Amiche e sorelle

di yamaan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il primo giorno è sempre il migliore ***
Capitolo 2: *** Una presentazione inaspettata ***
Capitolo 3: *** Il trasloco ***
Capitolo 4: *** Impression of Luca ***
Capitolo 5: *** Fantastic! ***
Capitolo 6: *** Let It Be ***
Capitolo 7: *** Matrimonio ***
Capitolo 8: *** Robin Hood! ***
Capitolo 9: *** Coca-Cola... ***
Capitolo 10: *** Dopo una cantata ***
Capitolo 11: *** Cosa vuoi che sia ***



Capitolo 1
*** Il primo giorno è sempre il migliore ***


AMICHE E SORELLE

 

AMICHE E SORELLE

 

 Ambientata nel 2010, è la mia storia, come me la immagino io, di come sarebbe andata se mia mamma fosse morta dando alla luce il

quinto bambino. A volte seria ma a volte è completamente sclerata (come me!).Io ho 16 anni, ho appena cambiato scuola

per seguire il mio prof. preferito (e anche per   cambiare un po’ aria).

Sono con i miei migliori  amici che non mi hanno mai mollata; nel corso della fic mio Padre si risposa con la madre di una mia  compagna di

classe, andiamo a vivere tutti insieme e quindi, dopo mille ripensamenti e pregiudizi, alla fine facciamo amicizia…

Per i pg avevo intenzione di usare questi attori-cantanti:

Selene: Avril Lavigne

Marco: Chad Murray

Francesco: Jared Padalecki

Annalisa: Alicia Witt

Elena: Julia Stiles

Christopher: Brendan Fherre

Astrid: Aoki Devo

Elisa: Adriana Lime

Luca: Jeremi Sumpter

Paolo: Johnny Depp

Paola: Giulia Roberts

Genny: Hilary Duff

Fabio: Eminem (Marshal Mathers)

Roberto: Benjamin Mckanzie

Prof: Barry Watson

Alessandro: Adam Brody

Marco cognato: River Phoenix

Stefania: Kelly Brook

Cristian: Andrea Cardillo

 

Con questo ho concluso e vi lascio alla mia storia! (finalmente direte voi!) Buona lettura yamaan!

CAP. 1: IL PRIMO GIORNO è SEMPRE IL MIGLIORE!

PRIMA PERSONA DI SELENE

Anno 2009, giorno quattordici, mese Settembre, ore otto meno cinque (o sette e cinquantacinque), classe 3D, scuola Percoto corso Servizi sociali, io, Selene Basso mi siedo in ultimo banco e in un secondo quasi tutta la classe si riunisce attorno a me. Lo so è un classico, io, la più figa della classe e della scuola, sono sempre circondata da persone che cercano di imitarmi, e ovviamente non ci riescono, io sono unica!

Quest’anno ho cambiato scuola, i primi due anni li ho fatti al Cecconi, sempre servizi sociali, ma visto che il mio prof preferito, Del Gobbo, è stato trasferito in questa scuola e, effettivamente l’altra faceva cagare… ho cambiato!

Tanto io non ho problemi di ambientazione, i miei più cari amici mi hanno sempre seguita, e adesso sono qui, vicini a me: io, nell’angolo della classe vicino alla finestra, vicino a me c’è Marco e tutti gli altri nei dintorni... ma tanto facciamo casino lo stesso!

Tutti i ragazzi intorno a me, soprattutto quelli che non conosco mi stanno chiedendo cose… io non ascolto, ho troppa sonno e poi perchè dovrei dare ascolto a gente che neanche conosco?

Comunque, dopo che il miglior professore del mondo entra e saluta tutti, me lo vedo a due centimetri dalla faccia con un sorriso a 52 denti!

-Basso, Cavucli, Chiarandini, Francaviglia e Peressoni, sbaglio o noi ci conosciamo già?!?-

Apro parentesi:  ha detto solo cinque cognomi anche se noi siamo in sei ma il motivo è semplice io e Cris, anche se non siamo parenti abbiamo lo stesso cognome: Basso ecco chiusa parentesi!.

Tornando al prof, la frase l’ ha detta con molta ironia e io ogni volta che fa così non riesco a resistere e quindi rispondo

- Ah si ecco! Lei non è il professore del Cecconi che dopo un’ora di lezione ci diceva sempre bon mi sono rotto chi viene a fumare una cicca?!-

Tutta la classe incomincia a esultare, soprattutto i maschi, invece i miei amici si girarono solo verso di me e mi sorridono.

-bè visto che mi avete già scoperto… chi viene a fumare?!-

In un attimo mi vedo tutta la classe svuotata, anche da chi non fuma, solo per il gusto di uscire.

Così, anche io,con la mia solita calma da addormentata, bè cosa pretendete, sono le otto di mattina, mi avvio anche io scortata sempre dai miei soliti amici.

Arrivo giù in giardino e mi accendo la mia solita e amata cicca: una bella Diana rossa! Praticamente solo io, Anna e Era fumiamo, di ragazze intendo, i maschi fumano tutti a parte i lecchini, anche se qualche secchione fuma e la sigaretta nelle loro mani e nelle loro bocche ci sta malissimo!

Fra noi sei, del mio gruppo intendo, fumiamo io, Anna, che d’ora in poi chiamerò Pisa perchè è il suo soprannome fin dalle elementari, poi fumano anche  Cris, e Marco.

Apro una piccola parentesi… il prof è proprio figo! Ecco l’ ho già chiusa! È una mia abitudine aprire e chiudere parentesi fra i miei pensieri e a volte anche quando faccio uno dei miei discorsi tutti complicati e dislessici! Fra parentesi, anche questa era una parentesi! Vedete?! Faccio discorsi e compongo frasi complicate… ma del resto io sono complicata e dislessica e tutti mi adorano anche per questo! Sono simpatica e solare e me ne vanto! Si lo so sono un po’ egocentrica ma… tornando a noi…

-porca pu****a nascondete le cicche!-

Questo era il prof. Che, accorgendosi dell’arrivo del preside, si era agitato… al Cecconi poteva fare queste cose, tanto nessuno diceva niente, ma qui, in una scuola come questa e al suo primo giorno, non lo poteva di certo fare.

Così io, molto dispiaciuta del fatto che dovevo buttare via la mia amata cicca, la feci scivolare giù per il tombino.

-su dai tornate tutti in classe!-

Così io e gli altri entrammo un po’ abbattuti del fatto che non eravamo riusciti a finire la nostra bella cicca… e poi era la mia preferita! In classe, sempre il mio mito, ci fa

- bon visto che non vi ho accontentati del tutto potete fare quello che volete!-

-anche provarci con te?!-

 esclamo io, così tranquillamente e a voce alta… tanto lui sa che a me è sempre piaciuto… fin dal primo anno al Cecconi, ma sa anche che è una cotta così, giusto perchè è un figone! Ma il fatto che io abbia cambiato scuola non è principalmente per lui.

Il suono della ricreazione, e anche del mio stomaco, mi distrae dai miei pensieri e io, prima che il prof. abbia finito di dire non so che, me ne esco dalla classe e mi fiondo davanti ai distributori per riempire il mio stomaco.

In un momento mi ritrovo un fila dietro di me che aspettava di prendere anche loro le merende

-ma quel bellissimo culo non appartiene a quella figa di Selene?-

 mi giro per lanciare a quel deficiente uno sguardo truce, ma non serve perchè ormai non riesce a vedermi… sono sommersa da ragazzi.

Ad aiutarmi arriva Del Gobbo, che d’ora in poi chiamerò Oscar, che è il suo vero nome,

-Insomma anche io devo mangiare!-

 di nuovo quel demente di prima risponde

-ma stai zitto! Che sei venuto a fare in una scuola come questa? Sarai stato bocciato mille volte e pretendi di riuscire a prendere il diploma in questa scuola?-

tutti si zittiscono e si staccano da me, così io me la squaglio dietro Oscar che, incacchiato nero risponde

- Primo: io, anche se ho 28 anni, mi sono già diplomato e ho una laurea in psicologia e una in filosofia.

Secondo: visto che ho 28 anni tu mi devi portare rispetto e

Terzo: adesso tu farai una bella passeggiata con me dal preside, visto che io sono un tuo insegnante e posso farlo tranquillamente-

Io, felicissima, da dietro il prof, faccio il dito a quello stronzo, ma Oscar si gira e mi becca

-e brava Basso! Stavolta la passi ma stai attenta… non siamo al Cecconi,  vedi di ricordarmelo e ricordarlo anche ai tuoi amici-

dopo i “tre puntini” la frase la dice sussurrando, con quella sua voce sensuale……………………… bastaaaaaaaaa!!

Devo finirla di pensare a lui, adesso devo tornare dal gruppo se no mi daranno per dispersa, loro non mi verranno mai a cercare, sono troppo pigri!

Mi sbagliavo, perchè lui non è pigro! Ah si, mi sono dimenticata di dirvelo… lui, il mio ragazzo, che fa parte del mio gruppo è… Marco! Me lo vedo camminare verso di me con un bel sorrisone, oggi ha dei bellissimi jeans che gli fanno un culo più bello di  quanto non ce l’abbia già, una maglietta a maniche corte bianca, aderente anch’essa, gli mostra i suoi bellissimi pettorali-addominali, in testa ha una cuffia nera della nike, si è fatto un po’ crescere i capelli e, adesso gli escono un po’ dalla cuffia e ha anche un po’ di barba… da sbav!

Quando è così me lo farei in mezzo al corridoio ma… mi sa che non si può! Comunque, dopo che arriva vicino a me, mi abbraccia e mi accarezza i miei lunghi capelli… è bello rimanere abbracciati così, ma le sue labbra, come le sua lingua, sono più belle! (Quindi al bando le regole) Così mi stacco da lui, mi alzo in punta di piedi (ma quanto è alto), gli prendo il colletto della maglietta e lo bacio con foga... lui risponde tranquillo e, facendomi avvicinare al muro, mi ci appoggia, così siamo più comodi! Sento una voce femminile: è Pisa che mi dice qualche cosa, ma non so che cosa, finchè Marco si stacca e sbotta

-ma che cazzo c’è!?-

-scusate se vi ho interrotti… ma Era dice che se entro due minuti non siamo tutti in classe la Sarra ci cazzia!-

-Uffaaaa che palle ma chi se ne fotte di quella schizzata?!-

 esclamo io

-perchè l’ hai già vista?!-

Mi chiede Pisa ma io neanche le rispondo, prendo solo sottobraccio Marco e mi avvio verso la classe. Dopo dieci secondi, giusto perché lei entro i quindici, se non le rispondi esplode le dico “L’ ho incontrata!” ed entro in classe prima che la prof entri e con voce da pazza inizi a parlare, infatti, appena sistemata nel mio banco, lei entra e ci guarda tutti finchè esclama

-ma insomma! Potreste anche alzarvi-

 e tutti si alzano tranne io.

-ehi tu, nell’angolo, perchè non ti alzi?-

-Mi fa male il piede!-

rispondo seccata. Non dice niente, inizia a fare l’appello… dopo un po’ chiede a tutti che sport facciamo, arriva a me e io gli rispondo

-niente-

così con aria annoiata e sbrigativa, non voglio avere a che fare con tipe come quelle ma lei mi guarda con sguardo truce poi esclama -

per i nuovi, io insegno italiano e non avrete di certo vita facile con me! Soprattutto tu Basso!-

-Quale dei due?-

 dice Cris

-ah è vero… ma siete fratelli?-

 e io con aria di molta sopportazione

-Ma le sembra che io e lui possiamo essere gemelli? Io ho gli occhi azzurri, i capelli biondi e la pelle chiarissima invece lui ha gli occhi castani, i capelli pure e la carnagione molto più scura della mia e poi non vede che lui è alto quasi due metri e io sono a mala pena uno e settanta!-

Anche questa volta se ne sta zitta. Dopo che sistema le sue cose e si mette bella comoda incomincia a dirci tutto sulla sua vita, visto che siamo in tanti nuovi, io, da super-annoiata non ascolto niente, metto solo la mano sopra la coscia di Marco che è vicino a me così lui mi mette la sua intorno alla mia spalla….

-Insomma voi due!! Cosa state facendo!-

-ci stiamo annoiando insieme!-

 le rispondo io

-basta! Lei è troppo impertinente, domani voglio vedere uno dei tuoi genitori!-

 -le va bene mia sorella? Mio padre è a lavoro-

-e, non per fare la ficcanaso e sua madre?-

-ecco brava si faccia i ca**i suoi!-

 ecco mi ha fatto veramente incazzare

-vado in bagno!-

 e mi alzo

-Anche io-

 sento dire da Marco che mi segue a ruota.

Appena fuori mi abbraccio a Marco, anche lui mi abbraccia, così mi sento più protetta e rilassata, mi passa l’arrabbiatura.

Ogni volta che mi arrabbio troppo mi viene da piangere e solo Marco me lo può impedire… si sta così bene fra le sua braccia che poi non mi ricordo neanche perchè mi arrabbio. Suona la campanella, è finita un’altra ora e adesso dovremmo avere un altro prof solo che mi vedo arrivare Oscar così mi stacco da Marco, ma gli prendo la mano e chiedo a Oscar cosa ci fa qui e lui felice mi dice

-Supplenza!-

-che bello così possiamo fare quello che vogliamo!-

-si ma non farvi in mezzo all’aula!-

- perchè sei geloso?!-

dice ironicamente Marco… a volte mi sorprende comunque Oscar non risponde, peccato mi sarebbe piaciuto sentire la sua risposta! (avete notato che ne io ne Marco diamo del tu a Oscar? ormai il nostro è più un rapporto fra amici che fra studente-professore.)

Entriamo tutti e tre e tutti esaltano sia dal vedere Oscar che dal vedere me…

-sei stata grande, anche a me quella sta sui co*****i in una maniera… comunque ci ha detto di dirti che vuole vedere lo stesso almeno tua sorella-

-ma che si compri un v******** e si faccia una s***!!!-

 dissi io tutta tranquilla

-parlate della Sarra?-

questo era Oscar, solo da quelle due frasi aveva capito chi era… troppo grande!

Il tempo passa veloce, il primo giorno finisce e io non vedo l’ora di tornarmene a casa a mangiare e a spupazzare i miei fratellini, poi oggi Marco viene a mangiare da me e quindi mi accompagna lui a casa con la sua moto bellissima… va bè che mi porta a casa con la sua honda nera lo stesso… però se sta anche a casa a mangiare è meglio!

Dopo abbiamo deciso che saremmo andati a vedere le “Cronache di Narnia, l’ultima battaglia”, che è appena uscito al cinema.

Poi andiamo di sicuro a mangiarci una pizza e dopo in uno dei tanti pub che frequentiamo di solito… magari il nostro preferito perchè non si paga mai niente… quello delle mie sorelle! Comunque arriviamo a casa, dove troviamo tutti tranne papà, vedo una testolina castana (con 2 orecchie a sventola) e una molto più grande e bionda(quasi bianca), e infine altre 3 molto più piccole sempre biondissime dirigersi verso di me… si sono i miei fratellini e i miei nipotini… bè i miei fratelli hanno uno  dodici anni e l’altro sei quindi ini ini non lo sono tanto anche perchè sono veramente pesanti! Mi si appendono tutti e cinque al collo e io ovviamente cado sopra di loro ma Marco mi prende al volo e mi alza prima che io faccia male sia a tutti quanti.

Appena mi “salva” e mi rimette in piedi, scatta verso i piccoletti e li scaraventa sul divano facendoli sbaccanare dal ridere e dal troppo solletico.

Io mi defilo in bagno e quando esco mi vedo la tavola piena di roba da mangiare… penso subito che deve essere venuta mia nonna perché di solito noi mangiamo o un panino o pasta… al massimo ordiniamo cinese o pizza (quest' ultimi di solito a cena), invece oggi c’è: pasticcio, polpette con le patate al forno e verdura… decisamente troppo, bè almeno per i nostri canoni.

Dopo mangiato io e Marco saliamo in camera mia e io mi butto a capofitto sul mio letto chiudendo gli occhi… ho troppo sonno mi sono svegliata troppo presto… mi ero abituata ad andare a letto alle cinque di mattina e svegliarmi alle quattro di pomeriggio… a questo punto potrebbe svegliarmi solo un po’ di Avril Lavigne, la mia cantante (femmina) preferita. Marco mi legge nel pensiero e mi mette su il cd e la mia canzone preferita: Sk8ter boy!

Così mi alzo di scatto e incomincio a ballare con Marco che mi guarda divertito, nel punto più bello e rumoroso della canzone si alza anche lui e mi alza sopra la sua testa, come si fa con i bambini piccoli!

Quando facciamo così poi non mi viene più voglia di dormire! (e ci credo! Nd)

Finisce il cd, così torniamo giù e dico ad Elisa della Sarra, che voleva vederla.

-ovviamente nn dire niente a papà! Ah stasera veniamo io e gli altri al pub-

-ok potete venire-

-guarda che non era una domanda… era solo per informarti, saremmo venuti lo stesso!-

 non mi risponde ma ricordano ad Astrid che dovono andare a pulire il pub, sistemare le cose e confermare per il gruppo di sta sera: i Green–Day(se, magari fosse vero! Nd), quella sera la parte che doveva ospitare la band era la black.

