I Miss You Every Time I Am Alone

di Lia_the_Blue
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dubbi ***
Capitolo 2: *** Colloquio a palazzo ***
Capitolo 3: *** Momenti.... ***
Capitolo 4: *** Lina & Gourry special ***
Capitolo 5: *** MAttino al palazzo e... ***
Capitolo 6: *** Comparsa..... ***
Capitolo 7: *** In camera prima della partenza ***
Capitolo 8: *** E venne il viaggio ***
Capitolo 9: *** Giungendo alla tenuta ***
Capitolo 10: *** Parole al vento ***



Capitolo 1
*** Dubbi ***


futuro

Ciao^^ Allora premetto che questa fic la dovevo psotere dopo la fine di 'tutto per il libro' essendo pià corta come capitoli. Purtroppo però la mia testa mi ha convinta a metterla adesso, quindi ora le fic sono tre. Piano piano sistemo i capitoli di tutte. Questa fic è quella di cui parlavo mi pare in 'il nodo di pasqua' e la adoro anche se al oslito ho buttato la bozza ma dovrò poi far i capitoli. Spero che anche questa di una storia bella e intrigante. Attendo commenti^^

****************************************************************

Regno di Seyruun

La principessa Ameria Will Tesla Seyruun camminava agitata per i lunghi e ricchi corridoi per palazzo reale. Terminata una riunione importante a cui aveva partecipato, affiancando il padre, si apprestava ad accogliere degli ospiti molto attesi. Al suo fianco, il principe Philionel di Seyruun avanzava serio e  apparentemente preoccupato, seguito dai dignitari di corte.

Scesero la grande scalinata fin nell'atrio del palazzo che conduceva ai magnifici giardini . Dinnanzi al portone, in attesa, vi era Zelgadis Greywords, ormai fidato consulente e consigliere del principe. Nel momento in cui li scorse , alzò lo sguardo e sorrise facendo un inchino al principe e alla figlia, che ricambiarono con la mano.

"Principe, mi è giunta notizia che sono quasi arrivati al cancello del palazzo. Se per lei va bene posso andarli a ricevere....."

"Grazie Zel ma vedi, conoscendoli,  meglio aspettarli qui....."

"Va bene. Per quanto riguarda i maghi di corte, sembra che il codice di quella lettera pervenuta misteriosamente alla principessa,  sia stato decifrato. Posso dirle il contenuto in questo momento...."

"NO, meglio aspettarli. Con loro sono sicuro di avere maggiori possibilità per capire la situazione. Quell'uomo è ancora irrintracciabile, vero?"

"Si....purtroppo dopo aver lasciato la lettera è fuggito  e neanche io sono stato in grado di seguirlo. I maghi quando lo hanno attaccato ha utilizzato la magia nera....."

"Magia nera...qui a Seyruun!!!"
disse il principe stringendo i pugni

"papà....ho visto io stessa quell'uomo.....aveva....aveva una cosa che.....io e Zel conosciamo bene ma 'per quanto ne sappiano....di quel tipo li possiede solo una persona....."
passando lo sguardo dal padre a Zel

"Si,  li ho visti benissimo.....quando ho lanciato  il Laphas Seed....lui ha usato quell'incantesimo e....lo ha neutralizzato. Solo una persona  che io sappia può usarli...."

disse Zel


"Si, ne sono a conoscenza e per questo ho bisogno che quella persona sia qui....se davvero sta arrivando vuol dire che li ha ancora!"

"Non lo so......"
disse Zel scostando la testa in senso di negazione

Propio in quel momento un alto funzionario si avvicinò a l principe arrivando dal giardino

"Sua Altezza,  mi hanno comunicato che gli ospiti che sta attendendo  stanno attraversando in questo momento il giardino e fra poco sono qui....."
inchinandosi

"Grazie. Ameria...." voltandosi verso la figlia "spero davvero che loro non siano coinvolti!"
guardandola preoccupato

"papà anche io spero che non sia così......."

"Principe, posso occuparmene io.....magari con la vostra presenza potrebbero....."

"No, Zel,  io...."
interropendo il discorso no n appena lo stesso funzionario ritornò dentro

"Principe, sono qui...."
sollevando il braccio indicando il portone aperto

I tre si osservarono pochi minuti e poi sentirono delle risate provenire da fuori, avanzarono quindi verso il portone uscendo fuori, rimanendo abbagliati dal caldo sole.


Davanti a loro una figura  sorridente  fece capolino da  una delle siepi. Il giardino era formato  a labirinto con piante  o siepi alte che formavano stradine ai cui lati vi erano o fontanelle o panchine di marmo. Da una stradina uscì uno degli ospiti, che alzando un braccio in senso di saluto corse verso di loro

"Ameria, Phil, Zel....."
avvicinandosi di corsa sorridendo

"Oh Lina, che bello rivederti..."
sorrise Ameria scendendo i pochi gradini che davano al giardino

"Ame, come sei elegante....non mi aspettavo una simile accoglienza...."

"Veramente, questo è l'abbigliamento ufficiale...."
apostrofò Zel sorridendo

"Oh, vero....dimenticavo che tu adesso lavori ufficialmente per questo reame...."
 prendendolo in giro

"Lina...ma dovè il tuo compagno di viaggio...Gourry???"
chiede Phil  osservando il giardino

Lina si voltò, scrutò anche lei e poi sbuffando fece segno con l'indice della mano di aspettare e corse indietro verso le siepi. Nel momento in cui si infilò nel punto da dove era uscita un grosso  'BUUUU' echeggiò per il giardino facendo sobbalzare  i tre che attendevano la maga. Poi la voce della ragazza incavolata si sentì per tutto il palazzo seguita da risate, tanto che alcuni camerieri si affiacciarono dalle finestre, e Zel, Ameria e Phil alzarono gli occhi al cielo.

La maga comparve poco dopo infuriata ma una voce la richiamò indietro e lei si fermò ad aspettare. Guardò in basso, fece un mezzo sorriso e battè le mani dicendo qualcosa, fissando sempre verso il basso.

"Ma che fa...."
chiese Ameria

Poi la maga alzò lo sguardo poco sopra la sua altezza e sorridendo a trentadue denti fece cenno di andare. Attese pochi secondi e comparve Gourry che trotterellava con un sorriso compiaciuto, affiancandosi a lei. Ma la maga alzò un braccio verso la testa di Gourry, o lameno così sembrava. I tre che li attendevano rimasero a fissare sorridendo la scena, ma man mano che i due si avvicinavano l'espressione cambiava sulle loro facce finché all'unisono non stropicciarono gli occhi quasi in sincrono....qualcosa non quadrava.

Delle risate, due gambette che scalciavano sul petto di Gourry, una manina che giocava con quella di Lina e una testolina che compariva da dietro la testa dello spadaccino. I tre davanti a quella scena persero le mandibole.

Gourry li vide e salutò compiaciuto mentre da sulle sue spalle faceva scendere un bambino, aiutato da Lina. Il bambino si agitava divertito e lo spadaccino dovette fare non poca fatica a spostarlo, trovandosi i capelli ben stretti fra le piccole dita del frugoletto che teneva prima sulle spalle. Lina lo prese in braccio cercando di farli staccare la presa. Alla fine dopo che il principe, sua figlia e Zel si guardarono negli occhi, decisero di domandare

"Lina....chi è il bambino????"
dissero in coro con un pò di velata sorpresa

I due davanti a loro si voltarono pochi minuti senza capire, mentre il bambino si aggrappava a Lina tutto divertito, sistemandosi in braccio a lei, buttando le braccine al suo collo

Dopo poco, lei li fissò bene e disse

"Lui?....E' mio figlio, secondo voi chi potrebbe essere....:"
con fare molto tranquillo e serio

Amelia si mise le mani ai capelli, Zel quasi aveva gli occhi fuori dalle orbite e Phil quasi perse i baffi per lo shock. Non l i vedevano da meno di un anno circa, eppure non si aspettavano questo!

Gourry rimase serio poco, un fragorosa risata squarciò l o stupore generale, tanto che Lina lo seguì a ruota battendo una mano apert a sula spalla dello spadaccino. Poi con le lacrime agli occhi disse

"Scusate un attimo....."
trattenendo le risate

Tirò la manica del vestito di Gourry e gli pors e il bambino, poi riguardando i tre alzò la testa verso il cielo si mise a sganasciarsi senza sosta dalle risate cascando quasi a terra mentre il bambino rideva divertito alla scena. Tutti intorno lo guardavano ora senza capire. Zel si grattò la test a e Ameria alzò le spalle senza capire verso il padre. Alla fine la maga si ricompose e disse

"Ok, scherzavo, ragazzi....no, davvero ci avevate creduto????"
ridacchiando però con più tranquillità

"Lina, che cosa significa questo...."
chiese Zel quasi irritato

"Su Zel calmati, lui non è figlio di Lina...."
si intromise Gourry mentre il bambino giocava con la sua frangia dorata

Ameria si avvicinò ai due compagni di viaggio e fissò il bambino, che si voltò verso di lei curioso. Era un bambino veramente bello, dalla carnagione chiara e luminosa, capelli biondo scuro che senza la luce del sole potevano sembrano anche quasi  castano chiaro e occhi sul castano rossiccio, vivaci e curiosi....

"Oh Lina, tuo figlio è davvero stupendo. Una meraviglia....è di Gourry o no???"

A quelle parole Gourry quasi si strozzò e Lina sgranò gli occhi scioccata arrossendo come un peperone

"Ameria, ma ci senti quando parlo????"
agitandosi istericamente tanto che il bambino si mise a ridere

"Ho detto poco fa che non è mio figlio...."
dando un'occhiataccia al bambino che, come aver compreso solo osservandola, finì di ridere e si buttò con la testa al collo dello spadaccino

"Ma allora....."
chiese Ameria senza capire

"Te lo spiego dentro...sai abbiamo una fame....."
ridacchiando nervosamente

Zel di colpo scese i gradini che si avvicinò a lei. La squadrò e con molta preoccupazione si avvicinò a Ameria e le bisbigliò qualcosa all'orecchio. Lina, fissandoli, rimase interdetta da questo strano comportamento dei due perchè, ogni tanto, sia lui che la principessa la fissavano da capo a piedi.

"Ragazzi...qualcosa non va????"
chiese alla fine alzando un sopracciglio nervosamente

"Ecco...aspetta"
balbettò Ameria correndo verso il padre

Gourry si avvicinò a Lina portandosi alla sua altezza e all'orecchio bisbigliò

"Lina, qualcosa no n va. Zel....non ti pare sia strano???"
mentre Lina li fissava seria e accigliata

La maga non rispose ma lo spadaccino comprese perfettamente che la situazione anche a lei pareva strana e si rialzò guadando il bambino in braccio che di nuovo mirava al ciuffo dividendolo i tante ciocche che girava fra loro. Ridendo gli disse

"Si vede che l'influenza di Lina non ti fa bene...hai preso la sua brutta abitudine di farmi le trecce per dispetto....."
rimanendo a fissarlo giocare con le sue ciocche bionde mentre tutti li fissavano

Phil alla fine si avvicinò ai due, guardò il bambino e gli posò la mano sulla testolina bionda dicendo

"Ragazzi, siete miei ospiti. Vi avevo fatto preparare due camere ma....credo che forse sarebbe meglio fare tre....su venite, vorrete sicuramente cambiarvi prima di parlare...."
indicando il palazzo

"No, Phil. Questa mattina abbiamo dormito in locanda proprio per arrivare qui...ci avete convocati per una questione importante, quindi...."
lasciando intendere che si erano giò cambiati dopo giorni di viaggio

"MOlto bene, allora. Saliamo nel  mio salotto privato...."

Il principe si incamminò verso il palazzo, seguito dai suoi fedeli consiglieri mentre Ameria attendeva al portone ii due amici. Zel si voltò mentre Lina e Gourry lo raggiungevano, essendosi avvicinato ad Ameria, dicendo

"E' bello rivedervi ragazzi....anche se...."
indicando il bambino

"Certo che 'se è vero' che non è vostro figlio, si direbbe che....bè..."
ridendo passando gli occhi sui tre uno a uno

"Zel, per favore...."
sbottò Lina

"Ok, Ok......" poi avvicinandosi al bambino che lo fissava "ciao, come ti chiami???"
avvicinando la mano per salutarlo

Il bambino inclinò la testa di lato ancora fissandolo poi, improvvisamente, si mise a ridere alzando un ditino verso la faccia di Zel lasciandolo interdetto

"Ok Lina....spero che non mi stia ridendo in faccia...:"
sconvolto

"Chi l osa Zel....chiediglielo...:"
ridendo sguaiatamente mentre segue Amelia dentro il palazzo

Gourry con il bambino in braccio, guarda Zel sconsolato

"Mi spiace Zel, ma lui...vedi....ha un caratterino particolare...."
abbracciandolo, ricambiato dal bambino affettuosamente

"Lina, spero che non sia così spudorato per la tua influenza.....se fosse realmente tuo figlio sarebbe un disastro per il mondo....devi dirmi chi è...."
urlò Zel alla maga che si trovava davanti il portone ad aspettarli

"Ma perchè devi sempre prendermi in giro...."
sbraitando nervosa

Gourry rise alla scena e si avviò verso la sua compagna di viaggio affiancato da Zel.

Attraversarono le ampie sale da ricevimenti e alla fine i funzionari accolsero il principe e gli ospiti nella stanza riservata ai colloqui riservati a ambasciatori e membri di altre famiglie reali. La stanza era ricca di decorazioni dorate, dipinti alle pareti e ampi specchi dai gusti troppo elaborati, tanto che la maga iniziò a storcere il naso a ogni cosa per lei pacchiana nella stanza. Alla fine, accertatasi che Gourry e il bambino fossero accanto a lei, prese posto nei divanetti color crema decorati con fiori color porpora e viola. Davanti  a lei, i camerieri posavano sul tavolino basso in cristallo e piedi in legno pregiato, piatti con biscotti e paste con creme, in attesa delle tazze da the. La principessa si accomodò affianco al padre, di fronte Lina e Gourry seduti vicini e Zel rimase in piedi affianco a Ameria. Tutti i funzionari invece, a un cenno del principe, sparirono dietro la porta che conduceva agli uffici di Phil. La stanza cadde in un calmo silenzio, Gourry scostò il bambino dal suo collo e Lina, accortasi del bisogno del compagno di viaggio di non perdere altri capelli, si scostò un pò dal fianco dello spadaccino. Gourry fece sedere il bambino fra lui e Lina. A vederli tutti e tre insieme,  sembravano al principe, ad Ameria e Zel una famiglia, una vera famiglia. Nessuno dei tre disse una parola, mentre il bambino si appoggiò con le manine sulla coscia della maga biascicando qualcosa che la maga parve capire

"V a bene, va bene, ma siediti tranquillo però...."
alzando l'indice verso di lui sorridendo

Il bambino si accoccolò di nuovo al suo posto, indicò i piatti e disse

"bicotto.....bicotto....mamma....."

Lina sospirò, si allungò verso i piatti e prese due biscotti di frolla al cioccolato e glielo porse, sistemandogli i vestitini. Indossava una blusa azzurra, dei pantaloncini della stessa stoffa e colori e scarpe che sembravano di pelle, allacciati dietro. Sembravano abiti di ottima fattura, ma la cosa che attirava l'attenzione era un piccolo medaglione d'oro che danzava sul petto del bambino.  Gourry si avvicino al piccolo affianco a se e gli pulì le briciole che il bambino faceva con i biscotti.

La maga alla fine prese dei biscotti, li fece volare per aria e li inghiottì al volo dicendo

"Allora....ditemi pure cosa cè di così importante da farci fare cinque giorni di cammino fin qui..."

"Lina, parlaci del bambino e .....vorremmo sapere da te una cosa....quelli sono....gli unici...???"
indicando gli abiti di Lina, che tutti fissarono con interesse.




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Capitolo 2
*** Colloquio a palazzo ***


futuro2

"Allora....ditemi pure cosa cè di così importante da farci fare cinque giorni di cammino fin qui..."

"Lina, parlaci del bambino e .....vorremmo sapere da te una cosa....quelli sono....gli unici...???"
disse Ameria indicando gli abiti di Lina, che tutti fissarono con interesse.

Lina seguì il dito fino a osservar eil suo corpo, senza intuire a cosa si stesse riferendo la principessa.

"Ame, di cosa....."
cercando di capire

"i tuoi talismani, Lina...."
bisbigliò Zel con fare secco

"Cosa hanno di strano, scusate????"
guardando Gourry come per capire se lui aveva intuito, ma il giovane alzò le spalle

"Ti spiego io....."

Zel si avvicinò al tavolino e posò una lettera davanti la maga, facendole cenno di aprirla. Lina prese la lettera e iniziò a leggere

"Bè....scusate che ha questa lettera???"

Alzando gli occhi dopo aver letto però vide sorpresa nei volti dei suoi amici, Zel si intromise

"Lina....tu sai leggere quella lettera???"

"Certo, questo codice appartiene alla gilda dei maghi dove io mi sono diplomata e ho ricevuto il titolo onorifico....chi la manda???"

"Le gilde hanno un codice???"
domanda Gourry confuso

"Si, vedi, fra le gilde delle varie città vi sono al solito conflitti e a volte si rubano informazioni o studiosi fra loro, rivaleggiando. Ogni gilda ha dalla sua fondazione, un codice di scrittura proprio per proteggere testi di incantesimi, testi di studio e documenti tanto importanti da evitare che finiscano in mano...avversaria....Io mi sono diplomata in magia nera alla gilda dei maghi della città di Zephil, a Zephilia. Poi però per un anno sono andata a Sellentia, un'altra città di Zephilia, altro punto importante per lo studio della magia nera per i diplomandi. E poi ho iniziato a viaggiare e il resto lo sapete. Tuttavia, quando sono andata a studiare a Sellentia, non ho mai usato il codice di Zephil, così come i gran maestri non hanno mai usato in mia presenza il loro codice, prerogativa della loro gilda.  I codici sono....come la nomale lingua che conosciamo, soltanto formata da segni e simboli. In base a chi ha creato questi codici, ogni segno o simbolo può significare una o più parole in una volta, formando così, uno dopo l'altro, frasi dal senso compiuto....."

"Allora....non cè bisogno che ti riassuma il contenuto...."

"No, Zel, ho già letto il contenuto......."
posando la lettera sul tavolino

"Potreste spiegare anche a noi...."
chiese Phil

"Lo faccio io....la lettera in pratica dice questo. E' un avvertimento......"
disse Lina facendo preoccupare il principe e sua figlia e continuò

"Avverte la città di Sayruun che.....qualcosa di brutto capiterà fra molti anni e che......anche Zephilia subirà la stessa sorte....."

"Quando dici sorte...."
interruppe il principe

"La lettera dice che vi sarà la distruzione di Seyruun e Zephilia, le principali capitali della magia bianca e nera, per sbilanciare, riporta così, i pilastri dell'equilibrio sulla penisola dei demoni. Non so cosa voglia dire per 'equilibrio' anche se...."

"potrebbe essere come....l'equilibrio che esiste sull'uso delle due magie...???"
domandò Zel grattandosi il mento

"Si potrebbe essere, ma non credo si tratti solo di una cosa puramente....come dire.....simbolica. Sbaglio o qui a Seyruun vi sono credo monumenti atti ad amplificare la magia bianca???"
Lina si voltò verso Phil

"Si, sono più che altro dei reliquiari, manufatti che possiedono in sè la magia bianca. Si trovano ai vertici della stella che forma la protezione della città......un pò come quei vasi, come mi ha raccontato Ameria, che contenevano la magia nera e bianca e se usati si poteva sfruttare il loro potere....."

“E cosa centra questo…con i miei talismani???”

“vedi…questa lettera è stata lasciata sulla scrivania di Ameria da un uomo che indossava i tuoi stessi talismani.”

“Zel, è impossibile perché come vedi io li indosso..”

“Di certo tutti li hanno visti Lina…..magari…..potrebbero esserci altri talismani identici….inoltre vorrei sapere come mai il codice che tu sai leggere è in questa lettera indirizata a Ameria....”

“Non credo, quando Xell mi diede questi mi disse che erano un regalo e a come ho capito sono rari fra i demoni…pensa fra umani….e poi cosa vuoi che ne sappia io....magari usando ma magia nera si è diplomato ocme me a Zephil...non so dirti nulla la riguardo....”

"Tu cerca Xellos, è importante per trovare quell'uomo..."

"Va bene, cercherò di trovarlo, anche se è lui che trova sempre me, e lo domando…contento???”

"E sopratutto cerca di sapere chi utilizza quel codice fra coloro che magari sono assassini o simili....."

"Si ocme cercare un ago in un pagliaio......sai quanti sono i diplomandi alla gilda????"
irritata Il principe però interrompe il discorso fra la chimera e la maga

“E.............per la lettera??? Dimmi Lina, quando potrebbe esserci questa distruzione????”


"HHmmmmmmmmmmmm......"
iniziò la maga a rimuginare poi qualcosa catturò la sua attenzione

Il bambino, sceso dal divanetto iniziò a sgambettare allegramente per la stanza passando davanti Lina, che si accorse tardi della sua 'fuga'.

"Ehi, dove vai???"
disse la ragazza facendogli segno di tornare da lei, ma lui la fissò e ridendo iniziò a girare attorno al divanetto per passare poi affianco di Gourry e fermarsi davanti Zel.

Quando furono ‘faccia a faccia’, lo guardò dalla sua minuscola statura e disse

"Zò Zè....."

La chimera lo squadrò perplesso, poi disse ai sue amici

"Lina, Gourry, che vuol dire...Zoze???"

"veramente, non lo aveva mai detto..."
bisbigliò Gourry a Lina rimuginando

La maga fece segno di non sapere e il bambino continuava a dire quelle due parole alla chimera

"Zò Zè.....baccio....baccio....."
alzando le braccine

Per un attimo ci fu silenzio, poi la maga e lo spadaccino risero divertiti più per la situazione che per altro. La chimera rimase 'di sasso' alla cosa e sbuffando indicò Lina

"vai da Lina, vai....non sono cosa da bambini...."
con tono autoritario

Il bambino lo guardò arrabbiato, mise il broncio e pestò un piede alla chimera per correre poi alla sue spalle da Ameria, posando le manine sul vestito della principessa mentre Zel  imprecava per il dolore

"Zà Mè.....baccio...."
arrabbiato

La principessa non intuì subito cosa voleva, ma il bambino fece per salire e alla fine lo prese in braccio

"VOleva solo stare in braccio....quindi...baccio starebbe per...."

"Baccio vuol dire 'in braccio'......lo dice sempre quando vuole che io e Gourry lo coccoliamo...."
spaventandosi però quando la chimera urlò furiosa

"E dirlo prima no???? Accidenti, mi ha schiacciato il dito del piede....."
tenendosi il piede per il dolore

"Ma Zel....tu sei fatto di pietra....."
osservò Lina stupefatta

"Si.....ma le dita dei piedi...."
arrossendo mentre zoppica lievemente

Un ghigno malefico balenò sul volto della maga, che diede una gomitata a Gourry con fare complice

"ma dai...allora anche le chimere hanno...il punto debole....."
divertendosi con Gourry a vedere la faccia dai mille colori per la rabbia

"Senti tu...."
prima però di venire interrotto da Ameria

"Su Zel, guardalo....è così dolce e angelico. Lo hai rimproverato, certo che si è sentito....ecco....volevo dire...."

"Amelia, no n farti imbambolare da lui, guardalo, mi fa la linguaccia...."
notando che il bambino gli fa la linguaccia per poi guardare Ameria con due occhioni ruffiani

"Ma dove Zel....."

