Frammenti di vita

di shine_sun
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cenone di Natale ***
Capitolo 2: *** La palla ***
Capitolo 3: *** Gelosia adolescenziale ***
Capitolo 4: *** Home coming (parte prima) ***
Capitolo 5: *** Home coming (parte seconda) ***
Capitolo 6: *** Vacanze in Italia (Il compleanno di Kazuha) ***



Capitolo 1
*** Cenone di Natale ***


CENONE DI NATALE



'Mamma, mamma, quando arriva Babbo Natale?' strillava una graziosa bambina tirando il grembiule all' indaffarata mamma Toyama.
'Abbi un po' di pazienza Kazuha, non è ancora mezza notte!'
La piccola si allontanò di malumore, sedendosi sul divano osservando col broncio le scintille che il fuoco del caminetto emanava.
'Uffa!' continuava a sospirare, quando ad un tratto qualcuno si sedette al suo fianco.
'Sorpresa! - disse una vocina familiare, mostrando una scatola con un bel fiocco - Questo è per te Kazuha-chan! Ho pensato di dartelo ora perchè ti ho visto triste. Non mi piace vederti così' 
'Davvero?' disse la piccola emozionatissima, intenta ormai a strappare la carta. Da quel pacco venne fuori un peluche tutto bianco che stringeva tra le mani un bel cuoricino con su scritto "Ti Voglio Bene!"
'E' bellissimo Heiji!! Grazie!' disse la piccola buttandogli le braccia al collo.
'Prego' rispose lui, tutto rosso in viso.
'Sai Heiji, - continuò poi lei, chinando lo sguardo per nascondere l'imbarazzo - a-anch'io ti voglio bene!
 
 
 
 
 
 
 
Ed eccomi di nuovo qua, con questa nuova drabble sulla bellissima coppia Heiji/Kazuha! Che teneri che sono da piccoli!
Un capitolo dopo l'altro, percorreremo alcuni momenti della crescita che questa coppia.
Beh, recensite sia negativamente che positivamente e fatemi sapere cosa ne pensate! Un bacio a tutti, vostra *SUN*

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Capitolo 2
*** La palla ***


LA PALLA




'Fermati Heiji!!!' Strillava Kazuha nel tentativo di bloccare l'amico nella sua corsa.
 
'No! Non m'importa, aspettami a casa!' aveva gridato Heiji in risposta, mentre inseguiva la palla.
 
****************
 
'HEIJIII!!!!!!!!! Ma che ti è successo??' aveva strillato Kazuha, vedendo il ragazzino con le ginocchia tutte sbucciate .
 
'Non è niente baka!!! - aveva risposto lui, con tono di indifferenza - Sono caduto mentre cercavo di afferrare la palla giù per il dirupo'
 
'Sei un idiota Heiji! Tutto questo per una stupida palla!!'
 
'Stupida sarai tu! Nel caso in cui non lo ricordassi, questo è il tuo regalo di compleanno del mese scorso, non lo ricordi?! Me l'hai ragalata per i miei 10 anni baka! E'-è im... - fece per girarsi, nel tentativo di nascondere il rossore acceso delle sue guance - è importante per me!' aveva infine detto con voce sottile.
 
'Cosa? Non ho capito niente idiota!' aveva risposto lei con aria interrogativa.
 
'Dicevo che è quella palla è importante per me!' aveva strillato lui tutto d'un fiato.
 
A quelle parole, la ragazzina arrossì violentemente, ma nonostante ciò riuscì a trovare il coraggio di stampare un bacio sulla guancia dell'amico, che, per tutta risposta, divenne rosso come un pomodoro.
 
Kazuha, senza notare il terribile imbarazzo che aveva suscitato all'amico, lo afferò per un braccio con l'intento di trascinarlo nel bagno: 'Sei stato davvero carino Heiji, perciò adesso per ringraziarti ti curerò tutte le ferite!!'
 
E fecero per dirigersi verso il bagno, Kazuha con aria particolarmente allegra, Heiji un po' meno sapendo quello che gli aspettava, ma nel suo viso vi si poteva leggere un sorriso che lasciava intendere un sentimento forte, che neanche il tempo avrebbe mai potuto cancellare.
 
 
*****************************
 
 
 
E rieccomi qui!!!! Scusate il ritardo, ma ultimamente sono stata impegnatissima, tra la scuola, tra altro, non ho avuto completamente il tempo per aggiornare.
Allora intanto volevo ringraziare infinitamente Layla Serizawa, SailorKilari, Kazuha_97 e izumi_curtis per aver recensito: VI ADOROOOO!!!!! Sono strafelice che vi sia piaciuto il capitolo!! Ringrazio poi anche tutti coloro che hanno letto e che sono passati!!
Spero di postare al più presto, ma non credo mi sarà possibile dal momento che dopodomani partirò per Chicago. Ci rivedremo in ogni caso al mio ritorno!!
Ancora un bacione enorme a tutti, al prossimo capitolo, vostra *SUN*.

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Capitolo 3
*** Gelosia adolescenziale ***


Gelosia adolescenziale

 
Osaka, ore 11:55 p.m.

Heiji conuava a girarsi e rigirarsi sul letto, ma non c’era niente da fare: il sonno non aveva proprio intenzione di impossessarsi di lui. Troppi pensieri per la testa, pensieri difficili da rimuovere, eccessivamente difficili da rimuovere. Ovvio! Si trattava di Kazuha! Infatti quel pomeriggio lui l’aveva trattata davvero male, per una sciocchezza poi. Non meritava di essere umiliata in quel modo per una sciocchezza come quella:

‘Ciao Kazuha! Voglio farti i miei complimenti! Sono certo che ora che sei diventata capo del comitato studentesco, renderai la nostra scuola la migliore!’

‘Oh! Grazie mille Makoto, farò del mio meglio! Ciao’
 

‘Kazuha??? Che stavi facendo con quel ragazzo?’

‘Stavamo parlando Heiji, non fare il bambino!’

‘La bambina qua sei tu! E’ deplorevole quest’atteggiamento da gallina che hai con i ragazzi! Contieniti!’

‘Heiji…’

…e aveva cominciato a correre, senza fermarsi, senza nemmeno prendere fiato. Chissà come l’avevano ferita quelle parole.

