Yesterdays.....

di bells84
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1)Quando il buongiorno di vede dal mattino.... ***
Capitolo 2: *** 2)Notte di Ricordi... ***
Capitolo 3: *** 3)Bentornato a Londra... ***
Capitolo 4: *** 4)Mi Odio.... ***
Capitolo 5: *** 5)Amica o nemica??? ***
Capitolo 6: *** Avviso.. ***



Capitolo 1
*** 1)Quando il buongiorno di vede dal mattino.... ***


01) 1) Quando il buongiorno si vede dal mattino....


Matilda's Pov

Boyband, Velvet

Questa è in assoluto la peggior giornata della mia vita. No dai, peggiore no. Ce ne sono state di peggiori in realtà. Ma questa di sicuro si trova nella top ten. Prima di tutto l'odiosissima sveglia. Riesce a indispormi in un modo assurdo. Se poi, ti devi svegliare dopo appena un paio di ore di sonno è ancora peggio. Stanotte mio fratello ha festeggiato alla grande. Prima con gli amici e poi con una ragazza. Io ero andata a letto presto visto che oggi avevo un esame ma invece non ho chiuso occhio tutta la notte. Quando la sveglia è suonata ho rischiato di mandarla a sfracellarsi contro il muro in un impeto di violenza. Poi ho realizzato quanto sia ridicolo prendersela con oggetti inanimati. Quindi ho deciso di predermela direttamente con Tom. Solo che un attimo prima di aprire la porta della sua camera, ho realizzato che probabilmente c'era ancora la sgallettata della sera prima e non mi andava di fare questo tipo di incontri di prima mattina. Quindi sono scesa a farmi un caffè ma invece ho trovato uno scenario da post guerra atomica. Stile il mondo nell'epoca di Ken Shiro. Tom ovviamente dopo aver fatto bagordi, non si è certo preoccupato di ridare un aspetto, non dico pulito, non oso sperare tanto, ma almeno decente alla casa. Eh no.. lui ha continuato i bagordi in camera sua. Se io fossi una persona normale e non la tipica maniaca compulsiva che sono, avrei lasciato tutto come era e sarei uscita. Ma no, non potevo farlo. Quindi mi sono messa a ripulire la desolazione. Ovviamente ho perso l'autobus per andare all'Università e così ho dovuto aspettare un altro bus con conseguente attesa delle coincidenze. Un incubo in pratica. Finalmente sono riuscita ad arrivare all'Università. Il mio professore mi ha rivolto una battutina moolto sarcastica sul mio ritardo che ho ignorato meglio che potevo. Il problema è che il mio cervello non è riuscito a partorire nulla di sensato e così nonostante i miei sforzi nel cercare di non addormentarmi sul banco, non ho superato l'esame. Questo ha inevitabilmente fatto cadere in picchiata il mio umore arrivando ai minimi storici. Quando il buongiorno di vede dal mattino si dice no? Dopo diverse ore di lezioni e autocommiserazioni finalmente me ne sono tornata a casa. Mentre aspettavo l'autobus però un auto scusa mi ha schizzata completamente lasciandomi bagnata, sporca e arrabbiata lungo il marciapiede. Stavolta, mi sono detta, non è un oggetto inanimato, e non sembrerò pazza a chi mi vede. Ho cominciato a urlare al conducente, ma quello, bello tranquillo nella sua auto, neanche si è accorto di me. Che schifo di giornata, di vita di tutto. Uffa. Lo so che non dovrei stare così, cioè... il mondo in realtà non è così nero come lo vedo, me ne rendo conto, solo che quando mi vanno le cose storte non riesco a pensare positivo.
-"Signorina, siamo arrivati al capolinea."- le parole dell'autisti mi destano dai miei pensieri. Merda... sono arrivata al capolinea noooo...
-"Mi scusi, non mi sono accorta della mia fermata. Potrebbe..."-
-"Mi spiace Signorina, ma io ora devo portare l'autobus in deposito"-
-"Dove è il deposito mi scusi?"-
-"Dalle parti di Hammersmith"- bhe certo, non è vicino casa, ma sempre meglio di dove sono ora.
-"Non è che mi dà un passaggio mentre va li? La prego!"- mi rendo conto di essere veramente ridicola ma che devo fare? E' buio, piove, non ho voglia di farmi otto miliardi di isolati a piedi.
-"Va bene..."-
-"Grazie ancora!"-
Durante il tragitto cerco di restare concentrata sulla strada al posto di perdermi nei miei pensieri, altrimenti questo mi porta a Hammersmith.
-"Può fermarmi qui!"- dico al gentile autista. L'unica nota positiva della giornata fino ora.
Mi prodigo in ringraziamenti e scendo dall'autobus. Ho avuto come l'impressione che l'autista gentile stesse per buttarmi giù a pedate. Beh vorrà andare a casa anche lui immagino. Percorro a piedi gli isolati che mi separano da casa mentre rinnovo al cielo la preghiera che Tom non abbia di nuovo ribaltato la casa. Ormai sono diversi anni che dividiamo la casa. Tom in realtà andò a stare con gli amici qualche anno fa. Presero un appartamento che aveva molto poco dell'appartamento e molto della discarica. Poi ognuno intraprese strade diverse, io raggiunsi finalmente la maggiore età e così Tom mi propose di andare a vivere insieme. Non mi sono mai fatta illusioni, so che non era solo l'amore fraterno a spingerlo ma anche la necessità di avere una specie di colf. A me la cosa all'inizio non dispiaceva. Tom lavorava di più, in quel periodo era impegnato in alcuni film e io dovevo si pulire, però avevo anche la casa quasi sempre libera. Ora invece non sta lavorando tanto e così sta sempre qui a rompere, fare casino e sporcare. Ok, ok, è mio fratello e gli voglio bene. Certo se ... vabbhe lasciamo perdere. La casa che abbiamo in affitto non è un appartamento ma una piccola casetta sempre a Barnes. Entro e come volevasi dimostrare vengo accolta dalla puzza di fumo e da diverse bottiglie di birre vuote in giro. Ripeto.. che giornata di merda. Ma peggio di così non può andare no?
-"Mati... sorellina mia.. ho visto che hai ripulito tutto stamattina. Potevi lasciare a me, avrei fatto io!"-
Ma che ipocrita bugiardo! Non l'ho mai visto pulire un bicchiere in vita mia, figurarsi la casa.
-"Oh... ricordamelo la prossima volta"- dico con un sorrisino sarcastico mentre butto le bottiglie vuote.
-"Come è andato l'esame?"-
-"Domanda di riserva?!"- nello stesso momento in casa entra come una furia Sam.
-"Tom! Mati! Ho una notizia sensazionale. Indovinate chi sta vedendo a Londra?!?!"-
-"Babbo Natale?"- chiedo ormai esasperata mentre mi avvio verso la mia cameretta.
-"Maa no Mati! Che dici! Rob! Robert passerà qui le vacanze di natale e poi si fermerà per girare qui un film! Non è fantastico? Arriva domani!!" -
Cosa? Robert? Oh mio Dio no... questo deve essere un incubo. Questa giornata non entra nella top ten... sale direttamente sul podio delle peggiori giornate della mia vita.




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Salve Ragazze! Non so se vi ho incuriosito o no.. se vi piace o no... mi è venuta st'idea e ho dovuto per forza scriverla.
Matilda è Matilda Sturridge, la sorella di Tom.  E' comunque nella realtà la sorella di Tom Sturridge. Nella realtà anche lei è un attrice, nella mia ff invece lei non lo sarà.
Tom è Tom Sturridge che personalmente adoro..
Sam è Sam Bradley, un altro dei componenti del Brit Pack.
Robert mahuahuahuahu indovinate.
Fatemi sapere se vi piace, se vi ho incuriosito ecc...
Baci e Morsetti


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Purtroppo =( , non conoscendo Robert Pattinson, non posso sapere la sua vera personalità. Questo è come io vedo la storia!

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Capitolo 2
*** 2)Notte di Ricordi... ***


02) 02) Notte di Ricordi......

Abba , The Winner Takes It All....

