I Miss You Every Time I Am Alone di Lia_the_Blue (/viewuser.php?uid=123746)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dubbi ***
Capitolo 2: *** Colloquio a palazzo ***
Capitolo 3: *** Momenti.... ***
Capitolo 4: *** Lina & Gourry special ***
Capitolo 5: *** MAttino al palazzo e... ***
Capitolo 6: *** Comparsa..... ***
Capitolo 7: *** In camera prima della partenza ***
Capitolo 8: *** E venne il viaggio ***
Capitolo 9: *** Giungendo alla tenuta ***
Capitolo 10: *** Parole al vento ***
Capitolo 1 *** Dubbi ***
futuro
Ciao^^ Allora premetto che questa
fic la dovevo psotere dopo la fine di 'tutto per il libro' essendo
pià corta come capitoli. Purtroppo però la mia
testa mi ha convinta a metterla adesso, quindi ora le fic sono tre.
Piano piano sistemo i capitoli di tutte. Questa fic è quella
di cui parlavo mi pare in 'il nodo di pasqua' e la adoro anche se al
oslito ho buttato la bozza ma dovrò poi far i capitoli.
Spero che anche questa di una storia bella e intrigante. Attendo
commenti^^
****************************************************************
Regno
di Seyruun
La principessa Ameria Will Tesla Seyruun camminava agitata per i lunghi
e
ricchi corridoi per palazzo reale. Terminata una riunione importante a
cui
aveva partecipato, affiancando il padre, si apprestava ad accogliere
degli
ospiti molto attesi. Al suo fianco, il principe Philionel di
Seyruun
avanzava serio e apparentemente preoccupato, seguito dai
dignitari di
corte.
Scesero la grande scalinata fin nell'atrio del palazzo che conduceva ai
magnifici giardini . Dinnanzi al portone, in attesa, vi era Zelgadis
Greywords,
ormai fidato consulente e consigliere del principe. Nel momento in cui
li
scorse , alzò lo sguardo e sorrise facendo un inchino al
principe e alla
figlia, che ricambiarono con la mano.
"Principe, mi è giunta notizia che sono quasi arrivati al
cancello del
palazzo. Se per lei va bene posso andarli a ricevere....."
"Grazie Zel ma vedi, conoscendoli, meglio aspettarli qui....."
"Va bene. Per quanto riguarda i maghi di corte, sembra che il codice di
quella lettera pervenuta misteriosamente alla principessa,
sia stato
decifrato. Posso dirle il contenuto in questo momento...."
"NO, meglio aspettarli. Con loro sono sicuro di avere maggiori
possibilità
per capire la situazione. Quell'uomo è ancora
irrintracciabile, vero?"
"Si....purtroppo dopo aver lasciato la lettera è fuggito
e neanche
io sono stato in grado di seguirlo. I maghi quando lo hanno attaccato
ha
utilizzato la magia nera....."
"Magia nera...qui a Seyruun!!!"
disse il principe stringendo i pugni
"papà....ho visto io stessa quell'uomo.....aveva....aveva
una cosa
che.....io e Zel conosciamo bene ma 'per quanto ne sappiano....di quel
tipo li
possiede solo una persona....."
passando lo sguardo dal padre a Zel
"Si, li ho visti benissimo.....quando ho lanciato
il Laphas
Seed....lui ha usato quell'incantesimo e....lo ha neutralizzato. Solo
una persona
che io sappia può usarli...."
disse
Zel
"Si, ne sono a conoscenza e per questo ho bisogno che quella persona
sia
qui....se davvero sta arrivando vuol dire che li ha ancora!"
"Non lo so......"
disse Zel scostando la testa in senso di negazione
Propio in quel momento un alto funzionario si avvicinò a l
principe arrivando
dal giardino
"Sua Altezza, mi hanno comunicato che gli ospiti che sta
attendendo
stanno attraversando in questo momento il giardino e fra poco
sono
qui....."
inchinandosi
"Grazie. Ameria...." voltandosi verso la figlia "spero davvero
che loro non siano coinvolti!"
guardandola preoccupato
"papà anche io spero che non sia così......."
"Principe, posso occuparmene io.....magari con la vostra presenza
potrebbero....."
"No, Zel, io...."
interropendo il discorso no n appena lo stesso funzionario
ritornò dentro
"Principe, sono qui...."
sollevando il braccio indicando il portone aperto
I tre si osservarono pochi minuti e poi sentirono delle risate
provenire da
fuori, avanzarono quindi verso il portone uscendo fuori, rimanendo
abbagliati
dal caldo sole.
Davanti a loro una figura sorridente fece capolino
da una
delle siepi. Il giardino era formato a labirinto con piante
o siepi
alte che formavano stradine ai cui lati vi erano o fontanelle o
panchine di
marmo. Da una stradina uscì uno degli ospiti, che alzando un
braccio in senso
di saluto corse verso di loro
"Ameria, Phil, Zel....."
avvicinandosi di corsa sorridendo
"Oh Lina, che bello rivederti..."
sorrise Ameria scendendo i pochi gradini che davano al giardino
"Ame, come sei elegante....non mi aspettavo una simile
accoglienza...."
"Veramente, questo è l'abbigliamento ufficiale...."
apostrofò Zel sorridendo
"Oh, vero....dimenticavo che tu adesso lavori ufficialmente per questo
reame...."
prendendolo in giro
"Lina...ma dovè il tuo compagno di viaggio...Gourry???"
chiede Phil osservando il giardino
Lina si voltò, scrutò anche lei e poi sbuffando
fece segno con l'indice della
mano di aspettare e corse indietro verso le siepi. Nel momento in cui
si infilò
nel punto da dove era uscita un grosso 'BUUUU'
echeggiò per il giardino
facendo sobbalzare i tre che attendevano la maga. Poi la voce
della
ragazza incavolata si sentì per tutto il palazzo seguita da
risate, tanto che
alcuni camerieri si affiacciarono dalle finestre, e Zel, Ameria e Phil
alzarono
gli occhi al cielo.
La maga comparve poco dopo infuriata ma una voce la richiamò
indietro e lei si
fermò ad aspettare. Guardò in basso, fece un
mezzo sorriso e battè le mani dicendo qualcosa, fissando
sempre verso il basso.
"Ma che fa...."
chiese Ameria
Poi la maga alzò lo sguardo poco sopra la sua altezza e
sorridendo a trentadue
denti fece cenno di andare. Attese pochi secondi e comparve Gourry che
trotterellava con un sorriso compiaciuto, affiancandosi a lei. Ma la
maga alzò
un braccio verso la testa di Gourry, o lameno così sembrava.
I tre che li
attendevano rimasero a fissare sorridendo la scena, ma man mano che i
due si
avvicinavano l'espressione cambiava sulle loro facce finché
all'unisono non
stropicciarono gli occhi quasi in sincrono....qualcosa non quadrava.
Delle risate, due gambette che scalciavano sul petto di Gourry, una
manina che
giocava con quella di Lina e una testolina che compariva da dietro la
testa dello spadaccino. I tre davanti a quella scena persero le
mandibole.
Gourry li vide e salutò compiaciuto mentre da sulle sue
spalle faceva scendere
un bambino, aiutato da Lina. Il bambino si agitava divertito e lo
spadaccino
dovette fare non poca fatica a spostarlo, trovandosi i capelli ben
stretti fra
le piccole dita del frugoletto che teneva prima sulle spalle. Lina lo
prese in
braccio cercando di farli staccare la presa. Alla fine dopo che il
principe, sua
figlia e Zel si guardarono negli occhi, decisero di domandare
"Lina....chi è il bambino????"
dissero in coro con un pò di velata sorpresa
I due davanti a loro si voltarono pochi minuti senza capire, mentre il
bambino
si aggrappava a Lina tutto divertito, sistemandosi in braccio a lei,
buttando
le braccine al suo collo
Dopo poco, lei li fissò bene e disse
"Lui?....E' mio figlio, secondo voi chi potrebbe essere....:"
con fare molto tranquillo e serio
Amelia si mise le mani ai capelli, Zel quasi aveva gli occhi fuori
dalle orbite
e Phil quasi perse i baffi per lo shock. Non l i vedevano da meno di un
anno
circa, eppure non si aspettavano questo!
Gourry rimase serio poco, un fragorosa risata squarciò l o
stupore generale, tanto che Lina lo seguì a ruota battendo
una mano apert a sula
spalla dello spadaccino. Poi con le lacrime agli occhi disse
"Scusate un attimo....."
trattenendo le risate
Tirò la manica del vestito di Gourry e gli pors e il
bambino, poi riguardando i
tre alzò la testa verso il cielo si mise a sganasciarsi
senza sosta dalle
risate cascando quasi a terra mentre il bambino rideva divertito alla
scena.
Tutti intorno lo guardavano ora senza capire. Zel si grattò
la test a e Ameria
alzò le spalle senza capire verso il padre. Alla fine la
maga si ricompose e
disse
"Ok, scherzavo, ragazzi....no, davvero ci avevate creduto????"
ridacchiando però con più tranquillità
"Lina, che cosa significa questo...."
chiese Zel quasi irritato
"Su Zel calmati, lui non è figlio di Lina...."
si intromise Gourry mentre il bambino giocava con la sua frangia dorata
Ameria si avvicinò ai due compagni di viaggio e
fissò il bambino, che si voltò
verso di lei curioso. Era un bambino veramente bello, dalla carnagione
chiara e
luminosa, capelli biondo scuro che senza la luce del sole potevano
sembrano anche quasi castano chiaro e occhi sul castano
rossiccio, vivaci e
curiosi....
"Oh Lina, tuo figlio è davvero stupendo. Una
meraviglia....è di Gourry o
no???"
A quelle parole Gourry quasi si strozzò e Lina
sgranò gli occhi scioccata
arrossendo come un peperone
"Ameria, ma ci senti quando parlo????"
agitandosi istericamente tanto che il bambino si mise a ridere
"Ho detto poco fa che non è mio figlio...."
dando un'occhiataccia al bambino che, come aver compreso solo
osservandola,
finì di ridere e si buttò con la testa al collo
dello spadaccino
"Ma allora....."
chiese Ameria senza capire
"Te lo spiego dentro...sai abbiamo una fame....."
ridacchiando nervosamente
Zel di colpo scese i gradini che si avvicinò a lei. La
squadrò e con molta
preoccupazione si avvicinò a Ameria e le
bisbigliò qualcosa all'orecchio. Lina,
fissandoli, rimase interdetta da questo strano comportamento dei due
perchè,
ogni tanto, sia lui che la principessa la fissavano da capo a piedi.
"Ragazzi...qualcosa non va????"
chiese alla fine alzando un sopracciglio nervosamente
"Ecco...aspetta"
balbettò Ameria correndo verso il padre
Gourry si avvicinò a Lina portandosi alla sua altezza e
all'orecchio bisbigliò
"Lina, qualcosa no n va. Zel....non ti pare sia strano???"
mentre Lina li fissava seria e accigliata
La maga non rispose ma lo spadaccino comprese perfettamente che la
situazione
anche a lei pareva strana e si rialzò guadando il bambino in
braccio che di
nuovo mirava al ciuffo dividendolo i tante ciocche che girava fra loro.
Ridendo
gli disse
"Si vede che l'influenza di Lina non ti fa bene...hai preso la sua
brutta
abitudine di farmi le trecce per dispetto....."
rimanendo a fissarlo giocare con le sue ciocche bionde mentre tutti li
fissavano
Phil alla fine si avvicinò ai due, guardò il
bambino e gli posò la mano sulla
testolina bionda dicendo
"Ragazzi, siete miei ospiti. Vi avevo fatto preparare due camere
ma....credo che forse sarebbe meglio fare tre....su venite, vorrete
sicuramente
cambiarvi prima di parlare...."
indicando il palazzo
"No, Phil. Questa mattina abbiamo dormito in locanda proprio per
arrivare
qui...ci avete convocati per una questione importante, quindi...."
lasciando intendere che si erano giò cambiati dopo giorni di
viaggio
"MOlto bene, allora. Saliamo nel mio salotto privato...."
Il principe si incamminò verso il palazzo, seguito dai suoi
fedeli consiglieri
mentre Ameria attendeva al portone ii due amici. Zel si
voltò mentre Lina e Gourry
lo raggiungevano, essendosi avvicinato ad Ameria, dicendo
"E' bello rivedervi ragazzi....anche se...."
indicando il bambino
"Certo che 'se è vero' che non è vostro figlio,
si direbbe
che....bè..."
ridendo passando gli occhi sui tre uno a uno
"Zel, per favore...."
sbottò Lina
"Ok, Ok......" poi avvicinandosi al bambino che lo fissava
"ciao, come ti chiami???"
avvicinando la mano per salutarlo
Il bambino inclinò la testa di lato ancora fissandolo poi,
improvvisamente, si
mise a ridere alzando un ditino verso la faccia di Zel lasciandolo
interdetto
"Ok Lina....spero che non mi stia ridendo in faccia...:"
sconvolto
"Chi l osa Zel....chiediglielo...:"
ridendo sguaiatamente mentre segue Amelia dentro il palazzo
Gourry con il bambino in braccio, guarda Zel sconsolato
"Mi spiace Zel, ma lui...vedi....ha un caratterino particolare...."
abbracciandolo, ricambiato dal bambino affettuosamente
"Lina, spero che non sia così spudorato per la tua
influenza.....se fosse
realmente tuo figlio sarebbe un disastro per il mondo....devi dirmi chi
è...."
urlò Zel alla maga che si trovava davanti il portone ad
aspettarli
"Ma perchè devi sempre prendermi in giro...."
sbraitando nervosa
Gourry rise alla scena e si avviò verso la sua compagna di
viaggio affiancato
da Zel.
Attraversarono le ampie sale da ricevimenti e alla fine i funzionari
accolsero
il principe e gli ospiti nella stanza riservata ai colloqui riservati a
ambasciatori e membri di altre famiglie reali. La stanza era ricca di
decorazioni dorate, dipinti alle pareti e ampi specchi dai gusti troppo
elaborati, tanto che la maga iniziò a storcere il naso a
ogni cosa per lei
pacchiana nella stanza. Alla fine, accertatasi che Gourry e il bambino
fossero
accanto a lei, prese posto nei divanetti color crema decorati con fiori
color
porpora e viola. Davanti a
lei, i
camerieri posavano sul tavolino basso in cristallo e piedi in legno
pregiato,
piatti con biscotti e paste con creme, in attesa delle tazze da the. La
principessa si accomodò affianco al padre, di fronte Lina e
Gourry seduti vicini e Zel rimase
in piedi affianco a Ameria. Tutti i funzionari invece, a un cenno del
principe,
sparirono dietro la porta che conduceva agli uffici di Phil. La stanza
cadde in
un calmo silenzio, Gourry scostò il bambino dal suo
collo e Lina, accortasi del
bisogno del compagno di viaggio di non perdere altri capelli, si
scostò un pò dal fianco dello spadaccino. Gourry
fece sedere il bambino fra lui e Lina. A vederli tutti e
tre insieme, sembravano al principe, ad Ameria e Zel una
famiglia, una vera
famiglia. Nessuno dei tre disse una parola, mentre il bambino si
appoggiò con
le manine sulla coscia della maga biascicando qualcosa che la maga
parve capire
"V a bene, va bene, ma siediti tranquillo però...."
alzando l'indice verso di lui sorridendo
Il bambino si accoccolò di nuovo al suo posto,
indicò i piatti e disse
"bicotto.....bicotto....mamma....."
Lina sospirò, si allungò verso i piatti e prese
due biscotti di frolla al
cioccolato e glielo porse, sistemandogli i vestitini. Indossava una
blusa
azzurra, dei pantaloncini della stessa stoffa e colori e scarpe che
sembravano
di pelle, allacciati dietro. Sembravano abiti di ottima fattura, ma la
cosa che
attirava l'attenzione era un piccolo medaglione d'oro che danzava sul
petto del
bambino. Gourry si avvicino al piccolo affianco a se e gli
pulì le
briciole che il bambino faceva con i biscotti.
La maga alla fine prese dei biscotti, li fece volare per aria e li
inghiottì al
volo dicendo
"Allora....ditemi pure cosa cè di così importante
da farci fare cinque
giorni di cammino fin qui..."
"Lina, parlaci del bambino e .....vorremmo sapere da te una
cosa....quelli
sono....gli unici...???"
indicando gli abiti di Lina, che tutti fissarono con interesse.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Colloquio a palazzo ***
futuro2
"Allora....ditemi
pure cosa cè di così importante da farci fare
cinque
giorni di cammino fin
qui..."
"Lina,
parlaci del bambino e
.....vorremmo
sapere da te una cosa....quelli sono....gli unici...???"
disse
Ameria indicando gli abiti di
Lina, che
tutti fissarono con interesse.
Lina
seguì il dito fino a
osservar eil suo corpo,
senza intuire a cosa si stesse riferendo la principessa.
"Ame,
di cosa....."
cercando
di capire
"i
tuoi talismani, Lina...."
bisbigliò
Zel con fare secco
"Cosa
hanno di strano, scusate????"
guardando
Gourry come per capire se lui
aveva
intuito, ma il giovane alzò le spalle
"Ti
spiego io....."
Zel
si avvicinò al tavolino e
posò una lettera
davanti la maga, facendole cenno di aprirla. Lina prese la lettera e
iniziò a
leggere
"Bè....scusate
che ha questa
lettera???"
Alzando
gli occhi dopo aver letto
però vide
sorpresa nei volti dei suoi amici, Zel si intromise
"Lina....tu
sai leggere quella
lettera???"
"Certo,
questo codice appartiene alla
gilda
dei maghi dove io mi sono diplomata e ho ricevuto il titolo
onorifico....chi la
manda???"
"Le
gilde hanno un codice???"
domanda
Gourry confuso
"Si,
vedi, fra le gilde delle varie
città vi
sono al solito conflitti e a volte si rubano informazioni o studiosi
fra loro,
rivaleggiando. Ogni gilda ha dalla sua fondazione, un codice di
scrittura
proprio per proteggere testi di incantesimi, testi di studio e
documenti tanto
importanti da evitare che finiscano in mano...avversaria....Io mi sono
diplomata in magia nera alla gilda dei maghi della città di
Zephil, a Zephilia.
Poi però per un anno sono andata a Sellentia, un'altra
città di Zephilia, altro
punto importante per lo studio della magia nera per i diplomandi. E poi
ho
iniziato a viaggiare e il resto lo sapete. Tuttavia, quando sono andata
a
studiare a Sellentia, non ho mai usato il codice di Zephil,
così
come i gran
maestri non hanno mai usato in mia presenza il loro codice, prerogativa
della
loro gilda. I codici sono....come la nomale lingua che
conosciamo,
soltanto formata da segni e simboli. In base a chi ha creato questi
codici,
ogni segno o simbolo può significare una o più
parole in
una volta, formando
così, uno dopo l'altro, frasi dal senso compiuto....."
"Allora....non
cè bisogno che ti
riassuma il
contenuto...."
"No,
Zel, ho già letto il
contenuto......."
posando
la lettera sul tavolino
"Potreste
spiegare anche a noi...."
chiese
Phil
"Lo
faccio io....la lettera in pratica
dice
questo. E' un avvertimento......"
disse
Lina facendo preoccupare il
principe e sua
figlia e continuò
"Avverte
la città di Sayruun
che.....qualcosa
di brutto capiterà fra molti anni e che......anche Zephilia
subirà la stessa
sorte....."
"Quando
dici sorte...."
interruppe
il principe
"La
lettera dice che vi sarà la
distruzione
di Seyruun e Zephilia, le principali capitali della magia bianca e
nera, per
sbilanciare, riporta così, i pilastri dell'equilibrio sulla
penisola dei
demoni. Non so cosa voglia dire per 'equilibrio' anche se...."
"potrebbe
essere come....l'equilibrio
che
esiste sull'uso delle due magie...???"
domandò
Zel grattandosi il mento
"Si
potrebbe essere, ma non credo si
tratti
solo di una cosa puramente....come dire.....simbolica. Sbaglio o qui a
Seyruun
vi sono credo monumenti atti ad amplificare la magia bianca???"
Lina
si voltò verso Phil
"Si,
sono più che altro dei
reliquiari,
manufatti che possiedono in sè la magia bianca. Si trovano
ai
vertici della
stella che forma la protezione della città......un
pò
come quei vasi, come mi
ha raccontato Ameria, che contenevano la magia nera e bianca e se usati
si
poteva sfruttare il loro potere....."
“E
cosa centra questo…con i miei
talismani???”
“vedi…questa
lettera è stata lasciata sulla
scrivania di Ameria da un uomo che indossava i tuoi stessi
talismani.”
“Zel,
è impossibile perché come vedi io li
indosso..”
“Di
certo tutti li hanno visti
Lina…..magari…..potrebbero
esserci altri talismani identici….inoltre vorrei sapere come
mai il codice che tu sai leggere è in questa lettera
indirizata a Ameria....”
“Non
credo, quando Xell mi diede questi mi
disse che erano un regalo e a come ho capito sono rari fra i
demoni…pensa fra
umani….e poi cosa vuoi che ne sappia io....magari usando ma
magia nera si è diplomato ocme me a Zephil...non so dirti
nulla la riguardo....”
"Tu
cerca Xellos, è importante per trovare quell'uomo..."
"Va
bene, cercherò di
trovarlo, anche se è
lui che trova sempre me, e lo domando…contento???”
"E
sopratutto cerca di sapere chi utilizza
quel codice fra coloro che
magari sono assassini o simili....."
"Si ocme cercare un ago in un pagliaio......sai quanti sono i
diplomandi alla gilda????"
irritata
Il
principe però interrompe il discorso fra
la chimera e la maga
“E.............per
la lettera??? Dimmi Lina, quando
potrebbe esserci questa distruzione????”
"HHmmmmmmmmmmmm......"
iniziò
la maga a rimuginare poi
qualcosa catturò
la sua attenzione
Il
bambino, sceso dal divanetto
iniziò a
sgambettare allegramente per la stanza passando davanti Lina, che si
accorse
tardi della sua 'fuga'.
"Ehi,
dove vai???"
disse
la ragazza facendogli segno di
tornare da
lei, ma lui la fissò e ridendo iniziò a girare
attorno al
divanetto per passare
poi affianco di Gourry e fermarsi davanti Zel.
Quando
furono ‘faccia a
faccia’, lo guardò dalla
sua minuscola statura e disse
"Zò
Zè....."
La
chimera lo squadrò perplesso,
poi disse ai sue
amici
"Lina,
Gourry, che vuol dire...Zoze???"
"veramente,
non lo aveva mai detto..."
bisbigliò
Gourry a Lina
rimuginando
La
maga fece segno di non sapere e il
bambino
continuava a dire quelle due parole alla chimera
"Zò
Zè.....baccio....baccio....."
alzando
le braccine
Per
un attimo ci fu silenzio, poi la
maga e lo
spadaccino risero divertiti più per la situazione che per
altro.
La chimera
rimase 'di sasso' alla cosa e sbuffando indicò Lina
"vai
da Lina, vai....non sono cosa da
bambini...."
con
tono autoritario
Il
bambino lo guardò arrabbiato,
mise il broncio e
pestò un piede alla chimera per correre poi alla sue spalle
da
Ameria, posando
le manine sul vestito della principessa mentre Zel imprecava
per il dolore
"Zà
Mè.....baccio...."
arrabbiato
La
principessa non intuì subito
cosa voleva, ma il
bambino fece per salire e alla fine lo prese in braccio
"VOleva
solo stare in
braccio....quindi...baccio starebbe per...."
"Baccio
vuol dire 'in braccio'......lo
dice
sempre quando vuole che io e Gourry lo coccoliamo...."
spaventandosi
però quando la
chimera urlò furiosa
"E
dirlo prima no???? Accidenti, mi ha
schiacciato il dito del piede....."
tenendosi
il piede per il dolore
"Ma
Zel....tu sei fatto di pietra....."
osservò
Lina stupefatta
"Si.....ma
le dita dei piedi...."
arrossendo
mentre zoppica lievemente
Un
ghigno malefico balenò sul
volto della maga,
che diede una gomitata a Gourry con fare complice
"ma
dai...allora anche le chimere
hanno...il
punto debole....."
divertendosi
con Gourry a vedere la
faccia dai
mille colori per la rabbia
"Senti
tu...."
prima
però di venire interrotto
da Ameria
"Su
Zel, guardalo....è
così dolce e angelico.
Lo hai rimproverato, certo che si è
sentito....ecco....volevo
dire...."
"Amelia,
no n farti imbambolare da lui,
guardalo, mi fa la linguaccia...."
notando
che il bambino gli fa la
linguaccia per
poi guardare Ameria con due occhioni ruffiani
"Ma
dove Zel....."
