Recensioni di EleWar

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Recensione alla storia D'amore e incoerenza - 06/04/22, ore 20:45
Capitolo 1: Dove senti male?
Tadan! Eccomi qua, altro fandom, altro giardino segreto, sto giro esilarantissimo XD
Dunque fin dall'inizio ho pensato che forse c'era di mezzo una gravidanza....un po' isterica (anche se lo so che le gravidanze isteriche sono altre, è Jami ad esserlo :D ) e che il tutto fosse esagerato... cioè leggendo avevo capito che l'incidente non era grave, ma la reazione sì. E poi un'altra cosa che ho pensato è stata che veramente Jami era diventata peggio di Briz (ed è tutto un dire XD) e che non me la ricordavo così 'scaricatrice de porto' . Però se volevi farci ridere così doveva essere.
E poi quegli incisi in corsivo mi hanno fatto spaccare la bocca: fortissimi! Leggevo e ridevo. Cmq ero così 'dentro' (ahahahah XD XD XD) l'episodio che ci mancava che spingessi anch'io! Tutti i lettori hanno partorito con lei, con loro :D
Il tutto era autobiografico forse??
Bello tutto, anche ai riferimenti a IDEIL e il fatto che Sakon reiterava "dove senti male?"
Ma il disegno!!! Vogliamo parlare del disegno?
B-E-L-L-I-S-S-I-M-O *____*
che altro dire? Che sono contenta di aver trovato il modo di approdare qui, felice di leggere.
Grazie
Baci baci
Ele tua
Recensione alla storia Maledetto il giorno che quelle due... - 01/12/21, ore 16:25
Capitolo 1: Maledetto il giorno che quelle due...
Intanto fammi dire che questa ‘cosa’ è carinissima, mi ha fatto un sacco ridere e considera che conosco solo IDEIL e che sono ancora di fresca lettura ^_^ Ho detto ‘cosa’ perché fan fiction mi pareva riduttivo, storiella banale e insomma non so come chiamarla, ma adoro ste COSE e sai che mi ci sono dilettata anche io, nell’altro fandom, quello di City Hunter, e anzi volevo fare anche una serie intitolata tipo Sogni di evasioni ed invasioni, ma non so perché non ci sono riuscita.
Che altro dire? Anche io modestamente ti ho spedito nel tuo stesso universo, cioè quello da te creato e quindi, come vedi, anche a distanza di anni, il nostro feeling c’è, siamo sulla stessa lunghezza d’onda.
Per quanto riguarda l’altra protagonista della storia, be’ la conosco solo di riflesso, però immagino che abbia scritto cose interessanti… chissà che un giorno non mi metta giù a leggere qualcosa anche di suo? In fondo mi piace cambiare e leggere sempre cose nuove.
E allora ancora complimenti cara la mia Briz (che si confonde con l’altra, povero Richardson [che vede i suoi ‘incubi’ farsi realtà]), brava brava brava. Mi ci voleva oggi questa shot: è stato un po’ come aprire il cancello del mio giardino segreto e dare… un’annusatina.
Sciaooooooooo
Guerretta
Recensione alla storia Il Drago e il Leone - 02/11/21, ore 22:56
Capitolo 49: Epilogo
Potrei dire di essere senza parole, ma te sai che alla fine le trovo sempre.
Ebbene sì sono arrivata anch’io alla fine e mentre scorrevo i ringraziamenti finali, e percepivo tutta la tua nostalgia, mi sono detta “Ti pare, se potesse essere vero, che la Mari nel lontano 2017 ha scritto qualcosa che potrebbe andar bene anche per me?” e INVECE….
Hai fatto proprio un’aggiunta PER ME e non sai che emozione mi hai dato, mi è mancato il respiro e un enorme sorriso, che sembra non voler più andare via, mi si è stampato sul mio “bel faccino” lentigginoso.
Mari, Mari Mari… già questo mi riempie di gioia, ma anche se non l’avessi fatta, quell’aggiunta finale, io lo sapevo lo stesso quanto contava per te che io leggessi e commentassi e anzi mi sento una stronzona fatta e finita, per averla tirata tanto per le lunghe e averci messo, quanto? un anno? per leggere tutta la tua storia… che mi è sempre tanto piaciuta! Manco da dire che facevo fatica a leggerla!
