il cardigan.
-andiamo in camera? – le chiese sensuale.
La ragazza sorrise, spingendolo lentamente verso la porta della camera. Lui vi si appoggiò contro, schiacciandosi la ragazza addosso e baciandola con sempre maggior trasporto.

-Hermione?
La porta si aprì di nuovo, facendoli sussultare, ma questa volta sbucò una testa rossa, appartenente a Ronald Weasley, che quando si accorse dell’abbigliamento di Draco se ne uscì con un “oh, mi dispiace” molto imbarazzato.
-maledetti Grifondoro – esclamò Draco lasciandosi cadere pesantemente sul divano mentre Hermione diventava dello stesso colore dei capelli di Ron.






ciao a tutti!
Questo capitolo è un po' cortino in effetti, mi dispiace =(
va beh, passiamo ai ringraziamenti:
(per il capitolo 8)
anna96, Avly, Gemella Dramioncella, dublino, kia 07, raffaley94, flopi, 96opal, Hanon98, For ever cullen, Myrtle Y, _DaNgErOuS_ChIlD_, TakeMeAway
e a Hanon98, dublino, raffley94, For ever cullen, Myrtle Y, vulneraria e
_DaNgErOuS_ChIlD_  per aver commentato lo scorso capitolo. Grazie per aver seguito la fic fino a qui=)
un grazie anche ai 107 (accidentiXD) che hanno messo la storia tra i preferiti, e a chi legge=)

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Capitolo 11
*** Nuovi amori? ***


paura? un po' cap 11 11. NUOVI AMORI?

