Questo programma è stato presentato da...Martina e Tebaldo Ciro George(il suo gatto)...

Beh, meglio che niente, no?

Rai International presenta...

Con la partecipazione di

Martina Harrison nel ruolo di Martina Harrison

Laban McCartney nel ruolo di Laban McCartney

Zazar Starkey nel ruolo di Zazar Starkey

Marty Harrison nel ruolo di Marty Harrison

Thief nel ruolo di Thief

(Voce fuori campo:...cos'è, uno scherzo?)

VOCE FUORI CAMPO CENSURATA----> Arrivederci e grazie!

Parapapà...Mulino Bianco! Scegli un mondo genuino!

CENSURATO ANCHE MULINO BIANCO---> Niente pass per il Backstage, spiacente!

Se non volete che George vi finisca tutte le scorte...

Insomma, mi lasciate andare avanti o no?!

Sofia(The) o The(Sofia) nel ruolo di Sofia The

Catherine nel ruolo di Catherie

George Harrison nel ruolo di George Harrison

Paul MCCartney nel ruolo di Paul McCartney

John Lennon nel ruolo di John Lennon

Ringo Starr nel ruolo di Ringo Starr

Anna Harrison nel ruolo di Anna Harrison

George Harrison Jr nel ruolo di George Harrison Jr

Jane Harrison nel ruolo di Jane Harrison

Pattie Harrison nel ruolo di Pattie Harrison

Cynthia Lennon nel ruolo di Cynthia Lennon

Yoko Ono nel ruolo di una cozza giapponese...pardon, nel ruolo di Yoko Ono

Scusate, possiamo censurare anche Yoko Ono?

NOOOO!

Stavamo dicendo...

Julian Lennon nel ruolo di Julian Lennon

Zack Starkey nel ruolo di Zack Starkey

Dhani Harrison nel ruolo di Dhani Harrison

Alistair Esmeralda Renard nel ruolo Alistair Esmeralda Renard

Conte Richard Alexander Von Austen nel ruolo del Conte Richard Von Austen

Julia Von Austen nel ruolo di Julia Von Austen

Daniel Lacroix nel ruolo di Daniel Lacroix

Paulie(il polipo) nel ruolo di Paul(il polipo)----> A volte ritornano...

Annagilda Annagildini nel ruolo di Annagilda Annagildini---> A volte ritornano pure le pazze da ricovero...

...Abbiamo finito?

(Voce fuori campo: E LA VOCE FUORI CAMPO?!)

Ma non l'avevamo censurata?!

Bah...

La voce fuori campo nel ruolo di una scocciatrice...pardon, nel ruolo della Voce fuori campo(ma no?!)

Bene, ora che i protagonisti sono stati annunciati...

Parapapà! Mulino bianco! Scegli un mondo genuino!

...Ma se George s'è sbafato pure il mulino...bah...manderemo in rovina il nostro sponsor prima del secondo capitolo, poco ma sicuro!

Un saluto da Martina e Tebaldo Ciro George!

Buona visione!

*si apre il sipario*

If I Needed Someone

Caro papà,

Non ti ho mai visto ne conosciuto, non so nemmeno il tuo nome.

Mamma non mi ha mai parlato di te.

Mi ha detto soltanto, un giorno, dietro alle mie insistenze:

-Anna, tuo padre è uno dei Beatles-

Inutile dire quale sia stata la mia reazione.

UNO DEI BEATLES?!

Santissimi numi...UNO DEI BEATLES?!

Ok, ora mi calmo, faccio un bel respiro...UNO DEI BEATLES?!

No, Annie, non ci siamo.

Aspettate un attimo che mi concentro...

UNO DEI BEATLES?!

Al diavolo la concentrazione!

Davvero sono figlia di un Beatle??

Oh, beh...wow!

Capirete che non sono nell'esatta condizione di poter usare un lessico molto forbito...insomma!

SONO FIGLIA DI UN BEATLE!

Sì, credo di averlo già detto....

Vedi, papà, che figlia che hai?

Il mio nome completo è Anna Revolution Nine Harrison Lennon Starkey MCCartney...anche non in questo ordine, se preferisci.

Tutti, però, mi chiamano Anna, Annie, Annina...insomma, facciamo prima a dire che ognuno mi chiama come gli pare!

Guai, però, se provano anche solo a nominare il mio secondo nome...figuriamoci poi il terzo!

Revolution Nine...ma siamo sicuri che sia un nome??

Mammina, mammina cara...potevi darmi un nome in uno stato di maggiore lucidità, non credi?

Gliel'ho sempre detto...ma lei mi dice sempre che è un bellissimo nome e che dovrei esserne fiera...

Bene...visto che in teoria adesso dovrei presentarmi-e mi sto presentando...visto che brava bambina che sono?-, il mio nome è Anna Revolution Nine...ma chiamami Anna, d'accordo?

Vivevo a Liverpool fino a qualche anno fa, ma poi mamma ha fatto le valige e mi ha portata qui, a Parigi...Parigi mi piace, è molto bella...però...sai com'è...non è Liverpool!

Adoravo Liverpool, anche se ero molto piccola...quando ci vedremo mi ci porterai ancora, vero papà?

Viviamo poco lontano dal centro, in una casa abbastanza vecchia...diciamo pure che cade a pezzi!

Mamma, insieme ai suoi colleghi giornalisti, ci ha allestito la redazione del suo giornale.

“A Hard Day's Night”

E' un bellissimo nome, non credi?

Come la mia canzone preferita dei Beatles!

L'altra mia preferita è If I Needed Someone...non è stupenda?!

Quando ci vedremo convincerai George a cantarla per me tutte le sere, vero?

E se il mio papà fosse proprio George?

Oddio, non sto nella pelle...vorrei tanto poterti conoscere, papà!

Mamma dice che ora non può portarti da me, perchè la fidanzata di George è partita e adesso George è triste...ma non sono più fidanzati...io veramente queste cose non le ho mai capite, ma tu me le spiegherai, vero papà?

Insomma...i Beatles alloggiano in un albergo poco lontano da casa nostra, però non possiamo venire a trovarti...cioè, lei può-certo, lei può tutto! Non la sopporto quando fa così-, ma io no, non posso.

Sono troppo piccola.

Io mamma non la capirò mai, sai papà?

E non capisco nemmeno te...perchè te ne sei andato??

Se è per il mio nome, ti capisco...nessuno vorrebbe una figlia che si chiama Revolution Nine!

Ma lo posso cambiare, se vuoi...insomma, la mamma non vorrebbe, ma se tu vuoi...potresti convincerla!

Tanto so già che sarai una forza della natura...sei il mio papà!
E poi sei uno dei Beatles!

Spero di poterti conoscere presto...nel frattempo ti scrivo...

Mamma dice che diventerò come la zia Martina, una scrittrice...

Ma chi è la zia Martina?!

E cosa fa di preciso una scrittrice?

Scrive e basta?

Uhm...ma sì, potrei diventarlo!

Anna Revolution Nine , la scrittrice...sì, papà, ho deciso!

Diventerò una scrittrice, una paperback writer!

Oppure sarò come te, una dei Beatles...pensi che mi prenderanno?

Come si fa ad entrare nei Beatles?

Mamma dice che se faccio la brava e continuo a studiare prenderò una laurea e, da grande, potrò fare quello che voglio...

Quindi se prendo una laurea posso entrare nei Beatles?

Mamma non me l'ha mai spiegato, questo...

I compiti li ho finiti e ora vado a dormire...

Buonanotte, papà!

Forse non leggerai mai questa lettera, però...

Io ti scrivo lo stesso.

Faccio bene?

Boh...io continuo, così poi mi danno una laurea!

Saresti fiero di me, papà?

Mamma mi ha detto che quest'anno avrò un amico speciale, che è venuto da Liverpool apposta per me, ma è qui solo in vacanza...un tale Julian Lennon.

Io sinceramente non saprei...però non vedo l'ora di conoscerlo!

E chissà che faccia farà quando gli dirò che sono figlia di un Beatle...mi invidierà di sicuro!

Beh, papà, adesso devo andare...se mamma scopre che non ho ancora spento la luce...

A presto, spero...

Tua figlia, Annina Revolution Nine Harrison Lennon Starkey McCartney, futura paperback writer-quasi laureata!

Baci,

Ann

Ed eccoci arrivati all'attesissimo(si fa per dire xD) seguito...questa è solo un'introduzione, ovviamente, ma presto Anna conoscerà veramente George...e Julian...e allora...beh, lo scoprirete xD

E poi ritroveremo i nostri vecchi protagonisti, ovviamente xD

Per quanto riguarda la scelta del titolo(una delle mie canzoni preferite, tra l'altro), presto capirete...

Ora comincio a scrivere il prossimo capitolo, che posterò probabilmente domani,dopo la scuola...

A presto,

Marty

For You Blue

-Ann! Ann, sei pronta?!- gridava Cath, che, già in piedi dalle sei del mattino, stava tentando di organizzare, anche se invano, la testata dell'A Hard Day's Night.

A momenti Cyn e Julian sarebbero arrivati e Anna non era ancora pronta...

Catherine gettò a terra la matita, esasperata.

Un titolo, un titolo che era uno...ma no, niente.

Non le veniva in mente niente.

Avrebbe dovuto chiamare Hannely, nel pomeriggio...ma DOPO essere andata in aeroporto.

Cyn e Julian sarebbero arrivati da un momento all'altro.

Cyn era l'unica amica che le era rimasta dai tempi di Liverpool, quando ancora non era fidanzata con John, ma seguiva Ringo dappertutto.

Così, un giorno, l'aveva conosciuta.

Cynthia Powell, ormai Cynthia Lennon.

Nel 1962 era già incinta di Julian.

Lei si era fidanzata con John tempo dopo, nel 1963, e avevano perso ogni contatto.

Ora, finalmente, l'avrebbe rivista.

Non vedeva l'ora, ma era al tempo stesso agitatissima.

Anna avrebbe conosciuto Julian...e ancora non le aveva presentato suo padre!

Cynthia sapeva tutto, ovviamente, ma le aveva fatto promettere che non avrebbe detto niente ad Anna e nemmeno a Julian.

Chissà se avrebbero fatto amicizia...Anna era sempre stata una bambina socievole, tutto sommato.

-ANN! FACCIAMO NOTTE?!-

“Chiamare Hannely...Portare fuori la spazzatura e le ultime trentadue testate non riuscite del giornale...”

Si appuntò mentalmente Catherine, mentre Anna saltellava da una stanza all'altra cantando “Another Girl”, con una scarpa sì e una no.

-Anna Revolution Nine! Ti ha dato di volta il cervello?! Infilati quella scarpa e piantala di cantare!!-

-Sì, mamma, certo! For I have got another girl, another girl.You're making me say that I've got nobody but you. But as from today, well I've seen somebody that's new...-

-ANNAAAAAA!-

-Arrivo, arrivo!-

Era da quando si era svegliata che cantava.

Chissà che le era preso...

-Annina, vuoi incontrare Julian o no?-

-Mmmmh...sì, ma chi è Julian? Papà?!-

-ANNA! Julian è il figlio di Cyn...-

-Cyn?-

-La moglie di John!-

-Ah! Mio fratello, quindi??-

-No!! Che c'entra?!-

-Io non sono la figlia di John?-

-NO!-

-Di Paul?-

-HO DETTO DI NO!-

-Di Rich?-

-DETESTO RIPETERMI!-

-Ma allora...-

-SEI LA FIGLIA DI GEORGE, VA BENE??-

-Oh mio Dio...-

-Oh mio Dio!

Gliel'aveva detto!

Si era immaginata tante volte quel momento, aveva fatto così tanti progetti e poi...rovinava tutto per una misera crisi di nervi?!

Catherine, Catherine, Catherine...

-Scusa, scusa, non volevo!- si affrettò a dire, ancora più agitata di prima.

-Ma mamma...si può sapere di cosa ti stai scusando?! Sono la figlia di George Harrison! Insomma, sono la figlia di George Harrison! No, forse non mi sono spiegata...LA FIGLIA DI GEORGE HARRISON!-

-Sì, Anna, l'abbiamo capito...- sospirò Catherine, alzando agli occhi al cielo.

-Non ci posso credere! La figlia di George Harrison!-

-Allora, “figlia di George Harrison”...- riprese Catherine, un po' più tranquilla.

-Mi sapresti dire che ore sono?-

-Uhm...le 18.45!-

-E...Cyn arrivava...-

-Cyn arrivava...-

-Santi Numi!-

-Sì? Ma non doveva venire qui a Parigi!-

-Santi Numi!-

-D'accordo, forse si sarà confusa...-

-Ma, Santi Numi, Anna, possibile che non capisci?! Cyn doveva arrivare DUE ORE FA!-

-Ah...wow!-

-Ma wow un corno, Ann! Chissà da quanto tempo...-

-Mamma, suonano al telefono...-

-Ma chi se ne importa del telefono! Vieni, andiamo!-

-Ma è Cyn...-

-ANNA!-

-Dice che è qui...-

-Guarda, sta arrivando un taxi! Vieni, sbrighiamoci, o lo perderemo!-

-...Sotto casa...-

-Ma chi se ne importa se c'è Cyn sotto casa?! Dobbiamo andare prendere Cyn e Jules all'aeroporto!-

-Se lo dici tu...-

***

Cara Marty,

Sono passati ormai due giorni da quando te ne sei andata.

Ma andata dove?!

E con chi, poi, con chi??

Non so nemmeno perchè ti sto scrivendo...non ho nemmeno il tuo indirizzo, ne il tuo numero di telefono...

Anzi, no, quello ce l'ho!

Ma il tuo telefono è qui...

A cosa servirebbe chiamarti?

Sentirlo squillare a vuoto, sapere che vorrei che tu fossi qui e invece non lo sei...

Voler parlare con te e non poterlo fare...non poterti più vedere, nemmeno in sogno...

O forse in sogno sì...ma non è la stessa cosa.

Non riesco più nemmeno a dormire, capisci??

Ho almeno dieci pacchetti di biscotti, nascosti qui da qualche parte...e non ho fame.

Cos'è un biscotto, in fondo?

Non è una mano, ne un piede, ne...no, fa troppo Romeo Montecchi...

Anche perchè un biscotto è un biscotto...su questo non ci piove.

Non sono un genio?

Sì, un genio...sono un geniale idiota!

Lasciamo perdere...

E tu, cosa stai facendo?

Ci pensi, almeno un po', ai biscotti?

E a me ci pensi?

No, a parte tutto, perchè dovresti pensare ai biscotti?

Forse perchè, nel profondo del mio cuore, ho fame, ma non riesco a mangiare...

No, non era questo che volevo dire...

Forse perchè, nel profondo dei miei biscotti del mio cuore(ma quale cuore??), ti amo, ma non riesco a fare niente...a dire niente...a mangiare niente...

Perchè sono un idiota e non riesco ad ammetterlo...non riesco nemmeno a capacitarmene...a ripensare a quello che ho fatto...o a dove sarai, e con chi...(perchè con chiunque tu sia in questo momento, già muoio dalla voglia di spezzarlo in due-o in più parti, dipende-)...

Come stai?

A cosa stai pensando?

Tu lo sai cosa sto pensando...

“A love like ours could never die

as long as I have you near me

Bright are the stars that shine

dark is the sky

I know this love of mine

Will never die”

Anche tu lo pensi?

O forse sono solo io l'unico idiota che ancora non è riuscito a perdonare nemmeno se stesso?

Ma ricordati quello che ho detto, se mi senti, se leggerai mai queste parole...perchè su questo non ho mai mentito.

Addio A presto,

George

Buonasera a tutte!

Ecco qui il seguito...l'incontro tra Anna e Jules sarà nel prossimo capitolo e...beh, diciamo che vi riserverà qualche sorpresa...xD

Passiamo alle recensioni...

Laban:Tra Anna e Julian...uhm...vedremo xD Per adesso non anticipo niente xD Maureen, Linda e Jane non le ho messe, ma ci saranno...in qualche capitolo, credo...Cyn e Yoko saranno quelle più frequenti, credo xD Comunque sì, Ann ha preso tutto dalla zia...anzi, dalle zie xD

Marty:Già...ma Anna non lo sa ancora xD Comunque il tuo dialoghetto è troppo bello xD Potresti fare la voce fuori campo! Hai la stoffa! XD Non ci badare, sono andata xD Ormai ci sarete abituate xD

Zazar:Ma Zacky! Zitto proprio non ci sai stare, eh? Povera Zazar xD A questo punto, mi chiedo, come fai a sopportarlo? Fossi in te avrei già divorziato xD Fedele lettrice? Wow...così mi fai arrossire xD

Cath:Vero? Annina è troppo carina xD Mi ci sono affezionata anch'io, ormai...ha preso tutto dalle zie xD

Sofia: Proprio così...che perla di nome, vero? XD Scherzi a parte, purtroppo per lui sì xD Sono sempre stata un disastro con la scelta dei nomi xD Ma a dire il vero ci assomiglia pure, a George...ogni volta che mangio biscotti, cereali o cioccolato lui salta sul divano e me li ruba xD

Thief:Eh sì, entreranno nella storia...per adesso Yoko non è ancora arrivata(per fortuna xD), ma quando arriverà...vedrete xD

A presto,

Marty

Here, There and Everywhere

(25-2-1969)

-Pattie! Pattie! E' il 25 Febbraio!- gridò Martina, piombando in cucina, dove Pattie stava già facendo colazione.

-E' il 25 Febbraio! Il 25 Febbraio!- Martina prese a saltellare da un punto all'altro della stanza.

-Abbiamo capito, abbiamo capito...- sospirò Pattie, alzando gli occhi al cielo.

-E' il 25 Febbraio! Il...-

-Il compleanno di George- concluse Pattie, con un sorriso triste.

Neanche Martina era stata in grado di completare la frase.

Aveva aspettato tanto quel giorno...e sperava, per quel giorno, di poter essere insieme a lui...e invece non lo era, ma era felice lo stesso.

-Non preoccuparti...sono sicura che neanche George ha dormito, stanotte...- fece per tranquillizzarla Pattie, ma invano.

Martina aveva passato la notte, come sempre, d'altronde, a parlare con la foto di George, a scrivere fogli su fogli, che la mattina dopo erano puntualmente finiti nel cestino.

