Amore senza Fine
Il chiarore dorato della stanza delineava
l’aggraziata figura di una giovane donna. La morbida, silenziosa lucedel
pomeriggio filtrava nella stanza attraverso le tendine chiuse. I capelli erano lunghi e ramati e i suoi occhi, di un verde cristallino, sembravano quasi
brillare alla luce del sole.
Era inevitabile che avesse molti pretendenti ma
il suo cuore era gia impegnato. Suo padre, infatti, l’aveva promessa
sposa ad un giovane di buona famiglia di cui però
non era affatto innamorata.
Non temere… l’amore arriverà
col tempo – la rassicurava sua madre.
L’amore… cos’è l'amore? – si domandava spesso la ragazza – possibile che io non abbia mai amato? Come faccio a capire se Michael è davvero il ragazzo giusto per me? Posso quasi = dire che non lo conosco! Al massimo ci saremo visti un paio di volte!
Hai deciso quale vestito mettere per il ballo che
si terrà domani sera? – le chiese la donna.
Beh non saprei proprio
per me l’uno vale l'altro. Anzi ti dirò
di più, mi ero proprio
dimenticata di questa festa! – replicò la giovane.
Ragazza mia, dove l’hai la testa? –sorrise la donna – ricorda che, se andrà tutto come previsto, si
annuncerà il tuo fidanzamento!! In fin dei conti il signor Smith ha organizzato questa festa appositamente per presentarti come la futura sposa di suo figlio!
Arrivò la sera del ballo e la giovane era pronta a fare il suo ingresso nell’alta società. In un lampo,Claire immaginò il suo futuro, e tristemente si
trovò a riconoscere che niente di ciò che aveva sognato per la sua vita si sarebbe mai realizzato; l’attendeva, infatti, un destino privo di emozioni, fatto soltanto di feste, balli di
società… circondata sempre dalla solita gente, sempre dalle
stesse, stupide, chiacchiere.
Il giardino della sontuosa villa era enorme,
ovunque si scorgevano alberi secolari, maestose
fontane, sentieri ben illuminati ed immense distese di verde.
Claire pensò che presto quella sarebbe stata la
sua nuova dimora.
Sapeva bene di possedere tutto ciò a cui
una ragazza di buona famiglia potesse aspirare ma ad
ogni passo, ad ogni singolo passo, quel palazzo assumeva sempre più le
sembianze di una prigione, una prigione dorata dalla quale non le sarebbe stato
permesso di fuggire.
Un
passo… un passo dopo l'altro, verso quella che sarà la mia vita,
d’ora in poi. Un'altro
passo… un altro passo verso un destino che non ho scelto io.Un’altro passo… ma quanti ne mancano??si
domandava la ragazza – posso legarmi ad un
uomo che non amo? Non conoscerò mai la passione, dovrò rinunciare
a tante cose, dovrò rassegnarmi…
Nella grande sala vi era
un gran via vai di gente, malgrado riscuotesse l’ammirazione di tutti, la
ragazza non era felice sapeva, infatti, che questa festa segnava il suo
ingresso in una vita che non voleva, accanto ad un uomo che purtroppo non
amava.
Ma la cosa peggiore era che tutte quelle persone si trovavano lì solo
per lei… per assistere all’esecuzione della sua condanna;
già perché dover sposare Michael era la
peggiore di tutte le torture.
Ilsignor Smith e suo
figlio, accolsero di persona la famiglia Stuart
.
Michael era alto e snello, aveva i capelli neri, il viso
regolare. La sua pelle era abbronzata e il suo aspetto
era molto più che piacente.
Portava una giacca con un’alta fascia
in vita. Il bavero era azzurro chiaro, in contrasto con il blu della giacca.
Due file di bottoni di metallo lucente ornavano il davanti, e le maniche
aderenti accompagnavano il movimento delle mani del ragazzo. La sua cravatta
era semplice, in contrasto con l’abbigliamento piuttosto sofisticato, ma adatta alla sua giovane età. I
pantaloni azzurri erano stretti al ginocchio e gli stivali neri, che arrivavano
al punto giusto proprio sotto il ginocchio, avevano la punta squadrata come
voleva la moda francese che egli stesso privilegiava.
Claire era stupenda, il bustino,
tagliato su misura, le aderiva perfettamente senza costringerla nei
movimenti. Una profonda scollatura ornata di bianco, finissimo merletto,
metteva in risalto il contorno delicato delle spalle. Le maniche strette si
allargavano sul fondo in balze di pizzo ricamato che si muovevano elegantem=
ente
attorno ai suoi polsi sottili.
Null’altro che un splendido cammeo, che portava
intorno al collo, arricchiva l’abito. L’arricciatura della gonna le
ricadeva sofficemente sui fianchi. Raccogliendo una ciocca per lato di quel suo
meraviglioso oro rosso, aveva assicurato i capelli alla sommità del capo
in un onda morbida, lasciando ricadere sulle spalle il
resto della capigliatura.
Gli unici gioielli, a parte il cammeo, erano dei
delicati orecchini in filigrana d’argento che ben si accordavano con la
montatura del cammeo stesso.
I festeggiamenti proseguivano come previsto e tra
qualche minuto si sarebbero annunciate le tanto sospirate
nozze.
Sei felice mia cara? – domandò Michael
– tra meno di qualche mese saremo marito e moglie, non lo trovi fantastico?
…fantastico?!? – ripeté la ragazza - non credi che forse stiamo affrettando un po
troppo i tempi? In fin dei conti ci conosciamo appena!
Questo è vero! – confermò il giovane.
Sul serio la pensi come me? – esclamò Claire
– Allora perché non ne parliamo ai nostri
genitori, sono sicura che…
Ma non ci trovo nulla di male! – continuò Michael – sono certo che
non avremo nessun problema… ci conosceremo meglio da sposati! Non sei
d’accordo con me?
La ragazza annuì rassegnata.
Balliamo? – le domandò.
Forse più tardi, adesso
ho voglia di fare una passeggiata in giardino! Se
vuoi scusarmi… – concluse
Claire
– ci vediamo dopo.
Non posso, non voglio sposare quell'uomo! Devo trovare il modo per evitarlo – pensava la ragazza mentre si allontanava dalla maestosa villa.
Provava un forte senso diangoscia,
ma non sapeva proprio come fare per cambiare quella situazione…
Assorta nei suoi pensieri, Claire
continuava a girovagare, la notte era ormai calata da un pezzo e il freddo
cominciava a farsi sentire. Fu allora che un ragazzo le diede uno spintone che
la fece finire per terra.