Kick Ass

di _Breath
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** -Prologo- ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***



Capitolo 1
*** -Prologo- ***


-Io ti odio!-
-Io ti odio di più-
-Sei solo un piccolo bambino viziato.-
-Si dia il caso che tu sia più piccola di me, Rossa,  quindi porta rispetto-
-Pensi di poterti considerare migliore solo per quei due mesi che hai in più a me e che, tra parentesi, ti porti anche male?-
-Mi stai dando del bambino?-
-No, ti sto solo descrivendo se permetti.- lo guardo con astio nel salotto di casa mia mentre dietro di me mio cugino Al ride liberamente.
Mi volto e lo incenerisco con lo sguardo per poi rivolgermi nuovamente al suo  amico  Serpeverde.
Stronzo. Stronzi tutti e due.
 Come si è permesso Albus di presentare Scorpius Hyperion Malfoy in casa mia solo per farmi dispetto?
Lo sa quanto io odio quel ragazzo, quel suo viso spocchioso e arrogante fintamente angelico ma tanto, tanto satanico.
E’ satana! Al rogo, come Giovanna D’arco solo che lui non sarebbe morto invano.
Pregustando la sua morte un sorrisino diabolico si apre sulle mie labbra.
So che quel demente biondo platinato, nipote di un Mangiamorte fallito e stupido giocatore di Serpeverde è l’amore segreto di mia cugina cioè, segreto perché solo lui non sa di essere tale.
Addirittura mio zio Harry ne è a conoscenza e, sinceramente, ha  reagito anche abbastanza bene.
Chi ha avuto una reazione a catena completamente sballata è stato pio padre, invece.
Ricordo che si era alzato, lanciando uno sguardo di tralice ad Al maledicendolo- forse- per aver portato nella nostra famigliaquella peste platinata.
Poi il giovane (?) e robusto ( ??) Ronald si era voltato verso di me lanciandomi una di quelle occhiate da fare invidia a Piton, mia madre e anche il migliore legimens che esistesse al mondo.
Mi squadrò mentre io, nella mia tenuta di casa ( pantalone lungo e felpa più larga di due taglie –ebbene sì, sono mooolto fine-) sedevo nel lungo e largo tavolo dei nonni.
-Rose- era un brutto segno che mi chiamava con il mio  vero  nome in quanto di solito mi derideva chiamandomi ‘Rosie’ solo per farmi nervi.
Impallidii guardandolo con orgoglio senza abbassare lo sguardo. Nel mio caso sarebbe stato opportuno dire un – ditemi, padre- rispettoso ma io, ancora più stupida di lui, lo fronteggiai con lo sguardo emettendo solo un laconico –sì?-
-Provi anche tu un qualsiasi sentimento verso il figlio dei Malfoy?- c’era da aspettarselo che se ne uscisse con quella frase demenziale, così demenziale da togliermi il sorriso dalle labbra.
Avanti, come poteva a ME e dico ME la giovane e prefetto Weasley piacere Lui il lurido e Serpeverde Malfoy?
-Stai scherzando vero?- mi ero alzata con le braccia tese sul tavolo e il viso rosso quasi quanto i capelli – spero per te che tu stia scherzando-
-Rispondi!- urlò il pazzo, invece sovrastandomi.
Sentivo lo sguardo di Lily su di me, probabilmente sperando che io non rispondessi affermativamente altrimenti bhè, avrei fatto bene a chiudere a chiave  la camera dove dormivo perché mia cugina diventava  leggermente ossessiva riguardo Scorpius.
Basta dire che una volta per gelosia verso la ragazza del così detto ‘ amore della sua vita’ fece un incantesimo affinché lei perdesse tutti i capelli. Niente di particolare, direte voi, ma credetemi ,quando lei è una ragazza fanatica e vanitosa e lui lo è ancora di più, una relazione può anche finire per questo.
Quando le persone si dicono superficiali, Scorpius Hyperion Malfoy è sempre presente!
Proprio come ora, quando il figlio del prescelto, ed ancora per poco mio cugino, mi spinge in avanti per risvegliarmi dal mondo dei sogni alias quello dei ricordi in cui sono caduta.
La sua spinta mi fa barcollare in avanti e quasi finisco tra le braccia del mio rivale se non fosse per la mia prontezza di riflessi che mi fa bloccare ad un passo dallo scontro con il suo corpo.
Una volta alzato lo sguardo in una posizione per così dire decente vedo che la faccia del Malfoy è identica a quella di una statua: impassibile.
I nervi per quel atteggiamento superiore si rifanno risentire –potresti anche fingerti preoccupato.- lo aggredisco.
-Perché dovrei?-
-Sai come è, stavo per farmi del male.- vedendo la sua espressione ancora del tutto immutata mi spingo verso di lui, gesticolando come una pazza in una degna imitazione di mio padre – stavo per venirti addosso! Sarei potuta andare al S.Mungo per l’impatto celebrale!-
Sul suo viso impeccabile si  dipinge un’espressione diversa da quella classica e immutabile di sempre e per breve me ne compiaccio.
Perché per breve, vi chiederete?
Perché quando apre bocca tutta la mia felicità va scemando, così, come se qualcuno avesse aperto la finestra lasciandola volare via …
-Oh, mi dispiace … - lascia la frase volutamente in sospeso, lo so, perché so  anche che lui non è mai buono. Lui è la bontà sono due aggettivi completamente diversi; ed infatti- mi dispiace che non ci sia finita veramente !-
Questa sua frase non mi dovrebbe offendere più di tanto ma invece, quando mi accorgo con quanta serietà l’ha detta, l’ira ereditata dai Weasley prende il possesso di me. Oh, santa Morgana aiutami.
-TU! –urlo stendendo una mano sul suo viso – vuoi finirci tu  al S. Mungo visto che ti piace tanto? Basta dirlo, sai?-
Un sorriso si apre sul suo volto – quanto siamo fini Weasley.-
-Fanculo tu e la finezza- ringhio con quanta poca pazienza mi è rimasta – non sei nessuno per venire a casa mia a rompermi l’anima.-
-Questa è casa dei tuoi genitori- ribatte con sicurezza facendomi spalancare la bocca. Ma dove le va a
 prendere certe risposte tanto irritanti quanto spiazzanti?
Balbetto come una stupida facendo ridere nuovamente mio cugino giurando su me stessa di andare a torturare la sua adorata gufetta una volta finita quella lite con il suo amichetto stronzetto.
Probabilmente è il mio orgoglio quello che riesce a farmi sbloccare dallo stato di catalessi in cui sono nuovamente finita e, proprio forse con il solo intento di non darcela vinta, mi sporgo davanti con un sorrisino diabolico sulle labbra pronta a farcela pagare.
Lo vedo tintinnare in quanto lui sa che io  so.  Lui  sa che io  conosco  il suo punto debole. Punto debole molto scoperto che pur di avere io l’ultima parola sono anche pronta a toccare solo per vederlo perso con la merda fino al collo.
Mi avvicino con un dito puntato verso il suo viso mentre il suo collo diventa sempre più latteo e sorrido, Dio come sorrido.
Grazie Morgana.
-Senti tu, vecchio damerino di un cuoco andato a male- inizio pungendolo con l’indice- morditi la lingua e taci spontaneamente altrimenti ti farò rimpiangere il giorno della tua nascita e quei due mesi che ti porti in più a me, siamo stati chiari?-
So di averlo messo con le spalle al muro e me ne compiaccio ancora di più di prima ma quando vedo quella sua bella saliva fare su e giù per l’esofago capisco anche che potrebbe morire per salivazione accelerata.
E io non corro mica in suo aiuto, non lo farei mai anche se a salvarlo giunge sempre un mio parente.
Mia cugina, la giovane spasimante, direte? E invece no, la traditrice ( sì, perché lei è una femmina) è mia madre che uscendo di cucina con uno strofinaccio tra le mani e un sorriso materno sulle labbra lascia cadere lo sguardo sui tre malcapitati.
Una smorfia le si dipinge sul viso quando vede me, Al e Scorpius che ci guardiamo minacciosi. Ok, posso darle ragione in quanto la situazione sempre molto più preoccupante di quel che è ma ehi, cara mammina, smettila di guardarmi così. Scherzavo quando dicevo di voler finire al S.Mungo!
La smorfia  di mia madre si scioglie quando si posa per la seconda volta su Scorpius e la vedo quasi diventare rossa; impossibile come riesca a sentirsi quasi attratta dal viso del ‘Satanico’ angelo biondo.
-Ciao Scorpius!- esalta peggio di Lily regalando più sorrisi a lui che a me ed Hugo messi insieme in tutta la nostra giovane vita – come stai?-
-Benissimo signora, la vedo ancora più bella dell’ultima volta- le sorride galante – ora capisco da chi ha preso Rose la sua bellezza-
Mia madre arrossisce andando quasi in iperventilazione mentre la mia mascella tocca terra.
Brutto adulatore, non te lo offriamo il pranzo quindi è inutile che lecchi il culo!
Scorpius mi lancia uno sguardo famelico come per dirmi “ avanti, minacciami ora che ci sta tua madre; vediamo se ne hai il coraggio”
Io per tutta risposta invece ringhio fino quasi ad abbaiare fino a quando mia madre non pronuncia la frase che non vorrei mai sentire- che ne dici di fermarti a pranzo da noi, Scorpius?-
Questa frase è capace ci farmi svegliare da tutte le paranoie e infatti, guardando speranzosa mia madre e chiedendole in silenzio di ritirare l’invito, convoco la grande Morgana nuovamente tra noi.
 Ti prego Morgana, ti prego Silente, Piton, Voldemort, Mozart, tutti i Santi e tutti i Vivi. Merlino! Fai che viene un temporale, fai che il lupo dei tre porcellini spazzi via anche la mia di casa. Ti prego, tutto, tutto affinchè Malfoy non resti qui da me.
Chiudo gli occhi intrecciando le dita giurando a tutti i sopra citati un grandissimo bacio sulla guancia quando li raggiungerò all’altro mondo, sperando che abbiano pietà di me ma invano. Maledetto Malfoy e a suo padre e sua madre che quella notte di diciassette anni fa non hanno usato un profilattico.
-Certo Signora, con moltissimo piacere mi fermerò a pranzo con voi!-
Mia madre sorride sornione – a Lily farà piacere – dice prima di sparire dietro la cucina.
Sì, a Lily! Bugiarda! Traditrice! Lurida donna Mezzosangue (oddio, no, sto diventando come Voldemort) mi hai tradito nel momento del bisogno! Brucia con le pentole della cucina …
Prima di far sparire definitivamente la sua veste dietro lo stipite della porta riesco solo ad udire la lontana voce di mia madre chiamarmi da lei.
-Rose!-
-Che vuoi?- ringhio con lo sguardo infiammato perso in quello soddisfatto e vincente di Scorpius.
-Vieni ad aiutarmi con il pranzo?-
-Cosa?- una risata malefica si fa strada per la gola del biondo.
-Sì, dai tesoro, così il nostro ospite mangerà prima. Due persone sono meglio di una, ricordalo sempre-
Mai avrei pensato,  mai , di servire il mio peggior nemico e mai –ancora mai- di sentirmelo imporre da mia madre.
-ROSE- urla la donna isterica che mi ha generato quando nota la mia assenza in cucina dopo cinque minuti- VIENI QUI!-
-Vai ad aiutare tua madre- mi rinfaccia Scorpius con cattiveria –così il vostro  ospite mangerà prima …-
Con la coda tra le gambe, la lingua tra i denti per non sputare veleno mi prometto in silenzio che Scorpius Malfoy questa notte vomiterà sangue passando  tutta la serata nel bagno.
So essere una ragazza letale quando voglio, specialmente se mi metto ai fornelli … e lui questo non lo sa.
 
 
 Salve a tutti. Questa storia è orrenda, lo so, senza senso, lo so, senza il minimo tatto.
E' stupida, sembra appena uscita dalla bocca di un neonato e me ne dispiaccia ma ci provo.
QUesta storia nasce senza obbiettivi, solo una piccola sfida per vedere se anche io posso scrivere qualcosa di leggero.
Per prima cosa volevo dire che Rose sarà una Rose particolare: rude, molto in 'Ron' ma anche abbastanza 'Hermione!'
Scorpius invece sarà sarcastico, diverso dal nostro Draco ma anche molto simile a lui.
Detto questo ci tengo a dire che non è stata scritta con scopi di lucro la storia in quanto personaggi è foto non sono mie (il logo di inizio pagina sì, però =) )
Nel prossimo capito, questo è solo il prologo, si spiegheranno cose che in questo sono misteriose come PERCHè Scorpius sta lì, PERCHè  lei lo odia e anche IL LORO RAPPORTO - che avrete capito, non è molto buono. xD 
Un bacione a tutti, grazie per essere arrivati fino qui ;)

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***



Sono poche le volte in cui capisco che sono veramente figlia a mio padre, anzi posso essere sincera quando vi dico che mai sono stata orgogliosa di portare il suo cognome.
Eccetto oggi.
Probabilmente solo mio cugino sarebbe stato in grado di fare questo lavoro meglio, ma mi accontento anche di lui.
-Allora Scorpius- dice di fianco a me guardando di tralice il suo così detto ‘ rivale’ – cosa ti ha spinto a venire a disturbarci  in questa quiete Domenica?-
Trattengo una risata ricevendo in cambio un calcio da mia madre ed un rimprovero sussurrato.
Gracchio.
Solo perché non può prendere a sberle mio padre sfoga la sua frustrazione su di me quella pazza scatenata?
Osservandola di sbieco mentre si porta alla bocca una forchettata di pasta invoco la mia adorata Morgana affinché gliela faccia finire di traverso.
Sorrido quando la vedo subito accorrere verso il bicchiere d’acqua viola per il prossimo soffocamento.
Impara dai tuoi sbagli, donna!
Ad un certo punto la mia attenzione ricade su Lily che di fianco a me sorride a Scorpius come se fosse un Dio greco.
Avanti bella di una cugina, potresti aspirare al meglio; te l’ho detto così tante volte.
-Lily- la richiamo a bassa voce cercando di non farmi sentire dall’oggetto del suo desiderio che, rosso di vergogna, cerca di rispondere educatamente alla provocazione di mio padre – stai sbavando.-
Mia cugina senza staccare lo sguardo dal suo sogno proibito si porta il fazzoletto alle labbra nel tentativo di pulirsi per poi ignorarmi ancora.
Sbuffo frustata poggiando le mani sul tavolo e incrociandolo.
Non riesco a capire perché Scorpius Hyperion Malfoy ai miei occhi si renda così orribile.
Lo conosco- purtroppo- da quando avevo undici anni, dallo stesso momento in cui la sua mano si era stretta intorno a quella di Albus nello scompartimento del treno avevo capito che sarebbe andato tutto storto.
Avrei dovuto vietare quell’amicizia, bloccarla e invece no, io avevo lasciato che si formasse, consolidasse nel tempo a venire. Stupida.
Stupida Rose, stupida!
-Come sta il tuo adorato padre?- chiede ancora mio padre sporgendosi verso Scorpius con un’aria minacciosa negli occhi – passa ancora il suo tempo a godersi la vita sfruttando l’eredità del tuo nonnino?-
Una risata soffocata esce addirittura dalla bocca prima sigillata di Albus che sembra divertirsi un mondo  nel vederci intenti a offendere il suo migliore amico.
Sbuffo.
Non vedo l’ora che passi questa giornata in quanto la presenza costante del biondino di fronte a me non fa che farmi passare anche l’appetito; come se il pranzo di mia madre potesse stimolarmelo.
Fa così schifo che anche Al, un grande mangione come James, ha accantonato il piatto alla sua destra con gli occhi luminosi e maliziosi intenti a seguire lo scontro tra il Malfoy e papà.
Lily, invece, tirando per un braccio Ron non fa che cercare di placare la sua ira funesta ( che non a caso è come la mia) chiedendogli di non imbarazzare il nostro ospite.
Come se credesse che così facendo il biondo decidesse di non sposarsela più.
Sveglia Lils, quello non ti vede nemmeno! E per fortuna, avere in famiglia ‘quell’animale’ sarebbe la peggiore tortura che potesse capitarmi … forse anche peggiore di aver Hug come fratello.
 Sentendosi forse preso in causa, mio fratello, scende velocemente le scale di camera sua cantando una canzoncina della sua casata : Tassorosso.
E’ quasi una vergogna avere un fratello del genere in casa, non tanto per la sua collocazione a scuola( io AMO  i Tassorosso) ma più che altro per il suo atteggiamento.
Infatti, quando arriva a tavola, con le cuffie babbane che gli hanno regalato i miei per il compleanno, salta sulla sedia cercando di sembrare fico inciampando e slogandosi- forse, magari!- la caviglia.
Una risata non la riesco a trattenere e, sotto lo sguardo scosso di Scorpius  (che probabilmente ci sta rivalutando come la famiglia più pazza che conosce), quello ansioso di mamma circa la salute del suo prediletto e quello sempre più divertito di Albus, mi lascio andare ad una delle risate più belle della mia vita.
Mi accascio facendo quasi finire i miei capelli già rossi di loro dentro il piatto di pasta al sugo e grugnendo quasi per la troppa ilarità.
Albus mi segue a ruota, poverino chissà da quanto tempo si stava trattenendo e, dopo poco,  ( unica volta nella mia vita!) vedo anche sul viso di Malfoy spuntare un sorriso timido e simpatico.
Lily, non mi volto ma lo posso immaginare, diventa rossa per l’emozione forse illudendosi che quel sorriso sia per lei.
Illusa!
Intanto, mentre la mia mente elabora mille e più concetti, continuo a ridere portandomi la mano a coprirmi la bocca per non sputare.
Pazza sì, maleducata no grazie!
Quando Hugo si rialza da terra con il viso più rosso dei capelli e una mano a tastarsi il suo povero  sedere indolenzito provo una piccolissima  pena per lui.
Conosco mio fratello, so che lui odia  mostrarsi fragile e perdere quell’aria da duro che crede di avere.
Se poi la perde davanti al suo mito ( il tutto è ancora da vedere come  lui possa stimare un tipo come Malfoy) è il colmo.
Alcune volte mi chiedo che fine abbiano fatto veramente tutti i geni Weasley  in quanto siamo rimasti solo io e mio padre fedeli all’odio verso i Malfoy: anche zio Harry ci ha abbandonati.
Ancora trattenendo la mia risata mascolina ( ebbene sì, non tutti hanno la grande finezza di Dominique) guardo di sbieco Scorpius cercando di capire cosa abbia di così affascinante.
Ok, non posso negare che abbia un bel aspetto: biondo, occhi verdi, naso perfetto, lineamenti circolari e  virili ( per niente come quelli di Hug che sono ancora infantili) e per finire anche fisico scolpito da tanti anni di Quidditch.
Mi arrendo; fisicamente quel ragazzo è fantastico ma se l’aspetto fisico fosse veramente tutto allora mio cugino James sarebbe il ragazzo più ricercato del mondo.
Ok, ammetto che questo esempio non è dei migliori perché James è  il più ricercato del mondo specialmente per il suo aspetto (dicono!) affascinante ma questo non significa niente. Perché MALFOY NON PUO’ PIACERE A TUTTA LA MIA FAMIGLIA! E’ una cosa che va contro natura, contro il principio di Borh, contro quello di Rutherford ( ok, la chimica non è il mio forte) ma abbiamo capito il concetto no?
Anche Madre Natura si rivolterebbe nella tomba di fronte questo … questo …  questo scempio!
 Una volta che la mia ridarella simpatica si esaurisca del tutto poggio i gomiti sul tavolo sbuffando stufa di questa giornata.
Ahimè, a nulla serviranno i miei lamenti perché, bhè, stiamo solo al primo piatto e da quanto ho capito Scorpius è molto lento a mangiare …
 