E’ inutile, troppo ardua l’impresa di cacciar via quei pensieri. Continuava imperterrito a pensare e ripensare a ciò che era accaduto quel pomeriggio. Stop! Heiji decise di alzarsi dal letto, una rinfrescata gli avrebbe sicuramente giovato.

No! Niente da fare! Ad un certo punto, lo colpì un lampo di genio: sarebbe andato a casa dell’amica e le avrebbe chiesto scusa. Era troppo difficile stare fermo col pensiero di averla ferita. Non gli importava più di niente, né dell’orario, né se lei dormiva e se l’avrebbe svegliata, niente, era disposto a tutto pur di vederla sorridere di nuovo. Così si vestì celermente, prese i primi vestiti che vide, e uscì subito di casa.

Quando arrivò di fronte la casa di lei, fece ciò che ormai da tempo faceva: scavalcare il muro, arrampicarsi su per la grondaia fino ad arrivare al balcone della sua stanza.

Kazuha dormiva. Indossava una camicia da notte color panna di raso. La coperta leggermente spostata, lasciava intravedere un eccessiva scollatura.

‘Come pensavo Kazuha dorme. Ma guarda tu, ha lasciato la luce accesa! La solita fifona! - mormorava Heiji tra sé e sé – Non posso svegliarla, non posso proprio. So di essere venuto per chiederti scusa, ma non riesco a non guardarti imbambolato! Sei così carina quando dormi! Sorridi. Muoio dalla voglia di sapere cosa stai sognando. Accidenti davvero! Mi fa uno strano effetto osservarti. Mi sento la pressione a 2000! Il cuore mi sta esplodendo nel petto! Ma che mi sta succedendo?... Ma cosa vado a pensare… Ehi Kazuha stai diventando irrequieta, che ti prende? Oddio si è svegliata! E ora che faccio?!’

‘Heiji?????’

‘…’

‘Ma tu che ci fai qui a quest’ora? Entra che il freddo si gela!!’

‘Scusa, se sono venuto così all’improvviso, senza avvisarti…’

‘Calmati Heiji, sei molto agitato, che ti prende?’

‘Ok, devo dirti una cosa, ecco perché sono qui’

‘Ti ascolto…’

‘Quando oggi ti ho sgridato in quel modo…scusami Kazuha io non volevo, non ho idea di cosa mi sia preso. Scusami, scusami, scusami!!’

‘Tutto qua? Mi hai fatto preoccupare, pensavo fosse qualcosa di grave. Sta’ tranquillo Heiji, non fa niente, non sono arrabbiata!’

‘D-davvero?’

‘Certo! E’ tutto apposto!’

‘Io pensavo che ci fossi rimasta malissimo per quello che ti ho detto’

‘Giuro, non sono minimamente arrabbiata, e non lo sono mai stata!’

‘Perché allora hai continuato a correre e mi hai lasciato li?’

‘Eheheh! Questo non posso dirtelo!’

‘La solita misteriosa, va’ a dormire, ci  vediamo domani a scuola. Buona notte!’

‘Notte!’

‘Ah Heiji! Grazie per essere passato’

‘Era mio dovere piccola!’
 

POV Kazuha

Kazuha chiuse la finestra dopo aver salutato l’amico e si sedette sul letto.

‘Heiji scusa se non ti ho spiegato perché sono corsa via, ma non potevo farti notare che le mie guance erano diventate purpuree per quelle che per te, erano semplici parole, ma che per me erano parole di tipica gelosia adolescenziale.’
 
 
 

Ehilaaaaaa!!! Allora come prima cosa mi metto in ginocchio e vi chiedo scusa per il vergognoso ritardo. Come seconda cosa volevo ringraziareKazuha_97, izumi_curtis,  Layla Serizawa e SailorKilari per aver recensito il capitolo ‘La palla’. Come terza cosa, un ringraziamento particolare va a izumi_curtis che mi ha fatto notare una cosa molto rilevante riguardo al capitolo ‘Adolescenza’ che ora ho cancellato. Volevo farle sapere che qualche tempo fa avevo letto una storia del genere in giro su internet,  ma non su Heiji e Kazuha (credo che fossero personaggi di Naruto), non voglio avere nessun tipo di guai perciò l’ho tolto.
Grazie in anticipo a tutti quelli che recensiranno e leggeranno. Un bacione grande grande, vostra *SUN*.
P.S. Sono inziate la vacanze perciò credo che aggiornerò presto.

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Capitolo 4
*** Home coming (parte prima) ***


Home Coming
(parte prima)

Osaka, ore 15:30,

Kazuha correva celermente, per raggiungere le sue due amiche che l’aspettavano all’entrata della scuola:
 
‘Kazuha, ma perché ci hai messo tanto?’
 
‘Scusa tanto Yumi, sai com’è sono piena di impegni, il giorno del ballo si avvicina e ancora ci sono moltissime cose da fare’
 
‘Sta’ tranquilla Kazuha, stai dando il meglio di te, sarà l’Home Coming più bello del mondo!! Piuttosto hai chiesto a Heiji di accompagnarti?’
 
‘Ehh?? Perché mai avrei dovuto chiederlo a lui??’
 
‘Cos’è quell’improvviso rossore sul tuo viso? Ihihih!! Andiamo Kazuha lo sanno tutti che hai una cotta per lui!!’
 
‘Ma daii!!!!!’
 
‘A parte gli scherzi Kazuha gliel’hai chiesto?’
 
‘Beh…ecco non proprio…
 
’Ciao Heiji!!!!!’
 
‘Kazuha, che ci fai qui?’
 
‘Sono passata a salutarti, tieni’ disse porgendorgli un contenitore con il bento appena preparato.
 
‘Wow mi hai portato il bento!! Grazie! Ok, c’è il trucco, avanti dimmi di cosa hai bisogno’
 
‘Uff Heiji, questa è cattiveria pura!’
 
‘Ahahah, stavo scherzando’
 
‘Comunque sul serio, volevo chiederti una cosa…’
 
‘Scusa Kazuha, facciamo un’altra volta, adesso devo riprendere gli allenamenti di Kendo’
 
‘O-ok…’
 
quindi non gliel’ho più chiesto, e poi dovrebbe essere lui a preoccuparsene, no?’
 
‘Kazuha, benvenuta nel XXI secolo!’
 
