Fate

di Elettra28
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incontri ***
Capitolo 2: *** Confusione ***
Capitolo 3: *** Metafore ***
Capitolo 4: *** Ispirazione ***
Capitolo 5: *** Love Song ***
Capitolo 6: *** Gigolò ***
Capitolo 7: *** Strange ***
Capitolo 8: *** Sorprese ***
Capitolo 9: *** Sweet Lady Kisses parte 1 ***
Capitolo 10: *** Sweet Lady Kisses parte 2 ***
Capitolo 11: *** Broken ***
Capitolo 12: *** Appuntamento ***
Capitolo 13: *** Rapporti ***
Capitolo 14: *** Lady D. Radar ***
Capitolo 15: *** Duello ***
Capitolo 16: *** Stelle ed Anime parte 1 ***
Capitolo 17: *** Stelle ed Anime Parte 2 ***
Capitolo 18: *** Separazione ***
Capitolo 19: *** Mistero ***
Capitolo 20: *** Incubo ***
Capitolo 21: *** Cristina ***
Capitolo 22: *** Urlo liberatorio ***
Capitolo 23: *** Scommessa ***
Capitolo 24: *** Ritorno col BOTTO ***
Capitolo 25: *** Helen ***
Capitolo 26: *** Buon Compleanno Luke ***
Capitolo 27: *** Anna dei Miracoli ***
Capitolo 28: *** Casa Groff ***
Capitolo 29: *** Possessività ***
Capitolo 30: *** Forgiveness ***
Capitolo 31: *** Bivio ***
Capitolo 32: *** Scelte inevitabili ***
Capitolo 33: *** Riccioli ***
Capitolo 34: *** Una Famiglia Speciale ***



Capitolo 1
*** Incontri ***


Era seduta su una sedia, con le cuffie del suo i-pod acceso per rilassarsi,  era Giugno, ed a Los Angeles faceva già abbastanza caldo, questione di minuti  e sarebbe toccato a lei, aveva il numero 578 ed era entrata la 576, a Naya ,tutta la situazione ,sembrò uno scenario da sala d’aspetto per una visita medica, ripensandoci aveva il cuore che le batteva talmente forte, per la tensione, che forse avrebbe avuto bisogno di un medico in  quel momento, e nello specifico di un cardiologo. Non era la sua prima esperienza, aveva recitato fin da bambina in serie Tv di successo, ma quella, per Naya Rivera, era un’occasione che non si poteva lasciar sfuggire, non sapeva bene di cosa avrebbe parlato il progetto Glee, ma per il solo fatto che per i provini era richiesto il saper cantare, ballare ed ovviamente recitare, faceva pensare a qualcosa di grande e rivoluzionario nel panorama Televisivo, poi Ryan Murphy era una garanzia per lei, aveva sempre seguito i lavori del regista. Continuava a ripetersi di stare tranquilla, non riusciva a sopportare la sua estrema tensione ogni volta che aveva dei provini o che si doveva ,avanti ad un pubblico, adorava il suo lavoro e voleva portarlo avanti, nonostante tutte le difficoltà e la concorrenza spietata, aveva solo 21 anni e sentiva che, il destino, le poteva ancora riservare qualcosa oltre, in quell’occasione, a darle una grossa mano. Era andata da sola quel giorno, il suo migliore amico si era offerto di accompagnarla, ma non aveva bisogno della sua carica di adrenalina ed iperattività che lo caratterizzava, quel giorno aveva bisogno di stare tranquilla.

Si guardò intorno per distrarsi un po’, perchè le stava scoppiando la testa, davanti a lei c’era una ragazza bionda, che portava scritto a caratteri cubitali 577, notò che era ancora più agitata di lei, per solidarietà, pensò di avvicinarsi per farla distrarre un po’:
“ciao, io sono Naya…. 578” le tese la mano, mostrando con l’altra il numero stampato sulla sua maglietta
“ciao, Dianna piacere e…. 577” si misero a ridere entrambe.
“anche tu qui per cercare di diventare una cheerleader?” chiese Naya con fare scherzoso
“già… solo che ci vuole qualche requisito in più credo…” rispose la bionda
Le ragazze fecero conversazione e Naya si accorse che, Dianna, era informatissima sulla serie Tv per il quale facevano il provino. Si raccontarono reciprocamente un po’ di esperienze fatte come attrici, Naya aveva trovato il modo di distrarsi ,scoprendo che ,chiacchierare con quella ragazza così sorridente, era un piacevole modo per passare il tempo e non farsi divorare dall’ansia. Improvvisamente si avvicinò una ragazza mora, aveva un passo talmente veloce che percorse quel corridoio, affollato di ragazze che passeggiavano nervosamente in attesa di essere chiamate, in pochi secondi, schivando ogni ostacolo come se fossero dei birilli messi in mezzo nel suo percorso.
“D. tocca a te ora? Ah meno male, ce l’ho fatta…. Pensavo ti avessero già chiamata, ma d’altronde Ryan fa dei provini abbastanza lunghi…. “ la ragazza si avvicinò alla bionda abbracciandola e offrendo il più bello e confortante dei suoi sorrisi, Naya capì subito che, le due, erano molto amiche, perchè vide che, la bionda, sfornò un sorriso decisamente più rilassato appena si accorse di lei.
“Lea! Oh si tocca a me tra pochissimo! Me la stò facendo sotto!” la strinse a sé ,mentre con la faccia sorridente le sfiorò il viso, attirandolo verso di lei.
“tesoro andrà benissimo vedrai, sei perfetta per quel ruolo!” le rispose, guardandola negli occhi.
Dianna, improvvisamente, si accorse della presenza di Naya e disse:
“Ah… Lea, lei è Naya , è qui per il provino ed è il numero 578!” continuò a giocare con i numeri
“Ciao Naya, piacere… ed in bocca al lupo!” le fece l’occhiolino, tendendole la mano
Naya sentì immediatamente la stretta forte e sicura dell’altra mora davanti a lei, ebbe come l’impressione che ,davanti a lei, ci fosse  una persona ,che aveva realizzato parecchi obbiettivi nella sua vita ed era felice.
“ciao Lea, crepi il lupo grazie!” disse
“Lea è già stata presa per la parte di Rachel, una delle protagoniste della serie” disse Dianna, guardando orgogliosa l’amica
“Oh stupendo! Complimenti! “ affermò Naya con un pizzico di invidia, e capì, improvvisamente, il motivo per il quale ,la bionda, era così informata sulla serie TV.
“grazie Naya! Spero di poter lavorare con tutte e due allora!” rispose sorridendo.
“Speriamo” dissero contemporaneamente le due.
Improvvisamente le tre ragazze videro una persona che si avvicinò di corsa, e si fermò davanti a loro ,quasi sbattendo contro Naya, appena vide la porta di entrata ai provini.
“Oh kakkio, che numero è entrato?” si rivolse alle tre ragazze, che si erano fermate ad osservarla incuriosite per come era piombata improvvisamente nel loro cerchio.
Era una ragazza bionda, abbastanza alta, e ,Naya, non potè fare altro che notare immediatamente il numero 570 stampato sulla maglia, sorrise e rispose:
“il 576…”
“oh cazzooooo nooooo! Come faccio?” si disperò la ragazza, per poi continuare: “mi sono spostata perchè mi ha chiamato al telefono mia mamma, poi ho incontrato due amiche… cazzo cazzo cazzo… come faccio? Aiutatemi!”  guardò Dianna con aria disperata. Lea prese la situazione in pugno e disse:
“aspetta calmati…. Respira… come ti chiami?” le chiese
La ragazza, improvvisamente, si rese conto di essere piombata lì in mezzo, mentre le ragazze conversavano, e non era stata un’entrata molto carina.
“oh si scusa…. Heather piacere, Heather piacere, Heather piacere” ripetè per tre volte, rivolgendo la mano a ciascuna delle ragazze che si ritrovava davanti, in modo velocissimo, come se volesse arrivare subito al sodo, per risolvere il casino che aveva appena combinato.
Naya pensò che quella ragazza era veramente bizzarra, ma quel suo modo di fare, così buffo e sbadato, le piaceva tantissimo.
“ok Heather, adesso dovrebbe entrare Dianna, quindi poi, dopo che terminerà, chiederà se puoi entrare tu e, se Naya ti concederà di entrare prima di lei, potrai recuperare” disse Lea, con fare materno, per tranquillizzare la ragazza ,per poi guardare Naya cercando la sua approvazione.
“non c’è problema per me…. anzi… ho bisogno di più tempo, così allenterò la mia tensione!” rispose Naya
Heather si girò verso Naya con fare adorante, e  disse:
“davvero Naya faresti questo per me?” chiese ancora incredula
“penso di potercela fare” affermò ridendo.
La ragazza spiazzò Naya, lanciandosi verso di lei ,per abbracciarla con entusiasmo, per poi abbracciare Lea ed infine, visto che c’era, anche Dianna. Le tre vittime si misero a ridere e ,sia Dianna che Naya, pensarono che ci voleva proprio quella buffa ragazza, per allentare la loro ansia.

Nell’attesa, le quattro chiacchierarono felicemente, si erano talmente trovate bene, che decisero di aspettare i rispettivi turni, per farsi compagnia fino a che non avessero finito tutte. Lea si prese il compito, mano a mano che il turno di ciascuna arrivava, di tranquillizzarle e  dare dritte, su come comportarsi una volta dentro, visto che conosceva bene il regista e creatore di Glee.
Finita la tortura per tutte e tre, decisero di darsi appuntamento la sera per una cena assieme, pensarono che, in qualunque modo fosse andata, non conoscendo ancora la decisione del regista, sarebbero rimaste in contatto
.
“Naya non so davvero come ringraziarti per quello che hai fatto prima!” avevano lasciato Lea e Dianna alle rispettive macchine, e si dirigevano verso le loro.
“figurati Heather! Non mi è costato niente, se non ci aiutiamo tra di noi “ragazze terrorizzate”” rispose la mora, mimando una faccia spaventata.
Heather rise e poi disse:
“puoi chiamarmi HeMo se vuoi, tutti i miei amici ormai mi chiamano così, è il diminutivo di Heather Morris ,che è il mio cognome!” facendo spallucce e sfornando un bellissimo sorriso, che a Naya colpì particolarmente.
“ok HeMo … “ ricambiò il sorriso, inchinando dolcemente la testa verso di lei, poi continuò
“io sono arrivata, ci vediamo stasera allora…. “ le disse
“siiii non vedo l’ora!” rispose HeMo, saltellando ed abbracciandola improvvisamente
Naya rimase spiazzata dall’entusiasmo e da quella stretta che non si aspettava per niente, in fondo si conoscevano soltanto da qualche ora. Ma sorrise piacevolmente, perchè sentì che non le dispiaceva, in fondo era una persona molto simpatica.
“eh… mi raccomando… arriva puntuale!” le disse per scherzare
“oh… questo sarà un bel problema!” rispose la bionda
“posso passarti a prendere se vuoi, così sarai costretta ad essere puntuale!” le disse Naya., con un sorriso
“sul serio?...” chiese, mentre Naya annuì “ok ci stò!”
Si lasciarono, accordandosi su ora e luogo ,dove Naya sarebbe dovuta andare a prenderla.
 
 ********
 
Naya odiava essere in ritardo, ed ancora di più odiava essere in ritardo per colpa di altri, aspettava già da dieci minuti Heather, le aveva mandato un sms per avvisarla che era arrivata, ma ancora non si era fatta sentire, decise di scendere dalla macchina ed andare a suonare alla porta.
Si ritrovò davanti ad un cancello nero, che nascondeva una casa a due piani con un giardino all’interno, suonò il campanello, fece un sospiro di sollievo quando sentì che aprirono subito, pensò che almeno non si era addormentata e quindi fosse già pronta per uscire. Ma ad aprire non fù Heather, ma un’altra ragazza con i capelli castani dall’aria simpatica.
“ciao cerco Heather…. è in casa?”  disse subito, per rispondere allo sguardo confuso della ragazza
“ah… ciao… tu devi essere Naya giusto?” disse la ragazza
“esatto!”rispose la mora
“vieni, ti conviene entrare, forse ci vorrà un po’….” Fece cenno con la testa
Naya si maledì, improvvisamente, della malsana idea che aveva avuto quella mattina, a quest’ora sarebbe già davanti al locale, ad aspettare le altre.
“Ashely piacere!” la ragazza castana si presentò
“piacere Naya!” rispose un po’ scocciata.
“pensi ci vorrà molto? Siamo già in ritardo….” Continuò, mentre Ashley le mostrò la strada per farla accomodare sul divano.
“mmmmm è la prima volta che esci con HeMo vero?” chiese
“si… l’ho conosciuta stamattina…” rispose curiosa
“ecco…. Appunto… allora per farti capire, il giorno che Heather Morris sarà puntuale, io cambierò sesso…. E ti informo che ho terrore di medici, aghi, sangue e tutto il resto!!!” ammise la ragazza.
“Ash mi puoi aiutare a cercare il cellulare? Devo avvisare Naya che sono in rit…” la bionda sbucò dalla sua stanza, con addosso una canottiera e le mutande, stupita di vedere oltre la sua coinquilina anche la mora.
Naya non potè fare a meno di notare il corpo perfetto di Heather, delle gambe stupende ed un fisico invidiabile.
Ashely la guardò con fare serio dicendo:
“non è un bel modo per presentarsi ad un appuntamento questo….”
HeMo ignorò il tipico sarcasmo dell’amica, per rivolgersi a Naya
“Oh Naya ma sei qui? Come sei entrata?” le chiese.
Sorrise divertita alla domanda, alquanto bizzarra ,della sua strana, nuova amica e disse:
“ho semplicemente suonato il campanello…”
“già…. ed il maggiordomo, prontamente, ha assolto il suo compito! Sei in ritardo tesoro e stai facendo una figuraccia con la tua nuova amica!” disse Ashley
“ohhhh lo so… perdonami Naya… faccio in frettissima promesso!” entrò di corsa nella sua stanza e da dentro urlò: “e non ascoltare quello che ti dice Ashley, sono tutte bugie!”
Le due si guardarono e risero.

“allora come è andato il provino stamattina?” chiese la castana
“ma… non sono molto soddisfatta, ma io non faccio testo, sono un’eterna insoddisfatta!” disse, con un sorriso imbarazzato.
“HeMo mi ha detto che, per quella parte, c’erano tante ragazze, sarà difficile scegliere per il regista”
“già… chissà come andrà…. Nel caso non andasse si ricomincia, altri provini altra corsa!” disse, pensando a come avrebbe vissuto quel momento, nel caso non fosse passata.
“speriamo vada tutto bene…. Intanto stasera divertitevi e non pensateci!” rispose Ashley, poggiandole una mano sulla spalla.
Finalmente la bionda arrivò e dopo aver salutato Ashley, si diressero al luogo dell’appuntamento, Naya aveva sentito Dianna per scusarsi per il ritardo, ma le aveva risposto di non preoccuparsi, perchè anche Lea era in ritardo per un contrattempo. Arrivarono tutte e quattro nello stesso momento, tra le risate divertite.

Fù una serata molto divertente, passarono delle ore piacevoli insieme, tanto che, dopo quella volta, si videro per altre tre volte.
Fino a che…. non scoprirono che, l’unica ad essere stata presa nel cast, oltre a Lea, fù Dianna, le altre due non ce l’avevano fatta. Naya era andata molto giù per quel rifiuto, ed onestamente, quel fallimento le stava facendo perdere le speranze, passò un periodo di crisi ,dove mise in discussione tutta la sua carriera e la sua voglia di continuare quel lavoro, che aveva sempre sognato. Nonostante gli impegni nelle riprese, Dianna ,le era stata molto vicina, si erano viste spesso e l’aveva aiutata a superare quel momento, erano diventate molto amiche. Con Heather si erano sentite con qualche sms dopo la notizia, ma poi più niente, anche perché la bionda, essendo soprattutto una bravissima ballerina, aveva iniziato un tour estivo in giro per l’America.
 
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3 mesi dopo….
 
“non capisco perché dobbiamo vivere con sconosciuti, se abbiamo la possibilità di stare assieme Naya!”
camminava velocemente, col suo migliore amico, per i corridoi della Juilliard, dopo la batosta del provino non passato, grazie ai consigli di Dianna, Naya aveva deciso di andare a New York e studiare seriamente, voleva migliorarsi, se Murphy non l’aveva scelta, evidentemente doveva essere più brava di quello che già era, doveva superare tutte le altre. Decise anche lei di seguire l’amico che, per gli stessi motivi, si era iscritto a quella scuola.
Si fermò improvvisamente per fissare l’amico e dire:
“te l’ho ripetuto miliardi di volte Darren! Se vuoi che la nostra amicizia finisca in un paio di mesi …allora ok… andiamo a vivere assieme!” scandì l’ultima frase con fare scocciato.
Il ragazzo, moro con i ricci, la guardò ancora più sconvolto, non capiva perché, la sua amica, avesse così tanta paura di andare a vivere insieme a lui.
“ma ti rendi conto che è una cosa assurda? Siamo qui io e te, in una nuova città, e stiamo per appendere degli annunci, per trovare dei nuovi inquilini, per le nostre due case??” Darren aveva ormai lo sguardo disperato, non voleva vivere con degli sconosciuti ,se aveva la possibilità di farlo con la sua migliore amica.
“tesoro…. abitiamo a due isolati di distanza l’uno dall’altro, studiamo nella stessa scuola, mangiamo insieme…. Non ti sembra abbastanza? Contando che, e questo lo sai benissimo, finiremo a litigare tutto il tempo, per il tuo iperattivismo e per la mia estrema pigrizia!” Naya rispose roteando gli occhi, perché era l’ennesima volta che spiegava all’amico le motivazioni.
Sia Naya che Darren avevano due case a New York di proprietà dei genitori, avevano bisogno di almeno un’altra persona, per poter ammortizzare i costi di quella città dalla vita carissima. Quindi avevano deciso, o perlomeno Naya aveva deciso per tutti e due, di mettere degli annunci nella bacheca della scuola, per trovare due loro colleghi che potessero pagare l’affitto. La scuola era aperta, ma le lezioni non erano ancora iniziate, sarebbero iniziate dopo qualche giorno, era il momento perfetto per mettere quegli annunci, perché ci sarebbero stati un sacco di studenti fuori sede, che cercavano un posto dove stare.
“Ma io non voglio stare con estranei, che magari sporcano il mio bellissimo bagno e si portano le ragazze per scopare nella bellissima camera da letto della mia bellissima casa…” disse il ragazzo, sempre più disperato, sperando di impietosire l’amica.
Naya stava per rispondere per l’ennesima volta a Darren ,cercando di darci un taglio, quando si sentì toccare la spalla, si girò e vide una bionda a lei conosciuta
“Naya? Oddio sei proprio tu?” Heather sfornò uno dei suoi bellissimi sorrisi ,e Naya non potè fare a meno che rispondere felice. Anche Darren cambiò l’espressione della sua faccia, da disperato a sorridente, conquistato dallo splendore di quella ragazza.
“Heather? Che ci fai tu qui?” le disse sorpresa, prima di essere trascinata dall’abbraccio travolgente dell’amica
“oh che bello vedere un viso conosciuto, in questo posto così snob!!” disse schifata la bionda “sono arrivata oggi e mi sono iscritta al corso di recitazione, ho deciso che voglio perfezionarmi inquesto campo e… bè cosa c’è di meglio della Juilliard?” continuò, spalancando le braccia.
“non ci credo!!! Anche io mi sono iscritta qui!!!” disse incredula la mora
“ma è stupendo!!!! Oh grazie Dio!” la bionda fece gli occhi al cielo con le mani giunte.
“ah ah ah addirittura?” Naya era felice di avere incontrato di nuovo HeMo, non si spiegava perché, ma quella ragazza la faceva stare immediatamente bene, con la sua vitalità. Si sentì tirare la maglia e si accorse che, Darren, stava cercando di attirare la sua attenzione. Si ricordò della sua esistenza e disse:
“Oh scusa… lui è Darren il mio migliore amico!” indicando il ragazzo
“ciao Darren, gli amici di Naya sono anche i miei amici! Io sono Heather” disse, tendendo la mano per presentarsi.
Il moretto era affascinato dalla bellezza di HeMo, e con un sorriso e gli occhi spalancati, disse:
“ciao! Mi sento di dire la stessa cosa senza nessun problema Heather!”
Naya guardò storto Darren, odiava quando iniziava a fare il lumacone con le sue amiche.
“bene… io direi che per festeggiare ci vuole un bel caffè!” disse Naya. guardando gli altri due amici
“oh verrei volentieri con voi , se non fossi tremendamente in ritardo per la segreteria che stà per chiudere, e stò cercando da mezz’ora in giro per questo labirinto, e poi devo continuare a cercare casa…… ora stò da una mia amica ballerina, ma devo liberare la stanza al più presto” disse la bionda.
Il viso di Naya, improvvisamente, si illuminò, guardò Darren, che capì l’amica al volo, e disse:
“vieni, ti mostro la segreteria e ,per l’altra cosa, credo non ci siano più problemi!” la prese a braccetto e lasciò Darren impietrito, mentre, con lo sguardo, seguiva le due che si allontanavano a braccetto.
 
 
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Eccomi con un’altra storia, speriamo vi piaccia, mi sono immaginata che cosa sarebbe successo se Naya ed HeMo non avessero passato il provino per Glee, ma il destino le avesse comunque fatte incontrare. Studieranno alla Juilliard, ci saranno tante cose che dovranno affrontare e mi sembra che si sia capito vivranno assieme….. poi chissà…. :)
Volevo dire alcune cose:
Le due ,più o meno caratterialmente, saranno descritte come nella mia precedente FF (Vocal Coach), ma vi rassicuro subito dicendo che, per capire la storia, non è necessario averla letta.
Il Darren, migliore amico di Naya, è Darren Criss, sarà abbastanza presente, ma non è uno dei protagonisti, ci saranno un po’ di personaggi nuovi inventati da me e torneranno anche Lea e Dianna, con qualche altro membro del Cast, più avanti nel corso della storia.
Volevo precisare che non seguirò il sistema dell’istruzione Americana (anche se mi stò informando abbastanza soprattutto per quanto riguarda le lezioni alla Juilliard) quindi ci saranno imprecisioni su sistema di insegnamento, corsi e metodi vari….
Ovviamente non conosco le attrici, e si vede, perché mi stò inventando tutto ,visto che, fortunatamente per noi ,sono nel cast di Glee.
Buona lettura, spero mi seguirete e commenterete in tanti.
Baci
Elettra

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Capitolo 2
*** Confusione ***


Era ormai ottobre e l’autunno Newyorkese iniziava a farsi sentire, le due ragazze vivevano ormai assieme da un mese, avevano legato tantissimo, Naya si era abituata alla stravaganza della ballerina e soprattutto ai suoi ritardi cronici, si era messa come obbiettivo di far migliorare l’amica, ci sarebbe voluto tanto, ma era sicura che prima o poi ci sarebbe riuscita. Le due si ritrovavano a fare tante cose assieme ,ed a contare sempre più l’una sul’altra, sia per lo studio che per la vita quotidiana, che si ritrovavano ad affrontare nella grande mela. Darren era riuscito a trovare un coinquilino decente dopo vari tentativi, aveva affittato quella stanza a tre persone, dal giorno dell’affissione sulla bacheca della scuola, e nessuno le era andato bene:
Michael, era troppo disordinato, beveva direttamente dalla bottiglia e fumava nella sua stanza, cosa che Darren odiava, quindi era durato 3 giorni.
Elisa, aveva dei gusti musicali discutibili ed obbligava Darren a suonare canzoni assurde, col rischio di contaminare, per sempre, il suo amato pianoforte (questa motivazione a Naya sembrò alquanto assurda)… era durata una settimana.

Jimmy Stanton personaggio molto bizzarro, che aveva scambiato la casa per un night club, dove fare festini con riprese a luci rosse, aggiungendo un po’ di spaccio di droga, che non guastava mai. Era durato altri tre giorni.

A Naya sembrò che l’amico le tentasse tutte per impietosirla e farle cambiare idea, così, il fatto di trovare personaggi strani come coinquilini ,non le sembrava solo una coincidenza sfortunata. Se ne rese conto quando, Darren, le propose di fare scambio e chiedere ad HeMo di andare a casa sua e lui sarebbe andato da Naya. Si arrabbiò molto quel giorno, non voleva rinunciare ad Heather e si trovava bene con lei, ormai la loro amicizia era diventata bellissima, non aveva mai avuto un’amica così ed anche se era passato solo qualche mese dalla conoscenza ed uno  dalla convivenza ,sentiva che stava diventando qualcosa poteva definirsi come un’amicizia profonda. Quel giorno litigarono, perché il ragazzo si sentì offeso dalle parole di Naya, non poteva credere che stava mettendo HeMo prima di lui, si conoscevano da una vita e Darren gli era sempre stato vicino, avevano vissuto migliaia di situazioni, sempre insieme. Ma per Naya non era così, Darren era Darren, era una certezza nella sua vita, ci sarebbe sempre stato e nessuno poteva prendere il suo posto, perché era come un fratello per lei, ma sentiva che quella ragazza, con la sua comparsa nella sua vita, le aveva dato qualcosa in più, una ventata di freschezza ed entusiasmo.I due avevano fatto pace dopo un giorno, litigavano spesso ma, i loro litigi, non duravano quasi mai per più di 24 ore. Un sabato di quell’ottobre,  Darren la chiamò per dirle che aveva trovato Nelson, un coinquilino fantastico, veniva dal Sud Africa e studiava alla Juilliard come loro. Quel sabato Darren aveva invitato Naya ed HeMo a cena per conoscerlo.


“hey Nay buongiorno!” HeMo si avvicinò verso l’amica stampandole un bacio sui neri capelli arruffati, dopo il suo lento risveglio, la mora sorseggiava un caffè mentre sfogliava una rivista di moda.
“dove vai? È sabato e sono solo le 10!” le rispose, mentre si accorse che era già vestita e pronta per uscire.
“oggi inizio le lezioni di danza nella palestra di Brittany ricordi? È la mia amica ballerina, mi fa dare lezioni di danza il sabato, per arrotondare, ho bisogno di un po’ di soldi. “ le rispose, mentre si versava, in un bicchiere, un po’ di latte fresco dal frigo.
“HeMo, non c’è bisogno che ti ripeta che, se per qualche mese non riesci a pagare l’affitto ,non importa vero?” sollevò lo sguardo dal giornale per guardarla negli occhi.
La bionda le sorrise e le disse:
“lo so tesoro, ma mi hai salvato il culo già abbastanza, non mi piace sentirmi in debito con le persone” si mise dietro la sua sedia e l’abbracciò.
“hey! Io non una persona qualunque! Io sono Naya Rivera ricordalo, un giorno diventerò famosa e ti vanterai con tutti di avermi conosciuto!” disse
“non ho bisogno che diventi famosa per vantarmi di averti conosciuto! Sei un angelo che è capitato nella mia vita e sei la mia sorellina ricordi?” disse quelle parole, mentre la strinse e le diede un altro bacio sulla fronte. Naya adorava quando Heather le faceva le coccole, ormai per lei era un bisogno quotidiano, non poteva fare a meno della sua dose di coccole giornaliera.
“non diciamolo ad April però!...” rispose la mora ,quasi anticipando la ballerina, April era la sorella maggiore di HeMo a cui era molto legata.
“già e nemmeno a Darren!” sentenziò la bionda
“a proposito! Sei libera stasera? Siamo invitate a cena da lui per conoscere il suo nuovo coinquilino” a quelle parole HeMo smise di bere e si gelò
“oh no Naya ti prego! Adoro Darren , lo sai, ma non ce la posso fare ad andare in quella casa a conoscere altre persone strambe che Darren si và a cercare, per convincerti ad accettarlo nel tuo tetto, sotto la tua protezione. E soprattutto ,non ce la posso fare a sentirlo decantare i pregi del vivere in quella casa, per convincermi a fare lo scambio con lui” la guardò, con aria supplichevole.
“mi ha detto che è quello giusto stavolta…. Ma tranquilla non devi venire per forza, figurati” rispose un po’ offesa…. Voleva bene a Darren e sapeva che, l’amico, ce la stava mettendo tutta per quella situazione, gli voleva stare vicino, perché anche lui lo avrebbe fatto con lei.
“mmmm davvero non ci sono problemi per te? Dovrò stare tutto il giorno in palestra, ho tre lezioni di moderno e due di hip-hop, penso che tornerò a casa distrutta” la bionda si accorse che, Naya, ci era rimasta un po’ male.
“ma certo! Tranquilla Heather davvero…. Testerò io il nuovo concorrente, nel caso duri più di una settimana avrai modo di conoscerlo!” le rispose, per farle capire che andava tutto bene.
“grazie! Io vado allora… ci vediamo domani, ti và se studiamo insieme storia del teatro per lunedì? Se penso che avremo ben tre ore di quel simpaticone di Mr Roger, mi viene la depressione”  fece una faccia schifata
“ah ah ah dai le sue lezioni sono interessanti è la materia che è un po’ noiosa. Comunque si ok, a me stà bene!” le rispose la mora ,mentre si avvicinò per abbracciarla, la strinse forte e le disse:
“buona giornata Heather Morris, non combinare troppi guai senza di me!” le stampò un bacio sulla guancia
“buona giornata anche a te Naya Rivera, cercherò… anche se, senza il mio angelo custode, sarà difficile!” si misero a ridere tutte e due.

 
La giornata era passata in fretta, Naya aveva studiato un po’durante il giorno, nel pomeriggio si era guardata una sfilza di serie Tv tutte di fila, era appassionata del genere e condivideva con Darren questa passione, sapendo che la sera, sarebbe iniziata la gara a chi aveva visto più ultime puntate delle serie in onda, voleva mettersi al passo.
Era davanti al pianoforte e suonava una delle sue ballate preferite e mentre suonava pensava ad Heather, si ritrovava spesso a pensare a lei, sentiva di volerle un bene profondo e, man mano che passava il tempo, ci pensava sempre di più, le venne da sorridere ,immaginandosi il bellissimo sorriso confortante dell’amica, si sentiva fortuna ad averla conosciuta. Si era chiesta spesso perché quella persona le facesse quell’effetto così narcotizzante, quando stava con lei tutto aveva un aspetto diverso, HeMo le dava sicurezza, si sentiva invincibile con lei affianco, perché le dava un senso di protezione molto forte, che nemmeno Darren riusciva a trasmettergli. Improvvisamente ,i suoi pensieri furono interrotti dalla suoneria del suo cellulare, che l’avvisava che le era arrivato un sms:

*ho cambiato idea…. Sono ancora in tempo? Mi passeresti a prendere in palestra?  Mi mancavi… :) *
subito le si stampò un sorriso idiota sul viso, ed il suo cuore prese a battere più forte per la felicità.
*non fa parte del tuo programma di riabilitazione alla puntualità, ma per questa volta faccio un’eccezione :)  ti porto un cambio, Darren non ti farebbe entrare puzzolente a casa sua. :D*

 
 
La palestra di Brittany non era distante da casa loro, Naya si preparò in fretta e si fiondò ad andare a prendere l’amica, non era possibile che avesse così voglia di vederla, l’aveva vista la mattina, era inspiegabile per lei.
Entrò nella palestra quasi deserta, era rimasto solo qualche atleta a fare dei pesi, vide in lontananza Brittany, la conosceva già, perché HeMo una sera l’aveva invitata a cena a casa loro, e da lì era nata la proposta delle lezioni il sabato, erano amiche da una vita e, la ragazza, aveva detto ad Heather, che poteva andare a ballare in palestra tutte le volte che voleva.
“Hey Naya ciao come stai?” si avvicinò per salutarla
“ciao Brittany stò bene, sono venuta a prendere HeMo e a portarle un cambio” disse
“oh si è in palestra che si esercita un po’… è instancabile, le lezioni sono finite da un’ora, ma lei non si stanca mai di ballare e sicuramente non si è resa conto dell’ora!” disse la ragazza
Naya sorrise, non era strana come cosa, aveva imparato a conoscere HeMo e sapeva che la danza era tutto per lei, ma voleva intraprendere la carriera da attrice, per questo aveva accantonato per un po’ la danza e, quando l’amica le aveva fatto quella proposta, le sembrò un buon modo per rimanere in esercizio e non perdere la forma.
“ma no… stento a crederci!” rispose Naya con ironia.
Le due risero e Brittany affermò
“Naya, sarò ripetitiva ,ma il suo è un talento sprecato, non capisco questa cosa che si è messa in testa di fare l’attrice, quando è già una bravissima ballerina!”
“lo so, ma è un suo sogno e ci vuole provare! Vediamo come andrà!” disse
“vabbè… sarà…. Comunque è in sala 2 che balla” le indicò la strada.
“grazie, ci vediamo !”

Naya si avviò verso la sala che era chiusa, non voleva entrare per non disturbare ma non aveva mai visto ballare seriamente l’amica, si erano ritrovate a fare le sceme a casa, ed a ballare con la musica alta insieme anche a Darren, oppure a qualche festa o in alcuni video che le aveva mostrato, ma non aveva mai visto HeMo in veste di ballerina professionista e  dal vivo.
Decise di entrare, facendo piano per non farsi vedere. Aprì la porta ed HeMo era al centro della sala, ballava su una canzone di Beyoncé “Listen”…era meravigliosa, indossava una canottiera nera e dei leggingsneri, che le stavano divinamente e scolpivano quelle gambe perfette. Naya osservava come si muoveva, era incantata, sembrava un angelo, i suoi capelli, biondissimi, sembrava si muovessero a rallentatore per fare da contorno alla coreografia. Sentiva il suo respiro affannato, come se si trovasse davanti ad un quadro famoso, che aveva cercato di vedere per anni. La ballerina non si accorse di nulla, era talmente intenta a danzare nel suo mondo che, appena finì la musica, si rese conto che qualcuno era davanti alla porta.
Naya cerco di fare un respiro profondo e di ricomporsi, mentre vide che l’amica si era accorta della sua presenza e si stava avvicinando.
“Hey! Sei già qui? Non mi ero accorta mi spiassi!” si avvicinò per darle un bacio sulla guancia
Nonostante avesse ballato tutta la giornata, era perfetta ed il suo viso era felice e rilassato, le fece un sorriso per poi dirle:
“non ti stavo spiando scema!”
“ah ah ah vieni qui!” la trascinò tra le sue braccia “mmmmm Naya Rivera ti voglio un bene incredibile sai?”
Naya arrossì a quell’affermazione, non capiva le sue reazioni di quel giorno, non riusciva a controllare le emozioni, fù terrorizzata da questa consapevolezza.
“anche io te ne voglio!” rispose, e per smorzare un po’ di tensione continuò: “ora vedi di muoverti perché stai sgarrando sulla tabella di marcia del tuo programma di riabilitazione!” le diede una pacca sul sedere
“che palleeeee” rispose, mentre le fece un sorriso e chinando la testa di lato disse” mi faccio una doccia veloce, mi aspetti NayNay?” con una dolcezza che disarmò la mora.
“ho altre possibilità?” rispose sorridendo

 
 
Erano davanti al portone di casa di Darren, Naya stava per suonare quando HeMo la bloccò
“Aspetta!” le tenne il braccio
“Nay…. Mi prometti che, se lì dentro c’è un altro tipo strambo, ce ne andiamo via prima che a Darren  ritorni la sindrome da agente immobiliare e cerchi di svendermi la sua casa?” disse, con fare preoccupato
Naya rise e rispose:
“ok promesso!”
Finalmente avevano conosciuto il nuovo coinquilino si chiamava Nelson e Darren era felicissimo di lui. Era un ragazzo educatissimo, aveva solo 18 anni, ed era venuto dal suo lontano paese per studiare musica, i suoi genitori erano abbastanza ricchi. Il ragazzo era risultato simpatico anche alle due amiche e si ritrovarono a fare una cena piacevole, dove Nelson raccontava del suo paese e di quello che sapeva fare. Era un compositore e si stava specializzando in violoncello. Darren elogiò le sue capacità musicali ed il fatto che lo aveva aiutato a studiare con dei metodi divertentissimi ed innovativi, che aveva vietato di rivelare ,perché se li voleva tenere per sé…. L’unico problema, era che alle 22, dopo nemmeno due ore che erano stati li, i tre si ritrovarono, sul divano, a casa di Naya con una birra in mano
“bè…. Dai…. mi sembra simpatico e molto tranquillo” HeMo spezzò il silenzio di imbarazzo, che aleggiava nell’aria
“già…. Moltissimo! Non credi Darren?” subito Naya intervenne, per dare spago all’amica
“dite?.... non so…. Anche con questa cosa che lui deve andare a letto entro le 22 e ci deve essere silenzio assoluto….? “chiese dubbioso
“oh si assolutamente!!! Ha i suoi vantaggi! Vero Naya?” HeMo continuò a coinvolgere l’amica nella sua opera di convincimento
“si si certo! Ha i suoi vantaggi! Vuoi mettere? Quando hai bisogno di studiare, anche fino a tardi ,ci sarà un silenzio tombale a casa tua, niente canzoni strane, niente festini, niente rutto libero… è perfetto!” disse
“dite?” stava in mezzo tra le due, e si girò a guardare prima una e poi l’altra, che prontamente risposero in coro
“assolutamente!”
“bene mi avete convinto!” sollevò la bottiglia per fare un brindisi
Naya vide che Heather ,cercando il suo sguardo, fece un sospiro di sollievo e si mise a ridere
“a Nelson allora!” disse
“A Nelson!” risposero gli altri due, facendo suonare le loro bottiglie.
Passarono un’ora a parlare di studi e lezioni ,che avrebbero dovuto affrontare la settimana che stava per arrivare, quando Heather si stiracchiò ed esausta disse:
“bene io sono a pezzi, vado a nanna” si avvicinò a Darren e gli stampò un bacio sulla fronte, mentre a Naya dedicò un abbraccio con baci multipli sulla guancia dicendo:” Notte NayNay”
Darren non potè fare a meno di notare lo sguardo languido e coccoloso dell’amica mora, conosceva bene quegli sguardi, Naya li dedicava solo alle persone che rapivano il suo cuore e ,fino ad ora, erano stati ragazzi del quale si era innamorata e futuri fidanzati o star dello spettacolo, che aveva avuto modo di incontrare e che ammirava, ma mai per una sua amica o per una ragazza.
“notte tesoro… riposati!” rispose, ricambiando l’abbraccio.
Rimasero solo loro due e Naya si accoccolò tra le braccia dell’amico ,che l’accolse volentieri, stampandole un bacio sulla fronte.
“sono felice che finalmente abbia trovato qualcuno D.” le disse, mentre poteva sentire i battiti del cuore sul petto dell’amico
“già… speriamo bene.” Rispose, carezzandole i capelli
“andrà bene questa volta, me lo sento”
“Nay…”
“mmm…” rispose, quasi assopita
“cosa ti ha fatto Heather?” le chiese secco
Naya si svegliò improvvisamente e, sollevando la testa per guardarlo negli occhi, disse:
“che vuoi dire?”
Darren sorrise per la reazione esagerata della ragazza
“non ti ho mai visto così presa… e poi… al di là del nostro litigare o no, penso che se ci fosse stata un’altra persona, non avresti resistito dopo il mio secondo fallimento alla ricerca di un coinquilino, e l’avresti mandata via, per dirmi di venire qui.” Disse sinceramente il ragazzo
Naya pensò che, effettivamente, l’amico aveva ragione, si sarebbe arresa ,se non fosse comparsa Heather ,ed avrebbe accolto Darren a casa sua. Ma non voleva ammettere la cosa.
“non dire idiozie tesoro! Ci vogliamo bene e siamo diventate molto amiche… tutto qui, non essere geloso D. tu sei l’unico amore della mia vita!” gli disse, sorridendo
“si certo…. Che non vedi l’ora di sistemare, per startene con la tua amica ballerina”
“Darren…. Devo ricordarti che sono etero? No, perché mi sembra che siamo stati anche a letto assieme, prima di renderci conto che ci stavamo facendo male e ci volevamo troppo bene!”
“lo ricordo bene, tranquilla…. È solo che ho visto quegli sguardi e soprattutto non ti ho mai visto così presa per una ragazza!” rispose Darren
“non ho mai avuto delle vere amiche come Heather evidentemente. Tesoro possiamo cambiare argomento? Finiremo per litigare lo so, ed io ora voglio solo stare con te a rilassarmi tra le tue braccia.” Le disse, mentre lo stringeva sempre più
Il ragazzo non potè resistere alla dolcezza dell’amica e si arrese non prima di dire:
“mmmm ok… ma allora ci posso provare con Heather? Per te và bene quindi?” la guardò sorridendo
“No! Non azzardarti! Rovineresti tutto e mi troverei in mezzo ad una situazione imbarazzante, quando la lascerai e le strapperai il cuore, don giovanni da strapazzo!” le diede un colpetto sul petto
“ah ah ah come se non fossi capace di mantenere una relazione duratura!” disse il moretto, conoscendo già la risposta della ragazza
“tu non sai stare per più di un mese con la stessa ragazza ,è diverso tesoro!”

******

 
Una delle  componenti importanti per il teatro dei primitivi era l'azione mimica, che poteva essere sia stilizzata che naturalistica, accompagnata da danze e musica; non meno importanti erano, inoltre, quelli che oggi definiremmo trucco e costume: molteplici culture sottolineavano l'estraneità dell'avvenimento al mondo reale (e quindi la finzione o il ribaltamento della realtà) tramite il mascheramento e l'ornamento…..”
Il professor Roger, spiegava una lezione noiosissima sulla storia del teatro ai tempi primitivi, Naya era seduta tra HeMo , che annoiatissima scarabocchiava sul suo quaderno degli appunti e Darren ,che sosteneva il suo mento con la mano ,per non cadere in un sonno profondo, affianco a lui c’era Nelson, che prendeva appunti muovendo il polso in modo talmente veloce da fare invidia ad una stenografa.

*stasera ci ubriachiamo alla festa?* HeMo aveva scritto sul suo foglio, ed indicato all’amica la frase
*no, perché la mattina presto abbiamo improvvisazione e non voglio arrivare devastata* rispose scrivendo
uff… sei una secchiona Rivera*  scrisse ,disegnando un secchio affianco
Naya modificò il secchio, trasformandolo in un cesto che conteneva lo champagne col ghiaccio e scrisse:
* …è perché ho gusti fini io, mi ubriaco solo con lo champagne*  HeMo rise di gusto
“signorina Morris ! cosa c’è di tanto divertente in quello che vi stò raccontando? Faccia ridere anche tutti noi!” il professore richiamò la ragazza, mentre Naya si terrorizzò
“no professore… è che mi sono immaginata questi primitivi,  tutti nudi ,con solo queste maschere buffe sul viso” disse, scatenando la risata dell’intera aula, mentre Naya la guardava scioccata per la sua invidiabile capacità di reazione.
“ed infatti era propria così  Morris, solo che loro non avevano il senso del pudore e giravano tranquillamente nudi” disse il professore
“sarebbe bello fosse ancora così professore, soprattutto per vedere in giro la signorina Morris in tutto il suo splendore” una voce dalle ultime file, scatenò un’altra risata, soprattutto della parte maschile presente in aula. HeMo diventò  subito rossa, Naya si incupì e Darren si girò, con fare protettivo, per individuare chi era lo stronzo che si divertiva con quelle battute da quattro soldi.
“bene bene bene, riprendiamo la concentrazioni signori” disse il professore ,per ristabilire il silenzio.
Darren guardò furioso HeMo e disse a bassa voce
“se becco chi è il coglione che si diverte così, lo sistemo io!”
“non esagerare, era una battuta!” disse Naya.

 
 
I tre decisero di andare insieme alla festa,  ed il destino, tramite la solita scelta del bastoncino più corto, volle che ,l’autista designato, fosse Darren, doveva tenersi sobrio per portare le altre due a casa sane e salve. Il ragazzo non si preoccupò ,perché pensò che poteva dedicarsi alla sua attività preferita e cioè rimorchiare qualche bella ragazza.
Si erano preparate benissimo per la festa, HeMo era bellissima in un abito nero cortissimo con delle scarpe color ghiaccio e borsetta abbinata, aveva sitemato i capelli di Naya, rendendoli mossi, con dei boccoli e la frangia davanti anch’essa un po’ mossa, che le cadeva nel lato destro del viso, pensò che era bellissima.
“sai che questa è la pettinatura che preferisco? Ti stà divinamente!” le disse, mentre osservava la mora dallo specchio, dopo aver finito il suo lavoro. Naya arrossì improvvisamente e si sentì il sangue che arrivò velocemente alla testa.
“Grazie!” rispose imbarazzata.
“stasera farai conquiste Rivera! Me lo sento!” le disse, avvicinandosi al suo orecchio
“speriamo!” rispose.

Le feste dei campus universitari erano sempre un devasto e quando si trattava di scuole d’arte ,era ancora peggio, perché all’interno di esse c’erano personaggi stravaganti.
Le due ballarono scatenate sulla pista, mentre un DJ, vestito da Mozart con tanto di parrucca bianca con boccoli in testa, invitava i ragazzi ad urlare ai suoi comandi!
Avevano bevuto già abbastanza e Naya sentiva che l’alcool iniziava a darle alla testa, HeMo si dimenava nel ballo, saltellava da una parte all’altra felice. Naya aveva passato le ultime notti insonni ,a pensare ad Heather, non riusciva a capire che cose le stesse succedendo, nei momenti più impensabili, le veniva in mente lei. Si sentiva attratta da lei e non era solo per il suo bellissimo carattere, si ritrovava spesso ad osservare il suo fisico perfetto. Erano tutte sensazioni nuove che spaventavano a morte Naya.
“non ti avevo mai visto così scatenata Rivera!” le urlò la bionda, mentre muoveva la testa da una parte all’altra
“non mi hai visto in tante situazioni Morris!” rispose divertita l’altra
“allora ti farò ubriacare più spesso se sei così divertente!”
“non sono ubriaca, sei tu che mi fai andare su di giri!” quelle parole le uscirono dalla bocca senza controllo
“Wau! Stai flirtando con me Morettina?” le disse ,mettendole le braccia sulle spalle, non riusciva a tenere gli occhi aperti
“può darsi!” le rispose ,guardandola negli occhi. Si accorse degli occhi bellissimi della persona che aveva davanti a sé, forse non erano state mai così vicine, Heather aveva un taglio degli occhi stupendo.
“mmmm  hai capito la mia secchiona preferita?” sorrise, mentre poggiò la fronte sulla sua spalla ,continuando a muoversi a ritmo.
HeMo alzò il viso e la guardò sorridente, improvvisamente si fece seria ,mentre la fissò, guardò le sue labbra così prorompenti, inclinò la testa e si avvicinò lentamente quasi annullando le distanze. Arrivò a sfiorarle le labbra… Naya si rese conto di quello che stava succedendo, stava per baciare la sua migliore amica, aveva una confusione in testa, e d’istinto, le prese il viso tra le mani per allontanarla.
“Heather che fai?” aveva il respiro affannato ed era spaventata
“ti stò per baciare!” le disse ridendo
“HeMo sei ubriaca” la fissò dritta negli occhi spenti
“che cazzo vuoi allora?” le disse urlando
Naya si spaventò, non aveva mai visto Heather rivolgersi a lei in quel modo, si allontanò di corsa.
Andò a cercare Darren, lo trovò su un divanetto a pomiciare con una ragazza che era situata sopra di lui con una mano sul viso e l’altra non capiva bene dov’era situata, ma non se ne preoccupò, voleva andare a casa, stava troppo male, non sarebbe rimasta un secondo solo in più lì dentro. Staccò il ragazzo dalla bocca dell’altra per dire
“Darren andiamo mi devi accompagnare a casa!” sentiva che le gambe, per via dell’alcool ,non le reggevano bene
Il ragazzo incredulo per il gesto dell’amica disse:
“che cazzo succede Nay?”
La ragazza che era sopra di lui, evidentemente arrabbiata, si alzò ed andò verso Naya:
“Hey morettina ma che problema hai?” si avvicinò pericolosamente al viso di Naya
Decise di ignorarla e spostò la testa, per cercare il viso di Darren, che era ancora seduto sul divano scioccato.
“Darren ti prego portami a casa ho bisogno di andare via! “ le disse implorante e con le lacrime agli occhi
La tipa davanti a lei le prese il viso e lo girò di nuovo verso la sua faccia, dicendo:
“Hey parlo con te! Ci hai interrotto! Fatti una vita tesoro!” le diede una spinta
Naya non ci pensò due volte a sfogare la sua rabbia verso la ragazza che aveva davanti:
“ma che cazzo vuoi? Dobbiamo andare via, cercati qualcun altro da scopare!” le disse, ricambiando la spinta
Una folla si era già radunata attorno a loro, Darren capì che la situazione si stava facendo seria e si alzò dal divano:
“hey vacci piano è la mia migliore amica!” disse alla ragazza che, qualche minuto prima, era tra le sue gambe
“ma vaffanculo tu e la tua amica del cazzo! Sfigato!” le diede una ginocchiata in mezzo alle gambe e se ne andò. Darren si accasciò in ginocchio quasi senza respiro
“tutto bene?” chiese Naya ,mentre Darren fece si con la testa. Lo trascinò fuori verso la macchina.
 
“che cazzo è successo? Dov’è HeMo?” le chiese evidentemente incazzato, mentre guidava diretto verso casa.
“non mi và di parlarne!” rispose la mora guardando dall’altra parte verso il finestrino.
“che cosa? Stai scherzando vero? Stavo per scopare dopo una settimana di astinenza, se non fossi arrivata tu a fare quel casino, mi becco una ginocchiata sulle palle e a te non và di parlarne? Almeno spiegami se ne è valsa la pena!” Naya non rispondeva ed il ragazzo si accorse che piangeva ed era scossa.
“Naya che succede? Dov’è HeMo?” utilizzò un tono più pacato.
“ti prego Darren… per favore….. portami a casa e basta…. Ti supplico” non riuscì  più a trattenere il pianto
Il ragazzo capì che era il caso di stare in silenzio, avvicinò la sua mano a quella di Naya per stringerla preoccupato.
 
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Ecco il secondo capitolo. Vi ringrazio tantissimo per la fiducia che mi avete dato e per le recensioni bellissime, mi sento una responsabilità non indifferente, spero veramente di non deludervi.
Se vi và ditemi che ne pensate del secondo.
Baci
E.

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Capitolo 3
*** Metafore ***


“Vengo su con te!” Darren era preoccupatissimo, Naya cercò di asciugarsi le lacrime che continuavano a rigarle il viso, per tranquillizzare l’amico.
“no… davvero stò bene!” gli disse, abbozzando un sorriso
“Naya, perchè non vuoi dirmi cosa è successo? Mi stai facendo preoccupare…” disse, passandole un dito sulla guancia, per catturare una lacrima appena caduta.
“è stata una giornataccia, sono molto stanca, lo sai che mi succede così, quando sono stanca piango senza motivo” cercò di trovare una scusa convincente, ma sapeva che Darren non ci sarebbe cascato
Il ragazzo conosceva la testardaggine dell’amica e sapeva che, se Naya, non ne voleva parlare, non sarebbe riuscito a convincerla per niente al mondo.
“mmmm devi migliorare molto come attrice, perchè non sei per niente convincente. Ma comunque….come vuoi.” Disse amareggiato, perchè non sapeva come poter aiutare l’amica.
“tesoro… ho bisogno solo di mettermi a letto e chiudere questa giornata. Ok? Stò bene. Ci sentiamo domani…” disse, mentre si avvicinava per dargli un bacio sulla guancia
“ok…” abbozzò un sorriso falso
“scusa per prima… ti ho fatto perdere la tua preda ed in più ti sei preso una bella ginocchiata, per difendermi!” gli accarezzò la guancia.
“non importa, era una stronza”
“ti voglio bene Darren” l’abbracciò, cercando di trattenere le altre lacrime pronte ad uscire…. Era profondamente labile quel giorno, non capiva che cosa le stesse succedendo.
“anche io tesoro” la strinse forte.
Fece per uscire dalla macchina e le venne un pensiero forte in testa, richiamò l’amico:
“Darren!” urlò, prima che potesse allontanarsi
“che c’è?”
“devo chiederti un ultimo favore…. Puoi tornare alla festa e recuperare HeMo? Non era messa molto bene, ho paura si cacci in qualche guaio” le chiese, senza quasi guardarlo in viso
Il ragazzo, in quel momento, capì che era successo qualcosa con HeMo, decise di non indagare ulteriormente ed annuendo disse:
“ok” allontanandosi a tutta velocità.
Naya guardò l’amico allontanarsi e si voltò, per poi correre dentro casa, salire di fretta le scale, aprire la porta e tuffarsi, in lacrime, nel suo letto. Mentre piangeva, le passavano per la mente flash delle ore appena trascorse, HeMo che le sussurrava dolcemente all’orecchio che stava benissimo pettinata così, i suoi occhi così vicini e così tremendamente azzurri, anche se spenti dall’alcool, la sua bocca, il suo respiro così vicino.
Si sollevò da quella posizione, per sedersi sul letto, poggiando le spalle sulla spalliera ed abbracciando un cuscino, sospirò, e presa da un impeto di rabbia urlò:
“no cazzo Naya no no no!” picchiando fortemente il cuscino che stringeva “non puoi provare qualcosa per lei!” si accasciò in lacrime e per la stanchezza si addormentò.

****
 
Rimettendo piede nel locale della festa, si ritrovò a sperare di non incontrare, di nuovo, la ragazza con il quale ci stava provando, prima che Naya arrivasse e combinasse tutto quel casino…. Non aveva voglia di altre discussioni, voleva solo trovare HeMo ed andare via da quel locale. Era preoccupato per Naya.
Si fece un giro tra la folla, c’era ancora tanta gente e, la maggior parte, era completamente ubriaca. Riuscì a vedere la bionda che ballava con altri tre ragazzi, ne riconobbe uno, perché era nel suo stesso corso di studi. Heather era in condizioni pietose, quasi non si reggeva in piedi ed, ogni tanto, doveva poggiarsi su qualcuno di quei ragazzi per non cadere, ma ostinatamente continuava a ballare. Decise di avvicinarsi ma senza fare danni, non aveva voglia di fare a pugni o creare altre situazioni imbarazzanti, aveva già dato abbastanza per quella sera.
Si avvicinò discretamente, sorridendo e ballando, salutò gli altri ragazzi ed il ragazzo moro del suo corso, che lo riconobbe e lo salutò:
“Hey Darren!”
“Hey Alex!”rispose
HeMo si accorse di lui e ,con un sorriso bellissimo, si buttò sulle sue braccia a peso morto, era più alta di lui ma, Darren per fortuna, riuscì a sostenerla.
“Darren amoooooore!sei venuto a ballare con me?” biascicò
“si… sei contenta?” le disse all’orecchio
“tantissimo…. Grazie!” gli diede un bacio sulla guancia
“che ne dici di spostarci dalla pista? Non sei stanca?” le sussurrò, mentre HeMo aveva le braccia attorno al suo collo.
“Ohhhh si tantissimo amore, solo che non so come arrivarci” rispose
“ti ci accompagno io” rispose ridendo.
Si girò verso Alex e gli altri suoi amici, ed intimidito disse: “scusate non si sente bene, la porto via da qui” salutando con la mano, mentre si trascinava la bionda verso l’uscita.
Decise di portarla alla macchina, tanto non avrebbe fatto differenza per lei.
Uscirono e finalmente HeMo sollevò lo sguardo, e ,sentendo l’aria fresca, iniziò ad inspirarla compiaciuta, erano quasi arrivati alla macchina, quando la bionda guardò Darren e disse:
“tesoro sai che ti dico?” il ragazzo attese la continuazione della frase in silenzio
“che non mi sento tanto be….” HeMo si appoggiò ,con le braccia rivolte ad un muro, e vomitò
“ohhhh bene! Ecco la ciliegina! Almeno non mi hai vomitato in macchina dolcezza!” rimase a guardare la sua amica che vomitava, senza sapere esattamente come fare.
HeMo dopo l’operazione disgustosa, alla quale Darren aveva assistito, si girò spalle al muro, mantenendosi la fronte, stava per cadere a terra, quando il ragazzo l’afferrò dicendo:
“hey come stai? Dovresti stare meglio dopo aver vomitato no?” stava iniziando ad impanicarsi
“già… dovrei…” rispose lentamente
“riesci ad arrivare alla macchina? Ti sorreggo io!” le chiese, la bionda annuì
Arrivarono alla macchina e, Darren, dopo averla fatta sedere, le diede delle salviette.


Arrivarono a casa di Naya
“forza! mancano solo un paio di gradini da fare e siamo arrivati” era stremato, per quanto la bionda fosse magra, doverla trascinare a peso morto, anche solo per un piano, gli risultò faticosissimo.
Entrò, cercando di fare silenzio, per non svegliare Naya, la portò fino al suo letto, facendola sdraiare.
“eeeeecco qua! Sana e salva a casa Heather Morris” HeMo sorrise e rispose
“grazie mio salvatore!”
Darren si buttò anche lui nel letto, stremato, doveva recuperare il fiato che aveva lasciato su quelle maledette scale per trascinare la ragazza fin li. Si girò e vide che HeMo lo stava osservando, notò i suoi occhi splendidi, subito girò il volto dall’altra parte terrorizzato, sentì che la bionda si avvicinò pericolosamente, le prese il viso e lo portò verso di lei.
“sei stato un angelo lo sai?” le sorrise, mentre col pollice le carezzava il viso
Darren sentiva quel tocco delicato e continuava ad essere ipnotizzato da quegli occhi, vide che la ragazza avvicinò il viso, accorciando le distanze e prendendo le sue labbra. Darren chiuse gli occhi e, con un colpo di reni, si portò sopra la bionda, le carezzò i capelli, specchiandosi, per l’ ennesima volta, dentro quegli occhi stupendi. HeMo sorrideva e lui non potè fare a meno di ricambiare il sorriso, prima di riprendere a baciarla appassionatamente. La bionda faceva scorrere le sue mani tra la schiena di Darren, quel , così delicato, lo faceva morire, mentre le sue  labbra si portarono verso il collo profumato della bionda. Nel momento in cui, HeMo, iniziò a sollevargli la maglietta per toglierla, Darren si destò, e pensò a quello che le aveva detto Naya. Subito si staccò e si rimise nella stessa posizione del letto in cui era prima, facendo sussultare la bionda che disse:
“hey! Che ti prende?” disse contrariata
Darren aveva gli occhi sgranati e respirava a fatica, ma, questa volta, non era per lo sforzo che aveva fatto. Ringraziò Dio di essersi fermato in tempo, avrebbe combinato un casino.  Senza guardare in viso Heather disse:
“HeMo non possiamo, ci sono troppe cose in ballo, facciamo troppe cose assieme… ci sarebbero situazioni imbarazzanti….e poi Naya…. Si troverebbe male…. Senza contare, che tu sei anche abbastanza ubria….” Si girò verso la bionda e vide che si era addormentata profondamente. Le scappò una risata e mettendosi le mani sul volto disse:
“Oh Cristo! È la prima volta che faccio addormentare una ragazza a letto!”
Decise di rimanere li, era troppo stanco per tornare a casa, si girò dall’altra parte e si addormentò di colpo.

****

Naya si svegliò con un terribile mal di testa, aveva bisogno di una doccia, era ancora relativamente presto ed avrebbe avuto tutto il tempo per ragionare su quello che era successo la sera prima, ringraziò comunque l’acool, che aveva contribuito a farla dormire profondamente tutta la notte, anche se non aveva assolto completamente il suo compito, perché ricordava perfettamente ogni dettaglio di quella serata.

La doccia era servita per lavare via un po’ di tensione, indossò l’accappatoio e si diresse in cucina per prepararsi la colazione. Ancora poco, ed avrebbe dovuto affrontare Heather, il ricordo della sua ultima frase detta con rabbia era ancora nitido, ma, soprattutto, il ricordo di quelle labbra che aveva sfiorato appena. Cosa si sarebbero dette? Sarebbe cambiato qualcosa nel loro rapporto? Sicuramente lei doveva fare chiarezza dentro di sé, doveva capire il perché di quelle turbe. Pensò che, semplicemente, HeMo aveva un ascendente così forte in lei, che tendeva ad adorarla, quasi mitizzarla e per questo era attratta dal suo bellissimo carattere…. Si…. doveva essere per forza così, non aveva mai conosciuto una come lei e le piaceva tutto, quindi tutti questi sentimenti, erano dati dalla personalità della sua migliore amica, per il quale stravedeva. Si ritrovò a sorridere, pensando che sarebbe andato tutto bene, ne era sicura.

Mentre era assorta da tutti questi pensieri, sentì due braccia avvolgerle la vita, si spaventò e girandosi di scatto urlò:
“Darren? Ma che cazz…aspetta cosa ci fai tu qui a quest’ora?” lo guardò perplessa, mentre ancora aveva il cuore in gola, per lo spavento che le aveva fatto prendere l’amico.
“ho dormito qui…” disse timidamente
“che cosa? Qui dove?” chiese, per avere conferma, ma visto che il divano la mattina era libero e nel suo letto non c’era nessun altro ,la risposta l’aveva già intuita.
“hey calmati Naya!” si avvicinò per abbracciarla, era terrorizzato e stava cercando di spiegare la cosa all’amica, ma lo sguardo incazzato di Naya non l’aiutava per niente.
“ho…. Ecco…. Ho portato a casa Heather, ed ero troppo stanco per guidare….” Disse gesticolando nervosamente
“oh Darren ti prego…. Dimmi che sei capitato qui, a casa, per puro caso stamattina, che ti hanno catapultato qui e sei atterrato nella finestra di HeMo, o che hai forzato la porta e sei entrato per farmi uno scherzo…”
“hey hey piano! Che sono tutte queste urla la mattina presto? Ho la testa che mi scoppia!” la bionda comparve in cucina, con gli occhi chiusi, ed una mano tra i capelli, evidentemente sconvolta dalla mega sbronza presa la sera prima.
Naya si girò, ed improvvisamente la rabbia, per quello che pensava aveva fatto il suo amico, sparì ,per lasciare spazio al panico, al terrore di dover affrontare, in quel momento, un altro argomento che non si sentiva affatto di poter reggere.
I due fecero silenzio ed osservarono la bionda…. Come se stessero aspettando qualche affermazione che chiarisse la loro posizione, riguardo la sera prima.
HeMo si avvicinò a Naya e le stampò un bacio sulla guancia, per poi dirle:
“NayNay la prossima volta che ti propongo di ubriacarci, ti prego…. Uccidimi!”
Naya rimase immobile al tocco di quelle labbra morbide, sulla sua guancia, e ,soprattutto, per la spontaneità dell’amica.
HeMo guardò tutti e due e disse:
“bè? Urlavate fino a poco tempo fa, ed ora avete perso la parola?” mise bene a fuoco la situazione e sedendosi disse:
“Darren che cazzo ci fai già qui la mattina presto, e soprattutto a rompere le palle alla mia amica?”
I due si guardarono reciprocamente, il ragazzo, in tutto quel tempo, non aveva ancora chiuso la bocca per l’incredulità.
HeMo capì, dall’atteggiamento dei suoi due suoi amici, che qualcosa non andava e risollevando di colpo la testa e spalancando gli occhi disse:
“Oddio…. Ho combinato qualcosa ieri? Non mi ricordo niente…. “si mise le mani in faccia ed, improvvisamente, spalancando la bocca, disse:
“oh Cristo! Ho fatto sesso con te?” indicando Darren ,che si scioccò per la sua spontaneità
“oh con te Naya? Oh cazzo…. Non ditemelo…. Con tutti e due?” a quel punto i due ragazzi si misero a ridere.
Naya capì che, HeMo, non ricordava veramente niente della serata e, soprattutto, non ricordava il loro momento, sentì improvvisamente una serenità pervaderle tutto il corpo e disse:
“non hai fatto sesso con nessuno, eri troppo ubriaca per reggerti anche in piedi!” disse, mentre girò il viso cercando lo sguardo di Darren, era sicura che. il ragazzo. non avrebbe resistito nello stesso letto. con una come HeMo. senza fare niente…. Non era da lui. Ma decise di aspettare, per ora voleva godersi la felicità per la perdita di memoria dell’amica.
“oh meno male! Ho un vuoto di un paio d’ore…. Qualsiasi cosa vi abbia detto o fatto ragazzi ,chiedo scusa, ma non ero in mè!” disse
Naya rimase un po’ delusa dalla cosa, ma, in fondo, sapeva già che HeMo si era comportata così ,perché era nettamente ubriaca, la stupida era lei che ,in quel momento così assurdo, aveva provato quelle sensazioni.
Darren pensò che era un peccato, perché ,magari, se solo HeMo si fosse ricordata dei suoi baci così sensuali, sicuramente sarebbe rimasta affascinata.
“tranquilla, ti sei solo strusciata con un bel po’ di maschietti!” disse Naya, facendole l’occhiolino.
“già parecchi….” Intervenne Darren, sorridendo.
Naya lo fulminò con lo sguardo, per poi dire:
“ma Daren stava giusto andando via! Mi ha fatto una sorpresa stamattina, ma siccome non è stata gradita, allora ho deciso che ,a lezione, ci andiamo da sole! Quindi caro D. conosci l’uscita!” il ragazzo sapeva che, quando Naya era arrabbiata, diventava spietata, soprattutto con lui. Si aspettava di ricevere presto una lezione da lei e quello era solo un assaggio. Se ne andò arrabbiato, perché in fondo, le aveva solo fatto un favore quella sera, le aveva chiesto lei di tornare a prendere HeMo e, a parte il bacio, non era successo niente, ma Naya non l’aveva nemmeno lasciato parlare, per spiegare la cosa.

“ti và un po’ di caffè o hai ancora lo stomaco sotto sopra?” le chiese Naya, con un sorriso.
“mmmm no passo…. non credo mi sia rimasto più uno stomaco e, probabilmente, nemmeno un fegato” disse, facendo ridere Naya
Si alzò, e si avvicinò pericolosamente a Naya, cingendole la vita, la mora si irrigidì ed HeMo si accorse della cosa, ma non si preoccupò
“mmmm spero che, a parte tutto, mi abbia sempre fatto da angelo custode e che ti sia divertita ieri” la strinse a sé, mettendo il suo viso sul collo di Naya ,che profumava di bagno schiuma alla mandorla, per via della doccia che si era appena fatta.
Naya chiuse gli occhi e fece un respiro profondo, prima di dire:
“si Heather… mi sono divertita” mentre, ancora una volta, le passavano nella mente le immagini di quel momento.
“mi faccio una doccia e cerco di svegliarmi, per poter andare decentemente a lezione, mi aspetti NayNay?” le sussurrò in un orecchio. Naya sorrise e disse:
“ma certo, come sempre!” meritandosi un bacio sulla guancia dalla bionda.

****
 
“cosa è successo tra te e Darren?” le chiese HeMo, mentre si posizionarono sopra il palco, per la lezioni di improvvisazione
“niente, perché?”
“lo stai ignorando, lui sembra un cane bastonato ed ha paura anche di avvicinarsi, questo lo chiami niente?”disse la bionda
“non è riuscito a mantenere una promessa che mi aveva fatto!” disse, con lo sguardo orgoglioso
HeMo annuì, un po’ delusa dalla risposta vaga dell’amica.
Arrivò in aula il professor Stanley ,era uno degli insegnanti più amato della scuola, HeMo e Naya stravedevano per lui, era affascinante e molto bravo nel suo lavoro.
“bene ragazzi, facciamo un cerchio e sediamoci qui per terra, oggi esploreremo la nostra fantasia” disse, mentre si accomodava sul parquet del palco, con le gambe incrociate.
Le due ragazze si guardarono entusiaste e si misero a sedere, Darren stava dall’altra parte del cerchio, esattamente davanti a Naya che, beatamente, lo ignorava. Lui la fissava, non riusciva a fare finta di niente.
“ok…. Ora voglio che chiudete tutti gli occhi e fate dei respiri profondi, liberando la vostra mente da tutti i pensieri….” Il professore aveva una voce impostata e molto sensuale, HeMo si ritrovò a chiudere gli occhi e godere di quel suono meraviglioso.
I ragazzi erano tutti presi dalla situazione, il professor Stanley aveva un forte carisma su tutti i suoi alunni.
“bene, ora immaginiamo di aprire una porta, ed entrare in un posto dove lasceremo ,tutte le preoccupazioni, oltre la soglia e le abbandoneremo chiudendola…. Forza…. Aprite questa porta?” i ragazzi fecero tutti il movimento dell’apertura della porta
“perfetto ora, al mio tre, chiudete velocemente e lasciate tutto fuori…. Pronti? Insieme a me…” i ragazzi ripeterono in coro: “1…2… 3”
Il professore sorrise, compiaciuto della riuscita del suo esperimento.
“perfetto ragazzi… bravissimi…. Ora…. Darren!” indicò il ragazzo, che aprì gli occhi, insieme a tutti i suoi compagni, il professore, era uno dei pochi che chiamava i suoi alunni per nome, ed aveva imparato subito tutti i loro nomi.
“forza, senza pensarci tanto…. Dimmi cosa senti di essere in questo momento!.... cosa vuoi essere Darren!” gli urlò con entusiasmo
Il ragazzo, preso di sprovvista, disse la prima cosa che gli venne in mente
“un- un albero!” esclamò a voce alta
“bene! Alzati allora e fai vedere i tuoi rami a tutti!” il professore, preso dalla foga del momento, si alzò insieme a Darren e si avvicinò a lui, mentre tutti erano estasiati. Il ragazzo, fiero,  aprì le braccia ed allargò le mani, per far vedere a tutti i suoi grandi rami.
“benissimo Darren!” disse, per poi continuare” Heather tu! …. Cosa ti senti di essere? Devi interagire con Darren… “ La indicò, avanzando verso di lei. Heather fece un bel respiro e ,presa dal momento, disse:
“un uccellino!” urlò, indicando il professore
“benissimo!.... vola! Vola verso il tuo albero! È la tua casa Heather? O vuoi solo poggiarti sul suo ramo, per riposare?”Disse l’insegnante, mentre Darren guardava HeMo soddisfatto.
“mi ci voglio solo poggiare, per riposare” disse, mentre mimava il battito di ali e si posizionava vicino a Darren. Ci fù una risata generale per la performance di HeMo, che saltellava felice verso l’amico
“ssshhhhh non perdiamo la concentrazione!” li rimproverò Stanley
“Alex! Tu! Cosa sei?” indicò il ragazzo che la sera prima ballava con HeMo, prima che arrivasse Darren a prenderla.
Il giovane si trovò in difficoltà e non rispose….
“ohhhh avanti! Guarda li! Un albero ed un uccellino che si riposa tra i suoi rami!” indicò i due attori
“un boscaiolo!” urlò Alex ,scatenando le risa di tutti ,tranne di Darren ,che lo guardò storto. Il professore gli fece cenno di alzarsi e disse:
“oohhhh signori! Abbiamo il cattivo della storia! Colui che fa crollare tutto! Ogni certezza! Avanti Alex, compi il tuo lavoro! Vai spietato, verso l’albero!” urlò, per incentivare la sua mossa
Il ragazzo si alzò e, con tutta la rabbia che aveva in corpo, mimò i colpi di ascia, da dare all’albero
“così bravo! Senti dolore Darren?” si avvicinò al ragazzo che, lentamente si accasciava, al suolo
“siiiii mi stà uccidendo!” disse, con fare teatrale
“ho bisogno della legna per il fuoco, mi spiace amico!” continuò Alex, mentre continuava a fingere di colpire Darren
Hemo, come vide cadere al suolo l’amico, si mise a mimare di nuovo il volo con le braccia e girò per il palco, ormai nessuno rideva più, perché tutti, erano presi dalla storia che si stava improvvisando.
“oooh povero uccellino biondo… non hai dove rifugiarti….” Disse il professore con fare triste, poi si girò di scatto verso Naya e disse:
“Naya! Tu cosa sei? Cosa puoi fare?”
Naya rispose subito e mentre si alzò disse:
“sono l’albero con il nido, dove l’uccellino può trovare rifugio!” e si mise in posizione, cercò lo sguardo di HeMo che, mentre svolazzava veloce, le fece un faccia piena di tenerezza, facendola sorridere.
“ooohhh caro albero! E’ La tua casa uccellino! Sei contento? Puoi andare li ora…. Non sei più solo, c’è il tuo albero, ti darà un nido su cui stare e riposare, ti riparerà dal vento e dalla pioggia… forza vai sul tuo albero!” disse entusiasta il professore.
HeMo svolazzò verso il suo dolce albero e l’abbracciò felice. Ci fù un applauso generale, mentre Alex porse la mano a Darren, per aiutarlo a sollevarsi da terra, dicendo:
“niente di personale amico!” facendogli l’occhiolino.
“figurati!” rispose il ragazzo, anche se le avrebbe voluto spaccare la faccia.
“bellissimo lavoro ragazzi! Complimenti! Ci vediamo la prossima volta!” disse il professore, applaudendo e congedando i ragazzi.
 
HeMo si avvicinò a Naya abbracciandola e dicendo:
“che magnifica lezione! Lo adoro…. Totalmente! Potrei chiedergli di sposarmi se non lo fosse già!”
Naya si incupì a quell’affermazione, poi si sforzò di sorridere e disse:
“tu sei malata!” risero tutte e due.
“bella lezione no?” Darren si era avvicinato, per tentare un approccio con le due
“si…. Peccato che sei durato mezzo secondo!” affermò Naya
“bè però io sono stato il motore di tutta la storia, ho dato io il LA!” disse fiero
HeMo le mise un braccio sulla spalla, mentre camminarono, e disse:
“E’ vero D. sei stato grande!” facendo sorridere Darren e incupendo Naya.
“andiamo a mangiare da MC oggi? Non ne posso più della mensa!” disse il ragazzo, rivolgendosi alle due amiche
“siiii dai!” affermò entusiasta la bionda.
“no, io non posso, devo passare in biblioteca per dei libri che ho ordinato e c’è la solita lunga fila…” rispose la mora, senza guardare in faccia i due amici
Darren perse la pazienza e disse ad HeMo: “per favore ci lasci due minuti?” la bionda capì ed, annuendo, si allontanò
Ci fù qualche secondo di silenzio tra i due, fino a che Darren non lo interruppe dicendo
“non mi hai nemmeno lasciato il tempo di spiegare cosa è successo!”
“non ho bisogno che me lo spieghi! È una cosa abbastanza evidente, non sai tenere a bada i tuoi ormoni come un sedicenne!” le disse la mora, piena di rabbia
“ma che ti succede? Tu ascolti sempre le ragioni dell’altro prima di dire la tua! Questa volta non mi hai lasciato speranza, condannandomi, senza nemmeno sapere quello che è successo! Non ci sono andato a letto Naya!” affermò, con un tono misto tra rabbia e delusione, per il comportamento della sua migliore amica
“si certo come no! Tu nello stesso letto con Heather e non ci fai niente…. Raccontalo a qualcun’atro Criss!” fece per andarsene, quando il ragazzo la bloccò
“perché fai così? Che succede Nay?” gli occhi di Darren erano pieni di dolore, per l’incomprensione con l’amica
Naya lo guardò solamente, senza rispondere
“ti giuro, non abbiamo fatto niente, c’è stato solo un bacio, mi ha baciato lei e poi io ho interrotto la cosa, era ubriaca fradicia e non sapeva nemmeno con chi fosse in quel momento, potevo essere chiunque” le disse sinceramente.
La mora, guardando negli occhi l’amico, capì che era sincero, le vennero gli occhi lucidi…. Aveva ragione Darren…. Che le stava succedendo? Accecata dalla gelosia, non gli aveva nemmeno dato la possibilità di spiegare quello che era successo….. non era da lei. Si spaventò terribilmente di quel suo atteggiamento.
“Naya, mi hai chiesto tu di andare a prenderla, l’ho fatto solo per te…. E per te mi sono fermato ieri notte, non sono andato avanti, perché te l’avevo promesso.” Continuò il ragazzo.
Naya non ce la fece più, ed abbracciò il suo migliore amico, le venne inspiegabilmente da piangere e disse:
“scusami…. Sono stata una stronza! Perdonami, non so che mi succede D.”
Il ragazzo fece un sospiro e strinse forte a sé la sua amica, felice che le avesse creduto, e fosse tornato tutto come prima.
“e’ tutto ok tesoro, devi solo fare un po’ di chiarezza dentro di te…. Tutto qui.” Affermò, conscio che, l’amica, stesse vivendo un momento difficile, che riguardava i suoi sentimenti.
Naya annuì e disse:
“ho bisogno di stare un po’  da sola, và bene se non vengo comunque a pranzo? Ci vediamo più tardi.”
Il ragazzo, pur con la preoccupazione per la frase dell’amica, decise di rispettare quella richiesta e disse:
“ok…. Come vuoi, sai che quando ne vuoi parlare io ci sono vero?”
“si… lo so…” la mora annuì
Darren le stampò un bacio sulla fronte e la lasciò, dirigendosi verso HeMo.
“che le succede?” chiese la bionda preoccupata
“niente…. E’ un po’ nervosa per lo studio, sai che, se non ha tutto sotto controllo, perde le staffe!” rispose il ragazzo.
“si dovrebbe rilassare un po’ di più, prende tutto troppo seriamente!” disse, mentre si dirigevano a passo svelto verso il fast food
“già… ma sul serio non ricordi niente di ieri sera?.... è un gran peccato HeMo!”
 
 
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Grazie grazie ed infinite grazie a tutti voi numerosissimi che seguite questa stramba storia, spero che il capitolo non sia risultato troppo incasinato e confusionario. Un bacio grandissimo a chi si prende la briga, oltre che di leggere, di recensire, mi date tanta felicità.
Piccolo appunto: il capitolo si chiama metafore perché nella parte della lezione ci ho voluto mettere un po’ di metafora per arricchire il vostro intuito. :) ok sono ufficialmente pazza. Scusate.
Kiss
E.

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Capitolo 4
*** Ispirazione ***


“Questa sera abbiamo la prima rappresentazione di quelli del quarto anno! Sono gasatissimo! Non vedo l’ora…!” Si avviavano tutti e tre verso l’aula di Letteratura e Poesia, era passata una settimana dalla festa, nonostante le due ragazze vivessero assieme, si erano viste pochissimo, Naya aveva deciso di seguire un corso extrascolastico, che dava dei crediti in più, di canto, insieme a Darren ed HeMo ne aveva scelto uno di danza contemporanea, i corsi erano a numero chiuso, ma tutti e tre i ragazzi ,non avevano avuto difficoltà ad entrare a farne parte.
Naya era felice di questo distacco, ma non perchè non volesse stare a contatto con la sua amica, anzi le mancava tantissimo, ma perchè aveva bisogno di fare chiarezza dentro di sé e di certo stare a contatto con Heather ed il suo modo, molto fisico, di dimostrare il suo affetto, non l’avrebbe aiutata.
“Non capisco tutta questa foga, sono semplicemente degli alunni che si esibiscono davanti a dei colleghi” rispose Naya
“bè ….ma pensa a quando ci saremo noi lì sopra! Uscire da questo posto con un diploma, ti dà, quasi automaticamente, una corsia preferenziale a Broadway ed io voglio salire su uno di quei palchi!” disse il ragazzo, con aria sognante
“eh appunto! Prima pensiamo a diplomarci, che non sarà la cosa più semplice di questo mondo!” ribattè Naya, facendo sparire il sorriso sognante dalla faccia dell’amico.
“non credo che noi tre avremo difficoltà ad uscire da qui col massimo dei voti, siamo i migliori del nostro anno!” HeMo prese la parola e, con una carica di entusiasmo, restituì il sorriso a Darren, che annuì soddisfatto.
“ma… se lo dici tu…. Intanto io sono qui a farmi il mazzo, quando dovrei essere seduta su una sedia, con il mio nome stampato dietro e vestita da cheerleader ,ad aspettare un ciack del regista che non ha ritenuto fossi poi così brava” quel giorno Naya era ancora più negativa del solito, erano giorni che Darren sopportava il suo malumore, non era felice, nonostante stesse studiando quello che amava di più al mondo, con risultati ottimi, ed avesse accanto due delle persone più importanti della sua vita. Era come se avesse una cinghia strettissima sul petto, che non permetteva, al suo cuore, di battere correttamente ed ,al suo petto, di aprire ampiamente il torace, per respirare profondamente. Era tutto ridotto a mezzi battiti e respiri corti. Non era solo la delusione del provino per Glee non passato, anche se bruciava ancora tanto…. Era qualcos’altro sicuramente.
HeMo si fermò dopo l’affermazione dell’amica, costrinse gli altri due ragazzi a girarsi verso di lei, per capire cosa fosse successo. Guardò Naya, era scura in volto e la mora si accorse che era arrabbiata con lei, dal modo in cui la guardava con delusione.
“sai, non credo che tutta questa negatività e pessimismo aiuti te e di conseguenza anche noi, stiamo cercando di fare il nostro meglio, per riuscire a portare avanti un sogno, ma se tu sei la prima che non ci crede…. Bè, penso stia perdendo il tuo tempo qui, la tecnica e lo studio non sono tutto” la guardò negli occhi ed avanzò verso di lei, per poi superarli e dirigersi verso l’aula a passo svelto. I due rimasero immobili davanti all’affermazione della ragazza, Darren si sentì in imbarazzo, ma in quell’istante, capì la straordinaria forza che, HeMo, teneva dentro di se. Naya si sentì morire dentro, perchè non aveva mai visto lo sguardo così deluso dell’amica, e quello sguardo l’aveva provocato lei, con le sue affermazioni. Lei ci credeva, sapeva che le parole di Heather erano vere, ma ,in quel momento, non credeva nemmeno più di sapersi confrontare socialmente con qualsiasi individuo che le capitasse attorno. Era possibile che, uno stupido tentativo di bacio, le avesse provocato tutto quel disordine dentro la sua anima? Prima andava tutto alla perfezione, era felice con HeMo al suo fianco, e Darren le dava sicurezza…. Perchè improvvisamente il mondo era crollato sotto i suoi piedi? L’amico la fece tornare alla realtà, affermando:
“oh Wau! La ragazza sa il fatto suo per quanto riguarda la determinazione! Mi piace!” annuendo felice.
Naya lo guardò storto, senza rispondere, e prese a camminare, anche lei ,verso l’aula.


La professoressa Cross, era una donna bassa ed esile, ma recuperava tutta la sua personalità, con una carica di energia invidiabile a tutti. Le sue lezioni, non erano mai noiose, nonostante molti periodi della letteratura lo fossero, quel giorno, spiegava le varie forme in cui poteva nascere una poesia, aveva fatto un sacco di esempi e si soffermò particolarmente a parlare dell’ispirazione:
“il motore di tutto nella nostra vita è l’ispirazione, chi scrive poesie, racconti, canzoni…. Chi suona…. Chi dipinge perfino, ha davanti a se il suo motivo di ispirazione, che può essere dei tipi più svariati: un amore per esempio, una passione, la natura che lo circonda, un dolore, una paura e potrei continuare all’infinito con miliardi di esempi….”
Quel giorno Darren era seduto tra le due ragazze, solitamente quella a stare in mezzo era Naya, come anello di congiunzione tra i tre, si sentiva sempre bene con Darren da una parte ed HeMo dall’altra, era come avere una barriera di protezione, che la rendeva invincibile contro il male del mondo.
Darren guardava affascinato la professoressa, che parlava con un carisma ipnotizzante, e sognava di scrivere dei pezzi bellissimi, spirato dalla passione per una bella ragazza o per la musica. HeMo sorrideva, pensando che la professoressa aveva ragione,  anche  lei quando ballava, e si ispirava a qualcosa o qualcuno e riusciva, perfettamente, a focalizzare la sua fonte di ispirazione, riusciva a ballare divinamente. Naya invece, rimurginava ancora sulle parole dell’amica e non riusciva a concentrarsi sulla lezione.
“vi avevo dato un compito la scorsa settimana, quello di trovare la poesia o il poeta che si avvicinasse di più alla vostra ispirazione del momento, avete fatto questa ricerca?” chiese la professoressa. Tutti annuirono
“bene…. chi è così coraggioso, da venire qui e decantarci un po’ di versi, del suo poeta ispiratore?” chiese a voce alta e sorridendo, per far sembrare la cosa meno traumatica.
Ci fù un silenzio imbarazzante, Darren cercò di sbirciare sugli appunti di Naya, per scoprire quale autore avesse scelto e quale poesia, ma la mora, accorgendosi della cosa, coprì con la mano il foglio, guardando storto l’amico.
Si sentì una voce, dall’alto dell’aula, che disse:
“Posso venire io prof?” tutti si girarono, per vedere il volto del collega coraggioso.
“Alex….. il solito!” disse a bassa voce Darren, guardando Naya.
“Dowson! Ma certo! Prego!” disse la donna, con un sorriso
“se non le dispiace vorrei portarmi anche la chitarra, per fare una cosa diversa” chiese spavaldo il ragazzo
La professoressa, stupita, aprì le braccia, affermando un: “tutto quello che vuoi!”
Il ragazzo scese le scale felice, era una persona molto solare, alto, moro e ben tenuto fisicamente.
I tre si ritrovarono a seguire con lo sguardo, la discesa del ragazzo dall’auditorium della classe
“è un Jazzista, con una chitarra classica in mano…. Voglio vedere che schifezza tirerà fuori!” affermò Darren, sicuro che, il ragazzo, avrebbe fatto una figuraccia.
Alex prese una sedia e la mise al centro del palco, sollevò lo sguardo verso i suoi colleghi, come se cercasse qualcuno, fece un bel respiro e si avvicinò alla professoressa, sussurrandole qualcosa all’orecchio. La donna annuì compiaciuta e disse:
“il signor Dowson, sarebbe felice di avere accanto a lui, qui sul palco, il suo motivo di ispirazione” la professoressa sollevò lo sguardo, per poi dire: “Signorina Morris, vorrebbe gentilmente raggiungerci?” con fare teatrale, la donna invitò HeMo sul palco.
La bionda si gelò e spalancò la bocca, diventando subito rossa, tutti gli sguardi degli studenti erano rivolti verso di lei, Darren guardò velocemente, per un paio di volte, in direzione di Alex e di HeMo, con un movimento veloce della testa. Naya, ancora incredula, fissava lo sguardo fiero del musicista, pronto ad esibirsi.
HeMo, imbarazzata, si alzò dalla sua posizione ed incrociò lo sguardo di Naya, che si mise a ridere, fingendo che la cosa la divertisse.
Arrivò all’ultimo gradino dell’aula ed Alex era lì ad aspettarla, con la mano tesa, per accompagnarla, con galanteria, alla sua sedia. Era sorridente, Heather, per la prima volta, si accorse dei suoi occhi verde smeraldo.
“preferisci sederti o stare in piedi?” chiese dolcemente il ragazzo, mentre l’insegnante assisteva divertita e con le braccia conserte, a quella spudorata dichiarazione, da parte del suo alunno.
“magari mi siedo…” disse la bionda. Il ragazzo sorrise annuendo.
La bionda cercò di rimanere seria, anche se era abbastanza arrabbiata con quel ragazzo, che conosceva appena, ed aveva creato quella situazione di imbarazzo, ma non voleva urtare la sua sensibilità.
Alex fece un bel respiro, chiuse gli occhi ed iniziò ad improvvisare, con la sua chitarra, una musica molto dolce, arpeggiando con tocco delicato dei polpastrelli sulle corde, alzò lo sguardo verso di lei, ed ebbe un sussulto nel ritrovare i suoi occhi azzurri stupendi.
 
Per il mio cuore basta il tuo petto,
per la tua libertà bastano le mie ali.
Dalla tua bocca arriverà fino al cielo
ciò che stava sopito sulla mia anima.
 
Si fermò per un secondo a guardarla, mentre le sue corde suonavano una musica dolce, continuò lentamente a recitare la poesia, scandendo ogni singola parola.
 
E' in te l'illusione di un giorno.
Giungi come rugiada sulle corolle.
Scavi l'orizzonte con la tua assenza,
Eternamente in fuga come l'onda.
 
“oh cazzo, questa è una dichiarazione d’amore bella e buona!” A Darren sfuggì quell’affermazione. Mentre Naya, continuava a fissare Alex schifata, perchè non poteva credere che avesse fatto un’azione così sfacciata, nei confronti di una persona che non conosceva nemmeno. Pensò che doveva essere molto sicuro e pieno di sé, per agire così.
 
Ho detto che cantavi nel vento
come i pini e come gli alberi maestri delle navi.
Come quelli sei alta e taciturna.
E di colpo ti rattristi, come un viaggio.
 
Accogliente come una vecchia strada.
Ti popolano echi e voci nostalgiche.
Io mi sono svegliato e a volte migrano e fuggono
gli uccelli che dormivano nella tua anima.
 
Chiuse con un accordo dissonante della sua chitarra, mentre si specchiava nei suoi occhi azzurri.
Ci fù silenzio per qualche secondo, quando qualcuno iniziò un applauso dai banchi, l’applauso si fece più forte, con fischi ed urletti divertiti dei colleghi.
HeMo, ancora più imbarazzata, applaudì, ma continuava a chiedersi cosa avesse spinto, una persona che la conosceva appena, a scegliere quella poesia, e a dedicargliela davanti a tutti.
 
“complimenti Alex, bellissima performance, unita dalla musica meravigliosa…. Avrete riconosciuto tutti la poesia di Pablo Neruda, uno dei più grandi scrittori di poesie d’amore.”
 I ragazzi annuirono, ma la maggior parte di loro, non aveva nemmeno idea di chi fosse Neruda
 
“Alex ci ha dato un esempio, di cosa vuol dire essere ispirati, grazie alla collaborazione della signorina Morris” applaudì un’altra volta e congedò i due ragazzi.
Alex continuò a guardare HeMo sorridente e fiero, della buona riuscita della sua performance, pregando di ottenere il risultato sperato.
HeMo ,semplicemente, gli sorrise e tornò al suo posto, si sentiva ancora addosso tutti gli occhi delle persone.
Mentre tornava a posto, passando dietro Naya, le mise una mano sulla spalla e la strinse forte, la mora le prese la mano e gliela strinse, per poi trascinarla affianco a lei, obbligando praticamente Darren, a spostarsi nel posto, che prima era della bionda. Rimasero  tenute per mano per svariati minuti, Naya non si spiegava quell’atteggiamento, ma aveva sentito di farlo, forse perché, sentiva, che la bionda ancora tremava dalla tensione. HeMo si ritrovò a godere della stretta rassicurante dell’amica, non sapeva il perché, ma ne sentiva il bisogno.
 
 *****

“bè… ora come ci si sente ad essere sulla bocca di tutti, per l’avvenimento di questa mattina?”
Darren giocava con la sua cannuccia, puntandola sulla faccia di HeMo, mentre la bionda, pensierosa, cercava di finire la sua insalata, sembrava di sentire tutti gli sguardi ancora su di lei, era come se in sala mensa ci fosse un faro gigantesco, puntato su di lei e la mettesse in evidenza su tutti.
“mettila così Criss, faccio pratica, per quando sarò famosa e tutti si gireranno a guardarmi!” sorrise soddisfatta per la sua battuta pronta ed efficace, anche se odiava quella situazione.
“ah-ah uno a zero per Heather!” disse Naya, per aiutare l’amica
“vado a prendermi una macedonia, la vuoi anche tu Nay?” chiese la bionda
“si grazie” rispose
“e io? A me non lo chiedi?” chiese il ragazzo offeso
“non c’è bisogno, è scontato che la vuoi, la prendi sempre!” rispose acida la ballerina
“Wau, dolcezza ci conosciamo già così bene…. Potremo passare alla fase successiva, fatta di coccole ed effusioni amorose” ammiccò il ricciolino
“mi dispiace, ma a quanto pare dovrai lottare, c’è la fila all’ingresso!” le rispose, passando l’indice sul naso di Darren e facendole l’occhiolino, mentre si allontanava con aria da Vamp.
Naya rise dell’atteggiamento dell’amica, mentre Darren seguì, con lo sguardo, la camminata della sua amica a bocca aperta.
“asciugati un po’ di bava che ti cola dalla bocca!” disse subito Naya, rivolta all’amico
“ooook, quello sguardo uccide però….” Affermò, rigirandosi verso Naya come per giustificarsi.
Naya rise per la stupidità dell’amico e dentro di sé pensò: “lo so benissimo…. Eccome se lo so…
Si girò a cercare l’amica e si accorse che, il predatore romantico della mattinata di lezione, l’aveva bloccata, a quella visione,  sentì un forte calore che le salì fino alla testa, vedeva che chiacchieravano e sorridevano, Alex era veramente carino ed affascinante, ma a lei non piaceva, non era solo gelosia la sua, quella sicurezza, così evidente del ragazzo, non le piaceva. HeMo sorrideva un po’ imbarazzata, evidentemente le stava facendo dei complimenti. Si accorse che, Darren, stava biascicando un qualcosa sulla serata che gli avrebbe aspettati quel giorno, quando sentì:
“hey! Naya? Stò parlando con te, mi hai sentito?” si girò appena per guardarlo, per poi ricercare la figura dell’amica, Darren se ne accorse e notò che stava fissando HeMo che parlava con Alex.
“ci stà proprio provando spudoratamente eh?” disse sorridendo
“già…. spudorato mi sembra una buona definizione per quello!” sentenziò, senza staccare lo sguardo dai due
“dai è un bel ragazzo, e sembra a posto, come fai a dire così se non lo conosci?” Darren si accorse della gelosia dell’amica e decise di provocarla, soprattutto perché, ancora Naya, non aveva parlato con lui della sua confusione, per quanto riguardava l’amica bionda.
Naya lo guardò dritto negli occhi e disse:
“esattamente come lui si permette di fare una dichiarazione così, ad una persona che conosce appena! Solo uno pieno di sé potrebbe farlo!” 
“ma comunque sono affari suoi, che t’importa se ci casca?” continuò la provocazione
“m’importa, perchè è una mia amica Darren e non voglio che soffra” avvicinò con rabbia il suo viso, a quello del ragazzo
“appunto è una tua amica, non è la tua ragazza!” si avvicinò anche lui, ed affrontò Naya, gelandola con quella frase.
“mi sono persa un quasi incontro di Wrestling?” Hemo era in piedi, davanti a loro, che cercava di smorzare l’evidente tensione, tra i due amici.
Naya abbassò lo sguardo e si rimise seduta sulla sedia, Darren guardò HeMo, come se volesse dirle che, ultimamente, stava diventando la causa dei suoi litigi, con la sua migliore amica, ma si riaccomodò anche lui, buttando un ultimo sguardo a Naya.
“per cosa stavate discutendo?” chiese la bionda, dopo essersi accomodata  per cercare di fare un minimo di conversazione
“niente, lascia stare….” Rispose Naya, fissando l’amico e sperando che non aggiungesse niente di compromettente a quella risposta
“mmmm sapete? Adoro quando mi tenete fuori, così spudoratamente, dai vostri discorsi!” disse con sarcasmo la bionda
“non è davvero niente di importante, HeMo” disse Darren
“ok, lascio perdere…. Ho appena invitato Alex a venire con noi alla rappresentazione stasera.”
Disse con fare estremamente naturale.
“cosa? E perchè?” la mora, improvvisamente, dimenticò tutti gli insulti, che stava ripetendo nella sua mente, nei confronti del suo migliore amico
“è stato così carino stamattina, mi sembrava il minimo quando mi ha chiesto che cosa facessi stasera” disse sorridendo.
“se reputi carino metterti in imbarazzo, davanti ad una ventina di persone, più un professore, per riscuotere successo su di te e su gli altri, allora si!” disse la mora
“no…. reputo carino, il fatto che abbia preso coraggio e trovato un modo originale, per farmi sapere che ha un interesse per me, e poi ci fa bene fare altre conoscenze, siamo sempre noi tre da soli”rispose con tutta calma la bionda.
“bè complimenti! Ci vediamo a casa!” Naya si alzò, lasciando di stucco Heather, e se ne andò
La bionda, incredula, guardò Darren, sperando che le desse una spiegazione a quel comportamento estremo di Naya, che onestamente ,pensava di non conoscere più, quando il ragazzo si alzò e disse:
“certo che potevi chiedere almeno il nostro parere, prima di invitare qualcuno ad uscire con noi!” e se ne andò…. Lasciando la ragazza ancora più scioccata.
 
*****
 
“che reazione di merda…. Mi devo controllare…. Cazzo non posso essere così stronza! Ha ragione Darren, non ho il diritto di reagire così!” pensò, mentre era nella sua stanza, che si preparava a studiare storia del teatro, per il giorno dopo.
HeMo era appena rientrata a casa, sentì bussare alla sua porta, fece un bel respiro e disse
“Avanti!” sapendo già chi fosse
Aprì la porta, col libro di Storia del teatro in mano, era bellissima e con un sorriso incredibile stampato in viso, nonostante i momenti di tensione della mattinata appena trascorsa tra loro due.
 
“Sei pronta a Primitivi nudi con maschere buffe? Ci aspettano con ansia!” disse, sventolando il libro.
 
Studiavano sempre insieme quella materia, perchè Heather aveva difficoltà, con la storia in generale, la odiava e Naya le dava una mano a rimanere concentrata ed a memorizzare termini e date.
Naya sorrise imbarazzata, si sentiva di merda, per averla trattata così a pranzo, ma non voleva chiedere scusa, perchè avrebbe dovuto trovare una giustificazione al suo comportamento, ed in realtà, a parte la gelosia, non ce n’erano altri.
Si mise con le gambe incrociate sul letto, mentre Naya stava sulla sua scrivania, HeMo abbracciò uno dei tanti cuscini sul letto della mora e disse:
“che succede Nay?”
-oh no cazzo non può affrontare così direttamente l’argomento- pensò dentro di sé, e si ritrovò ad odiare l’estrema franchezza dell’amica.
“scusa, ho reagito male alla notizia che Alex si unisse a noi stasera… sono una stronza, perdonami” disse, senza guardarla negli occhi
“non credo che il problema sia Alex, o, per lo meno, non quello principale… “ rimase in silenzio, ad osservare l’amica che non riusciva nemmeno a guardarla in faccia… che cosa aveva potuto mai fare per ridurre Naya così? Decise di chiederglielo
“ho fatto qualcosa che non và? Ti ho fatto del male involontariamente? Ti prego Naya dimmelo, perchè non ci stò capendo più niente” assunse un tono disperato, perchè non riconosceva davvero più l’amica.
“tu non hai fatto niente  credimi…. È che non è un bel periodo per me, sono molto nervosa” cercò di abbozzare, ma stava per piangere, perchè non voleva che HeMo stesse male a causa sua.
La bionda si impietosì, vedendo gli occhi lucidi della mora, sentiva il bisogno di abbracciarla e di fare qualcosa per far star bene Naya.
“vieni qui….” Le disse, facendole cenno di avvicinarsi al letto, vicino a lei
Naya si avvicinò e si strinse tra le braccia di HeMo che l’aspettava, rimasero strette così, per un po’ di tempo, mentre la mora non resistette e si mise a piangere. La ballerina non capiva cosa provocasse il dolore di Naya e cosa la facesse piangere così, voleva solo farla stare meglio, perchè vederla così, in quello stato, la stava uccidendo.
“cos’è che ti fa così male? Dovresti parlarne Nay… magari ti aiuterebbe” le sussurrò, mentre la dondolava sopra di sé
“non lo sò…” mentì
“stai allontanando tutti, me…. Darren, come se ti stessi autopunendo, sappi che è un tentativo fallito dall’inizio perchè io non ti lascio, e tantomeno Darren”
Naya pianse ancora di più, sentendo quelle parole. Fece un bel respiro e mettendole una mano sul petto, dove poteva sentire chiaramente il cuore della bionda, si sporse…. e guardandola negli occhi disse:
“sul serio non mi lascerai mai?” con gli occhi umidi
Ad HeMo si fermò il respiro, vedendo lo strazio di quegli occhi bellissimi, che erano diventati tristi da qualche giorno, le fece un sorriso rassicurante e le disse:
“non devi avere dubbi, non vado da nessuna parte, sei parte della mia vita…. Sei la mia famiglia qui”
Naya provò il desiderio di baciare quelle labbra, che ancora una volta aveva così vicine, si ritrovò a desiderare di tornare indietro a quella sera, dove le aveva solo sfiorate, non le importava se HeMo era ubriaca quella volta, le avrebbe prese, avrebbe baciato quelle labbra, perché, in quel momento, era l’unica cosa che desiderasse fare, per stare bene.
Poggiò di nuovo il viso, bagnato di lacrime, sul petto di HeMo.
“come posso aiutarti?” le chiese la bionda
“non lo so…. Ma ora mi basta che rimaniamo così” rispose. Voleva chiudere tutto fuori da quell’abbraccio, voleva che il tempo si fermasse e potesse vivere tutta la vita così, stretta a quelle braccia lunghe e forti, avrebbe vissuto del respiro di HeMo, si sarebbe nutrita dei battiti del suo cuore, ed avrebbe respirato il suo profumo per sempre.
 
********************
 
 
 
Si ritrovarono tutti e quattro all’auditorium dell’accademia, la prima, delle cinque rappresentazioni dell’anno, degli alunni dell’ultimo anno era riservata ai soli studenti,la tradizione voleva così.
I ragazzi, portavano in scena un classico del teatro “sogno di una notte di mezza estate” l’ultima tappa, di quell’avventura, sarebbe stata a fine anno accademico, con l’uscita pubblica, in uno dei teatri di Broadway per un musical.
Heather era seduta tra Naya ed Alex, Darren era affianco a Naya, la bionda era particolarmente gasata di tutta quella situazione, vedeva che la sua amica stava meglio, dopo il momento del pomeriggio ed insieme avevano chiamato Darren, il quale era bastato poco per convincerlo a lasciare da parte l’arrabbiatura, per godersi quella serata. Stava andando tutto a meraviglia era soddisfatta del suo operato e poi aveva affianco quel ragazzo ,che, la mattina, aveva avuto il coraggio di dichiararsi davanti a tutte quelle persone, sebbene avesse avuto tanti ragazzi nella sua vita, nessuno aveva mai fatto una cosa del genere per lei. Era così felice di piacere ad un ragazzo, talmente tanto, da fare delle pazzie per lei, Alex l’affascinava e voleva decisamente conoscerlo meglio. Non ne aveva ancora parlato con Naya, perché era troppo giù quel giorno ed il pomeriggio passato assieme, l’aveva dedicato solo a farla stare bene, concentrandosi su di lei, ma le voleva parlare al più presto, voleva sapere cosa pensasse Naya di Alex, ci teneva al suo giudizio, era la sua migliore amica d’altronde. Dentro di sé, Heather era sicura che, se era felice, anche Naya sarebbe stata felice per lei.
 
I ragazzi dell’ultimo anno erano bravissimi, Naya si ritrovò ad osservare Darren con gli occhi sognanti, che guardava i suoi colleghi, sorrise, pensando che, sicuramente sognava ad occhi aperti, di vivere quel momento. Le carezzò la testa e le fece un sorriso, mentre il ragazzo si girò verso di lei e, senza il bisogno di dire niente, ma capendosi perfettamente, ricambiò il sorriso, con uno ancora più grande e splendente.
Si accorse che Alex aveva messo un braccio attorno alla spalla di HeMo, e si avvicinava in continuazione per dirle all’orecchio chissà che cosa…. HeMo si accorse che Naya la stava fissando, ed incrociando il suo sguardo, prima che la mora potesse rigirarsi, le sorrise e le prese la mano dicendole:
“stai un po’ meglio con questa meraviglia NayNay?”
La mora annuì, ricambiando il sorriso e stringendole ancora di più la mano.
 
La commedia fù un successo e tutti gli alunni dell’accademia, si alzarono in piedi ad applaudire i loro colleghi.
 
“Alex conosce il protagonista della commedia e stasera danno una festa privata, ci sono anche alcune star di Broadway che potrebbero farci un salto…. Ci andiamo?” chiese entusiasta la bionda, con Alex affianco ai suoi due amici
Darren s’illuminò e, non fece in tempo a rispondere, che sentì Naya dire
“io non posso, domani ho tre ore di lezione di canto e sarà una giornata dura…. Devo cercare di dormire almeno un po’ ed è già tardissimo”
“oooohhhh andiamo Naya, vuoi perderti la possibilità di conoscere qualche personaggio famoso di Broadway? E poi, lì in mezzo, ci potrebbe essere il futuro De Niro o la futura Roberts” disse Alex, approfittando della situazione per mettere le mani intorno alla vita di Heather, con una libertà che, a Naya, infastidì moltissimo. Gli avrebbe voluto dire di lasciare immediatamente la sua amica, e tenere le mani in tasca, ma non era il caso e si limitò a dire:
“no grazie davvero Alex, sono sicura che poi, se capiterà, i  miei amici avranno modo di presentarmeli” indicando Darren ed HeMo.
La bionda si staccò da Alex e si avvicinò a Naya, tenendole tutte e due le mani e dicendo:
“dai Nayaaaa, non possiamo lasciarci sfuggire questa occasione, avremo tempo di dormire prima o poi” con un sorriso che spiazzò la mora.
Naya sapeva che, dicendo di sì, avrebbe passato la serata ad odiare Alex, ad osservarlo mentre flirtava con la sua amica e ,di conseguenza, si sarebbe comportata da stronza, quindi aveva preferito rifiutare, per evitare tutte queste situazioni.
“Davvero tesoro, non ce la faccio, non ho le tue energie io, lo sai” le sorrise, per farle capire che andava tutto bene.
Darren, in tutto questo, seguiva le conversazioni delle due amiche ed, in cuor suo, sperava che Naya decidesse di andare, lui voleva andarci assolutamente, sarebbe andato anche in ginocchio a quella festa.
“mmmm ok” la bionda l’abbracciò, per poi sussurrarle “per te và bene se vado? Sei sicura?”
Naya le avrebbe voluto sussurrare “ti prego stai con me, non andare con quel tipo che ci proverà tutta la sera, fino a convincerti con le sue avance”…. Ma si limitò a dire:
”ma certo tesoro, scherzi? Stò decisamente meglio grazie a te!” si sforzò di sorridere, era vero che stava meglio dopo il momento che HeMo le aveva dedicato quel pomeriggio.
“Darren tu che fai? Vieni?”le chiese HeMo, praticamente sicura che il ragazzo non rifiutasse.
Il ragazzo guardò Naya, e capì che non stava bene e stava fingendo spudoratamente, si era rotto di cercare di capire come stesse, studiando i suoi atteggiamenti, si mise in testa che, la sera, doveva assolutamente capire, che cosa le passasse per la testa, quindi guardando, con fare arrabbiato, Naya disse:
“no, anche io vado a casa, grazie dell’invito” rivolse un veloce sguardo ad Alex, che disse
“come volete…. Siete liberi di scegliere”Naya si accorse che nascondeva un sorriso di soddisfazione, non proprio tanto velato, per aver avuto la possibilità di poter stare da solo con Heather quella sera. Era sicura che, Darren ,avrebbe accettato, ora la situazione era ancora più preoccupante, perché, HeMo ,sarebbe stata da sola con lui, per tutta la serata. Non fece in tempo a dire qualcosa a Darren per convincerlo ad andare con loro, che Alex prese la mano di HeMo e disse.
“Heather dobbiamo andare, perché è tardi, altrimenti non ci fanno più entrare” trascinandola lontano.
La ragazza si fece trascinare, un po’ dispiaciuta, mentre guardava Naya, salutandola.
“Heather aspetta!” urlò improvvisamente la mora. HeMo subito lasciò la mano di Alex, per correre verso di lei, si incontrarono a metà strada, Naya le disse:
“promettimi che non ti ubriacherai stasera” tenendole le mani e guardandola negli occhi. Aveva paura che si sbronzasse e facesse cose, per il quale poi si sarebbe pentita il giorno dopo, sempre se si fosse ricordata, Alex sembrava un ragazzo a posto, ma non lo conosceva così bene per fidarsi.
Hemo le fece uno dei suoi sorrisi bellissimi e le disse:
“ok…. Promesso!”
Si abbracciarono, e Naya la strinse fortissimo sussurrandole:
“ti voglio bene”
“anche io sorellina”
 
 ***************

“perché non sei andato? Ci volevi andare più di ogni altra cosa al mondo!” le chiese, mentre erano in macchina per tornare a casa
Darren sorrise, mentre era alla guida, e ,dando un veloce sguardo all’amica, disse:
“perché ,quello a cui assisterò tra poco, sarà molto più interessante… e poi ci saranno altre occasioni, ne sono sicuro!”
Naya fece una faccia strana a quella frase e chiese:
“cioè? Cosa vorresti dire?” incrociando le braccia
“che ora andiamo a casa tua e, davanti ad una bella tazza di cioccolata calda, che mi preparai accuratamente, mi dirai che cosa ti stà passando per la testa e da quando ti sei presa una cotta per Heather”
 
 
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ecco l’altro capitolo, spero vi piaccia, grazie ancora a chi scrive tante cose belle e soprattutto a chi ha avuto il coraggio di recensire per la prima volta :)
 
Fatemi sapere che ne pensate
A presto
 
Baci
 
E.

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Capitolo 5
*** Love Song ***


“Non mi sono presa una cotta per HeMo!!” erano seduti sul letto di Naya, e Darren sorseggiava, soddisfatto, la cioccolata che Naya gli aveva preparato. Dopo la fatidica frase, in macchina,  erano stati in silenzio per tutto il tempo, e la risposta di Naya, era arrivata in quel momento, come se ci fosse stato un ritardo spazio temporale.
“cos’è allora? “ chiese Darren, cercando di essere il più sereno possibile, e senza giocare con i sentimenti dell’amica, vedeva che Naya era molto tesa e non voleva scherzare su quell’argomento.
Naya fece silenzio ed abbassò lo sguardo, era la prima volta che ne parlava con qualcuno, era come se, Darren, la stesse costringendo a guardarsi dentro.
“non lo so…. Ti giuro non lo so….” Stringeva nervosamente la sua tazza.
“ok, sei spaventata…. Lo capisco…. Ma non parlarne non ti aiuta, Naya!!!” Aveva poggiato la sua tazza, per dedicarsi completamente a lei, girandosi per guardarla meglio negli occhi. Naya continuava con i suoi silenzi, Darren, senza voler forzare la cosa, iniziò ad accarezzarle i capelli, per provare a farla rilassare.
“cerca di farmi capire le sensazioni che provi… “ le chiese
Naya lo fissò a lungo, mentre lui le sorrideva lievemente.
“mi stai psicoanalizzando?”
“no, stò cercando di farti parlare e, soprattutto, di farti capire che è tutto ok… sono io tesoro!” alzò leggermente il tono della voce.
“ok….” Ricambiando il sorriso per poi dire
“quando non c’è mi manca….. mi manca da morire, anche se non la vedo per un paio d’ore, ci penso continuamente e, se chiudo gli occhi, ho l’immagine dei suoi occhi azzurri e del suo sorriso, ogni minimo contatto è amplificato e mi procura un brivido su tutto il corpo…. Devo continuare?” chiese
“oh no…. Sei stata abbastanza chiara…. Allora tesoro… se questo non è amore, cos’è?” chiese, mettendosi una mano sulla guancia, aspettando la risposta
“non lo so Darren, non sono mai stata innamorata di una donna!” nel dire quella frase si gelò, stava dicendo quelle parole a voce alta a qualcuno, per la prima volta!
“oooook! Non avrei mai pensato di sentire dalla tua bocca, una frase del genere… “ Darren riprese fiato ed, in quell’istante, si accorse che Naya ci rimase male, per la sua affermazione.
“nemmeno io….” Rispose, guardando il vuoto.
“no no, aspetta…volevo dire…. che mi stupisci sempre…. Ma non c’è niente di male tesoro…. io ti vorrò sempre bene, anche se amassi un alieno, per me non ha importanza… sei la mia Naya!” sentiva di doverla tranquillizzare prima di tutto, la prese tra le sue braccia, stringendola forte.
Naya si abbandonò completamente all’abbraccio con l’amico, ne aveva bisogno, voleva sentire che, qualunque cosa fosse successa, almeno Darren ci sarebbe stato.
“per capire un po’….” Continuò il discorso, voleva scavare, per far chiarire un po’ le cose, anche dentro Naya.
Naya lo guardò storto…. Non sapeva se voleva continuare quel discorso, perché tutto quel parlare delle sue emozioni, la stava devastando.
Darren, con fare molto deciso, rispose alla faccia contrariata dell’amica, dicendo:
“vogliamo capire cosa gira nella tua testa e soprattutto cosa stà combinando il tuo cuore?”
“mmmpf… spara!” disse arresa
“dicevo…. Per capire un po’…. Sono le stesse sensazioni che hai provato per altri uomini, con il quale hai avuto una relazione?”
Naya ci pensò un po’ su e poi disse:
“mmmm non so se vuoi proprio sapere questa risposta….” Preoccupata per la reazione dell’amico
“avanti dillo, sono pronto a tutto in questa conversazione, le mie orecchie hanno sentito già parecchie cose sconvolgenti!” disse il ragazzo, facendo ridere l’amica
“bene… la risposta è…. No! È questo che mi sconvolge di più… non ho mai provato queste sensazioni così forti per nessuno e la cosa mi spaventa da morire….”
“Wau! Potrei anche sentirmi offeso…. E io che pensavo di aver rapito il tuo cuore, quando ci siamo messi assieme!” sorrise un po’ malinconicamente
“ti avevo avvisato…. L’hai voluto sapere tu! Ma tu sei tu… sei il mio migliore amico, nessuno ti potrà mai sostituire” le diede un bacio, per rimediare, sapendo che, la cosa fece sciogliere Darren e ristabilire il suo orgoglio. Fece un attimo di silenzio e si sporse dal suo petto, per guardarlo negli occhi e poi dire:
“c’è un’altra cosa che non ti ho detto…. “
“cosa?” chiese Darren un po’ spaventato, c’erano state già troppe rivelazioni per quella sera
“il giorno della festa, quando ti ho chiesto improvvisamente di accompagnarmi a casa…. Ricordi?”
“come dimenticare quella serata!” sorrise, pensando che aveva quasi rischiato di finire a letto con HeMo
“ecco… stavo così male perché…ecco… ci siamo quasi baciate…” disse velocemente l’ultima frase, per la paura che, poi, non riuscisse più a pronunciarla.
Darren sgranò gli occhi e disse:
“che cosa????”
“si bè… fortunatamente lo ricordo solo io, visto che HeMo era ubriaca… ma mentre stavamo ballando si è avvicinata a me e ha tentato di baciarmi, io ero un po’ brilla, certo non ai suoi livelli, ma ci siamo solo sfiorate le labbra e poi  l’ho respinta e mi sono beccata un insulto da parte sua!” sorrise, ricordando la reazione di HeMo.
“Ecco perché eri così sconvolta…” disse lui
“già…. e da quel giorno sono rimasta sconvolta, non faccio altro che pensare a quel momento, la mia fortuna è stata che non si ricorda niente, e quindi non ne abbiamo mai parlato.”
“Naya…”  Darren si irrigidì, come se gli fosse venuto in mente qualcosa
“si?”
“e se adesso succede che Alex se la prende? Cioè, mi sembra abbastanza coinvolta  anche lei” sapeva che era una domanda che avrebbe fatto male all’amica, ma ormai erano in ballo e dovevano affrontare tutto.
“se succede non lo sò che farò… semplicemente, se lei è felice, và bene così, io lo sono per lei…. Me ne starò a fare l’amica che ascolta le confidenze della sua migliore amica, con frasi convenzionali tipo: Oh mio Dio HeMo è fantastico!”  mimò l’ultima frase, gesticolando nervosamente.
“secondo me ci devi parlare…. Devi trovare il coraggio e glielo devi dire, perché altrimenti rischi di perderla…. Anche come amica…. Potrai reggere il gioco per un po’, ma poi non ce la farai e l’allontanerai piano piano…” Naya era sconvolta da quanto Darren la conoscesse bene, era vero…. Ogni sua singola parola di quella frase, era tremendamente vera, ma non ce l’avrebbe mai fatta a parlare ad HeMo di una cosa così, per quello che provava, era sicura che sarebbe potuta stare anche un’eternità a fingere, se questo avesse voluto dire avere lei vicina.
“non lo farò mai…. E lo sai!”

***********

Darren era andato via da più di un’ora ed Heather non era ancora rientrata…. Non riusciva a dormire, continuava a pensare alle mani di Alex sul corpo della sua amica…. E se erano finiti a letto assieme? No…. Impossibile, HeMo non era una da scopata al primo appuntamento…. Perlomeno non con uno quasi sconosciuto anche se, doveva ammetterlo, sapeva come far girare la testa alle ragazze. Aveva un libro in mano, ma si ritrovava a leggere, per la terza volta, la stessa frase…. Era distratta, il pensiero di lei la stava distruggendo, e parlarne con Darren, quella sera, aveva solo contribuito ad amplificare la cosa. Ripensò al pomeriggio, quando era avvolta nell’abbraccio confortante di Heather e le scappò un sorriso. Sentì la porta chiudersi…. Era ritornata, aveva voglia di precipitarsi fuori dalla sua stanza, per correre da lei e rubarle almeno soltanto un altro abbraccio, ma non era sicura che volesse sapere com’era andata la serata.  Sentì che entrò in bagno e  si fece una doccia…. Si ritrovò ad immaginare quel corpo stupendo nudo sotto l’acqua.

Hemo uscì dalla doccia felice, aveva bisogno di una doccia rilassante, prima di mettersi a letto, era stata una giornata intensa e piena di emozioni, aveva voglia di parlarne con qualcuno, perché il suo cuore stava letteralmente scoppiando, mentre passò davanti alla stanza di Naya ,vide che c’era ancora la luce accesa, si infilò il pigiama e decise di provare a vedere se era veramente sveglia o si era soltanto addormentata, lasciando la luce accesa, in quel caso l’avrebbe spenta. Bussò leggermente ed aprì. Trovò Naya con un libro in mano che disse:
“Avanti!” Naya pensò che, il suo cuore, si fosse fermato per un secondo, quando girandosi, vide il sorriso stupendo di Heather
“ma non eri stanca e volevi andare a letto presto?” ironizzò la bionda
“già… ma conosci la mia insonnia… non riuscivo a dormire, e ho pensato che leggere mi potesse aiutare” rispose, cercando di sembrare il più naturale possibile.
“cosa leggi?” chiese, mentre si avvicinò al letto, facendosi spazio per sdraiarsi e stampandole un bacio sulla guancia.
Naya sentì immediatamente il profumo, inconfondibile, del bagnoschiuma di HeMo, la cosa la sconvolse e provocò un brivido sulla schiena, senza contare il bacio ed il fatto che, ora, era sdraiata affianco a lei, con solo una canottiera e dei mini pantaloncini, sul suo lettone.
“leggo come fare fuori una coinquilina rompipalle!” disse la prima cosa che le venne in mente, cercando di risultare a suo agio e spiritosa. Heather si mise a ridere e si buttò sopra di lei,facendole il solletico e costringendo Naya a buttare il libro per terra, per potersi proteggere dai suoi attacchi.
Finita la lotta le due, sfinite, si misero supine a guardare il soffitto….. Heather sospirò…..  e poi disse:
“ci siamo baciati….”
A Naya sparì il sorriso che aveva stampato sul volto….. voleva piangere…. Chiuse gli occhi, li strinse fortissimo, e dopo un bel sospiro disse:
“Wau!” senza guardarla.
“Oddio…. questa giornata è stata assurda…. “ si mise una mano in fronte imbarazzata, ma Naya intuì che era felice.
“mi ha aperto la portiera della macchina, mi ha preso per mano, per farmi uscire e, guardandomi negli occhi, mi ha baciata…. Stavo per sciogliermi, quando mi ha detto che è stata una delle giornate più belle della sua vita, perché ha passato tanto tempo con me”
Naya non voleva sentire com’era andata….. non gliel’aveva chiesto…. Perché era andata li a raccontarle tutto? Le bastava quel ci siamo baciati detto così…. a tradimento….
HeMo girò la faccia verso di lei, aspettando una risposta dall’amica, Naya si girò di scatto, abbozzando ad un sorriso e disse:
“e’ bellissimo e romantico HeMo, sono felice per te!” rischiando l’infarto, per quegli occhi pieni di vita e felici.
Heather si mise di fianco, poggiando la sua testa su di un gomito, per poter vedere meglio la mora.
“cosa ne pensi di Alex?” chiese
Naya sperava non arrivasse mai quella domanda, ed iniziò a maledirsi dentro di sé, perché aveva lasciato quella maledetta luce accesa!
“bè…. è un tipo intraprendente di sicuro e, da quello che mi dici, non è uno che tentenna, ma è abbastanza sicuro di quello che vuole!” disse delle cose a caso, cercando di far capire all’amica che, comunque, si era interessata a lui…. Ma di sicuro, la prima parola che le veniva in mente, pensando a lui ,non era intraprendente.
“già, sa stupire…. Mi ha stupito oggi, con miliardi di cose…. Adoro le persone che mi stupiscono” disse, rimettendosi con la faccia verso il soffitto.
Naya pensò dentro di sé: “Ah si? Bene…. allora cara Heather…. ti potrei stupire, dicendoti che ti amo e non faccio che pensare a te…. Anzi, che in questo preciso momento, ti desidero….”  Si mise a sorridere a quel pensiero, ed a quell’affermazione, che non avrebbe mai avuto il coraggio di dire.
“che ridi?” chiese la bionda, accorgendosi del ghigno della ragazza
“niente, pensavo che stamattina, ti ha veramente fatto una dichiarazione davanti a tutti!!! Roba da matti!!!” si mise una mano in fronte
HeMo rise e disse:
“già…. Una cosa molto discreta! Tu probabilmente l’avresti ucciso!” disse
“oh cielo, io odio queste cose, odio essere messa al centro dell’attenzione così…. Già, altro che bacio… gli avrei spaccato la chitarra in testa!” risero tutte e due.
Naya si fece seria, prese coraggio e le chiese:
“cosa intendi fare ora?”
HeMo si rigirò e, questa volta, era seria e preoccupata
“non lo so…. So solo che oggi sono stata bene, ma comunque ci voglio andare piano, lo conosco appena”
Naya annuì, era la prima cosa bella e piacevole, che avesse sentito dall’entrata di HeMo nella sua stanza.
“tu mi starai vicina Naynay?” le chiese
“certo, io ci sarò sempre, non devi dubitare mai!” le rispose subito e con fare sicuro. La bionda le sorrise
“l’importante che ora non mi molli tu…. Ora che hai trovato il tuo Pablo Neruda del Jazz!” le disse, sorridendo, ma con la tristezza al solo pensiero.
“io non sono il genere di persona che, quando si mette insieme ad un ragazzo, molla tutti e non c’è altro nella sua vita…. E poi non ce la potrei fare con te…. Non posso stare senza di te, mi manchi sempre quando siamo lontane sai?” disse dolcemente quella frase ,guardandola negli occhi.
Naya sentì di avvincarsi, la guardò dritta negli occhi ,sorridendole e dicendole:
“anche tu mi manchi sempre…”  le diede un lungo bacio in fronte, per poi dirle “sono le 3 del mattino, che ne dici se proviamo a dormire?”
“ok…. Posso stare qui?”
“ok come vuoi… notte” le disse la mora
“notte Naya!”
La mora spense la luce e si girò dall’altra parte, sapeva che non avrebbe dormito tutta la notte con HeMo affianco, non era la prima volta che dormivano assieme, era successo tante volte che ,nelle loro interminabili chiacchierate notturne, si ritrovassero a dormire insieme …. Ma questa volta era diverso, era la prima volta che, Naya, aveva affianco la persona che sentiva di amare e che desiderava più di ogni altra cosa al mondo.
Improvvisamente sentì delle braccia avvolgerle i fianchi, Heather si era avvicinata a lei e la stava abbracciando. Naya si irrigidì improvvisamente e pensò:  ”no ti prego HeMo era già impegnativo prima, adesso è diventato proprio impossibile”
HeMo si accorse della tensione di Naya, e pensò di averla spaventata, così disse:
“scusa, ti ho spaventato…” mise la faccia tra i suoi capelli
“non fa niente” rispose sussurrando, la mora
“possiamo stare così Nay?” le chiese, sussurrandole all’orecchio.
“và bene…” rispose, stringendole la mano che l’avvolgeva.
Naya aspettò pazientemente che HeMo si addormentasse, per poi staccarsi lentamente dalla sua presa e fuggire in cucina…. Si mise sul divano e pianse a dirotto, cercando di non farsi sentire dall’amica.

******
La mattina dopo, Naya era dovuta uscire presto e aveva lasciato la bionda a dormire beatamente nel suo letto,  HeMo non avrebbe avuto lezione quel giorno, mentre invece a lei spettavano 3 ore di canto, si stavano preparando per un concerto di beneficienza, ci sarebbe stata una rassegna di concerti, nel periodo di Natale, tenuta dagli alunni della Juilliard, solitamente, agli studenti dell’accademia, era proibito esibirsi in tutti i contesti artistici che non facessero parte dell’organizzazione della scuola, pena sarebbe stata l’allontanamento immediato dalla scuola, ma, in quel caso, si trattava di un evento organizzato dalla struttura dell’accademia. L’insegnante di canto di Naya e Darren aveva proposto, ai due, un’intera mezz’ora di esibizione in duetto, aveva lasciato loro piena libertà nella scelta dei pezzi. Stravedeva per loro due, ed era sicura che il loro talento, prima o poi, sarebbe venuto fuori nel panorama artistico Americano.

 
“heyyyyy la mia cheerleader preferita!” Darren e Naya stavano rientrando a casa, dopo una mattinata intensa di lezione di canto, quando a Naya arrivò la telefonata di Dianna
“Hey la mia studente secchiona preferita!” rispose la bionda, dall’altra parte del telefono. Le due ragazze si erano sentite costantemente al telefono o via skype,in quei mesi , anche se erano lontane il loro rapporto era rimasto intatto.
“che si dice nella terra degli angeli e del sole?” chiese Naya, felice di sentire l’amica
“si dice che ne abbiamo abbastanza e ,quindi, veniamo a prenderci un po’ di nebbia da te!”
Naya capì subito ed ebbe un sussulto
“che cosa? Verrai qui a NY?” chiese
“già tesoro…. Ci trasferiamo tutti li per la premiere di Glee ed, ovviamente, ci vediamo! Non te la scampi moretta!” disse felice Dianna
“oh ma chi ti dice che me la voglia scampare? Non vedo l’ora di abbracciarti!” disse con entusiasmo la mora, aveva proprio bisogno di vedere Dianna e staccare un po’ da tutta quella tensione.
“bene perché stiamo partendo! Domani Lea darà una festa nella sua casa a Manhattan, ed ovviamente tu HeMo e Darren siete invitati, anche Lea non vede l’ora di abbracciarvi!” si sentì una voce da lontano che diceva “oh siiii soprattutto la mia ballerina pazza!”
Naya rise di gusto e disse:
“sarà un piacere!”
“bene, allora ci aggiorniamo domani mattina, dopo il delirio della premiere! Mi manchiiiiiiiiiii!!” le urlò al telefono
“anche tuuuu!” rispose Naya!
Guardò Darren, che guidava divertito dalla performance telefonica dell’amica, e disse:
“domani siamo ad una festa a casa di Lea con tutto il cast di Glee”
“Wau! Non vedo l’ora!” disse

 
Si diressero direttamente nella stanza di Naya, senza pensare al pranzo, avevano voglia di provare e volevano fare assolutamente bene, per quella mezz’ora che l’insegnante aveva dato loro a disposizione.
HeMo non era in casa, Naya era felice di non aver incrociato Alex in accademia e, tantomeno, lui insieme ad HeMo, sapeva che prima o poi sarebbe successo, ma per quel momento, decise di godere dell’incontro rimandato.
Decisero di provare “Love Song” una canzone dei The Cure. Darren aveva una passione sfrenata per i gruppi degli anni ottanta, aveva convinto Naya a cantarla, perché l’aveva riarrangiata in versione Soul, sapendo quanto, l’amica, adorasse quel genere. Quando l’aveva sentita, se ne era innamorata completamente, il testo sembrava rispecchiasse la sua anima.
Darren iniziò ad arpeggiare con la sua chitarra acustica, Naya chiuse gli occhi ed immaginò di cantarla con HeMo davanti. Quando Darren suonava, entrava come in estasi, era un grande musicista ed amava la musica più della sua vita. Naya cominciò a cantare con la sua voce calda, si accorse che a Darren scappò un sorriso compiaciuto sentendola, mentre aveva gli occhi chiusi.
Arrivò a cantare il ritornello:

However far away I will always love you
However long I stay I will always love you
Whatever words I say I will always love you
I will always love you


Quando, improvvisamente, come un angelo, comparve sulla porta Heather, che si appoggiò con la spalla, per godersi quella meraviglia.  Naya non si scompose, pensò che, la sua immaginazione era talmente grande, che poteva davvero vedere con nitidezza la figura di HeMo davanti a lei, Darren dava le spalle alla porta e non si accorse di niente, preso com’era dal suonare. Continuò, guardando fisso negli occhi la figura bionda davanti a lei:

Whenever I’m alone with you
You make me feel like I am free again
Whenever I’m alone with you
You make me feel like I am clean again



HeMo guardava Naya che la fissava, sembrava che, ogni singola parola, la stesse dicendo a lei, sentiva una sensazione strana, sentiva dei brividi percorrerle tutto il corpo…. Naya aveva gli occhi lucidi, non poteva essere presa così tanto per una canzone, notò che non si scompose al suo arrivo, come se la stesse aspettando…. Entrando a casa, i due non si erano accorti del suo arrivo, ed avendo sentito la voce bellissima di Naya, decise di avvicinarsi alla sua stanza…. Ma non credeva di trovare quella situazione così intima, che la portò in una dimensione strana, mai provata…. Il suo cuore batteva forte, si stava emozionando a guardare gli occhi di Naya.

However far away I will always love you
However long I stay I will always love you
Whatever words I say I will always love you
I will always love you


ripetendo quell “I will always love you” Naya, la guardò ancora più intensamente, ed annuì come per dire che era verissimo tutto quello che aveva cantato in quell momento….
HeMo si spaventò, e si allontanò velocemente da quella visione.
In quell’istante, Naya, capì che la sua amica era sul serio li davanti a lei e che ,forse ,aveva esagerato con l’intensità della canzone. Darren fece l’ultimo accordo e poi disse:
“Oh Wau Naya! Cazzo era perfetta…. Solo qui, alla fine, ci metterei un settima aumentata, per rendere un finale un po’ origin…. Hey che ti prende?” la ragazza si era alzata, improvvisamente, dalla sedia e disse all’amico:
“mi sposto in cucina, stai qui e non muoverti chiaro?”

Arrivò in cucina ed HeMo, evidentemente tesa, cercava sul frigo qualcosa, Naya fece un bel respiro e disse:
“hey!”
“ciao!” rispose la bionda
“non ci siamo accorti fossi rientrata”
“già, non volevo disturbare, poi volevo chiedervi se volevate qualcosa da mangiare, ma sono rimasta rapita dalla canzone….” Disse, senza guardare in faccia la mora
“oh… grazie!” accennò Naya
“ti è dispiaciuto?” la guardò negli occhi
“n-no… anzi…” le scappò
“pensavi a qualcuno ,mentre la cantavi intensamente?” chiese, mentre lavava un po’ di insalata
Naya sentì calore in tutto il corpo e probabilmente arrossì…
“p-più o meno” balbettò
“si vedeva” le sorrise
Decise di cambiare discorso, prima che HeMo volesse scoprire chi era la persona in questione, e disse:
“ho sentito Dianna, oggi arriva a New york e domani ci vuole vedere, fanno una festa con il cast a casa di Lea”
“Wau bellissimo! Ci sarò sicuramente…” disse, con non troppo entusiasmo, Naya si accorse della cosa e si accorse che, HeMo, era ancora un po’ scossa…. Le venne il panico e decise di allontanarsi da quella situazione ingestibile
“bene, io torno da Darren a provare…” indicò la sua stanza
“ok… stò preparando un po’ di roba da mettere sotto i denti, ne faccio in più anche per voi?” chiese
“ok grazie!”
Si diresse verso la sua stanza velocemente pensando:
“complimenti…. Hai fatto un bel casino Naya Rivera!”

__________________________________________________________________________________________
 
 
Ecco a voi altro capitolo caldo caldo (perché c’è un caldo da morire oggi) -.-‘
Altro che Juilliard, direi che Naya fa abbastanza pratica di recitazione con HeMo… povera. :(
Anche se si è un po’ tradita questa volta, ma era inevitabile.
La canzone che canta ve la faccio sentire (se volete) versione Adele che diciamo si avvicina molto allo stile di Naya, la trovate qui:
http://www.youtube.com/watch?v=6ltjNAphs9o
Grazie mille a chi legge e a chi recensisce, anche per la prima volta, sappiate che rendete felice chi scrive.
A presto
E.

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Capitolo 6
*** Gigolò ***


Quella mattina Naya si svegliò di buon’umore, era riuscita a dormire per cinque ore di fila finalmente, si sentiva in forma, ed in più, quel giorno ,avrebbe rivisto la sua amica Dianna, era decisamente una buona giornata.
Si fece una doccia e preparò la colazione, sia per lei che per Heather, come ogni mattina, la bionda si alzava sempre all’ultimo momento e ,spesso Naya, doveva andare a svegliarla, perché ,dopo il suono della sveglia, si riaddormentava. Quella mattina HeMo si alzò puntualmente, aveva dormito poco quella notte, non era riuscita a spegnere il suo cervello, la sera prima, aveva passato un bellissimo momento con Alex, che l’aveva portata a Central Park ,per una cena romantica al chiaro di luna, ma ,in testa, aveva ancora il viso di Naya,mentre cantava quella canzone…. Perché l’aveva sconvolta così? Erano domande che, per tutta la notte, non avevano trovato risposta, si svegliò decisamente di malumore e si odiava quando diventava così.
“buongiorno!” Naya la accolse con un sorriso, mentre sorseggiava il suo caffè ,davanti alle notizie del tg mattutino.
“buongiorno a te!” si sforzò di sorridere HeMo
“mmmmm dormito male?” chiese la mora, accorgendosi delle occhiaie dell’amica
“dormito niente vorrai dire….odio quando mi succede così” si mise una mano nei capelli sconsolata
Naya si alzò, dirigendosi verso di lei, per abbracciarla e stamparle un bacio sui capelli profumati
“il menestrello dell’amore ti stà sconvolgendo talmente tanto, da non farti dormire la notte?” chiese ironicamente
La bionda sorrise e disse
“no, difficoltà a prendere sonno…. Non riuscivo a spegnere il cervello!”
“oh come ti capisco! Comunque c’è una buona notizia…. Darren è in ritardo, quindi te la puoi prendere un po’ più comoda stamattina” tirò la fronte di HeMo all’indietro, per guardarla negli occhi
“mmmm viene Alex a prendermi, quindi mi devo sbrigare comunque!” rispose in modo naturale
“ah…. E quando volevi dircelo che sarebbe passato il menestrello a prenderti?” lasciò subito la presa della ragazza, per girarsi dall’altra parte, odiava quando qualcuno si intrometteva nella sua routine quotidiana.
“Naya…. quando inizierai a chiamarlo finalmente col suo vero nome? Alex si chiama Alex non è così difficile!” si alzò di scatto e, fissandola negli occhi con delusione, se ne andò nella sua stanza, sbattendo la porta.
Naya Si appoggiò con tutte e due le mani sul tavolo e chiuse gli occhi, stringendoli con forza
“ok….Naya stai perdendo il controllo della situazione, non puoi andare avanti così…. Quindi… o ci dai un taglio o ti trovi dei diversivi, per evitare di impazzire!”
Era di malumore e quella reazione era abbastanza giustificabile, anche se esagerata, ma a Naya servì per capire che, forse, anche lei stava esagerando, non aveva il diritto di giudicare le scelte di HeMo, soprattutto dal momento che era ignara di tutto quello che provava per lei, non immaginava assolutamente niente e si stava comportando normalmente, anzi, aveva fatto di tutto per coinvolgerla, rendendola partecipe di quel meraviglioso momento del primo bacio tra loro due.

