Recensioni di Roxar

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Recensione alla storia Anna e Antonio dalla A alla Z - 28/04/12, ore 20:57
Capitolo 16: Polvere
Eli,
come ti avevo detto oggi pomeriggio, eccomi qui. E non solo. Ero anche davvero convinta di aver recensito. Be', meglio tardi che mai! (E, a proposito, grazie per avermelo ricordato!)
Questo capitolo è tra i più densi, rivelatori e intrecciati di tutta la raccolta.
Denso, perché c'è un miscuglio di passato, polvere e speranze che non induce il lettore alla confusione anzi, lo porta ad un'attenta riflessione, a prestare quasi maggiore attenzione alle parole, ai fatti, alle immagini, a tutto.
Rivelatore, perché abbiamo a che fare con un Antonio come raramente lo abbiamo visto; un Antonio provato da tutta quella polvere, un Antonio pronto ad ammettere molto più di quanto forse volesse davvero fare; leggendo si ha quella classica sensazione - molto realistica, tra l'altro - di stare avendo a che fare con una persona che si è lasciato sfuggire più del dovuto. Un Antonio che esprime senza esitazioni la propria voglia di ritrovare quella chiave - Anna - e di riallacciare i rapporti con un passato che, in fondo, è sempre rimasto in quell'angolo di libreria.
Intrecciato, perché c'è un perfetto connubio di tutto quello che ho detto sinora: passato, rivelazioni, immagini e forse qualche rimorso.
Un capitolo che merita un'analisi approfondita, non troppe righe che tuttavia richiedono una bella dose di concentrazione.
E solo infine si riesce a cogliere lo stato d'animo di Antonio; un uomo che è vissuto di speranze, un uomo che non ha mai smesso di voltarsi per guardare quei ponti crollati. Un uomo che ha conservato le sue lettere e con loro i sentimenti che lo legavano ad Anna.
E dall'altra parte del capitolo - perché si ha la sensazione di vivere in confine sottile - c'è Elisa. 
Elisa e la sua ingenuità, Elisa e la sua ostinazione, Elisa e la sua perspicacia. Un Elisa che è un po' il deus ex machina della situazione, il mezzo attraverso cui Antonio finisce per capire che quella polvere è rimasta lì perché doveva rimanere, perché lui, da solo, non può spazzarla. 
E poi il colpo di grazia, alla fine. Tutto racchiuso in quel: "Non è possibile". 
E allora si sente la speranza, la certezza improvvisa che non tutto è perduto. E posso già immaginare il sorriso che forse gli ha curvato le labbra.
Per come mi piace pensarla, sono propensa a credere che sia stato Antonio - in questa particolare situazione - ad aprire la porta, quasi come per trovare la conferma di non aver avuto un miraggio. Quasi come per accertarsi che quella chiave, alla fine, è tornata.
Anche lo stile l'ho trovato mutato, più malleabile, più flessibile, adattato probabilmente alla tua personale visione che hai avuto questo capitolo.
Mentre nei precedenti capitoli ho notato una sorta di durezza (che si rapportava comunque alle situazioni sempre diverse che sceglievi di ritrarre), in questo al contrario è presente una piacevole morbidezza, come un rallentamento del ritmo narrativo, come a volersi soffermare su ogni sentenza per sprofondare sempre più nel personaggio di Antonio.
Oltretutto, mi è piaciuto soprattutto la caratterizzazione psicologica che hai dato di Antonio; un'introspezione chiara, per nulla forzata, che mostra l'intera situazione del personaggio esponendolo al lettore senza intoppi.
Degna di nota anche la scelta lessicale, che anche qui ho trovato pià morbida, più lenta, eccezion fatta in alcuni momenti in cui le parole si fanno più dure, quasi rancorose (ad esempio quando Antonio nota che Elisa ha trovato il cofanetto o quando spiega cosa sia); una scelta strategica, ne convengo, e più che opportuna.