Ma ok, sto delirando, perché questo capitolo, con tanto di ringraziamento finale, mi ha sconvolto e penso che debba spendere qualche parola anche sull’epilogo che merita veramente.
Stasera volevo fare qualcosa di diverso, e come sempre ho fatto in questi casi, sono salita a bordo del Drago Spaziale, e mi sono catapultata nel tuo magico mondo. Leggere un epilogo, o i capitolo finale di una qualsiasi storia, ti mette in uno stato d’animo strano, un misto di “finalmente vediamo come va a finire” e un “peccato, mi mancherà questa storia con tutti i suoi personaggi”. E ti immaginavo, ora come allora, a doverla “lasciare andare” questa ff, con sollievo, con tristezza e rassegnazione… ma viene il momento che davvero bisogna deporre la penna – far raffreddare la tastiera e spegnere il pc – e guardare le nostre creazioni compiersi.
Degli epiloghi mi è sempre piaciuto la completezza, il compiersi delle situazioni, e tu l’hai fatto alla meraviglia, riannodando tutti i fili, e restituendoci una visione futura dove tutte le coppie sono felicemente insieme, innamorate e fiduciose nel futuro, loro e dell’umanità, tanto che mettono al mondo dei figli che porteranno avanti la vita sulla Terra, frutto dell’amore di persone speciali e normalissime insieme. Immaginavo che avresti lasciato i nostri eroi per la fine, e anzi ad un certo punto m’era venuto il dubbio che Pete e Briz non avessero avuto figli affatto, salvo poi ritrovarli piacevolmente – e complimenti per i disegni dei pargoli, tutti [Martin… tu sai che ne uno una per casa, con tanto di A finale, nata di Martedì e con un cognome che è tutto un programma, uguale al mio del resto :D ] – non solo con due magnifici bambini, ma in procinto di averne altre due!!!
Come una pittrice al solito hai dipinto un quadro campestre dei più vividi e dettagliati, ti vedo chiudere gli occhi e poi descrivere ambienti a te così familiari a amati e metterci sulla scena i tuoi amati personaggi: i cavalli, le stalle, le fattorie, gli animali. Per non parlare dei nomi che, pur non avendoli tutti riconosciuti, sapevo già che erano “omaggi” a serie tv a te molto care.
Direi che come epilogo – che la parola fine m’intristisce – non poteva essere più azzeccato, anche se, al pari del capitolo precedente, un po’ mi faceva strano nel vedere Pete e Briz come marito e moglie, così palesemente innamorati e felici di esserlo, ma non è uno ‘strano’ negativo, perché te sai quanto amo le storie d’amore che vanno a finire bene, e quanto non mi piacciano certe pantomine portata troppo per le lunghe, e cioè certi tira e molla esasperanti: insomma era ORA CHE SI METTESSERO INSIEME, punto e basta.
Ti confesso che quando ho letto di Ippei, mi sono detta “Allora hai visto che alla fine non era tutto del cane quel povero reporter?” e invece alla fine scopro che l’aggiunto recentemente, per farmi un graditissimo omaggio, a me, giornalista-fotografa da strapazzo, che tanto scrive e poco conclude.
Mari, questa tua storia mi mancherà… sì mi mancherà tanto, e non è detto che non mi rilegga qualche capitolo a random, o magari gli ultimi, per ri-gustarmeli ancora.
E allora ancora GRAZIE per averla scritta, quando ancora non sapevo cosa fosse una fan fiction, quando non conoscevo niente di niente, quando Gaiking era solo il nome dell’ennesimo robottone di un cartone anni 70-80, quando ancora non ti avevo incrociato nelle mille strade del web, quando non sapevo che persona fantastica fossi, dentro e fuori di qui.
Ma ora basta con la malinconia, che questo non è un addio, ma l’ennesima rec strampalata che ti lascio. Ho ancora qualcos’altro da leggere di tuo e aspetto pazientemente il resto che verrà, perché so che verrà.
Grazie di tutto Mari, grazie per l’emozione che mi hai regalato stasera.
Ti voglio bene
Eleonora Guerra *___*
Recensione alla storia Il Drago e il Leone - 22/10/21, ore 23:03
Capitolo 48: 47 - Il fuoco e il ghiaccio
Dunque da dove cominciare?
