Sono incinta (Storia di un'adolescente)

di binca
(/viewuser.php?uid=97938)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** capitolo 26 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***



 Ciao a tutti:)

QUESTA STORIA E' STATA SCRITTA NEL 2010 ED E' STATO FORSE GRAZIE A LEI, CHE MI SONO DEDICATA AL MONDO DELL FF, SO CHE MOLTE COSE SARANNO INVEROSIMILI PER NON DIRE IMPOSSIBILI, MA IN PASSATO HA AVUTO MOLTI FAN ACCANITI CHE SI SONO AFFEZZIONATI AI PERSONAGGI, QUINDI SE VI IMBATTETE NEL MONDO DI "SONO INCINTA", VI CONSIGLIEREI DI VISITARLO E DI LEGGERE I CAPITOLI ANCHE CON UN PO' DI IRONIA:)

 
UN BACIO E BUONA LETTURA <3





CAPITOLO UNO

Quando tutti credono che la tua vita sia perfetta è difficile sfatare il mito. Genitori con un ottimo lavoro, vacanze lunghe ed emozionanti ogni estate, feste in famiglia, vestiti di marca, il sorriso sempre stampato sul viso ed una certa classe che anche se non vuoi fa parte del tuo DNA. Questa ero io, Bianca Bass, una ragazzina di quattordici anni incapace di urlare al mondo ciò che davvero avevo dentro. Non che odiassi la mia vita, semplicemente in quel momento odiavo vivere in una delle città più belle del mondo dovendo frequentare gli ambienti più “aristocratici”. Secondo i miei genitori quello era solo un momento passeggero dovuto all’adolescenza, ma io dentro di me sapevo che non era così. Semplicemente per la prima volta stavo cominciando a capire cosa volevo davvero dalla vita. E allo stesso tempo, per la prima volta, mi stavo rendendo conto della differenza fra la mia famiglia unita al mondo che frequentavamo e ciò che c’era in periferia o forse dovrei dire in montagna.
Per tutta la vita ero cresciuta con la convinzione che al mondo fossimo tutti uguali ma poi avevo capito che io sapevo sgusciare e mangiare un’aragosta con forchetta e coltello mentre il ragazzo che amavo e tutto il suo gruppo di amici non facevano altro che staccare una chela e morderla succosamente, sempre se ordinavano un’aragosta. Perché detta fra noi avevo la sensazione che il loro ordine avrebbe puntato in una bistecca impanata con le patatine.
Scossi la testa a quel pensiero ed osservai il letto rigorosamente rifatto su cui mi ero appena lasciata cadere.
Non una piega, non un cuscino fuori posto, niente di niente se non nel punto in cui c’ero io. Anche quello era strano, a casa mia era sempre tutto perfetto, merito di Patrizia la nostra governante, a casa degli altri invece, magari anche alle cinque del pomeriggio, le coperte erano ancora tutte aggrovigliate.
Sbuffai e presi il telefono in mano.
Come al solito nessun messaggio da parte di Matteo, nonostante stessimo insieme si faceva sentire solo per la buonanotte e anche quello era un bel punto interrogativo. Quando gli girava sapeva essere il più dolce del mondo ma per il resto del tempo era uno stronzo patentato, che però, aimè, io amavo incondizionatamente. Decisi di non pensarci, avevo già fin troppi problemi per la testa e aggiungerne un altro non avrebbe migliorato di certo le cose.
Ero in camera mia, le lacrime mi rigavano il viso e le mie mani non reggevano più l’oggetto che avevo tenuto in mano fino a pochi secondi prima. Il test di gravidanza era per terra, arrabbiata gli diedi un calcio e lo scagliai dalla parte opposta della stanza.
ERO INCINTA!
Non poteva essere vero, avevo solo quattordici anni!
Certo, per il mio ragazzo ne avevo quindici dato che non gli avevo mai detto la verità sulla mia data di nascita, ma la situazione non cambiava molto. A quella constatazione, mi sedetti nuovamente sul letto e iniziai a pensare, mentre mille dubbi e mille paure si impossessavano della mia mente. Fin dalle elementari avevo sognato un bambino, ma mai avrei pensato di ritrovarmi con la possibilità di diventare mamma senza un lavoro né un compagno stabile. Sospirai e abbracciai Buba, il pupazzo che fin da piccola mi dava più conforto.
Nonostante avessi fatto il test circa un’ora prima, non ero ancora riuscita a metabolizzare davvero la cosa né a rendermi conto se ero spaventata, felice o disperata. Decisi che prima di focalizzarmi su quello avrei dovuto esserne sicura al mille per cento. Già qualche settimana prima avevo provato a fare il test, ma ne era risultato uno negativo e uno positivo, così avevo lasciato correre, eppure i primi segnali erano evidenti: l’assenza di mestruazioni e il fastidio al seno non smettevano di perseguitarmi ed alla fine ero ritornata nel supermercatino dei cinesi a comprare un secondo pacchetto sotto lo sguardo annoiato della commessa che per fortuna non aveva fatto domande troppo intenta a masticare la gomma e a mettersi lo smalto rosso sulle unghie dei piedi.
Quell’immagine mi fece scappare un sorriso, se davvero fossi stata incinta e se fosse stata una bambina, non avrebbe mai dovuto assomigliare a quella cinese! Che poi, mi preoccupavo di quello quando il vero problema erano i miei genitori, ne ero sicura, alla notizia di diventare nonni mi avrebbero buttata fuori di casa, motivo per cui la paura di informarli era tanta! In realtà però neanche quello era il problema principale, nella mia testa riuscivo a pensare solo a come avrei fatto a mantenere il bambino senza soldi e allo stesso tempo al dolore che il parto mi avrebbe procurato. La mia paura per gli ospedali riusciva a superare quella di diventare madre, avrebbero dovuto farmi andare al guinness dei primati per le fobie, mi vergognavo io di me stessa, ma alla fine così ero fatta e nessuno sarebbe mai riuscita a cambiarmi. Che poi, probabilmente non tremavo all’idea di diventare madre per il fatto che io amavo i bambini. Certo, averne uno mio era diverso, lo sapevo perfettamente, ma ciò che mi terrorizzava era l’incapacità di dargli tutto quello che i miei avevano dato a me. Per una ventina di minuti rimasi lì, in silenzio, poi, dopo aver esaurito le lacrime mi alzai in piedi con un’unica sicurezza: Dovevo confidarmi con qualcuno.
Per quanto fosse una situazione complicata e soprattutto delicata, tenermi le cose dentro non era il mio forte. Di solito o scrivevo pagine e pagine sul mio diario personale oppure chiamavo le mie amiche e le tenevo al telefono per circa due ore finché mia mamma esasperata non si metteva a bussare alla porta. Fatto sta che dato che in quel momento non c’era, ancora tremante presi il telefono e composi i numeri, mentre il cuore non ne voleva sapere di rallentate.
«Pronto?»
«Ciao Elena, sono Bianca...»
«Hey hola, come va?» Sorrisi fra me e me, sembrava felice di sentirmi.
«Male, ho bisogno di vederti, vieni il prima possibile, ti prego».
«Va bene arrivo...» rispose titubante, per poi riattaccare, mentre un peso enorme si toglieva dal mio stomaco. Ancora mezza intontita, feci la stessa chiamata anche con Matilde e subito dopo mi diressi in cucina per prepararmi un tè, sperando così di calmarmi un po’. Ero davvero fortunata ad avere amiche come Matilde ed Elena, che, anche se impegnate o lontane, accorrevano da me appena serviva senza farsi nessun tipo di problema.
Stavo ancora pensando ai fatti miei, quando il campanello suonò facendomi rallegrare. Erano loro finalmente!
Con le gambe molli e la paura di essere giudicata percorsi il lungo corridoio per poi, aprire la porta e appoggiarmi al muro.
Che cosa gli avrei detto?
Loro non sapevano neanche che avevo fatto l’amore. Nessuno sapeva che avevo fatto l’amore.
Era stata una cosa talmente tanto bella e personale che avevo deciso di tenermela tutta per me. Matteo nonostante i suoi modi barbari era stato perfetto, dolce al punto giusto. E sapevo perfettamente che nessuno avrebbe mai creduto una cosa del genere dato il suo poco tatto. A quel pensiero mille dubbi si impossessarono della mia mente, non che stessi pensando a qualcosa di brutto in particolare, ma questo scatenò di nuovo in me un pianto dirotto, forse era colpa degli ormoni, chi poteva saperlo.
«Hey che succede?» Chiese confusa Matilde pochi secondi dopo chiudendosi la porta alle spalle, mentre io la osservavo in silenzio. Era una bella ragazza, i capelli lunghi, in verità castani, erano ora tinti di rosso facendola sembrare una pazza, mentre Elena, un po’ meno in carne, con i suoi occhi castani e i capelli marroni mi stava regalando uno dei suoi più bei sorrisi.
«Già, così ci fai paura».
Era strano sentirle parlare così, non che avessero torto, sembravo una fontana, il problema era che di solito ogni volta che c’erano loro, non facevo altro che sorridere e saltellare dalla felicità per questo fra un singhiozzo e l'alto, cominciai a parlare, mentre la gravità della situazione, in cui ero finita, si abbatteva su di me.
«Ho fatto una cazzata, una grossa cazzata, forse la più grande della mia vita!»
«Beh, detto da te, non mi sembra una novità! Tu sei sempre in mezzo a casini» rispose Elena mentre la rossa, con un sorrisetto divertito ribatteva prontamente. «Sono pienamente d’accordo con lei. Che hai combinato sta volta, hai speso tutti i soldi della paghetta?»
«Non capite» le interruppi con forza, sempre più disperata per il fatto che quelle che dovevano essere le mie migliori amiche, non riuscissero a comprendermi e neppure a restare serie. «Questa volta non è un gioco! È un problema, e anche grosso, ho fatto sesso!» Dissi con tutto il fiato che avevo in gola, mentre il sangue mi si gelava nelle vene. Non avrei mai dovuto informarle in quel modo. Il problema era che ero tornata da poco dalle vacanze in montagna dove viveva il mio grande amore e sebbene la scuola fosse iniziata da un po’, non avevo ancora avuto occasione di raccontare alle due ciò che era successo durante i mesi estivi. Il fatto che il liceo ci avesse diviso non aiutava. Nel senso, Elena era stata la mia compagna di banco per tutte le medie e con lei ne avevo combinate di tutti i colori mentre Matilde l’avevo conosciuta da piccola in montagna, dove entrambe trascorrevamo due mesi con le nonne e sebbene inizialmente non andassimo particolarmente d’accordo, con il tempo eravamo diventate inseparabili. Con lei avevo lasciato alle spalle la vita da bambina diventando una ragazza. Forse il fatto che avesse due anni più di me aveva aiutato, ma ciò che davvero amavo di Matilde era il suo modo di vedere il mondo. Lei era la mia migliore amica e nulla e nessuno avrebbe cambiato questo. Ancora immersa in questo ragionamento fui obbligata a ritornare alla realtà.
Entrambe mi osservavano con occhi spalancati probabilmente aspettandosi che aggiungessi qualcosa.
Sfortunatamente io non avevo nessuna intenzione di aggiungere altro ed infatti, dopo qualche altro istante di totale silenzio in cui, probabilmente, entrambe avevano assimilato le mie parole prima di comprenderne davvero il significato, si misero a parlare.
«Cosa?» Urlarono «E con chi lo avresti fatto?» Chiesero, come se la risposta non fosse ovvia a tutte e tre.
Mi pareva di essere in un film. Un film dove la protagonista ha perso l’uso della parola e le comparse non lo capiscono. Un film da una parte comico dall’altra drammatico. Se avevano reagito così alla notizia che avevo perso la verginità non osavo immaginare cosa avrebbero fatto scoprendo della gravidanza. Chiusi gli occhi e sospirai. Speravo di avere ancora un po’ di tempo. Imbarazzata, spostai lo sguardo in giro per il corridoio, cercando così una via di fuga che sfortunatamente non trovai e così, sempre più spaventata, feci un respiro profondo e risposi alla domanda cruciale che mi avevano posto.
«Ho fatto l’amore con Teo...»           
«Cosa? Stai scherzando spero. Sei completamente impazzita?» Esclamò la maggiore, mentre io incerta indietreggiavo di qualche passo. Come avevo immaginato, infatti, Matilde si era arrabbiata, ed anche più del previsto. Elena, invece, se ne stava muta ad osservare la scena.
Infastidita dai due comportamenti strinsi i pugni e presi coraggio. Quelle erano le mie migliori amiche, avrebbero dovuto essere felici per me.
«Sì, lo so! Ho fatto una cazzata, è la prima cosa che vi ho detto ma non me ne pento» gridai in risposta alla rossa con le lacrime agli occhi dovute alla rabbia e alla frustrazione.
«Ma proprio con una persona del genere dovevi farlo?»
«Sai cosa ti dico? Sono contenta di averlo fatto con lui».
«Fai veramente schifo» sibilò mentre io la guardavo ad occhi sgranai. Stava decisamente oltrepassando il limite e questo non mi andava bene. Solo perché, quando eravamo più piccole, lei aveva dato il primo bacio della sua vita a quello che orami era il mio ragazzo da tre anni, non si poteva certo permettere di dire certe cose. Stavo per controbattere quando Elena s’intromise con il tono più naturale del mondo.
«Dai Maty non esagerare, a lei piace Matteo, lo sappiamo tutte e due! E a questo punto, voglio proprio sapere com'è stato» disse con un sorrisino complice, mentre un’espressione sognante appariva sul mio volto.
«È stato veramente fantastico, non me lo sarei mai immaginata così. Si è comportato nel migliore dei modi. Oddio, avevo sempre pensato di fare l’amore in una camera d’albergo con tanti petali di rosa come si vede nei film ma devo dire che è stato bellissimo anche così. Sono stata davvero felice di averlo fatto con lui» mormorai con gli occhi a cuoricino, ripensando al grande momento, avvenuto solo qualche settimana prima. Parlare con le mie amiche della mia prima volta era fantastico, e non avevo nessuna intenzione di rovinare quell’istante che sarebbe restato impresso nella mia mente per il resto della vita. Quando Matteo mi aveva proposto di farlo era stato tutto bellissimo, le sue mani mi avevano accarezzata nel punto giusto e i suoi baci sul mio collo e sulla mia fronte erano stati i più dolci del mondo. Tanto che se inizialmente avevo avuto paura di farlo, ben presto tutto era cambiato ed era stata una cosa così personale e bella che avevo scritto ben venti pagine sul mio diario, ma dato il casino in cui ero finita avevo la sensazione che da quel momento ne avrei scritte tante altre. Nel frattempo Elena e Matilde sembravano rapite dal mio racconto, proprio per questo avevo deciso di aspettare ancora un po’ prima di comunicare la notizia cruciale. Sapevo che nel momento esatto in cui avessi detto a qualcuno del mio “problema” avrei smesso di essere una ragazzina così continuai il mio racconto, cercando di farlo durare il più possibile. Quando l’estate prima Matilde l’aveva fatto con Edoardo, un mio caro amico, io l’avevo ascoltata in silenzio per giorni, Elena invece mi aveva preceduto solo di qualche mese e pure con lei ero rimasta in silenzio, incapace di immaginarmi come sarebbe stata la mia prima volta. Ora, che finalmente avevo raggiunto la tappa tanto attesa dovevo ammettere che ogni prima volta era diversa ed ero convinta che nessuna di noi avrebbe cambiato la sua con quella di un'altra. Che poi, l’unica ad avere una vera relazione e soprattutto duratura, se così si poteva definire, ero io. Stavo con Matteo da ormai tre anni, ma avendo lui un carattere particolarmente complicato, i litigi e i problemi ci avevano accompagnato per la maggior parte del tempo tanto da mettere in difficolta la mia gigantesca pazienza. Lui era il tipo più lunatico e menefreghista del mondo. O le cose venivano fatte come voleva lui e con i suoi tempi o non si andava mai da nessuna parte, certo, a volte poteva risultare complicato ma alla fine avevo imparato a conviverci. La vera difficoltà però era la lontananza. Matteo viveva a centocinquantasette chilometri da me e per raggiungerlo ci servivano circa due ore. Certo, ogni estate trascorrevo due mesi esatti nel suo paese ma il tempo sembrava non essere mai abbastanza. Era per questo che la mia vita girava intorno alle stagioni. Durante l’inverno non facevo altro che contare i giorni sul calendario che mi dividevano dal mio grande amore. Per il resto ci vedevamo solo qualche fine settimana, ma non era facile.
Cullata dall’amore che provavo per lui e per ciò che ogni volta mi lasciava finii il mio racconto per poi lasciare la parola alle mie amiche che mi guardavano sorprese.
«Sono contenta per te, anche se avresti potuto sceglierti una persona migliore. Ora, possiamo andare in camera tua, invece di stare in piedi davanti alla porta d’entrata?» Chiese dopo un attimo di smarrimento Matilde mentre io annuivo un po’ più calma. Sapevo che se si era arrabbiata era stato solo per proteggermi. Lei pensava di conoscere Matteo, ed effettivamente era vero, conosceva una piccola parte del suo carattere, quella brutta, ma solo io ero riuscita a scovare il calore del suo cuore. Subito però mi resi conto che non era quello il momento di pensare al caratteraccio del mio caro fidanzato, dunque mi staccai dal muro su cui mi ero appoggiata e feci segno alle mie amiche di seguirmi in camera nel più totale dei silenzi, ma nel momento esatto in cui misi la mano sulla maniglia, Elena riprese a parlare.
«Spiegami una cosa, se sei così felice di aver fatto l’amore con Matteo, perché prima stavi piangendo?» Impietrita da quelle parole, andai a sedermi sul letto mentre il cuore, che da un po’ si era calmato, riprendeva a battere velocissimo.
«Ehm… io…» sussurrai con un groppo in gola, sperando di trovare una balla abbastanza decente da dire, sapevo che da li sarebbe dipeso il mio futuro. Nel momento esatto in cui avessi pronunciato quelle parole, tutto sarebbe cambiato. La mia vita sarebbe cambiata, il mio rapporto con le mie amiche sarebbe cambiato, in pratica tutto il mio mondo. Stavo appunto per rispondere quando Matilde si mise in mezzo.
«Lo so io il motivo…» mormorò, con una voce talmente strana, da non sembrare neanche sua.
Sobbalzai a sentire quelle parole e, per qualche secondo, restai in silenzio, riordinando i pensieri, mentre Elena ci guardava senza capire, spostando lo sguardo, da me, alla rossa.
Cosa significava quella frase?
Sapeva forse qualcosa?
Immediatamente scacciai quell’idea dalla testa, era decisamente impossibile. Nessuno sapeva della mia gravidanza, fra un po’ non lo sapevo neanche io. Decisi di posare la mia attenzione su di lei, sperando di capire qualcosa dalla sua espressione. Matilde, con il viso contratto in una smorfia indecifrabile stava guardando per terra. Seguii il suo sguardo con il cuore che batteva a mille e le mani che cominciavano a sudare freddo. Avevo paura: solo una cosa poteva aver catturato la sua attenzione in quella maniera, un oggetto che mi ero dimenticata di spostare, un oggetto che avrei preferito non vedere mai nella mia vita prima dei venticinque anni...
Il test di gravidanza!
A quella vista m’immobilizzai di colpo e senza che me ne rendessi conto le lacrime ricominciarono a scendere. Avevo paura, per la prima volta da quando ero nata avevo davvero paura.
Cosa sarebbe successo?
Come l’avrebbe presa Matteo?
Che cosa avrei fatto?
Sarei riuscita a finire la scuola?
Sarei riuscita a crescere il mio bambino?
Non ero pronta!
Sapevo di non essere pronta! Mi vergognavo a pagare il conto al ristorante, a fare compere, io la ragazzina timida e un po’ bambina, io che stavo per diventare mamma.
«Bi, sei incinta?» Sentii sussurrare subito dopo. Non sapevo chi delle due stesse parlando, ma feci cenno di sì con la testa per poi mettere il viso fra le ginocchia e chiudere gli occhi, sperando di svegliarmi da quel brutto sogno, che si era impadronito di me. Era buffo, tutti mi avevano detto che per fare l'amore bisognava sentirsi pronti ed io, quando lo avevo fatto, ero pronta. Avevo usato il preservativo, mi ero assicurata di avere tutto il tempo a disposizione spegnendo il cellulare per non essere disturbata, ero sicura di amare il mio ragazzo, e allora perché, facendo l’amore una singola volta, una singola ed insignificante volta durata circa mezz’ora mi ero incasinata la vita?
Com’era possibile che tante ragazze lo facessero solo per il gusto di farlo continuando a vivere come se niente fosse?
Com’era possibile che io, che aspettavo quel momento da quando avevo scoperto cosa significasse amarsi, fossi finita in quell'inferno?
 
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


CIAO:)
ECCOCI QUI COL SECONDO CAPITOLO;)
COME VEDETE BIANCA HA GIA' PRESO LA SUA DECISIONE, ANCHE SE SARA' DIFFICILE E' GIUSTO TENERE IL BAMBINO!




CAPITOLO DUE

 

Abbracciata alle mie migliori amiche continuavo a singhiozzare.

  • Cosa vuoi fare? - Mi chiese Martina

  • Di sicuro non abortire, sai che sono completamente contraria. - Risposi completamente coscente delle mie parole.

  • Si lo sappiamo, ma hai tredici anni, non puoi tenere un bambino!-

  • Non mi interessa, è successo e mi rifiuto categoricamente di ucciderlo e anche di farlo addottare ...

  • Va bene abbiamo capito, non serve che ti arrabbi tanto è solo che se lo tieni ti rovini la vita e basta... nel senso tu vai in prima liceo quest'anno anzi in quarta ginnasio come dite voi due.- Intervenne Elena

  • Ma vi rendete conto? Sto aspettando il figlio di Matteo -

  • Appunto! E' proprio quello che mi da fastidio. -

  • Dai Marty, basta, lo abbiamo capito che questa cosa non ti va a genio... Comunque secondo me, devi dirlo ai tuoi –

  • Eli, ma sei completamente impazzita? Se sua mamma lo scopre la butta immediatamente fuori di casa senza darle il tempo di spiegarle .

  • Lo so, ma pensaci Marti, glie lo dice, si toglie un peso immenso dalla coscienza e poi può anche andarlo a dire a Teo, sempre se vuole naturalmente.

  • Sapete una cosa? - Intervenni di colpo – Forse è meglio che lo dica sia ai miei genitori che a Teo e alla sua famiglia. Non so come la prenderanno e accetto volentieri scommesse su chi si arrabbierà di più ma credo che sia la cosa migliore da fare.

  • Se te la senti davvero di farlo sia io che Elena ti appoggiamo al 100%, ma devi pensare anche alle conseguenze... Non mi dimenticherò mai il discorso che ti ha fatto tua mamma in macchina.

  • Di che sta parlando Bianca?

  • Boh... Bella domanda...

  • Sto parlando del fatto – Ricominciò Martina - Che una volta che sono andata in gita con lei, quest'estate, alla radio, parlavano di una ragazza restata incinta...e sua mamma – Disse girandosi verso di me– si è messa a dire che se mai Bianca dovesse rimanere incinta, in casa sua non metterebbe più piede. E ti garantisco che non stava per niente scherzando

  • Quello è certo, mia mamma, mi manderà via di casa, ne sono pienamente convinta!

  • Appunto e dove andrai?

  • Da Teo, almeno credo... Se si prende le sue responsabilità bene, altrimenti dovrò abortire e tornarmene a casa, anche se è l'ultima cosa che desidero.

  • Tu vorresti prendere il treno e andartene in piena montagna abbandonanado la tua città, abbandonando Venezia!? Ne sei davvero convinta!

  • Si ha il diritto di sapere... ho deciso di si, credo che sia la cosa migliore da fare!

  • Sono davvero fiera di te, ma dimmi una cosa, vuoi che ci siamo anche noi o preferisci andare da sola?

  • Non saprei, forse è meglio affrontare i miei genitori da sola.

  • Va bene... Come vuoi tu e ricordati che sia io che Martina ti vogliamo bene... Molto bene !

  • Lo so, anch'io ve ne voglio, davvero tanto – Detto questo le abbracciai forte e le accompagnai alla porta mentre un sacco di dubbi e di paure mi assalivano.
     

     

    CIAOO:)
    SPERO CHE VI SIA PIACIUTO <3

    UN BACIO

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


HEY SCUSATE IL RITARDO MA NN ERO A CASA SPERO VI PIACCIA ANCHE QUESTO CAPITOLO ... NON E' MOLTO INTERESSANTE MA PER LA STORIA E' ESSENZIALE .

 

3

 

Erano le sei di pomeriggio, continuavo ad aspettare titubante che il campanello suonasse.

Sapevo a memoria il discorso che avrei dovuto fare. Le mie gambe tremavano, ma per fortuna non piangevo più da un po' di tempo e quindi i miei occhi non erano tanto gonfi. Eppure, ero veramente terrorizata e allo stesso tempo super felice di avere un bambino, anche se, non sarei mai riuscita a mantenerlo da sola, occuparmi di lui e studiare senza l'aiuto di qualcuno...

L'unico piano che avevo in mente, per il momento, era quello di dire tutto ai miei genitori e subito dopo, informare Teo, che sarebbe diventato papà.

Non sapevo se l'avrebbe accettato o meno, ma di sicuro non avrei abbandonato mio figlio o figlia !

Pochi secondi dopo, il campanello suonò. Feci un respiro profondo e aprii la porta. Dopo un bacio alla mamma e un'abbraccio al papà , presi coraggio e iniziai il mio discorso.

  • Posso parlarvi un attimo? E' una cosa molto importante..

  • Certo tesoro - Risposero all'unisono.

Mi incamminai verso il salotto, avevo già le gambe molli e la mia voce tremava leggermente. Mi sedetti sul divano e cominciai a parlare mentre i miei genitori mi guardavano incuriositi.

  • Ho fatto un errore o meglio, un errore da certi punti di vista perchè, ne sono anche molto felice. So che voi non capirete la mia scelta, o meglio forse papà mi può provare a capire, ma non capirete e anzi, mi metterete in punizione per il resto della vita oppure mi butterete fuori di casa... - Presi un respiro profondo e arrivai al punto della situazione.

  • Ho perso la verginità e sono rimasta incinta.... Detto questo, vi dico subito che non voglio rinunciare al bambino. - Ecco, lo avevo detto !

Guardai i miei genitori, mia mamma piangeva mentre mio papà mi guardava ad occhi sgranati.

  • Sei incinta? - Riuscì a farfugliare.

  • Si... Mi dispiace davvero, non volevo finire in questo guaio ma, è successo e non voglio scappare dalle mie responsabilità quindi terrò il bambino o bambina di qualunque sesso sia.

  • Tu sei completamente impazzita! Non terrai il bambino! Andremo oggi stesso ad abortire! Hai tradito la mia fiducia anzi, l'hai completamente distrutta ! – Urlò mia mamma .

  • Scommettiamo – Risposi secca.

  • Se terrai il bambino, te ne andrai per sempre da questa casa !

  • Perfetto allora addio !

Detto questo mi diressi verso la mia camera. Avevo già preparato le valigie in caso fosse successo qualcosa del genere. Oltre a tutti i vestiti, avevo messo dentro anche qualche libro, il computer e l'mp3.

Dopo aver messo a tracolla la borsa, lo zaino in spalla e preso le due valigie uscii di casa urlando un ciao al papà che mi guardava sgomento.

Avevo lasciato qualche lettera per le persone a cui tenevo di più tipo mia nonna e i miei migliori amici.

Mi dispiaceva un po' andarmene in quel modo, ma tutto sommato ero contenta e fiera di aver fatto finalmente di testa mia senza aver paura delle conseguenze.