Devo dormire! Devo dormire! Devo dormire... Sono nel mio letto e fisso il buio. Sono stremata, lo sento. La notte scorsa ho dormito a malapena un paio d'ore e la logica vorrebbe che io ora crollassi stile cadavere. Invece no. L'agognato riposo non arriverà questa notte me lo sento. Robert sta tornando a Londra. Domani sarà qui e io non so neanche se ho voglia di vederlo. La prima risposta che mi dò è no. Per me potrebbe anche restarsene a Vancouver o a New York o dove cavolo è stato finora. Non mi sento pronta a affrontarlo. Non che ci sia poi molto da affrontare. Lui non mi ha mai calcolata quindi dove sarebbe il problema? Io sono semplicemente la sorella piccola di  Tom. Anche se in realtà a me e Rob ci dividono solo 5 anni. Che sono cinque anni?! Niente, praticamente. Una cavolata. Ora però. All'epoca io ero l'adolescente con gli ormoni impazziti e lui un giovane attore emergente a cui le ragazze non dicevano di no. Io stravedevo per lui. Il mio primo grande amore. Avevo solo 14 e lui era il mio idolo. Ancora era per lo più sconosciuto. Aveva fatto solo un paio di film tv. Ma per me era già un idolo. Lo ammiravo, guardandolo di sottecchi quando veniva a casa da mio fratello. Il suo più grande amico ed eterno compagno di casini. Ascoltavo rapita i loro racconti sulle bravate che combinavano. Non vedevo l'ora di crescere per poter anche io andare in giro con loro per pub a bere e scherzare fino a tarda notte. Poi avevano avuto la stupenda idea di andare a vivere insieme nell'appartamentobarradiscarica e io ero rimasta a passare le mie serate da sola. Così in pratica trovavo in continuazione mille scuse per raggiungerli in appartamento. C'era posta per Tom, aveva scordato a casa una maglia, bisognava fare il bucato. Insomma ogni scusa era buona per rivedere il viso d'angelo di Rob. Peccato che lui non mi calcolasse. Si certo, non era scortese con me. Ne era cattivo. Ero la sorella del suo migliore amico però. Lui era un ragazzo di 19 anni, praticamente un giovane uomo. Io ero una ragazza di 14 anni, praticamente una bambina. Eh si perchè non ero una di quelle ragazze di 14 anni che si vedono in giro oggi. Che si vestono, si truccano e si atteggiano da femme fatale. Io ero una bambina. Vestivo semplice, sempre in jeans converse e maglietta. Poco trucco e atteggiamenti ingenui da ragazzina. Ero ovvio che lui a me, manco mi vedesse. Poi era partito per girare Harry Potter e quelli erano stati i mesi più tristi della mia vita. Non avevo provato interesse per nessun ragazzo. L'unico mio pensiero costante era Rob. Poi era tornato e io ero tornata a essere una ragazza felice. Ma quell'esperienza gli aveva aperto molte porte. E così gli impegni, le audizioni me lo portavano sempre via. C'erano all'epoca ragazzi che mi facevano il filo. Sono una bella ragazza. Castano bionda con grandi occhi chiari. Ma nessun ragazzo attirava il mio interesse. Il piatto della bilancia era sempre e chiaramente più pesante dalla parte di Robert. Poi c'era stata la festa per i 21 anni di Tom. Avevo 16 anni, mi sentivo sicura di me. Le sorelle di Robert mi avevano usato come una bambolina, come facevano a Rob da piccolo facendolo sfilare con il nome di Claudia. Mi avevano tirato su i capelli, truccata, vestita. Mi sentivo bella e sicura. Robert dovrà notarmi, mi dicevo. Quando arrivai al locale con le mie amiche stavo letteralmente camminando su una nuvoletta. C'era la gente giusta e la musica giusta. Poi lo vidi. Era stupendo. Una visione. Il mio amore. Avevo 16 anni e non avevo mai baciato un ragazzo. Ero terrorizzata da quello che avrei fatto quella sera eppure eccitata al massimo. Lui era con Tom, Sam e gli altri, in quel gruppo ora soprannominato il Brit Pack. Io cercavo solo il momento giusto per avvicinarmi e chiedergli di stare con lui un paio di minuti. Ma non trovavo l'occasione per avvicinarlo. Al contrario diverse ragazze gravitavano intorno al Brit Pack mentre io in disparte mi autocommiseravo. Dovevo darmi una mossa o sarei divenuta un tutt'uno con il divano e sarei passata per squallida tappezzeria. Fu in quel momento che Tom prese il microfono annunciando che era estremamente felice perchè il suo migliore amico sarebbe partito da li a pochi giorni per la spagna per girare un film. La notizia arrivo come un fulmine a ciel sereno. Non potevo crederci. Avrei davvero dovuto darmi una mossa o non ne avrei avuto più possibilità. Ma Robert non pensava certo a me. Quella sera era particolarmente attirato da una ragazza che faceva di tutto per farsi notare da lui, riuscendoci benissimo. Quando li vidi ballare insieme stretti non ci vidi più. Presi un ragazzo qualsiasi, uno di quelli che mille volte mi avevano chiesto di uscire e mi buttai in pista con lui. Ad oggi, non ricordo neanche il suo nome. Comunque questo ragazzo sembrava felicissimo della mia idea e si strusciava su di me come se potessi scomparire da un momento all'altro. Ma Robert non mi vedeva. Aveva occhi che per la ragazza fra le sue braccia. Questo non fece altro che aumentare il mio nervosismo e malumore. E più Robert mi ignorava più io mi avvicinavo al ragazzo con cui stavo ballando. Quando mi chiese se volevo uscire un attimo con lui a fumare una sigaretta lo segui contenta di poter evitare di rosicare guardando Robert per qualche minuto.
Ma una volta fuori il ragazzo non mi sembro più tanto voglioso di fumare. Si avvicinò a me stringendomi in un angolo buio verso il muro. Io ero paralizzata. Intanto perchè non ero mai stata così vicina a un ragazzo e perchè non sapevo come comportarmi. Volevo baciarlo, ma allo stesso tempo non volevo. Volevo una situazione più romantica, qualche carezza, qualche parola dolce, in pratica volevo che fosse Rob, ma più si avvicinava, più la puzza di alcool frantumava i mei idili romantici. Quando cercai di sottrarmi al bacio, lui mi afferrò per un braccio facendomi male. Ma non ebbi neanche il tempo di urlare che lo vidi venire scaraventato lontano da me. Quando mi resi conto di chi fosse il ragazzo che lo aveva spinto lontano da me e che ora lo stava prendendo a calci per farlo sparire ebbi un colpo al cuore. Era lui, il mio angelo era venuto in mio soccorso. Come se fosse possibile l'amore che provavo per lui si moltiplicò ancora. Mi ricordo tutto alla perfezione, come se rivedessi la scena come un film.
-"Non dovresti uscire con dei ragazzi che non conosci. Se lo sapesse tuo fratello."- mi guardava in imbarazzo. Aveva la mano nei capelli e si guardava intorno. Io mi stringevo il braccio ancora dolorante e lo guardavo invece come si guardarebbe un dio.
-"Grazie per ... mi stavi seguendo?"- non so neanche io perchè gli chiesi una cosa così... forse perchè volevo che lui rispondesse "si certo.. perchè sei importante per me"-
-"Figurati... ero uscito a fumarmi una sigaretta"- e io che mi facevo già un film in testa. Ma quando lo vidi avvicinarsi di nuovo a me il mio cuore perse un battito -"Fammi vedere, ti ha fatto molto male quel cretino?"- mi prese il braccio e sembrò osservare il livido come se fosse la cosa più importante del mondo. Era così vicino a me. Io non riuscivo neanche a spiccicare parole. Lo vedevo vicino e volevo stringerlo e baciarlo. -"Ti ha mangiato la lingua?"- mi disse voltandosi verso di me. Ora eravamo così vicini e lui ormai sembrava molto più interessato alle mie labbra che al mio braccio. Potevo vedere chiaramente la direzione del suo sguardo e feci la cosa più naturale che mi venne in mente. Lentamente mi avvicinai a lui, speravo che lui non si muovesse e infatti tutti i miei sogni sembravano coronarsi nella sua immobilità. Quando posai finalmente le mie labbra sulle sue sentii il mio cuore e il mio corpo scogliersi. Era il mio primo bacio, ed era con la persona che più amavo. Ma un momento così bello non poteva durare. Certo che no. -"Mati..."- lo vidi scattare all'indietro come scottato -"è.. ma che stai facendo? Sei... "-
-"Oh Robert... ma non vedi che sono perdutamente innamorata di te?!"- finalmente l'avevo detto. Ad alta voce. Avevo ammesso ciò che provavo.
-"E' assurdo Matilde. Tu non sei innamorata di me. Credi di esserlo... perchè sono più grande, più libero e allora pensi di volermi. Ma poi se tu mi avessi ti stuferesti subito."- senti il mio cuore spezzarsi a quelle parole. Come si permetteva di calpestare così i miei sentimenti?! Come poteva credere a quello che diceva?! -"E anche se fosse.. io .. oh Mati.. tu sei la sorella del mio migliore amico .Ti conosco da quando sei una bambina. Non potrei mai vederti differentemente! .. mi spiace..-" - a quelle parole vidi il mio mondo crollare. Lo vidi rientrare e lasciarmi li da sola con le mie lacrime. Il mio primo bacio. Non doveva andare così.
Sono passati anni da quel momento. Eppure io ancora ci sto male se ci ripenso. E' per questo che Robert è il mio peggior incubo. Certo, ora non provo più niente per lui. Pochi giorni dopo quella sera lui partì. Da quel giorno, in realtà ci siamo visti poche volte e sempre di sfuggita. E ora lui torna qui a Londra e io sento che questo piccolo mondo che ho sta di nuovo per essere sconvolto.
Cerco in tutti i modi di chiudere i miei pensieri in un cassetto e di dare finalmente riposo al mio cervello. Ma il pensiero che tra poche ore dovrò affrontare il ragazzo che mi ha fatto passare dall'amore al odio nel giro di un minuto non mi aiuta.
Dovrò mostrarmi superiore, solo questo so. Perchè a me ormai di Robert Pattinson, non importa più niente.


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Lo so... pensavate che non avrei mai più aggiornato. E invece eccomi qui..
Sarò breve che è tardi.. Vi ringrazio per i commenti e ringrazio chi mi ha messo nelle preferite e seguite e ricordate. Spero che anche questo capitolo vi piaccia.
Questa è come vedo io Matilde
Matilde
Lei non è così nella realtà, ma non si trovano molte immagini di lei quindi me la sono immaginata così.