 
 
 
Una volta finito il pranzo mentre mia madre pulisce la cucina e mio padre guarda la partita in salotto noi ragazzi ci dirigiamo nelle nostre camere.
Salgo le scale che mi porteranno al piano superiore con Lily alle calcagna che sospira estasiata.
Sbuffo; Gesù Lils non hai James Franco dietro è inutile che ti ecciti tanto, è solo Malfoy!
Malfoy, diamine, Malfoy!
Quando arrivo davanti la porta di camera mia e sto per poggiare la mano sulla maniglia dorata e splendente che mi è costato un intero pomeriggio per rendere tale sento la voce di Al disturbarmi ancora.
Sì, disturbarmi perché quel ragazzo certe volte è un vero tormento.
Come lo Tsunami in pieno notte, come il vicino che suona la batteria con due pentole facendole sbattere tra loro, come Malfoy a pranzo da me.
Ecco, ora si spiega cosa leghi il biondo e mio cugino: il loro essere fastidiosi.
Immagino con un sorriso il loro modo di passare i sabati sera: chiusi in una stanza scommettendo chi dei due riceva più mandate a ‘fanculo dalle ragazze che infastidiscono.
Bhè, chissà perché me li immagino benissimo!
Anche se sono tremendamente fastidiosi però entrambi hanno un discreto successo con le ragazze, e questo mi tocca ammetterlo. Non è raro trovare mio cugino circondato da ragazzine petulanti – quasi sempre del primo anno- in imbarazzo per quella fama regalata.
Malfoy, bhè, Malfoy è tutto un programma, no?
Se avete almeno ascoltato un decimo di quello che vi ho detto fino ad ora avrete capito che Malfoy non solo cambia ragazza una volta al giorno ma ne cambia anche due contemporaneamente.
E’ con Scorpius Hyperion Malfoy , credetemi, che ho scoperto il menage a trois!
 -Rose- quando Albus mi chiama per la seconda volta posso giurare di aver visto saettare nei suoi occhi un lampo di paura. Sorrido: ebbene sì, mi hanno riferito che molte volte i miei occhi si illuminano di una luce omicida, forse ora è una di quelle volte.
Alzo un sopracciglio con la mano ancora sulla maniglia per fargli capire che sto ascoltando: come un giudice prima di condannare il criminale alla morte!
-Io e Scorpius avevamo intenzione di giocare a scacchi magici in camera mia, vorresti unirti a noi?-
Camera sua, lui non ha una camera in questa casa!
Questa non è casa sua!
Si è trasferito qui per l’ultima settimana delle vacanze estive occupando la camera di Hugo, mandando quella peste rossa a dormire con me e ha ancora il coraggio di dire “ in camera mia?”
Ma io lo strozzo!
-Dovrei fare qualcosa di più importante-
-Cosa?- chiede Lily animata, contenta che una volta nella vita abbia qualcosa da dire per far sentire la sua presenza.
La incenerisco con lo sguardo per poi posarlo su mio cugino che, con i suoi occhi verdi cerca di impietosirmi come se credesse che io  sia una di quelle ochette di undici anni che sbavano sul suo corpo palestrato e minuto: no cugino, già bastano Dom e Jam come incesto in casa.
Il mio sguardo si posa poi su Malfoy e tutta la bontà che il viso di Al mi aveva fatto provare sparisce, così, pluff!
-Tutto è meglio che dividere l’aria con Malfoy!-  dico il suo cognome con disprezzo come se stessi toccando la cacca di qualche ippogrifo.
Il suo ghigno è molto simile a quelli che papà mi ha sempre descritto con disprezzo quelli che, secondo i suoi  racconti, Draco Malfoy sbandierava ai quattro venti :- se riesco a sopportare io la tua puzza da lurida lentigginosa  dovresti riuscire anche tu a respirare il mio odore da maschio purosangue  senza saltarmi addosso, non credi Weasley?-
Respiro, insipiro, respiro, insipiro. Non riesco minimamente a capire dove trovi tutta quell’arroganza! Quale punto ha a suo favore per potersi vantare qualche …  qualche dote?
 A parte la sua innata bellezza è un essere così  insipido!
-Malfoy, non istigare il can che dorme- sibilio – posso staccarti la testa  peggio  di Fuffy- Oh, Fuffy! Come amo quel cane a tre teste di Hagrid! Secondo i racconti dei miei genitori dovrebbe  essere molto grande, chissà, forse riuscirebbe a digerire la testa senza cervello di Scorpius.
-Il cane saresti- si avvicina e mi punta un dito contro  – tu?-sembra quasi minaccioso e sarcastico.
-Se tu puoi essere considerato umano, io posso essere un cane-
-l tuo lato animalesco non lo mettevo in discussione, fidati-
-Vuoi che ti stacco un braccio.-
-Anche cannibale ora, Weasley?-
-Penso sia più preoccupante la tua stronzaggine che il mio cannibalismo.-
 Ci guardiamo come probabilmente si guardavano i nostri padri al tempo del loro ‘dominio’ ad Hogwarts e le fiamme fuoriescono dalle nostre iridi.
Muori,  penso, muori stronzo.
 Probabilmente anche lui pensa la stessa cosa di me, me lo sento, sicuramente anche lui desidera la mia morte come io la sua e la cosa- per quanto fastidiosa- non mi spiace più di tanto.
Lo sento schioccare la lingua al palato e poi rivolgersi ad Albus – se non vuole venire con noi non vedo perché costringerla-
-Infatti- accordo, una volta tanto non contraria a quello che dice lui.
Al scuote la testa sussurrando un – siete così cocciuti e testardi che insieme sareste perfetti- ricevendo un occhiata gelida da parte di Lily.
Ridacchio; oh bhè, Lils, non preoccuparti che il primato di leccaculo di Malfoy  non te lo leverà nessuno, quanto meno io!
Tanto per mio hobby incenerisco un’altra volta Scorpius per poi voltargli le spalle e oltrepassare la soglia di camera mia.
Me la sbatto alle spalle e sorrido.
Quello stronzo non ha capito con chi ha che fare …
 
 
Sono passate due ore quando esco da camera mia sotto richiesta di Hugo.
Dopo mezz’ora che il fesso mi chiede ( supplica) di uscire un’attimo mi sono arresa all’evidente fatto che non avrebbe smesso fino a quando non glielo avrei concesso.
Non voglio sapere cosa deve fare di tanto urgente e misterioso,  esco solo con la testa bassa.
Mi annoio.
Non ho nulla da fare.
Sbuffo e scendo al piano do sotto dove papà dorme sdraiato sul divano: classico.
La partita di Quidditch che stava vedendo è finita da un bel pezzo oramai ma con tutto ciò so che se cambiassi canale lui si arrabbierebbe con me.
Mai oltrepassare l’ira funesta di papà che, per sintonizzare il canale televisivo  Magico sulla Tv Babbanna ha sprecato molti  neuroni della sua vita.
Pover’uomo!
Mamma sta ancora sgobbando in cucina, invece, sudando come un maiale per cucinare un piatto decente a quel ospite indesiderato.
Non oso chiedere cosa sia, mi volto prima che mi veda per costringermi ad aiutarla.
Risalgo, allora, le scale convinta che Hugo abbia finito di fare qualunque cosa stesse facendo/ ovunque la  stia facendo ma mi sbaglio di grosso.
Quel cretino ha chiuso la porta a chiave, quella chiave magica che nemmeno l’Alehomora riesce ad aprire.
Mi lascio andare ad un imprecazione poco piacevole prendendo a calci la porta ma niente, il mio  baby brother fa finte di non sentire.
-Cazzo- sibilo girandomi a dare le spalle alla porta ritrovandomi davanti quella di Hugo ora, veramente, quella dove Al, Lily e il  pulcino biondo  dovrebbero giocare a scacchi.
Ho quasi paura ad aprire la porta spaventata dall’idea di trovarmi nel pieno di un’orgia ma poi faccio spallucce, entro e rimango sorpresa:
Al sta seduto a cavalcioni sul letto, Lily è al suo fianco a guardare meravigliata Scorpius che si gratta una guancia pensieroso sulla mossa da fare.
Entro chiudendomi la porta alle spalle:_non stanno facendo niente di male! E io che pensavo avrei trovato un festino, con tanto di donne nude e bei ragazzi ubriachi con mia cugina pronta a donarsi a Malfoy.
Bha, meglio così anche se i bei ragazzi li avrei accettati con piacere.
Pazienza!
-Rose, ti sei decisa a venire alla fine?- mi chiede Al
-Lo sapevo io- Malfoy muove un pedone- non è coerente nemmeno su quello che dice-
Lo guardo sperando che gli scoppi un petardo in bocca,poi silenziosa mi avvicino e siedo al suo fianco.
Lo vedo sussultare quando il mio corpo entra per poco a contatto col suo ma poi ritorna a dedicarsi la partita contro mio cugino.
Sorride aspettandosi una mia reazione al suo insulto di prima ma lo deludo rimanendo in silenzio a guardare quelle pedine senza senso muoversi a destra e sinistra.
Che schifo di gioco che è lo scacchi!
-Bravissimo Scorp- squittisce Lily quando il suo “ Scorp” mette alle strette il fratello.
Sorrido; per quando si dice amore fraterno Lily non è proprio un esempio lampante.
Il biondo ghigna diretto all’amico - te l’ho fatta- sussurra solo.
Io rimango impassibile con una mano sotto il mento e le gambe accavallate, sbuffo ancora, più forte, poi mi muovo sul piumone in cerca di una posizione.
Senza volere la mia spalla urta quella del biondo e per la seconda volta Malfoy si gira verso di me, senza ombra di cattiveria ( strano!) negli occhi ma solo con curiosità come a volermi chiedere – cosa vuoi?-
Invece, grazie Dio, una volta nella vita tace e mi guarda solo interrogativo.
Non rispondo e sorrido – Lo so che sono bella, Malfoy, ma ti conviene guardare la scacchiera. Potresti perdere-
In risposta il ragazzo mi ghigna in faccia schioccando la lingua al palato cosa che fa  sempre  quando pensa a una risposta saccente quasi quanto lui.
-Infatti sei fantastica Weasley- mi da corda, beffandomi – sei l’animale più bello che abbia mia visto.-
Al scoppia a ridere  e Lily, mia grande cugina, non lo imita solo per rispetto nei miei confronti.
Non mi lascio offendere anzi, con un ghigno degno alla Malfoy ( mi faccio schifo da sola) mi avvicino al suo viso fino a far toccare i nostri nasi tanto che Lily mi odierà sicuramente in eterno per questo- Michelle non ne sarà felice- dico, ad alta voce tanto che mi sentano anche gli altri – sarà gelosa!-
-Chi è Michelle?- chiede Al, smettendo all’istante di ridere e diventando serio forse anche peggio di Lily.
Scorpius mi guarda con una faccia come per dirmi “ brutta stronza, lo hai detto per davvero?” e io, in risposta gli sorrido sempre più apertamente in faccia come per  ricordargli che sì, l’ho fatto, e ne vado fiera.
Sadicamente infierisco ancora – ma come Al, il tuo amico non te lo ha detto che si porta a letto una Tassorosso di nemmeno undici anni compiuti?-
Al spalanca la bocca sussurrando un “ ma è una bambina, Scorp! Fai schifo” mentre Lily penso che stia valutando l’idea di sverginare il suo amato a suo di calci.
Sorrido: Fottiti Malfoy.
Mentre Scorpius mi segue con lo sguardo, pallido in volto forse temendo l’ira funesta dell’amico castamente contrario a questi atteggiamenti io mi alzo urtando casualmente la spalla contro quella del biondino e attirando il suo sguardo.
Mi avvicino alla porta per tornare in camera mia e poi rivolgo  nuovamente  lo sguardo a lui; ghigno – e tanto  per la cronaca,  biondino pedofilo, io sono sempre coerente a quello che dico infatti ora, come vedi, me ne vado. – apro la porta salutandolo con un gesto della mano, ricurvo, sentendomi vagamente stronza come una Serpeverde.
Faccio spallucce; la sua vicinanza porta al di fuori  anche l’aspetto più crudele di me …

Salve a tutti, capitolo stupido, cretino, ma almeno avrete scoperto qualcosa in più sui due ragazzi. XD 
Che vi sembrano?
Una Rose così è contro lo scema che molti si sono immaginati, lo so, ma mi piace. Mi piace perchè non gli darà corda molto facilmente, mi poace perchè è pungente e perchè, dal prossimo capitolo che torneranno a scuola, sarà anche peggio.
Scorpius si vendicherà per quello fatto dalla ragazza non tanto per il  contesto ma per il gesto. Prenderà in antipatia la giovane rossa tanto da farla quasi piangere ... Ma Rose Weasley non piange,anzi, FA PIANGERE!
Per le grandi risposte ( grazie a tutti i recensitori) ve le darò via la nuova opzione del sito, vi disturba come cosa???
Fatemi sapere, spero di ricebere un'altra vostra recensione e se non vi piace il capitolo ditemelo, lo cancello senza problemi ^^
Manu

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***





-Stai attenta Rose-

-Ma mamma, cosa sono queste raccomandazioni?- le chiedo con fare angelico – lo sai come sono fatta!-
-Ed è proprio questo il problema- mi guarda con i suoi cespugli castani a finirle davanti quegli occhi che  fortunatamente  non ho ereditato.
Sono tutta Weasley, ebbene sì. Anche se non mi presento la gente capisce al volo da che famiglia provengo e non  da come vesto come direbbe Malfoy Senior, ma dalla grazia che ho nei movimenti.
Ok, lo ammetto, la grazia è un gene che non ha toccato la mia famiglia ma quella di Dominique però, ehi, anche io ho le mie qualità; per esempio sono … sono … sono … ehm, anche io ho delle qualità che senso ha elencarle?
Vi basti sapere che sono una donna piena di doti segrete ( e non solo erotiche come invece penserebbe Roxanne la pervertita di famiglia) ma anche strategiche,
Pensate che mio padre si rivolge sempre a me quando ha bisogno di umiliare qualcuno, e di questo ne vado fiera.
-Capito Rose?- mi chiede mamma, ancora.
Sbarro gli occhi; cosa cavolo ha detto? Ero così troppo impegnata a pensare alle mie doti  extrascolastiche da non ascoltare la sua ramanzina alias raccomandazione che poi, chiaramente ve lo dico, non lo avrei fatto lo stesso.
Da quando sono nata posso dire di averla ascoltata nemmeno tre volte: se conoscete Hermione Jane Granger e i suoi giri di parole capirete il perché. Ecco, lo sto rifacendo: lei parla e io mi distraggo, sono proprio un caso disperato!
La vedo rivolgersi ad Hugo al mio fianco sussurrandogli un “ tieni d’occhio tua sorella da parte mia. Sarai i miei occhi e le mie orecchie” per poi dargli un bacio carico di affetto.
Mi sento offesa e sto prendendo in seria considerazione l’ipotesi di farle notare che NON ho bisogno della balia di un marmocchio di quindici anni, ma intelligentemente so che questo comporterebbe un’altra ramanzina di cinque ore circa la mia irresponsabilità e allora taccio.
Giro la faccia facendo finta di nulla.
Un sacco di gente sta attendendo come noi di salire sul treno di Hogwarts per iniziare un altro anno. Forse l’ultimo, come noi, forse il quinto come  Hugo e Lily o forse il primo come quel marmocchio che sta frignando perché non vuole separarsi dai genitori.
Cristo, io ricordo che ad undici anni ero felicissima di non vedere più la faccia della mia famiglia per mesi!  Quel bambino dovrebbe piangere quando tornerà a casa, più che altro, quando sarà costretto a sentirsi la ramanzina di sua madre per colpa di quei voti decenti che però non compensano l’ottimo ricordo della propria mamma.
Ma certo, non tutti hanno Hermione Granger come madre e quindi  non tutti  hanno la disgrazia di essere paragonata sempre a lei.
Improvvisamente sento una mano calda sulla mia spalla e mi volto sorpresa quando vedo James davanti a  me.
James? Gli sorrido come farebbe un degno allievo al proprio maestro buttandomi tra le sue braccia: - JAMES!-
Lui mi accoglie fraternamente – Rose, come stai?-
Che domanda sciocca che mi fa visto che ci siamo visti solo il giorno prima, ma a lui perdono anche questo.
Io amo James, se solo Dominique non se ne fosse innamorata lo avrei fatto io.
-James, come farò quest’anno senza te?- dovrei piangere, ma non ci riesco- senza la mia mattonella mancante!-
-La tua … cosa?-
-Oh andiamo, non fare il prezioso. Lo sai cosa intendo ma non mi veniva una metafora adatta- lo sento annuire sopra la mia testa con fare allusivo facendomi “pat pat” sulla schiena.
Pat pat, capite? Pat Pat!
Non  sono mica un cane, Santa Morgana!
Ad Albus lo avrei già picchiato ma a James, oh James, gli perdono anche questa.
Il fischio del treno mi fa staccare dal mio cugino-matonella e gli sorrido con affetto – devo andare.-
-Sì, il treno ti aspetta-
- Mi mancherai- gli dico- non potevi essere bocciato? Così facevamo il settimo anno insieme-
-C’ho provato, lo sai, ma la McGranitt non ha voluto. Penso che pur di togliermi davanti le scatole mi abbia promosso con la forza.-
Sento zio Harry sbuffare; non va molto orgoglioso dello scarso rendimento scolastico del primo figlio, ma non ne ha mai fatto una colpa a James. So che in realtà nel suo primogenito vede molte cose si suo padre e quindi le accetta con piacere, forse non con piacere ma le accetta con tanto coraggio.
Ti stimo zio Harry!
Una volta saliti sul treno sia io, che Lily che Al che Hugo cerchiamo uno scompartimento libero per il viaggio affacciandoci di tanto in tanto a salutare i nostri parenti.
Quando passo davanti uno scompartimento di Serpeverde del quinto anno le sento esclamare qualcosa circa la bellezza di James e sorrido conscia che l’odio tra Grifoni e Serpi  si è esaurito del tutto dopo la seconda guerra magica. O meglio, le ragazze non si limitano più a scoparsi ( passatemi il termine) quelli della loro casata ambiziosa e brillante: la carne e carne direbbero alcuni e James ( per molti) e una bella bistecca affumicata.
Mi accomodo sul sediolino rosso più vicino la finestra e mi metto a guardare i miei genitori che scuotono la mano come ossessi, imbarazzata ricambio il saluto concentrandomi sull’orologio sopra le loro teste affinché schiocchi le undici per far partire  definitivamente  il treno da quella maledette stazione.
-Che strano- dice Al – Scorp non si è ancora visto in giro.-
-Forse si è perso- sussurro.
-Taci Rose, sono sette anni che viene qui dubito fortemente che si sia smarrito.-
-Magari qualche ippogrifo ha deciso di cospargerlo del proprio letame e lui, disgustato, si è deciso a tornare a casa per cambiarsi. Ma troppo impegnato a contemplare la sua immagine allo specchio si è scordato della partenza e ora è ancora davanti lo specchio e cantare “ Revolver”* tutto convinto che davvero il suo sesso sia veramente un killer.-
Albus mi guarda disgustato e oltraggiato- Rose, sai bene?- mi chiede non avendo capito una mazza quello che ho detto.
Ah, dimenticavo, zio Harry non gli fa ascoltare le canzoni della radio Babbana definendole demoniache e quindi non sa nemmeno lontanamente chi sia Madonna.
Probabilmente  se ce lo chiedessi mi risponderebbe che è la moglie anziana di Merlino, o peggio l’amante sconosciuto di Morgana.
Mi rilasso contro il sediolino non degnandolo di una risposta mentre chiudo gli occhi; prego in silenzio che Malfoy si sia veramente dimenticato della partenza e sto quasi per crederci quando sento dei passi affranti accanto a me.
Capisco di chi siano, ma mi convinco del contrario.
Morgana? Ti prego! Ti prego, no! Giuro che non ti darò mai più della lesbica , ma ti prego, se mi vuoi bene, non dirmi che è  lui. Giuro che non ce l’ho con te per lo scherzo di due giorni fa quando me lo hai fatto fermare a pranzo, giuro che ti ho perdonata ma ti prego,  ti scongiuro fai che non sia lui.
-Scusate il ritardo!- la voce sconsolata e affannata di Malfoy mi fa perdere un colpo al cuore che smette di pompare sangue.
Apro gli occhi di scatto trovandomelo davanti in tutta la sua bellezza ultraterrena e fastidiosa con Lily che ancora di più dell’ultima volta gli lustra le scarpe con la sua saliva.
Scorpius mi guarda e schiocca la lingua sul palato come avendo capito i miei pensieri, poi si poggia al mio sediolino sorridendomi con fare enigmatico – salve Weasley, hai sentito la mia mancanza, vero?-
Sbatto gli occhi confusa mordendomi forte il labbro – tantissimo- sibilo incavolata con il mondo mentre dentro di me mi chiedo cosa cazzo abbia fatto a Morgana per farmi odiare  così  tanto.
 
