come andare in crisi isterica di (non scrivere) una storia sdolcinata.

di Eastre
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. la Signorina nella mia testa. ***
Capitolo 2: *** 2. quel messaggio che fu. ***
Capitolo 3: *** 3. (Don) Editore ed il canarino dalle ali bruciate ***



Capitolo 1
*** 1. la Signorina nella mia testa. ***


Come andare in crisi isterica tentando di (non scrivere) una storia sdolcinata.


1° settimana – 1° ora

Bastardobastardobastardo!
Mi hai tradito!
Traditotraditotradito!
Te ne sei andato con quella sgualdrina!
Io credevo in te! Ci credevo!
Credevo che voi due non mi avreste mai lasciati!
Non dovevi andartene con lei!
Quella a cui volevo bene, a cui mi affidavo quando avevo bisogno, che c’era sempre, anche nei momenti più difficili
E tu non dovevi andartene con lui!
Lui a cui credevo di poter fare sempre affidamento, che ci sarebbe stato anche quando non doveva esserci, lui c’era sempre!
Tutte le notti passate insieme a pensare
Tutte le parole che ci siamo scambiati…
Maledetto cervello! Maledetta ispirazione! Ve ne siete andati e mi avete lasciato a fissare lo schermo del PC bianco come i vestiti che lavano nelle pubblicità di detersivi.
Perché mi avete fatto questo?!
Io vi volevo bene!
Ma la colpa non è vostra dopotutto, la colpa è del mio editore bastardo/egoista/..l’ho già detto bastardo? Mi ricordo ancora quel giorno maledetto di una settimana fa in cui seduto alla sua cattedra tra fogli e penne ben ordinati con un ghigno sulle labbra e le mani incrociate sul legno ruvido, poi la sua bocca chiara si mosse lentamente sillabando con cattiveria ogni parola << devi scrivermi un romantico >> i miei occhi si spalancarono la mia bocca si socchiuse dalla testa calva dell’editore spuntarono due corna rosse ed un vestito scuro gli apparve sul corpo grasso mentre dalle labbra sporgevano due canini insanguinati. Okay Okay, forse nell’ultima parte il mio cervello (bastardobastardobastardostrabastardo) troppo abituato a scrivere Horror e Gialli ha preso il sopravvento. Ho che dolci parole! HOR-ROR & GI-AL-LI ha! I bei vecchi tempi della mitica coppia horror & gialli. In cui si trovava qualche cadavere morto in circostante misteriose o qualche maledizione legata ad una casa abbandonata. Sherlock Rice mi chiamavano, che con la sua mente riusciva a risolvere omicidi intricati su carta ed a creare spargimenti di sangue e fuoriuscite di budella degni del miglior splatter.
Ora vi chiedo come fa Madame S. R a scrivere una storia sbacciucchiosa/romanticosa/smielosa…sto perdendo anche l’uso della grammatica adesso?!
Ma cara! Lo sai che alle giovani d’oggi non piacciono i gialli e gli Horror, preferiscono i romantici, basta guardare il successo dell’ultimo libro di Edgar Torrens!
La voce del mio editore mi entra come uno spillo nella testa. Certo! Tanto non è mica lui che alle 3.00 di notte sta a fissare in crisi ispirativa/costrutiva/creativa lo schermo del computer!
Vorrei vedere lui al posto mio con gli occhi azzurri iniettati di sangue ed i capelli neri spettinati fino all’inverosimile. Se abitassi ancora con mamma e papà mi avrebbero mandato da uno specialista.
Odio il mio cervello e la mia ispirazione che sono scappati insieme lasciandomi da sola e senza speranze!
Li odio
Odio il genere Romantico
Lo odio
Odio i libri di Edgar Torrens
Li odio
Odio Edgar Torrens
Lo odio! ODIO! ODIO! O D I O
Il mio respiro si fa affannato, neanche mi sono accorta che ad ogni odio ho sbattuto (ebbene si, volontariamente) la fronte contro il tavolo in vetro dove sono seduta.
Si mamma mi avrebbe portato da una specialista.
Okay, calma, cerchiamo di ragionare Madame.
Cosa facevi quando non trovavi l’ispirazione?
<< Niente! >> sbraito sull’orlo di una crisi isterica affondando le mani nei capelli spettinati << perché io avevo sempre l’ispirazione quando scrivevo uno dei miei libri >> presi in mano il massiccio volume dalla copertina nera al mio fianco ammirandolo con gli occhi lucidi in tutta la sua bellezza. I caratteri rossi al centro con la scritta sanguinosa “Morte a Novembre”, la scintillosa etichetta del besteller che spuntava all’angolo ed il mio nome in cima in caratteri eleganti
<< perché >> inizio sbattendo la fronte ad ogni parola contro il volume << devo. Scrivere. Un. Fottutissimo. Racconto. Romantico?! >>
Poso sconsolata il volume affianco al PC, sono tre ore che fisso lo schermo di questo dannato affare ed il mio ultimo libro è l’unica cosa che mi trattiene da suicidio.
<< Calma okay? >> dico lentamente chiudendo gli occhi << va tuuutto bene >> ripeto facendo un lungo respiro << va tuutto bene…tuutto bene…no! Non è vero – riapro gli occhi chiari di scatto – non va niente bene! Niente! Niente! Niente! >> perfetto, mi accorgo solo ora che ad ogni “Niente” ho di nuovo sbattuto la testa contro il tavolino. Credo di avere qualche problema.
Dunque è questa la mia fine? Rimanere incollata al PC fissando lo schermo finché non impazzirò, mi arriverà un morboso tic all’occhio destro ed ucciderò tutti quelli che vestono di rosso squartandoli e seviziandoòli a poco a poco?...okay, la mia parte da scrittrice in macabro sta prendendo il sopravvento, che succederà? Cambierò il mio vestito rosso in uno nero mi truccherò in pece, metterò del rossetto color carbone, diventerò asociale e mi farò chiamare darkettona dai primi truzzi che incontro? E poi mentre tornerò a casa una creatura oscura dagli occhi rossi salterà fuori da un cespuglio e mi trancerà le vene da cui schizzerà fuori sangue…parte da scrittrice in macabro la vuoi piantare una volta per tutte?!
Cervello perché mi hai mollato?
Non è che ti ho mollato, diciamo che ci siamo…presi una pausa.
Non è vero, sei scappato con quella sgualdrina di Ispirazione.
Ma che dici! Sei sempre l’unica per me
Non mentirmi! Lo so che sei con lei! Che cos’ha che io non ho? Eh? Dimmelo!
Bhe..ha delle belle tette
Eh?
Ti rendi conto che stai parlando con te stessa?
mmm…però sarebbe un buon inizio per una storia romantica, Tizio scappa con Caio lasciando Sempronio da solo a piangersi addosso
non pensi sia troppo…banale?
E tu che ne sai!
Stai ancora parlando da sola, perché non ti fai degli amici invece di fare chiacchierate mentali
Vuoi litigare?!
Ma perché proprio io! Non potevi scegliere d’avere un microangelo sulla spalla destra ed un micro diavolo sulla spalla sinistra
Sarebbero più sfiziosi di te!
Ma cos..ha ci rinuncio! Sei un caso perso! Sai cos’ha Ispirazione più di te?! Lei non ha qualche rotella fuori posto e mi ascolta! Me ne vado Madame R. S o S.R cometichiami..
No aspetta…
Addio!