"Ma
come dove....."
battendo
i piedi per terra dalla rabbia
A
Lina non pareva vero, cèra
qualcuno capace di
far scaratterare Zel fino a fargli quasi fumar le orecchie. Per un
pò decise di
godere della situazione, poi però chiamò a
sè il
bambino, che si voltò verso di
lei e scese dalle gambe di Ameria. Però invece di andare da
lei,
iniziò a
saltellare attorno a Zel, ridendo della faccia furente della chimera
che
cercava di fermarlo invano, il piccolo gli sgusciava dalle mani
divertito.
Alla
fine la maga si alzò e si
avvicinò a lui con
le mani sui fianchi
"Allora,
monello. Che dobbiamo
fare...non
vedi che stai facendo arrabbiare Zel...???"
con
un tono canzonatorio
"LINA........."
sbraitò
la chimera
Ma
la maga tranne una risata e
cercò di
acchiappare la piccola peste ma lui driblò e si
portò
dietro di lei ridendo come
un matto. La ragazza iniziò a giocare con lui, rincorrendolo
mentre Gourry sul
divano si divertiva a vederli fare tipo gatto e topo
"Guarda
che se ti prendo ti mangio
sai...."
diceva
Lina scherzando con il bambino,
alla fine
lo agguantò da dietro mentre lui rideva e rideva e Lina
iniziò a sbaciucchiarlo
tutto
"Ti
ho preso biscottino....ora ti
mangio....."
mordicchiandogli
l'orecchio con fare
scherzoso
mentre tutti la fissavano stravolti
Poi
la ragazza si voltò dando un
bacio sulla
guancia al bambino
"Sei
un monello tremendo....."
ridendo
Ma
però vedendo le tre facce
sconvolte fissarla
come se fosse un'alieno, rimase interdetta, arrossì e poi si
affrettò a raggiungere
il divanetto dicendo
"Sei
un bambino cattivo...."
dandolo
a Gourry e sprofondando
sguaiatamente sul
divano rossa in volto
Lo
spadaccino lo prese in braccio e
sistemandogli
la blusetta disse
"SU
Raudy, devi fare il bravo..Che
figura facciamo
a casa di Phil???"
"COme
si chiama????"
chiese
Ameria
"Beh...
è una storia lunga...."
disse
Lina sbuffando verso Gourry che
nascose la
testa con il bambino
"Beh
Lina...su dicci chi è...."
"Ok,
allora tre mesi fa...anzi tre mesi
e 8
giorni per l'esattezza....io e Gourry avevamo attaccato il covo di una
banda di
ladri...."
"Al
solito eh LIna...????"
"Si
Zel...grazie della
precisazione....ad
ogni modo, trovammo il covo che no nera altri che una bella villa alle
porte di
una ricca cittadina, il cui proprietario aveva pensato bene di usarla
per
dominare con i suoi uomini la città con la forza.
Lì,
mentre io 'discutevo' con
alcuni briganti, comparve un giovane uomo con una cesta grande di
vimini
bianca. I briganti tentarono di farlo prigioniero ma io e GOurry li
sconfiggemmo
e....lui era sparito! Dopo aver fatto la conta di quello che avevo
preso, io e
Gourry ci incamminammo verso un bosco per raggiungere il paese vicino.
Ma ecco che
comparve di nuovo il ragazzo che ci si parò davanti e ci
chiese
di accettare un
incarico. Ci disse che era assolutamente necessario che fossimo noi
due,
secondo i suoi padroni, a prenderci cura della cosa a loro
più
preziosa. NOn mi
disse molto ma mi diede la cesta in mano con una lettera e ci disse che
sarebbe
tornato non appena sarebbe stato possibile a riprendere 'la cosa
preziosa'....."
"CHe
per te sicuramente poteva esser e
un
libro.....oro....:"
disse
Zel per prenderla in giro
"lasciamo
perdere..." guardandolo male
"ad ogni modo pareva di fretta, così dopo aver avuto da lui
una
borsa con
del denaro, ci pregò di portare a termine l'incarico e
mentre
parlava, la cesta
in mano mia iniziò a muoversi. Lui con una certa agitazione
ci
augurò buona
fortuna e scappò via, diedi la cesta a Gourry e lo
inseguì, più per curiosità
che per altro....ma era svanito......così tonai da un Gourry
che
osservava la
cesta, a terra, muoversi e emettere strani rumori. FU allora che
trovammo Raudy
dentro, addormentato. Ormai era ora di pranzo e così....ci
accampammo sulla
riva di un fiume lì vicino. Il bambino dormiva ancora e
mentre
io pescavo,
chiesi a Gourry di leggere la lettera....."
osservando
il bambino che smaniava per
scendere
dal divanetto
Lina
prese due paste alla crema e gliele
porse,
dicendogli di stare calmo. Poi si appoggiò allo schienale e
tornò a parlare
"Solo
che....la testa di medusa per il
vento
perse il foglietto che, nonostante abbia cercato di prenderlo con il
ray wing,
finì chissa dove...."
guardando
torvo il compagno di viaggio
"Ehm...."
biascicò
Gourry, togliendo
bricioline invisibili
dai vestiti del bambino con fare innocente
"E
quindi....non sapete altro...??
Sapete
solo il suo nome????"
domandò
Ameria vedendo che l o
spadaccino pareva
nei guai
"NO
Ameria, in realtà questo nome
lo abbiamo
dato noi....visto che qualcuno neanche sa aprire un fogli o di
carta....."
imbronciandosi
"SU
Lina, è stato un
incidente....."
supplicò
il giovane alla maga
"Ma
come mai....avete dato a questo
bambino
questo nome???"
domandò
Phil
"Be...Raudy
era il nome del nonno
di Gourry, gli è venuto mentre cercavamo un nome da
usare
finchè sarebbe
stato con noi. Poi io ricordo di aver incontrato un uomo con quel nome,
anni fa
e così....è venuto naturale chiamarlo alla fine
Raudy. A
lui è piaciuto,
rispondeva ogni volta che lo chiamavamo così
e.......è
rimasto Raudy....."
sorridendo
al principe
"IO....però
a
vedervi....si...ecco.....pensavo
davvero che fosse vostro figlio....."
bambettò
la principessa che
temeva con la sua
sincerità di urtare di nuovo la maga
"Ameria...mi
dici come può essere
mio figlio
un bambino di due anni?????"
con
tono irritato
"Ma
quel giovane non ha detto nulla che
vi
possa che so....far capire chi sono i genitori???"
“NOn
l oso Ameria, era di
fretta....ci disse solo
che i suoi padroni avevano bisogno di me e Gourry e che, appena tutto
sarebbe
finito, sarebbe tornato a prenderlo. Lui aveva un ampio mantello, si
vedeva sol
il volto, quindi altre cose non so dirti....."
alzando
le spalle
"Vedo
però che ha un
medaglione...."
disse
Zel indicando l'oggetto do'ro che
luccicava
al collo del bambino
"Si....solo
che...non so....."disse Lina
abbassandosi verso il bambino per prendere il mano il medaglione "Il
ciondolo ha una base di forma circolare, che è tenuto appeso
alla collana da
due spessi fili d’argento di circa mezzo centimetro, che
vanno ad
intersecarsi
per ben 3 volte sulla sommità del ciondolo formando dei
rombi,
fino a terminare
in una punta alla quale è agganciato un anellino.
Incastonata
nella parte
circolare vi è una pietra lavorata a sfera che
sembra....lapislazzuli.
Dietro, nella parte sferica, vi è un'incisione che
segue
la forma tonda
del ciondolo....dice....'I Miss You Every Time I Am Alone'......"
guardando
Zel indecisa su cosa dire
"significa....mi
manchi ogni volta che
sono
solo.....o sola.....forse è un regalo dei genitori...."
sentenziò
Zel convinto di
ciò che diceva
"Può
darsi...ma ne so quanto
te...."
disse
la maga facendo segno con le mani
di aver
finito le cose da dire
"Lina,
farò preparare una camera
per il
bambino...."
disse
sorridendo il principe
"Ti
ringrazio Phil ma...." voltandosi
verso Gourry con fare dubbioso "vedi, ormai siamo abituati a dormire
con
lui quindi.... se per te non è disturbo vorremmo...solo una
camera...basterà....."
"Una...camera???
Ma Lina...."
disse
il principe poco convinto
"Ragazzi,
in locanda per non sprecare i
soldi
facciamo sempre così....ormai sono tre mesi che lui dorme
con
noi in locanda o
all'aperto, si diverte, nessun problema....."
lasciando
intendere che non aveva
intenzione di
discutere oltre. ALla fine i tre amici si guardarono e Phil
acconsentì a far
avere una sola camera ai due giovani e al bambino. Prima di congedarli
chiese
"Lina,
riguardo la lettera.....e i
talismani"
"Phil,
se posso tenerla la studio per
bene,
avrò bisogno nache della biblioteca s eper te va bene...."
"ma
certo ovvio....siamo a tua
disposizione....."
alzandosi
Tutti
i presenti si alzarono e una
cameriera si
presentò davanti Lina e Gourry, invitandoli a seguirla per
la
camera. Gourry
prese il bambino
"Su
piccolo terremoto, è ora di
cambiarsi.
Andiamo in camera e ti fai un bagno e questa volta...spero che non ci
siano
saponi liquidi a portata di mano...."
ridendo,
voltandosi verso Lina che gli
sbuffò
"Che
colpa ne ho se per prendergli i
vestiti
lui ha rovesciato tutto il bagnoschiuma nella vasca facendo un macello
con la
schiuma????"
incrociando
le braccia davanti a se
Il
giovane rise divertito ripensando
alla scena e
la maga dovette arrendersi anche lei a sorridere a quello che fu
costretta a
fare per scusarsi dei danni che la montagna di schiuma
provocò
alla
locanda.....ossia pavimenti impregnati d'acqua che colava al piano
sottostante,
muri del bagno gonfi di acqua che perdevano intonaco, mobili
rovinati....
"ragazzi,
se volete dopo il bagno posso
portare Raudy a giocare in giardino così voi si potete
cambiare
con più
calma...."
propose
Ameria ai due amici visti i
disastri che
il bambino era solito fare
Lina
prese in considerazione la cosa,
tanto che,
dato uno sguardo al compagno, accettò l'offerta. Gourry
strizzò l’occhio alla
maga in un momento in cui tutti erano distratti e lei
ridacchiò
compiaciuta
correndo davanti a lui per seguire la cameriera. che li condusse
nell'ampia
camera dai toni verde pastello.
Lina
si affacciò alla grande
finestra che dava proprio
sui giardini mentre Gourry posò il bambino sul letto per
tagliere i vestiti e
fargli fare il bagno. La cameriera si offrì di preparare il
necessario e quando
la vasca fu colma di acqua calda, lei uscì e i tre rimasero
insieme nella
stanza. Gourry aveva finito di spogliare Raudy e Lina si
spogliò
dell'armatura,
dei guanti e della cintura e stiracchiandosi, si massaggiò
il
collo. Erano
cinque giorni che viaggiavano senza sosta per giungere a Seyruun e tra
le notti
all'aperto e la peste di bambino che in mezzo a loro nel letto in
locanda faceva
vedere i sorci verdi ai due....era a pezzi!!!!
GOurry
la osservò pochi minuti e
poi aggiunse
"Lina,
faccio il bagno a
Raudy…………….attendi
Ameria???"
mentre
i suoi occhi stavano per
incontrarsi con
quelli della maga che si voltò di scatto reprimendo un
sorriso
che a lui però
non sfuggì
"Mah...forse...."
disse
in un soffio mentre ancora si
massaggiava il
collo
"VA
bene....su signorino, andiamo...."
portandolo
nella vasca mentre Lina li
osservava
divertita
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Momenti.... ***
futuro 4
Ecco il nuovo capitolo.
premetto da subito che ci sarà una scena che ho visto in un
film e ho trovato ttima da mettere qui, non speiga neitne di
approfondito però....spero che abbiate capito....Questo
è un capitolo su Lina e Gourry che introduce ciò
che verrà dopo con la storia...non volgio rovinare nessuna
sorpresa. Sto lavorando anche a 'tutto per il libro' ma ci sono Zel e
Ame che mi danon qualche problemino (con loro no nsono protata a creare
scene di combattiementi e sinimil da soli, quiindi abbiate pazienza).
Per il resto, buona lettura^^
**********************************************************
Lina
si stiracchiava lentamente, mentre osservava quadri,
mobili e suppellettili della stanza. Amava sempre pernottare nel
palazzo reale
di Seyruun perchè, benchè non fossero per lei
come gusti, il letto e la
servitù che la accontentava su tutto , la rendevano di buon
umore e propensa a
sopportare i discorsi asfissianti di certe due persone, padre e figlia,
che
idolatravano la giustizia. E Gourry no nera di aiuto, su questo, visto
che a
volte doveva dargli gomitate nelle costole per svegliarlo, divertendosi
a farlo
soffrire come lo er a per lei.
La voce di Gourry, che percepiva dalla porta socchiusa del bagno
attiguo alla
stanza, altr a cosa che lei amava del palazzo reale, la fecero voltare
di sorpresa.
Lo spadaccino spuntò dalla porta con i capelli
bagnati e le mani piene di
schiuma urlando
"Raudy torna subito qui....."
Lei si voltò verso il letto trovando il bambino che lottava
contro la coperta
per salire sul letto, tutto bagnato e nudo. Lina corse a prenderlo in
braccio
mentre Gourry con l'asciugamano lo corpì per non fargli
prendere freddo
"Accidenti Lina, questo bambino deve avere qualche parentela con gli
uomini
pesce....sguscia via che èe una meraviglia...."
"Gourry, questo è perchè al tuo solito
pensi che stia buono e
calmo....."
rimproverando con lo sguardo
"NOn ci sono abituato Lina...che devo fare??? NOn voglio stringere
forte
per tenerlo fermo...."
"Non gli farai niente, credimi....devi solo tenerlo fermo e
lavarlo....su
dai....io intanto preparo i vestiti, sai che no possiamo lasciarlo solo
nella
vasca...."
"Cosa cè...temi di dover dare altre monete e pietre ad
Ameria, questa
volta, per eventuali danni????"
ridendo
"Gourry....non ridere, altrimenti l o trova un gioco e lo
rifà....fidati"
porgendogli il bambino
Il ragazzo porta la piccola peste in bagno e termina
di lavarlo,
mentre Lina posa sulla coperta i vestitini puliti che aveva comprato
per i
cambi. Preparò anche i suoi, uscendoli dalle tasche del
mantello e quelli du
Gourry da dentro la sacca da viaggio del compagno, fissandoli alla fine
soddisfatta.
Lo spadaccino uscì con l'accappatoio in mano
"E' uscito di nuovo????"
chiese guardando il letto
"COme?? NO, qui non cè..."
chiese la maga imbronciata
Raudy uscì ridendo dal bagno, uscendo da dietro la porta, e
corse nudo verso
Lina alzando le braccine per farsi prendere. Lei lo agguantò
e, preso
l'accappatoio da Gourry, iniziò ad asciugarlo sommariamente.
POi, sedendosi sul
letto a gambe quasi incrociate, mise Raudy fra di esse per tenerlo
fermo mentre
finiva di asciugarlo. Ormai era per loro un'abitudine la posizione,
tanto che
Lina neanche s ene rendeva conto più, di averlo stretto fra
le gambe per
avvolgerlo nella spugna morbida. Il bambino era tranquillissimo, si
faceva
asciugare tutto, mentre stava su una parte di spugna e con un'altra
parte
dell'enorme accappatoio, lei asciugava i capelli biondi che gli
arrivavano a
quasi sotto le orecchie. Più volte lei aveva pensato di
tenere quei capelli
così fini e lucenti, i n una coda come si portavano
ultimamente per gli uomini
ma Gourry aveva obiettato, dicendo che gli sembrava una idea stupida, e
aveva
desistito. Anche s eil motivo era un altro, per Gourry. IN quel modo,
il
bambino gli sembrava quasi Luke, quando Lina aveva fatto la prova, e
allo
spadaccino quella immagine del vecchio compagno di viaggio dava
fastidio, era
un capitolo per loro chiuso, visto come era finita.
Gourry finì di asciugare l'acqua che quel bagno di pochi
minuti aveva fatto in
bagno e stanco, si fermò vicino allo stipite della porta,
appoggiandosi al
legno laccato bianco della porta. Osservava quei due sul letto,
divertito. Per
lui era una novità quella compagna così intenta a
prendersi cura di qualcuno,
visto che era poco propensa come carattere ad affezionarsi a qualcuno.
Eppure
quel bambino, così vispo e sempre sorridente, su di loro
aveva quasi fatto una
specie di cosa, sortilegio??? Magia??? Per lui era semplice aver fare
con il
bambino, si divertiva, adorava passare il tempo con lui. Ma la maga,
sempre
schiva al contatto con gli altri, era un capitolo che credeva
difficile.
ALl'inizio lei era contrariata della sua presenza, perchè lo
vedeva come un
peso. Lui aveva temuto anche che potesse decidere di affidarlo a
qualcuno, lo
aveva consdierata questa evenienza. Ma lo sorprese, decidendo con lui
di
portare a termine l'incarico, addirittura occupandosene lei stessa. Il
ragazzo
sapeva bene che lei, nonostante il carattere difficile che si
ritrovava, era
però dal cuire buono e dalla voglia di avere e dare affetto.
Tra loro come per
il bambino, era iniziata così, dalla sufficienza
all'affetto. Ma durante i sei
anni e più, al suo fianco, aveva capito che era difficile
che vi fossero
persone che sapevano far breccia nel suo cuore e che, a parte Amelia e
Zel
qualche altro, lei non aveva 'amici'. Se non qualche
conoscente durante i
viaggi. E poi, vi erano Millina e Luke. Per loro, lei si era comportata
in
maniera non da 'lina Inverse' ma alla fine lui sapeva che anche con
loro vi era
una sorte di affezione, un'amicizia. Mentre la guardava fare la
linguaccia al
bambino, ricambiata, ricordava come lei prendess in giro Luke riguardo
il suo
amore per Millina, di come lo trovava strano ma alla fine davvero da
innamorato, il suo fare 'da cagnolino' a quella ragazza che non sapeva
neanche
lei cosa realmente era Luke per se stessa....
E fu proprio da quei due amici, da quell o che accadde, che
loro due alla
fine misero nero su bianco i propri sentimenti. Era stato duro,
difficile
sopratutto per lei. Ma anche per se stesso, visto che lei al uso solito
non
riesce a essere...'se stessa'.....semplicemente.
Quando lina iniziò a sbaciucchiarlo tutto, lui si avvicino
"Lina, appena hai finito di spupazzarlo, dovremmo cambiarlo...Ameria
sarà
qui fra poco...."
Lei lo fissò senza capire, mentre Raudy le accarezza il viso
ocn le manine
"Gourry, io............io non l o spupazzo..........."
dandogli il bambino
"Si.........."
disse il ragazzo ridendo
"Gourry, dvvero, non lo spupazzavo.....stavo semplicemente cercando di
farlo stare tranquillo.....tutto qui................"
facendogli cenno di chiudere il discorso
Lui scoss e la testa divertito, mentre vestiva il bambino. Ameria alla
fine
bussò alla porta e dopo la risposta dei due occupanti, lei
entrò
"Allora, il piccolo è pronto????"
entrando con un abito diverso, meno ufficiale ma sempre un
pò elegante
"Si Ameria è pronto....metto le scarpe e lo puoi
prendere.....attenta però
che ti farà correre....."
disse Gourry ridendo
"Si ho visto, è molto....allegro....."
ridendo nervosamente, immaginandosi il tipino
La principessa osservò la camera. Lina era seduta su letto a
piegare degli
abiti e Gourry sistemava il bambino. per un attimo un lieve sorrise
comparve
sul suo volto. Tante volte aveva cercato di spingere quei due a
dichiararsi, ad
accettare i propri sentimenti invano. E Adesso, come per scherzo del
destino,
loro due insieme si prendevano cura di un bambino che per aspetto e
carattere,
sembrava davvero il loro bambino. E poi, prima, si era resa conto che
loro, ma
sopratutto la maga, avevano con lui un comportamento pieno di affetto e
la cosa
la rallegrava. UN segno per un eventualmente futuro??
Quando Raudy fu pronto, Gourry lo portò da Ameria, rimasta
in piedi davanti la
porta e salutandosi, la principessa e il bambino uscirono dalla stanza.
Gourry sospirò diede una fugace occhiata alla maga che
continuava a sistemare
abiti, uscendoli e piengandoli per riporli nel mantello nelle tasche
giuste. Si
voltò, andò in bagno e armeggiò con la
vasca. Lina terminò di sistemare e si
rese conto di essere sola, chiamò il compagno che
spuntò dal bagno ocn una
spugna in mano e un sorriso sornione stampato sulla faccia
"Che hai mente...."
ridendo
"Nulla....cosa vedi..???"
disse lui
"Cosa dici grande maga indaffarata....un bel bagno come no n ci
capitava
da tempo??? Uno...con la B maiuscola???"
indicandole il bagno
Lei sospirò, alzò gli occhi al cielo per pensar
ee poi scese da letto
togliendosi la parte superiore del vestito da viaggio.
"Se Ameria lo tiene per un pò....."
dandogli una leggera spinta son l'indice della mano, per entrare
La maga buttò in un cesto tutto quello ce aveva indosso,
imitando il compagno e
si immersero dentro l'acqua che lui aveva cambiato, che profumava di
agrumi.
Una volta dentro, lei si accoccolò con la schena al petto di
lui dopo aver
legato i pelli in uno chignon e poi si voltò verso la
mensola al muro, affianco
la vasca, guardando varie boccette colorate. Gourry la cinse con le
braccia,
baciandole sotto l'orecchio e lei si voltò con fare monello
facendogli vedere
una boccetta verde
"Questo sai cosè????"
Lui guarsò, cercò dal profumo di individuare cosa
foss e ma senz a risultati,
alla fine le chiese deluso di spiegarglielo
"Quando ero piccola mio padre acquistò, durant e i suoi
viaggi, una
confezione di bagnoschiuma fatto con una pianta particolare, la
Dracca...dal
nome non sembra chissà cosa ma dal profumo ricco e
persistente e dalla capacità
di lasciare la pelle morbida.....si ottiene un prodotto speciale...."
gli dice maliziosamente mentre versa il bagnoschiuma nell'acqua in
maniera
generosa
"Capisco, allora dovrò informarmi anche sui vari tipi di
bagno schiuma,
per usare qullo giusto la momento giusto???"
le disse accarezzando dolcemente la sua pelle con la schiuma
"E tu ricorderesti tutti i profumi e i tipi????"
"Bè.....ci metterei impegno......"
"SIIII....come nooooo"
voltandosi, portandosi faccia a faccia con lui
"Sarebbe divertente vedere come li useresti....."
"Prima però dovremmo avere più tempo per
usarli...."
facendole capire che momenti come quello erano proprio rari ormai
"Lo so.....ma appena quell'uomo lo verrà a
prendere......saremo di nuovo
tu e io....."
baciandolo fugacemente mentre le sue dita scorrono dalla sua nuca al
collo
"LIna....."
"SSSHHHH..."
disse lei
Delicatamente la maga chiuse gli occhi e con la punta del naso
tracciò una
linea continua immaginaria dal petto dello spadaccino fino alla
mascella
salendo su per il collo, per poi sfiorargli la guancia con le labbra
"Lina......"
in maniera supplichevole, sentendosi un pò a disagio per un
piccolo
problema......
"Vuoi stare zitto???' Dici sempre che non stiamo
insieme.....zitto...:"
gli disse con un tono provocante
"Lina, dico davvero......ora come ora non sono nelle
condizione....giuste.....per stare 'calmi' in acqua...meglio che esci e
ti
asciughi....."
mentr e lei assunse un'aria quasi seria
"Ah......cosa cè.....qualcuno ha voglie????"
ridendo mentre con il labbro inferiore risale dal mento alle labbra di
lui, per
poi bagnargliele con la punta della lingua
"S eè un modo per scusarti di avermi dato un calcio l'altra
sera per la
mano sulla coscia io...."
"Ah...!!!! Vuoi le mie scuse???? AHAAHAHAAHH.......con il bambino tu
fai
il porcello e vuoi le mie scuse....???"
"NOn fare la solita....sai a cosa mi riferisco.....ti vergogni perfino
di
darmi un bacio perchè cè lui....."
sbuffando
"QUindi.....dovrei farmi perdonare per.....averti fatto sbolognare dal
letto......."
mordicchiandosi il labbro inferiore ridacchiando
"Direi....ma visto che non cè mai tempo per noi
due.....accidenti Lina,
avevamo appena deciso di provare stare insieme, per davvero intendo, e
poi......."
"Lo os, poi è venuto lui.......vorresti quindi ricominciare
da dove ci
eravamo fermati???"
stuzzicandolo con un dito sulle labbra
"NO....Lina davvero.......te l'ho detto, meglio che esci, non
scherzo...."
cercando di apparire serio
"Sicuro...???"
mentre lui rosso in volto buttava la testa all'indietro e con la mano
chiudeva
gli occhi con il braccio
"Eh???.....si, davvero, perchè poi se faccio qualcosa.....tu
te la prendi
ocn me........"