In effetti nn vi ho spiegato come funziona il pub “Black & White”, il pub gestito dalle mie sorelle, dai miei cognati e dai miei, praticamente “fratellastri”: Astrid, Marco e Giulia gestiscono la parte Black ed Elisa, Alessandro, Stefania e Cristian gestiscono la parte White. Il pub è diviso in due parti: quello black è tutta in nero: dai divanetti in pelle, alle pareti, è tutto in stile gotico, dark, con canzoni rock, rap… invece quella white è tutta bianca: divanetti in pelle bianca, pareti bianche con decorazioni angeliche e canzoni altrettanto “tranquille”.

Due sere al mese vengono dei gruppi a suonare, una sera nella parte black, e nell’altra in quella white e stasera vengono i Green–Day!!! Che figata! Io sono quasi ogni sera al pub, ad aiutare nella parte black e a girare per tutte e due le parti, ovviamente vado quando non sono in giro con gli altri, e la maggior parte delle volte finiamo là la serata.

Ho organizzo anche feste di classe, cioè facevo venire tutta la classe al pub per fare affari… che credete che non faccio pagare almeno l’entrata? Praticamente io lavoro lì!

Così le mie sorelle se ne vanno, con i miei nipoti e io rimango sola con i miei “uomini” preferiti: Marco, Mikael e Luca! Purtroppo non me li posso godere perchè arrivano i miei amici: Pisa, Ele, Checco e Cris, che si fiondano sui miei divani di pelle nera (vecchi di trent’anni), accendono il mega schermo di tv che mi ritrovo e, dopo aver constatato che c’è Dragon Ball, rimangono lì incantati a guardare. Anche io, insieme ai miei fratelli, mi fiondo sopra Checco e Cris (ovviamente subendomi le maledizioni lanciatemi dai due poveretti!)

Dragon Ball lo guardo sempre e non mi perderei mia una puntata, anche se questa è la prima serie che hanno fatto e rifatto mille volte! Finito Dragon Ball, ci sono i Simpson! Solo che alle tre la pista di pattinaggio apre e una volta che ci siamo andati alle quattro avevamo trovato il pienone… quindi andiamo via subito lasciando i miei fratelli a casa da soli, come sempre del resto! Così arriviamo, io e Marco con la moto, Francesco e Cris con il motorino e Annalisa e Elena in autobus. Ovviamente arriviamo prima io e Marco, così affittiamo i pattini sia per noi che per gli altri… se no poi non ne trovano più! C’è poca gente ma per adesso è meglio così, io e Marco ci possiamo spupazzare e fare i bei fidanzatini per fare invidia a tutti gli altri single! Passiamo una bella giornata, io che cado continuamente e, in una delle tante volte che sto per cadere, uno mi prende da dietro sotto le braccia e mi solleva… io tiro un urlo che si girano tutti a guardarmi. (questo mi è successo veramente! Nd)

Il tizio mi mette giù e io mi giro e lo guardo con faccia accusatrice da: cosa mi hai fatto! Arriva Marco che, avendo visto la scena si era messo a sbaccanare, mi porta via dicendo al tizio di non preoccuparsi.

Visto la figura di merda che ho fatto andiamo via in un bar a bare una cioccolata calda e a parlare un po’ della nuova scuola, della figura che avevo fatto prima, della Sarra e di Del Gobbo

-Certo che è veramente figo!-

 dico io

-guarda che un giorno o l’altro divento geloso veramente-

 -Sisssi lo dici sempre!-

 rispondo io a Marco che mi fa la linguaccia.

Sono le 7 e mezza così decidiamo di andare a mangiarci una pizza, poi di corsa da “B&W” (Black & White che d’ora in poi chiamerò così) Ah si… alla fine non siamo andati al cinema perchè so che ai ragazzi non piace il genere fantasy, e visto che non li posso costringere… ci andrò con Pisa e Elena domani o la prossima settimana…

Finita la pizza andiamo al pub dalle mie sorelle, vado dritta al bancone dove c’è Alessandro che ci da subito il solito e poi mi dice

-Ma tu nn dovevi stare a casa con i mocciosi?-

rimango spiazzata e penso ma è fuori!?

-che ca**o dici c’è papà a casa-

-no è uscito, l’aveva detto ieri…-

-e io che ne sapevo?-

 salto sul bancone e lo scavalco per andare al telefono e chiamare a casa per vedere se i mocciosi stanno bene, più che altro mi dispiace il fatto che sono starti a casa tutto il giorno da soli...

-TUUUU TUU TUUUU TUU- (il telefono che squilla)

-Si!-

-Mikael ma siete a casa da soli?!-

-si perchè? Anzi sono qui con Luca, Nicola e Nike-

-e che fate?-

-stiamo guardando Fast and Furios-

-ok bon io torno tardi comunque forse papà non torna a dormire ma voi non dite niente a lui domani ok?-

-Si ciao che adesso c’è il pezzo finale quando c’è Letty che passa sotto il camion e …-

-si si lo so l’avrò visto mille volte comunque ciao!-

-ciao-

finalmente! Quando inizia a parlare non finisce più! Arriva Marco, no Marco il mio ragazzo, Marco mio cognato,  mi offre una birra

-no ce l’ ho già…-

guardo verso il bancone e non vedo più il mio boccale…penso subito ad Annalisa

-anzi dammi… me l’ hanno fregata-

 -hai chiamato i mocciosi?-

-si tanto papà dovrebbe dormire fuori quindi nn lo viene a sapere…- ok adesso vai di la sai che se Astrid ti vede di qua si incazza!-

Allora, si lo so vi starete chiedendo chi cavolo è Alessandro? E chi cavolo è Marco? Loro sono i miei due cognati: Alessandro è il marito di Elisa e Marco quello Astrid. Astrid ha 2 gemelli che si chiamano Michael e Daniele e hanno 4 anni, invece Elisa ha una figlia, che si chiama Miriam e ha 3 anni. Io adoro i miei cognati… sono grandissimi e fortissimi! Quasi come due fratelli che cognati, anche se poi i cognati alla fin fine sono fratelli… comunque io me ne vado dalla parte black per farmi un po’ Marco e per sentire un po’ di musica… di ballare non ne ho propria voglia, magari andrò a parlare con il DJ o il gruppo che suona stasera: i Green-Day! Si li conosco bene ci ho parlato spesso con loro!

Lo so da questo lato sono fortunata! (magari! Nd)

La serata finisce alle tre di notte, Annalisa è mezza sbronza e Cris la riaccompagna a casa, io invece reggo benissimo l’ alcool, lo bevo fin da piccola quindi sono abbastanza abituata… (si, due dita da piccola, non è che mi sbronzavo!) Elena e Francesco se ne vanno a casa da soli come due piccioncini, invece Marco, che è veramente stravolto, prende la moto e se ne fila salutandomi con un piccolo bacio…

Io torno a casa con le mie sorelle che mi danno un passaggio visto che loro nn abitano con me, si, lo ammetto, ho sonno, ma è comprensibile, sono sempre le tre e mi sono svegliata alle sette… cazzo mi devo svegliare fra quattro ore! Pazienza tanto le prime due ore c’è Oscar, gli chiederò di farmi andare in infermeria per dormire un po’… (sinceramente, non so se c'è l'infermeria al Parcoto, io la metto lo stesso, proprio come il Giappone! Nd)

Arriviamo a casa e vediamo i mocciosi dormire sui divani… gli svegliamo e li portiamo su nelle loro camere…

Io mi fiondo nel letto e comincio a dormire di sasso… non so come farò a svegliarmi fra tre ore e mezza, in qualche modo farò!!!

FINE PRIMO CAPITOLO!!!!!!!

Allora, questa è la mia prima fic, l' ho appena ripostata e revisionata, dovrebbe essere abbastanza accettabile... almeno spero! Mi riraccomando, è la mia prima fic e quindi mi serve sostegno…(in poche parole recensite!!) si, si lo so, nn è niente di che ma per essere la prima non è male no? Spero di si! grazie di aver letto e a presto! Bacio yamaan

 

 

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Capitolo 2
*** Una presentazione inaspettata ***


AMICHE E SORELLE

AMICHE E SORELLE

Premetto che: questa è molto più corretta, ma molto meno scherzoso e comica… anzi tutto l’opposto. Spero di essere riuscita più o meno a far capire che cosa prova Selene… comunque godetevi questo 2 capitolo di questa mia prima fic!

CAP. 2: UNA PRESENTAZIONE INASPETTATA

PRIMA PERSONA DI SELENE

Arrivo a scuola alle 8 e mezza, entro in classe e mi dirigo verso il mio banco…

Oscar nn mi dice niente però si capisce che è seccato e adesso ne comprendo il motivo… Pisa e Francesco sembrano due zombie, Elena è come se non esistesse, Marco dorme sul banco e l’unico che fa casino è Cris…

Così metto giù lo zaino e mi dirigo verso Oscar (tra parentesi non ho mica fatto la giustificazione per il ritardo)

-che hai?-

gli chiedo

-niente è che ieri sono tornato tardi… anche voi? Vi vedo tutti distrutti…-

-si siamo andati dalle mie sorelle-

La mattinata finisce abbastanza velocemente,

suona la campanella della fine delle lezioni, ed esco con Marco che mi deve portare a casa, quando vedo un ragazzo bellissimo che è venuto a prendere una mia compagna di classe: Genny, quella seduta accanto a Francy.

Sarà suo fratello o il suo ragazzo? Domani le chiederò, tanto non ci sono problemi con lei.

Arrivo a casa, Marco si ferma a mangiare, ovviamente arriviamo, come sempre, all’una e mezza perchè ci fermiamo a parlare con gli altri però… c’è qualcosa di strano, c’è la macchina di papà fuori, e lui a quest’ora dovrebbe essere al lavoro.

Entriamo e vediamo tutta la famiglia al completo, compresa di “figli addottivi” e nipoti.

C’è un silenzio di tomba il che mi preoccupa molto… papà mi dice di accomodarmi vicino a Genny, io mi siedo e poi lui ricomincia a parlare

-adesso mi ascoltate tutti e poi parlerete… forse è meglio. Questa donna è Paola, la mia fidanzata, ho deciso di sposarla, andremo a vivere nella villa di mamma, tutti e 15 insieme, domani ve la porterò a vedere, le nozze sono fissate x il 28 Marzo del 2010 e il 6 novembre di quest’anno ci trasferiremo. Io conosco Paola da un anno e, anche se nn ve l’ ho mai fatta vedere, mi fido e mi sono innamorato di lei, questi 3 invece sono Fabio e Genny, i suoi figli e Roberto, figlio adottivo .-

Nessuno dice niente, c’è un silenzio di tomba, il che è insopportabile. Astrid lo rompe per prima:

- noi dobbiamo lasciare i nostri appartamenti, e voi questa casa, per andare a vivere tutti insieme nella villa di mamma?-

-Si, qualcosa in contrario?-

- Solo il fatto di lasciare i nostri appartamenti, che abbiamo guadagnato dopo mille sforzi, solo perchè tu sei anni fa non volevi che noi mettessimo piede alla villa… tutto qua- dice tranquilla, si tranquilla, si vede lontano un miglio che è giusto un po’ arrabbiata. Ed anche io,ma vi sembra possibile? Cioè lui ci dice tutte queste cose e pretende di avere ragione senza sentire repliche…

Io non riesco a nn dire niente e difatti esplodo

-scusa e chi ti ha detto che noi vogliamo venire alla villa, che noi accettiamo di vivere insieme a questi sconosciuti, e chi ti dice che noi approviamo il tuo matrimonio? Hai deciso tutto tu, senza chiederci niente, così, ma credi di essere il solo ad aver sofferto per mamma? Noi abbiamo sofferto quanto te, e tu adesso non puoi permetterti di portare un’altra famiglia e un’altra donna nella casa dove lei è cresciuta! Non è giusto, io non voglio venire! Chi ti credi di essere per decidere tutto tu? Lo so che sei mio padre ma questo non ti da il diritto di decidere queste cose così importanti da solo, si da solo perchè tu prima ci hai detto tutto quello che avevi organizzato, e poi ci hai chiesto se ci andava bene…-

-senti è passato un bel po’ di tempo da quando è morta la mamma quindi forse sarebbe anche un po’ giusto ricominciare da capo-

ma lo sentite? Vi sembra possibile??

-si ma non con gente che solo tu conosci, e non nella casa della mamma! Se vuoi andarci a vivere con noi tre e solo noi tre, va bene, ma non con un’altra famiglia!-

cioè, ho ragione si o no?

-Selene io ho quasi cinquant’ anni e vorrei cercare di rifarmi una vita il prima possibile, visto che fra vent’ anni ne avrò settanta e non vorrei passare la mia vecchiaia da solo .-

e fa pure l’egoista, nn pensa a noi?

-ma perchè dobbiamo venire anche noi?-

chiede Marco (cognato).

-sarebbe molto più bello e meno problematico anche dal lato finanziario, sia per me che per voi… la casa è grande e quindi ci sono tante cose da pagare, ma se dividiamo tutto per tre e più facile, e poi non dovrete più ammazzarvi tanto di lavoro per arrivare alla fine del mese-

-bè effettivamente è conveniente- dice Alessandro, io non ci capisco niente voglio solo mettere fine a questa conversazione che mi sta facendo saltare i nervi. Ovviamente sono sempre della mia idea che non è giusto soprattutto nei nostri confronti, ma i miei cognati sono d’accordo e sembra anche le mie sorelle, per i miei nipoti non ci sono problemi, in quanto agli altri tre estranei…

-scusate ma esistiamo anche noi…-

dice Fabio (quello bello di stamattina)

-io non sono d’accordo, io sto bene dove e con chi sto, perchè dovrei andarmene a vivere in un’altra villona con ben altre 11 persone fra le quali 4 bambinetti ?-

-oh finalmente uno ragionevole!-

esclamo io

-vedi, lo dice anche lui-

poi ad Elisa viene la genialata

-sentite, mettiamo ai voti: chi vuole trasferirsi alzi la mano-

mi vedo ben 11 mani alzate: le mie sorelle, i miei cognati, i miei nipoti, mio padre, Paola, Genny e Roberto… io mi alzo e me ne vado di sopra, tutta arrabbiata, più di quanto non lo fossi prima… ma vi rendete conto? Io dovrei andare a vivere con quelli là? Dovrei vedere mio padre felice con un’altra? Non voglio! Corro in camera mia e vengo seguita dai miei fratellini e da Marco… sento delle urla, è Fabio che sta litigando con sua mamma e Roberto, dopo un po’ si sente la porta delle scale sbattere e neanche tre secondi dopo la porta della mia camera spalancarsi (è riconoscibile dai poster di Avril e dal mio nome scritto a caratteri cubitali attaccati alla porta!)lui entra e si siede vicino a me, nel mio letto.

Io sono in mezzo a Marco e Fabio, con davanti a me, seduti per terra, i miei fratelli. (Mi sento adulata!!! Scherzo)

-si però che cavolo, non è giusto, neanche io ci voglio andare-

sbotta Luca

-bè, cosa vuoi fare, scappare?-

chiede Marco ironicamente

-si, dai, scappiamo tutti e cinque! Io, Luca, Selene, Marco e Fabio!-

dice Mikael, per la prima volta in questa giornata allucinante qualcuno riesce ad alleggerire la situazione… mi sento un po’ meglio lontano da quel padre che mi ritrovo:

-dai, andiamo, sempre meglio che con quei pazzi -

questo invece è Fabio, e mi stupisco…

-si, si come no, magari, però ormai ci siamo dentro e…-

-e?-

-non mi viene!-

-allora non iniziare una frase se poi non sai come finirla!-

-dai, Marco, nn rompere!-

-1, 2, 3-

e iniziano tutti e quattro a farmi il solletico… e io lo soffro da morire!

Però penso che se ci saranno sempre loro con me, potrei pure farcela ad ambientarmi nella nuova famiglia!

Adesso mi sento meglio…

FINE CAP 2

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Capitolo 3
*** Il trasloco ***


CAP

 CAP. 3:IL TRASLOCO

   PRIMA PERSONA DI SELENE

   Così arriva il fatidico giorno del trasloco, io sono con la macchina di Elisa e mi fiondo in camera mia, c’è un biglietto attaccato alla porta con il nome scritto sopra, è l’ultima camera a destra ed ha la terrazza, un letto a baldacchino da una piazza e mezza, la tv con il DVD, il bagno, una camera insonorizzata con la batteria e le mie due chitarre, quella elettrica e quella classica, uno stereo enorme, la scrivania, la libreria, una poltrona e un tavolino basso e grande, in stile giapponese e x finire in bellezza la cabina armadio! Ovviamente mio padre, in questi due mesi, ha fatto rifare quasi tutta la casa, con tutti i bagni nuovi, le camere insonorizzate e tutto l’arredamento… ha fatto rifare perfino il tetto, adesso è una villa moderna! Finisco di sistemare i miei vestiti nel mio bellissimo armadio, lo volevo da una mare di tempo e papà ovviamente lo sapeva… diciamo che questa casa ha già un punto a suo favore.