"Ma come dove....."
battendo i piedi per terra dalla rabbia

A Lina non pareva vero, cèra qualcuno capace di far scaratterare Zel fino a fargli quasi fumar le orecchie. Per un pò decise di godere della situazione, poi però chiamò a sè il bambino, che si voltò verso di lei e scese dalle gambe di Ameria. Però invece di andare da lei, iniziò a saltellare attorno a Zel, ridendo della faccia furente della chimera  che cercava di fermarlo invano, il piccolo gli sgusciava dalle mani divertito.
Alla fine la maga si alzò e si avvicinò a lui con le mani sui fianchi

"Allora, monello. Che dobbiamo fare...non vedi che stai facendo arrabbiare Zel...???"
con un tono canzonatorio

"LINA........."
sbraitò la chimera

Ma la maga tranne una risata e cercò di acchiappare la piccola peste ma lui driblò e si portò dietro di lei ridendo come un matto. La ragazza iniziò a giocare con lui, rincorrendolo mentre Gourry sul divano si divertiva a vederli fare tipo gatto e topo

"Guarda che se ti prendo ti mangio sai...."
diceva Lina scherzando con il bambino, alla fine lo agguantò da dietro mentre lui rideva e rideva e Lina iniziò a sbaciucchiarlo tutto

"Ti ho preso biscottino....ora ti mangio....."
mordicchiandogli l'orecchio con fare scherzoso mentre tutti la fissavano stravolti

Poi la ragazza si voltò dando un bacio sulla guancia al bambino

"Sei un monello tremendo....."
ridendo

Ma però vedendo le tre facce sconvolte fissarla come se fosse un'alieno, rimase interdetta, arrossì e poi si affrettò a raggiungere il divanetto dicendo

"Sei un bambino cattivo...."
dandolo a Gourry e sprofondando sguaiatamente sul divano rossa in volto

Lo spadaccino lo prese in braccio e sistemandogli la blusetta disse

"SU Raudy, devi fare il bravo..Che figura facciamo a casa di Phil???"

"COme si chiama????"
chiese Ameria

"Beh... è una storia lunga...."
disse Lina sbuffando verso Gourry che nascose la testa con il bambino

"Beh Lina...su dicci chi è...."

"Ok, allora tre mesi fa...anzi tre mesi e 8 giorni per l'esattezza....io e Gourry avevamo attaccato il covo di una banda di ladri...."

"Al solito eh LIna...????"

"Si Zel...grazie della precisazione....ad ogni modo, trovammo il covo che no nera altri che una bella villa alle porte di una ricca cittadina, il cui proprietario aveva pensato bene di usarla per dominare con i suoi uomini la città con la forza. Lì, mentre io 'discutevo' con alcuni briganti, comparve un giovane uomo con una cesta grande di vimini bianca. I briganti tentarono di farlo prigioniero ma io e GOurry li sconfiggemmo e....lui era sparito! Dopo aver fatto la conta di quello che avevo preso, io e Gourry ci incamminammo verso un bosco per raggiungere il paese vicino. Ma ecco che comparve di nuovo il ragazzo che ci si parò davanti e ci chiese di accettare un incarico. Ci disse che era assolutamente necessario che fossimo noi due, secondo i suoi padroni, a prenderci cura della cosa a loro più preziosa. NOn mi disse molto ma mi diede la cesta in mano con una lettera e ci disse che sarebbe tornato non appena sarebbe stato possibile a riprendere 'la cosa preziosa'....."

"CHe per te sicuramente poteva esser e un libro.....oro....:"
disse Zel per prenderla in giro

"lasciamo perdere..." guardandolo male "ad ogni modo pareva di fretta, così dopo aver avuto da lui una borsa con del denaro, ci pregò di portare a termine l'incarico e mentre parlava, la cesta in mano mia iniziò a muoversi. Lui con una certa agitazione ci augurò buona fortuna e scappò via, diedi la cesta a Gourry e lo inseguì, più per curiosità che per altro....ma era svanito......così tonai da un Gourry che osservava la cesta, a terra, muoversi e emettere strani rumori. FU allora che trovammo Raudy dentro, addormentato. Ormai era ora di pranzo e così....ci accampammo sulla riva di un fiume lì vicino. Il bambino dormiva ancora e mentre io pescavo, chiesi a Gourry di leggere la lettera....."
osservando il bambino che smaniava per scendere dal divanetto

Lina prese due paste alla crema e gliele porse, dicendogli di stare calmo. Poi si appoggiò allo schienale e tornò a parlare

"Solo che....la testa di medusa per il vento perse il foglietto che, nonostante abbia cercato di prenderlo con il ray wing, finì chissa dove...."
guardando torvo il compagno di viaggio

"Ehm...."
biascicò Gourry, togliendo bricioline invisibili dai vestiti del bambino con fare innocente

"E quindi....non sapete altro...?? Sapete solo il suo nome????"
domandò Ameria vedendo che l o spadaccino pareva nei guai

"NO Ameria, in realtà questo nome lo abbiamo dato noi....visto che qualcuno neanche sa aprire un fogli o di carta....."
imbronciandosi

"SU Lina, è stato un incidente....."
supplicò il giovane alla maga

"Ma come mai....avete dato a questo bambino questo nome???"
domandò Phil

"Be...Raudy era il nome del nonno di Gourry, gli è venuto mentre cercavamo un nome da usare finchè sarebbe stato con noi. Poi io ricordo di aver incontrato un uomo con quel nome, anni fa e così....è venuto naturale chiamarlo alla fine Raudy. A lui è piaciuto, rispondeva ogni volta che lo chiamavamo così e.......è rimasto Raudy....."
sorridendo al principe

"IO....però a vedervi....si...ecco.....pensavo davvero che fosse vostro figlio....."
bambettò la principessa che temeva con la sua sincerità di urtare di nuovo la maga

"Ameria...mi dici come può essere mio figlio un bambino di due anni?????"
con tono irritato

"Ma quel giovane non ha detto nulla che vi possa che so....far capire chi sono i genitori???"

“NOn l oso Ameria, era di fretta....ci disse solo che i suoi padroni avevano bisogno di me e Gourry e che, appena tutto sarebbe finito, sarebbe tornato a prenderlo. Lui aveva un ampio mantello, si vedeva sol il volto, quindi altre cose non so dirti....."
alzando le spalle

"Vedo però che ha un medaglione...."
disse Zel indicando l'oggetto do'ro che luccicava al collo del bambino

"Si....solo che...non so....."disse Lina abbassandosi verso il bambino per prendere il mano il medaglione "Il ciondolo ha una base di forma circolare, che è tenuto appeso alla collana da due spessi fili d’argento di circa mezzo centimetro, che vanno ad intersecarsi per ben 3 volte sulla sommità del ciondolo formando dei rombi, fino a terminare in una punta alla quale è agganciato un anellino. Incastonata nella parte circolare vi è una pietra lavorata a sfera che sembra....lapislazzuli.  Dietro, nella parte sferica, vi è un'incisione che segue la forma tonda del ciondolo....dice....'I Miss You Every Time I Am Alone'......"
guardando Zel indecisa su cosa dire

"significa....mi manchi ogni volta che sono solo.....o sola.....forse è un regalo dei genitori...."
sentenziò Zel convinto di ciò che diceva

"Può darsi...ma ne so quanto te...."
disse la maga facendo segno con le mani di aver finito le cose da dire


"Lina, farò preparare una camera per il bambino...."
disse sorridendo il principe


"Ti ringrazio Phil ma...." voltandosi verso Gourry con fare dubbioso "vedi, ormai siamo abituati a dormire con lui quindi.... se per te non è disturbo vorremmo...solo una camera...basterà....."


"Una...camera??? Ma Lina...."
disse il principe poco convinto

"Ragazzi, in locanda per non sprecare i soldi facciamo sempre così....ormai sono tre mesi che lui dorme con noi in locanda o all'aperto, si diverte, nessun problema....."

lasciando intendere che non aveva intenzione di discutere oltre. ALla fine i tre amici si guardarono e Phil acconsentì a far avere una sola camera ai due giovani e al bambino. Prima di congedarli chiese

"Lina, riguardo la lettera.....e i talismani"


"Phil, se posso tenerla la studio per bene, avrò bisogno nache della biblioteca s eper te va bene...."

"ma certo ovvio....siamo a tua disposizione....."
alzandosi

Tutti i presenti si alzarono e una cameriera si presentò davanti Lina e Gourry, invitandoli a seguirla per la camera. Gourry prese il bambino

"Su piccolo terremoto, è ora di cambiarsi. Andiamo in camera e ti fai un bagno e questa volta...spero che non ci siano saponi liquidi a portata di mano...."
ridendo, voltandosi verso Lina che gli sbuffò

"Che colpa ne ho se per prendergli i vestiti lui ha rovesciato tutto il bagnoschiuma nella vasca facendo un macello con la schiuma????"
incrociando le braccia davanti a se

Il giovane rise divertito ripensando alla scena e la maga dovette arrendersi anche lei a sorridere a quello che fu costretta a fare per scusarsi dei danni che la montagna di schiuma provocò alla locanda.....ossia pavimenti impregnati d'acqua che colava al piano sottostante, muri del bagno gonfi di acqua che perdevano intonaco, mobili rovinati....

"ragazzi, se volete dopo il bagno posso portare Raudy a giocare in giardino così voi si potete cambiare con più calma...."
propose Ameria ai due amici visti i disastri che il bambino era solito fare

Lina prese in considerazione la cosa, tanto che, dato uno sguardo al compagno, accettò l'offerta. Gourry strizzò l’occhio alla maga in un momento in cui tutti erano distratti e lei ridacchiò compiaciuta correndo davanti a lui per seguire la cameriera. che li condusse nell'ampia camera dai toni verde pastello.

Lina si affacciò alla grande finestra che dava proprio sui giardini mentre Gourry posò il bambino sul letto per tagliere i vestiti e fargli fare il bagno. La cameriera si offrì di preparare il necessario e quando la vasca fu colma di acqua calda, lei uscì e i tre rimasero insieme nella stanza. Gourry aveva finito di spogliare Raudy e Lina si spogliò dell'armatura, dei guanti e della cintura e stiracchiandosi, si massaggiò il collo. Erano cinque giorni che viaggiavano senza sosta per giungere a Seyruun e tra le notti all'aperto e la peste di bambino che in mezzo a loro nel letto in locanda faceva vedere i sorci verdi ai due....era a pezzi!!!!

GOurry la osservò pochi minuti e poi aggiunse

"Lina, faccio il bagno a Raudy…………….attendi Ameria???"
mentre i suoi occhi stavano per incontrarsi con quelli della maga che si voltò di scatto reprimendo un sorriso che a lui però non sfuggì

"Mah...forse...."
disse in un soffio mentre ancora si massaggiava il collo

"VA bene....su signorino, andiamo...."
portandolo nella vasca mentre Lina li osservava divertita





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Capitolo 3
*** Momenti.... ***


futuro 4

Ecco il nuovo capitolo. premetto da subito che ci sarà una scena che ho visto in un film e ho trovato ttima da mettere qui, non speiga neitne di approfondito però....spero che abbiate capito....Questo è un capitolo su Lina e Gourry che introduce ciò che verrà dopo con la storia...non volgio rovinare nessuna sorpresa. Sto lavorando anche a 'tutto per il libro' ma ci sono Zel e Ame che mi danon qualche problemino (con loro no nsono protata a creare scene di combattiementi e sinimil da soli, quiindi abbiate pazienza). Per il resto, buona lettura^^

**********************************************************

Lina si stiracchiava lentamente, mentre osservava quadri, mobili e suppellettili della stanza. Amava sempre pernottare nel palazzo reale di Seyruun perchè, benchè non fossero per lei  come gusti, il letto e la servitù che la accontentava su tutto , la rendevano di buon umore e propensa a sopportare i discorsi asfissianti di certe due persone, padre e figlia, che idolatravano la giustizia. E Gourry no nera di aiuto, su questo, visto che a volte doveva dargli gomitate nelle costole per svegliarlo, divertendosi a farlo soffrire come lo er a per lei.

La voce di Gourry, che percepiva dalla porta socchiusa del bagno attiguo alla stanza, altr a cosa che lei amava del palazzo reale, la fecero voltare di sorpresa. Lo spadaccino spuntò  dalla porta con i capelli bagnati e le mani piene di schiuma urlando

"Raudy torna subito qui....."

Lei si voltò verso il letto trovando il bambino che lottava contro la coperta per salire sul letto, tutto bagnato e nudo. Lina corse a prenderlo in braccio mentre Gourry con l'asciugamano lo corpì per non fargli prendere freddo

"Accidenti Lina, questo bambino deve avere qualche parentela con gli uomini pesce....sguscia via che èe una meraviglia...."

"Gourry, questo è perchè al tuo solito pensi che stia buono e calmo....."
rimproverando con lo sguardo

"NOn ci sono abituato Lina...che devo fare??? NOn voglio stringere forte per tenerlo fermo...."

"Non gli farai niente, credimi....devi solo tenerlo fermo e lavarlo....su dai....io intanto preparo i vestiti, sai che no possiamo lasciarlo solo nella vasca...."

"Cosa cè...temi di dover dare altre monete e pietre ad Ameria, questa volta, per eventuali danni????"
ridendo

"Gourry....non ridere, altrimenti l o trova un gioco e lo rifà....fidati"
porgendogli il bambino

Il ragazzo porta la piccola peste  in bagno e termina di lavarlo, mentre Lina posa sulla coperta i vestitini puliti che aveva comprato per i cambi. Preparò anche i suoi, uscendoli dalle tasche del mantello e quelli du Gourry da dentro la sacca da viaggio del compagno, fissandoli alla fine soddisfatta.
Lo spadaccino uscì con l'accappatoio in mano

"E' uscito di nuovo????"
chiese guardando il letto

"COme?? NO, qui non cè..."
chiese la maga imbronciata

Raudy uscì ridendo dal bagno, uscendo da dietro la porta, e corse nudo verso Lina alzando le braccine per farsi prendere. Lei lo agguantò e, preso l'accappatoio da Gourry, iniziò ad asciugarlo sommariamente. POi, sedendosi sul letto a gambe quasi incrociate, mise Raudy fra di esse per tenerlo fermo mentre finiva di asciugarlo. Ormai era per loro un'abitudine la posizione, tanto che Lina neanche s ene rendeva conto più, di averlo stretto fra le gambe  per avvolgerlo nella spugna morbida. Il bambino era tranquillissimo, si faceva asciugare tutto, mentre stava su una parte di spugna e con un'altra parte dell'enorme accappatoio, lei asciugava i capelli biondi che gli arrivavano a quasi sotto le orecchie. Più volte lei aveva pensato di tenere quei capelli così fini e lucenti, i n una coda come si portavano ultimamente per gli uomini ma Gourry aveva obiettato, dicendo che gli sembrava una idea stupida, e aveva desistito. Anche s eil motivo era un altro, per Gourry. IN quel modo, il bambino gli sembrava quasi Luke, quando Lina aveva fatto la prova, e allo spadaccino quella immagine del vecchio compagno di viaggio dava fastidio, era un capitolo per loro chiuso, visto come era finita.

Gourry finì di asciugare l'acqua che quel bagno di pochi minuti aveva fatto in bagno e stanco, si fermò vicino allo stipite della porta, appoggiandosi al legno laccato bianco della porta. Osservava quei due sul letto, divertito. Per lui era una novità quella compagna così intenta a prendersi cura di qualcuno, visto che era poco propensa come carattere ad affezionarsi a qualcuno. Eppure quel bambino, così vispo e sempre sorridente, su di loro aveva quasi fatto una specie di cosa, sortilegio??? Magia??? Per lui era semplice aver fare con il bambino, si divertiva, adorava passare il tempo con lui. Ma la maga, sempre schiva al contatto con gli altri, era un capitolo che credeva difficile. ALl'inizio lei era contrariata della sua presenza, perchè lo vedeva come un peso. Lui aveva temuto anche che potesse decidere di affidarlo a qualcuno, lo aveva consdierata questa evenienza. Ma lo sorprese, decidendo con lui di portare a termine l'incarico, addirittura occupandosene lei stessa. Il ragazzo sapeva bene che lei, nonostante il carattere difficile che si ritrovava, era però dal cuire buono e dalla voglia di avere e dare affetto. Tra loro come per il bambino, era iniziata così, dalla sufficienza all'affetto. Ma durante i sei anni e più, al suo fianco, aveva capito che era difficile che vi fossero persone che sapevano far breccia nel suo cuore e che, a parte Amelia e Zel  qualche altro, lei non aveva 'amici'. Se non qualche conoscente durante i viaggi. E poi, vi erano Millina e Luke. Per loro, lei si era comportata in maniera non da 'lina Inverse' ma alla fine lui sapeva che anche con loro vi era una sorte di affezione, un'amicizia. Mentre la guardava fare la linguaccia al bambino, ricambiata, ricordava come lei prendess in giro Luke riguardo il suo amore per Millina, di come lo trovava strano ma alla fine davvero da innamorato, il suo fare 'da cagnolino' a quella ragazza che non sapeva neanche lei cosa realmente era Luke per se stessa....
 E fu proprio da quei due amici, da quell o che accadde, che loro due alla fine misero nero su bianco i propri sentimenti. Era stato duro, difficile sopratutto per lei. Ma anche per se stesso, visto che lei al uso solito non riesce a essere...'se stessa'.....semplicemente.

Quando lina iniziò a sbaciucchiarlo tutto, lui si avvicino

"Lina, appena hai finito di spupazzarlo, dovremmo cambiarlo...Ameria sarà qui fra poco...."

Lei lo fissò senza capire, mentre Raudy le accarezza il viso ocn le manine

"Gourry, io............io non l o spupazzo..........."
dandogli il bambino

"Si.........."
disse il ragazzo ridendo

"Gourry, dvvero, non lo spupazzavo.....stavo semplicemente cercando di farlo stare tranquillo.....tutto qui................"
facendogli cenno di chiudere il discorso

Lui scoss e la testa divertito, mentre vestiva il bambino. Ameria alla fine bussò alla porta e dopo la risposta dei due occupanti, lei entrò

"Allora, il piccolo è pronto????"
entrando con un abito diverso, meno ufficiale ma sempre un pò elegante

"Si Ameria è pronto....metto le scarpe e lo puoi prendere.....attenta però che ti farà correre....."
disse Gourry ridendo

"Si ho visto, è molto....allegro....."
ridendo nervosamente, immaginandosi il tipino

La principessa osservò la camera. Lina era seduta su letto a piegare degli abiti e Gourry sistemava il bambino. per un attimo un lieve sorrise comparve sul suo volto. Tante volte aveva cercato di spingere quei due a dichiararsi, ad accettare i propri sentimenti invano. E Adesso, come per scherzo del destino, loro due insieme si prendevano cura di un bambino che per aspetto e carattere, sembrava davvero il loro bambino. E poi, prima, si era resa conto che loro, ma sopratutto la maga, avevano con lui un comportamento pieno di affetto e la cosa la rallegrava. UN segno per un eventualmente futuro??

Quando Raudy fu pronto, Gourry lo portò da Ameria, rimasta in piedi davanti la porta e salutandosi, la principessa e il bambino uscirono dalla stanza.

Gourry sospirò diede una fugace occhiata alla maga che continuava a sistemare abiti, uscendoli e piengandoli per riporli nel mantello nelle tasche giuste. Si voltò, andò in bagno e armeggiò con la vasca. Lina terminò di sistemare e si rese conto di essere sola, chiamò il compagno che spuntò dal bagno ocn una spugna in mano e un sorriso sornione stampato sulla faccia

"Che hai mente...."
ridendo

"Nulla....cosa vedi..???"
disse lui

"Cosa dici grande maga indaffarata....un bel bagno come no n ci capitava da tempo??? Uno...con la B maiuscola???"
indicandole il bagno

Lei sospirò, alzò gli occhi al cielo per pensar ee poi scese da letto togliendosi la parte superiore del vestito da viaggio.

"Se Ameria lo tiene per un pò....."
dandogli una leggera spinta son l'indice della mano, per entrare

La maga buttò in un cesto tutto quello ce aveva indosso, imitando il compagno e si immersero dentro l'acqua che lui aveva cambiato, che profumava di agrumi. Una volta dentro, lei si accoccolò con la schena al petto di lui dopo aver legato i pelli in uno chignon e poi si voltò verso la mensola al muro, affianco la vasca, guardando varie boccette colorate. Gourry la cinse con le braccia, baciandole sotto l'orecchio e lei si voltò con fare monello facendogli vedere una boccetta verde

"Questo sai cosè????"

Lui guarsò, cercò dal profumo di individuare cosa foss e ma senz a risultati, alla fine le chiese deluso di spiegarglielo

"Quando ero piccola mio padre acquistò, durant e i suoi viaggi, una confezione di bagnoschiuma fatto con una pianta particolare, la Dracca...dal nome non sembra chissà cosa ma dal profumo ricco e persistente e dalla capacità di lasciare la pelle morbida.....si ottiene un prodotto speciale...."
gli dice maliziosamente mentre versa il bagnoschiuma nell'acqua in maniera generosa

"Capisco, allora dovrò informarmi anche sui vari tipi di bagno schiuma, per usare qullo giusto la momento giusto???"
le disse accarezzando dolcemente la sua pelle con la schiuma

"E tu ricorderesti tutti i profumi e i tipi????"

"Bè.....ci metterei impegno......"

"SIIII....come nooooo"
voltandosi, portandosi faccia a faccia con lui

"Sarebbe divertente vedere come li useresti....."

"Prima però dovremmo avere più tempo per usarli...."
facendole capire che momenti come quello erano proprio rari ormai

"Lo so.....ma appena quell'uomo lo verrà a prendere......saremo di nuovo tu e io....."
baciandolo fugacemente mentre le sue dita scorrono dalla sua nuca al collo

"LIna....."

"SSSHHHH..."
disse lei

Delicatamente la maga chiuse gli occhi e con la punta del naso tracciò una linea continua immaginaria dal petto dello spadaccino fino alla mascella salendo su per il collo, per poi sfiorargli la guancia con le labbra

"Lina......"
in maniera supplichevole, sentendosi un pò a disagio per un piccolo problema......

"Vuoi stare zitto???' Dici sempre che non stiamo insieme.....zitto...:"
gli disse con un tono provocante

"Lina, dico davvero......ora come ora non sono nelle condizione....giuste.....per stare 'calmi' in acqua...meglio che esci e ti asciughi....."
mentr e lei assunse un'aria quasi seria

"Ah......cosa cè.....qualcuno ha voglie????"
ridendo mentre con il labbro inferiore risale dal mento alle labbra di lui, per poi bagnargliele con la punta della lingua

"S eè un modo per scusarti di avermi dato un calcio l'altra sera per la mano sulla coscia io...."

"Ah...!!!! Vuoi le mie scuse???? AHAAHAHAAHH.......con il bambino tu fai il porcello e vuoi le mie scuse....???"

"NOn fare la solita....sai a cosa mi riferisco.....ti vergogni perfino di darmi un bacio perchè cè lui....."
sbuffando

"QUindi.....dovrei farmi perdonare per.....averti fatto sbolognare dal letto......."
mordicchiandosi il labbro inferiore ridacchiando

"Direi....ma visto che non cè mai tempo per noi due.....accidenti Lina, avevamo appena deciso di provare stare insieme, per davvero intendo, e poi......."

"Lo os, poi è venuto lui.......vorresti quindi ricominciare da dove ci eravamo fermati???"
stuzzicandolo con un dito sulle labbra

"NO....Lina davvero.......te l'ho detto, meglio che esci, non scherzo...."
cercando di apparire serio

"Sicuro...???"
mentre lui rosso in volto buttava la testa all'indietro e con la mano chiudeva gli occhi con il braccio

"Eh???.....si, davvero, perchè poi se faccio qualcosa.....tu te la prendi ocn me........"

