Il mio Cowboy!

di MELINDA_1820
(/viewuser.php?uid=94102)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Jasper! ***
Capitolo 3: *** Solo noi. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Ciao a tutti! Sono Mel e ho gia in corso un altra fic,mi farebbe molto piacere che voi la leggeste. :D   
Tutta colpa della torta al cioccolato http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=890883&i=1
Se vi va leggete anche la mia One-shot: Un modo strano di conoscersi, un modo strano di amarsi
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=769589&i=1

 

Parlando di questa storia, è nata questa estate quando sono tornata a casa, come tutti gli anni, in Toscana. Ho immaginato una Alice decisa e peperina, venuta dall'america per una "vacanza". E chi può conoscere durante questo viaggio? Ma ovviamente Jasper! Contornata dalla presenza degli altri personaggi di Twilight questa storia nasce senza pretese. Le recensioni sono sempre graditissime, per sapere il vostro parere e per cercare di migliorarmi! :D
Un bacio a tutti. Mel

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono di proprietà di Stephenie Meyer. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro

Ps: scusate la pietosissima immagine di storia, ma non so fare di meglio. Non volevo lasciare la storia senza copertina! :P


 

IL MIO COWBOY





POV. Alice

 Eccomi qui al “Leonardo da Vinci”, l’aeroporto di Firenze. Sono Alice Cullen e sono qui in vacanza in Italia; per la precisione non è proprio una vacanza è più una visita di cortesia.
Due mesi fa mio fratello maggiore Emmett si è sposato con una ragazza italiana, alta e bionda, una vera bomba sexy in confronto a me: una sciatta ragazzina, magra, bassa e con i capelli corti e indomabili nero corvo. Rosalie, la mia nuova cognatina, ha voluto tornare per l’estate nella sua terra d’origine e ha insistito perché venissimo tutti in modo da farci conoscere suo fratello maggiore e i suoi genitori.
“Hey Alice! Sbrigati! Il nostro taxi è arrivato.” Mi ridesta dai miei pensieri la voce roca di Edward, il mio fratellone preferito. Insieme a me e ai novelli sposi ci sono anche Edward e Bella, la mia migliore amica nonché “cognata”.
Edward e Bella si sono conosciuti due anni fa grazie a me, sono stata la loro cupido! Chissà cosa riserva a me il destino? Chissà se anche io avrò un cupido pronto a farmi conoscere l’uomo della mia vita?
Salgo sul taxi, vicino all’autista, e mi volto verso il finestrino.
Davanti ai miei occhi incominciano a passare paesaggi bellissimi, inimmaginabili per una ragazza che non si è mai mossa dal suo paesino sperduto tra il verde dello stato di Washington.
Colline gialle e di tutte le sfumature di verde, campi di girasoli e papaveri in fiore, casette in pietra sperdute nel nulla e avalli al pascolo liberi di correre.
Mi perdo immaginandomi prati sterminati e la mia vita in un luogo diverso, un luogo che non sia Forks.
Dopo circa due ora siamo arrivati davanti a una casa bianca, una di quelle in stile coloniale, una di quelle strutture importanti e imponenti. Non è una casa, è una tenuta! Il cannellone si apre davanti ai miei occhi e il taxi ci porta proprio davanti all’imponente portone in mogano.
Davanti alla porta ci sono Emmett e Rose ad aspettarci.
“Finalmente siete arrivati! Ormai credevamo che vi foste persi in mezzo alla campagna.” Rose, la solita Rose, che parla l’inglese con quel suo comico accento italiano. I suoi genitori sono americani ma Rose ha sempre vissuto in Toscana.