-Draco! – lo salutò l’amico vedendolo rientrare in camera.
-ciao Blaise.
-come v.. – si interruppe vedendo che Draco si teneva una mano sullo stomaco e il viso basso. Si alzò dal letto e gli prese il mento tra le dita costringendolo a guardarlo in faccia e notando più di un livido – hei ma chi ti ha ridotto così?
-non importa, lascia stare. – gli rispose liberandosi dalla sua presa.
-è stato Lucius, non è vero?
-ti ho detto che non importa.
-Draco.. – lo ammonì Blaise. Sospirando il biondo gli rispose.
-si.
-gli hai detto che aspetti un bambino da Hermione?
-si ma per quello non ha detto niente. Anzi, mi ha detto che potevo farla tranquillamente abortire.
-e per cosa ti ha ridotto così allora?
-quando gli ho detto che mi sono innamorato di lei e che non avrei seguito la tradizione sposando Daphne è impazzito.
-è impazzito? – rispose sorpreso Blaise.
-si. Avresti dovuto vederlo, era fuori di sé – gli disse Draco con un sorriso quasi soddisfatto. Anche Blaise rise.
-no! Il glaciale e impassibile Lucius Malfoy si è fatto prendere dalla rabbia e l’ha mostrato?!
-ti giuro! Se sapevo che bastava così poco per farlo infuriare, glielo avrei detto molto prima!
Continuarono a ridere della cosa e più ci pensavano più ridevano, fino a che Draco non si sdraiò a pancia in su, con le mani a tenersi lo stomaco.
-a proposito di dire, Draco, dovresti dire ad Hermione che hai parlato con tuo padre.
-è meglio di no. Anzi, non hai qualche intruglio di tua madre da darmi per farmi svanire questi lividi?
-dovresti dirglielo Draco – gli disse alzandosi a prendere delle fialette sulla libreria – tieni.
-ma che schifo di odore ha?
-è una pozione guarente, Dra. È normale che puzzi.
-so che glielo dovrei dire, Zab. Ma non voglio che si preoccupi troppo.
-Draco, se poi lo viene a scoprire da sola è peggio.
-lo so, ma è all’ultimo mese.
-non succederà niente al bambino, Dra.
-non ne sono sicuro.
-allora facciamo così. Andiamo io e Daph a vedere se è in grado di reggere, e se lo è glielo dici, se no, no.
-ma non dire stronzate Zab! – rise il biondino.
-dai vai, vedrai che non succederà niente al bambino. Hermione non è così fragile.
-d’accordo.
Si alzò dal letto e raggiunse la porta, non ancora del tutto convinto. Blaise lo guardò sorridendo finché non uscì, poi il suo sorriso si trasformò in sospiro. La porta non si aprì nuovamente.
-ciao Blaise, posso?
-certo Daph, vieni.
La guardò entrare e chiudere la porta dietro di sé. Portava dei jeans chiari ed attillati, che mettevano in risalto le sue gambe lunghe, e il solito maglione larghissimo che Blaise adorava. È davvero bella, pensò il ragazzo.
-come mai così serio? – chiese la ragazza, riportandolo al presente.
-sono preoccupato.
-Draco?
-certo, e chi se no? – sospirò ancora, leggermente ironico.
-cosa ha combinato stavolta?
-ha detto a Lucius che è innamorato di Hermione e il vecchio è andato in escandescenza. L’ha ridotto male, era pieno di lividi.
-pensi possa fargli del male?
-non lo so ma credo che a Draco abbia fatto piacere.
-in che senso?
-lui non ha mai avuto un cenno da suo padre, tutte le volte che veniva frustato da bambino, lo faceva un servitore, mai Lucius. E adesso, semplicemente con una parola è riuscito a farlo arrabbiare sul serio. Non vorrei che facesse tutto per provocare delle reazioni in suo padre.
-anche stare con Hermione è una provocazione?