*****

“l’hai fatta incazzare tanto?” chiese Darren, mentre guidava verso l’accademia
“a quanto pare…”
“tesoro devi controllarti, mi sembra stia andando divinamente tra di loro, quindi, se pensi di non farcela, glielo devi dire…. Ti devi togliere questo peso, altrimenti davvero rischi di perderla Naya!”
La ragazza rimase impassibile, ci aveva già pensato e di certo non era una novità quella che, il suo amico, le stava prospettando.
“lo so…. Ma ho un piano!” disse sorridendo
“cioè?” chiese curioso il ragazzo
“mi cerco un diversivo… qualsiasi cosa…”
“vuoi che ti regali un cane o un gatto?”  affermò il moretto
“magari un criceto che posso addestrare, per poi aiutarti a far girare il tuo cervello!” risero tutti e due
“no, penso che mi cercherò un diversivo maschile, magari mi manca ricordarmi come si stà con un ragazzo…. Sai cosa intendo no?...”
“si si… so benissimo, non continuare per favore!” il ragazzo la interruppe, senza farla finire, facendo ridere Naya.
“comunque non credo che risolverai molto…. Anzi…” continuò Darren, lasciando pensierosa l’amica


Si avviarono verso l’aula di Storia del teatro, avrebbe rivisto HeMo dopo quel brutto episodio della mattina, era sicura che non si sarebbe seduta vicina a lei. Incrociarono i due presi per mano, Naya si accorse che Darren cercò il suo sguardo, per capire se andava tutto bene, decise di sorridergli per tranquillizzarlo. La mora fece un bel respiro e disse dentro di sé:
“fanculo HeMo ora ti faccio vedere io che potenziali ho da attrice!” si diresse, con passo svelto, verso di loro, seguita da un incredulo Darren, si bloccò nel momento in cui vide che, HeMo, prese il viso del ragazzo ,per baciarlo appassionatamente e chiudere tutto con un sorriso tenerissimo. Naya si bloccò, le mancò il respiro…. Non era ancora pronta evidentemente, ma forse non lo sarebbe mai stata.
“oh ci sono Naya e Darren… hey!” Alex si accorse dei due e, trascinando la bionda, si diresse verso di loro.
Naya sbiancò e sperò che, Darren, prendesse un po’ di iniziativa, invece che stare a guardare ,impassibile, i continui eventi di quei pochi minuti…. Ed infatti
“Hey ragazzi ciao! Tutto bene?” disse Darren con entusiasmo
“tutto benissimo! Ci stavamo organizzando per rimanere svegli durante la lezione di Roger” disse il ragazzo
“oh bè, credo serva qualcosa di forte…. Tipo dieci red bull a testa!” rispose Darren
Le due, intanto, non si guardarono in faccia e stavano in silenzio, fino a che Alex non si rivolse a Naya
“tutto bene Naya?” con un sorriso splendido
“si Alex grazie!”rispose, ricambiando il sorriso, mentre HeMo sollevò lo sguardo verso di lei, attirata dal fatto che avesse pronunciato il suo nome.

Si diressero nell’aula ed Alex disse:
“và bene se mi siedo con voi?.... oh ma… non voglio separare il mitico trio, quindi mi metterò buono buono affianco a Darren, così HeMo potrà stare vicino a Naya.
Dicendo così, si procurò uno sguardo estremamente dolce ed adorante della ragazza, ed un sorriso inaspettato di Naya.
HeMo seguiva la lezione del professore in silenzio, a Naya sembrò strano, perché in altre situazioni l’amica starebbe già trovando dei diversivi, per non annoiarsi coinvolgendola. Decise di prendere coraggio e guardarla, incrociò il suo sguardo e, contemporaneamente, si misero a ridere. Hemo scrisse qualcosa sul suo quaderno di appunti
*scusa per la reazione di stamattina*
*no scusa tu…. Avevi ragione, Alex è di una dolcezza disarmante*  si fece violenza per scrivere quella cosa, ma era comunque la verità, anche se era dura ammetterlo.
HeMo disegnò un cuore e fece ridere Naya, poi aggiunse
*ti voglio bene* procurando un sussulto nel cuore della mora
*anche io…. Anche se diventi un po’ stronza se non dormi la notte :)*
HeMo fece un sorriso maligno, mentre i due ragazzi, affianco a loro, si accorsero del quadretto comico delle due. Darren, ormai era abituato e tirando su gli occhi al cielo, fece cenno ad Alex di non preoccuparsi, perché erano nel loro mondo, e non c’era possibilità di entrarci.
*anche tu… e contando che non dormi quasi mai…. Fai tu le conclusioni ;) *
Naya spalancò la bocca divertita, e si beccò un occhiolino dell’amica, che si sentiva soddisfatta per la netta vittoria. Diede un colpo di matita sulle nocche della mano di HeMo, Che, subito, la tirò a sé per il dolore.
 
 *****

“che bello vedremo D. tra poco, mi ha detto che sono stanchissimi, ma Lea non rinuncia per niente al mondo alla sua festa!” Naya era felice di aver fatto pace con la sua amica, che in quel momento, le stava sistemando i capelli ,mentre si preparavano per la festa.
“siiiiiiiii !!! Dio mi mancano tanto tutte e due, praticamente c’è tutto il cast!” disse la bionda entusiasta
“si, più ci siamo noi e qualche amico di Lea, una cosa molto intima!” rispose Naya
“allora…. mi vuoi dire a chi pensavi mentre cantavi ieri?” Hemo cambiò improvvisamente argomento, come se non aspettasse altro da tempo. Naya si gelò
“a nessuno…. Perché?” disse prontamente
“ieri mi hai detto più o meno… che, a casa mia, significa che c’è una probabilità che stessi pensando a qualcuno”
“bè ,ma ce né anche una che non stessi pensando a nessuno in particolare” si difese la mora
“mmmm non credo, era talmente intensa …. Come se fossi in un mondo tutto tuo, ed avessi immaginato la persona davanti a te a cui cantare quelle parole” rispose la ballerina
Naya iniziò a sudare…. Non poteva dire che stava pensando a lei, era troppo…. Doveva trovare un diversivo, ma cosa? Far cadere qualcosa dal tavolo? Oppure fingere un malessere…. Sarebbe stata disposta a prendere la lima per le unghie, che aveva affianco sul tavolo e ferirsi gravemente, pur di distogliere l’attenzione dell’amica su quell’argomento. Improvvisamente squillò il cellulare nella sua stanza, si alzò di scatto, facendo spaventare HeMo ,che le stava sistemando delle forcine nell’acconciatura e disse:
“il telefono!!! Scusa…” e corse in camera, mentre la bionda la seguì con uno sguardo perplesso.
“oh Darren io ti amo! Ti amo alla follia!!!” era il suo amico, che le aveva salvato la vita con quella chiamata
“sul serio? Hey… Wau! Allora…. quanti figli vuoi? Per me ne dovremo avere almeno 4, poi ….separazione dei beni? …Perché, voglio dire, dovesse andare male, io sarò sicuramente più ricco di te e….”
“Darren?” lo interruppe la mora
“ok… la smetto! Comunque, sicuramente non era gratuita la cosa… ma poi mi spiegherai… ti stò chiamando per capire se è una roba chic stasera, oppure posso mettermi casual? “
“mmmm vai più sul casual, ci sarà il cast più qualche altro, una cosa molto informale…. Mettiti la maglietta che ti ho regalato io… ti stà divinamente…. Ovviamente aggiungerei!” disse con orgoglio Naya
“mmm ok… vada per la maglietta, nel caso mi vada bene, si toglie anche più facilmente!” abbozzò
“Oddio Darren, ma non pensi ad altro?” chiese schifata la ragazza
“il sesso, insieme alla musica, sono il motore della mia vita dolcezza!”
Naya chiuse la chiamata con un gesto di stizza, prima che l’amico iniziasse con le sue teorie sulla bella vita.

*****
 
L’incontro tra le quattro amiche fù molto comico, perché ci fù un abbraccio a quattro interminabile, poi si staccarono e Naya abbracciò fortissimo Dianna ed HeMo fece altrettanto con Lea, per poi scambiarsi i ruoli. Tutto questo, sotto lo sguardo divertito di Darren.
“Darren! Che bello rivedere anche te! Come stai?” chiese Dianna
“stò bene ed è bello anche per me rivederti, sei bellissima Dianna!” disse il ragazzo, con fare molto elegante
“oh grazie! Ma tu non conosci Lea giusto?” Darren aveva incontrato solo una volta Dianna, anche se, Naya ,aveva parlato spesso con lei del suo amico.
“ciao sono Lea! Benvenuto nella mia casa!” disse l’attrice, con un sorriso splendido
“grazie Lea sono onorato dell’invito sulla fiducia” disse il moro
“bè, Dianna mi ha detto che sei un bravo cantante e musicista, quindi, come minimo, devi presentarti nel migliore dei modi, alle feste a casa Michele non si può non cantare!” le rispose, facendogli l’occhiolino.
“oh con vero piacere!”
 
La serata proseguì benissimo, Naya si fermò a  lungo a raccontare a Dianna le avventure dell’accademia, e si fece raccontare dalla bionda della vita del set.
“Dianna hai delle amiche così carine e non me le presenti? Non è corretto… no no” si avvicinò a loro un ragazzo alto, con una cresta nera in testa, era molto carino e ben piazzato, Naya notò subito i suoi occhi molto intriganti.
“Oh Mark, certo che te la presento! Lei è Naya, una mia carissima amica, che studia qui alla Juilliard ed è un talento impressionante!” disse la bionda
Naya imbarazzata, per la stupenda presentazione dell’amica, disse:
“oddio con una presentazione così , gli farai avere delle aspettative molto alte!”
“non ce n’era bisogno dolcezza, il solo vederti mi aveva già dato grandi aspettative!” disse l’attore, con fare molto sexy.
Naya arrossì e Dianna fece una faccia ammiccante all’amica.

Hemo, nel frattempo, fece amicizia con Kevin e Jenna, si raccontarono le loro esperienze ed i ragazzi erano molto affascinanti dai racconti della ballerina.
Arrivò una persona mora, abbastanza alta, che procurò un boato in tutti i ragazzi del cast
“Stefanoooooooooooo! Sei venuto! Oddio non ci speravo più!” urlò Lea correndo ad abbracciarlo, mentre tutti i ragazzi erano attorno a lui felici
“ahahah, mi ha tempestato di sms Lea, come potevo non venire? Starò poco però, sai che odio le feste” disse l’uomo, abbracciandola e guardandola con dolcezza negli  occhi.
HeMo rimase colpita dall’entusiasmo e dall’affetto che l’uomo provocava in quei ragazzi, decise di avvicinarsi per conoscerlo
“ciao, Heather Morris piacere!” le tese la mano
“Ciao Stefano Previani, il piacere è mio” rispose con gentilezza
“sei del cast anche tu?” chiese curiosa la bionda
“più o meno, diciamo che li aiuto a cantare bene…. Sono il loro direttore musicale e vocal coach” rispose con estrema umiltà
“oh cacchio! Allora sei più che il cast! Sei un pezzo grosso!” rispose HeMo stupita
“ahahah, bè ….se per grosso, intendi come stazza allora si…. Ma per il resto…. Sono dei veri talenti loro, io cerco solo di migliorarli” disse, grattandosi la testa con imbarazzo. HeMo subito capì che era una persona molto timida ed umile. Arrivò Lea, per rapire i due e portarli al pianoforte, dove stava succedendo qualcosa.
Darren aveva già messo mano al pianoforte di Lea e stava facendo cantare tutti, L’attrice era una spalla perfetta per lui, cantava di tutto, mentre Darren suonava qualsiasi cosa gli chiedessero, come se fosse un un Jukebox…
Stefano lo stava a guardare affascinato.
“ooook vediamo chi conosce questa “disse Darren, iniziando a fare le prime note

I'm Just a gigolo
everywhere I go 
people know the part 
I'm playing 


Ci fù un esplosione di gioia di Lea e Kevin che iniziarono a fare i cori, al quale si unirono anche Chris ed Amber
Mentre cantava la frase:

Cause I aint got nobody 
oh and theres nobody cares for me 
theres nobody cares for me 


Fece spallucce, ed assunse uno sguardo triste, mentre fissava una biondina che l’ osservava ammaliata, tutti gli altri risero di quella bellissima faccia comica del ragazzo.
Finita la canzone, tutti fecero i complimenti a Darren e Lea disse:
“Stefano! Non è un talento incredibile? Oh io passerei ore a cantare con lui!” rivolgendosi al direttore musicale
“oh si! Sei bravissimo Darren davvero!” affermò il musicista, dando una pacca sulla spalla al ragazzo che gli lasciò il posto, acclamato dai ragazzi. Stefano si mise al piano, ed iniziò a suonare le canzoni che avevano provato per le puntate di Glee, partì con Don’t stop believin, facendo esultare i ragazzi.

Hemo cercò con lo sguardo Naya e vide che parlava fitto fitto con un ragazzo con una buffa cresta, si mise a ridere, perché non immaginava che ,uno con un look così strambo, fosse il genere che piacesse all’amica. Decise di avvicinarsi per vedere che tipo era.
“ciao, io sono Heather piacere!” tese la mano a Mark, Naya si stupì della comparsa improvvisa dell’amica
“hey! Oggi è la festa delle bellezze mi sembra!” il ragazzo rimase colpito dalla bellezza della bionda, che si era appena presentata, poi disse “io sono Mark piacere!”
“Heather è la mia coinquilina” intervenne Naya, per riportare l’attenzione del ragazzo su di lei. Mark le piaceva, era un bel ragazzo e si era trovata molto bene a conversare con lui, pensò che, magari, poteva iniziare ad essere il suo diversivo.
“Wau allora posso venire a vivere con voi?” le due risero della battuta, poi HeMo prese Naya per mano e disse
“ci scusi un secondo? Dobbiamo discutere di una bolletta non pagata…” Naya guardò male l’amica, non c’era nessuna bolletta non pagata ed aveva trovato decisamente una scusa ridicola
“ma che succede?” chiese contrariata la mora
“stai scherzando vero? L’ultimo dei Moicani no! Ti prego!” affermò HeMo, facendo ridere Naya che prontamente rispose
“si chiama Mark” annuendo e ricordandosi dell’affermazione della bionda della mattina
Hemo incassò il colpo, ma poi disse:
“ok Mark Moicano no! “
“perché? è carino? Mi piace…. “disse, con fare cantilenante e sognante
“andiamo Naya! Ha scritto palesemente in fronte: “Wau stasera faccio sesso!!!” disse gesticolando nervosamente
“hey! Che ti prende? Rilassati!” le disse Naya, felice di aver scatenato un po’ di gelosia e senso di protezione  nell’amica. Le fece pensare che era nella strada giusta, il diversivo funzionava, sia per la sua mente, che per l’amica che aveva davanti.
“sono rilassata è solo che non mi piace quel tipo, ti stò solo mettendo in guardia!” disse con tono preoccupato
“HeMo tranquilla, so badare a mè stessa” le mise una mano sulla spalla.
“perfetto…. Ok! Scusa… hai ragione” alzò le mani e si allontanò
A Naya scappò un sorriso soddisfatto.

 
“ci sai fare al pianoforte eh?” la biondina che Darren osservava mentre suonava, si era avvicinata
“so fare tante altre cose…” rispose ammiccante il ragazzo
“Wau… immagino… da come cantavi la canzone, sei anche bravo a cantare. Io sono Hannah piacere”
“Darren, detto anche il Gigolo!” rispose, stringendo la mano della ragazza, che rise alla battuta del ragazzo
“come mai sei qui?” le chiese la biondina
“Lea è una carissima amica di una mia amica…. Perciò…. Come si dice…. Amici di amici…” gesticolò ,facendo divertire con le sue espressioni buffe ,la ragazza. Poi chiese: “e tu?”
“oh io faccio parte del cast, interpreto Brittany, una delle tre cheerleader della serie” disse orgogliosa
“Wau! Una sexy Cheerleader allora! Scommetto che sei la più bella” disse prontamente
“ah ah ah bè non lo so… giudicherai quando vedrai la serie TV” disse, imbarazzata la ragazza
“allora la guarderò solo per quello!”

 
HeMo osservava Darren che ci provava con quella biondina che sapeva tanto di ragazza bella ma abbastanza idiota, era una preda facile per lui…. Mentre, girandosi dall’altra parte, vide Naya che era sempre più vicina a quel tipo, che sapeva di viscido e cercava di metterle le mani addosso ovunque. Non poteva credere che l’amica ci cascasse così, Naya non era ai livelli della sciacquetta che si era accaparrato Darren. Le venne voglia di andare via, si sarebbe presa un taxi…. Tanto, per come sarebbe andata la serata, i suoi due amici avrebbero avuto da fare per un po’. Salutò tutti e decise di non avvicinarsi a Naya, avrebbe rischiato di fare del male fisico a quella specie di Draghetto mal riuscito. Uscì da quella casa e, mentre aspettava di vedere un Taxi ,scrisse un sms a Naya
*stò andando a casa, non mi sento molto bene, forse ho bisogno di dormire, prendo un taxi. Ci vediamo a casa…. Sempre se non finirai a Las Vegas a sposare l’uomo con la puzzola in testa.*
Mentre finiva di scrivere l’sms all’amica, sentì suonare il clacson, era il tipo con il quale aveva chiacchierato alla festa
“serve un passaggio? O aspetti qualcuno?” chiese con un sorriso
“aspetto un taxi, tranquillo grazie mille!” non sapeva se fidarsi, era più grande di lei, anche se, non sapeva perché ,ma quell’uomo le piaceva e le trasmetteva fiducia e serenità
“bè, se vuoi, ti faccio risparmiare, posso accompagnarti io” disse il musicista
HeMo sorrise e rispose: “ok dai!” salendo in macchina
Stefano sentì che c’era tensione, ma non capiva se era perché la ragazza avesse timore di lui ,o per qualcosa che era successa alla festa, decise di rompere il silenzio
“tranquilla, non stupro mai le ragazze alla prima uscita!” le sorrise. Hemo si mise a ridere
“no scusa…. Non è per te, si vede che sei tranquillo!” rispose pensierosa
“ti è successo qualcosa di brutto alla festa?” chiese con discrezione
“mmmm non proprio brutto, ma antipatico si!” rispose la bionda
“mi spiace…. Dal tuo viso incazzato, mi sembra di intuire che riguardi una persona a cui tieni molto” si sbilanciò
“bè si… in effetti…. Ma non è tenere in quel senso eh? Cioè è un tenere diverso… sia chiaro!” disse, correggendosi subito, perché Stefano non capisse male
“tenere ad una persona non ha solo un senso… come dici tu…. Ci sono mille modi diversi…. Ma di certo, da come hai cercato di rimediare subito, mi sembra che sia un senso molto profondo…. Quasi ,QUEL senso!!!!” Scandì bene l’ultima frase, sorridendo
“no ti sbagli!” disse subito la bionda, per poi cambiare discorso e dire:
“come mai non ti ho visto ai provini per Glee?”
“perché? hai fatto i provini per Glee?” chiese incredulo
La bionda annuì sorridente
“oddio, deve essere stato l’unico giorno dove non sono andato, era quello per le cheerleader? Dove è stata presa Dianna?” chiese
“esatto! È li che ci siamo conosciute, anche con Naya e Lea”
“Naya è quella che parlava con Mark?” chiese il musicista
“già….” Disse con fare arrabbiato facendo qualche secondo di silenzio, per poi continuare “… ora viviamo assieme e studiamo alla Juilliard, recitazione”
“bellissimo!!! La Juilliard dà sempre delle buone basi, brave! avete fatto bene. Io ci ho tenuto dei seminari in passato!” disse fiero
“bene siamo arrivati, grazie mille Stefano davvero!” le diede un abbraccio, che l’uomo non si aspettò ma ricambiò.
“figurati, ed in bocca al lupo per tutto! Mi raccomando non mollare, sento che c’è del talento in te!” le disse, scatenando un sorriso nella bionda che annuì
“buonanotte allora! “
“buonanotte!” le rispose, mentre aspettò che HeMo si avvicinasse al portone di casa, mise in moto e poi suonò il clacson, per far girare la bionda e dire:
“e comunque tranquilla…. Mark è un bravo ragazzo!”  le fece un occhiolino con un sorriso, mentre si allontanò
HeMo rimase di stucco, come diavolo aveva fatto a capire che parlava di Naya? Quell’uomo l’aveva colpita, soprattutto l’aveva toccata con le sue parole e con il suo sorriso.  Era quasi un angelo capitato per caso.
 
 ****

“Naya rilassati…”
 pensò la mora, mentre Mark, nella sua stanza d’albergo, le stava offrendo un drink, Dianna l’aveva salutata con un sorrisino malizioso, e le aveva dato appuntamento al pranzo del giorno dopo, perché voleva sapere dei dettagli della serata, Naya aveva accettato, perché dispiaciuta del fatto che non avevano passato tanto tempo insieme, essendosi concentrata troppo su Mark.
“il diversivo ricordi? Diversivo scaccia pensieri…. Diversivo scaccia HeMo..” si ripetè, mentre Mark si avvicinava per baciarla dolcemente
Dopo pochi minuti, presi dalla foga, i due ragazzi finirono a letto, Naya aveva già perso il reggiseno e Mark era a petto nudo sopra di lei…. Sentì un improvvisa tristezza dentro sé, e le vennero in mente le parole di Darren  comunque non credo che risolverai molto…. Anzi…” maledetto lui e la sua saggezza che dovrebbe tenere per sé!!!!!…. Le venne d’istinto chiudere gli occhi e dire:
“Mark… Mark ti prego fermiamoci!” spingendo il ragazzo lontano da lei
Mark, con una faccia scioccata disse:
“cosa?  Ma scherzi?”
“no, sul serio… ti prego… non mi và più… scusami…” disse, dandogli un bacio sulle labbra, sperando di poter alleviare un po’ di delusione in lui.
Mark si allontanò, e si distese dall’altra parte del letto sbuffando
“mi dispiace” ripetè la mora mortificata
“voi pensate tutte che io sia uno da una scopata e via…. No? Ma non è così Naya, non avevo intenzione di lasciarti andare…. Tu mi piaci davvero” le disse, guardola dolcemente negli occhi.
“lo so… anche tu mi piaci…. Ma non mi sembrava giusto farlo così…. Ecco… poi tu domani partirai a Los Angeles  e… non me la sento… davvero!” disse Naya, carezzando il viso di Mark
“ok… lo capisco, ma mi dispiace davvero Naya” si sporse per darle un bacio che, Naya ,sentì di condividere, perché il ragazzo lo meritava per la sua comprensione.
“cazzo baci benissimo!” le disse Mark, provocando una risata nella ragazza
“ti chiamo un taxi” concluse prendendo il telefono della camera d’albergo.
 
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Ho pubblicato subito… sono in vacanza e quindi ho molto tempo per rilassarmi e scrivere.
C’è una piccola sorpresa per chi ha letto Vocal Coach… devo confessarvi che mi sono emozionata nello scrivere di nuovo di lui…. Mi mancava tanto!
E’ pieno di roba, quindi mi direte nei vostri commenti cosa vi è piaciuto, a me è piaciuto tanto.
Vi ringrazio ancora per le belle cose che scrivete e per tutti quelli che leggono questa storia.
La canzone che canta Darren ve la dò in versione simpatica ed originale:
http://www.youtube.com/watch?v=MMpXdCkvKZA
Bacio
E.

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Capitolo 7
*** Strange ***


Si  girava e rigirava in continuazione sul suo letto, ormai lo faceva da due ore,non poteva iniziare a soffrire di insonnia proprio adesso.. aveva un estremo bisogno di dormire, ma il suo cervello non voleva spegnersi, continuava a pensare a Naya che non era ancora rientrata a casa, ed al fatto che stesse con quel ragazzo che conosceva appena.
“fanculo!!!” si alzò improvvisamente dal letto e decise di andare in cucina a farsi una tisana rilassante.

Naya continuava ad avere un sorriso stampato in faccia, mentre il Taxi la stava riportando a casa, il suo diversivo, non aveva funzionato o ,per lo meno, non totalmente, il motivo del suo sorriso era l’aver visto HeMo evidentemente gelosa di Mark e così turbata. Arrivò a casa ed aprì pianissimo la porta, pensando che la bionda dormisse, quando, chiudendo la porta dietro di sé, vide che in cucina c’era la luce accesa.

“hey!” disse perplessa, vedendo che l’amica era in piedi con una tazza in mano
“hey!” rispose la bionda, abbozzando un sorriso
“che ci fai ancora in piedi? È tardissimo”
“ho paura che l’insonnia si sia impossessata di me, non riesco a dormire e, due notti di fila, non mi era mai successo…”  disse la bionda affranta
Naya si avvicinò e decise di bere un po’ di tisana, dalla tazza di Heather
“mmmm in effetti non è da te…. Hai troppi pensieri che ti frullano in testa evidentemente” disse la mora
“può essere….” Annuì pensierosa HeMo, per poi aggiungere “vedo che  è andata bene la serata…” con un sorrisino malizioso, ma allo stesso tempo sarcastico
“cosa te lo fa pensare?” rispose la mora, con un sorriso divertito
“bè ….per iniziare sei uscita da qui con un’acconciatura che ti ho fatto personalmente  e ora sei rientrata con i capelli sciolti, già questo è abbastanza significativo”  disse soddisfatta
A Naya scappò un sorriso, per lo spirito di osservazione dell’amica e disse:
“caspita, dovresti fare il detective o l’avvocato… sei bravissima!”
HeMo non rispose alla provocazione e, con una punta di delusione, disse:
“cavolo Naya che ti succede? Lo conosci appena, non è da te!”
“non lo so… dimmelo tu, sei tu l’esperta in queste cose…. Non sono io quella che ha perso la testa, per uno che conosceva appena, dopo una dichiarazione spudorata davanti a tutti” Naya si stava irritando, perché, Heather, non sapeva come erano andate le cose, non sapeva che si era fermata per lei, e che nemmeno un bel ragazzo affascinante e dolce, come Mark, era riuscito a toglierla dalla sua testa
“si, ma io non ci sono andata a letto dopo poche ore!” glielo urlò in faccia e, girandosi, se ne andò, lasciando Naya immobile e perplessa per quella insolita reazione.

Heather entrò nella sua stanza, chiuse la porta e, sedendosi sul letto, iniziò a piangere, non riusciva a controllare quelle lacrime, non capiva perché stesse piangendo. Fondamentalmente non capiva che cosa le stesse succedendo, doveva essere serena, con un fidanzato stupendo, che le dava tutte le attenzioni che una donna potesse desiderare, ed invece, si ritrovava a litigare in continuazione, con la sua migliore amica per cose stupide, con vere e proprie scenate di gelosia. Decisamente c’era qualcosa che non andava.
Naya si diresse nella sua stanza, non capiva se era più arrabbiata per il fatto che, HeMo, non le avesse nemmeno dato modo di spiegarle che con Mark non era successo niente, o più felice per quella scenata di gelosia, che la bionda non era riuscita a controllare. Di sicuro non le piaceva litigare così, e stavano litigando troppo spesso per i suoi gusti, le faceva malissimo litigare con HeMo. Vide che c’era la luce accesa nella sua stanza e decise di entrare.
Bussò, e non essendoci risposta, decise di aprire lo stesso la porta. Si accorse che, addirittura, stava piangendo, perché ,come la vide, cercò di asciugarsi velocemente il viso. A Naya fece una tenerezza incredibile, stava male sul serio…. Ma lei non voleva farle così male, onestamente non pensava ad una reazione così drastica, ma forse, pensò, che era soltanto molto stanca, per le poche ore di sonno. Rimase in piedi davanti a lei, mentre, la bionda, teneva lo sguardo basso e le braccia incrociate come se volesse proteggersi. Fecero silenzio per un po’, Naya non sapeva cosa fare, aveva paura di dire e fare qualsiasi cosa, non voleva peggiorare la situazione, ma quel silenzio la stava distruggendo:
“non dovremo litigare così tanto….” Disse piano Naya
Heather tirò su col naso e disse: “lo so…”
“e soprattutto non dovremo litigare per i ragazzi, non credo ne valga la pena” disse Naya, con un sorriso sulle labbra, rubando una risata alla bionda, si ritrovarono a ridere tutte e due.
Naya decise di avvicinarsi e mettersi al suo fianco sul letto, si guardarono e ripresero a ridere animatamente. Heather fece un sospiro e disse
“non so che mi succede….” Assumendo un’aria seria
Naya l’abbracciò e si fece tenere stretta tra le sue braccia, posizionando la testa tra il petto di HeMo, poi disse:
“magari sei solo stanca….”
“non lo so… ti giuro Naya non ci capisco più niente….ho delle reazioni, alle situazioni, che non sono da me…” disse, mentre le scendevano di nuovo le lacrime. Naya la strinse ancora più forte, poteva sentire il suo cuore che batteva e provava la sensazione di poter sentire l’anima di Heather attraverso quei battiti.
“andrà tutto bene….” Poi, sollevando lo sguardo per cercare il suo, le sorrise e disse: “non abbiamo fatto niente con Mark, mi sono bloccata prima, non me la sentivo… non era giusto”
Ritornò nella posizione di prima e si accorse che, il cuore di HeMo, prese a battere più forte, quella reazione le procurò un sorriso.
“perché?” le chiese la bionda
Naya fece un gran respiro, frammentato dall’emozione, e disse:
“perché il mio cuore è per un’altra persona” i battiti di Heather erano ancora più accentuati, ed il suo respiro si faceva più veloce
“la stessa a cui pensavi mentre cantavi quella canzone?” chiese.
Naya risollevò lo sguardo, ormai tremava dall’emozione ed, incontrando i suoi occhi, si emozionò e quasi sussurrando disse:
“Si…”
Si guardarono e si sorrisero, Naya non sapeva se Heather aveva capito…. Ma non era importante, era riuscita, a suo modo, a dirle che l’amava e, se non l’aveva capito in quel momento, era sicura che sarebbe arrivato il tempo giusto, perché potesse sentire che il suo cuore era per lei.
“Naya stai tremando…” Heather la strinse più forte
“sarà perché siamo a dicembre e N.Y. non è L.A.?” sorrisero tutte e due.
La mora sollevò il viso e lo posizionò verso il collo caldo di HeMo,  che inchinò la testa, per approfondire il contatto e sfregare pianissimo la sua guancia su quella di Naya. I loro visi erano attaccati ora, e le loro labbra erano vicinissime. Heather poteva sentire il respiro profondo dell’amica, sentiva Naya che tremava, spostò la faccia per incrociare gli occhi di Naya che, in quel momento, erano chiusi ,perché presi dal sentire tutte le sensazioni del momento. Vedendo le labbra della mora, le venne voglia di baciarle, Naya aprì gli occhi per incrociare quelli azzurri di Heather, così vicini…. Come quella volta alla festa, ma ora erano tutte e due sobrie, pensò Naya, unirono le loro fronti e continuarono a fissarsi quasi ipnotizzate…. Quando improvvisamente HeMo chiuse gli occhi e  disse:
“è meglio se andiamo a dormire, non pensi?”
Naya le fece un  sorriso e disse:
“si…”
Si alzò, dopo averle dato un bacio in fronte, ed andò nella sua stanza.
HeMo si butto a peso morto sul letto, con le mani in faccia, ed esclamò:
“Oh Cazzo!”

*****
 
Si avvicinavano le vacanze di Natale, i tre ragazzi si preparavano per tornare a casa, per passare le feste, visto che l’accademia chiudeva. Prima di partire, Darren e Naya, avevano il concerto di beneficienza , organizzato dalla fondazione della Juilliard, dopo quel momento intenso di qualche giorno prima, le due ragazze, avevano continuato a vivere normalmente, anche se HeMo era sempre più strana, ma le due non potevano fare a meno l’una dell’altra , anche se c’erano molte situazioni di imbarazzo tra di loro.
“sapete perché non vedo l’ora di tornare a L.A.?” disse Darren, mentre i tre si  prestavano a consumare l’ultimo pasto dell’anno in mensa, dopo aver fatto l’ultima lezione dell’anno in accademia.
“no, illuminaci…” rispose HeMo
“perché ho sentito Hannah, la cheerleader di Glee, ricordate?” chiese tutto contento
“si… ricordiamo” sospirò HeMo, con gli occhi al cielo
“ecco…. dopo la notte sfrenata di sesso… ci siamo sentiti più volte e ci siamo dati appuntamento a quando sarei ritornato a casa…. Oh quella ragazza ci sa proprio fare… è una potenza a letto!” disse entusiasta
HeMo si mise a ridere e Naya abbozzò un sorriso, era tesa per la serata che stava per affrontare, ed in più dispiaciuta perché HeMo non ci sarebbe stata, aveva prenotato il volo per rientrare a casa sua, prima che fissassero la data del concerto, e cambiare il biglietto sarebbe costato troppo.
“Oh Dio Darren… non vogliamo che scenda nei particolari grazie…. E comunque, tu meriti molto di più che una biondina stupidina” rispose HeMo, notando il silenzio di Naya
“hey! ma mica me la devo sposare…. “ fece un occhiolino
“Rivera? Sei con noi?” HeMo le mise un mano davanti agli occhi, per farla destare
“oh si…. scusate ero sovrappensiero” disse
“ce ne siamo accorti… tesoro, andrà tutto bene stasera, siamo prontissimi e spacchiamo vedrai!” disse il ragazzo, tenendo la mano della mora
“mmm già..... vado a prendere un caffè…. Caffè per tre?” chiese alzandosi, mentre gli altri due annuirono.
Mentre Naya si allontanò, Darren, avvicinandosi di più ad Hemo, disse:
“sei sicura che sia una buona idea? È terrorizzata, e secondo me, se poi ti vede improvvisamente dal palco, non riuscirà più a rimanere concentrata!” disse, con fare preoccupato
“tranquillo, non mi farò vedere, arriverò davanti a lei, solo per gli applausi finali, così non faccio nessun danno!” disse, soddisfatta della sua idea. Aveva deciso di fare una sorpresa a Naya, aveva cambiato il biglietto, per poter partire qualche ora dopo, ma senza dirglielo, così avrebbe assistito al concerto.
“HeMo…. ci saranno anche dei famosi produttori stasera, se mi rovini la performance ti uccido!” la minacciò il ragazzo
“tranquillo Mr. Ego! Non rovinerò niente!” disse, mettendole una mano sulla fronte,per poi spingergli la testa all’indietro, facendolo sorridere

*****
 
Era arrivato il momento di salutarsi, le due si abbracciarono fortissimo, sembrava non si volessero lasciare
“mi mancherai tantissimo” le disse Naya, mentre affondava il viso sul suo petto
“anche tu, mi raccomando, stasera dovrai essere fantastica!” le disse, prendendole il viso e guardandola negli occhi
“si, ma non ci sei tu…. Tu mi avresti dato la forza per affrontare quel palco” disse, abbassando lo sguardo
“io ci sarò lo stesso… ti penserò talmente tanto che sarà come avermi li, vedrai!” le scappò un sorriso
“non sarà la stessa cosa” disse Naya
“fidati di me…” rispose la bionda.

*******
 
“facciamo dei bei respiri? Su Naya…. Concentrati sulla performance…. “ Darren teneva le braccia di Naya e le faceva dondolare su e giù, per farla rilassare
“mi manca già…” disse col broncio
“oh ti prego Naya!!! puoi pensare, almeno per qualche ora, solo a stare concentrata sulla tua performance? Senza pensare ad HeMo?” chiese arrabbiato il ragazzo
“mmmm no, perché pensare a lei non mi fa pensare alla performance e, di conseguenza, non mi fa venire l’ansia” rispose con fare ovvio
“oddio che ragionamenti contorti che ti fai…. Comunque, ho saputo che c’è anche Elton John in sala… ti rendi conto? Può essere una possibilità per noi!” disse gasato, prendendole tra le mani il viso
“oddio… speriamo vada tutto bene!” iniziò a prenderle l’ansia
“andrà bene tesoro vedrai!”
“ragazzi! Tra un po’ tocca a voi!” si avvicinò la loro insegnante con un sorriso, e li abbracciò
“mi raccomando! Conto su di voi, siete i migliori!” disse con entusiasmo
Salirono sul palco, dopo essersi scambiati un abbraccio ed uno sguardo di intesa, iniziarono l’esibizione ed, a Naya, magicamente, sparì tutta l’ansia, Darren sul palco si trasformava e diventava un vero animale da palcoscenico, riuscì a coinvolgere l’amica in quella atmosfera di pura adrenalina. I due ragazzi erano perfetti sul palco, si alternavano tra il suonare e cantare con duetti, oppure Darren accompagnava semplicemente Naya nei suoi assolo.
Heather, era nascosta in alto nella galleria dell’auditorium della scuola, Naya non l’avrebbe mai vista, guardava affascinata l’amica, e si sentiva rapita da quella magnifica voce. La mora era bellissima quella sera, aveva un abito bianco, che faceva risaltare la sua carnagione scura ed i suoi bellissimi capelli corvini ,che le scendevano sulle spalle. Si ritrovò a scrutare ogni parte del suo corpo, osservò la sua bocca così carnosa e la desiderò.
“ Oh Cristo, Naya che cosa mi hai fatto?” si ritrovò a pensare dentro di sé.
Il loro tempo a disposizione era quasi scaduto ed HeMo decise di dirigersi in platea, per farsi vedere da Naya, e completare la sua sorpresa. Era eccitatissima, chissà come avrebbe reagito l’amica.
Il concerto stava andando divinamente, i due non avevano sbagliato niente e, dagli sguardi che gli faceva Darren, la mora capiva che era ampiamente soddisfatto, ormai si sentiva sicura su quel palco.
Dovevano eseguire l’ultima canzone, che era Love Song, Naya, presa dalla foga, si avvicinò a Darren e le chiese:
“dico due parole ok?” il ragazzo annuì, divertito dalla sicurezza che aveva acquisito l’amica
“ci apprestiamo ad eseguire l’ultima canzone, si intitola Love Song, il titolo, e tutta la canzone, è di una semplicità disarmante, ma, proprio per questo ,trovo che sia bella….”
Nel frattempo HeMo era arrivata in platea ed ascoltava, incuriosita, il discorso intraprendente dell’amica
“non c’è niente di più semplice e naturale dell’amore, bisogna solo trovare il coraggio di viverlo pienamente, senza paura, perché poi si rischia di perderlo…” HeMo ascoltava affascinata Naya
“qualche giorno fa, mi è capitato di cantare questa canzone, davanti alla persona che amo…”
Darren sgranò gli occhi, sapendo che, in sala, c’era la persona interessata, iniziò a guardare nervosamente in platea, per individuare HeMo, ma non la notò, c’era troppa gente.
HeMo rimase pietrificata a quell’affermazione ,e perse un battito…. Non riuscì a muovere nessun muscolo ed il pensierò andò a quella sera, quando vide Naya così presa, mentre le cantava la canzone.
“ed è stato bellissimo….” Concluse la mora
Darren, decise di fare finta di niente, anche se era sconvolto, ma fece un respiro e si concentrò sulla canzone, iniziando ad arpeggiare.
Naya chiuse gli occhi e si immaginò di avere davanti Heather, in tutta la sua bellezza, ed iniziò la canzone
HeMo sentiva l’intensità della canzone e, questa volta, le scese una lacrima, aveva paura di tutte quelle sensazioni che Naya le stava facendo provare, non sapeva di poterle provare per una ragazza, si spaventò e, prima che Naya finisse con l’ultimo “i will always love you” ,si portò verso l’uscita, per fuggire.
Naya vide una figura conosciuta, che si muoveva tra i corridoi dell’auditorium e la riconobbe, mentre Darren eseguiva la chiusura della canzone, pensò:
“impossibile, è sull’aereo ora”  ci fù un bellissimo applauso del pubblico , si girò perplessa verso l’amico per verificare se l’aveva vista anche lui e Darren annuì dicendo
“era qui… voleva farti una sorpresa” disse dispiaciuto
Lo trascinò fuori dal palco e gli urlò:
“oh cazzo!!!! perché non me l’hai detto?!”
“perché era una sorpresa, sai come funziona con le sorprese? E poi, cosa ne potevo sapere io, che diventassi improvvisamente Naya “Coraggio” Rivera?” alzò le mani
Naya scosse la testa e si mise a correre, con la speranza di poter incontrare ancora HeMo.

C’era freddo e pioveva quella sera, l’inverno, nella grande mela, si stava facendo sentire. Naya uscì dal teatro, con solo il suo vestito leggero di scena. Cercò disperatamente tra la pioggia una figura bionda, l’unica che voleva incontrare in quello squarcio di città deserto per la pioggia…. La vide ferma su un marciapiede, con le braccia conserte, che evidentemente cercava di fermare un taxi. Urlò con tutto il fiato che aveva in corpo
“Heather!!! Heather aspetta!!!” si mise a correre verso di lei, inciampando e rischiando di cadere rovinosamente a terra.
HeMo sentì la voce di Naya e, tra le lacrime copiose che le rigavano il viso mischiate alla pioggia, disse:
“no…no no… ti prego non ora… non ora….” Scuotendo la testa, senza girarsi, mentre un taxi si era fermato.
Sentì il respiro affannoso della mora dietro di lei, incominciò a saltellare, più dal nervosismo che dal gelo tremendo di quella sera
“HeMo io…. Io… non so cosa dire…. Scusa… pensavo…. Oh cazzo… pensavo non ci fossi…. Non… non credevo… insomma…. È un casino…. “
La mora si ritrovò, improvvisamente, le labbra dell’altra su di lei, quelle labbra calde, che aveva desiderato avere in ogni istante della sua vita, da quella maledetta festa. Naya sgranò gli occhi, mentre ,HeMo, aveva preso il suo viso tra le mani. Era sicura che il suo cuore non avrebbe retto, perché, tra il freddo ed i battiti così accelerati , stava per scoppiare e quasi non riusciva a respirare. Chiuse gli occhi e si concentrò esclusivamente su quelle labbra…. Erano le labbra di Heather e quelle che stringevano il suo viso erano le sue mani, sollevò le braccia per stringere i fianchi di HeMo.
La bionda tremava, aveva fatto un gesto improvviso, ma era tutto quello che poteva fare, per sistemare la situazione, era l’unica possibilità, improvvisamente, tutte e due ,dischiusero le loro labbra, accogliendo le loro lingue, HeMo sentì una pace dentro di sé, che probabilmente non aveva mai provato prima, era decisamente il più bel bacio, che avesse mai dato nella sua vita, e lo stava dando ad una donna, lo stava dando a Naya….. quella Naya da cui, ultimamente, non riusciva a separarsi, quella Naya che le aveva fatto provare sensazioni contrastanti, mai provate prima.
Le due si fermarono, stanche e tremanti per il freddo e l’emozione, mentre la pioggia continuava a bagnare i loro corpi ormai fradici. Si abbracciarono e si strinsero forte, Naya piangeva dalla gioia, pensava che, quel momento, non sarebbe mai arrivato, anche se ci sperava e lo sognava ogni notte. HeMo si sporse per osservare i suoi occhi neri e commossi, le dedicò uno sguardo di tenerezza e poi disse
“ti prenderai un malanno”
“anche tu!” rispose la mora facendo ridere tutte e due.
Avvicinarono le loro fronti, HeMo riprese il suo viso e le diede un veloce bacio sulle labbra, per poi dire:
“devo veramente andare ora”
A malincuore Naya rispose: “ok” annuendo  e sorridendo
“mi mancherai” le diede una carezza, ricambiando il sorriso
“anche tu… e grazie per la sorpresa”
“l’hai cantata divinamente” rispose, salendo sul taxi e dedicandole l’ultimo sorriso.
Naya pianse, mentre salutò con la mano quella macchina gialla, che si allontanava insieme al suo cuore, che aveva lasciato, nudo ed in mano ad Heather, sperando che ne avesse cura e sperando che dopo quei giorni di distacco, non ritornasse sui suoi passi. Ma non voleva pensarci, voleva godere di quel momento incredibile appena vissuto.
 
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Finalmente un bacio! Romantico, sotto la pioggia….. *__* miele su miele…. :D
Grazie per le recensioni dello scorso capitolo ed avviso le fans di Stefano che era solo una piccola apparizione e probabilmente, non tornerà nella storia.
Grazie anche a chi legge la storia.
Fatemi sapere come al solito. ;)
Baci
E.

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Capitolo 8
*** Sorprese ***


“Oh oh oh… fate spazio a Babbo Natale ritardatario!!” era il 26 di dicembre e Darren, come ogni anno da 4 anni ormai, era comparso a casa di Naya, per la tradizionale consegna dei regali ritardatari. La famiglia Rivera conosceva bene Darren ed ormai era un altro figlio per Anita e David.
Naya rise alla visione del suo amico, tutto imbacuccato e sorridente che, all’apertura della porta, aveva tentato di abbracciare, ma, decisamente, la dimensione della sua circonferenza non gliel’aveva permesso.
“non ho tempo per te signorina” si rivolse all’amica da sotto la sua finta barba “sono qui esclusivamente per vedere la mia piccola renna preferita” esclamò, guardandosi in giro ormai dentro il salotto, sotto lo sguardo divertito di tutta la famiglia.
“eccomi sono io” con una finta voce femminile e scimmiottando uno stile effemminato, si avvicinò verso di lui procurando una risata generale, Carlos, il fratello minore di Naya, sempre pronto a scherzare. Si beccò uno scappellotto divertito della sorella maggiore, mentre Darren disse
“Oh andiamo scimmione non sei credibile!” i due si abbracciarono e,  diversamente dalla sorella, Carlos riuscì ad avvolgere Darren ed il suo costume voluminoso. Aveva solo 15 anni ma era ormai il doppio di Naya.
Improvvisamente, una figura esile e timida, sbucò da dietro il fratello e corse ad abbracciare Darren, era Dana, la sorella tredicenne di Naya. Dana adorava all’inverosimile Darren e la cosa era reciproca, alcune volte, quando Anita chiamava Naya per sapere come stesse, Darren si faceva sempre passare Dana per salutarla.
“per tutte le renne ed i piccoli aiutanti di Babbo Natale!! Piccola, cosa ti danno a colazione? Stai diventando gigante…. Quanto sei cresciuta tesoro?” la prese tra le sue braccia e la sollevò facendola girare.
Dana sorrise ed, abbassando la barba del suo finto babbo natale, gli schioccò un grande bacio sulla guancia.
“finalmente! Non vedevo l’ora arrivassi!” gli disse timidamente.
“ci sono! Eccomi! Tutto per te!” infilò la mano nel sacco che portava in spalla e, togliendo un pacchetto, disse:
“questo è per te, non vedevo l’ora di dartelo”
la ragazzina sgranò gli occhi ed, aprendolo in fretta, vide che era un dvd del musical “La Bella e la Bestia” , Dana saltò di gioia e subito corse a farlo vedere alla sorella, che rivolse uno sguardo amorevole all’amico
“mi sembra giusto che inizi ad apprendere la vera arte!” disse Darren, facendo un occhiolino a Naya, poi rivolgendosi a Dana disse: “tesoro, devi cominciare a studiare se vuoi affiancarmi come protagonista nei miei spettacoli a Broadway”
“ok mi impegnerò” sorrise la ragazzina.
Ovviamente, come ogni anno, aveva un regalo per tutti, e la signora Anita preparava i dolcetti al cocco, che Darren adorava, solo per lui.

*******

“E’ arrivato il momento del tuo regalo” il ragazzo si aprì ad un sorriso enorme, si era tolto gli abiti scomodi di babbo natale, ed erano nella stanza di Naya, dopo aver cenato e festeggiato con tutta la famiglia. Quello era un momento che si erano riservati solo per loro due.
“anche del tuo!” rispose Naya, seduta di fronte a lui sul letto, con le gambe incrociate.
“questa volta prima tu!” disse il ragazzo incuriosito.
“mmmm ok!” rispose la mora divertita, mentre le porse il pacchetto.
Il ragazzo aprì il pacchetto e dentro c’erano degli occhiali da sole di un fuxia acceso… Naya era più eccitata di Darren ed aspettava la sua reazione.
“Oh mio Dio, Naya sono stupendi! Sono super fashion!!!” esclamò entusiasta
“sul serio?” chiese conferma la mora
“scherzi? Mi sono innamorato di questi occhiali! Amore a prima vista!” disse, abbracciandola dopo averli indossati
“ti stanno benissimo!” disse la ragazza sorridendo
“mi stanno benissimo? Sono un figo!” disse lui, specchiandosi nella specchiera dell’amica “li porterò sempre con me, saranno il mio portafortuna”
Naya rise e prese il pacchetto che, Darren, aveva lasciato sul letto e lo aprì, il pacchetto conteneva un astuccio con dentro due biglietti
“non ci credo!!! un week end per due a Disney World a Los Angeles!!!” esclamò Naya
Il ragazzo si girò, decidendo di lasciare da una parte, per qualche minuto, la contemplazione del suo nuovo look con occhiali nuovi, e disse:
“si! Ti piace? Ho pensato che con tutta questa tensione…. Con tutta questa angoscia che aleggia nell’aria e soprattutto dentro di te, ti facesse bene un po’ di sano divertimento! E cosa c’è di meglio che il regno del mitico Walt?” disse, saltando sul letto davanti a Naya con un sorriso bellissimo
Naya rise di gusto ed abbracciò fortissimo Darren
“Oh Darren, come farei senza di te?” gli sussurrò, mentre lo stringeva forte
“credo che saresti persa!” affermò con orgoglio ,annuendo con fare convinto
Naya gli diede un colpo sulla spalla e disse:
“scemo!”

 
Erano sdraiati tutti e due sul letto di Naya , facevano zapping distrattamente davanti alla TV, che trasmetteva film e cartoni a tema per quel periodo. Ovviamente, la mora, aveva raccontato per filo e per segno quello che era successo la sera dello spettacolo, ed anche come, dopo quell’avvenimento, c’erano stati solo qualche timido sms tra le due…. La cosa che colpiva Naya era che HeMo chiudesse tutti i suoi messaggi con un: mi manchi tanto. Anche a lei mancava tanto, ma per quanto riguardava il ribadirlo così tanto, a Naya fece pensare che ,Heather, non aspettava altro che rivederla, per capire effettivamente che cosa fosse successo quella sera e, se quel bacio, significava veramente qualcosa.
“magari le manchi come amica, nel senso che vivete assieme e quindi è normale che ci si manchi, anche nei gesti quotidiani” disse Darren, mentre giocava con i suoi occhiali nuovi ,scrutandoli attentamente.
“mmmm dici? A me non manca solo per questo!” rispose lei
“Naya, tu hai praticamente la certezza di essere innamorata di lei, HeMo non credo…. Penso che, quella dichiarazione, non preparata, l’abbia un po’ sconvolta, anche se le ha aperto gli occhi”
Naya iniziava a preoccuparsi, e se poi sarebbe cambiato tutto? Se improvvisamente, HeMo, avesse paura di ogni piccolo gesto, togliendo così ogni spontaneità nel loro rapporto? Non ci poteva pensare, non poteva pensare di perdere la sua amicizia. avrebbe rinunciato ad amarla, ci avrebbe messo del tempo, si sarebbe sforzata, ma non poteva pensare di perderla totalmente.
“ho bisogno di vederla perché stò impazzendo!” disse improvvisamente, destandosi dai suoi pensieri
Darren si girò e la osservò…. osservò quello sguardo pensieroso ,che conosceva fin troppo bene
“dai… devi aspettare ancora qualche settimana” disse, per cercarle di distrarla
“non ce la faccio D.!!!” esclamò un po’ irritata.
Ci fù un attimo di silenzio, dove Darren capì che l’amica stava davvero male, si avvicinò e la prese tra le sue braccia, a Naya venne da piangere.
“ti giuro stò impazzendo…. Questi messaggi così freddi, che non sanno quasi di niente, sembra che abbia paura di sbilanciarsi…. “
“lo so tesoro…. Siete in bilico” le carezzò i capelli e le diede un bacio sulla fronte, per provare a tranquillizzarla
“La devo vedere Darren…. Ho bisogno di vederla, per poter mettere fine a tutti gli interminabili film mentali che mi faccio in continuazione” disse disperata.
Darren trattenne il fiato, aveva paura della continuazione di quel dialogo…. Conosceva troppo bene la sua migliore amica.
“voglio andare da lei!” disse secca la ragazza
“i-in che senso? Voglio dire, magari c’è prima la fase :la chiamo e parliamo per telefono….. n-no?” chiese terrorizzato
“no! Non serve a niente, ho bisogno di vederla e di sentirla!” disse, ancora più sicura, la mora
Darren rimase senza parole, aveva paura di dire e fare qualsiasi cosa, quando Naya era così era imprevedibile
“ho deciso! le faccio una sorpresa e mi presento a casa sua!” alzò lo sguardo verso l’amico, per vedere bene la sua reazione.
Darren sgranò gli occhi e disse:
“che cosa? Cioè senza avvisare? Ti presenti a casa sua?” chiese conferma
“esatto!non voglio si prepari, voglio che la sua reazione sia spontanea!” disse
“Oh Cristo Naya! Tu ed Heather non siete fatte per le sorprese…. Voglio dire ,l’ultima che ti ha fatto lei stava per finire male….” Disse, in tono abbastanza sicuro
“invece è finita più o meno bene…. Cioè per quanto mi riguarda…”si corresse la ragazza
“tu sai che è una cosa molto rischiosa vero?” diceva quella frase, mentre le accarezzava i capelli per cercare di addolcire la cosa, poi continuò: “non sai che reazione ci potrà essere e, soprattutto, non sai se questo peggiorerà le cose per tutte e due”
“io so solo che stò impazzendo Darren e se non la vedo, e non vedo come stiamo insieme dopo quel bacio, potrei dare di matto!” affermò, con vece rotta dall’emozione.
Darren ,improvvisamente, si rese conto che, forse, per senso di protezione, stava distruggendo tutte le aspettative dell’amica e stava facendo venir fuori tutto il peggio che sarebbe potuto succedere. Non era giusto nei confronti di Naya, perché ,davvero, non sapevano che cosa sarebbe realmente successo.
“vuoi farlo sul serio? “ le chiese
“non potrei essere più sicura di così in questo momento” affermò
“ok…. Allora…. Facciamolo!” disse sorridente
Naya sollevò il viso dal petto di Darren, dove vi era poggiata, per dire:
“sul serio? Faresti questo per me?” chiese incredula e col sorriso stampato in viso
“già… per te ed anche un po’ per me…. Non riuscirei a reggerti così…. Quindi, facciamoci queste tre ore di macchina và!” affermò sorridendo, sapendo di fare il regalo più grande all’amica.

 
*******

“mi stò facendo tre ore di macchina per te, e tu non mi fai nemmeno ascoltare la mia musica preferita! Bel ringraziamento!!!” disse Darren, mentre guidava verso l’autostrada
“se, per musica, intendi quella sciacquetta di Taylor Swift , te la scordi bello!” rispose la mora
“oh andiamo Naya, non capisci niente, la ragazza farà strada vedrai!”
“si certo, sono indecisa se ti piace di più la sua voce o il suo culo!” rispose seccata Naya
Darren sorrise per l’affermazione dell’amica e disse
“come intendi presentarti li?”
“lo vedrai!” rispose enigmatica e con un sorriso malizioso in viso.

 
“Hey!”
Naya aveva chiamato Heather, erano praticamente sotto casa sua, avevano fatto un lungo viaggio dove, Naya, non aveva voluto fare nessuna sosta, era già pomeriggio e sarebbe voluta tornare a casa per la notte. Non sentiva la sua voce dal giorno del  fatidico bacio, quando, la voce emozionata di Heather, era camuffata dalla pioggia copiosa ,che quella sera scese sopra di loro. Era tesa, ma ancora di più lo era Darren che l’aveva accompagnata soprattutto perché, voleva esserle di sostegno, nel caso fosse andata male la sorpresa.
“Hey! “ rispose HeMo, colpita da quella chiamata che non si aspettava, quel giorno avevano massaggiato più del solito, ma non pensava che ,addirittura, la sua amica l’avrebbe chiamata.
“ti stò chiamando perché, effettivamente, volevo sapere quanto ti mancassi” le chiese la mora, mentre Darren era affianco a lei, che faceva facce strane, per l’estremo miele che circolava all’interno della sua auto.
HeMo rise dell’affermazione dell’amica ,ma poi si fece seria e disse:
“Tantissimo Nay, vorrei abbracciarti!”
“bè ci credi nei miracoli?”  disse Naya ,felice della risposta che aveva appena ricevuto
“cioè? Cosa vorresti dire?” Hemo capì che c’era qualcosa di strano.
Naya tutta felice uscì dalla macchina e, con ancora il telefono in mano, si diresse verso il portone di casa Morris dicendo:
“se vuoi ardentemente una cosa, devi solo chiederla…. Prova ad uscire ….” Le disse

Ad Heather prese a battere fortissimo il cuore, chiuse la chiamata e si precipitò alla porta di ingresso di casa sua, lasciando di stucco le persone che erano con lei in quel momento. Aprì la porta e vide il sorriso più bello che potesse desiderare in quel momento. Naya l’aspettava lì e, sorridendo, fece spallucce, come per ricordarle, che bastava credere nei sogni, per farla materializzare davanti a lei per miracolo. Si mise a correre mentre disse:
“non ci credo!” e corse ad abbracciarla.
Si strinsero forte, Naya aveva desiderato quell’abbraccio per giorni…. Heather sarebbe rimasta così ed avrebbe fermato il tempo, non voleva proseguire la sua giornata, non voleva sapere cosa sarebbe successo dopo, voleva solo avere la sicurezza di Naya tra le sue braccia…. Perché da quel momento in poi, quando i suoi occhi si sarebbero incrociati a quelli bellissimi dell’amica, sarebbe stato tutto troppo complicato, non era sicura di riuscire a gestire lucidamente la cosa, soprattutto con le persone che erano affianco a lei in quel momento.
Darren finalmente scese dalla macchina, per andare a salutare HeMo…. La bionda non voleva lasciare la presa della sua amica, ma, quando vide Darren, si tranquillizzò e corse ad abbracciarlo, provando un senso di serentà e gratitudine.
“hey hey! Non pensavo di esserti mancato così tanto!” affermò felice dell’accoglienza
“mi mancava un rompipalle continuo” disse, facendo ridere i due ragazzi, mentre stringeva forte la mano tremolante di Naya!

“oggi è il giorno delle sorprese a quanto pare!” una voce, a loro conosciuta, arrivò dalla direzione dell’ingresso di casa Morris. Naya si gelò, conosceva fin troppo bene quella voce sicura, ci fù un incrocio di sguardi con Darren, senza che nemmeno i due si girassero. Darren, aveva gli occhi spalancati ed, in quel momento, gli passarono miliardi di soluzioni, per risolvere la situazione imbarazzante, tra cui anche quella di prendere Naya, trascinarla in macchina e fuggire senza dare spiegazioni……ma decise di optare per una bella dimostrazione di improvvisazione teatrale che, sicuramente, il professor Richmond ,avrebbe apprezzato molto e si diresse verso la persona, per salutarla calorosamente per primo, in modo da dare tempo a Naya ed HeMo di spiegarsi.
“Alex! Hey amico!!!! Buon natale fratello!!!!” si precipitò per abbracciarlo
“buon natale anche a te! Abbiamo avuto la stessa idea a quanto pare!” disse il ragazzo sorpreso
“eh già ma noi ci siamo fatti 3 ore di macchina, rispetto alle tue 3 ore di aereo, vinci tu amico di sicuro!” si ritrovò a dire, per poi sperare che Naya non l’avesse sentito.
“si è presentato qualche ora fa, facendomi una sorpresa…” disse la bionda, come per giustificarsi con la sua amica
“Wau! Pensavo di essere originale….” Rispose amaramente Naya, che lasciò subito la mano di HeMo.
Non aveva pensato a quella eventualità, non si era nemmeno ricordata dell’esistenza di Alex in quei giorni, non aveva valutato il fatto che doveva fare i conti anche con lui, onestamente, dentro il suo cuore, pensava che, HeMo, avesse trovato il coraggio per allontanarlo, anche solo per poter fare chiarezza dentro di lei, invece ora era li, addirittura a casa sua, con la famiglia di Heather…. Decisamente, quel ragazzo, correva un po’ troppo per i suoi gusti.
“Naya! Che fai non vieni a salutarmi?” Alex spalancò le braccia, per accogliere la mora, mentre Naya diede un ultimo sguardo alla sua amica, prima di avvicinarsi. Mentre si avviava verso Alex, dietro di lui riusciva a vedere lo sguardo mortificato di Darren, che cercava di darle conforto.
“Hey! pazzoide! addirittura da N.Y. arrivi?” gli diede un abbraccio veloce, cercando di staccarsi il prima possibile
“eh già… per amore questo ed altro!” chiamò a sé Heather, che si era avvicinata a loro, per prenderla tra le sue braccia. La bionda aveva un sorriso imbarazzato e ,quando Alex prese il viso della ragazza per stamparle un veloce bacio sulle labbra, Naya si sentì morire.
“ma venite entriamo a casa che c’è un freddo cane!” disse la bionda, per smorzare il silenzio e la tensione che si era creata. Darren, in quel momento, ne approfittò per avvicinarsi a Naya, stringerle la mano e darle un bacio. La mora lo guardò con gli occhi lucidi, lui le strinse ancora di più la mano per rassicurarla.

“tesoro, perché sei fuggita così verso la porta che succ…. Naya? Oddio Naya???” la signora Morris, era comparsa all’ingresso della casa, ed aveva visto i suoi due nuovi ospiti, si diresse a passo spedito verso la ragazza mora
“Hey mamma J.” Disse la mora, con un sorriso, pronta ad abbracciare la madre di HeMo
“Oh tesoro! Che ci fai qui?” mentre la stringeva e l’abbracciava “ma perché Heather non mi ha detto niente?”
“perché ho voluto fare una sorpresa!” rispose la mora, ancora tra le braccia di Jeannie.
La madre di Heather, ogni volta che la sentiva per telefono e Naya era con lei ,se la faceva sempre passare, per chiedere all’amica di sua figlia, come si stava comportando, se HeMo mangiava e se si prendevano cura a vicenda l’una dell’altra, c’erano state lunghe conversazioni su skype in web cam. Non perdeva mai occasione, per ringraziare Naya per quello che aveva fatto per la figlia, trovandole dove vivere, con un affitto minimo a N.Y. . La signora Morris considerava Naya come una figlia.
“oh ma potevi dirlo almeno a me… ti avrei preparato un’accoglienza diversa tesoro!” le diede un bacio
“credimi mamma J. ,Questa accoglienza è stata perfetta!” rispose Naya felice.
Heather osservava due delle persone più importanti della sua vita, che si volevano così bene e, per un attimo, si era dimentica della situazione assurda che c’era quel giorno.
“e tu devi essere Darren giusto? “ chiese la signora, avvicinandosi al moretto per salutarlo
“si sono proprio io!” rispose
“che meraviglia oggi è la giornata delle sorprese tesoro, non è bellissimo che tu abbia tutte queste persone che ti vogliono così bene, da farsi chilometri pur di vederti?” disse, rivolgendosi alla figlia.
“si mamma è stupendo!” disse sinceramente la bionda, mentre incrociava lo sguardo di Naya.
“ma su venite! Ovviamente rimanete a cena no?” disse la signora portandosi a braccetto Naya
“ma no, non volevamo disturbare mamma J. Stiamo un pochino poi partiamo” guardò Darren, per cercare un aiuto
“Oh si dobbiamo andare signora, grazie mille, sarà per un’altra volta” disse imbarazzato
“non se ne parla nemmeno! Naya non puoi farmi questo! Piuttosto rimanete qui a dormire e partite domani mattina, ma ti voglio qui a cena con me!” disse la signora, per poi rivolgersi ad HeMo “giusto Heather? Abbiamo abbastanza posti, Naya può dormire da te e Darren ed Alex possono stare nella stanza che era di April” la mamma di Heather sapeva benissimo chi era Alex, la figlia solitamente non le nascondeva niente, ma la ragazza, sapeva altrettanto che, la mamma, era molto cattolica e all’antica, non avrebbe mai permesso che, la figlia, passasse la notte nello stesso letto con il suo fidanzato.
“s-si certo mamma” rispose con un po’ di imbarazzo “devono decidere loro però”
E guardò Naya e Darren, facendo capire loro che non dovevano sentirsi obbligati, solo perché la madre era così insistente, ma nel suo cuore ci sperava, avrebbe potuto parlare un po’ tranquillamente con Naya.
I due ragazzi si guardarono e Naya disse:
“ok ,se per Darren và bene …” cercando e scoprendo il sorriso soddisfatto dell’amica
Darren fece silenzio, non voleva che Naya soffrisse ulteriormente e non riusciva a capire il suo masochismo.
“Oh avanti Darren, prometto che non ti salterò addosso la notte” disse Alex, procurando una risata generale.
Fece un finto sorriso e poi disse:
“ok… vorrei partire domani mattina però, ho delle cose da sbrigare a Los Angeles” disse, anche se non era vero, mentre fece uno sguardo severo alla mora.
“oh perfetto! Chiamo subito April e corro a preparare la cena, sia mai che qualcuno non si senta accolto a casa Morris!” disse felice la signora, mentre si allontanava a passo svelto per preparare la serata.

Ci fù un momento in cui Darren e Naya rimasero soli
“Sai? avrei bisogno mi schiarisca le idee sul tuo estremo masochismo Naya!!!” era evidentemente arrabbiato
“non è masochismo! Ho bisogno di parlarci, e ,se questo comporta dover avere quella faccia di pesce lesso tutto il tempo davanti, ok!” rispose
“quella stessa faccia con cui mi dovrò ritrovare  a dormire per una notte insieme! Cazzo, mi parlerà per tutto il tempo di accordi dissonanti e di come è riuscito a suonare con alcuni grandi del Jazz, ancora per l’ennesima volta” stava realizzando in quel momento la cosa e ,la sua faccia, era disperata. Naya era dispiaciuta per l’amico, che si era fatto dei chilometri per lei e che in più doveva sorbirsi anche quella situazione
“lo sò tesoro e mi dispiace tantissimo… magari potresti trovare un metodo per ucciderlo nel sonno e fare un favore, oltre che a te, anche a me” disse, mentre gli carezzava il viso con compassione
“hey tutto ok?” si avvicinò Hemo, sentendo che tra i due c’era un po’ di tensione.
Darren guardò storto HeMo, ce l’aveva con lei, perché, conoscendo perfettamente la situazione, non aveva fatto niente, per smorzare l’entusiasmo alla mora
“non potrebbe andare meglio HeMo, vado a chiamare a casa per avvisare che non rientro stanotte” si allontanò, evidentemente arrabbiato
“sa tutto vero?” chiese la bionda
“si, avevo bisogno di parlarne con qualcuno”rispose Naya
Era la prima volta che accennavano all’argomento e c’era un evidente imbarazzo tra tutte e due.
“l’avevo immaginato, stai tranquilla” rispose la ballerina con un sorriso
“bene… quindi… arrivo per farti una sorpresa e mi ritrovo un’altra sorpresa” disse, con sarcasmo facendo ridere la bionda
“già, non mi aspettavo si facesse tutta questa strada per vedermi e ,soprattutto, non mi aspettavo decidesse di venire a casa mia, ma d’altronde ormai da Alex ci dobbiamo aspettare di tutto no?” disse rassegnata HeMo
“già… “ rispose la mora
“Darren è molto arrabbiato con me?” chiese preoccupata
“non ce l’ha con te, ce l’ha con me… conosci il suo  senso di protezione nei miei confronti, ha paura mi faccia del male” non era sicura fosse giusto affrontare così il discorso, ma poi le parole le uscirono spontaneamente
HeMo prese una mano di Naya, tutte e due, a quel contatto, rabbrividirono ed, incrociando gli occhi neri della sua amica, HeMo disse:
“non ho fatto che pensare a quel momento, è stranissimo…. Mi ha disorientato, non ho capito più niente Nay…. Non so” la mora stava ad ascoltarla e, mentre guardava le sue labbra pronunciare quelle parole ,avrebbe solo avuto voglia di baciarle.
Improvvisamente suonarono alla porta, Heather andò ad aprire e trovò April ,la sorella, con in braccio Annie, la nipotina di due anni, ed affianco a loro il marito Mike.
“Ohhhh ecco l’amore della mia vita!” la ballerina prese subito in braccio la splendida nipotina, che appena la vide, fece un sorriso grandissimo e spalancò le braccia verso di lei
 “vieni, ti faccio conoscere una persona importantissima per la zia…. Lei è Naya! Fai ciao ciao con la manina a Naya?” disse, prendendo il braccino della piccola, per farle fare il gesto di saluto
“ciao Annie sei bellissima lo sai?” la bambina sorrise a Naya e si sporse subito, per essere presa da lei
“come sarebbe a dire? Subito vuoi andare tra le sue braccia?” disse ,offesa la bionda
“accidenti non lo fa mai con nessuno praticamente!” disse April ,che si portò verso Naya ,che aveva preso la bambina in braccio e disse: “ciao Naya, finalmente ti conosco! Non ti sei ancora stancata di fare da baby sitter a mia sorella?” le disse, schioccandole due baci
“ahahah no!” disse, con orgoglio la mora
“spiritosa…. Devi sapere Naya, che l’altra notte, mi hanno mollato tutte e due la figlia, per poter passare una notte tranquilla, visto che non dormivano da giorni, sfruttandomi per stare sveglia con lei” disse per vendicarsi
“mi sembra il minimo, visto che non ci sei mai ,devi svolgere almeno i tuoi doveri da zia le volte che sei a casa!” disse April, per poi avvicinarsi alla sorella e darle un bacio sulla fronte dicendo “ciao Puzzetta”
“hey! Ma che si festeggia? Arrivano da tutte le parti d’America per te, pensavo che in questi giorni si festeggiasse la nascita di Gesù bambino, non Heather Morris” Mike, entrò con un mega passeggino in un braccio, ed una grande borsa nell’altra, rivolgendosi alla cognata
“ahahah in effetti potrebbero essere paragonati ai re magi i miei tre amici.” Disse HeMo, poi si rivolse a Naya “Naya lui è Mike il marito di April, una delle poche cose giuste che mia sorella abbia fatto nella vita”
“Wau tesoro! Sono onorato! Ti meriti un bicchiere di tequila in più dopo” disse, facendole l’occhiolino e poi rivolgendosi a Naya disse: “ciao sono Mike, ho sentito parlare tanto di te” porgendole la mano
“ciao Mike, spero ne abbiano parlato bene” rispose
“Oh si, per mia suocera sei una santa praticamente…. Hai salvato la figlia!” disse

******

Si ritrovarono a cena con tutta la famiglia Morris, la signora Jeannie tenne testa, raccontando agli amici, episodi buffi della vita della figlia quando era piccola
“non dimenticherò mai quando, a tre anni, decidesti di innaffiare le piante con lo scotch scozzese pregiato di tuo padre, Dio quanto si arrabbiò, quella bottiglia costava migliaia di dollari, la cosa buffa era che, il rimanente della bottiglia, te la bevesti tutta d’un fiato… Scotch scozzese dei più forti! capite? Una bimba di tre anni…. Ti portammo in ospedale spaventati per paura che andasti  in coma etilico” disse ridendo la signora, scatenando una risata generale
“eeeehhh già da li ,si capiva qualcosa…” disse Mike, ammiccando ed alimentando altre risate negli ospiti
“Non esagerare Mike!” lo ammonì la signora.
il clima era sereno e, mentre la signora Morris, continuava a portare pietanze e riempire i piatti dei ragazzi, Naya sentì improvvisamente la mano di HeMo sul suo ginocchio. Le venne un brivido improvviso, si trovava al suo fianco a tavola e dall’altra parte c’era Alex. Tolse la mano dal tavolo, per andare ad intrecciare quella di HeMo che era poggiata sul suo ginocchio, le venne da sospirare, la strinse forte e provò una felicità inspiegabile, soprattutto quando si accorse che, con l’altra mano ,Heather stava tenendo la forchetta e non la mano di Alex. La guardò negli occhi e le dedicò un sorriso bellissimo.
 
Arrivò il fatidico momento di andare a letto, dopo una serata passata a chiacchierare e dove, Darren, aveva pensato bene di sfruttare il pianoforte di casa Morris, per far cantare a tutti i classici canti Natalizi, da quel momento, il ragazzo aveva guadagnato molti punti in classifica per la signora Jeannie, ed era balzato quasi in vetta, dopo che la signora gli aveva chiesto se conosceva un’alleluja, che facevano sempre in parrocchia, Darren ,ovviamente, non la conosceva, ma era bastato che la signora l’ accennasse a cappella,perche il ragazzo la seguì perfettamente e si mise anche a cantare con lei, sotto lo sguardo divertito degli altri tre suoi amici.

*******
“sicura che ce la fai?” chiese Darren, mentre si stavano salutando, gli altri due ragazzi si erano appartati dall’altra parte dell’andito, Naya ,distrattamente,mentre aveva gli occhi puntati sull’altra coppia davanti a lei ,rispose:
“si ,ce la faccio tranquillo” cercò per un istante gli occhi di Darren, per poi riportarli dove erano prima
“Naya, promettimi che, se non ce la fai, facciamo scambio e tu vieni a dormire con me…. Ti prego, non credo che Alex si lamenterebbe della cosa” disse, con un ghigno sul viso
“non ho dubbi, comunque siamo talmente stanche, che ci addormenteremo subito, vedrai” disse, sapendo che l’amico non l’avrebbe bevuta
“si certo…. Come no! Ti prego, non combinare altri casini, ricordati che, domani, dobbiamo andare via e non la vedrai per altri giorni…. “ disse prudentemente
“si lo so… piuttosto tu ce la farai col principe azzurro dei miei stivali?” chiese preoccupata
“tranquilla! Ho un piano!” rispose fiero
“soffocarlo col cuscino?” chiese Naya ridendo
“no si chiama i-pod…. Alex puoi parlare quanto vuoi…. Io vado a letto, con una biondona, che mi sussurra dolci canzoni” disse
“ahahaha, oddio ….detto così fa un po’ pervertito, però in questo caso ringrazio anche io la Swift” lo abbracciò forte e gli diede un bacio. “grazie per tutto quello che fai per me” gli sussurrò.
Darren la guardò e le disse semplicemente: “ti voglio bene, non ci posso fare niente” sorridendole
 
**********
Finalmente erano sole, la stanza di Heather era molto semplice e, sotto il suo letto, c’era un altro letto che si tirava fuori, per poter far dormire un’altra persona. Era già tutto pronto, preparato accuratamente dalla mamma di HeMo.
Le due ragazze erano molto tese, era inevitabile che fosse giunto il momento di parlare di quello che era successo, anche se HeMo ne avrebbe fatto volentieri a meno, non sapeva cosa dire di quel momento, perché, fondamentalmente, non ci aveva capito niente nemmeno lei. La confusione che aveva in testa e dentro il suo cuore, non l’aveva lasciata per un secondo, dal momento in cui si era messa dentro quel taxi, scoppiando in un pianto disperato, facendo preoccupare anche l’autista, che le aveva chiesto se stesse bene ed avesse bisogno di un aiuto. Aveva pensato continuamente a quel bacio, al fatto che le fosse piaciuto, alle sensazioni che aveva provato, aveva desiderato avere Naya per tutti quei giorni di distacco, si ritrovava a pensare a lei continuamente, aveva bisogno di sentire un suo abbraccio ed ,il calore del suo corpo con il suo profumo, le mancavano terribilmente. Nello stesso tempo, aveva sentito spesso Alex in quei giorni, si era ritrovata a pensare alla sicurezza, che quel ragazzo le aveva sempre dato, al fatto che fosse seriamente innamorato di lei e che non l’avrebbe lasciata andare. Gli voleva bene e ,con lui, ci stava bene, non voleva seguire gli istinti che il suo corpo  e la sua mente le comunicavano, magari ,quelle che provava con Naya ,erano sensazioni nuove e per questo l’avevano colpita, ma non voleva che queste prendessero il sopravvento sulla sua vita, perché, fondamentalmente, non ne conosceva le ragioni. Alex era la normalità, la sicurezza. Naya era l’imprevedibilità, l’istinto e la passione che, quella sera, l’aveva spinta a fare quel gesto, che non avrebbe mai creduto di fare nella sua vita. Il problema era che, aveva avuto la possibilità, di riabbracciare quelle due persone a distanza di qualche ora e ,le reazioni del suo cuore, erano state nettamente diverse…. Alla vista di Naya il suo cuore era quasi esploso!
Naya decise di smorzare quel silenzio e quel fumo di cervelli pensanti ,e disse:
“ho un regalo per te!” porgendo il pacchetto ad HeMo e sedendosi sul letto. Le due, erano una di fronte all’altra sul letto di HeMo. La bionda felice disse
“ohhhh nooooo non dovevi!” ma allo stesso tempo felice, aprì il pacchetto e spalancò la bocca dicendo
“un orologio? Ma è bellissimo!” disse osservandolo…. “io non avevo un orologio…. “disse felice…. Poi si fermò a pensare per poi dire “Aspetta, c’è un doppio significato in questo regalo?” guardò storto l’amica che sorrise, ed annuendo, disse:
“secondo te?”
“fa parte del mio programma riabilitativo vero?” la indicò
“esatto!” sorrise la mora
“bene, lo prenderò come una sfida! Vedrai, diventerò puntualissima!” affermò
“in realtà c’è anche un altro significato” disse, prendendo coraggio, Heather la guardò curiosa, pendendo dalle sue labbra,Naya continuò, dopo aver fatto un bel respiro ed avere deglutito
“significa che io ti penserò ogni ora, in ogni momento della giornata,ed ,ogni volta che controllerai l’ora, ti ricorderai che io ti stò pensando…. Perché, sicuramente, lo starò facendo” disse, arrossendo vistosamente
HeMo iniziò a respirare con fatica, mentre si specchiava negli occhi brillanti di emozione dell’amica, le aveva appena detto una delle cose più dolci che avesse mai sentito in vita sua. Sentì l’impulso di abbracciarla, fece uno scatto in avanti e la strinse forte. Sentiva il suo profumo inconfondibile mentre affondava il suo viso sui capelli corvini di Naya.
Poi ad un tratto disse:
“sappi che il tuo è rimasto a casa a N.Y.”
“che cosa? Oh no! Se l’avessi saputo avrei frugato dappertutto per trovarlo!” disse la mora, staccandosi improvvisamente da lei
“ahahah non sapevo ci saremo incontrate prima” disse la bionda
“già….” Naya la guardò e ,prendendo di nuovo coraggio ,chiese: “ti è dispiaciuto?”
“affatto!” rispose senza pensarci, per poi continuare “dentro il mio cuore ci speravo accadesse una cosa del genere” disse, facendo sussultare il cuore di Naya e strappandole un sorriso sincero.
Naya le prese tutte e due le mani, intrecciandole e giocando con loro, si guardarono per qualche secondo
“volevo vederti ,per sapere come stavi dopo l’ultima volta…” decise finalmente di affrontare il discorso
“intendi dire dopo che mi hai sconvolto la vita?” rispose ironicamente HeMo, facendo ridere la mora
“non te l’avrei di certo voluto dire così…. Certo era un modo originale, ma non avrei mai trovato il coraggio, se avessi saputo che eri in sala”
“bè certo…. era originale, quanto una poesia recitata davanti a tutti” continuò ad ironizzare HeMo
“che scema!” sorrise Naya, poi improvvisamente disse
“a proposito, se vuoi che Alex venga qui non c’è problema, ci siamo accordati con Darren e io posso benissimo andare a dormire da lui stanotte” non sapeva perché, improvvisamente, le erano uscite quelle parole, ma era come se volesse avere delle conferme, per quanto riguardasse il suo rapporto con Alex. Anche HeMo si chiese perché l’amica le avesse fatto quella domanda, arrabbiandosi ,anche perché sentiva che, in quel momento, Alex non c’entrasse un granchè.
“non ne vedo il motivo” disse seccamente, procurando un piccolo sorriso di soddisfazione in Naya
“bè… forse perché è il tuo ragazzo?” continuò a stuzzicarla
“l’unica cosa che voglio, in questo momento, è stare con te…. Non mi è passato nemmeno per la testa di fare uno scambio” rispose HeMo, accarezzando il viso di Naya
Naya prese la mano che la stava accarezzando e la strinse, sfregando la guancia sulla mano calda dell’amica. HeMo si avvicinò  di più a lei per abbracciarla di nuovo, posò il suo viso sul collo profumato di Naya, quel’odore le dava decisamente alla testa, era una sensazione che, con i ragazzi, non aveva mai provato. Naya ,sentendo il respiro caldo della bionda sul suo corpo, provò dei brividi in tutta la schiena, girò il suo viso verso quello di HeMo, per poggiare le sue labbra sulla guancia accaldata della ragazza. Non capivano perché ,ma erano diventate due calamite, i loro corpi si cercavano, avevano bisogno di un contatto. Naya prese il viso di HeMo sulla sua mano, e, guardandola negli occhi, avvicinò le sue labbra a quelle della bionda che, in riposta, mise a sua volta una mano sul viso della mora, rispondendo al bacio. HeMo si ricordava benissimo delle labbra carnose di Naya, ma aveva dimenticato alcune sensazioni, che le aveva dato baciarle…. Era come se, il suo cuore, stesse parlando attraverso quel bacio, come se stesse narrando quello che lei non riusciva a descrivere….. La stava baciando, lo stava facendo un’altra volta, non aveva resistito, il suo istinto, l’aveva portata di nuovo verso le labbra morbide di Naya. Aveva gli occhi chiusi ed, accogliendo la lingua di Naya per giocare con la sua, si ritrovò ad ansimare per l’emozione ed anche per il desiderio, sempre più acceso, che, quel contatto, le stava dando. Le loro labbra si mossero sempre con più foga, come se  si bramassero, con forza, ogni secondo di più….
Si senti improvvisamente bussare, le due si staccarono velocemente ed ebbero quasi un infarto. HeMo esclamò
“Avanti!” ancora ansimando, per il momento appena trascorso, mischiato allo spavento
“siete sveglie? Volevo darvi la buonanotte” disse la signora Morris, che, avvicinandosi a tutte e due, le schioccò un bacio in fronte.
Hemo prese coraggio e disse “Si, stavamo per andare a dormire…. Guarda cosa mi ha regalato Naya” per smorzare un po’ di tensione, decise di porgerle il dono che le aveva fatto l’amica
“oh ma è bellissimo tesoro!” lo prese tra le mani, scrutandolo attentamente, poi si rivolse a Naya dicendo:
“tesoro non dovevi, fai già tanto per Heather…. Sai, io penso che tu sia un angelo, che il mio caro marito, Peter, abbia cercato apposta per sua figlia, da metterle affianco” Naya si sciolse, per la dolcezza disarmante di quelle parole, sapeva l’importanza che aveva il padre per HeMo e sapeva che, per lei, perderlo era stato un grande dolore, non ne parlava mai, ne avevano parlato solo una volta assieme. Quando vide che HeMo annuì alla frase della mamma, si commosse e disse:
“grazie mamma J. , penso che la cosa sia reciproca, anche per me HeMo è stata un dono dal cielo” cercò lo sguardo della sua amica che le sorrise
“sono felice vi siate trovate ragazze!” dicendo così ,le prese tutte e due in un abbraccio collettivo stampandole un bacio sulla guancia.
“bene ora a nanna!” le lasciò così, allontanandosi per poi uscire
“oh cazzo!” HeMo si mise una mano in fronte e si lasciò buttare a peso morto sul suo letto, facendo un grande sospiro e mettendosi a ridere. Naya, ancora scossa, si mise a ridere dicendo:
“per fortuna che ha bussato!”
“già…. Ringraziamo l’estrema educazione di Jeannie!” disse HeMo, per poi scoppiare in una mega risata liberatoria, coinvolgendo anche la mora. Smisero di ridere che ormai erano senza fiato, HeMo si fece seria e, sdraiandosi sul suo letto, disse:
“vieni qui Rivera!” facendo cenno di avvicinarsi. Naya si accoccolò affianco a lei, mettendo la testa sul petto di HeMo, le piaceva sentire il suo cuore battere, con un braccio stringeva la vita della bionda, mentre HeMo le carezzava la schiena ed, a volte, le passava una mano sui capelli per accarezzarli. Rimasero in silenzio per un po’, Naya si accorse che HeMo stava per parlare dall’accelerarsi improvviso dei suoi battiti.
“Nay che cosa stiamo facendo?” chiese delicatamente
“non lo so… Heather…. “ fece silenzio per un attimo poi decise di continuare : “Spontaneamente mi verrebbe da dire che forse ci stiamo amando… che, probabilmente, stiamo inventando l’amore, i nostri cuori si stanno cercando” disse spontaneamente senza pensarci
HeMo fece un sospiro e, con l’altra mano, strinse ancora  di più a sé la mora
“io non ci capisco più niente…. Sono spaventata Naya… è tutto così nuovo…. Ci sono cose che non ho mai provato e che non mi rendono sicura di niente” disse la bionda
Naya provò paura sentendo quella frase e disse: “lo so… è tutto nuovo anche per me, ma non ci posso fare niente, credimi ,dopo notti insonni, sono arrivata a questa conclusione” confessò la mora
Ad HeMo scappò un sorriso, sentendo la frase della mora
“ho bisogno di tempo…. Non ce la faccio, è tutto troppo amplificato…. Ho bisogno di lucidità” disse tutto d’un fiato, sperando di non ferire Naya
La mora chiuse gli occhi, stringendoli fortissimo, quella frase le aveva fatto male, ma non poteva pretendere che, una cosa così grande, venisse assimilata senza difficoltà da HeMo.
“ok…” si limitò a dire
“Dio Naya! sono in una fase dove ti salterei addosso in qualsiasi momento, non è normale questo…. Cioè non così capisci?” continuò la bionda
“si HeMo” rispose, con un po’ di orgoglio per quello che aveva appena sentito.
“poi c’è Alex…. Voglio dire, gli voglio bene, ho bisogno di calmarmi, tutte queste sensazioni amplificate mi stanno distruggendo…. “ ormai aveva deciso di essere sincera fino in fondo, erano tutte cose che aveva rimurginato per giorni nella sua testa e le stava rendendo reali, dicendole a Naya.
“certo...” rispose Naya
“hey ….potresti essere anche un po’ meno telegrafica…. “ abbassò lo sguardo, per cercare quello di Naya
Naya fece un sorriso per poi dire:
“non lo so HeMo, l’unica cosa di cui sono certa è che non voglio perderti, in qualsiasi modo tutta questa storia dovesse andare…. Non voglio perdere la mia migliore amica, ne morirei…. Capisci?”
“si, anche per me è così tesoro, infatti, per questo, voglio essere certa di quello che stò provando, non ti voglio fare del male Naya!!!” rispose la ballerina, stringendo sempre di più Naya
“tu che dici? Mi aspetti NayNay? Avrai pazienza?” le chiese, prendendo il suo viso e rivolgendolo verso di lei
Naya chiuse gli occhi, per distogliere lo sguardo da quelle labbra così vicine, che avrebbe ripreso subito a baciare e disse
“io sono qui…. Quando ti sentirai pronta, qualsiasi cosa deciderai” mentì, perché c’era solo una cosa che in quel momento avrebbe voluto, ma decise di accontentarsi del fatto che, le aveva confessato, che anche lei provava qualcosa, anche se non era ben definita.
HeMo avvicinò le sue labbra a quelle di Naya, per darle un leggero bacio e sorriderle, per poi abbandonare la sua testa sul cuscino e dire
“Oh Cristo santo Naya! che casino che hai combinato, mi stai facendo impazzire!” risero tutte e due e finirono per addormentarsi, mentre HeMo accarezzava i suoi capelli e Naya ascoltava il battito accelerato del suo cuore.
 
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Altro capitolo, grazie come sempre delle belle cose che mi avete scritto per lo scorso capitolo.
Mamma Morris è più affettuosa verso Naya, ma perché sente che ha fatto tanto perla figlia
Fatemi sapere che ne pensate se vi và…
Meno male che Darren c’è! :)
Baci
E.

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Capitolo 9
*** Sweet Lady Kisses parte 1 ***


“Naya Ti scongiuro, metti giù quella pistola!” con la voce tremolante, Darren cercò di avvicinarsi all’amica, che teneva nervosamente una pistola in mano
“fatti da parte Darren, è un consiglio” disse con voce calma, senza guardare in faccia l’amico, ma tenendo ben saldo il suo obbiettivo
“non ne vale la pena credimi!” continuò il ragazzo
“Oh credimi, ne vale assolutamente la pena!” disse, abbozzando ad un sorriso
“ok… ora mi avvicinerò e tu mi darai quella pistola, và bene?” Darren fece dei piccoli passi verso di lei, tenendo le mani avanti e provando a mantenere un sorriso
“Darren cazzo vattene!!!!” urlò Naya, mentre continuava a stringere quella pistola, iniziando a tremare nervosamente
HeMo fece un cenno a Darren di fermarsi, perché vedeva che la situazione stava precipitando
“Naya? Naya guardami…. Sono io….” Provò ad abbozzare la bionda, restando immobile nella sua posizione
La ragazza buttò uno sguardo verso l’amica, ma lo riportò subito verso il suo obbiettivo ,che non voleva perdere di vista
“hey! Ne possiamo parlare…. No? Metti giù quella pistola e ne parliamo, con calma” continuò la bionda, scandendo piano le parole e provando a tenere uno sguardo sereno
“non c’è niente da parlare Heather! Ne abbiamo già parlato abbastanza, quel fottuto bastardo deve pagarla cara!” urlò fortissimo ed iniziò a piangere
“non risolverai niente facendo così… ragiona un attimo!” disse HeMo, mentre l’obbiettivo di Naya continuava a stare fermo, pietrificato, con la paura di muovere un minimo muscolo
“oh si che risolverò, credimi! La soddisfazione di vedere il suo sangue scorrere sul pavimento, mentre lui è agonizzante ,mi darà tante soddisfazioni!” disse, quasi assaporando la sua vendetta e smettendo di piangere
“Naya ci sono altri modi per risolvere la cosa, credimi!” disse Darren
“Darren cazzo! Ti avevo detto di andare via, perché sei ancora qui?” urlò di nuovo, e diede un veloce sguardo incazzato all’amico
HeMo guardò l’amico, per fargli capire di non intervenire più, ci avrebbe pensato lei.
“Nay, tesoro….” Disse, avanzando piano verso di lei “ ricordi quando ci siamo dette che ci saremo prese cura l’una dell’altra?”
“fa parte del passato Heather, un passato che ora, onestamente, non mi appartiene più” rispose più tranquilla la mora
“invece no, perché io mi voglio prendere ancora cura di te” disse, mentre avanzava e, contemporaneamente, tremava dalla paura, temendo che l’amica potesse premere quel grilletto da un momento all’altro
“come puoi dire questo? Dopo quello che mi hai fatto Heather? Come puoi? E tutto a causa sua! La deve pagare! La deve pagare cara!” riprese a piangere
“no. No… non piangere ti prego, resta con me…. Guardami Naya! Ho sbagliato, mi voglio ancora prendere cura di te… se tu vorrai… sei mia sorella, abbiamo un legame di sangue…. Niente e nessuno potrà annullare questo” disse con le lacrime agli occhi la bionda, mentre era praticamente a mezzo metro da lei
Naya iniziò a piangere e ad abbassare la testa, buttandosi in ginocchio sul pavimento, mentre HeMo prese coraggio e si avvicinò al suo braccio, levandole la pistola dalla mano, per poi consegnarla a Darren ed abbracciare fortissimo Naya.

 
Ci fù un momento di silenzio in sala, dato dall’estrema tensione che si era creata, fino a che il professor Richmond, dalla sua posizione di obbiettivo di Naya, non iniziò un fortissimo applauso, seguito dalla classe ,che esultò con urla e fischi di approvazione! Le due erano ancora abbracciate ed HeMo, prima di lasciare la presa sull’amica, le sussurrò “sei una fottuta stronza di talento!” facendo ridere Naya
“Naya…. Ho quasi sentito la pallottola dritta nel cuore!” disse il professore, avvicinandosi a lei per farle i complimenti
“grazie professore…” rispose imbarazzata
“Sul serio ragazzi, siete stati grandi! Non avevate elementi, se non quella pistola che ho dato in mano a Naya ed alcune indicazioni che vi ho dato, prima di cominciare” disse orgoglioso Richmond
“E’ stato tutto merito di Naya!” rispose HeMo
“No ragazzi, è stato anche merito vostro, se non c’è una certa sintonia, anche con chi interagisce, non viene fuori niente…. Credetemi!” disse il professore, per poi continuare “ho bisogno di parlarvi, passate tra un’ora nel mio ufficio… ok?” disse prima di allontanarsi per parlare con altri due ragazzi

Si avvicinò Alex a loro tre per fare i complimenti
“Ragazzi siete stati fantastici! Naya, sembrava volessi sparare sul serio Richmond!” disse entusiasta
Poi si avvicinò ad HeMo e, prendendole i fianchi, la baciò appassionatamente e disse:
“amore sei stata fantastica”
HeMo un po’ imbarazzata l’abbracciò e disse:
“grazie” incrociò lo sguardo di Naya, che li stava fissando, ma subito distolse lo sguardo, non appena si accorse che la bionda la stava guardando
“devo ancora decidere se sei più brava a cantare o a recitare” Darren distolse Naya dai suoi pensieri e la fece sorridere
“credo di dover migliorare in tutti e due sicuramente” rispose la mora
“oh avanti! Sei stata fantastica!” disse il ragazzo, mettendole un braccio sulla spalla e trascinandola via da quella scena  che le stava facendo male
“sono praticamente sicuro che immaginavi un altro viso davanti a te, al posto di Richmond!” le disse ridendo
“ahahah come hai fatto ad indovinare?” rispose divertita Naya
“ma…. ti conosco un po’… ti offro un caffè per festeggiare questa performance da Oscar, Rivera!”
 
********
 
Uscirono dall’ufficio del professor Richmond con un sorriso splendido, sembravano tre bambini appena rientrati dal paese dei Balocchi.
“Aspettate… ditemi che non stò sognando e che ci ha chiesto veramente di far parte della sua compagnia teatrale?”  Darren fece un passo più lungo e si posizionò davanti alle sue due amiche, per guardarle in faccia
Tutte e due annuirono felici, HeMo prese la mano di Naya eccitatissima.
“Oh Dio ma vi rendete conto?” Darren avrebbe voluto urlare, ma si trovava nell’andito della scuola, dove si trovavano tutti gli uffici dei professori
Le due continuarono a ridere, vedendo l’eccitazione estrema e contagiosa dell’amico, che camminava all’indietro quasi saltellando.
“lui… lui non prende mai attori del primo anno! È una cosa eccezionale questa!” si mise una mano in faccia
“Darren, ora calmati perché stai per avere un infarto! Ci ha detto che è rimasto molto colpito dall’alchimia che c’è tra di noi, ed è quello che stava cercando da anni” disse Naya
“ok! Stasera si festeggia ragazze! Non voglio sentire scuse!” disse indicandole, mentre si allontanò di corsa
“dove stai andando?” urlò Naya
“A dirlo a mamma!!!” si sentì da lontano, mentre era quasi sparito dalla loro vista
Le due si misero a ridere ed HeMo abbracciò Naya fortissimo. Erano rientrate da una settimana, Naya aveva deciso di non fare nessun primo passo verso la bionda, avrebbe lasciato fare tutte le mosse a lei, voleva rispettare la sua confusione. In quella settimana c’erano stati abbracci e sguardi intensi, ma per il resto, HeMo, aveva passato molto tempo con Alex.
“Stiamo a casa stasera? Invitiamo Darren e festeggiamo!” disse la bionda
“ok, se non è un problema per Alex….” Rispose la mora
“non lo sarà, lo vedo a pranzo e stiamo insieme nel pomeriggio, non preoccuparti” disse un po’ amareggiata, vedendo lo sguardo triste di Naya
“và bene” rispose la mora, abbassando lo sguardo.
“ti giuro che stò cercando di capire Naya!” disse poi HeMo, come per cercare di tranquillizzarla
“mmmm… non so quanto ti possa aiutare, stare tutto questo tempo con lui…. Però ok…. Và bene HeMo”
 
“Hey allora? Che voleva Richmond?” Alex si era avvicinato alle due ragazze
“indovina?” disse HeMo sorridendogli “ci ha chiesto di far parte della sua compagnia “ disse felice
“oh cazzo sul serio? È una cosa che non succede mai! Cioè, Richmond prende solo quelli dal terzo anno in poi!” affermò sorpreso, ma con un sorriso
“già!” annuì felice lei
“oh amore è stupendo!” la prese tra le sue braccia e la baciò
Naya non poteva sentire che, Alex ,chiamasse amore Heather, ogni volta quella parola le faceva sussultare il cuore.
“Aspetta ma anche Darren?” chiese, mentre teneva ancora la bionda tra le sue braccia
Naya sentì un tono sorpreso, come se stesse facendo intendere che il suo amico non si meritasse quel posto
“che vuol dire anche Darren?” non riuscì più a trattenersi
“no… nel senso… sono sorpreso… voglio dire… non mi aspettavo chiamasse anche lui” rispose imbarazzato
Naya guardò Heather , aspettandosi intervenisse in difesa del loro amico, ma non lo fece.
“scusate è meglio che vada” disse sconvolta ed arrabbiata, lasciando un ultimo sguardo deluso ad HeMo
Mentre camminava a passo svelto e con i pugni chiusi per la rabbia, pensando all’arroganza di quel ragazzo, senti dei passi familiari che la rincorsero
“hey! Hey Naya aspetta!” Heather le toccò la spalla e la fece fermare.
Naya non era sicura di voler affrontare l’amica in quel momento, quando era così arrabbiata, aveva paura di combinare casini. Si fermò ma non si girò
“che ti prende? Era solo una domanda!” disse con fare tranquillo la bionda
Naya fece un sospiro, prima di girarsi e dire
“non era solo una domanda e lo sai benissimo anche tu!” rispose, guardandola dritta negli occhi
“andiamo Naya,lo stava chiedendo perché non l’aveva visto con noi…”
“no, stava chiedendo perché pensa che Darren non abbia talento e non si meriti quella convocazione, quando non è vero e lo sai benissimo anche tu!” disse la mora
“certo che lo so, ma anche Alex lo sa, hai davvero interpretato male le sue parole…. Credimi!” rispose HeMo, mantenendo sempre la calma
“ah si? Bè in fondo tu lo conosci meglio di me giusto?.... ok mi sarò sbagliata, posso andare ora?” chiese incrociando le braccia al petto
HeMo la fissò delusa, senza riuscire a dire niente
“come vuoi…” riuscì a pronunciare
“ah eh… posso chiederti un favore? Puoi evitare certe effusioni davanti a me? Ti ho detto che sarò paziente… quello che vuoi, ma non trovo giusto che ogni volta debba mettere alla prova la mia pazienza, pensi che sia facile, per me, stare li a guardare mentre lui ti bacia quando e dove vuole?” le scappò sinceramente…. Si pentì subito di quella frase, non era il caso di fare una scenata di gelosia, perché ,in fondo, non aveva il diritto, HeMo non le apparteneva e si erano scambiate soltanto qualche bacio in alcuni momenti particolari.
“ecco… era questo il problema, non era Darren…. “ disse
Naya guardò Heather e la sua freddezza per un’ ultima volta, per poi girarsi ed andare via.

********
 
Erano sdraiati in un angolo verde di Central park , anche se era  gennaio, il sole era abbastanza caldo e la temperatura era sopportabile. Alex, l’aveva portata a mangiare in un locale vicino al parco, per festeggiare l’avvenimento della giornata.
“sei stata bravissima stamattina, sono così orgoglioso di te” le sussurrò all’orecchio, mentre la teneva stretta tra le sue braccia. HeMo guardava  il laghetto che avevano davanti a loro e, mentre stringeva le braccia forti del ragazzo che legavano la sua vita, si godeva il calore del corpo di Alex che aderiva completamente al suo.
“è tutto merito di Naya, è stata lei il motore che ci ha guidati” disse, per poi sospirare, pensando a come si erano lasciate la mattina
Il ragazzo fece silenzio, prese il viso della bionda e lo girò verso di sé per baciarla. HeMo decise di girarsi completamente verso di lui, incrociarono le loro gambe e la bionda osservava gli occhi nerissimi del ragazzo, non erano grandissimi ma erano profondi. Inserì le sue braccia tra la giacca di Alex e lo abbracciò, per poi posare le sue labbra su quelle carnose di Alex. Aveva delle labbra molto belle,era una delle cose che ad Hemo faceva impazzire di più, insieme ai suoi muscoli. Alex curava il suo fisico e faceva molto sport, la bionda adorava i ragazzi che si tenevano in forma ed avevano cura del proprio corpo.
“perché Naya non mi sopporta?” chiese improvvisamente lui
“non è vero che non ti sopporta, stava proteggendo il suo migliore amico!” disse quelle parole, con il viso sul suo petto, senza guardarlo negli occhi
“non è solo una cosa che ho notato oggi…. Si vede che mi sopporta a mala pena!”
“non è così fidati, è che lei non è mai stata sempre molto socievole con tutti gli altri” mentì, perché Naya era una delle persone più socievoli e solari che conoscesse, ma non poteva di certo dirgli che aveva ragione e che non lo sopportava, perché era innamorata di lei.
“ti giuro io stò facendo di tutto per stringere un qualche legame con lei…. Voglio dire, è la tua migliore amica, è una persona importante per te” disse Alex
“lo so tesoro, lo vedo…. Dalle tempo, vedrai che cambierà” rispose, sapendo che non sarebbe mai cambiata ma, anzi per come sarebbe andata, magari sarebbe peggiorata
HeMo prese il viso del ragazzo e lo baciò, questa volta più appassionatamente, mentre Alex infilava le sue mani sotto il maglione della ragazza, per cercare i suoi seni facendola gemere, si avvicinarono ancora di più l’uno con l’altra, come se volessero fondere i loro due corpi. Alex iniziò a baciare il collo della bionda, ad Heather, mentre sentiva le labbra morbide del ragazzo su di lei, improvvisamente venne in mente il tocco delicato che aveva usato Naya, quando aveva fatto la stessa cosa sul suo collo. Era un’altra cosa, era come se, Naya, viaggiasse sul suo collo col le sue labbra delicate e stesse baciando una cosa fragilissima come il cristallo, si ritrovò a desiderare che, il ragazzo, assumesse quei tocchi delicati, che a lei facevano impazzire.
Il ragazzo si stava scaldando sempre più, HeMo decise di prendere il suo viso tra le mai e dire
“hey hey hey! Siamo in un parco, in pieno giorno!” lo guardò negli occhi e le sorrise.
Il ragazzo si arrese e, sospirando ,cercò di calmarsi e riprendere il respiro regolare ,mentre abbandonava, sconfitto, il suo viso tra il petto di HeMo.
Sollevò lo sguardo e, guardandola negli occhi, le disse:
“ti amo Heather, ti amo da morire!”
HeMo sorrise e gli diede un bacio veloce sulle labbra, carezzandogli il viso.
Lui fece una smorfia e disse:
“quando sentirò, queste due parole, venir fuori dalla tua bocca?”
“ne abbiamo già parlato, perché vuoi riprendere il discorso anche ora?” chiese un po’ irritata.
Alex le aveva detto ti amo, praticamente il terzo giorno che stavano assieme, sconvolgendola. Per lei erano due parole molto importanti che non usava dire con facilità, aveva chiesto ad Alex di avere pazienza, perché nel momento in cui lei l’avrebbe sentito, gliel’avrebbe detto.
“lo so… per me è importante…. Ultimamente ti sento distante, arriviamo ad un punto…. Poi tu, improvvisamente ,ti blocchi, come se ci fosse qualcosa di storto in tutto questo” decise di dirle tutta la verità, aveva quelle sensazioni da un po’, da quando erano rientrati dalle vacanze.
HeMo lo stava ad ascoltare ed, onestamente, non aveva niente da dire, era tutto vero, ma non sapeva dargli spiegazioni.
“Hemo, l’altro giorno abbiamo fatto l’amore  e dopo, invece che stare sul letto a farci le coccole, sei fuggita via, dicendo che ti eri ricordata che dovevi fare una cosa a casa, scomparendo nel bel mezzo della notte”
Decise di riprendere a baciarlo, per cercare di far passare un po’ di delusione al ragazzo, Alex rispose al bacio, cercò la sua lingua con forza, voleva farle capire che c’era e l’amava più di ogni altra cosa. Si bloccarono, e lui disse
“perché non ne vuoi parlare? Stò facendo qualcosa di sbagliato io? Dimmelo perché possa rimediare”
Le fece una pena incredibile, lui non c’entrava niente, anzi lui era perfetto. Il problema era lei, e stava iniziando a pensare di non meritare uno come lui e tutto quell’amore che stava ricevendo.
“no… no ma che dici?” lo tranquillizzò, prendendo tra le sue mani il suo viso. Il ragazzo stava ad osservare i suoi occhi, aspettando che la bionda dicesse qualcos’altro.
“mi dispiace” aggiunse solamente HeMo. Non sapendo cos’altro dire.
Il ragazzo si arrese, per l’ennesima volta, e poi le disse:
“andiamo a casa mia?” con sguardo malizioso
“non posso, ho lezione di moderno tra un’ora e poi stasera festeggiamo a casa con Naya e Darren” disse dispiaciuta
“mpf… ok …. Quando si tratta di farmi fuori, quei due le inventano tutte” disse con delusione
“ma che dici? Non è vero! Stai esagerando Alex!” la bionda iniziava ad irritarsi
“mmm ok… dai ti accompagno in accademia” disse, aiutando la ragazza ad alzarsi
 
*********
 
“non ho intenzione di ubriacarmi stasera!” Naya parlava al telefono con Darren per organizzare la serata
“oh avanti! E come festeggiamo se non siamo un po’ brilli? Non esageriamo te lo prometto, porterò l’indispensabile per farci divertire un po’” disse.
“mmmm ok! Mi stò fidando di te! Ti ricordo gli effetti devastanti di quando ci ubriachiamo e ,soprattutto, di quando HeMo si ubriaca!” disse sorridendo la mora
“oh si è per questo che vorrei farla ubriacare, per concludere un certo discorsetto”
“Darren!” urlò Naya al suo interlocutore
“scherzo Nay! Non lo farei mai, è la tua donna! Ci ho messo una pietra sopra!” disse, provando ancora un certo senso di imbarazzo, nel dire quella frase che gli risultava un po’ strana
“non è la mia donna!” rispose subito, per poi aggiungere “purtroppo!”
 
*********
 
Suonava il pianoforte, provando a fare degli accordi nuovi, di una canzone che, Darren, le aveva insegnato, sapeva che a momenti sarebbe rientrata HeMo e che doveva cercare di stare tranquilla, per evitare di rovinare la serata, soprattutto a Darren, che ci teneva tantissimo a festeggiare, fosse stato per lei non avrebbe fatto niente quella sera, stava diventando una persona triste e, diavolo, Naya Rivera non era triste, tutta quella storia, la stava distruggendo e la stava profondamente cambiando, stentava a riconoscersi anche lei.
Sentì la porta aprirsi ed una voce conosciuta che urlò
“hey Nay ci sei? Mi fiondo in doccia!”
“ok!”
Dal tono, le sembrò che non voleva assolutamente tenerle il broncio e, magari ,nemmeno affrontare quello che era successo la mattina, fece un sospiro di sollievo e riprese a suonare.
Stava suonando da 20 minuti, si rese conto che, l’entrata sprintosa di HeMo, l’aveva rassicurata ed era riuscita a concentrarsi di più su quello che stava facendo. Aveva fatto suoi gli accordi di quella canzone e decise di metterci anche le parole ed iniziò a cantarla, senza forzare la voce, non voleva attirare l’attenzione di HeMo.
HeMo stava ripensando a quello che Alex le aveva detto, a volte si sentiva una stronza, perché non era completamente sincera con lui, forse gli avrebbe dovuto dire che c’era un’altra persona di mezzo, che aveva una confusione in testa e ,soprattutto, nel suo cuore,ma aveva paura di perderlo, per una cosa del quale, non era nemmeno sicura…. Non sapeva se, quello che provava per Naya, era attrazione o addirittura amore. Alex non avrebbe accettato tutto questo e, forse, aveva anche ragione. Mentre si spalmava la crema tra le gambe, dopo aver fatto la doccia, sentì nell’altra stanza che Naya stava cantando. Impazziva per la sua voce, era una delle cose che la facevano uscire fuori di testa. Si vestì e decise di andare da lei.
Naya aveva posizionato il suo pianoforte a muro verso la finestra, non ci si poteva nemmeno affacciare dalla sua stanza, perché, immediatamente sotto la finestra, c’era attaccato il piano, l’aveva messo così, contro il parere di Darren ,che diceva si sarebbe rovinato per via dell’umidità e del freddo che avrebbe preso ,essendo così vicino agli spifferi, ma a Naya piaceva così, quando si metteva a suonare ,apriva le tende e le piaceva guardare il cielo, era sicura che anche all’anima del suo pianoforte piaceva quella sistemazione.
Sentì improvvisamente un profumo inebriarsi in tutta la stanza….. non era un profumo qualsiasi, era QUEL profumo…. Era il profumo di HeMo. Fece un respiro profondo e si bloccò, senza girarsi e tenendo gli occhi chiusi.
“continua ti prego!”  disse la bionda mentre si avvicinava
Naya riprese a suonare, ma aveva perso qualsiasi capacità di concentrazione, infatti non riuscì a cantare.
HeMo si avvicinò e si mise dietro di lei, la mora aveva i capelli sciolti, le mise le mani attorno al collo e si abbassò, per sentirne il profumo, Naya iniziava a fare accordi sconnessi tra di loro. HeMo se ne accorse e si mise a ridere, la mora smise di suonare e strinse le braccia che la stavano avvolgendo. Il profumo così forte ed intenso di HeMo, la stava distruggendo, era come sotto l’effetto di una droga, si sentiva in estasi. HeMo lasciò la presa e si mise a cavalcioni sopra di Naya, tra lei ed il suo pianoforte. La mora spalancò gli occhi, incredula, per quello che stava succedendo. La bionda, non sapeva esattamente che cosa stesse facendo, ma lo voleva, voleva Naya e non riusciva a trattenersi.
Posò le sue lunghe braccia intorno al collo della mora che, presa alla sprovvista, rimase immobile, mentre la fissava. Gli occhi di Heather esprimevano solo desiderio in quel momento e Naya lo poteva vedere bene.
La bionda scrutò ogni singolo punto del viso di Naya, come se lo dovesse studiare, le mise le ciocche, che ingombravano il suo studio attento, dietro le orecchie. La mora respirava a fatica ed aveva perso tutta la salivazione, deglutì rumorosamente e procurò un altro sorriso ,sul viso della ragazza di fronte a lei.
“c-che fai?” ebbe il coraggio di chiedere con voce tremolante la mora
HeMo le sorrise e, chinandosi verso di lei, prese le sue labbra. Naya sentiva tutta la passione della bionda in quel bacio, da come muoveva la lingua dentro di lei, da come le carezzava i capelli, il suo cuore stava scoppiando, solo in quell’istante, decise di muovere le sue braccia per metterle sui fianchi della bionda e rispendere, con altrettanta passione, a quel bacio. La bionda si muoveva sopra di lei ansimando, Naya stava morendo, non si erano mai baciate con una passione così forte, non sapeva dove mettere le mani, le avrebbe messe dappertutto. Le venne un’improvvisa vampata di calore, quando HeMo le infilò una mano sotto la maglietta, per cercare i suoi seni ,che si irrigidirono subito al contatto con la mano calda della bionda, le sfuggì un gemito che fece fermare Heather improvvisamente ed affermare con tutta l’eccitazione che aveva in corpo:
“Oh cazzo Naya!!!”
per poi prendere la maglia di Naya e sfilargliela velocemente, per lasciarla con solo il reggiseno. Mise tutte e due le mani sui seni di Naya ed iniziò a massaggiarli, mentre le baciava il collo, la mora chinò la testa all’indietro, provando sensazioni indescrivibili, non aveva mai fatto e provato cose simili in vita sua. HeMo si lasciava guidare dall’istinto, non sapeva come amare una donna, ma decise di lasciar fare al suo desiderio.
Si sentì suonare il campanello, HeMo non si accorse e continuò la sua esplorazione, verso il corpo perfetto di Naya.
“Hemo…. HeMo hey!” Naya cercò di fermarla “il campanello!” esclamò, incrociando lo sguardo perplesso della bionda
“oh cazzo… cazzo no! Chi è questa volta?”disse la ballerina, abbandonando il viso sulla spalla di Naya
“E’ Darren, gli abbiamo detto noi di venire a quest’ora” sorrise, per la disperazione della ragazza che le procurò un piacere immenso.
Heather sbuffò e si alzò dalle gambe di Naya che, intanto, si rimetteva la maglia, sempre con il sorriso stampato in viso.
“vado ad aprire!” disse sconsolata
“aspetta!” Naya la chiamò a sé, afferrandola per un braccio, per poi sorriderle e darle un ultimo bacio appassionato, che durò qualche secondo in più…. Mentre Darren, continuò a suonare insistentemente il campanello
“mmmmm arrivo rompicoglioni!!!” urlò HeMo, staccandosi a fatica dalle labbra di Naya. Risero di gusto tutte e due, senza staccare il contatto visivo.
Hemo uscì dalla stanza, per precipitarsi verso la porta, in quel momento, Naya, si lasciò andare sul letto, mettendosi una mano sul cuore ed esclamando
“Oh porca…..” sorridendo, ancora incredula, di quello che era appena successo.

Darren entrò e vide un sorriso splendido sulla faccia di HeMo, che lo accolse con un abbraccio
“hey dove cazzo eravate? Stavo suonando da 5 minuti!” esclamò
“bè adesso sei qui no?” rispose sorridente la bionda
Vide improvvisamente Naya che si fiondò tra le sue braccia, per salutarlo felice! Non capiva tutto questo entusiasmo, certo anche lui era felice per la novità di quella giornata, ma Naya al telefono, poco prima, non sembrava così entusiasta di festeggiare.
“hey ma che succede? Non avrete iniziato a festeggiare senza di me?” chiese, guardando entrambe le ragazze, che scoppiarono in una rumorosa risata
“mmm più o meno!” rispose HeMo, guardando Naya e facendola ridere di gusto
“sul serio? Non mi avete aspettato?” si preoccupò Darren
“ma no scemo! Scherzavamo!” disse Naya, prendendo il braccetto dell’amico, per portarlo in cucina e fare una faccia buffa alla bionda
“ah ecco…” rispose soddisfatto, per poi aggiungere “allora ,Tequila e limoni per noi… spero abbiate il sale in casa” sollevò il sopraciglio
“certo e io ho preparato la Guacamole” disse Naya
Heather sgranò gli occhi improvvisamente e disse:
“che cosa? Hai fatto la Guacamole? Oh accidenti ora si che è una vera festa!” HeMo adorava la guacamole che preparava Naya ed a casa avevano grandi scorte di buste di Nachos, da sgranocchiare con la salsa che la mora sapeva preparare divinamente.
I ragazzi fecero indigestione di nachos e guacamole, mentre ridevano delle imitazioni che, Darren, faceva dei compagni o dei professori. Aveva bevuto un po’ ed era già abbastanza brillo.
Naya si avvicinò ad Heather, per sussurrarle nell’orecchio: “ti prego non ubriachiamoci” con uno sguardo malizioso e pieno di desiderio, che fece sobbalzare e procurare un brivido alla bionda.
“ok” rispose sorridendo lei.
Darren era arrivato proprio alla frutta e così, mentre si era messo in testa un foulard di Naya, salì sul tavolo ed iniziò a ballare la Hula, la danza che balla Timon nel cartone Il Re Leone

Lua!!!se tu vuoi mangiare un po' di ciccia vieni qua”
Iniziò a sculettare, mentre le altre due si stavano sentendo male dalle risate

“mangia questo tipo perche è proprio una bontà
buoni come lui qui proprio non c'è ne
se ti metti in fila tocca a te...”


Indicò le ragazze per poi dire

“hai fame?”

“gnam gnam gnam” risposero in coro le due ragazze

“di pancetta?”

“gnam gnam gnam” continuarono il coro, ma non avevano più fiato, per le risate e le espressioni incredibili dell’amico

“è un maiale”

“gnam gnam gnam” urlarono sempre più forte, sollevando le braccia

“puoi mangiarlo anche tu.. UH!” esclamò il ragazzo con un colpo accentuato di chiappa

Ci fù un applauso divertito delle due che urlarono il bis. Naya si ritrovò a pensare che era quella la vita che voleva, insieme alle due persone che amava e che erano la sua famiglia.
Per un tempo non ben definito, Darren si trasformò nel principe Aladdin, in Ursula, la strega cattiva della sirenetta, cantando a squarcia gola “io la gioia daròòòòòò” mentre HeMo assumeva lo sguardo, innocente ed impaurito, della sirenetta, per fargli da spalla. Poi era diventato Lumiere, il candelabro animato della Bella e la bestia, assumendo un accento francese e cantando a Naya, che faceva la parte di Bella “Stia con noi qui con noi, si rilassi d’ora in poi…”  mentre, HeMo, faceva i cori ,riproducendo con la danza la scena in cui entravano tutti gli oggetti animati. Tutti e tre erano cresciuti a pane e Disney e ,Darren soprattutto, conosceva a memoria praticamente tutti i cartoni della sua infanzia.
Fino a che, stremato, non si buttò sul divano, perché non si reggeva più in piedi, ogni esibizione aveva come premio un bicchiere pieno di tequila.
“bene, ora mi sembra arrivato il momento di fare la nanna…. “lo trascinarono tutte e due, nella stanza di Naya sul suo lettone. Avevano previsto sarebbe rimasto li a dormire.
“Naya?” biascicò il ragazzo, mentre HeMo gli toglieva le scarpe
“dimmi tesoro!” rispose sorridendo
“per favore puoi chiamare Hannah e chiederle se vuole fare sesso con me?” disse, trascinando le parole
Le due si misero a ridere ed HeMo chiese a Naya
“chi è Hannah?”
“la cheerleader di Glee” rispose, mettendosi una mano davanti alla bocca, per non far vedere all’amico che rideva, poi disse
“si certo domani la chia….” Si girò e Darren già dormiva, con la bocca spalancata, sorrise teneramente, mentre s’inchinò ,per dargli una carezza ed un bacio sulla fronte.
 
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Ecco qui la prima parte
È inutile che vi metta i link per tutti i cartoni Disney se li cercate su youtube  trovate di tutto.
Invece volevo darvi la ricetta per il Guacamole direttamente dalla nostra Naya che trovate qui:
http://www.fox.com/glee/afterthegame/recipes/recipe-13/
E’ vero che è molto brava a prepararla ed è anche vero che HeMo ne và pazza, l’hanno rivelato in un’intervista.
A proposito di HeMo…. Sarebbe ballo facesse pace col cervello e col suo cuore…. E’ un po’ confusa…. Vedremo nella seconda parte che succederà. ;)
intanto sono 3 bravissimi attori come avete visto all'inizio del capitolo XD
Grazie mille a voi che recensite ed ai tantissimi che leggono.
Spero sia stato di vostro gradimento anche questo capitolo. Seconda parte al più presto è quasi completata.
Baci
E.

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Capitolo 10
*** Sweet Lady Kisses parte 2 ***


 
Le ragazze uscirono dalla stanza di Naya chiudendo la porta, improvvisamente, Heather, si sentì prendere trà i fianchi e portare, con forza verso, il muro. Sorrisero tutte e due, avevano aspettato quel momento per tutta la sera, si erano guardate maliziosamente, senza farsi vedere da Darren.
“Ho aspettato tutta la sera questo momento” le disse Naya, mentre si portò verso il suo collo.
HeMo, sentendo i baci delicati di Naya su quel collo, che lo stesso giorno aveva già provato altre labbra, si accorse della grande differenza, si accorse di come, la ragazza, passò la lingua sulla sua pelle con delicatezza, come se avesse paura di farle del male. Quel pensiero, le procurò un gemito ed una fortissima eccitazione.
Prese la mano di Naya ,senza staccare il contatto visivo ,e la portò in camera sua, la baciò intensamente, assicurandosi di chiudere la porta, per non fare rumore. Si trascinarono verso il letto, la bionda si fece baciare ancora, assaporando le labbra morbide e delicate della mora, che, fermandosi ad un tratto per guardarla, le disse:
“sei sicura?”
HeMo non rispose nemmeno, voleva Naya, l’aveva sempre voluta, voleva quel corpo, ed in quel momento non le interessava niente delle conseguenze, così sollevò il suo viso improvvisamente, per riprendere le labbra di Naya, senza aver bisogno di dare nessuna risposta.
Naya a quel punto si liberò della maglia, per la seconda volta in quella serata, e fece lo stesso aiutando HeMo a togliersi la sua. Iniziò a mordicchiare il labbro inferiore della bionda, allontanandosi velocemente, quando la ballerina chiedeva di poter possedere le sue labbra, la fece impazzire con quel gioco sadico, infatti, HeMo, perse la pazienza, ed afferrandole il viso per bloccarla, si impossessò delle sue labbra avidamente.  La mora stava sopra di lei e si muovevano insieme, in un ritmo sincronizzato perfetto, non sapeva dove muoversi per procurare piacere alla ragazza che amava,non aveva mai amato una donna, decise di lasciarsi guidare dall’istinto e portarsi dove sentiva che HeMo provava più piacere. Le tolse il reggiseno e la bionda rimase a petto nudo, Naya si fermò ad osservare il corpo esile e perfetto della ballerina. Provò un desiderio immenso di assaggiare ogni minimo centimetro di quel corpo, così iniziò a baciarlo, spostandosi dal collo e fermandosi verso i suoi seni,che afferrò e prese a baciare stimolando i capezzoli con la lingua, si accorse che, quel gesto, fece andare in estasi Heather, che ansimava ormai sonoramente. Decise di scendere più giù, puntando gli addominali scolpiti e sentendo, con la sua lingua, ogni minimo muscolo. Heather inarcava la schiena ad ogni nuovo contatto, non riusciva a capire più niente, Naya la stava facendo impazzire, con gli occhi chiusi ,teneva la testa della mora, come a volerla indirizzare nei punti dove provava più piacere. Naya arrivò nel basso ventre e, d’impulso, sollevò lo sguardo, per cercare quello della bionda, che sollevò la testa per guardarla e dire:
“ti prego!”
La mora prese coraggio e sfilò i pantaloni della tuta di HeMo, le lasciò ancora le mutande, ci poggiò il viso e sentì un calore profondo su tutto il suo corpo. HeMo tremò, sentendo il respiro affannato di Naya nel punto estremo del suo piacere, quando la mora posò la sua mano calda sopra, sentì di non reggere più ,bagnando le mutande, fece un lungo sospiro e disse
“toglile Naya ti prego!”  implorò
Naya, tremante, ubbidì e le sfilò le mutande ormai fradice, si sentiva bene, perché stava procurando un immenso piacere ad HeMo e solo quel pensiero la fece eccitare. Iniziò ad accarezzarle le gambe, mentre sentiva che, letteralmente ,la bionda tremava ad ogni contatto. Era giunto il momento di arrivare lì, non l’aveva mai fatto, ma prese coraggio e scoprì che era sorprendentemente appagante sentire, nella sua bocca, il frutto caldo dell’eccitazione di HeMo. Più lei giocava con la lingua e più HeMo spingeva il bacino, con forza, verso la bocca di Naya. Iniziò a giocare con le sue dita dentro di lei, sentiva che era al massimo e, se ne accorse ,quando la ragazza, ripetendo più volte il suo nome, venne tra le sue mani. Sollevò lo sguardo per vedere l’espressione di piacere della bionda che sorrideva, mentre si teneva il viso con una mano. Decise di risalire su, per incontrare i suoi occhi e sorriderle. HeMo le prese il viso tra le mani e le disse:
“Oh Naya amore mio!” sentire quell’amore mio dalla sua bocca, la fece emozionare talmente tanto, che le scesero le lacrime.
“hey…. Perché piangi?” le chiese preoccupata HeMo.
Naya non sapeva che dire, provava mille sensazioni, quel momento se lo sarebbe ricordato per tutta la vita.
La baciò, mentre la bionda, rispondendo al bacio, assaporò le lacrime salate della mora.
“amore perché piangi?” ripetè quella parola, che fece sussultare Naya, ed improvvisamente ,tra un misto di risa e pianto disse
“perché mi hai chiamata amore…. Ed ora per ben due volte” le procurò un sorriso, mentre la strinse forte a sè.
Naya era di una dolcezza disarmante, ed ogni volta la spiazzava, quella sera le aveva fatto provare sensazioni mai sentite prima, era diverso, per lei, fare l’amore con Naya, sembrava che i loro corpi fossero stati creati per soddisfarsi reciprocamente in tutto e per tutto. Sembrava che sapessero come fare stare bene l’una con l’altra, aveva provato mille volte questa sensazione nei momenti della loro amicizia, ma, quella sera, aveva scoperto che la cosa riguardava anche il sesso, ed era la cosa più intima che due persone potessero condividere.
“mio Dio Naya sei incredibile” le disse, guardandola con amore.
Naya si avvicinò per baciarla ancora ed ancora….. non si sarebbe mai stancata delle sue labbra.
“Quindi…. è così che due donne si amano e fanno l’amore?” chiese, dopo qualche minuto, staccandosi dalle labbra di Naya
La mora sorrise, carezzandole il viso e disse:
“credo di sì…. O…. per lo meno…. L-World ci ha fatto credere così” risero tutte e due di gusto, poi HeMo disse
“è stato bellissimo…. Davvero!” guardandola negli occhi
“anche per me” rispose Naya, poggiando il viso sul suo petto nudo e sospirando.
Diversamente alle ultime volte che l’aveva fatto con Alex, questa volta, Heather, non provò l’impulso di alzarsi e fuggire dal letto, sentendosi  colpevole di qualche atto grave. Voleva restare con Naya, la voleva tenere con sé, abbracciata, per tutta la notte e se avesse potuto, avrebbe fermato il tempo.

********

La mora aprì gli occhi, mentre sentiva sopra di sé ,il braccio di HeMo che l’avvolgeva, fece un sorriso, pensando alla notte appena trascorsa. Si girò a guardare la bionda che dormiva serenamente, sembrava un angelo e chissà se, questa serenità, le sarebbe rimasta, quando ,svegliandosi, avrebbe realizzato come stava facendo lei, e soprattutto, quando sarebbero state costrette ad uscire dal  loro mondo, per affrontare la vita e tutte le cose irrisolte.  L’unica cosa che Naya desiderava in quel momento, era quella di potersi svegliare tutti i giorni così, con lei affianco, per vedere come prima cosa, aprendo gli occhi, il suo viso e rimanere piacevolmente confusa al pensiero se stesse ancora sognando. Posò leggermente le sue labbra su quelle di HeMo, che, facendo un sospiro, si mosse e lentamente aprì gli occhi abbagliando Naya di un azzurrò splendido. La bionda, incrociando gli occhi stupendi di Naya, fece un sorriso che la mora ricambiò
“buongiorno” disse delicatamente Naya, mentre le carezzava i capelli
“buongiorno” HeMo si girò e si stiracchiò, facendo uno sbadiglio, Naya approfittò dello sollevare delle braccia della bionda, per piazzarsi sul suo petto, perché poi potesse stringerla tra le sue braccia. Ad HeMo non dispiaceva la cosa e, stringendola, le diede un bacio tra i neri capelli
“come stai?” chiese la mora
“mai stata meglio” rispose HeMo
Quella risposta procurò una gioia incredibile alla latina e fece scivolare via un po’ di tensione.
“Tu?” chiese la bionda
“a me sembra di sognare…” rispose
HeMo sorrise e si avvicinò per darle un bacio, si guardarono per qualche secondo, poi HeMo scuotendo la testa e stringendola forte a sé disse
“cosa dobbiamo fare ora?” con voce rotta dalla tensione
Naya sospirò, non sapeva cosa dirle…. Le avrebbe voluto dire di lasciare Alex e stare con lei, ma non era giusto, era una decisione che doveva prendere lei.
“non lo so…. Sei tu quella che deve prendere delle decisioni importanti”
“lo so…” sospirò
Naya le prese una mano e gliela strinse
“Naya?”
“dimmi”
“ma ora…. Cioè noi…. Siamo lesbiche?” disse HeMo
A Naya scappò una lieve risata, per l’affermazione dell’amica
“non lo so tesoro…. So solo che io, in questo momento, voglio te e vorrei stare con te, tutto il resto mi importa ben poco” le rispose
HeMo arrossì a quella frase, anche lei voleva Naya, voleva tutto di lei, non poteva farne a meno, ma aveva anche una situazione da risolvere, non poteva continuare così, facendo sentire Naya un’amante ….la mora non meritava questo, ed Alex non meritava di essere tradito. Sapeva che lasciando Alex ed iniziando una relazione con Naya, ci sarebbero state altre miliardi di cose da affrontare. Voleva capire se ne valeva la pena, se quello che provava per lei, poteva superare i pregiudizi e la cattiveria della gente. Le salì improvvisamente il panico si mise a sedere e disse
“e’ tardi, vado a preparare la colazione” senza guardare Naya
Mentre si stava alzando, per vestirsi, Naya le afferrò un braccio, per farla voltare verso di lei e le disse
“hey!tutto bene?” 
HeMo le sorrise per tranquillizzarla, e disse
“si…. Si tranquilla”
Naya scese dal letto e si mise davanti a lei in ginocchio, con le mani sulle sue gambe
“non devi per forza risolvere tutta la tua vita in queste ore” decise di dire quelle parole ,per tranquillizzarla perché aveva letto il panico nei suoi occhi.
“giusto” rispose, mentre prendendole il viso tra le mani, le diede un bacio delicato
“bene, vado a svegliare Lumiere!” disse, facendo ridere la bionda

*******

Darren dormiva nella stessa posizione in cui lo avevano lasciato la notte prima, Naya si mise a ridere, ricordando le performance che il ragazzo aveva dedicato loro.
“hey  alcolizzato” si avvicinò e lo chiamò piano
Il ragazzo non si mosse
“Darren?” aumentò la voce, ma lui continuò a dormire
Si spazientì e lo toccò leggermente “Darren? Darren tesoro svegliati!”
Ma ancora niente
“Darren Criss ti vuoi svegliare cazzo?!!!!” urlò quasi nell’orecchio dell’amico
Il ragazzo si mise a sedere improvvisamente e, scuotendo la testa, disse
“si si mamma arrivo!”
Naya rise di gusto e si piegò in due sul letto
Il ragazzo, sconvolto, si girò verso la mora e disse
“ma sei matta?” e poi toccandosi la testa e ributtandosi a peso morto sul cuscino, disse: “oddio che mal di testa!”
“fatti una doccia, che puzzi come un topo di fogna” gli disse la mora
Fecero colazione, Darren non mangiò quasi niente ed assaggiò solamente un po’ di caffè forte, che gli aveva preparato HeMo.
Naya stava lavando i piatti in attesa che gli altri due suoi amici si preparassero per uscire, quando sentì due braccia famigliari, che le avvolsero la vita, HeMo le diede un bacio sul collo e Naya tirò indietro la testa e sorrise
“stà passando Alex a prendermi…. Và bene?” le sussurrò in un orecchio
Fece un sospiro e disse:
“ok” cercando di sorridere
HeMo la prese e la fece voltare verso di lei, scrutò il suo viso con amore e si specchiò nei suoi occhi
“ho ancora nella testa le immagini di questa notte….” Le disse con desiderio mordendosi un labbro
Naya sorrise imbarazzata
HeMo le carezzò il viso e le diede un bacio, per poi sorriderle e dirle
“Amore mio!” sapendo di procurarle un’emozione.
Naya sorrise e l’abbracciò forte, ogni volta che sentiva quelle parole, pronunciate da HeMo per lei, il suo cuore sussultava.

********
 
“hey buongiorno!” Alex vide lo sguardo sereno e gioioso della ragazza
“buongiorno!” le schioccò un bacio veloce sulle labbra
“hai un aspetto bellissimo e sereno stamattina, hai dormito bene”
HeMo si gelò a quella domanda e, senza guardarlo negli occhi ,disse
“si si…. Benissimo” non stava mentendo, aveva dormito benissimo tra le braccia di Naya
“bene…. Ho riflettuto tanto su quello che mi hai detto, riguardo il  mio rapporto con  Naya….”
“oh andiamo Alex è la mia migliore amica, ma non per questo devi essergli per forza amico anche tu!” lo interruppe la bionda, abbastanza irritata per quella fissa che gli era presa da un paio di giorni
“certo…. Certo ma…. Almeno fammi provare! Pensavo di invitare lei e Darren a cena a casa stasera” disse felice
HeMo si gelò, sapeva che Naya non avrebbe mai accettato, era già una sofferenza per lei vederla con Alex in accademia, ma Alex era determinato, decise di non dire niente e far sbrigare a Naya la cosa.

****** 

“mi spieghi ,per quale oscura ragione, il tuo fidanzato mi stà addosso e cerca di fare il simpatico con me?” stavano facendo la fila alla mensa.
Heather, col vassoio in mano, le sorrise maliziosamente e disse
“perché vuole diventare il tuo nuovo migliore amico”
“oh per carità, ce l’ho già un migliore amico e non ho bisogno di altro” disse secca
“già…. Ma non finisce qui…. Vedrai!” disse, facendole l’occhiolino ed andandosi a sedere dove già sedevano Darren ed Alex
Naya rimase immobile a cercare di capire che cosa volesse dire l’amica, con quella frase
“allora, prima che mi dimentichi, tu e Darren siete invitati a casa mia a cena stasera” disse Alex con fare entusiasta
Naya diede uno sguardo veloce all’amica, che con un sorrisino maligno, faceva finta di niente ,mentre si versava l’olio nell’insalata e poi incrociando lo sguardo terrorizzato di Darren disse:
“oh… oh no! Mi spiace, ma stasera non riusciamo proprio! Giusto Darren?” chiese aiuto all’amico
“oh si amico, abbiamo lezione di canto fino a tardi e saremo distrutti poi!”
Naya annuì, mentre HeMo rise sotto i baffi.
Mentre Alex cercava di convincere Darren ad andare lo stesso, promettendo che si sarebbero rilassati e non avrebbero fatto tardi, Naya lanciò uno sguardo assassino all’amica e poi le disse, solo col labbiale:
“c’è Glee stasera!”
HeMo aprì la bocca stupita, perché si era completamente dimenticata. Vedere la puntata di Glee il martedi sera, tutti e tre assieme , a casa di Naya ,era diventato un rito che non avevano mai saltato, si erano appassionati a quel telefilm, ed in più, vedere i loro amici recitare in un serial tv così di successo, li divertiva tanto.