“Eddai Rosellina mia! Questa è la prima volta per loro tre in terra straniera!”
“Hey hey Fratellone, ti sbagli, io sono stata in Canada!” non sono proprio così noiosa da non muovermi mai.
“Ahahah! Alice, questa è proprio buona! Sei andata in Canada solo perché avevi sbagliato strada e non riuscivi ad andare a casa di nonna Beth!” Smascherata. Mai che sta zitto quell’orso Pooh! Tutti incominciano a ridere e io metto su il mio broncetto che non fa altro che aumentare le risate.
“Ora, che siamo tutti qui, vi faccio fare un giro. Ai vostri bagagli ci penserà Luigi” Rosalie chiama un uomo piuttosto robusto vestito in modo semplice e un po’ campagnolo. L’uomo, in modo molto gentile, mi prende il trolley di mano e io lo ricompenso con uno dei miei sorrisi sinceri.
Intanto gli altri incominciano ad incamminarsi verso quelle che sembrano le stalle.  La padroncina di casa ci fa vedere le mucche, tenere e grosse, le caprette e i maialini. Holly, il suo Labrador color sabbia,  e Neve, il San Bernardo di suo fratello, si strusciano sulle nostre gambe in cerca di coccole che io di certo non gli nego. Neve è così dolce e pelosa e sembro stargli simpatica, meno male, sarebbe stato un bel problema avere contro quel bestione!
Visitiamo velocemente l’orto e l’uliveto e ci fermiamo poi a chiacchierare sotto il gazebo posto nel centro dell’immenso parco.
“Purtroppo oggi non avrai l’onore di conoscere i tuoi suoceri, Amore!” dice la bionda in modo ironico al marito.
“Vorrà dire che mi accontenterò di conoscere mio cognato! Speriamo sia bravo a giocare a basket!”
Il solito Emmy, sempre a pensare allo sport.
“Mi dispiace ma oggi non potrai conoscere neanche lui, è andato in città per degli affari. E per la precisione, noi Hale, siamo molto sportivi e atletici. Il mio fratellino è la persona più sportiva che conosco!” io ascolto in modo apatico la conversazione, ultimamente non c’era più niente che destava il mio interesse.
“Il più sportivo? Anche più di me, Rosellina?” Emmy fa un broncetto tra l’offeso e lo stupito, in effetti è davvero molto sportivo mio fratello, come deve essere questo famoso Hale per essere più atletico di lui?
Rose gli butta le braccia al collo coinvolgendolo in un bacio passionale. Sono così romantici! Troppo romantici per una single che sogna l’ Amore!
Mi scuso in maniera veloce e mi avvio verso la grande casa. All’ingresso rincontro Luigi che mi indica molto gentilmente la mia camera. Una stanza grande e luminosa con al centro un letto a baldacchino stupendo e lussuoso. Mi staio sui comodi cuscini blu e mi addormento.
Quando mi risveglio mi sembra più o meno sera, disfo la valigia velocemente, mi faccio la doccia e scendo nel salone dove trovo gli altri già pronti.
“Eccoti Alicina! Stavo proprio per venirti a chiamare, la cena è pronta!”
“Mi dispiace avervi fatto aspettare, mi ero addormentata e non mi sono accorta che era così tardi. Scusate.” La solita ritardataria! Meno male che non ci sono i Signori Hale! Non volevo incominciare con una figuraccia.
“Oddio, non preoccuparti Alice! E’ lo stomaco di Emmy che parlava. Lo sai che quando si parla di cibo non ragiona più!”dice Rose.
Essì che lo sapevo! Emm era sempre il solito. Le risate ci accompagnarono fino alla sala da pranzo dove ci sediamo tutti allegramente. Siamo proprio una bella combriccola ma è più forte di me, mi sento sempre il quinto incomodo fra loro!
Tra scherzi e risate la serata passa in fretta e, quando le coppie incominciano a lasciarsi andare in effusioni, io mi ritiro in camera.  

Continua.....