@Cris... ciao cara... ti ringrazio del commento e mi scuso per il ritardo. Anche io ho un amore smodato per Tom  XD... spero che questo capitolo ti piaccia!!! baci e morsetti!
@Pensiera ..... morosa!! hai visto che ho aggiornato?!?! Ora tocca a te!
@_Miss_.... ciao! scusa il ritardo.. allora..  è che magari mi ci volessero solo 10 minuti per scrivere! Cmq prometto che da oggi sarò più veloce. Ti ringrazio per i complimenti cmq. Se è la mia prima ff che leggi, ti consiglio di dare un occhiata anche a qui non arrivano gli angeli. Baci e morsetti! =)

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Capitolo 3
*** 3)Bentornato a Londra... ***


3) 3)Bentornato a Londra...

Matilda's pov

Read My Mind, The Killers

La luce mi trafigge le palpebre.. dove sono? Mi volto dall'altra parte ma ormai mi sono svegliata.. Apro lentamente gli occhi per abituarli alla luce ... cavolo.. c'è troppa luce.. ma che ore sono? Ma dove è la sveglia? Perchè non ha suonato?! Noo non posso arrivare in ritardo anche oggi a lezione. Mi alzo di corsa dal letto inciampando nel lenzuolo e andando a sbattere contro lo spitipe della porta. Fantastico.. così mi verrà anche un bel livido sopra l'occhio... accidenti a me.. Afferro i jeans e la tshirt e mi vesto meglio che posso. Dove è il cellulare? Smonto il letto e finalmente lo trovo sotto 3 cuscini.. no cavolo.. sono le 10.00 ma come è possibile che non abbia sentito la sveglia? Esco dalla camera e scendo le scale mentre cerco di infilarmi le all stars rischiando di inciampare per l'ennesima volta. Stranamente di sotto trovo Tom già sveglio che sposta i mobili. Perfetto.. stamattina ci mancava solo questa. Decido di ingnorarlo mentre entro in cucina per prendere un pezzo di crostata.
-"Ehiii Mati.. ma dove vai così di corsa? Non mi aiuti a spostare i mobili?"-
-"Ma cosa ti sei fumato stamattina!?!?!? Sono abbastanza in ritardo così.. e poi posso sapere perchè questa mattina hai deciso di stravolgere casa?!"-
-"Ma in ritardo per cosa?!"- Tom mi guarda stralunato come se fossi un alieno.
-"Per le lezioni no?!"- gli dico mentre supero un tavolino per raggiungere la porta...
-"Ma oggi è sabato!!!"- cosa? mi blocco e apro il cellulare per controllare meglio la data. Cavolo.. oggi è sabato davvero. Sono proprio finita. -"Oddio... stavi andando a scuola anche di sabato? Secchiona!"- mio fratello si siede tenendosi la pancia da quanto sta ridendo e io vorrei torturarlo per farlo smettere.
-"Per colpa tua e dei tuoi bagordi notturni non riesco più a dormire con conseguente calo del mio rendimento! Altro che secchiona.."- butto lo zaino per terra e mi vado a prendere un bicchiere di latte. Apro il frigorifero e lo trovo pieno di birre. Cioè.. è sempre pieno di birre con Tom e i suoi amici per casa ma stasera è tre volte più pieno del solito. Riesco a trovare il latte nascosto dietro litri di birra.
-"Allora!! Mi aiuti a spostare il divano?!"- dio mio... ma non è meglio quando si alza alle tre del pomeriggio? Almeno non rompe così tanto. Calmati Matilda...è tuo fratello.. devi accettarlo per quello che è... ok.. io cerco di farmi questi discorsetti mentali ma non sono così sicura del loro funzionamento. Torno di là per cercare di capire cosa sta combinando...
-"Ma posso sapere perchè stai rivoltando casa?!"-
-"Ma è ovvio... per la megafesta di questa sera!"- ma che lingua parla?!
-"Quale megafesta?! E sopratutto qui in casa nostra?! Oh Tom.. sai che poi dovrò pulire tutto io no?!?!?"- più penso alle bottiglie che dovrò raccogliere più il mio sguardo si fa tagliente e arrabbiato!
-"Ma che ti frega!? Domani è domenica avrai tutto il tempo no?!" - ma che razza di stronzo....
-"Bevi che è meglio.. sei più simpatico da sbronzo!"- lo scavalco per prendere lo zaino e risalire in camera. Che idiota di fratello che mi ritrovo.
-"Dai Mati... scherzavo... giuro che pulisco tutto io!"- mi corre dietro con gli occhi a cuoricino e per quasi mezzo secondo sarei tentata di dirgli che pulirò io se fa così ma la voglia mi passa subito.. Domani è domenica.. ma come si fa a rispondere così'?!? -"Comunque la megafesta è in onore di Robert!"- ecco.. dovevo immaginarlo. Robert arriva oggi.. pensavo che sarebbe stato un pò dai suoi.. non che si sarebbe subito catapultato qui dai suoi amici.  Ok... profilo basso Mati.. ricordalo sempre..
-"Ah... così è per lui la festa?!"- chiedo con noncuranza mentre comincio a salire le scale..
-"E per chi?! Ci sarai anche tu tanto no?!"- eh no caro mio... io me ne frego della festa per Robert...
-"Mmh... credo di no.. avevo già un impegno stasera!"- dico mentre entro in camera lasciando Tom sulle scale ammutolito...
-"Ma come? E' la festa per Robert!! Dai...... Cosa penserà Rob che non ci sei!?"- sento le sue ultime parole mentre sono già in camera.
Già... cosa penserà Rob? Già è tanto se si accorgerà della mia mancanza. In pratica non lo vedo da due anni almeno. Cioè l'ho incrociato l'anno scorso ma per puro caso e neanche a casa nostra. Mi ha salutato certo.. con quel sorrisino triste che sa fare lui. Certo io non sono stata il massimo della cordialità. Ma che ci posso fare? Robert è stato per tanto tempo una ferita aperta nel mio cuore. Lo so io quante volte immaginavo lui nel letto con me al posto del mio compagno di serata...
-"Matiii apri dai!!"- santo cielo.. quando decide che deve rompere è asfissiante....
-"Tom.. ma che vuoi??!?!"- apro la porta e lo vedo entrare dentro come una furia. Io intanto mi metto a riordinare.
-"Dai Mati.. Robert vuole che tu ci sia.. pensa me lo ha anche chiesto!!"- si certo... come no? Le conosco le tattiche di Tom e non mi incanta!! Già me la immagino la telefonata...'Allora Tom tutto a posto per stasera?! Ricordati che se non c'è tua sorella non vengo è!!" Profilo basso Mati... profilo basso..
-"Tom senti.. io stasera ho un impegno... mi spiace."- evito di guardarlo per non vedere la faccia da cane bastonato che sta facendo... uffa...
-"Ma ancora per quella facenda del bacio?"- mi dice alle spalle... cioè... come fa a sapere lui del bacio? Non posso credere che Robert lo abbia raccontato.. ma non c'è altra soluzione. Non c'era nessun altro. Ok che mi ha rifiutato ma poteva almeno mantenere una certa discrezione...
-"Che centra il bacio?"- rispondo cercando di risultare il più possibile disinteressata.
-"Bhe... pensavo che vista la facenda del bacio tu non fossi molto propensa a stare con Robert.. ma infondo sono passati anni no?"- più lo sento parlare di quel bacio più il nervoso mi sale alle stelle.
-"Infatti a me non interessa in generale. Comunque sono felice di avervi fatto passare una serata di risate alle mie spalle."- intanto che parlo lo spingo fuori dalla stanza e gli sbatto la porta in faccia.
-"Guarda che non è andata così."- lo sento ancora blaterare mentre i miei occhi cominciano a pizzicarmi di lacrime..-"Era solo ubriaco quando lo ha raccontato.. e non lo diceva per deriderti.. no.. non era proprio quella l'atmosfera.."- accendo lo stereo a palla per smettere di sentire. Certo.. come se io gli credessi... Mi butto sul letto in preda alle lacrime... che umiliazione. E se già prima non volevo vedere Robert ora ancora di meno. Che stronzo. Ero solo una ragazzina. Che bisogno c'era di ridere di me?! Beh ma ora non sono una ragazzina. Sono cresciuta e di lui non mi importa più niente. Può anche essere diventato in questi ultimi due anni il ragazzo più desiderato e più bello del mondo. Ma a me non mi importa un bel niente... Mi asciugo le lacrime con il dorso della mano e mi metto a pensare a una soluzione per questa sera. Prendo il cellulare e controllo i numeri in rubrica.. Bene.. Jason.. mi ha chiesto qualche miliardo di volte di uscire. Stasera lo accontento no? E' un mio compagno di corso al College. Un pò troppo palestrato per i miei gusti ma ci posso provare. Magari invece scopro che mi piace davvero tanto...Gli mando un messaggio con scritto se vuole uscire con me stasera. In meno di due minuti già ha risposto. Controllo.. "certo Bellezza".. Ma come si fa a scrivere certo bellezza? Sorvolo e ci mettiamo daccordo sull'ora. Verrà lui a prendermi alle otto stasera. Tanto immagino che il "supermegapartydellanno" non comincierà prima delle nove.. Con lo stereo a palla continuo a fare le pulizie in camera fino a che di nuovo Tom non decide di rompere.
-"Mati... vieni a pranzo?"-
-"Non ho fame, grazie!"-
-"Dai Mati.. non fare così..."- mmh.... che palle...
-"Ho detto che non ho fame. Cosa non capisci della frase?"- Apro la porta per fargli capire meglio il concetto ma non lo vedo molto pronto a recepire.
-"Quando ti inacidisci sei insopportabile."- mi dice girando le spalle.. richiudo la porta senza neanche rispondere. Un pò lo capisco.. non ha fatto niente di male lui e mi spiace rispondere così.. ma che devo fare? Se ormai sono nervosa non so che farci. Passo il pomeriggio a studiare per l'esame di martedì ma i miei pensieri non fanno altro che tornare a Robert.. cerco di immaginare in che modo abbia raccontato al suo gruppetto di amici il mio tentativo di baciarlo andato male. E in ogni situazione lo immagino io ci esco sempre come la solita sfigata. Che tristezza. Verso le cinque decido di abbandonare i libri tanto ormai non sto combinando niente e mi vado a fare un bel bagno rilassante.  Alle otto meno dieci sono pronta in salotto.
-"Allora hai proprio deciso di andare è?!"- mi chiede mio fratello mentre è arrampicato su una sedia per montare dei palloncini.
-"Stai davvero montando dei palloncini per Robert?!"- chiedo sorridendo... -"Sembra la festa di compleanno di un bambino!"- scrollo la testa e mi avvicino alla finestra per vedere se Jason è arrivato.
-"Secondo me bastavano le birre in frigorifero per far felice Pattz"- dice Bobby, che è arrivato prima per aiutare Tom. -"Chi va a prendere Robert?!"-
-"Sam... ci pensa Sam..."- risponde mio fratello. -"Ci saranno anche un bel pò di ragazze..."-
-"Wow.... ci sarà di divertirsi!!"- commenta Bobby... L'auto di Jason mi salva dal dover sentire questa conversazione che non voglio ascoltare. Esco di casa senza salutare e senza aspettare che Jason arrivi alla porta.
-"Ehi... ciao.. avevi fretta di uscire?!"- mi chiede mentre mi apre la porta dell'auto.
-"No ma che dici..."- ecco.. ora ci manca solo che pensa che non vedevo l'ora di vederlo. Cavolo Mati.. sei fatta a regola d'arte per cacciare in situazioni stupide è?!
-"Sei così sexy!"- dio mio... ma con chi sono uscita? Questo dovrebbe suonare come un complimento? Mi volto e gli sorrido mentre mi sto già pentendo della scelta. Avrei dovuto chiudermi a chiave in camera e stop.
