Amore senza fine

di giulia87
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Riflessioni ***
Capitolo 2: *** A Prima Vista ***
Capitolo 3: *** Un Incontro Inaspettato ***
Capitolo 4: *** Profumo di Felicità ***
Capitolo 5: *** Il Primo Bacio ***
Capitolo 6: *** Sensazioni ***
Capitolo 7: *** Ripensamenti? ***
Capitolo 8: *** Incontri Fugaci ***
Capitolo 9: *** Amare Scoperte ***
Capitolo 10: *** La svolta ***
Capitolo 11: *** Quando le parole fanno Male ***
Capitolo 12: *** Ombre dal Passato ***
Capitolo 13: *** Un Matrimonio Annunciato ***
Capitolo 14: *** Quando le bugie fanno bene all'Amore ***
Capitolo 15: *** Un'Amicizia Spezzata ***
Capitolo 16: *** Tra Sogno e Realtà ***
Capitolo 17: *** Speranze Infrante? ***
Capitolo 18: *** Dolce Attesa ***
Capitolo 19: *** Rivelazioni ***
Capitolo 20: *** Un Amore da Salvare ***
Capitolo 21: *** Per non cadere in Tentazione ***
Capitolo 22: *** Ritorno alla Vita ***
Capitolo 23: *** Rincorrendo la Felicità ***
Capitolo 24: *** Finalmente.....SI ***
Capitolo 25: *** L'Inizio di una Nuova Vita ***
Capitolo 26: *** Ora conosci il Mio Passato ***
Capitolo 27: *** Un Piano Diabolico ***
Capitolo 28: *** Quando i sogni si infrangono ***
Capitolo 29: *** Dispiaceri ***
Capitolo 30: *** Presagio ***
Capitolo 31: *** Trame e Turbamenti ***
Capitolo 32: *** Quando i nemici ti vengono in aiuto ***
Capitolo 33: *** Senza di Te ***
Capitolo 34: *** Un Amore senza Fine ***



Capitolo 1
*** Riflessioni ***


 

Amore senza Fine

Amore senza Fine

 

 

Il chiarore dorato della stanza delineava l’aggraziata figura di una giovane donna. La morbida, silenziosa lucedel pomeriggio filtrava nella stanza attraverso le tendine chiuse. I capelli erano lunghi e ramati e i suoi occhi, di un verde cristallino, sembravano quasi brillare alla luce del sole.

Era inevitabile che avesse molti pretendenti ma il suo cuore era gia impegnato. Suo padre, infatti, l’aveva promessa sposa ad un giovane di buona famiglia di cui però non era affatto innamorata.

Non temere… l’amore arriverà col tempo – la rassicurava sua madre.

L’amore… cos’è l'amore? – si domandava spesso la ragazza possibile che io non abbia mai amato? Come faccio a capire se Michael è davvero il ragazzo giusto per me? Posso quasi = dire che non lo conosco! Al massimo ci saremo visti un paio di volte!

Hai deciso quale vestito mettere per il ballo che si terrà domani sera? – le chiese la donna.

Beh non saprei proprio per me l’uno vale l'altro. Anzi ti dirò di più, mi ero proprio dimenticata di questa festa! – replicò la giovane.

Ragazza mia, dove l’hai la testa? –sorrise la donna – ricorda che, se andrà tutto come previsto, si annuncerà il tuo fidanzamento!! In fin dei conti il signor Smith ha organizzato questa festa appositamente per presentarti come la futura sposa di suo figlio!

Arrivò la sera del ballo e la giovane era pronta a fare il suo ingresso nell’alta società. In un lampo,Claire immaginò il suo futuro, e tristemente si trovò a riconoscere che niente di ciò che aveva sognato per la sua vita si sarebbe mai realizzato; l’attendeva, infatti, un destino privo di emozioni, fatto soltanto di feste, balli di società… circondata sempre dalla solita gente, sempre dalle stesse, stupide, chiacchiere.

Il giardino della sontuosa villa era enorme, ovunque si scorgevano alberi secolari, maestose fontane, sentieri ben illuminati ed immense distese di verde.

Claire pensò che presto quella sarebbe stata la sua nuova dimora.

Sapeva bene di possedere tutto ciò a cui una ragazza di buona famiglia potesse aspirare ma ad ogni passo, ad ogni singolo passo, quel palazzo assumeva sempre più le sembianze di una prigione, una prigione dorata dalla quale non le sarebbe stato permesso di fuggire.

Un passo… un passo dopo l'altro, verso quella che sarà la mia vita, d’ora in poi. Un'altro passo… un altro passo verso un destino che non ho scelto io.Un’altro passo… ma quanti ne mancano??si domandava la ragazzaposso legarmi ad un uomo che non amo? Non conoscerò mai la passione, dovrò rinunciare a tante cose, dovrò rassegnarmi…

Come poteva porre fine a quel tormento? E pensare che erano stati spediti più di cinquecento inviti e che di certo sarebbe stata presente tutta l’alta società di New York!

Nella grande sala vi era un gran via vai di gente, malgrado riscuotesse l’ammirazione di tutti, la ragazza non era felice sapeva, infatti, che questa festa segnava il suo ingresso in una vita che non voleva, accanto ad un uomo che purtroppo non amava.

Ma la cosa peggiore era che tutte quelle persone si trovavano lì solo per lei… per assistere all’esecuzione della sua condanna; già perché dover sposare Michael era la peggiore di tutte le torture.

Ilsignor Smith e suo figlio, accolsero di persona la famiglia Stuart .

Michael era alto e snello, aveva i capelli neri, il viso regolare. La sua pelle era abbronzata e il suo aspetto era molto più che piacente.

Portava una giacca con un’alta fascia in vita. Il bavero era azzurro chiaro, in contrasto con il blu della giacca. Due file di bottoni di metallo lucente ornavano il davanti, e le maniche aderenti accompagnavano il movimento delle mani del ragazzo. La sua cravatta era semplice, in contrasto con l’abbigliamento piuttosto sofisticato, ma adatta alla sua giovane età. I pantaloni azzurri erano stretti al ginocchio e gli stivali neri, che arrivavano al punto giusto proprio sotto il ginocchio, avevano la punta squadrata come voleva la moda francese che egli stesso privilegiava.

Claire era stupenda, il bustino, tagliato su misura, le aderiva perfettamente senza costringerla nei movimenti. Una profonda scollatura ornata di bianco, finissimo merletto, metteva in risalto il contorno delicato delle spalle. Le maniche strette si allargavano sul fondo in balze di pizzo ricamato che si muovevano elegantem= ente attorno ai suoi polsi sottili. Null’altro che un splendido cammeo, che portava intorno al collo, arricchiva l’abito. L’arricciatura della gonna le ricadeva sofficemente sui fianchi. Raccogliendo una ciocca per lato di quel suo meraviglioso oro rosso, aveva assicurato i capelli alla sommità del capo in un onda morbida, lasciando ricadere sulle spalle il resto della capigliatura.

Gli unici gioielli, a parte il cammeo, erano dei delicati orecchini in filigrana d’argento che ben si accordavano con la montatura del cammeo stesso.

I festeggiamenti proseguivano come previsto e tra qualche minuto si sarebbero annunciate le tanto sospirate nozze.

Sei felice mia cara? – domandò Michael – tra meno di qualche mese saremo marito e moglie, non lo trovi fantastico?

…fantastico?!? – ripeté la ragazza - non credi che forse stiamo affrettando un po troppo i tempi? In fin dei conti ci conosciamo appena!

Questo è vero! – confermò il giovane.

Sul serio la pensi come me? – esclamò Claire – Allora perché non ne parliamo ai nostri genitori, sono sicura che…

Ma non ci trovo nulla di male! – continuò Michaelsono certo che non avremo nessun problema… ci conosceremo meglio da sposati! Non sei d’accordo con me?

La ragazza annuì rassegnata.

Balliamo? le domandò.

Forse più tardi, adesso ho voglia di fare una passeggiata in giardino! Se vuoi scusarmi… – concluse Claire – ci vediamo dopo.

 Non posso, non voglio sposare quell'uomo! Devo trovare il modo per evitarlo – pensava la ragazza mentre si allontanava dalla maestosa villa.

Provava un forte senso diangoscia, ma non sapeva proprio come fare per cambiare quella situazione…

Assorta nei suoi pensieri, Claire continuava a girovagare, la notte era ormai calata da un pezzo e il freddo cominciava a farsi sentire. Fu allora che un ragazzo le diede uno spintone che la fece finire per terra.

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Capitolo 2
*** A Prima Vista ***


Ma… insomma, dove c’e l’ ha la testa

Ma… insomma, dove c’e l’ ha la testa!!! Guardi cosa ha combinato al mio vestito!! Le sembra questo il modo di camminare???infierì la ragazza.

Mi scusi tanto signorina, ma non mi sembra il caso di farne una tragedia, infondo si tratta di una semplice caduta! L’importante è che non vi siate fatta male!!esclamò il giovane con tono beffardo.

Claire era stupefatta, come osava parlarle in quel modo???

E’ poi se devo essere sincero non sono stato io l’unico a sbagliare… su, lo ammetta, neanche lei guardava dove metteva i piedi!!! continuò il ragazzo.

Adesso sarebbe mia la colpa! Lei non è altro che…

Mi piacerebbe molto continuare questa “piacevole” conversazione – la interruppe divertito – ma ora ho delle faccende più importanti da sbrigare!

Come si permette! Lei è villano, scortese e incredibilmente presuntuoso! – = esclamò Claire.

Beh se è lei a dirlo signorina , probabilmente sarà cosi… ma le ripeto, ora devo proprio andare!

Lei non va proprio da nessuna parte! continuò, infervorata, la fanciulla almeno fino a quando non mi porgerà le sue più sentite scuse!

Lei ha perfettamente ragione, sono stato maleducato nei modi! Ma ciò nonostante continuo a pensare che non sareste mai caduta se invece di fissare il cielo guardaste dove andate – concluse il giovane, compiaciuto.

Beh… lasciamo stare! Vedo che è del tutto inutile ragionare con voi! – disse Claire.

Che ne dice di ricominciare tutto dall’inizio? – le domandò – adesso che ci penso… non mi sono ancora presentato! Il mio nome è Lenny, piacere di conoscerti!

Tutto ciò è inammissibile! esclamò la fanciulla – Fino ad un attimo fa stavamo discutendo e adesso mi si presenta come se nulla fosse!

Io mi sono presentato… ora tocca a te! Ti va di dirmi il tuo nome, o vediamo… devo provare ad indovinare? – le chiese.

Mi chiamo Clairedichiarò la ragazza.

Ti va di andare a prendere qualcosa al bar, Claire? Così almeno mi faccio perdonare! – continuò il giovanotto.

D’accordo! Questo è il minimo che lei possa fare… – gli sorrise – non la pensa come me?

Lo sai, dovresti sorridere più spesso! Sei molto più carina quando ridi! – le disse Lenny.

Quel complimento, che di solito non le suscitava nessun entusiasmo, risuonava nella sua mente come se l’avesse sentito per la prima volta!!

Cosa le stava accadendo??? Stranamente si sorprendeva a fissare un ragazzo e a provare una sensazione strana, del tutto indescrivibile!!!

Riflettendolo bene doveva avere all’incirca vent’anni, superava il metro e ottanta, era bello, ma aveva la faccia da ragazzino, liscia e paffutella come quella di un neonato, neppure l’ombra della barba. Aveva i capelli biondo cenere un po’ trasandati, la bocca piccola e sensuale, gli occhi color del mare, più gelidi e insolenti che dolci, contrastavano col resto del volto creando quel misto di “dolce/amaro” che tanto le piaceva. Indossava dei jeans un po’ larghi, tenuti su da un paio di bratelloni di cuoio, una camicia bianca con le maniche arrotolate, scarpacce da contadino e un paio d’occhiali scuri. Niente orologio né braccialetti. Al collo una collanina strana, che sembrava di palline di vetro blu… finalmente non si trattava del solito giovane miliardario coi quali era solita parlare.

Il tempo passava e Claire era sempre più incuriosita ed affascinata da quel bel ragazzo, così diverso per istruzione e classe sociale.

A cosa stai pensando? – le domandò il giovane – sembri cosi assorta.

A nulla! – reagì prontamente, Claire – che ne dici di ordinare una birra? – gli propose poi.

Come? – esclamò incredulo, Lenny.

Che cosa credi, che una signorina di buona famiglia non possa bere? – enfatizzò la ragazza.

Dopo una breve sosta, i due giovani decisero di fare una passeggiata. Le strade erano pressoché deserte, solo qualche auto qua e là. Non era di certo il luogo più adeguato per una ragazza ma nonostante lo conoscesse appena, Claire sentiva di potersi fidare di quel giovanotto.

E pensare che di solito era piuttosto sospettosa!!

Cos’è quell’aggeggio che porti con te? – gli chiese, indicando lo strano quaderno che teneva sottobraccio.

Ah questo? Nulla di speciale, sono solo degli stupidi disegni… – esclamò Lenny.

Stupidi disegni? continuò la ragazza, sfogliando il taccuino – beh, lascia almeno che siano gli altri a giudicare! Ma Lenny… questi ritratti sono davvero straordinari! Puoi crederci! Te lo dice una donna che se ne intende d’arte!

Sarà…peccato che non abbiano ottenuto il successo sperato nella suggestiva Vienna! – sorrise il ragazzo.

Vienna?? – ripeté Claire – beh… viaggi parecchio non essere ricco…cioè…insomma…

Per essere un poveraccio! Puoi dirlo tranquillamente. – enfatizzò Lenny – Forse non ci crederai ma sono convinto che al mondo ci sia qualcosa di più del denaro per cui valga la pena lottare. Sai, il mio sogno è quello di ritornare a Los Angeles, la città in cui sono nato; sono sicuro che un giorno riuscirò a sfondare come artista. Tutto nella vita è questione di tempo… ed io so aspettare. Infondo il biglietto per New York l’ ho vinto giocando a poker! A proposito sei mai stata a Los Angeles? E’ una città a dir poco magnifica!

Potrà sembrarti strano ma t’invidio – esclamò Claire – sono ammaliata dalla tua capacità di goderti la vita! Magari potessi essere anch’io come te, dirigermi in qualunque luogo quando e come ne ho voglia…oh Lenny, promettimi che un giorno mi porterai a visitare la tua città, anche se le tue dovessero restare solo parole!

No… ci andremo sul serio, se tu lo vorrai… – le rispose – sai Claire appena ti ho vista ho pensato “ecco la solita ragazzina ricca e superficiale” ma anche se ti conosco da poco ho la sensazione che tu sia diversa da tutta quella gente.

Oh Dio, che ore sono? – gli domandò.

Le undici passate – le annunciò Lenny - perché?

Dovevo essere alla villa da un pezzo! Di sicuro mi staranno già cercando! – proferì Claire.

Villa… quale villa? – le chiese.

Devo tornare immediatamente a casa Smith ! gli disse lei.

Non mi dirai che sei la signorina Smith? = le domandò Lenny, visibilmente turbato.

Veramente no… – gli = rispose la ragazza – ma perché me lo chiedi? E come fai a conoscere questa famiglia? Se non sbaglio mi hai detto che sei appena sbarcato dall’Irlanda!

Questo non importa … ma tu cosa hai a che fare con quella gente? le chiese.

gli chiese Lenny.

Io…? Beh nulla! La mia famiglia ha solo ricevuto gli inviti per il ballo! – gli spiegò la fanciulla.

Ah, il ballo… oggi si sarebbe ufficializzato il fidanzamento del giovane erede! Chissà chi sarà la fortunata! – disse il giovane.

Fortunata? – lo interruppe Claire chi te lo dice che quella ragazza si senta fortunata! Io penso che sia tutt’altro che felice, prova ad immaginare come sarà la sua vita… imprigionata in un matrimonio che non desidera, accanto ad un uomo che non ama.

Ne parli come se la conoscessi! – esclamò Lenny – comunque, se fosse come tu dici non avrebbe mai acconsentito alle nozze! E se lo fa non è che un’opportunista che pensa solo al denaro e al potere… non si merita la felicità – concluse poi.

Claire tacque. Sapeva che quel giovane aveva perfettamente ragione, non poteva sposare Michael… lei non l’amava.

Le nuvole avevano deciso di scaricare tutto il loro fardello. Nonostante la temperatura fosse rigida e il vento soffiasse impetuoso, Claire aveva caldo ed era tutta sudata. Era forse, la vicinanza di quel giovane a procurarle quella strana “reazione”? Pensò che in effetti, Lenny era stata l’unica nota positiva di quella giornata.

Erano ormai giunti alla villa quando il ragazzo si fermò e le disse:

E’ meglio salutarci qui, non credi? Di certo se i tuoi ti vedessero in compagnia di un povero straccione come me saresti in guai seri… è stato bello conoscerti, spero che ci rincontreremo un giorno.

Perché quell’espressione triste? – gli domandò la fanciulla.

Mi raccomando sei ancora in tempo per mandare tutto a monte… non permettere che gli altri decidano per te, si tratta della tua vita… e io voglio che tu sia felice.

Aspetta! – gli gridò Claire - come hai fatto a capirlo?

E questo è il mio secondo capitolo!grazie davvero elegant loner per aver recensito!non ti preoccupare che il seguito sara ancora piu intrigante!!

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Capitolo 3
*** Un Incontro Inaspettato ***


Ma dove diavolo eri finita

Ma dove diavolo eri finita! Ti abbiamo cercata dappertutto! Benedetta ragazza, eravamo in pensiero per te! – esclamò sua madre, correndole incontro – ti sembra questo la maniera di comportarsi?? Sparire nel bel mezzo di una festa, proprio quando... Ma cosa ti è successo? Oh Dio hai hai tutto il vestito sgualcito! E poi, chi è questo ragazzo? Non ti avrà mica fatto del male? 

Certo che no! – dichiarò prontamente, Claire – al contrario, è stato così gentile d’accompagnarmi… mi ero allontanata un po’ troppo per fare una passeggiata ma… ma mi sono persa! Sapessi che paura ho avuto!

E’ andata davvero così? –domandò la donna.

Il ragazzo, titubante, annui.

Muoviamoci adesso, Michael ti starà aspettando – esclamò afferrando Claire per un braccio e non permettendole neanche di salutare il giovane.

Stavano ancora attraversando l’immenso giardino regale quando Claire s’accorse che aveva qualcosa in tasca… ma era un biglietto!

Perché ti sei fermata? – le domandò sua madre.

Non posso presentarmi in questo stato! Mamma, ti prego, torniamo a casa! Il fidanzamento potrà essere annunciato la prossima volta! – le disse la ragazza.

La donna la guardo sconsolata, in effetti Claire non era nelle condizioni più adatte per poter essere presentata come la futura signora Smith…il vestito, l’acconciatura, tutto sembrava fuori luogo ormai. Di certo quelle male lingue dell’alta società non si sarebbero fatte sfuggire un occasione così ghiotta per denigrare sua figlia, la ragazza che era riuscita ad accaparrarsi il miglior partito della città.

Forse hai ragione… aspettami qui, ne parlerò con tuo padre! Speriamo almeno che Michael ed il signor Smith non siano adirati – esclamò la donna, rassegnata.

 

Rimasta sola Claire poté finalmente conoscere il contenuto di quel foglietto.

Nel leggere quelle poche righe il suo cuore cominciò a battere forte, quasi non riusciva a credere che Lenny le avesse dato un appuntamento! Per la prima volta era davvero entusiasta di poter rivedere una persona!

Pochi minuti più tardi la raggiunse la madre dicendole che ormai per quella sera potevano anche ritornarsene a casa, l’annuncio era saltato come del resto anche le presentazioni e tutto per colpa del suo inspiegabile comportamento.

Cosa ti è saltato in mente!!!le gridò suo padre, entrando in auto – Ti rendi conto del guaio che hai combinato? Fortunatamente il signor Smith ha compreso la situazione.

Ma claire sembrava essere su un altro pianeta, tutti i suoi pensieri erano rivolti a quel ragazzo cosi misterioso ed affascinante che nel giro di poche ore era riuscito a conquistarsi tutta la sua attenzione, infondendole addirittura il coraggio di ribellarsi al volere dei suoi genitori.

Tornati a casa, infatti, Claire disse al padre che doveva parlargli con urgenza cosicché lo seguì nel suo studio.