 
 
 
-Cavallo in F3-
-Torre in C4-
-Regina in E2-
Albus e Scorpius giocano a scacchi da quando siamo partiti e io, anche se cerco di dormire, anche se ho sempre sonno, non  riesco a riposare con la loro fastidiosa voce nella testa.
Ringhio- vi decidete a tacere?-
-Problemi Weasley?-
-No, Malfoy, tu non sei un problema tu sei un solo un  grande , enorme punto interrogativo che ho in testa. Spiegami, per favore o illustre, la tua funzionalità nel mondo che per davvero non capisco a cosa serva la tua presenza. Non bastano le atre mille rotture di palle?-
Albus mi prende per un braccio obbligandomi a sedermi accanto a lui- smettila, Rose, non lo attaccare. Non ha fatto nulla.-
-Dici che la sua nascita non sia già un  qualcosa  per cui vale la pena abolirlo?-
Scorpius si alza e mi raggiunge sedendosi accanto a me, Lily si ghiaccia sul posto – l’amore e l’odio sono un concetto molto simile, Rossa.-
-Oh, stai per caso dicendo che io ti amo? Guarda, sì, hai ragione, ti amo a tal punto da ucciderti pur di non vederti con altre.- sibilo sarcastica
-L’importante è ammetterlo-
-Malfoy, evapora.-
- Non posso, la tua mancanza mi struggerebbe.-
-La tua mi manderebbe al manicomio, di felicità.-
-Non esiste il manicomio di felicità- ribatte imbronciando le labbra.
-Credimi, lo creerebbero.-
Mi guarda, mi studia come sempre con quei maledetti occhi verdi che ha, poi china la testa sedendosi ancora.
-Pedone in H2-
Sbuffo infastidita; è sempre così.
Litighiamo, lui sembra offeso, poi mi ignora.
Non lo sopporto proprio più, perciò mi alzo dal mio sediolino e sbuffo avvicinandomi la porta scorrevole, aprendola.
-Rose dove vai?-
-A cercare un nuovo scompartimento, Lils.-
-Ma dai, resta con noi.-
La guardo e sorrido, è così piccola la dolce Lily, così timida e ingenua che crede di potermi abbindolare. La guardo e scuoto la testa, bastarda.
-No, Lily, o io o  lui.-lo guardo e lui fa finta di nulla,  come sempre.
 Prego Morgana che lo incenerisca ma non ci spero più di tanto perché tanto so, io lo so, che lei preferisce sempre lui.
E’ un fascino magnetico che ha su tutte le donne, vecchie, giovani e defunte. Lo guardo accorgendomi che è veramente bello e accorgendomi che Morgana non ha tutte le colpe quando si perde nei suoi occhi verdi intenso.
Scuoto la testa chiedendomi come io solo riesca a resistere a lui e a quel fascino che mi manda al manicomio … e no, non quello di felicità!
 
 
 
 
-Thomson!- urlo afferrando un quindicenne  per il colletto della camicia – smettila di correre e terrorizzare i primini. Li …  Terrorizzi  appunto.-
Il biondino che stringo ancora accanto a me mi guarda con un sorriso ammiccante in viso.
Un sorriso che  ho già visto su un altro viso, sempre biondo, sempre viscido ma Serpeverde.
-Rose- mi saluta calorosamente – stavo giusto cercando te.-
-Oh, gran bel modo Jake. Mi cerchi perseguitando i poveri bambini di undici anni?-
Dopo essere uscita di corsa dallo scompartimento di mio cugino e il suo amico stronzo che vorrei fosse immaginario mi sono recata in giro per il treno, in cerca di uno scompartimento fino a trovarmi davanti Jake Thomson che rincorreva dei poveri marmocchi che a momenti mi scoppiano a piangere in grembo.
Morgana solo sa quanto odio i bambini piagnucolosi, anzi no, Morgana non sa un cazzo di me visto che si ostina a non ascoltare i miei desideri preferiti.
La odio quella maga insulsa!
Jake fa una strana smorfia con il viso per poi liberarsi facilmente dalla mia presa leggera e sorridermi distante di soli pochi metri, un sorriso incantatore sulla labbra.
Si passa una mano tra i capelli come faceva sempre James, come faceva sempre il nonno di James, come facevano tutti quelli che si credevano fighi e che in realtà erano solo palloni gonfiati.
Come fa Malfoy, appunto, quindi come fanno tutti i cretini.
-Come mai da queste parti, Weasley?- mi chiama volutamente per cognome poggiandosi ad una porta scorrevole di uno scompartimento lasciato deliberatamente aperto da delle ragazzine del secondo anno che stravedono per Jake.
Lo guardo così sicuro di se, così spavaldo da farmi ridere; mi passo una mano tra i capelli portandoli all’indietro in un gesto di stizza.
-Ti ricordo che io sono prefetto, Thomson,  e che quindi è logico che  sia da queste parti.- il suo sorrisino arrogante non abbandona per un solo secondo la sue labbra.
Lo so quello che prova per me Jake, strano ma vero mi viene dietro dal primo giorno che mi vide cinque anni fa. E’ più piccolo di me, ma stranamente è molto furbo.
E’ un Malfoy in miniatura e la cosa orripilante è che avere un  piccolo Malfoy  innamorato di te non è una bella sensazione. Ho sempre il terrore che anche quello grande, quello versione “ stronzaggine completa” si possa infatuare di me, un giorno o l’altro.
Poi lo guardo e fissando i miei occhi in quelli verdi di Scorpius capisco che mai , e quando dico mai è mai, lui si potrà prendere una cotta per me.
Jake mi riscuote dai miei pensieri passandosi ancora la mano tra i capelli biondi e facendomi ridere – sei cresciuta Rose.-
Lo guardo e  lo squadro: è un nano di un metro e sessantanove, ok, non è tanto nano considerando che io sono solo un centimetro  in più a lui ma è piccolo, ragazzi. Ha quindicianni e io diciassette, mi sembra alquanto  assurdo da parte sua pensare che un giorno potrò mai ricambiarlo.
-Grazie, Jake, tu invece sei rimasto sempre il solito.-
Ancora quella maledetta mano tra i capelli e un sorriso compiaciuto – vorresti dire che sono ancora affascinante e sexy?-
-No, voglio  dire che sei ancora un piccolo bambino che vuole giocare a fare il grande.-
Jake si zittisce continuando a passarsi la mano tra i capelli, forse in trans, con la lingua tra i denti.
Dietro la sua spalla riesco a vedere le stesse ragazzine di prima sbavare ai suoi piedi e sorrido all’idea che, se avesse avuto la mia età, forse, e dico forse, gli avrei potuto concedere anche io un uscita ad Hogsmade.
Con ancora la sua bacchetta tra le mani mi guardo intorno e vedo che i primini che prima stava perseguitando stanno iniziando a ambientarsi nuovamente sul treno con facilità.
Guardo Jake e gli restituisco la  bacchetta  che gli avevo tolto pur di non fargli cruciare qualche bambino porgendogliela con un sorriso, poi scompaio con la mia gonna rossa e oro a strusciarmi sulle gambe.
 
 
 
-Rose Weasley, smettila immediatamente di infastidire il tavolo dei Serpeverde !- la voce ovattata della McGranitt mi fa gelare sul posto.
Ok, so che l’essere in piedi sulla mia sedia nel mezzo dello smistamento dei primini con la bacchetta puntata verso il tavolo dei Serpeverde non è una delle cose migliori ma, ehi, ho un alibi.
Anzi, ne ho più di una e tutte sono rinchiuse in una parola: SCORPIUS HYPERION MALFOY!
E’ da tutta la serata che insieme a mio cugino, quello che  dovrebbe  essere mio cugino, mi lancia piccole fratture in grado di disfarmi la cravatta, alzarmi la gonna, spostarmi i capelli e cambiarmeli in continuazione di colore.
Cavoli, ma quanto hanno, cinque anni? E il tutto dire è che nessuno li riprende mentre se io mi alzo sulla sedia gridando uno “stupeficium” sono da punire. Vi sembra giusto?  A me no, per niente.
Guardo quella pazza che è la preside come se fosse da rinchiudere mentre la mia gonna continua ad alzarsi di poco a causa della frattura dello stronzo di prima.
Dal sospiro emozionato di Jake al mio fianco capisco che la visione delle mie gambe nude non deve essergli sgradita quindi con le mani cerco di coprirmi il più possibile.
Sbuffo.
In silenzio mi siedo tornando a guardare i bambini che fanno la fila per mettersi in testa quel cappello lurido, sporco che anche io ho messo un tempo. Con un ghigno schifato provo a immaginare se anche io come Al fossi finita a Serpeverde; reprimo un conato e vado avanti con l’immaginazione.**
La ragazzina che prima tremava come un ossessa viene a finire tra i Grifoni e mi sorprendo a pensare come una  marmocchia spaventata  come lei possa essere finita nella culla dei cuori coraggiosi.
Un altro bambino, come c’era da aspettarselo invece, va a finire nei Serpeverde sedendosi con affetto di fianco a Malfoy.
Wow, mi sorprende vedere Scorpius stringere la mano ad un bambino che non porti il suo cognome e fare il cordiale con lui.
Lily non manca a ricordarmelo.
-Hai visto come è tenero Scorp?- mi indica la scena con l’indice, innamorata.
-Non è dolce- rispondo fregandomi un pezzo di cioccolata che nascondevo nella tasca della gonna, in silenzio- sta fraternizzando con il nemico!-
-Oh, avanti Rose, è un Serpeverde mica un animale-
Alzo un sopracciglio e la guardo schifata mordendo ancora la mia cioccolata – per me è la stessa cosa. La parola  Serpe  e la parola  animale  hanno lo stesso significato.-
Mia cugina scuote la testa, sfidandomi. E’ strano come in assenza di Scorpius diventi battagliera- vorresti dire che anche Al è un animale?-
-No, Albus è un Serpeverde mentre Scorpius è semplicemente serpe. C’è differenza perché il tuo amato è viscido  di nome e di fatto mentre Albus è solo la vittima di una notte brava del cappello.- annuisco sincera.
Lily scuote la testa evitando di rispondermi.
Come James e come papà sono una delle poche a credere che Albus sia finito nella tenebrosa caverna dei serpenti in seguito ad un errore del cappello magico. Avanti, Albus è un Potter e tutti  i Potter che si rispettano sono dei Grifondoro.
Mentre penso questo il mio sguardo cade innegabilmente su mio cugino e quando lo vedo intendo a lanciare piccole bombe puzzolenti ( invenzioni di zio George) sui Tassorosso mi ritrovo a dubitare sul mio stesso pensiero in quanto è stranamente imbarazzante vedere mio cugino ambientarsi perfettamente tra le stolti vipere.
Ecco, forse il capello parlante quando lo ha lasciato scivolare tra i Serpeverde non aveva proprio del tutto torto.
 
 
 
-Rose-
-Dimmi Jake.-
-verresti a Hogsmade con me?-
-E’ il primo giorno di scuola, Jake, le uscite sono ancora lontane.-
-Lo so, ma vorrei prenotarti.- Alzo un sopracciglio posando la forchetta sul piatto mentre altri Grifondoro fanno lo stesso per assistere alla nostra conversazione.
Ascoltiamo quale cazzata sparerà oggi Jake Thomson, penso infastidita.
-Non sono un prodotto di un negozio, non mi  puoi prenotare.-
-Invece sì. Altrimenti quando ci saranno le prime uscite tu sarai già impegnata con altri ragazzi e io perderò la mia occasione.-
Mi guarda serio come poche volte nella sua vita e mi sento terribilmente a disagio sotto il sguardo color della cioccolata; volto il mio mordendomi il labbro.
Ma perché, perché, perché morgana  lo devi far capire proprio a me un bambino  petulante e terribilmente innamorato da darmi il tormento? Non era meglio Lily?
Jake non sembra interpretare bene il mio silenzio in quanto si alza dalla sua sedia mettendosi in ginocchio davanti a me.
Oddio no, penso, non dirmi che sta per fare quello che credo farà!
Sorride il bastardo quindicenne, sorride, sorride pensando che questo suo gesto lo interpreti come romantico mentre lo sto valutando come terribilmente imbarazzante.
Quando la sua mano si chiude nella mia vengo attraversata da un brivido di paura e chiudo gli occhi cercando di liberarmi dalla sua presa, ma è tanto forte.
Cazzo, ha quindici anni dove la prende tutta questa forza?
-Rose Weasley- esclama come l’attore di uno di quei film Babbani che Lily ama rivedersi a casa in estate – vuoi uscire con me, in futuro, quando ne avremo la possibilità?-
Strabuzzo gli occhi cercando di respirare.
 Respira, respira, respira e non ucciderlo. Non ne vale la pena.
 Lo guardo negli occhi, luridamente imbarazzata, sentendo qualche risata convulsa da parte di qualche stupido deficiente che non ha nulla da fare apparte farsi i cavoli miei.
Anche la McGranitt ci guarda con un sorriso malizioso, forse pensando che le ricordiamo tanto James e Lily Potter, ma si sbaglia di grosso. Io non farò mai l’errore che ha fatto  Lily Evans, io non sposerò mai ‘sto marmocchio alla fine della scuola. Sono cinque anni che resisto a quello che lui chiama fascino e lo farò ancora per un’anno, senza chinarmi al suo … volere.
-Che fai Weasley?- la voce di Scorpius Malfoy mi fa ribollire il sangue nelle vene, ancora di più di quanto già abbia fatto Jake – frequenti un ragazzino più piccolo? Uno di quindici anni?-
Dice la parola “quindici anni” con disgusto come se stesse appena mangiando cacca di troll.
Forse, sorrido al solo pensiero , ha quel tono infastidito perché la sua bocca ha di natura un gusto disgustoso, come se dentro vi si covasse una caverna di Troll e ungari spinati.
Un ungaro spinato, ecco cosa mi ricorda Malfoy con quella sua bocca velenosa, solo che lui è più fastidioso e impeccabilmente rompiscatole.
Quando realizzo il concetto della frase di Scorpius mi volto a guardarlo lentamente con disprezzo cacciando con furore la mia mano via da quella di Jake che mi fissa sbalordito.
Sembro un cane a tre teste pronto ad attaccare, probabilmente anche Voldemort avrebbe avuto terrore di me, lo so.
-Tu- mi avvicino a lui attraversando i tavoli che ci dividono e puntandogli un dito al petto- parli proprio tu di rapporti e frequentazioni con  persone più piccole? Dove l’hai lasciata la tua Michelle, a cambiarsi il pannolino?-
Sento alcune risate dietro di me e con la punta dell’occhio osservo la graziosa Michelle che da oggi siederà al tavolo dei Tassi arrossire sino la radice dei capelli.
Scorpius invece mi fissa con orrore, peggio di come avevo fatto io con lui, peggio di come abbia mai fatto con me.
Vittoriosa gli do un colpetto sul naso sorridendo enigmatica verso Albus che ride sguaiatamente di fianco quello stesso bambino che prima Malfoy aveva accolto tanto calorosamente, poi torno al mio posto di fianco a Jake che è ancora in ginocchio davanti la mia sedia.
Guardo la McGranitt prima di sedermi compostamente e la vedo ancora sorridere, come prima, come sempre senza minimamente immaginare che nella sua mente invecchiata e vissuta lei, osservandomi litigare con Malfoy, abbia rivissuto una delle tante liti di James e Lily Potter.

 *Revolver è la canzone di Madonna che mi ha colpito un pò di sabati fa, è vecchia, di qualche anno fa ma per colpa di Claudia ( una mia amica) mi è entrata in testa. La sto sentendo ora xD
Vi dico solo che questa canzone( almeno a me) fa ridere tantissimo perchè cantarla in faccia a un ragazzo che tutti ritengono  stupendo  non ha veramente  prezzo u.u
** Questa scena l'ho scritta in una mia storia che fa parte della serie, si chiama Nel Mezzo Del Cammin Di MIa Vita Mi Ritrovai ... Tra i Serpeverde! Se volete, leggetela.