 

 

SPERO CHE ANCHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO :) MI RACCOMANDO RECENSITE :)

 

Ringraziamenti e risposte alle recensioni

YamiHime [Contatta] grazie della recensione ma scrivimi su face k sei va :)

 

Gansta_B [Contatta] Grazie mille per i consigli continua pure a darne :) cercherò di seguirli è solo che la storia la scrivo durante le ore di scuola quindi faccio capitoli corti xD e cm un po' di suspans o cm si scrive xD ci deve essere così almeno continui a scrivere :)

 

Rachel_lullaby_R [Contatta] bè... insomma almeno io sono completamente contraria all'aborto... quindi credo che farei proprio come nella storia certo se succedesse con il mio attuale ragazzo credo che lui se ne andrebbe il più lontano possibile da me e viviamo già a due ore di macchina di distanza ma per colpa dei problemi famigliari che deve affrontare ogni giorno credo che  cercherebbe di starmi il più lontano possibile... Questa storia prende vita da un mio sogno .. ma credo che sia basata molto sulla vicenda di una mia amica rimasta incinta a questa età e alla voglia di stare più vicina al mio ragazzo che come ti ho detto prima vive lontano e non vedo quasi mai comunque grazie mille per i complimenti sul modo di scrivere continua a leggere mi raccomando :)



 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


:) VISTO LE TANTE RECENSIONI OTTENUTE HO DECISO PER QUESTA VOLTA DI SCRIVERE UN ALTRO CAPITOLO :)

Prima di continuare con la storia però, volevo spiegarvi un po' dove si svolge tutta la vicenda da adesso in poi .... Allora , io me ne vado da Venezia e decisa mi incammino a PADOLA : Un paesino di montagna dove trascorro tutte le mie estati... Ho deciso di svolgere il racconto in montagna per il semplice motivo chè è uno dei posti che adoro di più al mondo, tutti si conoscono, sono gentili fra di loro e c'è una tranquillità straordinaria. Tutti i personaggi che salteranno fuori da adesso in avanti esistono realmente ho solo deciso di cambiarli il nome tenendo solo il mio e quello delle mie migliori amiche di Venezia

A questo punto, buona lettura :D

 

 

4

 

Il fischio del treno, mi distrasse dai miei pensieri. Mi incamminai verso il mio vagone, i bagagli che portavo, cominciavano a pesare, non sarei mai riuscita a trasportarli sul treno.

  • Vuoi una mano? - Mi chiese un ragazzo dai capelli rossi.

Alzai lo sguardo per ringraziarlo ma mi fermai appena lo riconobbi, era il mio pazzo migliore amico ma che ci faceva a Venezia ?!

  • Best cattivo! Che ci fai qui?- Urlai saltandogli al collo.

  • Ti avevo detto che mio fratello ama Venezia anche se non l'aveva mai vista prima d'ora grazie ad Assassin's Creed, e allora, per la sua comunione, abbiamo esaudito il suo desiderio.- Rispose sorridendo.

  • Che bel regalo, sarà stato contentissimo, ma adesso dov'è?

  • E' in treno... Io ero affacciato al finestrinoe ti ho vista arrivare, dubitando che saresti riuscita a portare tutte queste cose da sola sul treno sono venuto ad aiutarti.

  • E' già... mi sa anche a me, ho un bel po' di roba!

  • Appunto, ma che ci fai con tre valige? So che voi ragazze non viaggiate leggere, ma tutta sta roba mi sembra un esagerazione sopratutto se vai da Teo solo per tre giorni !

  • Ti spiego in treno...E' una lunga storia.

  • Se lo dici tu. Dai ti do una mano.

Sorrisi è si, era sempre il mio best con il suo fisicaccio ed i capelli rossi. Migliore amico che mi era mancato fin troppo.. Odiavo la lontananza forse più di ogni cosa al mondo e questo incontro mi aveva rallegrato.

Quando mi riscossi dai miei pensieri, era già riuscito a caricare la prima valigia e stava prendendo anche la seconda, così mi abbassai per dargli una mano.

Finito il lavoro, balzai sul vagone e mi incamminai verso i genitori di Luca che tutto contento, trascinava le mie valigie.

  • Mamma papà, questa è Bianca, la mia migliore amica.

  • Quella di cui non fai altro che parlare ?- Rispose un signore robusto stringendomi la mano.

Sorrisi, anche io parlavo spesso di Luca. Mentre facevo questo pensiero, notai un ciuffo di capelli rossi. Sorrisi e mi voltai verso il mio Best.

  • Quello deve essere Ale giusto?

  • Mi sa proprio di si – Rispose mentre i genitori scoppiavano a ridere guardando il secondogenito ancora nascosto sotto la giacca.

In quel momento, sfortunatamente, arrivò il controllore che ci pregò di metterci a sedere. Così, salutai i due adulti e mi diressi verso il mio scompartimento seguita a ruota da Luca. Parlammo ancora un po', ma poi decisi di affrontare il problema.

  • Best, ti devo dire una cosa molto ma molto importante....

  • Dimmi pure, sai che a me, puoi raccontare tutto.

  • Ok.... ti ricordi i discosi che facevamo su facebook questa estate?

  • Certo che me li ricordo... però, abbiamo parlato di tantissime cose, tu a quale ti riferisci di preciso?

  • Mmm...è abbastanza imbarazzante, parlare di queste cose con te... Mi è bastata quella volta che mi hai presa in giro a morte per come chiamiamo noi di Venezia certe cose...

Stavo per finire la frase quando Luca mi interruppe.

  • Credo di aver capito di cosa parli...Intendi che voi dite ho perso la verginità per dire ho fatto sesso giusto ? Non dirmi che l'hai fatto !!

  • Gia...- Ero un po' arrossita a quelle parole ma feci finta di niente e mantenni lo sguardo fisso fisso nei suoi occhi.

  • L'hai fatto? Hai perso la verginità come dici tu?

  • Si ma ti prego non arrabbiarti in questo momento ho bisogno di te, ho bisogno del mio migliore amico!Ti prego best!

  • Va bene va bene... Ma, perchè l'hai fatto, tu eri completamente contraria a farlo prima del matrimonio o sbaglio ?

  • Lo so lo so.... Ma adesso, il punto, non è quello! Il punto è che adesso, aspetto un bambino e mia mamma mi ha buttato fuori di casa ora, sto andando da Teo che non sa ancora niente..

  • Zio Billi! Sei incinta! E se non ho capito male, il padre è Teo giusto?

  • Si è lui..

  • Ok... Io non mi arrabbio ma adesso, tu mi spieghi com'è potuto accadere!

  • In pratica, l'ultima sera che io ero in montagna ...La sera prima di dover partire per tornare quì a Venezia, siamo usciti a fare una passeggiata e gli sono andata in braccio abbiamo cominciato a parlare, per un po' era tutto normale, ci baciavamo, lui entrava con la mano e così via e alla fine, abbiamo deciso di farlo...è stato davvero stupendo, non me lo sarei mai aspettata così bello!

  • Unico problema, sei restata incinta..... Fantastico guarda !

  • Vuoi la verità ? Tutto sommato, sono contenta di essere restata incinta, ho sempre sperato di avere un figlio, certo, non mi sarei mai aspettata di averlo così presto ma comunque ho trovato il modo per restare vicina a Teo e poi, sai benissimo che sono contraria all'aborto o all'addozione.

  • Si lo so lo so...ormai, credo di conoscerti abbastanza bene, tu adori i bambini e sono sicuro che diventerai un ottima mamma. Al contrario del papà, però...

Sospirai, immaginavo che quel discorso sarebbe saltato fuori, ma in quel momento le mie preoccupazioni erano altre

  • A quello, non ci voglio neanche pensare... Spero che si convinca a prendersi le sue responsabilità, ma sappiamo entrambi com'è fatto.

  • Gia.. Lo spero tanto anche io, ma dimmi una cosa: come fai ad arrivare a Padola... Quel paesino sperduto in mezzo alle montagne a mezz'ora di macchina da Santo Stefano dove vivo io senza macchina?

  • Boh... Pensavo di prendere un taxy.

  • No no, tu vieni in macchina con noi! Mi sa che sia la cosa migliore.

 

 

ANGOLO DELLE RECENSIONI :

 

Alaska [Contatta]  E' si, dal prossimo capitolo, Bianca, arriverà a Padola e correrà immediatamente ad annunciare la notizia anche se , ci saranno un po' di complicazioni :)

 

Gansta_B [Contatta] Già ma credo che sarebbe realmente quello che farebbe mia mamma se succedesse xD o almeno la userebbe come scusa x farmi cambiare idea :) Per sapere come ha intenzione di dirlo a Matteo devi aspettare il prossimo capitolo dove si conoscerà bene la famiglia di lui.:) spero che anche questo capitolo ti piaccia :)



 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


Quì comincia la vera storia spero che vi piaccia se avete voglia commentate anche l'altra mia storia ciao ciao buona lettura :)

 

 

 

5

 

Ero appena arrivata a Padola. Il paese, sembrava deserto e i signori che passeggiavano tranquilli per le strade un poco innevate li conoscevo a memoria per tutte le volte che li avevo visti chiaccherare durante l'estate.

Stavo morendo di freddo e di fame così, velocemente, mi incamminai verso via Santa Lucia. Le case, erano tutte illuminate e si sentiva un buon profumino usciva dalle finestre semi aperte.

Mi fermai titubante davanti a casa di Gregorio. Avevo una paura pazzesca, ma tutto sommato, Greg, era il mio fratellone e poi, mi avrebbe divertito molto la sua faccia alla frase : " Stai per diventare zio "

Suonai il campanello. Per mia sfortuna, venne ad aprire Francesca la sua ragazza. Mentre, un grosso cane nero mi saltava addosso.

  • Step – Urlai cavolo quanto era cresciuta ! D'estate, riuscivo addirittura a prenderla in braccio ma adesso, era davvero enorme.

  • Bianca! Che ci fai qui? - Chiese Francesca abbracciandomi, mentre io allontanavo il cane e rispondevo sorridente all'abbraccio.

Mi era sempre piaciuta quella ragazza. Mi fidavo di lei e sapevo di poterle chiedere consiglio su tutto. Cosa che facevo molto, ma molto spesso.

  • Mmm.... Ho bisogno di parlare con te e Greg. Dovete esserci entrambi.

  • Entra allora. E' in cucina.

Saltellando dalla felicità di essere finalmente tornata in quel posto tanto familiare corsi ad abbracciare Greg per poi sedermi sulla solita sedia e cominciare a parlare.

  • Vi devo dare una bellissima notizia... Almeno spero che per voi sia bella. Per me lo è, non so se lo sarà per Teo però...

  • Non dirmi che ti sei fidanzata con uno di Venezia !

  • No certo che no Kikka.

  • E allora che succede - Chiesero tutti e due sulle spine.

  • Beh... Diciamo che se Matteo si prende le sue responsabilità, voi diventerete zii

  • Cosa ??-Urlarono all'unisono – Noi zii ?? Non sarai mica....

  • Incinta- Risposi finendo la frase al posto loro.

Gregorio, venne subito ad abbracciarmi, mentre Francesca, sorrideva felice e sorpresa della notizia, completamente inaspettata.

  • Ma aspetta un attimo – Intervenne all'improvviso il padrone di casa - Se noi diventiamo zii, questo, vuol dire che Teo è il papà !

  • Eh già..

  • E lui lo sa ?

  • No, non ancora..

  • Beh.. Mi sa che ti conviene subito andare a dirglielo !

Detto questo, aprì la porta che dava sulle scale e tutti assieme, salimmo al piano di sopra.

Mi erano mancate quelle scale di legno, mi era mancato quel paesino. In pratica, mi era mancato tutto di quel posto.

Mentre gustavo ancora l'aria fredda della montagna, Gregorio, senza farsi nessun problema, aprì la porta catapultandosi dentro a velocità supersonica mentre i suoi due fratelli, lo guardavano sorpresi ,ma quando si accorsero di me restarono a bocca aperta.

Andrea, si mise a correre e mi abbracciò tutto contento di rivedermi, mentre Matteo, si era completamente immobilizato a guardarmi.

Andre, continuava a saltellarmi in torno raccontandomi quello che aveva fatto a scuola: tradotto prendere una nota. Sorrisi, era sempre il solito.

Lo guardai meglio, i capelli biondi, erano più lunghi del solito ed era anche cresciuto di parecchi centimetri. Avevo pensato spesso al mio "nanetto", ma non avrei mai pensato di vederlo così diverso.

Mentre riflettevo sui cambiamenti, mi trovai distesa sul letto di Matteo, con tre fratelli di 9 16 e 23 anni, intenzionati a farmi una sola cosa ... il solletico !

Mi misi a urlare come una matta, ma per fortuna, appena riuscii a mettere una mano sotto la maglia del mio ragazzo e a fare lo stesso, smisero immediatamente.

Con fatica, visto che avevo ancora il piccolo in braccio, riuscii a mettermi a sedere ricevendo una pacca sulla spalla da Gregorio e un bacio a stampo da Teo.

  • Amore, che ci fai qui ? - Domandò incredulo

  • E' venuta su, perchè ti deve dare una notizia stupenda. - Intervenne Francesca sorridendo mentre io e Greg, la fulminavamo con lo sguardo.

  • E cosa sarebbe questa notizia fantastica, ti trasferisci qui ?

  • Potrebbe essere- Risposi - Dipende tutto da te... Stai per diventare Papà !

Non so dire decentemente cosa successe in quel momento..Andrea si mise a saltare per la stanza ululando

  • Io divento zio!! Io divento zio !!

Mentre Teo, mi guardò per poi mettersi a piangere, gli andai vicino e lui mi abbracciò forte.

  • Vuoi abortire – Disse con un fil di voce mentre io scuotevo la testa.

  • Perchè no ?

  • Per molti motivi... Uno è troppo tardi...E' quasi la fine di novembre... Sono passati tre mesi da quando l'abbiamo fatto.. Due sono completamente contraria all'aborto tre, sono felicissima di essere incinta !

  • Mi stai dicendo che vuoi avere un bambino ?- Mi chiese a bocca aperta.

  • Si ! Voglio avere nostro figlio- Risposi guardandolo negli occhi- Voglio tenere il bambino, certo, ti capisco, se tu sei contrario. Non ti chiedo di aiutarmi se non vuoi ma, avrei veramente bisogno del tuo aiuto. Mia mamma mi ha buttato fuori casa e io non ho nessun posto dove stare se non a casa tua o di tuo fratello. Tu sei il padre del bambino che sta crescendo dentro di me, quindi ti chiedo di prenderti le tue responsabilità anche se non sei obbligato.

  • Bene, sono contento perchè non voglio nessuna responsabilità !

Cominciando a piangere, abbassai la testa. Le lacrime erano sempre di più e senza rendermene conto, crollai a terra svenuta.

 

ANGOLO DELLE RECENSIONI

 

Rachel_lullaby_R [ContattaGrazie mille :) sono contenta che ti piaccia la storia e comunque ognuno ha le sue idee no :) xD continua a seguire la storia mi raccomando 

 

 Gansta_B [ContattaHey te l'aspettavi così la reazione di Teo ?? :) vedrai che ogni capitolo ci sarà un effetto a sorpresa o più o meno in tutti :) un bacio a presto

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


HEY NELL'ALTRO CAPITOLO, HO RICEVUTO SOLO UNA RECENSIONE :( CAMMENTATE VI PREGO !!

 

 

 

6

 

Quando aprii gli occhi mi trovavo sul letto di Teo. Sentivo delle persone che urlavano quindi decisi di rimanere ferma ad ascoltare.

  • Quando l'avete fatto?- Urlò Rosa, la mamma di Teo.

  • Il giorno prima che partisse ! Abbiamo usato il preservativo ma a quanto pare, si è rotto!

  • Beh quello è certo! Sono decisamente sicura che si sia rotto se no, non avresti una ragazza incinta!

  • Lo so mamma! Ho sbagliato, ma non me la sento di prendermi le mie responsabilità e diventare già papà! Ho paura e non sopporto i bambini lo sai benissimo!

  • Impari, come hanno imparato tutti e comunque tu odi tuo fratello e tutti i suoi amichetti non odi i bambini e adesso, non me ne frega niente se hai paura o no! Tu ora ti prendi le tue responsabilità e tieni il bambino. Certo, è troppo presto, ma è successo e ora, ne paghi le conseguenze.

  • Ma ho paura! Io non non so bene il compito di papà!

  • Lo so Matteo, lo so. Tu però, sei un bravo ragazzo. Vuoi che tuo figlio, cresca senza un padre ?

  • Va bene mamma, ho capito dove vuoi arrivare... Mi prenderò le mie responsabilità.

  • Bravo, sono veramente fiera di te... Adesso però, vai a vedere come sta Bianca.

Teo, si incamminò lentamente verso di me, si sedette sul letto, baciandomi il naso e abbracciandomi forte.

Piano piano aprii gli occhi e lo guardai meglio. Era ingrassato da come lo ricordavo. I capelli castani, erano lunghi fino alle spalle e gli occhi azzurro\grigio erano arrossati dal pianto, ma bellissimi come sempre.

  • Mi dispiace Stronzetto... Davvero- Dissi quasi sussurrando.

  • Non ti preoccupare Porcellina.

Sorrisi, da quanto, non usavamo quei soprannomi, mi era mancato davvero tanto.

  • Sai una cosa, ho davvero paura a fare il papà ma è successo quindi, credo che sia la cosa migliore da fare... Ieri sera, ero davvero impaurito e sorpreso e non mi rendevo conto di quello che stavo dicendo..

  • Si Stronzo che non sei altro, lo so ... Ho sentito la discussione fra te e tua mamma.

  • Stavi origliando – Rispose facendo finta di essere offeso.

  • Si e adesso, cosa mi fai ?

Stavo per aggiungere qualcos'altro, ma nel giro di pochi secondi, mi trovai distesa sotto di lui.

  • Sarai una bravissima mamma se ti comporterai come fai adesso con Andrea.. Mio fratello, non si è mai affezionato così tanto a qualcuno in così poco tempo.

  • Io pure, sai quanto bene voglio al mio nanetto, farei di tutto per lui e comunque, sarai un bravissimo papà, ne sono certa.

  • Sai una cosa, non ne sono così sicuro, ho paura di non farcela. Non ho avuto molti spunti

  • Teo, ascoltami bene perchè questo te lo dirò una sola volta e non di più! Ho sentito molte cose che, avrei preferito sentire da te ! Girano tantissime voci su Greg! E allora?

Alzai la testa per vedere la sua reazione.

  • Come le sai tutte queste cose?

  • Mi sono informata.. Ho chiesto un po' in giro, Andrea, mi ha dato qualche informazione due anni fa e io, mi sono interessata se così si può dire.. tutti mi mettevano in guardia su di voi ! .

  • Vattene! Vai fuori da casa mia!- Si mise ad urlare

Indietreggiai spaventata, era davvero incazzato nero. Con un po' di paura, uscii dalla stanza, forse era meglio che si calmasse un po'.

Scesi le scale e andai a bussare all'appartamento di Gregorio, almeno a lui, avrei potuto chiedere un consiglio su come chiarire con Matteo sempre se anche lui, non andava su tutte le furie.

 

ANGOLO DELLE RECENSIONI :


 Gansta_B [Contatta] : gIà c'è proprio restata male :) MA è proprio il suo carattere, ho scritto proprio comè nella realtà :) Comunque ha 16 anni xD
in questo capitolo, si capisce un po'  la storia e il carattere di Matteo e l'amore di bianca nei confronti di Andrea che vorrebbe tanto come suo fratello ma credo che questo l'hai già capito anche da sola xD  se hai voglia, fai un salto anche nell'altra mia storia e commenta mi raccomando :) 
ps : se riesci mi fai un po' di pubblicità ?
un  bacio alla prossima



 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** capitolo 7 ***


E eccoci quì con il settimo capitolo ! Spero vi piaccia !

 

 

7

 

Gregorio, era in cucina a giocare con Kim, accarezzai il gatto e poi gli raccontai il casino che avevo appena combinato.

  • Quindi, tu sai tutto?

  • Cosa intendi, con sapere tutto?

  • Intendo che sai delle voci che girano sul mio conto e quelle cose li...

  • Si, lo so ma non me ne frega niente! Sei il mio fratellone e sono contenta che sia così. E poi non è ci credo molto..

  • Grazie Bianca, di solito, la gente, quando viene a sapere, si allontana..

  • Beh... diciamo la verità, quando io lo ho saputo, non ti conoscevo ancora e quel giorno in jeap, il giorno in cui ti ho visto e parlato per la prima volta, stavo veramente morendo di paura, poi mi sono accorta che eri una persona davvero fantastica!

  • Tu avevi paura di me?

  • Già e anche tanta...

  • Mmmm.......

  • Senti, mica è colpa mia se metà paese mi viene a dire che sei pericoloso.

  • No, hai ragione e poi, adesso, quel che conta è che tu non ne abbia più. Con la faccenda di mio fratello, non ti preoccupare, ci parlo io, adesso però, mi fai un favore?

  • Si fratellone, qualsiasi cosa!

  • Vai a prendere Andrea al Kraal.. Deve essere caduto dalla bici o qualcosa del genere, mi ha appena chiamato Cristian, il propietario per informarmi che sta piangendo... Intanto io parlo con Teo. Ok ?

Acconsentii e gli baciai una guancia per poi uscire dal suo appartamento.

La strada era coperta da un cumolo di neve ma non ci feci molto caso e mi sedetti sugli scalini per osservare il panorama stupendo che si apriva davanti a me.

Le montagne, i prati, i fiumi, tutte cose che a Venezia, la mia città, non si vedevano neppure col binocolo.

Dieci minuti dopo, stavo andando al Kraal, un parcogiochi che era costituito anche da un campo da calcio e da un bar con la BMX rossa fiammante di Andrea. Di sicuro non era caduto dalla bici, visto che la stavo usando io. Per di più trovavo strano che si fosse messo a piangere per una stupida caduta visto che si era fatto male un centinaio di volte e mai, neanche quando dal dolore aveva perso i sensi, dai suoi occhi era uscita una lacrima.

Il Kraal era quasi deserto, c'erano solo cinque o sei bambini che ridevano felici sui giochi, ma nessuna traccia del mio nanetto, soprannome che gli avevo dato anni prima quando l'avevo conosciuto, nome a cui lui teneva molto, forse fin troppo.

Entrai nel bar e mi diressi verso Cristian chiedendoli dov'era il piccolo. Come risposta, mi indicò la porta del bagno così, ancora più turbata, la aprii. Il mio nanetto, era seduto per terra e stava piangendo a dirotto. Gli andai vicino e lo abbracciai forte.

  • Hey peste, che succede?

  • Vattene via!

Non lo aveva mai fatto prima.. Era un comportamento non da lui, almeno per quanto riguardava il nostro rapporto . Di solito, se era triste, parlava solo con me e così gli alzai la testa e lo guardai negli occhi.

  • No, non me ne vado e adesso, mi spieghi cosa sta succedendo.

  • Non voglio che tu abbia il bambino – Mi urlò fra un singhiozzo e l'altro. Lo guardai sorpresa, visto come aveva preso bene la notizia la sera prima, mi risultava strano il fatto che avesse cambiato idea in così poco tempo.

  • E perchè no?

  • Perchè dopo, non starai più con me e non sarò più il tuo nanetto!

  • Guardami – Gli dissi tremante - Tu per me sei e sarai sempre speciale, nessuno e ripeto nessuno, cambierà mai quello che provo per te. Neppure mio figlio! Sei il fratellino che non ho, sei l'unica persona che mi ha visto piangere per tuo fratello quando mi mollava, sei l'unico che mi conosce veramente!

  • Davvero? - Disse tra un singhiozzo ed un altro.

  • Te lo giuro! A mio figlio troveremo un altro soprannome, anzi, che dici, glielo scegliamo assieme ?

  • Si!!!!!!!!

  • Bene allora questo è un patto. Adesso però, voglio un bell'abbraccio.

Alle mie parole Andrea, si scagliò su di me stringendomi tanto forte da strozzarmi.

  • Forza adesso, asciugati gli occhi e andiamo a casa, ho portato la BMX.

  • E chi ti ha detto che potevi prendere la mia bici senza permesso? - Rispose lui – Adesso, devi pagare e io so come!

Lo guardai storto, aveva il sorisetto che faceva sempre quando gli veniva qualche idea maligna. Stavo ancora pensando, quando mi trovai distesa sul pavimento del bagno.

  • No ti prego! Basta basta. Che schifo! E' tutto sporco. - Continuavo a urlare mentre ridevo come una matta.

La mia piccola peste, mi stava facendo il solletico sapendo benissimo che lo soffrivo in una maniera pazzesca.

  • Hey ! Che sta succedendo quì dentro?- Disse una voce che per mia sfortuna conoscevo fin troppo bene.

Lorenzo Mordetti, detto da tutti il Mord, si mise a ridere come un matto alla scena che gli si presentava davanti. Andrea, che per pochi secondi aveva smesso di farmi il solletico ricominciò di colpo.

  • Basta basta ti prego. - Ricominciai ad urlare.

  • Dai Andrea – Intervenne il nuovo arrivato dandomi una mano ad alzarmi.- Direi che l'hai sgridata abbastanza.

  • Si, Lorenzo, ha ragione, non devo prendere la BMX senza chiedere. Comunque ciao Mord.

  • We! Che ci fai qui?

  • E' incinta – Rispose Andrea senza darmi il tempo di fermarlo.

Lorenzo mi guardò a bocca aperta, spostando ripetutamente lo sguardo da me al bambino che rideva come un matto.

  • Cosa? – Riuscì infine a dire.

  • Sono incinta... Non volevo che lo venisse a sapere nessuno però..Teo, mi ucciderà di sicuro ..

  • Oddio, mi state dicendo che tu e Matteo, il mio ex migliore amico, state aspettando un bambino?

  • Si! E io, sto per diventare zio ! - Urlò il piccolo tutto felice.

  • Beh... Congratulazioni allora, volete un passaggio in macchina? C'è mio cugino qua fuori .

  • Volentieri, ma abbiamo la bici. - Risposi sempre sorridendo impacciata.

  • Beh, nessun problema, la mettiamo in bagagliaio.

A quelle parole ci incamminammo tutti verso la macchina, ringraziammo il cugino e salimmo.

Lorenzo, come sempre era vestito da fighetto. Da quando lo conoscevo era sempre stato uno dei più alla moda del paese. Uno dei suoi passatempi preferiti oltre bere birra, era quello di tingersi i capelli. Questa volta, li aveva fatti neri con le punte bionde o qualcosa del genere. Non riuscivo bene a riconoscere i colori.

Il viaggio fu piacevole. Il Mord mi fece qualche domanda e io gli risposi senza troppi problemi.

Quando arrivammo a casa c'erano sia Teo che Greg seduti sulla panchina ad aspettaci.

Scendemmo dalla macchina accompagnati da Lorenzo che scrutò Matteo in una maniera molto strana, ma per fortuna il futuro papà non si accorse di niente.

  • Amore mi dispiace per quello che ti ho detto prima. - Disse abbracciandomi - Ero solo spaventato per quello che avresti pensato... Che ne sapevo io che non davi retta alle voci che girano.

  • Sai cosa penso della tua famiglia? - Risposi sorridendo fra me e me

  • No ...

  • Beh, penso che siate una famiglia molto strana e divertente. Penso che ognuno di voi sia mezzo pazzo, ma è proprio quello che mi piace di voi. Sono contenta di avere un cognato CAPRAIO e l'altro con la sindrome del SUICIDA e sono anche contenta che il padre di mio figlio, sia un playstation dipendente con degli scatti isterici.

Finito il discorso, gli guardai uno a uno, Lorenzo rideva come un pazzo in compagnia di Gregorio che fortunatamente non si era offeso alla parola capraio ma tutto sommato lui curava e allevava capre e altri animali e quindi non conoscevo altre parole per definirlo. Andrea continuava a farmi la linguaccia mentre Teo, aveva messo il broncio.

  • Io, non ho scatti isterici.- Rincarò la dose, con un tono non molto convinto.

  • Si invece! - Rispondemmo noi quattro in coro ridendo come mati.

  • Uff, forse solo un po'....

  • Ecco bravo, vedo che lo hai ammesso stronzetto – dissi baciandolo sul naso.

  • Adesso però dobbiamo andare, la mamma ci sta aspettando – Intervenne Gregorio. - Lorenzo, vuoi venire anche tu ?

  • Volentieri se non sono di peso .

