Recensioni di Francine

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Ancora una volta - 16/10/17, ore 14:07
Capitolo 10: Cadere o volare
E finalmente hanno attaccato, questi benedetti fantasmi. Hanno aspettato che i nostri eroi si separassero - o che non si trovassero tutti e cinque nello stesso posto - e poi hanno sferrato l'attacco. E complimenti per i loro incubi, chiamiamoli così, che sono l'esatto opposto delle loro capacità. Della loro essenza, potremmo dire. Una distesa di sale per chi è abituato all'azzurrità seconfinata del mare; la cenere che si lascia dietro un incendio divampante; oppure l'oscurità più cupa e pronfoda, o il non trovarsi con sufficiente terra sotto ai piedi, in bilico oltre le nuvole.
Ho amato moltissimo la caramella che Shu si ritorva in tasca. Quella caramella è Touma; o meglio, è la fiducia che tutti gli altri ripongono in Touma. E poco importa se quella caramella non è più commestibile; c'è, e salta fuori nel momento più opportuno, un po' come le liquirizie che la nonna tirava fuori dalla sua borsa quando avevi un colpo di tosse - o quando la mamma non guardava.
Recensione alla storia Ancora una volta - 16/10/17, ore 13:38
Capitolo 9: Un po' meglio e un po' peggio
Chi non muore si rivede, diceva qualcuno. Oppure, a volte ritornano, come diceva qualcun altro ancora.
E sono tornata anch'io, dopo una serie di mazzate metaforiche sulle gengive, e ritrovare questa storia è come entrare in un ambiente accogliente e intimo. Un po' come quei bar in cui entri e ordini il solito, senza bisogno di specificare cosa sia, questo solito.
E mi sono sentita fragile come Touma, non proprio sul punto di spezzarmi, ma quasi. L'ho sentito molto vicino, così come ho sentito vicino un po' tutti i personaggi di questo capitolo.
L'introspezione psicologica è sempre perfetta e coerente. Ryo che sta diventando idrofobo e Seiji che si comporta da adulto, andando a spiegare il suo punto di vista ad un amico che ha i nervi a fior di pelle e le ferite dell'anima ancora sanguinanti. Anzi, no. Non sono sanguinanti. Fossero così, sarebbero più semplici da trattare. Touma - l'amor proprio di Touma - si trova in quell'antipatica situazione in cui le ferite non sanguinano più, ma basta un niente per riaprirsi. Una mezza parola, uno sguardo, un'allusione, anche non volente.

Ormai sono passati quattro giorni da quando siamo stati attaccati. Mi chiedo se torneranno a farsi vivi.
Bella domanda. Perché, di solito, chi ti attacca a) si presenta e b) non ti dà requie. Il presentarsi non è tanto una questione di buone maniere, quanto perché, spesso, si vuole avere un rapporto col proprio nemico o avversario che sia. Un "Sappi che il nome di chi ti ha sconquassato è XYZ". O una cosa del genere.
Quanto alla tempistica, nessuno è così scemo da offrire al proprio nemico il tempo per riorganizzarsi e curartsi le ferite. A meno che il nemico non abbia la pazienza del ragno ed attenda che i nostri eroi si separino, anche solo per andare a fare la spesa.
Recensione alla storia Diapositive - 05/03/17, ore 15:09
Capitolo 4: Suiko
Tenero, lui.
Tenerissimo, Shin.
Forse ha ragione, ché non sarebbe più un gareggiare alla apri coi suoi compagni, né si potrebbe parlare di un talento esploso. Sì. Suiko fa parte di lui, ma il nostro pesciolino è saggio a sufficienza da distinguere tra un prima - quando l'acqua era solo l'acqua (del mare, della piscina, del ruscelletto dietro casa) - e un dopo - quando l'acqua è diventata qualcosa d'altro, qualcosa di onnicomprensivo, qualcosa di totalizzante. Lui stesso. Suiko.
Recensione alla storia Diapositive - 05/03/17, ore 15:07
Capitolo 5: Kourin
Ma che bella!
Mi permetto di sogghignare alle spalle di Seiji, posso?
Perché è successo a tutti, prima o poi, di credersi migliorati, per un motivo o per l'altro, salvo scoprire che no, il miglioramento non è poi così grande. Anzi. Non si cambia così, dal giorno alla notte, non si diventa più bravi in una manciata di ore, non per un intervento esterno, ma col sudore della fronte. E se l'armatura regala la velocità del fulmine, beh, ne ha di pagnotte da mangiare il nostro biondino, prima di poter maneggiare come si deve quella velocità. Eccome!

Sono felice che tu ti sia lanciata in questo esperimento. Sono diapositive, è vero; ma quante cose, ci raccontano questi tuoi scatti rubati...
Recensione alla storia Ancora una volta - 29/11/16, ore 14:57
Capitolo 8: Buoni e cattivi
“Tu non frigni. - Lo punzecchiò. – Tu versi virilmente lacrime di commozione.”

Mi hai regakato una risata dii pancia e di cuore. Grazie. No, sul serio. Grazie.

Qui a Roma abbiamo un termine per descrivere quello che sta passando Touma: ingarellamento. L'ingarellamento è quel circolo vizioso in cui cadi quando ti ritrovi a girare su te stesso. E più giri, più le spire si stringono e tu non puoi fare altro che girare, girare, girare, girare. Anche quando questo ti toglie il fiato. È il cervello che si inceppa, che fa le bizze come un motore a cui si deve sostituire l'olio.
E questo è quello che è successo a Touma. Non riesce ad uscire da un circolo vizioso che lo sta facendo ammattire.
A volte, l'emotività va incanalata, altrimenti resta a macerare sul fondo dell'anima e crea più danni che altro. Il cuore di Touma è come un otre dentro cui qualcuno ha stipato un goccio di burrasca. Fa casino, lì dentro (ed è questo il motivo che spinse i compagni di Odisseo ad aprire l'otre dei venti di Eolo), un gran trambusto, sembra che stia per succedere chissà cosa e noi siamo lì, impotenti, a girare su noi stessi e ad attendere l'inevitabile.
Ma poi, quando sciogliamo i lacci che tengono chiuso l'otre, quella burrasca minacciosissima si trasforma in un venticello, uno di quelli che spira dal mare, nelle sere di primavera e ci porta il profumo dei fiori.

Mi è piaciuto questo capitolo. (Certo, mi ha lasciato un po' perplessa che Touma abbia notato solo dopo aver aperto la porta della propria stanza che le finestre erano distrutte e le tapparelle messe male. Non farci caso, ché questa era una fissazione delle mie nonne, ma possibile che non Touma sentisse gli spifferi da sotto la porta?)
Confesso che, se mi fossi trovata al posto di Ryo avrei assestato un ceffone a Touma, nella speranza di farlo ripartire; ma anche Ryo non sta attraversando un prato fiorito, anche lui è stato messo di fronte ad uno spettacolo poco piacevole - spettacolo di cui Rekka era la causa, per altro - e ha dimostrato maggior buonsenso di me.