Doveva ammettere che aveva sempre avuto un certo timore di quella stanza… ovunque si potevano scorgere statue antiche e l’intero arredamento aveva un non so che d’inquietante.

Padre – eesclamò la ragazza – ci ho pensato molto e credo che… insomma non mi sento ancora pronta per il matrimonio! Sono troppo giovane perchè m’impegni definitivamente con una persona!

Che cosa stai dicendo? Sei forse impazzita? Ormai non puoi tornare indietro! Chi diavolo ti ha messo in testa queste sciocchezze? gridò l’uomo.

Ma padre… – ripeté Claire.

Nessun ma!!! Se non sbaglio anche tu eri d’accordo, ora non posso venir meno alla parola data! Ne va del mio onore! Quindi sposerai Michael Smith che ti piaccia o no!!!

E con queste parole, l’uomo usci dalla sala, troncando bruscamente quella discussione.

 

Chiusasi in camera, Claire meditò sulla giornata che si era appena conclusa … beh, non era andata proprio male!

Certo, non era riuscita ad annullare le sue nozze ma almeno aveva impedito che fossero annunciate pubblicamente… e soprattutto aveva conosciuto Lenny!

E quasi non riusciva a trattenere l’emozione nel pronunciare il suo nome!

Lenny… – ripeté più volte la ragazza – lo sai che sei proprio niente male?? Occhi blu, capelli dorati e un viso così dolce… per non parlare del tuo sorriso! Quando stavo con te non riuscivo quasi a toglierti gli occhi di dosso…avvolte temevo perfino che te n’accorgessi! Avevo una voglia matta di baciarti!!!!! Oh dio ma cosa sto dicendo!!! E’ la prima volta che parlo in questo modo di un ragazzo… ma non riesco proprio a farne a meno!!!

Il cuore di Claire batteva forte… non voleva ancora andare a letto, anzi avrebbe scelto il vestito giusto da indossare all’appuntamento.

APPUNTAMENTO! IL BIGLIETTO! DOVE DIAVOLO L’AVEVA LASCIATO!!

Se suo padre l’avesse letto sarebbe finita certamente nei guai! Doveva trovarlo al più presto! Forse le era caduto in soggiorno! Ap= rì piano la porta… il corridoio era buio e silenziosoormai dovrebbero dormire tutti pensò. Richiuse l’uscio e si diresse verso le scale.

Era inconsapevolmente provocante… il suo splendido corpo s’intravedeva attraverso la bianca camicia di cotone trasparente; i suoi occhi dalle mille pagliuzze dorate, contornati dalle folte ciglia scure, guardavano il vuoto mentre pensava a come organizzare quello che aveva in mente.

La sua pelle perfetta ricopriva liscia la squisita forma del viso mentre le sue labbra carnose si tormentavano seguendo il corso dei suoi pensieri.

Era appena giunta al piano di sotto quando udì degli strani rumori.

Sembravano provenire dal retro della casa. Aveva visto un’ombra. COSA FARE?? Armata di un vecchio bastone da baseball, cimelio di suo padre, proseguì a lenti passi fino alla vetrata. Il silenzio assorbì il cigolio della porta. In un baleno si trovò sulla veranda.

Il cuore le sembrava come impazzito… le mani le tremavano… Ecco! Adesso distingueva perfettamente quell’ombra… era pronta a colpire forte quando…

Aspetta! Non farlo! Sono io, sono Lenny! Non mi riconosci? – bisbigliò il giovane.

Lenny! Che ci fai qui? Sei forse impazzito? Potevo anche ucciderti! Oh dio, sono quasi morta di spavento! esclamò Claire.

Di certo ti sembrerà banale ma non riuscivo ad aspettare fino a domani… dovevo vederti subito! Ci tenevo a dirti che sono stato molto bene con te… per la prima volta…

Ssss… fa piano!Avverto dei rumori, mio padre ci avrà sentiti! Ma come hai fatto a scoprire dove abito?? Oh Lenny sei proprio matto!

Hai ragione, sono matto… matto di te! – ripeté il giovane.

Ma che fai? Ci stai provando?? Per chi mi hai presa? Non sarà di certo la tua bella faccia a sedurmi! !!esclamò Claire – anche se ad essere sincera mi tenta non poco! – pensò poi.

Scusa non volevo offenderti, ma ti sto dicendo la verità… da quando ti ho notata al conservatorio, non riesco a toglierti dalla mente! Ti confesso che la storia della caduta è stata tutta una scusa… l’ammetto l’ho fatto di proposito a travolgerti, sono perdonato?

Perdonato – gli disse Claire, sorridendo ma adesso devi andartene… non puoi rimanere qui… è pericoloso! Va via !!

Non prima di sapere se verrai al nostro appuntamento

D’accordo ci verrò… contento adesso?? Ma ti prego ora va via! – lo scongiurò la ragazza.

Claire sei tu? – gridò sua madre che nel frattempo era giunta in soggiorno.

Si sono io… non preoccuparti – esclamò la ragazza – sto in veranda… ma aspetta… ti raggiungo tra un attimo.

Allora ci vediamo domani?? le ripeté Lenny in procinto di scavalcare la cancellata.

Ti ho già detto di sì, ora sparisci!!!gli rispose Claire.

Ma prima di rientrare in casa doveva trovare una buona scusa da raccontare a sua madre…

Questa sera non riuscivo proprio a addormentarmi! - le disse - sai mi ero alzata per farmi preparare una tisana quandoho sentito dei rumori dalla veranda, mi sono avvicinata credevo fosse un ladro ma per fortuna… era solamente un gatto randagio!! Sapessi che spavento!!

Sei stata molto imprudente !!sancì la donna - Se ci fosse stato davvero un ladro lì fuori mio dio non voglio nemmeno pensarci!! Promettimi che non farai mai più una sciocchezza simile… torna a letto adesso!

Giunta in camera Claire cercò di dormire pur sapendo che la gioia che provava in quel momento non le avrebbe permesso di chiudere occhio.

Possibile che non mi sia mai accorta di quel ragazzo?? Eppure ha detto che mi ha vista da tempo! Come ho fatto a non rendermene conto? Per di più non passa di certo inosservato!!! Cosa mi succede… non faccio altro che pensare a lui…

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Capitolo 4
*** Profumo di Felicità ***


fg L’indomani di buon ora Claire si accingeva ad andare al college come tutte le mattine ma questa volta era stranamente felice… quasi si rammaricava di dover indossare sempre la solita divisa! Si guardò allo specchio.

Per la scuola non si era mai truccata… ma forse oggi avrebbe fatto un’eccezione! Inoltre era stufa di portare i capelli raccolti… questa mattina aveva intenzione di cambiare look!

Oh signorina… siete davvero incantevole! – esclamò la domestica Kitty.

Figliola non vieni a fare colazione?? – le chiese sua madre – ma cosa hai fatto ai capelli, non li avevi mai portati sciolti! Hai sempre detto che ti davano fastidio!!

Beh… ho cambiato idea! Che ne dici mamma… come sto?

Sei semplicemente bellissima! Non trovi anche tu Arthur?
– gli domandò la donna.

La nostra bambina è diventata una signorina ormai!! – concluse compiaciuto, lui.

Adesso devo proprio andare… mangerò qualcosa al college! Non mi aspettate per pranzo, ho lezione fino alle 15.00! – esclamò la giovane.

Mi raccomando non fare tardi… la famiglia del tuo fidanzato è ospite a cena! Non voglio che succeda come l’ultima volta… a questo punto non ti perdonerei.

Non temete padre, sarò puntuale – lo rassicurò la ragazza.

Signorina, i vostri amici la stanno aspettando in giardino – esclamò Kitty.

Allora vado… buona giornata.

Come le era stato annunciato dalla domestica, Kate e suo fratello Steave erano già arrivati…

Finalmente ti sei fatta viva!! Per colpa tua rischieremo di arrivare in ritardo!! Ma cosa hai fatto ai capelli?? Stai davvero bene!

Kate era piccola, con una figuretta piacente, mora con gli occhi chiari.

Questa era una strana combinazione che non passava di certo inosservata.

Il ragazzo aveva appena qualche anno più di lei ed era una decina di centimetri più alto. I lineamenti erano belli e il profilo quasi patrizio. I suoi capelli e le sue sopracciglia facevano un netto contrasto con le folte ciglia scure che delineavano gli occhi azzurri.

Strada facendo Kate si accorse che la sua amica era particolarmente felice…

Dimmi la verità, non hai cambiato look a caso… secondo me, è tutto merito di un ragazzo, correggimi se sbaglio!

Non sbagli!!! – le confessò Claire.

Allora avevo ragione!!! Di chi si tratta!! Racconta… quando l’ hai conosciuto??? Come si chiama?? E’ di bell’aspetto?? Di che colore ha i capelli?? E’ i suoi occhi sono azzurri o verdi? Appartiene ad una famiglia dell’alta società??

Calma Kate!! Quante domande! – esclamò la ragazza, divertita.

Scusa ma sono curiosa, dai raccontaci tutto…

D’accordo – approvò Claire – ma dovete promettermi che non ne farete parola con nessuno!!! Voi due siete i miei migliori amici, gli unici di cui mi fida davvero.

Te lo prometto! – esclamò Kate.

Anch’io – le disse Steave con un tono triste.

Allora… il ragazzo che mi ha fatto finalmente innamorare si chiama…

Dai! Non tenerci sulle spine!!! – la incitò Kate.

Si chiama…Lenny!!!!!!

Lenny!!! – ripeté l’amica – Mi pare di non conoscere nessuno con questo nome! E tu Steave??

Neanche – rispose risoluto, il ragazzo.

Beh… in effetti, non è di queste parti! E’ nato a Los Angeles ma ha vissuto per parecchi anni in Europa!!

Ops… la campana sta gia suonando… dobbiamo sbrigarci ad entrare in aula! Mi racconterai ogni cosa durante la pausa pranzo, ci stai?? – le domandò Kate.

Puoi contarci! – la rassicurò Claire.

Le lezioni erano incominciate già da un po’ ma Claire era distratta… non poteva fare a meno di pensare a questo pomeriggio, cosa le avrebbe detto?? Si sarebbero baciati??

A questo pensiero arrossì, riflettendo bene, lei non aveva mai baciato!!! Un bacio vero s’intende.

Signorina Stuart!!! Ritorni tra noi! Si era forse persa tra i suoi pensieri?? – le domandò severamente il professor Morris.

Mi scusi! Non accadrà più! – si giustificò prontamente, la ragazza.

Lo spero bene.

Le ore sembravano non passare…

Oh Lenny provo una sensazione strana, del tutto indescrivibile! Non vedo l’ora di vederti ma nello stesso tempo vorrei sparire… se ciò che provo si chiama veramente amore comincio a credere che non sia per nulla divertente!! – sentenziò Claire.

Per oggi abbiamo finito… mi raccomando studiate bene l’opera di Shakespeare – disse il prof. Morris – …quanto a lei signorina Stuart, cerchi d’essere più presente durante le lezioni.

Senz'altro – esclamò la fanciulla.

Lo spero per lei, altrimenti mi troverò costretto ad avvertire i suoi genitori… ragazze la pausa pranzo terminerà tra 30 minuti esatti, non ammetto ritardi!!

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Capitolo 5
*** Il Primo Bacio ***


xcxc Giunte in mensa Claire e Kate incontrarono la perfida Camilla.

Claire mi meraviglio di te!! Questa mattina avevi proprio la testa tra le nuvole!! Spero che non si tratti di un problema grave…o semplicemente la nostra studentessa modello non…

Adesso smettila Camilla!! – la interruppe Kate.

Lascia pure che continui, le sue parole non mi toccano! – esclamò Claire – andiamo a sederci… sempre che la signorina non abbia ancora qualcosa da dire!

Detto questo, le due ragazze si allontanarono alla ricerca di un tavolo libero.

Me la pagherai cara, piccola isolente!! – proferì Camilla.

Allora.. raccontami tutto… quando hai conosciuto questo ragazzo? – le chiese Kate, sedendosi.

L’altro giorno… durante la festa da ballo della famiglia Smith!!

Non mi verrai a dire che è un amico del tuo fidanzato!!! – le domandò l’amica.

Michael non è il mio fidanzato!! – esclamò Claire – sono stati i nostri genitori a decidere ma io non ho nessun’intenzione di sposarmi… soprattutto dopo aver conosciuto Lenny!!

Dimmi… è un bel ragazzo?? – incalzò la giovane, incuriosita.

Beh direi proprio di si!! Ha dei magnifici occhi blu, i capelli color del grano e un viso così bello che…

Il classico principe azzurro, insomma!! – proferì Kate.

Esatto!!! Questo pomeriggio abbiamo appuntamento dietro la scuola, sono così nervosa! Ti va di accompagnarmi?? – le domandò Claire.

Lo vorrei tanto ma ho lezione di cucito e non posso assentarmi di nuovo…

Assentarti di nuovo?? Come sarebbe a dire!! – esclamò la ragazza.

Beh… ti ricordi del mio studente fantasma?? – le chiese kate.

Ah si! Quel ragazzo che hai visto davanti scuola ma che non frequenta quest’istituto!

Si proprio lui… qualche giorno fa l’ ho incontrato di nuovo!! Così per seguirlo ho saltato la lezione di cucito! – le confidò.

E sei riuscita a scoprire dove abita?? – si informò Claire.

Purtroppo no. Ma non mi arrendo! Un giorno riuscirò a conoscere il mio amato studente fantasma!!!

Dovrai farlo incontrare anche a me; sono proprio curiosa di vederlo… sarà certamente bellissimo!! – dichiarò Claire.

Puoi dirlo forte!!! – esclamò kate.

Intanto dall’altra parte della sala Steave confessa ai suoi amici d’amare ancora perdutamente Claire…

Credevamo che ormai l’avessi dimenticata!!! – asserì John.

Se non sbaglio è fidanzata con un certo Michael Smith! – infierì Mike.

Questo lo sapevo – rispose loro Steave – ma sapevo anche che lei non era per nulla innamorata di lui… tutto sommato avevo ancora qualche speranza, adesso invece…

Che cosa è successo? – domandò Alan.

Beh… come spiegarvi… Claire si è infatuata di un altro!!!

Cosa!?!?! Non ci posso credere!! Claire innamorata! Innamorata!Ma… innamorata di chi?? – esclamarono i giovani, in coro.

Purtroppo non di me…questo è certo – sentenziò Steave – quel tale nemmeno lo conosco! So soltanto che si chiama Lenny, e ad essere sincero non m’interessa sapere altro!!

Non mi dirai che vuoi arrenderti!! Lo avrei capito se il ragazzo in questione era Michael! Ma giacché si tratta di un altro non vedo perché tu debba rinunciare!!! – esclamò Mike.

Ma lo ama, me l’ ha confessato lei stessa! Anzi mi aveva anche pregato di non farne parola con nessuno… forse ho sbagliato a confidarmi – proferì il ragazzo, pentito della confessione fatta.

Che cosa dici!! Noi siamo i tuoi compagni!! Se non puoi sfogarti con noi, con chi altri puoi farlo!!! Stammi a sentire… se Claire ti ha detto di tacere significa che quel Lenny non è una persona di cui andare fieri, o ancora meglio, non è visto di buon occhio dalla sua famiglia!!! Tutto sommato devi essere grato a questo ragazzo perché ha fatto si che la tua amata cambiasse idea sul suo matrimonio!! Una volta saltate le nozze ti aiuteremo noi a fare breccia nel suo cuore!! Puoi contarci amico!! – gli disse Alan.

La pausa pranzo era ormai terminata... tutti i ragazzi si affrettavano a prendere posto nelle proprie aule, solamente Claire si era fermata ad ammirare un dipinto di Picasso esposto in corridoio e, come spesso le accadeva da un giorno a questa parte, non poté fare a meno di pensare a Lenny.

Infondo anche lui era un’artista! Forse anche lui un giorno sarebbe diventato famoso e apprezzato in tutto il mondo… proprio come Picasso!!

Immersa in questi dolci pensieri non si era accorta che ormai le lezioni erano incominciate… di certo sarebbe stata rimproverata di nuovo!

Fattasi coraggio salì lentamente le scale, dalle aule si udivano già le voci degli insegnanti che ribadivano le letture da imparare.

Con permesso! Scusate il ritardo signora Brawn, le prometto che non accadrà più – esclamò Claire.

Vada al suo posto adesso… e riprendiamo le lezioni – sentenziò la donna.

Intanto Lenny era arrivato sul retro della scuola… non vedeva l’ora di rivedere la sua amata Claire, chissà se… se anche a lei batteva forte il cuore al pensiero di incontrarlo!!! Oggi le avrebbe confessato i suoi sentimenti… anche se in realtà l’aveva fatto già la notte scorsa.

Ecco!! I rintocchi della campana segnavano la fine delle lezioni… tra pochi minuti si sarebbero trovati l’uno di fronte all’altra.

Ci siamo… – continuava a ripetere la giovane, mentre si dirigeva sul luogo dell’appuntamento – e se lui non fosse venuto?? Se l’avesse soltanto presa in giro?? Oh dio, non voleva nemmeno pensarci…

Ma tutte le sue paure si sciolsero come neve al sole quando vide che ad attenderla vi era un bel giovanotto che le si dirigeva incontro.

Temevo che non saresti più arrivata! – le confessò Lenny – sei incantevole come sempre…ti va di passeggiare un pò?

Certo… allora che mi dici di bello?? – esclamò Claire – possibile che gli abbia chiesto una cosa così stupida?? – pensò poi.

Aspettavo te! Forse ti sembrerò sfacciato ed insolente ma non potevo più continuare a guardarti da lontano… io ti amo! Non faccio altro che pensarti, dal primo giorno che ti ho vista!! Ma ora ho bisogno di sapere se anche tu provi gli stessi sentimenti per me!

Claire non sapeva che rispondere… infondo quella domanda non la prendeva alla sprovvista ma si sentiva ugualmente in imbarazzo, forse perché non aveva avuto mai a che fare con un tipo del genere… capace di dichiararsi apertamente e di pretendere una risposta altrettanto esplicita!!

Che cosa doveva fare?? Cominciava a pensare di aver commesso un errore… forse era meglio andare via… il più lontano possibile da quel ragazzo così sfrontato ma così maledettamente sexy!!

Devo andare… si è fatto tardi… - azzardo' con voce tremante.

Aspetta… ti prego! So bene che sei ricca e fidanzata con uno degli uomini più facoltosi di questa città, ma ciò nonostante non posso fare a meno di pensarti e lo sai perché?? Perché io ti amo… comunque so come va il mondo, ho pochi dollari con me, non ho nulla da offrirti e di certo non potrò nemmeno darti torto se sceglierai di andare via… – concluse tristemente, Lenny.

Adesso mi fai parlare?? – esclamò Claire – anche se ciò che hai detto è vero, non posso negare i sentimenti che provo per te… mi è difficile spiegarlo, è una sensazione così strana ma che mi rende estremamente felice… oh Lenny non voglio andarmene… né voglio che tu te né vada… Restiamo qui… insieme.

Tra i due scese il silenzio… un silenzio che valeva più di mille parole.

Il vento accarezzava delicatamente il volto della ragazza, mentre il suo cuore batteva forte e le mani le tremavano come foglie. Lenny se n’accorse e le strinse tra le sue… “ ti voglio bene” le sussurrò avvicinandosi teneramente. “Baciami Lenny… baciami” gli sussurrò con voce tremante.

L’intensità del suo sguardo sembrò ipnotizzarlo, riempirlo di desiderio di stringerla al petto. Lenny la prese tra le braccia, le morbide labbra si avvicinarono alle sue, mentre le folte ciglia si abbassavano sul suo sguardo dorato.

Perduto in quella bellezza, Lenny coprì le invitanti labbra con le sue mentre le braccia scivolarono lungo il corpo di Claire per attirarla ancor più vicina.

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Capitolo 6
*** Sensazioni ***


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Mi ha baciata!!! Lenny mi ha dato un bacio!!! Ancora non riesco a crederci!!! E’ stato bellissimo!!! – pensava la ragazza mentre si avviava verso casa.

Camminando per strada si soffermò a guardare le vetrine dei negozi, i volti dei passanti… ogni cosa le suscitava interesse.Ormai aveva preso la sua decisione, non si sarebbe mai sposata con Michael!