1° settimana- 2° ora

Bene, adesso che anche il mio cervello se ne è andato (sbattendo la porta per giunta) posso contare solo su me stessa.
Puntiamoci un obbiettivo okay?
- storia romantica e sbacciucchiosa
- minimo 2oo pagine


<< aspetta aspetta aspetta signorina nella mia testa- inarco freddamente le sopracciglia - Come faccio a scrivere 200 pagine di una storia sbacciucchiosa senza vomitare?>>

Prima cosa io non mi chiamo “signorina nella mia testa” mi chiamo signorina e basta, e poi se devi vomitare vai al WC tesoro, no problem my.

<< Perfetto Signorina vedo che non ho una nonna buona nella testa ma una snob/perfettina presuntuosa>>

Cosa?! Io sto cercando di aiutarti e tu mi tratti così?!

<< scusa >> sospiro mettendomi una mano sulla fronte << è solo che..tu non capisci! – mi asciugo le lacrime con un fazzolettino stropicciato – passi la vita a scrivere su cose che adori – il mio tono traballa tra i singhiozzi degni di una casalinga isterica – e poi…poi uno stronzo ti dice che – mi soffio il naso con un rumore molto simile a quello di una locomotiva – ti dice che non devi più scrivere quello che vuoi >> scoppio in un pianto isterico sbattendo la fronte contro il legno gelido del tavolo e circondandola con le braccia

Suvvia cara, capita spesso di sentirsi tristi, ma l’importante è andare avanti.

Ritorniamo ai nostri obbiettivi
- scrivere 200 pagine di una storia smielata senza vomitare
- scrivere bene 200 pagine di una storia smielata senza vomitare
ed adesso iniziamo a creare dei personaggi originali e carini…vediamo Madame, in ogni storia romantica c’è il riccone di almeno 5 anni più grande di lei che si innamora della bella ragazza. Va bene?


<< si >> sussurrò appena dando un'altra soffiata nel fazzoletto

Allora facciamo che il riccone si chiama Nelson

<< perché Nelson? >>

A me piace Nelson okay?!
Urla isterico il mio alterego trapanandomi le orecchie
Rimaniamo calmi okay? Bene. Ritorniamo a Nelson. Che incontra…Milly, figa, innocente e graziosa, il loro amore è ostacolato da Carl che ama Milly e poi..