-no, non credo. Ma ho il presentimento che si caccerà in un mare di guai perché in fondo ha sempre voluto che suo padre si accorgesse di lui in un modo o nell’altro e non vorrei che scegliesse il modo sbagliato.
-non lo farà. Adesso ha una ragazza che ama e un bambino da proteggere, non sarà avventato. – lo tranquillizzò lei, abbracciandolo.
Lui si lasciò coinvolgere da quella tenera stretta, e a sua volta le porto le braccia intorno alla vita, attirandola a sé.
-lo spero Daphne..
Forse si lasciò trascinare un po’ troppo perché si staccò da lei e lentamente le prese il viso tra le mani, guardandola negli occhi. Poi appoggiò le labbra sulle sue, morbide e sorprese. Ne uscì un bacio profondo, calmo ed estremamente dolce. Lui si allontanò, e la vide aprire gli occhi lentamente, continuando a godere del suo sapore sulle labbra.
-scusa, non dovevo lasciarmi andare. – le disse alzandosi e allontanandosi da lei.
-Blaise.. – tentò di dire lei, raggiungendolo.
-non dovevo, mi dispiace.
-shh – gli posò l’indice sulle labbra che fu velocemente sostituito dalle labbra.
Si baciarono ancora intensamente e Daphne lo spinse verso il letto dove erano seduti prima. Lui si sedette e lei gli salì a cavalcioni sulle gambe, attirandolo sempre più a sé. Prese a slacciargli la camicia, mentre lui le toglieva il maglione, lasciandola in reggiseno. Sotto di sé Daphne sentiva l’eccitazione del ragazzo crescere e un sorriso le apparve spontaneo sulle labbra.
-non pensavo di farti quest’effetto..
-ogni volta che mi sfiori mi fai quest’effetto Daph..
Sorridendo gli tolse la maglietta che portava sotto la camicia lasciandolo a petto nudo, e lo accarezzò partendo dalla nuca. Infilò le dita tra i suoi capelli corvini e le fece scivolare lungo il suo corpo: il collo, le spalle, il petto, il torace, gli addominali. Giù, sempre più giù, fino a raggiungere la cintola del ragazzo, che sussultò sorpreso.
-Daphne..
-shh..
Prese a slacciarla e gliela tolse, sfilandola dai passanti mentre con un sorriso la lasciava cadere per terra. Poi gli slacciò il bottone dei jeans e sensuale infilò le dita tra le mutande e i pantaloni facendogli trattenere il respiro.
-D.. Daphne..
-cosa?
-..fermati. – inghiottì a vuoto.
La ragazza bloccò la mano, che fu raggiunta da quella di lui. La prese per un polso e la scostò da sé ancora ansante, mentre cercava di recuperare fiato.
-perché Blaise?
-non credo sia il momento giusto.
-non vuoi farlo con me? – gli chiese fintamente innocente, cercando di provocarlo.
-no. – la ragazza si irrigidì sentendosi respinta e tentò di alzarsi, ma lui se la riportò bruscamente addosso: quel movimento fece scontrare le loro intimità. La ragazza ansimò, Blaise chiuse gli occhi, respirando profondamente. Poi parlò.
-non sentirti rifiutata Daph, non sai quanta fatica sto facendo per non prenderti immediatamente. – dimostrò le sue parole con un’involontaria spinta del bacino che portò i loro sessi ancora più a contatto. La bionda gemette ancora prima di parlare.
-e allora perché mi hai chiesto di fermarmi?
-perché.. – ingoiò ancora a vuoto il ragazzo – perché voglio tutto di te. Voglio fare l’amore con te, non del semplice sesso. Quando sarai pronta per questo, torna da me, giuro che non ti fermerò.
La lasciò libera dalla sua presa e lei si alzò, si vestì e senza dire una parola uscì di fretta dalla stanza.
Il ragazzo sospirò ancora.
Una doccia fredda.
Aveva un assoluto bisogno di una doccia fredda.