‘Comunque con tutti questi impegni che ho, credo che avrò davvero poco tempo per venire al ballo’
 
‘Ma cosa stai dicendo?? L’Home Coming è l’evento più straordinario dell’anno scolastico, non puoi mancare. E poi tu sei il capo del comitato studentesco, se manchi tu, manca tutto!’
 
‘Non saprei…’
 
‘Non voglio sentire storie! Non abbiamo ancora comprato il vestito. Avevamo intenzione di andare oggi, sei dei nostri?’
 
‘No, sul serio’
 
‘Perfetto! Facciamo alle 5 alla fermata della metro in centro!!!’
 
‘Ok…’ fece sospirando.
 
 
Centro di Osaka, ore 17:15
 
‘Accidenti ancora non si vedono. Le solite ritardatarie. Eppure sono state loro ad insistere  perché venissi. Oddio! Che ansia! Avrei tanta voglia di andare con Heiji al ballo, ma non so proprio come chiederglielo. Lui è sempre occupato, tra il Kendo e tra le sue manie da investigatore, non ha mai tempo per me. Ma dai, cosa vado a pensare! Non sono mica la sua ragazza, non può certo dedicarmi il tempo che vorrei che mi dedicasse. Stupido di un detective!’
 
Trr, trr…
‘Pronto?’
 
‘Kazuha?’
 
‘Heiji!! Dimmi’
 
‘Ho appena saputo che dopodomani ci sarà l’Home Coming! Avresti anche potuto dirmelo!’
 
‘Scusa è che sono stata molto occupata in questo periodo’
 
‘Non importa, comunque hai già qualcuno con cui andarci?’
 
‘A dire il vero, no’
 
‘Ok, credo che mi sacrificherò per quella sera. Ti va di venirci con me?’
 
Tum,Tum  Tum,Tum  ‘V-va b-bene!’
 
‘Ok passo a prenderti io’
 
‘Ok, perfetto! Ciao’
 
‘Ed ecco che il mio cuore va di nuovo a mille, non ci posso credere! Non l’avrei mai detto che uno come Heiji si sarebbe abbassato a tanto! Oddio sono al settimo cielo!!’
 
‘Kazuhaaa!’
 
‘Yumi, Fumiko! Eccovi finalmente! Sono le 5:30’
 
‘Perdonaci, ma è colpa di Fumiko che non sapeva cosa mettere’
 
‘Ok, perdonate. Ragazze devo assolutamente dirvi una cosa!’
 
‘Wow! Cosa? Cosa?’
 
‘Heiji sarà il mio accompagnatore per il ballo!’
 
‘Sul serio?? Ma è fantastico!!!’
 
‘Già, quindi ti serve un vestito esageratamente sexy!’  fece Yumi con aria maliziosa.
 
‘Eeeh??’
 
‘Zitta e cammina’
 
‘Ok sono nei guai…’
 
 
Centro commerciale di Osaka, ore 18:00
 
L’espressione stampata sul viso di Kazuha era decisamente scioccata. La ragazza si girava e rigirava davanti lo specchio del camerino oramai rassegnata di fronte agli sguardi maliziosi delle amiche che starnazzavano e ridevano al pensiero che quel vestito avrebbe sicuramente fatto impazzire Heiji. Di fatto il vestito era molto appariscente, attillato e decisamente troppo corto, di colore nero e tempestato di paillettes.
 
‘Ahahah Kazuha, è perfetto!!’
 
‘Ahahah non fa ridere! – la rimbeccò lei – Lo trovo esagerato per una come me, preferisco qualcosa di più soft’
 
Kazuha si allontanò dal camerino col vestito ancora addosso, cosa che attirò l’attenzione maschile di metà negozio. Non curandosi di ciò che aveva appena provocato, cominciò a sbirciare tra uno stand e l’altro finchè…
 
… ‘Trovato!!! Questo è perfetto!’
 
E fece per dirigersi verso il camerino dove le sue amiche la stavano aspettando con aria afflitta per la sconfitta appena subita.
 
‘TADANN!!!! Che ve ne pare?’
 
‘Wow Kazuha, ti sta una favola!!’
 
‘Ok allora è deciso, lo prendo!!’
 
 
Giorno del ballo, Casa Toyama, ore 21:30
 
Kazuha aveva appena finito di prepararsi. Era in preda all’euforia per la serata che la aspettava, perché quella serata sarebbe stata sicuramente la più bella della sua vita, perché con le ci sarebbe stato Heiji. Si proprio lui. Non stava più nella pelle, accidenti ma quando sarebbe arrivato? Lo immaginava già, lui vestito di tutto punto, con giacca cravatta e magari con un bel mazzo di fiori, tutto per lei. Lui che l’avrebbe presa e portata in pista, senza nemmeno dire una parola, si sarebbero capiti con lo sguardo com’erano soliti fare, lui che l’avrebbe fatta girare e rigirare fino a farla stordire per i giramenti di testa, lui che avrebbe ballato un lento con lei, e poi l’avrebbe abbracciata, chissà che sensazione  i loro corpi a contatto tra loro? E poi magari lei a fine serata, come segno di ringraziamento, gli avrebbe stampato un enorme bacio sulla guancia, fino al farlo diventare bordeaux per l’imbarazzo.
 
La vibrazione del cellulare la distolse dai suoi pensieri.
 
Un SMS, di Heiji:
 
‘Kazuha scusa tanto, ma sono impegnato con un caso complicato, non posso proprio venire al ballo, spero ti divertirai lo stesso anche senza di me, buona serata.’
 
It’s always the same.
Una tempesta di emozioni.
 

