Revolution

(Amburgo, 1960)

1. She's Leaving Home

“You say you want a revolution
Well, you know
We all want to change the world”

-Revolution Richards! Hai intenzione di svegliarti? O vuoi che chiamo John?-

-No...John no!-

-Bene, allora alzati! Oggi si parte!-

-Hai...hai parlato con Keith?-

-Il buzzurro cavernicolo, dici? Nah-

-George! E' pur sempre mio fratello!-

-Vuoi partire con me sì o no?-

-Sì...certo, che domande!-

-Brava...allora ti do dieci...che dico, cinque minuti per vestirti...John è già qui! E lo sai quanto rompe, quando vuole...-

-Non certo più di te!-

-Eddai, fai la brava, per una volta...dormirai in macchina!-

-Certo, come se fosse possibile! Con voi cinque intorno...neanche un ghiro dornirebbe, credimi!-

-Allora, Geo? La piccola Richards è pronta?-

-John! Come sei entrato?-

Lennon le fece l'occhiolino, sorridendo...uno dei classici sorrisi “alla Lennon”, che di solito stendevano tutti.

Ma non lei.

Lei ci aveva fatto l'abitudine, ormai, a quei sorrisi.

E John non era poi neanche il bullo che sembrava...sapeva essere anche un bravo ragazzo, in fondo.

Ma molto, molto, davvero molto in fondo.

-Dalla finestra, naturalmente-

-Ma sei scemo?! E se Keith...-

-Scusa, George da dove credi che sia entrato?-

-GEORGE HAROLD HARRISON! Mi avevi promesso...-

-Calma, piccolina, calma! Risparmiati un po' di energie anche per il resto del giorno!-

-George..-

-Harold Harrison. Lo so come mi chiamo, cosa credi?-

Lennon e Harrison scoppiarono a ridere.

-Buona questa, Geo!-

-Deficienti! Ecco cosa siete! Siete solo due...-

-Affascinanti, bellissimi, irresistibili...-

-Deficienti- concluse Lucy fulminandoli con lo sguardo.

-Coraggio, Lucyna...sarà una bella giornata!-

George le lanciò una maglietta e una spazzola per capelli, saltando giù dalla finestra, subito seguito da John.

-Cinque minuti, Lu'! Ricordatelo!-

Lucy sospirò.

Non aveva scelta, ormai.

Gliel'aveva promesso.

E poi, ne era quasi sicura, era anche quello che voleva lei.

George la conosceva bene.

Troppo bene.

Revolution “Lucy” Richards, Lu' per gli amici, era la sorella minore di Keith Richards.

Aveva 14 anni da nove mesi, ormai, ed era la migliore amica di George Harrison da quando ne aveva 11.

Era sempre andata abbastanza d'accordo con Keith, anche se sapeva che quest'ultimo non approvava particolarmente la sua amicizia con il giovane Harrison...anche se l'aveva visto sì e no un paio di volte, quando da Dartford si era recato a Liverpool per riportarla a casa...dopo aver trascorso le vacanze con George.

E adesso si era lasciata convincere da quello strano quanto adorabile liverpooliano con una sfrenata passione per la musica e, insieme agli amici di George e alla loro band, ad andare ad Amburgo, per dei concerti.

Stava praticamente scappando di casa...ne Keith ne i suoi sapevano niente...George e i suoi maledetti, irresistibili sorrisi!

Non avrebbe mai dovuto farsi convincere a partire.

Ma lo stava facendo, lo stava facendo e non c'era più tempo per fermarsi a pensare...

Non aveva avuto queste paure prima, perchè mai avrebbe dovuto averle adesso?

Era confusa, ma al tempo stesso felice.

Qualcosa le diceva che, in quei giorni, qualcosa, anche se ancora non sapeva cosa, sarebbe cambiato...

Buonasera a tutte!

Ebbene sì, un'altra storia xD

Ma prometto che aggiornerò abbastanza velocemente, insieme ad “If I Needed Someone” e tuuutte le altre storie xD

Mi è venuta quest'idea oggi a scuola, ripensando alle avventure dei Beatles ad Amburgo...e così...è venuta fuori questa storia xD

Spero che vi piaccia!

A prestissimo,

Marty

2. Partenza

-Keithy! Dov'è tua sorella?- gridò una donna, spalancando la porta della camera del ragazzo.

-Ljksolkskj Hrr...-

-Cosa?!-

-Sp...sp...sparati!-

-KEITH!-

-Sì, mammina?- bofonchiò il giovane Richards, aprendo un occhio.

-Dov'è Lucy?-

-Ah, quella!-

-Quella è tua sorella, pulcino!-

-MAMMA!-

-Va bene, va bene...-

-Lucy, dice?-

-No, Babbo Natale!-

-Lucy è con coso a Liverpool. Babbo Natale...ma non è ancora stagione!-

-Keith...-

-Coso Harrison, penso che si chiami-

-George-

-E...-

-E...?-

-Domani è Sabato. Dovevi andarla a prendere tu, ricordi?-

-Giuro, mamma...se scopro che quella disgraziata esce con “Coso Harrison”, li ammazzo entrambi!- e con queste parole Keith fece per scendere dal letto, ma si impigliò nel lenzuolo, cadendo rovinosamente dal letto, ancora tutto avvoltolato nel lenzuolo, in perfetto stile mummia egizia.

-Vedi di non ammazzarti tu, piuttosto!-

-Tranquilla, Ma'! Sono un ragazzo responsabile, lo sai!- ma sia lui che la madre scoppiarono a ridere sommessamente.

E così domani mi toccherà andare a prendere Lucy dagli Harrison...

Pensò Keith, accendendosi una sigaretta.

Speriamo di trovarla in casa, almeno.

Ma Lucy non era “in casa”.

Il furgone su cui avrebbero dovuto viaggiare era un vero disastro.

Non c'erano nemmeno i sedili!

George si sistemò alla bell'e meglio su un amplificatore e fece cenno agli altri di fare altrettanto.

-Che schifo!- commentò un ragazzo sui diciotto, con una smorfia di disgusto.

-Poche storie, Paulie! La Limousine era in manutenzione- gli rispose Lennon, imitando George, subito seguito da altri due ragazzi:

Stuart Sutcliffe e Pete Best.

-Pronti?- domandò allora Allan Williams, manager della band.

Beryl Williams e Lord Woodbine erano già arrivati.

John lanciò un'occhiata distratta ai suoi amici, un po' scoraggiati, un po' confusi, ma grintosi abbastanza a conquistare il mondo, o, quantomeno, Amburgo.

-Pronti!- annunciò infine, con solennità, e tutti tornarono a sorridere.

-Io torno a casa- annunciò Lucy, facendo per scendere, ma George la trattenne per un braccio.

-Dove pensi di andare?-

Lucy scosse la testa, per niente convinta.

-Lucyna, Lucyna...non devi avere paura. Ci siamo noi con te!-

-E' proprio questo che mi spaventa!-

George guardò Lucy, che guardò Paul, che guardò Pete, che guardò Stu, che scoppiò a ridere.

Poi il furgone partì e si dimenticarono di qualsiasi altra cosa.

Domani è giornata di visite...Keith verrà a prendermi e...ALT! Keith?!

No, non è possibile!

-George...-

-Sì?-

-Ecco, come dire...-

-Cosa?-

-Domani...-

-Domani?-

-Keith...-

-KEITH?!-

-Ok...Allan, vola!- gridò Harrison, balzando giù dall'amplificatore e atterrando dritto ai piedi di McCartney.

Questa non ci voleva...proprio domani doveva arrivare il “Coso Richards”?!

George fece per risedersi, ma un urlo fece drizzare i capelli di mezza Gran Bretagna.

-Ahia!! George! Mai pensato a una dieta?!-

-E tu, proprio lì li dovevi tenere, i piedi?!-

-Perchè, spiegami...DOVE CAVOLO LI DOVREI TENERE?!-

-Da qualche altra parte!-

-Sto per farti una straordinaria rivelazione! Lo sai che i piedi sono attaccati alle gambe??-

George spalancò gli occhi e la bocca.

-Ooooh!-

Lennon e Sutcliffe ridacchiarono.

George e Paul si voltarono di scatto verso i due, inviperiti.

-Beh??-

-Niente, niente!-

-...-

-Harrison, non strangolare Sutcliffe! Ci serve ancora!- lo riprese Allan, ridacchiando.

-Più tardi, magari!- aggiunse Lennon.

-Ma...Johnny! Pensavo che mi volessi bene!- si lamentò Stu, melodrammatico.

-Ne parliamo più tardi, Shakespeare!-

E così, tra risate, scherzi, note stonate e progetti irrealizzabili, in quell'atmosfera a metà tra il mistico e l'entusiastico, cinque ragazzi qualsiasi partirono, alla volta di Amburgo.

Alla volta della Rivoluzione che non era ancora cominciata.

Alla volta di un'avventura che li avrebbe segnati per sempre...un'avventura che avrebbe visto presto nascere gli anni d'oro di una banda qualsiasi.

I ragazzi qualsiasi più magici di tutta Liverpool.

Ain't She Sweet?

Buona domenica a tutte!

Finalmente ho trovato il titolo per il mio angolino in questa storia...non solo perchè è una delle mie canzoni preferite dei primi anni dei Beatles, ma sarà anche il titolo del prossimo capitolo...poi vedrete perchè xD

Spero che il capitolo vi sia piaciuto...ho provato a scrivere la partenza per uno dei miei periodi preferiti dei “primi Beatles”...ok, si è capito che adoro i “primi Beatles”? XD

Ma sinceramente non so...beh, ad ogni modo nel prossimo capitolo ci sarà la presentazione più dettagliata di Lucy...e, per la gioia di Zazar, presto vedremo anche Keithy e i fratelli Richards in azione xD

Passiamo alle recensioni.

Marghy:Grazie mille! Ma non credo di essere poi così brava xD Comunque, ecco il continuo!

Zazar:Eh già...il babbione Richards e la sua sorellina in azione...aspettatene di ogni xD E dal prossimo capitolo arriverà anche qualcuno che conosci molto, molto bene...xD Vedrai xD

Marty:Ecco qui! Visto che ho aggiornato velocemente? XD E spero di riuscire ad aggiornare anche le altre...se il cervellino non fugge prima xD Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo!

A presto,

Marty

3. Ain't She Sweet

Dartford, 1956

5.23

-Lucy! Lucy!-

Il tredicenne Keith Richards si precipitò nella stanza della sorella, ancora beatamente addormentata.

-Chi...che...ma...-

-LUCY!-

-Keith? Keith Richards?-

Keith alzò gli occhi al cielo.

Lucy cascava dalle nuvole, come al solito.

Ma a cosa diamine pensava?!

-No, Napoleone Bonaparte-

-Ma...no, mio fratello si chiama Keith! Non conosco nessun Nap...Napoleone Bonaparte, dici?-

-Napoleone Richards!-

Lucy gli lanciò uno sguardo interrogativo.

-Ti diverti così tanto, a prendermi in giro?-

-Ma...sorellina! Sei sempre tra le nuvole...si può sapere a cosa stai pensando??-

-Keith...Rub e Mick verranno con noi, vero?-

-Essssatto! Ma la star sono io!-

-Oddio, Keith...- Lucy scoppiò a ridere.

-Che c'è?- Keith si passò una mano tra I capelli, con indifferenza.

-Rispetto per la star!-

A tredici anni, il giovane Richards era già mezzo matto, lo stesso che sarebbe stato qualche anno dopo, anche se ancora non lo sapeva.

Era molto affezionato a sua sorella, anche se il più delle volte, il suo più grande divertimento era prenderla in giro.

La mattina stessa, I due Richards, con I loro amici di sempre, Ruben e Mick Jagger, partirono per Liverpool, per una gita scolastica.

6.35

-Oh, Richards! Da quanto tempo!- lo salutò sarcasticamente il prof di tecnologia, che avrebbe accompagnato la sua classe in gita.

E questo solo per essere “uscito da scuola in anticipo”, senza il permesso degli insegnanti ne dei genitori, con Mick e aver corrotto la sorella del suo migliore amico a coprirlo...come se potessero pretendere che seguisse le lezioni dall'inizio alla fine, addirittura tutti I giorni!

-Già...ma non mi risulta di aver mai sentito la sua mancanza!- Keith sorrise angelicamente.

Chi si credeva di essere, quello?

-Dai, Keith!- lo riprese Lucy, cercando con lo sguardo la sua amica, che non c'era.

-Rub non c'è? E Mick?-

-Mah...lo sai com'è. Quanto ci scommetti che I Jagger stamattina perdono il pullman?-

-Lucyna!! Keityyy!!- una vocina stridula quanto detestata interruppe la conversazione dei due fratelli.

Fanny Stilles.

13 anni appena compiuti, capelli ricci rosso corallo, sorriso smagliante quanto finto preimpostato 24 ore su 24, occhi grigi, nonostante lei si ostinasse a ripetere che fossero verdi e pelle talmente chiara da sembrare un dentifricio scaduto.

Segni particolari: sbavamenti colossali alla sola vista di Keith o Mick.

Non era antipatica, tutto sommato.

