another twilight story

di anacleto_96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** arrivo a Forks ***
Capitolo 2: *** Jake e raccomandazioni... ***
Capitolo 3: *** Angelo ***
Capitolo 4: *** mi sento osservata ***
Capitolo 5: *** quegli occhi ***
Capitolo 6: *** L'amo ***
Capitolo 7: *** conoscersi ***
Capitolo 8: *** non è possibile ***
Capitolo 9: *** un battito impossibile ***
Capitolo 10: *** ispirazione ***
Capitolo 11: *** pomeriggio insieme ***
Capitolo 12: *** disegno ***
Capitolo 13: *** ti voglio bene ***
Capitolo 14: *** la gara ***
Capitolo 15: *** posso dormire con te? ***
Capitolo 16: *** strano risveglio ***
Capitolo 17: *** spiacevoli incontri ***
Capitolo 18: *** vendetta ***
Capitolo 19: *** shopping!! ***
Capitolo 20: *** momento magico ***
Capitolo 21: *** altalene ***
Capitolo 22: *** riflettere ***
Capitolo 23: *** buon giorno ***
Capitolo 24: *** il vuoto è stato riempito ***
Capitolo 25: *** cambio orario ***
Capitolo 26: *** rivelazioni ***
Capitolo 27: *** ti amo vampiretta ***
Capitolo 28: *** Carlisle ***
Capitolo 29: *** godiamoci il presente ***
Capitolo 30: *** fidanzato?! ***
Capitolo 31: *** presentazioni ***
Capitolo 32: *** coccole notturne ***
Capitolo 33: *** visita inaspettata ***
Capitolo 34: *** inaspettato ***



Capitolo 1
*** arrivo a Forks ***


  Pov Jasper

Ed eccoci qui, sul volo Phoenix-Port Angeles… Presto saremo tornati a Forks da papà. I nostri genitori avevano divorziato quando eravamo piccoli e siamo stati affidati alla mamma. Bella era entusiasta: adorava papà e amava il freddo di Forks.

Io e Bella siamo gemelli, anche se non ci assomigliamo per niente: lei bruna, occhi verdi, alta e semplicemente fantastica;  invece i miei capelli sono biondo cenere e al sole hanno dei riflessi color miele, occhi azzuri, muscoloso al punto giusto e, lasciatemelo dire, incredibilmente figo.
Però in comune abbiamo parecchie cose: il carattere estroverso e solare, la nostra passione per le auto e l’attaccamento a tutto ciò che è incredibilmente freddo e umido. La mamma dice che non è normale per due ragazzi che abitano in uno dei posti più assolati d’America essere entusiasti ogni qualvolta piove, nevica o c’è semplicemente freddo.


Si prega di allacciare la cinture, il volo atterrerà tra 15 minuti” sarà meglio svegliare Bella..

“Tesoro,si atterra tra poco,su sveglia”

“Jaspi ti prego, ancora due minuti” la mia dormigliona,ma quanto le volevo bene?

“No no signorina, su svegliarsi”

“Antipatico” ecco un’altra caratteristica di mia sorella, nessuno può resistere ai suoi occhietti da castoro maltrattato…

“Mi vuoi bene anche per questo,no?”

“Purtroppo si” ah,la mia sorellin… ASPETTA! Purtroppo?!?

“Scusa cosa hai detto?”

“Scherzavo” ecco lo sbuffo e il solito bacetto.

Poi successe tutto di corsa, l’aereo che atterrava, Bella che schizzava fuori e correva da papà e io che ancora scioccato recuperavo le valigie.

“Jazz, figliolo, vieni qui fatti abbracciare!” ed ecco mio padre: al lavoro il burbero capo della polizia, nella vita il papà più fantastico del mondo.

“Ciao papi, no sai quanto ci sei mancato” era vero, il nuovo marito della mamma mi piaceva,ma non avrebbe mai potuto sostituire papà.

“Jaspi ha ragione,ho un sacco di cose da raccontarti papà: ti ricordi di Jennifer? Su te ne ho parlato più di una volta, bene lei…” ed ecco Bella che entrava in modalità pettegola. Per tutto il viaggio non fece altro che parlare, saltare da una parte all’altra dell’auto e cantare tutte le canzoni che passavano alla radio.

 Finalmente imboccammo il vialetto di casa Swan e papà parcheggio. Notai con piacere che i nostri gioiellini erano già arrivati: la mia Aston Martin V12 Vantage e la BMW M6 Coupé di Bella. Andavo pazzo per le auto sportive e veloci, è una mania che ho da quando ero alto come un puffo.

“Bene ragazzi, su sistematevi che poi vi porto a mangiare una pizza”

“Okay papà, Jaspi mi porti tu su le valigie vero? Grazie fratellino” cosa? Era forse impazzita? Pesavano almeno 30 chili l’una le sue valigie!

“Tranquillo Jazz ti aiuto io” meno male che c’era papà a darmi una mano..

Chissà perché ma avevo la sensazione che Forks ci avrebbe riversato non poche sorprese.

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Capitolo 2
*** Jake e raccomandazioni... ***


pov Bella

Ero a Forks!!! Adoro questa città per il verde, il perenne maltempo e mio padre. Avevo passato gli ultimi giorni a preparare valigie, scatoloni e tutto ciò che di mio c'era a Phoenix. Non vedevo l'ora di tornare qui a Forks, non mi piaceva Phoenix: troppo calda, movimentata e troppo caotica. Adesso ero in camera mia a sistemare i vestiti.. Tra due giorni sarebbe iniziata la scuola, non vedevo l'ora! Adoro fare amicizia e stare in compagnia.

"Bella hai finito?"

"Si arrivoo!" saremo andati a mangiare da Billy e Sarah, erano gli unici con cui avevamo tenuto i contatti; infatti loro figlio Jacob era il mio migliore amico.

"Su Bella non vorrai fare aspettare il tuo Jake"

"Papà smettila di prendermi in giro!" tra lui e Jaspi non si chi mi prendeva in giro di più.

Saliti in macchina ci dirigemmo a La Push, l'unico luogo di Forks col mare. Neanche il tempo di scendere dalla macchina che una montagna di muscoli mi stritolò.

"La mia principessa! Quanto mi sei mancata! Non vedevo l'ora che quell'aereo atterrasse!" Jake,quanto mi era mancato? Ci sentivamo tutti i giorni, ma non era come averlo con me. Finalmente saremo andati a scuola insieme! Non vedevo l'ora!

"Ciao Jake! Ma ci pensi? Io, te e Jaspi alla conquista di Forks"

"Non costringetemi ad arrestarvi"

"Tranquillo papà, terrò io a cuccia questi due" il mio Jaspi.. È sempre stato il più responsabile tra i due.

"Adesso andiamo a mangiare, altrimenti si fredda tutto" Sarah era una cuoca fantastica, ogni volta che venivo a Forks tornavo sempre con due chili in più a casa per causa sua.. Adesso abitando qui sarei diventata un barilotto.

"Bella, Jazz vi va una passeggiata sulla spiaggia?"

"Ovvio Jake" ci dirigemmo tutti e tre sulla spiaggia, era stupendo il mare quella sera: la luna creava dei riflessi argentati sulle onde e l'odore di salsedine dominava l'aria prepotente.

"Allora Jake c'è qualcosa che dovremmo sapere sui nostri nuovi compagni?"

"La lista è lunga ragazzi: come prima cosa, Bella cerca di tenerti lontano da Jessica Stanley: è l'ochetta della scuola; secondo punto, Jazz io e te ci divertiremo molto"

"Perchè?"

"È pieno di ragazze carine a scuola" e te pareva... "Punto tre, a scuola ci sono dei ragazzi un po' strani"

"Strani in che senso?"

"Non fraintendetemi, sono simpatici e anche molto socevoli; ma hanno qualcosa di strano, non mangiano mai e poi sono incredibilmente freddi"

"Chissà perchè ma mi attraggono.. A te no Jaspi?"

"Si, mi incuriosiscono" io e Jazz eravamo sempre sulla stessa lunghezza d'onda, ci capivamo con uno sguardo..

"Ragazzi su si torna a casa!" Papà si stava sgolando, meglio andare se non volevamo che avesse mal di gola per il resto della settimana. Arrivata a casa mi sdraiai sul letto e continuai a pensare a questi ragazzi misteriosi.. Li avrei conosciuti a tutti i costi.

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Capitolo 3
*** Angelo ***


Ciaoo ragazze, scusate se pubblico già il terzo capitolo,ma stavo pensando a questa storia già da molto e sono piena di idee. Voglio ringraziare chi ha recensito e tutte quelle che hanno aggiunto la mia storia alle preferite, a quelle da ricordare e alle seguite... Grazie mille davvero.. Adesso vi lascio al cap


pov Jasper

Mmm... Sono sicuro, sto sognando, davanti a me c'è la ragazza più bella che abbia mai visto: capelli nero corvino, bassa e bellissima... Ma ciò che più mi colpisce sono i suoi occhi, sono oro; splendono, mi trasmettono calore, protezione... Si avvicina, mi sta sorridendo... È un angelo, un bellissimo angelo...

Allunga una mano, mi accarezza prima i capelli e poi una guancia; mi volto e le bacio il palmo, ha un sapore delizioso.

Il suo è un tocco freddo, ma mi trasmette un calore che mai avevo provato in vita mia. Sono sicuro, mi stanno andando a fuoco le guance; okay adesso svengo...

Voglio toccarla. Allungo una mano,le sfioro una guancia; lei sorride... È così bello il suo sorriso; la sua pelle è velluto sotto le mie mani, morbida e fredda... Ho capito, è il mio Angelo. O forse sarebbe meglio dire che io sono suo. Le appartengo, è una cosa che sento dentro. Io sono suo e lei è mia. Ci apparteniamo.

Gli occhi mi cadono sulle sue labbra: bellissime e rosse. Le voglio, però lei è troppo bella anche per me. Ma lei sembra chiedermelo con lo sguardo, vuole che io la baci. Ho deciso la bacio. Ci stiamo avvicinando, lei poggia la sua fronte sulla mia. Riesco già a sentire il suo profumo alla vaniglia.. Le nostre labbra si stanno per sfiorare..

"Sveglia Jaspi!" COSA?! Okay da oggi sarei diventato figlio unico.

"Bella! Come ti viene in mente di svegliarmi così? Stavo.." che faccio? Le racconto dell'Angelo o no?

"Stavi?" su Jasper, è Bella... Le hai sempre raccontato tutto...

"Stavo sognando" le raccontai tutto il sogno. Mi guardava curiosa e ogni tanto annuiva. Sapevo che Bella mi avrebbe capito.

"Jazz è bellissimo"

"Sarebbe stato ancora più bello se tu non mi avessi svegliato"

"Scusa... Ma mi farò perdonare, lo giuro" non mi piaceva il suo sguardo, quando mi guardava così sapevo che mi sarei ritrovato nei guai...

"E come pensi di fare?"

"Troverò quest'Angelo"

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Capitolo 4
*** mi sento osservata ***


  ciao ragazze, volevo pubblicare domani ma ho già due capitoli pronti e non ho resistito.. ero curiosa, che ne pensate del mio modo di scrivere? e la mia storia? scusate adesso vi lascio al cap


pov Bella

Scendemmo giù e io iniziai a preparare la colazione. Continuavo a ripensare all'Angelo del mio fratellino

"Parlami di lei"

"Cosa?"

"Mi hai raccontato com'era fisicamente e che ti ho interrotto sul più bello. Ma che sensazioni ti dava?"

"Mi sentito protetto, amato, era una sensazione magnifica. Sentivo di essere suo e lei era mia! Ti rendi conto Bella? Quell'Angelo era solo per me... Mi ha accarezzato una guancia e ho sentito un calore improvviso propagarsi per tutto il corpo, credevo di svenire; non ti immagini neanche che sensazioni mi ha trasmesso: amore, tenerezza, protezione, calore, dolcezza..."

"Jaspi sembri innamorato" cavolo, mio fratello non aveva mai parlato così di una ragazza! Amore? Dolcezza? Erano parole che mai avevo sentito uscire dalla sua bocca quando parlava di ragazze...

"Se ti dicessi che lo sono mi prenderesti per pazzo?"

"Secondo me esiste questa misteriosa ragazza, e il fatto che tu l'abbia sognata proprio stanotte mi fà pensare che lei sia qui a Forks; quindi la troverò"

"Bella era solo un sogno, un bellissimo sogno"

"Ti dico che esiste, deve esistere" Jazz era cotto, ma proprio tanto.. Doveva esistere questa ragazza, io dovevo trovarla; avrei fatto di tutto per vedere Jazz felice e se questa ragazza era ciò che lo avrebbe reso tale,bene l'avrei scovata.

"Certo che quando ti ci metti sei più testarda di un mulo,vuoi cercarla? Bene cercala, ma io terrò d'occhio tutto, non oso pensare ai casini che potresti combinare"

Gli feci una linguaccia e lui mi abbraccio.

"Che facciamo oggi?" aveva ragione... Che avremmo fatto oggi? Jake aveva un impegno a Seattle e papà era a lavoro.

"Non so Jazz, che ti andrebbe di fare?"

"Stavo pensando che oggi non fà molto freddo, ti andrebbe di andare a farci due tuffi a La Push?"

"Si!!! Vado a mettermi il costume!" adoravo nuotare, in acqua mi sentivo una sirena; non dovevo concentrarmi su niente, dovevo solo nuotare, nuotare e nuotare...

"Vai a prepararti, sparecchio io" era un angelo, un bacino in questi casi è d'obbligo.

Salita in camera mia mi fiondai sulla valigia con dentro le cose estive. Che costume mettevo? C'era quello rosa con i pallini argentati, quello oro, quello blu e bianco, quello...

"Bella mettitene uno a caso!"

"Ma come... Come facevi a sapere che ero indecisa su cosa mettere?"

"Ti conosco come il cassetto dei miei calzini, Bells"

Alla fine optai per quello rosa e preparata la borsa con asciugamani, creme varie e il mio immncabile libro, partimmo. Arrivati salimmo sullo scoglio più alto mentre sentivo l'adrenalina scorrere veloce nel mio sangue. Era una sensazione magnifica, anche per questo amavo le auto veloci; più veloci erano, più adrenaliva mi saliva e più mi sentivo bene.

"Al tre ci tuffiamo okay? uno-due-tre!" sentivo il cuore scoppiarmi per la troppa adrenalina, l'avevo già fatto altre volte ma ogni volta era sempre come la prima...

Dopo una nuotata ci stendemmo sugli asciugamani e mentre io leggevo, Jasper si addormentò; speravo che riuscisse a terminare il sogno dell'Angelo..

Eravamo lì da un po', ma più passava il tempo più mi accorgevo che qualcosa non andava, mi sentivo osservata...

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Capitolo 5
*** quegli occhi ***


  pov Edward

Ero a caccia con Alice, non mangiavo da settimane e stavo per sclerare.

"Eddy è il quinto cervo che divori!"

La ignorai e continuai la caccia, avevo fame, e negli ultimi giorni le sue visioni mi rendevano inquieto: ero abbracciato alla ragazza più bella del mondo; non riuscivo bene a vedere il viso, ma i suoi occhi sì. I suoi occhi mi colpirono, erano verdi come smeraldi, non vedevo degli occhi così da... Da quando mia madre era morta, anch'io da umano avevo gli occhi verdi ma non così brillanti... Quegli occhi... Ogni qualvolta chiudevo i miei vedevo i suoi, mi guardavano con uno sguardo pieno di... Amore? Era un sentimento che non avevo mai provato, Carlisle mi aveva trasformato quando ero troppo giovane. Non ce l'ho con lui per questo, gli sono grato di avermi trasformato e solo che.. Sento sempre un vuoto all'altezza del cuore e sono sicuro che sia incolmabile.. Ho spesso letto libri d'amore e devo ammettere che qualche volta ero geloso, anch'io volevo provare quei sentimenti, anch'io volevo qualcuno da amare..

I mie pensieri vennero interrotti da urletti e risate, che stava succedendo? Mi spostai un po' più in là, venivano da La Push. Mi avvicinai il più possibile per non superare il confine, quello stupido confine che i Quileute terrorizzati a morte hanno imposto. Non tutti i Quileute però erano antipatici, Jacob ad esempio, era simpatico.

Trovato uno spiraglio tra due abeti mi misi a osservare, erano un ragazzo e una ragazza.. Ero intento a tornare sui miei passi quando la ragazza si girò.. Quegli occhi.. Era lei, ne ero sicuro.. Lo stesso taglio, le stesse sfumature e quella scintilla di gioia.. Era lei.

"Ed che guardi?" Aly si avvicinò e resto incantata.

"Alice che hai?"

"Lui, è sempre nelle mie visioni" stava indicando il biondino accanto alla ragazza "Sono sicura che sia lui, Ed... O c'è lui o c'è la tua moretta"

"Aly, mi sa che questa volta è quella buona che ci sistemiamo" lo speravo, volevo amare e essere amato...

Io e Aly eravamo gli unici single di casa Cullen, avevano provato a farci mettere insieme tra di noi, ma per me lei era solo una sorella.

Tornai a concentrarmi sulla ragazza, si era sdragliata a pancia in giù e stava leggendo un libro. All'improvviso non avevo più fame, il mio interesse era concentrato su di lei, sarei rimasto lì a guardarla per il resto del pomeriggio.

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Capitolo 6
*** L'amo ***


ciaoooo ragazze! ecco il nuovo cap, non mi convince molto ma lo pubblico lo stesso, ditemi che ne pensate.. un kiss


pov Jasper

Mi sveglio incredulo, fuori è ancora buio, una gelida carezza mi ha svegliato. Non è possibile, l'ho sognata di nuovo. O forse non era un sogno; l'aria profuma di lei, mi sembra di sentirla,percepirla... Lei è in me. L'amo.

Il mio Angelo continua ad apparirmi, la vedo in ogni istante della giornata; giorno, notte ormai li confondo.. Non mi basta più vederla in sogno, ho bisogno di lei sempre, in continuazione; è l'aria che respiro, è il battito del mio cuore. L'amo.

Quante volte vorrei che fosse vera? Quante volte ho chiesto che questo Angelo si materializzasse davanti a me? Vorrei poterle parlare, vorrei sentire la sua voce.. Ma è solo un sogno. Ma perchè la sogno? Perchè mi appare in continuazione? Esiste? Mi sta cercando? Vuole dirmi qualcosa? Tante domande e poche certezze, anzi soltanto una: l'amo.

Sono completo quando mi appare, lei è una parte di me che mi è stata rubata tanto tempo fà. Adesso la rivoglio, è MIA. Ho vissuto 17 anni senza vederla, senza parlarle, senza toccarla. Sono stanco, ridatemela. Mi guardo intorno e.. Aspetta.. La sedia era messa così prima che mi addormentassi? Deve essere entrata Bella a cercare qualcosa.. Devo smetterla di prendermi in giro, so che era lei, era l'Angelo. Ho sentito la sua fredda carezza, il suo stupendo profumo.. Deve essere lei. Mi alzo, mi avvicino alla sedia, la sfioro.. È fredda.. Non è un freddo qualunque, lo riconosco.. È il suo freddo. Lei è stata qui, il mio cuore lo sente perchè... L'amo.

Respiro e vaniglia sale prepotente al mio naso, è il suo odore.. Lei è stata qui. Ne sono sempre più convinto. Mi avvicino alla scrivania, è in ordine ma.. Sono sicuro che lei ha toccato ogni cosa, era curiosa. Adesso sorrido. L'amo.

Torno a letto, chiudo gli occhi e la vedo, è bellissima mentre fruga tra le mie cose: la vedo avvicinarsi a Dudu, l'unico peluche al quale sono affezionato; la vedo sfogliare gli album delle foto, soffermarsi su quelle più buffe e sorridere; la vedo rovistare nei cassetti cercando di non fare rumore; e infine la vedo avvicinarsi, vorrebbe accarezzarmi una guancia ma ha paura.. Amore mio non avere paura, io sono tuo. Mi sfiora e.. Io mi sveglio.. Deve essere andata così poco fà.. Mi rialzo, vado alla finestra, è aperta.. Sei entrata da qui? Allora tu voli, lo sapevo che eri un Angelo, con delle bellissime ali. Mi affaccio, l'aria sa di te, orai tutto ha il tuo odore, il tuo sapore.. Sono sicuro che tu sia qui fuori, ma non ti avvici, perchè? Hai forse paura? Ho deciso, mi faccio coraggio e te le dico "Angelo, so che sei qui, non avere paura, presto saremo di nuovo insieme, io e te siamo una sola cosa. Tranquilla ti troverò perchè TI AMO"

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Capitolo 7
*** conoscersi ***


  pov Bella

Oggi sarebbe cominciata la scuola, ero emozionatissima! Tra dieci minuti sarebbe arrivato Jake per andare insieme a scuola e quel dormiglione non si era ancora svegliato.

"Jasper Swan scendi subito da quel letto o ne pagherai le conseguenze"

"A si? E quali sarebbero?" era talmente addormentato da non rendersi conto con chi stava parlando? Nessuno parla a Isabella Marie Swan in questo modo, era curioso di sapere le conseguenze? Bene gliele avrei mostrate.

Scesi in cucina e aprii il rubinetto su ''acqua gelata'', nel frattempo che l'acqua scorreva cercai un secchio bello grande e dopo averlo riempito d'acqua misi dentro anche qualche cubetto di ghiaccio.. Perfetto, adesso avremmo potuto tenere un pinguino dentro quel secchio data la temperatura dell'acqua. Salii in camera sua e lo avvertii per l'ultima volta.

"Jasper ti do tre secondi per scendere da quel letto!"

"E vattene!" a si?

Mi avvicina e gli gettai il secchio pieno d'acqua addosso, lui saltò in piedi e si mise a urlare parole sconnesse.. Mai mettersi contro Isabella Swan, l'avevano imparato a loro spese le ochette della mia vecchia scuola.

"Bella ma sei scema!! Mi verrà una polmonite!"

"Ti ho soltanto risparmiato il tempo della doccia, e adesso che sei bello fresco e lavato vestiti!"

"Me la pagherai strega"

Scesi sorridendo vittoriosa, e dopo poco arrivò anche lui col suo broncio. Non riuscii a trattenermi e scoppiai a ridergli in faccia, nel frattempo arrivo anche Jake e saliti sulla v12 di Jasper andammo a scuola. Arrivati a scuola tutti gli occhi erano puntati su di noi.. Ma che avevano tutti? Ti prego non mi dire che avevo dimenticato i pantaloni! Mi guardai velocemente ed era tutto apposto. Forse stavano guardando la macchina, no? Ci spostammo e il loro sguardo si spostò, seguendo la nostra traiettoria. Fantastico stavano guardando noi. Onestamente la cosa non mi dispiaceva, adoravo stare al centro dell'attenzione e essere sotto gli occhi di tutti. Sorridendo per l'attenzione già guadagnata ci dirigemmo in segreteria per ritirare gli orari.

"Quante ore abbiamo in comune?" volevo passare più tempo possibile con Jazz e Jake, siamo sempre stati molto uniti. Addirittura da piccoli ci chiamavano ''i tre moschettieri''.

"Abbiamo tutti e tre insieme solo letteratura; poi con me hai algebra, trigonometria e storia; con Jazz hai ginnastica e spagnolo; e da sola hai invece biologia e arte" dai, solo due materie da sola.. Non era la fine del mondo.

"Bene, adesso ho biologia ragazzi, ci vediamo dopo a letteratura" detto questo mi avviai in classe e mi misi nel posto più strategico della classe, in fondo nell'angolo.

Una calca di studenti stava entrando e io guardavo curiosa chi sarebbe stato il l mio compagno di banco.. Ad un tratto entrò un dio greco, alto, muscoloso ma non eccessivamente, capelli ramati, carnagione lattea e due splendidi occhi oro che si guardarono un po' intorno e poi puntarono su di me.. ODDIO!! STAVA VENENDO QUI!! Calma Bella, respira, è solo un comune, bellissimo, splendido ragazzo.. Mi sorrise e si sedette accanto a me, mi allungo una mano.

"Piacere Edward Cullen"


pov Edward

Oggi sarebbe iniziata la scuola e molto probabilmente avrei rivisto quella ragazza. Sentivo che sarebbe diventata essensiale, che avrebbe riempito il mio vuoto.. O almeno era quello che speravo. Avevo scoperto che non riuscivo a leggerle nel pensiero e la cosa mi intrigava e infastidiva contemporaneamente..

"Dai Ed che facciamo tardi!" anche Alice era impaziente di andare a scuola, aveva passato una notte a vedere dormire il suo biondino.. Non so cosa sia successo di preciso, ma Alice è tornata.. Felice? Si era felice.

"Arrivo!" salimmo tutti sulla mia Volvo, io e Aly davanti ed Emm e Rose dietro; loro sono gli altri nostri due ''fratelli''..

Quando entrammo stavano tutti parlottando di qualcosa, cercai di sintonizzarmi sui pensieri di qualcuno..

"Ma l'hai vista quella? Cavolo era fantastica, e poi che corpo"  era Newton, ma di chi stava parlando? Cercai di trovare un'immagine nei suoi pensieri e.. Ma era lei! La ragazza dagli occhi verdi! Un fioto di veleno mi risalì la gola e mi trattenni per non ringhiare.. Avrebbe solo dovuto provare ad avvicinarsi a lei..

Dovevo sapere che orario aveva, dovevo passare più tempo possibile con lei. Mi stavo recando in segreteria per spulciare tra gli orari degli studenti quando la vidi, stava parlando con Jacob e il biondo. Aveva la maggior parte delle ore con loro, accidenti.. Era ovvio che si sarebbe seduta accanto a uno di quei due. Ma aveva due materie dove sarebbe rimasta sola, io dovevo assolutamente seguire quei corsi. Corsi in segreteria a farmi cambiare l'orario e facendomi mettere nei corsi di biologia e arte con lei.

Uscito da lì mi diressi subito nell'aula di biologia, non potevo permettere che qualcuno prendesse il posto accanto al suo. Entrato in aula mi guardai un po' intorno e poi la vidi. Mi guardava con quei suoi bellissimi smeraldi e io mi avvicinai a lei. Mi sedetti e le allungai una mano.

"Piacere Edward Cullen"

"Isabella Swan, ma ti prego chiamami Bella" ci stringemmo la mano e sentii una scarica elettrica attraversare il mio corpo da capo a piedi. L'aveva sentita anche lei?

"Ti sei appena trasferita?" ma che domanda scema faccio? Sapevo benissimo che si era appena trasferita, ma in qualche modo dovevo pur attaccare bottone no?

"Si, sono venuta qui con mio fratello a vivere da mio padre" ma certo, è la figlia dello sceriffo Swan, come ho fatto a non capirlo prima?

Stavo per risponderle quando il professor Barner entrò e la lezione cominciò.. Avremmo continuato la nostra chiacchierata ad arte..

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Capitolo 8
*** non è possibile ***


 ciao ragazze!!! grazie a tutte quelle che mi hanno messo tra le seguite, tra quelle da ricordare e tra le preferite.. Adesso vi lascio al cap

 pov Jasper

Primo giorno e già ero stato etichettato come ''quello con la testa tra le nuvole''; e c'era ancora il dopo pranzo! Ma non era colpa mia, continuavo a pensare all'Angelo: da quando era entrata in camera mia non avevo più toccato nulla per non perdere il suo profumo. Bella diceva che era diventata un'ossesione, che lei non era mai stata in camera mia.. Ma io avevo sentito il suo tocco, respirato il suo profumo.

Adesso stavo cercando Bella per andare in mensa, eppure non la vedevo da nessuna parte. Stanco di cercare entrai in mensa e la vidi, stava parlando con Jake e un gruppo di ragazzi. C'era un ragazzo alto dai capelli ramati, un armadio a quattro ante, una bionda tutta curve e una ragazza bassina girata di spalle che frugava nella sua borsetta.

Bella mi vide e mi salutò, io le sorrisi e mi avvicinai.. Più mi avvicinavo e più sentivo il suo profumo. Era forte, riempiva prepotente l'aria, sembrava quasi che lei fosse qui. Okay, stavo impazzendo. Anche sta mattina mi era parso di vederla camminare per i corridoi.. Ormai la vedevo ovunque.

Mi presentai e conobbi Edward (il rosso), Emmett (l'armadio) e Rosalie (la bionda). Poi allungai una mano verso l'altra ragazza ancora di spalle.

"Piacere, sono Jasper"

Lei si girò e... Non era possibile, sentivo le gambe cedere, le guance avvampare e il cervello fare ''ciao-ciao'' con la manina.. Era il mio Angelo, lei era qui, esisteva! Era lei! Lo stesso taglio di capelli, la stessa forma del viso, le stesse stupende labbra, la stessa pelle lattea e i suo splendidi occhi dorati.. Li guardai e mi sentii completo..

Dio, quant'era bella.. Mi fissò intensamente e io sentii l'ultimo neurone funzionante scoppiare.. Avevo trovato il mio Angelo.. E adesso? Che avrei fatto? Deglutii a vuoto e tornai a fissarla. Lei mi sorrise e afferrò la mia mano.. Un'improvvisa scarica elettrica mi attraversò, era come aver messo le dita nella presa della corrente.. Il suo tocco era freddo, proprio come nel sogno, proprio come ieri sera quando era entrata in camera mia...

"Piacere Alice" che voce incantevole, sembrava il canto di una sirena.

Cosa avrei fatto adesso? Le avrei detto che lei era il mio Angelo? Che continuavo a pensarla, vederla e percepirla ogni momento della giornata? No, avrei aspettato.. Non volevo farla scappare, ieri sera avevo capito che era timorosa visto il modo in cui era scomparsa al mio risveglio.. Avrei voluto poterle dire che l'amavo ma.. Avrei aspettato, dovevo andarci con calma con lei.. Tanto non sarebbe andata da nessuna parte, lei era mia.

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Capitolo 9
*** un battito impossibile ***


ciao ragazze!!! rieccomi!! i prossimi due capitoli li ho creati oggi a scuola.. fatemi sapere cosa ne pensate... un kiss

pov Alice

"Piacere, sono Jasper" che voce melodica, a chi apparteneva? Mi girai e... Il mio cuore ricominciò a battere, o almeno era quello che sentivo. Da quanto tempo era fermo? Da quanto tempo non batteva?

Davanti a me c'era un ragazzo biondo, lo stesso che popolava le mie visioni, lo stesso che avevo spiato dormire, lo stesso che mi aveva dichiarato il suo amore... Mi aveva chiamata ''Angelo'', aveva detto che mi avrebbe trovata.. Beh, c'era riuscito...

Sorrisi e gli strinsi la mano... Era così.. Calda, morbida... Finalmente potevo toccarlo senza timore, senza quella paura che mi contorceva lo stomaco, finalmente potevo guardarlo dritto negli occhi.. E che occhi.. Sembravano oceani, avrei voluto tuffarmici dentro, nuotare in lui e arrivare al suo cuore..

