All come to look for America

di Natalja_Aljona
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 18-6-2010 (Wish you were here...today) ***
Capitolo 2: *** Breakfast with the Nowhere Man and HarryGeorge (Tarquinio Prisco, non fare il Superbo!) ***
Capitolo 3: *** Down On the Corner (Willy and the Poorboys) ***
Capitolo 4: *** Hold Me Tight (...and rolling on the river!) ***



Capitolo 1
*** 18-6-2010 (Wish you were here...today) ***



All come to look for America

18-6-2010

(Wish you were here...today)




Tutto incominciò con un botto.

La radio si accese di colpo, iniziando a trasmettere le notizie della BBC del giorno prima.

-Non ce lo sappiamo ancora spiegare. Oggi, 17 giugno 2010, una ragazza ha riconosciuto in un barbone il volto del noto chitarrista George Harrison. Il barbone era intento a mangiare del pollo-

James Paul McCartney spalancò gli occhi, facendo un salto sul letto.

Lo sapevo, lo sapevo! Non dovevo mangiare tutto quel pollo, ieri sera!

-Perchè no, Paulie?-

Un'altro botto.

La radio giaceva a terra, in pezzi.

Improvvisamente, Paul si ricordò di non avere mai avuto una radio in camera.

Uno strano ronzio invase la stanza, facendo traballare il letto, e anche il basso di McCartney, appoggiato sul pavimento ai piedi del letto.

Paul appoggiò un piede per terra, provocando un fastidioso spostamento d'aria, che fece sussultare il basso.

Il suo basso Höfner , il suo Beatle-Bass.

-Quante ne abbiamo passate, insieme, vecchio mio!- sussurrò McCartney, accarezzando lo strumento con il dorso della mano.

-E quante ne abbiamo passate insieme noi quattro, nonostante tutto...- pensò poi, ma gli mancò il coraggio di dirlo ad alta voce, quando una voce familiare spezzò il silenzio quasi inquietante che si era creato dopo l'esplosione della radio.

-Accidenti, George! Ti avevo ben detto di non attaccarla qui, la chitarra, cavolo!-

George?

La persona a cui era indirizzata quella frase, però, sembrò non farci troppo caso.

Sempre che di persona si trattasse.

-Uhm. Il nostro Paulie diventa vecchierello, eh?-

Paul sobbalzò, riconoscendo anche l'altra voce.

-Ma sentilo, il giovincello!- lo rimbeccò la prima voce, ma alle orecchie di Paul arrivò soltanto un rumore di passi.

Passi che si avvicinavano.

-Qui sono Valeria Benatti e Roberto Uggeri, da RTL! Siamo qui per iniziare, questa mattina, un servizio speciale, in onore del sessantottesimo compleanno di quel gran b...assista di Paul McCartney, bassista, appunto, dei R...-

-Beatles!- si affrettò a concludere Roberto, tappando poi il microfono con una mano, per rivolgersi alla collega:

-Oh la la, Vale! Potrebbe essere tuo padre!-

-Magari!-


Paul sgranò gli occhi, reggendosi con entrambe le mani allo stipite della porta della camera da letto.

Poi fece per spostarsi, ma le sue nocche incontrarono il vuoto.

E allora capì di essere fuori dalla camera da letto.

-Ma che diavolo...-

Quello che vide, però, lo fece indietreggiare ancora di più.

-Non è possibile-

In uno squarcio di luce biancastra, il solito basso Hofner giaceva immobile accanto a lui.

Anzi, non proprio immobile.

Adesso si stava muovendo, come mosso da una mano invisibile.

-Forte! Ce l'ha ancora!-

-Sta fermo!-

Le solite due voci.

Poi si sentì soltanto un mugolio alla “Wall-e” , che sembrava proprio provenire dal basso.

-Scusateci per le interruzione, amici di RTL! Oggi è il 18 giugno 2010 e adesso...il mio cappuccino...VALERIA!- il cappuccino del radiocronista aveva cominciato a volteggiare per aria, ma senza cadere.

Qualche secondo dopo, la tazza tornò nelle mani di Roberto, sotto lo sguardo stupefatto di quest'ultimo...ma senza il cappuccino.

-Ehm...grazie- rispose quasi automaticamente, scrutando il fondo assolutamente vuoto della tazza con un espressione alquanto beota dipinta sul viso.

-Vale? Sei stata tu?-

La speaker, però, gli rispose con un altro urlo:

-LA MIA MANO! QUALCUNO MI HA MORSO LA MANO!-

Roberto scosse la testa.

-Qui sta succedendo qualcosa di strano-


A quelle parole, Paul mise entrambi i piedi per terra, alzandosi definitivamente.

Che ci faceva lì?

Poi si ricordò:

La radio, le voci, il basso...e adesso anche gli speaker di RTL.

Ma che giorno era?

La sveglia faceva le 23.59.


-Qualcuno si vuole degnare di accendere la luce?!-


A un certo punto, da uno dei pezzi della radio rotta sparpagliati sul pavimento, sopraggiunse una voce:

They really want to see you...my sweet lord!

Blue Jay Way

Buon pomeriggio a tutte!!!

Oggi, in occasione del sessantottesimo compleanno di Paul, ne approfitto per realizzare questa ideuccia che mi frulla in testa da stamattina... xD

Sarà forse un segno il fatto che stanotte ho sognato di intervistare Georgino(degli anni '70) in Blue Jay Way, di passare tutta la giornata(e forse anche di più) insieme a lui, finchè, prima di svegliarmi, mi ha lasciato il suo biglietto da visita con il suo numero di cellulare(no comment!), mentre con una scritta nel cielo mi diceva di festeggiare “come si deve” il compleanno di Paul, una volta sveglia...xD (I miei soliti sogni, ormai non c'è più niente da fare xD)...

Forse, non so, dipende anche dal fatto che tra sei giorni parto per Londra(e tra otto vado al concerto, anche se i biglietti non si sono ancora degnati di arrivare...!) e continuo a saltellare per la casa senza combinare niente di buono-ne di utile, o dai troppi ascolti di “America” di Simon & Garfunkel...

Video della mitica “America”---->http://www.youtube.com/watch?v=7CkV5zABaqA&feature=related

Sta di fatto che stamattina ho cominciato, appunto, a scrivere questa storia, inizialmente ispirata a un'altra storia che sto scrivendo, ma stavolta un'originale... ispirata sempre ad “America”, che riprenderò poi nei prossimi capitoli...

Non ho resistito alla tentazione di inserire i miei due speaker preferiti di RTL(tutte le volte che li sento nominare inizio a ridere che non smetterei più, sul serio e questo da quando ho sentito la diretta di “Giulietta e Romeo” dall'Arena di Verona e tutti i commenti della Benatti sull'attore che interpretava Mercuzio xD)...e poi...