Ecco qua un nuovo capitolo XD
Spero vi piaccia=) a proposito grazie a tutti quelli che recensiscono la mia storia, GRAZIEXDXD
Secondo voi va bene il rating arancione o devo alzarlo a rosso? non so che fare =)
Grazie anche ai preferiti e a chi legge solamente =)

Al prossimo capitolo, un bacione
Linds

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Capitolo 12
*** Che succede?! ***


paura? un po' cap 12 12. CHE SUCCEDE?!

-Hermione?
-ciao Draco! Vieni, entra.
Lui le andò incontro, baciandola. Poi insieme si sedettero sul divano che tante volte li aveva ospitati.
-qualcosa non va?
-ho parlato con mio padre. – si fermò e attese la reazione della ragazza.
-e..?
-diciamo che non mi è sembrato molto d’accordo.
-beh, questo si sapeva, no?
-si, me l’ero immaginato.
-è per il bambino?
-no, ha detto che per quello posso sempre farti abortire – le disse mal celando una certa rabbia nei confronti del genitore – ma l’ha fatto infuriare il fatto che gli ho detto che non avrei sposato Daphne..
-dovevi sposare Daphne?
-si, è un’antica usanza delle famiglie Purosangue. Ci hanno promesso l’uno all’altra non appena siamo nati, ma tra noi non funzionava.
-siete stati insieme? – gli chiese leggermente ingelosita.
-si. – le rispose con un tono che le fece capire che non si sarebbe dilungato in particolari.
-me lo racconti Draco? – insistette Hermione, curiosa di sapere.
-devo proprio? – la ragazza alzò le spalle, ma lo guardò con occhi che gli parvero addolorati al suo rifiuto.
-siamo stati insieme tre anni.
-quando?
-dal secondo al quinto anno a Hogwarts.
-e come mai è finita?
-tra di noi non c’è mai stato nulla più che una profonda amicizia. Stavamo bene insieme, ma sostanzialmente non era cambiato nulla da quando eravamo solo amici e probabilmente è per questo che è durata così tanto. Continuavamo a essere solo amici. Lei mi raccontava chi gli piaceva ed io facevo altrettanto.
-e avete deciso insieme di lasciarvi?
-no, l’ho lasciata io. – tentò di chiudere il discorso, ma lei lo guardava con trepidazione, così continuò. – perché mi piaceva un'altra ragazza e soprattutto perché avevo notato che a Blaise lei non era indifferente, e che soffriva ogni volta che ci vedeva insieme.
-e tu le hai detto questo?
-no, le ho detto solo che mi piaceva un’altra ragazza. – Hermione si morse le labbra tentando di trattenere la domanda che premeva insistentemente per uscire.
-avanti, chiedimelo.
-cosa? – tergiversò lei.
-chi era questa ragazza. – le rispose sorridendo.
-chi era?
-mah.. una bambina ribelle ma allo stesso tempo troppo ligia alle regole. Una ragazzina tanto orgogliosa da riuscire a tenere testa a un ragazzino di ghiaccio. Una ragazza testarda che non si accorge mai dell’effetto che provoca negli uomini. Una donna che non può  essere altro che pazza, per voler stare con uno come me. – terminò sorridendo e attirandola a sé, incapace di controllare i suoi istinti come aveva sempre fatto.
Rimasero abbracciati per ore, o forse per solo qualche minuto.
-Draco?
-mhm?
-come fate ora ad essere amici?
-te l’ho detto. Non siamo mai stati più di amici. E anche a lei piaceva un’altra persona, quindi non c’è rimasta male quando ci siamo lasciati.
-e le vuoi bene?
Draco si prese un attimo per rispondere. Non aveva mai ammesso a nessuno di voler bene a Daphne o a Blaise. Loro sapevano quello che lui provava nei loro confronti, ma non l’aveva mai detto. Forse nemmeno a se stesso.
-si, le voglio bene.
-è quello che volevo sentire. – gli rispose con un sorriso lei, contenta che il ragazzo piano piano si aprisse con lei, e le parlasse dei suoi sentimenti.
-tu lo vuoi questo bambino, Draco?
-certo che sì.
-allora non ti devi preoccupare di altro. Lascia dire a tuo padre quello che vuole, l’importante è quello che vuoi tu.
Si abbracciarono ancora e rimasero così per un tempo che parve infinito. Draco prese a baciarle i capelli, scendendo poi verso una tempia. Le sue labbra si muovevano leggere sulla sua pelle ed Hermione, represse un gemito quando le sentì sulla parte sensibile dietro l’orecchio. Lui sorrise e iniziò piano a morderle il lobo, maliziosamente, mentre le mani le sfioravano il seno e i fianchi sotto la maglietta, cercando la pelle calda della ragazza. Sospirò.
-vorrei fare l’amore con te.. – le sussurrò piano, continuando a baciarle ripetutamente l’orecchio.
Hermione rabbrividì e piegò la testa, esponendo il suo collo alle dolci labbra dell’amante e spostò le mani dentro la camicia che era appena riuscita ad aprire. Gli accarezzò il petto, scendendo lenta verso gli addominali e risalendo piano verso le spalle, sentendo i suoi muscoli contrarsi al passaggio delicato delle sue dita.
Le loro labbra si incontrarono e le loro lingue iniziarono una lenta danza che li portò improvvisamente a cercare di contenere una passione che nasceva dal loro petto e si espandeva in tutto il corpo tanto forte da lasciarli senza fiato.
-Draco.. – ansimò Hermione staccandosi da lui.
-lo so, scusa – rispose il biondino con il fiatone e lo sguardo vacuo – non sono riuscito a controllarmi. Tu mi fai perdere la testa. Letteralmente.
Hermione rise felice e poco dopo anche il ragazzo si riprese, sorridendo malizioso.
-ti spiace se faccio una doccia?
-perché devi fare una doccia? – gli chiese confusa la ragazza. Draco abbassò gli occhi a guardarsi il cavallo dei pantaloni e rialzando lo sguardo rispose sorridendo ironico.
-ho bisogno di una doccia. Fredda. Molto fredda.
Hermione che aveva seguito lo sguardo del biondino capì la sua risposta e arrossì fino alla punta dei capelli ma non riuscì a contenere le risa.
-cosa ridi?! – le chiese il ragazzo ilare alzando un sopracciglio.
-non pensavo di farti quest’effetto. Almeno non per così poco! – rise ancora lei. Ma l’allegria sparì velocemente quando vide il ragazzo di fronte a lei farsi serio e andarle incontro con occhi taglienti.
-scommetto che anche tu sei bagnata e pronta per me.. – le soffiò volgare nell’orecchio prima di allontanarsi e guardarla lascivo.
La ragazza sgranò gli occhi e rimase imbambolata dal cambiamento di comportamento del ragazzo che, imperterrito, continuava a guardarla lascivo.
Poi all’improvviso lui non riuscì più a contenersi e scoppiò a ridere, gettando la testa all’indietro e tenendosi la pancia.
-avresti dovuto vedere la tua faccia, Herm! Stavo solo scherzando!
-brutto.. ! – rispose lei indignata, trattenendo un sorriso. Si sporse in avanti dandogli un pugno sulla spalla che lui incassò sogghignando.  
-piccola rivincita – le disse strizzandole un occhio e baciandole i capelli. Si alzò dal divano e si diresse in bagno.
-stronzo! – le urlò lei dal divano.
-si anche io ti amo, amore – le rispose lui poco prima di chiudere la porta e fare la doccia.