 


 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Jasper! ***


Ciao a tutti! Sono Mel e ho gia in corso un altra fic,mi farebbe molto piacere che voi la leggeste. :D   
Tutta colpa della torta al cioccolato http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=890883&i=1
Se vi va leggete anche la mia One-shot : Un modo strano di conoscersi, un modo strano di amarsi
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=769589&i=1


Ringrazio tutti quelli che hanno letto e soprattutto quelli che hanno recensito! Grazie mille! :)
In questo capitolo la "nostra" Alice incontrerà finalmente l'affascinante Cowboy! Chissà come andrà tra di loro!?!?


Le recensioni sono sempre graditissime, per sapere il vostro parere e per cercare di migliorarmi! :D
Un bacio a tutti. Mel

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono di proprietà di Stephenie Meyer. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro

IL MIO COWBOY



POV Alice
 
Sono sudata e spaventata. Ho appena sognato di perdermi in mezzo ai campi e di essere inghiottita dal nulla. Banale come incubo! Giro la
 testa e la sveglia segna solo le 4. Ummm… piuttosto presto. Non sono stanca e non ho intenzione di rimanere a poltrire a letto. Mi lavo e mi vesto comoda, prendo un maglione e un buon libro e mi avvio alla panchina che ho visto ieri, quella sotto il salice. Sarò quasi una mezzoretta che leggo quando incominciano a vedersi le prime luci dell’alba. Menomale! Era un po’ inquietante leggere al buio con una torcia puntata sulle pagine!
Guardo nascere il sole, salire oltre le colline e risplendere in cielo. Vedo in lontananza una sagoma, un uomo a cavallo, un uomo dalle movenze eleganti e affascinanti. Una chioma riccia e abbastanza lunga viene mossa dal vento e al galoppo si dirige verso un gruppo di vacche al pascolo in un campo vicino. Lo osservo muoversi e, quasi inconsciamente, mi alzo e incomincio a seguirlo. Accelero il passo per non perderlo. Dopo pochi metri vedo una casetta non molto lontana, sembra che l’affascinante ragazzo stia andando proprio lì. Mi avvicino sempre di più e quando sono ormai molto vicina lo vedo inginocchiato alle prese con un piccolo uccellino ferito. Ora che il sole non mi da’ più fastidio riesco a vederlo meglio: è alto, credo quasi un metro e novanta, muscoloso e abbastanza robusto, ma atletico; sotto un cappello da cowboy c’è una lunga chioma riccia e bionda, da leoncino. Non riesco a vederlo in faccia ma già mi immagino la sua perfezione. Sono come incantata da questo ragazzo!
“Hey! Hai finito di fissarmi? Non sapevo di essere così interessante!” O cavolicchio! Ha parlato, il ragazzo davanti a me, ha parlato!
- Hey Alice, riprenditi! Avrà anche una voce sexy ma rimane sempre un po’ maleducato per averti risposto così senza neanche presentarsi –
La mia bocca continua ad aprirsi e a chiudersi alla ricerca di una risposta appropriata da dare a questo spocchioso.
“O, tante scuse! Ero solo incuriosita da quello che stavi facendo.” E dal tuo sedere avrei voluto dire!
“O certo certo… comunque cosa ci fa una bambina già sveglia a quest’ora?” Mi ha per caso dato della bambina? Adesso vede chi è Alice Cullen!
“Ennò carino! Io non sono proprio una una bambina, anzi. Comunque, dammi qua, mi occupo io di questo povero uccellino.”
“Neanche morto te lo lascio! È come già darlo per stecchito lasciandolo a te!”
“Brutto stupido che non sei altro! Non che ti debba interessare, ma io sono una veterinaria.”
Mi guarda cercando di soppesare le mie parole, cercando di capire se ho detto la verità; senza aprire bocca mi mette nelle mani il piccolo volatile e si allontana da me avvicinandosi alle mucche che si sono riunite tutte vicine dopo un suo fischio. Evvai, l’ho spiazzato!
Alice 1- Sexy cowboy 0
Incomincio ad esaminare la ferita dell’animale, ha un’ala rotta, potrei facilmente fasciarla se avessi gli strumenti adeguati. Mi costa tanto ma dovrò per forza rivolgermi allo “Spocchioso”.