Beh, per adesso vi dico soltanto che, in un certo senso, il viaggio in America ci sarà veramente...

Ma è una grande cavolata, per questo non credo che questa storia(un po' sullo stile di All together now, che ho pubblicato proprio il giorno di capodanno) durerà molti capitoli...credo! ;)

E dovrei anche mettere il resoconto(forse con foto) del concerto di Paul, da qualche parte, al mio ritorno da London City ;)

Beh, nel frattempo spero che vi sia piaciuto questo primo capitolo...


E...

BUON COMPLEANNO PAULIE!!!


A presto,

Marty ;)

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Capitolo 2
*** Breakfast with the Nowhere Man and HarryGeorge (Tarquinio Prisco, non fare il Superbo!) ***



Breakfast with the Nowhere Man and HarryGeorge

(Tarquinio Prisco, non fare il Superbo!)


Era arrivata, finalmente, la mattina del 18 giugno.

Paul si svegliò nel suo letto come se nulla fosse successo.

Il basso giaceva accanto a lui, dolcemente appoggiato sulle lenzuola.

Sembrava proprio una tranquilla, quasi estiva mattina di giugno.

Giù in strada, però, la situazione non era altrettanto tranquilla...

-Scendi dalle stelle Paulieeee...- canticchiava un ragazzo fasciato in una giacchetta di pelle attillata e pantaloni altrettanto stretti, in perfetto stile “Teddy Boy”.

-Pan di Stelle? Chi ha parlato di Pan di Stelle??- strillacchiò invece il ragazzino di fianco a lui, vestito alla marinara, con un ciuffo di capelli fuori posto(ma che gli conferiva ugualmente un certo fascino), che non dimostrava più di diciassette anni.

-Va bene, va bene. Adesso andiamo a fare colazione, ok?-

-Hai i verdoni??- domandò il primo ragazzo, sbattendo le ciglia.

-No, JOHN! Però, se vuoi saperlo, sono AL VERDE!-

Il ragazzo vestito da Teddy Boy si infilò le mani in tasca, sbuffando.

-Grande notizia-

-Già. Torniamo a fare i barboni? Per scroccare qualcosa da mangiare, intendo. Sono al culmine del mio fascino, così! A pancia piena però sarei più...più...insomma...sexy-Georgie, ecco- spiegò il secondo ragazzo, con un sorrisetto malizioso, accarezzandosi le labbra con la lingua.

Non era difficile capire a cosa stesse pensando.

Alla colazione.

-Ma...GEORGE! I vestiti strappati non mi donano. Che figura ci faccio poi con Pa...-

-Ehi, mamma, guarda! Quel manichino è uguale spiccicato a John Lennon! E' la copia sputata! E...parla anche!! Troppo forte...voglio parlargli!- strillò in quel momento un ragazzino, strattonando la madre per un braccio.

-ul- concluse il giovane, giocherellando con la fodera della tasca dei pantaloni per darsi un contegno.

-Pensi che mi abbiano riconosciuto?- a quella domanda, il secondo ragazzo si avvicinò all'orecchio del primo, sussurrandogli:

-Atteggiati a Barbie. Io faccio Ken-

-Ma perchèèè??!- esplose il primo, fingendo un pianto disperato.

-Perchè io sono più macho, è chiaro-

All'udire della risata fragorosa che seguì, il ragazzino indietreggiò.

-Mamma...il manichino ride!-

-Prrrr!! Blllll! I'm the Walrus! I'm the Nowhere Maaaaaan! Go-go-go-go jooooob!- il primo ragazzo, John, iniziò a fare smorfie in direzione del ragazzino.

Il diciassettenne, George, si portò una mano allo stomaco, che aveva cominciato a brontolare inquietantemente.

-JOOOOOHN! Io ho faaaaame! Non possiamo raggiungere Paul a stomaco vuoto! E non abbiamo neanche molto tempo! Ci hanno dato la licenza solo per un giorno, lo sai... e poi Brian ci vuole di ritorno per registrare “Fin che la barca va” !-

-Come siamo caduti in basso...- commentò John, cessando, finalmente, di fare pernacchie al ragazzino, che ancora lo osservava incredulo.

Poi alzò lo sguardo verso l'amico, ma...

-George?-

Fu allora che vide un cornetto alla crema camminare intorno ai suoi pedi, come in una danza indiana.

-GEORGE HAROLD HARRISON!- gridò, alzando gli occhi al cielo.

Proprio in quel momento, una vecchietta gli passò davanti, facendogli strani gesti con le mani.

-Sì, proprio tu, caruccio, vieni qui. Braavo, così!- esclamò, spettinargli i capelli.

-Sai, bravo giovane...fossi in te mi farei visitare. Quel santo ragazzo di Harrison-e che Dio lo benedica- purtroppo ci ha lasciati- gli sussurrò in tono confidenziale all'orecchio, appoggiandogli una mano sulla spalla e guardandolo languidamente.

-Potresti essere mio nipote!-

-Magari, Signora mia, magari!- rispose John, con un sospiro.

La donna lo guardò in modo strano.

-Strano! Mio nipote non la pensa come te-

-Ma no, signora! Non intendevo questo, è ovvio! Dicevo...magari quel santo-su questo continuo ad avere i miei dubbi- ragazzo di Harrison ci avesse lasciati!-

La vecchia continuò a guardarlo storto, dopodichè lo spintonò bruscamente, borbottando:

-E spostati! Questa strada è di tutti, anche se sei John Lennon! -

John sgranò gli occhi, dopodichè annuì.

-Probabilmente ha ragione. Ma nel frattempo, spero che muoia sotto un tram. Glielo auguro con tutto il cuore!-

-Che caro ragazzo...quasi più gentile di mio nipote!-

-But it's all right, I'M JUMPIN'JACK FLASH!-le gridò poi, con lo stesso tono di chi stava gridando il peggior insulto del mondo.

Qualche secondo dopo, ritornò in se.

-Ma...ma...ma...(vi ricorda niente??)...insomma! Che tempi, ragazzi, che tempi!- brontolò John, scuotendo la testa.

-Georgeee...ti prego, vieni fuori!! Non ce la faccio più! Questi cambi di dimensioni non sono gratuiti, lo sai!-

-Sigh...John...Sob...- piagnucolò George, rimaterializzandosi in dimensioni normali. -Una formica mi ha mangiato il cornetto!-

-Sigh John Sob risolverà i tuoi problemi, caro fringuello!-

-Fringuello??-

-Boh, suonava bene! Comuqnue...andiamo a comprare questi cornetti. Una toccata e fuga, però, sia chiaro! Dobbiamo raggiungere Paulie!-

-Sinceramente preferivo Long John Silver...- commentò George, ma poco dopo la sua vista fu offuscata dai cornetti appena sfornati, i suoi sensi cedettero e si ritrovò con la lingua penzoloni davanti alla vetrina di un bar, emettendo solo qualche mugolio ogni tanto.