Lettere per George, storie, pensieri, di tutto...a mezzanotte, finalmente, stremata e sfinita si era addormentata, ancora vestita, sulla spalliera del letto.

Dieci minuti dopo era caduta.

L'orologio segnava mezzanotte e dieci minuti.

Ventisei anni fa, alla stessa ora, in quella stessa notte, George nasceva.

Martina non era più stata capace di riaddormentarsi, era scoppiata a piangere e, qualche minuto dopo, era arrivata Pattie, anche lei ancora sveglia, e avevano parlato fino al mattino dopo.

Fino al 25 Febbraio.

Fino al compleanno di George.

-Tu dici? Mah...magari invece ha dormito, e nemmeno da solo! Già mi immagino...-

-Marty, Marty...tu immagini troppo, lasciatelo dire...-

-Forse dovrei tornare a Parigi...vorrei tanto rivederlo, almeno oggi...ma no, non posso. Mai più. Non potrò mai più. Stanotte ho bruciato tutte le possibilità...tutte le mie vite...nelle sue vene scorre il sangue degli Harrison...-

-Martina! Che c'è, l'anima di Giulietta Capuleti s'è impossessata di te? Che importa se è il chitarrista dei Beatles, che importa se è George Harrison?! Ti ama!-

-No, Pattie, tu non capisci...-

-Già...sono io che non capisco...-

-Ma che importa?! Ha una figlia! Ed è sposato...-

-Ma ti ama. E per te questo non conta, vero?-

-Pattie...tu sei un angelo, davvero...-

-Angelo? Io?! Oh, Marty...se solo tu potessi capire...non ti sei bruciata nessuna possibilità...sei ancora in tempo!-

-Ma in tempo per cosa?! Non voglio rovinargli la vita, non voglio che lui rinunci a sua figlia...-

-Ma che rinunci a te sì, invece! Preferisci rovinarti da te la tua stessa vita, distruggere il tuo stesso mondo, chiudere gli occhi per sempre...-

-Pattie! Ma che stai dicendo?!-

-Che se tu non esci di casa adesso...se non ritorni dal tuo chitarrista...-

-Sei davvero strana, a volte...-

-Ah, io sarei strana! Io!-

Martina scoppiò a ridere.

-Ma no, Pattie, davvero...-

Pattie le scompigliò amichevolmente i capelli.

-E tu, sciocchina, vuoi lasciare perdere tutto per così poco...-

-Non è affatto poco! E' solo che...-

-Sì, sì, ho capito...ne riparleremo dopo. A proposito, cosa vuoi fare per il compleanno di George, oggi?-

-Eh? E cosa dovremmo fare...-

-Pensaci bene...la cosa che George desidera più di qualsiasi altra al mondo...-

-Una chitarra nuova?-

-Sei davvero irrecuperabile, Marty...-

-Biscotti?-

-Macchè! Ne ha a valanghe, di biscotti, quello! Il tuo perdono! La sua Martina! Ecco cosa vuole, George, adesso...-

-Oh, no...non credo proprio...-

-Ma...guastafeste! Vedi che ti rovini da sola, così?!-

-Ma non posso fare altro! Anzi, si sarà già dimenticato di me, adesso...-

-Certo, certo...-

Martina tacque, abbassando lo sguardo.

Davvero si era già dimenticato di lei?

Ma in fondo cosa si aspettava...amore eterno?

Proprio lei che non ci aveva mai creduto nemmeno un secondo...nemmeno adesso...nemmeno il giorno del suo primo bacio.

-Allora? Cosa vogliamo fare?-

-Mmmh...non saprei!-

-Vediamo...che ne diresti di...biscotti?-

-Biscotti?!-

-Biscotti, sì, deliziosi biscotti a forma di chitarra e ricoperti di cioccolato, che si chiameranno...Harrison's Biscuit!-

-Pattie, tu sei tutta matta...-

-Tu credi? Hai mai asseggiato i favolosi biscotti di Patricia Anne Boyd Harrison??-

-Beh...no!-

-Male, male...bisogna rimediare!-

-Dici? Ma se non so nemmeno cucinare...-

-Eh no, mia cara...non trovare scuse! Adesso tu ti vesti, bene, naturalmente, anzi, con i migliori vestiti che hai...puoi anche scegliere tra i miei, se vuoi...ti pettini, se non vuoi sembrare la strega di Biancaneve, fai un bel sorriso...andiamo a comprare farina, uova, cioccolata e...vedrai!-

-Uhm...cos'hai in mente?-

-Vedrai, vedrai...-

***

Anna e Catherine, nel frattempo, avevano preso il primo taxi che avevano trovato e, arrivate all'aeroporto, si erano sedute su una panchina ad aspettare Cyn, che, per chissà quale strano motivo, non era ancora arrivata.

Si erano persino addormentate, su quella panchina.

Era mattina, ormai, e di Cyn e Julian nemmeno l'ombra...

Chissà perchè nessuno le aveva svegliate...

-Sayonara!- scandì una voce, all'improvviso.

Catherine si svegliò di soprassalto.

-Eh? Cosa? Come? Chi è morto? Chi è vivo? Che succede?!-

-Calma, mamma, calma...- intervenne Anna, svegliata dalle urla di sua madre.

-Sayonara!- ripetè la voce, impassibile.

Catherine alzò lo sguardo, ancora frastornata.

-Ono...Okoy...- disse, confusa, leggendo la scritta ricamata sulla camicia della donna che continuava a squadrarle dall'alto al basso, ripetendo “Sayonara”.

-Leggi bene, mamma...-

-Yoko Ono, grazie. Caspita, la ragazzina è più sveglia di lei, sa, signora!-

-Mi scusi, lei chi è? E, soprattutto, chi è per venire qui ad insultarmi con i suoi stupidi “Sayonara”?!- sbottò Catherine, ancora mezza addormentata.

-Significa Buongiorno, mammina...-

-L'avevo detto che la ragazzina era più sveglia...-

-Benissimo, Signora Sayonara, che cosa vuole dalla mia vita?!- la interruppe Cath, spazientita.

-Yoko Ono...-

-ONO OKOY!-

Catherine e Yoko si squadrarono per qualche minuto circa, confuse.

-Vuole vedere i documenti? Il mio nome è Yoko Ono, davvero...e forse le converrebbe leggere da sinistra a destra, sa...per non fare confusione...-

Catherine arrossì, imbarazzata.

-Già...-

-Mi scusi, signorina Okoy...ma chi è lei per mortificare mia madre?!- sbottò a quel punto Anna, seccata.

-Oh, già...scusate, non mi sono presentata...-

-Si è presentata fin troppe volte, invece! Cosa vuole ancora dalla mia vita?!-

-Mamma...sta calmina, ok?-

-ANNA! Saprò io come comportarmi, no?!-

-Beh...- Anna non ne era molto convinta.

-Conoscete il signor...Lennon...Winston...John?- domandò di nuovo la giapponese, leggendo da un documento che stringeva tra le mani, squadrandolo con i suoi piccoli occhi neri e malvagi.

-Ah, e poi sarei io quella che legge al contrario! Bah...che gente!-

In quel momento, però, mentre Catherine e Yoko si squadravano con aria di sfida, il telefono di Catherine iniziò a squillare.

-Mamma, il telefono...-

Catherine non rispose.

-Mamma, il tel...-

-ONO DEI MIEI STIVALI!- gridò Catherine sfilandosi uno stivale e facendo per tirarlo alla giapponese, che però lo schivò in tempo, anzi, giusto in tempo perchè finisse in testa ad un malcapitato passante, che però non c'entrava niente.

Catherine si era alzata con il piede sbagliato e, si sa, quando Catherine Harrison Lennon Starkey McCartney Anderson si alza con il piede sbagliato, è decisamente meglio starle alla larga.

-Uhm...visto e considerato che mammina non mi sembra proprio nelle condizioni giuste per rispondere...risponderò io!- risolse la situazione Anna, con un sorriso smagliante.

-Qui è Anna Revolution Nine Harrison Lennon Starkey McCartney, cosa posso fare per lei?- rispose, con tono da call-center professionista.

-Anna...finalmente! Sono Cyn...mi passeresti Cath?-

-Cath...beh...-

-QUESTA ME LA PAGHI, YONO OKAY!- sentì Cyn dall'altro capo del telefono.

-Anna? Tutto bene?-

-Ehm...forse non è il caso, sai...-

-Beh, ad ogni modo...io e Jules siamo sotto casa...-

-Casa nostra?!-

-Sì...non ricordi, te l'avevo anche detto!-

-Ah, già...Cyn!-

-Già...-

-Ti farò un riassunto...mamma è uscita di testa...si è dimenticata di venirti a prendere, poi è andata su tutte le furie, non dava ascolto a nessuno...siamo venute qui in taxi, poi ci siamo addormentate...poi è uscita di testa di nuovo...e adesso si sta menando con una tale Yono Koko...-

Buon pomeriggio a tutti!

Auguri, Georgino...

E' da stamattina che penso a come scrivere questo capitolo, giacchè è anche il compleanno di George...un giorno triste e felice al tempo stesso...

Spero di essere riuscita a scrivere qualcosa di decente xD

La seconda parte stasera xD

Ora sarà meglio che vada a fare i compiti...

A presto,

Marty

The Only Girl For Me

-George! George, svegliati! E' il tuo compleanno!- gridarono John e Paul, attaccandosi letteralmente alla maniglia della porta della camera del chitarrista, come due bambini di due anni(e per giunta anche scemi).

-John...Paul...non fate i cretini!- li riprese Ringo, uscendo dalla sua stanza, con ancora la papalina di lana da notte che gli aveva cucito la nonna qualche tempo prima e l'aria assonnata.

John e Paul scoppiarono a ridere(appunto, gli si dice di non fare i cretini e loro raddoppiano la dose...tipico della coppia Lennon/McCartney!).

-Beh? Cos'avete da ridere?- chiese il batterista, sbadigliando.

I due si guardarono per una frazione di secondo, dopodichè tornarono a piegarsi in due dalle risate.

-Oddio, Rings...ma ti sei visto allo specchio?-

-No...perchè?-

-Beh, non lo fare! Se non vuoi che ti venga un colpo, per intenderci...-

-Stupido Lennon!- Ringo si accese una sigaretta, voltandosi, sdegnato.

-Sembri mia nonna!-

-Grazie, Paul, nessuno aveva chiesto il tuo parere, però...-

-Allora, George? Che hai intenzione di fare? Sai com'è, io e Paul avevamo pensato di uscire, per Capodanno...- riprese John, con un sorrisetto idiota.

-Rings, mi passi una sigaretta?-

-Scordatelo!-

-Mmmh...- fu la risposta che ottennero, proveniente da dietro la porta.

-Mmmh ci apri o mmmh non ci apri?- domandò Paul, nel dubbio.

-Cretino!-

-Uhm...lo prendo come un sì?-

-Prendi quel cavolo che ti pare e attaccati al tram, Paul, grazie!-

-Però! Gentile, l'amico!- commenò McCartney, con una risata.

-Dai, Geo...non farci aspettare! E' il tuo compleanno! Dobbiamo festeggiarlo come si deve! Non vuoi festeggiare con i tuoi amici?-

George aprì la porta di malavoglia.

Paul sgranò gli occhi.

-Cielo, che occhiaie!-

-Fammi indovinare...anche stanotte non hai dormito!-

-E che rughe...uuuh! Guardate, qui c'è un capello bianco!-

-Sempre il solito, John...comunque no, non ho dormito. Obiezioni?-

-Beh, sì...parecchie! Hai ventisei anni, adesso, fratello! Non puoi startene qui a invecchiare in una camera d'albergo e...a piangere. Hai pianto, George?-

-No! Non ho proprio per niente...va beh, forse un pochino...-

-Uhm...qui urge un bel trattamento distensivo...una bella seduta...-

-...spiritica?-

--Sì, vabbè...-

-Un bel manicure...magari con una manicurista carina...eh?-

-Ma esiste il termine manicurista?-

-Boh...ma che importa?!-

-Uno: Non ho bisogno di nessun manicure. Due: Di una manicurista o quello che è ancora meno. Tre: So go away, leave me alone, don't bother me-

-Quattro: No Martini, no Party!-

-Cinque: Sei un idiota, John!-

-Martina? Avete detto Martina?!- George sembrava improvvisamente interessarsi alla conversazione.

-Ma che Martina...Martini, Martini...hai presente?-

-No Martina No Party...- borbottò Harrison, con aria malinconica.

-John! Ma non potevi stare zitto?!-

-Scusate...non immaginavo...-

-I know I'll never be the same if I don't get her back again.Because I know she'll always be the only girl for me...- cominciò a canticchiare George, accompagnandosi con la chitarra.

-Povero George...mi dispiace vederlo così...- mormorò John, facendosi serio di colpo.

-Anche a me...e dire che basterebbe farla tornare...-

-Ma lei non tornerà, non tornerà, lo volete capire?!- gridò George, rientrando in camera sbattendo la porta.

-Ma George...-

-Hai ventisei anni, adesso...- ritentò Paul, nel tentativo di distrarlo, ma invano.

-E a che serve avere ventisei anni se non c'è lei?!-

-George...dai, George! Vieni fuori, festeggiamo...vedrai che ci diverteremo lo stesso! E poi sono sicuro che tornerà...-

Paul, però, non ottenne nessuna risposta.

Il chitarrista era già ripiombato nel suo inquieto silenzio, nell'oscurità della sua stanza, soltanto debolmente illuminata da un timido raggio di sole che faceva capolino dalla finestra.

George afferrò un libro e lo scagliò contro la finestra, coprendo anche quell'unico spiraglio di luce, tornando di nuovo al buio, nel buio più totale.

“Guerra e Pace”...il libro preferito di Martina...

Gliel'aveva prestato proprio lei...

Guardandolo meglio, però, dal libro sbucava uno strano foglietto...

George lo raccolse e incominciò a leggerlo, in silenzio.

“La mia storia

Racconto autobiografico-o qualcosa del genere- di Martina Renard, futura Martina Harrison, forse...

La mia storia comincia da qui.

Comincia in una tranquilla e, apparentemente normalissima, giornata di Febbraio.

Il 25, per la precisione.

Inverno, niente sole, niente pioggia...solo vento e solitudine.

Ero in collegio, con la mia sorellina, Laban, e nient'altro.

Come sempre, d'altronde.

Ma non era una giornata qualsiasi...no, non lo era.

Era il 25 Febbraio 1958 e io avrei presto incontrato George Harrison...

Proprio quel George Harrison, il mitico chitarrista...

Lo stesso chitarrista che mi aveva, qualche anno prima, rubato il cuore...

Io non capivo niente, non sapevo niente, non potevo sapere...ero troppo piccola, troppo ingenua, troppo ribelle...forse anche troppo triste.

Ma lo amavo.

Sin dal primo momento...quando gli ruppi un vaso in testa.

Bell'approccio di “primo incontro”, eh?

Sì, lo so...ci sarebbero state alcune cose da cambiare...non avrei dovuto rompergli quel povero vaso in testa(ma mi dispiace più per il vaso o per George?! Boh...)...non avrei dovuto essere così...anche quel giorno.

Ero una sciocca, ingenua, innamorata ragazzina di sei anni e mezzo...quasi sette...beh, dettagli!

Avevo vissuto tutta la vita in un collegio, tra punzioni e punizioni, perchè ero troppo inquieta e vivace per quel mortorio d'asilo...volevo bene alla mia sorellina, perchè era l'unica persona che mi capiva.

L'unica, in quel covo di morti...morti o morenti, perchè era un funerale unico...ogni giorno, mai un sorriso, mai una carezza...mai un raggio di sole.

Mai il mio George, il mio caro George, che mi avrebbe di sicuro fatta felice, anche nella morte...

La mia vita incominciò quel giorno.

Il resto non vale la pena di essere raccontato.”

George richiuse il foglietto, con un sorriso.

E così...era così che la pensava lei.

La sua ribelle.

L'unica ragazza per lui, come aveva detto poco prima...

L'avrebbe fatta felice anche nella morte?

Forse.

Ora l'unica cosa che sapeva era che l'avrebbe rivista...che il Fato lo volesse o no.

***

Dall'altra parte della città, Catherine e Yoko se le davano di santa ragione, davanti agli occhi di un'alquanto sconvolta Anna.

Ad un certo punto, però, Anna si stufò.

Sgattaiolò via, senza farsi vedere, chiamò un taxi e riuscì ad elemosinare un passaggio fino a casa.

Catherine...beh, Catherine sarebbe tornata, prima o poi.

Giunta davanti a casa, Anna si guardò intorno, incerta.

-Cyn...Cyn? Cynthia... scusate, avete visto Cynthia da questa parte? Cynthia Powell Lennon, bionda, non molto alta...- chiese in giro, ma senza ottenere risposta.

-Sono io Cynthia Powell- tuonò ad un certo punto una voce, alle sue spalle.

Anna si voltò, intimorita.

Vedendo chi aveva davanti, però, la sua espressione si distese.

Un ragazzino sui sei anni circa, con dei tratti orientali e una spiccata somiglianza con John Lennon, a pochi passi da lei, la stava squadrando dall'alto in basso con aria di superiorità.

-Tu?!- Anna trattenne a stento le risate.

-Cioè...insomma. Io sono Julian, suo figlio-

-Ah...il famoso Julian!- Anna scoppiò a ridere, di nuovo.

-Che c'è da ridere?- chiese Julian, irrigidendosi.

-Julian...Julian Lennon! Ah, adesso ho capito!-

-E tu saresti?-

-Anna...Anna Harrison, piacere. Sai com'è...la figlia di George Harrison!-

-Aaaah...- adesso era Julian a ridere.

-La figlia di George! Ora è tutto chiaro! Beh, io sono Julian Lennon. Lennon, non so se mi spiego!-

-Cosa vorresti dire? Vuoi mettere...tu sarai anche Julian Lennon...ma io sono Anna Harrison...Harrison! E sono figlia di un Beatle!-

-Ah...wow! Beh, anch'io!-

Anna gli lanciò un'occhiataccia, stizzita.