Vado a vedere come se la cava Luca, entro… bella anche la sua stanza…fra il bagno e la camera insonorizzata c’è il suo letto, da una piazza sola, messo in orizzontale… originale! Poi c’è l’armadio, la libreria, la scrivania, lo stereo, la TV con la Play… bella, mi piace veramente, anche se ovviamente la mia è molto più bella!

-ti piace?-

-si, originale…-

-ma la tua è più bella vero?-

-come fai a saperlo?-

-te lo si legge in faccia, è la camera che hai sempre desiderato vero?-

-siiiii!!! Diciamo che incomincia ad avere i suoi lati positivi questa casa!-

esclamo io come una pazza, ed è vero, la mia camera è bellissima ma, visto che ve l’ ho già detto tante volte… passiamo avanti, esco dalla camera di Luca, ovviamente dopo averla rovistata per bene e ascoltato tutte le maledizioni di Luca perché non lo lasciavo in pace, vado a vedere come se la cava Mikael.

Caliamo un velo pietoso… la sua camera è ancora piena di scatoloni mezzi aperti e i vestiti che mancano dalle scatole sono in giro per la camera…

entro e lui mi si appende al collo, ovviamente cado come una patata lessa perché non ero preparata :

-Lene aiutami!!! Non so come si piegano i vestiti, loro non mi aiutano, allora io mi sono arrabbiato e li ho buttati per terra…-

-no, ma scusa, tu speravi veramente che i vestiti ti aiutassero a piegarsi da soli?-

-bè… si...-

dice con un filo di voce… si era appena accorto della cavolata immensa che aveva  detto…

-e fai bene!-

gli dico io, ovviamente scherzo nn prendetemi per pazza! Infatti lui mi guarda stralunato e poi mi dice

-ma veramente?-

- ma si! Hai ragione tu, quei vestiti sono cattivi, non si piegano, e quindi adesso ti aiuterò io a piegarli, così la faremo vedere a quei brutti stracci!-

si, lo so, mi starete prendendo per pazza veramente, ma è solo per scherzare con il mio mostriciattolo preferito! (che sarebbe appunto Mikael)

-ok! Allora mi aiuti tu!-

-si, vediamo, prima di tutto… tu hai sei scomparti quindi: tieni bene il conto sulle dita mi raccomando-

e si mette in posizione con i pugni chiusi pronto per tirar su un dito ogni volta che dico una cosa, è incredibile, ogni cosa che gli dici ci crede ed esegue!

-allora… in uno scomparto metti le robe invernali, nel secondo quelle estive, nel terzo quelle eleganti estive, nel quarto quelle eleganti invernali, nel quinto quelle nere e nel sesto le robe di basket e da motocross…va bene?-

mi ritrovo il mio mostriciattolo con le sei dita alzate… è veramente bellissimo… con quelle orecchie a sventola poi! Mi fa morire!

-si va bene… ma secondo te, quando farò sette anni papà mi farà uno scomparto nuovo?-

rimango spiazzata… certo che un po’ scemotto lo è!

-certo che sei scemo eh!-

-non è vero, almeno io il cervello ce l’ ho!-

-ah si, ma davvero?!?-

mi avvicino a lui e inizio a fargli il solletico… lui lo soffre più di me, il che è incredibile, e quindi è divertentissimo! Finiamo per fare le coccole e lui si addormenta, così me ne vado in cucina,anche perché ho veramente fame!

Dentro c’è Paola che sta trafficando con il forno, le ho parlato a volte e di sfuggita quindi non la conosco ancora, ma non  voglio neanche provare a conoscerla, si crede tanto chissà chi e cerca a tutti i costi di prendere il posto di mamma… se, neanche fra trent’anni!

- c’è qualche cosa da mangiare?-

- no, quando tuo padre finisce di mettersi a posto i vestiti andiamo a fare la spesa, volete venire anche voi?-

- se vuoi vado a chiedere ai miei fratelli… devo chiedere anche ai tuoi figli?-

- si, grazie, perché non vai a chiedere anche alle tue sorelle? Dovranno farla anche loro no?-

- ok-

ed esco dalla cucina, non voglio avere a che fare con lei, le ho parlato solo perchè l’educazione, a volte, me la ricordo ancora.

Fortuna vuole che non devo andare a chiedere agli altri tre se vogliono andare a fare la spesa perché incontro Fabio ed è lui che può dirlo a tutti:

-ciao! Senti tua mamma mi ha chiesto se potevo chiedervi se volevate venire a fare la spesa appena mio padre finisce di mettersi a posto i vestiti…-

-         da quello che ho capito… ok vado a chiedere!-

bè effettivamente non è che si capiva molto ma la frase era corretta!

-grazie, tu vieni?-

-credo di si-

così  lui entra in cucina e io invece me ne vado su a vedere come se la cavano le mie sorelle, certo che Fabio è un tipo molto strano… chissà se riuscirò a capirlo.

Nel secondo piano della villa ci abita la famiglia di Astrid quindi la prima tappa è lei!

-finiscila di rompere! Questo posto per la nutella è mio!-

-no, è mio!-

questi sono Daniele e Michael che litigano, appunto, per chi deve mettere dietro l’armadietto del bagno il proprio barattolo di nutella si, perché dovete sapere che, mia sorella, è un’ingorda di nutella e, se i figli non se la nascondono lei se la mangia tutta in un secondo! (che fa pure rima!) Pazzesco!

-senti io sono più grande di te quindi la metto io qui!-

questo era Michael…

-si, ma io sono molto più intelligente!-

-ah si? Allora dimmi quanto fa 1+1-

2! E quanto fa 3+7?-

-……………-

-ah! Nn lo sai!lo sapevo!-

-ma scusa perché non ve la nascondete in camera vostra, o dentro la camera insonorizzata?-

sussurro a Daniele, Michael sta ancora pensando a quanto fa 3+7!

-lo so, ma vuoi mettere con il gusto di mettere in difficoltà Michael?-

mi sussurra lui… mica è stupido! Ma certo, che domande, gli ho insegnato tutto io!!

-certo che sei sadico eh bimbo!-

-lo so grazie!-

è un fenomeno questo moccioso! Esco dal bagno per vedere che Astrid è lì che ascolta tutto quanto…

-certo che tu sei più sadica di Daniele!-

-certo, da chi credi che abbia preso!?-

sorridendo salgo di nuovo le scale e vado a vedere come se la cavano gli altri tre, entro in cucina e mi vedo Elisa, Miriam ed Alessandro che cercano di accordare il pianoforte, io saluto e mi siedo nel divano, certo che è morbido,mi  appoggio con la schiena,  è veramente comodo! Così mi distendo!

-cosa fai! Non provarci con quelle scarpe luride! Metti subito giù quei piedi che sporchi il mio bel divano bianco!-

effettivamente… sarebbe un peccato sporcare un divano di pelle bianca… ma è così comodo!!!

-ops! Scusami! Ma… chi è lei, la nuova donna delle pulizie?-

mi alzo di scatto, scavalco il divano, senza però sporcarlo, e me ne scappo via prima che una scarpa mi arrivi in piena faccia!

Mi accascio dietro alla porta per riprendere fiato… mi fa male fare scatti così!

Dopo un po’ riapro la porta e chiedo ad Elisa

-venite a fare la spesa?-

-quando?

-nn so, appena papà è pronto vi mando su Luca-

-ok ciao-

e me ne torno giù di nuovo da Astrid, effettivamente mi ero dimenticata il motivo per il quale ero salita! Così vado a chiedere, questa volta a Marco perché vedo che Astrid è ancora lì che sente i figli litigare, se vengono anche loro a fare questa stramaledettissima spesa che mi sta per far morire di fame!

-ciao bello! Come va?-

glielo chiedo perché stava trafficando con le lenzuola… però nn lo vedo molto pratico così lo aiuto.

-non molto bene… grazie dell’aiuto, adesso va molto meglio!-

-niente… venite a fare la spesa?-

-si, quando?-

-vi mando su Mikael appena papà è pronto ok?-

-va bene! Senti, ma i miei figli, alla fine, dov’è che nascondono la nutella?-

-perché, poi Astrid non te lo dice?-

-no, se la pappa tutta lei!!-

-ah, mi dispiace, ma non ho ancora capito!-

così finiamo di mettere a posto il letto e io me ne scendo giù, di nuovo in camera mia, a godermi un po’ di tv.

Uffaa! Non è giusto! Perché di sabato non c’è mai niente in tv? Va beh, poco male, suonerò un po’ la chitarra, magari proprio “Why” di Avril, è molto bella ed è l’unica che mi viene proprio alla perfezione più perfetta. Così tiro fuori la chitarra, mi metto sul mio bellissimo letto a baldacchino dalle tende nere, e inizio e suonare, ovviamente canto, come si fa a non cantare queste canzoni? La mia bellissima voce invade la stanza, si, ho proprio una bellissima voce, anche se mi sembra che c’ abbia un eco, però è bello, fa sembrare la canzone magica, non ci faccio caso e finisco la canzone, anche perché non posso rovinarla interrompendola a metà. Appena le mie mani si staccano dalla chitarra, che comunque rimane appesa a me grazie alla spallina, alzo lo sguardo e vedo una ragazza bionda dagli occhi azzurri: Genny.

Ma che cosa ci fa qui dentro? Perché si è permessa di entrare nella mia camera e si è messa a cantare insieme a me?

-no, ma scusa, che cosa ci fai tu qui?-

-beh, io pensavo che forse potevamo cantare insieme visto che io adoro cantare e tu sai suonare la chitarra-

-ecco, appunto, tu pensavi, non hai chiesto niente a nessuno, neanche il permesso di entrare in camera mia, e questa è una cosa che, non sopporto, ma diciamo che odio. -

-bon dai, non sta farne un dramma, insomma sono solo entrata senza chiedere, non mi sembra una cosa così grave-

no, ma dico, è forse impazzita sta qua? Come vi sentireste voi se uno entrasse nella vostra camera, si sedesse sul vostro letto e si mettesse a cantare una delle vostre canzoni preferite, il tutto ovviamente senza permesso? Io non lo accetto.

-ma dai i numeri? Sei entrata senza bussare, ti sei seduta nel mio bellissimo letto e ti sei messa a cantare insieme a me una delle mie canzoni preferite, ti sembra poco? Mio padre me l’ ha insegnata l’educazione e anche se non la rispetto nei confronti di certe persone come le prof, non significa che io non la sappia e che mio padre non me l’abbia insegnata. Io il rispetto per te ce l’ ho, non mi sono mai sognata di risponderti male o cose del genere! Io il rispetto lo tengo alle persone che mi sembra siano adatte a tenerlo. Forse secondo te il rispetto io non dovrei averlo?-

-non ho detto questo e l’educazione mia mamma me l’ ha insegnata…-

- beh, non si direbbe-

se ne va tutta incazzata, beh, forse non ho fatto bene ad aggredirla così, ma quando ci vuole ci vuole!

Così esco perché mi sono ricordata che dobbiamo andare a fare la spesa, e se non vado ad aiutare papà non ci andiamo più!

Senza neanche farlo apposta, io esco dalla mia camera e papà esce dalla sua.

-bene! Allora andiamo a fare la spesa?-

mi chiede

-si, adesso mando su i piccoli ad avvertire gli altri sette di sopra-

Dopo tutti i vari giri di chiamate e preparazioni, finalmente riusciamo a partire, incredibile ma vero!

Io, come prima, vado con la macchina di Elisa.

Arriviamo, facciamo e torniamo. È stato bruttissimo! L’ultima volta che ci siamo andati tutti insieme è stato con la mamma e noi 4 figli abbiamo fatto le gare con i carrelli, invece questa volta è stato monotono, anche perché non abbiamo dovuto chiedere “c’è questo o c’è quell’altro”, non c’è niente in casa, cosa vuoi chiedere?

Scendo dalla macchina e mi dirigo verso casa, sono di umore nero, ho litigato con Genny, la spesa è stata un disastro, ho fame e sono stanca…. Uffaaa!

Ovviamente non scarico la spesa, non ho forza io, sono alta 1.70 e peso dai 45 ei 48… voi penserete che sono anoressica ma non lo sono, lo sono stata, quando è morta mia mamma e da quella volta non sono ancora riuscita a riprendere un peso normale. Però adesso sono guarita, e il mio psicologo lo sa bene, l’ ho fatto penare! Ma credetemi, non sono più malata, anche perché ho sempre fame! 

Prima di andare a cenare, incontro di nuovo Fabio in corridoio così mi chiede che cosa faccio stasera.

-beh Marco mi ha chiamata prima e mi ha chiesto se andavamo al pub delle mie sorelle-

-le tue sorelle hanno un pub?-

-si, non lo sapevi?-

-no, e non è che hanno bisogno di personale?-

-non so, forse… perché?-

-  -perché c’è Roberto che cerca un lavoro così e io pensavo che il cameriere possa essere un buon lavoro-

- guarda io non ne so niente ma se vuoi adesso possiamo andare a chiedere a mia sorella Elisa, quella dell’ultimo piano-

-ok, chi arriva ultimo è un deficiente!-

e si mette a correre per il corridoio, spalanca la porta e inizia a salire le scale, ovviamente mi metto a correre anche io ma arrivata davanti a casa di Astrid  sono già morta e così mi siedo sugli scalini e con il fiatone gli grido

-e chi arriva primo è più deficiente dell’altro!-

-eh no, non vale!-

mi fa dalla cima delle scale.

-senti, io non sono abituata a correre così, non puoi pretendere tanto! Mi fa male la milza!-

non dice niente, scende le scale e si avvicina a me, mi prende in braccio a mo di sacco di patate e mi dice

-certo che sei lagnusa principessa!-

mi sa che con lui mi divertirò un sacco!    

FINE CAP

 

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Capitolo 4
*** Impression of Luca ***


AMICHE E SORELLE

AMICHE E SORELLE

CAP. 4: IMPRESSION OF LUCA

PRIMA PERSONA DI LUCA

Il giorno in cui papà ci ha presentato Paola e gli altri tre ho temuto veramente che Selene esplodesse, lei è fatta così e la ammiro.

Io non avrei mai il coraggio di dire tutte quelle cose a papà, lui ha sofferto molto più di noi e si merita una nuova vita, però è anche vero che questo non è il modo più adatto, non in casa della mamma e non portandosi dietro tutta la tribù.

La mamma quando doveva parlare di tutti noi sei(papà, mamma, Elisa, Astrid, Selene e me), per far prima diceva sempre “tribù”.

Mi manca, mi manca tantissimo anche perché io ero molto legato a lei, ero il classico “mammone” e ritrovarmi così a sei anni senza una guida come lo era lei mi ha creato tanti problemi è vero, però mi ha reso più forte. Da piccolo piangevo sempre e questo Selene lo odiava, ma da quando ho saputo che la mamma entro sei mesi moriva e quando è morta veramente, dopo quei due momenti, non ho più pianto. Non vedo la ragione valida per piangere, ho capito che cosa voleva sempre dirmi Selene quando faceva la faccia stufata ogni volta che io piangevo solo perché lei mi rispondeva male, e in quel momento, adesso posso dirlo con certezza, lei pensava, “ma sa solo piangere? E quando ci saranno motivi ben più seri per i quali piangere, che cosa farà?”

Ed aveva ragione. E adesso lo capisco bene.

Una cosa che mi lascia un po’ perplesso è il fatto che non è stata Astrid ad incavolarsi così tanto, ma è stata Selene.

Quando ero piccolo me le ricordo le litigate che si facevano Astrid e papà, ogni volta finiva che lei piangeva perché era troppo arrabbiata. Era una cosa rara che lei piangesse, però papà riusciva a farla piangere dalla arrabbiatura e quella che riusciva sempre a farla smettere era la mamma (oltre a noi tre fratelli s’intende, però la mamma più di tutti).

Non c’è neanche un momento nel quale io non pensi a lei. Prendo la merenda per la scuola e mi ricordo di quando la mamma mi faceva una testa così perché spesso e volentieri io non la portavo, oppure quando mi faccio la doccia, che storie che faceva! Io da piccolo non volevo mai fare la doccia e lei per farmela fare doveva penare!

Mi basta guardare Mikael e mi metto a pensare a lei, se lui non ci fosse adesso io sarei ancora nella vecchia casa a farmi coccolare dalla mamma, però adesso, in questa situazione, guai se non ci fosse lui.

Mikael assomiglia in maniera impressionante a lei, noi quattro figli Basso abbiamo la caratteristica di assomigliare in tutto e per tutto al papà, però con lui è diverso, è castano come lo era la mamma, ha gli occhi verdi identici ai suoi e soprattutto la sua calma e la sua compostezza. Anche se è molto più piccolo di me, mi da molto supporto morale, non quanto me lo da Selene però.

Da piccoli Sele amava stuzzicarmi e farmi perdere il controllo, lei era una delle poche che sapeva come fare e quando ci riusciva ci godeva in una maniera incredibile! Quando ero ancora all’asilo mi diceva sempre “guarda quella bambina, è carina vero?” e io mi arrabbiavo da morire, odiavo le bambine proprio come ogni bambino normale di quell’età, e lei non poteva fare a meno di farmi quelle sfrecciatine.