********

Naya tornava dalla biblioteca con un libro in mano, stava andando a raggiungere Darren che l’aspettava in macchina, per andare a lezione di canto ,quando sentì una voce famigliare che la bloccò
“Hey Naya aspetta!” la mora fece gli occhi al cielo e si bloccò, aspettando che Alex la raggiungesse. Sfornò il suo più finto sorriso e si girò dicendo
“Alex! Oggi sei praticamente la mia ombra!”
“ahahah dici? Tranquilla, non ci voglio provare con te!” rispose imbarazzato
“non avevo dubbi su questo” disse Naya, per poi aggiungere “dimmi, in che cosa posso aiutarti?”
“ecco…. Vedi, andrò subito al sodo, perché avrai fretta sicuramente”
Naya annuì in silenzio, non capiva che cavolo gli prendesse, potevano benissimo vivere tutti e due continuando ad ignorarsi.
“dunque… Heather è la mia ragazza….” A quella frase, Naya, ebbe un sussulto allo stomaco e le venne una leggera nausea “tu sei la sua migliore amica….” Continuò il ragazzo
“vedi, credo che dovremo legare un po’ di più…. Voglio dire, dovremo farlo per HeMo no?”
Naya fece un espressione confusa, onestamente non capiva il discorso contorto del ragazzo, non capiva cosa c’entrasse il fatto che lei fosse la sua migliore amica e lui il suo ragazzo
“perché?” chiese secca
“come perché? Voglio dire… ho capito che non ti piaccio, ma vorrei poter fare qualcosa per cercare di piacerti…. Ecco non so….” il ragazzo era imbarazzato dalla domanda secca della mora
“Alex, noi non abbiamo niente in comune, non saresti mai mio amico fuori da questo posto, siamo completamente diversi…. Perché improvvisamente dovremo diventare amici?” cerco di essere il più tranquilla possibile
“Bè ,per esempio, vogliamo tutte e due bene ad Heather” Naya sorrise e dentro di sé pensò
oh credimi bello che la parola bene è alquanto riduttiva” ma si limitò a dire
“si ma il bene che le vogliamo, non cambia se diventiamo amici…. Voglio dire, le vorremmo sempre bene, perché hai questa esigenza?” chiese onestamente la mora, non capendo perché il ragazzo si stesse ostinando così
“perché vedo che, spesso HeMo, si trova combattuta nel dover scegliere tra fare le cose con me e con te…. E quindi… ecco…. Se facessimo tante cose assieme, come amici, potremo stare di più assieme con HeMo tutti e due” si grattò la testa, sperando di essere stato chiaro
“Ah ecco…. Ora capisco…. Quindi, il tuo ragionamento sarebbe : stiamo più tempo assieme, così HeMo non si deve ritrovare a scegliere tra me e te, ed io potrò stare più tempo con lei?” chiese
“ecco si esatto!” disse felice di essersi spiegato
Naya sorrise all’ingenuità del ragazzo e rispose
“Io penso che Heather sia una persona che faccia, continuamente, quello che vuole ed, onestamente, ragionare così ,sarebbe un insulto alla sua intelligenza, perché credimi, sono alquanto sicura che, se le andasse di fare altro senza coinvolgere me e te, lo farebbe senza problemi, per quanto ci tiene alla sua libertà”
Il ragazzo rimase a bocca aperta e si accorse di non conoscere così bene la sua ragazza, pensava che tutto quello che HeMo facesse, fosse condizionato esclusivamente da Naya e da lui ,che erano i punti cardine della sua vita, ma Naya gli stava confermando che non era così.
Naya avrebbe voluto continuare, suggerendo al ragazzo, di non ostacolare la libertà di HeMo, perché, in quel caso, l’avrebbe persa, ci teneva troppo alla sua libertà. Ma non voleva dargli assolutamente quel vantaggio
“o-ok…. Perfetto! Capito il messaggio…. Grazie” disse deluso della conversazione
Naya si impietosì per un attimo poi disse
“Senti Alex… un’amicizia non si può programmare, tu non ti puoi svegliare e decidere che vuoi essere mio amico, un’amicizia nasce spontanea, se ci sono cose in comune, se ci si piace ,se ci si trova simpatici… ed altre mille cose” il ragazzo la osservava, affascinato dall’estrema intelligenza della ragazza, capì che era una persona in gamba, per questo Heather l’adorava.
“tu ora viviti tranquillamente la tua storia con HeMo, passeremo dei momenti assieme, questo è inevitabile ma io ho un altro concetto di amicizia e non mi faccio un amico, per avere in cambio delle altre cose” concluse il suo discorso
“si certo…. È che ultimamente Hemo è strana…. Avrei bisogno di parlare con qualcuno che la conosce bene, per darmi dei consigli” alla frase ultimamente Hemo è strana, Naya sorrise dentro di sé, poi disse
“io sono l’ultima persona a cui ti puoi rivolgere per questo, credimi Alex! Ora, se vuoi scusarmi, Darren mi stà aspettando al freddo già da 10 minuti, devo andare”
“ok…. Grazie per avermi ascoltato almeno!” disse salutandola
“figurati!” si allontanò, salutando con la mano e dicendo dentro di sé
“vaffanculo opportunista del cazzo! Te la devi tenere con le tue forze se la vuoi e se ci riesci” disse orgogliosa!

*******
 
HeMo entrò dentro casa in tutta fretta, lanciando la borsa per terra e fiondandosi sul divano, vicino alla sua Naya
“che mi sono persa?” chiese ,mentre prese un po’ di patatine dal piatto di Naya
“mmm Provinciali…. Shuster è stato espulso e li accompagnerà quella svegliona di Emma…. Li vedo male” rispose Darren
“oh cacchio ed il matrimonio?” chiese ancora
“l’ha rimandato di qualche ora, ma lo vedo male….” Disse Naya ,sgranocchiando le patatine
“bè certo, Emma è destinata a stare con Will” disse HeMo
Naya la guardò con tenerezza e disse
“bella la mia amica romanticona” risero tutti e tre, per poi concentrarsi sulla puntata.

 
Finita la puntata Darren tornò a casa e le due si ritrovarono a sistemare la cucina assieme, prima di andare a dormire
“il tuo ragazzo oggi mi ha perseguitato…. Preferirei essere perseguitata da te, se potessi scegliere” disse ,mentre sistemava le bibite nel frigo
Heather rise e, mentre stava mettendo sul fuoco l’acqua per farsi la loro tisana notturna come ogni sera, disse
“cosa ti ha detto?”
“mmmm non so se è giusto dirtelo” disse Naya, sinceramente combattuta. Sapeva che, se le avesse detto quello che aveva sentito dalla bocca del ragazzo quella mattina, le avrebbe fatto male
“credo di poterlo sopportare, qualsiasi cosa sia”si avvicinò e la prese tra le sue braccia, aspettando che la ragazza le raccontasse
“ok… mi ha detto che vorrebbe fossimo amici, perché tutte e due teniamo a te e blà blà blà…. Poi l’ho fatto arrivare alla verità” disse, mentre HeMo fece una faccia stranita e disse
“e sarebbe?”
“che, semplicemente, pensa che, se diventassimo amici, passerebbe più tempo con te, senza che tu ti debba trovare a scegliere con chi stare, perché io e lui faremo più cose assieme” disse la mora
“ah…. Capisco! Non gli è venuto in mente che io faccio quello che voglio a prescindere da voi due?” disse un po’ irritata
“è quello che gli ho detto io! “ rispose con fare ovvio
HeMo si incupì, lasciando la presa, ed andando a controllare l’acqua per la tisana
Naya la prese da dietro e le sussurrò
“credo che l’abbia capito…. E comunque, gli ho detto che non credo potremo essere amici”
HeMo sorrise e girandosi disse
“e come mai?” dandole un lieve bacio sulle labbra
“mmmm troppo perfetto…. Troppo bello…. Troppo intraprendente…. Troppo Alex insomma” disse, facendo una smorfia e facendo ridere la bionda davanti a lei
Naya si fece seria e la fissò nei suoi occhi azzurri, le mise una ciocca dietro l’orecchio e la baciò, profondamente, mentre con la mano le carezzava la nuca
“dormiamo insieme stasera? ti và?”  chiese la bionda, ancora presa da quel momento
“si…” rispose Naya, per poi dire “hai visto che alla fine Will ed Emma si sono baciati? Era destino!” affermò sorridendole
“già… era destino” affermò felice HeMo, ricambiando il sorriso e dandole un altro bacio.

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Seconda parte con inizio un po’ HOT, la loro prima volta <3
Ancora situazioni irrisolte… non mandate maledizioni ad Alex… su….. siate buone XD
Grazie a tutti quelli che puntualmente scrivono due righe ed a chi legge ovviamente.
E.

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Capitolo 11
*** Broken ***


“HeMo è tardissimo!” Naya finiva di sistemare la tavola per la colazione, aveva già chiamato Heather un bel po’ di volte, quel giorno sembrava ancora più in ritardo del solito, non ricevendo nessuna risposta, decise di andare in camera sua per buttarla giù dal letto
“Heather, tra 15 minuti passerà Darren e tu sei ancora a letto ti rendi co….” Si bloccò, quando vide che l’amica era sveglia, ma aveva una brutta cera e delle occhiaie paurose
“Oh mamma che hai?”le chiese, avvicinandosi al letto
“Nay…. Stò morendoooooo” le rispose con uno sguardo languido
Naya si mise a ridere perché, apparentemente, dando una veloce diagnosi, sembrava avesse qualche malessere ma niente di più….
“mmmmm …. Dai, se riesci a parlare non è così grave!” la schernì
Si avvicinò e le toccò la fronte e disse
“scotti un po’… hai la febbre, cos’ altro ti senti?”
“mi fa male tuttooooo, ossa, gola, testaaaaa” disse, con quel tono sempre da condannata a morte
Naya rise, perché era veramente buffissima.
“ti porto una tisana calda e ti prendi un’aspirina…. Vedrai che starai meglio” le sorrise, dandole un bacio in fronte
“Nay…” le chiese, prima che solcasse la porta per uscire
“dimmi”
“e se è una di quelle influenze che uccide?” chiese disperata
“ma stai scherzando? Tesoro hai un po’ di febbre, un po’ di riposo e passa tutto vedrai” le rispose quasi scioccata
Preparò tutto, Darren era giù che l’aspettava, avrebbe avuto una giornata intensa, sarebbe iniziata con un colloquio che Richmond le aveva chiesto, per poter parlare del suo ruolo nella compagnia e poi avrebbe avuto varie lezioni.
“ecco qui, una caldissima tisana, poi prendi la pasticca e ti fai una bella dormita, appena ti senti meglio ti aspetta un cesto di frutta fresca in cucina” le accarezzò la fronte calda
“mmmmm ok…. Tu vai a lezione?”
“si HeMo, oggi sarà una dura giornata, appena finisco torno subito da te, tieni il cellulare vicino, durante la lezione di Storia del teatro saprò cosa fare per non annoiarmi” le sorrise
“ok….se mi sento che stò per morire ti chiamo ok?” le disse disperata
“Heather, è un po’ di influenza! Coraggio tesoro ce la puoi fare!” le rispose
“ok…. “ fece il broncio rimanendoci male
“tesoro, andrà tutto bene, stai tranquilla” si impietosì ed, avvicinandosi, le diede un lieve bacio, restando qualche secondo tra le sue labbra, la bionda sorrise, forse era quello che desiderava dall’inizio, poi disse
“và già un po’ meglio” abbozzò
“tornerò presto vedrai” la guardò negli occhi e si allontanò

*********
Naya passò la mattinata a messaggiare con l’amica, che la faceva disperare, dicendo che stava male…. HeMo era decisamente ipocondriaca e quasi insopportabile quando era malata.
“bene, devo andare da Richmond che mi stà aspettando nel suo ufficio…. Ho un po’ di ansia, perché avrà chiamato solo me?” chiese Naya al suo amico, mentre uscivano dall’aula di letteratura e poesia
“ma perché tu sei la staaaaar!” rispose l’amico, prendendola in braccio e facendola girare
“hey che ti prende?” Naya era colpita dall’euforia del ragazzo
“hai presente Lucy Douglass? Quella che stà sempre con Ashley Smith, che stanno sempre sedute due scalini dopo di noi?” chiese
“si…” rispose la mora, già intuendo il continuo del discorso
“esco con lei stasera” disse con un sorriso
“Wau! Ecco perché tutta questa euforia!” rispose Naya, dandogli un colpetto alla spalla
Il ragazzo annuì felice.
“bene io scappo, incrocia le dita per me…. Ci vediamo in aula per la lezione di Storia del teatro” disse Naya, mentre schioccò un bacio sulla guancia a Darren

*******
“Stan sei davvero sicuro?”
“sicurissimo Cristina, fidati di me”
Il professor Richmond, era seduto sulla scrivania del suo ufficio e preparava una cartella, contenente dei copioni, un Dvd ed un libro. La ragazza che era affianco a lui, passeggiava nervosamente con le braccia conserte, per niente contenta di quello che, il suo regista, stava per fare.

Bussarono alla porta
Naya entrò timidamente, dopo aver sentito che il professore urlò avanti. Vide subito che non era solo, ma con lui, c’era una ragazza mora, abbastanza alta e slanciata che subito la squadrò dalla testa ai piedi, era sicura di averla già vista ma non ricordava dove.
“vieni Naya, non essere timida” disse l’uomo, facendo cenno alla ragazza di entrare.
“buongiorno professore” salutò
“ti presento Cristina Solari, quarto anno, punta di diamante della mia compagnia” disse ,indicando la ragazza affianco a lui e continuando a sistemare la cartella che aveva nella scrivania.
“ciao, piacere di conoscerti, io sono Naya” subito la ragazza si accorse della stretta sicura che aveva la donna davanti a lei ed, improvvisamente ,si ricordò dove l’aveva vista. Erano andati ad una rappresentazione di Alice nel paese delle meraviglie ,della compagnia del professore, fù una delle prime cose che videro appena arrivati a N.Y. e lei faceva la protagonista. Si ricordò che rimase molto colpita dal talento della ragazza e dall’impostazione scenica originale, che Richmond aveva dato a tutta la storia.
“oh credimi il piacere è mio, non vedevo l’ora di conoscere il fenomeno che Stan continua a vantarsi di aver trovato” disse, con un tono un po’ sarcastico.
“non esagerare Cry!” disse l’uomo, senza volgere lo sguardo verso la ragazza
“Naya siediti, ti dobbiamo parlare” poi disse alla ragazza
Naya si accomodò sulla sedia di fronte alla scrivania del professore, sentiva il cuore battere forte e di certo l’accoglienza un po’ sarcastica dell’altra donna, non l’aveva fatta sentire a suo agio.
“allora Rivera….. ho deciso di mettermi in gioco e di mettere in atto una vera e propria sfida con me stesso, ma anche con te, se deciderai di accettarla” il professore si rivolgeva a lei con aria molto tranquilla e sorridendole, sapeva che la ragazza era alle prime armi e ,sicuramente, tutta quella situazione creava un po’ di tensione in lei.
Naya non diceva niente e pendeva dalle labbra del professore.
“porteremo in scena un nuovo dramma quest’anno e sarà un lavoro di recitazione molto duro, intimo e drammatico.” Disse, porgendo per un secondo, lo sguardo verso la sua attrice di punta, poi continuò “ vogliamo portare in scena Anna dei Miracoli, lo conosci?”  chiese speranzoso
“mmmm no, mi spiace professore” disse amareggiata
Alla sua risposta, vide che, la ragazza appena conosciuta, si agitò e sbuffò come per far intendere che erano a buon punto, se nemmeno conosceva la storia. Il professore guardò male, per l’ennesima volta, la ragazza e poi disse
“non importa, non è indispensabile, ti dico in due parole di cosa si tratta poi, se accetterai, ti ho preparato tutto il materiale per poterci lavorare” disse con fare tranquillo
“ok, grazie” rispose Naya sempre più tesa
“allora è la storia di Helen, una ragazza sorda e cieca che, per via di vari vizi e soprattutto a causa del suo problema, nessuno è mai riuscito ad educare, fino a che ,nella storia, non subentra Annie, una educatrice che cambierà la vita di Helen e di tutta la sua famiglia….. questo detto proprio in due parole” affermò
“e direi in due parole…. Anche perché, Annie, ha tutta una storia sua” disse Cristina
“già… dunque dove stà la sfida? Ti starai chiedendo” disse il professore sorridendo, mentre guardava Naya
che annuì, ricambiando con un debole sorriso
“ho pensato che potessi interpretare tu Helen, una ragazza sorda e cieca…. È una cosa che richiede molta esperienza lo so… ma, la mia sfida, è modellare un vaso, da un pezzo di creta grezzo, come lo sei tu e far venire fuori un capolavoro” disse entusiasta l’uomo
Naya non si rese conto subito della cosa, capì solo che, il professore, stava azzardando una cosa che ancora procurava tanta tensione alla ragazza affianco a lui, da lì Naya capì l’importanza del ruolo che l’uomo le stava chiedendo di interpretare.
“Cristina farà Annie, dovrete lavorare tanto assieme, voglio che vi ritagliate momenti tra di voi per conoscervi e creare quell’alchimia che serve per la storia. Ma non voglio tediarti ancora di più Naya, anche perché hai lezione tra qualche minuto, non devi dire subito di sì, capisco che è difficile senza conoscere” disse comprensivo l’uomo, che subito afferrò la cartella che aveva accuratamente preparato, e gliela porse
“qui c’è tutto quello che ti serve per conoscere, capire e decidere se te la senti di accettare questa sfida” le sorrise
Naya si accorse che tremava, mentre allungava il braccio per prendere la cartella e si limitò a dire
“ok, grazie della fiducia professore.”
“bene, oggi è venerdi, vorrei dedicassi l’intero week end allo studio di questo materiale e che, lunedi, mi dessi una risposta” disse il professore
“perfetto!” rispose la mora


Naya uscì da quella stanza carica di tensione e fece un bel respiro, come se per tutto il tempo fosse stata in apnea lì dentro. Strinse fortissima quella cartella e sorrise sognante, non sapeva ancora niente di quel personaggio, ma se il professore gliel’aveva proposto, almeno lui aveva fiducia in lei e la riteneva all’altezza.
Si diresse di corsa, anche se non c’era bisogno di correre, perché non era in ritardo, ma era più un modo per scaricare la tensione, ed andò a cercare l’amico, che vide davanti al distributore delle bibite in compagnia di due ragazze more che gli sorridevano.
Lo trascinò a sé, portandolo in un angolo, senza curarsi delle altre due ragazze che rimasero perplesse, e gli raccontò tutto quello che era successo nell’ufficio del professore.
“oh ma è fantastico Naya! Cioè, non so come sia questo ruolo, ma sembra abbastanza difficile, voglio dire, interpretare una sorda e cieca…. “ rispose il ragazzo felice
“già, tutto il week end lo passerò a capire di che si tratta, mi ha dato il dvd del film ed anche il libro” disse lei
“il film lo voglio vedere anche io, se devo recitarci ,voglio sapere di che si tratta!” disse Darren
“giusto! Allora organizziamo con HeMo”
Le venne in mente l’amica a casa malata, ed il forte desiderio di comunicarle quello che era successo, in realtà la voleva anche vedere, per sapere come stava ,e saperla li da sola malata non la faceva stare bene, così disse
“senti io torno a casa da HeMo”
Il ragazzo spalancò gli occhi incredulo
“ma-ma abbiamo lezione di storia del teatro adesso e poi nel pomeriggio abbiamo lezione di canto” cercò di ricordarle
“per storia del teatro, prendi questo,lo dovevo fare per HeMo tanto” prese ,da dentro la borsa, un registratore vocale per porgerlo a Darren, che la guardò senza parole, poi continuò “ per le lezioni di canto, sono senza voce…. Inventati qualcosa, tracheite, laringite…. Vedi tu” le schioccò un bacio sulla guancia e sorridendo gli disse: “ci vediamo domani, divertiti stasera” Darren rimase li fermo, col registratore in mano e gli occhi spalancati e riuscì solo a dire:
“oddio sei proprio cotta a puntino!!!”
Naya si limitò a sorridergli e salutarlo, mentre si allontanava sempre di corsa.

*********
Entrò a casa sorridente, non si era per niente pentita di aver saltato le lezioni, lei, la secchiona di turno che anche saltare l’ora di educazione fisica a scuola la faceva sentire in colpa, ora lo stava facendo, non ci poteva credere, aveva ragione Darren, doveva essere proprio cotta a puntino di HeMo
Sentì che la bionda era al telefono, così ne approfittò per sistemare della frutta fresca e del latte, che aveva comprato, per fare alla sua amica un frullato fresco, poi,per coccolarla un po’, le aveva preso dei muffin caldi, appena sfornati dalla pasticceria sotto casa
Entrò nella stanza e vide che c’era il cestino della spazzatura pienissimo di fazzoletti usati, la bionda parlava al telefono con la mamma ed aveva un viso pallido ed i capelli tutti scompigliati, con addosso un pigiamone e tre coperte.
“mamy è arrivata Naya” disse felice la bionda con sguardo incredulo, perché si aspettava di vederla la sera tardi
Naya le sorrise , ad HeMo sembrò di vedere un angelo, con un sorriso bellissimo, Naya si mise dall’altra parte del letto di HeMo, spostando un po’ di fazzoletti usati ed un libro.
“ti vuole parlare mamy” disse la bionda, porgendole il cellulare
“Hey mama J. Come stai?”  disse con voce squillante
“Naya, tesoro…. Sappi che ti sono molto vicina in questo momento…. Anche se non t’invidio …. Heather quando è malata è insopportabile…. Annuisci senza far capire quello che ti stò dicendo” disse sotto voce la signora Morris
“mmm mmmm” disse solamente Naya, guardando lo sguardo felice della bionda, che nel frattempo le aveva preso la mano per giocherellarci
“ha una semplice e piccola influenza, ma sembra una tragedia…. Quindi, starà tutto il tempo a lamentarsi… e Dio solo sa quando finirà, ma tu cerca di avere pazienza ok? Se supererai questo, potrai fare ogni cosa” disse Jeannie ridendo
“ok mamma J.” Rispose un po’ spaventata Naya
“ha bisogno di qualche coccola in più e che sdrammatizzi la situazione” continuò la signora
“và bene” si limitò a dire la mora, mentre sorrideva alla malata affianco a lei
Chiusero la conversazione ed HeMo disse
“che ti ha detto mamy?”
“niente, di prendermi cura di te che sei una brava malata” disse, dandole una carezza
“mmmm e tu ti prenderai cura di me NayNay?” le disse felice abbracciandola
“certo! Sono venuta qui per questo” le rispose
“hai saltato le lezioni Rivera, non è da te” assunse un tono autoritario
“già… ma non riuscivo a stare li, quando avevo una micetta a casa che aveva bisogno di cure” disse con una dolcezza disarmante
“oooooh Nay” HeMo si sciolse con quell’affermazione e con gli occhi lucidi, per la febbre ,si avvicinò e le diede un bacio leggero sulle labbra, rimanendo a fissarla negli occhi per qualche secondo
“come stai? Ancora febbre?”chiese poi la mora
“mmmm è scesa, ne ho un pochino”
“bene….” Disse, poi la prese tra le sue braccia dicendo”hai bisogno di qualcosa?”
HeMo sospirò e disse
“di rimanere così, tra le tue braccia” Naya sorrise
Rimasero così per un po’, Naya le raccontò del suo colloquio col professore, della proposta e di quella ragazza strana che era dentro l’ufficio con lui. Heather l’ascoltò fino alla fine e poi disse
“io l’ho sempre detto che tu hai un talento impressionante” Naya sorrise e la strinse di più a sé dandole un bacio sulla nuca
“posso farti una domanda?” chiese la mora, dopo un po’ di silenzio
HeMo annuì
“che fine ha fatto il tuo fidanzato temerario?” chiese
“domani ha un concerto, aveva paura lo contagiassi, mi ha chiamato prima” rispose la bionda
“ah…. Capito” Naya non aggiunse altro, sicura che HeMo ci avesse già pensato a quella cosa e non ci fosse rimasta molto bene
“ e tu Nay? Non hai paura di ammalarti? “
“no! Se mi ammalo pazienza, non ti lascio da sola….. vuoi mettere? Una seduta straordinaria di coccole da distribuire per tutto il giorno?” la guardò sorridendo
HeMo sorrise, aveva di nuovo le guance rosse, Naya capì che le stava risalendo la febbre
“ho un po’ di sonno” disse con gli occhi chiusi HeMo
“dormi tesoro, intanto vado a preparare qualcosa da mangiare” la adagiò sul suo cuscino e le diede un bacio in fronte.

********

Heather aveva dormito tantissimo in quella giornata, era stato come se si fosse rilassata, dopo che aveva visto che non era da sola, ma c’era Naya insieme a lei, la mora ne aveva approfittato per leggere il libro di Anna dei miracoli. Iniziò a capire la tensione del professore e, soprattutto, della ragazza affianco a lui quel giorno, Helen era una ragazza molto difficile e, nel libro, erano descritte delle scene molto forti, dove la sua educatrice lottava letteralmente con lei. Iniziò a spaventarsi. Aveva divorato quel libro, stava finendo uno degli ultimi capitoli, quando sentì un rumore dalla stanza di Heather e si accorse che si era finalmente svegliata. Andò subito da lei.
“hey dormigliona!” le disse, mentre la osservava poggiata all’ingresso
“hey!” si aprì in un grande sorriso
“come stai?”
“meglio…. Ma mi fa malissimo la gola Naya…. Mi brucia!” disse piagnucolando
“vedrai che appena passa l’infiammazione, passerà anche il dolore, devi avere pazienza” disse, avvicinandosi a lei
“dici che non morirò se provo a mangiare qualcosa?” chiese disperata
Naya rise e disse” no, ne sono sicura, e poi se hai fame vuol dire che stai meglio”
Naya le preparò una minestra calda e la portò nel suo letto con il vassoio, HeMo mangiò di gusto quella minestra buonissima.
“che hai fatto mentre io dormivo?” chiese mentre dava un sorso
“ho iniziato a leggere il libro di Anna dei miracoli” rispose
“e com’è?”
“spaventoso!!!” rispose sgranando gli occhi la mora
“perché?” chiese curiosa
“perché è una ragazza piena di problemi, non conosce niente, non sa comunicare…. Deve imparare da zero tutto!” disse
“Wau! Una bella sfida!” si sbilanciò la bionda sorridendole
“già…. Proprio come ha detto Richmond…. Ma non so se sarò in grado per una cosa del genere” rispose Naya, abbastanza abbattuta
“hey! Se Richmond ti ha scelta c’è un motivo, vuol dire che vede in te qualcosa che tu, ora non puoi vedere e non mi stupirei, vista la tua scarsa autostima” disse HeMo senza nessun filtro
“mmmm si vede che stai meglio eh? Stai tornando la HeMo pungente di prima” disse la mora, dandole un pizzicotto
“E’ tutto merito delle tue coccole”  rispose la bionda facendo una faccia buffa

Naya passò la notte nel letto di Heather, la ragazza ogni tanto si svegliava, perché non riusciva a respirare bene e la mora era sempre li a dire all’amica che andava tutto bene.
Dopo una bella crisi di tosse fortissima, HeMo disse
“Nay?”
“dimmi” rispose pronta
“grazie” disse timidamente Heather
Naya fece un sorriso e disse
“di niente, sono sicura che tu avresti fatto lo stesso per me” si avvicinò e l’abbracciò da dietro, senza avere paura di nessun contagio, non le importava in quel momento, voleva solo stare vicino alla persona che amava più di qualsiasi cosa. HeMo strinse forte quel braccio che l’avvolgeva, e disse
“sono felice che il destino ci abbia fatto incontrare”
Naya si sciolse a quella frase, ed avvicinandosi all’orecchio della bionda le sussurrò
“anche io sono felice, sei la persona più importante della mia vita” e le diede un lieve bacio nella guancia calda.
HeMo quella notte si addormentò felice e serena stringendo la mano di Naya.
 
La bionda passò anche il sabato con la febbre e senza che Naya la lasciasse mai, si era presa cura della sua amica, come aveva promesso, nelle lunghe dormite della bionda, Naya era riuscita a finire il libro, che il professore le aveva dato, aveva letto con avidità ogni pagina, provando ad immaginare ,nella sua mente, quella Helen così complicata, che tutti non riuscivano a capire e che solo l’amore di un’educatrice era riuscita a far entrare nella sua testa.


Darren arrivò a metà mattino, era domenica e portò alle due sue amiche, delle paste calde ed un caffè appena comprato da Starbuck. HeMo stava decisamente meglio e la notte non si era svegliata e non aveva più febbre e soprattutto, per la gioia di Naya, non si era più lamentata.
Decisero di mettere il dvd che il professore aveva lasciato a Naya, si misero sul loro solito divano, pronti e curiosi di vedere cosa  sarebbe aspettato loro, mettendo in scena quel Dramma. Il film era molto vecchio, infatti era in bianco e nero.
“le due attrici hanno preso un sacco di premi tra cui Golden Globe e Oscar” disse Darren, che si era documentato su internet.
“bè, vedremo se erano meritati” rispose HeMo che, guardando Naya, le fece l’occhiolino per tranquillizzarla.
Gurdarono tutto il film in silenzio, affascinati dall’estrema bravura delle due attrici protagoniste, nessuno parlava, ma tutti e tre, immaginavano nella loro testa, come Richmond avrebbe messo in scena quella storia. HeMo e Darren cercavano di immaginarsi quale ruolo sarebbe toccato a loro, mentre Naya si terrorizzava sempre più, chiedendosi costantemente, se sarebbe davvero stata in grado di fare una cosa del genere e se il suo professore la stava sopravvalutando.

******
“mi piaci quando porti gli occhiali”
erano tutte e due sul lettone di HeMo, ciascuna col proprio pc in mano, Naya cercava di documentarsi ancora, cercando video di rappresentazioni teatrali della storia, ed HeMo si vedeva video musicali. Naya portava i suoi occhiali da vista, che usava quando aveva gli occhi talmente stanchi ,da non reggere le lenti a contatto. Distolse lo sguardo dallo schermo per sorridere alla bionda, che la guardava
“sul serio?” disse
“già…. Danno un’aria da intellettuale e sono molto sexy” rispose, sorridendo maliziosamente
“io li odio” rispose la mora
“io no!” controbatté la bionda
HeMo continuò ad osservarla e le disse
“hey…. Rilassati! Sei troppo tesa per questa cosa….. se continua così scoppierai ed avrai una crisi di nervi” sentiva che Naya non faceva che pensare a quel personaggio, ripetendosi in continuazione, che non ce la poteva fare
“E’ che è difficile interpretare un personaggio che vive delle cose, che tu non immagini nemmeno lontanamente e non sai cosa provi” si buttò sul cuscino sconsolata
“bè, Richmond ci dice sempre che, l’attore deve avere sempre molta immaginazione” le disse la bionda, avvicinandosi a lei e togliendole la mano dalla fronte, perché la potesse guardare negli occhi.
Naya perse il fiato, vedendo quegli occhi azzurri che la guardavano sorridenti. Le venne in mente, che non avrebbe potuto sopportare di essere cieca, se la conseguenza fosse non vedere più gli splendidi occhi di HeMo.
Improvvisamente il viso di HeMo s’illuminò
“ho un’idea!” disse, alzandosi di scatto dalla sua posizione, per dirigersi verso la sua cassettiera
“che vuoi fare?” chiese Naya ,divertita dello scatto dell’amica che evidentemente aveva recuperato quasi tutte le forze.
HeMo prese un fazzoletto da un cassetto e lo mise negli occhi di Naya, assicurandosi che non vedesse. E poi disse
“iniziamo a prendere confidenza con Helen…. Ti metto alla prova Rivera!” le disse divertita
Naya non vedeva niente, era sul letto e sentì che HeMo si era messa in piedi.
“coraggio vieni a cercarmi” disse la bionda.
“cos’è una specie di mosca cieca?” disse divertita
“una specie” rispose
Naya iniziò a farsi seria e pensò di sfruttare quel momento, si concentrò sugli altri sensi ed iniziò a toccare il letto e ad immaginare che cosa fosse quello che stava toccando, trovò la cosa già alquanto difficile. Scese dal letto e cominciò a camminare, mettendo le mani avanti e sollevando la testa, come si ricordava che l’attrice che interpretava Helen faceva. Sentì che HeMo si spostò
“coraggio Helen non è difficile, ce la puoi fare!” le disse la bionda
Naya si fermò e decise di cercare il profumo di HeMo, facendosi guidare da quello, per trovarla. Si accorse che la bionda si era riportata sul letto, si girò e cercò di trovare prima il letto.
HeMo osservava la mora, con sguardo ammirevole, si accorse di come ,Naya, cercava di tenere gli atteggiamenti dell’attrice che avevano visto in quel film, le era bastato solo vedere quelle scene, per assimilare già tanto del personaggio. Era orgogliosa dell’amica e sapeva per certo, che Richmond avesse ragione fidandosi così di lei.
Riuscì a salire nel letto, HeMo rimase ferma e si fece trovare
“bene Helen, vedi che mi hai trovato?” sorrise
Naya iniziò a toccarle la faccia e si concentrò sui lineamenti del viso, che conosceva a memoria, toccò la bocca della bionda e, tastando bene, capì che stava sorridendo
“stai sorridendo” disse felice
“si…. E ora?” disse, mentre curvò le labbra all’ingiù, assumendo uno sguardo triste
“ora sei triste” continuò la mora, toccano la bocca e gli occhi chiusi di HeMo
“Brava!” esclamò la bonda
Naya scese giù, verso le braccia di Heather e trovò le sue mani, le accarezzò e sorrise, quel sorriso era uguale a quello della Helen del film, la bionda rimase impressionata dalla cosa
Intrecciarono le loro mani, Hemo si avvicinò di più a lei e le prese una mano, portandola verso la sua bocca, senza emettere nessun suono, ma usando solo il labbiale disse
“posso baciarti?” lentamente
Naya fece un cenno strano con la testa, ed Heather capì che non aveva capito, ripetè l’operazione ancora più lentamente, lasciandole un lieve bacio sulla mano
La mora capì e sorrise, facendo si con la testa.
Hemo chiuse gli occhi e toccò a sua volta le labbra di Naya che sorridevano, si avvicinò e le stampò un bacio lieve e delicato, Naya cercò il suo viso, con le due mani e lo riportò verso di se ribaciando le labbra di HeMo ed approfondendo il bacio, cercò la lingua della bionda e si accorse di come sentisse tutte le sensazioni ancora più amplificate. Ancora con la benda negli occhi, percorse tutto il corpo di HeMo, fermandosi sui seni della bionda, sorrisero tutte e due, Naya scese sul ventre piatto di HeMo e fece una faccia, come per dire che sentiva che aveva degli addominali muscolosi.
“cretina!” disse HeMo, ridendo di gusto
“mi stai facendo impazzire con questo gioco lo sai?” disse la bionda
Naya annuì divertita, continuando ad esplorare il corpo di HeMo, immaginandosi ogni cosa
“potrei saltarti addosso ora, in questo istante e perdere tutte le forze che ho appena guadagnato” continuò la bionda, mentre Naya si limitava ad annuire e continuare il suo lavoro divertita
“ok l’hai voluto tu!” disse, mentre si buttò sopra Naya  e prese a baciarla sul collo, Naya sentiva la bocca di HeMo calda sul suo collo e, quel tocco, amplificò ogni sua sensazione.
Improvvisamente squillò il cellulare di HeMo
“E’ Alex devo rispondere” disse, riconoscendo la suoneria personalizzata
“non devi per forza farlo!” rispose Naya, mentre carezzava le gambe della ragazza, posizionata sopra di lei
HeMo fece uno scatto ed andò a prendere il cellulare….. Naya sbuffò e, togliendosi la benda, la lanciò per terra con fare arrabbiato.
Rimasero al telefono per un po’, Naya decise di andare nella sua stanza, nel momento in cui, quella telefonata, stava diventando troppo smielata e non poteva più sopportarla.

 
Era arrabbiata, non ce la faceva più a sopportare questa situazione, aveva detto ad HeMo che avrebbe avuto pazienza, ma forse, facendo così ,non l’aiutava a prendere una decisione.  Desiderava baciarla e toccarla in qualsiasi momento, ma se avessero continuato così, a lungo andare, sarebbe stato sempre peggio, doveva prendere coraggio e dirlo ad HeMo, lo doveva fare per lei stessa, per HeMo ed anche per quel bradipo, che non aveva avuto nemmeno il coraggio di farsi vedere, per paura di essere contagiato dalla ragazza che diceva di amare.
Ne aveva parlato anche con Darren ,ed anche se il ragazzo l’aveva avvisata che non sarebbe stato facile rinunciare a tutto quello, pensava che forse era arrivato il momento di tenere una posizione più ferma su tutta quella storia.
Sentì bussare
“vieni” disse con voce fredda
La bionda entrò e fece silenzio per un po’, poi si avvicinò e disse
“sei arrabbiata?”
Naya non rispose
“dovevo rispondere Naya, non ci eravamo sentiti tutto il giorno” disse per giustificarsi
“perché dovevi farlo per forza?” la guardò con rancore
“perché mi è sembrato corretto fare così” rispose
“ah, e quindi ti è sembrato corretto anche lasciarmi così, improvvisamente”
“pensavo di riprendere infatti” disse, con un sorriso malizioso tenendole la mano
“no! Non funziona così HeMo!” ritirò subito la mano, lasciando di stucco l’altra che non si aspettava una reazione del genere
“non sono un giocattolo, che puoi usare quando vuoi e quando ti fa comodo” continuò la mora
HeMo era scioccata da quelle parole
“ ma che dici Naya! Non ho mai pensato fossi un giocattolo!” pronunciò amaramente quella frase
Naya stava per cedere ,vedendo lo sguardo preoccupato della sua amica, ma si fece coraggio e continuò
“non ce la faccio più, in questa storia ci sono persone che soffrono, e tu, per rispetto, dovresti prendere una decisione, non puoi stare con il piede in due staffe!!!”
HeMo la guardò con delusione
“quindi tu pensi che io stia giocando con te giusto?” le chiese
“no, non penso tu sia così meschina, penso solo che, facendo così, non ti aiuto e non aiuto nemmeno me stessa, ogni volta che stiamo assieme e poi, il giorno dopo, ti vedo che baci Alex, stò male HeMo, stò sempre più male, ogni giorno di più, perché viviamo delle cose incredibilmente belle assieme e poi il giorno dopo spariscono, è come se vivessi due vite parallele e non è giusto” Naya iniziò a piangere, il suo, stava diventando un vero e proprio sfogo
“Io non voglio farti del male Naya, stò solo cercando di capire i miei veri sentimenti per te e per Alex, mi ha stravolto la vita accorgermi che sono attratta da te, ma non so cosa possa essere questo, non so se è amore o solo attrazione” altrettanto sinceramente stava parlando la bionda
“lo so HeMo ma allora forse, proprio per questo, ci dovremo fermare, perché credo che, agendo così, non lo capirai mai! Io sono sicura di quello che provo e ti giuro che vorrei ardentemente lo fossi anche tu!” disse
HeMo si fece seria e con gli occhi umidi guardò intensamente Naya dicendo
“ok… come vuoi Naya, non voglio che tu stia male, lo sai.” Disse, mentre una lacrima le solcava il viso
Naya la guardò e provò l’impulso di  buttarsi tra le sue braccia e dire che ritirava tutto, che non poteva stare senza di lei, ma resistette e la guardò solamente, mentre si alzò e si diresse verso l’uscita della sua stanza e con la voce rotta dal pianto disse:
“buonanotte” chiudendo la porta.
Naya pianse quella sera e sperò che quell’estremo sacrificio potesse servire a qualcosa.
 
><<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<< 
Prima di tutto un grazie immenso a chi ha recensito lo scorso capitolo, siete incredibili! Record di recensioni che nemmeno Vocal aveva fatto ! vi adoro
Poi volevo mettervi un piccolo link per farvi capire che tipo di rappresentazione è Anna dei miracoli e cosa dovrà affrontare Naya, quindi vi posto una delle scene più intense e (da profana) una delle più difficili che trovate qui:
http://www.youtube.com/watch?v=AohgBO3Ztho
poi…. Siamo arrivati ad u punto credo inevitabile…. Sono abbastanza Broken tutte e due…. Vediamo che succederà.
Grazie ancora a tutti voi lettori e recensori.
Baci
E.

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Capitolo 12
*** Appuntamento ***


“Bene ragazzi, dopo le varie presentazioni ed un breve riassunto dell’opera che vogliamo mettere in scena, ora assegnerò i ruoli”
Il professor Richmond ,parlava ad una decina di ragazzi, seduti in semicerchio, davanti a lui ,nel palco del teatro dell’auditorium della scuola. Elencò i vari personaggi secondari e poi disse:
“Darren, tu avrai il ruolo di James, il fratellastro di Helen” Darren non riuscì a trattenere un
 “siiii lo sapevo!” detto a denti stretti, mentre incrociò lo sguardo fiero di Naya, che gli sorrideva ed HeMo che gli faceva l’occhiolino.
“Heather, tu interpreterai Kate, la mamma di Helen, non è un ruolo per niente marginale ma, anzi, dopo quello con Anna, è il personaggio con cui interagirà di più Helen” HeMo si mise le due mani davanti alla bocca, incredula per quello che aveva appena detto il professore, non si aspettava di avere un ruolo così importante, istintivamente si girò verso Naya che le fece un lieve sorriso, mentre Darren, esultò alla stessa maniera di pochi secondi prima.
“veniamo ai due ruoli principali, Annie sarà la nostra Cristina ed Helen sarà interpretato da Naya”
Naya ricevette una pacca sulla spalla da Darren, che si era già ampiamente espresso nei giorni prima, per quanto riguardava quell’assegnazione. La mora si sentiva gli occhi addosso di tutti i suoi colleghi, Cristina la guardava in modo strano e non riusciva a capire se provava pena per lei, oppure era solamente incredulità e scarsa fiducia. Il professore era tranquillissimo e, sentendo quel forte bisbiglio alla fine delle assegnazioni, si rivolse ad una ragazza bionda, che discuteva con un altro ragazzo
“vedo che ci sono delle obiezioni nella scelta delle assegnazioni…. Mary sei quella più incupita, dimmi, che c’è che non và?” chiese secco il professore
Ci fù un silenzio improvviso in sala, e, la ragazza, chiamata in causa, fece qualche attimo di silenzio prima di parlare
“ecco…. Semplicemente, non ci sembrava giusto essere ridotti a dei ruoli marginali, dopo che lavoriamo con te da due anni ,e i ruoli principali siano stati assegnati a chi è arrivato ora” disse con coraggio la biondina
Naya si sentì morire dentro, sicuramente la maggior parte del disappunto, era dovuto al suo ruolo, avrebbe voluto avere HeMo vicino, per tenerle la mano ed avere un po’ di forza, ma praticamente, non si sfioravano dal giorno del litigio, dove lei le aveva imposto uno Stop, fino a che non avesse fatto chiarezza dentro di se.
“vedi Mary, non credo che, lo stare qui da due anni, ti abbia dato la facoltà e soprattutto la professionalità e maturità ,per poter scegliere gli attori ed i loro personaggi. Ma credo che i due anni qui, oltre che aver accresciuto la tua esperienza recitativa, ti abbiano fatto capire che l’unica persona che ha questo ruolo qui dentro sono io, che, più o meno, ci ha sempre azzeccato, ma non perché sono un bravo giocatore, ma semplicemente, perché ho una certa esperienza” l’aria in quel momento si gelò, tutti, compresa Mary, abbassarono la testa, mentre il professore continuò
“sono contento ti sia espressa, perché sai perfettamente che io ascolto tutti, ma per quanto riguarda i ruoli, fai scegliere me e preoccupati di fare bene il tuo, che mi sembra sia lo stesso importante, ai fini dello spettacolo, se poi hai bisogno di imporre a qualcuno le tue scelte, puoi sempre crearti una compagnia tua… lo possono fare tutti!” disse alzando la voce e guardando ciascuno dei suoi attori
“detto questo, se c’è qualcuno che vuole dire la sua, io sono qui, altrimenti ci vediamo la prossima settimana” disse abbassando i toni
Ci fù silenzio e, lentamente, gli attori si alzarono e se ne andarono

“direi che è un figo! Da grande voglio diventare come lui!” disse Darren, felice della reazione del suo professore
“si, anche se ora non sarà di certo facile, abbiamo l’odio di tutto il cast” disse HeMo preoccupata
“bè, credo che il miglior modo per far cambiare idea a tutti, sia quello di dare il massimo e farli ricredere!” disse Naya

********

HeMo soffriva per la mancanza di Naya a casa, la mora era stata impegnata tutta la settimana, si vedevano soltanto a lezione, perché poi il resto della sua giornata lo passava a teatro con Richmond e Cristina a fare continui esercizi, quando non doveva andare a lezione di canto, rientrava la sera tardi, quando HeMo era già a letto. La bionda pensava continuamente alle parole che le aveva detto Naya, voleva fare qualcosa, voleva prendere una decisione, ma aveva paura…. Paura di far soffrire Alex, che non si meritava quello e paura di prendere la decisione sbagliata, perché, se avrebbe scelto Naya, la sua vita sarebbe cambiata totalmente, si sentiva bene quando erano solo loro due, i loro momenti intimi erano qualcosa di indescrivibile per lei, non li aveva mai provati, ed in quella settimana, le erano mancati terribilmente, ma non sapeva se era pronta ad affrontare il mondo, con una relazione omossessuale, poteva essere troppo per lei e per poterlo fare, il suo amore per Naya, doveva essere talmente forte, da riuscire a superare tutte le paure che in quel momento la bloccavano. Aveva deciso di parlarle nel week end, non ce la faceva più a stare senza di lei.
Stava rileggendo il copione che Richmond le aveva dato, aveva un bel po’ di scene con Naya e sicuramente, dopo che avrebbero terminato tutto il lavoro di conoscenza ed assimilazione del personaggio, il professore avrebbe voluto lavorare anche con loro due assieme.

Naya rientrò in quell’istante, sentì bussare alla sua porta
“avanti” disse, preparandosi con un grande sorriso
“Hey!” Naya era visibilmente stanca e pallida, indubbiamente quel ruolo richiedeva anche un grande sforzo fisico
“Hey!” rispose HeMo, per poi continuare “sei a pezzi, hai mangiato? Vuoi che ti prepari qualcosa?” chiese, sperando che la mora le dicesse di si, per poter creare almeno un momento assieme
“si ho mangiato, Stan ha fatto portare delle pizze nella pausa” Hemo si accorse che ,Naya ,già chiamava il loro professore per nome, dandogli del tu e ne fù impressionata.
“ah bene…. Come stà andando?” chiese
“bene, anche se la mia schiena non sarebbe molto d’accordo su questa risposta” si toccò la schiena, facendo un’espressione di dolore.
La bionda subito si alzò dal letto ed, andando verso di lei, disse
“se vuoi ti posso fare un massaggio, dove ti fa male?” ed iniziò a toccare dei punti sulla spalla della mora
Naya chiuse gli occhi, ma improvvisamente si irrigidì , e disse:
“HeMo…. No! Per favore” guardandola fermamente negli occhi, avrebbe voluto sentire le sua mani sopra il suo corpo, l’avrebbe voluto più di ogni altra cosa, ma doveva resistere.
“o-ok… volevo solo aiutarti” disse la bionda, alquanto perplessa per la reazione di Naya
“stò bene, tranquilla, mi serve solo una bella dormita” disse, abbozzando un sorriso nervoso
Erano arrivate fino a questo punto? HeMo non riusciva a capire, sentiva che il loro rapporto si stava inclinando sempre di più, e lei non voleva questo, era l’ultima cosa che avrebbe voluto, aveva l’impulso di prenderla e farle sentire un suo abbraccio, perché forse, con tutti questi esercizi che stava facendo sull’isolare le sensazioni, non si ricordava più che cos’era un loro abbraccio, che sensazioni procurava a tutte e due. Le venne inspiegabilmente paura della reazione di Naya, e disse solamente
“ok” senza nemmeno guardarla negli occhi
Ci fù un silenzio imbarazzante, che Naya interruppe, dicendo
“sono venuta solamente per dirti che, domani mattina, parto e non ci sarò per tutto il week end”
HeMo si gelò, tutti i propositi che si era fatta, di parlare con Naya nel week end, erano sfumati, doveva stare due giorni senza di lei, ancora…. Le venne un nodo in gola
“ah… ok…. Come mai?” chiese
“Richmond ha una baita sulle montagne di Cortland, vuole che passiamo il week end li, per isolarci e concentrarci solo sullo studio della parte e per conoscerci” disse Naya
“o-ok…. Bello no?” disse HeMo, mentre sentiva che Naya era sempre più lontana
“si,molto… mi piace come stiamo lavorando, stò imparando un sacco di cose” Naya sorrise per la prima volta
“sono contenta per te” disse sinceramente la bionda
Rimasero a sorridersi per qualche secondo interminabile, Naya guardava quegli occhi stupendi ed HeMo sentiva pulsare il suo cuore nelle tempie, provava il continuo impulso di abbracciarla, ne sentiva l’estremo bisogno, come un drogato in astinenza.
“bene… allora buonanotte HeMo” affermò Naya, per levarsi da quel momento di imbarazzo
“buonanotte Naya”

 
Heather chiuse la porta e si buttò sul letto in lacrime, si girò con la faccia all’insù, perché sentiva che le mancava il respiro, aveva un forte dolore al petto, provava una rabbia incontrollabile contro se stessa, perché, nonostante la sofferenza, non aveva il coraggio di fare delle scelte.
Naya chiuse gli occhi stremata e dolorante, mentre sentiva i singhiozzi disperati nell’altra stanza, le scese una lacrima e pensò:
“mi dispiace amore mio…. “

 
La mora si svegliò presto quella mattina, nonostante la tensione e la tristezza nel sentire quei singhiozzi di HeMo, si era addormentata stremata. Si preparò ed uscì di fretta, decise di lasciare un post-it in cucina  con scritto
buon week end :) “ sperando di poter alleviare un po’ di dolore nella sua amica.

HeMo si svegliò ed, entrando in cucina, trovò il post-it di Naya, sorrise portandosi al petto quel foglietto, con scritto quella semplice frase che le fece sussultare il cuore, mentre le scese una lacrima.

*******

La baita del professore era in cima ad una collina, dove si poteva vedere a distanza il lago che in quel periodo era ghiacciato, tutto intorno c’erano gli alberi innevati, faceva freddo, ma la casa era talmente piccola che, dopo due ore di accensione del camino, si riscaldò.
Naya era emozionata, aveva dentro sé un sacco di sensazioni: per la parte assegnata, per il fatto che stava capendo sempre più che recitare era importante per la sua vita, perché buttava fuori mille parti di sé che erano nascoste dentro la sua anima, per l’amore che provava per Heather e che non poteva manifestare e tratteneva tutto dentro di sé.
Cristina si era tranquillizzata un po’ dopo quella settimana di lavoro intenso, Naya aveva dimostrato di saper reggere alcune situazioni di tensione, che il professore era riuscito a far sentire loro, stimolando dei lati della loro personalità molto intimi. In quei giorni avevano imparato il linguaggio dei sordomuti, Richmond aveva fatto venire un esperto, a loro serviva imparare solo determinati vocaboli ,quindi in due giorni se la cavarono. Passarono tutta la mattinata a fare esercizio sullo spegnere le emozioni, il professore voleva che le ragazze fossero completamente libere da tutto. Naya ebbe un’enorme difficoltà a togliersi dalla testa HeMo ed il suo viso sorridente.
“ok… mi sembrate pronte… Naya, arriva il difficile per te” disse il professore, con tono serio. Naya si irrigidì a quelle parole
“in queste ora ed anche tutto domani, vivrai nelle condizioni di Helen, più o meno, perché probabilmente renderti completamente sorda non è possibile” sorrise e fece sorridere anche le altre due ragazze
Le mise una benda e le consegnò dei tappi per le orecchie, ricordandole che non doveva parlare.
“bene, io ora qui sono di troppo, vi lascio sole, ci vediamo domani, tornerò a prendervi di sera.”
Le due, stupite, urlarono insieme:
“cosa???”
“dovete stare da sole, per trovare quell’affiatamento che vi serve per la scena, io sarei d’ostacolo” disse, portandosi verso la porta ed uscendo.
Le due rimasero di stucco, Naya avrebbe voluto sedersi, ma non ricordava dove erano le sedie ed il divano. Iniziò a muoversi lentamente, cercando di toccare qualcosa con le mani.
La mora si ritrovò ad inciampare e cadere rovinosamente per terra, dopo aver trovato sulla sua strada le attrezzature per accendere il fuoco del camino. Si risollevò anche se si era fatta male e riprese a camminare
“adesso preparo qualcosa da mangiare e poi andiamo a farci una passeggiata fuori” disse l’attrice, sapendo che Naya in quel momento sentiva solo dei suoni lontani
Si avvicinò e, prendendole la mano, indicò, con i gesti del linguaggio dei sordo muti, la parola cibo sulla mano di Naya
Naya scosse la testa, per dire che non aveva capito, Cristina, pazientemente, ripetè l’operazione, andando più lenta con la mano. Naya capì, sorrise e fece si con la testa.
Cristina si aprì in un grande sorriso e pronunciò:” brava Naya!”

*********

HeMo aveva passato la giornata in palestra, i suoi alunni del sabato erano sempre più felici di andare a lezione da lei, percepivano la sua passione per il ballo che, in quel giorno della settimana, raggiungeva l’apice in uno sfogo di energia e divertimento. Quel sabato era stato particolare, si ritrovava a pensare in continuazione a Naya, era distratta. Rientrò a casa distrutta, si buttò sul divano, mentre si rigirava tra le mani il foglietto che Naya le aveva lasciato la mattina, come se fosse un cimelio da conservare, si sentiva una fan adorante, davanti all’autografo del suo idolo.
Entrò nella stanza di Naya, per provare a sentire il suo profumo, si mise sul letto ed abbracciò il suo cuscino, inspirando profondamente l’odore che emanava e che lei conosceva bene. Le venne in mente la prima volta che avevano fatto l’amore, quelle sensazioni mai provate, quella voglia interminabile di lei. Iniziò a piangere senza controllare le lacrime, stava bagnando il cuscino dell’amica, prese il cellulare e provò a chiamarla, aveva bisogno di sentirla, perché stava letteralmente impazzendo. Premette il tasto della chiamata rapida, mentre compariva la foto bellissima del viso di Naya ,che le aveva scattato un giorno di shopping sfrenato, quando, dentro un negozio di lingerie, si era messa una mutanda in testa, partì subito la segreteria telefonica, aveva il cellulare spento o, semplicemente in quel luogo, non c’era campo. Con un gesto di stizza lo gettò sul letto ed ancora in lacrime disse:
“adesso come faccio Nay? Ho bisogno di sentirti cazzo!” prese a pugni il cuscino ,che qualche minuto prima abbracciava, maledicendosi per il suo poco coraggio.

Prese di nuovo il cellulare e mandò un sms

Dopo nemmeno mezz’ora, sentì suonare il campanello, andò ad aprire con una faccia stravolta, gli occhi rossi dal pianto ininterrotto
“Oh mio Dio che succede? E’ successo qualcosa a Naya?” Darren era sconvolto, la ragazza davanti a lui era devastata e si buttò tra le sue braccia appena lo vide, il ragazzo perse il respiro per qualche secondo, ma poi si tranquillizzò, quando la ragazza, non riuscendo a parlare per i singhiozzi, fece cenno di no alla sua domanda
Strinse forte l’amica e disse
“Cristo, HeMo che succede?” evidentemente preoccupato
“n-non sapevo chi chiamare i-io non s-so cosa fare Darren” abbozzò tra i singhiozzi
Darren capì poco di quello che stava cercando di dirle HeMo,era corso subito appena aveva ricevuto il messaggio della sua amica, decise di portarsi verso il divano e farla prima calmare.
Dopo qualche minuto ed un bel bicchiere d’acqua, HeMo, riprese a respirare normalmente
“Dio Mio, non ti ho mai visto in queste condizioni, mi stai preoccupando tesoro” disse il ragazzo
Heather accennò ad un sorriso, per la frase che aveva appena sentito. E soffiandosi il naso disse
“probabilmente nemmeno io…” tranne per la morte del padre, pensò lei, ma non lo disse a Darren
“che succede?” chiese, mentre dolcemente le accarezzava i capelli per farla calmare
“io-io non lo so Darren, non ci capisco più niente, mi manca terribilmente…. Non ce la faccio più, non ce la faccio capisci?”
“aspetta aspetta, calmati! Parli di Naya?” chiese per conferma
La ragazza annuì solamente
“oh Cristo, HeMo! voi due non ce la potete fare….. non ce la potete proprio fare!” disse un po’ arrabbiato,per la sospensione delle due, che andava avanti già da un po’ ormai.
“non so cosa fare, non voglio perdere Naya e mi stò rendendo conto che la stò perdendo così” disse lei
“non la stai perdendo, non la perderai mai HeMo, voi due siete due calamite, ma ha bisogno che tu prenda una decisione, qualunque sia” rispose onestamente il ragazzo, guardandola negli occhi con pietà
“ho paura Darren, ho una fottuta paura!” disse, poggiando la testa sul petto dell’amico e riprendendo a piangere
A Darren fece una tenerezza incredibile, ormai aveva capito che, quelle due, erano destinate a stare assieme, stando a contatto continuo con loro, era chiarissima la cosa e non riusciva a capacitarsi del fatto che Alex non l’avesse ancora capito.
“ok, ora voglio che ti calmi e mi fai dei bei respiri…” Darren la stringeva a sé
“non ti posso dire io cosa devi fare, però proviamo a capire…. Ok?” chiese alla bionda
HeMo annuì
“prova a lasciare da parte tutte le conseguenze di una relazione con Naya, prova a non pensare alla difficoltà di una relazione con una donna, e concentrati su quello che provi per lei, senza pensare al fatto che sia una donna” disse il ragazzo con calma, mentre continuava ad accarezzarle i capelli
HeMo rimase in silenzio per un po’, Darren aspettò pazientemente, che si sentisse pronta per rispondere
Si girò, lo guardò negli occhi, con gli occhi gonfi ed umidi e disse:
“Darren io credo di amarla”
Il ragazzo rimase sconvolto, in fondo lo sapeva dentro di se, ma non pensava che arrivasse subito a quella conclusione. Le sorrise e stringendola le chiese
“quindi, pensi di amarla talmente tanto, che le altre difficoltà si possono superare?”
“cre-credo di si” disse timidamente
“sai, ho pensato alla mia reazione quando ero malata e non ho visto Alex per due giorni, non sono stata così male, come in questo week end, credo sia significativo…. No?” le chiese dubbiosa
“credo di si” rispose lui
Rimasero in silenzio per un po’…. Darren sorrideva, pensando che la sua migliore amica, finalmente, avrebbe trovato la felicità, se HeMo avrebbe preso coraggio e si fossero messe insieme
“che intendi fare con Alex?” chiese
“penso che devo trovare il coraggio per parlargli e lasciarlo, non voglio continuare a fargli del male e tantomeno a Naya” rispose lei sicura
“ok…. Non sarà la cosa più semplice di questo mondo, ma è giusto così” affermò il ragazzo
“già…. Oh Cristo Darren per come sono ora, andrei di corsa da lei per poterglielo dire!” disse con un sorriso
“ahahaha dovrai aspettare, è molto importante quello che stà facendo, potrebbe essere una svolta per lei” disse fiero della sua amica, poi continuò “sai che facciamo per rendere l’attesa meno pensante?”
“cosa?” chiese curiosa la ballerina
“usciamo! Ti porto in sushi bar che hanno appena aperto sulla 32esima…. Così ci rilassiamo un po’ e buttiamo via tutta questa tensione!!!” disse sorridendo
HeMo l’abbracciò e disse
“ok” poi guardandolo negli occhi, commossa, gli disse:” grazie per essere venuto subito, ti voglio bene”
Darren ricambiò l’abbraccio e poi disse “anche io te ne voglio…. Ed ora fila a cambiarti, ti voglio strafiga in modo che tutti possano invidiarmi, quando entriamo nel locale!” risero tutti e due felici, di quel rapporto che, grazie a Naya, cresceva sempre più tra di loro
.
********

Cristina prese la mano di Naya, con delicatezza ,ed aprendo la porta, la portò fuori per fare una passeggiata. Si sentiva come una mamma che portava a spasso una bimba, che stava imparando a camminare. Naya stringeva la mano di Cristina, si accorse che stavano uscendo, dall’aria fresca che si respirava, doveva fidarsi di lei, se non voleva cadere. Iniziò a riconoscere l’odore della ragazza, sentiva che tutti quei sensi, che prima usava pochissimo, si stavano accentuando, come se fossero stati in letargo. La fece camminare su un ponticello, che portava verso uno prato, che era scoperto dalla neve, vi erano alcuni fiori invernali.
Si sedette e, tirando il braccio di Naya verso il basso, le fece capire che doveva sedersi anche lei, Naya toccò con le mani la terra, per capire che si stavano sedendo su di un prato, fiduciosa si adagiò.
Cristina colse un fiore e, prendendo la mano di Naya, glielo consegnò, la ragazza lo tastò con l’altra mano e, poi odorandolo, capì che era un fiore ed esclamò : “fiore!!!” sorridendo
L’attrice fece di no con la testa dicendo:
“no… no… non è così che me lo devi comunicare, tu non parli ricordi?” le prese la mano, e cominciò a dire la parola fiore con i segni, sulla mano di Naya. La mora fece una faccia di disappunto, perché si era scordata che non doveva parlare, e ripetè il gesto dell’altra, segnando fiore con i gesti sulla sua mano
“fiore giusto!” sorrise Cristina continuando “non preoccuparti non viene spontaneo” prendendole le due mani e mettendole sul suo viso, facendo si con la testa, per far capire a Naya, che ora era giusto.
Andarono avanti così per tutto il pomeriggio, Naya era stanca, le bruciavano gli occhi, per quella benda ed il fatto di non sentire bene era snervante. Cristina le fece provare varie cose, sentire un ramo, una foglia, un insetto per il quale a Naya scappò un urlo e si allontanò di corsa inciampando. Tornarono nella baita e Naya non aveva più le forze, si mise sul divano, mentre, Cristina, preparava la cena, sentiva davanti a sé il calore del camino, in quel momento le venne fortissimo il desiderio di un abbraccio di HeMo, avendo gli occhi chiusi e non potendo distrarsi con altro, alla mora venne in mente il viso bellissimo della persona che amava ed i suoi occhi, con quella bocca che, per più di una settimana, aveva desiderato baciare, ma si era trattenuta. Si accorse che la stanchezza le stava facendo perdere la concentrazione.
 

Erano sedute a tavola ,Naya cercava di capire che cosa Cristina avesse preparato e, quindi, appena indovinava gli ingredienti della cena, lo comunicava sulla mano dell’altra, sempre con il linguaggio dei segni.
“Patate e pancetta! Brava!” ripeteva fiera la sua collega
Cercò il bicchiere davanti a lei, per poter bere dell’acqua, si accorse che era vuoto, quindi cercò con le mani la caraffa o bottiglia che doveva essere sul tavolo, Cristina si accorse della cosa e la lasciò fare, come mosse le mani, per cercarla, urtò la bottiglia che rovinosamente cadde sul tavolo e rovesciò parte dell’acqua . A Naya venne fuori un gesto di stizza e nervoso, per il guaio che aveva combinato. Cristina si alzò e, pazientemente, riprese la bottiglia , prendendo la mano di Naya, gliela porse, aspettando facesse un’altra mossa. La ragazza sollevò la bottiglia e cercò il bicchiere, ma versando l’acqua non lo centrò, e se la fece cadere tutta addosso.  L’attrice allora decise di intervenire, prendendo dalle mani di Naya il bicchiere e segnando nella sua mano la parola aiuto, per farle capire che doveva chiedere aiuto
“devi chiedere aiuto” disse, mentre ribadiva la parola nella mano di Naya
“hai bisogno di me, ti devi fidare di me Naya” disse, anche se sapeva che non poteva sentire, segnò la parola fiducia sulla mano di Naya.
La ragazza fece silenzio e rimase immobile, poi fece cenno di si con la testa
Cristina le prese la mano e la mise sul suo volto e fece cenno di si con la testa ,per poi portare la mano ancora sulle sue labbra, facendo sentire a Naya che sorrideva. Naya rispose con un sorriso altrettanto bello.
 
Durante la notte Naya aveva tolto la benda ed i tappi, per darle un po’ di sollievo, si erano addormentate tutte e due subito. Ad un certo momento della notte Cristina sentì che ,Naya, si agitava durante il sonno, forse tutte quelle emozioni e sensazioni nuove, provate quel giorno, l’avevano un po’ scossa. Si rese conto che, mentre si agitava, pronunciava  un solo nome ,che era quello di HeMo
“no HeMo non posso, non posso capisci? Devi decidere” urlò, per poi trovarsi in lacrime, seduta sul letto.
La ragazza accese la luce e decise di avvicinarsi, per vedere se andasse tutto bene
“hey! Và tutto bene?” chiese, sedendosi sul letto di Naya
La ragazza, ancora scossa, la guardò con gli occhi tristi e si mise a piangere
“Hey…. Vieni qui…. Sono sicura che non è niente di così terribile…. Vedrai, andrà tutto bene” le disse, mentre la stava abbracciando
Rimasero così per svariati minuti, la donna aspettò che la ragazza si calmasse, per poi dire:
“ti và una tisana calda?”
Naya annuì, tenendosi stretta tra le coperte
 
“scusa ti ho svegliato” le disse mortificata
“tranquilla non dormo mai tanto, mi rifarò la prossima notte” disse sorridendole
Ci fù un silenzio imbarazzante, fino a che Cristina disse
“hai ripetuto in continuazione il nome di HeMo, che, posso immaginare ,sia Heather Morris ,la tua amica e collega di corso”
Naya si gelò, non ricordava di aver parlato nel sonno, pensava solo di essersi svegliata ed aver urlato
“s-si…” balbettò, facendo ridere l’altra
“bè, speriamo che prenda questa decisione, se la cosa ti fa avere incubi così la notte, vuol dire che è importante” disse l’attrice
“oh… bè…. Lo è…” abbozzò, cercando di trattenere le lacrime
“i tuoi occhi sono tristi, è come se ti sentissi incompleta ed infelice, come se ti mancasse qualcosa per esserlo”
Naya si stupì per l’estrema sincerità della ragazza, ma soprattutto, per la capacità di leggerle dentro
“dici? In realtà io sono un’eterna insoddisfatta” cercò di sviare
“mmmm ma credo che ,in questo caso, la tua felicità dipenda esclusivamente da questa decisione ,che deve prendere Heather, ho come l’impressione che, tu, stia aspettando solo questo” affermò sicura
“come fai a dire questo?”
“perché ho visto da come vi guardate e cercate, quando siamo in teatro, anche se non vi calcolate tanto ultimamente, ci sono sempre i vostri occhi che si cercano…. E forse i vostri cuori anche…. Chi lo sa”  Cristina, con quelle parole, provocò un sussultò nella ragazza ,che si sentì completamente spogliata di tutto
“si… bè… diciamo che, il mio cuore, ha già trovato il suo,e deve solo trovare il coraggio di spogliarsi di tutte le paure per accoglierlo” usò quella metafora
“bè ,non è facile aprire il cuore così, ad un’altra persona, sai?” disse, mentre sorseggiava la sua tisana
“lo so, non è stato facile nemmeno per me, ma credo che, se i nostri cuori si vogliono,devono solo fare un passo l’uno verso l’altro”
“sei saggia piccola Helen!” le disse Cristina, prima di ributtarsi a letto e dire
“buonanotte”
“notte” rispose Naya, felice di aver avuto la possibilità di parlare con qualcuno quel giorno

*******

Fù una domenica impegnativa per Heather, aveva dormito pochissimo, continuava a pensare a Naya, sentiva un bisogno estremo di vederla, toccarla ed abbracciarla, ma soprattutto le voleva dire che la amava. Chiamò Alex e le diede un appuntamento per pranzo, doveva fare quella bruttissima cosa prima, il ragazzo non si meritava quello, ma di certo non si meritava nemmeno che stesse con lui ,amando un’altra persona.
Alex non prese bene la cosa, HeMo cercò di spiegare bene e con calma, quello che provava nel suo cuore, aveva bisogno di dirglielo e sentiva che doveva essere sincera, perché glielo doveva. Il ragazzo capì subito che c’era un’altra persona nel cuore della sua ormai ex ragazza,  ed aveva chiesto ad HeMo di dirglielo, perché aveva bisogno di saperlo. Lei confermò che c’era qualcuno, ma non si sentì di fare il nome di Naya, anche perché non c’era niente di definito, non sapeva se lei, a quel punto, l’avrebbe voluta ancora.

*****

La domenica per Naya e Cristina era passata abbastanza tranquillamente, si era rimessa la sua benda ed i suoi tappi per le orecchie e, dai loro atteggiamenti, si accorsero che la loro intesa cresceva sempre più, Naya aveva capito che aveva bisogno di Cristina e che doveva fidarsi di lei, senza pensare di riuscire a fare le cose da sola. Il professore gioiva dei loro racconti, sui loro progressi, mentre le riportava sulla strada verso casa. Soprattutto era contento, perché si rese conto, che le due ragazze si erano unite e stavano imparando a conoscersi.

Naya scese dalla macchina salutando i suoi due accompagnatori e si ritrovò davanti, accanto al portone di casa, un Alex triste e con gli occhi rossi.
“Hey, puoi aspettare HeMo anche su a casa se vuoi” disse sorridente
“perché l’ha fatto?” il ragazzo la fissò con gli occhi umidi
“di che parli?” Naya non riusciva a capire che stesse succedendo
“non fare finta di niente Naya! Voglio sapere per chi mi ha lasciato!” disse il ragazzo, avvicinandosi alla mora
Naya in quell’istante capì che HeMo ce l’aveva fatta, aveva preso una decisione o, per lo meno, si era accorta di non amare Alex, ed aveva deciso di lasciarlo, il suo cuore sussultò, ed aveva voglia di urlare di gioia, invece che dare risposte a quel disperato davanti a lei
“i-io non lo so Alex…. Mi dispiace!” mentì ,sperando che lui si arrendesse e lei potesse correre a casa per capire che succedesse
“non ci credo che non lo sai, sei la sua migliore amica, state sempre assieme, siete inseparabili…..” il ragazzo si fermò un’istante, mettendosi le mani nei capelli per la disperazione
“oh cazzo!!! non ci credo…. Non ci credo!!!! Dimmi che non mi ha lasciato per te!” la guardò con rancore.
Naya si gelò, con tutto il tempo che aveva avuto per capire la cosa, doveva proprio capirlo in quel momento? Cercò di calmarlo dicendo
“Alex, HeMo ti ha lasciato, perché ha capito di non amarti più e non voleva prenderti in giro, perché ti vuole bene”
“mi ha confermato che c’era qualcun altro ed, a meno che questo non sia Darren che cambia ragazza ogni giorno, puoi essere solamente tu…. Oh Cristo Santo! la mia ragazza mi stà lasciando per un’altra ragazza?” affermò ancora più incredulo
Naya voleva tagliare il discorso e correre su da HeMo, per vedere come stesse, così disse
“ti stà lasciando perché non ti ama Alex!!”
“quindi è questo che facevi no? Non era una questione di amicizia la tua, hai fatto di tutto per portarmela via? “
“io non te l’ho portata via, sei tu che l’hai lasciata andare !!”  urlò con sicurezza, davanti alla sua faccia
“ma-ma- io… cazzo mi fai schifo Naya, mi fate schifo tutte e due!” urlò, mentre si allontanò di corsa verso la sua macchina
“ma vaffanculo!” disse, mentre si allontanava, per poi aprire la porta e dirigersi di corsa verso casa. Aveva il cuore che le batteva a mille, HeMo aveva lasciato Alex, l’aveva fatto!!! Non poteva crederci.
Si fermò davanti alla porta di casa sua, fece un bel respiro per calmarsi e, serissima, disse
“Naya…. Aspetta…. Ha solo lasciato Alex…. Non vuol dire che è pronta a stare assieme a te….”…..Le scappò un sorriso ed un urletto di gioia e, non riuscendo a trattenersi, disse: “si ma l’ha lasciato cazzo cazzo cazzoooooo” saltellando e tenendo i denti stretti. Si rifermò, si sistemò i capelli e fece dei bei respiri, prima di aprire la porta ed affermare  un sospirato  “ok… calma!”
HeMo sentì aprire la porta, finalmente era arrivata…. Era tornata la sua Naya, si era preparata per tutta la sera per quell’incontro. Si era messa un vestitino nero, molto scollato davanti e si era raccolta i capelli. Le andò incontro felice
“Hey sei tornata!”
Naya quasi svenne, nel vedere la bionda uscire dalla sua stanza con un sorriso così bello e vestita in quel modo, che le corse incontro per abbracciarla.  Sgranò gli occhi e si preparò ad accoglierla tra le sue braccia.
Si strinsero forte, sembrò l’abbraccio di due persone che non si vedevano da una vita, non era così, lo sapevano bene, ma avevano desiderato così ardentemente di abbracciarsi, che ogni ora passata, con quel desiderio, era paragonabile ad un anno di attesa.
Si Staccarono, Naya la guardò negli occhi e poi ,allontanandosi per vedere bene come era vestita, chiese:
“stai uscendo?”
La bionda fece no con la testa, sorridendo
“ma ho un appuntamento” disse, continuando a fissarla negli occhi, facendo quasi cedere le gambe a Naya
“oh… e con chi?” chiese divertita la mora
“con te!” rispose, come se fosse ovvio
“a si? E quando me l’avresti chiesto?” continuò
“mai… ma vedi il mio cuore ha invitato il tuo ora, e gli ha detto di si” quella frase fece sciogliere Naya, che sorrise imbarazzata. HeMo prese la valigia dalle mani di Naya e la adagiò al lato della porta, per poi prenderle la mano e portarla nella sua camera.
Le batteva forte il cuore, aveva fatto una scelta coraggiosa, ma si sentiva felice, e ,se si sentiva così felice, voleva solo dire che aveva fatto la cosa giusta. Sperò che, la sorpresa che aveva preparato a Naya per tutta la sera, le piacesse.
Naya entrò nella stanza e vide che HeMo aveva spostato il letto e, sul pavimento, aveva messo una tovaglia rossa apparecchiata per due ,con una rosa ed una candela al centro. Era tutto preparato per lei, il suo cuore stava scoppiando, era davvero felice di aver ricevuto l’invito del cuore di HeMo.
Sorrise commossa, mentre a turno e per più volte, guardava la bionda e poi guardava la sorpresa che le aveva preparato incredula.
“avevamo bisogno di un primo appuntamento” disse la bionda sorridendo, e facendo segno a Naya di accomodarsi
“e’ il più bel primo appuntamento che abbia mai vissuto” disse la mora
Si sedettero tutte e due, erano emozionate, i loro occhi si cercavano in continuazione ed i loro cuori continuavano ad esplodere.
“non ci credo hai fatto la Guacamole!” esclamò Naya incredula
“già… l’ho assaggiata prima e non sono morta…. Perciò, dovrebbe essere buona….. certo non sarà mai come la tua” affermò lei un po’ tesa
“è buonissima invece” rispose Naya assaggiandola
Mangiarono tutto, Naya era affamata, poi fecero un brindisi senza dedica, ma, dagli sguardi, poteva essere solo dedicato a loro due.
“ci vuole un ballo”HeMo si alzò e mise la musica, invitò Naya a ballare
La mora non poteva credere che tutto quello stava succedendo, era tutto perfetto, Heather aveva preparato tutto così bene e solo per lei! Le scese qualche lacrima, mentre Heather la teneva stretta sul suo petto. La bionda si accorse delle lacrime di Naya e le sussurrò
“ho lasciato Alex” aveva le labbra attaccate alla sua tempia.
Naya la strinse ancora di più, non voleva dirle che lo aveva incontrato sotto casa, avrebbe rovinato la magia del momento. Lo stereo suonava Angels di Robbie Williams, così ,nel momento del ritornello, Heather sussurrava le parole a Naya

And through it all 
she offers me protection 
A lot of love and affection 
Whether I'm right or wrong
 “

Per poi guardarsi tutte e due e pronunciare insieme

I'm loving angels instead “

HeMo prese il viso di Naya e la baciò delicatamente, era tutto quello che voleva in quel momento, voleva sentire le labbra della mora sulle sue. Naya sentì quelle mani calde sul suo viso e quelle labbra ,che amava, e non riuscì, per l’ennesima volta, a trattenere le lacrime.
La ballerina fece un bel respiro,prese tutte e due le mani della ragazza e, guardandola negli occhi, disse:
“Naya, quello che provo ora, è così dolce e così forte allo stesso modo e sono così  spaventata” disse stringendo le mani della mora che la stava ad ascoltare, il viso di HeMo si bagnò di qualche lacrima
“ penso che  addirittura il mio stesso respiro potrebbe scoppiare se fosse una bolla” fece un sorriso misto ad un pianto “ma non torno indietro…. Non tornerò indietro, perché ho capito che….. che io ti amo Naya Rivera” era riuscita a dirlo, ce l’aveva fatta, quelle due parole, che le avevano fatto sempre paura, erano uscite dal suo cuore, guardando gli occhi commossi della persona che amava.
Naya non aveva mai sentito niente di più bello in vita sua, e pensò che quei due giorni, dove le sue orecchie erano rimaste senza sentire nessun suono per tanto tempo, erano stati fatti esclusivamente in preparazione di quel momento, perché potessero sentire quelle parole e quel suono stupendo, che veniva dalla bocca della persona che amava.
“Oh Heather!” Naya prese il viso bagnato di HeMo e lo baciò ,ogni angolo, cercò ogni punto bagnato del suo viso, per asciugarlo con i suoi baci per poi dire. “anche io ti amo Heather Morris, credo che il mio cuore ti abbia amata dal momento in cui ci siamo incontrate, ed ha sempre sperato di potertelo dire un giorno”
Si baciarono appassionatamente, HeMo trascinò nel letto Naya e si liberò del vestito, fecero l’amore più e più volte quella sera, e fù per loro intenso, come la prima volta....

Fino a che, stremate, non si ritrovarono nude, una abbracciata all’altra e Naya disse
“devo farti due confidenze”
“mmmm non starai per dirmi che io sono più brava di te?” rispose la bionda divertita
“no! Ma – ma che dici scema!” le diede un colpetto sulla spalla arrossendo e  facendola ridere
“cosa allora?”
“ho incontrato Alex, prima di salire qui” disse seccamente
La bionda si gelò e allentò la presa
“cosa voleva?”
“niente, credo l’abbia capito” disse Naya
“ah buon per lui, almeno non devo continuare a dare spiegazioni” disse
“la seconda cosa….. è più divertente” disse la mora ridendo
“cioè?” sorrise anche lei, spostando la testa per guardare in faccia Naya
“cioè… tu pensi che il primo bacio ce lo siamo date dopo lo spettacolo, prima che tu partissi giusto?”
“si… cioè ne sono sicura!” affermò un po’ stranita
“invece no mia cara Morris”
“che vuoi dire?” continuò a non capire
“che alla prima festa del campus, tu eri talmente ubriaca, che non ti ricordi che hai tentato di baciarmi e ci siamo praticamente quasi baciate!” le disse sorridendo
“che cosa??? E me lo dici ora?” si staccò da lei ,fingendo di essere arrabbiata
“si, perché signorina, ti comunico ufficialmente ,che è stata la causa del mio perdere completamente la testa per te” le passò l’indice sul naso
“oddio, ecco perché eravate così strani il giorno dopo…” rispose
“già ma è tutto passato… ora queste labbra sono mie e non mi spaventano più” disse, cercando di non toccare l’argomento Darren, che aveva quasi fatto sesso con lei la sera.
HeMo sorrise e la baciò di nuovo per poi dire
” Ora capisco quando si dice in vino veritas” risero tutte e due animatamente.
Naya si fermò, guardandola negli occhi e le chiese
“Sei felice Heather?”
“si amore, sono felice come non mai!” stringendola forte a se.
 
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Ok…. dico solo che ho scritto questo capitolo, da fan spudoratamente HeYa questa volta, non ce la facevo più nemmeno io.
Grazie ancora a chi recensisce con tutta la passione che solo voi sapete metterci. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Love
E.

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Capitolo 13
*** Rapporti ***


Aprì gli occhi e, la prima cosa che vide, fù un viso angelico che dormiva affianco a lei, sorrise, ricordando la notte appena passata, sentì un peso sul suo addome e si accorse che era il braccio di lei, che per tutta la notte l’aveva avvolta. Naya non poteva avere risveglio migliore, le sembrò tutto un sogno, per verificare se era tutto vero, pensò di chiudere forte gli occhi e, di riaprirli, dopo qualche secondo, per vedere se Heather era ancora li che dormiva beata accanto a lei. Pensò alle parole che le aveva detto Cristina

“…..la tua felicità dipenda esclusivamente da questa decisione ,che deve prendere Heather, ho come l’impressione che, tu, stia aspettando solo questo”

Era vero, si sentiva felice, dopo tanto tempo, sentiva il cuore che scoppiava….. si girò di nuovo verso HeMo, osservando ogni minimo lineamento del suo viso, quelle labbra fini ma bellissime, il taglio dei suoi occhi…. Non avrebbe mai pensato di provare una cosa così grande per una donna. Si girò di lato e le carezzò i capelli lievemente, spostò le sue ciocche bionde che le cadevano sul viso. Heather si mosse un momento mugugnando qualcosa, facendo sorridere la mora, si avvicinò leggermente e le sfiorò le labbra, la ballerina aprì lentamente gli occhi e, appena mise a fuoco, si aprì in un sorriso stupendo che Naya ricambiò.

“buongiorno” sussurrò appena lievemente Naya
“buongiorno” rispose lei con un sorriso
“dormito bene?” le chiese, mentre le carezzava ancora i capelli, ammirando il suo sguardo ancora assonnato
“si benissimo…. Tu?”
“stupendamente” rispose la mora
“che ore sono?” chiese, mentre si sfregava gli occhi
“le 9”
HeMo spalancò gli occhi improvvisamente e guardò Naya con terrore
“che cosa???? Oddio è tardissimo!!! “ urlò, mentre era già in piedi fuori dal letto
“HeMo…. HeMo” Naya cercò di attirare l’attenzione della ragazza colta dal panico
“HeMo fermati, non abbiamo lezione oggi!!!” dovette urlare per farsi sentire
“sul serio?” chiese stupita
Naya annuì sorridendo
“Oh cavolo, mi stava per venire un infarto”si mise una mano in fronte e si ributtò a peso morto sul letto
Naya rise di gusto e poi disse
“vieni qui!” aprendo le braccia, per accoglierla vicino a sé
Hemo sorrise e si accoccolò tra le sue braccia
“abbiamo la mattinata libera quindi?” disse, mentre sfregava il suo viso sul petto di Naya
“già” affermò la mora
“fantastico! Cosa facciamo?”
“mmmm io sono reduce da un week end devastante e da una nottata diciamo…. Movimentata!” rispose la latina, facendo sorridere maliziosamente la bionda
“e come mai?” le chiese HeMo, sporgendosi verso il suo viso per baciarla
“ho avuto una sorpresa inaspettata”le rispose, con ancora le labbra che sfioravano quelle di Heather
“e chi è quel genio che te l’ha fatta?”
“mmmm non so se la conosci, è una persona molto coraggiosa, mi ha fatto un po’ penare, però alla fine ne è valsa la pena…. Credo ti piacerebbe però!” disse Naya, mentre HeMo la stava ad ascoltare con fare interessato.
“sicuramente! Deve essere fantastica!!!” rispose la ballerina
“si, ed è anche molto umile!” rispose, mentre le diede un colpetto sulla testa
HeMo rise e la baciò ancora, senza mai stancarsi di quelle labbra.

Rimasero ancora per un po’ di tempo a coccolarsi sul letto, quando all’improvviso la bionda disse
“Nay…”
“dimmi”
“a parte Darren, vorrei rimanesse ancora tra di noi la cosa…. Non perché non sono sicura, ma perché vorrei ce ne stessimo tranquille per un po’, noi due, senza dover dare spiegazioni agli altri” disse la bionda
“ok…”rispose lei
“credo che parlerò di nuovo con Alex, chiedendogli se può tenersi la cosa per lui, anche se non sarà contento”
“HeMo…. Io non so se è una buona idea” disse Naya un po’ titubante, non le aveva raccontato proprio tutto del loro incontro
“perché?” chiese curiosa
“ecco… vedi… ci siamo lasciati con lui, che mi urlava che gli facevamo schifo!” disse, sapendo di farle male in quel momento, ma che forse era l’unico modo per fermarla
“ah Wau!.... “ fece un attimo di silenzio, probabilmente per digerire la cosa e poi disse “forse è stata solo la rabbia che l’ha fatto parlare così, ci voglio parlare bene”
“ok… come vuoi” decise di non interferire più di tanto

“sai? Credo che Darren sia una persona fantastica ed un buon amico” disse improvvisamente
Naya sorrise e rispose “lo so…. “ poi ci pensò su e le sembrò un’affermazione strana da parte sua, sapeva che voleva bene a Darren, ma, solitamente, si esprimeva con frasi più colorite nei suoi confronti
“come mai questa affermazione? Da dove viene?” chiese curiosa
HeMo sorrise e disse
“se te lo dico non mi prendi in giro?”
“mmmm vediamo…. ci provo!”
“sabato ero disperata, mi mancavi tantissimo ed avevo bisogno di sentire la tua voce…. Ma avevi il telefono spento, così…. presa dalla disperazione, ho mandato un sms a Darren che si è precipitato qui” disse, provocando uno sguardo di orgoglio in Naya che pensò al suo migliore amico
“abbiamo parlato un po’, è riuscito a farmi calmare ed è stato fondamentale, perché riuscissi a capire e fare chiarezza dentro di me”
Naya in quell’istante pensò di essere davvero fortunata, aveva tra le sue braccia la persona che amava ed aveva un amico incredibile a cui voleva un bene assurdo e non sarebbe riuscita a vivere senza di lui, anche se non aveva avuto soddisfazioni dal suo lavoro e dalla sua carriera, in quel momento non le importava, perché era felice e poteva affrontare, con più entusiasmo, anche il suo lavoro. Strinse più forte Heather tra le sue braccia e, guardandola teneramente, le disse
“si… Darren è il migliore amico del mondo!” dandole un bacio sulla nuca
Squillò il telefono di HeMo,lo prese per rispondere
“hey Britt!”
Era Brittany, la sua amica ballerina della palestra dove HeMo lavorava il sabato


Dopo pochi minuti, chiuse la conversazione con la ragazza e disse
“era Brittany, mi ha chiesto se le davo una mano con la classe di classico delle bambine, per il saggio che ci sarà la settimana prossima”
“bene! Quando?” chiese Naya
“praticamente ora! Devo essere tra un’ora li”
Naya inchinò la testa all’indietro, con fare disperato
“ecco che è sfumata la nostra mattinata….” Disse
“lo so amore, ma Britt mi stà dando una grossa mano, glielo devo e poi è un’entrata in più per me!” le rispose, avvicinando il viso al suo
“lo so… “ rispose Naya, dandole un bacio veloce sulle labbra
HeMo, prima che Naya si allontanasse del tutto, le mise una mano dietro la nuca e le disse
“Hey! non penserai mica di cavartela così velocemente Rivera!” riavvicinò il suo viso e, guardandola negli occhi, le diede un altro bacio, più profondo, più intimo…. dischiusero le loro labbra contemporaneamente, come se avessero già acquisito un ritmo tutto loro. HeMo sentì che la sua lingua cercava avidamente quella dell’altra, le sue labbra volevano toccare, in continuazione, quelle morbide di Naya, mentre le carezzava la nuca dolcemente. Naya, ogni volta che HeMo la baciava così appassionatamente, sentiva un fremito dentro di sé e non riusciva più a controllare il suo cuore, che batteva all’impazzata, perdeva ogni percezione con la realtà. Le prese il viso tra le sue mani e, staccandosi da lei per poi darle continui baci sulle labbra, le disse
“mi fai impazzire! Sul serio HeMo, mi fai andare fuori di testa!”
HeMo sorrise, posizionando il viso sulla clavicola di Naya, dandole dei baci veloci sul collo, per poi restare li, per qualche minuto a riposare, assaporando il profumo intenso del corpo della ragazza.
“devo andare amore” le disse intensamente guardandola negli occhi
Naya annuì e la abbracciò stretta, come se non volesse lasciarla andare
“ci sentiamo più tardi” la congedò con un bacio ed Heather scattò velocemente dal letto, per andare a lavarsi.

Naya sospirò, abbandonando la testa sul cuscino e mettendosi una mano sulla fronte, disse:
“cazzo! Ma si può sbarellare così per una persona?” sorridendo


Decise di prendere il telefono e chiamare Darren, non lo sentiva da tre giorni ed iniziava a mancarle, aveva necessità di dire a qualcuno tutto quello che le era successo in quei due giorni, e poi voleva ringraziarlo per essere corso a fare compagnia ad HeMo.
Compose il numero rapido
“pronto? Darren dorme ancora chi sei?” una voce femminile ,abbastanza squillante, rispose
Naya rimase un po’ interdetta e poi disse
“sono Naya! Tu chi sei?” chiese
“io sono Lucy…. Aspetta, sei Naya l’amica di Darren?”
Naya capì che era la Lucy di cui gli aveva parlato Darren
“si sono io” rispose divertita
Sentì che la ragazza svegliò Darren e gli passò il telefono
“mmmmm” rispose lui
“Buongiorno! È passata più di una settimana, è una cosa seria allora?” chiese  curiosa la mora, riferendosi alla relazione duratura dell'amico
“Oh Naya!” il ragazzo si svegliò, sentendo la voce dell’amica
“mmmm è troppo presto per rispondere a queste domande così impegnative!” disse lui
“và bene, allora mi risponderai a pranzo tra qualche ora…. Sei libero? “
“certo! Non vedo l’ora di vederti! Ci vediamo da Giovanni? Mangiamo italiano ok?” disse, con entusiasmo il ragazzo, mentre Lucy lo guardava allibita
“ok tesoro, non vedo l’ora di abbracciarti” le disse Naya
“anche io, ci vediamo all’1!” disse per poi chiudere felice
Si girò e vide che la ragazza lo guardava storto, con le braccia incrociate
“buongiorno tesoro!” Darren si avvicinò, per abbracciare e schioccare un bacio alla ragazza affianco a lui, che, prontamente ,spostò il viso evitandolo
“hey che succede?” chiese lui, un po’ scocciato
“dovevamo pranzare insieme oggi, me l’avevi promesso” disse imbronciata
“ohhhh tesoro, mi spiace…. Ma non vedo Naya da un po’” disse, cercando di giustificarsi
“da un po’ quanto?” chiese, già sapendo la risposta
“mmmm tre giorni mi pare!”
“tre giorni? E tre giorni ti pare tanto?” disse lei incredula
“per noi si! Credimi!”
“non ci credo Darren, cosa siete voi due?” gli chiese, alquanto infuriata
Lui la abbracciò e la strinse forte, per poi darle un bacio sulla guancia ed affermare
“è la mia migliore amica, ma non essere gelosa tesoro, vedrai che stasera saprò farmi perdonare” la guardò con fare malizioso e la fece ridere
“scemo!” gli diede uno schiaffo, poi disse “a proposito, credo che stanotte abbiamo fatto un po’ di chiasso, sentivo che Nelson stamattina si lamentava” disse ridendo
“dici? si lamentava perché è invidioso!” disse ,mettendosi sopra di lei ed iniziando a baciarla sul collo
“mmm vieni qui piccola mia”  le disse mentre prese a baciarla appassionatamente, in ogni punto del suo corpo, iniziando a sollevarle la maglietta. Lucy sorrise  dicendo
“sei instancabile tesoro!” cominciando a gemere, sentendo le mani del ragazzo su di lei.

 
*******
 

Era una mattinata soleggiata nella fredda New York, i due si incontrarono  e si abbracciarono, stringendosi forte, Darren si staccò da lei di qualche centimetro, per guardarla negli occhi e capire subito la sua felicità, Naya sorrise e lo tirò verso di sé esclamando
“mmmm ancora!” stringendolo di nuovo fortissimo, Darren rise e capì che, HeMo, era riuscita a far star bene la sua migliore amica
“Hey! Siamo incredibilmente felici ed affettuose stamattina!” affermò, continuando a stringerla
“si… tanto!” disse con la faccia buffa ,facendo ridere di gusto l’amico

 
Si sedettero ad un tavolo e, Naya, come un fiume in piena, raccontò tutto all’amico, il suo week end nella baita con Cristina, le sensazione che provava, nel non sentire e non vedere per svariate ore, come quella ragazza, che sembrava antipatica, nascondeva dentro di sé un animo buono e gentile, se sapevi conquistarti la sua fiducia. Darren la stava ad ascoltare, come sempre…. Era un buon ascoltatore e, per Naya, parlare con lui, era come mettere i ricordi della sua anima, in un diario segreto. Le raccontò infine del suo rientro a casa, di Alex e della sorpresa che le aveva fatto HeMo, del loro primo appuntamento….
“caspita è tutto romanticissimo tesoro!” disse lui, mentre l’ascoltava estasiato
“già…” sorrise per poi continuare “non avrei mai immaginato potesse essere così bello Darren”
“io non avrei mai immaginato di vederti scapicollare così per una ragazza!” disse ,mentre addentava la sua polpetta
Naya rise e disse
“già nemmeno io” mettendosi una mano in fronte
“guardati! Sei su una nuvoletta!” affermò sorridendo Darren
“smettila di prendermi in giro!” le disse Naya
Darren le prese la mano e guardandola negli occhi le disse
“sono davvero felice tesoro, vederti così per me è una gioia!”
Naya sorrise e le strinse la mano commossa
“A proposito grazie per essere corso da lei l’altro giorno”
“figurati! Sai che, se una bella bionda chiama, io non so resistere, corro subito!” afermò col suo sguardo da Playboy
“che scemo! Sul serio Darren, l’hai fatta stare bene e per lei è stato importante”
“era disperata Naya…. Aveva una confusione in testa assurda, penso che le si stava per fondere il cervello…. Ma era chiaro come il sole che voleva te, solo che non riusciva a rendersene conto, la paura a volte ti fa vedere le cose distorte” disse seriamente lui
“lo so… abbiamo fatto una scelta coraggiosa, ma credo che, se stiamo insieme, sapremo affrontare queste paure” disse lei fiduciosa
Squillò il telefono di Naya, che sorrise appena sentì la suoneria personalizzata della ragazza
“Hey” affermò felice
“Hey Nay tutto bene?”
“si amore tu?” rispose Naya, mentre lanciava una mollicca di pane al suo amico, che, ridendo, la prendeva in giro
“si, le bimbe sono adorabili, mi sono divertita un sacco, vado a pranzo con Britt, ci vediamo a teatro per le prove?” disse la ballerina
“ok, mi manchi già” affermò, mentre Darren si contorceva, facendo facce strane, per l’estrema sdolcinatezza di quella chiamata
“anche tu amore mio! Saluta Darren!” disse, prima di chiudere
“smettila scemo!” le lanciò il tovagliolo
“mi manchi già…. Muà muàmuà” disse, facendo il verso all’amica
“piuttosto parliamo di questa Lucy”
“che vuoi sapere? A letto è una bomba… sul serio Naya mi fa impazzire” disse lui
“ok… ma a parte il sesso?” chiese con fare ovvio la mora
“a parte il sesso….non so, è simpatica, non mi fa troppe domande, siamo liberi il tanto che basta e, soprattutto, non è depressa” cercò altre motivazioni da dire all’amica
“ah bè…. Quindi la ragazza da sposare!” disse lei con sarcasmo
“non credo mi sposerò mai e lo sai benissimo! Sono uno spirito libero io!” disse fiero
“si vabbè… fino a che non trovi quella che ti fa perdere la testa, poi ne riparliamo!” disse
“mi dispiace, ma quella l’hai già trovata tu!” le disse, avvicinando il viso a quello di Naya, per poi schivare un suo schiaffo.

 
***********
 

Si ritrovarono tutti e tre al teatro della scuola per le prime prove, quel giorno ci sarebbe stata la lettura del copione.
Quando Naya ed HeMo si incontrarono a pochi passi dal teatro si abbracciarono forte, il desiderio di vedersi e di baciarsi era fortissimo, così si scambiarono un veloce bacio sulle labbra
Darren non le aveva mai viste in atteggiamenti così intimi, per lo meno non mentre si baciavano, rimase un po’ stranito poi disse
“hey! Avvisate prima…. Mi devo preparare!” per smorzare un po’ di imbarazzo che gli era salito
“rilassati Darren, non faremo sesso davanti a te fidati!” rispose HeMo, mettendogli un braccio sulla spalla, mentre teneva per mano Naya e si avviavano insieme
“bè, non credo nemmeno di volerlo vedere onestamente…. Ma capitemi, non sono mai stato amico di due lesbiche” disse, allontanandosi per paura di prendere un colpo dalla bionda
“bè ti ci dovrai abituare!” disse Naya
“si ok… ma non è colpa mia se le ho sempre evitate…. Come dire, non erano di mio interesse” si mise a correre sorridendo
“Stronzo! vieni qui codardo!!!” gli urlò HeMo
“lascialo stare, ci sapremo vendicare a tempo debito” disse la mora, con una faccia da furbetta
“mmmm ti adoro quando complotti!” le sorrise, stringendole ancora di più la mano

 
Entrarono in teatro e subito Cristina, appena vide Naya, le corse incontro e l’abbracciò
“hey come stai? Ripresa dal week end devastante?” le chiese, tenendola ancora tra le sue braccia
“si “affermò sorridente Naya
Heather vide che, in due giorni, il loro rapporto era completamente cambiato, era incredibile come, anche stando a contatto per poco tempo ma condividendo esperienze forti, ci si potesse legare così tanto
“ciao HeMo tutto bene?” chiese l’attrice, guardando sorridente Naya, per il nome che aveva usato, avendolo imparato da quella notte sulla baita, quando Naya l’aveva urlato insistentemente nel sonno
La bionda si stupì che la ragazza l’aveva chiamata col suo nomignolo, e pensò subito che Naya sicuramente gliene aveva parlato.
“ciao, si tutto bene grazie! Ho saputo che è stata dura lassù” rispose la bionda
“già è stato forte! Ma è servito!” affermò  guardando Naya che le sorrideva
poi prese la mano di Naya e gli segnò sulla mano
“mi sembri felice, sono state prese delle decisioni?” mentre Naya, istintivamente chiuse gli occhi
Rise di quella domanda e fece si con la testa, facendo sorridere anche l’attrice, poi Naya le prese, a sua volta, la mano e le segnò:
“finalmente sì, la prossima volta non ti sveglierò per gli incubi”
Risero tutte e due, mentre HeMo, le stava a guardare, non capendo niente, perché non conosceva il linguaggio dei sordomuti. S’impressionò moltissimo per l’alchimia che si era creata tra le due.
La seduta della lettura del copione fù molto interessante ed istruttiva, il professore insegnò loro alcune dritte su come intervenire e tutti si segnavano, diligentemente, gli appunti sulla loro parte. Finirono tardissimo, perché decisero di vedere tutto il copione con le parti di ciascuno, ed il professore dovette rispondere a continue domande, su come impostare quelle scene.


********
 
Le due, stremate, si ritrovarono nel loro letto….
“E’ incredibile che, in due giorni, abbiate creato un rapporto così, con Cristina, prima nemmeno ti sopportava” disse HeMo, mentre teneva sul suo petto il viso di Naya
“già… non capita sempre, siamo state fortunate, credo che Stan ci abbia visto giusto” rispose la mora, mentre accarezzava il braccio dell’altra
“già, lo penso anche io…. Voglio imparare il linguaggio dei segni” esclamò HeMo
“e perché mai?”chiese curiosa la mora
“così…… potrebbe servirmi”
“oh tesoro, spero vivamente di no, perché sarebbe triste!” rise Naya
“non in quel senso…. Comunque, in ogni caso, lo voglio imparare!” disse, irritandosi leggermente
Naya si sollevò per guardarla bene in viso e, con fare indagatore, chiese
“Hey! Che succede?”
“niente, magari può servire anche alla mamma di Helen comunicare così, no?” improvvisò una risposta, imbarazzata dallo sguardo di Naya
Naya rise e capì che, la sua, era solo una piccola gelosia, perché si era sentita esclusa dal dialogo con Cristina, ma decise di non toccare l’argomento per non turbarla
“ok mamma, allora imparerai il linguaggio dei segni và bene?” le sorrise
“ok…dovremo cercare anche noi di trovare una certa alchimia nella recitazione”disse seria la bionda
“sai che ti dico?” Naya la guardò sorridendo, per poi continuare “non credo che noi abbiamo bisogno di più alchimia di quella che già abbiamo, credimi amore mio” e detto quello la baciò ardentemente, sperando di tranquillizzarla un po’. HeMo si staccò dal bacio e, tenendole il viso tra le mani ,disse
“mmmm dici?”
“ne sono sicurissima” rispose Naya, rituffandosi tra le sue labbra.

 
*********

 
La mattina si ritrovarono di nuovo nella routine della vita da studente, Darren passò a prenderle e si tuffarono, verso la lezione di Letteratura e Poesia. Alex era stato in disparte tutto il tempo, HeMo si accorse che non stava bene dalle sue occhiaie, era molto dispiaciuta, perché voleva che rimanessero amici, gli voleva bene e non voleva soffrisse così. Ogni tanto si girava per cercare il suo sguardo, lui ce l’aveva sempre fisso su di lei, ma come incrociava quello di HeMo, subito lo distoglieva, non riuscendo a reggerlo.
Naya si accorse che quella situazione faceva soffrire HeMo, ma decise di non intervenire, doveva capire lei cosa fare.
Nella pausa, tra una lezione e l’altra, per dirigersi verso l’aula di storia del teatro, inevitabilmente i tre incrociarono Alex. Si fermarono tutti e quattro molto imbarazzati, Darren, per togliersi da quell’imbarazzo disse
“hey Alex ciao, come stai?”
“che fai Criss sfotti?” disse lui, abbastanza irritato
“hey amico calma! ti ho solo chiesto come stavi!” rispose lui
“scusa hai ragione, devo andare!” guardò HeMo, con lo sguardo triste, prima di girarsi ed allontanarsi
Naya si girò verso di lei e si accorse che stava soffrendo vedendo l’amico così, le prese la mano e gliela strinse, per poi dire
“parlaci Heather, fatti coraggio “
HeMo la guardò, le sorrise e disse
“ok, lo farò”
 
 
Finita la lezione si avvicinò ad Alex
“hey! Ho bisogno di parlarti, puoi venire con me?” chiese gentilmente
“per cosa? Per continuare a mentire?” disse lui, guardandola con rancore
“Alex per favore?” lo implorò
Il ragazzo si convinse e la seguì nel cortile dell’accademia

 
Naya osservò tutta la scena da lontano, aveva miliardi di paure, non sapeva se il ragazzo potesse reagire violentemente, o potesse dire delle parole, talmente pesanti, da far del male ad HeMo, aveva persino paura che potesse essere talmente bravo, da farle cambiare idea, ma pensò che quella opzione non era possibile, aveva visto quegli occhi sinceri della ragazza, mentre le diceva che l’amava. Darren si accorse della tensione di Naya e, prendendole la mano, le disse
“stai tranquilla, andrà tutto bene vedrai, HeMo se la sa cavare” la tranquillizzò.

 
 
HeMo era molto tesa, non sapeva onestamente cosa dire, voleva solo che il suo ex ragazzo la capisse, ma doveva trovare delle parole, perché questi potesse capirla.
“come stai?” decise di chiedergli
Il ragazzo la guardò incredulo, per quella domanda
“come vuoi che stia? Secondo te?”
“mi dispiace, ti giuro…. So che ti sembrerà incredibile ,ma sono sinceramente dispiaciuta” gli disse lei
“non hai nemmeno avuto il coraggio di dirmi che si trattava di Naya…. Perché? Non meritavo questo! Meritavo almeno la tua onestà” disse, con gli occhi umidi
“perché, quando abbiamo parlato, non stavamo assieme, credimi Alex, non sapevo nemmeno se mi avrebbe voluta ancora!” rispose lei ,mettendosi la mano sul cuore
Il ragazzo, sentendo quelle parole, rabbrividì, il suo cuore continuava ad andare in frantumi, perché con quelle parole, HeMo gli stava confermando che era tutto vero
“Naya è stata meschina, ha fatto di tutto per portarti via da me, ha agito scorrettamente HeMo!!! e senza che io potessi difendermi”
lei fece di no con la testa, ma decise di lasciarlo sfogare, anche se quelle parole le facevano male
“ed io stupido, che cercavo in tutti i modi di diventare suo amico, per te! Ho fatto tutto per te Heather! Mentre tu, te la spassavi con un’altra donna” nel sentire quelle parole si gelò, non era giusto doveva intervenire
“ti sbagli Alex, non è andata così, Naya è stata onesta e fino a che non ho preso una decisione io, ed ho capito di amarla, si è fatta da parte”
Sentendo quelle parole, Alex si mise le mani davanti al viso sconvolto
“io ti amo HeMo! Lo capisci? Tu non puoi lasciarmi così, di punto in bianco!” disse disperato
gli fece una pena indescrivibile, avrebbe voluto abbracciarlo, ma sapeva che doveva ponderare qualsiasi gesto, per non fargli ancora più male
“lo so Alex, e ti ringrazio, sono stata bene con te, sul serio, mi hai fatto sentire amata…. Ma ho capito che quello che provavo per te era solo affetto, un affetto grandissimo, perché mi facevi stare bene, per questo vorrei che restassimo amici” gli disse, mettendogli una mano sulla spalla.
“io non pensavo potessi amare una donna, proprio tu! Sono sconvolto HeMo!” sollevò lo sguardo, per girarsi verso di lei
“io amo Naya, ed il fatto che sia una donna è irrilevante credimi!”
“e’ irrilevante? Ma ti rendi conto? Sei pronta ad affrontare il mondo per questa cosa? Ad affrontare tutte le situazioni che questo rapporto ti farà vivere?”
“stò iniziando con l’affrontare te…. Quindi è già qualcosa” disse sorridendogli
“io non sono contro l’omosessualità HeMo, ho tanti amici gay, non vado d’accordo con la poca chiarezza ed essere preso per il culo mi fa un po’ incazzare!” quelle parole amare ,entrarono come un coltello sul cuore di HeMo che disse
“senti, forse non sono stata chiara fin dall’inizio, ma è perché non lo sapevo nemmeno io, credimi Alex! Ero in uno stato pietoso, non riuscivo a fare chiarezza, nemmeno con me stessa, come potevo essere chiara con te?” gli disse
Il ragazzo continuò a guardarla senza dire niente
“guarda, se può servirti, ti chiedo di nuovo scusa, non volevo assolutamente farti del male e per evitare di continuare a fartene, appena ho capito, te l’ho detto”
La fissò negli occhi serio e poi le disse
“parto a Londra”
HeMo sgranò gli occhi e disse
“che cosa?”
“ho deciso di accettare un ingaggio per fare il chitarrista di un famoso Jazzista Londinese, registriamo un album e poi giriamo l’Europa con un tour”  disse secco
“ma-ma e l’accademia?” chiese lei incredula
“la lascio, mi era già stato proposto un mese fa, ed avevo rifiutato, senza pensarci due volte, perché avevo te, e non volevo perderti”
HeMo continuò ad incassare colpi al cuore, da parte del ragazzo davanti a lei
“mi – mi dispiace Alex, se lo stai facendo per me io…”
“non lo stò facendo per te!” la interruppe “lo stò facendo per me, HeMo! suonare è quello che ho sempre voluto fare e questa è l’occasione giusta, e poi non riuscirei a vederti insieme ad un’altra persona e fare finta di niente, mi dispiace” disse, sinceramente ed abbassando lo sguardo
“ok… se questo ti fa stare bene…. Ok” disse lei
“mi farebbe stare bene averti ancora tra le mie braccia e poterti baciare…. Questo mi farebbe stare bene, ma visto che non posso più averti, questo è il male minore”
La bionda non aveva più parole, si sentiva in colpa, capiva che Alex soffriva sul serio, ma aveva preso la sua decisione e sapeva che era meglio anche per lui.
Decise di sorridergli e gli disse
“mi scriverai?”
“se avrò tempo e non sarò circondato da miliardi di belle ragazze mie fan …” disse fiero sorridendole per la prima volta
“ahahah se diventerai famoso, posso dire a tutti che mi hai dedicato una poesia?” gli mise una mano sulla testa, scuotendogli i capelli
“mmmm… vediamo…. dovrai prima chiedere al mio agente!” rispose imbarazzato
HeMo decise di abbracciarlo, il ragazzo la strinse forte e le disse
“abbi cura di te mi raccomando,dovrai essere forte, perché non sarà facile” disse, sussurrandole nell’orecchio
“ce la farò! Tu promettimi che conserverai solo dei bei ricordi di noi due, io lo farò” gli disse, guardandolo negli occhi
“ringrazia che sono più quelli belli, che questa merda qui…. Quindi penso di farcela!” sorrise
Si riabbracciarono e si salutarono

 
 
HeMo tornò verso la scuola per cercare Naya, le venne da piangere, sentì una mano che le toccò la spalla, riconobbe quel tocco e si fermò
“Hey” disse Naya, vedendola evidentemente scossa
HeMo cercò di sorriderle, ma aveva gli occhi umidi
“tutto bene?” le chiese la mora
“si…. andiamo a casa” le prese la mano e si diressero verso l’uscita, lasciando Darren li, che, capendo la situazione, non si mosse e decise di lasciarle sole. Naya si girò per un secondo verso l’amico che le fece un cenno, per farle capire che era tutto ok.
 
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Altro capitolo con inizio abbastanza diabetico :) mi scuso con quelle di voi poco romantiche :P
C’è anche un po’ di Darren, qualcosina in più del nostro amico preferito.
Ho seguito il consiglio di alcune di voi scrivendo un degno addio per il nostro Alex che in fondo ha avuto solo la colpa di amare profondamente Heather (e chi di noi non l’avrebbe fatto?) a questo proposito ringrazio chi mi ha dato questo consiglio.
Grazie come sempre per le recensioni così appassionate ed anche a chi legge ma non ha mai il coraggio di scrivere due righe ;)
Spero vi piaccia
Bacio
E.

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Capitolo 14
*** Lady D. Radar ***


Finalmente rientrò a casa dopo una lunga e dura giornata, aveva gli occhi stanchi, la schiena a pezzi e non si sentiva più le gambe, nonostante avesse una fame da poter divorare un intero dinosauro, era sicura che non avrebbe avuto la forza di prepararsi da mangiare e si sarebbe buttata sul letto senza cenare. Richmond le stava chiedendo sempre di più, era una settimana ormai, che faceva orari impossibili e si divideva tra lezioni in accademia, lezioni extra di canto e prove in teatro, tutti i giorni, soltanto lei, Cristina e Richmond, ad eccezione del  venerdi, dove avevano prove con tutto il resto del cast.
Posò le chiavi sul tavolino dell’ingresso e notò la tavola apparecchiata con un piatto coperto, fece un sorriso e si sciolse al pensiero di chi gliel’aveva preparato, sollevò il piatto e vide che c’era del buonissimo riso con le verdure, lo annusò, già immaginando nella sua mente il momento in cui l’avrebbe potuto mangiare.

Si fiondò nell’altra stanza e la vide, accasciata sulla poltrona, che dormiva col copione sulla faccia e la tv accesa. Si fermò ad osservarla, le venne da sorridere per quella deliziosa goffagine ed, allo stesso tempo, provò un tuffo al cuore : si poteva amare così tanto una persona?
Si avvicinò lentamente, non voleva spaventarla, prese il telecomando e spense la tv, mentre levò dal suo viso il copione di Anna dei Miracoli ,tutto sottolineato con la parte che riguardava Kate, la mamma di Helen, non riusciva ancora ad immaginare come impostare quel rapporto di madre e figlia, ma sapeva che, lei ed HeMo, avrebbero trovato la chiave, ne era sicura. La visione dello sguardo rilassato dal sonno, la fece destare da quei pensieri, era bellissima e dopo tante sofferenze era diventata sua, al solo pensiero il suo cuore sussultò.
Le accarezzò la mano e le diede un lieve bacio sulle labbra, HeMo si spaventò un po’ e si mosse velocemente, come se avesse fatto di tutto per farsi trovare sveglia dalla ragazza ed in quel momento si fosse accorta che non ci era riuscita.

“ciao!” la mora si aprì in un sorriso bellissimo e le strinse la mano
“Hey!” disse, mettendosi una mano in faccia per cercare di svegliarsi “scusa volevo aspettarti sveglia ma non ce l’ho fatta”
“non importa, è tardi, vai a letto amore” le diede un bacio in fronte, ma HeMo la catturò, con un gesto inaspettato, mettendole tutte e due le braccia al collo dicendo
“no! voglio stare con te” disse sorridendo e facendo ridere l’altra
Naya si mise seduta tra le sue gambe e, carezzandole il viso, la baciò, mentre il bacio si faceva più appassionato, la pancia della mora iniziò a lamentarsi, si fermarono tutte e due e risero di gusto
“forse è il caso che vada ad assaggiare il buonissimo riso che mi hai preparato” disse ancora tra le risate
HeMo annuì
“ti aspetto a letto e non mi addormento!”continuò sicura
Naya sapeva che era talmente stanca che non avrebbe retto, ma  le disse
“ok… faccio presto” dandole un veloce bacio sulle labbra.


Stava gustando il suo buonissimo riso, mentre guardava distratta una replica di un reality su Mtv ,quando sentì squillare il cellulare, era tardissimo, a meno che non fosse un’emergenza, poteva essere solo una persona che aveva difficoltà  con il fusorario.
Sorrise nel momento in cui vide il nome sul display ,rendendosi conto di aver indovinato
“Eccola la mia ragazza madre!” rispose
“amooooore, ti farò battezzare la bambina se mai cambiassi idea e non la dessi più a Terry!” disse Dianna dall’altra parte del telefono
“io la terrei, in fondo Puck mi sembra un padre affidabile no?” disse con sarcasmo
“certo! Diventerebbe un esperto nel rubare pannolini di marca ai centri commerciali” risero tutte e due
“come stai Agron?” chiese la mora, mentre metteva in bocca un po’ di riso
“bene… a parte lo stress….ma… Naya stai mangiando?”
“e  già!” rispose divertita, già sapendo la domanda che sarebbe arrivata dopo
“ma-ma scusa che ore sono li?”
“è tardi, siamo oltre l’ora di cena…” rispose sorridendo, per aver ancora una volta dato prova a se stessa di conoscere alla perfezione l’amica
“Oddio scusa Nay, non azzecco mai l’orario!” disse dispiaciuta la bionda
“ma figurati tesoro! Sei così impegnata, che ormai sentirti è un lusso, quindi và bene a qualsiasi ora” rispose la mora
“già…. A tal proposito, volevo dirti che devo fare qualche giorno nella grande mela, per dei servizi ed interviste, quindi ,se per te và bene, pensavo di anticipare la mia venuta ed iniziare il mio week end a casa Rivera che ne pensi?”
“che ne penso? E me lo chiedi? È stupendo D. non ci vediamo da secoli! Pensa che riesco a capire che stai bene vedendoti col pancione alla Tv…. Quindi è un’idea stupenda!!” Rispose Naya con entusiasmo
Le due chiacchierarono ancora un po’, raccontandosi vicissitudini del Set per quanto riguardava Dianna e del palcoscenico per quanto riguardava la mora.
Si diedero appuntamento al week end che stava per arrivare.

 
Naya sistemò la cucina, si diede una lavata e, finalmente, era pronta per andare a dormire. Entrò piano nel letto, come aveva immaginato, HeMo, si era riaddormentata,era girata di spalle verso l’altro lato del letto. Naya non resistette e si avvicinò, cingendole la vita per abbracciarla, la bionda si mosse per sistemarsi meglio sulle braccia della ragazza,mentre, Naya, annusava il profumo intenso dei lunghi capelli della bionda tra le sue braccia.
“mmmm scusa amore non ce l’ho fatta….” Mugugnò HeMo
Naya sorrise, le dispiaceva un po’ che HeMo dovesse avere quel sonno così frammentato e, soprattutto, che si sentisse in dovere di aspettarla quando faceva tardi.
“ssshhhhh….. non preoccuparti amore mio dormiamo” le sussurrò dolcemente
Immaginò che HeMo si stesse addormentando con un sorriso stampato in viso….. ed aveva immaginato giusto.


******
 
La mattina Naya si svegliò con un mal di testa incredibile, odiava svegliarsi così perché era sicura che, quel dolore, sarebbe durato tutto il giorno, la cosa incredibilmente strana era che, quella mattina, la prima a svegliarsi era stata Heather, non era mai successo da quando si erano conosciute, la mora pensò che forse doveva essere arrivata ad un livello di stanchezza veramente alta.
Sarebbe stata un’altra giornata impegnativa, HeMo si svegliò felice al pensiero che la sera avrebbero avuto prove a teatro e per la prima volta avrebbero provato delle scene lei e Naya. Non vedeva l’ora, aveva cercato di prepararsi bene e non voleva deludere Richmond, ma soprattutto, ci teneva a fare bella figura con Naya.
 
******


“Darren per favore vuoi abbassare un po’ la musica? Mi stà scoppiando la testa!!!” urlò per farsi sentire dall’amico che, mentre guidava per dirigersi in accademia, aveva messo a tutto volume il cd di Rihanna, perchè era una giornata piovosa ed aveva pensato bene di celebrarla, cantando a squarciagola, la mattina presto:

under my umbrella – ella ella eh eh eh” spalleggiato da Lucy, la sua “attuale” ragazza, oramai da 15 giorni.

La teoria di HeMo, sulla questione Darren-Lucy, era che i due si divertivano talmente tanto a letto, che fino a quando non avrebbero trovato qualcuno, che potesse perlomeno avvicinarsi alla loro bravura ,sarebbero rimasti insieme…..secondo Naya, semplicemente a Darren faceva comodo, perché lei gli lasciava tutta la libertà che voleva ed era sempre disponibile, quando lui voleva soddisfare le sue voglie, una perfetta geisha.
“ok ok ora abbasso il volume! Su con la vita Rivera!!! Oggi è venerdì!” urlò, mentre la ragazza affianco a lui ridacchiava con gusto.
Naya odiava quando il suo amico si comportava così, sapendo di far ridere le ragazze che cadevano ai suoi piedi. Si sentì stringere forte la mano da HeMo, affianco a lei, che ,con uno sguardo eloquente, le fece capire di ignorarlo.

*****
 
Il pomeriggio arrivò molto in fretta , Naya continuava ad avere sempre quel terribile mal di testa, mentre HeMo, era sempre più eccitata di iniziare a lavorare  con lei, continuava a guardarla sorridente, per tutto il giorno, arrivati in teatro, le strinse eccitata la mano, Naya la guardò stranamente, perché non capiva tutta questa foga, ma decise d sorriderle.
“Ho voglia di baciarti” le sussurrò la bionda in un orecchio, Naya si gelò, sperando che la ragazza non facesse niente di imprudente, perché erano già tutti li e mancava solo il professore.
“Hey, rilassati HeMo!” le disse, pur col sorriso
La bionda ci rimase male, forse si aspettava un “anch’io” come risposta. La guardò male  e le lasciò la mano.
 
La mora, era solita isolarsi per qualche minuto, per prepararsi ad entrare nei panni di Helen, era difficilissimo, dopo una giornata frenetica e caotica, cercare di fare il vuoto dentro di sé e, soprattutto, il silenzio, cercando di spegnere tante sensazioni che erano naturali per lei, come il sentire ed il vedere. Era tesa per quelle scene nuove che doveva girare per la prima volta con HeMo ed anche davanti a tutti, non c’era più la sicurezza di avere solo Stan e Cristina attorno a lei, ma, con tutte quelle persone nuove, era facile perdere la concentrazione.
 
Si andò a sedere in fondo al teatro e chiuse gli occhi. Dopo nemmeno due minuti, si sentì toccare la spalla, riconobbe il tocco familiare ed, irritata, riaprì gli occhi.
“hey sorellina! Oggi cercherò di mandarti in un manicomio ahahah!” Darren fece una risata teatrale e rumorosa, che fece girare tutti i suoi colleghi in fondo alla sala.
Doveva interpretare il fratellastro di Helen, un giovane ragazzo in eterno conflitto col padre e stufo di una sorella, che non sapeva stare insieme agli altri ed era in un mondo tutto suo.
“Darren…. cercavo di concentrarmi, mi hai fatto spaventare” disse con calma, tenendosi le tempie per il mal di testa, che oramai non sopportava più
“oh scusa, me ne vado… vado via subito” le schioccò un bacio sulla guancia, rubandole un sorriso e sparì dalla sua vista.

 
HeMo sentiva che la tensione stava salendo, si sentiva gli sguardi di tutti i suoi colleghi, invidiosi per la parte importante che le era stata affidata, stava provando una sorta di ansia da prestazione. Aveva bisogno di Naya, era sicura che sarebbe riuscita a tranquillizzarla, la sua Nay sapeva sempre come fare.

 Decise di andare a sedersi vicino a lei. Si diresse spedita verso il fondo della sala, quando si sentì chiamare
“Heather!” si girò e vide che Cristina la stava rincorrendo
“hey!” le disse, sperando la lasciasse subito andare e non si accorgesse della sua estrema tensione
La ragazza la raggiunse e poi con voce ferma, le disse
“non andare!”
HeMo fece una faccia strana, non capiva quell’affermazione.
“ha bisogno di stare da sola per concentrarsi, è una cosa che fa sempre, per isolarsi da tutto ed entrare nel personaggio” decise di essere più chiara, vedendo lo sguardo perplesso della bionda davanti a lei
“oh… bè, sono sicura che non la disturberò con la mia presenza” le sorrise gentilmente, girandosi  per andare via
L’attrice le prese un braccio per bloccarla, a quel punto, HeMo, fece uno sguardo irritato, mentre osservava la mano di Cristina che le teneva stretto il braccio.
Chi era lei per dirle che non si poteva avvicinare alla sua Naya?
“Heather, qui non si tratta più di voi due, si tratta di una storia diversa, dove tu sei sua madre, è meglio se inizi ad entrare in quest’ottica e lasciare la vostra relazione, fuori da queste mura da ora in poi” le disse seria e guardandola negli occhi
La bionda si gelò, come poteva sapere della loro relazione? Era sicura che Darren non avesse tutto questo grande rapporto per poterglielo dire, quindi l’unica persona, che avrebbe potuto farlo, era Naya.
Si sentì tradita e delusa, perché si erano promesse che non l’avrebbero detto a nessuno e, Naya ,aveva rotto quel patto, ma soprattutto non gliel’aveva detto.
Decise di fingere e la guardò perplessa
“ma che stai dicendo?” tirando il braccio verso di sé, per liberarsi da quella stretta
“quello che hai appena sentito, questo è un mio consiglio, e ti conviene ascoltarlo, perché, se poi queste parole te le dice Richmond, credo che la tua parte potrebbe essere a rischio” le disse, per poi girarsi ed andare via.
HeMo la voleva rincorrere ed urlarle chi si credeva di essere per poterle parlare così, non sapeva niente di lei, non sapeva nemmeno quanto sarebbe riuscita ad interpretare bene la sua parte. Provò un senso di frustrazione nel capire che si era presa quella libertà, perché, Naya, gliel’aveva permesso, raccontandole della loro storia.


Arrivò il professore, la bionda provava mille sensazioni contrastanti in quel momento,che  le stavano togliendo tutta la concentrazione.
Vide che Cristina si avvicinò a Naya pianissimo, per portarla sul palco, con tenerezza, le prese la mano per guidarla, perché Naya aveva già gli occhi chiusi.
Notò che c’era un’estrema complicità e che Naya non era stupita dell’arrivo di Cristina, era come se si aspettasse, da un momento all’altro, che andasse a prenderla.

Il professore diede delle indicazioni per la scena che si doveva girare, Heather non stava riuscendo a seguire niente, aveva lo sguardo fisso su Naya che non c’era! …..Naya non era li, non interagiva con gli altri, era come se non sentisse, continuava ad agitare la testa in aria, come se fosse in un mondo tutto suo, HeMo aveva bisogno di guardarla, di vedere i suoi occhi e che Naya potesse vedere lei, il fatto di non trovarla la stava uccidendo.
Aveva bisogno di quel contatto, soprattutto perché vedeva che, Naya, riusciva ad interagire solo con Cristina, che continuava a tenerla per mano ed a comunicare con lei,toccandola e segnando le parole sulla sua mano.

“Heather tutto bene? Hai capito?” la voce del professore ,che pronunciava il suo nome, la fece destare da tutti quei pensieri.
“S-si” cercò di guardare Naya, per capire se la sua voce, l’aveva fatta girare verso di lei, ma non si mosse.
Provò un dolore assurdo dentro il suo petto.

Decise che doveva stare concentrata sulla sua parte, era la serata del riscatto, doveva far vedere a tutti e, soprattutto a Cristina, che era perfettamente in grado di portare avanti quel ruolo.

Naya stringeva la mano di Cristina e chiudeva gli occhi, aveva i tappi alle orecchie, quindi sentiva pochissimo le parole sconnesse che il professore diceva agli altri, non le importava.
Sentì che, Cristina, le segnò sulla mano che dovevano girare la scena dove, Helen, riceveva dalla mamma, una bambola senza occhi e cercava di far capire alla mamma che voleva metterci gli occhi.
Naya annuì, capendo subito di che si trattava.

“non ci sarò io in questa scena, ce la farai?” le segnò infine Cristina
Naya si ritrovò a sorridere ed a segnarle: “sarà dura ma ce la farò”
Cristina le prese le due mani e, mettendole nel suo volto, fece cenno di si con la testa.

Il professore prese Naya e la posizionò sul palco, segnandole con la mano se era pronta. Naya annuì.

HeMo continuava a guardarla con dolore, ad un certo punto le venne in mente ,che poteva sfruttare quel dolore, per interpretarlo come il dolore di Kate, per non riuscire a farsi capire dalla figlia. Sorrise soddisfatta mentre teneva la bambola in mano.
Appena si sentì pronta, iniziò a dire le sue battute verso l’attore che interpretava il marito
“non possiamo rinchiuderla in un luogo pieno di matti Artur!” disse, guardandolo con pietà, mentre si avvicinava a Naya, che guardava in un punto sperduto davanti a lei.
“ma non possiamo nemmeno tenerla qui, non ci sono stati progressi Kate, Helen non capisce, non riesce a comunicare con noi” disse l’attore
HeMo si avvicinò a Naya e la toccò, per porgerle la bambola, nell’istante in cui la toccò, Naya sobbalzò agitandosi, facendo spaventare HeMo, che uscì subito dal personaggio, guardando spaventata la ragazza.

“Stooop fermi” disse Richmond, per poi avvicinarsi ad HeMo e dire
“tutto ok?”
La bionda annuì.
“devi pensare che non ci sente Heather, non sente quando tu ti avvicini ,per questo si agita, ma tu sei la mamma l’hai fatta nascere e crescere, quindi ci sei abituata, non ti devi impressionare ok?” disse tranquillamente il regista

“HeMo ragiona!”si disse dentro di sé la bionda, facendo un bel respiro

Ripresero le battute e, questa volta, HeMo, mentre si avvicinava a Naya, le prese prima le mani e le mise sul suo viso, per poter far riconoscere alla figlia che era lei, poi le posò la bambola.
Naya era incredibilmente brava, la bionda non poteva credere che riuscisse ad immedesimarsi così bene.
Naya iniziò a gioire per quel dono, esprimendolo con l’agitazione, muovendo le mani e cercando di fare dei minimi versi. Poi iniziò ad esplorare la bambola, HeMo stava in ginocchio davanti a lei, mentre Darren, con l’altro attore che faceva il padre, discutevano su come fare per mandare Helen in qualche ospedale psichiatrico.
Improvvisamente Naya si agitò, ed iniziò a piangere ed a sbattere i piedi, Heather ebbe un momento di smarrimento, ma subito dopo decise di prendere Naya e portarsela vicino a sé
“vieni qui…. C’è la tua mamma, non andrai da nessuna parte, starai qui con me” la strinse, mentre la dondolava, ma Naya non trovava pace e continuava a toccare con forza il viso della bambola
“vedi? ora piange e noi non riusciamo nemmeno a capire perché” disse Darren, urlando verso la matrigna
“non è possibile, questa storia và a avanti già da troppo tempo, Kate purtroppo dobbiamo portare via Helen!” disse Darren avvicinandosi
“no, no aspetta!” HeMo prese la bambola e vide che Naya si mise le mani negli occhi, per poi posizionarle sulla faccia spoglia della bambola. HeMo si emozionò e disse
“vedi? Vuole che le mettiamo gli occhi” prese le mani di Naya e le posizionò sui suoi occhi, per poi metterle nella faccia della bambola. Naya annuì felice.
“hai visto? Helen riesce a comunicare, bisogna solo imparare a capirla” disse commossa, rivolgendosi a Darren, che rimase di stucco, come aveva studiato nel suo copione.


Ci fù un applauso del professore, HeMo si girò e vide che ,anche Cristina, sorrideva, tutti gli attori applaudirono
“Wau! Che inizio ragazzi! Non c’è male!” disse Richmond soddisfatto.

Provarono per un po’ altre scene e ,Naya ,non si era mai scomposta e non era mai uscita dal personaggio, sia HeMo che Darren erano impressionati da quella cosa. Fino a che, Cristina ,non scrisse nella mano di Naya, che per quella sera poteva bastare. Naya aprì gli occhi felice ed abbracciò Cristina chiedendo
“com’era?”
“sei stata magnifica!” le rispose
“vedi? Ce l’ho fatta anche senza di te!”  sorrise, per riabbracciarla di nuovo
Naya ricevette i complimenti di tutti i suoi colleghi, che l’avevano vista per la prima volta in azione, e soprattutto di Richmond, sempre più contento per come stavano andando le cose.
“tesoro hai un talento mostruoso!” le disse Darren, abbracciandola
“grazie! E scusa per prima” rispose, mentre lo stringeva
“ma scherzi? Se questi sono i risultati non verrò mai più a disturbarti” le schioccò un bacio sulla guancia
Naya cercò HeMo , la vide sotto il palco un po’ provata, che beveva un sorso d’acqua presa dalla sua borsa, decise di scendere, per andare ad abbracciarla.
La prese da dietro e la strinse forte, HeMo si girò per guardarla, finalmente poteva vedere i suoi occhi ed il suo sguardo su di lei. Le mise una ciocca dietro l’orecchio
“stai bene?” le chiese
“si… sei stata bravissima” rispose Naya
Si guardarono per qualche istante negli occhi, HeMo avrebbe voluto sul serio baciarla in quel momento, ma si trattenne, facendole capire che doveva controllarsi.
Naya sorrise e disse
“andiamo a casa?”
 

******

La mora non fece in tempo a chiudersi la porta di casa alle spalle, che si ritrovò addosso la sua ragazza, che prese a baciarla con passione.
“hey che ti prende?” disse staccandosi per un attimo e ridendo di quel gesto inaspettato
“guardami in faccia e dimmi che mi ami, ti prego!” la supplicò ,quasi in lacrime
“HeMo che ti succ…”
“ti prego Naya!”  la interruppe
Naya capì che era una cosa seria, perché la ragazza aveva gli occhi lucidi e decise di dirlo senza fare troppe domande
La guardò negli occhi intensamente, HeMo gioì di quello sguardo, che aveva cercato per tutta la sera
“amore mio ti amo…. ti amo tantissimo!” le disse ,prendendole il viso tra le mani, per poi ribaciarla appassionatamente
HeMo si staccò dal bacio, per poi abbracciarla e tenerla stretta a sé.
“amore cosa è successo?” chiese Naya stupita
si staccò dall’abbraccio e le rispose
“mi hai fatto paura…. Ero tesa, cercavo il tuo sguardo e tu non c’eri, non eri con me….” Le disse quasi in lacrime
“oh Heather, mi dispiace….ma, se non faccio così, è ancora più difficile restare nel personaggio”rispose mortificata
“lo so…. Solo che vedevo che tenevi la mano di Cristina e le sorridevi e parlavate a modo vostro….” Disse amareggiata
Naya capì subito che c’era rimasta male, ed ancora non aveva capito, la vera natura del rapporto tra lei e Cristina
“HeMo,  quando recitiamo, Cristina è i miei occhi e le mie orecchie, ho imparato a vedere il mondo attraverso lei. Ma questo succede solo quando sono Helen e cioè una ragazzina sorda e cieca” disse, mentre le accarezzava la guancia
La bionda  annuì, per farle intendere che stava capendo il suo discorso
“ma io sono Naya, e ,quando ritorno alla vita reale, ho occhi solo per te, vivo solo per te, sono felice solo se lo sei tu… mi capisci?” chiese
“si” rispose teneramente lei, mentre le scendeva una lacrima
“Helen poi non esisterà più, ma Naya ci sarà sempre, come il mio amore per te, è questa la cosa più vera!” concluse, dandole un tenero bacio, mentre le asciugava le lacrime che le scorrevano sul viso.
HeMo sentiva che Naya era vera in quel momento, era li con lei, capì che aveva solamente la straordinaria dote, di diventare qualcun altro a comando se lo voleva, e ci riusciva benissimo.
“perché hai detto a Cristina di noi?” chiese improvvisamente
Naya la guardò perplessa,non avevano mai parlato chiaramente di quella cosa con Cristina, anche se era sicura che l’avesse capito.
“perché questa domanda? Io non ho parlato di noi con lei” rispose la mora
“prima di iniziare stavo andando da te e mi ha fermata, dicendomi che dovevo lasciare oltre le mura del teatro la nostra relazione, se non volevo rischiare di perdere l’assegnazione del personaggio” disse secca la ballerina
Naya si stupì di tutta quella intraprendenza di Cristina, in fondo non aveva mai parlato così schiettamente della relazione, nemmeno con lei. Pensò che, forse quel gesto, era stato fatto per una sorta di protezione e perché ci tenesse che HeMo tenesse quella parte
“io- io non so, probabilmente l’ha capito, ma non abbiamo mai parlato di noi due, ti giuro, te l’avrei detto”  si giustificò la mora
Capì che Naya era sincera e che, effettivamente, l’attrice l’aveva capito, frequentandola tanto.
“ok… è solo che mi è sembrata troppo protettiva, per essere una cosa disinteressata” disse
Naya sorrise, notando l’estrema gelosia della ragazza e con orgoglio disse
“Wau, sei gelosa Morris?” facendo ridere la ragazza
“non sono gelosa!” ribattè lei
“si invece!”le prese i fianchi, ed iniziò a farle il solletico, buttandola sul divano della cucina
“no! Perché sei mia…. “ cercò di pronunciare tra le risate , mentre cercava di difendersi dalle morse della ragazza
Naya si fermò e, guardandola negli occhi, disse
“ti amo e non dubitarne mai” 
HeMo si fece seria e la baciò profondamente, trovando nelle sue labbra, la Naya che sempre conosceva.
“amore?” disse staccandosi improvvisamente
“mmmm” Naya rispose a mala pena, dispiaciuta per quel distacco
“ma non è che sei schizofrenica e soffri di qualche disturbo bipolare? …. No perché mi hai fatto seriamente paura stasera” disse, facendo ridere la mora che prontamente si era ributtata verso i suoi fianchi, per farle il solletico.


*******
 
“maledetto traffico! Non ci può essere così tanto traffico il sabato mattina presto in questa kakkio di città!!!”   HeMo sbatteva nervosamente le mani sul volante, mentre Naya la guardava storto…. Stavano usando la sua macchina, per andare a prendere Dianna in aeroporto, e la bionda aveva voluto guidare, la mora era terrorizzata dalla guida “sportiva” della ragazza, ma visto che erano in ritardo, l’aveva lasciata guidare
“amore calmati! C’è fila non ci puoi fare niente!” le disse, cercando di farsi sentire calma
“si appunto, vorrei arrivare davanti al primo della fila, per capire che cazzo stà facendo”
Naya rideva, perché la ragazza si trasformava sempre in un camionista teppista, quando guidava, per questo, Darren, quando uscivano insieme, preferiva prendere sempre la sua macchina o, comunque, guidare lui, non si fidava per niente di Heather alla guida.

Arrivarono finalmente in aeroporto, non vedevano l’ora di riabbracciare la loro amica.