-"Dove andiamo?"-
-"Mh... ti porto in un locale davvero carino baby.. ti piacerà!"- baby? oddio.. ma nessuno gli ha mai detto che le donne odiano essere chiamate baby? Specialmente a un primo appuntamento? Ignoro la parola rendendomi conto che stasera dovrò ignorare parecchie cose..  Dopo una buona mezzora arriviamo nel posto "davvero carino" scelto da Jason. Una specie di pub di quart'ordine sporco e pieno di ubriachi. Sento gli occhi di tutti quei tipi al bacone puntati addosso e cerco di raggiungere il più velocemente il tavolo. Ordiniamo da mangiare e nell'attesa mi sorbisco le chiacchiere di Jason su come e quanto atletico è lui. Su come è il migliore nella sua squadra di rugby ecc ecc... Quando arriva la cameriera con il cibo mi ci butto addosso, un pò per la fame e un pò nella speranza che pure lui mangiando si azzitti. Alla fine della cena sono già alla terza birra. L'umore è lo stesso dell'inizio ma almeno sono diventata più brava a simulare interessamento. Ad un certo punto si uniscono a noi un amico di Jason con la sua ragazza. Riusciamo a scambiarci quattro chiacchiere parlando di trucchi e vestiti. Non sono i miei argomenti preferiti ma almeno lei non sta vantandosi del suo corpo muscoloso a differenza di Jason. Ma il peggio arriva quando lei comincia a raccontarmi di quanto si sia presa una cotta per il famosissimo Robert Pattinson. Non è possibile.. anche qui!! Probabilmente è la sfiga che mi perseguita.. L'unica nota positiva è che lei non sa che sono la sorella del suo migliore amico.
-"Sai che lui sta per arrivare a Londra in questi giorni!??"- mi fa tutta eccitata...
-"Ma dai..."- replico fingendo interesse...
-"Magari riesco a incontrarlo! Magari mi nota..."- mi dice ormai perso in un mondo tutto suo... Questa tipa ha gli ormoni a palla..
-"Magari è solo montato dalla sua notorietà e ti spezza il cuore"- credo di aver pensato ad alta voce... e ne ho conferma nello sguardo disgustato che mi rivolge la tipa..
-"Tu non conosci Rob. Lui è dolcissimo!"- ora non so se mettermi a ridere o a piangere. Decido quindi di ignorarla. Dalla situazione mi salva Jason che mi chiede se vogliamo andare a ballare da qualche parte. Accetto almeno usciamo da questo pub rivoltante.
Andiamo a pagare e rimango sconcertata quando Jason mi fa pagare la mia parte.. Cioè non è per i soldi ma per il gesto. Va bene la crisi economica, va bene il carovita ma al primo appuntamento non si fa pagare la ragazza. Pago la mia parte senza obbiettare mentre mi dico che ben mi sta. Era meglio che stavo chiusa in camera lo sapevo cavolo.
Arriviamo al locale dove si balla e almeno qui la serata migliora un pò. C'è bella musica e la gente sembra a posto. Cominciamo a ballare e dopo poco Jason mi si fa vicino. Troppo vicino. Mi cinge la vita con le mani e mano a mano che la musica si fa incalzante lui si attacca a me. Quando comincia a toccarmi il fondoschiena mi stacco e mi allontano. Ma chi è sto tipo qui? Come cavolo ho fatto a uscire con uno così? Vado al bancone e ordino un drink mentre lui mi raggiunge e ne ordina uno per se. Questa volta paga lui entrambi i drink.. Magari pensa che se mi offre il drink io gli offro qualcos'altro. Ma si sbaglia di grosso. Preferirei tagliarmi le vene. Mi calmo un pò mentre bevo parlando con lui che sembra sempre pieno di argomenti. Dopo il drink ci avviciniamo all'uscita per fumare una sigaretta. Ma mentre fumiamo all'improvviso decide che deve stringermi a lui. Mi divincolo per allontanarmi e lui mi prende a baciare il collo. Ma quanto ha bevuto? Il massimo lo raggiunge quando mi infila la lingua in bocca. Il mio cervello va letteralmente in tilt e gli spengo la sigaretta sulla mano causandogli un gemito di dolore.
-"Ma sei pazza??"- mi grida allontanandosi..
-"Io sarei pazza? Ma ti sei visto?!"- mi allontano verso la strada lasciandolo come un cretino a masasggiarsi la mano. Salgo sul primo taxi per tornare a casa. Spero proprio che tutta la megafesta sia finita ma mi rendo conto che non posso chiedere tanto. Magari riesco a non farmi notare e salgo in camera zitta zitta. Che idiota quel Jason. Spero proprio che gli si buchino tutte e quattro le ruote dell'auto. Dio quanto lo odio. Ma è possibile che le mie giornate comincino male e finiscano anche peggio. Quando il tasista mi deposita davanti casa trovo un sacco di auto e le luci accese in tutta casa. Persino nella mia camera. Spero che Tom non abbia permesso a nessuno di appartarsi li sennò giuro che dò fuoco alla casa.
Mi fermo davanti al portone con il cuore a mille. Spero di non doverlo vedere o incontrare. Lo so che tanto sarebbe solo un rimandare il momento perchè tanto starà qui per qualche mese e io lo vedrò sicuramente. Ma non questa sera. Questa sera sono troppo ansiosa e nervosa per affrontarlo. Apro la porta cercando di fare il meno rumore possibile ma tanto non riscontro problemi. In casa c'è musica alta e gente che balla da tutte le parti. Ci sono bottiglie vuote da ogni parte. Vedo una coppietta avvinghiata in cucina. Riconosco Sam e vado avanti senza farmi vedere. Per fortuna le luci sono basse e riesco ad arrivare incolume alle scale. Qui è un pò più tranquillo e mi fermo un attimo a osservare la stanza. Lo so lo so.... non me ne frega niente di Robert ma non posso fare a meno di cercarlo con lo sguardo. Eppure non lo vedo da nessuna parte anche se da qui non riesco a vedere tutto. Starà nascosto con qualche tipa strafiga o che so io. Arrivo di sopra e sento delle risate provenire dalla camera di Tom. Le ignoro e tiro dritto in camera mia. Apro la porta e trovo la luce accesa ma nessuno in camera. Per terra ci sono un paio di zaini che non riconosco e una giacca buttata sopra. Mi tolgo la giacca di pelle scavalcando le borse e apro l'armadio per appenderla.
-"Mati??"- faccio cadere la giacca dallo spavento e dopo pochi istanti il mio cervello collega la voce a un viso. Il viso che non volevo vedere e che cercavo di nascosto si trova in camera mia. Mi volto lentamente consapevole di avere le guancie viola. Lo vedo appoggiato allo stipite della porta del bagno. Ecco dove era. Ecco perchè non lo avevo visto. E' bellissimo. Ha su solo una tshirt grigia e un paio di jeans strappati. Mi trema la bocca e non credo di riuscire a formulare una frase di senso compiuto. Mi impongo di calmarmi mentre vedo il suo sguardo studiarmi.
-"Cosa.. cosa ci fai qui?"- la mia voce esce tremante e mi odio per questo.
-"Ehi ciao... bentornato!!"- mi dice con il sorriso. Si lo so.. sono una maleducata. Ma il mio cervello non riesce a formulare nulla di sensato e io ho paura di svenire. Lui mi fa un sorriso stupendo.. alcune lo chiamerebbero sghembo. Io so solo che è il suo sorriso speciale. Ma vedendo che non rispondo parla di nuovo lui mentre il sorriso diventa triste. -"tuo.. tuo fratello mi ha detto che potevo posare qui gli zaini visto che nella stanza degli ospiti ora ci sono tutte le giacche e la gente entra e esce."- mi guarda interrogativo e io faccio un sorriso tirato. -"Non ti dispiace se ho usato il tuo bagno? Di sotto era occupato e anche quello in camera di Tom! Giuro non l'ho sporcato!"- mi fa di nuovo un sorriso e io resto abbagliata. Maledetta me.
-"Non..non importa. Hai fatto bene"- dico riprendendo fiato. - "E comunque bentornato a Londra."-
-"Pensavo che non lo avresti detto.. ma non è che sembri molto convinta comunque sai?"- mi dice mentre riappoggia l'asciugamano in bagno.
-"Sono molto brava a dissimulare le emozioni!"- dico mentre poso la borsa sul comò cercando di non fargli capire quanto tremo.
-"Non si direbbe... sembri davvero non troppo contenta!"- anche se ora ho le spalle girate so che sta sorridendo. Lo sento dalla sua voce calda e tranquilla. Sto facendo una figura da idiota. Almeno quando sarà ubriaco in compagnia dei suoi amici potrà raccontare anche questa oltre alla storia del bacio. Magari a lungo andare potrà farci una raccolta di queste storielle imbarazzanti con me come protagonista. Decido che non posso permetterglielo così mi volto verso di lui nella speranza di avere una aria convinta.
-"Stai scherzando vero?"- Sorrido e mi avvicino per salutarlo un pò meglio ma lui è più veloce e mi stringe a se sorridendo. Mi sto sciogliendo. Sono sicura... mi sto sciogliendo. Fra poco mi ritroveranno tutta liquida sul pavimento stile ameba. So di essere tesa e probabilmente lui se ne accorge perchè rallenta la stretta per staccarsi. Mi dà un bacio sulla guancia e finalmente si stacca. Resto interdetta a guardarlo. Non mi aveva mai abbracciato. Neanche quando due anni fa annunciò che sarebbe partito per gli States. Sono di nuovo viola. Accidenti a me. Sorrido e mi allontano in cerca di aria. Lui continua a studiarmi e io non so più come uscire da questa situazione. Al diavolo tutte le storie che mi sono fatta. Sono passati anni e ancora sono qui come un idiota a sperare che mi baci. Ma non va bene. Non va per niente bene. Perchè io so quanto è bravo a spezzare il cuore. Ci sono passata e non ci voglio più passare.
-"Bene... allora.. io dovrei... allora io mi metterei a letto"- dio... sono riuscita a parlare con un tono di voce normale credo..
-"Ah beh direttamente? Niente preliminari.. che ne so tipo il corteggiamento dove lo lasci..?"- prego?.. cioè... ma cosa ha capito? torno di nuovo viola mentre lo guardo a bocca aperta... Lui vedendo la mia espressione si mette a ridere -"Era solo una battuta Matilda.. non ti preoccupare."- riprendo fiato e il mio livello di acidità risale alle stelle.
-"Beh era una battuta stupida"- gli dico girandogli le spalle e cercando di togliermi gli stivali..
-"Eddai.. non te la sei presa no?"- mi dice venendomi davanti e facendomi gli occhi dolci..
-"No.. però ora vorrei dormire"- bhe non ci posso fare niente se la risposta è uscita fuori dura. Io ho solo un cuore e voglio tenermelo bello stretto.
-"Ok allora va bene... Ci vediamo domani.."- mi dice di nuovo con quel suo sorriso triste
-"Si a domani"- mi siedo sul letto mentre lui chiude la porta alle sue spalle. Dopo neanche 15 secondi la riapre e mi guarda di nuovo.
-"Che c'è?!"- dio... come vorrei che ora mi lasciasse sola per poter versare le lacrime svuotatrici..
-"Sono felice di averti rivisto.. pensavo... vabbhe sono felice!"- mi fa un ultimo sorrisino e finalmente mi lascia sola. Pensavo?!! Cosa pensava? Che io gli morissi ancora dietro? Ah no caro.. non te la dò questa soddisfazione..
Mi spoglio e mi infilo sotto le coperte. Sono troppo stanca anche per pensare. E' tornato.. Robert e tornato e .... io mi sento già dentro fino al collo..


