Guitar's story - Storia di una chitarra

di Voice
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Partecipe del successo ***
Capitolo 2: *** I tuoi occhi su di me ***
Capitolo 3: *** Prime note ***
Capitolo 4: *** Compleanno ***
Capitolo 5: *** E se... ***
Capitolo 6: *** Perché io? ***
Capitolo 7: *** Promessa ***
Capitolo 8: *** Quei disastri dei suoi fratelli ***
Capitolo 9: *** M.C. ***



Capitolo 1
*** Partecipe del successo ***


Partecipe del successo
Partecipe del successo



Una cassa di risonanza di legno laccata, delle corde tese al massimo, come la mia vita di allora, e, in basso, una firma, quasi illeggibile. Appartiene al mio vecchio possessore, al mio unico possessore, un tale di nome Nicholas Jerry Jonas. Certo che ne è passato di tempo da quando ero morbidamente adagiata in una custodia nera e tutti i pomeriggi uscivo per aiutarlo a comporre qualche nuova canzone. L'ho visto piangere, ridere, attendere, urlare, ma soprattutto l'ho visto sognare. Ma, nonostante i mie sforzi, adesso dove mi trovo? In una lurida, polverosa, soffitta di una villetta nel centro di Los Angeles. Una vita da cane, ma io sono una chitarra, che non esce dal suo angolo di acari da tanto, troppo tempo.
Se ripenso a quella firma di indelebile, mi vengono alla mente una miriade di ricordi, una costellazione di esperienze che abbiamo condiviso io e lui. Quella firma, quel semplice "Nick Jonas" scritto quando aveva 7 anni è l'unico segno evidente di quello che sono stato.
Ancora mi domando cosa sia cambiato da quando non si vergognava di me, da quando non mi giudicava un "inutile pezzo di legno", da quando mi considerava unico, da quando era famoso e, non potendo uscire di casa a causa dei paparazzi, se ne stava seduto sul tappeto azzurro della sua camera cercando di esprimere tramite la musica tutta la frustazione, l'agitazione, a volte addirattura l'odio verso quelle persone che gli impedivano di comportarsi come un ragazzo normale. E quelle canzoni, quelle splendide melodie, solo io ho avuto il piacere e l'onore di ascoltarle perché, siccome secondo la casa discografica parlavano di emozioni "negative e non istruttive", non venivano pubblicate.
Quella sì che era vita. Una vita tesa, agitata, sempre in movimento, ma era vita. Ho visto l'Italia, ho visto Parigi e Londra e New York. Ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare perchè io da essere inanimato quale mi credono ho potuto ammirare tutte le sue emozioni. E l'animo di un uomo è la cosa più complessa che esista nell'universo. Io ho visto i suoi primi amori, io ho visto le sue sconfitte, io ho visto i suoi concerti dal camerino, io ho visto la sua gelosia, io ho visto il suo matrimonio. Ma io non ho visto le sue foto sui giornalini scandalistici, io non ho visto le copertine dei suoi album, io non ho visto le sue fan. E questo mi rode, mi brucia nel petto, perché le sue fan sono anche le mie fan e ho sempre sognato di incontrare le persone che amano lui, i suoi brani, quegli stessi brani che ha composto con me.
Mi piace dire che sono stato partecipe del suo successo, ma ora chi si ricorda più di me?
Voglio ripercorrere ancora una volta la mia storia, non per far sgorgare lacrime, ma perché si dice che una chitarra è morta quando tutte e sei le sue corde si spezzano e io sento che la mia fine è vicina, terribile e incombente.
Sono le 8 del mattino e io inizio a narrare...  






Angolo dell'autrice

Lo so cosa pensate, lo so: "Hai una long che non aggiorni da una vita intera e ne inizi un'altra?".
Avete perfettamente ragione, mi sembro una pazza, ma l'ispirazione per questa storia mi è venuta naturale, mi pareva una cosa che dovevo fare, non so come spiegarmi.
Avviso che questa è solo una piccola introduzione e gli altri capitoli saranno più articolati. Spero inoltre che questa fanfiction attiri più lettori e lettrici perché la ritengo più matura, meno bambinesca e infantile rispetto a "Due metà, due mondi".

Comunque gradirei che esprimeste il vostro parere su questo racconto perché se non piace lo elimino subito.
Incrocio le dita e vi saluto augurandomi che ci sia un prossimo capitolo.
Baci a tutti quelli che recensiranno, leggeranno o semplicemente aggiugeranno questo primo capitolo tra le preferite, le ricordate e le seguite.

Benny

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Capitolo 2
*** I tuoi occhi su di me ***


i tuoi occhi su di me
I tuoi occhi su di me

Due mani grandi e forti mi innalzarono e mi fissarono a una parete. Una parete che si trovava in America, nel New Jersey, all'angolo tra due vie scarsamente trafficate e poco illuminate. Nonostante la quasi totale assenza di luce si riusciva ancora a leggere un'insegna, nera su sfondo bianco, "Music World".
La mia storia inizia esattamente da qui, da un negozio di una periferia di paese, un mondo della musica che, con le sue pareti nere rovinate, il pavimento graffiato e le vetrate rese scure dalla polvere, lasciava molto a desiderare.
"Mamma, mamma, voglio quella!" una voce infantile urlò al di fuori della porta mentre un cespuglio di capelli ricci castani si muoveva all'impazzata e nel contempo... mi indicava.
Non ci potevo credere, quel bambino voleva me. Non desiderava una Gibson ultimo modello, ma me. Una semplice, normalissima chitarra economica.
"No, Nick. Ti porto in un posto dove ci sono molte più chitarre, lì avrai l'imbarazzo della scelta!"
Ecco, mi sembrava troppo bello. La mia vendita era praticamente impossibile, in fondo io non ero una chitarra importante, io ero solo io, e non contavo nulla per il mondo esterno.
"Ma, mamma, io voglio quella, non un'altra!" piagnucolò il bambino facendo scorrere qualche solitaria lacrima lungo il suo volto.
La speranza si riaccese in me, quelle lacrime significavano libertà.
"Nicholas! Ho detto che andiamo da un'altra parte!"
Addio speranza.
Ma il piccolo in quel momento scoppiò in un pianto disperato.
"Sei cattiva!" queste furono le uniche parole che uscirono dalla sua bocca.
A quel punto la madre, visibilmente irritata ed esasperata dal comportamento del figlio, lo prese per mano e insieme entrarono nel negozio accompagnati dal suono del campanello.
Il proprietario del "Music World", un omone calvo dalle mani sudaticce, si alzò dalla sua sedia e si diresse verso i due.
"Desidera?"
"Una chitarra per mio figlio Nicholas"
"Certo, ne avete già vista qualcuna di vostro gradimento?"
"Sì quella" disse il bambino indicandomi di nuovo
"Mi dispiace, piccolo, ma temo non sia possibile, quella è da adulto, per te ce ne vuole una di dimensione più ridotta"
"Ma a me piace quella!" disse Nick pestando i piedi sul pavimento.
"Senta" riprese il controllo la madre "gli dia lo strumento che desidera, Nicholas sa essere molto ostinato, testardo e irritante quando vuole"
"Come desidera" rispose l'uomo domandandosi nel frattempo come potessero esistere una madre così stressata e un bambino così tremendo.
Mi staccò dal muro, mi fece indossare una custodia nera, inserì un paio di plettri nella tasca della fodera, digitò rapidamente dei numeri sulla tastiera della cassa, la madre del mio possessore mi pagò e io uscii da quel negozio e vidi, per la prima volta, uno squarcio di mondo esterno.
Il piccolo mi faceva sobbalzare mentre camminava cercando di sorreggere il mio peso, ovviamente eccessivo per il suo piccolo corpo.
Era l'inizio di una grande e lunga amicizia. Un'amicizia in cui lui avrebbe potuto sempre contare su di me, perché gli dovevo un grande, immenso favore: mi aveva salvato da una vita di solitudine prima sulla parete e poi in un qualche angolo dimenticato dal sole del magazzino del "Music World".