Cercarono disperatamente una bionda, in mezzo all’immensa e piena sala d’aspetto degli arrivi dell’aeroporto, erano in ritardo di quasi mezz’ora. Videro un gruppetto di persone che accerchiavano una ragazza, che riconobbero poi come Dianna, era circondata da giornalisti e fotografi, le ragazze si stupirono per come, in poco tempo, la loro amica avesse guadagnato tutta quella popolarità.
Dianna le vide e, congedando i giornalisti, corse ad abbracciarle, HeMo si irrigidì ,quando vide tutti i flash  addosso a lei, appena la ragazza si avvicinò per salutarla.
“Hey! Mi sembra di essere su un red carpet! “ affermò la ballerina
“ahahah, tesoro scusa, non pensavo di trovare giornalisti per la mia strada!” disse dispiaciuta, mentre le schioccava un bacio
“non preoccuparti è colpa del nostro ritardo!” disse Naya, che la tenne stretta tra le sue braccia.
“ok ora…. Scappiamo!” Dianna le trascinò fuori velocemente


Accompagnarono la dispiaciutissima HeMo in palestra, per le sue lezioni del sabato
“mi dispiace D. ,ma da stasera sarò tutta per te, promesso! “ le disse la ballerina, salutandola con un abbraccio
“tranquilla tesoro, non vedo l’ora sia stasera” rispose l’attrice
HeMo si avvicinò a Naya per salutarla ed abbracciarla, lasciandole uno sguardo tenero, non potendo fare altro.
“ci vediamo stasera, non stancarti troppo, ti vogliamo in forma!” le disse la mora sorridendole
Si guardarono per quegli interminabili secondi, sorridendosi come delle sceme, mentre Dianna le stava a guardare, si accorsero degli sguardi della bionda ed, imbarazzate, si staccarono.
Dianna rivolse uno sguardo malizioso alla mora che le disse
“che c’è?” sorridendo e cercando di fare finta di niente
“niente…. Niente” rispose continuando a sorridere

 
Passarono una mattinata a passeggiare a Central Park ed a raccontarsi la loro vita, Naya non si sentiva ancora pronta a raccontare all’amica di lei ed HeMo, ma aveva paura che avesse già capito qualcosa, era troppo intelligente per sfuggirle una cosa del genere.

Prima di recarsi a pranzo Dianna decise di fare un po’ di Shopping , fino a che ,non si ritrovarono dei fotografi, che con tenacia, le seguirono dappertutto, senza lasciare loro respiro.
“aiuto D. ma questa è al tua vita ora? Non pensavo che Glee diventasse così popolare” disse Naya,  un po’ sconvolta
“a Los Angeles si, ma, onestamente, pensavo di stare più tranquilla a New York” rispose anche lei abbastanza stupita

Dovevano incontrarsi con Darren a pranzo e decisero di chiamarlo, per farsi venire a prendere con la macchina e disseminare il gruppetto di fotografi con quella manciata di fan che le seguivano.
“eccola qui la mia Diva!!” disse Darren, appena salirono in macchina
“Darren!! Grazie! Non pensavo che ci seguissero così!” disse la bionda dando un forte abbraccio al ragazzo
Passarono il resto della giornata serenamente, con Darren, che diede il meglio di sé ,facendole ridere di gusto, fino a che poi la sera le raggiunse Heather.

Darren propose il “Continental” un locale a Brooklyn, molto in voga, dove facevano della buona musica dal vivo. Le ragazze accettarono con piacere e, Darren, non poteva credere di potersene andare in giro, per la grande mela, con tre bellissime ragazze tutte per lui.

La serata andò bene, si divertirono molto ed il gruppo che suonava era veramente bravo, tornarono a casa distrutte per la giornata intensa

******
 
“và bene se io e D. dormiamo da me?” Naya aveva trovato un attimo ,per stare da sola con HeMo, le fece quella proposta, mentre la teneva tra i fianchi e le baciava il collo, per sentire il suo sapore, che aveva desiderato per tutto il giorno
“mmmm si, ma sei fai così, sarà più difficile” rispose sorridendo, mentre godeva di quei baci delicati
Si sorrisero e si diedero un bacio veloce.
“buonanotte” le disse Naya sussurrandoglielo nell’orecchio
“notte” rispose la bionda
 
 
Le due ragazze si misero a letto stremate, prima che Naya potesse dire buonanotte, Dianna disse
“quindi? Mi devi dire qualcosa Rivera?” voltandosi verso di lei sorridendo, mentre si teneva la testa su un gomito
Naya si gelò, pensava di essere sfuggita a quell’interrogatorio
“che vuoi dire?” cercò di improvvisare
“Oh andiamo! Vi ho osservate per tutto il tempo!” disse senza problemi la bionda
Naya rise, ma non disse niente
“era questione di tempo, in fondo…. Io l’ho sempre saputo!” continuò
“co-come fai a dirlo? Non ci vediamo mai” rispose stupita la mora
“basta vedervi per qualche minuto, non ci vuole molto, siete due calamite, anche se siete lontane, i vostri occhi non si lasciano”
Naya si arrese e cominciò a raccontare tutta la sua storia con HeMo, le raccontò di Alex e del periodo in cui lei l’aveva capito, di quando HeMo, a sua volta, aveva capito di amarla ed aveva organizzato il loro primo appuntamento
“oh mio Dio Nay è così incredibilmente romantico, tutto questo!” disse la bionda, estasiata dai racconti dell’amica
Naya era felice che Dianna avesse preso la cosa così bene e così liberamente, era una persona stupenda ed era felice di averla come amica, era una delle persone a cui teneva di più.
Si abbracciarono fortissimo e Dianna era emozionata
“ti vedo felice tesoro, e credo che sia merito di HeMo” le disse
Naya annuì, stringendo più forte l’amica
“bene…. ti ho mai detto che mi scoccia dormire con te? Anche se il letto è grande? Preferirei stare da sola se non ti dispiace” le disse la bionda, con un sorriso splendido, per farle capire che poteva andare a dormire da HeMo
Naya sorrise e le diede un bacio sulla guancia, per poi fiondarsi dalla ragazza nell’altra stanza.
 

 
Entrò piano, pensando che dormisse, ma HeMo stava ascoltando musica sul suo ipod. La vide e fece uno sguardo perplesso.
Naya si fiondò di corsa sul letto e, con sguardo complice, si buttò letteralmente sopra la ragazza
“hey hey! Non che sia dispiaciuta, ma puoi spiegarmi?” chiese sorridendo
“niente…. Mi ha detto di andare a dormire dalla mia ragazza!” le disse, stampandole un bacio sulle labbra
La bionda sgranò gli occhi e disse
“gliel’hai detto?”
“no, l’ha capito”
“siamo così spudorate?” sorrise per la domanda
“a quanto pare…. Forse ,se vogliamo tenere il segreto, dovremo migliorare un po’ amore” disse Naya
“già…. mi devi dare lezioni di bipolarismo allora, perché…..”
“basta parlare! Mi vuoi baciare? Perché ti stò per sfilare quella canottiera così scomoda!” la interruppe Naya facendola ridere di gusto.
 
 
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Grazie a chi recensisce ed a chi dà consigli preziosi.
Tu che leggi in silenzio questa storia spero che ti dia emozioni. :)
Se vi và vorrei sapere che ne pensate.
Baci
E.

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Capitolo 15
*** Duello ***


Sottolineava con poca cura la prima frase del capitolo 23: “Il teatro nel Medioevo”, la testa poggiata pesantemente su una mano sostenuta dal gomito, ogni tanto buttava lo sguardo sulla sua ragazza seduta di fronte a lei che, al contrario, sottolineava, con fare deciso, qualsiasi cosa, le venne da pensare che, continuando così, avrebbe bucato le pagine del libro. Amava Naya quando usava gli occhiali da secchiona, la amava quando era intenta a fare qualcosa di importante e che richiedeva tutta la sua concentrazione, allora le si formavano delle piccole rughe simpatiche sulla fronte, gli occhi diventavano più stretti e teneva le labbra unite saldamente, quelle labbra, che avrebbe voluto baciare in ogni istante e tenere incollate alle sue per sempre.
Ok HeMo…. ti devi concentrare, domani hai l’esame di storia del teatro, non c’è scampo, lo devi fare. Quindi basta pensare a cose sconce guardando Naya e concentrati sul libro”  pensò dentro di sé, cercando di auto convincersi e trovare un motivatore per il suo studio.

Abbassò lo sguardo e continuò a sottolineare le frasi più importanti, che potevano aiutarla a ricordare quel particolare argomento, nel caso fosse comparso in qualche domanda del test. Durò per 5 minuti, poi i suoi occhi, tornarono a posarsi su di lei, senza che potesse controllarli.

Naya sollevò lo sguardo, sentendosi gli occhi addosso della bionda, sorrise dicendo
“che c’è?” quell’apertura meravigliosa dei tratti del viso della mora, disarmarono HeMo
“ti amo” le disse sorridendole e continuando a scrutare ogni centimetro del suo viso
Naya abbassò gli occhi imbarazzata per pochi secondi e poi rispose
“anche io”

Felice ed orgogliosa per la risposta immediata e sicura della ragazza, HeMo sorrise, ma, non contenta della cosa, si sporse verso di lei e le stampò un bacio, Naya non si tirò indietro e rispose, fino a che sentì che la ragazza approfondiva sempre più la cosa, senza volersi staccare dalle sue labbra, così  si staccò leggermente, ma ancora sfiorandole  disse
“HeMo?”
“mmmm” rispose ancora con gli occhi chiusi
“libro….” Disse, staccandosi per poi dandogli  un altro bacio veloce “esame” ripetè la stessa operazione
Heather sconfitta, abbandonò la testa verso il petto e, sbuffando, disse
“si… hai ragione”  tornando sui libri
Per addolcire la cosa, la mora davanti a lei, le fece un sorriso.

Ci fù di nuovo silenzio, HeMo non ne voleva sapere di studiare, sapeva che sarebbe stata dura l’indomani, si ricordava a mala pena le lezioni del professore, perché aveva una buona memoria uditiva e fotografica. Allungò la mano verso quella della mora danti a lei, per intrecciarla con la sua. Naya risollevò divertita lo sguardo e disse:
“che ti prende?” perplessa
“niente…” rispose lei, per poi continuare, vedendo lo sguardo interrogatorio dell’altra “possiamo stare così?” disse con fare ovvio
Naya decise di non approfondire il discorso e, per non perdere tempo, rispose
“ok…” rivolgendo di nuovo lo sguardo sul suo libro.

Iniziò a fare piccoli cerchi col pollice sulla mano di Naya, mentre la fissava…. L’altra non riusciva a concentrarsi, sentendo quella mano che continuava a stuzzicare la sua, così iniziò ad infastidirsi e, guardando la bionda da dietro gli occhiali, affermò
“Heather….” Senza avere bisogno di dire nient’altro, perché il suo sguardo era abbastanza eloquente.

La ballerina sollevò le braccia in segno di arresa, per poi prendere la matita e temperarla su un pezzo di foglio strappato. Sorrise divertita al pensiero che le era appena venuto in mente e che stava per mettere in atto. Si portò il foglietto, con il residuo della matita appena temperata, vicino alla bocca e soffiò fortissimo, facendolo finire sul libro ed, una piccola parte, sul viso di Naya, che iniziò a sputacchiarlo fuori dalla sua bocca.
“ma allora sei proprio idiota!” riuscì a dire, togliendosi dalla bocca residui di matita, mentre l’altra era piegata in due dalle risate
“è divertentissimo! Lo facevo sempre a scuola al compagno di banco!” affermò ,tra una risata e l’altra
“non è divertente, ed è infantile, non sei più a scuola!” le rispose subito la mora, sperando la smettesse di ridere in quel modo così fastidioso
“oh si che è divertente, dovresti vederti in questo momento!” rise indicandola
Naya prese la gomma, che aveva sopra la pagina del suo libro, e gliela lanciò fortissimo, colpendola vicino all’occhio
HeMo si mise la mano nell’occhio, per il dolore, e disse urlando
“ma sei matta? Potevi accecarmi!” per poi rilanciargliela, ma mancandola inesorabilmente
Naya rise soddisfatta e disse
“dovresti usarli anche tu gli occhiali!”
La bionda, per vendicarsi, prese una manciata di pop corn, che aveva affianco al suo libro, e gliela lanciò senza pietà, procurando uno sguardo incredulo dell’altra, che osservò i suoi vestiti e tutto quello che aveva intorno, per poi guardare HeMo spalancando la bocca.
Fece un bel respiro e disse
“ok basta…. Ora pulirò tutto e, da persona matura, non risponderò alle tue provocazioni, perché dobbiamo studiare e non possiamo permetterci di perdere tempo!” guardò con fare severo la ragazza, che subito si mise composta, riprendendo a sottolineare il libro, anche se, Naya, vedeva il suo sorriso soddisfatto, che non riusciva a camuffare.

Si affrettò a pulire tutta la sua parte ed, alzandosi, disse
“vuoi un po’ d’acqua?” rivolgendosi gentilmente alla bionda
“si grazie” rispose
Prese un bicchiere e lo riempì un pochino, giusto il tanto per mettere in atto il suo piano
Si avvicinò lentamente alla ragazza da dietro e le versò l’acqua in testa, affermando divertita
“eccola!..... Salute!”
HeMo si gelò, era inverno e l’acqua, seppur poca, era fredda e penetrò subito dalla testa alle sue tempie, facendole perdere il respiro e spalancare la bocca per lo stupore.
Qualche secondo per riprendersi e poi si alzò, per guardare in faccia la ragazza, ed evitare di bagnare il libro, tentò di asciugarsi  la testa con le mani per poi dire
“eh no Naya! Questo è troppo!” con sguardo minaccioso, mentre la ragazza rideva divertita con le braccia conserte davanti a lei.
“hai cominciato tu! Ora siamo pari, ed è il caso che veramente ci rimettiamo sui libri, Heather!” assumendo un tono severo, sperando di convincere la bionda a non rispondere a quello sgarbo appena subito
HeMo non disse niente, Naya capì che stava architettando qualcosa, in quel momento erano tutte e due in piedi in cucina, che si scrutavano come due pistoleri prima del duello.

La bocca della bionda si distese in un ghigno malefico e, con uno scatto velocissimo, si lanciò sul frigo aprendolo velocemente ed andando, sicura, a procurarsi l’arma per la sua vendetta, che prese subito ad agitare velocemente, con sguardo assassino, avanzando verso di lei.
“oh no, la panna no!!! Ti prego amore… ragiona, era solamente un goccio d’acqua” affermò, indietreggiando con le mani avanti, per tentare di fermare la ragazza .
HeMo continuava a scuotere velocemente la bomboletta sulla sua mano, fissando la ragazza con quel mezzo sorriso di vendetta stampato sul suo volto
Naya ormai terrorizzata, decise di puntare sulle minacce
“Heather te ne pentirai… te l’assicuro!” le puntò l’indice contro, con fare minaccioso, ma senza risultato, perché la bionda sembrò non sentire
Fece uno scatto felino verso di lei, cercando di vincere la lotta spietata contro Naya, che le teneva tutte e due le braccia con forza, per evitare che le spruzzasse sopra la panna, HeMo era più forte, lo sapevano tutte e due, ed infatti ,dopo pochi secondi, le spruzzo quantità consistenti di panna fredda, prima in faccia, per poi spalancare il colletto della maglia e spruzzarla dentro. La mora urlò per il freddo immediato che quel gesto le procurò, si tolse immediatamente la maglia, rimanendo con solo il reggiseno, facendo notare il contrasto evidente, tra il suo corpo ambrato e la sostanza bianca sparsa nel suo petto, che fece ancora di più assaporare la vittoria soddisfacente della bionda
“mmmm così mi piaci Rivera! Sexy dolcetto!” affermò, guardando maliziosamente la ragazza, mentre assaggiava un po’ di panna, che le era rimasta sul dito, per poi passarsi la lingua tra le labbra.

Naya cambiò l’espressione del suo viso, da arrabbiato a malizioso, ed ,avvicinandosi lentamente alla ragazza, prese un po’ di panna dal suo petto e se lo portò alla bocca, leccandosi sensualmente il dito mentre la guardava. HeMo spalancò la bocca e, presa dal desiderio, si avvicinò alla mora, senza più nessuna difesa “mi vorresti assaggiare ora vero Morris?” chiese, indicando il suo petto pieno di panna montata
A quel punto, la bionda, si precipitò verso di lei, ma fù bloccata da Naya che disse:
“No!” la bloccò, prima che potesse toccarla a pochi centimetri da lei. Si passò un altro po’ di panna sulle labbra, lasciando degli strati, perché HeMo, baciandola, potesse ripulirla. Si avvicinò violentemente a lei e, prendendole con forza il capo, la baciò, la bionda non si tirò indietro e, tenendo la distanza dal petto dell’altra per non sporcarsi, la baciò avidamente, ripulendole completamente le labbra. Naya la guardò negli occhi con desiderio e si accorse che, Heather, non capiva più niente, talmente era eccitata da quel momento. La spinse con forza verso di lei,  facendola combaciare perfettamente col suo petto e sporcandole tutta la maglia, la bionda si arrese e si mise a ridere, Naya sorrise con lei, poi, con uno scatto, le strappo la bomboletta della panna dalle mani e, velocemente, gliela spruzzò in testa. La bionda rimase talmente spiazzata, che non riuscì a muovere un muscolo per difendersi, mentre Naya le versava in testa uno strato consistente di panna fredda, guardandola soddisfatta per la sua rivincita. La bionda si toccò leggermente la testa, constatando quanto fosse alta la montagna che la ragazza le aveva costruito, fece una faccia schifata, facendo ridere la sua ragazza. Con estrema naturalezza, inchinò la testa di scatto, riversando parte di quella montagna,sulla testa e sulla faccia di Naya. Risero tutte e due, arrese alla parità della loro sfida.

Si fermarono per qualche secondo ed, Heather, le prese il viso e la baciò con passione, per poi riversarsi sulla sua mandibola, ed assaporare tutta la panna, che in quel momento, si trovava intorno. Naya si abbandonò a quei baci, resi ancora più dolci da quell’ingrediente, che le procurava una fortissima eccitazione, mentre sfilò la maglia anche ad Heather.
“mmmmm dovremo studiare…. “ cercò di ricordare alla bionda, mentre ansimava per l’eccitazione che i baci di Heather le stavano procurando.
“mmmm si? Se vuoi smetto…” sorrise furba la bionda, mentre continuava il suo lavoro di pulizia
“no, non posso studiare così sporca di panna…. Dovresti pulirmi tutta” sorrise, con la faccia che affondava sul collo della sua bionda ,che la prese di peso e la portò sul divano, rischiando di sporcarlo.


Squillò il cellulare di Naya, ed Heather, presa dal gioco, rispose
“imprese di pulizie Morris buongiorno”  facendo ridere l’altra
“pronto? Naya?” riconobbe subito la voce di Cristina e, con disgusto, lo passò alla mora affianco a lei dicendo
“hai un minuto, poi ti salto addosso senza ritegno” le disse, facendole capire subito chi fosse e procurandole un sorriso
“hey Cry!” disse la mora, prendendo il cellulare in mano, cercando di non sporcarlo di panna, mentre giocherellava con la mano di HeMo, che tentava di prenderle un po’ di panna dal collo
“hey ma…. era Heather prima?” chiese l’attrice
“si…” guardò maliziosamente la ragazza, che iniziava a farle cenni di impazienza
“ma che vuol dire impresa di pulizie?” chiese curiosa
“niente niente… lo studio le dà alla testa, lascia perdere” disse, mentre  dava uno schiaffetto leggero sulla guancia ad HeMo, che, offesa, se la toccò fingendo dolore
“ah… ok… senti Stan ci vuole vedere stasera, dice che ci deve comunicare una cosa di estrema importanza e ci vuole a cena da lui”
“ma tutti o solo noi due?” chiese Naya, mentre HeMo, stufa, era ormai già sul suo collo
“solo noi due, non so altro…” la ragazza iniziò a sentire delle risatine dall’altra parte della cornetta e si stava indispettendo, così chiese “hey che succede?”
Si sentì che Naya parlava sottovoce
“amore smettila…. Aspetta” ridacchiando
“è passato il minuto….” Disse a voce alta, per farsi sentire
“senti… domani ho il test di Storia del teatro e dovrei studiare un sacco, non possiamo rimandare di un giorno?” chiese Naya, cercando di ignorare la domanda di Cristina
“non lo so, ma non credo, era abbastanza fermo sulla sua idea…. E poi, onestamente, non mi sembri così occupata con lo studio” disse provocandola
Naya non rispose alla provocazione, anche per non far capire ad HeMo, che Cristina aveva intuito qualcosa e disse
“ok ci vediamo da Stan stasera” disse, per chiudere velocemente, notando anche lo sguardo perplesso della bionda sopra di lei.
“ ti passo a prendere se vuoi, così andiamo insieme”
“ok alle 8 allora” disse frettolosamente, vedendo che HeMo era pronta a chiedere informazioni.

Chiuse la chiamata e lasciò il cellulare per terra
“dove eravamo rimaste?” chiese, prendendo il viso di HeMo tra le sue mani per baciarla
HeMo la baciò e poi fermandosi chiese
“dove devi andare con miss presunzione?” chiese seria
Naya la ignorò, per baciarle il collo, la voleva e non aveva voglia di discutere.
HeMo scostò il busto e, con uno scatto, si mise a sedere sul divano, incrociando le braccia
La mora sbuffò e disse
“hai risposto tu, io avrei ignorato la chiamata”
“ok colpa mia……. che voleva?” rispose secca
“Stan, ci vuole vedere a cena da lui per comunicarci una cosa importante”
“non poteva aspettare a domani? Hai un esame importante.” Rispose HeMo
“amore…. Hai sentito che ho detto la stessa cosa… “ Naya le aveva preso la mano
“ogni scusa è buona per stare da sola con te” commentò, ritirando la mano dalla stretta di Naya
“HeMo, non mi ha chiesto un appuntamento, stiamo andando a casa di Stan, dove c’è anche lui e per sua richiesta” rispose scocciata la mora.
“dovevamo studiare!”
“non mi sembra che ci stessimo impegnando a fondo” si pentì un secondo dopo averlo detto, perché anche lei c’era stata al gioco e non le aveva pesato per niente, ma anzi avrebbe continuato volentieri.
“certo…” disse offesa guardando davanti a se….
“Dai vieni qui” Naya si ributtò sopra, ottenendo in risposta, un rifiuto da parte di HeMo che disse
“non mi và più!”
La mora sbuffò….
“vado a lavarmi” Heather si alzò di scatto dal divano
“OK!!!” urlò Naya, arrabbiata per la reazione della ragazza
“OK!” ripetè  l’altra, spalancando le braccia, per poi sbattere violentemente la porta del bagno

********

La casa di Richmond era grande e luminosa, si capiva che, il professore, aveva avuto una brillante carriera, prima di decidere di fare l’insegnante, per l’accademia d’arte più importante di N.Y.  stava al 35° piano di un grattacelo, che aveva, come panorama, la vista su Manhattan ed i cartelloni immensi dei teatri di Broadway.
Le due ragazze entrarono accolte da Emily, una loro collega, che aveva in mano un bicchiere di martini, con tanto di oliva. Naya sgranò gli occhi vedendola
“eccole le nostre attrici di punta!” disse sorridendo
Naya non fece in tempo a chiederle che ci facesse li, visto che sapeva che la cena era solo per loro tre, che Richmond si presentò davanti a loro
“oh eccovi!  Mancavate solo voi…..Ma dove sono Heather e Darren?” chiese, guardando Cristina
Naya ,stupita, fece la stessa cosa, rivolgendo lo sguardo sulla sua amica e collega
Cristina diventò subito rossa e disse, fingendo un disagio
“Oddio ma era per tutti? Avevo capito ci dovessimo essere solo noi tre”
Emily ,sentendosi offesa, rispose subito
“hey bella, non siete ancora le star! Scendi un po’ dal piedistallo!”
“no, Cristina ti avevo detto tutti! Pazienza dai, Naya li aggiornerà” disse il professore
La mora guardò storto l’amica, c’era qualcosa che non quadrava
“Aspetta, li chiamo subito e ci facciamo raggiungere!” disse ,prendendo il cellulare e rivolgendosi al professore
“ma no dai! Ormai è tardi! Ci vorrà più di mezz’ora per arrivare qui e domani avete un esame importante!” disse subito Cristina
“si  vero, lascia perdere Naya, li aggiornerai tu” le diede manforte il regista
Naya era sempre più dubbiosa per quella situazione e cercava lo sguardo di Cristina, per cercare di capire che avesse combinato, ma l’attrice lo evitava prontamente e con maestria.


Si misero a cena, c’era tutto il cast, tranne i suoi due amici, la mora si sentì in colpa, anche se lei non ne aveva avuta nessuna, ma, per lo meno, doveva chiarire la cosa con Cristina, lo doveva a Darren ed HeMo, senza contare che, con l’ultima, ci aveva pure litigato, per andare a quella serata.
Il professore, ad un certo punto, sollevò il calice e disse:
“un momento di attenzione per favore! Devo fare un annuncio!”
Fioccarono battute delle più varie come per esempio: “ti sposi?”oppure ” aspetti un bambino?”
“vi annuncio ufficialmente che porteremo a Broadway Anna dei Miracoli e, più precisamente, al Lincoln Center!” ci fù silenzio per qualche secondo e poi un boato da parte di tutti, che fece tremare le ampie finestre dell’edificio.
Naya non poteva credere che era soltanto al primo anno per lo studio della recitazione e stava già debuttando a Broadway…. Tutti si abbracciarono, fino a che, Emily non chiese
“aspetta! Come hai ottenuto il permesso? Noi non ci possiamo esibire, al di fuori delle organizzazioni della Juliard”
“ho già parlato io col direttore e ci sono dei casi speciali, questo è uno di quelli, perché sappiate che ci esibiremo gratis, o per lo meno per beneficienza, all’associazione sordo-ciechi di Manhattan “ disse fiero Richmond

Il boato si fece ancora più forte, Naya gioì, insieme ai suoi colleghi, ma sicuramente non era la stessa cosa che farlo con il suo migliore amico e con la sua ragazza. Così lasciò i festeggiamenti e prese da una parte Cristina, per scoprire cosa era successo.
“non è incredibile? Io alla tua età sarei morta tesoro!” le disse Cristina, abbracciandola forte
Naya ricambiò l’abbraccio, era una notizia fantastica ed un sogno che si avverava, ma non riusciva a gioire pienamente.
“perché l’hai fatto?” le chiese, fissandola negli occhi con delusione
“cosa tesoro?”
“perché hai estromesso Heather e Darren dalla cena?” le spiegò con calma, anche se era convinta che avesse capito benissimo la domanda
“Naya ho capito male, pensavo riguardasse solo noi due la cosa” disse, mettendosi una mano sul petto
“non è vero, perché non mi dici la verità? Darren è il mio migliore amico ed io amo HeMo!” disse, come per voler ricordare, a chi aveva davanti, che quelle erano le persone più importanti della sua vita e non lei.
La ragazza, sentendo quelle parole, diventò rossa e, facendo un bel respiro, disse
“e và bene ! l’ho fatto volutamente ok? Non si sono integrati col gruppo e sarebbero stati di impiccio stasera”
Disse, incrociando le braccia al petto e stringendole nervosamente
“ma-ma che dici? Non è vero! Questa notizia riguardava anche loro, perché fanno parte del cast, Richmond li ha scelti per fare delle parti importanti!!!” rispose, incredula ancora per la confessione dell’amica
“si, ma loro stanno solo distraendo il tuo lavoro, da quando stiamo provando insieme a loro, tu sei meno concentrata, è un dato di fatto Naya!” le urlò contro
“non è assolutamente vero! E comunque non puoi decidere tu di toglierli dalla mia vita, per uno stupido ruolo di una ragazzina disagiata!” il sangue le era salito alla testa, non reggeva più la vista di Cristina, sarebbe solo voluta andare via e lasciare quella discussione


“hey ti squilla da un po’ il cellulare, è HeMo!” Arrivò David, un suo collega, che le portò il telefono che Naya aveva poggiato a tavola
Lo prese, ringraziando l’amico e guardando male Cristina, rispose cercando di calmarsi
“pronto?”
Sentì subito dei singhiozzi dall’altra parte del telefono e si spaventò moltissimo
“amore che succede?” disse, senza preoccuparsi di chiamarla così davanti all’attrice
HeMo non aveva fiato per pronunciare una frase di senso compiuto, perché le mancava il respiro, riuscì solo a dire
“A-Apr-April”
“April? Che è successo ad April?”
Ma Naya continuò solamente a sentire singhiozzi, non si sentiva più le gambe, si mise a sedere in una poltroncina che era situata nell’andito, vicino all’ingresso, aspettando che la ragazza si calmasse
“amore? Amore ascoltami…. Ora cerca di fare dei bei respiri e mi spieghi” disse, mettendosi una mano in fronte e sentendo che, nonostante il freddo di quel giorno,stava sudando
Sentì che la ragazza cercava di respirare, ma le veniva difficile
“Nay ti –ti pre-go… vieni q-qui” riuscì solo a dire
“ok stò arrivando, arrivo presto ok? Stai tranquilla” disse in fretta, chiudendo la chiamata

Prese il cappotto e si fiondò verso la porta per uscire
“dove vai?” Cristina la bloccò
“lasciami andare” disse con nervoso la mora
Cristina aveva capito che era successo qualcosa ad Heather o, perlomeno, a qualcuno vicino a lei, così disse
“ti accompagno!”
“no prendo un taxi grazie!”
“Naya, lasciati accompagnare, arriverai prima” disse la ragazza, guardandola negli occhi
Si convinse, in macchina non dissero una parola. Naya aveva il cuore che batteva a mille, aveva pensato a miliardi di cose, Heather aveva già perso il padre, non poteva vivere un’altra tragedia del genere, April non poteva essere morta. “vedrai che hanno solo fatto un brutto litigio ed è rimasta scossa” si ripetè dentro di sé, per tranquillizzarsi.


Arrivarono in frettissima sotto casa sua, Cristina aveva corso tanto. Si fiondò fuori, per salire a casa, senza nemmeno degnare di uno sguardo l’altra che le urlò
“ti aspetto qui, nel caso ci sia bisogno, fammi sapere”
“non c’è bisogno tranquilla!” le urlò, mentre tremolante, cercava di infilare la chiave nella serratura
“NAYA!” le urlò la ragazza
La mora si girò di scatto
“ti aspetto qui” disse Cristina, con fare tranquillo, per rassicurarla.
Mentre saliva le scale, pensò che in fondo, le andava bene che la aspettasse, perché, se c’era bisogno di qualcosa, come per esempio accompagnare la ragazza in ospedale perché stava male, lei non ci sarebbe riuscita, per la troppa tensione.


Aprì la porta e trovò Heather seduta sul divano della cucina, che piangeva, tenendosi stretta con le braccia al petto, mentre si dondolava.
Abbandonò borsa e chiavi per terra e corse da lei, non si sentiva più le gambe, ma era riuscita ad arrivare li.
Incrociò lo sguardo disperato e desolato della sua ragazza, le fece una pena indescrivibile.
HeMo la guardò negli occhi e scoppiò a piangere di nuovo copiosamente, la mora la strinse forte per svariati minuti, lasciando sfogare il suo dolore.
Dopo un po’ ,decise di intervenire, doveva capire cos’era successo, si asciugò le lacrime, le prese il viso tra le mani e guardandola le disse
“Heather cosa è successo?” con tutta la calma, che era riuscita a raccogliere dentro di se
HeMo le strinse le mani che tenevano il suo viso e disse
“ha avuto un incidente, la stanno operando, per cercare di salvarle la vita” riuscì a dire, per poi ributtarsi sul suo petto in lacrime.
Naya era incredula, HeMo non poteva sopportare un’altra morte, non così presto, non a lei, non ad una delle persone più care che le fosse rimasta. La strinse forte e pianse insieme a lei.
Passarono dei minuti e le due cercarono di calmarsi, Naya capiva ,che quella delle due, che aveva il dovere di rimanere lucida era lei ,e fece di tutto per stare calma.
“andrà tutto bene amore!” le sussurrò all’orecchio.
Heather annuì ,volendo credere alle parole della ragazza, poi la guardò e, con un dolore estremo, disse
“Naya ho paura, April no ti prego…. Ti prego” per riprendere a piangere
Aveva il cuore spezzato, non ce la faceva a vedere la sua ragazza soffrire così
“no… non le succederà niente, vedrai” abbozzò, senza sapere nemmeno da dove le uscissero quelle parole
“Naya devo partire, devo partire immediatamente” disse improvvisamente, in uno sprazzo di lucidità la bionda
“ok, facciamo le valigie, vengo con te, non ti lascio sola amore… ok?” abbozzò ad un sorriso, per poi darle un bacio sulle labbra, con tutta la dolcezza, che le sue labbra potevano raccogliere in quel momento.
Heather annuì solamente e si fiondarono a preparare le valigie, anche il solo fare quell’operazione, serviva loro per smorzare un po’ di tensione e non pensare al peggio

.
Scesero di corsa le scale, Naya si ricordò che, sotto casa, era rimasta Cristina, sempre se c’era ancora e non ci aveva rinunciato, con estrema gratitudine vide che era ancora li, quando aprì il portone,non sarebbe stata in grado di guidare fino all’aeroporto,con la tensione che aveva.
Non ci fù bisogno né di spiegare ad Heather perché Cristina fosse li, perché era troppo preoccupata per chiedere spiegazioni, né a Cristina di spiegare perché le aveva detto di portarle all’aeroporto.
Naya sedeva affianco a Cristina, che si dirigeva velocemente in aeroporto, dando uno sguardo veloce dallo specchietto ad HeMo, Naya apprezzò la sua discrezione.
Ad un certo punto, mentre la bionda era la telefono con la mamma che l’aggiornava che non avevano notizie ancora sull’intervento e, Naya ,girata verso di lei che le stringeva la mano preoccupata, Cristina capì che si trattava di qualcosa di grave.


Arrivarono in aeroporto, mentre HeMo continuava a stare al telefono con la madre, Naya si avvicinò a Cristina, per abbracciarla e ringraziarla della disponibilità
“dove stà partendo?” chiese solamente l’attrice
“Stiamo tornando a Los Angeles, la sorella ha avuto un incidente ed è in fin di vita” disse, per spiegare la situazione
“Aspetta, stai andando anche tu?” chiese la donna
“si, certo! Non la lascio da sola” rispose con fare ovvio
“domani hai un esame e con questa cosa di Broadway è importante che tu rimanga qui per provare” Cristina le prese un braccio, come per farla rinsavire
Naya la guardò perplessa, non aveva pensato a tutte quelle cose quando aveva detto ad HeMo che sarebbe andata anche lei.
“Naya ragiona, non serve che in due saltiate l’esame e questa cosa di Broadway può essere l’occasione della tua vita! Non lasciarla andare!” continuò, strattonandole il braccio
“ma- ma io…. non posso lasciarla sola” disse, guardando indietro per cercarla
“dovrà fare un viaggio di qualche ora, poi ci sarà tutta la sua famiglia, tu non fai parte di loro ancora, ricordi? Non sanno niente di voi due e lei sarà talmente presa, da ricordare a mala pena che tu sei li vicino a lei”
Naya si fermò a pensare alle parole di Cristina, in effetti aveva ragione, lei non sarebbe potuta restare con tutta la sua famiglia, in fondo, era poco più che un’estranea e non le avrebbero permesso di entrare nel loro dolore, a parte HeMo. L’occasione di Broadway era veramente unica per lei, poteva finalmente dare una svolta alla sua carriera e poteva essere l’unica occasione della sua vita. Guardava la sua ragazza andare avanti ed indietro, mentre parlava in lacrime al telefono, le si strinse il cuore. Girò lo sguardo verso Cristina che, annuendo, le disse
“Vedrai che capirà” con fare rassicurante
Incrociò lo sguardo disperato di HeMo, che si mordeva violentemente le unghie, mentre piangeva.
La sua testa stava per scoppiare, doveva fare una scelta e, tutte e due, avrebbero portato a delle conseguenze. Guardò nelle due direzioni più volte, non riuscendo a prendere una decisione, ma sapeva che era questione di minuti e doveva farlo.
Heather chiuse la chiamata e Naya vide che si avvicinò lentamente, con fare stanco a lei. Doveva decidere cosa fare, prima che la ragazza arrivasse davanti a lei.
 
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Ecco il capitoletto, scusate il ritardo.
Grazie a chi legge con passione questa storia e con altrettanta passione recensisce e a chi legge e basta.
Bacio
E.

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Capitolo 16
*** Stelle ed Anime parte 1 ***


“Andiamo Naya”
Heather si avvicinò a lei e le prese la mano stringendola forte, come se avesse intuito la sua incertezza.
In quel momento si sentiva persa, sentiva la mano tremante e fragile della ragazza, che cercava il suo appoggio, mentre guardava negli occhi Cristina che annuiva, sicura che avesse fatto la scelta giusta. Desiderò avere Darren vicino a lei, non aveva mai provato una sensazione così forte nei confronti dell’amico, lo voleva…. Voleva un abbraccio di Darren e che le sussurrasse che sarebbe andato tutto bene, qualsiasi cosa avesse scelto di fare.
 
Le venne in mente che non c’era cosa che volesse di più al mondo, che rendere felice la persona che amava, HeMo non era felice in quel momento, ma se l’avesse lasciata sola, avrebbe sofferto sicuramente di più, pensò al provino non passato di Glee, a quell’opportunità sfumata, le venne in mente che, grazie a quell’opportunità sfumata, aveva trovato Heather e sarebbe stata pronta a non superare migliaia di provini, se questo significasse tenersi lei. Fece un bel respiro, guardò la ragazza distrutta dal pianto con gli occhi rossi e stanchi e disse

“si…. andiamo”  stringendole ancora più forte la mano e girandosi verso Cristina, per confermare la sua scelta
“ma…Naya….”
“grazie Cristina” la interruppe “grazie per tutto, davvero, ma devo andare ora, chiamerò Stan mentre aspetto il volo” terminò il discorso, allontanandosi e mettendo un braccio attorno alla spalla di Heather
“ok l’ho fatto, come nei più romantici dei film, forse stò mandando a puttane la mia carriera per amore…. Ma ho deciso, quindi Naya basta! Non pensarci più
pensò dentro di sé, mentre strinse ancora di più la bionda verso di sé, che chinò la testa, poggiandola sulla sua spalla, mentre si dirigevano a passo veloce verso la biglietteria. Fece uno sforzo e le sorrise, incrociando il suo sguardo, vide che HeMo si rasserenò smettendo di piangere.

************************
 
Sarebbero partite dopo un’ora, Naya ebbe tutto il tempo di sentire subito Richmond e spiegare la situazione, il professore era stato comprensivo, le aveva chiesto solo il favore di valutare al più presto se sarebbe tornata entro pochi giorni, perché altrimenti, avrebbe dovuto trovare una sostituta e non sarebbe stato facile, perché preferiva di gran lunga che tornasse lei. Per quanto riguardava HeMo, aveva già pronta Emily per sostituirla. Si lasciarono, dandosi appuntamento a qualche giorno dopo. Poi decise di fare un’altra chiamata, mentre HeMo era sempre al telefono con la mamma.

“hey a che capitolo siete arrivate? Perché io qui stò impazzendo ed ho già bevuto 3 caffè e due red bull” disse Darren, rispondendo praticamente subito alla chiamata.
Naya, sentendo la sua voce, non resistette, aveva accumulato troppa tensione in poco più di un’ora, prendendo delle  decisioni importanti. Iniziò a piangere senza riuscire a dire niente, il petto le faceva malissimo.
“Naya? Dove sei? Che succede?” chiese preoccupato.
Cercò di calmarsi, facendo dei bei respiri, sotto consiglio di Darren e gli raccontò tutto.
Dov'è HeMo ora? domandò teso
“stà parlando con la mamma al telefono, April è ancora sotto i ferri” rispose lei a fatica
“ok…. Si risolverà tutto vedrai… ok tesoro?” disse lui, con voce ferma
Naya non rispose, non ne aveva la forza
“Nay… rispondimi! Io ci credo! Si risolverà tutto!” scandì l’ultima frase, per accentuarla di più
“o-ok…” cercò di rispondere l’altra
“no non mi basta! Ci credi? Rispondimi!” quasi urlò
“si…” disse senza esitare
“bene, ora tu devi essere forte, devi esserlo per tutte e due Naya! Mi hai capito?” aspettò in silenzio la risposta dell’amica che arrivò con un,
“si….” Per poi continuare
“non pensare alle conseguenze per la tua assenza qui, sono cose che si possono risolvere, non credo che Richmond ti lasci andare così facilmente e, per l’esame, cercherò io di capire da qui come fare”
“ok” disse Naya, chiudendo gli occhi e ringraziando di avere una persona come Darren nella sua vita
“ora è importante che ti concentri solo su HeMo e su April, che speriamo ce la faccia…. Ce la deve fare cazzo! Hai capito Naya?”
“si….” Riprese a piangere, perché le venne fortissimo il desiderio di avere il suo amico lì, per abbracciarlo, così disse
“Darren ho paura!” singhiozzando
“no! Non ne devi avere…. Naya ce la fai! Ho la certezza che tu ce la puoi fare, perché sei Naya e non mi deluderai”  cercò di tranquillizzarla  “ devi essere convinta anche tu però”
“s-si” disse asciugandosi le lacrime
“ora passami HeMo” chiese Darren
Naya vide che, in quel momento, HeMo aveva chiuso la chiamata con la madre, cercò di asciugarsi gli occhi, per non far vedere alla ragazza che stava piangendo, e si avvicinò, dandole un bacio sulla guancia e dicendole
“è Darren… ti và?” porgendole il suo cellulare. HeMo annuì e lo prese
“Ciao” cercò di dire, tirando su col naso
“hey ,  ecco la mia bionda che sarà fortissima!” disse Darren, cercando di smorzare un po’ di tensione
Sentì che le fece sfuggire un sorriso
“Andrà tutto bene HeMo, ce la farà vedrai! Se ha la pellaccia dura come la sorella, allora è matematico che ce la fà” continuò
“si…” rispose soltanto l’altra
“ce la deve fare, anche perché mi deve dare la rivincita a Risiko, dal giorno della cena a casa tua!”
Sentì che sorrise di nuovo
“promettimi che sarai forte, e, se non ce la farai, ti appoggerai a quella moretta affianco a te, che, anche se è più bassa, riesce a reggerti…. Ok?”
“ok… grazie Darren” disse HeMo
“io intanto starò qui e spaccherò il culo a tutti, da parte di tutte e tre, domani al test! Anzi, adesso mi bevo altre due Red Bull e studio tutta la notte, perché tanto ci dobbiamo tenere in contatto…. và bene tesoro?”
“và bene”
“ti stò vicino col pensiero Heather…. Ci sono, vedrai che andrà tutto bene” concluse con voce un po’ commosa
“lo sento, grazie Darren…. Ti ripasso Nay” disse
“hey” disse la mora
“hey! Vi lascio stare tranquille, ma ci sentiamo appena atterri e voglio aggiornamenti anche con sms… capito?” le disse
“ok… mi raccomando l’esame!” disse Naya
“non preoccuparti, spacco tutto come al solito” disse, facendo ridere la mora
“Nay ti prego sii forte, qualsiasi cosa succeda, fallo per Heather ok?”
“ok..”
ciao tesoro, se hai bisogno chiama a qualsiasi ora, tengo il cellulare qui vicino”
“và bene… grazie Darren ti voglio bene” disse Naya, mentre si asciugava una lacrima che, furtivamente, era riuscita ad uscire senza controllo
“anche io…. Ah Nay?”
“si?”
“hai fatto la scelta giusta, sono orgoglioso di te!”  disse chiudendo la chiamata
 

******************

Presero il volo, era tardissimo, Naya sentiva la stanchezza di quella giornata che era stata intensa di emozioni: lo studio fitto, la guerra per gioco con HeMo, la litigata, la cena da Richmond, la notizia di Broadway, l’ambiguità di Cristina che non riusciva più a comprendere, la successiva chiamata di HeMo disperata, la corsa in aeroporto e la scelta presa velocemente….. ci sarebbe stato materiale per un mese di vita vissuta, invece era successo tutto in nemmeno 24 ore…. Sentiva che il suo cuore stava scoppiando, aveva dovuto sopportare troppe emozioni quel giorno. Guardò la ragazza che, stremata, si era addormentata sulla sua spalla, stringendole sempre la mano, senza mai lasciarla. Le diede un bacio sulla nuca e provò ad immaginare che cosa sarebbe successo da lì a poche ore. Sarebbe stata capace di essere forte per tutte e due nel caso April non ce la facesse? HeMo  non avrebbe retto ad un peso così grande…. Lei l’avrebbe sostenuta a sufficienza? Non sapeva se ne sarebbe stata capace, sapeva soltanto che non l’avrebbe lasciata sola, l’amava troppo per farlo.
Si ritrovò a guardare fuori dal finestrino ed a scrutare il cielo stellato, le venne in mente che, il padre, quando era piccola , le disse che le stelle erano le anime delle persone morte, che ci guardano nelle ore più buie, per tenerci al sicuro…. Decise di individuarne una precisa nel cielo e riconoscerla come l’anima del Signor Morris…. Si rivolse a lui dicendo

“Peter…. Ti prego, stai vicino ad April ora, dalle il coraggio di reagire  e tienila al sicuro…. Penso io ad Heather, non preoccuparti, ma ad April devi pensarci tu”  si stupì di quella sorta di preghiera, che le era venuta in mente
.
Sentì che la sua ragazza si mosse per sistemarsi meglio nel sedile ed, aprendo gli occhi, disse
“siamo arrivati Nay?” sfregandosi gli occhi, già arrossati dal pianto
“non ancora amore, dormi ancora un po’ così recuperi delle forze perché ne avrai bisogno” le disse dolcemente
La bionda la guardò e le sorrise.
“Nay?”
“dimmi”
“grazie per essere venuta, non so cosa avrei fatto da sola, senza di te” disse la bionda con gli occhi umidi
“non ti avrei mai lasciato sola” le rispose, sorridendo e rendendosi conto di aver fatto la scelta giusta, come anche il suo amico le aveva detto
HeMo si riappisolò nella sua spalla stringendole la mano
“hey” Naya richiamò la sua attenzione, facendole sollevare il viso verso di lei ,scoprendo quegli occhi azzurri bellissimi
“ti và di darmi un bacio?” le chiese Naya dolcemente sorridendole
HeMo le accarezzò la guancia e l’avvicinò a sé, per darle un delicatissimo bacio e Naya sentì come se, una di quelle nuvole che stavano sotto il loro aereo, le avesse sfiorato le labbra.
 
***********
 
Arrivate all’aeroporto, trovarono Ashley che le aspettava, Heather l’aveva chiamata per chiedere un passaggio verso l’ospedale.  April era stata trasferita, in ambulanza ,a Los Angeles in uno degli ospedali più importanti per la traumatologia.
HeMo si precipitò ad abbracciare l’amica, con cui aveva diviso per tanti anni la casa a Los Angeles, Naya l’aveva vista solo due volte, ma la ragazza ne parlava sempre, era una buona amica per HeMo ed una persona molto solare e divertente.
“grazie per essere venuta” le disse HeMo con gli occhi lucidi
“figurati. Ci sono novità?” chiese la ragazza
“no…. Nessuna” rispose HeMo
“ciao Naya” si rivolse alla mora che ricambiò il saluto
 
Corsero subito in ospedale perché erano tutti li, April era ormai da 6 ore sotto i ferri, Heather voleva assolutamente vedere la mamma, Mike e la nipotina che aveva appena due anni.
 
Arrivarono di corsa in ospedale, HeMo era seduta davanti affianco ad Ashley che cercava di sdrammatizzare, raccontando le ultime novità di L.A. …. Naya incominciava a pensare a come rapportarsi con tutta la famiglia di HeMo, doveva capire se era meglio restare in disparte ,nei loro momenti intimi oppure rimanere sempre accanto ad HeMo. Decise di lasciarsi guidare dal suo  cuore e dall’istinto del momento, HeMo sapeva benissimo che era li e, se aveva bisogno, in qualsiasi momento ci sarebbe stata. Le venne in mente che era arrivata a Los Angeles e, presa dall’agitazione, non aveva nemmeno avvisato i suoi del suo arrivo che, erano convinti fosse a New York a prepararsi per l’esame che ci sarebbe stato il giorno dopo…. Ecco, doveva dare una motivazione valida alla mamma, per dirle che non avrebbe dato l’esame, non aveva pensato a quella cosa…..

ritornò alla realtà, quando vide una scena devastante davanti a lei
La signora Morris corse incontro alla figlia, per abbracciarla e scoppiare in un pianto disperato
“no… non mi può portar via anche April… no!” urlò in lacrime, mentre HeMo la sorreggeva.
A Naya scesero le lacrime per quella scena e si accorse che anche Ashley stava piangendo.
Jeannie si avvicinò alle altre due per abbracciarle
“Naya… grazie per aver accompagnato Heather” disse, mentre l’abbracciava
“figurati mamma J. Ci sono novità?” chiese Naya
“ci dicono che stà per uscire, ma rimarrà in coma farmacologico fino a che le sue funzioni celebrali non si stabiliranno” disse la signora, abbastanza scossa
“mamma come è successo?” chiese HeMo
La signora fece silenzio per qualche secondo e, poi tristemente, disse
“aveva litigato con Mike, così furiosa è uscita di casa, prendendo la macchina, per schivare un cane nella sua strada è uscita fuori strada, sbandando violentemente su di un palo della luce” rispose, riprendendo a piangere
“dov’è Mike?” chiese HeMo, appena sentita la storia
“è rinchiuso in una stanza da ore…. Non vuole vedere nessuno, manda via tutti”  disse la signora Jeannie
HeMo si precipitò di fretta verso l’entrata del reparto e cercò una stanza chiusa, Naya la seguì e le disse
“dove vai?” le urlò
“a cercare Mike!” disse sicura
Era incredibile come, nei casi più tragici, la forza di volontà umana, trovi il coraggio di risollevarsi, solo vedendo le persone  care che stanno peggio di te…. HeMo ne era l’esempio vivente e, Naya, vide che, con una forza incredibile, stava andando a far reagire il cognato, che sicuramente si sentiva addosso tutte le colpe. La lasciò andare aspettandola fuori dalla stanza
 
 
 
La ragazza cercò di entrare in quella stanza che era chiusa, la aprì e vide che Mike era seduto su una sedia, chinato su se stesso, con le mani in testa. Appena sentì il rumore di qualcuno entrare, sollevò lo sguardo ed urlò
“ho detto che non voglio nessuno qui! Come cazzo lo devo dire?” 
“sono io Mike!” la ragazza si avvicinò piano, parlando con cautela
“He-Hemo…. Non è il momento scusa!” disse, rimettendosi nella stessa posizione
“non è colpa tua!” la ragazza si avvicinò, a pochi centimetri da lui
“HeMo per favore…. Ho bisogno di stare solo “
Heather si inchinò davanti a lui ,togliendogli le mani dalla testa, perché potesse guardarla
“non risolvi niente facendo così, perché non è colpa tua, Mike!”
Il ragazzo ebbe una reazione violenta ed, alzandosi ,spinse per terra la bionda
“ti ho detto di lasciarmi in pace cazzo!!!” urlò, mettendosi in un angolo coprendosi le orecchie, per non sentire più ed iniziando a piangere.
Heather si avvicinò senza paura, non aveva mai visto Mike in quelle condizioni e le fece una pena incredibile.
“non è colpa tua…. Non prenderti delle colpe che non hai… non aiuti April a reagire, così!!!!” disse con le lacrime agli occhi ,prendendogli le mani e togliendogliele dalla testa
Il ragazzo si lasciò cadere a terra inerme, HeMo si abbassò e lo strinse forte a sé.
“è tutta colpa mia, non dovevo farla uscire in quelle condizioni…. Era scossa, abbiamo litigato per una fottuta partita a pocker… non voleva ci andassi” cercò di dire tra i singhiozzi.
“ssshhhhhh non importa ora….” Le disse, mentre lo stringeva a sé.
Passarono dei minuti e Mike si calmò…. Si ritrovarono tutte e due seduti per terra, stanchi dal pianto, che fissavano la parete davanti a loro

 
“sai cosa dirò ad April appena si sveglierà? Perché si deve svegliare…. “ disse HeMo, guardando il cognato, che si teneva la fronte con una mano
“cosa?”
“che è un’idiota e si deve togliere questo cazzo di vizio, di prendere e fuggire quando litiga con qualcuno!”
“oh bè…. penso abbia imparato la lezione nel caso” rispose lui sarcastico
“fin da quando eravamo piccole e litigavamo, lei dopo un po’, prendeva e scappava via di corsa, anche se aveva ragione lei, e ti giuro che al 90 per cento delle volte ce l’aveva lei, invece che continuare a lottare, scappava per il nervoso” disse lei ,evidentemente arrabbiata
“ne conosco un’altra così” rispose Mike, riferendosi a lei. Conosceva benissimo HeMo, erano stati fidanzati per tanto tempo con April, prima di sposarsi, e Mike era come il fratello che HeMo non aveva mai avuto.
“non è vero!” puntualizzò lei, dandogli un colpo sulla spalla
“ti potrei fare un elenco infinito HeMo” disse sicuro
“ok… ma almeno io lo faccio decentemente, non mi metto a correre come una pazza in macchina per sfogare la mia rabbia” disse con dolore, pensando all’incoscienza della sorella

 
Sentirono bussare e Naya entrò per dire
“è uscita ora, l’hanno portata in rianimazione” 
I due si alzarono rapidamente e quasi in sincrono, per precipitarsi fuori da quella stanza
Naya li seguì ,stando un po’ più indietro. HeMo si fermò per aspettarla e le tese la mano.

 
Il chirurgo disse loro che dovevano aspettare 24 ore, per sapere se l’intervento fosse andato bene e, fino ad allora, l’avrebbero tenuta in coma farmacologico. Consigliò a tutti di tornare a casa.
“la possiamo vedere almeno?” chiese HeMo
“pochi minuti, due alla volta, non di più”  rispose il medico

Entrarono per primi Jeannie e Mike, mentre aspettava, Naya, vide che HeMo era nervosa e passeggiava velocemente avanti ed indietro.
“hey… se non te la senti, puoi anche aspettare fino a domani” le disse, avvicinandosi dolcemente
HeMo la guardò e le disse
“entra con me!”
Naya fu stupita di quella frase, non pensava glielo chiedesse
“ok, se lo vuoi, verrò con te” rispose, prendendole la mano.
Mike uscì, sorreggendo una Jeannie in lacrime, che non riusciva nemmeno a reggersi in piedi, HeMo si avvicinò e le disse
“mamma, dobbiamo essere forti, per quando si sveglierà” con sicurezza, guardandola negli occhi
La signora annuì e cercò di ricomporsi, mentre Naya continuava a stupirsi della forza che HeMo stava riuscendo a togliere fuori in quei momenti.
La bionda si girò verso Naya e disse
“andiamo?” prendendole la mano
Entrarono…. e ,vedere April tutta intubata, non era un bello spettacolo, HeMo si lasciò andare in un pianto…. Era stata forte per la mamma e per Mike ,ma li ,con Naya, poteva lasciarsi andare.
“Amore” le disse Naya, stringendole la mano e tenendole lo stesso braccio con l’altra. La bionda fece un bel respiro e disse rivolta alla sorella, avvicinandosi all’orecchio
“hey stronzetta…. Se domani non ti svegli, ti do tanti di quei calci nel culo, che in confronto, quello che ti aveva dato quell’armadio di Priscilla Swartz, quella volta al lago, sembrerà una carezza” disse, facendo ridere la mora affianco a lei
Le toccò la mano, stando attenda alle flebo infilate nel suo braccio e, facendosi seria, le disse
“April ti prego…. C’è Annie che ti aspetta, ha bisogno di te…. E Mike non se lo perdonerà mai, se le farai il dispetto di non farcela…. Lo punirai in un altro modo, magari non gliela darai per un mese, così la prossima volta, vedi come sceglierà te al posto del pocker” disse con le lacrime agli occhi, in un riso amaro.
Uscirono dalla stanza, prima di uscire, Naya ,si avvicinò alla fronte di April, per darle un lieve bacio.
 
 
 
Decisero di andare tutti a riposare, Jeannie e Mike tornarono a casa di una cugina della signora Morris, dove c’era anche Annie, che era rimasta li ,ed Ashley si offrì di ospitare HeMo e Naya che, nonostante la mora vivesse a L.A. ed aveva detto che sarebbe andata a casa per non disturbare, aveva deciso di andare con la bionda, sotto sua richiesta, era contenta di non lasciarla e poi avrebbe evitato di dare spiegazioni ai suoi, era troppo stanca e ci avrebbe pensato il giorno dopo.
Dormirono tutte e due nella stanza che prima era di Heather, la bionda si sentiva a casa li ed era felice di avere Ashley accanto.
Quando Ashley l’aveva presa da una parte, per chiederle dove avesse voluto dormisse Naya, essendoci una stanza in più a disposizione, lei le rispose che voleva che dormisse con lei. Ashley capì immediatamente e senza bisogno di tante spiegazioni. Il loro rapporto era sempre stato così, si capivano al volo. Semplicemente la ragazza l’abbracciò e le disse che Naya era una bella persona e che era felice si fossero trovate.
 
Naya aveva approfittato per sentire Darren, mentre HeMo parlava con Ashley. Li da lei erano le 3 di notte, mentre a N.Y erano le 6 del mattino e, Darren, si apprestava a prepararsi, per andare a sostenere l’esame, dopo aver studiato tutta la notte e sentito le sue due amiche per aggiornamenti.
 
 
“Nay e se April morirà?”  chiese la bionda, poggiata con la testa sul petto di Naya, mentre ormai erano a letto
“non succederà amore” la tranquillizzò la mora, accarezzandole i capelli
“ma se succede? Io ho paura Nay” disse, iniziando a piangere
“ci penseremo se succede… ok? Andrà tutto bene HeMo vedrai, cerca di dormire ora”
La bionda sollevò la testa, verso il viso di Naya, la guardò negli occhi e disse
“Naya, ti amo più della mia stessa vita”  e le diede un bacio, in quel bacio, Naya sentì tutta la paura della ragazza, tutta la sua fragilità, la sua lingua e le sue labbra, cercavano conforto in quelle di Naya, si cercavano appassionatamente.
“amore mio, anche io ti amo tantissimo” rispose, ancora scossa da quella frase e da quel bacio, mentre procurò un sorriso di piacere alla sua ragazza.
“domani voglio stare tutto il tempo con Annie” disse, dopo aver lasciato le labbra di Naya ed essersi riappisolata sul petto della mora.
“buona idea, ci serve per distrarci e lasciar passare quelle maledette 24 ore…. Ma dobbiamo riposare, perché sai che, la piccola Annie, ci prenderà tante energie” disse, dandole un bacio in fronte
 
Heather si addormentò poco dopo, sopra il petto di Naya , tenendole stretta la mano.
Assicuratasi che dormiva profondamante, la mora si lasciò andare e pianse disperatamente, non poteva fare niente, era immobile per non svegliare la ragazza, lasciò cadere semplicemente le lacrime sulle sue guancie che poi bagnarono tutto il suo pigiama, sfogando tutta la tensione di quelle ore.
 
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Eccovi qui il capitolo (ho scritto tutta la sera e sono a pezzi) vi ho accontentato aggiornando subito, sapete cosa ha fatto Naya ma dovrete aspettare la seconda parte per sapere di April.
Intanto la mia Naya mi ha detto di fare un pernacchia (:P) a chi non credeva che avrebbe scelto di andare con HeMo e si aspettava scegliesse il cinismo di Cristina (che ha detto anche lei di ringraziarvi per tutte le belle parole che avete utilizzato nei suoi confronti… è proprio commossa)
Vabbè ditemi che ne pensate di questa prima, impegnativa, parte…. Mike…. Darren…. Cristina.. HeMo…. Naya…. Che vi sono sembrati? Aspetto commenti, anche perché mi sembra me lo meriti dopo non aver ancora cenato per poter postare :D scherzo!
A presto con la seconda parte
E.

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Capitolo 17
*** Stelle ed Anime Parte 2 ***


Sentì tirare su col naso per l’ennesima volta, quei rumori l’avevano svegliata più volte durante il suo sonno frammentato. Heather era di spalle e lei le cingeva la vita, con le braccia ed il corpo completamente combaciante col suo.
La bionda si era svegliata più volte durante la notte, Naya non capiva se faceva degli incubi o, semplicemente, non riusciva a dormire e le veniva da piangere. Sapeva solo che, in quel momento, la doveva stringere forte, senza dire niente, perché Heather non aveva nemmeno più la forza di parlare, e forse, parlare, accentuava ancora di più l’ansia.
Naya si staccò da lei, per controllare il cellulare e vedere che erano appena le 7 del mattino e c’era un sms di Darren,che l’ aggiornava sull’esame. Sorrise leggendo quello che il ragazzo le aveva scritto:

“il test era una passeggiata, ve lo sareste mangiato come niente, ci sentiamo quando vi svegliate…. Ah buongiorno sorellina”

HeMo si girò di lato verso Naya, aveva una faccia devastata, il contorno occhi rosso, contrastava con l’azzurro brillante delle sue pupille. Stava in silenzio, poggiata su una mano, che faceva da tramite, tra lei ed il cuscino.  
La mora si girò verso di lei, mettendosi nella stessa posizione. Le sorrise.

“mi ha scritto Darren, ha detto che le domande erano facili” le disse

HeMo fece un sorriso quasi forzato, era stanca, sembrava che la sua giornata non fosse mai finita

“non hai dormito niente vero?” le chiese Naya
“poco…” rispose
Naya l’ accarezzò dolcemente, togliendo quelle poche ciocche dal suo viso, si avvicinò a pochi centimetri da lei  e le diede un lieve bacio. Restarono per qualche minuto vicinissime, semplicemente a guardarsi.

“sai come mi ha fatto sapere di Annie?”  interruppe il silenzio la bionda
Naya fece cenno di no con la testa
“mi ha mandato un mms, con la foto del test di gravidanza positivo” sorrise a quel pensiero e fece ridere anche la ragazza
“non l’aveva nemmeno detto a mia mamma ancora” continuò poi
“ti deve essere preso un colpo!” disse Naya
“direi… avevo appena finito una prova generale estenuante, mi sono dovuta sedere”
Le scese qualche lacrima. Naya decise di prenderla tra le sue braccia e stringerla forte. HeMo si lasciò cullare dalla stretta sicura della persona che amava.

“sei pronta per la giornata importante di oggi? Non sarà facile” le sussurrò
“tu starai con me?” le chiese, mettendole una mano sul cuore che sentì batteva forte
“certo! Non ti lascerò nemmeno un secondo”
“allora ce la farò” rispose sorridendole.
 
 
 
Si alzarono dal letto con calma, dopo essere rimaste a coccolarsi un po’, sembrava che, HeMo, avesse paura di lasciare quella situazione idilliaca, per tornare alla realtà, dove la sorella combatteva tra la vita e la morte.
Si erano preparate per la mattinata, si erano dirette subito in ospedale per avere notizie, ma ancora era troppo presto, quindi il medico le aveva mandate a casa, Mike e Jeannie avevano deciso di rimanere li.

 
Andarono a prendere Annie e si diressero al parco, il sole di Los Angeles, anche se era inverno, era sempre più bello e splendente, rispetto a quello coperto dalla nebbia di New York.
Naya osservava la sua ragazza giocare con la nipote, era incredibile come riuscisse ad avere l’energia e la forza, per sorridere e giocare con lei, nonostante la tensione del momento, ma sapeva che Annie in quel momento era un toccasana per lei. In quel momento di pausa decise di sentire Darren, che l’ aggiornò sulla situazione in Accademia, rassicurandola che avrebbe fissato un colloquio con il professore, per chiedergli se si poteva recuperare il test, con una sessione speciale per loro e per qualcun altro, che non l’aveva potuto dare.
Poi aveva finalmente chiamato a casa, per far sapere che era a L.A. , sua mamma non era molto contenta della cosa, soprattutto del fatto che non fosse andata subito a casa…. Naya pensò che forse era il caso di iniziare a trovare il coraggio di parlare ai suoi di HeMo. Ci avrebbe pensato più avanti però…. Ora doveva solo concentrarsi sulla sua ragazza, non c’era altro che doveva occupare la sua mente, anche se, ogni tanto, le passavano per la testa le parole di Cristina ed il pensiero a tutta la fatica che aveva fatto, per interpretare quel personaggio.

Annie si addormentò ed HeMo la adagiò su una coperta, che avevano messo sul prato sotto un albero.
Si andò a sedere vicino a Naya, sentire il suo profumo la tranquillizzava sempre, era come un balsamo calmante per i suoi nervi.  Le prese la mano e le sorrise.

“mi dispiace di aver reagito così ieri, dopo la chiamata di Cristina” le disse

“cavolo era ieri?” le disse la mora, facendola  ridere, per la prima volta dopo tutte quelle ore

“con tutte le cose che sono successe, sembra passata una vita” continuò Naya

“già…” disse HeMo, stendendosi e poggiando la testa tra le sue gambe.

La mora osservò i suoi occhi stanchi e le sue occhiaie, era distrutta.

“non sono gelosa di Cristina…. Sul serio!” disse, guardandola dal basso per poi continuare

“capisco che è una questione di…. Come dire…. Attaccamento professionale…. Giusto?” le chiese

Naya non voleva parlare di Cristina, non in quel momento, HeMo aveva solo bisogno di tranquillità

Le sorrise e le disse:

“perché non provi a dormire un po’? sei distrutta ”

“perché non ne vuoi parlare?” chiese seccamente

“perché non m’importa niente in questo momento” rispose prontamente

“cosa ti ha detto Richmond?” continuò, mentre giocherellava con la mano della ragazza

“perché vuoi parlare proprio ora di questo?”

“perché mi distrae… ho bisogno di parlare d’altro”

“ok…. Allora ti dico che c’è un progetto, per portare lo spettacolo a Broadway” aveva deciso di dirglielo perché, così magari, si sarebbe distratta davvero
“che cosa?” si alzò improvvisamente dalle gambe di Naya

Naya annuì, felice di aver sorpreso positivamente la bionda

“ma…. amore è bellissimo!” disse sorridendo

“già…” le rispose, prendendole il viso tra le mani e dandole un bacio
 
 
Squillò il cellulare di Heather e le due sussultarono contemporaneamente
Era Mike, che disse ad HeMo di andare immediatamente in ospedale.

Portarono di corsa la bambina a casa, avevano la macchina che Ashley le aveva lasciato, insieme alla casa libera, perché era dovuta partire a San Francisco per lavoro.
Si precipitarono in ospedale, Naya guidava e le sembrava di sentire il fiato corto della ragazza, ogni tanto le dava uno sguardo veloce e, tra un cambio e l’altro, le teneva la mano.

Non si dissero niente nel tragitto. Mentre Naya guidava ad HeMo vennero in mente decine di immagini di lei ed April, come in un film che ripercorreva la loro storia.
Si ricordò di quella volta in cui aveva portato un cane a casa, che aveva trovato per strada, ed il padre le aveva detto di portarlo subito via, non era riuscita a farlo, ed April l’aveva fatto per lei.
Oppure la volta che era scappata da casa, per andare in discoteca, ed April l’aveva beccata in pieno, mentre saltava dalla finestra, ma non aveva detto niente ai genitori.
Si ricordò di quando il padre, pochi minuti prima che le lasciasse, le disse che doveva pensare lei alla famiglia e, soprattutto ad HeMo, le aveva fatto promettere che sarebbero state sempre unite, da quel momento, April, per anni, era stata l’ombra di Heather, non la lasciava mai, anche quando aveva passato un periodo turbolento, dopo la morte del padre e non riusciva più a fare niente…. Nemmeno a ballare.
Era stato per merito di April, che aveva tallonato per giorni un famoso coreografo di L.A. perché vedesse la sorella e la prendesse per un tour in giro per il mondo, che aveva ripreso a farlo, perché sapeva che aveva bisogno soltanto di andare via da lì, da quella cittadina così piccola. Le aveva presentato Mike anche prima che si mettessero assieme, si fidava dell’intuito di HeMo ed a lei era sembrato subito simpatico.
Lei l’aveva spinta, infine, ad iscriversi alla Juliard, per studiare ed approfondire quell’altra passione che teneva nascosta : la recitazione.

Le venne da piangere, ancora…. Per l’ennesima volta…. Cercò di tenere su le lacrime, Naya l’aveva vista fin troppo sofferente, non voleva che si spaventasse, ma era inevitabile…. Non ce la poteva fare a perdere April, non potevano portare via anche lei. Si rivolse a chiunque ci fosse lassù…. a chiunque decidesse il destino di tutti e supplicò di poter sentire ancora l’abbraccio della sorella.

Scesero dalla macchina in fretta ed HeMo si precipitò di corsa, quando sentì che Naya la bloccò prendendole la mano.

“amore….. andrà tutto bene!” le disse sicura, guardandola intensamente negli occhi

Ne sapeva quanto lei, ma quella frase di Naya, la confortò e le diede la forza per dirigersi, senza crollare, verso Mike e la mamma che parlavano con un medico.
Jeannie si girò, come se avesse sentito la vicinanza della figlia più piccola e la strinse forte.
“non si è ancora svegliata…. Dobbiamo aspettare, hanno tolto il coma farmacologico, ma April non si è svegliata” le disse la mamma in lacrime
Mike si piegò in un pianto desolante, Heather lo raccolse e lo fece sollevare con dignità.
“in questi casi credo che si debba parlare, alle persone che sono in coma giusto?” disse HeMo, rivolta al medico mentre sorreggeva il cognato.
Il medico annuì e poi disse:
“potrebbe essere d’aiuto per stimolarla”
“sentito? Andiamo!” le sorrise, mentre lo accompagnava in rianimazione
“non più di due come sempre” urlò il medico.
 
 
A turno entrarono e fù così per tutta la giornata, Naya era stremata, non aveva fatto niente, non era nemmeno entrata da April, per non rubare del tempo ai suoi cari, che si davano il cambio. Cercava di fare qualcosa per loro, come portare da mangiare, dei caffè, per cercare di tenerli in piedi. Era preoccupata per HeMo, che non si stava nutrendo ed il suo viso era sempre più stremato. Faceva la forte con tutti e non si scomponeva mai, quell’atteggiamento la preoccupava.
Aspettò che uscisse dalla stanza, per dare il cambio, per l’ennesima volta, a Jeannie, ed avvicinandosi le disse

“ti và di venire con me?” le prese la mano
HeMo la seguì senza dire niente, sembrava non avesse nemmeno la forza di rispondere
La portò in un lato dell’ospedale dove c’era un piccolo parco, con delle panchine.
“ti serve prendere un po’ d’aria” le disse, mettendosi davanti a lei e tenendole le spalle
La bionda le sorrise lievemente e, Naya, notò che aveva gli occhi lucidi, aveva resistito per tutto il giorno
“non serve…. Lasciati andare” le carezzò la guancia
HeMo, dopo quelle parole, non sentì più niente, se non un vuoto dentro ed un suono sordo, che le arrivava nelle orecchie, si lasciò andare in un pianto disperato e nervoso, non aveva mai pianto così da quando era successo tutto, le sue lacrime erano sempre state silenziose.
La mora la prese da dietro e la strinse forte, mentre Heather, piegata in due, urlava tutto il suo dolore
“butta fuori tutto Heather…. Non serve tenerlo dentro!!!” le disse, mentre aveva la faccia puntata sulla sua schiena ed HeMo stringeva così forte le sue braccia, da procurale solchi al limite del sanguinamento. Per svariati minuti, erano solo urla di rabbia e pianto isterico.

“perché Naya, perchèèèèèèèè, non può succedere noooooooooo” urlò disperata.

Naya non rispose, sapeva che non sarebbe stata sufficiente nessuna risposta per tranquillizzarla, si limitò a continuare a stringerla fortissimo, mentre, tutto quel dolore che veniva fuori dall’anima della ragazza, le stava trafiggendo il cuore e procurando inevitabilmente delle lacrime.
 
Si ritrovarono stremate accasciate ai piedi di un albero, HeMo ansimava, come se avesse corso per chilometri e, seppur stanca, continuava a darsi pugni sulle gambe ed a piangere, sembrava che la sua rabbia non avesse più fine.
Naya la prese e la trascinò letteralmente sopra di lei, le diede dei baci sulle guance, per asciugare il suo viso da quelle lacrime, mentre le accarezzava il capo.
Il respiro della bionda si fece più regolare, mentre inerme, si lasciava quasi sanare le ferite dai baci della sua ragazza.

Ricevette un messaggio, sapeva già di chi si trattasse, così guardò Heather, le sorrise e le disse
“Aspettami qui, non muoverti”
“dove vai?” disse stupita la bionda
“stai lì, torno subito!”
 
 
Si mise a correre, voleva lasciare il meno possibile da sola la ragazza.
Si diresse verso l’entrata principale dell’ospedale e si buttò tra le braccia dell’energumeno, che l’aspettava all’entrata

“Carlos!” le disse con voce lieve, le stava venendo da piangere, aveva bisogno di vedere qualcuno di famiglia, tutta quella tensione famigliare, le aveva fatto desiderare che non succedesse mai qualcosa del genere a nessuno dei suoi.
“hey sorellina!” Carlos la prese di peso e la sollevò da terra con facilità.
“l’hai portata?” chiese subito, dopo avergli stampato un mega bacio sulla guancia
“si, eccola” le mostrò una busta, con dentro un contenitore.
“bene, grazie fratellone!” si sporse per dargli un altro bacio
“aspetta! Vai già via?” la fermò lui
“si, devo andare!” disse con dispiacere
“mamma è preoccupata Naya, pensa che ce l’abbia con lei o con qualcuno di noi, perché non sei tornata a casa anche se sei qui” disse Carlos
Naya si spaventò tanto per quell’affermazione, non voleva far preoccupare nessuno
“oh no…. No ti prego! Dille che stò bene ed appena la situazione qui si sistema, andrò da lei, ti prego Carlos rassicurala!”  disse lei
“ok… com’è lì la situazione?”
“non molto bella, non si è ancora svegliata” disse triste
“mi spiace, saluta HeMo” non l’aveva mai vista di persona, ma ci aveva chiacchierato su skype alcune volte.
“lo farò, tu mi, raccomando, tranquillizza tutti! Conto su di te!” disse, prima di abbracciarlo di nuovo e correre via.

 
 
Tornò verso l’albero dove l’aveva lasciata, la trovò pensierosa, che non aveva nemmeno la forza di muovere un muscolo, sicuramente doveva aver sprecato un bel po’ di energie con quello sfogo.
si mise davanti a lei, con un sorriso splendido e le porse il sacchetto, che Carlos le aveva portato

“cos’è?” Naya riuscì a strapparle un sorriso curioso
“Aprilo!” le disse
La bionda lo prese ed, aprendolo, vide un contenitore, con dentro una salsa verde, che conosceva bene accompagnata da dei triangolini, che conosceva altrettanto bene. Spalancò gli occhi e disse:
“Guacamole!!!!”
Naya annuì, poi disse
“fatta da mamma, quindi sarà sicuramente ancora più buona della mia”
“grazie!” iniziò a bagnare la prima nachos sulla salsa e la gustò con gli occhi chiusi.
“ti sei nutrita solo di caffè oggi, non potevi continuare così” disse Naya, mentre era in ginocchio davanti a lei, che assaggiava la salsa fatta dalla madre.
HeMo si sporse verso di lei e le diede un bacio, poi disse
“mmmm sai di nachos… “
“anche tu” rispose sorridendo l’altra.
HeMo mangiò quasi tutta la sua porzione e Naya fù soddisfatta della sua riuscitissima impresa.

 
Tornarono in reparto e c’era la signora Jeannie seduta con una mano in fronte ed un rosario in mano. Naya avrebbe voluto fare qualcosa anche per lei.
“Mamma J. Vuoi che ti porto qualcosa di caldo da mangiare?” le chiese, mettendosi al suo fianco mentre HeMo entrava a dare il cambio a Mike
“no grazie tesoro, ma ho lo stomaco chiuso, non riesco ad ingerire niente….” Disse, dandole una carezza. Naya le prese la mano, la signora la guardò dicendo
“grazie Naya per quello che stai facendo per Heather, è fortunata ad avere un’amica come te”
Naya la guardò ed, in quel momento, le avrebbe voluto dire tutto, ma sapeva che non era il momento, chissà come l’avrebbe presa, chissà se il bene che le voleva, sarebbe riuscito a sovrastare i pregiudizi e la religione.
Decise di sorriderle solamente e continuare a stringerle la mano.

 
Era ormai notte e la stanchezza si faceva sentire negli occhi di tutti, Mike quasi barcollava, ma non voleva andare via. Sarebbe rimasto li ,aspettando che la moglie si svegliasse, lasciò il posto ad HeMo ed andò a prendersi l’ennesimo caffè, dell’interminabile giornata.

La ragazza guardava la sorella che non muoveva un muscolo, era strano vedere April così calma, anche il suo sonno era sempre agitato, scalciava come un puledro, una volta, mentre erano in vacanza al mare e dormivano nel letto matrimoniale, le aveva dato un calcio fortissimo in testa, Heather non aveva mai capito in quale posizione si trovasse, per poter fare quel gesto.

“oggi sono stata quasi tutta la mattina con Annie sai? È cresciuta un sacco in due mesi…. Penso che diventerà alta come te…. Spero non diventi rompicoglioni come te però! “
disse, tenendole la mano, per poi pentirsi per quello che aveva appena detto
“ok….lo so non è corretto… tu non ti puoi difendere, ma se vuoi puoi farlo…. Comunque, non voglio che diventi spilungona come te, Annie diventerà una ballerina e, le ballerine, se sono troppo alte, non vanno bene, io sono nel limite…. E se diventa come te, si ritroverà a stare dietro per non impallare le altre”
Continuò imperterrita a parlare alla sorella.
“Annie è bellissima, somiglia sempre di più a te sai? Meno male…. Ti ho sempre detto che Mike è un bravo ragazzo ma è brutto no?” si avvicinò all’orecchio, accarezzandole la faccia “oggi ti ha cercato…. Ha detto che voleva la sua mamma”
si accorse che le scese qualche lacrima, ma se l’asciugò subito
“sorellina non lasciarmi ti prego, non lasciare Mike da solo…. ed Annie”

La biondà sentì improvvisamente che, un dito della mano che stringeva si mosse, pensò di esserselo immaginata, allora rimase a fissarlo e vide che April lo rimosse e disse a bassa voce

“A-An-nie” mentre le scese una lacrima
“Oh mio Dio…. Si stà svegliando!”urlò la ragazza
Mike, immediatamente, entrò ed HeMo corse ad avvisare il medico, ne trovò subito uno nel corridoio.
 
I medici entrarono subito dentro la camera, mandando fuori tutti gli altri.
Mike, Jeannie ed HeMo si abbracciarono in lacrime, Naya, incredula, si portò le mani alla bocca e pianse anche lei in disparte, fino a che, la ragazza, non aprì le braccia e le fece cenno di avvicinarsi all’abbraccio collettivo, ora Naya era in mezzo alla famiglia di Heather e non si sentiva a disagio, perché aveva vissuto anche lei, fino in fondo, quei momenti.


Il medico uscì dalla stanza per dare notizie, tutti pendevano dalle sue labbra
“si è svegliata, è vigile e riesce a parlare, ovviamente è molto stanca…. Domani eseguiremo degli esami, per capire se ci sono state delle complicazioni, ha subito un intervento molto duro, per ora sembra non riesca a muovere bene la parte sinistra…. Ma può essere una cosa normale, non allarmatevi” disse con calma l’uomo
“possiamo vederla?” chiese subito Mike
“si, però per poco tempo, è molto stanca ed ha bisogno di riposare, domani potrete stare di più con lei”
Entrarono prima il marito e la madre, HeMo aspettava in piedi e, Naya, si accorse che tremava, si avvicinò a lei con un sorriso

“hey…. Tra poco la vedrai, vacci piano e cerca di non farle male ok?”  l’abbracciò
“no, tu entri con me” disse subito la bionda
“no HeMo, la vedrò domani, ora è stanca, è meglio se vede solo voi”
“Naya per favore….” Era impossibile dire di no a quello sguardo, la mora si convinse
Mike e Jeannie uscirono con un sorriso bellissimo che, le due ragazze, non avevano mai visto in quei due giorni
“E’ in forma…. È in forma Hemo!” le disse Mike, abbracciandola con entusiasmo

La ragazza sorrise e si precipitò dentro, prendendo per mano la mora
“hey! Puzzetta” le disse subito April vedendola…. La voce era lievissima, ma nel silenzio della stanza si poteva sentire
Heather non resistette e si mise a piangere, vedendo gli occhi aperti della sorella e sentendo la sua voce.
“non piangere tesoro…. Ti prego!” le disse April
“no… non piango…” si asciugò il viso e cercò di riprendersi
“ciao Naya” disse poi
La mora si avvicinò e le strinse la mano
“ci hai fatto prendere un bello spavento” le disse con delicatezza Naya
April sorrise
“sei una stronza lo sai?” le disse HeMo
Risero tutte e tre, ma April si dovette fermare, per i dolori che aveva in tutto il corpo
“prima di svegliarmi ti sentivo blaterare, blaterare in lontananza….capivo solo Annie però….” Le disse April
HeMo sorrise
“bè ti avrò ripetuto quel nome un centinaio di volte…. Credo che ti sia svegliata per non sentirmi più”
“può essere….. sai cosa? Mi ricordo che mi è sembrato di vedere una stella luminosissima, che si avvicinava sempre di più a me, come se mi accecasse….. e poi ho aperto gli occhi”
A Naya prese un colpo, sentendo quel racconto, perché si ricordò del momento in aereo, in cui si era rivolta, molto goffamente, per la disperazione, ad una stella…. Le venne da pensare che, suo padre, avesse ragione nel suo racconto.
 
 
Lasciarono riposare April e tornarono tutti a casa, più sereni e sollevati, per lo meno nel sapere che, la ragazza, era riuscita a vincere la battaglia contro la morte.

Ashley aveva lasciato loro la casa, doveva stare qualche giorno via per lavoro, HeMo conosceva alla perfezione quel posto, avendoci vissuto per qualche anno.

Si cucinarono qualcosa da mettere sotto i denti e si buttarono sul divano, per fare un po’ di zapping davanti alla Tv, avevano troppa adrenalina in corpo per quello che era appena successo, per poter dormire subito. Si fermarono su una vecchia soap opera, HeMo le adorava e Naya non riusciva a capirne il motivo.
“mi spieghi perchè ,anche se vedo una puntata dopo mesi e mesi, riesco a capire la trama, perché i personaggi, sono sempre rimasti li che continuano a discutere delle stesse cose, tipo corna e figli illegittimi concepiti con tutto il resto della famiglia?” chiese Naya, mentre era poggiata sul petto di HeMo, che aveva in mano il telecomando e l’altro braccio intorno alla mora
“E’ proprio questo il bello, puoi saltare un po’ di puntate, che comunque non ti perdi la trama, per che cosa credi che mi piacciano queste cose?” le rispose con fare ovvio
“ah… io pensavo che fosse per avere una carica di autostima, perché recitano veramente da cani stì tizi!” disse Naya
 
Ci fù un attimo di silenzio, Naya sentì che il cuore di HeMo iniziò a battere più forte

“Torna a New York Naya!” disse improvvisamente, senza muovere nessun muscolo, continuando a guardare sempre lo schermo

A Naya mancò il fiato, non voleva arrivasse quel momento, non ora, non in quello sprazzo di felicità che era arrivata col risveglio di April
“oh nononononono ti prego” si sollevò presa dal panico e le prese il mento, perché la ragazza la guardasse, capì subito il suo sguardo serio e deciso, non avrebbe mai cambiato idea, ne ebbe la consapevolezza guardando i suoi occhi.
“si Naya, ritorna a casa” le disse
“ti prego, non ancora amore, voglio stare qui con te…” iniziò a piangere
HeMo le sorrise tranquilla
“io starò bene, dovrò stare tanto tempo qui, non so quanto ci vorrà, hai uno spettacolo importante da portare in scena e degli esami da dare in accademia”
“No! io non me ne vado senza di te….  voglio stare con te…. Ti prego HeMo non farlo” le disse supplicandola
“Naya, non permetterò che sprechi delle opportunità importanti per me” le disse seria, guardandola fisso negli occhi
“no no no Heather ti prego, voglio stare qui con te, non ce la faccio senza di te, è tutto inutile” disse disperata, tenendole il viso tra le mani
“si che ce la farai, ce la faremo vedrai” non riuscì a tenere lo sguardo serio e si impietosì, guardandola con amore, incontrando i suoi occhi disperati, improvvisamente la desiderò ardentemente.
La prese con violenza e la baciò appassionatamente, i suoi occhi erano pieni di desiderio, Naya, vedendola così, salì sopra le sue gambe ed iniziò a baciarla d’appertutto, non capiva più niente, voleva baciare ogni centimetro della sua pelle,iniziò ad agitarsi sopra di lei, su quel divano scomodo, mentre tentò di levarle la maglia.
HeMo la prese di peso e, continuando a baciarla, la portò sù per le scale, verso la stanza da letto,la scaraventò violentemente sul letto, mentre si liberò degli abiti, anche l’altra fece lo stesso eccitatissima, in pochi secondo erano completamente nude.
HeMo notò i graffi che le aveva fatto nel pomeriggio, quando Naya si era prestata da scudo, per accogliere tutta la sua rabbia, sfogata in quei pochi minuti.

“cavolo ti ho distrutto prima” le disse dispiaciuta

Naya diede un veloce colpo di addominali e si sollevò, per prenderle il collo e portarsi il corpo della ragazza sopra di lei, inarcando le sue gambe sulla schiena nuda di HeMo, non le importava niente in quel momento dei solchi che le aveva lasciato.

La bionda si precipitò sul collo della ragazza, iniziò a baciarla appassionatamente, prese a mordicchiarle il lobo destro, Naya ansimava, presa da un’eccitazione fortissima, mentre la stringeva avvinghiata a lei, come se volesse entrare con tutto il fisico dentro la ragazza. HeMo sentiva le dita dell’altra solcare la sua schiena con forza e premere violentemente, sentiva il corpo caldo della ragazza incollato al suo, tutte e due ansimavano.
Scese verso l’addome ambrato della sua ragazza, lo massaggiò con tutte e due le mani, quel passaggio veloce delle mani della bionda, la stavano facendo impazzire, sentire che, quelle mani, erano sempre più vicine al punto massimo della sua eccitazione, la mandavano in estasi.
La ballerina passò la sua lingua nel basso ventre dell’altra, mentre le teneva tutte e due le mani incrociate alle sue, Naya le stringeva forte, mentre urlava di piacere. Arrivò più giù e, lasciando le mani della mora, prese a dare baci delicati mentre la massaggiava con tutte e due le mani, l’altra non faceva altro che agitarsi e stringere le lenzuola con le mani libere. La ballerina la penetrò con le dita ed iniziò una danza velocissima sopra di lei a ritmo della sua penetrazione, mentre le guardava il viso sfigurato dal piacere. Naya si accorse che, la ragazza, aveva le lacrime agli occhi, il ritmo si faceva sempre più veloce e la mora iniziò a sentire dolore, perché HeMo stava spingendo troppo forte, si lamentò, ma si rese conto che, la ragazza, non riusciva a capire se i suoi erano lamenti di dolore o di eccitazione.
“HeMo…. HeMo piano… ahi!” decise di essere più esplicita.
La ragazza era talmente presa dalla foga e dall’eccitazione in quella penetrazione, che sapeva più di dolore e di rabbia, che ci mise un po’ a capire che le stava facendo realmente male. Si fermò ad osservarla e vide che era rossa in viso e stava piangendo.
“oh amore scusa…. Scusa… non volevo farti male” le disse, avvicinandosi al suo viso
Naya le prese il volto tra le mani, ancora ansimante e le disse
“non importa… stò bene” e con un colpo di reni, cambiò posizione e finì sopra di lei
La strinse forte, il suo corpo combaciava perfettamente con quello della bionda, si mise in modo da far combaciare il suo sesso con quello della ragazza e prese a sfregarlo velocemente, sentendo che la ragazza si bagnò subito per l’eccitazione.
Non avevano mai fatto l’amore così, c’era sempre stata una componente estrema di delicatezza e dolcezza, quella sera, c’era tutta la rabbia e tutto il dolore nel sapere che si sarebbero divise…. Naya non voleva farlo, ma sapeva che, la ragazza, era molto determinata e non l’avrebbe lasciata scegliere. Vennero tutte e due nell’esatto momento, come se anche la loro eccitazione si fosse sincronizzata. Si abbracciarono strette, dopo aver urlato insieme, per aver raggiunto l’apice dell’eccitazione. Naya la guardò ed, in lacrime, prese a baciarla con foga, come se avesse avuto un’ultima possibilità di baciarla in quel momento. Rimasero sedute sul letto con i loro corpi uniti, per molto tempo, si stringevano, le gambe di Naya, si incrociavano dietro la schiena di HeMo, mentre affondava il viso sul suo collo bagnato, che portava ancora l’odore dell’eccitazione di quella sera. HeMo l’avrebbe tenuta così per tutta la vita, ma sapeva che non era possibile, non era giusto far perdere a Naya delle possibilità concrete, che il suo sogno si avverasse. Non sapeva se ce l’avessero fatta a stare lontane per chissà quanto tempo, sapeva solo che l’amava tantissimo e che era la cosa più bella che le fosse capitata in tutta la sua vita e voleva fare di tutto per resistere e tenersela.

 
Si ritrovarono stremate sul cuscino, Naya posava la testa sul suo petto ed HeMo poteva vedere i segni, evidenti, delle ore appena trascorse ad amarsi con foga.
C’erano i segni sulla schiena delle sue dita e, le braccia, erano segnate dal suo sfogo del pomeriggio.
Si mise a ridere, Naya la guardò con curiosità, non capendo cosa ci fosse da ridere.

“oggi ti ho massacrato, sei piena di segni” disse, per farle capire il motivo delle sue risate

Naya rise, poi le strinse ancora di più il petto ed il riso si tramutò in pianto

“non voglio lasciarti amore…. Non voglio…”

Alla bionda si strinse il cuore, le diede un bacio e prendendo coraggio le disse
“ce la faremo vedrai…. Te lo prometto!”
 
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Eccolo! Altro capitolo, April ce l’ha fatta, ho sofferto un po’ a scrivere tutto il capitolo, compresa la scena Hot, credo si capisca da come l’ho descritta.
Spero vi piaccia e grazie infinite a chi non perde l’entusiasmo e continua a farmi sapere che ne pensa dopo aver letto. Vi adoro!
A presto
E.

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Capitolo 18
*** Separazione ***


Heather sorseggiava il suo caffè mattutino, si era addormentata profondamente, dopo la notte abbastanza agitata e tormentata. Finalmente aveva riposato un po’, sentiva che il sonno aveva fatto il suo lavoro dandole un po’ di energie in più. Accarezzava Zach Morris il gatto di Ashley, in realtà l’aveva portato lei a casa, due anni fà in una giornata di pioggia, aveva trovato un piccolo batuffolo tremolante, sotto una macchina, Ashley si arrabbiò moltissimo quel giorno, tutte e due avevano un lavoro che le portava spesso fuori casa per giorni e non potevano badare ad un animale domestico, fino a che, dopo poche ore, anche lei non si affezionò, semplicemente giocandoci per pochi minuti, tanto da proporre ad Heather di lasciarlo a L.A. prima che lei partisse per N.Y., perché potesse continuare a stare in una casa con giardino dove poter scorrazzare beatamente.
 
Naya non si era ancora svegliata, doveva essere abbastanza stanca, o forse il suo subconscio non voleva svegliarsi, per non dover affrontare la giornata che si apprestavano a vivere. Al solo pensiero, le venne un nodo in gola, non sapeva quanto tempo sarebbero state lontane, non sapeva nemmeno se ce l’avrebbe fatta a starle lontano, ma non importava quello che provava, doveva essere forte e non cedere, perché, Naya, doveva tornare, avrebbe rinunciato sicuramente a tutto per lei, lo sapeva, ma non era il momento e non era nemmeno il caso, non avrebbe mai permesso che si annullasse così e perdesse queste grandi opportunità, che le stavano capitando davanti. Pensò che ce la potevano fare….. dovevano farcela, si amavano troppo per non farcela. Sentì dei rumori provenire dalle scale e vide, nel riflesso della finestra, che la sua Naya stava arrivando da lei, pioveva quella mattina, sembrava che anche il cielo stesse manifestando il suo disappunto per quel distacco….

Lasciò andare il gatto, prima che Naya si avvicinasse e l’abbracciasse da dietro. Non si dissero niente e rimasero così, per svariati minuti, a guardare e sentire la pioggia cadere, fino a che, la bionda, non sentì una lacrima che le bagnò il collo….. Heather strinse più forte le braccia della ragazza e pianse, nessuna delle due si girò, avevano paura di vedere i loro occhi tristi e bagnati di lacrime.
“staremo bene vedrai….” Sentì di dire la ballerina, dopo tutto quel silenzio, che stava diventando duro da reggere
“come posso stare bene se non ho te?”rispose la mora
“ci sentiremo tutti i giorni, non ti lascio sola, non ti lascio andare Naya”
“non è la stessa cosa…. Mi sono svegliata sperando che avessi cambiato idea” Disse singhiozzando
Le parole di Naya erano sempre più dure, Heather lo sentiva…. Non voleva litigare, non quel giorno….
Si girò, finalmente, e vide lo sguardo devastato e triste della ragazza, provò una pena incredibile e, per un momento, ebbe l’istinto di ritirare tutto, magari avrebbero avuto altre possibilità qui a L.A., senza dover per forza stare così lontane…. Ma poi si ripetè dentro di sé, con violenza, un NO muto, che le fece prendere il viso di Naya e baciarla profondamente per rispondere a quella richiesta disperata della ragazza.
Più Naya sentiva le labbra di Heather sulle sue, più piangeva, pensando a quanto le sarebbero mancate e non c’era nessuna telefonata o videochiamata che potesse colmare quella mancanza, che potesse annullare il bisogno fisico che aveva di lei, sentire il suo profumo, abbracciarla stretta.
Si abbracciarono fortissimo, mentre Naya continuava a piangere, HeMo sentì che non potevano andare avanti così, perché sarebbe stato sempre più difficile, doveva prendere in mano lei la situazione ed essere più forte.

“Hey basta! Non stai partendo in Afganistan” le disse, staccandosi e guardandola sorridendo
Naya annuì ed, asciugandosi gli occhi, si mise a ridere.
“ci vedremo, ci sentiremo…e ci penseremo tantissimo! Non ne potrai più di me, vedrai!” continuò la bionda.
“ora ti preparo un caffè fortissimissimo, come piace a te ed iniziamo la nostra giornata, ok?”

Naya annuì, senza dire niente, sempre stringendo la mano di Heather, si sentiva un’idiota, sembrava una bambina al primo giorno di scuola, che non voleva lasciare la mamma…. Ma non ci poteva fare niente, non riusciva ad immaginare di stare lontana da lei.


Passarono da April quella mattina e Naya la salutò, non era ancora in grado di muoversi, fù un saluto veloce, perché quel giorno doveva fare un bel po’ di esami di controllo e i medici le avevano concesso solo 5 minuti, per poter salutare Naya.
La mora cercò di non far trasparire niente davanti ad April ed ai famigliari di HeMo, in fondo era normale, in un rapporto di amicizia, che poi tornasse a New York per riprendere la vita di tutti i giorni. Face venir fuori l’attrice che era in lei.
“Hai visto che alla fine sono riuscita a farti liberare di una rompi palle come mia sorella?” le disse April
Naya rise, senza dire niente, non ce la faceva ad ironizzare su questa cosa.
“sono sicura che poi ti mancherà anche…” le disse April
“sicuramente….” Rispose la mora
“grazie per tutto Naya, per essere stata vicino alla mia famiglia in questi giorni, te la rimando al più presto vedrai” era come se, April, avesse intuito lo stato d’animo di tutte e due
“Anche perché non so se reggo ad averla per troppo tempo intorno, senza commettere un omicidio” continuò April facendo ridere tutte e tre.
Naya salutò tutti, Jeannie le diede un abbraccio fortissimo e si commosse
“hey mamma J. È andato tutto bene, ora può solo essere in discesa” le disse, con gli occhi umidi
“grazie Naya, grazie per tutto, sei una persona splendida” le disse, accarezzandole il viso.



Tornarono a casa a fare le valigie, Naya sarebbe passata prima a casa sua ed avrebbe avuto il volo la notte, decisero che era meglio salutarsi li, e non far andare HeMo in aeroporto, anche perché non sarebbero state libere di salutarsi come volevano.
Naya chiamò un taxi per portarla a casa Rivera. Probabilmente fù la mezz’ora più difficile della loro vita.
Avevano le labbra in fiamme, i muscoli indolenziti a furia di stringersi, passarono gli ultimi dieci minuti abbracciate, senza dire niente, ma solo a sentire il profumo l’una dell’altra, come per memorizzare quelle sensazioni e tenerle bene a mente, per i momenti in cui si sarebbero mancate terribilmente.
Sentirono un clacson e tutte e due sussultarono, Naya aprì la porta e fece cenno al tassista di aspettare, chiuse di nuovo la porta e si fiondò, di nuovo, su quelle labbra che quel giorno avevano raggiunto il record di baci.

“non piangere amore!” le disse la bionda, passandole i pollici sulle guancie bagnate
“ok…. Non piango…” cercò di dire Naya, ma subito dopo non ce la fece e si buttò tra le sue braccia singhiozzando in lacrime
Heather sentiva il suo cuore spezzarsi, frantumarsi ad ogni singhiozzo della ragazza, ad ogni stretta violenta che, Naya, le dava ogni volta che sentiva la consapevolezza che dovevano separarsi.
“Basta….” Si staccò da lei e la guardò, come per chiedere pietà, perché stava diventando tutto troppo drammatico e quindi difficile.
Naya annuì e le diede un altro veloce bacio, prima di prendere in mano la valigia
“andrà tutto bene amore vedrai, ce la faremo” le disse, guardandola negli occhi
“si…. Ti amo Heather” le disse, stampandole un ultimo leggero bacio
“ti amo anche io, ci sentiamo prima che tu parta e quando arrivi ,anche se qui sarà tardi e quando ti addormenterai…. Vedrai che non ne potrai più ” disse ridendo, mentre Naya le sorrise, per voltarsi e correre verso la macchina che l’aspettava, senza guardarsi indietro, per paura di cambiare idea e non reggere.


 
Chiuse la porta e si lasciò andare…. Le gambe le cedettero, la sua schiena scivolò sulla porta chiusa, si ranicchiò e pianse disperatamente… ora lo poteva fare, poteva lasciarsi andare, poteva smettere di fare la forte davanti a Naya e di sdrammatizzare, perché in verità, ora, aveva una fottuta paura, ne aveva quanto Naya se non di più, che la distanza, potesse fare male al loro rapporto, che nonostante si amassero così tanto potesse finire tutto.

Naya salì sul taxi, fece un bel respiro e, dopo aver dato l’indirizzo all’autista, si accasciò sul sedile, cercando di fare dei respiri profondi e di smetterla di piangere, non poteva presentarsi così, davanti alla sua famiglia, si sarebbero spaventati tantissimo. Prese uno specchietto dalla borsa e si rese conto, che aveva un viso devastato, gli occhi rossi dal pianto consistente e grandi occhiaie. Cercò di sistemarsi il più possibile e di prepararsi a dare spiegazioni per l’esame saltato e per l’improvvisa venuta a Los Angeles.


Scese dalla macchina ed incrociò subito il padre, che stava facendo dei lavori in giardino
“Naya?” un po’ perplesso, David lasciò gli attrezzi e si precipitò dalla figlia
“Naya tesoro…. Stai bene?” le disse, stringendola a sé
“si papà stò bene” le sorrise e poi disse “che facevi?”
“ahhh un po’ di lavoretti qua e là, prima di andare a pranzo” disse l’uomo, felice di abbracciare la sua primogenita
Naya continuò a stare trà le braccia rassicuranti del padre, fino a che non arrivarono in cucina, dove la mamma stava preparando da mangiare

“Eccoti finalmente! Ti sei ricordata l’indirizzo di casa vedo…” Naya non ebbe l’accoglienza che si aspettava, capì che la mamma era stata veramente male, per il fatto che non fosse passata da casa, appena arrivata a Los Angeles.
“mi dispiace mamma, ma credimi c’era una situazione assurda, che non mi ha permesso di tornare qui subito” disse, sperando che la mamma capisse e si voltasse per abbracciarla
“capisco” disse freddamente, senza girarsi
Naya prese coraggio, si avvicinò e le diede un bacio sulla guancia, mentre Anita rimase impassibile, continuando a girare il mestolo nella pentola sul fuoco.
“sarà pronto tra 10 minuti, vai a rinfrescarti un po’, sembra abbia fatto un viaggio di centinaia di km” le disse. A Naya sembrò incredibile che la mamma si fosse resa conto della sua situazione emotiva, senza averla praticamente nemmeno guardata in faccia. Si diresse verso la sua stanza, mentre incrociò lo sguardo dispiaciuto del padre. Quando Anita era così arrabbiata, bisognava lasciare che le passasse, David lo sapeva bene.

 
“Bene ora anche mia mamma è incazzata con me…. Ma che bella giornatina Naya!!!”  prese in mano Mr P., il maialino che le aveva fatto compagnia per tutta l’infanzia e lo strinse forte a sé. In quel momento le importava poco dell’atteggiamento della mamma, anzi, forse era meglio così, almeno ci sarebbe stato poco dialogo e non avrebbe dovuto dare ulteriori spiegazioni, del suo comportamento di quei giorni. Le era bastato l’abbraccio confortevole del padre ed aspettava il pomeriggio per il ritorno di Carlos e Dana e stare un po’ con loro, per poi ripartire ed andare lontano da HeMo.
“ce la farò Mr P.? che dici?” guardò il pupazzo, come se si aspettasse una risposta
“mmmm dici che sono troppo piagnucolona vero? Devo smetterla e reagire, non stò mica andando in guerra…. Come dice il mio amore, giusto?” chinò la testa, osservando meglio gli occhi finti del maialino davanti a lei, e se lo riportò al petto
“uffa che palle Mr P. non potrebbe andare tutto come vogliamo? Sempre casini…. “
sentì la madre che la chiamò, per scendere a pranzo, ripoggiò Mr P. sul letto, vicino al cuscino e scese in cucina, pronta ad affrontare il malumore della madre.


Ci furono silenzi imbarazzanti ,ogni tanto rotti da David, che faceva domande alla figlia
“quando riparti?”
“prendo l’ultimo volo per New York stasera” disse Naya, guardando la madre, per cercare delle espressioni in quello sguardo, completamente impassibile ed assente
“così presto?” chiese David
“si papà, ho perso delle lezioni e delle prove importanti per la compagnia, inoltre devo recuperare l’esame che non ho dato ieri”  disse senza paura, perché tanto ormai i suoi sapevano tutto. Sapeva che il padre non le avrebbe chiesto niente, ma vedeva che, invece, la mamma fremeva, perché voleva conoscere il motivo di quella rinuncia.
“bene io scappo a lavoro è tardissimo! Ti porto io in aeroporto tesoro… a dopo” stampò un bacio in fronte a tutte e due, lasciandole in quel silenzio imbarazzante.

Rimasero in silenzio, fino a che, Naya, non si alzò per portare il piatto sul lavandino, dando le spalle alla mamma, che fece un sospiro e si mise una mano in fronte. La mora non ce la fece più, stava per partire, stava lasciando le persone più care in quella città e non poteva andare via così, aveva bisogno di un abbraccio della mamma, aveva bisogno di sentire che lei ci sarebbe stata ed avrebbe capito.
Si girò e, guardando le spalle della mamma, che era seduta immobile senza emettere nessun tipo di suono, l’abbracciò….. la strinse forte a sé, sentì che la mamma fece un sospiro.

“ che ti succede Naya? non ti riconosco più, siamo sempre stati uniti, sei sempre stata bene qui…. Ti vogliamo tutti bene e ci manchi tantissimo” disse, tenendosi la fronte con una mano
Naya non disse niente, continuò a tenere stretta la mamma, sentiva che il suo cuore batteva forte, non voleva guardarla in faccia, non voleva guardare i suoi occhi, dopo quello che le stava per dire
“che cosa ti ha spinto a saltare un esame importante ed a rischiare di perdere un ruolo a teatro, altrettanto importante Naya! Non lo capisco…. Non ci arrivo!” continuò Anita, con fare sempre più disperato.
“posso capire che sei molto amica di Heather, ma potevi almeno aspettare di dare l’esame, e poi tornare qui per starle vicino…. Ma potevi venire a dormire a casa tua, nella tua stanza”  Naya sentiva che tutte quelle domande erano legittime, e la mamma se l’era chiesta per tutti quei giorni, dove lei era rimasta sempre al fianco di HeMo, senza pensare a nessuna delle altre conseguenze, aveva agito solo col cuore.
“perché il cuore mi ha detto di fare così” rispose Naya, quasi sussurrandolo all’orecchio della mamma
Sentì che la mamma trattenne il fiato.
“fin da bambina, mi hai sempre detto di seguire quello che mi diceva il mio cuore, mi hai detto che ho un cuore grande ed eri sicura che, se l’avessi seguito, non avrei sbagliato.” Iniziò a piangere, non riusciva a trattenere le lacrime, era emotivamente instabile quel giorno.
“ho fatto così mamma…. L’ho ascoltato ed, anche se avevo paura di quello che mi diceva, l’ho seguito, perché, a volte, era talmente insistente, che era impossibile non farlo” la mamma iniziava a non capire il discorso della figlia
Si girò e la guardò perplessa, si accorse che stava piangendo, prese una mano che avvolgeva le sue spalle e la utilizzò per portare Naya davanti a lei, si girò totalmente verso la figlia, che si mise in ginocchio davanti alla mamma.
Naya prese coraggio e, sollevando gli occhi mentre stringeva la mano di Anita, disse

“sono innamorata di Heather mamma, e lei di me, non ho potuto non ascoltarlo quando, in insistentemente, batteva nella direzione di quello di Heather”

Gli occhi di Anita si riempirono di lacrime, a Naya sembrò di poter sentire il cuore della mamma, battere fortissimo ed il sangue che saliva più veloce alla testa.
“Naya…. Ma…. È una donna”
A Naya sfuggì un sorriso tra le lacrime ed, annuendo, disse
“lo sò mamma, credimi non è stato semplice accettarlo, ma non ho potuto fare altrimenti, è tutto troppo forte, non ho mai provato niente di simile”
“oh figlia mia…. Avevo capito che tra di voi c’era un legame speciale, ma non pensavo fino a questo punto” disse Anita, mettendosi una mano davanti alla bocca, per lo stupore.
Naya non disse più niente, aspettò che la madre potesse, quantomeno, realizzare quella notizia, anche se capiva che era difficile.
“tesoro, sei sicura? Perché potresti confondere un forte sentimento di amicizia con amore….”
“mamma siamo sicure, ci abbiamo messo un po’, per capire che ci amavamo, ma l’abbiamo capito e, credimi, ho il cuore frantumato ora, al pensiero di tornare a New York e lasciarla qui a migliaia di km di distanza” disse la ragazza, che sussultò di nuovo a quel pensiero che le trafiggeva il cuore.
Anita piangeva e continuava a guardare la figlia incredula…. Naya non capiva che cosa passasse per la mente alla mamma, si rendeva soltanto conto, che era una cosa forte quello che le aveva appena detto.
“non so cosa dire…. Naya ti giuro è tutto così strano” disse improvvisamente
Naya pianse a dirotto dopo quelle parole e, singhiozzando, rispose
“mamma…… io in questo momento, ho solo bisogno che tu mi dica che mi vuoi bene, che sono sempre tua figlia e che andrà tutto bene” ormai senza fiato.

Anita si alzò dalla sedia e fece sollevare anche la figlia, la guardò negli occhi e le asciugò le lacrime, per poi stringerla forte tra le sue braccia. Piansero tanto tutte e due, Naya si sentiva sollevata da quell’abbraccio, e quella stretta forte della mamma, le diede una carica grandissima, oltre alla gioia di sentirsi capita ed amata
“come posso non amarti figlia mia?”  le sorrise
“ho solo paura che tu soffra per tutto questo, la gente è cattiva, non ha molte mezze misure per queste cose…. Mi capisci?” continuò preoccupata.
“ A me basta che mi amiate voi per andare avanti, io ed Heather ce la faremo, sono circondata da persone meravigliose, questa è già una fortuna” rispose sorridendo e molto più sollevata
Rimasero a parlare per ore, Naya le raccontò di HeMo, che Anita aveva conosciuto solo per telefono e via webcam, le volte che chiamava la figlia. Da come  la sentiva parlare, capì quanto si amassero. Infine le raccontò degli ultimi giorni, di April e del suo risveglio, di quando si era ricordata del racconto del padre, sulle stelle e che quella preghiera avesse funzionato.
“quella storia gliela raccontava tuo nonno, quando tuo padre era piccolo, ed aveva paura del buio, e poi tuo padre lo faceva con te, per farti guardare le stelle la notte e non avere più paura” disse Anita mentre era seduta sul divano, con la figlia tra le braccia. La teneva come se fosse ancora piccola, le piaceva provare, ogni tanto, quella sensazione, Naya le mancava tanto, ora che era così lontana da lei.
 


Sentirono improvvisamente una furia, che si buttò sopra di loro

“Nayaaaaaaaaa” era Dana, che non perse tempo per buttarsi sopra la sorella e la mamma ed aggiungersi alle coccole.
“amore mio” Naya la baciò fortissimo da tutte le parti e rise, vedendo che la sorella chiudeva gli occhi beandosi di quei baci

“Oooooh ma che bel quadretto famigliare commovente” Carlos entrò nel salotto, con le cuffie del suo ipod ancora inserite e sorrise, vedendo la sorella maggiore a casa
“tesoro ringrazio Dio che tu non sia figlio unico, perché morirei di carenza d’affetto!” disse Anita, facendo ridere tutti.
“non preoccuparti mamma, per quello c’è sempre Dana che compensa “ poi si avvicinanò a Naya e stampandole un bacio in fronte disse
“ciao sorellona, ben tornata, quanto stai?”
“ciao scimmione, parto stasera…. Quindi vedi di stare a casa per queste ore, perché voglio sapere i tuoi progressi sportivi ed amorosi” disse, mentre carezzava i capelli della sorella, che, appena sentì della sua partenza imminente, fece il broncio.
Naya passò una serata bellissima in compagnia della sua famiglia, non sapeva se era per il fatto che aveva poco tempo e tutto era concentrato in quelle poche ore, oppure se aveva bisogno di quella normalità e spensieratezza, che in quei due giorni, stando in un’altra famiglia, purtroppo, non aveva potuto vedere. Si sentì fortunata per questo. Ogni tanto il suo pensiero tornava alla ragazza ed il suo cuore aveva dei sussulti, ma c’era sempre qualcuno della famiglia, che la faceva distrarre subito.

 Le ore passarono velocemente ed era giunta l’ora di salutare i suoi.

Naya abbracciò fortissimo la mamma che si commosse, davanti agli occhi increduli degli altri suoi figli, che non  l’avevano mai vista così provata, mentre la salutava nelle sue numerose partenze.
“grazie mamma, grazie davvero per tutto, ti voglio bene” le sussurrò Naya, mentre la stringeva
“sono preoccupata, ma mi rincuora il fatto che li, ci sia Darren con te” le disse, guardandola negli occhi
Naya annuì e disse
“non preoccuparti, lo conosci, non mi lascerà mai sola”
“si… ma lo chiamerò, per accertarmi di persona della cosa” disse Anita, facendo l’occhiolino
“se vuoi mamma posso andare io con Naya, per proteggerla” disse Carlos, sapendo già la risposta della mamma, ma provandoci ugualmente
“tesoro, tu non ti muoverai da qui, fino a che non mi porterai a casa un diploma ed almeno 100 touchdown!” disse, indicando con l’indice il figlio, facendo venire fuori tutto lo spirito da big mama latina, che era in lei.
Naya rise e Carlos disse
“io ci ho provato sorellina” con una faccia buffissima
Naya lo abbracciò e le disse
“mi raccomando, stai attento a tua sorella”
“contaci!” le schioccò un cinque con le mani.
Abbracciò Dana e si accorse che la ragazzina piangeva
“hey! Non crescere ancora di più mi raccomando, altrimenti ,quando tornerò, non riuscirò più ad abbracciarti” la fece ridere.
“Naya andiamo, altrimenti faremo tardi!” urlò il padre ,dalla porta di ingresso
“vi voglio bene famiglia! “ disse lei, mandando un bacio
Anita si avvicinò di nuovo e, con gli occhi umidi, disse
“sono orgogliosa di te e lo sarò sempre! Ricordalo!” devastando Naya ,per l’ultima volta quella sera.



Durante il tragitto verso l’aeroporto, Naya e David fecero silenzio, non aveva paura di quei silenzi interminabili col padre, il loro rapporto era così, lui parlava poco, ma amava tanto. Naya lo adorava.
Si salutarono con un abbraccio e David disse:
“Abbi cura di te, ti prego Naya!” con fare preoccupato
“papà io…”
“non c’è bisogno di dire niente, ne parleremo, con calma, quando ritornerai “ la interruppe l’uomo, per poi continuare “promettimi solo che avrai cura di te, anche senza Heather” dicendo quelle parole, Naya capì che, il padre, per lo meno, aveva intuito cosa le passasse per l’anima. Lo abbracciò di nuovo e le disse
“ti voglio bene papà”
“anche io piccola, ora vai che è tardi” le schioccò un bacio sulla fronte
Naya si allontanò, girandosi più volte verso il padre, che rimase sempre li, per assicurarsi che entrasse senza problemi. Infine David le urlò
“Dì a Darren che conto su di lui, per starti accanto!” Naya sorrise ed annuì.
 

 
Mentre aspettava il suo volo, chiamò Darren per farsi venire a prendere, il ragazzo non aspettava altro che abbracciarla, e non gli aveva pesato minimamente ,il fatto che sarebbe dovuto andare a prenderla alle due del mattino. Naya le propose di dormire assieme quella notte, non se la sentiva di stare da sola.

Poi ricevette una chiamata

“sei già attaccata a limonare con qualche bella hostess o capitano di volo?” HeMo aveva una voce stanca, ma Naya sentiva, che si stava sforzando di risultare divertente
“amore….” Le venne da piangere, HeMo aspettò smettesse e, probabilmente Naya pensò che scese qualche lacrima anche a lei.
“comunque no, sono talmente triste, che nessuno mi si avvicina, sembro una depressa in astinenza di farmaci” disse la mora, facendo ridere la ragazza
“oh mamma, che immagine mi hai trasmesso, comunque meglio così, camuffi la tua gnoccaggine e non mi devo preoccupare che qualcuno ti salti addosso” disse la bionda
“HeMo…”
“si?”
“l’ho detto a mia madre” disse Naya seccamente
“cosa?” chiese l’altra, anche se aveva intuito di cosa si trattasse
“di noi due!” rispose con fare ovvio
“oh merda Naya, ma proprio oggi? Con tutto quello che hai dovuto passare…. Come stai amore?” chiese preoccupata, pensando ad una tragedia in casa Rivera
“bene…. Ha capito, sono felicissima….” La bionda fece un sospiro di sollievo, Naya non poteva sopportare anche quel peso da sola
“pensa che mi ha detto anche che è orgogliosa di me e lo sarà sempre” Naya ,come un fiume in piena, raccontò per filo e per segno il suo coming-out con la mamma, HeMo l’ascoltò, sempre più sollevata della cosa e ringraziando che, Anita, fosse così aperta e comprensiva.
“bene, almeno qualcosa di positivo oggi c’è stato no?” disse, alla fine del racconto
“si… è vero!” rispose la mora
“ti dico anche che April non ha bisogno di ulteriori interventi, soltanto deve stare tanto tempo immobile, perché ha varie fratture importanti al baccino ed alle costole… poi dovrà fare riabilitazione” disse la bionda
“bene sono contenta!”
“le abbiamo fatto vedere per cinque minuti Annie e credo che le stesse per venire un infarto…. L’abbiamo pregata di calmarsi, perché ci mancavano solo i problemi cardiaci” risero tutte e due
Si raccontarono ancora un po’ di cose della loro giornata, fino a che non chiamarono il volo di Naya
“ti aspetto sveglia amore…. Chiamami quando arrivi ok?”  disse HeMo, prima di chiudere
“ok…. Ti amo HeMo e mi manchi già” disse, con la voce tremolante
“anche tu, ma siamo fortissime noi! Ce la faremo vedrai!” rispose

 
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Capitolo pieno di emozioni (per lo meno per me) speriamo di non aver esagerato con il sentimentalismo e di non avervi fatto venire un attacco di diabete o di tristezza per il troppo angst. Prometto che il prossimo sarà più leggero e dinamico.
Ringrazio come sempre chi mi scrive quello che ha provato dopo aver letto.
Baci
E.

PS vi lascio con qualcosa di divertente per compensare un po’ la tristezza di questo capitolo
Zach Morris esiste ed anche Ashley che è l’attuale coinquilina di Heather ,amica e collega con il quale si dilettano a girare e produrre dei cortometraggi e video pazzi, potete vedere un video divertente fatto a casa loro qui:
 http://www.youtube.com/watch?v=bcQnuA0RV2A&feature=channel_video_title
ed al minuto 0:41 compare anche Zach Morris  che è uno dei tre gatti che, Lea ed HeMo, trovarono fuori dagli Studios e decisero di adottare, uno lo prese HeMo e due Lea, quando ancora viveva insieme a Dianna.
Enjoy! :) 

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Capitolo 19
*** Mistero ***


Le ore del volo erano passate in fretta, Naya era talmente stanca, che aveva dormito per tutto il tempo, ignorando completamente la signora affianco a lei, che pareva volesse intraprendere un dialogo per ingannare l’attesa.
Non vedeva l’ora di abbracciare Darren, era l’unica cosa importante che, ormai, le era rimasta in quella città, l’unico motivo per il quale aveva pensato, che poteva farcela anche senza di lei…. ci sarebbe stato Darren li, non l’avrebbe lasciata sola.


Riconobbe subito la figura riccioluta che andava avanti ed indietro nervosamente, con le braccia conserte, e le scappò un sorriso. Darren si girò e vide subito il sorriso inconfondibile della sua migliore amica.

Si abbracciarono, Naya non riuscì a trattenere le lacrime, per l’ennesima volta in quella giornata interminabile, non pensava di avere una riserva così grande, nelle sue ghiandole lacrimali.
“Andrà tutto bene, te lo prometto” fù l’unica cosa che il ragazzo le disse, senza aver bisogno di fare altre domande. Naya si sentì sollevata, perché era esattamente quello di cui aveva bisogno: sentire la stretta rassicurante dell’amico, senza dover ripassare gli ultimi tre giorni vissuti.

Quella notte Darren dormì da Naya come richiesto dall’amica, la mora si addormentò trà le sue braccia  e trovò conforto in quella stretta innocente.


 
Si svegliò con un forte dolore al petto, lo sentiva pesante. Darren, affianco a lei, dormiva beatamente, decise di non svegliarlo, era ancora relativamente presto, HeMo dormiva ancora sicuramente, visto che a L.A. erano le 4 del mattino, decise comunque di mandarle un sms, sentiva il bisogno di farlo.

Pensò che doveva reagire, doveva farlo per lei, per HeMo, per April e per tutto quello che avevano passato in quelle ore. Doveva provare a vivere pienamente le sue giornate, senza tediarsi in continuazione, perché, altrimenti, non sarebbe servito a niente tutto il sacrificio di tornare a N.Y. per non lasciarsi sfuggire delle opportunità per la sua carriera.

Si alzò a preparare la colazione per tutti e due, per poi svegliare Darren subito dopo, li aspettava una giornata piena, avevano lezione in accademia la mattina, poi il pomeriggio lezione di canto. Naya pensò che doveva andare subito da Richmond e mettersi d’accordo per le prove. Insomma la sua vita sarebbe ripresa normalmente, anche se mancava quel tassello che rendeva tutto estremamente più semplice e rassicurante per lei.


“hai dormito tesoro?” chiese il ragazzo, mentre addentava il suo pancake
“si, fino a che non mi hai dato quasi un pugno, mentre ti giravi” rispose divertita
“sul serio? Oddio scusami!” rispose dispiaciuto
“non fa niente…. Anzi grazie per essere rimasto”
“figurati, rimarrò quanto lo vorrai….” Rispose facendole l’occhiolino
“e Lucy?” chiese Naya, pensando alla sua pseudo fidanzata
“Lucy ….. l’ho lasciata sul mio letto, prima di venire a prendere te…. Stremata!” le fece l’occhiolino senza bisogno di aggiungere altro
“Oh mamma D. ma non vi stancherete mai!” disse lei
Darren sorrise ” sono giovane, se non lo faccio ora, quando lo devo fare? “ rispose compiaciuto
“tu piuttosto” continuò “ ti voglio in forma, ed HeMo ieri mi ha caldamente raccomandato di spronarti a reagire….” Disse, per poi  farla alzare dalla sedia e, prendendole tutte e due le mani, iniziò a cantare

“ora vieni con me… verso un mondo d’incanto, principessa è tanto che il tuo cuore aspetta un si”

Lasciando Naya con lo sguardo perplesso ma divertito

“Quello che scoprirai E' davvero importante Il tappeto volante ci accompagna proprio lì

continuò, quasi rifacendo perfettamente le stesse mosse di Aladdin, nel cartone della Disney

“Il mondo è tuo Con quelle stelle puoi giocar Nessuno ti dirà
Che non si fa E' un mondo tuo per sempre”


Invitò Naya a cantare le strofe di Jasmine…. La mora fece no con la testa

“oh avanti!!!” la spronò lui

si fece convincere e trasportare dall’entusiasmo dell’amico ed iniziò

“Ogni cosa che ho,  Anche quella più bella
 No, non vale la stella che fra poco toccherò
Il mondo è mio..”


Con una voce stupenda per il quale, Darren, al solo sentire si illuminò felice

“Apri gli occhi e vedrai...” fece il contro canto lui

Fecero tutta la canzone, con Darren che trasportava Naya in una leggera danza, senza lasciarle mai le mani
Chiusero insieme con 

“Per te e per me.” in un perfetto accordo armonioso

Naya rise ed abbracciò l’amico dicendo
“ti voglio bene Darren”
“anche io” disse lui stampandole un bacio in fronte


****************
 
“Oh Naya non sai quanto ci sei mancata!!!” sentì avvolgersi da delle braccia forti e possenti ed arrossì
Richmond era decisamente contento che fosse tornata a casa.
“Grazie Stan, non mi aspettavo un’accoglienza del genere” disse un po’ imbarazzata
“Iniziavo a non chiudere occhio la notte, pensando a chi ti avrebbe potuto sostituire ed a tutto il lavoro perso” disse lui, lasciandola andare, rendendosi conto della sua accoglienza troppo calorosa.
“bè ora sono qui… non ti devi preoccupare più di niente”
Naya si era catapultata subito nell’ufficio del regista, appena era arrivata in accademia, sapeva che era preoccupato, continuava a mandarle sms quando era a L.A. ma non aveva mai risposto, perché non sapeva realmente quando sarebbe potuta tornare.

Sentirono bussare

“Avanti!” disse il professore
Entrò Cristina, Richmond le aveva subito mandato un sms e la ragazza si era precipitata da lui
“Ciao Naya, ben tornata” la ragazza abbozzò ad un sorriso, Naya capì che ci era rimasta male, per averla lasciata in quel modo in aeroporto e per non aver risposto ai suoi sms.
“grazie!” disse solamente, con un po’ di imbarazzo.
“allor……. mettetevi d’accordo per le prove stasera e fatemi sapere, io scappo che ho lezione” disse  lui, lasciandole sole in quella stanza

Ci fù un silenzio imbarazzante, Naya sarebbe voluta uscire da quella stanza, capì  che si era creata una sorta di frattura tra lei e la sua collega, ma non aveva potuto fare altrimenti e, comunque, era la sua vita e non si era pentita di quella scelta.
“come stà HeMo?” chiese, senza nemmeno guardarla in faccia
“un po’ meglio, ha passato dei brutti momenti” rispose come per farle capire, che, in quei giorni, era stata indispensabile la sua presenza
“capisco…. Ti ho mandato dei messaggi mentre eri via” le rivolse il primo sguardo, da quando era entrata li
“lo so… non abbiamo avuto il tempo nemmeno di respirare, sono stati giorni intensi e molto tesi”
“bastava anche scrivermi un stò bene…. Ero preoccupata Naya!” alzò il tono della sua voce
“mi dispiace…. Non so che dire!”
Cristina rimase un po’ in silenzio, poi fece un sospiro e disse
“ok…. a me và bene alle 8 stasera”
“anche per me è ok!” aspettò la risposta di Naya, ed uscì dalla stanza senza dire niente.

Naya si mise una mano in fronte ed affermò
“perfetto! Doveva essere tutto in discesa dopo la scelta di tornare….” Immaginando il momento, in cui avrebbe dovuto stabilire, di nuovo ,un rapporto con la collega, se voleva ritornare a lavorare decentemente.

In quell’istante sentì vibrare il cellulare

*Buongiorno amore, è stato difficile svegliarsi e non vedere i tuoi occhi bellissimi stamattina, mi manchi già tanto*

“ecco….” Disse, dopo aver letto il messaggio ed avendo già gli occhi umidi
Decise di uscire da quella stanza ed andare a prendere un po’ d’aria, perché stava per scoppiare.

 
La giornata passò in fretta, le lezioni erano talmente intense che fecero volare le ore, le due si tempestarono di sms per tutta la giornata.


********
 
“ok, allora pronte a ricominciare?” Richmond era gasatissimo, quella sera erano soltanto loro tre, Naya aveva cercato di concentrarsi e provare a togliere la sensazione che aveva dentro di se, come se le mancasse qualcosa dentro, qualche organo di vitale importanza……  doveva riuscire a fare quel passo, richiedeva molta più concentrazione e distacco per lei, ma ce la doveva fare. In più sentiva che con Cristina non scattava più quella sintonia immediata che c’era prima, lei era arrabbiata con Naya e non riusciva più a vedere, la Helen, che aveva imparato ad amare ed a comprendere.
Si andò a sedere in un angolo del palco e fece dei respiri profondi, ma chiudeva gli occhi e vedeva immediatamente il viso sorridente di HeMo, si stava innervosendo, non era professionale e doveva  liberare la mente da tutto.
Aspettò, come al solito, che la collega si avvicinò, ma questo non avvenne, lo interpretò come un brutto segno.
Si alzò da sola, ed iniziò a camminare dondolante, con le mani in avanti e la testa rivolta verso l’alto, non sapeva nemmeno che scena dovevano fare, si stava chiedendo in quel momento dove fosse Richmond.
Stan era fermo in un angolo del palco, che osservava le due ragazze e soprattutto Cristina, la vedeva in difficoltà, ma decise di non fare niente e di aspettare che riuscisse ad entrare nella parte ed andare a prendere Naya.
Cristina aveva il cuore che le batteva forte, si ripeteva in continuazione di non pensare a quello che era successo, e di visualizzare, davanti a lei, Helen e non la Naya che l’aveva ignorata per tutti quei giorni, ma non ce la faceva….. non riusciva a liberare la sua anima dalla rabbia. Perse la pazienza.

“non ce la faccio!” disse a voce alta, guardando il regista

Naya aprì gli occhi, mandando a rotoli anche quel poco di concentrazione, che era riuscita a raccimolare
“che vuol dire?” chiese lui
“no-non ci riesco Stan… scusami…. Non mi sento bene”
Ci fù un silenzio tombale, Naya si mise a sedere, non voleva entrare in quella discussione, si voleva tirare fuori, aveva creato già troppi guai alla compagnia.
Richmond fece silenzio, ma era palese che non fosse contento e che, soprattutto, avesse capito che c’erano dei problemi tra le due.
“ok… io non so cosa sia successo e non m’interessa Cristina…. “ disse, avanzando verso di lei e guardandola negli occhi
“sicuramente qualcosa che ha rovinato un mese di lavoro…..” continuò, sempre più agitato e deluso
Naya iniziava ad avere paura di quella reazione, temeva che il regista mandasse tutto all’aria.
“quindi… ora…. Io andrò via da qui… voi starete qui e lavorerete per recuperare quello che, prima di tutto questo casino, c’era, e per il quale avete lavorato duramente”
“ho detto che non stò bene!” lo interruppe l’attrice
“non è vero Cristina!!!” Le urlò in faccia il regista, a due centimetri dal suo viso.
Naya sussultò, mettendosi una mano davanti alla bocca.
Richmond si accorse di avere esagerato, cercò di ricomporsi e facendo un bel respiro disse
“fino a che non sarà di nuovo tutto a posto, non andrete via da qui!” la guardò ancora dritto negli occhi e si allontanò. Scese dal palco ed urlò
“queste sono le chiavi….” Le indicò e posizionò sopra un tavolino, sotto il palco, per poi allontanarsi furioso, prima di uscire completamente disse
“ah… e domani si prova la scena del cibo!” uscendo dalla porta principale.


Le due rimasero immobili per qualche secondo, respirando a mala pena.
Naya sentiva una tensione fortissima, ma non capiva cosa passasse per la testa alla collega…. Lei sapeva soltanto che, il suo cuore, stava incominciando a non reggere più, tutte le estreme tensioni di quei giorni, stava diventando un po’ troppo.
“vaffanculo!!!” urlò Cristina, sedendosi nervosamente per terra e mettendosi le mani sul viso
A Naya venne da piangere…. Ormai era diventato incontrollabile il suo pianto, non aveva mai pianto così tanto in vita sua, forse nemmeno da bambina.
Cristina sentì tirare su col naso, sollevò il viso, togliendosi le mani dal volto e vide che Naya stava piangendo.
“ora perché stai piangendo?” chiese irritata l’altra
“è tutta colpa mia….” Disse, senza guardarla in faccia
“oh…. Avanti! finiscila di frignare come una bambina…. Non è colpa tua!” le rispose
Naya non rispose e cercò di asciugarsi le lacrime.
“la colpa è la mia, anni di esperienza mandati affanculo, per un fottuto stato emotivo” disse, lanciando in aria il copione nervosamente e mettendosi una mano in fronte
Naya non capì la sua affermazione, ma decise di avvicinarsi per confortala
“smettila, non dire così, proviamo a concentrarci…. Dobbiamo solo sistemare alcune cose” le disse, mettendo una mano sulla sua spalla
La ragazza si scostò da quel tocco e disse
“cosa ne vuoi capire tu? Eh?” iniziò ad urlare, mettendosi in piedi
“che ne sai tu, Naya Rivera che arriva dal paradiso di Los Angeles, sfoggiando un talento fuori dal comune?” iniziò a gesticolare nervosamente
Naya rimase paralizzata da quell’atteggiamento, non si aspettava una reazione così violenta
“ora dispensi anche consigli? Bene! Non hai più bisogno di nessuno quindi…. signorina Rivera del primo anno?!!!” si mise vicinissima alla sua faccia, Naya si scostò per la paura
Cristina vide il viso terrorizzato della ragazza ed, improvvisamente, si calmò, stava esagerando e Naya era veramente spaventata. Fece un sospiro, chiuse gli occhi e si girò dall’altra parte.
Ci fù di nuovo silenzio per qualche secondo che sembrò interminabile per tutte e due

“scusa…. Scusa Naya…. Non volevo aggredirti così…. Dimentica tutto ok?” disse sempre dandole le spalle
Naya sentì di avvicinarsi a lei, le cinse la vita, anche se Cristina era di qualche centimetro più alta di lei.
“Scusa, non volevo risultare presuntuosa, vorrei risolvessimo le cose tra di noi…. Questa cosa è importante per tutte e due” disse, affondando il suo viso sulla sua schiena.
Cristina strinse le mani che cingevano la sua vita, chiuse gli occhi, fece un sospiro e si girò per abbracciarla
La strinse forte, mentre Naya si abbandonò ad uno sfogo, che racchiudeva tutta l’ansia accumulata in quei giorni
“mi dispiace…. Ho rovinato tutto…. Non- non riesco più a capire cosa è giusto e cosa no…. Mi sembra di non fare mai bene niente” disse col fiato corto
“shhhhh non è vero…. Non è vero Naya…. Hai solo seguito il tuo cuore, ed hai fatto bene” le disse, stringendola ancora di più e sussurrandole nell’orecchio
Naya la guardò e le sorrise
“lo pensi sul serio?”
La ragazza annuì.
Fù confortata da quella frase e si sentì meno in colpa.

Si guardarono e, senza dover dire niente, si misero improvvisamente a sedere, una di fronte all’altra. Naya si asciugò la faccia bagnata di lacrime e chiuse gli occhi, Cristina aspettò in silenzio, che Naya fosse pronta a diventare Helen.
Erano più serene tutte e due, dopo quell’abbraccio riconciliatore. Naya sentiva che, la sua mente, iniziava a liberarsi da tutto e provava una certa leggerezza che le dava una sensazione di libertà.
Senza che Naya dovesse dire niente, Cristina sentì che era pronta. Le prese la mano e le segnò
“Ciao Helen”
Naya sorrise
“mi sei mancata….”  Continuò a segnarle nella mano
Naya prese la sua e segnò
“anche tu”
Le due ragazze provarono varie scene, tra cui anche quella del cibo, la scena più difficile in assoluto di tutto lo spettacolo, era una scena molto fisica e violenta.

Andarono avanti per tre ore ininterrotte, erano tornate la Anna e la Helen di prima.
Naya per quel tempo era riuscita a non pensare ad HeMo, e sembrava che, il respiro, si fosse regolarizzato e non era bloccato da quello stato ansioso, che le faceva sempre sentire che le mancava qualcosa.
Pensò che la recitazione, ed in quel caso il diventare Helen, poteva essere la migliore medicina per reagire un po’ a quello strazio che provava, ogni volta che sentiva la mancanza della sua ragazza.