Matilda...

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Ciaooo ragazze!! Vi sono mancata?! Ecco.. scommetto di no.. bene U_U...
Vi premetto solo che è tardissimo e che io domani mattina devo svegliarmi presto per andare al lavoro. quindi vi dico già che non risponderò alle recensioni per questa volta.. Perdonatemi se potete!! =( però scrivete scrivete scrivere così la prossima volta giuro che rispondo. E giuro pure che la prossima volta sarò più veloce ad aggiornare.  E se scrivete mi fate pure un piacere così capisco se la storia vi piace insomma..

Siccome sono una frana nella creazione di blog e quant'altro sono riuscita solo a fare una cosa su fb.
Mi trovate sotto il nome Bells Swan...  XD che fantasia è?! e da lì pubblico anche gli spoiler ecc...

Vi mando un bacio grande.. spero di non essermi scordata niente..

ah si.. p.s. non ho riletto il capitolo quindi non so manco come lo scritto -.-'

p.p.s:


Vi consiglio inoltre le seguenti ff...

Yesterdays che è una mia ff in corso.. raccondo di Robert Pattinson e di una ragazza che si chiama Matilde Sturridge. Proprio lei.. la sorella di Tom. Ancora sono agli inizi e ho poco tempo.. ma ve la consiglio.. a giudizio di "certe persone" XD pare che sia bella..
Let Me Sign di Katy Twilighters... qui non saprei cosa dire. Oltre che questa ff è stupenda anche katy lo è. Dovreste leggere ogni sua ff per capire la bravura e il talento di questa stupenda ragazza.
Proibito... stupenda... emozionante.. coinvolgente.. Non fatevi spaventare dalla lunghezza perchè una volta che cominciate non potrete più fermarmi. Florence è mitica e il suo modo di creare i personaggi e di farli evolvere mi è di ispirazione!!!
Diari ... sono rimasta stupita da questa ff che racconta la vita di Edward come un diario. Leggetela.. la mia puffetta è emozionante!
My Pretty Woman... semplicemente una parola. HOT!!!!



Baci & Morsetti...











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Capitolo 4
*** 4)Mi Odio.... ***


04 4)Mi odio....

Matilda's Pov

Shadowplay, The Killers...