Stavano ancora entrambi ridendo quando Hermione si alzò per andare ad aprire la porta.
-ciao. – lo salutò sorpresa lei.
-ciao. Scusa, disturbo?
-no, no vieni entra. Siediti pure, se vuoi.
-grazie. – sorrise lui, accomodandosi sul divano.
-avevi bisogno di qualcosa, Zabini?
-oh, ti prego chiamami Blaise!
-d’accordo, Blaise.
-si avrei bisogno di parlare con Draco. Mi ha detto che veniva qui.
-si, è sotto la doccia. Ormai dovrebbe aver finito.
-lo hai fatto agitare, eh? – chiese allusivo il ragazzo.
Hermione arrossì di nuovo ma annuì ridendo. Si trovò subito a suo agio con lui: era un ragazzo gentile ed educato, e anche quando lei e Draco si “odiavano” lui non l’aveva mai insultata. Notò subito che era spiritoso ma al tempo stesso le sembrava molto pacato e tranquillo, non aveva quell’ironia pesante che spesso mette a disagio il tuo interlocutore.
Proprio in quel momento uscì Draco dal bagno con i capelli ancora umidi.
-Blaise!
-ciao Drà! Giornata movimentata?
-un po’, si. Come mai sei qui?
-diciamo che ho appena finito di fare una doccia gelida anche io.
Draco si mise a ridere ancora. Hermione non l’aveva mai visto ridere così tanto. Diciamo pure che non l’aveva mai visto ridere di gusto.
-che ti è successo?
-ho avuto un incontro.. ehm.. ravvicinato con Daph.
-con Daphne?!
-ma non è successo niente, cioè.. diciamo che si è offesa.
-cosa le hai fatto Zab?
-non ho voluto f.. – si bloccò ricordandosi della presenza di Hermione – non ti sconvolgi vero se parlo tranquillamente?
-no no, tranquillo – gli rispose lei.
-beh, non ho voluto farlo. – Draco quasi si strozzò.
-cosa?!
-si, le ho detto che non era ancora pronta, lei si è alzata e se ne è andata sbattendo la porta.
-cosa le hai detto precisamente?
-le ho detto che quando si sarebbe sentita pronta di fare l’amore con me non mi sarei tirato indietro perché voglio tutto di lei, ma non avrei accettato di fare solo sesso.
-cioè praticamente le hai dato della poco di buono e le hai detto che l’ami. – tradusse Hermione, intromettendosi nel discorso. Entrambi i ragazzi si girarono verso di lei con l’aria stupita e la bocca aperta. Il primo a riprendersi fu Draco.
-perché? A me sembrava una cosa carina da dire ad una ragazza.
-certo che è una cosa carina, ma dipende anche dalle situazioni. Blaise, perché non mi dici come è andata dall’inizio così vediamo di chiarire bene le cose?
Il moro le raccontò tutto, non omettendo alcun particolare, proprio come gli aveva chiesto Hermione. La ragazza, finito il racconto, rimase in silenzio un attimo mentre i due la guardavano con ansia.
-Per fortuna non le hai detto che non eri pronto tu! – sbottò all’improvviso la ragazza ironicamente.
-perché?
-le avresti comunicato che non sei attratto da lei, Blaise. Smettetela di guardarmi così, sono una ragazza, lo so come si deve essere sentita lei!
-come?
-uno schifo. Insomma: la baci e le dici che hai sbagliato. Lei ti bacia, lo accetti di buon grado e poi ti rifiuti di andare oltre perché secondo te, lei non è pronta. Però le dici che l’ami. Hai fatto praticamente un disastro. Allora, primo. Se lei vuole andare oltre è perché è pronta, ricordatelo. Secondo, è stato carino quello che hai detto, ma probabilmente lei si è sentita molto superficiale in quel momento, si è sentita.. umiliata è un po’ forte come termine ma non me ne vengono in mente altri.. l’hai fatta sentire superficiale e lussuriosa in confronto a te, sensibile e innamorato.
-io non le ho detto che sono innamorato..
-oh, ma l’hanno capito tutti. E anche lei deve averlo capito se è corsa via così, senza nemmeno dirti niente.
-dici che l’ha capito?
-direi proprio di si Blaise. E ora lei sarà confusa almeno quanto te, se non di più. Sentirsi dire che sei innamorato di lei, tu, il suo migliore amico, ha cambiato tutto. Siete sempre stati grandi amici e a volte succede di sentirsi attratti l’un l’altro, quindi una notte di sesso probabilmente per lei non avrebbe cambiato di molto il vostro rapporto, ma non aveva messo in conto il tuo coinvolgimento sentimentale. Quindi adesso si sentirà stupida due volte: primo perché ha desiderato il suo migliore amico, secondo perché è stata rifiutata perché lui è innamorato e non voleva solo divertirsi. Poverina, mi dispiace per lei..
-cosa devo fare allora?
-farle vedere che sei disponibile per lei. La cosa peggiore che puoi fare è evitarla o trattarla come se non fosse successo niente.
-è proprio quello che pensavo di fare.. – le disse sconsolato il moro.
-non avevo dubbi, Blaise. – rise la ragazza.