"Uffa che sei pedante........cè qualcuno però che non è del tuo stesso parere"

"Lina, esci....dai...."
rimanendo in quella posizione

La maga, ridacchiò e dopo aver iniziato a baciargli il collo verso il basso, fece scorrere delicatamente le unghie sul suo petto mentre con la bocca le precedeva scendendo ancora. Gourry alzò la testa lamentandosi del 'lavoro' della maga e la vide, cambiando espressione da teso a scioccato, sparire nell'acqua. Di lei vedeva solo qualche ciocca di capelli

"Lina.....???? TI avevo detto......oh, ho no aspetta......LIna....eheh....non intendevo questo però.........."
portandosi una mano sulla bocca reprimendo dei gemiti

"Lina...ah.......per favore....l osai che preferisco evit.....oh....ora basta dai altrimenti poi è peggio....."
supplicandola, mentr e ocn le mani nell'acqua tentavs di farla uscire

Ma il bussar e alla porta lo fece sobbalzare mentre un gemito echeggiò per la stanza da bagno, la maga si sollevò dall'acqua

"Gourry, ma cosa...."

"Lina, accidenti, hanno bussato....non posso andare ad aprire....."
ancora mezzo eccitato per prima

"Ah.....eheh......"
la maga ridacchiò guardando la sua faccia rossa e i l respiro affannoso

"Scusa....."
gli disse per uscire dall'acqua e andare ad aprire, coprendosi con l'accappatoio mentre i capelli erano bagnati, colando a terra

Corse alla porta, una cameriera di mezz’ età aveva portato un grosso vassoio e lo posò sul letto, uscendo pochi minuti dopo. La maga sbuffò per l'arrivo improvviso della donna e alzò i coperchi lucenti per vedere cosa aveva portato. Poi con la coda nell'occhio, vide il suo compagno con l'asciugamano che si avvicinava, tenendo in mano un altro asciugamano raggomitolato a 'coprire' qualcosa

Una grossa risata fece piegare in due la maga che si buttò poi sul letto affianco il grosso vassoio

"LIna, non ridere, è colpa tua.....uff"
sedendosi sulla sponda del letto dandole le spalle

"Te lo avevo detto di non provocarmi....sei tremenda....."
facendole una faccia però divertita della cosa

Si portò poi a fianco a lei e si distese sulla schiena  a guardare con lei il soffitto, mentre, con il vassoio fra loro, smangiucchiavano frutta e dolci

"Adoro questi momenti....:"
disse lei pacatamente

"Si......come da tua madre....."
in tono canzonatorio

Lei si alzò di scatto a sedere, lo fissò contrariata e si buttò di nuovo sul letto dandogli le spalle. Lui rise portandosi la mano alla fronte,  allungò l'altra mano verso la sua schiena e disse

"Andiamo.....non mi hai ancora perdonato per quello????????? E inoltre perchè hai mentito ad Ameria????"


"NOn lo so.....cioè non l o so per averti perdonato....e per Ameria...non le ho mentito.....ho evitato solo di dirle di te e di me...... "

"Lina dai...ammettilo però che è stat a una scena divertente.....da tua madre...."

"Oh, si certo...mi avevi detto che era tutto apposto e che sarebbe stato bello......"

"Infatti....lo sarebbe stato....."

"Appunto....uffa Gourry, mia madre...."
disse voltandosi verso di lui

"Lina, che posso farci????  NOn è colpa mia se.............tua  madre............è piombata in camera mentre stavo............ facendo..............in realtà volevo fare........quello che stavi facendo a me poco fa...." arrossendo mentre balbetta  "E' da reputare  a me la sua entrata improvvisa senza bussare mentre io ti avevo appena tolto la fascia copriseno, per poi continuare con i pantaloni????...bè....Non era proprio a suo agio quando ha mugolato un "scusate", ed è uscita dando un'ultima occhiata dentro alla stanza del tipo ‘ma ho visto bene?’.  AAHHHAAHH....siamo rimasti come stupidi a fissare la porta per no n so quanto, ancora io con la tua fascia in una mano, i pantaloni che stavo tirando con l'altra...."

"Oh, si...e io con i seni di fuori sotto di te....."
facendo il broncio

"Dai.....non farmi il broncio...se ti prometto che mi faccio perdonare....????"

"vediamo......"
ridendo mentre gli offre uno spicchio di arancia


Ameria intanto, con Raudy in braccio, si appresta ad andare in giardino.

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Capitolo 4
*** Lina & Gourry special ***


futuro, special

Questo è un capitolo special, solo Lina e Gourry, che avevo scritto prima del capitolo precedente ma che, scusate, non avevo isnerito poi nel pezzo finale. Visto che già in tanti avevate letto il precedente, lo inserisco come speciale, che collega il precedente con il prossimo che posterò. Chiedo ancora scusa ma, lavorando ai capitoli della fic 'il nodo di pasqua' per cambiar eil tmepo,a vevo scordato quell'appunto....non mi andava di metterlo per il prossimo, essendo incentrato sugli altri personaggi nella bozza che ho pronta. Quindi, ecco lo special....

********************************************************************

"Sono veramente felice di avere finalmente tempo per noi......"

"Ah si...???"
ridacchiando al ragazzo

"Cosa cè...quando mi guardi così, so per certo che vuoi qualcosa...."

Lei non rispose, allungò la mano sul vassoio in cerca di qualcosa e afferrò una rondella di banana che portò alla bocca , mentre lui si sistemava vicino a lei. Le prese la mano e avvicinando le dita alla bocca, le baciò lievemente, sentendo il sapore dolciastro del frutto di prima. Lei sorrise compiaciuta, si sentiva semplicemente leggera, senz a pensieri e senza neinte'altro che loro due. Lui invece si chiedeva come poteva essere così sfacciata prima, con lui, da soli, quando solitamente era sempre stata pudica in certe cose. Però sapeva per certo una cosa, lei era imprevedibile e in un certo senso 'pazza', ossia, quando qualcosa le andava di farla, la faceva. Senza ripensamenti, con il sorriso sulle labbra. E amava questo suo lato impavido, a volte senza freni. SOlo, si immaginava la scena contraria...cosa avrebbe fatto???

GOurry prese dal vassoio uno spicchio di arancio bello grande, lo avvicinò alle labbra di lei che gli diede un morso, mangiando poi il resto che gocciolava sulle dita.  Una goccia, finì sull'incavo del mento di lei, scese con le labbra a succhiarlo delicatamente scatenando l'ilarità della maga.

Adoravano i mometi in cui, soli, potevano usare il cibo per piccoli giochini, gustando la reciproca compagnia e la vivace voglia dell'altro che avevano dentro di se. Erano istanti, attimi, piccoli  squarci di tempo che si ritagliavano fra le piccola mura di una stanza dove, insieme, creavano un mondo a sè, tutto loro e solo loro, assaporando felicemente quello che sempre avevano voluto e mai realizzato.

Lina allungò la mano verso il piatto delle paste ma rimase sorpresa quando, sporcatasi la mano con la panna di un bignè che aveva per sbaglio scoperchiato, aveva sentito la freschezza della crema sulla pelle calda. Fu una sensazione divertente, prese un dito sporco e lo portò alla bocca, succhiando la punta e poi leccando il resto, mentre con l'altra mano tamburellava con l'indice la bocca del ragazzo. Senza un perchè, le venivano spontanei certi gesti, voleva semplicemente che la sua bocca si avvicinasse alla sua e, senza parole, gli stava dando carta bianca.

Un semplice gesto, tra loro, neinte altro.

Lui però nonostante la chiara indicazione, si sollevò sul gomito destro per reggersi sul materasso e con il sinistro, andò a cercare sul vassoio vicino la maga, quella fragola intinta nel cioccolato che aveva adocchiato prima. La pres e per il picciolo, facendola roteare fra le dita davanti il viso della maga, sorridendo. Lei si sollevò con la testa per raggiungere il frutto rosso e succoso ma, a dispetto della sua intuizione, lui gli diede un morso togliendo la parte affogata nel cioccolato, per porgerle poi il restando pezzo, di solo frutto. Lei all'inizio fece finta di rifiutarlo ma poi, posando la sua mano su quella di lui, portò la fragola rimasta in bocca, assaporandone il sapore zuccherino. Fu allora che Gourry lasciò cadere il picciolo e le prese il volto, per baciarla con passione. Un'ondata di piacere li travolse, trovandosi a percepire il sapore che la bocca dell'altro portava nella propria, fondendo lo zucchero del frutto con il leggero amaro del cioccolato. Fu un bacio caldo e lungo, dolce e forte insieme.

Quando si staccarono ansimando, lui passò la mano sul suo ginocchio, tornando a guardarla negli occhi. Piccole perle di sudore brillavano sulla sua pelle mentre lo guardava ridacchiando.
Delicatamente, usò le dita della mano per risalire verso la coscia, scostando piano piano l'accappatoio che scivolava verso i fianchi, scoprendo il corpo della maga. Avvicinò il viso a quello di lei, ma non la baciò, semplicemente lasciò che le guance, il naso, la fronte, le labbra, il mento, incontrassero il volto della ragazza, che iniziò a fare altrettanto. Era una cosa strana, ma avevano scoperto che ogni parte del corpo poteva sentire, percepire, avvertire e cogliere sensazioni solo a contatto con la pelle dell'altro. Quando Gourry scese verso il collo, mordicchiandoglielo, la sua mano aveva risalito la coscia, vagato lievemente sul pube per trovarsi uslla pancia, sotto la cintura, lievemente attorcigliata. Sorrise quando lei inarcò la schiena sentendo sul suo petto  la lingua del compagno che le segnava con la saliva sei disegni astratti, lasciandole sulla pelle una sensazione di fresco brivido con l'aria.

Lui amava questo, lo scoprire senz a fretta se stessi e l'altro. NOn che il 'giochino' di lei nella vasca non gli fosse piaciuto, semplicemente lo trovava precipitoso. E poi sapeva che lei adorava stupirlo, glielo aveva fatto capire varie volte  anche se non era stata così esplicita. Ma dopo mesi senza baciarsi o avvicinarsi, come avevano iniziato a fare prima di ricevere il bambino come incarico, erano carichi di 'voglie'. NOn erano portati per andare al 'sodo' ma adoravano da impazzire le sere di giochi, come in quel momento. Per il resto, avrebbero avuto tutto il tempo, la pensavano allo stesso modo.

Ormai su di giri, Lina non si rese conto che con la mano lui aveva slacciato da sotto la cintura, che era sciolta sul materasso, mentre l'accappatoio scivolava impercettibilmente sulla pelle, ricadendo lentamente ai lati. Il suo corpo venne dopo poco denudato, mostrando la carne bianca e soda. Senza toglierla, lui lasciò che la mano vagasse per il suo corpo, sentendo sotto le dita la sua eccitazione e il battito del cuore. Nel momento in cui lei, presa dalla frenesia, posò la mano su quella di lui per condurlo su un seno, alzando la test a per baciarlo, un forte tonfo alla porta li colse di sorpresa. Come svegliandosi da un sogno, entrambi si fissarono, rossi, sudati, eccitati. E la voce di Zelgadis li convinse che la prossima mossa era tornare, definitivamente, alla realtà.

"NIente, non cè verso..."
bofonchio Gourry adirato, alzandosi dal letto

Si sistemò l'accappatoio alla vita, che aveva scostato prima pensando di passare un'oretta buona con lei, e nascondendo quella che era la sua eccitazione si avvicinò a falcate alla porta del bagno. odiava quando le cose non andavano come voleva lui

"VAi tu, che non penso di potermi far vedere....sopratutto da lui...."
con sguardo rammaricato

Lina sospirò, tentò di coprirsi e accortasi del suo 'stato' poco presentabile dato dai minuti prima, diede una ravvivata ai capelli, si asciugò con un asciugamano il sudore dal viso e chiuse la cintura, stringendola bene. Sentiva il seno turgido, e una voglia matta di correre in bagno dal compagno, ancora con l'elettricà sensazione addosso, ma respirò profondamente e aprì la porta.

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Capitolo 5
*** MAttino al palazzo e... ***


ch 20

Ameria scese  i pochi gradini che dal palazzo portavano al giardino. Si incamminò verso un piccolo parco con altalene, panchine, giostrine. FIn da bambina, erano i suoi compagni  di gioco, svago, che sopperivano la mancanza di una madre e poi di una sorella, dopo la fuga della stessa. Aveva sofferto, Ameria, per la mancanza di una figura femminile in quegli anni, successivi all'omicidio che la rese orfana. Fortunatamente, suo padre, il Principe Philionell l'amava così tanto da cercare, come poteva, di non farle mancare almeno una figura nella sua vita. Ma er a cresciuta comunque felice, l a ragazza, al fianco di quel padre buono e affettuoso anche se dall'aspetto duro e burbero.

LA stagione primaverile, i fiori in sboccio, gli odori portati dal vento rendevano quell'angolo del giardino un vero paradiso e si chiedeva come mai, senza alcun motivo, non vi si recava da tempo.

Raudy, in braccio a lei, non faceva altro che cercare di acchiappare ogni fiore, foglia, farfalla a cui si avvicinavano costringendo AMeria a movimenti acrobatici per non farlo volare giù, rischiando di perderlo dalla presa. Era vispo, molto vispo e sopratutto non aveva la minima paura di ciò che lo circondava e lei trovava la cosa buffa. GLi ricordava una certa maga...pura energia e pronta a incendiarsi quando qualcosa la interessava. SI  chiedeva se in tre mesi, lei fosse riuscita, forse indirettamente, a influenzare il bambino. Sicuramente, pensò, anche con lui in affido, non si sarà risparmiata sulla caccia ai briganti e soliti passatempi che lei adorava affianco a Gourry. CHe lui abbia visto i suoi amici e i loro modi di vivere e fare, adattandosene?

Arrivati alla zona dei giochi lo fece scendere

"Su Raudy, Lina e Gourry devono riposarsi un pò, così noi due adesso passiamo un paio d'orette qui a giocare....che dici????"

"Si...Zà Mè....Si....."
gridò tutto eccitato

Il bambino corse sull'altalena, seguito dalla principessa e cercò con la gambetta si salire sul sedile. Rimase però con il piede poggiato sul legno ma senza riuscire a mettersi seduto. Più tentava e più rimaneva a fare una spaccata per aria. La principessa lo trovava buffo, era divertente vedere quanta tenacia metteva nel fare le cose, non si arrendeva. Quando si arrabbiò, prese il sedile per le mani e lo spinse lontano, urlando

"brutto, brutto....."

Ameria, cercava di trattenersi ma lo vedeva come un bambino brioso, sorridente e dolce se a suo agio ma anche spigliato, testardo, caparbio e sopratutto non aveva timori delle persone e, ancora, non capiva la differenza fra ciò che si può fare e cosa no.....no forse, ragionando, capiva, ma per carattere era portato a ottenre ciò che voleva.

"Raudy, potevi chiedermi di farti salire no? NOn prendertela con l'altalena....."
chinandosi verso di lui accarezzandogli i capelli

"NO...voio salire io....."
facendo il broncio

La principessa lo prese in braccio e lo fece sedere sull'altena, iniziando a spingerlo.  Bastò poco, da arrabbiato diventò sorridente, tanto che contagiò la principessa che iniziò a ridere con lui

"Ma guarda, la piccola peste si è calmata????"
disse Zel avvicinandosi

"AH sei tu......."
gli sorrise la principessa mentre un largo sorriso le compariva in volto

"Si...sono stato a trovare Lina e GOurry pensando di trovarti ancora da loro.....tu...non hai notato niente???"

"A cosa ti riferisci Zel??"

"MAh non l oso, Lina sembrava parecchio nervosa......"

"NOn mi pare che lo fosse poco fa....forse pensava che le stessi riportando Raudy....."
ridacchiando

"conoscendola, potrebbe essere.........però..........no, sembrava quasi infastidita.........era in accappatoio e mi è sembrato che...non so, fosse scocciata....."

"Zel, conosci Lina. Magari aveva chissa quale idea, progetto...e tu l'hai disturbata...o forse Gourry ha detto una sua frase....solita frase....."
ripensando ai discorsi che usciva un pò per prenderla in giro, un pò perchè non era tipo da mentire sulle cose

"AH già, Gourry. probabilmente era lui in bagno...ho sentito un tonfo come di qualcosa buttato a terra.....Lina si è voltata e ha cambiato espressione...."

"Sicuramente gli sarà caduto qualcosa......"

"Non l oso, sentivo mormorare......che avessero litigato???"
mentre si grattava il mento

"Sbaglio o ti lamenti sempre riguardo la mia intromissione nei fatti della gente??? Mi stupisci......"

"NOn iniziare, mi è sembrato strano da Lina....e poi non posso farci nulla, ho l'udito sensibile..."

"Ah...ok, allora quando sarò in camera mia starò attenta....visto il tuo super udito...."

La chimera arrossì vistosamente, iniziando a balbettare

"AMelia, ma cosa....cè un bambino...."

"nel caso potrei parlare ad alta voce...."
prendendolo in giro

"Ah....ah, ok....:"

"Perchè, tu cosa avevi capito"

"Nulla, che avevo capito...."

Ameria diede un altra spinta al bambino, poi si avvicinò a lui

"COme hai detto, cè un bambino....."
andandosi a sedere sulla panchine di marmo, di fronte a loro

A-AMeria.....spero che non avrai parlato con Lina....."
seguendola

"Secondo te, con lei, uscivo un discorso simile????" E poi, se lo sapeva, ti avrebbe guardato come sai tu...no n certo infastidita....."
posando la mano accanto a lei, dicendogli di sedersi

"Su questo....puoi giurarci...."
ammettendo la cosa

"E tuo padre??"

le chiese


"Ah...cosa...."
cercando di no n capire

"Lo sai, sa nulla??"

"Certo che no, sai come è apprensivo....."

"Si lo so.....non me lo ricordare......"

"Ecco, a proposito di questo....."

"Ah tranquilla, devo ringraziare quell'avventura con Lina alla caccia di un drago, se adesso riesco a stare dentro l'acqua di una vasca da bagno per molto tempo, aspettando che tuo padre finisca di darti il salutu della buona notte.....uff era l'unico posto che aevo trovato, escludendo sotto il letto, visto che l'ultima volta per il suo 'dolce' peso mi ha quasi sbriciolato...."

"Ecco, si.....è una cosa che fa sempre.....quella saluto della buonanotte"
arrossendo

"Si, potevo dirmelo prima però, perchè sai....le cameriere mi hanno guardato male, quando, il giorno dopo, profumavo ancora di bagnoschiuma al borotalco....."

"lo os....scusa....."

"Però....è una cosa da mettere in conto, vero...???"
divenendo di colpo sfiduciato, considerato i problemi

"Zel, vediamo come vanno le cos e con mio padre....sopratutto ora che è successo questo..."
posando una mano su quella di lui

"Ameria, io.....ok......senti, tu non sei preoccupata per il contenuto...della lettera...???"

"IO...un pò ma non come te......"
cercando di farlo sorridere

"Posso chiedermi come mai, una lettera che Lina può leggere, viene consegnata a te??? Dicendo poi che avverrà una distruzione catastrofica del tuo regno???"

"Poso capire, ma come Lina ha detto, non cè bisgono di un'apprensione esagerata....dai, goditi questi momenti come facevo io con il piccolo Raudy...."
indicando verso il bambino

MA il suo dito mostrò un bel nulla, perchè Raudy era sparito. La ragazza si alzò di scatto, si guardò intorno e poi presa dalla paura, prese Zel per il colletto

"Oh Lon, Zel..LIna mi arrostirà con una fireball...."

"Calmati, sarà in giro...andiamo...."

I due iniziarono le ricerche, lo chiamarono ma invano. Dovettero per una buona mezz'ora, utilizzare il ray wing, alla fine Zel ebbe un'idea

"AMeria e se.....fors e conosco un luogo dove trovarlo????"

"Si e dove...non credo che sia tornato da Lina....."

"NO, però  se ha è preso i loro vizi......"

"E dove potrebbe essere...a divertirsi con i banditi??? A rubare???"

"Vieni con me....."

Tornarono a palazzo, Zel era in test a mentre Ameria per le scarpe, lo seguiva a ruota saltellando per stargli dietro. Arrivarono nel luogo dove, per la chimera, poteva trovare un bambino di due anni che aveva avuto  a che fare per tre mesi con la coppia di amici che erano ospiti in quel momento. Arrivò alla porta e la spalancò

"Mia principessa, vediamo che la peste è qui......"
mostrando un pò di disprezzo per il bambino, non sapeva perchè ma non gli stava simpatico

Entrarono in quella che era la cucina, dove veniva preparato  il pranzo. Ameria rimase un pò stupita della cosa, non poteva essere come diceva lui, non era figlio dei loro amici, non poteva per lei, avere la stessa 'predisposizione' genetica.....

Un gruppo di cuoche e cuochi reali era radunato in un angolo della cucina, tra risate e brusii. Si avvicinarono e il capo cuoco Dubail, si voltò 3e li accolse

"Mia principessa, mio carissimo consigliere, come mai nelle cucine quest'oggi....."
con fare da perfetto leccapiedi

"Ecco, noi stiamo cercando un bambino.....se lo ha visto...."

"Se l'ho visto??? per Dio, questo bambino è una cosa strepitosa....venite...."
facendosi seguire

Il gruppo si divise, mostrando alla fine a un tavolo, il bambino seduto davanti  a quella che sembrava una tavolata per tre persone, dove con la forchetta,  assaggiava ogni pietanza postagli davanti. La chimera e la principessa lo guardarono schioccati e sorpresi

"Questo bambino, miei signori, è un autentico....un.....oh, non ho parole per descrivere le poche persone che mangiano tutto il mio menu senza modifiche o senza storcere il naso per gli abbinamenti. Guardate, mangia tutto con gusto, apprezza ogni piatto ...."
mentre Raudy prendeva con la forchetta un pezzo di salsiccia grossa e le dava un morso soddisfatto

Zel e Ame si guardarono sconvolti, increduli e sbigottiti.....Era incredibile ma vero, aveva preso il lroo stesso passatempo.

"Chissà perchè non mi stupisce...."
disse Zel

"Raudy... hai finito vero...??? Perchè sarebbe ora di andare da Lina e GOurry...."
chiese Ameria al bambino, ormai sentendo la fame passare per la montagna di piatti che stava pulendo

"No, dolce......voio dolce...."
agitando la forchetta in aria mentre agguantava una fetta di polpettone ripieno di verdure con un’altra

"Avremo alcuni giorni di totale divertimento...!!!"
disse disgustata la chimera uscendo dalla cucina

 

Oh, SIIIII!!! Lui, sarà mi ospite in questa cucina….per me è una immensa gioia averlo qui….mio carissimo bimbetto che mangia felice i miei piatti…come io li ho ideati….”

Disse il cuoco correndo felice fra i fornelli

 

“Allora, meglio che prepari due altri posti….visto che dovrai fare i conti anche con i suoi geniori a tempo determinato…..”

“Anche loro buongustai….”

“No, anche loro peggio degli orchi affamati….dove passano non esiste più nulla…..”

Urlò Zel dal corridoio, preparando a giorni di pazzia totale

 



Intanto, in un luogo imprecisato, in una stupenda tenuta, un giovane ragazzo camminava spedito verso una stanza, aprendo la porta dopo aver bussato

"Signorina Chesy....."
entrando nella stanza con una certa urgenza

"AH sei qui, allora come è andata?? L'hai trovata???"

"Ehm, no quella vestale non l'ho trovata...."
cercando di scusarsi con i gesti

"Ma...dovè il bambino....."

"NOn si preoccupi, è al sicuro, me ne sono occupato io personalmente....."

"Come sarebbe che te ne sei occupato....quella creatura dove è fiinta....."

"Il bambino sta bene, stia calma. 'E' in mano alle sole persone capaci di prendersene cura. MI creda. Abbiamo invece una questione urgente...i padroni....."
mostrandosi estremamente preoccupato alla donna dinnanzi a lui

"Loro...sono ancora..in quella stanza???"