Sapeva che così facendo avrebbe causato un gran dolore a suo padre ma non poteva sacrificare la sua felicità. Dopo il turbamento iniziale i suoi genitori avrebbero accettato Lenny, anche se non apparteneva ad una nobile famiglia.

Finalmente sei tornata – gridò suo padre non appena Claire rincasò – ti rendi conto di che ore sono?? Dovevi essere a casa per le 16.00!!

Le lezioni sono durate più del solito, ma per fortuna i nostri ospiti non sono ancora arrivati! – si giustificò la ragazza – a quanto pare sono anche loro in ritardo!! – aggiunse, poi.

Corri in camera tua a cambiarti, saranno qui a momenti!

La serata proseguì senza sorprese anche se in più di un’occasione Claire aveva avuto la voglia di gridare a tutti la sua disapprovazione alle nozze.

Sembrava quasi di recitare una falsa… era costretta a sorridere… ad accondiscendere… a mostrarsi interessata!

Non vedeva l’ora che quella tortura finisse…

Amore mio ti va di fare una passeggiata in giardino, mentre i nostri padri si occupano dei preparativi per la cerimonia – le domandò Michael.

Lo vorrei tanto ma ho una terribile emicrania – le rispose la ragazza, mentendo.

Non preoccuparti, avremo tanto tempo per stare insieme! Comunque se non ti senti bene puoi anche ritirarti in camera tua… lo sai che tengo molto alla tua salute.

 

Allora farò come hai detto, sono sicura che domani mi sentirò meglio, ci vediamo Michael… – poi rivolgendosi agli altri commensali – …padre, signor Smith chiedo il permesso di andare a letto, ho un forte mal di testa.

Ma Claire! – esclamò l’uomo.

Lasciatela andare signor Arthur! Per me non ci sono problemi, e di certo neanche mio padre avrà da opporsi – lo interruppe il ragazzo.

Si… lasciate che vada, avrà trascorso una giornata faticosa, tra la scuola, lo studio e questa cena… vostra figlia sarà di certo esausta! – continuò Jonathan.

D’accordo puoi andare – sentenziò.

Ritiratasi in camera sua, la ragazza non aveva nessuna voglia di andare a dormire, così pensò di telefonare a Kate, lei l’avrebbe di certo ascoltata!

Claire sei tu?? Ma ti rendi conto di che ore sono??

Lo so, scusami se ti ho svegliata ma avevo voglia di parlare un po’ con te! – si giustificò la ragazza.

Di Lenny immagino… – esclamò l’amica ancora assonnata.

Esatto!! – le rispose Claire raggiante – oggi ci siamo incontrati sul retro della scuola e… ancora non riesco a crederci ma lui mi ha baciata!!

Cosa?? – gridò Kate – ha avuto la sfacciataggine di darti un bacio! E tu gliel’ hai permesso??

Non vedo dove sia il problema! Ammetto che all’inizio ero un po’ imbarazzata ma Lenny è riuscito a mettermi a mio agio… infondo era già la terza volta che ci vedevamo…

Racconta come è stato?? Ti è piaciuto?? – le domandò la compagna.

Ma che domande fai? Comunque ti confesso che in effetti mi è piaciuto… e anche molto! Non avevo mai baciato un ragazzo prima d’ora… ma con Lenny mi è sembrato così naturale, come se l’avessimo sempre fatto. Eppure ho provato una specie di scossa elettrica che dal collo è schizzata giù per le spalle. Mi sembrava di stare su una giostra… è stato bellissimo! – le disse con entusiasmo, Claire.

Quando vi rivedrete? – le chiese curiosa la ragazza.

Ancora non lo so… comunque non posso rincasare tardi per due giorni di seguito, mio padre s’insospettirebbe. Beh… ora devo lasciarti, qualcuno sta venendo in camera mia… ci vediamo domani! Ciao.

A domani – ripeté Kate, riagganciando la cornetta.

Ah madre siete voi…mi avete spaventata. – esclamò Claire.

Sono venuta a vedere come stavi… tuo padre mi ha detto che non ti sentivi molto bene.

Michael è già andato via? – le chiese la ragazza.

Si… dovevi dirgli qualcosa?? – incalzò la donna.

No… era così… tanto per domandare.

Bene, buona notte cara… mi raccomando riposati! – concluse Janet varcando l’uscio.

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Capitolo 7
*** Ripensamenti? ***


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La mattina seguente Claire si alzò di buon’ora, pensò che questa era la sua prima giornata da ragazza fidanzata! Si perché Lenny in fin dei conti era il suo ragazzo!! Le sembrava quasi di sognare.

Ma per quanto tempo poteva tenere la cosa nascosta a tutti??

Per adesso era meglio non pensarci… non aveva nessuna voglia di rovinarsi quella bellissima giornata!!

Madre io vado al college! Sarò di ritorno verso le 17.00 – esclamò raggiante.

Come mai così tardi?? E’ già la seconda volta in questa settimana!

Hai ragione ma stiamo allestendo una mostra d’arte, è necessaria la partecipazione di tutti!! – le spiegò la ragazza.

Ieri sera non ti sei comportata come si deve col tuo fidanzato… Michael aveva intenzione di restare un po’ solo con te, per conoscerti meglio ma tu… tu hai preferito ritirarti nella tua stanza, con la stupida scusa del mal di testa! – continuò suo padre.

Non so cosa dirvi, ma non mi dispiace per nulla aver perso quell’occasione! – dichiarò la giovane.

Claire ti proibisco di parlarmi in questo modo! – gridò l' uomo.

Sapete bene che quel ragazzo non è il mio fidanzato! Questo matrimonio non l’ ho deciso io e quindi non avete il diritto di costringermi a sposarlo!

Smetti di comportarti come una bambina, Claire! Questo non è un gioco, la nostra è una situazione precaria, sai che non abbiamo più denaro – le rammentò il padre.

Certo che lo so, me lo ricordate tutti i santi giorni – sentenziò Claire.

L’unico modo per saldare tutti i nostri debiti e che ti sposi con Michael, perché sei cosi testarda Claire! Lui è un ottimo partito e questo matrimonio assicurerà la nostra sopravvivenza! – concluse Arthur.

Come potete mettermi un tale peso sulle spalle, padre!

Perché sei così egoista! – seguitò sua madre.

Sarei io l’egoista? – ribatté Claire.

Vuoi vederci ridotti sul lastrico, è questo che vuoi? – esclamò la donna in lacrime.

E’ così ingiusto…

Recatasi a scuola, Claire aveva le idee terribilmente confuse… le parole di sua madre l’avevano colpita profondamente, non poteva permettere che la sua famiglia andasse in rovina.

La loro salvezza dipendeva solo da lei, e se ciò comportava il separarsi dall’uomo che amava, lei l’avrebbe fatto.

Avanzava a piccoli passi verso il ragazzo di cui era innamorata perdutamente, mentre lui l’aspettava sorridendo… mai avrebbe immaginato che quella sarebbe stata l’ultima volta che l’avrebbe rivista.

Vieni con me… – le disse il giovane, prendendola per mano.

Lenny non è possibile questo! Non posso vederti!

Ma il ragazzo sembrava non prestare attenzione alle sue parole.

Speravo di incontrarti amore, ho una cosa importante da dirti!

Lenny ti prego ascoltami! Devo parlarti! – gli disse la giovane.

Claire io ti amo… Ascoltami tu! Ti sembrerò pazzo ma io non posso più vivere senza di te… ho bisogno di…

No Lenny, no! – ribatté la fanciulla – Lenny, sono fidanzata, sto per sposare Michael… amo Michael!

Cosa stai dicendo! – esclamò il ragazzo – non ti capisco! Credevo che anche tu mi amassi! Cosa ti è successo… che ti hanno fatto!

Nulla… non mi è successo nulla, davvero! – gli disse Claire, ormai in lacrime.

Davvero? Non lo credo affatto! Ti tengono in trappola Claire! Non lasciare che siano gli altri a decidere per te, un giorno te ne potresti pentire e a quel punto potrebbe essere troppo tardi – concluse il giovane.

Non spetta a te trarmi in salvo, Lenny.

Hai ragione, solo tu puoi farlo – le rispose il ragazzo accarezzandole il viso.

Adesso devo andare… ti prego Lenny, lasciami in pace.

Ma fece appena qualche passo che un’angoscia nel cuore l’invase tutta… non poteva perdere Lenny, non in quel modo!

Volgendosi verso di lui si rifugiò tra le sue braccia.

Oh Lenny, aiutami… ti prego aiutami … io non amo Michael, non l’ ho mai amato! Sei tu l’unico uomo che desidero… solo tu! – gli confessò la fanciulla, baciandolo disperatamente sulle labbra.

Calmati adesso… non piangere… dimmi cosa è successo! – le domandò il ragazzo, ricambiando il suo abbraccio.

Lenny… oh Lenny, io ti amo! Ti amo… ma mio padre non annullerà le mie nozze con Michael! Devi sapere che le nostre condizioni economiche sono instabili e l’unica possibilità che abbiamo di risollevare questa situazione è che io sposi quell’uomo! Ma io non voglio Lenny, non voglio sposarlo! Aiutami… aiutami per favore!! – lo implorò claire.

Sss… guardami! Ricorda che io non ti lascerò mai sola e che presto potremo stare insieme per sempre… devi avere solo un po’ di pazienza, amore… non permetterò a nessuno di separarci… io ti amo! – la rassicurò il giovane.

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Capitolo 8
*** Incontri Fugaci ***


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Non voleva mentire a sua madre ma non vedeva altra soluzione. Era l’unico modo per incontrare Lenny, anche se odiava dover ricorrere a simili sotterfugi.

Le piaceva andare all’istituto a piedi. Più di una volta suo padre le aveva detto che poteva accompagnarla l’autista ma lei preferiva andarci da sola.

Giunta in aula Kate accorse da lei. Era raggiante di gioia.

Claire!! Questa mattina ho rivisto il mio amato studente fantasma! Ti confesso che sono stata tentata di saltare le lezioni ma dato che non arrivavi ho deciso che lo seguirò un’altra volta… e tu verrai con me! Ok?

Affare fatto! – esclamò la ragazza.

Cambiando discorso… quando hai appuntamento col tuo Lenny?? – le domandò Kate.

Beh… non saprei… comunque sono sicura che troveremo un modo per incontrarci. Anche se devo confessati che ho uno strano presentimento.

Terminate le lezioni Claire si trattenne in biblioteca… doveva consultare un paio di libri ma in verità sperava di incontrare Lenny.

L’euforia di ieri non le aveva permesso di darsi appuntamento e così non sapeva proprio dove cercarlo!!

Era passata già un’ora… capì che ormai era inutile continuare ad aspettare… quindi, seppur a malincuore, si avviò verso casa.

N’era ancora ben lontana quando si senti afferrare per un braccio.

Mi lasci… – le sue parole s’interruppero alla vista di quegli occhi che le erano così familiari… Lenny!!! – Amore mio… per fortuna sei tu! – esclamò la ragazza stringendosi a lui.

Ti sei spaventata? – le domandò Lenny ricambiando il suo abbraccio.

Oh Lenny ti ho aspettato tanto… quando ho visto che incominciava a farsi buio e tu non arrivavi ho avuto paura, temevo che… ma adesso sei qui… sei accanto a me…

Lenny la serrò stretta, più stretta ancora mentre lei si abbandonava morbida contro di lui.

Un’ improvviso frastuono sul sentiero dietro di loro, forzò Claire a separarsi bruscamente da quel corpo che aderiva così forte al suo.

E’ il mio autista – annunciò tristemente – mi dispiace doverci già salutare.

Non importa… ci rivedremo domani! – la rassicurò il ragazzo dandole un ultimo bacio sulla bocca.

Fortunatamente l’uomo non s’avvide dell’accaduto e con voce pacata la invitò ad entrare in auto.

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Capitolo 9
*** Amare Scoperte ***


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Da quel giorno era trascorso poco più di un mese… un mese ricco di incontri segreti, baci rubati e ore trascorse l’uno tra le braccia dell’altra.

Le vacanze estive erano ormai incominciate e per Claire diveniva sempre più difficile uscire da casa senza destare sospetti.

L’unica persona con cui poteva confidarsi era la sua inseparabile amica Kate, alla quale chiedeva spesso consiglio.

La mia inesperienza è imbarazzante… molte ragazze della mia età sono già state sole con un uomo…

Claire! – la interruppe la compagna – non sono di certo io la persona più adatta a cui domandare insegnamenti! Ti ricordo che quella fidanzata qui sei tu!! – aggiunse ridendo.

Hai ragione – ribatté la ragazza – ma nonostante sia rimasta spesso sola con Lenny, non so come comportarmi… insomma… è giusto se vado a casa sua?

Te l’ ha chiesto lui? – le domandò l’amica.

Certo che no! Lenny è un ragazzo dolcissimo, non mi farebbe mai una proposta simile! Sono io che… come dire, desidererei una maggiore intimità. Sono stufa di guardarmi intorno nel timore d’essere scoperti… non sai che fatica dover tenere nascosti a tutti la nostra storia, quando io vorrei gridare al mondo intero che sono la ragazza più felice del mondo!

Devi annullare le tue nozze con Michael e devi farlo al più presto! – le suggerì la giovane.

Già ma come fare? - le chiese Claire - a questo proposito ieri ho avuto una piccola discussione con Lenny… dice d’essere geloso… gli ho spiegato che non ne ha alcun motivo ma… non so se…

E’ proprio questo il punto! – continuò Kate – non permettere che siano gli altri a decidere della tua vita! Tu hai tutto il diritto d’essere felice, e se essere felice per te significa stare con Lenny la tua famiglia dovrà farsene una ragione.

Nel frattempo  Lenny si apprestava ad uscire di casa per rivedere la sua amata.... ormai il loro amore si era consolidato e diveniva sempre piu' forte e vero.

Stai uscendo Lenny? – gli domandò incuriosito Luke.

Si… ho appuntamento con Claire.

Non vedo l’ora di conoscere questa ragazza! – esclamò il ragazzo con cui da mesi divideva casa – sono settimane che non parli d’altro! Non ti sarai mica innamorato??

Credo proprio di si! – ribatté sorridendo lenny.

Parli sul serio?

Mai stato più serio di così! Finalmente ho trovato la donna della mia vita… voglio lasciare New York quanto prima… e lei verrà via con me! – concluse il giovane, varcando la porta.

Dall’altra parte della città, Claire e Kate continuavano a gironzolare per i negozi. L’ora dell’appuntamento era ormai prossima quando a Claire venne una magnifica idea!

Kate ti va di accompagnarmi? Vorrei che tu conoscessi Lenny di persona! – le confidò.

D’accordo! – le rispose entusiasta l’amica – andiamo!

Avevano percorso appe qualche isolato quando..

Eccoci… siamo arrivati! – esclamò raggiante, Claire.

Improvvisamente il volto di Kate impallidì… aveva gli occhi sbarrati, fissi su quel ragazzo che avanzava sorridente verso di loro. Non poteva essere vero!

Non poteva credere che Lenny e il suo amato “Studente Fantasma” fossero in realtà la stessa persona! A stento riuscì a trattenere le lacrime.

Era terribilmente confusa… il suo cuore batteva forte.

Un vento gelido scese sui tre giovani. Gli occhi di Kate erano spenti… come persi nel vuoto.

Lenny, ti presento Kate… lei è la mia migliore amica!

Piacere Kate, sono lieto di conoscerti… Claire mi ha parlato molto di te! – ribadì Lenny sorridendo.

Ah davvero… bene… beh adesso… adesso devo proprio andare…ci vediamo – esclamò la ragazza fuggendo via.

Era ancora molto turbata per quanto fosse successo… continuava a camminare per la città senza sapere dove andare… per un crudele scherzo del destino si ritrovava ad amare follemente il ragazzo della sua più grand’amica.

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Capitolo 10
*** La svolta ***


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Non capisco cosa le abbia preso, era così impaziente di conoscerti! – esclamò Claire sconcertata.

Claire?!? Ascoltami… ho una proposta da farti… e spero davvero che tu sia d’accordo…

Dimmi pure! – gli disse la ragazza.

Insomma… io… cioè noi… stiamo insieme da un po’ ormai…

E allora??? – incalzò Claire che continuava a non capire.

Tu sai che ti amo… vero??

Certo! E anch’io ti amo… – ripeté la giovane.

Mi rendo perfettamente conto della pazzia che sto per chiederti ma… ma io vorrei… vorrei sapere se… insomma, ti piacerebbe diventare mia moglie? – le domandò Lenny, impacciato. 

Claire era rimasta senza parole… non riusciva ancora a credere alle proprie orecchie! Lenny… Lenny le aveva chiesto di sposarla!!

Le mani affettuose del suo grande amore le presero il viso teneramente, la bocca coprì quella di lei per alcuni istanti prima di bisbigliarle:

Ti amo tanto… sei la donna che ho sempre aspettato… presto sarai mia e nessuno potrà mai separarci… non saremo più costretti a nascondere il nostro amore.

La baciò ancora una volta.

Credo che si stia facendo tardi amore mio… Claire… ascoltami, sarà meglio che ti riaccompagni a casa adesso…

Non voglio… non ancora… restiamo qui… io… – lo implorò la ragazza.

Devi andare amore, ci rivedremo domani… ti amo tanto Claire.

Il sole d’estate brillava alto nel cielo e l’intero paesaggio rispecchiava pienamente lo stato d’animo dei due giovani innamorati…Claire era più agitata che mai… il cuore le batteva forte mentre si rigirava lentamente ad ammirarsi allo specchio.

L’abito di cotone, in una calda sfumatura del rosa, era accollato e aveva il merletto bianco attorno alla gola. Questo delicato effetto dava luce al suo viso e sottolineava il suo incarnato roseo. Sui capelli, raccolti alla sommità del capo e lasciati ricadere morbidi sulle spalle, aveva appuntato una rosa nell’identica tonalità della veste.

Molti occhi la seguivano ammirati, ma ormai Claire si era abituata a questo, e non ci faceva più caso..

Sei davvero bellissima Claire! – esclamò Lenny stringendola forte tra le sue braccia.

Temevo che te ne fossi già andato! – gli disse la ragazza – ora che la scuola è terminata non mi è facile uscire da casa come prima.

Questa situazione non durerà ancora per molto…te lo assicuro! Da qualche settimana sto lavorando in un fast - food, tempo ancora un mese e poi potremo finalmente lasciare la città.

Facciamolo subito Lenny… andiamo via da New York! Non sopporto il pensiero di essere promessa sposa ad un uomo che disprezzo con tutto il cuore. Purtroppo mio padre non vuole sentire ragioni in proposito… temo che non accetterà mai la nostra storia – gli spiegò Claire.

Lenny scorse un velo di malinconia nei suoi occhi.

Comunque vada non perderai mai il mio amore... questo te l'assicuro. Resteremo insieme per sempre – asserì il ragazzo.

Un lungo bacio sigillò quella solenne promessa d’amore.

Andiamo a casa tua – gli suggerì Claire con un filo di voce.

La luce soffusa della stanza illuminava i loro volti, mentre i loro cuori battevano forte, come un unico cuore. Claire si sollevò sulla punta dei piedi chiudendo gli occhi.

Il bacio che ne seguì fu lunghissimo. La testa le girava mentre le braccia di Lenny trattenevano il suo corpo.

Stingendosi forte a lui, Claire si sentiva quasi impazzire dalla felicità mentre la sua ragione si perdeva tra le bianche stelle di quel cielo d’estate.

Sei nervosa? – le domandò il ragazzo stringendola forte.

No – gli rispose lei, baciandolo ancora accarezzami Lenny… tutta.

Le sue mani si muovevano dolcemente, abbassavano le spalline della sua veste, mentre continuava a baciarla...

Le passò un braccio sotto le ginocchia e l’altro intorno alla vita, alzandosi con lei tra le braccia. La sdraiò sul letto poi pian piano e con infinita pazienza la liberò del resto dei suoi abiti chinandosi a baciare ogni zona del suo corpo che si scopriva sotto le sue mani. Il tempo si era fermato nella piccola camera illuminata dal sole mentre Lenny sdraiatosi vicino l’attirò al fianco. Il corpo di Claire aderì al suo.

Ti amo Claire, mia adorata Claire

Subito fu sopra di lei e con delicati, sinuosi movimenti Lenny cominciò il ritmo dell’amore. Tutto intorno svanì e Claire si abbandonò alla magia…col cuore che batteva forte per il piacere che insieme stavano provando.