Un bussare leggero interruppe la conversazione.
Draco si alzò ancora confuso dal discorso di Hermione e andò ad aprire la porta, trovandosi di fronte proprio l’oggetto della discussione: Daphne.
-Daph, che ci fai qui?
La ragazza non gli rispose nemmeno e gli si buttò al collo, abbracciandolo. Lui le posò le mani sui fianchi e con un piede chiuse la porta.
-dai, vieni.
-sono stata un’idiota. Mi sento proprio una stupida, pensa che lo sapevo anche che Bl.. – si bloccò incrociando un paio di iridi blu cobalto che conosceva bene.
Blaise infatti si era alzato e la guardava intensamente.
-Daphne, io..
Ma non riuscì a terminare la frase perché dietro di lui Hermione gridò e si aggrappò al suo braccio per non cadere. Lui la prese per le spalle, sorreggendola mentre Draco li raggiunse in un batter d’occhio.
-Herm, che succede? – disse mentre la aiutava a sdraiarsi in terra.
-gli si sono rotte le acque! – gridò Daphne, avvicinandosi. – allontanatevi, fatela respirare. Blaise corri ad avvertire Silente, muoviti! Draco, tienile la mano. E tu Herm, respira! Inspira, espira. Fai come me, inspira, espira!




ciao a tutti!
scusate la lunga attesa, ma la scuola chiama XD
Ok, allora.. grazie a:
dublino, rannina4ever, vulneraria,96opal, Avly, Hanon98, _DaNgErOuS_ChIlD_, barbarak, fifi95, flopi, per aver commentato anche gli ultimi capitoli =)
e un grazie anche a MaryLisa e 78kira per avermi inserita tra gli autori preferiti.. XD
GRAZIE A TUTTI =)
al prossimo capitolo, bacioni
Linds

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Capitolo 13
*** Nascita ***


paura? un po' cap 13 13. NASCITA
 
-stai tranquillo, Drà. – gli sorrise il suo migliore amico.
-sono tranquillo.
-certo, come no.
 
Blaise, Daphne e Draco erano nella sala d’attesa del San Mungo. La ragazza era seduta sulla sedia di fronte alla porta e guardava a turno i suoi due migliori amici. Blaise, a mani in tasca, era in piedi, appoggiato alla parete e guardava con un sorriso Draco, che invece non riusciva a stare fermo e camminava avanti e indietro per la stanza con fare agitato.
-ma quanto ci vuole? – chiese rivolto alla ragazza.
-Draco, non ti preoccupare, quando avranno finito ci chiameranno. Vieni a sederti, dai.
Il ragazzo seguì il suo consiglio e si sedette vicino a lei, tremando dall’ansia. La ragazza gli prese le mani tra le sue, stringendole forte, come per trasmettergli coraggio.
-non sarà successo niente, vero?
-no, Draco, tranquillo.
 
-Malfoy!
Il ragazzo in questione si girò di scatto e vide arrivare di corsa Ginny, Harry e Ron. I due ragazzi si fermarono da Blaise, chiedendo notizie, mentre la ragazza si precipitò da Draco, inginocchiandosi di fronte a lui. Gli prese le mani e lo guardò, con le lacrime agli occhi.
-come stai? – Draco la guardò sorpreso. Non si erano mai parlati prima d’ora, e lo stupì questo cambiamento d’atteggiamento.
-bene.. – le rispose poco dopo.
-sono contenta per voi, sai?
-grazie Weasley.
-oh, ti prego, chiamami Ginny! Risparmia il cognome per mio fratello! – rise.
-d’accordo, Ginny.
-hai paura?
-paura? No.
-nemmeno un po’? – gli chiese sottovoce, con espressione complice.
-solo un po’.
-andrà tutto per il meglio, ne sono sicura.
 