Angolo dell'autrice

Ed eccomi con il nuovo capitolo di questa storia che, al contrario di quanto pensassi, piace a molti. *esulta interiormente*
Come dicevo già nello scorso "angolo dell'autrice" questa storia mi sento quasi in dovere di scriverla e penso che questa mia sensazione sia dovuta al fatto che anche nella mia vita ci sono oggetti che ho dimenticato, lasciato in disparte in un angolo polveroso. Ma come sono filosofica oggi!
Comunque non mi sembra giusto annoiarvi con tutti questi miei monologhi infiniti perciò passo a ringraziarvi.
Innanzitutto grazie alle 43 persone che hanno sprecato un po' del loro tempo per leggere la prima parte di questo racconto.
Un enorme ringraziamento alle lettrici che, straordinariamente, hanno inserito questa storia tra le seguite ossia
Ada12
Glokky
Hey_baby__
E a quelle che l'hanno messa tra le preferite cioè
Aya chan
Ffdipendente
Mione94
And last but not least le quattro mitiche ragazze che hanno recensito!!
Maggie_Lullaby: Non ti preoccupare per la brevità del commento, mi basta sapere che la storia ti piace e che la trovi addirittura originale! Questi mi fa veramente piacere, ti ringrazio per aver commentato.
Baci
Benny

___cLa: Complimenti per la tua filosofia!! Eri particolarmente ispirata quando hai recensito? xD Comunque so perfettamente cosa significa il tuo aggettivo "deprimente" quindi ti ringrazio! Sapevo che l'idea della chitarra ti sarebbe piaciuto e concordo nel dire che il barattolino è imbattibile!! Ti voglio bene <3 Benny

MissInBlack: Anna!!! Sono contentissima che ti piaccia, anche se dubito che la storia si possa recensire da sola xD. In ogni caso per questo racconto ho molta più ispirazione perciò dovrei (e sottolineo l'uso del condizionale) pubblicare più spesso.
Ti voglio bene <3 Benny

_3november: Grazie infinite per i tuoi complimenti e comunque sono contenta di ritrovarti dopo "Due metà, due mondi" ancora pronta a recensire. Ti ringrazio ancora.
Baci
Benny

Grazie anche a tutte le persone che appena hanno letto le prime righe hanno detto "Ma che schifo!" perchè hanno comunque contribuito ad innalzare il numero delle visite xD.

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Capitolo 3
*** Prime note ***


prime note
Prime note

Quando arrivai per la prima volta a casa Jonas, la mia impressione fu quella di essere arrivato in un circo. Sopra ogni mobile, su ogni tappeto, sulle scale, sui lampadari (si, avete sentito bene, sui lampadari) si vedevano giocattoli multicolori, in salotto sia la televisione sia lo stereo erano accesi, in cucina i piatti sporchi erano ancora nel lavello, nelle camere i letti erano disfati e urla scimmiesche provenivano da ogni angolo dell'abitazione. Successivamente avrei scoperto che quelle urla appartenevano a un tale di nome Joseph Adam Jonas.
Su un divano un bambino di circa 12 anni era sommerso dai suoi peluche e osservava il buio fuori dalla finestra. Quel ragazzino era Paul Kevin Jonas II.
"Allora Nick hai preso la chitarra?" domandò un uomo i cui capelli iniziavano a farsi radi, ma con un sorriso talmente grande e luminoso da colmare tutti i suoi difetti.
"Sì, papà, è bellissima" disse il piccolo Nick mentre iniziava a slacciare la custodia. Quell'aggettivo con cui mi aveva descritto "bellissima" ancora mi riempie il cuore di commozione. Insomma, io bellissima? Solo lui, dall'alto della sua immensa bontà e ingenuità, poteva aver pronunciato una cosa del genere.
"Guarda!" il signore mi rigirò tra le sue mani.
"Ma non è un po' troppo grande per te?"
"No, è perfetta, e poi io devo crescere!" sì, lui doveva ancora crescere e io sarei stata al suo fianco.
"Va bene, Nick" disse il padre scompigliando i capelli del figlio componendo un quadretto che ancora porto nella memoria come la prima immagine di unità che quella famiglia abbia mai dimostrato dal mio arrivo.
"Ti va se inizio a far vedere come si suona?"
"Dici davvero, papà?" chiese Nick con un barlume di felicità negli occhi
"Certo, piccolo, vieni con me, andiamo in sala musica"
"Ma, papà, tu non hai mai voluto che io entrassi lì"
"Si, ma ora imparerai a suonare e la sala musica è fatta proprio per questo, perciò ci potrai entrare tutte le volte che vorrai"
"Wow, è fantastico"
"Già, fantastico"
E così entrammo in una stanza insonorizzata con quattro alti sgabelli nel mezzo accompagnati da altrettanti leggii.
"Vieni siediti qui" ordinò il padre "Sai, questo sgabello l'abbiamo comprato io e la mamma quando sei nato perché in questa stanza ci fosse un posto per ognuno di voi. Vedi, sotto c'è pure inciso il tuo nome"
Il bambino si chinò e vide una scritta sottile "Nicholas Jerry Jonas" sì, era proprio lui.
"Da dove iniziamo, papà?" chiese un eccitatissimo Nick
"Iniziamo ad accordare la chitarra, allora bisogna fare così" disse il genitore guidando con i suoi palmi le dita minute del figlio
"E ora fai come me, questo suono si chiama Sol"
"Sol" ripetè Nick come a voler memorizzare attentamente il suono di quella nuova parola
"E questo si chiama..."
"Nick, vuoi giocare? vuoi giocare? vuoi giocare?" domandò Joe spalancando la porta della sala "Ma quella cos'è, una chitarra? Fammela provare, fammela provare! Ti prego, ti prego, ti prego"
"No Joe, non voglio giocare, papà mi sta insegnando le, le..."
"Note" completò la frase Paul
"Ecco quelle, e comunque no non te la faccio provare, questa è solo mia!"
"In effetti Nicholas ha ragione, Joseph. Ricordati che sei stato tu a buttare la tua chitarra nella piscina la settimana scorsa, ora non puoi pretendere di usare quella degli altri"
"Ma non è giusto! Io sono più grande e mi merito di usare anche la chitarra di Nick" disse il bambino afferrandomi e correndo pericolosamente verso il giardino
"Joe!! Torna subito indietro!" disse Nick raggiungendo il fratello maggiore e salvandomi da una fine quasi certa.
Poi il mio angelo protettore mi portò in una camera azzurra e mentre mi cullava tra le sue braccia mi diceva: "Sei mia, solo mia, ricordatelo sempre" e mi firmò, in basso a destra, con l'indelebile nero.
"Nick Jonas" le due parole che mi rendono perennemente sua.
"Sei mia" ripetè.