Beh, se da piccolo la odiavo quando faceva così, adesso la ringrazio perché è grazie a lei se adesso sto con Nike.

Da piccolo facevo molte cavolate, tipo non coccolarmi mai con Selene perché la consideravo più una delle bambine delle mia classe che mia sorella maggiore, solo perché aveva quattro anni più di me e non quattordici o dodici. Adesso è diverso, appena siamo da soli o io stesso mi sento solo, la vado a cercare, quando mi manca la mamma vado da lei a piangere e lei è sempre pronta a consolarmi, a subirsi i piagnistei anche quando deve pensare ai suoi, perché anche se non lo da a vedere, a lei manca forse più di me, la mamma intendo.

Selene è un mito perché: è bella, sa suonare divinamente sia la chitarra che la batteria ed è quasi perfetta in tutto, il suo carattere mi piace tantissimo, come si comporta, il suo stile di vestire e come parla alla gente, lei è il classico “boss” che non è scelto di proposito ma lo è di natura.

Io non sarò mai come Sele perché ho un carattere completamente diverso ma mi piacerebbe sapere sempre cosa dire o cosa fare in qualsiasi situazione come fa lei, non so come faccia, è davvero incredibile.

Ovviamente voglio un sacco di bene anche ad Elisa ed a Astrid, erano come le mie mamme quando ero piccolo, anche se c’era ancora la mamma, però adesso loro hanno una vita distaccata da noi, con i loro figli e i loro mariti e non ci dedicano più tutta quell’attenzione speciale, e mi sembra pure logico. Ecco un lato positivo di questa nuova sistemazione: posso andare a trovarle quando voglio!

Papà è cambiato molto da quando la mamma è morta: non mi sarei mai immaginato che si trovasse un’altra donna, è brutto perché non potrà mai sostituire la mamma.

Selene è il mio mito però l’unica donna che io abbia mai amato e che amerò sempre, anche se ho solo dodici anni e ho una ragazza, credo che sarà la mia vera e unica mamma.

Ha scritto una lettera a tutti noi figli prima di morire, anche a Mikael e io e Sele e il piccolo non dobbiamo aprirla prima dei diciotto anni, la conservo gelosamente in un angolo tutto mio, e ogni giorno la guardo pensando “che faccio, la apro si o no?” alla fine non la apro mai perché ho promesso alla mamma di non aprirla, però non vedo l’ora di leggerla, avrò un ultimo ricordo dell’unica donna che ho sempre amato, e questo vale più di ogni tesoro del mondo.

FINE CAP

La persona che mi ha corretto il cap ha detto che sembra scritto da un'altra persona... in effetti è scritta in prima persona di Luca! però vi assicuro che l' ho scritto io il cap!

ciao a presto yamaan

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Capitolo 5
*** Fantastic! ***


AMICHE E SORELLE

 

AMICHE E SORELLE

divisa in due parti, la prima è in prima persona di Selene e la seconda è in prima persona di Genny

buona lettura yamaan

CAP. 5: FANTASTIC!

PRIMA PERSONA DI SELENE

In questi due mesi mi sono successe tante cose: la nuova scuola, papà con il fidanzamento e infine il trasloco!

Sono stravolta! Non ce la faccio più!

A volte, quando ero veramente tanto stanca, potevo starmene a casa a dormire, tanto papà non lo sapeva perché era a lavorare, invece da quando sono andata a vivere insieme a Paola me lo sogno!

Una mattina, alle 7 e 45 mi piomba in camera e mi fa:

-ma scusa e tu oggi non vai a scuola?-

-no, non sto tanto bene-

le faccio io e lei di tutta risposta:

-ma hai la febbre?-

-no, non credo-

-beh, allora vai a scuola di corsa, non si salta scuola se non si ha la febbre!-

mi toglie le coperte e alza le saracinesche della porta-vetrata che da sulla terrazza…

-ma che fai? Dai di matto? Ho detto che non sto bene!-

-ma questo non è un motivo valido per stare a casa!-

-senti, non puoi comandarmi, non sei mica mia mamma!-

-non ancora! E comunque dovresti saperlo che è sbagliato!-

-non ancora?! Guarda che tu non sarai mai mia mamma! Non pensare che io ti chiamerò mamma il giorno nel quale avrai detto “si”, perché non sarà così-

così mi sono alzata dal letto e sono filata nella cabina armadio a cambiarmi.

Da quel giorno non ho più saltato scuola e così sono molto più stanca!

Adesso siamo in salotto, è domenica, e Paola, Elisa, Astrid, Marco, Alessandro e  papà sono dai nonni, io ne ho approfittato per far venire tutti i miei amici, e anche quelli di Luca, a casa!

Ovviamente, se le mie sorelle sono via, devo badare anche ai miei nipoti, che sono pure i progettisti di questa giornata!

Una testa biondo platino si fionda sopra di me e mi urla qualche cosa di incomprensibile, io me lo scrollo di dosso e poi gli dico:

-ma Michael, non puoi ammazzarmi così! Devi avvertirmi prima! E comunque non ho capito niente di quello che mi hai detto!-

-andiamo al LUNA PARK!!!!-

rimango un po’ spiazzata… perché dovremmo?

-DAI… TI PREGO!!!!!!!!-

la voce che mi implora, in verità, non è una sola voce, ma sono le voci di tutti e tre i nipoti che, mettendosi in riga davanti a me e in ginocchio, mi stavano implorando di andare al luna park… come faccio a resistergli con quegli occhioni così dolci e cucciolosi? Beh… io non resisto!!!!!!

-si, andiamo tutti insieme, tanto non abbiamo niente da fare!!-

dico io tutta entusiasta… gli altri mi guardano con uno sguardo truce, andare al luna park con i mocciosi equivaleva correre su e giù da una giostra all’altra…

adesso pensandoci… forse hanno ragione ma io non resisto, quei bambini sono così intelligenti che sanno come prendermi, ormai mi conoscono troppo bene!

-si! Che bello! Dai, andiamo a prendere le giacche, oggi offro io alle ragazze, e a tutti i minori di dieci anni, quindi potete salire su tutte le giostre che volete!-

non ci credo! È stato proprio Fabio a dirlo! Naturalmente io e le ragazze, compresa Miriam, i gemelli e Mikael, siamo contenti e ci alziamo per prepararci, i maschi un po’ meno…

beh, come riusciamo a convincere i nostri bei fidanzati, si capisce già, e quindi tralasciamo…^^

anche lì, mezz’ora solo per prepararci, far andare in bagno i bambini, salire fino ai loro piani e imbacuccarli per bene… cosa credete, siamo a Novembre!

Io mi cambio, sono ancora in pigiama e mi metto un paio di jeans normali e una camicia di velluto verde, con gli occhiali da sole arancioni… sono fantastica… (e modesta!!)

Se ho detto che sono fantastica, Marco mi da ragione…

-you… fantastic!!!!-

dovete sapere che Marco non è molto bravo con l’inglese… però è dolcissimo!!!  

Allora, facciamo un piccolo salto temporale, siamo arrivati nel parcheggio dello stadio dove ci sono i baracconi e i miei nipoti, capeggiati da mio fratello Mikael, stanno già decidendo quali giostre fare… povero portafogli di Fabio!!!

-io, prima di tutto, voglio una frittella con la nutella!!!-

 esclamo tutta contenta:

-accontentata piccola!-

risponde Fabio… io come una bambinona sto al gioco… anche se Marco non sembra tanto contento…

-dai, non fare il geloso, vuoi pagarmi tu?!?-

gli sussurro, non è il caso di farlo sapere a tutti.

Beh, cosa fa lui? Mi prende in braccio e mi fa

-beh, se sei la sua piccola allora sei anche la mia bambina!-

quando fa così me lo mangerei di baci!!!!!

Gli sorrido e lo bacio sulla guancia…

-allora, la vuoi questa frittella si o no?-

salto giù dal braccio di Marco ed esulto proprio come se avessi cinque anni

-si!!!-

e gli prendo la frittella che aveva in mano, addento il primo morso e… vado in estasi

-mm…. Che buona!!!! È da un casino di tempo che non mangiavo una frittella così buona! Marco assaggia!-

-ah,ah, stronza!!-

beh, vi sembrerà assurdo ma a Marco non piace la nutella, però va matto per le frittelle!!! 

ovviamente facciamo altre figuracce di questo genere, perchè teniamo in fila la gente, che vuo le frittelle, per un quarto d'ora finchè uno sbotta:

-e che palle, abbiamo fame anche noi!-

così ce ne andaiamo, anche perchè i piccoli iniziano a stufarsi, vogliono giocare!

1° tappa: sala degli specchi, entriamo tutti, tranne Genny e Roberto che stanno fuori a parlare... mamma mia ma quella ragazza non sa divertirsi! anzi no, non diamo giudizi troppo affrettati, magari soffre di claustrofobia...

beh, se lei non si diverte io invece si, a parte che mi sono presa delle teghe sul naso da far paura, e che mi sono fatta fregare dai miei nipoti perchè sono riusciti ad uscire prima di tutti, sono riuscita a farmi riconoscere anche stavolta, tanto che alla fine, quello che vende i biglietti mi fa

-sei sicura che non ti sei rotta il naso?-

sono diventata rossissima così Francesco e Christopher, uno da una parte e uno dall'altra, mi hanno trascinata via sbaccanando dalle risate!

2° tappa: nave pirata, anche qui andiamo tutti, non nelle gabbie però, se no io svolo e poi i 3 dell'ave Maria, che sarebbero Michael, Daniele e         Miriam, (che anche se non si direbbe è veramente un maschiaccio) sono troppo piccoli. 

così, metà di noi su una punta della nave e metà sull'altra... e tutti ci divertiamo un casino, Elena un po' meno perchè le viene da vomitare la sua frittella... comunque i bambini sono contentissimi quindi è tutto a posto!! (si fa per dire)

Anche qui Genny e Roberto non salgono, mi da un fastidio questa cosa, se non volevano divertirsi potevano pure starsene a casa e fare gli asociali!

Dopo le varie giostre, come le montagne russe, polipo ecc... come ultima tappa, beh, ci vuole un giro sugli autoscontri no?

 Quindi le coppie sono così:

Nike con Miriam, Marco con Francesco, Christopher con Fabio (certo che quei due non hanno problemi con nessuno, sembrano due amiconi!), Pisa con Elena, Mikael con Michael, Daniele con Luca, Lorenzo con Nicola, io da sola (perchè siamo in dispari e a me piace andare da sola così sto più comoda nei sedili e posso dare dentro a chi voglio!) e, miracolo dei miracoli, Genny e Roberto!!

non posso stare a descrivervi i dieci minuti (quasi) più divertenti della giornata, anche perchè non ce la farei, vi dico solo che Genny non sa divertirsi. non dico altro perchè se no farei un putiferio di parole...

però tutto sommato questa giornata è stata fantastica!

/ this is fantastic day!/

 

PRIMA PERSONA DI GENNY

Quella ragazza è pazza, si aspetta veramente che io mi metta a giocare assieme a loro sembrando una bambina deficiente? ma se lo scorda!

Sono salita sugli autoscontri solo perchè mi fanno ricordare papà... tutto qui.

Lei pensa solo a divertirsi, anche il primo giorno di scuola, quando è arrivata, la conoscevano già tutti e l'adoravano e lei li trattava tutti con quella sua aria di superiorità, come se fossero delle piccole cacchette... non la sopporto!

Si crede tanto chissà chi solo perchè è bella, carina, con un fisico perfetto anche se minuto, carattere solare e appariscente, si veste secondo un suo stile che è inimitabile, anche verso i prof, li tratta male ma per lei è naturale. mi ha detto che suo padre le ha insegnato il rispetto e lei lo porta solo alle persone che secondo lei sono degne di portarne... tutte cavolate, anche se le prof secondo lei non sono degne di aver rispetto gli e lo si deve portare lo stesso perchè sono più grandi di te e soprattutto decidono loro il tuo futuro,  se tu li tratti male loro dopo un po' si stufano e trovano un pretesto per farti sospendere o bocciarti... e questo sul tuo curriculum, non è di certo una buona cosa.

Io la penso così, se lei la pensa in un altro modo, che si attacchi, però deve rendersi conto che non può sempre fere quello che vuole e che deve crescere, la morte di sua mamma non le ha insegnato niente?

E' incredibile, a volte insopportabile.

Ma perchè mi peno tanto per lei?

-ehi, che c'è?-

mi chiede Roberto

-niente, stavo pensando...-

-a lei?-

-si...-

-non sta penarti-

-lo so, non dovrei, ma non è che mi peno, io, nn la sopporto e basta. - 

-forse ho capito-

-cosa hai capito?-

-tu, non è che non la sopporti, è che la ammiri, non riesci a capire come faccia a divertirsi così dopo tutto quello che ha passato, vorresti avere la sua forza di volontà, vorresti riuscire a staccare le cose materiali di ogni giorno, dai ricordi dolorosi, senza farlo vedere, proprio come fa lei. Forse vuoi pure avere la sua popolarità, il suo carattere, anche se questo ricade in secondo piano... ho ragione?-

sono scioccata. è vero, come ho fatto a non capirlo prima?

-è vero-

Sussurro. 

Ha ragione, ha pienamente ragione.

FINE CAP!!

 

Vi è piaciuto? spero di si!!! scusate se non ho aggiornato prima ma... finalmente ho risolto il problemino che aveva il mio pc!!!

se volete recensite... se no pazienza!

ciao baci yamaan

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Capitolo 6
*** Let It Be ***


AMICHE E SORELLE

CAP. 6: LET IT BE

PRIMA PERSONA DI SELENE

Uffa! non è giusto! Perchè Marco è malato? Quell’ accidenti di Varicella proprio adesso doveva venirgli? Proprio durante le vacanze di Natale?

Mi sto annoiando a morte!!!! Tutti i miei amici sono in vacanza in montagna con i loro parenti, le mie sorelle sono al locale e i miei fratelli e nipoti sono ad una festa di alcuni parenti alla quale io mi sono rifiutata di andare... tutto ma non questo!!

Praticamente sono da sola con quella tipa svitata di sorellastra che mi ritrovo!

Eh si, perchè Fabio è dalla ragazza e Roberto è al locale insieme alle mie sorelle (ah è vero! non ve l' ho ancora detto, alla fine le mie sorelle lo hanno assunto!).

Ovviamente papà e Paola sono al lavoro e io...

…mi sto letteralmente annoiando a morte.

Sky, non funziona perchè papà ha litigato con i tizi, per via del pagamento, (dovrò costringerlo a fare pace perchè io senza sky non resisto più!), in tv non c'è niente di decente e i DVD li so tutti a memoria, dovrò comprarne altri.

L'unica cosa che mi resta da fare è... indovinate un po'? il mio hobby preferito! Rompere le scatole a qualcuno! peccato che non c'è nessuno.

Allora, vediamo, cosa potrei fare? posso chiamare Marco, ma sarebbe la quinta volta in due ore, non mi sembra il caso!

Potrei mangiare, però so che vomiterei perchè ho finito di mangiare mezz'ora fa, potrei dormire, ma so che non ci riuscirei, non dormo mai di pomeriggio...

Ah, ci sono arrivata! Ce ne ho messo di tempo però…un po' ma ci sono arrivata

Così tiro fuori la mia chitarra classica, inizio a suonare la canzone “come mai” degli 883.

Lo so, non è il massimo, ma sedici anni fa Elisa me la cantava per farmi addormentare, quindi per me è un po’ significativa, e comunque gli 883 quando ero piccola mi piacevano.

Dall’altra parte della porta sento una voce che inizia a cantare

-   Le notti non finiscono all’alba nella via…-

Mi blocco, l’unica voce che potrebbe cantare così bene, e l’unica voce, oltre alla mia, che è dentro questa casa è di Genny.

Metto giù la chitarra, mi alzo, molto lentamente e apro la porta, alzo la testa (altro che 1m e 70, lei è almeno 1m e 80) e la vedo, è lì immobile, zitta che mi fissa.

-  Cosa stai facendo? –

-  Niente, adesso non posso neanche stare ferma e immobile davanti alla tua porta?-

-   No, non dicevo questo, tu, stavi cantando…-

-  Adesso non sta a dirmi che è un reato! –

-  Ma no! È che hai veramente una bella voce… l’altro giorno, quando abbiamo litigato, non me ne ero accorta, ero troppo arrabbiata…-

-   Grazie…-

Come al solito è timidissima, però non può sprecare quella sua voce così bella, melodica, intonata e… semplicemente stupenda…

-  Entra, hai una voce troppo bella!-

così la trascino dentro la mia camera, la faccio sedere sul mio letto, la fisso e le dico

-  Dimmi tutte le canzoni che conosci!-

-  Beh, dimmi tu le canzoni che sai suonare...-

- Si, giusto! Allora, preferisci straniere o italiane?-

- Per me è uguale, mi piace tutta la musica... i Beatles? ti piacciono?-

- No, cioè, l'unica che conosco, e che mi piace tanto, che so suonare è...-

- " Let It Be " -

diciamo insieme

- Va bene! è veramente una bella canzone, anche se è vecchia, è stata la prima che mi ha fatto sentire mio padre, poi c'è stata "Another Brick in the Wall"-

esclamo io tutta contenta!