<< no. Aspetta >> sillabo lentamente riemergendo dal mio pianto isterico << un triangolo? >>

Si tesoro, in ogni storia che si rispetti c’è un triangolo…ritorniamo a loro. Bene, ma alla fine Milly e Nelson che si amano tanto fin dal primo sguardo fanno trionfare il loro amore sull’odio di Carl, passano “ai fatti” è una cosa stratosferica, si sposano, hanno tre bambini e…

<< non scriverò niente del genere >> l’avverto alzandomi

Senti ciccia io l’idea te l’ho data…ma dove vai?

<< al telefono >> rispondo laconica portandomi la cornetta verde all’orecchio subito preso d’assedio dal bip continuo e fastidioso

Ma chi chiami?
Continua ad assillarmi la Signorina nella mia testa mentre compongo rapidamente il numero

<< tu non sia quanto mi costa questa telefonata >> sussurro tra le lacrime attorcigliando il filo del telefono attorno all’indice

Perché? È una telefonata dall’altra parte del mondo? Tesoro quelle si che ti fanno spendere!

<< non è il costo morale, è il costo psicologico – l’avverto laconica – non chiamerei se non fosse una questione di vita o di morte >> finalmente una voce trillante (fino al nervosismo) mi entra nell’orecchio trapassandomi la testa da una parte all’altra

Di vita o di morte? Non ti sembra di esagerare cara?

<< vuoi stare zitta?! >> Urlo stizzita
<< cosa? >> chiede scioccata la voce dell’altra parte del telefono.
Inutile dire che volevo ammazzare la cara Signorina. Ma non potevo perché probabilmente era il frutto del fatto che non dormo da 43 ore, diciassette minuti e 12..13..14..secondi.
<< ho no! Non dicevo a te! >> dico tra i denti alzando lo sguardo verso la mia fronte. Casa di Signorina, (alias, miss stronzetta)

Cosa?! Posso sentirti sai?!

<< vuoi fare silenzio?! >> sbraito furiosa dandomi una botta sulla fronte (su cui sta comparendo un insano livido bluastro)
<< eh? >> di nuovo la voce trillante è sotto shock
<< ho no! >> mi affretto a dire attorcigliandomi istericamente il filo del telefono attorno al dito << non…non eri tu..insomma…ero io…cioè no..non ero io..>>
<< Madame stai bene?>> chiede preoccupata. Me l’immagino dall’altra parte del telefono ad inarcare le sopracciglia ed a piegare le labbra di lato
<< bene? >> chiedo isterica << sto bene benissimo! Perchénondovreistarebenebenissimo? Eh?! Io sto bene! Chiaro?! Perché tutti pensano che io non sto bene?! Perché?! >>
<< Ma..Madame >> balbetta sempre più preoccupata (o forse spaventata?). Ansimo per lo sforzo fatto (credo che non tutti si sentano bene dopo aver parlato alla velocità della luce) era come se mi mancasse il fiato. Cerco goffamente di rimettere a posto i capelli come per ridarmi un contegno. Do un colpo di tosse e mi accingo a mettermi dritta con la testa alta e lo sguardo fiero << porta il pacchetto >> sillabano caldamente le mie labbra. Dall’altro capo del telefono sento un grido di gioia

Perfetto, spero che “biondinasenzacervello” ti sia d’aiuto



ANGOLO AUTRICE Cari lettori (sempre che ce ne siano)
Eccomi finalmente arrivata! Questa storia l’ho scritta per un iniziativa nel forum in fan fiction on Demand in cui si dava l’idea di creare una storia in chiave ironica di una scrittrice/ore che deve scrivere una storia. Bhe…che altro dire, un abbraccio grande a chiunque metterà la storia tra le preferite/seguite/ricordate ed un abbraccio ancora più grane a chi lascerà un piccolo commentino.
Siete veramente dei grandi.
Sempre vostra
Eastre

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Capitolo 2
*** 2. quel messaggio che fu. ***


Quel messaggio che fu


 




1° settimana – 4° ora
 
Batto furiosamente i piedi sul pavimento, guardo l’orologio alla parete
Ma quando arriva?!
Ha più di…7 minuti di ritardo!
 
No dico, vuoi stare tranquilla?
 
<< ancora tu? >> chiedo esausta << non puoi uscire dal mio cervello una volta per tutte? >>
 
Fammici pensare…mhm…NO
 
Sbuffo rumorosamente battendo il piede come se volessi sfondare il pavimento. Odio Signorina
Quasi più di Edgar Torrens.
 
Anche io ti odio tesoro
 
<< allora esci dalla mia testa! >> sbraito alzandomi di scatto con il pugno verso il cielo.
Il suonare melodico del campanello mi fa bloccare in quell’assurda posizione, facendomi assomigliare molto più ad una statua anni ‘20  su un piedistallo che ad un essere umano. Faccio saettare lo sguardo da una parte all’altra della stanza , non rendendomi conto neanche del gesto che ho appena fatto.
<< oh..>> biascico facendo ricadere la mano lungo il fianco. Solo allora mi accorgo che il campanello non ha smesso un nanosecondo di suonare.
Deglutisco a fatica camminando a passo d Baywatc verso la porta. Il corpo si riempie di sudori freddi, so già quello che mi aspetta e non sarà piacevole.
 