La suoneria del cellulare di Cristina la distolse da tutti quei pensieri. Vide che la ragazza si precipitò a rispondere e si agitò improvvisamente, capì soltanto alcune parole, perché si era allontanata da lei, tra cui

“che cosa????” “non ci credo…. Aspettami li e non muoverti!” urlò, per poi andare verso Naya disperata

“senti… io devo andare, ci pensi tu a chiudere qui?” le disse, mentre si metteva la giacca e prendeva la borsa
“si tranquilla…. Ma…. tutto ok?” chiese
“si… tranquilla, a domani”
La mora rimase perplessa. perché la faccia di Cristina diceva tutt’altro che tranquillità


 
*******
 
“E poi?”
“E poi niente… è fuggita così dal teatro”

Parlava su skype con HeMo,  in webcam, e le stava raccontando la sua giornata, soprattutto l’episodio delle prove, con il fuggire sospetto di Cristina, dopo quella telefonata.
“mmmm strana come cosa…. Magari è un agente segreto e quando la chiamano deve correre… tipo una Charlie’s angeles” disse la bionda, facendo ridere l’altra
“si certo…. Come stà April?” poi chiese Naya
“abbastanza bene, anche se i dolori sono molto forti ancora, ha avuto dei momenti difficili, inizia ad essere insofferente, perché sente la mancanza di Annie” disse un po’ triste
“cavolo, non si può fare niente?”
“riusciamo a portarla solo per qualche minuto, poi non è possibile fare di più, se la spupazzerà quando tornerà a casa, deve avere pazienza ora” HeMo era abbastanza stanca, Naya lo vedeva…. Sicuramente aveva passato la giornata, ad andare avanti ed indietro tra la nipote ed i familiari.
“da domani mi prendo Annie qui con me, per sopperire un po’ alla tua mancanza” le disse sorridendo
“amore….” Naya la guardò teneramente e poi continuò “invece io mi devo sorbire Darren”
“e lo so… ma stà facendo un buon lavoro, perché ti vedo meglio rispetto ad ieri” disse HeMo
“mi manchi da morire amore” le disse Naya ,per farle capire che comunque sentiva sempre la sua mancanza
“anche tu…. E sei bellissima sai? Vorrei stringerti forte” le disse con gli occhi umidi

Naya non fece in tempo a rispondere alla bellissima frase, che entrò Darren in stanza
“tesoro è pronto da mezz’ora, si fredda tutto!”  disse, avvicinandosi a lei
“scusa scusa? Ho sentito bene? Cos’era questo tesoro che sa molto di marito e moglie” si sentì una voce proveniente dal PC, Naya rise, mentre HeMo continuò
“hey! specie di Hobbit, vieni qui che non ti vedo”
Darren si mise sdraiato sul letto, con fare molto disinvolto, posizionandosi davanti alla telecamera, con un sorriso compiaciuto
“dimmi amore!” disse
“allora…. sia chiara una cosa, tu sei lì solamente per fare compagnia alla mia ragazza….. un po’ come un animale domestico, hai presente?” Naya continuò a ridere di gusto, mentre Darren stava al gioco, ed annuì sempre col sorriso
“ecco, quindi limitati a mangiare, dormire ed a non sporcare” concluse la minaccia la bionda
“tranquilla HeMo, se Naya si sentirà sola e proverà la mancanza del fare sesso con te, ci penserò io a consolarla” non fece nemmeno in tempo a finire la frase, che Naya si scaraventò su di lui, prendendolo a pugni
“ma sei idiota o cosa?”
“ahi mi fai male…… intanto stanotte, non ti lamentavi quando ti facevo sognare” continuò, mentre Naya prese un cuscino e cercò di soffocarlo
“ooook Frodo, stò prendendo un aereo, per venirti a tagliare i piedoni da Hobbit e qualcos’altro, se continui così” disse la ballerina, ridendo della scena che aveva davanti
“lascialo perdere! Lo faccio dormire sulla vasca se continua così” disse Naya
“uno cerca di fare della beneficienza e queste sono le conseguenze…. Vai a capirle le donne” si alzò dal letto dolorante, per i pugni dell’amica, e fece per andare via, quando HeMo lo chiamò
“Criss!” Darren tornò indietro
“ricordati la regola principale….”
“lo so, lo so non portare ragazze a casa e, soprattutto, non fare con loro sesso sul tuo letto”
HeMo sorrise e poi disse
“No… a parte quella…. Devi pensare a Naya…. Lei prima di tutto” si fece seria improvvisamente, mentre Naya iniziava ad asciugarsi gli occhi.
“certo! Contaci tesoro” disse lui, con fare serio e responsabile
“grazie Darren, davvero, grazie per tutto”
“non mi devi ringraziare, per me è naturale” rispose lui, stampando un bacio in fronte a Naya e dicendole
“ti aspetto in cucina, veloce che si fredda…. Ciao HeMo saluta April” si allontanò

 
“sai quanto è brutto volerti abbracciare e non poterlo fare?” Naya iniziava a piangere seriamente, dicendo quelle parole
“sai quanto è brutto volerti fare anche altro e non poterlo fare?” decise di sdrammatizzare, era l’unica cosa che poteva fare per non rendere tutto troppo pesante e farla ridere un pò
Naya si mise a ridere……
“finiremo col fare del sano sesso virtuale, vedrai” continuò HeMo
“smettila scema!”
“ora vai, che altrimenti Darren si arrabbia sul serio, ci sentiamo prima che tu vada a dormire, ora io vado a stare un po’ con mamma” disse la bionda
“ok…. Ti amo da morire”
“anche io, più di me stessa, più di tutto!” rispose HeMo, spiazzando la mora
Chiuse il pc e, facendo un bel respiro, prese coraggio ed andò in cucina dall’amico.
 
 
 
****************

 
“Puzzetta mi sistemi un po’ il cuscino per favore?”
“certo!” si alzò dalla poltrona, messa al fianco del letto.
Era ormai 15 giorni che April era in quell’ospedale e che HeMo si alternava, tra il reparto di Traumatologia e le passeggiate con Annie, dando il cambio alla mamma.
“quanto ho dormito?” chiese la più grande
“mezz’ora buona…. Ormai ti stai impigrendo” disse la più piccola sorridendole
“che hai fatto tu nel frattempo?”
“ho studiato un po’ e sentito Naya” rispose
April vide lo sguardo triste, al pronunciare il nome dell’amica, vedeva che la sorella era sempre più stanca e non si sentiva bene a stare li.
 
 
“Eccole le mie sorelle preferite! April ho sete… mi serve un po’ del tuo sangue”
“noooo Brian ancora? Dovrò chiamare l’ammazzavampiri”  

Brian era uno degli infermieri del reparto, era un ragazzo molto simpatico ed ormai conosceva benissimo tutti i familiari di April che stavano li, ogni giorno, per farle compagnia.

“più che altro, ha più lividi dei prelievi che dell’incidente stesso” disse HeMo
“ohhhh no! Cavolo! la sorella più bella mi stà parlando di nuovo?” fece un’espressione di gioia
“smettila! Te lo sei meritato! Mi hai obbligato a fare una piroette davanti a tutti i medici ieri!” HeMo gli diede un pugno leggero sulla spalla
“Ahi! Ora mi percuoti anche? Che ci posso fare se ho un debole per le ballerine? Prenditela con tua sorellam che mi ha rivelato questo segreto” indicò April, mentre aveva già in mano l’ago per il prelievo
“ok… ok ora ci concentriamo tutti  per questa operazione” disse la sorella maggiore con fare preoccupato
“ahahah tranquilla! Ma poi, dopo che sei stata per 4 ore sotto i ferri, cosa vuoi che sia un piccolo prelievo? Sai che io ho le mani leggere” le fece l’occhiolino per distrarla, mentre infilò l’ago
HeMo si girò, per non vedere tutta l’operazione che Brian stava facendo.
“finito?” disse, con la mano davanti agli occhi
“si finito, abbiamo anche avuto il tempo di scambiarci un bacio in segreto” disse Brian
April si mise a ridere
“sei un cafone! è una donna sposata!” lo rimproverò la ballerina
“oh giusto…. Bè, allora posso buttarmi sulla sua sorellina”le fece un sorriso bellissimo
“direi anche no….”
“April…. Devi aiutarmi! Come faccio a conquistare tua sorella? Le ho proposto di uscire mille volte, sono arrivato a proporle perfino un’uscita al bar qui sotto…. Ma niente!” si mise in ginocchio, al capezzale della sua paziente che disse
“ahahahah avanti HeMo, fatti offrire almeno un’acqua minerale!”
“vedremo…. Se si comporterà bene, senza farmi fare figuracce” rispose, con aria superficiale
“sei una donna crudele! Mi stai facendo morire!” Brian si avvicinò a lei, facendole la lingua e beccandosi quasi uno schiaffo dalla bionda
“devo andare mie amate, se avete bisogno, il campanello è alla sua sinistra madame” disse indicando un bottone vicino al letto di April
“per il servigi notturni costo di più… vi avviso!” continuò, per poi uscire con fare teatrale.

 
“che pazzo!” disse April, scuotendo la testa e sorridendo
“già…” rispose l’altra
“è carino però… ed è anche single” April, la guardò sollevando le sopracciglia
HeMo sollevò lo sguardo dal cellulare, con il quale stava massaggiando e disse
“non è il mio tipo…”  per poi scuotere la testa, capendo che, la sorella, stava provando ad affibbiarglielo
“perché? È giovane,carino, simpatico, messo anche bene fisicamente”
“April?.... sul serio?” la interruppe, con fare un po’ scocciato, perché non ne voleva parlare.
“ok…. Ho capito tutto!” disse secca la ragazza
HeMo si gelò, risollevò sguardo verso la sorella, ed iniziò a sentire la salivazione azzerata ed il cuore scoppiare sul petto.
“c-che vuoi dire?”
“dai avanti puzzetta!!! Stai tutto il giorno al telefono, messaggini, chiamate, quel telefono te lo porti anche in bagno…. C’è qualcuno li su, che ti manca da morire e si vede” si mise una mano sul mento, pronta a sentire la confessione della sorella
HeMo cercò di sembrare il più naturale possibile
“e credo anche di sapere chi sia…” la ballerina, probabilmente,  sbiancò, e cercare di camuffare il terrore nei suoi occhi, era diventato ormai difficilissimo
“certo è un po’ basso per te, ma è simpatico, un bravo ragazzo e sa fare un sacco di cose….dai si…. Darren non è male!” affermò convinta di aver beccato la sorella
Heather riprese a respirare, dopo essere stata in apnea per quei minuti, e scoppiò in una risata rumorosa
“Oddio Darren…..” disse, mettendosi una mano in fronte
“che c’è?.... ho sbagliato?” disse col sorriso April, contagiata dalla risata della sorella
“April, ti rendi conto? Darren???? Ma ti sembro tipo da Darren io?” in realtà, non poteva nemmeno essere tipo da Naya Rivera agli occhi della sorella, ma quello era un dettaglio.
“bè ma se non è Darren, qualcuno deve essere HeMo, è impossibile…. Non me la dai a bere. Coraggio, chi è?” iniziò ad irritarsi, per non aver azzeccato la persona e la curiosità la stava divorando
“non credo tu voglia saperlo veramente” rispose, ancora tra le risate e non rendendosi conto della sua risposta, per il quale si fermò e diventò subito seria, dopo averci ragionato su.
“cioè? A meno che non sia un assassino o un camionista ,che sai benissimo che è la categoria che odio di più, mi và bene tutto”
“April… tranquilla non c’è nessuno” si alzò e le prese la mano pentita per quella affermazione, magari la sorella l’avrebbe capita, come aveva fatto Anita con Naya, ma aveva paura, ed April aveva vissuto troppe emozioni in quel periodo, per darle una notizia così, sentiva che ancora non era arrivato il momento.
“non è vero Heather! Perché non me lo vuoi dire? Sono tua sorella! Ci siamo sempre dette tutto!” disse un po’ delusa
“davvero… non è il momento….” La guardò negli occhi un po’ dispiaciuta, April rimase in silenzio, HeMo capì che era delusa dalla sua mancanza di fiducia, si chiese se fosse stato peggio darle quella delusione o rischiarne un’altra dicendole di lei e Naya.
“vado a prendere un po’ d’aria” fuggì da quella camera e si mise a correre
“HeMo! HeMo vieni qui, dove vai???” le urlò la sorella, ma la ragazza era già troppo lontana.
 

 
“perché mi sono impanicata così? È April cazzo! Mi ha salvato il culo in miliardi di situazioni e non si può scandalizzare per questa cosa, se io sono felice” pensò dentro di sé ,mentre si metteva le mani in testa e camminava nervosamente nell’ingresso dell’ospedale

“Heather?” sentì pronunciare il suo nome, da una voce quasi sconosciuta e lievissima, si girò
“S-Signora Anita?” chiese dubbiosa, perché non l’aveva mai vista di persona
La signora annuì e si avvicinò per salutarla
HeMo perse un battito, perché le venne in mente che, magari fosse successo qualcosa, ma con Naya ci aveva parlato dieci minuti prima, quindi era impossibile, allora pensò alla famiglia di Naya.
“cosa ci fa qui? È successo qualcosa?” chiese preoccupata
“no…no tranquilla! Sono venuta a vedere come stavi” la tranquillizzò subito, facendole un sorriso bellissimo
In quel momento, tutto quello che girava intorno ad HeMo si fermò, vedendo quel sorriso e quel viso, così simile a quello di Naya, il suo cuore iniziò ad impazzire. Gli occhi che si chiudevano in fessure piccolissime quando sorrideva, quelle labbra che si aprivano, sfoggiando dei denti bianchissimi e quelle fossette che si formavano, subito dopo la fine delle labbra. Le sembrò un angelo, venuto in suo soccorso in quel momento. Spontaneamente, senza nemmeno pensarci, la abbracciò
Aveva un po’ di Naya in quell’abbraccio, un po’ della persona che le mancava talmente tanto, da toglierle il respiro a volte.
“come stai Heather?” Anita si staccò dall’abbraccio ed accarezzò i capelli della ragazza
“stò bene… grazie” le sorrise, era la cosa che le serviva in quel momento…. Sentire e poter toccare, qualcosa che avesse a che fare con Naya.
Le due si fermarono in una panchina e chiacchierarono per un po’. Anita, con preoccupazione, chiese lo stato di salute della sorella e volle sapere se, come famiglia, avevano bisogno di qualcosa che potesse fare per loro. Capiva che non era facile stare così tanto tempo fuori da casa. HeMo la ringraziò per la disponibilità.

Dopo un po’ si salutarono e, la signora, dopo averla abbracciata disse
“ti prego, conta su di me e sulla mia famiglia, se hai bisogno di qualcosa, Naya è molto preoccupata”
“lo so…. E mi manca tantissimo, spero di poter tornare al più presto da lei” disse, senza vergognarsi
“lo spero anche io, perché significherà che tutto si è sistemato e che tu puoi riprendere a studiare”
Si riabbracciarono e ad HeMo scappò una lacrima.
“Non ho detto a Naya che sarei venuta qui…. Semplicemente ho sentito il mio cuore, che mi diceva di farlo, e stamattina sono venuta” disse carezzandole il viso.
“E’ arrivata nel momento giusto… mi creda”

Guardò la signora Anita allontanarsi, per uscire dall’ospedale, fece un sospiro e sentì un dolore al petto, come uno spillo, sentiva ancora più forte, in quel momento, la mancanza della ragazza, ma era felice di avere conosciuto, in quel modo, quella donna meravigliosa, così simile alla figlia. Se, Anita, aveva accettato tutto quello, era perché amava profondamente Naya, ed era felice se la figlia lo era. Allora perché April che, era sicura, l’amava altrettanto, non doveva farlo nei suoi confronti? Prese coraggio e si diresse verso la stanza della sorella.


 
La trovò con un libro in mano, che leggeva con attenzione, appena la sentì entrare, abbassò il libro e la osservò.
Heather si avviò sicura verso di lei e, guardandola negli occhi, disse:
“E’ Naya….” Fecero silenzio tutte e due… April si levò gli occhiali, che utilizzava per la lettura
“è Naya la persona che sento in continuazione, via messaggio, per telefono, in chat….. è Naya che mi manca terribilmente…. È Naya che io amo!”
La ragazza strinse gli occhi, come per cercare di realizzare, quello che, in due secondi, la sorella le aveva riversato addosso, come se le stesse parlando di quello che aveva mangiato a pranzo.
“co-come scusa?” chiese
“stò rispondendo alla tua domanda di prima…. “disse con fare ovvio
Rimasero in silenzio, ad Heather sembrò che, sua sorella, facesse un viaggio mentale nel tempo, e mettesse insieme, miliardi di tasselli sparsi per tutti i suoi ricordi. Ed era proprio così.
“oh… ma certo!” disse, accorgendosi di tutto e dandosi un colpetto con la mano in fronte.

“lo so, non è semplice da comprendere perché è una donna, perché io sono sempre stata con dei ragazzi, non ho mai manifestato tendenze sessuali diverse…. È stato difficile anche per me accettarlo perché non capivo cosa provavo, stavo con Alex, che poi ho lasciato perché non ce la facevo più a reggere questo tarlo che mi parlava in continuazione di Naya e poi…”

“hey hey STOP! Cazzo HeMo calma!!” interruppe quel fiume in piena, che raccontava due mesi di vita in pochi minuti e velocemente, come una macchina in corsa
April si accorse che, la sorella era terrorizzata, e quello stato emotivo la faceva parlare velocemente.
“respira….” Disse, fecendole un gesto col braccio, simulando un esercizio di respirazione. La ragazza la imitò ed iniziò a fare dei profondi respiri
“e adesso abbracciami” disse sorridendo
HeMo si aprì ad un sorriso e si tuffò letteralmente sopra di lei
“Hey !Ahi! piano… piano…. “ urlò per il dolore alle costole fratturate.
“oh scusa scusa scusa” disse, altrettanto velocemente la ballerina
“ma che cazzo ti sei presa prima?Brian ti ha dato qualche sostanza strana, dalla farmacia del reparto?” disse con la voce ancora sofferente
HeMo rise….
“che ne pensi?” le chiese poi timidamente e diventando seria, mentre si appoggiava trà le sue braccia
“penso che sono un’ idiota…. Come ho fatto a non accorgermi della cosa?” le diede un bacio in fronte
“adesso, con calma, mi racconti tutto, tanto abbiamo tempo… prima che arrivi mamma…. CAZZO MAMMA!!!” si mise una mano davanti alla bocca mentre HeMo sorrise divertita
“ci hai pensato che le potresti far venire un infarto?”
“si …. Infatti, per ora, non saprà niente, ha già avuto troppe emozioni ultimamente” disse, per poi sdraiarsi affianco a lei ed iniziare a raccontarle tutto.

 
********************
 
“oggi sono felice amore mio!” erano sistemate davanti al pc, alla solita ora, per raccontarsi la loro giornata, come succedeva ormai da 15 giorni.
“ah bene, almeno una delle due è felice” disse Naya, mentre era seduta sul letto, che sorseggiava una tisana
“perché che è successo?” domandò l’altra
“stà andando tutto a puttane qui” rispose la mora
“Oh Wau!.... allora, prima le cose belle o le brutte?”
“vai con le belle! Ti ascolto!”
“aaaaallora…. Oggi è venuta a trovarmi una signora, simpaticissima e super affettuosa… ti somiglia tanto e si chiama Anita!” disse con un sorriso bellissimo
“cosa?mia mamma è andata li da te?” quasi si rovesciò la tisana addosso.
La bionda annuì divertita….
Naya poggiò la tazza sul comodino, affianco al suo letto, per evitare che se lo rovesciasse sul serio, poi disse
“cosa… cosa ti ha detto?”
“è arrivata nel momento giusto ed è stata dolcissima, quasi quanto la sua primogenita…” HeMo iniziò a raccontare dello pseudo interrogatorio di April ,sul possibile fidanzato a N.Y. e di come avesse preso un gigantesco granchio, pensando fosse Darren, della sua fuga e dell’incontro con Anita, per poi concludere con il suo coming out con la sorella.
“cavolo amore… giornatina rilassante!” affermò la mora, dopo il racconto
“già… io adoro tua madre!”
“E’ totalmente una pazza… ma come l’è venuto in mente!” la mora scosse la testa
“mi ha detto che ti ha sentito triste in questi giorni e voleva portarmi un abbraccio da parte tua”
Naya si sciolse da quell’affermazione e si propose di ricordarsi di ringraziare la mamma, per quello che aveva fatto, la prossima volta che si sarebbero sentite.
“Quindi April sa?”
“già… almeno posso parlarne con qualcuno qui…” disse felice la bionda
“Dio… tremo al pensiero di tua mamma” disse Naya
“penso che glielo diremo solo nel caso tu mi metta incinta!” disse la bionda, pensando di fare una battuta divertente, ma per Naya non fù così, ci rimase male
“heyyyy scherzavo amore! Stiamo insieme da due mesi…. Devo portare almeno un anello a casa!” continuò ad ironizzare
“HeMo!” la rimproverò la ragazza
“ok la smetto… vai con i casini!” disse
“allora… ho difficoltà con Emily, che stà prendendo il tuo posto…. Davvero, i nostri personaggi non riescono a sintonizzarsi…. Richmond non sa come fare…. È disperato!”
“Naya… devi scindere il fatto che quella parte era la mia però….” La guardò severamente
“ti giuro amore che non c’entra niente…. Anche Cristina l’ha detto che è impossibile interagire con lei, ha difficoltà anche lei”
A Naya sembrò che la bionda si convinse
“abbiamo lo spettacolo tra un mese… ci pensi?”
“già….” Disse triste
“scusami Heather….” Naya si accorse della cosa
“amore stai almeno ballando un po’?” poi le chiese, preoccupata che fosse ferma ormai da tanto.
“si certo…. Quando gioco con Annie, facciamo tanti giri alla seconda” rispose con sarcasmo
La mora rimase pensierosa, sapeva che HeMo soffriva di questa situazione, non riusciva a stare tanto tempo senza ballare.
“stò bene Naya, tranquilla!” cercò di rassicurarla.
“si certo….come no!”
“come stà andando con Cristina?” cercò di cambiare argomento
“ecco…. l’altra cosa negativa è lei…. Ti ricordi quella famosa telefonata in teatro dove poi lei è fuggita?”
La bionda annuì
“ecco, da quel giorno, non la riconosco più, la vedo molto stanca, sul palco dà sempre il massimo, ma succede che finiamo e scappa subito via. Non capisco cos’abbia” continuò la mora
“continuo sempre con la mia teoria…. È un agente segreto!”
“si… vabbè… se ti dico la teoria di Darren….”
La bionda curiosa si sporse sempre di più, verso lo schermo
“dimmela! La voglio sapere!”
“si prostituisce!” disse, mettendo una mano sul mento e facendo no con la testa, in segno di esasperazione
“oh mamma, ma il suo è un argomento unico ormai!” disse la ballerina, ancora più esasperata di Naya
“dov’è ora?” poi chiese
“E’ rimasto a cena, poi è andato a casa… c’era anche Lucy, che ormai per me è diventata Brain” Naya sorrise, mentre pronunciava il soprannome della fidanzata di Darren
“ahahahah perché’”
“hai presente Brittany di Glee? Ecco, lei è una copia perfetta! Anzi forse peggio!” affermò
“oh kakkio! Ma deve essere brava a letto però, altrimenti l’avrebbe già scaricata” affermò sicura.
“già…. Ma si stà stufando…. Oggi la ignorava totalmente!”
Rimasero a chiacchierare per un po’, fino a che Naya, esausta, non aveva più la forza di tenere aperti gli occhi, era tardissimo a N.Y.
“mi fai compagnia mentre mi addormento amore?”
HeMo si sciolse per quella richiesta ed annuì
Naya si mise di lato, con la faccia sul cuscino e poggiò il pc sul comodino, in modo da poter vedere il viso di HeMo.
Spense tutte le luci e rimase ad ammirare il viso della ragazza, che la guardava sorridente, tenendo il viso su una mano, come se stesse guardando un bellissimo quadro.
Naya sorrise e disse
“buonanotte, ti amo”
“notte amore mio” rispose la ballerina, mentre aspettò che si addormentasse, era bellissima e lo sguardo sereno che aveva, la rassicurò, avrebbe voluto baciare quelle guance, per poi scendere sulle sue labbra ed assaporarle…. Le scese una lacrima e dando un bacio sullo schermo chiuse la videochiamata.
 
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Capitolo un pò più lungo spero non vi dispiaccia....
E’ veramente strano sentire Naya che dice ad HeMo: “hai presente Brittany di Glee?”….. :D
C’è un mistero in corso che verrà ampiamente svelato il prossimo capitolo.
Intanto abbiamo (per ora) familiari fantastici che capiscono ed amano tanto le nostre due protagoniste.
Grazie davvero a chi ancora mi stà seguendo, mi dà consigli e soprattutto a chi scrive due righe che sono importanti per me, perché mi fanno capire se la storia và bene e se vi piace.
Un Abbraccio
E.

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Capitolo 20
*** Incubo ***


Sentì in lontananza una suoneria insistente, pensò di sognare, non ci badò molto e si girò dall’altra parte, fino a realizzare  che era un suono famigliare e, quella suoneria, era associata ad un’unica persona. Allungò la mano verso il comodino, affianco al suo letto, la luce del LED, che illuminava una foto sorridente, la abbagliò, si mise una mano davanti agli occhi per cercare di vedere meglio e lesse contemporaneamente : 02:30 NayNay. 
Si alzò di scatto
“Naya?”
Sentì piangere a singhiozzi, in quell’istante smise di respirare e sentì il cuore pulsare fortissimo
“Naya… amore che succede? Dove sei? Calmati!!!!”
Urlò per farsi sentire.
“He-Hem-o st-stai bene?”  si sentì lievemente, dall’altra parte del telefono
“stò bene amore, che succede? Cerchi di calmarti per favore?” disse, tenendosi una mano in fronte, perché non sapeva che pensare
Sentì che la ragazza cercò di fare dei respiri profondi
“A-amore stai bene davvero?”
“Naya stò bene ti giuro…. Stavo dormendo” disse disperata
Aspettò qualche secondo che la ragazza si calmò, probabilmente aveva avuto un incubo o qualcosa del genere
“Naya? Amore calmati cosa è successo?” cercò di essere calma per prima lei
“HeMo stai bene? Dimmi che stai bene?”
Naya non riuscì a calmarsi, la bionda le propose una video chiamata, in modo che potesse vederla, era l’unico modo per farla calmare
Riuscirono a connettersi, HeMo vide che la ragazza era stremata dal pianto
“Amore guardami, stò bene…. Vedi?” le sorrise, anche se aveva una faccia assonnata e stanca
Naya sorrise ancora tra le lacrime, mentre si mordeva nervosamente le unghie
“Dio… HeMo è stato terribile…. Terribile!” disse
“hai fatto un incubo?”  chiese, mentre la mora annuì “ti và di raccontarmelo?”
“non ricordo molto…. Ricordo che stavi venendo da me ed, improvvisamente, sei andata a sbattere sopra un albero poco prima di arrivare dov’ero io, sono corsa da te ed avevi la faccia sfigurata e piena di sangue” iniziò a piangere
“Naya…. Nay per favore calmati…. È stato solo un incubo… io stò bene vedi? Sono qui amore…. Stò bene!” ribadì dolcemente e sempre sorridente
“HeMo io non ce la faccio più…. Mi manchi tantissimo, non ci vediamo da un mese ormai….” Si sfogò Naya
Heather si sentì morire dentro…. Naya si era sempre riuscita a controllare e non aveva mai pronunciato quella frase, che aveva sempre avuto paura di sentire. Sicuramente la stanchezza, l’incubo appena fatto e la paura, le avevano fatto perdere tutti i freni ed era venuta fuori la verità. Non disse niente.
“sul serio è…. È troppo…. amore… stò uscendo fuori di testa” continuò piangendo.
“Naya non credo sia il momento di affrontare questo argomento ora…. Siamo stanche e tu sei spaventata a morte…. Quindi voglio che, prima di tutto, ti calmi e realizzi che stò bene ed è stato solo un brutto sogno….”
Dopo svariati minuti era riuscita a calmarla ed a chiudere la chiamata, per farla dormire ancora qualche ora. Si buttò a peso morto sul letto disperata, il sonno ormai era andato ed i pensieri le avevano invaso la mente.
Non poteva tenere Naya in quelle condizioni…. Ogni giorno che passava, stava sempre più male, aveva bisogno di stare serena, perché l’aspettavano tante cose importanti in quel periodo. Lei era imprigionata in quella piccola cittadina della California, April era ritornata a casa, con la fisioterapia stava migliorando, ma aveva ancora bisogno di lei, non poteva lasciare la sua famiglia così. Amava troppo Naya per sentirla soffrire così, ma forse dovevano prendere una decisione insieme, su cosa fare del loro rapporto, erano troppo lontane per continuare così.


****************
 
“Hey puzzetta, nottataccia?”
April era pronta per la sua routine quotidiana, HeMo arrivava presto per preparare Annie per l’asilo, Mike si svegliava troppo presto per andare a lavoro e, per poter far dormire un po’ di più la bimba, si era offerta di prepararla lei, Jeannie poi la portava all’asilo e lei pensava alla sorella, aiutandola a lavarsi e vestirsi ed attendere la fisioterapista, per le lunghe sedute che le permettevano di riprendere per lo meno a camminare, riusciva a stare seduta ed erano già dei grandi progressi. April, si accorgeva sempre più che la sorella era stanca e che, soprattutto, soffriva a stare li e fare quella vita.
“un po’…” disse semplicemente, mentre l’aiutava a stare in piedi per lavarsi
“non hai dormito?” chiese
“poco…”
Si accorse che quel giorno era più pensierosa e triste del solito
Non si dissero più niente per tutta l’operazione di lavaggio in bagno, fino a che, di nuovo a letto, April non riprese
“che è successo sorellina?” la bloccò per un polso, dopo che l’aveva aiutata a sistemarla nel letto
Heather si fermò e, senza guardarla in faccia, disse
“niente di preoccupante, mi ha svegliato Naya nel bel mezzo della notte, terrorizzata, perché mi ha sognato con la faccia insanguinata, ho passato un’ora a cercare di calmarla ed ascoltare poi il suo sfogo”
“oh cavolo…. Siete alla frutta eh?” disse la più grande, rendendosi conto che la maggior parte della colpa era la sua
“non lo so… non ci vediamo da un mese e non è facile…” si mise a sedere nel lato del letto della sorella, mentre si teneva la fronte con una mano
“HeMo perché non torni? Ce la caveremo qui… “ le prese la mano, per stringergliela
“non è vero April, non mi sembrate ancora in grado di cavarvela, fino a che non sei autosufficiente non mi muoverò da qui”  disse, guardandola negli occhi
“Vieni qui!” le disse la sorella, trascinandola vicino a lei sulle sue braccia per stringerla e dire “ce la farete vedrai”
“speriamo…. Speriamo April” rispose mentre le scese qualche lacrima
 

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Naya si svegliò con un forte mal di testa… lo shock, per quel sogno terribile, l’aveva provata tanto. Sentiva ancora addosso quella sensazione, di dolore e paura, che quell’incubo le aveva provocato.  Si alzò dal letto e prese il maglione di HeMo, poggiato sulla sedia, quello che usava sempre quando stava a casa, lo indossò e se lo strinse forte attorno, quel maglione odorava ancora un po’ della sua ragazza, lo annusò e si trascinò in cucina a farsi un caffè, per tentare di attivarsi per la lunga giornata che l’aspettava.


*********

“tesoro è stato solo un sogno…. Calmati, non puoi condizionare la tua giornata a causa di uno stupido sogno”  Darren le strinse la mano, mentre guardava la strada e con la coda dell’occhio osservava Naya
“lo so, ma ho i nervi a pezzi D….. tra l’altro ero, talmente impaurita, che mi è partito uno sfogo niente male, ed è rimasta senza parole, povera…. “
“cosa le hai detto?” chiese lui
“quello che dico tutti i giorni a te e che, fino ad oggi, ho sempre evitato di dire a lei, per non farle pesare ancora di più la cosa… per lo meno, non più di quanto si deve sentire responsabile lei stessa.”
“bè magari le può essere servito no?”
“mmmm no, conoscendola so già che l’ho mandata in crisi e prenderà decisioni drastiche” disse con gli occhi umidi
“per esempio?” chiese lui preoccupato
“non lo voglio nemmeno dire Darren, lasciamo stare…” si girò a guardare la strada dal finestrino, stringendo le braccia attorno al petto.
 
*******

“Rivera!” si sentì chiamare nel corridoio dell’accademia
Naya si girò e vide il professore di Storia del teatro
“professore” rispose, avvicinandosi a lui
“Criss mi ha parlato del problema che avete avuto tu e Morris, per la sessione d’esame del mese scorso, c’è una possibilità di recuperare il test, come voi, sono mancate altre 5 persone il giorno, quindi pensavo di fare una sessione straordinaria” Disse tutto d’un fiato il professore
Naya si illuminò e sorrise al professore
“sul serio? Si… si và benissimo!” rispose, mentre il professore annuiva
“l’unica cosa è che io domani partirò in Italia, per degli stage, e starò via un mese, quindi dovremo rimandare al mese prossimo, se per voi và bene”
A  Naya sembrò un mezzo miracolo, guardava il professore, come se avesse visto un angelo, era perfetto, perché poteva recuperare l’esame anche HeMo, c’era tutto il tempo per ritornare e studiare.
“Oh è perfetto professore, Grazie!” rispose felicissima
“Bene, avvisa lei Morris? Non l’ho ancora vista in giro”
“si… si certo non si preoccupi!” rispose, continuando a guardarlo con quel sorriso da ebete stampato sul viso
Si salutarono e Naya pensò che la giornata, grazie a quell’ometto simpatico, si era girata benissimo, non vedeva l’ora di dirlo ad HeMo. Era un segno del destino quello…. Indubbiamente! Pensò, mentre si dirigeva quasi saltellando a cercare Darren, per dargli la notizia e per ringraziarlo di essersi preoccupato di avvisare subito il professore della loro assenza forzata.
Girò in fretta l’angolo del corridoio e si scontrò con una figura più alta di lei
“Hey! Dove corri?” si ritrovò letteralmente tra le braccia di Cristina
“oh scusa… cercavo Darren” rispose ridendo, mentre la guardava
La ragazza sorrise, vedendo l’espressione felice dell’amica
“che succede di così bello?” le chiese curiosa
“il prof di Storia del teatro ci dà la possibilità di dare l’esame il mese prossimo” rispose eccitata
“Cazzo Rivera! tutte le fortune a te eh?” scherzò l’attrice
“smettila scema!” le diede un colpetto sulla spalla, mentre Cristina le sorrideva
“ieri sei sparita di nuovo, non ho fatto in tempo a girarmi che ti sei volatilizzata…. Potevamo andare a mangiare qualcosa assieme…. Non ti fa pena, una povera fanciulla abbandonata dalla sua ragazza?” le disse la mora facendo il broncio.
La ragazza subito perse il sorriso e si rattristò, mollò la presa di Naya e disse
“ero molto stanca, scusami….” Senza guardarla negli occhi
“hey che succede Cry?” le prese il mento e la costrinse a guardarla
“niente…. Davvero… scusa ma ora devo andare” le fece un sorriso finto, prima di stamparle un bacio in fronte ed andare via a passo svelto
“Se ne vuoi parlare io ci sono!” le urlò, sapendo che comunque la ragazza non si sarebbe girata.
 

***********
 
“ma è solo una bambina, non sa ancora come fare!” la ragazza, seduta a tavola, stringeva tra le mani un piatto e lo porgeva a Naya sistemata dietro di lei.
“se voi continuerete a permetterle di mangiare dal vostro piatto, non imparerà mai a stare seduta a tavola” disse Cristina, per poi prendere il polso di Naya e trascinarla via da quella posizione
Naya iniziò ad urlare e dimenarsi, tirando la manica di quella che, nella storia, era sua madre
Emily si alzò di colpo e prese Naya per le braccia, strappandola dalla presa sicura di Cristina che ,a sua volta, la riprese, tirandola con forza verso di lei
“è mia figlia! Non vede che stà soffrendo?” le prese la mano e la tirò con forza per portarla via, fece dei passi velocissimi, per allontanarsi, trascinando Naya, che non riuscì a tenere il passo ed urlò, per far capire ad Emily, che stava andando troppo veloce per il suo equilibrio. Cristina guardò terrorizzata la scena, senza muoversi, sperando che Naya riuscisse a tenere l’equilibrio, ma non fù così, perché trovò davanti a sé una sedia senza che Emily l’avisasse e cadde rovinosamente a terra
“cazzo!” urlarono Cristina e Darren contemporaneamente
“Oddio scusa Naya!” Emily aveva tutte e due le mani davanti alla bocca disperata
“ma porca….” Richmond salì velocemente sul palco
Naya si alzò subito, ma sentì un dolore forte nel lato destro del viso, e sentì del liquido caldo colarle tra la guancia
“Oddio stai sanguinando!” Darren osservò la ferita, tenendole il viso in alto
“cazzo è lo zigomo!” disse Richmond, dando una diagnosi veloce della cosa
“Emily ma è possibile che tu non riesca a capire, che stai interagendo con una cieca e sorda? Come cazzo te lo dobbiamo spiegare?” Urlò Cristina, con tutta la voce che aveva in corpo
“io-io non so…. Pensavo riuscisse a seguirmi!” disse dispiaciuta
“come si fa, a pensare che una persona, che non ha la più pallida idea di quello che ha intorno, possa tenere il tuo ritmo? Eh?” continuò ad urlare verso di lei, sempre più vicina al suo viso
“senti calmati Cristina! Non l’ho fatto volutamente!”
“lo spero bene, come hai fatto, anche solo a pensare, di voler fare la parte di Helen, se non riesci nemmeno ad aiutare una come lei?!” continuò Cristina
“fatemi alzare e datemi un fazzoletto, stò bene!” urlò Naya, circondata da tutti i suoi colleghi, sentendo che la situazione si stava facendo pesante
Cristina, attirata dalla voce di Naya, si calmò, ma continuò sempre a guardare storto Emily
“continua a sanguinare…. Ti fa male?” chiese Richmond a Naya, che era seduta su una sedia e si tamponava lo zigomo
“no… non sento niente”
“ credo ci voglia qualche punto…” continuò il regista
“oh cazzo! “si sentì Cristina, ancora più nervosa, che si era andata a rifugiare in un angolo, per calmarsi
“l’accompagno io in ospedale!” disse Darren, aiutando l’amica a sollevarsi
“Queste sono le conseguenze della poca professionalità delle persone….” Urlò dal suo angolo la mora, guadagnandosi l’ennesimo sguardo storto di Emily, che continuava a scusarsi con Naya
“Cristina Basta!!!! Mi sono rotto di questi  tuoi continui interventi! Ne stai facendo un dramma! è un errore, può capitare!” urlò Richmond
“non è la prima volta Stan! Avanti! non prendiamoci in giro, Emily non è ancora riuscita ad entrare nella parte! Ha palesi difficoltà di concentrazione!” disse, indicando la ragazza che stava iniziando a piangere
“non sei tenuta a giudicare i miei attori Cristina! Sei troppo nervosa in questo periodo, se pensi di non reggere tutta questa tensione, puoi anche andare via da qui, conosci l’uscita!”  il regista indicò violentemente la porta del teatro.
Naya guardò Darren, che non si capiva se era più spaventato per lo zigomo dell’amica che continuava a sanguinare, o per la lite dei due,  e pronunciò a voce bassa
“Oh cazzo!”
Cristina guardò incredula il regista
“non ci credo….” Facendo no con la testa
“ti devi calmare Cristina…. Non è possibile lavorare in questo clima che stai creando con tutti!” cercò di tornare calmo
La ragazza fece velocemente no con la testa
“il problema sono io quindi?”
“non ho detto questo, ho detto che ti devi calmare!” disse, ormai con una voce normale il regista, quasi temendo la reazione della ragazza
“perfetto!” la ragazza spalancò le braccia e lasciò il palco a passo veloce, senza guardare in faccia nessuno
“Cristina!” le andò dietro il regista “Cristina non fare cazzate avanti!” la prese per un braccio
La ragazza, con uno strattone, si liberò da quella presa, dicendo
“lasciami stare” per poi uscire dalla porta, che pochi minuti prima gli aveva indicato Richmond
Il regista la guardò andare via, poi si girò e dando un violento calcio ad una sedia vicino a lui, urlò
“vaffanculo!!!!” sfogando tutta la sua rabbia,  mentre tutti gli altri ragazzi erano in silenzio, storditi da quello che era appena successo “abbiamo finito per oggi ragazzi, ci vediamo domani!” disse poi, inginocchiandosi senza guardare in faccia nessuno.
Tutti si allontanarono dal palco in silenzio, Darren prese per mano l’amica e le disse con un sorriso
“andiamo ti accompagno al pronto soccorso” Naya annuì, più preoccupata per Cristina, che era sparita così, che per la sua ferita
“Naya scusami, mi dispiace tanto…” Emily si avvicinò, continuando a chiedere scusa alla collega
“non preoccuparti può capitare…. Tranquilla” la rassicurò con un sorriso la latina


******
 
Stavano facendo la fila al pronto soccorso, Darren sparava qualcuna delle sue, per far ridere Naya, quando squillò il suo telefono
“Stan!” disse Naya rispondendo
“come stai? Ti hanno messo punti?” chiese il regista, che evidentemente si era calmato
“non sono ancora entrata, intanto mi stò dissanguando!” scherzò per sdrammatizzare
“mi dispiace Naya, avrei dovuto fermarla quando mi sono reso conto che stava andando troppo veloce e ti stava destabilizzando” disse affranto
“non pensarlo nemmeno, potevo fermarmi anche io, ho pensato di farcela, come al solito” rise lei
“Naya…. Fai tornare HeMo… abbiamo bisogno di lei, questa parte l’ho pensata per lei… l’alchimia che c’è tra voi due non ce l’ha nessuno. “
La mora si commosse a quelle parole, e sentì una fitta al cuore, sentendo quel “fai tornare HeMo” detto dal suo regista
“ci proverò Stan, ma non è facile la situazione” disse
“lo so… ma tu provaci…. Intanto sposteremo di un mese la prima…. Troppi casini” sentì che c’era dolore in quelle parole…. Richmond soffriva, per quella rottura che c’era stata nel rapporto con Cristina
“ok, ti prometto che farò del mio meglio, ma tu promettimi che risolverai con Cristina” disse con coraggio
“tenterò…” disse con un sospiro per poi dire” fammi sapere cosa hanno combinato al tuo bel faccino, anche con un sms”
“ok…sarà fatto!” rispose la ragazza
Fece in tempo a chiudere la telefonata e la chiamarono perché era arrivato il suo turno


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“Amore perché tieni le mani sul volto?” HeMo aveva risposto subito alla chiamata su skype della ragazza, l’avevano fatta un po’ in ritardo rispetto al solito, come richiesto da Naya per sms
“c’è una sorpresa!” disse giocando l’altra
“cioè?” chiese curiosa la bionda
Naya levò le mani dal viso con un sorriso ed HeMo notò subito dei piccoli cerotti bianchi, sistemati a schiera sullo zigomo della ragazza
“Oh mio Dio Naya che ti è successo?”  HeMo si avvicinò allo schermo preoccupata
“un regalo di Emily” disse, per poi accorgersi ,subito dopo, che la sua frase, poteva essere travisata, infatti HeMo disse subito
“ti ha dato un pugno???” incredula
“nonono… povera!” la bloccò subito, per raccontarle tutto quello che era successo in teatro
“oh cazzo…. Ha ragione Richmond, c’è troppa tensione in quel posto, non si può lavorare così” disse la bionda, dopo aver sentito tutta la storia
“già…” affermò con tristezza la mora
“quanti sono? “
“solo tre” disse sollevando le spalle
“si, ma hanno rovinato il viso del mio amore…. Ti fa male?” chiese dolcemente
“no… non ho mai sentito dolore… ci credi?” disse fiera
“si, perché sei coraggiosa amore mio!” le sorrise, facendo inorgoglire la ragazza
“dove sei?”chiese
“da April, Mike ha il turno di notte oggi…. Ah c’è una sorpresa…. Aspetta!”  Naya capì che la ragazza aveva preso il pc e si era alzata dal letto, perché le immagini ,erano tutte movimentate e le stava venendo la nausea guardando lo schermo.
HeMo girò il pc  e  si sentì
“Heather vedo solo un muro bianco”
La bionda si affacciò sulla web e Naya rise, per la faccia buffa della ragazza
“ah ok…” abbassò lo schermo, per indirizzare la webcam meglio e Naya vide April con in braccio Annie
“ciaaaao!” disse con gioia la più grande delle Morris
April teneva il braccino di Annie per fare ciao ciao
“come state?” chiese Naya felice di vedere April seduta su una poltrona e non più immobile a letto
“noi bene… ma tu ti sei data al pugilato?” chiese osservando la sua ferita
Naya si era quasi dimenticata, del segno vistoso che aveva sul suo viso
“ah no… incidenti di palcoscenico” disse sorridendo
“caspita, non pensavo facessi la Stuntgirl” disse April facendo ridere tutti
“ma la sorpresa non è questa!” intervenne HeMo, che poggiò su di un tavolo il pc, assicurandosi che prendesse la visuale giusta, per poi prendere in braccio Annie e porgere le stampelle alla sorella
Naya vide che April prese le stampelle e si sollevò da sola dalla poltrona, iniziando a fare dei passi lentamente. Le vennero gli occhi lucidi a quella visione, ma soprattutto, vedendo la felicità della due sorelle, come se avessero raggiunto insieme un traguardo importante.
“è meraviglioso April!” esclamò
“sono un fenomeno, la fisioterapista ha detto che stò facendo dei progressi velocissimi” disse orgogliosa
“lo vedo! Sei bravissima!” le sorrise Naya, mentre diede uno sguardo ad HeMo, che la osservava felice, con Annie in braccio che applaudiva insieme alla zia.
“come stai Naya? A parte le ferite di guerra” chiese April, dopo essersi riseduta
“bene… vita stressante qui nella grande mela” rispose vaga, non voleva far pesare niente, soprattutto ad April, a cui, però, non sfuggirono i suoi occhi tristi .
“ti manca HeMo vero?” chiese, con la sincerità che caratterizzava le sorelle Morris
“un po’…” tirò su le spalle
“tranquilla, te la rimando al più presto, non ne posso più”
“non se ne parla… fino a che non sarai in grado di saltare da sola, non ti lascio April, dovrai sopportarmi!” disse seria Heather, provocando il silenzio di Naya
April notò il silenzio imbarazzante delle due e disse
“ok…. Puzzetta puoi anche sparire con la tua ragazza nella tua stanza, devo stare con la mia piccolina” richiedendo la bambina tra le sue braccia e facendo l’occhiolino a Naya
“ci puoi contare!” disse con entusiasmo HeMo, mentre riprendeva in mano il pc e mise il suo faccione davanti alla web, facendo una faccia maliziosa
“oddio vi prego…. Ditemi che non state andando a fare una specie di sesso virtuale…. Vi prego!”
Disse April facendole ridere
“Se-soooo” si sentì una voce tenerissima che intervenne
“ecco… se tua figlia diventerà una pervertita, sarà solo colpa tua!” disse HeMo, preoccupata per la parola pronunciata dalla nipote, per poi allontanarsi e lasciando, con una faccia perplessa, la sorella che osservava la figlia, mentre continuava a ripetere quella parola tutta felice.
 

 
“si vede che siete sorelle comunque eh?” affermò la mora, dopo che HeMo si era risistemata sul letto
“bè….. comunque come idea non sarebbe male…” disse la bionda, ammiccando alla webcam
“HeMo!” la rimproverò Naya “preferisco averti in un altro modo”
“mentre tu mi sogni con la faccia insanguinata, io sogno tutte le sante notti di fare l’amore con te!” disse, lasciando senza parole la latina
Naya improvvisamente si rattristò, sentendo citare l’incubo che aveva fatto.
“mi dispiace per le cose che ti ho detto quando ti ho chiamato, ero sconvolta e non sono riuscita a filtrare”
“No Naya hai fatto bene, perché è la verità…. Non serve nasconderlo, il destino è stato crudele con noi” disse HeMo
“non è vero! Oggi ci sono stati un po’ di segni del destino che, se li sai interpretare, ti fanno capire un po’ di cose” rispose sicura la mora, scatenando la curiosità della ragazza
Naya le raccontò della possibilità di sostenere l’esame  di Storia del teatro, che il professore aveva dato loro, del fatto che Richmond le avesse detto di convincerla a tornare, perché non aveva rinunciato a lei per la parte della madre di Helen e, come ultima cosa, il fatto che April si stesse praticamente riprendendo così in fretta.
HeMo fece un sospiro, perché stava per dire a Naya una cosa importante, la mora si accorse della tensione.
“Naya, tu sai quanto ti amo vero?” la mora annuì, già con gli occhi lucidi, intuendo cosa la ragazza le stesse per dire
“tornerei anche adesso, prenderei l’aereo a qualsiasi ora, se capissi che qui ce la potrebbero fare senza di me…. Ma non è così…. Ed è la mia famiglia, non li posso lasciare così, a migliaia di km di distanza.”
Naya continuò ad annuire, mentre iniziavano a scenderle le lacrime, vedendo la fermezza della sua ragazza nel dire quelle parole, aveva capito che HeMo aveva avuto tutto il tempo per preparare quel discorso
“non piangere ed ascoltami” cercò di essere il più forte possibile, nonostante dentro di sé avesse il cuore in frantumi
Naya si asciugò le lacrime e fece un respiro profondo
“io ce la faccio, anche se è dura, ce la faccio a resistere, perché il pensiero di quanto ti ami è più forte della nostalgia, del desiderio di averti e baciarti ogni secondo…. Nonostante, ti giuro, sia molto forte, ogni secondo… ogni mio respiro.” Fece una faccia triste, non riuscendo più a camuffare la sua situazione
“ma….. vedo che tu stai soffrendo troppo, e mi distrugge vederti così Naya, ti giuro…. Sentire che piangi così tanto, che addirittura  fai degli incubi e mi chiami nel bel mezzo della notte terrorizzata e io, da qui, sono spaventata, perché mi sento in colpa e non posso fare niente e ci vogliono delle ore per calmarti, quando vorrei poterti abbracciare e stringere forte” iniziò a piangere anche lei
“io non ti lascerò mai Naya…. Sappilo! Ma voglio che tu sia sincera e mi dica se veramente ce la fai… perché ci potrebbe volere un altro mese…. e tu stai male Naya!”  le sue lacrime scesero ancora più velocemente e tutte e due si ritrovarono a singhiozzare
“capisci amore mio? Io non voglio che tu stia così male per causa mia”
Ci vollero un paio di minuti, perché le due si tranquillizzassero e smettessero di piangere, Naya non aveva ancora detto niente, la cosa preoccupò la bionda
La mora sollevò lo sguardo finalmente e toccò lo schermo con il palmo di una mano, la ballerina mise la sua mano esattamente nella stessa parte, facendola combaciare con quella della ragazza.
“io ti amo Heather… stò così male perché ti amo profondamente, il mio cuore appartiene a te, non è più mio lo capisci questo?” HeMo continuava ad annuire trà le lacrime
“non posso decidere di non soffrire più, perché a lui manca la linfa vitale, si nutre di questi piccoli momenti della giornata, che posso passare insieme a te, ogni volta che la sera ti vede, non immagini come sussulta, perciò….. io non posso lasciar andare tutto questo…. Quindi ce la faccio…. Ce la faccio amore!” non riuscì più a dire niente, perché crollò in lacrime.
“sei sicura?” chiese HeMo, mentre guardava la ragazza stravolta e provava una pena incredibile
“si… sono sicura!” rispose
“quando April starà bene, staremo tutto il tempo insieme vedrai…. Non ti lascerò respirare, perché avrai le mie labbra sempre incollate alle tue” Naya rise, immaginando lo scenario che la ragazza le aveva prospettato
“faremo una vacanza, solo noi due…. Non ci sarà nessuno a disturbarci, vedrai amore, sarà bellissimo, dobbiamo solo avere pazienza…. Ok?”
Naya, da quelle parole, capì che HeMo si era tranquillizzata, fece un sospiro di sollievo, era riuscita a tranquillizzarla ed a non farle fare qualche cazzata…. Non sapeva se ce l’avrebbe realmente fatta, perché le mancava talmente tanto, da stare proprio male fisicamente a volte, ma non voleva rinunciarci, per niente al mondo.  April la chiamò e dovettero chiudere la videochiamata, si lasciarono, come sempre in quell’ultimo mese, ricordandosi a vicenda di amarsi.


*******
 
Mise a letto Annie, che continuava a ripetere la parola che aveva appena imparato, chiedendo:
“zia cos’è sesooo” facendo ridere la bionda
Che cercò delle spiegazioni abbastanza vaghe sapendo che il giorno dopo si sarebbe dimenticata. Annie si addormentò subito.
Si avvicinò da April e l’aiutò ad alzarsi dalla poltrona ed a mettersi a letto.
“Hey vieni qui….” Le disse la sorella, capendo che stava fuggendo letteralmente da lei, perché non potesse edere che aveva appena pianto.
“April sono stanca…. Ti prego” disse, rispondendo al suo richiamo senza guardarla negli occhi
“Heather sdraiati qui con me…. Per favore” chiese lei
La ballerina si avvicinò alla sorella, non voleva andarci, era troppo labile, aveva solo bisogno di andare nella sua stanza e piangere. ma poi  Si mise accanto a lei April la prese tra le sue braccia, bastò quel gesto per far scendere di nuovo le lacrime ad HeMo. La sorella più grande se ne accorse, ma non disse niente.
“HeMo torna a New York…. Torna da Naya” disse, sentendo che si era calmata
“no….” Rispose
“io starò bene vedrai, c’è Mike e mamma…. Non sono da sola”
“No April, non ce la fanno senza di me e lo sai benissimo” disse, guardandola con gli occhi umidi
“cercheremo qualcuno, ho sentito che Naya ti diceva che puoi dare l’esame che hai saltato e potresti anche riavere la parte se salirai in tempo…..” le carezzò la nuca
Fecero qualche secondo di silenzio
“Ricordi il giorno dopo la morte di papà?” disse improvvisamente la più piccola, facendo annuire la sorella
“non riuscivo a dormire quella notte, perché chiudevo gli occhi, ed avevo l’immagine del suo viso, distrutto e scavato dalla malattia….. avevo paura di chiudere gli occhi”
“si, mi ricordo” rispose la ragazza, stringendola sempre più a sé
“non avevo fatto nessun rumore….. per non svegliare nessuno, ero rimasta immobile ,seduta rannicchiata sul letto…. Ma tu avevi sentito qualcosa, ed eri venuta nella mia stanza….. ti sei messa vicino a me e mi hai tenuto la mano, senza dire niente, fino a che, dopo svariate ore, non mi sono addormentata, sentendo la tua stretta forte, mi svegliavo durante la notte, ma tu tenevi ancora costantemente la mia mano…..”
 April annuiva mentre le scendevano le lacrime al ricordo di quelle notti terribili
“non me l’hai mai  lasciata, ed hai fatto così per un mese….. un mese intero April! facevamo finta andasse tutto bene, per far stare tranquilla la mamma e poi, tu la notte, venivi nel mio letto e mi tenevi stretta la mano, senza mai dire niente…. Io non dicevo niente, perché non ce n’era bisogno, perché tu sapevi già….” Continuò giocando con una sua ciocca di capelli
“fino a che, non ho avuto la forza di tranquillizzarti e, per dimostrartelo, sono andata a dormire a casa della mia migliore amica, perché tu ti abituassi a non venire più e io a non sentire la tua mano prima di addormentarmi” risero tutte e due.
“non ti lascio April….fino a che non sono sicura che non avrai più bisogno di quella stretta di mano…. E ti prego, non fare più cazzate del genere, come hai fatto un mese fa…. Ma non perché devo restare qui a badare a te….. ma perché, il mio cuore, ha creduto di morire con te, quando c’era la possibilità che non uscissi viva da quell’intervento. Non puoi farmi questo April, non puoi lasciarmi anche tu” 
HeMo strinse ancora più forte la sorella, felice di essere riuscita ad esprimere quello che, per un mese, aveva tenuto dentro.
“mi dispiace Heather, mi dispiace tanto, non volevo farti soffrire così” le sussurrò, mentre piangeva
“non fa niente, ora sei viva e sei qui,ma devi stare bene”
“ma io stò già bene HeMo…. Sei tu che non sei felice qui e Naya che soffre, dall’altra parte del continente” le disse smettendo di piangere
“ce la faremo, abbiamo tutto il tempo del mondo” disse malinconicamente
April capiva che fingeva, perché stava malissimo e si stava facendo forza solo per lei. Non continuò il discorso, perché tanto era inutile, la sorella era testarda quanto lei, si limitò solo a dire
“ti voglio bene puzzetta”
HeMo le fece un bellissimo sorriso e le disse
“anche io…. Anche se continui ad essere una stronza di prima categoria”  per poi fuggire, prima che la ragazza potesse prenderla e darle un pugno, riuscì solamente a lanciarle il libro che aveva al lato del suo comò, senza ovviamente riuscire a beccarla.


*********
 
Naya indossò il maglione di HeMo e si andò a preparare la solita tisana, prima passò dal bagno per  controllarsi la ferita
“accidenti, sembra sul serio che ho fatto a botte” sorrise, ripensando alla battuta di April
“ce la farò amore mio! Ce la faremo!” disse a voce alta,come se volesse amplificare il concetto per farsi più forza
Sussultò sentendo il campanello… pensò che magari, Darren, si era dimenticato qualcosa, oppure stava tornando per vedere se stava bene…. Ma solitamente l’avvisava. Si avvicinò perplessa al citofono
“si?” disse un po’ impaurita
“hey…. Volevo assicurarmi stessi bene” una voce inconfondibile la rassicurò
“hey! Io si….piuttosto tu?” chiese
“diciamo che ho sbollito la rabbia” rispose
“dai sali!” disse Naya
“oh no è tardissimo non ti voglio disturbare, volevo solo accertarmi stessi bene.”
“avanti sali scema, nessun disturbo!” disse Naya sorridendo, pensando al fatto che, se era solo quello il motivo, poteva benissimo chiamarla.
Cristina salì e Naya la accolse con un abbraccio
“ahi ahi piano… “ esclamò, quando la ragazza la strinse, talmente forte ,da toccare la ferita fresca
“oh scusa!” pronunciò, lasciando subito la presa, per poi osservarla e dire
“Wau! Degno di un incontro di Boxe!”
“non sei originale, l’ho già sentita questa!” rispose, facendo gli occhi al cielo
L’attrice fece spallucce ed accolse l’invito ad entrare di Naya
“mi stavo facendo una tisana, ti và?” chiese
“ok, grazie!” disse, mentre si accomodava sul divano della cucina
“anche se ti servirebbe una camomilla doppia, ragazza mia! “ affermò la mora con sarcasmo
“ah ah…. Divertente Rivera! Ho trattenuto anche per troppo tempo!” disse, stringendo le braccia al petto
“dai è stato un errore può capitare…” rispose Naya, girandosi dalla sua parte per guardarla e sorridere della sua goffaggine.
“no Naya, perché non era la prima volta e questa volta, ha rischiato seriamente di farti male, questo perché non le entra in testa, nella sua mente bacata, che stà facendo la parte della mamma di una persona con un forte handicap!!!” quasi urlò
“hey hey calma! Ho già sentito tutto prima…. Non c’è bisogno che ripeti di nuovo la filastrocca” la prese in giro stuzzicandola, era felice fosse arrivata in quel momento drammatico per lei, l’avrebbe aiutata a distrarsi.
Le porse la sua tazza e si lasciò andare sul divano accanto a lei.
“Hai sentito HeMo?” chiese lei
“mm-mm” rispose, mentre sorseggiava la tisana
“le hai raccontato tutto?”
“ovvio!”
“voleva venire qui per picchiare Emily?” sorrise al pensiero
“no…. Non è una pazza, che aggredisce per ogni scemenza!” disse, non rendendosi conto che la frase toccò l’amica che s’incupì
“già….” Rispose Cristina
“scusa…. “ disse Naya per rimediare
“fa niente…. Hai ragione in fondo!” ammise
“che ti succede in questi giorni?” decise di chiederglielo, per l’ennesima volta, rischiando di essere mandata a quel paese
“non ti stanchi mai tu?” la guardò
“no, non mollo facilmente io!” affermò soddisfatta
“mi era parso di capirlo….. comunque niente di preoccupante, un po’ di casini in famiglia” rispose vaga
“perché…. Cristina Solari ha una famiglia?” la ragazza annuì divertita “Wau! grandi rivelazioni questa sera a casa Rivera!” continuò Naya, con fare divertito, per far rilassare l’amica
“solo perché ti sei procurata la prima cicatrice sulla scena!” rispose
“e di chi parliamo? Un lui? Una lei? ….. un cane” disse Naya, per poi spostarsi, per schivare lo schiaffo che Cristina le diede improvvisamente
“un lui!”
“oh- oh c’è un lui? Un lui nella tua vita?” si girò verso di lei eccitata, poggiando la tazza sul tavolino
“Naya…. Rilassati, hai già gli occhi a cuore!” sogghignò l’attrice
“avaaaanti! “ la implorò la ragazza.
Cristina si fece seria improvvisamente e ,con gli occhi velati, le disse
“non è niente di romantico, credimi Naya, ed ora possiamo cambiare argomento per favore?”
La mora capì che Cristina non si sentiva ancora pronta a parlarne, doveva essere una cosa che le faceva molto male…. Decise di lasciar stare e rispettare la sua richiesta….. era curiosa, ma non a quel punto così sadico.
“ok! “ si rigirò dall’altra parte, per poi dire “quindi ti posso assillare, dicendo quanto mi manca la mia ragazza?”
“oh no…..” fece una finta faccia esasperata, ringraziando dentro di sé l’amica, per aver capito la situazione
“oh si….. anche oggi lacrime…. E mi  ha fatto paura devo dire” si fece seria,pensando al momento in cui, HeMo, le stava quasi proponendo di lasciarla, se non ce la faceva più.
“sul serio? Ti manca tanto vero?” la latina annuì
“mi spiace…. “
Naya poggiò la testa sulla spalla dell’amica e sospirò
“spero di riuscire a reggere….ce la devo fare!” ripetè a se stessa, mentre rispondeva all’amica
La ragazza la prese tra le sue braccia e la strinse, sentendo che ne aveva bisogno.
“Naya?”
“mmmm” rispose, mettendosi più comoda sul petto di Cristina
“com’è stare con una donna?”
Chiese improvvisamente lei.
Naya la guardò perplessa, non si aspettava tutta questa curiosità
“sono un’attrice, la curiosità sui sentimenti e stati d’animo, è il mio pane quotidiano” disse, rispondendo a quella faccia perplessa
“ti posso dire com’è stare con Heather…..”
Fecero silenzio tutte e due e Naya riprese la parola
“è difficile da spiegare a parole….. allora….è come se fossi stata per tutta la vita in viaggio, in cerca di qualcosa, avessi fatto delle tappe, ma sempre insoddisfatta, mi fossi spostata di nuovo alla ricerca di qualcosa che, fondamentalmente ancora, non sapevo cos’era. Fino a che, non o trovato Heather e ho sentito che, il mio cuore, come un campanello d’allarme, mi avvisava che potevo fermarmi, perché l’avevo trovata…. Avevo trovato il motivo del mio viaggio”
la ragazza l’ascoltò affascinata, come se, davanti, avesse un cantore di favole, mentre Naya continuò, sempre guardando un punto fisso nel vuoto, come se  stesse facendo un monologo, davanti ad un pubblico attento.
“stare tra le sue braccia mi dà sicurezza, è l’unico posto dove mi sento veramente bene, perchè i nostri cuori sono così vicini, che gioiscono e sussultano, quando si incontrano. Credo fortemente che Heather sia la persona che è stata pensata per me, fin dalla mia nascita, e non importa se è una donna”
Concluse, sottolineando quell’ultima frase, mentre le venne un nodo in gola, pensando a quanto le mancasse l’abbraccio di HeMo.
Cristina fece silenzio per un po’… fino a che Naya, non sollevò lo sguardo verso di lei, per capire se avesse qualcosa da dire, dopo tutte quelle parole
“Wau… sono senza parole…. “ disse
Naya le diede un colpetto leggero sul petto, pensando la stesse prendendo in giro
“sul serio… non avevo mai sentito delle parole così belle in vita mia!” continuò
“è quello che sento….” Rispose solamente Naya
“piuttosto, hai delle patatine?” chiese inaspettatamente Cristina
“si… perché?”
“ho bisogno di qualcosa di salato…. Tutta questa estrema dolcezza, mi ha fatto salire la glicemia e devo compensare un po’” disse ridendo, per poi trovarsi sopra la latina, che la percuoteva ed urlava
“sei una stronza!” mettendosi sopra di lei e facendole il solletico
“Aspetta ferma, sei ferita, non mi posso difendere non è giusto!” disse, per poi bloccarla con una forza incredibile che Naya non pensava avesse, quando recitavano le scene più violente, non ci andava mai troppo pesante.
 L’ avvicinò a sé, si trovavano a pochi centimetri l’una dall’altra, Cristina la fissò negli occhi e disse
“HeMo è proprio fortunata…”
Naya provò un senso di impotenza davanti a quella stretta decisa, e quegli occhi che la guardavano senza paura, era confusa, sentiva quella frase risuonarle in testa, era quasi paralizzata. Fino a che, non si sentì la suoneria del cellulare di Cristina, che ci mise un po’ a tornare alla realtà e lasciare la presa su Naya, per poi alzarsi e cercare, con grande velocità, il telefono dentro la borsa.
“Luke? Che succede?”
“cazzo mi avevi promesso che non l’avresti più fatto! Dove sei ora?”
“stò arrivando non muoverti!” disse ,chiudendo la chiamata e girandosi verso Naya, che era ancora abbastanza scossa da quel momento.
“devo andare…. Scusa ….” Disse, aprendo velocemente la porta per uscire. Naya ci mise qualche secondo, poi, con uno scatto, si alzò e la seguì
“Aspetta, dove vai ancora?”
“Devo andare Naya!” disse, scendendo le scale velocemente
“Aspetta! Chi è Luke?” urlò nelle scale, per poi rendersi conto che era tardissimo e l’avrebbe sentita tutto il palazzo
Chiuse velocemente la porta dietro di se e, sospirando, disse
“ma che cazzo…. Ma perché non posso avere una vita normale e tranquilla?”
Si strinse sul maglione della ragazza ,quasi come se lo volesse abbracciare, prese il cellulare per andare a mettersi a letto e si accorse che c’era un messaggio, vide il nome di April sul display

*Ti prego Naya, vieni a riprenderti HeMo…*

Sorrise per quel messaggio, perché sembrava più un messaggio disperato, che un invito, ma capì che doveva fare qualcosa, in quel momento, più che mai, sentiva che Heather doveva di nuovo entrare pienamente nella sua vita, perché stava andando tutto veramente male senza di lei.
 
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Ho diviso a metà il capitolo perché era troppo lungo e poi vi annoiate, posterò presto l’altro….. vi prometto che l’angst non durerà ancora tanto…. Almeno spero…. Ma abbiate fede.
Intanto un grazie infinite a chi segue questa storia e la recensisce.
Baci E.

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Capitolo 21
*** Cristina ***


La primavera iniziava a farsi sentire anche a New York, i parchi cominciavano a popolarsi di baby sitter e mamme con pargoli al seguito che giocavano e riempivano quell’area verde della città di urla e risate, insieme a decine di categorie di amanti dello sport all’aria aperta.

“perché abbiamo fatto colazione fuori e stiamo passeggiando a Central Park prima di andare a lezione?...... La botta di ieri ti ha fatto male?”
Darren aveva una maglia a maniche corte di un blù elettrico, che faceva risaltare i suoi, ormai inseparabili, occhiali fucsia e camminava fiero affianco all’amica, che indossava una maglia grigia e sorseggiava il caffè, appena comprato, allo Starbucks vicino al parco dove stavano passeggiando.

“perché ho preso delle decisioni e dobbiamo festeggiare” rispose la mora da dietro i suoi enormi occhiali neri, che le coprivano abilmente la ferita allo zigomo.
“ah… mi vuoi rendere partecipe?” chiese curioso
“questo week end, vado a riprendermi la mia ragazza, dovessi anche legarla e trascinarla con la forza fino a qui!”  rispose, assumendo un atteggiamento da stronza di prima categoria, sicura di sé
“paura…. “ affermò il ragazzo “e se non dovessi riuscirci? Voglio dire, HeMo è tosta quanto te” la provocò
Naya abbassò gli occhiali fino alla punta del naso e lo guardò
“mi stai sfidando Criss?”
Darren si mise a ridere
“ok… vuoi scommettere?” chiese lei
“quello che vuoi!” rispose divertito
“bene, se vinco, dovrai fare una cosa per me! Stò già pregustando la vittoria “ si rimise gli occhiali da sole ed iniziò una camminata da Diva, lasciando il ragazzo immobile per un secondo, per poi mettersi a correre per reggere il passo dell’amica.
 
 
 
 
Arrivarono in accademia e passarono le ultime ore della mattinata a lezione,  Naya pensò, tutto il tempo, alla sera prima, all’atteggiamento sempre più strano di Cristina, alcune volte sembravano fossero completamente in sintonia, altre invece, non capiva proprio cosa le passasse per la testa, non riuscendo nemmeno ad interpretare i suoi atteggiamenti.
Incrociò Richmond sul corridoio
“Hey! Come stai?” le chiese, felice di vederla
“bene!” rispose lei
“fai vedere se il danno è così grande” le prese il viso, per osservarla meglio
“mi sembra una cosa piccola… un paio di giorni e sarai ok” disse
“certo…… il mio più grande sogno di fare la modella è sfumato, con questa cicatrice… ma vabbè, me ne farò una ragione” scherzò la mora, facendo ridere il professore.
“hai sentito Cristina?” si fece serio
“oggi no e non l’ho vista nemmeno in giro”
“oggi non è venuta a lezione infatti…. Non so che fare, non risponde alle mie chiamate” disse preoccupato
“provo a sentirla io…. Non preoccuparti” cercò di tranquillizzarlo
“grazie Naya…. Fammi sapere poi” le disse per poi salutarla.


Cristina non era andata nemmeno a lezione quindi…. Iniziò a preoccuparsi, compose il suo numero, ma il telefono squillò a vuoto. Poteva essere successo qualcosa di grave, era fuggita da casa sua con una faccia preoccupata…. Si diresse verso l’ufficio di Richmond, decisa a fare qualcosa di più concreto.

Si fece dare dal professore l’indirizzo di casa sua, scrisse un sms a Darren di non aspettarla per pranzo e prese un taxi.
Non aveva idea di come avrebbe reagito l’amica, mentre il taxi era immerso nel traffico, pensò a cosa dire ed alle varie opzioni da scegliere, in base a come avrebbe reagito.
 
Arrivata a destinazione, scese dalla macchina, la prima cosa che pensò, fù alla fatica che doveva fare Cristina, per arrivare puntuale in accademia ogni mattina, perché quel posto era lontanissimo. Si accorse che era un quartiere abbastanza povero di N.Y. , lo capiva dalla sporcizia che c’era nelle strade, comprese le fogne saltate e la forte puzza che emanavano, mischiate ad odore di fritto, delle bancarelle poste nei vari lati della strada. Cercò la porta di ingresso e vide un portone arrugginito che, forse originariamente, era nero.
Suonò il campanello, o quello che ne era rimasto, ma non rispose nessuno.

“ciao ragazza che somigli ad Esmeralda!” sentì tirarle la maglia e, girandosi, vide una bambina che poteva avere sui 4 anni, tenuta per mano da un ragazzetto, che ne poteva avere 8.
Le sorrise e disse
“ciao, come ti chiami?”
“Claire” rispose subito la bambina
“e tu?” rivolgendosi a quello più grande
“dipende…. Sei un’assistente sociale?” chiese serio…. Il suo sguardo tradiva paura, ma Naya vedeva che faceva di tutto per risultare un duro ai suoi occhi
“oh… no no… non sono un’assistente sociale” disse subito, ma vide che non era convinto
 “stò cercando Cristina, la conosci?” continuò
“io si! Cristina mi dà sempre le caramelle!” disse la bimba
“sul serio?” la bambina annuì felice…. Naya si ricordò di avere delle caramelle in borsa
“sei un’amica di Cristina?” chiese il più grande
“si, ho bisogno di parlare con lei, l’hai vista?”
“quindi se sei sua amica, hai anche tu le caramelle?” chiese Claire
Naya le sorrise e disse
“certo! Eccole qui!” gliele fece vedere, sventolandole appena le levò dalla borsa
La bambina la travolse con un abbraccio e disse
“Evvivaaaaa grazie” Naya rise, ma rimase colpita, nel momento in cui, anche l’altro ragazzino, si avvicinò a lei e l’abbracciò, come la più piccola, dicendo
“grazieeeee”
“hey! Prego!” disse stupita
I due bambini si staccarono ed il più grande disse
“ora dobbiamo andare…. Ciao ciao” salutò, imitato dalla più piccola
Naya li guardò dolcemente, quando sentì una voce famigliare che urlò
“Scott!” il bambino si girò terrorizzato
“rendi il portafogli alla signora, forza!” Cristina avanzava, sicura, verso Naya e i due bambini
“ma… io….” Il bambino cercò di giustificarsi, mentre Naya frugava dentro la sua borsa, cercando il portafogli e sorprendendosi per non averlo trovato.
“Scott! Avanti!” la ragazza le porse la mano ed il bambino, affranto, lo levò dalla sua tasca e glielo consegnò. Naya spalancò la bocca per lo stupore
“Sparite! Forza!..... tutti e due!!!” urlò la ragazza
I due si dileguarono, correndo in frettissima, Naya sentì in lontananza le risate della più piccola.
Guardò sconvolta l’amica, che le stava porgendo il suo portafogli e disse
“co-come diavolo…..”
“lo so… sono bravissimi e Claire è un’ottima spalla” disse sorridendo, per poi farsi seria e chiedere
“che ci fai qui Naya!”
“cercavo te…” le disse
“cazzo ma perché non ti vuoi arrendere?” disse con voce ferma unita però da un sorriso, in fondo le faceva piacere vederla.
“dovresti aver capito ormai…” le sorrise.
L’attrice rimase spiazzata da quel sorriso bellissimo e non potè trattenersi dal ricambiarlo.
“vieni entra!” le fece cenno con la testa
 
Era impressionante come, seppur il posto fosse tetro tutto intorno, entrando dentro quella casa, tutto sapeva di armonioso ed ordinato. Naya ebbe l’impressione di essere davanti ad uno strumento musicale vecchissimo, a cui non daresti due soldi e poi, quando lo senti suonare, rimani impressionata per la bellezza e purezza di quel suono, dato dalla cura di chi l’ha conservato. Era come se, quella casa, fosse l’esempio che non bisogna fermarsi alle apparenze.

La casa era piccola, percorsero un breve corridoio e si ritrovarono subito in cucina, che dava su un piccolo giardino interno.
“Wau è bellissima l’hai arredata proprio be….” Naya fù bloccata immediatamente dall’amica, che le mise una mano davanti alla bocca, facendole segno col dito di fare silenzio. La ragazza spalancò gli occhi per la paura.
“stai qui e non muoverti” le disse col linguaggio dei segni, che le due conoscevano benissimo. Naya annuì sempre più terrorizzata, mentre Cristina avanzava pianissimo ,percorrendo di nuovo quel corridoio.

“Laciami lasciamiiiiiiiiiiii” sentì una voce urlare
“Vieni qui testardo!” riconobbe la voce di Cristin, che affannata, pronunciava quelle parole
“dove diavolo sei stato? Ti ho cercato tutta la notte! Ti rendi conto?” urlò la ragazza
“vaffanculo!” si sentì in risposta un urlo ,che Naya, percepì con una rabbia impressionante

Decise di andare a vedere cosa stesse succedendo, percorse a passo svelto il corridoio, anche se era terrorizzata. Si affacciò nella stanza dove sentiva che i due litigavano e vide che, insieme a Cristina, c’era un ragazzino attaccato al muro, con un pezzo di pane in una mano, ed una bottiglia di coca cola nell’altra.
Appena la vide si terrorizzò. Cristina si girò, per vedere chi era entrato, per poterlo terrorizzare così tanto.
“chi è lei?” chiese il ragazzo
“purtroppo nessuno che ti potrebbe dare una lezione” rispose Cristina
“tutto bene?” chiese Naya, guardando prima l’amica e poi il ragazzo, che non staccava gli occhi da lei.
“quindi…. Non è un’assistente sociale né una poliziotta o altro… giusto?”  la interrogò
“no Luke! Il punto è, dove sei stato?.... anzi no! Perché sei scappato dopo avermi chiamato? “ si avvicinò con più delicatezza a lui.
Il ragazzo non disse una parola e si accovacciò, tenendosi le ginocchia strette al petto.
“Ti prego Luke…. Perché fai così? Sai che poi tornerai lì, se ti comporti così” si abbassò ed addolcì la voce
“tanto ci torno comunque”
“no che non ci torni, se andrai a scuola e ti comporterai bene”
Il ragazzo girò il viso dall’altra parte, per evitare di guardare in faccia Cristina
“ti ho cercato tutta la notte, ero preoccupata, lo capisci Luke? Stamattina sono passata a scuola, sperando che ci andassi” disse, prendendogli il mento per farlo girare verso di lei.
Naya continuava a guardare quella scena, senza dire niente.
Luke guardò finalmente negli occhi la ragazza e, quasi in lacrime, disse
“mi vuoi far portare via da lei vero?” indicando Naya
“No…. No Luke, Naya è una mia amica, non ti farà niente, te l’ho detto, starai con me se ti comporterai bene, perché non ti fidi?”
Il ragazzo non rispose, ma con un gesto improvviso, abbracciò forte la ragazza e disse
“ho fame”
“ci credo, non mangi da ieri….andiamo a mangiare qualcosa”  lasciò la presa e le scompigliò i capelli, mentre, il ragazzo, si mise a correre verso la cucina.
Cristina si sollevò dalla posizione in cui era ed ,a Naya, sembrò che si era quasi dimenticata che lei fosse presente a seguire quella scena, si mise una mano tra i capelli e le disse
“scusa….”
“e di che?” rispose Naya
“hai già mangiato?” Naya fece cenno di no
“se ti và puoi unirti a noi”
“ok, grazie” le sorrise
 

 
Cristina preparava il pranzo, mentre Luke stava davanti alla Tv a guardare un cartone, dove il protagonista era un giramondo, lo guardava estasiato, sembrava nemmeno respirasse, da quanto era concentrato.
“hey Luke, vorresti girare il mondo anche tu?” chiese Naya, per iniziare una conversazione, mentre Cristina si girò a guardarla sorridente
“si..” rispose il ragazzo, senza distogliere lo sguardo dallo schermo
“ e dove vorresti andare?”
“in Italia, da mio padre” disse senza pensarci il ragazzo
Cristina si girò subito verso il ragazzo, Naya percepì la tensione
“magari un giorno ci andrai….chissà” disse Naya
“ma tanto lui non mi vuole”
“hey Luke, sai che Naya, appena è arrivata qui, ha incontrato Claire e Scott?” disse subito Cristina, senza dare il tempo a Naya di ribattere e sviando l’argomento
“già….”Naya annuì sorridendo, al pensiero di quello che i due abili bambini, erano riusciti a fare
“fammi indovinare…. Claire ti ha chiesto le caramelle con lo sguardo angelico, ti hanno fatto aprire la borsa e ti hanno abbracciato, per poi rubarti il portafogli……”  disse con fare annoiato lui
“si esatto! Fino a che poi non è arrivata Cristina e li ha beccati”  disse la latina
“tsk…. Dilettanti!” rispose lui, guardando sempre verso lo schermo
“hey, ricordati la promessa!” lo ammonì Cristina
 

 
Mangiarono quasi in silenzio, Luke aveva molta fame ed, ogni tanto, si prendeva un rimprovero da Cristina, perché mangiava in fretta, per poi sporcarsi tutto.
Finì tutta la sua parte in un baleno, poi disse
“ho sonno…. Posso andare?” chiedendo il permesso a Cristina
“certo, dopo essere stato tutta la notte in giro…..” lo guardò severa, poi addolcì lo sguardo e disse “vai….”
Il ragazzo sorrise e disse
“grazie!” facendo il giro e passando dietro di lei, che con un movimento velocissimo, lo prese per un polso e lo bloccò dicendo
“hey…. Non voglio scherzi….. ti vengo a controllare ogni mezz’ora…. Promesso?”
Il ragazzo sorrise e disse “ok…” tentando di scappare velocemente, ma non riuscendoci, perché la ragazza lo teneva ancora stretto
“promesso?” lo strattonò un po’
“si… si promesso, promesso” disse scocciato
Cristina lo lasciò andare. Naya assistette a tutta quella scena, non capiva se era più un atteggiamento da guardia del riformatorio il suo, oppure da qualsiasi persona terrorizzata che tenesse all’incolumità del ragazzino.
Rimasero in silenzio per molto tempo, dopo l’uscita dalla stanza di Luke….. Naya era molto imbarazzata, non sapeva cosa dire, le avrebbe voluto fare miliardi di domande.
Cristina, dopo un po’, sollevò lo sguardo e disse
“bè? Come mai non sono partite ancora domande a raffica?” disse con un sorriso
Naya rispose a quel sorriso e poi disse
“non so se ti và….”
“ok …..ti semplifico il lavoro e ti tolgo dall’imbarazzo” disse ,senza nessun problema
Cristina lasciò la forchetta nel tavolo e si massaggiò gli occhi, era stanca, Naya lo vedeva, sicuramente non dormiva da un po’…. fece un sospiro, pronta a raccontarle tutto, quando la latina l’anticipò
“non devi farlo se non ti và!”
La guardò negli occhi e disse
“Mi và…. “
“ok…” Naya annuì e le fece un sorriso per tranquillizzarla e farle capire che, di qualsiasi cosa si trattasse, non l’avrebbe giudicata.


“non c’è molto da dire…. È la classica storia da film americano drammatico….” Si mise su un divano, facendo segno alla ragazza di sedersi accanto a lei, non riusciva a reggere lo sguardo di Naya e sapeva che, sedute dallo stesso lato, senza incrociare gli sguardi, sarebbe stato tutto molto più facile.
“Luke è mio fratello, sembra più grande, ma ha solo 12 anni, mio padre è italiano e ci ha lasciati 6 anni fa per tornare in Italia, cosa che, nostra madre, ha avuto sempre la dolcezza di ricordarci, ogni santo giorno da quando se né andato, per questo Luke sa che è li e sa anche, grazie a lei ,che non lo vuole. Comunque un giorno mi sveglio presto, per preparare la colazione per tutti e 4, e trovo un biglietto, con scritto solamente

*mi dispiace. Papà*

Non avevo capito esattamente cosa fosse successo al momento, ma mia mamma si, aveva capito tutto, cadde in depressione, ed iniziò a bere e ad ubriacarsi, Luke ha vissuto per due anni interi, con la mamma che usciva la mattina e rientrava la notte, talmente ubriaca, che non riconosceva nemmeno i suoi figli, alcune volte andavo io a recuperarla, quando qualcuno mi chiamava, per avvisarmi che era da qualche parte della strada accasciata, o peggio l’avevano buttata dentro un cassonetto.”
A Naya mancò quasi il respiro a sentire il racconto dell’amica
 
“fino a che, un giorno, incontra Steve, un viscido signore più grande di lei di 20 anni , che le fa battere di nuovo il cuore, come diceva lei. Peccato che, il signor Steve, non voleva né me né mio fratello ed era uno stronzo, venditore di macchine rubate, che mandava mio fratello a fare da palo, per i suoi scagnozzi che si occupavano di rubarle. Io cercavo di studiare, volevo andare via da li, volevo studiare, per andare via e portarmi mio fratello con me, fino a che lui si era stancato del fatto che non lavorassi e pensassi sempre a studiare, e per punirmi, oltre a picchiarmi, un giorno ha tentato di violentarmi, sotto lo sguardo di mia mamma ubriaca.”
 
Cristina si fermò, come per riprendere fiato, per tutte le cose che stava raccontando a Naya, come se fosse una cronaca di un racconto, che aveva letto in un giornale. Per Naya era scioccante, sentire tutte quelle cose, ma soprattutto, era scioccante, vedere che, la ragazza, non versava nemmeno una lacrima, nonostante si percepiva il dolore atroce che provava.
 
“così, dopo quell’episodio, a soli 16 anni, me ne andai, incontravo di nascosto Luke, avevamo i nostri appuntamenti segreti, avevo bisogno di tenere i contatti almeno con lui. E’ li che imparai a non piangere, volevo che lui mi vedesse sempre serena e forte, ogni volta che lo vedevo, gli promettevo che, un giorno, l’avrei preso con me e saremo stati felici. Lui, a soli 10 anni, era già finito in riformatorio 3 volte, per colpa di quel bastardo, che lo mandava a fare le peggiori cose, gli assistenti sociali ormai lo conoscevano e Steve aveva insegnato a Luke, come riconoscerli e come scappare ogni volta, così, quando si presentavano a casa, lui diceva che, il ragazzo non era tornato e che lo stavano cercando anche loro. Io, nel frattempo, studiavo e la sera lavoravo in un pub di un mio amico, era un locale speciale, perché la sera facevano spettacoli teatrali, commedie, monologhi, in quel posto ci venivano attori di tutti i tipi, di ogni genere e da ogni parte del mondo. Io li seguivo affascinata, quando facevano le prove prima che il locale aprisse. Fino a che, un giorno, conobbi Stan, il giorno accompagnava un gruppo di suoi ragazzi a fare esperienza su quel palchetto. Ci facemmo una chiacchierata ed il giorno dopo, si presentò di nuovo al locale, per farmi provare l’ebbrezza, di una sua lezione di improvvisazione, del quale rimase affascinato, per la mia risposta immediata ai suoi imput. Mi disse che avevo tanto da raccontare e, con la recitazione, potevo farlo e potevo essere chi volevo, in qualsiasi momento. Quella sua frase, mi aveva affascinato tantissimo. Potevo essere in qualsiasi momento Giulietta, Marion, una locandiera spensierata di nome Mirandolina, insomma potevo essere tante donne, fuggire da quella Cristina, che aveva avuto una vita di merda. Mi propose la Juilliard dove insegnava lui, ma io non avevo i soldi per pagare gli studi, in quella scuola così costosa, e si offrì di pagarmi le rate lui. Da qual momento, la mia vita è cambiata, ho ripreso a respirare con la recitazione.”

Accennò ad un sorriso, come se avesse avuto uno sprazzo di felicità, da quella forma d’arte liberatoria. Naya capì, improvvisamente, perché Cristina ci mettesse tutta quella passione nel suo lavoro.
 
“la sera a teatro, quando ti ho lasciata, dopo la telefonata, era l’assistente sociale che mi aveva chiamata perché cercavano Luke da 5 giorni e l’avevano trovato rintanato dentro una vecchia fabbrica abbandonata, ferito ed affamato. Steve l’aveva picchiato a sangue, perché non era voluto andare a rubare quella mattina, perché non si sentiva bene ed aveva la febbre. Gli avevo fatto imparare il mio numero di cellulare a memoria, è molto intelligente sai?”

disse con orgoglio, per poi riprendere il suo racconto 

“aveva dato il mio numero ai poliziotti e mi avevano chiamata, non voleva più tornare da Steve e da quella che ho ribrezzo anche a chiamare mamma. Avevano deciso di darlo in affidamento ad una famiglia, ne avevano trovata una in Texas, ma io non volevo allontanarmi da lui, così firmai tutte le carte, assicurandomi mio fratello per un periodo di prova, che i servizi sociali mi hanno concesso. Il problema è che lui è abituato a scappare ed ha sempre fatto una vita per strada, grazie a quel porco, ed ieri è scappato per andare a rubare una barretta di cioccolato in un supermercato, facendosi beccare, per questo sono dovuta correre via, perché l’assistente sociale mi minacciava che, se fosse successo ancora, me l’avrebbero tolto”
Concluse il suo racconto. Con un sospiro profondo…. Come se non avesse mai raccontato così, tutto d’un fiato, la sua storia.
Naya non sapeva cosa dire, non aveva mai conosciuto una persona che aveva vissuto delle cose così grandi e dolorose come Cristina, e soprattutto, non aveva mai visto qualcuno, che vivesse la sua vita così dignitosamente, sforzandosi di dare il massimo e di risultare una persona normale, come tutte le ragazze della sua età. lei non aveva vissuto nemmeno un quarto di quello che l’ amica le aveva raccontato. Si sentì ridicola, pensando che, il giorno prima, si era lagnata con lei, piagnucolando su quanto stesse soffrendo, perché le mancava la sua ragazza.

Si guardarono improvvisamente, girando il volto contemporaneamente, Cristina sembrava serena e quasi sollevata, per aver buttato fuori un po’ di peso che aveva sul petto.

“Quanto ti ho sconvolto da 1 a 10?” le chiese sorridendo
“mmmmm 10.000?” rispose Naya
La ragazza rise di gusto.
Naya si girò e le diede un bacio sulla guancia, per poi dirle
“non ci sono molte parole da dire in questi casi…..” si fermò a guardarla negli occhi e le disse sinceramente
“ti voglio bene”
Cristina sorrise a quell’affermazione sincera, poi la tirò verso di sé per abbracciarla forte.
“sai che non ne avevo parlato mai con nessuno così? Sei una brava ascoltatrice Naya Rivera!” affermò, mentre affondava il viso sui capelli profumati dell’amica.
“lo so… me lo dicono tutti” scherzò la latina
“ah bene, vedo che le sicurezze non ti mancano”
Naya si fece seria e sollevò lo sguardo, per guardarla e dire
“ti prego, se hai bisogno di qualsiasi cosa io ci sono, devi contare su di me…. Promettimelo”
“ok…” rispose l’attrice
“no…. Promettimelo!”
Cristina rise, perché,Naya ,stava riprendendo esattamente lo stesso atteggiamento che lei aveva usato con Luke, facendogli pronunciare la parola
“promesso… promesso” fece il verso al fratello.
Le due risero di gusto, la loro capacità di osservazione e di imitazione, era stata messa in atto, da buone attrici quali erano.
“ma tu non piangi mai?” chiese improvvisamente Naya
“te l’ho detto….. solo negli esercizi di recitazione, ed è difficilissimo, ma ovviamente ci riesco” rispose fiera lei
“HeMo mi dice sempre che sono una piagnucolona… piango sempre e per tutto, ogni cazzata nei film….”
Cristina rise e la strinse ancora di più a sé
“credo che ci sia bisogno di Heather per la parte di Kate…” pronunciò la più grande
“lo so…. Me l’ha detto anche Stan, e, per il bene della compagnia, me l’andrò a riprendere questo week end”
“si certo… per il bene della compagnia… immagino…” la prese in giro
“certo! Diciamo anche per la mia incolumità fisica” Naya fece ridere di gusto la ragazza, poi disse
“senti Stan, è preoccupato…. Dobbiamo cercare di stare uniti, è un lavoro importante per tutti”
“si lo chiamo più tardi”
“come farai per le lezioni e per le prove con Luke?” chiese la latina preoccupata
“ho parlato con una mia amica che insegna nella scuola dove dovrebbe andare  e lo accompagnerà lei, ogni mattina e lo riporterà a casa, poi ho il pomeriggio libero fino alla sera delle prove e, per quello, ci penserà un mio amico, che vive a pochi passi da qui, lo conosce bene e Luke si trova bene con lui, lavora a casa, quindi non è un problema per lui.”
“bene…. Allora siamo a posto no?”
“siamo a posto” ripetè Cristina, con fare divertito.

 
Era tardi e Naya doveva andare….. si salutarono, ma prima la ragazza, volle passare a salutare Luke, che dormiva ancora beato, doveva essere veramente stanco. Naya si fece promettere da Cristina, che appena andata via, si sarebbe messa a letto, per riposare ed essere in forma per il giorno dopo.
“ok mamma” rispose divertita Cristina
“non prendermi i giro!” si sporse, per darle un colpo al braccio, ma Cristina la bloccò e la tirò di nuovo a sé per abbracciarla
“grazie Naya” le sussurrò, prima di lasciarla andare a prendere il Taxi appena arrivato.
Naya le sorrise e le diede un leggero bacio sulla guancia, per poi allontanarsi verso casa

**********************
 
 
“come vanno i punti di battaglia?” HeMo cercava di osservare dalla webcam, il viso della ragazza
“bene, dopodomani me li tolgono!” disse felice
“ti avviso che oggi non piangerò!” continuò con la voce squillante
“no? Wau! E come mai?” sorrise la bionda “non so se essere felice o preoccupata, perché vuol dire che non ti manco più così tanto” continuò
“no perché c’è un motivo…..” Naya raccontò tutta la sua giornata alla ragazza, il suo arrivo nel quartiere di Cristina, la sua storia e quella di Luke, lasciando affascinata la ragazza. Non riusciva a non dire niente ad HeMo, era sempre stato così, anche quando erano solo amiche, non aveva segreti per lei.
“caspita amore…. Ne ha passate parecchie, povera!” affermò la ballerina
“già… ora si capisce tutta la rabbia che ha dentro ed anche il fatto che vive tutto così intensamente, a volte noi non le capiamo queste cose”
“vero…. Ma oggi non avete provato?” chiese HeMo
“no, Stan e Cristina dovevano ancora chiarirsi e poi voleva lasciarmi un giorno di pausa, il nostro premuroso regista”  sorrise Naya
“meno male…. E se Emily non stà attenta, la prossima volta vengo li e la riempio di botte” fece cenno col pugno facendo lo sguardo cattivo
Naya rise e poi disse “non preoccuparti, c’è Cristina che ci pensa, per poco non le metteva le mani addosso l’altra volta” disse orgogliosa
HeMo s’incupì a quelle parole e disse
“ah, meno male…. Sono contenta che, se manco io, c’è qualcuno che si preoccupa per te”
Naya si rese conto che la ragazza ci rimase male, per quella frase  appena detta
“c’è anche Darren, ricordi?” per rimediare
“anzi, stà per arrivare, è andato a comprare la cena cinese e stanotte rimane qui a dormire” continuò
“bene sono contenta” affermò la bionda
“amore…. Nessuno si prende cura di me come lo sai fare tu, nessuno sa farmi stare così bene come quando sono con te” Naya sentì di ribadire quella cosa, per tranquillizzare la ragazza, ed al solo pensiero che tra qualche giorno l’avrebbe vista, il suo cuore impazziva di gioia…. Gliel’avrebbe voluto dire, ma avrebbe rovinato la sorpresa.
La ragazza fece un sorriso e le chiese
“sul serio?”
“certo!” rispose subito Naya
“oggi sono andata nella mia vecchia palestra, a ballare un po’…” le disse
“davvero? Oh HeMo è stupendo! Come è andata?”
“bene…. Mi sono fatta tre ore ininterrotte di ballo, fermandomi solo per cambiare la musica, ho riprovato tutte le coreografie del mio repertorio, da quando avevo 15 anni ad oggi” disse divertita
“oh mamma, devi essere distrutta!” affermò scioccata
“no no…. Stò benissimo!” fece vedere i bicipiti in segno di forza
“sei un robot allora!” la bionda fece spallucce.
Continuarono a raccontarsi un po’ di cose della loro giornata, fino a che non arrivò Darren, con la cena e si lasciarono. Naya per la prima volta, dopo un mese, era riuscita a non piangere, anche quando si erano salutate. HeMo chiuse il pc un po’ pensierosa



Mentre stava mangiando il suo pollo alle mandorle, con affianco il suo migliore amico, che faceva zapping cercando qualcosa di interessante,ricevette in contemporanea due sms

*risolto con Stan, è meraviglioso avere un’amica come te*

*sono orgogliosa di te…. Non hai pianto. Ti prego amore aspettami, non stancarti*


Naya sorrise e pensò di essere fortunata, decise, per il momento, di rispondere solo ad uno
*non mi stancherò mai e ti aspetterò, dovessi farlo anche per 10 anni* premendo invio, le scappò un sorriso, Darren se ne accorse e disse
“che c’è? continui a scrivere sconcerie alla tua ragazza via sms?”
Naya non rispose alla provocazione e fece no con la testa….. mentre si buttò letteralmente sopra l’amico e scompigliandogli i ricci disse
“il mio rubacuori bambinone preferito” Darren spaventato, la guardò incredulo
“ma che ti prende?” affermò poi
“vieni qui….. fatti baciare” lo abbracciò forte e gli diede baci velocissimi sulla guancia destra, facendolo urlare
“Nayaaaaaa, avantiiiii non sono un bambino!!!”
 
 
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Ecco qui! Mistero svelato! Che ne pensate?
Prossimo capitolo taaaaanto HeYa per la gioia di tutti
Happy Glee Night, stà per iniziare :)
Grazie ancora a chi legge e scrive siete sempre importantissime per me.
E.

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Capitolo 22
*** Urlo liberatorio ***


Non si era mai sentita così emozionata a prendere un aereo come quella mattina di quel sabato, che immaginava già dentro la sua testa meraviglioso.
Non sapeva se sarebbe riuscita a far tornare HeMo con lei a New York, ma non le importava, l’unico pensiero che aveva costante,
era il fatto che l’avrebbe vista, toccata, abbracciata e baciata. Ci pensava continuamente ed aveva stampato in viso un sorriso imbecille, per il quale la gente si girava ad osservarla.
Aveva detto ad HeMo che avrebbe passato il week end, nella baita di Richmond, per provare alcune scene con Cristina, e si sarebbero sentite poco senza videochiamata.
Era stato difficile fingere tristezza, ma ci era riuscita.

Aveva preso il primo volo, non aveva dormito quella notte al continuo pensiero di poter abbracciare HeMo.
Le tre ore di volo passarono velocemente, riuscì anche a dormire un pò, se lo impose, perché voleva essere in forma.

Appena arrivata a Los Angeles fece un respiro profondo, inebriandosi dell’aria calda e quasi estiva di quella città. Il clima, rispetto a New York, era molto più caldo e lì la primavera era sul serio primavera.
Accese il cellulare e trovò 3 sms di HeMo . iniziò a leggerli, erano messaggi strani, perché capiva che, la ragazza, stava cercando un contatto con lei e, forse quel giorno, le mancava più del solito. Sorrise leggendo anche l’ultimo che diceva

*ok…. Sei in una baita con Cristina e non rispondi ai miei sms, anche perché hai il cel spento, dovrei stare tranquilla ma mi manchi…. Ma tranquilla, è l’ultimo sms…. Ti lascio in pace. Ci sentiamo dopo. Buone prove.*

Corse ad affittare una macchina, mandò un sms a Darren ed a April, per avvisare che era atterrata e si mise in viaggio.
 
****************
 
Si era svegliata con una strana sensazione quella mattina, aveva sentito un estremo bisogno di parlare con Naya.
Aveva provato a chiamarla, ma sapeva che era fuori città ed il telefono era spento, probabilmente non c’era campo dov’era con Cristina.
Cristina….. le venne da pensare che si sentiva così ,forse proprio perché Naya era con lei?
Decise di alzarsi dal letto ed iniziare la giornata, perché i pensieri iniziavano a viaggiare ed a farle decisamente del male.

Quella mattina, Naya, non le aveva nemmeno mandato il buongiorno, lo mandava sempre per prima lei, perché si svegliava molte ore prima.
“al diavolo, non devo badare anche a queste cose, perché altrimenti è la fine” disse a voce alta, prima di prendere il cellulare e decidere di scrivere lei, per prima, il messaggio

* buongiorno  amore…. Mi sono svegliata con un’incredibile voglia di te, oggi mi manchi più del solito, non so perché…. Stai bene? Ti amo da morire*

Scese in cucina e trovò la madre che stava per uscire, per andare a prendere Annie e portarla al parco.
“buongiorno tesoro, il caffè è pronto, scappo a prendere Annie, mi ha detto April di fare con comodo, perché  c’è Mike stamattina”
le diede un bacio in fronte e si bloccò, mentre la figlia annuiva con un sorriso forzato
“tutto bene Heather?”
“si mamma, mi sono appena svegliata” rispose, mentre si massaggiava la testa
“ok… “ le fece un sorriso, prima di chiudersi la porta alle spalle.

Heather sbuffò…. Era decisamente insofferente quel giorno. Controllava in continuazione il cellulare, ma non c’era risposta della ragazza.
“ok….. colazione, doccia e poi ricontrolliamo” si disse, come per darsi delle scadenze ed evitare di guardare in continuazione il cellulare.
 Si odiava quando era in quelle condizioni, e non lo era quasi mai, perché non aveva mai sofferto così tanto di gelosia, a parte per un ragazzino, di cui si era presa una cotta terribile a 17 anni, ma…. Appunto,era decisamente troppo grande, per avere cotte adolescenziali, con crisi di gelosie al seguito.

Fece colazione, si fece la doccia per poi vestirsi, come un drogato in astinenza, controllò subito il cellulare, avendo compiuto tutte le funzioni che si era proposta, ma non trovò niente.

*c’è anche la minima possibilità che ci possiamo sentire prima di stasera? So che stai provando, ma ti rubo 5 minuti soltanto*

Scrisse d’impulso, ed inviò senza nemmeno rileggere.
“cazzo Heather calmati…. Che succede? “ disse a voce alta, facendo un segno di stizza con le mani.

Sentì la suoneria di un messaggio, smise di respirare e si precipitò a leggere
*buongiorno raggio di sole, ho ritrovato il dvd che mi avevi lasciato della versione integrale di dirty dancing,
aspetto di vederti per rendertelo e per (magari se vuoi) fare qualche ballo proibito con te! Ahahahah mi manchi stronza, muoviti a tornare che non sopporto più le lagne della tua ragazza- D.*

“Vaffanculo Darren!” disse delusa, poi si pentì subito dopo, perché l’amico non era responsabile di quel suo stato d’animo e decise di rispondergli

*ciao Crissolo, mi hai anche giurato di avermelo reso l’ultima volta, per poi farmi passare per malata di Alzheimer…. Ti aspetterà una punizione durissima appena ritornerò, allora non so se sarai tanto felice. : )
mi manchi anche tu e i nostri duetti Disney, spero di tornare presto*


Sorrise pensando a Darren, le mancava davvero, come tutta la vita che facevano insieme a New York.


Uscì per dirigersi da April, che abitava a pochi passi da casa sua. Vide Mike sul tetto, che cercava di aggiustare una grondaia
“hey vedi di non cadere, che non devo stare un altro mese in questa allegra cittadina, per fare da badante anche a te!” le disse, guardando in alto e sorridendogli
“Tranquilla ho i superpoteri io!” disse sollevando il martello in aria.
“si tra cui quello di autocongelarti il cervello” disse a voce bassa, senza farsi sentire
“che fai insulti mio marito?” April era quasi sull’uscio della porta, con le stampelle
“dove vai?” le chiese la sorella
“visita di controllo ricordi?”
“oh già… ti accompagna Mike?”
“si si tranquilla” rispose sorridente la sorella
“ok, visto che non ho nessuno tra i piedi, ne approfitto per dare una pulita alla tua stanza.” Disse
“hey puzzetta….” April la chiamò verso di sé, HeMo si avvicinò, April le mise il mento sulla spalla, non potendola abbracciare e disse: “sei la sorella migliore del mondo”
HeMo l’abbracciò, le diede un bacio e disse
“non la pensavi così, quando mamma dava sempre la colpa a te, per le nostre monellerie perché eri la più grande” ridendo al solo ricordo
“mmmmm non ricordarmelo! Non so perché ti ho lasciato ancora in vita!” disse April

La più grande si accorse del sorriso malinconico che aveva la sorella. April percepiva sempre, anche da un minimo gesto, quando qualcosa non andava nella sorella.
“hey và tutto bene?” la guardò negli occhi
“non so… oggi mi sono svegliata insofferente e mi manca più del solito Naya, e non siamo riuscite a sentirci ancora, nonostante le abbia mandato già due sms” disse, mentre alla sorella scappò un mezzo sorriso, sapendo quello che da li a pochi minuti sarebbe successo, infatti stava liberando la casa, d’accordo con Naya per la sorpresa.
“che ridi?” chiese un po’ irritata
“niente….sei proprio cotta” cercò di camuffare
HeMo scosse la testa imbarazzata.
“chiamala! che ti costa?” disse April
“è in montagna con una collega “ rispose, senza dare troppe spiegazioni
“ahhhh ecco perché non risponde…. È carina?” chiese l’altra, facendo la stronza, sapendo che poi ne sarebbe valsa la pena.
“finiscila! È una collega e devono provare”
“certo, se ne vanno in una baita, sole solette per provare…. Solamente!” scandì quell’ultima parola, per sottolinearla con un ghigno sul viso
“bè…. grazie April, mi sei veramente d’aiuto in questo momento”  disse, lasciando la sorella, per dirigersi verso la stanza
“dai scherzo! Ti ama tanto!” urlò, per poi mettersi a ridere
“sei una stronza!” ribattè l’altra, con fare disinteressato.

Decise di mandare un altro sms e poi si disse che doveva finirla di pensare male di Naya, perché non era veramente il caso. Per distrarsi inziò a pulire tutta la casa di April.
 
*****************
 
Parcheggiò sul vialetto della casa di April, il suo cuore sembrava impazzito, sarebbe corsa subito da lei, ma voleva fare le cose bene.
 April le aveva lasciato le chiavi di casa, dentro un vaso all’entrata, scrivendole che la ragazza era da sola a casa, che faceva le pulizie.

Si avvicinò e trovò subito le chiavi, aprì la porta e, dalla stanza in fondo al corridoio, arrivava una musica altissima, Naya riconobbe che era “we got the bit” delle Go-Gos ,si mise a ridere incredula.
Si avvicinò in fretta verso l’ultima stanza, le gambe non le reggevano dall’emozione, si affacciò e credette di morire, quando la vide: canottiera, pantaloncini corti, capelli raccolti ed uno spolverino in mano, che agitava a ritmo della musica, insieme al suo meraviglioso sedere.
Si mise a ridere, per la scena buffa ed allo stesso tempo sexy, che aveva davanti, capì che poteva avvicinarsi allo stereo, senza essere vista. Lo raggiunse e spense la musica.

Heather si girò confusa, per l’improvviso interrompersi della musica.

“non posso credere che ascolti questa musica estremamente gay Heather!”
riuscì addirittura a fare una faccia schifata per qualche secondo, per poi trasformarla in un sorriso misto al pianto, appena incrociò i suoi bellissimi occhi azzurri.

HeMo spalancò la bocca incredula, lasciò cadere a terra lo spolverino e pensò di morire in quell’istante, anzi in un secondo immaginò di essere svenuta o qualcosa del genere e sognare Naya davanti a lei.
Si mise tutte e due le mani davanti alla bocca esclamando

“Oh mio Dio…. Oh mio Dio!”

“chiamami pure Naya!” disse, per poi correre verso di lei

Si abbracciarono fortissimo, rimasero abbracciate per qualche secondo, i loro corpi avevano bisogno di sentirsi di nuovo, ad HeMo sembrò di poter sentire il battito irregolare del cuore della sua ragazza.
Le prese il viso tra le mani, ed iniziò a baciarla in tutto il viso, ogni parte del viso di Naya bagnato di lacrime.
“amore mio, amore mio…. Sei qui, sei qui…” ripeteva meccanicamente ad ogni bacio, mentre Naya aveva solo la forza di annuire con un sorriso misto a pianto.

Si fermarono per respirare, perché stavano rischiando seriamente di andare in iperventilazione, si tenevano ancora reciprocamente i propri visi tra le mani, ed avevano le fronti perfettamente combacianti.
“Dio sei bellissima Naya” esclamò la bionda
Naya sfiorò le sue labbra in modo delicato, HeMo ne incominciò ad assaporare il gusto,le erano mancate veramente  tanto, le dischiuse ed approfondì il bacio…. Dopo quei baci frenetici, dove aveva poggiato le labbra in ogni punto del viso della ragazza, quel bacio era qualcosa di incredibilmente delicato, come se avesse la possibilità di risparmiarle, per tempi molto lunghi e non le voleva sciupare. Si fermarono per respirare, perché l’agitazione stava davvero facendo brutti scherzi.
Si inginocchiarono, restando sempre una davanti all’altra e senza staccarsi mai, ad HeMo girò lievemente la testa.
“perché non mi hai detto che venivi?” le disse carezzandole la guancia, mentre le sorrideva, osservando ogni minimo dettaglio del suo viso
“vuoi mettere? trovarti a sculettare mentre fai le pulizie? è stata una delle immagini più sexy che abbia mai visto in vita mia”

La bionda rise ed, immediatamente, si mise sulle ginocchia di Naya, cingendole la schiena con le gambe.
Si portò sul suo collo ed iniziò a baciarla, sentire i baci delicati di HeMo la fece rabbrividire, inclinò la testa indietro e chiuse gli occhi, per non lasciarsi distrarre da niente. La bionda sentiva le mani della ragazza, che le massaggiavano la schiena, mentre ansimava per i baci che le stava distribuendo in tutto il collo e la scapola.

“io t’immaginavo in una baita con Cristina” le disse, riposandosi un po’ e sfiorandole il naso col suo.

Naya le sorrise, sapeva che quella mattina aveva sofferto terribilmente.
“invece sono qui con te e ti stò baciando amore mio” le prese di nuovo le labbra più avidamente, le voleva far sentire che era solo sua.
“ti amo Naya” le disse improvvisamente, staccandosi dalle sue labbra
“ti amo anche io “ per poi ribaciarla.
 

 
“Zia HeMooooo dove sei? Coraggio Annie vai a cercare zia HeMo!” si sentì in lontananza
Le due si staccarono subito e si misero in piedi, cercando di ricomporsi, Heather uscì subito dalla stanza, per andare ad accogliere Annie.
“heyyyy vieni qui pulce!” la bambina corse tra le braccia della zia dicendo “gia Imu” , mentre Naya si sistemava i capelli, sperando che la ragazza non le avesse lasciato nessun segno tangibile sul collo.

“guarda chi c’è? Sorpresaaaaa!!” disse la bionda, portando dentro la stanza la nipotina
“ciao piccola! Vieni qui!!” disse Naya, vedendo il sorriso splendido della bambina
“ma Heather chi c’è con te? E di chi è quella macchina nel vialet… Naya?” Jeannie rimase prima di tutto perplessa, poi disse “Naya! Ciaoooo tesoro come stai?” avvicinandosi a salutarla
“ciao mamma J. Stò bene!” rispose con ancora in braccio Annie
“ma che ci fai qui? Heather lo sapevi?” si rivolse alla figlia
“E’ stata una sorpresa!” intervenne Naya, vedendo che la ragazza era in difficoltà
“abbiamo capito che ti piace fare le sorprese eh?!”disse Jeannie , guardando la figlia.
Naya sorrise, mentre vide la sua ragazza con uno sguardo teso
“bene, allora vado in cucina a preparare il pranzo, abbiamo un ospite in più oggi” disse

Mentre Jeannie si avviava in cucina, entrarono April e Mike, la bambina volle scendere subito dalle braccia di Naya, per andare incontro alla mamma.
April entrò e, sollevando lo sguardo, incrociò quello di Naya, che le corse incontro  per salutarla
“Naya! Finalmente! Ben arrivata…… puoi abbracciarmi, senza stringere, per ora” le fece l’occhiolino. Naya l’abbracciò, mentre si teneva in equilibrio con le stampelle.
“grazie!” le sussurrò in un orecchio
“come è andata?” le chiese lei sempre piano
“stava per morire d’infarto!” rispose sotto voce
“ciao Naya benvenuta!” si avvicinò Mike a salutarla
Mentre i due si salutavano, si affacciò dalla cucina Jeannie, dicendo
“hai visto? Naya ci ha fatto un’altra sorpresa!” disse sorridente
“io ero l’unica a saperlo!” disse fiera April
“ah si? E perché non mi hai detto niente?” disse offesa la madre
“perché era una sorpresa…. Sai come funzionano le sorprese?” rispose, per poi girarsi verso la sorella e farle un sorriso malizioso a 32 denti.
“mi hai fatto tutte quelle battute prima, perché sapevi tutto vero? Stronzetta!” le disse, dandole un pizzico nella pancia, senza farsi sentire dalla mamma.
“ahi!!! Che gusto c’era altrimenti? Non sono così sadica puzzetta!” affermò mentre aveva ancora l’espressione di dolore in viso
“che battute?” chiese Naya curiosa
“niente lascia stare…” HeMo guardò storto la sorella

 
Pranzarono tutti insieme e Jeannie ,come sempre, tenne la maggior parte delle conversazioni.
“allora Naya, ci fai qualche rivelazione sulla nostra Heather a New York? Abbiamo il sospetto che ci sia qualcuno lassù, stà sempre al telefono….. ma non siamo riusciti a farle scucire niente” disse la capofamiglia.
In quel momento, l’aria si gelò, tutti in quella stanza sapevano di lei e Naya, perfino Mike…. Tranne la mamma.
“mamma dai, quando sarà pronta ce lo dirà” intervenne April ed HeMo la ringraziò con lo sguardo.
“ma dai…. chiedevo…. Magari Naya può farci qualche rivelazione, no tesoro?”
HeMo le strinse la mano da sotto il tavolo e Naya ricambiò la stretta e le sorrise
“Heather ha molto successo in accademia, in fondo è una bella ragazza” rispose molto serenamente, in quel caso, le doti da attrice, l’aiutavano sempre.
“immagino…. Ed anche tu credo riscuota tanto successo, siete due belle ragazze…. Ma con Darren c’è qualcosa? Perché mi sembrate molto uniti, è tanto un bravo ragazzo”
“mamma…. non ho capito se questo pranzo è diventato un interrogatorio a Naya!” disse interrompendola la figlia minore
Naya strinse ancora più forte la sua mano e la guardò per rassicurarla
“Darren è il mio migliore amico mamma J. È come un fratello per me. Sai, noi tre siamo molto uniti e ci aiutiamo a vicenda, in quell’ immensa città” rispose con ancora molta calma Naya
“si l’avevo capito ed è bellissimo, anche tutto quello che hai fatto per noi, quando è successo l’incidente è stato magnifico e per questo, penso di parlare a nome di tutti, ti ringraziamo.”  Guardò a turno le sue figlie
“non è stato niente…. L’ho fatto perché sentivo di farlo e sò che Heather avrebbe fatto lo stesso per me”
Le due sorelle Morris guardarono Naya con ammirazione, per come se la stava cavando con la madre. HeMo, in quel momento, era talmente orgogliosa e felice, che le sarebbe voluta saltare addosso.

La signora fece silenzio per un po’, quando poi riprese la parola
“conoscete il figlio della signora Mc Callan? Quel Richard?” chiese alle figlie, le due annuirono e Mike disse
“oh si, ha fatto dei lavoretti per noi, soprattutto in giardino, varie volte”
“ecco…. ha soli 16 anni e ha detto alla mamma di essere gay e di stare con un ragazzo! Ma vi rendete conto?”
Naya, in quel momento, stava bevendo e le andò di traverso l’acqua, mentre HeMo si gelò.
“Naya tesoro, tutto bene?” dopo che vide che la ragazza annuì, per confermare la cosa, continuò il suo racconto
“ovviamente, la signora Mc Callan, non l’ha ammesso, l’abbiamo saputo da Molly dopo la messa,
perché sua figlia và a scuola con lui e dice che, i due ragazzi, girano nei corridoi della scuola, presi per mano… vi rendete conto?” disse schifata
“ma Molly non ha altro da fare, che andare a sparlare degli altri in giro?” disse April,in modo abbastanza irritato
“tanto, prima o poi l’avremo saputo, anche se, Sally Mc Callan, cerca di nasconderlo a tutti i costi!”
“ma poi scusa, uno è libero di amare chi vuole, non ti pare?” disse Mike, guadagnandosi gli sguardi teneri della altre tre ragazze
“Mike non dire idiozie! cosa vuoi che ne sappia un ragazzino di 16 anni, della sua sessualità? sarà confuso e per questo è bene che, i genitori, lo portino da qualcuno che lo aiuti a guarire”
“guarire? Mamma non è una malattia!!” disse April, alzando la voce.
Le altre due continuavano a stringersi forte la mano, Naya iniziava a sudare ed HeMo perse completamente l’appetito.
“E’ una deviazione mentale April, ce l’ha detto anche nel sermone, proprio l’altro ieri, padre Smith, e come tale và curata!” aumentò ancora di più la voce lei
“padre Smith, dovrebbe insegnare che ,ogni persona è amata da Dio e quindi và amata da tutti, non emarginata perché diversa!” April pestò il pugno sul tavolo
“April tesoro perché ti scaldi così? Sono divergenze di opinioni, ma sicuramente nella bibbia, c’è scritto che, maschio e femmina, devono procreare ed è questa la vera natura dell’uomo, non ce ne sono altre”
Naya sarebbe voluta intervenire, ma sentiva che non era il caso, di certo non riusciva più a stare li e sentire quelle cose che la facevano stare male
“Dio non ha scritto un bel niente mamma, sono gli uomini che…”
“Scusate!” Naya interruppe bruscamente April “dovrei andare in bagno” abbassò il tono della voce, come vide che tutti fecero silenzio e la guardarono
“vieni, ti accompagno e ti mostro dov’è” disse Heather ,evidentemente dispiaciuta

Appena ebbe la sicurezza che fossero da sole, HeMo abbracciò Naya e le disse
“mi dispiace amore, non era giusto sentissi tutte quelle cose”
Naya la strinse più forte a sé e disse
“non è giusto che tu le abbia sentite per tutta la tua vita, e ti amo ancora di più, per aver fatto questa scelta così coraggiosa” le disse commossa
“non ho dovuto scegliere, è stato inevitabile” le diede un lieve bacio e la lasciò, per tornare a tavola.


*********************
 
 
Le due, sotto insistenza di April, si presero il pomeriggio e la sera liberi, per passarlo un po’ assieme.
HeMo la portò a visitare i luoghi della sua infanzia: la palestra dove aveva mosso i primi passi di danza, il liceo dove aveva fatto la cheerleader come le ragazze di Glee, il pub dove si trovavano sempre con gli amici.
Poi la portò nel suo posto preferito, ad un paio di km dal suo paese verso il mare.
Andarono prima nel luogo più alto di quella costiera, dove si vedeva tutta la spiaggia dall’alto, c’era una lieve brezza ed il sole era caldo, il posto era deserto.
Heather strinse la vita di Naya, abbracciandola da dietro, il vento amplificava ancora di più il suo profumo, le era mancato tantissimo quell’odore.
“con la mia amica Terry ,venivamo quassù tutte le volte che ce ne volevamo stare tranquille, eravamo sempre incazzate con il mondo,
io rivolevo mio padre indietro, perché, quel Dio che tanto adorava mia mamma, me l’aveva portato via troppo presto” le disse, parlandole vicina all’orecchio.
Naya chiudeva gli occhi e si gustava il suono bellissimo della voce della sua ragazza, mentre stringeva le mani di HeMo tra le sue.

“una volta ci siamo ubriacate ed abbiamo iniziato ad urlare al vento, le cose che ci facevano male o che volevamo dire, ma non potevamo” Naya rise
“sul serio! È molto liberatorio sai?.... provaci” la invitò la bionda
Naya la guardò male e disse “no dai…. È una stronzata!”
“no! Ti giuro funziona! È liberatorio…. Guarda” la lasciò e si mise affianco a lei, prese un bel respiro ed urlò

“MAMMA IO AMO NAYA VAFFANCULOOOOOO!!!!” urlò con tutto il fiato che aveva in corpo. L’altra rise di gusto, mentre HeMo le prese la mano e disse

“Avanti provaci”
Allora lasciò la mano della ragazza e prendendo fiato urlò

“JENNY IO AMO TUA FIGLIAAAAAAAA!!!” urlò talmente forte e con trasporto che fece anche dei piccoli saltelli isterici
“Wau!” Hemo la osservò sconvolta e divertita, per poi aggiungere “ho ragione no?”
“si! È bellissimo” era ancora presa da quel momento
“hai dimenticato una cosa”
“cosa?”
“è il vaffanculo che è ancora più liberatorio” le sorrise maliziosamente
Si presero per mano, si guardarono ed insieme, quasi all’unisono, urlarono
“VAFFANCULOOOOOOOOOOO!!!” si piegarono per terra dalle risate, era veramente liberatorio tutto quello.


Scesero verso la spiaggia, era deserta ed il sole stava per tramontare davanti a loro.
HeMo era seduta dietro Naya , con le gambe e le braccia, avvolgeva il suo corpo.
La mora si sentiva bene, era il miglior posto dove stare in quel momento, era il posto dove poter stare per tutta la vita.
Rimasero in silenzio per un po’, Heather esplorava il collo di Naya respirandoci sopra e continuando ad inebriarsi del suo odore, la mora si rilassava a quel tocco caldo, del respiro della ragazza.

“quando riparti Nay?” la bionda non voleva affrontare in quel momento l’argomento, ma voleva saperlo per poi, sfruttare al massimo il tempo che le rimaneva, per stare con lei.
Naya fece un bel respiro e decise di girarsi verso di lei, per guardarla negli occhi. Le loro gambe si incrociarono e la mora si avvicinò il più possibile a lei. Le diede un lieve bacio. HeMo teneva gli occhi chiusi.
“domani….. ma sono venuta per portarti con me”
HeMo aprì gli occhi e non disse niente, guardò l’orizzonte. Naya le prese il viso e lo girò verso di lei, perché la potesse guardare negli occhi.
Le sorrise prima di rispondere
“lo sai che non posso amore…. Lo vorrei tanto, ma non posso” disse
Naya posò il suo viso sul collo di HeMo, iniziò a strusciare la guancia e portò le labbra verso il suo orecchio per baciarle il lobo e poi dietro.
La bionda fece un sospiro di piacere a quel tocco delicato, sentendo un brivido che le percorreva tutta la schiena.
“amore mi fai impazzire così” sospirò Heather
“posso farti impazzire tutti i giorni…. Vieni via con me” le disse, sussurrandoglielo nell’orecchio.
“Non posso, devo stare qui per April ha bisogno di me”
“HeMo, mi ha detto tua sorella di venire fin quaggiù per portarti via e io non andrò via da qui senza di te” si mise davanti a lei fissandola sicura negli occhi.
La bionda posò la fronte sulla spalla della ragazza.
Naya le risollevò il viso e se lo riportò davanti, perche continuassero a guardarsi.
“considerando il fatto che tua mamma non si berrà più la cosa delle sorprese, non potremo vederci, fino a quando non risalirai a New York” le disse sicura.
La bionda sorrise, pensando che, anche Naya come lei ,avesse capito che la mamma iniziasse ad insospettirsi, per quelle improvvisate.
Naya le diede un altro bacio, più intenso e profondo, con due dita le teneva il viso, mentre incrociava una mano con la sua.
“Dio….. i tuoi baci sono qualcosa di incredibile” disse HeMo, facendo ridere la latina
“sai che la prima volta che ti ho baciata, ho provato una sensazione strana, era come se avessi avuto la certezza che non avrei più voluto baciare altre labbra, al di fuori delle tue” le disse Naya.
HeMo la guardò per un secondo ancora negli occhi e vide che ce li aveva umidi, al solo pensiero di passare altri giorni a vederla piangere, dietro uno schermo e non poter fare niente, le venne un magone in gola.
Posò di nuovo le sue labbra su quelle morbide della ragazza, questa volta con più foga, Naya aprì subito la bocca per accogliere la lingua di HeMo, intanto le sue mani erano già scivolate dentro la maglia della ballerina.

“ti voglio ora, non ce la faccio più” le disse con desiderio la mora, staccandosi per un secondo da quelle labbra.
HeMo sorrise e si portò sul collo della ragazza, mordendola leggermente.
Ormai era quasi buio in spiaggia. Naya spinse giù la ragazza, per farla sdraiare sull’asciugamano dove erano sedute e percorse, con il palmo della mano, il suo corpo, quel corpo che aveva desiderato toccare per un intero mese. Si fermò all’altezza dell’addome e le infilò una mano dentro la maglia, sentì che i suoi capezzoli erano già induriti, HeMo iniziò a dimenarsi e ad ansimare esclamando
“ho sognato questo momento per quasi un mese”
Naya le slacciò i bottoni dei pantaloni, mentre HeMo sollevava il bacino verso di lei per aiutarla, glieli sfilò per metà e passò il viso sulle mutandine, già profumate di quel meraviglioso piacere ,che stava facendo provare alla ragazza.
Si riportò di nuovo su, per darle un altro bacio, le sembrò di non poter stare per più di 5 minuti senza quelle labbra. HeMo le tenne il viso tra le mani, mentre la baciò, poi staccandosi dalle sue labbra, la indirizzò di nuovo verso il basso, per spingerla ad agire dove voleva provare piacere.
Naya infilò subito una mano tra le mutande calde di HeMo, ed iniziò a massaggiare con un ritmo sempre più sostenuto.
La bionda ormai aveva gli occhi al cielo, infilò le dita e continuò il suo ritmo dentro di lei, sempre più veloce, fino a che, la ragazza, non venne sulle sue mani, con un urlo liberatorio, forte quasi come quello sulla scogliera. Fece in tempo a toglierle le mutande, perché non si sporcasse tanto e portò la bocca verso la sua intimità, per assaporare il piacere che le aveva appena fatto provare. Risalì verso il viso provato dal piacere appena vissuto e le disse ,sfiorandole le labbra

“ti porto via da qui, vieni con me domani Heather”

HeMo non rispose, ma la baciò avidamente, ancora vogliosa delle sue labbra.
 
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Ecco la famosa riunione, vi è piaciuta? Fatemi sapere che ne pensate. Nel prossimo capitolo saranno ancora dalle parti di HeMo, ci sono un po’ di cosette da scrivere, non è finita.
Ho messo una piccola citazione di una canzone della prima puntata della terza serie. Ho adorato la scena di  “we got the bit” e soprattutto le nostre due che ballavano. *__*
Bene grazie infinite come sempre a chi scrive due righe ed alle numerose persone che leggono in silenzio.
Kiss
E.

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Capitolo 23
*** Scommessa ***


“ti porto via da qui, vieni con me domani Heather”

HeMo non rispose, ma la baciò avidamente, ancora vogliosa delle sue labbra.

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Rimasero abbracciate per un po’ di tempo, il sole era calato già da un po’.
“hai freddo?” chiese la bionda, mentre la stringeva tra le sue braccia.
“no…. “rispose piano la mora
“allora perché stai tremando?”
“perché non mi hai ancora risposto”
La ballerina fece silenzio, e, di riflesso, la strinse ancora di più a sé.
“ti prego amore, dì qualcosa….. qualsiasi cosa” Naya si portò il viso vicinissimo a quello di Heahter ,che la osservò
“cosa ti passa per la testa? Non riesco a capirlo Heather” continuò Naya
“non sono sicura tu lo voglia sapere esattamente” le rispose. I suoi occhi si fecero tristi.
Naya, vedendo quello sguardo, si gelò, ero lo sguardo che HeMo aveva, quando stava per dire qualcosa di forte, qualcosa che, inevitabilmente, le avrebbe fatto male.
“si invece, parlami HeMo, sono pronta” le disse pur temendo
La ballerina si avvicinò e le diede un bacio, sembrava che ci fossero tutti i segnali, per quello che, Naya ,aveva già capito dentro di sé, ma non voleva ammettere.
“ho pensato tanto in questi giorni…..”
“no ti prego amore….” Naya non riuscì a trattenersi e la interruppe subito, scuotendo fortemente la testa, ed iniziando a disperarsi. I loro visi era illuminati appena da un faro che c’era sulla strada, Naya non riusciva a capire se HeMo stesse già piacendo
“ti prego, fammi finire” le chiese supplicandola
Naya fece un respiro frammentato dalla tensione, ed annuì controvoglia
“tu e Darren siete degli attori fantastici, io so ballare…. È quello che ho sempre fatto da una vita, poi ho sentito forte la spinta di voler recitare e sono salita a New York e, ti giuro amore, è stata la cosa più azzeccata che abbia mai fatto in tutta la mia vita, perché ho ritrovato te” parlò con voce commossa
“mi sono resa conto che, forse, è un po’ troppo, chiedere alla mia famiglia di sostenermi, per una cosa del quale non sono nemmeno sicura potrebbe essere il mio lavoro, e poi dopo l’incidente di April ,ho avuto paura di perdere la mia famiglia, April poteva morire, ho bisogno di stare con la mia famiglia, ho bisogno di assicurarmi che tutti stiano bene”
In ogni singola frase, Naya continuava a fare no con la testa, singhiozzando.
“ho pensato che potrei restare qui e magari, che so… aprire una palestra, vedere Annie crescere, insegnarle a ballare, stare vicino a mia mamma”
“no, no…. È tutto sbagliato amore mio, è sbagliato capisci?” la mora le prese il viso tra le mani e la costrinse a guardarla, nonostante per tutto il suo discorso, la ragazza avesse guardato altrove
“Tu hai talento Heather, se non fosse così, Richmond non ti avrebbe scelto per la parte di Kate, non mi avrebbe chiesto di convincerti a ritornare”
“Naya, io non posso tornare e prendere il posto ad una persona, che mi ha sostituito! Emily non lascerà mai succeda questa cosa, scatenerà tutto il cast contro di noi ,ed andrà tutto a puttane se tornerò, lo capisci?”  la interruppe la bionda
“no, non sarà così credimi!” le strinse forte le mani
“e poi ci sono io…. HeMo io ti amo, non possiamo vivere a migliaia di km di distanza”  
“lo so…. “disse solamente la bionda
“Heather guardami” Naya la richiamò di nuovo a sé “Heather… tu mi ami?”
La ragazza la guardò negli occhi ed iniziò a piangere, per poi annuire e riabbassare lo sguardo
“dimmelo, amore dimmi che mi ami” Scandì quell’ultima frase, con voce ferma
“ti amo…” iniziò a piangere e Naya l’abbracciò, per poi prendere tra le mani il suo viso e baciarla appassionatamente
“allora torna su con me, ti prego, ti scongiuro Heather!” implorò
“ho bisogno di tempo, per capire cosa voglio fare….” Le rispose, posando la fronte sulla sua spalla


Improvvisamente squillò il telefono di HeMo, la ragazza cercò di riprendersi e rispose
“dimmi April” rispose, tirando su col naso, ringraziando che non fosse la mamma
“tutto bene puzzetta?” subito la maggiore si accorse che qualcosa non andava
“si… dimmi”
“ok…. Mamma insiste perché Naya vada a dormire da lei, io ho detto che potevate benissimo stare qui, ma non se ne và…. Non so che fare”
“ok, arriviamo” disse, per poi chiudere
Guardò la ragazza e disse
“dobbiamo andare…”  si alzarono tutte e due, senza dire più una parola, si presero solo per mano per salire gli scalini che portarono alla strada, dove c’era la macchina. Naya sentiva un senso di vuoto, sapeva che, se HeMo non fosse tornata con lei a New York ,l’avrebbe persa per sempre, e questo non era giusto, non si potevano dividere così due persone che si amavano così tanto.


Arrivarono alla macchina, Heather le fece un piccolo sorriso, prima di fare il giro per mettersi al posto del guidatore, quando Naya la trattenne per un braccio
“Aspetta!” le disse attirandola a sé
Non disse niente, ma la guardò e le mise una ciocca, che le cadeva sul viso, dietro l’orecchio, per poi accarezzarla dolcemente e scrutare i suoi occhi azzurri. HeMo tremava, più guardava Naya e la sua dolcezza e più aveva paura di perderla, ed era tutto per causa sua, perché Naya era lì, non sarebbe andata da nessuna parte, se solo lei gliel’avesse chiesto, sarebbe rimasta con lei per sempre. Si abbracciarono e strinsero per qualche secondo, senza dirsi niente, le parole non servivano, ne avevano dette già troppe. Prima di staccarsi HeMo la baciò .
Fecero il tragitto fino a casa in silenzio, la bionda le teneva sempre la mano, lasciandola soltanto per cambiare le marce. Decise di mettere un po’ di musica, per smorzare un po’ di tensione.


**********
 
“che succede qui?” entrarono a casa di April e c’erano soltanto la sorella e la mamma
“niente tesoro, semplicemente mi farebbe piacere ospitare Naya a casa da noi stanotte, tu dovrai stare qui, perché Mike è a lavoro, ma non avete abbastanza letti per ospitarla” disse Jeannie
“non esiste mamma, Naya rimane qui o altrimenti, comunque, HeMo và a casa con voi, io sono abbastanza autosufficiente ormai, anzi ,se si togliesse dai piedi ,mi farebbe un favore!” disse, facendo un sorriso dispettoso.
“non se ne parla, non voglio che rovini tutto il lavoro della terapia, cadendo rovinosamente la notte” disse Jeannie
“basta mamma, questa tua apprensione, stà facendo tenere incollati tutti qui senza motivo” urlò April
“cosa vorresti dire? Tua sorella ha deciso liberamente di stare qui!” rispose la mamma
“ora basta! Mi sono rotta le palle di tutto questo!” HeMo urlò e procurò un silenzio imbarazzante nella stanza, mentre Naya, si sentiva estremamente in imbarazzo davanti a quella situazione.
“Heather cosa sono questi termini?”  disse Jeannie, facendo capire alla figlia che era ancora lei al comando
“non ne posso più di sentirvi litigare e ,soprattutto, sentire che, costantemente, prendete decisioni per me!” continuò la ballerina “tu non starai da sola stanotte” indicò la sorella “ e Naya starà qui con me!”
“no! Mi dispiace ma, come capofamiglia, esigo che l’ospite sia trattato a dovere e non può dormire scomodo!” disse subito la mamma
“NAYA E’ VENUTA PER STARE CON ME, LO VUOI CAPIRE CAZZO!!!” fece un urlo isterico, che quasi fece concorrenza a quello liberatorio, lanciato la sera dalla scogliera. Naya, in quell’istante, capì che i nervi di Heather erano a pezzi, che in tutto quel mese aveva subito le pressioni di tutti, comprese le sue, che ogni giorno le faceva pesare il distacco per la distanza che, inevitabilmente, aveva causato lei. Jeannie rimase in silenzio, con una faccia perplessa, mentre April la guardava storto, come se fosse stata la causa dell’urlo isterico della sorella. Decise di fare qualcosa per alleggerire la ragazza, si avvicinò e le sorrise prendendole la mano
“hey, và tutto bene, mi fa piacere andare a dormire da mamma J. Tranquilla” HeMo si calmò, nel vedere il sorriso dolce della ragazza, che la guardò per tranquillizzarla, annuendo e facendole capire che sarebbe andato tutto bene e se la sarebbe cavata benissimo.
“perfetto! Andiamo Naya” fece un sorriso soddisfatto Jeannie
“si, vado solo a prendere la valigia in camera” disse


HeMo la seguì dentro la stanza poi le disse
“non devi farlo per forza!”
“e tu non devi sclerare così, mi hai fatto paura, non ti ho mai vista in questo stato!” le rispose subito la mora
“lo so…. Cazzo…. Mi fà uscire fuori di testa quando fa così” disse, mettendosi una mano in testa ed andando avanti ed indietro. Naya la bloccò
“hey hey…. Guardami” le prese il viso, sorridendole per poi continuare “troppe emozioni oggi, tutte in una volta…. Hai bisogno di respirare un attimo, dividiamoci per qualche ora, ti può servire per capire, io domattina sarò qui e mi dirai cosa hai deciso, ok?” le disse, cercando di stare serena.
Finalmente la bionda riuscì a fare un sorriso e dire
“ok” abbracciandola e dandole un bacio furtivo, per poi dirle “è stato bellissimo sulla spiaggia stasera” con la fronte incollata alla sua
“anche per me” rispose dandole una carezza
“allora buonanotte” disse la ballerina
“buonanotte…. Se la strega mi butta nel calderone, ti chiamo per venire in mio aiuto!” scherzò la latina
Heather rise e pensò che Naya era incredibilmente rassicurante nei momenti più difficili, solo lei sapeva come farla calmare.
Salutò April e si diresse con Jeannie verso casa, era molto agitata, perché era convinta che, la signora Morris, avesse capito che c’era qualcosa di strano nel rapporto tra lei e la figlia, ed il fatto di essere così insistente a non farle dormire nella stessa casa, l’aveva convinta ancora di più, ma non aveva detto niente ad HeMo, era già troppo agitata per le altre miliardi di cose che le giravano per la testa.
 
 

Jeannie la portò nella stanza di HeMo, che lei conosceva già, perché ci aveva dormito la sera dell’improvvisata natalizia.
“ti và una tisana prima di andare a letto?” le chiese gentilmente
“certo mamma J. Grazie” rispose

Jeannie si allontanò e Naya si lasciò andare sul letto, sbuffando come se avesse trattenuto l’aria per tante ore. Non sapeva niente di come sarebbe andata, non riusciva ad immaginare la decisione che avrebbe preso la ragazza l’indomani e questo le procurava ansia, unita al fatto che era sicura che, quella tisana offerta, le avrebbe portato un terzo grado non indifferente. Fece un bel respiro e scese le scale, come se dovesse andare al patibolo.