La cosa che a Lucy dava fastidio, però, erano le sviolinature e I falsi complimenti che Fanny faceva a lei e a Ruby in presenza di uno dei due ragazzi.

-Oh...Fanny...- sospirò Keith.

Era sempre dappertutto, quella.

-Keithyno!-

Lucy finse indifferenza.

-Da quando siete fidanzati?-

Lucy sapeva che quello era-ed era sempre stato- il punto debole di Fanny.

Fanny arrossì violentemente.

-I-io...N-noi...S..s..non s...-

-Io e quella fidanzati?! Lucy! Te l'ho detto mille volte di non mangiare troppo cioccolato, la sera...poi fai gli incubi!-

Fanny divenne da paonazza a pallida, talmente pallida da sembrare morta.

-Bye Bye, Stilles!- la salutò Keith, facendole chiaramente capire di non essere gradita.

-Oh, Grazie! Se n'è andata! Grazie, Keithy!-

Keith sorrise.

-Tutto per la mia sorellina. Ma...non mi chiamare più Keithy in pubblico, d'accordo?-

-D'accordo, Keithuccio!-

Keith alzò gli occhi al cielo.

Di bene in meglio...

-Hey, Keithuccio!-

Accidenti! Proprio adesso dovevi arrivare, Jagger?!

-Mick-

-Keithuccio?-

-Ma va, va a farti ammazzare a Waterloo!-

Mick rise, subito imitato da Rub e Lucy.

-Ma non sono mica Napoleone!-

-Eh?-

Il pullman stava quasi per partire.

-Andiamo, Napoleone Richards!-

-Miiiiiiiiick!-

-Sparati, Fanny!-

Keith spalancò gli occhi, ammirato.

Spiccio e diretto...che mito, il suo amico!

Liverpool, 10.30

I ragazzi scesero dal pullman alla spicciolata, tranne Lucy, che si era addormentata.

Alcuni giovani liverpooliani che avevano finito prima le lezioni, corsero a vedere cosa stava succendo.

-Hey, Geo! Guarda! Arrivano quelli del Kent!-

-Sì, Paul, ma...-

McCartney gli strizzò un occhio.

-Andiamo a vedere!-

-Ma no, Paul, perchè...-

-Chissà se c'è qualche ragazza carina, laggiù!- lo interruppe Paul, trascinandolo per un braccio fino allo sportello del pullman.

-Dai, Lu'! Sveglia!Sono già scesi tutti!- gridò Ruby, ma invano.

Lucy sembrava proprio non volersi svegliare.

-Svegliati, o chiamo Keith!-

In meno di cinque secondi, il giovane e spavaldo McCartney le fu accanto.

-Eilà! Come ti chiami? Mi daresti il tuo numero? Usciresti con me?- gli approcci di Paul McCartney con una ragazza erano molto, ma davvero molto simili a quelli di Jagger.

-Ruben...Ruben Jagger. Rub per gli amici-

-Bene, Rub. Io sono...-

-Chi ti ha detto che sei un amico?- lo interruppe Ruben.

-E chi ti ha detto che voglio sapere chi sei?-

Dopo un attimo di sorpresa, Paul, guardandola con aria di sfida, riprese.

Ruby sostenne il suo sguardo.

-Tutte vogliono sapere chi sono-

-Beh, io no-

George, nel frattempo, si era avvicinato a Lucy e la osservava di sottecchi, tra il confuso e il divertito.

-Ehm...ciao- disse, timidamente.

Lucy sobbalzò.

Oh ain't she sweet
Well see her walking down that street
Yes I ask you very confidentially
Ain't she sweet?

Oh ain't she nice
Well look her over once or twice
Yes I ask you very confidentially
Ain't she nice?

-Che...chi...cosa...Keith, smettila!-

-Veramente mi chiamo George...-

-Sì, proprio! Raccontala a qualcun'altro!-

-Ma...-

-Pensi che sia una stupida?-

-No, affatto! Senti...se vuoi vedere un documento...-

Lucy lo guardò meglio e, pensandoci bene, non somigliava affatto a Keith.

-Keith, ma come ti sei combinato?!-

-D'accordo, chiamami pure Keith. Sappi però che il mio nome è George...George Harrison-

-Certo, certo...a casa ne riparliamo!-

Just cast an eye
In her direction
Oh me oh my
Ain't that perfection?

Oh I repeat
Well don't you think that's kind of neat?
Yes I ask you very confidentially
Ain't she sweet?

Gli occhi di George s'illuminarono.

-Vuoi venire a casa mia?-

Lucy gli mollò uno schiaffo, ormai esasperata.

-Così impari, deficiente!-

Questo era troppo.

Anche per Keith Harr...George Harrison.

-Aspetta aspetta...aspetta un minuto-

-Cosa vuoi?-

-Sai che io e Paul siamo amici di John Lennon?-

Lucy cadde dalle nuvole.

-John chi?!-

-Non conosci John Lennon?!-

-Senti, bello, se non te ne sei accorto io vengo dal Kent. Dal Kent! Cosa cavolo vuoi che possa saperne di Tizio Caio Sempronio Giulio Cesare oquellochetipare Lennon?!-

-John Lennon, il ragazzo più popolare della scuola! Il ragazzo più popolare e tosto della scuola, per la precisione-

-Ah, sì? Bene, tanto piacere. Sono contenta per lui-

-John Lennon, Pete Shotton, Stuart Sutcliffe...davvero non li conosci?!-

-Ti ho detto di no! E nemmeno ci tengo a conoscerli!-

-Beh, sappi che sono dei veri duri, quelli. Non ti conviene metterti contro di loro-

-E tu chi saresti? Il loro ambasciatore? Ambasciatore che lascia un po' a desiderare, direi!-

-Ascolta una cosa, coso o come ti chiami. Se davvero non sei Keith travestito, va a venerare quei tizi da qualche altra parte, lasciami in pace e ringrazia che mio fratello non sia qui in questo momento-

George si voltò, ma Paul era sparito.

-Dove sono finiti Paul e Rub?-

-Perchè, mi rivolgi ancora la parola?-

-Non ho alternative!-

In quel momento, però, I due ragazzi sentirono uno strano rumore.

Si voltarono, ma le porte del pullman si erano già richiuse.

Il pullman era ripartito.

Lucy afferrò la bottiglietta dell'acqua dal suo zaino e la scagliò contro il finestrino.

-Accidenti...-

-Non si apre?-

-Secondo te?!-

-Ok...prova così-

George e Lucy tentarono e tentarono, finchè il finestrino non si aprì.

-E adesso? Che vuoi fare?-

-Vedrai-

Lucy prese lo zaino e, senza dire una parola, balzò giù.

-Ma sei...matta?-

Lucy sorrise, prima che il pullman riprendesse a correre.

-Forse-

George sembrava dispiaciuto.

-Non so nemmeno il tuo nome-

-Revolution...Lucy Richards-

Oh ain't she sweet
Well see her walking down that street
Well I ask you very confidentially
Ain't she sweet?

Oh ain't that nice
Well look it over once or twice
Yes I ask you very confidentially
Ain't she nice?

Just cast an eye
In her direction
Oh me oh my
Ain't that perfection?

-George Harrison-

E anche lui balzò giù dal pullman.

Oh ain't she sweet
Well see her walking down that street
Well I ask you very confidentially
Ain't she sweet?

Oh ain't that nice
Well look it over once or twice
Yes I ask you very confidentially
Ain't she nice?

Just cast an eye
In her direction
Oh me oh my
Ain't that perfection?

Oh I repeat
Well don't you think that's kind of neat?
Yes I ask you very confidentially
Ain't she sweet?

Oh ain't she sweet
Well see her walking down that street
Well I ask you very confidentially
Ain't she sweet?
Well I ask you very confidentially
Ain't she sweet?

Ain't She Sweet?

Buonasera a tutte!

Questo capitolo, come avrete capito, parla dell'incontro di Lucy e George, a Liverpool...a proposito, cosa ne pensate di Lucy?

Sembra la sorella di Keith Richards? XD

In questo capitolo si comincia a capire un po' più di lei, credo...

Nei prossimi capitoli si parlerà ancora di lei e George, Keith, Mick e Rub e, ovviamente, dei Beatles alle prese con il viaggio ad Amburgo...e non solo xD

Prima di passare alle recensioni vorrei ringraziare Zazar per aver creato il meraviglioso personaggio di Ruby Tuesday, che in questa storia, con il suo permesso, avrà un ruolo un po'diverso da quello a cui siamo abituate...ma non è ancora detta l'ultima parola ;)

Risposte alle recensioni!

Marghy:Sono contenta che ti sia piaciuto! Non ridere troppo, però xD Ecco qui il ritorno di George e Keith xD

Zazar:Oddio...oddio...oddio...ok, basta xD Quella foto è troppo bella! Che belli che erano lui e George vestiti così...xD Vedrai, Keith non la prenderà tanto bene...ma Lucy è una peste xD

E da oggi abbiamo anche Rub...nei panni di sorella di Mick! Ce la vedi? XD E poi, chissà...deve ancora arrivare Bry xD

Thief:Già, ne facevano di tutti I colori, I “primi Beatles”...xD Non so perchè, ma insieme a Help! È uno dei periodi che preferisco...

Ecco a te Lucy Richards! Che dici, assomiglia almeno un pochino al pulcino? XD

A presto,

Marty

4. Colazione

-Dobbiamo trovare Ruby e Paul- disse Lucy, guardando distrattamente un trasognato George Harrison, che sembrava da tutt'altra parte con la testa.

-Keith?-

-George!-

-D'accordo, George...va tutto bene?-

-Sì, sì...credo di sì-

-Credi?-

-E se Paul fosse morto?-

-George!-

-D'accordo, d'accordo...è vivo-

-Speriamo...-

-Sì...eh?!-

-Niente, niente-

-Lucynaaaa!-

Di nuovo quella voce!

Lucy si guardò intorno, fingendosi sorpresa.

-Fanny? Da quanto tempo!-

Fanny le si piazzò davanti, atteggiandosi a grande diva.

-Beh? Non mi presenti il tuo amico?-

-Non siamo amici!-

George sorrise.

Accidenti a lui!

Lucy si accorse con orrore che Fanny stava già cominciando a sbavare.

Era proprio un caso disperato.

-Ah...va bene. Ma...senti, Lucy...non è che siete fidanzati, vero??-

-No, certo che no!-

Gli occhi di Fanny si illuminarono.

Solo allora Lucy si rese conto del disastro che aveva appena fatto.

-Perchè...perchè siamo sposati!- si affrettò a correggersi.

George le lanciò un'occhiata interrogativa.

-Sposati? A undici anni?-

-George ne ha tredici. Problemi?-

-Sì...veramente sarebbero tredici e mezzo!-

Lucy sospirò.

-Che grande problema...-

Fanny corse via in lacrime.

Persino una come Lucy Richards era più fortunata di lei...

Fu allora che Keith, Mick, Ruby e...Paul li videro.

Giusto in tempo per udire le ultime parole di Lucy.

Keith prese la parola, tra gli sghignazzi degli altri tre.

-Allora, Lu'! Non mi presenti il mio nuovo cognato?-

***

-Siamo arrivati?- chiese Lucy, speranzosa.

Ma non ricevette alcuna risposta.

-Geo?-

Il giovane Harrison, con la chitarra stretta ancora in una mano e le guance arrossate per i freddo, con la testa appoggiata sulla spalla di Lucy e un sorriso ebete sulle labbra, si era addormentato.

-Che succede, Lu'?- si informò John, anche lui mezzo addormentato.

-Harrison- sussurrò la giovane Richards, tra i denti.

John sorrise.

Gli facevano così tenerezza...eppure Lucy non avrebbe mai ammesso che, sotto sotto, quella situazione non le dispiaceva poi tanto.

Ad un certo punto però, nel sonno, George si mosse.

Lucy gli mollò una gomitata, piano, cercando di spingerlo dalla parte opposta dell'amplificatore, ma non ebbe il risultato sperato.

George lasciò andare la chitarra, che, neanche a dirlo, si fiondò a tutta velocità sul piede della ragazza.

Lucy soffocò un urlo.

Una Duo Jet sul piede nel cuore della notte non era proprio il massimo, pensò.

Erano quasi arrivati, o almeno a quanto aveva saputo dirle John.

Erano quasi arrivati alla Frontiera.

Lucy estrasse una barretta di cioccolato dallo zaino, anche se mezza sciolta e cominciò a scartarla.

In mancanza di meglio...

Disturbato dal fruscio della carta del cioccolatino, George aprì gli occhi.

-Lu'?-

-Bell'addormentato?-

George sorrise.

-Che fai?-

Lucy gli indicò la barretta di cioccolato.

-Colazione-

-Non è ancora detto- e mentre Lucy rifletteva sulle parole dell'amico, George, con una rapidità mai vista, le sfilò il cioccolatino di mano.

Lucy sgranò gli occhi, colta di sorpresa.

-George!!-

George divorò il cioccolatino davanti ai suoi occhi, guardandola con un sorriso angelico.

-Colazione!-

Ain't She Sweet?

Buon pomeriggio a tutte!