John lesse la scritta lampeggiante sulla porta del locale “Da Tarquinio”, guardò il tabellone dei prezzi e annuì, pensando che avrebbe potuto tranquillamente scroccare la colazione, per una volta.

E poi, c'era il problema che, a stomaco vuoto, George non si concentrava e qualsiasi buon proposito era sprecato.

Annuendo, afferrò l'amico per la manica della camicia e lo trascinò dentro, strattonandolo.

Seguì un colpo sordo contro lo stipite.

-Geo! Centra la porta, almeno!-


Poco dopo, nel bar “Da Tarquinio”, due loschi figuri si aggiravano nei pressi del bancone.

-Amico!- gridò all'improvviso John, sbattendo un pugno sul bancone e facendo sobbalzare il barista, che russava davanti a un cheesburger fumante.

-S...s...sì? Nonna, non è come credi! Io li stavo facendo, i compiti!- gridò, dilatando gli occhi disperato.

-Bene, nipotino, ma adesso ci daresti...uhm...cosa vuoi, George?-

-Gli ultimi quindici cornetti sfornati andranno benissimo, grazie!!- rispose George, annuendo ripetutamente, con un sorrisone che andava da una guancia all'altra.

Quindici minuti(e altrettanti cornetti) dopo, stava ancora annuendo.

-Ehi, Geo...che succede? Vuoi un altro cornetto?- chiese John, iniziando a battergli pacche sulla schiena, per farlo smettere.

George continuò ad annuire, come ipnotizzato.

-Va bene...visto che non vuoi rispondere, papà si offende e non ti compra più niente, tiè! Georgino birichino...non si fa! E tu, buon uomo, straccia il conto che è Natale!-

-Ma...ma...ma....veramente...- protestò il barista, allugandogli un foglietto, probabilmente il conto.

John rise di gusto, scuotendo la testa.

-Tarquinio Prisco, non fare il Superbo!-

Poi si girò verso la cameriera bionda, sorridendogli ammicante.

-Chiamami!-



-RTL Cronache, in diretta da Casa McCartney per voi! E' il vostro Roberto Uggeri che vi parla, Valery è qui di fianco a me e si sta smaltando le unghie...e vi saluta! O forse mi sta facendo cenno di spostarmi?-

-Mi fai ombra sull'unghia che devo smaltare, Rob!- protestò Valeria, spintonandolo.

Roberto alzò le spalle, dopodichè continuò, non appena intravide Paul, vestito di tutto punto e armato di basso, muoversi davanti alla porta.

-In questo preciso momento, Paul McCartney sta uscendo di casa. Ha il basso in una mano. Adesso sta...calpestando un riccio. NOO, io sono iscritto al WWF da quando avevo cinque anni! Ecco, si è spostato. Ed esce, esce, eccolo che esce! E' uscito! Signori, è sanissimo-

-Non stai descrivendo una gravidanza, Rob- gli fece però notare Valeria, mordicchiando una matita.

Roberto la ignorò.

-Un ostacolo sulla strada di McCartney. Un riccio. Un altro! E adesso?-

-Roberto, è sempre lo stesso-

-WOW! McCartney esita, McCartney...cavolo, perchè non si muove? McCartney rientra in casa, ritorna con una mazza ferrata...e il basso. McCartney si avvicina. No, aspettate... NO! Un attimo, posso spiegare! Sir McCartney...-


Qualche minuto dopo, all'ospedale.


Un uomo con la testa fasciata, sulla sedia a rotelle, viene portato via da alcuni uomini vestiti di bianco.

-Siamo costretti a metterlo in isolamento. Potrebbe turbare la quiete degli altri pazienti... Uno di loro di aver sposato Paris Hilton. Cercate di capire. Parlare con lui potrebbe fargli ritrovare la fiducia in se stesso-

-FERMI! Non potete! IO HO CONOSCIUTO PAUL MCCARTNEY!-


BLUE JAY WAY


Buona Domenica a tutte!!

Sono riuscita(Deogratias!) a postare il nuovo capitolo(anche se, diciamolo, fa letteralmente schifo...xD), ma oggi è proprio una giornata NO...è ufficiale. XD

Grazie alla mia stupidissima ingordigia(credo che a questo punto sia necessaro esorcizzarmi dallo spirito di George che ha avuto il sopravvento su di me...xD), ho beccato gli UNICI biscotti della casa andati a male...

Ecco, ma loro stavano lì, sull'armadietto, ieri non c'erano(i biscotti fantasma??) e a me non sembrava vero...sono riuscita a rubacchiarne due da portare in camera, ma...PUH! La cosa peggiore che abbia mai mangiato in vita mia...e tutto perchè non degno mai di uno sguardo la confezione, quando si tratta di biscotti!!

Fortunatamente, adesso mi sto rifacendo lo stomaco con le gocciole dark...ma si può??

Sono ufficialmente peggio di George. Peggio di quando sono andata al compleanno delle mie vicine solo per i biscotti...(ehm...xD)...della serie “Martina e i biscotti”...xD

Così, tanto per finire in ospedale a quattro giorni della partenza e mettermi il cuore in pace...xD

Ma lasciamo perdere e passiamo avanti...

Sto già cercando un taccuino abbastanza comodo per prendere appunti al concerto, tra la folla(al massimo faccio come John, gli urlo Jumpin' Jack Flash e li faccio fuggire tutti xD)... tra l'altro ho appena saputo da mio padre che ci saranno anche Elvis Costello e altri e, a maggior ragione, cercherò di mettermi in posizione tale da scattare fotografie, anche se, a detta dei miei,se riusciremo a essere tra i primi a entrare(ma il bello sarà riuscire ad uscire...xD), visto che la situazione sarà almeno cento volte peggio di quando sono andata a vedere i tabelloni di ammissione alla terza media(sono rimasta più o meno spiaccicata sulla porta della bidelleria xD), devo solo sperare(anzi, PREGARE), di riuscire a vedere Paulie dal mio misero metro e 66...

Altrimenti sarebbe l'altra soluzione sarebbe di salire sulle spalle dei bodyguard e di fingermi una zanzara di passaggio...uhm...ho qualche dubbio su quest'ultimo dettaglio, ma fa niente xD

Sto già iniziando a pianificare...(proprio io che ho la capacità di organizzazione di un pappataci)...