  • No no non ti preoccupare andiamo !

Tutti con un bel sorriso stampato in faccia, salimmo le scale e entrammo in casa pronti per la cena.

 

ANGOLO DELLE RECENSIONI :

 

Sono molto contenta che la storia ti piaccia ! Se hai vogli, fai un salto a leggere anche l'altra un bacio a presto .

Ps : Spero che ti piaccia anche questo capitolo !

 

 

 

É già xD povera Bianca ! Sono contenta che continui a seguire la mia storia sei l'unica che commenta ttt i capitoli :D un bacio 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** capitolo 8 ***


8

 

Quando aprimmo la porta, un'odore di piadine mi entrò dentro facendomi sorridere.

  • Ti ho fatto le piadine contenta? - Mi chiese Rosa sorridendomi.

  • Grazie mille ! Ormai, è una tradizione.

  • Già! Sono contenta che ti piacciano, ma prima di mangiare volevo chiederti se i tuoi genitori sanno che sei quì.

  • Beh.. Veramente non glielo ho proprio detto, ma ho lasciato una lettera alla nonna per spiegarle quello che è successo e dove mi trovo.- Risposi imbarazzata.

  • Non credi sia meglio avvertire? Se Matteo se ne andasse di casa vorrei almeno sapere dov'è andato.

  • Si... Ma non questa sera aspetterò ancora un po' ..

  • Non mangiamo finchè non chiami i tuoi forza.

Grugnii e presi il telefono dalla tasca mandando un messaggio veloce sia a mamma che a papà con scritto : "Sono da Matteo quì tutto bene ci sentiamo baci".

Sapevo di non aver proprio ascoltato l'ordine di Rosa ma feci finta di niente e le sorrisi.

  • Ok se pensi che sia la cosa migliore da fare.- Disse guardandomi intensamente.

  • Si. Li chiamerò presto ma non oggi...

Il resto della serata passò tranquilla. Ci divertimmo un mondo a pensare il nome per il bambino o bambina e tutte cose del genere.

Verso mezzanotte però, cominciai ad essere davvero stanca così, il Mord, se ne tornò a casa.

  • Mamma! - Urlò Andre – Dove dorme Bianca?

  • Nel tuo letto. Tu vieni a dormire nel lettone con me.

  • No mamma- Rispose Matteo entrando nella conversazione – Bianca, dorme con me, tanto non ci sono problemi.

  • No! Ho detto che dorme nel letto di Andrea. Non voglio che facciate cazzate.

  • E io ho detto che dorme nel mio letto! E' la mia ragazza!

  • Mamma, forse Matteo ha ragione. Non possono fare niente, lasciali dormire assieme anche perchè, non credo che Bianca, riesca a stare sveglia ancora per molto.

  • Grazie Gregorio adesso che me lo fai notare mi sa che hai ragione. Va bene – Disse sconsolata – Dormite assieme.

  • Grazie mamma! - Urlò Teo compiaciuto di averla vinta mentre io, andavo in bagno per mettermi il pigiama e lavarmi i denti insicura di quello che sarebbe successo dopo.

Quando uscii infatti, non sapevo bene come comportarmi. Mi incamminai verso il letto e mi infilai al caldo sotto le coperte. Era una senzazione strana stare così stretta a lui cosa che non succedeva da tanto tempo e comunque, non avevamo mai dormito assieme. Certo, quando i primi di luglio arrivavo in quel paesino enrambi non vedevamo l'ora di vederci per andare a fare un giro.

In quei momenti mi sentivo me stessa e di sicuro non mi vergognavo a starli addosso, ma in quel momento, invece, mi sentivo in forte imbarazzo e di sicuro fui ancora più imbarazzata quando la sua mano si appoggiò sulla mia pancia.

Stemmo in quella posizione per un po' poi, delicatamente, mi tirò a se abbracciandomi forte e cominciando a baciarmi finchè, il movimento del suo busto su cui, avevo poggiato la testa mi fece addormentare. Il suo respiro mi cullava mentre respiravo il suo profumo che mi fece cadere in un sonno tranquillo, popolato da bei sogni.

La mattina seguente, mi svegliai presto. Avevo un forte senso di nausea e lo stomaco mi faceva un male pazzesco.

  • Amore, ti senti bene?

Le braccia di Teo mi stringevano forte mentre con la voce ancora impastata dal sonno mi sussurrava all'orecchio:

  • Ti amo ! Però lo sai verò che potrei ucciderti, mi hai svegliato prima del'una !

  • Scusa Stronzetto ma mi sento davvero male ...

Neanche il tempo di finire la frase che cominciai a vomitare. Il mio cavolo di ragazzo, per una volta, fece la cosa giusta tenendomi i capelli biondi e lunghi sollevati sopra la testa impedendomi di fare danni maggiorni.

  • Mi dispiace amore, ma in questo momento, non ci tengo a baciarti...

Teo, mi guardò per poi cominciare a ridere come un matto.

  • Va a lavarti i denti va, che almeno dopo possiamo baciarci in santa pace.

Mi incamminai verso il bagno cercando di fare meno rumore possibile, ma mi inciampai sul gradino e mi ritrovai distesa sopra Andrea.

  • Mi hai svegliato! - Farfugliò ancora mezzo addormentato.

  • Scusa peste! Continua a dormire che è ancora presto, io devo solo andare in bagno.

  • Va bene, buona notte.

  • Si notte, notte .

Appena uscii dal bagno, un braccio robusto, mi circonò la vita.

  • Ti ho preparato la colazione- Mi sussurrò all'orecchio Matteo.

Mi sedetti sul letto e cominciai a mangiare le uova con la pancetta appoggiando la testa sul petto di Teo.

  • Sarai un bravo papà, ne sono sicura !

  • Lo spero amore, lo spero ma sai bene come sono con Andre e con tutti i bambini, non li sopporto, è più forte di me!

  • Idiota, non è che non sei bravo con i bambini, è solo che dai troppe regole e troppe sgridate...Devi imparare a lasciarlo un po' più libero tradotto dargli più libertà .. Certo, sgridarlo se fa qualcosa di sbagliato, ma comunque anche loro possono commettere degli errori e non devono essere sempre puniti.

  • Già, io mi arrabbio troppo con mio fratello, eppure, neanche me ne rendo conto.

  • Mica ti arrabbi solo con lui... Tu ti arrabbi con tutti, anche se con me e Andrea di più..

  • Si lo so, ma se mi fate arrabbiare mica è colpa mia!

  • Mmm.... Più che altro è il tuo carattere che con un po' d'impegno, potresti anche cercare di cambiare, invece di avere sempre cambi d'umore

  • Va bene dai, ci proverò..

  • Sai cosa facciamo - Urlai saltando in piedi.

  • No cosa? - Chiese spaventato dalla mia tanta vivacità improvvisa.

  • Oggi, passiamo tutta la giornata con Andrea e tu, devi riuscire a non arrabbiarti ok?

  • Ok. Accetto la sfida!

 

ANGOLO DELLE RECENSIONI:

 

 

Hey già xD non me ne ero neanche accorta :D va bè xD spero che ti piaccia anche questo un bacio . :)

 

 

Bè xD le altre leggono e basta :( uff questo capitolo, è un po' noioso ma mi serviva per mettere in chiaro delle notizie importanti :)

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** capitolo 9 ***


HEY SCUSATE IL RITARDO.... SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI PIACCIA... HO CERCATO DI VEDERE LA COSA CON LA PAURA DI UNA RAGAZZA CHE ALL'INIZIO AVEVA LE SUE IDEE MA FINISCE PER SMETTERE DI CREDERE IN SE STESSA SPERO CHE VI PIACCIA UN BACIO E BUONA LETTURA. prima che mi dimentichi volevo chiedervi di andare a leggere e commentare anche l'altra storia che sto scrivendo :)

 

 

9

 

  • Peste vai piano! - Urlai, mentre un tornado diretto alle Terme delle Dolomiti, mi passava vicino a velocità supersonica.

  • Vuoi che lo fermi? - grugnì Matteo.

  • No no, tu continua a pedalare và, è abbastanza grande per conoscere le strade e comunque, può tranquillamene andare da solo.

  • Ok... Come stà il mio ometto, sempre se è un maschio - Rispose toccandomi la pancia.

  • Non è ancora sicuro che sia un maschietto, non ho ancora fatto l'ecografia, vedi te.

  • Come non hai ancora fatto l'ecografia! - Urlò inchiodando di colpo - Pensavo che l'avessi fatta! E' essenziale!

  • Lo so, ma devo essere accompagnata da un'adulto e quì a Padola, non c'è un ospedale!

  • Ok.. Aspettami qua, vado a chiamare Andrea, tu intanto chiama Greg o mia mamma e chiedi a uno di loro se ci può accompagnare in ospedale.

Ero un po' sorpresa, l'espressione e il tono con cui l'aveva detto non erano da lui. Obbedii e composi il numero di Gregorio, con la sua mamma mi vergognvo fin troppo, quindi era molto meglio non chiamarla anche perchè la prima ecografia della mia vita, almeno per i miei gusti, era una cosa molto importante.

Venti minuti dopo mi trovavo in macchina elettrizata come non mai. Tutti gli altri erano impazienti di assistere alla visita medica. La mia agitazione era alle stelle, mai nella mia vita ero stata così impaziente di fare una cosa. Ancora immersa nei miei pensieri intravidi il parcheggio dell'ospedale.

Tutti e quattro ci dirigemmo verso il reparto ecografie dove una signora molto gentile ci fece accomodare mentre lei andava a chiamre la ginecologa che ci raggiunse poco tempo dopo.

  • Ciao, io sono la dottoressa Lanier .

  • Buongiorno – Rispondemmo all'unisono.

  • Di cosa avete bisogno?

  • Beh lei...- intervenne Teo indicandomi. - Avrebbe bisogno di un'ecografia.

  • E' la prima? - Chiese sorridendo.

  • Hem... Si..

  • Bene allora accomodati e non ti preoccupare di niente, tu ti devi solo distenderti su questo lettino e il resto è compito mio .

Titubante mi distesi e con gli occhi pregai Teo di avvicinarsi a me.

  • Il gel sarà freddo e sentirai un po' di pressione... Apri le ginocchia e andrà tutto bene.

La dottoressa, mi sollevò un po' la maglia e come mi aveva accennato, mi appoggiò sulla pancia, che cominciava a crescere a vista d'occhio, una specie di mouse umidiccio. Guardando lo schermo continuò a spostarlo per un po' girandosi pochi minuti dopo verso di me.

  • Quelli che abbiamo appena usato, sono gli ultrasuoni.

  • E a cosa servono? – Intervenne Andre.

  • Beh, con gli ultrasuoni, ho controllato se l'embrione si fosse impiantato bene nell'utero.

  • Ed è andato tutto secondo le norme vero? - Chiesi impaziente.

  • Diciamo che i tuoi due piccolini o piccoline, stanno più che bene.

  • Due !? - Urlai.

  • Già.. Si tratta proprio di un parto gemellare.

  • Era già complicato con uno! - Urlai scoppiando a piangere. - Ho tanti pensieri e ho solo tredici anni non riuscirò mai a farcela! Ho bisogno dei miei genitori! So benissimo che un figlio non è un gioco .. Speravo però di riuscire a prendermi le mie responsabilità ma adesso non credo più di esserne capace! Non so, ho dentro sentimenti contrastanti da una parte un desiderio di maternità fortissimo, dall'altra un'ansia così forte da voler abbandonare tutto e darli in addozione.

  • Se lo vuoi davvero, puoi essere una brava madre tanto quanto qualsiasi altra anche più grande di te di 20 \30 anni! Se tu ami tuo figlio, o meglio i tuoi figli, e penso che sia così perchè ho visto la tua espressione quando sei entrata in questa stanza , l'età non conta! L'amore e la maternità, sono cose che non dipendono dall'età ma dal tuo carattere. Meglio avere un figlio a quattordici quindici anni ma amato dalla sua famiglia che uno a quaranta ma disprezzato e trattato male non trovi ? - Intervenne la dottoressa guardandomi con un bel sorriso.

Silenziosamente alzai lo sguardo e la guardai .. Effettivamente, aveva colto nel segno. Io volevo davvero avere un bambino, ma ne serei stata in grado? Due gemelli, non è una cosa facile per un adulto, figuriamoci per due ragazzi come me e Teo.

  • Ho paura.... - Risposi senza distogliere lo sguardo dalla ginecologa.

  • E allora dicci le tue paure parlane con me e con la tua famiglia!

Questa volta un po' meno esitante, abbassai lo sguardo sulla mano che ancora tenevo stretta a Matteo, lui era li con me! Molte ragazze, non erano così fortunate e questo, era un buon segno pensai fra me e me.

  • Ho paura di non essere abbastanza brava, di non riuscire ad educare i piccoli nel modo giusto e so già che sarà una cosa difficilissima.
    Ho paura di non farcela economicamente perchè un figlio costa!
    Non ci saranno più divertimenti, concerti, viaggi, libertà, ma solo regole, orari ferrei e tanto sacrificio
    Queste, sono le mie paure più grandi- dissi prendendo fiato

  • Bianca – Intervenne il mio nanetto sedendosi sul letto. - Io credo che tu sarai una bravissima mamma.. Con me lo sei... Mi dai degli ordini precisi, ma mi sai capire.Devi tenere i bambini ti prego !

  • Stranamente, sono daccordo con Andrea.. Pur non essendo ricchi riusciremmo a far fronte a tutte le spese non ti devi preoccupare... Sono sicuro che tutti aiuteremo te e Matteo in questo momento non devi farti paranoie del cazzo.

  • Grazie Greg, ero sicura di poter contare su di te e sugli altri ma ho paura di non farcela ad essere una buona madre... ma nello stesso tempo mi dico che sono una stupida ho sempre desiderato di avere un figlio!

  • Amore calmati – Intervenne Teo che era stato muto a guardarmi fino a quel momento. -So che è difficile e che più andremo avanti più peggiorerà, ma quel che conta è che io e te restiamo assieme, che restiamo uniti! Visto che stanno arrivando i bambini voglio che diventiamo una famiglia, una vera famiglia voglio esserci per tutti e tre.

  • Dici davvero? - Chiesi sorpresa dal cambiamento improvviso di personalità.

  • Si sono sincero. Ti amo cucciola e sai bene che non lo ho mai detto a nessuno.

  • Ti amo anche io!

  • Se posso aggiungere un'ultima cosa, vorrei ricordarti che comunque, qualsiasi cosa succeda, ci saremo sempre io e Andrea e anche tutti gli altri.

  • Grazie Greg! Ti voglio bene!

Guardai la dottoressa ancora molto scossa ma decisa come non mai ad avere i piccoli. Avevo una famiglia, sapevo di poter contare su di loro! Mi sarebbero sempre stati vicini e era tutto ciò di cui avevo bisogno.

  • Quando si saprà se sono maschi o femmine ? - Chiesi tremante.

  • Tenendo in considerazione il fatto che sei già al terzo mese, posso dirti di venire fra un mesetto così possiamo scoprirlo.

  • Terzo mese? Siamo già così avanti chiese Teo sorpreso.

  • Matteo, fai i conti, adesso, siamo a fine novembre, mi sembra abbastanza normale che siano tre mesi visto che Bianca è partita per tornarsene a Venezia il sei di settembre.

  • Già Greg – Intervenni io – Non ci avevo neanche fatto caso..avevo cominciato a contare dal giorno in cui ho fatto il primo test di gravidanza ed era risultato una volta positivo una volta negativo e poi, qualche giorno fa, visto che continuavo a stare male e a gonfiarmi, l'ho rifatto ed è risulato positivo !

  • Tradotto frà sei mesi divento zio? - Chiese il piccolo tutto concentrato nei suoi calcoli.

  • Esatto peste!

  • Che bello! - Urlò entusiasta

  • Posso darti una bella notizia? - Mi chiese la dottoressa.

  • Certo! - Risposi più curiosa che mai.

  • Se vuoi, puoi vederli o vederle nello schermo e ascoltare i loro cuoricini.

Girai la testa verso Teo che mi strinse la mano per darmi coraggio.

  • Non vedo l'ora di sentire i nostri piccolini che ne dici Bianca?

  • Anche io, però, ho un po' di paura – Risposi esitante.

  • La dottoressa Lanier, riaccese gli ultra suoni e spostò un po' lo schermo per farmi vedere l'immagine.

Per qualche minuto, continuò a spostare il mouse su tutta la mia pancia: due esserini indistinti, erano comparsi sullo schermo. Mi sorrise per poi spegnere di nuovo lo schermo e mettermi una fascia umidiccia sul grembo.

Finito di sistemarmi, schiacciò un pulsante e nel giro di pochi secondi, l'audio si avviò.

Fu una senzazione fantastica e nel giro di pochi secondi sia io che Teo ci trovammo con le lacrime agli occhi , due cuoricini, battevano a una frequenza che era circa il doppio della nostra. Sentire quel tum tum, era davvero senzazionale.

Dopo un po' per nostro dispiacere, la ginecologa spense tutto e ci guardò sorridendo.

  • Che bello! - Urlò Andrea.

  • Già! I miei piccolini sono davvero stupendi. Amore che ne pensi?

  • Sono daccordo con te Stronzetto mio. Ma come mai riusciamo già a distinguerli? - Chiesi rivolta alla dottoressa.

  • Perchè al terzo mese, sono già completamente sviluppati, adesso devono solo crescere un po', tu non te ne accorgi ma cominciano addirittura a muoversi. Verso Natale sentirai i primi calcetti.

Sorrisi felice, non vedevo davvero l'ora.

 

 

ANGOLO DELLE RECENSIONI :


 
aalish : Spero che questo capitolo ti accontenti un po' di più... :) cm ha sl preso spunto.. :)


Scoutina : NOn ti preoccupare accetto volentieri dei suggerimenti.. I genitori, salteranno fuori fra un po'..:) 


 
erikuzzola : Grazie del tuo sostegno xD  sei molto simpa e anke la tua storia mi incuriosisce molto !!! :D un bacio ciaoooooooo



 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** capitolo 10 ***


SPERO CHE VI PIACCIA ANCHE QUESTO CAPITOLO UN BACIO E BUONA LETTURA :)

 

10

 

Salii in macchina ancora sorridente, certo anche spaventata ma comunque molto felice,mentre tutti mi abbracciavano, constatai che avevo ancora una cosa da fare, presi il telefono e titubante, composi il numero.

  • Pronto?

  • Ciao papà!

  • Bianca! Ma dove sei! O meglio so che sei a Padola perchè me lo hai detto, ma va tutto bene? Dove dormi!?

  • Calma . Mi dispiace essermene andata così ma ero davvero arrabbiata.

  • Lo so. Lo avevo capito ma si può sapere dove ti trovi in questo momento?

  • In questo momento, sono in macchina. Comunque alloggio a casa di Teo.

  • Ma...

  • Aspetta.. Lasciami finire di parlare ti prego! Non ti ho chiamato per litigare!

  • E allora per cosa?

  • Per due motivi.. Uno mi mancate.. Due per darti una notizia fantastica! Ho appena finito di fare la prima ecografia della mia vita ...

  • E come è andata! Sei così piccola!

  • Mmm.... ho sentito i cuoricini dei miei piccolini è stato davvero super fantastico.

  • Sono davvero contento per te, per voi, ma perchè parli al plurale?

  • Hem... perchè aspetto due gemelli o gemelle ...

Dalla parte opposta del telefono, ci fu un silenzio di tomba.

  • Papà ci sei? - Chiesi spaventata.

  • S..si ma ecco... hem... non so proprio cosa dire...

  • Io un'altra cosa da dirti ce l'ho, mi sarebbe davvero piaciuto averti quì con me durante l'ecografia.

  • Anche a me..

  • Beh, la prossima no perchè , voglio saperlo solo con Teo se sono maschi o femmine ma quella dopo,vieni anche tu con me?

  • Se vuoi e ti fa davvero piacere, molto volentieri!

  • Certo che voglio! Senti... mi puoi passare la mamma?

  • Si certo, ti voglio bene, fatti sentire mi raccomando.

Aspettai qualche secondo ascoltando la voce di mio padre in lontananza che chiamava mia madre. Mi mancavano davvero molto. Speravo e credevo di riuscire a vivere senza di loro ma più il tempo passava più mi rendevo conto che non era decisamente così.

  • Bianca? - Chiese una voce sorpresa dalla parte opposta della linea.

  • Ciao mamma...

  • Ma si può sapere dove sei andata!

  • Sono da Teo... Non ti preoccupare va tutto bene è solo che...

  • Che?

Presi un respiro profondo e pronunciai la frase tutta in un colpo.

  • E' solo che mi manchi tanto! Mi mancate tu e papà e anche la nonna!

  • Bianca, anche tu ci manchi immensamente! Torna a casa ti prego hai tradito la mia fiducia, è vero, ma non te ne puoi andare così!

  • Mamma ascoltami, non posso tornare a casa, qui c'è il padre del bambino! Voglio che mio figlio o meglio i miei figli visto che sono due, nascano con un padre. Ero incerta se questo potesse davvero succedere per via del passato di Matteo ma ora, sono sicura che andrà tutto bene!

  • Amore, ma sei ancora piccola! Eri piccola anche per fare sesso! Avevamo detto che lo facevi dopo i diciotto anni!

  • Lo so mamma, lo so ma è stato più forte di me avevamo detto anche che dovevo farlo quando trovavo la persona giusta e io, la persona giusta, credo di averla proprio trovata!

  • Se ne sei sicura non posso dire niente.. Almeno, potevate usare i preservativi!

  • Abbiamo usato tutte le precauzioni possibili sulla faccia della terra ma... E si, sono sicura certo ho paura , non sono sicura di potercela fare da sola, ma ce la metterò tutta!

  • Ho capito.. è successo...

  • Gia.. comunque ho bisogno anche del tuo aiuto per crescere i gemelli o gemelle in modo giusto ed equilibrato mi dai una mano in questo compito così diffcile?

  • Certo tesoro mio ma cosa intendi con gemelli, non saranno mica due vero?

  • Hem.... Oggi ho fatto la visita e si, sono due.

  • Bianca non so davvero che dire oltre a chiederti per l'ennesima volta di tornare a casa anche se, conosco già la tua risposta. Prima del tuo compleanno non riesco a sbloccarmi con il lavoro, ma poi ti prometto che verrò su a trovarti affare fatto?

  • Affare fatto. - Risposi sorridendo fra me e me.

  • Va bene adesso ti lascio ti voglio bene.

  • Anche io saluta la nonna e il papà, a presto!

Riattaccai ancora più felice, mi ero tolta un peso immenso dalla coscienza, adesso dovevamo solo dirlo alla mamma di Teo ma il più era fatto.

Venti minuti dopo arrivammo in piazza, ancora cinque minuti e avremmo salito le scale diretti in cucina o meglio camera di Teo visto che erano un tutt'uno.

Rosa, stava cucinando. Andrea le corse incontro impaziente di darle la scottante notizia.

  • Mamma, io e Francesca, possiamo mangiare quà?

  • Si si Gregorio, va bene non c'è nessun problema.

  • Ok grazie, vado a chiamarla.

La cena, bistecca con patate al forno, era buona come sempre e passò velocemente fra chiacchere varie.

  • Amore – Chiesi all'improvviso – Quanto vuoi aspettare ancora prima di dire a tua mamma e a Kikka quello che Andrea non vede l'ora di raccontare da circa due ore?

  • Non lo so, mi vergogno un po'...

  • Bianca! - Urlò il piccolo daltando in piedi – Posso dirlo io? Ti prego! Ti prego! Ti pregoooooo!

  • Va bene nanetto, parla tu dai.- Risposi sorrdendo

  • Siamo andati in ospedale e abbiamo scoperto che sono due e che nasceranno tra sei mesi! - Rispose il piccolo trionfante.

  • Davvero?

  • Si, abbiamo anche visto le loro immagini e sentito i loro cuori!

  • E stato davvero fantastico – Intervenne Gregorio.

  • Si è stato davvero spettacolare, non vedo l'ora di tenere i miei piccolini o piccoline in braccio. Anche se, come Bianca, ho molta paura di non farcela...

  • Io, non vedo l'ora di diventare nonna e comunque, non vi preoccupate, siete stati davvero bravi decidendo di prendervi le vostre responsabilità, decidendo di tenere i miei futuri nipotini o nipotine. - Sorrisi riconoscente, mi aspettavo una sfuriata verso di me ma non ne aveva fatta neanche una e di questo gliene ero grata.

  • Sono contenta che la pensi così – Intervenni – Anche perchè, avremo bisogno di tutto l'aiuto necessario.

 

Angolo delle recensioni :

 

Scoutina [Contatta] : Certo che ascolto i consigli :) Credo sia molto meglio no ? :) xD cm se hai voglia e tempo, continua a commentare e fai un salto anche nelle altre storie che ho scritto :D

 

Grazie ai preferiti : Ps : Commentate però ! :D

 

1 - Baby_Princess [Contatta]


2 - micino [Contatta]


3 - sweet_marty [Contatta]

 

Grazie alle ricordate : Ps : Commentate anche voi ;)

 

1 - Alaska [Contatta]


2 - Gansta_B [Contatta]


3 - Scoutina [Contatta]


4 - sTar__ [Contatta]

 

Grazie alle seguita : Ps : Commentate :)

 

1 - aalish [Contatta]


2 - Alaska [Contatta]


3 - ChibiRoby [Contatta]


4 - frei_niahl [Contatta]


5 - LaSilvius [Contatta]


6 - meris90emax [Contatta]


7 - meryj [Contatta]
8 - thatsamore [Contatta]

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** capitolo 11 ***


QUANTE RECENSIONI NEL CAPITOLO PRECEDENTE !!! sONO VERAMENTE CONTENTA :) SPERO CHE CONTINUI COSì UN BACIO E BUONA LETTURA :)

 

 

11

 

Il tempo passava velocemente, Matteo cercava in tutti i modi di essere più gentile con Andrea e, in un certo senso ci stava anche riuscendo.

  • Amore, questa sera dobbiamo andare dal medico per scoprire se sono maschi o femmine.- Mi urlò Teo dalla parte opposta della casa.

  • Sai una cosa, me ne ero completamente dimenticata..- urlai in risposta.

  • Ci avrei giurato!

  • E' o ... Ci facciamo venire a prendere da tuo fratello?

  • Si si comunque, è arrivato Luca vai che è meglio se no arrivi tardi a scuola

Scesi le scale molto letamente, non mi ero ancora ambientata molto bene nella nuova scuola anche perchè, lo scentifico non era proprio il mio genere.

Ogni giorno, Luca e suo papà, venivano a prendermi, per fortuna, eravamo nella stessa classe e anche vicini di banco.

  • Ciao best!

  • Hey Bianca! - Sorrise aprendomi lo sportello.

Salutai suo papà e tornai a rivolgermi al mio pazzo migliore amico.

  • Sai che entro stasera saprò di che sesso sono!

  • Davvero!? Che figo!

  • Già , non vedo l'ora!

  • Ci credo, se fossi al tuo posto sarei davvero elettrizzato .

Per tutto il viaggio, parlammo dei piccoli, ero veramente molto felice.

  • Ragazzi, siamo arrivati, passate una bella giornata mi raccomando.

  • Grazie – Rispondemmo contemporaneamente io e Luca scendendo dalla macchina salutando cordialmente. Neanche il tempo di fare due passi che la schiena ricominciò a farmi malissimo tanto che mi sembrava quasi spezzata a metà.

Titubante come al solito, seguii Luca. La scuola, aveva un bel giardino dove tutti gli studenti, aspettavano l'inizio delle lezioni chiaccherando o fumando. Mi guardai un po' intorno, appoggiato al muro, c'era Lorenzo che come al solito parlava di moto, immediatamente però abbassai lo sguardo imbarazzata dalle occhiataccie degli altri ragazzi rivolti al mio pancione che ormai, si faceva vedere.

  • Vuoi che andiamo già in classe?

  • Magari best...

  • Non ti trovi bene quì vero?

  • No... Non riesco ad immedesimarmi nei vostri discorsi e mi sento sempre fuori luogo..

  • Lo so ... Ma dai, pensa il lato positivo, almeno ci sono io!