So che, giustamente, non vedevi l’ora che leggessi sto famoso capitolo, che ovvio MERITA alla grande, non fosse altro che, in pratica, si può dire che tutta la storia ‘serve’ per arrivare a questo, storia che, diciamocelo, è bella e appassionante di suo, però ecco, appena conosciuti sti due, tutte si sono chieste come, o meglio quando, sarebbe andata a finire.
Dicevo, so che non vedevi l’ora e adesso mi sta prendendo un po’ di ‘ansia da recensione’ perché temo di non riuscire ad eguagliare gli altri 46 deliri (correggimi se sbaglio) fatti finora.
Rileggo quello scritto sopra: senza il CHE (e non il Guevara) sarei morta.
Ma cerchiamo di essere seri, se mai lo si può essere parlando di Briz, che a fasi alterne perde la Z ma solo quando la chiama Pete; intanto mi sono piaciute un sacco di cose, come sempre, alcune davvero insolite come quando descrivi il vestito nero di Fabrizia, raccolto intorno ai fianchi come la corolla di un fiore. Che (che che cheeeeeeeeeee) dirai “con tutto quello che ho scritto, ti focalizzi solo su quello?”, ma te lo sai che amo i dettagli, soprattutto quelli non così scontati.
Mi avevi già detto mesi e mesi fa, o cmq ne avevamo già parlato, che a volte anche una ‘scena di sesso’ può essere divertente – sicuramente per chi la vive eheheheh – e pensando a questi due non ne avevo dubbi, però il bello è che è stata anche molto calda e sensuale, e da te, maestra indiscussa delle battaglie fra le lenzuola non mi aspettavano niente di meno. Ma ok (okay) il rating era arancio e sei rimasta nei ranghi anche se insomma, fra il fuoco e il ghiaccio, vince il fuoco hihihihhi :D E cmq tutta la sequenza che porta alla scena madre, mi ha piacevolmente ‘interrotto’; nel senso che hai giocato abilmente e forse maliziosamente con il lettore, perché l’hai fatto vivere un po’ sulle montagne russe. Ogni volta che la situazione diventava piccantina, ecco che una battutina di uno o dell’altra, smorzava i toni e c’era una piccolissima frenata. Per non parlare del miele che è sgorgato limpido, ma non troppo appiccicoso, altrimenti avresti stravolto completamente i tuoi personaggi (fermo restando che almeno per Briz che è 100% tua, potevi fare ciò che ti pare XD XD XD), e avremmo stentato a riconoscerli. Perché se è vero che questi della fine sono completamente irriconoscibili rispetto a quelli dell’inizio, è anche vero che ci hanno messo tuta la storia per cambiare, adattarsi uno all’altra, innamorarsi e soprattutto ammetterlo, e quindi per arrivare a come sono adesso. Infatti mi piace le considerazioni che fanno uno dell’altra, quando in un certo senso si ‘riconoscono’: anche se inconsciamente si sono piaciuti fin da subito, nonostante la reciproca attrazione, ognuno di loro nascondeva il vero sé stesso dietro una corazza, e ADESSO sono quelli che sono in realtà, che erano sotto sotto, ciò che avrebbero voluto tanto essere ma che per le tristi e drammatiche vicende della vita, non sono potuti essere [sto perdendo la tramontana, ma anche la bora, lo zefiro e il grecale, lo scirocco invece è sempre con me :D].
Voglio dire, fa strano vederli così, ma è così che dovrebbero essere, che sono… E cmq trovarsi dentro ad una guerra intergalattica non è il massimo per esprimersi al meglio e tirare fuori il buono e il meglio di sé.
Che dire poi? Sono fatti l’uno per l’altra, si compensano in tutto, sono bellissimi, affascinanti, insicuri e sicuri insieme, si sono arresi al reciproco amore e la fiducia e il rispetto sono così alti per cui riescono a ‘capirsi’ anche in certi momenti ‘difficili’; l’intesa sessuale così vola alle stelle e veramente tutto viene naturale.
Menzione d’onore alla frase finale “Loro due insieme erano la fine del mondo. E l’inizio del Paradiso.” perché quello è, riassume e racchiude tutto il senso del capitolo, del loro personalissimo FINALMENTE, della storia stessa.