“Hey tu! Hai per caso qualcosa per medicarlo?” Si gira per la prima volta da quando l’ho incontrato e affogo immediatamente in due pozze grigie. Non ho mai visto occhi così stupendi, grigi che tendono all’azzurro con anche delle sfumature blu. Per non parlare del suo viso; una leggera barba bionda infoltisce la mascella ben squadrata, il naso dritto gli da’ un’aria fiera e a tratti minacciosa. È davvero perfetto, spocchioso ma pur sempre perfetto.
“Ci sei bambina?” una mano sventola davanti ai miei occhi. Ero ancora così distratta che non mi sono accorta che mi parlava!
“Si si, ci sono. Cosa dicevi?”
“Che puoi trovarli dentro quella casa che trovi alla fine del sentiero nel bosco. Le chiavi sono sotto lo zerbino. Troverai la cassetta del pronto soccorso nel bagno sulla sinistra del salotto.” Cercavo di memorizzare tutte le indicazioni che mi aveva dato. Non sarebbe stato troppo difficile trovarlo e intanto mi chiedevo come mai, dopo avermi parlato in quel modo, si fidasse di me.
“Bene, grazie mille. Appena ho finito tornerò qui.”
“Fai con comodo. Dovrei arrivare fra una ventina di minuti.”
Adesso non mi sembrava neanche più la stessa persona, quel ragazzo odioso che avevo conosciuto all’inizio. Avevamo avuto, finalmente, una conversazione più che civile!
Mi incamminai verso il sentiero che mi aveva indicato ma mi ricordai che non mi ero ancora presentata. Che maleducata!
“bhe, comunque, io sono Alice! A dopo!”
Corsi così veloce che non sentii neanche la sua risposta. Sono così imbarazzata, questo ragazzo mi fa davvero uno strano effetto.
Tra i vari alberi incominciava a comparire una casetta molto carina, non troppo piccola ma neanche una villa. Era di un verde chiaro che la faceva confondere con il paesaggio circostante. Avevo sempre desiderato abitare in mezzo alla natura in un posto appartato dove nessuno avrebbe potuto disturbarmi.
A Forks la nostra casa era vicino al bosco ma si trovava vicino a quelle dei nostri concittadini e non era la stessa cosa.
Il portone era finemente decorato con dei piccoli folletti incisi intorno agli infissi e la chiave si trovava proprio dove mi aveva detto. Il salotto era ampio e luminoso e i mobili erano dipinti con i colori pastello.
“Piccolino, stai calmo, guarirai presto.”
Accarezzavo dolcemente l’ala che avevo fasciato al piccolo Teddy. Il nome non era molto originale ma poteva andare bene per un uccellino. Ero seduta sul divano celeste quando la porta si aprì.
“Allora sei ancora qui! Credevo che fossi scappata.” Era sporco di terra ma, se possibile, era ancora più affascinante.
“Si, mi sembrava giusto aspettarti. Grazie per avermi permesso di curarlo.”
“Ho fatto il mio dovere.”  “Il tuo dovere?”
“Si, piacere, sono Jasper e lavoravo nella guardia forestale, è da poco che mi occupo delle tenuta a tempo pieno. Il senso del dovere rimane dentro di me, comunque.”
Che tenero! Ce lo vedo bene con la divisa, ancora più professionale.
“Allora, il nostro uccellino, come sta?”
“piuttosto bene. Si dovrebbe rimettere presto, basta che stia a riposo.”
“Posso occuparmene io allora, prometto che starò attento!”
“Però lo vorrò venire a controllare, non mi fido ancora di te Cowboy!”
“E fai male allora Folletta, io sono molto più responsabile di quanto credi!”
“umm… può essere…Vedremo…”
“Posso offrirti qualcosa intanto? Di frequente non ho ospiti ma di solito funziona così, no?”
“Si si, sei un bravo padrone di casa!  Grazie, mi andrebbe molto una tazza di the!”
“Vuoi anche dei biscotti?”
“Massi, dai, mi farebbero piacere!”
“Allora, se aspetti due minuti che mi cambio ti preparo tutto!”
E sfodera uno di quei sorrisi capaci di stenderti. Una fila di denti bianchissimi mi abbagliano e quel sorriso lo rende ancora più affascinante.
“Sei davvero gentile. Fai pure con comodo, io intanto mi occupo di Teddy.”
“Teddy? Non avrai mica chiamato così quel povero uccellino, vero?”
“Cos’hai contro questo nome? Gli si addice molto.”  Faccio la faccina decisa e lui sembra convincersi.
“Lasciamo perdere va!”
Sale con passo fermo le scale e non posso evitare di far cadere il mio sguardo sul suo bel fondoschiena. È davvero molto molto perfetto!
 