Il cuore di Claire era troppo pieno di sensazioni per parlare…

Separandosi dolcemente da lei, Lenny si rotolò al suo fianco nel letto… in silenzio la attirò tra le sue braccia.

Non avevano ancora finito di rivestirsi quando qualcuno bussò pesantemente al portone principale. Un ragazzo biondo sbucò da dietro la soglia, fischiettando. Doveva avere più o meno la loro età.

Ah Lenny per fortuna sei in casa! Ho dimenticato le…

I suoi occhi verdi si dilatarono per la sorpresa

Gia… – sentenziò Lenny.

Mi spiace… io… non credevo che avessi compagnia – esclamò il ragazzo.

I tre giovani erano imbarazzati per la situazione creatasi ma Luke cercò prontamente di sdrammatizzare. 

Allora Lenny… non è cortese da parte tua non presentarmi quest’incantevole fanciulla!

Ah… scusami… Claire… lui è il mio amico Luke, sai dividiamo lo stesso appartamento.

Piacere Luke – esclamò la ragazza ancora impacciata.

Il piacere è tutto mio! – ribatté il giovane – devi sapere che Lenny mi ha molto parlato di te! Non vedevo l’ora di conoscerti! Beh adesso devo proprio andare… spero di rivederti presto!

Claire sorrise. Le sue guance erano ancora rosse dalla vergogna.

Ti faccio i miei complimenti Lenny!! La tua Claire è proprio bella! – gli bisbigliò Luke uscendo da casa – Comunque vi chiedo scusa per quanto è appena successo…io… – tentò di giustificarsi il ragazzo.

Non ti preoccupare… non è stata colpa tua! – esclamò Claire.

Finalmente soli… – aggiunse poi Lenny facendo scorrere il palmo della mano in una carezza sensuale lungo il corpo di Claire… gli piaceva tanto toccarla.

Oh Dio come l’amava… come amava tutto di lei.

Purtroppo il sole era gia calato da un pezzo… ormai si era fatto tardi e Claire doveva tornare a casa.

Lenny l’ accompagnò ancora per qualche isolato, prima di darle arrivederci a domani.

Mi raccomando fai sogni d’oro… – le disse il giovane appoggiando le labbra sulla sua bocca.

A domani – ripeté Claire stringendosi forte a lui.

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Capitolo 11
*** Quando le parole fanno Male ***


Siamo a meta' della storia... da questo momento in poi le dinamiche si intrecciano e i ruoli si capovolgono. Spero che la lettura sia piacevole e colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che leggono e che eventualmente decideranno di lasciare un commento. Tenete presente che e' la mia prima fanfiction e che e' stata scritta alcuni anni fa...(vedi data di pubblicazione primo capitolo) quindi siate buoni con me..hihihii scherzo! Grazie ancora e a presto! zxczx

Chiusasi in camera, la ragazza aveva ancora il cuore che le batteva all’impazzata… si lasciò cadere sul letto cercando di non pensare a nulla… di tenersi stretta le sensazioni di quella giornata.

Ma erano troppe per lei sola… sentiva il bisogno di condividerle con qualcuno e chi meglio della sua migliore amica??

Era da tempo che non si sentivano… ultimamente l’aveva un po’ trascurata… era giunto il momento di farsi perdonare!

Kate? Kate sei tu? Ciao... per fortuna sei in casa!

Ah Claire… che c’è? – le chiese la ragazza dall’altro capo della cornetta.

Hai una voce così strana… cosa ti è successo? – le domandò preoccupata Claire.

Sono solo un po’ stanca – si giustificò prontamente la ragazza – ma perché mi cercavi?

Mi sono successe tante cose dall’ultima volta che ci siamo viste… ti ho chiamato perché sentivo il bisogno di confidarmi con una vera amica.

Queste parole scorsero non poco la povera Kate… come poteva restare lì ad ascoltare quando sapeva che la felicità di Claire era per lei fonte di tristezza?

Kate… ci sei ancora? – esclamò la ragazza.

Si… cosa dicevi?

Sai questo pomeriggio mi sono incontrata di nuovo con Lenny e…

Ah Lenny – ripeté Kate – è di questo che volevi parlarmi?

Claire non riusciva a trattenere l’entusiasmo.

Si… proprio di lui! O meglio di noi! Finalmente è successo!

Successo cosa? – le chiese la ragazza temendo di conoscere già la risposta.

Beh… gli ho suggerito di andare a casa sua e lì… lì abbiamo fatto l’amore! Oh kate è stato bellissimo! Lenny era così dolce… confesso che inizialmente avevo un po’ di paura ma… Kate che hai? Perché non dici nulla?

E cosa dovrei dirti? – esclamò freddamente la ragazza – a quanto pare hai già fatto tutto da sola! Non credo che il mio parere conti molto, ora come ora.

Certo che conta! – la interruppe Claire – tu sei la mia migliore amica… io mi fido di te!

Beh… io credo che …

Kate rimase un attimo in silenzio per riordinare le idee, poi aggiunse aspramente:    

Credo che tu abbia commesso un grosso sbaglio Claire… non dovevi concederti così facilmente a quel ragazzo.

Quelle parole, pronunciate così duramente turbarono non poco la ragazza che non ebbe nemmeno la forza di ribattere… lascio quindi che la sua “amica” continuasse…

Chi ti assicura che quel Lenny sia davvero la persona giusta per te? Non dovevi comprometterti fino a questo punto!

Perché mi parli così? Non ti riconosco più, io… – esclamò Claire ormai in lacrime.

Perché sono tua amica, Claire… ascoltami… ad essere sincera credo che Lenny non sia altro che un’opportunista e il suo comportamento n’è la prova lampante! Adesso che ha ottenuto ciò che voleva cosa credi che accadrà? Non ci penserà su due volte ad abbandonarti, e allora tu che farai? Ti ritroverai sola e disperata… lascialo Claire, sposati con Michael, lui potrà garantirti una vita sicura e felice.

Basta! Non voglio sentire altro! Smettila… ti prego smettila! – concluse Claire riagganciando la cornetta.

Mi spiace Claire… ma non è giusto che sia io l’unica a soffrire… adesso tocca a te, anche se sarà solo per una notte.

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Capitolo 12
*** Ombre dal Passato ***


Ringrazio tutti coloro che continuano a leggere :) i dati riportati dal contatore mi fanno immensamente piacere. A presto Buona lettura dfdsfsd

La luna splendeva alta nel cielo, ma l’aria che si respirava in casa Smith era tutt’altro che serena. Jonathan se ne stava rintanato nel suo studio da ore, analizzando attentamente la situazione. Aveva, infatti, scoperto che il figlio del suo “amico” Charles era tornato da poco in città e ciò lo preoccupava non poco.

Anche se erano trascorsi più di vent’anni non poteva rischiare tutto per uno stupido ragazzino assetato di vendetta.

Padre mi avete fatto chiamare? – esclamò Michael richiudendo furtivamente la porta.

Ci ho pensato molto prima di prendere questa decisione, credo che sia giunto il momento che tu ti occupi dell’attività di famiglia… tra pochi mesi sarai un uomo sposato, è giusto che incominci ad imparare come si mandano avanti certi affari.

Ma questo non è tutto, vero padre? – continuò il ragazzo, scorgendo la preoccupazione nel tono di voce dell’uomo.

Alzatosi dalla scrivania Jonathan aggiunse seccamente:

Ricordi Charles Lewis?

Chi? Non capisco perché ripensiate a quell’uomo… se non sbaglio avevate detto che ormai non dovevamo più preoccuparci di lui… per di più è morto da anni, non vedo dove sia il problema! 

Lenny… Lenny Lewis è il problema! – esclamò Jonathan.

Lenny Lewis?? – ripeté incredulo il ragazzo.

Si proprio lui, il figlio maledetto di quel bastardo è ritornato in città e solo Dio sa cosa avrà in mente!

Vi ha forse minacciato, Padre? – continuò Michael.

No, almeno per il momento… ma sono sicuro che presto avremo sue notizie, e temo che non saranno per niente piacevoli!

Spiegatevi meglio – gli domandò il giovane.

Spero di sbagliarmi… ma… penso che quel ragazzo sia in possesso di prove schiaccianti che potrebbero danneggiare per sempre il buon nome della nostra famiglia. Non possiamo permettere che ciò accada.

Capisco padre, non temete farò in modo che quel Lenny lasci al più presto New York… altrimenti si pentirà amaramente di essere nato – concluse il Michael.

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Capitolo 13
*** Un Matrimonio Annunciato ***


sfds

Claire, Claire mi senti? Svegliati Claire!

No… lasciateci andare… io lo amo, lo amo!! – gridò la ragazza mettendosi seduta.

Due mani le stringevano le spalle.

Claire!

Mio Dio – disse ansimando – l’ hanno portato via!

Smettila!

Lenny… Lenny… – cantinellava Claire.

Ma quel volto cominciò a dissolversi lasciando posto a sua madre che, ansiosa, era seduta sul letto accanto a lei.

La stanza era buia e calda. Aveva la maglietta piena di sudore e il cuore che le scoppiava.

Stavi sognando – la rassicurò la donna.

Claire si strofinò gli occhi girata nella penombra della stanza. Aveva pianto.

Ho avuto un incubo – borbottò.

Che incubo – le chiese sua madre.

Niente – rispose subito – che ore sono?

Quasi le dieci. Sbrigati a vestirti, Michael e di sotto con tuo padre… ha chiesto di vederti.

Claire indossò in fretta una camicetta, una minigonna color terra bruciata e un paio di sandali col tacchetto.

Sei molto bella! – esclamò Michael, incantato.

Grazie – rispose la ragazza con sufficienza. 

Michael mi ha appena dato la bella notizia – continuò Arthur entusiasta.

Che notizia? – domandò Claire.

Mio padre ha deciso di passare nelle mie mani l’attività di famiglia, presto avrò pieno controllo su tutti gli affari.

Non è fantastico! – esclamò Arthur.

Fantastico – ripeté Claire in ben altro tono.

Sai per l’occasione mio padre vorrebbe organizzare un ricevimento… ed io desidererei che alla festa si ufficializzasse anche il nostro fidanzamento. Abbiamo aspettato fin troppo non credi?

Michael ha pienamente ragione! – aggiunse l’uomo – non c’è nessun motivo per rinviare ancora le vostre nozze! Ormai hai terminato gli studi… sei finalmente pronta per essere una moglie perfetta.

Allora sei d’accordo? – le chiese amorevolmente il ragazzo.

Claire tacque. Stavano decidendo della sua vita senza nemmeno consultarla!

Immagino che vogliate restare soli per un po’! – suggerì loro Arthur.

Mi piacerebbe tanto – esclamò Michael – ma devo andare… se per voi va bene potrò venire a farvi visita questa sera!

Dovrei uscire anch’io padre… – aggiunse la ragazza – sarò di ritorno per pranzo.

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Capitolo 14
*** Quando le bugie fanno bene all'Amore ***


fgfdgfd

Buongiorno amore mio! E’ da molto che aspetti?

Da appena qualche minuto – le rispose Lenny.

Sai… non vedevo l’ora di vederti – gli confessò Claire baciandolo sulle labbra.

Si sentiva così al sicuro tra le sue braccia che avrebbe voluto restarci per sempre.

La paura di essere scoperti rendeva più frizzante quella situazione, Lenny fece scivolare le braccia dentro la camicetta della ragazza e reggendola sulla schiena la sollevò leggermente. Lei si lasciò andare appoggiandosi ai suoi fianchi tanto che Lenny scivolò e cadde sulla schiena.

Lei non poté che seguirlo, ridendo scioccamente.

Si ritrovarono su un soffice letto d’erba, in una calda giornata estiva.

Non credi che stiamo dando spettacolo? – sorrise il ragazzo.

Beh in questo caso dovremo far pagare loro il biglietto!

Lui rise: non credevo fossi capace di tanto!

Anche Claire rise: nemmeno io!

Lenny la baciò.

Claire… cara, si sta facendo tardi, dovresti andare.Perché? Sto così bene qui con te… – ammise la ragazza.

La ragazza si tirò vicino a lui, gli mise le braccia intorno al collo e alzò gli occhi guardandolo intensamente.

Purtroppo aveva ragione, era proprio ora di tornare a casa…

Si alzò sulle ginocchia, spezzando l’intimità di quel momento.

Mi raccomando non fermarti per strada!! Lo sai che sono terribilmente geloso! – esclamò Lenny ridendo.

Lo stesso vale per te! - ribatté la ragazza - a proposito che farai questo pomeriggio?

Nulla di speciale, devo sbrigare una faccenda di poca importanza e poi prenderò servizio in quel ristorante di cui ti ho parlato… ricordi?

Ah già!  Quindi devo supporre che non avrai più molto tempo per me! – esclamò rassegnata, Claire. 

Ma che sciocchezze vai a pensare! Ricordati che ti amo a che tutto quello che faccio è solo per te, per restare finalmente insieme, per sempre!  

Lo so, lo so! E’ che mi piace tanto sentirtelo dire! – gli confessò la ragazza.

Si concessero ancora un ultimo bacio prima di salutarsi…

Ci vediamo domani – le disse Lenny.

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Capitolo 15
*** Un'Amicizia Spezzata ***


sssssss

Nelle vesti di cameriere Lenny era più affascinante che mai, con quei magnetici occhi blu messi ancor più in risalto dalla camicia bianca che indossava. Era proprio bellissimo.

E di certo non passava inosservato.

Hey cameriere! – esclamò una ragazza facendogli cenno con la mano.

Desidera signorina? – le rispose lui, garbatamente.

Sei nuovo da queste parti? Non ti ho mai visto prima… come ti chiami?

Mi chiamo… il mio nome è Lenny, desiderate ordinare qualcosa? – continuò il ragazzo ignorando le occhiate che le tre ragazze gli lanciavano.

Mmm, tre aperitivi grazie.

Che bel ragazzo! – esclamò Linda.

Caspita!! Puoi dirlo forte! – continuò Sandy.

Oh guardate un po’ chi è appena entrata! Kate!! Kate siamo qui!

Ah, ciao Camilla.

Come mai tutta sola? – le domandò la ragazza – perché non ti unisci a noi?

Ma dov’è Claire? Non avrete mica litigato? – incalzò malignamente.

Non proprio…

Dai confidati con noi… sai che puoi dirci tutto, siamo tue amiche! – continuò Linda.

Kate riusciva a stento a trattenere le lacrime che ormai le solcavano il viso.

In questi giorni si sentiva terribilmente sola, aveva un disperato bisogno di confidarsi con qualcuno… anche se quel qualcuno era proprio Camilla!!

Sapevate che Claire fosse fidanzata? – esclamò.

Beh, questa non è certo una novità! Qui in città lo sanno tutti ormai che quella troietta è riuscita ad accaparrarsi il miglior partito in circolazione! – le rispose Camilla.

Ma a quanto pare Michael Smith non le bastava! – concluse Kate, tristemente.

Come, come?? – domandarono in coro le ragazze incuriosite sempre più da quella confessione.

Sono ormai mesi che frequenta assiduamente un altro ragazzo,pare che si amino alla follia, anche se io, insomma ero io quella che…

Non mi verrai a dire che ti ha soffiato il ragazzo? – incalzò Camilla.

Beh, non di proposito… quando mi sono resa conto che eravamo innamorate della stessa persona era già troppo tardi, lui aveva fatto la sua scelta… ed aveva scelto lei.

Sarà stato difficile per te accettare questa situazione – domandò Sandy.

Mio Dio avrei voluto morire… e pensare che lei non se n’è neanche accorta! Mi ha perfino confidato di aver fatto l’amore con lui la scorsa notte!

Non puoi restare ferma a guardare Kate! – le gridò Camilla – non mi verrai a dire che ti sei già arresa!

E invece si… lei lo ama e lui la ricambia, non c’è proprio nulla che io possa fare, se non mettermi da parte – le disse.

Hey ragazze guardate chi sta tornando? Quel cameriere tanto carino!

Come aveva detto che si chiamava? – chiese Linda.

Lenny o qualcosa del genere – concluse Camilla.

Guardando quel ragazzo che avanzava lentamente verso di loro, Kate confermò i sui sospetti.

Era proprio lui… il suo grande e perduto amore.

Ciao Kate! Sono felice di rivederti, desideri qualcosa?

Lo stesso, grazie – rispose la ragazza indicando gli aperitivi delle compagne.

Le altre erano visibilmente stupite nel constatare che l’amica conosceva di già quel giovane.

Dove l’ hai conosciuto? – le domandarono con una punta d’invidia.

Beh, lui è il ragazzo che frequenta Claire… lo stesso che io amo da impazzire!

Caspiterina… la tua amica non se né fa scappare nemmeno uno!

Hai visto che occhi? – incalzò Linda – per non parlare del resto!

Sembra il volto di un angelo! – continuò Sandy.

Che ne dite di divertirci un po’? – esclamò Camilla sorridendo ironicamente.

Cosa avete in mente? – domandò loro Kate pentita per la confessione fatta.

Non temere… lascia che ce n’occupiamo noi! – concluse la ragazza.

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Capitolo 16
*** Tra Sogno e Realtà ***


Questo e' uno dei capitoli che preferisco, spero di aver riprodotto al meglio lo stato d'animo del protagonista. Spero che vi piaccia...A presto! Ps un grazie a chi ha aggiunto la mia fanfiction tra i preferiti..ne sono lusigata dsfsfsdkkkk

Quella sera Lenny era stranamente nervoso, aveva come l’impressione che da allora tutto sarebbe cambiato, ed era proprio una brutta sensazione.

Anche Claire non si spiegava il perché fosse così ansiosa, non riusciva a prendere sonno, le parole della sua amica continuavano a tornale in mente. 

Perché le aveva detto una cosa simile? Che avesse avuto ragione? Oh no… questo non voleva nemmeno pensarlo!!

Dopo ore passate a rigirarsi nel letto. Lenny riuscì finalmente ad addormentarsi.

Un volto si fece strada tra le ombre della notte… ma era quello di sua madre!! Quell’immagine ebbe il merito di rasserenarne il sonno, ma il viso della donna era tutt’altro che sgombro da preoccupazioni.

Oh Lenny, figlio mio… smettila ti prego.

Cosa intendi dire? – le domandò turbato.

Dopo qualche istante di silenzio la donna esclamò:

La tua sete di vendetta è insaziabile.

Come?? – la interruppe il giovane – hai già dimenticato il male che ci ha fatto quell’uomo??

Oh Lenny, tu sei cresciuto soltanto aspettando la sua morte… in tutti questi anni hai desiderato solamente gioire delle sue pene e ti sei preso perfino la fidanzata di suo figlio perché perfino la fidanzata di suo figlio hai voluto!! Sei sicuro che il tuo sia vero amore? O è solo la tua grande possibilità di annientare in tutti i modi l’uomo che ci ha distrutto la vita?

Lenny restò fermo a guardarla senza aver la forza di pronunciar parola.

Figlio mio ascoltami – seguitò la donna in lacrime – dimentica il nostro giuramento perché la promessa che mi hai fatto ti ha solo procurato tanto male. Non rovinare la tua vita Lenny…

La sua immagine cominciò a sbiadire pian piano.

Aspettate madre, non andate via… madre!

In preda all’ansia Lenny aprì gli occhi. Si guardò intorno ammutolito. Era un sogno… soltanto un sogno. Lentamente  raggiunse Luke in cucina per fare colazione.

Ti va un caffè?? – gli domandò l’amico.

Cosa?? – esclamò il ragazzo ancora stralunato.

Che è successo? Sei così pallido!

No, niente… ho solo fatto un sogno – si giustificò Lenny.

Beh a giudicare dal tuo aspetto direi che piuttosto si è trattato di un incubo!! – lo corresse Luke. 

Ho sognato mia madre, era da tempo che non lo facevo. Ma le sue parole mi hanno turbato profondamente.

Spiegati meglio – lo incitò il giovane.

A suo avviso sono malato… malato di ambizione, d’invidia, che voglio possedere tutto ciò che ha a che fare con quella famiglia… compresa Claire. E mi sconvolge l’idea che possa essere vero.

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Capitolo 17
*** Speranze Infrante? ***


dasdasda

Claire se ne stava seduta in giardino, gli occhi fissi nell’infinito blu del cielo.