"Uffa che sei pedante........cè qualcuno però che
non è del tuo stesso
parere"
"Lina, esci....dai...."
rimanendo in quella posizione
La maga, ridacchiò e dopo aver iniziato a baciargli il collo
verso il basso,
fece scorrere delicatamente le unghie sul suo petto mentre con la bocca
le
precedeva scendendo ancora. Gourry alzò la testa
lamentandosi del 'lavoro'
della maga e la vide, cambiando espressione da teso a scioccato,
sparire
nell'acqua. Di lei vedeva solo qualche ciocca di capelli
"Lina.....???? TI avevo detto......oh, ho no
aspetta......LIna....eheh....non
intendevo questo però.........."
portandosi una mano sulla bocca reprimendo dei gemiti
"Lina...ah.......per favore....l osai che preferisco evit.....oh....ora
basta dai altrimenti poi è peggio....."
supplicandola, mentr e ocn le mani nell'acqua tentavs di farla uscire
Ma il bussar e alla porta lo fece sobbalzare mentre un gemito
echeggiò per la
stanza da bagno, la maga si sollevò dall'acqua
"Gourry, ma cosa...."
"Lina, accidenti, hanno bussato....non posso andare ad aprire....."
ancora mezzo eccitato per prima
"Ah.....eheh......"
la maga ridacchiò guardando la sua faccia rossa e i l
respiro affannoso
"Scusa....."
gli disse per uscire dall'acqua e andare ad aprire, coprendosi con l'accappatoio mentre i capelli erano bagnati, colando a terra
Corse alla porta, una cameriera di mezz’ età aveva
portato un grosso vassoio e
lo posò sul letto, uscendo pochi minuti dopo. La maga
sbuffò per l'arrivo
improvviso della donna e alzò i coperchi lucenti per vedere
cosa aveva portato.
Poi con la coda nell'occhio, vide il suo compagno con l'asciugamano che
si
avvicinava, tenendo in mano un altro asciugamano raggomitolato a
'coprire'
qualcosa
Una grossa risata fece piegare in due la maga che si buttò
poi sul letto affianco
il grosso vassoio
"LIna, non ridere, è colpa tua.....uff"
sedendosi sulla sponda del letto dandole le spalle
"Te lo avevo detto di non provocarmi....sei tremenda....."
facendole una faccia però divertita della cosa
Si portò poi a fianco a lei e si distese sulla schiena
a guardare con lei
il soffitto, mentre, con il vassoio fra loro, smangiucchiavano frutta e
dolci
"Adoro questi momenti....:"
disse lei pacatamente
"Si......come da tua madre....."
in tono canzonatorio
Lei si alzò di scatto a sedere, lo fissò
contrariata e si buttò di nuovo sul
letto dandogli le spalle. Lui rise portandosi la mano alla fronte,
allungò
l'altra mano verso la sua schiena e disse
"Andiamo.....non mi hai ancora perdonato per quello????????? E inoltre
perchè hai mentito ad Ameria????"
"NOn lo so.....cioè non l o so per averti perdonato....e per
Ameria...non
le ho mentito.....ho evitato solo di dirle di te e di me...... "
"Lina dai...ammettilo però che è stat a una scena
divertente.....da tua
madre...."
"Oh, si certo...mi avevi detto che era tutto apposto e che sarebbe
stato
bello......"
"Infatti....lo sarebbe stato....."
"Appunto....uffa Gourry, mia madre...."
disse voltandosi verso di lui
"Lina, che posso farci???? NOn è colpa mia
se.............tua
madre............è piombata in camera mentre
stavo............
facendo..............in realtà volevo fare........quello che
stavi facendo a me
poco fa...." arrossendo mentre balbetta "E'
da reputare a me la sua entrata
improvvisa senza bussare mentre io ti avevo appena tolto la fascia
copriseno,
per poi continuare con i pantaloni????...bè....Non era
proprio a suo agio
quando ha mugolato un "scusate", ed è uscita dando un'ultima
occhiata
dentro alla stanza del tipo ‘ma ho visto bene?’.
AAHHHAAHH....siamo
rimasti come stupidi a fissare la porta per no n so quanto, ancora io
con la
tua fascia in una mano, i pantaloni che stavo tirando con l'altra...."
"Oh, si...e io con i seni di fuori sotto di te....."
facendo il broncio
"Dai.....non farmi il broncio...se ti prometto che mi faccio
perdonare....????"
"vediamo......"
ridendo mentre gli offre uno spicchio di arancia
Ameria intanto, con Raudy in braccio, si appresta ad andare in giardino.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Lina & Gourry special ***
futuro, special
Questo è un
capitolo special, solo Lina e Gourry, che avevo scritto prima del
capitolo precedente ma che, scusate, non avevo isnerito poi nel pezzo
finale. Visto che già in tanti avevate letto il precedente,
lo inserisco come speciale, che collega il precedente con il prossimo
che posterò. Chiedo ancora scusa ma, lavorando ai capitoli
della fic 'il nodo di pasqua' per cambiar eil tmepo,a vevo scordato
quell'appunto....non mi andava di metterlo per il prossimo, essendo
incentrato sugli altri personaggi nella bozza che ho pronta. Quindi,
ecco lo special....
********************************************************************
"Sono
veramente felice di avere finalmente tempo per
noi......"
"Ah si...???"
ridacchiando al ragazzo
"Cosa cè...quando mi guardi così, so per certo
che vuoi
qualcosa...."
Lei non rispose, allungò la mano sul vassoio in cerca di
qualcosa e afferrò una
rondella di banana che portò alla bocca , mentre lui si
sistemava vicino a lei.
Le prese la mano e avvicinando le dita alla bocca, le baciò
lievemente,
sentendo il sapore dolciastro del frutto di prima. Lei sorrise
compiaciuta, si
sentiva semplicemente leggera, senz a pensieri e senza neinte'altro che
loro
due. Lui invece si chiedeva come poteva essere così
sfacciata prima, con lui,
da soli, quando solitamente era sempre stata pudica in certe cose.
Però sapeva
per certo una cosa, lei era imprevedibile e in un certo senso 'pazza',
ossia, quando
qualcosa le andava di farla, la faceva. Senza ripensamenti, con il
sorriso
sulle labbra. E amava questo suo lato impavido, a volte senza freni.
SOlo, si
immaginava la scena contraria...cosa avrebbe fatto???
GOurry prese dal vassoio uno spicchio di arancio bello grande, lo
avvicinò alle
labbra di lei che gli diede un morso, mangiando poi il resto che
gocciolava
sulle dita. Una goccia, finì sull'incavo del mento
di lei, scese con le
labbra a succhiarlo delicatamente scatenando l'ilarità della
maga.
Adoravano i mometi in cui, soli, potevano usare il cibo per piccoli
giochini,
gustando la reciproca compagnia e la vivace voglia dell'altro che
avevano
dentro di se. Erano istanti, attimi, piccoli squarci di tempo
che si
ritagliavano fra le piccola mura di una stanza dove, insieme, creavano
un mondo
a sè, tutto loro e solo loro, assaporando felicemente quello
che sempre avevano
voluto e mai realizzato.
Lina allungò la mano verso il piatto delle paste ma rimase
sorpresa quando,
sporcatasi la mano con la panna di un bignè che aveva per
sbaglio scoperchiato,
aveva sentito la freschezza della crema sulla pelle calda. Fu una
sensazione
divertente, prese un dito sporco e lo portò alla bocca,
succhiando la punta e
poi leccando il resto, mentre con l'altra mano tamburellava con
l'indice la
bocca del ragazzo. Senza un perchè, le venivano spontanei
certi gesti, voleva
semplicemente che la sua bocca si avvicinasse alla sua e, senza parole,
gli
stava dando carta bianca.
Un semplice gesto, tra loro, neinte altro.
Lui però nonostante la chiara indicazione, si
sollevò sul gomito destro per
reggersi sul materasso e con il sinistro, andò a cercare sul
vassoio vicino la
maga, quella fragola intinta nel cioccolato che aveva adocchiato prima.
La pres
e per il picciolo, facendola roteare fra le dita davanti il viso della
maga,
sorridendo. Lei si sollevò con la testa per raggiungere il
frutto rosso e
succoso ma, a dispetto della sua intuizione, lui gli diede un morso
togliendo
la parte affogata nel cioccolato, per porgerle poi il restando pezzo,
di solo
frutto. Lei all'inizio fece finta di rifiutarlo ma poi, posando la sua
mano su
quella di lui, portò la fragola rimasta in bocca,
assaporandone il sapore
zuccherino. Fu allora che Gourry lasciò cadere il picciolo e
le prese il volto,
per baciarla con passione. Un'ondata di piacere li travolse, trovandosi
a
percepire il sapore che la bocca dell'altro portava nella propria,
fondendo lo
zucchero del frutto con il leggero amaro del cioccolato. Fu un bacio
caldo e
lungo, dolce e forte insieme.
Quando si staccarono ansimando, lui passò la mano sul suo
ginocchio, tornando a
guardarla negli occhi. Piccole perle di sudore brillavano sulla sua
pelle
mentre lo guardava ridacchiando.
Delicatamente, usò le dita della mano per risalire verso la
coscia, scostando
piano piano l'accappatoio che scivolava verso i fianchi, scoprendo il
corpo
della maga. Avvicinò il viso a quello di lei, ma non la
baciò, semplicemente
lasciò che le guance, il naso, la fronte, le labbra, il
mento, incontrassero il
volto della ragazza, che iniziò a fare altrettanto. Era una
cosa strana, ma
avevano scoperto che ogni parte del corpo poteva sentire, percepire,
avvertire
e cogliere sensazioni solo a contatto con la pelle dell'altro. Quando
Gourry scese
verso il collo, mordicchiandoglielo, la sua mano aveva risalito la
coscia,
vagato lievemente sul pube per trovarsi uslla pancia, sotto la cintura,
lievemente attorcigliata. Sorrise quando lei inarcò la
schiena sentendo sul suo
petto la lingua del compagno che le segnava con la saliva sei
disegni
astratti, lasciandole sulla pelle una sensazione di fresco brivido con
l'aria.
Lui amava questo, lo scoprire senz a fretta se stessi e l'altro. NOn
che il
'giochino' di lei nella vasca non gli fosse piaciuto, semplicemente lo
trovava
precipitoso. E poi sapeva che lei adorava stupirlo, glielo aveva fatto
capire
varie volte anche se non era stata così esplicita.
Ma dopo mesi senza
baciarsi o avvicinarsi, come avevano iniziato a fare prima di ricevere
il bambino
come incarico, erano carichi di 'voglie'. NOn erano portati per andare al
'sodo' ma
adoravano da impazzire le sere di giochi, come in quel momento. Per il
resto,
avrebbero avuto tutto il tempo, la pensavano allo stesso modo.
Ormai su di giri, Lina non si rese conto che con la mano lui aveva
slacciato da
sotto la cintura, che era sciolta sul materasso, mentre l'accappatoio
scivolava
impercettibilmente sulla pelle, ricadendo lentamente ai lati. Il suo
corpo
venne dopo poco denudato, mostrando la carne bianca e soda. Senza
toglierla,
lui lasciò che la mano vagasse per il suo corpo, sentendo
sotto le dita la sua
eccitazione e il battito del cuore. Nel momento in cui lei, presa dalla
frenesia, posò la mano su quella di lui per condurlo su un
seno, alzando la
test a per baciarlo, un forte tonfo alla porta li colse di sorpresa.
Come svegliandosi
da un sogno, entrambi si fissarono, rossi, sudati, eccitati. E la voce
di
Zelgadis li convinse che la prossima mossa era tornare,
definitivamente, alla
realtà.
"NIente, non cè verso..."
bofonchio Gourry adirato, alzandosi dal letto
Si sistemò l'accappatoio alla vita, che aveva scostato prima
pensando di
passare un'oretta buona con lei, e nascondendo quella che era la sua
eccitazione si avvicinò a falcate alla porta del bagno.
odiava quando le cose non andavano come voleva lui
"VAi tu, che non penso di potermi far vedere....sopratutto da
lui...."
con sguardo rammaricato
Lina sospirò, tentò di coprirsi e accortasi del
suo 'stato' poco presentabile
dato dai minuti prima, diede una ravvivata ai capelli, si
asciugò con un
asciugamano il sudore dal viso e chiuse la cintura, stringendola bene.
Sentiva
il seno turgido, e una voglia matta di correre in bagno dal compagno,
ancora con
l'elettricà sensazione addosso, ma respirò
profondamente e aprì la porta.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** MAttino al palazzo e... ***
ch 20
Ameria
scese i pochi gradini che dal palazzo portavano
al giardino. Si incamminò verso un piccolo parco con
altalene, panchine,
giostrine. FIn da bambina, erano i suoi compagni di gioco,
svago, che sopperivano
la mancanza di una madre e poi di una sorella, dopo la fuga della
stessa. Aveva
sofferto, Ameria, per la mancanza di una figura femminile in quegli
anni,
successivi all'omicidio che la rese orfana. Fortunatamente, suo padre,
il Principe
Philionell l'amava così tanto da cercare, come poteva, di
non farle mancare
almeno una figura nella sua vita. Ma er a cresciuta comunque felice, l
a ragazza,
al fianco di quel padre buono e affettuoso anche se dall'aspetto duro e
burbero.
LA stagione primaverile, i fiori in sboccio, gli odori portati dal
vento
rendevano quell'angolo del giardino un vero paradiso e si chiedeva come
mai,
senza alcun motivo, non vi si recava da tempo.
Raudy, in braccio a lei, non faceva altro che cercare di acchiappare
ogni
fiore, foglia, farfalla a cui si avvicinavano costringendo AMeria a
movimenti
acrobatici per non farlo volare giù, rischiando di perderlo
dalla presa. Era
vispo, molto vispo e sopratutto non aveva la minima paura di
ciò che lo
circondava e lei trovava la cosa buffa. GLi ricordava una certa
maga...pura energia e pronta a incendiarsi quando qualcosa la
interessava. SI chiedeva se in tre mesi, lei fosse
riuscita, forse indirettamente, a influenzare il bambino. Sicuramente,
pensò,
anche con lui in affido, non si sarà risparmiata sulla
caccia ai briganti e soliti
passatempi che lei adorava affianco a Gourry. CHe lui abbia visto i
suoi amici
e i loro modi di vivere e fare, adattandosene?
Arrivati alla zona dei giochi lo fece scendere
"Su Raudy, Lina e Gourry devono riposarsi un pò,
così noi due adesso
passiamo un paio d'orette qui a giocare....che dici????"
"Si...Zà Mè....Si....."
gridò tutto eccitato
Il bambino corse sull'altalena, seguito dalla principessa e
cercò con la
gambetta si salire sul sedile. Rimase però con il piede
poggiato sul legno ma
senza riuscire a mettersi seduto. Più tentava e
più rimaneva a fare una
spaccata per aria. La principessa lo trovava buffo, era divertente
vedere
quanta tenacia metteva nel fare le cose, non si arrendeva. Quando si
arrabbiò,
prese il sedile per le mani e lo spinse lontano, urlando
"brutto, brutto....."
Ameria, cercava di trattenersi ma lo vedeva come un bambino brioso,
sorridente e dolce se a
suo agio ma anche spigliato, testardo, caparbio e sopratutto non aveva
timori
delle persone e, ancora, non capiva la differenza fra ciò
che si può fare e
cosa no.....no forse, ragionando, capiva, ma per carattere era portato
a
ottenre ciò che voleva.
"Raudy, potevi chiedermi di farti salire no? NOn prendertela con
l'altalena....."
chinandosi verso di lui accarezzandogli i capelli
"NO...voio salire io....."
facendo il broncio
La principessa lo prese in braccio e lo fece sedere sull'altena,
iniziando a
spingerlo. Bastò poco, da arrabbiato
diventò sorridente, tanto che
contagiò la principessa che iniziò a ridere con
lui
"Ma guarda, la piccola peste si è calmata????"
disse Zel avvicinandosi
"AH sei tu......."
gli sorrise la principessa mentre un largo sorriso le compariva in volto
"Si...sono stato a trovare Lina e GOurry pensando di trovarti ancora da
loro.....tu...non hai notato niente???"
"A cosa ti riferisci Zel??"
"MAh non l oso, Lina sembrava parecchio nervosa......"
"NOn mi pare che lo fosse poco fa....forse pensava che le stessi
riportando Raudy....."
ridacchiando
"conoscendola, potrebbe essere.........però..........no,
sembrava quasi
infastidita.........era in accappatoio e mi è sembrato
che...non so, fosse
scocciata....."
"Zel, conosci Lina. Magari aveva chissa quale idea, progetto...e tu
l'hai
disturbata...o forse Gourry ha detto una sua frase....solita frase....."
ripensando ai discorsi che usciva un pò per prenderla in
giro, un pò perchè non
era tipo da mentire sulle cose
"AH già, Gourry. probabilmente era lui in bagno...ho sentito
un tonfo come
di qualcosa buttato a terra.....Lina si è voltata e ha
cambiato
espressione...."
"Sicuramente gli sarà caduto qualcosa......"
"Non l oso, sentivo mormorare......che avessero litigato???"
mentre si grattava il mento
"Sbaglio o ti lamenti sempre riguardo la mia intromissione nei fatti
della
gente??? Mi stupisci......"
"NOn iniziare, mi è sembrato strano da Lina....e poi non
posso farci
nulla, ho l'udito sensibile..."
"Ah...ok, allora quando sarò in camera mia starò
attenta....visto il tuo
super udito...."
La chimera arrossì vistosamente, iniziando a balbettare
"AMelia, ma cosa....cè un bambino...."
"nel caso potrei parlare ad alta voce...."
prendendolo in giro
"Ah....ah, ok....:"
"Perchè, tu cosa avevi capito"
"Nulla, che avevo capito...."
Ameria diede un altra spinta al bambino, poi si avvicinò a
lui
"COme hai detto, cè un bambino....."
andandosi a sedere sulla panchine di marmo, di fronte a loro
A-AMeria.....spero che non avrai parlato con Lina....."
seguendola
"Secondo te, con lei, uscivo un discorso simile????" E poi, se lo
sapeva, ti avrebbe guardato come sai tu...no n certo infastidita....."
posando la mano accanto a lei, dicendogli di sedersi
"Su questo....puoi giurarci...."
ammettendo la cosa
"E tuo padre??"
le
chiese
"Ah...cosa...."
cercando di no n capire
"Lo sai, sa nulla??"
"Certo che no, sai come è apprensivo....."
"Si lo so.....non me lo ricordare......"
"Ecco, a proposito di questo....."
"Ah tranquilla, devo ringraziare quell'avventura con Lina alla caccia
di
un drago, se adesso riesco a stare dentro l'acqua di una vasca da bagno
per molto tempo,
aspettando che tuo padre finisca di darti il salutu della
buona notte.....uff era l'unico posto che aevo trovato, escludendo
sotto il letto, visto che l'ultima volta per il suo 'dolce' peso mi ha
quasi sbriciolato...."
"Ecco, si.....è una cosa che fa sempre.....quella saluto
della buonanotte"
arrossendo
"Si, potevo dirmelo prima però, perchè sai....le
cameriere mi hanno
guardato male, quando, il giorno dopo, profumavo ancora di bagnoschiuma
al
borotalco....."
"lo os....scusa....."
"Però....è una cosa da mettere in conto,
vero...???"
divenendo di colpo sfiduciato, considerato i problemi
"Zel, vediamo come vanno le cos e con mio padre....sopratutto ora che
è
successo questo..."
posando una mano su quella di lui
"Ameria, io.....ok......senti, tu non sei preoccupata per il
contenuto...della lettera...???"
"IO...un pò ma non come te......"
cercando di farlo sorridere
"Posso chiedermi come mai, una lettera che Lina può leggere,
viene consegnata
a te??? Dicendo poi che avverrà una distruzione catastrofica
del tuo regno???"
"Poso capire, ma come Lina ha detto, non cè bisgono di
un'apprensione
esagerata....dai, goditi questi momenti come facevo io con il piccolo
Raudy...."
indicando verso il bambino
MA il suo dito mostrò un bel nulla, perchè Raudy
era sparito. La ragazza si
alzò di scatto, si guardò intorno e poi presa
dalla paura, prese Zel per il
colletto
"Oh Lon, Zel..LIna mi arrostirà con una fireball...."
"Calmati, sarà in giro...andiamo...."
I due iniziarono le ricerche, lo chiamarono ma invano. Dovettero per
una buona
mezz'ora, utilizzare il ray wing, alla fine Zel ebbe un'idea
"AMeria e se.....fors e conosco un luogo dove trovarlo????"
"Si e dove...non credo che sia tornato da Lina....."
"NO, però se
ha è preso i loro
vizi......"
"E dove potrebbe essere...a divertirsi con i banditi??? A rubare???"
"Vieni con me....."
Tornarono a palazzo, Zel era in test a mentre Ameria per le scarpe, lo
seguiva
a ruota saltellando per stargli dietro. Arrivarono nel luogo dove, per
la
chimera, poteva trovare un bambino di due anni che aveva avuto
a che fare
per tre mesi con la coppia di amici che erano ospiti in quel momento.
Arrivò
alla porta e la spalancò
"Mia principessa, vediamo che la peste è qui......"
mostrando un pò di disprezzo per il bambino, non sapeva
perchè ma non gli stava
simpatico
Entrarono in quella che era la cucina, dove veniva preparato
il pranzo.
Ameria rimase un pò stupita della cosa, non poteva essere
come diceva lui, non
era figlio dei loro amici, non poteva per lei, avere la stessa
'predisposizione' genetica.....
Un gruppo di cuoche e cuochi reali era radunato in un angolo della
cucina, tra
risate e brusii. Si avvicinarono e il capo cuoco Dubail, si
voltò 3e li accolse
"Mia principessa, mio carissimo consigliere, come mai nelle cucine
quest'oggi....."
con fare da perfetto leccapiedi
"Ecco, noi stiamo cercando un bambino.....se lo ha visto...."
"Se l'ho visto??? per Dio, questo bambino è una cosa
strepitosa....venite...."
facendosi seguire
Il gruppo si divise, mostrando alla fine a un tavolo, il bambino seduto
davanti
a quella che sembrava una tavolata per tre persone, dove con
la
forchetta, assaggiava ogni pietanza postagli davanti. La
chimera e la
principessa lo guardarono schioccati e sorpresi
"Questo bambino, miei signori, è un autentico....un.....oh,
non ho parole
per descrivere le poche persone che mangiano tutto il mio menu senza
modifiche
o senza storcere il naso per gli abbinamenti. Guardate, mangia tutto
con gusto,
apprezza ogni piatto ...."
mentre Raudy prendeva con la forchetta un pezzo di salsiccia grossa e
le dava
un morso soddisfatto
Zel e Ame si guardarono sconvolti, increduli e sbigottiti.....Era
incredibile
ma vero, aveva preso il lroo stesso passatempo.
"Chissà perchè non mi stupisce...."
disse Zel
"Raudy... hai finito vero...??? Perchè sarebbe ora di andare
da Lina e
GOurry...."
chiese Ameria al bambino, ormai sentendo la fame passare per la
montagna di piatti
che stava pulendo
"No, dolce......voio dolce...."
agitando la forchetta in aria mentre agguantava una fetta di polpettone
ripieno
di verdure con un’altra
"Avremo alcuni giorni di totale divertimento...!!!"
disse disgustata la chimera uscendo dalla cucina
Oh,
SIIIII!!! Lui, sarà mi ospite in questa
cucina….per me è
una immensa gioia averlo qui….mio carissimo bimbetto che
mangia felice i miei
piatti…come io li ho ideati….”
Disse
il cuoco correndo felice fra i fornelli
“Allora,
meglio che prepari due altri posti….visto che
dovrai fare i conti anche con i suoi geniori a tempo
determinato…..”
“Anche
loro buongustai….”
“No,
anche loro peggio degli orchi affamati….dove passano
non esiste più nulla…..”
Urlò
Zel dal corridoio, preparando a giorni di pazzia totale
Intanto, in un luogo imprecisato, in una stupenda tenuta, un giovane
ragazzo
camminava spedito verso una stanza, aprendo la porta dopo aver bussato
"Signorina Chesy....."
entrando nella stanza con una certa urgenza
"AH sei qui, allora come è andata?? L'hai trovata???"
"Ehm, no quella vestale non l'ho trovata...."
cercando di scusarsi con i gesti
"Ma...dovè il bambino....."
"NOn si preoccupi, è al sicuro, me ne sono occupato io
personalmente....."
"Come sarebbe che te ne sei occupato....quella creatura dove
è
fiinta....."
"Il bambino sta bene, stia calma. 'E' in mano alle sole persone capaci
di
prendersene cura. MI creda. Abbiamo invece una questione urgente...i
padroni....."
mostrandosi estremamente preoccupato alla donna dinnanzi a lui
"Loro...sono ancora..in quella stanza???"