 

 
Continua.....

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Solo noi. ***


Ciao a tutti! Sono Mel e ho gia in corso un altra fic,mi farebbe molto piacere che voi la leggeste. :D   
Tutta colpa della torta al cioccolato http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=890883&i=1
 Se vi va leggete anche la mia One-shot : Un modo strano di conoscersi, un modo strano di amarsi
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=769589&i=1


Ringrazio tutti quelli che hanno letto e in particolar modo  Vampire_Girl e giova71 che hanno recensito. Grazie mille ragazze!
Un bacio a tutti. Mel

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono di proprietà di Stephenie Meyer. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro

IL MIO COWBOY



“Allora, se aspetti due minuti che mi cambio ti preparo tutto!”
E sfodera uno di quei sorrisi capaci di stenderti. Una fila di denti bianchissimi mi abbagliano e quel sorriso lo rende ancora più affascinante.
“Sei davvero gentile. Fai pure con comodo, io intanto mi occupo di Teddy.”
“Teddy? Non avrai mica chiamato così quel povero uccellino, vero?”
“Cos’hai contro questo nome? Gli si addice molto.”  Faccio la faccina decisa e lui sembra convincersi.
“Lasciamo perdere va!”
Sale con passo fermo le scale e non posso evitare di far cadere il mio sguardo sul suo bel fondoschiena. È davvero molto molto perfetto!
 