Sono tornata poco fa dall'ospedale, dopo essermi presa uno spavento colossale quando l'infermiera ha aperto la porta per mostrarmi le radiografie...immaginatevi un'atmosfera da film horror, io che aspetto davanti alla macchina delle radiografie, la porta che scricchiola...l'infermiera che entra e annuncia: Martina, le lastre sono venute bene!

Ci ho messo mezz'ora a riprendermi, da brava deficiente xD

Comunque...passiamo al capitolo.

La scena del cioccolatino è successa veramente, ma con il mio gatto, Tebaldo Ciro George xD

Io mi sono distratta a guardare la televisione e lui s'è mangiato tutto il cioccolato che avevo in mano...e non era poco! XD

E' proprio degno del suo terzo nome xD (il mio gatto sarebbe contento di sapere che pubblicità gli faccio xD).

Allora...nei prossimi capitoli racconterò un po' l'estate di Geo e Lu', a Liverpool e...il fatidico arrivo ad Amburgo!

E, ovviamente, di Keith, che presto arriverà a Liverpool, ma non troverà la sua sorellina xD

Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto...

A proposito, ho trovato una foto a dir poco stupenda di George e Stu ad Amburgo...vi metto il link: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/b/b7/Sutcliffe_and_Harrison.jpg

Non erano adorabili?? xD

Passiamo alle recensioni!

Zazar: Eh già...a proposito, tu preferiresti che Rub stesse con Paul...o con Brian? Non ho ancora deciso xD Anche se, in realtà, è lei che dovrebbe decidere...ma in fondo tu la conosci meglio di me xD

Eh sì, Lucy ha proprio un bel caratterino...andrebbe davvero d'accordo con Angie!

Entrambe sanno tenere a bada i babbioni come George e Keith xD

The:Grazie!! Sono davvero contenta che ti piaccia...credimi, ne combineraranno tante, quei cinque insieme a Lucy xD

La Beatles-Rivoluzione...è appena iniziata! XD

A presto,

Marty

5. Amburgo!

-Fanny...Fanny!-

Lucy corse incontro alla ragazzina dai capelli rossi con il volto rigato di lacrime e lo sguardo triste.

-Fanny!-

-Lucy...Lucy Richards? Cosa vuoi?-

-Senti, Fanny...mi dispiace. Ma devi capire che i miei fratelli...cioè, Keith e Mick, proprio...te lo dirò con delicatezza: preferirebbero fare una proposta di matrimonio a un incrocio tra un bradipo e un triceratopo con quattordici zampe impagliato nel Polietilentereftalato piuttosto che uscire con te-

-Grazie per la delicatezza, Lucy!-

Trascorsero altri cinque minuti, senza che nessuna delle due ragazze proferisse parola.

Ad un certo punto Fanny alzò lo sguardo e tentò, di nuovo:

-E il tuo nuovo amico?-

-Chi?-

-Tuo...marito-

-Oh...Ah...abbiamo divorziato!-

-No...che peccato!-

Lucy scoppiò a ridere, subito imitata da Fanny.

-George Harrison...non so se...-

-Non me lo dire. Un pinguino che balla e canta l'Hare Krishna su un cornflakes sarebbe più attraente di me, vero?-

-In effetti...- Lucy finse di pensarci.

-Eddai, Lu'!-

-Però...però mi sa che a tuo marito piaci tu, Lucy- concluse Fanny, convinta.

Lucy arrossì.

-I-io?! Ma che dici...George è amico dei bulletti dell'ultimo anno...Lennon e gli altri...e poi...e poi...George è un chitarrista!-

-Ma dai!-

-Davvero! Con suo fratello Peter ha fondato una band...i Rebels, credo. E poi...-

-Caspita, Lu'! Per averlo conosciuto oggi sai già un sacco di cose...-

-E'...è simpatico. Tutto qui-

-Lucy, Lucy...tu non me la racconti giusta!-

Lucy detestava le persone che cercavano in tutti i modi di sbirciare nella sua vita privata.

-E se ti procurassi un appuntamento con lui?-

-Con chi?-

-Con mio nonno. Fanny!-

-Tuo nonno?! Ma quanti anni ha?-

-Con George Harrison! G-e-o-r-g-e H-a-r-r-i-s-o-n!-

Fanny esitò prima di rispondere.

-Davvero?-

-Siamo amiche, no?-

-Davvero?-

-Se la smetti di dire “davvero”...sì!-

-Grazie, Lucy!-

Fanny avrebbe tanto voluto essere come lei...come il suo vero nome, Revolution, Lucy era una vera e propria Rivoluzione...un uragano vivente.

Capelli neri sempre spettinati, o legati in codini scombinati, occhi neri e luccicanti, così simile a Keith...e aveva davvero un bel caratterino.

Faceva onore al suo cognome, insomma.

E Fanny la invidiava, per certi versi...erano arrivate a Liverpool da un paio d'ore, ormai e lei aveva già attirato l'attenzione del giovane liverpooliano Harrison, tanto bramato da Fanny...insieme a Keith e Mick, ovviamente.

Forse avrebbe dovuto decidersi, prima o poi.

Ma adesso aveva un appuntamento con George Harrison...forse quella Lucy non era poi così antipatica.

Quel pomeriggio George accompagnò Lucy in giro per la città.

Ancora non sapeva niente del suo appuntamento con Fanny, che già aveva cominciato le sue fantasie matrimoniali.

E più lo guardava, più Lucy ripensava alle parole di Fanny...che “suo marito” avesse davvero una cotta per lei?

***

-Siamo arrivati! Siamo arrivati!-

-Zitto, John! E' notte! Le persone dormono!-

-Le persone...o tu, Paul?-

Ad un certo punto, però, si sentì Beryl urlare.

-Allan! Allan!-

-Che succede?-

-Allan...si è...addormentato!-

-Addormentato?!- esclamò John.

-Ma come si fa ad addormentarsi mentre si guida, come??-

-Stu, Stu! Sei tu il più vicino! Afferra il volante, Stu!-

-Ma...cosa...no...-

-Fallo e basta, Stu!-

-No...non ci arrivo! John...-

-Col cavolo! Sono più lontano di te!-

-Sì, ma...-

-Ragazzi! Vi sembra questo il momento di discutere??- intervenne Paul, specchiandosi nello specchietto retrovisore.

-Collabora e taci, Macca! Se non vuoi che il tuo bel faccino rimanga spiattellato sul finestrino tipo le frittelle di Mimi, ecco...-

-John! Ma così lo spaventi!-

-E se il Macca si spaventa comincia a balbettare come un castoro, a tremare come una gelatina di frutta e col cavolo che ci aiuta!-

-Grazie, ragazzi...sono commosso- commentò Paul, senza muoversi di un centimetro.

-Prendi il volante, deficiente!-

-STU!-

-JOHN!-

-Il volante!-

-LUCY!-

Nel furgone calò un silenzio di tomba.

Lucy, con un balzo, aveva afferrato il volante e riportato l'auto in carreggiata.

Nel frattempo, John aveva rotto una bottiglietta di coca-cola in testa ad Allan, che si era svegliato.

In un attimo Lucy fu di nuovo di fianco a George, quasi completamente spiaccicato sul suo amplificatore, che la guardava ammirato.

-Sei stata grande!-

Lucy sorrise, guardando fuori dal finestrino.

-E così questa è Amburgo...-

Buonasera!!

Ecco qui il capitolo con l'arrivo ad Amburgo...spero vi sia piaciuto!

Lucy ha procurato un appuntamento con George e Fanny...ma voi ce li vedete?

George e Fanny o George e Lucy...questo è il problema! XD

Voi che ne dite?

Vabbè, si vedrà...

: Passiamo alle recensioni!

Marty:Davvero il tuo gatto si chiama così? Bel nome!! xD E pensa, tu lo chiami Ce-ce, io il mio lo chiamo Cì! xD

Ma il più delle volte lo chiamo semplicemente disgraziato xD
Ha un'anno e mezzo, ma è piccolo...e scemo xD
Ma gli vogliamo bene lo stesso xD Però è pesante, per essere così piccolo...sarà per tutto quello che mangia, è praticamente onnivoro xD
Potremmo fondare la società per povere ragazze indifese derubate dai loro stessi gatti...o chiamare Fido xD

Thief: Eh già, povero Paul...il PID già nel '56 xD
Non vorrei essere nei panni di Geo se ti ruba il cioccolato xD

Teleri: Eh già...ma a uno come George si perdona tutto, sai com'è xD
E sì, Fanny è molto impicciona...anche adesso che ha un appuntamento con Georgino, chissà come se la caverà...xD

Zazar: Sì, povera Fanny xD Ma, come vedi, in questo capitolo Lu' la aiuta un po'...
Ok, allora...per quanto riguarda Rub, Paul, Bry e Keith...preparati a vederne di belle! xD

The: Già...io no di sicuro xD Paul e Rub...Paul e Rub...chissà xD Lo scoprirete xD

A presto,

Marty

Love Me Do

Quel giorno, Lucy passò gran parte del pomeriggio a pensare a come dire a George del suo “appuntamento” con Fanny.

Presto sarebbe calata la sera, lei e la sua classe avrebbero passato la notte a Liverpool e la mattina seguente avrebbero fatto ditorno a Dartford, nel loro amato Kent...anche se, per la prima volta in tutta la sua volta, avrebbe preferito mille volte non rivedere mai più la sua città natale, piuttosto che non rivedere più George...

-Lucy!-

Per poco non cadde dalla sedia, dove, come una condannata a morte nel suo ultimo giorno di vita, stava aspettando il ritorno del giovane Harrison.

Chissà come, il sentire di nuovo la voce di George la rimise di buonumore.

-Ti fermi a dormire da me, stasera? Se per Coso non è un problema, ovviamente-

-Keith. L'ho nominato così tante volte, oggi, che se ancora non te lo ricordi sei veramente...-

Lucy s'interruppe di colpo.

Cosa le aveva chiesto?

-Scusa, puoi ripetere?-

George cercò di recuperare il filo del discorso

-Beh, prima mi avevi deto che tu e la tua classe dormirete qui...ma che se non trovavate un albergo per tutti vi sareste fatti ospitare dai ragazzi del posto-cioè noi- o avreste dormito sul pullman...no? Se vuoi, a casa mia...-

Lucy impallidì, prima di diventare definitivamente paonazza.

Forse George interpretò male il passaggio di colori, perchè si affretto ad aggiungere:

-Ma se non vuoi...-

-Io dico che per me...per me...-

-Per te?-

-Devi uscire con Fanny- buttò lì, sperando con tutto il cuore che George non avesse sentito.

-Cosa? Fanny chi?-

Lucy non potè fare a meno di sorridere.

George si era già dimenticato di lei...quasi gli dispiaceva per lui.

Erano rari i giorni in cui lei e Fanny andavano d'accordo, ma in quei giorni, la pena che le faceva quella ragazzina, pur di due anni più grande di lei, perennemente rifiutata da tutti i ragazzi anche solo vagamente carini della città e dintorni, la spingeva sempre ad agire senza riflettere...proprio come le stava succedendo adesso.

Chissà come avrebbe reagito George...

-Ecco, vedi...una mia compagna di scuola che vorrebbe tanto, tanto, ma davvero taaanto uscire con te...e io...-

-Tu vuoi che esca con lei?-

Accidenti!

Lucy si maledisse da sola.

Come aveva fatto a ribaltare così la situazione...come poteva chiederle un suo parere personale?

Quello era un vero colpo basso!

-Per me...per me...è uguale, ecco! Ma sta di fatto che tu devi uscire con lei...o ne morirà, capisci?-

-Addirittura?-

-E' da più di un anno che ronza intorno a mio fratello...peggio di una zanzara! Ma ne Keith ne Mick le danno corda...anzi! Certe volte mi verrebbe propria voglia di chiamare il WWF...-

-E tu?-

-E io cosa?-

-A te danno corda?-

-Sfido, è mio fratello!-

-E l'altro, lì...Mickey Mouse?-

-Mick!-

-Ecco, appunto-

-E' il migliore amico di Keithy...cioè, di mio fratello!-

George rise.

-Keithy, eh?-

Lucy si morse nervosamente il labbro inferiore.

Se Keith avesse saputo che l'aveva tradito con il nemico!

-E anche il mio- riprese, ignorandolo.

-Quindi non ti innamoreresti mai di lui?-

-GEORGE!!-

Ma che razza di domande le faceva?!

-Chiedevo soltanto...-

-NO!-

-Ok, scusa...-

-Uscirai con Fanny?- tornò alla carica, speranzosa.

George sospirò.

-E va bene...ma lo faccio solo per te!-

Solo per lei...quelle parole le suonavano così strane...ma bellissime al tempo stesso.

Le più belle che avesse mai sentito.

-Alt, alt, alt! Che sto dicendo? Che sto pensando? Fermi tutti! Lucy Richards non si farà incantare dal primo liverpooliano carino che passa, capito, bello??-

George sgranò gli occhi.

E chi le aveva chiesto niente?

Quella ragazza era davvero strana.

Però...liverpooliano carino, aveva detto?

***

-Amburgo, proprio così!- rispose John, soddisfatto.