  • Hai proprio ragione, come farei se non ci fossi tu?

  • Niente! - Rispose facendomi la linguaccia.

  • Ma guarda te con che presuntuoso ho a che fare! - Detto questo, lo abbracciai forte.

 

La prof di italiano, era appena entrate e stava facendo l'appello.

Luca, si era preso una sgridata e adesso, se ne stava tranquillo per i fatti suoi. Finita la lista, la professoressa aprì la borsa e estrasse i temi che avevamo fatto settimane prima.

  • Morandetti 4 !

  • Che cazzo ! - Urlò un ragazzo dai capelli neri.

  • Dormetni 5 ! -

  • Mio papà mi uccide..

  • Impara a scrivere e non verrà commesso nessun'omicidio . - Rispose acidea lei.

  • Ma prof....

  • Ne parliamo dopo, adesso lasciami finire di consegnare i temi... Festi 7 !

Il viso del mio pazzo compagno di banco, si era illuminata d'immenso nel giro di pochi secondi .

  • Davvero? - Rispose felice.

  • Si, prendi questo compito se non vuoi che ti abbassi immediatamente il voto!

  • De Carli 7

  • Santine 8

  • Srefto 7

  • Bass 9

Sobbalzai... Quel tema lo avevo fatto davvero male certo, non era da 4 ma neanche da 9 !

  • Davvero complimenti - continuò la prof - Non ho mai avuto un'allieva così sprecata per lo scentifico mi chiedo solamente perchè non sei andata al classico?

Con un sussulto, cercai la mano di Luca sotto al banco che per fortuna trovai sbito, non sapevo davvero cosa rispondere .

  • Non se la sentiva di affrontare così tante ore – Rispose prontamente il mio salvatore

  • Festi! Ho chiesto a Bianca non a te! Allora Bass, perchè sei venuta allo scentifico?

  • Perchè come ha detto Luca, non me la sentivo di affrontare una scuola così impegnativa.

  • Ho capito, che ne dici di leggerci il tuo tema

  • Ok...

Non ne avevo nessuna intenzione, ma sapevo benissimo che la risposta no, non sarebbe mai stata accettata.

Tremante, mi alzai in piedi continuando a guardare il mio Best con occhi imploranti.

 

IL MIGLIORE AMICO

 

"Molti dicono che la vera amicizia nasce dopo anni e anni di momenti passati assieme ma non è sempre cosi !L'amicizia fra me e Luca Festi...."

 

Stavo ancora leggendo quando un ragazzo dai capelli castani, mi strappò il foglio dalle mani.

  • A me, non me ne frega un cazzo dell'amicizia fra una troia incinta e un gay ! - Urlò .

  • Cosa hai detto !? - Rispose Luca alzandosi in piedi di scatto e fronteggiando l'avversario -Prova a ripeterlo se hai coraggio!

  • Certo che lo ripeto! Lei è una troia non sei daccordo?

Luca che non avevo mai visto alzare le mani, gli scagliò un forte pugno in faccia facendoli perdere sangue dal naso mentre io, cominciavo a piangere.

  • Non la vogliamo nella nostra classe! - Urlò un altro.

  • Si sono daccordo!

Non ce la facevo più a trattenermi, correndo uscii dalla classe vagando per i corridoi finchè, dalla stanchezza mi adagiai seduta per terra. Mi sentivo debole, indifesa e spaventata, ma allo stesso tempo, dentro di me stava nascendo una rabbia sovraumana creata dal disgusto e disprezzo eppure, la paura di non riuscire più ad andare avanti mi terrorizava, mi faceva sentire un'incapace, se mi comportavo così, come facevo a crescere nel modo giusto i miei figli?

  • Bianca sei tu?

Alvise De Lorenzo, associato alla prima cotta della mia vita, mi stava guardando sorpreso, lui, come tre quarti del Muretto cioè il Club di cui sia io che Teo facevamo parte e dove passavamo gran parte delle serate, non aveva idea che io fossi a Padola.

Lentamente, si mise in ginocchio vicino a me.

  • Ma si può sapere che ci fai qui? E poi perchè stai piangendo?

  • Non sai niente?

  • No... Cosa dovrei sapere scusa?

  • Vai a chiamare Luca ...

  • Festi? Ma che c'entra lui?

  • Ti spiegherà lui.. Fidati e scusa se non te lo dico io ..

  • Appunto! Noi due, ci diciamo sempre tutto!

  • Alvise fidati di me come hai sempre fatto!

La sua espressione si corrucciò per un po' ma poi si decise ad alzarsi e a correre verso la mia classe.

Cinque minuti dopo, tornò tutto trafelato. Impaziente e imbarazzata abbassai lo sguardo.

  • Bi, mi ha già spiegato tutto.. Non ti preoccupare, mi dispiace davvero tanto...sei tarda te l'ho sempre detto!

  • Va beh, dov'è adesso?

  • A si giusto, scusa mi ero dimenticato, ci sta aspettando in macchina, dai andiamo!

Mi alzai e prima che dicesse altro lo abbracciai forte forte. Era sempre stato un'amico davvero fidato... Uno di quelli che sa ascoltare senza pretese, senza interferire o altro.

Quando uscimmo in cortile restai pietrificata.

Luca, era messo davvero male, aveva un occhio nero e perdeva ancora sangue dal naso e dal labbro.

  • Best! - Urlai correndogli incontro -Mi dispiace davvero tanto! E' stata tutta colpa mia!

  • No, non è stata colpa tua, ma adesso andiamo a prendere Teo così gli spieghiamo la situazione.

  • Ok..

Ero appena salita in macchina quando gli occhi cominciarono a pesarmi facendomi addormentare subito dopo.

 

ANGOLO DELLE RECENSIONI

 

So_So_ : Si che sei così stronza <3 ma sei la mia migliore amica anche per quello .Dalla tua recensione sembra che sia restata incinta davvero cosa che per fortuna non è successa <3 Eppure, tutto il resto si, abbiamo affrontato tutto assieme :) la gelosia di Andrea xD xk chiamavo Nanetto un'altro bambino :) Il carattere di Matteo Le sfuriate di mia mamma un paesino speruto in mezzo alle montagne mille sorrisi mille lacrime e mille avventure ...:) Gente psicopatica che rompe il czz e tanto altro ! TI voglio bene e spero che le situazioni che abbiamo tirato fuori con quei tre fratelli,continueremo ad affrontarle assieme <3 tvb ricordatelo sempre <3

 

 

aalish : Sono molto felice di ciò :) Cm si xD noi quì usiamo principalmente i sopranomi voi no ?? :D Ps : Se non sn invadente di dove sei ??

Un bacio a presto :)

 

delenina95 :Grazie !!!!! Sono molto contenta che ti sia piaciuta :D Anche io adoro i bad-boy e infatti, matteo è proprio così anche nella realtà ! XD Anche se tante volte è difficile sopportarlo :) Comunque, sono contenta che anche tu la pensi come me :) Io sono completamente contraria all'aborto anche se è al primo giorno di vita :) chi se ne frega se non è ancora un bambino ( anke se x me lo è già ) è sempre qualcosa che nasce dentro di me :) continua a leggere mi racomando un bacioooo

 

 

bf96 : Finalmenteeeeeeeeeeee :) nO no nn ti nascondo niente xD <3 Ora sai cosa faccio durante le ore della Toniolo e perchè mi richiama sempre un bacio continua a leggere :)

 

 

YamiHime : Sono contenta che ti sia piaciuta :D Io nn so mettere le virgole xD e certe cose xD direi di si le ho vissute realmente :) nn il ft di restare incinta anke se è successo a una mia amica e per questo, più o meno mi ricordo le sue paure ma di sicuro ho vissuto davvero la paura del piccolo di perdermi cosa che per mia stupidità è anche successa.. :( ma ora è ttt chiarito ho vissuto anche le litigate con Matteo x tu sai cosa e ttt il resto quindi ;) cm continua a leggere mi raccomando un bacio ciaooo

 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** capitolo 12 ***


12

 

  • Amore, stai bene?

  • Non sono io quella che sta male, ma Luca. Ha fatto a pugni per me. - Riuscii a farfugliare ancora immersa nel mondo dei sogni.

  • Grazie Festi .

  • Niente. Per lei farei qualsiasi cosa dovresti saperlo.

Vidi che Teo aveva fatto un'espressione strana così cercai di cambiare discorso.

  • Amore, che ne dici di andare adesso a fare l'ecografia?

  • E Greg?

  • Non credo che si arrabbi molto se andiamo in ospedale senza di lui. Gli avevo specificato che non volevo ne lui ne Andrea dentro...

  • Contenta te, sei tu la mamma quindi va bene dai. Sempre se ci danno un passaggio..

Sospirai, ogni volta che parlavo dei bambini, sembrava che Matteo non fosse interessato e questo mi dispiaceva un mondo. Certo, era ancora un ragazzo e per i miei gusti, era più spaventato di me anche se non aveva il coraggio di dirlo neanche ai suoi migliori amici per ragioni d'orgoglio.

  • Certo che vi diamo un passaggio.- Rispose il padre di Luca, distogliendomi dai miei pensieri.

  • Bene allora andiamo – Urlai tutta felice prendendo il mio ragazzo per mano.

Per qualche strano motivo, mi addormentai di nuovo e infatti venni svegliata da Matteo. Ecco sussurrai fra me e me ancora una volta mi aveva visto dormire, era una cosa che detestavo al cento per cento certo, ormai dormivamo assieme da circa un mese ma non mi ero ancora abituata a condividere tutto con lui.

L'odore dell'ospedale era davvero schifoso, ma non ci feci molto caso ero davvero emozionata al pensiero di scoprire il sesso dei miei piccolini anche perchè alla visita precedente, la ginecologa si era rifiutata di dirci se erano omozigoti o no.

  • Amore? - Dissi piano tirandolo per un braccio. - Secondo te, faccio entrare anche loro?

  • Non lo so, se entrano loro secondo me devono entrare anche i miei fratelli...Comunque, la decisione finale spetta a te.

  • Si, forse hai ragione .. Chiamali, se fanno in tempo ad arrivare bene altrimenti, non so proprio cosa fare .

  • Ok.. Aspetta un attimo allora.

Lentamente, entrammo nella sala d'ingresso, la segretaria ci sorrise cordiale e ci fece accomodare su delle poltroncine.Il tempo passava e pian piano la fila diminuiva al contrario della mia angoscia che non voleva saperne di andarsene. In quella stanza piena di future mamme di sicuro ero la più giovane e questo non mi metteva di sicuro di buono umore, figuriamoci ricevere occhiataccie da parte di tutti.

Quando arrivò il nostro turno, Gregorio e Andrea, erano arrivati da cinque minuti. La dottoressa ci salutò sorridente sotto i nostri sguardi spaventati.

  • Come stanno?

  • Bene almeno credo!

  • Dai controlliamo vieni! Oggi deve essere la visita più bella di tutte e vedo che ti sei portata un bel po' di gente dietro!

  • Hem... si... - Risposi imbarazata. Effettivamente, eravamo in sei, senza contare la ginecologa.

Come la volta precedente, mi sistemai sul lettino e chiusi gli occhi mentre la dottoressa passava il mouse umidiccio sul mio stomaco.

  • Direi che stanno benissimo!

  • Davvero?

  • Certo che si, sono sanissimi e si sono sviluppati anche molto bene. - A queste parole un sorriso apparve sulle faccie di tutti.

  • Mmm.... Si può già sapere se sono maschi o femmine?- Chiesi imbarazzata.

  • Immaginavo che me lo avresti chiesto! Proprio per quello non vi ho ancora detto niente.

Ne io ne gli altri riuscivamo a capire le parole della Ginecologa fu Teo a prendere il mano il discorso.

  • Quindi si può già sapere giusto?

  • Certo che si può gia sapere anzi, vediamo se uno di voi riesce a dirmi cosa sono.

  • Amore vuoi provare tu? - Chiesi speranzosa ... Dentro di me pregai che almeno questa volta accettasse il suo compito, non faceva niente per aiutarmi, anzi sembrava che più passava il tempo più lui si allontanasse da me e dai piccoli.

  • Si dai...

Si mise davanti allo schermo osservano attentamente i due feti mentre la ginecologa ricominciava a spostare il mouse.

  • Due femmine? - Chiese all'improvviso

  • No! - Rispose le dottoressa. - Direi proprio di no! Qualcun'altro vuole provare?

  • Io ! - Urlò il piccolo tutto sorridente.

  • Andre, tu non sai riconoscere la differenza!

  • Va beh ci provo e comunque, anche tu non ci sei riuscito! - Disse facendo scoppiare tutti a ridere.

  • Dai prova nanetto!

Con la faccia concentratissima studiò per alcuni minuti i feti spostandosi da una parte all'altra della stanza cercando di avere un'angolazione diversa sotto le faccie divertite di tutti.

  • Un maschio e una femmina?

  • No, hai sbagliato anche tu.

  • Beh, a questo punto – intervenni sorridendo – direi che sono due maschi!

  • Si, esattamente due gemelli omozigoti!

Ero davvero felice, da quando avevo saputo del parto, avevo sperato dentro di me di avere due gemelli maschi e fin da bambina, era stato uno dei miei sogni più grandi.

  • Omozigoti – chiese Gregorio sconcertato.

  • Si. - Ripetè la ginecologa .

  • Teo ma.... omozigoti, non sono quei due ragazzi che sono a scuola da noi? - Si Luca, credo di si...

I quatto ragazzi si guardarono con un'aria spaventata sotto gli sguardi sorpresi miei e di Andrea.

  • Non sono hem attaccati vero?

Sobbalzai a questo non ci avevo neanche pensato, non mi era neanche passato per la testa che potessero essere omozigoti siamesi.

  • No state tranquilli, vedo che siete informati sull'argomento ma che ne pensate?

  • Io sono entusiasta! - Urlai saltando giù dal letto .

  • Pure io credo ... Solo che spero di essere in grado di riconoscerli!

  • Ce la farai non ti preoccupare!

  • A questo punto direi che siamo tutti contenti, io avevo paura solo di quello!

  • Complimenti stronzetto mio, certo che ti fai delle idee davvero strane

  • Lasciamo stare... Sono felice e questo è quel che conta.

  • Ho sempre desiderato avere due gemelli da vestire uguali!

  • Io non ho mai sognato di avere figli! Ma sono comunque fiero di diventare papà.

Luca e Alvise, che fino a un secondo prima ci guardarono sorridenti, mi abbracciarono forte.

  • Sono davvero felice per voi!

  • Grazie Best!

  • Si anche io anche se mi sarebbe piaciuto saperlo prima!

  • Lo so Alvi, mi dispiace tanto comunque, stavo pensando di dirlo a tutto il muretto.

  • Scegli tu ... A me interessava saperlo prima e credo che anche Dario lo voglia sapere, noi ci siamo sempre detti tutto! - Sorrisi effettivamente aveva ragione. Sia lui che Dario erano sempre stati i miei consiglieri, potevo chiedere di tutto ad ognuno di loro e questo mi rassicurava molto perchè sapevo di poter contare su loro due in qualsiasi momento anche se in certi momenti i consigli e le inforrmazioni erano strane.

  • Hai ragione... Comunque dopo ne parlo un po' con Teo e decido .

Abbraccia di nuovo Alvise mentre annuiva un po' più convinto, era un'amico davvero fantastico.

  • Non serve che ne parliamo, per me puoi dirlo a chi vuoi basta che ti senta a tuo agio.

  • Bene allora lo diciamo... Il muretto, è il nostro club e non trovo giusto tenere dei segreti con loro...

  • Perfetto!

  • Scusate se vi interrompo – Intervenne la ginecologa – Ma vorrei informarvi che è arrivato il momento di andare ai corsi preparto!

  • Ok... Ma devo andare solo io ? - Risposi impaurita

  • No , direi di no deve venire con te anche il papà, sempre se vuole entrare in sala parto naturalmente.

  • I...io n..non lo so...... Devo proprio venire anche io? - Chiese implorandomi con gli occhi.

  • Hem... Si, credo di si, ti voglio dentro!

  • Ok allora dove e quando si svolgono le lezioni?

  • Potete cominciare anche martedì prossimo se volete.

  • Si, per noi va benissimo ci vediamo martedì allora .

Detto questo, tutti e sei ci incamminammo verso l'uscita.

 

 

ANGOLO DELLE RECENSIONI :

 

 YamiHime : Hey xD mi disp nn sn un maschio e una femmina :) cm grazie spero che ti piaccia anke questo capitolo un bacio ciaoooo

 

 Francy_ : Sono contenta che ti piaccia ! Spero che continuerai a leggere e a commentare xD :D

 

 bf96 : La sgridi tu vero xD Dai dai fans numero 1 dei jonas brothers

 

 sTar__ : No no non ti preoccupare accetto volentieri i consigli :)Spero che continuerai a leggere :)Si, all'inizio è inverosimile ma ripeto cm ho già detto nelle recenioni precedenti, ho scritto la maniera in cui l'ha presa la mia amica... Comunque i due fratelli, sono felici per due motivi, Andrea perchè è troppo piccolo per capire il problema o meglio lo capisce perchè non è stupido ma è felice e farebbe di tutto per non essere il piccolo di casa Gregorio invece cerca in tutti i modi di aiutare il fratello e di creare quel legame che non è mai riuscito a costruire con Matteo per di più vuole un bene pazzesco a Bianca.

 

So_So_ : Senti quando ho cominciata a scriverla tu nn facevi altro che parlarmi di lui quindi è naturale che abbia il suo nome :) <3

 

aalish : xD quì da noi è normalissimo anzi, è strano non usarli :) Spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo continua a commentare mi raccomando ciaooo :)

 

 delenina95 : Già :) Sono contenta che la storia ti incuriosisca e che ti piaccia sempre di più spero che anche qesto capitolo sia di tuo gradimento un bacio ciaooo :)

 

GRAZIE AGLI : autori preferiti

bf96 [Contatta] 

 

GRAZIE ALLE preferite

 

1 - Baby_Princess [Contatta]
2 - bf96 [Contatta]
3 - micino [Contatta]
4 - So_So_ [Contatta]
5 - sweet_marty [Contatta]

GRAZIE ALLE ricordate

 

1 - Alaska [Contatta]
2 - delenina95 [Contatta]
3 - Gansta_B [Contatta]
4 - Scoutina [Contatta]
5 - sTar__ [Contatta]

 

GRAZIE ALLE seguite

 

1 - aalish [Contatta]
2 - Alaska [Contatta]
3 - bf96 [Contatta]
4 - ChibiRoby [Contatta]
5 - Francy_ [Contatta]
6 - frei_niahl [Contatta]
7 - KatiaLee [Contatta]
8 - LaSilvius [Contatta]
9 - meris90emax [Contatta]
10 - meryj [Contatta]
11 - thatsamore [Contatta]

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** capitolo 13 ***


Ed ecco un'altro capitolo .) Sabato non posteò perchè faccio la festa di compleanno un bacio ciaoooooo

 

 

13

 

Nella mia vita non ero mai stata tanto eletrizzata, ero veramente incerta se dare la notizia prima ai miei genitori o ai miei migliori amici di giù, visto che Luca aveva appreso la notizia dei due maschietti nello stesso momento in cui l'avevo appresa io.

  • Chiamo mia mamma!- Urlai all'improvviso scegliendo la prima opzione, mentre i tre fratelli mi guardavano a bocca aperta dallo stupore.

Lasciai che gli squilli rimbombassero nel mio orecchio trattenendo il fiato.

  • Pronto?

  • Ciao mamma!

  • Bianca! Che sorpresa. Cos'è successo oggi mi hai chiamato due volte in un giorno..

  • Lo so, non posso farlo?

  • Si certo che puoi, possiamo stare anche tutto il giorno a parlare.

  • Ecco appunto, ti ho chiamato solo per dirti che sono due maschietti!

  • Ma è fantastico! - Urlò dall'altra parte del telefono mia madre.

Sorrisi compiaciuta, finalmente aveva capito, o almeno ci stava provando, che io non volevo rinunciare ai piccolini.

Dopo una veloce chiaccherata, che duro qualche altro minuto, salutai mia mamma e mio papà che era accorso immediatamente appena aveva sentito il mio nome e pensai al da farsi.

Le mie amiche sapevano che ero incinta, ma non avevano la più pallida idea che fossero due e che fossero maschietti. Per di più Anna ed Eleonora, non ne sapevano assolutamente niente, per il fatto che la prima aveva la febbre il giorno in cui chiamai Elena e Martina, mentre Eleonora viveva a Roma e quindi, ci sentivamo poco per via della lontananza.

Ero in imbarazzo all'idea che solo due delle mie migliori amiche sapessero della gravidanza. La stessa cosa valeva anche per gli amici maschi, visto che Luca era al corrente di tutto, ma Tommaso non sapeva assolutamente nulla, così, dopo mille pensieri decisi di non chiamare nessuno.

  • Bianca, ma allora fra poco io non sono più il piccolo di casa?

  • Hem... direi di no ! Però sei e resterai sempre il mio nanetto!

  • Siiiiiiiiiii Non vedo l'ora che nascano!

  • Sono felice. Greg, ci porti in centro così andiamo a fare due spese per il bambino?

  • Certo!

Dieci minuti dopo, a mano di Matteo scesi dalla macchina. Speravo che fare le spese per i bambini, stimolasse Teo, lo vedevo un po' disinteressato e decisamente terrorizzato di diventare adulto.

  • Ci dividiamo che ne dite?- Chiesi incerta

  • Per me va bene, io e Andrea cerchiamo i biberon.

  • Perfetto – Risposi raggiante. Gregorio a quanto pare aveva interpretato bene il mio messaggio di privacy.

Sorridente trascinai Teo dentro il negozio per bambini. Tutto sommato, non avevamo ancora niente, visto che avevamo deciso di aspettare di conoscere il sesso dei bambini. L'unica cosa di cui per ora potevo fare a meno, o così mi era stato consigliato, era la culla. Tutto il resto, passeggini, tutine, fasciatoio e ..., ci servivano.

  • Bianca, ho bisogno di parlarti ...

  • Dimmi pure, che succede?

  • Diventare genitori è senza dubbio una delle cose più importanti della vita, se non la più importante, ma non so se riuscirò ad affrontarlo.

Sbuffai seccata e lo guardai negli occhi .

  • Probabilmente tu pensi che io non abbia paura ed ansia di non essere all'altezza dei nostri figli vero? Eppure la consapevolezza di diventare mamma non mi fa dormire alla notte.

  • Mi dispiace. Non pensavo che anche tu fossi assalita da dubbi e paure. Siamo veramente pronti ad affrontare una vita a quattro?

  • Si amore, lo siamo. Il fatto che ci pensiamo entrambi, vuol dire che siamo comunque pronti ad affrontare una cosa del genere.

  • Io sono in crisi, sono confuso in modo assurdo, terrorizato dalla situazione, vorrei continuare a fare la vita che facevo prima!

  • Lo so, ma non posso mica crescere i nostri figli da sola, ho bisogno del tuo aiuto. Sono terrorizata anch'io e vorrei tanto tornare indietro, ma non possiamo! Dobbiamo tenere i piccoli e cercare di essere dei bravi genitori.

  • Lo spero amore, spero tanto di esserlo!

  • Lo sarai o meglio lo saremo e adesso, diamoci da fare, ho voglia di comprare almeno il passeggino.

Sorridente come non mai, lo presi per mano. Finalmente, ne ero convinta, avevamo chiarito i nostri problemi e le nostre incomprensioni. Era arrivato il momento di darsi da fare con i preparativi per l'arrivo del piccolini.

  • Ti piacciono queste?

  • No! Sono orribili!- Risposi ridendo mentre osservavo una carrozina verde militare.

Nella mezz'ora successiva studiammo tutto il negozio. C'era davvero di tutto e la decisione era davvero difficile, ma alla fine optammo per una carrozzina arancione, davvero carina.

Quando uscimmo dal negozio, Andrea e Gregorio, ci aspettavano appoggiati alla fontana carichi di buste di ogni tipo.

  • Ma si può sapere cosa avete comprato? Sembra che abbiate svaligiato l'intero negozio- Dissi ridendo come una matta.

  • Si si certo, guarda che se non vuoi tutta sta roba, la riporto in negozio!

  • No no va bene ma fammi vedere cosa avete comprato, almeno.

Greg tutto felice, cominciò a tirare fuori di tutto sotto lo sguardo sbigotito di Teo che lo guardava a bocca aperta, alla vista del cappellino juventino, visto che lui teneva per l'Inter, al contrario di me.

Anche una tutina, in particolare mi piaceva o meglio due visto che Andrea aveva insistito per esaudire il mio desiderio di vestire i piccolini allo stesso modo.

 

 sTar__ : Sono contenta ;) Già xD come biasimarlo ? .) se hai voglia vai a leggere e commentare anche l'altra storia ... .) nn è scritta molto bene xo .. i primi capitoli almeno

 

bf96  : Hey xD sn contenta k ti sia piaciuta xD e uno e due e tre !!!!!! rock xD

 

aalish  ::) Spero che queste novità vadano bene xD

 

 john_badboy : Hem.... k dire ?? Non me lo aspettavo.... Ti voglio bene ... So dirti solo questo...Saluta la D.. e anche T

 

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** capitolo 14 ***


HEY SONO STATA BRAVA HO POSTATO PRIMA DELLA FESTA DI COMPLEX :) volevo fare una domanda a una mia fan in particolare xD Gansta_B che fine hai fatto ???? :D un bacio buona lettura

 

14

 

Ero distesa sul divano\letto a guardare la tv.

Teo si stava facendo la doccia, mentre Andrea giocava con il nintendo DS, ero bella tranquilla quando il mio cellulare cominciò a suonare.

  • Pronto?

  • Bianca sono Tommaso! E' un mese o forse anche di più che i tuoi mi dicono che non vai a scuola. Pensavo fossi morta!

  • Scusa Tommy! Mi ero completamente dimenticata... Mi dispiace davvero tanto...

  • Si va bene.. Ma dove diavolo sei? Stai bene?

  • Sto bene e sono a Padola .. Ti devo spiegare tutto a voce quindi non fare domande. Però questa sera se puoi e vuoi, vai da mio papà e digli che lo voglio vedere.

  • A Padola !? Stai scherzando sperò! Comunque Ok..

  • Si ma mi raccomando, vieni anche tu.

  • Per me va bene, se non disturbo, non c'è problema, anche perchè ho sempre desiderato vedere Padola.

  • Non disturbi tranquillo e poi, devi venire a tutti i costi!

  • Ok, ok come vuoi tu contena?

  • Bravo! A presto, vedo che ci siamo capiti.

Sorridente chiusi la chiamata mentre dalla parte opposta de telefono, sentivo uno sbuffo.

  • Chi era amore?

Sobbalzai, Teo era sulla porta in mutande e mi guardava storto.

  • Nessuno anzi era l'altro mio migliore amico oltre Festi.

  • Ho capito,viene quì?

  • Si, esattamente domani o dopo domani. Credo che verrà con mio papà.

  • Va bene.... comunque cambiando discorso, cos'è successo oggi a scuola?

  • Niente niente, lascia stare!

  • Dai parla, qualcosa dev'essere successo.

  • Mi hanno preso in giro perchè sono incinta contento? E adesso, non voglio più parlarne!

  • Tranquilla, adesso chiamo Mord e Greg e vado a spaccargli la faccia!

  • No, tu non fai proprio niente!

  • Scommettiamo? Non mi va che ti trattino così! Lo faccio solo per te.

  • Beh, non serve, ma se vuoi fare qualcosa per me, una cosa ci sarebbe...

  • E cioè?

  • Devi assolutamente fare pace con Martina, è la mia migliore amica!

  • Io non voglio fare pace con lei! Lo sai benissimo, non è gente che frequento!

  • Si può sapere che ti ha fatto? Sbaglio, o sei stato tu a stare con lei solo per divertimento? Sei stato una vera carogna ed ora non hai neppure intenzione di farci pace?

  • Esattamente!

  • Senti, io faccio amicizia con Maurizio, il tuo migliore amico e tu con lei, ti va bene questo compromesso?