-"Mmmh... che mal di testa..." - mi metto a sedere sul letto strofinandomi le tempie come per poter trovar sollievo... mi sento in coma. Ma che cavolo ho combinato ieri per stare così?... tutto mi torna in mente all'improvviso.. Jason... bleah che pessimo individuo. Se ripenso alla sua lingua nella mia bocca mi viene da vomitare. Mi alzo e cerco con lo sguardo gli zaini di Robert. Non ci sono. Questo significa che è andato via. Un sospiro mi sfugge. Non so come sentirmi. Come se si potesse decidere lo stato d'animo. Mi alzo e vado ad aprire la finestra. Dio.. che ghiaccio... Ovvio Mati.. è dicembre.. che ti dice la testa? Richiudo la finestra di corsa e corro vicino al termosifone. Adoro questa casa perchè è sempre caldissima. Con lo sguardo torno al pavimento dove ieri c'erano gli zaini di Robert... la valanga di emozioni che mi ha scatenato dentro mi hanno soffocato. Non sono riuscita a chiudere occhio per parecchio... continuavo a sentire la musica dal piano inferiore e le risate delle persone. Continuavo a torturarmi immaginando Robert che ballava con una ragazza e poi con un altra ancora. Continuavo a torturarmi desiderando di capire cosa significasse quel suo... pensavo che... a cui non ha dato seguito. Non ho dormito cercando di far luce sui miei sentimenti ma rendendoli ancora più confusi di prima. E mi odio per il fatto che non riesco a capire i miei sentimenti. E mi odio perchè vorrei odiarlo e non ci riesco. Distolgo lo sguardo dal pavimento e cerco di schiarire la mente. Robert ha preso le sue valigie quindi non è più qui. Sarà tornato dai suoi. Presumibilmente sono sola in casa con Tom. Mi risveglio dai miei pensieri quando sento lo stomaco protestare affamato. Allora decido di scendere a fare colazione, anche se ormai sarebbe ora di pranzo. Però non ho voglia di far colazione sempre sola quindi mi avvicino alla camera di Tom. Non si sentono rumori all'interno. Probabilmente ancora dorme. E se fosse con una ragazza? Apro la porta silenziosamente e nella penombra riconosco un corpo solo. Via libera. Mi avvicino al letto dalla parte vuota e mi ci butto a peso morto facendo saltare mezzo materazzo.
-"Dormiglioneeeeeeeeeee"- gli dico avvicinandomi a quello che credo sia l'orecchio di Tom. Ma lui reagisce mugugnando qualcosa di incomprensibile.-"Dai... svegliati... sono stufa di stare sola... "- lo scuoto al buio sperando che rinvenga presto.-"Ma quanto hai bevuto? Lo sai vero che ora dovrai ripulire tutto perchè io non ti aiuterò neanche morta!"- continuo a ciarlare nella speranza che il ronzio lo svegli e infatti lo sento mugugnare di nuovo. Lo prendo come un si...-"Bene.. anche perchè io non ero daccordo con la festa quindi non ti aiuto capito? Però ora alzati. E visto che mi sento buona ti prometto che se ti dai una mossa e pulisci casa io ti preparo le frittelle!"- aha... ho detto la parolina magica. Si volta verso di me ma è ancora buio e io non riesco a capire perchè mi fissa. Un momento... questi non sono gli occhi di Tom..
-"Davvero mi prepari le frittelle?"- la voce calda di Robert mi arriva bloccandomi il respiro. Cazzo.. non è Tom è il mio primo pensiero. Il secondo è che sto facendo l'ennesima figuraccia pronta a finire nel repertorio di Robert. Mi volto a cercare la porta con lo sguardo progettando la fuga.-"Ehi.... lo hai promesso..."- ripete Robert con tono suadente. La mia attenzione viene di nuovo rapita da lui.
-"Io..."- cerco di trovare le parole per la fuga quando Robert si muove e dopo un istante la luce ci illumina come se fosse giorno. Socchiudo gli occhi cercando di abituarmi alla luce. Quando riapro gli occhi trovo Robert sdraiato ancora sotto le coperte appoggiato sul gomito. Mi sorride e io non posso non pensare a quanto sia bello anche appena alzato. Io invece ho sicuramente la faccia da stramortita come sempre. Non riesco a distogliere lo sguardo dal suo viso fino a quando lui stesso lo abbassa studiando il mio corpo. Solo in quel momento realizzo che sono praticamente svestita. Convinta di essere sola in casa con Tom o con al massimo un altra ragazza come al solito non ho neanche pensato a vestirmi per uscire dalla stanza. Ho addosso solo una canottierina e un paio di culottes. E lo sguardo di Robert mi scatena un imbarazzo e un calore che si propaga nel mio corpo fino a colorare il mio viso di rosso, ne sono sicura. Per non parlare della posizione in cui mi trovo. Piegata in ginocchio a gambe semiaperte. L'imbarazzo è sempre più forte. Richiudo di scatto le gambe. Cerco di respirare normalmente riflettendo a quante volte anche gli amici di Tom mi abbiamo visto così senza causarmi questo disagio. Ma lui è Robert, accidenti.
-"Mi è sembrato di averti sentito dire che non eri daccordo con la festa prima vero?"- dice riaffondando i suoi occhi nei miei. Ma come fa a essere così sveglio? Ma perchè non è come Tom che rimane una specie di zombie per tipo mezz'ora?
-"No io.... non ho d-detto che.."- comincio a balbettare mentre indietreggio per poter scappare da questa situazione...
-"Che fai scappi?"- mi dice divertito e io arrossisco ancora di più. Sto facendo una figuraccia dopo l'altra. Quando sono quasi al bordo del letto vedo Robert muoversi velocemente e trattenermi per i polsi attirandomi a lui. Anche lui ora è nella mia stessa posizione e le coperte sono scivolate completamente. E neanche lui dorme con un pigiama ma con un paio di Boxer e una T-shirt. Il fatto che non sia la prima volta che lo vedo così però non trattiene certo l'imbarazzo, il rossore e il calore che mi incendia. I nostri corpi sono così vicini che riesco a sentire il suo profumo circondarmi. Il cuore batte come un forsennato mentre cerco i tutti i modi di evitare di guardare il suo corpo, impresa che mi riesce molto difficile. Con un solo movimento si avvicina e mi lega i polsi con una sua sola mano mentre annulla le distanze. Sto tremando ed ho paura che così vicini lui riesca ad avvertire il mio cuore pazzo. -"Così non scappi più.."- dice con tono divertito e io che ancora non ho aperto bocca sento che potrei morire da quanto mi sento sconvolta. -"Allora avevo ragione ieri.. Non eri affatto contenta di vedermi... eppure oggi ti ritrovo nel mio letto!"- la sua voce bassa e roca mi manda in iperventilazione.
-"Pensavo fosse Tom non certo tu"- rispondo con tono acido. Cerco di scansare questa nebbia che mi ha intrappolato il cervello. Devo allontanarmi da qui il più velocemente possibile. E nonostante il suo corpo mi lanci segnali troppo difficili da ignorare devo farlo. Perchè lui si sta soltamente divertendo mentre io poi so come mi sentirò. Sarò io quella a rimetterci come sempre. Devo assolutamente mettere della distanza tra noi. Molta distanza.
-"Su non essere così cattiva... non vuoi farmi credere che tu non sia nemmeno un pò felice di vedermi!"- che arrogante... ma chi si crede di essere. Con uno scatto cerco di liberare le mie mani ma lui le tiene saldamente.
-"Lasciami!"- la presa aumenta.
-"Eddai... Mati.. "-
-"Lasciami ti ho detto! Lasciami!"- lo trafiggo con lo sguardo. Restiamo a guardarci per qualche secondo finche sento la presa allentarsi e vedo Robert abbassare lo sguardo. Velocemente scendo dal letto e raggiungo la porta sentendomi addosso il suo sguardo. E probabilmente so anche dove è diretto ma non me ne curo. Esco dalla stanza di Tom e corro in camera mia. Mi chiudo la porta alle spalle e cado per terra cercando di controllare i battiti e il respiro. La vicinanza con il corpo di Robert mi ha destabilizzata. Mi odio perchè sono arrossita e i suoi sguardi mi hanno incendiato contro il mio volere. Odio il mio corpo. Odio Tom che non dormiva nel suo letto. E odio Robert per come mi fa sentire. Lo odio perchè so che ora si starà facendo quattro risate fra se per come mi ha messo in imbarazzo. Per alcuni minuti resto appoggiata a terra alla porta cercando di calmarmi. Quando finalmente credo di esserci riuscita mi dirigo in bagno e entro sotto una doccia fredda che mi fa rabbrividire. Esco e mi vesto con dei Jeans e una polo. Mi metto le scarpe e prendo un bel respiro prima di scendere a preparare da mangiare. Sono quasi le una e trenta ormai e mentre scendo le scale decido di preparare un semplice piatto di pasta al sugo. Da sopra non proviene nessun rumore. La casa è un assoluto disastro. Cerco di ingnorare il disordine come meglio posso e libero il tavolo e il ripiano della cucina dai piatti e dai bicchieri di plastica e dalle bottiglie vuote. Quando mi sono ritagliata un posto per poter cucinare e mangiare comincio a preparare il pranzo. Cerco in ogni modo di sviare i miei pensieri in direzioni totalmente diverse da Robert. Penso alle lezioni di domani in Università e a cosa potrei fare oggi per scappare da questa casa. Ma inevitabilmente torno a pensare a Robert in boxer che mi trattiene per i polsi. Sento un buco all'altezza della bocca dello stomaco. Ma so che non è colpa della fame e mi maledico per questo. Mentre scolo la pasta sento dei rumori e dopo poco Tom e Robert appaiono in cucina. Mi volto per un secondo, quanto basta per vedere Robert vestito e rosso in viso. Torno a concentrarmi sugli spaghetti. Per fortuna avevo pensato di cucinare e lasciarglieli. Dispongo i piatti in tavola e ci sediamo per mangiare.
-"Ehi... sei così silenziosa oggi.."- dice Tom rivolto a me.
-"Ho mal di testa!"- replico addentando la pasta. Evito di rivolgere lo sguardo su Robert e lui fa altrettanto.
-"Ma non vi siete neanche salutati?"- Tom è anche troppo ciarliero per i miei gusti.
-"Ci siamo visti ieri sera!"- risponde Robert al mio posto. Io non parlo e continuo a mangiare gli spaghetti. Ogni volta che sento la sua voce sento il cuore perdere un colpo. Maledizione.
Tom e Robert si mettono a parlare fra di loro di calcio e io nonostante sia una tifosa accanita evito di intromettermi. Quando abbiamo finito metto tutto nella lavastoviglie mentre loro restano a parlare tranquilli. Con la coda dell'occhio ogni tanto sbircio Robert. Sembra tornato padrone di se stesso. Non è più rosso in viso e parla come se niente fosse. Ogni tanto vedo che mi guarda ma io faccio finta di non accorgermene. Quando la lavastoviglie è pronta mi avvio ad andare di sopra.
-"Dove vai?!"- la domanda di Tom mi arriva quando sono quasi alle scale.-"Non stai con noi?"- torno indietro di qualche passo fissandolo negli occhi.
-"Io sto uscendo. Torno stasera. Per favore fammi trovare la casa un pò più in  ordine."- e magari anche senza Robert almeno mi risparmio altre figuracce, penso. Non sento la risposta di Tom perchè praticamente volo in camera. Dopo dieci minuti scendo di sotto e li trovo in salotto a ridere guardando la tv. Esco senza nemmeno salutare e senza nemmeno sapere dove sto andando.. con in testa solo una domanda.. ma perchè nonostante tutto mi fa ancora quest'effetto? Mi odio.. mi odio con tutta me stessa...