La ragazza non seppe mai la risposta del biondino perché la porta si aprì e il dottore permise a Draco di entrare. Lui si alzò di scatto e raggiunse la porta in due falcate.
-dov’è Hermione?
-in camera sua, sta riposando. Non è stato un parto facile.
-ma ora sta bene?
-si, ha solo bisogno di riposo.
-e mio figlio?
-mi segua.
 
Il dottore lo condusse nella stanza dove riposava Hermione.
-prego, entri pure. I suoi figli sono in quelle culle.
-figli?
-lei non è il padre?
-si si sono io, ma non era un bambino?
-no, sono due gemelli. Un maschio e una femmina.
-oh.. – disse avvicinandosi alle culle.
-posso.. toccarli? – chiese con un attimo di esitazione.
-può anche prenderli in braccio se vuole, ma deve fare attenzione alla testa, non sta ancora dritta da sola.
-d’accordo – rispose al medimago, accarezzando con un dito la guancia del bambino.
-vi lascio soli.
 
Draco rimase a guardarli per un tempo infinito.
Era incantato da quei due scriccioli avvolti in due copertine di lana, una rosa e una azzurra, come nei più classici ospedali babbani.
Le culle erano accanto al letto di Hermione quindi lui si sedette sul bordo, continuando a guardarli alternativamente.
La bambina aprì gli occhi e lo guardò fisso, con uno sguardo attento e consapevole che stupì Draco. Rimase incantato da quegli occhi. Erano trasparenti, chiarissimi e ricordavano i suoi nei momenti in cui era sereno e felice; al contrario la pelle era piuttosto scura, come quella di Hermione, e il ragazzo si ritrovò a domandarsi come sarebbero stati i suoi capelli. Biondi e lisci come i suoi o cioccolato e ricci come quelli della madre?
Improvvisamente l’altro bambino scoppiò a piangere.
Draco balzò in piedi e si sporse verso la culla, guardandolo terrorizzato.
-shh.. non piangere.. dai shh.. Ti prego smettila.. shh.. – ma il bambino urlava sempre più forte – e adesso che faccio?
-devi prenderlo in braccio – gli suggerì Hermione, probabilmente svegliata dal pianto.
Lui allungò le braccia, e con fare goffo se lo portò al petto.
-tienigli la testa con una mano e prova a cullarlo un po’ – gli disse dolce, mentre entrambi si sedevano sul letto.
Draco prese a ninnalo e il bambino si riaddormentò tranquillo.
-come fai a sapere queste cose? – le chiese senza staccare gli occhi dal fagottino che aveva tra le mani.
-istinto femminile, suppongo.
Draco la guardò e la ragazza lo vide piangere. Si era commosso.
-è davvero piccolo..
-è bellissimo..
-lo vuoi un po’?
La ragazza allungò le braccia e lui le passò il bambino. Sentì un vuoto quando lo lasciò tra le braccia della madre.
Si alzò nuovamente, prese la bambina che aveva ancora gli occhi aperti e stava tranquillissima, in silenzio, e poi si risedette sul letto di Hermione, girandosi verso di lei.
Si guardarono intensamente negli occhi per attimi infiniti.
-hai paura, Draco?
-una paura fottuta, amore.
La ragazza scoppiò a ridere mentre grosse lacrime le rigavano il viso stanco.
 
-possiamo entrare?
-certo ragazzi, venite.
 
La scena che Silente si trovò davanti, quando raggiunse la camera dell’ospedale era dolcissima.
Hermione visibilmente indebolita era semi seduta e teneva in braccio un esserino avvolto in una coperta blu.
Draco, seduto sullo stesso letto, con gli occhi rossi e rivolto verso la ragazza, teneva in braccio un altro fagottino in una coperta, questa volta rosa.
Blaise rideva, guardando alternativamente il suo migliore amico e la ragazza che amava; Harry e Ron erano intorno ad Hermione e sorridevano felici.
Le altre due ragazze piangevano smisuratamente, accarezzando e facendo gesti ai due bambini che le guardavano straniti.
Sorrise, il preside, e tornò ad Hogwarts con il cuore colmo di gioia.