E la
mia prima corda si spezza, la fine è vicina, e il ricordo di quei momenti felici non fa altro che aumentare la mia agonia, la mia terribile agonia.













Angolo dell'autrice

Rieccomi! La mia mente bacata ha appena sfornato questo capitolo legato all'infanzia di Nick. Che ne pensate?
Spero vi sia piaciuto perché ho veramente un'ispirazione spontanea quando scrivo i capitoli di questa storia, mi vengono naturali. E questa è una cosa bellissima, credetemi.
Ora passo a ringraziare una ad una le persone che hanno inserito questa storia tra i preferiti:
aya chan
ffdipendente
mione94
sbrodolinalollypop
Chi mi onora deponendo il racconto tra i seguiti:
ada12
glokky
hey_baby__
wolfgirl92
E naturalmente chi mi riempe di gioia lasciando una recensione

___cLa: Sì, hai capito bene tutto ciò che doveva trasparire dalla storia, e sono lieta che tu abbia inteso... Comunque non eri molto filosofica, ma mi va bene ugualmente!!
Ti voglio bene <3
Benny

MissInBlack: Anna, non posso credere al fatto che ti abbia sconvolta e lasciata senza parole!!!! Non posso credere in un evento così assurdo!! xD Comunque ho fatto apposta a rendere Nick così capriccioso perché lo volevo rendere simile a tutti i bambini che conosco!!! In ogni caso concordo col fatto che doveva essere tenerissimo da piccolo!
Ti voglio bene tantissimissimo anch'io <3
Benny

Wolfgirl92: Grazie infinite per tutti i complimenti che mi hai fatto, ti giuro che non me li merito! E poi sul fatto dell'oggetto inanimato devo dire che io mi sono sempre trovata meglio a raccontare di oggetti piuttosto che di persone e perciò mi è venuto abbastanza semplice impersonarmi in una chitarra! Lo so, sono strana xD
Spero di vedere un'altra tua recensione
Bacii
Benny

...E grazie anche a te che leggi soltanto...

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Capitolo 4
*** Compleanno ***


compleanno
Compleanno

16 Settembre 2000, il primo compleanno di Nick dal mio arrivo, e io, prima di quella data, non sapevo nemmeno cosa significasse quella parola così strana "birthday". Ne avevo sentito parlare intorno al 15 Agosto perché Joe voleva organizzare una festa in piscina con i suoi amici, ma non ne avevo ancora capito il significato.
Noi strumenti musicali siamo estranei a questi usi, noi siamo soliti ricordate la data del primo concerto o della vendita, ma non certo adella fabbricazione, sarebbe assurdo!
Comunque quell'anno il giorno fatidico cadeva di sabato. La sera precedente Nick non aveva praticamente dormito, era troppo emozionato. Si era alzato dal letto quindici volte, aveva fatto il giro della stanza, sbirciato dalla finestra sperando che il sole stesse sorgendo, mi aveva privato della mia coperta e iniziato a parlarmi, quasi bisbigliando.
"Sai, domani è un giorno speciale. Domani compio 8 anni, sto diventando grande! Poi quest'anno sarà un compleanno ancora più speciale perché tra poco avremo un altro fratellino, hai visto il pancione della mamma? Non vedo l'ora che nasca così non sarò più il piccolino di casa! E poi papà mi ha promesso che lo potrò accompagnare a prendere il suo sgabello per la sala della musica... e dopo andremo a incidere il suo nome. A me piacerebbe che si chiamasse Shaggy, come quello di Scooby Doo, ma Kevin ha detto che il nome lo deve decidere mamma... Adesso provo a vedere se riesco ad addormentarmi. Buonanotte"
Le stesse identiche frasi ripetute per quasi una ventina di volte, ma il suono della sua voce non mi annoiava mai perché mi trattava come il suo migliore amico e non potevo fare a meno di essere felice, immensamente felice.
Erano le 8.34 del mattino, ma Nick dormiva ancora, evidentemente era troppo piccolo per poter reggere un'intera notte in bianco. Fuori dalla porta si distinguevano delle parole sottovoce.
"Joe! Fai silenzio! Dobbiamo fare una sorpresa a Nicholas, non spaventarlo a morte con i tuoi urli!" disse Denise.
"Kevin, su, apri la porta, ma fa piano, mi raccomando" aggiunse Paul.
La maniglia si abbassò e un raggio di sole iniziò a farsi largo nel buio nero di quella camera azzurra.
I 4 (e mezzo) si avvicinarono silenziosamente al letto del festeggiato per poi gridare all'unisono.
"Tanti auguri Nick!"
Di colpo il dormiente si svegliò e con gli occhi spalancati osservava l'immensa torta al cioccolato che la madre gli porgeva.
"Vuoi una fetta, piccolo mio?" chiese premurosa la donna.
Il bambino annuì mentre gli occhi luccicavano dalla gioia.
"Intanto che mangi noi ti cantiamo la canzoncina"
"1...2...3... Tanti auguri a te
Tanti auguri a te
Tanti auguri a Nicholas
Tanti auguri a te!"
Il bambino sorrideva con la bocca sporca di cioccolato e la gran parte della crema rovesciata sul suo pigiama.
"Nick, certo che sei senza cuore, non mi hai lasciato nemmeno una briciola della tua fetta di torta!" si lamentò Joseph.
"Joseph Adam, hai voluto mangiarti la metà dell'impasto? Ora per te niente torta!" disse ridendo Denise
"Ma mamma..."
"Ma dai, Joe, sto scherzando, c'è abbastanza torta per tutti, non ti preoccupare"
Il bambino ringalluzzito uscì dalla camera del fratello seguito a ruota da Kevin e dai genitori.
Presto anche Nick scese al piano inferiore e io rimasi sola.
Sola, dopo tanto tempo. Da sotto provenivano urla, voci di tante persone che si mescolavano tra loro, alcune le conoscevo altre no e non capivo cosa stesse succedendo.
Poi, improvvisamente, il mio angelo piombò in camera e mi prese con foga trascinandomi giù per le scale.
"Attenzione prego! Vi voglio mostrare le cose che ho imparato a fare con la chitarra"
Davanti a me c'erano una ventina di persone: alcune anziane, altre giovani, alcuni biondi, alcuni mori, lacuni sorridenti, altri visibilmente stupiti.
Il plettro solleticava le mie corde in una melodia che avevamo provato cento volte, era semplice, ma straordinariamente orecchiabile.
Quando finimmo tutti applaudirono e urlavano frasi come "Bravo Nicholas!", "Ma che bella canzone!", "Chissà da chi ha imparato..." o semplicemente gridavano, come Joe.
Quello fu il nostro primo concerto, il primo di molti altri.