Il caldo sole dardeggiava sulla sua chioma lucente, tempo ancora qualche settimana e le belle giornate estive avrebbero ceduto il posto ai lunghi mesi invernali.

Claire!! Vieni subito nel mio studio! – la voce alquanto alterata di suo padre la distolse dai suoi dolci pensieri.

Senza indugio, la ragazza ubbidì.

Ti faccio i miei più sentiti complimenti! Sei stata davvero brava! Ci hai raggirato tutti per benino… eh?

Claire non capiva.

Da quanto dura la vostra storia? E bada che non tollero altre bugie! – sbraitò l’uomo.

A… a cosa vi riferite padre? – gli chiese la ragazza, visibilmente turbata.

Mi dispiace aver rovinato i tuoi piani, carina… ma ormai so tutto! Ti conviene dirmi la verità!

Sapete cosa? – intervenne sua moglie accorsa dopo aver udito le loro urla.

La vostra adorata figlia non è altro che una sgualdrina! Mentre noi ci preoccupavamo del suo futuro, procurandole per sposo un gentil'uomo onesto e cortese come Michael Smith, lei usciva da casa per incontrarsi in segreto con un povero straccione!

Finite di parlare in questo modo, Arthur! – esclamò Janete in difesa della ragazza.

L’ira dell’uomo prese il sopravvento… la sua mano si abbasso con forza insospettabile sulla donna in uno schiaffo che le fece girare il viso dall’altro lato.

Mentre con rabbia sibilava:

Vi proibisco di intromettervi ancora, moglie!

Claire era sconvolta. La collera le impediva di pensare… l’unica cosa che desiderava era andar via da quella casa… non avrebbe permesso a nessuno di separarla da Lenny, nemmeno alla sua famiglia.

Dove hai intenzione di andare? – gridò Janete, sovrapponendosi alla porta. 

Non lo so, non m’importa! Lasciatemi madre… lasciatemi passare! – le ordinò Claire in lacrime.

Non puoi farmi questo!

Tu non uscirai da questa casa, mi hai capito bene? – intervenne furiosamente Arthur – non ti permetterò di fare la puttana di un lurido pezzente!

Preferisco essere la sua puttana piuttosto che la moglie di quel damerino! – gli rispose Claire, disperata.

E tu invece sposerai quell’uomo, lo sposerai… che tu lo voglia o no! – concluse Arthur trascinandola con forza in camera sua.

La ragazza impallidì, la sua fronte era imperlata di sudore, tutto cominciò a girarle intorno.

Un grido le sfuggì mentre sentiva le gambe che le cedevano.

Claire! – esclamò Janete – Claire ti prego, apri gli occhi, guardami Claire!

La donna la mise seduta, le sollevo dal viso una ciocca di capelli e le chiese dolcemente:

Claire… parlami… dimmi come ti senti.

Per un secondo gli occhi d’oro la guardarono senza parlare, senza nessuna reazione.

Poi in un lampo la memoria tornò e con voce fievole ma fremente le ordinò:

Lasciatemi! Non mi toccate!

Senza badare a quello che diceva, Arthur l’alzò in piedi e agilmente la prese in braccio avviandosi per le scale.

In un momento raggiunse la sua camera e l’adagiò sul letto.

Janete, chiamate subito un medico – aggiunse.

Nel frattempo dall'altra parte della città Lenny l'aveva aspettata per molte ore prima di far ritorno a casa .

E pensare cheaveva proprio bisogno di vederla, di stringerla a se...di farle sentire tutto l'amore che provava per lei. Un sentimento così puro, così  profondo che non poteva avere radici nell'odio.                                    

Hey, che ci fai qui? Non avevi appuntamento con Claire? – domandò Luke.

Già… solo che questa mattina non si è presentata. Non vorrei che fosse successo qualcosa.

Avrà avuto un contrattempo! – gli disse l’amico cercando di risollevargli il morale.

Hai ragione… ma continuo ad avere questo strano presentimento – concluse il ragazzo.

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Capitolo 18
*** Dolce Attesa ***


Siamo arrivati al 18esimo capitolo! Ringrazio tutti coloro che leggono e che hanno inserito la mia storia tra i preferiti...peccato però che il mio angolo sia avaro di commenti...sarei felice di conoscere qualche parere, giusto per sapere cose ne pensate dei miei personaggi e se la loro storia vale di esser continuata :) ad ogni modo vi auguro buona lettura... a presto! Ps. lo sapete che ho avuto più difficoltà a trovare i titoli di ogni singolo capitolo che a scrivere l'intera fanfiction??? hihihih fsdfsdf

Signora, il dottor Kutroff è appena arrivato.

Lo faccia accomodare – esclamò Janete.

Dopo un’accurata visita, l’uomo si volse per prendere la valigetta nera, che era la sua compagna fedele.

Potreste lasciarci soli per un momento? – domandò loro, il medico.

Certamente dottore – gli rispose Arthur avviandosi sulla porta e facendo cenno a sua moglie di seguirlo.

A cosa attribuisci questo mancamento? – le chiese l’uomo non appena fossero usciti.

Beh io non so… veramente. Che le posso dire dottore non lo so – gli rispose Claire.

E quello che hai detto?? Il ritardo che hai avuto??

E che io… il fatto è che io… io non tengo mai i conti, non segno le date sa… non so niente – esclamò la ragazza alquanto agitata.

Claire io comincio ad avere dei sospetti – sentenziò l’uomo – e credo che li abbia anche tu.

Io???

Si, però dipende da qualcosa che tu sai bene e che a me non risulta – continuo il medico.

Che vuol dire??

Voglio dire se hai avuto rapporti intimi con un uomo, è così Claire?? – le domandò.

Non le posso parlare di queste cose… insomma non glielo dico.

Ricordati che sono un medico Claire e il medico è come un sacerdote… ad ogni modo io ti voglio aiutare – cercò di rassicurarla l’uomo.

Tante grazie dottore, le sono molto grata davvero.

Se è quello che sospetto non si potrà nascondere a lungo, presto sarà evidente, Claire io credo che i tuoi genitori dovrebbero sapere…

Oh mio Dio!! – invocò Claire portando le mani alla testa.

Si può?? – domandò Janet varcando l’uscio.

Si avanti – proferì il dottor Kutroff.

Permesso dottore che cos’ha la mia Claire… mi dica la verità!! Guardi che alle madri non si può mentire, allora come sta?? – continuò la donna sedendosi sul letto accanto alla ragazza.

Stia tranquilla… va tutto bene però con una visita così affrettata non si può fare una diagnosi esatta, venga nel mio studio, la controllerò con più calma.

Si dottore va bene… tante grazie – esclamò Claire.
       

Quelle parole risuonavano ancora nella mente di Claire, la paura iniziale era svanita, adesso il pensiero di avere dentro di sé una piccola creatura che viveva, perché lei viveva, le riempiva il cuore di gioia…

Ma presto tutti si sarebbero accorti del suo stato, e allora che sarebbe successo?

Un senso di angoscia le invase il corpo, tremava, ma non poteva permettere che la debolezza avesse il sopravvento. Doveva essere forte, forte anche per suo figlio.

Ma i giorni passarono in fretta… troppo in fretta, erano ormai settimane che Lenny non aveva più sue notizie.

                                   

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Capitolo 19
*** Rivelazioni ***


hhhhhhhhh

Nella camera non filtrava un raggio di luce. Aveva creato una notte artificiale che gli permetteva di lascaire fuori tutti i suoi pensieri più cupi.

Hey amico, che fai seduto tutto solo al buio? – gli domandò Luke.

Pensavo…gli rispose Lenny, risoluto.

A Claire immagino.

Non ne voglio parlare – lo interruppe il ragazzo.

E invece devi farlo! Non puoi continuare così! Reagisci maledizione!

E cosa vuoi che faccia? – gli domandò sconsolato.

Cercala, vai da lei! Parlale, chiarite questa situazione una volta per tutte. – lo esortò Luke.

Non c’è proprio nulla da chiarire! La sua amica Camilla mi ha detto che tra poche settimane si sposerà con quel tale. Ormai Claire mi ha dimenticato o semplicemente non ha mai avuto intenzione di stare con me! Questa è la verità

Ma tu… tu l’ hai dimenticata? – gli chiese l’amico.

Ci riuscirò Luke, prima o poi ci riuscirò… devo riuscirci! – concluse il ragazzo uscendo da casa. 

Hey bel cameriere, ti va di farmi un po’ di compagnia? – esclamò Camilla correndogli incontro – perché hai un visino così triste? Sai che puoi confidarti con me… io ti sono amica!

Non ho nulla… non preoccuparti.

Aprimi il tuo cuore Lenny…gli sussurrò passandogli una mano incredibilmente liscia sulla guancia – Tu mi piaci, mi piaci molto – continuò la ragazza.

Gli passo una mano dietro la nuca e abbassò la bocca di Lenny sulla sua. Le sue labbra si muovevano calde intorno a quelle ostinatamente chiuse di lui.

Lasciati andare – lo sollecitò ancora.

Adesso… adesso è meglio che vada, il mio turno sta per incominciare.

Ti va se ci rivediamo domani? – gli chiese Camilla.

A domani – le rispose Lenny senza voltarsi. 

Claire se ne stava immobile nel suo letto. Al pensiero che presto sarebbe andata in sposa a Michael, due lacrime calde le colavano sulle guance. Si sentì bussare.

Claire? Sono Kate, posso entrare? – invocò, sostando sull’uscio.

Che vuoi? – le domandò la ragazza.

Sono venuta a chiederti scusa…le disse.

Le tue parole mi hanno ferita – le confessò – ma ormai non hanno più importanza.

Avevo bisogno di parlarti… hai diritto ad una spiegazione per il mio comportamento.

Dopo un attimo di silenzio Kate aggiunse:

Ricordi il giorno in cui mi facesti conoscere Lenny?

Certo… ma questo cosa centra? – esclamò la ragazza.

Tu non potevi saperlo ma… ma Lenny e il mio amato “studente Fantasma” non erano che la stessa persona! 

Claire era confusa.

Non pretendo che tu mi possa perdonare – continuò Kate – so che è tutta colpa mia se adesso ti trovi in questa situazione.

Cosa? - esclamò la giovane.

Sono stata così stupida! Ero accecata dalla gelosia, non riuscivo ad accettare che Lenny amasse un’altra, e sono stata sempre io a raccontare tutto a Camilla, pur sapendo che…

I singhiozzi le scuotevano il petto.

Lei ha avvertito tuo padre! Ed io non ho fatto nulla per fermarla!

Claire tacque. Ormai era stanca… tanto stanca, non aveva più la forza per reagire.

Ormai non ha più importanza… nulla ha più importanza, la mia storia con Lenny è finita, finita per sempre – asserì.

Non puoi arrenderti proprio adesso! Camilla vuole Lenny, e tu non puoi permettere che ciò accada! – le disse Kate.

Vuole Lenny? – ripeté turbata Claire – forse è meglio così… almeno uno di noi due potrà essere felice come sperava.

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Capitolo 20
*** Un Amore da Salvare ***


Ancora un grazie a chi legge...la storia tra alti e bassi va avanti, spero che la troviate interessante :) non si disdegnano pareri..anche contrari!! ll

Quella notte Lenny non riusciva a chiudere occhio… continuava a pensare alla sua amata Claire che tra pochi giorni avrebbe perduto per sempre! No… non poteva permetterlo!

Signor Arthur c’è una visita per lei – annunciò Kitty.

Chi mi desidera?

La domestica scosse il capo.

D’accordo, lo faccia accomodare nel mio studio – concluse l’uomo – tu qui? Come osi venire in casa mia! – gridò poi, riconoscendo il ragazzo.

Avevo bisogno di parlarvi, vi prego non mi mandate via – gli disse Lenny.

Non abbiamo nulla da dirci! – ribatté Arthur.

Io amo vostra figlia! – esclamò il ragazzo – l’amo davvero! non avete il diritto di…

Proprio tu mi vieni a parlare di diritto? – l’ interruppe l’uomo, con voce adirata – che diritto hai tu di rovinare la vita di mia figlia? Non ti sei fatto scrupoli ad approfittare di lei… è così ingenua che ha creduto a tutte le tue fandonie!

Non sono fandonie, signore! E sono venuto qui per provarvelo! Io voglio sposare vostra figlia! – dichiarò Lenny.

Sposarla?? – ripeté Arthur, divertito – tu sei pazzo! Come puoi solo pensare che io acconsenti alle vostre nozze! Per fortuna Claire ha aperto gli occhi in tempo… ha capito che Michael è l’uomo giusto per lei e ha espresso apertamente desiderio di non rivederti mai più.

Lenny restò immobile, senza parlare. Si sentì invadere da una profonda debolezza che lo lasciò indifeso come un bambino.

Adesso Claire è felice… e in quanto a te, esci immediatamente da questa casa, non voglio più vederti da queste parti, mi hai capito?? Vattene! – continuò a ripetere l’uomo.

Lenny era sconvolto, non riusciva a credere che la sua Claire l’avesse dimenticato, doveva trovare il modo per rivederla, anche se sarebbe stata per l’ultima volta.

Le parole di suo padre non dovevano turbarlo, se tutto ciò corrispondeva a verità sarebbe stato Claire stessa a dirglielo! Ma allora perché non era scesa? Aveva sentito la sua voce? Perché non è corsa da lui? Questi pensieri lo tormentavano.

Intanto fervevano i preparativi per le nozze. Il gran giorno era stato fissato per giovedì.

Ma Claire non era felice, mentre provava l’abito due grossi lacrimoni le solcavano il viso.

Oh Lenny, amore mio aiutami! Ti prego salvami, portami via da qui, non permettere che io sposi Michael… io ti amo! – continuava a ripetere la ragazza, guardandosi allo specchio.

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Capitolo 21
*** Per non cadere in Tentazione ***


gdsfsdf

Ciao Lenny! Non ti sarai mica dimenticato del nostro appuntamento? – esclamò Camilla intravedendo la sorpresa del ragazzo per il suo arrivo.

Certo che no… – le rispose Lenny senza entusiasmo.

A pensarci meglio ho cambiato idea, preferirei restare qui, con te…

Camilla si avvicinò a lui. Le lunghe braccia intorno al collo lo stringevano forte contro di lei, mentre gli mormorava all’orecchio: 

Non allontanarmi  Lenny, lasciati andare... 

Smettila! – le urlò con rabbia stringendo gli occhi azzurri.

Non puoi perdere tutto il tuo tempo dietro a una ragazzina viziata che ha preferito un altro a te! Lei non merita il tuo amore! – esclamò Camilla, furiosa.

Poi cambiò espressione e tornò a sorridere.

Stai con me stanotte… facciamo l’amore… sono sicura che riuscirò a farti dimenticare la tua Claire.

Camilla era una ragazza molto bella. Aveva una carnagione incredibilmente chiara con lineamenti delicati.

Il suo volto era dominato da alti zigomi, guance aggraziate e un piccolo mento appuntito. I suoi occhi erano azzurri, molto allungati. Il naso era piccolo, la bocca ben delineata e i suoi capelli biondi brillavano alla luce del sole.

Ma la sua straordinaria bellezza non aveva nessun effetto su Lenny che si mostrava del tutto estraneo alle sue attenzioni.

Voglio fare l’amore con te… – continuava a ripetergli la ragazza, slacciandogli lentamente i bottoni della camicia.

Basta! Adesso smettila! – le gridò Lenny liberandosi dal suo abbraccio.

Smettila tu di pensare a lei! Io sono qui, al tuo fianco e ti voglio… ti voglio come nessun’altra… vedo un radioso futuro pieno di folli notti d’amore per noi due, mio caro Lenny…

E’ una visione che non si avvererà mai – le ricordò il giovane.

Si avvererà mio caro, si avvererà. E per dimostrarti che sono sicura che arriverai a desiderarmi come io ti desidero, aspetterò finche non sarai tu a fare il primo passo, a chiedermi di fare l’amore…

T’illudi Camilla, io non… vattene adesso! – le ordinò – tornatene a casa, o non rispondo più di me!

Come vuoi tu, Lenny… ma ci sarà un’altra volta per noi, vedrai - gli sussurrò piano varcando la soglia.

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Capitolo 22
*** Ritorno alla Vita ***


questo e' uno dei capitoli che preferisco...spero che vi piaccia! Peccato pero' che la mia storia non susciti un granche' di riscontri, anche non positivi, si intende! Io sono aperta ad ogni genere di critica...che sia costruttiva. Buona lettura adsasdsa

Intanto Claire se ne stava rintanata nella sua camera.

Il vetro della finestra la divideva dal resto del mondo racchiudendola nella sua gabbia di malinconia. Sentiva che stava per succedere qualcosa. Così si accorse che dall’esterno provenivano degli strani rumori. Si affacciò di slancio.

La sua stanza si trovava al piano rialzato, sotto la finestra c’era un ragazzo biondo, aveva una rosa fra le mani e la teneva posata sul cuore. Un lungo ciuffo di capelli gli copriva una parte del viso.

Quando i loro occhi s’incrociarono fu come se un colpo di vento avesse spazzato in un attimo tutte le macerie e le tristezze di quei giorni.

Aveva appena un filo di voce mentre mormorava: Lenny!

Tra le mani si ritrovò la rosa. Profumava tanto. Se ne stava incantata a guardare. Aveva le mani sul davanzale della finestra.

Lenny alzò le braccia e con le punta delle dita toccò le sue. Restarono così, senza muoversi.

Era la prima volta che si toccavano dopo tanto tempo.

Mi sei mancata – le disse con un filo di voce.

Anche tu – ammette lei.

Non voglio perderti… – continuò il ragazzo – in questi giorni non ho fatto altro che pensarti…

Chissà come, Lenny riuscì ad arrampicarsi e a sedere sulla soglia della finestra, lasciando le gambe penzoloni fuori.

Mi dispiace averti delusa Claire… avrei dovuto cercarti prima, invece di…

Non pensarci più – lo interruppe accarezzandogli una guancia.

Lenny le coprì per un attimo la mano e se la trattenne sul viso.

Io ti amo…

Baciami Lenny… ti prego baciami – gli chiese la ragazza in lacrime.

Quel matto di Lenny! La faccia gli s’illuminò con un sorriso e di scatto si buttò giù dalla finestra. Atterrò agilmente, poi le fece cenno con la mano di seguirlo.

Dai Claire, vieni con me, andiamo via da questa maledetta città.

Tra le sue braccia, Claire aveva ritrovato la gioia di vivere… finalmente potevano stare insieme… per sempre.

Oh Claire, questa volta non permetterò a nessuno di separarci – le disse il ragazzo stringendola forte a sé.

Percorrendo lo stretto viale, fiocamente illuminato, Lenny stava attento ad ogni più piccolo rumore. Niente. Tutto era silenzioso, a parte il calpestio dei loro passi e il rumore leggero della pioggia che cominciava a battere sulla cancellata.

Dopo aver varcato il muretto si diressero in strada, mentre i loro cuori battevano furiosamente nel silenzio più completo.

Adesso sei al sicuro – le disse il giovane ravviando le ciocche disordinate dei suoi capelli bagnati.

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Capitolo 23
*** Rincorrendo la Felicità ***


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Stavano ancora ridendo quanto rincasarono. Il trambusto creato fece svegliare Luke che, alquanto seccato, domandò loro cosa stesse succedendo.

Luke… Luke! Ascoltami! Ho intenzione di sposare al più presto la ragazza che vedi qui al mio fianco!

Cosa?? – esclamò il giovane ancora stralunato.

Devi essere il mio testimone!! Sempre se tu sei d’accordo a diventare mia moglie! – aggiunse guardando Claire intensamente negli occhi.

Sposarti?? – ripeté le fanciulla – certo che voglio sposarti!!

Bene!! – pronunciò Luke entusiasta – restate lì tranquilli mentre io faccio qualche telefonata.

A chi devi telefonare? – gli domandò Lenny.

Alla gente che vi sposeranno!!

Ah va bene, ok!! – confermò il giovane.

Cornetta alla mano Luke cominciò subito a darsi da fare. Nel frattempo i primi raggi di luce che annunciavano la nascita di un nuovo giorno, filtravano all’intero della stanza illuminando di felicità i volti dei due giovani amanti che restavano teneramente abbracciati.

Pronto?? Signor Cooper, per favore mi può passare il dottor Miller? – formulò Luke.

Allora sei più tranquilla?? – domandò, intanto, Lenny coprendo la sua donna di baci.

