Backward and forward.

di The Owl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


 

Backward and forward.


-Quindi vuoi continuare ad andare a quelle riunioni Susan?

-Sì Noah. Ormai non ti chiedo più di venire con me. Sei troppo codardo per ribellarti. -sputò lei. Meravigliandosi di se stessa.

-Ehi ehi! Vacci piano con le parole Sus.

-Non ci vado piano. Tu non ci vuoi venire perchè hai.paura. - continuò lei puntando un dito nel petto del ragazzo.

-Non ho paura! -protestò lui alzando un po' la voce. Tanto che nella Sala Comune molti si voltarono a guardarli.

-Non c'è niente da vedere. -esclamò Hannah irritata sprofondando nuovamente nel suo libro.

La Sala piombò di nuovo nel silenzio.

-Oh senti Noah. Non ho voglia di star qui a convincerti che Io – e calcò bene su ''Io.'' - sto facendo la scelta giusta. Quindi, fai come meglio credi.

Detto questo prese il suo libro di Trasfigurazione e salì le scale del suo dormitorio.

-Stupido. -mormorò.

-Ottusa. -borbottò lui lasciandosi cadere su una poltrona.

 

-'Giorno. - mugugnò Susan la mattina dopo facendo colazione al loro tavolo.

-Ciao.

-Bene ragazzi. Avete calmato i bollenti spiriti? -chiese Ernie mettendo un braccio attorno alle spalle di Noah. - O volete ancora uccidervi a suon di mazzate? - continuò prendendo posto accanto ad Hannah, ancora immersa nel suo libro.

-Hannah? Torna tra noi.. -Disse Susan battendole le mani davanti al viso.

-Mmm, no. E' più interessante leggere che sentire voi che litigate per cose stupide che io non so e non voglio sapere. -rispose lei versandosi del succo di zucca.

-Ricordami perchè sei diventata una Tassorosso e non una Serpeverde.. -Chiese Ernie.

-Perchè sono buona, lavoro sodo eccetera eccetera. Ma non fatemi adirare. Tutto qui. -concluse lei facendo una boccaccia.

-Il ragionamento non fa una piega.

 

-Fermatemi, oppure ucciderò la Umbridge. - esclamò a bassa voce Noah uscendo dall'aula.

-Amico, per me puoi ucciderla anche ora. -sbuffò Justin guardando schifato il libro di Difesa contro le Arti Oscure. -sarebbe da buttare nel ces..

-Nel gabinetto Justin, nel gabinetto. - disse sorridendo la professoressa Sprite, che passava accanto a loro.

-Oh ehm.. certo prof.

-Bene. Ora su! Tutti alle serre!

Lezione con i Serpeverde.

-Si prospetta una giornata orrenda. - disse Ernie prendendo posto accanto a Hannah, come al solito.

Susan, ancora in collera con Noah decise di sedersi accanto a Justin che le scrisse un biglietto.

''Tutto ok Sus?''

''Voglio uccidere la Umbridge, e Noah non mi ascolta. E' uno schifo.''

-Su su ragazzi! State attenti e ascoltate!

 

-Oh.. ecco i Tassofessi! -disse la solita voce cantilenante di Jekis.

-Eclissati. Non è giornata.

-Oh accidenti! Aiuto! Che paura. - rispose lui velenoso come sempre.

-Ti ho detto di andare. O sta volta ti butto dalla Torre di Astronomia.

-Noah, andiamo via. -sussurrò Susan dopo aver notato la scena mettendogli una mano sulla spalla, lui rabbrividì, come se la sua mano fosse di ghiaccio.

-Sì sì, bravo Noah, segui la tua ragazza e vai.

Il tempestivo arrivo di Vitious evitò a Jekis una visita in Infermeria.

Perchè, nonostante fosse un Tassorosso, Noah era più alto, e più ben piazzato della metà dei Serpeverde del suo anno. Era cresciuto e cambiato molto quell'estate, Susan se ne era accorta sull'Espresso, quando molte Grifondoro, e Corvonero si erano voltate a guardarlo, e a sospirare.

-Oche. -aveva borbottato lei.


Grazie per aver letto :3
Spero ti sia piaciuta e che voglia lasciare una recensione :)
Grazie mille -w-

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


Backward and forward.



Susan tornò raggiante in Sala Comune, aiutò una bambina del primo anno a fare i compiti e fece finta di non vedere un Frisbee Zannuto volare tra le poltrone..

Si sedette ad un tavolo vicino alla finestra e tirò fuori un libro di Incantesimi, sfogliandolo piano..

-Ehi..

-Ciao Noah.

Il ragazzo si sedette di fronte a lei, per poterla guardare meglio negli occhi, il tavolo era abbastanza piccolo e Susan aveva il viso dell'amico a pochi centimetri dal suo. Ma andava bene così, nessun'altro doveva sentire.