Angolo dell'autrice

Rieccomi, puntualmente, con il mio capitolo giornaliero. Tema: il compleanno di Nick.
Devo scusarmi per un'incongruenza temporale, nel primo capitolo ho scritto che la firma sulla chitarra risale a quando Nicholas aveva 8 anni, rettifico ne aveva 7.
Comunque a parte questo, sono veramente contenta di questa storia perché i preferiti e i seguiti aumentano a vista d'occhio; perciò urge ringraziarvi tutti.
Grazie ai preferiti
:
aya chan
mione 94
sbrodolinalollypop
ffdipendente
ai seguiti:
ladyme
BENNYY
ada12
glokky
hey_baby__
wolfgirl92
_cuppycake
E, naturalmente, a chi recensisce:

Maggie_Lullaby: Non ti preoccupare se non hai recensito lo scorso capitolo, non è obbligatorio!! Lo so, per ora, sembra incredibile che Nick abbia abbandonato la chitarra, ma poi tutto avrà più senso, lo posso assicurare, ma tu non fare la stessa cosa con Nicky (che è un nome fantastico per uno strumento!)! Mi raccomando!
Grazie per i complimenti.
Bacio
Benny

MissInBlack: Anna!! Ancora senza parole?? No dai, non ci posso credere, non prendermi in giro!! E comunque Joe lo avrei buttato nella piscina anch'io, però il Joseph che mi immagino era una peste da bambino!! In ogni caso sono felice di averti commossa perché vuol dire che il racconto riesce a trasmettere delle emozioni.
Grazie per recensire sempre.
Bacii
Ti voglio bene<3

__cLa: Grazie per i tuoi immensi complimenti!!! E non sapevo che tu ti intendessi pure della psicologia degli animali! Mi sorprendi! xD Eccoti un nuovo capitolo servito su un piatto d'argento!
Ti voglio Tanto Bene <3
Bacii
Benny

wolfgirl92: Ti ho fatto piangere? Ancora non ci riesco a credere che questa storia ti coinvolga fino a tal punto. Grazie per i tuoi meravigliosi complimenti, la tua è una delle frasi più belle che mi siano mai state scritte. Ti ringrazio veramente per apprezzare così tanto il mio lavoro!
Bacio
Benny

Capitolo non ricontrollato scusate gli errori

...E grazie anche a te che leggi soltanto...

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Capitolo 5
*** E se... ***


E se...
 E se...

Eccolo, finalmente stava tornando da scuola. Le mattine erano estremamente lunghe senza il mio angelo, ma ormai sono abituata a ricevere solo qualche sporadica visita perché è un uomo impegnato, lui, deve badare ai suoi figli, lui, deve lavorare tutto il giorno, lui, e perciò non ha più tempo da dedicarmi, lui.
In ogni caso, quel giorno, precisamente il 22 ottobre, mi accorsi subito che c'era qualcosa di diverso nell'aria, e non mi riferivo certo a Frankie, che ormai era entrato a far parte della nostra vita quasi da un mese. Infatti, quel pomeriggio Nick si fiondò in camera senza nemmeno mangiare qualcosa come merenda, fatto veramente strabiliante, e mi aveva subito tolta dal mio nero involucro senza eseguire prima tutti i suoi compiti, cosa che succedeva tutti i giorni dalle 16.30 in poi data la sua grande diligenza.
"Ho bisogno di te. Credo di essere, di essere... uffa, come sono imbranato con le parole! Tu cosa diresti se io fossi, ma non è detto che lo sia, i...in...inna...innamorato? Ah, già, tu non puoi parlare"
Invece conosco più parole di quanto pensi, perché i vocaboli nella musica prendono il nome di note, di accordi e di versi.
"Comunque ho pensato di scriverle una canzone. Probabilmente lei questa canzone non l'ascolterà mai perché io sono troppo timido per cantargliela, ma almeno mi posso esprimere senza sembrare un pessimo oratore.
Perché anche se Kelly, questo è il suo meraviglioso nome, in questo momento non mi può sentire, vorrei comunque gridare al mondo che adoro i suoi occhi verdi, i suoi capelli castani, il suo sguardo che mi scioglie e il suo sorriso angelico. Trovi questi termini troppo grandi per un bambino di solo 8 anni? Probabilmente lo sono, ma io non posso fare a meno di pensare a tutte queste cose continuamente."
Nick provava tutte queste cose? In quel momento mi pareva essere molto più maturo, più cresciuto, ma forse era semplicemente più profondo e riflessivo.
Mi accordò, prese un quaderno pentagrammato dove scrivere le note e un normale quadernino per appuntare il testo.
"When I look at you,
I see an angel, my perfect angel"
Quando ti guardo vedo un angelo, il mio angelo perfetto.
"When I  speak to you,
I forget who I am, 'cause I need only your voice
to feel happy"
Quando ti parlo, mi dimentico chi sono, perché io ho bisogno solo della tua voce per sentirmi felice.
"You're like a dream, my wonderful dream
tell me you feel the same for me"
Tu sei come un sogno, il mio bellissimo sogno, dimmi che provi lo stesso per me.
-Oh, piccolo Nick, questa è la prima volta che ti innamori, questa è la tua prima cotta, il mondo dell'amore è difficile, puoi ricevere una rosa un giorno e uno schiaffo il seguente, ma non lasciarti abbattere, piccolo mio non abbarterti mai- pensai mentre le sue dita scorrevano veloci sui tasti posizionati sul mio manico.
Sospirò.
"Non pensavo di saper essere così sdolcinato!"
"Eh, sì, fratello mio, sei proprio un romanticone" disse Kevin entrando dalla porta seguito da un Joe disgustato.
"Ti abbiamo sentito cantare e ci siamo fermati ad ascoltarti" aggiunse il maggiore.
"Ma chi è la criminale che ti ha conciato così?" si intromise Joe.
Le guance di Nick assunsero una tonalità di rosso talmente accesa da essere sconosciuta al genere umano.
"Fammi indovinare è Sarah? O forse Mel? O Katie?" continuò il mezzano.
Il mio angelo scosse violentemente la testa e con un filo di voce disse: "Kelly"
"Kelly?" chiesero in coro i due fratelli più grandi.
Nick annuì.
"Che fratellino ambizioso che mi ritrovo!" affermò Joseph scompigliando i capelli dell'innamorato.
"JOE! Smettila! Mi fai male!" urlò Nicholas.
"Bene, e ora che sapete tutto ve ne potreste andare? Devo fare ancora tutti i compiti" disse sbattendoli fuori dalla camera.
"E sì, Kevin, dì alla mamma che scendo per cena e  no, Joe, non mi va di giocare. Ciao!"  conluse sbattendo dalla porta.
"Com'è difficile la vita di un bambino di 8 anni..."

E non avevi visto ancora niente, piccolo, le difficoltà vere sarebbero venute dopo.
E la seconda corda si spezza con un suono secco, come il rifiuto che poi Kelly avrebbe espresso nei confronti del mio adorato possessore.









Angolo dell'autrice

Mi scuso per non aver pubblicato ieri, ma dopo 2 ore e 40 minuti di danza ero letteralmente distrutta...
Voglio comunicarvi anche che ho deciso di non parlare del passato di Nick a Broadway perché vorrei renderlo un po' più umano, nonostante io sappia benissimo che lui è una superstar e un ragazzo perfetto xD
Passo immediatamente ai ringraziamenti.
Ringrazio i preferiti:
MissInBlack
aya chan
ffdipendente
sbrodolinalollypop
mione 94
Ringrazio i seguiti:
ladyme
ada12
BENNYY
glokky
hey_baby__
sere5
wolfgirl92
_cuppycake
_Kira_Perly_
Inoltre ringrazio ladyme per tenermi fra le ricordate
E ora le risposte alle recensioni!