Pov Alice
 
Mi alzo dal divano e vago un po’ per il salotto fino a quando non trovo delle foto molto carine. C’è lui da piccolo mentre
gattonava verso delle costruzioni, lui un po’ più grande che corre verso degli altri bambini, il primo giorno di scuola davanti a una grande casa con il suo zainetto sulle spalle, il suo tredicesimo compleanno e una foto di Jasper con la corona d’alloro mentre mostra felice e orgoglioso la sua laurea in economia e commercio.
“Vedo che stai sbirciando fra le mie cose!”
“Scusami, davvero, non volevo, è che ho visto delle foto e non ho potuto non guardarle. Scusa.”
“Non c’è problema, prima scherzavo.”
“Hai davvero una laurea in economia?”
“Si, certo! Cosa credi? Che sia un falso?” Scoppia a ridere e mi fa cenni di seguirlo in cucina.
È molto ordinato per essere la cucina di un uomo solo
– E cosa ti dice che è solo? Magari ha una fidanzata! –
che peccato se fosse stato così! Sembra davvero un ragazzo interessante, mi piacerebbe conoscerlo
- magari lui non vuole conoscere te!-
Ebbasta coscienza! Che palle che sei! Fammi sognare un po’!
“Cosa preferisci? The o Caffè? Mi dispiace ma non posso offrirti di più, sono un po’ sprovvisto!”
“O, non preoccuparti, va benissimo un the. Se mi dai l’occorrente lo preparo io.”
“ Non c’è n’è bisogno davvero. Credo di potermela cavare con un the!”
“Volevo solo sdebitarmi per vermi ospitato qui!”
“Non è che ti ho ospitato, diciamo che ti ho solo fatto prendere il necessario per curare Teddy – mentre pronuncia il nome dell’uccellino storce la bocca in segno di non approvazione del nome – che poi tu, ti sia accomodata è un altro condo!”
“O, scusami tanto se mi sono permessa di sedermi visto che mi avevi detto che saresti tornato! Cosa dovevo fare? Aspettarti in piedi come una fistona?!”
“Ahahah!”
“Cosa cavolo c trovi di divertente adesso!” Sono davvero incavolata con questo spocchioso. Ho assunto la classica posizione che mamma chiama da generale: mani su fianchi, schiena dritta e sguardo penetrante.
“Sei davvero… ahahah… davvero divertente quanto ti arrabbi!” mentre continua a ridere cosa che, devo ammetterlo, gli riesce molto sexy. Incomincio a pensare che, qualunque cosa faccia, questo ragazzo risulti sexy, o almeno ai miei occhi è così!
Vede che la mia posizione non è cambiata e smette subito di ridere.
“Senti Folletta, stavo scherzando ancora, devi incominciare ad apituarmi al mio senso dell’ironia!”
“Non riesco proprio a capirla questa tua ironia!”
“Capirai capirai! Mettiti pure comoda di là Folletta. In un attimo sono da te.” Mi passa di fianco e mi scompiglia i capelli.
Non so come mai, ma con Jasper mi sento molto a mio agio, sembra che ci conosciamo da anni. Mi sento in sintonia con lui.
Mi siedo sul divano dove prima avevo lasciato il mio libro e riprendo ad accarezzare Teddy. Sento dei rumori, all’inizio penso sia Jasper in cucina, ma non credo, mi avvicino alla parta. Sembra come che qualcuno stia battendo contro di essa.
Giro lentamente il pomello della porta e mentre sto per scostare la porta una voce mi frena.
“ Hey Foletta! Cosa stai tentando di fare? Vuoi scappare? Non credo di essere stato così sgradevole!” mi giro shoccata  a guardarlo e lo trovo lì, appoggiato al divisorio fra il salotto e la cucina con in mano un vassoio con due tazzine e con stampato in faccia uno dei sorrisi più belli che io abbia mai visto.
“No, non volevo scappare! – gli sorrido anche io nel modo più dolce possibile, sento che lui è “felice” di avermi qui e voglio dimostrargli che lo sono anche io – avevo solo sentito dei rumori provenienti da qui.”
“Sarà sicuramente Neve!”
“Neve?”  La stessa Neve di Rosalie?
“ Si Neve, la mia cagnona. Apri pure Alice!”  Mi ha chiamato per nome! Suona davvero bene uscito dalle sue labbra. Apro leggermente la porta tanto basta per far entrare un bellissimo esemplare di San Bernardo, proprio quella che avevo visto ieri che mi annusa e incomincia a stusciarsi sulle mie gambe.