Salve a tutti. Come va? Scusate il ritardo ma ho avuto problemi con la storia. Questo capitolo è stato un parto, oh che travaglio. E direi anche un parto uscito male perchè non mi piace per niente. Il pezzo con Madonna NON è scritto con alcuno intenzione offensiva, io stimo quella cantante anche se non è la mia preferira. L'ho già spiegato perchè la tiro in ballo e non ci sono scopi di lucro, assolutamente. Voi che ne dite del capitolo? Se non vi piace ditelo che lo cancello, con vero piacere **
Questo capitolo vuole essere lo scorcio dell'ultimo anno di scuolo di Rose e Scorpius e spero che vi divertità viverlo con me.
Che ne dite di Jake, il quindicenne innamorato di Rose? Jake sarà molto importante perchè farà sbocciare l'amore folle di Rose e Scorp in futuro, molto in futuro.
E Al? Dite che è troppo cattivo?
Lily, invece, vi piace un pò "sbavatrice" nei confronti di Scorp?
Vi ringrazio per le recensioni passate che risponderò con la nuove opzione del sito e spero di vederne ancora altre.
Grazie anche per le due shot tratte da questa storia ovvero:  Nel Mezzo Del Cammin Di MIa Vita Mi Ritrovai ... Tra i Serpeverde! e Oh; Come La Odio

Tantissimi saluti, grazie a chi leggerà **

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***



Odio il mio incarico di Perfetto!
Ho un diamine di sonno, a momenti cado a terra implorando pietà agli avi celesti, ma sono costretta a girare per il castello con una banda di marmocchi piagnucolosi che mi urlano nelle orecchie di avere sonno, di avere ancora fame, di essere curiosi, di avere paura.
Morgana, anche io ho sonno, poppanti, ma sopporto! Soffrite in silenzio, vorrei dire loro, ma taccio e per quanto riguardo “ la paura” non li sto mica portando a nanna con Fuffy. Sorrido, quel posto è prenotato per un'altra persona, più grande, più stronza, più ingiusta … un Malfoy, per fare un nome a caso. Sì,sì a caso proprio, guardate.
-Ma dove ci sta portando questa ragazza?- sento chiedere dietro di me da un primino con l’aria drogata. Chiudo gli occhi, respiro, sopporto evitando di girarmi e gridare per l’undicesima volta che li sto indicando la Sala Comune dei Grifondoro in modo tale da non venirmi più a rompere le palle nei giorni prossimi perché si saranno persi. Chiudo gli occhi, forte, pensando al mio lettino comodo, a quel baldacchino rosso e al suo caldo tepore. Ritrovo la calma e sorrido, falsa, ma pur sempre un sorriso; si accontentassero!
Mi sento tirare la manica e apro gli occhi vedendo che una bambina dai capelli rossi come me solo più chiari mi chiama con il viso lucido di lacrime e  sembra pronta a piangere ancora, ma in grembo a me.
Sbarro gli occhi terrorizzata: no, la divisa no, ti prego, non ho voglia di fare il bucato stasera! Ho sonno!
Mi inginocchio per essere alla sua altezza pensando che non ero bassa come lei alla sua età. Grazie papà, alcune volte sono grata alla tua altezza gigantesca!
-Signora Maestra …- inizia quella con una voce poppantesca.
Mi irrigidisco. Signora? Cristo ho diciassette anni, sono giovane! Non mi chiamare  signora mi fai sentire una vecchia rincitrullita come mia madre, io non voglio essere come lei!
E poi quel “maestra” ma da dove le è uscito? La guardo attentamente e sorrido; non deve essere una Maga ma anzi una Babbana di entrambi i genitori. Povera  cucciola, non deve conoscere niente del nostro mondo, penso con un sorriso tenero.
Mi tira ancora la manica della divisa e dimentico anche il suo viso coccoloso e delicato giurando su Merlino che se osa stropicciarla ancora di un solo centimetro le faccio rimpiangere di non aver incontrato Voldemort.
Le dedico la mia attenzione- dimmi.-
-Ho paura!-
Eccola un’altra che ha paura. I miei occhi diventano di fiamme e in un solo secondo la sento scoppiare a piangere rifugiandosi dietro un Gargoyle.
Stringo i pugni intorno la mia divisa incazzata nera stropicciandola moltissimo causando solamente una  grandissima sfreggiatura disumana.
E poi, come Robin Hodd nella foresta più incantevole del mondo giunge lui, il mostro, il lupo, lo stronzo, la causa del miei dolori. Lui, quello che probabilmente alimenta il Buco dell’Ozono con le sue stronzate.
Malfoy mi raggiunge a metà del corridoio fuori la Sala Grande con i suoi poppanti Serpeverde, sorride e mi urta una spalla.
-Te la prendi con le bambine, ora, Weasley?-
Letto,letto, letto penso ma invano, solo vedendolo mi è passato il sonno e vorrei solo prenderlo a schiaffi, pugni, graffi, arpionargli la schiena con le unghie e … NO! Non quello che credete voi. Mai e poi mai andrei a letto con Lui, Merlino mi ha reso stupida ma non incosciente.
-Malfoy, evapora.-
-Non sono aria.-
-Malfoy, scompari.-
-Non ho il mantello dell’invisibilità, spiacente.-
Lo guardo con tanta ira da spaventare anche Peter Minus ( non che ci voglia molto) e Lucius Malfoy, il suo adorato nonnino vanitoso.
La bambina che prima stava piangendo dietro il Gargoyle fa sbucare una manina e la testolina iniziando a guardare Scorpius incantata; miracolosamente ha smesso di frignare.
Ci metto poco a capire cosa sta pensando quella sconosciuta, a registrare il suo sguardo a cuoricino rosa, la sua bava e il suo rossore sulle guance.
La marmocchia di nemmeno undici anni fa vagare lo sguardo castano lì, proprio lì in basso a Malfoy, per poi leccarsi le labbra assatanata.
Cristo, una Lily in mignatura! Non ci voleva!
Meccanicamente prendo la piccola per le  braccia nascondendola dietro di me per evitare che veda ancora e che cada nel tranello di quel corpo provocante. Troppe vittime ha riportato, ho perso già una cugina in battaglia non voglio che cadi anche lei anche se la odio per avermi rovinato la divisa, anche se mi ha dato della nonna vecchia, anche se mi ha rotto le palle per tutta la serata è pur sempre una Grifondoro. E io non tradisco i compagni di avventura; mai!
Scorpius mi guarda e poi fa schioccare la lingua, scocciato – sai, non trovo difficile credere che hai fatto piangere una bambina. Ti vedo benissimo nelle vesti della strega.-
-Malfoy, io  sono  una strega.- ribatto.
-L’importante è ammetterlo.- ghigna facendo ridere un bambino biondo come lui, quel bambino che aveva acclamato allo smistamento e che ha iniziato a socializzare con lui e Albus.
Non so come si chiama ma è già entrato a far  parte della mia lista nera sotto vesti di “ l’amico senza nome dello stronzo senza spina dorsale”.
-Se per questo anche tu credi di essere un grande mago, ma di grande hai solo l’ego e nient’altro.-
La bambina dietro di me fa sbucare la testolina da dietro la mia gonna, stropicciandola ancora. Morgana, dammi la forza di non sbranarla come un lupo Mannaro feroce. Altro che Animagus il vero terrore di Hogwarts sono io!
-Veramente ha anche un’altra cosa di grande – dice la piccola leccandosi nuovamente le labbra e lasciando cadere lo sguardo nuovamente su quello che lei ritiene essere un grande rigonfiamento.
Sbarro gli occhi mentre Scorpius scoppia a ridere di gusto; ma diamine sicuri che questa marmocchia abbia solo undici anni? Fa certi pensieri che io non ho mai fatto, mai  penserei di fare non su Malfoy, almeno.
Scorpius le si avvicina e si inginocchia come me per essere alla sua altezza; anche lui è alto.
-Grazie per il complimento, piccola- le tira un buffetto sulla guancia – per essere una Grifondoro sei intelligente.-
-E’ intelligente perché  è  una Grifondoro-  dico,sicura.
Scorpius la continua ad accarezzare come se fosse un cane- non erano i Corvonero le secchie?-
-Secchie loro, intelligenti noi, stronzi voi.- annuisco – c’è differenza.-
Malfoy si alza e fa pressione sulla sua schiena, forse dolorante, forse per sembrare fico – e i Tassorosso cosa sono?-
-Chiedilo alla tua Michelle, no?-
Storce la bocca, annoiato – lo sai che hai rotto le palle con ‘sta storia di Michelle?-
-Hai le palle? Wow, non lo avrei mai detto, sai?-
Improvvisamente mi ricordo di avere una folla di poppanti undicenni intorno a me e mi pento della volgarità usata, poi mi accorgo che sembrano divertiti e mi rilasso.
Che si abituassero alle nostre litigate, allora.
Malfoy storce la bocca ancora facendola schioccare infastidito – ora noi andiamo, Weasley. Non vorrei che la tua vicinanza possa influenzare sull’animo  dei miei compagni di casa. Quelli che ancora non ti conoscono, quelli ancora puri.-
-Tu e la purezza siete due cose distinte e separate, Malfoy. Inutile che fai il santo per sembrare il bravo angelo della situazione.-
Mi guarda e sorride, enigmatico- come lo fai a sapere?- sputa con veleno – le leggende circa la mia virilità sono così conosciute?-
-Inutile che ti gonfi come un pavone,  bello,  ti ricordo che le leggende sono quasi sempre  molto  lontane dalla verità.-
-Quella di Lord Voldemort era vera …-
-Infatti vuoi dire per caso che lui era bello? Era senza naso, era calvo e per di più anche stupido in quanto si è ucciso da solo. Se godi nell’ essere paragonato a lui, ok,- alzo le mani ad occhi chiusi- sei Lord Voldemort; divertiti con il tuo serpente. Spero per te che ti sappia soddisfare in tutto e per tutto.-
Si avvicina abbassando il tono di voce di qualche ottava, poi mi sibila all’orecchio – non ti rispondo perché non vorrei diventare il tuo sogno  erotico, stanotte. Non ti rispondo perché non credo di avere voglia di essere svegliato nel pieno della notte dalle tue suppliche di  farti mia.-
-Non mi rispondi perché sai di non essere in grado, forse.-
Lui mi guarda, penetrante, studiandomi, massacrandomi fino  l’anima poi sorride facendo sciogliere la povera pervertita dietro me.
Gira i tacchi:- i Serpeverde mi seguano-  dice,poi scompare dietro il mantello nero che si porta sulle spalle da quando stavamo in treno, scompare solamente sculettando come una marmocchia di dodici anni che vuole fare colpo su uno più grande. O forse sculetta perché è l’unico modo che ha di farsi notare; chissà …
 
 
 
Mangio la mia colazione come se stessi mangiando i broccoli e io odio i broccoli.
Roxanne mi guarda e sorride porgendomi un bicchiere di succo si zucca.- bevi.- mi dice.
Lo afferrò, ma mi cade dalle mani finendo nel piatto di Lily che i lancia un occhiata omicida. Le sorriso timida, poi torno a mangiare con una mano sotto il mento, gli occhi chiusi e i capelli davanti il viso.
Sono orribile, sembro un mostro di prima mattina e le prese per il culo o meglio menzogne innamorate di Jake che mi ripete che sono bellissima non fanno che farmi saltare i nervi, sempre di più.
-Rose, sei strana.- mi dice Molly di fronte a me.
-Ho sonno. Non ho dormito.-
-Come mai?-
Il mio sguardo cade incondizionatamente sul tavolo di Serpeverde gelandosi di colpo. La colpa è sua, è di quel mostro biondo. Sempre e solo sua.
E’ colpa sua se la marmocchia del primo- che ho scoperto chiamarsi Suzanne- mi ha tenuto sveglia in Sala Grande a parlarle di Scorpius.
COLPA SUA E DI QUELLO CHE LUI OSA CHIAMARE FASCINO.
Sotterro nuovamente il volto tra le braccia e ringhio con ancora la mia ciambella tra le labbra.
Lo zucchero mi finisce tra i capelli ma non ho la forza di toglierlo; ho troppo sonno.
Crollo con la testa sul piatto nel candido mondo di fiori e farfalle canterine dove un boia impugna un’ascia sgozzando Malfoy. E io, nel sogno, naturalmente,sorrido vittoriosa e  riconoscente; ovvio.
 
 
 
A lezione con Ruf posso finalmente trovare pace al mio sonno trascurato. Mi addormento con la testa sul grande libro e ringrazio il Signore di non avermi donato  come papà l’arte del russare.
Quando la campanella di fine lezione suona vengo svegliata da Gary, un mio compagno Grifondoro che urta il mio banco con lo zaino. Mi stropiccio gli occhi e mi alzo mettendo il libro nello zaino senza curarmi di non aver preso nemmeno un’appunto circa la lezione.
Traballo per tutto il percorso del corridoio fin quando non mi sento affiancare da dei passi pensanti.
Volto lo sguardo verso destra.
-Jake- sussurro stropicciandomi gli occhi, confusa. Non riesco a capire se sia lui veramente o Malfoy, Dio sono così simili. Poi dopo solo due minuti di camminata mi rendo conto che se fosse stato veramente Scorpius a quest’ora avrebbe già iniziato ad insultarmi mentre il ragazzo accanto a me non fa che  adorarmi.
 Sorrido. E’ Jake.
-Ehilà Rose- sorride sornione- ti vedo rilassata. Molto più di stamattina.-
E’ vero, ora sembra che la pace interiore abbia trovato un posto di relax in me. Gli tiro una spallata amichevole- oh, sì. Ruf è un campione nelle ninna nanne.- Ed è vero. Nemmeno mia madre quando era piccola mi faceva dormire tanto profondamente con i suoi soavi (?) canti come invece sa fare il limpido ( in tutti i sensi) professore con un solo, minuscolo suono della voce.
Jake ridacchia accanto a me, poi si ferma a qualche spanna più avanti sorpassandomi con due ampi passi.
Mi blocca la strada – lo sai che voglio diventare il nuovo cercatore dei Grifondoro?-
Strabuzzo gli occhi facendolo forse sentire importante.
-Sì, hai capito bene- gonfia il petto prendendo un ampio respiro. Attento che ora scoppi, gli vorrei dire. – Voglio diventare cercatore, ora che tuo cugino non c’è più.-
-Mio cugino non è morto, Jake.- lo sorpasso ridendo e  facendolo da parte.
 E non potresti mai paragonarti a James, vorrei aggiungere.
Avanti, James è grande, lui è piccolo.
James era divertente, lui è patetico. Sembra sempre costantemente senza spina dorsale e, che io ricorda, non l’ho mai visto fare una cosa di sua iniziativa.
Ricordo come fino all’anno scorso si divertiva a seguire James ovunque andasse in quanto pensava che così facendo avrebbe  assorbito  la sua fama. Ma James era impossibile da imitare.
Oh, come mi manca. Perché se ne è dovuto andare? Hogwarts non è più Hogwarts  senza lui ed Al non è in grado di prendere il posto del fratello. Nessuno è in grado, penso con un sospiro.
Alcune volte invidio Dom in quanto è riuscita a  accopparsi  un bel ragazzo, intelligente ( a suo modo) e simpatico come James mentre il massimo a cui posso aspirare io è … bhè  Jake.
 Il mondo è ingiusto!
-Allora?- Jake trotterella ancora al mio fianco. Stringo il libro al petto per evitare che ce lo butti in testa, non voglio averlo sulla coscienza.
-Dimmi,Jake- il mio tono è molti simile a quello di mia madre quando papà le comunica che sta iniziando a gonfiarsi come una palla da Bowling. Che poi non sa nemmeno cosa è il Bowling ma lo dice solo per sembrare  moderno.
 E tre parentesi il Bowling è un’attività  così  fuori moda dal …  1999!  Ora si pratica il Judo, aggiornati!
-Cosa ne pensi della mia idea?-
Mi fermo a guardare Jake cercando di essere credibile – è fantastico.- mentre dentro di me penso un “ tutto è fantastico basta che mi lasci in pace!”
-Quindi- gli si illuminano gli occhi- se riesco a entrare in squadra uscirai con me?-
Faccio volteggiare gli occhi come due candide farfalle che poi si posano nuovamente su lui – vedremo-, rispondo tanto per farlo contento perché poi vedendo o non vedendo  la risposta sarà sempre negativa.
Jake sorride, contento, facendo sciogliere qualche bambina del secondo anno che gli passa accanto.
-Fantastico.- dice.
-Yuppi!- sono senza entusiasmo, ma si deve saper accontentare.
Chi si accontenta gode diceva mia nonna Babbana, peccato che lei non ha  mai  goduto nella vita. E’ morta straziata sotto  i resti della sua casa in seguito ad un terremoto, poverina.
Ma vabbè i proverbi Babbani non sono mai attendibili. Per esempio c’è quello che dice “ errare è umano, preservare è diabolico” e allora mi chiedo: il cazzeggiare di Malfoy è solo un errore di Madre Natura o una vergogna umana di cui non si vuole farne fare la conoscenza?
Chissà!
 
 
 
-Rose!-
-Al.-
-Rose.-
-Al.-
-ROSEE!-
Mi giro, guardando il mio cugino stupido negli occhi. Sorrido- Dimmi, Al.-
 In meno di due secondi è accanto a me, - Non ti ho visto da ieri allo smistamento. Scorpius mi ha detto che avete parlato ieri sera quando stavate portando i primini nelle rispettive Sali Comuni.-
Mi appoggio al Gargoyle dove ieri Suzanne si era nascosta per violentare psicologicamente Malfoy, sospirò- abbiamo  litigato, vorrai dire.-
Al fa girare gli occhi, annoiato – sì, mi ha detto anche questo.- si incupisce- dice che hai messo a dura prova la sua virilità. Ne è rimasto molto offeso.-
Insieme iniziamo a camminare per andare in Sala Grande per il pranzo, rido di gusto pensando di aver trovato il suo punto debole – Oh, bhè, sì. Sai, affermava di avere le  palle ma io credo che le sue siano palline,  per così dire.-
Al ride divertito – Avanti Rose, quando la smetterai di punzecchiarlo?-
-E lui che ha iniziato. Ha osato darmi della pedofila!-
Sbatte gli occhi, incredulo – davvero?-
Ok, non mi ha dato della pedofila ma mi ha detto che me la prendo con le bambine, il che è tutto dire. E se me la prendo con loro le stupro, e se le stupro sono pedofila e se sono pedofila sono malata e per di più  innamorata delle donne.  Ei o non sono per niente omosessuale ed è fastidioso sentirselo dire da uno che  crede  di essere virile mentre l’unica sua cosa eretta è il naso a pellicano.
Perché lui quello è: uno stupido pellicano biondo, pulcino incallito e senza alcuno scopo di vita se non quello di rompermi l’anima.
Come era belli gli anni dove lo massacravo mentalmente con James! Ricordo che una volta Jam lo fece rincorrere da un Bolide per tutta la giornata al nostro terzo anno e penso di non scordare mai quel urlo isterico da checca effeminata che lanciò a fine giornata pregandoci di farlo smettere.
Oh, che goduria.
 Chi si accontenta gode, vero, ma io voglio di più. Di più.
Io voglio vederlo sotto terra, dentro una lapide e portargli un fiore appassito senza il minimo affetto. Ci penserà Lily a compiangerlo per entrambe.
Al, vedendo che non gli rispondo, mi posa una mano sulla spalla- Rose, te ne prego, hai diciassette anni cresci.-
Gonfio le guance – parli tu di  crescita  che non fai che frequentare quel ragazzo che mentalmente è fermo all’era del concepimento?-
-Scorpius è molto maturo.-
-Oh, davvero? Lo trovi maturo decantare le sue gesta sessuali ad una povera bambina del primo? Suzanne mi ha tenuta sveglia tutta la notte per chiedermi come e se fosse davvero appagante come le aveva detto qualche ragazzina del quarto durante la cena. Ti rendi conto, siamo così ridotti male in questa scuola da inventare storielle sul  coso  di Malfoy- la parola “coso” mi esce un tantino isterica in quanto mi imbarazza tantissimo parlarne ad alta voce con lui, mio cugino, sangue del mio sangue e anche migliore amico del così detto  coso.
 Chissà che strane idee si staranno facendo le persone che mi sentono urlare; Ahimè!
-Non puoi giudicarlo per le voci che girano su di lui.-
-Ah, no? Lui lo fa con me.-
-Non è vero. Credici Rose ma lui ti  ammira molto.-
 A quella frase mi si gela il sangue nelle vene e per un attimo rimango seria.
Strano, vero?
Io,seria, io, seria. Io?
In un secondo gli scoppio a ridere in faccia.
-Avanti Al, non dire cazzate-
-Non sto dicendo nessuna cazzata!-
E’ la prima volta che Al – il perfetto Albus Severus Potter ( che poi è un nome veramente di merda, zia e zio cosa stavano pensando quando gli hanno dato il nome? Lo odiavano già così tanto da volergli rovinare la vita?)- dice una parolaccia.
Fino l’anno scorso era solito riprendere me e James per il nostro scurrile linguaggio mentre ora lo usa anche lui; Scorpius lo sta portando sulla brutta strada!
Lo guardo con occhi sbarrati – Hai detto una parolaccia- scandisco con una mano davanti la bocca, traumatizzata.
Albus arrossisce come se mi avesse appena comunicato di aver perso la verginità – non cambiare discorso.-
-Sì che lo cambio- lo prendo per le spalle scuotendolo e facendo cadere il libro sul mio piede. Cazzo, fa male. Chi è il coglione che diceva che lo studio non fa male? Se era Morgana giuro che la faccio resuscitare per poi sputarle in un occhio e ucciderla ancora con un paletto nel cuore come fanno i vampiri. Oh, che dolore che proverà la povera donna senza il minimo segno di rispetto per me. Pagherà gli affronti che mi ha fatto a cominciare da quando ha fatto conoscere Scorpius e Al a undici anni.
Mi ha rovinato l’esistenza!
-Tu hai detto una parolaccia. James sarà così fiero di te, Al! E lo sarà ancora di più quando romperai l’amicizia che ti vincola a Scorpius. Avanti Al, non è così difficile. Ne hai detto una, ne puoi dire anche un’altra. Devi solo andargli vicino, guardarlo fisso negli occhi e dirgli “ Vaffanculo, stronzo”.Vedrai ti sentirai molto meglio-
-No, Rose. Tu ti sentirai meglio, non io.- sospira – io mi trovo bene con Scorp.-
Sbianco – Oh Cristo. Al sei Gay? Ti sei innamorato di Malfoy.- non risponde e la prendo come una risposta affermativa, lo scuoto ancora per le spalle- Al,non devi  credere a quello che dicono. Non è vero che è dotato o cose varie, non puoi esserti innamorato di lui per … per …  quello.-
 Possibilmente Albus si fa ancora più rosso – Ma non sono innamorato di lui. Dio, Rose ma cosa vai a pensare?-
Tiro mentalmente un sospiro di sollievo; Grazie Merlino!
-E allora cosa?-
Albus si posa le mani vicino la cravatta, aggiustando il nodo verde e argento con classe. Siamo arrivati davanti la porta della Sala Grande e lui è pronto a fare il suo regale ingresso da Cheerleader, io no.
-Ti basti sapere che lui ti  apprezza Rose, e molto direi- sorride sorpassandomi di qualche passo – quindi non odiarlo. Non è una cattiva persona.-
Mi lascia lì, coma una scema, il libro ancora sul piede che pulsa e  che  probabilmente perde anche sangue mentre con la bocca aperta sembro un semaforo rotto.
Roxanne mi passa accanto consigliandomi di chiuderla altrimenti c’entrerà qualche strana creatura di Hagrid, ma non lo faccio. Sono troppo scandalizzata.
Quindi Scorpius Hyperion Malfoy mi  apprezzerebbe?
 Ma cosa diamine stava blaterando Albus? Ad una persona che si apprezza non le si rompe l’anima come facciamo noi reciprocamente perché, seguendo questo filo logico,anche io dovrei  apprezzare  Scorpius il che è completamente falso.
Forse, sorrido entrando in Sala Grande e sedendomi di fianco a Lucy, Albus oltre che a dire parolacce sta iniziando anche a drogarsi.
 