-E...senti, Johnny. Noi dove andremo a stare?-

-George non ti ha detto niente?-

-No, non mi ha detto niente! Vero, Georgino?-

-Ehm...vero. Vedi, il fatto è che mi sono dimenticato e...-

-Non gli credere- lo interruppe John.

-Il fatto è che non sapremo dove andremo a stare. Ma, in ogni caso, dubito fortemente che ci sia una stanza per ognuno di noi...quindi tu dovrai stare nella stessa stanza con noi...e quindi con lui-

-Poi, ovviamente, a tutto questo si aggiunge anche la pessima memoria del nostro Georgie...- continuò Stu.

-E la sua colossale sbandata per la sorellina di Richards...- concluse Paul, della serie “la voce della verità”.

Poi i tre si voltarono verso una sconvolta Lucy e un imbarazzatissimo George, con tre sorrisini angelici sulle loro facce da schiaffi.

-Loro...loro mentono!- si giustificò poi, scatenando le risate di John, Paul, Pete e Stu.

Ma non di Lucy.

-Lo so, cosa credi! Tu non saresti mai così bastardo...vero?-

-No, certo che no!- si affrettò a dire George, sollevato.

Lucy si voltò verso gli altri quattro, che ripeterono gli stessi sorrisi angelici di poco prima, tesi al massimo per soffocare le risate.

Per quante volte ancora avrebbero dovuto reggergli il gioco?

E, mentre Lucy non poteva vederlo, George si avvicinò ai quattro “angioletti”, per sibilare:

-Appena Lu' si addormenta...credo di avere un paio di cosette da dirvi...-

Ain't She Sweet?

Buon pomeriggio a tutte!

Sono lieta di darvi una buona notizia...non ci sarà nessun George e Fanny, per ora!

Perchè ho scritto per ora?

Beh, lo scoprirete presto xD

Mentre per quanto riguarda George e Lucy...vedremo.

Ok, tanto non mi crede nessuno xD

In questo capitolo ho detto già troppe cose...

Per ora dico solo che ci vorrà ancora un po' di tempo...in fondo sono appena arrivati xD

Passiamo alle recensioni...

Zazar:Eh già...Fanny è proprio sfortunata! Sono contenta che Lu' ti stia così simpatica...a dir la verità...anche a me xD (scema, è un tuo personaggio! n.d Voce fuori campo...anche qui! xD)...mentre per quanto riguarda Georgino e Lucy...chissà xD Anche se questo capitolo parla da se xD

Thief:Brava, vota, vota...xD Ma no, anche tu fai come Paul? XD Oh, beh...ad essere sincera...anch'io xD Ma solo quando sono veramente spaventata...come quando ho sognato che George mi scappava davanti all'altare xD

Marty:Sìì, l'APSG! Che bello! Così d'ora in poi non dovremo più temere gli assedi dei nostri gatti xD Non ci crederai, ma anch'io avevo due gatte oltre a Cì-Baldo-Geo...ma una è scomparsa da qualche mese, e adesso sono rimasti solo in due...lui e la gatta, che mi fa disperare solo quando si avvoltola nel tappeto, graffia la porta facendo spaventare tutti o compare da qualche parte all'improvviso...xD Ma per il resto bisogna dire che è brava...rispetto a quel Capuleti! (la gatta di prima si chiamava Giulietta, così li chiamavamo sempre “ Capuleti Cats” xD) .

Passando al capitolo...sì, diciamo che Lucy ha evitato lo spiaccicamento dei Beatles contro un palo o qualcosa del genere(non oso immaginare xD)...Stu, John e Paul sono proprio dei tonti, talvolta...ma dei tonti adorabili xD

Clafi:Ciao!! Sono contenta che la storia ti piaccia...e anche Lucy, Geo, Paul e...va bene, gli altri xD Tranquilla, Fanny sta antipatica anche a me...anch'io ne conosco troppe di persone come lei, ormai xD Buon pranzo!(ok, sono le quattro e mezza passate, suppongo che tu abbia già finito...vabbè xD)...spero ti sia piaciuto anche questo capitolo e...attenta a George! xD

Teleri:Già già...come farebbero senza Lucy? XD Comunque tranquilla, non credo che ci sarà niente tra Fanny e Geo...se non voglio che Lucy(insieme a tutte voi) mi ammazzi xD

E ora vado a ripassare per la verifica di spagnolo xD

A presto,

Marty

Peter Harrison

-Lucyna! Lucyna, sono Fanny! Apri!-

Nessuna risposta.

-E così questa è Casa Harrison!-

-12 Arnold Grove, Liverpool. Casa Harrison. Problemi?

La porta si era aperta.

Oh, se si era aperta!

...

D'accordo, la porta si era aperta.

Fanny era caduta...svenuta...morta?

La porta si richiuse.

-George!! Lucy!! Conoscete la morta sotto casa??-

-Che c'è, Pete?-

George e Lucy si affrettarono a rangiungere Peter, che riaprì la porta.

Lucy sobbalzò.

-F-Fanny?-

-La conosci?-

-Chi, io?- si riprese lei.

-Macchè! Comunque, signorina...metta pure i suoi volantini qui fuori. Siamo Cattolici praticanti, non ci interessano le vostre scoperte su Geovah. Provate più avanti-

-Ma...-

-Non siamo in casa!-

-Ma...-

-Statemi bene, Buon Natale!-

-Ma...-

-E felice Anno Nuovo!-

-Ma...-

-Pete, chiudi pure!-

-Lucy, chi era?- chiese George, interrogativo.

-Fanny-

-Fanny chi?-

-La sorella di Geovah. Cioè, George, sveglia!-

-Aaah...quella del mio appuntamento!-

-Ci sei arrivato!! Dio esiste!-

-Ah...e perchè non le hai aperto?-

-Siamo Cattolici praticanti, no?- concluse Lucy, facendogli l'occhiolino.

George sorrise.

-Se lo dici tu...-

Peter, però, non era del tutto convinto.

Non passavano Testimoni di Geovah tanto spesso, da quelle parti.

-Signorina...signorina, si sente bene?-

-Disgraziata...- borbottò Fanny, tra i denti.

-Chi, io?- Peter ci stava capendo sempre meno.

-E io che la credevo un'amica...-

-Come ti chiami?-

-Vuole Harrison tutto per se, ecco cosa!-

-Cosa?!-

Solo allora Fanny si accorse di chi aveva davanti.

Il ragazzo di prima.

Perchè era venuta lì?

Anzi, dov'era?

-Chi sei? Chi sono?- chiese, guardandolo, ancora incredula.

-Peter Harrison, molto piacere. Sei un'amica di George?-

-George chi?-

-Mio fratello-

-Chi è mio fratello?-

Peter sospirò.

-Non tuo fratello, mio fratello...-

-Sei mio fratello?

-Ti senti bene?-

-A chi hanno asportato un rene?-

-D'aaaccordo. Tu non stai bene-

Peter era fortemente tentato dal chiuderle la porta in faccia...ma non lo fece.

Chissà perchè, poi.

-Io sto benissimo! Non ho la febbre, vedi? La varicella, forse...-

-Ti hanno drogata? Hai la febbe alta?-

Fanny scosse la testa, riprendendosi quasi del tutto.

Cosa stava dicendo?

-Vabbè, vieni dentro- sospirò Peter, afferrando Fanny per un braccio e portandola dentro.

Prima però si sentì in dovere di farle un avvertimento.

-Però noi siamo Cattolici praticanti, eh!-

***

-St Pauli...St Pauli...John, sai dov'è il quartiere St Pauli?- chiese Stu, osservando con attenzione una cartina.

-St Chee? Ma attaccati al tram, va!-

-John! Sii serio! Stiamo cercando di orientarci, qui dentro!-

-E le cartine a cosa servono, genio?-

-Non ci vedo nienteee!!-

-Accendi la luce!-

-Sì, Abracadabra!-

-John! Stu! Ragazzi! State calmi!-

Al povero manager arrivò un pugno dritto in un occhio, un altro sui denti e una bottiglietta di coca-cola(un'altra!!) in pieno viso.

-Va bene...continuate pure!-

-Geo, mi passi qualcosa da mangiare?- chiese Lucy, tappandosi le orecchi per non sentire le grida di John e Stu.

George sorrise come un'ebete.

-Stai...stai bene vestita così!-

-No...non hai qualcos'altro?-

-Cos'hai detto??-

-Niente! E tu?-

-Boh...hai fame?-

-E' da mezz'ora che te lo sto dicendo!-

George tornò a fissare il vuoto, mezzo inebetito, come sempre.

-George! Vuoi che mangi la tua chitarra??-

-Chee? No, aspetta...cosa...?-

-Che succede?-

-John ha strangolato Stu!-

-Assassino!-

Paul tentò di riportare la calma, ma una scarpa di Stu lo colpì in pieno viso.

-Ok...ci rinuncio-

Nella notte, una luce abbagliante illuminò il furgone.

-John! Adesso ci vedo! Abbiamo sbagliato strada...forse anche città...-

-Ma no...siamo arrivati...-

-Dove?-

-Lucy...-

-George?-

-Vedi anche tu...-

-No!-

-La polizia!-

Ed ecco qui...svanito il pericolo Fanny...per ora xD

Ok, mi sono fissata con 'sto per ora...xD Ma penso che le cose si siano risolte più o meno bene, per Geo, Lu', la Testimone di Geovah Fanny e...Pete Harrison.

Però...vedremo xD

Ok, adesso passiamo alle recensioni.

Thief:Già...e Paul, John e Rings erano i testimoni xD Il bello è che ci sposavamo durante le riprese di Help!...boh...xD Eh già, Geo e Lucy stanno così bene insieme...dovrebbero solo capirlo xD

Zazar:No, i pensieri su Mick no xD Georgino è proprio messo male con la testa xD Ma non amputarmelo, poi come faccio senza di lui?? xD Keith lo scoprirà presto...quando non troverà Lucy a casa xD E allora...secondo te come reagirà? xD

Clafi:Ok, niente per ora...per ora xD Immagino che sarai felice di sapere che il pericolo Fanny è scampato...e Geo è rimasto con Lucy. Per ora. XD Ok, basta xD Ora però se la dovrà sorbire Peter...povero, povero Pete xD

The: Yo soy, tù estàs, èl es...ok, basta xD Domani abbiamo la verifica...speriamo bene xD

In effetti è un po' simile al latino xD

Brava, fai lo striscione...si sa mai che quel geniaccio di George capisca qualcosa xD

Vai, Georgino, siamo tutti con te! XD

A presto,

Marty

Dov'è Lucy?

Dartford, 8. 30

-Mick...allora!! Ti vuoi sbrigare??-

-Arrivo, Keithy, arrivo...sta calmo!-

-Vuoi sapere cosa me ne faccio della tua calma, Jagger?-

-Ehm...no, grazie. Adesso chiamo Rub e...-

-Non è ancora pronta??-

-Veramente...-

-Vuoi sapere cosa me ne faccio dei tuoi “veramente”, Jagger?-

Mick sospirò.

-Questa conversazione sta divendando un tantino monotona, sai, Keith?-

-Ma non mi dire!!-

-E non ti imambolare davanti allo specchio, deficiente!-

Mick cominciò a cercare insistentemente qualcosa nella tasca dei pantaloni, dopodichè, cpn un gesto da grande prestigiatore, fece comparire una strana pastiglia bianca e a sventolarla davanti agli occhi di Keith.

-Et-voilà! Aspirina?-

-...-

-No, no, non dire niente! “Vuoi sapere cosa me ne faccio della tua aspirina, Jagger?”- recitò alla perfezione Mick, ignorando gli sguardi assassini di Keith.

-Bravo! E adesso va a chiamare tua sorella! O è morta in bagno?-

-Noo! La mia sorellina! Era così giovane!-

Keith sollevò un sopracciglia.

Stava fingendo, o era davvero così idiota?

Finse di pensarci.

Mick era veramente un caso disperato.

-Dì un po', Jagger...tu ci vuoi arrivare, alla vecchiaia?-

-Beh, non è che mi dispiacerebbe...-

-Ecco! Allora fatti trovare pronto tra...uno...due...tre...Mick!-

Jagger si era nuovamente imbambolato davanti allo specchio.

-Sì?-

-Cosa ti avevo detto?-

-Mi avevi detto qualcosa?-

-Dio, ma non si può...-

-Problemi, Keithy?-

-Ma io chiamo il telefono azzurro!!-

Mick osservò con attenzione l'amico.

-Sei nervoso, Keithy?-

-NO! Sono calmissimo!-

E così, all 9.00 del mattino, Keith Richards, Mick e Ruby Jagger partirono per Liverpool.

Fu un viaggio molto lungo(soprattutto per Keith) e pericoloso(per Mick, ovviamente), ma alla fine riuscirono ad arrivare a Liverpool. Vivi(più o meno).

-E adesso?-

-Come “e adesso”?? Adesso cerchiamo Lu', genio!-

-Ehm...bene. Dove?-

-Come “dove”?? Dico, Jagger, ti sei bevuto il cervello?? Dagli Harrison, no?-

-Da chi?-

-L'amichetto del cuore della Disgraziata...cioè, di Lucy-

-Aaah...matrimoni in vista?-

-Matrimoni no...funerali sì!-

-Che bello! Mi sono sempre piaciuti i funerali!-

-Anche a me!-

-Aspetta...funerali, hai detto?-

Keith sorrise.