-Naaah...ma tra me e te...non c'è storia! Io sono la figlia di George Harrison...il Re dei chitarristi!-

-Oddio...ragazza, mi fai morire! Il Re dei chitarristi?! Tuo padre?! C'è di buono che sei spiritosa...ma per il resto...tra mio padre e tuo padre non c'è storia! Certo, George è tanto simpatico...ma poveraccio! Con la figlia che si ritrova...-

-Che fai, alludi?-

-Bah...Julian Lennon non ha bisogno di alludere! Julian Lennon conquisterà il mondo!-

-Sì...e io sono la Regina d'Inghilterra!-

-Bah...non ti credo! Non ci somigli per niente...e poi sei troppo giovane!-

-Dettagli!-

-Sei la copia sputata di tuo padre! Una ragazzina senza cervello ne storia...-

-SIGNOR LENNON! Le sembra questo il modo di approcciarsi a una ragazza?!- lo riprese Anna, prendendo le distanze.

I due bambini si guardarono per qualche secondo, dopodichè scoppiarono a ridere.

Julian allora le porse la mano, con fare da gentleman.

-Piacere di conoscerti...Anna Harrison!-

Ed eccoci qui! L'attesissimo incontro tra Jules e Ann...beh, spero vi sia piaciuto xD

Scusatemi se non rispondo alle recensioni, ma sono parecchio di fretta stasera...ho ancora un sacco di cose da fare, tra cartella e shampoo...tutte cose che preferirei non fare, chiaramente xD

Comunque...lasciamo perdere xD

A presto,

Marty

Happy Birthday, George Harrison!

-Allora, Marty? Sei pronta?-

-Un'attimo, Pattie...un attimo che mi vesto...-

-Cosa?! Non ti sei ancora vestita??-

-Ehm...no. A dir la verità...non so cosa fare-

-Come non sai cosa fare?!- gridò Pattie, esasperata.

-Vestiti, mettiti i migliori vestiti che trovi, vestiti degni di te, vestiti degni della fidanzata di George Harrison! Poi sorridi, sorridi come sorridevi prima, quando eri con George...e pensa positivo. Pensa che lo rivedrai. Pensa che starà per sempre con te...perchè è la verità! Quando avrai fatto tutte queste cose, sarai pronta per uscire. George impazzirà, vedrai!-

-George?! Ma che dici?? George nemmeno mi vedrà...-

-Sbagli, mia cara, vedi quanto sbagli? Se conosco bene mio marito, o quello che era, in questo momento saprà perfettamente, o almeno lo sentirà, che la sua fidanzata sta uscendo a conquistare il mondo!-

-Esagerata...-

-Marty, tu hai poca fiducia in te stessa, è questo il problema!-

-Non credo proprio, Pattie...essere stata con George è già tanto, per una come me, che pregava ogni notte solo per poterlo vedere...-

-TU pregavi di poterlo vedere...LUI ora sta pregando perchè tu ritorni! A questo non ci pensi?-

-Ma io chi sono per poter pretendere questo da uno come lui, Pattie?-

-Chi si? Chi sei?! Coraggio, ragazza, vestiti e vieni fuori! Stasera tutto il mondo saprà chi sei!-

Martina non ebbe il coraggio di replicare.

Indossò rapidamente un paio di jeans corti, strappati appena sotto le ginocchia, una t-shirt e gli occhiali da sole di Pattie...chissà se ora sembrava la fidanzata di George Harrison...

-Pattie?-

-Marty?! Oddio, Marty, sei tu?-

-Esagerata! Mi sono messa le prime cose che...-

-Ma sei fantastica!! Hai visto, George, quant'è bella stasera la tua ragazza?-

-Mi fai arrossire...-

-Ma dai! Sei bellissima, davvero. Capito, Georgino?!-

-E credi che ti senta?- chiese Marty, con un sorriso.

-Boh...io credo di sì! Può sentire anche i battiti del tuo cuore, da lì...-

-Eh?!-

-So come ci si sente a perdere la testa, credimi...-

-Sei sempre la solita!! Andiamo, allora!-

-Ehi, Ehi...quanta fretta! Adesso capisco cosa doveva provare George...gli sfuggivi di mano!-

-Ma Pattie...-

-Dai, dai, andiamo...prima che debba ricorrere a un estintore, davvero!- rise Pattie, afferrandola per una mano e trascinandola fuori.

-Mi sento un'idiota a uscire con gli occhiali da sole a quest'ora della notte...-

-Macchè! George li teneva su anche di notte, a volte...-

-Davvero?-

-Ah, George! Quant'era matto quel ragazzo!-

-Eh, lo so...-

-Hey...Marty! Non vorrai mica farti prendere da queste malinconie, adesso?-

-Beh...no, certo che no!-

Martina e Pattie uscirono, era quasi notte, il cielo era già buio...come potevano sperare di trovare un supermercato ancora aperto, a quell'ora?!

Però, chissà...

-Ecco! Guarda, Tony ha ancora aperto!-

-Tony?- chiese Marty, confusa.

-Il miglior mini-market sulla piazza, te l'assicuro!- rispose Pattie, rivolgendosi al negoziante con un largo sorriso.

-Troppo gentile, Miss Harrison...-

-Farina, uova, burro, miele...puoi farci un buon prezzo, Tony?-

-Ma certo! Per due ragazze belle come voi...

-Attento, To'! Stai parlando alla ragazza di George Harrison!-

-Già...mi scusi, Miss Harrison!-

-Ma non parlavo di me...- sorrise Pattie, guardando Martina, allusiva.

-Lei?!-

-Io?!-

-E' lei, adesso...-

-Oh! Beh...complimenti!- rispose Tony, imbarazzato.

-No Problem, Tony!- rispose Pattie, facendogli l'occhiolino, dopodichè si lasciò ricadere gli occhiali sugli occhi, con fare sbarazzino.

-E adesso mettiamoci al lavoro...-

-Eh?!-

-Facciamo i biscotti per Geo e poi usciamo di nuovo...-

-Ma è notte, ormai!-

-Mbè? Non è mai troppo tardi per conquistare il mondo, credimi!-

-Pattie, Pattie...non so davvero cosa dire. Sei un angelo, ma sei tutta matta!-

-Già, già...- rispose Pattie ridendo.

-Dai...mettiamoci al lavoro, adesso!-

-Biscotti, eh?-

-Già...biscotti...-

Le due ragazze fecero per tornare in casa, ma una voce le interruppe.

-Eilà, splendori...siete libere, stasera?-

-Grr...- grugnì un altra voce, alla quale seguì uno strano rumore...quasi come l'abbaiare di un cane.

-Cosa...chi?-

Era una voce già sentita.

O almeno, Martina credeva di averla già sentita.

E anche Pattie.

Ma come poteva...come poteva essere?!

-George?!-

-Dhani, grazie...-

-Dhani?!-

-Sono qui in missione speciale, care mie. Devo riportarti da George...ora!-

-Cosa?!-

-Dhani!! Ma che cosa...-

Dhani aveva già afferrato Martina per un braccio e l'aveva portata in un angolo isolato della strada.

Pattie era ancora lì, con la farina, il burro, le uova e il miele in mano.

-C'è anche Marty...-

-Marty!! Puoi spiegare...-

Marty sorrise, per niente sorpresa.

-Marty e Dhani Harrison, It's Only Love Agency...siamo qui in missione segreta...ci manda Fido!-

-C-che?!-

-Beh? Che c'è di strano?!- ribattè Marty, stizzita.

-Oh...niente, niente. Assolutamente niente-

-Prendi quel telefono e chiamalo, Marty. Ora!-

-Ehm...certo. Quale telefono, se posso saperlo?-

-Dhani! Telefono!-

-Ehm...ssssì?-

-Il telefono!-

-....-

-Però! Complimenti per l'organizzazione!-

-Ma...-

-FIDOOOO!-

-Calmati, calmati, l'ho trovato...eccolo qui!-

-Marty, è tutto tuo!-

-Cosa?-

-Il telefono, no?-

-Ah...-

Martina compose rapidamente il numero di George e...lo chiamò.

Il telefono squillò varie volte, nella stanza del chitarrista, ma senza nessuna risposta.

“Saranno sicuramente Paul e John...”

Pensò George, ignorandolo.

Martina, scoraggiata, lo spense e lo restituì a Dhani.

Non c'erano più possibilità, per lei e George, ormai...

Ad un certo punto, però, si sentì uno strano rumore.

Il chitarrista scese dal letto di malavoglia e si affacciò alla finestra.

Spettacolari fuochi d'artificio di ogni colore e dimensione dicevano, tra una stella e l'altra:

Happy Birthday, George Harrison!

Ed ecco qui un altro capitolo...non è un granchè, ma spero vi sia piaciuto xD

Ora rispondo brevemente alle recensioni e poi vado a ripassare, ho il compito di musica domani...e anche l'interrogazione di geografia...che allegria! XD

Zazar:Già, il piccolo gentleman...non c'è che dire, ha preso tutto dal padre!! xD Chissà se anche Zacky imparerà, prima o poi...ma sì, speriamo! XD Comunque grazie xD

Cath:Eh già, ti somiglia, Annina..e Jude...no, anche lui?! Beh, almeno siamo sicuri che lui è figlio di Cyn xD Tranquilla, hai abbastanza piedi per malmenare la Yono come si deve xD Grazie mille comunque!

Thief:Eh già, anch'io detesto lo shampoo...ma alla fine mi tocca sempre ugualmente xD Ma sai, fosse per me correrei da lui...perchè nella storia sono così stupida?! Ah, beh, se non lo so io...xD Attenta a non soffocarti coi pop corn! Com'è che sono così ottimista stasera...boh! xD

Laban:D'accordo, d'accordo...seguirò i tuoi consigli...ma che ci vuoi fare, sono sempre stata così...ci metto sempre due anni per capire le cose come stanno xD Comunque, non mi uccidere Paul! Povero! Altrimenti come fai a sposarlo? XD

Grazie ancora a tutte...a presto(se riesco a tornare viva dalle interrogazioni di domani...si spera xD),

Marty

And Paul Loves Laban...Yeah, Yeah, Yeah!

-Laban...tu cosa ne pensi?- domandò Paul, guardando il cielo.

-Che siete stati fantastici...- rispose la ragazza, con aria sognante.

-George è fortunato ad avere degli amici come voi...-

-E non hai ancora visto il meglio!- esclamò allora Paul, indicandole un punto, nel cielo, dove la scritta precendente stava già svanendo.

Allora apparvero le seguenti parole:

“She Loves You”

-Tu pensi che capirà?-

-Mah...George sa essere così testardo, quando vuole...-

-Beh, più chiaro di così... Comunque, cosa ne pensi?-

-Ehm...a proposito di cosa?-

Paul sospirò.

-Laban...sai niente di tua sorella?-

-Io...di Marty, dici?- rispose Laban, che stava ancora pensando...già, a cosa stava pensando?

-No, di Emanuele Filiberto!-

-Ma...ma...io non ho una sorella con questo nome!-

-E ci manca!-

Laban lo guardò con aria interrogativa.

-Quindi di chi stai parlando?-

-Sto parlando di Martina...M-A-R-T-I-N-A...tua sorella, non so se mi spiega!-

-Ah! Già! Oddio, che figura...-

-Già...- Paul si voltò dall'altra parte, accendendosi una sigaretta.

-Beh...penso che sia stata molto, molto sciocca...e ingenua-

-Eh?-

-Insomma...c'è George, qui!-

Paul sollevò un sopracciglio.

-E con ciò?-

-E, beh...George è George!-

-Ah...-

-Ma no, Paul, cos'hai capito?! Intendevo, George è George...per Marty!-

-Boh...-

-Paul, ma capisci quello che ti sto dicendo?-

-Yeah, Yeah, Yeah...- cominciò a canticchiare il bassista, annoiato.

-Paul, ma allora sei tonto!-

-Yeah, Yeah...cosa?!-

-Già, appunto...- sospirò Laban, alzando gli occhi al cielo.

-COS'HAI DETTO?!- gridò Paul, scoccandole un'occhiataccia.

-Dark is the sky...and Laban loves Paul...-

-Yeah, Yeah, Yeah!-

Toh...John e Ringo! E da dove erano spuntati?

Misteri della vita...

Però...con loro c'era anche George!

-Ha chiamato Marty! Ha chiamato Marty!-

-Bene...e che le hai detto?-

-Ehm...non ho risposto!-

-Dico, Geo, ma sei scemo?!-

-Sì, può darsi...- rispose John, ridendo.

-Pensavo foste voi...-

-Ma bravo, bravo, bravo!- (tipo Katiana, di Zelig n.d me)

-E...adesso?-

-Richiamala, no?-

Tutti quanti, Laban compresa, si voltarono verso Paul.

-Ma se non ha il suo numero...-

Proprio in quel momento, però, il telefono riprese a squillare.

John lanciò il telefono a Ringo, che lo lanciò a Paul, che lo lanciò a George, che lo lanciò...e ho già detto tutto.

-Rispondi, cretino!-

-Sì, ma dov'è il telefono??-

-Ma...ma...ma...-

Il telefono cadde, con un tonfo sordo.
-Rianimiamolo!- affermò George, convinto.

-GENIO!- gridò Paul, mentre il chitarrista, afflitto, si chinava a raccorglielo.

-E adesso?-

-RISPONDIIII!- gli gridarono tutti, spazientiti.

Fu allora che John gli rubò il telefono di mano e rispose al posto suo.

-Pronto? Marty?-

George gli saltò praticamente addosso.

-John...John...JOHN! Ridammi quel telefono, subito!- gridò, cercando di rubarglielo di mano.

-George? Oh...è morto!-

-JOHN WINSTON LENNON!- tuonò una voce, alle sue spalle.

-S-sì?-

-Marty? Marty, sei tu?- gridò allora George, che era finalmente riuscito ad impossessarsi del telefono.

Martina deglutì.

-N-n...sì-

-Marty!-

-George?-

Il chitarrista si voltò verso l'amico, confuso.

-E adesso...che le dico?-

Ma John era troppo impegnato a svenire, per rispondere.

-John? Joooohn!! Tutto ok?-

-C-C-Cyn!-

-Sì, Cin Cin!-

-Ma no! Cyn!-

Fu solo allora che la videro.

Cynthia Lennon, con al seguito Julian e...chi era quell'altra?

-Anna, Jude, fate i bravi...-

-Anna?!-

-Jude?!-

-JOHN!-

-George?? Ci sei ancora?- chiese debolmente Martina, dall'altra parte del telefono.

-Marty? Sei ancora lì? Oh...certo che ci sono! Per te ci sono sempre, lo sai...-

-Beh...non si direbbe-

-Aspetta un secondo...dove sei??-

-No, non te lo posso dire...-

-Ma...volevo dirti...-

-Anch'io. Ma non importa-

-Vorrei...vorrei tanto rivederti- ammise il chitarrista, abbassando lo sguardo sui suoi piedi.

-Anch'io...ma non credo che sia possibile-

-C-cosa?!-

-Hai capito bene...mio caro adorabile, insostituibile HarryGeorge...-

-Ma...-

-Buonanotte. E buon compleanno-

-Ma...dove sei?!-

-Dove...dove...lo sai-

-No, non posso...Martina?-

-A presto...forse-

E riattaccò.

-Quella ragazza...- il chitarrista alzò gli occhi al cielo, ancora più sconvolto.

-Che succede? George? Tutto bene?-

-NO! Non va tutto bene! Non va bene per niente!-

-Ma è assurdo! E' incredibile, veramente incredibile. Non la capirò mai, mai, mai!-

gridò, dopodichè tornò in camera, sbattendo la porta.

Poco dopo il telefono squillò di nuovo.

Rispose John.

-John...dillo a George. Sono a Liverpool-

John annuì, con fare professionale.

-It's all right, girl!- disse, soddisfatto.

Dopodichè riattaccò e andò a chiamare l'amico.

Paul e Laban rimasero di nuovo soli, a rimirare le scritte nel cielo.

-Dove eravamo rimasti?-

-Boh...-

-Cosa stava dicendo John?-

Laban arrossì.

-Niente, niente!-

Paul si voltò, stupito.

Nel cielo era apparsa un'altra scritta:

“And Paul Loves Laban...Yeah, Yeah, Yeah!”

Ecco qui...ho cercato di finire il capitolo il prima possibile, prima che Laban esca...anche perchè credo che questo capitolo le piacerà...specialmente la fine xD

Ora vado da mia nonna a prendere il gelato(anche se non so cosa ve ne potrebbe fregare xD) e forse più tardi aggiorno di nuovo, se riesco...altrimenti domattina.

Vi dico soltanto che il prossimo capitolo si intitolerà “La vendetta di Jane”...e non vi dico nient'altro xD

Chissà perchè, stasera sono in vena di spoiler xD

Vabbè, ora sarà meglio che vada...

A presto,

Marty

La vendetta di Jane

Adesso basta.

Ho passato tanto tempo senza essere minimamente considerata, a guardare il mio chitarrista innamorarsi di quell'altra, che tra l'altro adesso se n'è andata, e lo sta facendo soffrire come un cane.

Poco fa l'ha chiamato ed era tutto felice.

Ingenuo, ingenuo Georgie...credi davvero che dall'alto dei miei 14 anni non possa capire come ti senti, come vorresti sentirti?

Credi davvero che non possa essere come quell'altra?

Ebbene sì, fino a qualche giorno fa lo credevo anch'io.

Ma oggi ho perso la pazienza.

Non posso starmene qui, con le mani in mano, dove nessuno mi vede, dove tutti pensano a...a ...come si chiamava? Martha,Michaela, Michelle...Martina, ecco.

Tutti pensano a lei, che, poverina, se n'è andata, povera piccola, con il suo orgoglio ferito e i suoi begli occhioni sbrillucicanti di lacrime, a George, che pensa a lei tutto il giorno, ad Anna, la figlioletta smarrita di George, povera bambina, che invece è di la che se la spassa, come se niente fosse, al Party organizzata in onore del ventiseiesimo compleanno di suo padre, con quella Cynthia e suo figlio, Jan...Julian.

So cosa state pensando.

Che sia una piccola capricciosa abituata ad andare contro tutto e tutti, una delle classiche ochette senza cervello che però, invece di svenire dietro a Paul McCartney, sviene dietro a George Harrison?

Beh...dettagli!

Vi siete fatti un'idea sbagliata di me...sbagliatissima!