 

 

Salve a tutti, Scusate per il ritardo ma mi sono portata avanti con altre storie.
In questa settimana ho publicato anche un'altra storiella divertente di Rose e Scorpius dove si danno ... * rullo di tamburi* il primo bacio :D Emotion! Ci sono riuscita :')
Devo essere sincera, questo capitolo mi è risultato più difficile da scrivere, non so il perchè.
La prima parte la vedo stupida, forse forzata. Non mi piace per niente, se non piace nemmeno a voi cancellerò :)
Comunque qui incontriamo un Al abbastanza  fesso, una Rose volgare e un tema circa la virilità di Scorpius. Spero di non essere caduta nel volgare forte e le parolacce che ci sono, sono per far capire che la nostra è una Rose impulsiva, non perfetta ma come tutti noi abbastanza irrascibile. Avanti, chi di noi quando si arrabbia non dice parolacce?
Jake cosa ne pensate? Un pò squallido, eh?
Rose è molto bella, tanto, infatti si vedrà quanti spasimanti avrà nel corso della storia ... vi dico che ci sarà anche un amico di Scorpius xD 
Soo, buon natale. 
Prima di Natale avevo intenzione di scrivere una shot natalizia di loro due, se vi fa piacere essere informati se e quando la scriverò ditemelo. Lo farò con piacere :) 
Penso di riuscirsi, però, ho già idee in testa ^^
Le risposte le metterò attraverso la nuova opzione, come sempre.
Spero di vedere altre recensioni, anche qui.
Grazie per il sostegno, vi adoro <3

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Voglio essere sincera:alcune volte odio il Quidditch.
Per quanto come mio padre ami stare ore ed ore seduta su un divano a osservare i miei giocatori preferiti giocare mentre io ozio con una bella tavoletta di cioccolata in mano, devo anche dire che altrettante di quelle volte il gene Granger si impossessa di me.
E’ uno di quei geni che odio, che sterminerei perché mi rende saccente, so tutto io e anche apatica ai veri divertimenti della vita ma purtroppo ho per madre Hermione Jane Granger e ringrazio già il cielo di non avermi dato i suoi denti a castoro e i ricci ribelli e crespi come quelli di un leone senza permanente.
Ma adesso come adesso sembro molto di più una Granger che una Weasley in verità.
Sono seduta sui gradoni del campo di Quidditch con Roxanne che grida a destra e a manca la strategia che avrebbe pensato per la partita contro i Serpeverde la settimana prossima.
Ebbene sì, Settembre è giunto al termine e con lui anche i bellissimi primi giorni che preannunciavano l’inizio dell’anno scolastico.
Oramai siamo al ventisette di Settembre e la scuola è diventata ancora più  pallosa  e  ingombrante  di quanto sia mai stata.
Oh bhè, se ci mettiamo in mezzo anche il fatto che quest’anno avrò i MAGO e che non so  assolutamente  nulla apparte che lo Stupeficium è un ottimo incantesimo, siamo proprio apposto.
Mia cugina si volta velocemente verso di me con ancora la scopa nella mano destra e con uno sguardo molto disperato.
Alza un sopracciglio e la sua coda di cavallo rossa sembra ardere più del dovuto.
-Rose, cavolo, vuoi alzare quel tuo maledetto culo da quello stupidissimo gradino?-
Annuisco preziosa- E’ una postazione, Roxi, non un gradino!-
Lei sbuffa e fa roteare gli occhi ricordandomi tanto zio Percy quando zio George gli rivolge la parola o meglio dire  lo canzona –è lo stesso! Alza immediatamente quel culo flaccido di lì!- mi urla nuovamente dietro incitandomi a raggiungerla al centro del campo.
Tra uno sbuffo e un altro eseguo il suo comando più per farla stare zitta che per altro.
Le poggio delicatamente una mano sulla spalla usandola come muro sul quale appoggiarmi sempre più apatica, poi sbuffo guardandola con sarcasmo.
-Contenta ora?-
-Moltissimo, grazie.-
Le restituisco il sorrisino fastidioso che sembra molto un invito ad andare a fanculo per poi lasciarmi cadere seduta a terra di fianco a lei e guardarla dal basso.
Dopo avermi rivolto un espressione basita che la fa nuovamente assomigliare allo zio vergognoso che mi ritrovo ad avere Roxanne torna a spiegare la sua strategia.
Okay, la provo ad ascoltare ma niente.
Per me sta dicendo tantissime cavolate! Da quando se ne è andato James dalla squadra non ha quasi più senso venire qui a sentire e vedere una palla d’orata volare avanti e indietro per il campo.
Senza James non c’è più nessuno capace di afferrare quella sottospecie di testicolo luccicante.
Scuoto la testa nel momento esatto in cui sento qualcuno arrivare al campo da Quidditch e questi è la squadra dei Serpeverde che- come sempre – è nata con il solo intento di rompere i testicoli luccicanti a noi Grifondoro, tanto per rimanere in tema.
Roxanne mi stringe una mano intimandomi che se inizieranno a dannarci come sempre niente e nessuno le potrebbe impedire di evitarli uno a uno con le ali del famoso boccino d’oro.
Sorrido con un sorriso che sa sia di ironico che di veritiero perché quando Roxi dice una cosa il 90% delle volte la mantiene.
Sempre.
Avvolti nelle loro divise verdi e argento con passo fiero e diritto come i tronisti di quello stupido programma televisivo Babbano quale Uomini e Donne i Serpeverde si dirigono verso di noi capitanati dallo stupidissimo David Zabini.
La sua pelle è quasi malaticcia e sembra costantemente che abbia i conati di vomito ma d'altronde cosa poteva uscire tra Daphne Greengrass e Blaise Zabini che hanno l’uno la pelle bianca quanto un muro appena verniciato e l’altro scura come la cioccolata fondente?
La risposta è David e penso gli sia andata anche bene considerando che almeno i suoi occhi sono della stessa tonalità di quella dei genitori che- strano,- hanno entrambi le iridi celesti brillanti.
Ma comunque tornando a noi Zabini si avvicina a noi, noi povere vittime di questo mondo che sta andando a Rotoli, per poi posare la sua scopa a terra come se fosse la bandiera di una vittoria.
Ci guarda e sorride senza nemmeno salutare, ma d'altronde questo non ci sorprende nemmeno  più perché per quanto ne sappia i Serpeverde non sanno lontanamente cosa sia un saluto tanto meno la parola “ scusa” o “ grazie”.
-Siete pregati di andarvene.- esordisce dunque il bel lattosio avariato posando lo sguardo su di me che, ancora con le gambe incrociate a terra, non lo degno della minima attenzione.
Più che altro mi fisso le unghie mangiucchiate pensando a quanto sarebbe bello se ci fosse Dominique qui con me per farmele laccare di un bel rosso luccicante stile zoccolona come dice Mary.
Mah, bhè, per Mary  è da sgualdrina  anche portare la cravatta slacciata sul collo perché- secondo la sua logica strana, unicamente perversa quanto quella di zio Percy ( ebbene sì, lo zio malato psicologicamente)- questo significherebbe invogliare i ragazzi a fermare lo sguardo tra l’incavo dei nostri seni.
Ed è per questo che in estate non è difficile vederla con grandi aloni di sudore in quanto, povera bestia, non fa che farsi saune contro saune in quei vestiti da suora carcerata che si ostina a mettere.
Ma quello che fa Mary a me non è mai importato, veramente.
Più che altro il mio sguardo viene attirato da Scorpius Malfoy che, proprio dietro al suo cugino prediletto( se non lo aveste capito Zabini è suo parente ) incrocia il mio sguardo con una luce divertita negli occhi.
Sembra quasi volermi dire con il solo sguardo che sembro una pezzente a starmene seduta lì, per terra, dove probabilmente qualche bestia di Hagrid ha anche urinato.
Continuandolo a fissare strappo un filo d’erba per poi sorridergli arrogante mimando con le labbra un “ lo so che sono bella, ma potresti anche evitare di guardarmi come se mi stessi stuprando con lo sguardo.”
Diversamente da come mi aspettavo non mi risponde voltando superiormente lo sguardo su Roxanne e questo, credetemi, mi offende tantissimo.
Cioè, essere ignorate da Malfoy è  atroce.
Sono IO quella che può ignorarlo non lui. LUI non è NESSUNO per permettersi di voltare lo sguardo in mia presenza come se io NON esistessi.
Oltraggiata da questo mi alzo velocemente da terra per fronteggiare la squadra di Serpeverde e spalleggiare mia cugina Roxanne che intanto sta discutendo con David, come sempre.
Penso che quei due sarebbero perfetti insieme se solo lui fosse mani arrogante, meno malaticcio, meno spocchioso, meno Serpeverde, meno cugino di Scorpius e meno se stesso. Se fosse diverso, insomma.
-Noi da qui non ce ne andiamo!- sta dicendo intanto Roxi.
-Dovete. Il campo è stato prenotato da noi.- calma apparente è quella di Zabini.
 -Ah, e dove eravate fino a cinque secondi fa quando noi ci stavamo allenando? A fare orge tutti insieme come i degni froci che siete?-
David storce la bocca passandosi la scopa da una mano all’altra – quello che stavamo facendo non ti dovrebbe interessare pezzente di una Weasley!-
Roxanne, degnissima figlia di George, si dimostra subito furente per l’accusa fatta e perdendo quella poca femminilità che ha si sporge in avanti minacciandolo con un pugno.
-Vuoi proprio vedere dove la  pezzente ti ficca questo pugno se non te ne torni da dove sei venuto?-
-Siete voi donne, veramente, che solitamente lo prendere in quel posto.- Zabini ammicca bastardo facendo sboccare nuovamente mia cugina.
Malfoy intanto dietro la spalla muscolosa del cugino sembra godersi alla grande lo spettacolo e la cosa non fa che far perdere le staffe anche me oltre che Roxanne.
-La vuoi smettere di ghignare tu?- gli chiedo con i canini protesi in avanti come se fossi appena pronta a staccargli qualcosa a morsi.
Lui si rivolge a me come se fosse appena caduto dalle nuvole sbattendo gli occhi confuso- prego?- mi chiede.
Tra lo scocciato e l’infastidito scuoto la testa – devi  smetterla di darci fastidio. Ci stavamo allenando e tu e tuo cugino non siete nessuno per venire qui e romperci l’anima.-
Scorpius fa pressione su un fianco per poi sorridermi malizioso- ah, e spiegami Weasley come ci si allena seduti sul prato? Girando i pollici? –
Stringo forte la mascella iniziando a sentire le risate rauche di quelle quattro galline dei Serpeverde.
-Sai come è, Malfoy, ogni tanto anche noi Grifondoro ci prendiamo una pausa. L’oziare non è priorità di voi Serpeverde.-
-Ma il troppo storpia, cara Weasley. Devi sapere che si può rischiare di atrofizzarsi nel nulla fare tutto il giorno.-
-Parli per esperienza?-
-Stranamente il mio è un consiglio.-
-Mi sorprendi Malfoy. Non pensavo sapessi il significato della parola  consiglio. E’ qualcosa che sanno fare solo gli umani non credevo che anche le bestie avessero di queste capacità.-
Scorpius ghigna- ti sorprende?-
-Oh, sì tantissimo. Quasi come il tuo ostinarti a definirti  giocatore di Quidditch.-  lo guardo e sorrido una volta tanto anche io bastarda avvicinandomi di tanto in tanto a lui. La distanza tra i nostri petti è solo di qualche centimetro e forse, magari mi impressione, lo sento trattenere il respiro. Scuoto la testa.
-Ti devo ricordare come vi abbiamo stracciato l’anno scorso alla finale, Malfoy?-
Scorpius sembra essere preso in contropiede e tentenna per poi lanciarsi uno sguardo ammiccante con il cugino che sembra annuire.
Mi chiedo: sono io la scema o quei due parlano  davvero  con i gesti come facevo con Hugo prima che cadesse vittima anche lui del fascino di Malfoy?
In silenzio mi ritrovo a pregare che mio fratello non diventi Gay in quanto mi basta già una sola sostenitrice di quello  sgorbio  lì giù.
-Senza di James non credo che abbiate le stesse capacità che avevate l’anno passato. Sempre se si potevano definire capacità quelle di Potter.- mi fronteggia dopo poco Scorpius con l’inganno avvicinandosi questa volta di più lui.
-Oh bhè, non riuscireste a batterci nemmeno volendo bendarci singolarmente, lasciare la porta libera e darvi un vantaggio di trenta punti!-
Scorpius sta per rispondermi continuando così forse il nostro gioco di battutine perfide e piccanti ma il cugino lo precede muovendosi in avanti e avvicinando il suo viso spigoloso e costantemente annoiato al mio.
-Le vostre vittorie sono legate solamente al tuo generoso donarti al commentatore, Weasley.-
In un solo momento il sorriso sarcastico e ironico che avevo avuto fino a prima si spegne trasformandosi in una seria smorfia offesa.
E’ difficile offendermi, eppure Zabini aveva sempre avuto la capacità di colpirmi nel profondo con le sue acidissime battutine più cattive delle mie e quelle di Scorpius messe insieme.
-Cosa staresti insinuando?- gli chiedo arretrando di qualche passo per la prima volta scottata da qualche insulto.
David mi sorride sempre più sghembo lasciando cadere la scopa a terra per poi avvicinare nuovamente il suo viso al mio.
Il suo viso malato che sembra quasi che mi stia per vomitare addosso, il suo viso furibondo e sadico. La bestia più bestia che nemmeno nella Foresta Proibita si trova.
-Sto dicendo che sei una  lurida puttana come lo sono tutti i Grifondoro del resto. Maschi o femmine che sia, non fate differenza..-
Zabini è uno dei pochi che ha continuato a serbare l’odio per noi dopo la seconda guerra magica. Più di Scorpius in verità e la cosa strana è che questo tipo di astio sarebbe stato più plausibile da parte di un Malfoy che da un Zabini. Non sapevo che Blaise Zabini avesse avuto qualche tipo di rapporto tanto duro  e critico  con mio padre, mia madre o mio zio Harry.
Ma darmi della prostituta, veramente, non me lo sarei mai aspettato.
Potrei rispondergli come ho sempre fatto nella vita, potrei solamente prenderlo a calci e urlare e castralo a suon di pedate ma non lo faccio.
Perché qualcuno mi precede.
 Vedo solamente la fortissima Roxanne caricarsi un destro che sicuramente gli romperebbe i connotati di quel viso patetico che si ritrova ad avere ma ad anticiparla giunge Malfoy che velocemente si volta incenerendo il cugino con sguardo  serio.
 E poi, bhè, poi godo.
Godo come non godrei nemmeno nel fare  veramente  la prostituta come ha detto Zabini e come non farei nemmeno in punto di morte di Malfoy.
Perché Zabini in un secondo è a terra con il bel nasino all’insù che perde sangue e con Scorpius che da sopra a cavalcioni lo prende ripetutamente a cazzotti.
Okay, forse mi sono persa qualcosa in quanto due minuti prima lo stava spalleggiando nel deridermi ma devo dire che è una visione alquanto piacevole.
I due continuano ad azzuffarsi per diversi minuti fino a quando un certo Lyberlin – compagno di squadra dei due Serpeverde- non sopraggiunge a dividerli tirando Scorpius per il colletto della camicia.
Malfoy sbarra immediatamente gli occhi accorgendosi di quello che ha fatto nell’osservare il labbro del cuginetto sanguinante e sicuramente starà pensando cosa cazzo abbia fatto, ma poi senza nemmeno scusarsi si volta verso di me guardandomi con sguardo penetrante.
Per la prima volta non canzonatorio.
I suoi occhi  sembrano volermi leggere dentro e farmi sentire forse più insensata di come già mi sento, ma poi ci rinuncia.
Si china a raccogliere la sua scopa e se ne va, frustato, evitando di passarmi anche accanto come se avessi la peste.
 