Così io attacco a suonare e lei a cantare

"When I find myself in times of trouble
Mother Mary comes to me
Speaking words of wisdom, let it be."

A questo punto inizio a cantare anche io, questa canzone è troppo bella e io adoro cantare, poi lei ha una voce divina...


"And in my hour of darkness
She is standing right in front of me
Speaking words of wisdom, let it be.
Let it be, let it be."

Le nostre voci si fondono, questa è una sensazione bellissima, non la provo da più di tre anni, da quando non...

"There will be an answer, let it be.
Let it be, let it be,
Whisper words of wisdom, let it be."

Purtroppo finisce la canzone, e io non mi ricordo già a che cosa stavo pensando, adesso sono completamente concentrata su Genny, secondo me potrebbe fare la cantante! non scherzo, non prendetemi in giro!

- Allora? adesso che cosa cantiamo?-

Anche lei adesso è molto più sciolta, ed è anche tutta eccitata, chissà da quanto tempo è che non cantava così liberamente!

- Io direi " Barbara Ann "  la conosci? è un po' vecchia però è carina, non è nel mio stile, questa me l' ha fatta sentire mia mamma quando avevo un dieci anni, ci sono affezionata più che altro!-

- Si, è quella che fa: "A Bar bar bar bar Barbar Ann" -

- Si, si, allora, tu fai la prima voce e io la seconda, quella in "sottofondo" diciamo-

(d'ora in poi metterò G: -"......" per quando canta Genny e S: -"......" per quando canta Selene. Nd yamaan)

così partiamo anche con questa canzone...

G: -"A Bar bar bar bar Barbar Ann

Bar bar bar bar Barbar Ann"

S: -"(Bar bar bar bar Barbar Ann)"

G: -"Oh Barbara Ann take my hand"

S: -"(Bar bar bar bar Barbar Ann)"

G: -"Barbara Ann"

S: -"(Bar bar bar bar Barbar Ann)"

G: -"You got me rockin' and a rollin'
Rockin' and a reelin' Barbara Ann
Bar bar bar bar Barbar Ann


Went to a dance looking for romance
Saw Barbara Ann so I thought I'd take a chance
Barbara Ann
Bar bar bar bar Barbar Ann"

Continuiamo così fino alla fine della canzone...

Poi cantiamo altre canzoni, ne cantiamo così tante che alla fino ho i segni delle corde della chitarra sulle dita! però mi sono divertita tanto! non dico una bugia se dico che canterei ancora, pero sono le 18 e 30 e Paola torna da lavoro, infatti non vedendo nessuno si mette a urlare

- Ragazze!!! Ci siete? Genny??-

- Si, eccomi mamma!-

Poi accennando un mezzo sorriso, mi guarda ed esce dalla mia stanza.

Oggi mi sono divertita, io canto spesso, non ho problemi ma cantare con una persona che possiede una voce così... è tutta un'altra cosa. 

Dovremmo farlo più spesso.

PENSIERI DI GENNY

"Cavolo! era da tantissimo tempo che non cantavo... da quasi cinque anni, prima era mio padre che sapeva suonare la chitarra, e quando ero piccola mi faceva cantare con lui. poi da quando è morto non ho più cantato.

Per non parlare del fatto che lei sa suonare benissimo, e poi anche lei ha una bella voce, non è niente male...  è stata la prima volta che ho parlato "tranquillamente" con lei. 

Diciamo che è stato divertente.

Dovremmo farlo più spesso."

FINE CAP

Allora, vi è piaciuto? iniziano i primi sviluppi del rapporto fra le due sorellastre... 

volevo ringraziare Akane che è l'unica che mi recensisce (almeno fino ad ora...)

un saluto baci yamaan

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Capitolo 7
*** Matrimonio ***


AMICHE E SORELLE

Ciao a tutti, adesso arriva il giorno che Selene odia di più, chissà cosa succederà... combinerà qualche guaio o se ne starà buona buona? Leggete e scoprirete, leggete e recensite!!!

CAP. 8: MATRIMONIO

PRIMA PERSONA DI SELENE

Oggi è il 28 marzo, il giorno delle nozze di papà e Paola, mi sono dovuta svegliare alle sette e mezza stamattina.

Ieri, con Genny, le mie sorelle e Paola, siamo andate da mia zia Daniela, che come lavoro fa l'estetista, così ci siamo fatte depilare e massaggiare per bene. Sono distrutta, ma vi rendete conto? E’ Domenica e io mi sono svegliata come se dovessi andare a scuola!

Stamattina è venuta Simonetta , la madrina di Astrid, che fa la parrucchiera e la truccatrice, (ovviamente c'erano pure le sue apprendiste che l'aiutavano) così ci siamo fatte fare una bella acconciatura e una bella "truccata".

Il matrimonio è alle dieci e mezza, mi hanno svegliata ben tre ore prima, così io ho fatto la doccia in un quarto d'ora  alle otto è arrivata Simonetta e mi ha tirato i capelli con il phon, poi mi ha fatto una coda alla "Gigliola" e me l' ha legata con un nastro azzurro, mi ha truccata con un ombretto azzurro, mascara e matita... complessivamente leggero, non ho bisogno di correttori o fard!!

Adesso sono le nove, non metto ancora il vestito, se no lo rovino, quasi quasi dormo, ho una sonno tremenda, ieri sera abbiamo fatto una piccola festicciola fra noi donne, con le mie sorelle (più Genny) e alcune amiche di Paola, una specie di "addio al nubilato", quindi abbiamo fatto tardi, certo che le amiche di Paola sono veramente divertenti, tutto il contrario di lei.

Sono le nove e un quarto, adesso Simonetta sta "acconciando" Genny, mentre Paola sta bevendosi un caffè insieme a Fabio, è tesa ed emozionata, non deve essere facile risposarsi dopo un lutto di quasi dieci anni...

Sento suonare la porta, sono i miei amici!! Finalmente è arrivato Marco! Mi stavo così annoiando, cosa potevo fare per un'ora? Se andavo a trovare Astrid mi avrebbe mangiata perchè lei è la più emozionata di tutti, i suoi figlioletti faranno i paggetti, e quindi deve vestirli e soprattutto farli stare buoni, non possono rovinare il vestito prima della cerimonia. Invece Miriam farà la damigella, Elisa è già andata in chiesa (stamattina si è svegliata alle cinque e mezza, pazza!!!) per finire di sistemare le ultime cose dei fiori ecc... anche lei è agitatissima, così Miriam è da sola con Ale, se fossi salita da loro sarebbe stato ancora più noioso, la piccola non può muoversi dal divano perchè se no farebbe una catastrofe e quindi il mio cognatino si è preso la briga di badare a lei affinché non si alzasse nemmeno per andare in bagno, quella cosa si fa subito prima di partire, altrimenti in chiesa si chiede sempre "posso andare in bagno?". (l'ho provato al matrimonio di mio zio, (avevo quattro anni) nel quale facevo la damigella, alla fine della serata avevo tutto il vestito strappato ^^. Nd yamaan)

Comunque adesso sono arrivati i miei amici, sono tutti stupendi:

Annalisa: trucco pesante, come suo solito, ombretto viola, fard, correttore, fondotinta, matita, mascara e quanto di più si possa aggiungere! Il vestito è fino alle ginocchia, viola con delle sfumature rosa,  le scarpe blu con il tacco alto, i suoi capelli rossi, appena tinti, sono raccolti in una coda alta con alcuni ciuffi "boccolanti" che le scendono davanti alle orecchie, ornate da orecchini di oro bianco a forma di fiore. Sul decolté, ben in mostra, anche se discretamente abbondante, ha una collanina, anche questa in oro bianco, con lo stesso motivo degli orecchini. 

Elena: trucco leggero, ombretto dorato , matita, mascara con un po' di fondotinta, gonna rossa e svolazzante, larga, sembra che abbia il cerchio, lunga fino ai piedi, maglietta gialla con dei cuori rossi disegnati sopra, scarpe basse rosse, capelli tutti mossi e sciolti, orecchini a forma di cuore, come la collanina che posa sul suo bel decolté abbondantemente in mostra (se lo può permettere con una bella quarta abbondante?! credo di si!).

Christopher: jeans che gli fasciano il bel sedere, camicia beige sbottonata, scarpe da ginnastica nere e capelli ingellati sparati in su: il suo stile più elegante, non si può pretendere di più...

Francesco: completo nero, normalissimo, capelli pettinati perfettamente, da lui insomma, semplice ma elegante!

Marco: fantastico!!!! completo blu chiaro, anche lui semplicissimo, capelli sparati in su come Cris, però è stupendo!!!

- Allora, non sei ancora vestita?-

Mi chiede Marco

- No, se no rovino il vestito!-

- Ma guarda che noi andiamo fra mezz'ora in chiesa, tu non vieni con noi?-

Questa è Annalisa

- Si, lo so, ma basta che mi metto il vestito dieci minuti prima di uscire! Dai, chi vuole un caffé?-

- Io!-

Esclama tutto contento Christopher, come se fosse cioccolata, a lui piace tantissimo il caffè, avete presente Lorelai e Rory di "Una mamma per amica?" (o Gilmore Girl's) ?! Ecco, uguale!

- Ok, ma non più di due tazze prima di pranzo, mi raccomando che ti fa male, ricordi l'ultima volta?-

L'ultima volta è successo che mi ha svegliato alle quattro di mattina urlandomi contro e dicendomi che era colpa mia se non riusciva a dormire, che gli avevo fatto bere troppo caffè! E’ matto!

Mi fa il broncio e poi se lo va a preparare da solo, dice che io non sono capace!

- Chi lo vuole?-

- Io e te!-

Gli rispondo, gli altri hanno paura di sporcare i vestiti...

- Visto!? io posso bere il caffè e anche se mi sporco  non importa! pappappero!!!-

Marco mi tappa la bocca con una mano e così Francesco inizia a farmi il solletico... parte un calcio indirizzato da me per Franci, lo manco di un millimetro,. se lo avessi beccato, adesso potrei anche non esistere più, il suo vestito sarebbe sporco e lui incazzato nero! Per fortuna non è successo niente!

Bevuto il caffè e parlato un po', arrivano le dieci meno un quarto, loro vogliono andare in chiesa alle dieci, così io sono obbligata ad andare a cambiarmi.

Vado in camera mia e mi seguono a ruota Pisa e Elena, tiro fuori dalla cabina armadio il mio vestito e lo indosso, senza ovviamente toccare i capelli, mi metto le scarpe e

-  Wow! sei fantastica Sele! -

Beh, effettivamente... il vestito è molto bello, è lungo fino ai pied e in basso è blu scuro, poi salendo sempre più in alto, diventa azzurro chiaro, le scarpe basse blu. E’ ovvio che è bello, l' ho scelto io! Poi Genny si vestirà come me, Paola aveva detto che era una bella idea e così l'abbiamo accontentata, anche se io non ero molto convinta...

Esco dalla mia camera e vedo i miei tre amici e i miei due fratelli (adottivi) che, vedendomi, dicono all'unisono

- Wooooow!!!!-

- Sei stupenda Sele!-

Mi dice Marco, non è abituato a vedermi così elegante!!

- Allora, andiamo!! Voi due venite adesso insieme a noi?-

Chiede Cris a Fabio.

-Si, Roby vai a chiamare Genny? Tanto la mamma viene con le sue amiche in chiesa...-

Senza dire niente se ne va in salotto e ritorna neanche trenta secondi dopo, con una Genny vestita, acconciata e truccata esattamente come me.

Non è giusto! Volevo essere solo io vestita così, truccata così e acconciata così! Invece Paola, trova "fantastico" avere le sue due "figliolette" vestite uguali. Uffa.

Io vado in macchina insieme a Fabio, Marco, Pisa e Elena, invece Franci, Cris e Genny vanno con la macchina insieme a Roby.

Stiamo per varcare la soglia di casa e vedo papà uscire dalla sua camera insieme ai miei fratellini...

Rimango di sasso, papà ha il vestito identico a quello che aveva durante il suo primo matrimonio...

- Che bello che sei papà! -

Gli dico, ci sarebbe rimasto male, ma nota lo stesso che sono un po' "arrabbiata".

- Anche tu, sei bellissima -

Mi da un bacio sulla guancia, gli sorrido debolmente e poi esco, se no scoppio. Non posso fargli di nuovo il cazziatone come quando ci ha annunciato il giorno delle nozze.

No, non posso, oggi non è il giorno adatto.

Oggi è il giorno nel quale lui, e forse anche gli altri, ricominceranno da capo.

Non posso rovinarglielo solo perchè io non ce la faccio.

Così arriviamo in chiesa, ci sediamo nei banchi a noi riservati e ci mettiamo a chiacchierare.

Dopo dieci minuti arriva papà, mi guarda, mi sorride, e va a salutare Elisa, che è sta parlando con il direttore del coro.

Ha capito. Sono strasicura che ha capito che sono triste, abbattuta e che non voglio che lui si risposi.

Lo ha capito e sta cercando di far capire a me qualche cosa che lui ha capito da tempo...

Si deve ricominciare, non si può sempre vivere pensando a tutte le cose che sarebbero potute capitare se non fosse successo nulla.

Io l' ho capito, ma è difficile farlo. In teoria è facile, ma in pratica....

-Ehi! Non pensarci!-

Mi domanda Marco

- A che cosa?-

- Tu non pensarci e basta, vedrai che ti passerà, e ti divertirai molto più di quanto tu pensassi!-

Mi lascia di stucco, senza che io gli abbia detto niente, lui ha capito il mio stato d'animo e mi ha già dato un consiglio...

Però effettivamente, c'è un motivo se sto con lui!!

Passano tre quarti d'ora, sono le undici meno un quarto e finalmente Paola è arrivata.

Mio padre è vicino all'altare con vicino il suo amico e fedele testimone, lo stesso di vent'otto anni fa.

La mia futura matrigna entra in chiesa accompagnata da suo fratello e dalla marcia nuziale.

Ha un vestito semplice e carino… no, è orrendo!!!!!!!

È pieno di pizzetti e merletti, ricami e quant'altro io possa odiare!

A parte che ha il cerchio alla fine, e questo non mi piace, poi per coprire le spalle in chiesa ha una specie di golfino interamente di pizzo… osceno per i miei poveri e stupendi occhi!

Arriva il fatidico momento del “si”

- Vuoi tu, Paolo, prendere in sposa Paola, per amarla e onorarla per tutto il resto della tua vita, finche morte non vi separi?-

Mi tappo le orecchie, c’è ancora una speranza, forse dirà no, solo per farmi contenta, in quel caso sarei veramente egoista e me ne pentirei per tutta la vita, in effetti pensandoci, sono egoista.

Mi stappo le orecchie e sussurro avidamente a Astrid che è seduta vicino a me

- Ha detto di no vero?-

Mi guarda torva e poi mi dice con tono di rimprovero

- No, ha detto di Si. E non fare commenti, non è il caso!-

Rimango delusa, però me lo aspettavo.

La cerimonia è finita.

Mi precipito fuori dalla chiesa, voglio tirare tanto di quel riso a quella donna che, alla fine della serata, dovrà svuotare le mutande!

Ed è così, glie ne tiro tanto, ma non troppo, Marco mi trattiene… uffa!

Sono triste ed abbattuta, giornata nera direi.

Arriviamo al ristorante e cerchiamo i nostri posti, io ho un tavolo con i miei amici, Fabio ha un tavolo con Roby, Genny e i suoi amici, le mie sorelle hanno un tavolo con i loro mariti e i loro amici, i miei nipoti, i miei fratelli e i loro amici ne hanno un altro, poi tutte le altre persone hanno altri tavoli con i loro amici e parenti.

Papà e Paola arrivano all’una e mezza, (finalmente) si siedono in un tavolo che è posto al centro della sala, un po’ più in disparte c’è la pista da ballo, invece fuori c’è un bel giardinetto!

Finalmente iniziamo a mangiare! Il pranzo dura due ore: complessivamente, non molto. (sono stata ad un matrimonio che il pranzo è iniziato alle due e mezza ed è finito alle cinque Nd. yamaan)

Abbiamo chiacchierato un po’ durante il pranzo, però è stato monotono lo stesso…

Non ce la faccio più, ho deciso di smettere di fumare, anche se è molto difficile, adesso, ad esempio, mi fumerei volentieri una sigaretta.

Andiamo tutti fuori, se dico tutti, intendo dire:

Marco, Francesco, Christopher, Annalisa, Elena, Luca, Mikael, Michael, Daniele, Miriam, Nike, Nicola, Lorenzo, Fabio, Genny, Roberto, Elisabetta (la ragazza di Fabio) e per fino mio cugino Haris (che si pronuncia Caris, è il soprannome di Caralabos, mio cugino è greco e si chiama veramente così. Nd. yamaan) che è greco.