"Piacere Alice"

Ci sedemmo tutti insieme e gli altri iniziarono a parlare, ma io non li stavo ascoltando, avevo occhi solo per lui... E lui mi guardava intensamente, come se fossi un miraggio, proprio come un ''Angelo''... Stavamo avendo una convrsazione tutta nostra, potevamo sentirla solo noi... Noi... Ero sicura di avere il sorriso grande da un orecchio all'altro.

All'improvviso i miei pensieri vennero offuscati da una visione... O. Mio. Dio!!! Io e Jasper ci stavamo baciando!! Riuscivo a sentire la morbidezza delle sue labbra, il suo profumo così virile, il suo tocco leggero e delicato. Se non fossi già morta mi sarebbe venuto un'infarto..

Riconoscevo il luogo intorno a noi, era il fiume accanto casa mia; ci passavo giorni interi a guardare l'acqua scorrere, inarrestabile, come lo scorrere del tempo, quello stesso tempo che per me non sarebbe mai passato. Adoravo stendermi sull'erba e, quando un raggio di sole squarciava le nuvole, sentire la mia pelle riscaldarsi.. Ma adesso avrebbe riscaldato lui la mia pelle, con le sue soffici mani calde e il suo tocco leggero come ali di farfalla...

Mi sentivo rinascere, e tutto questo grazie a lui... Ma quanto sarebbe durato? Quando avrebbe scoperto chi sono, che cosa sono, mi avrebbe voluto ancora? Avrebbe ancora amato quel mostro che lui credeva un bellissimo angelo?



Ciao ragazze! Il prossimo capitolo lo posto sta sera perchè adesso devo scappare... un kiss

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Capitolo 10
*** ispirazione ***


ciao ragazze, scusate se pubblico solo adesso ma ho avuto da fare... Immagino che lo leggerete domani perchè adesso sono le 00:20 xD... Vi lascio al cappy

pov Bella

Avevo visto Jasper troppo felice; era rimasto sconvolto quando aveva visto la sorella di Edward. Ma cosa aveva di speciale quella ragazza? Era una comune, bellissima ragazza dai capelli corti e corvini, dalla carnagione lattea e con due occhi color dell'or.. L'Angelo! Era lei! L'aveva trovata, finalmente si era ricongiunto a lei.

"Che materia hai dopo?"

"Come scusa?"

"Che materia hai dopo?" era stato Edward a risvegliarmi dai miei pensieri.

"Ehm.. Arte credo; con la prof Daniels"

"Anch'io ho lo stesso corso, andiamo insieme?" in questi casi potresti dire di no ad un Dio?!?

"Certamente! Comunque, a dopo ragazzi". Dopodichè ci avviammo.

Avevo conosciuto la sua famiglia e tutti mi sembravano molto simpatici,sopratutto Emmett. Quel ragazzo era una forza della natura, avevo riso per tutto il tempo... A Phoenix persone così non riuscivi a trovarle nemmeno usando il ''tom-tom''.

" A cosa stai pensando?" mi chiese Edward curioso.

"Alla tua famiglia.." risposi.

"Ti hanno già terrorizzata?" Io? La temeraria Isabella Swan che ha paura di qualcosa? Non riuscii a controllarmi e scoppiai a ridergli in faccia.

"Ti è venuta in mente qualche barzelletta divertente? Avanti dilla anche a me" mi disse.

"Scusa... È solo che ... Quando hai detto ''terrorizzata'' non sono riuscita a trattenermi."

"Come mai?" mi chiese incuriosito.

"Io non ho paura di niente".


Pov Edward

"Io non ho paura di niente" e così lei non aveva paura di niente? Saremo stati a vedere...

"Nemmeno di me?" le chiesi, guardandola con sguardo di sfida e lei sorrise maliziosamente.

"Di te? Perchè dovrei avere paura di te? Sei troppo innocuo" non si rendeva conto di chi avesse davanti a sè.

La spinsi dolcemente verso il muro e, spostandole delicatamente quel ciuffo che le copriva gli occhi, le sussurrai all'orecchio "Se fossi in te non ne sarei così tanto sicura"

Poi tracciai una linea immaginaria con il naso sul suo collo, che buon profumo che aveva.. La sentii sospirare e sorridendole vittorioso la guardai negli occhi.. Quanto era bella..

All'improvviso il campanello suonò e fummo costretti a recarci in classe. Ci sedemmo in fondo all'aula, sotto lo sguardo di tutti che si stavano chiedendo chi fosse quella splendida Venere con me..

"Ragazzi, durante la prima lezione potrete dare sfogo alla vostra fantasia.. Quindi sbizzarritevi! Buon lavoro" un lavoro di immaginazione! La prof non poteva avere idea migliore, così avrei potuto vedere i pensieri di Bella su tela!

"Cosa disegnerai?" mi chiese curiosa.. Già, cosa avrei disegnato? La guardai negli occhi e mi venne l'ispirzione.. Avrei fatto il suo ritratto.

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Capitolo 11
*** pomeriggio insieme ***


pov Jasper

Da quando ci eravamo seduti al tavolo non avevo rivoloto la parola a nessuno, ero sicuro di essere passato per asociale. Ma non potevo fare a meno di guardarla, aveva detto di chiamarsi Alice; mai nome fu più bello.. Quel sorriso incantevole, quegli occhietti vispi, quelle labbra perfette e incredibilmente rosse..

"Certamente! Comunque, a dopo ragazzi" Bella se ne stava andando.. Ma con chi? Alzai gli occhi e la vidi allontanarsi con Edward; anche se incantato da Alice ero pur sempre un fratello che doveva prendersi cura della sua sorellina.

"Che corso hai adesso?" avevo risentito la sua voce, ero stregato da quel canto di sirena.

"Ehm.. credo.. t-trigo" da quando balbettavo? Che figura che avevo fatto.

"Hai freddo Jasper? ahahaah" perfetto, adesso ci si metteva pure quell'armadio gigante! Non avevo già fatto la figura del pesce lesso?

"Emmett smettila, Jasper sai dov'è l'aula? Se no ti accompagno volentieri" sapevo benissimo dove si trovasse l'aula, ma se lei mi avrebbe accompagnato giuro che mi sarei dimenticato la strada alla svelta.

"Non proprio, se mi accompagni ti sarei grato per l'eternità Alice"

Lei si alzò e mi prese per mano. Che emozione. Sentivo il cuore palpitare come mai prima d'allora, e tutto questo soltanto toccandola; chissà come sarebbe stato baciarla, abbracciarla.. Stavo divagando troppo con la mente, come sempre mi diceva la mamma ''ogni cosa ha il suo tempo''.. Quindi dovevo aspettare, speravo solo che l'attesa fosse breve.

Arrivati davanti all'aula una sensazione di vuoto assalì il mio cuore, non volevo separarmi da lei..

"Senti.. So che non dovrei proportelo e che potrei farti una cattiva impressione ma... Ti va di saltare la lezione e venire con me?" lei voleva passare del tempo con me? Oddio! Jasper respira-espira respira-espira.. Adesso rispondi di sì, su forza non è difficile.

"Si" in una sola parola avevo trasmesso tutte le emozioni di quel momento; gioia, felicità, eccitazione, amore..

"Ehm.. Io in realtà sono a piedi, la macchina è di Edward"

"Tranquilla prendiamo la mia" non vedevo l'ora di mostrarle la mia macchina, per quell'auto avevo un elevato senso dell'orgoglio. Uscimmo e la vidi guardarsi un po' intorno per capire quale fosse la mia macchina, quando disattivai l'antifurto la sentii fischiare.

"Ti piace?"

"E me lo chiedi? Dio è fantastica! Chissà quanto andrà veloce!" e così le piaceva la velocità?

"Credimi se ti dico che è una saetta!" ridendo salimmo in macchina e mi preparai per andare.. Ma dove dovevamo andare?

"Allora, dove la porto signorina?"

"Segua le mie indicazioni signor Swan" mi indicò la strada per raggiungere la statale 101 e, arrivati davanti ad un villone enorme mi fece fermare.. Abitava qui? Non riuscii a trattenermi dal fischiare.

"Ti piace?"

"E me lo chiedi? Dio è fantastica" dissi usando le stesse parole che aveva usato lei poco prima.

"Credimi, il dentro è ancora meglio" voleva portarmi a casa sua?? Jasper respira!!! Da oggi in poi avrei dovuto portarmi una bombola di ossigeno sempre dietro.

"Bene allora vediamo"

Entrati mi fece fare il girò della casa, e che casa, per poi condurmi davanti alla sua camera.. Era finalmente giunta la resa dei conti, adesso toccava a me vedere la sua di camera. Aperta quella porta, il forte profumo di vaniglia che caratterizzava Alice si propagò dappertutto..

"E questa è la mia camera" era davvero carina e in ordine, come tutte le camere delle ragazze; beh non proprio tutte, mia sorella era l'eccezione che confermava la regola. Non aveva niente di straordinario: un letto, una scrivania, un computer, un arma..

"O mio Dio! Ma quanti vestiti ci sono là dentro! E io che pensavo che mia sorella fosse la ragazza con più vestiti al mondo; tu la batti alla grande!" ero.. Ero.. Meravigliato? Non era umanamente possibile una cosa del genere, l'armadio appariva visibilmente più grande della camera e non osavo pensare a quanto fosse profondo!

"Dentro c'è solo lo stretto indispensabile, adesso smettila di lamentarti o ti riporto a scuola" mimai di chiudermi le labbra con un lucchetto e poi mi sedetti, sul suo letto, vicino a lei.

"Da quanto ho capito Bella è tua sorella giusto?"

"Si, anche se devo dire che la tua è una famiglia ben più numerosa"

"Già, ma non siamo veramente fratelli: Carlisle e Esme ci hanno adottati tutti, però devo dire che tra noi c'è un rapporto saldo e fraterno" quindi era stata adottata?

"Senti mai la mancanza dei tuoi genitori?" il suo bel sorriso fu sostituito da uno sguardo triste, forse avevo osato troppo. Mentre stavo per scusarmi rispose.

"Onestamente non ricordo molto della mia vita prima che Carlisle mi adottasse"

"Mi dispiace" la mia non era una frase di circostanza, mi dispiaceva davvero per lei "Non riesco a pensare a come mi sentirei se perdessi mamma, papà o soprattutto Bella.. Sarei distrutto" Bella ero ciò che di più prezioso che avessi, se l'avessi persa sarei morto.

"Le vuoi molto bene?"

"Praticamente è tutta la mia vita, non so se centri il fatto che siamo gemelli, ma non riesco a pensare alla mia vita senza lei sempre presente"

"Siete gemelli? Non si direbbe, insomma sembrate il giorno e la notte"

"Però abbiamo un carattere davvero molto simile, abbiamo gli stessi gusti, le stesse passioni" e così, tra una cosa e l'altra, passai il resto del pomeriggio a parlare con la ragazza che aveva popolato i miei sogni negli ultimi due giorni..



Ciao ragazze!!! Allora cosa ne pensate? Fatemi sapere! Alla prossima!

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Capitolo 12
*** disegno ***


ciao ragazze!!! ecco a voi il nuovo capitolo! fin ora spero di essere riuscita a mostrare i sentimenti dei vari protagonisti soprattutto i rapporti Jazz-Bella, Ed-Bella e Aly-Jazz.. se volete chiarimenti su qualcosa chiedetemi pure! buona lettura!

pov Edward

Da quando era iniziata la lezione Bella non aveva più detto una parola, si era legata i capelli in uno chignon alto lasciando qualche ciuffo svolazzante sul viso. La luce che aveva in quel momento era perfetta per un ritratto.

Erano già venti minuti buoni che la lezione era cominciata e io non avevo ancora preso l'album, ma ero perso nella contemplazione del suo volto; le smorfie di insoddisfazione, i sorrisetti di compiacimento, ormai non erano più un mistero per me. La vidi chiudere gli occhi per l'ennesima volta, non capivo il perchè di quel suo gesto, ma non volli chiederglielo per non disturbare la sua concentrazione.

Dopo poco iniziai anch'io a tracciare qualche linea sul foglio bianco che presto fu coperto da un bellissimo disegno, ma mancava ancora qualcosa... Mi alzai e andai all'armadietto dei colori a prendere tutte le tonalità di verde che trovai. Tornai al banco e mi girai per guardarla negli occhi ma li aveva chiusi di nuovo, così chiusi i miei e rividi i suoi: caldi e brillanti... Per ricrearne il colore originale dovetti mischiare tre diverse tonalità di verde, ma alla fine il risultato fu soddisfacente.

Verso la fine della lezione anche Bella finì il suo disegno e mi allungai per guardarlo. Era bellissimo...

"Wow"

"Ti piace?" non pensavo disegnasse così bene.

"È fantastico, dove si trova?" il disegno raffigurava un luogo meraviglioso.

"È un vicoletto della Croazia" ma come aveva fatto a ricrearlo così bene? Guardandolo mi sembrava di trovarmi lì, sentire il profumo dei fiori e il calore del sole.

"Ma è stupendo! Come hai fatto a ricrearlo? Sembra di esserci dentro"

"Ho usato i ricordi"

"I ricordi?"

"Hai notato che ogni tanto chiudevo gli occhi? Pensavo a quel vicoletto in cui sono stata l'estate scorsa"

"Ma come riesci a ricordarti così bene i particolari?" era troppo dettagliato per essere un ricordo, per di più di alcuni mesi fà.

"Diciamo che ho una memoria fotografica, ma ci riesco solo con le cose che mi colpiscono molto.. Tu che cosa hai disegnato?" le porsi il foglio e lei restò a bocca aperta.

"Ma.. Ma so-sono io?"

"Già"

"È bellissimo Edward. Perchè hai colorato solo gli occhi?"

"Perchè sono stati quelli ad avermi colpito" l'ora suonò e noi uscimmo dalla classe.

"Edward"

"Dimmi Bella"

"Ti andrebbe... Non so, di fare due passi insieme?" uscire con lei? Niente al mondo avrebbe potuto farmi più piacere.

"Certo, vieni ho la macchina di là" ci avviammo verso il cortile e salimmo in macchina.

"È stupenda, ma la mia è più bella!" disse facendomi una linguaccia.

"Ah si? E che macchina avresti tu? Guarda che quella di Barbie non è considerabile una macchina" la stuzzicai per vedere la sua risposta.

"Tesoro io ho una BMW M6 Coupé, non ti immagini neanche quanto vada veloce.."

"Non penso proprio tesoro" marcai sull'ultima parola per intensificare il concetto.

"Avresti il coraggio di sfidarmi?"

"Sfidarti?"

"Si, sfidarmi.. Sfidarmi in una gara di velocità" voleva fare una gara di velocità con un vampiro?! Scoppiai a ridere e lei si finse offesa.

"Pensi che una ragazza non sappia correre? Dimmi il dove e il quando e io ci sarò!" e così voleva correre? Bene avremo corso.. L'unico posto dove c'erano strade abbastanza grandi e abbandonate era alla fine di Forks, proprio sul confine.

"Okay, ti sfiderò! Quando perderai però non andare a piangere sulla spalla del tuo fratellino" mai sfidare un vampiro, la competizione è una nostra caratteristica predominante.

"Dove e quando ho detto"

"Ai confini di Forks, sta sera"

"Ci sarò"

Dopo esserci accordati sulla gara di sta sera la portai all'unico parco di Forks e ci sedemmo sull'erba. Volevo sapere di più su di lei, sulla sua vita...

"Parlami di te"

"Cosa vuoi sapere?"

"Tutto"

"Mi chiamo Isabella ma preferisco farmi chiamare Bella, i miei genitori hanno divorziato quando ero piccolissima e sono andava a vivere con mamma e Jasper a Phoenix, adoro il freddo, fare shopping e mio fratello.. Tutto qui"

"Colore preferito?"

"Blu, e il tuo?"

"Verde" da quando avevo visto i suoi occhi era l'unico colore che mi passava per la testa "Fiore preferito?"

"Rosa blu"

"Quanti animali hai avuto?"

"Dopo aver ucciso due conigli, due criceti, tre pesci, un canarino e aver buttato dalla terrazza una tartaruga.. Ci ho rinunciato" aveva veramente fatto fuori tutti questi animali?

Le chiesi tutto quello che mi passava per la mente, anche le cose più stupide... Verso le cinque la riaccompagnai a casa e le spiegai la strada per arrivare al confine. Prima di uscire dalla macchina mi baciò una guancia e fece scivolare un foglio sul sedile.. Era il suo disegno. Arrivato a casa corsi in camera mia e appesi il suo ritratto accanto al suo disegno.. Adesso avevo una parte di lei, piccola ma sua.

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Capitolo 13
*** ti voglio bene ***


Ciao ragazze!! Rieccomi!! Indovinate un po'? Sono senza voce!!! Voi come state? Comunque volevo precisare che per il disegno di Bella mi sono ispirata alla mia migliore amica che, al ritorno dalla Croazia, ha disegnato un vicoletto fantastico.. Curiose sulla gara? Secondo voi chi vincerà? Adesso vi lascio al cap... Buona lettura!!!!


pov Jasper

Tornai a casa felice come non mai e trovai Bella intenta a pulire la sua auto.. Che strano, di solito faceva sgobbare me per un lavoro del genere.

"Ciao sorellina!" l'abbracciai, baciandole una guancia.

"Ciao Jaspi, ti vedo felice, è successo qualcosa che dovrei sapere?"

"Ho passato un pomeriggio stupendo con Alice, Bella non ci crederai mai, ma lei è.."

"Il tuo Angelo" l'aveva capito anche lei?

"Già!! Ho passato un pomeriggio fantastico con lei, Bella abbiamo parlato.. Di tutto; ed è stato così semplice parlare con lei, gli argomenti uscivano uno dietro l'altro senza che potessi contenerli.. Approposito, scusami per averti mollata così a scuola, sei tornata con Jake?" mi sentivo in colpa per non essermi preoccupato di lei.

"Veramente ero col fratello del tuo bellissimo Angelo" potevo immaginare fosse quello coi capelli rossicci, visto che l'armadio stava con la bionda.

"Ah si? E dove eravate? C'è qualcosa che IO dovrei sapere?" mia sorella non poteva uscire con nessuno che il sottoscritto non avesse approvato.

"Seguiamo lo stesso corso d'arte, approposito, disegna benissimo"

"Meglio di te?" Bella era davvero brava nel disegno, forse quella era l'unica cosa che non avevamo in comune.

"Ovvio che no! Diciamo che c'era vicino"

"Modesta come al solito, eh?"

"Già e stasera, grazie alla mia modestia, dobbiamo andare ai confini di Forks" in che guaio si era cacciata?! Ma era possibile lasciarla da sola senza che combinasse danni?

"Perchè?"

"Ho sfidato Edward in una gara di velocità con le auto, è sicuro di battermi, ma io non metterei la mano sul fuoco"

"Per questo stai lucidando da cima a fondo la macchina?"

"L'avrei fatto fare a te, ma tu non tornavi più, così ho iniziato da sola.. Visto che ci sei prendi una spugna e inizia ad insaponare" ecco, sempre la solita.

Mi avviai al secchio per prendere la spugna, ma un'idea fantastica mi passò per la testa.. Dovevo ancora vendicarmi per questa mattina! Così presi il secchio e glielo versai completamente addosso. Lei urlò e poi si girò, lentamente, verso di me.

"Jasper Swan, dimmi che non hai fatto quello che penso tu abbia fatto!" ero piegato in due dalle risate e non riuscivo a smettere.

"Jasper hai tre secondi per scappare" adesso si che iniziava il bello, voleva la guerra? E che guerra sia!

"Se no? Cosa mi fai?"

Lei non rispose e tornò a lavare la macchina.. Che strano comportamento, forse si era offesa. Mi avvicinai per porle le mie eventuali scuse, ma lei aprì la pompa e improvvisamente io mi trovai bagnato e gocciolante.

"Bella questo non dovevi farlo" e io che mi ero pure preoccupato per lei! Ma avrebbe visto di che pasta era fatto Jasper Swan.. Tanto in queste liti vincevo sempre io, indipendentamente da cosa si lanciasse. Così iniziammo a bagnarci e insaponarci a vicenda.. Dopo un bel po' ci sedemmo a terra sfiniti e Bella si accoccolò tra le mie braccia.

"Ti voglio bene Jazz" anch'io le volevo bene, senza lei sarei morto.. Perchè nonostante gli screzi e le piccole liti lei era tutto per me: una confidente, un'amica, una sorella.. E a volte anche una fidanzata! Quando uscivamo la sera a Phoenix, se una ragazza che non le piaceva provava ad avvicinarsi, spuntava all'improvviso dicendole di stare alla larga perchè io ero già occupato..

"Anch'io Bella, non immagini neanche quanto" ci abbracciammo e poi finimmo di lavare la macchina.

Finito il lavoro, entammo in casa per asciugarci e cambiarci, visto che tra poco ci sarebbe stata la gara.

"Jaspi, mentre io vado a cambiarmi potresti chiamare Jake e dirgli di venire? Così ci sarebbe anche lui alla gara"

"Certo, avviso anche papà che stiamo uscendo" oggi aveva anche il turno di notte e non volevo farlo preoccupare.. Gli avrei detto che saremmo usciti con dei ragazzi conosciuti a scuola..

Dopo le varie telefonate andai a cambiarmi e scesi in cucina per cenare.. Arrivato mi fermai davanti alla porta a contemplare Bella.. Era bellissima quando era concentrata. Ero davvero felice di avere una sorella come lei, era sempre di buon umore e mi metteva allegria soltanto sorridendomi..

"Pensi di restare lì sulla porta o vuoi degnarmi della tua presenza a cena?" tra un boccone e l'altro arrivò anche Jake. Poi montammo in macchina e ci dirigemmo alla gara.



Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, ho voluto far risaltare il rapporto che c'è tra Bella e Jazz.. Al prossimo cap! Un kiss

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Capitolo 14
*** la gara ***


ciaooo ragazze! come state? tutto bene spero! ed ecco a voi la tanto attesa gara! adesso vi lascio al cappy!


pov Edward

Dopo aver appeso i disegni mi sedetti sul letto a contemplarli.. Dovevo ammettere che Bella era una vera artista, sapeva dove mettere le ombre, dove sfumare, sapeva far risaltare certi particolari.. Se non l'avessi vista disegnare avrei detto che il disegno non era suo, ma di chissà quale pittore. Dopo non so quanto tempo decisi di andare dai miei fratelli per avvisarli della gara. Li trovai in salone a parlare..

Esme e Carlisle non erano ancora tornati. Lei lavorava come arredatrice per una ditta di Saettle, era una maga nell'abbinare i colori e a trovare lo stilo giusto per decorare la casa, ogni tanto faceva anche da baby-sitter ai gemellini dei Weber; adorava i bambini, tutto in lei gridava ''mamma'': i gesti premurosi, la sensibilità che la caratterizzava, il suo essere così dolce e protettiva.. Io la consideravo proprio come una mamma, visto che mi ricordava la mia in ogni cosa; mio padre l'avevo dimenticato col tempo, ma non mia madre, lei era sempre viva nei miei ricordi: ricordavo i suoi tratti dolci, la sua voce armoniosa che intonava la ninna nanna che tanto adoravo, le sue labbra sulla mia fronte, ma soprattutto ricordavo l'ultimo periodo della mia vita umana; ricordavo quando si sedeva accanto a me e mi riempiva di baci senza paura di ammalarsi anche lei, ricordavo quando ero in preda ai terribili dolori della spagnola e lei mi stringeva la mano cercando di confortarmi.. Mio padre cercava di tenerla lontana per non farla ammalare ma alla fine la malattia la prese, trascinando via con sè anche mio padre; io ero stato l'unico a salvarsi, Carlisle mi aveva trovato in tempo per trasformarmi.. Carlisle.. Lui si che poteva essere considerato un grand'uomo. Nonostante la sua natura lavorava in ospedale come chirurgo, ed era stato lui a trovare l'alternativa al sangue umano. Era un uomo umile, buono d'animo; io lo consideravo il mio mentore, il mio punto di riferimento.

Ancora immerso nei miei pensieri mi avvicinai ai miei fratelli e mi sedetti accanto ad Emm. Con lui avevo un bel raporto, era il fratello che non avevo mai avuto.

"Allora Emm che cosa diresti se ti dicessi che stasera ci sara una gara ai confini di Forks e che il sottoscritto è uno dei due concorrenti?"

"Che sei un grande, fratello! Chi hai sfidato?"

"Veramente mi hanno sfidato, gareggierò contro Bella"

"Quella ragazza è un mito, ha un senso dell'umorismo che è fantastico.. Vedi di mettertici insieme così diventa mia sorella" avrei accontentato volentieri Emm, Bella mi piaceva davvero; sapeva tenermi testa, e già questo le faceva guadagnare un sacco di punti extra.

"Tranquillo Emm, ho avuto una visione veramente dolciosa di loro due. Meno male che era breve, mi si stavano già cariando i denti" cosa aveva visto Alice? Cercai di leggerle la mente, ma lei si mise a tradurre ''orgoglio e pregiudizio'' in spagnolo.

"Cosa mi stai nascondendo Aly?"

"Te ne accorgerai da solo, non voglio rovinarti la sorpresa!" cosa sarebbe successo tra me e Bella? Me ne sarei occupato in un secondo momento, adesso dovevo pensare alla gara.

"Okay okay, tornando alla gara.. venite con me?"

"E me lo chiedi? Non vedo l'ora di vederti battuto da una ragazza" Emm era così sicuro che avrei perso?! Perchè non scommettere qualcosa..

"Vuoi fare una scommessa? O sai già che perderai?" lui diventò subito serio e mi tese una mano.

"Fratello sarai tu a perdere stasera, ci scommetto un mese di puma" quando andavamo a caccia trovavamo sempre un puma nei paraggi e ce lo giocavamo a pari o dispari.. Perfetto da stasera sarebbero stati tutti miei..

"Perchè non facciamo due mesi? O anche tre" stavo strafando, ma ero sicuro di vincere.

"Perfetto, Rose sei testimone, si è appena giocato tre mesi di puma" lei annui e prese Alice a braccetto per salire di sopra a cambiarsi.. Tra poco dovevamo farci trovare ai confini..

Nel frattempo io ed Emm ci dirigemmo in garage per dare un'occhiatina veloce al motore della mia piccolina, era tutto apposto.. Subito dopo ci raggiunsero Aly e Rose che si accomodarono nei sedili posteriori iniziando a parlare di Bella.

"Mi piace, è simpatica e poi ha quel tocco di non so cosa che la rende speciale" wow, a Rose piaceva una ragazza! Di solito verso di loro nutriva antipatia per la loro frivolezza, e soltanto Angela Weber era entrata tra le sue grazie..

"Già, poi se ha deciso di sfidare Ed deve essere veramente grintosa"

"Sono sicura che tutte e tre diventeremo inseparabili" e si misero a progettare i prossimi giorni..

Arrivati trovammo già Bella lì, c'erano anche Jake e Jasper.. Appena mi vide mi regalò un bellissimo sorriso che mi fece riscaldare il cuore, ormai freddo da anni.. Pargheggiai vicino a loro.

"Finalmente, pensavo che per la paura non venissi più"

"Bellina conto sul fatto che tu lo batta, mi raccomando.." Emmett avrebbe dovuto accontentarsi di alci per i prossimi tre mesi, già pregustavo il sapore della vittoria..

"Tranquillo Emmett, mia sorella è un asso sulle quattro ruote.. Edward preparati ad essere battuto" per quanto brava fosse non sarebbe mai riuscita a battere un vampiro, ma questo Jasper non poteva saperlo.

"Su, bando alla ciancie, siamo qui per gareggiare no?" Bella era impaziente, eccitata.. Sentivo l'odore dell'eccitazione nel suo sangue, non vedeva l'ora di correre.. Durante la nostra chiacchierata nel pomeriggio avevo scoperto che amava l'adrenalina, ma non pensavo così tanto..

"Giusto, hai portato i fazzoletti?" iniziai a stuzzicarla..

"No, perchè?" ne tirai fuori un pacco dalla tasca della giacca e glielo porsi.

"Prendili, ti serviranno per asciugarti le lacrime" lei mi si avvicinò e ci ritrovammo faccia a faccia..

"E perchè dovrei piangere?" aveva usato una voce sensuale e il mio cervello stava iniziando ad abbandonarmi.

"Perchè perderai" lei mi guardò con sguardo di sfida e poi si allontanò per salire in macchina.. La guardai avvicinarsi alla sua auto.. Cristo, che fondoschiena da urlo che aveva..

"Edward ti dispiace smettere di guardare il sedere a mia sorella?" se n'erano accorti?

"Scusa Jasper, riflesso involontario"

Salii in macchina e mi preparai a partire.. Arrivammo sulla linea di partenza e aspettammo il via da Alice..

"Pronti.. Partenza.. Via!" premtti l'accelleratore fino in fondo e schizzai via per primo, i miei riflessi erano più veloci di quelli di un umano.

Bella era dietro di me e cercava di visualizzare un buco per sorpassarmi, ma io le sbarravo la strada.. Arrivati alla prima curva cercai di prenderla stretta, per non lasciarle via di sorpasso.. Ma lei mi sorprese e prese la curva molto larga ad una velocità inaudita.. Era riuscita a superarmi! Accidenti non era possibile! Cercai di recuperare alla seconda curva, ma lei continuava a spostarsi a destra e a sinistra e io non riuscivo a trovare un buco.. All'ultima curva rimontaii in testa e mi dirigeii alla velocità della luce verso il traguardo.. Sentivo già il sapore della vittoria.. Mi ritrovai a pensare a Bella.. Era veramente stupenda, quella sera indossava dei jeans che le fasciavano le gambe in un modo divino.. Ero talmente assorto nei miei pensieri che non mi resi conto di Bella che mi superava.. COSA?! No, no, no! Non potevo perdere! Ma lei tagliò il traguardo prima di me.. Fantastico, avevo perso contro un umano, o meglio contro un'umana! La vidi scendere e correre ad abbracciare Jasper, poi Jake e dare il cinque ad Emmett..

"Ho vintoo!! Ho vinto!! Ahahah! Edward mi sa che i fazzolettini servono a te"

"Bellina l'hai stracciato alla grande! Sei il mio nuovo idolo!" Emmett esultava come non mai.. Ora mi sarebbe toccato mangiare solo stupide alci! Jake si avvicinò e mi diede qualche pacca consolatoria sulle spalle.

"Amico non abbatterti, anche i migliori hanno perso contro di lei.. E con i migliori intendo me.. La conosco da quando è nata, e non sono mai riuscito a batterla in qualcosa"

"Jake non posso credere di aver perso contro una ragazza! Dimmi la verità, aveva il motore truccato, razzi accanto alla marmitta o cose così?" rise e poi mi rispose.

"No Ed, tutto regolare.. Te l'ho detto, è brava in tutto ciò che fà"

Dopo le varie congratulazioni Bella mi si avvicinò..

"Su caro Edwarduccio non piangere, sai capita di perdere"

"Ma come hai fatto! Era impossibile che io perdessi!" doveva essere successo qualcosa, forse Emmett poco fà mi aveva manomesso il motore. Aprii il cofano per controllare.. Ed era tutto apposto.. Non riuscii a trattenermi dal ringhiare e tutti scoppiarono a ridere.