I disegni Mari… i disegni!!!! Ma quanto saranno belli??? Hai superato te stessa e ci stanno da dio in fondo al capitolo, ma anche presi da soli, uno per volta, tutti e due insieme, fra le righe, sopra e sotto a testa in giù. Come li metti li metti bene. *_______________*
E ho scritto un papier anche sto giro, forse molto più delirante del solito, ma ecco che sono le 11 e sto perdendo i contatti con la realtà.
Scusa se ci ho messo tutto sto tempo per leggere – e commentare – ma sai già in che razza di casino vivo quotidianamente. Ma sono felice di aver trovato il tempo stasera, mi è servito anche tanto a dimenticare le rogne lavorative di cui sai. Un piacevolissimo ALTRO che mi mancherà (è quasi finita Mari :-/ ).
Termino dicendo che anche questo capitolo mi è piaciuto, tanto, ma non avevo dubbi; la tua delicatezza, tatto e ironia, non ti avrebbero permesso di descrivere una scena del genere, che includeva anche il sesso, diversamente; perché tutti sanno parlare di sesso, ma pochissimi d’amore.
Grazie Mari
Sei il mio mito, sempre
Ti abbraccio
Guerretta tua.


P.S.: postumo e ben ponderato ^_^ Ci sono altre due cosette che volevo dire, in merito a questo bel capitoletto. Intanto che la tiritera accendi-spegni della lampada mi è piaciuta un sacco, perché da un lato sembrava che Briz si vergognasse di farsi vedere nuda (?) da Pete, o cmq in certi atteggiamenti, insomma che avesse un eccesso di pudore, che poi era quello che pensava lui, che invece voleva godersi la scena della sua bellissima fidanzata-promessa_sposa-amante, dall’altro che invece era solo perché, forse molto più prosaicamente, la nostra romantica eroina, voleva che la loro notte d’amore fosse illuminata nientemeno che dal chiaro di luna… e quindi… visibilio!!!! Che poi non so, forse, mi sbaglio, ma la luce che filtra dal pannello, non è forse quella che hai rappresentato nel disegno? Se no, be io ce l’ho vista :D
Altra cosa figa, quel guida tu, guido io, che, ricordo, notasti nella mia famosa prima fic a rating rosso sul fandom di City Hunter “Basta aspettare” e su cui avevamo ampiamente ragionato e sognato. Come sulle famose chiacchiere da letto, che sempre ci piacciono tanto.
In realtà da che ci conosciamo non abbiamo fatto altro che mettere a confronto le nostre ‘trovate’ e aver apprezzato il nostro parallelismo, solo che tu hai scritto un’opera semi-monumentale in cui dentro ci hai messo un sacco di cose, io ho dovuto scrivere un sacco di fic per mettercele tutte dentro. ;-)
Grazie Mitica <3
(Recensione modificata il 23/10/2021 - 10:28 pm)
Recensione alla storia Il Drago e il Leone - 01/09/21, ore 23:24
Capitolo 47: 46 - Non siamo eroi
Sorpresa!!!
Anche se una sorpresa un po’ sgonfia, perché era ormai ora che leggessi e commentassi, visto che era abbondantemente passato il mio mese canonico, che insomma, dillo che te l’aspettavi ^_^
Bene bene, da dove cominciare?
Intanto che mi ero completamente dimenticata, sempre a causa dei miei tempi, che la guerra fosse finita tipo il giorno prima (io invece sono finita già da un pezzo), e me ne sono accorta quando quel povero Ippei ha detto che ‘ieri’ quando avevano litigato poi lui era sicuro che avrebbero fatto pace. Ma okay, (guarda che scrivo ochei come me lo correggi tu sulle ff, che di mio scrivo ok, lo sai :D ANZI!!!), il tempo della narrazione non è quello della storia… più o meno.
Per il resto non posso che essere dalla parte di quell’imbrattacarte come lo chiama la Briz, che a volte è così troppo strafottente… poretto lui fa il suo lavoro e visto che sono anche mezza (1/3 o ¼ o altre frazioni minori) giornalista-fotografa, mi metto nei suoi panni; però lo sfido a ricordare tutta la tiritera “ci siamo conosciuti per caso, ci siamo odiati per sbaglio, siamo diventati amici per forza, abbiamo fatto i fidanzati per finta e ci siamo baciati per gioco. E alla fine… molto alla fine, purtroppo, abbiamo dovuto ammettere che ci eravamo innamorati sul serio” XD XD XD FIGHISSIMA sta cosa, e riassume alla perfezione la storia d’amore di questi due sciroccati.