Insomma, costi quel che costi, prometto solennemente di portarvi foto e resoconto di tutto il concerto, a partire da quando alle 11.30 sarò davanti ad Hyde Park ad aspettare di entrare(alle 12.45) e userò le restanti ore per organizzare un piano INFALLIBILE per arpionare Paulie e portarlo a Crema... Marty ne sa qualcosa xD

Poi posterò tutto qui xD

Oddio, sono già troppo agitata! Sotto consiglio di Mick, ho riempito una valigia di aspirine di vario tipo apposta per l'occasione...xD


Ook, basta scleri e passiamo alle recensioni... ;)


The:Prevedi bene...purtroppo per il povero Paulie xD Comunque buone vacanze!!! Io parto venerdì... ;)

Mentre per quanto riguarda quelli della radio...dovevi sentirli in diretta da Verona, erano qualcosa di...insomma...pericoli pubblici xD Si sono mettevano a commentare(e a sparare cavolate) sopra tutte le canzoni, che ci sarebbe stato da distruggere la radio xD

Zaz:Farò tutto il possibile, promesso xD Giusto, Paolino sarà sempre il nostro giovincello...anche se ormai sessantottenne...lui non invecchia mai xD (e quasi quasi potrei anche dargli l'indirizzo della stessa fonte della giovinezza inventata da Georgino Junior per te qualche tempo fa...ti ricordi?? Potrebbe essere un'idea xD)

Georgino barbone....eeeh, sapessi. Ha il suo fascino. XD Ma forse io sono di parte... ;)

Thief:Eeeh, Georgie, Georgie. Questa sarà la millecentesima volta che lo ripeto, ma...non cambierà mai. E adesso mi sta pure fissando dal poster sulla porta con uno sguardo da “Cosa c'entro io? Cos'ho fatto io? State parlando di me??” xD Suvvia, sorvoliamo. XD All things must pass(si potrebbe dire lo stesso del mio cervello, da qualche giorno a questa parte.).

Ecco, dicevamo...ecco il secondo capitolo. Spero sia stato di tuo gradimento ;)

Night:NIIIIGHT!! Sei tornata!! Mitico...ma non preoccuparti del ritardo, la sottoscritta ritarda persino a pranzo e a cena xD

Coomunque...complimenti per il fratello!! Com'era la torta?? (io e Geo abbiamo esattamente gli stessi pensieri...xD).

Ebbene sì, andrò al concerto di Paulie...tra sette giorni esatti, a Londra...brr...credimi, quando l'ho saputo ho avuto la stessa reazione xD (E il mio compagno di banco è tutt'ora convinto che vada al concerto dei Beatles...magari! xD)

E probabilmente il giorno stesso sarà anche peggio...difatti ci saranno Mick e George a sorreggermi porgendomi le aspirine...mia mamma ha già messo in valigia le pillole per farmi dormire(davvero!) xD

Anzi, già che ci sono, posso chiederti un favore?? Puoi convincere il tuo fratellone a cantare I'm Looking Through You??? Probabilmente morirò, ma non potrei chiedere di più dalla vita(a parte giusto un Lucano, forse xD). I'm looking through you...where did you go? I thought I knew you....what did I know?? laralarallalallaràà... CENSURED! xD

Marty:Oddio...sì, è un mio errore. XD Grazie per avermelo fatto notare, l'ho corretto subito...non posso credere di avere scritto 28!! Bah...xD Davvero sono più alta di te?? xD Comunque, beh, spero di esserlo abbastanza per vedere Paul...perchè mio padre, che rasenta il metro e ottanta, non si fa problemi, ma io...sono più alta di mia madre, ma resto microscopica...1.66...uhm...*si guarda intorno fischiettando* al concerto mi distruggerannoo!!! Tornerò più bassa di venti centimetri, ma allora potrò morire felice. (Viva l'ottimismo!!). A proposito...hai messo a punto la tua famosa idea per Paul?? Ci conto! ;)


A presto!!

Marty ;)


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Capitolo 3
*** Down On the Corner (Willy and the Poorboys) ***




Down On the Corner

(Willy and the Poorboys)


-Sei soddisfatto, adesso?- domandò Lennon al “CornettoVivente” Harrison.

-Yes, John, Yeah!-

-Ah, adesso sono Yes John Yeah?-

John abbassò lo sguardo, ma di nuovo non vide altro che un cornetto saltellante, straripante di crema al cioccolato.

John alzò gli occhi al cielo.

-Sonounpacificistasonounpacifistasonounpacifista!-

Proprio in quel momento, un puffo bianco*(un modo simpatico per chiamare il mio dentista), uscì da uno studio poco lontano dal bar “Da Tarquinio”, con il ragazzino di poco prima al seguito.

Subito sul volto di John si dipinse un sorriso diabolico.

-Eureka!-

Aveva trovato una soluzione a dir poco geniale al suo problema.

E non andava nemmeno contro ai suoi ideali!

Un dentista era proprio quello che ci voleva per fermare George(e anche per spaventarlo a morte, ma le intenzioni di John erano puramente istruttive).

Se solo il puffo fosse stato un dentista normale.

-Ehi, Tilly!- esclamò, cliccando un pulsante rosso lampeggiante sulla sua cintura, molto simile a quella di Paperinik, facendo un salto in avanti, atterrando proprio a pochi centimetri dal puffo.

Solo allora si accorse di aver appena spiccato un salto da fare invidia a Neil Armstrong, e il che avrebbe potuto insospettire non poco i molti presenti.

La cintura fu subito dopo coperta provvidenzialmente da un'enorme maglia bianca e azzurra su cui troneggiava la scritta “PEACE&LOVE”, che aveva indossato sopra la camicia da Teddy, poiché il puffo aveva iniziato a guardarlo in modo strano, molto strano, con gli occhi dilatati a tal punto da sembrare in preda a un imminente attacco di congiuntivite.

-Eh eh. Eh eh- si mise a ridacchiare nervosamente, battendosi una mano sulla pancia.

Il puffo continuava a fissarlo immobile, tanto immobile da fargli venire dei dubbi sulle sue reali condizioni.

Che fosse morto?

Infarto fulminante sul colpo?

Oh, God.

-Waka waka, eh, eh! This time for Lennon!- disse poi, con un sorriso da Colgate White Brillant.

Il puffo gli si avvicinò, iniziando a pizzicargli le guance come neanche zia Mimi nei suoi pochi momenti di non-lucidità.

John aveva come la sensazione di avere una granseola appiccicata alla faccia e il che non era affatto piacevole.

Fece per dire qualcosa, ma il puffo lo precedette, prendendo la parola:

-Miiiisignore. Come si sente? Desidera una dentiera? Un calco gratuito? Ha per caso una CARIE?-

John indietreggiò, un po' turbato.

La smorfia in cui si erano contorti i lineamenti del puffo nel pronunciare la parola “carie” ricordavano in modo alquanto inquietante quelli di un indiano in procinto di scotennare qualcuno.

Da ciò, John dedusse che “Carie”, chiunque essa fosse, non doveva apparire particolarmente simpatica al suo interlocutore.

-E' sua suocera?- chiese infine, dubbioso.

-Gh- fu l'unica risposta che ricevette,

-Apra la bocca, giovanotto!- gli intimò poi, con un tono talmente perentorio da non ammettere repliche.