"È ancora presto per tornare a casa.. Ragazzi vi va di fare un giro? Così Bellina mi spieghi come hai battuto mio fratello"

"Va bene Emm, prendi appunti" si incamminarono lei ed Emm, seguiti da Alice e Jasper che nel frattempo avevano iniziato a parlare e poi ci avviammo anche io Jake e Rose.. Ma non sarebbe finita qui, mi sarei preso la mia rivincita..


Cosa ne pensate? Fatemi sapere! Un kiss, alla prossima!

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Capitolo 15
*** posso dormire con te? ***


ciao ragazze! come state? tutto bene spero! ecco a voi il cap!

pov Bella

Avevo vinto, mi sentivo così eccitata! Mi era già capitato di vincere contro Jake, Jazz o altri vecchi amici; ma battendo Edward sentivo una sensazione diversa.. Soddisfazione? Orgoglio? Non sapevo come chiamarla.

"Bellina sei stata un mito! E vogliamo parlare del modo in cui hai battuto Ed? Fantastico!" anche Emm era eccitato quanto me, a detta sua il fratello era imbattibile in tutto.. Appunto, ERA! Ma poi ero arrivata io, ragazzina di Phoniex, e l'avevo stracciato! Stavo per rispondergli, ma la mia attenzione gravitò su qualcosa di veramente invitante, superbo, al solo vederla iniziai a sbavare.. Davanti a me c'era la gelateria più invitante che avessi mai visto, aveva la vetrina colorata a pallini rossi e blu, i tavolini e le sedia all'esterno e tutt'intorno siepi di girasoli. Entrai di corsa, senza aspettare gli altri e mi fiondai davanti al bancone.

"Buonasera signorina, desidera?" alzai gli occhi sul mio interlocutore; era un ragazzo alto, sui vent'anni,biondo con gli occhi scuri. Sicuramente il barista.

"Un cono con bacio, nutella e cioccolata; poi sopra vorrei un po' di panna e una spruzzata di cacao"

"Arriva subito" intanto mi girai per vedere se gli altri mi avevano raggiunto e trovai Rose e Alice con la mascella che toccava terra.

"Ragazze che succede?"

"Hai intenzione di mangiare quel coso veramente?" il ragazzo mi passò il mio bellissimo cono e pagai il conto. Amavo la cioccolata, era tutto per me. Poteve togliermi tutto ma non la mia cioccolata.

"Si, perchè? Ragazzi voi non prendete niente?" negarono e uscimmo per sederci ai tavolini, tutti si sedettero e io mi accomodai sopra mio fratello.

"Una sedia no?"

"Nah, tu sei più comodo"

Gli altri iniziarono a parlare mentre io e Jaspi mangiavamo il mega cono.

"Bella domani io e Alice andiamo a fare shopping a Seattle, lì il centro commerciale è enorme, Vuoi venire?" avevo sentito bene?! Rose aveva veramente detto SHOPPING? In un centro commerciale ENORME? Io mi alzai e iniziai a salterellare intorno a quelle due fantastiche ragazze.

"No no no, ti prego Bella! Sei già piena di roba, e per di più mi rifiuto di farti da facchino a destra e a manca!"

"Dai dai Jaspi, ti pregooooooo" gli feci gli occhietti da castoro maltrattato al quale sapevo non avrebbe resistito.

"Non mi guardare così, è inutile! Sono irremovibile... Smettila.. Okay vengo, basta che la smetti di guardarmi così!" gli saltai addosso e lo abbracciai, sbaciucchiandomelo tutto.

"Ahahah! Sei creta nelle sue mani amico! Riuscirebbe a farti fare di tutto! Ahahah" tutti scoppiarono a ridere.

"Jake è inutile che ridi tanto, perchè verrai anche tu!" lui si zittì all'istante.

"Ehm.. Veramente... Devo accompagnare mamma da qualche parte" credeva veramente di prendermi in giro?

"Ho sentito Sarah qualche ora fà, ha detto che domani sarebbe rimasta tutto il giorno a casa a pulire il tuo porcile"

"Ho detto mamma? Volevo dire sorella.. Già devo accompagnare Rebecca dal dottore"

"Jacob, Rebecca vive alle Hawaii" si sentì una risata colletiva e poi uno sbuffo.

"Okay vengo, sei una strega. Sappi che questa non te la perdono"

"Quante volte l'hai detto Jake?" me lo diceva ogni santa volta che lo convincevo a fare qualcosa, e ogni santa volta mi voleva sempre più bene.

"Ragazzi venite anche voi vero? O devo usare il mio potere anche su di voi?" Emm e Ed fecero le finte facce spaventate

"No ti prego, veniamo, ma non farci dal male.. Ho seriamente paura di te" disse Emm tra una risata e l'alta. Restammo li ancora un po' e poi ci salutammo. Abbracciai Alice e Rose promettendo che domani avrei passato l'intera giornata con loro. Salimmo in macchina e portammo Jake a La Push. Poi ripartimmo per tornare a casa. La macchina di papà era già parcheggiata nel vialetto, segno che era rientrato. Mentre stavamo entrando in casa mi venne una bellissima idea.

"Jaspi?"

"Dimmi Bella"

"Stavo pensando.. Posso dormire con te? Ti prego, ti prego.. Solo stasera, promesso. Mi sento sola in camera." mi piaceva intrufolarmi nel letto di Jaspi, dormire tra le sue braccia. Mi dava senso di protezione e calore. Era un'abitudine che avevo acquistato quand'ero piccola, e adesso era dura togliersi il vizio.. Perciò qualche volta mi intrufolavo nel suo letto.. Tanto sapevo di non dargli fastidio.

"Certo sorellina, lo sai che puoi venire quando vuoi" così corsi in camera mia a mettermi il pigiama, mi lavai i denti e lo raggiunsi a letto.

"Vieni qui" lui aprì le braccia per invitarmi a entrare nel letto e io mi ci accomodai.

Stavo così bene tra le sue braccia. Con lui mi sentivo sempre protetta, amata.. Sapevo che per me avrebbe fatto qualsiasi cosa, proprio come avrei fatto io per lui.

"Ti ricordi quando avevi gli incubi e correvi da me?" e chi se lo dimenticava. Quand'ero piccola i miei incubi erano terribili, mi svegliavo piangendo e correvo nel suo letto; sapevo che lì con lui non mi sarebbe mai successo niente.

"Me lo ricordo benissimo, venivo da te e ti svegliavo tirandoti i capelli.. Tu ti giravi, pronto per cacciarmi arrabbiato, ma quando vedevi che stavo piangendo mi abbracciavi e mi facevi dormire con te"

Sorrise e mi diede un bacio sulla fronte, poi mi sussurrò un ''ti voglio bene Bella'' e insieme spofondammo nel mondo dei sogni, consci che niente ci avrebbe mai separato.


Che ne pensate? Fatemi sapere! Un kiss

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Capitolo 16
*** strano risveglio ***


ciaooo ragazze!! spero che il cap vi piaccia!

pov Jasper

Mi svegliai con mia sorella tra le braccia.. Stavo così bene.. Avevo il viso tra i suoi capelli e respiravo il suo profumo di cioccolata.. La sera prima mi aveva pregato di farla dormire con me; non avrei mai potuto dirle di no, dovevo ammettere che mi faceva piacere stringerla a me la notte, sapere che era al sicuro.. Guardai la sveglia, erano le 6:30.. Potevo dormire ancora mezz'oretta.. Così strinsi meglio Bella e cercai di riaddormentarmi.

"Se non è in camera sua, è sicuramente in quella di Jazz" ma con chi stava parlando papà? Possibile che fosse impazzito e avesse iniziato a parlare da solo? Sentii la porta aprirsi, ma non volli aprire gli occhi, ero troppo stanco.. Magari papà non aveva visto Bella in camera sua e voleva assicurarsi che fosse nella mia; quindi non c'era bisogno che aprissi gli occhi.

"Ohhhh.. Ma quanto sono carini?" questa voce.. L'avevo già sentita.. Ma certo! Era quella di Alice.. ALICE? Che ci faceva lei in camera mia?!?

"Hai ragione, sono bellissimi" Rose? Perchè tutta questa gente era in camera mia? Aprii gli occhi e vidi tutti, ma proprio tutti, i fratelli Cullen in camera mia.. Ma non avevano di meglio da fare alle 6 e mezza di mattino?!?

"Buongiorno Jazz"

"Buongiorno.. Non per essere scortese.. Ma che ci fate qui?"

"Siamo venuti qui per andare a scuola insieme.. Idea di Alice, scusa non pensavamo dormiste ancora" idea di Alice? Allora erano benvenuti.

"Tranquillo Ed, datemi il tempo di svegliare Bella e di prepararci" iniziai ad accarezzare i capelli di mia sorella e a lasciarle tanti piccoli bacetti sul viso.. Lei grugnì qualcosa e si stiracchiò.

"Buongiorno dormigliona" lei mi cinse il collo con le braccia e mi trascinò giù con sè.

"Jaspi torna a dormire.. non è ancora suonata la sveglia"

"Scusa Bella ma la sveglia oggi è stata anticipata"

"Alice? Oh mamma, ho anche le ''udizioni'' per il troppo sonno" udizione era una delle tante parole che aveva inventato.. Le considerava le allucinazioni dell'udito.. Avrei potuto scrivere un dizionario su tutte le cavolate che sparava.

"Mi dispiace tesoro, ma sono vera.. Quando ti sarai svegliata per bene potresti spiegarmi cos'è un udizione?" sorrise e la stanza si illuminò.. Alice era bellissima, veramente qualcosa di unico. Bella aprì gli occhi di scatto e si tirò su a sedere.

"ALICE?!? Che cavolo ci fai qui alle sei di mattina! Ma come ti salta in mente di venirmi a svegliare?!?" Bella stava andando in escandescenza, meglio fermarla prima che uccidesse Alice. Ma prima che potessi dire qualcosa lei notò anche gli altri componenti della famiglia Cullen.

"Fantastico! Che ci fate tutti qui?!? C'è qualche riunione di condominio?!?"

"Si Bella, non lo sapevi? Siamo qui per discutere della troppa corrente che spreca l'ascensore" Emmett stava giocando col fuoco, Bella appena sveglia non era dell'umore migliore..

"Emmett io neanche c'è l'ho l'ascensore a casa mia!" così detto si giro dall'altra parte per tornare a dormire. Emmett scoppiò in una risata sonora e Bella gli tirò un cuscino in piena faccia.

"Sparisci orso!" dovevo pensarci io a svegliarla.. Loro non sapevano come prendere Bella..

"Tesoro, lo sai che se ti sbrighi a prepararti possiamo anche passare in qualche bar a prendere qui cornetti alla cioccolata che ti piacciono tanto?" lei alle mie parole si tirò su e saltò giù dal letto troppo velocemente, splaccicandosi su Edward.

"Auch! Ma sei fatto di cemento? Cavoli che botta"

"Non proprio di cemento, e comunque, cara mia, la colpa è tua, perchè non guardi dove vai?"

"Scusa, ma quando ho sentito la parola cioccolata non ho capito più niente" confessò lei.. Poi prese per mano Alice e Rose e se ne andò in camera sua.. Io rimasi lì con i ragazzi, preparandomi e facendoci quattro risate. Poi scendemmo in cucina ad aspettare le ragazze. Papà si stava preparando per uscire, oggi per fortuna avrebbe staccato presto e avrebbe potuto riposare. Quando Bella fu pronta, le ragazze scesero e ci dirigemmo alle macchine.. Ci fermammo in un bar non troppo distante da scuola.

"Voi prendete qualcosa ragazzi?"

"No grazie Jazz, abbiamo già fatto colazione" così ordina un caffè e un cornetto alla crema per me, e un cappuccino con due cornetti al cioccolato per mia sorella.

"Io mi chiedo dove metti tutta quella roba, Bella" Rose era veramente sconvolta, mentre noi altri ridevamo divertiti dalla sua faccia. Finito di mangiare ci diriggemmo alla Forks High School per un nuovo giorno di scuola.



Che ne pensate? Fatemi sapere! Kiss!!

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Capitolo 17
*** spiacevoli incontri ***


ciao ragazze!!! spero che il cap vi piaccia! un bacio (se ci sono errori scusatemi, ma vado di fretta)

pov Bella

Alice e Rose mi stavano trascinando da una parte all'altra dell'istituto, non riuscivo neanche ad oppormi dal sonno che avevo. Non che mi dispiacesse stare con loro, erano davvero simpatiche e avevamo molto in comune. Finalmente era arrivata la pausa pranzo; così lasciai perdere gli altri, entrai in mensa, presi la prima cosa che trovai e mi sedetti al primo tavolo libero che vidi.. Mi tolsi la felpa e l'appoggiai sul tavolo, era un cuscino davvero morbido. Gli altri arrivarono e si accomodarono vicino a me.

"Su Bellina! Dai, ieri sera eri così attiva!"

"Lasciami dormire orso, vorrei vedere te.. Non ho dormito molto sta notte, Jazz scalcia" si susseguirono una serie di parole che non udii.. Ero troppo impegnata a trovare una posizione comoda, e c'ero anche riuscita, mentre stavo per abbracciare il mondo dei sogni una voce gracchiante mi stordì.

"Ciao, io sono Jessica Stanley, tu devi essere il nuovo arrivato.. Se hai bisogno di ambientarti o hai qualsiasi problema chiedi a me" era praticamente appiccicata a mio fratello e la cosa non andava bene, per niente.. In me si accesse la spia ''sorella gelosa'' ed entrai in azione.

"Già, SIAMO i nuovi arrivati, ma tranquilla ci siamo ambientati benissimo, quindi puoi anche sparire" la guardai meglio.. Sembrava proprio una tro..ppo poco vestita: la maglietta aveva talmente poca stoffa che si intravedeva il reggiseno, e la gonna sembrava una cintura da quant'era corta.. Se avessi provato ad uscire così di casa, papà mi avrebbe sparato alle caviglie.. Ne ero sicura.

"Non stavo parlando con te, tesoro. Approposito tu saresti?"

"La proprietaria del ragazzo sul quale ti stai strusciando da più di 10 minuti.. Vai a fare la gatta morta da un'altra parte, tesoro" le ragazze che erano intorno a lei avevano la bocca spalancata, forse nessuno aveva mai osato parlare così a quell'ochetta.

"Ma come ti permetti?!? Sai con chi stai parlando?"

"Piuttosto, sai tu con chi stai parlando? Non metterti contro di me, tesoro" avrebbe perso in partenza.. Senza neanche accorgerme mi ero alzata in piedi e mi ero ritrovata faccia a faccia con lei. Lanciò una sguardo dietro di sè e poi, lei e le sue amiche, fecero per andr via. Io mi sedetti, ma una strega della ''banda delle ochette'' mi tolse la sedia da dietro e caddi per terra. La Stanley scoppiò a ridere andandosene, seguita dal suo gruppetto.. Edward che era il più vicino a me mi aiutò ad alzarmi e fulminò la Stanley con un'occhiataccia.

"Questa me la paga, eccome se me la paga.. Ho già in mente come.. Aly, quella gatta morta fa parte delle cheerleader?"

"Si perchè?"

"Oh, niente, era una curiosità"

"Bella che hai in mente? Conosco quel sorrisetto.. Non metterti nei pasticci.. E comunque non c'era bisogno che ti alterassi tanto, so difendermi da solo"

"Scusa Jazz ma ciò che è mio non si tocca.." stavo già progettando la mia vendetta, quell'ochetta avrebbe visto le pene dell'inferno.. Mai mettersi contro Isabella Marie Swan.

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Capitolo 18
*** vendetta ***


ciao ragazze!! eccomi di nuovo qui!! siete curiose di vedere cosa farà Bella?? vi lascio al chappy!!
(ho voluto scrivere il cap in pov Emmett perchè sarà lui ad aiutare Bella nella sua vendetta)


pov Emmet

Bella aveva un sorriso sadico sul volto, se non fossi stato un vampiro ne sarei stato terrorizzato..

"Mi serve un complice" l'avrei aiutata io.. Non vedevo l'ora di scoprire cosa, la sua mente diabolica, aveva escogitato.

"Ti aiuto io, tu dimmi cosa devo fare"

"Quando sono gli allenamenti delle cheers?"

"Adesso, proprio dopo pranzo.. Di solito durano due ore"

"Bene.. Seguimi.. Ragazzi, alla fine degli allenamenti, aspettateci fuori dagli spogliatoi femminili, con più gente che potete" adoravo quella ragazza, era proprio la persona che cercavo.. Certo, volevo bene ad Alice, e amavo Rose.. Ma loro non si sarebbero mai scomposte tanto, per paura di sporcarsi i vestiti o rovinarsi l'acconciatura.. Avrei voluto vederla vampira, sarebbe stato fantastico lottarci. Talmente immerso nei miei pensieri non mi ero accorto che eravamo arrivati nell'aula di arte..

"Che ci facciamo qui??"

"Aiutami a cercare la tintura verde" tintura verde?? Oddio che aveva in mente? Frugammo negli armadietti, e quando la trovammo ci avviammo verso gli spogliatoi.. Gli allenamenti sarebbero finiti tra poco più di mezz'ora e dovevamo sbrigarci.. Entrammo e cercammo la borsa della Stanley, la trovammo e Bella travasò tutta la tintura dentro il suo shampoo.. Hai capito la ragazzina? Che piano geniale!

"Sei un genio Bella!"

"Lo so, adesso usciamo, su corri!" mancavano cinque minuti e ormai gli allenamenti stavano finendo.. Uscimmo e ci mettempo vicino ai miei fratelli ad aspettare.. Le cheers uscirono dalla palestra ed entrarono negli spogliatoi per farsi la doccia..

"Cosa hai combinato?"

"Shhh.. Aspetta e vedrai fratellino" Jasper era curioso come una scimmia, ed anch'io non vedevo l'ora di ammirare la Stanley.. Il corridoio era stra pieno, c'era più gente di quanta immaginavo sarebbero riusciti a chiamare.. Arrivò anche Jake che abbracciò Bella e si informò sulle ultime news..

"Non vedo l'ora di vedere cosa hai combinato, principessa" dopo dieci minuti un urlo spezzò l'aria.

"SWAAANNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNN" dagli spogliatoi uscì Jessica coi capelli completamente verdi.. Non ce la feci a trattenermi e scoppiai a ridere, seguito a ruota da tutti i presenti. Bella era stata un genio, la Stanley era stata ridicolizzata davanti a tutti.

"Ciao Jessica, ma guarda!! Hai i capelli in tinta con la faccia.. Verde invidia, ti si addice come colore"

"Swan questa me la paghi!!"

"E chi ti dice che sia stata io?? Se compri degli shampii scadenti non puoi prendertela con me.. Prova a mandare una bella lettera alla casa produttrice.. Ah già, dimenticavo! Tu non sai scrivere.. Se vuoi ti aiuto io" la Stanley aveva cambiato colore, la rabbia l'aveva fatta diventare rosso fuoco e mi pareva di vedere del fumo uscire dalle orecchie.. Bella fece segno di andarcene, ma prima si avvicinò alla Stanley e le sussurrò qualcosa all'orecchio.

"Siamo uno pari, brutta befana.. Palla in centro"


Che ne pensate??

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Capitolo 19
*** shopping!! ***


Ciao ragazze!! prima del capitolo ho due domande da farvi:
1) preferite che scelga dei giorni in cui pubblicare o che pubblichi quando mi capita?
2) (so che ancora è presto, ma mi serve per chiarirmi le idee e impostare la storia) secondo voi appena finita la ficcy dovrei scriverne un'altra diversa, o vi piacerebbe che scrivessi anche new moon, eclipse, ecc.. con Jazz e Bella fratelli?
fatemi sapere.. adesso vi lascio al cappy.


pov Alice

Bella era increbile, aveva tinto i capelli della Stanley di verde! Non riuscivo ancora a crederci.. Ma chi era quella ragazza? Così dolce ma così perfida allo stesso tempo.. Certo, le ero grata perchè non mi piaceva come Jessica si strusciava su Jasper.. Ma era anche stata categorica, "ciò che è mio non si tocca".. E se io mi fossi avvicinata di più a Jasper? Mi avrebbe trattato come aveva trattato quell'ochetta? Non che mi farei fatta spaventare da una ragazzina, per di più umana, ma non volevo che tra i due gemelli nascesse qualche incomprensione o discussione; sembravano così uniti e non volevo farli litigare, anche perchè sapevo che Jasper ci sarebbe stato malissimo.. Quando avevamo passato quel pomeriggio insieme in camera mia mi aveva raccontato quanto fosse legato alla sorella. Avevo anche scoperto che quel peluche che avevo visto quella notte sulla sua scrivania si chiamava Dudu e glielo aveva regalato proprio Bella.

"Allora Alice? Questa giornata di shopping sfrenato che mi hai promesso?" Bella mi aveva preso a braccetto risvegliandomi dai miei pensieri.. No, non mi avrebbe trattato male, mi sembrava anche di piacerle abbastanza.. Magari saremmo anche diventate amiche intime.. Certo, l'intimità con lei avrebbe anche comportato farle scoprire che sono un vampiro.. Già ero terrorizzata per come l'avrebbe presa Jasper, non volevo considerare anche l'eventualità di perdere una futura amica..

"Giusto!! Mi sa che ci serve un altra macchina, siamo in sette, e in più ci sono tutti i pacchi che porteremo al ritorno"

"C'è la mia, possiamo dividerci in ragazzi e ragazze.. Così da noi ci sarebbe più spazio... E potremmo spettegolare in pace" l'ultima frase la rivolse al fratello che le fece una linguaccia. Quando le chiesi spiegazioni mi rispose che Jazz si lamentava sempre di quanto spettegolasse e che ogni volta faceva di tutto per tapparle la bocca..

Passammo a casa di Bella per farle prendere l'auto e i soldi; le avevo detto di lasciar stare, che avrei pagato tutto io.. Ma lei aveva insistito dicendo che gli occhietti da cerbiatto funzionavano benissimo per spillare soldi al nuovo marito della madre, famoso giocatore di baseball stra-pagato. Così ci eravamo divisi e diretti a Seattle.. Non ricordavo di aver mai riso tanto in tutta la mia vita, per di più durante un viaggio di un'ora scarsa. Bella era veramente una forza della natura; nonostante guidasse riusciva anche a trovare il tempo per ballare.. Avevamo messo lo stereo a tutto volume e la radio trasmetteva continue canzoni che accendevano la voglia di ballare di Bella; e così, convolte dalla sua esuberanza, avevamo iniziato a ballare anche io e Rose.. I ragazzi ci fiancheggiarono e Jake fece segno di abbassare il finestrino.. Lo stereo al massimo volume riempì l'aria circostante impedendoci quasi di capire quello che diceva il ragazzo.

"Abbassa la musica che diventi sorda!!! E poi pensa a guidare che per ballare ci sono le discoteche, tonta!!" Bella gli mandò un bacino e lo salutò con la manina. Dopo di che abbassò tutti i finestrini, per far sentire a tutta l'autostrada la musica e lanciò un urlo che ci fece ridere da morire.. Così i ragazzi scossero la testa e noi tornammo a ballare.. Mi stavo divertendo un mondo, e quando parcheggiammo davanti al centro commerciale mi venne un po' di tristezza.. Quasi quasi avrei rinunciato al pomeriggio di shopping solo per stare di nuovo in quella macchina a divertirmi da pazzi.. Scendemmo con ancora le note di ''paparazzi'' in testa e Bella continuò a canticchiare ed ancheggiare.. Iniziai a seguirla a ritmo di musica e subito iniziammo a ballare insieme, nel parcheggio... La gente intorno si fermò a guardarci, e un gruppetto di ragazzi ci lanciò fischi di ammirazione.

"Ragazze contenetevi!! Giuro che se vi comportate bene stasera vi porto in discoteca, ma adesso calmatevi!"

"Davvero???!!!!?! Oh Eddy grazie grazie grazie" Bella si era lanciata su Edward e lo stava abbranciando così forte che pensavo lo avrebbe sgretolato.

Entrammo e una luce improvvisa illuminò gli occhi di Bella, sembrava che avesse visto l'ottava e la nona meraviglia del mondo insieme..

"È...È.....È fantastico!! Cristo, Alice dove l'hai trovato un posto così? È bellissimo!!" ero d'accordo con lei, quello era uno dei centri commerciali più grandi dell'intera penisola di Olympia.. Aveva quattro piani, che comprendevano 350 diversi negozi.. In pratica il sogno di ogni donna.

Riuscimmo a girare solo due piani, perchè ci soffermammo nei negozi che più ci interessavano; in particolare uno di scarpe, uno di vestiti, uno di accessori e uno di biancheria intima.. Dovevamo comprare l'occorrente per quella sera, saremmo state splendide..

Visitammo prima il negozio di vestiti, dove io comprai dei pantaloni bianchi attillati abbinati ad un top rosa shocking; Rose prese una gonna nera alla quale abbinò una bellissima maglietta bianca con un fantastico scollo.. Poi venne il turno di Bella, e lì feci di tutto per contenermi e non scoppiare a ridere; quando Bella era uscita dal camerino coi nuovi vestiti avevo visto Edward spalancare gli occhi e deglutire a vuoto.. Bella era... Una dea. Aveva trovato dei pantaloni blu attilati che le fasciavano le gambe e le risaltavano il sedere in modo strepitoso, poi gli aveva abbinato una maglietta bianca, scollata al punto giusto che lasciava la schiena completamente nuda..

"Carini, magari però li lasciamo qui in negozio.. Trova qualcosa che copra di più, e magari anche bello largo" Jasper era contariato a far uscire la sorella così, bastava vedere come la guardava Edward per capire che sarebbe stata la stessa reazione di tutti gli altri ragazzi.

"Shh.. Jasper smettila di fare il fratellone geloso!" così, tra un ''tu quei vestiti non li compri'' e un ''invece si caro''; pagammo e ci recanno negli altri negozi.. Gli accessori e le scarpre furono facili da trovare, il problema nacque quando dovemmo cercare un reggiseno che non si vedesse sotto la maglia di Bella; alla fine ne trovammo uno con un'attaccatura particolare e quasi invisibile sotto la maglia. Tornammo a casa degli Swan e noi ragazze iniziammo a prepararci.. Quella sera non mi sarei contenuta, quella sera mi sarei lascita andare completamente alla musica.. Quella sera sarebbe stato l'inizio della nuova Alice..


Che ne pensate? Fatemi sapere! Un kiss!

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Capitolo 20
*** momento magico ***


ciao ragazze!!! Ed eccomi ancora qui! Ultimamente pubblico troppo spesso xD! Adesso vi lascio al chappy!

pov Bella

Eravamo diretti in una discoteca di Port Angeles, non vedevo l'ora di arrivare.. Di solito a Phoenix uscivo quasi tutti i sabato sera, adoravo ballare e sentire la musica risuonare nell'aria a tutto volume. Oggi poi avevo trovato un'alleata, Alice era super impaziente di arrivare. Si muoveva davvero bene, aveva un ritmo che era qualcosa di incredibile. Ci eravamo divisi in due macchine: Ed, Jazz, Alice e io in una; Emm, Rose e Jake nell'altra.

Guardai Alice che sembrava persa in chissà quali pensieri.. Era strabiliante quanto mi fossi affezionata a lei in due giorni, le volevo già un bene incredibile.. Scavai nei ricordi e mi resi conto che, apparte qualche conoscenza, non avevo mai avuto un'amica vera, una con cui parlare di tutto, una con la quale fare un mucchio di pazzie.. Per quello c'erano sempre stati Jazz e Jake.. Mi sarebbe piaciuto che Alice diventasse qualcosa in più, magari proprio la mia migliore amica. Non ce la feci a trattenermi e l'abbracciai, risvegliandola dai suoi pensieri; lei prima ne fu sorpresa, ma poi ricambiò l'abbraccio. Restammo abbracciate per il resto del viaggio, finchè Edward pargheggiò e scendemmo.

Presi la mano ad Alice ed entrammo. La musica risuonava a tutto volume, e la discoteca era piena di persone; trovammo un tavolo per miracolo. Era un posto abbastanza carino, alle pareti c'erano dei divanetti bianchi, e proprio davanti a questi dei tavolini dove appoggiare i drink. Ci sedemmo e io presi da bere. Proprio in quell'istante il dj mise su una canzone che mi diede una carica unica, così presi Alice e ci dirigemmo al centro della pista. Iniziammo a muoverci trasportate dalla musica, ma mentre ballavo sentivo la schiena perforata da due occhi..

Immaginavo a chi appartenessero; mi girai e costatai di aver indovinato: Edward mi guardava famelico, i suoi bellissimi occhi dorati si erano scuriti e continuava a passarsi una mano tra i capelli; cosa avrei dato per mettere le mani in quei capelli, stringerli tra le mie dita, accarezzarli lentamente.. Lo invitai a ballare con me, lui mi raggiunse senza farselo ripetere due volte e mi prese per i fianchi.. All'inizio avevo sentito freddo, ma poi un calore incredile si era propagato proprio dove erano posate le sue mani; poi c'eravamo fissati negli occhi.. Era bellissimo.. L'avevo visto avvicinarsi alle mie labbra e all'ultimo deviare vicino al mio orecchio; il mio cuore batteva a mille, avevo sperato in un bacio..

"Vieni con me, ti mostro una cosa" me lo aveva sussurato all'orecchio, sentivo il suo alito fresco sul mio collo, e la mia pelle piena di brividi..

"Ok, prendo il cappotto" ci allontanammo dalla pista, presimo le giacche e uscimmo.. Poi salimmo sulla sua Volvo. In quel frangente mi venne in mente che non avevo avvisato Jasper, quindi decisi di mandargli un messaggio.

"Jaspi se non mi vedi non preoccuparti, sono andata via con Edward.. Un bacio" dopo pochi minuti arrivò la risposta.

"Okay, ma se prova a metterti le mani addosso chiamami che lo distruggo.. Ti voglio bene, stai attenta" era sempre il solito, si preoccupava sempre troppo.

"A che stai pensando?" Edward mi fissava intensamente, come se volesse leggermi dentro.

"Ero curiosa di sapere dove mi porterai, e sopratutto cosa mi farai vedere"

"Tranquilla, sono sicuro che apprezzerai"

Restammo in silenzio per tutto il viaggio.. Ero persa a fissare il paesaggio che mi passava davanti, alberi era tutto quello che vedevo.. Avrei dovuto essere spaventata, in fondo ero in macchina con un ragazzo conosciuto due giorni prima che mi stava portando chissà dove.. Eppure con lui mi sentivo al sicuro, ed era una strana sensazione.. L'unica persona che mi faceva sentire così era Jasper, e adesso anche Edward mi faceva sentire protetta..

Finalmente la macchina si fermò e noi scendemmo.. Vidi Edward avvicinarsi al portabagagli e tirare fuori una coperta azzurrina, poi mi tese una mano che io presi sorridendo.. Ecco di nuovo quella scossa, quei brividi che mi ricoprivano la schiena. Camminammo cinque-dieci minuti mano nella mano, finchè lui non si fermò e mi coprì gli occhi..