-Ma sta tranquillo...inviterò anche te. Anzi...avrai un ruolo molto importante in quel funerale...davvero molto, molto importante!-

Mick ricambiò il sorriso, compiaciuto.

-Grazie! Sei davvero un amico, Keith!-

-Aspetta a dirlo, Jagger...aspetta a dirlo!-

12 Arnold Grove, Liverpool

Keith suonò il campanello.

Lo suonò più volte, ma non rispose nessuno.

Keith grugnì, facendo sobbalzare Mick, accanto a lui.

-Che succede? L'Apocalisse?-

Keith prese fiato.

-Vuoi sapere cosa me ne faccio della tua Apocalisse, Jagger?- lo precedette Ruby, con un sorriso.

-Non volevo dire quello!- si giustificò Richards, riattaccandosi al campanello.

Aprì Luise, la madre di George.

-Sì? Chi è?-

-Mrs Harrison?-

-Sì, sono io. Chi cercate?-

-Abita qui Lucy Richards?- intervenne Mick.

-Lucy Harrison, vorrete dire-

Mick si voltò verso l'amico, sperando che non perdesse nuovamente il controllo.

Conta fino a duemilacinquecento, Keith...uno, due, tre...duemilacinquecento!

-Che significa?? Ma io lo denuncio! Se scopro che quell'Harrison da strapazzo e mia sorella giuro che...io...-

Duemilacinquecento, Keith...duemilacinquecento!

-Oh, Keith! Sei tu! Che sciocca, come ho fatto a non accorgermene- esclamò allora Luise, battendosi una mano sulla fronte.

-Già...-

-Entra, caro, entra pure!-

-Dov'è mia sorella??-

-Chi, Lucy?-

-No, Genoveffa!-

-Keith! Sii gentile con la signora!- lo riprese Mick, beccandosi un'altra occhiataccia.

Luise sorrise.

Keith era un bravo ragazzo, in fondo...con qualche problema di autocontrollo, ma un bravo ragazzo.

Lo devo convincere a iscriversi a un corso di Yoga...chissà... pensava Luise, scrutanto con attenzione mista a curiosità il giovane-e poco controllabile- Richards.

-Lucy...Lucy...credo che sia ad Amburgo con George-

Keith alzò lo sguardo.

-Ad Amburgo...con George-

...

...

...

-Keith...aspirina?-

Buon pomeriggio a tutte!

Visto che bella giornata, oggi?

Il sole splende...o almeno qui da me xD

Tranquille, sto bene...a parte che ho appena preso 9 in inglese...9 in inglese!

D'accordo, non è una novità, avendo la media dell'8/9/a volte 10(modestia a parte xD), ma è sempre bello prenderlo xD

Anche perchè 9 è uno dei miei numeri preferiti(che novità xD)...

Ok, ora la smetto di parlare di me...passiamo al capitolo xD

Ho appena finito di ascoltare per la ventesima volta Ruby Tuesday...e con quella in sottofondo ho scritto il capitolo.

E, ovviamente, vi tengo sulle spine fino all'ultimo sulla reazione di Keith... xD

Vi dico soltanto che il prossimo capitolo parlerà della prima notte ad Amburgo...e, per tutte voi del fan club Lucy-Geo...anche di Lucy e Geo! XD

E, prossimamente...Ruby e Paul!

Passiamo alle recensioni...

Teleri:Ma no, alla fine ha conosciuto Peter Harrison...non le è andata poi così male...considerando di chi è fratello il caro Pete xD

Zazar:Ecco qui...per lo sclero di Keith dovrai aspettare il prossimo capitolo, però xD Lo so, sono cattiva...che ci posso fare xD E ovviamente Mick sarà con lui...con le sue aspirine xD

Clafi:D'accordo, basta per ora xD per ora i Beatles e la polizei li vedremo nel prossimo capitolo xD Brava, conosci una parola di tedesco...beh, vedi il lato positivo: io non ne conosco nessuna, a parte Auf Wierdesen...insomma, come si scrive xD Conosco lo spagnolo, però...(a Barcellona, l'anno scorso, ero io a tradurre tutto ai miei xD)...ma non credo che ad Amburgo serva molto xD

Marty:Nemmeno io l'ho mai visto, ad essere sincera...ma, come hai detto tu, con il fratello che si ritrova, non può essere poi così male...anche se Geo non lo batte nessuno xD

Beh, io sono arrivata al settimo capitolo(ottavo oggi xD) in una settimana, ma...i tuoi capitoli di Cry Baby Cry sono straordinari! A proposito, devi ancora aggiornare...se non vuoi che ti mandi Fido xD

Goodbye, Ruby Tuesday(l'ho sentita così tante volte che adesso vi saluto pure così...lasciamo perdere xD)

A presto,

Marty

Polizei

-Ad Amburgo. Con Coso-

-George-

-Fa lo stesso-

-Keithy...sta calmino, eh!- si raccomandò Ruby, che cominciava a vedere una strana luce negli occhi di Keith.

-Ma non finirmi le aspirine!- aggiunse Jagger, che probabilmente della situazione(come di tutto il resto, d'altronde), aveva capito ben poco...per non dire niente.

-D'accordo. Come va a finire Romeo e Lucia?-

Questa era proprio l'ultima cosa che Ruby e Mick, ormai preparati al peggio, si sarebbero mai aspettati da Keith.

-Ehm...Romeo e Giulietta?-

-Aaah...certo. Romeo va sulla Luna a recuperare il senno di cosa, lì...Lucia-

Ruby per poco non si mise le mani tra i capelli.

Senza lei e Lucy, quei due sarebbero stai persi.

Ma perchè Astolfo(ecco come si chiamava il promesso sposo di Giulietta!, direbbe Mick) non le faceva un favore e andava a recuperare anche il senno di quei due geni?!

-E dopo Lucia si ammazza, no?-

-Certo...trucidata da Don Abbondio!-

-Con la complicità di Frate Lorenzo, però!-

-Che poi vengono arrestati da Shakespeare...-

-E Manzoni!-

-Basta, basta! Non vi permetterò di distruggere oltre un secolo di letteratura!- gridò Ruby, sbattendo il pacchetto delle aspirine in faccia a Mick.

-Beene...dove eravamo rimasti?-

-Alla fuga di tua sorella con Mercuzio-

-Seriamente!-

-Seriamente, le cose stanno così!-

-Bene...- sibilò Keith, con tono fin troppo accomodante.

-IO UCCIDERO' QUEL VILE MONTECCHI! NELLA TOMBA, SUBITO!-

-Ehi, Tebaldo, calma!-

-Basta, io me ne vado!- annunciò Ruby, esasperata.

-Dove?-

-Mi arruolo nei Marines! Vado a denunciare gli assassini di Shakespeare e Manzoni, subito!-

-Salutaceli!- esclamò allora Mick, entusiasta.

Ruby contò fino a cento, dopodichè mormorò, esausta:

-Passami un'aspirina, Mick-

-Ad Amburgo. Andiamo ad Amburgo-

-Ma dai...che male faranno mai...- tentò Mick, ma il tono di Keith non ammetteca repliche.

-AD AMBURGO, SUBITO!-

***

-Reeperbahn. Questa è Reeperbahn-

-Ma non eravamo ad Amburgo?- chiese Stu, confuso.

-E' una strada, Stu!-

-Ah...sì, volevo solo mettervi alla prova!-

-Questa è la strada. E questo è il club-

-Carino...-

-Ma che cavolo ci vedi, con questo buio??-

-Lo so e basta!!-

-Sì, certo..piccolo genio!-

-Modestamente...-

-Hallo!- disse il tedesco, parandosi davanti al furgone, costringendo tutti a scendere.

Tutti, tranne Lucy e George, nascosti dietro la custodia della chitarra di George e la batteria di Pete.

-Huga huga!- rispose Stu, con un sorriso smagliante.

Il tedesco lo guardò male.

-Chi siete?-

-Musicisti! Veniamo da...da...da...-

-Marte!- esclamò in quel momento Paul, guadagnandosi le occhiatacce dei tedeschi, Stu e John compresi.

-Liverpool-

Il primo tedesco inarcò un sopracciglio.

-Inglesi?-

-Di certo non Eschimesi!-

-John!-

-John...nome curioso!- disse un altro tedesco, squadrando John dalla testa ai piedi.

-Ehi, ehi...il più bello sono io!- intervenne Stu, fingendosi offeso.

Paul scoppiò a ridere.

-Sognate, sognate, carucci!-

-Prego, caruccio??-

-Oh...John! Stu! Che ci fate qui?-

Stu alzò gli occhi al cielo.

-Stiamo facendo il bucato!-

-A...a quest'ora?-

Nel frattempo, nel furgone

-Lu'...stai dormendo?-

-No, sono morta!-

-Lu'!-

Lucy strinse più forte la mano di George, poiché stava cominciando ad avere freddo...freddo, e anche un po' di paura.

-Lu'? Stai tremando?-

-N-no! S-sarà una t-tua imp...implessione!-

-Eddai, Lucyna...se proprio hai così freddo ti posso abbracciare...no?-

-Non ho freddo-

-Ah...ok-

-George...?-

-Sì?-

-Ehm...Mi puoi abbracciare comunque?-

-Sicura?

-Certo!-

-George?-

-Vuoi un altro abbraccio?-

-Ma...smettila, idiota! Volevo chiederti...-

-Cosa?-

-Saremo amici per sempre, vero?-

George esitò un attimo prima di rispondere, ma proprio mentre stava per dirle che, sì, sarebbero stati amici per sempre, o almeno lo sperava, e tante altre cose che si era già dimenticato, un tedescò entrò nel furgone.

-Ehi, voi due...scendete!-

George e Lucy si scambiarono uno sguardo terrorizzato.

-Cosa??-

-Come ci hanno scoperti?-

-Qui le domande le facciamo noi. Chi siete?-

-Siamo con loro- rispose George, indicando John e Stu, che nel frattempo si erano nascosti dietro al furgone, insieme a Paul e Pete.

-E tu?-

Lucy rabbrividì.

E adesso?

George le sorrise debolmente, nonostante tutto.

No. Lei era Lucy Richards.

Non poteva avere paura.

-Sono sua madre-

-Davvero??-

Stu e John, dietro al furgone, cercavano di mordersi le dita per non ridere.

-Uhm...- il tedesco si rivolse a George.

-E' giovane, tua madre, sai?-

Solo allora Lucy si accorse che, se George, a 17 anni, non ne dimostrava più di 13, lei, a 15...quanti ne dimostrava?

La scusa reggeva esattamente come un pop-corn regge una pantegana.

Zero.

Senza contare che George era alto quasi il doppio di lei.

-Eh, sa...questi figli! Crescono, crescono...crescono così tanto...- si inventò al momento, guardando i tedeschi speranzosa.

-Uhm...d'accordo. Attento a tua madre, ragazzino!- e con queste parole il tedesco diede un buffetto sulla guancia di George e uno sguardo più che significativo a Lucy, che indietreggiò.

-Auf Wiedersehen!-

Ed eccoci giunti alla fine...cioè, alla fine del capitolo, s'intende! XD

Spero vi sia piaciuto...e che la reazione di Keith sia stata soddisfacente, anche se stupida xD

Anche perchè...non è finita qui, ovviamente xD

Rispondo brevemente alle recensioni, prima che mia madre mi scanni(e potrebbe farlo, questo è il problema xD).

Zazar:Eh già, a Keith un'aspirina servirebbe proprio xD Comunque...allora, prima di tutto volevo scusarmi per non aver ancora recensito il capitolo di “Angie”, ma oggi ho avuto proprio pochissimo tempo(mi sono anche dimenticata di aggiornare If I Needed Someone...)...comunque l'ho letto ieri sera ed è stupendo! Prometto che se i prossimi non li recensisco, ti do il permesso di amputarmi xD (ma non succederà xD).

Comunque sì, povera Ruby Tuesday...anche qui l'hanno fatta disperare, povera ragazza xD Quando arriverà Bry, poi...xD

Marty:Già, in teoria la padrona di Fido saresti tu...beh, dettagli xD Che ruolo avrà Mick nel funerale? Keith l'ha già organizzato nei dettagli...e voi siete tutte invitate, ovviamente xD Ma no, dai, povero Mick xD Allora aspetto il capitolo su Cyn! XD

Clafi:Visto il titolo di questo capitolo? Polizei xD Oddio, il tuo professore mi fa già paura...la mia non è proprio così terribile, ma bisogna dire che il mercoledì all'ultima ora impazzisce proprio xD Dice sempre di aver un diavolo per capello e finisce per prendersela con noi...a volte bisognerebbe dirle: Prof...aspirina? XD Per quanto rigarda Rub e Paul..vedremo xD Non è ancora deciso...anche perchè deve ancora arrivare Bry...e poi...e poi...sorpresa xD
Ah, Auf Wierdeccetera(non riesco a riscriverlo xD) vuol dire arrivederci...se non ricordo male xD

Thief:KET? Scusa l'ignoranza, ma...che cos'è? XD Comunque...non ti preoccupare. Già, Keith è un mito...non si smentisce mai xD Tranquilla, Jagger mi seve ancora...non posso farlo ammazzare subito da Keith, purtroppo...per Keith, ovviamente xD

Purtoppo Lucy non sta ancora con George, però...chissà...(ed ecco il ritorno trionfale dei

chissà ) xD

E per fortuna che dovevo essere breve xD

Vabbè, dopo tutto posso dire che scrivere questo capitolo è stata un'impresa...non tanto per il capitolo in se, ma per mia mamma...perchè diavolo i genitori non sono un pochettino più accomodanti?? Boh xD

Ho dovuto persino stendere i panni per non dare nell'occhio mentre uscivo e entravo in camera di nascosto...vabbè, meglio che lasciamo perdere xD

A presto,

Marty(che dopo questo capitolo, può anche morire tranquilla xD E va a mangiarsi un gelato...nonostante l'ora...ma non ditelo a George xD)

Let's Spend The Night Together

I tedeschi se n'erano andati.