"Si, ho portato il bambino da loro affinchè potesse
vederli....e ora è con
coloro che sapranno curarlo. Io...non l'ho trovata signorina, non ce
l'ho fatta
ancora...."
"Ragazzo, ormai per me sei uno di famiglia e quindi sarò
franco con te. I
signori sono stati e sono ancora, le persone a cui darei
anche la mia
vita, pur di salvarli. Quella donna è l’unica che
può aiutarli, trovala.....o
rischieranno di non poter tornare e abbracciare il figlio per molto
tempo.....o
magari mai…."
avvicinadosi verso una scrivania
"Ti consegno una cosa che apparteneva alla nostra signora, che mi ha
lasciato. Era da utilizzare in casi di necessità ed urgenza
e questo
supera......quei casi. QUindi, troverai forse qualcosa qui, per
rintracciarla..."
consegnandogli una piccola agendina
"qui troverai le persone che, prima che tu venissi qui, e dopo,
venivano a
trovarla ed erano suoi colleghi di lavoro....e
amici…..quando lei ovviamente
non iniziava con la sua.....autoesaltazione......a fare da
sola….."
Alzando
gli occhi al cielo rassegnata
"Si, lo so......ne so qualcosa....."
ridendo, intuendo a cosa si riferisse la donna
"Inoltre, quando venivano qui..erano davvero....assurdi...e dico tutti
però...."
rabbrividendo al ricordo
"Non li ho mai incontrati tutti, ma se dice così...."
"Fidati, quando fanno feste e cene....e sono tutti qui..meglio
scappare.....te lo dice la governante di questa tenuta da ben tre anni
e ti
posso assicurare che, visto come si vive qui….ho appreso
così tanto dai Signori
hce in 100 anni di vita da un’altra parte…..qui o
ti ci abitui o te ne vai…."
ridendo
“Si
ricorda per caso che lavoro anche io qui….e che rispetto
a lei sono a più stretto contatto con
loro….”
“Lo
so…..però non sei tu che manda avanti questo
posto qando
non ci sono….e soprattutto deve occuparsi di banchetti e
feste quando vengono
quei…pardon mia Signora, se fosse qui non so che direbbe
ma…..pazzi scatenati
che lei e il Signore considerano famiglia….”
“Bè,
lei si definisce pazza scatenata…magari con parole
diverse, dicendo che è la migliore del mondo….ma
si definisce proprio così….”
“Meno
male……all’inizio volevo fare le
valigie, poi ti ci abitui….
se riesci a capirli e prendere i giusti ritmi come i
loro…..come per me….alla
fine arrivi anche a chiederti quando
torneranno……sai, mi mancano….non
è da me
ragazzo ma…….vorrei sentire di nuovo le loro
risate e la confusione che
sapevano fare quei tre…..”
Lasciandosi
andare a ricordi
"Signorina....riuscirò ad aiutar ei padroni, lo giuro.
Adesso, seguirò le
indicazioni di questa agenda e cercherò di fare del mio
meglio...."
facendo un inchino, apprestandosi ad uscire
"Aspetta...." inseguendolo "per favore stai attento.....usa la
magia con moderazione, ricordati che potrebbero esserci sempre problemi
a cui
dovrai trovare soluzione e....ricordati che i nostri Signori hanno
lottato per
risolvere la situazione e l o fanno ancora.....e che...non per incolpar
e nessuno
ma....è stata la nostra Signora, per il suo lavoro, a
portare involontariamente
questo.....se rifiutava la sua carica, adesso sarebbe qui con suo
figlio...."
"Signorina, la prego.....lei è stata costretta....non poteva
rifiutarsi.....arrivederci.."
uscendo di corsa dalla stanza
"Ricordati però non sei capace di arrivare al suo
livello.....per favore
non rischiare inutilmente......o Lei potrebbe tornare costringendo
anche te,
senza esperienza rispetto alla Signora, a lavorare al suo servizio......"
Giunto all'esterno della tenuta, alzò gli occhi al cielo
nero e tetro, più
oscuro del nulla e si chiese se sarebbe riuscito a rivedere il blu del
cielo.
Osservò l'agenda, sospirò e guardò
davanti a se
"Ci riuscirò....vi libererò...mia Signora....."
castando un ray wing
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** Comparsa..... ***
futuro 5
Scusate
il ritardo nel psotare i capitoli, ma purtroppo ieri non sono riuscita
ad entrare. Telsette, se riesco staser aa leggere almeno una fic trovi
il mio commento^^ A tutti coloroi che seguono le mie fic, abbiate
pasienza per 'il nodo di Pasqua', essendo i capitoli clou, voglio
prepararli bene. E ricordate la fic nuova che ho postato l'altro giorno 'A
night not to forget' e la sua
versione 'normal' One
night unexpected'. per ora ho
abbozzato altre fic che mi vengono in mente, ma devo sistemarle, quindi
abbiate pazienza^^
"Gooourrryyyyyy......."
miagolava quasi Lina, dietro la porta del bagno dove il compagno era
rinchiuso
"oh, andiamo, Zel è andato viaaaaaaaaa......"
bussando gentilmente
Da dietro la porta non vi era risposta e si chiese se entrare
forzatamente
oppure lasciarlo solo. Lei si sentiva in colpa, avrebbe potuto non
aprire, non
rispondere e rimanere con lui . La quiete sarebbe durata poco, presto
Ameria
avrebbe riportato Raudy e lei e il compagno non avrebbero potuto avere
più
tempo per stare da soli. Decise di tentare ancora a chiamarlo
"Gourry, è l'ultima vota....o butto giù la porta
anche a costo di
ripagarla....."
poggiando la fronte alla porta
Nuovamente silenzio, stava iniziando a innervosirsi, era snervante
sapere che
lui fosse arrabbiato senz parlarle, anche se non era stata lei a farlo
alterare. Ma ormai lo conosceva bene, quando si arrabbiava, era
difficile
parlargli. Fortunatamente per il suo carattere, era difficile vederlo
di
malumore e lei si chiedeva se cèra un modo per fargli
passare il broncio.
Iniziò a rimuginare su cibo, massaggi, qualche bacio, poi
però un rumore la
portò a posare l'orecchio sul legno della porta per sentire
dentro la stanza. E
una voce dall'interno la fece sussultare
"Lina, entra......."
disse il ragazzo
Lei sospirò sfoggiando un sorriso compiaciuto, chiudeva la
porta dietro di sé,
cantilenando un maliziosissimo
"Goooourrryyyyyy......."
Ameria e Zel intanto, portato via il bambino dalle cucine, iniziarono a
discutere sul da farsi della lettera, mentre passeggiavano senza meta
per il
palazzo
"Dunque, vuoi lasciare
tutto in
mano a Lina?"
"Si, Zel....sono sicura che lei possa trovarlo...è un mago,
utilizza la
magia nera, conosce i codici della gilda di Zephilia e utilizza
talismani
uguali a quelli suoi. Se non può lei...."
tenendo in braccio il bambino
"Non ti sei chiesta....se.....magari on è dentro questa
storia????"
disse freddamente la chimera
LEi si voltò, fermandosi. Non poteva credere a
ciò che stava sentendo, duqneue
i suoi timori e l'interrogatorio alla'mica erano per questo? Lui temeva
che
Lina potesse essere un elmento del puzzle?
"Zel, spero che tu stia scherzando.....Lina...non puoi dire
così..."
mostrandogli il suo disappunto
"E cosa dovrei pensare??? E se...la lettera fosse per lei? Se
è
lei...."
"Questo lo scoprirà lei, non farmelo dire
più...mi hai deluso...."
tornando a camminare
"Ame, per favore....è normale fare congetture no?"
"m a non sui nostri amici....LIna è Lina, non centra nulla
con questa situazione, ne sono
sicura....."
"Lo spero Ameria...."
la chimera sperava che la maga non avesse qualche strano legame con l a
faccenda,
tutto sembrava però ruotare attorno a lei. Osservava la
principessa al suo
fianco, con il bambino che lo fissava ridendo a l solito. Si chiese
come mai
qualcuno avesse affidato a quei due un bambino, come potesse essere
simile a
loro quasi nell'aspetto e molto nei modi di fare. Anche Ameria
però, ripensando
ai periodi di viaggio con gli amici, aveva preso alcune loro abitudini,
come
litigare un pò per il cibo, fare tardi davanti il fuoco e
lanciarsi in
avventure assurde. Immaginarsi un bambino di due anni!
Ameria alla fine, pareva essersi tranquillizzata, si voltò
verso la chimera e
disse
"Cosa ne dici, invitiamo quei due a pranzo?"
"Per vedere cibo e piatti volare per aria????"
disgustandosi per le ultime volte
"A me fanno ridere, alla fine sono comici...."
sorridendo
"Se lo dici tu...."
poco convinto del 'comici'
"E poi stavo pensando, visto che no ci vediamo da tempo....se invitiamo
neanche
gli altri?? Intendo Sylphil, Martina e Zangluss, Philia con il
piccolino,
poi....."
"Alt, AMe.....cosa vuoi fare.....distruggere questo posto??? Martina e
Lina sono come cane e gatto.....quella peste di vargarv poi devi
tenerlo legato
altrimenti scappa come le altre volte...l'ultima volta era in cima al
campanile
e no voleva venire giù perchè non gli avevano
dato quella papera, vera, con cui
giocare...."
"Si lo so ma.....ogni anno prepariamo qualcosa, quest'anno invece non
abbiamo
fatto neanche una cena....Lina e GOurry ne saranno felici vedrai..."
impazzendo di gioia
"Siiiii, felici!!! Gourry per Syplhil...moltissimo....l'ultima volta ha
dovuto rinchiudere la sacerdotessa dentro il ripostiglio in cucina
perchè Lina
era in giro visto che la ragazza voleva parlare con lui in privato,
temeva che la maga potesse pensare chissà
cosa....così ho capito, poi come è andata non l
oso.....Lina
intanto doveva tenere tranquillo Zangluss, che al suo solito cercava
GOurry per
la sfida annuale.....poi no parliamo di Martina, che hai dovuto farle
uno sleeping
perchè stava architettando al suo solito un modo per fare a
Lina uno scherzo....lasciando
stare tutti gli altri e cosa accade ogni volta.....:"
La chimera era sul punto di scoppiare, ogni anno da quando tre anni
prima,
avevano sconfitto la stella nera, si riunivano tutti quanti per un
giorno
insieme. E lui doveva prendere una confezione di tranquillanti no n per
dormire, visto che a lui non facevano sonnolenza, ma solo per calmarsi
della
confusione e aria di assoluta pazzia che regnava in quei tre giorni di
pernottamento di tutti, al palazzo. E al solito, dove cèra
Lina, cèra....
"Zel, io mi sno divertita...."
fermandosi ad una porta
"Siamo arrivati...."
disse lui sconsolato
"ANdiamo, il bambino torna con loro e noi andiamo a
sistremare tutto
per il pranzo...."
bussando alla porta
"Lina, sono Ameria....ti ho riportato Raudy....."
Da dentro la stanza si sentivano bisbigli e rumori vari. Zel
appoggiò la mano
sulla spalla di Ameria
"Forse...è meglio venire più tardi..."
balbettando, mentre leggermente diventava rosso
"Ma no ZEl...."
ma la principessa venne bloccata dalla porta aprirsi
Lina si presentò con l'accappatoio, sorridente e allegra in
viso.
Spalancò la porta, da dove si vedeva Gourry seduto
sulla sponda del letto
intendo a lucidare la spada.
"Ma guarda....vi siete divertiti???"
disse con un sorriso a 52 denti e abbracciando raggiante Ameria
"Si Lina....siamo stati in giardino....."
dille Ameria, evitando la parte 'dopo'
Lina prese il bambino dalle braccia dell'amica e s e lo
portò dentro. GOurry
salutò i due amici davanti la porta, mostrandosi anche lui
allegro e
tranquillo. Ameria si avvicinò alla chimera
"Zel, ma dove li hai visti nervosi???"
"Eppure ti dico di si....."
Lina posò il bambino sul letto e poi tornò dagli
amici
"Allora ragazzi, grazie mille per averlo tenuto un pò. Con
lui, fare un
bagno 'normale' è difficile....."
"Ma no Lina, quando vuoi...a proposito, a pranzo sarete con me nella
sala
banchetti...avremo tante cose da dirci su questi mesi....."
"Ovviamente, AMe. Grazie mille per averci dato la camera....."
Si salutarono, Lina chiuse la porta e Ame e Zel scesero verso le cucine
per
dare disposizioni. La chimera iniziò un discorso
"Secondo te....quei due....stanno...."
"Dici insieme?? Non lo so, tu da cosa lo deduci???"
"Dal fatto che prima, quando sono venuto a cercar te, lei era nervosa e
scocciata, mentre ora era.....come posso dire.....appagata???"
"Io lo spero però....Zel, non credo che Lina sia una ragazza
da lasciarsi
andare sapendo che...chiunque può bussare alla tua porta..."
"Guarda cambiamo discorso...è meglio....senti, per quel
discorso sul
'giorno' tra amici....sei davvero sicura??"
tradendo un pò di nervosismo
"Si Zel....più tardi manderò le lettere di
invito......"
La chimera guardò verso il cielo.....
Alle ore 13:00 del pomeriggio, Lina e GOurry si stavano sistemando per
scendere
nella sala dei banchetti. Erano eccitati, immaginavano le prelibatezze
preparate per loro e la maga stava controllando che tutto fosse
apposto. Per l'occasione,
avevano deciso di cambiare abiti e far lavare quelli da viaggio. Lina
indossò
una maglietta nera a maniche corte e collo alto, pantaloni neri, una
cintura a doppio
giro nera con decorazioni dorate e un copriseno blu scuro che si
intrecciava al
collo. I guanti e gli stivali erano blu scuri, i primi fino a
metà avambraccio,
i secondi fino al ginocchio con un tacchetto di sei centimetri. Una
collana di
anelli intrecciati, sopra il copriseno, adornava il tutto. Gourry
invece
indòssò un completo verde scuro, maglia larga e
piantoni, con stivali e guanti.
Li tenevano per pranzi con Ameria a palazzo e adoravano molto quella
mise. Il
bambino invece fu vestito con una tunica corta e pantaloni rossi,
scarpette di
pelle e un cappellino rosso tondo con un pon pon. A Lina quel cappello
faceva
ridere, lo aveva comprato perchè indosso a lui era
carinissimo. Sembrava un
bambolotto e la maga adorava metterglielo. NOn GOurry, che si arrendeva
alla
mania della compagna di spupazzarlo in tutti i sensi. Quando lei ebbe
finito di
preparalo, lo guardò compiaciuta
"AAHHHHH!!! Biscottino sei un ammoreeeee.......sei
pucciosissimooooooo"
sbaciucchiandoselo tutto
"Lina, ma guardati. Prima non lo consideravi un peso???"
Lei lo fissò, sorrise malvagiamente e si avvicinò
a lui appolpandolo contenta
"Ma tu...non adori molto certe cose....guardalo...."
fissando entrambi il bambino che stava li a giocare con il cappello
"si lo vedo...lo hai combinato davvero in maniera assurda....sarebbe
più
da Ameria questo....."
"Ma no, è così puccioso...."
"Mi chiedo...scusa se lo dico....come saresti con un figlio veramente
tuo....."
mettendosi nella difensiva
"Cosa??? NOn posso divertirmi con lui e tutti pensate chissà
cosa???"
Ma andiamo...."
tornando da Raudy, prendendolo in braccio
"Se tu odi indossare abiti....sai cosa intendo....la colpa non
è mia. Lui
invece lo adora....vero polpettone mio???"
"Pure il polpettone......"
bofonchiò Gourry ormai arresosi alla cosa, poi
però sorrise per quella maga che
amava da morire, sopratutto quando se ne usciva con modi alquanto
strani per lei
I due uscirono litigando su quanto la maga fosse ormai diventata troppo
'chioccia'
per lui, definizione che valse allo spadaccino un premio
all'impertinenza....una guancia gonfia!
Poco dopo, Lina e Gourry, con il bambino vicino a loro, attendevano
Ameria e
Zel per il pranzo. La tavola era riccamente decorata con piatti,
bicchieri e
posate di un certo pregio, cibi e contorni già presenti
davanti a loro che li
facevano sbavare dalla fame. La stanza era enorme, illuminata da grandi
vetrate
ad arco che davano verso il giardino, usavano quella sala per banchetti
tra
amici o ospiti intimi e Lina e GOurry fremevano per mettere qualcosa
sotto i
denti.
"Quando arriva Ameria??? Uffa...."
bofonchiò lei irritata
"Avrà qualche riunione...ha un ruolo lo sai, no??"
"Gourry, se dici che alle 13:30 si mangia, devi venire per mangiare...
non
puoi...."
ma qualcosa catturò l'attenzione della maga.
Dalle vetrate che davano verso il giardino, comparve una figura nera
incappucciata. La maga e lo spadaccino si guardarono, sorriseno e si
alzarono.
Intanto alcuni passi preannunciarono l'entrata di Ameria e Zel che,
notati gli
sguardi dei due amici, si voltarono anche loro, scoprendo l'uomo di
fronte a
loro. Zel con il braccio scostò Ameria dietro di se,
prendendo l'elsa della
spada. L'uomo con un gesto rapido, frantumò la finestra e
irruppe nella sala,
fermandosi a pochi passi da loro. Si vedevano solo gli occhi, di
ghiaccio,
fissi su Lina e GOurry. Nessuno di loro parlò, si mosse,
almeno finchè lui non
scostò il mantello, comparendo sotto la luce del sole che
irradiava l'ambiente.
Si presentò così, come un ragazzo sui circa
venticinque anni, biondo slavato,
con la pelle molto chiara, occhi così chiari, di un azzurro
ghiaccio,da
sembrare avere una luce prorpia, molto alto e dalla corporatura
possente e
elegante insieme. Si tolse il mantello, posandolo sull'avambraccio. Si
voltò
poi verso Zel e Ame, che lo fissarono terrorizzati.
"Dannato sei tu..."
imprecò Zel
"Oh Dio, Lina....presto attaccalo....."
urlò Ameria terrorizzata, tremando
Il ragazzo tornò a guardare Lina e GOurry, che gli
sorridevano. Quando Zel si
parò davanti a lui con la spada sguainata, Lina lo
fissò scioccata
"Zel ma che stai facendo...."
gli disse sorpresa
"Lina, lui è l'uomo do cui ti abbiamo parlato. Presto
fermiamolo....."
"Zel...ma di che parli....lui è quell o che ci ha dato Raudy
come
incarico...:"
disse lei pacatamente
La chimera la guardò come se avesse visto un fantasma,
rimase a fissarla con occhi
spalancati per qualche minuto. AMeria si intromise
"Lina am che dici....sei sicura?? Questo è l'uomo che ha
lasciato la
lettera e ha i talismani...l'ho visto...."
Alla parola 'taliasmani', Lina fissò il ragazo per bene.
Indossava un abito
parecchio costo color magenta, sembrava un abito di un consigliere per
i bordi
ricamati e la tunica corta che sembrava riportare un qualche stemma e
motivi di
una qualche carica importante, adornavano il tutto i quattro talismani
di cui
parlavano i suoi amici. Erano identici ai suoi. Si accorse che la prima
volta,
non li aveva notati essendo lui ammantato dalla test a ai piedi. RImase
interdetta, era una sorpresa veramente allucinante, lo stesso un uomo
aveva fatto
visita a lei e a Ameria.
"Chi sei...."
chiese la maga alla fine
Il ragazzo la fissò, chiuse gli occhi, poi quando anche la
chimera si
tranquillizzò, iniziò a parlare
"Il mio nome è Dararai, sono il consigliere e amministratore
di una
famiglia molto potente e importante. Quel bambino, è il
figlio dei padroni di
cui vi parlavo....."
Tutti lo fissarono perplessi, sembrava sincero ma Lina gli chiese di
continuare
"I miei padroni hanno affrontato una grave minaccia, purtroppo
però sono
bloccati in un sonno indotto per proteggerli. La persona che li ha
bloccati
dentro un campo magico è scomparsa e io la devo trovare. Se
non la trovo, loro
rimarranno per sempre dentro il palazzo della Madre....Dovevo
però prima
proteggere il bambino, e voi eravate l'unica soluzione possibile......."
"E perchè quella lettera...."
diss e la chimera, tenendo sempre la spada pronta
"Quella è una specie di profezia ecco.....un avviso di cosa
capiterà fra
circa cinque anni, che porterà il mondo
nell'oscurità. Sono stato incaricato di
farvelo avere. "
"E i talismani dove li hai trovati....."
chiese Lina
"Questi...??? Sono.....un regalo.....tempo fa me li regalarono
perchè
stavo imparando a usare la magia nera.....non sono un vero mago,
ho
semplicemente imparato da una persona a usare la magia nera e la magia
del
caos, anche se con pochi risultati.....non sono mago......"
depresso per la cosa
"COme...sarebbe..magia del caos......"
balbettò Lina con la mandibola a terra
"Si lei...la mia padrona....utilizza la magia del caos....ma no lo dite
a
nessuno.....è un segreto....sapete comè...."
ridacchiando nervosamente
"Se fossi in te non l o direi....sai, Lina odia chi è
migliore di
lei..."
disse GOurry vedendo l'alone di rabbia inondare la compagna
Il ragazzo fissò la maga e iniziò a tremare, era
letteralmente infuriata, tanto
che tutti si ripararono via per timore di qualche sfuriata al suo
solito.
Dararai dopo la paura iniziale iniziò a ridere, facendo
scioccare la ragazza.
"Se ci fosse stata la mia padrona avrebbe fatto esattamente lo
stesso.....anche lei odia essere meno di altri....certe volte
è egocentrica,
isterica, tutt'altro che modesta, un carattere insopportabile,
a volte
sadica su chi la fa infuriare....vedi il padrone....invidiosa...oh si,
irascibile, bramosa di conoscenza e lode degli altri, estremamente
intelligente
ma che la usa a suo vantaggio, solo suo....zelante, ect....lo so bene
come può
essere una grande maga e studiosa di magia....credimi...."
alzando le spalle
"Hai una grande stima verso di lei...."
"Si sbaglia, Signor Zelgadis, vede....la mia padrona è
così di carattere
però....... lei è seria, leale, riflessiva,
materialista...molto....spontanea.....è una
brava persona e su questo lo si può sentire da tutti. E'
molto considerata e
rispettata, oltre che temuta....è la maga più
potente del mondo, non
scherzo...:"
"PIU' DI MEEEEEEEE!!!!"
gli urlò Lina con gli occhi incendiari
Dararai indietreggiò con sguardo pieno di terrore, sorrise e
disse
"Lei, Lina Inverse è la maga più potente
ovvio...ma vede, da dove vengo
io.....è lei la più potente....."
cercando di imbonirla
"Ora va meglio....."
sbuffando nervosamente
"COme fai tu a conoscere il mio nome?? E cosa vuoi esattamente....."
disse Zelgadis avvicinandosi
"Voi siete molto famosi, siete amici della grande Lina Inverse.....per
il
motivo della mia venuta da voi....vi dirò solo una parte.
COme ho detto, i miei
padroni sono prigionieri di un campo energetico che li protegge,
durante un
sogno indotto da me....se la mia padrona scoprisse la cosa, per me
sarebbe
finita, lo so....." rabbrividendo "ad ogni modo, quel campo
può
essere sbloccato solo da poche persone e a come so io... solo
due....senza contare
i draghi del monte Katart che potrebbero benissimo eliminarlo......"
riflettendo fra se e se
"O forse...chi altri??? Accidenti s e fossi mi ricordassi di tutte le
lezioni della padrona.....che idiota a pensar e ad altro quando lei
parlava...."
sbattendo la testa sul tavol o davanti a se depresso
LUl piagnucolò sconfortato, cercò di
rimuginare ma senza esito. Poi si
alzò, fece un grosso respiro e disse a LIna
"Lady Lina, ho bisogno di lei. Devo trovare assolutamente una vestale o
un
drago che possa togliere quella dannata barriera, o i miei padroni
dormiranno
per sempre in quel dannato palazzo........Se dice di no giuro che mi
butto di
sotto...."
urlò alla maga cercando di apparire serio
Lina guardò alle spalle di Dararai, lo fissò
alzando un sopracciglio e
disse mettendosi le mani sui fianchi con lo sguardo sconsolato
"Ragazzo mio, tu o stai male o per te è un periodaccio....ma
ti sei
accorto hce sei entrato da un giardino????"
indicando poi le vetrate dietro di lui
Dararai si voltò, un grosso gocciolone gli spuntò
sulla testa e poi, preso in
contropiede dalla cosa, si schiarì la voce
"Ehm...si, allora diciamo che....se non mi darà una mano le
farò un
anatema per non farle venire più fame e toglierle il piacere
del
gusto.....ecco..."
ridendo come uno sclerato
"Tu sei fuori...."
disse la maga dandogli le spalle seccata
Il ragazzo si buttò a terra depresso, neanche quest aopzione
andava bene.