1° settimana – 4° ora e 5 minuti più tardi.
 
Apro lentamente la porta resistendo dal chiudere gli occhi, tapparmi le orecchie e nascondermi nel seminterrato, lei sorride di fronte a me con gli occhi pieni dall’ellegria ed un enorme busta nella mano…è peggio di quanto pensassi, deglutisco a fatica osservando il grande sacco dal più orribile contenuto.
Il suo sorriso si spegne. So cosa gli si presenta davanti. Una donna terrorizzata, sotto shock, dagli occhi iniettati di sangue ed i capelli ricci pettinati in modalità “pazza isterica”
<< eccomi qua >> sorride sventolando l’orribile busta bianca. È una mia impressione o nell’aria alleggia la lugubre 9° sinfonia di Beethoven?
Mi scosto lasciandola passare.
Tre secondi più tardi la mia amica testabionda ha già toccato ogni oggetto presente nella stanza e valutato ogni mia maglia/scarpa/ o comune indumento.
Tossisco richiamando la sua attenzione da un prezioso vaso in vetro (che non vorrei vedere sfracellato sul pavimento)
<< ho certo! >> squittisce cadendo tra le nuvole. Mentre si avvicina a me con un perfido ghigno. La canzone “profondo rosso” che alleggia nell'aria mi fa gelare il sangue (devo smetterla con queste colonne sonore).
 
1° settimana – 4° ora e 15 minuti più tardi
 
<< okay, adesso infilo la cassetta >> sorride testabionda allungando la mano verso il videoregistratore e quella mano smaltata di rosa shocking contiene…non riesco neanche a dirlo
 
Quante storie
Sbuffa la simpatica Signorina
 
Dammi tempo okay?! Contiene…
 
Veloce! Non abbiamo tutto il tempo di questo mondo
 
<< Non mettermi fretta >> sussurrò battendomi una mano contro la fronte come se potesse zittirla…dov’eravamo? Ah si! contiene….contiene…
<< pronta a vedere Amore ed Amore? >> sorride la ragazza, la cassetta è a pochi centimetri dall’essere inserita. Il mio sguardo saetta da una parte all'altra della sala. IO. DEVO. FARE. QUALOSA!
Con una mossa degna di un ninja fermo il braccio di testabionda e lo porto dietro alla schiena
<< no! >> urla cercando di divincolarsi, ma io non la lascio andare, devo bruciare quella cassetta e devo bruciarla adesso! Niente potrà impedirmelo…
 
1° settimana – 4° ora e 20 minuti più tardi
 
<< visto? Con la calma si risolve tutto >> sorride la ragazza seduta sul divanetto al mio fianco tenendo nella mano destra la mia sciarpa preferita e nella sinistra un paio di affilate forbici
<< premi il tasto play >> sussurra lentamente. Il mio pollice trema incapace di avvicinarsi al tasto blu col piccolo quadratino bianco rovesciato.
<< S.R devi farlo! >> urla mettendomi le mani sul braccio << forza Madame devi vincere le tue paure…>>
Muovo lo sguardo tremante verso la busta bianca da cui traboccano libri e cassette, alzo gli occhi al cielo e le faccio saettare in ogni angolo conosciuto del mio salone cercando una via di fuga che non sia buttarmi dalla finestra (sono al 7° piano purtroppo)
<< premilo! >> urla disperata scuotendomi il braccio. In questo momento mi sento come la protagonista di un film che deve scegliere se tagliare il filo rosso o il filo blu e l’amico/coglione lo mette sotto pressione
 
Andiamo non fare troppo la melodrammatica
 
Digrigno i denti, ma questa Signorina vuole lasciarmi in pace una volta per tutte?!
<< Madame ti prego! >> urla testabionda (che per comodità- ed un uso più appropriato della grammatica- adesso chiamerò solo Cindy)
I miei occhi si chiudono il mio pollice si muove e…
<< ho Gary! >>
<< ho Mary! >>
Ho già il vomito alle prime due parole pronunciate dai così detti “protagonisti” (due tizi dall’aria da sfigati perfetti impomatati e truccati per sembrare due strafighi )
<< io ti amo! >>
Ecco che la lugubre  9° sinfonia di Beethoven
<< ho Mary anch’io ti amo! >>
Ecco profondo rosso.
Deglutisco a fatica, non so se sopravvivrò
 