"Si, ho portato il bambino da loro affinchè potesse vederli....e ora è con coloro che sapranno curarlo. Io...non l'ho trovata signorina, non ce l'ho fatta ancora...."

"Ragazzo, ormai per me sei uno di famiglia e quindi sarò franco con te. I signori sono stati e sono ancora, le persone a cui darei  anche la mia vita, pur di salvarli. Quella donna è l’unica che può aiutarli, trovala.....o rischieranno di non poter tornare e abbracciare il figlio per molto tempo.....o magari mai…."
avvicinadosi verso una scrivania

"Ti consegno una cosa che apparteneva alla nostra signora, che mi ha lasciato. Era da utilizzare in casi di necessità ed urgenza e questo supera......quei casi. QUindi, troverai forse qualcosa qui, per rintracciarla..."
consegnandogli una piccola agendina

"qui troverai le persone che, prima che tu venissi qui, e dopo, venivano a trovarla ed erano suoi colleghi di lavoro....e amici…..quando lei ovviamente non iniziava con la sua.....autoesaltazione......a fare da sola….."

Alzando gli occhi al cielo rassegnata

"Si, lo so......ne so qualcosa....."
ridendo, intuendo a cosa si riferisse la donna

"Inoltre, quando venivano qui..erano davvero....assurdi...e dico tutti però...."
rabbrividendo al ricordo

"Non li ho mai incontrati tutti, ma se dice così...."

"Fidati, quando fanno feste e cene....e sono tutti qui..meglio scappare.....te lo dice la governante di questa tenuta da ben tre anni e ti posso assicurare che, visto come si vive qui….ho appreso così tanto dai Signori hce in 100 anni di vita da un’altra parte…..qui o ti ci abitui o te ne vai…."
ridendo

“Si ricorda per caso che lavoro anche io qui….e che rispetto a lei sono a più stretto contatto con loro….”

“Lo so…..però non sei tu che manda avanti questo posto qando non ci sono….e soprattutto deve occuparsi di banchetti e feste quando vengono quei…pardon mia Signora, se fosse qui non so che direbbe ma…..pazzi scatenati che lei e il Signore considerano famiglia….”

“Bè, lei si definisce pazza scatenata…magari con parole diverse, dicendo che è la migliore del mondo….ma si definisce proprio così….”

“Meno male……all’inizio volevo fare le valigie, poi ti ci abitui…. se riesci a capirli e prendere i giusti ritmi come i loro…..come per me….alla fine arrivi anche a chiederti quando torneranno……sai, mi mancano….non è da me ragazzo ma…….vorrei sentire di nuovo le loro risate e la confusione che sapevano fare quei tre…..”

Lasciandosi andare a ricordi

"Signorina....riuscirò ad aiutar ei padroni, lo giuro. Adesso, seguirò le indicazioni di questa agenda e cercherò di fare del mio meglio...."
facendo un inchino, apprestandosi ad uscire

"Aspetta...." inseguendolo "per favore stai attento.....usa la magia con moderazione, ricordati che potrebbero esserci sempre problemi a cui dovrai trovare soluzione e....ricordati che i nostri Signori hanno lottato per risolvere la situazione e l o fanno ancora.....e che...non per incolpar e nessuno ma....è stata la nostra Signora, per il suo lavoro, a portare involontariamente questo.....se rifiutava la sua carica, adesso sarebbe qui con suo figlio...."

"Signorina, la prego.....lei è stata costretta....non poteva rifiutarsi.....arrivederci.."
uscendo di corsa dalla stanza

"Ricordati però non sei capace di arrivare al suo livello.....per favore non rischiare inutilmente......o Lei potrebbe tornare costringendo anche te, senza esperienza rispetto alla Signora, a lavorare al suo servizio......"

Giunto all'esterno della tenuta, alzò gli occhi al cielo nero e tetro, più oscuro del nulla e si chiese se sarebbe riuscito a rivedere il blu del cielo. Osservò l'agenda, sospirò e guardò davanti a se

"Ci riuscirò....vi libererò...mia Signora....."
castando un ray wing










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Capitolo 6
*** Comparsa..... ***


futuro 5

Scusate il ritardo nel psotare i capitoli, ma purtroppo ieri non sono riuscita ad entrare. Telsette, se riesco staser aa leggere almeno una fic trovi il mio commento^^ A tutti coloroi che seguono le mie fic, abbiate pasienza per 'il nodo di Pasqua', essendo i capitoli clou, voglio prepararli bene. E ricordate la fic nuova che ho postato l'altro giorno 'A night not to forget' e la sua versione 'normal' One night unexpected'. per ora ho abbozzato altre fic che mi vengono in mente, ma devo sistemarle, quindi abbiate pazienza^^

"Gooourrryyyyyy......."
miagolava quasi Lina, dietro la porta del bagno dove il compagno era rinchiuso

"oh, andiamo, Zel è andato viaaaaaaaaa......"
bussando gentilmente

Da dietro la porta non vi era risposta e si chiese se entrare forzatamente oppure lasciarlo solo. Lei si sentiva in colpa, avrebbe potuto non aprire, non rispondere e rimanere con lui . La quiete sarebbe durata poco, presto Ameria avrebbe riportato Raudy e lei e il compagno non avrebbero potuto avere più tempo per stare da soli. Decise di tentare ancora a chiamarlo

"Gourry, è l'ultima vota....o butto giù la porta anche a costo di ripagarla....."
poggiando la fronte alla porta

Nuovamente silenzio, stava iniziando a innervosirsi, era snervante sapere che lui fosse arrabbiato senz parlarle, anche se non era stata lei a farlo alterare. Ma ormai lo conosceva bene, quando si arrabbiava, era difficile parlargli. Fortunatamente per il suo carattere, era difficile vederlo di malumore e lei si chiedeva se cèra un modo per fargli passare il broncio. Iniziò a rimuginare su cibo, massaggi, qualche bacio, poi però un rumore la portò a posare l'orecchio sul legno della porta per sentire dentro la stanza. E una voce dall'interno la fece sussultare

"Lina, entra......."
disse il ragazzo

Lei sospirò sfoggiando un sorriso compiaciuto, chiudeva la porta dietro di sé, cantilenando un maliziosissimo

"Goooourrryyyyyy......."




Ameria e Zel intanto, portato via il bambino dalle cucine, iniziarono a discutere sul da farsi della lettera, mentre passeggiavano senza meta per il palazzo

"Dunque, vuoi  lasciare tutto in mano a Lina?"

"Si, Zel....sono sicura che lei possa trovarlo...è un mago, utilizza la magia nera, conosce i codici della gilda di Zephilia e utilizza talismani uguali a quelli suoi. Se non può lei...."
tenendo in braccio il bambino

"Non ti sei chiesta....se.....magari on è dentro questa storia????"
disse freddamente la chimera

LEi si voltò, fermandosi. Non poteva credere a ciò che stava sentendo, duqneue i suoi timori e l'interrogatorio alla'mica erano per questo? Lui temeva che Lina potesse essere un elmento del puzzle?

"Zel, spero che tu stia scherzando.....Lina...non puoi dire così..."
mostrandogli il suo disappunto

"E cosa dovrei pensare??? E se...la lettera fosse per lei? Se è lei...."

"Questo lo scoprirà lei, non farmelo dire più...mi hai deluso...."
tornando a camminare

"Ame, per favore....è normale fare congetture no?"

"m a non sui nostri amici....LIna è Lina, non centra  nulla con questa situazione, ne sono sicura....."

"Lo spero Ameria...."

la chimera sperava che la maga non avesse qualche strano legame con l a faccenda, tutto sembrava però ruotare attorno a lei. Osservava la principessa al suo fianco, con il bambino che lo fissava ridendo a l solito. Si chiese come mai qualcuno avesse affidato a quei due un bambino, come potesse essere simile a loro quasi nell'aspetto e molto nei modi di fare. Anche Ameria però, ripensando ai periodi di viaggio con gli amici, aveva preso alcune loro abitudini, come litigare un pò per il cibo, fare tardi davanti il fuoco e lanciarsi in avventure assurde. Immaginarsi un bambino di due anni!

Ameria alla fine, pareva essersi tranquillizzata, si voltò verso la chimera e disse

"Cosa ne dici, invitiamo quei due a pranzo?"

"Per vedere cibo e piatti volare per aria????"
disgustandosi per le ultime volte

"A me fanno ridere, alla fine sono comici...."
sorridendo

"Se lo dici tu...."
poco convinto del 'comici'

"E poi stavo pensando, visto che no ci vediamo da tempo....se invitiamo neanche gli altri?? Intendo Sylphil, Martina e Zangluss, Philia con il piccolino, poi....."

"Alt, AMe.....cosa vuoi fare.....distruggere questo posto??? Martina e Lina sono come cane e gatto.....quella peste di vargarv poi devi tenerlo legato altrimenti scappa come le altre volte...l'ultima volta era in cima al campanile e no voleva venire giù perchè non gli avevano dato quella papera, vera, con cui giocare...."

"Si lo so ma.....ogni anno prepariamo qualcosa, quest'anno invece non abbiamo fatto neanche una cena....Lina e GOurry ne saranno felici vedrai..."
impazzendo di gioia

"Siiiii, felici!!! Gourry per Syplhil...moltissimo....l'ultima volta ha dovuto rinchiudere la sacerdotessa dentro il ripostiglio in cucina perchè Lina era in giro visto che la ragazza voleva parlare con lui in privato, temeva che la maga potesse pensare chissà cosa....così ho capito, poi come è andata non l oso.....Lina intanto doveva tenere tranquillo Zangluss, che al suo solito cercava GOurry per la sfida annuale.....poi no parliamo di Martina, che hai dovuto farle uno sleeping perchè stava architettando al suo solito un modo per fare a Lina uno scherzo....lasciando stare tutti gli altri  e cosa accade ogni volta.....:"

La chimera era sul punto di scoppiare, ogni anno da quando tre anni prima, avevano sconfitto la stella nera, si riunivano tutti quanti per un giorno insieme. E lui doveva prendere una confezione di tranquillanti no n per dormire, visto che a lui non facevano sonnolenza, ma solo per calmarsi della confusione e aria di assoluta pazzia che regnava in quei tre giorni di pernottamento di tutti, al palazzo. E al solito, dove cèra Lina, cèra....

"Zel, io mi sno divertita...."
fermandosi ad una porta

"Siamo arrivati...."
disse lui sconsolato

"ANdiamo, il bambino torna con loro e noi andiamo  a sistremare tutto per il pranzo...."
bussando alla porta

"Lina, sono Ameria....ti ho riportato Raudy....."

Da dentro la stanza si sentivano bisbigli e rumori vari. Zel appoggiò la mano sulla spalla di Ameria

"Forse...è meglio venire più tardi..."
balbettando, mentre leggermente diventava rosso

"Ma no  ZEl...."
ma la principessa venne bloccata dalla porta aprirsi

Lina si presentò con l'accappatoio, sorridente e allegra in viso.  Spalancò la porta, da dove si vedeva Gourry seduto sulla sponda del letto intendo a lucidare la spada.

"Ma guarda....vi siete divertiti???"
disse con un sorriso a 52 denti e abbracciando raggiante Ameria

"Si Lina....siamo stati in giardino....."
dille Ameria, evitando la parte 'dopo'

Lina prese il bambino dalle braccia dell'amica e s e lo portò dentro. GOurry salutò i due amici davanti la porta, mostrandosi anche lui allegro e tranquillo. Ameria si avvicinò alla chimera

"Zel, ma dove li hai visti nervosi???"

"Eppure ti dico di si....."

Lina posò il bambino sul letto e poi tornò dagli amici

"Allora ragazzi, grazie mille per averlo tenuto un pò. Con lui, fare un bagno 'normale' è difficile....."

"Ma no Lina, quando vuoi...a proposito, a pranzo sarete con me nella sala banchetti...avremo tante cose da dirci su questi mesi....."

"Ovviamente, AMe. Grazie mille per averci dato la camera....."

Si salutarono, Lina chiuse la porta e Ame e Zel scesero verso le cucine per dare disposizioni. La chimera iniziò un discorso

"Secondo te....quei due....stanno...."

"Dici insieme?? Non lo so, tu da cosa lo deduci???"

"Dal fatto che prima, quando sono venuto a cercar te, lei era nervosa e scocciata, mentre ora era.....come posso dire.....appagata???"

"Io lo spero però....Zel, non credo che Lina sia una ragazza da lasciarsi andare sapendo che...chiunque può bussare alla tua porta..."

"Guarda cambiamo discorso...è meglio....senti, per quel discorso sul 'giorno' tra amici....sei davvero sicura??"
tradendo un pò di nervosismo

"Si Zel....più tardi manderò le lettere di invito......"

La chimera guardò verso il cielo.....



Alle ore 13:00 del pomeriggio, Lina e GOurry si stavano sistemando per scendere nella sala dei banchetti. Erano eccitati, immaginavano le prelibatezze preparate per loro e la maga stava controllando che tutto fosse apposto. Per l'occasione, avevano deciso di cambiare abiti e far lavare quelli da viaggio. Lina indossò una maglietta nera a maniche corte e collo alto, pantaloni neri, una cintura a doppio giro nera con decorazioni dorate e un copriseno blu scuro che si intrecciava al collo. I guanti e gli stivali erano blu scuri, i primi fino a metà avambraccio, i secondi fino al ginocchio con un tacchetto di sei centimetri. Una collana di anelli intrecciati, sopra il copriseno, adornava il tutto. Gourry invece indòssò un completo verde scuro, maglia larga e piantoni, con stivali e guanti. Li tenevano per pranzi con Ameria a palazzo e adoravano molto quella mise. Il bambino invece fu vestito con una tunica corta e pantaloni rossi, scarpette di pelle e un cappellino rosso tondo con un pon pon. A Lina quel cappello faceva ridere, lo aveva comprato perchè indosso a lui era carinissimo. Sembrava un bambolotto e la maga adorava metterglielo. NOn GOurry, che si arrendeva alla mania della compagna di spupazzarlo in tutti i sensi. Quando lei ebbe finito di preparalo, lo guardò compiaciuta

"AAHHHHH!!! Biscottino sei un ammoreeeee.......sei pucciosissimooooooo"
sbaciucchiandoselo tutto

"Lina, ma guardati. Prima non lo consideravi un peso???"
Lei lo fissò, sorrise malvagiamente e si avvicinò a lui appolpandolo contenta

"Ma tu...non adori molto certe cose....guardalo...."
fissando entrambi il bambino che stava li a giocare con il cappello

"si lo vedo...lo hai combinato davvero in maniera assurda....sarebbe più da Ameria questo....."

"Ma no, è così puccioso...."

"Mi chiedo...scusa se lo dico....come saresti con un figlio veramente tuo....."
mettendosi nella difensiva

"Cosa??? NOn posso divertirmi con lui e tutti pensate chissà cosa???" Ma andiamo...."
tornando da Raudy, prendendolo in braccio

"Se tu odi indossare abiti....sai cosa intendo....la colpa non è mia. Lui invece lo adora....vero polpettone mio???"

"Pure il polpettone......"
bofonchiò Gourry ormai arresosi alla cosa, poi però sorrise per quella maga che amava da morire, sopratutto quando se ne usciva con modi alquanto strani per lei

I due uscirono litigando su quanto la maga fosse ormai diventata troppo 'chioccia' per lui, definizione che valse allo spadaccino un premio all'impertinenza....una guancia gonfia!


Poco dopo, Lina e Gourry, con il bambino vicino a loro, attendevano Ameria e Zel per il pranzo. La tavola era riccamente decorata con piatti, bicchieri e posate di un certo pregio, cibi e contorni già presenti davanti a loro che li facevano sbavare dalla fame. La stanza era enorme, illuminata da grandi vetrate ad arco che davano verso il giardino, usavano quella sala per banchetti tra amici o ospiti intimi e Lina e GOurry fremevano per mettere qualcosa sotto i denti.

"Quando arriva Ameria??? Uffa...."
bofonchiò lei irritata

"Avrà qualche riunione...ha un ruolo lo sai, no??"

"Gourry, se dici che alle 13:30 si mangia, devi venire per mangiare... non puoi...."
ma qualcosa catturò l'attenzione della maga.

Dalle vetrate che davano verso il giardino, comparve una figura nera incappucciata. La maga e lo spadaccino si guardarono, sorriseno e si alzarono. Intanto alcuni passi preannunciarono l'entrata di Ameria e Zel che, notati gli sguardi dei due amici, si voltarono anche loro, scoprendo l'uomo di fronte a loro. Zel con il braccio scostò Ameria dietro di se, prendendo l'elsa della spada. L'uomo con un gesto rapido, frantumò la finestra e irruppe nella sala, fermandosi a pochi passi da loro. Si vedevano solo gli occhi, di ghiaccio, fissi su Lina e GOurry. Nessuno di loro parlò, si mosse, almeno finchè lui non scostò il mantello, comparendo sotto la luce del sole che irradiava l'ambiente.

Si presentò così, come un ragazzo sui circa venticinque anni, biondo slavato, con la pelle molto chiara, occhi così chiari, di un azzurro ghiaccio,da sembrare avere una luce prorpia, molto alto e dalla corporatura possente e elegante insieme. Si tolse il mantello, posandolo sull'avambraccio. Si voltò poi verso Zel e Ame, che lo fissarono terrorizzati.

"Dannato sei tu..."
imprecò Zel

"Oh Dio, Lina....presto attaccalo....."
urlò Ameria terrorizzata, tremando

Il ragazzo tornò a guardare Lina e GOurry, che gli sorridevano. Quando Zel si parò davanti a lui con la spada sguainata, Lina lo fissò scioccata

"Zel ma che stai facendo...."
gli disse sorpresa

"Lina, lui è l'uomo do cui ti abbiamo parlato. Presto fermiamolo....."

"Zel...ma di che parli....lui è quell o che ci ha dato Raudy come incarico...:"
disse lei pacatamente

La chimera la guardò come se avesse visto un fantasma, rimase a fissarla con occhi spalancati per qualche minuto. AMeria si intromise

"Lina am che dici....sei sicura?? Questo è l'uomo che ha lasciato la lettera e ha i talismani...l'ho visto...."

Alla parola 'taliasmani', Lina fissò il ragazo per bene. Indossava un abito parecchio costo color magenta, sembrava un abito di un consigliere per i bordi ricamati e la tunica corta che sembrava riportare un qualche stemma e motivi di una qualche carica importante, adornavano il tutto i quattro talismani di cui parlavano i suoi amici. Erano identici ai suoi. Si accorse che la prima volta, non li aveva notati essendo lui ammantato dalla test a ai piedi. RImase interdetta, era una sorpresa veramente allucinante, lo stesso un uomo aveva fatto visita a lei e a Ameria.

"Chi sei...."
chiese la maga alla fine

Il ragazzo la fissò, chiuse gli occhi, poi quando anche la chimera si tranquillizzò, iniziò a parlare

"Il mio nome è Dararai, sono il consigliere e amministratore di una famiglia molto potente e importante. Quel bambino, è il figlio dei padroni di cui vi parlavo....."

Tutti lo fissarono perplessi, sembrava sincero ma Lina gli chiese di continuare

"I miei padroni hanno affrontato una grave minaccia, purtroppo però sono bloccati in un sonno indotto per proteggerli. La persona che li ha bloccati dentro un campo magico è scomparsa e io la devo trovare. Se non la trovo, loro rimarranno per sempre dentro il palazzo della Madre....Dovevo però prima proteggere il bambino, e voi eravate l'unica soluzione possibile......."

"E perchè quella lettera...."
diss e la chimera, tenendo sempre la spada pronta

"Quella è una specie di profezia ecco.....un avviso di cosa capiterà fra circa cinque anni, che porterà il mondo nell'oscurità. Sono stato incaricato di farvelo avere. "

"E i talismani dove li hai trovati....."
chiese Lina

"Questi...??? Sono.....un regalo.....tempo fa me li regalarono perchè stavo imparando a usare la magia nera.....non sono un vero mago,  ho semplicemente imparato da una persona a usare la magia nera e la magia del caos, anche se con pochi risultati.....non sono mago......"
depresso per la cosa

"COme...sarebbe..magia del caos......"
balbettò Lina con la mandibola a terra

"Si lei...la mia padrona....utilizza la magia del caos....ma no lo dite a nessuno.....è un segreto....sapete comè...."
ridacchiando nervosamente

"Se fossi in te non l o direi....sai, Lina odia chi è migliore di lei..."
disse GOurry vedendo l'alone di rabbia inondare la compagna

Il ragazzo fissò la maga e iniziò a tremare, era letteralmente infuriata, tanto che tutti si ripararono via per timore di qualche sfuriata al suo solito. Dararai dopo la paura iniziale iniziò a ridere, facendo scioccare la ragazza.

"Se ci fosse stata la mia padrona avrebbe fatto esattamente lo stesso.....anche lei odia essere meno di altri....certe volte è egocentrica, isterica, tutt'altro che modesta, un carattere insopportabile,  a volte sadica su chi la fa infuriare....vedi il padrone....invidiosa...oh si, irascibile, bramosa di conoscenza e lode degli altri, estremamente intelligente ma che la usa a suo vantaggio, solo suo....zelante, ect....lo so bene come può essere una grande maga e studiosa di magia....credimi...."
alzando le spalle

"Hai una grande stima verso di lei...."

"Si sbaglia, Signor Zelgadis, vede....la mia padrona è così di carattere però....... lei è seria, leale, riflessiva, materialista...molto....spontanea.....è una brava persona e su questo lo si può sentire da tutti. E' molto considerata e rispettata, oltre che temuta....è la maga più potente del mondo, non scherzo...:"

"PIU' DI MEEEEEEEE!!!!"
gli urlò Lina con gli occhi incendiari

Dararai indietreggiò con sguardo pieno di terrore, sorrise e disse

"Lei, Lina Inverse è la maga più potente ovvio...ma vede, da dove vengo io.....è lei la più potente....."
cercando di imbonirla

"Ora va meglio....."
sbuffando nervosamente

"COme fai tu a conoscere il mio nome?? E cosa vuoi esattamente....."
disse Zelgadis avvicinandosi

"Voi siete molto famosi, siete amici della grande Lina Inverse.....per il motivo della mia venuta da voi....vi dirò solo una parte. COme ho detto, i miei padroni sono prigionieri di un campo energetico che li protegge, durante un sogno indotto da me....se la mia padrona scoprisse la cosa, per me sarebbe finita, lo so....." rabbrividendo "ad ogni modo, quel campo può essere sbloccato solo da poche persone e a come so io... solo due....senza contare i draghi del monte Katart che potrebbero benissimo eliminarlo......"
riflettendo fra se e se

"O forse...chi altri??? Accidenti s e fossi mi ricordassi di tutte le lezioni della padrona.....che idiota a pensar e ad altro quando lei parlava...."
sbattendo la testa sul tavol o davanti a se depresso

LUl  piagnucolò sconfortato, cercò di rimuginare ma senza esito. Poi si alzò, fece un grosso respiro e disse a LIna

"Lady Lina, ho bisogno di lei. Devo trovare assolutamente una vestale o un drago che possa togliere quella dannata barriera, o i miei padroni dormiranno per sempre in quel dannato palazzo........Se dice di no giuro che mi butto di sotto...."
urlò alla maga cercando di apparire serio

Lina guardò alle spalle di Dararai, lo fissò alzando un sopracciglio e  disse mettendosi le mani sui fianchi con lo sguardo sconsolato

"Ragazzo mio, tu o stai male o per te è un periodaccio....ma ti sei accorto hce sei entrato da un giardino????"
indicando poi le vetrate dietro di lui

Dararai si voltò, un grosso gocciolone gli spuntò sulla testa e poi, preso in contropiede dalla cosa, si schiarì la voce

"Ehm...si, allora diciamo che....se non mi darà una mano le farò un anatema per non farle venire più fame e toglierle il piacere del gusto.....ecco..."
ridendo come uno sclerato

"Tu sei fuori...."
disse la maga dandogli le spalle seccata

Il ragazzo si buttò a terra depresso, neanche quest aopzione andava bene. Doveva assolutamente cercare di convincerla, ma come??? Poi una scena gli fece venire una idea. Lina sentì Raudy chiamarla e andò verso di lui. Un sorrisone gli comparve in volto

"Ok, Lady Inverse.....se non verrà con me a salvare la mia padrona....farò del male al bambino....."
uscendo uno spadino

Lina e GOurry lo fissarono interdetti, si chiedevano da dove uscisse quell'essere grottesco nei modi...