Doveva assolutamente cercare di convincerla, ma come??? Poi una scena
gli fece
venire una idea. Lina sentì Raudy chiamarla e
andò verso di lui. Un sorrisone
gli comparve in volto
"Ok, Lady Inverse.....se non verrà con me a salvare la mia
padrona....farò
del male al bambino....."
uscendo uno spadino
Lina e GOurry lo fissarono interdetti, si chiedevano da dove uscisse
quell'essere grottesco nei modi...
"Ehm...ti ricordo che lo hai affidato a noi per salvarlo...non hai
detto
così????"
"NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO"
urlò lui ormai sfinito
Si afflosciò al tavolo, deprimendosi. Tutti quanti si
guardarono sconvolti e
senza capire niente. Lina pres e in braccio Raudy. Dararai alla fine si
alzò, li fissò e rimase senza dire nulla, mentre
guardava
il cappello del bambino. Una fragorosa risata fece oscillare il grande
lampadario sopra di lui, sganasciandosi come un matto.
"AHAHAHAHAH, ma che razza di cosa ha in testa....ahahahahaah "
Lina e Ameria si guardarono stravolte, era proprio strambo quel ragazzo.
"Ma tu da dove salti fuori????"
"Ehm....io vengo...da molto lontano...diciamo così....."
disse
divenendo serio improvvisamente "Prima non ero così, sono
sempre stato
serio, diligente, impeccabile nel mio lavoro e nel pormi con gli
altri...ma...da quando lavoro per i padroni, mi hanno abituato a
comportarmi in
altri modi...ora sono.....spontaneo....:"
ridacchiando
Raudy iniziò a ridere, agitandosi fra le braccia della maga
"Darai...Darai...."
disse al ragazzo
Lui gli sorrise pacatamente e si avvicinò, chiedendo a Lina
di poterlo prendere
in braccio
"Io mi occupavo di lui quando la mia padrona faceva ricerche o voleva
passare qualche ora da sola.....posso??"
allungando le braccia verso di loro
Lina fissò GOurry e a un cenno del suo capo, gli porse Raudy
che si agitava
felice con lui. Sembrava a suo agio, quindi quel ragazzo diceva la
verità. Lina
rimase pensierosa, poi decise di domandare
"Parlami della tua padrona, chi è....."
leggermente alterata
"Ehm, non posso dire nulla. Mi spiace ma non posso svelare
l'identità dei
padroni...posso solo dirmi cosa potreste fare per me.....ovviamente ci
sarebbe
una ricompensa...molto sostanziosa...."
disse guardando la maga con un sorriso malvagio
"Se questo vi va bene...io..."
"SI!SI!SI!"
urlò Lina prendendogli la mano libera, stringendola fra le
sue
"MOlto bene....signori voi che farete...."
voltandosi verso gli altri tre presenti
Ameria e Zel si guardarono, poi fissarono Lina che aveva quello sguardo
sicuro
di se e pieno di eccitazione in vista di una nuova avventura. Era
assurdo, ma
lei era di nuovo carica, piena di quelle energie che non l'avrebbero
mai
fermata.
"QUindi, noi dobbiamo solo aiutarti a trovar eun drago dorato o una
vestale per eliminare quella barriera che protegge i tuoi
padroni....tutto
qui????"
chiese ZEl
"Si.....ci penserà poi la mia padrona a richiamare il potere
di Lon e
riportare tutto alla normalità...ma spiegare tutto adesso
è troppo. NOn
fraintendete ma dovrete venire con me....diciamo dalle mie parti...."
"Che vuol dire dalle tue parti...e poi come fa aconsocere il potere di
LOn.....:"
chiese Lina poco convinta
"COme ho detto, fidatevi di me....l'incarico on è
semplice???? Aiutatemi e
avrete la ricompensa....." porgendo Raudy a GOurry "Dovresti tenerlo
voi adesso, io devo preparare tutto per la partenza...."
"Preparare cosa????"
domandò Ameria senza capire
"Lasciate fare a me.....sono un pò arrugginito ma fino ad
ora è andato tutto
bene...ma non si sa mai...per giungere nella tenuta dei miei padroni,
la nostra
prima tappa, dovrò usare la magia...quindi ho bisogno di
riposo e
meditazione......quindi, se permettete io vi lascio per il momento....."
"CHe vuoi fare???"
chiesero tutti in coro
"Avete presente il teletrasporto??? Ecco, una cosa del genere messo a
punto dalla mia padrona....."
disse candidamente
"La tua padrona crea....crea..."
svenne Lina sentendo che la donna sapeva addirittura creare incantesimi
rispetto a lei, che andava cercando formule già pronte
"Ehm...meglio che vado....tornerò presto, fatevi trovare
pronti....."
disse indicando Lina a terra svenuta, levitando via
GOurry posò Raudy a terra per cercare di aiutarla, ma lui
saltò ridendo in faccia alla
maga di pancia, schiacciandola, rischiando di soffocarla.
Neanche GOurry riusciva a staccarlo, metnre lei gridava aiuto.
Ameria e Zel si guardarono perplessi, non avevano capito niente di
quanto
accaduto.
"Tu hai capito niente?"
chiese la principessa alla chimera
"Poco, ma ne parliamo dopo con Lina...quando si sarà
ripresa....."
assistendo alla scena di quei tre
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** In camera prima della partenza ***
futuro 5
Ecco il nuovo capitolo.
Buona lettura. Spero più tardi di poter mettere il capitolo
nuovo di Pasqua, ci sto lavorando^^ Spero che abbiate letto anche le one shot che ho psotato giorni fa, dorei metterne delle altre^^
************************************************************************
Lina e
Gourry erano tornati nella loro stanza. NOn avevano
detto nulla su quanto accaduto, avevano semplicemente preparato Raudy
per il
sonnellino pomeridiano. Gourry aveva notato che la maga era taciturna,
apatica.
Lo era diventata dopo la discussione con gli amici, riguardo la
questione di
quel ragazzo. Per Lina, sarebbe stata un'altra avventura e, ovviamente,
guadagno. Ma non per Zel, il quale considerava la cosa estremamente
rischiosa,
assurda e priva di senso. Per lui, quel Dararai poteva essere un
demone, uno
scagnozzo di qualche nemico o chissà cosa altro, portandoli
dritti a una
trappola. Per lui le cose erano troppo assurde, concatenate e non
voleva
rischiare. Anzi credeva che la lettera fosse si un avvertimento per la
distruzione delle due capitali ma, per su convinzione, fosse usata
prima come
scusa per attirarli e poi, come ricatto. Era già accaduto
con Phibrizo e altri
potevano arrivare alla stessa idea. Troppe coincidenze, troppi punti
strani
erano concatenati agli altri e sempre Lina, sempre lei, sembrava
entrarci. Zel
era stato categorico, avrebbe accettato solo se Ameria avesse deciso di
andare,
sarebbe andato con lei. Purtroppo la discussione che era partita con il
sorriso
della maggior parte dei presenti, era finita con un litigio. Per Zel,
Raudy era
qualche losco ingranaggio, una pedina, che doveva essere rinchiusa e
controllata. Ovviamente Gourry e Lina protestarono, suscitando nella
chimera
indignazione per l'essere stati avventati. Raudy infatti, doveva essere
affidato a qualcuno di esperto, evitando così di finire
invischiati. Lina,
ovviamente, perse le staffe e si portò Raudy in camera
prendendo la chimera a
parole e dicendo alla principessa che, finchè lui avrebbe
considerato le cose
in quella maniera, lei non avrebbe voluto vedere nessuno. Inoltre
chiese che ne
lui e ne altri, si avvicinassero al bambino. Lo spadaccino dovette
cercare di
sedare il litigio che la chimera stava alimentando per i
corridoi
inseguendo la maga, la portò via e si chiusero a chiave in
camera. Lei era
adirata, furibonda e lui si chiedeva come mai. Considerava la questione
strana,
lei che era sempre attenta a tutto, dubbiosa sulle persone e
piuttosto
solitaria per timidezza,ora se la prendeva sull'idea di Zel.
ormai per
lui era chiaro, si era veramente affezionata al bambino e non lo
avrebbe
abbandonato ad estranei, ne era sicuro.
Lina fissò fuori dalla finestra il sole splendente che
baciava la città, che
con il suo bianco su muri e case, pareva splendere sotto si suoi occhi.
Si
sentiva nervosa e delusa. Non avrebbe voluto dire all'amico quelle
cose, ma
stavano parlando di un bambino, non di un cane. Si voltò
verso il suo compagno
e il bambino. Il ragazzo vestiva con il pigiamino Raudy, che lo faceva
penare
per l'irrequietezza nello sgusciare dalle sue mani ocn
facilità sorprendente.
Si era sempre immaginata Gourry nelle vesti di padre, vi era portato e
lo aveva
sempre saputo, ma vederlo all'opera dal 'vivo' era stata una sorpresa.
Ci
sapeva davvero fare, anche se Raudy era un bambino con l'argento vivo
addosso.
Non stava mai fermo, voleva vedere, capire, toccare ciò che
non conosceva. NOn
aveva paura di nulla e i suoi occhi rosso-castano parevano vogliosi di
scoprire
tante cose, così tante da mettere le mani sempre nel
mantello della maga, scoprendo
le tasche magiche. Si chiese quella volta, come fosse stato capace di
trovarle,
visto che all’apparenza sembrano invisibili. Oppure quando,
non si sa come, si
infilò con la testa in uno stivale di GOurry correndo con
quello intesta
divertito, ma le fibbie gli si impigliarono con i capelli e passarono
un quarto
d'ora di panico per levarglielo. O quando aveva preso la cintura di
lei, quando
si fece un bagno in un laghetto, e iniziò a dare frustate
allo spadaccino per
giocare. Dovette intervenire lei mezza nuda per evitare di perderla
chissà
dove, come era successo con la fascia magica che dovette ricompare. O
quando, facendo
scioccare sia la maga che il lo spadaccino, lui aveva toccato
il suo seno
senza capire il motivo, cosa che la fece infuriare, dando Raudy al
compagno per
un giorno intero. Non capì mai perchè l o fece,
alcune volte tentò nuovamente ma
cercò di togliergli
il vizio. E tanti
altri episodi dove lui ne aveva combinate a bizzeffe e dove lei e il
compagno
dovettero dare prova di pazienza e abilità. Non era facile
stargli dietro,
inoltre pareva adorare il cibo e su quello loro no n avevano mai avuto
problema. Mangiava di tutto e per loro fu un sollievo il
on stargli
dietro per farlo mangiare e aveva un discreto stomaco, tanto che certe
volte lo
trovavano con le manine nel sacco da viaggio di Gourry in cerca di cose
da
mangiare. Non potevano toglierli gli occhi di dosso pochi minuti, che
lui era
già 'impegnato' chissà in cosa la testa lo
indirizzasse. Però lo trovava
davvero carino, tutto biondo con quel sorriso sempre stampato in volto
e quella
faccia monella che si metteva quando faceva le cose divertito. Certe
volte,
vedendolo insieme al compagno, le sembrava di vederli simili di aspetto
e a
volte nei modi di fare. Aveva influenzato quel bambino in pochi mesi?
COme
padre era davvero bravo, lo riconosceva. Sapeva farsi ascoltare, quando
però
Raudy on era troppo gasato, e il bambino lo cercava sempre. Gourry le
aveva
chiesto che sarebbe accaduto se fossero venuti a prenderlo ma lei aveva
detto semplicemente
di non pensarci prima, lo avrebbero ridato alla famiglia e avrebbero
rifatto la
loro vita.
Lina sospirò e poi si avvicinò al compagno
"Gourry, è ora di metterlo a letto"
Lui si voltò verso la maga, che si sedette accanto al
bambino prendendolo in
braccio. Lo fece sedere sulle sue cosce e gli sistemò il
pigiamino che si era
sgualcito per il rotolare del monello per il letto.
"E allora, signorino. Che facciamo?? Andiamo a letto???"
"NO, voio giocareeeeee"
diss e il bambino stringendosi al suo petto
"NO, a letto!"
con tono fermo
Il bambino protestò ma lei si alzò con
lui in braccio e lo portò sotto le
coperte nell'enorme letto matrimoniale.
"Mama non ho sonno......"
imbronciandosi
"Non si discute, forza chiudigli occhi e dormi...."
"Mama.........una storia....."
"No, Raudy su....non ti raccontiamo delle storie la sera?"
"Mama......"
con due occhioni lacrimosi
"Va bene ma piccola piccola....."
"SSHHIIIII"
urlò lui contento spostando con le mani la coperta
"Stai giù! Anzi..." rimboccandogli le coperte "Gourry l o
vuoi
fare tu???"
disse lei ridendo
"No guarda, questa volta lo fai tu......"
disse lui esausto
Lei rise divertita, era stanco da morire solo per mettere alla piccola
peste il
pigiama. SOlo per mettergli i pantaloni aveva dovuto strisciare per il
letto
dietro al bambino, che fermo non ci stava. Tornò la bambino
che si era messo a
sedere e dovette costringerlo a mettersi giù..."
"Ok, ecco la storiella....C'era una volta un piccolo coniglio che non
voleva non voleva mai dormir. Disse un giorno, mamma coniglia: "Su da
bravo, su da bravo vai a dormir"."Non mi piace il pigiamino, non mi
piace non mi piace il mio lettino, voglio andare in
bicicletta per
suonare per suonare la trombetta". Venne allora papà
coniglio, che
l'orecchio, che l'orecchio gli tirò. Pianse tanto quel
coniglietto che
alla fine, che alla fin si addormentò. Quindi, se tu no n ti
addormenti, viene
papà coniglio che ti tira l'orecchio per punizione...ora su
dormi..."
disse lei mentre notò che Gourry rideva
"Lina, se gli racconti queste cose altro che dormire...."
ridendo come un matto
"Ma cosa....se non faccio così come lo tengo tranquillo? Sai
bene che è
una peste!"
mentre si sentiva tirare la maglietta
"mama....un'altra....."
"Solo una....ok???"
"SHi......poi dommo..."
"Si..dommi...." ridendo, poi si sedette accanto a lui accarezzandogli
la testa " Ninna-nanna, il cielo è blu: dormon gli
angeli lassù,
l'uccellino più non canta dorme lieto sulla pianta. Anche il
cane fa nannuccia
nella tiepida sua cuccia e il gattino dormiglion sul cuscino fa ron
ron.Nel
pollaio, la gallina dorme fino a domattina, dormon pure a lei vicini
gli
anatroccoli e i pulcini. Nella stalla al bel calduccio dorme il bue col
cavalluccio, l'asinello, il maialino e la mucca e il vitellino.
Ninna-nanna,
dorme il mondo il suo sonno più giocondo. Ninna-nanna, il
cielo è blu: dormi
piccolo anche tu! Il gattino accanto al fuoco si addormenta poco a
poco, nella
culla dirimpetto dorme placido un bimbetto. Fa la nonna un pisolino
mentre
veglia il piccolino, nel silenzio e all’ombra fide passa un
angelo e
sorride............."
mentre Raudy chiudeva gli occhi piano piano
Quando si accorse che lui ormai dormiva tranquillo, si alzò
senz a fare rumore
e cercò Gourry nella stanza, non aveva notato che era andato
in bagno. Lui
infatti uscì la testa, le fece segno di star zitta e le
disse di entrare con la
mano. Lei chiuse la porta del bagno e lo guardò
"Che cè...."
bisbigliando
"Visto che lui dorme, che dici di passar e un pò di tempo tu
e io??"
stringedole la vita, avvicinandola a se
"Goyrry ma che dici. Non possiamo lasciarlo solo lo sai...."
"Ma quando lui dorme non lo svegliano neanche le cannonate...."
sfiorandole lebbra con le sue
"oh si...ma se si sveglia da solo quello è capace di uscire
dalla porta e
noi, non possiamo sentirlo...."
Lei fissò la stanza. Era ampia e luminosa, aveva una vasca
bianca murata alla
parete di fronte a lei. Al suo fianco, una toeletta da bagno con un
ampio
specchio vi e più accanto vi era il lavabo bianco. Amava i
bagni forniti di
tutto e ci perdeva ora là dentro ammollo alla vasca,
immaginandosi quel bagno come
suo, dove passare ore di relax. Aveva sempre voluto una casa tutta sua,
con
zona piscina, bagno personale enorme, camerieri e massaggiatori
personali. NO,
forse sui massaggiatori no.....
"Senti....che ne dici di un bel massaggio..."
propose allo spadaccino
"Si e dove, il letto è occupato....."
"Lo so......"
sospirando
Gourry la alzò di peso tenendola per la vita e la fece
sedere sulla toeletta,
facendole poggiare la schiena allo specchio
"NO, dai.....non possiamo lasciarlo solo....."
"Per una volta, fai come dico......"
le disse rimproverandola mentre le dava un bacio profondo
Entrambi, lasciandosi andare, amavano i momenti di
complicità che si creavano
da soli, senza organizzare o decidere niente prima. Tuttavia, il
bambino non
poteva essere lasciato solo e questo rendeva Lina sempre tesa e in
apprensione.
MA Gourry sapeva farle cadere le barriere, una ad una, senza farle
venire
rimpianti. Con lui si sentiva senza problemi ma anche senza freni o
inibizioni.
GLi diceva sempre che era colpa sua che la spronava, facendogli venire
a volte
i sensi di colpa. O meglio, credeva di farglieli venire, lui non se la
prendeva
delle sue battute, anzi rideva al fatto che lei, tanto pudica e incline
ai
contatti fisici, fosse diventata peggio di lui in intimità.
Dopo anni di
tentativi, insieme avevano trovato un punto di incontro, divenendo
compagni
anche nella vita, all'oscuro di tutti. Avevano vissuto più
di quattro
anni felici insieme girando il mondo, gli ultimi otto mesi
invece,
avevano iniziato ad accorciare le distanze fra loro fisicamente. Lina
era
rimasta turbata da ciò che dovette fare a Luke, ma insieme
avevano concordato
che era stata la cosa giusta per salvarlo. Ma più di tutto,
le parole del
vecchio compagno di viaggio le rimbombavano in testa. non riusciva a
scordare
quando, tentando di fermalo, chiese loro cosa avrebbero fatto se
l'altro fosse
morto? E se fosse morto ucciso da qualcuno? Cosa avrebbero fatto, in
quel caso?
Ebbero in seguito varie discussioni su ciò, ma invece di
creare tensione tra
loro, si avvicinarono maggiormente. E non pensarono più ne a
Luke e Millina e
ne al resto. Fino a quando non ebbero Raudy fra le braccia.
Si baciarono a lungo, con trasporto, finchè Lina non ruppe
il bacio
"Controlla Raudy..."
"Andiamo Lina, dorme...."
"Gourry, non voglio fare una corsa per doverlo acchiappare per corridoi
e
corridoi...inoltre qui no è una locanda, sai quanti posti
dove nascondersi ci
sono?"
"Va bene, va bene...."
disse alzando le braccia, era irremovibile quando faceva
così e lui preferiva
ubbidire
Gourry aprì la porta lentamente, evitando rumori, e scorse
il bambino sul
fianco, dormire beato. Tornò dentro e posò
l'indice sul naso della maga
"Contenta? Dorme e ne avrà per molto...."
facendola ridere di gusto
"E...cosa hai in mente per 'quel avrà per molto'...."
facendo scorrere i palmi sul suo petto
"Non l oso, dimmelo tu...."
baciandola di nuovo, facendola aderire allo specchio
Lina sentiva sulla schiena il freddo dello specchio nonostante gli
abiti e il
calore del corpo e del compagno nello stesso tempo. Era completamente
presa,
sarebbe stato inutile tornare indietro, lo voleva anche lei.
Fecero l'amore senza badare più a nulla, tanto che fino
a quando non si
rivestirono, non si accorsero che la porta faceva rumore. Gourry si
mise la
maglietta e aprì velocemente la porta, trovando Raudy che
saltellava per
cercare di aprire la maniglia. Lina si vestì di corsa
mentre Raudy diceva
"papa, bagno...."
Gourry guardò la compagna per un minuto, con un sorriso
divertito stampato in
volto. Vedeva chiaramente che lei era leggermente arrabbiata per non
aver
sentito il bambino che si dimenava dietro la porta mentre loro erano
'impegnati'. Ovviamente non era lì da molto, ma non vedeva
le cose come lei. Si
erano divertiti insieme, era indubbio, si erano amati con passione e
alla fine
lui non se le prese per l'aver abbassato la guardia. Una volta, poteva
capitare!
Perse
il bambino e disse a
Lina
"Scusi signorina, cose da uomini....."
"Gourry...."
disse lei spazientita, mentre usciva
Quando lui faceva così lo voleva prendere a ceffoni, adesso
si comportava
troppo come un padre. Era troppo, il bagno lo doveva fare lui, portarlo
in
bagno anche. Vestirlo lui se non era occupato.
"Lo vizia...."
bofonchiò, buttandosi sul letto. Iniziò a
rimuginare sul ragazzo e perchè lo
trovava così strano. La porta del bagno si aprì e
Lina sentii dire
"Darai...Darai..."
lei alzò la testa in direzione della voce e scorse Raudy
battere sulla finestra.
Di fronte a lui vi era Dararai che levitava fissando lei. Si
alzò dal letto di corsa,
e vide Gourry prendere il bambino. Lina aprì la finestra e
lo guardò torvo
mentre lui diceva
"Salve, lo so che sono passate poche ore ma...è tutto
pronto. Se volete
possiamo andare....."
"Entrare dal portone no???"
chiese lei arrabbiata
"Scusa.....ma essendo tu la maga professionista ho cercato te...."
lei si voltò verso Gourry, aspettò il suo parere
e poi decise.
"Noi siamo d'accordo. Dobbiamo però chiedere a Zel e...."
"no....hanno già detto che v a bene. HO parlato con loro
prima...."
Lei rimase perplessa, avevano accettato dunque. Allora
domandò
"Raudy verrà con noi vero???"
"Si Lina, ovviamente deve tornare a casa....:"
Dararai andò via e Lina rimase a rimuginare. Gourry
posò Raudy sul lettone
le chiese
"Qualcosa non va?"
"Non l oso...lui dice che non è un mago. Però sa
usare alcuni incantesimi,
dice, di magia nera e del caos. E la sua padrona??? Utilizza magia del
caos!!"
"Quella che usi tu vero??"
"Si....conosco molti maghi che hanno cercato di sare la magia del caos,
molti no0n sono riusciti. Io posso dire di essere una dei pochi ad
essere
riuscita a gestire il potere. Che tipo di maga sarà lei???"
"Per ora pensiamo a lui invece....a vederlo così non mi
piace Lina. Però
non l oso....mi sento come se mi fidassi di lui!"
Lei lo fissò incredula, si fidata???
Mezz'ora dopo erano pronti a scendere. Raudy scorazzava per i corridoi
e Lina e
Gourry camminavano fianco fiaccno tesi e nervosi. Sopratutto
Lina. Era
decisa a capire la situazione, scoprire cosa volesse realmente quel
giovane e
chi fosse la maga che era in pericolo. Aveva avuto a che fare con maghi
in
cerca di potere e che era finita male per loro, si chiedeva se anche a
lei era
capitata la stessa cosa e cosa avesse spinto la donna, con un figlio
piccolo, a
usare quella pericolosa magia. Non aveva saputo molto da Dararai
ma....si
chiedeva una sola cosa, vedendo il bambino giocar davanti a lei
allegro. Cosa
sarebbe accaduto a lui s e fosse rimasto senza genitori. Se non
avessero potuto
liberare i suoi genitori, a chi sarebbe andato? A vederlo
così, sembrava un
bambino amato e dalla vita felice e tranquilla. QUindi i suoi genitori
dovevano
essere presenti e dovevano averlo amato. Tuttavia, sembrava che lui si
affezionasse
facilmente alle persone, ma si chiedeva se era dovuto al carattere
oppure al
fatto che, avendo sempre auto persone che lo amassero attorno, si
fidava di
tutti.
Si ridestò dai pensieri quando vide sfrecciare Gourry
davanti a lei, per
fermare Raudy che si era messo in punta di piedi per afferrare dei
fiori in un
vaso di porcellana, posato su un mobiletto del corridoio.
Purtroppo no arrivò in tempo e il vaso
volò per terra mentre Raudy correva agitato sbandierando i
fiori. Fortunatamente no nera
accorso nessuno, al forte crash dovuto al caso in frantumi,
così nascosero 'le
prove' del misfatto e fuggirono verso le scale.
"Gourry, è un pericolo!!! Mi domando da grande come
sarà...."
mentre lo teneva in braccio dopo averlo rimproverato
"Lina, lo sai che mi ricorda qualcuno???"
"EEHHH???"
"NOn te la prender e ma....mi ricorda qualcuno...sorpatutto qualche
anno fa...."