Lucy tirò un sospiro di sollievo.

-Sei stata mitica, mamma!- si congratulò George, abbracciandola.

-Lo so, lo so...-

Ma i due vennero nuovamente interrotti da Stu e John, che avevano passato tutto il viaggio a litigare e probabilmente avevano intenzione di continuare.

-E così...questa è Reep...reep...reep- cominciò Stu, strizzando gli occhi su una cartina praticamente invisibile, nel buio più totale.

-Reeperbahn, piccolo genio!-

-Ecco, stavo per dirlo io!-

-Vabbè...- li interruppe Paul.

-Entriamo-

I tre fecero per avvicinarsi al Club, silenziosamente seguiti da Lucy e George.

-E'...è chiuso...?- mormorò Paul, spingendo con più forza la maniglia, ma invano.

-Ma no, sei sempre il solito deboluccio, Macca!- lo riprese Stu, scansando il povero Paul con una gomitata e avventandosi sulla maniglia.

-Allora, Super-Stu?-

-Chiuso?-

-Come “chiuso”??-

-Non ci stai mettendo abbastanza forza, Stu!-

-E che cavolo, John! Per poco non mi viene un'ernia!-

-Fa provare a me, razza di mollaccione!-

-Johnny?-

-Sei ancora tra noi?-

-Gnnnnn!-

-Gnnnnn cosa?-

-SUTCIFFE!-

-Presente!-

-Che vuoi, John? E' chiuso!!-

Paul alzò gli occhi al cielo.

Sarebbero mai cresciuti?

-Fatemi vedere...-

A quelle parole, Stu, John, Paul, Pete e persino George, scoppiarono a ridere.

-Lucy?!-

Lucy si avvicinò alla porta, ignorando le risate dei ragazzi...o meglio, dei buffoni dietro di lei e...suonò il campanello.

-Ma come ha fatto??-

-Dico, come abbiamo fatto a non pensarci prima??-

-Chi siete?-

-Lucy Richards Harrison, manager dei Beatles e madre di George Harrison. Cerchiamo il proprietario del Club qui accanto-

-Non compriamo niente, grazie-

-Ho detto...ma avete sentito cosa ho detto, almeno??- ripetè Lucy, stizzita.

-Mmh...sì. Bruno Koschmider...adesso ve lo portiamo-

-Sia lodato il Cielo!-

-Cosa?!-

-Grazie!-

Poco dopo, il “loro uomo”, un vecchietto mutilato e, come se non bastasse, mezzo addormentato, tale Bruno Koschmider, barcollò verso di loro.

-E' lei il Signor Koschmider?-

-Cenerentola non sono di sicuro-

Stu rise.

John gli mollò una gomitata dritta nello stomaco.

-Potete aprire il club, per favore?-

-No-

-La prego...apriteci! O mia madre morirà di freddo! Aspetta un bambino...- tentò George.

Lucy lo fulminò con lo sguardo.

Era una sua impressione, o si stavano nuovamente approfittando di lei?

-Ah sì? E si chiama Maria, per caso?- rispose Koschmider, sarcastico.

-Lucy. Lucy Richards-

-E va bene...entrate! Ma, scusatemi, Signora Maria...non sembra incinta!-

-Se è per questo nemmeno lei sembra vivo-

-Ma lo sono-

-Vede? Le apparenze ingannano-

E con quelle parole, Bruno Koschmider aprì il Club.

I Beatles si sistemarono alla bell'e meglio sui sedili del locale, tentando di dormire.

Il giorno dopo sarebbe stato un lungo, lungo giorno...

***

-Il primo treno per Amburgo! IL PRIMO!-

-Eddai, Keith, non esagerare...cosa vuoi che sia...-

-IO LO AMMAZZOOO!! Anzi, sai che dico, Mick? Li ammazzo entrambi!-

-Ma Keith...- fece per dire Ruby, ma Mick la interruppe.

-Ottima idea!-

Ruby gli lanciò un'occhiataccia.

-Mai contraddire il cane che morde...-

-Chi è che morde?-

-Chi mi ha dato del cane?!-

-Comincia a scappare, Mick!-

Keith si alzò di scatto dal sedile.

Mick impallidì.

-Ok, forse ho sbagliato proverbio...-

Ma non fece in tempo a finire la frase, che un alquanto furioso Keith Richards, usando il povero libro di storia di Ruby(l'unica intelligente che studiava anche in treno, invece che scannarsi con i suoi vicini di posto) come trampolino, gli balzò praticamente in testa.

-KEITHYYYYY!! Non mordereeee!-

Proprio in quel momento, il controllore passò e, anche se con qualche riluttanza, domandò timidamente:

-Signori...biglietto?-

Ruby gli lanciò uno sguardo pieno di compassione.

-Mi creda, Signore...se posso darle un consiglio...cambi mestiere! Subito!-

Buon pomeriggio a tutte!

Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto...nel frattempo, ne approfitto per chiedervi una cosuccia...volete che parli anche della prima estate che Geo ha passato con Lucy, nei prossimi capitoli?

E delle avventure di Keith, Mick, Rub(e Lu') a scuola(quindi, anche di come è nata l'amicizia dei ragazzi)?

Scusate se non rispondo alle recensioni, ma ho ancora tutta la verifica di geometria da correggere che mi aspetta xD

A presto,

Marty

June, 1957

Giugno 1957

“Cara Ruby,

Sono a Liverpool.

George è venuto a prendermi alla stazione, è stato davvero carino...

E poi, vabbè, si sa che George è sempre carino.

E' venuto con suo fratello, Peter, quello per cui aveva “perso la testa” Fanny(appunto, perchè lei perde la testa ogni settimana)...

Siamo andati subito a casa, dove Luise, la madre di George, mi ha fatto sistemare nella stanza di sua sorella Louise, che era partita per il college a 17 anni e non era ancora tornata...

La stanza di Louise è molto bella...forse anche perchè è così vicina a quella di George...beh, ma questo non c'entra.

Luise mi ha detto: “ringrazia che Louise è al college, altrimenti ti sarebbe toccato dormire con George...” ed è scoppiata a ridere.

Adesso io mi chiedo: perché diavolo Louise è partita??

Non poteva restarsene qui, nella sua bella stanzetta...no?

Uffa...a volte pensi che sarebbe così bello, come quella sera, l'anno scorso...la mia prima sera a Liverpool, ricordi?

Tu ti sei fatta ospitare da quello strano McCartney...e io da George.

E sai dove siamo stati??

No, questo non te l'ho mai detto...la White Star Line, la nave dove lavora Harold Harrison, il padre di George!

E' una nave assolutamente stupenda..non credo di essere mai stata su una nave così grande...ma George mi ha promesso che potremo andarci tutte le volte che voglio.

Anche domani!

Adesso ti saluto, è quasi pronta la cena e ancora devo scrivere a quei babbioni di Keith e Mick...a proposito, me li saluti?

Dì a Keithy che la sua sorellina sta benissimo insieme a “Coso Harrison” e che non sente affatto la sua mancanza...ah, e poi digli anche che gli voglio bene.

A presto!!

Baci,

Lu' ”

“Cari Keithy e Micky...

come state??

Io bene...benissimo...anzi, meravigliosamente!

George è fantastico, cento volte più fantastico di voi due messi insieme...

Dico, ma perchè non ho avuto lui come fratello??

Ah, nel caso Keith abbia strappato la busta prima di leggere il nome del mittente, come suo solito, è la vostra “adorata” sorellina che vi scrive.

Nel caso ve lo foste dimenticati, Revolution Richards, Lucy, 29 Novembre 1945, Dartford...avete presente?

In caso contrario, chiedete a Rub...ma senza esasperarla troppo!!

Qui è tutto tranquillo, Louise (la madre di George) sta preparando la cena...poi io e George partiremo per l'Antartide e ci accamperemo in un igloo insieme ai pinguini per il resto della nostra vita, ad allevare foche.

Ci avete creduto??

Pff...siete sempre i soliti!!

P.S: Salutatemi quella povera santa futura martire Ruby.

P.P.S: Ok, forse un pochino mi mancherete...ma non illudetevi!

P.P.P.S: Per quanto riguarda le prime righe di questa lettera, non è vero niente.

L'ho scritto solo per farvi ingelosire...e, se vi conosco bene...ci sono riuscita!!

Georgino è fantastico, certo...ma anche voi lo siete! I babbioni più fantastici di tutta Dartford, contenti??

P.P.P.P.S: Conservate questa lettera, perchè non me lo sentirete dire tanto spesso...vi voglio bene, babbioni!!

Nota per Keith:Non uccidere Mick!!

Nota per Mick: Attento a Keithy...certe volte ha degli strani istinti assassini...ma ormai dovresti saperlo meglio di me!

Salutatemi la mamma e anche papà...e...sì, anche Fanny!

A presto,

Lucy Richards Harrison”

-Lu'...sveglia!!-

-Cosa? Come? Quando? Perchè?-

-Stai ripassando le 5 W, Lucy?-

-Nnn...no! Credo. Ma che succede??-

-E' mattina, Lucyna! E' ora di alzarsi!-

Lucy spalancò gli occhi, giusto in tempo per vedere Stu e John ridacchiare come due comari.

Ma com'è che non li avevano ancora ricoverati? Pensò.

-Dove andiamo oggi?- chiese con un filo di voce, mentre George si infilava la camicia.

-Curiosa, eh?-

-Più che legittimo, direi- rispose Lucy, senza scomporsi.

-Koschmider ci ospita a casa sua. Carino da parte sua, no?-

-Chi, il morto vivente?-

-Esatto, mamma!-

Stu e John scoppiarono a ridere.

-Coraggio, Lu', vestiti!- le gridò Stu, lanciandole un vecchio straccio che aveva appena calpestato.

Lucy gli rilanciò lo straccio.

-Dissolvetevi e mi vestirò!-

-Che ne dite, ragazzi, ci dissolviamo?-

Lucy sorrise angelicamente.

-Ah, se lo sapesse Keith...-

-Ok, ok, ci dissolviamo!-

-Fermi tutti! Qui è Keith Richards, nessuno si muova!-

-Keith Richards...Keith Richards?!-

-E Mick Jagger-

-Sei nei guai, Lucy Richards!-

Ta-daaa!! Ok, pessimo modo di cominciare, lo ammetto xD

Ho deciso che, allora, l'estate di Geo e Lu' e le avventure scolastiche di Keithy e Mick le racconterò attraverso le lettere di Lucy, Ruby, Mick e Keith...così non si confonderanno troppo con la storia principale xD

Ebbene sì, ho interrotto ancora sul più bello xD

Vi dico solo che il titolo prossimo capitolo(che so già che vi piacerà xD) sarà “Harrison VS Richards”...e ho detto tutto xD

Per questo capitolo, però, dovrete aspettare fino a domani alle sei, purtroppo, perchè sono a Pandino tutto il giorno, a casa delle mie cuginette e non ho internet...a meno che non passiamo dal ristorante di mia zia e mi collego con la rete di lì...altrimenti preparo il capitolo(anche quello di If I Needed Someone)e appena arrivo a casa aggiorno, promesso! xD

Ah, altre due cosette...durante questi ultimi capitoli, scritti ascoltando “She's a Raimbow”, ho trovato anche il soprannome perfetto per Lucy...eheh xD

Se volete anticipazioni, cercate indizi nella canzone(soprattutto nell'ultima parte) xD (mi ricorda troppo le cacce al tesoro impossibili che facevamo io e una mia amica per il mio compleanno xD)...

Mentre per quando riguarda la famiglia Harrison, di Harry non si sa quasi niente, di Louise solo che a 17 anni e partita per il college e da allora non è più tornata...mentre Peter, lui sì, ha fondato con George i Rebels, nel '56, quindi parteciperà anche lui alla storia(anche se senza Fanny xD)...e, una cosa che volevo specificare, George ha scritto nella sua autobiografia che suo padre, Harold, era stato marinaio sulla White Star Line, mentre dopo è diventato autista di autobus(non so bene quando)...ma qui è ancora marinaio...la White Star Line mi serve ancora...soprattutto per Lucy e Geo! xD

Passiamo alle recensioni...