No… si… insomma non mi dare retta! – gli rispose Claire, ricambiando le sue tenerezze.

Signdaco? Si sono io – continuava, frattanto, Luke – come andiamo, state bene? Non mi dica che stavate ancora dormendo! Su si alzi, si vesta e parti per il municipio e vada poi a casa di mio zio, c’è una coppietta che si deve sposare…

E’ vero che tutto questo è vero? – domandò Claire, stringendosi forte al suo amore.

Si ti giuro che è vero che è vero! – le rispose lui, raggiante di gioia.

Davvero? – continuò la ragazza, divertita.

Si… chissà a chi chiama adesso! – esclamò Lenny volgendo lo sguardo al suo amico.

Non lo so – dichiarò Claire.

Sentiamo un momento… – le suggerì, incuriosito, il ragazzo.

Pronto zio, sono Luke! Scusa se ti chiamo a quest’ora ma la tua presenza è indispensabile! Cosa?? Un’estrema unzione? No… no zio… un matrimonio! Però è ugualmente di estrema urgenza!! Resta lì, saremo da te al massimo tra qualche ora! – concluse il ragazzo riagganciando la cornetta. 

E allora che ci facciamo ancora qui? – disse poi, rivolgendosi alla giovane coppia – forza, sbrighiamoci, abbiamo un matrimonio da celebrare! Su, venite con me!!

Venire dove? – domandò divertita Claire.

Basta con le domande… seguitemi!!! Vi fidate di me?

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Capitolo 24
*** Finalmente.....SI ***


Eccomi di nuovo qui..un grazie particolare a miki18, sono felicissima che la mia storia ti piaccia...spero che questo capitolo non ti deluda. Buona lettura a Tutti!!! saSAS

Montarono in auto per una lunga corsa fino ai margini della citta. I negozi lasciarono il posto a file di casette di mattoni rossi. Poi passarono davanti a case ancora più vecchie, seminascoste da alberi contorti e muretti coperti d’edera.

Dopo circa un’ora di tragitto giunsero ai piedi di una collina, in cima si poteva intravedere una piccola chiesa. Era tutto così bello!

Quel luogo sembrava quasi essere sbucato da una cartolina!

Abbandonata l’auto, i ragazzi s’avviarono lungo una stretta strada che terminava proprio davanti alla chiesetta di pietra ove basse nuvole temporalesche vi si erano addensate. I vecchi alberi ritorti nel cortile fremevano al vento. Non sembrava davvero estate. L’aria era fredda e umida.

Luke fece strada attraverso l’ingresso. Entrati in sacrestia, venne loro incontro un vecchio sacerdote. Aveva lunghi capelli bianchi che gli ricadevano scompostamente sulle spalle, una corta barba bianca e appuntita. Indossava un’ampia tunica viola lunga fino ai piedi.

Buon mattino zio! Perdona la nostra imprudenza ma è successo tutto così in fretta – tentò di giustificarsi Luke – ecco, vi presento due miei cari amici… Claire e Lenny non trovi anche tu che formino una coppia perfetta?

Calma ragazzo, fammi capire – esclamò il religioso – ti riferivi a loro quando parlavi di matrimonio??

Certo! Questi giovani aspettano da molto, e tu sei l’unico che puoi esaudire il loro desiderio!

Oh Santo Francesco, che novità è questa? – proferì il frate.

Non c’è tempo per discutere, zio! Vorresti forse negargli la tua benedizione e quella di Dio?

Certo che no… – ribatté l’uomo scuotendo il capo – d’accordo, su venite con me – concluse poi.

Quella mattina Claire assomigliava a una rosa, quel che vi era di migliore o di più dolce nella sua anima le fioriva sul viso, conferendogli luminosità, tenerezza e fascino.

Un brivido eccitante corse lungo la schiena di Claire. Era consapevole dell’enorme felicità che provava in quel momento. 

Si ammirò per l’ultima volta allo specchio, tra pochi istanti sarebbe andata in sposa all’uomo che amava perdutamente.

Il bianco pizzo delicato che ornava il collo, faceva un delizioso contrasto con il celeste dell’abito.  La stoffa leggera le modellava le spalle strette e scendeva morbidamente fin proprio sotto il gomito. Qui strati su strati di pizzo bianco sottolineavano con grazia i suoi polsi delicati.

 L’abito era perfettamente confezionato nella sua snella figura, stretto intorno alla piccola vita, si allargava nella gonna in una cascata di morbide pieghe fino alla caviglia, l’orlo anch’esso ornato con balze di pizzo bianco.

Ai piedi calzava scarpette di raso lucido nella stessa tonalità dell’abito. I suoi capelli dai riflessi rossi erano severamente raccolti alla sommità del capo, accentuando così la giovane bellezza del viso. Gli zigomi alti e i grandi occhi ambrati erano messi in risalto dalla cascata di riccioli che ricadevano sul collo, maliziosamente.

Tutto il suo ornamento consisteva  in un mazzolino di mughetti, il fiore preferito dal “suo Lenny”.

Lenny indossava una fine camicia bianca, aperta sul petto; le maniche erano arrotolate fino al gomito; un paio di pantaloni beige completavano l’abbigliamento.

La voce dello sposo tremava visibilmente che la sua risposta quasi non si sentì; ma Claire guardando tranquilla il marito negli occhi pronunciò un si fiducioso.

La cerimonia fu molto breve ma intensa.

Finalmente avevano coronato il loro sogno d’amore e questa volta non stavano affatto sognando!!

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Capitolo 25
*** L'Inizio di una Nuova Vita ***


dasdasdas

Rimasti finalmente soli, i due novelli sposi cominciarono a fantasticare sulla loro nuova vita…

Con gli occhi che parlavano per lui, Lenny attirò Claire nel cerchio protettivo del suo abbraccio. Erano come sarebbero stati sempre, d’ora in avanti, insieme.

Con la testa appoggiata al braccio di Lenny, Claire si volse verso di lui e posò le labbra in un bacio sul suo petto. No, non si sarebbe mai stancata del suo profumo o della sensazione che provava nello stringersi al suo corpo.

Sdraiati in silenzio dopo aver fatto l’amore, Claire sentiva un senso di pace.

Volgendo il capo verso di lui ricambiò lo sguardo di Lenny, studiando i suoi lineamenti volitivi. Quanto… quanto era fortunata.

Istintivamente Claire si strinse contro la sua schiena e le sue labbra provarono piacere nello sfiorare la sua pelle fresca. Fece scivolare un braccio intorno alla vita di lui, accarezzandolo con le dita. 

Chiuse gli occhi mentre un nuovo calore la invadeva tutta.

Era l’inizio della sua nuova vita, il suo corpo stretto a quello di suo marito, le braccia strette intorno a lui. Questo calore le dava forza.

Improvvisamente Lenny si sciolse dalla sua stretta, girandosi.

I suoi occhi bruciavano di una luce dedicata a lei sola.

Sei troppo bella Claire!

Abbassò il capo per baciarla ancora e con una mano intorno alla sua piccola vita la attirò più vicina a sé.

Lenny… Lenny dimmi che resteremo per sempre insieme… – gli chiese la ragazza.

Come??– le domandò il ragazzo – lo sai che non potrei mai separarmi da te! – aggiunse, baciandola sulle labbra.

Claire non poté che ricambiare il suo bacio ma poi continuò dicendo:

Ti prego, amore… dimmi che non ci lasceremo mai…

Scosso dalla profonda angoscia che si poteva leggere nei suoi occhi, Lenny la rassicurò:

Nessuno potrà mai dividerci Claire, te lo prometto! Adesso tu sei mia moglie… non ti lascerò andare!

Lo so… lo so… ti sembrerà stupido ma ogni volta che mi capita qualcosa di bello ho come il timore che tutto possa finire da un momento all’altro… – gli confidò Claire.

Lenny la serrò stretta… più stretta ancora, mormorandole sottovoce:

Scaccia questi brutti pensieri, amore. Qualsiasi terribile cosa ti sia  venuta alla mente, scacciala e pensa solo al presente… sei qui… sicura tra le mie braccia.

La voce tranquilla di Lenny era come un balsamo per lei.

Un sorriso apparve sulle sue labbra.

Scusami Lenny…

Il ragazzo comprendeva il suo stato d’animo e la strinse ancor di più.

Restiamo qui per sempre! – gli chiese.

No… no! – la interruppe Lenny – dimentichi Los Angeles? E’ lì che vivremo!

Ti amo Lenny… ti amo tanto… – gli sussurrò maliziosamente all’orecchio.

In casa Stuart regnava ormai il panico; si erano, infatti, accorti della fuga della ragazza e Arthur pensava di conoscere bene con chi era scappata!

Janette continuava a piangere… dov’era la sua bambina? E se le fosse successo qualcosa? Il mondo lì fuori era così pieno di pericoli… soprattutto per una ragazza come lei!

Quella sgualdrina se la sta spassando con quel lurido pezzente! Ma pagheranno cara quest’offesa… tutti e due! – esclamò Arthur.

Tacete! Per l’amor del cielo state zitto! – gli disse la donna.

Zitto! E a cosa ci servirebbe? Tanto domani tutti sapranno che razza di donnaccia abbiamo per figlia!

La sua rabbia era incontenibile ma mai paragonabile a quella del signor Smith quando apprese la notizia!

Come ha potuto giocare con i miei sentimenti! – gridò Michael, furioso.

Il comportamento di mia figlia è imperdonabile ma vi assicuro che quel Lenny si pentirà amaramente di aver osato posarle gli occhi addosso! – cercò di giustificarsi Arthur.

Michael era sconvolto. Era innamorato di una donna che si era concessa ad un altro senza alcun pudore… che non ci aveva pensato su due volte ad abbandonarlo, ciò nonostante non riusciva proprio ad odiarla!

Camminava rapidamente, a lunghi passi che lo avevano portato nella zona commerciale della città.

Non sapeva nemmeno dove stesse andando. Voleva solo andare, nonpensare a nulla. Claire tra le braccia di un altro... questa era la triste realtà... ma il dolore lo dilianiava.

Con questo pensiero che non riusciva a sopportare, Michael avanzava senza meta… la cosa peggiore era che Lenny non si limitava a soffiargli la ragazza ma intendeva anche rovinare la sua famiglia!

Perché diavolo era tornato a New York? Non poteva restarsene in Europa??

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Capitolo 26
*** Ora conosci il Mio Passato ***


gggggggggggg

Frattanto continuava indisturbata la fantastica luna di miele dei due giovani sposi, del tutto ignari di che riservasse loro il destino.

Per ora desideravano solo assaporare ogni attimo di quella felicità per così tanto attesa.

E quando Lenny apprese la lieta notizia che il loro bambino sarebbe nato nei primi mesi del nuovo anno la gioia fu incontenibile!

Presto avremo un figlio! Oh Claire è meraviglioso! – esclamò entusiasta il ragazzo, attirandola nel caldo cerchio delle sue braccia.

Chiudi gli occhi… – esclamò Lenny prendendola dolcemente per mano.

Dove mi stai portando?? – domandò la ragazza procedendo a piccoli passi.

Su vieni con me! Ormai ci manca poco, ancora qualche metro e saremo arrivati.

Arrivati dove? – ripeté lei – Lenny, non capisco!

Sss…. Fidati di me!! Adesso apri gli occhi!

Ma Lenny!!!Da qui si può vedere tutta la città… è fantastico – esclamò la ragazza!

E’ un panorama stupendo, vero? Sapevo che ti sarebbe piaciuto!

E’ da togliere il fiato! – ribatté Claire.

Tu sei da togliere il fiato! – la corresse il ragazzo stringendola forte tra le sue braccia.

Claire arrossì.

Ancora non riusciva a credere che ora lei era niente meno che la signora Lewis e che nessuno l’avrebbe mai più separata dall’uomo che amava con tutta se stessa.

Ma alzando nuovamente lo sguardo su Lenny, gli scorse sul viso un velo di tristezza.

Cosa c’è amore? – gli domandò la ragazza.

Nulla, è solo che ti avevo promesso un matrimonio da favola e invece… non erano così che dovevano andare le cose, tu meriti molto di più.

Claire gli passò dolcemente una mano sul viso, poi guardandolo con occhi pieni di speranza gli disse:

Ma noi due stiamo insieme! Non riesco a immaginare una vita migliore per me! Io ti amo!

Ma la lunga vacanza che si erano concessi stava ormai per finire… presto sarebbero ritornati in città.

A Claire dispiaceva molto dover lasciare quel luogo ricco di momenti felici trascorsi insieme… non capiva bene il perché ma il pensiero di dover far ritorno a casa non l’entusiasmava affatto! Anzi, n’aveva quasi il terrore.

Lenny? Amore dove sei? – esclamò la ragazza rientrando in sacrestia.

Frate Laurence buongiorno – aggiunse salutando l’uomo – avete visto mio marito?

No figliola… prova a guardare in camera – le suggerì.

Lenny?? Ah sei qui! Ti stavo…

Ferma a metà frase, Claire s’accorse dello sguardo assente del ragazzo mentre stringeva forte tra le mani una fotografia.

Che c’è? – gli domandò avvicinandosi a lui.

Nulla… – le rispose.

E’ una foto dei tuoi genitori? – esclamò la ragazza.

Gia…

Amore, che hai? – insisté Claire vedendolo sensibilmente turbato.

Stavo pensando a quanto sarebbero stati felici di conoscerti… ti avrebbero amato di sicuro…

Come io amo te! – asserì la giovane.

Lui la strinse forte.

Oh Claire… restiamo per sempre così.. uniti come adesso – le disse.

Che c’è che ti affligge… lascia che ti aiuti… non tenerti tutto dentro…

Lenny sorrise.

Che buffo… ora sei tu a prenderti cura di me, a consolarmi… vieni qui… lascia che ti racconti la storia della mia vita.

Claire scorse un velo di tristezza nei suoi occhi.

Devi sapere che mio padre era un uomo pieno di aspirazioni, il sogno della sua vita era poter intraprendere un’attività commerciale e grazie all’aiuto di un grande amico riuscì nel suo intento. Mai avrebbe immaginato le terribili conseguenze di quella scelta…

Fece una piccola pausa, strinse forte la mano di Claire, inspirò profondamente e continuò:

La nuova attività andava bene e in seguito alla mia nascita i miei genitori accarezzarono l’idea di trasferirsi in Europa. Ma quell’uomo, lo stesso che si fingeva così amico, non esitò un istante a tradire la loro fiducia. Progettando un furto agli stabilimenti nautici, fece sì che mio padre fosse arrestato e condannato a venti anni di prigione. Ma ne scontò solo  la metà poiché morì in seguito ad un infarto.

Fece un’altra pausa, dando a Claire la possibilità di intervenire.

Posso capire la tua pena Lenny, io… io…

Il ragazzo non le permise di continuare e proseguì nel suo racconto:

In breve tempo anche mia madre si ammalò gravemente ma prima di morire mi rivelò tutta la verità, pregandomi di vendicare la nostra famiglia rovinando per sempre quell’uomo. Vissi per strada per tre lunghi anni, mangiando quello che capitava, con la paura di fare brutti incontri o peggio… ogni notte speravo e pregavo che qualcuno mi venisse a cercare e mi trovasse… ma quel qualcuno non arrivò mai.

Gli occhi che Lenny rialzò su di lei erano resi più scuri dalla profonda pena del ricordo.

Avevo solo quindici anni quando decisi di lasciare Los Angeles e m’imbarcai come mozzo su una nave. Giunto in Europa cominciai a fare ritratti per 30 centesimi l’uno e giurai a me stesso che un giorno sarei ritornato in America e quel maledetto l’avrebbe pagata cara!

Il suo nome Lenny… dimmi il suo nome – gli chiese la ragazza, stringendo forte le sue mani.

Lenny chiuse gli occhi. Solo per un momento, poi aggiunse:

Jonathan… Jonathan Smith.

Il suono di quel nome rimbalzò nella mente di Claire. Stava ancora fissando quegli occhi azzurri pieni di ansia.

Claire tremava violentemente. Lenny la sollevò in piedi, la strinse forte.

La sua voce le sussurrava tra i capelli:       

Mi dispiace amore, non volevo spaventarti. Ti prego, ascoltami… non hai motivo di aver paura, grazie a te sono diventato un uomo migliore… la rabbia e l’odio che mi hanno accompagnato per tutta la vita sono svaniti, adesso l’unica cosa che desidero è dimenticare.

Lenny non riuscì a trattenere le lacrime. Rivisse il panico di quegli anni. Il suo respiro divenne affannoso al ricordo dell’infanzia passata.

Oh Lenny… ti amo tanto…

Attirandolo a sé, Claire chiuse gli occhi mentre il ragazzo si abbandonava tra le sue braccia … appoggiando il capo sul suo seno.

Andiamo a Los Angeles… lasciamoci tutto alle spalle, costruiamoci una nuova vita – gli suggerì Claire.

Hai ragione, basta rimuginare sul passato. Abbiamo un bellissimo futuro che aspetta solo noi – esclamò il ragazzo.

Quelle mani che lei conosceva così bene, le presero il volto; poi Lenny attirò a sé la bocca di Claire.

Le labbra si aprirono abbandonandosi al suo abbraccio.

I loro cuori aumentarono il ritmo dei battiti, mentre restavano strettamente uniti.

Le mani di lui si muovevano ora sulla schiena, afferrando i suoi lunghi capelli sciolti, sussurrandole piano:

Claire… Claire ti amo…. Ti amo!

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Capitolo 27
*** Un Piano Diabolico ***


fffffffffffff

Mentre l’auto si allontanava sempre più da quel suggestivo paesaggio claire si sentì stringere il cuore. Ma non doveva permettere alla malinconia di prendere il sopravvento, non aveva nessun motivo per essere triste. Ritornati in città, Luke domandò loro come avessero trascorso la luna di miele.

E’ stata fantastica! – confermò Claire – Siamo stati così bene… Luke non potevi farci un regalo più bello!

Ma anche noi abbiamo una notizia da darti! – continuò sorridendo, Lenny.

Davvero? – si informò il giovane.

Tra poche settimane ci trasferiremo a Los Angeles! – esclamò Lenny.

E’ lì che nascerà il nostro bambino! – seguitò raggiante, Claire.

Luke accolse con entusiasmo la lieta notizia cercando di nascondere la sua preoccupazione.

Aspettando che il respiro di Claire si facesse regolare nel sonno, il ragazzo s’avvicinò a Lenny che si deliziava del calore del corpo di sua moglie, mentre la copriva di leggerissimi baci sul viso e sui capelli.

Hai commesso un grosso errore a tornare in città – gli disse.

Lenny tacque.

Non puoi mettere a repentaglio la vostra vita! Non adesso!

Hai ragione Luke… ed è proprio per questo che ho deciso di dimenticare,  al diavolo quella gente, che continui pure a vivere nel lusso, io ho una ragione ben più importante per cui lottare…. Claire, la mia dolce Claire.

Mettendosi seduto accanto a lei, Lenny passo il palmo della mano attorno al suo viso.

Ormai ho abbandonato per sempre i miei propositi di vendetta… per quel che mi riguarda Jonathan Smith è come se fosse morto!

Estraendo dalla tasca della sua giacca una serie di documenti, che attestavano il coinvolgimento di quell’uomo nell’ormai celebre furto, Lenny li strappò in piccoli pezzi.

Mi raccomando Lenny, fa molta attenzione, Jonathan non ti perdonerà di aver anche rovinato il matrimonio di suo figlio – esclamò Luke.

Erano giorni ormai che Michael continuava a comportarsi in modo strano, nonostante suo padre gli avesse ordinato di dimenticare quella ragazza lui non riusciva a farlo.

La consapevolezza della verità, accresceva il suo dolore, colpendolo nei centri vitali.

Devi reagire maledizione! – gli gridò l’uomo – non puoi continuare in questo modo! Michael ascoltami… ho appena saputo che quel maledetto è rientrato in città…

C’è anche Claire? – gli domandò ansioso.

Claire… sempre Claire!  Smetti di pensare a lei!  Ciò che conta adesso è liberarci di quel ficcanaso una volta per tutte!

Che cosa vuoi che faccia? – gli chiese il ragazzo.

Dobbiamo eliminarlo!

Che cosa state dicendo, padre! – esclamò incredulo Michael – non mi starete mica suggerendo di ucciderlo???