  • Va bene, almeno così sei contenta!

  • Fantastico, ti amo, sai – Risposi tutta raggiante.

  • Bene sono contento – Disse cominciando a baciarmi.

  • Senti, stavo pensando... E' solo un'idea, ma mi chiedevo se potevamo passare il Natale tutti assieme.

  • Tutti assieme chi?

  • Oltre la tua famiglia anche la mia e magari... qualche amico.

  • Ok, per me va bene. Dopo chiediamo a mia mamma.

  • Perfetto, c'è un'unico problema... Le vacanze, cominciano fra pochi giorni e verranno su anche i membri del muretto che come me non vivono a Padola.. Tipo Valeria o Alessia.

Subito dopo averlo detto abbassai lo sguardo, mi vergognavo parecchio di quello che avevo detto e un'occhiata di Andrea che stava seguendo tutta la conversazione mi fece capire che almeno lui aveva inteso perfettamente quello che intendevo, visto che per tutta l'estate precedente, mi ero sfogata con lui.

  • Hai paura di Valeria vero?

Sobbalzai.

  • Amore, ho letto i messaggi che ti sei scambiata questa estate con Andrea.

Grugnii, ero decisamente rossa come un peperone e insicura su cosa rispondere.

Per circa un mese io e il suo caro fratellino avevamo parlato di lei e anche di tante altre cose ed ora mi usciva con quella frase.

  • Si... Ho paura di lei – Risposi, dopo un'attimo di esitazione.

  • Ne abbiamo già parlato! A me lei non piace e comunque, sarei veramente un cretino a farti le corna in questo momento.

  • Lo so! Eppure non riesco a togliermi dalla testa l'immagine di voi due assieme, d'altronde lei è bellissima, è una delle ragazze più belle che abbia mai visto! Lo sai benissimo e non venirmi a dire che non è bella!

  • Hai ragione, Valeria è bellissima, ma sbaglio o i figli che sto aspettando sono tuoi e non suoi, io amo te e voglio stare con te!

  • Grazie - Risposi un po' più sollevata.

  • Niente e adesso, abbracciami forte, dai!

Feci come mi aveva ordinato e poi, sempre abbracciata a lui, ricominciai a guardare la Tv. Il programa che stavo guardando era davvero molto bello e interessante, ma per mia sfortuna mi addormentai subito dopo. In quei giorni, ero molto stanca e spesso morivo di fame.

Quando mi svegliai era pronto e tutti gli altri mi stavano aspettando. Lentamente mi incamminai verso la tavola.

  • Ho sentito cosa è successo oggi a scuola – Intervenne la loro mamma – se non ti dispiace preferirei che non ci andassi più fino alla fine della gravidanza.

  • Ok...

  • Mamma anche io voglio stare a casa!

  • No, Andrea tu vai a scuola, non sei incinto! Sempre se si dice così al maschile e poi, Bianca è molto stanca, è meglio che riposi.

  • Va bene, è vero, anche secondo me è tanto stanca.

  • Già e poi martedì, deve cominciare ad andare ai corsi preparto.

  • Comunque – Intervenni – Volevo chiederle se le crea troppo disturbo passare il Natale anche con la mia famiglia.

  • No certo che no, sono davvero felice di conoscerla, ma ti ripeto per l'ennesima volta che devi darmi del tu!

 

 

ANGOLO DELLE RECENSIONI

 

 bf96  : jUVENTINIIIIIIIIIII :) xD si vedrà magari ne farò uno e uno :) adesso mi hai dato l'idea sueneranno in una band o qualcosa del genere :)

 

 sTar__ : Grazie e scusa per gli errori mi disp moltooooooo :)

 

 john_badboy : Si inveceeeeeeeeeeeee !!!!!!!! <3 ma proprio in discoteca dv andare ?? -.-'' Ti voglio bene idiotaaa

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** capitolo 15 ***


CIAO A TUTTI :) QUESTO CAPITOLO NON MI CONVINCE MOLTO XD COMMENTATE MI RACCOMANDO ! PS : FACCIO DI NUOVO LA RICHIESTA DISPERATE :P  Gansta_B CHE FINE HAI FATTO ?? :)

 

 

15

 

Stavo ancora dormendo quando quacuno si mise a bussare alla porta, non avevo nessuna intenzione di alzarmi, ma visto che ero sola in casa era mio dovere.

Lentamente spostai le coperte e scesi dal letto dirigendomi verso la porta.

  • Chi è ? - farfugliai ancora assonnata.

  • Sono Tommaso !

Restai a bocca aperta per qualche secondo ma poi lo abbracciai forte.

  • Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri a Bianca, tanti auguri a te !!

  • Che stai facendo?

  • Cosa vuoi che stia facendo, ti faccio gli auguri di compleanno, oggi è il diciassette dicembre!

  • Oh ! Me ne ero completamente dimenticata! - Urlai in mezzo al panico.

  • E ti do anche un'altra bellissima notizia, ti ho organizato una festa a sorpresa per questa sera.

  • No no no ! - Cominciai ad urlare, ero davvero nei guai. Tommaso, mi guardava a bocca aperta senza riuscire a capire cosa c'era di male nel preparare una festa a sorpresa alla migliore amica.

  • Tommy! Abbiamo un grosso, grossissimo, grossisimissimo problema!

  • E cioè ? - Chiese sempre più sorpreso dalla mia reazione.

  • Il fatto è che tutti quelli di Padola, credono che io compia gli anni ad agosto...

  • Oddio.. E perchè scusa?

  • Perchè avevo fatto questa cazzata due anni fa.Ti ricordi che a me piaceva Alvise?

  • Si .. Ma che centra?

  • Centra che due anni fa o meglio tre, visto che ero circa in prima media, volevo mettermi con Alvise, ma non avevo il coraggio di chiederglielo, anche perchè lui lo sapeva, quindi avrebbe potuto tranquillamente chiedermelo, ma non ne voleva sapere e io mi ero stufata, avevo tutta l'intenzione di andare a cena con lui ma come potevo fare? Mica avevo il coraggio di andare da lui e invitarlo dicendo "Hei scusa ti posso invitare a cena? No, sai xkè mi piaci..." No, direi proprio di no, l'unico modo per invitarlo era far finta che fosse il mio compleanno, così inventai che il mio compleanno era il diciassette agosto..

  • Ok... questa cosa, mi lascia molto perplesso!

  • Ci credo! Il bello è che quella sera, ho anche litigato con Alvise e mi sono messa con Teo!

  • Ok.. Lasciamo stare ..

  • Si ma adesso è un casino che dici? Sono due anni che vado avanti con sta invenzione, solo Gregorio e qualcuno del muretto sa tutta la verità.

  • Si, direi che è decisamente un casino visto che fra meno di due ore, arriveranno 30\40 persone da Venezia.

  • Ok, questo è decisamente un guaio.. Mi conviene parlarne con Teo.

  • Si, mi sa anche a me, comunque complimenti per i piccolini, tuo papà mi ha spiegato tutto.

  • Ecco... Meglio che te lo abbia spiegato lui, va ! Non avevo nessuna voglia di raccontare tutta la storia di nuovo anche se mio papà, non sa ancora che sono due maschietti omozigoti!

  • Ma è fantastico ! Davvero complimenti! Come gli vuoi chiamare?

  • Sinceramente non ne abbiamo ancora parlato, anche se mi piacerebbe Marco e Jacopo o Fabio oppure Leonardo ....Anche se anche Filippo non è male!

  • Capito... Non sai ancora chi sceglierà.

  • E' già, comunque accomodati io intanto vado a chiamare Matteo.

Titubante, molto titubante, entrai in camera e mi chiusi la porta alle spalle, mi sedetti sul letto e chiamai Teo, aspettai che rispondesse.

  • Hey amore che succede, è successo qualcosa di grave ?

  • No no... Anzi si...comunque ti devo dire una cosa importante....

  • Cosa ?

  • Ti prego non incazzarti troppo, lo so ho fatto una stipidata.. Avrei dovuto dirtelo molto tempo fa, ma ogni volta che stavo per dirtelo litigavamo...sai il primo anno che ho festeggiato il compleanno ?

  • Si.

  • Lo ho fatto solo per conoscere meglio te e Alvi.. Ma io non compio gli anni ad agosto..

Dalla parte opposta si sentì un silenzio di tomba, mi aspettavo delle urla, delle imprecazioni e invece, dopo qualche secondo una voce molto più calma del previsto rispose .

  • Lo so..

  • Hem... bene sono felice.

  • Credi che sia scemo?

  • No... Ora sai il motivo però!

  • Sapevo già tutto. Ho i miei informatori, tranquilla.

  • Ma vedi che sei stronzo, perchè non mi hai detto niente? Perchè non mi hai fermato?

  • Perchè non mi interessava più di tanto! So cosa si fa quando una persona ti piace.

  • Meglio perchè il mio vero compleanno è oggi, e i miei amici di Venezia, vengono su per fare la festa.

  • I tuoi amici di giù?

  • Già proprio loro così finalmente gli conosci!

  • Ok. Avverto anche tutto il muretto?

  • Si, si, così questa sera diamo la bella notizia a tutti!

  • A dopo allora, ti amo, ma cerca di non inventarti altre storielle.

  • Ok promesso, ci posso riuscire!

Sorridente come non mai, tornai in cucina dove Tommaso mi aspettava. In testa, però, mi frullava una domanda: chi cavolo gli aveva detto che il mio compleanno non era ad agosto?

  • Chiarito tutto?

  • Si si, è andato davvero bene.

  • Sono contento, comunque mi fai fare un giro? Sono otto anni che mi parli di questo cavolo di posto e adesso, sono veramente curioso di vederlo!

  • Certo, vieni!

Il cielo era limpido, anche se la neve ricopriva tutte le strade, le piste erano appena state aperte e i bulletti che avevano fatto manca a scuola schizzavano veloci sul ghiaccio. Sorrisi divertita alla vista del Mord sulla pista da snowboard.

  • C'è solo un problema, non possiamo vedere la stua – Dissi dopo un attimo di esitazione.

  • Và bhe, quella, la vedremo un'altra volta, dai.

  • Si certo!

Lentamente, ci inoltrammo verso la ciclabile, di tanto in tanto qualche uccello si faceva sentire. Ero davvero felice di essere in compagnia di Tommaso, mi era davvero mancato e non vedevo l'ora di scoprire chi aveva invitato alla festa, visto che non voleva darmi nessuna informazione.

 

ANGOLO DELLE RECESIONI :

 

 aalish : Ciao :) Allora, intanto si io e bf96 parteciperemo al concorso da Hannah Montana :) Per il secondo punto, ti Ha già risposto J ... Come avrai capito, la storia non è proprio vera anche perchè io non centro niente xD però la lontananza cn il mio ragazzo, e vedere un mio amico o meglio prima lo odiavo a morte pensavo che fosse solo un putt*** e diventare papà mi ha dato l'ispirazione :) Continua a commentare mi raccomando un bacio ciaoooo :)

 

j_badboy : Che dire J apparte che sei un emerito cretino ?? Fino a due giorni fa guai se qualcuno lo sapeva e adesso, sei li bello tranquillo che racconta la sua vita in giro xD ma guara te che matto ! Ti voglio bene sai :) A presto ciaoooo

 

bf96 : Il mio quello juventino :) Comunque ok mia cara Lili traskot xD <3

 

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** capitolo 16 ***


CIAO A TUTTI !!!! SCUSATE SE NEL CAPITOLO 15 CI SONO DELLE PAROLE SCRITTE CON LE ABBREVIAZIONI NON ME NE SONO NEANCHE RESA CONTO COMUNQUE ADESSO, HO SISTEMATO TUTTO E ANCHE UN NOME CHE PER QUALCE MOTIVO, ERA VENUTO SBAGLIATO !!!! PRIMA CHE MI DIMENTICHI, VOLEVO ANCHE DIRVI CHE NEL CAPITOLO PRECEDENTE HO RICEVUTO POCHISSIME RECENSIONI ANCHE SE VEDO CHE MOLTA GENTE LO LEGGE QUINDI VI PREGHEREI DI LASCIARE UN COMMENTINO ! ANCHE CON SCRITTO SOLO BELLO O MI E' PIACIUTO OK ?? mI FARESTE UN GROSSISSIMO PIACERE :D XD

 

16

 

Teo era appena tornato da scuola. Era strano ma non riuscivo proprio a capire il perchè continuasse a fare avanti e indietro per la stanza.

  • Dove sono i tuoi amici?

  • Devono ancora arrivare, Tommaso è andato a prenderli con l'autobus.

  • Ok...

  • Ma si può sapere che succede? - Chiesi ad un certo punto esasperata dai movimenti continui che faceva.

  • Niente amore, non ti preoccupare.

  • Invece c'è qualcosa forza, svuota il sacco!

  • E va bene... Mi vergogno un po' a conoscere i tuoi amici di giù e poi, mi sono completamente dimenticato di chiedere a quelli del muretto se questa sera possono venire..

  • Bravo, certo che sei.... Comunque, tutti gli invitati, sanno benissimo chi sei ! Non devi avere nessuna preoccupazione.

  • Ok. E per l'altro problema?

  • Puoi chiamarli adesso no, non mi sembra così difficile.

  • Va bene, vado di la a chiamare tutti.

  • Dammi un bacio, però – Gli risposi con un finto broncio.

Per qualche minuto, le nostre labbra continarono a sfiorarsi fino a quando il campanello cominciò a suonare .

  • Chi sarà?

Mi alzai dalle sue gambe e controvoglia andai ad aprire.

Neanche il tempo di focalizzare tutte le persone che avevo davanti che una marea di gente cominciò ad abbracciarmi.

Teo, se ne stava immobile a guardare la scena fino a quando una voce maschile urlò.

  • Tu sei il famoso Teo vero?

Con un sobbalzo improvviso ed un sorriso tirato, rispose di si impassibile davanti alle quarantina di persone che invadevano casa sua.

  • Bene, sono molto felice di conoscerti, ho sentito molto parlare di te! Anzi, ad essere sincero sono anche stato preso a calci, perchè scherzavo con il tuo nome vero Bianca? - Disse una voce facile da riconoscere alle mie orecchie.

Leonardo Ranpuffi, il puffo scatenato, il capocannoniere, nonchè capitano della squadra di calcio scolastica, girò la testa verso di me sorridendo con un 'espressione ribelle. Ne era passato di tempo dall'ultima volta che l'avevo visto! I capelli neri, come tutti gli inverni, erano cresciuti parecchio e gli davano un'aria da fuoriclasse.

  • Leo! - Urlai correndo ad abbracciarlo .- MI sei davvero mancato!

  • E noi no? - Urlò tutto il resto della gente che si trovava in casa.

  • Se capissi un pò meglio chi c'è, magari anche si ! - Risposi ridendo.

  • Facciamo prima a fare così, questa è la lista degli invitati ci sono tutti.- Intervenne Tommaso.

  • Ok grazie!

La presi in mano e cominciai a guardarla ma fui interrotta da un'urlo lacerante.

  • O mio dio ! E' Hannah Mantana!

Potevo riconoscere quella voce o meglio quell'urlo anche se mi trovavo dalla parte opposta del mondo, c'era solo una mia amica disposta a fare e a dire una cosa del genere, la persona con cui avevo partecipato al concorso "Hannah Montana light camera action".

  • Esci subito se non vuoi che chiami la sicurezza! - Risposi sotto gli sguardi stupiti di tutti i presenti mentre una ragazza dai capelli castani, mi sorrideva compiaciuta.

  • Lo sai vero che fra pochi giorni, arrivano i risultati del concorso!- Disse Benedetta

  • Si, non vedo l'ora ! - Detto questo, ricominciai a guardare la lista. C'era più o meno tutta la parte femminile della mia classe di Venezia, le mie tre migliori amiche e qualche maschio.

Per qualche secondo, mi soffermai su uno dei tre nomi che mi interessava di più ripensando alla discussione che avevo avuto qualche giorno prima con Teo.

  • Martina, puoi venire un'attimo qua?

  • Si certo Sister ! - Rispose lei saltellandomi incontro.La vidi farsi largo fra la folla per poi ritrovarmi in uno di quegli abbracci che mi erano tanto mancati.

  • Hey, perchè non mi hai mai chiamata? Sei completamente sparita!

  • Lo so, lo so, mi dispiace tanto comunque, credo che anche un'altra persona ti debba fare le sue scuse...

  • E chi sarebbe?

  • Io...- Sussurrò Teo guardandomi di traverso.

Martina, sbiancò improvvisamente guardandomi senza capire. Di certo, non si aspettava che la figura che l'aveva tormentata per due anni le chiedesse scusa di punto in bianco anche perchè ormai si era rassegnata.

  • Parla con lui non con me ! - Risposi con un sorriso incoraggiante mentre lei lentamente, molto lentamente, si girava verso di lui.

  • Senti Martina, mi dispiace, sono stato uno stronzo...

  • Ok... Accetto le scuse.... Almeno credo....

  • Amici?

  • Si... Credo di si..

    Sorrisi contenta e soddisfatta allo stesso tempo, erano tre anni che cercavo di far fare loro pace e a quanto pare, per raggiungere l'obbiettivo, dovevo restare incinta, pensai fra me e me.

  • Amore – Mi chiese all'improvviso Teo– Sono quasi le sette, chiamo gli altri così andiamo allo Skay?

  • Si bravissimo !

Mi girai verso i miei ospiti e cominciai a parlare un po' con tutti fino a quando la porta si spalancò e sentii l'urlo di Andrea.

  • Greg ! Ci sono dei ladri strani in casa!

  • No, no Andre – Lo interruppi – Sono tutti miei amici che vengono da Venezia, perchè oggi è il mio compleanno!

  • Non è il tuo compleanno! Tu compi gli anni ad agosto!

  • Hem... No, ho solo fatto finta di compiere gli anni ad agosto, in verità li compio oggi.

Il piccolo mi guardò sorpreso per qualche minuto, più che altro, stava cercando di capire, se lo stavo prendendo in giro, ma alla fine, per fortuna, si convinse.

  • Auguri capra dawn!!!

Sospirai, da qualche tempo, si era fissato a chiamarmi con quel sopranome.

  • Grazie, ma si può sapere dove sei stato fino ad adesso? Chiesi un po' arrabbiata daltronde, sapeva benissimo che doveva venire a casa alle sei per fare i compiti.

  • Con Greg... Lilly ha partorito ! - Urlò tutto felice, mentre Matteo, che era appena tornato dal giro di telefonate, imprecava contro Gregorio.

  • Ma si può sapere perchè Greg ti ha regalato una capra! Non è un regalo e per di più adesso, ne abbiamo di nuove!

  • Senti io sono felice! - Urlò il piccolo di rimando.

Guardai Teo e con gli occhi e gli feci segno di andare a farsi un giro, lui non sopportava nessuno dei due fratelli. Probailmente perchè era completamente diverso, mentre grande e piccolo erano due goccie d'acqua sia di carattere che di aspetto.

  • Bianca, almeno tu sei felice che è nato un piccolo? - Mi chiese dopo che il fratello se ne fu andato.

  • Certo! Ma adesso, fila a farti una doccia. Andiamo tutti a mangiare una pizza allo Skay per il mio vero compleanno.

  • Non ho voglia di fare la doccia!

  • Andrea, vai subito in bagno, Altrimenti non esci da questa casa. Sono stata chiara? - Urlai, era sempre una guerra, non ne voleva mai sapere..

  • Va bene vado... Uffa però!

  • Bravo il mio nanetto! Dammi i vestiti, che li butto subito in lavatrice. Prima vai a dire a Greg di fare lo stesso, così la faccio partire.

  • Ok! Torno subito.

Neppure il tempo di rispndere che era gia corso giù per le scale.

  • Bianca, ma quello è Andrea? Il fratellino piccolo?

  • Si Elena! E' proprio lui!

  • Finalmente l'ho visto ! Fra te Anna e Martina non so quanti discorsi avete fatto su di lui !

  • Già moooooooolti – Rispose Anna che fino a qual momento non aveva ancora aperto bocca.

Sorrisi e guardai la bionda del gruppo, con i suoi occhi azzurri mi scrutava raggiante, adorava Padola anche se non lo avrebbe mai ammesso e a dirla tutta, gli piacevano anche gli abitanti.

  • Guarda che dopo, mi devi spiegare perchè te ne sei andata da Venezia e soprattutto come hai fatto a convincere tua mamma!

  • Ok ok... Dopo ti racconto tutto – A quanto pareva, non era ancora stata informata di niente e questo, mi faceva molto piacere.

  • Bi, scusa se vi interrompo ma che rapporto hai adesso con Andrea?

  • Diciamo sempre lo stesso... Però adesso, posso anche sgridarlo e metterlo in punizione!

  • Fantastico direi!

  • Si direi proprio di si... Avresti dovuto esserci Marty, in questi giorni mi sono divertita un mondo con tutti e tre e sopratutto, ho potuto conoscere meglio tutta la famiglia.

  • Capito capito! Comunque credo che ti stia chiamando.

  • Vado allora.... Vorrà che gli asciughi i capelli come al solito!

 

 

CIAO :) ALLA PROSSIMA SPERO K ANKE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO E VI PREGO COMMENTATEEEE

 

ANGOLO DELLE RECENSIONI

 

 bf96 : XD SI SI :) CM spero tantooooooooooo che tu sai k si dimentichi di questo sito ...:)

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** capitolo 17 ***


CIAO A TUTTI !! PRIMA DI TUTTO VOLEVO AUGURARVI BUON NATALE E SUBITO DOPO LASCIARVI ALLA LETTURA DI QUESTO CAPITOLO DOVE SALTANO FUORI MOLTI PERSONAGGI ABBASTANZA IMPORTANTI

 

  • MATTEO : Teo

    Il fidanzato di bianca

    ANDREA : Andre\ Nanetto

    Il fratellino piccolo di Matteo

    GREGORIO : Greg

    Il fratello grande di Matteo ed Andrea

    BIANCA : Bi

    La protagonista della storia non che la fidanzata di Matteo

    MARTINA : Marty \ Sister

    La migliore amica di Bianca che abita a Mira ex di Matteo

    ELENA : Ely

    La seconda migliore amica di Bianca che abita a Venezia ma che pul troppo prima del compleanno non ha mai visto Padola

    ANNA : Anna

    La terza migliore amica di Bianca che vive a venezia

    ELEONORA :Ele

    La quarta migliore amica di Bianca molto legate forse dalla lontananza che le separa dato che vive a Roma.. Si sono conosciute a Padola da piccole

    VALERIA : Vale

    Una delle ragazze più belle che Bianca abbia mai visto. Non è di Padola e Bianca diventa gelosa e riluttante ogni volta che è nei paraggi

    BENEDETTA : benny

    Ex ompagna di classe di Bianca . Assieme hanno partecipato al concorso da Hanna Montana

    LUCA : Festi \ Best

    Migliore amico di Bianca vive a Padola

    TOMMASO : Tommy

    Migliore amico di Bianca di Venezia

    ALVISE : Alvi

    E' una delle persone di cui Bianca si fia più di tutti.. parlano di qualsiasi cosa

    LORENZO :Lore\ Mord

    Il figetto del paese ex migliore amico di Matteo da quando ha cambiato compagnia anche se sono restati in ottimi rapporti.

    FRANCESCA : KIkka

    E' la fidanzata di Gregorio

    ROSA

    Mamma dei tre fratelli

    DARIO

    Molto amico di Alvise. Bianca con lui parla di tutto o almeno così faceva prima di restare incinta adesso è molto più riluttante e preferise parlare solo con Alvi

    MAURIZIO : Maury

    Migliore amico di Matteo . Bianca non lo sopporta

  • \\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\

     

    17

     

    Lo Skay era pieno, ma per fortuna eravamo riusciti a prenotare tutto il secondo piano. Sorridente, mi guardai intorno, i muri tutti colorati di giallo erano addobbati con quadri e qualche ghirlanda natalizia.

    Mi divertiva molto il fatto che i "montanari" guardassero di sott'occhio i veneziani e viceversa.

    • Best? - Dissi chiamando Luca – Vieni un'attimo per favore?

    • Si si certo.

    • Ti voglio presentare l'altro mio migliore amico, quello di giù.

    • Ok.

    • Allora lui è Tommaso, Tommaso lui è Luca.

    • Ciao!

    • Piacere di conoscerti, ho sentito molto parlare di te, Luca di quà, Luca di la, Luca di su e Luca di giù!

    • E' lo so .. Questa quì parla molto anche di te- Sorrisi e gli abbracciai per poi aggiungere, con un tono divertito

    • Già già parlo di tutti e due.

    Ero davvero felice e piano piano il clima di tensione stava svanendo.

    Quelli del muretto, avevano accettato bene la notizia del finto compleanno e infatti erano venuti tutti.

    • Bianca Bianca! - Andrea, mi stava correndo incontro con un bel sorriso stampato in faccia.

    • Hey peste che succede?

    • Sono appena arrivate Beba ed Ele !- Urlò felice.

    • O cazzius!

    Non ci voleva proprio! Eleonora, era l'altra mia migliore amica e questo voleva dire che quella sera, ci sarebbero state tutte e quattro: Anna, Martina, Elena ed Eleonora. Non ero mai riuscita a tenere un segreto con nessuna di loro eppure quella volta, c'era stato qualcosa che mi aveva impedito di comporre il loro numero per informarle che ero incinta. Beatrice, detta da tutti Beba per di più, era la fidanzatina di Andrea..

    • Bianca ti prego ti prego ! Posso andare ad invitarle?

    • Va bene nanetto fai veloce e mi raccomando, non dire niente dei piccoli!

    • Grazie capra dawn! Promesso starò zitto!

    Lo vidi scendere le scale a spintoni. Guardai meglio il tavolo rosso bordò, non avevo mai fatto un compleanno con così tanti invitati, ma per fortuna in montagna il festeggiato o festeggiata deve pagare solo le bibite al contrario che a Veneziadove bisogna pagare tutto.

    • Hey!

    Mi girai trovandomi faccia a faccia con Lorenzo Mord che mi sorrideva compiaciuto.

    • Ciao!

    • Tutto sommato mi sembra che Teo l'abbia presa bene o sbaglio? Il mio ex migliore amico, non lo avrebbe mai fatto, si vede che è cambiato.

    • No, no per mia fortuna è andato tutto come speravo, ma ti racconterò meglio dopo ok?

    • Si ok ? Tu come stai?

    • Io sto...

    Stavo per finire la frase quando una voce maschile mi interruppe.

    • Scusa Mord, posso rubartela un'attimo?

    Mi girai improvvisamente sentendo quella voce così possente e dolce allo stesso tempo. Rivederlo scatenò in me un turbine di emozioni,come se tutto il tempo passato, non fosse trascorso. Sapevo che era lui, riuscivo a vedere i suoi capelli scuri.

    • Dario

    • Hey giorno come va?

    • Hem... Bene dai..- Risposi guardando quel ragazzo che tante volte mi aveva consolata anche se aveva parecchia anni più di me. I capelli castani contornavano quel viso furbo che mi guarava con insistenza mentre io mi perdevo in quello sguardo pieno di protettività. I suoi diciotto anni, ormai quasi dicianove, mi rassicuravano ogni volta che avevo bisogno di un consiglio e questo, mi dava il coraggio e la forza di affrontare tutti i problemi insieme a lui ed Alvise.

    • Non ci credo molto – Rispose lui lasciandomi molto sorpresa – Alvise mi ha detto tutto. Avrei preferito sentirlo da te! Perchè non mi hai mai detto niente? Noi due abbiamo sempre parlato di tutto!

    • Lo so Dario, mi dispiace, ma avevo paura, molta paura.

    • E' difficile, ti capiso, comunque, mi fa piacere e mi sorprende scoprire che Matteo si è preso le proprie responsabilità.

    • Sai, avevo davvero il terrore che mi abbandonasse, ma per fortuna non è successo niente..

    • Già..

    • Questa sera per tua informazione,darò la notizia a tutti: sesso e numero dei nascituri.

    • Wow..

    • Già.. A dopo allora, vado a salutare qualche altro ospite.

    • Va bene, ti lascio andare a una condizzione però, da oggi in poi devi ricominciare a raccontarmi tutto e dico proprio tutto.