Ci riuniamo tutti nel giardino che è pieno di panchine, con una grande fontana in mezzo… è pomeriggio ma è il più brutto della mia vita! Che palle, mi sto annoiando a morte!!!

- Facciamo un gioco!-

Esclama Pisa

- Quale?-

Esclama tutto eccitato mio nipote Michael, classico da lui.

- Il gioco della verità!-

- Si! Chissà quante cose verranno fuori!!-

Anche Elena è “eccitata”, strano non è da lei, ma forse il quasi silenzio di tomba che c’è stato durante il pranzo, l’ha invogliata a fare qualcosa, anche se questo qualche cosa è un po’ stupido!

- Chi vuole giocare alzi la mano!-

Tutti alzano le mani, perfino Genny e Roberto, ma ormai non mi stupisco più, ho un quasi mezzo rapporto con Genny!

Prendiamo quattro panchine e le sistemiamo in modo che formino un quadrato, ci sediamo e poi con la bottiglia di birra che aveva in mano Haris, iniziamo a giocare…

Ovviamente, a chi tocca per primo? A Pisa… no! Spero che non capiti io dopo, se no, chissà quale domanda mi tira fuori!

Visto che è il mio giorno sfortunato, la bottiglia arriva proprio a me… Cacchio!

- Ah, bene! Selene, vediamo un po’! Uffa io so tutto di te, che domanda le faccio?!?-

No, cara, non sai proprio tutto di me…

Elena si avvicina a lei e le  suggerisce la domanda, ma così non vale!!

- Bella questa! Ok, pronta?-

- Devo proprio?!-

Mi guarda male, tipo bambina offesa, poi riprende…

- A quanti anni hai dato il primo bacio e a chi… allora che scegli? Penitenza e verità?-

- Verità dai, non è così imbarazzante… L’ho dato a undici anni, durante l’estate fra la quinta elementare e la prima media, a mio cugino Emanuele. Ah, per precisare, è un lontano cugino, diciamo che mio nonno e sua nonna avevano lo stesso padre e le loro mamme erano sorelle, quindi le nostre mamme sono cugine… Se non avete capito non importa!-

Mi guardano un po’ stupite, questa cosa in effetti l’ho detta solo a Marco, secondo voi è strano raccontare dei proprio ex ai propri ragazzi attuali? Per me no! Tanto anche io so delle ex di Marco: Annalisa (si, proprio Pisa), Giulia (non sua sorella) e Rebecca.

La storia con Annalisa e Rebecca la so alla perfezione, si era formato un triangolo assurdo, poi sono arrivata io a dare consigli a Marco, e lui chi ha scelto? Me! Pazzesco vero??!! Sono un mito!! (e megalomane egocentrica Nd. spirito di Selene. È vero! Nd. yamaan. Non criticami yamaan, mi hai fatta tu così Nd.Selene. )

- Lasciate stare, andiamo avanti!-

Luca prende la bottiglia e la fa girare, il primo giro capita a Nike e il secondo a Luca…

- Chi è stata la tua prima ragazza? Verità o penitanza?-

- a dir la verità… la tua amica Michelle, poi l’ho mollata e mi sono messo con te perché eri più bella!-

- Veramente? Con Michelle?!-

Lo guarda schifata, proprio a dire “coma hai osato?” ma poi Luca scoppia a ridere e lei capisce che l’aveva presa in giro

- Dai!! Dimmi la verità!-

Luca è ancora piegato in due, dopo aver visto la faccia della sua ragazza

- No, mi sono messo con Sharon all’asilo ma non mi ricordo nemmeno quanto è durata! Quindi in poche parole solo con te! Contenta?!-

- Si!-

Dopo vari giri, risate e scherzi, arriva il turno nel quale io devo fare una domanda a Haris, vorrei fargliela per greco, ma non sarebbe giusto… sapevate che io so parlare benissimo sia lIinglese, Francese, e Greco? (se, magari Nd. yamaan)

- è vero che quando tu avevi sedici anni e io dodici, io ti piacevo?-

- Sssssss, non proprio, non ne ero sicuro, e poi non  ti vedevo mai, quindi diciamo Ni-

- Immaginavo! Ho dei certi sesti sensi in queste cose!!! ^^ -

- Si, sesti sensi, gira va che è meglio!-

Mi urla Cris, ricomincio a ridere, l’ha detto con una voce e con un modo che sembrava ubriaco! Bellissimo!

In uno dei vari turni, è pure capitato che Miriam dovesse fare una domanda a Daniele, questa è veramente forte!

- Delle bambine dell’asilo, chi ti piace?-

E notare che lei ha tre anni e Daniele quattro… che precoci!

- Tu!-

- No! Non è giusto! A me piace Miriam, non a te!-

Questo è un urlo di Michael, insomma, avete capito? I due gemellini sono innamorati della loro bella cuginetta! Chi sceglierà la piccolina? Non lo scopriremo mai perché dopo il litigio, i tre diavoletti entrano dalle loro mamme per chiedere chi aveva ragione, cosa poco logica, visto che era Miriam che deve scegliere!

- Ma scusa, non sono cugini?-

Chiede Nicola serio e preoccupato (alla: Ma sono incestuosi! Non si può fra parenti!)

- Si, ma che ti frega, tanto dopo due mesi Miriam si è già stufata di tutti e due, così ritorneranno a giocare come prima…-

- E poi fra un annetto ritorneranno a fare tutto da capo, finché Miriam avrà un dodici anni, conoscerà il suo principe azzurro e manderà al diavolo i due cuginetti che rimarranno senza cugina!-

- Poi, Daniele dopo neanche sei mesi, si troverà la ragazza, invece Michael a quattordici anni, smetterà di penarsi per Miriam e si sistemerà anche lui-

Finisce Mikael dopo me e Luca… nella nostra famiglia è sempre stato così, con tutti i nostri vari cuginetti e alla fine abbiamo sempre trovato altri ragazzi con cui stare!

C’è stato un turno nel quale Roberto ha fatto una domanda a Genny

- Sei mai stata con Daniel o con Vanier?-

- Con Daniel no, con Vanier, quando avevo quattordici anni, ma poi l’ho lasciato e mi sono messa con te!-

Francesco mi ha fatto una domanda, tutti i miei amici conoscevano la risposta, e visto che mi seccava farlo sapere agli altri, ho scelto di fare la penitenza…

Non l’avessi mai fatto!!!

- Ok! Allora dovrai baciare, a stampo, Fabio!-

Guardo Marco, lui mi fa l’occhiolino, è tranquillo, anche io lo sono, in fondo un bacio a stampo non significa niente, volevo solo avere il “permesso” da Marco, in fondo è il mo ragazzo, se poi si ingelosiva?

Guardo anche Elisabetta, la ragazza di Fabio, lei si che ha l’aria da gelosa, però non posso farci niente… Anzi se devo dire la verità, mi è sempre incuriosito sapere la reazione delle ragazze ingelosite! (si, lo so, sono stronza!!!!)

Così mi dirigo verso Fabio, mi siedo sulle sue ginocchia, guardo Franci e gli chiedo

- Per quanti secondi?-

- Dieci!-

Esclamano Elisabetta e Marco, all’unisono…

Mi giro verso Fabio e poso le mie labbra sulle sue, chiudo gli occhi e sento sottofondo Franci e Cris che contano

- cinque, sei…… sette, otto………nove…………dieci!-

Mi stacco e apro gli occhi. È tutto normale, come se no fosse successo nulla, mi alzo, vado da Marco e… lo bacio come si deve!

Un applauso in sottofondo mi fa sorridere, così mi stacco anche da lui, sento tirarmi il vestito… è Miriam!

- Stiamo per tagliare la torta! Ha detto la mamma di venire!-

Così entriamo, mi subisco tutto il taglio, gli applausi ecc… poi è il momento delle foto con tutta la famiglia…

Mi sforzo di sorridere, almeno quello no? Sono sparita per tutto il pomeriggio! Però mi sono divertita da matti dal gioco in poi!!!

Alle nove di sera andiamo tutti noi “giovani” a casa mia, i ragazzi si sono portati via i pigiami, così dormono con noi, le ragazze nel letto con me, tanto il mio letto è grande (da una piazza e mezza) e io sono piccolina, quindi ci stiamo, invece i ragazzi dormono per terra nei sacco a pelo.

Meno male che ci sono loro, se no oggi mi sarei annoiata a morte, nelle tre ore che abbiamo passato fuori a giocare, anche se quel gioco è stato uno dei più stupidi di tutto il mondo, sono riuscita a distrarmi, e tutto questo grazie a loro.

Se non esistessero, dovrei inventarli, so che è una frase fatta, ma è vero!

Tutto sommato oggi non è stato tanto male…

Grazie amici!

FINE CAP.!

Allora?! Vi è piaciuto? Sinceramente non lo so, perché tanti leggono e non recensiscono… forse non vi piace, ma io ho bisogno di sapere il perché, affinché possa migliorare! Mia sorella mi ha detto “di solito quando non chiedi recensioni te ne arrivano sempre” ma non è del tutto vero… io ho provato e mi recensiscono solo lei (Akane che ringrazio) e Yukino (altra sorella). Grazie Parsy che mi corregge e al prossimo cap! ^^

PS: RECENSITE!!!

Baci yamaan

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Capitolo 8
*** Robin Hood! ***


AMICHE E SORELLE

Volevo ringraziare Akane e Yukino per le recensioni... sono sempre ben accettate! (insomma, anche voialtri che leggete, recensite non fate gli scansafatiche mi raccomando!)

CAP. 7: ROBIN HOOD!!

PRIMA PERSONA DI ROBERTO

Anche se questa casa è abitata da ben quindici persone, in questo preciso istante, siamo solo in quattro, (io, Fabio, Genny e Selene) Paolo, Paola, le sorelle di Selene e i loro mariti sono a lavorare, i bambini sono a pianoforte, batteria e basket.

Stiamo guardando uno dei tanti dvd che sappiamo tutti a memoria, giusto perchè non sappiamo che fare, Selene fa la scema imitando il personaggio che secondo noi è il più odioso,  quindi ci stiamo tutti sbellicando dal ridere...

Ad un certo punto la vedo piegata in due, penso dal ridere, però non è così... cavolo!

Sta male, e anche tanto... le fa male il fianco destro, brutto segno.

Genny inizia ad agitarsi e ... quando mai Fabio è stato calmo?

Devo fare qualche cosa, ma che cosa?

- Cosa facciamo adesso? ho paura!-

Adesso Genny è agitata definitivamente, uffa, se stesse ferma un momento, sembra un papà in sala d'aspetto che sta aspettando che nasca suo figlio...

Che stupido, dobbiamo portarla in ospedale, è l'unica soluzione che mi pare ovvia e sensata...

- Fabio, prendila in braccio, dai portiamola in ospedale-

Ma resta immobile, deve per forza portarla lui in braccio, non posso pretendere che guidi, non ne sarebbe capace in questo momento.

- Fabio ti dai una mossa?-

Intanto Selene è ancora lì accovacciata per terra che si lamenta, non urla e non piange, però si vede che soffre.

Fabio è ancora fermo immobile che guarda Selene spaventato, si ho capito che cos' ha, ma adesso deve reagire, non ha più otto anni!

Gli vado davanti e lo scuoto per le spalle

- Fabio, non è grave!-

Gli dico, lui mi guarda speranzoso

-Ma dobbiamo portarla in ospedale, adesso prendila in braccio, guido io-

Si muove la prende in braccio e la porta fuori, intanto io trascino Genny che è ancora agitata, anche lei è spaventata, si vede, però adesso dobbiamo andare.

Saliamo tutti in macchina e io parto a tutta velocità verso l'ospedale, Selene sta malissimo, Fabio e Genny stanno zitti, sono come in trans, poveri, li capisco in un certo senso...

Arriviamo in ospedale e portano via Selene con una barella, noi li seguiamo... speriamo che non sia nulla di grave.

PRIMA PERSONA DI GENNY

Selene è stata operata d'urgenza di appendicite, Roberto sta chiamando la mamma, così avvisa Paolo.

Se non ci fosse stato Roberto, io e Fabio saremmo ancora lì a guardarla.

Ho avuto paura, proprio coma quella volta di dieci anni fa. Si, lo so, è un po' diverso ma mi è sembrato identico, e anche per Fabio è stato lo stesso.

L'operazione è finita da un'ora, adesso posso andare a trovarla.

Entro nella stanza e lei è stesa nel letto, ovviamente dorme, però mi fa effetto lo stesso.

- Sai, dieci anni fa è morto mio padre, eravamo in vacanza ma mia mamma quel giorno lavorava, quindi ci siamo trovati solo io, Fabio e papà. Eravamo in spiaggia, dopo pranzo siamo andati a fare un giro in barca. Mio padre aveva bevuto una birra ghiacciata e dopo un po' gli è venuto male, un blocco intestinale. Eravamo andati a largo, quindi non abbiamo fatto in tempo a salvarlo.

Io e Fabio eravamo davanti a lui e lo guardavamo scioccati, dopo dieci minuti una barca ci avvistò, chiamò un elicottero e poi portò via prima mio fratello, mi lasciarono da sola con mio padre, ormai morto, anche se io non lo sapevo, avevo solo quattro anni ma ero spaventata a morte, mio padre con la bava alla bocca e gli occhi spalancati.

Immobile...

Non ho ancora capito perchè hanno portato via prima mio fratello e mi hanno lasciata lì da sola, probabilmente stava male, andava curato…in fondo lui era vivo, papà non più e loro se n’erano accorti.

Dopo cinque minuti è arrivato l'elicottero e portarono via anche noi due.

Quei cinque minuti sono stati i più brutti della mia vita, per questo quando tu eri là per terra che stavi male, io e Fabio ci siamo spaventati tantissimo.

Non volevamo che qualcun' altro facesse la stessa fine di nostro padre. -

Mi sono sfogata, ma tanto non saprà mai la verità, adesso dorme, e meno male, se fosse morta anche lei io ci sarei stata troppo male, in fondo lei è mia sorella...

PRIMA PERSONA DI SELENE

Mamma mia, che male che sono stata! Ormai è passata una settimana, ma la cicatrice mi fa ancora male...

Dopo l'operazione (o durante, non so bene) ho fatto un sogno strano, c'era un narratore che raccontava la storia e io me la vedevo scorrere davanti a me... Me lo ricordo benissimo, la voce mi sembrava quella di Genny.

Forse era veramente la voce di Genny, in fondo le era morto il padre a lei no?

Ho deciso, vado a parlarle.

Mi avvio verso la sua camera, busso e Roberto, con i capelli tutti scompigliati, mi apre la porta, mi fa un sorriso, ed esce dalla camera... posso solo immaginare che hanno combinato quei due fidanzatini...

Entro, Genny si sta mettendo a posto, diciamo che è presentabile

- Ciao, posso parlarti?-

- Si! -

è un po' imbarazzata, forse credeva che era sua mamma, in quel caso avrebbe avuto molte ragioni per essere imbarazzata…

Mi siedo sulla poltrona vicino alla porta e le faccio cenno di sedersi sul letto, davanti alla poltrona.

Lei si siede e si fa seria.

- Sai, sei anni fa mia mamma è morta. Sapevamo già il giorno perchè lei aveva un tumore alle ovaie.

Infatti l' ha scoperto quando ha saputo di essere incinta... di Mikael. Ovviamente ha deciso di far nascere Mikael, lei aveva già vissuto la sua vita, ora toccava a Mikael, aveva detto. -

No, cavolo, inizia a tremarmi la voce, non voglio piangere di nuovo...

- Così, adesso siamo qui tutti insieme, ed è solo grazie a lei, perchè sennò non credo che i miei si fossero separati, si amavano molto...-

Non ce la faccio, scoppio a piangere, mi alzo per uscire dalla porta, è imbarazzante ma adesso non me ne frega niente, sento che lei mi prende il braccio e mi gira, mi abbraccia, piange anche lei, non so che fare, mi abbandono alle lacrime e ricambio l'abbraccio.

Sono triste, di solito non mi piace ricordare queste cose, però lei l' ha fatto con me, ne sono sicura.

Dovevo ricambiare.

Adesso mi sento meglio.

Più libera.

FINE CAP.

Mi raccomando, recensite, così mi viene più voglia di scrivere!!! ^^

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Capitolo 9
*** Coca-Cola... ***


AMICHE E SORELLE

Ciao ragazzi, eccovi il nono capitolo di Amiche e sorelle... è da un po' che non aggiorno vero?

Godetevi il cap, il primo che ho scritto in terza persona...