"Adesso non guardare" era proprio dietro di me; talmente vicino che riuscivo a sentire il suo profumo, talmente vicino che riuscivo a percepire il suo fiato solledicarmi il collo, talmente vicino che avrei potuto girarami e baciarlo. Fecimo qualche passo ancora e poi mi tolse le mani dagli occhi..

Davanti a me si presentò uno spettacolo incredibile, qualcosa di magnifico. Mi aveva portata in una radura, intorno a noi regnava il silenzio.. La luce della luna illuminava tutto facendo sembrare quel luogo un posto incantato.. Sentivo il profumo dell'erba e la magia del bosco, il fruscio del vento muoveva i miei capelli e accarezzava le mie guance.. Mi abbassai e mi tolsi le scarpre per poter sentire sotto i piedi la morbidezza dell'erba e la freschezza della rugiada..

"È bellissimo"


pov Edward

"È bellissimo" il suo era solo un sussurro, come se avesse paura che alzando un po' più la voce tutto intorno a noi si sarebbe sgretolato. Mi avvicinai a lei e le accarezzai un fianco; avevo notato che la vicinanza col mio corpo non le dava fastidio, anzi sembrava gradirla volentieri.

"Già, è qualcosa di magico.. Ma ancora non hai visto il meglio" lei si girò guardandomi confusa e io stesi la coperta che avevo portato con me, sull'erba.. Mi ci sedetti e la feci accomodare vicino a me. Ci sdragliammo, lei si appoggiò sul mio petto e io le cinsi le spalle con un braccio..

"È belllissimo.. Come si chiama quella costellazione?"

"Quella è la costellazione di Pegaso. Vuoi sapere perchè si chiama così?"

"Si"

"Il mitico cavallo alato nacque in occidente. La sua nascita accadde subito dopo che Perseo uccise Medusa; l'eroe salì in sella al cavallo e corse verso l'Oriente. Durante il viaggio del ritorno a casa, vide la bellissima Andromeda incatenata e offerta in sacrificio ad un mostro marino, mandato da Poseidone per punire Cassiopea. Perseo salvò la fanciulla uccidendo il mostro e la portò con sé. Pegaso poi fu affidato a Bellerofonte che lo domò e lo cavalcò compiendo mille e mille imprese. Infine dopo la morte di Bellerofonte il cavallo salì in cielo a servire gli dei e guadagnò un posto nelle costellazioni." le stelle erano la mia passione, sapevo tutto su di loro, passavo intere notti ad osservarle. Bella si accocolò meglio tra le mie braccia e alzò il viso per guardarmi.

"Come fai a sapere tutte queste cose?"

"Adoro le stelle, penso che siano l'unico motivo che renda splendida la notte.. E poi loro sono sempre lì, ovunque tu vada vedrai sempre le stelle..Le stelle sono una costante. La Terra gira, ma le stelle restano ferme nel cielo. Persino il cielo più tempestoso prima o poi si schiarisce e mostra le stelle*"

"Come sei poetico"

"E tu sei bellissima" mi era scappato, non ero riuscito a trattenermi.. La vidi guardarmi negli occhi e avvicinarsi di più al mio viso.

"Lo pensi davvero?"

"Certo, sei bellissima" era così vicina, mancavano pochi millimetri per far incontrare le nostre labbra.. Mi avvicinai di più e le nostre labbra si sfiorarono; la guardai negli occhi cercando un segno di consenso, qualcosa che mi incitasse a continuare.. Poi vidi gli stessi occhi che riempivano le visioni di Alice, gli stessi occhi carichi d'amore.. Annullai le distanze e unii la nostre labbra.. Quant'erano morbide le sue.. Ci passai sopra la lingua e lei schiuse la bocca per permettermi di approfondire il bacio.. Le nostre lingue si cercarono, si rincorsero, giocarono.. Mi staccai per farle riprendere fiato e le depositai un bacetto sul naso.. Era tutta rossa e il suo cuore batteva forte per l'emozione. Avrei voluto dirle che l'amavo, avrei voluto rivelarle la mia natura.. Ma non volevo rovinare il momento. Il silenzio che c'era tra di noi non era imbarazzo, era un silenzio carico di emozioni..

Dopo un po' l'aiutai ad alzarsi e l'accompagnai a casa. Stava per scendere dalla macchina, ma io l'afferai per un polso, la feci voltare verso di me e la baciai. Quando ci staccammo le depositai un altro casto bacio sulle labbra.

"Buona notte, stellina . Fa sogni d'oro"



*questa frase l'ho tratta da un libro che sto leggendo.

Che ne pensate del cap? un kiss

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Capitolo 21
*** altalene ***


ciao ragazze!! oggi è stata una giornata durissima, la vostra come è andata?
vi lascio al chappy..


pov Jasper

Bella era andata via con Edward e io ero al limite della preoccupazione; avevo notato come quel ragazzo guardava Bella, e non mi piaceva per niente. Non che pensassi che Edward fosse un cattivo ragazzo, ma mia sorella era sempre MIA sorella.

"Sei preoccupato per Bella?" Alice si era seduta accanto a me, doveva sicuramente essere stanchissima... Aveva ballato tutta la sera. Era bellissima, l'avevo fissata tutto il tempo muoversi, ma non avevevo osato alzarmi per raggiungerla. Avevo notato che era molto restia nel contatto fisico, come se avesse paura di qualcosa. Avevo usato tutta la mia forza di volontà per non alzarmi e raggiungerla in pista, abbracciarla, accarezzarla, baciarla.
 
"Un po' onestamente.. Ma non è per tuo fratello, credimi"

"Tranquillo, sono sicura che Bella gradirà la compagnia di Ed" non volevo parlare di suo fratello in quel momneto, nè di Bella. Adesso dovevamo cercare di concentrarci su un fututo noi.

"Senti, qui c'è troppa confusione.. Ti va di andare a fare due passi?"

"Mi piacerebbe tantissimo" rispose sorridendo.. Così ci alzammo e presimo le giacche, ricordando ai ragazzi di non andarsene senza di noi.

Uscimmo nella fredda notte, vicini ma non abbastanza da toccarci.. Volevo un contatto con lei, ne avevo bisogno. L'avevo agognato per tutta la sera. Provai ad osare.

"Posso tenerti la mano?" lei alzò il viso e mi guardò sorridendo, aveva il sorriso più bello del mondo. Poi mi tese la mano e io la strinsi delicatamente; mi sembrava così fragile, avevo paura di sgretolarla con un carezza..

Camminammo in silenzio per un po', quando mi venne in mente che da quelle parti avrebbe dovuto esserci un parco. Papà ci portava sempre lì quando eravamo piccoli, era un po' lontanuccio da Forks, ma ne valeva la pena. Era il parco più bello che avessi mai visto, c'era ogni tipo di gioco, ma ciò che più adoravo erano le altalene; l'idea di riuscire a toccare il cielo, di volare, erano sempre stati prepotenti in me.

"Conosco un posto carino qui vicino, ti va di andarci?" lei annui e io la condussi al parco.. Vederlo dopo tanti anni mi fece uno strano effetto, avevo nostalgia dell'infanzia.. Adesso stavo camminando mano nella mano con la ragazza che amavo su quella stessa erba dove un tempo rotolavo.. Ci sedemmo sulle altalene, quelle stesse altalene dove un tempo gareggiavo con mia sorella per dimostrare che io riuscivo ad arrivare più in alto, quelle stesse altalene dove un tempo mi sembrava di essere il padrone del cielo. Feci un mezzo sorriso che ad Alice non scappò..

"A cosa stai pensando?"

"A quando venivo qui da bambino, ricordo che poi non volevo più tornare a casa e facevo promettere a papà di riportarmici il giorno dopo.."

"Perchè?"

"Adoravo queste altalene, ogni volta che ci salivo riuscivo a volare" lei sorrise e iniziò a dondolarsi..

"Ti va una gara?"

"Una gara? Si dai, sono curioso. Di che si tratta?"

"Vediamo chi di noi va più veloce sull'altalena"

"Guarda che ero imbattibile, il bambino più bravo di tutta Forks"

"Ma qui siamo a Port Angeles.. Allora sei pronto?"

"Sono nato pronto, ti pentirai di avermi sfidato"

"VIA!" iniziammo a dondolarci.. E io mi sentii benissimo, non lo facevo da anni, mi sembrava di essere tornato bambino.. E accanto a me c'era la bimba più bella dell'intero parco, la sua risata risuonava nell'aria come tanti piccoli campanellini.. Ad un tratto lei mi prese la mano e mi sembrò di toccare il cielo con un dito, era questo il vero paradiso che avevo sempre cercato di raggiungere, quello per cui passavo intere giornate a dondolarmi . Costatai che dondolarsi in altalena con una mano non era per niente semplice, così cademmo e ci ritrovammo abbracciati sull'erba.. Alice scoppiò in una risata talmente coinvolgente che mi fece unire a lei. Lei era sopra di me, i nostri visi così vicini. Che voglia di baciarla, di assaggiare quelle bellissime labbra, di leccarle, mordicchiarle. Ma vidi che si era irrigidita all'improvviso, così non volli farla sentire a disagio e portai tutti e due su a sedere. Restammo lì sull'erba a parlare per un'oretta ancora, finchè i ragazzi non ci chiamarono per tornare a casa.. Arrivato salutai Alice con un bacio sulla guancia e un sorriso, poi entrai..

Bella non era ancora tornata, eppure era mezzanotte passata.. Provai a chiamarla più volta, ma la segreteria ripeteva il solito stupidissimo messaggio.. Verso l'una e un quarto vidi due fari illuminare il vialetto e dopo poco Bella entrò in casa. Io la raggiunsi alle spalle.

"Ti sembra questa l'ora di tornare?"

"OH MAMMA!! Jasper mi hai spaventato" la vidi sorridente, segno che la serata era andata a buon fine. Annulai le distanze e andai ad abbracciarla.

"Scusa, mi sono preoccupato tanto.. Non rispondevi al telefono e ho iniziato a temere il peggio"

"Eravamo in un posto senza campo"

"Ti va di raccontarmi la serata?"

"Era la prima cosa che avrei fatto.. Mi lasci il tempo di cambiarmi?" annuii e lei salì di sopra.. Dopo poco la vidi scendere con una mia maglietta addosso.

"Chissà perchè ma quella maglietta mi sembra di conoscerla mooolto bene"

"Avevo voglia di stare comoda stasera.. Dai vieni qui che ti racconto tutto" ci sedemmo sul divano, a gambe incrociate uno difronte all'altra. Le feci segno di iniziare e lei prese un bel respiro, come se avesse bisogno di trovare coraggio.

"Mi ha baciata. Jasper è stato... Non ho aggettivi per descriverlo, e sai che se io non riesco a descrivere una cosa è davvero meravigliosa. Mi ha portata a vedere le stelle, è stato così romantico.. Sento ancora il cuore palpitare a mille.. Non pensavo che mi sarei sentita così al mio primo bacio.. Era tutto perfetto, avresti dovuto vedere in che posto mi ha portata! Era una radura incantata, sembrava di stare dentro una fiaba, e lui era il mio principe azzurro.. Non avevo mai provato una sensazione simile, ma mi piace, mi piace da impazzire" l'aveva baciata e lei ne sembrava entusiasta, quindi non me la sarei dovuta prendere con lui.. In fin dei conti non potei che essere felice per lei, la mia piccola sorellina si stava trasformando in una donna, e stavo vivendo il richiamo dell'amore.

"Bella sono così felice per te! Hai il viso illuminato e gli occhi a cuoricino, dovresti vederti, sei bellissima"

"Jasper penso di essermi innamorata" eccola, questa era la prova che cercavo..

"Sei felice?" era l'unica cosa che mi bastava sapere.
Speravo che Edward non illudesse la mia sorellina, Bella era una ragazza davvero forte, ma se la colpivi nei sentimenti riuscivi a distruggerla.

"Incredibilmente felice" così dicendo si butto tra le mie braccia e io non potei far altro che abbracciarla. Restammo così, a paralre del suo primo bacio, finchè non ci addormentammo abbracciati su quel divano.


Che ne pensate? (se ci sono errori scusatemi, ma è notte e sono mezza rimbambita)

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Capitolo 22
*** riflettere ***


ciao ragazze!! come va? spero tutto bene!
Ora vi lascio al cap!


pov Alice

"Edward possibile che tu non capisca?!?" avevo passato una serata fantastica con Jazz, mi ero sentita bene dopo tanti anni, forse anche troppi.. E adesso veniva Edward a dirmi che doveva rivelare a Bella di essere un vampiro, quindi di conseguenza lo avrebbe scoperto anche Jasper.. Avevo paura che lo scoprisse, paura che mi avrebbe respinta, paura di essere abbandonata dall'unica persona che ricordavo di aver mai amato..

"Dimmi cosa devo capire Alice, perché proprio non ci arrivo!" perché non riusciva a capire le mie paure? Perché non si sforzava neanche un pochino di capire come mi sentivo.. Perché all'improvviso non gliene importava più niente di me?

"Alice ti prego, non pensare mai più una cosa del genere.. Sei mia sorella, ovvio che mi importa di te!" mi aveva abbracciato e io se avessi potuto sarei scoppiata a piangere.

"Alice ti prego, cerca di farmi capire ciò che provi.. Mi interessa davvero comprenderti"

"Edward ho paura.. E se appena scoprisse cosa sono mi allontanerebbe, o peggio ancora avesse paura di me? Io non voglio essere un mostro per lui, non voglio Edward, non voglio"

"Alice tu non sei un mostro, non dire mai più una cosa del genere. Tu sei una ragazza dolcissima, non vedo perché Jasper debba allontanarti" diceva davvero o faceva finta di non capire? Noi eravamo vampiri, i mostri per eccellenza. Ci nutrivamo di sangue e sapevamo trasformarci in bestie feroci.. Eravamo abomini, non saremmo dovuti esistere..

"Edward perché non capisci?!? Come ti sentiresti se Bella, una volta scoperto ciò che sei, non volesse mai più vederti o peggio ancora fosse terrorizzata da te?"

"Non succederà"

"Non puoi esserne così sicuro"

"Invece si, e vuoi sapere perché? Stanotte ho baciato Bella, e lei ha ricambiato.. Riuscivo a sentire tutti i suoi sentimenti per me.. E credimi se ti dico che Jasper è perso per te, ti ama alla follia.. Non dirmi che non te ne sei accorta.."

Aveva baciato Bella? Bene, adesso oltre alla rabbia per non essere compresa si aggiungeva la gelosia.. Lui era riuscito a baciarla, lui non si era tirato indietro codardo.. Ero stata una stupida, eravamo talmente vicini.. Ma la paura di un futuro rifiuto mi bloccava.. Con lui stavo benissimo, ci avrei passato ore a parlare, eppure avevo paura di lasciarmi andare a livello fisico. Ma il problema non era solo quello.. Avevo paura di sbagliare.. Non avevo mai baciato nessuno, mentre lui sembrava un esperto dio dell'amore.. Mi serviva del tempo, dovevo riuscire a lasciarmi andare..

"Ti prego Edward, lasciami fino a sabato.. Non ti chiedo un giorno di più, sabato prometto di dirglielo.. Ti prego, sono solo quattro giorni"

"Va bene, ma non uno di più" gli saltai al collo ringraziandolo mentalmente e poi mi chiusi in camera mia..

Avevo quattro giorni. Quattro giorni per riuscire a prepararmi al dolore del rifiuto, oppure all'inizio di un nuovo bellissimo amore.. Tutto dipendeva da lui.. Avrei potuto guardare cosa riservava il futuro, ma ne ero terrorizzata.. In quei quattro giorni avrei dovuto vivere Jasper al massimo.. Avevo bisogno di riempire il cuore di bei momenti per riuscire a coprire quel l'eventuale dolore che mi avrebbe lacerato il cuore, ormai fermo da anni, ma che lui era riuscito a risvegliare.

Mi ritrovai a ripensare a quella sera.. Era stata stupenda, e lui era magnifico.. Si era vestito in modo sublime. Indossava dei jeans scuri sbiaditi ad arte che gli fasciavano le gambe muscolose in modo perfetto e mettevano in risalto quel bel sedere che si ritrovava; sembravano ricamati su di lui. Aveva abbinato una camicia nera che metteva in risalto i muscoli tonici delle braccia e lasciava immaginare quello che vi si nascondeva sotto.. Era l'uomo più bello che avessi mai visto.. I suoi capelli poi, mi facevano impazzire.. Avrei voluto passarci e ripassarci per ore le dita, sembravano seta e dovevano essere veramente morbidissimi. Continuavo a rivedere il suo viso nei miei pensieri; la sua voce risuonare nelle mie orecchie; sentivo ancora il calore della sua mano che stringeva la mia.. Era incredibile come riuscisse a farmi sentire anche solo guardandomi.. Sembrava carezzarmi con lo sguardo, seguiva i miei movimenti cullandomi dolcemente..

Ormai era sorta l'alba.. Dopo poco un'improvvisa ma bellissima visione riempì i miei pensieri.. Jasper si era svegliato di buon ora per passare a "prenderci per andare a scuola" proprio come noi avevamo fatto ieri mattina.. che pensiero dolce! Corsi ad avvisare gli altri e mi preparai.. Lui arrivò verso le sette con Bella..

"Ciao Alice!! Buon giorno!! Speravo di trovarti ancora addormentata! Devo ancora vendicarmi per ieri"

"Bella non ci riuscirai mai"

"Vedremo.. Dov'è Edward?"

"In camera sua, sali pure.. La seconda a destra" mi ringraziò e corse di sopra.. Poi Jasper mi si avvicinò e mi baciò una guancia..

"Buon giorno Alice! Bellissima come sempre" mi face fare una giravolta su me stessa. Lo guardai bene in faccia e vidi che sotto i suoi splendidi oceani aveva delle leggere occhiaie. Allungai una mano e le sfiorai.. Lui chiuse gli occhi, come a se volesse simboleggiare che in quel momento aveva trovato la pace assoluta. Avevo riflettuto molto durante la notte, e avevo deciso di lasciarmi andare con lui..

"Non ho dormito molto stanotte.. Bella mi ha tenuto sveglio fino a tardi e ci siamo addormentati su quel divano scomodissimo" stava cercando di giustificarsi, non potei far a meno di sorridere..

"Su dai, vieni di là che ti presento Esme e Carlisle"


Che ne pensate? In molte mi avete chiesto perchè Alice si irrigidisse.. Sono riuscita a spiegare quello che prova Alice? Se no non fatevi problemi a chiedere chiarimenti.. Un kiss

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Capitolo 23
*** buon giorno ***


ciaooo ragazze!! è andata bene la vostra giornata?? io ho provato a fare la cuoca e mi sono ustionata una mano! Ma lasciamo perdere come ho fatto xD!
Ora vi lascio al chappy


pov Bella

"In camera sua, sali pure.. La seconda a destra" mi precipitai verso le scale e arrivai di corsa alla porta della sua camera.. E adesso? Avrei dovuto bussare o entrare liberamente? Ma se fosse stato in mutande?? O meglio ancora, completamente nudo?!? Bella controllati.. Sai qual è la cosa migliore da fare? Bussare cara mia.. Così allungai una mano e picchiettai sulla porta.. Dopo pochissimi secondi la porta si spalancò e io credetti di svenire.. Edward con addosso solo i jeans mi fissava sorridendo.. Cristo che pettorali, sembravano incisi da quanto erano perfetti. Mi sarebbe piaciuto accarezzarli, baciarli, leccarli... BELLA CALMATI!

"Ciao" oh mamma mia! Che voce suadente... Non ce la feci più e gli saltai letteralmente addosso baciandolo.. Appena le sue labbra entrarono in contatto con le mie sentii il cuore accelerare il battito e le gambe cedere. Sarei caduta se lui non avesse messo le sue grandi mani sui miei fianchi.. Li carezzava, li solledicava.. Ci staccammo ansanti.

"Buon giorno"

"Il buon giorno più bello che abbia mai ricevuto" ecco un altro motivo per cui mi sentivo bene con lui.. Mi faceva sentire speciale, unica.. Lo liberai dal mio abbraccio stritolante e, mentre lui finiva di vestirsi, iniziai a girovagare per camera sua..

Era piena di libri, sembrava una biblioteca.. Mi misi a leggere i titoli e scoprii che avevamo gli stessi gusti: cime tempestose, il ritratto di Dorian Gray, ragione e sentimento, orgoglio e pregiudizio.. Anche lui era un'amante dei classici.. Mi sembrava sempre più perfetto quel ragazzo, possibile che non avesse nemmeno una pecca? All'improvviso sentii due mani cingermi i fianchi; e mi sarei spaventata se non avessi saputo che appartenevano a Edward.. Appoggiò il mento sulla mia spalla e mi lasciò un leggero bacio sula guancia..

"Amante della lettura?"

"Già.. Stavo costatando che abbiamo gli stessi gusti, anch'io amo i classici" mi fece voltare e mi guardò dritto negli occhi.

"Vedi? Siamo perfetti per stare insieme noi due" poi mi baciò.. Pensava veramente quello che aveva detto? Il mio povero piccolo cuore, già tanto emozionato di suo, prese a battere all'impazzata mentre Edward approfondiva il bacio.. Sentivo la sua lingua premere prepotente per entrare nella mia bocca, così la schiusi e lo accolsi in me.. Appena sentii il suo sapore una strana frenesia prese il possesso di me, così lo spinsi sul letto e mi misi a cavalcioni sulle sue ginocchia.. Il mio gesto sembrò infiammarlo parecchio e iniziò ad accarezzarmi anche la schiena, ricoprendola di brividi. Io intanto passavo a ripassavo le mani nei suoi setosi capelli..

"Non ti avevo ancora dato il mio buon giorno.. Spero di rendere la tua giornata bellissima"

"Beh Edward, se è vero che il buon giorno si vede dal mattino, questa sarà una giornata meravigliosa" scesi da lui e lo feci alzare. Mi girai e vidi il mio disegno appeso sulla parete davanti al letto.

"L'hai appeso?" ne ero sorpresa.. Glielo avevo lasciato perché sapevo che gli era piaciuto
parecchio, ma non pensavo che lo avrebbe appeso in camera sua..

"Certo.. Approposito, questo è tuo" si avvicinò alla parete e staccò il mio ritratto, dopodiché me lo porse.. Mi avvicinai e gli lasciai un leggero bacio sulle labbra per ringraziarlo. Lui mi prese la mano e scendemmo al piano di sotto.

"Vieni, ti presento Esme e Carlisle" mi faceva conoscere i suoi genitori? Ero così importante per lui? Entrammo in salotto dove salutai il resto dei fratelli Cullen e feci la piacevole conoscenza dei genitori di Edward.

"Mamma, papà questa è Bella" allungai una mano prima verso la donna e poi verso l'uomo.. Non c'era che dire, erano bellissimi, quasi degli dei.. Esme dimostrava circa 30 anni scarsi, era poco più alta di Alice, aveva lunghi capelli color caramello e i caratteristici occhi dorati dei Cullen.. Carlisle invece era alto tanto quanto Emmett, ma con un fisico meno muscoloso.. Era biondo e dimostrava pressappoco 33 anni..

"Signori Cullen è un piacere conoscervi"

"Ti prego, l'abbiamo già detto a tuo fratello, chiamaci pure Esme e Carlisle" restammo a parlare ancora per un po' e scoprii che Carlisle lavorava come chirurgo all'ospedale di Forks ed Esme era un arredatrice.. Mi fecero sentire subito a mio agio e iniziai a raccontare a Esme tutti i tentativi di decorare la nuova casa che mamma e Phil avevano comprato.

"Avevamo comprato una centinaia di colori diversi, ma non riuscivamo a trovare quello che si addicesse alla mia camera.. Così spennella un po' qui, prova quel colore lì; fatto sta che adesso le pareti di quella camera hanno tutti e cento i colori addosso"

"Li avete messi tutti?!?"

"Si! Pensa che poi volevano passare anche a dipingere la mia di camera.. E indovina che colore avevano scelto?"

"Un color pastello?"

"L'avrei preferito.. Avevano scelto il ROSA SHOCKING! Non sai quanto ho dovuto lottare per non fargliela dipingere.. Mamma alla fine ci aveva anche rinunciato, ma questa strega non voleva demordere"

"Secondo me sarebbe stato benissimo in camera tua.. Quel bianco neutro non mi piace granché.. Approposito, devo dipingere camera mia" le pareti della mia nuova camera erano troppo vuote, dovevo ancora personalizzarla con scritte e foto.

"Se vuoi ti aiuto io sta volta"

"Grazie Esme, te ne sarei infinitamente grata"

Dopo poco fummo costretti ad interrompere la conversazione e a dirigerci a scuola.. Io e Edward andammo con la sua Volvo, mentre Alice andò con Jazz, e Rose ed Emm con la jeep di quest'ultimo.

Per tutto il tragitto ci tenemmo per mano e ogni tanto lui si girava a darmi qualche bacio.

"Ti ho già detto che sei bellissima sta mattina?"

"No, non l'hai ancora fatto"

"Beh, sei bellissima" sentivo il cuore battere a mille e mi mordevo le labbra per non emettere gridolini striduli per la felicità.. Lui mi trovava bellissima, e non c'era consapevolezza più bella di quella. Arrivammo alla Forks High School e appena scendemmo dall'auto Ed mi prese subito per mano, fulminando qualsiasi ragazzo provasse a guardarmi.. Mi faceva sentire così importante, così speciale.. Mi stavo innamorando, quel ragazzo sembrava l'uomo dei sogni di ogni donna.. Ma lui aveva scelto me, ero io quella che gli interessava.. Mi strinsi al suo corpo e lui posò un braccio sulle mie spalle per tenermi più vicino al suo corpo.. Ci dirigemmo in segreteria..

"Cosa facciamo qui Ed?"

"Sto facendo cambiare i miei corsi con i tuoi.. Voglio passare ogni singolo momento della giornata con te" lui voleva seguire i miei stessi corsi per stare con me? L'avevo già detto che quel ragazzo era un amore? Lo baciai e lui mise le mani sui miei fianchi.. Quel bacio sapeva di sole, miele e lillà. Mi staccai da lui ansante e mi avvicinai al suo orecchio.

"Grazie mille tesoro"

Dopo essersi fatto cambiare i corsi andammo alla prima lezione di quel giorno, ginnastica.. Odiavo quella materia, non capivo a cosa mi servisse saper usare una stupida palla da volley o arrampicarmi sulla fune.. Non potei fare a meno di sbuffare..

"Cosa c'è Bella?"

"Odio ginnastica, sono altamente imbranata. E poi è più il tempo che passo col sedere a terra che in piedi"

"Tranquilla, ci sono io stellina.. Prometto che non ti succederà niente, fidati di me"

"Mi fido" fummo obbligati a separarci per cambiarci.. Quando uscii fuori dagli spogliatoi lo trovai ad aspettarmi, gli andai incontro e lo ringraziai con un bacio sulla guancia.

"Mi aspettavo qualcosina in più" aveva messo su una finta faccia dispiaciuta e non potei fare a meno di ridere.

"Fa si che non mi succeda niente a ginnastica e sarai ricompensato" mi prese per mano e entrammo in palestra dove già c'era Jasper che ci aspettava..

"Indovina sorellina, oggi ci si arrampica sulla fune! La tua attività preferita" COSA?? perfetto, l'ultima volta che ero salita sulla fune avevo fatto un volo incredibile ed ero atterrata sul fondoschiena.. Speravo che Edward mantenesse la promessa che non mi sarebbe successo niente..


Che ne pensate ragazze? Un bacio

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Capitolo 24
*** il vuoto è stato riempito ***


ciaooo ragazze!!! come state?? io benissimo, visto che sono a casa fino a mercoledì e ho tantisssimo tempo per scrivere xD! anch'io come Bella odio la ginnastica e sono sempre col sedere per terra.. Ma io non ho un Edward che mi salva x( !!! ora vi lascio al chappy!

pov Edward

Bella era terrorizzata da quella fune, ci mancava poco che iniziasse a tremare e piangere.. Ricordai che mi aveva detto di non avere paura di niente..

"Ma tu non avevi detto di non aver paura di niente?" lei si strinse al mio petto e io l'abbracciai.. Quanto era bello tenerla tra le mie braccia. Quella mattina era corsa in camera mia e mi aveva dato il buongiorno più bello che avessi mai ricevuto in 108 anni.. Le avevo presentato Esme e Carlisle, e la cosa mi aveva riempito di orgoglio..

"Ma di lei ho una paura incredibile" disse indicando la fune. Guardai Jasper per avere spiegazioni su quello strambo comportamento.

"L'ultima volta che è salita sulla fune è caduta ed è atterrata di sedere.. Non è riuscita a sedersi per una settimana.." povera la mia stellina, ma sta volta ci sarei stato io a prenderla.. Non avrei mai permesso che le succedesse qualcosa.. E poi volevo ardentemente il premio che mi aveva promesso se fosse uscita incolume dalla palestra.

"Tranquilla stellina, non ti succederà niente.. Te lo prometto"

"Cullen!! Staccati dalla Swan e sali su questa dannata fune!" le lasciai un leggero bacio sulle labbra e mi avviai verso il coach.. Salii sulla fune senza problemi, era un attività così semplice per noi vampiri.. Quando scesi il coach mi fece i complimenti e poi toccò a Jasper salire. Era abile il ragazzo, sapeva concentrare bene la forza nelle gambe e riusciva a salire senza troppo sforzo.. Quando scese toccò alla mia povera stellina..

"Su Swan, fammi vedere se sei brava come tuo fratello"

"Coach guardi glielo assicuro, è più bravo lui.. Non c'è bisogno di dimostrazioni"

"Swan sali! Niente storie!" Bella si avviò sbuffando alla fune e iniziò ad arrampicarsi.. Newton e il suo gruppetto si posizionarono sotto la fune e io dovetti fare uno sforzo sovraumano per non uccidere nessuno.. Stavano guardando il bellissimo sederino della mia stellina e i loro pensieri erano tutt'altro che casti.. Per fortuna ci pensò Jasper a dare uno scappellotto in testa a quei cinque deficienti e a farli allontanare.. Mi avvicinai a lui per ringraziarlo..

"Grazie.. Non so per quanto tempo mi sarei controllato ancora"

"Tranquillo.. Ma sappi che ti spetterà un trattamento peggiore se provi a prendere in giro Bella.. Sono stato chiaro?"

"Jasper, tua sorella mi piace davvero.. Non potrei mai farla soffrire"

"Lo spero per il tuo bene.. Quando è tornata ieri sera non ha fatto altro che parlarmi di te.. Non ferirla, te lo chiedo perfavore.." stavo per rispondere quando sentii un urletto e vidi Bella precipitare dall'altezza di tre metri.. Corsi verso di lei e la presi al volo.. Per fortuna ero abbastanza vicino alla fune e non dovetti usare tutta la mia forza vampirica**.. Non potevo permettere che qualcuno scoprisse la nostra natura, avrebbe significato andarsene per sempre e non poter più vedere Bella.

"Stellina stai bene? Ti fa male qualcosa?" lei scosse la testa e mi sussurrò un grazie.. Nel frattempo il coach si avvicinò per controllare la situazione.. Non era preoccupato per Bella, sperava solo che non si fosse fatta niente per non avere problemi.. Quell'uomo mi piaceva sempre di meno..