"Vorresti dire che io....????"
"Anche s e lo fai ancora e di gusto, prima
eri...chiamata...sterminatrice, flagello,
dra-mata,figlia della distruzione, l'imperatrice della
distruzione.....perfino
dicevano che tu non saresti morta e anche se schiacciata da un
drago...poi...
ah si, che avevi 500 anni e....forse ho scordato qualcosa...."
"Basta Gourry....."
lanciando un'occhiata incendiaria
"Bè, scusa ma lo dico solo perchè per me lo hai
influenzato..."
"E tu lo vizi troppo Gourry...."
"IO lo vizio?? Senti chi parla....e tu allora??? Lo accontenti sempre,
inutile
che dici che sei dura."
"Non è vero..."
Ma non potè replicare perchè davanti a loro
comparvero Zel e Ame. Zel pareva
serio e non diss e una parola quando si riunirono tutti davanti Dararai.
"Allora,s ignori. Pronti??"
TUtti acconsentirono a partire, compreso Zel dopo aver dato uno sguardo
ad
Ameria. Non pareva contento, ma se era lì, lei aveva doluto
seguire Lina.
"COncentratevi e chiudete gli occhi...al resto farò io...."
disse il ragazzo.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** E venne il viaggio ***
futuro 6
Questo
capitolo sarà un pò pazzo ma descirve solo il
meomtno pre, durante e poco dopo la partenza. Buona lettur^^
***********************************************************************
"Allora, carissimi ospiti...sono felice di dirvi che i miei padroni
ringraziano per mia bocca...."
Un lieve brusio si alzò e tutti cercarono di velare le risa
che
scapparono
"Scusate...perchè ridete???"
Dararai non riusciva a capire perchè tutti ridesero alle sue
battute, ma fece finta di nulla e continuò
"Come dicevo, vi ringrazio molto. Vi porterò nella tenuta
dei
miei padroni dove potrete approntare un quartier generale e aiutarmi
con la difficile situazione che impreversa..."
Uscì da una tasca dell'abito una sfera grande circa 4 cm
argentata che tutti fissarono con interesse
"Questa che vedete, è una pocket ball, ossia una palla
tascabile
che deriva dagli esperimenti della mia padrona. Grazie ad un
incantesimo
applicato alla sferetta di acciaio, gli oggetti senza distinzione di
grandezza e peso, vengono trasporati senza alcun problema......"
Si alzò un 'ooohhh...!' di ammirazione. Dararai prese la
sfera e
la lanciò poco distante, un fascio luminoso si
sprigionò
da essa che si aprì e uscì levitando, un oggetto
avvolto da luce. Dopo pochi secondi, la luce scomparve, l'oggetto fece
un tonfo sul terreno e la sfera si richiuse. Dararai la prese
e
la infilò nella tasca, poi si avvicinò
all'oggetto, di
forma cilindrica e di legno e armeggiò con essa. L'esagono
di
aprì in tanti spicchi che facevano da 'guscio' a un
meccanismo
che iniziò a funzionare. Vari ingranaggi e parti meccanische
iniziarono a ruotare attorno a cilindro sottile di acciaio, la cui cima
era una palla bianca di ferro poco più grande di quella da
cui
era uscito il tutto. Sei bacchette piegate di ferro iniziarono ad
alzarsi lateralemnte finchè non comparvero altrettanti
uccellini
che inziarono a volare attorno al cilindrò nella parte
bassa. La sfera in cima si aprì di scatto rivelando una
pietra verde
smeraldo. Il silenzio che regnò sovrano in tutto quel tempo
nascondeva sgomento da parte dei presenti, che osservavano sconvolti
gli uccellini svolazzare in tondo. Il ragazzo capì cosa
avesse
attirato l'attenzione.
"EHm....lo so che sembra strano ma...era per equilibrirare il
meccanismo e farli funzionare solo quando si attiva o inizia a
lavorare.....non badate all'estetica....la mia padrona mi ha
già
fatto fare penitenza per questo....non voleva mostrarlo alla gilda dei
maghi per paura di essere presa in giro....eheheheeh....."
ridendo
Lina e ZEl si guardarono e sbuffarono, era d'accordo su una cosa, tutto
pareva dire 'presa per i fondelli'....Dalla sacca che Dararai si era
portato, venne fuori un libro dalla copertina di pelle e copri -angoli
dorati. Aprì il libro e iniziò a
sfogliare dicendo
"Bene, signori...fra poco saremo là...."
"Scusa Dararai ma se devi teletrasportarti....che cosa serve
questo...'coso'....."
disse LIna scettica
"Suvia, non siate dubbiosi, vi assicuro che funziona, sono
venuto
due volte qui da voi co questo sistema e altrettante volte sono tornato
a casa....no problem...!
cercando di calmarli con le mani
Dal libro scivilò qualcosa e il ragazzo diede un'occhiata
sorpreso, sbirciò cosa conteneva e impilladì.
Fisso uno
per uno i presenti e si schiarì la voce
"Ok, signori....ecco...."
"Che cosa..."
sbottò Zel esasperato
"Si, dicevo....abbiamo una cosuccia da fare prima......dobbiamo trovare
quella vestale...."
"Cosè, abbiamo cambiato programma???"
"Vede Miss Lina....avevo scordato di cercarla teheheeh!"
INiziò a ridacchiare nervosamente e Lina buttò a
terra la
sacca di Gourry che aveva preso per partire, avendo lui Raudy in
braccio, si avvicinò e lo fronteggiò
"oK, mi stai dicendo che adesso, dopo che ci siamo preparati per
partire, dobbiamo andare a cercare questa fantomatica vestale????"
"Eh....si!....m-"
Lina si buttò su di lui iniziando a picchiarlo, Zel dovette
tenerla ferma per far continuare Dararai
"Ahi....scusi Lady Lina ma....ero così preso dalla partenza
che l'ho scordato....comunque, non è molto difficile
trovarla,
perchè, stando a quanto scritto nel diario della padrona, ha
aiutato anni fa Lina Inverse....."
Lina si fermò un istante, iniziò a rimurginare
mentre
Zel ancora la teneva ferma e poi scolamò
"Sylphill????"
"Ehm...no! E' una vestale diventata famosa, una certa...aspettate..."
cercando nel libro "! AH, si! Philia UI COpt....vestale del Re dei
Draghi di fuoco......"
Tutti strabuzzarono gli occhi, lui si sentì guardato strano
"Cerchi Filia??? E perchè non lo hai detto subito....."
sbraitò Lina liberandosi da ZEl
"Io....non l'ho mai incontrata, ho sentito dire che ha ormai una
famiglia e...."
"COOSSSAAA!!??!!"
"NO, no...so-sono solo cose dette....non credo sia così...."
divenendo agitato di colpo
"NO.NO....voglio sapere come stanno le cose.....XELLOS!!!"
urlò Lina tutta eccitata
Lo chiamò varie volte, finchè non apparve nel
cielo una
figura svolazzante. Xel aveva gli abiti bagnati, le maniche alzate e
una paperella in una mano che faceva 'quack quack' mentre lui la
teneva.
"XEl...ma che ti è successo????"
chiese Lina scioccata
"Niente...!" sbottò lui "Come mai mi hai chiamato, Lina?"
Ma all'ennesimo 'sqeck squek' della paperella, esplosero tutti a ridere
mentre Xell infuriato, la buttò per aria e si
sistemò
"Allora, posso sapere cosa cè???"
"AHAHAHAHAH....scusa....ok...." cercando di smettere di ridere
"è solo che sai, un demone del tuo livello in quelle
condizioni...."
"LIna! BAsta!!!! Sono già abbastanza nervoso per via di
Filia,
non inziare...."
"Cosè...bagnetto a Valgarv????"
A quelle parole Xel aprì gli occhi arrabbiato e Lina dovette
tapparsi la bocca per evitare di ridergli in faccia. Si
immaginò
la scena, lui intento a fare il bagnetto a un piccolo di draghi
perduti....obbligato da un drago dorato! Era troppo ilare la scena, non
riusciva a fermarsi, tanto che dovette prendere un pezzo del mantello
di Zel e coprirsi la faccia per ridere nascosta. NOn ce la
faceva più...
"Lina! O parli o me ne vado...."
sbottò il demone
Lina si vide strappare di mano il pezzo di mantello dal suo
proprietario che iniziò a urlare per averglielo bagnato di
lacrime. Lina dovette ancora una volta fare un grosso sforzo e disse,
velando le risate
"Ok, dicevo...ah si! Lui, che si chiama Dararai..." indicando il
ragazzo " cerca Filia....dovè per ora???"
Xellos squadrò il ragazzo, alzò un sopracciglio e
col
broncio domandò
"Questo chi sarebbe??? Il tuo fidanzato nuovo?? MA te li
cerchi
tutti biondi e aitanti???"
"MA DI CHE ......???"
urlò lei rossa in viso
"Che ne so, dai tratti somiglia al tuo compagno di viaggio......"
indicando Gourry
Lui fissò Dararai, poi si voltò verso LIna. Dove
vedeva
quel demone, per lui, questa somiglianza?? Si sentiva sempre preso in
causa, prima con Raudy e ora con il giovane. Lina gli fece capire di
non badarci e tornò a parlare con XEl
"No, Xel....ad ogni modo, abbiamo bisogno di Filia...."
"Bè, non credo che per ora sia possibile...Jillas ne ha
combinata
un'altra delle sue e credo che la funesta ira di quella draghessa non
si plachi per molto....."
ridendo
"Non mi interessa cosa ha fatto quella volpe idiota, dimmi dove posso
trovarla....."
"Le dico che la cerchi ma non ti garantisco niente...."
disse svanendo
Rimasero tutti in attesa pochi minuti, poi decisero di aspettare
sedendosi dove capitava. Lina e Ameria iniziarono a battibeccare sulla
draghessa e Xel, GOurry si occupava di Raudy e la chimera semplicemente
ascoltava senza intervenire. Dararai invece, iniziò a
sentirsi
abbattuto, si sentiva impotente. Iniziò a ripensare ai fatti
accaduti, osservò il cielo sopra di lui. Era da moltissimo
tempo che non rivedeva quel blu, le nuvole e gli uccelli. Sorrise
velatamente ripensando ai giorni lieti dove rideva nel vedere la vita
nella tenuta dove si sentiva felice. Ma qualcosa ricordava,
più di ogni altra. Ritornò con la mente nel
giardino, guardando i padroni giocare con il figlio. Ricordare la
padrona e il suo sorriso. E ricordare la sua voce e la tristezza degli
ultimi due anni che le era rimasto fedele. CHiuse gli occhi e senza
riuscire a fermare il ricordo, vide davanti a se una delle scene
che più lo avevano colpito............
"HO
molta paura. Non posso dirlo a nessuno e nessuno potrebbe
ascoltarmi, sono sola e devo essere coraggiosa......devo esser
coragiosa..."
Vide
lei, alla finestra, seduta davanti il balcone del suo studio al
piano terra. Parlava da sola come faceva da tempo, sentendo il tremore
della sua voce e un lieve segno di dolore che compariva a ogni parola.
La vedeva stagliarsi nella luce del tramonto, avvolgendola in una aura
arancione. Rimase là a fissarla, guardarla. LEi contuava a
parlare e sapeva con chi lo stesse facendo...
"E'
cos' buoio e calmo qui.....ma non riesco a dormire , a
studiare, a esercitarmi.....continuo a pensare a te...a noi!....Come
siamo lontani....cosa starai facendo? Sarai sveglio o starai dormendo?
Se
solo trovassi il modo di parlarti, di dirti che stiamo bene....che
sono sempre con te....non devi dimenticarmi....."
Sembrava
assorta, parlando con qualcuno oltre i vetri della grande
porta a vetri che dava al giardino. Lui sapeva a chi si
rivolgeva.....si sentiva stupido nello stare lì a guardarla,
fissando i suoi capelli, i suoi occhi tristi e malinconici e le sue
labbra che si muovevano nello dare sfogo al suo dolore pensando che
arrivassero, quelle parole, a lui. Dararai iniziò ad
odiarlo nel farla soffrire, sul fatto che la padrona stesse
lasciandosi andare piano piano per quella lontananza, per il guardare
suo figlio e rivedere lui....SI sentiva anche inutile, nel vederla ogni
giorno chiusa in una stanza a far scorrere il tempo a fissare la
finestra, se non aveva impegni così importanti da spostarli
fingendo un malumore. Ma con tutto quello che stava accadendo., lei non
poteva non accettare incarichi, non poteva rifiutare le chiamate. SI
avvicino poi lentamente e silenziosamente alla scrivania, accorgendosi
che lei era intenta ancora a guaradare fuori. Un tempo lo avrebbe
'percepito' già prima di arrivare alla soglia. Ma da quando
lui andò via, per ciò che Dararai reputava 'idea
stupida', lei aveva inziato a essere sovrapensiero, apatica, facilmente
propensa a stare solo con suoi pensieri che occuparsi degli incarichi e
del
figlio. Lei adorava suo figlio, ma ogni volta che lo guardava, ogni
volta che Dararai glielo portava, lei cambiava espressione diventando
triste e malinconica. COn lui passava il tempo necessario, ma non
mangiava più neanche nella sala dei banchetti. Lasciava
molto dei pasti nei piatti e rimaneva a letto anche molte ore dopo le
otto di mattina, cosa che non faceva se non giorni di festa o senza
lavori.
Notò
una lettera sulla scrivania, scritta di suo pugno, le
iniziò a leggere
Non
lo so come stai
Stai
con qualcun'altra? Come?
Stai
con qualcun'altra? Lei sta bene?
Mi
hai mai sognato?
O
hai dimenticato ogni cosa?
Ti
sono mancata quando eri solo?
Da
quando non sei più qui, la mia vita è cambiata.
Ancora
sola, ancora dispiaciuta.
Sola
con il silenzio.
Ti
penso ancora, penso ai nostri momenti.
Ma
ora mi sento cosi sola.
Mi
manchi sai?
Mi
manchi ogni volta che sono sola.
Da
quando non sei più qui, la nostra vita è cambiata.
Sempre
sola, sempre con il tuo ricordo nel mio cuore.
Sola
con il silenzio che hai lasciato fra queste mura, fra le lenzuola, con
nostro figlio.
Penso
a cosa eravamo, penso ai nostri giorni felici insieme.
Ma
ora mi sneto cosi sola. Mi sento così vuota.
Mi
manchi sai?
Mi
manchi ogni volta che sono sola.
Dararai
rimase a fissare quelle parole, a disegnare con gli occhi le forme di
quella calligrafia che lui trovava armoniosa ed elegante.
Sfiorò il foglio con le dita, non sapeva se cancellare i
pensieri della mente oppure dirle cosa pensava. Di lei, di lui, della
vita che ormai era diventata un'altra. E della minaccia che si
stagliava a macchia d'olio per tutta la penisola e che presto sarebbe
giunta al Palazzo della Madre. NOn aveva appreso molti incantesimi, non
aveva l'esperienza e le abilità della padrona, ma voleva
aiutarla. Aveva chiesto a un'amica della padrona di insegnargli a
castare il Dragon Slave, che lei padroneggiava discretamente ma non
aveva raggouinto grandi livelli, nonostante avesse brucciachiatto circa
un kilometro di foresta nell'ultima prova. La sua padrona sapeva
lanciarne uno che poteva, in termine di lunghezza, spaccare a
metà da punta a punta, la città intera di
Seiroon. Lui volevo Porteggerla, voleva rivedere il suo sorriso.
"Dararai...:"
La
fissò nuovamente, incerto se dire o fare qualcosa per
tirarle su il morale.....titubante sul fatto di darle un dono che
conservava da tempo in una tasca segreta, che portava sempre con se....
"Dararaiiii!!!"
Lei.....
"MA ci sei????"
Dararai si ridestò dai suoi pensieri. Lina lo chiamava da un
pò e lui si ritrovò disorientato nel vederla
facci a faccia vicinissima. Si guardò attorno, vide una
donna dai capelli biondi e un abito da vestale, guardare imbronciata
verso di lui.
"Cosa...che è successo..."
"Dararai...ma dove eri???"
"Oh...Miss Lina, scusate! Lei è la vestale??"
"Si è lei, Filia, la vestale del Re dei Draghi di Fuoco. Ora
che ci siamo tutti...partiamo???"
"Un momento Lina...a chi l o lascio Vargarv???"
sbottò Filia contrariata
"MA dai...non ha il suo caro papino????"
disse Lina ridendo, facendo l'occhilino a Xell, che stava leggendo un
libro su un ramo di un albero
Xellos alzò gli occhi verso di lei, si incupì e
borbottò
"No....non inziate...non ci sto a fare da balia a un bambino, un troll
scemo e una volpe idiota...."
"Mi spiace Xel, ma credo che dovrai farlo tu...a sentire loro ci
vorranno solo un paio di giorni. QUindi pensaci tu!"
FIlia, lapidaria, lo lasciò a fissarla sconvolto e si
unì al gruppo. Tutti preparono nuovamente i bagagli e
atteserò Dararai.
"Dove andremo? E cosè che è accusto dalle tue
parti??"
"LAdy Lina, no posso dirvi molto per ora. Sappiate solo che molte
città e molte regioni sono state attaccate e che
città come Seiroon e Zephilia sono in pericolo. Vi
racconterò per tutto dopo...
"Ma io no ho sentito di regioni o città attaccate...."
"Principessa, fidatevi....vi farò veder tutto ocn i vostri
occhi...."
Lina azlò le spalle verso l'amica, senza capire nulla e
disse a tutti di prepararsi per partire.
Ma Ameria
"Oh, stavo dimenticando! Devo avvisare mio padre che parto..."
"NOn si preoccupi principessa....ci penso io....scriva un piccolo
biglietto...."
Dararai convinse Ameria a scivere qualcosa al padre e poi disse
"Adesso, manderò questo biglietto con una colomba, che
evocherò mediante un incantesimo che ho appreso.
GIungerà al destinarario scomparendo quando egli
avrà preso il biglietto. Veloce ed efficace....."
"Che bello....me lo insegni poi???"
esclamò AMeria felice
Dararai fece cenno di si e poi iniziò a pronunciare delle
parole magiche in direzione di una delle finestre in alto del palazzo.
Una luce abbagliante comparve poco sopra di lui e tutti aspettavano la
colomba.
BOOOOOOMMMMMMM
Esplose un raggio di energia che colpì in pieno la facciata
del palazzo, creando una voragine enorme e profonda. Macerie e polvere
caddero sui presenti mentre Ameria iniziò a balbettare
piangendo.
"MA CHE CAVOLO FAAAAIIIII!!!!!"
urlò Lina prendendolo per il colletto strattonandolo
"EH...ma...io...OPS..."
"CHE CAVOLO HAI USATO????"
"E...ho-ho sbag-gliato inca-antesimo......"
"TU.SEI.UN.PERFETTO.IDIOTA!!!!!"
"No, la prego non mi piacchi....ho sbagliato....si può
sistemare.....credo..."
Cosa si può sistemare...il mio bel palazzo.....BUUUUUU"
pianse Ameria mordendo un fazzoletto datole da Zel
"Ame....non è il tuo palazzo....tu ci vivi solo....:"
"E non è il mio palazzo???"
"Vabbene....comunque...prima che qualcuno ci
scopra....FUGGIAAAMOOOOOOOO!!!!!"
urlò la maga correndo a perdifiato verso le mura per uscire
Tutti la seguirono velocemente, Zel trascinò via Ameria in
stato di trance e Dararai dovette scusarci molte volte. Alla fine,
fermatosi tutti in un bosco, decisero cosa fare. Alla fine Dararai,
prese la parola.
"Ok,s-cusate! Al nostro ritorno provvederò a risarcirvi
proncipessa....ma ora, che dite se andiamo via???"
Tutti dopo varie discussioni, decisero di andare e Lina
domandò al ragazzo in che modo.
Lui la fermò ocn l'indice e andò
aprendere quell'oggetto esagonale di prima, lo
piazzò al centro del cerchio che avevano creato e lo
azionò. Fissò tutti e disse
"Adesso, manca solo l'incantesimo di attivazione. Questo signori,
è un portale che ci permetterà di giungere in
fretta a destianzione. Uno degli esperiementi della mia padrona a cui
ho assistito e che ho sperimentato...."
trionfante
"Un momento...scusate ma dopo quello che ha combinato davvero vi fidate
ancora????"
urlò Filia poco convinta
"Aspetti, vestale...la prego! E' stato un errore mio, lo ammetto, ma
starò attento. GIuro!"
Alla fine anche lei si convinse e si riunirono nuovamente in un
cerchio. Dararai iniziò a dire
"My Lord, my darkess
Lord
darker than black
pitch and golden dawn
let
me get your power
give
me the right to travel
I
ask you to grant
me your power
and
I serve you forever.
Travel Line!"
Attesero tutti pochi minuti, chiedendosi con le facce sconvolte
perchè non accadesse nulla. POi l'oggetto inziò a
far rumore, gli uccelli iniziarono a girare vorticosametne attorno alla
pietra, che iniziò a illuminarsi e lanciare un raggio di
luce verso il cielo. QUando Dararai disse nuovamente 'Travel Line',
dalla base dell'oggetto al contatto col terreno, iniziarono a
sprigiorarsi raggi lumonosi che crearono sul terreno un disegno magico
e un vento potente iniziò a soffiare su di loro. Un cerchio
di luce partì dalla pietra verde che li
attraversò per proseguire parecchi metri attorno all'aera e
poi uno ad uno iniziarono a solelvarsi da terra. PAnico e paura li
colse, urlarono tutti e iniziarono a scalciare o nuotare per cercare di
uscire dal raggio dorato che si estese fino a coprire la zona
del disegno a terra. Dararai urlò
"Tranquilli, pochi minuti e saremo arrivati..."
"Famm scendere subito o giuro che..."
Ma Lina non ebbe tempo di finire, venne spinta verso l'alto a tutta
velocità. Ameria si avvinghiò a Zel, Gourry tenne
stretto Raudy che rideva divertito. FIlia cercò di tenersi
la gonna e urlò spaventata mentre Dararai stava dritto, con
il mantello svolazzante, a fare da capofila cerso i l cielo. Lina
cercò di prendere la mano di Gourry ma fu spinta
più in alto e sentì chiamare il suo
nome prima che l'oscuirtò l'avvolgesse.
Si ridestò, con un mal di testa e una nausea pazzesca, si
ritrovò distesa sulla schiena s orpa di sè,
scorse un cielo scuro e pauroso e una sensazione di pericolo e
qualcosa di opprimnete attorno a lei.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 9 *** Giungendo alla tenuta ***
futuro 7
Lina
si ridestò, con un mal di testa e una nausea
pazzesca, si ritrovò distesa sulla schiena e sopra di
sè, scorse un cielo scuro
e pauroso e una sensazione di pericolo e qualcosa di opprimente attorno
a lei.
Si
mise a sedere e osservando attorno a se,
vide i suoi amici, privi di sensi, a poche decine di metri.
Cercò di
alzarsi ma un capogiro la costrinse a sedere nuovamente, provocandole
pesantezza agli arti. NOn riusciva a capire perchè si
sentisse male e si domandò
se fosse causato dall o strano oggetto. Una risata, una piccola
risata la fece sussultare e iniziò a
cercare Gourry e Raudy, che li trovò poco distante, sotto un
albero.
NOn
sembravano essersi accorti di lei e
stavano giocando tranquilli. Gourry era seduto proprio sotto l'immenso
albero
che sembrava malato, con il piccolo a cavalcioni sulle sue gambe che
giocava
con qualcosa in mano guardando lo spadaccino in volto. A lei sembrava
una scena
surreale, quei due che ridevano contenti giocando tra loro mentre il
luogo
attorno era una visione di desolazione e abbandono, sapeva quasi di
morte
noncuranti del cielo sopra di loro estremamente nero e
ventoso, gravido
di pioggia.
Si
avvicinò a loro mentre vedeva fgli altri
rannicchiati sull'erba secca ancora nel mondo dei sogni, GOurry la vide
e le
sorrise
"Ben
svegliata, come va??"
"MAle...ho
mal di testa....e per poco
non ho nausea...coi come state??"
"Raudy
mi ha svegliato e...non sembra
aver sortito effetti dal viaggio...anche io ho un pò di mal
di testa ma per il
resto tutto ok..."
"...ma
che ha in mano???"
"NOn
lo so Lina, quando mi sono
svegliato lui era intento a giocarci..sembrerebbe un giocattolo di
legno
colorato...un cavallo..."
"E
dove lo ha trovato?? QUi sembra una distesa
desolata......"
Ma
la maga non ebbe tempo di sentire la
risposta del compagno che si voltò verso qualcosa che aveva
attirato la sua
attenzione, su una collinetta metri più in là,
avanzò Dararai intendo a
guardare avanti a sè. Nessuno dei due parlò ma
rimasero a fissarlo mentre
camminava lentamente verso quello che da lontano sembrava un sentiero.