Buona lettura yamaan

CAP. 9: COCA-C0LA…

È sabato sera e i nostri amici si stanno preparando per uscire… andiamo a dare un’occhiata nelle rispettive stanze…

Salotto casa di Astrid:

- Allora Beppa, i bambini possono fare quello che vogliono tranne suonare oltre le undici, a mezzanotte circa mandali a letto, metti a dormire Miriam nella stanza degli ospiti e manda giù Mikael che lui si arrangia da solo… se le due pesti non vogliono dormire, fagli ascoltare questo cd a Dani -

E mostra un cd di musica classica…

- E minaccia Michael con questa videocassetta –

E mostra la videocassetta di “Alice nel paese delle meraviglie”

- Lui lo odia e preferisce dormire piuttosto che guardarla…-

- Astrid, tu sai che io le so queste cose e che non c’è bisogno che me le dici ogni volta vero? –

- Si, lo so, ma non si sa mai! –

Intanto, nella camera di Michael, dove erano riuniti tutti e quattro i cugini, (i gemelli, Miriam e Mikael) il proprietario della camera sta dicendo:

- Ehi, sentite, per stasera facciamo che apriamo le porte della stanza insonorizzate e io suono la batteria, mentre voi, Dani e Miriam suonate il pianoforte e fate qualche pezzo a quattro mani in salotto, sempre con le porte aperte e tu intanto suoni la tua chitarra elettrica in corridoio, Ok? -

Finisce la frase guardando Mikael, che lo guarda a sua volta e poi va a prendere la sua chitarra.

Passiamo adesso al piano superiore dove c’è Elisa e Alessandro che si stanno preparando per andare a lavoro (al solito pub)

- Ma io non la conosco sta Beppa! -

- Ma dai Ale! Di che ti preoccupi! La conoscono sia Astrid che Selene, anzi, è stata una sua vice-allenatrice quando giocava… so che lavora in un asilo e che quindi sa trattare i bambini… è una persona a posto! –

- va bene, non scaldarti, cercavo solo di fare il padre premuroso! –

Così andiamo a vedere cosa stanno combinando i novelli sposi…

- Allora, dimmi com’è questo Andrea, non voglio farmi un’idea sbagliata di lui… -

- è un tipo molto giovanile e simpatico, la ragazza che porta stasera non la conosco, quindi puoi immaginare che tipo è… -

- un dongiovanni! –

- esatto, hai presente lo zio dei miei figli? Ecco: uguale!-

- Beh, almeno è simpatico! –

Sorvoliamo i vari bacini e bacetti e andiamo da Luca, che con Eminem a tutto volume, davanti al suo armadio, a torso nudo, con dei jeans blu di D&G regalatigli da Fabio, sta scegliendo la camicia che deve mettersi quella sera per andare ad una festa con Nike e i suoi amici…

Alla fine opta per una camicia bianca di Calvin Klein, regalatigli da Roberto per Pasqua… va in bagno, si lava i denti e si ingella i capelli appena lavati, si profuma con un profumo neutro, non di marca ma buono.

“Sono abbastanza elegante per andare ad una festa di una riccona? Ma si, tanto a Nike piaccio anche con dei pantaloni rotti…”

Esce dalla sua camera e va in quella di Fabio, bussa e dopo un “avanti” entra

- Ciao! Senti: devo andare ad una festa di una riccona snob, è un’amica di Nike quindi devo andarci per forza, secondo te vedo bene conciato così? -

- Si, anche se forse… -

Si avvicina a lui, gli slaccia i primi tre bottoni e gli mette sul collo una catenina d’oro con il ciondolo a croce…

- Ecco, così si che vai bene! -

- Grazie! E tu?Vai da Elisabetta? Sei così ben vestito…-

- Si, anzi vediamo se ho preso tutto… si, mi sembra…-

Luca si alza dal letto, si dirige verso la porta e poi dice

- Il Durex ce l’hai vero? -

Ed esce prima che il fratellastro gli dia del pervertito…

Così Luca bussa anche nella porta della camera di suo padre…

- Ciao sposini, io esco… -

- Ok, ma torna a casa a dormire mi raccomando, prima delle due! –

- Si, si ciao! –

Così anche il nostro biondino se ne va, andiamo a trovare Roberto? Ma si dai!

Lo vediamo in salotto che aspetta le sorellastre e i rispettivi cognati: devono andare al locale, anche se lo hanno già aperto Stefania, Cristian e Giulia, devono sbrigarsi, fra neanche mezz’ora il locale inizia a riempirsi…

Allora andiamo da Genny, lei è nel suo letto che legge un libro: dato che il suo ragazzo lavora il sabato e lei non ha molte amiche, di solito resta a casa…

In questa camera non c’è molto divertimento, andiamo a vedere che combina Selene…

“Don’t wanna be an american idiot-

Don’t want a nation under the new media.”

Ecco la voce della nostra protagonista, che invade la stanza, i Green-Day a tutto volume e lei coperta da un asciugamano, tutta bagnata, che salta come una pallina da ping-pong…

La solita pazza

“And can you hear the sound of hysteria?
The subliminal mindfuck America.”

Anche se continua a cantare, entra nella sua cabina-armadio e sceglie un paio di jeans blu con cintura marrone, canottiera bianca con una fascia nera a mo di top sopra…

Entra in bagno e si asciuga i capelli, si lava i denti e si trucca, ovviamente il tutto senza smettere di cantare i suoi amati Green-Day… riapre la sua  cabina-armadio e  sceglie un paio di anfibi neri da mettere ai piedi…

- Sono perfetta! -

Esclama tutta contenta… la solita megalomane…

L’orologio segna le 20:45,fra un quarto d’ora Marco e gli altri sarebbero arrivarti a casa sua per prendere un caffé e decidersi sul da farsi, così Selene esce dalla sua camera e bussa in quella di fronte, quella della sua sorellastra…

- Ehi ciao, che fai stasera? Non esci con nessuno? -

- Come vedi no… Roby, come ogni sabato, è a lavoro e le mie amiche sono via per conto loro… -

- E che problema c’è! Esci con noi no?! –

- Dai, vediamo che cosa ti puoi mettere… -

- Aspetta, aspetta, non ti ho detto neppure se vengo! –

E voi vi aspettate che Selene si metta ad ascoltare, non dico Genny, ma qualcuno che non fosse Marco? Cosa molto difficile, quindi continua a fare come se niente fosse…

- Inizia a spogliarti, ho trovato, mettiti questi pantaloni neri con questa maglietta viola…-

È difficile dire di no a Selene, anzi è facile, ma non per Genny quindi obbedisce senza lamentarsi, ovvero, si lamenta ma non tanto, anche perché non serve…

- Oh no, hai i capelli sporchi!! Dovevi dirmelo, ti facevo uno shampoo veloce! Adesso non c’è tempo! Dai abbassati che ti faccio una bella coda! Intanto dimmi che profumi hai… -

- Allora, tanti di D&G e di Calvin Klein, poi… basta, me li comprano tutti Roby e Fabio e loro prendono solo questi, sono le loro marche preferite! –

- L’avevo notato! Anche a me e ai miei fratelli regalano solo robe di quelle due marche! Sono fissati! Ti impresto io uno dei miei! –

- Guarda che sono arrivati –

- Si, ho sentito, tu truccati, io intanto vado ad aprire, tanto ci beviamo prima un caffé: lo vuoi anche tu? –

- Ok, adesso arrivo –

Dice mentre si mette l’ombretto rosa, così Selene esce e si mette a correre per tutto il corridoio urlando

- ARRIVOOOOOOOO! ADESSOOOOOOO! -

Notando l’insistenza del campanello suonato di continuo…

Arriva davanti alla porta tutta trafelata e la apre, dicendo

- Un attimo di pazienza! Mi fate correre sapendo che non posso! -

Dice tutta indignata ai suoi amici… poi si mette a ridere, come sempre del resto.

Fa entrare i suoi amici e saluta il suo ragazzo baciandolo

- Io faccio il caffé! -

Dice Christopher

- Io vado in bagno! -

Dice Francesco

- Io accendo la tv! -

Dice Annalisa

- E io bevo un po’ di acqua!-

Dice Elena

- Io invece sono pronta!-

Dice Genny

- Ah si? Vediamo! -

Risponde tutta contenta Selene

- Sono proprio curiosa… Umm, bene! -

- Viene anche lei stasera? –

Chiede Marco alla sua ragazza

- Si, era a casa da sola, non potevo abbandonarla! –

- Meglio, così ci divertiremo a torturarla!!!^^ -

Commenta Christopher, con tono da sadico, mentre prepara i caffé.

Intanto Annalisa, davanti alla tv accesa, legge il giornale…

- Ehi, hanno aperto un nuovo locale vicino a quello delle tue sorelle, andiamo a dare un’occhiata? Giusto per cambiare un po’… -

- Possiamo andare a vedere… Perché no? Chi vuole andare alzi la mano! –

Propone Francesco e, dopo la visione di tutte le mani dei presenti alzate, constata il fatto che quella sera andranno in quel nuovo pub: “Il Tricolore”.

- Si, però Roberto mi ha detto che è brutto dentro… è tutto verde, bianco e rosso… il bere mi ha assicurato che è buonissimo… -

- E allora? Anche se dentro è brutto, basta che si beva bene… -

Commenta Elena

- E che i camerieri siano carini! –

Dice Annalisa

- Anche le cameriere! -

Finisce Christopher.

Dopo il caffé, visto che sono già le nove e mezza, i ragazzi iniziano ad uscire per dirigersi al nuovo locale… le solite coppie: Selene e Marco in moto, Francesco e Elena in scooter, Annalisa e Christopher in motorino e Genny con il suo vespino…

Arrivano davanti al locale che, da fuori, è ornato completamente da bandiere italiane…

- Che schifezza! Ne bastavano due di bandiere, non duecento! Io adoro la nazionale, ma la nostra bandiera non è fra le migliori: i colori poi! -

Esclama Annalisa, lei l’ha detto, ma non era l’unica che lo pensava…

- Va bè, dai, già che siamo qua proviamo ad entrare… -

Così entrano e rimangono shockati: tutto verde, bianco e rosso… i tavolini verdi con le sedie rosse e i centrini bianchi, le poltroncine rosse con i tavolini verdi e le sedie bianche… tutto tricolore!

Orribile per i gusti dei nostri poveri amici… Comunque si siedono ordinando tutti una birra, tutti tranne Genny che ordina una Coca-Cola…

- Mammina mia che riposi in cielo! Genny! Non c’è mica Paola qui, puoi bere una birra tranquillamente, non ti ubriachi! -

Dice stupita Selene alla sua sorellastra… ed effettivamente ha ragione…

- No, guarda, ti assicuro che io potrei partire anche con questa Coca-Cola, e non esagero! -

- Va bene, se lo dici tu… -

Ma aveva ragione, alla fine della sua prima Coca-Cola, Genny era già rossa e rideva come una matta ad ogni parola che dicevano gli altri…

- Senti Marco, forse è il caso di riportarla a casa… -

- No, è solo mezzanotte! –

Si lamenta Christopher

- Ma non vedi  che è già partita? Dai ci rifacciamo domani sera, tanto lei domani è impegnata con Roby… -

- OK, portatela a casa, paghiamo noi, tanto adesso andiamo via tutti: io sono stanca,  oggi pomeriggio sono stata fuori tutto il giorno! Ci rifacciamo domani sera e… al pub delle tue sorelle… Ti prego! –

Così Selene sul vespino di Genny, lei in moto con Marco e gli altri per conto loro, tornano a casa.

- Cia… Ma -

- Ciao Genny, che ti è successo? –

- Ciao Paola, era a casa da sola stasera  e allora l’ho invitata ad uscire con noi… ha bevuto a malapena un bicchiere di Coca-Cola e… è partita! –

- Si, solo con una Coca, e tu ti aspetti che io ci credi? –

Paola inizia ad alterarsi, non ha mai avuto un buon rapporto con Selene e  ha paura che inizi a portarle via la figlia…

- E non crederci, intanto non l’ha bevuta la birra… -

- Si, e io sono la Gioconda! Non prendermi in giro! –

- Ma che cosa vuoi da me? Io non le ho dato da bere birra, volevo, ma lei mi ha detto che andava fuori anche con una coca, non ci credevo ma non l’ho forzata, lei ha bevuto solo Coca-Cola e non Birra!!! –

- Che cosa voglio io da te? La verità! –

- No, tu non vuoi la verità, anche perché te l’ho appena detta, tu vuoi che io inizi a rispettarti come se fossi mia mamma! Ma te lo puoi pure sognare! Io non diventerò mai tua figlia che tu lo voglia o no! –

Aveva gridato e tanto anche, figuratevi se non gridava anche Paola…

- No, non voglio che tu diventi mia figlia, voglio una vita normale, senza intoppi come la precedente, voglio riprendermi mia figlia che non sono riuscita a crescere come si deve, a darle consigli quando ne ha bisogno e non abbandonarla come ho fatto quando lei era piccola! Non voglio lasciarla abbandonata a se stessa perché sono troppo occupata a lavorare e risolvere i problemi finanziari. No. Voglio una vita Normale! -

Per la prima volta Selene era rimasta senza parole… non sapeva che cosa rispondere, non era un’interrogazione alla quale lei non si era preparata, era la presentazione di una vita sprecata e andata a pezzi… una vita che voleva essere ricostruita…

Cosa poteva rispondere? Lei credeva che Paola era una donna completamente diversa dalla sua mamma, che mirava ai soldi di suo padre e ad una buona sistemazione dei suoi figli, credeva che non le importava niente di Paolo e dell’affetto che lui provava per lei… ma si sbagliava, lei ci teneva… e tanto.

Rimane stupefatta, così esce dalla stanza e corre verso la sua camera…

“ Mamma, perché te ne sei andata? Se tu non fossi morta non sarebbe successo niente, nona avrei conosciuto una persona come quella donna e adesso non sarei qui a tormentarmi… Uffa!!!!!!!!! “

Si distende sul letto e cerca di prendere sonno, un sonno molto tormentato che non le da pace, ma le porta una risposta…

FINE CAP!

Allora, è il primo capitolo che faccio in terza persona, come vi è sembrato?

Fatemi sapere

A presto yamaan.

 

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Capitolo 10
*** Dopo una cantata ***


AMICHE E SORELLE 

 

Mi dispiace molto ma in questo periodo ho avuto pochissimo tempo per stare al computer, il portatile di mia sorella si è rotto e quindi adesso, su sei persone che siamo in famiglia, dobbiamo dividerci tutti sto pc... (facciamo i turni) 

Quindi potete capire che per me è un po' difficile starci, senza contare che ho un mare di compiti e basket tre  volte a settimane... Adesso sono qui che scrivo, solo perchè ho la febbre e domani non andrò a scuola!

Cercherò ci finirlo il prima possibile, per ora accontentatevi!! ^^

Buona lettura baci yamaan!

PS: ringraziamenti a Akane, yukino, costy24 e ele_cav!

Mi raccomando: mi servono i vostri commenti, spero che questo cap non vi deluda!

 

CAP. 10: "DOPO UNA CANTATA"

Appena sveglia la nostra amica Selene sembrava uno zombie... aveva sognato tutta la notte e non aveva riposato bene.

La sveglia segnava le undici e mezzo, Paola era a messa e non sarebbe tornata prima di un'ora: aveva tutto il tempo per preparasi e andare a mangiare da Marco, ma era troppo stanca e orgogliosa per farlo. Rimase nel suo letto e dal telefono che aveva sopra al comodino, chiamò Genny che era nella sua medesima posizione solo nella camera opposta. 

Lei, al contrario della nostra litigiosa orgogliosa, era tutta confusa e con un forte mal di testa post sbronza, solo che lei non aveva bevuto nessuna forma di alcolico e quindi era strano! Dopo aver sentito il suo telefono, anche quello posizionato vicino al letto, alzò la cornetta e con voce sconnessa disse:

- Che c'è? -

- Ehi, sei sveglia? -

- Si, da dieci minuti circa... te che fai? -

- Avevo voglia di cantare un po', ma non ho voglia di alzarmi... vieni tu da me?? -

- Se mi alzo adesso casco come una pera cotta! Mi gira tutta la testa! -

- Daaai! Dovrai pur alzarti prima o poi no?! -

- Anche tu! Perchè non vieni tu da me? In fondo hai avuto tu l'idea! -

- Ma io sono anche capace di restarmene tutto il giorno qua distesa nel mio bel lettino! -

- E Marco non lo vedi? Non riesci a stare più di una settimana senza la vostra "sacra" attività! -

- Di solito dov'è che facciamo "attività"? In camera mia! Quindi non ci sarebbe bisogno di alzarmi! -

- E non mangi? -

- Può portarmi Mikael un panino in camera! Guarda che a volte lo facevo sai! Anzi, adesso è pure più semplice perchè abitiamo tutti su un piano quindi... -

- Bon, bon ho capito! Vengo adesso! -

Mette giù la cornetta e neanche dieci secondi dopo è seduta nel letto di Selene, la quale è contenta di essere riuscita a far alzare la sorellastra senza muovere un dito!