 
 
Non riesco a credere che Malfoy mi abbia preso le parti. Non riesco minimamente a spigarmi il perché abbia preso a pugni il cugino.
Solitamente uno non litiga con un proprio parente per difendere qualcuno che odia, ma Scorpius è completamente strano sia caratterialmente che emotivamente e non mi sorprenderebbe venire a conoscenza che ragioni all’incontrario.
Sbuffo portandomi le mano vicino la fronte che sembra pulsare mentre ancora sudata dall’allenamento di Quidditch ( alla fine lo abbiamo occupato noi il campo) mi dirigo nel mio dormitorio per farmi una doccia.
Quelle dello spogliatoio erano completamente prive dell’acqua calda!
Passo volutamente davanti la Sala Grande e vedo che qualche studente ha già iniziato a recarsi per la cena quando il mio sguardo viene attirato da una capigliatura bionda che, appoggiato al Gargoyle che qualche settimana prima era stato il nascondiglio di Suzanne, si tocca ripetutamente il petto frustato.
Lo riconosco da come si atteggia anche in un momento di puro malessere interiore e stranamente sorrido.
E’ quasi comico come visto da dietro risulti qeffeminato dalle movenze puramente curate e delicate che ha. Lui le definisce Malfoy e  regali io invece le reputo puramente femminili,non che abbia qualcosa contro gli omosessuali, eh!
Sono tutt’ora convinta che mio zio Percy non sia etero, matrimonio permettendo. Rimango dell’opinione che abbia un amante uomo al di fuori di zia Audrey.
Lasciando cadere la scopa vicino i miei piedi e dimenticandomi per poco della doccia mi accingo ad avvicinarmi a Malfoy che sembra non aver notato la mia presenza. Ma mi sbaglio perché come inizio a muovermi – forse sentendo il rumore delle scarpe sul pavimento- si volta colto in fragrante portandosi teatralmente una mano al petto, folgorato.
Sorrido.
-Ehy,- lo saluto una volta tanto cortese.
Lui però non sembra essere socievole come me perché china la testa senza rispondermi continuando a guardare avanti a se.
Mi avvicino un tantino spaventata da come possa reagire alla mia vicinanza; non sia mai mi staccasse un braccio. Ci tengo alle mie mani.
-Malfoy?- lo chiamo.
Scorpius mi guarda interpellato con un sopracciglio alzato come a chiedermi “ desideri?”.
Mi schiarisco la voce e lo guardo- cosa stai facendo qui? Ti ricordo che la vostra Sala Comunque è nei sotterranei e anche se aspetterai in eterno  non si trasferirà mai qui tanto meno ti verrà a prendere lei.-
Scorpius sorride macabro spaventandomi lievemente – no sto andando in Sala Comunque.-
Oh bhè grazie mille! Il mio era sarcasmo! Lo avevo capito da come avevi impiantato i piedi nel pavimento.
-E allora che ci fai qui? Ti stai facendo un discorso di autostima come le Miss prima del loro debutto davanti lo specchio per poi entrare in Sala Grande e fare la tua perfetta entrata stile madonna delle Grazie?-  cerco ancora di sdrammatizzare.
Scorpius ancora una volta non risponde alla mia provocazione – sto aspettando David-. Mi dice serio- l’ho accompagnato in infermeria. Penso di avergli rotto il naso prima.- dice tra il sarcastico e il preoccupato.
-Oh, bhè non ti preoccupare. Nessuno se ne renderà conto troppo concentrati a guardare quella faccia arrogante e spocchiosa che si ritrova. Il naso rotto dovrebbe essere l’ultimo dei suoi problemi.-
Scorpius annuisce ma penso che il suo sia più uno di quegli assensi per farmi stare zitta che per condivisione vera del mio pensiero.
Faccio spallucce e lo guardo fissa.
Non siamo mai stati tanto tempo a parlare senza insultarci e penso che il merito ora sia esclusivamente della sua malinconia eccessiva, eppure sento il bisogno di sapere perché mi aveva preso le parti prima. Perché mi aveva difeso iniziando a picchiare suo cugino, non che la cosa mi sia dispiaciuta. Vedere il volto sanguinante di David Zabini è sempre una visione più che accetta ai miei occhi.
Timidamente gli picchietto su una spalla per farlo nuovamente voltare e quando i suoi occhi si incatenano nuovamente ai miei sono convinta di aver avuto accesso ad una visione di uno Scorpius Malfoy che mai si era vista in giro.
E’ preoccupato, dispiaciuto e principalmente quasi spaventato di aver fatto qualcosa che non avrebbe dovuto fare.
Logicamente per quanto mi spiaccia vederlo in quelle condizioni ( sì, come no) non mi faccio tanti problemi per cercare di capirlo ed egoisticamente gli faccio la domanda che mi sta lacerando lo stomaco.
Sbatto gli occhi confusa prima di chiedergli senza peli sulla lingua, come una bambina di due anni, il perché mai prima abbia reagito così bruscamente davanti l’insulto di David nei miei confronti.
Scorpius sbianca come un lenzuolo imbrattato di candeggina per poi voltare lo sguardo e arrossire lievemente.
Inizia a balbettare e credetemi è una visione spettacolare.
-Non era per te.-
Divento improvvisamente rauca e spocchiosa – Ah no?-
-No!- si affretta a dire non guardandomi negli occhi – è solamente che lui non si può permettere di insultare i Grifondoro.- alza lo sguardo che aveva puntato a terra per poi posarlo su di me e sorridere arrogante – ricordati che ho pur sempre un parente che, per quanto venga considerato feccia della famiglia anche da morto, porta sempre il cognome dei Black.-
Solo adesso mi ricordo che ha legami di sangue con Sirius Black quello che venne ritenuto genocida ingiustamente all’epoca dei nostri genitori.
Ora che tutto sembra essere tornato al suo posto e aver capito dunque che Scorpius Malfoy è veramente la persona priva di cuore che pensavo fosse mi ritrovo a sorridere amaramente.
Scuoto la testa e mi chino a raccogliere la scopa che avevo lasciato ai miei piedi con uno strano senso di vergogna. Avevo per davvero creduto che lui ci tenesse a me come aveva detto Albus? Ma ancora più ridicolo aveva veramente pensato che quello stupido avesse un cuore all’infuori di quello che lo riguardasse?
Istintivamente mi porto una ciocca dei rossi capelli sfuggiti alla coda di cavallo dietro l’orecchio con rabbia per poi voltarmi verso la scala che mi porterà nel mio dormitorio.
-Bhè, allora io vado. Salutami quello stronzo di Zabini quando lo vedi e ricordargli che la  puttana Grifondoro gli spaccherà non solo il naso ma anche il culo nella partita di  settimana prossima.-
Scorpius sorride e annuisce – lo farò- poi, prima che possa farlo io, scompare dietro l’angolo.
 
 
A cena incontro Jake che seduto al tavolo della nostra casa mi chiama per farmi andare a  sedere vicino a lui.
Stranamente svuotata dalle mie emozioni e stanca mi avvicino senza fiatare lasciandomi cadere sulla panca proprio accanto a lui.
-Ehy Rose!- mi saluta allegro.
Io alzo la mano in segno di risposta senza parlare afferrando con le mani una fetta di pane e iniziandola a sgranocchiare intorno, mangiando prima la mollica e poi il restante.
Lui mi sorride- come è andato l’allenamento?- mi chiede.
-Bene- rispondo apaticamente.
Jake annuisce- sarei voluto essere io il cercatore quest’anno come ti avevo detto, ma i GUFO mi prendono troppo per poter impegnarmi seriamente nello sport- annuisce nuovamente come se me lo stessi veramente calcolando – ma vabbè, sarà per l’anno prossimo vero Rose?-
Con la testa faccio senso di assenso anche se in realtà sto pensando ad altro mentre un sorriso mi spunta tra le labbra.
Pensa davvero che sia così stupida da non aver capito che non è stato preso ai provini? O meglio, crede davvero che Roxanne non mi abbia parlato che ai provini per il nuovo cercatore dei Grifondoro è caduto cinque volte dalla scopa rompendosi anche il setto nasale?
Approposito di nasi rotti, solo ora mi ricordo che David Zabini dovrebbe essersi rotto il suo e perciò incuriosita mi volto verso il tavolo dei Serpeverde in cerca del malaticcio ( in tutti i sensi) ragazzo.
Vago per qualche minuto tra le varie teste della casata per poi incontrare quella che finalmente cercavo e sorridere: che bello vedere quel volto odiato circondato da una benda che gli copre interamente il viso! E poi è strepitoso il cerotto marroncino che l’infermiera gli ha piazzato lì, proprio al centro della faccia come la X di una mappa del tesoro.
Mi chiedo in verità perché non l’abbia guarito con la magia, ma non me ne importa più di tanto.
Scuoto la testa e sto per rivolgere nuovamente le mie attenzioni alla mia adorata fettina di pane quando due occhi si incatenano ai miei.
Gli occhi bastardi di Malfoy!
Sembra essersi completamente ripreso dalla malinconia eccessiva di prima perché, una volta incontrati i miei occhi,  lascia trasparire un sorrisino sghembo di quelli bastardi che sembra volerti ricordare che il mondo è nelle sue mani. Ma il mondo non è suo, non lo sarà mai! Altrimenti autorizzo Zabini ad uccidermi pur di non essere sottomessa a quelle sadiche mani prive di solidarietà.
Eppure, mi tocca ammetterlo, per una ragione o per un’altra, quelle mani sadiche e offensive questo pomeriggio mi hanno difeso dagli insulti di Zabini e quindi, sorridendogli riconoscente, torno a mangiare con più calma ignorando lo sguardo confuso e forse curioso di quell’aquila che è mia cugina Lily.


Salve a tutti. Mi scuso. Mi scuso per il ritardo di un mese e mi scuso ancora di più dello schifo di questo capitolo.
E' orribile e quindi lo pubblico solo per farvi contente e per farvi capire che non mi sono scordata della storia. Ma se non piace sarò felicissima di cambiarlo e correggerlo.
L'ho letto cinque volte, non mi è mai piaciuto. L'idea ci stava eppure la trovo così ... scontata.
Malfoy spero di averlo rappresentato come il ragazzo complesso che è. Si capirà moolto di più andando avanti nella storia ma da come avrete capito quella di Sirius Black è una scusa abbastanza vacillante della quale Rose ignora il vero motivo.Vi dico solo che nel prossimo ci sarà la famosa Michelle e una litigata (?) con Lily.
Beeeneee, apparte questo vi dico che la storia procede almeno nella mia mente e anche i volti dei personaggi che metterò preso sul mio accaunt di Fb.
Apparte questo ho fatto un accaunt che è Manu Breath dove metto anticipazioni o immagini dei personaggi. Sarei contenta di avere la vostra amicizia.
Detto questo sparisco giurando che metterò le risposte alle recensioni e sperando di non aver fatto veramente tanto schifo.
Baci

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Primo ottobre.
Hogsmeade non mi è mai sembrata così bella dopo un mese di carcere chiusa in scuola.
Sono solo le nove del mattino e il mio entusiasmo sta di certo contagiando anche tutta la Sala Grande la quale è fornita solo da cadaveri viventi che fanno colazione.
Al mio fianco c’è Kate, una mia compagna di corso secchiona che mangia con un libro di Trasfigurazione davanti il naso. I grandi occhiali quadrati le scivolano sul naso adunco e storco il naso notando che a colare non  sono solo loro.
Alla mia sinistra invece c’è un sonnambulo Hugo che allunga distratto una mano verso le ciambelle per afferrarne una e morderla come se fossero la sua unica salvezza.
Tra  un boccone è l’altro lo sento farneticare qualcosa prima di animarsi di botto quando fa il suo regalo ingresso nella sala Scorpius Malfoy.
Okay, devo dire che la cosa fa leggermente senso se vista da vicino. Ho un fratello di quindici anni single, felicemente sdraiato sul tavolo di prima mattina a fare colazione come probabilmente nemmeno i cavernicoli si sognavano di fare e sembra un morto vivente, credetemi, fino a quando non entra dalla porta tanto ambita il ragazzo più popolare della scuola.
Che poi Scorpius Malfoy è un ragazzo normale, normalissimo direi: avrà sicuramente avuto  i brufoli nella sua preadolescenza , ha i capelli e un naso. Ha due occhi. Non è nemmeno sformato da chissà quale anomalia di passato e non ha cicatrici. E’ un ragazzo anonimamente anonimo, direi, e osservare tuo fratello animarsi al suo passaggio come fanno anche tutte le altre centinaia di ragazzine in calore è veramente vergognoso.
Non oso immaginare cosa altro si sia  alzato ai suoi paesi bassi.
Chiariamoci: Hugo non è gay.
Hugo ha avuto una ragazza fino a qualche settimana fa, una bella e dolcissima ragazza bionda di solo un anno più piccola di lui. Ma allora mi chiedo io, perché l’ha lasciata? E perché ora sembra disinteressato al sesso femminile ma attratto  da tutto quello che riguardi Malfoy? Mi piacerebbe credere che la sua sia solo un interesse al nuovo capo vestiario del fanatico Serpeverde eppure qualcosa mi  dice che sotto ci sia qualcos’altro.
Allungo una mano verso il piatto delle ciambelle e ne addento anche io una leggermente più pensierosa.
Riesco a percepire i sospiri eccitati di qualche ragazzina che sta avendo un orgasmo visivo solamente osservando Scorpius o anche il modo lascivo in cui leccano il bordo del bicchiere nel tentativo di sembrare seducenti agli occhi del giovane ragazzo.
Fanno ridere però perché non si accorgono nemmeno che, senza volere, bevendo il latte, bellissimi baffi bianchi hanno contornato le loro labbra.
Al mio fianco Kate finge di continuare a leggere ma io, occhio esperto e direi anche annoiato, mi accorgo di come il suo volto si imporpori leggermente quando Scorpius le passa accanto.
Dio, penso scandalizzata, allora anche lei ha una crisi di ormoni in subbuglio di tanto in tanto!
Quando distolgo lo sguardo dal corpo di Kate mi accorgo di essere osservata e rimango sorpresa quando noto che a fissarmi è proprio il simpatico Malfoy.
Simpatico come un mal di denti, per giunta, di quelli che ti fanno passare le giornate più brutte della tua vita, che ti vanno venire la voglia di prendere una lametta e andare  fuori dal balcone e urlare” sono il re del mondo” per poi sventolarla come gli accendini al concerto di qualche famoso cantante Babbano. Mamma mi ha detto una volta che è molto divertente anche se io non ho mai provato.
Scuoto la testa notando che Malfoy sta ancora guardando me. Non mi guarda con sguardo perso e vacuo come quello di Hugo quando gli si chiede come si chiama subito dopo che è uscito da una seduta con il suo amico water, non come quelli di Al dopo aver capito che suo fratello maggiore è riuscito a diplomarsi ma come quelli di un ragazzo cosciente della cosa in cui sta credendo.
E lui non so cosa diamine stia pensando prima di vederlo sorridere e salutarmi con un cenno della testa come se io e lui fossimo amici.
Come se ci fossimo mai solamente rivolti la parola da persone normali e non da acerrimi nemici, per giunta.
 
 
 