"Swan, se molli la fune è ovvio che cadi! Ringrazia il cielo che Cullen ha i riflessi pronti! Andatevi a cambiare su!" povero tesoro, non solo si era quasi ammazzata, se le sentiva pure! Uscimmo dalla palestra e Bella si avvinghiò al mio collo e mi baciò.. Quel bacio era ancora meglio di quello di sta mattina.. Leccò la mie labbra, le mordicchiò e poi entrò nella mia bocca.. Iniziò a leccarmi il palato molto lentamente e io credetti di impazzire.. Poi passò a cercare la mia lingua e quando la trovò iniziò ad accarezzarla piano, lasciandomi il suo sapore in bocca.. Si staccò ansante da me e si avvicinò al mio orecchio.

"Spero che il premio ti sia piaciuto" poi la vidi sparire negli spogliatoi.. Cristo, quella ragazza mi avrebbe fatto impazzire.. Ne volevo ancora, pretendevo un altro di quei baci.. Mi accorsi di essermi imbambolato quando Jasper mi scosse sghignazzando.. Mi cambiai velocemente, impaziente di rivederla.. Le prossime due ore avremmo avuto algebra, ma il prof Sanders mancava.. Avrei potuto riportarla alla radura visto che il cielo era completamente nuvoloso.. Alice aveva previsto due giorni di sole la prossima settimana.. Ma per allora Bella avrebbe già saputo della mia natura e avrei potuto comunque vederla.. Uscii e la aspettai come poco prima.. Nel frattempo Newton e company uscirono dalla palestra e mi guardarono con odio.. Pensavano di avere qualche possibilità con Bella e io li avevo battuti sul tempo.. Riuscivo a sentire che non si sarebbero arresi; avrebbero solo dovuto avvicinarsi a Bella, gli avrei staccato la testa a morsi.. Dopo pochi minuti la mia principessina uscì dagli spogliatoi e venne ad abbracciarmi, allontanando i miei piani omicidi..

"Bella adesso abbiamo due ore buca.. Ti va se torniamo alla radura di ieri?" i suoi occhi si illuminarono e un bellissimo sorriso riempì il suo volto.

"Certo che mi va! Quel posto mi piace da morire! Sai che ho provato a cercarlo ma non l'ho trovato.. Non è segnalato su nessuna carta*"

"I luoghi veri non lo sono mai*"

"Adoro questa tua vena poetica Edward" poi mi baciò e mi prese per mano..

"Dai andiamo!" ci avviammo alla Volvo e io le aprii la portiera.. L'avrei trattata come una principessa, anzi come la MIA principessa.. Come quella mattina ci tenemmo per mano durante tutto il tragitto.. Stare con lei mi faceva sentire così bene, mi faceva dimenticare tutto quello che c'era intorno.. L'unica cosa che vedevo era il suo bellissimo sorriso, i suoi splendidi smeraldi e le sue morbidissime labbra.. Giurai a me stesso che quando saremmo arrivati l'avrei baciata per tutto il tempo.. Appena parcheggiai andai ad aprirle la portiera e poi presi la coperta che avevo nel portabagagli.. Non volevo che si sporcasse i vestiti con l'erba.. Ci avviammo alla radura e appena arrivammo stesi la coperta per terra.. Mi sedetti e l'aiutai a sistemarsi comodamente tra le mia gambe.. Iniziai ad accarezzarle i fianchi e a baciarle il collo; quella parte di lei mi faceva impazzire: era così morbida, così candida.. Si fece coccolare ancora per poco, poi si girò e, mettendosi a cavalcioni su di me, iniziò a baciarmi.. Cominciò a passarmi le mani tra i capelli e io le accarezzai la schiena.. Quello era il momento perfetto per la mia dichiarazione.. Mi staccai da lei e la guardai dritto negli occhi.

"Bella, mi sono innamorato di te" il suo volto alle mie parole si illuminò; prese il mio viso tra le mani e lo avvicinò al suo.. C'erano pochi centimetri a dividerci.

"Anch'io ti amo Edward" poi mi baciò.. Quel bacio aveva un sapore tutto nuovo.. Adesso avevo la piena consapevolezza che mi amava.. Così la strinsi a me e la portai sotto il mio corpo.. Sentivo il suo cuore battere all'impazzata e le sue gote erano leggermente arrossate per il bacio che ci eravamo appena scambiati.. I suoi smeraldi brillavano di luce propria e il suo sorriso illuminava tutto intorno a noi.

"Sei bellissima" era la verità.. Bella era la più bella creatura che avessi mai visto, tutto in lei era perfetto.. Anche i piccoli difettucci che la rendevano tanto adorabile, come il labbro superiore più pieno di quello inferiore..

"Sei tu che mi fai sentire così, amore" amore.. Mi aveva chiamato AMORE.. Sentii il mio cuore scoppiare di felicità.. Adesso non sentivo più quel vuoto all'altezza del petto, ci aveva pensato lei a riempirlo.. Lei coi suoi sorrisi, lei coi suoi sguardi, lei coi suoi baci,lei con le sue carezze, lei con la sua esuberanza, lei coi suoi modi di fare, lei col suo essere così.. Bella. Se avessi potuto avrei pianto per la felicità.. Finalmente avevo trovato il vero amore, quello con la A maiuscola; quello che continuavo a leggere e rileggere nei libri.. Cominciai a baciarla piano, intensificando man mano il bacio.. In poco tempo entrai nella sua bocca e mi misi alla ricerca della sua lingua.. L'accarezzai, la lisciai.. Sapeva di cioccolata; chissà se era dovuto a tutta quella che mangiava.. Mi staccai da lei per farle riprendere fiato e le lasciai un bacio a stampo sulle labbra..

"Ti amo Isabella"


** non so se la parola vampirica esista
* frase tratta da un libro che sto leggendo

Che ne pensate? alla prossima! un kiss!

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Capitolo 25
*** cambio orario ***


ciao ragazze!! come state? spero che la mia storia fin ora vi piaccia e non vi stiate annoiando... beh, adesso vi lascio al cap!

pov Jasper

Avevo visto Bella andare via con Edward.. Nonostante tutto dovevo ringraziare quel ragazzo: non solo aveva salvato Bella da una caduta colossale, ma le aveva illuminato il viso di luce nuova.. Aveva detto che non aveva intenzione di prenderla in giro, lo speravo per lui; se avesse fatto versare una sola lacrima a Bella lo avrei distrutto. Mi avviai verso l'aula di storia pronto a sorbirmi un ora di lezione interminabile..

Tanto avrei pensato alla mia Alice; questa mattina mi ero svegliato di buon ora solo per rivederla il prima possibile.. Era bellissima come sempre, ma questa mattina aveva qualcosa di diverso.. Non sembrava più timorosa e restia, anzi si era avvicinata lei stessa per sfiorarmi il volto.. Avevo sentito le guance andarmi a fuoco e il cuore palpitarmi forte, come se potesse uscirmi da un momento all'altro dal petto. Mi aveva presentato i suoi genitori, e in quel gesto ci vedevo qualcosa di incredibilmente intimo..

Entrai in aula e rimasi sconvolto, ma subito dopo un enorme sorriso riempi il mio volto e mi avvicinai alla fonte di tutte queste emozioni.. Alice era seduta in fondo alla classe e sventolava una mano per farsi notare; mi aveva tenuto il posto accanto al suo..

"Sbaglio o tu non saresti in questo corso?"

"Sbagli invece caro mio; da oggi ho un nuovo orario" tirò fuori dalla cartella un foglio e me lo porse.. Non era possibile, era identico al mio orario.. Per ottenere una conferma tirai fuori il mio e li confrontai. Non mi ero sbagliato, erano identici..

"E questo che vuol dire?" si girò verso di me e mi sorrise maliziosamente.

"Beh, se non mi vuoi guarda che posso tornare anche al mio vecchio orario" se non mi vuoi.. Cristo, io l'avrei voluta in tutti i modi, a tutte le ore; e non in un modo casto.. Sentivo già il piccoletto là sotto risvegliarsi e dovetti fare di tutto per togliermi le immagini di Alice nuda dalla mente..

"Non mi dispiace per niente averti qui" la vidi abbassare gli occhi e aspettai che le sue guance si imporporassero.. Ma non avvenne; dopo poco rialzò il viso e mi sorrise timidamente.. Nel frattempo la prof entrò e iniziò spiegare quale sarebbe stato il programma di quest'anno. Mi annoiavo a morte, così presi un pezzetto di carta e passai un bigliettino ad Alice.

Che programmi hai per questo pomeriggio?

I tuoi programmi quali sarebbero?

Senza di te? Starei a casa ad annoiarmi..

Bene, vorrà dire che ci annoieremo in due oggi
.

Le sorrisi e lei ricambiò.. Sì, si stava proprio lasciando andare.. L'ora fini e ci dirigemmo ad arte.. Odiavo quella materia, e pensare che avrei dovuto sopportarne due ore!

"Che hai?" ad Alice non era sfuggito il mio improvviso cambiamento d'umore.

"Odio l'arte.. Non sono capace a disegnare nemmeno una casetta con un alberello, sono un caso perso"

"Mi sembra che tua sorella disegni molto bene"

"Già.. Io e Bella proprio ci completiamo..."

"In che senso?"

"Io nelle sport sono un asso mentre lei sembra una marmotta imbranata; invece nel disegno lei sembra Da Vinci e io un gatto cieco senza una zampa" scoppiò a ridere e io la seguii, facendomi trasportare dalla sua risata.. Sembrava un coro di tanti piccoli campanellini..

"Un gatto cieco senza una zampa? Ahahaha, ma questa dove l'hai sentita? Ahahah"

"Sei una strega.. Invece di consolarmi stai qui a prendermi in giro!" questo scambio di battute con lei iniziava a piacermi. La vidi avvicinarsi sempre di più e prendermi il viso tra le mani.. Deglutii a vuoto, mentre sentivo il viso andarmi in fiamme.. Cavoli, non mi era mai capitato di arrossire con una ragazza!

"Dai signor Gatto cieco, vieni che prima iniziamo e prima sarai libero" mi prese per mano e mi condusse dentro l'aula.


pov Alice

Ci sedemmo in fondo all'aula, poco dopo la prof entrò e ci disse di fare un disegno a piacere.. Vidi Jasper sbuffare e mi scappò un risolino..

"Guarda che così non aiuti.. Vuoi renderti utile? Dai fuoco alla vernice infiammabile, così potremmo uscire da qui"

"Su Jazz!! Cosa vuoi che sia un disegno! Butta giù quattro righe e vediamo cosa esce.. Perché non parti con le basi?"

"Sarebbero?

"Disegna una casetta con un alberello.. Provaci su!" lui fece come gli dissi e iniziammo a disegnare.. Il mio soggetto era il boschetto accanto casa mia.. Ero concentratissima, ma dopo poco vidi Jasper posare la matita sul tavolo e sbuffare esasperato.

"Sono un caso perso... Ci rinuncio.. Tu come sei messa?" tirai su il foglio per mostrargli il disegno.

"Woww.. È bellissimo! Ma è un luogo che esiste veramente?"

"Certo.. Vorresti visitarlo?" ricordavo quella visione dove io e lui ci baciavamo.. Succedeva proprio in quel luogo..

"Ovvio che si.. Mi intriga"

"Ti ci porto sabato, promesso" il resto della lezione passò tra una chiacchiera e una risata, poi ci avviammo in mensa.. Jasper prese un pezzo di pizza mentre io non presi niente.

"Alice sicura che non mangi niente?"

"Si Jazz, tranquillo ho lo stomaco chiuso" mi squadrò e io cercai di rassicurarlo con lo sguardo.. Si convinse a lasciar perdere e ci dirigemmo al tavolo dove già ci aspettavano Rose e Emm.. Ci sedemmo e poco dopo entrarono Bella e Edward mano nella mano.. Sapevo quello che era successo ed ero felice per loro. Jasper fece per addentare la pizza, ma Bella gli arrivò in quel momento alle spalle e ne staccò un consistente morso..

"Buona Jazz.. Ne voglio una anch'io" Edward si chinò su di lei e le lasciò un leggero bacio sulle labbra.

"Torno subito amore" e si avviò a prendere un trancio di pizza.

"Amore?? C'è qualcosa che non so sorellina?"

"Possiamo parlarne a casa?" Jazz annui mangiando quel che restava della sua pizza.. Edward tornò, porgendo a Bella il pranzo.

"Grazie tesoro" e gli lasciò un bacio sulla guancia.. Poi si girò e squadrò il fratello.

"Jazz, hai avuto arte?" chissà da che l'aveva capito Bella, magari conosceva a memoria l'orario di Jazz.

"Si nota tanto? Uff, mi manca essere in corso con te.. Almeno eri tu quella che sgobbava anche per me!" Bella gli fece una linguaccia e Jazz le mandò un bacino.. Erano incredibili quei due insieme. Finimmo di pranzare e ci avviammo verso le auto, oggi avevamo mezza giornata.. Ci separammo come questa mattina e noi ci dirigemmo a casa di Jazz.. Quando arrivammo andammo in camera sua e io iniziai a guardarmi intorno; era fantastico poter ammirare il suo universo senza dover scappare al minimo movimento.. Mi avvicinai ad una pila di foto, la stessa che mi aveva incuriosito ma che non ero riuscita a guardare.

"Posso?"

"Prego, anzi prendile che ci mettiamo qui a guardarle" si sedette sul letto e io lo raggiunsi con le foto in mano.. Passammo l'intero pomeriggio a commentare le foto e a ridere dei suoi ricordi..

"Questa l'abbiamo scattata quest'estate.. Eravamo solo io e Bella.. Siamo stati in Croazia, in Italia, in Spagna e in Grecia.. È stato bellissimo.. Non facevamo altro che passare da una spiaggia ad una discoteca.." continuammo a parlare finché Bella non tornò a casa informandomi che, se volevo, Ed era qui sotto per un passaggio.. Così ne approfittai e, salutando tutti e due con un bacio sulla guancia me ne andai.

Un altro giorno era passato, e ci stavamo avvicinando sempre di più a sabato.. Avevo deciso che gli avrei rivelato la verità nel boschetto del bacio..


Che ne pensate? fatemi sapere! un kiss!

Ps: ho iniziato un'altra ficcy! Per chi volesse leggerla eccola qui: io e te (il titolo non è gran che)

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Capitolo 26
*** rivelazioni ***


ciao ragazze!! come va? spero che il cap vi piaccia!

pov Bella

La settimana era passata e finalmente era giunto sabato.. Edward mi avrebbe portato alla radura, e io non vedevo l'ora.. Il tempo passato con lui era stato stupendo, non faceva altro che coccolarmi e riempirmi di complimentini.. Ne ero innamorata pazza.. Avevo anche deciso di presentarlo a papà, se lui fosse stato d'accordo.. Anche Jazz stava facendo progressi con Alice; non si erano ancora dati il primo bacio, ma qualcosa nell'espressione di Jazz mi faceva capire che oggi sarebbe arrivato il momento.. Ero felice per lui, chi lo avrebbe detto che venendo a Forks ci saremmo innamorati? Il suono del campanello mi ridestò dai miei pensieri e corsi ad aprire. Mi trovai davanti Edward, bello più che mai, che si tuffò sulle mie labbra.. Ogni volta che lo baciavo mi sembrava sempre la prima.. Quel casto bacio non gli bastò più, così insinuò la lingua nella mia bocca e io fui più che felice di accoglierla.. Nel frattempo avevo portato le mani nei suoi capelli; li adoravo, passavo intere giornate a massaggiarli.. Ci staccammo ansanti e lui depositò un bacetto sul mio naso.

"Buon giorno amore mio, spero che tu abbia dormito bene"

"Ovvio che si.. Anche perché ti ho sognato tutta la notte" mi avvicinai a lui e mi misi in punta di piedi per baciarlo, lui portò le mani sui miei fianchi per sorreggermi e avvicinarmi ancora di più a sé.. Ci staccammo quando sentimmo qualcuno tossire..

"Non davanti a me, te lo chiedo per favore Bella"

"Si si Jazz come vuoi.. Amore andiamo.. A sta sera Jazzino!!" uscimmo e prendemmo la mia macchina, quella era stata la mia condizione.. Da tutta la settimana viaggiavo nella sua auto, e la mia piccolina sentiva la mia mancanza.. Così mi posizionai al posto di guida e lui mi guardò scocciato.

"Scusa? Perché dovresti guidare tu?"

"Mi sembra ovvio, è la mia macchina" lui annui andandosi a sedere al posto del passeggero.. Sorrisi per questa piccola vittoria e misi le chiavi nel quadro, prontissima a partire.. All'improvviso mi sentii sollevare e mi ritrovai al posto del passeggero, mentre Edward sorridendo stava avviando il motore..

"Prepotente! Non avevi nessun diritto di spostarmi!! Scordati i miei baci per tutta la giornata" lui diventò subito serio e si avvicinò al mio viso.. Sentivo il suo alito fresco solledicarmi il volto e la mia schiena si coprì di brividi..

"Davvero amore mio? Neanche un bacetto?" aveva iniziato a baciarmi il collo, per poi risalire pian piano verso il mento e depositare un ultimo bacio sull'angolo della mia bocca..

"Ne sei sicura amore?" non mantenni la mia promessa e lo baciai.. Subito iniziai a leccargli le labbra e entrando nella sua bocca gli solledicai il palato.. Mi staccai e gli lasciai un altro bacio a stampo, per poi girarmi verso il finestrino.

"Antipatico! Hai approfittato delle mie debolezze!" sorrise e partimmo.. Durante tutto il viaggio si girò nella mia direzione per accarezzarmi una guancia o lasciarmi qualche bacetto sul naso. Mi stava facendo impazzire, così giurai a me stessa che appena saremmo arrivati lo avrei buttato per terra e lo avrei riempito di baci. Ed parcheggiò e venne ad aprirmi la portiera.

"Mi sa che oggi ti sporcherai, ho dimenticato la coperta.." gli sorrisi rassicurandolo e ci avviammo alla radura.. Appena arrivammo lo buttai per terra e mi misi a cavalcioni su di lui; sembrava molto sorpreso da questo mio gesto, e non potei fare a meno di sorridere. Mi piegai su di lui per baciargli le labbra, mentre con le mani slacciavo i bottoni della sua camicia.. Quando riuscii a slacciarla completamente iniziai ad accarezzargli gli addominali scolpiti,seguendone il contorno con le dita e sentendolo tremare ad ogni mio tocco.. Sorrisi sulle sue labbra e poi mi spostai più giù.. Iniziai a mordicchiargli il pomo d'Adamo, passando poi a lasciare leggeri baci sul suo petto da urlo.. Era dalla prima volta che lo avevo visto senza maglietta che desideravo farlo. Quando finii di baciare ogni centimetro dei suoi bellissimi addominali lo guardai negli occhi.. Il suo bel color oro si era inscurito terribilmente, sembrando quasi nero.. Era eccitato, incredibilmente eccitato.. Si tirò su a sedere, lasciandomi sopra di lui.

"Bella se continui così non risponderò più delle mie azioni" per risposta gli lasciai un casto bacetto sulle labbra..

"Amore, non ti ho portata qui oggi solo per stare con te.. Devo dirti una cosa importante" cosa importante? No no no, odiavo le ''cose importanti''.. Si rivelavano sempre delle fregature e motivi di sofferenze.. Ma Edward non mi avrebbe mai fatto soffrire,ne ero certa.

"Ti ascolto" lo vidi abbassare la testa e poi rialzarla titubante..

"Non è facile da spiegare amore.. Ecco, vedi.. Io non sono ciò che tu pensi che io sia"

"Cosa non saresti?" mi ero persa. Non aveva detto io non sono chi tu pensi che io sia, aveva detto io non sono ciò che tu pensi che io sia..

"Bella io non sono umano.. Sono un vampiro" lui un vampiro? Scoppiai a ridere, stare con Emmett l'aveva fatto diventare anche uno burlone..

"Ahahah.. Ma che simpatico che sei amore.."

"Bella non è uno scherzo, io sono veramente un vampiro"

"Se proprio ci tieni amore, asseconderò il tuo gioco.. Io voglio essere una strega!" mi fece scendere da lui e si alzò in piedi; io scattai immediatamente su, preoccupata che si fosse offeso. Allungai una mano verso il suo volto ma lui sparì nel nulla. Dopo pochi secondi sentii picchiettarmi su una spalla, mi girai e trovai Edward..

"Ma come.. Non è possibile! Tu eri qui, davanti a me.. Io non ti ho visto muovere.." lo vidi sparire un'altra volta per poi tornare con uno spesso ramo di quercia.. Ma come diavolo ci riusciva? Molto probabilmente ero io ad avere problemi, oppure era semplicemente dovuto ad uno di quegli strani effetti ottici. Si avvicinò a me e sbriciolò, usando una sola mano, il ramo..

"Non.. Non è possibile.. Cosa, come.. Chi sei?" si avvicinò a me e mi prese il volto tra le mani.

"Te l'ho detto amore mio, sono un vampiro.. Non avere paura, non ti farò del male" un vampiro.. Il mio fidanzato era un vampiro.. I vampiri erano mostri cattivi e spietati, mentre il mio Edward era buono e dolce..

"Ti prego, spiegami tutto.. Sono confusa" tornammo a sederci e lui mi abbracciò.. Edward non poteva essere un mostro, io mi sentivo così protetta con lui.

"Bella io sono un vampiro.. Ma non mi nutro di sangue umano, bevo solo sangue animale"

"Quindi anche tutta la tua famiglia.."

"Si, sono dei vampiri anche loro.. Non preoccuparti per Jasper; Alice glielo avrebbe rivelato oggi" bene. Ricapitolando avevo un fidanzato vampiro, mio fratello si era innamorato di una vampira per di più sorella del mio vampiro.. Sembrava un film..

"Riesci a trasformarti in un pipistrello quindi? Ti prego ti prego fammi vedere!"

"Amore io n.."

"Scusa, forse trasformandoti ti sparirebbero i vestiti e poi non potresti ritornare normale" beh, il pensiero di Edward nudo non mi dispiaceva per niente.. Anzi!

"Amore se tu mi lasceresti finire di parlare a quest'ora sapresti che io non posso trasformarmi in un pipistrello" cosa? NO! Io volevo vederlo svolazzare in giro! Uffi, quant'è ingiusta la vita!

"oh.. Beh, allora mi fai vedere la tua bara? Ma si sta comodi a dormire lì dentro? Posso provarla?" lui scosse la testa e mi baciò un guancia.

"Non pensavo che l'avresti presa così... Comunque amore io non ho nessuna bara.. Io non dormo"

"COSA?! Che figo!! Voglio essere un vampiro anch'io!!" lui scoppiò a ridere e mi baciò, facendomi sdraiare sull'erba e portandosi sopra di me. Io misi le braccia intorno al suo collo e gli sorrisi.

"Sai che sei bellissimo?"

"Altra caratteristica dei vampiri.. E come avrai notato siamo anche bianchissimi.." lo baciai e lui iniziò ad accarezzarmi i fianchi.. Fummo interrotti dal suono del suo cellulare. Si tirò su e rispose.

"Dimmi Carlisle.. Si si glielo detto... L'ha presa più che bene, mi ha anche chiesto di trasformarmi in un pipistrello.. Okay, 20 minuti e siamo da te"

"Che voleva Carlisle?"

"Vuole che lo raggiungiamo.. Lì ci sono già anche Jazz e Alice.. Vuole spiegarvi meglio le cose"


Che ne pensate? Fatemi sapere! un kiss!!
Vi ricordo anche la mia altra ficcy
io e te

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Capitolo 27
*** ti amo vampiretta ***


ciao ragazze!!! finalmente saprete come prenderà Jazz la notizia!! Non vi trattengo ancora per molto! ci vediamo sotto!!

pov Jasper

Appena Edward e Bella se ne andarono, salii in camera mia a prepararmi. Dopo pochi minuti ero già in macchina, diretto verso casa di Alice. Quella settimana avevo fatto progressi: adesso potevo tenerle la mano, abbracciarla, baciarle le guance.. Ma pretendevo di più, e oggi lo avrei avuto.. Avevo deciso che oggi l'avrei baciata, conoscendola lei non avrebbe mai fatto il primo passo, così mi ero deciso a compierlo io. Già immaginavo la morbidezza di quella labbra. Parcheggiai davanti a casa sua e andai a suonare. La porta si aprii subito e davanti a me si presentò Alice con un sorriso a 32 denti. Era bellissima, come sempre d'altronde. Mi piegai a baciarle una guancia e poi portai un braccio a cingere la sua vita.

"Buon girono! Allora? Questo famoso boschetto, di cui ho sentito tanto parlare, dov'è?"

"Proprio qui accanto, non c'è bisogno neanche di prendere la macchina" non avevo mai notato un boschetto nei dintorni, ma mi fidai. Ci incamminammo e quando arrivammo i miei occhi si allargarono a dismisura. Non avevo mai visto un paesaggio più bello: il verde dominava prepotente; gli alberi, così vicini tra loro, creavano un intimo rifugio; davanti a essi un piccolo fiume scorreva inarrestabile.. Sembrava di essere in un dipinto, anzi nel suo dipinto.

"Ti piace?" Alice mi guardava, curiosa delle mie reazioni.

"E me lo chiedi? È.. È.. Non ci sono parole! Sembra di essere in un sogno, è tutto troppo perfetto! Gli alberi così vicini, il fiume che scorre, il profumo dei fiori.. Ti prego dammi un pizzico e dimmi che non sto sognando" ero in una favola.. E lei era la mia bellissima principessa. Mi sorrise e andò a sedersi tra gli alberi. Mi ricordai all'istante di quello che avevo in tasca, e subito lo tirai fuori.

"Non ti muovere, sei bellissima"

"Jasper ti prego!" mentre la sentivo lamentare cercavo la giusta luce per scattarle una foto.. Adoravo fare fotografie, avevo anche seguito dei corsi. Mi affascinava poter immortalare l'attimo, far diventare immortale un ricordo.. Trovai l'angolazione perfetta e mi misi a fotografarla, era incredibilmente fotogenica.. Poi mi si accese una lampadina: le avrei fatto un servizio fotografico!

"In piedi signorina! Si appoggi a quell'albero" lei mi guardò perplessa, ma notando che non stavo scherzando fece come le avevo detto. Andò ad appoggiare la schiena sul tronco, posando le mani accanto al busto; girò la testa verso di me e mi sorrise.

"Che intenzioni hai?"

"Dai, lasciami divertire! Ho trovato un bellissimo soggetto per le mie foto, per di più con intorno un paesaggio da paura! Quindi niente obbiezioni e fai ciò che ti dico"

"Si padrone" quella frase, detta con quel tono malizioso, mi infiammò e deglutii a vuoto. Una serie di immagini di me ed Alice nudi, con lei sottomessa al mio volere, attraversò la mia mente. Jasper respira-espira-respira-espira.. Calmati tu là sotto! Pensa ad altro, pensa ad altro! La nonna in autoreggenti! Appena focalizzai quell'immagine il mio migliore amico si ritirò, dichiarando che avrebbe presto dato le dimissioni.

"Allora? Non vuoi più fare il servizio?" come? Cosa? Che succede?

"Ehm.. Si si.. Scusa mi ero distratto un attimo" sentii le guance andare a fuoco.. Cavoli ero arrossito! Cercai di nascondere il mio viso arrossato con la macchina fotografica, ma lei lo notò lo stesso.

"Sai che sei più carino quando arrossisci?" le sorrisi timidamente poi la feci rispostare.. Continuammo a fare foto per un'altra ora, poi ci sedemmo in riva al fiume.

"È stato divertente" commentai contento.

"Già! Poi voglio una copia di tutte le foto" mi girai verso di lei e notai che eravamo vicini, terribilmente vicini.. Così vicini che riuscivo a percepire il suo alito fresco sul volto. Piano mi avvicinai a lei, pronto ad assaporare quelle magnifiche labbra. Quando le sfiorai le labbra lei si tirò in piedi, dandomi le spalle.

Non voleva baciarmi. Forse per lei ero soltanto un amico, qualcuno con cui passare il tempo.. Ma nulla di più.. Sentii gli occhi pungermi e ricacciai indietro le lacrime, avevo un orgoglio anch'io! Girai il viso verso il fiume e mi misi a fissare l'acqua scorrere.. Le parole soltanto un amico continuavano a ronzarmi in testa, andando a colpire ogni volta il mio cuore. Sentii dei passi venire verso di me e una mano poggiarsi sulla mia spalla.

"Jasper io.."

"Non dire niente Alice.. Va bene così, ho capito.. Non rendiamo il tutto ancora più penoso"

"No Jazz! Non va bene niente! Ascoltami!" mi alzai in piedi di scatto e mi ritrovai faccia a faccia con lei.

"Cosa dovrei ascoltare Alice!?! Cosa?! Mi hai fatto capire benissimo ciò che intendevi, lasciami un po' di ogroglio.." man mano il mio tono divenne sempre più basso, quasi un sussurro.

"Ti prego Jasper, lasciami spiegare.. Ti assicuro che poi sarai tu a non volermi baciare" le feci segno di iniziare, pronto ad ascoltare.

"Jasper, tu mi ha sempre visto come un angelo, un bellissimo angelo.. Ma ti sbagliavi, io sono tutt'altro.. Quelli come me sono orribili mostri spietati.. Io..Io sono un vampiro. Non prendermi per pazza, te lo dimostro" la vidi avvicinarsi ad un enorme masso e tirarlo su con una sola mano.. Sembrava una piuma da come riusciva ad alzarlo. Poi gli dette un pugno e lo sbriciolò.. Non era possibile. Quello che avevo visto non era reale. Tutto frutto della mia immaginazione.. Dopo essersi strofinata le mani, Alice si avvicinò a me, lasciando però un metro a dividerci.

"Ti prego, non avere paura.. Non potrei mai farti del male.. In tutti questi anni non ho mai avuto intenzione di instaurare rapporti con gli umani, ma poi sei arrivato tu: bellissimo e dolcissimo ragazzo che ha fatto ribattere il mio cuore, ormai fermo da troppo. Per te ho subito provato AMORE, mi hai sconvolto la vita.. Ho provato a resisterti, ma come puoi fermarti davanti a due splendidi oceani blu? Oggi anch'io volevo baciarti, lo desideravo più di qualsiasi altra cosa.. Ma non potevo permettere che tu baciassi un mostro.. Immagino che adesso tu non voglia più vedermi, o avere a che fare con me.. Rispetterò le tue volontà, cercherò di non interf.." bloccai quel suo dolcissimo monologo posando le mie labbra sulle sue.. L'avevo baciata.. Finalmente avevo assaggiato le sue dolcissime labbra.


pov Alice

Le sue labbra erano sulle mie, le leccavano, le mordicchiavano. D'istinto schiusi la bocca e lui insinuò la sua lingua in me; solledicò il mio palato, per poi andare a giocare con la mia lingua... Non capivo il senso di quel bacio. Io ero un mostro; lui avrebbe dovuto allontanarmi, essere ripugnato da me.. E invece mi stava baciando. Le sue labbra erano morbide, proprio come me le ero sempre immaginata.. Ci staccammo ansanti e lui mi guardò negli occhi.