-Com'è andata da Potter? - sussurrò lui.

-Molto bene.. ho imparato a evocare un Patronus.. -sussurrò lei sorridendo allegra.

-Wow.. e.. che forma ha? -chiese lui ammirato.

-Sembra più un Patronus da Grifondoro sai? -disse lei inclinando la testa di lato e facendo una smorfia- E' una leonessa. -concluse.

-Accidenti! Mi sarei aspettato un coniglio da te sai? -la canzonò lui.

-E smettila Noah! -sussurrò lei colpendolo ad un braccio.- Proprio sicuro di non voler venire?

-Non..non lo so Sus.. è che.. dai! Stiamo parlando di Potter..

-Si chiama Harry. Ed è un'insegnate di sicuro migliore della Umbridge! -esclamò inviperita salendo le scale del suo dormitorio. Saltava subito. Come una molla.

Lo lasciò a bocca aperta.

 

Stesa sul suo letto Susan ripensava alla prima volta che Harry aveva parlato dell'ES.

Alla Testa di Porco.

Molti Tassorosso ce l'avevano ancora con lui per la storia di Cedric. Molti credevano fosse colpa sua, non del Signore Oscuro. Bè, Susan invece credeva a Harry, sapeva che la morte del compagno non era colpa del ragazzo. Ne era sicura. Per questo aveva accettato l'invito di Hermione ed era andata alla Testa di Porco. Ma Noah no.

Era nella squadra di Quidditch, lui. E Cedric ne era il capitano, tutti i suoi compagni di squadra ne piangevano ancora la morte e ne davano la colpa a Harry. E anche Noah.

Lei gli aveva parlato dell'ES perchè sapeva che non avrebbe detto nulla, anche se era di un'altra opinione.. ma lei si fidava di lui. Così quel giorno lo lasciò ai Tre Manici, con i suoi amici Jake e Brian, suoi compagni di squadra. Brian aveva i capelli rosso scuro e due occhi verdi magnetici. Susan l'anno passato aveva avuto una cotta per lui, anche se il ragazzo non ne sapeva nulla. Susan era brava ad amare da lontano. Lo lasciò lì a parlare male di Potter, come dall'inizio della scuola facevano un po' tutti. Si era stretta nel cappotto verde scuro e si era diretta alla Testa di Porco.

E fu sorpresa della gente che trovò.

I Weasley, ma quelli non erano una novità. Alcuni Tassorosso tra cui i suoi amici, c'era anche Hannah che si era calata così bene nella parte che fuori dalle riunioni non faceva nemmeno un'accenno all'ES e faceva finta di non sapere che fosse anche se aveva sempre la moneta magica in tasca; Ernie e Justin.. alcuni Corvonero tra cui Lunati.. Luna Lovegood e molti altri. Ovviamente nessun Serpeverde. Ma sarebbe stato strano il contrario.

Harry parlò, forse un po' imbarazzato ma parlò diede voce ai pensieri di tutti..

Mentre stava lì a sentirlo parlare le venne in mente quella sera in cui la zia Amelia era andata a cena da loro.

-Sai Ernest oggi c'era l'udienza del giovane Potter. -aveva esordito.

-Sul serio? Ma chi? Harry?

-Certo. Cornelius ha voluto che fosse l'intero Wizengamot a giudicarlo. Era innocente.

-Di cosa lo avevano accusato Amelia cara? -chiese allora sua madre portando il pollo a tavola con un gesto della bacchetta.

-Di aver praticato la magia dinanzi a un Babbano, Juliet. Il ragazzo e suo cugino sono stati assaliti da due Dissennatori e Potter ha evocato un Patronus, corporeo! Dice di saperlo evocare già dal terzo anno. Ammirevole davvero. -aveva detto la zia...

Così lei aveva chiesto a Harry.

-E' vero che sai evocare un Patronus corporeo?

E la risposta era sì.

 

Sentì qualcuno bussare e vide un foglietto di carta spessa e verde passare sotto la sua porta. Quella era la carta da lettere di Noah..

 

''Mi dispiace sai? Non sono bravo a parlare ma a scrivere penso di cavarmela piuttosto bene Sus.
Quindi scusami. Scusami perchè non riesco a fregarmene dei pregiudizi, scusami perchè il ricordo del corpo di Cedric è ancora scolpito nella mia testa, scusami perchè a sentir parlare tutti male di Harry un po' di credo anche io, e scusami perchè sono davvero uno stupido.''


Forse per quel biglietto Susan pianse un po'..




''Grazie per aver letto anche questo capitolo. Spero in una tua recensione, grazie mille :3''

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