Recensioni di Yssis

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Recensione alla storia Sorry Ko, I think I made a crap - 11/02/17, ore 21:26
Capitolo 1: Mi spiace Ko, credo proprio di aver fatto una cazzata
Buonasera!
Mi chiamo Sissy e sto vagando per il fandom di Psycho pass da qualche tempo, cercando di autoconvincermi a recensire qualcosa… Mi sono sentita in soggezione fin ora perché, non avendo scritto niente di questo fandom, non sapevo come rapportarmi al modo in cui venivano proposti i personaggi: fra i buoni propositi del 2017 (?) invece c’era anche scrivere qualcosa di Psycho pass, che pubblicherò appena avrò una connessione decente, in questa maniera mi sono sentita più libera anche di venire a tormentare gli autori del fandom con i miei commenti .w.
Questa storia in particolare mi ha colpito tantissimo per il titolo: è intrigante, coinvolge il lettore e lo incuriosisce… Kagari è un bel tipetto, suis generis, e questo titolo lo rispecchia pienamente a mio avviso!
La scelta di utilizzare termini non troppo specifichi e “aulici” caratterizza maggiormente il protagonista, considerato soprattutto che parla in prima persona: ammetto che sarei rimasta stranita nel sentirlo parlare con parole troppo ricercate! Così invece è arrivato direttamente e con il suo modo di essere al lettore: magari un po’ semplice, ma disincantato e nonostante questo giovanile. Trovo Kagari un personaggio sorprendentemente maturo e che tuttavia conserva tutti quei tratti tipici dell’adolescenza: può sembrare avventato ed espansivo, ma riflette con sagacia, in modo svelto e abile, capacità probabilmente affinata a causa di tutti quegli anni di detenzione. Deve essere stato un bambino particolarissimo, per essere arrestato dalla polizia così prematuramente… Ogni tanto mi chiedo come deve essere stato, nelle relazioni fra pari piuttosto che con la famiglia…
Il suo legame con la squadra anticrimine è in qualche maniera paragonabile a quello familiare, almeno nel suo caso: si tratta infatti dell’unico gruppo che abbia mai frequentato, è naturale che al momento di morire affidi a loro il suo ricordo. E’ anche tenero quando dice che probabilmente non tutti lo piangeranno, dimostra di conoscere a fondo quelli che sono i suoi compagni.
Mi è dispiaciuto tantissimo per la sua morte, in una prima visione dell’anime non pensavo che potesse essere morto e continuavo a credere che sarebbe spuntato fuori all’improvviso denunciando il Sibyl e ottenendo una medaglia (?) Invece effettivamente muore in modo ignobile, per di più il suo corpo non viene mai ritrovato e per molto tempo i suoi stessi compagni sono indotti a credere che sia fuggito… Una cosa veramente umiliante, per un ragazzino come lui che di fatto ha vissuto in quell’ambiente. Senza gloria e senza onore dall’inizio alla fine: che personaggio intrigante e triste, a modo suo. Con quel modo di vestire, di parlare, con quei capelli (?) non lo direbbe nessuno, eppure se ci si riflette un momento…
Il fatto che l’ultimo suo pensiero vada al raccomandamento che gli ha fatto Kou è proprio dolce, mi ha commosso <3

Ottima shot, sono proprio contenta di averla letta: spero di non averti tediato con le mie riflessioni a proposito del personaggio, spesso mi capita dopo aver letto fanfic di questo genere di lasciar andare i pensieri ahah A presto, kisses <3

Sissy
Recensione alla storia Trembling soul - 11/02/17, ore 19:32
Capitolo 1: Trembling soul
Eccomi qua ancora <3
Sì ecco, diciamo una cosa innanzittutto, sono molto imbarazzata * // *
Non perché non li immagini in queste situazioni, ma perché come seconda recensione vado già su toni scabrosi… Aah che pessima persona che sono .w. Ad ogni modo, non potevo non lasciare neanche un commentino!
Il paragone fra il tocco delle dita sulle pagine di un libro e quello dei loro corpi è qualcosa di delicato e speciale: rende il momento molto personale, per quelli che sono i personaggi, per cui l’ho trovato adattissimo!
Pensare alla loro come una relazione assessuata direi di no… Perlomeno, non ci ho mai pensato in quest’ottica: senza dubbio Makishima è un personaggio molto complesso, non è da escludere che abbia una concenzione inconsueta delle relazioni sentimentali: ma è anche vero che Choe, a mio parere, ama in modo talmente tanto meraviglioso che un po’ di voglia deve farla venire <3
Sono pair talmente tanto a discrezione dell’autore che alla fin fine mi diverto a vedere come vengono considerati!
Sono di fretta perché mi chiamano per la cena, ma tento di proseguire più tardi!
Bye bye,