"Ehm...ti ricordo che lo hai affidato a noi per salvarlo...non hai detto così????"

"NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO"
urlò lui ormai sfinito

Si afflosciò al tavolo, deprimendosi. Tutti quanti si guardarono sconvolti e senza capire niente. Lina pres e in braccio Raudy. Dararai alla fine si alzò, li fissò e rimase senza dire nulla, mentre guardava il cappello del bambino. Una fragorosa risata fece oscillare il grande lampadario sopra di lui, sganasciandosi come un matto.

"AHAHAHAHAH, ma che razza di cosa ha in testa....ahahahahaah "

Lina e Ameria si guardarono stravolte, era proprio strambo quel ragazzo.

"Ma tu da dove salti fuori????"

"Ehm....io vengo...da molto lontano...diciamo così....." disse divenendo serio improvvisamente "Prima non ero così, sono sempre stato serio, diligente, impeccabile nel mio lavoro e nel pormi con gli altri...ma...da quando lavoro per i padroni, mi hanno abituato a comportarmi in altri modi...ora sono.....spontaneo....:"
ridacchiando

Raudy iniziò a ridere, agitandosi fra le braccia della maga

"Darai...Darai...."
disse al ragazzo

Lui gli sorrise pacatamente e si avvicinò, chiedendo a Lina di poterlo prendere in braccio

"Io mi occupavo di lui quando la mia padrona faceva ricerche o voleva passare qualche ora da sola.....posso??"
allungando le braccia verso di loro

Lina fissò GOurry e a un cenno del suo capo, gli porse Raudy che si agitava felice con lui. Sembrava a suo agio, quindi quel ragazzo diceva la verità. Lina rimase pensierosa, poi decise di domandare

"Parlami della tua padrona, chi è....."
leggermente alterata

"Ehm, non posso dire nulla. Mi spiace ma non posso svelare l'identità dei padroni...posso solo dirmi cosa potreste fare per me.....ovviamente ci sarebbe una ricompensa...molto sostanziosa...."
disse guardando la maga con un sorriso malvagio

"Se questo vi va bene...io..."

"SI!SI!SI!"
urlò Lina prendendogli la mano libera, stringendola fra le sue

"MOlto bene....signori voi che farete...."
voltandosi verso gli altri tre presenti

Ameria e Zel si guardarono, poi fissarono Lina che aveva quello sguardo sicuro di se e pieno di eccitazione in vista di una nuova avventura. Era assurdo, ma lei era di nuovo carica, piena di quelle energie che non l'avrebbero mai fermata.

"QUindi, noi dobbiamo solo aiutarti a trovar eun drago dorato o una vestale per eliminare quella barriera che protegge i tuoi padroni....tutto qui????"
chiese ZEl

"Si.....ci penserà poi la mia padrona a richiamare il potere di Lon e riportare tutto alla normalità...ma spiegare tutto adesso è troppo. NOn fraintendete ma dovrete venire con me....diciamo dalle mie parti...."

"Che vuol dire dalle tue parti...e poi come fa aconsocere il potere di LOn.....:"
chiese Lina poco convinta

"COme ho detto, fidatevi di me....l'incarico on è semplice???? Aiutatemi e avrete la ricompensa....." porgendo Raudy a GOurry "Dovresti tenerlo voi adesso, io devo preparare tutto per la partenza...."

"Preparare cosa????"
domandò Ameria senza capire

"Lasciate fare a me.....sono un pò arrugginito ma fino ad ora è andato tutto bene...ma non si sa mai...per giungere nella tenuta dei miei padroni, la nostra prima tappa, dovrò usare la magia...quindi ho bisogno di riposo e meditazione......quindi, se permettete io vi lascio per il momento....."

"CHe vuoi fare???"
chiesero tutti in coro

"Avete presente il teletrasporto??? Ecco, una cosa del genere messo a punto dalla mia padrona....."
disse candidamente

"La tua padrona crea....crea..."
svenne Lina sentendo che la donna sapeva addirittura creare incantesimi rispetto a lei, che andava cercando formule già pronte

"Ehm...meglio che vado....tornerò presto, fatevi trovare pronti....."
disse indicando Lina a terra svenuta, levitando via

GOurry posò Raudy a terra per cercare di aiutarla, ma lui saltò ridendo in faccia alla maga di pancia, schiacciandola, rischiando di soffocarla. Neanche GOurry riusciva a staccarlo, metnre lei gridava aiuto. Ameria e Zel si guardarono perplessi, non avevano capito niente di quanto accaduto.

"Tu hai capito niente?"
chiese la principessa alla chimera

"Poco, ma ne parliamo dopo con Lina...quando si sarà ripresa....."
assistendo alla scena di quei tre


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Capitolo 7
*** In camera prima della partenza ***


futuro 5

Ecco il nuovo capitolo. Buona lettura. Spero più tardi di poter mettere il capitolo nuovo di Pasqua, ci sto lavorando^^ Spero che abbiate letto anche le one shot che ho psotato giorni fa, dorei metterne delle altre^^

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Lina e Gourry erano tornati nella loro stanza. NOn avevano detto nulla su quanto accaduto, avevano semplicemente preparato Raudy per il sonnellino pomeridiano. Gourry aveva notato che la maga era taciturna, apatica. Lo era diventata dopo la discussione con gli amici, riguardo la questione di quel ragazzo. Per Lina, sarebbe stata un'altra avventura e, ovviamente, guadagno. Ma non per Zel, il quale considerava la cosa estremamente rischiosa, assurda e priva di senso. Per lui, quel Dararai poteva essere un demone, uno scagnozzo di qualche nemico o chissà cosa altro, portandoli dritti a una trappola. Per lui le cose erano troppo assurde, concatenate e non voleva rischiare. Anzi credeva che la lettera fosse si un avvertimento per la distruzione delle due capitali ma, per su convinzione, fosse usata prima come scusa per attirarli e poi, come ricatto. Era già accaduto con Phibrizo e altri potevano arrivare alla stessa idea. Troppe coincidenze, troppi punti strani erano concatenati agli altri e sempre Lina, sempre lei, sembrava entrarci. Zel era stato categorico, avrebbe accettato solo se Ameria avesse deciso di andare, sarebbe andato con lei. Purtroppo la discussione che era partita con il sorriso della maggior parte dei presenti, era finita con un litigio. Per Zel, Raudy era qualche losco ingranaggio, una pedina, che doveva essere rinchiusa e controllata. Ovviamente Gourry e Lina protestarono, suscitando nella chimera indignazione per l'essere stati avventati. Raudy infatti, doveva essere affidato a qualcuno di esperto, evitando così di finire invischiati. Lina, ovviamente, perse le staffe e si portò Raudy in camera prendendo la chimera a parole e dicendo alla principessa che, finchè lui avrebbe considerato le cose in quella maniera, lei non avrebbe voluto vedere nessuno. Inoltre chiese che ne lui e ne altri, si avvicinassero al bambino. Lo spadaccino dovette cercare di  sedare il litigio che la chimera stava alimentando per i corridoi inseguendo la maga, la portò via e si chiusero a chiave in camera. Lei era adirata, furibonda e lui si chiedeva come mai. Considerava la questione strana,  lei che era sempre attenta a tutto, dubbiosa sulle persone e piuttosto solitaria per timidezza,ora  se la prendeva sull'idea di Zel. ormai per lui era chiaro, si era veramente affezionata al bambino e non lo avrebbe abbandonato ad estranei, ne era sicuro.

Lina fissò fuori dalla finestra il sole splendente che baciava la città, che con il suo bianco su muri e case, pareva splendere sotto si suoi occhi. Si sentiva nervosa e delusa. Non avrebbe voluto dire all'amico quelle cose, ma stavano parlando di un bambino, non di un cane. Si voltò verso il suo compagno e il bambino. Il ragazzo vestiva con il pigiamino Raudy, che lo faceva penare per l'irrequietezza nello sgusciare dalle sue mani ocn facilità sorprendente. Si era sempre immaginata Gourry nelle vesti di padre, vi era portato e lo aveva sempre saputo, ma vederlo all'opera dal 'vivo' era stata una sorpresa. Ci sapeva davvero fare, anche se Raudy era un bambino con l'argento vivo addosso. Non stava mai fermo, voleva vedere, capire, toccare ciò che non conosceva. NOn aveva paura di nulla e i suoi occhi rosso-castano parevano vogliosi di scoprire tante cose, così tante da mettere le mani sempre nel mantello della maga, scoprendo le tasche magiche. Si chiese quella volta, come fosse stato capace di trovarle, visto che all’apparenza sembrano invisibili. Oppure quando, non si sa come, si infilò con la testa in uno stivale di GOurry correndo con quello intesta divertito, ma le fibbie gli si impigliarono con i capelli e passarono un quarto d'ora di panico per levarglielo. O quando aveva preso la cintura di lei, quando si fece un bagno in un laghetto, e iniziò a dare frustate allo spadaccino per giocare. Dovette intervenire lei mezza nuda per evitare di perderla chissà dove, come era successo con la fascia magica che dovette ricompare. O quando, facendo scioccare sia la maga che il lo spadaccino, lui aveva  toccato il suo seno senza capire il motivo, cosa che la fece infuriare, dando Raudy al compagno per un giorno intero. Non capì mai perchè l o fece, alcune volte tentò nuovamente ma cercò di  togliergli il vizio. E tanti altri episodi dove lui ne aveva combinate a bizzeffe e dove lei e il compagno dovettero dare prova di pazienza e abilità. Non era facile stargli dietro, inoltre pareva adorare il cibo e su quello loro no n avevano mai avuto problema. Mangiava di tutto e per loro  fu un sollievo il on  stargli dietro per farlo mangiare e aveva un discreto stomaco, tanto che certe volte lo trovavano con le manine nel sacco da viaggio di Gourry in cerca di cose da mangiare. Non potevano toglierli gli occhi di dosso pochi minuti, che lui era già 'impegnato' chissà in cosa la testa lo indirizzasse. Però lo trovava davvero carino, tutto biondo con quel sorriso sempre stampato in volto e quella faccia monella che si metteva quando faceva le cose divertito. Certe volte, vedendolo insieme al compagno, le sembrava di vederli simili di aspetto e a volte nei modi di fare. Aveva influenzato quel bambino in pochi mesi? COme padre era davvero bravo, lo riconosceva. Sapeva farsi ascoltare, quando però Raudy on era troppo gasato, e il bambino lo cercava sempre. Gourry le aveva chiesto che sarebbe accaduto se fossero venuti a prenderlo ma lei aveva detto semplicemente di non pensarci prima, lo avrebbero ridato alla famiglia e avrebbero rifatto la loro vita.
Lina sospirò e poi si avvicinò al compagno

"Gourry, è ora di metterlo a letto"

Lui si voltò verso la maga, che si sedette accanto al bambino prendendolo in braccio. Lo fece sedere sulle sue cosce e gli sistemò il pigiamino che si era sgualcito per il rotolare del monello per il letto.

"E allora, signorino. Che facciamo?? Andiamo a letto???"

"NO, voio giocareeeeee"
diss e il bambino stringendosi al suo petto

"NO, a letto!"
con tono fermo

Il bambino protestò ma lei si alzò con  lui in braccio e lo portò sotto le coperte nell'enorme letto matrimoniale.

"Mama non ho sonno......"
imbronciandosi

"Non si discute, forza chiudigli occhi e dormi...."

"Mama.........una storia....."

"No, Raudy su....non ti raccontiamo delle storie la sera?"

"Mama......"
con due occhioni lacrimosi

"Va bene ma piccola piccola....."

"SSHHIIIII"
urlò lui contento spostando con le mani la coperta

"Stai giù! Anzi..." rimboccandogli le coperte "Gourry l o vuoi fare tu???"
disse lei ridendo

"No guarda, questa volta lo fai tu......"
disse lui esausto

Lei rise divertita, era stanco da morire solo per mettere alla piccola peste il pigiama. SOlo per mettergli i pantaloni aveva dovuto strisciare per il letto dietro al bambino, che fermo non ci stava. Tornò la bambino che si era messo a  sedere e dovette costringerlo a mettersi giù..."

"Ok, ecco la storiella....C'era una volta un piccolo coniglio che non voleva non voleva mai dormir. Disse un giorno, mamma coniglia: "Su da bravo, su da bravo vai a dormir"."Non mi piace il pigiamino, non mi piace non mi piace il mio lettino, voglio andare in bicicletta  per suonare per suonare la trombetta". Venne allora papà coniglio, che l'orecchio, che l'orecchio gli tirò. Pianse tanto quel coniglietto  che alla fine, che alla fin si addormentò. Quindi, se tu no n ti addormenti, viene papà coniglio che ti tira l'orecchio per punizione...ora su dormi..."
disse lei mentre notò che Gourry rideva

"Lina, se gli racconti queste cose altro che dormire...."
ridendo come un matto

"Ma cosa....se non faccio così come lo tengo tranquillo? Sai bene che è una peste!"
mentre si sentiva tirare la maglietta

"mama....un'altra....."

"Solo una....ok???"

"SHi......poi dommo..."

"Si..dommi...." ridendo, poi si sedette accanto a lui accarezzandogli la testa " Ninna-nanna, il cielo è blu: dormon gli angeli lassù, l'uccellino più non canta dorme lieto sulla pianta. Anche il cane fa nannuccia nella tiepida sua cuccia e il gattino dormiglion sul cuscino fa ron ron.Nel pollaio, la gallina dorme fino a domattina, dormon pure a lei vicini gli anatroccoli e i pulcini. Nella stalla al bel calduccio dorme il bue col cavalluccio, l'asinello, il maialino e la mucca e il vitellino. Ninna-nanna, dorme il mondo il suo sonno più giocondo. Ninna-nanna, il cielo è blu: dormi piccolo anche tu! Il gattino accanto al fuoco si addormenta poco a poco, nella culla dirimpetto dorme placido un bimbetto. Fa la nonna un pisolino mentre veglia il piccolino, nel silenzio e all’ombra fide passa un angelo e sorride............."
mentre Raudy chiudeva gli occhi piano piano

Quando si accorse che lui ormai dormiva tranquillo, si alzò senz a fare rumore e cercò Gourry nella stanza, non aveva notato che era andato in bagno. Lui infatti uscì la testa, le fece segno di star zitta e le disse di entrare con la mano. Lei chiuse la porta del bagno e lo guardò

"Che cè...."
bisbigliando

"Visto che lui dorme, che dici di passar e un pò di tempo tu e io??"
stringedole la vita, avvicinandola a se

"Goyrry ma che dici. Non possiamo lasciarlo solo lo sai...."

"Ma quando lui dorme non lo svegliano neanche le cannonate...."
sfiorandole lebbra con le sue

"oh si...ma se si sveglia da solo quello è capace di uscire dalla porta e noi, non possiamo sentirlo...."

Lei fissò la stanza. Era ampia e luminosa, aveva una vasca bianca murata alla parete di fronte a lei. Al suo fianco, una toeletta da bagno con un ampio specchio vi e più accanto vi era il lavabo bianco. Amava i bagni forniti di tutto e ci perdeva ora là dentro ammollo alla vasca, immaginandosi quel bagno come suo, dove passare ore di relax. Aveva sempre voluto una casa tutta sua, con zona piscina, bagno personale enorme, camerieri e massaggiatori personali. NO, forse sui massaggiatori no.....

"Senti....che ne dici di un bel massaggio..."
propose allo spadaccino

"Si e dove, il letto è occupato....."

"Lo so......"
sospirando

Gourry la alzò di peso tenendola per la vita e la fece sedere sulla toeletta, facendole poggiare la schiena allo specchio

"NO, dai.....non possiamo lasciarlo solo....."

"Per una volta, fai come dico......"
le disse rimproverandola mentre le dava un bacio profondo

Entrambi, lasciandosi andare, amavano i momenti di complicità che si creavano da soli, senza organizzare o decidere niente prima. Tuttavia, il bambino non poteva essere lasciato solo e questo rendeva Lina sempre tesa e in apprensione. MA Gourry sapeva farle cadere le barriere, una ad una, senza farle venire rimpianti. Con lui si sentiva senza problemi ma anche senza freni o inibizioni. GLi diceva sempre che era colpa sua che la spronava, facendogli venire a volte i sensi di colpa. O meglio, credeva di farglieli venire, lui non se la prendeva delle sue battute, anzi rideva al fatto che lei, tanto pudica e incline ai contatti fisici, fosse diventata peggio di lui in intimità. Dopo anni di tentativi, insieme avevano trovato un punto di incontro, divenendo compagni anche nella vita, all'oscuro di tutti. Avevano vissuto più di  quattro anni felici  insieme girando il mondo, gli ultimi otto mesi invece, avevano iniziato ad accorciare le distanze fra loro fisicamente. Lina era rimasta turbata da ciò che dovette fare a Luke, ma insieme avevano concordato che era stata la cosa giusta per salvarlo. Ma più di tutto, le parole del vecchio compagno di viaggio le rimbombavano in testa. non riusciva a scordare quando, tentando di fermalo, chiese loro cosa avrebbero fatto se l'altro fosse morto? E se fosse morto ucciso da qualcuno? Cosa avrebbero fatto, in quel caso? Ebbero in seguito varie discussioni su ciò, ma invece di creare tensione tra loro, si avvicinarono maggiormente. E non pensarono più ne a Luke e Millina e ne al resto. Fino a quando non ebbero Raudy fra le braccia.

Si baciarono a lungo, con trasporto, finchè Lina non ruppe il bacio

"Controlla Raudy..."

"Andiamo Lina, dorme...."

"Gourry, non voglio fare una corsa per doverlo acchiappare per corridoi e corridoi...inoltre qui no è una locanda, sai quanti posti dove nascondersi ci sono?"

"Va bene, va bene...."
disse alzando le braccia, era irremovibile quando faceva così e lui preferiva ubbidire

Gourry aprì la porta lentamente, evitando rumori, e scorse il bambino sul fianco, dormire beato. Tornò dentro e posò l'indice sul naso della maga

"Contenta? Dorme e ne avrà per molto...."
facendola ridere di gusto

"E...cosa hai in mente per 'quel avrà per molto'...."
facendo scorrere i palmi sul suo petto

"Non l oso, dimmelo tu...."
baciandola di nuovo, facendola aderire allo specchio

Lina sentiva sulla schiena il freddo dello specchio nonostante gli abiti e il calore del corpo e del compagno nello stesso tempo. Era completamente presa, sarebbe stato inutile tornare indietro, lo voleva anche lei.

Fecero l'amore senza badare più a nulla, tanto che fino a quando non si rivestirono, non si accorsero che la porta faceva rumore. Gourry si mise la maglietta e aprì velocemente la porta, trovando Raudy che saltellava per cercare di aprire la maniglia. Lina si vestì di corsa  mentre Raudy diceva

"papa, bagno...."

Gourry guardò la compagna per un minuto, con un sorriso divertito stampato in volto. Vedeva chiaramente che lei era leggermente arrabbiata per non aver sentito il bambino che si dimenava dietro la porta mentre loro erano 'impegnati'. Ovviamente non era lì da molto, ma non vedeva le cose come lei. Si erano divertiti insieme, era indubbio, si erano amati con passione e alla fine lui non se le prese per l'aver abbassato la guardia. Una volta, poteva capitare! 

Perse il bambino e disse a Lina

"Scusi signorina, cose da uomini....."

"Gourry...."
disse lei spazientita, mentre usciva

Quando lui faceva così lo voleva prendere a ceffoni, adesso si comportava troppo come un padre. Era troppo, il bagno lo doveva fare lui, portarlo in bagno anche. Vestirlo lui se non era occupato.

"Lo vizia...."
bofonchiò, buttandosi sul letto. Iniziò a rimuginare sul ragazzo e perchè lo trovava così strano. La porta del bagno si aprì e Lina sentii dire

"Darai...Darai..."

lei alzò la testa in direzione della voce e scorse Raudy battere sulla finestra. Di fronte a lui vi era Dararai che levitava fissando lei. Si alzò dal letto di corsa, e vide Gourry prendere il bambino. Lina aprì la finestra e lo guardò torvo mentre lui diceva

"Salve, lo so che sono passate poche ore ma...è tutto pronto. Se volete possiamo andare....."

"Entrare dal portone no???"
chiese lei arrabbiata

"Scusa.....ma essendo tu la maga professionista ho cercato te...."

lei si voltò verso Gourry, aspettò il suo parere e poi decise.

"Noi siamo d'accordo. Dobbiamo però chiedere a Zel e...."

"no....hanno già detto che v a bene. HO parlato con loro prima...."

Lei rimase perplessa, avevano accettato dunque. Allora domandò

"Raudy verrà con noi vero???"

"Si Lina, ovviamente deve tornare a casa....:"

Dararai andò via e Lina rimase a rimuginare. Gourry posò Raudy sul lettone  le chiese

"Qualcosa non va?"

"Non l oso...lui dice che non è un mago. Però sa usare alcuni incantesimi, dice, di magia nera e del caos. E la sua padrona??? Utilizza magia del caos!!"

"Quella che usi tu vero??"

"Si....conosco molti maghi che hanno cercato di sare la magia del caos, molti no0n sono riusciti. Io posso dire di essere una dei pochi ad essere riuscita a gestire il potere. Che tipo di maga sarà lei???"

"Per ora pensiamo a lui invece....a vederlo così non mi piace Lina. Però non l oso....mi sento come se mi fidassi di lui!"

Lei lo fissò incredula, si fidata???

Mezz'ora dopo erano pronti a scendere. Raudy scorazzava per i corridoi e Lina e Gourry camminavano fianco fiaccno tesi e nervosi.  Sopratutto Lina. Era decisa a capire la situazione, scoprire cosa volesse realmente quel giovane e chi fosse la maga che era in pericolo. Aveva avuto a che fare con maghi in cerca di potere e che era finita male per loro, si chiedeva se anche a lei era capitata la stessa cosa e cosa avesse spinto la donna, con un figlio piccolo, a usare quella pericolosa magia. Non aveva saputo molto da Dararai ma....si chiedeva una sola cosa, vedendo il bambino giocar davanti a lei allegro. Cosa sarebbe accaduto a lui s e fosse rimasto senza genitori. Se non avessero potuto liberare i suoi genitori, a chi sarebbe andato? A vederlo così, sembrava un bambino amato e dalla vita felice e tranquilla. QUindi i suoi genitori dovevano essere presenti e dovevano averlo amato. Tuttavia, sembrava che lui si affezionasse facilmente alle persone, ma si chiedeva se era dovuto al carattere oppure al fatto che, avendo sempre auto persone che lo amassero attorno, si fidava di tutti.

Si ridestò dai pensieri quando vide sfrecciare Gourry davanti a lei, per fermare Raudy che si era messo in punta di piedi per afferrare dei fiori in un vaso di porcellana, posato su un mobiletto del corridoio.  Purtroppo no arrivò in tempo e il vaso volò per terra mentre Raudy correva agitato sbandierando i fiori.  Fortunatamente no nera accorso nessuno, al forte crash dovuto al caso in frantumi, così nascosero 'le prove' del misfatto e fuggirono verso le scale.

"Gourry, è un pericolo!!! Mi domando da grande come sarà...."
mentre lo teneva in braccio dopo averlo rimproverato

"Lina, lo sai che mi ricorda qualcuno???"