    • Va bene promesso!

    • Brava! Vai ora!

    Proprio in quel momento vidi entrare Eleonora e Beatrice seguite da Andrea. Sorridente mi incaminai verso di loro.

    • Ele! Beba!

    • Bianca! - Urlarono appena mi videro abbracciandomi forte.

    • Ma che ci fai quì a Padola d'inverno? Tu vieni solo d'estate, perchè tua mamma odia questo paese con la neve!

    • Bhe, quest'anno sono riuscita a convincerla!

    • Che bello che bello che bello! - Rispose Eleonora tutta compiaciuta

    • Ma si può sapere come hai fatto, Andre ha detto che dormi da loro!

    Sbuffai. Era possibile che nessuno in quella stanza si fosse ancora accorto del mio pancione, tutto sommato si vedeva abbastanza!

    • Te lo spiego dopo. Adesso andiamo a mangiare la pizza!

    La serata, procedeva a meraviglia, tutti parlavano e si divertivano, era proprio una bella festa, Teo di tanto in tanto mi accarezzava la pancia e mi sussurrava parole dolci all'orecchio, senza farsi vedere dagli invitati. Andrea tutto contento di rivederla, teneva la mano alla sua fidanzatina. Fra i due gruppi cominciava ad esserci una certa complicità.

    Stavo mangiando serena e tranquilla quando qualcosa dentro i me si mosse. Tutto ad un tratto lasciai cadere la pizza a terra prendendo la mano di Teo e mettendola sulla mia pancia. Un'altro colpo, ci immobilizammo entrambi di colpo mentre tutti i presenti ci guardavano senza capire.

    • Marty ...- Sussurrai

    • Bi! Che succede? - Chiese spaventata

    • Non lo so! Vieni qui!

    Appoggiai anche la sua mano al mio stomaco. Un'altro copo sobbalzai e una lacrima scese dal mio viso, ero davvero terrorizata.

    • Teo ho paura, che sta succedendo?

    • Non lo so amore ma non ti preoccupare vedrai che andrà tutto bene!

    • Bianca! - Intervenne Martina con gli occhi lucidi dall'emozione – Te lo dico io cosa sta succedendo, si stà muovendo e comincia a darti anche qualche calcetto .

    • Davvero? - Chiesi incerta

    • Certo, ormai è abbastanza sviluppato da farsi sentire.

    • Amore, effettivamente il medico ce lo aveva detto...

    • Si, ma aveva detto dopo Natale!

    • E' successo prima, comunque credo proprio che sia arrivato il momento di dare la bella notizia a tutti i presenti.

    Mi guardai intorno, effettivamente erano tutti sconcertati dai nostri discorsi.

    • Lo credo anche io...cominci tu?

    • Allora, per festeggiare il compleanno di Bianca vi abbiamo invitato, ma c'è un'altra cosa, molto ma molto importante da festeggiare. Questa estate, io e Bianca, eravamo decisi di essere pronti per perdere la verginità. Lo abbiamo fatto ed è stato davvero fantastico. Io la amo e lei ama me e questa cosa, la provavamo anche qualche mese fa, eravamo felici del passo avanti che avevamo affrontato.

    • C'era solo una cosa di cui non ci eravamo accorti – intervenni – Non ci eravamo accorti che ero incinta... - Tutti mi gurdavano a bocca aperta senza fare il minimo rumore per sentire il resto della storia. - Dunque, me ne sono accorta in ritardo, ho chiamato le mie due migliori amiche o meglio quelle che vivono vicino a me visto che tu Ele non avresti comunque potuto venire e tu Anna, sapevo che avevi la febbre.

    • Si lo sappiamo, ma vai avanti va – Risposero contemporaneamente

    • Ok.. Allora io Martina ed Elena, abbiamo deciso di dirlo ai miei genitori. Mia mamma mi ha buttata fuori di casa ed io sono venuta a vivere con Matteo.

    • Bianca posso continuare io ti prego!

    • Va bene nanetto. Continua tu dai.

    • Grazie! Allora, quando è arrivata siamo andati dal dottore, quello con un nome strano

    • Ginecologo!

    • Ecco esatto, la ginecologa ci ha detto che Bianca aspetta due gemellini.

    Nella sala, era calato un silenzio tombale. Andrea si alzò e appoggiò la mano sul mio stomaco, curioso di sentirli muovere mentre tutta la sala, spostava lo sguardo da me a Teo.

    • Come mai non hai abortito? - Si mise in mezzo Valeria .

    • Perchè non me la sentivo e comunque sia io che Matteo, non vediamo l'ora di vedere i nostri piccoli. - Risposi gelida mentre Teo da sotto il tavolo mi stringeva la mano per tranquillizzarmi.

    • Ma siete pronti ?? Ne siete davvero sicuri ??

    • Noi non siamo pronti ! Non esiste nessuna ragione per avere un figlio, ma io lo voglio davvero, lo desidero con tutto il cuore ! Forse è pazzesco, ma lo sento già vivo dentro di me.

    • Meglio così allora...

    • Sono due femminuccie ?

    • No Marty, sono due maschietti omozigoti - risposi orgogliosa ricevendo mille sorrisi.

    • Ma è fantastico! - Urlò un coro di persone poco definite.

     

     

     

    ANGOLO DELLE RECENSIONI :

     

     delenina95 : xD va bene va bene :) sn contenta k ti sia piaciuto a presto e qualke volta se nn sei cosi stanca commenta xD

     

     LaSilvius : Grazie del consiglio :) ci proverò un po' di più dal prossimo capitolo promesso :) mi fa molto piacere che ti piaccia il modo in cui scrivo a presto ciaooo :) ps : Se hai voglia continua a commentare mi raccomando

     

    bf96 : Te lo avevo promesso no :) xD cm giovedì questo cm av già dt a presto ciaoooooooo :)

     

    Ritorna all'indice


    Capitolo 18
    *** capitolo 18 ***


    BUON ANNO A TUTTI !!!!!!!!!!!!!!

     

     

    18

     

    Ero davvero stanca. La serata si era conclusa con abbracci e complimenti e adesso, me ne stavo seduta sulla panchina di Marco a chiaccherare del più e del meno.

    Per fortuna non nevicava e con tutti i maglioni che avevo non soffrivo il freddo.

    • Bianca ci sono i tuoi genitori.

    Mi alzai in piedi di scatto quella si che era una sorpresa e allo stesso momento un problema.

    Titubante andai loro incontro, non avevo la più pallida idea di come comportarmi.

    • Ciao – Sussurrai mentre due abbracci mi soffocavano.

    • Ci sei mancata!

    • Anche voi.

    • Torni a casa con noi? - chiese mia mamma speranzosa.

    • No ... Mi dispiace ma questo è il mio posto, ormai.. Con il papà dei bambini, quì ho tanta gente che mi aiuta e si prende cura di me...

    • Si, ma non è la tua casa e non sei ancora maggiorenne! Non hai soldi, non hai un lavoro, non hai niente di niente!

    • Lo so mamma, lo so, ma sono anche convinta che restare quì sia la cosa più giusta da fare... Non voglio che i miei cuccioli crescano senza un padre! Quando nasceranno mi cercherò un lavoro o qualcosa del genere se ci tieni così tanto!

    • Non è obbligatorio e poi, sei ancora troppo piccola per diventare mamma, sei ancora la mia bambina!

    • Voglio prendermi le mie responsabilità! Certo volendo puoi farmi tornare a casa in un batter d'occhio dato che ho solo quattordici anni e la legge mi obbliga a seguire i vostri ordini fino ai diciotto, ma ricordati che se lo fai avrai chiuso per sempre i rapporti con me e con i miei figli. In caso contrario, invece, se mi vuoi aiutare comprate una casa quì e statemi vicini nei mesi che verranno.

    Trattenni il fiato e senza farmi vedere incrociai le dita dietro la schiena. Speravp con tutto il cuore che il lungo sguardo silenzioso che si stavano scambiando i miei, significasse un semplice si. E infatti con mia immensa gioia e stupore, acconsentirono.

    • Grazie - Risposi abbracciandoli. - Vi voglio bene !

    • Anche noi te ne vogliamo e tanto anche . - Vieni a casa per Natale?

    • Bhe, veramente mi chiedevo se avevate voglia di trascorrerlo quì .. Naturalmente anche con la nonna, tanto per farvi conoscere l'intera famiglia con cui vivo. Voi conoscete solo Andrea.

    • Ok. Credo che possa andare bene a condizione però che cucini io.

    • Immagino che non ci saranno problemi! Intanto vi voglio presentare Matteo, aspettate un'attimo.

    Non gli lasciai neanche il tempo di rispondere che saltellando mi diressi verso Teo.

    • Amore! Dissi abbracciandolo da dietro, ti voglio presentare i miei.

    Lo vidi sbiancare di colpo, era davvero terrorizzato.

    • Io... Io non...

    • Amore non ti preoccupare vedrai che non ti fanno niente!

    Lo presi per mano e lentamente lo trascinai davanti a loro. Sembrava un blocco di ghiaccio. Mio papà che più o meno lo conoscva già lo guardava come al solito, mentre mia mamma aveva decisamente un'espressione strana del tipo : " Sei tu quello stronzo che ha lasciato incinta mia figlia? " Ma per fortuna si trattenne.

    • Hem.. Io.. io non... piacere Matteo....

    • Piacere nostro - risposero i miei sotto il mio sguardo divertito.

    • Sono felice di conoscerti, ho sentito molto parlare di te. Certo avrei preferito in un'altra situazione, ma comunque ...

    • Grazie.. Anch'io ho sentito molto parlare di lei.

    • O dacci pure del tu! - Intervenne mio papà..

    • Bhe adesso che ti ho conosciuto devo dire che sono veramente stanca scusate la scortesia ma non mi reggo quasi in piedi è stata una giornata impegnativa e vorrei tanto andare a casa. Vi dispiace se andiamo in albergo?

    Mio papà acconsentì con la testa e io gli abbracciai forte entrambi prima di vederli scomparire nel buio della notte. Sorridente mi girai verso Teo e gli baciai la punta del naso compiaciuta .

    Mentre lui mi prese per la vita e stringendomi forte forte mi guardò negli occhi.

    • Prova un'altra volta a fare una cosa del genere e giuro che ti uccido!

    • Guarda che il più è fatto!

    • Si lo so, ma mi sono vergognato come mai nella vita.

    • Scusa amore mi perdoni?

    • Certo che ti perdono però questa sera, parliamo un po' e poi ho voglia di essere coccolato.

    • Uff, che ricattatore sei!

    • Lo so! - Rispose facendomi la linguaccia.

    • E va bene, se è l'unico modo per farmi perdonare credo proprio di esserne obbligata.

    • Bene Bene!

    Mano nella mano, ci incamminammo verso gli altri. Ero veramente felice della serata. I miei amici non avevano fatto troppe domande e aver rivisto i miei genitori non mi dispiaceva per niente.

    • Cucciola posso andare un po' a giocare con la play? Ti prego...

    Sospirai, come dicevamo io e Francesca, la fidanzata di Gregorio, Teo era drogato dalla playstation e dal computer, infatti prima che restassi incinta, era più interessato alla virtualità che a me e questo mi faceva molto male.

    Proprio per quello, stavo cercando di farlo giocare il meno possibile, anche se era davvero difficile visto che ogni volta che mi svegliavo lo trovavo a giocare al computer.

    • Va bene vai ma un'ora non di più!

    • Ma è pochissimo!

    • Tanto lo sappiamo tutti e due che se ti dico un'ora diventano sicuramente due e dato che è già mezzanotte credo che tornare a casa alle due sia più che sufficente non credi?

    • Va bene... Uffa però!

    • Vai vai .. e fammi immaginare Ultima Warface?

    • Si...

    • Come immaginavo a dopo.

    Avevo fatto un ragionamento molto veloce: i giochi che usava non erano molti, c'era Ultima, Fifa 2010, Gran turismo, Uoi oppure Guitar hero e visto che due di essi sono per il compter mentre a gran turismo c'aveva giocato il giorno prima avevo optato per Ultima Warface.

    Squotendo la testa mi incamminai verso le mie migliori amiche che parlavano tranquille con Alvise.

    • Hey guarda chi si vede!

    • Alvi!

    Sorrisi o lo abbracciai, mentre gli scompigliavo i capelli neri.

    • Bi, ma si può sapere perchè non ci hai detto che erano due?

    • Hem... Forse perchè l'ho saputo solo ieri ..

    • Bhe allora direi che sei perdonata. Voi che ne dite ragazze?

    • Si si siamo d'accordo ! - Risposero Anna Elena ed Eleonora .

    • Grazie della vostra generosità allora! - Dissi ridendo.

    • Di niente.

    Quando finii di ridere mi girai verso di Alvise per chiedergli una cosa importante.

    • Hey, senti ti volevo chiedere dato che non c'è ancora nessuno nell'appartamento che affittate... Loro due – Dissi indicando Anna e Elena, che al contrario delle altre due non avevano la casa in paese- Possono dormire li per qualche notte?

    • Si. Non ti preoccupare, credo che non ci siano problemi.

    • Bene!

    • Come mai dobbiamo dormire quì? - Chiese Anna

    • Perchè, sempre che lo vogliate, naturalmente, vorrei avervi quì per questa settimana.

    • Magari ! Sempre se ad Alvise non diamo troppo disturbo!

    • No no venite pure, non vi preoccupate.

    • Ok grazie!

     

    ANGOLO DELLE RECENSIONI :

     

     sTar__ : HEY ;) nn ti preoccupare :) già finalmente è andato tutto bene :) e approposito buon anno !

    Ciaoooo

     

     Bf96 : hey xD altro che buon natale buon anno ! :D dai dai il badboy ti ha scritto ancora ?? :) spero ti piaccia un bacio ciao

    Ritorna all'indice


    Capitolo 19
    *** capitolo 19 ***


    Prima di tutto volevo farvi leggere questo articolo dato che è sull'argomento :) (http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2011/3-gennaio-2011/cassano-mamma-13-anni-papa-16nasce-bimba-amore-scuola-181184229365.shtml )

    DETTO QUESTO BUONA LETTURA :D

    19

     

    Teo, era appena tornato a casa. Aveva giocato per ben quattro ore e questo mi dava parecchio fastidio. Mi ero già messa sotto le coperte con il viso rivolto verso il muro. Non avevo nessuna intenzione di baciarlo. Stranamente non si era acncora accorto di nulla. Come al solito, lo vidi uscire dal bagno in boxer per poi venire anche lui sotto le coperte.

    • Pronta per le coccole ?

    Non risposi facendo finta di niente.

    • Hey amore ci sei o stai dormendo?

    Scena muta

    Matteo, mettendosi seduto cercò di girarmi.

    • Smettila! - Sibillai ancora più incazzata.

    • Ma che succede?

    • Guarda l'ora e usa il cervello! - Risposi con il tono più cattivo che conoscevo, mentre lui lentamente spostava lo sguardo sulle lancette luminose della sveglia, le quattro!

    • Scusa, scusa, scusa. Non me ne ero accorto, stavo giocando e il tempo è trascorso velocemente..

    • Appunto! Stavi giocando è proprio quello che non devi fare!

    • Cucciola, ti prego perdonami ti prometto che non succederà più!

    • Lo spero per te.

    • Ok...

    Mi sedetti anche io sul letto venendo abbracciata subito dopo.

    • Che cosa succede, sei tesa in questi ultimi giorni.

    • Lo so.. Ho paura e non voglio che i nostri figli diventino computer dipendenti

    • E perchè dovrebbero diventarlo scusa?

    • Perchè – Risposi cominciando a piangere – di sicuro vorranno assomigliare a te e tu sei peggio di un drogato.. Non hai idea di quanto male ci stavo quando mi dicevi che non potevi uscire con me perchè dovevi giocare!

    • Io non sono un drogato di play.. Gioco solo la notte!

    • E ti sembra normale? Passi tutta la notte fino alle sei a giocare a ultima e poi dormi tutta la mattina a volte anche fino alle tre di pomeriggio! Noi non siamo genitori normali, andiamo ancora a scuola. Disubbidiamo ai nostri genitori come tutti i ragazzi della nostra età eppure dovremmo assicurarci che i nostri figli facciano tutto quello che gli ordiniamo! E se non diamo noi il buon esempio, non credo che ci ascoleranno mai!

    • Sai una cosa amore? Non ci avevo mai pensato, però ragionandoci un attimo pensa al rapporto che avremo con i nostri figli! Sapremo ascoltarli, capirli. Non ci arrabbieremo se prenderanno un brutto voto a scuola!

    • Ma è proprio questo il punto! Dovremmo sgridarli se andranno male a scuola, se non rispetteranno le regole o il coprifuoco ..Se faranno sesso troppo presto, anche se è proprio quello che abbiamo fatto,sbagliando, noi!

    Teo mi guardava a bocca aperta, a quanto pareva era rimasto sorpreso dal mio discorso, eppure dovevo dirglielo, erano due settimane che mi tormentavo con questa idea e adesso, mi sentivo molto meglio.

    • Hai ragione..- sussurrò alla fine

    • Lo so.

    • Facciamo un accordo. Io non andrò all'università, frequentando l'Itis mi basta finire i cinque anni per diventare geometra\pedito edile.. Sono già al terzo tradotto, quando i piccoli avranno due anni io finirò definitivamente la scuola. Tu adesso sei in prima liceo, ma sono convinto che quest'anno ti boccieranno a causa delle assenze.

    • Appunto, questa cosa non è che mi piaccia molto, ma non importa.

    • Ok. Comunque i piccoli avranno cinque anni quindi ultimo anno d'asilo, poi se tu vuoi fare l'università ben venga..sei comunque maggiorenne.

    • Non avevo mai fatto i conti.. E' perfetto!

    • Già non ti devi assolutamente preoccupare ce la possiamo fare.

    • Grazie amore, mi hai tolto un peso enorme!

    • Di niente e ora andiamo sotto le coperte che comincio ad avere freddo.

    • Si si ...è vero, tu sei senza maglia!

    • Dai vieni quà cucciola, non mi piace vederti arrabbiata.

    • E a me non piace litigare con te ...

    • Anche a me, ma dimmi una cosa... come li vuoi chiamare? Non ne abbiamo mai parlato.

    • Perchè speravo di rimandare sto discorso il più possibile!

    • E perchè scusa?

    • Perchè non ho nessuna voglia di litigare.

    • Vedrai che non litighiamo.

    • E come fai a saperlo?

    • Per due motivi. Uno perchè io so sempre tutto, due perchè questa sera non ne ho voglia.

    Detto questo mi diede un bacio sul naso e mi tirò verso di lui facendomi la linguaccia.

    • Allora cucciola, come vuoi chiamarli ?

    • Bhe... a me piacerebbe uno Jacopo e uno Marco

    • Mmmm... Jacopo non l'ho mai sentito.

    • E' un nome veneziano – Lo interruppi.

    • Si lo avevo immaginato. Intendevo che quì a Padola, non l'ho mai sentito ma so che esiste.

    • Già.. allora che ne pensi? - Chiesi mordendomi il labbro inferiore.

    • Penso che mi piacciano entrambi!

    • Davvero? - Risposi incredula

    • Certo che si! I nostri figli avranno questi nomi!

    Con un mega sorriso lo abbracciai quasi fino a strangolarlo. Ero davvero al settimo cielo non era mai strato così comprensivo e mi sorprendeva il fatto che avesse deciso di esserlo proprio in questo frangente.

    • Ti amo

    • Anch'io, ora, però, dormi cucciola che domani sarà una giornata molto lunga.

    Lentamente chiusi gli occhi cominciando a giocherellare con i suoi capelli castani.

    Ero davvero contenta che fosse il mio ragazzo. Davvero molto ma molto contenta.

     

     

    ANGOLO DELLE RECENSIONI

     

     LaMary_94 : Già finalmente :) spero ti piaccia anche questo un bacio :)

     

     

     bf96 : Grazie xD hahahaha siiiiiiii siamo le migliori

     

     sTar__ :Hey grazie per gli auguri :) e si .. è stata dura ma se non faceva così la riportavano a venezia :(

    Ritorna all'indice


    Capitolo 20
    *** capitolo 20 ***


     

    ECCOCI QUI' CON UN NUOVO CAPITOLO DELLA MIA STORIA PRIMA DI TUTTO VOLEVO CHIEDERVI SE ALL'ALTRO CAPITOLO AVETE LETTO L'ARTICOLO DI GIORNALE :) DETTO QUESTO BUONA LETTURA E SE VOLETE PASSATE ANCHE A LEGGERE LE ALTRE STORIE CHE STO SCRIVENDO SOPRATUTTO SE QUALCUNO DI VOI E' APPASSIONATO DI GOSSIP GIRL :) UN BACIO E BUONA LETTURA

     

    20

     

    Ero molto contenta anche mentre la macchina correva veloce verso l'ospedale.

    Non vedevo l'ora di cominciare il corso preparto,Gregorio aveva insistito per accompagnarci e venirci a riprendere e anche se un po' mi dispiaceva farmi portare a destra e a manca da lui, avevo accettato volentieri.

    In vita mia non ero mai stata così contenta di vedere le porte dell'ospedale!

    Salutai Greg e a mano di Matteo attraversai la sala d'aspetto entrando direttamente nella stanza dove si sarebbe svolta la lezione.

    Un quarto d'ora dopo, il corso era iniziato. Le due ostetriche si guardarono fra loro per poi alzarsi.

    • Buon giorno a tutti – Disse la prima – Io sono Anna mentre lei è Clara – Continuò indicando la collega.

    • Tutte e due abbiamo anni d'esperienza nel reparto di maternità, sale parto e assistenza pre parto quindi non vi preoccupate!

    Applausi riempirono la sala mente io mi guardavo attorno. Saremo state una decina di coppie, ovviamente eravamo i più giovani.

    • Bene allora – Intervenne Clara – Questo incontro sarà più che altro introduttivo. Ciascuno di voi presenterà se stesso e la propria creaturina, ma soprattutto spiegherete con quale stato d'animo vi state avvicinando al parto.

    Spaventata mi girai verso Teo.

    • Amore, noi che diciamo?

    • La verità direi.. All'inizio non lo volevamo, ma adesso si.

    • Ok.. Se ne sei sicuro!

    Mi concentrai sulla signora che aveva cominciato a parlare.

    • Ciao a tutti, io sono Giulia. Ho intuito di essere incinta non tanto per il ritardo nel ciclo, in quanto ero irregolare, ma perchè mi si è indurito molto il seno, cosa mai successa prima e ha cominciato ad assalirmi una stanchezza mai avuta prima, al punto da non riuscire più a fare cose che prima riuscivo tranquillamente a fare. Sia io che mio marito aspettavamo da tanto questa notizia e adesso non stiamo più nella pelle!

    • Molto bene, molto bene! - Intervenne Anna – Forza ci racconti la sua storia continuò indicando una signora dal viso simpatico.

    • Certo allora io sono Lucia ! Eravamo alla ricerca da qualche mese e le aspettavo per il nostro anniversario di matrimonio. Mi immaginavo da giorni e giorni quanto sarebbe stato bello se proprio ad agosto avessi scoperto di essere incinta....Qualche giorno prima del nostro anniversario, con enorme anticipo, ho voluto fare l'ennesimo test di gravidanza, convinta che anche questa volta sarebbe stato negativo, pero' mi sentivo strana, e se da una parte ci speravo, dall'altra avevo una paura mostruosa che la mia testa mi stesse influenzando....
      Insomma, fatto il test da sola in ufficio, 4 giorni prima del presunto arrivo del ciclo, era positivo!
      L'ho tenuto nascosto a mio marito per 4 interminabili giorni, fino all'arrivo del nostro anniversario e poi a cena gliel'ho detto! Ero davvero felice non l'avevo mai visto così !

    • Complimenti davvero un regalo fantastico ! Che dite gli facciamo un'applauso ?

    Di nuovo la sala si riempì di battiti di mani, quando tutti ebbero finito di applaudire, l'ostetrica ricominciò a parlare.

    • E tu invece, così giovane e già mamma?

    Mi congelai di colpo convinta che stesse parlando con me, ma mi sbagliavo di grosso. Stava parlando con una ragazza che fino a quel momento non avevo notato certo, giovane ma mai quanto me.

    • Salve a tutti, mi chiamo Matilde e ho diciotto anni mentre il mio ragazzo ventuno..Nel mese di giugno, ho avuto un ritardo di circa quattro giorni.Tutto negativo, non ero incinta! Passano alcuni giorni fino a quando alle cinque di mattina mi sveglio senza riuscire ad addormentarmi.. Mi sento strana, mi alzo, cercano di non svegliare il mio ragazzo che ancora dorme e vado al cassetto dei medicinali per cercare un'aspirina ma trovo un test di gravianza, così fra me e me dico ma si, quasi quasi lo rifaccio! Aspetto due minuti, ed ecco apparire due lineette tutte rosa! Non sapevo che cavolo fare, tremavo ero felice e allo stesso tempo terrorizzata! Sono corsa dal mio ragazzo e senza farmi problemi gli sono saltata sopra spiegandogli la situazione. Non lo avevo mai visto così felice !

    • Bravi, a quanto pare anche se giovani volevate questo bambino.

    • Si, al 100 per 100 !

    L'incontro continuò cosi per un'altra mezz'ora, fino a quando arrivò il nostro turno. Tremante presi la mano di Teo. Ero davvero molto imbarazzata. Avevo sempre odiato essere al centro dell'attenzione e ancora di più raccontare gli affari miei in giro!

    • E voi? Se non sbaglio sei ancora più piccola di Matilde.

    • S... Si ..Io ho quattordici anni appena compiuti mentre lui ne ha sedici. Non era proprio mia intenzione diventare già mamma, per di più di due gemelli..eppure è successo, la prima volta che ho fatto l'amore, sono rimasta incinta. In un certo senso fregata, anche se ad essere sinceri sono davvero felice di avere i miei piccolini! Ho sempre desiderato diventare mamma certo, speravo di finire almeno il liceo, ma non è andata così

    • Mi sorprende molto vedere due ragazzi della vostra età così maturi e coraggiosi da prendersi le proprie responsabilità..se posso chiedere quando avete deciso di fare il passo avanti nella vostra storia?

    • Hem... No, non si preoccupi – Risposi diventando tutta rossa – vede io all'inizio avevo molta paura proprio di restare incinta e anche che mia mamma lo scoprisse, ma alla fine mi sono convinta anche perchè io credo che due persono siano pronte a farlo solo quando si amano veramente, quando non si usano, quando litigano, ma fanno subito pace e soprattutto quando sentono di volerlo fare solo con quella persona!

    • Si, sono d'accordo e si vede che voi eravate pronti da come avete affrontato la situazione complimenti!

    Sorrisi mentre il giro di racconti continuava spedito. La paura di parlare, che avevo all'inizio, se ne era andata, dando vita alla consapevolezza di potermi fidare di quelle signore\ragazze .

    Mi piaceva ascoltare le loro storie e scoprire di non essere l'unica a non vedere l'ora di prendere in mano il proprio bambino o, come nelmio caso, i propri bambini.

    • Come ultima cosa – Intevenne Anna dopo circa due ore – Vorrei darvi dei consigli utili verso il settimo mese, chiedete all'ospedale nel quale partorirete la lista delle cose che dovrete portare. Ogni ospedale ha le sue direttive. Ad esempio, in alcuni è possibile portare il pigiama, in altri bisogna avere tassativamente le camicie da notte completamente aperte. Stessa cosa per il piccolo, in alcune strutture bisogna portarsi i pannolini da casa, in altre li danno loro. La prossima settimana o meglio quella dopo Natale, parleremo di accudimento e faremo alcuni esercizi di respirazione molto importanti. Un altro consiglio, prima di lasciarvi andare è di sedervi il più possibile a gambe aperte per permettere al bambino di accomodarsi nella posizione giusta tradotto a testa in giù.

    Finito di parlare ci salutammo tutte e ci augurammo un Natale sereno. Guardai l'orologio, non mi ero neppure accorta che erano passate tre ore.