John obbedì, a malincuore, mentre il puffo gli si avvicinava a tal modo da permettergli di sentire i suoi baffetti ispidi solleticargli il palato.

-UUUHM. La situazione è delicata- decretò poi il puffo, chiudendogli la bocca con uno scatto talmente violento da fargli tremare la mascella.

-Lei, caro mio...- cominciò, agitando un dito verso di lui, minaccioso.

-Ahi! Mi ha infilato un dito in un occhio!- gridò John, ma il puffo lo ignorò.

-Lei...-

John affondò le mani nelle tasche dei pantaloni, indietreggiando ancora di più.

-HA UNA CARIE!!-

John incominciò a tremare.

-Sua suocera...nella mia bocca?!-

-Comunque non mi chiamo Tilly- dichiarò poi, scribacchiando qualcosa su un block-notes immaginario.

-Fanno cinquanta sterline, cento per la visita fuori orario e in luogo pubblico-

-Eh?- John non era sicuro di aver capito bene.

-Addio segreto professionale!- spiegò quello, allargando le braccia.

-Ma...ma...ma...-

-Capirà, ragazzo mio. IO sono il dentista di fiducia di Robert Pattinson!-

E chi è 'sto Robert Pattinson? L'ottavo re di Roma?” pensò John, lanciando un'occhiata di traverso al bar di “Tarquinio il barista Superbo”.

Di George nemmeno l'ombra.

-E io sono John Lennon!-

A quelle parole, il puffo gli battè un pugno sulla spalla, con una risatina.

-Bella fratello! Yo, yo!-

-Ehi, pà! Questa è la copia sputata di John Lennon che ho incontrato prima con la mamma!- strillò allora il ragazzino di fianco a lui, facendo sobbalzare il povero John, che si era quasi completamente dimenticato della sua presenza.

Ma adesso stava cominciando a spazientirsi.

-E QUESTO è lo SPUTO di John Lennon!- gridò, facendo un lungo sputo.

-Papy, svelto, imbottiglialo!-

In quel momento, però, il discorso fu interrotto da una musica arcana proveniente dalla tasca del giubbotto del puffo in camice bianco.


Luglio, col bene che ti voglio vedrai non finirà, ay ay ay aaa...

Luglio, m'ha fatto una promessa l'amore porterà, ay ay ay aaa...


Era il suo cellulare.

John fece un salto all'indietro, inimicandosi definitivamente il povero, vecchio, ormai superato, Armstrong.

D'altra parte, cosa poteva lui in confronto agli specialissimi superpoteri messi in dotazione ai più assidui frequentatori delle nuvole di marmellata di Nowhere Land?

E, in particolare, cosa poteva in confronto agli agenti Nowhere John e HarryGeorge di Blue Jay Way, scesi sulla terra per sabotare il concerto del 27 giugno di Paul McCartney e portarlo lontano per festeggiare il suo sessantottesimo compleanno in compagnia di alcune sue vecchie conoscienze, un compleanno a base di cornetti alla crema, puffi saltellanti e spaventevoli suonerie di cellulari?


Luglio, ho fatto una scommessa, l'amore vincerà.


-Certo che il mese non lo azzeccate mai, voi due, vero??- gridò il puffo al telefono e John ebbe come la sensazione che dall'altra parte della conversazione ci fossero due radiocronisti di nostra conoscienza...

A quanto pare avevano lo stesso scopo.

Loro li aveva avvertiti: qualcuno avrebbe cercato di ostacolarli.

Ma non sarebbero riusciti facilmente nel loro intento.


Giugno, ho fatto una scommessa, John Lennon vincerà.


Era il momento di chiamare George.

-GEO! Geo, vieni fuori! Dobbiamo...-

-Signor Lennon, Signor Lennon!- iniziò però a gridare il ragazzino, ormai ufficialmente conosciuto come “il figlio del puffo”.

-Che vuoi?-

-Il mio nome è Willy-

-Bene...e allora?- sbottò John, spazientito.

-Io sono dalla vostra parte!-

A quelle parole, John impallidì.

-Tu...tu sei...-

-Seguimi. Harry sarà presto sul posto-

-Sul posto?-

Willy scoppiò a ridere.

-Ma dai, Johnny! Come fai a non saperlo? Down on the Corner!-



Qualche minuto dopo, Down on the Corner, Londra


Willy e John si ritrovarono davanti a un muro apparentemente invalicabile.

Willy disegnò con un dito un triangolo isoscele rettangolo, che subito si illuminò e una voce, che sembrava proprio provenire dalla mediana, gracchiò:

-Parole d'ordine?-

Willy sospirò, facendo a John il cenno di spostarsi.

Poi si portò una mano al cuore e intonò, seppur svogliatamente:


-Luglio, col bene che ti voglio vedrai non finirà, ay ay ay aaa...- e così via.

Il solito tormentone.


-Ma tu...tu sei...-

-Io sono Willy e loro...-

Willy schioccò le dita e dal poster dei Credence Clearwater Revival uscirono quattro ragazzini con le stesse sembianze dei CCR.


Early in the evenin' just about supper time,

Over by the courthouse they're starting to unwind.

Four kids on the corner trying to bring you up.

Willy picks a tune out and he blows it on the harp.



-John, loro sono i Poorboys-


Down On The Corner, out in the street,
Willy and the Poorboys are playin';
Bring a nickel; tap your feet.


-I chi?!-

-Siamo in missione come voi, però... Voi siete qui per conto delle due M, non è così?-

John annuì, impressionato.

-Ma...ma...tu come fai a saperlo?-

-Lo so e basta- rispose Willy, evasivo.


Rooster hits the washboard and people just got to smile,
Blinky, thumps the gut bass and solos for a while.
Poorboy twangs the rhythm out on his kalamazoo.
Willy goes into a dance and doubles on kazoo.


-E ho sempre saputo che tu eri il vero John Lennon. Mio padre, però...-

-Il puffo matto?!-

-Come l'hai chiamato??-

-Oh, no. Niente-

Willy rise.

-Nessun problema, davvero. E' strano-

-Tuo padre? E caspita se è strano!-

-Beh, lui ha un piano, anche se ancora non sappiamo quale. E noi...abbiamo preferito passare dalla vostra parte. Ma non preoccuparti.Ti spiegheranno tutto Loro-
John fece un altro salto.

-Loro stanno per arrivare?!-

You don't need a penny just to hang around,
But if you've got a nickel, won't you lay your money down?
Over on the corner there's a happy noise.
People come from all around to watch the magic boy.



Un sottomarino giallo giunse dall'alto, fermandosi a pochi passi da Paul McCartney.

-M2...sei pronta per l'atterraggio?-

-Che atterraggio e atterraggio! Lo sai benissimo che soffro di vertigini! Lo dobbiamo arpionare!-

-Sì, vabbè. Non sono mica Capitano Uncino!-

All'improvviso, un urlo.