Perchè, sapete, non sono neanche la tranquilla ragazzina svenuta in braccio a George Harrison del primo giorno, quella che si è beccata una chitarra in testa, ha visto il Rooftop Concert dall'alto e che è stata riaccompagnata a casa nel cuore della notte da George, che le ha persino dedicato un verso della sua canzone!

Già, Something.

E cosa mi ha detto, cosa mi ha detto, dopo?

-Mi dispiace, Janine(da quando mi chiamo Janine, poi?!), è vero, quel verso l'ho dedicato a te. Mi piacevi, eri una bella ragazza, per i tuoi 14 anni, questo sì. Ma...- voltandosi verso Martina-Michelle, con aria sognante -il mio cuore l'ha dedicata a lei...-

Oh, la la!

Da dove salta fuori tutto questo romanticismo?!

Che c'è, non avevi il coraggio di dirmi che ero troppo giovane, troppo normale per te(sì, perchè io, a differenza di Michelle vado in giro vestita normalmente, pettinata normalmente, parlando normalmente, non spacco vasi in testa al primo che parla, non scrivo romanzi durante la notte ne distruggo un collegio per la mera voglia di libertà...no, io non sono come lei), che mio fratello ti odia, i miei non si fidano...ce ne sono, di motivi, per cui non potremmo mai stare insieme!

Ma non ne hai detto nessuno...hai detto solamente quella che pensavi fosse la verità.

Tu vedi solo lei...pensi solo a lei, esisti solo per lei...e anche lei.

Credevo di somigliarle, sai, il primo giorno che l'ho vista.

Aveva la stessa luce negli occhi che avevo lei...anche lei moriva per te.

La vedevo un po' come una rivale, un po' come un'amica...mi somigliava.

Ma poi lei ha preso il mio posto...e tu con lui.

E nemmeno se ne accorgeva.

Allora no, non mi somigliava più, non la capivo più, non capivo perchè tu stravedevi per lei, perchè sua sorella l'adorava, perchè stavano tutti intorno a lei...perchè io sono diventata trasparente.

Non è stata colpa sua, forse, non tutta...anche lei era in difficoltà, aveva di sicuro molti più problemi...ma non è questo il punto.

Non pretendevo tanto, sai, ero una fan come tutte le altre...come lei.

Non pretendevo niente, ma adesso ti ho conosciuto, sono a due passi da te....e non me ne starò qui ferma, a sognare.

A lasciare che quella prenda il mio posto, il posto che avrebbe dovuto essere mio, come avrebbe fatto, forse, la vecchia Jane.

No, io non sono quella ragazza.

Non sono la ragazza che hai conosciuto.

Cambierò, e vedrai, cosa può fare quella quattordicenne, adesso che la tua bella Michelle se n'è andata.

Tornerà?

Non tornerà?

Ormai non la vedo più come un'amica.

E presto non la vedrai nemmeno tu.

Presto conoscerai Jane Harrison, George.

La vera, unica, Jane Harrison.

Buonasera a tutti!

Sono riuscita ad aggiornare...yeah!! Pensavo di non farcela xD

Ma vabbè, per Martina Harrison nulla è impossibile...(ta-daa...parte la musichetta di Superman) xD

Che ne pensate?

Cosa farà, adesso, la piccola Jane, gelosa fino al midollo di Martina, Laban, George e del loro destino?

Come cambierà, chee succederà?

Come approfitterà dell'assenza di Marty?

Tutto questo e molto altro...nel prossimo capitolo! XD

Scusatemi se non rispondo neanche oggi alle recensioni, ma sono ancora più di fretta del solito(mia madre s'è incavolata, così, dal nulla e se non spengo all'istante mi disereda-o qualcosa del genere- xD)...però volevo comunque aggiornare(non per niente sono una piccola ribelle, no?) xD

Risponderò a tutte nel prossimo capitolo che, se tutto va bene, posterò domattina...e vedremo il rientro in scena della nostra Jane Harrison xD

A presto,

Marty

Lettere, telefonate e...Maharishi?!

Caro papà,

Ti scrivo anche oggi, anche se sei qui a pochi passi da me...anche se tu non lo sai.

Cyn ha portato me e Jude al Party in tuo onore, ma tu non ci sei...sei chiuso in camera tua e non parli con nessuno.

Non mi hai voluto nemmeno vedere...

Eppure io sono qui.

Se adesso Cyn, o Jude, zio Paulie, zio Johnny o zio Rings dovessero venire a dirmi che ci sei, che vuoi parlare con me...io verrei subito, lo sai.

Ma, in caso contrario, non importa.

Forse non ti sei ancora abituato all'idea...forse non la volevi, una figlia come me...vero papà?

O forse dovrei dire...George?

La mamma mi ha detto tutto in un attimo di sclero(e devo dire che ne ha parecchi, ultimamente) e così adesso lo so...so chi è mio padre.

So che mio padre è George Harrison, il celebre chitarrista dei Beatles...e, anche se non vuoi vedermi, sono felice.

Sono felice che tu sia mio padre...e di avere anch'io un padre, finalmente.

Sai, Julian mi ha raccontato molte cose...lui dice che non è facile essere il figlio di un Beatle, anche se ha solo sei anni...pensa, un anno in meno di me!
Eppure sembra che sappia già così tante cose...

Julian Lennon, il figlio di John.

Il mio cuginetto, in teoria...

Sai, papà, non ho mai avuto un fratello, ne un cugino, ne un vero amico...

Julian all'inizio mi sembrava antipatico, uno sfacciato presuntuoso pallone gonfiato, esattamente come suo padre(tranquillo, non ho mai pensato cose simili sullo zio Johnny, sono solo tutte le cose che diceva mammina quando era arrabbiata con lo zio), ma alla fine...si sa, le apparenze ingannano.

E Julian...beh, è Julian, ecco tutto.

E' il migliore!

Vorrei tanto che diventasse mio amico, ma ho paura di essere per lui soltanto Anna Harrison, la figlia di George Harrison...tua figlia!

E ho paura di essere stata io, la presuntuosa.

Chissà se anche lui mi vede come un'amica...o chissà.

Cyn mi ha detto che, in questi giorni, conoscerò te e i miei cari zietti(e la zia Laban, visto che zia Alistair è in prigione e zia Marty è andata via...zia Julia, invece, mi hanno proprio consigliato di non incontrarla...chissà perchè, poi!) e poi partiremo insieme per Liverpool, Cyn, Jude e io...

Mamma mi ha iscritto nella stessa scuola di Julian, a Liverpool...starò da Cyn, però potrò andare a trovare anche zia Pattie...e zia Marty, che mi hanno detto essere lì, anche se non lo sa quasi nessuno...zio Johnny avrebbe dovuto dirtelo, ma ha paura che, se te lo dicesse, tu correresti a Liverpool, da lei...e, anche se non ho ancora capito perchè, ne lui ne gli zietti Paul e Ringo vogliono...

Ora vado, Jude mi sta chiamando...mi ha chiesto se voglio giocare con lui...sono così emozionata!

Forse è la volta che diventiamo amici...o almeno spero.

Sarebbe bello.

Sarebbe bello poterti conoscere davvero, George...papà.

Spero che tu stia meglio...tanto lo sai, lo dicono tutti e ho finito per crederci anch'io, zia Marty tornerà presto!

Ora però ti saluto davvero, perchè Jude mi sta tirando per la manica del vestito e a momenti mi stacca un braccio...

A prestissimo,

Ann

-Annie, Annie, vieni?!- gridò il piccolo Julian, strattonando Anna per un braccio.

Anna lasciò cadere la penna, arrossendo.

Ripiegò il foglio che stringeva in una mano e l'abbandonò su un tavolino vicino, seguendo l'amico-o quasi amico- raggiante.

Poco lontano, una stranamente grintosa Jane Harrison, si avviava in silenzio verso la camera del chitarrista.

Bussò una, due, tre volte, ma non rispose nessuno.

George non dava segni di vita.

Jane sorrise, tra se e se, allontanandosi.

Prese il telefono e cercò tra la cronologia delle ultime chiamate ricevute.

Trovò il numero di telefono di Martina e la chiamò.

-Sì?- rispose Martina, incerta.

-Marty? Sono Jane-

-Jane...Jane chi?-

Per una frazione di secondo Jane ebbe la tentazione di chiuderle il telefono in faccia.

-Jane Harrison, la sorella di George...l'amico di Alistair!- spiegò, infastidita.

-Aaah...certo. Posso fare qualcosa per te?-

-A parte buttarti dalla finestra, intendi?-

-Eh?-

-Niente, niente...volevo soltanto dirti...-

-Cosa?-

-George mi ha confessato una cosa-

A quelle parole, Martina sentì una fitta al cuore.

-Sì?-

-Sì...e penso che ti potrebbe interessare-

-Bene...dimmi pure, io ti ascolto...-

-Non tornare. George non vuole-

-Cosa?!!-

-Hai capito bene...me l'ha detto lui stesso. Certo, è sconvolgente, lo so...-

-Non fa niente. Digli che...beh, che mi mancherà- rispose Martina, cercando di ricacciare indietro le lacrime, che, altrimenti, sarebbero scese a catinelle.

-Perchè?- insistette Jane, con tono vagamente ironico.

-Jane...- disse, implorante.

-Sono desolata- rispose Jane, con un nuovo sorriso, chiudendo la telefonata.

-PATTIE!- gridò Martina, non appena Jane ebbe chiuso la telefonata.

-Sì? Tutto bene?- domandò la ragazza, raggiungendo l'amica al telefono.

-Ha appena telefonato...Jane-

-Jane...Jane chi?!-

-Ecco, appunto-

E le raccontò tutto.

-Marty...Marty, non ci credo- affermò Pattie, al termine del racconto.

-Non credi a cosa?!-

-Questa ragazza è matta. O ha qualcosa che non va nella testa, non c'è altra spiegazione. George non può...non può fare così da un momento all'altro! No, non può!-

-Ma...-

-Niente ma. Preparati, comincia a fare le valigie. Andiamo a Parigi-

-Cosa?!-

-Hai capito bene. Coraggio, vai a prepararti. Vado a chiamare James-

-COSA?!-

-Oddio, Marty, ma allora sei dura d'orecchi! Andiamo a...-

-No, no, questo l'ho capito. Ma non capisco...che stai dicendo?!-

-Non credo ci sia molto da capire. Andiamo...torniamo a Parigi!-

***

Nella hall dell'Albergo di Martina, nel frattempo, stava facendo il suo ingresso uno strano personaggio.

Correndo, Anna per poco non gli finì addosso.

-Ann! Ann, che stai facendo?!-

-Niente, Jude, è solo che...mi scusi, signore!-

-Chi...chi è lei?- chiese allora Julian, incuriosito.

Il buffo signore accennò un sorriso, guardando prima Anna, poi Julian.

-Salve, ragazzi...c'è ancora una camera disponibile? Non ho prenotato, però...-

-A nome di...?- chiese allora Anna, afferrando il registro delle prenotazioni con fare professionale, come se fosse davvero la proprietaria dell'Albergo.

-Maharishi Mahesh Yogi-

Buonasera a tutti!

Ecco qui un nuovo capitolo, che mi rifiuto di commentare, perchè, ormai, me ne viene uno peggio dell'altro xD

Comunque...che ci farà mai il Maharishi a Parigi??

Lo scoprirete presto, molto presto...nel prossimo capitolo xD

Passiamo alle recensioni!

Zazar:Già, la piccola Jane è tornata e più grintosa che mai...e con nuove intenzioni xD Beh, ma con te e Laban non posso temere, direi xD Come si suol dire, mai sfidare una Starkey(in questo caso una Starkey Ramone)...e una McCartney xD Avevi ragione, nella prima serie, a dire che era meglio il fratello...eccome! XD Però, chissà, forse qualcosa cambierà...toh, stasera mi metto anche a fare la veggente xD Meglio lasciar perdere, va xD Grazie comunque! xD

Marty: Marty!! Sei tornata! Mi stavo giusto chiedendo dov'eri finita xD I compiti...meglio non parlarne xD Fortuna che in questo periodo abbiamo parecchie ore di supplenza, altrimenti...xD

Comunque...che ci faccio a Liverpool? Già, a dir la verità non lo so nemmeno io xD Alla fine della storia ero andata da Pattie, per raccontarle tutto e poi...ci sono rimasta xD Ma, capirai, la casa di George non ha molte attrattive, se non c'è George xD Quindi penso che tornerò molto presto... Comunque guarda che non abbiamo rubato l'agenzia a Laban! Anzi...l'avevamo fondata noi(Dhani e George), per risolvere I problemi sentimentali di Laban...solo che alla fine ne abbiamo creati altri...e poi si è messo in mezzo anche Fido xD Avete quattordici anni anche voi, già, non ci avevo pensato...beh, ma nella storia dovete averne di più(almeno credo xD)...quindi...io mi sono aumentata l'età di cinqe anni(da 12 a 17 xD), quindi per te...che ne dici di 19? (Dhani qui ne ha circa 22, credo) xD

Laban:Già, infatti...che c'è di male a tirare vasi in testa alla gente? Io dal balcone di casa tiravo le mollette per I panni xD (con I vasi di mia mamma è meglio non provarci xD)...però, devo dire...non è mai passato nessun George Harrison o Paul McCartney sotto la mia finestra xD

Thief: Davvero ti chiami Michaela? Wow...come la mia maestra di inglese delle elementari, quella che mi ha fatto conoscere I Beatles! XD Comunque tranquilla, per il momento George non si deprimerà...poverino, in questo stato fa male anche a me xD Credo che Jane abbia intenzioni diverse...ma lo scoprirete poi xD

A presto,

Marty

Maharishi Mahesh Yogi(la mia nuova tata?!)

-Pattie...dove stiamo andando?- chiese Martina, fermandosi davanti al tabellone degli orari, perplessa.

-A prendere l'aereo, no?!- rispose l'altra, alzando gli occhi al cielo.

-Ma...qui non dice...-

-Good Food, da Marlon. Mangia sano. Sconti speciali a partire dal 21 Marzo. Certo, se guardi questo tabellone, dubito che riusciremo ad imbarcarci per tempo!-

-Uhm...in effetti...-

-Martyyy!! Insomma! George ti ha proprio dato alla testa, eh?- rise Pattie, afferrando l'amica per un braccio e trascinandola davanti al vero tabellone degli orari.

Martina fece qualche passo, ancora con lo sguardo rivolto al “tabellone” , dopodichè inciampò nella sua stessa valigia e cadde.

-Uhm...tu dici?-

-No, no, figurati! Tu sei perfettamente a posto con la testa!-

-No?-

Pattie si lasciò alle spalle, seppur di malavoglia, l'idea di lasciarla lì, con la sua valigia addosso e lo sguardo ancora perso su quel capolavoro di cartellone, sul quale però non sarebbero mai apparsi gli orari degli aerei per Parigi.

-D'accordo, Marty, d'accordo...cambiamo destinazione e ti accompagno direttamente in un ricovero in Groenlandia??-

-Eh? Ma perchè proprio in Groenlandia?!-

Pattie sospirò.

-Allora?!

-Ehm...possiamo andare!-

...

-Se ti rialzi, magari!-

Dopo qualche minuto, però, Martina si decise a domandare:

-Hey, Pattie...ti ricordi di quel cartellone, Da Marlon? E se andassimo a mangiare qualcosa??-

Pattie si guardò intorno, come a cercare qualcosa...o qualcuno.

-Uno...due...tre...FIDOOOO!-

-...-

***

-Ehm...cerca qualcuno, Signor Yogi?- chiese Anna, che aveva capito che quel buffo signore non era certamente lì come turista.

-Oh! Sveglia, la ragazzina!- esclamò il Maharishi, con una smorfia(che avrebbe dovuto essere un sorriso, o almeno credo n.d Voce fuori campo).

-Sì, beh, modestamente...-

-E' la mia fidanzata!- esordì Julian, orgoglioso, gonfiandosi tutto(tipo pavone n.d Voce fuori campo).

(Voce fuori campo:Sì, sì, aspetta e spera!)

Anna si voltò verso l'amico-ebbene sì, avete capito bene...amico!- colta di sorpresa.

-Ju...Julian?-

-Annie?-

-No, niente...-

-Volevi chiedermi qualcosa?-

-Mah...- la ragazzina si guardò intorno, incerta...

-Chi sarebbe la tua fidanzata?-

Julian arrossì.

-N-no, devi aver capito male! Nessuno ha parlato di fidanzate!-

-Uhm...sarà...-

-Cerco il Signor Harrison!- ammise allora il Maharishi, guardando con una certa curiosità il giovane Lennon e “la sua fidanzata”.

-Mio...mio padre?-

-Sei sua figlia?? Oh, che il cielo sia lodato!-

Anna si mise le mani sui fianchi, sulla difensiva, guardandolo con aria di sfida.

-Perchè volete vedere il mio papà, signor Yogi?-

-Per voi, signorina Alma!- rispose il Maharishi, come se fosse la cosa più normale del mondo.

-Anna, se non le dispiace...-

-Giusto, Ariel...-

-Mia moglie si chiama Anna, capito signor Sushi?!- intervenne allora Julian, guardandolo con aria di sfida.

-Ehm...Jude? Non stai correndo un po' troppo?- lo riprese Anna, arrossendo.

-Beh, prima che questo qui ti chiami Cenerentola...- si giustificò il ragazzino, senza staccare lo sguardo dal “Signor Sushi”.

-Maharishi, grazie. Devo fare da tata...-

-Da tata?!-

-Lei!!-

-A...a chi?- chiese Anna, che cominciava ad avere un brutto presentimento.

-Ma a lei, Signorina Alba!- (come volevasi dimostrare! n.d Julian).

-Oh, Vergine Santissima!-

-Oh, Santissima Vergine!-

Il “Signor Sushi” si guardò intorno, sorridendo, in tutta tranquillità.

-Allora, questa camera? E, a proposito, Beatrice, hai da accendere?- chiese, indicando una sigaretta ad un'alquanto sconvolta Anna.

Alla faccia della tata!

Ad un certo punto, però, un cammello(o forse era un dromedario), fece il suo ingresso nella hall, con in groppa...Dhani Harrison?!