Matilda..
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Pensavate che non sarei tornata più è!?!? Un pensiero a Pensiera e a Thank You che sopportano le mie chiacchiere notturne e mi ricordano l'acqua che mi bolle sul fornello XD Vi voglio bene.

Dedico questo capitolo a Pensiera nella speranza che sia un pò quello che si aspettava.
Ringrazio anche Pensiera, Miss, Thankyou(nanetta), crazyalicecullen e cris per i bellissimi commenti.. Fatemi sapere se anche questo capitolo è di vostro gradimento..

Per stasera niente altre chiacchiere che sono davvero stanca.

Recensite e fatemi sapere.
Bacioni e la prossima volta rispondo lo giurissimo!!!! ( non sto incrociando le dita!! XD )

p.s. Se volete aggiungermi su Facebook io sono Bells Swan.. =)

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Capitolo 5
*** 5)Amica o nemica??? ***


5
5)Amica o Nemica???!?!

Matilda's pov...

The Show Must Go On, The Queen...

Sono ore che vago per londra da sola.. è domenica, è freddo.. Cosa mi è venuto in mente? Non lo so neanche io. So solo che non potevo più restare in casa. Quando mi sono catapultata fuori casa non sapevo neanche dove andare. E così eccomi qui.. in pieno centro a contemplare vetrine di negozi stupendi. Talmente presa dalla fuga che mi sono scordata anche la borsa. Ho dietro solo pochi spiccioli. Per fortuna qui nei musei si entra gratis. Almeno ho passato un paio d'ore beandomi di opere d'arte cercando di rilassarmi. Ora sto davvedo congelando. Entro in una caffetteria e osservo la lista dei prezzi al banco. Maledetto portafogli.
-"Desidera?"- ehhhh desidero una cioccolata calda con panna e un dolce al cioccolato. Niente.. non mi ci scappa niente co sti quattro soldi.
-"Un caffè"- rispondo laconica alla commessa. Sospiro mentre me lo prepara con cura. Pago e mi restano poche pence.E che ci faccio? Ma che ore sono? Controllo l'orologio sulla parte. Le 19.00. E' tardissimo... Maledetto Robert. Prendo il caffè e mi dirigo a un tavolino.
Robert non ha colpa, me ne rendo conto. O meglio.. ce l'ha la colpa ma non della mia testa fra le nuvole. Se non ho preso il portafogli è solo perchè lui mi aveva messo in imbarazzo e io desideravo andarmene in tutta fretta. Quindi a ripensarci è colpa sua. Bevo il caffè nero e mi riscaldo un pò. Allora Mati.. vediamo di fare il punto della situazione. Sei troppo nervosa quando c'è Rob in giro e non va bene. Non va bene perchè non se lo merita, primo, e perchè se ne accorgerà , secondo. Il fatto è che non ne posso fare a meno. Per quanto io mi illuda di averlo dimenticato non ci posso fare niente. Averlo vicino mi fa battere più veloce il cuore. Ma tutto questo è assurdo e mi porterà solo a soffire. Lui star mondiale, io nessuno. Lui si divertirà e poi mi butterà in un angolo. E io soffrirò così tanto da desiderare di strapparmi via il cuore. Sisi.. sono drammatica lo so. Ma sono fatta così che ci posso fare? Sarà che a forza di avere attori intorno vedo drammi dappertutto. Continuo a fissare il caffè come se potesse darmi la risposta. Allora.. devo stabilire una linea di comportamento. Si ecco cosa devo fare. Così poi mi sarà più facile seguirla. Mhh...Non posso continuare a odiarlo. Cioè oltre al fatto che se ne è reso conto, rischio di rendermi ridicola. Così magari appena gli volto le spalle, si fa quattro risate parlando di come io non lo abbia scordato. Ma allora che fare? Essere amici? Non ce la faccio.. non ce la faccio. Come faccio a essere sua amica? Beh Mati.. qualcosa devi pur combinare. E visto che non puoi innamorarti di nuovo devi scegliere. Amica o Nemica? Mmh... Mi sembra di avere un angioletto sulla spalla destra che mi suggerisce "amica" in tono suadente e un diavoletto sulla sinistra che mi ordina "nemica". O più probabilmente sto male visto che mi vedo gli angeli e i demoni sulle spalle..
Un altro sorso di caffè cercando una risposta.
-"Ehiii Matilde!"- mi volto e incontro Jason. Ecco che palle. Ma ti pareva che doveva sbucare l'essere proprio ora?
-"Ciao Jason"- rispondo con tono neutro tornando a rivolgere la mia attenzione al caffè.
Si siede vicino a me. Sto per dirgli che nessuno lo ha invitato ma non faccio in tempo.
-"Sei sola?"-
-"Direi di si"- ma non si accorge che non ho alcuna voglia di parlare con lui?
-"Vieni a cena con me?"- ma che è impazzito? Ma non si è reso conto di che schifo di serata abbiamo passato ieri e di come ci siamo lasciati?
-"No ti ringrazio"- cerco di essere gentile anche se vorrei dirgli di andarsene al diavolo. Finisco il caffè ed esco mormorando un ciao.
Fuori è già buio ormai e sta diluviando. Voglio tornare a casa.  Mi controllo le tasche. Non mi ci esce il biglietto della metro. Maledetta me e maledetto caffè. Dovevo pensarci prima. Mi incammino verso casa, per modo di dire visto che a piedi mi ci vorrano 30 anni, cercando di trovare una soluzione. Una macchina accosta vicino a me. La ignoro.
-"Ti serve un passaggio?"- Jason.. di nuovo lui. Lo ignoro e vado avanti. Certo che però.. magari un passaggio. E' freddo, sono inzuppata e non ho idea di come tornare a casa. Mi volto e lui è ancora li in auto.
-"Se non ti scoccia.."- dico avvicinandomi allo sportello. Lui chiude il vetro e mi apre la porta da dentro.
-"Scherzi..."- non mi piace il modo in cui lo dice. Ma lascio correre. Non vedo l'ora di essere a casa e di togliermi questi vestiti bagnati.
Riparte velocemente mentre mi racconta la sua giornata. Come se potesse interessarmi. Ogni tanto mormoro un ah si? tanto per far finta di esserci con la testa. Con la testa appoggiata al finestrino vedo scorrere le luci della città accanto a me. Dopo un pò mi accorgo che la macchina è silenziosa. Mi volto verso Jason e lo vedo sorridere. Poi controllo fuori e non capisco neanche dove sono.
-"Dove mi stai portando?"- chiedo allarmata. Cosa sono questi capannoni? Sono fuori Londra ma non ho idea di dove. Jason si ferma di lato e arresta la macchina. Non c'è nessuno in giro. Nemmeno un auto. Comincio ad avere paura.
-"Ieri sera sei stata proprio stronza lo sai?"- mi dice facendomi un sorriso da brividi.
-"Senti Jason  io.."- mi ignora e continua a parlare.
-"Mi hai lasciato fuori da quel locale tutto solo e insoddisfatto. Quindi ora voglio renderti il favore. Scendi."- cosa? Oh mio Dio .. questo è uno psicopatico.
-"Cosa?"-
-"Ho detto scendi. Così vedrai che non è affatto divertente essere lasciati da soli"-
-"Non è la stessa cosa."-
-"Si lo è... Scendi"- lo guardo furiosa. Che stronzo. Non dovevo fidarmi.. lo sapevo. Sono fuori londra.. non so nemmeno dove.. senza soldi e senza cellulare. Cazzo. -"A meno che.."-
-"A meno che ... cosa?"- magari era solo uno scherzo.
-"A meno che tu non decida di darmi il bacio negato ieri sera"- cosa?
-"Fottiti stronzo"- esco dall'auto . L'acqua gelida mi sferza il viso. Non chiudo neanche la portiera e mi incammino nella stessa direzione dalla quale siamo venuti. Che figlio di... Sento Jason riavviare il motore e partire nella direzione opposta. Non posso pensare a quanto è stronzo. Mi viene da piangere. Sono sola e non so nemmeno dove. Cammino per non so quanto finchè vedo una cabina telefonica. Oh mio dio.. non sapevo che esistessero ancora!!! Entro senza poter trovare riparo alla pioggia visto che è aperta e sta praticamente diluviando e frugo in cerca dei pochi spiccioli che mi erano rimasti, sperando che siano abbastanza. Si per un urbana si. Chiamo casa.
Primo squillo.. secondo squillo..
-"Si?"- la voce mi fa perdere un battito.
-"Rob?"-
-"Mati... dove sei?! Tom ti sta cercando dappertutto. Hai lasciato qui cellulare e portafogli."-
-"Lo so .. Lo so.. ascolta puoi rintracciare Tom?"-
-"Dove sei?"- sembra allarmato. Forse per via della mia voce. Sto ancora piangendo.
-"Non lo so.."-
-"Come non lo sai"?-
-"Ehm.... fuori londra. Ci sono dei capannoni.. Su uno c'è il disegno di una megaciambella e non lo so dove cazzo sono."- lui non parla e io mi metto a piangere ancora più forte. -"io sono in una ca.."- ecco proprio ora dovevano finire i soldi è..
Speriamo che abbia capito dove mi trovo. Aspetterò un pò qui e se non arriva tra un pò chiamo la polizia. Che altro devo fare? Dio che vita deprimente. E non voglio pensare alla figuraccia. Mi prenderanno tutti in giro se mi faccio riaccompagnare a casa da Scotland Yard.
Non so quando tempo resto accucciata in questa cabina a piangere. Ormai sono così molla che per riucire a tornare normale dovrei entrare in una centrifuga. A un certo punto una macchina passa veloce davanti a me. La prima da quando quel fottuto Jason mi ha abbandonata qui. La macchina inchioda poco più avanti e torna indietro in retromarcia. Non la riconosco. Speriamo non sia un altro maniaco.
Ma quando vedo chi scende dall'auto riprendo a respirare. Robert corre subito verso di me e mi si accuccia davanti.
-"Mati.. mati.."- lo guardo senza parlare. -"E' tutto a posto dai.. vieni ora"- si rialza e mi aiuta. Mi ritrovo tra le sue braccia forti. Alzo lo sguardo. Mio Dio.. come è bello. Nonostante il buio i suoi occhi mi trafiggono.  Ora anche i suoi capelli sono completamente inzuppati e ha un aria così preoccupata che vorrei svenire. -"Ma come sei arrivata qui?" - abbasso lo sguardo...
-"Jason...mi ha detto che mi dava un passaggio e invece mi ha mollata qui"- riesco a dire tra i singhiozzi..
Mi prende per mano e mi fa salire in auto, poi si siede accanto a me.
-"Chi è Jason?"- accende il motore con il riscaldamento al massimo ma non parte.
-"E'.. è un mio compagno all'università."- sto cercando di parlare fra i singhiozzi -"è... siamo usciti insieme ieri sera e lui mi ha baciato e io non volevo e allora lui ha pensato bene di vendicarsi."- ok.. l'ho detto. Cerco di smettere di singhiozzare. Respiro profondamente mentre mentre mi torturo le mani.
Robert accende la luce interna e mi prende il viso delicatamente in modo che lo guardi. Poi spalanca gli occhi.
-"E' lui che ti ha fatto questo?"- mi dice e io non capisco di cosa stia parlando.
-"Si te l'ho detto..mi ha lasciato qui lui.."-
-"Io lo ammazzo."- beh.. ok che è uno stronzo ma mi sembra esagerato. Le mani di Robert hanno lasciato il mio viso per stringere convulsamente il volante.
-"Non.. cioè.. è stata solo una vendetta.. non mi "-
-"Mati."- mi interrompe -"Ma ti sei guardata in faccia?"- mmh.. avrei dovuto? Controllo nello specchietto. Ah.. ecco... Ho un livido blu sotto l'occhio. Lo sfioro con le dita.
-"Ahia... "- 
-"Ecco appunto.."-
-"No Rob.. non è come pensi.. ieri sono inciampata e ho sbattuto. Solo che questa mattina neanche l'ho visto il livido.. si sarà formato ora.."-  Robert lascia il volante e incrocia le braccia.
-"Sei caduta?"- mi chiede sospettoso.
-"Non vedo perchè dovrei difendere Jason se mi avesse fatto una cosa simile"- i suoi occhi sono bellissimi come sempre.. poi gli sorridono.
-"Sei proprio una frana è?"- mi dice ridendo ora. Ma che fa? Mi prende in giro adesso?"- Incrocio le braccia e mi giro dall'altra parte.. -"Dai.. non ti arrabbiare.."- mi sfiora con le dita il viso e un brivido mi attraversa.-"Lo ammazzo comunque.. per averti lasciata qui"- la sua voce è tornata seria. Mi volto e sorrido..
-"Mi porti a casa?"-
-"Si.. andiamo.. Togliti la giacca o ti prenderà una polmonite."- Lui si immette in strada e io comincio a spogliarmi. Resto con il maglioncino chiaro ormai attaccato a me come una seconda pelle. Non parliamo.. La strada scorre accanto a noi.. Allungo le mani verso le bocchette del riscaldamento e Robert fa lo stesso nello stesso momento. Per un attimo le nostri mani si sfiorano e mi sento attraversare da un brivido che conosco troppo bene ormai. Lui la ritrae subito come scottato.
Altri minuti di silenzio mentre le luci di Londra tornano ad affollare le strade..
-"E così.. non hai voluto baciarlo?"- mi chiede all'improvviso..
-"No.."- non mi vedo ma so di essere arrossita.
-"Lo fai apposta per farti salvare da me? Non è la prima volta che ti capita.."- già.. non è la prima volta.. solo che l'altra volta poi sono stata io a baciarlo e lui invece si è tirato indietro. Tremo nel ricordarlo e mi torturo le mani. Amica o nemica Mati?
-"Beh... è che è divertente vederti fare il cavaliere senza macchia e senza paura"- ma che cazzo sto dicendo? boh....
-"Ah si?"- Robert ride e io rido con lui. Mi sento bene. Stranamente sono in macchina sola con Rob e mi sento bene. Cosa mi sta accadendo? Forse è solo perchè ho avuto paura e mi sono sentita male prima e ora in un ambiente comunque familiare e amichevole... no.. la verità è che nonostante io possa pensare che non centri niente.. io sto bene perchè qui con me c'è Robert. E Robert  sta ridendo. E Il sorriso sul suo viso è una cosa che mi fa sentire a posto con il mondo. Perchè vederlo sorridere mi fa capire quanto possa essere grande il cielo. Quanto possa essere stupendo essere una sua amica o la sua compagna. Ecco appunto...questo pensiero non dovevo farlo.. ora starò di nuovo male.. Una lacrima scivola silenziosa. Mi volto a guardare dal finestrino. Non voglio che se ne accorga..
Nessuno parla più e arriviamo davanti casa mia. L'auto di Tom è già qui.
-"Credi che Tom mi ucciderà?"- chiedo titubante.
-"Mmh.. non credo.. solo che... sai Tom è un animale.. nel vero senso della parola.. ma ti adora.. lo sai vero?"- lo guardo. Come è bello. -"Ti adorano tutti!"-
-"Tutti chi?"- guardo davanti a me ora mentre rido.. Si.. lo so che Tom mi vuole bene.. è mio fratello.. e anche Sam e Bobby.. ne sono sicura.. Rivolgo di nuovo lo sguardo su Robert. Lui mi sta guardando.. ma non parla.
-"Tutti .. tutti ... anche io.."- è poco più di un sussurro. Ma io lo sento. E non so cosa dire... Sembra così serio.. così convinto.. Non parlo.. non ci riesco.. Sono assolutamente drogata di lui. L'aria comincia a farsi irrespirabile. Senza realmente accorgermene apro la portiera. Un vento freddo ci investe rischiarandomi le idee.. Robert distoglie lo sguardo sul cruscotto. -"Volevo dire.. Sei la nostra mascotte no?"- sembra più parlare a se stesso.. Dovevo immaginarlo. Sono solo una stupida. Ricaccio in dentro le lacrime.. Lo vedo prendere aria.. -"Lo sei sempre stata... la nostra piccola mascotte"- scuoto la testa per ricacciare indietro le lacrime ancora.. Non voglio piangere davanti a lui. Non voglio.