Maggie_Lullaby: Innanzitutto sono felicissima che la mia storia ti piaccia e soprattutto che ti inviti a non trascurare la tua Nicky!! Mi dispiace, ma per motivi di impegni ieri non ho potuto pubblicare e, di conseguenza, non ho potuto saziare la tua curiosità! E comunque sì, quell'ombra ero io!!! xD
Un bacio
Benny

__cLa: come ti ho già spiegato la morale nascosta è "Goditi la tua felicità perché potrebbe svanire da un momento all'altro", ma non ti preoccupare, in parte era giusta anche la tua! Grazie ancora per i tuoi infiniti complimenti.
Ti voglio bene <3
Bacii
Benny

wolfgirl92: Il tuo commento è già perfetto così, non ha bisogno di essere più decente! Grazie per la fiducia che riponi in questa storia e per la tua adorazione verso di essa!! Ma, ti prego, non ritirarti!!!
Alla tua prossima recensione, spero.
Bacii
Benny

Ladyme: Quando ho visto la tua recensione quasi non ci potevo credere, scrivi benissimo e il fatto che tu abbia detto che la mia storia ti ha preso sin dalla prima riga mi ha riempito di gioia e orgoglio! Veramente grazie. Spero che continuerai a seguire
Bacii
Benny

MissInBlack: Nick ricciolino puccioso Jonas?? Mi piace!!! xD Comunque sì, fino a questo momento la chitarra è davvero fortunata!! Io pagherei tutto l'oro del mondo per essere al suo posto... Comunque vedo un po' difficile il fatto che Nick possa leggere questa storiella e soprattutto spero che non tratti così i suoi oggetti!!
Grazie infinite per i complimenti, Anna.
Un bacio
Ti voglio bene
Benny




....e grazie anche a te che leggi soltanto...

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Capitolo 6
*** Perché io? ***


perchè io?
Perchè io?

11 novembre 2005, un venerdì come tanti altri, un giorno normale. Solitudine durante la mattinata, piccola uscita nel pomeriggio e poi una bella composizione la sera.
Stava provando, concentrato come al solito, un brano abbastanza complesso e i suoi ricci ricadevano sulla fronte imperlata di piccole gocce di sudore.
Mancava solo l'ultimo passaggio, l'esercizio era semplicemente perfetto, come lui oserei dire, quando, improvvisamente, le sue dita indugiarono sulle mie corde e iniziarono a tremare, i suoi occhi uscirono dalle orbite prima di essere nascosti dalle palpebre e il suo busto, pian piano, crollò sulla mia cassa di risonanza.
Panico. Io sono una chitarra non potevo, e non posso tuttora, urlare per chiamare aiuto. Fortunatamente Kevin aveva la grande dote di non farsi mai gli affari suoi e appena Nick smise di suonare senza, però, terminare la canzone si preoccupò e vide anche lui quella scena spaventosa.
Lanciò un urlo. Denise e Paul accorsero immediatamente in quella camera azzurra che era diventata un inferno di paura. Il padre prese in braccio il tredicenne e lo caricò in macchina.
L'unica cosa che sentii dopo questi gesti fu una sgommata, una terribile sgommata.
Quella sera Nick consumò la sua ultima fetta di torta al cioccolato.

Non rividi il mio angelo per diversi giorni e quando tornò mi sembrava dimagrito, pallido, in poche parole uno straccio usato sarebbe stato più in forma di lui.
Si sdraiò sul letto, mi mise di fianco a lui e disse: "Mi sei mancata, lo sai?"
"Questi giorni sono stati i peggiori della mia vita di tredicenne"
Anche i miei, chiusa dentro una fodera mi sono annoiata un sacco...
"Ho scoperto di essere diabetico. Ciò significa iniezioni quotidiane di insulina, niente più dolci e zuccheri perché farebbero volare alle stelle la glicemia" continuò mentre le lacrime iniziavano a sgorgare e a scivolare lungo le sue guance.
"Sono a pezzi. Perchè a me? Perchè io? Su sei miliardi di persone sul pianeta perchè proprio a me doveva capitare una cosa simile? Ho solo 13 anni, cos'ho fatto di male per meritarmi questo?"
Rabbia. Incomprensione. Perché lui non aveva mai fatto niente, non se lo meritava, ma era successo e ora doveva semplicemente imparare a combattere.
"E una delle cose che mi fa stare peggio è che, mentre ero in ospedale, tutta la mia famiglia ha pianto per me. Ha pianto Joe, ha pianto Kevin, ha pianto Frankie anche se ha solo 5 anni, ha pianto la mamma, ha pianto papà. Sono stato il motivo delle loro lacrime, e detesto questo fatto" disse mentre delle lacrime irose aveva iniziato a bagnare il copriletto.
Poi mi prese con una forza inaudita per un ragazzino gracile come lui e incominciò a suonare, note forti, che passavano velocemente dal grave all'acuto. Una semplice base musicale, senza parole, perché a volte i vocaboli sono superflui. Io ero uno sfogo per lui, gli ero utile, e questo era tutto quello che mi importava.
Quando ebbe finito le lacrime si fermarono.
"Ora basta, devo farmene una ragione, lottare per far sì che i miei sogni non vengano bloccati da una stupida malattia: io calcherò i palcoscenici di tutto il mondo un giorno e il diabete non potrà impedirmelo. D'altronde perchè non io? Sono forse meglio degli altri? Certo che no"
Risoluto. Deciso. Semplicemente Nicholas.
"Ah, e una cosa, grazie"
Quel grazie era per me! Ringraziare una chitarra è una cosa un po' da pazzi, ma lui lo aveva fatto. Lui era il mio, unico e perfetto, angelo. Un angelo diabetico, ma pur sempre un angelo.








Angolo dell'autrice

Ok, vi ho fatto un giorno in più, ma questo capitolo è stato come una sfida personale per me. Io non so cosa si provi ad avere il diabete e ho faticato a immaginare un Nick così afflitto, ma alla fine credo di esserci riuscita in maniera abbastanza accettabile. =)
L'unica cosa che mi ha lasciato un po' delusa è il fatto che tra i tanti preferiti e seguiti pochi si fermino a recensire, mi piacerebbe accendere il computer e trovare anche i commenti di persone nuove, sarebbe veramente fantastico! Naturalmente non pretendo 200 recensioni a capitolo, ma se qualche lettice (o lettore) si fermasse due minuti per scrivermi qualche riga penso che mi sentirei decisamente realizzata.
Detto questo ringrazio i 9 preferiti, i 5 seguiti e l'1 ricordato. Siete fantastici.
E ora le risposte alle recensioni!!