Per qualche strano potivo, però, il cammello(o dromedario, fate voi), inciampò nella toga del Maharishi, cadendogli praticamente addosso.

-Scusami, ragazzino...che ne diresti di levarti dal mio pancreas?!- si lamentò il Maharishi, con voce strozzata.

-Oh, no, myLord!- rispose Dhani, indicando la scapola, con convinzione.

-Questa è la milza!-

-Fa lo stesso! Togliete immediatamente quel...vandalo dalla mia milza!-

-Oh, lui!- esclamò Dhani, senza mostrare la benchè minima intenzione di scendere dal pancreas/milza/scapola del Maharishi.

-E' un incrocio tra un cammello e un dromedario(e potevate dirlo prima! n.d me), si chiama Genserico. E' il fratello gemello di Fido-

Buon pomeriggio a tutti!

Scusate il capitolo estremamente stupido(come sempre, ormai)...nel prossimo(credo), George rivedrà Martina, ma...

Ma...non vi dico nient'altro xD

Toh...è tornato il genio del male! XD

Ok, lasciamo perdere e passiamo alle recensioni xD

Zazar:Già, avevi ragione tu...potresti fare la veggente! Aspetta, prima chiediamo a Zack se gli piacciono le veggenti xD E magari riuscirai a “veggere”(esiste questo verbo? Boh xD) qualcosa anche sul vostro futuro...ok, non ci badare, oggi sono(per quanto possibile) più scema del solito xD

Marty:Ok, allora vada per 19! xD Certo che hai il mio consenso, spedisci quella...ehm...Jane, nel Gange, in Groenlandia o dove preferisci xD O magari falla mangiare a Fido...o a Genserico! Visto che adesso Fiduccio ha anche un fratellino? (In teoria Genserico sarebbe uno dei miei personaggi storici preferiti, ma non so perchè l'ho inserito qui, sottoforma di dromedario, poi! xD)...è specializzato anche lui in inseguimenti(e quel che ne consegue)? xD

Laban:Sì, sì, facciamo Pattie santa! Come Giovanna D'Arco! (non chiedermi cosa c'entra, sarà che sto studiando storia...ma non sto nemmeno studiando lei! Boh xD)...ecco, brava, uccidi Jane...ma come hai fatto a rompere il mitra?! E' stato Paul?? xD

Thief:Sì, ero in prima elementare e Michaela(me la ricorderò sempre per questo, era una delle mie maestre preferite xD), ci fece ascoltare Lucy in The Sky With Diamonds, durante l'ora di storia(insegnava sia inglese che storia e geografia)...quel giorno quando sono tornata da scuola ho chiesto a mio padre: papy, sai chi erano quei due archeologi che scoprirono Lucy, Albert Einstein e George Harrison? (non ci badare, avevo sei anni xD...poi mio padre mi spiegò come stavano realmente le cose xD), allora papà mi fece ascoltare Sgt. Pepper's e...oddio, quanti ricordi! Ecco,lo sapevo che sarei finita a fare un poema, perdonami! XD

Cosa combinerà il Maharishi? Eh, sapessi...xD Mentre se Marty ritornerà da George...beh, se non si ammazza con la valigia(e questo è tutto da vedere xD), sarebbe questa l'intenzione xD Però, forse, chissà...xD

Ora vado, domani ho l'interrogazione di storia...e invece di studiare scrivo(e mangio)...lasciamo perdere, va xD

A presto,

Marty

Julian Saw Her Standing There

-Cyn! Cyn!- gridò Anna, correndo incontro a Cynthia, che aveva appena finito di sistemare le ultime cose del party in onore di George.

-Ann? Jude? Che succede?!-

-La mia nuova tata...quel vecchio bacucco...-

-Vecchio bacucco a me?!- intervenne il Maharishi, accendendosi una sigaretta, offeso.

-Hey! Da dov'è spuntato quell'accendino?! Prima non ce l'avevi!-

-Già! Il Signor Sushi ha chiesto un accendino ad Annie, ma poi...- la difese Julias, punto nel vivo.

-Ha chiesto un accendino ad Anna?! AD ANNA!!- gridò Cyn, fuori di se.

-Ma ha solo sette anni!-

-Ma...- il Maharishi si guardò intorno, con un'espressione da perfetto pesce lesso.

-Oh Dio...- sospirò Cyn, prevedendo guai.

-John! A quanto pare Ann non gradisce la nuova tata...-

-Non è vero! La nuova tata l'ha spaventata!- intervenne(di nuovo!) Julian, atteggiandosi da grande eroe greco al ritorno dalla battaglia.

-E certo! Solo uno svitato come George poteva pensare di assumere un barbone piromane che va in giro credendosi un grande santone indiano, vestito, tra l'altro, come un deficiente...- commento Cyn, tra se e se.

Beh, non proprio “tra se e se”.

-Scusi, signora?-

Cyn avvampò.

-Perchè, ho detto qualcosa? Deve esserselo immaginato!- si affrettò a dire, abbassando lo sguardo, imbarazzata.

-Certo, capisco...- il Maharishi spense la sigaretta sotto un piede, dopodichè la raccolse e la porse a Cyn, con un sorriso smagliante.

-Sa dove posso lasciarla, per caso?-

-Beh, NON QUI!- gridò istericamente la povera Cyn, che, tra l'altro, aveva appena finito di pulire.

Ma non poteva spegnersela in testa, quella maledetta sigaretta??

John arrivò, tutto trafelato, mezz'ora dopo la chiamata di Cyn.

-Puntualità impeccabile, non c'è che dire, Lennon!- commentò Cyn, sarcastica.

-Senti, Miss Sarcasmo 1969...mi hai chiamato per farmi una predica sui miei concetti di puntualità, per caso??-

-Concetti di puntualità?! Concetti di puntualità?! Oh, no, mio caro. Questo comporterebbe che tu conosca, come minimo, il significato della parola “concetto” e di conseguenza quello della parola “puntualità”...quindi, caro Lennon...sono spiacente!- rispose, mettendosi le mani sui fianchi con aria di sfida.

John sorrise.

Era la stessa Cyn di sempre...gli era mancata, tutto sommato.

Anche se non l'avrebbe mai ammesso...ma questa è un'altra storia.

-A chi è venuta questa straordinaria idea della “tata”, alias quel barbone puzzolente-ci siamo capiti, no??-

-Ah, Mishi!-

-Mishi?!-

-Mishi, Maharishi, Sushi, Sexy Sadie, come preferisschi!-

-Già...mi ero dimenticata di quante cretinate sapessi sparare in soli trenta secondi netti...-

-E io mi ero dimenticato di avere sposato-in balia di chissà quale droga, poi- una fanciulla di così squisite maniere e modi di fare!- rispose a sua volta Lennon, con un sorriso per cui Cyn gli avrebbe volentieri mollato uno schiaffo...ma non lo fece.

-Beh, l'idea è stata di George, se lo vuoi sapere-

-George! Quel genio di George! Avrei dovuto immaginarlo!-

-Ma dai, Cyn! Non mi dire che hai così tanta immaginazione!-

John scoppiò a ridere, lasciando Cyn esattamente con un palmo di naso.

“Che stavamo dicendo dello schiaffo? Beh, adesso un pensierino ce lo potrei pure fare...”

-Quel Mishi-Sushi-Maharishi-oquelcavolochetipare, mio caro Mister Sonouncretino dal 1960 ad oggi e ancora adesso, non è una tata, non può essere una tata, non sarà mai una tata, maledizione!-

-Ehi, ehi, calma! Non ti scaldare...sigaretta?-

-NO! Uhm...d'accordo. NO! E va bene...-

John la guardò, incuriosato.

-E' la tua risposta definitiva? La accendiamo?-

Cyn si limitò ad afferrare la sigaretta, sbuffando, mentre Mishi-Sushi-Marishi-oquelcavolochepareaJohn cominciava la sua gloriosa(si fa per dire) carica di tata, inseguendo Anna e Julian per tutto l'albergo, seguito da un trotterellante Genserico, che aveva buttato giù di sella Dhani, che si dibatteva sul bancone della reception, mentre Marty cercava di liberarlo dalla cornetta del telefono(con cui si stava strangolando) e dalle ultime centocinquanta prenotazioni estive.

Proprio in quel momento, però, due ragazze giunsero all'entrata dell'albergo, bussando, dopo qualche incertezza.

-Qui Dhani Harrison, il telefono è fuori uso e la reception pure, se volete chiedere a lei...- rispose Dhani, sputando l'ultima rubrica telefonica(sapete com'è, farsi catapultare sulla reception da un cammelo/dromedario imbizzarito non è mai un grande affare...).

-Marty? Pattie? Siete arrivate, finalmente!- esclamò allegramente Marty, mollando la cornetta del telefono, che così finì per attorcigliarsi nuovamente attorno al collo del povero Dhani.

-S-sì...o almeno credo...-

-Io sono arrivata- prese la parola Pattie.

-Lei non lo so...o almeno, non so se ha portato anche la testa con se...-

-Spiritosa...-

In quel mentre, il giovane Julian Lennon, impegnato a farsi rincorrere dal Maharishi e da Anna per tutto l'albergo, trovò un ostacolo nella sua corsa e finì dritto contro Martina.

-Ehi...tu dovresti essere Jude! Io sono Marty, piacere!- disse la ragazza, con un sorriso.

Julian ammutolì, poi avvampò, poi si fece pallido pallido, finendo poi per assumere la stessa espressione da pesce lesso che aveva il Maharishi solo qualche minuto prima...solo per un altro motivo.

-Annie...Annie...credo di essermi...innamorato...-

Ta-daa! Colpo di scena!

Cosa succederà adesso?

Tra John e Cyn?

E...Julian e...Martina?!

Tutto questo e molto altro...nel prossimo capitolo!

Scusate se aggiorno solo ora, ma sono appena tornata dalle truppe di Carlo V, tra Controriforma, Protestantesimo, Calvinismo, Ugonotti e altre meraviglie simili...per l'interrogazione di storia, anche se credo di essermi già dimenticata tutto xD

Vabbè, speriamo bene xD

Passiamo alle recensioni:

Laban:Già, Genserico...una delle mie fissazioni xD Da quando ha saccheggiato Roma mi sta troppo simpatico, che ci posso fare? Non sono a posto, lo so xD Dhani ti ha rotto il mitra? Wow...ma io lo stimo troppo! Scherzo, ovviamente xD Te ne ricomprerò uno nuovo, dai xD

Zazar:Già, i nomi...sono il punto debole di metà dei protagonisti di questa storia xD Saranno un po' come mia mamma, che ne azzecca uno su un milione xD Comunque sì, di a Zacky che Zazar Ramone quasi Starkey è una veggente e...ci sarà una sorpresa per voi, tra qualche capitolo xD

The:In Cina ci sono i Miao? Wow, non lo sapevo xD Comunque tranquilla, non importa se non hai recensito questo capitolo...ti capisco benissimo(purtroppo), anch'io in questo periodo ho miliardi di interrogazioni di storia, geografia e quant'altro xD Grazie mille comunque xD

Thief: Eh già, ho detto proprio così...a sei anni mi erano già partiti una buona parte di neuroni...evviva! XD

Già, il Maharishi tata...non ce lo vedo neanch'io, a dir la verità xD Ma chissà, chissà, chissà...è da stamattina che continuo a ripetere chissà xD

E con un bel chissà, chiudiamo questo capitolo xD

A presto, chissà! (ma quanto sono deficiente?!) xD

Marty

It's All Too Much

-Annie...Annie...credo di essermi...innamorato!- disse il piccolo Julian, con aria sognante.

-Bene! E di chi?- rispose, apparentemente sprezzante, la bambina.

Julian si voltò verso Martina, che gli sorrideva ancora, stringendogli la mano.

-Oh, Annie...ci credi se ti dico che... adesso invidio veramente Zio George!-

Anna guardò Martina, sconvolta, che, del canto suo, non aveva capito niente(sempre la solita n.d me...toh, mi insulto pure da sola, adesso! Bah...).

Anna allora spostò lo sguardo sull'amico, che, però, sembrava invece molto sicuro di quello che aveva appena detto.

-Tu invidi Zio George?! Alt! Tu, Julian Lennon, invidi mio padre, George Harrison, per lei?!-

Julian annuì, con un sorriso ebete.

Anna alzò gli occhi al cielo.

A quanto pare, c'erano guai in vista...soprattutto se fosse venuto a saperlo George...

Proprio in quel momento, ironia della sorte, George Harrison fece capolino nella hall, sorpassando prima Dhani, in preda a uno strangolamento lento e doloroso e il Maharishi, che era riuscito a domare Genserico e ora “galoppava” da una stanza all'altro atteggiandosi da grande star del West.

Il suo sguardo malinconico e al tempo stesso affascinante, però, finì presto per posarsi su Martina, che sorrideva allegramente scompigliando i capelli del piccolo(e completamente partito) Julian Lennon.

George per poco non cadde a terra.

Era...era proprio lei?!

George sorrise, tra se e se, alzando gli occhi, di nuovo luminosi e felici, al cielo.

-Grazie, grazie!-

Fu allora che Martina lo vide.

Non fece in tempo a dire una parola che il chitarrista la prese per mano e la trascinò letteralmente nella sua stanza, dove, con un sorriso smagliante le disse:

-Dimmi tutto-

Martina sospirò.

-Bene...allora...-

-Io sono qui-

Martina alzò lo sguardo, incerta.

-Beh, allora...d'accordo-

-D'accordo cosa?-

-D'accordo, non importa-

-Quindi...-

-Come vuoi-

When I look into your eyes, your love is there for me
And the more I go inside, the more there is to see
It's all too much for me to take
The love that's shining all around you

George aveva già capito tutto.

L'aveva perdonato...o forse non l'aveva mai creduto veramente colpevole di qualcosa.

Il suo sogno, la sua storia, tutto quello che l'aveva fatto riflettere in quei giorni era bastato...ed era tornata.

-Ora non andrai più via, vero?- chiese George, speranzoso.

-Beh...-

In quello stesso istante, però, qualcuno bussò alla porta.

-Occupato!- gridò George, convinto.

-Eddai, Geo...mica è un bagno!- gli fece notare Martina, ridendo.

A Jane per poco non venne un colpo.

Aveva sentito bene o...Martina era tornata?

Malgrado i suoi avvertimenti, malgrado la telefonata, malgrado tutto...

Doveva pensare al più presto a qualcosa da fare.

-Oh, George!- esclamò allora Jane, entrando nella stanza come se niente fosse.

-E' tornata la tua amica!-

-Martina-

-Martina chi?!- la sua piccola vendetta...le spettava di diritto.

O almeno era quello che lei credeva.

-La mia...”amica”!-

-Ah...già...beh, tanto piacere. Io sono Jane...la nuova fidanzata di George!-

-Cosa?!-

-Cosa?!-

George guardò Martina speranzoso, come a cercare di convincerla della sua innocenza.

-Ah...dunque è così...-

George maledisse mille e mille volte ancora Jane e le sue geniali “trovate”.

Ma che le era saltato in mente?!

-Beh, in fondo hai ragione...sono stata così...così...-

-No, tu non sei...-

-Zio Geo! Zia Ma-ma-ma-mar...ty!- balbettò Julian, entrando anch'egli nella stanza di George, che ormai era “aperta al pubblico”.

Il cuore del piccolo Lennon si spezzò, vedendo le mani del “prode” Harrison stringere quelle ancora tremanti della sua futura moglie...Martina.

-Zio, tu...-

-Oh, Jude! Cosa diavolo...cioè, volevo dire. Qual buon vento ti spinge da queste parti?- rispose il chitarrista, seccato dall'intervento del nipote.

-Voi due siete...fid...fid...fidanzati?-

-Beh...sì!-

-No! No...assolutamente no. Non più. E' lei la sua fidanzata- si affrettò a dire Martina, alzandosi e raggiungendo Julian, alla porta, che, nel vederla, ricominciò a balbettare.

-Be...be...bene! Gra...gra...grazie zio! Sei il migliore!-

-Zia, posso venire con te?- chiese ancora Jude, facendosi coraggio.

-Ma...non so nemmeno dove andare, adesso!-

-Dove vuoi! Posso venire con te, ziettina?-

Martina sorrise, scompigliandogli I capelli.

-Certo, Jude!-

-Ooooh!- le guance di Jude si tinsero di rosso.

George allora chiamò a se il nipote, facendo cenno a Jane di andarsene, sprezzante.

-Jude...noi due dobbiamo parlare...-

It's all too much, It's all too much

REVOLUTION 9 (Angolo dell'autrice)

Buonasera a tutte!

Eh già, questa è proprio una buona sera...perchè?

*Parte Here Comes The Sun*

Ho preso 9 in storia, ho preso 9 in storia, ho preso 9 in storia!!

*Parte Revolution # 9*

-Number Nine, Number Nine, Number Nine...-

Ok, stop xD

Oggi dopo scuola però ho fatto esattamente così xD

Dopo aver trascorso tutta la sera tra Carlo V, Carlo VIII, Ugonotti, Rivolte, Re Sole, Mazzarino e cardinali dal nome impronunciabile, ho passato il dopo-scuola a pensare a che canzone mettere all'i-pod mentre tornavo da scuola...e ho finito con il mettere Here Comes The Sun, Revolution 9, If I Fell, I Should Have Know Better, It's All Too Much, Only a Northern Song e Free As a Bird...da qui il titolo del capitolo xD

Ora non so cosa ve ne possa importare di tutto questo, ma stasera sono euforica(è dall'una che lo sono, a dirla tutta xD), perchè...ho preso 9 in storia!!(ma l'ho già detto...ma al diavolo le ripetizioni xD)

E cioè il massimo dei voti che dava, santissimi numi... *sviene*

*Rinviene, purtroppo per voi xD* Non ci posso ancora credere!!

Bene...fine dello sclero(speriamo xD)...e spero soprattutto di non sognarmi nessuna rivolta francese stanotte xD (appunto, Revolution 9 xD)...