-IL FISH AND CHIPS!-

-Acci, quanto sei nervosa!-

-Io NON SONO nervosa!-


M1 ripensò alle selezioni di Blue Jay Way: M2 era stata classificata come nevrastenica. E molto, troppo, innamorata dell'agente HarryGeorge.

A lei era stato riscontrato lo stesso “problemino” con Paul McCartney, se non fosse stato che, ecco...non ce l'aveva esattamente “a portata di mano”.

M2, invece, non vedeva HarryGeorge da dodici ore.

Un'eternità.


-Ah...Marty. Cerca di non atterrare sopra George, eh!-

-Inutile raccomandazione! Conosco i miei limiti. Tu invece cerca di non centrarlo con il fish and chips...altrimenti sono guai-

In quel momento, M2 riconobbe il (uhm...il ventesimo?) cornetto saltellante aggirarsi nei pressi del bar “Da Tarquinio”, il punto di riferimento dei Blue Jay Way's Agents e sorrise con aria sognante.

Era la prova inconfutabile che l'agente HarryGeorge si trovava nei paraggi.

E proprio in quel momento lo vide.


-GEORGINOOOO!!-


M1 si appoggiò con un braccio allo Yellow Subby e, sgranocchiando un cartoccio di fish and chips(probabilmente destinato a Paul, ma c'era da considerare che non aveva fatto colazione), si mise a riflettere sul significato della frase “conosco i miei limiti”.



Poi si decise a premere il pulsante.

La prelevazione di Paul McCartney era avviata.





* Puffo bianco: Soprannome che mio padre ha dato al mio dentista xD


BLUE JA Y WAY

Good Day a todos!

Rob e Valery del servizio speciale “RTL Cronacles”(Sottotitolo: tremate!) vi da il benvenuto all'angolo del'autrice dell'ultimo capitolo(credo) prima di Londra!

Capitolo nato dal troppo ascolto di CCR e California Girls(il brano tutt'ora più ascoltato del mio i-pod) xD

Ebbene sì, ieri mio padre ha ricevuto una raccomandata e...se non sono le tasse(taxmaaaan!), sono LORO!

Rob: Loro chi?

I puffi delle nevi!

Valery(smaltandosi le unghie con lo stesso stile di Ruby): eh?

...i biglietti!!

Valery: Bene, felice per te...ma adesso spostati che mi fai ombra!

Rob: Sì, perchè stavi già cominciando ad andare nel panico quando hai sentito dello sciopero dei controllori di volo, vero??

Sì, perchè dovevano farlo proprio il 25??!

Rob: E, dicci, come ti sei sentita?

...e che è, un interrogatorio?

Rob(della serie “Corvo della Tower of London”): E se i biglietti fossero andati persi e i voli venissero definitivamente sospesi??

No, i biglietti non possono essere andati persi, perchè sono appena arrivati(sono qui accanto a me!!),però...però...però... Rob mi sta mettendo l'ansia xD


Bene...passiamo alle recensioni, prima che questi due mi facciano venire una crisi di nervi!!

Thief, a cui risponderà...Rob!!

Ciao! Io sono Robby! (grazie, Ro', lo sappiamo...)

Perdonalo, lui si deve sempre presentare...

Aaah...ma allora sei tu la famosa madrina del ma...ma...ma...! (Rob l'ha capito adesso xD)...

Ma...ma...ma...è fantastico! Robby, sto SERIAMENTE pensando di licenziarti!

Sono contenta che ti sia piaciuta la battuta su Tarquinio, io la ripeto sempre, ovunque e con chiunque [ insieme a “All things must pass” e “Come on baby, drive my car!” (quest'ultima è una lunga storia xD)] ...un po' come il tuo Ma...ma...ma...xD E sapessi come mi guardano quando la dico in pubblico...xD

*Robby sbadiglia*

ROB!!

Rob: Martina sta per pubblicare il capitolo, Martina risponde alla recensioe di Thief, adesso sta mangiando una gocciola, adesso sorride a George...adesso mi guarda male...

ROB! Non intendevo in quel senso!

Rob:Martina sembra un tantino alterata...Martina afferra “Guerra e Pace”...Martina...

SEMBRA?!

Valery: Martina sfigura il radiocronista di RTL e saluta Thief con la manina.... a presto e grazie di tutto!!

Rob: Salufi anfche da parfe fia...

Ah...quasi dimenticavo! Il George marinaretto che sgranocchia le gocciole dark sulla mia scrivania ti saluta!! ;)

George&Marty: I wish they all could be California...

The Beach Boys: Ma...ma...ma...[il ritorno, per concludere in bellezza] xD

E...

Marty, a cui risponderà...Valery!!

Io un genio?? Oh...modestia a parte, l'ho sempre sospettato! XD

(Viva la modestia...)

Val!! Tu limitati a rispondere SENZA fare commenti!

Scusa, riprendiamo... lo Yellow Subby dall'alto?? Oh, ma sei tu il genio!! (e fu così che le due Martine continuarono a passarsi il titolo di genio, finchè non convennero che erano geniali entrambe...xD) a questo punto, però, potresti passare a prendermi direttamente ad Hyde Park, così prima ci godiamo il concerto dall'alto(anzi, prima, con la scusa del Fish and Chips persuadiamo Paolino a cantare “I'm Looking Through You”), senza essere calpestate da nessuno e poi...preleviamo Paul! Così freghiamo la folla e la sicurezza in un colpo solo xD Sì, decisamente, siamo due geni. XD

Valery:Non smettere mai di sognare....

E, beh, come vedi, il nostro piano è apparso anche in questo capitolo...se non si fosse capito, la nevrastenica sono io xD Non perchè lo sia veramente, ma perchè quando sono nervosa sono veramente MOLTO nervosa xD (che perla di frase...) mentre, sempre se non si fosse capito, M1 sei tu, mentre M2 sono io xD Ho usato i numeri come riconoscimento...almeno per ora xD

Perchè prima o poi(rivolgo un appello a John e a Geo dall'alto dei cieli) troveremo un soprannome xD

Bene, spero che il capitolo ti sia piaciuto!


Ehm...va bene...adesso i nostri due amici di RTL se ne possono tranquillamente andare a quel paese in pausa pranzo...grazie al cielo!!

No, non se ne vanno ancora... -.-



E, per finire...

Un saluto(in anticipo xD) a tutte, anche da parte di Rob e Valery!!---> A presto! ;)



E...per ultimissima cosa...fate questo test sulla sottoscritta!! http://www.rifleman.altervista.org/friendtest/test.php?usr=Marty43

Robby&Valery(in coro): egocentrica...



A presto! (al mio ritorno da Londra, forse!) ;)

Marty ;)




Diretta direttissima da Crema, 14. 32, RTL.

Ovviamente ho postato il capitolo un attimo prima...