L’aria fresca che mi invade le narici  quando finalmente arriviamo a Hogsmeade mi riesce a far sorridere.
Sorrido sinceramente come se mi avessero appena detto che il mio più odiato insegnante fosse morto sotto un qualche treno in corsa.
Sorrido e mi guardo intorno.
Il sole è alto e io riesco a farmi bagnare dai suo raggi con gentilezza prima di essere affiancata dalla presenza assidua e gelida di Jake. Scende il gelo sulla mia testa, il sole scompare e un ghigno schifato si dipinge sulle mie labbra.
Addio serenità.
-Posso farti da cavaliere?-
-Jake, sei piccolo; torna dai tuoi amichetti. La maestra di starà cercando.-
Lui storce la bocca e continua- non sono piccolo. Ho esattamente quindici anni!-
-Esatto Jake. Quindici, io ne ho diciassette.-
-Ma io sono maturo!-
Mi blocco smettendo di camminare- anche io lo sono, carissimo.-
-Ma io lo sono di più. Io posso essere il degno compagno che cerchi da una vita, Rose.-
-Io cerco compagno, hai detto bene, non ragazzini a cui fare da balia. – mi rendo conto di essere stata forse troppo dura e mi affretto ad addolcire il mio tono- Jake, su, andiamo. Sei un ragazzo pressoché carino, puoi piacere a molte ragazzine. Vedi?- continuo indicando qualcuno dietro di me- quelle ragazzine ti stanno osservando. Le piaci quindi  vai da loro.-
Jake si gira nella direzione che gli avevo indicato e poi sorride sicuro prima di rivoltarsi verso di me subito dopo aver salutato le gallinelle che sembrano sciogliersi al suo saluto.
Oddio, mi sembra di vedere un Deja-vù di questa mattina con Malfoy in Sala Grande, penso prima di voltarmi e riprendere a camminare.
E’ sempre la stessa cosa: Io ignoro Jake e lui mi perseguita rompendomi l’anima. Io lo ignoro e lui mi cammina al fianco fingendosi il mio ragazzo impendendomi di godermi al meglio la giornata per badare a lui. Perché a lui gli si deve badare come se avesse undici anni e non quindici: è infantile, non sa camminare e se non fosse per la mia presenza rischierebbe costantemente di essere pestato dalle stesse formiche. E’ anche abbastanza egocentrico visto che cammina arrogantemente per le strade con le mani in tasca e un espressione basita in volto della serie “ io sono figo e tu non sei nessuno,” ma alla fine perde tutta la sua maestria inciampando in un sasso e cadendo felicemente faccia a terra.
E’ goffo ma non di quella goffaggine dolce che ti fa intenerire ma di quella che ti fa vergognare profondamente di essergli amica. Che poi io non sono nemmeno amica sua. Io non sono nemmeno una sua conoscente. Sono solo una povera, inutile, ragazza coinvolta dalle sue manie di distruzione totale.
E la mia distruzione totale avviene quando incontro Malfoy, Albus e David Zabini per le stradine di Hogsmeade.
Al è appoggiato ad un muro mentre Malfoy e il cugino si passano allegramente quella che dovrebbe essere una bellissima sigaretta. Ma sì, moriamo tutti insieme allegramente!
Riesco quasi a passare inosservata e raggiungere i Tre Manici di Scopa dove avrei un appuntamento con James, il mio  stupendo cugino,  ma Jake attira l’attenzione dei tre cannati con un fischio a dir poco imbarazzante.
Improvvisamente desidero ardentemente ficcargli quella stupenda sigaretta ancora fumante su per il culetto alla Johnson baby.
Lo trucido con lo sguardo sentendo in lontananza la risata di David e i passi leggeri di Al che si avvicina piano piano per salutarmi.
-Ehy Rose, ciao! Pensavo stessi con mia sorella-  è tanto dolce la voce di Albus quando non è intrisa di quella cattiveria simile a quella che alberga nella bocca cannata dei due cugini satanici. Ignoro la mano di Jake che cerca di prendermi sotto braccio e mi rivolgo con eleganza  al secondo  dei Potter.
-No Al, non l’ho vista. Sai, ora stavo andando ad un appuntamento con Jam. E’ riuscito a venire per salutarmi! Hai un fratello veramente adorabile, lo sai?-
Tutti in casa sono a conoscenza della mia leggera inclinazione d’affetto per James e nessuno se ne sorprende più infatti Al mi sorride con  timidezza. E’ Jake il mio costante problema.
-Chi sarebbe questo  Jam?-  mi chiede infatti nella degna imitazione di un fidanzato geloso.
La nuovissima risata di David mi fa tremare le ginocchia tanto più che non riesco a mantenermi e lo mando lievemente a fanculo con il dito medio.
In risposta lui alza la sua sigaretta come per rispondere affermativamente e ritornare a fumarsela. Non si spreca in parole con me per lui una lurida sangue sporco.
Come se lui avesse qualcosa di pulito poi, a cominciare da quello che nasconde nelle mutande. Sicuramente ci sarà muffa, e non solo. Forse anche qualche topo o sorcio morto. La sola immaginazione mi fa venire un volta stomaco.
Ignoro Jake iniziando a sentirmi a disagio per quella sua asfissiante presenza per poi osservare distrattamente Scorpius che, ancora di fianco a David, mi guarda con sguardo perso e vacuo.
Ma non guarda me, guarda Jake e lo guarda come se lo stesse odiando poi, notando il mio sguardo su lui, sorride gettando la sigaretta a terra e avvicinandosi sotto le proteste di Zabini circa la sua stupenda e costosissima canna andata a puttane.
Posa una mano sulla spalla di Al che allontana la faccia disgustato dall’odore del fumo e poi mi sorride. Straordinario come i suoi denti risultino bianchi anche se fuma come il cannato che è.
-Weasley, e poi sarei io quello che si dà da fare con le bambine eh?-
-Malfoy, e poi saremmo noi ragazze le pettegole prive di vita, eh?-
-Sono solo curioso.-
-La curiosità è degli stupidi.-
-Era la ragione.-
Gli sorrido bastarda- Davvero? Oh, allora hai  assolutamente ragione.-
-Io ho sempre ragione.-
-L’importante è crederci.-
-Sempre e comunque, Weasley.-
-Hai imparato due nuove parole Malfoy? Ma complimenti!-
Mentre Jake mi puntiglia una mano come un bambino che si sente messo da parte, il mio sguardo resta impresso in quello di Scorpius.
Probabilmente sembriamo due deficienti anche se sicuramente il suo tasso di intelligenza sarà sempre più basso del mio. Almeno io so che a tenere una seconda sigaretta accesa nei pantaloni rischio di bruciarmi la coscia, ma lui no.
Se non fosse stato per Al- e probabilmente lo odierò in eterno per questo- avrei assistito al bellissimo spettacolo di Malfoy arrosto.
E’ fantastica infatti  la visione del suo costoso pantalone marrone con una chiazza nera di cenere vicino la tasca o forse  vicino qualcos’altro.
 Quando me ne rendo conto non posso mantenere una risata diabolica: - vedo che oramai la tua virilità è andata completamente persa. O  bruciata, magari.-
Lui ricambia il ghigno- invece tu Weasley? Vedo che il tuo sguardo ricade puntualmente in quel posto per quanto mi riguarda.-
-Qualcuno disse che a cercare il petrolio si diventa ricchi. Mi illudo che se riesco a trovare un briciolo di maschilità in te riceverò anche io una ricompensa.-
-Le prestazioni del tuo amichetto,- dice indicando la testa Jake- sono così basse da venire a elemosinare quelle degli altri ragazzi?- nella sua voce non c’è arroganza ma solo divertimento. Sembra divertirsi un mondo lo stronzo, penso infastidita.
Al rintocco dell’orologio sopra al campanile non molto distante da noi mi accorgo che sono in tremendo ritardo  all’appuntamento con James e quindi provo il forte impulso di andare via da lì.
Inizio freneticamente a muovermi sul posto a disagio mentre Al mi osserva generoso: ha già capito quello che ho intenzione di fare.
-Avanti Rose, vai- mi dice infatti- non ti preoccupare James ti starà aspettando. E salutamelo.-
Sorrido a mio cugino mentre non riesco a trattenere una risata alla vista di Scorpius imbestialito alla vista del suo costoso pantalone rovinato. E’ divertente vederlo cercare di ripararlo invano.
Poi mi volto e inizio a correre sperando solo che Jake capisca che la deve smettere di rompermi l’anima e che si trovi un nuovo passatempo. Sono quasi arrivata a destinazione quando riesco a sentire l’urlo di Albus chiedere gentilmente a Jake di stare con loro in una giornata di soli ragazzi per poi ridere al disgustato richiamo di Zabini che si dichiara un ragazzo in cerca di ragazze e divertimento e non di marmocchi da riguardare.
E sapete una cosa?
Mi fermo a guardarli in lontananza con la macchia nera sui pantaloni di Malfoy a indicarmeli come un faro e sorrido.
E mi fanno terribilmente pena..
 
 
 
 
-Ma alla buona ora! Pensavo tu non venissi più- ed è bellissimo quando sento la voce di James dietro la mia schiena avvolgermi come se mi stesse abbracciando, ma lui in realtà resta a debita distanza solamente a parlarmi così, come abbiamo sempre fatto.
Mi giro e gli sorrido:- i grandi si fanno aspettare, ricordalo.-
-Se te lo fossi scordata io sono più grande di te, tesoro mio.-
-Oh James, pensavo tu l’avessi capito che l’età è solo un numero o sbaglio? Per poterti prima considerare grande devi imprare ad allacciarti le scarpe da solo.-
-E perché mai?- mi risponde sulle rime beffeggiandomi- è così bello oziare e farsi servire.-
-Ma quindi sei veramente uno scansafatiche.-
-Preferirei nullafacente, grazie.-
-E’ la stessa cosa, Jam.-
-No, perché almeno così posso avere l’ultima parola io- mi spiega con un dolce sorriso sulle labbra.
Nonostante siano solamente le undici di mattina e questo Martedì mi risulti più caldo degli altri sono felice di stare al chiuso dentro i tre manici di scopa perché la mancanza di James mi era totalmente mancata.
Era diverso quando gli altri anni passavo le mie giornate sempre con lui; ci scambiavano come fidanzati, ricordo, anche se lui era solo mio cugino.
Avevamo fatto le migliori burle, gli scherzi migliori agli insegnanti e magari battuto anche il record di punizioni.
Senza James nulla è più lo stesso.
Mi siedo  di fronte a lui prendendo a sorseggiare la Burro Birra che mi aveva ordinato sapendo, da bravissimo cugino preferito, a memoria tutti i miei gusti.
Gli sorrido una volta essermi dissetata:- cosa ti porta da queste parti, Jam.-
-Oh, - si guarda intorno e il suo sguardo vaga per il locale. E’ felice e ne sono contenta anche io, poi continua:- presumo la nostalgia.- si fa in avanti con i gomiti e continua- ti ricordi quando abbiamo messo quel topo morto nelle mutande di Malfoy?-
-Veramente erano le mutande di Zabini, Jam.-
Lui corruccia le labbra pensieroso; la memoria non è mai stato il suo forte -davvero?-
-Oh sì. Ci siamo beccati anche una sospensione per tre giorni.-
-Ma non eravamo andati in infermeria?-
-No Jam, ci sei finito quando sei caduto dalla scopa, ricordi?-
Si gratta il mente confuso- per niente- afferma prima di scoppiare a ridere. E mi manca quella risata, il suo calore e la sua compagnia. Mi manca James, più semplicemente.
Mi manca perché Hogwarts non è più la stessa senza.
 
 
 
Quando mi accompagna alle carrozze la mano di James nella mia è semplicemente dolce.
Lo vedo camminare in avanti e guardare fitto senza mai voltarsi indietro.
Sento le voci eccitate di quelle che erano state le oche che gli sbavano dietro ricordare che “ James Potter è tornato,” ma lui sembra non curarsene.
La sua espressione è serena, semplice e severamente meravigliosa.
Ad un certo punto mi guarda e sorride ,come sempre, di un sorriso che mi fa stare bene.
Ho sempre trovato che James fosse l’ideale ragazzo da volere accanto e, mi ripeto, se Dom non se ne fosse innamorata, probabilmente sarei stata la prima a violare l’incesto.
-Rose?-
-Dimmi.-
-Lo sai vero che ora che non ci sono io dovrai vedertela tu ad Hogwarts?-
-Oddio Jam, sembri mio padre. Non ti preoccupare, manterrò alto il tuo onore.-
James ride e porta una mano all’altezza de viso: - parlo seriamente Rose. Dico veramente. Io ora non ci sarò più a proteggerti da quei ragazzi altezzosi che ti ronzavano intorno.-
-Oh ma dai Jam, chi vuoi che mi scocci mai? A parte Jake? E’ un bambino ancora in fase di sviluppo quindi è facile mettere K.O. Basta solo puntare bene in mezzo le gambe, giusto? E’ li che voi ragazzi solitamente vi fate male. Che poi ci sono le eccezioni come Malfoy che non hanno nulla ma … -
Lui mi blocca ridendo- Rose, sto parlando seriamente.-
-Anche io Jam. Malfoy è veramente poco dotato. Secondo te perché allora mette i  pantaloni stretti? Per risaltare, no?-
Mio cugino scuote la testa imbarazzato prima di guardare verso la carrozza. Il suo sguardo è chiaro e commosso.
James non è  mai  commosso.
-Rose, io non ci sarò più con te.-
-James tu hai finito la scuola- gli chiarisco come se non gli fosse chiaro il concetto- è logico che non starai più con me.-
-Rose io andrò in Romania da zio Charlie.- mi dice mettendomi lui KO.
Okay come è che era? Colpire i ragazzi in mezzo le cosce per …?
Penso sia molto più letale  questa bomba che quella che potrei lanciare io con un calcio a loro.
Pensare solamente un James lontano da me da molte, molte miglia mi fa mancare l’aria nei polmoni eppure so che non posso fare nulla.
Lo guardo negli occhi e capisco che è ora: James è grande! Non è più il James che chiamava frigida la McGranitt, quello che ficcava la bacchetta nel posteriore di Goyle o quello ancora che sorrideva angelicamente a Vitious per poi deriderlo davanti la classe per la sua altezza da fascicolo. No, James è diventato  uomo e questo io lo devo accettare.
Dunque gli sorrido e lo abbraccio, lo abbraccio solamente ricordando tutto quello che abbiamo fatto insieme. Lui mi dà un bacio sulla testa e mi carezza una spalla mentre qualche ragazza dietro di me mi chiama fortunata. Ma fortunata di cosa, poi? Di stare per salutare il miglior cugino che ho mai avuto? Di non poterlo vedere per molto tempo, ora? Tiro su con il naso per la prima volta veramente commossa prima di dargli un bacio sulla spalla.
Lui mi sorride.
-Ti verrò a trovare il giorno del mio compleanno, - mi dice.
Rido e scuoto la testa – il tuo compleanno è domani, Jam.-
Lui mi carezza dolcemente la testa e mi sorride ancora di quei sorrisi che mi mancheranno tantissimo- allora ci vediamo domani.-
-E non devi partire?-
-Oh sì, ma ricorda che devo andare da nostro zio e che lui è un tipo molto stupido e facile da manovrare. Un giorno di assenza in più non gli darà fastidio.-
Scoppio a ridere frustrata prima di dargli una spinta – mi raccomando semina il terrore anche lì.-
-Ma certo cuginetta- mi fa l’occhiolino mentre io salgo in carrozza. Ridiamo mentre lui mi saluta militarmente per poi urlarmi dietro con tutto il fiato che ha in gola. Urla tanto forte che una vecchietta lo chiama demonio o spina nel fianco e questo è vero: James è la spina nel fianco di molte persone oramai, anche dei suoi familiari.
Lui si volta verso la vecchiaccia invitandola seriamente a sfogare i suoi dolori tra le lenzuola con il marito e di non dannare lui.
Rido seriamente.
-‘Sta vecchia frigida!- lo sento dire.
E mi rendo conto che è lo steso cugino che era prima e che continuerà ad essere.



Salve a tutti. Ma da quanto tempo? Chiedo venia per il ritardo, ma ho anche una buona alibi. Alibi, alibi? Okay, non ho alibi. Posso solo dire che avevo diciamo, come dire,  litigato con Rose e che scrivere di lei mi risultasse difficile quasi quanto capire la chimica. In chimica infatti io ho cinque ._.
Lo so che questo capitolo è penoso, lo so che è orribile ma non sono riuscita a fare di meglio. Posso solo dire che è un capitolo di passaggio per quello che succedrà dopo.
Qui incontriamo un James molto particolare e simle a Rose; è la sua versione al maschile xD
Prometto che cercherò di aggiornare più velocemente e di non cadere mai più in liti profonde con questa Rose che sarei io stessa: le sue battute, le sue avvincenti (?) liti sono le stesse che ho io. Solo che io non sono una ..  weasley,ecco.
Vi lascio nella speranza che voi non ce l'abbiate troppo con me e che questo capitolo non vi abbia deluso. Risponderò alla recensione con la nuova  ospzione del sito (:
Ho fatto una modifica anche nel logo, spero che l'apprezziate di più <3
Un bacione a tutte, vi adoro. Grazie e scusate ancora (:
Per chi volesse conoscermi o anche solamente dirmi che faccio schifo, vi dico che ho creato un profilo di FB:Manu Breath.
 
 