1° settimana – 6° ora
 
Nonostante apprezzi che Cindy sia venuta alle 5.00 di mattina a casa mia solo perché ho pronunciato la parola “pacchetto” questo non vuol dire che non la odi. Nel corso del film sono stata aggredita da 3 conati di vomiti e pensieri suicidi. Mentre la mia cara amica biondina ha pianto quando lui è finito sotto l’auto (io al contrario volevo urlare di gioia: magari il film era finito) ed invece no perché (anche dopo uno schianto pazzesco e l’auto in fumo) il tizio sopravvive ( e fosse solo una volta che sopravvive! No! Ben 5! Prima va sotto ad un auto, poi lo sparano, poi cade dalle scale, poi lo sparano di nuovo ed in fine annega…ma almeno morisse una volta su 5! No! Non muore mai questo bastardo! Perché non muori eh?! Perché?! Perchèèèèèè! )
<< ho Mary, vuoi sposarmi >>
Perché deve iniziare sempre con “ho” non può dire soltanto “Mary vuoi sposarmi?”
<< ti amo Gary! >> urla l’ochetta saltandogli al collo. Poi…finalmente la liberazione: i titoli di coda. Due lacrime mi solcano le guance: sono libera! Il film è finito e soprattutto sono sopravvissuta!
<< lo so, è commovente >> blatera Cindy tra i singhiozzi posandomi una mano sulla spalla. E tutto questo dovrebbe servirmi da ispirazione per il mio libro?!
 
Bhe…si, in teoria si
 
Ma…come faccio a scrivere una schifezza e poi…Mary e Gary? Come dovrò chiamare i miei personaggi Billy e Mindy? Ma per favore! Sto per vomitare addosso alla camicetta della mia amica!
 
Sai Madame? Sei troppo negativa e nevrotica sciogliti! Insomma fatti una vacanza!
Certo Signorina la fai facile tu! Non sei tu quella in crisi  ispirativa/costrutiva/creativa che si è appena sorbita due ore di schifezza!
 
Allora, tanto per precisare: ispirativa/costrutiva/creativa non è grammaticalmente corretto e poi..pronto?! sono nella tua testa anche io ho visto il film!


Non pensi che il titolo Amore e Amore sia scemo e che i personaggi spudoratamente stereotipati?
 
Non sono io quella a cui devi chiederlo mia cara.
 
1° settimana – 8 ora.
 
Cindy se ne è andata e mi ha lasciato almeno 12 romanzi dalla copertina…rosa (blea!) ed almeno 23 cassette dalla custodia…si, rosa anche quella (doppioblea). Avvicino la tazza fredda alle labbra, per restare in tema è il 15 caffè senza zucchero in una tazza…rosa (Cindy mi ha lasciato anche quella ) che bevo. L’impulso di buttare tutta quella robba rosa mi fa formicolare le dita e chiudere gli occhi mentre assaporo l’immagine di me che piglio a martellate i romanzi e filmini rosa della mia romantica amica.
Mi sento uno schifo: sono più di 47 ore che non chiudo occhio e sto iniziando a schifare il gusto del caffè (ne avrò ingerito così tanto da temere qualche rara malattia anti-caffè)
Può un libro non ancora scritto rovinarti la vita?
Ebbene si signori, può.
Potrei scrivere una storia stupida come quella di Amore e Amore ma non posso.
Ogni scrittore ci mette il cuore e l’anima in quello che scrive, ama i suoi personaggi, la sua trama, crea con semplici lettere un intero mondo ed io non faccio differenza, non voglio vomitare mentre scrivo ne odiare la mia storia…mi serve solo un po’ di tempo ed una bella dormita giusto?
 
Allora perché sei ancora seduta davanti al computer a fissare una pagina word?
 
<< Sono le 11.00. siamo a Luglio e (ma non mi dire) sto crepando dal caldo  e tu mi vieni a rompere i coglioni?! >> sbraito furiosa chiudendo bruscamente il computer
 
Modera i termini cara, non mi piacciono gli insulti
 
<< ed a me non piaci tu >> sibilo stringendo tra le mani la tazza di caffè freddo
Il suono del cellulare (suoneria profondo rosso) ferma la pronta risposta dell’ “adorabile”  Signorina
Lo prendo (praticamente affianco a me ho il sostentamento di una settimana, libri, acqua, panini, un cuscino ed una coperta in caso dovessi dormire a stretto contatto con il PC)
Leggo il messaggio ed il tic all’occhio predice ciò che avevo pensato (diventerò un serial killer che squarta le sue vittime)
 
Come va col libro?
 
Un sorriso folle mi increspa le labbra
Come credi che vada fottutissimo pezzo di merda?!
 
Modera i termini per favore!
 
Tutto bene   digito ( sarà meglio aggiungerci una faccina sorridente…tanto per rassicurare)  :D
INVIA.
 
Aspetto due secondi ed il cellulare riprende a squillare
 
Sn kontento :)
 
Il mio editore si sente per caso figo ad usare la K al posto della C ed a scriver “Sn” al posto di “sono”?
 
Bene no, non scriverò “Bn” al posto di “Bene” anche io sono contenta e vi scordate che metta la K a posto della C.
INVIA.
 
Emetto un profondo sospiro massaggiandomi le tempie. Non ho mal di testa (il che è piuttosto macabro…un normale essere umano dovrebbe averlo dopo più di 47 ore di non-sonno, un film schifoso e mezza giornata passata a fissare lo schermo luminescente di word…giusto?)
L’ennesimo squillare del cellulare mi fa girare gli occhi verso l’alto.
 