 
 
 
 
 
Eeeeeccomi quaa!!! Sta volta come promesso ho aggiornato molto più in fretta rispetto al mio solito. Questo capitolo è diviso a metà, potrete leggere la seconda parte successivamente. Mi scuso per non aver scritto nel capitolo precedente che Heiji e Kazuha hanno 14 anni. In questo e nel prossimo ne hanno 16, stiamo arrivando a 17!!!! :D
Volevo dirvi che le parti in blu sono i pensieri dei personaggi, le parti in corsivo invece, sono i flashback.
Ma comunque, volevo ringraziare izumi_curtis per la chilometrica recensione del capitolo scorso, spero che questo capitolo vi piaccia. Alla prossima vostra *SUN*

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Capitolo 5
*** Home coming (parte seconda) ***


Home Coming
(parte seconda)




Letto il messaggio, Kazuha si scagliò sul letto a peso morto, sprofondando col viso nel cuscino. Le veniva fin troppo difficile trattenere le lacrime, perciò dopo qualche minuto gli occhi le si gonfiarono e il viso cominciò a rigarsi di lacrime. Era difficile, troppo difficile accettare che fino a due minuti fa non stava nella pelle al pensiero che lui, lui l’avrebbe accompagnata, e invece ora, ora se ne stava lì ad inzuppare il cuscino di lacrime amare. Che idiota che sei Heiji!
Un rumore di passi salenti le scale, la ridestò e con tutte le sue forze tentò di sembrare più normale possibile.
Niente da fare. Era sua madre e nessun altro al mondo la conosceva meglio. Infatti non appena mamma Toyama fece il suo ingresso nella stanza di Kazuha, subito notò lo strano atteggiamento della ragazza, che, per evitare di mostrare gli occhi stragonfi, non la degnò neanche ti uno sguardo. Si limitò a dire soltanto che stava aspettando Heiji e la madre, captando al volo l’antifona, si allontanò lasciandola da sola.
Kazuha si buttò di nuovo sul letto, e questa volta si addormentò. Le 21:45.
 
Casa toyama, ore 22:30
La vibrazione del cellulare la svegliò. Una chiamata, di Yumi:
 
‘Kazuha?’
 
‘Si Yumi dimmi’
 
‘DIMMIII?? Come mai qua alla festa non c’è nemmeno l’ombra di te?’
 
‘Scusa se non ti ho avvisata, ma non vengo al ballo, non mi va’
 
‘MA TI SEI BEVUTA IL CERVELLO????’
 
‘Oddio Yumi mi hai quasi distrutto i timpani!!’
 
‘E’ inconcepibile che tu stia a casa ad annoiarti invece che venire qui!’
La voce di Fumiko si aggiunse all’accesa conversazione.
 
‘Kazuha? Sono Fumiko, non badare a ciò che dice Yumi, dimmi piuttosto cos’è successo’
 
‘…’
 
‘Si tratta di Heiji, vero?’
 
‘Bèh si…mi ha mandato un SMS dicendomi che stava risolvendo un caso piuttosto complesso e non aveva tempo per accompagnarmi’
 
‘GUARDA TU CHE STRONZO!!!!’
 
‘Ehi!’
 
‘Non mi interessa niente, devi fargliela pagare. Preparati che sto passando a prenderti’
 
‘Non per favore Fumiko, è meglio così’
 
‘Fantastico! Immagino che hai pianto quindi rifatti il trucco e scendi che sto arrivando!’
 
‘Ok, sei sempre la solita’
 
‘Ihihih!’
 
 
Casa Toyama ore 22:40
Il clacson della macchina di Fumiko, mise fretta a Kazuha, che nel frattempo si era rifatta il trucco e si era sistemata i capelli con un’acconciatura semplice ma particolare: aveva raccolto i capelli in un tuppo e lo aveva legato con un fiocco di raso color grigio chiaro, in tinta col vestito, infine aveva lasciato cadere ai lati del viso due ciocche accuratamente lisciate. Pronta!
Scese in fretta le scale, salutò con un ciao lavativo mamma e papà Toyama e uscì di corsa di casa.
In macchina la musica a tutto volume stava fracassando i timpani a tutti quanti tranne a Fumiko, che invece cantava allegramente e muoveva la testa a tempo di musica.
 
‘ABBASSA IL VOLUMEEE!!!’ gridò Kazuha isterica.
 
‘EHH?? NON TI SENTOO!’ rispose l’amica continuando a cantare a squarciagola.
 
Inutile, non cambierà mai…
 
Home Coming, ore 22:50
 
Parcheggiata la macchina, il gruppetto si diresse verso la sala. Non appena Kazuha face il suo ingresso, metà della presenza maschile girò meccanicamente lo sguardo verso di lei. La tipica malizia di Yumi, spinse quest’ultima a dare una leggera gomitata a Kazuha, che invece non capì affatto il gesto dell’amica, a causa dei pensieri, anzi del pensiero fisso che le frullava in testa.
Neppure la voce del vocalist ingaggiato per l’occasione, riuscì a frenare lo stupore quando vide la ragazza, Kazuha:
‘Diamo un caloroso benvenuto all’organizzatrice di questa fantastica serata, ovvero il capo del comitato studentesco, ovvero… la nostra regina … KAZUHA TOYAMAA!!!!!’
Ciò che seguì quelle parole, fu un fragoroso applauso e la solita tempesta corale di “DISCORSO, DISCORSO, DISCORSO!!!”
Lei non era affatto imbarazzata, perché ormai ci aveva fatto l’abitudine a sentire quel fragoroso clamore, ed infondo era sempre stata felice di quelle attenzioni, però quella sera, non era lo stesso, perché in prima fila a sostenerla e ad applaudirla non c’era lui. Si diresse comunque con convinzione verso il palco, decisa ormai che per quella sera avrebbe provato a non pensare a lui e a divertirsi con le sue amiche che nel frattempo starnazzavano giulive con due bellissimi fusti.
“E-em, prova! Ok, intanto cari ragazzi buona sera a TUTTIIII!!!!!! Sono contenta di vedere che di anno in anno il vostro calore non si spegne mai! La serata continua, direi che è iniziata alla grande e sono certa che contuinuerà altrettanto alla grande. Non mi resta che augurarvi buona serata e buon divertimento! Grazie a tutti, grazie di cuore!”
Ne seguì l’applauso collettivo e un corale “KAZUHA, KAZUHA, KAZUHA!!!”, poi l’abbraccio delle amiche.
 
POV Heiji
 
Osaka, Scena del crimine, ore 23:00
 
Heiji stava attentamente esaminando degli indizi fondamentali per risolvere il caso. ‘Dunque proviamo a ricapitolare, il signor Nakashima afferma di aver parlato con la sorella, ovvero la vittima, ieri sera per l’ultima volta, e poi afferma di essere andato a dormire. La vittima muore nella stanza da sola chiusa a chiave dall’interno, però dalle ultime parole della vittima ovvero “Il fischio è l’assassino” si capisce che si tratta di un omicidio. Gli indiziati sono il fratello adottivo Nakashima e il padre Mizsuho.’
‘Oh accidenti, non riesco a concentrarmi, non è da me’
 
‘Heiji!’ disse una voce seria spalancando la porta e entrando nella stanza.
 