“Allora, dove siete andate questo pomeriggio? Hai visitato un po’ di luoghi splendidi di questo posto?”  chiese, mentre maneggiava la teiera con le bustine
Avrebbe voluto risponderle “oh si siamo anche andate in spiaggia ed abbiamo fatto l’amore” magari le sarebbe preso un infarto, oppure non avrebbe mai più parlato per lo shock , a lei sarebbe bastato anche solo per quelle ore che doveva stare sola con lei…. Sospirò e rispose
“si, abbiamo girato un po’ la città e poi siamo andate al mare…. Ci sono dei paesaggi bellissimi!”
La signora annuì compiaciuta, per poi invitare Naya a sedersi porgendole la tazza
“certo non è grande come Los Angeles dove sei abituata tu, ma offre tante opportunità per una vita semplice e felice” disse.
Dopo quella frase, Naya pensò ad HeMo, a quante volte, magari, l’aveva sentita dalla bocca della madre, talmente tante volte che, forse, se ne stava convincendo anche lei.
“già, si può essere felici anche realizzando i propri sogni però” azzardò Naya
“vero tesoro, ed è quello che state cercando di fare voi” la indicò fiera, per poi continuare” ma sai, spesso Dio ha altri progetti per noi, ed il destino ci chiama ad altro”
“io credo che il destino ce lo costruiamo in parte da soli, poi ci sono degli avvenimenti che ci fanno pensare, magari soffrire e soprattutto fermare, per farci prendere delle decisioni che dipendono solo da noi” disse la mora. Non sapeva da dove stavano venendo fuori tutte quelle parole, perché aveva il cuore che batteva a mille, mentre davanti a lei c’era la calma e la sicurezza in persona. Jeannie parlava come se avesse sotto controllo tutto, comprese le vite delle figlie.
“tu credi in Dio Naya?”
“no, ma credo nell’amore. E mi sembra che sia una delle cose che più ha predicato il tuo Dio, giusto?” Jeannie annuì
“per questo credo che ogni essere ha il diritto ,ed anche il bisogno, di essere amato, di qualunque razza sia, ricco o povero, che si sia dedicato interamente al suo Dio facendosi monaco o suora o missionario, o che si sia formato una famiglia tradizionale con dei pargoli che girano per casa, o che abbia deciso di seguire il suo istinto e fregarsene di quello che pensa la gente, ed amare una persona del suo stesso sesso e magari farsi una famiglia, adottare dei bambini sfortunati o procreare per mezzo della scienza, chi ci dice che queste persone non possano dare più amore di due genitori tradizionali, che magari dopo poco si separano e si creano altre famiglie alternative, o dopo che, magari lui, l’abbandona facendole crescere dei figli da sola? “ Jeannie la stava ad ascoltare attentamente, il suo sguardo non tradiva nessuna emozione.
“io credo che, il nostro cuore, abbia delle capacità immense, per fare spazio a tutto, per aprirsi ad amare ogni persona sulla terra” concluse con la voce tremolante
Jeannie fece silenzio per qualche secondo, dove Naya trattenne il respiro.
“sei una persona molto saggia per la tua età Naya Rivera” disse
La mora rise “lo so….. è colpa di mio padre” rispose
“perché?”
“perché fin da quando ero piccola, ero molto curiosa ed avevo delle mie teorie su tutto, mio padre mi stava ad ascoltare tanto, con molta pazienza e poi, altrettanto pazientemente, mi dava spiegazioni alle miliardi di domande” sorrise pensando al padre
“è bellissimo! È una gran cosa saper ascoltare gli altri Naya, e mi sembra che tu questo l’abbia ereditato da tuo padre”  disse con un sorriso Jeannie
Naya annuì e poi disse
“può essere” poi prese coraggio e chiese
“cosa ne pensi mamma J. Se mi riporto su Heather, per farla riprendere a studiare e provare ad inseguire il suo sogno?”
La donna sospirò prima di rispondere
“penso che debba deciderlo lei, mi mancherà moltissimo, ma lei sa benissimo che qui troverà la porta sempre aperta, se dovesse andar male”  disse malinconicamente
“non andrà male, perché Heather ha veramente del talento, ci mancherebbe solo un pizzico di fortuna ed è fatta!” rispose con entusiasmo l’altra
“io pregherò per questo!”
Naya annuì, un po’ invidiava la fede di Jeannie, credere così tanto in qualcosa doveva essere confortante per lei. Naya credeva tantissimo nell’amore tra lei ed HeMo e questo doveva essere la forza, che le avrebbe fatte andare avanti nonostante tutto.
“perché hai voluto a tutti i costi che venissi qui stanotte, da sola con te?” ormai era in ballo e decise di ballare
La donna fece un sorriso imbarazzato, non sapeva se rispondere a quella domanda, ma decise di farlo
“perché volevo capire, cosa c’era in te di così tanto grande e bello da rendere così felice mia figlia e farle cambiare completamente faccia al solo vederti”
Naya non disse niente, non c’era molto da dire…. Jeannie, nella sua particolarità, le stava facendo capire che ci era arrivata….. aveva capito, ma che preferiva non toccare l’argomento, perché sarebbe stato troppo per lei. Probabilmente, per come in quel momento viveva la cosa, avrebbe preferito che la figlia andasse via da quella cittadina e si vivesse la sua vita serena. Naya lo capì, e capì che non c’era molto da dire, se non accettare quel dolore silenzioso, di una madre che aveva bisogno di tempo, per farsi forza ed accettare una cosa così grande per lei.
“bene ora si và a dormire!” disse improvvisamente, alzandosi dalla sedia.
Naya la imitò.
“buonanotte Jeannie” disse
La signora si avvicinò ed inaspettatamente abbracciò la  ragazza, che incredula ,sgranò gli occhi
“buonanotte Naya” le disse
 
 *********************
 
“cosa è successo stasera con Naya?” April era seduta nella sua poltrona ergonomica, mentre HeMo preparava il letto
Si girò di scatto e la guardò
“cioè no… aspetta….non nei dettagli….. voglio sapere se è successo qualcosa di brutto” disse goffamente April
HeMo non rise nemmeno, era talmente arrabbiata e preoccupata per Naya li da sola, tra le grinfie della mamma, che disse
“quanto sei idiota!” scuotendo la testa
“sono seria Heather” April assunse un tono serio, quel tono che la sorella conosceva benissimo
“ho incasinato di più le cose….. anzi, forse tu le hai incasinate di più…. Istigando Naya a venire per portarmi via” disse con rancore
“le hai detto che non andrai?” chiese la più grande
“le ho fatto male, per l’ennesima volta, questa è la risposta che ti posso dare!” aggiunse quasi con le lacrime
“tu domani ti prendi quella fottuta valigia e te ne vai da qui!” le disse April
“la dovete smettere di decidere per me, ed il mio discorso di prima, non era rivolto solo a mamma” la guardò sicura negli occhi
April fece un movimento veloce e si alzò dalla poltrona, provando a camminare verso HeMo, respirava a fatica perché era molto agitata ed arrabbiata, si sporse un po’ troppo e cadde letteralmente tra le braccia della sorella, che cadde,sbilanciata con April addosso e  spaventata le disse
“che cazzo fai??!!!”
“Ascoltami bene, tu domani te ne andrai da questa fottuta cittadina di merda e ti riprenderai in mano la tua vita, ti prenderai il tuo rapporto con la tua ragazza, i tuoi amici, il tuo studio e tutto quello che hai lasciato per un mio fottuttissimo errore!”  disse la maggiore, mentre era letteralmente sopra di lei, che le teneva il viso con una mano, mentre con l’altra, cercava di tenersi in equilibrio
“ho sbagliato, ho fatto una cazzata, ma non devi pagare tu, hai fatto tutto quello che potevi fare, hai fatto molto, troppo Heather! Ora ti devi tenere Naya, perché la stai perdendo ed insieme a lei stai perdendo la tua vita. Non lascerò che ti arrenda a vivere una vita media, con una signora di mezza età, che non fa altro che predicare la parola di Dio e poi sputare sentenze sulla vita degli altri, come la maggior parte delle persone qui attorno” April aveva una grinta incredibile, mentre stringeva il viso della sorella, che la guardava immobile senza riuscire a dire niente
“staremo bene HeMo, te lo prometto, io, mamma, Annie, Mike…. Staremo bene. Non farò più cazzate ok? Ti prego domani vai via con Naya!” le disse ormai in lacrime
“April io….”
“staremo bene, abbiamo chiamato una persona che ci darà una mano, fino a che io non starò bene e ti giuro che mancherà ancora poco, perché mi sono rotta. Tu non ti devi preoccupare.” Addolcì lo sguardo “papà ci protegge da lassù” concluse, per poi abbandonarsi sul corpo della sorella in lacrime. HeMo l’abbracciò e strinse forte, mentre non riusciva a calmare le lacrime che le scendevano copiose dal viso. April singhiozzava sopra di lei, sapeva che l’unico modo per farla stare tranquilla e levarle il senso di colpa, sarebbe stato quello di partire con Naya.
“ora fammi sollevare, perché inizia a farmi male questo fottuto bacino!”disse April ,trasformando il pianto in una risata, che contagiò anche la sorella, fù una risata liberatoria per tutte e due.
Si sollevò con fatica e mise la sorella a letto.
“vado da Naya…. Qui è tutto ok… hai bisogno di qualcosa?” le chiese
“ho bisogno che ti levi dalle palle, non so se l’hai capito, ma non ne posso più di te!” disse con un sorriso malefico
“Dio mio, hai preso tutta la stronzaggine da Jeannie” rispose la sorella
“Vaffanculo stronza!” rispose subito per l’offesa. HeMo rise e le diede un bacio in fronte
“notte” le disse poi
“notte puzzetta “
 
*******************
 
Si diresse di corsa verso casa sua, era notte, in giro non c’era un’anima, quel posto diventava pure tetro la notte. Voleva darsi un’altra possibilità, il destino era stato crudele con lei fino ad ora, ma voleva riprovarci e, soprattutto, si voleva tenere la cosa più importante  al mondo: Naya.
Entrò nel portone che dava al giardino per poi entrare piano dalla porta della cucina, la stanza della madre era dall’altra parte, quindi non l’avrebbe dovuta sentire, era abituata a sgattaiolare per casa sua la notte, lo faceva sempre da adolescente, per fuggire di casa ed andarsi a divertire.
Aprì lentamente la porta della sua stanza, Naya dormiva, doveva essere stanchissima, non aveva riposato niente dopo il viaggio in aereo. Non le importò, era sicura che dopo la notizia a lei non sarebbe importato. Sollevò la coperta e si infilò dentro.
Naya sussultò e quasi urlò dallo spavento, HeMo fece in tempo a metterle una mano davanti alla bocca, sorriderle e farle cenno col dito per fare silenzio
“Dio mio, ma tu sei pazza!!! Mi vuoi far prendere un infarto?” disse spaventata la mora
“ssshhhhh “le sorrise
Naya contagiata dal sorriso della ragazza l’abbracciò
“che ci fai qui? Se ti scopre tua mamma è la fine” disse divertita
“lo so… ma volevo che ti iniziassi ad abituare a dormire con me…. Perché da oggi in poi sarà di nuovo così, ma a casa nostra” le disse, sorridendo e gustandosi il viso sorpreso e felice della ragazza
Naya si aprì ad un sorriso bellissimo e non riuscì a trattenere le lacrime, mentre HeMo annuiva sorridente
“oh amore mio…… non ci credo!” disse, prima di baciarla appassionatamente
“credici! Torniamo insieme a casa domani” disse felice
Si abbracciarono, poi Naya disse
“amore….”
“dimmi”
“possiamo dormire stanotte? Sono distrutta, farei volentieri l’amore con te, ma dopo stasera credo di non farcela” disse
HeMo rise di quella frase buffissima e poi disse
“non preoccuparti, avremo un sacco di tempo!”
“non mi sembra vero che torni a casa. “
“ora dormiamo, ho messo la sveglia prestissimo, così riesco a sgattaiolare via, prima che mamma si svegli” disse la bionda
“ok…. Ah per la cronaca, credo che sappia, ma si limita a fare finta di niente per ora…. Comunque non ha tentato di uccidermi, quindi questo vuol dire che mi vuole ancora bene” disse facendo spalancare gli occhi alla ragazza
“Oddio, allora devo proprio sparire da questo posto, per il bene di tutti!” disse, per poi prendere tra le sue braccia la ragazza e coccolarla prima di addormentarsi.
 
****************************************************
 
“bene allora, ho messo le istruzioni della poltrona ergonomica vicino al comodino, così quando stasera verrà Maria  gliele darai e farai leggere, ricordale che deve cambiare la posizione ogni ora per evitare piaghe e….”
“HeMo!.... è tutto sotto controllo, staremo bene vedrai, ce la caveremo anche senza di te…. So che il tuo ego avrà difficoltà ad ammetterlo, ma sarà così…. Ok?” April la interruppe e si divertì a prenderla in giro.
HeMo la guardò male, per poi concentrarsi sulla nipotina e prenderla in braccio
“Amore, mi raccomando stai attenta alla mamma, ok?” la bambina annuì e, capendo che la zia stava andando via, l’abbraccio forte
La bionda si avvicinò alla mamma per abbracciarla
“ciao mamma, ti voglio bene” le disse
“ciao tesoro, mi raccomando, chiama appena arrivi e cerca di nutrirti a sufficienza” le disse Jeannie
Naya salutò tutti ed avvicinandosi ad April disse
“grazie, senza di te non sarei riuscita a portarla via” le sussurrò in un orecchio
“diciamo che c’è stato un 50 e 50, anche se è testarda la ragazza, quindi auguri tesoro!” le disse con sarcasmo.
Naya rise e poi si avvicinò a Jennie
“ciao mamma J. Grazie di tutto!” le disse
“ciao Naya, mi raccomando stai attenta che non combini guai” le disse
Le due si misero in macchina ed HeMo prima di salire disse
“vi voglio bene!” le due piansero e la salutarono
 

 
Una volta in macchina HeMo rise
“che ridi?” chiese Naya
“mi sono immaginata mia mamma che, nella sua ignoranza, mi urlava :state attente e, mi raccomando, usate tutte le precauzioni!”
Risero di gusto tutte e due e Naya le strinse la mano per poi dire
“riprende l’avventura e spaccheremo vedrai! N.Y. sarà nostra!!!”
“Yeah! New York New York it’s a Wonderful!” sollevò il braccio fuori dal finestrino la ballerina
“ricordami che, appena arriviamo in aeroporto, devo chiamare subito Darren” disse Naya
“perché?”
“perché deve pagare subito una scommessa che ha perso!”

 
***************
 
Arrivarono nella grande mela che era già quasi ora di cena. Ad aspettarle c’era Darren, vestito con uno smoking bianco ed i suoi inseparabili occhiali
HeMo rise nel vederlo e guardò divertita Naya. La bionda corse ad abbracciarlo e vide che Darren non si muoveva.
“che ti prende?” le chiese la bionda delusa
Il ragazzo si vedeva che sudava ed era in difficoltà, guardò Naya con pietà
“Avanti la puoi almeno salutare per un secondo!” disse la mora
“Oh HeMo sono felice di vederti, anche se dovrò soffrire per le prossime ore….. ma non importa!” disse il ragazzo, cambiando espressione improvvisamente e stringendo forte l’amica
“hai sbattuto forte la testa mentre ero via?” le chiese
“ok ora basta! Criss ,andiamo alla macchina e prendi le valigie per favore” li interruppe la latina, con aria altezzosa
“certo!” disse Darren sull’attenti
“no, forse non ci siamo capiti Criss…. Subito signora si dice…. Capito?” disse con tono severo la mora
“subito signora ” ripetè meccanicamente il ragazzo, sempre sull’attenti.
Salirono in macchina e si misero tutte e due dietro, HeMo era sempre più divertita dell’atteggiamento di Darren, anche se continuava a non capire, mentre Naya era sempre concentrata nella sua parte.
“hai fatto tutto Criss?” chiese la latina
“assolutamente signora!” rispose serio
“ma che gli hai fatto?” chiese HeMo
“te lo spiego dopo, tu intanto approfitta della cosa” le suggerì, facendole l’occhiolino. HeMo fece un sorriso maligno e disse
“Darr…ehm Criss” disse la bionda
“comandi signora!” rispose subito il ragazzo
HeMo guardò divertita Naya ,che annuì fiera invitando la ragazza a chiedere ciò che voleva.
La mora prese il suo ipod e glielo porse dicendo
“potrebbe inserire per favore il mio ipod e mettere l’album che porta il nome di Spice Girl?lo trova nella lettera S, grazie” Naya rise di gusto a quella richiesta
“oh no…. HeMo ti prego tutto ma le Spice no…. Ti scongiuro!” non riuscì a trattenersi
“Criss!!! Non sei tenuto a dare la tua opinione a riguardo, fai come ti ha chiesto la signorina Morris!” intervenne Naya
“subito signora!” fece una faccia schifata e poi disse sottovoce “me la pagherete cara vedrete…. Piangerete sangue”
“hai qualcos’altro da dire?”
“no…. No niente signora”  rispose subito
Arrivarono a casa e trovarono una tavola imbandita, con un’atmosfera romantica, con tovaglia rossa e candele abbinate sul tavolo. In una sedia era posizionato un mazzo di rose rosse, che Darren prese e consegnò ad HeMo dicendo
“queste sono per lei, da parte della signorina Rivera, per darle il bentornata a casa” disse facendo un inchino
“oh ma grazie” le prese e poi si girò verso Naya, sempre più divertita e dandole un bacio le disse “grazie amore”
Si misero a tavola e Darren le servì un fresco vino rosso nei bicchieri.
“complimenti Criss, ha fatto un bel lavoro”
“la ringrazio signora” HeMo continuò a ridere e poi disse
“Dio mi mancava tutto questo!”
Darren le sorrise e Naya accorgendosi della cosa disse
“Criss, non sei tenuto a partecipare alla conversazione!”
“oh mi scusi” la guardò in cagnesco
“non ci servi più qui, lasciaci da sole e và a preparare l’altra cosa” disse Naya
“subito signora” fece un inchino e se ne andò
“ma che cosa è successo?” chiese subito HeMo, appena Darren si allontanò
“stà pagando una scommessa persa…. Aveva scommesso non sarei riuscita a riportarti qui” disse fiera Naya
“ah! Ecco perché ti sei impegnata così tanto…. Non volevi perdere vero?”
“non volevo perdere te! È diverso!” disse la mora, facendo sciogliere la ballerina.
“ti amo tantissimo” le disse HeMo, sporgendosi per baciarla
Finirono di mangiare e Darren rientrò dicendo
“signore se mi volete seguire è tutto pronto”
Le due si alzarono e si presero per mano, HeMo era eccitatissima al pensiero di chissà cosa si era inventata Naya da far fare al suo migliore amico.
Entrarono in bagno e si trovarono una scena bellissima: era pieno di candele profumate dappertutto, e la vasca era riempita di acqua calda con la schiuma profumata al muschio e petali di rosa profumati all’interno, per terra era cosparso di altri petali di rosa. HeMo spalancò la bocca incredula e si girò verso Naya per baciarla e dire
“amore è bellissimo, grazie!” Naya sorrise, compiaciuta per la sorpresa ben riuscita
“ben tornata a casa amore” le disse
“oh Dio….  Datemi l’insulina!” il ragazzo non resistette più
“bene, ora te ne puoi anche andare!” disse Naya guardandolo storto
“ok…” diede un bacio veloce a tutte e due e disse “divertitevi ehehehe” con sguardo malizioso
“fuori di qui!” urlò Naya anche se col sorriso
“bentornata HeMo!” disse in fretta prima di allontanarsi
“grazie….. ah….e Darren?”
“si?”
“io ci penserei prima, la prossima volta di scommettere con Miss perfettina aka ottengo sempre quello che voglio”
Disse la bionda, facendo ridere la ragazza
“non preoccuparti, ci avevo già pensato!”  rispose, per poi scappare, prima che Naya ci ripensasse e gli chiedesse di fare qualcos’altro.
 
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Eccoci qui, HeMo is Back, dopo un po’ di travaglio diciamo….. non sono soddisfattissima di questo capitolo, ma vabbè prendetelo così, se non vi è piaciuto qualcosa parliamone, io sono sempre disponibile a chiacchierare dei personaggi, anzi mi piace tanto. Al contrario anche se vi è piaciuto qualcosa in particolare dite pure, sono felice di leggere anche quello.
Riprende la vita normale, ma ci saranno ancora un po’ di cose…. Non stancatevi mi raccomando, ho ancora un bel po’ di idee. :P
Grazie ai numerosi che leggono ed alle meravigliose persone che recensiscono.
E.
PS: Naya e Darren LOL

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Capitolo 24
*** Ritorno col BOTTO ***


Un secondo dopo la chiusura della porta dell’amico, le due si guardarono ed, immediatamente, si trovarono una tra le braccia dell’altra, con le labbra incollate.
“Aspetta, aspetta…. Piano” le sorrise Naya, bloccando la sua foga
HeMo ancora ansimava per l’eccitazione e fece una faccia triste, strapando un sorriso alla mora, che le disse
“voglio andarci piano” le sussurrò, con voce sensuale, vicino all’orecchio, facendo inclinare all’indietro la testa della ballerina, che oramai fremeva a qualsiasi tocco.
Naya le sollevò la maglia e gliela tolse, lasciandola solo col reggiseno, si avvicinò per baciarle la clavicola, poggiando tutte e due le mani sui seni della ragazza.
HeMo la imitò, togliendole la maglia e stringendola forte a sé, spostandole i capelli da un lato, le baciò l’estremità del collo e mordicchiò il lobo dell’orecchio.

“Entriamo prima che si freddi” le sorrise Naya

Si prepararono per entrare nella vasca ricoperta di schiuma profumata, che l’amico aveva preparato per loro.
Divertite, si tennero per mano per entrare e, subito, la bionda le lanciò un po’ di schiuma, soffiando sulla mano. Erano sistemate una di fronte all’altra, Naya rise e rispose subito, schizzandola con un po’ d’acqua.
HeMo le prese tutte e due le mani e la trascinò verso di sé
“vieni qui!” le disse
Naya si girò di spalle e si fece abbracciare dalla ragazza, i loro corpi combaciavano perfettamente, HeMo la stringeva da dietro e l’acqua calda ed il profumo dei petali, sparsi per tutto l’ambiente, aumentavano la loro eccitazione. Alla ballerina sembrò incredibile poter stringere il corpo della ragazza, dopo che l’aveva desiderato per tanto tempo, la ricoprì di baci sul collo e sulla clavicola, mentre, con le mani, le massaggiava i seni, Naya le stringeva a sua volta le mani mentre lo faceva, quasi guidandola delicatamente, mentre iniziava ad ansimare per quel tocco.
Decise di prendere una delle mani di HeMo e portarla verso il basso, la bionda non aspettava altro ed iniziò ad accarezzare l’addome, l’acqua amplificava tutto e Naya ormai stava morendo dietro quei tocchi, lasciò la mano di Heather, che continuava a fare il suo lavoro, e portò il braccio dietro la sua testa, per accarezzare il collo ed i capelli della ragazza, che non smetteva di esplorare con le labbra il suo  corpo. Girò la testa, per trovare il viso eccitato della ballerina e le diede un bacio profondo, le loro lingue si incontrarono molto lentamente, in una danza quasi a rallentatore, mentre Naya si muoveva impaziente che, quella mano, arrivasse lì, dov’era la sua meta fin dall’inizio.  Era ancora intenta a baciare appassionatamente la sua ballerina, che sentì improvvisamente un calore più accentuato nella sua intimità, si fermò e spalancò gli occhi per poi ansimare…. Lasciò per un secondo le labbra della ragazza, per respirare velocemente…. respirò sulle labbra di Heather, chiudendo gli occhi e seguendo, con tutto il suo corpo, il ritmo che la bionda stava scandendo dentro di lei, sempre più veloce.
“Oh cristo Heather!” ansimò quasi senza voce e chiudendo gli occhi in estasi.
“stai con me Naya…. Guardami amore” le sussurrò la ragazza tra le labbra
Naya aprì gli occhi e la guardò, si specchiò in quegli occhi  azzurri e le sembrò di stare in paradiso,esattamente tra le braccia di un angelo. Le sorrise  e l’accarezzò, mentre HeMo, continuò a sostenere con le sue dita dentro di lei,  quel ritmo che la stava portando all’estremo del piacere. Ci vollero pochi secondi, perché Naya venne, pronunciando il nome della ragazza
“Heather….. Heather….” Urlò, stringendole fortissimo un braccio, per poi abbandonarsi completamente a lei distrutta ,affondando il suo viso tra il collo ed i capelli umidi della bionda.

Si mise di lato e l’abbracciò, Heather  la strinse forte con le braccia e la gambe, che avvolgevano il resto del corpo di Naya, il quale sollevò lo sguardo e la baciò, un bacio lunghissimo, per ringraziare la ragazza del paradiso che le aveva appena fatto toccare. Si abbandonò sul suo petto, facendosi cullare dall’acqua profumata.

La bionda le carezzava i capelli semi umidi, mentre le scrutava il viso bellissimo e sfatto dall’eccitazione appena provata. Heather non aveva mai visto niente di più bello, quella pelle ambrata così perfetta, quegli zigomi accentuati, che diventavano ancora più vistosi, quando Naya si apriva in uno di quei sorrisi bellissimi che solo a lei dedicava. Non poteva credere che aveva rischiato di lasciare tutto questo…. Probabilmente, non avrebbe sopravvissuto e si sarebbe lasciata andare ad una vita eternamente sofferente senza Naya. Ebbe chiaro in quel momento il concetto, le sorrise, mentre vide che la ragazza aprì gli occhi e ricambiò, stendendo le labbra nel suo modo meraviglioso.

“insegnami ad amarti” le disse, guardandola negli occhi
La mora fece uno sguardo perplesso, non capiva esattamente quella frase, HeMo l’aveva appena fatta morire, se quello non era amore….
“l’hai già fatto benissimo mi sembra” le rispose
HeMo sorrise a quell’affermazione, ma la sua non era una richiesta prettamente sessuale
“voglio che mi insegni ad amarti nel modo giusto, a non farti male, a farti stare bene come mi fai sentire sempre tu, in qualsiasi momento”  le disse lentamente, mentre le carezzava i capelli
“tu mi fai già stare bene amore” le rispose subito
“ti ho fatto anche soffrire tanto” disse
“ma è passato tutto …. Credimi!” le carezzò una guancia per tranquillizzarla
“si ma è successo….”
Naya capì che HeMo non riuscì a tranquillizzarsi.
“ok…. Vuoi sapere cosa mi ha fatto più soffrire?” le disse, girandosi meglio verso di lei e sorridendole
La bionda annuì divertita.
“il fatto che ci sono stati momenti, dove hai pensato che non ce la potevamo fare, che il nostro amore, seppur forte, non poteva resistere” le disse sicura, guardandola dritta negli occhi
HeMo abbassò lo sguardo, era vero…. Aveva dubitato del loro amore, aveva pensato che forse non avrebbero avuto la forza di andare avanti.
Naya le sollevò il mento, costringendola a guardarla di nuovo
“l’unica cosa che ti chiedo, Heather, è quella di non dubitare mai del nostro amore, del mio amore…. In qualsiasi situazione e per qualsiasi problema ci ritroveremo ad affrontare…. Non smettere di crederci, io, in tutto questo mese, non ho fatto altro, sono rimasta ancorata a questo, ed è stata la cosa che mi ha salvato”  le disse ormai con gli occhi umidi, ricordando la sofferenza del mese passato.
Heather la guardò con amore e la baciò, Naya, staccandosi da quelle labbra, le disse
“solo questo amore…. Promettimelo” disse sicura
“ te lo prometto…” rispose sorridendole, per poi riprendere quelle labbra morbide

 
******
 
 
“allora! Come è andata ieri? Vi vedo un po’ stanche!” Darren guidava verso l’accademia, erano immersi in mezzo al traffico di N.Y. e rideva, mentre prendeva il giro le amiche
“Idiota! “ Naya lo guardò storto, ma non riuscì a trattenere un sorrisino
“Wau! Ci avete dato dentro eh?” rispose, vedendo lo sguardo della sua migliore amica
Heather da dietro rise, ma Naya, imbarazzata, le diede un colpo nella spalla dicendo
“finiscila Porco! Non sono affari tuoi” poi per cambiare discorso continuò “a proposito, dov’è Lucy?”
“Lucy? Chi è Lucy?” fece una faccia dubbiosa
“Oh Dio Darren!” esclamò HeMo da dietro
“ti sei stancato vero?” disse Naya
“no…. Cioè si… “
“deciditi D.!!!” disse secca la bionda
“il fatto è che…. Ci stavamo affezionando troppo…. “rispose titubante, quasi con la paura di affrontare il discorso
“Oh Wau! Ho sentito bene? Hai parlato al plurale?” affermò la mora, dando un’occhiata alla ragazza che dietro annuiva divertita
“cioè si…. Però più lei…. Mi ha terrorizzato, quando ha iniziato a parlare di andare a conoscere i suoi”
Naya capì subito il problema, il suo amico non si era mai voluto impegnare seriamente in una relazione, i legami così stretti, lo spaventavano sempre. La loro amicizia era stata l’unica a resistere a quella paura. Non voleva mai affrontare quell’argomento, soltanto una volta, ne avevano parlato e, Naya, aveva capito che tutto questo, era causato dai genitori di Darren, che si erano separati quando lui aveva 8 anni, aveva detto a Naya che non si sarebbe mai sposato, perché non voleva finire come la sua famiglia e, soprattutto, non voleva fare dei figli per evitare che soffrissero. Poi Naya gli aveva fatto capire che non per tutti era così e l’esempio più bello, era la sua famiglia, che fin dal primo momento aveva accolto Darren come un figlio, e lui stava spesso a casa Rivera, la sentiva come la sua seconda famiglia.
HeMo capì subito la situazione e decise di farsi da parte e smettere di prendere in giro l’amico, lasciando fare tutto a Naya.
“tesoro, però forse è il caso di prendere più seriamente queste cose, non pensi?”  le diede una carezza nella nuca
Il ragazzo le riservò uno sguardo dolce, ma allo stesso tempo preoccupato
“dici?” rispose
Naya annuì con un sorriso
“mmmmm naaaaaa, sono giovane ancora! Non posso finire in trappola a 21 anni Naya!!!”
“si, ma se lei ti piace ,perché ci devi rinunciare solo perché ha un po’ di fretta in più rispetto a te? Prova a parlarci!” gli consigliò
“ci ho provato ed ho capito che è un tipo di amore diverso…. Non sò…… il suo è diventato morboso… troppo Naya!” Darren si stava alterando, la mora capì che era il caso di chiudere!

 
******
 
 
“Bentornata HeMo!”  
Naya aveva portato la ragazza subito nell’ufficio di Richmond, anche se la ballerina non era molto convinta della cosa, non voleva creare ulteriori malumori, alla situazione già tesa che c’era nel cast.
“grazie Prof!” disse imbarazzata dall’entusiasmo del professore.
“come promesso te l’ho riportata” affermò felice Naya
“già….” Disse lui, toccandosi la testa in evidente imbarazzo
“che succede Stan?” Naya si accorse della cosa
“che, a quanto pare, Emily ha scatenato una sorta di sindacato, coinvolgendo tutto il cast a suo favore, appena ha capito che avevo intenzione di far rientrare Heather” rispose abbattuto il regista
“che stronza!” si fece sfuggire Naya
“no! È giusto! Forse al suo posto avrei fatto lo stesso” la ballerina abbassò lo sguardo
“non è vero! L’avresti capito se non fossi portata per un ruolo, e ti saresti fatta da parte” la interruppe subito Naya, vedendo che la ragazza si era già arresa
“mi dispiace Heather….” Disse Richmond
“non importa…” rispose con un mezzo sorriso
“puoi fare sempre parte del cast, se ti và e prendere il ruolo di Emily”
“certo! Ci vediamo alle prove” disse, e fece per uscire
“dammi un minuto, arrivo subito” le disse Naya
HeMo annuì ed uscì
“sei consapevole che non funzionerà?” Naya si avvicinò al regista, per guardarlo negli occhi, vedendo che era seriamente provato da quella scelta
“si… ma non posso continuare a lavorare in un clima teso, le ragioni di Emily sono sacrosante Naya!”
“non c’è niente di male nel dare un’altra possibilità alle persone…” disse, per poi allontanarsi ed uscire, senza aspettare la risposta del regista
 

 
Naya uscì dall’ufficio di Richmond e si diresse, a passo svelto e con lo sguardo deluso, verso la ragazza che stava prendendo un caffè con Darren, nel cortile dell’accademia
“caffè?” le chiese Darren
Naya, non fece in tempo a rispondere, che si trovò una furia addosso che la scaraventò sopra la macchina distributrice delle bevande.
I tre ragazzi rimasero   increduli nel vedere quella scena e, soprattutto Naya, nel trovarsi a due centimetri dal suo naso Lucy, che le teneva ancora una mano sul petto

“Complimenti! Naya di qua, Naya di là… devo chiedere a Naya, devo uscire con Naya…. Oh scusa amore ma devo fare una cosa per Naya subito…” fece tutto quell’elenco, con fare teatrale, imitando la voce del ragazzo e fissandola ,senza paura, negli occhi, mentre la ragazza continuava a guardarla incredula

“hey che cazzo fai Lucy!!!” HeMo la prese per un braccio per spostarla da quella posizione, mentre tutti gli studenti che passavano, si fermavano ad osservare la situazione, compreso Darren, che non riusciva a muovere un muscolo
“oh ma guarda un po’ è tornata HOMO, bè almeno così il mio ragazzo può realizzare il suo sogno perverso, di godere, mentre vede due lesbiche scopare!” disse a voce alta

Le due si gelarono e non riuscirono più a dire niente, colpite da quella frase così dura della ragazza.
Lucy, spingeva sempre più verso la macchina Naya, che disse
“lasciami mi stai facendo male!” provando a spostarsi, ma non ci fù verso
“lasciala stare!!!  basta Lucy e non sono più il tuo ragazzo, ne abbiamo già parlato! stai dando soltanto spettacolo!” disse Darren, guardandosi intorno e facendolo notare all’ex ragazza.
“ah si? Bè signori, benvenuti al gay pride, lebiche a pagamento, fatevi avanti e per pochi dollari si baceranno per voi!” disse, mollando la presa su Naya e girandosi verso tutti i ragazzi, che ormai avevano circondato il gruppetto.
“Vaffanculo Lucy!!!” HeMo le diede una spint, sbilanciando la ragazza ed allontanandosi velocemente
“Heather aspetta!” urlò Naya per rincorrerla, per poi girarsi un secondo, ad osservare le facce di tutti i suoi colleghi e fuggire via
Darren era rimasto lì inerme a seguire quella scena, Lucy si girò verso lui e le fece un sorrisino malefico
“non ti voglio più vedere, sei una stronza, non c’entravano niente loro!” la guardò con disprezzo e si allontanò
“sei un pervertito Darren! Vai a farti fottere!!!” gli urlò

Il ragazzo continuò a camminare, pensando non valesse la pena continuare a considerarla.

Andò a cercare le amiche, ma non le trovò, provò un senso di frustrazione, era successo tutto quello a causa sua, perché aveva permesso ad un’altra persona, di entrare più a fondo nella sua vita e poter ferire le persone che amava. Non se lo sarebbe mai perdonato e non avrebbe mai più fatto un errore del genere.
*mi dispiace…* scrisse nell’sms che mandò a Naya e si allontanò dall’accademia, non aveva voglia di vedere nessuno.


******************
 
Si erano rifugiate nel loro posto segreto, all’interno della scuola, era un magazzino, dove tenevano tutti gli strumenti in disuso e le scenografie dei vecchi spettacoli.
Erano sedute in silenzio, nella loro solita finta panchina, con il lampione incollato fatto di cartone.

“dì qualcosa amore…” Naya era preoccupata per la reazione di Heather
La bionda la guardò, per poi dire
“ti ha fatto male?”
Naya sorrise, capendo, da quella domanda, che non ci stava troppo male
“un po’ la spalla, ma niente di che…” disse, toccandosi la parte indolenzita
Heather le prese la mano e se la portò verso le sue labbra, per baciarla e poi dire
“che stronza!”
“come stai?”  chiese la latina, dopo aver apprezzato quel gesto dolcissimo della ragazza
“bè è stato un rientro col botto…. Ora rimane solo annunciare il nostro matrimonio” ironizzò
Naya si mise a ridere, per poi farsi seria e guardarla negli occhi, per farle capire che voleva realmente le parlasse di quello che le passava per la testa in quel momento
“non mi spaventa il fatto che ora tutta l’accademia lo sappia, non siamo le prime qui dentro, per fortuna…. Anzi, forse superiamo gli etero” disse sorridendo, per poi continuare “mi spaventa che ti possano fare del male così facilmente…. E non parlo solamente della spalla”
Naya le prese il viso con una mano  per farla voltare verso di lei e darle un lieve bacio
“stò bene…. Sul serio, fino a che ci sarai tu qui con me, starò bene” le sorrise
“non prenderò il posto ad Emily ,come una diva qualsiasi, per aumentare la tensione lì dentro, lo sai questo vero?” le disse la bionda
“purtroppo si.” Rispose sarcasticamente
“però resta il fatto che dovrai dare il massimo nella tua parte, e nello studio, perché diventeremo bravissime e non ce ne sarà per nessuno amore…. Capito? Ci pregheranno in ginocchio per interpretare dei personaggi.” Le disse con convinzione Naya
HeMo annuì ,facendole un sorriso e baciandola appassionatamente.

La mora sentì vibrare il suo cellulare, lo prese e lesse il messaggio di Darren
“oh-oh” disse, dopo averlo letto
“che altro succede?” chiese la bionda
“Darren…. Credo che si senta un po’ in colpa” rispose, mentre stava già provando a chiamare l’amico
“come fai a saperlo?”
“perché mi ha scritto un sms sintetico ed ha il cellulare spento e  soprattutto lo conosco bene” disse con fare ovvio Naya
“ops…” rispose la bionda
Naya si alzò subito dalla loro panchina e disse
“vado a cercarlo, sicura che sia tutto a posto?” si avvicinò a lei, mettendo le sue mani sulle ginocchia
La ballerina annuì e Naya le stampò un bacio
“ok, ritorno nella mischia, sperando di non prendermi una granita in faccia o essere buttata in un cassonetto, come succede a  Kurt” le disse facendole l’occhiolino
HeMo rise di gusto per poi dire
“siamo in un’ università, non in un piccolo liceo dell’Ohio”
“bè…. in tal caso, sono amica della capo cheerleader più figa della scuola, posso chiedere a lei di  metterci una buona parola!” le diede un altro bacio, per farla ancora ridere
“vai idiota!” HeMo le diede una pacca sul sedere, ancora tra le risate

 
 
Uscì dall’istituto e notò che non era cambiato assolutamente niente, che anzi, magari ci avrebbe rimesso Lucy, per quella scenata, rendendosi abbastanza ridicola. Era preoccupata per l’amico, raramente Darren stava male, ma, quando succedeva, si chiudeva a riccio, senza dare quasi possibilità di entrare.

Si fece un giro intorno all’accademia ma non lo trovò, sapeva già dove andare, chiamò un taxi e disse mentalmente

“fanculo Criss tu e i tuoi momenti no”

Arrivò dopo pochi minuti, per fortuna in macchina era abbastanza vicino, entrò nel negozio, incontrando subito il vecchio proprietario, che conosceva benissimo
“hey Sam!” lo salutò, mentre stava spolverando un contrabasso
L’uomo si girò, come se non si fosse accorto della sua presenza, prima che Naya lo salutasse, le sorrise e poi disse
“Hey Naya!” poi disse subito “è nel solito posto, conosci già la strada” indicando, con la testa, la stanza in fondo ad un lungo corridoio
“si grazie” rispose, dirigendosi a passo sicuro

Bussò immediatamente, ma non sentì risposta, decise di entrare lo stesso.

Darren era seduto per terra, con in braccio una chitarra, che aveva una grossa crepa nella parte centrale, la stava accarezzando amorevolmente, come se fosse un cucciolo.

Quel luogo era il rifugio dell’amico, era pieno di strumenti dismessi, alcuni irrecuperabili, altri erano posizionati su alcuni scaffali  quasi riparati, oppure appesi al muro, con un forte odore di vernice, ad asciugare. Sam e Darren la chiamavano la clinica della musica. Era il posto dove portavano tutti quei vecchi strumenti, che avevano bisogno di essere riparati o, solamente, di trovare un posto dove poter riposare. Sam era un liutaio oltre che il commesso di “Music Soul” negozio di strumenti musicali, che forniva, oltre che gli studenti della Juiliard, anche tanti musicisti famosi.  Darren era capitato lì per caso, per comprare delle corde per la sua chitarra e Sam rimase affascinato dagli occhi del ragazzo, appena entrò dentro il negozio: sembrava un bimbo dentro il paese dei balocchi….
Quella sera il giovane musicista aspirante attore ed il vecchio Liutaio, rimasero a parlare per ore di musica e strumenti, tanto che l’uomo gli presentò la sua clinica improvvisata, nel retro del negozio e Darren non riuscì più a separarsene, proponendo a Sam di dargli una mano. Era sempre stata una passione del ragazzo quella di prendersi cura degli strumenti e provare a ripararli, conservava, con cura, la sua prima chitarra, regalatale dal nonno, quando aveva 6 anni. Naya sapeva bene che quello era il posto preferito dell’amico, dove si andava a rifugiare, qualsiasi sentimento provasse in quel momento, sentire quell’odore forte di vernice misto a quello di muffa e legno stagionato lo rilassavano e lo facevano sentire nel suo mondo.

Si mise a sedere affianco a lui senza dire niente

“questa chitarra è stata portata qui da un padre con il figlio di 16 anni, è una Martin edizione limitata, ce ne sono solo 50 pezzi in tutto il mondo” continuò ad accarezzarla nel punto dove il legno era spezzato. Naya lo ascoltava in silenzio
“il ragazzino voleva una chitarra elettrica, perché voleva suonare Metal, ma il padre, appena aveva visto esposta questa preziosa chitarra, ha pensato bene di comprarla, per fargli un regalo pregiato ma, prontamente, ha pensato di dimostrare al padre la sua anima Hard Rock, suonandola così forte e sbattendola, che ha creato una crepa grandissima qui, vedi?”  mostrò all’amica la “ferita” dello strumento che portava in grembo.  Naya osservò attentamente, poi annuì

“è stata resa, per scambiarla con  una Fender elettrica da 1500 dollari, che durerà fino a che, quell’idiota non si stancherà di lei e la lascerà, impolverata, in un angolo della sua stanza.  Sam me l’ha mostrata quasi in lacrime” disse con gli occhi umidi
“ma sai cosa? Questa chitarra, vale così tanto, perché ha un suono perfetto, e questa crepa non ha minimamente intaccato la sua perfezione, ma, anzi, ha aumentato il suo volume, ha un suono più forte, perché ci sono delle piccole fessure, che fanno uscire aria e rendono il suono più limpido, rendendolo un pezzo unico al mondo!” si emozionò nel parlare, mentre guardava la sua amica che annuiva commossa
Fecero un po’ di silenzio, mentre Darren sfiorava le corde di quella chitarra e, dopo la spiegazione dell’amico, Naya riuscì a sentire meglio il suono limpido. Il ragazzo si bloccò improvvisamente
“mi dispiace Naya…. Siete state ferite per causa mia…. Perché non so gestire i miei rapporti e sono un’idiota!” pronunciò senza guardarla
“non è stata colpa tua Darren!” finalmente parlò anche lei
“si invece, ho permesso a Lucy di entrare nella vostra vita tramite me e di avere la possibilità di ferirvi!”
“stiamo bene, è successo e basta, ma ti assicuro che anche HeMo stà bene e non ci è passato nemmeno per la testa di dare la colpa a te di questo” le prese la mano stringendola
“se non avessi fatto venire Lucy a casa vostra e avessi parlato tranquillamente di voi e del vostro rapporto, non sarebbe successo questo” disse, togliendo la mano
Naya non capiva quell’atteggiamento e stava iniziando a spaventarsi, perché era anomalo per Darren
“forse non ti fa bene avermi attorno…. Non lo sò, dopo questo episodio, forse…. è davvero meglio che me ne stia con loro….” Indico le decine di strumenti appesi al muro “ almeno non corro il rischio di ferirli, perché tanto lo sono già”
Dopo quella frase, Naya si sentì salire il sangue più velocemente al cervello
“Io non capisco perché, tutti ultimamente reagite così ai problemi, pensando di farvi da parte nella mia vita, pensando di risolvere tutto…. Mi sono rotta onestamente sai?” disse, abbastanza irritata, provocando lo stupore nell’amico, che si girò a guardarla perplesso.
“tu pensi che questa cosa che è appena successa mi abbia ferita? Bè allora ti dò una notizia Criss, sappi che, se deciderai di farmi fuori dalla tua vita, non mi ferirai, ma mi distruggerai e, credimi, non c’è nessuna clinica che possa ripararmi, perché con una ferita io posso suonare ancora meglio ed il mio suono sarà sempre più forte, se tu mi spezzerai, invece, sarà finita!” lo guardò negli occhi, iniziando a piangere
“io…io…” il ragazzo non riuscì a dire niente, la metafora che aveva usato l’amica, prendendo esempio dal suo racconto, l’aveva spiazzato completamente
“tu niente.... Darren! Non pensare nemmeno lontanamente di farti da parte nella mia vita, per non ferirmi più, perché mi farai più male…. E non voglio più discutere su questa cosa! “ le diede un colpo sulla spalla, in lacrime ed arrabbiata, per il solo fatto che, l’amico, avesse anche solo potuto pensare una cosa del genere
Darren poggiò la sua preziosa chitarra, per prenderla tra le sue braccia, ed abbracciarla tranquillizzandola.
“smettila di piangere!” le disse il ragazzo
“ed allora tu smettila di dire cazzate!” rispose, facendolo ridere
“ok…. Senti questa” prese di nuovo la chitarra ed iniziò a suonare

You, are, the only exception….

Iniziò a cantare la canzone dei Paramore e Naya sorrise, poi disse
“troverai l’altra eccezione” dandole un bacio, per poi continuare “dopo di me ovviamente” le fece l’occhiolino e lo fece sorridere.

Darren suonò ancora per un po,’ con l’amica che posava la sua testa sulla sua spalla.

“io torno da HeMo, abbiamo lezione tra mezz’ora, tu che fai?” le chiese dolcemente, sapendo già praticamente la risposta
“io per oggi passo, stò ancora un po’ qui…. Ci vediamo alle prove” rispose
“ok…. Mi vuoi bene D.?” le chiese, facendo gli occhi dolci, per ottenere un’ultima coccola
“di più!” affermò il ragazzo abbracciandola forte.
 
*******************
 
“ciao Heather bentornata! Naya ce l’ha fatta a riportati qui!” Cristina si avvicinò per salutarla, sotto il palco del teatro

Stranamente era molto tranquilla, tutti l’avevano accolta bene, a parte Emily ,che non l’aveva salutata e l’aveva guardata storto, aveva rinunciato definitivamente alla parte, voleva solo starsene tranquilla e fare un po’ di sana recitazione,  gustandosi la sua Naya, nelle sue performance fantastiche. Naya al contrario era molto tesa quella sera, quello successo con Lucy, l’aveva un po’ scossa e temeva che si ripercuotesse anche nel gruppo di attori del cast.

“grazie Cristina, come stai?” le chiese la bionda
“tutto bene, speravo di poter litigare con te in scena, per l’educazione di tua figlia” disse l’attrice, alludendo al fatto che sperava si riprendesse la parte della mamma di Helen, ed indicando Naya, che sorrideva vicino a loro.
“Ti è andata male cara la mia staretta!” Emily, evidentemente, aveva sentito tutto e passò vicino a loro, dicendo quella frase. Naya fece gli occhi al cielo e Cristina disse
“Calmati Emily, nessuno ti prenderà la parte, nonostante non te la meriti!”
“ci mancherebbe….. non basta un bel culo per avere talento!” disse, squadrando Heather con fare schifato
“ti è andata bene, perché mi sono dovuta assentare, altrimenti saresti ancora lì a servire a tavola, che è il ruolo che ti si addice di più” disse HeMo molto tranquilla
“ah si? Bè peccato che non ci sia nessun ruolo da leccafiga  in questa storia, perché, altrimenti, saresti la persona adatta per interpretarlo….. giusto Naya?” si rivolse, con un sorrisino, alla sua collega, mentre anche gli altri ragazzi, avevano smesso di ridere, per la battuta troppo pesante
HeMo non riuscì a trattenersi ed, in un secondo, era già addosso ad Emily
“Vaffanculo frustrata del cazzo!” le urlò, mentre le diede una spinta, che ,prontamente, Emily ricambiò, fino a che non si mise Cristina, che era più alta di tutte e due, per separarle
“hey hey che cazzo fate?” urlò

In quel momento entrò Richmond
“che succede qui?” si mise a correre in aiuto di Cristina, mentre Naya, con le mani davanti alla bocca, era immobile vedendo quella scena
Riuscirono a separarle due ed il regista urlò
“cazzo!!!! mi sembra di essere davanti a dei liceali, andate a sedervi tutti!!!”  mentre, in quell’istante, arrivò anche Darren, che spalancò la bocca incredulo.
Ci fù un silenzio tombale per tutto il teatro, fino a che, Richmond, non prese la parola….. Heather ancora tremava, Naya si accorse della cosa e le strinse la mano
“mi sono stufato di tutte queste storielle da adolescenti, vi dovrei preparare a diventare dei professionisti, ed invece ogni giorno peggiorate sempre più!” disse, gelando ancora di più l’aria nella sala
“questo progetto è importante per me e non ho mandato tutto a puttane, perché so che gioverà sia a mè, che alla vostra futura carriera, se mai ne avrete una, perché ho i miei dubbi, se continuerete a comportarvi così” guardò in quel momento Emily ,che abbassò lo sguardo
“volete veramente vedere come vanno avanti queste cose? Bene, allora faremo sul serio!” si fermò per guardarli, uno ad uno, lasciando i ragazzi in suspance
“Heather, Emily…. Volete quel ruolo? Farete un provino, serio! E lo farete domani, vi procurerò una persona esterna, che vi osserverà, così ,chi verrà scelto, si sarà guadagnato veramente quel ruolo!”
Naya sorrise e guardò la sua ragazza, che rimase impassibile, ancora scossa da quello che era successo.
“il provino verrà fatto sulla scena dove  ci saranno Ann e Kate, che lascerà nelle mani della sua educatrice la figlia, voglio vedere la scena del saluto. E’ una scena dove praticamente  Helen non interagirà con la mamma, quindi grantisco la neutralità della cosa….. vi stà bene?” chiese alle due, che prima si guardarono e poi annuirono quasi all’unisono.
“bene, mi sembra che non ci siano le condizioni per provare stasera…. Andate a casa ragazzi, ci vediamo domani, in bocca al lupo a chi si dovrà preparare” disse battendo le mani.

 
“farai un provino…. Sei contenta?” Naya si girò subito verso di lei, dandole una carezza, mentre Darren le toccò la spalla dicendo
“la schiaccerai vedrai…. Non ci sarà storia”
HeMo rimase impassibile all’entusiasmo dei due
“che succede?” le chiese Naya preoccupata
“non ho mai messo le mani addosso a nessuno in vita mia” disse, con lo sguardo perso
“HeMo, è stato inevitabile, ti ha provocato” cercò di farla ragionare la mora
La ragazza si alzò, senza rispondere più a Naya e si diresse verso il regista
“mi dispiace Professore, non sono così violenta solitamente…..” si giustificò
“non preoccuparti, Cristina mi ha appena raccontato come è andata la cosa, chiunque, al tuo posto, avrebbe reagito così” le rispose
“si, ma questo non giustifica il mio atteggiamento violento” rispose senza guardarlo
“non è giustificabile nemmeno l’arroganza e la provocazione che ti ha lanciato Emily, insultandoti pesantemente Heather!” cercò di farla ragionare, per risollevarle il morale
“lo so… ma non è da me reagire così…. Di nuovo, mi dispiace professor Richmond” disse educatamente
“è tutto ok, queste cose si risolvono sul palcoscenico per quanto mi riguarda, quindi domani, dai il meglio che puoi e corri a casa a provare con Naya” le fece l’occhiolino con un sorriso
“ok… grazie professore” le sorrise, per poi allontanarsi
“hey HeMo!” urlò
“si?”
“chiamami pure Stan”
“ok Stan” lo salutò con la mano


Naya aveva assistito da lontano a tutta la scena, ed era orgogliosa del carattere della sua ragazza, Heather, a volte, era di una educazione perfetta e questo, doveva prenderne atto, era sicuramente merito anche di Jeannie.
“ti và se andiamo a casa a provare?” le chiese eccitata la bionda
“non aspetto altro!” le rispose Naya, prendendole la mano
 

 
Le ragazze provarono per svariate ore, Heather non era più abituata a stare così concentrata per tanto tempo e, Naya, quando si trattava di mettersi a lavorare nelle parti recitate, era instancabile ed anche molto dittatrice!
Si cucinarono qualcosa e si misero a letto stremate. Naya teneva stretta sul suo petto la ragazza, che riposava beata, cullata dal battito del suo cuore. Ad un certo punto, HeMo si mise a ridere di gusto
Naya perplessa chiese
“che c’è?”
“che cazzo di giornata…..” contagiò anche l’altra in una sonora risata
“già…” Naya rispose, toccandosi la spalla, ancora indolenzita, dalla spinta di Lucy
“pensi ce la possa fare domani?” le chiese la ballerina
“non ho dubbi!” le rispose l’altra
“sei di parte!”
“no, sei bravissima” ribattè immediatamente Naya
“non è vero” disse sorridendo sempre poggiata sul suo petto
“si che è vero!”
“no”
“si”
“no” rispose divertita la bionda
“ti amo!” la latina la prese di sprovvista, tanto che, presa ancora dal gioco, rispose
“no!”
“si che ti amo! Che dici??!!!!” affermò ridendo la mora
Risero tutte e due e si diedero un bacio delicato, prima di lasciarsi cullare dai loro respiri stanchi, per poi  addormentarsi.
 
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Ok devo scrivere alcune cosette
Intanto scena un po’ caliente ad inizio capitolo (spero sia stata di vostro gradimento e di non aver fatto danni)
Avete conosciuto un po’ meglio Darren ed alcuni lati nascosti del suo carattere.
So già (ormai vi conosco) che avete covato sentimenti mooooolto brutti nei confronti di Emily e di Lucy
Superate le 200 recensioni O_O questo devo dire grazie a Nicole89 che si è letta tutte le mie due FF e ha recensito ogni singolo capitolo (Santa subito!)
Ultima cosa: Happy B.day Chià   :* (promessa mantenuta, spero sia stato gradito)

Grazie a tutti per la vostra pazienza nel leggere e soprattutto passione nel commentare.
E. 

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Capitolo 25
*** Helen ***


Si sentì un leggero calore sulle labbra, con un tocco inconfondibile, aprì piano gli occhi e vide il viso sorridente di Naya, doveva aver dormito tanto, perché la ragazza fù costretta a svegliarla.

“buongiorno” disse la mora

Heather si sfregò gli occhi e fece un lieve sorriso, raccolse tutte le forze a disposizione in quel momento, per allungare le braccia verso la ragazza e farle capire che aveva bisogno di un abbraccio.
Naya si avvicinò divertita per l’espressione buffa ed assonnata della bionda e l’abbracciò, posando il vassoio con la colazione, che le aveva portato a letto.
“buongiorno” rispose finalmente la bionda, dopo aver riassaggiato le sue labbra.
Naya la guardò solamente con quel sorriso sempre stampato in viso

“cosa ho fatto per meritarmi la colazione a letto?” le chiese, dopo essersi accorta del vassoio dall’altra parte del letto
La mora si spostò appena il tanto per riuscire a prenderlo e posizionarlo davanti a lei

“oggi è un giorno speciale, oggi farai il culo ad una stronza egocentrica” disse, stampandole un bacio e facendola ridere
“tutte queste certezze, Naya Rivera, dove ce le hai?” disse, prendendo con le mani un po’ di pancetta croccante
“perché io credo in te Heather Morris, hai del talento ed oggi verrà fuori”
Le fece un lieve sorriso e tornò sul cibo, Naya si rese conto che non era convinta, le tirò su il mento, obbligandola a guardarla in viso
“Hey… andrà benissimo amore!”
“grazie” le rispose solamente

“allora…. cosa vuoi fare oggi? Non abbiamo lezione, dovremo studiare, ma ho deciso che ci diamo una tregua per non stancarci” disse la mora
“mmmmm pensavo di sentire Brittany ed andare a ballare un po’ stamattina, poi nel pomeriggio, se ti và, proviamo la scena un altro pochino”
“mi sembra un programma perfetto!” esclamò sorridente Naya
Heather si fermò a guardarla per qualche secondo incantata, la mora la guardò perplessa e disse
“che c’è?”
“hai idea di quanto ti ami?” con un’espressione seria
“una vaga….. “ rispose divertita
“vieni anche tu in palestra con me? ti insegno qualche passo” le propose
“mmmmm ok…. Basta che non mi prendi in giro!” le disse, ricordando l’ultima volta che l’aveva portata con lei in palestra
“sei bravissima Naya, ti muovi molto bene e sei molto sensuale”
“ah ecco perché mi vuoi portare con te” si avvicinò ad abbracciarla
“anche…. Ma vacci piano, saremo in una palestra pubblica” le fece l’occhiolino.
 
*********
 
Tempo un’ora e poco più e le ragazze erano già all’entrata della palestra di Brittany, che le accolse felice, soprattutto di rivedere l’amica, dopo l’incidente della sorella.
“tesoro! Non ci credo, quando sei tornata?” le disse abbracciandola
“pochi giorni fa….”
“April? Tutto bene?” le chiese preoccupata
“stà bene, stà iniziando a fare i primi passi, paradossalmente Annie cammina meglio di lei” risero tutte e tre
“Naya! Scommetto che me l’hai riportata tu alla base, vero?” si rivolse alla latina, dandole un caloroso abbraccio
“mmmm più o meno! Ciao Brittany” ricambiò l’abbraccio
“hai un buco libero per fare due giri?” chiese entusiasta la bionda….. non vedeva l’ora, conosceva u solo modo per scaricare la tensione che aveva, ed era ballare.
“certo! Venite, vi do la 4!” rispose

Brittany era una delle più vecchie amiche di Heather, appartenevano alla stessa città ed avevano iniziato assieme, le mamme erano amiche, si erano conosciute mentre portavano le figlie a fare danza classica. Avevano fatto un sacco di esperienze assieme, poi la ballerina di colore aveva deciso di trasferirsi a N.Y. Per studiare e fare esperienza, aveva avuto delle parti in alcuni musical nel corpo di ballo, ma niente di che, si era decisa ad aprire una palestra che ebbe molto successo ed  ora collaborava con alcune delle accademie di danza più importanti della città, occupandosi di scoprire giovanissimi talenti e presentarli alle scuole. Brittany era una specie di talent scout di piccoli Billy Elliot.

Entrarono nella sala 4 prese per mano, Naya notò che alla ragazza iniziarono a brillare gli occhi, davvero la danza era una delle cose più importanti per HeMo.
Si scaldarono un po’ con dei tapirulan che erano a disposizione nella sala.

“ ora ti insegno una sequenza di Hip-hop ok?” le disse HeMo
“mmmm ok non troppo veloce però” chiese la mora, alquanto spaventata dell’entusiasmo della ragazza
Provarono la sequenza e poi, la ballerina, decise di mettere la musica, ma si rese conto che mancavano i cd.
“vado da Britt a prendere la musica, tu intanto prova i passi” le disse, puntandole il dito contro, con fare minaccioso
 
 
Brittany stava parlando con un ragazzo alla reception, HeMo riconobbe subito che era uno degli insegnanti
“Hey Kyle” lo salutò
“HeMo! Evviva sei tornata! Devo farti vedere una coreografia di contemporaneo, che ho montato per gli under 16, voglio un tuo parere” disse subito il ragazzo
“ok, tanto io da sabato sono di nuovo operativa qui!” disse, guardando l’amica che annuì felice
“perfetto! Allora a sabato, io scappo…. Ciao tesori miei, siete sempre le più fighe della palestra!” disse sorridendo e facendo l’occhiolino
Le due risero e Brittany disse:
“puoi giurarci!” guardando divertita l’amica.
“ci dai un po’ di cd hip-hop e il cd dei miei assoli? Voglio ballare Dancing per Naya” disse la bionda, sporgendosi sul bancone facendo dondolare le gambe
“certo che te li do…. Se mi dici che succede tra te e Naya” fece uno sguardo indagatore
HeMo non riuscì a trattenere un sorriso
“che intendi dire?”
Brittany le fece uno sguardo che non aveva bisogno di parole, la conosceva benissimo.
“HeMo…. Sei completamente andata….. e poi non balli Dancing per tutti”
“ok…. Beccata…. “ si mise una mano in fronte imbarazzata
“da quanto?” chiese felice
“due mesi, più o meno” rispose con gli occhi luccicanti
“oh cavolo è proprio una sbandata! Heather Morris dell’altra sponda…. Chi l’avrebbe mai detto?” pronunciò divertita mentre le porgeva i cd
“già…. Poi ti racconto meglio, ora scappo” le diede un bacio veloce sulla guancia e corse verso la sala
Brittany la guardò correre felice come una bambina e sorrise, scuotendo la testa. Era contenta che l’amica, dopo tanta sofferenza, avesse trovato la felicità.


Entrò dentro la sala e vide la sua ragazza concentrata a ricordarsi la sequenza che le aveva appena insegnato, sorrise per la goffaggine tremendamente sexy di Naya.

“è il braccio destro che devi sollevare” le disse facendola girare
“uff…. non mi ricordo mai l’ordine” si spazientì
HeMo le si avvicinò e la prese trà le sue braccia, le diede un bacio
“riposati un po’” le prese la mano e la fece sedere al centro della sala
S’inchinò, la guardò negli occhi dicendo
“ballerò per te”

Quello sguardo, quel sorriso e quel tocco così delicato, fecero letteralmente rabbrividire Naya. HeMo era proprio nel suo mondo, si sentiva così a suo agio lì dentro, che era come se l’avesse portata all’interno di una fitta foresta e, scostando dei rami, le avesse fatto conoscere un pezzo di radura segreta, bellissima e luminosa che conosceva solo lei. Fece un respiro profondo ed attese di vedere risplendere quella radura, nei passi della sua ragazza.

Andò a schiacciare play sullo stereo e si posizionò davanti a Naya, chiuse gli occhi e si fece prendere dalla musica.
Si sentì leggera, le braccia e le gambe sembravano dei lunghi nastri di seta, quella canzone le faceva sentire che poteva volare….. ogni tanto scorgeva lo sguardo di Naya ed il sapere che era li, le dava ancora più forza, ancora più voglia di volare.
Naya Non poteva credere che davanti a lei c’era Heather Morris, la persona che amava, quella stessa persona che era buffa, la faceva ridere, che l’aveva fatta piangere, quella persona testarda che era pronta a sacrificarsi per quelli che amava…. In quel momento HeMo non era niente di tutto quello. Naya vedeva, davanti a lei, un angelo biondo bellissimo, che danzava divinamente sulle note di quella canzone, che lei non aveva mai sentito, ma che era splendida. Era rapita dai movimenti della sua ragazza, era come ipnotizzata.

Ad un certo punto, verso la fine della canzone, HeMo smise di ballare e si avvicinò  a Naya, facendola alzare ed abbracciandola, trascinandola in un dolce dondolare cantando

“So I put my arms around you around you”

Naya sentì la stretta decisa e mentre la ballerina le cantò vicino all’orecchio

“And I hope that I will do no wrong”

Si spostò il tanto per guardarla in viso e cantarle

“My eyes are on you they’re on you
And I hope that you won’t hurt me”

Per poi tenerla di nuovo stretta a sè.

A Naya scese una lacrima e ricambiò la stretta decisa della sua bionda.
HeMo posò le sue labbra su quelle di Naya, in un bacio appassionato, che voleva dire tutto il suo grazie, per averla aspettata e non aver smesso di amarla.
 
**********

“tesoro sei pronta? Come stai?” Darren era davanti ad HeMo e Naya che le teneva la mano mentre nell’altra stringeva il copione di quella scena
“un po’ tesa….” Rispose
“vuoi che ti faccia fare il mio metodo per rilassarsi?” disse serio il ragazzo
“sarebbe?” chiese curiosa la bionda
“limonare un po’…” rispose divertito
“quanto sei idiota!” disse Naya
“hey, ma non ho detto che debba farlo per forza con me… anche se io non mi tiro mai indietro eh?” continuò a scherzare
Naya si girò e, stando al gioco per rilassare la ragazza, disse
“mmmm potrebbe essere un’idea” guardando con aria maliziosa la ragazza, che non accennò nemmeno ad un sorriso, per la tensione che la stava divorando
“finitela non siete divertenti!” rispose
“hey… hey guardami” le disse Naya, prendendo il suo viso tra le mani “andrà tutto bene, sei prontissima, l’abbiamo provata mille volte e non c’è paragone” la guardò dritta negli occhi.
HeMo finalmente fece un sorriso, mentre dall’altra parte della sala, si sentirono delle risate del gruppetto di Emily, che le guardava divertito. Naya si accorse della cosa ed esclamò
“Oh…” lasciando subito il viso di HeMo e rendendosi conto di essere troppo vicina a lei
Heather fece una faccia contrariata, dopo aver visto, disgustata, quella scena , disse
“No!” e prese di nuovo tra le sue mani il viso della mora, per schioccarle un bacio veloce sulle labbra
Darren, fiero di loro, si girò a guardare il gruppetto, che rimase in silenzio stupito della cosa.
“non abbiamo niente da nascondere” le sussurrò Heather, rendendo felice la ragazza.

 
“allora Kate…. Pronta?” si avvicinò Cristina
“più o meno…” le sorrise la bionda
“senti HeMo, per correttezza, volevo dirti che non avrò delle preferenze…. Reciterò allo stesso modo per tutte e due, ovviamente dipenderà da voi e dal feeling che riusciremo ad instaurare, in pochi minuti” disse seria l’attrice
“assolutamente d’accordo Cry!” esclamò HeMo.
In quell’istante entrò Richmond, accompagnato da un’elegante signora sorridente, che lo teneva a braccetto.
“Oh mio Dio!!! dimmi che quella non è Patty Duke” esclamò Cristina, con le mani davanti alla bocca, sconvolta
“cioè QUELLA Patty Duke? “ chiese Naya a Cristina mentre era già evidentemente terrorizzata
Darren ed HeMo si guardarono, perché probabilmente erano gli unici, li dentro, che non sapevano chi fosse la signora che era accompagnata da Richmond, Naya se ne accorse e disse
“E’ l’attrice che ha interpretato Helen a teatro e nel film…. Oltre ad aver vinto un oscar ed infiniti altri premi”
HeMo annuì con la faccia sarcastica esclamando
“perfetto!”

“Ragazzi per favore sedetevi tutti qui davanti a me” urlò il regista, gesticolando con le mani per richiamare il cast
Naya, senza dire niente, strinse la mano di Heather e la guardò, per tranquillizzarla, era difficile perché, lì dentro, c’era un mostro sacro del teatro e non poteva più di tanto tranquillizzare la ragazza, se anche lei per prima, se la stava facendo sotto, all’idea di dover interpretare Helen davanti a lei.

Cristina iniziava ad agitarsi ed a respirare male, l’unico tranquillo tra di loro, era Darren, che per sdrammatizzare disse:
“coraggio…. è una semplice nonnina, che non si ricorderà manco cosa ha mangiato a colazione” per poi essere fulminato da 6 occhi contemporaneamente.

“Ragazzi, ho l’onore di presentarvi, una delle più grandi attrici in circolazione ed una fonte di ispirazione per me ed il mio lavoro, mi auguro lo diventerà anche per voi…. Patty Duke!” disse, indicandola e pregandola di alzarsi.  Ci fù un applauso fortissimo, Richmond lo fermò e disse
“non c’è bisogno di dire che cosa ha fatto questa donna vero?” disse guardando i ragazzi che scossero la testa.
“Patty è qui perché ci farà l’onore di valutare le vostre due colleghe, ed avrà l’arduo compito di scegliere chi farà Kate nello spettacolo” disse, lasciando la parola all’anziana signora

Ci fù un silenzio tombale nel teatro, tutti pendevano dalle sue labbra, HeMo muova nervosamente la gamba che era accavallata, mentre Naya le carezzava la mano che stringeva.

“aaaahhhh la gioventù! Quante belle facce giovani e spensierate ho davanti a me, mi fate ricordare i bei tempi….. “ disse, chiudendo gli occhi la signora e facendo un grande sorriso, per poi continuare “ quando si è giovani si fanno delle eteeeeeeerne scopate! Si ha un’energia infinita, non è così?” tutti si misero a ridere, si aspettavano un discorso sulla meravigliosa arte della recitazione, mentre Richmond si metteva una mano davanti agli occhi, imbarazzato e divertito

“già mi piace” disse Darren a voce bassa

“sapete qual’è uno dei vantaggi di diventare un famoso attore?” tutti fecero silenzio
“è quella che puoi fare sesso quanto, come e dove vuoi…. Aaaahhh mi ricordo certe ammucchiate!” continuò la signora

“oddio questa è andata completamente” sussurrò Cristina

“e sapete che, il vostro regista, quando era giovane e lavorava nella mia compagnia, ci andava dentro pesantemente anche lui? Era pieno di donzelle che le gironzolavano intorno” disse, indicandolo e facendolo arrossire, costringendolo a nascondersi completamente il viso tra le mani, mentre tutti ridevano e commentavano e Darren annuiva fiero del suo professore.

“bene ho visto che l’atmosfera si è un po’ rilassata….” Continuò il premio oscar, guardandosi attorno
“la recitazione è relax, è come se dopo una luuuuunga giornata, passata in un buio e spento ufficio, chiudeste gli occhi e decideste di trovarvi in spiaggia in un’isola deserta, chi vi vieta di farlo? Lo potete fare…. “ gesticolò amabilmente la donna
“potete decidere di essere chi volete, quante opere di pura fantasia, che venivano dalle menti malate degli scrittori, sono state messe in atto? Tante…. Tantissime! Non c’è niente, che non si possa fare, niente che non possiate riprodurre con la recitazione…. Non serve a nulla tutta questa tensione: devo dire le battute bene, devo fare quei giusti movimenti…. Se siete tesi e non siete felici di farli, anche se li avete provati per anni, quei movimenti non verranno mai bene!” continuò.
Naya l’ ascoltò rapita completamente, era veramente così, recitare per lei era così….. era estremamente eccitante, decidere di essere un’altra persona, anche completamente diversa da lei e crederci così tanto, da avere poi difficoltà ad uscire da quel personaggio.

“coraggio, chi sono le due fanciulle che si contenderanno, a suon di battute, il ruolo?” urlò la donna.
Le due ragazze, timidamente, sollevarono la mano
“forza venite qui…. Non abbiate paura” le invitò verso di lei
HeMo diede uno sguardo veloce alla ragazza, prima di alzarsi e questa le sorrise per rassicurarla.
“bene abbiamo due biondone eh?” disse, abbracciando amorevolmente tutte e due le ragazze, che sorridevano tese.
Le ragazze si presentarono e dissero i loro nomi
“vediamo un po’…. Emily, perché ci tieni tanto ad avere il ruolo di Kate?” le chiese
La ragazza non ci pensò un attimo e rispose
“bè…. perché è un’opportunità per sfondare e diventare famosi”
“aaahhhh capito, anche a te piace scopare eh?” disse la donna, sfiorandole il naso, mentre tutta la sala rise sonoramente
“e tu?” si rivolse ad HeMo
La bionda ci pensò un attimo poi disse
“per dimostrare a mè stessa che ancora ce la posso fare, nonostante il destino mi abbia messo abbastanza i bastoni tra le ruote” disse, senza guardare in faccia l’attrice
Patty fece silenzio, osservando attentamente Heather e disse
“bella risposta….. che cos’è per te recitare Heather?” chiese curiosa
“bè, per me è la possibilità di lasciare fuori tutto, soprattutto i problemi, ed entrare in un mondo tutto mio” rispose, mentre Naya sorrise, guardando la fierezza della ragazza.
La signora annuì compiaciuta e diede il via alle preparazioni ,sedendosi in platea al centro della sala.


Richmond le presentò le due attrici che dovevano, in quel caso, fare da spalla.
“oh una Helen mora…. Bene, non si era mai vista, chissà perché hanno scelto tutte attrici bionde, per quella parte, non è curioso Stan?” disse la signora, stringendo la mano a Naya, mentre l’uomo annuì.
Naya non riusciva a dire una parola, sentiva solo che la signora le trasmetteva una serenità inspiegabile.
“vedrai il talento impressionante di Naya ora….” Disse il regista facendo arrossire la mora.
 

Richmond aveva estratto a sorte per chi dovesse iniziare, ed era venuto fuori il nome di Emily.
Naya si era messa in un angolo, come al solito, per concentrarsi ed entrare nella parte ed aspettava che Cristina andasse a prenderla. La signora si accorse di quel gesto così insolito e chiese al regista
“fanno sempre così?”
“si, è il loro modo per cominciare ed entrare in contatto” rispose, mentre la donna annuì compiaciuta

La performance di Emily andò bene, Cristina e Naya fecero di tutto, per fare in modo che andasse il più liscio possibile, anche se la ragazza era molto emozionata e ci fù un momento in cui, Cristina, le dovette suggerire la battuta, perché aveva avuto un vuoto.
Fecero qualche minuto di pausa e Naya si precipitò dietro le quinte, per cercare HeMo, che non aveva voluto vedere la performance di Emily.


“Hey tocca a te tra un po’….” le si avvicinò sorridente
“oh cazzo amore, non ce la posso fare….” Era evidentemente impanicata
Naya le prese la mano e le disse
“ok…. Vieni con me” la trascinò in un angolo deserto del palco e la fece sedere, si mise accanto a lei.
“ora non dire una parola, pensa solo a respirare ed ascoltami” disse con voce ferma.
La ragazza chiuse gli occhi ed annuì, intorno c’era il brusio della gente ,dall’altra parte del palco, che commentava la performance appena avvenuta. Naya era molto tesa, ma la voglia di far rilassare e concentrare HeMo, era più forte e le diede la forza di mettere da parte tutto per lei.
“stai respirando amore?” le chiese, tenendole la mano, la bionda annuì.
“ok…. Voglio che ti concentri su un momento particolare….” Disse stringendole la mano
“voglio che pensi a quando ci siamo dovute separare, al dolore che hai provato, al senso di impotenza” sentì che HeMo fece un respiro ancora più profondo, Naya iniziò a percepire la sua sofferenza
“mi stai lasciando andare un’altra volta amore…. E non ci possiamo fare niente, nessuna delle due” continuò Naya

Heather non sentì più nessun brusio nella sala, era troppo concentrata su quella sensazione, che non si accorse nemmeno che, Naya, si staccò da lei, per isolarsi e tornare nel personaggio di Helen.


Ci fù il momento di andare in scena, Naya non si preoccupò più di lei, era Helen ora.
Il regista chiamò Heather ,che si alzò e si mise in posizione, incrociando lo sguardo di Cristina, che era perfettamente nella parte.
“ok, quando volete” disse Richmond

Cristina annuì ad HeMo, che rispose imitandola, mentre Naya era già seduta per terra.
“almeno lasciate che la veda una volta al giorno vi prego!” si avvicinò a Naya e le prese la mano, mentre la mora iniziò a dondolare con la testa, felice di sentire il tocco della mano della mamma
“no Kate! Dovrete avere pazienza, ho bisogno di stare da sola in questa casa con Helen, vi prego!”
“ma è mia figlia, non ci siamo mai separate per così tanto tempo” disse HeMo, inchinandosi e toccando il viso di Naya che, sentendo le mani calde della ragazza, avvicinò di più la faccia al suo petto
Cristina si avvicinò alle due e si mise in ginocchio
“Kate…. 3 settimane…. Non vi chiedo di più…. Dovrete avere pazienza per 3 settimane” disse addolcendo i toni Cristina
“và bene…. 3 settimane e non di più, se fallite è finita!” HeMo si alzò in piedi, nel frattempo Cristina si era già alzata “perché non fallirete vero? Ditemi che sarà così, ditemi che mia figlia riuscirà a comunicare con me, in qualche modo” la implorò la bionda, scuotendole il braccio
“ci proverò Kate….. glielo prometto” disse Cristina
Continuarono per alcune battute fino alla conclusione
“la potete salutare ora, vi concedo un po’ di privacy” disse Cristina allontanandosi un po’

Heather si avvicinò ad una Naya che iniziava ad agitarsi, come avrebbe fatto Helen, quasi capendo che la mamma l’avrebbe lasciata. Si avvicinò lentamente, ricordandosi che Richmond le aveva detto che non poteva sentirla e doveva fare ogni movimento lentamente, le prese le mani e se le portò sul viso, le mise una mano davanti alla bocca, per farle sentire che stava sorridendo, mentre le scesero spontaneamente delle lacrime, Naya sentì le sue dita bagnate, ed iniziò a piangere sonoramente e ad agitarsi.
“no… no…. La mamma tornerà presto, te lo prometto” la prese tra le sue braccia, vedendo che la mora si calmò improvvisamente
La cullò, per qualche secondo, trà le sue braccia, fino a che non si riavvicinò Cristina e disse
“è ora di andare Kate, ci deve lasciare”
Strinse più forte la figlia, ed iniziò a piangere, facendo no con la testa e costringendo Cristina a staccarla con la forza….
“no…. Nooooo, è mia figlia, come faccio senza di lei?” urlò, mentre Naya riprese ad agitarsi ed emettere suoni sempre più forti
“Kate…. La prego, non renda le cose più difficili” disse Cristina
HeMo si allontanò trascinata da Cristina, sempre con lo sguardo rivolto verso Naya
“la prego, non le faccia del male ed abbia pazienza” formulò perfettamente
“ci proverò….” Affermò Cristina

Improvvisamente, videro che Naya cercò di sollevarsi ed, a tentoni, cercò di raggiungere le due, sentendo i suoni delle loro voci….. non era da copione e non l’aveva mai fatto, le altre due si guardarono per un istante, spiazzate dalla cosa, ma continuarono a stare nella parte. Naya si lanciò letteralmente tra le braccia di HeMo e pianse, coinvolgendo anche la bionda in quel pianto, mentre la stringeva.
Cristina decise di continuare l’improvvisazione e prese letteralmente per le braccia Naya, staccandola da HeMo ed urlò
“per favore Kate, è ora di andare, si allontani subito!”
Mentre Naya si dimenava. HeMo annuì e diede un ultimo sguardo a Naya, prima di allontanarsi dal palco

Richmond era sbalordito da quella scena, non era mai successa una cosa del genere, ma pensò che era fantastica.

Ci fù un sonoro applauso e Cristina esclamò sorridente
“ma che cazzo Naya!!!” dandole una spinta, per farla tornare in sé e, soprattutto, strappandole un sorriso.

Si accorse che HeMo non era ricomparsa sul palco, si alzò subito ed andò a cercarla, la trovò rannicchiata, con le ginocchia sul petto, che piangeva in un angolo buio dietro il palco.
“hey… hey! Sei stata grande” le sollevò il viso, cercando di asciugarle le lacrime
HeMo si sforzò di sorridere e disse
“non ti voglio più lasciare Naya!” con una dolcezza mista a preoccupazione, che disarmò la mora
“non vado da nessuna parte amore” le sorrise, per poi baciarla dolcemente.
 

Era arrivato il momento del verdetto, la signora, contrariamente ai saluti iniziali ,era molto seria, le due ragazze erano sedute davanti a lei nella prima fila
“devo dire che Stan ha fatto un bel lavoro con voi, e mi riferisco soprattutto, alle due attrici che hanno interpretato Ann ed Helen. Mi sono emozionata più volte ,perché mi avete riportato in vita, ricordi bellissimi, ho avuto voglia di riavere vent’anni, per poter rifare quell’esperienza, che è stata la più bella della mia vita” disse, guardando le due attrici che sorrisero imbarazzate.
“veniamo alle due Kate” le guardò negli occhi, mentre le due non riuscirono nemmeno a respirare per la tensione.
“abbiamo avuto una Kate un po’ più scolastica e da copione” guardò Emily “ ed una più passionale e più emotiva” si rivolse ad HeMo
“Emily, tu eri molto tesa e ti sei concentrata tanto sulle battute, con la paura di dimenticarle, infatti hai avuto talmente tanta paura, che te le sei dimenticata” fece un sorriso, mentre Richmond scuoteva la testa e Naya stringeva la mano di Cristina da una parte e di Darren dall’altra.
“Heather, dalla tua interpretazione, ho percepito che ci hai messo del tuo, devi avere avuto delle esperienze di distacco molto forti, per essere riuscita a trasmettermi, così forte, l’angoscia del perdere una persona” la osservò, mentre lei annuì timidamente “mi è piaciuta l’improvvisazione finale e, per questo, devo dare atto a Naya che l’ha iniziata…… e Stan, in quanto vostro professore di improvvisazione, ne deve essere felice, perché è riuscita molto bene”

La signora fece un bel respiro e disse
“per me Heather è la Kate perfetta”
ci fù un urlo di Naya ed un “ssiiiiiiiiiiiiiiii!!!” di Darren, e corsero ad abbracciare Heather, che li spiazzò, perché si precipitò a stringere la mano ad Emily
“mi spiace, è stata una bella sfida!” le disse, seriamente dispiaciuta
La ragazza, sconvolta dal gesto, rispose
“sei stata nettamente più brava tu, devo riconoscerlo” si abbracciarono, mentre tutti le guardarono sconvolti.

Corse ad abbracciare la ragazza felice e le sussurrò “è stato tutto merito tuo”
“non è vero, sei tu che hai del talento, io ho dovuto solo schiacciare play e, come stamattina, tu hai danzato e fatto il resto” si strinsero forte, non potendo fare altro ,anche se HeMo le avrebbe voluto dare un bacio.
 
*************
“oooook, io direi di brindare, perché abbiamo avuto i complimenti di un premio Oscar stasera e non è roba che succede tutti i giorni!” Cristina sollevò la sua bottiglia da 33cl di birra, erano in un pub, per festeggiare.

“oh si! Non so quando ci capiterà” disse Naya, mettendo al centro la sua bottiglia

“mi ha anche detto che sono una bella gnocca!” intervenne HeMo, posizionando anche la sua di bottiglia

“dai su…. Quando vincerò io l’Oscar, vi farò tutti i complimenti che volete” affermò Darren per poi continuare “io direi di brindare anche alla nostra vera Kate, che si è strameritata la parte!”

Tutti annuirono e fecero suonare le loro bottiglie

“devo chiedervi una cosa se vi và…” disse improvvisamente Cristina
I ragazzi fecero silenzio, lei prese coraggio dicendo
“domenica è il compleanno di Luke, vorrei farlo stare bene, se non avete impegni, vi vorrei invitare a casa a pranzo, vorrei sentisse un po’ di aria di famiglia, e voi siete la cosa che somiglia di più ad una famiglia, anche se strana” sorrise
“ma certo!” esclamò Naya, incontrando lo sguardo, per l’approvazione, di HeMo
“assolutamente, si ricorderà quella giornata come la più divertente in assoluto!” rispose la bionda
“cucinerò io…. Porto l’occorrente per cucinare italiano e….. signore, vi farò assaggiare degli spaghetti al pomodoro, mai mangiati prima!” disse Darren
“Grazie mille ragazzi!” esclamò commossa Cristina
“e di che…. Sarà un modo per passare insieme la domenica” Naya prese la mano di Cristina e la rassicurò.
 
***********
“la mia bellissima mamma” Naya si butto felice sul letto, mentre HeMo finiva di scrivere il messaggio di risposta a Brittany, che le chiedeva com’era andata l’audizione, aveva appena sentito April e la mamma ed era distrutta, distolse lo sguardo dal cellulare e la guardò storto

“ti prego, non usare mai più quell’affermazione, quando siamo fuori dal contesto teatrale” disse schifata
“perché?”
“perché sa di incesto, Naya!!!” esclamò ancora più schifata
“oh, non ci avevo pensato….. hai ragione” rise divertita
HeMo si riconcentrò sul cellulare….
“hai finito con quel coso?” chiese la mora
“quasi, stò rispondendo a Britt…. Perché?”
“perché non hai ricevuto ancora il mio premio….” Si avvicinò con fare malizioso, mentre la ballerina si mise a ridere.

Naya le strappò il cellulare dalle mani e lo posò dall’altra parte del letto, per poi tuffarsi letteralmente sopra la sua bionda
“mmmmm vieni qui mamy….”  Affermò, portandosi sul suo collo
“Nayaaaaaaaaaaaaaa” urlò infastidita la bionda, facendola ridere di gusto.
 
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Grazie a chi legge e recensisce questa storia.
se vi và vorrei leggere che ne pensate di questo.
La canzone che balla HeMo è Dancing di Elisa.
 
Bacio
E.

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Capitolo 26
*** Buon Compleanno Luke ***


“devi smetterla di aprire le confezioni e mangiare e bere come ti pare…. Non puoi aspettare che paghiamo?” Heather Morris spingeva, nervosamente ed imbarazzata, il suo carrello della spesa, in uno dei tanti supermercati di New York.
Darren Criss, faceva il verso all’amica, mentre beveva, con la cannuccia, dal suo brik di succo di frutta alla pesca,, appena staccato dalla confezione da tre, poggiando gli altri due sul carrello dell’amica.
“ma perché? Tanto lo dobbiamo pagare… è nostro!!!” affermò il riccioluto con fare ovvio.
“te lo dico io perché… vedi quel bambino li?” indicò un bambino, seduto sul seggiolino del carrello della mamma, che sorseggiava beatamente una lattina di coca cola, che la donna aveva appena prelevato dallo scaffale e consegnato, perché piangeva e faceva i capricci per averlo.
Darren guardò nel punto indicato dall’amica, per poi rivolgere di nuovo lo sguardo su di lei, abbastanza perplesso.
“ecco… ti basti quello, non aggiungo altro Darren” disse divertita.
“avevo sete” fece una faccia triste, mentre continuava ad aspirare dalla cannuccia

HeMo lo ignorò e lo lasciò lì immobile, per poi proseguire il suo giro per la spesa, fino a che, non si trovò davanti, una figura esile che teneva in mano due padelle, perfettamente uguali a differenza del colore.
“Rossa o blu?”

Naya Rivera, aveva la passione per tutto ciò che riguardava attrezzi da cucina come pentole, pentolini, padelle e mestoli. La bionda iniziava a pensare che, il suo, fosse un serio disturbo mentale, perché ogni volta che uscivano a fare spese e vedeva pentole e padelle, sentiva un impulso strano e doveva per forza comprarne una e per questo avevano la casa invasa di pentole delle più varie forme.
“oh no Naya ti prego…. Ne hai comprata una uguale tre mesi fa….” Disse, con fare terrorizzato
“non era uguale amore, aveva il manico in acciaio, questo è in plastica, meno pratico ma più leggero” disse la mora, indicando felice il manico della padella rossa
“abbiamo la casa invasa da padelle, ti rendi conto?” cercò di farla ragionare
“non è vero, ciascuna ha il suo compito”
“e sentiamo, quale sarebbe il compito di questa che comprerai?” si mise una mano sul fianco incuriosita, per la risposta
“mmmmm non sò… potrebbe essere cuocere delle buonissime frittelle” rispose entusiasta
“oh Cristo Santo….” HeMo decise di ignorare anche la ragazza e proseguire verso lo scaffale delle bibite.
“ok scelgo io…. Rossa!!!” la mora la inseguì e buttò sul carrello la padella, facendo un sorriso soddisfatto  alla ragazza, che ricambiò il sorriso, in una versione più falsa, per poi girare verso il corridoio dei detersivi ed abbandonare lì la padella appena scelta da Naya. Annuì soddisfatta e continuò la sua spesa, ripetendosi, come tutte le volte, che la prossima volta sarebbe uscita da sola.
Il carrello era pieno zeppo di cose, avevano fatto la spesa per il pranzo a casa di Cristina, dovevano festeggiare per bene Luke che, probabilmente, non aveva mai avuto una festa decente.

Fecero la fila alla cassa, quando toccò a loro, la bionda si rivolse a Naya dicendo
“Amore passeresti già dall’altra parte per imbustare?” con un sorriso smagliante, al quale era difficile dire di no
“certo!” rispose felice l’altra
La cassiera era una giovane ragazza che catturò subito l’attenzione di Darren, HeMo se ne accorse e decise di vendicarsi.
“Ops ,manca un brik nella confezione del succo… vi siete accorti?” disse la cassiera, passando il prodotto
Darren stava per rispondere, ma HeMo l’anticipò
“Si si…. Tranquilla, c’era un bimbo che aveva sete e faceva i capricci, allora ho dovuto aprire la confezione…. Lo scusi” indicò Darren con finto fare dispiaciuto, Naya, dall’altra parte, rise per la performance da 10 e lode della ragazza, mentre il loro amico era diventato rosso dalla vergogna.
“oh capisco” disse divertita la ragazza, guardando Darren, per poi aggiungere “io adoro i bambini” ammiccando spudoratamente
Il moro s’illuminò improvvisamente e, riprendendo vitalità, si avvicinò di più a lei e disse
“sul serio? Anche io”
La ragazza annuì per poi dire “soprattutto quelli che fanno i capricci”
“oh, sono i miei preferiti!” le sorrise il ragazzo
“hem hem, dovrei pagare mi scusi!” HeMo interruppe quell’idillio, riportando la cassiera alla realtà che prese i soldi per dare subito il resto alla bionda.
“hey ma…. Ma manca la mia padella!” esclamò improvvisamente Naya, rovistando tra le buste.
“oh sul serio?” la ballerina fece la vaga “sarà sgattaiolata via o qualcuno l’avrà presa dal carrello”
“HeMo che ne hai fatto?”
“io? Perché per forza devo essere io la colpevole?” assunse un’aria innocente
“perché non volevi la comprassi” le disse a due centimetri dal naso, guardandola negli occhi con rabbia
“la prendi un’altra volta, le frittelle aspetteranno, oppure le cuocerai in una delle centinaia che abbiamo a casa, vedrai che se ne faranno una ragione” la prese per un braccio e la trascinò fuori, per poi rendersi conto che, Darren, era ancora incollato alla cassiera, lasciò la sua ragazza imbronciata fuori dal negozio e, sbuffando, rientrò dentro a prelevare l’amico
“E’ tardi, tua moglie e i tuoi figli ti aspettano, andiamo!!!” lo trascinò via prendendolo per mano
“ma… ma … non è vero!!! Non ascoltarla!” urlò il ragazzo, ormai fuori.

 
“mammamia, fare la spesa con voi è peggio che fare venti provini tutti insieme!”  disse la ballerina credendo di essere divertente, mentre era seduta nel suo solito posto dietro  in macchina e gli altri due stavano davanti, evidentemente offesi.
“non tentare un dialogo con me Heather, perché io con te non ci parlo!” affermò la mora, con le braccia strette al petto
“e nemmeno io! Mi hai reso ridicolo davanti ad una bella ragazza” disse Darren, prima di mettere in moto per dirigersi da Cristina.
“ma se è grazie a me che hai avuto un approccio? Senza la genialata del bambino capriccioso, non ci saresti mai riuscito!” cercò di rimediare
“si, ma poi hai rovinato tutto ,facendomi passare per sposato!” ribattè
“oh avanti, non ci sarebbe mai stata!”
Rimase in silenzio, non capendo perché ,alla fine, dovesse andare sempre così, quando quei due si coalizzavano.
 

 
Arrivarono da Cristina e, dopo essere scesi, HeMo catturò Naya trà le sue braccia e le fece un sorriso
“NO! Ti odio quando fai così” cercò di resistere la mora
“dai amore ne abbiamo a centinaia”
“potevi dirmelo, senza usare questi mezzi subdoli” le diede un leggero colpo al petto, come per punirla
“ma ci ho provato a farti ragionare, era l’unico modo” le sorrise, mentre le fece il solletico
“smettila!” rise di gusto la mora
“mi perdoni?” si avvicinò alle sue labbra il tanto da sfiorarle, Naya non poteva resistere al sorriso e, soprattutto, alle labbra della ragazza e le stampò per prima un bacio, rendendola soddisfatta e ricambiando il sorriso.
“non ti cucinerò mai più frittelle” le disse, ancora trà le sue labbra
La bionda fece una faccia triste e risero tutte e due.
“Hey finitela voi due e datemi una mano!!!” urlò Darren, mentre scaricava la roba dalla macchina
Le due si diedero un ultimo bacio e si avviarono verso Darren, che aggiunse
“Naya sei una debole, non resisti nemmeno 10 minuti!”
La mora fece spallucce all’affermazione dell’amico, mentre HeMo si guardava intorno
“ma che quartiere è questo? “affermò
“un quartiere dove devi stare attenta anche ai bambini, perché ti fregano come niente il portafogli” disse la mora, ricordando l’episodio dei due ladruncoli, la prima volta che era capitata laggiù.
“soprattutto ai bambini!” sentirono una voce familiare e si girarono tutti e tre.
“ciao Cry!” HeMo le andò incontro per abbracciarla, l’attrice ricambio l’abbraccio e disse
“benvenuti nel mio umile quartiere, che non ha niente da invidiare a Beverly Hills” disse, facendo l’occhiolino per ironizzare sulla cosa.
“Oh credimi, vivrei più volentieri qui, che in quel’inferno!” disse Naya, avvicinandosi e schioccando un bacio all’altra mora.
“allora… devo fare tutto io qui?” si sentì una voce soffocata dal peso delle scatole che stava portando
“Darren hai svaligiato un supermercato?” chiese Cristina, avvicinandosi all’amico, per dargli una mano
“si….. voleva portarsi via anche la cassiera!” la bionda le lanciò un’occhiata divertita, sperando che la perdonasse, ma il ragazzo rispose con un
“idiota!”
“hey vacci piano! È la mia ragazza!”Naya le diede un piccolo scappellotto divertita, per poi scambiare un bacio a stampo alla sua bionda che pronunciò
“grazie amore” guardando Darren sorridente, festeggiando la sua vittoria personale.
“hey ma dov’è il festeggiato?” chiese Naya
“E’ nella sua stanza….. si vergogna ad uscire, perché non vi conosce, ha bisogno di ambientarsi un po’” rispose l’attrice.
 

I ragazzi sistemarono tutto e si prepararono a cucinare. I tre avevano comprato anche dei festoni che, Darren e Cristina, stavano già appendendo sulle pareti.
“Oh ma che bei festoni, sono proprio bellissimi” urlò Cristina, per farsi sentire dal fratello, cercando di scatenare la sua curiosità
“eh si, io direi che sono i migliori  festoni di tutta New York!” urlò a sua volta HeMo.
Videro improvvisamente una figura esile, avvicinarsi piano e nascondersi dietro la porta
“bè, per una persona speciale ci vogliono degli addobbi speciali!” disse Naya, buttando uno sguardo sorridente verso Luke
“hey ma tu chi saresti?” HeMo si avvicinò piano, per non spaventare il ragazzetto
Luke non rispose, era troppo abituato a non fare il suo nome con gli estranei, gliel’aveva insegnato il suo patrigno e per lui era diventata una cosa normale
“lui è Luke” disse Cristina, come per far capire al fratello che poteva fidarsi
“oh kakkio ma QUEL Luke?” chiese, fingendo stupore la bionda
Cristina annuì
“quel Luke che oggi compie gli anni?” domandò Darren
“esatto!” affermò divertita Cristina
“non ci credo….. dimostramelo!” disse HeMo con sfida
Il ragazzo si irritò vistosamente, dopo la provocazione della bionda e corrucciò la fronte
“sono io Luke!” disse guardandola storto
“bè caro mio, non basta dire sono io, ho bisogno di prove” disse Hemo, sotto lo sguardo divertito degli altri suoi amici
“quanti anni compi?”
“12”
“come si chiama tua sorella?”
“Cristina”
“cosa fa nella vita’”
“l’attrice”

Ci fù una raffica di domande, sempre più veloci e, i due, man mano che le facevano, ridevano sempre più fino a che HeMo non esclamò
“oooook mi hai convinto! Sei tu Luke Solari!” le schioccò un cinque con la mano, mentre il ragazzo divertito chiese
“e tu chi sei?”
“io sono Heather, ma ti concedo di chiamarmi HeMo e ti informo che non è una concessione che faccio a tutti!” disse facendogli l’occhiolino
Intervenne Cristina dicendo:
“e lui è Darren “ indicando l’amico, che aveva appena finito di montare i festoni e scese dalla scala con un balzo, degno di un grande Giullare
“auguri amico!” le porse la mano, trattandolo come se fosse un suo coetaneo
“Naya la conosci già” concluse il giro la sorella
“Buon compleanno Luke” la mora si avvicinò e gli toccò la spalla, avrebbe voluto dargli un bacio, ma sapeva che era ancora troppo presto, il ragazzo doveva abituarsi a loro.
Luke guardò estasiato la stanza addobbata di festoni colorati e non poteva credere che erano tutti per lui ed il giorno del suo compleanno.
“ti piacciono?” Heather si accorse della cosa
Il ragazzo annuì, poi si avvicinò alla custodia nera della chitarra di Darren, che aveva portato per fare un po’ di musica, e chiese
“cos’è?” rivolgendosi ad HeMo
“bè…. abbiamo l’esperto qui che ti può dire cos’è questo aggeggio e come farlo funzionare” le rispose la bionda
Darren aprì la custodia e tirò fuori la sua chitarra
“Oh è una chitarra!” affermò il ragazzo
“si…. Ti piace?”
Il ragazzo annuì velocemente, impaziente di sentirla suonare
“ok ,ti faccio sentire qualcosa”
“ecco, vedi Luke? Questo si chiama esibizionismo!” disse divertita Cristina, trovando l’approvazione delle altre due sue amiche
“quando, a fine giornata, Luke saprà suonare una chitarra, parlerete di maestria!” rispose fiero alla provocazione
Darren si mise la chitarra a tracolla ed iniziò ad intonare Happy Birthday, coinvolgendo le altre sue amiche che cantarono insieme a lui.

“ora te la faccio sentire in tutte le lingue, senti qua!....auguri  dalla spagna Luke” esclamò, riprendendo gli accordi iniziali e cantando

cumpleano feliz…..” facendo un ritmo più latino

“ e dal Portogallo…”
“…parabens a voce….”

“dall’italia!”
“tanti auguri a te….”

Ed andò avanti, per un altro po’ di lingue, tra lo sguardo stupito delle amiche e quello divertito del ragazzo.
“come fai a sapere tutte queste lingue strane?” chiese curioso il festeggiato
“ti rivelerò un segreto…. Le ho imparate per fare colpo sulle ragazze straniere” le fece l’occhiolino, dopo essersi avvicinato a lui, mettendogli una mano sulla spalla ed avvicinandosi al suo orecchio
“aaahhhh ecco…. C’era un trucco!” disse Naya
“se vuoi te le insegno, così potrai usarlo anche tu” disse, ignorando quello che aveva appena detto l’amica
“si si grazie!!” strillò….
Orami Luke si era lasciato andare e si stava aprendo all’accoglienza dei suoi nuovi amici.
 
 
“E’ veramente un’amore” disse HeMo, mentre stava ad osservare il ragazzino, che prendeva lezioni di chitarra con Darren
“bè ,diciamo che visto così, può avere l’apparenza di un angelo, ma credimi, dà del filo da torcere!” le rispose Cristina
“si percepisce che è un animo buono però” intervenne Naya ,mentre lo guardava con dolcezza.
 
 
Era arrivata l’ora della preparazione del pranzo e si divisero i compiti
Darren stava in cucina a preparare la salsa al pomodoro e gli spaghetti, aiutato da HeMo e da Luke, che faceva loro continue domande su tutto.
Mentre Cristina e Naya si occuparono del barbecue, per cuocere la carne in giardino.
 
 
“Sembrano due bambini” disse l’attrice, osservando i due ragazzi che litigavano su chi stare ai fornelli
Si girò a guardare il viso di Naya e la vide con gli occhi lucidi che li osservava, ed uno piccolo sorriso sul viso
“sono la mia vita….. la mia famiglia” disse scuotendo la testa
Cristina, in quel momento, provò un senso di impotenza, avrebbe voluto anche lei far parte di quella famiglia che Naya amava e guardava con così tanto amore
“sono due belle persone” rispose
“puoi giurarci, le migliori” la mora annuì, senza staccare lo sguardo dai due, che continuavano a litigare per guadagnarsi il mestolo
Cristina respirò profondamente, prima di dire
“mi piacerebbe far parte della tua famiglia un giorno”
Naya si girò sorpresa, era la prima volta che Cristina le diceva una cosa così profonda e dolce
“chissà, magari potrebbe succedere” rispose, senza abbandonare il suo sorriso ma girandosi a guardarla
“dipende da quanto mi saprai educare….. o addomesticare, nel caso di Helen è più giusto dire così” continuò divertita
Cristina fece un lieve sorriso, senza mai smettere di guardare Naya e disse
“come la storia della volpe e del piccolo principe…. La conosci?”
“quella dove, la volpe, dice che ,addomesticare, significa creare legami?” rispose Naya
“si, ed il piccolo principe le chiede di insegnargli ad essere addomesticato.”disse Cristina
“già…. e c’è la famosa frase che dice: se tu verrai alle 4 tutti i giorni io dalle tre, sarò impaziente e finalmente alle 4 sarò felice, perché ci vogliono i riti”  continuò Naya, facendo capire all’amica che conosceva bene quel libro
Cristina sorrise compiaciuta e, prendendo un altro bel respiro, le disse
“bè…. Vedi, in un certo senso, tu mi stai addomesticando, anche io ogni volta che so che dobbiamo provare insieme, vivo quell’eccitazione prima di vederti e sono felice, quando poi ti vedo e per me è diventato un rito” fece un sorriso carico di tensione
Naya la guardò negli occhi e si accorse che, Cristina, era molto tesa ed imbarazzata, probabilmente non aveva mai avuto dei dialoghi così profondi con qualcuno e non si era mai sbilanciata così, riguardo ai suoi sentimenti
“è molto bello quello che mi hai appena detto” la guardò con un’espressione sorpresa mista al divertito
“si, ma non farci l’abitudine” le diede una spallata e risero tutte e due.


Il pranzo andò benissimo, Cristina poteva finalmente vedere il fratello sereno e felice, aveva fatto bene ad invitare i suoi amici, la loro amicizia, il loro rapporto, la loro spensieratezza potevano solamente fare bene al fratello e, probabilmente, anche a lei.
“allora… questo  è il mio regalo!” Darren andò a prendere una mega scatola, dentro il cofano della sua macchina e la porse al ragazzo, che aveva gli occhi spalancati per la grandezza del regalo.
“avanti aprilo!” disse il musicista
Luke  cercò lo sguardo della sorella, per avere l’approvazione e lei divertita annuì.
Aprendo il mega pacco, spalancò la bocca dicendo
“oh cazzo è una chitarra!”
“LUKE!!!” urlò Cristina, il ragazzo si mise una mano davanti alla bocca ed affermò
“scusate!” seriamente dispiaciuto, mentre gli altri ridevano
La osservò e quasi aveva paura di prenderla trà le mani
Darren la tolse dalla scatola e gliela mise in mano, divertito per la sua titubanza.
Iniziò a far vibrare le corde e lo guardò estasiato. Poi poggiò la chitarra sul divano e corse, inaspettatamente, ad abbracciarlo. Darren stupito affermò
“hey! Campione! Trattala bene mi raccomando, ci sono affezionato a quella chitarra, era ferita e l’ho curata personalmente!” disse stringendolo
Naya riconobbe quella chitarra, guardandola attentamente ,capì che era la Martin che Darren aveva preso sotto la sua protezione e gli aveva mostrato il giorno del litigio con Lucy, quando era andata al negozio di Sam. Era la chitarra ferita, che suonava ancora meglio e più forte, grazie a quelle crepe al centro. Si emozionò.
“è la Martin dell’altro giorno vero?” si avvicinò a lui mettendogli una mano sulla spalla
Il ragazzo annuì, senza distogliere lo sguardo da Luke, che ammirava quell’oggetto come se fosse una delle cose più preziose che avesse mai avuto
“ti voglio bene tesoro, sei incredibile” le disse, dandogli un bacio sulla guancia
Darren girò lo sguardo per sorriderle, per poi riportarlo sul ragazzo.


“bene è arrivato il momento del nostro regalo” HeMo prese per mano Naya e consegnò la scatoletta al ragazzo ,che l’aprì subito incuriosito.
Trovò un mini ipod e lo fece vedere subito alla sorella entusiasta, per poi fiondarsi sulle braccia di HeMo stampandole un bacio sulla guancia.
“Hey è anche mio il regalo, sono gelosa” disse Naya sorridendo
“grazie Naya” Luke lasciò le braccia della bionda, per tuffarsi in quelle della mora.
“grazie ragazzi, ma non dovevate!” disse in imbarazzo Cristina, mentre HeMo faceva vedere a Luke come funzionava il suo regalo.
“è stato solo un piacere” Naya la guardò e la strinse a sé per rassicurarla.

Non si sa con quale marchingegno, ma Darren ,era riuscito a collegare l’ipod nuovo di Luke, alle casse dello stereo, con tutta la gratitudine e l’entusiasmo di Heather, che l’abbracciò e le diede un bacio, risolvendo in un secondo tutte le diatribe della giornata.
“bellissimo!!!! del sano hip hop….. sai ballare Luke?” la bionda aveva spostato il tavolo e stava già muovendo ogni muscolo del suo corpo, tra le risate divertite di Naya, che scuoteva la testa, pensando che la sua ragazza non sapeva resistere ad un po’ di musica, senza muoversi
Con lo stupore di tutti, compresa la sorella, Luke iniziò a fare dei passi di Break dance e si muoveva con un senso del ritmo impressionante. HeMo rimase a bocca aperta, guardando il ragazzino
“ma dove diamine hai imparato a muoverti così Luke!” esclamò stupita Cristina
Il ragazzo, mentre si sbatteva per terra tra giravolte ed incroci di gambe, urlò
“Matt Crisler e la sua gang street, ero stato con loro qualche mese e mi hanno insegnato la break”
“oh cavoletti, sei forte ragazzo!” HeMo si buttò a ballare con lui, davanti agli occhi stupiti di tutti, sembrava un numero provato centinaia di volte, perché HeMo riusciva a seguire benissimo Luke nei passi ,per poi scambiarsi i ruoli ed il ragazzo imitare perfettamente lei, anche in passi difficili
Dopo un bel po’ i due si buttarono stremati sul divano ed Hemo chiese
“Hey! ti piace così tanto ballare?”
“da morire!” rispose lui, con la metà dell’affanno della bionda
“ok…. Allora Cristina, questo ballerino, il sabato è mio, te lo sequestro e le insegno un po’ di cosette” disse rivolta alla mora
Cristina non capiva e Naya disse
“HeMo il sabato insegna in una palestra, potrebbe far fare un po’ di attività a Luke, visto che gli piace così tanto”
“ti prego sorellina!” il ragazzo le corse incontro abbracciandola e guardandola con pietà
“bè… ok ….se tu sei contento ed ad HeMo fa piacere….”
 

Passarono l’intera serata ad osservare Heather che, entusiasta, insegnava ad un instancabile Luke, delle sequenze di vari stili di danza, con Darren, che eseguiva per loro, le varie richieste che la bionda le faceva per cambiare stile. Luke era una spugna e Cristina non l’aveva mai visto entusiasmarsi così per una cosa.

A fine serata, Cristina e Naya, ammiravano, commosse, un quadretto che si presentava con Luke che posava la sua testa sul petto di Heather che lo abbracciava e Darren dall’altro lato, tutti e tre addormentati stremati ,davanti al cartone di Aladdin, che non erano riusciti a finire.
“credo che Luke si sia preso una cotta per HeMo” disse Cristina, indicando i tre sul divano
“già…. Lo credo anche io, come dargli torto” ammise soddisfatta, mentre osservava anche lei la tenerezza dei tre addormentati sul divano
Cristina le consegnò la tisana, che aveva appena preparato, e si andarono a sedere nel divano dell’altra stanza
“sei proprio innamorata eh?” le chiese, dopo qualche minuto di sano silenzio ,dopo il trambusto di tutta la giornata
“si, non ho mai provato niente di simile per qualcuno” rispose la latina, guardandola con gli occhi che splendevano
Cristina le sorrise annuendo.
“sei mai stata veramente innamorata Cry?” chiese improvvisamente
Cristina non si stupì della domanda, in fondo se l’aspettava, aveva iniziato lei quel discorso e conosceva il rischio.
“credo di no…. Ho imparato a chiudere il mio cuore, ho avuto troppo male nella vita…..”
“capisco” disse Naya, quasi interrompendola e decisa a cambiare argomento, per non aprire vecchie ferite all’amica
“ma, sento che qualcosa stà cambiando, sento il cuore più forte…. Non so spiegarti, ma, probabilmente, qualcuno stà riempiendo questo vuoto…” si girò a guardarla
Naya notò un’espressione diversa nel viso di Cristina, ed iniziò a preoccuparsi, si guardarono a lungo prima che, Naya, distolse, imbarazzata lo sguardo, osservando la tazza ed il suo contenuto.

“hey!” una HeMo assonnata, arrivò a togliere dall’imbarazzo le due
“hey” Naya poggiò la tazza, ed aprì le braccia per accogliere la bionda, che si accoccolò al suo fianco abbracciandola
Non sapeva perché, ma sentì il bisogno di darle un bacio e dire
“sei stanca amore?”
“mmmmm tanto, andiamo a casa e guidi tu Nay? Anche se Darren si lamenterà” disse la bionda, posando le sue labbra sul collo della ragazza, tenendo gli occhi chiusi. Naya rise e la strinse di più a sé.
“bene, vado a mettere a letto la peste e sveglio l’altra peste” disse Cristina allontanandosi, per lasciare un po’ di privacy alle due ragazze.
“E’ stata una bella festa vero amore?” chiese la ballerina, sempre con gli occhi chiusi e facendo dei grattini a Naya sul collo.
“si…. Luke era felicissimo” rispose lei, strofinando con delicatezza la sua guancia, sul viso della sua ragazza a cui scappò un piccolo lamento di piacere.
“ti amo amore mio” le sussurrò Naya, prima di baciarla appassionatamente
HeMo sorrise, carezzandole la guancia e disse
“anche se non ti ho fatto comprare la padella?”
“anche…” la baciò di nuovo
 
 
“Cristinaaaaa Apri!!!!” si sentì battere forte la porta ed una donna urlare
Le due ragazze sul divano sussultarono, ed HeMo si svegliò improvvisamente
Naya cercò subito con lo sguardo Cristina, che era pietrificata e pallida in un angolo della cucina.
Bussarono ancora più forte
“Cristina, avanti apri questa fottuta porta!!!” si sentì dall’altra parte
“che succede?” Naya si avvicinò a lei
“E’- è m-mia madre” pronunciò terrorizzata.
Darren si svegliò per il chiasso,  mentre Cristina prese Luke e lo trascinò dentro una botola, che era nascosta da un tappeto in cucina, era un nascondiglio che aveva costruito lei, per le occasioni più drammatiche, come quella. Il ragazzo aprì gli occhi e subito capì la situazione e piangendo disse
“no!”
“andrà tutto bene tesoro, vai dentro il nascondiglio”  cercò di fare uno sguardo sereno, per non spaventare ancora di più il ragazzo
“vado io dentro con lui” disse Heather, prendendogli la mano e chiudendo la  botola sopra di lei, dando un ultimo sguardo a Naya.
“si grazie!” disse l’attrice con riconoscenza
“ma che succede?” esclamò Darren
“te lo spiego dopo” disse Naya, per poi rivolgersi all’amica “che facciamo?” 
“Apriamo” pronunciò sicura, dirigendosi verso la porta
“Ohhhh era ora!” la signora barcollava da quanto era ubriaca
“cosa vuoi?” Cristina se la stava facendo addosso, ma sfoggiò una faccia da dura da premio oscar.
“è questo il trattamento che riservi a tua madre, dopo che non la vedi da anni?” rispose la signora, entrando in casa
“Avanti Jakie andiamocene, non vedi che non ti vuole tua figlia?” un uomo con una bottiglia in mano in sella ad uno scooter urlava fuori da casa sua
“Lasciami stare! È il compleanno di mio figlio! Devo salutarlo per lo meno” urlò la donna
“ti sei portata dietro Steve? Comunque Luke stà già dormendo, mi spiace” disse Cristina
“hey ragazzetta, non rispondere così a tua madre capito?” la prese per il mento e la trascinò verso il frigo della cucina, seppur ubriaca aveva molta forza
Dentro la botola, Luke si stringeva ad HeMo e tremava. La bionda lo accarezzava, per cercare di tranquillizzarlo, non potevano parlare per non farsi sentire, ma la ragazza cercava di incontrare il suo sguardo, per sorridergli e fargli capire che sarebbe andato tutto bene.
“io non ho più una madre” urlò senza paura Cristina
“la lasci stare!” Darren si avventò su di lei, per staccarla dalla presa sulla figlia
“e tu chi cazzo sei? Cos’è organizzi i festini con tuo fratello a casa? Lo sa questo l’assistente sociale? Cara la mia perfetta figlia?” urlò, talmente vicino alla sua faccia, che Cristina poteva sentire l’alito che puzzava fortemente di vino
“la prego signora, ci lasci in pace” Naya azzardò terrorizzata
“e questa chi è? Da dove viene? Piccoletta non devi essere di questa zona, hai la faccia troppo pulita” si avvicinò pericolosamente a Naya, toccandole il viso
“la lasci stare” Darren si mise tra lei e Naya
“Steeeeeve vieni a darmi una mano qui? C’è un nanerottolo che pensa di essere superman!” urlò
“cosa vuoi!”  Cristina la fece girare verso di lei
“voglio vedere mio figlio!..... Luuuuuke dove sei canaglia, avanti vieni fuori!!” urlò la donna
“Hey ma che cazzo succede? È il compleanno di Luke giusto? E dov’è  quel bastardo?” entrò Steve, che non si reggeva nemmeno in piedi e per avanzare doveva tenersi al muro
“vai fuori di qui pezzo di merda!” Cristina gli urlò contro con tutta la rabbia che aveva, Darren e Naya la guardarono immobili dal terrore
“Hey! brutta cagna calmati!” Steve la prese per il collo e la spinse verso il muro
“lasciala stare o chiamo la polizia!” Darren si avvicinò coraggiosamente, cercando di far spostare l’uomo che era molto più alto di lui e molto più pesante
“e questo cazzo di frocio da dove viene?”  concentrò tutta la sua attenzione su Darren, lasciando cadere a terra Cristina, che si teneva il collo respirando a fatica
Intanto HeMo aveva chiamato la polizia vedendo che la situazione stava degenerando
“l-la prego ci lasci in pace…. Cosa vuole? Eh? Un po’ di soldi?” Darren indietreggiava davanti all’uomo, che aveva tirato fuori un coltello a serramanico
“oh mio Dio, la prego lo lasci stare è il mio amico” Naya pianse in modo isterico, Heather, sentendo il pianto della sua ragazza, iniziò a pregare, tremando quanto il ragazzino che teneva stretto, dentro quella buia stanza. Cercò di ricordarsi le preghiere che le aveva insegnato la mamma.
“tranquilla troietta, voi dateci Luke e non vi faremo male” disse la signora, tenendo Naya per un braccio
Cristina si era rialzata intanto e rivolta alla madre disse
“lasciali andare, non c’entrano niente loro”
“dov’è Luke? e ho saputo una cosa puttana! Tuo padre ti manda dei soldi ogni mese…. Ha fatto i soldi il bastardo vero? Da quanto tempo?” si avvicinò a lei, tenendo sempre stretta Naya, mentre l’uomo teneva sott’occhio Darren col coltello
“fatti dare i soldi Jakie…. Ci spettano, dopo aver dato da mangiare per anni al marmocchio!” le urlò
“vaffanculo, non ti dirò mai niente, lui ci vuole bene” urlò in faccia alla mamma
“lui vi ha abbandonati ,sciocca di una sgualdrina!” riuscì ad afferrargli i capelli e farla inginocchiare
“ok…. Mi avete stancato ora….” L’uomo, pur barcollando, riuscì a prendere Darren da dietro e posizionargli il coltello sulla gola
“no… Darren no… la prego…” urlò disperata Naya
HeMo continuava a sentire quella frasi urlate dalla sua ragazza con disperazione, chiudeva gli occhi sempre più forte e pregava, mentre Luke singhiozzava.
Il ragazzo riuscì a sfuggire dalle mani scivolose dell’uomo, ma prontamente l’acciuffò subito e lo scaraventò al muro, per poi inchinarsi verso di lui e dire
“l’hai voluto tu frocio damerino”dandogli un pugno fortissimo e lasciando accasciato Darren per terra, per poi puntargli il coltello in gola pronto a colpire
“fermi polizia!” si sentì urlare, dopo aver sfondato la porta
Naya fece un sospiro di sollievo
“hey hey calmi…. C’era una festa qui” Steve si girò e fece un viso angelico, mentre Jakie lasciò subito la presa su Naya e Crisitina
“butta giù quel coltello ed alza le mani” urlò un gente, con la pistola puntata verso Steve
“calmo…. calmo amico…. Siete entrati nel bel mezzo di una festa!”
“non mi sembrava così” disse l’agente, raccogliendo il coltello dell’uomo e facendolo girare verso il muro
“Hey Cristina, avanti! Diglielo anche tu che stavamo festeggiando no?” la mamma la indicò, cambiando completamente espressione
Cristina si avvicinò all’agente e disse
“sono entrati nella mia casa, con l’intento di rapire mio fratello che è un minore affidato a me, ed hanno quasi ucciso il mio amico” disse sicura. L’agente annuì, per poi ammanettare e portare via i due
“maledetta puttana, ti conviene cambiare aria, se ti becco in giro è finita!” urlò Steve, verso la ragazza
“bene, così aggiungiamo anche le minacce, all’accusa di tentato omicidio e rapimento di minore” pronunciò l’agente, mentre lo spinse fuori verso la macchina
Cristina si avvicinò al tappeto ed aprì la botola, facendo uscire i due ,che schizzarono velocemente fuori
Luke corse ad abbracciare Cristina ed HeMo si precipitò verso Naya
“Stai bene?” le chiese la bionda in lacrime, preoccupata
“si… tu?” rispose Naya, mentre la ballerina annuì
“Darren, come stai?” tutte e due si precipitarono verso l’amico, che si stava toccando la mascella evidentemente arrossata
“bene, niente di rotto” si sollevò da terra e le tranquillizzò. Naya lo abbracciò forte ed HeMo disse
“Oh Darren, non volevo dire quelle cose stamattina, mi dispiace io….”
“hey hey… è tutto ok tesoro…. Lo so che mi vuoi bene e stò bene, quindi non devi rimediare a niente, perché sono ancora vivo!” esclamò
Cristina, tenendo ancora trà le braccia il fratello, parlava con un agente, che prendeva la sua dichiarazione per la denuncia dei due, che erano riusciti a rovinare una giornata perfetta.
 

Quando ci fù di nuovo silenzio e Luke si addormentò, stringendo fortissimo la sorella, si ritrovarono tutti e quattro sul divano
“non ha detto una parola, sei sicura che stia bene?” chiese HeMo, indicando il ragazzino che dormiva trà le braccia della sorella
“si gli passerà…. Ne ha vissuto di peggiori” pronunciò, baciando la testa del fratello
“mi dispiace ragazzi, non dovevate vivere tutto questo…” disse, guardando i suoi amici ,con una lacrima che le rigava il viso
“ma che dici? Anzi, meno male che c’eravamo noi, altrimenti non so come sarebbe finita” HeMo le mise una mano sulla spalla
“ti aiuteremo a venire fuori da questo casino Cristina” disse Darren con gli occhi lucidi
“si, ti aiuteremo!” Naya prese le mani di tutti e quattro e le strinse, come se, in quel momento, stessero siglando un patto.
 
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Bè non si può dire che i nostri amici abbiano una vita noiosa eh?  X’D
Cmq è finita bene…. Meno male
Ci sono un bel po’ di cose, personalmente mi sono piaciute molto alcune parti, come quella iniziale al supermercato,  il bellissimo personaggio che è Luke, la parte di Naya e Cristina e poi quando è comparsa HeMo assonnata, mi è venuta fuori una parte molto dolce… e voi? Che ne pensate?
Aspetto notizie, siete meravigliose e vi adoro all’infinito per la vostra lettura attenta che viene fuori dalle recensioni.
Grazie anche a chi legge e basta chissà se un giorno troverà il coraggio :)
Il prossimo capitolo finalmente metteremo in scena “Anna dei Miracoli” mi raccomando affrettatevi perché i biglietti stanno finendo :P
Baci
E.
 
PS: la passione per le padelle, pentole ed affini ce l’ho io, è una nota autobiografica che ho affibbiato a Naya…. Lo so, sono malata…. Aaaaahhh se potessero parlare le persone che mi stanno accanto e mi sopportano :)

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Capitolo 27
*** Anna dei Miracoli ***


Una lieve luce che filtrava dalla finestra, attraversando tutta la stanza, per poi poggiare sul suo lato destro, la svegliò. Odiava la luce quando doveva dormire, era sempre stata abituata a chiudere tutto, prima di andare a letto, dalle persiane delle finestre alla porta, alcune volte si era ritrovata anche a spegnere la lucetta della Tv ,che segnalava lo stand-by, forse la sua passione per tutto ciò che riguardava vampiri ed affini, era derivata anche da quello. Naya invece, aveva bisogno di vedere almeno un po’ di luce all’interno della stanza, era una cosa che aveva avuto fin da piccola…. Per lei, aveva raggiunto questo compromesso: tenere la persiana aperta di qualche tacca, per far filtrare un po’ di luce delle immense illuminazioni della città che, si diceva, non dormisse mai, in fondo era un piccolo prezzo da pagare, per poter dormire abbracciata alla persona che più amava al mondo.
Aprì un occhio solo, quello disturbato dalla luce, ed intravide la sua mora, beatamente addormentata, col viso dal suo stesso lato, le loro due mani quasi si sfioravano, allungò delicatamente il mignolo e le carezzò il palmo.
Era ritornata ormai da un mese, quei giorni, li avevano passati a studiare, per l’esame che il professore gli aveva dato modo di recuperare e che era andato benissimo, e da prove estenuanti per la fatidica data, che finalmente era arrivata.
Era il grande giorno, finalmente. In quel momento Heather si stupì che, pensando al giorno del debutto di “Anna dei Miracoli” ,non ebbe nessuna tensione, si dice che, se l’artista non è teso e non ha quella giusta componente di adrenalina in corpo, prima di andare in scena, sia un brutto segno, vuol dire che non è concentrato nel modo giusto…. Ma il suo motivo non era quello, era solamente  che, in quell’istante, con Naya che dormiva così al suo lato, riusciva solamente a pensare a quanto l’amasse, a quanto si sentisse fortunata, perché sentiva e sapeva, che anche lei l’amava tantissimo, gliel’aveva dimostrato in miliardi di modi in quei tre mesi vissuti intensamente. Chissà se, con tutto il trambusto, si sarebbe ricordata che, esattamente tre mesi fà, lei aveva capito di amarla, era stato un processo duro e devastante, ma si era rivelato quello giusto, l’unica cosa che avrebbe voluto lei e soprattutto il suo cuore.
Tre mesi fa, aveva organizzato il loro primo appuntamento, forse poteva sembrare un modo buffo, mettere una tovaglia per terra nella sua stanza e preparare una specie di guacamole, ma per lei era stato il meglio e sapeva che, Naya, sarebbe stata d’accordo con lei.
Spostò la sua mano per accarezzare piano il viso della mora, lo sfiorò appena, non voleva svegliarla…. Aveva avuto una serata difficile, era stata male per la tensione dopo la prova generale, aveva addirittura vomitato. Per questo, anche se magari non si sarebbe ricordata, aveva deciso di farle passare una giornata rilassante e festeggiare i loro tre mesi insieme, era una scusa per farla distrarre un po’.

Naya aprì gli occhi delicatamente e si trovò quelli azzurri di HeMo, che la osservavano, trovò il calore della sua mano che carezzava la sua, la strinse piano. Era una delle cose più belle della vita, svegliarsi con accanto la persona che si ama alla follia e, se poi aveva degli occhi così stupendi ,come quelli della sua ragazza, lo era ancora di più.

“buongiorno” disse piano la ballerina
“’giorno”
“hai dormito un po’?” le chiese, mentre Naya annuì
Si avvicinò piano e le diede un bacio sulla punta del naso, facendola sorridere. Le fece delle carezze delicate sulla guancia, spostando delle ciocche che le andavano sul viso.
“oggi è il grande giorno, sei pronta?” le chiese, per poi baciarla delicatamente sulla tempia
La mora mosse velocemente la testa, facendo intendere che non lo era per niente, scatenando una risata nell’altra.
“cosa vuoi fare allora Rivera?”
“stare tutto il giorno a letto qui con te” rispose
“mmmm è un piano interessante, chiamo Stan allora e gli dico di non contare su di noi per stasera…. Ok?” la bionda stette al gioco della ragazza
“si ti prego amore” la implorò
HeMo rise ancora, per la dolcezza di Naya in versione terrorizzata.
“….e tutte le prove estenuanti se ne andranno a quel paese…. Ore ed ore a provare…. E poi dovremo affrontare la furia di Richmond…. Anzi, ancora peggio, la furia di Cristina” fece uno sguardo terrorizzato, pronunciando l’ultimo nome.

L’ultimo mese, dopo l’episodio del compleanno di Luke, si erano legate tanto, Cristina si era trasformata, addirittura aveva sprazzi di umanità, in alcune occasioni. Avevano rivisto parecchie volte Luke, ed HeMo lo aveva già portato in palestra da Brittany, per farlo ballare un po’ con lei.

“oddio…. Non so se possiamo sopravvivere alla furia di Cristina, ed io voglio vivere ancora per un bel po’, per potermi svegliare sempre con questi due cieli splendenti davanti a me” 
La bionda si sciolse a quelle parole dolcissime e, azzerando le distanze tra i loro visi, la baciò delicatamente
“Dio quanto ti amo, non lo immagini nemmeno Naya” le sussurrò,  ancora trà le sue labbra
“se la misura è quanto la mia, allora credo di si”


Rimasero a coccolarsi ancora un po’, cercando la forza di svegliarsi per bene ed alzarsi dal letto, quando HeMo chiese
“come và lo stomaco?” ricordandosi della serata devastante
“mmmmmm domanda di riserva?” fece una faccia schifata, toccandosi l’addome
“ti preparo un tea caldo?”
“faresti questo per me?” fece gli occhi dolci sorridendole
“mmmm anche di più, se me lo chiedi così” le fece una pernacchia sul collo, facendola rabbrividire e ridere di gusto.

Si alzò subito con uno scatto fulmineo dal letto, mentre la mora rimase ad osservarla che si allontanava dalla stanza. Prese il cellulare e trovò un sms di Cristina, doveva aver dormito pochissimo, perché l’aveva mandato alle 5 del mattino

*buongiorno Helen, se oggi non ti comporti bene, ti riempio di botte, non voglio succhi gastrici ancora tra i piedi ….. ci vediamo stasera, non vedo l’ora di vedere la mia volpe :)*

Naya sorrise, pensando che, la sera prima, le aveva quasi vomitato addosso dalla tensione.

“uff…. Nay dai! Che sarà mai? È solo una prima a Broadway, in uno dei teatri più importanti del mondo” disse sospirando e lanciando in aria il suo cellulare, per poi riacchiapparlo al volo
“sarà un gioco da ragazzi, e quando farai il discorso alla consegna del tuo primo premio Oscar, lo racconterai come una cosa buffa….. “ continuò a  giocherellare col cellulare
Si girò e vide che HeMo era appoggiata alla porta, che l’ascoltava perplessa, inarcando un sopracciglio
“siamo arrivati alla fase: parlo da sola e mi carico di infinita autostima?” disse sorridendo

Naya arrossì ,perché era stata beccata per l’ennesima volta dalla ragazza, mentre faceva i suoi discorsi infiniti col nulla, ogni volta si scordava di farli solo ed esclusivamente mentalmente, soprattutto quando non era sola…. Ma era HeMo, quindi si tranquillizzò subito e rise
“vorrà dire che nel mio discorso non ti citerò dicendo: questo premio lo dedico alla mia ragazza, Heather Morris, che mi ha sempre sostenuto ed ha creduto in me….. “ si girò dal lato opposto, dando la schiena alla bionda e ridendo di nascosto
HeMo rise e si fiondò di nuovo sul letto, per abbracciarla
“ah è così? E non mi porteresti nemmeno sulla passarella a fare tutte quelle foto super glamour?”
“manco per sogno…. Ci porto Darren per quelle, sarebbe il suo sogno…. E poi lui è più Glamour di te!” proseguì, sempre sorridendo soddisfatta, senza essere vista.
“che cosa????” urlò HeMo, per poi iniziare a farle il solletico freneticamente, Naya si dimenò sul letto per cercare di difendersi, da quelle prese terrificanti della sua ragazza
“ti prego amoreeeee…. “ urlò
“quindi chi ci porti?” si fermò, tenendo le mani aperte vicino a lei minacciosamente
Naya fece silenzio per qualche secondo, facendo finta di pensare e poi disse
“Dianna?”
“risposta sbagliata” si ributtò sopra di lei, per farle il solletico, la mora stava perdendo il respiro a furia di ridere
“HeMoooooo mi farai morire così” urlò per farsi sentire
“allora rispondi….. chi ci porti Naya Rivera?” si mise sopra di lei e le tenne i polsi
“mmmmm” continuò a far finta di pensare
HeMo fece uno scatto, per farle capire che stava per riprendere la tortura
“nonono…. Aspetta…..” fece silenzio, lasciando in sospeso la bionda, che aspettava soltanto pronunciasse il suo nome
“non mi ricordo il tuo nome” disse velocemente continuando a ridere
“cazzo sei testarda!” la bionda fece per riprenderle i fianchi quando
“aspetta aspetta….. Heather…. …. Heather Morris, la persona che amo di più al mondo” disse fissandola con quegli occhi nocciola, che fecero rabbrividire la ballerina
HeMo si avvicinò lentamente alle labbra di Naya e si bloccò ad un millimetro, sempre tenendo i polsi della sua ragazza
“anche più Glamour di Darren?” le sussurrò sfiorando le labbra
“più di tutti” disse, avvicinando le labbra, mentre la bionda le allontanava di scatto, lasciando un’espressione delusa nell’altra
“più bella di Dianna?” si riavvicinò lentamente
“si, la più bella di tutte”
“più affascinan…”
“mi vuoi baciare idiota?” urlò la mora, facendo un balzo in avanti e catturando le labbra sfuggenti della ragazza
Risero tra i baci come due cretine, quando sentirono un sonoro fischio provenire dalla cucina
“oddio l’acqua del tea” fece un altro scatto e si portò di corsa verso l’altra stanza, mentre Naya si posizionò con la testa poggiata su un gomito, domandandosi come, la sua ragazza, potesse trovare tutta quella energia di primo mattino.
“eh alza quel culo dal letto pigrona!”sentì urlare
Sbuffò e decise di alzarsi borbottando
“quando sarò un premio oscar avrò una sexy cameriera, che mi porterà la colazione a letto”
“guarda che ti ho sentito eh?” sbraitò HeMo divertita, mentre le preparava la colazione.
 


 
Decisero di farsi una passeggiata a Central Park, HeMo adorava quel posto, sapeva di magico ed era uno dei posti più romantici che conoscesse, forse perché aveva il ricordo di miliardi di scene romantiche girate in quel luogo. Si fermarono in un negozietto di fiori ed Heather le regalò una rosa, con grande stupore della latina.
“Wau…. Grazie amore, è bellissima…. Come mai tutto questo romanticismo?” chiese Naya, mentre posava il naso sul fiore, per sentirne il profumo
HeMo era quasi tentata nel dirglielo, ma optò per il silenzio, sperando che, nell’arco della giornata, se lo ricordasse, anche se, con la prima dello spettacolo che occupava la maggior parte dei suoi pensieri quel giorno, sarebbe stato difficile. Fece spallucce e le diede un lieve bacio sulle labbra.


Si fermarono davanti ad un laghetto  e Naya teneva la sua testa tra le gambe della ballerina, che era seduta sull’erba e poggiava la schiena su un albero.
“ieri la scena del cibo non è venuta benissimo, vero amore?” dopo qualche minuto di silenzio, Naya parlò, mentre osservava la rosa che HeMo le aveva regalato
“vi siete picchiate meno del solito forse, ma secondo me è andata bene” rispose
“mmmmm non sono soddisfatta”
“meglio no? Se la generale non và come vorresti, vuol dire che la prima sarà un successo” esclamò felice, sperando di ridare un po’ di ottimismo alla latina, tutta quella tensione stava diventando snervante
“non lo sò…” corrucciò la fronte
Heather decise di  provare a cambiare argomento, l’aveva portata li per distrarla un po’….
“Amore che giorno è oggi?” le chiese con forza
Ci fù silenzio per qualche secondo
Naya fece uno scatto e si sollevò dalla sua posizione, quasi spaventando la ballerina e disse
“hai ragione! Si! Lo sò che giorno è oggi….. E’ il giorno della prima di un’opera drammatica, che potrebbe spianarmi la strada verso quello che voglio fare di più al mondo!!!!” disse fiera, guardando negli occhi Heather, che aveva la bocca semiaperta sconvolta da quella reazione
Naya le diede una carezza e disse
“hai ragione amore, basta! Devo togliere le palle e pensare solo a dare il meglio su quel palco!” le sorrise, mentre HeMo rispose con un sorriso timido, quasi impaurito
“meno male che ci sei tu amore mio…. Non saprei come fare senza di te” la baciò mentre la bionda spalancò gli occhi ancora sotto shock.
 
 

 
Mancava poco più di un’ora allo spettacolo, gli attori indossavano già gli abiti di scena e, molti di loro, erano già stati al trucco. HeMo aveva i capelli raccolti in una grande crocchia e portava un vestito celeste chiaro, che si apriva ad una gonna lunga e vistosa. Se, per tutto il giorno, si era concentrata su Naya ed il loro mesiversario, in quell’ora che mancava, aveva quasi raccolto tutta la tensione che avrebbe dovuto avere quel giorno, quasi invidiava Naya che ce l’aveva avuta dilatata per quelle ore dal suo risveglio, per lo stato in cui si trovava era peggio sicuramente. Sentiva un peso sullo stomaco, come se avesse ingoiato una grossa pietra, ed aveva il fiato corto. Richmond andava avanti ed indietro, aggirandosi tra i camerini e la platea, ogni tanto pronunciava nomi di attori famosi o produttori di Broadway, che avevano annunciato la loro presenza e mettendosi le mani nei capelli, affermava frasi senza senso. HeMo non reggeva più, in quel momento, avrebbe solo voluto sentire un abbraccio di Naya, per tranquillizzarla, aveva passato tutta la giornata a farlo per la sua ragazza, ed ora che lei ne aveva bisogno, non c’era, era rinchiusa in un camerino con Cristina a concentrarsi per entrare nella parte.

Somewhere over the rainbow
Way up high
There's a land that I heard of once in a lullaby…..
lala laaaalaaaa dabadadaaaaa”

Darren, con un smoking in stile 800, ed un cilindro in mano, le ballava davanti, facendo una versione per tip tap, di Over the rainbow….
“Cristo! Darren, ma come fai ad essere così? Non sei teso?” chiese con una mano in fronte, esasperata dalla confusione che l’amico stava facendo
“certo che sono teso, ma scarico la tensione così io…. Sei una ballerina, che diamine! Dovresti capirmi!” rispose con entusiasmo
“io non sò nemmeno se riuscirò a camminare, non mi sento più le gambe” disse preoccupata, toccandosi le ginocchia “aiuto…. E se mi dimentico qualche battuta? Se sbaglio dei movimenti, soprattutto con Naya?”
“avanti HeMo, non pensare a tutte queste cose tragiche ok? Non serve a niente….. qualsiasi cosa succeda tu e Naya la saprete risolvere…. Vi basterà uno sguardo” Darren le posò con fermezza le mani sulle spalle, scuotendola forte e facendole uno dei suoi sorrisi.
“hai ragione tesoro” HeMo l’abbracciò.

 
 
Naya era seduta, immobile, su una sedia in un camerino di pochi metri quadrati, aveva addosso un vestito bianco, che era molto più simile ad una sottoveste, ed aveva tutti i cappelli spettinati ed arruffati. Respirava profondamente con gli occhi chiusi, cercando di concentrarsi solo ed esclusivamente sul suo respiro, isolando tutto quello che c’era attorno a lei, aveva quasi isolato anche i passi secchi ,dei tacchi di Cristina, che la rendevano ancora più alta, rispetto a Naya, che portava delle semplici ballerine.

Cristina era molto agitata, ma non voleva che Naya lo percepisse, doveva stare seduta, per cercare di fare silenzio e permettere all’amica di trovare la giusta concentrazione, ma non ce la faceva, andava avanti ed indietro e ripassava mentalmente la parte. Il fatto di non riuscire a tenere sotto controllo la sua ansia ed i suoi sentimenti, la stava distruggendo, più del pensiero di poter dimenticare qualche battuta in scena.