Gourry
non domandò nulla, vedeva che Lina sembrava sempre
lì a fissarlo, quasi
studiarlo, come se qualcosa attirasse la sua attenzione, ma non
riusciva a
capire s eil suo fosse turbamento da qualcosa e quindi lo controllava e
se vi
era altro. Lina dal canto suo, sentiva qualcosa di strano ini lui, come
se vi
fosse qualcosa di ancora non chiarito.
Dararai
guardava oltre l'orizzonte, là dove
vi era la tenuta della famiglia per cui lavorava. Sentiva di non avere
ancora i
pezzi totali per portare a termine la missione che si era prefissato e
e dentro
di se voleva correre, correre più vloce che poteva per
sussurrare alle sue
orecchie che si, ce l'aveva fatta a discapito di tutto e tutti e
che....era lì,
sempre pronto a tutto.....
SI
fermò mentre lontano vedeva la sagoma
microscopica che conosceva, che ormai amava....ancora massimo un'ora di
marcia
e sarebbe tornato, avrebbe rivisto quelle stanze, il suo volto nei
dipinti
e nelle foto. COn la mano, cercò sotto l'abito
qualcosa che strinse con
forza e poi, chiuse gli occhi ritornando a quel giorno
Scrutava
il foglio dove lei aveva scritto
i suoi pensieri, non sapeva come comportarsi e voleva capire quale
fosse la
cosa giusta. Prese il foglio e sentii la ruvida carta sotto i
polpastrelli,
guardò la calligrafia elegante....
"Dararai
ho preso una
decisione....."
Sorpreso,
posò il foglio e si voltò verso id
lei, facendo un inchino
"Mia
signora...comandi...."
"E'
stupido da parte mia stare qui
sperando che quella testa dura ritorni su suioi passi....quindi,
agirò io e
farò una sola cosa in maniera gentile....."
alzandosi
e avvicinandosi a lui
La
fissava negli occhi, cosa che non
conveniva a un servitore, seppur del suo rango. lei era sempre la sua
padrona,
la sua carica in un certo senso dipendeva dalle sue decisioni ma voleva
vedere
quegli occhi, che sembravano aver ripreso vivacità e
carattere. PArevano
parlare da soli e lui sorrise contento
"Vedi
Dararai, lui.....crede di fare la
cosa giusta per avere la mia fiducia ma è così
testardo quando si mette in test
qualcosa che è impossibile fermarlo....quindi, vorrei che tu
mi facessi un
favore che mostri la mia massima generosità nei suoi
confronti prima di fargli
pentire certe scelte che ha fatto con me...."
prendendo
da un cassetto una busta e un
sacchettino di velluto
"Signora,
il padrone crede che in questo
modo vostro figlio possa essere finalmente..."
"NO....per
favore, non dirlo perchè
perdo la pazienza, con lui ne avevamo parlato enon esiste una
cosa del
genere. Lui no n deve mettersi in ridicolo per quell'uomo....per favore
prendi
quest a e parti, và da lui e consegnala.....digli che s e
non torna con questo messaggio,
può ritenersi nei guai fino al collo perchè
andrò io stessa a prenderlo a calci
nel sedere e non ci sarà una seconda possibilità.
Anche a costo di dover usare
la magia e lui sa cosa sighifica ciò..."
La
vide prendere dal sacchettino un pendente
con una pietra blu montata su oro bianco, lavorato a creare dei rombi
gino ad
gancio. Lei lo mise dentro la bsuta e gliela
consegnò, pareva essere
tornata quella di un tempo, segno ce la depressione che l'aveva colpita
andava
scemando da sola e che tutto quanto sarebbe tornato come un tempo.
Vedeva però
nel suo volto i segni di qualche preoccupazione e cercando di non
fissarla, la
salutò
"Mia
signora, farò come mi avete
ordinato....cercherò di riportare il Signore prima che venga
linciato...eheh..."
"Cè
poco da ridere Dararai....mi ha
delusa...andarsene così solo per una stupidaggine che
quell'uomo gli ha messo
in testa....lui doveva pensare a nostro figlio al meglio, non seguendo
gli
obblighi di...di...naaahhh lasciamo stare...non voglio pensarci. Vai,
veloce e
vai da quello stupido....tiralo per i capelli s e necessario,
imbavaglialo e
legalo, trascinalo con il cavallo se devi ma fallo
tornare....sarà meglio per
lui o vivrà la prossima esistenza dietro un vetro,
perchè diverrà melanzane
sott'olio...."
"Ehm...non
è una bella
prospettiva....allora l o avvertirò mia signora...vado..."
facendo
un inchino
"Si
vai..io devo prepararmi per incontrare
la delegazione di Atlas come era negli appuntamenti...."
sorridendogli
"Sono
felice....finalmente, questa è
la...."
"Dararai...."
Si
voltò trovandosi Lina davanti alterata e,
all'apparenza, pronta a un litigio. Dietro di lei vi erano tutti i
partecipanti
alla spedizione ormai ridestati e anche loro, con modi di fare poco
amichevoli.
Si vide attorniato letteralmente, compreso dalla draghessa con la mano
sulla
giarrettiera
"Ehm...sentite
lo so, ho fatto un errore
e siamo cadut-cioè....ci siamo ritrovati sull'erba. Ma siamo
arrivati, là in
fondo cè la tenuta....Dobbiamo fare solo un pezzo di
strada....ok???"
cercando
di imbonirli
Si
fissarono tutti incerti, poi si radunarono
e borbottarono fra loro, finchè non presero una decisione
"Va
bene Dararai, sei
salvo....ma......" mentre il ragazzo deglutiva spaventato " mentre
raggiungiamo la tenuta, tu dovrai spiegarci qualcosa di questa
situazione....."
Lui
sembrò titubante, tentennò poi quando
nuovamente Lina intervenne per un patto lui alla fine si convinse.
Doveva spiegare
qualcosa e loro non avrebbero fatto storie.
"Allora
Dararai inizia....camminiamo e
ti ascoltiamo....MUOVERSIIII!!!!"
urlò
Lina iniziando ad avanzare versoo quello
che una volta doveva sembrare un bosco
"Ok...dunque....
"mentre la
carovana lo seguiva attento passo dopo passo "vedete...tutto ebbe
inizio
esattamente cinque anni fa, mese più e mese meno....io
lavoravo per un'altra
persona, un feudatario estremamente potente e influente nella regione
che
trovate da quella parte "indicando verso la sua destra "noi
qui siamo su un confine sapete???"
"Un
confine? E di dove???"
"NOn
è il momento per voi di saperlo, ma
vi racconterò altro per ora....quest'uomo mi assunse anni
fa, quando avevo ancora
18 anni.....rimasi con lui per due anni, fino a quando nella sua
magione, non
arrivò lui...."
"Lui
chi??? Un cattivo???"
domandò
AMeria
"NO...suo
figlio....dopo aver lavorato
per anni lontano dalla famiglia per sua scelta, tornò a casa
per sostenerla in una guerra sanguinosa che aveva coinvolto la sua
regione di nascita
contro prima la regione alla nostra sinistra....e poi contro un'armata
che farà parte della seconda parte della storia, ma dopo ve
lo
spiegherò. Ricordo che lui entrò nella 'sala del
trono' , così chiamata perchè
quest'uomo era addirittura potente quanto il Re, facendo allestire
quella sala
enorme non per balli ma per amministrare i suoi voleri sulle sue terre
e anche
oltre. E' un uomo di polso, duro, dopo alcuni lutti si era indurito e
il figlio
rimasto aveva deciso di lavorare al di fuori di
quell'ambiente....quando il mio
ex padrone vide suo figlio, gli disse qualcosa come
'Tò..la
pecorella è tornata all'ovile...'
MA
non era solo...con sè aveva una ragazza
incappucciata. Erano venuti da una tempesta, bagnati fradici e pronti
come
potevano ad aiutare. Lui come elemento dell'esercito, lei come stratega
e
all'occorrenza guaritrice, unici ruoli per le donne in quel'ambiente.
Ma il mio
ex padrone non era della stessa idea, si infuriò nel veder e
come il figlio,
dopo anni di menefreghismo verso il genitore, tornava per prendere in
mano la
situazione e salvare il luogo dove era nato. Iniziò una
discussione che
degenerò, lui scoprì che la ragazza era la
compagna del figlio, che sarebbe
potuta divenire la sua sposa e......perse le staffe. Disse alla ragazza
che
era....una poco di buono, che a vederla per lui sembrava
altro...e....lei andò
via indignata, seguita dal ragazzo che rimase deluso. Li vidi uscire
via, verso
la tempesta per tornare da dove erano venuti. Inutile dire che il
padrone non
ne fu contento, aveva perso il figlio una seconda volta e si
maledì per un anno
intero. Fino a quando loro due non tornarono. Il figlio voleva creare
una
seconda possibilità di dialogo, voleva tornare nella
famiglia. Ma....come la
volta precedente, si scatenò una lite furiosa, sempre per la
ragazza, che il
padre vedeva come una minaccia per la famiglia e il titolo. Dopo
centinaia di
anni, dopo tanti sacrifici, successivi alle perdite subite nella
famiglia,
il mio ex padrone non poteva tollerare che una ragazza che ai
suoi occhi
valeva meno di un cane, potesse divenire un membro di quel casato.
Purtroppo da
dove io provengo, come per il padrone, le donne non hanno molto valore
nella
società, sono importanti solo per il matrimonio e la
discendenza....per il
resto non valgono molto. Ma sopratutto, se non si è di buona
famiglia a livello
di titolo, s e non si è della stessa regione, se si vive
diversamente rispetto
agli ideali...si vale meno di un cane, non scherzo....anche le
vedove....se
sole e senza figli, anche se nobili, sono costrette a trovare qualcuno
che le
ospiti fino alla loro morte, perchè la proprietà
passa al maschio più vicino al
defunto. Sono leggi che per me, nato lì, all'inizio
sembravano la verità
ma...dopo che conobbi la padrona, divennero assolutamente aberranti per
me....."
"Anche
dalle mie parti vige qualcosa di
simile.....per questo odiavo tutte le ideologie cavalleresche che
dovevano
essere i dogmi...così come le donne dovevano esser gli
'angeli della casa'....non li ho mai visto allo stesso modo...."
esclamò
Gourry attirando l'attenzione su di
se
"Gourry....è
per questo che sei
scappato???"
"Anche
Lina...primo per la spada di
Luce....e poi.....con la morte di mio fratello, tutti
impazzirono per
l'eredità del cimelio di famiglia....."
"E
così, lo hai preso e sei andato
via...io avrei fatto ciò molto prima....sai che non sopporto
molto regole e
leggi...."
"Si
loso bene....Lina...."
ridendo
mentre la fissava negli occhi
Gourry
però notò Dararai che non guardava
verso di loro, ma fissava lei con uno strano sguardo. LA guardava
serio, fronte
aggrottata e come confusione sul viso. No, non era
confusione, era
qualcosa di indecifrabile ma chiaro, non seguiva il dialogo ma
.....cosa???
"Poi
come finì???"
chiese
Zel avvicinandosi a lui
"Eh???
ah...ok, continuo...dunque, la discussione
come dicevo finì male e la signora decise di andare via
offesa per la seconda
volta ma qualcosa, un rumore, echeggiò per la sala. Lei
accelerò il passo ma fu
fermata dalle guardie. Erano tornati un anno dopo, un altro temporale,
coperti
da mantelli con il cappuccio. Quando il padrone cercò di
bloccare gli uomini
del padre, qualcosa attirò nuovamente l'attenzione e...il
mio ex padrone la
obbligò a togliere il mantello. Al suo rifiuto, le guardie
le scostarono la
mantella e.....vi era un neonato fra le sue braccia. Avevano avuto un
figlio e
il padrone iniziò a spiegare al padre il vero motivo per cui
erano
venuti...."
"Il
figlio...."
"Si...volevano
che fosse riconosciuto
dalla famiglia, comè uso da quelle parti....solo
così era possibile poter avere
l'eredità e un posto nella società....altrimenti
rimaneva figlio di nessuno,
anche se il padre era nobile....come in questo caso. La
padrona non capiva perchè lui volesse far
riconoscere il figlio, però lo capivo bene...voelva che, se
fosse accaduto qualcosa a loro, il figlio potesse aavere una
opportunità di divenire qualcuno.....Solo se il patriarca
riconosceva il nuovo nato e si inseriva nell'albero genealogico, questi
era
veramente un membro della casata. I miei padroni si ritrovarono
così a
fronteggiare l'uomo che poteva garantire al figlio una degna esistenza,
cosa
che loro non potevano dare in caso di morte, essendo lontani dalle
famiglie per scelta.
Avevano una visione reale delle cose, sapevano che avevano nemici e che
i lavori che facevano non smepre erano privi di pericoli.....Il mio ex
padrone però non volle il bambino in casa sua, per lui era
nato da
una poco di buono e tale sarebbe stato anche se biologicamente suo
nipote. La
padrona, offesa, gli urlò contro che si sarebbe vendicata
dell'affronto e che
fosse lì solo per il Signore, che l'aveva convinta a fare
questo viaggio. GLi
disse che avevano una casa loro ma lui voleva che suo figlio potesse
avere una famiglia
a cui appoggiarsi per il futuro e che, visto come si era comportato con
il nipote,
lo avrebbe cresciuto lei secondo i suoi stili di vita e e le sue
ideologie.
Fece dietro front e tornò ai cavalli con cui
eravamo venuti, mentre il
bambino piangeva. Il padrone implorò il padre di considerare
almeno il bambino
e non loro ma lui fu irremovibile....andarono via offesi e delusi e il
mio ex
padrone tornò a maledire se stesso per essere stato
stupido..così mi ordinò di
seguirli e lavorare con loro, seguendo la crescita del bambino
affinché non
potesse essere troppo influenzato dalla madre. Io eseguì i
due da lontano,
finchè non giunsero in una tenuta, quella davanti a noi e
spiegai la cosa.
Ovviamente la ragazza non era affatto contenta della cosa, mi
minacciò di
uccidermi ma il padrone mi fece un'offerta. Mi domandò cosa
pensassi esattamente
della vita che facevo prima, mi parlarono per ore di cosa fossero le
vere
priorità nella vita, cose giuste da fare e considerare....mi
spiegarono che
avevano vissuto lontano dai loro vecchi mondi perchè
credevano in qualcosa di diverso,
venuto da esperienze e lezioni di vita apprese durante gli
anni
precedenti. Li vidi, nei pochi giorni che mi permisero di decidere,
come
vivessero le persone che il mio precedente padrone considerava 'diverse
e con
scarsa percezione delle cose' e scoprii un mondo a me lontano e
precluso fino
alle maggiore età. NOn mi era permesso andar via dalla mia
regione natale, per
il rango che avevo dovevo servire i potenti con le capacità
apprese in anni di
studio e apprendistato....ero sempre stato stratega, consigliere e
segretario,
sia nella testa che negli anni di lavoro per quell'uomo....invece
appresi che
esistono altri tipi di 'vita', dove si è liberi di essere
ciò che si vuole e si
può dire e fare ciò che si sente dentro....cose
che prima non erano
che....debolezze da nascondere....appresi con mio stupore che una
unione no è
un fatto sociale, vedendo quei due insieme scoprì che amare,
come parola, non è
solo un 'concetto' ma verità e realtà....e che i
sentimenti non erano punti deboli che dovevo reprimere ogni istante,
che ogni mio pensiero o idea
potesse essere espressa senza vergogna, che il salutare o parlare alla
servitù non fosse riprovevole.....il
poter fare le cose senza chiedere il permesso, il poter ridere quando
volevo,
cosa vietata fino a quel tempo....e poi....vedevo loro due con il
figlio, che
lo trattavano diversamente da come ero cresciuto amandolo con
tutti loro stessi, che giocavano o si
rincorrevano nel giardino tutti e tre ridendo e facendo baccano senza
alcun timore, che parlavano e facevano battute con i servi come se foss
enormale, che facevano cene e rimpatriate con
gli amici fino a tardi, era....una cosa così
diversa.....avevo assistito a cene
e riunioni, in piedi contro un muro, mentre si parlava di guerra,
amministrazione
e eserciti..con loro invece io potevo sedermi a mangiare a tavola, alle
riunioni
potevo far parte del gruppo...dopo una settimana vidi un mondo a me
alieno
e...feci una cosa che portò,da parte della mia famiglia,
l'allontanamento del
sottoscritto dalla famiglia...in poche parole non sono più
figlio di mio padre..."
disse
sorridendo tristemente
"Mi
spiace Dararai....così tu lavori per
loro esatto..???"
chiese
Lina mentre prendeva in braccio Raudy
dopo aver fatto capricci al povero Gourry
"Si...ho
mandato due lettere, una al mio
ex padrone e una alla mia famiglia....chiedendo scusa per la mia
decisione e
troncando con loro ogni cosa....le rispose che ricevetti ovviamente no
n erano
affatto....felici ma...sono quasi tre anni che vivo con loro e posso
dirvi che
son felice, anche il mio caratter e è cambiato come avete
notato
...eheheh....adesso, come dice la mia padrona, sono semplicemente me
stesso,...e sono felice....."
Il
gruppo rimase silenzioso ad ascoltare il
ragazzo, capiva ormai abbastanza per aiutarlo e sopratutto Lina si rese
conto
che quello che vedeva di strano era questo, il non sapere chi fosse e
la
ricerca, probabilmente, di diventare niente altro che ciò
che si era alla nascita...cercando
di cancellare gli anni di influenze e divieti....si chiese se anche
Gourry
avesse subito le stesse restrizioni e obblighi vedendosi cancellare
anni di
innocenza e fanciullezza. Poi le venne una domanda
"Dararai....tu
hai detto che la tua padrona
padroneggia la magia....è vero???"
"Si..anche
il padrone se la cava...anche
s e non allo stesso livello....eheh...a volte non ha voglia di fare
incantesimi
e combina disastri...."
ridendo
ricordando alcuni avvenimenti
"E
dimmi...quanti anni ha???"
"Ecco...ha
la mia età Miss Lina...venticinque
anni...."
"Davvero??e
da quanto è così abile con
le arti magiche??"
"da
molti anni, è lei che mi ha insegnato
quello che so.....sia a livello di incantesimi sia i codici della gilda
per
messaggi cifrati e sia....”
“Aspetta..quindi
tu consoci quei codici perché la tua padrona te li ha
insegnati”
“Si…per
aiutarla nel suo lavoro di studio…”
“Ora
mi
è tutto chiaro…dicevi???”
Disse
Zel
“…ah…e
quella
che lei chiama...'la filosofia di una grande maga'....ma è
una cosa troppo
lunga da spiegare e poi..meglio non dire nulla....sapete, lei ha certi
modi di
fare parecchio...ecco....."
NOn
sapeva che dire ma per tutti fu
sufficiente, la videro come una donna piena di sè,
utilizzatrice della magia per
scopi scientifici e di ricerca e che fosse una personalità
schietta e pratica.
"Sembra
una donna molto
particolare....mi farebbe piacere conoscerla..."
"Ehm....ecco...."
non sapendo che
dire "certo...quando l'avremo svegliata potrete conoscerla...."
"Qualcosa
non va???"
domandò
nuovamente Zel
"NO,
no...tutto ok...manca poco, ormai
siamo a casa...."
disse
contento cercando di cambiare discorso
Videro
davanti a loro una casa in stile
padronale, con colonne e archi ad adornare l'ingresso, composta da sale
al pian
terreno e le stanze private al primo piano. Sembrava non avere giardino
personale e nè mura, stava in mezzo al nulla, attorniata
solo da strade
battute, boschi e verde, che ormai purtroppo sembravano tutti morti.
"Dararai,
perchè non ci sono mura o
simili?"
"Ve
l'ho detto Lina...siamo su un
confine, la casa è stata creata a metà su una
regione e metà su
un'altra...."
"Davvero???
E perchè???"
"Ehm...ve
lo dirò più avanti...."
"Uffa
che rottura...Dararai, giuro che
se non mi dirai tutto, ma tutto, per te saranno guai..."
bofonchiò
Lina di pessimo umore
"Ok,
ok...no voglio finire
arrosto...."
"COme
sai che Lina ti farà
arrosto???"
Lui
si voltò verso GOurry, sentendo quella
domanda e ridendo disse
"Ehm....Lina
Inverse è molto conosciuta...quindi
so bene cosa potrebbe fare...ehehe..."
"Non
fa una grinza..:"
"GOurry
smettila per favore...."
urlò
lei allo spadaccino
Raudy
inziiò a ridere agitando il giocattolo
mentre Lina cercava di tenerlo trnaquillo
"Oh
andiamo Raudy...no n fare
così....fra poco sarai a casa ....."
"Il
signorino adora stare con voi, per
fortuna fino ad ora è sempre stato calmo....."
"Vogglio
totta di lapponi...."
"Raudy
non abbiamo torta di lamponi e
quindi aspetta un pò...ok???"
"No,
mama...vogglio totta....no fatta da
te...."
"COME???"
"Ehm....la
padrona non è molto brava in
cucina e così....hanno due cuochi per preparare pranzi e
cene....amano mangiare
bene...."
"certo
che tu, signorino, sei proprio
discolo....se dico fino a acasa...aspetti fino a casa...."
disse
Lina categorica al bambino
"NOOOOOOOOO"
"Raudy,
basta, o questa sera niente
dolce....."
Il
bambino si zittì, la guardò con occhi
lacrimosi e tenerosi e lei cercò di non guardarlo in faccia,
voltando lo
sguardo....
"MAma....peffavorree......"
"RAudy.....su....fra
poco potrai
mangiare...."
"Signorino...."
disse Dararai al
bambino " guardi...fra poco Nanni le darà qualcosa..:"
"nanni???"
domandarono
tutti
"Si
è la governante....il signorino no n
risuciva a dire il suo nome e la padrona...l'ha...chiamata
così per essergli
facile......ehm...."
"AHAHAHAHA.....la
voglio
conoscere......"
rise
Gourry divertito
Davanti
a loro la grande casa si ergeva in
tutto il suo splendore, color crema, tegole del tetto spiovente rosse e
balconi
decorati che si stagliavano dalla rampicante ormai secca. Una tenda si
scostò
da un piano superiore e poi quando raggiunsero il portone, questo is
aprì e una
figura di una
donna uscì sconvolta,
fissandoli.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 10 *** Parole al vento ***
futuro 9
La
donna che si presentò davanti a loro era sui quant'anni,
viso aristocratico e comportamenti precisi
e accurati. Una frangia copriva un
volto ancora giovanile color latte e i capelli biondi, raccolti in una
treccia
corposa e lunga, ricadevano morbidamente su una spalla, a fare da
contrasto
all'abito grigio, lungo fino ai piedi. si
parò davanti a loro con uno
sguardo attonito, come se qualcosa qualcosa l'avesse inseguita fin alla
soglia
della casa. Il suo viso tradiva stupore e posò i suoi su
ogni presente, davanti
a lei. Dararai si precipitò verso di lei, salendo i due
gradini di marmo bianco
e la convinse a parlare pochi minuti, lasciando tutti ad aspettare
fuori.
"Fra due minuti sarò da voi, le cameriere prenderanno i
vostri bagagli e
li porteranno nelle camere...."
trascinando la donna
Il gruppo rimase fuori un pò, chi preparava le cose da dare
alle cameriere che
si presentarono sulla soglia in fila, chi ammirava la casa. Lina e
Ameria
rimase a bocca aperta ad osservare la casa, nonostante l'edera e
qualche segno
di non rinfrescata recente, sembrava fare da contrapposizione
all'ambiente circostante.
Una casa in mezzo al nulla, immersa nel verde assoluto.
"Ameria...questa casa è favolosa....sarebbe un sogno
abitarla, secondo te
la vendono????"
chiese Lina all'amica
"Si Lina è vero, è davvero bella..."
"Oh Ameria...come vorrei una casa come questa...chissà
comè
dentro...."
"Dalle finestre si vedono tetti decorati in rilievo...deve essere una
famiglia nobile....sicuramente, soprattutto vedendo gli abiti che
indossano,
anche Raudy, e il gioiello che lui porta al collo. E' un'ottima
manifattura,
sembra ora ci penso, come lavorazione, qualcosa fatto da un noto
gioielliere a
Seiroon da cui avevo acquistato tempo fa dei regali di
rappresentanza....sembra un suo lavoro...."
"regali di rappresentanza?"
"Si sai...quando visiti un altro regno e come rappresentante di Seiroon
devi portare doni...."
"Che spreco..."
"LIna....per favore, devi esser cordiale con i regni confinanti..."
"SI..SI..Secondo te...se...ehm...trovo l'atto di proprietà e
finisce nelle
mie tasche..."
"LINA!!!"
"Scherzavo.....eheh......"