‘Papà!’
 
‘Heiji, come mai sei ancora qui? Non avevi l’Home Coming sta sera?’
 
‘Si, ma ho detto a Kazuha che ero impegnato con un caso e che non avevo tempo per il ballo’
 
‘HEIJIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!’ urlò una voce isterica entrando di soppiatto nella stanza.
 
‘M-amm-ma-a  c-he  t-i  p-rende?’ disse Heiji sillabando.

‘Heiji come hai potuto declinare l’invito della mia Kazuha?’
 
‘In realtà ero stato io a chiederglielo…’
 
A quelle parole, per poco, mamma Hattori non ebbe un mancamento ‘SEI UN IDIOTA HEIJIII!!!!!!!!! Fossi in Kazuha non ti parlerei mai più, non sopporterei un affronto del genere’ disse poi con aria cupa.
Il tenebroso “messaggio” della madre incupì anche l’animo di Heiji, che tornò silenzioso col capo chino ad esaminare il corpo. Tuttavia ormai la mente era stata pervasa da altri pensieri. Un chiodo fisso iniziava pian pian a sconvolgere l’aria serena del ragazzo, poi sempre di più, e ancora di più, fino a confonderlo del tutto, fino a forlo cadere del baratro del rimorso.
Nonostante fosse consapevole del terribile senso di colpa che lo tormentava, Heiji continuò imperterrito a svolgere le indagini, o almeno ci provò, perché i pensieri che gli ronzavano per la testa erano completamente estranei al contesto in cui si trovava in quel momento.
‘Heiji, basta così’ disse convinto papà Hattori
 
‘No papà, devo riuscire a mettere tutto in ordine’
 
‘Heiji, non puoi prendermi in giro, so che muori anche dalla voglia di andare al ballo. Non è da gentiluomini piantare in asso una così bella ragazza. Finisco io qua. Sparisci dai’
 
Heiji non disse nulla, si limitò solo ad annuire con un cenno del capo e sgattailò fuori dalla porta come una furia. Arrivato a casa trovò sul divano i vestiti che gli servivano. Mamma Hattori, la solita! Subito una doccia veloce e via verso la festa!
 
Home Coming, ore 23:57
 
Heiji era finalmente arrivato al posto indicato dal volantino di propaganda. Non aveva corso a piedi, aveva un bel motore, eppure era sudatissimo. Che fosse l’emozione? Perché da un minuto ad un altro, la paura l’aveva pervaso? Queste erano le domande che gli frullavano in testa ormai da un pezzo. Alla fine si fece coraggio ed entrò. La sala era addobbata di tutto punto: c’erano palloncini e festoni ovunque e la luce della stroboscopica inondava tutta la stanza. Tutto perfetto, tipico di Kazuha! Ma lei dov’era? Tra la folla accanita che ballava, Heiji riuscì a scorgere Fumiko intenta a ballare con un tipetto.
 
‘FUMIKO!!!’ le gridò Heiji nell’orecchio per farsi sentire
 
‘CHE VUOI HEIJI? AHAHAH’ gli rispose lei, in preda all’euforia a causa dell’alcohol
 
‘SAI PER CASO DOV’E’ KAZUHA?’
 
‘NO, L’AVEVO VISTA PARLARE CON KAITO! AHAHAH, ARRANGIATI!!!’
 
Accidenti a te Fumiko e accidenti a me. Kazuha dove sei? Fatti vedere.
 
Niente da fare la mezzanotte è già passata da un pezzo, sarà tornata a casa.
 
‘Heiji! Che ci fai qui?’
 
‘Yumi! Ti prego dimmi che hai visto Kazuha!’
 
‘E la cerchi ora?’
 
‘Se n’è andata vero?’
 
‘…no…è di la che sistema i tavoli per il rinfresco di mezzanotte’
 
‘Quindi, è rimasta alla fine?’
 
‘E’ rimasta tutta la sera con la speranza che venissi’

‘Grazie Yumi’ si disse in fretta e furia mentre si allontanava, di corsa verso la stanza attigua.
Là, come previsto. Trovò Kazuha.
 
‘Kazuhaaa!!!’
 
‘Heiji! Che piacere, sei venuto ad accantonare le sedie?’ le disse lei con del sarcasmo pungente.
 
‘Fai del sarcasmo?’
 
‘Ma noo figurati!! Non ne vale la pena’
 
‘Scusa Kazuha, tanto lo so che non sei arrabbiata sul serio’
 
‘E’ questo che ti frega Heiji! Sei convinto che puoi fare quello che vuoi, tanto poi io ci passo sopra come se nulla fosse, tanto io poi ci sono sempre per te! Ma non funzionerà più così d’ora in poi. Solo Dio sa quanto tenevo a questa serata, ero felicissima che fossi tu il mio accompagnatore. Tu che sei sempre stato il mio migliore amico, tu sta sera mi hai piantata in asso. Non so quale sia il motivo della tua visita improvvisa, ma non voglio saperlo, non mi interessa. Per quello che mi riguarda, sta sera non voglio sentire una parola da te. Buona serata!’
Le sue parole l’avevano lasciato di sasso, non disse nulla se non che il braccio si mosse in direzione di quello di lei, impegnato ad asciugare la lacrime.





Image and video hosting by TinyPic ‘Io non so che dire…’
 
‘Ecco non dire niente!’ gli disse lei con aria distrutta
 
‘NO! Ora mi ascolti. Lo so di essere un idiota, sono consapevole di quanto tu tenga a questa ricorrenza, so anche che ci tenevi davvero che io venissi con te, so di aver fatto a pezzi l’entusiasmo che ogni anno ti spinge a organizzare questo evento, ma non sapevo e ora l’ho davvero capito che sia per te che per me quest’anno, questo ballo è stato diverso. Diverso perché, non so per quale motivo, ma ho avuto molta difficoltà a decidermi a chiederti di venire con me. Non mi era mai successo, e credo che se questa sera non volevo venire, è tutta colpa di questa strana cosa che mi frena e che provo solo quando sto con te.
 
‘E’ lo stesso per me Heiji, ma nemmeno io ho idea di cosa sia’
 
‘Quindi…mi hai perdonato?’
 
‘Ma certo che ti ho perdonato!’
 
‘Allora anche se sono in ritardo, mi concedi questo ballo?’
 