Di ke parlerà?
 
Deglutisco a fatica, adesso che gli dico? Cosa? Cosa?! Cosaaa?!  



ANGOLO AUTRICE

Cari Lettori
Vi ringrazio tanto tanto tanto tanto per aver lasciato una recensione. Ma andiamo con ordine ;)
Ringrazio la prima a recensire la mia dolce (si fa per dire XD) e carissima

Inesistente!
Tesoro grazie mille mille mille milleecentocianquantamila per la recensione! Come sempre sei una grande < br>

E adesso ringrazio di cuore ad una persona moolto speciale che si è presa la pena di recensire

regina_loves_Dante
Grazie grazissimo per la recensione! Consiglio a tutti voi di leggere le sue storie soprattutto Rain Of Eylan http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=607172&i=1 un fantasy che io adoro!

Ed infine ringrazio di cuore
darllenwr
Pre avermi dato l’idea per questa bellissima storia e per la recensione. Il suo post nel forum è questo qui http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9451933

Un grazie speciale però va anche a
Ceres13
moet et chandon
che hanno messo la storia fra le seguite senza commentare. Se volete dirmi cosa ne pensare (in alternativa lanciarmi un pomodoro in faccia) farò i salti di gioia ^^

cos’altro dire?
vi adoro e spero che continuerete a seguire la mia “carissima” scrittrice sclerata XD
sempre vostra
Eastre

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Capitolo 3
*** 3. (Don) Editore ed il canarino dalle ali bruciate ***


Di ke parlerà?
 
Inventainventainventainventainventa
 
Okay, okay…ce la posso fare. Metto in moto il cervello…forza!
Potrei non rispondere, ma il mio editore è troppo intelligente e nello sguardo ha una mini-macchina della verità.
 
Bhe…
Cosadicocosadicocosadico?!
Lo vedrai quando te o consegnerò.
Annuisco soddisfatta della mia risposta intelligente.
INVIA
Il cellulare vibra di nuovo, incrocio le dita sperando che mi saluti e basta senza aggiungere altro.
 
Io vorrei saperlo prima...
Devo stritolare il telefono…no, devo stritolare il telefono e buttarlo giù dalla finestra sperando faccia da bambolina vudù e che capiti la stessa cosa al mio editore
Ma se lo sai prima ti rovini la sorpresa
Digito velocemente facendo comparire sulle mie labbra un sorriso soddisfatto, come può rispondere adesso?
INVIA
 
Prima che Signorina possa fare la saputella e dire qualcosa di bacchettone il cellulare vibra nelle mie mani facendomi sobbalzare
 
non mi piacciono le sorprese >: (
La faccina arrabbiata mi fa deglutire…come non tremare di fronte a quella faccina? Così arrabbiata che sembra vera e poi..ti fissa come se fossi colpevole!
 
Oh, ma questa sorpresa ti piacerà!
Meglio aggiungerci qualche altro punto esclamativo,
!!!!!!!
ed una faccina sorridente.
:D
INVIA
 
 
non penso che quella faccina sorridente rispecchi il tuo stato d’animo
hai scritto almeno una pagina? La verità Madame : (
 
Come possa pensare che con quella faccina triste possa dire la verità?
Emetto un sospiro rassegnato e digito laconica.
 
No
Meglio aggiungerci una faccina moolto dispiaciuta...
: , (
INVIA
 
Sappi che sono molto deluso : ( : ( : (   
Quelle tre faccine tristi sono il colpo di grazia, mi sento così in colpa! Perfino la mia bocca si piega in giù come la parentesi di quelle emoticons.
 
Aspetta…è lui che dovrebbe sentirsi in colpa! Non tu! È colpa sua se non dormi e sei super- nevrotica!
 
<< Si hai ragione ma... – cado dalle nuvole ricordando le ultime parole di Signorina– io non sono super-nevrotica! >> Sbotto furiosa battendo un pugno sul tavolo
 
Facciamo che sei solo nevrotica.
 
<< mezza nevrotica e non ne parliamo più >> contratto abilmente.
 
Nevrotica ed un quarto contenti tutti.
 
<< E nevrotica ed un quarto sia... >> rispondo laconica ma le mie parole vengono sovrastate dal suono di "profondo rosso". Faccio saettare lo sguardo da una parte all'altra della stanza cercando una possibile via di fuga al cellulare appoggiato sul tavolo da cui fuoriesce la lugubre musica che fa presagire l'arrivo di un messaggio. L'aggeggino, vibrando sulla superficie in legno, si avvicina sempre più a me segnalando l'arrivo di un messaggio dal mio editore
<< Sta lontano da me! >> Urlo in preda al panico ritraendo istericamente la mano tremante.
 
Affronta le tue paure!
 
<< La fai facile tu. >> Sussurro con un filo di voce posando lo sguardo tremante sul cellulare che continua ad avvicinarsi. << E' troppo per me! >> Piagnucolo appiattendomi contro il muro.
 