E da oggi in poi, l'angolo dell'autrice si chiamerà così...Revolution 9, in onore al mio 9(modestia a parte xD), a Carlo V e a tutti I suoi innominabili eredi xD

Passiamo alle recensioni che è meglio xD

Marty:Già, è il tuo degno ragazzo, non c'è che dire xD Nonchè il degno fratello di George xD Comunque sì, Genserico è proprio l'AnimalO che vi portava a spasso per l'autostrada xD Vedila così, io ho sempre desiderato(quando ero piccola) avere un caimano nella vasca da bagno, chiamarlo George, crescerlo a biscotti e aizzarlo contro gli scocciatori...ma I miei non me l'hanno mai comprato xD Poi ho chiesto un cammello, da chiamare Paul Genserico, ma nada, nada...non c'era modo di convincere I miei xD Con Il risultato che adesso ho 2 gatti...che non fanno praticamente niente tutto il giorno(anche se li adoro) xD Quindi, ecco a te Genserico xD Anche se a dir la verità non ho ancora deciso se è un cammello o un dromedario...tu cosa preferisci? XD

Zazar:Già...All You Need Is Love! Vero, Jude? XD Lo Yogy ne combinerà di belle nei prossimi capitoli, vedrai...e forse Cyn non ha tutti I torti xD Però, chissà ...Cyn e John...eh, vedremo, vedremo xD (per non dire chissà...basta, stasera sono andata in Stand By xD)

The:Miao, Miao, Miao...(si è incantato il disco xD), no, mai sentiti nominare xD Non abbiamo ancora studiato la Cina, penso...ma Bau finora non ne ho incontrati, però, chissà...non si può mai sapere xD Tornando al capitolo...vedrai che presto Julian tornerà da Annie...anche grazie a...un'ideuccia che mi è venuta oggi a educazione fisica(e non c'è mai da fidarsi quando mi viene un'idea durante educazione fisica xD)...ma per ora posso solo dirti che rinsavirà xD

Grazie a chi e a come...nel prossimo capitolo xD

Thief:Doppiosenso? Oh cielo xD Non me ne sono proprio accorta xD Non ho molto occhio per I doppi sensi...ma davvero c'è un doppio senso? Toh...interessante! XD No, beh, a parte il fatto che sono partita(e che non si era capito, vero?), quando l'ho scritta pensavo a Chi Vuol Essere Milionario...ma chissà, chissà xD Già, Sexy Sadie...la canzone ispirata al Maharishi, dopo il viaggio in India...e chissà che non sia in qualche modo legata a qualche futura situazione xD

Laban: Martina...io xD Il piccolo Jude si è preso una cotta per me...a quanto pare xD Eh già, John tradisce Cyn con Tony-Thief xD Forse xD E con Yoko...e con Catherine! Sempre il solito John xD Ma...forse presto le cose cambieranno...chissà...(ecco, il ritorno dei chissà! xD)

A presto,

Marty(che ha preso 9 in storia e saltella per la stanza cantando Here Comes The Sun)...o...

Miss Chissà(Harrison) xD

I Should Have Know Better (addio?)

Martina fece per rientrare nella sua stanza, nella sua vecchia stanza, a metà tra le stanze del personale e le suite più lussuose...tra cui anche quella di George.

Non era cambiata per niente, pensò, sedendosi sul letto.

Era un po' più in disordine, certo...ma, per il resto, non era affatto cambiata.

Il poster dei Beatles era scivolato un po' più a sinistra...la foto di George era caduta...

Già, era caduta.

Chissà perchè, poi...

If I Fell in love with you...

La raccolse, per poi riappoggiarla sul comodino, insieme alle altre.

http://userserve-ak.last.fm/serve/_/36713251/George+Harrison+1.jpg

http://userserve-ak.last.fm/serve/252/320726.jpg

http://userserve-ak.last.fm/serve/_/242138/George+Harrison.jpg

http://userserve-ak.last.fm/serve/_/36456725/George+Harrison+george.jpg

“Ok, basta. Lasciamo perdere le foto, prima che mi venga un vero e proprio collasso(ancora!!)...sarà meglio”.

Ad un certo punto, però, Martina sentì della musica provenire da fuori...una musica conosciuta...parole conosciute...voci conosciute e...santo cielo!! Cantanti conosciuti.

I should have known better with a girl like you
That I would love everything that you do
And I do, hey, hey, hey, and I do.
Whoa, woah, I never realized what a kiss could be
This could only happen to me;
Can't you see, can't you see?

John Lennon, Paul McCartney, Ringo Starr e...George Harrison?

No, George non c'era.

That when I tell you that I love you, oh,
You're gonna say you love me too, hoo, hoo, hoo, hoo, oh,
And when I ask you to be mine,
You're gonna say you love me too.

Martina alzò lo sguardo, giusto in tempo per incrociare gli occhi neri e luminosi del chitarrista, che, allegramente seduto sul bancone della reception(dettagli!!), la guardava, felice.

So, oh, I should have realized a lof of things before
If this is love you've got to give me more
Give me more, hey hey hey, give me more
Whoa, whoa, I never realized what a kiss could be
This could only happen to me
Can't you see, can't you see?

Martina non sapeva cosa dire.

Avrebbe dovuto dare ascolto a Jane, che diceva di essere “la nuova fidanzata di George”, anche se, in effetti, per essere “la nuova fidanzata di George”, era stata cacciata piuttosto in malo modo da quest'ultimo...oppure a George, e a tutto quello che avrebbe voluto fare in quel momento...correre ad abbracciarlo, come era destino, come avrebbe dovuto, come lui voleva...e dimenticare tutto il resto.

Ma non avrebbe fatto nessuna di queste cose.And when I tell you that I love you, oh
You're gonna say you love me too, oh
And when I ask you to be mine,
You're gonna say you love me too,
You love me too
You love me too

Jane aveva perso la pazienza.

Non ne poteva più di voltarsi e vedere quei due guardarsi così, sorridersi così, abbracciarsi così...ed essere così felici, così tanto, troppo.

Era troppo.

E quella era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.

Nessuno le aveva mai dedicato “I Should Have Know Better”...nessuno, mai.

Ed era anche più bella di lei!

E più giovane.

E più bionda.

E fuori c'era il sole...e il sole la rendeva ancora più bella.

Ed era Jane Harrison...e questo bastava, o, almeno, sarebbe dovuto bastare.

Era Jane Harrison, ed era nettamente superiore della figlia di una zingara qualunque...

“Martina Renard...Harrison”, pensò, con disprezzo.

“Un'indegna”.

“Anzi, la degna figlia di Esmeralda Chantal Genevieve Renard”.

“Una zingara”.

Jane sapeva quanto la faceva soffrire sentir parlare di sua madre...e lei non era nessuno per giudicarla, per trattarla così...ma non le importava.

Ora toccava a lei soffrire.

Eppure, Jane ignorava quanto Marty avesse già sofferto in precedenza...sei anni in collegio, a sognare la libertà, e altri undici a scappare, a ignorare cose che invece avrebbe dovuto sapere, a sognare George Harrison...era, in un certo senso, la croce che avevano portato, sin dalla nascita, le sorelle Renard.

Tranne Julia, ovviamente.

Ma questo Jane non poteva saperlo...non voleva saperlo.

A che pro, poi, pensare al passato, per quanto tormentato fosse stato, della ragazza che, in quel preciso momento, le stava portando via George...per sempre?

A che pro provare pietà per lei, cercare di fare l'amica...o, almeno, di comportarsi come tale.

No, non era quella Jane Harrison.

Sarebbe stata la sua piccola vendetta...

Jane ancora non sapeva quanto le sarebbe costata cara.

A lei, a George...e sopratutto a Martina.

La polizia irruppe nell'Albergo, di nuovo...era una scena già vista.

Prima Alistair, adesso lei...ma per un motivo diverso.

-Martina Renard. Diciotto anni a Settembre. Precedenti penali...nessuno. Per ora. Fuggita dal Collegio Annagildini il 25 Febbraio 1958, tutelata tutt'ora da Nora “Powy” Renard. Ma ora hai finito di sfuggirci...la legge parla chiaro. E anche Julia Von Austen-

Julia! Ancora lei!

I Beatles, nel frattempo, avevano finito di cantare.

George era sceso dal banco della reception...grazie al cielo.

Dhani aveva finito di agonizzare con la cornetta del telefono(e qui un altro grazie ci vuole!)

Il Maharishi e Genserico erano andati a farsi un giro(non chiedetemi come, ne dove, ne perchè)...Anna e Jude, insieme a Cyn, assistevano alla scena, intimoriti.

-Jude...-

-Sì, Annie, sono qui...ti difendo io da quei signori...blutti e cattivi!-

-Oh, Jude!-

Vabbè...ma questa è un'altra storia.

-Ora come ora, qui a Parigi, alle 20.28 del 3 Marzo 1969...mia cara Martina...non sei sotto la tutela di nessuno!-

Oh, ma diamine! Quel poliziotto ce l'aveva proprio con lei...

-E io?- intervenne allora George, sorridendo, posandole una mano sulla spalla.

-Oh! Signor HarryGeorge!- il poliziotto impallidì.

-Solo Marty ha il diritto di chiamarmi così...Marty e sua sorella. E' una lunga storia-

Il poliziotto divenne ancora più pallido...praticamente un lenzuolo.

-Oh. Ah-

-Eh, Ih, Uh?- concluse John, ridendo.

-Non mi sembra il momento di scherzare signor Lennon...-

-Oh, ma allora mi ha riconosciuto! E dite, volete un autografo? E...un biglietto per il “Magical Mystery Tour”?-

Il poliziotto scosse la testa, contrariato.

-Bel tentativo, Signor Lennon. Ma come me non funziona. E anche lei, Signor Harrison...non vorrà farmi credere di essere il tutore della ragazza! Ma almeno lo sa che è minorenne?!-

-Beh...sì-

-Parbleau! Quasi quasi faccio schedare anche lui...-

-Ma per favore! Commissario, non dite sciocchezze! Fate il vostro dovere, semmai-

Julia...e quella dov'era spuntata?!

L'aveva chiamata Jane.

Ovviamente.

-3 Marzo 1969...4 Settembre 1969. Bene, fino a data stabilita, mia cara signorina Renard...il collegio vi attende!-

Mi correggo. Il poliziotto cel'aveva con lei.

-Bene. Signorina Harrison, grazie di tutto- disse allora Julia, in tono falsamente gentile, guardando Jane.

-Tu?!-

Su di Jane si riversarono i due sguardi più affranti, disperati, sconvolti della stanza...

La giovane e incosciente Harrison, in quel momento, potè sentire sulla sua pelle i sogni infranti di Martina, la sofferenza per la sua futura prigionia...persino il suo amore, sconfinato, per George.

Potè sentire il senso di colpa, l'impotenza, la rabbia, le lacrime mancate del giovane chitarrista.

Solo allora capì.

Aveva sbagliato, forse.

Aveva esagerato, anche lei.

Ma ormai era troppo tardi.

Sì, era davvero troppo tardi.

REVOLUTION 9

Sera a todos!

Como estàs?

Si vede che ho studiato spagnolo, oggi? XD

Vabbè, lasciamo perdere xD

Per quanto riguarda il capitolo...all'inizio di poter mettere(almeno uno, in tutta la storia! xD), lieto fine, ma poi...ho deciso per questo...e so già che a molte di voi non piacerà xD

Beh, non piace neanche a me, a dir la verità...ma non è certo finita qui xD

Passiamo al lato positivo del capitolo...le foto di George!! Oggi, girando per il web in cerca di foto del nostro amatissimo chitarrista...per poco non veniva A ME un collasso, altro che a Martina(nella storia) xD

Comunque, spero che vi siano piaciute xD

Mentre per quanto riguarda il titolo del capitolo...e da qualche giorno che sono fissata con questa canzone(una delle mie-innumerevoli- preferite, tra l'altro)...I Should Have Know Better...And I Do...Hey,Hey,Hey...and I do!(adoro questo passaggio)...

Come potevo non metterla? XD

Passiamo alle recensioni:

Zazar:Grazie, grazie, grazie...modestamente...sono sempre andata bene, in storia xD Sarà che è una delle materie che preferisco...anche se non avevo mai preso 9(che io ricordi, se non alle elementari...o forse l'anno scorso sì...boh)...comunque, lasciamo perdere storia e passiamo...alla storia xD Neh, che gioco di parole? XD Eh, Jane, Jane, Jane...ora però mi sa che la odierai ancora di più xD

Amputala, amputala pure xD

Marty:Anche tu hai un coccodrillo?? Bene, bene xD Sì, penso proprio che andranno d'accordo...

Nel Gange...chissà, forse è lì che sta George(il mio caimano immaginario xD Sì, perchè tutti hanno un amico immaginario, mentre io ho un caimano immaginario...fa lo stesso xD).

E anche tu hai visto Zelig? Bello, bello...l'ho visto anch'io! Tra Zelig e Capri(devo seguire bene tutte le pettinature della Carolina Scapece, in Capri, perchè dopo me le devo fare anch'io...ormai è diventata il mio idolo...mi sono pettinata per una settimana come lei xD)...

Poi l'altra sera pensavo che Cristiano De Andrè era un po' come Dhani...sembra la reincarnazione del padre! Non trovi? xD

Thief:Un misero 8? E ti lamenti?? Io ho fatto tutto il primo quadrimestre con la media dell'otto in storia xD

Comunque...torniamo alla recensione xD Bene, bene, adesso apriamo il fan-club di Thief e Zazar contro Jane(non so cosa c'entri il fan club, ma faceva chic xD)...amputatela pure, poi se volete io mi posso occupare dell'anestesia(come nella preistoria-ma nella preistoria c'era l'anestesia?? Boh- una bella mazzata in testa...ed è fatta xD)...ma amputatele bene, mi raccomando xD

Bene, ora mi accommiato(ma come parlo??), che domani ho la verifica di grammatica(e vediamo se riesco a fare il bis di 9...mah, speriamo!) xD

A presto,

Marty

With a little help from my friends Thief and Zazar Jones

-Dove vuole andare, signorina Jones?-

Zack aveva preso le distanze.

Con una come Zazar bisognava stare attenti, aveva detto.

E ora la bionda quasi-Starkey, con un sorriso smagliante e...un bastone?! ... su cui troneggiava la scritta...ehm...La amputo?! (embè? n.d Zazar) (no, no, niente n.d Martina), sedeva comodamente sul-come volevasi dimostrare!- parabrezza dell'auto di Mr Starkey, dicendo di voler andare, con la sua amica Thief Jones (da Indiana Jones, n.d Martina), a “farla pagare” a una certa Jane Harrison...senza dimenticare Julia Von Austen, ovviamente.

-LA AMPUTO!- fu tutto quello che Zack riuscì a sentire, prima che Zazar, dal parabrezza, gli cadesse addosso.

-Ehm...certo. Ci sarebbe sempre quella storia del parabrezza, però, se non ti dispiace...-

Zazar sgranò gli occhi.

-Vuoi che scenda?-

-NOO! Ma che dici?? E, comunque, se vuoi saperlo...sei già scesa!-

Zazar sembrava compiaciuta.

-Giusto...-

-E se riuscissi a scendere anche dal mio stomaco, magari...-

-Giusto, giusto-

-Sì, giusto giusto, ma se mi verrà un infarto nei prossimi cinque minuti sarà colpa tua!-

-Giusto, giusto, giusto...-

-MA TI AMPUTO IO!!-

-Eh?! Aspetta, aspetta...cos'hai detto?? Quella era la mia battuta!-

-E anche la mia!-

-Oh...Thief! Sei arrivata!-

-A quanto pare...-

-Ma come siete vestite?!- gridò Zack, spalancando gli occhi.

-Mai sentito parlare di “Zazar e Thief Jones”, mio caro?-

-Oddio...- Zack sospirò, alzando gli occhi al cielo.

-Quasi quasi mi manca la cara, vecchia Indiana...-

-E poi, come siamo vestite?-

-Sono i nostri completi di battaglia! Pezzi originali, firmati nientemeno che da...Dhani Harrison!-

-Evviva!-

-Applausi!-

-Uccidetemi-

-Che?! Oh, Zack! Non sei per niente d'aiuto, se fai così... Sai che ti dico? Pigliate 'na pastiglia e tornatene a letto, d'accordo?-

-Ma te la do in testa, la Bastiglia!-

-Ahi...no, quella fa un po' male!-

-E direi!-

Ebbene, facendo un'inquadratura generale dei “completi di battaglia” della nuove “sorelle Jones”...immaginatevi le divise dei Beatles allo Shea Stadium...

(http://userserve-ak.last.fm/serve/500/4202050/The+Beatles+Shea+Stadium+1965.jpg)

...accompagnate da larghe camicie colorate tipo Magical Mystery Tour(http://img.dailymail.co.uk/i/pix/2008/02_01/YogiBeatlesBOOK0502_468x290.jpg), o Hippie, fate voi...dai colori sgargianti in perfetto stile Sgt. Pepper's...solo con il simbolo di un caimano come distintivo.

Con una perfetta pettinatura alla “Cynthia Lennon”, cappelli identici a quelli di Indiana Jones e falsi distentivi dell'FBI appuntati sul colletto delle divise, indossati, tra l'altro, con estrema naturalezza, Thief e Zazar si preparavano alla missione.

-Pronte?- chiese allora Zack, con un filo di voce.

-Prontissime, Mr Starkey!- esclamò per tutta risposta Zazar, ridendo.

-Allegria...-

-Andiam! Andiam! Andiamo ad Amputar!- cantavano le due, mentre tutti, per strada, si voltavano a guardarle.

Zack avrebbe voluto sparire.

-Salite in macchina e...zitte!- sibilò il pilota, sedendosi alla guida, frustato.

-Agli ordini, Mr Starkey!-

-E smettetela di chiamarmi Mr Starkey!-

-Oooh, Zack! Quante storie! Sei o non sei il nostro autista?-

“All you need is love...all you need is love...love, love, love...”

-Sarà...-

Zack si guardò intorno, con un brutto presentimento.

Ebbene sì...Zazar l'aveva incastrato...un'altra volta!

Ed ecco a voi...Zazar e Thief Jones, in missione per...amputare Jane?

Beh, questo ancora non ve lo posso dire...spero che vi sia piaciuto(le divise erano assurde, lo so, non so perchè me le sono immaginata così xD)...

Scusate se non rispondo alle recensioni, ma devo scappare, i compiti mi aspettano e...il medico pure xD

Tanto per cominciare bene la giornata(o forse sarebbe meglio dire il pomeriggio) xD

Spero comunque di riuscire ad aggiornare ancora stasera...