‘Con piacere signore!’
 
‘Ti voglio bene Kazuha!’
 
‘Anch’io ti voglio bene Baka!’
 
 
 
 
Ehilaaaa!!! Eccomi, scusate il ritardo ma ho perso tempo a fare un disegno ispirato alla scena finale ma non so come caricarlo! Spero che il capitolo vi piaccia. Ringrazio sempre i miei recensori, ovvero_Neutron star collision_, Layla Serizawa e Ilarietta_chan, grazie mille. Un bacione alla prossima vostra *SUN*

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Capitolo 6
*** Vacanze in Italia (Il compleanno di Kazuha) ***


Allora eccomi qui di nuovo, dopo un po’ di tempo, scusate il ritardo, ma come per voi, anche per il riposo è finito L. Ma comunque andando a cose serie, ringrazio intanto coloro che hanno recensito il capitolo precedente, ossiaizumi_ e Layla Serizawa, grazie infinite, mi riempiono di gioia i vostri commenti! Come seconda cosa volevo anticiparvi che questo parte di storia sarà più lunga del solito, ovvero ci vorranno più capitoli per concluderla. Questo perché sarà la più impegnativa fra i miei adorati protagonisti J. Ultima cosa e non vi rompo più: per il capitolo scorso, ovvero Home Coming (parte seconda),  avevo fatto un disegno che non riuscivo a caricare. Ebbene si ora ce l’ho fatta! Quindi quando volete potete anche visualizzarlo. Basta con le chiacchiere, a presto e buona lettura, vostra *SUN*.
P.S. Spero tanto che il disegno di questo capitolo vi piaccia! :D
 

Vacanze in Italia
Il compleanno di Kazuha

 
Osaka, 1 Aprile.
Heiji correva frettoloso per il centro di Osaka nel vano tentativo di comprare qualche regalo per l’imminente diciassettesimo compleanno di Kazuha. Voleva prendergli qualcosa di speciale, di particolare, e non solo perché lei era la sua migliore amica, ma anche perché per il proprio compleanno, lei gli aveva regalato una vacanza in Italia, prenotata per la prima settimana di Agosto. Destinazione: Sicilia, Taormina. Aveva proprio azzeccato!! E lui era rimasto esterrefatto. Ma cosa regalarle ora che il suo compleanno si avvicinava tanto celermente? La questione incalzava tra i suoi pensieri: avrebbe potuto regalarle tante cose, ma nessuna di queste era lontanamente paragonabile a quella vacanza che lo aspettava. Cosa poteva piacerle tanto da farla restare a bocca aperta? Lui ci teneva a sorprenderla, e ne era decisamente consapevole. Dopo la clamorosa scoperta che la bambina che aveva sempre cercato, la bambina della quale si era innamorato, era proprio lei, non riusciva a non vederla con occhio diverso rispetto a prima. Tuttavia, Heiji rimaneva sempre Heiji, il solito tonno!
Deluso dalla ricerca molto poco proficua, fece per imboccare la strada di ritorno. Durante il tragitto, incontrò Fumiko, una delle migliori amiche di Kazuha, intenta a svaligiare del tutto un negozio di intimo.
 
‘Hattori in giro per i negozi?? Non avrai la febbre?’
 
‘Ah-ah-ah Fumiko! – sillabò con del sarcasmo lui – Domani è il compleanno di Kazuha e dovevo prenderle qualcosa’
 
‘Giuuusto!!!! Ma che tipo premuroso!! - lo punzecchiò lei dandogli due colpetti col gomito – Bèh! Fammi vedere no?’
 
‘Non sono riuscito a trovare nulla! Accidenti a voi donne! Aspetta – un lampo di genio lo colpì – tu sei una ragazza!!!’
 
‘Ma noooo!!!!??? Tu che dici???!!!!’
 
‘Perfetto! Dimmi tu cosa posso regalarle’
 
‘Mmm… Fammi pensare… Kazuha è una dai gusti molto semplici, preferisce proprio la sobrietà! Per questo le ho preso un completino intimo rosso con reggiseno e perizoma!!!’ disse lei candidamente, mostrandogli l’acquisto appena fatto.
 
Heiji face un piccolo balzo in preda all’imbarazzo e poi disse iracondo ‘MI SPIEGHI PERCHE’ KAZUHA DOVREBBE INDOSSARE UNA COSA DEL GENEREE?????’
 
‘Tsè! Kazuha è una bellissima ragazza, dovrà pur fare l’amore con qualcuno prima o poi, no?’
 
A quel punto Heiji strinse i pugni furioso e paonazzo, e senza neache salutare la ragazza, alzò i tacchi e se andò.
 
‘Ihihih, ho colpito nel segno! Heiji mi dispiace ma ti devi dare una svegliata!’  disse poi lei, quando lui fu abbastanza lontano da non poterla sentire.
 
Per tutto il tragitto, Heiji non riuscì affatto a calmarsi. Le parole di Fumiko l’avevano terribilmente scosso, perciò non appena entrò in casa, si catapultò immediatamente in camera sua, accese il televisore e si mise supino sul letto. Tentò più di una volta di cacciare dalla mente le parole di quella che lui considerava una vera e propria “gallina”, ma poco bastava la TV a farlo distrarre. E il peggio doveva ancora venire! Infatti dopo circa mezzora, quando già si era calmato un pochino, nella sua stanza entrò di soppiatto la protagonista dei suoi pensieri.
‘HEIJIIII!!!’
 
‘KAZUHAA CHE CI FAI QUIII???’
 
‘Oddio! Ma perché urli? E poi che cordialità!!!’
 
‘Accidenti! Che sei venuta a fare?’
 
‘Volevo chiederti un favore, ma visto che sei così suscettibilmente irritabile, torno a casa immediatamente!!!’
 
‘A-aspetta Kazuha – si era alzato di colpo e serissimo in viso le avevo afferrato la mano per non farla scappare – scusami, oggi sono un po’ nervoso…’
 
‘Solo un po’??’ disse lei alzando un sopracciglio
 
‘Scusa ti prego, dimmi pure’ disse lui con aria mortificata. In realtà l’aveva fermata perché per un attimo gli era passata per la mente l’immagine di Kazuha nell’atto di indossare quel completino rosso e lui, pur negandolo fino alla morte perfino a se stesso, l’aveva trovata estremamente sexy e carina.
 