Ma è solo un messaggio!
 
<< Hai ragione! Devo resistere! >> Serro gli occhi allungo la mano e...
 
Domani alle 10.00 nella casa editrice
ma…
e niente “ma”.
 
 
 
 
 
1° settimana – 11° ora
 
Mi guardo intorno, i mie tacchi risuonano sul marciapiede, stringo convulsamente la borsetta. Conoscendo il mio editore  (mi ha sfiorato più volte l'idea che possa essere Satana), vorrà che gli venda l’anima per un po’ di ispirazione. Spalanco gli occhi e sento il suono tintinnante di quando una lampadina ti si accende sulla testa: era tutto un piano del mio editore! Farmi perdere l’ispirazione per poi convincermi a vendergli l’anima!
 
Di nuovo la parte macabra della tua mente si sta mettendo in moto per un libro horror, no ma dico..sai essere normale un nanosecondo su una giornata?!
 
<< Allora, qui quella anormale sei tu, non io. >> L’avverto suonando al campanello della casa. Il cancello in ferro battuto (molto simile a quello di un cimitero) si apre lentamente con uno straziante cigolio. Deglutisco a fatica, ecco una scena che dovrebbe entrare nel mio futuro libro horror
 
1° settimana – 11° ora e qualche minuto
 
Apro lentamente la porta dello studio (con l’ennesimo cigolio sinistro) la figura che mi si para davanti mi fa raggelare all’istante: il mio editore seduto alla cattedra, con un cappello anni ’20 piegato in avanti in modo di fare ombra su metà viso, con un gatto in mano ed un  sigaro fumante fra le labbra.
<< Minghia,hai fatto taardi picciotta. >> La classica musica siciliana/napoletana con violini tragici aleggia nell’aria.
 
Perché parla siciliano?
 
<< Buon…buongiorno >> balbetto facendo due goffi passi in avanti, non ho mai visto il mio editore in quello stato.
Con un ampio gesto della mano (piena d’anelli) mi invita a sedermi alla poltrona di fronte alla cattedra, deglutisco a fatica accomodandomi lentamente sul morbido velluto, fino a ritrovarmi la faccia seminascosta dell'uomo davanti ai miei occhi, stralunati da 47 ore di non-sonno,
<< adesso vieni da me, a chiedermi aiuto, ma quando mai mi chiamasti…>> La frase rimane in sospeso.
<< Mi chiamasti? >> lo incalzo
<< Mi chiamasti…>>
<< Mi chiamasti? >>
<< Senti, adesso basta. >> Sibila con l’accento siciliano mentre i violini ancora suonano nell’aria.
<< Che cosa vuole dirmi? >> Chiedo deglutendo
<< Sei una brava picciotta, non ti sei venduta agli altri editori che pagavano di più…>>
<< Eh? >> Chiedo inarcando le sopracciglia, per quanto ne so non ci sono tate altre offerte. L’editore borbotta qualcosa aggiustandosi istericamente la cravatta.
<< Niente, niente.... minghia, tu fai troppe domande... >>
<< Può andare al sodo? >> Chiedo laconica poggiando il mento sul palmo della mano
L’editore batte due volte le mani ed al suo fianco fa il suo ingresso un ragazzo dalla faccia da bastardo sexy (uno dei suoi gorilla?).
 
Perché Madame? Com'è la faccia da bastardo sexy?
 
<< Lui è Kain Cameron >> continua il mio editore mantenendo l’accento siciliano (che non ha mai avuto fino a quel giorno) << visto che non trovi l’ispirazione, lui verrà a vivere con te: è un affermato scrittore di romantici, me capisti? >>
<< Che cosa?! >> Sbraito furiosa alzandomi di scatto << lei vuole mettermi uno sconosciuto in casa solo per trovare l’ispirazione?! Sta scherzando? Io non ci sto con Keyle, Kenn o comesichiama! >>
 
Però è un bel figo.
Commenta in appropriatamente Signorina.
 
<< Tu stai rifiutando una mia offerta >> sibila l’editore accarezzando il gatto bianco sulle sue ginocchia.
Schiocco le labbra ruotando gli occhi verso l’alto, perché mi sento come quello che va dal Padrino e poi viene ammazzato nei film di mafia?
<< Hai sentito Scruffy? La picciotta rifiuta una mia offerta >> sussurra al gatto << ha scordato l’onore e il rispetto... >> sibila le ultime parole alzando due occhi scuri e cattivi che mi fanno gelare il sangue,  verso di me. Che succederà adesso? Ordinerà a dei killer mafiosi di uccidermi perché non riesco a scrivere un libro?
Corro verso la porta facendo un rapido saluto con la mano e muovendo le labbra in un isterico sorriso forzato: il mio editore mi sta spaventando.
Giro il pomello con scatti non degni di una sana di mente, guardando con la coda dell'occhio l'Editore che lancia uno sguardo confuso al ragazzo in piedi al suo fianco.
<< Non si apre! Non si apre! >> Urlo prossima alle lacrime.
<< Picciotta >> sussurra grattandosi la testa rinchiusa nel cappello << stai girando dal lato sbagliato. >>
<< Ah... >> i miei lineamente si distendono e le mani smettono di tremare mentre giro delicatamente il pomello dal lato inverso e con un sospiro di sollievo mi preparo a lasciare quello pseudostudiodapadrino.
 