Sì, perchè, nonostante Rob faccia l'uccellaccio del malaugurio...i biglietti sono arrivati!!

E' appena passato mio papà a portarmeli...

E adesso posso morire felice. XD

Rob&Valery: EVVIVA l'ottimismo!

Vabbè, vabbè.

All's well that ends well!

A presto!!

Marty

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Capitolo 4
*** Hold Me Tight (...and rolling on the river!) ***



Hold Me Tight

(...and rolling on the river!)


Nel frattempo, in pizzo a una panchina tra gli alberi di Hyde Park, un ometto basso, grasso e tarchiato, più o meno sulla settantina, stava accordando un basso Pöfner, che comunque era più alto di lui.

Quell'uomo si chiamava Paul McCartney.


-Ed era l'ultimo Re dei Templari, reduce di un rapimento da parte dei suoi perfidi sudditi all'unico scopo di trafugargli l'Höfner, per poi sostituire il Sacro Basso con una volgare imitazione. Era finita l'epoca del Sacro Graal, signori... Era cominciato il Tempo del Sacro Baass.-


-Più convinzione, George, più convinzione!-

Una vecchia signora poco lontano si fermò ad indicare ad un'amica il ragazzo che stava imprecando in direzione di un cornetto.

Due dei Poorboys, probabilmente John e Tom Fogerty, si avvicinarono alle vecchiette, gesticolando:

-Circolare, circolare!-

-And rolling on the river!-

La prima signora sbuffò.

-Bah! Giovani d'oggi! Andiamo, Alice!-

-Gioventù bruciata! Ti seguo, Ellen!-

-Ma...ma...- mormorò John, allungando una mano verso le due, incredulo.

Proprio in quel momento, perfettamente sincronizzate, le due si voltarono verso l'ingenuo Lennon, che ancora le guardava a bocca spalancata.

-E in un momento, alè, diventi brutto!- cantarono in coro, indicandolo.

Una volta che le due furono scivolate dietro l'angolo dei Poorboys, rapide come lucertole sulla carta vetrata, John si toccò il foruncolo che gli era spuntato sul naso, allibito.

-Me la pagherete!- gridò, spiccando un salto con il pugno levato al cielo. -Brigitte era più bella di voi messe insieme, streghe!-

Fiutando aria di tempesta(e non solo), il cornetto ne approfittò per tagliare la corda, scomparendo in una nuvoletta di zucchero filato rosa, per poi rimaterializzarsi al fianco di un pubblico ufficiale, con un frappuccino in mano.

-Huga, amigo!- esclamò, battendogli una pacca sulla spalla.

-Huga...- rispose il poliziotto, inarcando un sopracciglio.

E quello da dove accidenti spuntava?

-Hai da accendere?- domandò con un sorrisino innocente.

Il poliziotto, non senza dare evidenti segni di fastidio, gli porse un accendino.

Questa volta fu l'ex cornetto ad inarcare il (mono)sopracciglio, con il solo risultato di far indietreggiare per lo spavento l'ufficiale, che si chiese se per caso non fosse schedato.

-Mai sentito parlare di panna spray?-

-Vuoi finire dentro?-

-Non saprei, hai un buono sconto?-

Il poliziotto indietreggiò, seriamente inquietato.

Non sapeva cosa quello strano marinaretto avesse in mente e per carità, non voleva saperlo.

Prese la marca del frappuccino che stava bevendo e corse via, chiedendosi se sarebbe bastata per rintracciarlo e farlo schedare.

Se ne incontravano di tipi strani, in giro.

George sbattè le ciglia, deluso.

-Oh...la promozione è finita?-

Lanciò uno sguardo stizzito al frappuccino, di cui aveva appena rumorosamente succhiato l'ultima goccia, e si smaterializzò.

Down on the corner, al Quariter Generale der Poorboys, lo aspettava una bella strigliata.

-George! Di grazia, la vuoi smettere di trasformarti in un cornetto alla crema?!- gridò John, gli occhi dilatati come quelli di un basilisco e i capelli in piedi dal nervosismo.

George incrociò le braccia al petto, arricciando labbra e naso.

-E' il mio Patronus!- si giustificò, inclinando leggermente la testa verso destra.

John scosse la testa, battendo un piede per terra.

-E chi te l'ha insegnato, Harry Pöfner?!-

-Non pronunciare quel nome invano, Jo!-

Harry Pöfner, infatti, era il basso sostituto di Paul McCartney, oltre che l'inventore del basso Pöfner, non ancora lanciato sul mercato a causa di una serie di imprevisti.

Harry aveva preso il posto di Paul, e il Pöfner quello dell' Höfner, con l'unico risultato che i Templari erano fuggiti con il vero Höfner, e tutti gli altri si erano dovuti attaccare al tram.

O dovrei dire sottomarino?


Il sottomarino sopra il quale, in quel preciso momento, un certo James Paul McCartney stava volando.

-Ma...ma...ma...-

Paul abbracciò il tetto del sottomarino, aumentando la stretta per non cadere.

Una volta trovata una posizione perlomeno accettabile, Paul si mise ad osservare la città dall'alto.

Era sorprendente.

Davanti alla vetrina di un negozio di animali, una giovane coppia era tutta presa dalla scelta di un cane.


-I don't know why you say Rottweiler and I say Bulldog-


Paul scosse la testa, sorridendo.

I Beatles avevano davvero segnato la sua vita.
Chissà cosa faceva John, adesso... E George? Quante nuvole aveva già mangiato?

In quel momento, il finestrino si aprì.

-McCartney!- gli gridò la ragazza alla guida.

-Sei pronto?-

Paul sgranò gli occhi.

-Pronto...a cosa?-

Poi, il vortice.

Il vortice, e un solo pensiero:

Diamine, ho sessantotto anni, non ho già passato l'età per le montagne russe?!

La ragazzo lo guardò male.

-Negativo, McCartney! Zitto e nuota!-



She seems to have an invisible touch yeah...


Round, round get around, I get around...


Down on the Sixties...


Fu allora che li vide li vide.

Harry George, The Nowhere Man, Willy, i fratelli Fogerty, Doug Clifford, Stu Cook e le due M, note anche come Marty e Tina.

-Benvenuto a bordo, James Paul McCartney!-


James Paul accennò un mezzo sorriso, ma vagando con gli occhi sui suoi nuovi compagni di viaggio, si accorse che una ragazzina fastidiosamente più alta di lui(no, non è vero), ma comunque più bassa di George(magra consolazione...), contemplava il suo ex amico chitarrista con un certo risentimento.

Come poteva, si chiedeva Paul, contemplarlo con risentimento?

Insomma, era evidente che la contemplazione implicasse qualcosa di ben diverso dal risentimento, eppure...

Quella ragazza era combattuta.

Certo, lui era appena stato calato dall'elica del Submarine, ma era sicuramente abituato a non passare inosservato.