‘Dici sul serio?’
 
‘Certo’ le disse lui ancora serio in viso.
 
‘Davvero?? Grazie, allora andresti al posto mio a cambiare questo completino intimo con uno piùùùù… - e si era fermata cercando ti trovare le parole giuste – più … SEXY??’
 
Heiji sobbalzò per la seconda volta in quel pomeriggio, diventando nuovamente paonazzo, ma non dicendo nulla sta volta. Si limitò ad annuire ed uscì di fretta dalla sua stanza’
 
‘Fai tu, mi fido di te!’ disse lei infine
 
 
Centro di Osaka, Negozio di intimo
 
Heiji sbirciava imbarazzato tra gli stend, cercando di capire più o meno che tipo di completino facesse al caso di Kazuha, ma nulla che gli venisse in mente. Anche una commessa aveva provato a aiutarlo, mostrandogli un tre possibili scelte. Si sentiva oppresso dalla confusione, non solo per la scelta da fare, ma soprattutto confuso dal perché Kazuha usasse un intimo del genere. Lui l’aveva sempre vista come una bambina, non aveva mai pensato a lei come una “donna”. La voce della commessa lo riportò alla realtà, distraendolo da quei pensieri così poco casti.
 
‘Allora quale sceglie?’
 
‘Non saprei…’
 
‘Mi scusi, lei che conosce il destinatario di questi capi, mi dica che tipo di persona è!’
 
‘Ecco! E’ proprio questo il problema! Non è da lei! Io la conosco bene, non mi ha mai chiesto di prenderle un completino così sexy!’
 
‘D’accordo se mi dici che è una tipa dai gusti semplici, prendi questo! Il nero andrà sempre di moda, credo sia perfetto! Nel caso in cui non va bene puoi sempre cambiarlo. Che ne dici?’
 
‘D’accordo. Mi fido di lei’
 
‘Ecco a te, grazie e arrivederci’
 
 
Osaka, Casa Toyama, ore 21:30
 
Dopo aver finito di cenare, Heiji si affrettò verso casa Toyama.
Lì trovò Kazuha in tenuta da casa: un paio di pantaloni da jogging e una maglia azzurra tutta stropicciata. Stava guardando la TV distesa sul divano con aria annoiata. Quando Heiji fece il suo ingresso nel salotto, Kazuha cercò un arrangiamento per sembrare il più composta possibile, ovviamente con scarsi risultati.
 
‘Heiji! Non ti aspettavo a quest’ora!’ disse lei imbarazzatissima
 
‘Scusa, è che ho fatto tardi a scegliere…sai non è stato molto facile’
 
‘Si scusami, ma avevo molto da fare e dovevo assolutamente finire’
 
‘Nessun problema’ disse lui spostando lo sguardo altrove.
 
‘Ok grazie mille!!!’ disse lei poi, facendo per dirigersi verso il divano. Ma lui la fermò tornando a guardarla serissimo.
 
‘C-che c’è Heiji?’ balbettò lei
 
‘Dimmi una cosa Kazuha, ma ti prego, si sincera’ rispose lui ancora serissimo
 
‘D-dimmi’ disse lei ansiosa
 
‘Da quanto tempo li usi?’ disse lui moooolto imbarazzato
 
‘Ehh?’
 
‘Da quanto tempo usi questi completini, così ecco…sexy?’ le domandò infine lui abbassando lo sguardo per non sostenere quello di lei.
 
‘Ahahahah Heijiii, ahahahah!’
 
‘Che c’è di tanto divertente?’ la rimbeccò lui
 
‘No! Ahahah! No, è solo che non è per me’
 
‘Ah no?’ le chiese lui con aria stupita e allo stesso tempo sollevata.
 
‘Noo! E’ di Yumi!! Figurati se io uso queste cose!’
 
Heiji tirò un sospiro di sollievo, ma non fece in tempo che…
 
‘Almeno per il momento..!’ disse infine lei candidamente.
 
Nuovamente irritato e sull’orlo di una crisi isterica, senza neppure salutarla, si dileguò nell’ingresso dell’abitazione per tornare a casa.
 
 
Osaka, Casa Hattori, 2 Aprile
 
Heiji era disteso sul letto perso tra i suoi pensieri. La mente lo riconduceva continuamente al giorno prima, precisamente al momento della lite tra lui e l’amica.
I sensi di colpa lo stavano divorando: l’aveva lasciata là, senza salutarla, senza neanche spiegarle il motivo della sua furia improvvisa. Perché in verità, neanche lui sapeva dare una spiegazione logica a quell’ esagerata reazione. La suoneria del telefono, lo ridestò da quei pensieri: Kazuha.
“Pronto Heiji? Sono io…” disse lei dall’altro lato della cornetta
 
“Si dimmi Kazuha”
 
“Volevo parlarti…sai, riguardo a ieri…”
 
“Anch’io in realtà…”
 
“Eri molto nervoso, sei scappato così, non mi hai nemmeno salutata”
 
“Si, lo so… s-scusami”
 
“C’è qualche problema Heiji? Sei strano ultimamente…con me puoi parlare, lo sai…”
 
“Si lo so…ma non è niente sta’ tranquilla!”
 
“Sei sicuro??”
 
“Si si, è tutto apposto. Tu…tu sei ancora arrabbiata?”
 
“No Heiji. Volevo solo capire, tutto qui…”
 
“Ok, allora a dopo”
 
“A dopo, ciao”
 
La prima questione era quindi stata risolta. Mancava la seconda, non meno importante però: il regalo! Ancora non aveva la minima idea di cosa comprarle. Aveva girato tutto il centro di Osaka, ma non aveva trovato nulla di molto interessante; aveva chiesto consiglio a Fumiko, ma la cosa era finita in modo disastroso, se non peggio; cosa fare ora che il giorno del suo compleanno era arrivato? In quello stesso attimo fu colpito da un lampo di genio! Avrebbe chiesto consiglio al suo migliore amico: Shinichi!
 
“Pronto Conan? Sono Heiji!”
 
“Hattori! Qual buon vento?”
 
“Senti un po’, oggi è il compleanno di Kazuha e non le ho ancora comprato nulla. Cosa potrei prenderle?”
 