Altra cosa che ho ‘notato’ è che in pratica il protagonista di questo capitolo è il famoso anello di fidanzamento, su cui cade l’attenzione di molti e molto spesso: Briz che ovviamente non smette di guardarselo, Briz che orgogliosamente lo mostra alle amiche “Ce l’ho fatta!” (altro che vincere la guerra, o meglio, lei ha vinto la sua di guerra… Ce l’hanno tutti con me sob! >.< ), poi che lo vede anche Yamatake [e qui apro una parentesi…. Lo so che sta gente ha affrontato sempre la vita in generale con spavalderia, spesso per nascondere la paura che li ha accompagnati in questa avventura, però io amici così quasi quasi… insomma sarà che sono molto riservata per queste cose, ma ok, fa tutto parte dei personaggi, e cmq te l’ho già fatto notare altre volte… Insomma sono nati per mettere a disagio anziché ‘comprendere’ e ‘accettare’… non so se mi spiego. Diciamo che a volte il loro atteggiamento mi dà fastidio e mi metto nei panni di questi due poveri amanti, che hanno tanto faticato a relazionarsi e ad accettare i loro sentimenti, che certo non li hanno aiutati, io penso. Ma ok (okay) non farci caso, sono chiacchiere oziose le mie… :-P ], che cattura (l’anello, sto parlando dell’anello, se ti fossi persa il filo del discorso… sono bravissima a depistare la gente io hahahahaha :-P ) la luce e brilla in tutta la sua potenza di carbonato di calcio millenario; insomma sto anello non solo è un orpello prezioso e sancente la felice unione dei due eroi, ma ora più che altrove il simbolo supremo di questa storia (capitolo).
E poi un’altra cosa che mi ha fatto sussultare di tra le coperte… Kaoriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii sì la ragazza formosetta che Briz appioppa al simpatico scocciatore di Yamatake, novella Cupido, a cui l’amore sorride. Kaori Kaori Kaori ahahhahahah XD XD e considerando che l’hai scritta in tempi non sospetti dubito anche ti sia ispirata alla ragazza alla pari della pubblicità della Philadelphia che morì di fame perché mangiava ‘poco poco’ :D
Quanto sarò imbecille??? Tanto.
Però dai lo sai che sto capitoletto m’è piaciuto tanto tanto, e sei stata meravigliosa a frenarti sempre in tempo, prima di cadere nel troppo zuccheroso e mieloso.
M’è piaciuto veder i due innamorati e caspita il Capitano ha anche annunciato a reti unificate che ama la Cuordileone! M’è piaciuto come li hai fatti interagire con gli altri, nonostante Ippei (che vuoi farci, me lo sono preso a cuore), e anche il fatto che solo verso la fine abbiano fatto quello che tu chiami il fugone, anche se non era mezzanotte e anche se non erano due Cenerentoli che hanno dimenticato entrambi le scarpe (e i sandali, che mi hanno fatto pensare ad un paio che avevo e che mi piacevano un sacco).
Ah! E lo smalto fucsia della Fabrizia??? Subito mi sono venute in mente le tue mani che ho avuto la fortuna di stringere dal vero… (sospiro).
E insomma eccoti un’altra recensione sconclusionata, e nonostante ormai sia quasi alla fine di questa tua storiellina, non ho ancora imparato a fare rec decenti… ma va be’.
Che altro dire?
Il capitolo è scivolato via senza intoppi e me lo sono sorseggiato come una bibita dolce e abboccata, diciamo come una visciolata ;-)
Ah un’altra cosa… la pineta in questione era quella della tua passeggiata? Heehhehehe cmq per un attimo ho pensato che la passione fosse così incontenibile che ecco, finissero per rotolarsi fra gli aghi di pino, le pigne e i pinoli, ma poi mi sono detta no, hanno aspettato tanto e come minimo hanno bisogno di un letto comodo e di quattro pareti a celare i loro sospiri (so poetica?)
Va bene, va bene, me la faccio finita.
Chiudo qui.
Brava Marin Meletta
Un abbraccione come quello in cima al ponte e in fondo al corso.
Baci baci
Eleonorina tua

PS: complimenti a Morghana per il disegno di quel gran figo di Pete ^_^