Jonathan rimase in silenzio per alcuni istanti, poi aggiunse:

Ci sono un paio di cose che devi sapere figliolo… non possiamo permetterci che Lenny… insomma quel tipo non deve parlare! Ignoro come sia entrato in possesso di quei documenti fatto sta che essi provano la mia colpevolezza! Sono stato uno stupido a permettere che quel bastardo s’imbarcasse per l’Europa, dovevo sbarazzarmene dieci anni fa!

Michael era sconvolto…. No, quell’uomo che gli stava dinnanzi non era suo padre, si rifiutava di crederlo!!

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Capitolo 28
*** Quando i sogni si infrangono ***


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Hey, Steave! Era da tempo che non ti si vedeva! – esclamò Alan.

Sono appena tornato da Boston, come va?

Abbastanza bene… la vuoi sapere l’ultima? – seguitò l’amico – Claire ha mandato a monte le sue nozze! E tutto per un ragazzo che a quanto pare le ha fatto perdere la testa!

Ha lasciato Michael? – domandò stupito, Steave.

Proprio cosi! Sembra incredibile vero? Giorni fa è scappata con un certo Lenny e c’è chi afferma che si siano perfino sposati!

Un velo di malinconia gli scese in volto, stupidamente si era illuso d’averla dimenticata ma adesso i suoi sentimenti riaffioravano più forti di prima.

La gelosia prese il sopravvento. Senza pensarci troppo si precipitò a casa di sua sorella.

Kate ascoltami… tu sai dove si trova Claire, vero? Devi dirmelo! – la implorò il ragazzo.

Calmati Steave! Che cosa ti è successo? Non ti ho mai visto in questo stato! – gli disse la giovane.

Perché non mi hai detto nulla… perché non mi hai detto che Claire era fuggita con un altro? Tu lo sapevi… sapevi che l’amavo! Chi è questo Lenny? Possibile che nessuno lo conosca?Oh Kate… aiutami ti prego… io l’amo!!

Smettila adesso!- gridò la ragazza.

Sono geloso, furiosamente, pazzamente geloso! Credevo di piacerle… sapevo che il suo fidanzamento con Michael avrebbe avuto vita breve… ma quel maledetto Lenny è riuscito a portarmela via… di nuovo!

E’ difficile amare qualcuno senza speranza – sentenziò la ragazza.

Si, è difficile.

Kate poteva vedere il dolore nella voce di suo fratello, ma lei era impotente contro la pena di Steave, così come era impotente contro la sua stessa pena.

Erano trascorse già due settimane… Steave cercava di soffocare il sospiro che si sentiva crescere in petto, con un nodo in gola affrontò la dura realtà. Claire, la sua adorata Claire tra le braccia di un altro uomo…

Sapeva bene che lui non aveva nessun diritto di giudicarla ma, ma non poteva fare a meno di pensare a come fosse stata la sua vita se lei avesse ricambiato il suo amore.

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Capitolo 29
*** Dispiaceri ***


Ringhrazio quanti leggono e a chi a recensito. Buona lettura! fffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffff

Intanto i due giovani sposini stavano passeggiando per le vie del borgo abbracciandosi affettuosamente. Era bello curiosare tra le vetrine, il mercatino dell’usato poi, aveva un non so ché di magico.

Claire era raggiante, gironzolare tra le bancarelle le metteva tanta allegria!

Si, ora era davvero serena, nulla avrebbe turbato la sua felicità.

E le bastava semplicemente guardare il volto del ragazzo che le era accanto per capire che anche lui provava i suoi stessi sentimenti.

Stavano ancora camminando quando una figura a lei estremamente familiare le corse incontro...  

Claire… oh Claire sei proprio tu! Figlia mia, sei tornata da me…

Madre! – esclamò in lacrime la ragazza.

Col cuore che le batteva forte, Janete strinse sua figlia tra le braccia, tenendola a lungo contro di se.

Perché… perché l’ hai fatto? Perché? Ma adesso ciò che più conta è che finalmente sei qui, sei tornata da me!

Facendo scorrere rapidamente lo sguardo lungo la strada, improvvisamente s’impietrì, s’irrigidì, alla vista del ragazzo che le stava accanto.

Maledetto! Che tu sia maledetto! E’ solo tua la colpa di quanto è successo! Come hai potuto rovinare la sua vita, distruggere il suo futuro! Sparisci! Non voglio mai più rivedere il tuo volto!

Poi rivolgendosi a Claire, aggiunse freddamente:

Tu sei pazza figlia mia, come hai potuto legarti a quest’uomo… oh mio Dio Claire, ti rendi conto della sciocchezza che hai commesso? Ti attende un destino fatto di sofferenze e umiliazioni, un giorno ti pentirai amaramente di questa scelta, vedrai!

Questo non accadrà – la interruppe Lenny, passando un braccio intorno alla vita di Claire, con aria di possesso – io amo vostra figlia, l’amo più di me stesso!

Taci, razza di pezzente! Lei non è mia figlia! Vivi pure la tua vita, claire se è questo che vuoi, ma ricordati che non ci saremo quando verrai a bussare alla nostra porta, chiedendoci aiuto!

Detto questo, Janete proseguì per la sua strada lasciando la ragazza nella più completa disperazione.

Cercando di farle dimenticare quelle parole, Lenny la tenne teneramente stretta a sé, mentre Claire si abbandonava nelle sue braccia consolatrici.

Non temere, non ti succederà nulla … nulla finché avrò una goccia di sangue nelle vene. Non devi preoccuparti Claire, non devi preoccuparti di nulla.

La ragazza era ancora sensibilmente turbata.

Ma nonostante la sua famiglia non l'avrebbe mai perdonata lei non doveva essere triste. Finalmente aveva coronato il suo sogno d'amore, sapeva bene che Lenny le sarebbe stato sempre vicino.

Questo pensiero le dava forza, anche se per quella giornata non avrebbe retto ad un altro dispiacere...

Ma Steave non poteva di certo immaginarlo!!

Claire! – una momentanea euforia s’impadronì di lui, guardando la graziosa figura che gli era tanto cara.

Steave, sei proprio tu? – gli disse la ragazza abbracciandolo.

Aveva ancora gli occhi lucidi.

Che cosa c’è? Stai bene? – le chiese preoccupato.

Sto bene, davvero! Sono felice di rivederti… ah ti presento Lenny, lui… lui è mio marito.

Piacere Lenny – esclamò il ragazzo – è una vera sorpresa… credevo che fossi prossima alle nozze con Michael!

Claire tacque.

E invece ha sposato me – concluse Lenny, visibilmente seccato.

Vedo… – sentenziò Steave – senti Claire, avrei bisogno di parlarti.

Certamente – gli rispose la fanciulla, cercando con gli occhi l’assenso di Lenny.

Beh Claire… io, io volevo dirti che… potrai sempre contare su di me in futuro, io ti sono amico. – le disse.

In futuro? Steave che cosa stai cercando di dirmi?

Insomma… – tentennava il giovane – io vorrei che sapessi che sarò sempre al tuo fianco se avrai bisogno di aiuto, so che adesso potrai non capire le mie intenzioni, ma… ma se questa tua scelta ti si rivelerà un errore io sarò sempre qui, pronto ad asciugare ogni tua lacrima.

Non capisco! Dove vuoi arrivare? Perché mi dici questo? – gli domandò la ragazza.

Ti amo… Claire ti ho sempre amata, Non ti so dire se sia una maledizione o no, ma so che ti ho amata in silenzio per molti anni, ma adesso non potevo più continuare a tacere.

Claire era sconvolta da quella rivelazione così inaspettata. Voleva molto bene a Steave ma il suo sentimento non andava oltre la semplice amicizia.

Mi dispiace Steave, ma io… io non posso ricambiare il tuo amore, amo Lenny, è lui l’unico uomo della mia vita, perdonami…ma non posso… non posso…

Claire scoppiò in lacrime rifugiandosi tra le braccia di Lenny.

Ti prego torniamo a casa… non ce la faccio più, portami via da qui… ti prego amore, andiamo via.

Cos’è successo?? – le chiese il ragazzo vedendola in quello stato.

Sto bene amore… voglio solo andarmene da questa città, sento che non riusciremo ad essere felici continuando a vivere qui – le disse Claire, stringendosi a lui.

Vedendola allontanarsi, Steave decise di seguirli. Aveva amato Claire più della sua vita… l’amava ancora… ma lei non lo ricambiava, e mai l’avrebbe fatto.

La tenerezza che provava per lui era la sua rovina e lui con il suo comportamento non aveva fatto altro che allontanarla ancor di più.

Ma non avrebbe permesso a quel ragazzo di portargliela via. Lenny non era l’uomo adatto a lei. Questo lo sapeva bene e presto anche Claire se ne sarebbe resa conto.

Era solo questione di tempo, e lui sapeva aspettare.     

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Capitolo 30
*** Presagio ***


gggggggggggggggggggggggggggggg

Avevano fatto ritorno a casa gia da qualche ora ma la tensione di Claire non accennava a diminuire. La giornata che si era appena conclusa era stata un vero disastro. Le parole di sua madre ma ancor più l’atteggiamento di Steave l’avevano profondamente turbata.  Perché tutti si ostinavano a condannare il suo amore per Lenny??

Non devi pensare più a quella gente, lo sai che il loro unico scopo è quello di farci del male… non si meritano le tue lacrime – esclamò Lenny varcando la porta della cucina.

Claire lo fissava immobile senza parlare.

Io non ti capisco!!! – obiettò il giovane che cominciava ad impazientirsi.

Ti prego Lenny non ti ci mettere anche tu…

Dico sul serio… non ti capisco! – ribatté lui, ignorando la sua supplica – cos’ è che ti ha stravolta in questo modo, è stata forse la dichiarazione del tuo amico??

Claire lo guardò esterrefatta! Come poteva dubitare del suo amore??

Non mentirmi, ho visto come lo guardavi! – le gridò Lenny.

Ma che stai dicendo!Io non provo nulla per Steave, come puoi solo pensare che…è vero, gli voglio bene ma come si vuol bene a un fratello… io amo te, e credo di avertelo dimostrato in tutti i modi! – gli rispose Claire, risoluta.

Quali modi??? Aver lasciato Michael ti sembra forse un atto d’amore? L’hai fatto solo perché non l’amavi! – le disse Lenny, adirato.

Claire rimase profondamente turbata da quelle parole, era la prima volta che litigava con Lenny, ma perché lo stava facendo?

Era un motivo stupido, un motivo che non aveva alcun senso!

Va bene… questo vuol dire che non hai mai capito nulla, che…

E’ qui che ti sbagli – replicò il giovane – io ho sempre capito tutto, anche il minimo dettaglio, e ho capito tutto talmente bene che mi sono sposato con te senza pensarci su due volte… mi sono sposato di nascosto in quel paesino… ora mi domando una cosa, se tu qualche volta hai capito me, se tu adesso puoi capire la grande paura che ho dentro, pensando che forse dovrò ammettere di essermi sbagliato!

Claire non riuscì a trattenere oltre le lacrime e disperata si avviò verso la porta. Grido:

Credo che tu non sia stato l’unico a sbagliare!!

Una mano la trattenne con forza.

Lasciami Lenny! Mi stai facendo male! – gli disse.

Il ragazzo ubbidì.

Ti prego Claire, perdonami… – le domandò, pentito – non so che mi stia succedendo ma di una cosa sono sicuro, io t’amo… ti amo più della mia stessa vita. Non volevo dirti quelle cose, non le pensavo sul serio… sono semplicemente stanco, stanco di questa situazione, di tutti questi problemi. Amore ascoltami… guardami ti prego… sono stato uno stupido, ero così arrabbiato con me stesso che sentivo il bisogno di sfogarmi con qualcuno e così me la sono presa con te, con te che non centravi nulla… Claire potrai mai perdonarmi??

La ragazza gli rispose con un sorriso, poi aggiunse:

Neanche io pensavo realmente ciò che ho detto.

Lo so – la interruppe Lenny baciandola sulle labbra.

E’ stata la prima volta che litigavamo… e ti confesso che infondo mi è piaciuto! – esclamò Claire.

Come ti è piaciuto? – le chiese il giovane.

Almeno c’è servito a scaricare tutte le nostre ansie, adesso mi sento meglio, e poi è bellissimo rifare la pace…

Sai, lo potrebbe essere ancora di più! – continuò Lenny, accarezzandole dolcemente i capelli – dai, vieni con me!

La spiaggia era quasi bianca, in giro c’é parecchia vegetazione. Sull’oceano volavano gabbiani, cormorani, albatros e altri uccelli.

Hai mai fatto il bagno vestita? – esclamò il ragazzo tirandola per la mano.

Continuando a correre così, mano nella mano, si sono tuffati nell’oceano.

CHE NUOTATA! Hanno giocato, si sono di nuovo spruzzati tanta acqua. In quegli attimi i due giovani non riuscivano a pensare niente, ma la vita piaceva più che mai.

Usciti dall’acqua erano stanchi ma contenti.

Si erano seduti sulla sabbia, schiena contro schiena. Hanno allungato le gambe, così si sono ritrovati distesi, testa a testa.

Lei con la nuca posata su una spalla di lui, Lenny con la sua, in senso contrario, posata su di Claire.

Stavano guancia a guancia in senso contrario, la bocca della ragazza vicino a una sua tempia, la sua accanto ai capelli di lei.

Avevano camminato a lungo tenendosi teneramente per mano.

Non vedo l’ora di lasciare questa città. Dimmi Lenny, quando potremo partire? – gli chiese entusiasta, la ragazza.

Presto… molto presto mia cara. Per te va bene questo giovedì?

Oh Lenny… amore mio, sono sicura che a Los Angeles ci attende una meravigliosa vita, finalmente potremo stare insieme per sempre!! – esclamò baciandolo dolcemente sulle labbra.

Il Porto era pieno di gente.

In alto, un’infinità di insegne colorate che reclamizzavano le bancarelle sottostanti. Alla confusione della folla, dei venditori e delle insegne si aggiunse una voce sconosciuta che li chiamava insistentemente per nome.

Claire, Lenny… – ripeté una vecchia orientale avvicinandosi a loro.

I due giovani la guardarono un po’ stupiti.

Non abbiate timore, il mio nome è Nabiki Jang e sono qui per offrirvi il mio aiuto.

Claire restò senza parole per la sorpresa e fu grata a Lenny che seppe rispondere prontamente:           

Non so a cosa vi state riferendo signora, e poi come fate a conoscere i nostri nomi se noi non sappiamo chi siete?

Posso comprendere la vostra meraviglia ma vi prego di credermi, ho una cosa molto importante da dirvi.

Sedendosi lentamente, fece cenno a Lenny e Claire di prendere posto sulla panca posta oltre il tavolo di fronte a lei.

Entrambi esitarono, ed ella alzò i piccoli occhi scuri e allungati su di loro.

Lascerete presto New York, non è vero?

Andiamo Claire, torniamo a casa, si sta facendo tardi – la incitò il giovane.

Aspetta, perché ci volete offrire il vostro aiuto? – le domandò la ragazza sensibilmente turbata.

Andiamo via – ripeté Lenny – Non vedi che questa donna è un’imbrogliona? Non credere alle sue parole, Claire vuole solo del denaro! E’ una chiromante!!

Ma come fa a sapere del nostro viaggio? Ti prego amore ascoltiamo cosa ha da dirci… ti prego.

D’accordo.

La risposta di Lenny fu breve e secca, e non nascondeva la sua contrarietà per quello che stavano facendo.

Per cortesia sedete. Non vi pentirete di aver preso questa decisione.

Il sole del mattino era caldo, i suoi raggi dardeggiavano sulle teste scoperte dei tre che si accingevano ad iniziare il loro colloquio.

Capisco la vostra reazione ma vi assicuro che vi sarà molto utile ascoltare ciò che ho da dirvi.

Gli occhi di Claire guardarono l’espressione ostile di Lenny. Al contrario, lei sentiva uno strano senso di pace. Sedette. Lenny si avvicinò a lei, sostando lentamente dietro alle sue spalle.

Carissima Claire, non sono una semplice “chiromante” questa definizione non si addice a chi esegue la disciplina de I Ching. I Ching è un’antico e pregiatissimo libro.

Rivolgendosi a Lenny, la vecchia donna orientale, continuò con calma.

Mescolando e dividendo i cinquanta steli del Millefoglio, una rarissima pianta, a noi è concesso interpretare quello che il futuro ci riserva.

Sciocchezze.

Lenny!

Imbarazzata dall’esclamazione del ragazzo, Claire gli lanciò uno sguardo severo che però non ebbe nessun risultato.

Non vorrai credere a queste stupidaggini Claire!

Il tono di Lenny continuava a mostrare un aperto scetticismo.

I bastoncini vi dicono tutto… passato, presente, futuro.

Prendendo alcuni bastoncini da una ciotola Nabiki Jang li sistemò sul tavolo in vari modi creando dei simboli.

Questo significa cielo; questo, terra; questo significa montagna; e questo significa acqua…

E’ da queste figure che potete leggere il futuro? – chiese ingenuamente la ragazza – ma io già conosco il mio avvenire… noi resteremo insieme per sempre…

L’anziana donna scosse il capo.

Prima di essere felice come lo sei adesso hai dovuto soffrire molto...troppo per una giovane donna come te…

Lenny era evidentemente ancora poco impressionato.

Per stare con questo ragazzo hai rinunciato alla tua famiglia e ad un uomo che poteva darti tutto nella vita…

Senza fiato per la precisione con cui Nabiki Jang aveva descritto la sua esperienza, Claire si appoggiò alla mano di Lenny che la strinse protettivo.

Adesso credete di aver raggiunto la tanto sospirata felicità ma nel vostro futuro c’è ancora pericolo… il male vi perseguita ragazzi miei… Lenny… devi stare molto attento, ricordati di quanti ti hanno minacciato in passato se vuoi combattere il male vittoriosamente.

Lenny cinse le spalle di Claire che tremava, con gli occhi serrati, fissi sul volto rugoso dell’orientale. Lo sguardo della vecchia abbandonò i bastoncini per rivolgersi a lei.

Claire ascoltami… il futuro non è stabilito, potete ancora cambiarlo…

E se non ci riusciremo?? – le chiese la ragazza.

A questa domanda potete rispondere solo voi – concluse la donna alzandosi in piedi.

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Capitolo 31
*** Trame e Turbamenti ***


Siamo giunti quasi al termine di questa storia.. ovviamente ringrazio quanti l'han letta e recensita. Chiedo venia qualora non sia piaciuta, e' stata interrotta piu' volte durante la sua stesura quindi e' frutto degli stati d'animo vissuto nel corsodegli anni. :) Vi auguro buona lettura! fffffffffffffffffff

Il sole era a picco sulle loro teste, ma Claire non ne sentiva il calore. La sua mente era rimasta dove lei e Lenny avevano trascorso la mezz’ora precedente.

Claire non crederai davvero a tutte quelle sciocchezze? E’ solo una ciarlatana!

L’espressione di Lenny era scura, rabbiosa.

Non ha senso!

Posso essere d’accordo con te sul futuro, Lenny, ma il passato…è stata così precisa! – asserì la ragazza.

Tutti in città conoscono la famiglia Smith, non sarà stato di certo difficile per quella donna venire a sapere che eri tu la fidanzata di Michael e vedendoti al mio fianco ha poi tratto le sue conclusioni.

Ma che interesse poteva avere a parte quello di metterci in guardia? Non ha chiesto nessuna ricompensa! – esclamò Claire.

Fermandosi di botto in mezzo alla strada, Lenny la guardò diritto negli occhi.

Preferisci forse credere che il nostro futuro sarà pieno d’insidie?

Giunti finalmente a casa, Lenny la guidò senza parlare verso la loro camera.

Prendendola tra le braccia, la strinse forte a sé. Tremava. Si accusò mentalmente per non aver insistito nel convincerla a non ascoltare quella donna. Si propose di tranquillizzarla e la scostò quel poco che gli permettesse di guardarla negli occhi.

Claire ascoltami… mai nessuno mi farà del male! Ti faccio una promessa, qui, adesso. La nostra vita sarà colma di cose belle, tu credi a quello che ti dico, vero?

Gli occhi di Claire si riempirono di lacrime.

Si ti credo, Lenny. Ti credo e ho fiducia in te… ma soprattutto ti amo.