Zazar:Si sì, Stu è proprio un mito! Povero, mi è dispiaciuto così tanto per lui...erano così amici!

E sì, Ruby Tuesday sta per arrivare...e ti dico che avrà un ruolo davvero importante in questa storia...anche per Keith xD Poi si sa, di babbioni come Jagger e Richards è difficile trovarne xD

Marty:Eh già...non so se la polizia tedesca è davvero così scema(nel '43 sicuramente no, purtoppo...), perchè Lucy incinta, proprio...bisogna essere davvero, ma davvero babbioni xD

Thief:Davvero ti è capitato? Anche a me! XD Succede sempre che quando ho un problema che non riesco a risolvere e chiamo mio papà...mio papà arriva e, automaticamente, prima ancora che lui possa fare niente, questo si risolve xD Boh xD E poi, si sa, Lucy è un genio...proprio come me xD (che modesta xD)

Teleri:Già, ma Keithy è un fratello tutto particolare...e non gradisce molto che sua sorella sia chissà dove con George Harrison(quando nasceranno Beatles e Rolling Stones, poi...xD)

A presto,

Marty

Harrison VS Richards

26-3-1958

Tema di Lucy Richards

“Il mio migliore amico”

Il mio migliore amico, George, è il miglior chitarrista di tutti i tempi e suona nel miglior complesso di tutti i tempi.

Quando prende la chitarra e se la appoggia sulle ginocchia, come se fosse un gattino, come se fosse la sua unica arma...

E la suona ogni giorno, la suona come solo lui sa fare... come se già fosse l'ultimo minuto, come se non ci fosse più tempo da perdere...come se, correndo incontro a una morte imminente, dovesse concentrare tutta la sua vita in quella nota, in quel Si bemolle...

Come se il respiro gli si fermasse su quelle corde e cominciasse ad andare all'indietro, al rallentatore, quasi debba ripercorrere tutta la nostra esistenza, anche quello che non abbiamo ancora vissuto, prima di concludere...

Con quella chitarra, come se fosse la sua aria, George da tutta la sua vita...e la affida a lei.

E quando conclude, posa la chitarra a terra e sorride, ti manca veramente il respiro e ti manca ancora qualcosa, anche se non capirai mai che cosa...

Il mio migliore amico è bellissimo.

Ha gli occhi neri come la notte, come quelle notti di mezz'estate, che ti colgono alla sprovvista, che non ti lasciano speranze.

Come quelle notti per cui moriresti, senza fiato, senza nemmeno accorgertene.

Ha i capelli scuri, indefinibili, neri, forse, sempre spettinati, con quel ciuffo ribelle che gli conferisce quell'aria un po' selvaggia da bravo ragazzo, o da ribelle...ripende dai punti di vista.

George ha negli occhi quella luce sconvolgente che sarà la Rivoluzione, quella vera, quella che tutti sognano.

E nel suo sorriso...nel suo sorriso George nasconde la sua arma segreta.

Quel sorriso al tempo stesso dolcissimo e diabolico, quel sorriso da pazzo, da incosciente, quel sorriso così semplicemente...da George.

Il sorriso del mio migliore amico.

George ha quel carattere impossibile e sempre sulla difensiva di chi vuole cambiare il mondo, tendente al ribelle, ma in realtà...non c'è mai niente di sbagliato in quello che fa, in quello che dice.

Riesce a farti credere che sia la cosa giusta, fino alla fine e se non lo è, non pensi di aver sbagliato, perchè aver sbagliato con lui è una delle poche cose giuste che ti potrebbero mai capitare...

E dopo quest'immagine di angelo infernale, di intrepido, insignificante, ragazzino di periferia, sono costretta a passare ai punti dolenti.

George Harrison, l'incredibile babbione dal cuore d'oro, è anche, appunto, uno dei più grandi babbioni di Liverpool.

Si piazza in seconda postazione dopo Keith e Mick, questo è sicuro.

Quando mi convince a seguirlo in imprese assurde, degne di un folle, come se fossero quptidianità...la nostra quotidianità.

Quando Luise, sua madre, fa i biscotti e la cioccolata e noi ci nascondiamo sotto il tavolo a mangiarli, rubando anche quelli di Peter...e poi facciamo finta di niente, con i nostri sguardi innocente, le briciole tra i capelli e la cioccolata sciolta ancora tra le dita...

Il mio migliore amico è un criminale.

O meglio, questo è quello che vorrebbe diventare da grande.

George Harrison, il più grande chitarrista-criminale dell'universo conosciuto.

Chissà chi sarà la sua prossima vittima?

E chissà se quel giorno, quando saremo grandi, io sarò ancora qui, a ricordare tutto quello che abbiamo passato insieme, in soli due anni...e chissà quanti anni passeranno ancora.

E chissà quanti altri sorrisi al cioccolato, briciole di paradiso, ancora dovremo vedere, ricordando l'allegro pizzicorino della cioccolata calda sulla pelle...e i brividi di freddo di un'estate troppo calda.

E quanti anni passeranno, prima degli anni della Rivoluzione...e quandi potrò dire che la Rivoluzione è stata per tutto questo tempo di fianco a me, a sorridermi dal banco accanto...

George Harrison, la mia Rivoluzione personale.

E allora potrò finalmente dire...

Ecco, questo è George Harrison, il mio migliore amico.

Lucy Richards

***

La porta si spalancò.

-Sì? Chi cercate?-

Keith rimase letteralmente a bocca aperta.

E quello chi diamine era?

-E lei chi sarebbe??-

-Bruno Koschmider, per servirla. Anzi, per buttarla fuori di casa. Questa è casa mia!-

-D'accordo, nonnetto, ora però spostati! Sto cercando mia sorella-

-Nonnetto lo dirai a tua sorella!-

-No, no, per niente! I nonnetti sono buoni e dolci, o almeno, di solito. Lei è una disgraziata!-

Bruno Koschmider afferrò un bastone e lo agitò verso Keith, con aria minacciosa.

-E io ti sembro buono e dolce??-

-Ehm...ora che la guardo meglio...non tanto. Non se la prenda, eh!-

-Che vuoi?-

-Mia sorella-

­-Prova al supermercato qui di fronte-

-Ma...Signore! Mia sorella, Lucy, Lu'...aspetti un secondo...come ha detto di chiamarsi?-

-Bruno Koschmider-

-Non lei, mia sorella!-

-Io non ho sorelle-

Keith per poco non urlò.

-MIA sorella!-

Bruno Koschmider gli lanciò un'occhiataccia.

-Vivo solo-

-Ma...era qui poco fa!-

-Addio-

-Mi scusi, ma...-

-E' stato un piacere. Ritorna tra un paio d'anni-

E gli sbattè la porta in faccia.

-Ruby...?-

-Lucy, Lucy, Lucy...si può sapere cos'hai combinato??-

-Vedi...George...io...-

-Aspetta aspetta....ho capito! E brava la mia amichetta!- Ruby rise.

-Ma...ma no, che hai capito?! Non hai capito proprio niente! Ruby!-

-D'accordo, d'accordo...ma adesso non farti trovare da Keithy la furia, eh!-

-Speriamo...e grazie ancora per l'aiuto!-

-Quando si dice...whit a little help from my friends...-

Ruby le fece l'occhiolino.

Di amiche come lei ne rimanevano poche, ormai.

Fu allora che Keith, uscendo, si imbattè in un alquanto spaesato George Harrison.

-TU! Vile Montecchi!-

-Chi, io?-

-TU! Rovina della mia famiglia!-

-Chi, io?-

-TU! Rapitore di povere sorelle indifese!-

-Chi, io?-

-MA IO TI AMMAZZOOO!!-

-Bene...ma hai fatto tutto tu, eh!-

E così incominciò il tanto agognato duello.

Riuscirà il Prode Harrison a ritornare al castello?

Lady Fairer lì lo aspetterà...ma prima vedersela con Richars dovrà!

Ruby Tuesday aiutarlo potrà...

...Se un aspirina di Jagger il Prode inghiottirà.

E così, Harrison VS Richards sia...

E che possa, il nostro eroe, ritrovare la via!

Avuta la benedizione della Fata Madrina,

E anche quella di Martina,

Gli basterà solo un po' di fortuna...

...E in caso contrario un ospedale,

Purché mentre i Beatles lupi ululano alla luna,

Keith non lo ammazzi sulla statale.

To be continued?

Ed eccoci alla fine di questo capitolo...interrotto anch'esso sul più bello, con quattro stupidi versi...sarà che oggi abbiamo fatto la Divina Commedia(e più precisamente la Porta dell'Inferno) e Dante deve avermi contagiato xD

O sarà che ho passato tutto il pomeriggio con mia cugina, che presto compirà gli anni(29...Zazy, consolati, non sei poi così vecchia xD), che un po' studiava diritto per il suo terz'ultimo esame, un po' parlava con me dei miei vestiti per la cresima (punto dolente...xD), di Beatles e Rolling Stones...devo sempre insegnarle tutto io xD

Credo che, se non diventerò scrittrice e giornalista(come Ruby Tuesday), diventerò insegnante di Beatles a ore xD

Come ho detto nel capitolo precedente, racconterò l'infanzia di Lu', Geo, Keith e Mick attraverso le lettere...e, per due capitoli(questo e il prossimo), attraverso i temi di Lucy e Geo...come questo, che(anche se è la mia descrizione ideale di George xD), è uno dei miei tipici temi scolastici...o meglio, uno dei miei tipici temi Lucyzzati xD perchè, purtroppo, quelli non parlano di George...anche se io ce lo infilò sempre in tutto xD ed è grazie a questi “temi” che spesso vado fuori tema xD

E forse perchè questo capitolo l'ho immaginato mentre correggevo un vero tema, in classe, durante l'ora di supplenza...

Vabbè, passiamo alle recensioni...

Zazar:Proprio così...in fondo, come faremmo senza la cara Ruby Tuesday? E sì, a Lucy sarebbe piaciuto dormire Georgino...e non è l'unica xD E qui la sfida è iniziata, introdotta dai miei versi (poco) Danteschi xD

Teleri:Tranquilla, ho capito...più o meno xD Davvero sei stata ad Amburgo? Dev'essere bellissimo!! O almeno, io mi sentirei male a pensare di calpestare la stessa terra che hanno calpestato Loro(sempre la solita!!) xD

Marty:Keith e la rapina xD Me lo posso immaginare xD E sì, George con la camicia....anche lui me lo posso immaginare xD Va, andiamoci tutte insieme ad Amburgo...con i Beatles xD Sarebbe troppo bello xD

Thief:Anch'io ho pensato la stessa cosa xD Peccato non poter essere al posto di Lucy, vero xD E...sì, anch'io sono un po' matta, certe volte xD

The: E fai bene!! xD Ce ne saranno, di guai, infatti...anche nelle lettere xD

A presto,

Marty

Thank You, Ruby Tuesday!

“Cara Elisa,

Da quanto tempo non ci vediamo!

Keith ti avrà già raccontato ogni cosa...

Sono a Liverpool, con George, il mio migliore amico da quasi un anno e mezzo, ormai.

Ti piacerebbe, sai?

Pensavo che di babbioni come Keith e Mick ce ne fossero pochi(o almeno lo speravo) e invece...

Ti ricordi di quando Mick si era preso quella specie di sbandata per te e ci seguiva sempre dappertutto, portandosi dietro la povera Rub, come scusa?

E ricordi la poesia che ti scrisse, quando eravamo ancora alle elementari?

“Miss Elisa per mano con Keith,

Camminava, la cugina innocente,

Con il sorriso che il sole celava,

Perchè di ghiaccio era il suo cuore.

Miss Elisa, lacrime e luce alla fine dell'arcobaleno,

Guardami anche solo per dirmi che mai mi guarderai.

Miss Elisa dagli occhi neri, luminosi e ridenti,

Come di una pantegana l'acuto sguardo.

In memoria del fu dì in cui ti sorrissi gagliardo.

Arrossisti, Elisa, fascino d'Oltretomba.

Fasci di luce al cui confronto, parea Beatrice

Solo una lontra saltatrice.

Miss Elisa, se Keith lo sapesse,

quali Romeo e Cleopatra saremmo?

Miss Elisa, sorridi d'incanto,

Ripeti le parole che dicemmo,

Che se ti dovesse venire un infarto,

Con un funerale lo festeggeremmo.

Miss Elisa, quando morirai,

Ricordati di quanto ti amai.

E se un'infarto ti cogliesse alla sprovvista,

Ricordati sempre del nostro amore a prima vista.

Ttuo,

Mick Jager”

Che poeta, eh?

Paragoni acutissimi, degni di Dante e Petrarca...

Anche perchè, a mio parere, Dante l' avrebbe mandato all'Inferno senza tanti complimenti...solo lui poteva paragonare Beatrice a una lontra saltatrice!

Per non parlare dello sguardo acuto di una pantegana...da quando le pantegane hanno “sguardi acuti”?

E, soprattutto, da quando Mick si dedica all'osservazione delle pantegane?

E quante volte ti ha parlato di quando morirai d'infarto!!

Di la verità, Elisa, hai veramente intenzone di morire d'infarto?

Beh, auguri!