"Che vuol dire questo Jasper? Non capisco"

"Vuol dire che ti amo vampiretta.. Non mi importa cosa sei"

"Non ti importa?" non capivo.. Io ero un vampiro, accidenti!! Lui avrebbe dovuto odiarmi, essere disgustato da me.. E invece mi amava.. MI AMAVA! Non c'era notizia più bella di quella.. Si avvicinò ancora alle mie labbra e ci soffiò sopra.

"No, non mi importa.. Ti amo Alice, come non ho mai amato nessuno.. La prima volta che ti vidi fu dentro i miei sogni: eri un bellissimo angelo.. Ti ho rivisto più volte nei miei pensieri. Poi ti sei intrufolata in camera mia e.." strabuzzai gli occhi.. Come faceva a saperlo?! Notò il mio stupore e si affrettò a spiegare.

"Amore è impossibile non riconoscere il tuo profumo" sorrisi felice e lui mi baciò la punta del naso.

"Stavo dicendo.. Ti sei intrufolata in camera mia e tutto ha preso il tuo odore, il tuo sapore.. Ma continuavo a credere che tu fossi qualcosa di magico; finché non ti ho parlato la prima volta: il mio cuore aveva preso a battere come mai prima d'allora e le mie gambe erano diventate molli.. Ogni minuto passato con te mi ha reso felice.. Ero convinto che tu ricambiassi i miei sentimenti; ma quando oggi mi hai respinto mi si è spezzato il cuore.. Avevo pensato di non essere degno del tuo amore, d'altronde tu sei troppo anche per me.. Alice, io ti amo.. Non m'importa se sei un vampiro, una strega o un cinghialetto blu.. Sei la prima donna che ha fatto battere il mio cuore.. Per me sarai sempre e solo questo" se avessi potuto piangere l'avrei fatto.. Quello era il discorso più bello che qualcuno mi avesse mai fatto. Gli saltai in braccio e lo baciai con foga: le nostre lingue si scontravano, litigavano, ma poi tornavano a coccolarsi.

Continuando a baciarmi si portò seduto, facendomi ritrovare a cavalcioni su di lui.. Quando ci staccammo lo guardai in faccia.. Era bellissimo: i capelli spettinati dalle mie mani, i suoi occhi brillanti più che mai, le sue guance leggermente rosse e le sue labbra gonfie per i baci appena scambiati.. Misi la mano nella tasca della sua giacca e tirai fuori la fotocamera.. Era bellissimo, sembrava proprio un angioletto biondo dagli occhietti azzurri. Gli feci una foto, e poi un'altra, e poi un'altra ancora.. Continuai così finché la macchina non mi disse che non c'era più spazio disponibile..

Restammo a coccolarci ancora un po', finché lui non spezzò il silenzio.

"Come funziona?"

"Cosa?"

"L'essere vampiri.. Come funziona?"

"Beh, i primi anni è la cosa più eccitante di questo mondo: hai la super forza, sei super veloce, puoi fare tutto; ti senti il padrone del mondo.. Ma poi gli anni passano e niente cambia, tu non cambi.. La vita dopo un po' inizia a essere monotona e poco stimolante"

"Anche la tua è così?"

"Lo era.. Prima di incontrare te.." ripresi a baciarlo e fu sempre lui ha interrompere il tutto..

"Che c'è?" perché si era staccato?? Io stavo così bene!

"Non mi basta come spiegazione.. Voglio sapere di più" era curioso.. Come potevo spiegarglielo per bene? Ma certo!! Carlisle avrebbe potuto chiarirgli ogni dubbio.. Dovevamo tornare a casa..

"Forza, vieni con me"


che ne pensate? spero vi sia piaciuto.. non mi convince molto il pov Alice, ma l'ho inserito lo stesso.. un kiss, alla prossima! (scusate gli errori, ma sto dormendo in piedi xD)

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Capitolo 28
*** Carlisle ***


ciao ragazze!! come state? spero bene! dai, vi lascio leggere..

pov Edward

Arrivammo a casa e trovammo tutti ad aspettarci in salotto.. Non appena Bella vide il fratello gli si lanciò contro abbracciandolo..

"Sai già tutto Jazz? Non è fighissimo? Pensa, i vampiri non posso trasformarsi in pipistrelli.. E non hanno neanche le bare, perché non dorm.."

"Bella prendi fiato! Adesso ci spiegherà tutto Carlisle.. Tu mettiti qui buona buonina ed ascolta" lei gli lasciò un bacetto sulla guancia, venne a mettersi tra le mie braccia e insieme ci sedemmo sul divano. Carlisle, che fino a quel momento era rimasto seduto da una parte, si alzò per attirare l'attenzione.

"Ragazzi, come Edward e Alice vi avranno detto noi siamo dei vampiri.. Ma non dei vampiri come gli altri.. Noi non uccidiamo. Non ci nutriamo di sangue umano, diciamo che ci consideriamo vegetariani.. Noi beviamo solo sangue animale.. Come penso vi avranno dimostrato, i vampiri hanno la superforza, la supervelocità.. E a volte anche dei poteri in più, come Edward e Alice"

"Davvero? Perché non me lo hai detto?! Qual è il tuo potere?" Bella aveva iniziato a tartassarmi di domande.

"Amore io leggo nel pensiero" la vidi aprire la bocca in una ''o'' e strabuzzare gli occhi.

"Davvero?!? Che figo! Sono sempre più convinta di diventare un vampiro! Dai, dimmi a cosa sto pensando!" ed eccola, la domanda a cui non avrei mai potuto dare una risposta.. Questa cosa era nuova per me, io avevo sempre letto i pensieri di tutti, ma i suoi restavano un mistero.

"Ecco.. Vedi io non posso leggerti nella mente, sei l'unica persona che mi blocca.."

"Io l'ho sempre detto che c'era qualcosa nella tua mente che non andava Bells.. Tu invece che potere hai? Super vista laser? Voli? Cosa riesci a fare?" Jasper era veramente curioso di sapere come funzionassero le cose.. Io lo avevo detto che l'avrebbe presa bene.

"Io vedo il futuro"

"Wow! Cosa mi succederà? Che vedi?"

"Bella non sono una veggente.. Semplicemente a volte mi appaiono delle immagini sul futuro, oppure mi devo concentrare io per averle" Bella sbuffò e si accovacciò meglio tra le mie braccia.. Nonostante tutto l'aveva presa benissimo, anzi sembrava eccitarla essere fidanzata con un vampiro.

"Ragazzi avrete un sacco di tempo per parlarne tra voi. Stavo dicendo.. Edward e Alice sono gli unici due dotati in famiglia.." Carlisle aveva ripreso il discorso.

"Ma come siete diventati vampiri?"

"Bella, io ho creato loro.. Forse è meglio partire dall'inizio.. Allora.. Sono quasi sicuro di essere nato a Londra, nel 1640. All'epoca le date non erano registrate con cura, non per la gente comune. Ero figlio di un pastore anglicano.. In quel periodo iniziarono ad intraprendersi la caccia alle streghe, ai licantropi e ai vampiri.. Mio padre, quando giunse ad un'età troppo avanzata, lasciò a me il posto.. Sulle prime fallii in continuazione, ma poi scoprii un rifugio di vampiri.. Andai lì armato di torcia e forcone portando con me 200 cittadini.. Ma i vampiri erano affamati, e molto più forti di noi, così uccisero tutti.. Io però fui l'unico a salvarsi.. Non mi avevano succhiato via tutta la vita, così iniziai la trasformazione.. Passai tre giorni dentro una grotta, cercando di restare in silenzio.. Appena mi risvegliai mi resi conto di ciò che ero diventato, ovvero il mostro che volevo uccidere.. Subito cercai di distruggermi, ma non era per niente semplice"

"In che senso?" durante tutto il racconto avevo tenuto Bella sott'occhio; volevo esaminare le sue reazioni.. Ma in lei c'era solo curiosità, tantissima curiosità..

"I vampiri sono quasi indistruttibili.. Cercai di affogarmi, mi buttai da altissime cime.. Ma niente.. Alla fine decisi di farmi morire di fame.. Ci stavo riuscendo, ma quando un capriolo si ferì io non resistetti all'impulso del sangue.. Così da quel giorno ho scoperto che ci si può nutrire anche non essendo della bestie.. Col passare degli anni diventai ciò che desideravo essere: un medico.. Ho dovuto faticare molto, ma adesso il sangue umano non mi fa più nessun effetto.. Ho conosciuto così Edward.. In quel periodo stavo cercavo un compagno, qualcuno che annullasse la solitudine, e trovai lui: era in una corsia di ospedale, stava solo aspettando di essere portato in obitorio" speravo che Carlisle non scendesse troppo nei particolari.. Preferivo informare io Bella, su di me.

"Era morto?!" Bella si agitò subito; riuscivo a sentire il suo piccolo cuoricino battere all'impazzata.. L'abbracciai forte, facendole capire che non aveva motivo di preoccuparsi: io ero lì.

"No, il suo cuore batteva ancora, piano ma batteva.. Lo portai via da lì e lo trasformai" ricordavo tutto di quel giorno, e dei tre che lo succedettero.. Fu l'esperienza più dolorosa della mia vita.

"Come si fa a trasformare una persona?"

"Mordendola.. Bisogna però stare attenti a fermarsi, altrimenti invece della trasformazioni si ha la morte"

"Hai fatto così con tutti?"

"Si, erano tutti in fin di vita.. Tranne Alice.. Non sono stato io a trasformarla, e anche lei è ignara di chi sia il suo creatore.. Non ricorda niente della sua vita da umana. Comunque ragazzi di questo potrete parlarne tra voi.. Adesso devo dirvi una cosa veramente importante.. Come tutti, anche noi vampiri abbiamo delle leggi; regole da rispettare e capi a cui rendere conto.. Si chiamano Volturi, e si considerano i sovrani. Una delle loro leggi è non mostrare agli umani la propria natura, la pena è l'uccisione propria e dell'umano testimone.. Non voglio impaurirvi, ma vi prego di fare attenzione, non dovrete dire a nessuno ciò che siamo, perché se i Volturi venissero a saperlo per voi sarebbe la fine" strinsi istintivamente Bella tra le mie braccia.. Non avrei mai permesso che le succedesse qualcosa. Sarebbero prima dovuti passare sulle mie ceneri.

"Ma non c'è un alternativa alla morte?"

"Si Jasper, diventare vampiri.. Ma non sono sempre così clementi da lasciarti vivere. Ho vissuto con loro per un secolo, e ne ho visti troppi morire.. Non lasciano il tempo di un processo, ti uccidono direttamente.. Lasciano in vita solo i potenziali talenti, per averli con loro un giorno"

"I potenziali talenti?"

"Si, gli umani che potrebbero avere delle doti speciali da vampiri.. Doti come quelle di Edward e Alice"

"Come fanno a capire se un umano avrà delle doti?"

"Hanno un vampiro capace di capire le future doti.. Anche un mio vecchio amico ne è capace, ma solo dopo che l'umano è stato trasformato" già, Eleazar era capace di capire le tue doti con un solo sguardo..

"Chissà se avrei dei poteri.." Bella borbottava tra se e se.. Oggi aveva ripetuto troppe volte che voleva diventare un vampiro, sapevo però che stava scherzando..

"Beh ragazzi, adesso dovrei tornare a lavoro.. Il turno inizia tra mezz'ora.. Scusate" Carlisle si congedò e noi restammo in silenzio.. Regnava una strana calma.

"Perché eri in ospedale?" Jasper si girò verso di me curioso.

"Era il 1918, in quegli anni girava la Spagnola, e io la contrassi.."

"1918?? QUANTI ANNI HAI SCUSA???" i due gemelli mi guardavano sconvolti.. Chissà come l'avrebbe presa Bella..

"110.. Sono nato a Chigaco nel 1901" intorno a noi si estese un silenzio tombale..

"Cazzo.." mi girai verso Bella che aveva appena rotto il silenzio e la guardai, aspettando che smettesse di fissare il vuoto e posasse i suoi occhi su di me.

"Devo dire che te li porti bene.. Sembri proprio un bellissimo 17enne, non hai neanche una ruga amore" la mia principessina tornò tra le mie braccia, abbracciandomi forte forte. Quando ci staccammo depositai un dolce e casto bacio sulle sue labbra.

"Non ti scalfisce minimamente stare con uno più vecchio di tuo nonno?"

"Se questo uno è incredibilmente bello non mi dispiace" sorrisi sulle sue labbra per poi riprenderle tra le mie.. Mi sarebbe piaciuto mordicchiarle, ma l'avrei messa in serio pericolo. Mi staccai da lei per farle riprendere fiato e ci accorgemmo che Jazz e Alice erano spariti.. Percepivo i loro pensieri nel boschetto accanto casa..

"Penso che tuo fratello abbia sequestrato la mia sorellina"

"Pensa che tu hai sotto mano la sua" rispose maliziosamente.. Cribbio! Quella ragazza mi avrebbe fatto impazzire, ne ero sicuro.

"Ti va di vedere come mi muovo io?" volevo farle provare quella magnifica esperienza.. Quando avevo scoperto di essere diventato un vampiro quella cosa mi aveva entusiasmato un mondo.. Continuavo ad andarmene in giro per giorni, girando per tutto il mondo.

"Mi piacerà?"

"Da morire.. Forza salta su!" lei non si fece pregare due volte e si aggrappò alle mie spalle, cingendo la mia vita con le gambe.. Io la tenni stretta, poi aspettai un suo ordine e partii.. Il panorama per me restava sempre lo stesso, mettevo a fuoco colori, forme e addirittura ogni piccolo insetto sulle foglie. Avrei giurato che Bella vedeva tutto sfocato.. Mi girai un attimo a guardarla e la vidi con la bocca aperta in una ''o''.. Appena si accorse che la stavo fissando sgranò gli occhi e si mise a urlare.

"Guarda dove vai tonto!! Se andiamo a sbattere e io muoio giuro che il mio spettro ti seguirà per l'eternità!"

"L'eternità con te? Sai, non mi dispiace come cosa" lei sorrise e mi lasciò un bacio, poi tornai a guardare davanti a me.. Feci il giro dei vari boschetti che c'erano nei dintorni della casa per poi fermarci nella nostra radura. Non appena mi fermai Bella lasciò un bacio sul mio collo e, come un piccolo Koala, si spostò dalla mia schiena al mio petto. Le sue braccia stringevano il mio collo, e le sue morbidissime gambe cingevano la mia vita.. Mi sedetti per terra e iniziai a coccolarla.. Le accarezzavo la schiena, le baciavo il collo.. E lei rispondeva alle mie coccole con piccoli mugolii e sorrisetti di compiacimento.

"Come ci si sente ad essere la fidanzata di un vampiro?"

"È una cosa favolosa.. Non ho parole per spiegarlo, devo ancora concretizzare l'idea.. E poi, apparte la super velocità non sei cambiato molto" sorrisi sulle su labbra e la portai, a velocità vampiresca, sotto il mio corpo. Lei strabuzzò gli occhi e il suo viso si riempì di un sorriso meraviglioso..

"Sicura? Non farmi arrabbiare.. Guarda che potrei diventare molto cattivo" feci un sorriso malizioso e lei strinse maggiormente il mio collo.

"Non vedo l'ora di scoprire questo tuo lato" sorrisi e scossi la testa.. Continuammo a coccolarci per un'oretta ancora e poi tornammo a casa.


Che ne pensate? fatemi sapere! un kiss!
vi ricordo l'altra mia ficcy
io e te

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Capitolo 29
*** godiamoci il presente ***


ciao ragazze!! scusate questo mio insolito ritardo, ma ultimamente sono piena di verifiche e interrogazioni e ho due materie da tirare su; più un'incertezza (in ginnastica! ditemi come si fa a dare un'incertezza in ginnastica!!! ma poi a cosa cavolo serve quella materia? io faccio un liceo economico non uno sportivo!)
lasciamo perdere le mie lamentele, spero che il cap vi piaccia!


pov Jasper

Io e Alice ci eravamo allontanati per lasciare un po' d'intimità ai due piccioncini ed eravamo tornati nel nostro boschetto.. Wow, era difficile da credere che Alice fosse una vampira.. Ma avevo avuto più di una prova, e tutte molto convincenti. Volevo sapere di più sulla sua storia, su come fosse diventata vampira. Carlisle aveva detto che non ricordava nulla, ma volevo conoscere anche il suo pensiero. Ci sedemmo per terra e lei si sistemò tra le mie gambe.

"Alice, posso farti una domanda?"

"Dimmi Jazz"

"Poco fa Carlisle ha parlato della sua storia, e ha accennato anche quella di Edward.. Io.. Ecco, io volevo conoscere la tua" lei girò il capo per guardarmi negli occhi.

"Non c'è molto da dire, mi sono svegliata vampira e sono andata da Carlisle"

"Davvero non ricordi niente? Niente di quello che è successo prima?"

"No Jazz.. Non ricordo assolutamente niente.. L'ultima cosa che ricordo prima di svegliarmi vampira è il dolore della trasformazione.. Mi sentivo bruciare, andare a fuoco; e non riuscivo a muovermi.. Ma anche se fossi riuscita a muovermi non sarei riuscita a scappare: il fuoco era dentro di me.. Appena il fuoco si è spento mi sono svegliata in un bosco; ero confusa, disorientata, affamata.. Non sapevo cosa fare, ho provato a nutrirmi di quello che trovavo nel bosco, ma la fame aumentava sempre di più.. Poi un giorno un uomo entrò nel bosco, era ferito ad una gamba; mi avvicinai con l'intento di aiutarlo.. Ma l'odore del suo sangue colpì forte il mio stomaco e io non riuscii a trattenermi; mi avventai su di lui e mi nutrii.. Quando finii mi resi conto di quello che avevo fatto, ero disgustata da me stessa.. Eppure ne volevo ancora, volevo affondare di nuovo i denti in quella carne morbida, volevo sentire ancora il sangue scorrere nella mia gola e dissetarmi.." Alice si coprì il viso con le mani.

"Amore che hai? Che succede?" mille idee su quello che le fosse successo cominciarono a riempirmi la mente.. E se un vampiro più forte di lei l'avesse trovata e le avesse fatto del male? Non volevo pensare al peggio, immaginarla indifesa mi lacerava il cuore.

"Alice, amore che è successo poi, ti prego non farmi preoccupare!" lei alzò il viso di scatto e i suoi laghi dorati mi guardarono spalancati.

"Cosa è successo dopo? Jasper forse hai perso un pezzo per strada: io ho ucciso un uomo!" quella parte mi aveva molto colpito, dovevo ammetterlo.. Ma Alice non conosceva ancora l'alternativa di Carlisle e nel frattempo non poteva mica morire di fame.

"Alice ho sentito anche quello.. Certo, non posso dire che la cosa non mi abbia minimamente scalfito; ma lo hai fatto per nutrirti, non potevi mica morire" lei si scrollò le mie braccia di dosso e si tirò in piedi, continuando a guardarmi negli occhi.

"Jasper possibile che tu non capisca!! IO.HO.UCCISO.UN.UOMO! Magari aveva una casa dove tornare, due bambini da crescere e una moglie incinta.. E io ho stroncato la sua vita, distruggendo anche quella della sua famiglia! Sono un mostro, un terribile mostro"  la vidi cadere sulle ginocchia e portarsi le mani a coprirsi il volto, poi iniziò a singhiozzare. Mi avvicinai velocemente a lei e l'abbracciai.

"Amore non piangere ti prego" alzò il volto e vidi che i suoi occhi erano perfettamente asciutti, eppure mi era parso di sentirla singhiozzare!

"Piangere? Jasper io non posso piangere, da 89 anni i miei occhi non versano neanche una lacrima.. Io sono un mostro Jasper, uno scherzo della natura.. Io non dovrei esistere" il suo tono era sconsolato, ma l'ultima frase la disse con convinzione.. NO! Non poteva pensarlo davvero, non doveva! Lei per me era stata una rinascita, aveva catturato il mio cuore..

"Alice non dire mai più una cosa del genere.. MAI.. Tu non sei ne un mostro ne un abominio, chiaro? Tu sei splendida, dolce, tenera, bizzarra, esuberante.. Sei una delle cose più belle che mi sia capitato di ricevere, anzi sei proprio la più bella.. Ormai il mio universo gira intorno a te, al tuo viso, ai tuoi occhi.. Secondo te mi sarei mai potuto innamorare di un mostro? No.. Sai invece di chi mi sono innamorato? Mi sono innamorato di una splendida vampira piena di complessi" così dicendo la baciai, cercando di trasmetterle tutto l'amore che avevo per lei.. Entrai con forza nella sua bocca e cercai la sua lingua disperatamente.. Quando mi staccai da lei presi il suo viso tra le mani.

"Te la senti di continuare amore mio?" lei annui sorridendo e si riposizionò tra le mie gambe, poggiando la testa sul mio petto e iniziando a giocherellare con le dita delle mie mani.

"Cosa è successo dopo esserti nutrita?"

"Vagai senza meta per un po'.. Poi un immagine di Carlisle riempì i miei pensieri e mi misi a cercarlo.. Quando lo trovai gli spiegai ogni cosa e lui mi accolse all'istante.. All'epoca con Carlisle c'erano solo Esme e Edward.. Dopo un paio d'anni si aggiunse Rose e dopo altri due anni Emmett.. Con Carlisle cercammo di capire cosa fossero queste immagini che passavano di tanto in tanto nella mia mente, e alla fine mi portò da Eleazar che mi rivelò che potevo vedere il futuro"

"Eleazar è il vampiro capace di scoprire le doti?"

"Si, mi ha aiutato tanto a potenziare il mio potere e a controllarlo.. È stato davvero carino con me"

"Devo essere geloso?" lei sorridendomi maliziosa mi buttò per terra e si mise a cavalcioni su di me, abbassando il suo viso all'altezza del mio.

"Amore mio, tu sei l'unico per me... L'unico, ricordatelo" dopo di che mi baciò.. Ogni bacio era come il primo, ogni bacio era diverso.. E lei ad ogni bacio prendeva sempre più sicurezza e diventava più audace. Si staccò dalle mie labbra e poggiò la testa sul mio petto. Io portai le mie mani tra i suoi capelli e iniziai ad accarezzarli.

"È il suono più bello che abbia mai sentito"

"Cosa?"

"Il rumore del tuo cuore che batte.. È così melodioso, sembri quasi che suoni una canzone tutta sua"

"Questa canzone è solo per te Alice, solo per te" le lasciai un bacio sui capelli e la strinsi al mio corpo.. Ogni contatto con lei, ogni suo minuscolo movimento accelerava il battito del mio cuore; volevo che se ne accorgesse, volevo che capisse quanto l'amassi.

"Mi togli una curiosità Aly?" lei alzò il viso e mi guardò sorridente.

"Dimmi amore"

"Poco fa mi hai fatto vedere la superforza.. Sai fare altro?"

"E se te lo mostro io che ricevo in cambio?" mi avvicinai pericolosamente alle sue labbra, sfiorandole appena.

"Tu cosa vorresti?"

"Te lo farò sapere a tempo dovuto" poi mi lasciò un bacio a stampo e si alzò; così io mi tirai su a sedere.

"Guardami molto attentamente"

"Non ti perdo di vista amore" la vidi fare quattro o cinque passi e poi sparire nel nulla. Cosa?!? Riusciva a diventare invisibile? Mamma che figo! Stavo per chiamarla quando due mani mi coprirono gli occhi. Mi girai e lei mi lasciò un veloce bacio sul naso.

"Come hai fatto?!? È impossibile! Sei sparita nel nulla! Tu come.. Come.."

"Sparita? Jazz guarda che stavo correndo, ho fatto un veloce giretto dei boschi qui intorno e poi sono tornata"

"Supervelocità? Wow la voglio anch'io, assolutamente" la tirai per un braccio e la feci cadere sul mio corpo.

"Sei così forte eppure riesco a farti cadere con la minima forza"

"Perché non sto usando neanche un minimo della mia forza, altrimenti col cavolo che riuscivi a spostarmi caro" sorrisi e la baciai, e poi ancora e ancora.. Passammo il pomeriggio tra coccole, risate e baci.. Stavo incredibilmente bene con lei, speravo saremmo rimasti così per sempre.. Poi un pensiero colpì violento il mio cuore: un giorno avrei dovuto abbandonarla, sarei invecchiato e poi morto; quel ''per sempre'' non poteva esistere.. A meno che..

"No!"

"No cosa Aly?"

"Non ci pensare nemmeno, tu non ti trasformerai" come faceva a saperlo? Ah già! Lei vedeva il futuro!

"Non dico che dovrei farlo domani.. Ma più avanti, magari aspettare ancora un anno o du.."

"Ti ho detto di no, è chiaro?" perché era così fredda? Non le faceva male il pensiero di doverci allontanare? Io solo all'idea mi sentivo morire.

"Alice ma non pensi al futuro? Io un giorno morirò e noi saremmo costretti a separarci.. Io non lo permetterò, mai.. Non ti lascerò andare; no, no, no!" lei prese il mio viso tra le mani e passò le dita sotto i miei occhi, solo allora mi resi conto di essermi fatto scappare qualche lacrima.

"Jasper, amore mio.. Non pensare, mai nemmeno per un secondo, che io non stia malissimo al pensiero di non poterti più avere qui con me.. Di non poter più vedere il tuo splendido sorriso, di non poter più baciare le tue morbidissime labbra, di non poter più gustare questi momenti con te.. Jasper la sola idea di perderti mi fa morire, ma è una certezza.. Anche se non fosse la morte a separarci qualcosa lo farà comunque: tu incontrerai una donna, una donna vera, con vero sangue che scorre nelle sue vene; ti innamorerai di lei, la sposerai e farete dei bambini.. Tu non vuoi dei figli Jazz? Saresti un padre fantastico.. Ma io non posso dartene, non posso darti dei figli.. E non posso neanche privarti di questa gioia"

"No, no, no! Alice non ci sarà mai nessun altra, mai! Non mi interessa niente di avere dei figli, l'unica cosa che voglio sei tu Alice, sei tu! Ti prego dimmi che non mi lascerai mai, ti prego promettilo" ormai stavo piangendo disperatamente, l'idea di perderla distruggeva il mio cuore in tanti piccolissimi pezzi.

"Resterò con te fin quando sarà la cosa giusta da fare" non era la risposta che volevo, ma per il momento mi accontentai. Alice prese la mia testa e la portò sul suo petto, iniziando ad accarezzarmi i capelli.. Nel giro di qualche minuto mi calmai e i singhiozzi diminuirono, fino ad arrestarsi.

"Va meglio?" non ce la feci a rispondere e mi limitai ad annuire, restando ancora sul suo petto. Dopo un po' lei alzò il mio volto e mi baciò.. Era un bacio disperato, entrambi avevamo bisogno di una conferma, dovevamo essere sicuri che l'altro fosse lì con noi. Quando si staccò da me mi accarezzò una guancia.

"Su andiamo, altrimenti Ed e Bella ci daranno per dispersi" sorrisi debolmente e mi tirai in piedi, seguito a ruota da lei. Poi mi prese la mano. Io continuavo a tenere la testa bassa, perso nei miei pensieri; quando lei prese il mio volto tra le mani e puntò i suoi occhi nei miei.

"Stammi a sentire Jazz: io ti amo, tu mi ami.. Non facciamoci rovinare il presente pensando al futuro.. Ci penseremo a tempo dovuto a cosa fare ok?" annui debolmente e la baciai.

"Hai ragione Aly.. Scusami"

"Non hai niente da farti scusare amore" detto ciò ci avviammo per tornare a casa, poi salutai Edward e Alice e tornai a casa con Bella.. Il pensiero di perdere Alice continuava a tormentarmi, ma aveva ragione lei: non potevo farmi rovinare il presente.. Quello splendido presente che avrei passato con lei.


Che ne pensate? Fatemi sapere!! un kiss!
Per chi segue la mia altra ficcy
io e te prometto che pubblicherò un capitolo il più presto possibile, forse proprio domani.

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Capitolo 30
*** fidanzato?! ***


another twilight story cap 30 ciao ragazze!! come state? la vostra settimana come è andata?
la scorsa volta abbiamo lasciato Jasper triste e pensieroso.. cosa succederà in questo cap?
non vi resta che leggere!

pov Bella

"Jasper vuoi dirmi che c'è?" avevo appena girato la chiave nella toppa e stavamo rientrando in casa. Jasper era stato zitto per tutto il tempo, e la cosa mi preoccupava.. Di solito era un chiacchierone nato, trovava sempre qualcosa da dire.. Ma non sta volta.

"Niente Bella.. Niente" guardava per terra, senza alzare gli occhi dai suoi piedi.

"Jasper sono tua sorella.. Capisco quando hai qualcosa che non va.. Che succede?" gli dissi entrando in cucina per preparare la cena.. Sul tavolo trovai un bigliettino.

Ciao ragazzi! Ho il turno anche sta sera.. Mi dispiace lasciarvi soli.. L'ho fatto per quasi tutta la settimana.. Però domani sono tutto vostro! Vi lascio scegliere il programma della giornata.. Vi voglio bene

"Siamo soli?" chiese il mio fratellone adorato entrando in cucina.

"Si. Quindi adesso mangiamo qualcosa e poi tu mi racconti il perché di quel musone" lui sbuffò e io gli passai un panino. Finimmo di mangiare e lo trascinai in camera mia, pronta ad ascoltare la storia. Mi sedetti sul letto, poggiando la schiena sulla testiera e lui si sdraiò, poggiando la testa sulle mie gambe.. Iniziai ad accarezzargli i capelli, cercando la domanda per iniziare.

"Jasper vuoi dirmi che succede? Ti prego, sto male a vederti così.. È successo qualcosa con Alice?" lui mi guardò negli occhi e io rimasi stupita: mio fratello mi guardava con gli occhi lucidi di pianto.

"Dovrò lasciarla"

"Chi dovrai lasciare? Alice? Perché?"

"Io invecchierò, morirò... Dovrò lasciarla.. Cause di forza maggiore ci separeranno.. L'unica soluzione è trasformarmi.. Ma lei è contraria.. Bella sento di non poter vivere senza di lei.. La amo, la amo troppo" disse iniziando a piangere sulle mie ginocchia. Vederlo in quello stato mi faceva male, ma più forte era la verità delle sue parole.. Anch'io un giorno avrei dovuto lasciare Edward.. NO! Non riuscivo neanche a pensarci.. Immediatamente le mie guance vennero rigate da una serie di lacrime che scesero dai miei occhi. Jasper, accortosi dei miei singhiozzi, alzò immediatamente il viso e, non appena vide le mie lacrime, mi tirò verso di lui facendomi appoggiare al suo petto.. Immediatamente le situazioni si ribaltarono: dovevo essere io a consolare lui, non il contrario! E invece mi trovavo sul petto del mio fratellone, con una sua mano che accarezzava delicata la mia schiena.

"Shh.. Andrà tutto bene" cercava di confortarmi e confortarsi allo stesso momento.. Ma dai suoi occhi continuavano a sgorgare silenziose lacrime, riflesso delle mie.