 
<< Che facciamo don Editore? >> Chiede Kain con l’ennesimo accento siciliano << la picciotta non vuole accettare la nostra offerta. >>
L’uomo seduto alla scrivania alza lentamente gli occhi verso il ragazzo ed un ghigno gli compare sulle labbra << Le faremmo un offerta che non potrà rifiutare. >>
 
1° settimana – 13° ora
 
L’incontro con l’Editore mi ha turbata (e non poco). La faccia di Kain/bastardo/killer di don Editore mi fa pensare che tutta questa storia ha dell’assurdo.
 
L’hai capito solo ora?
 
<< Senti piantala di rovinarmi la vita >> supplico esausta bevendo tutto d’un fiato l’ennesimo caffè
 
Ma guardati, ormai sei caffè-dipendente.
 
Roteo gli occhi verso l’alto, è come avere una sorella maggiore rompiscatole nel cervello che non ti lascia un attimo in pace ed è sempre pronta a criticare ogni tuo minimo gesto.
Il cellulare al mio fianco vibra improvvisamente facendomi sobbalzare, la tazza di caffè cade per terra sfracellandosi in mille pezzi.
<< Oh no! >> Urlo disperata (fosse successo solo quello) perché la tazza di caffè, sfracellandosi, ha fatto schizzare il suo contenuto (con una mira invidiabile) dentro i buchi della presa della TV che ora ha iniziato ad emettere scariche elettriche e che. Alla fine, cade a terra con un sonoro tonfo.
<< No! No!no! >> Continuo ad urlare correndo a rialzarla, ma è troppo tardi: la TV cadendo sulla punta di una converse  (posizionata proprio lì) l’ha fatta roteare in aria e cadere sulla libreria. Di conseguenza ha mosso un libro, che ha fatto cadere tutti gli altri libri uno dopo l’altro come le tessere di un domino, l’ultimo libricino cadendo sui fornelli della cucina ha azionato il gas al massimo livello che ha fatto prendere fuoco ad panno di cotone appeso al muro che a sua volta ha fatto prendere fuoco ad una busta ripiena di chicchi di pannocchia di cui qualcuno si è salvato scoppiando e diventando un popcorn. Popcorn che è andato a finire dritto nel gancetto che apre la gabbia del mio canarino e l’ha tirato giù facendo uscire il volatile che come impazzino ha iniziato a volare per tutta la casa, lasciando me impotente in piedi come una statua al centro della stanza.
È finita?
Penserete voi.
Ed invece NO!
Perché il caro volatile è passato vicino al panno incendia dosi le ali ed iniziando a volare impazzito gracchiando come una cornacchia per tutta la casa, incendiando il divano che è avvampato come un mucchio di paglia per poi subito spegnersi mezzo carbonizzato e ribaltarsi sul mobiletto dove c’è il prezioso vaso di cristallo che mi hanno regalato. L’oggetto rotea sul ripiano in legno...
<< No…no >> sussurro cercando di riprendermi dallo shock. Sospiro di sollievo osservando il vaso che piano piano si ferma. Un pezzo della mia vita salvo! Il regalo dei miei vent’anni salvo! Un ricordo prezioso salvo! Un oggetto caro salv…il vaso cade a terra di botto sfracellandosi senza che nessuno lo tocchi.
Ed io rimango così, ancora paralizzata nel mezzo di una stanza distrutta. Il canarino continua a volarmi intorno impazzito, i libri caduti, la TV piena di scariche elettriche sul pavimento, il divano carbonizzato, la scarpa sulla libreria in disordine, la tazza di caffè sgretolata sul pavimento il panno che brucia, i popcorn da tutte le parti ed il libro sul fornello.
Perfetto! Cosa può succedere di peggio adesso?!
I miei occhi diventano due biglie stravolte mentre il suono tintinnante del campanello prevede la visita di qualcuno.
 
Ecco cosa può succedere.
 
 
 
  


 
Angolo autrice
 
Cari lettori
Ebbene si! siamo arrivati al 3° capitolo delle “fantastiche” avventure della nostra cara scrittrice! Ringrazio tantissimo tutti quelli che mi seguono ed ho una proposta da farvi: avete mai passato avventure assurde per scrivere qualcosa oppure non riuscivate proprio a trovare l’ispirazione ed avete cercato tutti i modi possibili? Bhe, scrivete qui e cercherò di inserirli nella storia!
Tante, tantissime grazie alla mia beta Herit  http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=110002veramente bravissima! Ancora tanti tanti tantissimi grazie!
Sempre vostra
Eastre 



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