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Ragazzeee fra mezz'ora devo essere al lavoro.. quindi perdonatemi se non rispondo alle recensioni. Preferisco lasciarvi il capitolo..
Però recensite.. perchè se io non so cosa ne pensate.. non riesco a scrivere capito?!? XD

Ora scappo di gran corsa..

Baci e Morsetti
Bells

p.s. Su facebook mi trovate sotto il nome di Bells Swan
-"Pensavo..."-
-"Mati io..."- abbiamo parlato insieme. Ci fermiamo entrami.. e ricomincio io velocemente. Prima lo dico meglio è.
-"Rob.. è tutto a posto.. voglio dire.. ero solo una ragazzina.. non.. non devi aver paura che io possa fraintendere ogni tua parola. Non.. avevi ragione tu... ammiravo la tua libertà.. ma ecco.. voglio dire.. sono cresciuta"- non l'ho guardato negli occhi.. non l'ho fatto.. non ci sarei riuscita.  Ma doveva dirglielo. Anche se è solo un enorme colossale bugia, dovevo farlo. Amica.. ho scelto amica. E ce  la posso fare.. se voglio posso no?
-"Scendiamo"- queste sono le uniche parole. Mi volto a guardarlo finalmente e lui sbatte le palpebre più volte.
-"Ok"- in silenzio entriamo in casa. Lui cammina poco dietro di me. Apro la porta e vengo investita da Tom.
-"Dove sei stata?? Sono stato così in pensiero! Non devi mai uscire senza il cellulare. Hai capito?"-
-Si.. si ho capito. Ora ho bisogno di andare in camera a riposare."- mi volto a guardare Rob. E' entrato in questo momento. -"Grazie Robert"- non mi risponde. Fa solo un cenno del capo con quel suo sorriso triste. Dentro mi si incrina qualcosa. Ma devo riuscirci. Ce la devo fare.. Altrimenti il mio cuore non ne uscirebbe vivo.






















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Capitolo 6
*** Avviso.. ***


avviso
Avviso..
salve ragazze... scusate il ritardo.. pubblico questo avviso per avvisarvi che ogni storia avrà una sua fine non preoccupatevi. Non ne ho abbandonata nessuna ma gli impegni, il lavoro mi stanno portando via molto tempo. Inoltre mi sono anche ammalata ed è una settimana che sono a letto malata. Perdonatemi ma fidatevi che appena riesco aggiorno ogni storia. Baci e grazie a tutte.. Ogni giorno trovo nuove persone che mi seguono o che mi mettono nei preferiti e vi ringrazio.
Baci e morsetti
Bells

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