"Jasper ho paura"

"Di cosa, tesoro?"

"Non voglio perderlo.. Lo amo troppo.. Io lo amo.. Lo amo" il mio petto era scosso dal ritmo dei miei singhiozzi, la mia vista era appannata dalle lacrime e la mia mano stringeva la maglietta di Jasper, come a volersi sostenere..

"Bella, anch'io ho la tua stessa paura.. Non posso perdere Alice.. E riuscirò a trovare una soluzione, te lo prometto.... Ma.. Edward non è disposto a trasformarti?" non glielo avevo chiesto.. Avevamo passato un pomeriggio tra coccole e risate e la mia mente si era rifiutata di pensare in negativo.

"Non.. So..No..Non" la mia voce era scossa dai singhiozzi che mi rendevano impossibile parlare

"Shh.. Bella prima calmati"  piano piano mi calmai, rilassandomi grazie alle sue carezze.

"Va un po' meglio, tesoro?" annui e lui mi carezzo i capelli. Alzai il volto per guardarlo in faccia e vidi le sue guance bagnate dai resti delle lacrime. Alzai una mano e portai via quelle goccioline.

"Stavo dicendo che non so se lui è disposto a trasformarmi.. Non ne abbiamo parlato.. Ma io non mi farò trasformare.. Non se non lo farai tu.. Non posso perdere neanche te" mi strinsi a lui e lui mi baciò la fronte.

"Ma se lui te lo proponesse tu accetteresti?"

"Non se tu resteresti umano" ero certa di questa scelta, non avrei sopportato l'idea di perderlo un giorno.. Non potevo perdere ne lui ne Edward.. E non volevo neanche scegliere tra i due.

"Cerca di dormire adesso sorellina.. È stata una giornata un po' stancante" lui fece per alzarsi, ma io lo trattenni per la maglia e gli impedii ogni movimento.

"Ti prego non lasciarmi.. Non andartene.. Ho bisogno delle tue coccole" lui sorrise e non si mosse da lì, anzi mi abbracciò più forte. Ci addormentammo abbracciati, ognuno perso nei suoi sogni.


pov Jasper

Una mano colpì il mio viso, svegliandomi. Bella era spesso irrequieta quando dormiva: scalciava, parlava e picchiava. Ma mi piaceva dormire con lei tra le mie braccia.. La sera precedente ci eravamo addormentati dopo un pianto liberatorio.. Guardai la sveglia sul comodino e sgranai gli occhi: erano le 11 e mezza! Avevo passato la mattina a dormire! Cercai di svegliare Bella.

"Tesoro, su alzati.. Sono le 11 passate.. Abbiamo dormito troppo" lei borbottò qualcosa e si strinse meglio a me.. Involontariamente sorrisi. Bella era ancora la mia piccola sorellina, la stesse smaniosa di coccole, la stessa desiderosa di dormire tra le mie braccia. Le baciai la fronte, per poi scendere sulle guance e lasciare un ultimo bacetto su naso.

"Mmm.. Jaspi.. Perché mi hai svegliato?"

"Sono le undici e mezza, piccolina.. Che ne dici di alzarci?" lei mi lasciò un bacio sulla guancia e si stiracchiò. Dopo di che scese dal letto.

"Dai, andiamo a fare colazione.. Ciò una fame" sorrisi al suo bel visino ancora mezzo addormentato e, abbracciandola, scendemmo giù. Entrati in cucina trovammo papà con in mano una tazza di caffè occupato a leggere il giornale. Bella gli stampò un bacione sulla guancia e io lo salutai con una pacca sulla spalla.

"Giorno ragazzi! Mi togli una curiosità Jazz? Non ti piace il tuo letto?" a quella domanda guardai Bella spaesato, che in quel momento mi stava offrendo una tazza di caffè e un cornetto, per poi tornare a posare lo sguardo su papà che se la rideva sotto i baffi.

"Cosa? Il letto va benissimo papà.."

"Ma se va così bene perché non ci dormi? Preferisci quello di Bella?"

"Papi guarda che Jazz è sempre ben accetto nel mio letto.. Mi piace dormire con lui" disse Bella venendosi a sedere sulle mie ginocchia e cingendomi il collo con le braccia.

"Sono felice che tu abbia certi comportamenti solo con tuo fratello" Bella iniziò a mordesi il labbro e io non potei fare a meno di sghignazzare ai suoi giri di parole.

"Ehm.. Vedi.. Io" il cellulare di Bella suonò, salvandola in corner.  Si alzò e andò a rispondere nel salotto.

"C’è qualcosa che dovrei sapere?" papà era entrato in modalità ''capo della polizia''.

"Non mi caverai fuori neanche una parola" gli dissi sorridendo.. Avrebbe dovuto essere Bella a dirglielo, io non potevo tradire la sua fiducia. Papà continuava a guardarmi col suo sguardo alla ''dimmi quello che sai o ti sparo ad un ginocchio'', ma io non cedevo.. Dopo poco entrò Bella sorridente.

"Chi era?"

"Papà hai detto che il programma della giornata possiamo deciderlo noi, vero? Che ne pensi se ti porto a conoscere il mio fidanzato?" a quelle parole papà sbiancò, mollo la presa sul giornale e dalle mani gli cadde la tazza, che andò a frantumarsi sul pavimento.

"F..Fid..Fidanzato?"

"Papà respira ti prego! Si, FIDANZATO.. Il MIO fidanzato... E molto probabilmente conoscerai anche la fid.."

"La mia fidanzata" volevo essere io a dirlo a papà, poter affermare ai quattro venti che lei era mia mi riempiva di orgoglio.

"Cosa? Tu hai una fidanzata? E da quanto? Possibile che io non sappia niente?"

"Papà conoscerai Edward e Alice questo pomeriggio, ci aspettano per le due.. Quindi io adesso vado a farmi una doccia e, dopo pranzo, andiamo" Bella salì di corsa le scale lasciandomi lì, col capo Swan che mi guardava malignamente..

"Chi è questo qui?"

"Papa, stai tranquillo.. Ho già considerato Edward come un valido elemento.. Non c'è niente di cui preoccuparsi"

"Edward.. Il figlio di Carlisle?" papà conosceva a memoria tutti i nomi degli abitanti di Forks.. Era una cosa impressionante.

"Si papà, proprio lui.. E Alice, sua sorella, è la mia di fidanzata" il suo voltò si rilassò e si alzò per prendere qualcosa e pulire il disastro della tazza.

"Conosco i figli di Carlisle.. Mi sembrano bravi ragazzi.. Quindi.. Forse potrei anche accettare la cosa"

"Devo chiederti il permesso?" dissi con un ghigno.

"Tu no.. Tua sorella si, invece! Approposito.. Devo dire che hai gusto ragazzo.. Hai puntato in alto.. Alice è davvero una bella ragazza"

"Si.. Ma oltre a questo lei è molto di più: é dolce, sensibile, esuberante" lui scoppiò a ridere e io lo guardai perplesso.

"Che c'è?"

"Niente.. Solo che vederti così.. Innamorato è divertentissimo.. Fin'ora l'unica donna per la quale stravedevi era Bella.. Accidenti! È già mezzogiorno passato! Su vatti a preparare che intanto preparo qualcosa per pranzo.. Penso che tua sorella sia ancora infilata in bagno.. Usa il mio, sono convinto che finirai prima tu" salii di sopra e presi una camicia grigia a mezze maniche e un paio di pantaloni sempre sulle sfumature del grigio. Afferrai anche un paio di boxer dal cassetto e mi rinchiusi in bagno. Mi spogliai velocemente e mi infilai sotto il getto caldo della doccia.. I muscoli, ancora intorpiditi dal sonno, si rilassarono all'istante e una dolce sensazione di piacere avvolse il mio corpo.. Amavo sentire l'acqua calda scorrere sul mio corpo. Mi lavai anche i capelli e uscii dalla doccia, mi avvolsi la vita in un asciugamano e andai verso il mobiletto per prendere l'asciugacapelli. Non c'era.. Mi misi a cercarlo per tutto il bagno, poi mi venne in mente dov'era.. Era nell'altro bagno.. Accidenti! Sistemai meglio l'asciugamano e uscii dal bagno, dirigendomi verso quello dove c'era Bella. Bussai e dopo qualche minuto mi aprii Bella in accappatoio.

"Che c'è?"

"Mi serve l'asciugacapelli"

"Bene. Serve anche a me.. Quindi lo uso io" fece per chiudere la porta, ma io la bloccai con un piede.

"Io sono più veloce di te, quindi lo uso io"

"NO IO!"

"IO!" papà sentendo i nostri schiamazzi salì e venne verso di noi per capire il problema.

"Che succede ragazzi?"

"Jasper vuole rubarmi l'asciugacapelli"

"COSA?! Sono venuto gentilmente a chiedertelo.. Potevo benissimo aprire, fregandomene di te, prenderlo e andarmene.. Ma non l'ho fatto.. Quindi me lo merito, perché sono stato gentile ed educato"

"Ragazzi smettetela di litigare.. Per fortuna conosco bene i miei figli" papà andò verso il ripostiglio e tirò fuori una scatola che poi mi porse.

"Ci avrei scommesso che prima o poi avreste litigato per averlo.. Per cui ne ho comprato un altro" lo ringraziai e lui scese di nuovo di sotto.

"Scusa.. Sai che a volte sono infantile" disse la mai sorellina con lo sguardo basso.

"Solo a volte?" lei fece una finta faccia arrabbiata e mi diede un leggero pugnetto su una spalla. La cinsi per le spalle e le lasciai un bacio tra i capelli, poi me ne andai.

"Vedi di vestirti.. Non vorrei vedere Alice in preda all'eccitazione" sorrisi della sua battuta e mi rintanai in bagno, finendo di prepararmi. Quando fui pronto scesi di sotto e trovai papà intento a preparare un piatto di pasta.

"Vuoi una mano?"

"No Jazz.. Ma mi farebbe piacere se andassi a cercare tua sorella.. Mi sa che ci è annegata in quella doccia" salii di nuovo di sopra e andai a picchiettare sulla porta. Dopo poco mi aprii Bella. Era bellissima: indossava un vestitino che metteva in mostra le lunghe gambe e lasciava le spalle scoperte, creando una scollatura non volgare, ma che lasciava tanto spazio all'immaginazione. Aveva acconciato i capelli in una serie di boccoli e si era truccata leggermente.

"Sei bellissima"

"Lo so, come sempre d'altronde"

"Solo tu riesci a rovinare così bene i complimenti.. Adesso scendiamo di sotto che papà ha vestito i panni di cuoco e sono curioso di sapere cosa uscirà fuori" le cinsi la vita e insieme scendemmo le scale. Entrammo in cucina e papà squadrò Bella dalla testa ai piedi..

"Carino.. Talmente tanto che non vorrei condividere cotanta bellezza con il mondo.. Per cui, vatti a cambiare"

"Papà sono perfetta così.. Lo ha detto anche Jazz!" io annuii e lui si arrese sbuffando. Bella sorrise e andò a lasciargli un bacio sulla guancia.

"Papino gelosone" sorridendo ci mettemmo a tavola e mangiammo un piatto di spaghetti che non era poi così male. Lasciammo andare papà a prepararsi e dopo un quarto d'ora partimmo, pronti per far conoscere i nostri vampiri a papà.


Che ne pensate? Fatemi sapere! un bacione!
vi ricordo anche l'altra mia ficcy io e te

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Capitolo 31
*** presentazioni ***


Ciao ragazze!!! Finalmente ho un momentino per scrivere!! Ho avuto due settimane pienissime! Mi scuso per questo tremendo ritardo! Avete perso il filo della storia? Vi faccio un breve riepilogo: il capitolo iniziava con Bella e Jazz che parlavano della loro paura di perdere i loro cari vampiri, nella seconda parte del capitolo Bella avvisa Charlie che incontrerà i loro vampiri nel pomeriggio. Li abbiamo lasciati in macchina, diretti a casa Cullen. Avrei pubblicato il cap questo pomeriggio, ma lo avevo salvato su una chiavetta e poi l’ho cancellato.. Io mi chiedo dove ho la testa! Dai, ora vi lascio al cap!

pov Bella

Papà parcheggiò davanti casa Cullen e noi scendemmo.. Ci avviammo verso la porta e trovammo Esme e Carlisle ad aspettarci all'entrata.

"Ciao ragazzi.. Ehi Charlie, e da un po' che non ci si vede" disse Carlisle. Andai a salutarlo lasciandogli un bacio su una guancia, feci lo stesso con Esme e poi entrai. Jasper mi seguì a ruota e si fermò quando trovammo Alice seduta sul divano del salotto.. Dov'era Edward?

"Se stai cercando Ed lo trovi in camera sua" mi rispose prontamente Alice con un sorriso. Le lasciai un bacio tra i capelli e poi corsi di sopra. Non feci in tempo ad aprire la porta che già due dolci labbra stavano coccolando le mie.. Portai le mani tra i suoi capelli e iniziai a massaggiarli, lui mise le mani sui miei fianchi e iniziò a muoverle con movimenti circolari. Quando fui costretta a staccarmi da lui per riprendere fiato mi lasciò un lieve bacio sulla punta del naso, poi mi guardò negli occhi e mi sorrise.

"Ciao amore mio.. Non vedevo l'ora di vederti, sei splendida" sorrise lasciandomi un bacio su una spalla.

"Mi sei mancato" gli confessai.

"Sai, ieri sera ero passato a trovarti per poterti tenere tra le mie braccia mentre dormivi.. Ma ho visto che avevi ospiti e me ne sono tornato a casa" cosa? Era stato a casa mia? Perché non mi aveva svegliato?

“Perché non mi hai svegliato? Avrei mandato Jazz nel suo letto!”

“Tesoro, sei dolcissima quando dormi e mi dispiaceva svegliarti.. E poi sembravi stare tanto bene tra le braccia di Jazz.. Se devo essere onesto sono stato un po’ geloso, ma poi mi sono dato dello stupido perché in fondo quelle che ti stringevano erano le braccia di tuo fratello” mi rivelò ad occhi bassi. Sorrisi e lo baciai immediatamente.

“Amore tu non sei uno stupido.. Senti, ho un’idea: che ne dici di venire da me sta sera? Così se vorrai potrai tenermi tra le tue braccia tutta la notte” gli chiesi speranzosa di un suo si.

“Certo amore mio, non c’è cosa che potrebbe rendermi più felice.. Mi sa che ci conviene scendere, tuo padre è entrato già da un po’ e si sta chiedendo dove siamo, e soprattutto cosa stiamo facendo” a quelle parole arrossii, immaginando me e Edward in certe situazioni. Probabilmente lui si accorse del mio rossore, ma lo ignorò prendendomi per mano e portandomi al piano di sotto.

“Eccovi finalmente! Stavamo per mandare la squadra speciale a cercarvi!” osservò Carlisle per stemperare la tensione che si era creata nell’aria. Edward sorrise e andò a sistemarsi sulla poltrona libera, facendomi accomodare sulle sue gambe. Ci fu un lunghissimo, almeno secondo me, attimo di silenzio.. Poi papà prese un respiro, ci guardò e parlò.

“Quindi voi due siete fidanzati?” feci per rispondere, ma Ed mi blocco sul nascere.

“Si capo Swan.. La amo più di qualsiasi altra cosa al mondo, e le prometto che mi prenderò cura di lei” sembrava più una dichiarazione di matrimonio, ma forse nel Novecento si usava fare così. Guardai papà attentamente, per riuscire a scorgere una qualsiasi reazione in lui; dopo poco puntò i suoi occhi nei miei e mi guardò con affetto.

“Dammi del tu Edward, e chiamami Charlie” era un buon segno vero? Insomma aveva sorriso e poi gli aveva chiesto di chiamarlo Charlie.. Subito mi rilassai e insieme a Edward iniziammo a spiegare come ci fossimo conosciuti e subito piaciuti e lo stesso fecero Alice e Jazz. Per tutto il racconto Edward continuò ad accarezzarmi le cosce lasciate libere dal vestito, beccandosi un’occhiataccia da mio padre.

“Ragazzo, ti ho dato il permesso di stare con mia figlia, ma vedi di tenere le mani a posto” tutti scoppiammo a ridere, tranne Edward che aveva messo su un musetto adorabile. Non resistetti a quella scena e lo baciai.

“Ti amo” soffiò sulle mie labbra quando ci staccammo. Adoravo sentire quelle parole pronunciate dalla sua bocca, ogni volta era nuova, diversa.

“Anch’io amore mio” era vero, lui era riuscito a stregarmi il cuore in pochi giorni. Ormai ero sua, e lo sarei stata per sempre. Immediatamente mi venne in mente il discorso con Jasper e quella domanda tornò a tormentarmi: voleva trasformarmi? Dovevo saperlo.

“Posso parlarti un attimo.. In privato” lui mi guardò stranito ma poi si alzò e mi seguì.

“Torniamo subito” dissi agli altri trascinandolo fuori casa e portandolo ben lontano dal campo uditivo dei Cullen.

“Che succede amore? Qualcosa non va? Tuo padre l’ha presa bene, davvero! Lo leggo nei suoi pensier..”

“Edward non è di questo che volevo parlarti”

“Di cosa allora tesoro?” mi chiese prendendo le mie mani calde tra le sue gelide. Adoravo il freddo del suo corpo, mi faceva sentire bene.

“Ieri sera Jasper è rimasto a dormire da me perché abbiamo parlato.. Mi ha rivelato che Alice si rifiuta di trasformarlo.. Volevo sapere.. Si, insomma.. Volevo sapere tu che ne pensi”

“Beh, se non vuole trasformarlo non possiamo obbli..”

“No Edward, non intendevo questo” lo interruppi sospirando.

“Che volevi dire allora?” mi chiese perplesso. Ecco Bella, quello era il momento della verità.. Presi un bel respiro e mi preparai a dire la tanto tormentata domanda.

“Tu vuoi trasformarmi?” ecco, lo avevo detto. Abbassai subito lo sguardo per non incontrare i suoi occhi, ero terrorizzata di potervi leggere dentro il suo disagio per il fatto che non trovasse un modo carino per dirmi di non volermi per l’eternità.

“Tu vuoi essere trasformata?” alzai subito gli occhi e li puntai nei suoi.

“Edward, Jasper mi ha fatto riflettere: io un giorno morirò! Tu ormai sei molto per me, ti amo come non ho mai amato nessuno al mondo. Non voglio, non posso lasciarti” dissi abbracciandolo e nascondendo il volto nel suo petto.

“Bella, se vorrai essere trasformata io ti trasformerò” lo guardai immediatamente in faccia per vedere se mi stava mentendo, ma nei suoi occhi leggevo solo sincerità.. Ma come faceva ad avere un’idea tanto diversa da quella della sorella?

“Davvero? Davvero mi trasformeresti?”

“Amore mio, io voglio passare la mia eternità con te e vederti felice in ogni istante.. Se essere trasformata contribuirà a renderti felice lo farò; se passare la tua esistenza con me è un tuo desiderio lo esaudirò.. Esaudirò sempre i tuoi desideri” lo baciai cercando di trasmettergli il mio stato d’animo di quel momento, cercando di fargli capire quanto lo amassi. Quando mi staccai da lui mi prese il volto tra le mani e mi fissò intensamente.

“Bella, ti amo.. Come non ho mai amato niente e nessuno durante tutta la mia noiosa esistenza.. Adesso che ti ho trovata non ti lascerò andare se tu lo vorrai. Ricordati, farò sempre ciò che tu vorrai” abbassai gli occhi per l’intensità del suo sguardo, ma subito dopo lui mi alzò il viso baciandomi. Quel bacio sapeva di amore, un amore forte, saldo, resistente. Mi staccai da lui e lo presi per mano.

“Su torniamo dentro adesso” rientrammo e tornammo a parlare con gli altri. Io ero molto più tranquilla, sicura che avrei passato la mia vita, e forse anche di più, con l’uomo che amavo.. Ma restava ancora il problema Jasper.. Non potevo trasformarmi se lui non lo avesse fatto. Urgeva parlare con Alice.

“Alice devo andare in bagno.. Ti spiace accompagnarmi?” lei si alzò e mi seguì fino al piano di sopra. Camminava dietro di me, diretta verso il bagno. Ad un tratto mi girai e la guardai negli occhi.

“Dobbiamo parlare” le dissi seria.

“Bella, so già di che vuoi parlarmi e la risposta è no, non trasformerò Jasper per soddisfare un tuo capriccio” capriccio? Secondo lei era un capriccio il mio? Io avevo bisogno di mio fratello!

“Alice il mio non è un capriccio, io non posso vivere senza Jasper”

“Allora non trasformarti”

“Non posso vivere neanche senza Edward” dissi cercando di farle capire come mi sentissi.

“Bella, so cosa vuol dire essere un vampiro.. Potrà sembrarti una cosa figa ed eccitante, ma non lo è! Non voglio costringere Jasper a vivere un esistenza di sangue e di morte”

“A me non frega niente di essere un vampiro per le doti a qualsiasi altra cosa Alice, io voglio esserlo per poter stare con Edward.. E lo stesso vuole Jasper! Vuole passare la sua vita, la sua esistenza con te che sei l’unica donna che ha mai amato.. Non l’ho mai visto così innamorato, credimi.. Ieri sera è anche scoppiato a piangere perché sa che un giorno ti perderà.. Alice, ti prego.. Riprendi l’idea in considerazione” la supplicai con gli occhi lucidi.

“Bella, cercherò di capire il tuo punto di vista. Ora scendiamo di sotto” scendemmo e tornammo dagli altri. Il pomeriggio passò e noi tornammo a casa prima di cena; non volevo costringere i Cullen a ingurgitare cibo. Mentre preparavo la cena continuavo a chiedermi se dire a Jazz della chiacchierata con Alice, ma alla fine mi dissi che era meglio lasciar perdere. Finita la cena corsi a prepararmi per la sera e andai ad aspettare Edward, impaziente di dormire tra le sue braccia.


Che ne pensate? Fatemi sapere! Un bacione!
Vi ricordo anche l’altra mia ficcy io e te.

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Capitolo 32
*** coccole notturne ***


Scusate ragazze, sono imperdonabile!! Non posto da troppo tempo, sono stata troppo impegnata e ho dedicato più attenzione all’altra mia ficcy.. Potrete perdonarmi? Vi prometto che adesso che la scuola è finita dedicherò più tempo alla ficcy.. Bene, adesso torno alla ficcy.. Sicuramente (non per colpa vostra) avrete perso il filo della ficcy.. Quindi proverò a farvi un riassunto veloce, ma vi avverto che non sono brava con le sintesi: Bella e Jazz portano Charlie a conoscere i rispettivi fidanzati, Charlie approva, Bella chiede a Ed se sarà disposto a trasformarla un giorno, lui risponde di si.. Poi chiede a Alice di trasformare Jazz ma questa sì rifiutata.. Ah si, e per finire Bella ha invitato Ed a dormire da lei la sera.. Per cui.. Ecco il cap sulla loro serata xD spero vi piaccia!
 
Pov Edward
 
Dopo essermi fatto la doccia più lenta della mia esistenza (per poter concedere tempo a Bella di finire le sue “cose” da umana) mi avviai verso casa di Bella e mi arrampicai fino alla sua finestra come il giorno prima.. Trovai la finestra spalancata e Bella, dentro un caldo pigiama di flanella blu con le pecorelle, che guardava verso di me avvolta in un caldo plaid verde lime.
 
“Ti stavo aspettando” mi rivelò fin da subito. Io sorridendo andai subito da lei e la baciai intensamente.. Quando mi staccai da lei mi sorrise e aprì il plaid per accogliermi sotto.
 
“Non avrai freddo amore?” le chiesi preoccupato.
 
“Avrò freddo se tu starai lontano da me” nel sentire quelle parole il mio cuore, ormai ferma da anni, fece una capriola e mi convinse ad avvicinarmi a lei ed entrare dentro al caldo plaid.. Non saprei dire se fu il calore della coperta o del suo corpo; ma nel giro di pochi secondi sentii un caldo improvviso riscaldarmi completamente, partendo da dentro e donandomi una sensazione di benessere incredibile. Lei si accoccolò meglio tra le mie braccia e iniziò a lasciarmi piccoli bacini sulla mano con la quale stava giocando.
 
“Beh, devo dire che oggi è andata anche troppo bene con papà, non è che stava contemplando di farmi suora, vero??” mi chiese con una dolcissima finta faccia spaventata. Io sorrisi e le risposi.
 
“Amore, pensi che basti un carcere per pinguini a dividermi da te? Ti seguirei anche in capo al mondo, lo sai” la baciai sorridente. Lei si mise e ridere e mi diede un buffetto su una spalla.
 
“Carcere per pinguini? Stare troppo con Emmett ti fa male, io l’ho detto” scoppiammo a ridere insieme e quando ci calmammo mi lasciò un bacio sulla guancia.
 
“Sai, non avrei mai pensato di innamorarmi così tanto di qualcuno.. Non immaginavo che.. Avrei provato tutte queste sensazioni.. Non avrei mai pensato che un bacio riuscisse a causare un tale scompiglio dentro di me” mi rivelò tornando a giocare con una mia mano.
 
“E perché scusa? Che intendi?” le chiesi curioso.
 
“Vedi, io sono convinta che l’amore esista, e sia anche qualcosa di incredibilmente stupendo, qualcosa capace di sconvolgerti nel profondo.. Ma penso anche che, essendo un sentimento così potente, non tutti siano degni di provarlo”
 
“E tu non ti senti degna?”
 
“Esatto, per questo non mi aspettavo queste sensazioni”
 
“E cosa ti fa pensare di non esserne degna, amore mio? Sei la creatura più splendida e pura che abbia mai incontrato in cento anni.. Se c’è qualcuno di non degno qui sono io, perché non riesco a capire come una bellissima dea si sia potuta innamorare di un misero mortale.. Beh, mortale si fa per dire” era vero, lei era qualcosa di incredibilmente unico, un pezzo raro di una collezione inestimabile.. E il destino aveva deciso che l’unico pezzo di quella inestimabile collezione sarebbe stato custodito dal sottoscritto.
 
“Vuoi vedere che non sia proprio l’immortalità a piacermi tanto?” disse prendendomi in giro.
 
“Ah si? Bene, adesso vedrai di cosa è capace questo immortale” iniziai a farle il solletico, sedendomi delicatamente sul suo bacino, e lei iniziò a dimenarsi emettendo gioiose grida che procedetti subito a tappare con un bacio. Pian piano il solletico si trasformò in dolci carezze mentre le nostre lingue erano intrecciate in un vortice di passione e dolcezza. Dopo un po’ mi staccai da lei per farle riprendere fiato e invertii le posizioni, portandola sopra di me. Lei si avvicinò alla mia bocca e mi posò un dolce e casto bacio.
 
“Ti amo” soffiò sulle mie labbra.
 
“Ti amo” risposi sistemandole un ciuffo ribelle dietro l’orecchio. Sorrise e continuò a guardarmi negli occhi, facendomi godere della vista di quei bellissimi laghi verdi. Ad un tratto sentii dei passi avvicinarsi e intercettai subito i pensieri di Jasper che voleva venire a dare la buona notte alla sorella.
 
“Tuo fratello è in arrivo, ti conviene scendere.. E forse e meglio che io mi nasconda” dissi preoccupato di crearle qualche problema col fratello.
 
“Tranquillo, tanto è solo Jaspi” nello stesso istante la porta si aprì e un Jasper con la faccia stupita ci fissò per dei secondi che sembrarono interminabili. Poi chiuse la porta e la riaprì, sperando di trovare la sua tenera sorellina sotto le coperte abbracciata ad un pupazzo e non a cavalcioni del suo fidanzato vampiro.
 
“Ciao Bella… Edward scusa la sfacciataggine.. Ma cosa ci fai nel letto di mia sorella?” chiese iniziando a visualizzare scene di me e Bella in situazioni più.. calde diciamo. O almeno era quello che provava a non fare, perché ad ogni flash di me e Bella subito ne subentrava uno di una dolce e graziosa bambina che giocava in un prato. Subito feci scendere Bella da me e mi tirai su a sedere.
 
“Jasper so a cosa stai pensando, e ti assicurò che non stiamo facendo niente di tutto questo” dissi sperando che mi credesse. Mi voltai un attimo verso Bella per capire dal suo voto cosa stava provando, immaginandomi le sue guance rosse come quel pomeriggio, e invece la trovai a sorridere scoraggiata verso suo fratello.
 
“Jaspi, Ed era solo passato per un saluto.. E poi quello che faccio nella mia camera dovrebbero essere fatti miei, non trovi?”
 
“Certo che dovrebbero essere fatti tuoi.. Ma solo quando anch’io so cosa sta succedendo qui dentro.. E poi ero solo venuto a dare la buona notte alla mia sorellina, non mi aspettavo certo di trovarla in situazioni così.. intime, col suo fidanzato vampiro entrato probabilmente dalla finestra” ohiohiohi, i due si stavano scaldando e io non volevo certo essere la causa del litigio tra i due gemelli. Intervenni cercando di sedare la cosa prima che Bella potesse controbattere.
 
“Jasper hai ragione, scusaci.. La prossima volta avviseremo prima.. Vero Bella?” la guardai con sguardo ammonitore sperando che mi desse ragione. Lei annui e sbuffò. Jasper si avvicinò e la abbracciò.. Lei all’inizio fece la dura, ma poi si lasciò coinvolgere dal caldo abbraccio del fratello.
 
“Bella, scusa se ti tratto ancora come una bambina.. Ma per me sei ancora la mia tenera sorellina che gioca a rincorrere i passerotti” lei gli sorrise e gli lasciò un rumoroso bacio sulla guancia.
 
“Lo so Jazzi, ma sono cresciuta ormai” lo rimproverò bonariamente.. In quella situazione mi sentivo di troppo, come un estraneo che si ritrova in mezzo ad un gruppo di amici di vecchia data.
 
“Adesso torno in camera mia e vi lascio soli.. Avete la mia fiducia, soprattutto tu Edward.. Guai a te se la sfiori con un dito, se so che hai fatto qualcosa alla mia sorellina senza che lei lo volesse o hai usato la psicologia su di lei per farglielo volere, non ti salveranno neanche tutti gli angeli del cielo” la sua minaccia non avrebbe dovuto farmi paura, in fondo era un semplice umano e io un terribile vampiro.. Ma leggevo nel suo sguardo, e soprattutto nella sua mente, che se avessi fatto qualcosa a Bella me la sarei vista davvero brutta. Dopo che io annuii preoccupato lui se ne andò, soddisfatto di avermi terrorizzato almeno un pochino.. Non appena Jasper chiuse la porta, Bella si tuffò in braccio a me e cominciò a baciarmi passionalmente, facendomi cadere sul letto. La sua lingua era urgente, cercava la mia come un uomo cerca l’acqua nel Sahara. Quando si staccò da me entrambi ansimavamo, lei per la mancanza di fiato, io per la forte emozione di quel bacio.
 