Maggie_Lullaby: Storia con i migliori personaggi originali??? Sei impazzita per caso??? In ogni caso non posso che essere stupendamente felcie per questo tuo riconoscimento soprattutto perché hai sprecato una delle tue cinque preferenze per me! Ti sono infinitamente grata.
Grazie anche per continuare a seguire.
Bacio
Benny

wolfgirl92: Io non ti posso che ringraziare ancora per il tuo apprezzamento e per le tue parole incoraggianti...  Sono felice che ci sia qualcuno che condivida le idee che esprimo nella storia.
Spero che recensirai ancora
Bacio
Benny

MissInBlack: Sono infinitamente felice per il fatto che ti piacciano le mie frasi!! E poi devi perdonare Kelly, è piccola e non capisce ancora le cose importanti della vita come Nick!! xD A parte questo, non ho ancora pensato a come descriverò in maniera positiva Miley (scempio), quando farò il capitolo a proposito ci penserò!! xD
Ti voglio bene<3
Bacii
Benny

ladyme: Se tu scrivi solo quello che i Jonas ti ispirano significa che hai trovato le tue Muse, perché il tuo modo di comporre le storie è fantastico e divino! Ti ringrazio per gli apprezzamenti verso di me (avevi bevuto qualcosa prima di recensire?) e verso le mie frasi.
Continua a leggere
Bacii
Benny

__cLa: Grazie per i "complimenti"!!! xD Sei veramente fantastica Cla!!!! Grazie per incoraggiarmi tutte le volte a continuare  a scrivere, sei una vera amica! Ed eccoti qua il nuovo capitolo. Sazia la tua curiosità! xD
Ti voglio bene <3
Bacio
Benny

...e grazie anche a te che leggi soltanto... 

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Capitolo 7
*** Promessa ***


promessa
Promessa

"Ragazzi, ho bisogno di parlarvi!" la voce di Paul invase tutta la casa "Venite in soggiorno, presto!".
Nick mi prese tra le mani, non mi lasciava mai sola quando era a casa, e scese di corsa le scale. In salotto Joe e Kevin erano già spaparanzati comodamente sul divano mentre il padre era seduto sulla poltrona, sembrava nervoso. Il mio angelo si sedette sul tappeto usando le gambe di Kevin come uno schienale.
"Bene, ragazzi, vi devo parlare, seriamente" iniziò il genitore "Nella vita..." cercò di proseguire, ma venne interrotto dalla corsa di Frankie "Sono in ritardo?" chiese il piccolo, inconsapevole del discorso che avrebbe poi pronunciato Paul.
"Veramente Frankie tu puoi tornare a giocare, dobbiamo fare un discorso da grandi" provò a spiegare il padre.
"Ma io sono grande!" ribattè Frankie.
"Sì, ma non abbastanza" lo gelò il genitore lasciando che il cucciolo di casa Jonas sgusciasse via dal soggiorno con la coda tra le gambe.
Quando Paul fu certo che il minore dei fratelli non potesse sentire le sue parole ricominciò a parlare:
"Bene, dicevamo, nella vita si possono commettere molti sbagli, alcuni sono leggeri..."
"Come quando io mangio tutto l'impasto della torta e la mamma si arrabbia?" chiese Joe
"Sì, Joe, esatto, ma preferirei non essere interrotto durante questo discorso, okay?"
I ragazzi annuirono silenziosamente interrogandosi su cosa il padre volesse dire di loro di così importante.
"Allora ci sono errori più lievi, altri più pesanti, molto più pesanti, e io voglio che voi evitiate di fare questi sbagli perché credo che vi potrebbero rovinare la vita. Proprio per ricordarvi di riflettere prima di compiere delle decisioni importanti io e la mamma abbiamo deciso di darvi un anello"
"Scusa papà, lo so che non vuoi essere interrotto, ma quali sarebbero le decisioni importanti?" intervenne innocentemente Nick.
"Sono tante, per esempio scegliere una ragazza giusta con cui uscire, e non la prima che capita, stare attenti alle proprie scelte, non fare azioni azzardate, non seguire la massa, ma ragionare con la propria testa, capito Nick?"
Il mio protettore annuì energicamente e si rese conto che suo padre aveva profondamente ragione.
"Dicevo, proprio per ricordarvi tutte queste cose e questo discorso io e la mamma abbiamo deciso di darvi degli anelli che dovrete sempre indossare, ma prima dovete dimostrarmi che siete d'accordo con quello che vi ho detto e che ragionerete sempre su quello che farete, l'anello sarà il simbolo di questa promessa. Allora, siete d'accordo con me?"
"Io assolutamente sì, te lo prometto papà" disse Nick, il genitore sorrise e mise al dito del figlio una fedina d'argento, essa sarebbe diventata nel tempo sempre più pesante, ma sapevo che il mio angelo avrebbe mantenuto sempre e comunque la sua promessa.
"Ci sto anch'io" promise Kevin "E pure io" acconsentì Joseph. Il genitore, soddisfatto, diede anche ai suoi due figli maggiori l'anello. Poi li abbracciò e bofonchiando un "sono fiero di voi" uscì dal salotto.
I ragazzi tornarono alle loro attività quotidiane: Joe iniziò una partita ai videogame con Frankie, Kevin si rifugio sotto un albero del giardino a leggere e io e Nick tornammo in sala musica. Sembrava che la promessa di poco prima non contasse niente per loro, ma avrebbero presto scoperto che quel patto era difficile e complicato.

Un patto, una promessa anche quella che Nick aveva fatto nei miei confronti: "Resteremo sempre insieme, non ti abbandonerò". Vorrei piangere, ma non posso versare lacrime e per compensare questa mia incapacità la terza corda di spezza, manca poco alla mia fine, ma continuo a raccontare...







Angolo dell'autrice

Lo so, ragazze, lo so. Sono in superitardo, ma mio padre ha avuto la brillante idea di sequestrarmi il computer per una settimana... Informo che siamo a metà storia!! In ogni caso anche questo capitolo è stato parecchio complicato da scrivere per me e spero che ne sia uscito qualcosa di decente o perlomeno di leggibile. Vi ringrazio per tutto l'appoggio che mi date. Penso che sia un'emozione unica vedere le 5 preferite, le 9 seguite e la ricordata appena accendo il computer e per questo vi ringrazio. Ora passo alle risposte alle recensioni che sono persino aumentate!! Vi meritate un altro bellissimo e sincero GRAZIE.

Maggie_Lullaby: Vedo che sei convinta delle tue idee... =D E comunque sono contenta che tu giudichi così bene questa storia, ciò mi rende molto felice! Anch'io sono molto sensibile quando si parla del diabete di Nick, è un fatto che mi sconvolge completamente (come lui del resto...xD)
Mi dispiace di averti fatto attendere un po' troppo per questo capitolo, ma le cause non sono dipese dalla mia volontà.
Sei un angelo a recensire sempre
Bacio
Benny

Ladyme: Ok, ho avuto la dimostrazione che non bevi niente... e questo è preoccupante! No dai scherzo, comunque non mi devi ringraziare perché i complimenti che ti faccio te li meriti assolutamente! Sono veramente molto contenta che ti sia piaciuto il capitolo, per me la tua opinione conta davvero molto.
Spero che continuerai a seguire nonostante il mio ritardo.
Bacio
Benny

futurestar: Ecco una new entry!!! Grazie mille per aver recensito (e aver pubblicato addirittura per due volte la tua recensione). Mi rendi veramente felicissima. Spero sinceramente che continuerai a seguire e, se possibile, anche a recensire il mio racconto perché per me i vostri commenti sono essenziali, mi aiutano a crescere.
Grazie ancora, vorrei continuare a ringraziarti all'infinito, ma per ragioni di tempo non posso.
Bacio
Benny