Da parte di Laban: In questi giorni è piena di compiti, ma si rimetterà presto in pari con le vostre fic :)

A presto,

Marty

She Was Just Seventeen

(Zazar, Thief and Brian Jones?!)

“Well, she was just seventeen,

You know what I mean,

And the way she looked was way beyond compare.

So how could I dance with another,

And I saw her standing there”.

-No. Io in prigione non ci torno-

Il Commissario, Julia, Jane, George e tutti gli altri, nella stanza, si voltarono di scatto verso Martina.

-In prigione?!-

A quelle parole, anche il Commissario si addolcì.

-Prigioniera?? Via...si tratta solo di tornare in collegio! Per soli sei mesi, poi!-

-SEI MESI?! Ecco, vede? Lei non capisce niente. Niente! Sei mesi!-

A quelle parole, George spalancò gli occhi.

-Sei mesi?! Ma sono un'eternità!-

-Macchè...passeranno in fretta, vedrete!- intervenne Julia, con falso garbo.

-Ma passerai in fretta tu, semmai!-

-Ah...eh?!- la contessina si voltò di scatto, sdegnata.

-Chi ha parlato? Chi ha osato??-

-Io-

-Zazar?!-

-Zazar Jones Starkey, se non ti dispiace-

-Ma...-

-Jones?!-

-Hai sposato Brian Jones?!-

John. Ovviamente.

-Sì, magari...-

-ZAZAR!-

Zack inarcò un sopracciglio, guardandola malissimo.

-Scherzavo...-

-Sì, certo, come no, scherzavi! Dì la verità, Zazar! Preferisci Brian Jones a me, vero??-

-Ma che dici...-

Zack fece per andarsene, sdegnato.

Julia, invece, sembrava piuttosto divertita dalla situazione.

-Zazar...tutto bene?- chiese allora Thief, stupita dall'improvviso cambio d'umore dell'amica.

-Beh, a questo punto andrebbe bene anche Mick Jagger, ecco cosa!-

-E-ehm. Scusate un attimo. Cos'è tutto questo via vai di Rolling Stones, nell'Albergo dei Beatles??-

-Oh, ci mancavi solo tu, Lennon!-

-Beh, che ti aspettavi, cara? Keith Richards?-

-Basta, basta! Io ancora non ho capito una cosa...davvero Zazar ha sposato Brian Jones?-

-Ceeeerto, Paul, ben svegliato!-

-Grazie! Però...sai, è da un po' che mi sono svegliato...-

-Bene...quanto avrai sbrinato anche l'ultimo neurone superstite nella tua bella testolina capelluta, Macca, avvisami!-

-Ma che significa?-

Paul e John si guardarono per qualche secondo, confusi.

-Hey, ragazzi! Perchè non vi andate a fare una bella scorta di neuroni al mercatino delle pulci??-

-Oh, bella. E perchè non ci vai anche tu, George? No, dico, già che ci sei...-

Neanche a dirlo, I tre Beatles si misero a tirarsi cuscini a vicenda, nel bel mezzo della hall, uno dei quali colpì persino il Commissario.

E dire che non c'erano nemmeno I Rolling Stones! (beh, non si può mai sapere... n.d Brian Jones ) (Ma da dov'è spuntato questo?! n.d Martina) (dal cappello magico di Zazar, no? n.d Brian) (Sì...aspetta e spera! n.d Martina).

Beh, sdrammatizzare è bene, certo...ma c'è un limite a tutto.

-Bastaa! Io vi sbatto in galera! Tutti quanti!-

Martina credette di riconoscere quella frase.

-Annagilda Annagildini?-

-Rubiobaldo Annagildini, suo cugino di secondo grado, piacere- esclamò il Commissario, sopreso.

-Ah...bel nome!- si affrettò ad aggiungere John, che se la rideva sotto I baffi.

-Grazie!- Il Commissario...pardon, Rubiobaldo(ma da che mondo e mondo? n.d Martina) (parla per te! n.d Rubiobaldo) (Think For Yourself! n.d George Harrison) (anche lui dal cappello magico di Zazar? No, non ci credo... n.d Martina), sembrava sinceramente stupito.

Zack, nel frattempo, era sparito.

-Vedi? Te l'avevo detto. A Zazar piace quel Jones-

-Chi? Indiana Jones?-

-Macchè! Brian!-

-Ma...allora sono parenti!!-

-Stupido Ubaldo Lay!-

-Rubiobaldo!-

-Stupido Tebaldo!-

-Rubiobaldo!-

-Stupido come ti chiami!-

-Rubiobald...vabbè...-

Zazar, nel frattempo, stava assistendo alle -interessantissime, non c'è che dire- riflessioni di Zack, Ringo e Rubiocomesichiama Rubiobaldo.

-Zacky...-

-Zazar?! Che vuoi??-

-Non pensavo te la saresti presa...pensavo che io...-

-Pensavi che a me non importasse che la mia fidanzata volesse veramente sposare Brian Jones?!-

-Beh, sposare...non esageriamo! Sai com'è fatto John...-

-Oh, certo! John Lennon, il genio matto!-

(A 12 anni pensavo di essere un genio. O ero un genio, o ero un matto. Un matto non potevo essere, perchè non mi avevano ancora ricoverato...quindi ero un genio. Beh, un genio in fondo è una specie di matto... John Lennon, Anthology)

-Beh, più matto che genio...-

-Insomma...-

-E tu dai retta a John?! Certo, bisogna dire, Brian Jones è Brian Jones, ma Zack Starkey...insomma! Zack Starkey è Zack Starkey!-

-Non ho capito il tuo ragionamento...ma mi piace!-

-Anche a me!-

Zazar sorrise, radiosa.

Zack la imitò, dopodichè ritornarono da Martina e George, lasciando Ringo e Rubiobaldo a battibeccare alla reception.

-Tutto a posto?- si informò subito Martina.

-Tutto a posto. Ora, mia cara Harrison, torniamo a noi...-

Jane si voltò verso Zazar, sopresa.

-Dici a me?-

-No! Alla tua controfigura!-

-Ma...-

-Certo che dico a te, pezzo di deficiente!-

-Ehi! Ma come ti permetti...-

-Sono Zazar Jones, no?-

-Starkey- la corresse Zack.

-Starr...ZACKY!! Questa me la segno!-

-Segnatela, segnatela...- sorrise il pilota, apparentemente disinteressato.

Dopodichè, Zazar e Thief si voltarono di nuovo verso Jane e Julia, intonando, in coro.

-God Save The Queen-

-Sì, John, buonanotte!-

-'Notte-

Non c'è che dire...John e Paul avevano davvero molte cose in comune...

-AMPUTIAMOLA!!-

***

Finito l'interessante(si fa per dire) discorso con Ringo, Rubiobaldo tornò da Martina, che, vedendolo, impallidì.

Proprio ora che le cose stavano migliorando...

-Senti, Martina, mi dispiace...sono un Commissario e devo fare il mio dovero. La contessina...-

-Sì, certo, capisco. Se ve lo dice la contessina...-

-Lo faccio anche per mia cugina. Quella vecchia matta...ops...-

Rubiobaldo arrossì, per quanto può arrossire un commissario.

-Coraggio, Signor Rubiobaldo, si sbrighi! Martina ha solo diciassette anni! Non può certo stare qui! Lo dice la legge!-

-Ma quale legge! Lo dici tu, Julia Von Austen!-

-Thief Jones-

Julia sorrise, sprezzante.

-Siete proprio tutte uguali, voi popolane!-

-Tutte in cerca della rivoluzione...tutte convinte di poter veramente stare con George Harrison- sorrise, guardando Martina.

-O di amputare una brava ragazza dell'alta borghesia parigina...gente che conta!- stavolta il sorriso era diretto a Zazar e Thief.

-O di poter ammirare le stelle con Paul McCartney, e le vostre stupide scritte nel cielo!- era il turno di Laban.

-Di poter vivere senza avere un futuro- Alistair, anche se non era presente.

-O di inebetirsi davanti a Dhani Harrison!-

Marty.

-Inebetirsi?! Ma che razza di...-

-MARTYYY!- toh...stavolta era stato Fido a chiamare Marty...e non il contrario!

Oh, beh...c'est la vie!

-Sono venuta qui soltanto per fare...un po' di pulizia-

Julia si soffermò di nuovo su Martina, guardandola dall'alto al basso.

-Jane, invece, è una tipa a posto...-

Sogna, Julia, Sogna!

-Lei sì che ha capito subito come stavano realmente le cose. Se potessi scegliere, vorrei che George stesse con lei-

-Peccato che non sia tu a dover scegliere per me, cara contessina dei miei stivali!-

-Oh, la la! Harrison! Non ti scaldare! Dicevo soltanto...-

-Per daria aria ai denti! Beh, per questo c'è Polident, sai?-

John, Paul e Ringo risero, alla battuta dell'amico.

-E ho detto tutto. Forza, andatevene via. Mi avete già rovinato la giornata!-

-Che cosa dovremmo fare, secondo te, evaporare?-

-Magari!-

-Ma va, Julia, va! E' meglio!-

-Ma va dove!-

-A quel tal paese!-

-George. Harrison-

-Sssì? Che c'è, tesoro, ho urtato la tua sensibilità? Ho ferito il tuo orgoglio? Oh!-

-GEORGE! Stai scherzando con il fuoco. Portatela via-

-Marty? Marty...no!-

-Ma...dov'è andata?-

-Non saprei...-

-Anche Zazar e Thief...dove sono?-

Dice un saggio indiano(e se non lo dice lui lo dico io!)...mai sottovalutare le sorelle Jones!

Sera a tutte!

Miracolosamente sono riuscita ad aggiornare...anche se avevo(e ho tutt'ora) I miei alle calcagna xD

Stasera, ospiti speciali! I Rolling Stones!
E forse torneranno, chissà...(il ritorno dei chissà! Ta-da-da-daaa! xD)

Rispondo brevemente alle recensioni:

Marty: Già...tuo marito era uno stilista...lo sapevi? Ah, I segreti inconfessabili di Dhani Harrison xD Sai che non mi ricordo chi è Mushu? All'inizio pensavo ti riferissi al Maharishi...poi ho riletto la recensione xD Se non altro i miei neuroni hanno fatto la stessa fine di quello dei Beatles xD Era...uhm...vediamo...il nonno di Mulan?(ma Mulan aveva un nonno?! xD)...l'ho visto tanto tempo fa xD

The:Andiamo ad amputar...già, si vede che l'ho preso dai sette nani? XD Mi ispirava, non so perchè xD Già, povero Mr Starkey...e non è ancora finita qui! xD

Zazar:Sono contenta che ti sia piaciuto questo capitolo! Le divise...quanto mi sono divertita a inventarle xD Perchè ormai, invece di fare I compiti(e gli odiosi icosaedri di tecnica xD), penso alle divise...che genio xD Spero ti sia piaciuto anche questo xD

Thief: Che bella Magical Mystery Tour...beh, ti capisco: io in questo periodo sono fissata con A Hard Day's Night(film, cd...tutto! xD) ...a proposito, voi li avete fatti gli icosaedri in tecnica? (anche se non c'entra niente xD) Stasera ce ne hanno dati tre...dopo I cubi, I parallelepipedi...pure 'sti qui ci mancavano! Bah...xD Dovremmo organizzare una seconda spedizione contro gli icosaedri xD

a presto,

Marty

Like Hernàn Cortès

Parte Prima

25 Febbraio 1958

“Era un freddo mercoledì di febbraio, il giorno del mio compleanno, tra l'altro, ma avrei dovuto comunque andare a scuola.

Quel giorno avremmo dovuto avere il compito di educazione artistica e, come se non bastasse, non ero per niente preparato.

-Buon compleanno, Geo!- esclamò Paul, che mi aspettava, come sempre, davanti a scuola.

-Grazie...- borbottai, ancora imbronciato.

-Su con la vita, amico! E' il tuo compleanno!- mi richiamò all'attenzione Paul, dandomi una pacca sulla spalla.

-E il giorno del compito in classe...-

-Non lo puoi saltare?-

Guardai negli occhi Paul per circa trenta secondi, prima di capire che non stava affatto scherzando.

-Saltare...le lezioni?-

-Che c'è di strano?- Paul sollevò un sopracciglio, in tutta tranquillità, gesto che mi fece capire che, evidentemente, per lui non era certo la prima volta.

-Se lo dici tu...-

-Certo che lo dico io! Non ti fidi di me, per caso?-

Mi ripassai mentalmente le ultime dodici volte in cui mi ero lasciato coinvolgere da Paul nelle sue cosidette “illuminazioni”...illuminazioni che si concludevano sempre con un black-out totale...per me, ovviamente!

Una volta avevamo fatto mangiare cinque penny ad una gallina, nell'ottusa coinvinzione che in seguito essa avrebbe fatto delle uova contenenti una sterlina ciascuna...il proprietario ci ha inseguiti con il battipanni in mano per tre isolati, gridandoci dietro tutto il vocabolario degli ultimi trent'anni, dopodichè ci ha praticamente lanciato in testa la gallina(tapina!!), talmente sconvolta che alla fine le uova non le ha neppure fatte.

Alla fine a Paul è venuta la strepitosa idea di nascondere la gallina nel borsone della prof. Di storia...ed è stato solo allora che si è decisa a fare le uova...tra i nostri test d'ingresso e il registro di classe!

Per quanto riguarda le altre “illuminazioni” di Paul...sarà meglio stendere un velo pietoso.

Dopo tutto quello che era successo, gallina compresa, avevo ancora il coraggio di fidarmi di Paul?

Beh, probabilmente sì, poiché lo seguii quasi senza fiatare.

Girovagammo per tutta la città fino a mezzogiorno circa, minuto più minuto meno...senza fermarci davanti a quel “simpaticone” del proprietario della gallina, per amore della nostra pelle, che avremmo fatto bene a tenerci cara, vale a dire senza a rubare galline a nessuno, ne a far venire esaurimenti nervosi ai loro pradoni.

Verso mezzogiorno, appunto, a Paul venne in mente un'altra stratosferica illuminazione...perchè non tornare a scuola?

Giungemmo davanti a scuola che non avevamo quasi più fiato, stanchissimi, sgranocchiando un pacchetto di “Ringo”, i biscotti della fabbrica in cui lavorava il Signor John Hernàn Cortès, il padre di Paul...nonchè i miei biscotti preferiti.

Lì di solito ci aspettava il padre di Paul, che accompagnava sempre a casa anche me, abitando praticamente a due passi da casa mia.

Quel giorno, però, era girato di spalle.

Io, ugualmente sicuro che fosse lui, gli disse:

-Salve, signor Cortès. Oggi è il mio compleanno, sa? Suo figlio mi ha portato...-

Ignorai Paul, che cercava in tutti i modi di attirare la mia attenzione, chiamandomi:

-George, George! Quello non è...-

-Dove ti ha portato, mio figlio?- chiese il “Signor Cortès”, senza degnarsi di girarsi.

-Mi ha portato in giro per la città e...-

-In giro per la città, eh? Ma non avevate scuola? E magari un certo “compito in classe”...?-

“Strana risposta!”, pensai.

“Di solito il padre di Paul è spiritoso e cordiale con tutti...”.

-Beh, questi sono dettagli...- risposi, cercando di sfoderare il mio classico sorriso angelico.

-Già...dettagli...- fu proprio in quel momento che il “Signor Cortès” si voltò e...

Paul cercò di nascondersi dietro di me, ma invano.

Proprio un bell'amico, non c'è che dire!

Prima fa tanto il gagliardo, quello che ne sa una più del diavolo...poi salta fuori che è il divaolo, in realtà, a saperne sempre una più di lui.

-Cortès! Pizarro!-

Già, i nostri “fantastici” cognomi...messi insieme, scatenano sempre l'ilarità generale.

Ci manca solo che i nostri figli si chiamino Atzechi e Incas e siamo a posto!

Ma quello non era il momento di discutere sui nostri cognomi...affatto!

-Sa...salva, Signor Alvarez!- esclamammo in coro, come una coppia di perfetti idioti.

-Non...non ci farete arrestare, vero?- ed ecco l'intervento(geniale, non c'è che dire), di Paul, che se non fa la figura dell'idiota almeno una volta al giorno non è contento.

-Non credo che mi convenga...- fu la risposta del nostro “amatissimo” prof. Di Educazione Artistica.

-...Ma nessuno mi impedisce di regalarvi un “bel” quattro a testa!-

Che cuore d'oro...

Poi, ad un tratto, lo scoop del giorno.

-Paul Hernàn Cortès, George Francisco Pizarro...come i vostri antenati erano dei rapinatori...-

Ma non erano Conquistadores?

-Siete proprio due delinquenti...-

Ecco, proprio una bella aggiunta per il mio curriculum!

-Fosse per me vi sospenderei entrambi...-

Io e Paul ormai ci vedevamo già nella tomba, con quei due bei quattro in Educazione Artistica incisi nella lapide(lo ammetto, non ero particolarmente ottimista, quel giorno)...

-Ma, lasciatemelo dire, non ci saranno mai due delinquenti disastrosi come voi!-

Io e Paul ci lanciammo uno sguardo speranzoso.

-...Ad ogni modo, vi sospendo ugualmente-

Il commento di Paul: “Vorrei essere una gallina, per poter volare via in momenti come questo”.

Il mio commento?

Alla prossima “illuminazione” di Paul, giuro che gli tolgo la corrente!

E così, quel giorno, da Conquistador che ero, venni sospeso...

E, ancora adesso, può capitare che ci chiedano come, dagli Atzechi, siamo arrivati alle galline...

George”

Zazar e Thief avevano trovato la nuova opera di Martina, il seguito di un racconto da lei scritto qualche tempo fa, in collegio...e con quello la strategia macchiavellica per sconfiggere Julia Von Austen.

Martina non aveva ancora scritto il primo capitolo della storia...ma l'avrebbe fatto presto.