Si avvicinò a Naya e, delicatamente, le prese la mano, inginocchiandosi davanti a lei, la mora si spaventò, anche se il tocco della sua amica era delicato. A Cristina scappò un sorriso, incredibilmente,Naya era già nel suo mondo.

“scusa, non volevo spaventarti” le segnò sulla mano.

Naya dondolò con la testa e sorrise col viso verso l’alto.

“ci siamo quasi Helen, tutto quello che abbiamo costruito in questi mesi, darà il suo frutto stasera” continuò col linguaggio a loro conosciuto

Naya sorrise e sospirò, Cristina si accorse della tensione della mora davanti a lei e, senza dire nessun’altra parola, la strinse forte a sé, lasciandosi sfuggire un
“ti voglio bene” sussurrato piano vicino al suo orecchio
Naya lo sentì e perse per qualche secondo la concentrazione, per lo stupore di quelle tre parole, che non le aveva mai sentito dire fino ad ora, non capiva se era Annie, che diceva quelle parole ad Helen, o Cristina che le diceva a Naya. Per la sua pace mentale, decise di ignorare la frase, come avrebbe fatto Helen, non sentendo quelle parole.

Bussarono e si aprì improvvisamente la porta, Cristina si girò di scatto, riaprendo gli occhi e lasciando la stretta di Naya, che rimase impassibile, sempre dondolandosi sulla sedia.

“hey…. Disturbo?” HeMo non ce l’aveva fatta, aveva il bisogno di vedere e, soprattutto sentire, una stretta confortante di Naya in quel momento. Quando, aprendo la porta, la vide davanti a lei, fece subito uno sguardo di tenerezza, ignorando completamente Cristina, che si era piombata subito verso di lei
“Heather che ci fai qui?”
“avevo bisogno di vedere Naya…. Ciao amore?” disse, cercando di sorridere, anche se era molto tesa
“sai perfettamente che ha bisogno di concentrarsi e non vedere nessuno, prima di iniziare” disse l’attrice, spingendola con forza verso l’uscita
“ah si? Bè non mi sembra che sia da sola qui dentro” la guardò per un istante negli occhi ,per poi rivolgersi di nuovo verso Naya, addolcire lo sguardo e dire
“Hey amore….. me la stò facendo sotto….. ho bisogno di un mega abbraccio Nayoso”
Naya sentiva tutte quelle voci, sentiva soprattutto HeMo, che aveva un tono molto teso, ma non poteva alzarsi e fare quello che le stava chiedendo, perché ci sarebbe voluta un’altra ora di duro lavoro, per entrare perfettamente nella parte. Decise di ignorare tutte quelle voci e canticchiarsi delle canzoni, nella sua mente, seguendo il ritmo dondolando con la testa.
HeMo vide che Naya non si scompose e continuò ad ignorarla
“lo vedi? Non ti può rispondere…. HeMo per favore lasciaci sole” la supplicò Cristina, ostacolandole il passaggio per arrivare da Naya
“amore? …” Naya non rispose “senti…. facciamo così…. vado ad abbracciare mia figlia, ok signor generale del terzo reich?” si rivolse scocciata verso la collega, che continuava ad ostacolarla.
Fece un passo veloce e la superò, avvicinandosi a Naya.
Le accarezzò la guancia con amore e l’abbracciò. Naya riconosceva quel tocco, ma continuava sempre a cantarsi la melodia nella sua mente, guardando in alto, le strinse solo la mano. HeMo le diede un bacio e se ne andò, mentre Cristina la squadrò arrabbiata, con le mani incrociate sul petto.
“bene solari entriamo nella parte, ce la devi avere con me, perché amo troppo mia figlia, mi devi solo ringraziare allora….” Le disse, chiudendosi la porta dietro di se.


Si mise a correre, nonostante la pesantezza del vestito la ostacolasse e si chiuse dentro un piccolo sgabuzzino, si mise a piangere, ma non sapeva nemmeno lei perché, non capiva se le aveva fatto male il fatto che, Naya ,non si era ricordata dei loro tre mesi assieme, o se non si era scomposta quando l’aveva supplicata di abbracciarla, per darle conforto. Si asciugò il viso nervosamente, perché stava rovinando tutto il trucco di scena, ed iniziò a fare dei respiri profondi, come le aveva insegnato Naya. Doveva andare in scena tra pochi minuti e sarebbe stato il primo vero debutto della sua vita, la sua prima vera scommessa vinta, la sfida contro Emily era niente, in confronto a questo che stava per fare. Sentì il suo battito regolarizzarsi ed iniziò a pensare ad Helen, la sua figlia tanto amata…. Quella per il quale aveva lottato contro tutti ,per tenerla a casa con lei, quella per il quale voleva comunicare ma non ci riusciva e l’unico desiderio che aveva, era che la figlia sentisse quanto lei l’amasse.
 
Erano tutti radunati nel retropalco con il loro regista, Cristina teneva per mano una Naya come al solito assente, lei non ascoltava mai le parole del regista e Stan, ormai, se n’era fatto una ragione, perché era felice che fosse così.

“quello che hai fatto prima non è giusto HeMo, potevi trattenerti e pensare meno egoisticam…..”
“ne parliamo dopo la messa in scena Cristina!” la interruppe, senza nemmeno guardarla in faccia.
 
La prima andò benissimo, tutti quanti i ragazzi fecero alla perfezione, tutto quello per il quale avevano lavorato sodo, il teatro era gremito di persone. Ci fù un lungo applauso, dopo la scena tra Annie ed Helen del cibo, scena durissima dove le due lottavano fisicamente.
 
Quando era giunto il momento dei saluti finali, ed il cast era tutto sul palco, per inchinarsi davanti al pubblico tutto in piedi, Naya stringeva da una parte la mano di Cristina e dall’altra quella di HeMo, scrutando verso il pubblico illuminato dalle luci in sala, non potè credere a quello che stava vedendo: in sala c’erano Dianna e Lea, che applaudivano forte, con un sorriso smagliante, si avvicinò all’orecchio della ragazza, per informarla e le indicò, HeMo abbandonò la formalità della situazione e le salutò commossa. Cristina si accorse della cosa e guardò curiosa la collega, per capire se Lea Michele e Dianna Agron, che erano in sala, stavano salutando le sue due colleghe e, soprattutto, se Lea faceva cenno col dito che si sarebbero viste dopo.


Dietro il palco partì un urlo di gioia da parte di tutti, Naya cercò subito lo sguardo di HeMo, dall’altra parte del mucchio di attori suoi colleghi, che si abbracciavano, quando sulla sua strada, arrivò Cristina che la prese tra le sue braccia e la strinse forte.

“sei stata grande! Una cosa mai vista Naya! Sul serio!” le disse felice
“grazie…. anche tu!” si riabbracciarono, ed aprendo gli occhi, si rese conto che Heather era dall’altra parte che l’aspettava
“scusami ora devo andare da HeMo” le disse lasciandola
“oh… certo!” rispose imbarazzata
Naya si avvicinò alla sua bionda e le mise le braccia intorno al collo, sorridendole soddisfatta
“hey!” le disse dopo averla abbracciata forte
“hey! Direi che siamo vicini al premio Oscar, se reciti così ogni volta” le disse sorridente e soddisfatta
Naya si mise a ridere di gusto e disse
“anche tu non sei stata da meno, è andata benissimo” sussurrò vicina alle sue labbra
Heather si avvicinò alle sue labbra e la baciò profondamente, fregandosene di tutti gli occhi indiscreti dei loro colleghi

“hey! C’è tempo per fare sesso…. Lo farete dopo…. Venite qui!!!” Darren si avvicinò e le abbracciò tutte e due felicissimo
“sono orgoglioso di voi ragazze! Avete spaccato stasera!” disse con fare molto paterno
Naya si commosse nel sentire l’abbraccio, di due delle persone a cui teneva di più al mondo, avere la consapevolezza che, quell’avventura, la stavano vivendo assieme, era per lei un sogno che si realizzava.


“hey! ma dove sono le mie star preferite???’” sentirono una voce famigliare, arrivare dal corridoio, una voce inconfondibile e piena di entusiasmo
“Leaaaaa, oh mio dio allora eri tu? Non eri un miraggio?” Naya si precipitò ad abbracciarla, seguita dagli altri due
“certo che sono io e c’è anche Dianna “ si girò a cercarla, mentre era circondata da dei ragazzi che chiedevano l’autografo. Le salutò da lontano, per poi mollare tutti e correre da Naya
“Diiiiiii!!!!” esclamò Naya in lacrime, non la vedeva da tantissimo
“amore, ma…. Sei stata qualcosa di eccezionale li sù…. Lo sai?” si staccò dall’abbraccio, per guardarla negli occhi, mentre HeMo e Lea continuavano ad abbracciarsi incredule e, la giovane attrice mora, aveva iniziato ad esprimere a modo suo, tutta l’eccitazione nel vederle su quel palco
“ma cosa ci fate qui?” chiese Naya
“volevamo farvi una sorpresa, era una cosa importante per te, allora ci siamo fatte un viaggetto” le rispose Dianna, per poi incrociare lo sguardo felice di Darren, che le ammirava
“Darren vieni qui!” la bionda lo trascinò letteralmente trà le sue braccia, seguita a ruota dall’amica che disse
“il mio Juke boxe preferito è anche un bravo attore….. quante qualità hai Darren?” chiese Lea ,con fare divertito.
“eeeeehhhhh sapessi!!!” rispose lui ,col suo solito sguardo malizioso
Intanto HeMo, aveva preso letteralmente in braccio e fatta girare Dianna, che sorrideva divertita
“sei sempre più bella e più brava Heather Morris, come devo fare con te?” si mise una mano sul fianco
“non c’è rimedio tesoro…. Mi spiace” le fece l’occhiolino, per riabbracciarla.
“Oh mio dio….. Jonathan…. L’abbiamo mollato li” esclamò Lea, per poi correre subito verso l’uscita
I tre  si girano a guardare perplessi Dianna, ma non fece in tempo a spiegare la cosa, che Lea aveva già trascinato dentro Jonathan Groff
“oh mio dio!!! Jesse  St. James!” esclamò HeMo, mettendosi tutte e due le mani, davanti alla bocca
Dianna rise dell’uscita dell’amica e disse
“si chiama Jonathan, HeMo! credo che sia più felice di essere chiamato così, ed è il migliore amico di Lea” spiegò, prima che arrivassero davanti a loro
Lea fece le presentazioni ed HeMo fù la più emozionata, adorava il personaggio di Jesse in Glee, era uno dei suoi preferiti.


Ci fù un momento di silenzio e tutto il gruppetto si girò improvvisamente, vedendo una scena buffissima:
l’intero cast, compresa Cristina, stavano li ,da chissà quanto tempo, ad osservare i loro tre colleghi ,che conversavano felicemente, con tre star della televisione.
“oh…. Ragazzi…. “ Naya fece un espressione imbarazzata, vedendo le facce allibite dei colleghi e continuò
“loro sono Lea, Dianna e Jonathan” li presentò, come se fossero dei loro normali amici, davanti ai colleghi che continuavano ad osservarli ammutoliti
“ragazzi, complimenti davvero ,siete stati fantastici” disse Lea, per interrompere quel silenzio imbarazzante
“cioè….. voi conoscevate mezzo cast di Glee e non ci avete mai detto niente?” esclamò coraggiosamente Emily
“bè…. Non mi sembrava una cosa indispensabile” rispose HeMo
“non vi sembrava una cosa indispensabile?” ripetè Matt incredulo
Improvvisamente tutti si avvicinarono e ci fù, di nuovo, un chiasso terribile, chi chiedeva autografi e chi si gongolava a ricevere i complimenti di una Lea Michele, che aveva assistito alla sua performance.
I tre giovani attori si intrattennero con il cast, ed anche con Richmond ,che era impegnatissimo al telefono, per ricevere i complimenti ,dei tanti che avevano assistito allo spettacolo.


si ritrovarono tutti alla festa in un locale vicino, organizzata dal regista, che, ovviamente, aveva invitato anche le tre star presenti.
Alla festa, Naya e Cristina ,furono sommerse da produttori ed attori, che avevano seguito la loro performance, con molto interesse, avevano anche rilasciato qualche intervista a qualche giornalista del settore. HeMo era stata per tutto il tempo con Dianna, Lea e Jon
“Domani siete invitati tutti da me a pranzo,così possiamo chiacchierare con più calma!” disse il biondo attore, mentre faceva una pausa dalle foto scattate con le sue fan.
“sul serio? Ma vivi qui a New York  tu?” le chiese HeMo, che non aveva perso lo sguardo di ammirazione nei suoi confronti
“certo! Io lavoro qui, ho in produzione ben due musical!”
“oh kakkio bellissimo!!!” rispose entusiasta.
Lea stava parlando con dei giornalisti, approfittando per fare i complimenti ai suoi tre amici, perché scrivessero di loro sui giornali.
“come stai tesoro?” Dianna le toccò la spalla, per destarla dalla sua ammirazione nei confronti di Jonathan
“bene a parte la stanchezza”
“è andata bene oggi, siete state fantastiche” le disse Dianna, col suo solito sorriso amorevole
“bè Cristina e Naya sicuramente, la gente non le lascia respirare” indicò la ragazza, che parlava con un gruppetto di giornalisti
“anche tu lo sei stata, loro sono le protagoniste, è normale che siano state più in evidenza…. È un po’ come me e Lea, quando andiamo in giro, la gente si accorge per prima di Rachel, poi a qualcuno viene in mente che c’è anche l’attrice che interpreta Quinn, accanto a lei. “ la tranquillizzò
“per me è più importante che, Naya, ottenga quello per il quale stà lavorando sodo e realizzi il suo sogno”  le rispose, procurando un’espressione dolce nello sguardo dell’amica

 
“Hey non ti ho ancora fatto i complimenti, sei stata perfetta!” Cristina le si avvicinò, mentre stava prendendo qualcosa da bere, per lei e Dianna, al tavolo delle bibite
HeMo si sforzò di sorriderle, era ancora arrabbiata, per l’atteggiamento che aveva assunto, prima della messa in scena.
“grazie, bè il grosso l’avete fatto tu e Naya”
“senti….. mi dispiace per quello che è successo prima, ma è importante che Naya si concentri e si isoli, prima di entrare in scena”  le disse, sinceramente dispiaciuta
“lo sono tranquilla e me ne farò una ragione, è che oggi ,ho passato tutta la giornata a tranquillizzarla e, quando avevo bisogno di lei, era rinchiusa nel suo mondo con te” decise di essere sincera, perché non serviva fingere che andasse tutto bene, quando sapevano benissimo tutte e due, che non era così
“nel momento in cui sei entrata, non era Naya, era Helen”
“si appunto, per questo me ne farò una ragione….. prima o poi Helen non ci sarà più, ma Naya , la persona che amo, c’è e ci sarà sempre….. quindi è più importante questo” fece spallucce, ricordandosi il discorso che la ragazza le aveva fatto, vedendo che Cristina ci era rimasta male.
“oh… bè ,si ….certo” rispose lei ,toccandosi nervosamente la testa
HeMo posò i bicchieri sul tavolo e si preparò a dire, a Cristina, quello che avrebbe voluto dirle da tanto tempo, si sentiva inspiegabilmente pronta ad affrontarla.

“vedi Cristina, io e Naya siamo fatte l’una per l’altra, io conosco perfettamente lei, e lei me, anche prima di metterci insieme era così, eravamo destinate ad incontrarci. Ci sono cose di Naya, che tu non conosci, cose che fanno parte del suo quotidiano, come per esempio avere degli spiragli di luce, quando và a dormire, oppure che è allergica alle fragole  o che ha un neo, proprio qui dietro l’orecchio, che io adoro baciare. Ti stò dicendo tutte queste cose, per farti capire che non ho bisogno di un espediente, per poter stare da sola con lei, perché ci sono momenti della giornata, che ci manchiamo così tanto, che ci cerchiamo nello stesso istante” Cristina era ammutolita,non riusciva a dire niente e, soprattutto, si rendeva conto che tutto quello che HeMo le stava dicendo, era vero.
“io… io non capisco perché mi stai dicendo queste cose” disse ridestandosi dai suoi pensieri
“perché, stasera ,ho capito che usi queste tattiche, per poter stare da sola con lei….ma non c’è bisogno! se Naya vuole stare con te, ti cerca, credimi! A prescindere da me o dall’ambiente teatrale”  le disse, con un sorriso
“lo… lo sò questo!” balbettò
“bene, allora è tutto ok, non preoccuparti per quello che è successo prima” le fece un occhiolino e poi aggiunse “ora scusami, ma ho una star che muore di sete” indicò col bicchiere Dianna, che l’aspettava dall’altra parte della sala e si allontanò.
 

 
Erano finalmente a casa, dopo quella lunga giornata, avevano sentito le loro rispettive famiglie, per aggiornarle dello spettacolo.
“Dana oggi mi ha detto che da grande vuole diventare come me….. mi ha emozionato questa cosa”  Naya era già sdraiata sul letto, mentre HeMo le dava le spalle, seduta al suo lato del letto, che si infilava il pigiama dopo una doccia
“è bellissimo” disse, con non troppo entusiasmo
Naya si accorse che c’era qualcosa che non andava, già dal tragitto di ritorno, era stata fin troppo silenziosa, si mosse per andare verso di lei, ed iniziare a massaggiarle la schiena
“che succede?” le diede un lieve bacio sul collo, facendo inclinare immediatamente la testa della bionda all’indietro
“niente, sono solo molto stanca”
Naya imitò, con la voce, il rumore di un pulsante di errore, come nei giochi a quiz, per poi dire
“risposta sbagliata! Ha un ultimo tentativo signorina!” le cinse la vita
La mora era felice per quella giornata, era stata la sua serata perfetta, HeMo non voleva rovinarla, dicendole cosa non andava, ma sapeva che sarebbe stato difficile nasconderglielo, non riusciva mai a fingere con lei. Fece un respiro e disse
“mi ha fatto male quando, prima di entrare in scena, mi hai ignorato ed hai lasciato che Cristina mi mandasse via dalla stanza” disse tutto d’un fiato, cercando di trattenere le lacrime, per non esagerare.

Naya capì che la cosa era seria e non era il momento di scherzare, fece uno scatto in avanti e si mise a cavalcioni tra le sue gambe, per poterla guardare negli occhi, non disse niente come al solito, sapeva che HeMo non aveva finito e voleva lasciarla parlare ed ascoltarla fino alla fine, prima di dire qualcosa. La osservò seria, scrutando ogni singolo centimetro del suo volto, le sistemò le ciocche dei capelli dietro le orecchie, per poi accarezzarla ed incoraggiarla a continuare.
La ballerina non riusciva ancora a guardarla negli occhi, si sentiva ridicola in quel momento, perché sapeva di non avere niente da temere, ma sapeva altrettanto bene, che, se non avesse detto a Naya quello che aveva dentro, il dolore non sarebbe mai passato.
“lo sò che hai bisogno di concentrarti per entrare nella parte, che non devi avere distrazioni e tutto il resto…. Ma io avevo bisogno di te in quel momento, ero terrorizzata e per tutto il giorno, non ho sentito l’ansia, perché ero troppo impegnata a farla passare a te”
Naya in quelle parole si sentì morire dentro, perché era la verità.
“quando ti ho abbracciato e sei rimasta inerme senza reagire, è stato come abbracciare un manichino….. avevo bisogno solo di una stretta, era tutto quello che chiedevo” le scese una lacrima e Naya gliela asciugò immediatamente, con uno sguardo impietosito, trattenendo a stento le lacrime anche lei.
“tre mesi fà, ci siamo messe assieme….” Naya sbarrò gli occhi, ricordandosi improvvisamente la cosa
“ho passato tutta la giornata, a cercare di farti ricordare la cosa, soprattutto perché, le altre volte, ti sei sempre ricordata tu, mentre io ero presa da mille preoccupazioni, pensavo che, per la prima volta, ci saremo ricordate assieme della cosa….. lo sò che è una cazzata, stà cosa di celebrare il mesiversario, e probabilmente, quando passeranno i mesi, non ci ricorderemo nemmeno più, però oggi lo volevo utilizzare per fari distrarre un po’ e parlare di altro, oltre allo spettacolo” le sue lacrime scendevano molto più in fretta in quel momento, mentre Naya anniuva, guardandola con gli occhi lucidi e cercando di catturare le lacrime dalle sue guancie.
“non voglio che diventi un’altra Cristina, tu non sei così Naya! per te ci sono sempre state  prima le persone, non la carriera…. Ricordi quando hai rinunciato al tuo turno, per farmi passare per prima, al provino di Glee?” la mora annuì, ormai con le lacrime che le  scendevano sul viso, incrociando lo sguardo triste della sua ragazza, che ormai aveva preso coraggio e la guardava negli occhi.
“in quel momento, ho pensato che dovessi essere una persona speciale, ed io mi sono innamorata di quella persona speciale…. Non cambiare amore ti prego…. Io ti auguro tutta la più brillante carriera di questo mondo….. ma non cambiare, ti scongiuro!”  
Naya era ormai devastata da quelle parole, che le avevano trafitto il cuore, non poteva credere di non essersi accorta di niente quel giorno, non poteva pensare di aver messo in secondo piano, l’amore che provava per Heather , a causa della sua ansia e del suo egocentrismo. Avrebbe dato la sua stessa vita per lei, lo avrebbe fatto senza pensarci.
L’abbracciò forte e pianse tra le sue braccia.
Rimasero strette a piangere, per qualche minuto, HeMo aspettò che anche Naya si calmasse, mentre la stringeva forte. Le spostò il viso dalla sua spalla, ormai fradicia di lacrime e, guardandola negli occhi, la baciò profondamente. Sapeva di non averle detto delle cose piacevoli, ma doveva farlo, perché lei capisse, era un atto d’amore duro da fare, ma necessario.
“tutto questo non toglie il fatto che sei stata incredibile su quel palco e sono veramente orgogliosa di te” le sorrise, dopo averle mordicchiato il labbro inferiore.
Naya la riabbracciò e disse
“mi dispiace…… mi dispiace amore” sussurrò trà i singhiozzi
“lo sò… lo sò…. Naya” HeMo le risollevò il viso, spostando i capelli ,che si erano depositati sulla sua faccia, incollati dalle lacrime, iniziando a baciare ogni angolo di quegli spazi che liberava.
La mora si calmò lentamente, rasserenata dai baci che, delicatamente, le dava HeMo, per tranquillizzarla e farle capire che era tutto a posto.

“io ricordo a mala pena il momento in cui sei entrata tu, sentivo le urla di Cristina e tu che mi chiamavi amore…. Stavo rischiando di uscire dalla parte, per correre a baciarti, dopo aver riconosciuto quel modo di chiamare ”amore” inconfondibile, ma mi sono imposta di non farlo, perché sarebbe stato un casino….” La guardò, parlandole sinceramente, sapendo che avrebbe capito
“l’unica cosa che ricordo nitidamente, è stato il fatto che ti ho stretto la mano per un secondo, ma è stata l’unica cosa, che mi sono potuta concedere” HeMo le sorrise, per farle capire che si ricordava del momento, e che aveva apprezzato.
“per quanto riguarda Cristina, io non potrei mai essere come lei, perché non ho vissuto una vita come la sua, per fortuna. E’ una persona molto sola, e, probabilmente, ha trovato in me, qualcuno con cui parlare ed essere finalmente sé stessa, senza dover fingere o mettere corazze. Non potrò mai esserlo, perché ho una famiglia meravigliosa che mi ama, ho degli amici stupendi ,che non mi lasceranno mai sola, ed ho una persona che mi ama così tanto, da utilizzare ogni mezzo, per farmi stare bene ,digerendo il fatto che ,alcune volte, sono talmente egoista, da non ricordare una data così importante, come il giorno in cui ho mangiato quella buonissima guacamole, fatta con tanto amore” disse, facendo ridere la ragazza e stampandole un leggero bacio sulle labbra.


HeMo la prese di peso e la buttò sul letto, facendola sorridere. Si sdraiarono e si guardarono intensamente per qualche minuto…. Fino a che, per l’ennesima volta, quella sera, HeMo prese coraggio e disse
“credo che si stia innamorando di te” le accarezzò la guancia, passando l’indice sulle labbra, che amava di più al mondo.
Naya fece silenzio, non sapeva cosa dire.
“stasera l’ho capito, entrando in quella stanza…. Lei era felice di poter stare da sola con te, grazie a quell’espediente della concentrazione…. E quando sono entrata io, è diventata una furia e non ha capito più niente”
“non esagerare amore….. stiamo parlando di lavoro….. si è incazzata, perché aveva paura mi deconcentrassi”  le prese la mano e la incrociò con la sua, giocherellando “ripeto…. Credo che non abbia mai avuto degli amici, e stà vedendo in me, qualcuno con cui aprirsi, ed essere sé stessa veramente” le diede un lieve bacio sul naso
“ok…. Ma credo che dovresti stare più attenta, non ci hai mai pensato, ma da ora in poi, cerca di fare attenzione, più che altro per non farle male” l’estrema schiettezza della sua ragazza, ogni volta, spiazzavano la mora
“sò che mi ami Naya, davvero….. non ho dubbi, ma sò che, se uno può provare anche una minima cosa per te, a causa della bellissima persona che sei, si può fare davvero male ed illudere….. e sò che le vuoi davvero bene, come gliene voglio io, anche se è una rompipalle a volte” risero tutte e due.
Naya si rasserenò, vedendo il sorriso sincero della ragazza, le aveva fatto bene parlare, ed era felice che HeMo fosse tornata a stare bene. Non avrebbe sopportato si fosse tenuta quel dolore dentro.
Prese le sue labbra avidamente, cercando con foga la sua lingua, si mise sopra di lei con uno scatto
“io sono solo tua amore mio…. Solo tua, per sempre” decise di ribadirlo, mentre ansimava e con foga le baciava il collo. Sollevò per un secondo lo sguardo e, fissandola negli occhi, fece un mezzo sorriso malizioso
“ed adesso basta parlare e festeggiamo il nostro mesiversario” disse, facendo ridere la ragazza.
 
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Salve…. Scusate il ritardo…. Spero di armi perdonare facendovi piacere questo capitolo, ho la febbre, maledetto tempo del cavolo. C’è tanta roba in questo capitolo, sono curiosa di sapere che ne pensate e cosa vi ha colpito.
Personalmente ho adorato HeMo questa volta ed anche la stupenda capacità di ascoltare gli altri di Naya Rivera.
Kiss
E.

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Capitolo 28
*** Casa Groff ***


“c’è un Stop più avanti, dovresti iniziare a rallentare!!”
Darren aveva la voce tremolante, la sua migliore amica, si girava ogni tanto, per guardare il suo viso terrorizzato e farsi una risata.
“lo sò, lo sò…. Rilassati!”
la bionda si girò per guardare la sua faccia, sotto segnalazione della ragazza e si mise a ridere
“ok, ok…. Ora girati e guarda la strada per favore…” gesticolò con la mano in avanti, per farla girare e riprendere a controllare la strada
“Oh Cristo santo, ma perché la mia macchina doveva lasciarci a piedi proprio oggi?” disse, mettendosi le mani nei capelli.
“perché non la fai controllare mai, ti stà bene….. io Elettra la faccio controllare sempre, almeno una volta ogni tre mesi, come mi ha insegnato papino”
Naya ammiccò divertita all’amico, mentre elogiava la perfezione della sua macchina
“e vedi che và una meraviglia, vero amore?” HeMo soddisfatta, le diede un veloce sguardo, mentre Naya annuì felice
“lo vediamo tutti HeMo, stai andando a 120 in una strada cittadina….. e poi, che cavolo di nome da dare ad una macchina!”  disse il moretto
“Hey!!! lascia stare la mia fedele Elettra, ha un nome bellissimo ed è un personaggio mitologico!” le diede un colpo sul braccio che stringeva il suo sedile con forza
“mmmm brava la mia secchiona! Dammi un bacio” HeMo si girò verso di lei, aspettando che le labbra carnose di Naya  si avvicinassero.
“oh Gesù ! ti prego guarda la strada, tra un po’ dobbiamo girareeeeee!!!!! attenta al passante!!!!” urlò
“cazzo Darren l’ho visto! rilassati!!!!” il ragazzo si accorse che, forse, stava esagerando ed HeMo si stava seriamente arrabbiando
“hai ragione scusa, scusa….” Disse, toccandole la spalla e chiudendo gli occhi mortificato

Le due si fecero uno sguardo di intesa e poi scoppiarono a ridere
“Criss non ti facevo così cagasotto!” pronunciò trà le risate la bionda, facendo piegare ulteriormente in due la sua ragazza
“E’ che non sono abituato a stare dietro, potevi farmi stare davanti Naya”
“sei tu quello che dice sempre: il guidatore sceglie sempre chi vuole affianco …. E mi fai stare sempre dietro, quindi, ovviamente, io ho scelto Naya” guardò la sua ragazza che annuiva contenta
“si, perché tu vuoi sempre monopolizzare la musica e metti solo quello che ti piace!” ribattè lui
“dai avanti D. non è la fine del mondo…. HeMo è bravissima, vedi? Siamo arrivati sani e salvi” indicò la casa, col numero civico, che John gli aveva mandato via e-mail insieme alle  indicazioni
“sano e salvo Criss, puoi chiamare mammina e dirle di smettere di pregare, e fatti mandare anche una nuova scorta di pannolini, visto che ci sei!” disse la bionda, guadagnandosi un’occhiataccia dall’amico


Naya lo guardò appena scesi dalla macchina e le sorrise
“sei una stronza ed anche una paraculo Naya Rivera!” le disse, mentre la migliore amica lo stava abbracciando, per farsi perdonare e fargli passare il broncio
“dai tesoro…. Che sarà mai, ha una guida un po’ sportiva….” Le diede un morso sulla guancia, mentre glielo sussurrava piano, per non farsi sentire da HeMo
“certo! Chiamala così…. Tutto perché non vuoi offenderla, perché hai paura che non te la dia, vero?” le disse, allontanando il viso dopo  il morso, ma già col sorriso sulle labbra
“mi conosci troppo bene… e poi ho imparato dal migliore” inchinò la testa di lato e, con l’indice, le diede un colpetto sul mento, per poi raggiungere la ragazza

 
La casa di Jonathan Groff era un attico in un grattacielo dell’ Upper east side, i ragazzi , soprattutto HeMo, erano eccitatissimi per quel pranzo, al di là di Glee, John era molto conosciuto a N.Y, soprattutto nell’ambiente musicale di Broadway.

Arrivarono in cima, verso il 25° piano, con un panorama mozzafiato, si vedeva parte della città, con vista su Central Park. I tre avevano gli occhi luccicanti. Li accolse una raggiante Dianna, con un delizioso grembiule con dei gattini disegnati, nelle espressioni più buffe. Dedicò un abbraccio a ciascuno, spiegando che stava aiutando Lea a cucinare, visto che era la cuoca designata per quel giorno, perchè Il padrone di casa, aveva avuto un appuntamento improvviso, ma stava arrivando.

I ragazzi entrarono ed ammirarono l’immensità di quella casa, che era luminosa ed aveva delle colonne portanti, che la facevano sembrare un tempio, tutto intorno c’erano delle vetrate che facevano intravedere lo stupendo panorama.

“hey chiudete almeno la bocca” Dianna passò divertita a sollevare il mento dei tre amici
“è che…. È…. È … qualcosa….” Balbettò Heather

“ve la dò io una motivazione per rimanere a bocca aperta, dopo che avrete assaggiato la mia pasta!” urlò Lea dalla cucina
I ragazzi si precipitarono nell’altra stanza per salutarla e scoprirono, divertiti, che la loro amica, stava trafficando in cucina, come se fosse la sua, mentre girava il sugo sulla pentola.
“potete anche venire a baciarmi, ho le mani impegnate, ma le mie guanciotte sono libere!” si sporse, aspettando la reazione dei tre che, prontamente, si precipitarono a baciarla a turno.

“hey tu, non credere di scampartela, solo perché sono arrivati gli ospiti d’onore, mi serve ancora una mano qui”  indicò col mestolo Dianna che sorrise
“oh…. se vuoi ti posso aiutare io! Sono stato per un periodo in Italia e conosco la cucina italiana!” disse Darren
Non fece in tempo a dirlo, che Dianna si era già liberata del suo grembiule, offrendolo a Darren per poi dire a bassa voce
“buona fortuna, è un tiranno in cucina!”
“D. ti ho sentito, dopo facciamo i conti!” le sorrise, facendo l’occhiolino.

“ohhhh santo Darren, meno male…. Lea è una furia in cucina” disse, portando le sue due amiche verso un grandissimo divano bianco in soggiorno ed accasciandosi seguita dalle altre due
“Lea è una furia in tutto quello che fa!” disse la mora,ottenendo l’approvazione delle altre due
“allora come state?” chiese l’attrice, che sedeva in mezzo alle due sue amiche
“ancora un po’ stanca da ieri….” Naya incrociò lo sguardo di HeMo che le sorrise, non erano solo stanche per lo spettacolo, avevano passato la notte ad amarsi come non mai…. Quelle incomprensioni, per fortuna risolte, avevano accentuato il loro desiderio di dichiararsi la reciproca appartenenza, senza risparmiarsi.
Dianna notò quello sguardo d’intesa trà le due e disse
“ok…. Non indagherò ulteriormente sul perché”  facendole  arrossire
“ma che dici D!” HeMo le mise la testa sulla spalla
“sono così felice che vi siate ritrovate e sia finita così…. Ci pensate che ci siamo incontrate a dei provini e non ci siamo lasciate più, anche se le nostre strade si sono divise?” aveva gli occhi che splendevano, mentre le guardava.
“meno male D. non sò come farei senza di te” le disse Naya, imitando la ragazza posando la testa  sull’altra spalla dell’attrice.
In quell’istante rientrò il padrone di casa, HeMo subito si alzò, John le faceva ancora una certa impressione, Dianna la tirò per la maglia, trascinandola di nuovo verso il divano, divertita

“eccoleeee le mie attrici preferite!!!” disse, spalancando le braccia, quando vide sbucare, dalla porta della cucina, una testolina nera che disse
“scusa? Non ho sentito bene…. Dovrei avere l’esclusiva come tua migliore amica e, soprattutto, perché ti ho salvato il culo, cucinando al tuo posto!” Lea lo minacciò, puntandogli il mestolo
“oh amore…. Ma certo!!!! tu sei la mia più più più preferita” corse ad abbracciarla, girandosi per poi fare l’occhiolino alle altre che risero divertite.
“allora siete sul giornale oggi…. Vi siete visti?” il biondo attore sventolò un quotidiano col viso raggiante
“che cosa? Non ci credo!” Naya quasi strappò letteralmente dalle mani del ragazzo il giornale e lo aprì seguita da HeMo
“oh mio Dio, c’è la foto dei saluti finali e della scena del cibo!” esclamò la mora incredula
“bè, diciamo che non è la cosa che si nota di più….. io ho notato per primo il titolone” Dianna indicò il titolo in grassetto che diceva
“Richmond fa di nuovo centro scommettendo sui suoi giovani talenti”
lesse a voce alta HeMo
Poi continuò a leggere la scritta poco più sotto in corsivo

“Anna dei Miracoli, difficilissimo Dramma teatrale, portato brillantemente a Broadway da due promettenti e brave attrici che portano il nome di Naya Rivera e Cristina Solari, guidate dal loro regista e professore”

 Naya era emozionata, HeMo se ne accorse e le strinse la mano, mentre continuava a leggere. Era un articolo lunghissimo e molto dettagliato, si vedeva che, chi l’aveva scritto, era un esperto del settore, lesse tutto l’articolo a voce alta e verso la fine c’era scritto:

“mi sento di menzionare in modo speciale una Heather Morris nel ruolo di Kate, la mamma di Helen,fantastica! Perfettamente nel personaggio ed un’alchimia pazzesca con Helen ed un forte attrito con Annie, si deve dare merito a Richmond, per la scelta degli attori, azzeccatissima”

si emozionò pensando alla fatica che aveva fatto, per riconquistarsi quel ruolo, ed era felice che il suo regista fosse ricompensato così, perché aveva creduto, fino in fondo, nelle sue capacità
Naya le strinse più forte la mano e disse
“hai visto? Ci sei anche tu!” indicò l’articolo, gioendo come una bambina
John le guardò con tenerezza e disse
“sarà il primo dei tanti, vedrete….. poi Steven è uno dei migliori critici teatrali di tutta New York”
“si, si vede che se ne intende!” rispose HeMo, facendo ridere tutti e procurandosi un abbraccio di Dianna.
“che succede qui?” Arrivò Darren e si avvicinò al giornale, leggendo con curiosità l’articolo
“Wau! Ragazze che complimentoni!!” disse sinceramente
“tu non sei menzionato, ingiustamente, secondo me” disse Naya
“ma noooo, la mia era una parte super marginale! Ci sarà tempo per Darren Criss, vedrai!” disse abbracciando la mora
“così ti voglio aiuto cuoco!” Lea le schioccò un cinque

 
Si misero a tavola e mangiarono il buonissimo cibo italiano, preparato da Lea con l’aiuto di Darren
“stamattina ho sentito che, Richmond, ha avuto molte richieste di proroga dello spettacolo!” disse John
“sul serio? Wau!” rispose la ballerina entusiasta
“si, ma sarà un problema, perché quella, era una serata di beneficienza, la Juiliard non ammette esibizioni dei propri studenti al di fuori dell’accademia ,era una cosa eccezionale” disse Darren ,smorzando tutto l’entusiasmo
“tranquillo amico che, se le associazioni sborsano un po’ di dollari, il senato accademico della tua scuola, si farà convincere facilmente a dare il permesso”l’attore le fece un occhiolino, sicuro di quello che stava dicendo
I tre si guardarono e sorrisero, pensando a cosa sarebbe spettato loro nei mesi seguenti.


Finirono di mangiare e di bere tutte le bottiglie di vino, che Darren aveva portato per l’occasione e si diressero verso il soggiorno di casa Groff, dove capeggiava un bellissimo pianoforte a coda, ovviamente Darren non poteva resistere, nel vedere una cosa del genere, senza poterci mettere le mani sopra.
Iniziò a strimpellare, attirando immediatamente verso di sé, come una calamita, i suoi amici

“Tonight I'm gonna have myself a real good time….”

Darren intonò le prime note di “Don’t Stop me now” dei Queen, e gli occhi di John si illuminarono, mentre Lea iniziò a saltare come una bambina eccitata davanti allo zucchero filato.
Naya rideva nel vedere come, il suo migliore amico, riuscisse a coinvolgere sempre tutti con la sua musica, era una sua dote bellissima che la mora amava tanto
Sul
“don't stop me now don't stop me…”

si aggiunsero le voci di Lea, John e Naya, armonizzate perfettamente
Darren si sollevò dal seggiolino del piano, ed iniziò a suonare con più foga

“'Cause I'm having a good time having a good time…”

A quel punto non resistettero nemmeno le due bionde, che erano rimaste sedute sul divano e si alzarono in piedi per ballare. HeMo e Dianna ballarono scatenate una di fronte all’altra, mentre gli altri le guardavano divertite e cantavano, facendo i cori a Darren.
Andarono avanti per ore, rispolverando tutti i vari repertori di ciascuno, tutti chiedevano…. e Darren eseguiva, senza nessun problema, fù una serata bellissima.


“credo di adorare profondamente Darren” disse Dianna, sedendosi affianco a Naya stravolta, mentre sorseggiava una margarita, che le aveva appena preparato HeMo
“ solo perché sei praticamente ubriaca!” le rispose, dandole una pacca sulla gamba
“non è vero! Sono solo un po’ brilla e poi la tua ragazza è bravissima a preparare la margarita”
“lo vedo, visto che è la terza che ti prepara” le disse la mora, tendendo la mano verso HeMo, che ne aveva portato un bicchiere anche a lei
“ma sentila, questo è il secondo per te!” sorrise, facendo combaciare il loro due bicchieri per un brindisi, mentre i tre loro amici, continuavano imperterriti a cantare.

HeMo si mise davanti alla ragazza, sventolandole il cellulare in mano, che segnalava varie chiamate e che Naya non aveva considerato per tutto il giorno.
“credo che ci sia qualcuno che ti stà cercando disperatamente” sorrise, mentre lampeggiava il nome di Cristina, con la sua foto.
“oh…” Naya prese il telefono e rispose ,allontanandosi dalle due


Hemo si accasciò sul divano ,affianco a Dianna, il quale si accorse che la bionda si era incupita
“com’è questa Cristina” le prese la mano, ed iniziò a giocherellarci
“è molto brava e professionale” rispose, senza pensarci
“non parlavo del suo lavoro” Dianna la guardò negli occhi, facendole capire che aveva intuito qualcosa, era impossibile cercare di sfuggire a quegli occhi rassicuranti, che ti davano fiducia
“mpf….. è un po’ rompipalle, ma ha avuto una vita difficile, quindi l’ammiro molto….. poi si sono legate tanto con Naya” a quelle parole Dianna annuì
“legate in che senso?” chiese
“hanno passato tanto tempo insieme, sai…. per quei due ruoli ci voleva una preparazione particolare…..” continuò molto vaga
“HeMo….!” Disse, interrompendola e guardandola con una faccia abbastanza eloquente
“ok……. credo si stia prendendo una cotta per Naya!” disse arresa, mentre annuì soddisfatta l’altra, per essere riusucita a far sbottonare l’amica
“sa di voi due?”
“certo! Ma conosci Naya, sai come conquista le persone, col suo carattere” disse
“bè anche tu sei così…”  cercò di rassicurarla, mentre l’altra fece spallucce “ne hai parlato con Naya?”
“si…. Ma dice che è una persona sola e vede in lei qualcuno su cui appoggiarsi”
“se lei però prova qualcos’altro, deve stare attenta a non illuderla” affermò la giovane attrice
“è quello che le ho detto io!” HeMo era felice che l’amica la pensasse come lei
“però tu stai tranquilla tesoro…. Naya ti ama tanto, si vede, è palese…. Siete due calamite” la tirò verso di sé per abbracciarla
“lo sò…. “ sospirò tra le sue braccia.


Era passata mezz’ora e Naya era ancora nell’altra stanza, seduta sul letto a parlare al telefono con Cristina, la bionda decise di avvicinarsi. La vide che raccontava le ultime novità dopo lo spettacolo e parlava dell’articolo sul giornale.

Naya le sorrise salutandola, ricambiò il sorriso e si mise affianco a lei, prendendole la mano ed ottenendo uno sguardo stranito dalla mora.
Si sporse dietro la schiena e l’abbracciò da dietro, dandole un bacio sul collo, facendola rabbrividire, Naya mise una mano davanti al cellulare e, girandosi divertita, le disse sottovoce
“che ti prende?”
HeMo non rispose e continuò a baciarla, si avvicinò all’orecchio libero e le sussurrò
“mi mancavi”
continuando ad esplorare il suo collo, facendo muovere nervosamente la ragazza, che cercava di abbozzare delle frasi di senso compiuto, provando a concentrarsi sulla conversazione, fino a che le mani di HeMo non finirono sui suoi seni…
“S-scu-sca devo andare , mi stanno chiamando gli altri….” Disse quasi ansimando, mentre HeMo divertita continuava la sua missione di distrazione.
“c…come? Oh… s..si certo… lo chiedo ad HeMo e ti…. Ti faccio sapere poi…ciao” chiuse la chiamata e guardò con gli occhi sbarrati la ragazza dicendo
“Heeeeey!” prendendo il viso di HeMo trà le sue mani e guardandola ad un centimetro dalla sua faccia. Il viso della bionda si aprì ad un sorriso bellissimo e Naya non potè trattenersi dal baciarla appassionatamente
“non possiamo fare sesso a casa di Jonathan Groff”
“mmmm perché no? È gay non si scandalizzerà” le disse, mentre continuava ad esplorare il suo collo, facendola rabbrividire ad ogni tocco
“amore?” le risollevò il viso divertita, e facendo no con la testa, le disse “non possiamo”
HeMo arresa sbuffò e posò la fronte sulla sua spalla, Naya inclinò la testa ed avvicinò la sua guancia al viso della bionda, che prontamente, si girò e le diede un bacio lieve per poi chiederle
“mi ami?”
“tantissimo…. Perché? Hai dei dubbi?” le disse sorridendo
“no… solo mi piace sentirmelo dire ogni tanto” la baciò di nuovo
“ti amo Heather e, se ne hai bisogno, te lo ripeto all’infinito!” le disse guardandola intensamente negli occhi, per darle sicurezza
HeMo sentì l’impulso di abbracciarla e stringerla forte a sé.
“cosa mi devi chiedere?” disse, ricordandosi della chiusura della chiamata con Cristina
“ah si…. Mi ha chiesto se ci mangiamo una pizza da lei stasera, mi ha detto che Luke ti ha cercato e voleva stare un po’ con te….”
“mmmm Luke eh?....” disse maliziosa
Naya si mise a ridere poi le disse
“hey! Voglio che stai tranquilla, davvero Heather…. Ti devi fidare di me!” la osservò seria, da quei suoi occhi profondamente scuri, per accentuare la cosa, le prese il viso trà le mani e continuò
“noi oggi abbiamo festeggiato insieme con i nostri amici, lei non ha potuto gioire con nessuno per tutta la giornata”
HeMo si convinse e disse
“ok…. Lo faccio solo perché ho una voglia matta di vedere Luke!” disse, sapendo che la ragazza capiva che stava scherzando
“le mando un sms, per dirle che stiamo andando” disse felice la mora, mentre la ballerina annuì
Si alzarono per tornare dai loro amici quando, prima di aprire la porta, HeMo la fermò trattenendola per un braccio, Naya si girò stupita per l’ennesima volta
“sei una persona meravigliosamente buona, Naya Rivera” l’abbracciò, facendola sciogliere dalla dolcezza
“se sono così, è perché ho una persona speciale al mio fianco” rispose
“non è vero, però te lo lascerò credere” risero, prima di darsi un altro bacio

 
Tornarono dagli altri e salutarono tutti con lunghi abbracci, l’estate era alle porte e sarebbero tornate giù anche loro per le vacanze, sapevano tutti che non sarebbe passato poi così tanto tempo per rivedersi.
“io mi trattengo, magari prendo un taxi più tardi e vi raggiungo da Cristina…. Ok?”
Darren era ancora troppo preso dalle conversazioni sulla musica e dal suonare, che Naya le disse
“ok tesoro, non fare tardi però…. Ti chiamo dopo” le stampò un bacio in fronte
HeMo, maliziosamente, pensò che la sua era solo una scusa per non risalire in macchina con lei alla guida, si mise a ridere e disse
“Criss ti avrei lasciato guidare!”
“non è per quello HeMo…. Tranquilla!” sorrise imbarazzato, mentre la bionda gli scompigliava i capelli.


 
Arrivarono presto da Cristina, il suo quartiere non era molto lontano da quello dove stavano, era una delle tante incoerenze di quella città, facevi due passi e ti ritrovavi nella povertà più assoluta e, se ti spostavi di qualche isolato, sfocciavi nel lusso più sfrenato.
“HeMo!!!” Luke si tuffò letteralmente trà le braccia della ballerina, che lo accolse con un sorriso
“ciao tesoro!!” le stampò un bacio trà i capelli scompigliandoglieli
“non vedeva l’ora arrivaste!” disse Cristina felice
“non è vero!” protestò il ragazzo
“come non è vero? Ma se appena hai saputo che sarebbe venuta HeMo, ti sei allenato per tutto il tempo a fare piroette e salti con dei nomi stranissimi in francese”
“si chiamano Piquè e Jetè” la corresse tutto serio
“oh bene! Vedo che sei a buon punto allora”  disse HeMo, guardandolo con orgoglio
“si, sono le ultime cose che mi ha insegnato Brittany!”
“quindi stai mollando definitivamente il mio hip hop, è così?” fece la faccia offesa
“no mai! Vieni ti faccio vedere” le prese la mano e la trascinò verso la sua stanza, che aveva riordinato per fare spazio e potersi esercitare a ballare anche a casa.
La bionda si fece trasportare dal ragazzino e, girandosi verso le altre due, le salutò frettolosamente

 
“alloraaaaa! Che sensazione si prova ad essere sul giornale?” Naya sventolò il quotidiano che aveva preso da casa di John, Cristina glielo strappò letteralmente dalle mani
“fammi vedere!” iniziando a sfogliare velocemente, per trovare la pagina interessata
“hey! prima meriterei un abbraccio, che dici?” aprì le braccia in attesa
L’altra mora sollevò lo sguardo e, vedendo Naya in quella posizione e con quel sorriso, non resistette e la strinse forte a sé
“così và meglio!” disse ancora trà le sue braccia.
Si misero a sedere, mentre Cristina leggeva per la prima volta l’articolo, mentre per Naya era la ventesima e poteva quasi decantare alcune frasi a memoria.
“oh mamma! non si è risparmiato! Ce le meriteremo tutte queste critiche positive?” chiese Cristina
“mah…. Io direi che sono strameritatissime”
“le tue sicuro…”
“anche le tue, idiota!” Naya le diede uno scappellotto

 
 
“ok… pronto?.... preparo eeeeeh giro!” HeMo teneva le braccia conserte, davanti ad un Luke, che si era prontamente messo i pantaloncini, la canottiera e le scarpette che la bionda gli aveva regalato.
Il ragazzo cercò di fare più di un giro, ma perse l’equilibrio, HeMo lo afferrò al volo
“Luke, devi stare dritto con le spalle e la schiena e ti devi ricordare di fissare un punto, dove devi sempre tornare quando fai il giro…. Così, vedi?” fece una preparazione e dei giri perfetti, sotto lo sguardo ammirato del ragazzo
“coraggio riprova!” fece cenno al ragazzo di rialzarsi
Luke provò per mezz’ora senza stancarsi, HeMo dovette obbligarlo a sedersi e riposare un po’ ,prima che le girasse completamente la testa. Stavano tutti e due seduti ai bordi del letto, che sorseggiavano dell’acqua e riposavano
“se continui così, diventerai più bravo di me” le disse la ragazza
“impossibile!  tu sei bravissima!” la guardò con gli occhi che splendevano
HeMo sorrise per la dolcezza del ragazzo, che non sembrava per niente un piccolo delinquente
“Luke…. ti piace sul serio ballare?”
“è una delle cose più belle della vita, mi sento libero e sento che quando ballo, nessuno mi può fare del male, perché sono solo io e la danza…. E tu e Brittany ogni tanto, quando mi date le lezioni” la fece ridere
“ti piacerebbe passare l’estate a ballare?” le chiese, vedendo che i suoi occhi si illuminarono
“oh si… tantissimo!” iniziò ad agitarsi
“come stà andando con la scuola? Le promesse che mi hai fatto?”
“ci stò andando tutti i giorni, non scappo più e non picchio più nessuno, ti giuro HeMo, chiedi a Cry!” le strinse forte il braccio, HeMo annuì seria per poi chiedere
“i compiti?”
“li faccio ogni giorno”
“parolacce?”
“stò cercando di non dirle, ma…. È difficile quello “ si grattò la testa imbarazzato
“ok, se sarai promosso con dei bei voti, ci potrebbe essere una sorpresa” ammiccò, vedendo la faccia sempre più eccitata del ragazzo
“….e sempre se tua sorella è d’accordo, ricordati!” continuò
Il ragazzo annuì felice e disse
“ok… m’impegnerò allora” poggiò la sua testa sulla spalla della ballerina, che ebbe un sussulto al cuore, per l’incredibile spontaneità di quel ragazzino
“HeMo, posso farti una domanda?” chiese improvvisamente, dopo quei secondi di silenzio
“tutto quello che vuoi” lo prese trà le sue braccia
“sei innamorata di Naya vero?” la ragazza sbiancò, non si aspettava quella domanda….. d’altronde stavano parlando di danza
“p…perché questa domanda?”
Il ragazzo sollevò le spalle, senza dare una risposta, HeMo fece un respiro e cercò di trovare le parole giuste, d’altronde Luke aveva 12 anni e  poteva parlargli chiaramente
“si….. io e Naya siamo fidanzate e ci amiamo” disse molto semplicemente
Sentì che il ragazzo era tranquillo ed in silenzio, le sembrò che non si fosse per niente scandalizzato della cosa.
“lo trovi strano?” decise di chiedergli
“no, per niente…. Solo che non vi ho mai visto baciarvi davanti a me” rispose
“non c’è bisogno che ci baciamo davanti a te per amarci….. vedi? tu ti sei accorto lo stesso della cosa” le disse, spostando il viso di lato, per controllare che andasse tutto bene
“ma io ho visto tante ragazze che si baciavano e facevano anche altro….” Disse Luke
“che cosa?” HeMo spostò il suo viso e prese il mento del ragazzo che, sorridendo per la sua reazione, annuì
“Steve, faceva venire degli uomini a casa, che pagavano per vedere delle ragazze che si baciavano e…. appunto, facevano altro…. E questi urlavano, ed anche loro facevano…. Ecco altro…. “ disse imbarazzato
HeMo provò una pena incredibile, le venne da pensare che, veramente quel ragazzo, aveva vissuto delle cose che forse lei, in tutta la sua vita, non avrebbe mai nemmeno visto lontanamente. Le prese il viso e lo strinse forte a sé
“e tu? come facevi a vederle?” le chiese con gli occhi umidi
“perché se portavo molti soldi a casa, ed avevo fatto bene tutto il mio lavoro, mi permetteva di stare li, e siccome non potevo guardare la Tv, perché era in quella stanza, mi divertivo a vedere quei signori, vestiti bene, che urlavano ed andavano fuori di testa a vedere due ragazze che si baciavano…” disse con molta naturalezza
La ballerina fece  sospirò e strinse ancora più forte il ragazzo, come se, in quella stretta, volesse cancellare quei ricordi che, inevitabilmente, sarebbero rimasti dentro di lui per sempre.
“io e Naya ci baciamo, perché ci amiamo Luke, e sai che, se due persone si amano veramente, hanno il bisogno di farlo, senza che nessuno paghi”  le diede un bacio trà i capelli scompigliati
“si lo sò, anche io voglio baciare solo la persona che amo” disse
“la troverai un giorno e vedrai che non avrai paura di farlo, anzi, sentirai costantemente l’impulso di baciarla, è il modo più bello per dimostrare amore ad una persona”

 
“hey vi siete stancati di saltellare? Vi vedo distrutti!” Cristina e Naya entrarono nella stanza e trovarono i due abbracciati, ed HeMo con gli occhi lucidi.
Luke si alzò e prese la mano della sorella, trascinandola fuori dalla stanza, dicendo
“vieni con me, mi devi aiutare a finire i compiti”
“ cos’è tutta questa voglia improvvisa? Per farti studiare due pagine, ci ho messo un’ora prima!” urlò, mentre erano già quasi dall’altra parte della casa

Naya si avvicinò ad HeMo, che si asciugò il viso ancora sconvolta
“amore tutto bene?” le chiese preoccupata, sedendosi affianco a lei e tenendole la mano
HeMo si girò e la baciò dolcemente, tenendole il viso con una mano
“si….Luke è incredibile” le rispose, mentre Naya annuì, mettendole la testa sulla spalla
“Amore?”
“si?”
“sai quel campo estivo di cui ti parlavo, per giovani ballerini?” Naya fece si con la testa “pensavo di mandarci Luke, se Cristina è d’accordo” la mora sollevò la testa per guardarla
“sono un sacco di soldi HeMo!”
“lo sò, ma la palestra ha degli sconti speciali e potremo far rientrare Luke in qualche strana categoria, poi per il resto dirò a Britt che le prossime paghe che mi spettano per le lezioni, vadano dritte per finire di pagare il conto”
Naya la guardò con gli occhi lucidi e le carezzò il viso, scrutandola attentamente
“poi sono io quella meravigliosamente buona, vero?” le sorrise per poi baciarla
“ha talento ed adora ballare, voglio farlo stare bene per la prima volta nella sua vita…. E poi, se diventa un grande ballerino, voglio prendermi io il merito, non lascerò a Brittany il merito della scoperta” rispose, staccandosi dalle sue labbra e ricambiando la carezza
 
Le due tornarono dai fratelli Solari e si misero ad aiutare Luke nei compiti, fino a che, Naya, si ricordò che, Darren, doveva raggiungerle, ed era quasi ora di cena, decise di chiamarlo
Il ragazzo vide sul display del telefono la foto dell’amica, iniziò a sudare freddo e guardò nervosamente la persona che era affianco a lui sul taxi che, con un sorriso, le fece cenno con la testa di rispondere, mentre gli teneva la mano
“hey! ti sono rimaste le dita incastrate sui tasti del pianoforte?” disse Naya, appena sentì la chiamata aperta
“hey tesoro! N-no… ti stavo per chiamare” abbozzò, cercando di trattenere il disagio
“quindi? Che pizza vuoi?”
“n… no veramente, ti volevo chiamare per dirti che vado a casa, sono un po’ stanco, suonare e cantare così tanto mi ha distrutto” disse, mentre vedeva che l’altra affianco a lui rideva
“oh… ok…. Nessun problema” disse Naya, sentendo ci fosse qualcosa di strano nelle parole dell’amico
“ok… scusami tanto e saluta gli altri, soprattutto Luke” disse in fretta, sperando che Naya avesse abboccato
“tesoro?.... tutto bene?” chiese prima di chiudere
“si Naya davvero…. Sono solo un po’ stanco” pronunciò sempre più terrorizzato
“ok…. Riposati allora… ti voglio bene D.” le disse
Il ragazzo, con un senso di colpa che lo stava quasi strozzando, rispose “anche io tesoro… tanto!”
Chiuse la telefonata e riprese a respirare correttamente
“continuo a non capire perché glielo stai tenendo nascosto” disse la ragazza affianco a lui
“perché non si fida di me per queste cose, e si arrabbierebbe tantissimo, perché sei sua amica” la guardò amorevolmente, mettendole una mano sulla guancia
“và avanti da un mese ormai, io arrivo clandestinamente a N.Y. per poterti vedere, senza poter dire niente a loro due, perché? Non lo capisco… credimi, non ha senso” si iniziò ad arrabbiare
“ti prego ti prego ti prego non litighiamo…. È stata dura vederti e non poterti saltare addosso oggi, ci possiamo godere queste ultime ore assieme, prima che tu parta? Eh?” le diede un bacio, convincendola e facendola annuire
“voglio solo dimostrare a Naya che è una cosa seria per me…. E lo è, lo sai bene…. Devo far passare un po’ di tempo, per dimostrarglielo, lei non crede possa tenere una relazione a lungo, ma questa volta è quella giusta, lo sento amore” la ragazza si sciolse alle parole di Darren e lo abbracciò per poi baciarlo appassionatamente
“Dio, sei incredibile…. Ti amo davvero tanto, ed è stato difficile anche per me in questi giorni, mi hai fatto venire allo spettacolo e ti ho potuto solo abbracciare, per fortuna che sei tornato indietro a prendermi per passare la notte assieme” le disse lei con un sorriso bellissimo ed altrettanto malizioso
“già…. La prova d’amore più grande è stata lasciarti la mia macchina, per andare da John, inventarmi il guasto, ma soprattutto, rischiare l’infarto con HeMo alla guida!” disse facendola ridere
“sei un attore bravissimo Darren Criss” le prese le guance, stringendogliele e scuotendogli la testa
“sono un attore innamorato! Mi hai fatto barcollare signorina lo sai?”  le disse, per poi buttarsi di nuovo sulle sue labbra
 
>>>>>>>>>>>><<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<< 
 
Ok… questo doveva essere un capitolo di spostamento spazio temporale, perché volevo far andare avanti la storia di un paio di mesi…. Ma Jonathan e Luke hanno preso il sopravvento. -.-‘’’
Vabbè, il prossimo ci sarà un salto di qualche mese.
Grazie come sempre per le bellissime cose che scrivete… ora mi aspetto che commentiate questo, con una domanda in particolare….. :D
Bacio
E.
PS avrete notato una nota “lievemente” autobiografica nel capitolo hihihihihi!

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Capitolo 29
*** Possessività ***


“Zia HeMo tiraaaa! A mè a mè”  la piccola Annie, richiamava l’attenzione della zia, dalla piscina della casa al mare dei Rivera.
“Annie prendila ma attenta a papà, non la deve prendere ok?” l’avvisò la più grande, mentre la bimba annuiva convinta, sempre tendendo le sue braccine. La bionda fece un lancio ed il ragazzo, messo al centro tra le due,  fece un salto e recuperò la palla
“nooooooo papiiiiii, dovevo prenderla io!!!” urlò la bambina
“ci penso io piccola” HeMo si avvicinò verso Mike, con sguardo di sfida “dammi la palla stronzetto insensibile” gli disse, avvicinandosi sempre più
“vieni a prenderla se ci riesci, mezza tacca” rispose sghignazzando lui
“sei un idiota, oltre che un padre insensibile” disse, prima di lanciarsi verso il ragazzo, che teneva la palla in alto con solo una mano
Mike, con uno scatto fulmineo, lanciò la palla verso la figlia, che la prese felice, per poi tuffarsi subito sott’acqua, sistemarsi esattamente sotto le gambe di HeMo, per sollevargliele e farla cadere rovinosamente in acqua.
“ahaaaaaaa fregata mezza tacca presuntuosa!!!” urlò Mike ad un corpo sott’acqua
Dall’altro lato della piscina, sdraiate al sole, c’erano Naya ed April, che  si divertivano a vedere i loro bimbi in acqua, perché Mike ed HeMo, probabilmente in quel momento, erano più bimbi della piccola Annie.
HeMo rimase ancora sott’acqua, senza muoversi, Naya notò subito la cosa e si alzò dallo sdraio preoccupata
“hey! HeMo?” Mike iniziava a preoccuparsi e si avvicinò, toccandole la schiena, appena la sfiorò, la ragazza gli prese il braccio e lo trascinò di nuovo sott’acqua, immergendogli la testa
“sarei io la mezza tacca è? Vai in palestra e fatti il fiato vecchio!” gli disse, mentre il ragazzo cercava di liberarsi da quella presa
“ma vaffa…..hemmm accidenti, mi hai fatto prendere un colpo!” urlò Naya correggendosi, dopo aver visto che, appena stava pronunciando la parolaccia, Annie si era girata verso di lei.
“siiiiiiii zia HeMo ha vinto contro papiiiii” festeggiò la bambina
“hai visto? Zia HeMo è più forte di papi” la prese in braccio e sorrise, salutando Naya ancora arrabbiata
“sai che facciamo ora?”  si avvicinò all’orecchio di Annie e le sussurrò qualcosa
La bimba annuì divertita per poi urlare “siiiiiiiiiiii”
“però sssshhhhhh”  si mise l’indice vicino al naso e fece salire a bordo piscina la bimba,  per poi ,con uno scatto, seguirla.
“ok… pronta?” le sussurrò, tenendola per mano
“siiiiii….. viaaa!” disse Annie
Si misero a correre verso le due, che si erano di nuovo messe al sole
“mamyyyyyyyyyy!” urlò Annie, dopo essersi lanciata letteralmente sopra la mamma, facendola sussultare al contatto della sua pelle bagnata, con la sua riscaldata dal sole rovente della California
“nooooooooo, sei bagnataaaaaa!!!” urlò April
“no….no ti prego amore!” Naya supplicava la ragazza che era davanti a lei, gocciolante e col sorriso maligno
“Annie che faccio? Abbraccio Naya?” urlò verso la nipote, tenendo sempre lo sguardo fisso sulla ragazza
“siiiiiiiiiiiiiiiii!” rispose la piccola
“nonono ho freddo tipregotipregotiprego!”
“l’ha detto Annie, mi spiace” disse, per poi sdraiarsi sopra di lei e  stringerla divertita
Naya fece un urlo e disse “sei bagnataaaaaa”
“e tu se calda” le sussurrò piano, sempre ridendo
“ho freddo ora” le diede piccoli colpi sulla schiena, mentre la bionda non lasciava la presa
“perché non ti muovi mai, sei una lucertola, sempre al sole” le diede un lieve bacio sulle labbra calde

“Annie che dici? Facciamo fare il bagno a mamy?” Mike, dopo aver digerito la sconfitta, salì anche lui verso la moglie
“siiiiii dai!” urlò sempre più felice di avere il comando della situazione, visto che tutti i grandi chiedevano il suo parere
“no ti prego…. Ho freddo Mike! Posso decidere io quando fare il bagno?” disse seria, sperando di convincerlo
“ed il divertimento dove sarebbe?” rispose l’uomo, per poi sollevarla di peso, portarla a bordo piscina e lanciarla letteralmente in acqua, mentre ormai lei si era già arresa e si stava tappando il naso, prima del tuffo.
La piccola Annie saltellava eccitata, battendo le mani a bordo piscina, mentre Mike si tuffò a raggiungere la moglie, per abbracciarla e stamparle un tenero bacio sulle labbra
I due si guardarono e, senza bisogno di dire niente, si avvicinarono a prendere la piccola e riportarla dentro l’acqua.

HeMo ormai si era messa affianco a Naya, lo sdraio era abbastanza grande per tutte e due. Sentirono la suoneria di un messaggio nel tavolino affianco a loro, alla bionda bastò allungare la mano, per riuscire a prendere il suo, riconoscendo la suoneria. Aprì il messaggio e sorrise, vedendo che era un mms con una foto allegata

*Arabesque, in un assolo che mi hanno dato di una variazione de “lo schiaccianoci”, Stolichencko mi ha detto che sono stato bravissimo…. :) mi sono divertito troppissimo a farlo! Luke *

“Ok stò per piangere, questo Arabesque è stupendo” disse la bionda ballerina, passando il telefono alla ragazza, per mostrarle la foto di un Luke, in una posa di un suo assolo al campus estivo per giovani ballerini, che stava facendo ormai da un mese in quelle vacanze.
“oh mamma, ma soprattutto quanto è cresciuto? Guarda la muscolatura…. Impressionante!” disse Naya, guardando incredula lo schermo
“già” disse orgogliosa per poi continuare “credo sia un vero talento, speriamo non si stufi…. È dura ballare e lui vuole fare classico, quindi è ancora più dura”
“se è deciso ed intraprendente come la sorella, secondo me ce la fa” rispose la mora
“e comunque stò diventando gelosa, gli hai regalato quel cellulare con fotocamera splendida e non c’è giorno, che non ti mandi almeno una foto e ti faccia il resoconto” continuò Naya, girandosi verso di lei e posandole una gamba sopra
“che dire invece della sorella, che stà facendo stage di teatro, ed ogni giorno, da dopo il suo diploma, ti aggiorna e ci manca solo che ti reciti i pezzi che ha studiato?” sorrise maliziosamente e le diede un bacio sul naso
“è colpa mia, perché voglio sapere tutto, lei ha vinto la borsa di studio, io no…. Quindi ne approfitto” le carezzò la guancia, perdendosi in quegli occhi azzurri profondi, che sorridevano insieme a lei
“abbiamo i fratelli Solari alle calcagna quindi?” Naya annuì e le diede un lieve bacio
“ti và di venire con me a fare una passeggiata in spiaggia?” le chiese la bionda
“si” rispose sorridendo
 

Si alzarono e, prima di uscire dal cancelletto che portava direttamente in spiaggia, salutarono i tre ancora in acqua che giocavano felici.
Erano nella casa al mare della famiglia di Naya ormai da due settimane, avevano deciso di riposarsi li, e Mike, April ed Annie le avevano raggiunte da qualche giorno.

Camminarono sul bagnasciuga prese per mano, il sole era ancora caldo, nonostante stesse per tramontare, in spiaggia erano rimasti solo pochi bagnanti ormai

“oh mio Dio ma quella è Dana!!!” esclamò la latina, bloccandosi improvvisamente nel vedere, in lontananza, la sorella più piccola, che era seduta sulla sabbia, con le gambe incrociate e, davanti a lei, c’era un ragazzino, che doveva avere più o meno la sua stessa età, che gli stava mettendo delicatamente  una ciocca di capelli dietro l’orecchio e la stava baciando.
HeMo sorrise, perché Naya le stava stringendo la mano, talmente forte, da non farle circolare più il sangue
“eh si…. Mi sa di sì” annui divertita
Lasciò la mano della ragazza, dandole subito sollievo per la liberazione da quella stretta, ed avanzò velocemente verso la sorella
“adesso mi sente!” disse
HeMo la rincorse e l’afferrò per un braccio
“aspetta! Che fai?”
La mora si girò incredula
“è sotto la mia protezione! Non è voluta andare dai nonni coi miei, per stare con me, ma questo non vuol dire che debba passare il suo tempo avvinghiata a dei ragazzi!” disse
“ma si stanno solo baciando, non stà facendo niente di male” rispose la bionda, col mezzo sorriso in volto vedendo la ragazza furiosa
“HeMo, ha solo 13 anni!!” la indicò col braccio, senza voltarsi e fissando sempre più incredula la ragazza, che era li tranquilla, come se non avesse visto quello che stava vedendo lei
“lo sò…. Ma, dimmi che anche tu non l’hai fatto alla sua età”
“non importa quello che ho fatto io alla sua età, anzi… proprio per questo è meglio che vada a fermarli!” continuò a puntare il dito dietro di lei
“ah si? E tutte quelle storie: ero una piccola Nerd, non m’interessava niente se non la musica, i film ed i telefilm” disse, trasformando la sua voce in una sorta di cantilena
Naya fece un secondo di silenzio, perché presa alla sprovvista per poi dire
“non è questo il punto….. ma poi…. non stiamo parlando di me!” disse in difficoltà
HeMo rise, sempre più divertita dalla goffaggine della sua ragazza
“dai amore, non stanno facendo niente di male, mentre tu sei voltata verso di me, ad arrampicarti sui vetri, io li stò osservando e…. guardali, sono tenerissimi, si sono scambiati solo un bacio ed ora sono abbracciati, che guardano romanticamente il tramonto” li indicò, per far voltare Naya, che li osservò sempre corrucciata e con le braccia conserte. HeMo si avvicinò e le avvolse la vita da dietro, stampandole un bacio sul collo, per farla tranquillizzare
“mmmmm voglio sapere tutto di quello lì, come si chiama, quanti anni ha, che scuola fa, il suo curriculum scolastico e anche cosa fanno i suoi!” disse, talmente velocemente che HeMo dovette rielaborare tutta la frase e poi mettersi a ridere
“dai coraggio, invertiamo la rotta e passeggiamo dall’altra parte, prima che ci veda”  la fece girare, come se stesse facendo un passo a due e la trascinò verso la direzione opposta. La mora sbuffò e disse
“lo dirò a Carlos stasera, appena rientra dalla gita in barca, e poi vedremo! Lo ucciderà!”
“oh mamma! Non sapevo che i Rivera fossero un’associazione mafiosa” continuò a schernirla
“siamo molto protettivi” rispose fiera.
“me ne sono accorta”

 
Camminarono per quasi dieci minuti ed arrivarono alla scogliera
“dai facciamo il bagno” disse la ballerina, mentre Naya era seduta nel bagnasciuga, che continuava a pensare alla sorella
“no non mi và, ho freddo…. Non è più ora di fare il bagno” rispose, lanciando una pietra in acqua
“dai amore, l’acqua è caldissima ancora” le prese la mano e quasi la trascinò
“noooo ho freddo” piagnucolò
“ti prometto che ti riscaldo io, non te ne pentirai” la fece avvicinare al suo corpo, sussurrandole quelle parole maliziosamente
Naya sorrise e si fece convincere
“stà facendo buio, lo sai che ho paura a fare il bagno di notte”
“c’è la luna ed è una serata piena di stelle, vedrai che non ti accorgerai nemmeno che c’è buio” le disse, mentre l’acqua era arrivata fino alle loro spalle. In effetti era calda e Naya non soffrì per niente il freddo
HeMo le sciolse i capelli, che erano raccolti da una grande pinza e glieli posizionò dietro la schiena, notando la bellezza di Naya, ancora più accentuata da quella luce lieve del sole, che stava calando. La mora notò le gote arrossate dall’abbronzatura, che faceva risaltare ancora di più le lentiggini della sua ragazza
“l’abbronzatura ti fa ancora più bella”  le disse ad un centimetro dalle sue labbra
“e tu lo sei di più, quando diventi gelosa delle persone che ami” Naya abbozzò ad un sorriso ed, in quell’istante, si accorse che forse HeMo aveva ragione, stava esagerando a preoccuparsi così tanto per Dana
HeMo le sfiorò la guancia e, con l’indice, delineò il tratto delle sue labbra morbide, non resistette più e la baciò.
Naya chiuse gli occhi, sentendo il sapore del sale, che rendeva ancora più gradevole quel tocco, dischiuse le labbra, per permettere alla lingua di HeMo di esplorare il suo interno ed incontrare la sua. Il bacio diventava sempre più appassionato e, mentre la mora le teneva il viso trà le mani, l’altra viaggiava attraverso tutto il corpo perfetto della sua ragazza, che era coperto solo dal costume.
Si staccarono ed HeMo si portò sul collo di Naya, facendola sussultare ed ansimare. L’acqua era calmissima e tutto intorno, si sentivano soltanto i gemiti della mora
HeMo le slacciò il reggiseno del costume, per poter arrivare più facilmente ai suoi seni e massaggiarli, mentre Naya si avvinghiava con la sua gamba stretta al bacino della bionda. Ormai il sole era calato e c’era buio, i loro visi erano illuminati solo dalla luce della luna
.
“C’è buio “ ansimò la mora, mentre era quasi in braccio ad HeMo, che le carezzava i capelli mentre sentiva le sue labbra sul suo collo
“stai con me e vedrai che andrà tutto bene” cercò di dire una frase di senso compiuto in quel momento, in cui mancava di lucidità, per poterla tranquillizzare
“HeMo” Naya la fermò e le prese il viso, per fissarla negli occhi, la ragazza a stento riuscì a fermarsi anche se non voleva, così la guardò negli occhi intensamente e disse
“stai con me  amore , ci sono io, andrà tutto bene” per poi ributtarsi trà i suoi seni e baciarle il collo
Naya tirò indietro la testa, presa dalla foga della ragazza e fece un altro gemito dall’eccitazione, per poi ribloccarla e dirle
“amore….”
sbuffò e la fissò scocciata
“ll reggiseno….. l’ho perso… “ disse preoccupata
“co… come? Cosa?” chiese confusa
“non trovo più il reggiseno” le scappò un sorriso
“oh cazzo” esclamò, per poi buttarsi subito sott’acqua e provare a recuperarlo, anche se non si vedeva niente
Fece un paio di tuffi, ma non lo trovò
“amore….. amore mi stà venendo la paura…. È tutto buio qui sotto e non ci vedo niente” disse la mora
“aspetta, lo stò cercando…. Come pensi di tornare a casa?” cercò di farla ragionare

Passarono dieci minuti ed HeMo era esausta, perché, oltre a recuperare fiato per tuffarsi, doveva anche tranquillizzare Naya, ogni volta che risaliva. Si arrese e tornarono a riva.

“oh cazzo ed ora?” chiese, mentre saltellava con le braccia incrociate per coprirsi i seni. HeMo si fermò ad osservarla per qualche secondo e poi scoppiò a ridere, con disappunto della mora, che non si stava divertendo per niente.
“scusa scusa scusa…..” mise una mano davanti, cercando di smettere di ridere, ma la scena era troppo divertente “ok ho un piano…” continuò e finalmente ottenne un sorriso di Naya
“mi aspetti fuori, entrerò io, cercando di fare la vaga e non incrociare nessuno, per poi prendere un reggiseno o una maglietta e portartela” a tutte e due sembrò un bel piano, così a passo svelto, arrivarono al cancelletto esterno della villa

“ok… io vado, farò il più in fretta possibile ok?”
Naya annuì, sempre saltellando e terrorizzata di stare lì al buio da sola e mezza nuda
“quale prendo? Quello rosso o quello nero?” si riaffacciò dal cancelletto
“quello che vuoi non importa” rispose frettolosamente
“ma, amore se hai freddo non è meglio una maglietta?” chiese, sempre affacciandosi dalla porticina
Naya fece gli occhi al cielo
“Heather, prendi quello che vuoi, basta che ti muovi!!!”
La bionda le fece un sorriso e disse
“sei bellissima, peccato non avere una videocamera ora”
“vaffanculo!”
 
 
Si avvicinò lentamente e fece un sospiro di sollievo, quando vide che in piscina non c’era nessuno, doveva solo attraversarla ed entrare dalla parte del soggiorno, saltando la cucina, dove aveva visto la luce accesa e, quindi, immaginato che fossero tutti li
“hey!” le prese un colpo, sentendo una voce roca e profonda, si girò mettendosi una mano sul petto
“Carlos! Hey! Come è andata la gita?” cercò di abbozzare un sorriso, ma sarebbe svenuta lì all’istante, per la paura appena presa
“bene, dov’è mia sorella?”  chiese con ancora lo zaino in spalla
“oh… si è fermata dai vicini,per una cosa che le hanno chiesto… sai…. Broadway…. La curiosità…” indicò nervosamente con l’indice,  la casa affianco alla loro, sperando ci fosse almeno una luce accesa, per indicare che c’era realmente qualcuno. Carlos annuiva, quasi disinteressato, ma notando l’imbarazzo della bionda davanti a lui
“bene, io devo andare… devo fare una cosa, ci vediamo dopo” lo lasciò lì e scappò quasi di corsa

Si avvicinò alla porta vetri che dava sul soggiorno e cercò di aprire piano, girandosi per un momento e notando che, Carlos, continuava ad osservarla ,sempre più perplesso, lo salutò con la mano ed un sorriso nervoso prima di entrare. Il ragazzo ricambiò con un cenno del viso spostato in avanti.
Chiuse la porta dietro di sé, cercando di fare piano
“prendiamo le pizze stasera?”
“porca di quella…. Ma che cazzo April! Mi vuoi far prendere un’infarto?”  si girò quasi a sbranarla
“hey! Non è colpa mia se ti aggiri come una ladra al buio”
“comunque ok per le pizze… devo andare ora” immaginando che, già in quel momento, Naya stesse bestemmiando in tutte le lingue, perché ci stava mettendo troppo tempo
“che pizze volete?” chiese April, mentre la sorella era già sulle scale
“la solita!” urlò, ormai dentro la stanza
Afferrò la prima maglia che trovò buttata sul letto e ricorse giù
“sò qual è la tua solita, ma ancora non conosco a memoria i gusti di Naya” April era rimasta nello stesso punto di prima
“melanzane senza mozzarella” pronunciò abbastanza scocciata l’altra, mentre usciva, ormai arresa al fatto che l’avessero vista praticamente tutti
“dove vai con quella maglietta?”
“ma cos’è un interrogatorio? La porto a Naya, si è rotto il reggiseno” cercò di essere il più naturale possibile
“oh si certo… come no!” affermò divertita April
“fanculo!” le disse la sorella, ormai anche lei col sorriso
“spero non sia arrivata al punto di averglielo strappato a morsi!” le urlò, mentre ormai correva quasi vicino al cancello

 
 
La mora continuava a saltellare, mentre aspettava la sua ragazza, non capendo come mai ci mettesse così tanto per pendere una maglia
“Naya?” una voce conosciuta sbucò dal buio
“oh mio dio Dana! vuoi farmi prendere un colpo?” la ragazzina sbucò da dietro un cespuglio  ed, affianco a lei ,c’era il ragazzo che la mora aveva visto in spiaggia poche ore prima
“ma che ci fai qui fuori mezza nuda?” chiese Dana
Naya arrossì improvvisamente, ricordandosi le sue condizioni, non sapendo cosa rispondere, si mise sull’attacco
“e tu cosa ci fai ancora in giro a quest’ora, quando dovresti già essere a casa da un bel po’?” assunse un tono autoritario, ma era poco credibile, praticamente in mutande e con le braccia incrociate a coprirle i seni.
Dana sorrise, mentre, il ragazzo affianco a lei, continuava a fissare il corpo splendido di Naya, con la bocca mezzo aperta.
“non mi sono accorta dell’orario….”abbozzò, trattenendosi dal ridere copiosamente
“e…e lui chi è?” indicò col mento il ragazzo, tenendo lo sguardo serio mentre saltellava

In quell’istante arrivò HeMo
“ecco amore, ho trovato la maglia” le diede l’indumento, senza accorgersi dei due, che erano li fermi ad osservare la scena.
“grazie” disse Naya, ancora seria ed imbronciata, per poi indicare col mento, verso i due ragazzi vedendo che HeMo non si era accorta della loro presenza
“oh Dana! E tu chi sei?” si rivolse al ragazzo, che finalmente distolse lo sguardo da Naya, per osservare anche il fisico di HeMo
“Rick!” rispose timidamente
“Rick eh?” disse la bionda, avvicinandosi ai due, per poi fare cenno, con la mano dietro la schiena, alla ragazza di spostarsi per cambiarsi. Le avrebbe dato il tempo lei, distraendo i due
“vediamo Rick…. Quanti anni hai?” lo scrutò seria, mentre Dana aveva capito tutto, perché HeMo era riuscita a farle l’occhiolino, per tranquillizzarla senza farsi vedere da lui
“14” rispose subito il ragazzo
“14 eh? Sei stato promosso quest’anno?” gli puntò l’indice davanti, mentre Naya ascoltava soddisfatta l’interrogatorio che la sua ragazza stava facendo
“s-si signora”
“con quale media?”
“del 7” rispose, sempre più spaventato
“del 7 eh? I tuoi cosa fanno?”
“m-mio padre avvocato, mia mamma medico” Naya inclinò la testa con soddisfazione ,dopo aver sentito i mestieri dei genitori di Rick
“medico eh?... dove…”
“Basta HeMo!” la interruppe Naya, mentre Dana stava iniziando ad imbarazzarsi per l’interrogatorio
“stavo arrivando a chiedere dell’assicurazione” si girò dispiaciuta
“un’altra volta…” la guardò amorevolmente, felice che la ragazza avesse svolto bene il suo compito
“e comunque…. Tu! “ lo indicò, girandosi di nuovo verso di lui
“sappi che Dana non può fare tardi, sono sua sorella ed i miei genitori non ci sono, sono io responsabile per lei” Ormai, con tutte le dovute coperture, poteva di nuovo risultare credibile
“è responsabile lei! Eh eh!” la copiò la bionda, indicandola con fare minaccioso, per avvisare il ragazzo
“si scusa è colpa mia” disse mortificato il ragazzo, mentre Naya iniziava a guardare male la sua ragazza, che stava entrando troppo nella parte di genitore responsabile, che appoggia la moglie che rimprovera i figli.
“e domani sera, sei da noi a prendere un gelato!” disse, abbozzando un sorriso guardando la sorella
Che lo ricambiò felice, rivolgendo lo sguardo al ragazzo
“alle 5! Puntuale!” lo indicò di nuovo, facendolo indietreggiare
“puntuale! Capito?!  Altrimenti….. zack” fece cenno con il palmo della mano sul collo, come per tagliare la testa  “ la famiglia Rivera non scherza!” commentò con fare da gangster la bionda, sotto gli occhi increduli di Dana, che voleva solo sprofondare.
“andiamo” disse Naya,prendendo per mano la sorella, seguita da HeMo, che si fermò un istante e sussurrò al ragazzo:
“tranquillo è  tutta scena! Siamo attrici!” le fece l’occhiolino, per poi andarsene e lasciare il ragazzo immobile ed incredulo.

 
“ti ho visto sai?” Naya camminava nervosamente verso la casa, con Dana che la seguiva ed HeMo dietro, che, in quel momento, desiderava ardentemente essere altrove, piuttosto che vedere la furia della fidanzata.
“vi stavate baciando sulla spiaggia” si girò improvvisamente, prendendo alla sprovvista la sorella, che quasi si scontrò con lei
“ma… ma ci siamo solo baciati” disse, senza avere il coraggio di guardarla in faccia. HeMo si mangiava le unghie, preoccupata per la sorte di Dana
“è così che s’inizia! Credimi tesoro che, a quell’età, i ragazzi hanno gli ormoni a mille! Chiedi a tuo fratello!” urlò, indicando la casa, presumendo che Carlos fosse all’interno
“oh no ti prego, non dirlo a Carlos, mi ha fatto giurare che avrei baciato un ragazzo, solo dopo i 18 anni” la supplicò, mentre HeMo spalancò la bocca incredula
“che cosa?.... non esageriamo ora!” disse Naya, mettendosi una mano sul mento pensierosa
“stiamo insieme dall’anno scorso, ci siamo conosciuti qui e lui è di Austin in Texas, non ci vediamo mai, ci sentiamo soltanto”
“aspetta….. mi stai dicendo che stai insieme a quel tipo da un anno?” chiese Naya, vedendo la sorella annuire
“ma… ma … come è possibile? Cioè, siete rimasti fedeli? Una relazione a distanza a 12 anni?” iniziò a farle miliardi di domande, mentre la ragazza annuiva per ogni risposta
“Oh, ma che storia romantica” HeMo non resistette e l’abbracciò, Dana ricambiò l’abbraccio, trovando consolazione in quella stretta.
“io lo amo” disse la più piccola
“oh tesoro!” Naya si sciolse e si unì all’abbraccio, incrociando gli occhi della bionda che, facendole l’occhiolino disse  col labiale  “beata innocenza”
“e comunque eri poco credibile a rimproverare tua sorella mezza nuda al buio” pronunciò a voce alta facendo ridere le sorelle Rivera.


 
Sorseggiavano in piscina un drink, erano rimaste solo loro due e Carlos, gli altri erano già a letto.
“Darren stà venendo qui, trà dieci minuti” affermò, leggendo il messaggio che le era appena arrivato
“ma non era in vacanza, in un posto segreto, da solo, per ritrovare sé stesso?” commentò la bionda, mentre osservava il cielo stellato
“si certo…. Per come lo conosco, sarà stato con qualche bella ragazza a divertirsi per bene” disse Carlos
“non credo, anche perché l’avrei saputo, non perde occasione di vantarsi con me per queste cose” disse Naya sicura
Dopo qualche minuto, suonarono alla porta, Naya si alzò di scatto e corse ad aprire, la loro casa al mare era molto vicina a Los Angeles e Darren ci aveva messo poco ad arrivare, non vedeva l’ora di abbracciarlo, non lo vedeva da quasi un mese
Aprì la porta e si buttò letteralmente trà le sue braccia
“D!” esclamò stringendolo
“Hey tesoro” pronunciò con la voce un po’ emozionata
Naya lasciò le braccia dell’amico e si accorse che c’era un’altra persona con lui, che avanzò timidamente
“ci sono anche io…. Sorpresaaaaa!” disse la ragazza
“oh mio dio Dianna? Cosa ci fai qui?” corse ad abbracciarla
La ragazza non disse niente e si limitò a stringerla, mentre guardò con terrore Darren, che le sorrise nervosamente
“venite, entrate, stavamo bevendo un drink in piscina” prese per mano i due ragazzi e li trascinò dentro, era talmente felice di vederli, che tralasciò il fatto che Dianna non le avesse risposto
“guardate un po’ che sorpresa?”
Fece girare i due, che erano rimasti sullo sdraio a sorseggiare la bibita
HeMo si alzò improvvisamente, vedendo anche Dianna, mentre Carlos affermò
“ehehehe Carlos Rivera ha sempre ragione!” facendosi sentire solo da HeMo, che lo guardò perplessa
“Darren e soprattutto Dianna, che sorpresa!” corse ad abbracciare prima uno e poi l’altra, mentre Naya teneva ancora stretta la mano dell’amico e lo guardava con gli occhi che brillavano
“ma… ma… D. come mai qui? Siete venuti assieme? Non ci hai avvisato Darren!” esclamò HeMo, che probabilmente, era la più lucida, per poter accorgersi di tutta quella situazione strana
“era una sorpresa… Hey campione!” si portò verso Carlos, per  scambiarsi un cinque ed un abbraccio
“hey! Sempre meglio amico!” ammiccò
“lui è mio fratello Carlos” Naya lo presentò a Dianna
“ciao Carlos, Naya mi parla spesso delle tue imprese nello sport” disse, tendendole la mano
“davvero? Io ti seguo sempre in Glee, sei il mio personaggio preferito” disse timidamente
“scusate ora devo andare, mi devo svegliare presto domani!” continuò, salutando tutti e dirigendosi verso casa, dopo aver dato un altro abbraccio a Darren


“sedetevi… sono così felice, è una sorpresa bellissima!” Naya continuava a guardarli con gli occhi che le brillavano, HeMo li osservava un po’ stranita, sentiva una certa tensione in loro due e non le piaceva affatto.
“ma come state? Vi state riposando?” Darren prese di nuovo trà le sue braccia Naya, era teso e voleva sentire il contatto con l’amica.
“noi si, la tua vacanza come è andata?” rispose la mora, stampandogli un bacio sulla guancia
“oh…. Bè …” diede uno sguardo veloce a Dianna, che le sorrise come per tranquillizzarlo
“allora ci sono delle novità… cioè una è una novità, l’altra non è poi tanto una novità, ma forse per voi lo è…” il ragazzo si stava incartando
“Darren?” HeMo lo guardò storto.
Il ragazzo si alzò, per rendere ancora più ufficiale la cosa e disse
“ok… ho fatto un provino per Glee e sono stato preso!!!” spalancò le braccia felice
“oh mio Dio! Sul serio????” chiese HeMo, con le mani davanti alla bocca
“c… che cosa?” Naya immaginò di non aver capito bene, ma aveva sentito benissimo
“mi hanno preso per la seconda serie di Glee” si avvicinò a lei guardandola negli occhi, mentre HeMo si avvicinò e lo abbracciò da dietro felice, dicendogli “ma è stupendo tesoro” vedendo che Dianna annuì
Naya non riusciva a dire niente, non capiva perché Darren le avesse tenuto nascosta quella cosa.
“ma… ma perché non me l’hai detto?” le chiese, non riuscendo a muovere nessun muscolo
“perché è stato tutto veloce, mi hanno chiamato dicendo se volevo fare il provino per un nuovo personaggio e mi sono precipitato li, poi,dopo che mi hanno detto che mi prendevano, ho pensato di venire a dirtelo di persona” disse, iniziando a spaventarsi, perché Naya non stava reagendo
“ma…. Ma eri in vacanza” continuò la mora
“ecco…. la seconda novità è che…” prese lamano di Dianna e, guardando Naya, disse
“io e Dianna stiamo insieme” mentre la ragazza, accorgendosi di quanto fosse scossa Naya per la prima notizia, fece una faccia terrorizzata, quasi chiudendo gli occhi
“oh cazzo Darren Criss, certo che quando fai le cose, le fai proprio bene!” prese la parola HeMo, per cercare di dare il tempo di respirare alla ragazza, perché la vedeva fin troppo scossa
I due ragazzi risero,  girandosi verso HeMo
“da quanto?” si sentì una voce gelida, dietro di loro
“co….cosa?” si girò il ragazzo, mettendosi le mani nei capelli
“da quanto state assieme” la mora scandì perfettamente la frase, per assicurarsi capisse la domanda, perché non aveva voglia di ripeterla
“bè…. Quasi tre mesi” rispose terrorizzato
“che cosa?” pronunciarono all’unisono le due ragazze
“cioè, tu mi stai dicendo, che per tre mesi, non mi hai detto della tua relazione con Dianna?” Naya aveva le braccia incrociate, HeMo iniziò a preoccuparsi seriamente, era una delle cose che la sua ragazza odiava di più al mondo, quando le persone a cui teneva, le nascondevano le cose e non le condividevano con lei. HeMo lo sapeva e lo sapeva benissimo anche Darren, come poteva essere così idiota da fare quell’errore?
“è…è che volevo dimostrarti fosse una cosa seria” il moro sentiva di avere ferito l’amica.
“e per fare questo, mi hai continuamente detto bugie, per le tue strane sparizioni nei week end, per vivere una vita, praticamente parallela? Pensi che così ti possa prendere più sul serio Darren?”
Non riuscì a rispondere…. La guardò solo con pietà, sperando che quella faccia, potesse aprirsi in un sorriso e potesse stringerla trà le sue braccia, per gioire assieme delle novità della sua vita.
“Dianna……” Naya pronunciò solo il suo nome e la guardò delusa, perché anche lei aveva partecipato a quella insulsa messinscena dell’amico.
La bionda attrice provò a dire qualcosa, ma Naya, guardando prima uno e poi l’altra, con un viso deluso, si allontanò
“Naya aspetta ti prego!” Darren la rincorse e la prese per un braccio
“lasciami stare Darren, non ti voglio più vedere!” le urlò con tutta la forza che aveva in corpo, strattonando il braccio, per lasciare la presa, per poi correre in lacrime verso la sua stanza.
Darren rimase immobile e la guardò salire le scale, con gli occhi lucidi, sentì una mano sulla sua spalla
“lasciala stare, non serve a niente per ora, ha bisogno di stare un po’ da sola, per  digerire questo mattone” le sussurò HeMo, in modo delicato
“io…. Io non volevo ferirla HeMo” disse
“lo so tesoro, ma sai meglio di me quanto Naya ci tenga a queste cose, quanto odi che le si nascondano le cose, soprattutto se si tratta delle persone che lei ama” cercò di spiegargli
Si girò verso la ragazza e disse
“ho fatto un casino!” mentre gli scendeva una lacrima
Dianna si precipitò ad abbracciarlo e disse
“non hai fatto un casino amore, vedrai che le passerà, è solo delusa perché si aspettava la rendessi partecipe come sempre”
“oh cazzo Dì, non ci posso credere che ti sia innamorata di uno stronzo del genere!” pronunciò HeMo per smorzare un po’ di tensione e gioire almeno un po’, insieme agli amici, di quella notizia che le sembrava bellissima, ed era sicura lo sarebbe stato anche per Naya, dopo aver sbollito la delusione per il casino che aveva combinato l’amico.
I due risero, rilassandosi un po’ e raccontando di quei tre mesi e, soprattutto, del provino di quei giorni, ad una HeMo, che era entusiasta, ma preoccupata per Naya, che sicuramente era in lacrime nella sua stanza.
 
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“ci sono anche io…. Sorpresaaaaa!” disse la ragazza
Immagino che dopo questa frase ci siano state tante esclamazioni tipo: Lo sapevo io!/ avevo ragione!/ cazzo sono troppo avanti l’avevo capito fin dall’inizio/ ecc…. e qui mi fermo anche senza fare nomi ;)
 
Spero vi sia piaciuto, e commentate anche la parte iniziale con perdita di reggiseno che è stata carina anche quella a parer mio, non mettete commenti solo sul gossip del capitolo :D
Scherzo, commentate quello che volete e se volete.
Mi scuso con le fan dell’Achele….. anche io sono per l’Achele ma la mia storia non le comprende, in compenso c’è tanto HeYa, accontentatevi. ;)
Kiss
E.

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Capitolo 30
*** Forgiveness ***


“dalle tempo…. Fidati di me” lo abbracciò, dopo averlo guardato negli occhi, Darren aveva uno sguardo disperato, aveva paura…. La paura di perdere Naya, gli stava togliendo il respiro.
Heather era rimasta con lui e Dianna per quasi un’ora, avevano fatto tutta quella strada per arrivare li e non sarebbe stato giusto liquidarli subito. Aveva dovuto convincere Darren a non salire da Naya, perché era sicura che avrebbe peggiorato ancora di più la situazione.
Il ragazzo non disse niente e si limitò a ricambiare l’abbraccio, guardandola disperatamente, sperando che riuscisse a convincerla a parlargli, per potersi spiegare.
“ti chiamo domani ok? Dormici su!” gli scompigliò i capelli con un sorriso
“ok…” disse, inchinando la testa e cercando la mano di Dianna per stringerla
“pensi non possa fare niente nemmeno io? Se provassi a parlarle?” le chiese la bionda attrice
“no tesoro, la conosco bene, ha bisogno di tempo….. si renderà conto che è stato tutto troppo drammatico, vedrai che trà qualche giorno ci rideremo tutti su!” sorrise, anche se non era convinta della cosa, ma sentiva che doveva tranquillizzare i suoi due amici e, soprattutto, voleva salire in camera al più presto per vedere Naya.

Li guardò allontanarsi con la macchina, verso la strada che li riportava a casa.
Chiuse la porta, sistemò la cucina ed il bordo piscina, dove era stata per tutto quel tempo a chiacchierare di Glee e del personaggio che avrebbe dovuto interpretare Darren e salì verso la stanza da letto.

Intravide la schiena di Naya, il respiro era profondo, pensò si fosse addormentata trà le lacrime, fino a chè non sentì tirare sù col naso. Si tolse i vestiti, rimanendo in canottiera e si sdraiò piano. Decise di non dire niente,  la voleva rispettare, se non si sentiva di parlarle in quel momento, lei non l’avrebbe forzata, anche se sentiva una voglia incredibile di abbracciarla.

“sono andati via?” dopo svariati minuti, una voce lieve e frammentata dai singhiozzi, ruppe il silenzio.
HeMo fece un respiro profondo, forse non aspettava altro, per potersi avvicinare a lei.

Si girò e le cinse la vita, sentendo che la mora si rilassò un po’ di più trà le sue braccia. Si sporse per darle un bacio sulla guancia e si accorse che aveva il volto bagnato e devastato dal pianto.
“si” le sussurrò

Naya riprese a piangere, il viso di HeMo, posizionato sulla sua spalla, andava su e giù velocemente, insieme a tutto il corpo singhiozzante della ragazza.
Alla bionda, quella reazione,  era sembrata, fin da subito, troppo esagerata, troppo esasperata, certo, quell’idiota di Darren, aveva sbagliato, ma non l’aveva fatto di proposito, voleva troppo bene a Naya per farle così male. Ed aveva visto la sua faccia devastata dal dolore prima di andare via, quella sera. Gliel’avrebbe detto sicuramente, ma non in quel momento…. Era troppo provata, Heather pensò che aveva solo bisogno di sentirla vicino.

La fece girare, per poterla guardare in viso e le levò le ciocche bagnate, incollate sulle guance. Le fece una pena indescrivibile.
“perché ha fatto così?” disse, frammentando le parole per i singhiozzi
“non lo sò amore…. Di certo non l’ha fatto per farti del male” rispose, stampandole un bacio sulla tempia e portandosela più vicina, in modo che potesse poggiare il viso sul suo petto.
“invece c’è riuscito benissimo!” disse, mordendosi un dito nervosamente, mentre si stringeva, come una bambina indifesa, trà le braccia della ragazza
Aveva paura di dire qualsiasi cosa, Naya era arrabbiata, sapeva che, quando era così, era difficile farla ragionare ed era altrettanto facile, dire qualcosa di sbagliato che potesse interpretare male e quindi ferire la sua persona.
“cos’è che ti fa così male?” azzardò
La ragazza sollevò il viso, per guardarla perplessa, come se fosse ovvio cos’era che le aveva fatto male.
“sul serio Naya” HeMo la guardò dritta in viso, facendole capire che non scherzava ed aspettava una risposta.
“dovresti averlo capito da sola” riposò il suo viso sul petto della bionda
“no, spiegamelo tu” la ragazza voleva farla ragione e, magari parlandone, si sarebbe accorta della cosa
“sai perfettamente il rapporto che c’è trà me e Darren, sai che ci diciamo tutto….” Singhiozzò di nuovo. HeMo aspettò si calmasse e non disse niente, perché Naya continuasse

“mi ha lasciato fuori dalla sua vita, mi ha mentito, capisci? Io gli ho sempre detto tutto e lui mi ha lasciato fuori per questa cosa” prese un brandello della sua canotta, per stringerlo forte nella sua mano. HeMo la strinse più forte e le diede un bacio in fronte per poi dire
“stai parlando della sua relazione con Dianna o del provino per Glee?”
“tutte e due le cose” rispose subito
“bè…. per quanto riguarda il provino, mi sembra sia riuscito a spiegartelo, per quel poco che l’hai ascoltato…. È successo tutto in fretta e voleva dirtelo di persona”  HeMo parlava piano e tranquillamente, perché Naya potesse mettere bene a fuoco la cosa, e non si facesse accecare dalla rabbia. Lei l’ascoltava in silenzio, sempre sospirando frammentariamente
“per quanto riguarda lui e Dianna, non hai pensato che forse è davvero qualcosa di importante?ed ha pensato che voleva essere sicuro e dimostrartelo? O forse, è talmente spaventato, perché si è reso conto dell’importanza della cosa, che ha quasi paura a parlarne con qualcuno?” continuò

“è proprio per questo HeMo! Non capisci? L’avrei aiutato, come lui ha sempre fatto con me, non ci siamo mai nascosti niente!!!” Si sollevò dal petto della ragazza, per guardarla in faccia

“magari questa volta ha pensato di condividere tutto con Dianna, si è sentito più tranquillo! Dovresti dargli la possibilità di spiegarti per capirlo, altrimenti non lo saprai mai!!!” sollevò un po’ il tono, pentendosi subito dopo.
“tu non capisci Heather!” la guardò per un secondo, per poi scendere dal letto, allontanarsi ed uscire dalla stanza.

“Ecco…. perfetto! Volevo farla stare meglio è ho incasinato di più la cosa….” Sbuffò rumorosamente e decise di non seguirla, si posizionò meglio il cuscino e si addormentò.

 
*****
 
Si svegliò presto, le venne spontaneo cercare subito col braccio, dall’altra parte del letto, per sentire se Naya era rientrata nella notte. Si accorse che non c’era, ed aprì gli occhi, mettendosi una mano sul volto per cercare di stimolare il suo viso a svegliarsi completamente.

Controllò l’orologio ed erano passate da poco le 7 del mattino.
“cazzo sono in vacanza, non posso svegliarmi così presto!” pronunciò irritata.
Decise di alzarsi, per vedere che fine aveva fatto Naya, si mise dei pantaloncini, prima di lasciare la stanza da letto.

La casa era ancora silenziosa, tutti dormivano, uscì e si diresse verso la piscina, sentì l’aria frizzante della mattina, incrociò le braccia e,per farsi un po’ più di calore,le  sfregò velocemente. Naya non era nemmeno in piscina, si avviò verso il cancello che portava alla spiaggia ed, in lontananza la vide, seduta, rannicchiata su sé stessa, che scrutava l’orizzonte. Tornò dentro e, mentre preparava il caffè, andò a prendere una maglia, ne prese una anche per la mora.


Naya stava male, sentiva uno strano dolore al petto, aveva dormito poco quella notte,  poteva sentire la sua testa pulsare ed avere la sensazione del suo cervello che stava fondendo. C’erano stati dei momenti, che si era sentita un’idiota, per aver reagito così violentemente a quelle notizie, che facevano felice il suo migliore amico, altri istanti invece, era talmente arrabbiata, che avrebbe voluto sferrare un pugno fortissimo a Darren e fargli molto male, perché era impulsivo quanto lei, perché quando gli venivano quelle idee da idiota nella testa, lo odiava!
Si sentiva in colpa per essersela presa con HeMo, che voleva solo cercare di consolarla. Si odiava quando era così …. Ma non riusciva a lasciare, la parte della delusione profonda, che Darren le aveva procurato. Provò un senso di solitudine in quel momento, davanti a lei c’era il mare e si sentivano solo le onde che s’infrangevano, toccando terra, nel profondo silenzio della spiaggia deserta, a quell’ora della mattina. Le venne un’improvvisa paura, di perdere tutto quello che, in quei mesi, l’avevano resa felice, sentì un brivido in tutto il corpo e non riuscì a decifrare se fosse la lieve brezza fresca della mattina, o quella sensazione di paura, che le attraversava tutto il corpo.

Sentì improvvisamente un calore sulla schiena ed il peso di un maglione, che le diede subito sollievo. Non aveva bisogno di girarsi per vedere chi fosse, riconosceva perfettamente il suo odore ed i movimenti del suo corpo.

“buongiorno” si mise affianco a lei e le porse la tazza di caffè caldo che le aveva preparato
“buongiorno….grazie” sentiva un senso di colpa, che l’attanagliava e per il quale si sarebbe picchiata da sola.
HeMo non disse niente, sapeva che in quel momento, Naya, stava malissimo, per come si era comportata e si stava rendendo conto della cosa. Non voleva infierire, si mise ad osservare il mare, ed aspettò che parlasse lei per prima.
Passarono svariati minuti, Naya assaporò il suo caffè caldo, l’aiutò a scaldarsi ed a rilassare i muscoli tesi.
Non riuscì a trattenere una lacrima, che le scese sul viso, la bionda se ne accorse e la guardò, posizionò l’indice sulla sua guancia, per fermarla.
“mi dispiace” non riuscì a guardarla negli occhi, mentre il dito della sua ragazza, era ancora fermo sulla sua guancia.
L’altra non disse niente e le sorrise solamente, mettendole una ciocca dietro le orecchie, che in quel momento, le impediva di vedere bene il suo viso.
Dopo quel gesto, Naya non riuscì a trattenersi e scoppiò di nuovo a piangere, inclinando la sua testa e poggiandola sulla spalla di HeMo, che l’accolse trà le sue braccia.
“non fa niente” le disse, poggiando le sue labbra sulla tempia della mora
Naya rivolse lo sguardo verso di lei e trovò quelli occhi azzurri, più di quel mare che aveva davanti, che la guardarono rassicuranti. Sentì una sensazione di pace e sicurezza, quello sguardo, le fece capire che la sua ragazza era lì, non l’avrebbe lasciata da sola e poteva sentirsi al sicuro trà le sue braccia.
HeMo si abbassò verso di lei e poggiò le sue labbra, trà quelle morbide di Naya, mettendole una mano sulla guancia e carezzandole il viso, mentre le loro lingue si cercavano.

“sono una stronza vero?” le disse ancora sfiorandole le labbra
“mmmmm ogni tanto” rispose, facendola ridere per la faccia buffa che aveva fatto
“ti amo Heather” le sussurrò piano, con le labbra che poggiavano sulla sua guancia
“anche io ti amo….. e proprio per questo, ti devo dire quando esageri o fai qualche cazzata amore” spostò il suo viso, per poterla guardare negli occhi.
Naya lo riabbassò, sapendo che aveva ragione.
La bionda le prese il mento e la costrinse di nuovo a guardarla
“non puoi pensare di avere sotto controllo la vita di tutte le persone che ami Naya!” era decisa a farle capire dove, secondo lei, stava sbagliando “ fosse per te, vivresti in una bolla di sapone, con dentro tutti quelli che ami, per stare continuamente a stretto contatto con loro ed al sicuro” le fece un sorriso, per alleggerire la cosa, Naya lo ricambiò “ ma la vita non è così, le persone crescono e cambiano, ma questo non vuol dire che ti vogliano meno bene. Dana, trà qualche anno, diventerà una bellissima ragazza e sarà corteggiata da tanti ragazzi a scuola e, probabilmente, farà le sue prime esperienze col sesso” a quelle parole, si rese conto che, Naya rabbrividì, le scappò l’ennesimo sorriso, ma poi continuò “ e Darren…. Lui credo che non ti lascerà mai andare, anche se in questo momento lo vorresti prendere a calci nel culo, perché è un idiota, ma io ho visto nel suo gesto, un modo per dimostrare, soprattutto a te, che stava cambiando rotta, che magari quello che in questi ultimi mesi gli hai sempre detto, lo stava mettendo in pratica”
“si ma poteva dirmelo!” la interruppe
“non si è vantato delle sue imprese a letto con Dianna Agron! Ti rendi conto? Ha resistito! Se non è serio questo? Allora cos’è?” risero tutte e due
“ho paura di perderlo HeMo” le confessò
“non lo perderai, non lo perderai mai amore, ne sono sicura!”
Naya le fece un sorriso, facendole intendere che aveva capito. HeMo, soddisfatta, le stampò un bacio veloce sulle labbra
“non gliela perdonerò facilmente questa cosa però” pronunciò corrucciata, riavvicinando le ginocchia al petto e poggiandoci il mento
“non avevo dubbi, stronza come sei!” le diede una piccola spinta con la spalla, sbilanciandola, per poi acchiapparla al volo ed abbracciarla.
“mi ami lo stesso anche se a volte sono stronza?” le chiese, con uno sguardo che la fece sciogliere
“ti amo anche per questo, quando diventi passionale con le persone a cui tieni….. e poi, ho preso il pacchetto completo, quando ho firmato il contratto” le fece l’occhiolino
“scema!” le disse, per poi prenderle il viso trà le mani e baciarla appassionatamente, facendola rabbrividire

“mmmmm, è ancora presto…. che ne dici di tornare in camera e lasciare che ti salti addosso, senza impedimenti di reggiseni che scappano via? ”
Naya rise di gusto e, sempre a pochi centimetri, dal suo viso disse
“pensavo ti eccitasse l’avventura ed il sesso in mezzo alla natura”
“dopo ieri no!” fece uno sguardo terrorizzato.
Si abbracciarono trà le risate, HeMo si rese conto di essere riuscita a rasserenare un po’ Naya, ed era felice.
Si alzarono tutte e due e, prese per mano, si diressero di corsa verso la stanza, cercando di fare piano per non svegliare nessuno.
 
******************
 

Erano passati ormai 15 giorni, April e la sua famiglia, erano tornati a casa, Carlos aveva iniziato la preparazione per la stagione di Football, solo Dana era rimasta con loro, godendosi gli ultimi giorni insieme a Rick, prima di dividersi e riprendere la scuola.
“Dana è ancora con quel secchione?”  erano sdraiate sul divano a guardare la TV, dopo una giornata di mare, impugnavano tutte e due un cucchiaino, davanti ad un barattolo di gelato.
La bionda annuì, con ancora in bocca il cucchiaio strapieno di cioccolato
“se la mette incinta lo uccido!”  pronunciò minacciosamente
HeMo rischiò di affogarsi ed ingoiare tutto il cucchiaino, dopo quell’affermazione
“ma perché secondo te l’hanno fatto?” chiese la ballerina….
Le due si guardarono, bastò un secondo, per pronunciare contemporaneamente
“naaaaaaaaaaa” e ridere di gusto
“è troppo idiota lui! Non penso ci arrivi!” continuò la bionda.
“hai ragione, ci fosse Darren, le darebbe una bella lezione” Naya si accorse, dopo un secondo, di aver pronunciato il nome del suo amico, Heather diventò seria e fece silenzio, mentre la osservò.
“che c’è?” chiese la mora
“ti manca vero?” 
“non tanto…” la bionda capì che era una bugia, perché non la guardava negli occhi ed un sacco di volte l’aveva beccata col cellulare in mano, con l’intento di chiamarlo, ma l’orgoglio aveva sempre vinto.

“se ti dico che parte gli hanno assegnato, ridi per tre giorni di fila” HeMo aveva continuato a sentire Darren, quasi ogni giorno, il ragazzo, la chiamava per avere notizie su Naya, aveva rinunciato a chiamarla, visto che non gli rispondeva. Catturò immediatamente la sua curiosità, sapeva che non avrebbe resistito, infatti  girò subito lo sguardo verso di lei, in attesa della notizia.
HeMo iniziò a ridere e poi disse
“dovrà fare la parte di un gay, che avrà una relazione con Kurt!” si buttò sul divano in lacrime dalle risate, “lui, capisci? La persona più etero e ninfomane che conosca”  pestò la mano sul cuscino, che teneva in grembo
Naya rise, contagiata dalla sua ragazza per poi dire
“ben gli stà!”
“l’unica felice è Dianna, che non deve assistere a scene con altre attrici, soprattutto Hannah… ricordi? Quella che interpreta Brittany, è gelosissima di lei” con l’inganno, la stava aggiornando sulle ultime cose della vita di Darren. Perché potesse iniziare a prendere consapevolezza, della sua nuova vita.
Naya diventò improvvisamente seria, HeMo la trascinò letteralmente trà le sue braccia e urlò
“Darren Checca! Ti rendi contoooooo????” le fece il solletico, facendola ridere

Si fermarono e si guardarono, per un secondo, intensamente negli occhi
“trà due giorni partiamo amore, perché non lo chiami?” le disse la ballerina
Naya non rispose e si abbandonò malinconicamente sul suo petto.
Sentirono suonare alla porta, si alzarono tutte e due ed HeMo urlò
“se è di nuovo la vicina, che toglie una scusa qualsiasi, per vederti e saltarti addosso, giuro che la faccio fuori”
“nooooooo smettilaaaa” la rincorse Naya
HeMo si fermò di scatto e Naya le cadde letteralmente trà le braccia, la bionda l’afferrò prontamente, per poi dirle
“oppure…. Le propongo una cosa a tre” facendole l’occhiolino e spingendola via, per avere un po’ di vantaggio su di lei

Arrivò per prima alla porta e come l’aprì si fermò, smettendo di sorridere
“Hey!” disse, cercando di essere il più naturale possibile
Naya, presa dalla corsa, non riuscì a frenare e finì rovinosamente sopra la sua ragazza, che non si scompose ed attutì il colpo senza problemi. La mora si girò ed incontrò gli occhi malinconici di Darren, che cercò di sorriderle
“ciao” disse il ragazzo
Naya non rispose, ed abbassò subito lo sguardo, anche se aveva l’impulso di saltargli addosso ed abbracciarlo, le era mancato troppo in quei giorni e sentire le notizie, che riguardavano lui ,da HeMo le aveva fatto ancora più male.
“vi lascio soli”
Heather si allontanò, dopo aver dato un bacio sulla guancia a Darren, ed aver stampato un bacio sulle labbra ed una carezza a Naya. I due le sorrisero nervosamente.

Naya  gli fece cenno col viso di entrare e si allontanò, verso la vetrata che dava sulla piscina, dando le spalle al ragazzo, che avanzò lentamente verso di lei. Darren aveva solo voglia di abbracciarla, non voleva altro, sarebbe rimasto così per ore, senza bisogno di dover dire niente, ma sapeva che doveva dire qualcosa, per chiarire con lei. Aveva paura di dire qualsiasi cosa, perché poteva essere sbagliata, si avvicinò il tanto perché potesse sentirlo e disse
“mi dispiace Naya”  con la voce rotta dall’emozione.
“perché l’hai fatto? Ti rendi conto di quanto mi abbia fatto male?” pronunciò quelle parole, senza voltarsi e con voce lieve. Non voleva piangere, ma si accorse di avere già gli occhi umidi, mentre sentiva il respiro di Darren frammentato dalla tensione.
“io…. Io non volevo Naya,farti soffrire  è l’ultima cosa che vorrei al mondo…. Credimi! Dio…. Naya mi manchi tantissimo, non ce la faccio più!” disse disperato
“mi hai mentito! Mi hai mentito tante di quelle volte, che non riesco più nemmeno a contarle….. sai che è la cosa che mi fa più male al mondo la menzogna!!!!”
Il ragazzo fece silenzio, ormai aveva perso la speranza che potesse perdonarlo. Abbassò lo sguardo e gli scese una lacrima.
La mora si girò, con gli occhi ormai gonfi di lacrime, che aspettavano soltanto di liberarsi trà le sue guance. Prese coraggio e lo guardò negli occhi, scuotendo la testa e precipitandosi sul suo petto, per riempirlo di pugni ed urlare
“sei uno stronzo Darren! Ti odio ti odio ti odio!!!” continuò a sbattere i pugni sul suo petto, ed a piangere fino a che lui non la fermò, tenendole i polsi, mentre lei continuava a dimenarsi, per liberarsi da quella stretta. Bastò qualche secondo ed i loro occhi si incontrarono e si abbracciarono, scoppiando in lacrime.
La strinse forte, mentre Naya si abbandonava ad un pianto liberatorio,facendo tremare tutto il suo corpo.
“non piangere ti prego, mi fa malissimo vederti piangere” le disse, col viso sulla sua spalla
Naya si sporse e, mettendole una mano sul viso, guardandolo  negli occhi, gli disse
“giura che non mi mentirai mai più, ti prego…. Ti prego Darren giuralo!” mentre l’altro la guardava commosso ed annuiva velocemente.
“mi dispiace tesoro, mi dispiace da morire”  in quel momento, si accorse di averle fatto veramente male e non riuscì a trattenere le lacrime nemmeno lui
“hey….. hey! D. è tutto a posto, stò bene ora….. davvero” le prese il viso trà le mani e si sforzò di sorridergli per tranquillizzarlo
“sul serio Nay?” si accertò lui
“si, perché ti ho qui trà le mie braccia, e mi hai promesso che non succederà più” disse la mora
Ci fù un altro abbraccio e, Darren, dopo aver fatto un bel respiro, pronunciò
“ti voglio bene Naya, sei la cosa che si avvicina di più ad una sorella per me, sei la mia famiglia,non ti lascerò andare mai”
Nel sentire quelle parole, il cuore di Naya battè ancora più forte, sembrava volesse esplodere di gioia, lo strinse rispondendo
“ti voglio bene Darren”

Si staccarono per respirare un po’, erano ancora troppo tesi ed emozionati, ed avevano il fiato corto.

Si misero sul divano e, dopo aver ripreso fiato, Darren, come un fiume in piena, raccontò a Naya come era successo tutto quel trambusto nella sua vita. Non le lasciò mai la mano, mentre lei gliela carezzava col pollice e lo stava ad ascoltare
Raccontò di come era iniziata per scherzo, massaggiando su skype, per poi scoprire, che avevano molte cose in comune. Non gliene aveva mai parlato, perché aveva paura che si arrabbiasse, perché era una sua amica, ma sentiva delle cose strane dentro di lui, che non sapeva decifrare. Così, un week end che Dianna era volata a N.Y., si erano visti, ed era scattata la scintilla. Le disse che lei lo faceva stare bene, che la distanza lo stava uccidendo e, per questo, l’attrice cercava di salire il più possibile, per potersi vedere. Le raccontò di come era difficile nascondere la cosa, visto che lei era sempre circondata dai paparazzi, che la seguivano in ogni posto, ma che la cosa diventava più eccitante e divertente così.

“Naya, credo di non aver mai provato niente del genere. Dianna è fantastica! È intelligente, ha un sacco di interessi, è piacevole parlare con lei, mi ha insegnato un sacco di cose ed io a lei….. le stò dando lezioni di canto, sai?”
Più Naya lo guardava e più si accorgeva che, i suoi occhi brillavano, ogni volta che parlava di lei
“Dio….. sei proprio andato, mi stai parlando di lei da un’ora, ed ancora, non mi hai detto niente, di com’è a letto….. questo per me è un chiaro segno tesoro!” gli disse incredula
Darren s’imbarazzò e si mise una mano trà i capelli….. la mora spalancò gli occhi, ancora più incredula e chiese
“perché l’avete fatto, vero?”
Darren rise
“s…si certo! Ma…. Ecco… non mi và di parlarne…. È troppo bello e troppo importante”
La ragazza si rese conto che veramente era una cosa seria per lui, si lasciò andare verso il suo petto e disse
“oh tesoro sono così felice, mi dispiace per quello che è successo, avrei voluto andasse diversamente” disse dispiaciuta
“non importa, adesso sei qui con me e questi giorni ,prima che partiate, li passiamo assieme” rispose lui
Naya si rattristò, sentendo quelle parole, in quel momento, realizzò che Darren non sarebbe partito con loro, che non sarebbero più andati in accademia assieme ogni mattina e non se lo sarebbe ritrovato improvvisamente, a qualsiasi orario, a casa sua  per studiare o cantare assieme. Lo guardò e le sfuggì una lacrima, se l’asciugò subito, provando ad essere forte e riposando il viso sul petto del ragazzo. Darren capì subito e la costrinse a guardarlo
“hey…. Andrà tutto bene, non ci perderemo Nay…. Te lo prometto, ci sentiremo tutti i giorni….sono tranquillo, perché c’è HeMo con te e non sei sola.”  La guardò con una dolcezza che la disarmò “quando mi sposerò tu sarai la mia testimone e poi sarai la madrina dei miei figli e ci ritroveremo le domeniche a pranzo, tutti assieme, con dei marmocchi, che scorrazzeranno per tutto il giardino delle nostre case ,che saranno una affianco all’altra……”  Naya sorrise a quel pensiero, per poi tornare subito seria e dire
“promettimi che, qualsiasi cosa succeda, non cambierai”
“te lo prometto…. E poi non so nemmeno se il mio personaggio funzionerà, magari mi silurano, dopo la mia prima apparizione”  sorrise sdrammatizzando
“non succederà, ti ameranno tutti, vedrai” disse lei sicura
“mmmmm dici? “ allungò la mano e prese il barattolo di gelato, con i due cucchiaini che avevano lasciato le due poco prima che arrivasse “sarò circondato anche io, come la mia ragazza, dai paparazzi?” disse un po’ sognante, assaggiando il gelato.
Naya sorrise, vedendo che l’amico iniziava a gongolarsi al solo pensiero.

“dov’è finita HeMo?” chiese felice lui
Naya le fece un squillo, per segnalarle che poteva tornare da loro. La bionda si precipitò giù, con un po’ di ansia e sorrise, quando vide la sua ragazza avvinghiata al suo migliore amico, sul divano, che mangiavano allegramente il gelato. Si fermò, incrociò le braccia e disse
“quel gelato è mio” assumendo un’aria di sfida e facendo girare subito i due verso di lei, che si misero a ridere
“lo sò!” rispose Darren, prendendo un’altra cucchiaiata
“e quella ragazza è mia” scandì bene la frase
“sò anche questo” si girò, per stampare un bacio sulla guancia a Naya, che rise divertita del siparietto che i due stavano creando
HeMo non resistette e si lanciò verso di loro, mettendosi affianco a Darren e rubandogli il cucchiaio per prendere un pò di gelato
“uno…” pronunciò, gustando quella porzione “ ….e due” disse poi, avvicinandosi a Naya, e stampandole un bacio sulle labbra.
Risero tutti e tre…. Poi HeMo fece silenzio e, con gli occhi lucidi ,abbracciò Darren
“mi mancherai…. Mi mancheranno questi momenti” lo strinse forte, mentre anche Naya lo prese dall’altra parte, incrociando gli occhi commossi di HeMo
“anche a me mancherete da morire, appena potrò verrò, ve lo prometto”
Tutte e due gli stamparono un bacio sulla guancia, lui chiuse gli occhi, beandosi di quel tocco, che gli sarebbe mancato, per tutto il tempo che sarebbero rimasti lontani.
“vi voglio bene ragazze” pronunciò
“Oddio….” Disse la bionda
“che c’è?” Darren la guardò perplesso
“mi stai facendo paura….. “
“perché?”
“a quest’ora, il Darren che conosco io, avrebbe già pronunciato la frase : hey, vogliamo fare una cosa a tre?” cercò di imitare la sua voce, atteggiandosi al Darren pervertito  che sembrava l’amico avesse cancellato.
Procurò una risata in tutti e tre, poi gli pizzicò le guance dicendo
“la mia Checca telefilmica preferita!”
“ahi! “ si lamentò, tenendosi le guance “ma vi rendete conto? Io che interpreto un gay! E qui che si vedrà la mia bravura dell’ attore” gonfiò il petto, vantandosi della cosa
“ma chissà…. Visti gli ultimi atteggiamenti, magari c’è un filo di verità” disse Naya, provocandolo
“hey! Amo una donna e stò cercando di diventare serio! Ok?” finse di arrabbiarsi
In quel momento entrò Dana, che appena lo vide, si fiondò sulle sue braccia
“amore mio, non posso lasciarti, che cresci sempre più” disse, stampandole un bacio sulla nuca e stringendola forte. La ragazza lo guardava ammirata
“è vero che reciterai in Glee?” gli chiese
“già…. Quindi vuol dire che starò qui e ci vedremo più spesso” rispose, notando che, a quella frase, Naya sospirò
“Dana è fidanzata!” spifferò HeMo, anche per cercare di sviare sull’argomento trasferimento a Los Angeles di Darren, che stava rattristando Naya
“che cosa?” Darren spostò il viso della ragazzina sopra di lui e vide che ridacchiava
“chi ha osato farsi avanti, senza il mio permesso?” fece finta di arrabbiarsi ,facendola ridere ancora di più
“oh bè se è per questo, diciamo che ha imparato dal maestro, stanno insieme da un anno a quanto pare, e l’abbiamo scoperto solo in questi giorni” Naya lanciò la frecciatina
“un anno?” Darren decise di ignorare la sua migliore amica,essendo consapevole che, tanto, gli avrebbe fatto pagare e rimarcato a vita, quello sgarro.
“si chiama Rick!” disse fiera la piccola Rivera

Darren si fece raccontare tutto dalla ragazza, che parlò entusiasta della sua piccola relazione duratura a distanza, mentre le due si allontanarono, per ordinare la cena cinese.

“sono contenta si sia risolto tutto” HeMo le cinse la vita
“si…. Mi mancherà da morire amore!”
“lo sò… ma è la sua vita, la sua carriera….. mancherà anche a me, ma dobbiamo essere felici per lui” rispose
per poi baciarla, Naya si lasciò andare a quel bacio, c’era tutta la paura del futuro ,non sapeva cosa  sarebbe spettato loro in quella grande città, senza Darren, le rimaneva la certezza di avere HeMo accanto a lei, che non l’avrebbe lasciata sola.
 
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questo è una sorta di fine primo atto, dal prossimo in poi marceremo spediti verso altre avventure, lasceremo Darren a L.A.  e le nostre due amiche avranno un po’ da fare .
Spero non vi abbia annoiato questo capitolo un po’ di transizione con chiarimento annesso.
Ovviamente si accettano critiche, suggerimenti ecc…
Grazie infinite a voi che commentate e non vi stancate di farlo ed anche ai numerosi che leggono.
Alla Prossima
E.

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Capitolo 31
*** Bivio ***


“mi raccomando, conto su di te…. Fai in modo che non si monti troppo la testa” Naya aveva il viso provato dalle lacrime che, oramai, stava versando da qualche ora, lei ed HeMo, avevano pranzato insieme a Darren e Dianna ed ora  stava abbracciando l’amica, dandole tutte le dovute raccomandazioni ,per il suo fidanzato.
“non preoccuparti, avremo così tanto da lavorare, che non si renderà nemmeno conto di recitare in una delle serie più seguite d’America” Dianna le fece un sorriso rassicurante, mentre HeMo era saltata sulle spalle di Darren, che la stava facendo girare.

“mi mancherai stronzo!” gli urlò, mentre si stringeva forte a lui per non cadere
“anche tu! Potrai mettere le Spice tutte le volte che vorrai ora!” rispose il ragazzo
“credo che, in tuo onore, continueremo a mettere la Swift!” Darren la fece scendere e la guardò, HeMo aveva gli occhi lucidi
“Sul serio?”
La ballerina annuì e, commossa, lo abbracciò
“ti voglio bene Darren, ti prego… sentiamoci” le sussurrò nell’orecchio, mentre lo stringeva
“anche io tesoro, puoi contarci, non vi libererete di me”
 
“ti voglio bene Naya ed io te l’avrei detto un secondo dopo esserci messi insieme, ma ho dovuto rispettare Darren” la bionda attrice la guardò sinceramente negli occhi
“lo sò tesoro, hai un fidanzato idiota, ma che ci vuoi fare? Lo adoriamo anche così” disse, per poi abbracciarla e sussurrarle “ abbiate cura di voi, sono più tranquilla perché ci sei tu al suo fianco…. Ti voglio bene D.”  continuò commossa, facendo piangere anche Dianna che, in quel momento, si accorse di avere dei fotografi ,che immortalavano quel momento.

“che palle!” sospirò l’attrice, poi prese per mano HeMo, dicendo “vieni con me, li lasciamo un po’ soli” si avvicinò a Darren e gli diede velocemente un appuntamento da qualche parte lontano da lì, stampò un bacio sulla guancia a Naya, facendole l’occhiolino e corse lontano con l’altra bionda, mentre i due notarono che i paparazzi le seguirono.
 

Si guardarono e si abbracciarono, non avrebbero mai voluto lasciarsi.
“non siamo mai stati tanto tempo lontani” Naya aveva già le lacrime agli occhi
“a parte quando abbiamo deciso di lasciarci ed io sono volato in Italia” cercò di sdrammatizzare, ma anche lui era molto provato da quel saluto e si stava sforzando di trattenere quelle lacrime, che volevano uscire a tutti i costi
“già e ci sei rimasto SOLO tre mesi” scandì quella parola, per fargli capire quanto gli fosse mancato.
Il ragazzo sorrise, poi le prese il volto con le due mani, per guardarla intensamente negli occhi
“promettimi che ogni volta che avrai bisogno mi cercherai, non facciamo vincere la distanza, ci sono mille modi per sentirci e vederci” disse sicuro
“si ma non potrò abbracciarti”
“se avrai un estremo bisogno di un mio abbraccio, da non poter sopravvivere, allora ti prometto che prenderò il primo volo e verrò da te”  Naya pianse ancora di più, dopo la dolcezza di quelle parole
“ce la devi fare Naya, tu ed  HeMo ce la dovete fare, sono sicuro che arriverà anche il vostro momento!”
Naya annuì, in quel momento non le interessava la sua carriera, le importava solo l’amico che aveva davanti a lei e che stava salutando, senza sapere quando avrebbe potuto riabbracciarlo.
“cercherò di salire il più possibile, te lo prometto” disse, come se avesse intuito i pensieri della sua amica
“dì qualcosa tesoro” la supplicò
Naya lo guardò e disse
“ti voglio bene Darren, sei una delle persone più importanti della mia vita”
Si abbracciarono, mentre una voce, dalle casse dell’aeroporto, pronunciò l’ultima chiamata per il volo di New York. HeMo arrivò di corsa, mentre i due si scambiarono l’ultimo sguardo.

“amore perderemo il volo…” la bionda le prese la mano “ciao D. ci sentiamo quando arriviamo a N.Y.” disse poi ,stampando un ultimo bacio sulla guancia al ragazzo, che annuì sorridendole
“aspetta!” trattenne Naya per un braccio “voglio vedere un sorriso, non posso lasciarti avendo il ricordo di una faccia triste” si aprì ad un sorriso bellissimo
Naya gli sorrise, anche se aveva le lacrime che scorrevano sul suo viso. Darren annuì felice della richiesta esaudita e le lasciò il braccio lentamente, le loro mani si sfiorarono fino all’ultimo polpastrello.
 
 

 
Erano già sedute sulle poltrone del loro aereo, quando squillò il cellulare di HeMo
“amore lo devi spegnere, stiamo per decollare!!” la rimproverò la ragazza
La bionda guardò il display e sgranò gli occhi dicendo
“mi stà chiamando Jonathan Groff…. Oddio stò per morire… stà chiamando proprio me?” continuò a fissare il telefono incredula
“ma che fai? Rispondi!!! Prima che l’aereo parta!” Naya la fece destare da quello stato di trance, in cui si era ritrovata, semplicemente leggendo quel nome
“John! Ciao!” cercò di camuffare l’emozione
Naya rideva, guardando il suo viso diventare rosso, al solo rispondere
“oh veramente non siamo ancora a N.Y. ma stiamo partendo in questo istante, infatti stavo per spegnere il telefono, mi hai beccato per un secondo” guardò la sua ragazza che annuiva
“oh… si… si certo! Possiamo vederci anche domani, il tempo di risistemarci…. Ok domani a cena da te”
“signorina, dovrebbe spegnere, stiamo decollando” un’ elegante hostess si avvicinò
Naya guardò malissimo la ragazza e poi disse: “io gliel’ho detto… ma è testarda, la scusi!”
“un attimo, sono con Jonathan Groff al telefono!” disse con fare scocciato, mettendo la mano sul microfono del cellulare, per coprire la sua voce. La signorina in piedi al suo lato, fece una faccia stranita e guardò Naya
“oh cristo santo HeMo! basta chiudi!” disse piano, per non farsi sentire da John
“ok… allora a domani… si… si … grazie per avermi chiamato John… davvero non mi aspettavo…” disse, mentre vedeva che Naya faceva tutte le mosse possibili, per dirle di chiudere la chiamata.
“devo andare, stiamo per decollare, passa una buona serata caro John, a presto! Non vedo l’ora” disse, chiudendo felice.
“che gente!” pronunciò la hostess, scuotendo la testa ed allontanandosi, mentre la bionda la guardava in cagnesco e Naya era sempre più un tutt’uno col sedile, per cercare di scomparire da quella situazione imbarazzante.
 
“oh mamma…. Io lo amo, me lo farei all’istante! “
Naya la guardò allibita e disse
“hey! ti sei accorta che sono proprio qui affianco a te?”
“che ci posso fare? È affascinante…. Poi è gay amore…. Non c’è pericolo!”  le afferrò il viso e le stampò un bacio sulle labbra, sorridendo.
Naya era ancora imbronciata ed incrociava le braccia. La ragazza la guardò e le sussurrò
“non credo mi possa dare quello che mi dai tu” le fece l’occhiolino
La mora non resistette e si aprì in un sorriso
“che idiota che sei” dandole uno scappellotto.
Adorava quando HeMo faceva l’idiota per farla ridere quando era triste, perché ci riusciva benissimo e, come lei, nessuno lo sapeva fare. L’abbracciò per ringraziarla, sospirando al pensiero che Darren gli sarebbe mancato da morire.
“ce la caveremo vedrai” le disse la bionda, stampandole un bacio in fronte
Naya annuì, mentre si stringeva ancora di più a lei.
 
 
**************
“siamo a casaaaaa!!!ahhhh mi era mancata l’aria umida di N.Y., l’odore dello smog ,misto a quello della frittura delle bancarelle ai lati delle strade” pronunciò la ballerina, entrando dentro casa e chiudendosi la porta alle spalle.
“e perché, l’odore delle fogne? E dello sterco di quei poveri cavalli che trascinano le carrozze sull’asfalto?”  Naya rincarava la dose, erano tutte e due eccitatissime di rientrare nella grande mela, non vedevano l’ora di riprendere gli studi e tornare alla vita quotidiana, anche se, senza Darren, sarebbe stato tutto diverso.
“mi manca già il sole ed il mare di L.A.” sospirò la bionda, afferrando la vita della latina
“anche a me…. Baciare la tua pelle riscaldata dal sole” la mora le sorrise maliziosamente
HeMo le prese il viso con una mano e la baciò delicatamente, si staccarono e, facendo un giro per la casa, per vedere se era tutto ok, arrivarono nella loro stanza  da letto.
“perché sorridi?” Heather notò che, Naya, aveva uno sguardo sognante, osservando la stanza
“perché qui abbiamo fatto l’amore per la prima volta “ la guardò in viso, le passarono per la mente tutti quei momenti bellissimi, ma anche le intere notti che aveva passato, presa dall’angoscia di una consapevolezza che, stupidamente, la spaventava, oppure quelle notti interminabili, dove aspettava rientrasse, dopo essere stata con Alex e sentiva bruciare la gelosia dentro di sé.
“è stato uno dei momenti più belli della mia vita” la bionda le si avvicinò, scostandole i morbidi capelli corvini e baciandola appassionatamente, Naya si strinse forte a lei ed approfondì il bacio, come se stesse riavendo la consapevolezza, in quel momento, che dopo tante sofferenze, alla fine HeMo era sua, non era stato facile, ma ora era trà le sue braccia e, quelle labbra che stava baciando, le appartenevano.

Quasi la sollevò e, presa dalla passione, la trascinò su quel letto, che aveva visto il loro amore completarsi, le loro anime fondersi in una sola.
“heyyyyy! Non sei stanca amore?” stupita, la bionda si fermò per un istante a guardarla
Naya fece solamente no con la testa, mentre la guardava dritta negli occhi, ad Heather bastò questo, per sorriderle ed abbandonarsi al tocco delicato delle labbra di lei, sul suo collo. La mora tremava quando la baciava, tremava nel sentire il corpo caldo e pieno di desiderio di HeMo, sentire quei sospiri accentuati le facevano capire che poteva continuare, che poteva spingersi oltre, perché in quel momento, lo voleva anche lei. Ogni bacio ed ogni carezza, era come sancire una promessa, come scrivere su un foglio un patto, Naya voleva imprimere, su quel corpo, la promessa che si sarebbero appartenute per sempre e voleva lasciare la sua firma su ogni centimetro di quel corpo, che nel frattempo si era denudato, preso dalla foga di quel momento.
“Io ho bisogno di farti mia, fino in fondo amore” le sussurrò la mora a fior di labbra, mentre già scendeva, con la mano, verso il centro del piacere di HeMo, che stava aggrappata alla sua schiena, mentre cercava di toglierle la maglietta. La bionda la guardò solamente e rispose prendendo con avidità le sue labbra.
Naya andò piano a penetrare le sue dita dentro di lei, fù tutto molto veloce, HeMo era pronta e,  per come stavano andando le cose, la sua eccitazione era al limite.
Mentre la bionda ansimava sempre più forte, l’altra spingeva e respirava sul suo collo,sentendo i brividi  che emetteva HeMo ad ogni tocco. Con uno sforzo estremo, prima che venisse, raggiungendo l’apice del piacere, La bionda le prese il viso trà le mani, la voleva guardare negli occhi, mentre entrava in quel paradiso grazie a lei.  I loro occhi parlavano e si dicevano quanto si amassero, HeMo lanciò un urlo liberatorio, chiudendo per un secondo gli occhi, al suo riaprirli,si rese conto che Naya piangeva, ancora col suo viso trà le mani, la baciò, cercando insistentemente la sua lingua, quasi senza respiro, quasi senza tregua.