"EEHHH???"

"NOn te la prender e ma....mi ricorda qualcuno...sorpatutto qualche anno fa...."

"Vorresti dire che io....????"

"Anche s e lo fai ancora e di gusto, prima eri...chiamata...sterminatrice, flagello, dra-mata,figlia della distruzione, l'imperatrice della distruzione.....perfino dicevano che tu non saresti morta e anche se schiacciata da un drago...poi... ah si, che avevi 500 anni e....forse ho scordato qualcosa...."

"Basta Gourry....."
lanciando un'occhiata incendiaria

"Bè, scusa ma lo dico solo perchè per me lo hai influenzato..."

"E tu lo vizi troppo Gourry...."

"IO lo vizio?? Senti chi parla....e tu allora??? Lo accontenti sempre, inutile che dici che sei dura."

"Non è vero..."

Ma non potè replicare perchè davanti a loro comparvero Zel e Ame. Zel pareva serio e non diss e una parola quando si riunirono tutti davanti Dararai.

"Allora,s ignori. Pronti??"

TUtti acconsentirono a partire, compreso Zel dopo aver dato uno sguardo ad Ameria. Non pareva contento, ma se era lì, lei aveva doluto seguire Lina.

"COncentratevi e chiudete gli occhi...al resto farò io...."
disse il ragazzo.






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Capitolo 8
*** E venne il viaggio ***


futuro 6 Questo capitolo sarà un pò pazzo ma descirve solo il meomtno pre, durante e poco dopo la partenza. Buona lettur^^




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"Allora, carissimi ospiti...sono felice di dirvi che i miei padroni ringraziano per mia bocca...."

Un lieve brusio si alzò e tutti cercarono di velare le risa che scapparono

"Scusate...perchè ridete???"

Dararai non riusciva a capire perchè tutti ridesero alle sue battute, ma fece finta di nulla e continuò

"Come dicevo, vi ringrazio molto. Vi porterò nella tenuta dei miei padroni dove potrete approntare un quartier generale e aiutarmi con la difficile situazione che impreversa..."

Uscì da una tasca dell'abito una sfera grande circa 4 cm argentata che tutti fissarono con interesse

"Questa che vedete, è una pocket ball, ossia una palla tascabile che deriva dagli esperimenti della mia padrona. Grazie ad un incantesimo applicato alla sferetta di acciaio, gli oggetti senza distinzione di grandezza e peso, vengono trasporati senza alcun problema......"

Si alzò un 'ooohhh...!' di ammirazione. Dararai prese la sfera e la lanciò poco distante, un fascio luminoso si sprigionò da essa che si aprì e uscì levitando, un oggetto avvolto da luce. Dopo pochi secondi, la luce scomparve, l'oggetto fece un tonfo sul terreno e la sfera si richiuse. Dararai  la prese e la infilò nella tasca, poi si avvicinò all'oggetto, di forma cilindrica e di legno e armeggiò con essa. L'esagono di aprì in tanti spicchi che facevano da 'guscio' a un meccanismo che iniziò a funzionare. Vari ingranaggi e parti meccanische iniziarono a ruotare attorno a cilindro sottile di acciaio, la cui cima era una palla bianca di ferro poco più grande di quella da cui era uscito il tutto. Sei bacchette piegate di ferro iniziarono ad alzarsi lateralemnte finchè non comparvero altrettanti uccellini che inziarono a volare attorno al cilindrò nella parte bassa. La sfera in cima si aprì di scatto rivelando una pietra verde smeraldo. Il silenzio che regnò sovrano in tutto quel tempo nascondeva sgomento da parte dei presenti, che osservavano sconvolti gli uccellini svolazzare in tondo. Il ragazzo capì cosa avesse attirato l'attenzione.

"EHm....lo so che sembra strano ma...era per equilibrirare il meccanismo e farli funzionare solo quando si attiva o inizia a lavorare.....non badate all'estetica....la mia padrona mi ha già fatto fare penitenza per questo....non voleva mostrarlo alla gilda dei maghi per paura di essere presa in giro....eheheheeh....."
ridendo

Lina e ZEl si guardarono e sbuffarono, era d'accordo su una cosa, tutto pareva dire 'presa per i fondelli'....Dalla sacca che Dararai si era portato, venne fuori un libro dalla copertina di pelle e copri -angoli dorati. Aprì il libro  e iniziò a sfogliare dicendo

"Bene, signori...fra poco saremo là...."

"Scusa Dararai ma se devi teletrasportarti....che cosa serve questo...'coso'....."
disse LIna scettica

"Suvia, non siate dubbiosi, vi assicuro che funziona, sono venuto due volte qui da voi co questo sistema e altrettante volte sono tornato a casa....no problem...!
cercando di calmarli con le mani

Dal libro scivilò qualcosa e il ragazzo diede un'occhiata sorpreso, sbirciò cosa conteneva e impilladì. Fisso uno per uno i presenti e si schiarì la voce

"Ok, signori....ecco...."

"Che cosa..."
sbottò Zel esasperato

"Si, dicevo....abbiamo una cosuccia da fare prima......dobbiamo trovare quella vestale...."

"Cosè, abbiamo cambiato programma???"

"Vede Miss Lina....avevo scordato di cercarla teheheeh!"

INiziò a ridacchiare nervosamente e Lina buttò a terra la sacca di Gourry che aveva preso per partire, avendo lui Raudy in braccio, si avvicinò e lo fronteggiò

"oK, mi stai dicendo che adesso, dopo che ci siamo preparati per partire, dobbiamo andare a cercare questa fantomatica vestale????"

"Eh....si!....m-"

Lina si buttò su di lui iniziando a picchiarlo, Zel dovette tenerla ferma per far continuare Dararai

"Ahi....scusi Lady Lina ma....ero così preso dalla partenza che l'ho scordato....comunque, non è molto difficile trovarla, perchè, stando a quanto scritto nel diario della padrona, ha aiutato anni fa Lina Inverse....."

Lina si fermò un istante, iniziò a rimurginare mentre Zel ancora la teneva ferma e poi scolamò

"Sylphill????"

"Ehm...no! E' una vestale diventata famosa, una certa...aspettate..." cercando nel libro "! AH, si! Philia UI COpt....vestale del Re dei Draghi di fuoco......"

Tutti strabuzzarono gli occhi, lui si sentì guardato strano

"Cerchi Filia??? E perchè non lo hai detto subito....."
sbraitò Lina liberandosi da ZEl

"Io....non l'ho mai incontrata, ho sentito dire che ha ormai una famiglia e...."

"COOSSSAAA!!??!!"

"NO, no...so-sono solo cose dette....non credo sia così...."
divenendo agitato di colpo

"NO.NO....voglio sapere come stanno le cose.....XELLOS!!!"
urlò Lina tutta eccitata

Lo chiamò varie volte, finchè non apparve nel cielo una figura svolazzante. Xel aveva gli abiti bagnati, le maniche alzate e una paperella in una mano che faceva 'quack quack' mentre lui la teneva.

"XEl...ma che ti è successo????"
chiese Lina scioccata

"Niente...!" sbottò lui "Come mai mi hai chiamato, Lina?"

Ma all'ennesimo 'sqeck squek' della paperella, esplosero tutti a ridere mentre Xell infuriato, la buttò per aria e si sistemò

"Allora, posso sapere cosa cè???"

"AHAHAHAHAH....scusa....ok...." cercando di smettere di ridere "è solo che sai, un demone del tuo livello in quelle condizioni...."

"LIna! BAsta!!!! Sono già abbastanza nervoso per via di Filia, non inziare...."

"Cosè...bagnetto a Valgarv????"

A quelle parole Xel aprì gli occhi arrabbiato e Lina dovette tapparsi la bocca per evitare di ridergli in faccia. Si immaginò la scena, lui intento a fare il bagnetto a un piccolo di draghi perduti....obbligato da un drago dorato! Era troppo ilare la scena, non riusciva a fermarsi, tanto che dovette prendere un pezzo del mantello di Zel e coprirsi la faccia per ridere nascosta. NOn  ce la faceva più...

"Lina! O parli o me ne vado...."
sbottò il demone

Lina si vide strappare di mano il pezzo di mantello dal suo proprietario che iniziò a urlare per averglielo bagnato di lacrime. Lina dovette ancora una volta fare un grosso sforzo e disse, velando le risate

"Ok, dicevo...ah si! Lui, che si chiama Dararai..." indicando il ragazzo " cerca Filia....dovè per ora???"

Xellos squadrò il ragazzo, alzò un sopracciglio e col broncio domandò

"Questo chi sarebbe??? Il tuo fidanzato nuovo?? MA te li  cerchi tutti biondi e aitanti???"

"MA DI CHE ......???"
urlò lei rossa in viso

"Che ne so, dai tratti somiglia al tuo compagno di viaggio......"
indicando Gourry

Lui fissò Dararai, poi si voltò verso LIna. Dove vedeva quel demone, per lui, questa somiglianza?? Si sentiva sempre preso in causa, prima con Raudy e ora con il giovane. Lina gli fece capire di non badarci e tornò a parlare con XEl

"No, Xel....ad ogni modo, abbiamo bisogno di Filia...."

"Bè, non credo che per ora sia possibile...Jillas ne ha combinata un'altra delle sue e credo che la funesta ira di quella draghessa non si plachi per molto....."
ridendo

"Non mi interessa cosa ha fatto quella volpe idiota, dimmi dove posso trovarla....."

"Le dico che la cerchi ma non ti garantisco niente...."
disse svanendo

Rimasero tutti in attesa pochi minuti, poi decisero di aspettare sedendosi dove capitava. Lina e Ameria iniziarono a battibeccare sulla draghessa e Xel, GOurry si occupava di Raudy e la chimera semplicemente ascoltava senza intervenire. Dararai invece, iniziò a sentirsi abbattuto, si sentiva impotente. Iniziò a ripensare ai fatti accaduti, osservò il cielo sopra di lui. Era da moltissimo tempo che non rivedeva quel blu, le nuvole e gli uccelli. Sorrise velatamente ripensando ai giorni lieti dove rideva nel vedere la vita nella tenuta dove si sentiva felice. Ma qualcosa ricordava, più di ogni altra. Ritornò con la mente nel giardino, guardando i padroni giocare con il figlio. Ricordare la padrona e il suo sorriso. E ricordare la sua voce e la tristezza degli ultimi due anni che le era rimasto fedele. CHiuse gli occhi e senza riuscire a fermare il ricordo, vide davanti a se una delle scene che più lo avevano colpito............

"HO molta paura. Non posso dirlo a nessuno e nessuno potrebbe ascoltarmi, sono sola e devo essere coraggiosa......devo esser coragiosa..."

Vide lei, alla finestra, seduta davanti il balcone del suo studio al piano terra. Parlava da sola come faceva da tempo, sentendo il tremore della sua voce e un lieve segno di dolore che compariva a ogni parola. La vedeva stagliarsi nella luce del tramonto, avvolgendola in una aura arancione. Rimase là a fissarla, guardarla. LEi contuava a parlare e sapeva con chi lo stesse facendo...

"E' cos' buoio e calmo qui.....ma non riesco a  dormire , a studiare, a esercitarmi.....continuo a pensare a te...a noi!....Come siamo lontani....cosa starai facendo? Sarai sveglio o starai dormendo?
Se solo trovassi il modo di parlarti, di dirti che stiamo bene....che sono sempre con te....non devi dimenticarmi....."

Sembrava assorta, parlando con qualcuno oltre i vetri della grande porta a vetri che dava al giardino. Lui sapeva a chi si rivolgeva.....si sentiva stupido nello stare lì a guardarla, fissando i suoi capelli, i suoi occhi tristi e malinconici e le sue labbra che si muovevano nello dare sfogo al suo dolore pensando che arrivassero, quelle parole, a lui. Dararai iniziò ad odiarlo nel farla soffrire, sul fatto che la padrona stesse lasciandosi andare piano piano per quella lontananza, per il guardare suo figlio e rivedere lui....SI sentiva anche inutile, nel vederla ogni giorno chiusa in una stanza a far scorrere il tempo a fissare la finestra, se non aveva impegni così importanti da spostarli fingendo un malumore. Ma con tutto quello che stava accadendo., lei non poteva non accettare incarichi, non poteva rifiutare le chiamate. SI avvicino poi lentamente e silenziosamente alla scrivania, accorgendosi che lei era intenta ancora a guaradare fuori. Un tempo lo avrebbe 'percepito' già prima di arrivare alla soglia. Ma da quando lui andò via, per ciò che Dararai reputava 'idea stupida', lei aveva inziato a essere sovrapensiero, apatica, facilmente propensa a stare solo con suoi pensieri che occuparsi degli incarichi e del figlio. Lei adorava suo figlio, ma ogni volta che lo guardava, ogni volta che Dararai glielo portava, lei cambiava espressione diventando triste e malinconica. COn lui passava il tempo necessario, ma non mangiava più neanche nella sala dei banchetti. Lasciava molto dei pasti nei piatti e rimaneva a letto anche molte ore dopo le otto di mattina, cosa che non faceva se non giorni di festa o senza lavori.

Notò una lettera sulla scrivania, scritta di suo pugno, le iniziò a leggere



Non lo so come stai
Stai con qualcun'altra? Come?
Stai con qualcun'altra? Lei sta bene?
Mi hai mai sognato?
O hai dimenticato ogni cosa?
Ti sono mancata quando eri solo?
Da quando non sei più qui, la mia vita è cambiata.
Ancora sola, ancora dispiaciuta.
Sola con il silenzio.
Ti penso ancora, penso ai nostri momenti.
Ma ora mi sento cosi sola.
Mi manchi sai?
Mi manchi ogni volta che sono sola.
Da quando non sei più qui, la nostra vita è cambiata.
Sempre sola, sempre con il tuo ricordo nel mio cuore.
Sola con il silenzio che hai lasciato fra queste mura, fra le lenzuola, con nostro figlio.
Penso a cosa eravamo, penso ai nostri giorni felici insieme.
Ma ora mi sneto cosi sola. Mi sento così vuota.
Mi manchi sai?
Mi manchi ogni volta che sono sola.



Dararai rimase a fissare quelle parole, a disegnare con gli occhi le forme di quella calligrafia che lui trovava armoniosa ed elegante. Sfiorò il foglio con le dita, non sapeva se cancellare i pensieri della mente oppure dirle cosa pensava. Di lei, di lui, della vita che ormai era diventata un'altra. E della minaccia che si stagliava a macchia d'olio per tutta la penisola e che presto sarebbe giunta al Palazzo della Madre. NOn aveva appreso molti incantesimi, non aveva l'esperienza e le abilità della padrona, ma voleva aiutarla. Aveva chiesto a un'amica della padrona di insegnargli a castare il Dragon Slave, che lei padroneggiava discretamente ma non aveva raggouinto grandi livelli, nonostante avesse brucciachiatto circa un kilometro di foresta nell'ultima prova. La sua padrona sapeva lanciarne uno che poteva, in termine di lunghezza, spaccare a metà da punta a punta, la città intera di Seiroon. Lui volevo Porteggerla, voleva rivedere il suo sorriso.

"Dararai...:"

La fissò nuovamente, incerto se dire o fare qualcosa per tirarle su il morale.....titubante sul fatto di darle un dono che conservava da tempo in una tasca segreta, che portava sempre con se....

"Dararaiiii!!!"

Lei.....

"MA ci sei????"

Dararai si ridestò dai suoi pensieri. Lina lo chiamava da un pò e lui si ritrovò disorientato nel vederla facci a faccia vicinissima. Si guardò attorno, vide una donna dai capelli biondi e un abito da vestale, guardare imbronciata verso di lui.

"Cosa...che è successo..."

"Dararai...ma dove eri???"

"Oh...Miss Lina, scusate! Lei è la vestale??"

"Si è lei, Filia, la vestale del Re dei Draghi di Fuoco. Ora che ci siamo tutti...partiamo???"

"Un momento Lina...a chi l o lascio Vargarv???"
sbottò Filia contrariata

"MA dai...non ha il suo caro papino????"
disse Lina ridendo, facendo l'occhilino a Xell, che stava leggendo un libro su un ramo di un albero

Xellos alzò gli occhi verso di lei, si incupì e borbottò

"No....non inziate...non ci sto a fare da balia a un bambino, un troll scemo e una volpe idiota...."

"Mi spiace Xel, ma credo che dovrai farlo tu...a sentire loro ci vorranno solo un paio di giorni. QUindi pensaci tu!"

FIlia, lapidaria, lo lasciò a fissarla sconvolto e si unì al gruppo. Tutti preparono nuovamente i bagagli e atteserò Dararai.

"Dove andremo? E cosè che è accusto dalle tue parti??"

"LAdy Lina, no posso dirvi molto per ora. Sappiate solo che molte città e molte regioni sono state attaccate e che città come Seiroon e Zephilia sono in pericolo. Vi racconterò per tutto dopo...

"Ma io no ho sentito di regioni o città attaccate...."

"Principessa, fidatevi....vi farò veder tutto ocn i vostri occhi...."

Lina azlò le spalle verso l'amica, senza capire nulla e disse a  tutti di prepararsi per partire.

Ma Ameria

"Oh, stavo dimenticando! Devo avvisare mio padre che parto..."

"NOn si preoccupi principessa....ci penso io....scriva un piccolo biglietto...."

Dararai convinse Ameria a scivere qualcosa al padre e poi disse

"Adesso, manderò questo biglietto con una colomba, che evocherò mediante un incantesimo che ho appreso. GIungerà al destinarario scomparendo quando egli avrà preso il biglietto. Veloce ed efficace....."

"Che bello....me lo insegni poi???"
esclamò AMeria felice

Dararai fece cenno di si e poi iniziò a pronunciare delle parole magiche in direzione di una delle finestre in alto del palazzo. Una luce abbagliante comparve poco sopra di lui e tutti aspettavano la colomba.

BOOOOOOMMMMMMM

Esplose un raggio di energia che colpì in pieno la facciata del palazzo, creando una voragine enorme e profonda. Macerie e polvere caddero sui presenti mentre Ameria iniziò a balbettare piangendo.

"MA CHE CAVOLO FAAAAIIIII!!!!!"
urlò Lina prendendolo per il colletto strattonandolo

"EH...ma...io...OPS..."

"CHE CAVOLO HAI USATO????"

"E...ho-ho sbag-gliato inca-antesimo......"

"TU.SEI.UN.PERFETTO.IDIOTA!!!!!"

"No, la prego non mi piacchi....ho sbagliato....si può sistemare.....credo..."

Cosa si può sistemare...il mio bel palazzo.....BUUUUUU"
pianse Ameria mordendo un fazzoletto datole da Zel

"Ame....non è il tuo palazzo....tu ci vivi solo....:"

"E non è il mio palazzo???"

"Vabbene....comunque...prima che qualcuno ci scopra....FUGGIAAAMOOOOOOOO!!!!!"
urlò la maga correndo a perdifiato verso le mura per uscire

Tutti la seguirono velocemente, Zel trascinò via Ameria in stato di trance e Dararai dovette scusarci molte volte. Alla fine, fermatosi tutti in un bosco, decisero cosa fare. Alla fine Dararai, prese la parola.

"Ok,s-cusate! Al nostro ritorno provvederò a risarcirvi proncipessa....ma ora, che dite se andiamo via???"

Tutti dopo varie discussioni, decisero di andare e Lina domandò al ragazzo in che modo.

Lui la fermò ocn l'indice e andò  aprendere quell'oggetto esagonale di prima, lo piazzò al centro del cerchio che avevano creato e lo azionò. Fissò tutti e disse

"Adesso, manca solo l'incantesimo di attivazione. Questo signori, è un portale che ci permetterà di giungere in fretta a destianzione. Uno degli esperiementi della mia padrona a cui ho assistito e che ho sperimentato...."
trionfante

"Un momento...scusate ma dopo quello che ha combinato davvero vi fidate ancora????"
urlò Filia poco convinta

"Aspetti, vestale...la prego! E' stato un errore mio, lo ammetto, ma starò attento. GIuro!"

Alla fine anche lei si convinse e si riunirono nuovamente in un cerchio. Dararai iniziò a dire

"My Lord, my darkess Lord 
darker than 
black pitch and golden dawn
let me get your power
give me the right to travel
I ask you to grant me your power
and I serve you forever.
Travel Line!"


Attesero tutti pochi minuti, chiedendosi con le facce sconvolte perchè non accadesse nulla. POi l'oggetto inziò a far rumore, gli uccelli iniziarono a girare vorticosametne attorno alla pietra, che iniziò a illuminarsi e lanciare un raggio di luce verso il cielo. QUando Dararai disse nuovamente 'Travel Line', dalla base dell'oggetto al contatto col terreno, iniziarono a sprigiorarsi raggi lumonosi che crearono sul terreno un disegno magico e un vento potente iniziò a soffiare su di loro. Un cerchio di luce partì dalla pietra verde che li attraversò per proseguire parecchi metri attorno all'aera e poi uno ad uno iniziarono a solelvarsi da terra. PAnico e paura li colse, urlarono tutti e iniziarono a scalciare o nuotare per cercare di uscire dal raggio dorato che si estese fino a coprire la zona del disegno a terra. Dararai urlò

"Tranquilli, pochi minuti e saremo arrivati..."

"Famm  scendere subito o giuro che..."

Ma Lina non ebbe tempo di finire, venne spinta verso l'alto a tutta velocità. Ameria si avvinghiò a Zel, Gourry tenne stretto Raudy che rideva divertito. FIlia cercò di tenersi la gonna e urlò spaventata mentre Dararai stava dritto, con il mantello svolazzante, a fare da capofila cerso i l cielo. Lina cercò di prendere la mano di Gourry ma fu spinta più in alto e  sentì chiamare il suo nome prima che l'oscuirtò l'avvolgesse.

Si ridestò, con un mal di testa e una nausea pazzesca, si ritrovò distesa sulla schiena s orpa di sè, scorse un cielo scuro e pauroso e una sensazione di pericolo e qualcosa di opprimnete attorno a lei.






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Capitolo 9
*** Giungendo alla tenuta ***


futuro 7


Lina si ridestò, con un mal di testa e una nausea pazzesca, si ritrovò distesa sulla schiena e sopra di sè, scorse un cielo scuro e pauroso e una sensazione di pericolo e qualcosa di opprimente attorno a lei.
Si mise a sedere e osservando attorno a se, vide i suoi amici, privi di sensi, a poche decine di metri.  Cercò di alzarsi ma un capogiro la costrinse a sedere nuovamente, provocandole pesantezza agli arti. NOn riusciva a capire perchè si sentisse male e si domandò se fosse causato dall o strano oggetto. Una risata, una  piccola risata la fece sussultare e iniziò a cercare Gourry e Raudy, che li trovò poco distante, sotto un albero.
NOn sembravano essersi accorti di lei e stavano giocando tranquilli. Gourry era seduto proprio sotto l'immenso albero che sembrava malato, con il piccolo a cavalcioni sulle sue gambe che giocava con qualcosa in mano guardando lo spadaccino in volto. A lei sembrava una scena surreale, quei due che ridevano contenti giocando tra loro mentre il luogo attorno era una visione di desolazione e abbandono, sapeva quasi di morte noncuranti del cielo sopra di loro  estremamente nero e ventoso, gravido di pioggia.

Si avvicinò a loro mentre vedeva fgli altri rannicchiati sull'erba secca ancora nel mondo dei sogni, GOurry la vide e le sorrise

"Ben svegliata, come va??"

"MAle...ho mal di testa....e per poco non ho nausea...coi come state??"

"Raudy mi ha svegliato e...non sembra aver sortito effetti dal viaggio...anche io ho un pò di mal di testa ma per il resto tutto ok..."

"...ma che ha in mano???"

"NOn lo so Lina, quando mi sono svegliato lui era intento a giocarci..sembrerebbe un giocattolo di legno colorato...un cavallo..."