Infine, la grammatica è impeccabilmente curata come sempre; assieme allo stile è il fiore all'occhiello delle tue fanfiction, che indubbiamente mi invoglia sempre a leggere e recensire, nella maniera più completa ed esplicativa possibile.
Che altro dirti? Aspetto il nuovo capitolo (che spero arrivi presto!), che sono certa non deluderà le mie aspettative.
Ti abbraccio,

Sara.
Recensione alla storia Anna e Antonio dalla A alla Z - 08/01/12, ore 19:24
Capitolo 15: Ossigeno
Mia cara Elisa (ci sta, ci sta!),
come ti ho già detto per MP, sono contentissima di questo nuovo aggiornamento, dopo averlo tanto a lungo...agognato, sì.
Sono contenta d'aver aspettato e di non aver gettato la speranza, e sai perché? Perché questo capitolo entra ufficialmente nei miei preferiti.
Mi spiego meglio: qui, tra queste parole, ci sono loro, Anna e Antonio, seppur in vesti molto diverse dall'ordinario.
Vediamo quindi una Anna sfacciata e sicura di sé, senza peli sulla lingua, autoritaria e, sopratutto, innamorata. E l'amore è proprio lì, nell'insistenza, nella voglia di avere le attenzioni di Antonio tutte per sé, nella sorpresa della giacca di lui che viene posata sull'erba, rimarcando quindi anche il carattere di Antonio e il suo poco attaccamento alle cose materiali-nobiliari.
E c'è anche Antonio, certo: un Antonio forse un poco più titubante, timido per certi versi, ma immancabilmente romantico. Un Antonio che non esita a scrivere il nome di lei su quell'enciclopedia, che non ha paura dei suoi sentimenti e che anzi, abbatte la timidezza per poterli ostentare.
Ammirevole, poi, è il passaggio continuo dal passato al presente e viceversa. Un passato e un presente che mostrano un'Anna completamente differente, una Anna a suo tempo innamorato e un'altra che, di notte, soffre e ha paura perfino di sfiorare quel libro, come se tutti i ricordi si fossero aggrappati sulla copertina, pronti a morderla non appena avesse allungato le dita.
E poi, bene, c'è quello stile sempre così particolare, sempre così quasi sfuggente, che spiega qualcosa e ne lascia intendere migliaia altre. Lo stile che è propriamente tuo e che, come ti ho detto spesso, amo letteralmente.
Infine, per quanto riguarda il finale, ti dico: sì, c'è una certa sensazione di "incompletezza", ma trovo sia giusto così; è come lasciare una porta aperta sulla storia di Anna e Antonio, come aprire un passaggio verso il prossimo ricordo, il prossimo evento, il prossimo capitolo insomma. E quindi, nulla da contestare; è giusto così.
Mi congedo, Elisa, rinnovandoti i miei complimenti: sei e resti un'autrice fenomenale. Sul serio.
A presto risentirci,
con affetto,
Sara.
Recensione alla storia Anna e Antonio dalla A alla Z - 25/08/11, ore 12:38
Capitolo 14: Nobiltà
Eccomi qui. Non avevi dubbi, vero? :)
Ma passiamo subito alla flashfic.
Se dovessi chiedermi un aggettivo col quale descriverla, ti direi indubbiamente ermetica. Ermetica perché le parole raccontano poche cose, sottointendendone moltissime altre.
Prendiamo in esempio il personaggio di Antonio; dalla flash risulta chiaro il pentimento e il rimpianto e, limitandosi a difendersi scarsamente dalle accuse di Anna, suppongo che esse siano dunque veritiere. 
Ma poi, rileggendo, c'è dell'altro. C'è la voglia di distinguersi, di estraniarsi e staccarsi da una società frivola e venale, c'è la voglia, come hai appunto scritto tu, di amare chi si vuole, come si vuole.