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Sono passati solo cinque giorni da quando James è definitivamente partito e già ne sento la mancanza.
Ieri ne ho parlato con Lily- che per la prima volta è riuscita a fare una conversazione che non ruotasse intorno a Scorpius- e l’unica promessa che sono riuscita a strapparle è che mi terrà informata su quello che le diranno zia Ginny e zio Harry riguardo suo fratello maggiore nelle lettere settimanali.
Mi rincuora, ma non tranquillizza.
Sono così incazzata che la fame mi è quasi passata; avanti  ho mangiato solo un primo, un secondo e  il contorno! Il mio stomaco non ha voluto ospitare il dolce! E’ drastico. Un Weasley che non ha fame è come .. un Weasley che non ha fame!
Non ci sono paragoni degni di nota, in effetti.
Gioco con un pezzo di pane mentre accanto a me Jane, mia compagna di corso, mi parla animatamente di Oliver che le ha chiesto di uscire. Annuisco e picchietto con la forchetta sul tavolo completamente in silenzio e la cosa- assolutamente strana- fa insospettire anche la mia amica.
-Rose?,- mi chiama.
-Mmh?-
-Ma mi stai ascoltando?-
Annuisco mugolando un altro ‘mmh’, senza la forza di parlare. Che si accontentasse!
-Non è vero! Non mi stai minimamente cagando.-
-Mmh…-
-LA SMETTI DI MUGULARE?-
-Mmh..-
-Rose! Smettila!-
Alzo lo sguardo dal mio piatto e lo punto sulla mia migliore amica che mi guarda con i suoi enormi occhi cioccolato; Jane ha capelli biondi costantemente ricci quasi quanto i miei ma più disordinati e un fisico sottile. Non c’è da meravigliarsi che un tempo Al avesse una cotta per lei! Che bei tempi quelli! Io e Jam ci divertivamo così tanto  a farlo dannare.
Solo guardandomi la mia amica pare capire cosa mi turba e mi passa una mano sulla schiena facendola oscillare pericolosamente avanti e indietro; se solo non la conoscessi e non avessi avanti a me Oliver che la guarda persuasivo- e lei logicamente ricambia- penserei che mi stia palpando.
-Avanti, Rose, non puoi starci male.-
-Mmh.. capisci- borbotto.
-Cosa?- non ha capito niente  di quello che le ho detto. Perfetto! Ora mi tocca anche ripetercelo.
-Non puoi capire- ogni parole mi costa un polmone, penso infastidita- tu non hai perso James.-
-O mio Dio Rose, questa tua cotta ossessiva per tuo cugino non ti porterà da nessuna parte!-
-Io non ho una cotta per James!-
-Ah, no?-
-NO! Lui è … il fratello che non ho mai avuto.-
-Fratello?- alza un sopracciglio scettica- E Hugo? Te lo scordi?-
-Oh, ma Hugo non fa testo! Lui è un ibrido! Un incrocio tra bestia e checca!-
-Checca?- giuro che se Jane osa usare nuovamente quel tono sorpreso come se stessi parlando ostrogoto la strego e la crucio per poi- con un imperius- farla buttare giù dalla torre di astronomia di sua spontanea volontà.
Toh, che bel suicidio in allegria!
-Sì. Pare che ultimamente si sia preso lui una cotta ossessiva per … Malfoy.- getto fuori il suo nome con nervosismo, odio, rancore e nel momento esatto come se Maria de Filippi avesse fatto partire felicemente il suo programma Babbano e inutile delle tre del pomeriggio lui entra.
Che carino vederlo sculettare con la cravatta al vento,  capelli biondi e viso cadaverico. Mah, mi dovrò far prestare la sua cipria, è assolutamente adatta per falsificare un pallido volto post vomito.
Scorpius cammina dritto verso il tavolo dei Serpeverde per poi sedersi a capo tavolo come un degno re fa con i suoi sudditi e immediatamente mi sale un conato di vomito.
Mio cugino Al si siede alla sua destra- l’ancillotto di Giuda- e poi si volta verso di me.
Nello stesso istante nel quale lui alza una mano in segno di saluto uno stormo di gufi entra piroettando dalla finestra della Sala Grande lasciata aperta per il pranzo.
Solitamente i gufi arrivano a colazione, ma oramai Hogwarts non ha più regole e segreti infatti la preside McGranitt non alza lo sguardo dal suo pasticcio di carne continuando a pranzare senza speranze.
Brava donna!
Un gufo bianco e nero- che colori insoliti- mi raggiunge per poi lasciare cadere una lettera tra le mie mani  e io, curiosa, non prima di aver lasciato al gufo il resto del pane con il quale stavo giocando, srotolo la pergamena bianca iniziando a leggere.
Rossa, buongiorno
Immediatamente sorrido di buon umore. E’ James.
Sono riuscito a stancarmi di questo mestiere dopo nemmeno cinque giorni. Wow, zio Charlie è massacrante. Lui e quei ridicoli draghi è quasi peggio di Hagrid, sai?
Non solo mi sono dovuto materializzare  in Romania- una stanchezza che non può immaginare! Guarda che materealizzarsi necessita concentrazione- ma ho dovuto anche subito iniziare a lavorare nonostante il viaggio. Nostro zio è una canaglia! Ti consiglio di non lavorare mai da lui. E sai che lavoro mi ha affidato? Indovina? Mi ha fatto pulire gli escrementi di Drago. Drago,capisci? Non un Drago qualsiasi, no, ma una specie di ungaro spinato; un coso enorme quasi quanto l’ego dei Serpeverde! Oh, disgustoso. Sono stato a guardarmi le mani per tutta la notte, disgustato. Pensa tu, ho provato quasi schifo nel cenare due ore dopo.. il che per quelli come noi è tragico, lo sai.
Sei la prima alla quale scrivo- Oh, Dom si arrabbierà, ma sappiamo entrambi che la farò zittire- e da cugino di parola quale sono ti volevo raccontare le mie (s)novelle avventure.
Ora vado Rossa,zio Charlie mi sta chiamando.
Se mai ti dovesse mandare un gufo, tu non mi hai sentito, okay?
Vado a nascondermi dietro la gabbia dell’ungaro spinato- nonostante caghi come un animale ci ho fatto amicizia-.
Manda un calcio ad Al e scompiglia i capelli a Lily da parte mia.
James.
 Quando rialzo lo sguardo dalla pergamena mi accorgo di sorridere e Jane, accanto a me, facendo roteare gli occhi ma con un sorriso ampio in volto, mi mostra il palmo scoperto delle sue mani.
-Scommetto cinque galeoni che il mittente della lettera è James!-
Mi imbroncio adorabilmente: improvvisamente il mondo è diventato così roseo, solo perché ho avuto notizie dal mio cugino preferito! Forse Jane non ha tutti i torti quando dice che ne sono leggermente  ossessionata.
-Ah, e cosa te lo fa credere?- le domando spavalda.
-Mmh, fammi indovinare: forse il tuo sorriso? O magari quella luminosità nello sguardo? No, aspetta, ho di meglio: magari la sua firma?-
Solo in quel momento mi accorgo di aver lasciato cadere la pergamena verso l’alto in modo tale da lasciare scoperto gran parte del contenuto. James ha sempre avuto una calligrafia grande e scomposta quindi anche un miope riuscirebbe a leggere quello che scrive a distanza.
Faccio una linguaccia alla mia amica e mi riprendo il mio tesoro stringendolo al petto con affetto. Quando rialzo il mio sguardo noto che Albus ancora mi guarda, confuso, come se stesse cercando di capire chi mai mi abbia contattato. Sono così di buon umore che mi decido ad alzarlo e raggiungerlo al suo tavolo.
-Ehi Al!- lo saluto buttandomi di peso sulle sue ginocchia; dietro di me sento lo sbuffare infastidito- impossibile come si possa sentire anche a questa distanza, sarà che ho un udito molto forte(assolutamente non come papà)- di Jane. Posso immaginare che mi stia prendendo per schizzofrenica visto che solo dieci minuti fa ero intrattabile.
-Rossa!-sentire mio cugino che mi chiama così come aveva sempre fatto James mi riempie di malinconia e orgoglio – a cosa si deve questo caloroso saluto?-
-Sono felice, ti basta?-
-Sei mia cugina: mi deve bastare.- fa spallucce e mi mostra la linguaccia- sai come è? Volere famigliare.-
Nonostante non abbia detto di così esilarante rido; probabilmente rido perché James mi ha pensato. Ha pensato prima a me che a Dom, la sua ragazza, e se non è motivo d’orgoglio questo ditemi cosa dovrebbe esserlo!
Forse sarò pesante, magari le cosce di mio cugino staranno chiedendo pietà eppure non mi alzo andando a circondargli il collo con le braccia in un gesto che mi viene puramente spontaneo. Accanto a lui sento uno sbuffo infastidito e mi volto a incenerire Zabini che mangia un po’ della sua carne.
-Che c’è David? Problemi di indigestione?- chiedo con quel tono neutro che utilizzo con tutti i miei compagni di scuola; mi ripeto sono così felice da scordarmi che lui è  un Serpeverde, ma provvede velocemente a ricordarmelo con il suo ribattere acido e scorbutico.
-Sei tu che mi dai fastidio!- sibila guardandomi sprezzante.
-Ah, sicuro?- come una molla pronta a difendermi scatto all’in piedi estraendo la bacchetta – sicuro di non aver visto il tuo riflesso nelle posate? Sai, il tuo sembrava un rantolo di disgusto.-
-Appunto- risponde con un sorrisino beffardo- disgusto. Infatti ti dicevo, che il mio problema sei tu.- mi guarda da capo e piedi- lurida Mezzosangue.-
Okay, ci sta che sono il suo problema: ci sta.
Ci sta anche  che sono contenta per James e infine ci sta mio cugino che si limita a tirargli una gomitata, ma chiamarmi MezzoSangue? No, non ci sta.
Divento rossa e per un secondo la lettere di Jam finisce nel cesso. Mi diceva che mi aveva pensato? Che mi voleva bene? Cazzate! Per ora il mio pensiero è rivolto solo a loro, stupidi, schifose Serpi e a quale maledizione devo usare per affatturarli.
Logicamente non posso stare in silenzio dandogliela vinta e gli punto la bacchetta pericolosamente vicino la gola facendolo irrigidire.
Ebbene bastardo, non te lo aspettavi? Sbagliavi! So essere manesca tante di quelle volte e il tuo amichetto Malfoy lo sa bene visto che impallidisce. Gli lancio uno sguardo indagatore e sorrido; oh, sì, vedo che si ricorda benissimo di quando gli ho fatto lo strappa mutande magico davanti tutta la scuola.
A darmi l’idea era stato James- Oh, mio patrono- quando mi aveva raccontato di quello che suo nonno aveva fatto su un certo mocciosus. Bah, non che Scorpius non avesse fatto niente per meritare la mia ira, logico: mi aveva spezzato la scopa con quelle mani effemminate che, quella volta, piene di vene e pompate dai muscoli, erano riuscite a distruggere il mio bene più grande. Eravamo al nostro terzo anno, ma quel ricordo rimarrà per sempre nelle nostre memorie.
-Sentimi bene bambolino Voodoo- inizio rivolta a Zabini con il volto contratto dalla rabbia –prova a chiamarmi ancora una volta così e giuro che questa bacchetta te la ritroverai in posto dove le bacchette non dovrebbero stare.-
-Come non ti dovrei chiamare, Weasley? MezzoSangue? Rinneghi le tue origini, ora?-
Sento al suo fianco Al borbottare di finirla, ma il mulatto gli fa un cenno con la mano come a dirgli di farsi da parte, ma anzi si alza per fronteggiarmi.
Quello stronzo maschilista il rispetto per le donne lo ha sotto i piedi!
Rivolgo involontariamente uno sguardo a Scorpius nella speranza che mi prenda le parti come l’altra volta, ma lui è troppo intento a far circolare la pancetta nel suo piatto.
Ma complimenti bambolino,  vedo che hai coraggio a palate. Si capisce lontano un miglio che ha paura.
Come se Zabini potesse mettere paura: sembra una versione cromatica di Codaliscia!
-Non quanto tu rinneghi quelle tue di Mangiamorte- gli faccio notare e lui trasale. Godo nel vedere il suo volto scuro perdere di colore e infierisco, come sempre – cosa c’è? Vuoi forse dirmi che il tuo signore Oscuro ritornerà? Perché mi sembra che mio zio- Oh sì, un altro Mezzosangue, mio caro- ha ucciso il tuo “padrone” con un lurido Expeliarmus. Ne andate fieri, voi seguaci? E dimmi, cosa fate nei fine settimana: una rimpatriata per discutere quanto la vita sia stata ingiusta e trovate delle ridicole scuse che nemmeno il culo di un babbuino reputerebbe plausibili?-
-Bada a come parli..-
-Altrimenti?- riduco lo sguardo in fessure- mi sculacci? O forse mi picchi? Oh, Zabini, forse ti autodistruggi come Voldemort? Aspetta che mi preparo!-
Nello stesso istante sento una mano stringermi il polso e la scanso convinta che sia quella di Al, ma invece è Scorpius. Come ha osato toccarmi quella feccia?
-Smettila Rose,- mi dice con quel tono delicato e fastidioso.
Io ora però sono al massimo del nervosismo- perché? Che vuoi tu? Ti senti chiamato in causa? Ah, dimenticavo, anche tu sei come lui. Esattamente come lui. Stessa specie, voi due, stesso lurido sangue e passato. Dimmi, Malfoy,anche tu hai un bel serpente sul braccio sinistro o con la caduta del vostro padrone il negozio di tatuaggi ha chiuso i battenti? E’ andato in banca rotta? – faccio un verso di stupore, intriso però di cattiveria- oh, forse te lo sei fatto fare da un vucumprà? Ti sei ridotto così in basso Scorpius?-
-Smettila.-
-Smettila tu di fare il Santo Patrono di tutti noi. Sparisci! Chiuditi nella Stanza delle Necessità e fai quello che vuoi! E togli quella mano dal mio braccio.-
Lui fa finire il contatto tra le nostre pelli e mi guarda ancora serio; per un momento sembra maturo, molto più di me ne rendo conto.
Un silenzio tombale cade intorno a me nel quale, da degna figlia di Ron, mi ritrovo ad arrossire. Lo so, le orecchie mi diventano tutte rosse e non faccio nulla per mascherarlo tanta è la rabbia.
Reggo per quanto posso lo sguardo di Malfoy e poi mi volto verso Zabini che è tornato a mangiare con un broncio infastidito sul volto mulatto, infine guardo Al.
Al mi fissa sbigottito, probabilmente non si aspettava questo sclero  da parte mia e sinceramente nemmeno io me ne credevo possibile. Ho sempre avuto una pazienza pari al profumo di un ippogrifo che non si lava da cinque mesi, ma non ho mai raggiunto le vette della pazzia. Arrivare a toccare il discorso ‘Voldemort’, che era sempre stato tabù in casa mia, era una cosa che mi aveva sconvolto.
Cosa diamine ero arrivata a fare? Io- mio padre e mia madre più che altro- avevano tanto agognato la pace e l’uguaglianza tra i maghi puri e non e io riportavo  tutto nella merda?
 Forse faccio schifo più di Zabini, forse.
Della serie “ la coerenza è l’arma più potente che abbiamo”, non mi dimostro affatto pentita dal mio sfogo ma risoluta continuo a guardare tutti con astio pentendomi di essere andata da loro a rovinarmi la giornata.
Maledetta la mia felicità, maledetti Serpeverde e un po’ maledetto anche James con quella sua lettera voltagabbana.
Come vorrei che in questo momento lui fosse qui con me pronto a prendermi per un braccio, guardarmi profondamente, sfoderare la bacchetta e difendermi con amore.
Anche e non so nemmeno se andrebbe fiero di me; sono stata veramente terribile e non tanto per quello che ho detto,ma per come l’ho fatto.
Se solo fossi stata meno razionale e, ammettiamolo, anche capace di usare un Avada Kadavra Zabini a quest’ora avrebbe ben poco di cui respirare.
Ricordo di aver perso le staffe molte volte, ma mai arrivando a tale punto; ancora tremo e i miei occhi ancora sono sgranati. Non è la prima volta che vengo  chiamata così, non da lui almeno, ma sarà stata la circostanza, il nervosismo perenne che avevo accumulato da giorni, il silenzio catacombale di tutte le persone che ci fissavano a mettermi soggezione. Mi sento un verme, ora, ma non lo do a vedere.
Dunque mi guardo la suola delle scarpe con un senso di angoscia crescente in petto ma senza la minima voglia di darla loro vinta e principalmente senza scusarmi. Sono testarda, orgogliosa e testarda proprio come papà.
Quando rialzo lo sguardo noto che Scorpius e Al mi guardano in modo completamente diverso; se uno è sorpreso l’altro e deluso, forse ferito e la cosa mi fa quasi sentire anche più in torto di quello che so di avere.
Scuoto la testa e mi piego sulle ginocchia chinandomi sull’orecchio di Al, ma il silenzio è tanto che anche Malfoy mi sente.
-E comunque James ti saluta,- sibilo.
-James? Mio fratello James?-
-Esattamente- Faccio un ghigno completamente privo di serenità e scuoto la testa- mi ha chiesto di tirarti un calcio da parte sua, ma non credo sia il caso- vedo Al increspare le labbra in un sorriso, forse stupito, ma non tanto da quella frase del maggiore, poi annuisce convinto.
E’ d’accordo con me; non è assolutamente il caso!
 
 
Tutta la gioia che avevo provato nel leggere la lettera di mio  cugino svanì così come era venuta.
Nonostante il centro dei miei pensieri solitamente ruotasse intorno al cibo, al divertimento e spesso e volentieri intorno al Quidditch- Roxanne fece una divertentissima faccia quando glielo dissi, la spiritosona- sono umana  e quindi ho anche dei sensi di colpa.
Sinceramente non pensavo nemmeno io di esserne soggetta, ma come sempre le apparenze ingannano perché quando mi ritrovai stesa sul divanetto rosso della Sala Comune con una mano posata distrattamente sullo stomaco a gemere capì che quello che mi lamentavo non era un normalissimo dolore allo stomaco.
Lily, accanto a me, le gambe piegate a scontrarsi con il petto, non fa altro che ronfare su quanto ingiusta ero stata con Scorpius.
-Sei stata un mostro, Rose.- quando Lily mi chiama Rose  e non Rosie lì c’era da capire che ho fatto qualcosa di male; qualcosa che l’ha veramente fatto perdere le staffe, in verità.
-Mmh, sentiamo, perché?- domando. So cosa ho fatto- fino a prova contraria c’ero anche io lì nel momento dell’azione, sono stupida ma entro i miei limiti- ma voglio  sapere quanto orrida la mia azione sembra vista ad occhi esterni. Che poi, penso con riluttanza, Lily non sarà mai realmente imparziale visto che lei venera Malfoy esattamente come io venero le vacanze estive.
-Cosa hai fatto?- la piccoletta scatta all’in piedi come se si fosse scottata il culo- cosa hai fatto?- ridomanda, quasi stesse chiedendo conferma su quello che lo ho domandato.
-Sì,Lily, cosa diamine ho fatto?- incrocio le braccia risoluta – a parte insultare il tuo beniamino, ovvio.-
-Ma non è solo questo!- nonostante tutto mia cugina arrossisce e strilla come una papera, questo mi fa capire che ho fatto centro- tu hai anche messo in discussione la parità del nostro sangue. Che motivo c’era di cacciare quella storia di Voldemort, eh? –
- Lui mi ha chiamato MezzoSangue!-
-Lui  ti chiama sempre così e non hai mai reagito in questo modo.-
-Appunto! Sai, Lily adorata, anche se  io sono dotata di una pazienza a lungo termine il lungo termine è diventato terminale dopo sette anni. Sono stanca di essere insultata da quel.. quel .. quel.. quel coso.-
-E’ Zabini!-
-E’ feccia.-
Lily fa un sorrisino che le illumina il volto quindicenne, poi si ricompone – sei peggio di loro, sai? Zio Ron e zia Hermione sarebbero molto delusi da te..-
Ed ecco che usava la carta dei genitori, quella lurida voltagabbana. Sì, esatto, proprio come il fratello.
Due traditori!
Se solo fossi stata un Serpeverde ora niente e nessuno mi avrebbe impedito di scagliarle un Cruciatus lungo la spina dorsale per farmi beare dei suoi lamenti.
Muori cugina!
Sbuffo e faccio roteare egli occhi, stanca al che Lily emette uno latrato  pari a quello di una locomotiva in procinto di partire.. o di arrivare.
-Sei insopportabile Rose.-
Ah, io?
Alzo un sopracciglio sarcastica mentre il mio stomaco fa un ennesima capriola.
-E smettila di guardarmi così!- okay, mia cugina è isterica.
-Guardarti così come?- sono calma ma anche tanto, tanto  incazzata.
-Con quella faccia da ebete!- alza le mani quasi volesse stringermele al collo ­–Smettila!-
-Questa è la mia faccia.-
-Non rivoltarti la frittata, sa!? Tu mi stai guardando come se fossi pazza.-
Eh..?
-Non vedo cosa stia facendo di male, allora.-
Lily apre e chiude la bocca, batte i piedi sul pavimento e  poi sbuffa. La locomotiva è definitivamente partita.
-Vai al diavolo Rose! Credevo che ti avrebbe fatto bene un po’ di conversazione! Credevo che tu non eri veramente così egocentrica e stronza, ma mi sbagliavo. Sai, forse saresti dovuta andare tu a Serpeverde invece di Al. Sei esattamente come uno di loro.-
Apro la bocca e la richiudo.
Cosa? Mi ha appena detto che sono stronza? IO?
Ma se è lei quella che viene qui, piccola quindicenne, asociale, con un mondo fatto di bambole e pulcini, a rompere le scatole a me, pacifista diciassettenne ( anche se gli ultimi avvenimenti tanto  pacifista non mi fanno), nella speranza- ne sono sicura- di farmi fare pace con il suo ‘ammmooore’.
E poi la stronza e patetica sarei io?
Okay, è certo, mia cugina non ha specchi o almeno non sa bene cosa siano.
-Non osare dire una cosa simile mai più!- ribatto, schifata.
-Ah, sì?- Lily alza un sopracciglio ironica – sei diventata tanto razzista?- inclina le labbra- sei esattamente come tuo padre!-
-Mio padre è tuo zio,- avrei voluto dire stronza, ma se lo avessi fatto credo che il corpicino della mia cuginetta avrebbe trovato pace tra le fiamme del camino.
Che io ricorda io e Lily non  abbiamo mai litigato. Non così, per lo meno. E’ la prima volta che lei osa tirare in ballo mio zio, cioè suo padre.. insomma Ron Weasley ci siamo capiti.
Che sia un periodo del mese-  non quello,almeno che a momenti non mi metto anche a perdere sangue- le stelle si sono schierate contro di me.
E tutto per colpa di quel coso e di suo cugino. E di mio cugino! Perché mi ci si sono avvicinata al suo tavolo? Ah, sì, per l’altro cugino.. tutto riconduce ai Potter quindi non mi sento nemmeno tanto in colpa a sfogarmi con Lily.
Potere ai Weasley!
-Lo so. Sai, forse faceva la cosa migliore a non riprodursi proprio.-
Assottiglio lo sguardo- Senti chi parla! Il risultato claustrofobico tra due maghi e un preservativo bucato-
-NON METTERE IN MEZZO LA MIA CLAUSTROFOBIA!-
-NON METTERE IN MEZZO MIO PADRE.-
-Rose…- è furente.
-Weasley, per te.-
Strabuzza gli occhi; tutta la sala ci guarda ma io non me li calcolo di striscio d’altronde, mi ritrovo a pensare con cattiveria, io a differenza  di Lily sono sempre stata abituata ai riflettori e credo che sia anche questa sua gelosia ossessiva a farle provare tutto questo rancore verso me. Non riesco a ricondurre tutta questa ira solamente a quel biondino mingherlino e asociale quasi quanto lei.
In un solo secondo mia cugina si aggiusta i capelli in una spalla, sbatte nuovamente i piedi per terra e sibila una frase come “ vado in dormitorio,” al che le alzo il dito medio sia come freccia per indicarle meglio la strada- non vorrei si perdesse e rifugiasse nel mio di dormitorio, sia chiaro- sia nel senso vero del termine.
Lei si limita ancora a sbuffare – la locomotiva sarà arrivata a destinazione- sbattendo i piedi come un elefante che cammina su una fune fatta di spago e spaghetti.
La sala Comune cade in un silenzio imbarazzante e tutti guardano prima lei e poi me. Io, furente, abbasso la mano ancora alzata e li fulmino con lo sguardo.
-Embé, cosa volete?- domando acidamente- mai visto due persone che litigano?-
Più che litigata la nostra era una sfuriata, ma fa niente  perché il mio urlo stile Tarzan riporta la calma nella stanza.
Infine, con un sospiro, mi rilascio ricadere sul divano con lo stomaco aggrovigliato che balla la macarena o che forse … la ballava.
 
 
Scusate, scusate, scusate.
So che è passato, tanto, tantissimo tempo, ma ho avuto problemi con questa storia.
Quale problema? Mi si era rotto l’hard disk e ho dovuto riscrivere interamente il capitolo. So che non è uno scusante- scrivere il capitolo non richiede tutti questi mesi- ma la situazione va molto più affondo.
Provatevi a mettere nei miei panni: cosa fareste voi se perdereste tutti i file e vi si presentasse davanti la prospettiva di riscriverli? Dovete ammettere che la voglia non è dei migliori quindi mi scuso ancora.
Spero di essere più presente, ora J
Un bacione a tutti da Rose e co.

 

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