“ A Hard Day's Night(La conquista di Tenochtitlan da parte di Hernàn Cortès-e non solo-), titolo ancora da stabilire-

Ruoli(ancora da stabilire)

George Harrison: George Francisco Pizarro

Dhani Harrison: Dhani Hernando Pizarro

Pattie Boyd Harrison: Beatríz Pizarro

Paul McCartney: Paul Hernàn Cortès

Maharishi Mahesh Yogi: Montezuma

John Lennon:Diego Velàzquez de Cuèllar de Lennon

Ringo Starr: Richard Gerònimo de Aguilar

Martina: Malintzin, La Malinche o Doña Marina

Laban:Isabel Moctezuma

Zack Starkey:Gonzalo Fernàndez de Còrdoba

Zazar Jones Starkey:Francisca Gonzales y Mateos

Marty Harrison:Iñes Huayllas Yupanqui

Thief Jones:Añas “Angelina” Yupanqui

The:Elvira Gutiérrez

Anna Revolution Nine Harrison: Francisca Pizarro

Julian Lennon: Gonzalo Juan Pizarro”

Ta-da-da-daa! Colpo di scena!

Che significa tutto questo?

Beh, ve lo spiego subito...

Stavo studiando, per la ricerca di geografia e storia di domani sulla spagna, il caro Hernàn Cortès...che già il mese scorso mi aveva fatto prendere 8 nell'interrogazione di storia e da quel giorno, un po' per la mia media in storia, un po' per la loro storia(se contiamo anche Pizarro) e mi sono stati da subito simpatici...sì, lo so, prima Genserico, poi Cortès e Pizarro...ho delle simpatie alquanto strane per i personaggi storici xD

Anche perchè, bisogna ammettere, questi due non sono stati un granchè simpatici nemmeno nella realtà xD ...però mi piacciono troppo le loro storie(una delle poche cose che studio volentieri) xD

La storiella qui sopra, invece, è un mio tema di italiano riadattato(così vedete anche che razza di temi porta a scuola questa matta xD), che alla fine non era neanche da fare, ma l'ho fatto comunque per sbaglio(genio che non sono altro!! xD)...e così, oggi pomeriggio, la mia mente(malata) ha unito le due cose e...ecco qua xD

Per adesso non posso ancora anticiparvi niente...se non che presto Martina(nella storia), comincerà a scrivere una nuova opera...che, a detta delle mitiche sorelle Jones, corrisponde ad un ingegnoso piano per sconfiggere Julia e, quindi, Martina non tornerà in collegio, se...

Tutto questo e molto altro...nel prossimo capitolo!

Spero che vi piacciano i ruoli che vi ho affidato(che vi spiegherò meglio nel prossimo capitolo) xD

Anche perchè...dal prossimo capitolo comincerà la storia vera e propria che, ve lo dico sin da adesso, riserverà non pochi colpi di scena xD

Bene, adesso torno a studiare geografia, domani mi interrogano...e, se Cortès è con me(e anche i nostri cari ragazzi di Liverpool), almeno un otto riuscirò a rimediarlo...o almeno spero xD

Risposte alle recensioni:

Zazar:Già già, tu e Zacky...che nella storia sarete nientemeno che marito e moglie, sai? I genitori di Francisco Pizarro xD E Brian Jones(e gli Stones)...chissà, forse c'entrarà anche lui nella storia...vedremo poi in che ruolo xD

Marty:Mandacela, mandacela...mandacela pure xD Sempre che a Camillo e a George non vada di traverso xD Beh, sì, un po' ebete dovrai esserlo, anche perchè, dal prossimo capitolo interpreterai nientemeno che...Iñes Huayllas Yupanqui, inizialmente amante di Francisco Pizarro e soprattutto di...Hernando Pizarro, alias...Dhani xD

Thief:Perfetto, a mezzanotte! Ti aspetto! XD Anche perchè oggi ci hanno dato degli odiosissimi prisma a base triangolare e piramidi a base quadrata...grr...ma io li mando tutti a Tenochtitlan! xD

The:Brava, brava, allora ti aggiungo subito all'operazione amputazione(amputazione??) di Julia e Jane xD Nella storia, invece, amputerai...cioè, volevo dire interpreterai xD Elvira Gutièrrez, madre, anche se non riconosciuta, di Diego de Almagro...e chissà, chissà...(perchè un chissà, per chiudere in bellezza, ci voleva xD)

A presto,

Marty

Like Hernàn Cortès(...and Francisco Pizarro?)

Parte Seconda

Cuba, 1522

George Francisco Pizarro, in piedi, davanti allo specchio, si stava pettinando.

Era quasi l'alba.

“Vediamo...cose da fare oggi: Distruggere gli Incas, restituire al “Governatore” il pugno dell'altro ieri, sposare la fidanzata del mio migliore amico...mmmh...giornatina impegnativa!”

-Georgeee!! E' appena passata Malintzin!- si sentì chiamare dalla stanza accanto.

-Cosacosacosa? Hernando! Spiegati meglio!-

-Malintzin, la ragazza di Hernàn!-

-La ragazza di chi?!-

-Paul Hernàn Cortès, George! Il tuo migliore amico! Te lo ricordi, no?-

-Ah...sì, certo-

George Francisco si sistemò un ultimo ciuffo ribelle di capelli dalla fronte, dopodichè sorrise, compiaciuto.

-Ecco, così sono perfetto. Spacco, non c'è che dire! Stavolta La bella Malinche cadrà ai miei piedi!-

-Sì, sogna, George, sogna!-

Malintzin, infatti, era stata regalata in schiava al bel condottiero Paul Hernàn Cortès McCartney

appena due anni prima.

Non aveva mai tradito il suo condottiero, certo...ma quel giorno l'avrebbe fatto.

O almeno era quello che George Francisco sperava.

E, si sa, quando George Francisco Pizarro Harrison voleva una cosa...c'era poco da fare.

Malintzin ne sapeva qualcosa...o meglio, l'avrebbe saputo presto.

-MALINTZIN!- gridò George Francisco, correndo in strada, dove la bella schiava, a detta del fratello, Dhani Hernando, era appena passata.

-S-sì?- Malintzin impallidì, alla sua vista.

George si fermò un attimo a riflettere.

“Caspita! Sono così bello?”

(Voce fuori campo: Pff...pallone gonfiato!)

-Don Pizarro...Paul non c'è, mi dispiace...è andato un attimo a...-

-Non cercavo Paul!- la interruppe George, facendole l'occhiolino.

Malintzin arrossì.

-Devo andare-

-Hey, La Malinche!-

Malintzin sorrise.

George Francisco era forse uno degli unici che conosceva tutti i suoi nomi a memoria...chissà perchè, poi.

Però, si sapeva, lui era fidanzato con Beatrìz Pizarro...peccato.

Lei era pur sempre la schiava di Hernàn Cortès.

-Verresti con me in Spagna?-

-Ma...-

-Davvero, ci verresti?-

-Sì, ma...-

-Sì??- ripetè George Francisco, speranzoso.

-Forse- ammise Malintzin o La Malinche, abbassando lo sguardo.

-Ma perchè ti guardi continuamente i piedi? Sei così carina... certo, hai dei bei piedi, ti capisco...ma...-

Malintzin alzò lo sguardo, accennando un sorriso.

-Sarebbe un complimento, questo?-

Stupido di un George Francisco Pizarro! Cosa c'entravano i suoi piedi, adesso??

-Ma...veramente...dovrei aspettare Paul...-

-Paul lo aspetterai un altro giorno, d'accordo? Ora...-

-GEORGE FRANCISCO PIZARRO! Ci provi ancora con la schiava di Hernàn Cortès? Oh, ma allora sei proprio un caso perso!-

-Oh, Beatrìz...- proprio adesso doveva svegliarsi, quella?-

-Adesso devo andare davvero!-

George Francisco fece per voltarsi, ma Malintzin era già sparita.

“Maledizione! E dire che quasi...”

Il condottiero sospirò, dopodichè fece per rincasare.

Beh, sarebbe stata per un'altra volta...

Nel frattempo

-Come sarebbe a dire che non mi date i soldi?!-

-Oh la la, ragazzo! Io non ti darò mai i miei soldi, te capì?!- sbottò Diego Velàzquez de Cuèllar de Lennon, governatore di Cuba.

-You're never give your money...- si mise a canticchiare Paul Hernàn Cortès, furente.

“Oh, no. Tu mi darai quei soldi, caro Diego Velàquez de Lalalala!!”

Erano i suoi pensieri, in quel momento.

-A proposito, Cortès...hai visto Pizarro?-

-Nah...- sbuffò Paul, dandogli le spalle.

-Ragazzo! Sto parlando con te!!-

-Certo, certo...Du du dum de da da da Lennon!- gli vece il verso Paul, mettendo il broncio.

-Ma che...PAUL HERNAN CORTES!!-

-Mh?-

-Io non ti darò mai quei soldi! Claro?-

-Muy Claro!- si affrettò a dire Paul, mostrandogli la lingua, per tutta risposta.

-Ma...ma...ma...CORTES! Suvvia, un po' di maturità! Siamo persone adulte, insomma!!-

-Sarà...-

-E va bene...ultima possibilità! Testa o croce?-

(Voce fuori campo: Quando si dice...maturità!)

Elementare, Lennon!

FINE PRIMA PARTE

Ed ecco qui il seguito!

Dunque, facciamo un po' di luce sui personaggi xD

Hernàn Cortès: Beh, su questo non dovrebbero esserci dubbi, comunque xD Condottiero “Conquistadores” spagnolo che distrusse gli Atzechi(definizione sputata del mio libro di storia xD)

Francisco Pizarro: Ispirato al suo concittadino-contemporaneo Cortès, distrusse gli Incas...classico esempio di “buon esempio”...eh, Cortès?! Che hai da dire a tua discolpa? XD

Malintzin, La Malinche o Doña Marina: Forse di origini atzeche, schiava, amante e interprete(con gli atzechi) di Hernan Cortès, da cui ebbe anche un figlio...Martin(ironia della sorte!)

Hernando Pizarro: Fratello di Francisco e condottiero anch'esso...

Iñes Huayllas Yupanqui e Añas “Angelina” Yupanqui: Principesse Incas, la prima amante di Francisco e in seguito anche di Hernando Pizarro, da cui, se la memoria non m'inganna, ha avuto 2 figli...dal primo, credo. La seconda, invece, fu l'amante(anche lei!! xD) di Francisco, da cui ebbe...un figlio, mi pare. Poiché è risaputo che Pizarro non si sposò mai.

Francisca Pizarro: Figlia di Francisco e Angelina.

Gonzalo Juan Pizarro: E qui ho fatto un capolavoro xD Ehm...diciamo che qui ho fuso i due figli di Francisco e Ines, Gonzalo e Juan.

Beatríz Pizarro:Probabilmente sorella del Colonnello, non lo si sa con precisione. In questa storia moglie di Francisco xD

Gonzalo Pizarro Rodríguez de Aguila, detto "el largo" e Francisca Gonzales y Mateos: Genitori di Francisco. Gonzalo lo riconobbe come figlio, ma non gli permisero mai di vivere nella famiglia dei Pizarro.

Montezuma: Beh, anche qui credo ci sia poco da dire xD Imperatore atzeco. Il resto è storia xD

(toh, parlo come la mia prof. xD)

Elvira Gutiérrez: Madre, anche se non riconosciuta, del condottiero Diego de Almagro.

Isabel Moctezuma: Figlia di Montezuma e amante di Hernàn Cortès, dal quale ebbe anche un figlio.

Diego Velàzquez de Cuèllar: Governatore di Cuba che rifiutò a Cortès l'incarico di partire alla volta dell'America Centrale.

Ok, in pratica vi ho fatto una lezione di storia xD Scusate xD

Si vede che ho passato tutto il pomeriggio a studiare? XD

Scusate se non rispondo alle recensioni ma devo scappare xD A ripassare Geografia...Cortès è andato, ora tocca alla penisola iberica...domani vi ripeterò anche quella xD Scherzo, ovviamente xD

Questa era, diciamo, un'introduzione alla “storia nella storia” xD L'ultimo momento, sopratutto, è fondamentale...Cortès sta per partire per l'America Centrale(atmosfera tipo film horror xD)...che combinerà?

A parte alcuni riferimenti storici fondamentali, il resto è di mia invenzione xD

Ora però mi sento in dovere di aggiungere...

Ogni riferimento a fatti o persone realmente accadute...non è puramente casuale xD

Ok, lasciamo perdere xD

A presto,

Marty o, se preferite, Malintzin Harrison

Pizarro's Yupanqui

-Dov'è finita?!- strillò Julia, innervosendosi.

Era già da un po' di tempo che Martina era sparita...e con lei anche Zazar e Thief.

-Chi, Marty?- rispose George, accendendosi una sigaretta, in tutta tranquillità, senza neanche guardarla in faccia.

-Già..proprio lei, la tua bella fidanzatina! Com'è che fino a qualche minuto fa eri così preoccupato di perderla, di non rivederla più...e adesso te ne stai lì, impassibile, come se non fosse successo niente? Lo sapevo...- Julia soggignò, soddisfatta.

-Non era poi così importante, per te...-

-MA CHE DICI?!- George si alzò dal bancone della Reception, guardando Julia, furente.

-Sei soltanto un'illusa, Julia Von Austen- gli occhi di George brillavano di una strana luce, mentre le diceva queste parole.

Una luce fredda, quasi irreale...degna di George Francisco Pizarro.

-Giuro che questa me la paghi, maledetta contessina!- sbottò allora il chitarrista, allontandosi.

Già, chissà dov'era Marty...aveva pensato che fosse già al sicuro, con Zazar, Thief e forse Marty e Dhani, ma non era comunque tranquillo.

Se solo Julia, Jane o il commissario svaporato l'avessero trovata...sarebbero stati guai.

E finalmente la vide, ma non esattamente come si aspettava.

Marty e Thief, infatti, erano intente a discutere-per chissà che cosa, poi- mentre Martina, con un quaderno in una mano e una matita in un'altra, si guardava intorno, incerta, e forse stava pensando se sarebbe stato meglio dare il quaderno in testa ad una delle due, chiamare Fido(o Genserico) o chiamare semplicemente il manicomio...

-Ragazze, ragazze, calma!- cercò di riportare la calma Zazar, ma invano.

Le altre due non la ascoltavano nemmeno.

-Eilà, bellissime!- gridò allora una voce, che Zazar credette di riconoscere.

-The?!-

-Sì?-

-Sei proprio tu?!-

-No, guarda...sono una controfigura!-

-Ah...e l'originale dov'è?-

-ZAZAAAAR!-

-Ehm...sei tu l'originale, giusto?-

-Noooo!-

-Ma allora...-

Zazar si guardò intorno per qualche secondo, confusa.

-Dov'è The?-

-THE SONO IO, GENIO DELLA LAMPADA!-

-Ah, no! Non credere di potermi confondere, così! Sei The o sei il Genio della Lampada?-

-Sono il Genio della Lampada, ovvio-

Zazar sgranò gli occhi.

Strano...chi l'avrebbe mai detto.

Il Genio della Lampada che assomigliava così tanto a The...

-Sono io, sono The!-

-Elvira Gutiérrez...- commentò allora Martina, scrivendo qualcosa sul quanderno.

-Ma no! Sono The!-

-Sì, certo, come no...-

-Ma...-

-Sì, Elvira?-

The, Martina e Zazar, però, furono bruscamente interrotte dalle urla di Marty e Thief.

-Ti dico che fu Angelina ad avere una storia con Pizarro per prima!-

-Sì, sì, ti piacerebbe! Invece, Ines, alla faccia tua, fu anche l'amante di Dhani! Gnè, gnè, gnè!-

-Di Hernando Pizarro, vorrai dire!-

-E' la stessa cosa!-

-Che significa?! Che dovrò starmene dietro le quinte finchè tu non avrai finito la tua-breve, s'intende- gloriosa-si fa per dire- carriera di amante di George Francisco Pizarro?!-

-Ma...ma...Thief! IO SONO E SARO' LA GLORIOSA E FANTASTICA AMANTE DEI FRATELLI HARRISON PIZARRO, si te lo quiere poner en la cabeza!!-

-Ma io di più, di più, di più! Ako želite staviti na glavu!*-

-Ecco, brava, parla anche in croato, adesso!-

Martina sospirò.

-Ecco, lo sapevo che sarebbe finita così...-

-Ma...state bene?- si informò The, confusa.

-E' una lunga, lunga storia...-

Note:

* Se te lo vuoi mettere in testa in Croato

Pizarro's Yupanqui

-Io sono la più bella!-

-Ma io sono la più ricca!-

-Ma io sono la più grande!-

-Sì, e la più stupida!-

-Muori!-

-Crepa!-

-Anche tu!-

Cajamarca, 1522

Una pacifica discussione delle sorelle Yupanqui.

Una delle più tranquille, s'intende.

Solo su una cosa, le due principesse Incas erano d'accordo: George Francisco Pizarro.

Entrambe avevano perso la testa.

Però, pensava Iñes, anche suo fratello Hernando non era poi così male...dettagli.

“Se mi innamorassi di Hernando, Ang si accaparrerebbe subito George Francisco e...non posso permetterlo.

Sono Iñes Huayllas Yupanqui, io.

L'unica vera amante e, forse, moglie di George Francisco Pizarro.

Altro che quella sciocca di Angelina!”

Illusa, illusa, illusa.

Ecco che cos'era.

Sarebbe finita in moglie a un contadino, o schiava di qualche conquistadores.

Insomma, lei non era certo messa meglio, però...era pur sempre la maggiore.

Doveva mantere alto il suo onore e la sua dignità...oltre che riuscire a portare all'altare il giovane, finora scapolo, Pizarro.

E ce l'avrebbe fatta.

Questi erano i pensieri della giovane e avvenente principessa Yupanqui, sotto gli sguardi infuocati della sorella, Añas, detta Angelina.

In secondo luogo, ma non meno importante, anche far divorare Angelina da un caimano digiuno poteva essere un'idea.

Un bel passatempo per l'estate, senza dubbio.

In quel mentre, il protagonista dei pensieri delle giovani sorelle, il bel Pizarro, era impegnato in ben altri progetti.

“Malintzin, Malintzin...oh, Malintzin!”

Pensieri molto...vari ed elaborati, direi.

“George Francisco e Malintzin Pizarro, 6 Marzo 1522...perfetto. Adesso so cosa devo fare”

Darò una festa.

Malintzin sarà invitata, ovviamente.