"Si come no....."
sospirò la principessa sapendo bene che l'amica poteva
benissimo fare certe
cose
Videro Dararai nell'atrio del palazzo con la donna, in un a discussione
un pò
accesa ma che avveniva sottovoce. Si fissarono senza parlare, poi
qualcosa
attirò l'attenzione. La donna battè le mani e uno
stuolo di cameriere la circondarono,
la videro fare gesti e veder volare le cameriere avanti e indietro per
le stanze...con
oggetti in mano.
"AMeria....ma che fanno? Tolgono tutto???"
"Non lo so...magari ti hanno riconosciuto e mettono via i
preziosi...."
"Che vorresti dire????"
"Bè sai comè Lina...come si dice?Dove passa Lina
Inverse di oro e preziosi
non trovi...."
"Se vuoi ancora rivedere il tuo amato paparino, vedi di
evitare certi
commenti..."
disse tra i denti la maga mentre dava alla principessa un pizzicotto
sul sedere
"Hai Lina...scherzavo, uff no sai stare agli scherzi...."
La donna si presentò nuovamente davanti a loro, con
portamento fiero ed
elegante, li fissò tutti e poi disse
"Io...sono la Signorina Chesy, la governante di questa casa. Per
qualunque
problema, richiesta o altro, sono a vostra disposizione. NOn sapete
quanto io e
Dararai vi siamo profondamente grati per aver accettato l'aiuto che vi
avevamo
richiesto. Ovviamente sarete ben ricompensati, per il disturbo e il
lavoro svolto. Le guardie purtroppo sono state inviate tempo fa in un
regno
come aiuto all'esercito, quindi saremo soli, voi e noi. QUi in tutto ci
sono
dieci cameriere, alcune assunte di recente, due stallieri, due cuochi,
sei
maggiordomi, me e Dararai che è il consigliere e assistente
della padrona per
gestire i lavori e le ricerche. Spero che possiate trovare le camere
che vi ho
fatto preparare calde e accoglienti, purtroppo sia le temperature che
gli
agenti atmosferici sono mutati e sia di giorno e sia di notte nubi
ricolme di
pioggia oscurano il sole, facendo piombare tutta la penisola
nell'oscurità.
Avrete tutte le candele che vorrete, questo non vi deve preoccupare, le
fabbrichiamo noi stessi come molte altre cose. I padroni tempo fa
avevano
provvisto, qualche miglio più avanti, una fattoria che
soddisfasse bi bisogni
della tenuta, si in fatto di carne che di frutta e verdura.
Abbiamo
parecchi pozzi con l'acqua fresca e..."
"A noi vanno bene dei letti comodi e qualcosa da mangiare, non si
preoccupi. Siamo qui per aiutare Dararai, non credo ci fermeremo
molto....ma.....non ho capito il fatto delle nubi perchè noi
due pore fa eravamo sotto un sole cocente...."
A quelle parole, la donna fissò Lina con occhi taglienti,
pareva studiarla ma
all'improvviso alzò leggermente fra le dita la gonna
dell'abito e si avvicinò a
lei. Era molto alta, non come GOurry ma quasi, il suo aspetta
pareva
simile a quello di Dararai e si chiese se foss e la madre, ma a
sentirlo
parlare prima sembrava da escludere. Lina iniziò a fare
questi ragionamenti
mentre la vedeva avvicinarsi ad ogni passo, finchè non si
ritrovarono uno di
fronte l'altra. Quando la vide schiudere le labbra, la sentii dire
"VOi...siete Lina Inverse esatto?? HO...sentito molto parlare di
voi...spero
che la vostra bravura nelle arti magiche siano tali, è
necessario qualcuno
scaltro, abile, potente e senza paura per salvare la penisola e
riportare la
padrona al ruolo che le spetta. Viviamo tempi difficili, Signorina
Lina, quindi
mi aspetto da lei il massimo, per il prezzo che riceverete al termine
della
missione...."
La maga la fissò seria e leggermente accigliata, non sapeva
cosa rispondere, se
a tono oppure accettar el'incarico senza replicare. Ma qualcosa dietro
le
spalle della donna la mise in allarme, vedeva le camerire portare via
quadri e
oggetti dalle varie stanze
"Scusi...che fanno???"
chiese alla donna
Lei si voltò, tornò a fissarla leggermente
nervosa e disse
"Nulla, semplicemente stiamo liberando la casa in previsione di un
attacco...girano parecchi briganti sa???"
facendo un giro su se stessa per tornar ein casa, facendo danzare la
treccia a
ogni passo
Lina si sentì tirare il mantello, Raudy cercava di avere la
sua attenzione per
essere messo in braccio, cosa che Lina fece mentre si avviava verso con
la
casa,seguita dagli altri. Ma quando la donna si voltò per
indicare la strada e
li vide si parò davanti a lei. Lina si arrestò
subito, vedeva nuovamente quegli
occhi indagatori di sopra, che fissavano lei e il bambino. Ma
notò poi che l'attenzione
le era caduta ai abiti di Raudy. La donna si
avvicinò ancora e poi prese in
mano il medaglione che lui aveva al collo, lo osservò
attentamente e poi con
velo di rabbia si voltò verso Dararai
"Cosa ci fa il medaglione del padrone al collo del Signorino???"
Lui la fissò interdetto, sudò freddo poi disse
"Ecco....quando sono stati sigillati nella barriera, non avevo messo al
collo il medaglione e così...visto che il Signorino
doveva...ecco si
insomma....stare con altre persone, ho pensato di darglielo
momentaneamente per
non essere triste...."
"COsa'??? Dararai, tu hai una vaga idea del significato di quel
medaglione???"
"Certo che ce l'ho Signorina Chesy....sono stato io a ordinarlo dove
lei
sa e io a consegnarglielo, lo ha dimenticato? Non faccio le cose a
casaccio,
sono un consigliere e stratega di alto rango, non un idiota...."
sbottando
offeso
"Sarà, però sai bene quanto il bambino sia
iperattivo, se lo perdeva??? Mi
auguro che almeno la padrona abbia il suo...."
avvicinadosi
per togliere dal bambino il gioiello
Ma il silenzio che calò, gelò l'atmosfera, tanto
che la donna si voltò verso di
lui preoccupata su una risposta che poteva o non poteva essere nascosta
in
quel silenzio. Si fissarono pochi minuti, poi lei domandò
grave
"Ti prego, dimmi che almeno 'quel' medaglione è al suo
posto...."
dicendolo in un modo che a tutti sembrò una supplica
Tuttavia il ragazzo voltò lo sguardo, diventando triste e la
donna gli si
avvicinò dandogli uno schiaffo che risuonò
attorno a loro, facendo sobbalzare i
presenti impreparati alla cosa
"Dove si trova....non solo hai fatto di testa tua sigillandoli
là
rischiando di non poterli più svegliare, ma hai privato i
signori di una cosa a
loro preziosa....almeno è al sicuro???"
"SI....l'ho protetto io stesso"
le disse fissandola quasi arrabbiato, mentre lei assunse un'aria
sorpresa e
sconvolta
"Che vuoi dire...per favore, non dirmi che....."
Lui scostò il gancio che teneva il mantello, mise una mano
dentro l'abito e
uscì fuori un medaglione in oro bianco, con una grossa
pietra rossa ovale
lucida dal colore simile ai talismani, contornata da disegni a mezzi
cerchi a seguire la peitra, tenuto da una catella
argentata. La donna sussultò alla vista dell'oggetto, lo
prese e lo strappò con
forza rompendo le maglie della catena e urlando
"Hai esagerato adesso, hai oltrepassato il limite...sai a cosa mi
riferisco....è....assurdo, davvero....io non....non posso
crederci davvero, è
una fissazione la tua....non devi fare più nulla ti
avviso..."
scuotendo la testa arrabbiata
Lui no n disse nulla, incasso lo schiaffo, le parole e la negazione del
medaglione
e la seguì con gli occhi andare verso Lina, prendendo dal
bambino l'altro medaglione.
"Signorina Lina, sono felice che lei sia qui...ora scusate ma devo
andare
a conservare questi oggetti. POi entrate in casa e lasciate che le
cameriere si
prendano cura di voi..."
"Aspetti....cosa sono quei medaglioni???"
".........Questi....sono oggetti dei padroni, molto preziosi per
loro....però....in verità...." pensando "
.accetta di ricevere un altro incarico???"
"E sarebbe...??"
"Le darò questi due medaglioni da proteggere, una come lei
non avrà
problemi, sicuramente. Qui abbiamo una cassafrote ma se qualche
brigante
dovesse arrivare quando sarete al Palazzo della Madre....potrebbero
rubarli
scassinandola....la terrebbe lei invece, al collo, affinchè
lei possa ridarli
ai padroni al loro risveglio???"
Lina rimase basita della cosa, non capiva il motivo di questa richiesta
però
poi ripensandoci, se era così importanti per i padroni della
donna non era per
il valore materiale, ma qualcosa di più. Proteggerli, ci
sarebbe
riuscita?"
"Se lei ha tolto a Dararai il medaglione, no n capisco
perchè io, una
estranea, debba indossarli per proteggerli...:"
"Lui...è una questione delicata e particolare, non doveva
farlo e ha sbagliato...lei
però è stata chiamata per aiutarci e chi
più di lei, la grande Maga Lina
Inverse, può proteggere un oggetto prezioso.....uno, quello
rosso della
padrona, lo terrà per se e l'altro, quello del padrone, lo
darà a una persona
di cui si fida ciecamente. Avrete un regalo speciale per questo...."
"Io non sono convinta veramente....."
"Miss Lina, ho bisogno di qualcuno serio su cui riversare la mia
fiducia...ultimamente ho avuto parecchi problemi in questo...."
voltandosi leggermente per fissare malamente Dararai, cos che Lina non
capì
Alla fine lei accettò e la donna la ringraziò,
chiedendo a Dararai di occuparsi
del bambino
"Il Signorino avrà fame e poi dovrà riposare, ci
penso io a lui....Dararai
lo porterà in cucina mentre voi vi riposerete nella sala del
tè. ...Grazie del
vostro aiuto...davvero...."
mettendo a Lina il medaglione al collo
Li invitò con un braccio a entrare e li fece accomodare nel
salotto del tè,
passando per l'atrio ovale che si diramava in due rampe di scale
laterali e due
corridoio al piano terra. La saletta era a tetto a botte, color
champagne e con
tante nicchie ovali scavate nel muro che ospitavano vasi di fiori,
sculture o
altro, che in quel momento pareva mancare. OCme parevano mancare
quadri,
sopramobili e altro, sembrava che una mandria di sciacalli avesse fatto
pulizie....
"Sa Lina, temevo che i padroni potessero rimanere per sempre
là, invece
con lei è sicuro di poterli liberare...."
"Ehm...posso sapere come sono finiti...bloccati in uno scudo, s e ho
capito
bene...."
prendendo posto in un divanetto glicine, al suo seguito GOurry e gli
altri
"Tutta colpa di Dararai....una settimana prima di essere chiusi nella
sala
del palazzo, i padroni erano corsi in un regno ad aiutare a proteggere
la
città, purtroppo rimasero feriti, sopratutto la padrona
per.....ecco....insomma, lei rimase ferita e nella stanza messa a
disposizione
per loro, lei cercava faticosamente di rimettersi in sesto sia nel
corpo che
nello spirito. Erano accaduto alcune cose prima e ..... lei non si era
ripresa
del tutto. Quella ferita alla schiena, non fu mortale ma ci
mancò poco e lei disse a
Dararai di fare la cosa che lui reputasse giusta....ma non
capì il vero senso
della parole, invece di intendere un 'cerca di trovare una soluzione ai
problemi e insieme li risolviamo' lui intese un 'fai quello che reputi
giusto
per noi'.....così quando i guaritori li considerarono
guariti e in grado di
tornare a casa, lui applicò un incantesimo su di
loro, li portò al
palazzo e con una sacerdotessa o vestale, non saprei, fece in modo che
nessuno
potesse avvicinarsi così che, quando sarebbe stato il
momento buono, lei
sarebbe stata svegliata e avrebbe utilizzato di poteri della Madre per
fermare
l'esercito....ma....poi la vestale sparì, si dice venne
uccisa o si era
nascosta....e così da mesi loro due dormono in quel
palazzo....."
sospirando, mentre le cameriere porta vassoio d'argento
"Quindi si è trattato di un errore....ma mi dica...esercito
di
cosa....."
"Vede....le cose che so sono i resoconti della padrona prima e di
Dararai
poi....a come ho capito, un'entità che si dice simile alla
Madre, ha trovato un
varco dimensionale per arrivare da noi. Tuttavia la Madre ha
lasciato
disposizioni alla padrona in caso di sua mancanza, cosa che
accadde poco
dopo. Da allora, un anno e mezzo fa, lei non si è
più sentita e la padrona ha
dovuto fronteggiare da sola la minaccia. Quello che sembrava l'arrivo
imminente
dell'entità, in realtà si rivelò come
la venuta di un esercito di demoni di
enorme potenza e pericolosità. La padrona mi disse che la
madre era entrata in
conflitto con l'entità ma che doveva prendere forma umana
nell'altra dimensione
e lo scontro non sarebbe durato poco. QUi intanto, l'armata chiamata
'le 88
bestie', capitanate da una donna demone chiamata Ether Phenyl,
iniziarono a colpire
varie città importanti e poi varie regioni. Per il ruolo
occupato dalla
padrona, da ogni dove venivano chiamate di aiuto e lei dovette
purtroppo fare
delle scelte, recandosi dove reputava di poterli fermare. Purtroppo
accadde
anche un fatto strano, la magia iniziò a non funziona re
più...non os bene come
si dice, io non la pratico ma....a come mi disse lei, i poteri su tutta
la
penisola erano venuti meno, la magia bianca e la magia nera no n
avevano più la
stessa potenza e neanche le due capitali, Seiroon e Zephilia, potevano
far
fronte a questo problema. Manufatti e riti per incrementare la magia e
il
potere magico dei maghi no n servirono a nulla per rimportarla al
massimo, i demoni, seppur privati di una
parte dei loro poteri, rimasero impossibili da sconfiggere e molte
città
caddero rase al suolo. Anche la padrona, che utilizzava la magia del
caos, si
trovò in difficoltà visto che la madre era andata
via in un'altra dimensione,
sigillandola per evitare che quell'entità potesse uscire,
facendola ritrovare con poche possibilità di usare i poteri
che la richiamavano. I pochi poteri che
potè utilizzare, dati dallo scarso potere magico presente
grazie a oggetti
magici che contengono le magie e a quanto pare erano stati amplificati,
permisero a lei e agli altri maghi di perdere tempo e studiare un modo
per
fermarli. Quel giorno, il giorno in cui si ferì, lei
tentò di utilizzare la sua
magia più potente, quella proibita. Tutti i maghi le dissero
di non farlo ma
lei la trovò l'ultima spiaggia, sebbene sapesse quanto fosse
pericoloso,
nonostante sapesse che il potere del caos fosse agli sgoccioli.
Invocò, grazie
a una formula, l'amplificazione del suo potere magico e fece quel
tentativo. Ma
riuscì solo a eliminare una piccola porzione dell'esercito,
mentre alle sue
spalle gli altri maghi lottavano contro i demoni nel palazzo per
proteggerla.
Fu allora che il padrone venne ferito non mortalmente e lei, per
evitare che morisse,
non avendo più possibilità di usare la magia,
tentò di fermare il demone con
una spada incantata, ma......non era abbastanza potente e fu sconfitta.
Dararai
purtroppo non riuscì a fermare il demone che conficcava la
lama nella schiena
della Signora.........non voleva perdere il padrone, aveva cercato di
salvarlo e ai suoi
piedi che era ferito, si ritrovò quasi a perdere la vita. Se
non fosse stato per la
Gran Sacerdotessa di Ceihpied....ora lei sarebbe morta....le ha salvato
la vita
ancora una volta....e poi quello stupido di Dararai ha fatto quella
sciocchezza
di rinchiuderli là....Quando lui capì l'errore
era troppo tardi, quella vestale
era sparita, la sacerdotessa non poteva far nulla e
così....la distruzione continuò...."
"Un momento....non esiste magia???"
"NO esiste ovviamente, ma è debole....se lei dovesse castare
ad esempio un
ragna blade....allora qualche problema potrebbe incontrarlo, se
utilizza
magia nera e bianca, deve essere davvero potente per utilizzarli al
meglio
perchè una barriera creata dai demoni inibisce l'utilizzo
della magia a piena
potenza...."
"una barriera?? Dove????"
"E quella che oscura i l sole....le nubi sono solo causate da essa. Una
volta vi era una barriera che voi, avete distrutto. Molte cose
cambiarono dopo
la sua distruzione, clima temperature ect....ora che questa barriera
è stata
creata, non esiste più l'estate, inverno e autunno si
susseguirono senza sosta,
molti raccolti sono andati a male in molte regioni, gli animali sono
morti di
fame o allagamenti e ovviamente tra sfollati, nuclei familiari
distrutti,
orfani e vedove.....noi qui siamo in pace, relativamente, ma quando
viaggiai
con il Signorino...vidi la morte davanti a me, mi creda....."
"E' terribile, e non cè null che si può fare???"
"Si...innanzitutto, secondo lo schema della padrona, bisogna
distruggere
la barriera, eliminare il capo dell'armata e sterminare i demoni
rimasti.
Doveva essere il suo compito.....ma......non potè fermare le
tre
morti...."
"Cosa sono le tre morti???"
domandò GOurry incuriosito
"E' così che chiamano i tre modi per uccidere, distruggere,
sterminare....la morte bianca è il loro modo di divertirsi,
accerchiare un
luogo abitato e sterminare piano piano ogni essere umano in quel
luogo....la
morte rossa invece è quando causano distruzioni
così devastanti da provocare la
morte per cause di allagamenti, frane, crolli e altro in una
città presa di
mira, assistendo a tutto quanto....la morte nera è quella
che utilizzano
maggiormente.....inviano creature di varie forme di colore nero che
distruggono
e uccidono senza guardare nulla. SOno nomi che loro hanno dato ai loro
tipi di
attacco, sono senza scrupoli....quel giorno loro usavano la morte
bianca....."
"E come riuscirono a mandar via i demoni??? Lei no nera ferita??"
"Come avevo detto, usando la magia del caos, era riuscita a eliminare
una
parte.....questi demoni sembra che siano attivi di notte e non di
giorno.....Prima che il clima mutasse, il giorno e la notte erano
divisi dalla
nascita e dalla scomparsa del sole all'orizzonte e quel giorno questo
fenomeno
era ancora visibile....poi però, ciò non accadde
più e loro possono far scorrerie senza problemi....se non
fosse stato per il sole,
quel giorno i padroni sarebbero morti...."
Tutt la ascoltarono senza dire nulla,s enza bere o mangiare, tanto che
il tè si
raffreddò nelle tazze, presi ocme erano dal racconto, la
donna pareva nervosa
nel raccontare tutto ciò
"I padroni hanno lavorato tanto per fermarli ma per...un..impedimento,
non
è loro possibile...quindi vorrei che voi...bè per
favore, ideate un modo per
fermare le 88 bestie...."
"Ci racconti ancora qualcosa, devo sapere il più possibile
per lavorare
meglio...."
"Certo....dunque....."
Dararai portava Raudy in camera sua, voleva cambiarlo prima di portarlo
a
mangiare, gli sembrava una cosa sensata anche per se stesso, dopo la
sfuriata
della governante. Sapeva di aver sbagliato ocn i padroni, sapeva di
aver fatto
scelte che tutti ritenevano assurde ma lui in cuor suo, sapeva di aver
fatto le
cos e che riteneva giuste, come lei disse quel giorno, in quella stanza
Si
fermò alla soglia, non sapeva se
entrare o meno e poi, sentì qualcosa. Aprì
leggermente la porta e la vide, in
piedi, accanto al letto di lui. Era sofferente probabilmente per la
ferita,
l'abito bianco che ancora indossava era lacero e sporco di sangue, i
capelli
arruffati e ricaduti in avanti. Si tenevas come poteva con le braccia
sul
materasso e guardava lui dormire, o almeno a Dararai così
sembrava.
"Ehi...sei sveglio...???"
"Si...stai bene...??"
disse lui aprendo gli occhi e voltandosi verso di lei
Lei sorrise tristemente e sospirando disse
"Io....non ti odio...non ho risentimento verso di te, ci siamo
già
chiariti....però, vorrei solo dirti che sei stato stupido a
pensare con la tua
testa su una questione mia e tua....poi con tuo padre...."
"Mi dispiace, davvero....ma l’ho fatto per lui..."
"Lo so, ma dovevamo decidere insieme...sei stato via quattro mesi,
ormai
credevo che tu non volessi più stare con noi...:"
abbassando
il viso, nasncondendolo dai capelli, mentre stringeva la mano dell'uomo
davanti alei
"MAI...MAI non lo pensare più....ti avevo già
risposto no? ....' Il mio
presente, tu...per sempre....'.......te lo avevo detto nel medaglione
ricordi???
La mia risposta alla tua frase...."
"Si....'mi manchi ogni volta che sono sola'......non cèra
bisogno di dirti
altro...."
"E' sempre stato così tr anoi
no? Nè
troppe parole ne stupidi discorsi per noi inutili, ma sempre
simboli tra di noi...."
Lei gli carezzò una guancia sorridendogli, Dararai li
fissava serio, vedeva il
suo sorriso verso di lui, rivolto solo a lui. E lui, che aveva fatto
quel che
aveva fatto e le diceva 'ti amo' come s enulla fosse accaduto....Chiuse
gli
occhi e cercò di respirare profondamente, ma la sua voce lo
portò alla realtà.
La vide gemere di dolore, non riuscendo a star e in piedi, strinse una
mano sul
braccio di lui e sforzandosi disse
"Ascolta...guardami negli occhi.......ogni volta che tu guarderai quel
medaglione o quello che io tengo indosso....per favore, ricorda i
nostri
preziosi momenti.....i ricordi che conservi nel tuo cuore....Ti manco
ogni qual
volta tu sei solo? Ti sei sentito tale quando ero via per lavoro? Mi
spiace....di questo mi dispiace....ma ogni volta che ti rivedevo al mio
ritorno, il tuo sorriso, sentivo che tu fossi felice.....ma se hai
intenzione
di lasciarmi, perchè ti ho fatto un torto....vorrei che
tornassi indietro ai
nostri giorni insieme.....al nostro tempo....e a quanto ho sofferto
della tua
lontananza....io vorrei superare tutto insieme, per sempre....quando
sarà
finito questo, quando tornerà la luce sulla penisola....noi
avremo
dimenticato....ma tu, vorrai restare
con me?.....So che no mi dimenticherai....dal momento che tu no neri
con me, la
mia vita era cambiata....così sola, così
dispiaciuta....lasciata sola nel
silenzio....Sto ancora pensando a noi....tu lo fai??...."
Si guardavano negli occhi, mentre le sue parole riempivano la stanza
nonostante
la sua voce si affievoliva sempre più....
"MA...di cosa parli...???"
le chiese
"Ripenso ai nostri momenti....ricordami....dentro di te....ma mi sento
così sola....."
mentre scivolava verso il pavimento per poi ricadervi, senza che lui
potesse
afferrarla
Dararai entrò di corsa nella stanza, la vide quasi esanime
là, sul pavimento
bianco, con l'abito ormai sporco dal suo candore e i capelli sparsi sul
pavimento, mentre lui dal letto chiamava il suo nome. Guaritori e
infermiere accorsero
prendendola e posandola sul lettino affianco, evocando un resurrection,
riuscendo
a guarirla dalla ferita che si era riaperta. Rivoli di sangue
scivolavano giù
per le lenzuola per gocciolare verso il pavimento, il padrone di
Dararai si
mise faticosamente in piedi e nonostante tutti cercassero di fermarlo,
lui si
portò accanto a lei, piangendo di dolore. Dararai si sentiva
con mille pensieri
contraddittori, lei era viva eppure non capiva perchè lui
piangesse. Semplicemente,
si sentiva responsabile per ciò e per una volta, il ragazzo
pensò a qualcosa di
cattivo.....non per la padrona, era felice che fosse salva ma...una
sola cosa
nella mente echeggiava.....'si raccoglie ciò che si
semina....
Vedendo che lui non voleva staccarsi dal braccio della donna, Dararai
non
potè fare altro che addormentarlo con uno sleeping e
seguì gli infermieri
posarlo sul letto affianco. Quando tutto si calmò, la sua
voce lo chiamò
"Dararai...vieni...."
gli diss ela donna ripresasi debolmente
"Padrona non deve fare sforzi...:"
"Dararai.....fà la cosa che tu reputi giusta....'so che sono
l'unica che possa fermarli....fai quello che tu consideri la
soluzione......per......"
Fissò i suoi occhi, il suo viso e i suoi capelli.....prima
che lei perdesse i
sensi nuovamente e dormisse per giorni prima di essere fuori pericolo.
Si avvicinò alla porta della stanza del bambino, la
aprì e mille ricordi si
stagliarono nella sua mentre.....
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=692901
|