Per quanto riguarda Romeo e Cleopatra, poi, lasciamo a Giulietta e ad Antonio i commenti.

Nelle ultime righe, invece, la “poesia” raggiunge i vertici del romanticismo...appoggiate anche dalla straordinaria correttezza morfo-sintattica.

“Ti do 3 e faccio gli scongiuri perchè un fulmine mi colpisca in testa prima di poter vedere la ta pagella di fine anno”, era stato il commento della prof.

E grazie, potevano anche prenderla in parola, però!

L'hai conservata, poi, la poesia?

E ti ricordi di quando Mick ti ha suonato “Per Elisa” al pianoforte e poi ha detto di averla scritta lui per te, in collaborazione con Mozart?

Allora sono entrata io e ho gridato: “Grande!! Hai fatto resuscitare Mozart??”...ci è rimasto così male!

Io e te non riscivamo più a smettere di ridere...e lui e Keith ci hanno soprannominato “le Streghe di Dartford”...

Povero il ttuo Mick Jager, però...non gli hai mai dato satisfaction...chissà, forse potrebbe persino scriverci una canzone, un giorno!

So già cosa stai pensando...la tua frase preferita: “Si vede che tu e Keith siete fratelli!”.

Si vede, dici?

E, senti, a proposito di vederci, che ne diresti di venire a trovarmi a Liverpool??

Conosceresti George e rivedrai Mick anche se attualmente è ancora a Dartford...posso convincere lui e il tuo caro cugino, alias quel tonto di mio fratello, a venire qui per il fine settimana...che ne dici?

A presto, cuginetta!!

Lu' ”

***

Senza lasciargli neanche il tempo di parlare, Keith afferrò George per il colletto della camicia e gli lanciò uno sguardo truce.

-Oh....ehm...Keith! Che piacere...-

-Il piacere è tutto tuo, Harrison. E adesso, fuori mia sorella!-

A quelle parole, George perse qualsiasi voglia di scherzare.

La loro avventura era durata ben poco...adesso Keith avrebbe riportato Lucy a casa, ma non a casa sua, a Dartford...e chissà quando l'avrebbe rivista.

George era sicuro che se non ci fosse stata lei, con lui, ad Amburgo, avrebbe perso qualsiasi entusiasmo...non avrebbe più potuto fare niente.

Semplicemente, non voleva che se ne andasse.

E avrebbe fatto qualsiasi cosa, per far sì che questo non accadesse mai.

-Ehi, calma...mica ce l'ho nel taschino!-

-Dov'è Lucy?-

-Io...io...non lo so-

-Come sarebbe a dire “non lo sai”??-

George gli lanciò uno sguardo supplichevole.

Doveva ancora giocare la sua ultima arma e l'avrebbe fatto adesso.

-Perchè non vuoi che stia con me? Non le succederà niente, lo sai-

-Questo non lo so. E poi, in ogni caso, è mia sorella!!-

Lo sguardò di George vagava distrattamente dai suoi piedi a Keith, che continuava a guardarlo con sguardo inceneritore, impassibile.

-E adesso come faccio?- disse, più a se stesso che ad altri.

-Era tutto troppo bello...-

-KEITH!- tuonò ad un certo punto una voce, facendo voltare entrambi i ragazzi verso il punto di provenienza.

-R-Ruby?-

-Lasciala stare, dai! Fai finta che sia una vacanza...-

-Una...una vacanza?! Ma come...-

-Rimarremmo qui anche noi- propose infine.

George sorrise, finalmente tranquillo.

Doveva più di un favore a quella ragazza.

-A controllarli- rilanciò Keith, senza smettere di trucidarlo con lo sguardo.

-D'accordo, d'accordo...ma tanto...cosa vuoi che succeda?-

-Naah...santarellino!- rispose Keith, battendogli una pacca sulla spalla.

In fondo non aveva niente contro di lui.

O meglio, niente di personale.

Gli sarebbe piaciuto vederlo un po'meno attaccato a sua sorella, certo...ma che che ci poteva fare?

E, finalmente, anche lui sorrise.

Mentre andavano a recuperare Mick, misteriosamente sparito, insieme alle sue immancabili aspirine, George ebbe l'occasione di parlare con Ruby.

-Sei stata grande, Rub! La migliore!-

Fu allora che Lucy li vide, uscendo finalmente allo scoperto.

Si era pettinata come ai vecchi tempi, come in quel lontano 1957.

Aveva legato i lunghi capelli neri in due codini arruffati che le davano quell'aria da ragazzina che, in ogni caso, non l'avrebbe mai abbandonata, la frangia che le copriva gli occhi, brillanti di curiosità mista a paura per la costante incertezza del suo futuro con George e l'imminente e improvviso arrivo di Keith, ancora pallida, ma al tempo stesso determinata.

Indossava una camicetta blu che ormai le stava stretta, a cui forse mancavano un paio di bottoni, forse messa anche al contrario, come era solita fare, con il colletto bianco ancora macchiato di cioccolata, su cui George aveva scritto, mentre lei non poteva vedere, “Lucy For President!” e sotto, in caratteri quasi indecifrabili, una delle sue canzoni preferite che lui e i Quarrymen suonavano sempre nei concerti, “Ain't She Sweet?", canzone che, a detta di George e John, le si addiceva molto.

Aveva un paio di shorts di jeans strappati sulle ginocchia e calze che un tempo erano state di Ruby, ripiegate più volte perchè non le stessero larghe, senza scarpe, perchè una l'aveva tirata in testa a Stu dopo una serie di battute stupide su lei e George e, poiché andare in giro con una scarpa sola poteva essere leggermente antiestetico, si era tolta anche l'altra, che però era andata a sfondare il vetro della finestra del Signor Koschmider, nella vana speranza di ammazzare un moscone.

George non avrebbbe potuto essere più felice di vederla.

-E io?- domandò lei, incerta, guardando Ruby e George con aria interrogativa.

Uno sguardo di Ruby, però, le fece capire che era tutto a posto.

-Puoi rimanere!- esclamò George, correndole incontro.

E, ignorando tranquillamente le occhiatacce di Ruby e Keith, aggiunse:

-Ho risolto tutto!-

Buon pomeriggio a tutte!

Oggi stavo rileggendo una mia vecchia storia e (sorvolando sulla poesia di Mick) è saltata fuori Elisa, cugina di Keith e Lucy...e...presto vedrete che ruolo avrà nella storia xD

Per quanto riguarda la descrizione degli abiti di Lu', invece, mi è stata ispirata da mia cugina, con la descrizione dei miei abiti per la cresima(e finalmente ho capito a cosa servono le cugine, oltre che a prestarmi il suo nuovo I-phone e regalarmi i nuovi impianti stereo xD)...vabbè, lasciamo perdere xD

Nel prossimo capitolo, invece, ci sarà il tema di George su Lucy...e, prossimamente, il primo concerto dei Beatles ad Amburgo!!

Passiamo(finalmente) alle recensioni...

Thief:Anche tu a computer di nascosto?? Non so se te l'ho già detto, ma anche lo scorso capitolo l'ho scritto di nascosto xD Comunque sì, George era sia un rivoluzionario che un criminale...in senso buono, ovviamente xD Insomma, era George xD

Teleri:Chiese e musei? Uhm...non credo xD A meno che non abbiano fatto concerti anche li....ma dubito xD Comunque, dev'essere stato bello...

Già, povero George...ma alla fine è finito tutto bene... Anche a me facevano fare temi simili, ma se avessi dovuto davvero descrivere George penso che prima avrei fatto santa la prof, poi avrei riempito tutto il quaderno xD E forse è meglio di no xD

Zazar:Grazie, grazie...te l'ho già detto che sei troppo, troppo gentile? XD Ecco qui il “duello” tra i due babbioni... E sì, abbiamo fatto la porta dell'Inferno...e pensa che per la prossima volta dobbiamo persino disegnarla xD Sarà stata quella ad ispirarmi i versi “Danteschi” e anche la poesia di Mick per Elisa xD

E oggi abbiamo l'incontro con il Vescovo per la cresima, speriamo bene xD

A presto,

Marty

She's a Rainbow

She comes in colors ev'rywhere;
She combs her hair
She's like a rainbow
Coming, colors in the air
Oh, everywhere
She comes in colors
She comes in colors ev'rywhere;
She combs her hair
She's like a rainbow
Coming, colors in the air
Oh, everywhere
She comes in colors
Have you seen her dressed in blue?
See the sky in front of you
And her face is like a sail
Speck of white so fair and pale
Have you seen a lady fairer?
She comes in colors ev'rywhere;
She combs her hair
She's like a rainbow
Coming, colors in the air
Oh, everywhere
She comes in colors
Have you seen her all in gold?
Like a queen in days of old
She shoots her colors all around
Like a sunset going down
Have you seen a lady fairer?
She comes in colors ev'rywhere;
She combs her hair
She's like a rainbow
Coming, colors in the air
Oh, everywhere
She comes in colors
She's like a rainbow
Coming, colors in the air
Oh, everywhere
She comes in colors

Tema di George Harrison

Nome: Elvis Presley. Dico, quante volte lo devo ripetere?!

Cognome: Non rispondo.

Classe: Scusi, ma non fa prima a guardare sul registro??

Data: Sa che hanno inventato i calendari, no? E allora perchè ogni volta ci fa perdere mezz'ora di tema con questo interrogatorio?

Volete sapere altro??

Numero di registro: E dagli con le domande intelligenti... che fa con il registro, ci si specchia? No, perchè a questo punto è inutile.

Titolo: “La mia migliore amica”

She's a Rainbow---> le si addice molto di più!

La mia migliore amica...la mia migliore amica.

Non è facile.

Lei è...non credo di ricordarmi come si chiama.

Ovviamente, perchè so che leggerà questo tema e andrà su tutte le furie, ma in fondo lo sa che scherzo...

Come potrei dimenticarmi un nome come il suo?

Revolution.

Parla da se.

E lei è proprio così, in un certo senso...una vera Rivoluzione.

Beh, lei potrebbe dire lo stesso di me...ma è da lei che è cominciato tutto.

Ad ogni modo, noi tutti la chiamiamo Lucy, Lucy Richards.

Ed è proprio questo il problema.

Richards.

Ancora fatico a credere che lei e Keith abbiano lo stesso sangue, lo stesso DNA...

Ecco, adesso lei mi risponderebbe: non possiamo avere lo stesso DNA, idiota!

Ma forse è proprio per questo che è lei...la fantastica e insostituibile Lucy Richards.

Suo fratello è un babbione, su questo siamo tutti d'accordo.

Lei non lo sa, prof, ma non può certo mettermi 4 per questo...vero??

Ma è proprio questa somiglianza-non somiglianza con suo fratello che la rende unica...Lucy Richards Harrison.

E' una promessa.

Lucy è come l'arcobaleno.

Ed è così ogni giorno, ovunque.

Lucy ha 13 anni, mentre io ne ho 15, ma se ci vedono insieme, nessuno se ne accorge mai.

Dicono tutti che sembriamo fratelli...ma io non voglio che sia mia sorella!

Ne ho già abbastanza, non credete?

Non riuscirei a vedermi in una vita con lei come sorella.

La mia migliore amica ha i capelli neri e lunghissimi, a volte lisci, a volte ondulati, come il mare di notte, che porta sempre legati con nastri colorati, in due codini, oppure sciolti sulle spalle.

Si veste sempre come preferisce, con tutti i colori del mondo, come i folletti dell fiabe o quelle bellissime fate nordiche di cui parlano i racconti popolari...ma almeno cento volte meglio.

Lei sarebbe capace di far brillare anche uno straccio.

Non c'è verso di imporle le proprie volontà...mai.

Ma Lucy è fatta così.

E' testarda, terribilmente testarda...per non dire tremenda.

E' una trappola mortale.

Non c'è verso di sfuggire, ne di stare lontano da lei...ma è così sfuggevole!

Impossibile.

Penso che non capirò mai quella ragazza, anche se lei sembra capirmi così bene...

A volte la sorprendo a scrutarmi con fare indagatorio, quasi volesse scoprire qualcos'altro, oltre a quello che già conosce di me.

Vale a dire, tutto.

Ma io sono quello che sono e nemmeno una come lei potrebbe inventare un nuovo George Harrison...non credo di poter essere diverso da così.

E lei lo sa.

Credo, o almeno spero, che mai e poi mai se ne andrà, perchè mai e poi fai potrebbe fare a meno di me.

Lucy è ribelle di natura, non c'è modo di fermarla...e quando si mette in testa qualcosa...è davvero terribile.

Una piccola, coloratissima, stupefacente streghetta, che vive nel mondo delle nuvole e cammina per le strade più malfamate della città come fossero i corridoi di Buckingham Palace, sorride a tutti e a nessuno, potrebbe far sentire un principe persino un mendicante.

Non le importa di niente e di nessuno...è davvero incredibile.

Guarda ogni piccola cosa come in cerca della più grande meraviglia...chissà quando si accorgerà che è lei, la vera meraviglia...

Lucy Richards, la mia migliore amica...

Have you seen a lady fairer?

Elvis Presley George Harrison

***

-Lu'...Lu'! Ti vuoi muovere?? Abbiamo un concerto, tra dieci minuti!-