"E dove lo ha trovato?? QUi sembra una distesa desolata......"

Ma la maga non ebbe tempo di sentire la risposta del compagno che si voltò verso qualcosa che aveva attirato la sua attenzione, su una collinetta metri più in là, avanzò Dararai intendo a guardare avanti a sè. Nessuno dei due parlò ma rimasero a fissarlo mentre camminava lentamente verso quello che da lontano sembrava un sentiero. Gourry non domandò nulla, vedeva che Lina sembrava sempre lì a fissarlo, quasi studiarlo, come se qualcosa attirasse la sua attenzione, ma non riusciva a capire s eil suo fosse turbamento da qualcosa e quindi lo controllava e se vi era altro. Lina dal canto suo, sentiva qualcosa di strano ini lui, come se vi fosse qualcosa di ancora non chiarito.

Dararai guardava oltre l'orizzonte, là dove vi era la tenuta della famiglia per cui lavorava. Sentiva di non avere ancora i pezzi totali per portare a termine la missione che si era prefissato e e dentro di se voleva correre, correre più vloce che poteva per sussurrare alle sue orecchie che si, ce l'aveva fatta a discapito di tutto e tutti e che....era lì, sempre pronto a tutto.....

SI fermò mentre lontano vedeva la sagoma microscopica che conosceva, che ormai amava....ancora massimo un'ora di marcia e sarebbe tornato, avrebbe rivisto quelle stanze, il suo volto nei dipinti  e nelle foto. COn la mano, cercò sotto l'abito qualcosa che strinse con forza e poi, chiuse gli occhi ritornando a quel giorno

Scrutava il foglio dove lei aveva scritto i suoi pensieri, non sapeva come comportarsi e voleva capire quale fosse la cosa giusta. Prese il foglio e sentii la ruvida carta sotto i polpastrelli, guardò la calligrafia elegante....

"Dararai ho preso una decisione....."

Sorpreso, posò il foglio e si voltò verso id lei, facendo un inchino

"Mia signora...comandi...."

"E' stupido da parte mia stare qui sperando che quella testa dura ritorni su suioi passi....quindi, agirò io e farò una sola cosa in maniera gentile....."
alzandosi e avvicinandosi a lui

La fissava negli occhi, cosa che non conveniva a un servitore, seppur del suo rango. lei era sempre la sua padrona, la sua carica in un certo senso dipendeva dalle sue decisioni ma voleva vedere quegli occhi, che sembravano aver ripreso vivacità e carattere. PArevano parlare da soli e lui sorrise contento

"Vedi Dararai, lui.....crede di fare la cosa giusta per avere la mia fiducia ma è così testardo quando si mette in test qualcosa che è impossibile fermarlo....quindi, vorrei che tu mi facessi un favore che mostri la mia massima generosità nei suoi confronti prima di fargli pentire certe scelte che ha fatto con me...."
prendendo da un cassetto una busta e un sacchettino di velluto

"Signora, il padrone crede che in questo modo vostro figlio possa essere finalmente..."

"NO....per favore, non dirlo perchè perdo la pazienza, con lui ne avevamo parlato  enon esiste una cosa del genere. Lui no n deve mettersi in ridicolo per quell'uomo....per favore prendi quest a e parti, và da lui e consegnala.....digli che s e non torna con questo messaggio, può ritenersi nei guai fino al collo perchè andrò io stessa a prenderlo a calci nel sedere e non ci sarà una seconda possibilità. Anche a costo di dover usare la magia e lui sa cosa sighifica ciò..."

La vide prendere dal sacchettino un pendente con una pietra blu montata su oro bianco, lavorato a creare dei rombi gino ad gancio. Lei lo mise dentro la bsuta e gliela consegnò,  pareva essere tornata quella di un tempo, segno ce la depressione che l'aveva colpita andava scemando da sola e che tutto quanto sarebbe tornato come un tempo. Vedeva però nel suo volto i segni di qualche preoccupazione e cercando di non fissarla, la salutò

"Mia signora, farò come mi avete ordinato....cercherò di riportare il Signore prima che venga linciato...eheh..."

"Cè poco da ridere Dararai....mi ha delusa...andarsene così solo per una stupidaggine che quell'uomo gli ha messo in testa....lui doveva pensare a nostro figlio al meglio, non seguendo gli obblighi di...di...naaahhh lasciamo stare...non voglio pensarci. Vai, veloce e vai da quello stupido....tiralo per i capelli s e necessario, imbavaglialo e legalo, trascinalo con il cavallo se devi ma fallo tornare....sarà meglio per lui o vivrà la prossima esistenza dietro un vetro, perchè diverrà melanzane sott'olio...."

"Ehm...non è una bella prospettiva....allora l o avvertirò mia signora...vado..."
facendo un inchino

"Si vai..io devo prepararmi per incontrare la delegazione di Atlas come era negli appuntamenti...."
sorridendogli

"Sono felice....finalmente, questa è la...."


"Dararai...."

Si voltò trovandosi Lina davanti alterata e, all'apparenza, pronta a un litigio. Dietro di lei vi erano tutti i partecipanti alla spedizione ormai ridestati e anche loro, con modi di fare poco amichevoli. Si vide attorniato letteralmente, compreso dalla draghessa con la mano sulla giarrettiera

"Ehm...sentite lo so, ho fatto un errore e siamo cadut-cioè....ci siamo ritrovati sull'erba. Ma siamo arrivati, là in fondo cè la tenuta....Dobbiamo fare solo un pezzo di strada....ok???"
cercando di imbonirli

Si fissarono tutti incerti, poi si radunarono e borbottarono fra loro, finchè non presero una decisione

"Va bene Dararai, sei salvo....ma......" mentre il ragazzo deglutiva spaventato " mentre raggiungiamo la tenuta, tu dovrai spiegarci qualcosa di questa situazione....."

Lui sembrò titubante, tentennò poi quando nuovamente Lina intervenne per un patto lui alla fine si convinse. Doveva spiegare qualcosa e loro non avrebbero fatto storie.

"Allora Dararai inizia....camminiamo e ti ascoltiamo....MUOVERSIIII!!!!"
urlò Lina iniziando ad avanzare versoo quello che una volta doveva sembrare un bosco

"Ok...dunque.... "mentre la carovana lo seguiva attento passo dopo passo "vedete...tutto ebbe inizio esattamente cinque anni fa, mese più e mese meno....io lavoravo per un'altra persona, un feudatario estremamente potente e influente nella regione che trovate  da quella parte "indicando verso la sua destra "noi qui siamo su un confine sapete???"

"Un confine? E di dove???"

"NOn è il momento per voi di saperlo, ma vi racconterò altro per ora....quest'uomo mi assunse anni fa, quando avevo ancora 18 anni.....rimasi con lui per due anni, fino a quando nella sua magione, non arrivò lui...."

"Lui chi??? Un cattivo???"
domandò AMeria

"NO...suo figlio....dopo aver lavorato per anni lontano dalla famiglia per sua scelta, tornò a casa per sostenerla in una guerra sanguinosa che aveva coinvolto la sua regione di nascita contro prima la regione alla nostra sinistra....e poi contro un'armata che farà parte della seconda parte della storia, ma dopo ve lo spiegherò. Ricordo che lui entrò nella 'sala del trono' , così chiamata perchè quest'uomo era addirittura potente quanto il Re, facendo allestire quella sala enorme non per balli ma per amministrare i suoi voleri sulle sue terre e anche oltre. E' un uomo di polso, duro, dopo alcuni lutti si era indurito e il figlio rimasto aveva deciso di lavorare al di fuori di quell'ambiente....quando il mio ex padrone vide suo figlio, gli disse qualcosa come

'Tò..la pecorella è tornata all'ovile...'

MA non era solo...con sè aveva una ragazza incappucciata. Erano venuti da una tempesta, bagnati fradici e pronti come potevano ad aiutare. Lui come elemento dell'esercito, lei come stratega e all'occorrenza guaritrice, unici ruoli per le donne in quel'ambiente. Ma il mio ex padrone non era della stessa idea, si infuriò nel veder e come il figlio, dopo anni di menefreghismo verso il genitore, tornava per prendere in mano la situazione e salvare il luogo dove era nato. Iniziò una discussione che degenerò, lui scoprì che la ragazza era la compagna del figlio, che sarebbe potuta divenire la sua sposa e......perse le staffe. Disse alla ragazza che era....una poco di buono, che a vederla per lui sembrava altro...e....lei andò via indignata, seguita dal ragazzo che rimase deluso. Li vidi uscire via, verso la tempesta per tornare da dove erano venuti. Inutile dire che il padrone non ne fu contento, aveva perso il figlio una seconda volta e si maledì per un anno intero. Fino a quando loro due non tornarono. Il figlio voleva creare una seconda possibilità di dialogo, voleva tornare nella famiglia. Ma....come la volta precedente, si scatenò una lite furiosa, sempre per la ragazza, che il padre vedeva come una minaccia per la famiglia e il titolo. Dopo centinaia di anni, dopo tanti sacrifici, successivi alle perdite subite nella famiglia,  il mio ex padrone non poteva tollerare che una ragazza che ai suoi occhi valeva meno di un cane, potesse divenire un membro di quel casato. Purtroppo da dove io provengo, come per il padrone, le donne non hanno molto valore nella società, sono importanti solo per il matrimonio e la discendenza....per il resto non valgono molto. Ma sopratutto, se non si è di buona famiglia a livello di titolo, s e non si è della stessa regione, se si vive diversamente rispetto agli ideali...si vale meno di un cane, non scherzo....anche le vedove....se sole e senza figli, anche se nobili, sono costrette a trovare qualcuno che le ospiti fino alla loro morte, perchè la proprietà passa al maschio più vicino al defunto. Sono leggi che per me, nato lì, all'inizio sembravano la verità ma...dopo che conobbi la padrona, divennero assolutamente aberranti per me....."

"Anche dalle mie parti vige qualcosa di simile.....per questo odiavo tutte le ideologie cavalleresche che dovevano essere i dogmi...così come le donne dovevano esser gli 'angeli della casa'....non li ho mai visto allo stesso modo...."
esclamò Gourry attirando l'attenzione su di se

"Gourry....è per questo che sei scappato???"

"Anche Lina...primo per la spada di Luce....e poi.....con la morte di mio fratello,  tutti impazzirono per l'eredità del cimelio di famiglia....."

"E così, lo hai preso e sei andato via...io avrei fatto ciò molto prima....sai che non sopporto molto regole e leggi...."

"Si loso bene....Lina...."
ridendo mentre la fissava negli occhi

Gourry però notò Dararai che non guardava verso di loro, ma fissava lei con uno strano sguardo. LA guardava serio, fronte aggrottata e come confusione sul viso. No, non  era confusione, era qualcosa di indecifrabile ma chiaro, non seguiva il dialogo ma .....cosa???

"Poi come finì???"
chiese Zel avvicinandosi a lui

"Eh??? ah...ok, continuo...dunque, la discussione come dicevo finì male e la signora decise di andare via offesa per la seconda volta ma qualcosa, un rumore, echeggiò per la sala. Lei accelerò il passo ma fu fermata dalle guardie. Erano tornati un anno dopo, un altro temporale, coperti da mantelli con il cappuccio. Quando il padrone cercò di bloccare gli uomini del padre, qualcosa attirò nuovamente l'attenzione e...il mio ex padrone la obbligò a togliere il mantello. Al suo rifiuto, le guardie le scostarono la mantella e.....vi era un neonato fra le sue braccia. Avevano avuto un figlio e il padrone iniziò a spiegare al padre il vero motivo per cui erano venuti...."

"Il figlio...."

"Si...volevano che fosse riconosciuto dalla famiglia, comè uso da quelle parti....solo così era possibile poter avere l'eredità e un posto nella società....altrimenti rimaneva figlio di nessuno, anche se il padre era  nobile....come in questo caso. La padrona non capiva perchè  lui volesse far riconoscere il figlio, però lo capivo bene...voelva che, se fosse accaduto qualcosa a loro, il figlio potesse aavere una opportunità di divenire qualcuno.....Solo se il patriarca riconosceva il nuovo nato e si inseriva nell'albero genealogico, questi era veramente un membro della casata. I miei padroni si ritrovarono così a fronteggiare l'uomo che poteva garantire al figlio una degna esistenza, cosa che loro non potevano dare in caso di morte, essendo lontani dalle famiglie per scelta. Avevano una visione reale delle cose, sapevano che avevano nemici e che i lavori che facevano non smepre erano privi di pericoli.....Il mio ex padrone però non volle il bambino in casa sua, per lui era nato da una poco di buono e tale sarebbe stato anche se biologicamente suo nipote. La padrona, offesa, gli urlò contro che si sarebbe vendicata dell'affronto e che fosse lì solo per il Signore, che l'aveva convinta a fare questo viaggio. GLi disse che avevano una casa loro ma lui voleva che suo figlio potesse avere una famiglia a cui appoggiarsi per il futuro e che, visto come si era comportato con il nipote, lo avrebbe cresciuto lei secondo i suoi stili di vita e e le sue ideologie.  Fece dietro front e tornò ai cavalli con cui eravamo venuti, mentre il bambino piangeva. Il padrone implorò il padre di considerare almeno il bambino e non loro ma lui fu irremovibile....andarono via offesi e delusi e il mio ex padrone tornò a maledire se stesso per essere stato stupido..così mi ordinò di seguirli e lavorare con loro, seguendo la crescita del bambino affinché non potesse essere troppo influenzato dalla madre. Io eseguì i due da lontano, finchè non giunsero in una tenuta, quella davanti a noi e spiegai la cosa. Ovviamente la ragazza non era affatto contenta della cosa, mi minacciò di uccidermi ma il padrone mi fece un'offerta. Mi domandò cosa pensassi esattamente della vita che facevo prima, mi parlarono per ore di cosa fossero le vere priorità nella vita, cose giuste da fare e considerare....mi spiegarono che avevano vissuto lontano dai loro vecchi mondi perchè credevano in qualcosa di diverso, venuto da esperienze e lezioni di vita  apprese durante gli anni precedenti. Li vidi, nei pochi giorni che mi permisero di decidere, come vivessero le persone che il mio precedente padrone considerava 'diverse e con scarsa percezione delle cose' e scoprii un mondo a me lontano e precluso fino alle maggiore età. NOn mi era permesso andar via dalla mia regione natale, per il rango che avevo dovevo servire i potenti con le capacità apprese in anni di studio e apprendistato....ero sempre stato stratega, consigliere e segretario, sia nella testa che negli anni di lavoro per quell'uomo....invece appresi che esistono altri tipi di 'vita', dove si è liberi di essere ciò che si vuole e si può dire e fare ciò che si sente dentro....cose che prima non erano che....debolezze da nascondere....appresi con mio stupore che una unione no è un fatto sociale, vedendo quei due insieme scoprì che amare, come parola, non è solo un 'concetto' ma verità e realtà....e che i sentimenti non erano punti deboli che dovevo reprimere ogni istante, che ogni mio pensiero o idea potesse essere espressa senza vergogna, che il salutare o parlare alla servitù non fosse riprovevole.....il poter fare le cose senza chiedere il permesso, il poter ridere quando volevo, cosa vietata fino a quel tempo....e poi....vedevo loro due con il figlio, che lo trattavano diversamente da come ero cresciuto amandolo con tutti loro stessi, che giocavano o si rincorrevano nel giardino tutti e tre ridendo e facendo baccano senza alcun timore, che parlavano e facevano battute con i servi come se foss enormale, che facevano cene e rimpatriate con gli amici fino a tardi, era....una cosa così diversa.....avevo assistito a cene e riunioni, in piedi contro un muro, mentre si parlava di guerra, amministrazione e eserciti..con loro invece io potevo sedermi a mangiare a tavola, alle riunioni potevo far parte del gruppo...dopo una settimana vidi un mondo a me alieno e...feci una cosa che portò,da parte della mia famiglia, l'allontanamento del sottoscritto dalla famiglia...in poche parole non sono più figlio di mio padre..."
disse sorridendo tristemente

"Mi spiace Dararai....così tu lavori per loro esatto..???"
chiese Lina mentre prendeva in braccio Raudy dopo aver fatto capricci al povero Gourry

"Si...ho mandato due lettere, una al mio ex padrone e una alla mia famiglia....chiedendo scusa per la mia decisione e troncando con loro ogni cosa....le rispose che ricevetti ovviamente no n erano affatto....felici ma...sono quasi tre anni che vivo con loro e posso dirvi che son felice, anche il mio caratter e è cambiato come avete notato ...eheheh....adesso, come dice la mia padrona, sono semplicemente me stesso,...e sono felice....."

Il gruppo rimase silenzioso ad ascoltare il ragazzo, capiva ormai abbastanza per aiutarlo e sopratutto Lina si rese conto che quello che vedeva di strano era questo, il non sapere chi fosse e la ricerca, probabilmente, di diventare niente altro che ciò che si era alla nascita...cercando di cancellare gli anni di influenze e divieti....si chiese se anche Gourry avesse subito le stesse restrizioni e obblighi vedendosi cancellare anni di innocenza e fanciullezza. Poi le venne una domanda

"Dararai....tu hai detto che la tua padrona padroneggia la magia....è vero???"

"Si..anche il padrone se la cava...anche s e non allo stesso livello....eheh...a volte non ha voglia di fare incantesimi e combina disastri...."
ridendo ricordando alcuni avvenimenti

"E dimmi...quanti anni ha???"

"Ecco...ha la mia età Miss Lina...venticinque anni...."

"Davvero??e da quanto è così abile con le arti magiche??"

"da molti anni, è lei che mi ha insegnato quello che so.....sia a livello di incantesimi sia i codici della gilda per messaggi cifrati e sia....”

“Aspetta..quindi tu consoci quei codici perché la tua padrona te li ha insegnati”

“Si…per aiutarla nel suo lavoro di studio…”

“Ora mi è tutto chiaro…dicevi???”

Disse Zel

“…ah…e quella che lei chiama...'la filosofia di una grande maga'....ma è una cosa troppo lunga da spiegare e poi..meglio non dire nulla....sapete, lei ha certi modi di fare parecchio...ecco....."

NOn sapeva che dire ma per tutti fu sufficiente, la videro come una donna piena di sè, utilizzatrice della magia per scopi scientifici e di ricerca e che fosse una personalità schietta e pratica.

"Sembra una donna molto particolare....mi farebbe piacere conoscerla..."

"Ehm....ecco...." non sapendo che dire "certo...quando l'avremo svegliata potrete conoscerla...."

"Qualcosa non va???"
domandò nuovamente Zel

"NO, no...tutto ok...manca poco, ormai siamo a casa...."
disse contento cercando di cambiare discorso

Videro davanti a loro una casa in stile padronale, con colonne e archi ad adornare l'ingresso, composta da sale al pian terreno e le stanze private al primo piano. Sembrava non avere giardino personale e nè mura, stava in mezzo al nulla, attorniata solo da strade battute, boschi e verde, che ormai purtroppo sembravano tutti morti.

"Dararai, perchè non ci sono mura o simili?"

"Ve l'ho detto Lina...siamo su un confine, la casa è stata creata a metà su una regione e metà su un'altra...."

"Davvero??? E perchè???"

"Ehm...ve lo dirò più avanti...."

"Uffa che rottura...Dararai, giuro che se non mi dirai tutto, ma tutto, per te saranno guai..."
bofonchiò Lina di pessimo umore

"Ok, ok...no voglio finire arrosto...."

"COme sai che Lina ti farà arrosto???"

Lui si voltò verso GOurry, sentendo quella domanda e ridendo disse

"Ehm....Lina Inverse è molto conosciuta...quindi so bene cosa potrebbe fare...ehehe..."

"Non fa una grinza..:"

"GOurry smettila per favore...."
urlò lei allo spadaccino

Raudy inziiò a ridere agitando il giocattolo mentre Lina cercava di tenerlo trnaquillo

"Oh andiamo Raudy...no n fare così....fra poco sarai a casa ....."

"Il signorino adora stare con voi, per fortuna fino ad ora è sempre stato calmo....."

"Vogglio totta di lapponi...."

"Raudy non abbiamo torta di lamponi e quindi aspetta un pò...ok???"

"No, mama...vogglio totta....no fatta da te...."

"COME???"

"Ehm....la padrona non è molto brava in cucina e così....hanno due cuochi per preparare pranzi e cene....amano mangiare bene...."

"certo che tu, signorino, sei proprio discolo....se dico fino a acasa...aspetti fino a casa...."
disse Lina categorica al bambino

"NOOOOOOOOO"

"Raudy, basta, o questa sera niente dolce....."

Il bambino si zittì, la guardò con occhi lacrimosi e tenerosi e lei cercò di non guardarlo in faccia, voltando lo sguardo....

"MAma....peffavorree......"

"RAudy.....su....fra poco potrai mangiare...."

"Signorino...." disse Dararai al bambino " guardi...fra poco Nanni le darà qualcosa..:"

"nanni???"
domandarono tutti

"Si è la governante....il signorino no n risuciva a dire il suo nome e la padrona...l'ha...chiamata così per essergli facile......ehm...."


"AHAHAHAHA.....la voglio conoscere......"
rise Gourry divertito

Davanti a loro la grande casa si ergeva in tutto il suo splendore, color crema, tegole del tetto spiovente rosse e balconi decorati che si stagliavano dalla rampicante ormai secca. Una tenda si scostò da un piano superiore e poi quando raggiunsero il portone, questo is aprì e una figura di  una donna uscì sconvolta, fissandoli.














                           

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Capitolo 10
*** Parole al vento ***


futuro 9

La donna che si presentò davanti a loro era sui quant'anni, viso aristocratico e comportamenti  precisi e accurati. Una frangia copriva un volto ancora giovanile color latte e i capelli biondi, raccolti in una treccia corposa e lunga, ricadevano morbidamente su una spalla, a fare da contrasto all'abito grigio, lungo fino ai piedi. si parò davanti a loro con uno sguardo attonito, come se qualcosa qualcosa l'avesse inseguita fin alla soglia della casa. Il suo viso tradiva stupore e posò i suoi su ogni presente, davanti a lei. Dararai si precipitò verso di lei, salendo i due gradini di marmo bianco e la convinse a parlare pochi minuti, lasciando tutti ad aspettare fuori.

"Fra due minuti sarò da voi, le cameriere prenderanno i vostri bagagli e li porteranno nelle camere...."
trascinando la donna

Il gruppo rimase fuori un pò, chi preparava le cose da dare alle cameriere che si presentarono sulla soglia in fila, chi ammirava la casa. Lina e Ameria rimase a bocca aperta ad osservare la casa, nonostante l'edera e qualche segno di non rinfrescata recente, sembrava fare da contrapposizione all'ambiente circostante. Una casa in mezzo al nulla, immersa nel verde assoluto.

"Ameria...questa casa è favolosa....sarebbe un sogno abitarla, secondo te la vendono????"
chiese Lina all'amica

"Si Lina è vero, è davvero bella..."

"Oh Ameria...come vorrei una casa come questa...chissà comè dentro...."

"Dalle finestre si vedono tetti decorati in rilievo...deve essere una famiglia nobile....sicuramente, soprattutto vedendo gli abiti che indossano, anche Raudy, e il gioiello che lui porta al collo. E' un'ottima manifattura, sembra ora ci penso, come lavorazione, qualcosa fatto da un noto gioielliere a Seiroon da cui avevo acquistato tempo fa dei regali di rappresentanza....sembra un suo lavoro...."

"regali di rappresentanza?"

"Si sai...quando visiti un altro regno e come rappresentante di Seiroon devi portare doni...."

"Che spreco..."

"LIna....per favore, devi esser cordiale con i regni confinanti..."

"SI..SI..Secondo te...se...ehm...trovo l'atto di proprietà e finisce nelle mie tasche..."

"LINA!!!"

"Scherzavo.....eheh......"