Wolfgirl92: Suscitare nelle emozioni nel lettore è uno degli obiettivi principali della mia scrittura e sono contenta che tu abbia provato tutte queste sensazioni leggendo un mio capitolo. Concordo pienamente col fatto che Nick è una fonte d'ispirazione pura e costante. Nick, sei unico!!
Spero che continuerai a seguire.
Bacio
Benny

MissInBlack: Ciao Anna, perdonami per il mio ultramegaipersuperarciritardo!!! Ti ringrazio per i tuoi meravigliosi e continui complimenti, non credo proprio di meritarli!! Comunque mi piacerebbe veramente molto che tu venissi qui da me, sono convinta che ci divertiremmo molto!!! Sono inoltre sinceramente colpita e felice del fatto che tu abbia provato delle emozioni mentre leggevi, ritengo fantastico tutto questo!!
Ti voglio tantissimissimissimissimo bene!
Bacio
Benny

___cLa: No non ho mai suonato strumenti se escludi il flauto dolce... Ti ringrazio dei complimenti perché solo un'amica vera seguirebbe una storia con personaggi che non le piacciono unicamente per far sentire bene l'autrice. Sei unica e irripetibile!!
Ti voglio troppo bene <3
Bacio
Benny

...e grazie anche a te che leggi soltanto....

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Capitolo 8
*** Quei disastri dei suoi fratelli ***


quei disastri dei suoi fratelli
Quei disastri dei suoi fratelli

Era l'anno 2004 e il mio adorato Nicholas cantava accompagnandosi con la mia umile voce strumentale, sembravamo già perfetti così, ma, per ironia della sorte, non lo eravamo. Mancava qualcosa, un po' di simpatia, un pizzico di euforia e, forse, anche una goccia di stupidità, quella caratteristica capace di farti dimenticare i problemi, almeno per un secondo. E, in effetti, in quel periodo c'erano diversi problemi: Kevin si era ritirato come un eremita in camera sua, si rifiutava di mangiare, di andare a scuola, insomma, stava vivendo una pura crisi adolescenziale di prima categoria; Joe, nella sua condizione di quindicenne, si struggeva e si riempiva di brufoli appena una ragazza gli diceva di no, anche se quel "no" era dovuto alla domanda "Mi passi i compiti di storia?" e Nick, Nick era un caso particolare, viveva della musica già da allora e non badava a quello che gli succedeva attorno; era sempre stato un ragazzino riflessivo, ma in quel periodo per lui solo due cose parevano contare veramente; io (e questo costituisce il mio più grande vanto) e un suo amico, l'unico al quale aveva fatto sentire la sua musica. In questo quadro di solitudine soltanto un piccolo eroe del divertimento sopravviveva: Frankie. E fui proprio un bambino così fragile a compiere il miracolo.
Era un semplice e normale giovedì pomeriggio, Nick strimpellava, Kevin guardava con uno sguardo perso fuori dalla fienstra e Joe canticchiava una melodia, lasciatemelo dire, da obitorio. Verso le 17 Frankie stava giocando vicino al mobiletto del televisore, inciampò su un cuscino e prese con la fronte lo spigolo di legno. Lanciò un urlo glaciale talmente forte, che tutti i suoi fratelli si precipitarono in salotto interrompendo le loro attività quotidiane. Joe fu il primo a parlare e disse: "Frankie, cosa hai fatto?"
Il piccolo rispose con un'aria da chi la sa lunga: "Non è evidente?! Mi sono fatto la bua!!"
E Joe tentò di reagire in una maniera adeguata parlando così: "E, ma la mamma non c'è, non ti può dare il bacione per far passare la bua. Come facciamo?"
E Frankie, illuminandosi d'immenso, tentò a pronunciare queste parole: "Voglio una canzoncina!! Nick suona la chitarra e canta, perchè io l'ho sentito cantare mentre stavo origliando di nascosto e mi piaceva, Kevin suona la chitarra e Joe canta anche lui così smette di continuare a ripetere quell'orrendo brano tutto uguale"
I tre fratelli maggiori si guardarono stupiti e straniti, ma risposero in coro senza troppa euforia: "Va bene, Frankie"
Il risultato fu sorprendente. Un'emozione unica, un'esperienza magnifica, che rimarrà sempre nel mio cuore perché fu in quel momento che nacquero i Jonas Brothers.

Ah, quello sì che fu un momento epico e irripetibile, le mie ultime tre corde rimaste tremano ancora per l'eccitazione mentre rievoco quest'evento. Fu veramente incredibile, ma mai come quello che vi sto per raccontare...













Angolo dell'autrice (ritardataria)

Eccomi ritornata dopo un'incredibile mancanza di... no non voglio ricordare il mio orrendo ritardo. Per me, l'estate è stata un periodo molto denso di avvenimenti, di emozioni, di esperienze, di amicizie riscoperte; e forse è proprio per questo che mi sono allontanata momentaneamente dalla storia, per poter tornare a vivere una nuova vita, e poterla, in un certo senso riscoprire. Ma visto che voi siete qui per la storia e non certo per venire a conoscenza dei fatti miei passo ai ringraziamenti.
Grazie ai preferiti:
DreamsofMartina
ffdipendente
mione94
Mirabella
Ryry_
sbrodolinalollypop
_Kira_Perly
_MissMe__
Grazie alle seguite:
ada12
BENNYY
glokky
ladyme
Mirabella
sere5
wolfgirl92
_cuppycake
_Kira_Perly
Grazie alle ricordate:
ladyme
Mirabella
_Kira_Perly
E ore le risposte alle 6 magnifiche recensioni:

futurestar:
Mi sa che il tuo "non vedo l'ora" ha dovuto aspettare un po' troppo a essere soddisfatto, però ecco il nuovo capitolo, un po' corto, è vero, ma un capitolo essenziale, perché chi fra noi non adora i Jonas Brothers?
Grazie per i tuoi bellissimi complimenti.
Recensisci di nuovo (se riesci a perdonarmi)
Benny

ladyme:
Stavolta l'attesa di è prolungata ancor di più, e mi dispiace, davvero tanto!!! Ma come dicevo, per me è stato un periodo di riscoperta di tutte quelle cose che credevo di aver perso irrimediabilmente. Grazie per i complimenti, sono esattamente quelli che un'autrice si vorrebbe sentir dire. Grazie veramente anche perché tu sei una bravissima scrittrice che si merita tutti i complimenti che le vengono fatti.
Baci Benny

_MissMe__:
Eh già!! Roba seria quella dello scroso capitolo, una promessa importante, essenziale, vincolante. E, non tipreoccupare, è un piacere anche solo consolare una scrittrice come te. Spero tanto di vedere un'altra tua recensione e ti ringrazio per gli splendidi complimenti.
Baci Ti voglio bene
Benny

___cLa:
La tua recensione rispecchia i tuoi gusti!!! Diventa troppo bello leggerle perché ti riflettono come un specchio!!! Comunque grazie dei complimenti, contano molto.
Ci vediamo a scuola
Benny

Maggie_Lullaby:
In realtà, non so ancora se la chitarra morirà veramente, forse si salverà o forse no, devo decidere!! Non ti preoccupare per la brevità! Mi basta solo vedere una tua recensione. Mi fa piacere che tu ti sia affezionata, significa che la storia ti prende veramente tanto.
Grazie
Benny

Ryry_:
Nella tua prima recensione hai concentrato tutto ciò che volevo trasmettere: emozioni, sentimenti, bellezza delle parole. Sei veramente il tipo di persona che, avendo la possibilità di leggere tutto d'un fiato, capisce tutto l'essenziale della storia. Ti ringrazio veramente
Baci
Benny

...E un ringraziamento speciale anche a chi legge soltanto...