- Di che hai voglia stamattina? -

- Liga!! -

- Quelamivi? -

- Si! -

Per loro Ligabue è un mito e conoscono un gran numero di canzoni; "Quelamivi" sta a dire "Questa è la mia vita"

- Vedi che c'intendiamo!?!?! -

- Anche se è appena mezzogiorno di domenica riesco già a connettere in modo così "fine"! -

- Bè, adesso non sta ad esagerare! Mettiamoci a cantare e non rompere! -

- Si, si, stai tranqui! - (tranquilla nel loro gergo)

Così iniziarono a cantare una delle loro canzoni più apprezzate:

"Questa è la mia vita

Se ho bisogno te lo dico

Sono io che guido

Io che vado fuori strada

Sempre io che pago

Non è mai successo

Che pagassero per me

Questa è la mia vita

Se entri chiedimi il permesso

Portami una gita

Fammi ridere di gusto

Porta la tua vita

Che vediamo che succede

A mescolarle un po'

E ora che ci sei

Dato che ci sei

Fammi fare un giro

Su chi non sono stato mai

Dato che ci sei

Come io vorrei

Questa è la mia vita

Sono quello che ci pensa

Porta un paio d'ore

Una notte bella densa

Trattamela bene

Che al momento è solo questa

E poi… vedremo poi

Questa è la mia vita

Certi giorni non si batte

Certi altri meno

E' così che va per tutti

Certi giorni è poca

Certi giorni sembra troppa

E invece non lo è mai

E ora che ci sei

Dato che ci sei

Fammi fare un giro

Su chi non sono stato mai

Dato che ci sei

Come io vorrei

Questa è la mia vita

Tieniteli tu i consigli

Io non l' ho capita

Figurati se tu fai meglio

Porta la tua vita

E vediamo che succede

A mescolarle un po'

E ora che ci sei

Dato che ci sei

Fammi fare un giro

Su chi non sono stato mai

Dato che ci sei

Come io vorrei"

Piccola pausa di riflessione da parte delle due ragazze e poi Genny si pronuncia:

- Questa è la canzone della mamma, dal periodo in cui è morto mio padre a quando ha sposato il tuo. -

- Ci hai sentite ieri sera? -

- Anche se ero sbronza, non ero mica sorda! 

Vedi, da quando è morto papà, la mamma non si è più occupata di me, Fabio e Roberto...

Si è fissata sul lavoro, era arrivata a farne tre al giorno, a periodi quattro, per riuscire a mantenerci.

A questo punto non è più giusto dire che non si è più occupata di noi, diciamo solo che pensava solo a nutrirci e darci un tetto, stava fuori tutto il giorno e noi restavamo da soli, a volte tornava a casa verso le undici di sera e io non la vedevo per due, anche tre giorni di fila. Era ossessionata dai problemi finanziari che sgorgavano da ogni buco di una rete da pesca, non ci parlavamo neanche, mi sono ritrovata in quarta elementare ad andare e tornare a casa da scuola da sola.

Quando si è accorta di tutto il male che si stava facendo, e ci stava facendo, si è licenziata da tutti i lavori e ne ha cercato un'altro, i problemi sono ritornati ancora più fitti ma almeno ci parlava, passava interi pomeriggi a casa con noi, però rischiavamo lo sfrattamento e allora riprese di nuovo due lavori, meno impegnativi, ma che non risolvevano molto... Ho passato più di tre anni con le stesse scarpe anche se mi stavano strette, la stessa giacca anche se non mi si chiudeva e non mi arrivava ai polsi, le maglie: mettevo le felpone di Fabio, i pantaloni: usavo quelli di mamma a volte e altre volte arrotolavo i miei di un risvolto per farli sembrare tirati su apposta, anche se morivo di freddo... 

Hai idea di quanto lei abbia sofferto? Non riuscire a comprarci una maglietta per riuscire a stare dentro con le spese, staccare il riscaldamento perchè se no non riusciva a fare la spesa...

Tuo padre è stato l'unico uomo che lei ha avuto dopo il mio. E l' ha conosciuto sul lavoro.

Adesso sarai ancora più convinta che l' ha sposato per i soldi, ma non hai idea di quanti uomini volevano sposarla senza neanche conoscerla, lì avrebbe potuto rifarsi una vita, eppure no. Non l' ha fatto, non si è risposata con nessuno di quelli là. Ha scelto tuo padre. Ti sei mai chiesta perchè? Forse perchè si è innamorata veramente?!

Può Darsi. -

Aveva parlato molto, ma si era sfogata, aveva presentato la vita di una donna, che una ragazza riteneva avida di soldi, in modo molto  diverso.

- Secondo me tu sei la sua preferita. Perchè non si sarebbe impuntata così tanto con te ieri sera, di solito crede alle persone: se uno le dice che è successo qualcosa, lei gli crede.

Ieri voleva vedere fino a che punto potevi spingerti... si rivede un po' in te, combattiva, cocciuta... -

- Presumo che ora devo andare a scusarmi con qualcuno... -

- Tu che ti scusi?!? -

- Guarda che io so ammettere i miei errori, cosa credi! -

- Beh, ho parlato per mezz'ora e passa, direi che puoi andare a scusarti anche adesso no? -

- Non mi incastri un'altra volta, sai! Non farlo più! -

S'intrufolò in bagno e poi nella cabina armadio. Quando uscì vestita con un paio di pantaloni della Dimensione Danza neri larghi pieni di tasconi e lacci vari, con una maglietta nera della converse con la A viola, dei "guanti" a righe verdognole e blu, con borchie e i suoi vari accessori, Genny non era lì. 

"Sarà andata a farsi le "coccole" da Roby"

Pensò, poi uscì dalla sua camera e si avvio per il corridoio.

Durante il lungo tragitto incontrò Fabio che la salutò con un bel bacino sulla fronte

- Hai dormito bene stellina? -

- Poteva andare meglio… -

- Mi hai sognato? -

- No, anzi non saprei, ma non credo! -

- Peccato, a pensarci bene non puoi avermi sognato, se l'avessi fatto, non avresti detto "poteva andare meglio", ma "benissimo"! -

- Cavolo che modesto!! -

- Sempre e comunque, tesoro! -

Dal famoso giorno dei baracconi Fabio ha incominciato a chiamarla con nomignoli come "stellina, "cucciolotta", "tesorino" e simili, ma non c'è mai stato niente di serio anche perchè Selene pensa solo a Marco e Fabio... alle sue mille ragazze! Però si divertono a far finta, e a volte si finisce in situazioni veramente sconcertanti!

Ma non incontra solo Fabio, incontra anche Luca, che con Nike a braccetto sta andando a chiedere a Fabio se può accompagnarli a casa della bella dodicenne. Uno scambio di bacini e la carica per andare a scusarsi con la moglie di suo padre la invade in tutto il corpo.

Riesce a raggiungere la cucina senza altri incontri, a parte una testolina bionda e ricciuta che sta correndo verso la camera del suo "zietto" Mikael

- Ciao Miriam dove corri? -

- Da Mika per dirgli una... cosa -

- Lo sa Eli che sei qui? Se no inizia a cercarti per tutta la casa e se non ti trova diventa isterica... -

- Credo di si, ma non lo so…bè ciao, zia! -

E sparisce dentro la camera del suo zio-cugino, visto la poca differenza d'età 

"Meglio non andare a far visita a Eli oggi, sarà molto nevrotica!" 

Pensa subito il suo istinto di sopravvivenza.

Entrando in cucina si incrocia con Paolo e gli schiocca un bacio sulla guancia senza neppure salutarlo, dopodiché si chiude la porta alle spalle, si siede nella sua sedia personale (piena di adesivi...) e guarda la donna che in quel momento si stacca dai fornelli per guardarla negli occhi.

- Ciao. -

Dice decisa.

- Buongiorno -

 Risponde tranquillamente.

- Come tu avrai capito, io sono una persona che dice in faccia le cose. -

- L' ho capito. -

- Ma quando sbaglio so ammettere i miei errori, quindi mi scuso per ieri sera. Ti ho accusata ingiustamente, io non ti conosco e ti ho giudicata senza nessun metro. Quindi ti chiedo scusa. -

un attimo di esitazione e…

- Scuse accettate... sai... tua madre ha fatto veramente un bel lavoro con questa famiglia.

Me ne sono innamorata, ovviamente amo di più tuo padre, ma sono sicura che lui è così anche grazie a lei.

Siete quattro figli, più il piccolo che è cresciuto secondo criteri che tua madre ha usato anche con voi e che quindi voi avete usato con lui, veramente favolosi. Sapete quando sbagliate e lo ammettete, è una cosa difficile da fare, e poi basta vedere il vostro carattere. Anche le tue sorelle, con i loro figli stanno facendo un bellissimo lavoro... sono dei bimbi splendidi...

Doveva  essere veramente una donna fantastica, peccato non averla conosciuta... -

- Sarebbe stato tutto diverso e tu non ci saresti stata di sicuro... -

- Anche questo è vero, ma mi sarebbe piaciuto conoscerla lo stesso! -

Dopo un'attenta riflessione e un lungo silenzio, Selene interviene:

- Ti accetto come moglie di mio padre, ma niente di più. Non potrai mai essere mia madre, quindi non ti aspettare che ti chiami mamma. Di lei ce n'è solo una nella vita... -

esce così dalla stanza.

Con un passo molto frettoloso si dirige verso la stanza dalla quale in quel momento Miriam è uscita, la saluta ed entrando sbatte la porta della camera.

Fa due passi verso il fratello, lo guarda negli occhi, poi lui con un'aria malinconica apre le braccia, così la sorella lo prende in braccio e inizia a piangere...

Rimangono in quella posizione a lungo, ma fra uno singhiozzo e l'altro, il piccolino riesce a distinguere tre lievi parole, dopo le quali si mette a piangere anche lui...

Quelle tre parole sono:

- Ti voglio bene. -

FINE CAP 10

 

Allora? com'è? abbastanza serio e strappalacrime? Vi avviso che ci saranno altri due capitoli così "tristi" o "seri" come volete definirli, e poi due completamente pazzi. Infine, forse, farò l'epilogo, ma per ora accontentatevi di questo capitolo e, mi raccomando, commentate!

Baci yamaan!

 

 

 

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Capitolo 11
*** Cosa vuoi che sia ***


AMICHE E SORELLE

AMICHE E SORELLE

 

CAP. 11: COSA VUOI CHE SIA

 

Gli occhi fanno quel che devono…

niente meno e niente più…

solo quello che non vedono è perché non vuoi vederlo tu

Cosa vuoi che sia

passa tutto quanto solo un po’ di tempo e ci riderai su

Cosa vuoi che sia

ci sei solo dentro pagati il tuo conto e pensaci tu

È la vita in cui abiti

niente meno e niente più

sembra un posto in cui si scivola

ma queste cose le sai meglio tu

Cosa vuoi che sia

passa tutto quanto solo un po’ di tempo

e ci riderai su

Cosa vuoi che sia

passa tutto quanto solo un po’ di tempo e ci riderai su

Cosa vuoi che sia

ci sei solo dentro pagati il tuo conto e pensaci tu

Chi ama meno è meno fragile

tutti dicono così ma gli occhi fanno quel che devono

solo tu puoi non accorgerti

E il mondo che ti dice

“tu pensa alla salute”

che c’è chi pensa a quello a cui non pensi tu

Cosa vuoi che sia

passa tutto quanto solo un po’ di tempo e ci riderai su

Cosa vuoi che sia

ci sei solo dentro pagati il tuo conto e pensaci tu

e il mondo che ti dice

“tu pensa alla salute”

che c’è chi pensa a quello a cui non pensi tu

E il mondo che ti dice

“tu pensa alla salute”

che c’è chi pensa a quello a cui non pensi tu.

 

 

È domenica mattina; ma non una come le altre.

Luca deve disputare la finale di campionato con la sua squadra di basket, e lui è il capitano, nonché il migliore insieme al suo fedele amico Nicola.

Tutti i componenti della famiglia sono pronti… tranne una, che voi avrete già intuito.

- Sele!!! Non sei ancora pronta? –

Le chiese la sorella, entrando in camera e vedendo la proprietaria ancora in pigiama.

- No Astrid: non vengo lo sai che non mi piacciono queste cose! –

- Sele, sai quanto ci tiene Luca vero? Adesso non farmi incavolare. È la finale e non puoi perdertela. –

- Astrid! Lo sai quanto mi fa star male… non puoi chiedermi una cosa del genere! –

- E invece te la chiedo perché quello che deve giocare è il tuo amato fratellino, quello che ha iniziato a giocare seguendo le tue orme e quello che ogni volta la quale finisce una partita mi viene a chiedere se tu c’eri o no. Sai che ci rimarrà di merda. Cacchio sono passati quasi cinque anni, ormai è passato! –

- infatti, è il passato! Non m’importa più! –

- Sele, fallo per Luca! Ci rimane di merda se non vieni e lo sai! –

- A che ora è la partita? –

- Alle dieci e mezza. –

- Vedo se arrivo… -

- Guardami negli occhi –

Le disse prendendola per le spalle

- Mi hai capita vero? –

Non ci fu risposta, così due secondi dopo, la nostra ragazza si ritrovò da sola nella sua camera.

Accese lo stereo con i Red Hot Chili Peppers e la canzone Otherside a tutto volume, prese dal cassetto il pacchetto di Luky Strike e si accese una sigaretta: erano le nove e aveva tutto il tempo a disposizione per lavarsi, prepararsi e arrivare puntuale alla partita…

Ma l’avrebbe fatto?

DLIN DLON

Seccò la sigaretta e andò ad aprire la porta

- Ciao amore!! Come mai sei venuto!? –

Disse mentre faceva entrare Marco.

- Amore ma stai bene? –

Le chiese subito il ragazzo…

- Come hai fatto a capirlo? –

- Perché è da circa mezz’ora che ti penso e mi sento strano. Cosa c’è piccola? –

- Luca deve giocare la finale e non so se andarci o no… -

Disse mentre si abbracciava al moroso che capì subito la situazione.

- Stella mia… è tuo fratello, sai quanto ci rimane male se non vai, e poi… sono passati quasi cinque anni, non ti piacerebbe vedere tuo fratello che gioca? –

- Anche se sono passati cinque anni mi fa ancora male il ginocchio, non posso correre, e… -

Si mise a piangere per la tensione accumulata e per il duro ricordo dei suoi bei tempi.

Infatti cinque anni prima, proprio a una finale di campionato, lei, l’asso della squadra, si ruppe il ginocchio e lesionò molto gravemente il legamento superiore della gamba destra. Da quel giorno non potè più mettere il piede in campo e mollò definitivamente il basket senza volerne più sentir parlare.

Marco l’abbraccio e la tranquillizzò…

- Dai amore, fallo per tuo fratello. So quanto è dura non poter più giocare.

Io stesso per i miei problemi al tallone d’Achille per un periodo non ho potuto giocare, ma vedevo lo stesso le partite dei miei amici e quelle in tv –

- Ma tu adesso puoi giocare, correre e fare tutto quello che vuoi! –

- Lo  so, però comunque non era certo che io potessi tornare a giocare, eppure non avevo perso la speranza. Parlando di Ligabue che ti piace tanto, ti ricordi della canzone… -

- Cosa vuoi che sia? Astrid me l’ha ripetuto un sacco di volte, la so a memoria, ma che cazzo ci posso fare? –

- Solo un po’ di tempo e ci riderai su –

- Ho ancora bisogno di tempo… Cacchio era la mia vita e ci ho potuto giocare per soli sei anni! –

- Però questa adesso è diventata la vita di tuo fratello, ed è giusto che tu ne gioisca con lui. –

Selene si zittì e si convinse, anche se non del tutto.

- Vengo solo se fai la doccia con me! –

- Subito! –

Il ragazzo prese in braccio Selene e corse in camera della ragazza per fare quello che amavano tanto!

 

***

 

Sono le dieci e mezza e al centro del campo al Palasport Carnera c’era Luca che si preparava al salto d’inizio. Proprio prima che l’arbitro fischiò, il bel biondo diresse il suo sguardo verso il pubblico, senza però trovare sua sorella…

Saltò, ma con poca energia e quindi perse la palla…

- Luca!!!!!!! Che cazzo fai! Datti da fare! Non sono venuta fin qui per vederti perdere sia chiaro! –

Era lei, e lui lo sapeva, anche perché solo lei poteva fare tutto questo casino e urlare parolacce  durante un partita così importante.

Così Luca iniziò a correre e a difendere il suo uomo, senza farlo muovere di un solo passo.

Non c’è bisogno di aggiungere che fu una partita splendida dove il biondo diede tutto se stesso, per poi assaporarsi una vittoria schiacciante.

Senza contare il tifo sfrenato diretto dalla sua sorella preferita che appena finita la partita corse in campo ad abbracciare il suo campione!

- Oddio Luca!! Mi fa un male cane il ginocchio ma dovevo pur venire a stritolarti come si deve no?! –

- Sei venuta alla fine! È la prima volta da quando ho iniziato a giocare… Hai visto che ne valeva la pena? –

- Si cucciolo mio! Grazie… anche se io in certe azioni avrei agito in modo diverso, cioè… ti sei fatto fare un bel po’ di canestri che potevi evitare facilmente! –

- Sele!!! –

- Bon vai a farti la doccia che poi ti devo dare qualche dritta… vedi? Sei poco sudato, non ti sei impegnato abbastanza!!!! –

- Ma va a cagare! –

Così il fratello s’allontanò lasciando Selene e Marco da soli nel campo…

- Amore portami in braccio che non arrivo a muoverlo… -

- Si stella, comunque hai visto? Solo un po’ di tempo e ci riderai su! –

- Stai buono!! –

 

 

FINE CAP!

 

 

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