"Si come no....."
sospirò la principessa sapendo bene che l'amica poteva benissimo fare certe cose

Videro Dararai nell'atrio del palazzo con la donna, in un a discussione un pò accesa ma che avveniva sottovoce. Si fissarono senza parlare, poi qualcosa attirò l'attenzione. La donna battè le mani e uno stuolo di cameriere la circondarono, la videro fare gesti e veder volare le cameriere avanti e indietro per le stanze...con oggetti in mano.

"AMeria....ma che fanno? Tolgono tutto???"

"Non lo so...magari ti hanno riconosciuto e mettono via i preziosi...."

"Che vorresti dire????"

"Bè sai comè Lina...come si dice?Dove passa Lina Inverse di oro e preziosi non trovi...."

"Se vuoi ancora rivedere il tuo amato paparino,  vedi di evitare certi commenti..."
disse tra i denti la maga mentre dava alla principessa un pizzicotto sul sedere

"Hai Lina...scherzavo, uff no sai stare agli scherzi...."


La donna si presentò nuovamente davanti a loro, con portamento fiero ed elegante, li fissò tutti e poi disse

"Io...sono la Signorina Chesy, la governante di questa casa. Per qualunque problema, richiesta o altro, sono a vostra disposizione. NOn sapete quanto io e Dararai vi siamo profondamente grati per aver accettato l'aiuto che vi avevamo richiesto. Ovviamente sarete ben ricompensati, per il disturbo e il lavoro svolto. Le guardie purtroppo sono state inviate tempo fa in un regno come aiuto all'esercito, quindi saremo soli, voi e noi. QUi in tutto ci sono dieci cameriere, alcune assunte di recente, due stallieri, due cuochi, sei maggiordomi, me e Dararai che è il consigliere e assistente della padrona per gestire i lavori e le ricerche. Spero che possiate trovare le camere che vi ho fatto preparare calde e accoglienti, purtroppo sia le temperature che gli agenti atmosferici sono mutati e sia di giorno e sia di notte nubi ricolme di pioggia oscurano il sole, facendo piombare tutta la penisola nell'oscurità. Avrete tutte le candele che vorrete, questo non vi deve preoccupare, le fabbrichiamo noi stessi come molte altre cose. I padroni tempo fa avevano provvisto, qualche miglio più avanti, una fattoria che soddisfasse bi bisogni della tenuta, si in fatto di carne  che di frutta e verdura. Abbiamo parecchi pozzi con l'acqua fresca e..."

"A noi vanno bene dei letti comodi e qualcosa da mangiare, non si preoccupi. Siamo qui per aiutare Dararai, non credo ci fermeremo molto....ma.....non ho capito il fatto delle nubi perchè noi due pore fa eravamo sotto un sole cocente...."

A quelle parole, la donna fissò Lina con occhi taglienti, pareva studiarla ma all'improvviso alzò leggermente fra le dita la gonna dell'abito e si avvicinò a lei. Era molto alta, non come GOurry ma  quasi, il suo aspetta pareva simile a quello di Dararai e si chiese se foss e la madre, ma a sentirlo parlare prima sembrava da escludere. Lina iniziò a fare questi ragionamenti mentre la vedeva avvicinarsi ad ogni passo, finchè non si ritrovarono uno di fronte l'altra. Quando la vide schiudere le labbra, la sentii dire

"VOi...siete Lina Inverse esatto?? HO...sentito molto parlare di voi...spero che la vostra bravura nelle arti magiche siano tali, è necessario qualcuno scaltro, abile, potente e senza paura per salvare la penisola e riportare la padrona al ruolo che le spetta. Viviamo tempi difficili, Signorina Lina, quindi mi aspetto da lei il massimo, per il prezzo che riceverete al termine della missione...."

La maga la fissò seria e leggermente accigliata, non sapeva cosa rispondere, se a tono oppure accettar el'incarico senza replicare. Ma qualcosa dietro le spalle della donna la mise in allarme, vedeva le camerire portare via quadri e oggetti dalle varie stanze

"Scusi...che fanno???"
chiese alla donna

Lei si voltò, tornò a fissarla leggermente nervosa e disse

"Nulla, semplicemente stiamo liberando la casa in previsione di un attacco...girano parecchi briganti sa???"
facendo un giro su se stessa per tornar ein casa, facendo danzare la treccia a ogni passo

Lina si sentì tirare il mantello, Raudy cercava di avere la sua attenzione per essere messo in braccio, cosa che Lina fece mentre si avviava verso con la casa,seguita dagli altri. Ma quando la donna si voltò per indicare la strada e li vide si parò davanti a lei. Lina si arrestò subito, vedeva nuovamente quegli occhi indagatori di sopra, che fissavano lei e il bambino. Ma notò poi che l'attenzione le era caduta ai abiti di Raudy. La donna  si avvicinò ancora e poi prese in mano il medaglione che lui aveva al collo, lo osservò attentamente e poi con velo di rabbia si voltò verso Dararai

"Cosa ci fa il medaglione del padrone al collo del Signorino???"

Lui la fissò interdetto, sudò freddo poi disse

"Ecco....quando sono stati sigillati nella barriera, non avevo messo al collo il medaglione e così...visto che il Signorino doveva...ecco si insomma....stare con altre persone, ho pensato di darglielo momentaneamente per non essere triste...."

"COsa'??? Dararai, tu hai una vaga idea del significato di quel medaglione???"

"Certo che ce l'ho Signorina Chesy....sono stato io a ordinarlo dove lei sa e io a consegnarglielo, lo ha dimenticato? Non faccio le cose a casaccio, sono un consigliere e stratega di alto rango, non un idiota...."

sbottando offeso


"Sarà, però sai bene quanto il bambino sia iperattivo, se lo perdeva??? Mi auguro che almeno la padrona abbia il suo...."

avvicinadosi per togliere dal bambino il gioiello


Ma il silenzio che calò, gelò l'atmosfera, tanto che la donna si voltò verso di lui preoccupata su una risposta che poteva o non poteva essere nascosta in quel silenzio. Si fissarono pochi minuti, poi lei domandò grave

"Ti prego, dimmi che almeno 'quel' medaglione è al suo posto...."
dicendolo in un modo che a tutti sembrò una supplica

Tuttavia il ragazzo voltò lo sguardo, diventando triste e la donna gli si avvicinò dandogli uno schiaffo che risuonò attorno a loro, facendo sobbalzare i presenti impreparati alla cosa

"Dove si trova....non solo hai fatto di testa tua sigillandoli là rischiando di non poterli più svegliare, ma hai privato i signori di una cosa a loro preziosa....almeno è al sicuro???"

"SI....l'ho protetto io stesso"
le disse fissandola quasi arrabbiato, mentre lei assunse un'aria sorpresa e sconvolta

"Che vuoi dire...per favore, non dirmi che....."

Lui scostò il gancio che teneva il mantello, mise una mano dentro l'abito e uscì fuori un medaglione in oro bianco, con una grossa pietra rossa ovale lucida dal colore simile ai talismani, contornata da disegni a mezzi cerchi a seguire la peitra, tenuto da una catella argentata. La donna sussultò alla vista dell'oggetto, lo prese e lo strappò con forza rompendo le maglie della catena e urlando

"Hai esagerato adesso, hai oltrepassato il limite...sai a cosa mi riferisco....è....assurdo, davvero....io non....non posso crederci davvero, è una fissazione la tua....non devi fare più nulla ti avviso..."
scuotendo la testa arrabbiata

Lui no n disse nulla, incasso lo schiaffo, le parole e la negazione del medaglione e la seguì con gli occhi andare verso Lina, prendendo dal bambino l'altro medaglione.

"Signorina Lina, sono felice che lei sia qui...ora scusate ma devo andare a conservare questi oggetti. POi entrate in casa e lasciate che le cameriere si prendano cura di voi..."

"Aspetti....cosa sono quei medaglioni???"

".........Questi....sono oggetti dei padroni, molto preziosi per loro....però....in verità...." pensando " .accetta di ricevere un altro incarico???"

"E sarebbe...??"

"Le darò questi due medaglioni da proteggere, una come lei non avrà problemi, sicuramente. Qui abbiamo una cassafrote ma se qualche brigante dovesse arrivare quando sarete al Palazzo della Madre....potrebbero rubarli scassinandola....la terrebbe lei invece, al collo, affinchè lei possa ridarli ai padroni al loro risveglio???"

Lina rimase basita della cosa, non capiva il motivo di questa richiesta però poi ripensandoci, se era così importanti per i padroni della donna non era per il valore materiale, ma qualcosa di più. Proteggerli, ci sarebbe riuscita?"

"Se lei ha tolto a Dararai il medaglione, no n capisco perchè io, una estranea, debba indossarli per proteggerli...:"

"Lui...è una questione delicata e particolare, non doveva farlo e ha sbagliato...lei però è stata chiamata per aiutarci e chi più di lei, la grande Maga Lina Inverse, può proteggere un oggetto prezioso.....uno, quello rosso della padrona, lo terrà per se e l'altro, quello del padrone, lo darà a una persona di cui si fida ciecamente. Avrete un regalo speciale per questo...."

"Io non sono convinta veramente....."

"Miss Lina, ho bisogno di qualcuno serio su cui riversare la mia fiducia...ultimamente ho avuto parecchi problemi in questo...."
voltandosi leggermente per fissare malamente Dararai, cos che Lina non capì

Alla fine lei accettò e la donna la ringraziò, chiedendo a Dararai di occuparsi del bambino

"Il Signorino avrà fame e poi dovrà riposare, ci penso io a lui....Dararai lo porterà in cucina mentre voi vi riposerete nella sala del tè. ...Grazie del vostro aiuto...davvero...."
mettendo a Lina il medaglione al collo

Li invitò con un braccio a entrare e li fece accomodare nel salotto del tè, passando per l'atrio ovale che si diramava in due rampe di scale laterali e due corridoio al piano terra. La saletta era a tetto a botte, color champagne e con tante nicchie ovali scavate nel muro che ospitavano vasi di fiori, sculture o altro, che in quel momento pareva mancare. OCme parevano mancare quadri, sopramobili e altro, sembrava che una mandria di sciacalli avesse fatto pulizie....

"Sa Lina, temevo che i padroni potessero rimanere per sempre là, invece con lei è sicuro di poterli liberare...."

"Ehm...posso sapere come sono finiti...bloccati in uno scudo, s e ho capito bene...."
prendendo posto in un divanetto glicine, al suo seguito GOurry e gli altri

"Tutta colpa di Dararai....una settimana prima di essere chiusi nella sala del palazzo, i padroni erano corsi in un regno ad aiutare a proteggere la città, purtroppo rimasero feriti, sopratutto la padrona per.....ecco....insomma, lei rimase ferita e nella stanza messa a disposizione per loro, lei cercava faticosamente di rimettersi in sesto sia nel corpo che nello spirito. Erano accaduto alcune cose prima e ..... lei non si era ripresa del tutto. Quella ferita alla schiena, non fu mortale ma ci mancò poco e lei disse a Dararai di fare la cosa che lui reputasse giusta....ma non capì il vero senso della parole, invece di intendere un 'cerca di trovare una soluzione ai problemi e insieme li risolviamo' lui intese un 'fai quello che reputi giusto per noi'.....così quando i guaritori li considerarono guariti e in grado di tornare  a casa, lui applicò un incantesimo su di loro, li portò al palazzo e con una sacerdotessa o vestale, non saprei, fece in modo che nessuno potesse avvicinarsi così che, quando sarebbe stato il momento buono, lei sarebbe stata svegliata e avrebbe utilizzato di poteri della Madre per fermare l'esercito....ma....poi la vestale sparì, si dice venne uccisa o si era nascosta....e così da mesi loro due dormono in quel palazzo....."
sospirando, mentre le cameriere porta vassoio d'argento

"Quindi si è trattato di un errore....ma mi dica...esercito di cosa....."

"Vede....le cose che so sono i resoconti della padrona prima e di Dararai poi....a come ho capito, un'entità che si dice simile alla Madre, ha trovato un varco dimensionale per arrivare  da noi. Tuttavia la Madre ha lasciato disposizioni alla padrona in caso di sua mancanza, cosa  che accadde poco dopo. Da allora, un anno e mezzo fa, lei non si è più sentita e la padrona ha dovuto fronteggiare da sola la minaccia. Quello che sembrava l'arrivo imminente dell'entità, in realtà si rivelò come la venuta di un esercito di demoni di enorme potenza e pericolosità. La padrona mi disse che la madre era entrata in conflitto con l'entità ma che doveva prendere forma umana nell'altra dimensione e lo scontro non sarebbe durato poco. QUi intanto, l'armata chiamata 'le 88 bestie', capitanate da una donna demone chiamata Ether Phenyl, iniziarono a colpire varie città importanti e poi varie regioni. Per il ruolo occupato dalla padrona, da ogni dove venivano chiamate di aiuto e lei dovette purtroppo fare delle scelte, recandosi dove reputava di poterli fermare. Purtroppo accadde anche un fatto strano, la magia iniziò a non funziona re più...non os bene come si dice, io non la pratico ma....a come mi disse lei, i poteri su tutta la penisola erano venuti meno, la magia bianca e la magia nera no n avevano più la stessa potenza e neanche le due capitali, Seiroon e Zephilia, potevano far fronte a questo problema. Manufatti e riti per incrementare la magia e il potere magico dei maghi no n servirono a nulla per rimportarla al massimo, i demoni, seppur privati di una parte dei loro poteri, rimasero impossibili da sconfiggere e molte città caddero rase al suolo. Anche la padrona, che utilizzava la magia del caos, si trovò in difficoltà visto che la madre era andata via in un'altra dimensione, sigillandola per evitare che quell'entità potesse uscire, facendola ritrovare con poche possibilità di usare i poteri che la richiamavano. I pochi poteri che potè utilizzare, dati dallo scarso potere magico presente grazie a oggetti magici che contengono le magie e a quanto pare erano stati amplificati, permisero a lei e agli altri maghi di perdere tempo e studiare un modo per fermarli. Quel giorno, il giorno in cui si ferì, lei tentò di utilizzare la sua magia più potente, quella proibita. Tutti i maghi le dissero di non farlo ma lei la trovò l'ultima spiaggia, sebbene sapesse quanto fosse pericoloso, nonostante sapesse che il potere del caos fosse agli sgoccioli. Invocò, grazie a una formula, l'amplificazione del suo potere magico e fece quel tentativo. Ma riuscì solo a eliminare una piccola porzione dell'esercito, mentre alle sue spalle gli altri maghi lottavano contro i demoni nel palazzo per proteggerla. Fu allora che il padrone venne ferito non mortalmente e lei, per evitare che morisse, non avendo più possibilità di usare la magia, tentò di fermare il demone con una spada incantata, ma......non era abbastanza potente e fu sconfitta. Dararai purtroppo non riuscì a fermare il demone che conficcava la lama nella schiena della Signora.........non voleva perdere il padrone, aveva cercato di salvarlo e ai suoi piedi che era ferito, si ritrovò quasi a perdere la vita. Se non fosse stato per la Gran Sacerdotessa di Ceihpied....ora lei sarebbe morta....le ha salvato la vita ancora una volta....e poi quello stupido di Dararai ha fatto quella sciocchezza di rinchiuderli là....Quando lui capì l'errore era troppo tardi, quella vestale era sparita, la sacerdotessa non poteva far nulla e così....la distruzione continuò...."

"Un momento....non esiste magia???"

"NO esiste ovviamente, ma è debole....se lei dovesse castare ad esempio un ragna blade....allora qualche problema potrebbe incontrarlo, se utilizza magia nera e bianca, deve essere davvero potente per utilizzarli al meglio perchè una barriera creata dai demoni inibisce l'utilizzo della magia a piena potenza...."

"una barriera?? Dove????"

"E quella che oscura i l sole....le nubi sono solo causate da essa. Una volta vi era una barriera che voi, avete distrutto. Molte cose cambiarono dopo la sua distruzione, clima temperature ect....ora che questa barriera è stata creata, non esiste più l'estate, inverno e autunno si susseguirono senza sosta, molti raccolti sono andati a male in molte regioni, gli animali sono morti di fame o allagamenti e ovviamente tra sfollati, nuclei familiari distrutti, orfani e vedove.....noi qui siamo in pace, relativamente, ma quando viaggiai con il Signorino...vidi la morte davanti  a me, mi creda....."

"E' terribile, e non cè null che si può fare???"

"Si...innanzitutto, secondo lo schema della padrona, bisogna distruggere la barriera, eliminare il capo dell'armata e sterminare i demoni rimasti. Doveva essere il suo compito.....ma......non potè fermare le tre morti...."

"Cosa sono le tre morti???"
domandò GOurry incuriosito

"E' così che chiamano i tre modi per uccidere, distruggere, sterminare....la morte bianca è il loro modo di divertirsi, accerchiare un luogo abitato e sterminare piano piano ogni essere umano in quel luogo....la morte rossa invece è quando causano distruzioni così devastanti da provocare la morte per cause di allagamenti, frane, crolli e altro in una città presa di mira, assistendo a tutto quanto....la morte nera è quella che utilizzano maggiormente.....inviano creature di varie forme di colore nero che distruggono e uccidono senza guardare nulla. SOno nomi che loro hanno dato ai loro tipi di attacco, sono senza scrupoli....quel giorno loro usavano la morte bianca....."

"E come riuscirono a mandar via i demoni??? Lei no nera ferita??"

"Come avevo detto, usando la magia del caos, era riuscita a eliminare una parte.....questi demoni sembra che siano attivi di notte e non di giorno.....Prima che il clima mutasse, il giorno e la notte erano divisi dalla nascita e dalla scomparsa del sole all'orizzonte e quel giorno questo fenomeno era ancora visibile....poi però, ciò non accadde più e loro possono far scorrerie senza problemi....se non fosse stato per il sole, quel giorno i padroni sarebbero morti...."

Tutt la ascoltarono senza dire nulla,s enza bere o mangiare, tanto che il tè si raffreddò nelle tazze, presi ocme erano dal racconto, la donna pareva nervosa nel raccontare tutto ciò

"I padroni hanno lavorato tanto per fermarli ma per...un..impedimento, non è loro possibile...quindi vorrei che voi...bè per favore, ideate un modo per fermare le 88 bestie...."

"Ci racconti ancora qualcosa, devo sapere il più possibile per lavorare meglio...."

"Certo....dunque....."




Dararai portava Raudy in camera sua, voleva cambiarlo prima di portarlo a mangiare, gli sembrava una cosa sensata anche per se stesso, dopo la sfuriata della governante. Sapeva di aver sbagliato ocn i padroni, sapeva di aver fatto scelte che tutti ritenevano assurde ma lui in cuor suo, sapeva di aver fatto le cos e che riteneva giuste, come lei disse quel giorno, in quella stanza



Si fermò alla soglia, non sapeva se entrare o meno e poi, sentì qualcosa. Aprì leggermente la porta e la vide, in piedi, accanto al letto di lui. Era sofferente probabilmente per la ferita, l'abito bianco che ancora indossava era lacero e sporco di sangue, i capelli arruffati e ricaduti in avanti. Si tenevas come poteva con le braccia sul materasso e guardava lui dormire, o almeno a Dararai così sembrava.

"Ehi...sei sveglio...???"

"Si...stai bene...??"
disse lui aprendo gli occhi e voltandosi verso di lei

Lei sorrise tristemente e sospirando disse

"Io....non ti odio...non ho risentimento verso di te, ci siamo già chiariti....però, vorrei solo dirti che sei stato stupido a pensare con la tua testa su una questione mia e tua....poi con tuo padre...."

"Mi dispiace, davvero....ma l’ho fatto per lui..."

"Lo so, ma dovevamo decidere insieme...sei stato via quattro mesi, ormai credevo che tu non volessi più stare con noi...:"

abbassando il viso, nasncondendolo dai capelli, mentre stringeva la mano dell'uomo davanti  alei


"MAI...MAI non lo pensare più....ti avevo già risposto no? ....' Il mio presente, tu...per sempre....'.......te lo avevo detto nel medaglione ricordi??? La mia risposta alla tua frase...."

"Si....'mi manchi ogni volta che sono sola'......non cèra bisogno di dirti altro...."

"E' sempre stato così tr  anoi no? Nè troppe parole ne stupidi discorsi per noi  inutili, ma sempre simboli tra di noi...."

Lei gli carezzò una guancia sorridendogli, Dararai li fissava serio, vedeva il suo sorriso verso di lui, rivolto solo a lui. E lui, che aveva fatto quel che aveva fatto e le diceva 'ti amo' come s enulla fosse accaduto....Chiuse gli occhi e cercò di respirare profondamente, ma la sua voce lo portò alla realtà. La vide gemere di dolore, non riuscendo a star e in piedi, strinse una mano sul braccio di lui e sforzandosi disse

"Ascolta...guardami negli occhi.......ogni volta che tu guarderai quel medaglione o quello che io tengo indosso....per favore, ricorda i nostri preziosi momenti.....i ricordi che conservi nel tuo cuore....Ti manco ogni qual volta tu sei solo? Ti sei sentito tale quando ero via per lavoro? Mi spiace....di questo mi dispiace....ma ogni volta che ti rivedevo al mio ritorno, il tuo sorriso, sentivo che tu fossi felice.....ma se hai intenzione di lasciarmi, perchè ti ho fatto un torto....vorrei che tornassi indietro ai nostri giorni insieme.....al nostro tempo....e a quanto ho sofferto della tua lontananza....io vorrei superare tutto insieme, per sempre....quando sarà finito questo, quando tornerà la luce sulla penisola....noi avremo dimenticato....ma tu, vorrai  restare con me?.....So che no mi dimenticherai....dal momento che tu no neri con me, la mia vita era cambiata....così sola, così dispiaciuta....lasciata sola nel silenzio....Sto ancora pensando a noi....tu lo fai??...."

Si guardavano negli occhi, mentre le sue parole riempivano la stanza nonostante la sua voce si affievoliva sempre più....

"MA...di cosa parli...???"
le chiese

"Ripenso ai nostri momenti....ricordami....dentro di te....ma mi sento così sola....."
mentre scivolava verso il pavimento per poi ricadervi, senza che lui potesse afferrarla

Dararai entrò di corsa nella stanza, la vide quasi esanime là, sul pavimento bianco, con l'abito ormai sporco dal suo candore e i capelli sparsi sul pavimento, mentre lui dal letto chiamava il suo nome. Guaritori e infermiere accorsero prendendola e posandola sul lettino affianco, evocando un resurrection, riuscendo a guarirla dalla ferita che si era riaperta. Rivoli di sangue scivolavano giù per le lenzuola per gocciolare verso il pavimento, il padrone di Dararai si mise faticosamente in piedi e nonostante tutti cercassero di fermarlo, lui si portò accanto a lei, piangendo di dolore. Dararai si sentiva con mille pensieri contraddittori, lei era viva eppure non capiva perchè lui piangesse. Semplicemente, si sentiva responsabile per ciò e per una volta, il ragazzo pensò a qualcosa di cattivo.....non per la padrona, era felice che fosse salva ma...una sola cosa nella mente echeggiava.....'si raccoglie ciò che si semina....

Vedendo che lui non voleva staccarsi dal braccio della donna, Dararai  non potè fare altro che addormentarlo con uno sleeping e seguì gli infermieri posarlo sul letto affianco. Quando tutto si calmò, la sua voce lo chiamò

"Dararai...vieni...."
gli diss ela donna ripresasi debolmente

"Padrona non deve fare sforzi...:"

"Dararai.....fà la cosa che tu reputi giusta....'so che sono l'unica che possa fermarli....fai quello che tu consideri la soluzione......per......"

Fissò i suoi occhi, il suo viso e i suoi capelli.....prima che lei perdesse i sensi nuovamente e dormisse per giorni prima di essere fuori pericolo.



Si avvicinò alla porta della stanza del bambino, la aprì e mille ricordi si stagliarono nella sua mentre.....


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