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Capitolo 9
*** M.C. ***


Mc
 M.C. 



Due sole lettere, una M e una C, e un grande errore. Si poteva evitare? Non lo so, questa domanda preferisco lasciarla ai giornalini di gossip che vivono per porsi domande inutili e a scoppio ritardato. Io, in qualità di chitarra fedele e sincera, voglio solamente raccontare i fatti esattamente come accaddero, cercando di evitare gli sbagli di una vecchia memoria corrosa.
Quando il mio angelo incontrò quell'essere per la prima volta, tornò a casa euforico e sovraeccitato; sembrava che la glicemia avesse raggiunto livelli ancora sconosciuti, ma non era così. Saltellando in maniera simile a quella che hanno le bambine di cinque anni mentre raccolgono i fiori nel parchetto cittadino Nick si rifugiò nella sua camera e scrisse, cancellò, corresse e stracciò parole.
"Non ci sono parole adatte a definirla" mi disse" assomiglia quasi a una visione paradisiaca"
Non riuscendo a trovare vocaboli adeguati a quell'essere, Nicholas si mise a comporre, ma anche in quest'ambito, per la prima volta nella sua vita, fallì miseramente. Era un continuo di "La, no meglio sol, anzi forse un si sarebbe perfetto..." Alla fine del suo ritiro il risultato era il seguente: una camera invasa da fogli, fogliettini, matite, post-it, gomme e spartiti. Io ero morbidamente adagiata sul suo letto a cassa di risonanza in su e tra me e me pensavo che per quanto la ragazza potesse essere bella, la reazione del mio protettore era quanto mai esagerata.
Poi, avvenne un fatto straordinario. In un giorno di pioggia di un inverno come tanti altri da queste parti, un essere incappucciato con lunghe ciocche di capelli bagnate entrò nell'azzurra camera di Nick. L'essere aveva il nome di Miley, Miley Cyrus. Il motivo per cui mi sorpresi tanto era che nella camera di Nicholas non erano mai entrate donne, fatta eccezione per sua madre e me (che c'è una donna chitarra non è pur sempre una donna?!).
In quel momento capii che il mio angelo era impazzito completamente. Rompere una tradizione per... quella? Era inaudito. I due piccioncini (come mi dà fastidio chiamarli così!) si sedettero sul pavimento e Nick le mostrò alcuni spartiti che aveva composto nei mesi precedenti mentre il suo cervello si stava fondendo lentamente. Poi a un certo punto, i loro visi cominciarono a farsi più vicini, sempre più vicini, fino a quando divennero troppo vicini per i miei gusti e, per dimostrare il mio disaccordo, mi buttai, dal letto del mio possessore, direttamente sul pavimento. Ma tutti i miei sforzi si rivelarono inutili perché i due si...si bac...bacia...baciarono, ecco sono riuscita a dirlo! Per sottrarmi da quello straziante episodio iniziai a contare e dovetti aspettare fino al numero 53, prima che i due smettessero di fare quella cosa che stavano facendo. Ero sconvolta, allibita. Nick, il mio Nick, stava baciando quell'essere! Ammetto la mia gelosia, ma se quella ragazza fosse stata giusta per lui io sicuramente non avrei avuto quella reazione!
Con il passare del tempo le cose peggiorano sempre di più fino a quando anche Nick si rese conto che scegliere quella ragazza era stato solo un grande errore, un grandissimo errore. Voleva lasciarla, io lo sapevo, ma appena provava a parlare lei lo interrompeva parlando delle uscite che avrebbero potuto fare insieme, mentre il volto del mio angelo si oscurava. Dopo alcuni mesi di sofferenze finalmente riuscì a dirle quello che teneva nascosto da troppo tempo: "Senti, Miley, sei una ragazza fantastica (io avrei aggiunto un "si fa per dire", ma non mi è concesso il dono della parola, purtroppo), ma ho capito che noi due non siamo fatti per stare insieme, siamo sin troppo diversi. E mi dispiace, ma la storia di noi due finisce qui" Lei lo guardò pallida, uno sguardo vacuo perso nel vuoto più assoluto, mentre io osservavo la scena più orgogliosa che mai.

Certo questo non fu l'unico errore nella vita di Nick, ma è uno di quelli che mi ricordo con più precisione, e ho voluto raccontarlo, ma non dimentichiamo che...















L'angolo dell'autrice

Scusate la brevità del capitolo, ma io faccio veramente tanta, tantissima fatica a descrivere Miley. Mi scuso direttamente con lei e con le sue fan, questa è solo la mia opinione, ma non è detto che si veritiera. Detto questo, passo direttamente ai ringraziamenti perché nonostante il mio vergognoso e orrendo ritardo, ho ricevuto ben 5 recensioni!
Prima di rispondere voglio però ringraziare gli 8 preferiti, le 3 ricordate e le 12 seguite. Ragazze siete davvero fantastiche!
Ora mi diverto con le risposte...

ladyme: Ti ringrazio veramente tantissimo, la tua metafora è bellissima e i tuoi complimenti mi rendono sempre estremamente fiera... Sono contenta di aver reso più leggera una giornata particolarmente pesante e cupa per te e ne sono orgogliosa. Continua a seguirmi perché mi fa veramente piacere.
Baci
Alla prossima recensione
Benny

_MissMe_: Ed ecco il capitolo che tu aspettavi tanto, quello su Miley!! Comunque non sei credibile quando dici che ti è mancata la mia storia perchè non è possibile!! Comunque grazie per aver recensito subito, sei veramente un'amica!
Ci sentiamo alla prossimo capitolo
Baci
Benny

Ryry_: Spero di essermi rifatta almeno in parte, ma soprattutto mi auguro che il capitolo ti sia piaciuto!! E concordo con il fatto che la nascita dei Jonas Brothers sia semplicemente magnifica! Spero di non aver deluso le tue aspettative di nuovo...
Alla prossima recensione
Benny


__cLa: Già il solo fatto che tu abbia dato del tenero a un Jonas è da appuntare negli annali!!! Ci dovrò fare una ff a riguardo per non dimenticarmelo!!! Comunque, rieccomi, io posso andare via, ma alla fine ritorno sempre!! Sono lo spettro della chitarra pensante (citazione da _MissMe_)!!
Ci vediamo appena posto
Baci
Benny

kimartwins18: Sinceramente sono ancora molto combattuta per quanto riguarda il finale della storia, perciò penso che lo saprai solo alla fine del racconto! Grazie per i tuoi splendidi complimenti, fanno sempre piacere sia quelli riguardo l'originalità, sia quelli che riguardano il mio modo di scrivere.
Grazie ancora
Benny

Attenzione: Per mia scelta stilistica, ho deciso di trattare sotto un aspetto più personale Nick, tralasciando, di conseguenza, la vita pubblica, gli album e gran parte della carriera. Spero che continuerete a seguire comunque.

Grazie anche a tutte quelle persone che leggono soltanto, siete fantastiche!

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