Le labbra che la ragazza gli porse erano socchiuse e in attesa, le braccia che lo cinsero non tremavano più. 

In casa Smith intanto il signor Jonathan era più alterato che mai.. mille pensieri affollavano la sua mente.

Michael hai scoperto dove si nasconde quel maledetto? – gli chiese con voce alterata.

Non ancora padre, mi dispiace – gli rispose il ragazzo, fingendo. 

Si sentì bussare. Pochi secondi più tardi entrò la domestica che con voce pacata disse:

Signor Smith, non vorrei disturbarla ma c’è un ragazzo in soggiorno… dice di avere estrema urgenza di parlare con voi.

Lo faccia accomodare – asserì.

Buongiorno signor Smith, lei non mi conosce ma credo che le interesserà non poco ciò che ho da raccontarle.

Spero che tu abbia ragione – sentenziò l’uomo – ma prego, siediti pure… posso sapere il tuo nome?

Steave, mi chiamo Steave, ma non credo che il mio nome sia importante, lo è molto di più sapere dove si trova Lenny, o sbaglio?

Cosa? – esclamò Michael – ne sei proprio sicuro?

Certo che lo sono, altrimenti non sarei qui, adesso. Ho saputo che lo state cercando, posso capire il tuo risentimento, Michael; quel ragazzo è riuscito a portarti via Claire!

Dimmi dove si nasconde quel bastardo! – lo incitò Jonathan.

Abitano nel quartiere degli immigrati, nella 15esima strada. Vi chiedo solo una cosa… promettetemi che a Claire non succederà nulla di male.

Cosa vuoi che m’interessi di quella ragazza… – gli gridò  – non è altro che una sgualdrina.! Ciò che conta davvero è rintracciare quel maledetto!

Steave non riusciva a capire perché quell’uomo odiasse a tal punto Lenny.

Senza dire una parola, attraversò la sala e uscì nella strada. Aveva bisogno di camminare, di smaltire la rabbia che aveva in corpo.

Ma stranamente sentiva affiorare nella sua mente un altro sentimento ben diverso dalla collera. Il rimorso. Aveva davvero fatto la cosa giusta? Perché si era recato in quella casa? Cosa si aspettava che facesse quella gente?

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Capitolo 32
*** Quando i nemici ti vengono in aiuto ***


ffffffffffff

Scorgendo l’aria soddisfatta di suo padre e leggendo chiaramente nei suoi occhi il desiderio di liberarsi definitivamente di quel ragazzo, Michael capì che non era questo ciò che voleva.

Michael, ascolta… dobbiamo agire in fretta… questa notte stessa Lenny deve essere morto!! 

Michael era visibilmente turbato.

Pur essendo ancora innamorato di Claire il suo odio per Lenny non era così forte da volere la sua morte

No, non doveva succedere una cosa simile. Lui l’avrebbe impedito.

S’incamminò rapidamente per il porto con la speranza di scongiurare quella tragedia. Le parole di suo padre continuavano a tornargli in mente. Doveva fare qualcosa, subito. Era omai giunto dinnanzi al casotto dove, da quando era sbarcato, Lenny aveva trovato riparo.

Ecco, ci siamo – esclamò il ragazzo prima di bussare alla porta.

Michael! – gridò Claire che, spaventata, tentò di richiudere l’uscio.

No… non temere, non voglio farti del male… speravo di trovarti.

Che ci fai tu qui! – continuò Lenny che intanto li aveva raggiunti.

Aspetta, dovete ascoltarmi, mio padre…

Non m'interessa ciò che hai da dirci, vattene via, esci immediatamente da questa casa!- lo interruppe il giovane.

Maledizione Lenny, tu devi ascoltarmi… sei in grave pericolo, non puoi restare qui.

Cosa stai dicendo! – intervenne la ragazza.

Non puoi credergli, non vedi che sta solo cercando di spaventarti?? – esclamò Lenny, adirato.

Lenny, non ti sto mentendo… mio padre ha scoperto cosa hai in mente, dovete scappare, ti prego dammi ascolto, rinuncia ai tuoi propositi di vendetta, altrimenti per te finirà molto male.

Per l’amor del cielo Lenny, andiamo via! – scongiurò Claire.

Amore guardami, non mi accadrà nulla.

Claire era terrorizzata.

Dovete sbrigarvi, non c’è tempo da perdere – continuò Michael alquanto agitato.

Grigie nuvole si muovevano nel cielo aiutate dal vento impetuoso mentre i due giovani si accingevano a partire. Dovevano fidarsi di Michael, non avevano altra scelta.

Fate presto, seguitemi!! – incalzò il giovane.

I ragazzi erano ormai pronti per lasciare quella casa quando un grosso boato si espanse sulla città. La terra cominciò a tremare violentemente.

Lenny!!! Cosa sta succedendo? Oh mio Dio!! … ho paura!! – gridò la ragazza.

La scossa sismica fu fortissima.

Claire era terrorizzata, la confusione era tanta.

Lenny!!! Lenny dove sei??? – continuava a ripetere.

Via da qui – intimò il giovane afferrandola per un braccio – non c’è tempo… sta crollando tutto!!

Avevano quasi raggiunto l’uscita quando un’asse di legno colpì violentemente Michael, il quale rimase a terra, incapace di muoversi.

Lenny accorse subito in suo aiuto.

Afferra la mia mano… cerco di tirarti fuori da qui! – esclamò.

Non pensare a me… pensa a Claire! – gli rispose il ragazzo – lei ha bisogno di te.

Non dire sciocchezze, non ti lascerò morire… avanti… stringi forte la mia mano….

So di non averne il diritto ma se un giorno potrai, ti prego perdonami – gli disse Michael con un filo di voce.

Non è questo il momento! Forza Michael, ci siamo quasi.

E invece è proprio questo il momento… – ripeté il giovane – ti ho odiato Lenny, ti ho odiato con tutta l’anima… non sopportavo l’idea che uno stupido ragazzino, venuto da chissà dove, mi portasse via Claire ma che soprattutto rovinasse per sempre la vita di mio padre. Solo ora mi accorgo di quanto sia stato cieco, oh Lenny io non merito di vivere…. Va via!

Adesso basta! – gridò il ragazzo, afferrandolo per la collottola.

Una nuvola di polvere impregnò la stanza.

Non si sa bene come, ma Michael riuscì a raggiungere l’uscita. La scena che gli si presentò davanti fu piena di desolazione. La città non sembrava più la stessa.

La gente continuava a gridare, a piangere, a invocare i nomi dei propri cari.

Poco distante da lui, una donna scavava a mani nude tra le rovine, alla disperata ricerca del suo bambino.

Fu allora che cominciò a gridare il nome di Claire. La gamba gli arrecava dolore ma nonostante tutto non poteva starsene immobile, doveva trovare Claire… lei aveva bisogno di aiuto e lui… lui l’avrebbe aiutata.

Oh Claire per fortuna sei qui! Ho avuto tanta paura… dimmi qualcosa, ti prego parla, dimmi che stai bene! Stai tremando…

A Claire occorsero alcuni secondi per realizzare cosa fosse davvero successo.

Michael!! Dov’è Lenny?? – esclamò sconvolta.

Il ragazzo esitò nel rispondere.

Mi ha aiutato, ero rimasto intrappolato tra i rottami ma lui mi ha salvato, credevo fosse dietro di me… – le disse.

Oh mio Dio! Devo tornare indietro, Lenny è rimasto nella casa! – gridò la ragazza, terrorizzata.

Sei impazzita? Non puoi andare lì dentro! Per l’amor del cielo, Claire ragiona! – gridò Michael trattenendola.

Lasciami andare!

Facendosi strada tra le macerie Claire continuava a ripetere:

Lenny amore mio, ti prego rispondi! Lenny… mi senti?

Michael non poté far altro che seguirla.

Purtroppo le sue paure erano fondate, Lenny giaceva a terra privo di sensi. Una parte del tetto era crollata senza lasciargli via di scampo.

Con le mani tremanti per l’angoscia Claire osservava il volto senza vita di Lenny.

Respira… respira. Lenny respira… non puoi morire, non puoi lasciarmi. Ti prego apri gli occhi! Lenny… parlami, dimmi qualcosa!

Per qualche istante quegli occhi azzurri la fissarono senza parlare. Nella sua mente si affollavano pensieri tragici. La sua casa, i suoi affetti, tutto stava per andarsene: come la sua vita.

Scoppiando in singhiozzi Claire cadde in ginocchio afferrando la mano inerte di lui e col volto rigato dalle lacrime, gli disse:

Lenny amore mio, mi senti … sono io, sono Claire!

Con voce fievole, il ragazzo rispose:

Claire…

Un dolore allucinante gli impedì di proseguire.

Tu ti rimetterai amore… ti rimetterai – continuava a ripetere la ragazza.

Ti amo Claire, ti amerò per sempre – esclamò il giovane con un filo di voce.

Aiutami Michael… aiutami a tirarlo fuori da qui!

Il ragazzo sembrava impietrito. A causa sua Lenny si trovava in quello stato, non poteva non pensare che se lui non fosse tornato indietro tutto questo non sarebbe successo. Adesso Lenny rischiava di… oh non voleva nemmeno pronunciare quella parola! Claire, la sua amata Claire non glielo avrebbe mai perdonato e quel che era peggio, il rimorso… questo nuovo sentimento che si era insidiato nel suo cuore non gli avrebbe permesso di dimenticare.

Lenny, lo stesso ragazzo di cui più volte aveva maledetto l’esistenza, non aveva esitato un’istante a salvargli la vita… ora toccava a lui ricambiare il favore.

Cominciò a scavare con forza ma tutto sembrava inutile. Il peso delle rovine diveniva sempre più insostenibile e le condizioni di Lenny peggioravano.

Abbiamo bisogno d’aiuto… da soli non riusciremo mai a trarlo in salvo… ti prego Michael fa presto, non c’è tempo da perdere – gridò Claire, disperata.

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Capitolo 33
*** Senza di Te ***


ddddddddddddddd

Andrà tutto bene, vedrai ce la caveremo! Ancora un paio di minuti e i soccorsi arriveranno… arriveranno – tentava di rassicurarlo, Claire.

Claire, che bello… che bello poterti vedere un’ultima volta… – asserì il ragazzo.

SSS… non parlare, non devi affaticarti…

Sto per morire, lo sento… ma almeno morirò col tuo volto impresso nel cuore. Oh Claire, ascoltami… voglio che tu abbia un buon ricordo di me. Sono felice di averti incontrata, t’immagini che tristezza se non ci fossimo mai conosciuti? – postulò Lenny.

Ma io, io non voglio perderti – esclamò la fanciulla in lacrime.

Anch’io vorrei stare ancora con te amore, ma dobbiamo accettare la volontà di Dio, che ci ha dato tanto in questa vita. Sai Claire… non finirò mai di ringraziarlo per averti messo sul mio cammino, sei stata la persona più importante della mia vita ed io continuerò ad amarti… per sempre. 

No… no… amore mio ti prego… non dire una cosa del genere…– lo interruppe Claire – tu vivrai amore mio, presto starai meglio e guarderemo al nostro futuro, tu e io insieme, per sempre! Andremo via da questa città, oh Lenny abbiamo ancora tante cose da fare e un’intera vita per farle!! Non ti permetterò di lasciarmi, capito? Non te lo permetterò.

Lenny sembrava non soffrire più come prima e non provare più quella fredda, profonda sensazione di paura. Il suo sguardo si riempì di una dolcezza infinita, sorridendole dolcemente, sussurrò:

e nessuno potrà mai dividerci, vero??

Vero – ripeté la ragazza.

Il giovane ora appariva sereno, i suoi occhi brillavano di una luce intensa, quasi divina.

Dammi un bacio, ti prego… dammi un po’ del tuo calore – le disse.

La bocca di Claire coprì quella di lui per alcuni istanti mentre le loro mani restavano strettamente unite.

Grazie… – mormorò Lenny – stavo sentendo tanto freddo, ma tu mi hai scaldato il cuore, è il tuo sguardo! Nei tuoi occhi vedo così tanto amore, oh Claire ti amerò sempre… ti amerò per l’eternità.

Il sole era tornato a splendere alto nel cielo e le rondini avevano ripreso a garrire.

Erano passate alcune ore dal crollo dello stabile ma da allora Lenny non aveva più ripreso conoscenza. Claire guardò il pallore di quel volto inanimato, gli accarezzò i capelli. Presto si sarebbe risvegliato… doveva svegliarsi… doveva…

Oh Dio perché Michael ci mette tanto?? Hey c’è nessuno?? Hey voi… c’è qualcuno lassù?? Serve aiuto… c’è nessuno?? –  invocava disperatamente, Claire – Maledizione!! Per favore qualcuno riesce a sentirmi… c’è nessuno?? C’è un’uomo qui dentro…è intrappolato! Lenny resisti, ti prego amore… non  puoi lasciarmi!

Il tempo passava inesorabile e i soccorsi tardavano ad arrivare. Molte erano le strade bloccate, e ciò rendeva difficilissimo l’intervento degli aiuti.

I danni maggiori si computavano in periferia e nel quartiere degli immigrati.

Il resto della città, invece, sembrava non aver risentito del sisma, nonostante questo si fosse manifestato in tutta la sua violenza.

Lenny... amore mio... Lenny… Lenny… -  ripeté più volte la ragazza, stringendo forte la sua mano – dì qualcosa, ti prego!!

Dovette trascorrere ancora qualche minuto prima che Michael ritornasse con i rinforzi ma a questo punto non c’era più nulla da fare… ormai era troppo tardi.

NO!!!!!! – gridò sconfortata – dimmi che non è vero, dimmi che non è morto! Lui no…lui no!! Oh Lenny, non puoi lasciarmi... ti prego amore, resta con me.

Michael scosse il capo con gesto d’impotenza.

Claire osservava il volto senza vita di Lenny. Presa dal panico cominciò a gridare:

Lasciatemi stare, io non posso vivere senza di lui!! Lasciatemi qui!!! Oh Lenny… 

Non ricordò nient’altro.

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Capitolo 34
*** Un Amore senza Fine ***


dddddddddd

C’erano voci intorno, una luce calda e l’aria profumava di uno strano odore.

Quelle voci, alquanto petulanti, cercavano di svegliarla. Claire voleva soltanto che la lasciassero in pace…

Svegliati Claire!

Lasciatemi stare… sono morta anch’io… – farfugliò.

Svegliati!

Era la voce di sua madre. Claire aprì gli occhi. Era nella sua stanza, distesa sul suo letto.

Che cosa è successo?? – chiese guardando il soffitto – perché mi trovo qui?

Ora sei al sicuro, non devi preoccuparti… avremo noi cura di te.

Claire era troppo stanca per parlare… si lasciò scivolare nel sonno, un sonno liberatore…

Claire si strinse nelle spalle mentre guardava fuori dalla finestra l’indaffarata strada di New York.

Il silenzio della stanza era opprimente.

Le foglie cominciavano a staccarsi dai rami. Le giornate si sarebbero accorciate il tempo si sarebbe rinfrescato.

Tornò col pensiero all’estate appena trascorsa… le folte ciglia si abbassarono sugli occhi dorati nel ricordo delle braccia di Lenny che la tenevano stretta, i suoi soffocati gemiti di desiderio per lei.

Ricordava i lunghi giorni passati l’uno tra le braccia dell’altra, ricordava i fugaci incontri sul retro della scuola, la paura di essere scoperti, la gioia provata quando furono finalmente sposati e ancora quando gli aveva rivelato di aspettare un bambino…

La memoria le tornò dolorosamente. Lenny era morto, non sarebbe mai più tornato da lei.

Inorridita dalla triste realtà, Claire si sentì mancare il fiato, si portò le mani alla gola e dilatò gli occhi per il terrore.

Claire… – esclamò sua madre avvicinandosi – Michael è venuto a farti visita… vi lascio soli.

Era ormai trascorso più di un mese ma da quando Lenny era morto Claire sembrava assente, nulla aveva più importanza per lei.

Claire, ascoltami cara… non puoi continuare in questo modo, Lenny non avrebbe voluto vederti così disperata, ne sono certo. Claire ti prego, fa che da dove è lui adesso non ti veda così… così distrutta, ti scongiuro cerca di reagire…

A nulla valsero le parole di Michael, Claire era come impietrita. Poi disperata alzo gli occhi su di lui. Sussurrò:         

Come faccio adesso a vivere?? E’ tutta colpa mia, se non mi avesse mai conosciuta forse...

Claire smettila!!

Prendendola per le spalle, Michael la scrollò chiedendole con gli occhi di ascoltare le parole che gli bruciavano dentro.

E’ normale che tu soffra ma devi cercare di vivere il dolore con dignità, come un’esperienza che serva a maturarti. Penso che anche Lenny avrebbe voluto questo, non lo credi anche tu? So che non lo dimenticherai mai, ma dovrai imparare a vivere anche senza di lui, perché la vita continua anche per te.

Attirandola a sé Michael chiuse gli occhi mentre la ragazza appoggiava il capo al suo petto. Aveva bisogno di qualcuno, adesso.

Le mani si muovevano piano sulla schiena di lei sciogliendo la sua tensione.

Ti prego va via, lasciami sola, devo pensare a cosa ne sarà della mia vita d’ora in poi.

Ma io – tentò di spiegare il ragazzo – io…

Claire era distrutta, il suo bel volto disfatto dal dolore.

Doveva farla finita, una volta per tutte. Non poteva sopportare ancora questa sofferenza che le dilaniava l’anima.

Riempì la vasca da bagno fino agli orli e vi s’immerse. Poi scivolò sott’acqua.

Restava giù, mentre l’acqua cominciava ad entrarle nel naso e nella bocca. Non aveva più fiato…

Fu allora che le prese una strana euforia. La paura se ne stava andando.

Vide un’agile, familiare figura che le si stava avvicinando. Occhi chiari, lucenti, incatenarono i suoi facendola sussultare e mormorare:

Lenny… caro sei venuto a prendermi!

Le mani affettuose del suo grande e perduto amore le presero il viso dolcemente, la bocca coprì la sua per alcuni istanti prima di sussurrarle:

Non posso portarti con me, amore. Per quanto lo desideri non posso fino a quando tu non sarai completamente libera, anima e corpo, pronta per affrontare quest’ultimo viaggio.

Ma Lenny, io voglio…

Devi tornare amore… – continuò il giovane – devi farlo per nostro figlio, lui ha bisogno di te per vivere… ti prego Claire, promettimi che sarai felice, che andrai avanti… io continuerò ad amarti... per sempre.

La baciò ancora e ancora, prima di spingerla verso l’alto, con un’infinita desolazione nei profondi occhi di cristallo.

Devi ritornare alla vita… adesso… adesso…

Ancora una volta la baciò con forza disperata per poi scomparire appena lei riemerse dall’acqua. Le sue tenere parole d’addio le risuonarono nelle orecchie.

Ci ritroveremo mia cara… carissima Claire…. Claire, Claire….

La ragazza annaspava, poi cominciò a respirare con fatica. Oh Dio, stava per commettere il più grande errore della sua vita! Non poteva morire, Lenny aveva ragione, non doveva morire.
                     

Epilogo

 

Col suo bambino tra le braccia, Claire era più raggiante che mai… c’erano voluti molti mesi prima che il sorriso si ridipingesse sulle sue labbra, aveva sofferto tanto.

Ma adesso aveva capito che doveva proseguire, nonostante tutto.

E poi lei aveva un ottima ragione per continuare a vivere… aveva il piccolo Gabriel… suo figlio, frutto del suo grande amore.

Claire sei davvero sicura di non voler restare? – le disse sua madre accompagnandola alla stazione.

Cercate di capirmi… non posso continuare a vivere in questa città. So bene che né voi né mio padre approvate questa decisione ma vi prego di comprendermi… Sono felice di essermi riavvicinata alla mia famiglia ma ciò nonostante sento il bisogno di partire, di lasciarmi tutto alle spalle. Per me e mio figlio sta per incominciare una nuova vita a Los Angeles… madre mi mancherete tanto…

Anche tu mi mancherai – esclamò la donna stringendola forte a sé. 

La ragazza fece un respiro profondo e salì sul treno. Seduta nella cuccetta col suo Gabriel tra le braccia si sentiva finalmente serena.

Mentre la città si allontanava sempre più provava una strana sensazione di pace… socchiuse gli occhi… non era sola, il suo amore l’avrebbe sempre guidata.

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