     

     

    GRAZIE A TUTTI :) DI AVER LETTO :) MI RACCOMANDO COMMENTATE E PASSATE A LEGGERE ANCHE LE ALTRE STORIE CIAOOOO :D

     

    ANGOLO DELLE RECENSIONI :

     

     LaMary_94 : Grazie :)Sono contenta che ti piaccia :) e' già speriamo bene che siano bravi :) Se hai voglia fai un salto anke nelle altre ciaoooo un bacio

     bf96 : Hey grazie xD ci vediamo domaniiii :) ciaoooooo

    Ritorna all'indice


    Capitolo 21
    *** capitolo 21 ***


    CIAO A TUTTI ! L'ALTRO CAPITOLO, L'HA COMMENTATO POCHISSIMA GENTE :( UFFAAAAAAAAAAAA :( cOMMENTATE MI RACCOMANDO VEDO CHE TANTI LA LEGGONO MA NON SCRIVONO NIENTE E NON CREDO CHE MANCHI IL TEMPO UFF :) CIAOOOOO

     

    21

     

    Il corso preparto, era stato davvero educativo e sopratutto, avevo capito un sacco di cose.

    Teo dormiva ancora come tutto il resto della famiglia. Guardai la sveglia a lancette luminose che si trovava sul comodino: le quattro. Le quattro di una giornata molto importante. Uno dei giorni dell'anno che ho sempre preferito.

    • Bianca Bianca! - Sobbalzai, ero ancora immersa nei miei pensieri quando Andrea cominciò a saltare sul letto come facevo io da bambina.

    • E' la vigilia di Natale!

    • Lo so nanetto! E sai cosa facciamo adesso?

    • Cosa?

    • Vai a vestirti. Mi raccomando senza fare rumore, gli altri devono continuare a dormire!

    • Va bene vado!

    Fuori nevicava, ma per fortuna, eravamo vestiti pesante in sella alla B.M.X. Cinque minuti dopo eravamo in piazza. Appoggiammo la bici al muro e entrammo al bar Perini.

    • In piedi così preso? - Ci chiese Paola, la proprietaria del locale con un bel sorriso.

    • E' gia, vogliamo fare una sorpresa agli altri- Rispose il nanetto saltellando.

    • Ho capito, che cosa prendete?

    • Diciotto croassant o quello che hai, non ha molta importanza.

    • Vi vanno bene otto croassant, cinque krafen e cinque ciambelle?

    • Perfetto direi – Risposi compiaciuta – Tu che ne dici nanetto?

    • Si, ma hanno tutti la marmellata o certi anche la crema?

    • Entrambi e certi hanno anche il cioccolato.

    • E allora va bene!

    Dopo aver pagato, con una cesta carica di dolci ancora caldi uscimmo sorridenti.

    Rientrati a casa, apparechiammo la tavola e preparammo la cioccolata calda, una volta finiti i preparativi chiamai i miei genitori che avevano passato la notte in albergo e li pregai di venire il prima possibile, mentre Andrea svegliava Matteo e sua mamma.

    • Nano, vai a chiamare Greg e Francesca!

    • Ok corro!

    Cinque minuti dopo, i due fidanzati entrarono in casa ancora in pigiama, seguiti poco dopo dai miei genitori e ... da mia nonna! Appena la vidi gli corsi in contro e l'abbracciai forte forte, era la persona che mi era mancata di più, anche dei miei genitori !

    • Nonna ma che ci fai quì – Urlai quasi saltando dalla contentezza

    • Avevo voglia di vederti, e poi non mi avevi detto niente ...- Rispose guardando la mia pancia ormai enorme. Odiavo che tutti la guardassero, ma se era mia nonna a farlo, potevo fare un'eccezzione.

    • Lo so, ma avevo paura che ti arrabbiassi !

    • Bhe... Sono sia arrabbiata che felice.

    • Ciao nonna ! - Urlò Andrea entrando nella stanza.

    Sorrisi mentre lei metteva il broncio , per tutta l'estate il nanetto aveva continuato a chiamarla così per prenderla in giro.

    • Ma chi è questo giovanotto, il padre intendo – Disse lei ricominciando a parlare con me.

    • Si sta vestendo, come il resto della famiglia. Adesso arrivano, ma intanto accomodatevi.

    Pochi minuti dopo l'intera famiglia entrò in cucina. L'atmosfera, almeno per i miei gusti, era molto tesa, ma feci finta di nulla, continuando a parlare con i miei genitori.

    • Che buon odore!

    • Siamo stati bravi, vero mamma? - Rispose Andre andandole in contro.

    • Certo, ma non bravi, bravissimi!

    • Rosa – Intervenni - vorrei presentarti i miei genitori e mia nonna.

    • Con molto piacere – Rispose – avvicinandosi e stringendo la mano a tutti.

    Mi allontanai mentre cominciavano a parlare, mentre mi sedevo in braccio a Teo, mangiandogli metà croassant.

    • Questo è il "simpatico" giovanotto? - Chiese mia nonna.

    • Si signora, sono io il responsabile di questo guaio.

    Sorpreso dalla sua risposta, mi girai a guardarlo.

    • Ma che stai dicendo?

    • E' colpa mia, lo sappiamo entrambi!

    Quasi rischiai di soffocare. Da quando in quà la colpa era sua? E comunque, non era decisamente sua!

    • O basta basta, è colpa di tutti e due, anche se mi piacerebbe pensare che è tutta colpa sua giovanotto – Rispose mia nonna guardando Teo

    • Ecco, brava nonna, sono completamente d'accordo con te – Dissi baciandole la guancia, cosa che non facevo da troppo tempo, per i miei gusti.

    Lei infatti era la persona più importante della mia vita, forse anche di più di Teo, ma di sicuro di più dei miei genitori!

    Con il fatto che mio nonno, era morto alla mia nascita, lei si era subito legata a me e mi voleva un bene dell'anima, tanto quanto gliene volevo io. C'è sempre stata per me, non era mai mancata e ogni pomeriggio veniva a casa mia per parlare un po' con me!

    • Bianca, ci sono le tue amiche che continuano a suonare a casa mia!

    • Oddio, grazie Greg, non me ne ero neppure accorta. Falle entrare, che staranno congelando!

    • Ok.

    La porta si spalancò quasi subito facendo entrare cinque ragazze coperte dalla testa ai piedi di neve.

    • Michele, Claudia ! - Disse Eleonora salutando i miei, seguita a ruota dalle altre.

    Mi incamminai verso di loro trascinandomi dietro Teo che grugniva alla vista di Martina, anche se ormai, ci parlava abbastanza spesso.

    • Hey Sister, i regali si aprono questa sera vero?

    • Si credo di si Marty, io almeno ho sempre fatto così!

    • Bene, perchè domani mattina Elena e Anna partono per trascorrere almeno il venticinque con la loro famiglia e i miei genitori, arrivano nel pomeriggio!

    • Ok !

    Ci sedemmo sul mio letto o meglio sul letto dove dormivamo io e Matteo e continuammo a fare colazione fino a quando mia mamma ci interruppe.

    • Sentite, io avrei una bella idea..Voi andate a farvi un giro in slitta o quello che volete e noi prepariamo il cenone. Quel che conta insomma, è che voi non mettiate piede in casa prima delle sette.

    • Si! - Urlammo tutti tranne Teo che ci guardava male, lui odiava i cavalli!

    • Ok allora andate.. Di a Mauri che metta tutto sul tuo conto .

    • Va bene a dopo!

    Tutti assieme ci incamminammo verso le piste da sci, dove si trovavano le slitte. Fin da lontano, mi accorsi che a guidare la slitta c'era Scania, il mio cavallo preferito! Un cavallo da tiro con cui facevo di tutto. Tutta felice gli corsi incontro o almeno cercai di farlo, visto che ormai non ero più agile come un tempo. Quando il cavallo mi vide alzò la testa e per un attimo smise di mangiare, guardandomi con i suoi grossi occhioni neri. Fin da piccola avevo sempre preferito lui a qualsiasi altro cavallo mi proponesse il mio istruttore, ma dato che era decisamente enorme dovetti aspettare qualche anno prima di poterlo montare decentemente, prima mi accontentavo di stare seduta sopra di lui per tutto il pomeriggio accarezzandolo senza mai stancarmi, cosa che quando avevo tempo facevo ancora.

    Eravamo tutti attorno a Scania, tranne Elena e Matteo, molto ma molto titubanti di toccare un cavallo per di più di quelle dimensioni.

    • Bianca?

    • Maury?!

    • Oddio... tu sei...?!

    Mi girai subito riconoscendo la voce. Maury il padrone del maneggio mi guardava a bocca aperta.

    • Ciao! – dissi prima che potesse concludere la frase

    • Che ci fai quì? - Mi chiese riprendendosi di colpo e facendomi un grande sorriso.

    • Bhe, sono rimasta incinta e mi sono trasferita quì... Comunque volevamo fare un giro in slitta!

    • Perfetto, quanti siete ? E... Hem... approposito, complimenti per i piccoli!

    • Grazie! Comunque siamo in nove.

    • Perfetto allora accomodatevi sulla slitta. - Rispose felice facendosi da parte e porgendomi le redini, mentre io rimanevo impalata a guardarlo.

    • Che fai non sali?

    Sorrisi, avevo capito perfettamente quello che voleva fare. Mi sedetti vicino a lui e presi in mano le redini assaporando quell'odore che mi era tanto mancato! Amavo i cavalli, amavo cavalcare e amavo quel posto e quell'uomo con cui avevo una confidenza e un rapporto fantastico. Sapeva capirmi e soprattutto sapeva cosa volevo! A quanto pare, si era ricordato di avermi promesso di farmi guidare la slitta e così stava facendo. Appena tirai le redini Scania e Talka, l'altra cavalla, si girarono non riconoscendo la presa e la forza con cui li avevo fatti muovere.

    Appena però il mio amico fidato si accorse che ero io nitrì e partì con un trottino felice per la pista ciclabile, mentre io con un sorriso grande come una casa guidavo senza problemi, sotto lo sguardo stupito di tutti!

     

    ANGOLO DELLE RECENSIONI

     

     sTar__ : Grazieeeeeeee :) speriamo che ce la facciano :) un bacio ciaoooo ps : Hai letto il 20 xD

     

     bf96  : Grazieee xD

    Ritorna all'indice


    Capitolo 22
    *** capitolo 22 ***


     

     

    CIAO A TUTTI :) MI SCUSO SE NEL CAPITOLO PRECEDENTE SONO ANDATA UN PO' FUORI TEMA :) ... SPERO CHE QUESTO VADA MEGLIO CIAOOOOOOOOOOOOO

     

     

    22

     

    Quando entrammo in casa, c'era un buon odore di cibo, ma non mi sorpresi. Mia mamma è sempre stata una grande cuoca.

    Avevano apparecchiato la tavola nell'appartamento che di solito usavano come magazzino. Tutti gli scatoloni erano spariti nell'altra stanza per far posto ad un tavolone improvvisato per ospitare tutti.

    Guardai l'albero di Natale che fino a quella mattina non era addobbato, ma ora, grazie all'impegno di mio papà era più bello che mai L'angolo dei regali era davvero stracolmo, ce ne saranno stati almeno una settantina.

    • Mamma ci sono le cappesante, vero?

    • Certo, oggi pesce, domani carne!

    • Ooook ! Come sempre, insomma!

    • Esattamente – Mi rispose lei, mentre tutti felici ci sedemmo a tavola.

    Il clima che regnava in casa con mia immensa sorpresa e soddisfazione era molto più tranquillo di quello mattiniero. Certo, mancavano gli zii e quindi la tradizione si era rotta, ma non mi importava, stavo comunque festeggiando con la mia famiglia, la mia nuova famiglia!

    Avevo mangiato un sacco di cose buonissime e sopratutto, un sacco di cappesante! Era da tanto che non mangiavo pesce o almeno il pesce che piaceva a me! Le nausee, finalmente, erano scomparse, mentre il mio corpo cambiava visibilmente. Per di più, come se non bastasse, il seno si è scurito, proprio come mi aveva avvertita il ginecologo. Una linea nera era apparsa tra l'ombelico e l'osso pubico (la cosiddetta linea nigra). Linea, che per fortuna, dopo il parto sarebbe sparita velocemente.

    Quasi tutti, erano rimasti sorpresi dalla bontà della cena e continuavano a servirsi mangiando di gusto.

    • Mamma, abbiamo finito il primo adesso tocca un giro di regali come da tradizione!

    • Giusto, me ne ero dimenticata – Rispose sorridendo mentre si alzava e si dirigeva sui divani davanti all'albero.

    • Andre, li distribuisci tu? - Chiesi

    • Ok!

    Prese un pacco bello grosso e lo consegnò a Martina, era quello che le avevamo fatto io e Teo. Quando lo aprì rimase a bocca aperta, un sottosella accompagnato da una sella verde, il suo colore preferito sbucava dal pacco aperto

    • Grazie mille! - Strillò sono veramente fantastiche!

    • Prego!

    • E questo è per me vero? - Ci interruppe Andrea .

    • Si nano, quello è da parte mia.

    A velocità supersonica, la carta era sparita riveleando al suo posto una pistola a pallini. Lo scarto dei regali continuò ancora un po' fino a quando la porta si spalancò di colpo.

    Edoardo Golordi senza farsi problemi piombò nella stanza dirigendosi subito verso Martina, la sua ex ragazza che lo guardava a bocca aperta, come tutta la stanza, d'altronde.

    Come al solito, era vestito da truzzo o meglio da Skate.

    • Edo! - Urlai per sciogliere la tensione, ma il mio gesto non ebbe il risultato sperato, visto che sia Teo che Martina mi fulminarono con lo sguardo. Il primo perchè Edoardo l'avevo baciato piu volte, mentre la seconda non era ancora sicura se si voleva rimettere con quall'individuo o no.

    • Bi!

    • Che ci fai qui? - Continuai ignorando le occhiataccie dei presenti.

    • Hem... Ho litigato con mia mamma e ho mollato la mia ragazza... Io voglio Martina, sono stato un'idiota e mi dispiace per questo, ma giuro che da oggi in poi sarò bravo. Mi perdoni Marty?

    Un sorriso si disegnò sul volto di tutti i presenti mentre la mia Sister, gli si avvicinava e dopo avergli dato una forte sberla sulla guancia lo baciava. Erano davvero una bella coppia!

    Aggiungemmo un posto a tavola e riprendemmo a mangiare, circa un'ora dopo arrivo il momento dello sgroppino. Da sotto il tavolo, Matteo mi strinse la mano per poi alzarsi sorridendo a tutti.

    • Prima di fare il brindisi, volevamo darvi una bella notizia!

    Tutti gli altri ci guardavano interessati mentre Teo tutto sorridente mi guardava.

    • Abbiamo deciso il nome dei piccoli!

    Edoardo ancora sotto shock ci guardava a bocca aperta.

    • Si chiameranno Marco e Jacopo.

    Continuò Matteo, mentre le mie amiche ridacchiavano. Sapevo cosa stavano pensando, ma speravo, e infatti fu così, che non dicessero niente, anche se le loro occhiate non promettevano nulla i buono " Ne parliamo dopo, ma sappi che sei davvero nei casini". Le due future nonne, si guardarono, a quanto pareva i nomi erano andati bene e questo mi faceva piacere.

    Lo sguardo sorpreso di Edoardo cominciava a darmi parecchio sui nervi così gli andai vicino e lo guardai intensamente fino a quando si riscosse.

    • Tu ... Tu sei incinta?

    • Già....

    • Ma non ero io quello che mette incinte le ragazze? - Chiese con un viso fra il soddisfatto e il terrorizato guardando Martina che l'estate precedente aveva rischiato grosso.

    • Si sei tu, ma non solo- Risposi

    • Bhe. Com'è? Fa male?

    • No. E' solo che questo è il periodo in cui iniziano a muoversi. Non stanno quasi mai fermi e se non si muove uno, si muove l'altro. Per di più essendo ormai al quarto mese, comincio pure ad arrotondarmi, cosa che mi imbarazza visto che ho tutti gli sguardi puntati addosso. Ma non mi interessa !

    • Cazzo! E che cosa provi qando si muovono?

    • Ho come una sensazione di dolore intestinale, ma un po' diversa... All'inizio non sapevo distingere le due cose, ma ora ho imparato! Con il tempo, da quel che mi hanno detto, lo sentirò in modo più preciso, avvertirò i loro calci e anche come reagiranno a certi suoni, come la musica o la mia voce.

    • Wow! Non so davvero che dire! Sai tutto!

    • Già! - Tutti i presenti mi guardavano sorridenti.

    Solo Andrea, non aveva un'aria molto convinta...

    • Nano, c'è qualcosa che non va?

    • Si!

    • E cosa?

    • Che nessuno dei due nomi, può essere abbreviato perciò avrò tanto da inventare, visto che mi hai dato il compito di dar loro dei soprannomi !

    • Sai una cosa, non ci avevo pensato, hai ragione!

    • Lo so... Capra dawn!

    Sbuffai facendo finta di niente.

    • Almeno i nomi ti piacciono?

    • Si si

    • Bene, sono contenta.

     

     

    ANGOLO DELLE RECENSIONI :

     

     Scoutina : Non ti preoccupare, accetto volentieri le critiche :) e devo proprio dire che hai ragiona xD Spero di essere riusciata a farlo tornare un po' più sull'argomento ... :) Dimmi se secondo te sono ancora lontana mi raccomando ciaooo :)

     

    sTar__ : xD nn ti preoccupare lo dicevo solo xk nn ha senso il ft che ci siano 180 visitatori in questo capitolo e 94 in quello precedente :D booooo x i miei gusti c'è qualcosa k nn va :) Comunque tornando il discorso k dici ?? Sono riuscita a dare qualche informazione sul parto ?? Pultroppo su internet nn ho trovato altro :( Snif mi raccomando dimmi cosa ne pensi ciaoooooo :D

    Ritorna all'indice


    Capitolo 23
    *** capitolo 23 ***


    OK ! :D NON UCCIDETEMI PER QUESTO CAPITOLO MA MI E' STATO RICHIESTO DA PIU' PERSONE E COSI' ECCOLO QUI...è dedicato a :  bf96 NON E' CHE MI CONVINCE MOLTO MA PIU' AVANTI SERVIRA ANCHE PER FAR CAPIRE CHE BIANCA E' DISPOSTA A FAR DI TUTTO PER I SUOI FIGLI RINUNCIANDO AL GRANDE SOGNO... UN BACIO E BUONA LETTURA E ANCORA... NON UCCIDETEMI XD

     

    23

     

    • Teo! - Urlai dalla cucina mentre ero al telefono con la mia amica Benedetta che tutta euforica mi stava informando che avevamo appena vinto il concorso di Hannah Montana, fatto mesi prima.

    • Che c'è ?

    • Abbiamo vinto! - Urlai saltandogli in braccio, mentre lui mi guardava ad occhi sgranati.

    • Stai scherzando spero? - Rispose, dopo qualche minuto di silenzio

    • No!

    Neanche il tempo di finire il discorso che i bambini percepirono la mia eccitazione e cominciarono a scalciare come dei forsennati. Ormai, infatti, avevo constatato che i piccoli percepivano chiaramente gli stimoli esterni e il tatto già simile a quello di un bambino di un anno gli faceva muovere senza problemi. I feti erano quasi del tutto formati. Durante l'ennesima ecografia avevo scoperto che verso la 20a settimana la colonna vertebrale è completa, così come l’apparato uditivo. Si può dire miei bambini sono quasi del tutto formati. Il loro peso è di 240-250 grammi, per una lunghezza di circa 20 centimetri.

    Nel frattempo, la Benny aspettava impaziente di darmi tutte le informazioni importanti .

    • Riesci ad andare sul canale Disney?

    • Si ... Credo di si! - Dissi mentre prendevo in mano il telecomendo e componevo il canale 612 .

    • Bene allora ascolta. Dovrebbe andare in onda fra circa un minuto. Ti richiamo fra poco.

    Impaziente mi posizionai comoda sul divano ed ecco che il presentatore Disney comincia a parlare.

    • Tutto il materiale inviato entro il termine del 7 gennaio 2011 è stato vagliato da uno staff tecnico della società Disney. La giuria si è riunita entro il 31 gennaio 2011, presso la sede operativa Disney a Cologno Monzese (MI), in presenza di un Funzionario appositamente delegato dalla Camera di Commercio di Milano. La giuria ha valutato le interpretazioni sulla base dei seguenti criteri:

      presenza scenica

      capacità interpretativa

      telegenicità

    • aderenza alla scena originale dalla quale è stato tratto lo sketch.

    Piccola pausa dove il mio respiro avrebbe potuto sentirsi oltre mille miglia. Perfino i bambini si immobilizarono di colpo. Mi piaceva immaginare che vedessero già il mondo esterno e che aspettassero anche loro impazienti come non mai di sapere se io e Benedetta avessimo vinto davvero.

    • Il protagonista del video primo classificato o meglio i protagonisti, sono Bianca Bass e Benedetta Fabris! Le due ragazze si aggiudicano il primo premio in palio, mentre, a seguire, i successivi protagonisti, nell’ordine di graduatoria, saranno considerati quali eventuali riserve. Il premio, consiste in una giornata da star presso gli studi televisivi di Disney Channel a Cologno Monzese (MI). Il premio per ciascuno degli autori include:

      n. 1 pernottamento alberghiero a Milano in camera doppia o tripla, una cena, il trasferimento A/R dall’albergo agli studi televisivi in limousine riservata, l’accesso per assistere alla registrazione di una puntata di una serie Disney Channel. Una lezione di recitazione. Non sono comprese le eventuali spese di trasferimento da e per la località di residenza e Milano, i pasti principali e quanto non espressamente indicato nel presente regolamento. Il montepremi stimato è di € 1.200,00

    Sorpresa come non mai guardai Teo che non la smetteva di guardare il televisore ormai spento mentre io facevo i salti di gioia almeno, per quanto mi era permesso. Recitare, per mè è sempre stata una cosa importante e aver vinto davvero senza trucchi, senza imbrogli o altro mi faceva piacere.

    Di nuovo un altro calcio. Ultimamente erano aumentati di brutto e infatti, i piccoli stavano mettendo a prova i loro riflessi. Oltre a dare calci afferravano e succhiavano. E’ il momento in cui alcuni bambini scoprono il pollice; diventeranno convinti succhiatori di pollice quando saranno nati pensai fra me e me mentre mi accarezzavo la pancia dolcemente. Adoravo i miei piccoli e non vedevo l'ora di conoscerli!

    Il mio pancione, che fino a pochi giorni prima continuava a crescere a dismisura adesso si stava un po' calmando! Il ritmo di crescita infatti, precedentemente molto rapido stava rallentando per il semplice fatto che i due gemellini erano completamente sviluppati. La lunghezza delle gambe era ora proporzionata al corpo e erano addirittura cresciute le unghiette in miniatura sulle dita dei piedi. Ormai sentivo dei movimenti prima lievi poi sempre più forti che mi piacevano un mondo, perchè mi faceva capire che loro c'erano e non se ne andavano.

    • Matteo?

    • Hem.. Si?

    • Ti senti bene?

    • Si.... è solo che ... 1.200 Euro ! TI rendi conto ! Possiamo fare tutte le spese necessarie per i bambini !

    • Già .. Contento!

    • Altrochè!

    Sorrisi e lo abbracciai mentre componevo sulla tastiera del telefono il nome Benedetta e la chiamavo.

     

    Nel giro di due ore tutti i miei amici, erano venuti a conoscenza della fantastica vincinta ! Mi sentivo davvero stanca. I piccoli continuavano a crescere e con loro anche la mia immensa pancia che ormai poteva scoppiare da un momento all'altro, o almeno era quello che speravo io, visto che al parto mancavano ancora oltre quattro mesi.

    • Bianca, posso venire anche io !?

    • No nanetto, mi dispiace, ma hai visto il regolamento. Solo io e Benedetta, accompagnate da un'adulto, possiamo andare.

    • Uffa!

    • Lo capisco, ma ti prometto che se posso ti porto un'autografo ok ?

    • Va bene...

    • Ora vado a letto, è stata una gionata moooolto stressante e non ce la faccio più a stare in piedi.

    Quando fui sola in bagno mi tolsi la maglia e mi guardai allo specchio. I capezzoli erano più grossi e costatai che intorno la

    pelle si faceva più scura, la linea nigra, quella linea scura che va dall’ombelico sino alla zona pubica ormai era fin troppo

    visibile e per concludere il tutto, oltre l'enorme pancia ora l'
    ombelico era sporgente e sarebbe rimasto in quella condizione

    fino al giorno del parto. Dal giorno di Natale, i cambiamenti erano stati talmente evidenti che avevo cominciato a sentire

    davvero la gravidanza, come non era mai successo.

    Sospirai e mi massaggiai la pancia, mentre un leggero calcio mi colpiva la mano. Erano stanchi anche loro .. Stanchi e

    affamati o almeno così la vedevo io dato che non ci vedevo più dalla fame. Presi un pacchetto di biscotti al cioccolato e me

    li mangiai di gusto.

     

    Con il quinto mese era arrivato il momento di effettuare controlli maggiori. Dell'ecografia morfologica, che permette di

    controllare lo stato di salute degli organi, agli esami delle urine o del sangue, per assicurarsi che non ci sia alcun problema

    relativo ad infezioni gravi.


     

    ANGOLO DELLE RECENSIONI :


     

     bf96 : Grazie :D e tu sei matta nn avranno un altro figliooooo ne bastano due !! Spero ti piaccia :D


     

     LaSilvius : Hey ciao :D Sono contenta che ti sia piaciuto comunque si xD io faccio cavallo e entrambe le foto sono fatte da me :)

    Pure il fatto della slitta è successo davvero xD per natale sn andata in montagna dv c'è il mio cavallo preferito e il mio istruttore

    che più che altro è un amico mi ha fatto guidare :D Comunque quando nasceranno i bambini quest'argomento sarà ripreso in

    considerazione dato che io adoro cavalcare xD ciaooooo e continua a commentare mi raccomando :D


     

     sTar__ : Bene bene sono contenta ! Ero incerta se avevo colto nel segno o no xD ma con i tuoi commenti mi tiro sempre su di

    morale anche perchè sono sinceri e se qualcosa nn va me lo dici subito ..:) ora prima che mi uccidi per questo capitolo dato che nn

    so se Hannah Montana ti piace leggi il prossimo o forse lo dividerò in due e dopo capirai perchè l'ho messa in mezzo apparte per

    fare un favore a bf96 ciaooooo :D

    Ritorna all'indice


    Capitolo 24
    *** capitolo 24 ***


    CIAO A TUTTI :D QUESTO E' L'ULTIMO CAPITOLO CHE PARLERA' INTERAMENTE DI HANNAH MONTANA VE LO PROMETTO ! :D .. SPERO VI PIACCIA !

     

     

    24

     

    Eccomi pronta per una nuova avventura pensai mentre aspettavo impaziente l'arrivo di Benedetta.

    Il mio pancione era enorme e pesava davvero tanto. I dottori mi avevano consigliato più volte di non fare fatica o cose del genere dato che a loro parere, è pesante e complicato partorire un bambino unico in età avanzata figuriamoci due in tenera età.

    Mia mamma aveva deciso di accompagnarci e così, dopo aver programmato tutto con il regista di Quelli Dell'Intervallo che ci avrebbe fatto da guida per tutta la giornata, aspettavo con ansia l'arrivo di Benedetta. Dal giorno del mio compleanno non l'avevo più vista, ma avevamo continuato a tenerci in contatto tramite facebook.

    • E' arrivata!- Urlò Andrea all'improvviso, mentre io mi giravo goffamente e guardavo la porta. La Benny, con il suo manto di capelli color ciocclato mi guardava sorridente, mentre io me ne stavo impalata a guardarla, incapace di fare qualsiasi cosa per paura che i piccoli la mettessero in imbarazzo. Per fortuna fu lei a prendere l'iniziativa.

    • Bianca! - disse abbracciandomi forte.

    • Benny!

    • Mi sei mancata sai...

    • Si anche tu .. Andiamo? Siamo già in ritardo..

    Mi girai verso Andrea visto che era l'unico a casa per via della febbre.