“Strano che non ti stia abbaiando contro! Lo fa con tutti!”
“Ma io sto simpatica agli animali, ti sei forse dimenticato che faccio la veterinaria?!? Comunque non mi ha abbaiato contro perché io e questa bella cagnona ci siamo già incontrate ieri!” accarezzo la testa di Neve e lei sembra gradire molto le mie attenzioni.
“Ieri? A proposito, non ti ho ancora chiesto cosa ci fai qui nella tenuta!”
“Sono qui come ospite di mia cognata!” Sembra accigliato. Forse non capisce a chi mi riferisco.
“ Allora tu, in base alle descrizioni di Rosalie, dovresti essere la sorellina di quell’orso che si è sposata, giusto?” Orso a chi? Ma senti te questo maleducato!
“Ma come ti permetti? Quello che tu chiami orso è mio fratello Emmett! È una bravissima persona e il migliore dei fratelli quindi portagli rispetto!”
Ok che scherzi ma che insulti la mia famiglia no!
“ Hey Folletta, Orso non era nel senso dispregiativo! Io e Emm ci siamo sentiti spesso da quando è diventato mio cognato e siamo diventati molto amici!”
“Bhe, immagino che tu allora ti chiami Hale di cognome, giusto?”
“Certo! Mi sembrava ovvio ormai. Sono il fratello di quella bambola gonfiabile di Rosalie!”
“Hey, ma tu sei sempre così simpatico?”
“Mi sembra ovvio! Sempre!”
“ E come fa a sopportarti quella ragazza?”
“Quale ragazza? Io non ho una ragazza!” Sembra sorpreso e anche un po’ dispiaciuto che io abbia pensato che fosse fidanzato.
“No, io intendevo Rosalie! Ti sopporta da quando eravate bambini! Dovrebbero farla santa!”
“Hey Hey bambina! Guarda che io ho una simpatia alternativa ma sempre di simpatia si tratta!”
“Non lo metto in dubbio. Solo che io, ribadisco, non la capisco!”
“Allora Folletta, vuoi stare tutta la mattina sulla porta o torni qui a sederti e bevi il the?”
“Mmm… certo… arrivo!”
Mi riavvicino al divano e Neve mi segue fino a quando non va ad accoccolarsi ai piedi del suo padrone, lui le accarezza la testa come prima avevo fatto io e sul suo volto torna quel sorriso tenero che prima a rivolto a me. Mi siedo al mio posto e lui, gentilmente, mi versa le bevanda nella tazzina e io prendo due biscotti che erano nel piattino.
“mmmm… sono davvero buoni questi dolcetti!”
“Grazie. Li ho fatti io ieri.”
“Giura?”
“Certo che li ho fatti io! Mi sottovaluti troppo Folletta, si vede che non mi conosci, sono un ragazzo poliedrico!”
“Mi piacerebbe conoscerti.” Mi è uscito dalla bocca in modo consapevole, lo pensavo, ma forse era meglio che non lo dicevo, così sembro la solita ragazzina che pende dalle sue labbra grazie al suo fascino da Cowboy. Non che questo non sia vero, ma volevo che lui non lo pensasse.
“Anche a me Folletta, sembri una ragazza a posto!” arrossisco come un pomodoro, non per le sue parole, ma per lo sguardo che mi ha rivolto.
Continuiamo in silenzio a bere il nostro the fino a che non mi viene in mente una cosa importante.
“Hey Jasper!”
“Si?”
“Sai dirmi che ore sono?” Ho perso la cognizione del tempo a stare con lui.
“Sono quasi le nove. Perché?”
“Le nove! Oddio!” Mi alzo in piedi velocemente e Neve si alza con me.
“Dove vai?”
“Da tua sorella! Mi staranno aspettando per la colazione!”
“Ma la colazione l’hai già fatta con me!” e mi rivolge uno sguardo diverso da quello di prima, quasi malizioso.
“si, ma io sono sua ospite!”
“Si, ma la tenuta è anche mia, quindi, vale comunque!”
“Jasper, devo andare!”
“Ok ok Foletta, vai. Tanto ci rivedremo presto.” E mi fa un occhiolino da dichiarare illegale. Arrivo alla porta e prima di aprirla mi giro di nuovo verso di lui.
“Jasper, mi raccomando, prenditi cura di Teddy!”
“Non ti ricordi? Era il mio lavoro! Comunque farò del mio meglio!”
“Grazie. Grazie di tutto!”
“Di niente Folletta. È stato un piacere per me!”
“Allora alla prossima.
“A presto.”
E prima di chiudere la porta mi godo, ancora una volta, quel sorriso che mi fa impazzire.


Continua...
 
Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai felice milioni di scrittori.
(Chiunque voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=933187