Ciao a tutti!
Scusate il ritardo=)
Spero che anche questo capitolo vi piaccia, ho provato a descrivere le emozioni che può provare Draco ma non è stato facile, soprattutto non volendo farlo risultare troppo OOC, visto che lo è già abbastanza XD
comunque, ringrazio tutti quelli che continuano a seguirmi XD
Bacioni Linds =)

ps. Questo è il penultimo capitolo, manca solo l'epilogo! bacioniiii

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Capitolo 14
*** All's well that ends well ***


paura? un po' cap 14 14. ALL’S WELL THAT ENDS WELL – epilogo

-Blaise di a tuo figlio di tenere le mani giù da mia figlia!
-e dai Draco! Stanno insieme da due anni ormai, fattene una ragione.. – intervenne dolcemente Hermione, entrando in cucina, dove suo marito e Blaise stavano osservando i propri figli in giardino.
Matilde Malfoy era nel giardino di villa Malfoy, accoccolata tra le braccia del suo unico amore, Ryan Zabini.
-si lo so, ma è sempre la mia bambina!
-ha diciannove anni, Draco!
-lo so, quando sono nati i miei figli!
-e pensare che una volta eri impassibile a tutto.. adesso la tua cara bambina ti rigira come vuole!
-non è vero Hermione. Matilde non si prende gioco di me..
-oh, si che lo fa, caro il mio papà! – disse Hermione sorridente sedendosi in braccio al ragazzo.
-non è vero, non lo farebbe mai. – rispose lui un po’ dubbioso.
-hey, è una Serpeverde, è ovvio che lo faccia! – intervenne Blaise, con un sorriso orgoglioso che contagiò anche Draco.
-Serpeverde nell’anima! – dissero i due uomini, dandosi un cinque, mentre Hermione alzava gli occhi al cielo e sbuffava, non riuscendo tuttavia a trattenere un sorriso.
Blaise le diede un buffetto sulla guancia e si smaterializzò nella casa di fronte, dove abitava con Daphne e il loro unico figlio.

-mamma? – chiamò Matilde entrando in cucina insieme a Ryan.
-dimmi.
-dov’è Tay?
-oh, credo sia da Lily, cara. Perché?
-no niente, volevo solo chiedergli una cosa. Andiamo là allora, ok?
-d’accordo non fate tardi.
-ciao!

-Hermione?
-si?
-cosa ci fa mio figlio da Lily Potter?
-oh, credo ci sia del tenero tra quei due.. – gli rispose sognante la ragazza.
Vedendo Draco strabuzzare gli occhi scoppiò a ridere e si affrettò a negare tutto, anche se ormai era certa che Tayler fosse innamorato della piccola Potter. Ma il ragazzo era tale e quale al padre, non mostrava mai i propri sentimenti, era chiuso, schivo, ma Hermione era certa che invece con Lily riusciva ad aprirsi, per questo era così contenta che passasse tanto tempo con lei.
-e perché passano così tanto tempo insieme allora? – le chiese preoccupato lui.
-avranno un sacco di cose da dire, da fare.. – disse allusiva lei.
-oh, no amore, non mi puoi dire che mio figlio sta andando a letto con Lily!
-cos’ha Lily che non va?
-niente, è solo che non voglio avere Potter come consuocero, passare insieme tutti i Natali, le Pasque, le vacanze estive! Oddio.. non me ne libererò mai!
La ragazza scoppiò a ridere per l’espressione angosciata di Draco e presto anche lui ne venne contagiato.
-cosa ridi, mezzosangue? – le sussurrò malizioso nell’orecchio, attirandola a sé.
-niente furetto!
-avrei un modo più interessante per passare la giornata, che ne dici?
-dico, cosa facciamo ancora qua? – gli rispose altrettanto maliziosamente, passando una mano tra i suo crini biondi.
-prova a prendermi! – esclamò lei, balzando in piedi e iniziando a correre su per le scale, diretta in camera.
Draco l’acchiappò a qualche metro dal letto prendendola in braccio, e caddero insieme sul materasso, iniziando a baciarsi ancora emozionati come due ragazzini alle prime armi.







Ciao!
Scusate tanto per il ritardo, ma sono andata in gita e sono tornata ieri XD
Allora, vi è piaciuta? Spero proprio di si =)
Grazie a tutti quelli che hanno recensito, messo tra i preferiti e solo letto la fic =)
un grazie particolare a chi mi ha seguito dall'inizio.. GRAZIE RAGAZZI =) mi ha fatto molto piacere leggere i vostri commenti, siete state davvero gentili, grazie =)
bene, ora vi lascio.. un bacione
Linds

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