“Ahhhh, su questo genere di cose, io sono l’ ultima persona al mondo a cui chiedere! Prova a vedere cosa ti dice Ran, lei è una ragazza, magari sa meglio cosa consigliarti”
 
“D’accordo, passamela”
 
“Subito! – disse allontanando la cornetta dall’orecchio – RAAAN!!! HEIJI AL TELEFONOOO!!!”
 
“Pronto Heiji?”
 
“Ciao Ran! Ho bisogno di un consiglio”
 
“Si dimmi pure”
 
“Oggi è il compleanno di Kazuha e io non so proprio cosa regalarle. Tu sei una ragazza, dovresti sapere cosa meglio le si addice”
 
“Mmm…fammi pensare… – disse lei grattandosi la nuca – cosa ti ha regalato lei per il tuo compleanno?”
 
“Una settimana di vacanza in Italia , in Sicilia precisamente, per quest’estate”
 
“Wow! E con chi andrai?”
 
“Non lo so. Il biglietto è soltanto per una persona, quindi…”
 
“WOOOW CHE IDEAA!!!!”
 
“Sul serio???!!! Dimmi!!!”
 
“Regalale l’altro biglietto e portala con te in Sicilia!”
 
“ODDIO!! Ma non è mica la mia fidanzata!!!”
 
“Si, però è pur sempre la tua migliore amica, no?”
 
“Bèh si… – disse con aria incerta – Ma non mi pare di avere altre soluzioni, quindi…”
 
“Fidati, le piacerà”
 
“D’accordo. Grazie Ran”
 
“Figurati. Quando vuoi!”
 
“A presto, salutami il marmocchio!”
 
“Certo! Ciao”
 
E anche questo problema era risolto. Rimaneva l’impresa più ardua. Come dirglielo? Non poteva certo presentarsi e dirlo così. Voleva che fosse qualcosa di speciale, perché, anche se lui non ne era consapevole, lei era speciale.
In ogni caso doveva darsi una mossa, dato che comunque il pomeriggio avrebbe dovuto consegnarlo alla diretta interessata. Perciò si vestì in fretta e furia e sgattailò via col motore diretto all’agenzia viaggi più vicina. Le 11:00
 
Osaka, ore 15:30
 
La mattinata era trascorsa in fretta. Heiji si sentiva stremato, ma al contempo soddisfatto per aver afferrato una fantastica offerta di viaggio. Ovviamente aveva potuto soltanto effettuare la prenotazione e pagare, ma per quanto riguarda il biglietto, ci sarebbe voluto ancora qualche giorno. Per cui, nonostante il suo regalo fosse a dir poco magnifico, quel giorno le si sarebbe comunque presentato a mani vuote e conoscendola, lei ci sarebbe rimasta malissimo.
Troppo stanco per trovare un unteriore soluzione ad un ulteriore problema, si adagiò sul divano per rilassarsi un po’ e accese il televisore. La fortuna volle che l’ultima idea (si spera!), gli fosse suggerita da un film: Smallville*.
Heiji si alzò di scatto, prese il portafogli e uscì celere di casa. Le 16:00
 
Casa Hattori, ore 18:30
 
Dopo aver trascorso un paio d’ore in centro Heiji tornò a casa. Lì ad attenderlo c’era la madre.
 
“Heiji dove sei stato?”
 
“In centro – rispose lui lavativo – Dovevo prendere il regalo a Kazuha che oggi fa 17 anni”
 
“Ah! Te ne sei ricordato vedo. Mi fa piacere! Cosa le hai preso?”
 
“Un casco!!”
 
Casa Toyama, ore 19:00
 
Heiji suonò il campanello di casa Toyama. Anche se aveva l’abitudine di salire sempre dalla grondaia accanto al balcone di Kazuha, per quella volta preferì essere più galante.
La madre di Kazuha sbucò dall’uscio della porta.
 
‘Heiji caro! Se cerchi Kazuha, lei non c’è’
 
‘Ah no?’ chiese lui con aria delusa
 
‘No. Credo sia andata a fare una passeggiata al parco. Era parecchio giù di morale. Immagino perché oggi non ti sei fatto vedere affatto’
 
‘Grazie’ disse lui di fretta, cominciando a correre a perdifiato. Doveva trovarla.
 
Parco di Osaka, ore 19:50
 
Heiji correva come una furia per i viottoli del parco. Aveva perso troppo tempo per arrivare e già s’era fatto buio. Sopraffatto dall’affanno per la fatica, appoggiò il braccio ad uno degli alberi per sostenersi, ma in quel preciso istante la vide. Non poteva sbagliarsi: era sicuramente lei. Aveva lo sguardo rivolto verso l’acqua del laghetto e poggiava le braccia sulla staccionata che circondava quest’ultimo.
Heiji le si avvicinò e le diede un buffetto sulla schiena per farla ridestare. Lei si girò e non appena i loro sguardi si incrociarono, Heiji non potè fare a meno di notare come gli occhi le brillassero di gioia.
 
‘Prima che tu dica qualsiasi cosa – prese parola lui – rispondi ad questa domanda’
 
Lei non rispose. Si limitò soltanto ad annuire.
 
‘Se io ti regalassi un casco, tu cosa faresti con questo?’
 
‘Non lo so, non ha molto senso a dire il vero Heiji’
 
‘E se ti chiedessi di usarlo per girare il mondo con me, tu cosa mi risponderesti?’
 
Lei rimase sotto shok un paio di secondi poi perrò rispose. ‘P-penso che accetterei – disse ancora scossa dalla domanda di prima – Quindi dovrei supporre che questo sia il mio regalo di compleanno’
 
‘Non proprio…guarda all’interno’ le disse lui porgendole il casco
 
Kazuha afferrò l’oggetto titubante poi estrasse un foglio da quest’ultimo. Recitava queste parole: “Magari non in moto, ma con l’aereo mi daresti l’onore di accompagnarmi in Italia quest’estate?”
Girò il foglio e vide il preventivo per il viaggio. Senza neanche dargli una risposta, lo afferrò per il collo e gli saltò di sopra. Le guance di Heiji divennero scarlatte e quando lei scese, lui la prese d’istinto e la strinse in un abbraccio, abbraccio che lei ricambiò senza alcuna esitazione.
Stretto in quell’abbraccio così intenso e sincero, probabilmente Heiji cominciava a darsi una svegliata.
 
 
Image and video hosting by TinyPic *L’episodio di Smallville al quale faccio riferimento è il primo della seconda serie.

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