“Bella, vuoi che tuo fratello mi faccia a pezzi?” le chiesi scherzosamente
 
“Ha detto che io devo essere consenziente.. E credimi se ti dico che sono consenzientissima” mi disse maliziosamente iniziando a sbottonarmi la camicia.. Ad ogni suo tocco il mio corpo fremeva e vibrava.. Quando la camicia fu completamente sbottonata iniziò a lasciami leggeri baci sul petto, come quel pomeriggio alla radura. Dopo poco si tirò su un attimo e si sbottono i primi due bottoncini del pigiama.
 
“Ho caldo” disse, per poi riprendere a lasciare quei lievi tocchi sul mio petto. Ogni volta che Bella si piegava mi lasciava intravedere quelle candide colline che erano i suoi seni.. Dovetti fare uno sforzo sovraumano per non saltarle addosso quando cominciò a mordicchiarmi. Stavo provando una sensazione nuova, uno strano calore che partiva dal ventre e si propagava un po’ dappertutto. Il mio sguardo non faceva che alternarsi dai suoi occhi alla sua candide colline, finche una voglia matta di toccarla sopraggiunse dentro di me.. Dovetti chiudere gli occhi e prendere un profondo respiro per tenere le mani al mio posto. Ma se le mani stavano ferme, lo sguardo continuava a cadere su quelle dolci sporgenze. Allora allungai una mano e gli chiusi un bottoncino, coprendo così la mia vista da quel piccolo inferno.. Il mio diavolo tentatore se ne accorse e mi guardò interrogativa.
 
“Meglio chiudere se vogliamo che le leggi di tuo fratello siano rispettate” lei sorrise abbassando un po’ gli occhi e sistemandosi sul mio petto. Prese una mia mano e cominciò a giocarci, come ormai era suo vizio fare.
 
“Quindi.. Io ti piaccio anche in quel senso?” mi chiese imbarazzata, guardando le nostre dita intrecciate.
 
“Bella, tu non hai idea dello sforzo sovraumano che io abbia dovuto fare per non saltarti addosso.. Già i tuoi baci mi facevano tremare, poi quando hai aperto un po’ la camicetta del pigiama non riuscivo a fare a meno di puntare gli occhi lì. Non dire niente, sono un pervertito.. Ma credimi, prima di conoscerti certi pensieri non mi passavano neanche per la mente” le rivelai preoccupato che mi avesse preso per un maniaco. Invece lei mi sorrise e mi lasciò un dolce bacio sulle labbra, poi si sistemò meglio sul mo petto freddo e io ci sistemai la coperta addosso.
 
“Edward, non potrei mai pensare che tu sia un pervertito perché.. Anch’io ultimamente ho certi istinti.. Quando sono in tua compagnia” mi rivelo ad occhi bassi. Sorrisi e le baciai una guancia colorita.
 
“Sei adorabile amore mio, così tenera” la coccolai per un po’ ancora, lasciandole continui baci, ora sui capelli, ora sulle guance, ora sulle labbra.. Dopo una mezz’oretta Bella si addormentò, stringendosi come un koala a me. Non potei far altro che sorridere e ammirarla per tutta la notte.. Le accarezzai continuamente una guancia, fino a quando non sentii il mio nome pronunciato dalle sue labbra.
 
“Edward” era un sospiro.
 
“Ti ho svegliato amore? Scu..” stavo per scusarmi con lei di averla svegliata, ma poi il respiro regolare e i suoi occhi chiusi mi fecero capire che stava dormendo e sognando.. Sognando me.
 
“Edward.. Ti amo” a sentirla dire queste parole, anche nel sonno, il mio cuore prese a ballare la salsa e fece si che io continuassi a vezzeggiare quella dolcissima e bellissima principessa per tutto il resto della notte.
 
Che ne pensate? So che non è molto lungo.. Fatemi sapere! Un kiss!

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Capitolo 33
*** visita inaspettata ***


Ciao ragazze!! Rieccomi qui! Volevo informarvi che ho iniziato anche un’altra ficcy curerò io le tue ferite col mio amore, sono tutti umani.. Se la cosa potrebbe interessarvi fateci un salto. Torniamo alla nostra storia.. Vi starete chiedendo cosa sia successo a Jazz dopo aver lasciato la stanza di Bella.. Beh, diciamo che ha ricevuto una visitina xD.. Chi sarà mai? xD vi lascio al cap adesso!
 

Pov Jasper
 
Avevo lasciato la camera di Bella e mi stavo dirigendo alla mia.. Avevo fatto bene a lasciare quei due da soli? In fondo Bella era abbastanza grande per.. No, non volevo pensarci. Insomma, era pur sempre la mia sorellina! Cercando di togliermi dalla mente immagini di Ed e Bella poco caste entrai in camera e sentii un profumo, quel profumo che ormai avrei riconosciuto fra tanti.
 
“Alice, che ci fai qui?” la vidi alzarsi dal letto e venirmi incontro. Non appena mi fu vicina mi cinse il collo sorridendomi e mi lasciò un lungo bacio.
 
“Se non ti fa piacere me ne vado.. Pensavo ti avrebbe fatto piacere se fossi venuta a darti la buona notte” altro che se mi aveva fatto piacere! Non me lo aspettavo e la cosa mi aveva sorpreso positivamente.
 
“NO! Non te ne andare! Sono felicissimo che ti sia venuta una così bella idea, amore mio.. Vieni, mettiamoci comodi” la abbracciai e insieme ci andammo a sistemare nel letto. Io mi sedetti e mi appoggiai sulla testiera del letto, lei si accoccolò tra le mie gambe e si appoggiò sul mio petto. Subito cercò una mia mano e iniziò a giocherellare con le mie dita. Guardai le nostre mani intrecciate e la cosa mi piacque incredibilmente. Sapere che lei mi amava come l’amavo io era stupendo, e la avrei amato il più possibile, fino a quando me lo avrebbe permesso.
 
“Sai, oggi pomeriggio ho parlato con tua sorella” aveva parlato con Bella? M quando era successo? Insomma ero stato tutto il tempo con lei.. Ma certo, doveva essere stato quando si erano assentate per andare in bagno.. Mi era sembrato di vederle scendere un po’ strane, ma avevo lasciato perdere.
 
“Di cosa avete parlato?”
 
“Di.. Te” di me? Perché? Mi fece diventare più curioso che mai.. Perché Bella non mi aveva detto niente?
 
“Di me?”
 
“Si.. Mi ha chiesto di trasformarti, anzi mi ha supplicato di farlo, dicendo che non sarebbe riuscita a esistere senza di te” mi rivelò guardandomi negli occhi.. Bella che la supplicava di trasformarmi? Ma per quale motivo? Eravamo entrambi uman.. La soluzione mi apparve più ovvia che mai: Edward aveva accettato di trasformarla quando lei lo avrebbe voluto. Perché non me lo aveva detto? Non riuscivo a capire questo suo comportamento, non avevamo mai avuto segreti tra di noi.
 
“Mi ha anche detto che.. Hai pianto per colpa mia” mi disse abbassando gli occhi colpevole.
 
“Amore non è colpa tua! Ti prego non sentirti colpevole” le dissi sollevandole il viso e guardandola negli occhi.
 
“Mi ami anche se non sono disposta a trasformati in un mostro?” mi chiese con una tenerissima vocina che mi riempì il cuore di amore.
 
“Ti amo anche se non sei disposta a trasformarmi in un vampiro” precisai. Odiavo la parola mostro, soprattutto se si riferiva ad Alice. La baciai allungo, accarezzando il suo palato e facendo una dolce e sensuale danza con la sua lingua. Quando il bacio finì mi sdraiai e la feci accoccolare sul mio petto.
 
“Che stai facendo amore? Ti ricordo che io non dormo” mi disse sorridendomi.
 
“Lo so, ma questo non vuol dire che non possa tenerti abbracciata per tutta la notte, o sbaglio?” lei rise e mi lasciò un casto bacio sulle labbra.
 
“Non sbagli Jazz, anch’io ti vorrei accanto a me tutte le notti se fossi umana” mi spiegò sorridendomi.. Ma io avevo ancora in mente il suo discorso con Bella, perché non mi aveva detto niente? Provai a condividere con lei i miei pensieri.
 
“Sai, non capisco perché Bella non mi abbia detto niente della vostra conversazione” le dissi perplesso. Magari lei sapeva il perchè.
 
“Lo so io il perché Jazz.. Quando ve ne siete andati mi sono concentrata per un po’ su di lei e ho visto che non ti avrebbe detto niente per non farti strare male.. Quindi non prendertela con lei, lo ha fatto solo per proteggerti” la mia sorellina.. Quanto le volevo bene? Si preoccupava sempre per me, anche quando sarebbe dovuto essere il contrario. Un sorriso nacque sul mio volto.
 
“Jazz?” mi chiamò debolmente Alice.
 
“Si amore?”
 
“Sai, mi stavo chiedendo.. Ecco, come funzionasse”
 
“Come funzionasse cosa?” aveva abbassato gli occhi e sarei stato pronto a scommettere che se avesse potuto sarebbe arrossita.
 
“Tutto questo.. Volevo sapere come.. Funzionasse l’amore”
 
“Beh, non saprei dirtelo.. Sai è la prima volta che mi innamoro di una ragazza” le spiegai per farle capire che lei era la prima per la quale provavo un sentimento. Ma perché quella strana domanda? Non era mai stata innamorata?”
 
“Davvero? Non hai mai avuto una ragazza prima d’ora?” mi chiese alzando lo sguardo e fissandomi meravigliata. Quanto era tenera quando era ingenua?
 
“Amore.. Non ho mai avuto una ragazza fissa prima d’ora.. Diciamo che ho passato gli ultimi anni a svolazzare di fiore in fiore.. Finche non ho incontrato te” lei all’iniziò mi guardò perplessa, poi capì il significato della mie parole e, imbarazzata, abbassò gli occhi.
 
“Tu invece?” le chiesi curioso. Volevo sapere se qualcun altro l’aveva baciata, toccata, amata..
 
“Io cosa?”
 
“Non ti sei mai innamorata?” lei scosse la testa debolmente e mi rispose imbarazzata come mai l’avevo sentita.
 
“Tu sei l’unico ragazzo che io abbia mai avuto” mi rivelò. A quelle parole mi sentii soddisfatto, incredibilmente soddisfatto. Sapere di essere l’unico ad aver preso il suo cuore mi riempì di orgoglio.
 
“Non sai quanto questo mi renda felice.. L’idea che qualcun altro abbia avuto accesso al tuo cuore mi faceva impazzire dalla gelosia” le rivelai per poi lasciarle un bacio tra i capelli. Lei era mia.
 
“Sei geloso di me?” mi chiese con un sorriso.
 
“Pff.. Che domande, certo che lo sono! Tu sei mia e mia soltanto” sorridendo mi baciò intensamente, trasmettendomi tutto l’amore che provava per me. Io ricambiai immediatamente il bacio, e in un attimo fummo coinvolti in una sensuale danza di lingue. In quel momento mi venne in mente che avevo sviluppato le foto di sabato! Questo pomeriggio prima di andare dai Cullen avevo portato la macchina fotografica dal fotografo. Non lo avevo mai visto, e questo mi fece intuire che non era di Forks. Si era trasferito da poco ed era molto amico di mio padre. In dieci minuti le foto furono pronte e noi andammo dai Cullen.. Di scatto mi alzai e mi diressi alla scrivania. Aprii il cassetto e tirai fuori il pacchettino. Non lo avevo ancora aperto, e in quel istante non mi venne in mente un momento migliore di questo per aprirlo.
 
“Ehi! Io non avevo finito!” si lamentò il mio folletto facendomi sorridere. Le feci una linguaccia e tornai da lei. Mi sedetti e lei si sistemo tra le mie gambe, poggiando la testa sul mio petto e rigirando il pacchettino che mi aveva rubato dalle mani.
 
“Scusa amore mio, ma mi è appena venuto in mente che volevo aprire questo pacchettino con te”
 
“Cosa ce dentro?”
 
“Dentro ci sono le foto che abbiamo scattato nel boschetto, ricordi? Il giorno del nostro primo bacio” ricordavo tutto di quel giorno, il suo rifiuto, la rivelazione di quello che in realtà era, e il nostro primo dolce bacio..
 
“Come potrei dimenticarmi il giorno più bello della mia vita? Ricordo ogni singolo istante.. Ma quando sei andato a stamparle?”
 
“Oggi, prima di passare da voi abbiamo fatto una piccola sosta”
 
“Posso aprire il pacco? Su voglio vedere le foto!” annuii e le lasciai aprire il pacchetto e insieme tirammo fuori un plichetto di foto.
 
“Quante! Ma le hai fatte sviluppare tutte?!”
 
“Certo.. Erano tutte splendide! Sei bellissima amore mio” le lasci un bacio su una guancia e insieme ci mettemmo a guardare la foto.
 
“Sono tutte bellissime.. Sei un artista Jazz, davvero” mi disse persa nella contemplazione delle foto. Prima di stamparle avevo aggiustato le luci e i contrasti, rendendole ancora più belle.
 
“Approposito di foto.. Ho trovato un manifesto che diceva che ci sarebbe stata una mostra fotografica a Port Angeles e chiunque poteva iscriversi.. Così volevo chiederti se..”
 
“Amore, certo che puoi usare le mie foto per il concorso” disse sorridendomi. Avevo preso il numero e l’indomani avrei chiamato per potermi inscrivere.. Le foto di Alice erano bellissime, e poi il tema del concorso era “un motivo in più per vivere”.. E lei era il mio motivo.
 
“Sai che a volte il fatto che tu veda il futuro è snervante.. Come farò a farti un regalo per il nostro mesiversario?”
 
“Giuro che in quei giorni mi concentrerò su qualcos’altro” continuammo a guardare le foto, finche non arrivarono quelle che lei mi aveva scattato.
 
“Hai stampato anche queste?” mi chiese meravigliata.. Le avevo stampate perché le aveva fatte lei, e già questo rendeva le immagini meravigliose.
 
“Certo amore mio, le avevi fatte tu.. Non potevo non stamparle” sorrise e guardando le mie foto una ad una le mise da una parte.
 
“Che stai facendo?” le chiesi curioso.
 
“Niente, sto semplicemente prendendo le foto che mi porterò a casa. Sai, mi è venuto in mente di farci una specie di collage sul muro.. Ti va di aiutarmi?” sorrisi della sua idea e le risposi con un bacio che di casto aveva ben poco.. Presi dalla passione di quel bacio facemmo cadere le foto per terra e iniziammo ad accarezzarci: le sue mani erano sui miei capelli, sulla mia schiena, sul mio torace; e le mie accarezzano la sua schiena e i suoi fianchi possessivamente. Io ero sopra di lei e stavo attento a non pesarle; anche se sapevo che non avrebbe sentito il mio peso avevo sempre paura di poterle fare male.. Sembrava così fragile. Quando sentii di non avere più un briciolo d’aria nei polmoni mi staccai da lei e la guardai sorridendo. Invertii le posizioni e la feci appoggiare al mio petto.
 
“Sai, tenerti fra le mie braccia mi fa sentire bene.. Completo direi” le dissi guardandola negli occhi.. I suoi occhi erano fantastici, due laghi dorati, incredibilmente profondi e streganti.
 
“Adoro stare tra le tue braccia” mi sorrise e mi lasciò un bacio sul mento.
 
“Sarai qui anche quando mi addormenterò? Ti prego non te ne andare” la pregai con la voce di un bambino e affondai la testa nei suoi capelli.
 
“Tranquillo amore mio.. Non me ne andrei da te neanche per tutto l’oro del mondo” la baciai intensamente e con il mio angelo tra le braccia mi addormentai.
 
 
Pov Alice
 
Jasper dormiva profondamente.. Finalmente potevo vedere da vicino quanto bello era il suo viso durante il sonno. Era rilassato in una maniera che mai gli avevo visto, il suo respiro era lieve e il suo cuore batteva regolare. Poggiai il capo sul suo petto e chiusi gli occhi sperando di riuscire a dormire, anche solo per poter condividere questo momento con lui.. Invece niente.. Con un sorriso amaro mi arresi e passai la notte a contemplare quel bellissimo ragazzo che mi aveva donato il suo cuore.
 
 
Che ne pensate? fatemi sapere! Un bacione.
Come sempre vi segnalo le altre mie ficcy
io e te e curerò io le tue ferite col mio amore

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Capitolo 34
*** inaspettato ***


Ciao ragazze! Scusate questo ritardo ma pensavo che con l’estate i miei impegni sarebbero diminuiti, invece.. tornando alla storia.. abbiamo lasciato i ragazzi nelle loro camere con i rispettivi fidanzati. Ora eccovi il buon giorno della prima coppietta! E i primi problemi xD
 
Pov Edward
 
Le tende della finestra erano rimaste scostate dalla notte precedente, e la prima luce iniziava ad illuminare la stanza.. Avevo passato la notte a coccolare la mia principessa, ed era stata la notte più bella della mia esistenza. Il suo calore aveva attraversato il mio corpo e adesso mi sentivo più umano che mai. Tra poco Bella si sarebbe svegliata e io avrei potuto riammirare i suoi occhioni verdi. La radiosveglia sul comodino di Bella si illuminò e prima che il suo rumore svegliasse la mia principessina la spensi, volevo darle io il buon giorno! Visto che si era addormentata tra le mie braccia iniziai ad accarezzarle la schiena e a lasciarle dei dolci baci tra i capelli; ma vedendo che non accennava a svegliarsi mi trovai costretto a cambiare metodo.. La scostai leggermente per avere il suo viso ben visibile e iniziai a lasciarle dei piccoli baci sulle guance, poi passai alla fronte e in poco tempo le ricoprii tutto il volto. Lei sorrise e strinse le sue esili braccia intorno al mio collo, poi aprì gli occhi rivelandomi quei magnifici laghi verdi.
 
“Buon giorno amore mio, dormito bene?” le chiesi con un sorriso. Ma quanto era bella appena sveglia? I suoi capelli scompigliati sembravano una balla di fieno, il suo corpo intorpidito era incredibilmente accattivante e i suoi occhi lucidi mi scrutavano con gioia.
 
“Non te ne sei andato” mi disse con un sorriso. Pensava che avrei potuto lasciarla sola?
 
“Certo che no, non potrei mai lasciarti” le dissi per poi baciarla dolcemente. Quando mi staccai da lei tornai a coccolarla.
 
“Cosa hai fatto per tutta la notte? Scommetto che ti sarai annoiato a morte” mi disse lasciandomi un bacio sul petto nudo. Come poteva solo pensare che stare in sua compagnia mi avrebbe in qualche modo annoiato? Le sorrisi sereno e le lasciai un dolce bacio tra i capelli profumati. Lei mi guardò sorridendo e cercò la mia mano. Subito l’avvicinai a lei che intrecciò le nostre dita.
 
“Amore, non potrei mai annoiarmi a stare con te, mai.. Ho passato la notte ad ammirarti piccola mia.. Sei bellissima quando dormi.. Beh sei bellissima anche quando sei sveglia.. Sei sempre bellissima” le dissi baciando dolcemente le sue dolci labbra. Lei mi sorrise e si stiracchiò tra le mie braccia, poi si alzò.
 
“Su, prepariamoci, oggi inizia una nuova settimana” mi disse sorridendo.
 
“Io vado amore, mi metto dei vestiti puliti e torno a prenderti.. Dalla porta” le disse abbracciandola. Lei appoggiò la testa sul mio petto e sbuffò.
 
“Non puoi restare qui?” mi chiese capricciosamente.
 
“Certo, potrei.. Ma poi dovresti spiegare a tuo padre perché il tuo fidanzato è uscito dalla tua camera.. Ma soprattutto penso che vorrà sapere come ci è entrato” le dissi ridendo e lei sbuffò ancora di più, lasciandosi poi scappare un risolino.
 
“Okay vai” mi disse stringendo più forte la sua presa a me e lasciando un altro bacio sul mio petto, all’altezza del cuore.
 
“Amore?” le dissi ridendo.
 
“Che c’è?” mi chiese curiosa.
 
“Se non mi lasci non potrò andare da nessuna parte” la rimproverai dolcemente. Lei sospirò e mi strinse forte, mi lasciò andare e si voltò dandomi le spalle.
 
“Vattene, non voglio guardarti mentre salti quella finestra” mi avvicinai a lei sorridendo e l’abbracciai da dietro, poggiando il mento su una sua spalla e lasciandole un bacio su una guancia.
 
“Amore, ti prometto che tra 10 minuti suonerò alla tua porta” lei si voltò e mi baciò intensamente. Quando si staccò da me mi riallacciò la camicia e mi salutò con la mano. Io le baciai la fronte e saltai giù dalla finestra.. Mi guardai intorno per verificare che non ci fosse nessuno, poi iniziai a correre. Arrivai a casa in un attimo e, facendo un salto nella cabina armadio, ne uscii vestito di tutto punto con abiti nuovi. Indossavo una T-shirt grigia e dei jeans scuri strappati ad arte. Dopo essermi dato un’occhiata allo specchio scesi di sotto dagli altri.
 
“Eccolo che ritorna il figliol prodigo! Cosa hai fatto sta notte?” mi chiese Emmett con sguardo malizioso. Io andai a sedermi sul divano accanto a lui e Rose.
 
“Sono stato da Bella” gli dissi semplicemente.
 
“Eh bravo il mio fratellino, poi mi racconterai tutti i particolari hot in separata sede” gli tirai uno scappellotto talmente forte che lo sentii lamentare.
 
“Auch! Un po’ più forte e mi staccavi la testa!” si lamentò accarezzandosi la nuca. Rose rise e gli diede un bacio su una guancia. Poco dopo dalla porta entrò Alice radiosa come non mai e con un pacchettino in mano.
 
“Ma brava, eccone qui un'altra che non torna a casa la sera.. Cosa dobbiamo fare ragazzi? Inserire un coprifuoco?” le disse Emm scherzoso. Lei rise e lo abbracciò poi corse di sopra.
 
“Sbaglio o è felice?” mi disse Rose con un sorriso. Già, Alice era molto felice ultimamente, e questo rendeva felice anche me.. I fratelli Swan avevano fatto un bel lavoro, eccome se lo avevano fatto. Poco dopo scese Alice, con indosso una camicetta chiara e una gonna nera, e si andò a sedere sulla poltrona. Io guardai l’orologio e mi alzai per uscire.
 
“Tu che fai Alice? Io sto andando da Bella.. Vieni con me?” le chiesi prendendo le chiavi e la giacca. Lei sorrise e scosse la testa. Sarebbe venuto Jazz a prenderla per andare a scuola.
 
“Okay sorellina, ci vediamo a scuola.. A dopo ragazzi” uscii e salii in macchina, poi mi diressi verso casa di Bella.. Sicuramente non era ancora pronta, ma le avevo promesso che in dieci minuti sarei stato da lei, perciò quando arrivai davanti casa parcheggiai e suonai il campanello.
 
“Ehi, buon giorno, su entra” mi disse Jazz facendosi di lato per farmi entrare. Era già vestito e teneva in mano una tazza che, a giudicare dall’odore, conteneva caffè.
 
“Te ne offrirei un po’, ma conosco già la tua risposta” mi disse ridendo. Poco dopo Charlie scese di corsa dalle scale e si catapultò in cucina, bevve una tazza di caffè al volo e venne a mettersi la giacca. Era in ritardo, e la colpa era mia. Di solito era abituato a svegliarsi sentendo la sveglia di Bella, ma oggi c’era stata una complicazione. Mi trattenei dal ridergli in faccia quando mi salutò.
 
“Buon giorno Edward.. Scusa se sono così di fretta, ma la tua cara fidanzatina ieri si è dimenticata di mettere la sveglia. Ciao ragazzi, buona scuola” disse chiudendosi la porta alle spalle. Eravamo rimasti soli, io e Jazz, nel silenzioso ingresso di casa Swan..
 
“Jasper, senti.. Per ieri sera io..” tentai di parlare, ma lui mi interruppe sorridendo.
 
“Ed lascia stare.. Bella ormai è grande, non posso tenerla sotto una cupola di vetro per l’eternità.. Tranquillo, puoi venire ogni volta che Bella ti richiede.. Ma ti prego, fammi un favore”
 
“Certo, tutto quello che vuoi”
 
“Tu leggi nel pensiero no? Beh, ormai penso che non lo farò più, ma se dovessi entrare in camera di Bella la sera, potreste.. Che ne so, magari farvi trovare in situazioni più.. Calme? “ mi disse con un tono leggermente imbarazzato.. Riuscivo a leggere chiaramente nella sua mente che parlare di sua sorella in certi termini lo metteva a disagio.
 
“Certo Jazz, farò il possibile per accontentarvi” gli dissi sorridendo.
 
“Bene.. Quindi.. Dopo che me ne sono andato non hai approfittato della mia sorellina vero?” mi chiese con una finta indifferenza.
 
“Beh, potrei farti la stessa domanda anch’io amico.. Cosa è successo con Alice?” lui sorrise, avendo capito di aver perso al gioco.
 
“Colpito e affondato.. Beh, almeno tu puoi vedere tutto no? Quindi lo svantaggiato qui sono io”
 
“Invece non sei svantaggiato per niente caro fratellino perché, se dovesse succedere qualcosa, saresti il primo ad essere informato.. Per cui, stai tranquillo” gli disse Bella scendendo le scale e andando a lasciare un bacio sulla guancia del fratello. Lui l’abbracciò e contraccambio il gesto affettuoso, poi Bella venne a buttarsi fra le mie braccia e mi baciò appassionatamente.
 
“Okay okay vi lasciò soli.. Ci vediamo a scuola” disse Jazz uscendo. Bella si staccò da me e andò in cucina. La seguii e la trovai intenta a spalmare della nutella su una fetta di pane.
 
“Scusa ma non ho ancora fatto colazione” si giustificò addentando la fetta di pane e sporcandosi con la nutella. Risi e, prendendo un tovagliolo, le pulii la bocca. Quando ebbe finito bevve un po’ di latte e corse di sopra a lavarsi i denti. Poi scese e uscimmo di casa. Salimmo in macchina e ci dirigemmo a scuola.
 
“Sono stati tanto lunghi quei dieci minuti senza di me?” le chiesi con un sorriso.
 
“Lunghissimi!” mi disse baciandomi una guancia. In poco tempo arrivammo a scuola e parcheggiai accanto all’auto di Emm. Uscii e andai ad aprire la portiera a Bella. Subito sentii i pensieri di alcune ragazze ammirate della mia galanteria. Non era colpa mia se da dove venivo io la donna che aveva stregato il tuo cuore si trattava come un diamante prezioso. Ci avvicinammo ai nostri amici.
 
“Buon giorno principessa! Da quanto ti sei messa con questo spilungone qui hai dimenticato completamente il tuo dolce migliore amico.. Complimenti, sappi che sono molto amareggiato” disse Jake a Bella. Lei rise e si buttò fra le sue braccia lasciandogli diversi baci sulle guance.. Sentii dentro di me nascere una nuova sensazione che identificai subito come gelosia.. Edward, calmati.. Jake è solo un amico, lei ama te..
 
“Mi perdoni cucciolo?” gli chiese lei con un musetto da cagnolino abbandonato.
 
“Oh, come faccio ad arrabbiarmi con la mia principessina? Dai, per farti perdonare ti siederai con me ad algebra” le disse mettendole un braccio intorno alla vita.
 
“Guarda che lo avrei fatto comunque” le disse lei con un sorriso.
 
“Lo so, ma faceva tanto.. Telefilm americano.. Dovevo dirlO” ci mettemmo a ridere e ci avviammo verso l’entrata.. Bella era ancora abbracciata a Jake e io mi imposi di non riprendermela.. Infondo non potevo monopolizzarla, e Jake era solo un amico.. Ma cosa più importante mi fidavo di Bella. Quando arrivammo davanti all’aula di algebra Bella mi salutò con un bacio dolce e intenso, poi entrò in aula con Jake. Io mi avviai a storia con Rose. La giornata passò abbastanza velocemente, e mi ritrovai a parcheggiare nel vialetto di casa di Bella. Scendemmo dalla macchina e, una volta entrati, trovammo Charlie seduto sul divano davanti ad un mucchio di scartoffie e una birra.
 
“Ciao papi” lo salutò Bella con un bacio su una guancia.
 
“Salve Charlie” dissi io avvicinandomi un po’.. Stava revisionando diversi rapporti e ne aveva ancora molti da controllare. Riguardavano la maggior parte piccoli furti, marachelle dei ragazzini.. Niente di emozionante a Forks.. Finché non percepii quello che stava appena leggendo. Riguardava un uomo trovato morto durante la mattina.. A prima vista sembrava essere stato ucciso da un animale.
 
“Che stai facendo papi?” chiese Bella sedendosi sul divano con lui e indicandomi la poltrona. Io mi sedetti e aspettai di sapere di più su quella morte.
 
“Sto revisionando un rapporto.. Ma non mi torna qualcosa..”
 
“Di che si tratta?” chiese Bella curiosa dando un occhiata al rapporto.
 
“Ti ricordi di Waylon Forge?”
 
“Quello con cui ogni tanto andavamo a pescare?”
 
“Si lui.. È stato trovato morto stamattina, nella sua rimessa”
 
“Ommiodio! Come è successo?” gli chiese Bella turbata.
 
“A prima vista sembra essere stato aggredito da un animale.. Aveva delle lacerazioni sul collo” disse Charlie poco convinto.. C’era ancora qualcosa che lo lasciava perplesso, ed era la stessa cosa che preoccupava me non appena avevo percepito tutto quello che pensava.
 
“Non mi sembri convinto papà.. Che c’è?”
 
“È solo che.. È stato ritrovato senza una goccia di sangue in corpo.. Quale animale avrebbe potuto fare una cosa del genere? Ma d’altro canto è l’unica soluzione possibile.. Cosa potrebbe essere stato altrimenti? Dracula è venuto a farsi uno spuntino?” a quelle parole Bella mi guardò subito allarmata e io mi alzai immediatamente. Dovevo urgentemente parlarne con Carlisle e gli altri.
 
“Scusi se me ne vado così, ma mi è appena venuto in mente che dovevo aiutare mio padre a tinteggiare il garage.. Mi starà aspettando” dissi inventandomi una scusa su due piedi.
 
“Oh è vero, me ne avevi parlato.. Vengo con te, mi piacerebbe salutare Esme” disse Bella alzandosi e raggiungendomi.
 
“Okay, andate ragazzi, tanto qui non sarei di compagnia a nessuno.. Buon lavoro col garage.. Ah Bella?”
 
“Si papà?”
 
“Se tardi chiama” lei annui e poi uscimmo. Salimmo in fretta e furia sulla macchina e accellerai al massimo, arrivando in pochissimo tempo a casa. Entrai in casa con Bella e trovai la mia famiglia seduta in salone, come se mi stessero aspettando.. Con loro c’era pure Jasper.. Doveva essere stata Alice ad avvertirli che dovevo parlargli.
 
“Che succede Edward? Alice ci ha detto che avevi qualcosa di importante da dirci, ma stiamo iniziando a preoccuparci, perché sei così teso?” mi chiese mia madre.
 
“C’è ne un altro?” dissi senza voce.
 
“Cosa? Che stai dicendo” mi chiese Carlisle.
 
“C’è un altro di noi in città”
 
 
 
Che ne pensate? Fatemi sapere! Un bacione!

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