Quindi si avvicinò di soppiatto alla donzelletta(che vien dalla campagna, non potè fare a meno di pensare, perchè altrimenti starei già pensando a qualche efficace espediente per staccarmela dal collo), stringendole delicatamente la mano.

Accidenti, quanti calli. I famosi “calli da scrittrice” di Tina -quasi, forse, magari- Harrison.

Però, pensò ancora James Paul, questi calli le conferiscono un certo fascino... Notevole!

Che cara ragazza, forse un po' piccolina-non dimostrava più di dodici anni e mezzo, tredici-...e troppo alta, decisamente troppo alta.

Ma non più alta di George, per lui andrebbe bene! Chi lo sa...

-Oh, Susanna, non piangere per me...-

Tina lo guardò, quella strana, bellissima confusione soffusa nello sguardo, lo guardò, era Paul McCartney. Non era George. Nessuno era George-tranne, appunto, George-, nessun George le stringeva la mano. George! Poteva sembrare un sospiro.

I suoi pensieri erano un campo di battaglia. Facevano male.

Tina, si diceva, non era capace di disperarsi senza ironia. Se George l'avesse sposata, lo ripeteva ogni volta, l'avrebbe fatto ridere sempre. Ma Martina non sapeva cucinare, o lo sapeva fare molto male e molto poco(la camomilla-quella solubile-, la piadina-mezza bruciata-).

Ecco, ecco perchè George non l'avrebbe mai sposata. Egoista, ordina una pizza, vattene al ristorante!

Che pensieri fastidiosi.


Io che sono stata l'unica, in quella fredda notte di maggio, a tirarti fuori dalla lavatrice, mentre la centrifuga infuriava...

-Sei carina, sai?-

-Anche tu...-

Solo dopo, l'incompresa Marty-Tina si rese conto che George stava amabilmente conversando con una cotoletta.

-Oh...-

E che ti ho anche spazzolato via il detersivo che avevi tra i capelli...

-Tina? Tina, sei qui?-

Io che ti ho impedito di strozzarti con il tappo del Viakal...

-Ehi, Tina, ma non mi senti?-

Ma tu sei un ingrato, HarryGeorge Harrison...

...e non sai nemmeno accendere una lavatrice!

-Tina!-

Martina fece un salto, atterrando precisamente sul piede destro di M1, che lanciò un grido.


E si rideva di noi...


-Imbranatissima... Con il tuo quaranta e mezzo di piede mi potevi ammazzare!-

-Ma non l'ho fatto, accidenti a me-

Marty 1 sospirò, sorvolando magnanimamente sulla battutaccia e studiando lo sguardo perso e abbattuto dell'amica.

-Vai a controllare Johnny-quello stordito!-che sei di ronda-

John, lo sapeva per esperienza, avrebbe potuto farle tornare il sorriso.

Ci pensò, rimirandosi la tomaia della scarpa(troppo rotonda!). Avrebbe potuto?

-Vado, vado...-

Con queste parole, Tina si diresse verso il bagno, nel quale, da qualche minuto circa, qualcuno aveva ucciso(pardon, acceso) la radio.



Che imbroglio era...


-MALEDETTA PRIMAVERAA! Come on baby drive my car, yeah!-

-John?-


Martina inarcò un sopracciglio, palesemente disgustata di fronte ai gridolini di Lennon immerso nella vasca fino al collo.

Accidenti a lui, vecchio balordo. Pure la radio si doveva tenere!


Contemporaneamente, l'agente M1 aveva avviato un simpatico-molto- tentativo di persuasione nei confronti di HarryGeorge Harrison.

-Ascoltami bene, agente Qu-qu 7*!- lo apostrofò l'agente M1. -Tu adesso torni esattamente da dove sei venuto e fai tornare il buonumore al Mozzo M2!-

George guardò la ragazza più bassa, ma evidentemente più intelligente, per poi alzare le spalle.

-Se proprio vuoi...-

Con una corsetta, l'agente HarryGeorge raggiunse l'agente M2, parandolesi davanti.

-Ehi, Marty! Vuoi...-

A quelle parole, la ragazza girò repentinamente la testa, con gli occhi che le brillavano.

-Harry??-

HarryGeorge.

E sei bello, da morire, ragazzino, tu... -John cantava sopra la radio, sbagliando disastrosamente canzone. Ma aveva ragione, ne aveva da vendere. Era bello davvero, George. Non che Tina impazzisse per gli uomini più alti di lei-orgoglio, solamente questo-, ma HarryGeorge era bello. E stupido, anche. Maledettamente-

E adesso chissà cosa voleva chiederle.

Oh, ti prego, ti prego, ti prego...

-Una caramella per la gola?-

-Ma perchè non ci vai tu, a quel bel paese?-

George non si scompose.

-Forse volevi dire tal, Marty?-

Martina si guardò intorno spaesata.

Lo sarebbe stata ancora per poco.

La radio continuava a infierire, impietosa.


Se a mani vuote di te, non so più fare come se non fosse amore


George era confuso.

Ma come mai, si chiedeva, se è risaputo che le caramelle alla propoli sono per la gola, ci sono sempre quegli originali che cercano di farti passare l'intero pacchetto per il naso?



*Quasi Qualificato 7, nome di Paperino in qualità di agente della Paperon Intelligence Agency...xD



Buonmattino a tuttiiii!! Io, MarTina Harrison, sono disgraziatamente tornata.

Come avete passato le feste, come va??

Per Poseidone, perdonatemi per il ritardo. E' da...uhm...quasi sette mesi che non aggiorno questa storia e da settembre che non aggiorno tutte le altre... Purtroppo non so neanche quando potrò-ma ci proverò- aggiornare di nuovo, perchè questa terza media è davvero terribilmente insidiata dai compiti e l'anno prossimo devo andare pure al liceo(ma sono contenta, perchè sia tutti i professori che i miei-e soprattutto io- sono d'accordo per mandarmi al liceo Classico. E io mi ci faccio mandare, più che volentieri xD).

Infatti ho cominciato la terza media, e domani, ahimè, la ri-ricomincio.

E, soprattutto, il trentun dicembre SONO TORNATA DALLA MIA SECONDA VACANZA A LIVERPOOL!! Il mio regalo di Natale-dopo Natale, è stato bellissimo! E stavolta ho visto tutto-tutto(quasi tutto-tutto, ma per poco!!). XD

Detto, questo, spero che il capitolo vi sia piaciuto -la parte iniziale l'ho scritta due mesi fa, oggi finalmente sono riuscita a ultimarlo- nonostante George sia un inguaribile deficiente e gli avvenimenti che si susseguono siano TUTTO meno che normali...

Scusatemi se non rispondo alle recensioni-prometto di rimediare la prossima volta- per cui ringrazio tantissimo le mie recensitrici, ma ho i miei zii a pranzo e devo scappare...


A presto(spero!),

Marty ;)

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