“perché piangi amore?” chiese, dopo aver recuperato il fiato che, Naya, con quei gesti, le aveva completamente tolto
La mora non rispose ma si girò, facendo uno scatto e sdraiandosi dall’altro lato del letto.
La ballerina si avvicinò, capendo che, l’altra, era turbata da qualcosa. Le raccolse una lacrima e le baciò dolcemente la guancia
“Naya…. che succede?” assunse un tono più forte per la preoccupazione
La mora la guardò finalmente e, riprendendo a piangere, disse
“ho paura che tutto questo finisca….. ho paura di stare sola” non riuscendo a trattenere una lacrima e guardando, con fare disperato, la bionda davanti a lei
Sentì una stretta fortissima al cuore ad ascoltare quelle parole e nel vedere il viso, così preoccupato, di Naya
“amore, perché ti è venuta in mente questa cosa?” era sempre più perplessa, del perché, in un momento così pieno d’amore, Naya avesse provato quello stato angoscioso.
La mora non riuscì a dire niente e scuotendo la testa, poggiò il viso sul collo di HeMo, che prontamente glielo sollevò, perché la potesse guardare negli occhi.
Senza bisogno che Naya dicesse niente, la ragazza capì la sua paura, aver lasciato Darren lì, le aveva procurato angoscia, ed aveva paura che anche lei se ne sarebbe andata.
“hey, io sono qui…. Non vado da nessuna parte” le sorrise per rassicurarla
Naya ricambiò lievemente il sorriso, anche se quello stato l’attanagliava e non riusciva a fare finta di niente
“io ti amo Naya, lo capisci?” cercò i suoi occhi ,che si erano allontanati guardando in altre direzioni
“guardami!   lo capisci?” continuò, costringendola a guardarla e ad annuire.
“andrà tutto bene, viviamoci giorno per giorno la nostra storia, la vita insieme…. Godiamocela….. vuoi?” le diede un lieve bacio sulle labbra “lo facciamo insieme ok?” le disse
Naya la baciò e si lasciò cullare da quella stretta rassicurante, aveva ragione, dovevano viversi la loro storia nel presente, senza paura. Si lasciò trascinare da quel pensiero e si addormentò trà le sue braccia.
 
 
 
Il sole era appena entrato nella loro stanza, doveva essere già alto nel cielo, furono svegliate da una suoneria insistente di un cellulare
“oh cazzo….. ma chi è a quest’ora?” Naya diede un veloce sguardo alla sveglia affianco a lei e si accorse che erano appena le 8.30 del mattino, ci mise un po’ a capire che, quello che stava squillando, era il suo cellulare
“Naya, se non rispondi immediatamente,  ti distruggo quel coso” una voce, con tonalità bassissime ed assonnata, arrivò al suo orecchio, HeMo aveva la testa nascosta sotto il cuscino, per coprire quel rumore per niente piacevole.
La mora sorrise appena dopo quell’affermazione e, facendosi forza, allungò il braccio e prese in mano il cellulare, con tutta l’intenzione di spegnerlo e di mettere la vibrazione. Vedendo il nome nel display, si arrese e, facendo un piccolo sorriso, rispose

“buongiorno” disse, mettendosi una mano sul viso e sfregandosi un occhio
“buongiorno!!!” Cristina aveva una voce squillante ed eccitata “hey ma ti ho svegliato?” chiese, accorgendosi della voce assonnata di Naya
“tranquilla non importa” rispose prontamente
“si tranquilla, avevamo solo 3 ore di fusorario e siamo arrivate il sabato, per poter riposare apposta la domenica mattina” si sentì una voce che, oramai, era venuta fuori da sotto il cuscino
Naya la guardò storto e lei si girò dall’altra parte, sbuffando
Rimase pochissimo al telefono con Cristina e decise di impostare la vibrazione e togliere la suoneria, anche se, era sicura, che oramai non sarebbe riuscita a riaddormentarsi.


Si girò verso HeMo, che era ancora di spalle e si avvicinò, stringendo il suo corpo con quello della ragazza.
“vai via….. mi hai svegliato!” le diede un lieve colpo di sedere, sapendo di non farle male
“non è colpa mia, è lei che ha chiamato!” rispose ridendo
“ah già è vero….. ha chiamato, per ricordarci che siamo tornate a New York e, quindi, la sua ombra, incomberà su di noi…. O, per meglio dire, su di te!”
“adoro il mio amore in modalità gelosia…” si sporse per scrutarle il viso, ed accorgersi che rideva, per quella battuta, le stampò furtivamente un bacio sulla guancia
HeMo si mosse, scuotendo Naya, che era sopra il suo fianco
“lasciami stare! Voglio dormire!” disse, sempre con quel ghigno sul viso
“ok…. Allora credo che mi alzerò, ti lascio dormire…. Magari richiamo Cristina…..lei voleva chiacchierare un po’ con me”  fece un sorriso maligno, mentre iniziò a muoversi lentamente, sapendo perfettamente cosa sarebbe successo di lì a pochi secondi
HeMo fece uno scatto e l’afferrò per la maglia del pigiama
“No! Non andare!”
“come? Mi hai detto che volevi dormire….”  Fece finta di non capire
“ho cambiato idea, stai qui con me” la trascinò letteralmente affianco a sé. Naya si posizionò quasi a sfiorale il viso col suo e sorrise
“buongiorno” le diede un lieve bacio a fior di labbra
“mmmm …. Abbracciami” pronunciò labionda, facendo una faccia buffa e chiudendo gli occhi, procurando una risata all’altra, che la strinse forte, dandole piccoli baci su tutto il viso.
“che voleva quella rompiballe” chiese, mentre si beava della stretta calda della sua ragazza
“vedermi….”
“mmmm perché? ha detto che le manchi?”
“non ci vediamo da praticamente due mesi….. anche a me manca” rispose con fare ovvio
“ah si? E me lo dici pure?”
“certo! mi manca la mia amica Cristina” scandì quella frase, per puntualizzarla, sempre con quel ghigno sul viso, che non l’aveva mai lasciata
“e quindi vi vedrete?” continuò a provocarla
“mmmm credo proprio di si” le diede un bacio sulla tempia, mentre le accarezzava i biondi capelli
“ah bene…. Mi fa piacere” rispose, facendo una finta faccia offesa, stando al gioco
“perché, scusa tu oggi dove vai?”
“da Britt”
“lo vedi?”
“si ma io ci vado per lavoro”
“perché, non ti manca Britt?” chiese, senza quasi lasciarla finire
“si…”
“appunto!” le prese il viso e le diede un bacio sulle labbra
“mmmmm quindi oggi, facciamo vita separata?”  la bionda fece un’espressione pensosa
“direi di sì, per qualche ora”
“non sò se ce la posso fare”
“se t’impegni, Heather Morris, ce la puoi fare” le diede un lieve schiaffo sulla fronte, facendola ridere
“Quanto tempo abbiamo ancora per noi?”
“mmmmm vediamo….. un’oretta più o meno” si girò a cercare la sveglia
“ok…. Voglio solo coccole per un’ora” si aggrappò ancora più forte alla ragazza, mettendosi comoda e sorridendo beatamente, mentre Naya rideva.
“ti ricordi che siamo a cena da John stasera?” le disse Naya, mentre continuava la sua esplorazione del viso di HeMo, con le labbra
“mmmmm e chi se lo scorda?” sorrise maliziosamente, guadagnandosi un lieve morso sul collo
“ahi!!!” – esclamò-  “coccole! Ricordi? Non vampiri in cerca di sangue!”
 
********
 
“guardalo! Credo che domani non lo riconoscerò!”
Cristina mostrava fiera, a Naya, una foto di Luke in pantaloncini e petto nudo, in una posa da ballerino, gliel’aveva mandata il fratello, qualche giorno prima.  Erano distese sul divano di casa Solari e si erano già raccontate la loro estate, per quasi due ore di fila, alternandosi. Cristina le aveva raccontato i suoi due mesi full immersion, nel corso post laurea di teatro che aveva fatto. Raccontando tutte le nuove tecniche che aveva imparato e dello spettacolo che avevano allestito, per il fine corso.
Naya invece, le aveva raccontato della sua estate all’insegna dell’ozio, di quanto era stata bene  con HeMo, del periodo passato a casa delle rispettive famiglie, sempre assieme e poi le aveva parlato di Darren, delle novità che ci sarebbero state, della grande incomprensione che c’era stata trà di loro e del rappacificamento.

“accidenti, mi sarei incazzata anche io!” disse, dopo aver ascoltato la storia di Darren
“lo sò… siamo uguali da questo punto di vista!” rispose la latina
“mmmm dici?” le sorrise
Naya annuì  “anzi, forse tu non l’avresti proprio perdonato!”
“hey! mi credi così stronza?” le iniziò a puntare il dito velocemente sul fianco, facendola muovere e sorridere per il solletico
“perché non è così?” sorrise
“ma…. Ma…. Come ti permetti?” si buttò sopra di lei, ed iniziò a tormentarla col solletico, sapendo quanto non lo reggesse
Naya si riparò il più possibile, ma perdeva tutte le forze, ogni volta che le facevano il solletico.
La risata rumorosa di Naya, bloccò Cristina, che si fermò e disse
“Dio…. Nay mi sei mancata da morire” guardandola, mentre lei si riprendeva, ancora col sorriso sul volto
“anche tu, mi sei mancata” le rispose
Le prese una mano delicatamente e la fece sollevare dal divano, per farla rimettere seduta, non staccò mai il contatto coi suoi occhi, mentre carezzava quella mano, che teneva come un fiore raro che, per tutti quei mesi, aveva bramato di accarezzare.

Ci fù qualche secondo, in cui si guardarono senza dire niente, fino a che, Cristina tirò la mano verso di sé, per portarsi Naya sul suo petto, ed abbracciarla. Sentiva il profumo dei suoi lunghi capelli neri, affondò ancora di più il viso, sperando le rimanesse addosso a lungo. Quell’odore e quella sensazione l’ aveva desiderate per tutta l’estate.
Naya sentiva la stretta forte dell’amica, era come se, Cristina, le trasmettesse quel senso di solitudine, che sempre aveva. Era incredibile come si erano legate in quell’anno e, conoscendo l’amica, pensò che per lei fosse un’esperienza nuova, per questo forse, aveva patito più di lei quel distacco e, magari, aveva provato quella paura di perderla, come era capitato a lei per Darren. Sentì che doveva rassicurarla. Si staccò dall’abraccio e, prendendole il viso trà le mani, le disse
“hey…. Io sarò sempre qui, non vado da nessuna parte, anche se le nostre strade professionali si divideranno, visto che non sei più una semplice studente sfigata come me” le sorrise, ed in quel sorriso, Cristina, vide tutta la sicurezza che, solo Naya, le aveva sempre saputo dare. Sorrise maliziosamente e disse
“e chi l’ha detto questo?”
“che vuoi dire?” la guardò incuriosita
“chi l’ha detto che non mi vedrai più per i corridoi, che le nostre strade professionali si divideranno!”  fece una faccia felice, rendendo Naya sempre più curiosa
“Stan mi ha chiesto di farle da assistente in accademia!” concluse, aspettando la reazione dell’amica
“che cosa?” la latina spalancò la bocca incredula, mentre l’altra annuiva
“ufficialmente ho un lavoro di assistente del professore di Improvvisazione teatrale”
“oh mio Dio è stupendo!!!” Naya si buttò trà le sue braccia, felice di poter lavorare ancora con lei.
Pranzarono insieme, poi Naya andò a casa, per prepararsi per la cena con John.
 
*********
 
“allora? ti ha violentato appena ti ha visto?” chiese la bionda, mentre addentava una mela, seduta sul divano e col computer sulle gambe
“No!” Naya le rubò la mela e le diede un morso
“aveva la bava alla bocca?” si riprese la sua mela
“mmmm no!”
“ha tenuto le mani a…”
 “amore basta! Stai diventando pesante con questa storia!” la interruppe un po’ irritata
“oooook…. Sento un po’ di onde negative stasera….. ed abbiamo bisogno solo di positività, per affrontare quest’anno…. Solo positività….. capito?” mosse le mani davanti a lei velocemente, come se la volesse ipnotizzare, procurandole una copiosa risata
“oh mamma ….. sei già euforica per la cena col tuo idolo vedo?” le diede un bacio sulla guancia, rendendola felice
“siiiii Groff…. Oh mio Groff….. chissà cosa ci prepara” fece la faccia sognante e poi si bloccò,  fissando lo schermo del pc.
“oh cazzo! Beccati!!!!” indicò la foto sullo schermo, che ritraeva Dianna e Darren in giro per Los Angeles presi per mano, anche se lui aveva un cappellino e gli occhiali rosa di Naya, si riconosceva.
“nuova fiamma per Dianna Agron star di Glee, un misterioso ragazzo con gli occhiali più fashion del momento, le stà incollato da un paio di giorni” Naya lesse a voce alta incredula
“come hanno fatto? Sono attentissimi!!! E poi non vuol dire niente se sono presi per mano, tu prendi continuamente per mano Darren”
“si, ma io non sono seguita da migliaia di fan e non faccio parte di una delle serie TV più seguite al momento!” rispose Naya, osservando lo scorrere del servizio fotografico del sito di gossip.
“era praticamente impossibile non farsi beccare, dovevano ignorarsi per non farsi scoprire”
“già…. Infatti quando sarò famosa, ti ignorerò completamente e ti chiamerò solo quando avrò bisogno di fare un po’ di sesso con te” disse, iniziando a spostarsi, preventivando la reazione della ragazza, che arrivò con un tentativo di schiaffò, che Naya schivò.
“chi ti dice che non lo diventi io prima di te e più di te?”
“in quel caso, non potrai fare altro che vantarti, di avere uno schianto come ragazza, al tuo fianco” disse la frase e scappò, conscia che, HeMo, era rallentata dal computer che aveva sulle gambe

*********
 
“siete bellissime stasera!” John le accolse al loro arrivo, contrariamente a ciò che si aspettavano le due, aveva un paio di Jeans ed una semplice t-shirt grigia, con sopra un canovaccio perché era ancora immerso nel preparare la cena. Le due si erano vestite molto eleganti, come se dovessero andare ad una cena di gala. Avevano portato un buon vino italiano, come ringraziamento. John le fece entrare e, subito, si apprestò ad aprire la bottiglia, per fare un brindisi.
“a cosa brindiamo?” chiese HeMo
“alle nostre carriere a Broadway!” disse sicuro l’attore
Le due si guardarono perplesse, Jonathan, aveva sicuramente una fama non indifferente nel settore, ma loro due, erano soltanto delle studenti, che si erano fatte conoscere, per una rappresentazione teatrale accademica, che aveva avuto più successo delle altre, ma niente di più.
Il ragazzo si accorse dello sguardo perplesso e spaesato delle due e si apprestò a spiegare la motivazione del brindisi
“vi ho chiamato qui stasera, perché ho un progetto da proporvi, è un mio sogno da tanti anni e finalmente ho avuto delle persone che mi finanzieranno la cosa.” Disse raggiante, guardando le due che pendevano dalle sue labbra
“ci stò lavorando da anni, e quando ho sentito la voce di Naya, prima delle vacanze ,quando eravate qui a pranzo, ed ho visto come balla Heather, ho pensato a voi due, per il ruolo da protagoniste, ne ho parlato con Lea, che finanzierà in parte il progetto, ed era entusiasta della cosa”
Le due si guardarono ancora più perplesse, il loro cuore pulsava talmente forte, che sembrò a tutte e due di poter quasi sentire i reciproci battiti, fù spontaneo avvicinarsi e prendersi la mano.
“vorrei mettere in scena una versione di Moulin Rouge particolare, dove, le protagoniste, sono due ragazze” disse lentamente, per dare il tempo alle due, di assimilare la notizia, perché le aveva viste molto emozionate.
Spalancarono in sincrono la bocca e si guardarono, pensando di sognare, qualsiasi cosa avessero dovuto fare nel progetto di John, quell’idea era geniale ed a Broadway non si era mai vista una cosa del genere, sicuramente avrebbe fatto parlare molto, nel bene e nel male.
Non riuscirono a dire niente ed aspettarono che John finisse
“ho pensato a te, HeMo, per il ruolo della bellissima ballerina Satine, ed a te, Naya, per il ruolo che era di Christian che, a questo punto, si trasformerà in Cristina, la poetessa che viene dall’Italia, nel mio musical”
La mora, sentendo quel nome, subito si destò e le venne in mente il momento passato, insieme all’amica, del mattino, dove aveva gioito insieme a lei, perché si sarebbero trovate ancora a collaborare assieme, nell’ambiente accademico.
“oh ma è magnifico John…. Io…. Io non sò cosa dire….se non che ti ringrazio e sono lusingata, che abbia pensato a noi, per realizzare un tuo sogno” disse la bionda
“non è stata una scelta impulsiva, ho passato tutta l’estate a guardarmi intorno, ed onestamente, non ho trovato nessuno, che avesse un talento come il vostro ed un’alchimia così forte, quando recitate assieme, si tratta di una struggente storia d’amore e voi…. Mi pare stiate vivendo una storia d’amore” disse un po’ imbarazzato
“oh…s-si… si, ci hai visto giusto!” rispose la bionda, ancora sotto shock
“Naya, tu? Non hai ancora detto niente” il ragazzo si rivolse a lei che, ancora, non si era espressa
HeMo si girò, per guardarla, sorridendogli e notando che c’era qualcosa di strano
“non sò che dire…. È bellissimo John, sono emozionata e lusingata” rispose
“bene, sono contento…” la interruppe il ragazzo
“ma…. Come faremo per la Juilliard? Non ci è permesso recitare, al di fuori delle strutture accademiche” disse, per poi notare che, la sua ragazza, si girò improvvisamente, guardandola come se avesse visto un fantasma e John perse il sorriso
“ma che dici? Dovremo lasciare l’accademia, è ovvio” rispose HeMo, guardandola sempre più perplessa
“Naya, capisco l’attaccamento per lo studio approfondito, ma uscirai da quella scuola, che avrai già 25 anni, onestamente, non sò quante possibilità potrai trovare, se non quelle di buttarti sull’insegnamento” cercò di spiegare il ragazzo, dall’alto della sua esperienza, mentre la bionda annuì appoggiandolo.
“io… io… penso sia una cosa importante, avere un riconoscimento accademico” azzardò
Ci fù silenzio per qualche lungo interminabile secondo, Heather era sempre più contrariata dalla cosa, non capiva… era quello che Naya aveva sempre desiderato, ed un progetto del genere, non poteva che avere successo e dare una svolta alla loro carriera finalmente.
“senti…. Capisco che sia successo tutto troppo in fretta, facciamo così, hai una settimana per pensarci, trà una settimana, sono sicuro che ci ritroveremo qui, tutti e tre assieme, a progettare tutto, comprese le prime prove, ed i casting per gli altri ruoli” le disse, mettendole una mano sulla spalla e rassicurarla con un sorriso, che Naya ricambiò.
 

Cenarono tranquillamente e parlarono di tutto, tranne che del progetto, gli argomenti più gettonati erano ovviamente Darren e Dianna e quanto Lea fosse protettiva con lui e con Dianna. John raccontò alcuni aneddoti, che riguardavano la sua migliore amica e Naya raccontò alcune cose buffe di Darren. HeMo rimase un po’ silenziosa quella sera, Naya notò come si era incupita.
 
 

“siamo in macchina da 15 minuti e non hai ancora spiccicato parola” Naya aveva le braccia conserte,mentre la ragazza guidava in silenzio
“cosa devo dire? Complimenti per riuscire a sprecare l’occasione della tua vita?” disse sarcastica
“non ho detto di no….”
“ma non hai detto nemmeno di si ad un’occasione d’oro Naya, dimmi perché…. Spiegamelo!!”  si girò per guardarla, la prima volta, dopo quegli interminabili minuti “non voglio pensare che sia perché hai bisogno di un pezzo di carta per essere un’attrice, anche se ti è stato dato da una delle accademie più prestigiose del mondo”
“non è quello! E se non dovesse andare bene? Se poi ,dopo, ci ritroviamo senza lavoro e senza nemmeno quel pezzo di carta, che ci dava delle credenziali per cercare lavoro?”
HeMo accostò improvvisamente la macchina, all’angolo della strada, Naya si spaventò per l’improvvisa virata.
“ci abbiamo provato almeno, abbiamo fatto un’esperienza, non siamo state dietro un banco, a studiare cose che hanno fatto gli attori del passato e sognare, un giorno, di calcare un vero palcoscenico, perché se dici di si a John, avrai un vero palcoscenico, con un vero pubblico, che non viene solo perché invitato ad una serata di beneficienza, ma viene per veder te, per sentire la tua voce”  HeMo parlava con passione e Naya lo sentiva, abbassò la testa e fù presa dalla paura, per l’ennesima volta, paura di non farcela, paura di non avere tutto quel talento, che John le aveva detto di aver visto. HeMo se ne accorse, l’avrebbe presa a schiaffi per farla reagire in quel momento, odiava quell’insicurezza che, a volte ,la bloccava fino a farla soccombere.

“senti Naya…” parlò piano, per cercare di ferirla il meno possibile” io sono stufa delle tue paure, delle tue insicurezze, devi viverla questa cazzo di vita! Devi prenderla di petto! Lo vuoi capire? Non puoi fermarti ad avere paura e rifugiarti dietro un banco, con la schiena curva a studiare o a farti dire dai professori, quanto sei brava, per poi dimenticarsi di te, quando uscirai da quel posto!”  Naya la guardò sconvolta, per le parole dure che stava usando, non poteva credere che stava parlando così con lei
“ma che stai dicendo?” le disse
“ti stò dicendo, che ti è capitata davanti, un’occasione unica, e se la lasci andare, non so quante ne potrai avere così, da diplomata alla prestigiosa scuola d’arte” gesticolò in modo accentuato, per enfatizzare la cosa
“stai esagerando ora Heather!” s’innervosì
“no… no amore non stò esagerando” le prese tutte e due le mani e la guardò negli occhi” se le persone ti dicono che hai un talento, ci devi credere! Anche se tu non lo vedi, lascia parlare chi ha più esperienza e buttati Naya! Fidati di me!” diede uno scossone alle sue mani, Naya le lasciò prontamente dicendo
“io mi fido di te, non mi fido di me! Non sono nemmeno stata presa ad un provino, per uno stupido telefilm!” disse, con una lacrima che le scendeva sul viso
“oh cazzo! non ci posso credere che, ancora, stia pensando al provino non passato di Glee…. “ si fermò e la guardò, mentre la ragazza guardava un punto fisso davanti a lei, come ipnotizzata
“ok…. Capito…. Io quello che dovevo dire, te l’ho detto, prendi tu la decisione, io non mi lascerò sfuggire questa occasione” mise in moto e ripartì verso casa delusa.
 

 
“perché hai tutta questa paura di buttarti?” Darren, dall’altra parte della nazione, stava cercando di capire lo stato d’animo dell’amica
“non lo sò… non ci capisco niente” rispose piagnucolando
“sai che ha ragione HeMo, vero?” la ragazza sollevò gli occhi al cielo, con fare scocciato, a quanto pare non aveva nessuno dalla sua parte quella volta
“dov’è ora?” le chiese lui
“è andata a letto furiosa” rispose
“l’hai fatta incazzare per bene eh?” rise, mentre Naya annuì
“senti tesoro, io la vedo così: tu ora ti trovi ad un bivio nella tua vita, hai una strada facile, che con due passi ti potrebbe portare alla meta che hai sempre desiderato, è quella più veloce ma è buia e la visibilità è pari a zero, anche se sai che potresti arrivare subito…. L’altra invece, è più chiara e rassicurante, anche se è più lunga e ci metterai tanto tempo per arrivare, ma è sicura e non ci sono incertezze, l’unica cosa è che, magari, dopo tanta fatica, e con tutto il tempo che ci hai messo, poi potresti trovare la tua meta disastrata e invecchiata con gli anni, con la possibilità che poi muoia subito ed avrai fatto tanta fatica per niente”  disse quella metafora e Naya capì immediatamente, cosa volesse dire l’amico.
“Lo sò, ma Richmond? E Cristina? Farà da assistente e continueremo a lavorare insieme, magari faremo qualcosa di ancora più bello quest’anno, ed avremo un successone” le venne un sorriso di entusiasmo
“Oh Cristo Naya! Dimmi che non stai rinunciando a questa cosa per loro….. perché quando finirai lì, Richmond non potrà darti più di una semplice proposta di collaborazione, per la sua compagnia, che non è niente a N.Y!” alzò il tono della sua voce
“no… no… cioè anche… non mi và di abbandonarli così” si mise una mano sul mento e sbuffò
“tesoro, non stai partendo in Papuasia, semplicemente non stai andando più a studiare li, per intraprendere un’esperienza, che potrebbe facilitare la tua carriera…. Li potrai vedere quando vuoi ed, anzi, sarai più libera di collaborare con loro, se avranno bisogno!”
Restarono per quasi un’ora a parlare di quello, senza che, Naya, riuscisse a prendere una decisione. Era combattuta, aveva la sua ragazza che era andata a letto delusa ed arrabbiata per causa sua, rinunciando a studiare, avrebbe sicuramente deluso Stan ed ancora di più Cristina…. In ogni caso, avrebbe deluso sempre qualcuno. Si sentiva impotente e sarebbe voluta sparire dalla circolazione per un po’, per prendere la decisione, senza pressioni di nessuno. Aveva pianto per l’ennesima volta davanti a Darren, perché, in quel momento, avrebbe avuto bisogno di lui lì, per abbracciarla. Si lasciò andare, sconfitta, sul divano, abbracciando il cuscino e cercando di spegnere il cervello, almeno per qualche ora, per poter mettersi a letto e riposare.
 
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Salve! Eccomi, inizia il secondo atto e già ci sono un po’ di novità.
Scusate se non riesco a pubblicare più capitoli nella settimana,ma è un periodo duro a lavoro. Per questo vi avviso che dovrò stare fuori per una settimana e tornerò intorno a mercoledi, quindi starete senza la mia storia per una settimana. Mi dispiace che vi lascio in sospeso per la decisione di Naya…. Il prossimo sarà un capitolo molto impegnativo! Grazie come sempre a chi scrive due righe e continua ad avere la passione per questa storia. Fatemi sapere che ne pensate, ci sono un po’ di cose da commentare in questo capitolo.
Bacio
E.

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Capitolo 32
*** Scelte inevitabili ***


Si svegliò di soprassalto, come colta da un incubo, sentiva una sensazione strana,
sollevò il viso verso il comò, posizionato al fianco del suo letto, con sopra la sveglia che segnava le 3 del mattino,
si sfregò gli occhi, mentre il ricordo, di quello che era successo prima che si addormentasse, riaffiorò nella sua mente.
Si girò dall’altra parte del letto, per controllare se, nel frattempo, Naya era andata a dormire, ma lei non c’era.

Odiava litigare con lei, odiava litigare in generale, ma con lei ancora di più, perché ,alla fine, non faceva mai niente di così grave, da poter scatenare l’ira su di lei, ma, a volte, alcuni tratti del suo carattere, la facevano imbestialire. Quella volta, in quella situazione, aveva ragione lei, Naya doveva pensare a sé stessa ed al suo futuro, non poteva mettere in tavola tutte quelle argomentazioni che, per quella decisione così importante, non erano indispensabili, per questo, quella sera, si era arrabbiata così tanto, non voleva che lasciasse andare quella opportunità, per causa di terze persone.

Voleva cercare di farglielo capire, ma forse aveva esagerato quella sera, e forse doveva anche trovare il coraggio di lasciare libera la sua ragazza di scegliere, lei aveva detto, senza problemi, la sua sulla questione, il resto spettava a Naya.

Dopo vari tentennamenti, decise di alzarsi, per andare a vedere che fine avesse fatto la sua ragazza.

Cercò prima nella sua ex stanza da letto, pensando che avesse deciso di dormire da sola quella notte, ma non la trovò, si diresse in cucina e vide che era rannicchiata sul divano, che stringeva un cuscino, mentre dormiva.
Le fece una tenerezza assurda, capì in quell’istante che, Naya, si sentiva spaesata, che prendere quella decisione, era estremamente difficile per lei e che, forse, avrebbe voluto un po’ più di comprensione dalla persona che amava e che le doveva stare affianco.
Lei invece si era limitata a sottolineare le sue paure, sbattendole in faccia, addirittura, che era stufa. Si sentiva un’idiota in quel momento, per aver pensato solo a lei ed alla sua voglia di fare quell’esperienza insieme a Naya.
Aveva gli occhi arrossati, sicuramente aveva pianto tanto, non voleva svegliarla, decise di spostarsi e prendere una coperta, per mettergliela sopra, perché non soffrisse il freddo.

La adagiò delicatamente sopra di lei, Naya si girò mugugnando e lasciando andare il cuscino, ad Heather scappò un sorriso, le sarebbe saltata addosso all’istante, per la dolcezza di quella espressione…. Prese il cuscino e, non sapendo resistere, le stampò un leggero bacio sulle labbra. La mora si spaventò a quel tocco, evidentemente il suo sonno, era abbastanza agitato, aprì gli occhi e si trovò davanti il viso dispiaciuto di HeMo ,che fece una smorfia di disappunto

“non volevo svegliarti”
“non fa niente” rispose, sfregandosi gli occhi “mi sono addormentata sul divano”

La bionda annuì e si mise a sedere affianco a lei, rimasero in silenzio per qualche secondo, nessuna delle due sapeva cosa dire, nonostante fossero entrambe dispiaciute, per la discussione avvenuta.
Naya non resistette e poggiò la testa sulla sua spalla dicendo
“sei ancora arrabbiata con me?”
HeMo la guardò e si mise a ridere
“pensi che avrei fatto di tutto, per svegliarti con un bacio…. mia biancaneve?”
Naya si aprì ad un sorriso rilassato e sollevato dalla risposta, mentre HeMo abbassò di poco il viso, per incontrare i suoi occhi e baciarle le labbra.
“mi dispiace….” Naya l’abbracciò, posando la sua testa sul petto dell’altra, lasciando che HeMo l’avvolgesse per stringerla contro di sé
“per cosa?” chiese
“per non essere come tu mi vuoi e perché devi sopportarmi” rispose quasi sottovoce
HeMo la guardò, facendosi seria
“Naya, non ho intenzione di litigare di nuovo, quindi evita queste cazzate, per favore!”
si rese conto che, la mora, di nuovo fece silenzio e decise di addolcire la sua voce
“ti ho detto delle cose forti e pesanti, perché ero incazzata prima, ho esagerato, quindi, semmai, sono io che devo chiederti scusa” 
la guardò negli occhi sinceramente, sperando di non aver esagerato per l’ennesima volta
“Non voglio deluderti…..” disse, affondando il viso nel suo petto
Heather sospirò, cercando di raccogliere tutta la pazienza che aveva, ed era difficile a quell’ora della notte e con la stanchezza che incombeva.
“amore….” Le sollevò il viso, obbligandola a guardarla “perché dovresti deludermi?”
“prendendo una decisione”
“Naya è la tua vita, io ti ho detto a cuore aperto come la penso, ma io sono io…. E ti amo, qualsiasi decisione prenderai, ti starò accanto, anche se non la condividerò” disse fermamente.
La mora rimase spiazzata da quelle parole, la sicurezza con il quale Heather gliele stava dicendo, valevano mille volte di più, di un semplice ti amo. Le prese il viso trà le mani e la baciò, la sua angoscia si affievolì, sentendo il calore di quelle labbra e quella stretta che le dava sicurezza. HeMo la strinse ancora di più ed a fior di labbra le disse
“andiamo a letto amore” 
Naya annuì, ed ancora strette l’una trà le braccia dell’altra, s’incamminarono verso la stanza da letto.

 
*******
 
“perché sono così emozionata nell’andare ad incontrare un ragazzetto, che rientra dalle vacanze studio?”

“non lo so…. Stà di fatto che, anche se ci arriviamo dieci minuti dopo, non succede niente, ma almeno ci arriviamo intere HeMo!!!!”

la mora si teneva nervosamente alla maniglia della portiera, mentre l’altra, guidava eccitata, perché non vedeva l’ora di riabbracciare Luke, che era appena rientrato a casa, dalla vacanza studio con una  grande scuola di danza classica, si voltò a guardare lo sguardo terrorizzato di Naya e sorrise

“stò correndo troppo?” chiese divertita
“mmmmm direi che stai superando, liberamente, tutti i limiti possibili del codice della strada” rispose, in un misto trà il divertito ed il terrorizzato
Sentirono un’allarme abbastanza familiare dietro di loro
“oh cazzo, proprio ora non ci voleva!” disse, rallentando ed accostando la macchina
“ecco… appunto! Mio padre mi ucciderà ora!” esclamò la mora
“tranquilla ci penso io!”

“signorina gli stop si rispettano”
l’agente che si era avvicinato, era un tipo buffo con dei baffoni grandissimi alla messicana e decisamente sovrappeso.
Naya notò che, HeMo, fece uno dei suoi sguardi più sexy e si preparò a rispondere
“oh agente mi scusi…. Mi ero distratta” lo guardò ammiccando e sorridendogli, l’uomo si sistemò nervosamente il cappello, cercando di risultare il più sereno possibile, anche se quel sorriso l’aveva decisamente ucciso
“andava anche abbastanza veloce, posso vedere i suoi documenti?”  accostò la mano al finestrino
“oh mio Dio!” esclamò improvvisamente la bionda, facendo sussultare la mora affianco a lei, che non capiva cosa fosse successo
“queste mani! O Dio sono…. Ma sono bellissime!!!” le prese la mano e l’accarezzò con delicatezza guardando ogni tanto il suo viso, che era sempre più imbarazzato
“è incredibile agente…..” rimase in sospeso, aspettando che il poliziotto le dicesse il suo nome
“hemmm…. Fink” rispose lui
“agente Fink, è incredibile! Non ho mai visto un uomo con le mani così belle, si vede che ci tiene alla sua persona, perché sono curatissime!” continuò ad accarezzarle, mentre Naya, incredula, osservava le doti seduttive, della sua ragazza
“grazie….. grazie…. Ma ora, per favore, mi dà i suoi documenti?” cercò, nonostante tutto, di rimanere nel suo ruolo autoritario. HeMo capì che l’agente Fink era un osso duro, ma lei lo era di più
“oh si… si certo! mi scusi, ma le sue mani mi avevano distratto” disse, porgendogli il documento, con un sorriso che l’uomo ricambiò, dopo essersi spostato un secondo ad osservare la macchina
“e le ruote sono lisce…. Signorina…… Morris” lesse il cognome
“oh no, questo no…. Le ho fatte control…”  Naya si sentì stringere la coscia fortissimo, mentre non riuscì a finire la frase,  immobilizzata dallo sguardo esaustivo della bionda
“mi scusi?” l’agente si sporse un po’ di più, dentro la macchina, perché non aveva sentito bene
“oh no… la mia amica qui, stava dicendo che adora i suoi baffi…. Sono una delle cose più sexy che un uomo possa portare” disse subito HeMo, per poi guardare la mora “non è vero Naya?”
“oh si li adoro!” decise di entrare nella parte anche lei
“sul serio?” a quel punto HeMo si accorse di aver colto nel segno, toccando il punto debole dell’uomo, perché si era tolto il cappello asciugandosi il sudore per l’imbarazzo
“mi creda agente Fink, per noi donne, sono un chiaro segno di virilità” ammiccò la bionda, mentre l’altra annuiva
“oh bè…. Non lo sapevo…. Maaaa ora che lo so…” rise nervosamente, mentre la bionda le fece un occhiolino, che diede il colpo di grazia all’uomo
“ok… siete fortunate, mi sento buono oggi…. Se mi promettete un controllino alle gomme al più presto, vi faccio andare via, senza nessuna multa” disse ormai con sguardo fiero e goliardico
“ma lei, oltre che affascinante, è anche un gentiluomo!” disse HeMo mentre le prese la mano, accarezzandola e, con la penna che aveva sull’altra, scrisse un numero di telefono, con lo sguardo incredulo della mora
“se ha bisogno di una ritoccatina o di un po’ di relax, mi chiami a questo numero” le sorrise, facendole un altro occhiolino
“oh….. ce…certo! lo farò…. Grazie signorina Morris…. “
“grazie a lei Fink! È stato un piacere!” lo salutò, mentre Naya, con la mano salutava sorridente
“di chi era quel numero?”
“della palestra! Almeno si fa quattro salti ed elimina quello strato adiposo, che si porta in tutto il corpo, mani comprese” rispose divertita, mentre Naya rideva
“Dio…. Quei baffi…..” disse la mora trà i singhiozzi
“potrei vomitare al solo contatto!” rispose l’altra
“comunque sei una vera zoccola!”
“mi stò esercitando…. In fondo, devo interpretare praticamente una prostituta” disse, ricordando il ruolo di Satine, che avrebbe dovuto interpretare di lì a poco
Naya si fece subito seria, HeMo, con quella battuta, le aveva ricordato, involontariamente, che aveva ancora una decisione importante in sospeso, un po’ la invidiava per le sicurezze che aveva, mentre ancora il suo futuro era incerto.
 

***********

 
“HeMoooooo” Luke si lanciò addosso alla bionda, con talmente tanta foga, che la fece cadere per terra
“Hey!” lo abbracciò forte, sentendo che, in quasi tre mesi, la sua muscolatura era diventata molto più tonica, si sollevò da terra, allontanandosi, per osservare meglio il ragazzo
“Aiuto….. dove hai nascosto il ragazzino fragile e mingherlino, che ho lasciato 3 mesi fa?” chiese la ballerina, mentre il ragazzo sorrideva in imbarazzo
“direi che se l’è mangiato quest’ometto, vieni qui tesoro! Come stai?” Naya se lo trascinò sul petto, per abbracciarlo,mentre il ragazzo la stringeva felice
“Naya! Sei sempre più bella” disse guardandola
“Wau! Non sapevo insegnassero anche la galanteria, ai corsi estivi di danza!” rispose la mora, sentendo il primo vero complimento, che Luke le avesse mai fatto
“si imparano un sacco di cose, anche a riconoscere le persone stupende” HeMo intervenne, con quel complimento velato, verso la ragazza, mentre accarezzava, soddisfatta, il capo di Luke e si prendeva il sorriso malizioso di Naya.
“bè scusate se rompo questo trio idilliaco” Cristina si avvicinò ad abbracciare HeMo, che ancora non aveva visto dopo le vacanze
“hey, ma dove abbiamo lasciato l’accento Yankee? Hai una dizione perfetta!!! Wau!” disse la bionda ricambiando l’abbraccio
“hai visto? Bè allora è servito almeno a quello il corso!” scherzò la giovane attrice
“si a quello ed a far gongolare, ancora di più, Richmond per la sua ennesima scoperta di un talento!” rispose la ballerina
 

Si ritrovarono tutti e quattro nella cucina davanti ad un gelato, con Luke che non finiva di raccontare i suoi tre mesi estivi, usando termini che, a volte, solo HeMo capiva. Naya si fermò a pensare a quella situazione per un secondo, adorava quei momenti con loro, e visto che, Darren, non poteva più essere così presente, almeno fisicamente nella sua vita, quelle erano le persone con cui le piaceva stare, in quella città così grande, che potevano farle sentire un po’ di aria di famiglia.

Luke ed HeMo erano finiti nella stanza del primo, che voleva mostrare assolutamente i video fatti ed i progressi in quei mesi, con tanto di dimostrazione dei passi.

Naya e Cristina rimasero in cucina

“allora, avete rinnovato finalmente l’iscrizione? I corsi iniziano trà poco più di un mese, dovete ancora decidere il vostro piano di studi…. Cosa pensavi di fare?” la più grande le porse una birra, sorridendole
Naya si irrigidì, non sapeva se parlarle della proposta di John, non voleva altre influenze e discussioni prima della sua decisione, guardò in basso
“veramente no…. “
Cristina si fermò ad osservarla, capendo subito che c’era qualcosa che non andava
“che succede?” le prese la mano e la portò a sedersi sul divano affianco a lei
Naya fece silenzio per qualche secondo poi disse
“niente…. Dobbiamo muoverci però….altrimenti ci rimpiazzano subito” sorrise nervosamente, girandosi la bottiglia trà le mani
Cristina la osservò attentamente, inclinò la testa
“c’è qualcosa che non và?”
La mora non ce la fece, era difficile mentire ad una persona, che aveva imparato ad interpretare ogni tuo gesto.
“abbiamo avuto una proposta…..” la guardò negli occhi e si accorse che la ragazza annuì, mentre beveva un sorso dalla bottiglia, non lasciando trasparire nessuna emozione
“Jonathan Groff ci ha proposto due parti importanti, in un nuovo musical a Broadway” si tormentò nervosamente le mani, dopo aver poggiato la bottiglia, l’altra fece lo stesso non staccandole mai gli occhi di dosso, ma non dicendo niente, aspettando ansiosamente che Naya si spiegasse meglio
“vuole portare in scena una versione particolare di Moulin Rouge , con le protagoniste tutte al femminile, a me ha proposto il ruolo che era di Cristian e ad HeMo quello di Satine” sollevò lo sguardo, per capire le espressioni della sua amica, ma notò soltanto il ghiaccio nel suo volto, i suoi occhi erano rimasti fermi ad osservarla, senza tradire nessuna emozione
“HeMo ha accettato subito, quindi non studierà alla Jiuliard …..”
aspettò un secondo, prima di continuare, voleva che l’altra interagisse, quel monologo la stava agitando, mentre si sentivano in lontananza le risate spensierate degli altri due, nella stanza in fondo
“ e tu?” chiese alla fine, arrendendosi
“non ho ancora preso una decisione” rispose soddisfatta della sua trovata, per farla parlare finalmente
“immaginavo…..” poggiò la schiena sul divano, quasi rilassandosi
“che vuoi dire?”
“che è tipico di HeMo….. ed è tipico tuo, ragionare per cercare di fare le cose bene, perché tu ci tieni”
La guardò sicura in viso
“anche HeMo ci tiene” rispose, un po’ irritata da tutte quelle sicurezze
“HeMo è soprattutto una ballerina ed il musical è il suo ambiente ideale, tu sei un’attrice prima di tutto e ci tieni alla tua formazione”
“stai parlando come se avessi la certezza di quello che deciderò di fare”
“a differenza della tua ragazza, non ti fai abbindolare dalle finte luci di Broadway” le mise una mano sulla spalla
“io adoro anche cantare e non mi dispiace ballare, John ha pensato quei ruoli cuciti su di noi”
“allora dirai di si?”
“ho detto che non ho ancora deciso”
La ragazza si voltò e le sorrise maliziosamente, facendole capire che sapeva perfettamente cosa avrebbe fatto.
“perché hai tutte queste certezze, se nemmeno io ce le ho?” le chiese
“perché ti conosco e, forse, ti stò dicendo quello che, tu ancora, non vuoi ammettere a te stessa” si posizionò di lato, in modo da poterla guardare bene in viso e vedere che era terrorizzata da quella scelta
“è un’opportunità che potrebbe non ricapitarmi più nella mia vita”
“se studierai e diventerai brava, e sono sicura che succederà, avrai la fila di persone che ti imploreranno di accettare una parte nelle loro opere” le mise una ciocca dietro i capelli, cercando di sorridere e stare il più tranquillo possibile, nascondendo qualsiasi terrore che, quella conversazione, potesse evolversi in litigata
“si, ma potrei finire che sono già troppo grande e devo cogliere queste occasioni ora!”
“oh mio Dio, mi sembra di sentir parlare Heather Morris!” le scappò, pentendosi subito della sua uscita infelice.
Naya la guardò seria e delusa da quell’uscita poco felice, non si era offesa per il paragone con HeMo, ma per il fatto che, con quella frase, avesse fatto intendere, che non sapeva ragionare con la sua testa e prendere decisioni da sola
“scusa….. scusa…. Uscita poco felice….. mi spiace!” mise una mano davanti a lei ed una sul cuore, sperando di aver risolto per la sua gaffes
“sò ragionare con la mia testa, ed HeMo mi ha sempre lasciata libera di farlo” rispose secca, ricordando il momento della mattina, quando la ragazza l’aveva stupita, dicendole che le sarebbe stata vicina, qualunque cosa decidesse di fare.
“allora perché non hai deciso ancora? Cosa ti blocca?” le chiese Cristina
“ci sono delle componenti affettive che mi bloccano, sia da una parte che dall’altra….. “  a Cristina scappò un mezzo sorriso di soddisfazione, mentre Naya continuò “sò che si tratta del mio futuro e dovrei lasciare queste cose da parte…. Ma non ci riesco!” diede un pugno al bracciolo del divano con fare stizzoso, l’altra le prese la , per cercare di calmarla
“ho paura di deludere qualcuno, qualunque decisione prenda, ho paura di perdere te!” la guardò con gli occhi gonfi di lacrime, pronte ad uscire
“allora non perdermi, non correre questo rischio e rimane con me…. Faremo delle grandi cose assieme, senza fretta, studieremo, diventerai bravissima e Stan ci aiuterà” non riuscì più a trattenersi, ed avere un atteggiamento neutrale, si lasciò andare, facendo trasparire tutti i suoi sentimenti e la sua paura, che aveva fin dall’inizio, di perderla

Naya non si aspettava un’implorazione così palese, forse ,dentro di se, sperava in una risposta che le lasciasse la libertà di decidere, come era successo con HeMo.
“ma…. Se io decido di lasciare l’accademia, non ci perderemo!” le disse, mentre vedeva che il suo sguardo si era fatto sempre più preoccupato, ed aveva perso totalmente quella maschera che aveva all’inizio
“si invece! Perché tu farai parte di un altro mondo, sarai presa ed accecata da quel mondo e non vedrai nessuno oltre i tuoi simili”
“non è vero! E poi non è quello che vuoi anche tu? Fare successo a Broadway?” chiese perplessa
“non così Naya…. Ci voglio arrivare per meriti miei, non perché ho amici che mi spianano la strada”
Ma che male c’è? John è uno serio, non ci proporrebbe mai una cosa che non sapremo fare, solo perché siamo sue amiche”
voleva ardentemente che Cristina la capisse

“ti prego Naya, non farmi questo…. Non adesso, non ora che ho trovato uno sprazzo di felicità, ora che sono serena perchè  ti ho trovato….. ora che ho imparato, perché tu me l’hai insegnato, a fidarmi di nuovo di qualcuno, ho imparato a voler bene” i suoi occhi erano umidi e si accorse che cercava di trattenere a stento le lacrime. Naya sentiva il suo cuore in frantumi, nel vedere la sua amica così implorante.
Pose la sua mano sulla guancia dell’altra, per raccogliere una lacrima che era riuscita a sfuggire furtivamente al suo controllo, mentre la guardava con pietà.

Cristina trattenne la sua mano, stringendola con la sua
“io non me ne andrò, non andrò da nessuna parte, non devi avere paura” Naya la fissava negli occhi commossa, mentre Cristina lasciò la sua mano, per metterla nella sua  guancia, ci furono dei secondi interminabili, dove le due si osservavano quasi a trasmettere la sicurezza reciproca, che non si sarebbero allontanate.
Cristina avvicinò lentamente il viso a quello di Naya, mentre l’altra le stringeva, a sua volta, la mano, sentiva le labbra di Cristina ad un millimetro dalle sue, poteva sentirne il calore. Una risata spensierata di HeMo, nell’altra stanza, la fece ridestare da quel momento così surreale, che stava vivendo. Si scostò improvvisamente e sconvolta disse

“no!!! Non così!!!! “

Lasciando Cristina immobile in quella posizione che chiuse sconfitta gli occhi
 
 
“si, però non ci siamo con l’estensione, devi tirare di più, anche se ti fa male un po’… certo non sforzare, però devi soffrire un pochino” erano in piedi, davanti al muro della stanza di Luke, ed HeMo gli sollevava la gamba sinistra, per cercare di fargli fare un arabesque più esteso e completo, quando squillò il suo telefono
Il ragazzo si rimise dritto, sospirando e ringraziando mentalmente, chi aveva interrotto quella tortura

“ti sei salvato!” sorrise la bionda, indicando il cellulare che squillava, per poi rispondere
“hey Britt! Sono qui con la nostra promessa della danza” fece un occhiolino
“ciao Britt!!!” urlò Luke, vicino al telefono
“che cosa? Non ci posso credere! Certo…. certo gliene parlo subito! Ok…. Ok…. Ti faccio sapere!”  chiuse la chiamata e guardò maliziosamente il ragazzo, che non capiva cos’avesse da fissarlo così sorridente
“ok…. Sò che è sbagliato, perché sono la prima a dirti che non si dicono le parolacce….. ma, ragazzo…. Hai un culo assurdo!” gli disse
“perché?”
“Britt mi ha detto che,  Stolichencko, ti vuole assolutamente nella sua scuola, ti ha pagato una borsa di studio per 5 anni! Ti rendi conto???’” lo strattonò forte per le spalle, mentre il ragazzo spalancava la bocca incredulo
“non ci credo!” disse poi
“si credici!!!!” HeMo lo abbracciò

Luke si strinse forte a lei, come se fosse l’artefice di tutta quella felicità, che forse, non aveva mai provato in tutta la sua vita e forse un po’ lo era. Si staccò improvvisamente ed, aprendo la porta, corse immediatamente in cucina, HeMo lo seguì come una bambina, non riuscendo a stargli dietro per la velocità.

Trovarono le due sedute sul divano, che si guardarono sconvolte, HeMo notò che avevano pianto tutte e due e Naya aveva uno sguardo strano.
Luke si buttò letteralmente trà le braccia della sorella, cercando di abbozzare delle parole che, per l’emozione, risultavano incomprensibili
“Stolichencko! Per ballare!!!! Nella sua scuola!!!!” urlò, mentre l’abbracciava eccitato
Tutte e due si rivolsero a guardare HeMo, perchè non capivano cosa fosse successo. La ragazza cercò di riprendere un po’ di gioia persa nel vedere la scena che si era ritrovata davanti e disse
“ha chiamato Brittany, mi ha detto che Stolichencko, ha pagato una borsa di studio per Luke, perché vuole che studi nella sua accademia, sarà spesato di tutto, compreso il termine degli studi e vivrà in un college”
Lui annuì, per confermare tutto quello che HeMo aveva detto
Cristina si alzò, la sua espressione cambiò improvvisamente, lasciò le braccia di Luke e, guardando Naya con delusione, disse
“no! No… mi dispiace….. non se ne fà niente” abbassò lo sguardo
“che cosa? Ma hai sentito bene quello che ho detto?” chiese la bionda, avvicinandosi di più a lei, mentre il ragazzo, terrorizzato, non ebbe nemmeno la forza di dire niente
“ho sentito benissimo! Mi sembra tutto troppo affrettato, per come conosco mio fratello, la cosa del ballo, gli potrebbe passare da un momento all’altro e non mi và che tu o Brittany ci rimettiate la faccia” disse, guardando per un momento Luke
“non è vero!!! Io voglio ballare!!!” si buttò sopra di lei, scuotendola
HeMo, incredula, guardò la scena, si rivolse a Naya, perché dicesse qualcosa e vide che la mora abbassò lo sguardo, sentendosi colpevole per quella decisione
“oh Cristo! Dimmi che non è vero” si rivolse a Naya, per poi guardare Cristina “ dimmi che non stai dicendo di no a questa cosa, perché c’è la possibilità che Naya lasci l’accademia”
“non voglio che Luke si affezioni a persone che, poi, potrebbero deluderlo da un momento all’altro, anzi peggio, potrebbero illuderlo! Ha già avuto abbastanza esperienze in merito” disse, stringendo il fratello che ancora la implorava
“ma HeMo mi vuole bene Cristina….. ti pregooooo! Io voglio ballare! Ti pregoooo” ormai il ragazzo piangeva implorante

HeMo, vedendo Luke in quelle condizioni, non riuscì a trattenere le lacrime e disse
“non credevo che il tuo egoismo e la tua possessività arrivasseroo a questo punto! Stai negando a Luke una possibilità enorme, come stai mettendo in crisi la decisione di Naya, solo perché li vuoi avere sotto controllo!”
“non dire idiozie HeMo! Stai paragonando mio fratello a Naya!” urlò la mora
“non è trattenendole a tutti i costi e tappandole le ali, che potrai tenerti l’affetto delle persone, Cristina! E Naya ti vuole bene, io lo so…. Ma se non la lascerai andare, poi finirà per odiarti un giorno” si avvicinò sempre più pericolosamente. Naya, in quel momento, reagì, tenendole la mano, che la bionda strinse, perché aveva bisogno, in quel momento, di sentirla sua.
Cristina riacquistò quello sguardo gelido ed impeccabile che la caratterizzava da sempre, quello sguardo che, le due, avevano visto la prima volta e che lei usava come un’arma difensiva
“per favore andate via da casa mia” disse, senza muovere quasi un muscolo e guardando Naya negli occhi
“sei una poveretta e mi fai pena sai? Perché ti ritroverai sola, senza nessuno che vuole stare con te” HeMo era arrabbiata, perché sapeva che, Cristina, aveva il potere di decidere della vita di Luke e lei non poteva farci niente
Naya ebbe paura di una reazione spropositata di Heather e decise di intervenire, tirandola verso di sé e dicendo
“basta HeMo! Andiamo via…. Ti prego! “ non voleva più vedere quello sguardo pieno di rancore e delusione di Cristina, le stava facendo soltanto male, HeMo continuava a fissare Cristina, l’avrebbe presa a schiaffi
“HeMo ti prego….” Le disse, con le lacrime agli occhi, mentre l’altra le guardava senza muoversi minimamente
La bionda la guardò e si impietosì, vedendo che, Naya la stava implorando in lacrime, fece un sospiro, guardò Luke amorevolmente, facendogli capire che non poteva fare più niente e si girarono per andare via.

Il ragazzo si staccò dalla sorella ed afferrò da dietro Heather, che sentì immediatamente il suo cuore spezzarsi, lasciò la mano di Naya, per stringere le braccia del ragazzo che l’avvolgevano
“non andartene ti prego! Non lasciarmi! Io voglio ballare!!!” urlò in lacrime
HeMo fece un respiro profondo e si girò, abbozzò un finto sorriso e disse

“ed allora balla, ogni giorno, dove vuoi…. Balla, non fermarti, fai capire a tua sorella che è quello che vuoi, non fermarti mai Luke, puoi ballare quando e dove vuoi, anche con la mente, mentre sei a letto, prima di andare a dormire” le accarezzò la guancia, mentre le scese una lacrima, era straziante lasciarlo li in quelle condizioni.

Si alzò, riprese la mano di Naya e, girandosi, aprì la porta per uscire, il ragazzo continuò ad urlare ed implorare Hemo di non abbandonarla, lei si girò e diede un ultimo sguardo a Cristina, che non aveva niente di cattivo, ma era qualcosa che somigliava forse più alla pietà.
 
******
 
Non si dissero niente per tutto il tragitto, Naya pensava a quel momento, prima che arrivassero HeMo e Luke, aveva ragione la sua ragazza, come aveva potuto lasciare che Cristina si innamorasse di lei? come era arrivata quasi al punto di farsi baciare? Non avrebbe dovuto permetterlo, era stata cieca e pensava che, la loro amicizia, potesse essere vera e genuina senza altro in mezzo, invece, dall’altra parte, stava nascendo qualcosa che, lei, non aveva visto e stupidamente aveva alimentato, facendo soffrire una persona a cui voleva molto bene.
Chiuse la porta di casa dietro di se e le venne da piangere
“cosa è successo quando io e Luke non c’eravamo?” la bionda si avvicinò a lei
Naya abbassò la testa
“amore guardami….. cosa è successo?” le sollevò il viso
La mora ancora in lacrime disse
“farò il musical…..” abbozzò un sorriso, ma dentro di sé stava morendo, sentiva di aver perso Cristina e sapeva che le sarebbe mancata, stava perdendo per strada tutti gli affetti, Darren non era andato via dalla sua vita, ma non c’era fisicamente. HeMo era l’unica cosa che le era rimasta
HeMo sorrise lievemente a quella risposta, ma si accorse che non era stata una scelta facile e forse nemmeno felice
“cosa ti ha fatto decidere?”
Naya prese il suo viso trà le sue mani e cominciò a baciarla appassionatamente, mentre le scendevano le lacrime. HeMo ricambiò il bacio
“ti prego, facciamo l’amore….. voglio fare l’amore con te… adesso” le disse, ansimando trà le sue labbra
La bionda capì che, in quel momento, era l’unica cosa che poteva far star bene Naya  e senza dire più niente continuò a baciarla.
 
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Ciaaaaao quanto mi avete odiato? Scusate! Ma sono stati giorni spaventosi degni di Halloween :(
Spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo. Non dico niente, lascio a voi i commenti.
Grazie a chi lege e recensisce come sempre.
Un bacio grande
A presto (promesso)
E.

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Capitolo 33
*** Riccioli ***


“amoreeeee dove sei? Stà per iniziare!!!” Naya era accoccolata sul divano col Guacamole in una mano ed i Nachos nell’altra
“Arrivoooooo” urlò l’altra mentre arrivava di corsa
“oh mio Dio sono emozionata come se dovessi fare il mio primo provino!” Naya guardò HeMo sgranando gli occhi era eccitatissima
“mmmmm inizieranno subito con una scena di sesso sfrenato? No perché, in quel caso, io mi segnerò sul calendario questa data e prenderò in giro Dianna a vita!” la bionda passava il dito dentro la ciotola della salsa che l’altra teneva in mano
“stiamo parlando di Glee!” le diede uno schiaffetto sul palmo della mano, per farle capire che non si doveva mangiare così.
“già…. Hai ragione, se mai vedremmo un bacio è anche troppo….. non mi sono fatta spoilerare niente…. Tu?” chiese la biond,a dopo essersi convinta a prendere una nachos, per intingerla nella salsa.
“niente….. nemmeno mezza virgola e nemmeno la canzone che mi voleva mandare l’altro giorno!” le sorrise, mentre la bionda si avvicinò soddisfatta, per stamparle un veloce bacio sulle labbra
Iniziò la puntata ed HeMo pose la sua testa trà il petto della sua ragazza, facendosi avvolgere
“certo che è buffo…. Dianna si slinguazza mezzo cast maschile tranquillamente, ora pure con labbra da canotto, mentre il nostro povero Darren deve stare buono buono e fare la parte di un gay” disse la ballerina sogghignando, mentre vedeva che nella scena Quinn stava baciando Sam.
“bè dai, labbra da canotto non è male” ammiccò Naya
“sono alquanto sicura che preferisci l’uomo con la puzzola in testa però….” La bionda sollevò il viso per guardarla con sfida
“come hai fatto a saperlo? Accidenti!”
“mmmm chissà….” Rispose, mentre sullo schermo, Mark ,che interpretava Puck nel telefilm, stava suonando un duetto con Artie, nel cortile della scuola
“eccolo! È anche bravo a suonare la chitarra….. poteva dirmelo prima che mi spogliasse, mi sarei fatta fare una serenata!” ironizzò, sapendo che quell’episodio ancora faceva arrabbiare la sua ragazza
“avrebbe dovuto connettere il cervello, ed in quel momento, aveva già una cosa abbastanza attiva, non puoi chiedere così tanto ad un uomo!”
Naya rise di gusto ed, ancora ridendo, le prese il viso trà le mani e la baciò appassionatamente
“mmmmm adoro quando le tue labbra sanno di guacamole” le sussurrò ancora sfiorando le sue labbra


“Oh mio Dio!!!!!” Naya si girò improvvisamente verso lo schermo, quasi paralizzata
“cosa cazzo gli hanno fatto ai capelli???” esclamò la bionda
“no…. Dove sono i ricci di Darren?” Naya aveva lasciato il viso della ragazza, per mettersi le mani davanti alle labbra sconvolta
“ma come l’hanno vestito? Cos’è una specie di Harry Potter? “ HeMo continuava a parlare, mentre Naya ormai, non aveva parole dallo shock, il suo migliore amico era quasi irriconoscibile, con tutta quella gelatina nei capelli, i ricci che adorava erano spariti, coperti da un folto strato di gelatina.
“eccoli, si incontrano!” HeMo le prese la mano eccitata, mentre l’altra era ipnotizzata dalla tv.
“Wau! Siamo già alla fase – corsa nei corridoi presi per mano-?”
“Amore stai un po’ zitta!!!” Naya la rimproverò

Guardarono tutta la scena fino alla canzone che i Warblers fecero, capitanati da Darren, davanti a Kurt.
“Oh mio Dio! Teenage  Dream!!! È stupenda!!!” sfuggì alla bionda, il quale venne subito fulminata con lo sguardo, per l’ennesima volta dall’altra.
Seguirono in silenzio tutta la canzone, HeMo si trattenne tantissimo dal commentare il fatto che, Darren, ballasse anche durante l’esibizione, oppure le sue facce buffe mentre cantava, ed avrebbe voluto fare un lungo elenco sull’abbigliamento e sull’atmosfera surreale di quella scuola, che era una brutta copia della scuola di Hogwards, del libro di Harry Potter. Ma si sentiva veramente fiera dell’amico. Si girò verso Naya e la vide piangere davanti alla tv.
“amore… stai piangendo?” le prese la mano, mentre Naya annuì, in un misto trà riso e pianto. La bionda s’intenerì e la prese trà le sue braccia
“è bravissimo! Sono così orgogliosa HeMo!” disse, asciugandosi il viso, la bionda annuì e si commosse anche lei.

Finì la puntata e subito squillò il telefono di Naya, HeMo con uno scatto felino, riconoscendo la suoneria, lo prese per prima

“la mia checcaaaaaaaaaaaa” urlò appena premuto per rispondere, mentre Naya rideva
“ahahahah veramente la checca, trà noi due, saresti tu!” rispose Darren sorridendo
“si, ma io non lo vado a sbandierare in tv!” disse, per poi continuare “ tesoro sei bravissimo! E poi iniziare con una canzone di Katy Perry non è male!.... ma ho una domanda…”
“come cazzo mi hanno vestito?” l’anticipò il moro
“esatto! Sei la bella copia di Harry Potter senza gli occhiali!”
“ahahahah è la divisa della Dalton, la mia scuola”

HeMo ci chiacchierò un po’, fino a che ,Naya ,impaziente di sentire il suo migliore amico, non le strappò quasi il telefono dalle mani

“dove sono finiti i tuoi ricci?” disse subito, con fare preoccupato
“mi hanno messo chili di gelatina Naya!”
“voglio i tuoi ricci!” rispose, senza lasciar finire il suo amico
 “ahahah li avrai, tornerò normale dopo le riprese” disse divertito
“hai una parte importante ed è una bella responsabilità” le disse lei, facendosi seria, mentre HeMo si era allontanata, per lasciare un po’ di intimità ai due amici
“lo so…. Il personaggio di Blaine aiuterà Kurt tantissimo, ho pensato a te, mi ha aiutato molto starti vicino, quando hai scoperto di amare una persona del tuo stesso sesso” Naya riconobbe la voce seria ed emozionata dell’amico.
“mi manchi tantissimo Darren”
“lo so…. Anche tu…. Siamo super impegnati tutte e due, io con Glee e tu con il musical…. A proposito, sei pronta per domani? Conferenza stampa, inizierai ad avere a che fare con le iene che portano il nome di giornalisti”
“già…. Meno male che c’è John, dobbiamo anche fare dei pezzi in anteprima per la critica, più che le domande mi spaventa l’esibizione” aveva la voce tremolante al solo pensiero
“quell’esibizione vi servirà per smorzare un po’ di tensione per la prima, trà una settimana” sorrise il ragazzo
“Oddio non ricordarmelo, se per Anna dei Miracoli stavo morendo, credo che qui mi verrà un infarto, prima di entrare in scena”
“a propostito…. Cristina? Non vi siete ancora sentite da quella volta?” Darren sapeva di toccare un tasto dolente
“no….. no… non sò nemmeno se voglio” balbettò
“Naya…..sono passati tre mesi ormai, non pensi sia il caso? Eravate molto amiche e so che ti manca”
“si…. Ma non saprei più come comportarmi con lei, ho perso tutta la spontaneità, sapendo quello che prova veramente per me” rispose abbastanza confusa
“basta che tu sia chiara e le dica che non provi niente per lei, ma vorresti restarle amica…. Perché è così giusto?” chiese titubante Darren
“certo che è così….”
“ok…. Perché non hai ancora detto ad HeMo, che cosa è successo tre mesi fa?” a quel punto Darren, aveva deciso di lanciarsi ed essere schietto con lei
“perché ho paura che possa interpretare male la cosa…. La conosci no?”
“si la conosco e sò che, quando capirà che hai temporeggiato così tanto prima di dirglielo, s’incazzerà a morte!!!” Darren si rese conto di aver esagerato, sentendo il silenzio dall’altra parte “andiamo tesoro, non c’è niente di male, sei stata troppo ingenua tu, ma non è successo niente, tu la ami e questo conta!” cercò di tranquillizzarla
“già…. Ma lei mi aveva avvisato….” Rispose afflitta, mentre in lontananza si sentì una voce, che chiamava Darren
“tesoro scusami devo andare, mi chiamano, siamo a casa di Kevin, abbiamo visto la puntata assieme ed ora c’è una piccola festa per me” disse entusiasta
Naya sentì una fitta al cuore in quel momento, chiaramente Darren si stava facendo altri amici e, sicuramente, conoscendo il suo carattere stupendo, tutti lo amavano. Sentì una punta di gelosia passarle tutto il corpo
“o-ok…. Divertiti allora, saluta Dianna e gli altri” sospirò
Darren non ebbe bisogno di altre parole, per capire al volo l’amica
“hey sorellina! Trà una settimana saremo tutti li ad applaudirti, mi porto dietro anche Dana e Carlos, te l’hanno detto? e ti stritolerò con gli abbracci, non ci sarà tempo nemmeno per i giornalisti, perché sarai solo mia” disse con passione l’attore
Naya sorrise e si tranquillizzò, pensando a quel momento
“e parla con HeMo….. è meglio…. Ok?”  concluse
“ok… ti voglio bene” rispose lei
“io di più” diede la sua solita risposta, quando Naya gli diceva di volergli bene.
Chiuse la chiamata col sorriso trà le labbra, che improvvisamente cambiò, al suono di quelle parole, che rimbombavano nella sua testa
“Parla con HeMo”.
Fece un respiro profondo ed, alzandosi dal divano, raggiunse la sua ragazza nella stanza da letto

 
HeMo era a letto che leggeva un libro, si fermò per qualche istante ad osservarla, quando la guardava, in qualsiasi momento, in qualsiasi situazione si trovasse ed in qualsiasi stato fosse, sentiva sempre il cuore batterle più forte, non aveva mai provato niente del genere per nessuno, sapeva di amarla, sapeva che HeMo era quella giusta, sapeva profondamente, che il suo cuore apparteneva soltanto a lei.

La bionda si accorse di essere osservata e si girò verso l’altra, sorridendole. Quel sorriso così luminoso e bello, fece sussultare il cuore della mora, che si avvicinò e si sdraiò dalla sua parte del letto.

“che dice la nostra Checca telefilmica?” ormai HeMo aveva abbandonato il libro, per dedicarsi completamente a lei, erano girate su un fianco ed i loro visi si sfioravano.
“stavano festeggiando a casa di Kevin, hanno visto la puntata tutti assieme” le accarezzò la guancia, mentre l’altra le sorrise
“bene, si è integrato perfettamente, non avevo dubbi” rispose la bionda
Naya si fece improvvisamente seria, scrutando ogni minimo particolare, del viso belissimo di Heather, mentre continuava ad accarezzarle la guancia.
“che hai?” si accorse che c’era qualcosa che non andava e che gli occhi di Naya, iniziavano a diventare velati
“tu lo sai che io ti amo più della mia stessa vita? Vero?” la bionda annuì
“voglio che te lo ricordi sempre, che, prima di tutto, abbia questa certezza dentro il tuo cuore” continuò con la voce sempre più tremolante
“perché mi stai parlando così? Mi stai preoccupando amore” ad un tratto HeMo s’incupì, non tanto per quelle parole bellissime, ma perché vedeva il viso preoccupato e teso di Naya
La mora accennò ad un sorriso nervoso e si avvicinò per darle un leggero bacio
HeMo fece silenzio ed aspettò che la ragazza si sentì pronta a dire quello che doveva dirle, perché ormai era sicura che doveva dirle qualcosa di importante.
“tre mesi fa, a casa sua, l’ultima volta che ci siamo viste, Cristina mi ha quasi baciato, mentre tu eri con Luke nella sua stanza” optò per la chiarezza, senza troppi giri, considerandolo più liberatorio per lei.

Vide che HeMo non reagì, per una frazione di secondo, le sembrò di vedere la stessa freddezza nel volto, che aveva Cristina quel giorno, mentre la stava lasciando andare e le stava chiudendo la porta del suo cuore, ebbe paura a quel pensiero.
HeMo non disse niente e continuò a guardarla, era sicura ce c’era anche dell’altro, mentre il cuore crollava distrutto.
“non pensavo fosse arrivata a quel punto, lo sò amore che mi avevi avvisata, ma credevo che, la nostra, fosse una semplice amicizia…..”
Naya si stava agitando, vedendo che la ragazza non reagiva, alzando sempre più il tono della voce, fino a che HeMo, con voce ferma non la interruppe
“perché non me l’hai detto subito? Quando siamo arrivate a casa, te l’ho chiesto esplicitamente!” si mise supina, osservando il soffitto con il viso serio
“perchè ero troppo scossa, non mi aspettavo una scena del genere” si precipitò sopra il suo petto allarmata, dal fatto che non volesse più guardarla negli occhi
“abbiamo fatto l’amore quella sera Naya, dopo che ti ho dato tutta me stessa quella sera, come hai potuto lasciarmi fuori da questa cosa? Ed è successo tre mesi fa!!” alzò la voce ed il suo tono era deluso, mentre vedeva lo sguardo, sempre più spaventato della mora, davanti a lei
“amore, non è successo niente, l’ho allontanata appena mi sono resa conto della cosa!!!”
“è dovuta arrivare quasi a baciarti per fartelo capire, ti rendi conto Naya? E poi, sai qual è la cosa che mi fa incazzare di più?” si sollevò dalla posizione in cui era e si mise a sedere sul bordo del letto, dandole le spalle
“che sono passati tre mesi, senza che tu me ne parlassi, proprio perché non è successo niente, che cazzo di motivo avevi per non parlarmene?” si girò verso di lei

Naya vide l’espressione delusa della ragazza, aveva ragione Darren , si era arrabbiata molto, perché non gliene aveva parlato. Si avvicinò lentamente per cingerle la vita da dietro ed abbracciarla, affondando il suo viso sulla clavicola della bionda
“mi dispiace, perdonami….. l’ho fatto perché non volevo ferirti” disse quasi sussurrando

Heather abbassò il viso, slacciando le mani che avvolgevano la sua vita, per alzarsi da quella posizione e prendere i primi abiti che le capitarono trà le mani per infilarseli

Naya si gelò, vedendo quei gesti sicuri e silenziosi
“Dove vai?” chiese preoccupata
“ho bisogno di prendere un po’ d’aria, esco un po’” rispose, senza nemmeno guardarla negli occhi

Si avvicinò a passo svelto verso la porta, quando sentì di nuovo una stretta familiare avvolgerle la vita
“ti prego amore mio….. ricordati quello che ti ho detto prima, me lo hai promesso” Naya, in lacrime, la strinse forte, non voleva lasciarla andare, non voleva rimanere sola

HeMo le strinse solamente le mani che avvolgevano il suo addome, non si girò, perché non voleva vedere il viso straziato di Naya che, inevitabilmente, l’avrebbe convinta a rimanere, non voleva lasciarla di certo per una cazzata del genere, ma era molto arrabbiata ed aveva paura di dire parole forti, si stava allontanando per non farle ulteriormente del male.

Aprì la porta e lasciò Naya, immobile, davanti a lei.

Chiamò Brittany e decise di andare a distrarsi un po’ da lei, quando era giù, l’amica sapeva come farla stare senza pensieri, la chiamava la sua Akunamatata personale.

Naya si lasciò andare a terra davanti a quella porta chiusa, si maledisse per non averne parlato con lei da prima, oppure per averglielo detto, tutta la paura che aveva era giustificata, perché sapeva benissimo che sarebbe andata così, anzi non la biasimava, forse lei avrebbe reagito anche più male.
Si sollevò da terra e si mise a letto, aveva la consapevolezza che sarebbe andato tutto bene, si amavano troppo e, quella incomprensione, non poteva cancellare tutto, l’aveva visto negli occhi di HeMo, quando l’aveva guardata. 

Accese la Tv sperando le facesse un po’ di compagnia, cercò dei programmi comici perché aveva bisogno di distrarsi, non ne trovò nemmeno uno, sembrava che, anche le programmazioni televisive, la volessero punire. Per un istante le venne perfino in mente di chiamare Cristina, provare a ricreare un minimo di rapporto, ma era sicura che, per l’orgoglio che aveva la sua ex amica, non le avrebbe risposto. Improvvisamente il cellulare iniziò a squillare, si spaventò, perché trillò nel silenzio della casa, si girò subito a prenderlo con il cuore che le batteva all’impazzata, sperava ci fosse solo un nome in quel display. Spalancò gli occhi, quando lesse un nome diverso del quale non si aspettava, si schiarì la voce e rispose

“Cristina?” chiese ancora incredula
Dall’altra parte si sentì piangere, Cristina non aveva nemmeno fiato per parlare
“che succede?” chiese allarmata, sentì che la ragazza fece un gran respiro per poter parlare
“i-io…. Io non sapevo chi chiamare….. s-sono disperata Naya….a-aiu-aiutami”
“aspetta calmati ora, che succede?” il suo cuore batteva all’impazzata, non aveva mai sentito piangere così Cristina, nemmeno nelle sue migliori performance di improvvisazione.
“Lu-Luke…..” singhiozzò
“Luke? cosa è successo a Luke?”
“mia mamma, l’ha preso e portato via co-con il suo compagno”
Naya avrebbe voluto fare mille domande, su come mai fossero usciti così presto di prigione, perché aveva lasciato che si avvicinasse di nuovo al fratello, dopo quello che era successo, ma si rendeva conto che il tempo stava passando e la situazione era drammatica, così disse
“aspettami li, stò arrivando”  
Si vestì il più in fretta possibile ed uscì di casa, prendendo la copia delle sue chiavi della macchina, sperando che non l’avesse presa HeMo e quella sera abbia deciso di camminare a piedi.
Si ricordò perfettamente dove avevano lasciato la macchina, mentre si dirigeva, prese il telefono e provò a chiamare HeMo, ma aveva il telefono spento, in quel momento, maledisse veramente la decisione che aveva preso, di parlarle di quel fatto.

“amore lo so che sei arrabbiata ora, ma ho bisogno di te, ti prego dimentica tutto per un po’, stò andando a casa di Cristina, la mamma è tornata ed hanno preso Luke, raggiungimi lì appena senti il messaggio”
lasciò quel messaggio in segreteria e le venne subito da tremare, ripensando al momento in cui, quell’energumeno del patrigno di Cristina, stava quasi per uccidere Darren, quella sera. Prima di mettere in moto, fece un paio di respiri, cercando di ripetersi di stare calma, non serviva a niente agitarsi in quel momento.

 
Arrivò in quel quartiere che, la notte, risultava ancora più tetro e pericoloso, in alcuni lati del marciapiede c’erano delle prostitute che, come videro la sua macchina fermarsi, iniziarono a chiamarla per attirare la sua attenzione.
Vide che c’era solo una debole luce dentro la casa, terrorizzata, provò a suonare il campanello, sperando che, nel frattempo, non fosse successo nient’altro di grave in quella casa.
Cristina aprì la porta e Naya notò subito che sanguinava dal naso e teneva  del ghiaccio in una mano, che comprimeva un occhio. Dovevano averla picchiata pesantemente, prima di portarsi via Luke.
Non pensò a niente e corse ad abbracciarla, non le importava se, ora, aveva la consapevolezza che Cristina provava qualcosa per lei e che, qualsiasi gesto, poteva essere frainteso, in quel momentom Cristina aveva solo bisogno di un suo abbraccio e forse ne aveva bisogno anche lei.
Si strinserom senza aver bisogno di dire niente, per qualche secondo.
“hai chiamato la polizia?” chiese la mora, mentre levava la mano ed il ghiaccio dal suo occhio, per vedere l’entità della ferita, accorgendosi che ce l’aveva completamente chiuso e gonfio
“no, perché potrebbero fargli del male, lo dobbiamo trovare Naya, lo porteranno lontano altrimenti e non lo troveremo più, ne sono sicura!” urlò in lacrime
“calma, calmati ora…. “ entrarono in cucina e Cristina si mise a sedere, doveva avere il corpo dolorante dalle percosse che aveva ricevuto
“ti hanno fatto molto male?” le chiese la mora, avvicinandosi a lei
“no… non è niente….. ma dobbiamo trovarlo Naya!!” la guardò disperata
“ok, dove possiamo andare?” chiese, passeggiando nervosamente avanti ed indietro per la cucina
“se vogliono fuggire, sicuramente saranno passati da casa a prendere la roba, prima di scappare” disse
“ok, allora andiamo li” le prese la mano e la trascinò fuori di casa, assumendo inspiegabilmente il controllo della situazione con freddezza.

 
*******

“ok…. Ora mi dici chi è questo Kevin, che ti ha appena scritto e per il quale hai fatto gli occhi a cuoricino, leggendo il mesaggio???”
“ma smettila….” Brittany le diede una cuscinata, erano tutte e due sul lettone della casa di Brittany, invaso da patatine ed ogni schifezza venuta fuori dalla dispensa di casa sua.
“hey, riconosco la mia amica innamorata” le disse, difendendosi da un’eventuale ulteriore cuscinata
“naaaaaaa ma quale innamorata! Ci sono andata a letto solo qualche volta! “ rispose, dandole la cuscinata che si aspettava
“oooohhhhh ma dai! Non l’avrei mai detto!”
“invece chi è completamente cotta sei tu! E non stiamo parlando di una botta e via!” si posizionò vicina al suo viso e le diede un colpetto sul naso con l’indice, notando che la sua amica si era fatta subito seria
“credo di si…. Ma ora sono talmente incazzata, che non ci voglio pensare” disse, alzandosi e prendendo un cuscino per ricambiare la cuscinata appena presa
“ti ricordi Fred? Quello che ti ha lasciato alle superiori e ti ha spezzato il cuore?” Brittany si fece seria
“come dimenticarlo!!! Quando mi lasciò e corsi da te in lacrime mi dicesti –sai? Io l’ho sempre saputo che non era la persona giusta per te- stronza di un’amica, che me lo dice dopo che è successo tutto” HeMo si buttò sopra di lei, per farle il solletico, mentre l’altra si dimenava cercando di liberarsi.
“ahahahahah, si…. Appunto! Io ci ho visto sempre giusto con tutti i tuoi amori” urlò, per farsi sentire
“vero!” affermò la bionda, dandogliene atto. Brittany era sempre riuscita a vedere oltre le apparenze
“Ecco! Ed ora…. Anche rischiando di perdere il mio record di opinioni azzeccate, ti dico che credo che Naya sia quella giusta per te”
Si fermarono tutte e due e fecero silenzio. HeMo si mise affianco a lei, lasciandosi andare sul letto.
“cosa te lo fa pensare?” chiese dubbiosa
“perché è così, lo sento! Punto!” disse, senza troppe parole
HeMo la guardò e si mise a ridere
“tu sei completamente fuori!!!” le disse poi
“e tu sei completamente innamorata e ti manca da morire, anche se fai finta di niente, ma sai benissimo che con me non funziona, quindi ora, ti levi dalle palle e torni da lei” le disse guardandola negli occhi sicura
“dici?” chiese la bionda mentre Brittany annuì
“ok, la chiamo e le dico che stò arrivando”

Prese il telefono e lo accese, si accorse che c’era un messaggio in segreteria, immaginando fosse Naya, lo ascoltò.
Brittany vide che il viso dell’amica si fece sempre più serio e preoccupato
“Oh mio Dio!” disse terrorizzata
“che succede?” chiese l’altra
“ti prego devi accompagnarmi in un posto, ho bisogno di andarci subito, ti racconto tutto mentre siamo in macchina”
 
******

“Andrà tutto bene ok?” Naya, mentre guidava, cercava di rassicurare Cristina, che continuava a piangere terrorizzata
“dovevo cambiare casa, dovevamo andare via da li, lo sapevo che sarebbero tornati!” si disperò
“non dire così ,non è colpa tua!” cercò di tranquillizzarla, quando sentì il telefono squillare, lo prese subito in mano
“Amore!” esclamò con la voce tremolante, le stava venendo da piangere, l’unica cosa che avrebbe voluto in quel momento, era avere HeMo al suo fianco, l’avrebbe fatta stare bene e le avrebbe dato la forza.
“Naya dove sei?” la voce ferma della ragazza, la fece destare da tutti i pensieri
“stiamo andando nella casa della mamma di Cistina, probabilmente hanno portato lì Luke”
“dove si trova?” chiese subito
“trà la 5° e la 6° di Atlantic Street”
“ok ,siamo anche in zona, non fate niente ed aspettateci! Naya mi hai capito? Aspettateci!”  scandì l’ultima parola
“ok” disse, chiudendo la chiamata e dando uno sguardo veloce a Cristina che si era calmata
 
 
Si ritrovarono davanti alla vecchia casa dove Cristina aveva passato tutta la sua infanzia, non ci tornava da secoli e le fece un effetto strano vederla
Parcheggiarono e Cristina fece uno scatto, per dirigersi subito verso la casa, ma Naya la bloccò
“No Aspetta! Dobbiamo aspettare HeMo” disse, per tenere fede alla parola che aveva dato alla ragazza
Videro che la casa era tutta illuminata ed arrivava una forte musica da li dentro….
 
 
“ahahahhaah avanti Luuuke! fai vedere ai signori come sai ballare! Hanno pagato per questo no?”
Il ragazzo era davanti a cinque uomini, che aspettavano soltanto che il ragazzo, che era cambiato fisicamente rispetto a come se lo ricordavano quando era più piccolo, iniziasse a fare dei passi, come se dovesse fare uno spettacolo.
“hey Steve, ma il ragazzo non si muove! Rivoglio indietro i miei soldi!” disse uno di loro, con una birra in mano
L’uomo si avvicinò minacciosamente al ragazzo che era in pantaloncini e canottiera, lo prese per le maniche della canotta, sollevandolo e, ad un centimetro dal suo viso, disse
“se ho passato quasi dieci mesi in gattabuia lo devo a te, frocio di merda, quindi mi sei debitore di un bel po’ di giorni di libertà e se ora non balli davanti a questi signori, che sono venuti apposta per vederti,potresti non utilizzare più quelle tue muscolose gambine, perché te le riduco in poltiglia….. è tutto chiaro?” chiese

Il ragazzo, terrorizzato, annuì mentre diede un veloce sguardo alla madre, che sorridendo disse
“avanti Luke, sei diventato bravo! Facci vedere cosa sai fare, che ti costa?” le indicò il centro della stanza
Il ragazzo si fece avanti, chiuse gli occhi ed iniziò a ballare, continuando a tenerli chiusi, immaginò di essere su un palco con HeMo, Brittany , Naya e Cristina che lo guardavano ballare dalla platea. Sorrise a quel pensiero e si lasciò trasportare dalla musica, lasciando tutte le persone lì dentro a bocca aperta per lo stupore
“Cazzo Steve è davvero bravo!!!”
“eh lo so…. Faremo molta strada io ed il mio ragazzo!” rispose, già pregustando un futuro di spettacoli privati, da qualche parte del paese, con il suo figliastro
 

“Steve Morgan bastardo di un truffatore, tu e la tua cagna siete tornati alla base finalmente!” la porta si spalancò  ed entrarono tre uomini armati di fucili e pistole, facendo fuggire immediatamente gli uomini che erano all’interno della stanza, per vedere lo spettacolo di Luke
“fuggite pedofili del cazzo, vi conviene!” disse l’uomo più alto, squadrando i fuggitivi
“Carl!!!! Amico!!!” Steve camuffava il terrore che, improvvisamente, gli aveva pervaso tutto il corpo
“amico un cazzo! Ora tu mi dai immediatamente i soldi che mi devi, per la mia parte che mi spettava della rapina e che ti sei preso tu, prima che ti mettessero in gattabuia”
“hey hey calma….. appunto, non li ho visti nemmeno io! Come hai detto tu, mi hanno messo dentro, non so chi li ha presi!” disse, avvicinandosi all’uomo, mentre quello caricava il fucile e lo guardava minaccioso
“non fare il furbo con me bastardo” gli puntò il fucile in faccia, per poi girarsi ed accorgersi degli altri due presenti nella stanza “ hey Luke! ti sei fatto grande vedo! Ora fai anche gli spettacolini per gli amichetti di questo cazzone?” fece un cenno ad uno di quelli che era entrato con lui e subito si avviò ad afferrare il ragazzo per il collo e portarlo da lui
“lascialo stare, lui non c’entra niente!” subito la mamma lo prese tirandolo a sé
“oh oh oh…. Bene bene…. Sembra che la cagna qui sappia qualcosa in più, Marck prendi il ragazzo!” comandò con forza, mentre l’altro scattò, per afferrare Luke e portarglielo.
Lo prese e le puntò la canna del fucile in bocca, mentre Luke guardava la mamma terrorizzato
“no ti prego, ti dirò tutto, ma lascialo stare!” urlò la donna
“non ti azzardare puttana!!!” urlò Steve, indicandola minacciosamente
“hey! Che problema c’è? Nessuno sà dove sono i soldi no? Quindi, se nessuno lo sa, Luke morirà! Ti piace questa storiella?” la guardò, per farle capire che non scherzava

 
 
“Naya stà succedendo qualcosa, devo andare” Cristina lasciò la presa dell’amica e si diresse di corsa, verso la casa, la porta era rimasta aperta, entrò di scatto e vide Luke, imprigionato trà le braccia di quell’uomo con un fucile puntato contro. Gli altri non si aspettavano quell’entrata e si girarono tutti distraendosi
“Luke no! Lascialo stare!” Cristina si avventò sull’uomo, cercando di liberare il ragazzo.

 
Successe tutto in un attimo.



Steve prese la pistola dell’uomo che gliela puntava e che si girò, distratto dalla presenza di Cristina. Gliela strappò di mano e, senza neanche pensarci un attimo, la puntò su Jackie, sparando un colpo secco, dritto al cuore, la donna stramazzò al suolo, priva di sensi ed in una pozza di sangue
“che cazzo hai fatto coglione!!!” urlò l’uomo che teneva ancora Luke e si difendeva da Cristina.

Naya sentì lo sparo, si preoccupò e, non resistendo, si mise a correre verso la casa, incrociò l’uomo che, con ancora la pistola in mano, stava scappando indietreggiando e minacciando gli altri di sparare, per poi girarsi e trovarsi davanti, gli occhi terrorizzati di Naya a pochi metri dalla casa. L’uomo puntò la pistola sulla fronte della ragazza, che non ebbe nemmeno la forza di dire niente, ma lo guardò terrorizzata.

 
“oh mio Dio Naya nooooooo” fù distratto da quell’urlo dall’altra parte della strada, pensò che non aveva tempo per sistemare la ragazza e fuggì, lasciando Naya  ancora paralizzata dal terrore, che, non sentendosi più le gambe, si accasciò in ginocchio per terra.
HeMo corse verso di lei, non curante del fatto che l’uomo potesse tornare,ed urlò a Brittany

“chiama la polizia presto!!!” la ragazza, tremante, prese il telefono e chiamò subito

La vide in ginocchio, immobile, che respirava a fatica, in quel momento le venne una paura folle di perderla, non sarebbe sopravvissuta senza di lei, stava per perdere l’amore della sua vita. Si inginocchiò e le prese il viso trà le mani, per guardarla negli occhi e rassicurarla, ci sarebbe stata lei, non l’avrebbe mai più lasciata. La osservò per qualche secondo, per avere la percezione che stesse bene, che era ancora viva e non le era successo niente. Naya iniziò a piangere singhiozzando, vedendo gli occhi terrorizzati di HeMo e, solo allora, realizzò che poteva essere morta, in quel momento, ma per non si sa quale scherzo del destino, quell’uomo le aveva risparmiato la vita, ed era fuggito.
“và tutto bene…. Ci sono io amore…. Và tutto bene” l’abbracciò, stringendola forte, mentre anche lei piangeva.
 
Furono distratte da altre urla dentro la casa
“mamma noooooo!” Cristina lasciò la presa dell’uomo e si precipitò verso la mamma, che ormai era a terra e non dava cenni di vita
“Jack, controlla se è morta!” comandò l’uomo
“è morta!” affermò l’altro, dopo averle messo due dita nella giugulare, per controllare il battito, mentre Cristina, in ginocchio, piangeva una mamma che aveva fatto una triste fine, tradita dalla persona per il quale aveva lasciato tutto, compresi i loro figli, per seguirlo.
“ok… Luke, ora tu mi dici dove sono quei cazzo di soldi ok? E poi ti lascio andare, non ce l’ho con te….. se tu mi dici dove sono,ti lascio andare”  tolse la canna del fucile dalla bocca del ragazzo, che piangeva disperatamente
“non lo sò…. Ti giuro che non lo sò” lo implorò il ragazzo
“lascialo stare, non sa niente di quei fottuti soldi! Ha vissuto con me quest’anno!” urlò Cristina dal capezzale della madre
“fatti da parte stronza! Hai già combinato abbastanza casini per oggi” gli urlò l’uomo, con tutto il fiato che potesse avere in corpo
“vaffanculo!!! Lascialo andare!!!” con uno scatto d’ira, Cristina si alzò e si portò verso di lui, strappando Luke, con tutta la sua forza, dalle sue braccia e spostando la canna del fucile dalla direzione del fratello, la colluttazione fù tale che, all’uomo, scappò un colpo dal fucile, che prese in pieno la ragazza che cadde a terra.
“che cazzo hai fatto Carl!!!” urlò uno di loro e, lanciando uno sguardo di  intesa con l’altro, fuggì subito dopo
“oh Cazzo… non volevo…” Carl si mise le mani trà i capelli e seguì gli amici, correndo più che poteva.
 
“nooooo Cristinaaaaa!” Luke urlò disperatamente, mentre scuoteva la sorella per farle aprire gli occhi.
La ragazza, con uno sforzo immane, aprì gli occhi e gli sorrise, per tranquillizzarlo, mettendosi una mano sull’addome, per controllare se stava sanguinando tanto.

“hey Luke…. ci dovrebbero essere HeMo e Naya lì fuori, vai a chiamarle”
“no…. Non voglio lasciarti qui” disse in lacrime il ragazzo
“vai Luke io starò qui, ti assicuro che non mi muoverò” decise di essere sarcastica, strappando un piccolo sorriso al fratello
Luke si allontanò ed, uscendo, urlò i nomi delle due ragazze, che si erano nascoste nel giardino della casa affianco , terrorizzate.
HeMo lo vide e subito sbucò fuori, per abbracciarlo
“stai bene?” gli chiese, mentre lui annuì e la portò di fretta all’interno
Le due, guidate da Luke, entrarono e videro una scena terribile, con la mamma dei due ragazzi esanime a terra e dall’altra parte Cristina, che si tamponava la ferita che sanguinava sempre più
“oh mio Dio ti hanno sparato!” Naya le si avvicinò
“dobbiamo portarla in ospedale, stà arrivando la polizia, ma non possiamo aspettare” la bionda chiamò Brittany, che si era nascosta, tremante dentro la macchina, le disse di rimanere li con Luke ed aspettare la polizia, mentre lei e Naya sarebbero corse in ospedale, per portare Cristina.
“no, voglio venire anche io!” urlò il ragazzo, tenendo la mano della sorella
“hey… hey…. Guardami Luke” HeMo si abbassò, per guardare il ragazzo, cercando di essere il più tranquillo possibile “c’è bisogno che tu stia qui per fare compagnia a Britt e raccontare tutto alla polizia, ok? Andrà bene, potrai rivedere Cristina dopo” le disse, mentre Brittany lo abbracciava, per rassicurarlo,mentre lui annuì.

 
Caricarono Cristina in macchina, Naya era seduta dietro con lei e le teneva la testa, mentre cercava di aiutarla a tamponare la ferita, che sanguinava sempre più, HeMo guidava, mentre Cristina tossiva, Naya sperò che, la pallottola, non avesse leso nessun organo importante.
“ho fatto un casino! “ diede un colpo di tosse, mentre Naya la guardava incredula del fatto che avesse voglia di parlare in quel momento “ho fatto un casino con te… con Luke…. con tutti….” Tossì di nuovo
“ok…. Và tutto bene…. Ti pesterò per bene, quando sarai più in forze, ora non c’è gusto” disse sarcastica la mora, mentre le accarezzava i capelli
“no…. No Naya…. La ferita è profonda , non ce la farò….”  Sentendo quelle parole, Naya iniziò a piangere, mentre Cristina tossiva sempre più forte
“non dire cazzate e risparmia il fiato!” urlò HeMo , dando uno sguardo veloce dietro, per poi riconcentrarsi sulla strada
“He-HeMo…. Luke….. “
“Luke è al sicuro, sarà già arrivata la polizia” le rispose subito, mentre Naya si accorgeva sempre più, della gravità delle condizioni dell’amica, che si faceva sempre più bianca in viso
“la- lasciami parlare ti prego! Luke… ho parlato all’assistente sociale tempo fa…. Le ho lasciato detto che, se mi fosse successo qualcosa, sarebbe voluto stare sicuramente con te, quindi mi sono permessa” tossì un’altra volta rumorosamente “mi sono permessa di firmare delle carte con il tuo nome e…. vu-vuoi prenderti cura di lui HeMo?” chiese in lacrime
La bionda si commosse a quelle parole, non avrebbe mai pensato che, Cristina, potesse  fare un gesto del genere. Ma non si arrese e disse
“Senti, stai parlando troppo per i miei gusti ,ok? Ora stà zitta Cristina!” l’ammonì con forza
“no, ti prego dimmi che lo farai, ho bisogno di sentirtelo dire” la supplicò
“ok ,ok lo farò,però adesso chiudi la bocca”
“no! Un’altra cosa…. Perdonami Heather….. puoi farlo?” HeMo piangeva ormai copiosamente, mentre cercava di guidare, con la vista appannata dalle lacrime
“Cristina ne possiamo parl…”
“ti prego!!! Puoi perdonarmi?” allungò la mano, cercando di toccarle il braccio
Heather si girò e, prendendole la mano, disse
“ok…. Ti perdono…. Anche se non so ancora per cosa…. Ora per favore, puoi stare zitta e conservare le tue energie? Siamo arrivati” le sorrise, mentre l’altra ricambiò.

HeMo guardò per un secondo la faccia devastata dal pianto di Naya e le disse, dopo aver parcheggiato

“vado a cercare qualcuno che mi dia una mano, torno subito” la guardò, mentre Naya annuiva

“Naya…. “ Cristina la guardava con il sorriso, nonostante il dolore che sentiva in tutto il corpo.
“Cristina per favore….” Le disse l’altra, mentre le teneva la testa
“ti amo Naya, ti ho sempre amata” la mora pianse ancora più forte, sentendo quelle parole e sentendosi tremendamente in colpa
“dal primo istante in cui ti ho vista, nell’ufficio di Stan, intimorita ,che nemmeno sapevi che cosa dovevi fare, ed io, come una stronza, ti sono andata addosso, facendoti sentire ancora più inadeguata….”  Naya abbozzò ad un sorriso, ricordando quel momento nel quale si erano conosciute
“ero arrabbiata, non riuscivo a capire perché una ragazzina così impaurita, mi avesse scosso l’anima così tanto…. Nella baita, quando mi parlavi di HeMo, quei consigli in realtà te li stavo dicendo perchè avrei voluto le  facessi a me quelle cose…. Quanto ho desiderato….. quanto ho voluto solo un bacio”
Naya sentì improvvisamente, che, il corpo di Cristina, si contorse in un lamento di dolore, stava sprecando le ultime energie, per dirle che l’amava, scosse la testa, ed in lacrime, posò le sue labbra delicatamente, su quelle di Cristina, che chiuse gli occhi, beandosi di quel paradiso, che stava toccando in quel momento.
“grazie”
Disse, inalando l’ultimo respiro e chiudendo gli occhi con un sorriso.
“no… no… ti prego! Non andare …. Non andartene ti prego!” urlò scuotendola, ma accorgendosi, che non dava più segni di vita ed il braccio, che teneva stretta la ferita ,si lasciò andare per terra.

Arrivò HeMo col personale del pronto soccorso e si accorse che, Naya, piangeva disperata, in quell’istante, capì che Cristina se n’era andata.
 
 
********
“La signorina Morris?” una figura esile e ben vestita, si avvicinò a lei, con una cartella in mano, mentre teneva ancora stretta Naya, che ormai non aveva quasi più forze, per restare in piedi.
“si, sono io” rispose
“mi può seguire per favore?” HeMo annuì e, dando un bacio in fronte alla ragazza, la lasciò per un attimo
Si diressero verso una stanza vuota dell’ospedale
“so che questo non è il momento adatto, ma le devo comunicare che, la signorina Solari ,ha firmato delle carte, che dichiaravano l’affidamento del fratello a lei”
“si, più o meno mi ha informata” disse, ricordando tristemente che non le aveva dato molto peso in quel momento
“bene, per darle l’affidamento del ragazzo, devo farle firmare queste carte e, soprattutto, devo chiederle se è disposta ad accettare, le ricordo che, l’abbandono di minore, è un reato molto grave in america” disse severa e composta la donna. HeMo spalancò gli occhi, non le era passato nemmeno per la testa di abbandonare Luke, ma in quell’istante, stava realizzando che stava diventando, praticamente, la madre di un adolescente, che aveva vissuto dei drammi assurdi nella sua breve vita.
“oh… s-si certo…. certo!” disse, prendendo la penna, che la signora le porse per firmare, voleva solo tornare da Naya in quel momento e quindi voleva fare presto
“perfetto, adesso lei è tutore legale di Luke Solari, io sono a disposizione per qualsiasi problema e ci saranno dei controlli periodici da parte nostra, per verificare che sia tutto a posto” la donna parlava ed HeMo, ormai, non la stava nemmeno più ad ascoltare, prese il biglietto da visita della signora e tornò da Naya.
La vide seduta su quella sedia, senza forze e triste, probabilmente si sentiva in colpa, per non essere riuscita a fare niente di più per Cristina. Si mise davanti a lei in ginocchio e la guardò
“ho creduto seriamente di perderti oggi, quando ho visto quell’uomo, puntare la pistola sulla tua faccia” le accarezzò la guancia, mentre Naya la guardava senza nessuna espressione
“Cristina ci ha lasciato Luke, ed ora noi dobbiamo vivere per renderlo felice, perché è quello che più desiderava. Io non ti lascerò mai, te lo prometto, non avrei sopportato di perderti e non ti perderò” le disse, mentre le lacrime, iniziarono a scendere sul suo viso
Naya iniziò a piangere e si buttò trà le sue braccia e, con nervoso, prese a picchiare con i pugni, il petto della bionda
“non mi devi più lasciare sola, hai capito? Mai più, basta!” urlò nel pianto, mentre HeMo annuì impietosita
“era un persona buona, non doveva morire…. Perché?”  continuò piangendo
“non lo so amore…. So solo che, attraverso Luke, avremo un po’ di lei, dobbiamo essere forti per lui” le sussurrò, mentre le prendeva il viso trà le mani, per baciarla e sentire le sue labbra salate dalle lacrime ,che le scendeva sempre più numerosi sul viso.
 
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Per prima cosa mi scuso tremendamente per il ritardo…. Ho avuto una sorta di blocco dello scrittore, si dice così credo, non sono esperta.
Non commento il capitolo perché c’è una scrittura sofferta sia per quello che vi ho scritto sopra che per  i contenuti. Dico solo che non sono esperta di questioni legali per l’affidamento soprattutto in america, quindi non formalizzatevi tanto.
Probabilmente il prossimo sarà l’ultimo capitolo.
Se vi và fatemi sapere che ne pensate di questo.
Ah… dimenticavo: questa storia ha superato le 300 recensioni, non avrei mai creduto, è incredibile e ringrazio con tutto il cuore chi mi ha seguito fin dall’inizio commentando ogni singolo capitolo.
E.

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Capitolo 34
*** Una Famiglia Speciale ***


                                                            5 ANNI DOPO……
 
“non ho mai capito l’utilità di avere delle calzamaglia così strette, oltre a fare un dolore cane laggiù”
“è importante per le linee e poi da secoli è l’abbigliamento di un ballerino classico che si rispetti” HeMo bisbigliava nell’orecchio della compagna, per non farsi sentire dai vicini di posto, in una sala gremita di gente
“si ma è inutile, non mi ci abituerò mai!” rispose la mora, mentre ammirava il primo ballerino, fare dei salti altissimi, con una leggerezza incredibile
“Dio quei Fouetté sono perfetti!” la bionda prese la mano della ragazza, stringendola forte, emozionata nel vedere quei passi perfetti.
“mi fido di te” le sorrise Naya, per poi ricambiare la stretta

 
Finito lo spettacolo, le due si ritrovarono all’ingresso del teatro, ormai quasi deserto
“ho fame, ma dove è finito?” esclamò la bionda piagnucolando
“amore gli ho già mandato tre messaggi”
“ok, se non arriva tra due minuti, lo vado a prendere io!” rispose alquanto irritata, per poi tranquillizzarsi ed illuminarsi il viso, alla vista di Luke, che correva verso di loro con un Borsone a tracolla
“potevi fare con più calma, tanto siamo qui in piedi da solo 50 minuti!” lo rimproverò Naya, appena lo vide
“Oh tesoro sei stato magnifico, non avevo occhi che per te, e tutta la sala non aveva occhi che per te!” HeMo perse completamente tutta la sua rabbia e lo abbracciò, davanti ad una Naya sempre più perplessa.
“scusate se vi ho fatto aspettare, ma stavo parlando col giornalista che ha pubblicato il mio articolo e me l’ha portato in anteprima!” si giustificò il ragazzo, che ormai era diventato più alto di loro due e le teneva strette trà le sue braccia, avvolgendole entrambe.
“un articolo? E non ci dici niente?” chiese Naya, mentre il ragazzo sventolò un famoso giornale del settore, con il suo viso in copertina
“dai qua!” HeMo glielo strappò letteralmente dalle mani
BALLO PER LE MIE DUE MAMME E PER MIA SORELLA” lesse a voce alta il titolo dell’articolo
“Luke Solari, grande promessa del balletto classico, ci racconta la sua storia e ci parla della sua famiglia” continuò, per poi dargli uno sguardo amorevole, pieno di commozione ed orgoglio
Il ragazzo, per togliersi dall’imbarazzo, esclamò
“ok ma ora andiamo a cena, ho una fame…..” se le trascinò via, senza lasciare l’abbraccio
“a chi lo dici!” disse Naya, capendo lo stato d’animo di Luke e sorridendo

 
“Luke!” si sentì una timida voce, che lo chiamò da dietro, si girarono tutti e tre
“hey Sandy!” la salutò lui
La ragazza, bionda e figura esile, si avvicinò di corsa verso loro. HeMo sorrise, capendo subito che era una ballerina del suo corpo di ballo
“domani ci sarai alla festa che darà Samuel?”
“credo di si, a meno che non ci siano inconvenienti” il ragazzo si girò a guardare HeMo, il quale sorrise e disse
“ci sarà, anche se potrebbero esserci degli inconvenienti” fece l’occhiolino alla ragazza
“ops, non vi ho presentate, loro sono le mie due bellissime mamme: Heather e Naya” le indicò a turno
“piacere! Sono una vostra grandissima fan, ho visto 5 volte Moulin Rouge Lady a teatro” disse imbarazzata la ragazza
“oh bene Sandy! Sai che fa bene alla salute vedere più volte Moulin Rouge Lady nella vita?” rispose Naya orgogliosa
“ho anche il dvd!” ribattè subito la ragazza
“bè, così allora ci hai conquistate al primo colpo!” le sorrise la bionda
“adoro quel musical più dell’originale, le vostre voci sono perfette, peccato che abbiate lasciato dopo cinque anni, per dare spazio ad altri! Meno male che ho avuto la fortuna di vedere voi, le Satine e Cristina originali!” esclamò carica di entusiasmo
“eh…. Sai… per evidenti motivi, abbiamo dovuto lasciare” rispose HeMo, ammiccando e facendo sorridere la ragazza
“bene, ora dobbiamo andare, se vuoi ti passo a prendere domani, ed andiamo insieme se ti và” Luke si tolse dalla situazione di imbarazzo
“sul serio? Sarebbe stupendo!”
“benissimo, allora ti chiamo domani!” disse, allontanandosi e prendendo per mano le altre due, che erano rimaste ad osservare la scena tra i due ragazzi
“Sandy eh?....” sorrise HeMo
“E’ carina” l’ appoggiò Naya, anche lei sorridendo ed ammiccando alla ragazza
“si, ma sia chiaro che, se ci sono imprevisti ,che poi dovrebbero essere previsti” sottolineò quella parola squadrando HeMo “ io non ci vado alla festa, perché devo stare con voi!”  
“oh avanti! Andrà tutto benissimo!” disse la bionda, sedendosi in macchina nel posto del passeggero
“ tesoro, però cerca di evitare le immense buche delle strade di New York  ” affermò Naya al ragazzo
“ci proverò, ma sarà dura” rispose il ballerino
“se lasciaste guidare me, sarebbe tutto molto più semplice” disse HeMo
“non se ne parla proprio!!!” affermarono gli altri due in coro, per poi guardarsi e ridere


Arrivati davanti all’ingresso del ristorante, HeMo afferrò per un braccio Naya, stringendola forte
“che succede?” chiese allarmata la mora
“credo che dovrete aspettare per mangiare….. mi si sono rotte le acque” disse con fare terrorizzato
“oh cazzo!” esclamò Luke
“ok…. Calma, amore…. adesso ti mettiamo in macchina e ti portiamo i ospedale ok? Andrà tutto bene” Naya cercava di essere il più tranquillo possibile
“oh….s-si c-certo ti portiamo in ospedale” disse Luke sorreggendola
“tesoro ce la fai a guidare? Io stò dietro con HeMo” Naya guardò dritto negli occhi Luke
“si….”


 
“Luke! Luke vai più forte!!! Che diamine stò morendooooo!!!” urlò la ballerina, mentre stringeva la mano della compagna, che la invitava in continuazione a fare dei respiri profondi
“HeMo non posso correre più di tanto, rischio di fare incidente!!!” esclamò
“ok…. Ok… calmiamoci tutti!!! “ Naya prese in mano la situazione “amore, guardami! Chiudi gli occhi e pensa solo a fare dei bei respiri profondi…. Ok? Stiamo per arrivare, andrà tutto bene”
La bionda la guardò in quegli occhi neri e rassicuranti e si tranquillizzò, facendole un sorriso e chiudendo gli occhi
Naya vide che Luke le fece un sorriso dallo specchietto retrovisore, che lei ricambò con un occhiolino
 
 

 
“Ok Heather ora devi sul serio collaborare, sò che fa male, ma se spingi più forte, la bambina uscirà e sarà tutto finito al più presto ok? Al mio tre” l’ostetrica cercava di invogliare la bionda a spingere di più, perché era troppo terrorizzata dal dolore che stava provando, mentre Naya le teneva la mano al suo fianco e le asciugava il sudore
“uno, due TRE!” urlò il medico

“AAAAGHHHH !!!!! “si piegò in avanti, mentre le infermiere cercavano di tenerla sdraiata
“Vaffanculooooo!!!! Vaffanculo Silvia!!!! Non ci riesco!” urlò alla dottoressa
“amore forza, manca poco!” disse Naya, evidentemente preoccupata per lo stato della sua compagna
“vaffaculo anche tu Naya!!! La prossima volta ci sarai tu qui al mio posto e poi ne riparleremo, quando il tuo bellissimo fisico, sarà distrutto da questa cosa!!!! AAAARGGGGHHHHHH” urlò con gli occhi chiusi

Naya spalancò la bocca, mentre tutto il resto del personale che era intorno a lei sorrideva, come se fossero esclamazioni normali e già sentite lì dentro, ma che facevano sempre ridere.
“non farci caso è normale”  disse l’ostetrica, facendole l’occhiolino, mentre Naya era ancora sotto shock.
“è normale un cazzo!!! Non è normale che un coso così grande possa uscire da un buco così piccolo cazzzooooooooooooooooooooooooo!!!” strinse fortissimo la mano di Naya, che oramai aveva perso anche l’uso della parola
“ci siamo quasi Heather vedo la testa… forza”
“vede la testa amore, hai sentito? Devi fare un ultimo sforzo” prese coraggio la mora
“AAAAAAHHHHHHRRRRGGGGHHHHHH non la voglio far uscire, basta, voglio che rimanga dentrooooooo!!”
“Avanti! Fai uno sforzo! non sei di certo la prima donna che partorisce!!!!” urlò la dottoressa
Heather si allungò per dare un ultimo sforzo e stringere la mano di Naya, fino a farla sanguinare, per poi sentire un pianto mentre si rilassava

“oh mio Dio…” sentì la voce di Naya emozionata
“ce l’ho fatta?” si girò verso la compagna, che guardava il medico con le lacrime agli occhi
“si…. Si amore ce l’hai fatta, sei stata bravissima” le accarezzò il viso, per poi darle un bacio in fronte.
Solo in quel momento HeMo si rilassò sul lettino e sentì il suo cuore regolarizzarsi, per poi riprendere subito a battere forte, quando un’infermiera le portò un batuffolo, che avvolgeva un esserino piccolo, si sentì improvvisamente bene, sentì che tutto il dolore che aveva provato i minuti prima, era svanito, quegli occhietti che la guardavano e quelle manine, avevano annullato tutto in un secondo.
Guardò Naya che si era leggermente allontanata, per lasciare quell’attimo di intimità che le serviva e le fece cenno di avvicinarsi
“amore è bellissima” le disse la mora in lacrime
“è nostra figlia amore….. ci pensi?” le disse HeMo, con le lacrime agli occhi, mentre Naya annuiva col viso inondato di lacrime. Si avvicinò appena e le sfiorò le labbra, c’era un via vai di infermiere e medici in quella stanza, altri che sistemavano le cose, in attesa dell’arrivo della prossima partoriente, ma le due non sentivano niente, sembrava che intorno a loro non ci fosse nient’altro che loro e due e quella splendida creatura che avevano atteso per nove mesi e per il quale avevano fantasticato miliardi di situazioni e scenari della loro vita.
Si guardarono per un istante ed HeMo, guardando la bambina e poi guardando la ragazza, disse

“benvenuta Cristina” mentre Naya annuì soddisfatta
“si! Benvenuta Cristina, starai bene con noi vedrai, ci divertiremo”

 

Naya rimase in ospedale per quasi tutta la notte, Luke aveva avuto modo di entrare per pochi minuti, per conoscere la sorellina e poi era rientrato a casa, per chiamare i vari parenti ed amici, per annunciare il lieto evento e mandare la prima foto di Cristina via mail a tutti.  Poi,convinta dal ragazzo, era rientrata solo per un’ora a casa per cambiarsi, ne aveva approfittato, quando HeMo si era addormentata stremata, ma voleva esserci al suo risveglio.
 
 

Era una mattina soleggiata a New York ed a Naya sembrò, che tutta la natura, stesse festeggiando, con quel tripudio di colori primaverili ,l’arrivo di Cristina, sua figlia….. non ci credeva nemmeno lei ancora.
Si precipitò al nido dell’ospedale, per andare a vederla, era bellissima, aveva tanti capelli nerissimi e l’espressione era serena…. quando HeMo dormiva aveva quella stessa espressione, sorrise al pensiero.
Si sentiva emozionata perché stava per fare una cosa importante
“la può prendere se vuole” un’infermiera le si avvicinò e la fece destare dai suoi pensieri
“oh… si grazie…. Senta… devo fare una cosa, ed avrei bisogno del suo permesso, se posso” chiese imbarazzata
 
 

HeMo si svegliò, perché un raggio di sole, che filtrava dalla finestra, poggiava dritto dritto sui suoi occhi, mise una mano davanti al viso, maledicendo la luce, avrebbe voluto dormire ancora un po’. si toccò la pancia e, con stupore, si accorse che si era sgonfiata,anche se era rimasta un po’ di pancetta
“appena si rientra a casa si iniziano gli addominali” pensò, per poi destarsi, sentendo bussare e vedendo Naya che entrava sorridente, con in braccio la loro bambina, era un’immagine stupenda, ed al pensiero che quella immagine l’avrebbe rivista altre miliardi di volte, si commosse.
“eccociiiii buongiorno mamy, hai dormito bene?”  esclamò la mora, con tutta la sua dolcezza
“si, e l’altra mamy ha dormito almeno qualche ora?” chiese, spalancando le braccia per prendere la figlia
Naya gliela pose delicatamente sul petto, per poi sporgersi a dare un bacio alla sua ragazza
“qualche oretta” rispose poi
“ciao splendore! Ma sei una bimba buonissima, vero che starai sempre così buona e la notte farai dormire le tue mam….. e questo cos’è?” Hemo si accorse che, la piccola Cristina, aveva al collo una catenina luccicante, intrecciata trà le sue manine. La prese e vide che, legato, c’era un anello, guardò Naya con gli occhi che erano già velati

La mora s’inginocchiò ed emozionata disse
“mi sembra sia arrivato il momento…. Ecco… vedi mamma Heather….. io e Cristina volevamo chiederti se volevi sposare mamma Naya” la guardò negli occhi, mentre la bionda, incredula, scoppiò a piangere
“tu sei una folle!” disse
“sono follemente innamorata di te…. Si!” esclamò
“anche dopo che ti ho insultato così in sala parto?” chiese divertita
“mmmmm quello lo affronteremo in un altro momento!” si mise a ridere, facendo ridere anche l’altra
“allora?.... è un sì questo?”
La bionda annuì in lacrime, per poi prendere il viso di Naya e baciarla appassionatamente
Naya slacciò la catenina dalle mani di Cristina e sfilò l’anello, per poi infilarlo nel dito della persona che amava di più al mondo
“ti amo Heather Morris” le sussurrò prima di baciarla
“ti amo Naya Rivera” rispose l’altra, staccandosi appena dalle sue labbra
“senti puoi avvisare cardiologia?” poi disse, lasciando interdetta la mora che chiese
“perché?”
“stà arrivando nonna Jeannie, sarà già un’emozione vedere la nipotina, non vorrei che, con la notizia del matrimonio, potesse schiattare qui davanti a me”
Risero tutte e due, mentre Naya si sdraiò accanto alla futura moglie, ritrovandosi ad osservare la loro bambina.

 
 
5 mesi dopo……
 
“sei consapevole che ti concediamo un’intervista, il giorno dei festeggiamenti per il nostro matrimonio, solo perché sei il compagno di Lea Michele?”  disse HeMo, in un abito bianco bellissimo
“già Matt, a saperlo non ti avremo invitato al matrimonio” disse Naya, porgendo un bicchiere di vino all’uomo, seduto davanti al loro divano, che aveva una registratore in mano e dando l’altro bicchiere alla neo moglie
“avanti! Avrete un articolo per Marie Claire, mica per il quotidiano dei bassifondi di New York, non lamentatevi” sorrise l’uomo
“Dio…. più ti guardo e più penso che vi siete trovati con Lea, siete uguali, staccanovisti allo stesso modo, quanti articoli hai scritto per lei?” chiese Naya, che aveva un altrettanto vestito bianco un po’ più stretto della bionda
“soltanto uno! Poi le ho chiesto di uscire il giorno stesso e non ci siamo più lasciati” rispose lui
“ah quindi galeotto fù l’articolo eh?” HeMo si divertiva a prenderlo in giro
“allora…. vogliamo cominciare? Poi non lamentatevi se vi trattengo troppo dai vostri ospiti!”
Le ragazze risero ed annuirono

“ok…. Allora, domanda facile, avete una vostra canzone?” chiese il giornalista
“certo che ce l’abbiamo!” esclamò HeMo, mentre Naya la guardava perplessa
“ce l’abbiamo?”  chiese poi
“certo! Love Song dei The Cure ma riarrangiata da Darren e Naya però” la bionda la guardò e vide che le si illuminarono gli occhi, non si erano mai dette esplicitamente che era la loro canzone
“Naya si è dichiarata con quella canzone…. Certo, non era proprio una cosa voluta, ma diciamo che ha funzionato!” disse la bionda felice, ricordando quel momento bello ma scioccante per lei.
“ah! È anche una delle canzoni di Adele” affermò l’uomo
“si, ma l’abbiamo coverata prima io e Darren, è lei che ha copiato” rispose subito la mora fiera, mentre l’altra annuiva

“oggi avete suggellato il vostro rapporto, dopo sei anni di amore, avete avuto dei momenti difficili in questi anni?”
“eh… parecchi!” rispose HeMo
“ce ne sono stati tanti, forse, per me, uno dei più difficili, è stato quando stavamo insieme da appena un mese ed Heather, per motivi familiari, era dovuto tornare a casa dall’altra parte del continente. Siamo state separate per un mese, è stato uno dei periodi più difficili della mia vita” disse Naya, rabbrividendo al ricordo di quelle notti passate a piangere

“Heather dimmi trè difetti e tre pregi di Naya”
“mmmm dunque…. Piagnucolona, insicura, troppo buona….. i pregi ….. dà tutta sé stessa per le persone che ama, sa farti sentire la persona più importante, ha una voce stupenda” disse, mentre l’altra la guardava con amore
“Naya tu?”
“oooohhh ci sarebbe un elenco lunghissimo di difetti” disse, rivolgendosi alla moglie sorridente, mentre si beccava un colpo sulla spalla
“ok…. Allora…. HeMo non sopporta il dolore fisico, non state mai con lei quando stà male, ha un’influenza o qualsiasi altra cosa, perché a lei, sembra sempre di stare per morire, non ha la minima pazienza. Poi è impulsiva, ha fatto dei casini incredibili, perché ha risposto senza pensare prima,  testarda, se si mette in testa una cosa, nessuno le può far cambiare idea.... pregi…. Mmmmm non me ne vengono”
“hey!!!” la bionda le diede una spinta, sbilanciandola
“ahahahah, allora la amo e me ne verrebbero miliardi, ma vediamo di riassumere, nessuno mi sa far ridere come lei, è molto buffa, balla divinamente, io adoro vederla ballare, è coraggiosa…. Molto coraggiosa e buona!” disse, pensando al grande passo che aveva fatto, prendendo l’affidamento di un Luke scosso, per le esperienze vissute a soli 13 anni.
La bionda capì a cosa si riferisse Naya e si avvicinò, per darle un lieve bacio sulle labbra

“parliamo di cose un po’ più impegnative se vi và” chiese Matt, mentre le due annuirono
“siete due donne che vivono una storia d’amore, quanto è stato difficile essere famose e vivere una storia omosessuale?”
“bè, diciamo che ,quando abbiamo scoperto di amarci, non eravamo ancora famose, quindi la gente ci ha conosciute come coppia e Moulin Rouge Lady ,in questo caso, ci ha agevolato abbastanza il compito” rispose Naya
“e con parenti ed amici avete avuto difficoltà?” chiese ancora lui
“sono stati tutti abbastanza comprensivi, siamo state fortunate, abbiamo delle famiglie e degli amici che ci amano veramente tanto…. Forse ci sono state un po’ di difficoltà con mia mamma, che ha un’impostazione molto cattolica, ma con l’andar del tempo, ha accettato la cosa e vuole molto bene a Naya.” Rispose HeMo

“la vostra è una famiglia molto speciale, se si può dire così, Luke ormai ha 18 anni ed è una delle promesse del balletto classico in America, lo avete adottato a 13 anni, pochi mesi fa è nata Cristina, che è figlia di due Lesbiche, che hanno praticato l’inseminazione artificiale da donatore anonimo, insomma ….ce né per tutti i gusti!” sorrise, facendo ridere anche le due ragazze
“bè in effetti… messa così può sembrare” disse HeMo
“Luke ci ha cambiato letteralmente la vita, quando è arrivato a vivere con noi, ci ha insegnato tante cose, paradossalmente è stato lui a farci crescere, è un ragazzo straordinario!” disse la mora
“si! Siamo orgogliose di lui e siamo sicure che anche chi l’ha amato, ed ora non c’è più, gioisce da lassù” continuò la ballerina “poi è un gran gnocco ed è diventato un ballerino di talento!”
“la piccola Cristina, vivrà in una famiglia che la ama, solo questo conta, non importa se avrà due mamme e nemmeno un papà, avrà un fratello che la proteggerà e  tanti zii veri ed acquisiti, con nonni al seguito, che non la faranno sentire mai sola” rispose Naya

“bene, l’ultima domanda e poi vi lascio ai festeggiamenti”
“era ora!!!” affermò HeMo
“come vi vedete trà vent’anni?”
“Oddio….. mah… non so.. spero di essere felice ed avere sempre tutte le persone che sono qui oggi accanto” rispose Naya
“io spero di avere Naya sempre così bella….” Scatenò una risata copiosa negli altri due “ e di avere i miei figli sempre accanto a me felici e sereni” rispose la bionda!


“hey basta con tutte queste chiacchiere! C’è il taglio della torta! Amore vuoi lasciare in pace le mie amiche?”  Lea si avvicinò, col suo solito passo veloce, verso il fidanzato, per farlo sollevare dalla sedia e trascinarlo fuori
“ecco brava! Fai divertire un po’ il tuo fidanzato…. Stà sempre a lavorare mammamia!!!” esclamò HeMo, mentre, nel frattempo, era entrata April,con in braccio la piccola Cristina che piangeva
“Credo che, il taglio della torta debba, aspettare, qui c’è qualcuno che è affamato” April consegnò alla mamma la piccola, che sentendo l’odore del seno materno, si calmò immediatamente
“Oddio ed ora come fai con l’abito?”  chiese Lea
“Tesoro ma per chi ci hai preso? Ovvio che abbiamo fatto fare un vestito apposta per l’emergenza latte”  Naya, mentre rispose al quesito di Lea, si avvicinò alla moglie e, con un piccolo strappetto, aprì completamente il corpetto della bionda, facendo spalancare gli occhi all’attrice
“è utile conoscere le più grandi costumiste teatrali di Broadway , sai Michele?” pronunciò la bionda, mentre si allontanò in camera per allattare la piccola
 

 
“Hey ma allora questa torta?” Naya era uscita nel giardino della loro nuova villa di Venice  Beach, dove si teneva il party per il loro matrimonio e Darren, le era corso dietro, avvolgendola in un abbraccio, al quale Naya si strinse più forte
“HeMo stà allattando la bambina” disse, godendo di quell’abbraccio
“sei una sposa bellissima sai?” le sussurrò l’attore
“e tu sei un testimone bellissimo!”
“su questo non c’erano dubbi…. Vieni con me” la trascinò dall’altra parte della casa, verso un muretto, che separava la sua casa, da quella dei vicini
“vedi questa casa?” gliela indicò
“si certo che la vedo, è dei Cooper, le poche volte che ci vengono”
“i Cooper l’hanno messa in vendita” l’ abbracciò di nuovo da dietro
“sul serio? E come l’hai saputo?” chiese curiosa
“perché io e mia moglie l’abbiamo comprata ieri”
“che cosa? Tu e Dianna avete comprato questa villa?” si girò per guardarlo, mentre lui annuiva divertito
“ti ricordi la promessa che ti feci? Passeremo le domeniche a pranzo, con le nostre famiglie e dei bimbi che ci scorrazzano intorno…… e qui….. proprio qui…. “indicò un  punto preciso del muro, che separava le due case
“mio figlio o figlia, ancora non lo sappiamo, passerà il cancelletto, per andare a trovare zia Naya e zia HeMo e giocare con Cristina” disse, sapendo che la notizia che lui e Dianna aspettavano un bambino, avrebbe sconvolto Naya e fatto venire quasi un infarto
“Oh mio Dio ho capito bene?” si mise le mani davanti alla bocca e sgranò gli occhi
“Si! diventerò papà, non so cosa ne verrà fuori, ma confido in Dianna”  si grattò la testa imbarazzato, mentre Naya si buttava trà le sue braccia in lacrime
“sono felice Darren, ti voglio bene”
“anche io piccola, hai visto che tutto si è sistemato? Staremo sempre insieme” le sussurrò, trà i capelli raccolti in una splendida acconciatura
“Hey di questo passo comincerò davvero a pensare che, mia moglie, mi ha sempre messo le corna, con uno tutto riccioli egocentrico!” HeMo era comparsa da dietro un albero e i due si girano ancora in lacrime
“non credo ci sia niente di interessante trà le mura della casa dei Cooper, quindi togliete un’altra scusa, per questo abbraccio solitario e furtivo!” continuò a scherzare, mentre si era avvicinata a loro due
“questa casa sarà dei signori Criss!” disse Darren indicandola
“ed i signori Criss, avranno anche un bimbo!”disse fiera Naya, mentre HeMo aveva la bocca spalancata
“oh cazzo è bellissimo!” si buttò trà le braccia dell’amico
“aspetta…. Questo vuol dire che ti avrò di nuovo in mezzo alle palle, come ai vecchi tempi?” si fermò per indicarlo, mentre Naya rideva e Darren annuiva felice
“oh nooooo” finse una faccia triste
“si, mi dovrai sopportare di nuovo!”
“senti Criss, mi devi promettere una cosa però”
“cosa?”
“che non insegnerai ai bambini tutte quelle mosse e quelle facce alla Blaine , che sono terribili!” disse la bionda
“ok HeMo, solo canzoni Disney ,coreografate da te!” rispose il riccioluto
“ecco bravo!”
“bene, mi sembra di capire che qui le notizie si diano senza di me?” Dianna apparve in tutto il suo splendore a destare il gruppetto
“oh tesoro, sono così felice!” Naya le corse incontro, per abbracciarla
“sei sicura che ci vuoi davvero trà i piedi?” le chiese sorridente
“non potrei chiedere di meglio”
“sei pronta a pancione e smagliature? “ le urlò HeMo, per poi andare ad abbracciarla
“ti ricordo che ho interpretato un’adolescente incinta ed ho portato il pancione per ben 10 puntate, sono esperta ormai!” ammiccò la bionda attrice
“anche con le smagliature sarai sempre belissima!” Darren le si avvicinò e toccandole la pancia con orgoglio, le diede un bacio
“oooohhhh ma che lumacone!!!!” disse HeMo
 
 
 

La festa era finita ed i tre più grandi della famiglia, si ritrovarono accasciati sul divano, distrutti e  già in pigiama
“cavolo non avrei mai detto che, un giorno, avrei visto nonna Jeannie ubriaca, è stata una delle cose più divertenti della mia vita!” disse Luke, mettendosi una mano in fronte e non respirando dalle risate
“è stata colpa di Mike, che le ha corretto l’analcolico, con roba fortissima e lei non si è accorta” disse la bionda
“l’apice l’ha raggiunto ballando con Carlos e provandoci con lui, non ho mai visto mio fratello più in imbarazzo di così!” Naya si teneva la pancia dalle risate
“E’ stata una bella festa però” affermò Luke, facendosi serio e con aria malinconica
“si una bella festa” le disse HeMo, baciandogli il capo
“Grazie, mi avete cambiato la vita, accogliendomi trà di voi” disse improvvisamente Luke, mettendosi davanti a loro due in ginocchio, visibilmente commosso
“tesoro, tu ci hai cambiato la vita ed in meglio, sei una persona meravigliosa” le disse Naya, prendendole il viso trà le mani
“sono sicura che tua sorella, che ti guarda da lassù, sarà orgogliosa di te” HeMo le spettinò i ricci capelli rossi, con una lacrima che le scendeva sul viso
Luke sorrise e si buttò trà loro due, per un abbraccio
Rimasero abbracciati per qualche secondo, dove nel frattempo, Naya ed HeMo, si scambiarono uno sguardo carico d’amore.
“vado a dormire, sono distrutto….. HeMo non preoccuparti per quella cosa” il ragazzo le fece l’occhiolino
“notte” disse, schioccando un bacio a tutte e due prima di allontanarsi


“quale cosa?” le chiese Naya, poggiandosi sul suo petto
“non preoccuparti” HeMo la guardò negli occhi e la baciò, il bacio si fece sempre più appassionato, mentre Naya apriva la sua bocca, per accogliere la lingua della bionda.

“andiamo a letto” ancora trà le sue labbra, HeMo la trascinò nella loro stanza, mentre già le sfilava la maglia del pigiama
Si ritrovarono sul letto, praticamente nude, con solo le mutande, Naya la guardò maliziosa e la spinse verso il centro del letto, per poi mettere tutte e due le mani sui seni di Heather, che ansimò immediatamente a quel tocco.
I seni della bionda, con l’allattamento, erano diventati molto voluminosi e morbidi
“mmmm possiamo fare che allatti Cristina per almeno tre anni?” disse, mentre li carezzava e baciava, stando attenta a non schiacciare troppo
“mmmmm non credo si possa fare….” Cercò di pronunciare la ballerina, presa dall’immenso piacere che Naya le stava procurando
La mora si spostò verso la pancia della sua ragazza, notando che era tornata in perfetta forma e gli addominali scolpiti, erano tornati tutti al proprio posto, come se li volesse contare, delineò le figure con un dito, per poi portarsi di nuovo verso le labbra della bionda che erano roventi.
HeMo circondò la vita di Naya con le gambe, mentre la baciava e sospirava trà le sue labbra
Naya si spostò a baciare il suo collo, soffiandole dietro le orecchie, cosa che procurò un lieve lamento nella sua ragazza
“come possiamo amarci ancora così dopo sei anni?” le sussurrò Naya
“io non smetterò mai di amarti Naya, ti vorrò dentro di me per sempre, con la stessa passione” quelle parole di HeMo, procurarono un brivido in tutto il suo corpo
Si allontanò dal collo della ragazza, per portarsi immediatamente verso le gambe ed il centro del piacere di quella che, quel giorno, era diventata sua moglie, sorrise a quel pensiero mentre, sollevando lo sguardo, vide il viso eccitato della sua ragazza, non c’era cosa più bella al mondo. Le abbassò la mutandina e, sentendo il caldo della sua eccitazione, portò le sue labbra all’interno, spingendo con la lingua e procurando un piacere immenso ad HeMo, che si muoveva a ritmo col bacino, per avvicinare sempre più la sua intimità alla bocca di Naya.

Si sentì piangere dall’altra parte della casa e Naya si fermò subito
“ti prego amore continua, stò per venire ti prego amore” la implorò Heather
“ma….Cristina piange…” abbozzò la mora
“c’è Luke con lei, ci pensa lui me l’ha promesso….. ti prego amoreeeee” piagnucolò
“che cosa? Hai detto a Luke di badare a sua sorella, perché noi potessimo fare l’amore indisturbate?” si avvicinò al suo viso, per guardarla negli occhi furiosa
“no…. Cioè, non gli ho detto proprio così” HeMo la prese trà le mani e la baciò, ancora piena di desiderio
“ti prego…. Torna lì sotto” la implorò
Naya si arrese ed ubbidì, ricordandosi che poi, quell’argomento l’avrebbe dovuto riprendere dopo
Tornò di nuovo a finire quello che stava facendo e non ci volle molto, perché la sua ragazza raggiunse il massimo del piacere e si accasciò, stravolta, trà le sue braccia
“ti amo Naya, ti amo con tutta me stessa” pronunciò poi girandosi verso di lei e pronta a ricambiare il piacere che la mora le aveva procurato, mentre il pianto della piccola Cristina, si faceva sempre più forte
“non ce la faccio amore” Naya sbuffò e si rivestì in fretta, per andare nella stanza di Luke, lasciando la bionda arresa sul letto.


Luke era nel panico, perché non riusciva a calmare la sorella, la vista di Naya fù come un’apparizione per lui
“non riesco a calmarla” disse dispiaciuto
Naya la prese trà le sue braccia e la bambina subito si calmò,probabilmente sentendo l’odore di HeMo trà la sua pelle
“probabilmente ha fame” disse, guardandola con amore
“gli ho dato il biberon con il latte di HeMo, ma non l’ha voluto”
“certo, non è abituata, ha bisogno di succhiare direttamente dalla mamma, vieni gliela portiamo” lo guardò sorridente per tranquillizzarlo
“la famiglia al completo stà entrando in stanza!” urlò per avvisarla, nel caso fosse ancora nuda
“si, potete entrare!” rispose lei, facendo capire a Naya che, nel frattempo, aveva provveduto a sistemarsi e sistemare la stanza
“eeeeecco qui…. Io volevo il latte caldo della mia mamma” disse Naya, posizionando la bambina al fianco di HeMo, che subito le porse il seno che la bambina non esitò ad afferrare famelica. I tre sorrisero a quella vista e Luke si tranquillizzò
“mi spiace HeMo” si scusò il ragazzo
“non preoccuparti, vieni qui” le fece cenno di sdraiarsi affianco a lei, mentre la mora la fulminava con lo sguardo, perché non poteva credere che avesse chiesto a Luke di guardare la sorella, ed informarlo che intanto loro avrebbero fatto sesso.
Il ragazzo si mise dietro di lei e le avvolse la vita accocolandosi tutto assonnato, Naya, a quella vista, si sciolse e le passò tutta l’arrabbiatura. Si sdraiò vicino alla piccola, avvicinandosi il più possibile, per poi abbracciare HeMo e prenderla trà le sue braccia delicatamente. Luke allungò la mano, per trovare l’altra mano di Naya ed intrecciarla, i loro quattro respiri si sincronizzarono, in un unico ritmo, le due si scambiarono uno sguardo commosso e Naya avvicinò delicatamente le sue labbra a quelle di HeMo per poi dire
“buonanotte” sentendo, subito dopo, le risposte degli altri due

Dopo pochi secondi di silenzio si sentì
“chissà cosa penserebbe la bellissima Sandy, se sapesse che il suo ragazzo, a 18 anni, dorme ancora nel lettone con le mamme, abbracciato a loro” pronunciò HeMo, facendo ridere tutti di gusto
“non me ne frega niente” mugugnò il ragazzo, stringendosi più forte alla schiena di HeMo e chiudendo gli occhi.

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Bene….. è finita ç___ç
Sono molto emozionata, ho voluto dare loro un finale sereno e pieno di felicità ed anche diabetico, ma concedetemelo dopo tutto quello che è successo alle nostre due.

 Concludo ringraziando veramente di cuore tutte voi che mi avete seguito ed avete recensito ogni singolo capitolo, davvero questa storia non sarebbe continuata senza di voi. Grazie a chi si è appassionato e soprattutto emozionato.
Chiedo scusa (soprattutto per questo capitolo) alle fan Achele, anche io amo l’Achele ma in questa storia Lea e Dianna le ho viste etero anche se migliori amiche.

Se vi và e se avete tempo, sarei felice di sapere le parti che vi sono piaciute di più di tutta la storia, i personaggi che avete preferito e le cose che vi hanno emozionato, senza impegno ovviamente, non voglio rubarvi del tempo prezioso, ma mi darebbe tanta gioia.
Ora la smetto.

Un bacio grande
E.



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