Sissy <3
Recensione alla storia Riflessi - 11/02/17, ore 19:30
Capitolo 1: Riflessi
Ciao Rota!
Felicissima di conoscerti, ho letto tante delle tue fanfic e finalmente mi sono decisa a spuntare come un funghetto random e venire a dirtelo personalmente!
Ho visto Psycho pass tempo fa ma solo con l’anno nuovo mi sono messa a scriverci sopra… Lo so, lo so, ci metto molto a convincermi: a maggior ragione i personaggi di quest’anime sono estremamente complessi (e adorabili in molti casi <3 ) per cui prima di avere una buona idea e la motivazione per scriverci ehehe è passato un po’ di tempo! Ma spero di essere riuscita a fare un buon lavoro, dovrei pubblicare a giorni… Sto dicendo tutto questo ovviamente non per tediarti, ma perché per iniziare mi sono cimentata anch’io nelle Choe/Makishima, la mia otp per eccellenza nel fandom si può dire, quindi si può dire che abbia apprezzato infinitamente i tuoi scritti su di loro: mi hai fatto partire dei feels allucinanti, sia prima che scrivessi sia dopo… Che dire, sei proprio brava! Ho trovato incantevole il tuo stile, che così ben si adatta alle speculazione di Makishima. Complessi, espressi con parole ricercate e incisive, i pensieri di Shogo sono a disposizione del lettori pronti ad essere decifrati e forse capiti. Makishima è quel genere di personaggio di cui puoi leggere quanto vuoi, ma solo leggendo non riuscirai mai a coglierne l’essenza profonda. In lui c’è qualcosa che va molto più giù, qualcosa che forse non è capace neanche lui di esprimere.
Eppure utilizzi le sue parole quando scrivi di lui, questo stile mi ha decisamente incantato. Passerei ore a leggere e rileggere le stesse 300 e passa parole.
Che dire di Choe, invece? E’ il mio patato, lo adoro troppo perché possa parlarne oggettivamente, ad ogni modo cercherò di parlarne essendo credibile. E’ una persona molto forte e molto esibizionista, nella misura in cui può esserlo un informatico nerd come lui xD Ritengo che voglia mostrare di sé solo quelle parti che reputa più carismatiche e professionali, in un certo senso: ci devono essere invece alcuni aspetti del suo carattere che tiene più nascosti… non perché se ne vergogni, ma semplicemente perché “rovinano il curriculum”. Con Makishima la musica cambia invece, perché con Makishima si percepisce una complicità che va oltre la semplice collaborazione, l’aspirazione allo stesso fine: è quella chimica di sguardi (che sguardi brillanti i loro <3 così poco umani e così sognatori ugualmente) che dà un senso diverso ad ogni parola scambiata. Makishima ha un rapporto molto diverso con Choe rispetto a tutte le altre persone di cui si serve: perché con Choe c’è fiducia, glielo dice chiaramente. Per quanto sia sorprendente, dato il personaggio di Shogo, questo è anche terribilmente tenero <3
Per quanto riguarda Gu-Sung, indubbiamente è affascinato dalla persona di Makishima: sa che senza di lui non potrebbe fare tanto di quello che ha fatto – lo zampino di Choe si vede in tutti i loro interventi – ma gli è fedele alleato perché dalla collaborazione riceve anche lui qualcosa di importante. Anche Choe deve essersi sentito molto solo: in modo diverso da Shogo certamente, ma nel riempire questo senso di solitudine i due si sono incontrati e amati.
Complimenti, uno stile superbo che benissimo si adatta al personaggio: la narrazione in seconda persona è affascinante, molto difficile e questo ti fa solo che lode!
A presto, kisses <3
Sissy