    • Nanetto, noi andiamo, ci vediamo dopo domani ciaooo

    • Adios!

    Circa tre ore dopo vidi il cartello con la scritta Milano e strinsi la mano alla mia amica che guardava fuori dal finestrino con aria sognante. Mi piaceva come posto, dava una sensazione di città metropolitana, con il suo grigiore, caos e frenesia, ma più ci avvicinavamo al Duomo i ritmi diventavano più calmi tra un susseguirsi di bar e caffetterie.

    Non me l'aspettavo così. Milano non appare mai bella, troppo fredda, calda, grigia, piovosa, troppo diversa dai miei gusti. Tutte le foto me l'avevano fatta odiare eppure, vederla era una cosa diversa.Ti sorprende con angoli, vicoli, strade, chiese, palazzi o cortili di una bellezza nascosta, discreta che rapisce. Il fascino come discrezione, esattamente l’opposto del clichè della Milano ‘da bere’ che abbiamo dovuto sopportare per tanto tempo.

    • Siamo arrivate – Disse mia mamma dopo un po'.

    Sia io che la Benny ci precipitammo fuori dalla macchina. Un signore abbastanza giovane ci sorrise e ci face fare un giro per stradine poco trafficate, finchè non ci fermammo in una caffetteria dove ci scaldammo un po'.

    • Allora voi siete Bianca e Benedetta giusto? Io sono Luigi, molto piacere di conoscervi.

    • Piacere nostro! - Rispondemmo contemporaneamente.

    • Allora, ora sono le otto di sera quindi direi di accompagnarvi in albergo, portarvi a cena e venirvi a prendere domani mattina alle otto !

    • Per noi è perfetto!

    • Allora salite!

    Salimmo nel grande suv nero a sette posti e cominciammo a fantasticare sul programma del giorno dopo.

    L'albergo a quattro stelle, visto da fuori, sembrava decisamente orrendo. L'entrata era costituita da due alberelli rotondi e un'insegna in bianco e nero .

    Fortunatamente, le camere erano molto dignitose e infatti nessuna di noi ebbe modo di lamentarsi. Benedetta ed io avevamo una camera doppia, mentre mia mamma occupava quella vicina.

    La cena proseguì fin troppo bene, ma per colpa dei piccoli ero molto stanca così appena ebbi occasione, sgattaiolai in camera per dormire un po'.

    • Bianca , Bianca! - Urlò Benedetta facendomi cadere dal letto mentre io mi stropicciavo gli occhi assonnata.

    • Che c'è?

    • E' appena arrivata la nostra limousine!

    • Cosa? Stai cherzando, spero .- Risposi affacciandomi alla finestra.

    • No guarda!

    Per una decina di secondi me ne stetti zitta a contemplare la macchina che aveva appena parcheggiato senza riuscire a dire niente.

    • Ma è rosa! - Sbottai all'improvviso con una faccia decisamente contrariata, mentre la mia amica scoppiava a ridere come una matta.

    • Lo so! E' proprio quello il bell ! Non ho mai visto niente di più vistoso e diciamocelo, volgarotto!

    • E ci credo, mi sorprenderei se fosse il contrario!

    Entrambe scoppiammo a ridere come matte continuando ad osservare la macchina immensa che aveva addirittura la targa di Hannah Montana.

    Lìinterno era decisamente stupendo. Subito mi sistemai per godere quel fantastico viaggio il più tranquilla possibile. Naturalmente questo voleva dire aprire tutti i finestrini e sbucare fuori con la testa.

    Di tanto in tanto, mi toccavo il seno ormai di una taglia maggiore a quella che portavo di solito. Subito dopo averci giocherellato un po' mi ritrovai con la mano bagnata. Osservai a lungo quel liquido giallognolo prima di dire o fare qualcosa, sapendo benissimo di cosa si trattava: la ginecologa mia aveva spiegato più volte che verso al sesto mese le ghiandole mammarie si preparano per un eventuale allattamento: se vengono strizzati, i capezzoli producono gocce giallastre, “il primo latte”, liquido che mi avrebbe accompagnato anche durante i primi giorni dopo il parto e utile a trasmettere ai bimbi le difese immunitarie.

    Il trasferimento A/R dall’albergo agli studi televisivi in limousine riservata cominciava proprio a piacermi. Vedevo i ragazzi fermarsi e guardare l'enorme macchina color confetto.

    Quando finalmente arrivammo a destinazione, non vedevo l'ora di avere il pass per assistere alla registrazione di una puntata della serie Disney Channel "Quelli dell'intervallo Caffè".

    • Perfetto ragazze. Loro sono Matteo Leoni, Romolo Guerreri e Jacopo Sarno.

    Sorrisi e guardai i tre ragazzi che per tanto tempo avevo visto dietro lo schermo. Certo, non erano i Jonas Brothers, ma comunque andava bene!

    • Ciao!- Risposero i tre, cercando di non dar troppo peso alla mia pancia, ma si vedeva che non riuscivano a non guardarla.

    • Hem... Ciao – Risposi imbarazzata, tanto quanto Benny.

    • Sei incinta?

    • S... Si !

    • Però... Bel colpo!

    • Già... Comunque vi stanno chiamando... mi sa che dovete andare – Risposi innervosita mentre seguivo la mia amica su una sedia.

    La giornata passò fra risate di ogni tipo. Mi stavo divetendo davvero un mondo, sopratutto durante la lezione di recitazione!

    • Ragazze! - Ci chiamò il nostro accompagnatore, seguito da mia mamma.

    • Eccoci!

    • Vi devo fare una proposta. Siete molto portate per la recitazione. Sareste disposte a mollare la scuola e venire a recitare con la Disney?

    A bocca aperta, ci guardammo. Mia mamma si era allontanata, eppure io non riuscivo a muovermi. La recitazione, era sempre stato un mio sogno, il numero uno ad essere sinceri e adesso, adesso me ne stavo li come una cretina incerta sul da farsi... Non potevo mollare tutto. Non potevo abbandonare Teo, Andrea e tutti gli altri. Dovevo pensare ai miei figli, crescerli in un ambiente tranquillo, protetto!

    • Io non posso – sussurrai prima di scappare via piangendo.

     

     

    ANGOLO DELLE RECENSIONI :

     

     bf96 : Pregooooo :) commenta anke le anltre xD ti voglio bene

     

     Starfire_Grayson_95 : Ti rispondo quì xD Sono contenta che l'hai messa nei preferiti :D E ancora di più di averti preso alla sprovvista con i gemellini ! Continua a commentare mi raccomando ci sentiamo su facebook ciaoooooo :)

     

    LaSilvius  _ Hey grazieeeeeee :D cm : gipi_96@live.it sl k nn lo uso quasi mai hai facebook ?? Se no mx su msn xo dv ricordarmi come si fa ;)

     

     sTar__ : Anche io amavo Miley quando era cn la disney e devo dire si... si è proprio rovinata :( eppure  bf96 mi ha convinto a partecipare al concorso e così eccolo dentro la storia anche se in verità sn una fan sfegatata dei jonas brothers cm apparte quello xD Spero k ti sia piaciuto anche questo :) e ps : bellissimo anke il tuo !!

    Ritorna all'indice


    Capitolo 25
    *** capitolo 25 ***


    ECCOMI QUI' SENZA HANNAH MONTANA COME PROMESSO !!! :D SPERO CHE VI PIACCIA :) CIAOOOOOOOOO

    PS : MANCA POCO AL PARTOOOOOOOOOOOOOOOO

     

    25

     

    I mesi passavano velocemente, i miei genitori erano tornati a Venezia per lavorare, ma sarebbero stati presenti al parto, che ormai era alle porte. Maggio, il mese tanto atteso, stava arrivando. Io continuavo a riflettere sulla decisione che avevo preso di abbandonare il mio sogno. Decisione che non mi dava pace.

    La mia pancia, ormai enorme, non mi permetteva quasi di stare in piedi facendo crescere il mio nervosismo.

    Il cesario era stato programmato per giovedì 12 Maggio. Assieme a Teo, avevo frequentato tutte le lezioni dei corsi preparto e quindi, mi sentivo abbastanza tranquilla.

    Rosa, futura nonna, non la smetteva di pulire e addobbare l'appartamento al piano di sotto, quello che avevano sempre usato come magazzino ma che da quel poco che avevo capito, sarebbe diventato la nostra casa!

    Matteo, come i fratelli, era diventato molto protettivo nei miei confronti, e non mi lasciava sola un secondo. Mi piaceva essere viziata da loro, per di più i miei parenti continuavano a farmi visita seguiti a ruota dagli amici più stretti, sfortunatamente, però, potevano farlo solo quando c'erano manifestazioni, scioperi o ponti festivi.

    Quel giorno, con mio immenso entusiasmo, mi aveva telefonato Anna informandomi del suo imminente arrivo.

    Miky era appena partito per andarla a prendere alla stazioni, non vedevo l'ora di vederla!

    • Amore, come va? - Mi chiese Teo uscendo dal bagno.

    • Tutto bene, non vedo l'ora che nascano!

    • Mmm.... Senti, quando arriva Anna, hai voglia di andare a fare shopping? Dobbiamo ancora andare a comprare le culle e qualche altra tutina che ne pensi?

    • Tutine direi di no! Ma culle, cancellini e compagnia cantante direi assolutamente si!

    • Ok.. Allora speriamo che facciano presto.

    Sorridente accesi la televisione "Gossip girl" Da quanto non vedevo il programma. Nell'altra mia vita, quella di Venezia, era una delle mie serie televisive preferite, tanto che da piccola mi ero quasi presa una cotta per Chuck Bass !

    Ero a metà episodio quando la porta si aprì e Anna mi saltò al collo.

    • Bi!

    • Da quanto tempo!

    • E' si davvero tanto!

    • Senti, hai voglia di fare compere per i due piccolini ?

    • Volentieri !

    • Bene, allora andiamo. Sempre che Gregorio abbia tempo.

    • Certo che ce l'ho a patto che tu mi permetta di acquistare qualche cosa per i miei futuri nipotini. Voglio farvi un regalo tipo... mmm culle?

    • Grazie.

    Teo mi prese la mano e mi aiutò a scendere le scale, cosa che ormai mi risultava molto, ma molto, difficile.

    Arrivati a Dobbiaco ci dirigemmo veloci verso il negozio per bambini, dove ci dividemmo in un batter d'occhio.

    • Bi, come va con Teo?

    • Bene dai – Risposi non troppo convinta ricevendo un'occhiataccia dalla mia amica.

    • Sappiamo tutte e due che non è così .. che c'è che non va?

    Sospirai e abbassai lo sguardo. Non potevo nasconderle niente.

    • Non è che fra noi vada male. E' solo che ogni volta che parlo dei bambini sembra che non sia interessato.

    • Ma.. Non credo...è solo terrorizato!

    • Già.So che Teo ha paura dei bambini, ma essere un po' d'aiuto non lo ucciderebbe mica.

    • Stai tranquilla, sono sicura al cento per cento che Matteo crescerà appena li prenderà in braccio.

    • Grazie Anna, non permetterò che i bambini ci cambino e neppure che ci dividano. Sai, è buffo parlare di queste cose con te. Ti ricordi quando cercavi in tutti i modi di tenermi alla larga e lui faceva altrettanto, come una cretina, ero obbligata a inventarmi storielle idiote per vedervi entrambi di nascosto e adesso sei quì a dirmi stai tranquilla.. Non vi lascierete!

    • Effettivamente... Però a quel tempo, molte cose erano diverse. Pensavo fossi una bambina. Pensaci, avevi quanti, undici o dodici anni? Erano le prime cotterelle idiote. Non pensavo che a lui gliene fregasse di te. Ora, invece. Lo ha dimostrato il fatto che ha messo da parte il suo orgoglio e si è preso le sue responsabilità.

    • Hai ragione. Quel che conta in questo momento è che il mio sogno, cioè che i bambini abbiano il loro padre vicino, si realizzi ed è proprio quello che sta accadendo!

    • Sei forte ricordatelo! Qualunque cosa accada riuscirai a farcela e ad affrontarla.

    • Sai cos'è la cosa più difficile? E' essere immaturi all'inizio e dover crescere nel giro di nove mesi! Perdere amici, preoccuparsi di quello che dice la gente. Diventare adulto in un attimo. Sperando che il tuo partner sia allaltezza! Sono cresciuta troppo in fretta e voglio che cresca anche lui! E' chiedere troppo?

    Stavo parlando di getto. Ascoltavo le parole uscire dalla mia bocca senza neppure averlepensate, mi stavo sfogando! Sfogando come solo con le mie amiche riuscivo a fare! Mi era mancato un mondo il non farlo!

    • Scusa..

    Lentamente mi girai sentendo quella voce, Teo era appoggiato ad uno scaffale e mi guardava senza aprire bocca, mentre io mi sentivo un'emerita cretina.

    • No, non è colpa tua ... Sono io che do tutte le colpa a te .

    • Non essere stupida cucciola, Forse è questo negozio: ogni volta che entriamo qui dobbiamo chiarirci le idee. Ti ricordi, anche la volta scorsa con Andrea. Comunque, tornando ai fatti, mi dispiace per non averti aiutato, per essere scappato, ma avevo paura e più si avvicina il parto più ne ho!

    • Lo so amore. Lo so. Eppure ne ho tanta anch'io, ma ora cerchiamo queste benedette culle!

    • Si! E comunque scusami ancora !Avremo i nostri figli, perchè li vogliamo, non perchè siamo stati obbligati, anche se per ora mi sento un imbecille rincretinito !

    • Credo che crescerai appena lo prenderai in braccio, stai tranquillo!

    • Ci conto e adesso andiamo!

    Dopo aver fulminato Anna con lo sguardo, che continuava a fare la faccia da angioletto, anche se sapevamo entrambe che aveva fatto apposta farmi sfogare, avendo visto Matteo arrivare, l'abbracciai forte .

    Una signora con un bel sorriso, ci salutò allegramente.

    • Posso fare qualcosa per voi?

    • Si grazie, vorremmo vedere il reparto culle.

    • Certo. Allora, questi sono i nuovi arrivi, ci sono anche le culle gemellari - Io e Teo ci illuminammo di colpo, faceva proprio al caso nostro.

    • Bhe, direi che siamo molto interessati!

    • O bene, allora aspettate due gemelli?

    • Proprio così.

    • Venite, ve le faccio vedere.

    La stanza era davvero enorme, e al suo interno c'era di tutto!

    • Queste culle, possono essere usate fino ai tre anni.

    La commessa cominciò a farci vedere culle di ogni tipo. Certe avevano il tettuccio, altre le rotelline, ognuna aveva una cosa diversa, insomma. Quella che attirò la mia attenzione, però,era bianca e in legno chiaro e divisa a metà per poter permettere hai piccoli di stare vicini anche se separati.

    • Amore ti piace questa? - Chiesi indicandola.

    • Si è molto bella.

    • La prendiamo? - Chiesi speranzosa

    • Si. Però guarda che figata questa che va messa nell'angol !

    • Hem... Si mi piace, però per i miei gusti è troppo grande. Nel senso saranno due cuccioli microscopici e quì dentro si perderanno.

    • Ora che mi ci fai pensara hai ragione. Prendiamo quella che piace a te.

    Entrambi ci girammo verso Greg che aveva già tirato fuori il portafoglio.

    • Quanto costa?

    • Costerebbe duecentottanta, ma vi faccio uno sconto di trenta euro quindi duecentocinquanta!

    • Greg sei sicuro?

    • Eccome, al cento per cento, pago i !

    Dopo averla comprata, tornammo a casa e concludemmo la giornata fra chiaccherte varie per poi riaccompagnare Anna alla stazione.

     

     

    ANGOLO DELLE RECENSIONI :

     

     

    sTar__ : Si dai :) si vedrà xD :) ciaoooooo :D e ps : LA tua storia è proprio bellaaaa

     

     

    bf96 : Certo k abbiamo conosciuto Romolo ! Comunque anke io ti voglio bene

    Ritorna all'indice


    Capitolo 26
    *** capitolo 26 ***


    ECCO A VOI UN ALTRO CAPITOLO NON AGGIUNGO ALTRO ;)

     

     

    26

     

    La data che avevamo programmato per il parto cesario era il dodici maggio, per cui, quando il mio utero iniziò a contrarsi, avendo partecipato al corso pre-parto, ed essendomi documentata parecchio, aspettai che Teo tornasse a casa da scuola per dirgli che, forse, i nostri piccolini stavano iniziando i loro primi tentativi di fuga verso il mondo esterno. La mia calma era data dal fatto che le contrazioni erano molto lievi e, pur essendo vicine tra loro, non erano per niente regolari.

    Dopo l’arrivo di Matteo, però ero certa che andare all’ospedale fosse la cosa più giusta da fare: in quella fase meglio un viaggio a vuoto che arrivare troppo tardi!

    • Amore, chiama subito Gregorio .... ho bisogno di andare a fare una visita e anche molto velocemente

    • Certo .... Ma che sta succedendo ?

    • Non lo so di preciso, ma chiama Greg e digli di fare presto ti prego !

    • Va bene aspetta qui.

      Lo vidi scendere le scale due a due era veramente terrorizato! Cinque minuti dopo Gregorio mi aiutava a scendere, mentre Teo, ci seguiva con il borsone.

      Appena scesi dalla macchina mi girai verso Teo e con un'espressione di panico sussurrai

      - Amore, non prendere il borsone che magari è solo un falso allarme.

      Detto questo, mi incamminai verso l'ospedale, peccato però che una contrazione molto forte mi costrinse a sedermi nella sala di attesa, mentre Gregorio spariva alla ricerca di un'infermiera.
      Un’ostetrica molto giovane e gentile mi si avvicinò

    • Riesci a camminare o devo chiamare una barella?

    • No no ce la faccio non si preoccupi – risposi seguendola .

      Ci dirigemmo verso una stanza tutta bianca, l'ostetrica, cominciò a visitarmi, aveva una faccia molto strana quindi con una paura pazzesca la guardai negli occhi

    • C'è qualcosa che non va?

    • Più o meno. Il tracciato evidenzia delle contrazioni, quindi, il processo di dilatazione è già in atto, ma per fortuna sei ancora in uno stadio iniziale. Come avevamo deciso dovrai sottoporti al taglio cesario per il semplice fatto che uno dei due piccoli non è nella posizione giusta e comunque, sei ancora troppo giovane per provare così tanto male e non riusciresti a spingere per due parti di seguito.

    Impallidii. Quella risposta aveva suscitato in me un insieme di emozioni contrastanti come euforia e terrore, felicità e panico: capii che si stava avvicinando il momento e questo mi metteva ansia.

    L' ostetrica andò a chiamare le infermiere e gli anestesisti ed il mio ginecologo.Mi preparano all’intervento: denudazione, depilazione e vestizione

    Teo, intanto, aspettava fuori con Gregorio che continauava a fare telefonate a tutti.

    Per un attimo le sensazioni furono di profonda amarezza delusione: mi sentivo incapace di fare nascere i miei figli, mi dispiaceva di non poter vivere l’esperienza di partorire naturalmente. L’unica cosa che non mi faceva paura era l’intervento in sé, perché continuavo a ripetermi che, fra poco, avrei conosciuto i miei piccolini.

    Una volta entrata in sala operatoria, il primo passo era l’anestesia spinale.

    Teo, era vicino a me. Lo avevo convinto ad entrare e questo mi rendeva davvero felice e molto più sicura dato che la sua presenza mi dava sicurezza.

    Seduta sul lettino, abbracciando un cuscino, iniziarono a disinfettarmi la schiena, poi una piccola puntura di preanestesia e infine ecco l'anestesia.
    Subito mi hanno sdraiato e l'anestesia in circa otto minuti ha cominciato a fare effetto. Continuavo a sudare e così hanno pensato di iniettarmi dei tranquillanti!

    Comunque, una volta eseguita quella, tutto è andato bene, sentivo che trafficavano dentro di me, ma senza alcun dolore, era quasi piacevole percepire i movimenti dei bambini man mano che i medici procedevano con il taglio. Ed ecco che, ad un certo punto, mio figlio ha lanciato il suo primo straordinario urlo! L'ho visto ancora tutto bianco e lo hanno portato al papà per le prove e per lavarlo.

    Non so descrivere bene l’emozione ma è stata talmente forte che per un attimo ho smesso di respirare dalla gioia: mio figlio era venuto al mondo e lo stava dicendo a tutti!

    Subito dopo, ho sentito l'urlo del mio secondo piccolino e anche questa volta trattenni il respiro!

    Dopo i numerosi commenti sui miei pargoletti me li hanno mostrato soltanto per un attimo, da lontano,erano stupendi!
    R
    icordo solo due ammassi grigi e urlanti che chiedevano disperatamente spiegazioni per quell’improvviso cambiamento di residenza!

    Ci hanno messo ancora circa 45 minuti per ricucirmi. Fatto anche questo e disinfettata del tutto finalmente dopo la mia dura insistenza me li hanno appoggiati sul petto e io ho iniziato a piangere come una fontana, incredula che tutto cio' stesse davvero accadendo...Sfortunatamente co l'arrivo di un' infermiera i miei bambini vengono portati in culla.

    • Ti piacciono? - Mi chiede la dottoressa con un bel sorriso.

    • Si un mondo! Però ne ho visto solo uno.

    • Bhedai, non ti preoccupare, fra un po' potrai stritolarli fra le tue braccia! Adesso, devi stare un paio d'ore in sala post parto con il tuo ragazzo e i bimbi, ma aspetta ancora un oretta prima di prenderli in braccio mi raccomando.

    • Ok grazie!

    Cinque minuti dopo arriva un'infermiera che mi porta in camera dove tutti mi attendono.

    Quando l’effetto dell’anestesia è finito, il taglio, che fino a quel momento non avevo percepito, ha cominciato a farsi sentire e il dolore è diventato sempre più incessante e sempre più forte, amplificato dalle contrazioni che ancora continuavano, senza sosta, ma non me ne importava niente, il parto è magnifico e la gioia che ho provato ad avere questi bambini è stata sopra ogni limite umano. Io non ci credo ancora... Avevo vietato a tutti sia di vedere i piccoletti sia di entrare, volevo riposarmi un po' e farglieli conoscere di persona!

    Finalmente, dopo un po' sono riuscita a controllare il dolore al meglio. Neanche il tempo di chiamarlo che ecco arrivare Matteo con in braccio uno dei miei piccolini, silenziosamente si è seduto vicino a me e baciandomi con leggerezza me lo ha fatto vedere. Io sono rimasta a bocca aperta cominciando a piangere senza sapere bene il perchè. Mille pensieri affollavano la mia mente! Non ci potevo credere, quel'esserino li era mio, si solo ed esclusivamente mio e di Teo! Rido al pensiero che Matteo si sia fatto un po' coraggio e sia stato nel travaglio con me, e che appena è nato il piccolo sia entrato in sala parto tutto euforico con il primogenito in braccio ed emozionato e passava lo sguardo da me al nanerottolo. Anche lui incredulo di essere papa'.

    • Lui chi è? Jacopo o Marco? - Mi chiese sorridendo

    • Non lo so aspetta un secondo – girai la testa di lato

    • Greg , vai a chiamare Andrea per favore? - Chiesi vedendo spuntare la testa del mio fratellone dallo spiraglio della porta socchiusa.

    • Si certo.

      Il mio nanetto entrò saltellando nella stanza e guardò il nipotino

    • E' bellissimo come si chiama?

    • Non lo so, scegli tu. Chi è lui: Jacopo o Marco?

      Sorpreso come non mai guardò il fratello aspettandosi una mano, per fortuna con un sorriso gli fece segno di si con la testa

    • Io direi che è Marco.

    • Perfetto allora, ciao Marco.

    • Amore lo vuoi prendere in braccio così vado a prendere Jacopo?

    • Si, non vedo l'ora.

      Ero un po' spaventata, avevo paura di farlo cadere o altro, ma comunque avrei dovuto affrontare l'impresa.

      Mentre me lo metteva in braccio, il mio cucciolino si svegliò, mi guardò intensamente negli occhi, con i pugni chiusi, io lo salutai sorridendo felice e gli accarezzai, con l'indice, la guancia sinistra. Gioia infinita e paura,la consapevolezza che davvero ero riuscita a donare una vita o meglio due! In quel momento mi sono sentita davvero MAMMA. Finchè avevo avuto i piccoletti in grembo vivevo la maternità come qualcosa di astratto e non ancora mio, ma quando l'ho preso in braccio mi sono detta "ma quello è mio figlio!".

      La testolina ancora un po' rossa era davvero minuscola, morbidi capelli di un colore misto fra il biondo e il castano la ricoprivano, mentre due manine forti forti mi stringevano il dito. Mi piaceva!

      Quello era mio figlio! Il mio bambino! Il bambino più bello del mondo!

      I nostri sguardi si incrociarono lasciandomi decisamente a bocca aperta.

    Gli stessi occhi del papà due occhi ghiacciati, stupendi!

    Matteo rientrò nella stanza con un altro fagottino lo guardai attentamente era davvero identico al fratello solo che piangeva come un matto. Come avevamo potuto pensare di farli scomparire abortendo? Come ci era saltato in mente? Sorrisi e baciai Teo dolcemente, un bacio sincero, dolce, carico d'amore!

    Pian piano, la stanza si riempì di persone.

    • Sono veramente stupendi!

    • Grazie mamma o meglio Nonna!

    • E di cosa? E' la verità e sono veramente bellissimi, anche se avrei preferito aspettare ancora un po' prima di essere chiamata nonna, ma dicci una cosa chi è uno e chi è l'altro?

    • Lui è Jacopo dissi indicando il piccolino che ancora dormiva in braccio al papà e lui ,Marco che a quanto pare, non dormirà molto visto che da quello che mi hanno detto è sempre sveglio – risposi facendo scoppiare tutti a ridere .


     

    DI SOLITO NON SCRIVO MAI ALLA FINE MA VOLEVO CHIEDERE ANCHE A QUELLE PERSONE CHE LEGGONO E NON COMMENTANO DI RECENSIRE ALMENO QUESTO CAPITOLO !

    VOLEVO SOLO INFORMARVI CHE

    HO DECISO DI CONTINUARE LA STORIA CONTENTI ???

    :D SPERO DI SI XD
    MOLTI MI HANNO SUGGERITO DI SCRIVERLA SU UN'ALTRA PAGINA E A MALINCUORE CREDO CHE SIA MEGLIO FARE COSI QUINDI MI RACCOMANDO METTETE ANCHE "SONO INCINTA 2 " NELLE VOSTRE STORIE PREFERITE E COMPAGNIA CANTANTE ! :D

    http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=646105&i=1


     

    ANGOLO DELLE RECENSIONI :

     sTar__ : Hey eccomi qui scusa il ritardo :( Spero che non ci siano troppi errori ! ;) e hai visto che sono nati xD

     

     Little_Angel_ : Grazie per tutti i complimenti e per tutti i consigli davvero ! Cercherò di ascoltarli tutti !

    Ciao e spero che questo capitolo ti sia piaciuto ! :D

    malvine : eCCOMI QUì :) SPERO CHE SARAI CONTENTA DI QUESTA DECISIONE E MI RACCOMANDO COMMENTA QUALCHE VOLTA ! :d

    KatiaLee : cONTINUO NON TI PREOCCUPARE ! uN BACIO ANCHE A TE CIAOOOO

    Starfire_Grayson_95 : è SI Xd ME L'ERO PROPRIO CHIESTA ! :d CI CONTO ALLORA CONTINUA A SEGUIRMI

    emabel : sARA' FATTO ! ;D CIAOO

    sTar__ : sONO CONTENTA E' PROPRIO QUELLO CHE CERCAVO DI OTTENERE ! HO SEGUITO IL TUO CONSIGLIO !

    GENEViEVE___ : GRAZIE ! :d SPERO CHE CONTINUERAI A LEGGERE E IO CERCHERO' DI FARE MENO ERRORI ! :d

    fs_rm : sONO ONORATA XD MI FA MOOOOLTO PIACERE ! :d 

    Ritorna all'indice


    Questa storia è archiviata su: EFP

    /viewstory.php?sid=597987