Eppure, nella seconda parte, dove il rimpianto di Antonio è più forte che mai, si potrebbe (sono tutte supposizioni, queste, è chiaro) dedurre che lui, alla fine, abbia provato sì un sincero affetto per Lucia, ma nulla di più. Come se la ragazza fosse stata il mezzo della sua ribellione, il mezzo di una sfida per dimostrare che se si vuole, le cose possono cambiare.
E se così fosse, sarebbe stato interessante scoprire altro, magari direttamente dalla Torrini, ma a quel punto la fiction si sarebbe chiamata "Anna e Antonio" o qualcosa del genere: come hai fatto giustamente notare tu, i protagonisti erano altri. Purtroppo, aggiungo.
Certo resta, comunque, che la seconda parte mi ha colpita maggiormente. Perchè fa quasi strano - ma non improbabile - leggere dei sentimenti e delle emozioni del medico che, come si è visto, è un tipo schivo e riservato, misterioso appunto. Quel "non costringermi a guardarti di nuovo" l'ho semplicemente adorato. Come se, solo guardandolo, la perspicace Anna potesse abbattere le sue difese. 
La prima parte, invece, l'ho trovata interessante, alle prese con un'Anna più appassionata e meno spenta (e meno stronza), ma comunque sincera e schietta. Diversa dal personaggio originale, certo, ma non per questo meno bello. E per quanto poco gli autori si siano sbilanciati, su loro due, credo proprio che la tua interpretazione sia giusta, oserei perfino dire che le parole pronunciate da lei sarebbero state proprio quelle!
Rispetto alle precedenti, questa flash, dal punto di vista stilistico, l'ho trovata più semplice e scorrevole, ma credo che questo sia dovuto anche al genere stesso del capitolo. Un gran bel lavoro, comunque, senza ombra di dubbio!
E continuerò a seguirti sino alla Z, sappilo!
Adesso ti lascio, mi sa che mi sono dilungata un po' troppo. A presto, Elisa, un bacio!
Recensione alla storia Anna e Antonio dalla A alla Z - 19/07/11, ore 21:46
Capitolo 13: Malattia
Solo una parola: w o w!
No, davvero, wow per tante cose.
Prima di tutto perchè, onestamente, la dedica era l'ultima cosa che mi aspettavo! Sincera! Per me le recensioni sono un, uhm, sacrosanto diritto alla verità e alla critica ed è quello che faccio mentre le scrivo. E sono davvero entusiasta che le mie ti colmino di gioia! :)
Mi ha commossa la dedica, lo ammetto. :)
E non azzardarti a pensare che mi stancherò di recensire questa splendida raccolta. Questa coppia, questa di cui tu tratti in modo impeccabile, mi ha appassionato sin dall'inizio, così come l'intera (prima ed unica) stagione di "Elisa di Rivombrosa". Perciò, togliti questi grilli dalla testa, okay? :P :)
Ma passiamo alla recensione vera e propria.
Dunque, la malattia di cui si discute, è, se non ho mal capito, l'amore. Gran brutta/bella malattia, in effetti.
Ho trovato semplicemente geniale il fatto che Anna abbia chiamato volontariamente a sè la sua cura. Un male spirituale che lei ritiene fisico e per il quale necessita del più bravo dottore - dell'uomo che ama - .
Un'accostamento tra anima e corpo, tra maschera e volto (tanto per restare in tema di maturità :P), tra essere ed apparire che, ripeto, ho trovato geniale. 
Un accostamento in cui, per come la vedo io, anche lo stile in sè, il font della storia, rispecchia perfettamente: il grassetto per l'apparenza, più forte, più spessa e il corsivo per l'essere, più minuto, più fragile, più nascosto. 
Una scelta davvero strategica ed efficente, te lo devo dire!
A mio parere, hai rispecchiato perfettamente i pensieri di Anna, lo stato d'animo - sia col grassetto che col corsivo - e quelli di Antonio (che, piccolo "off-topic", trovo semplicemente affascinante e dolce e un vero gentiluomo, così come vado in brodo di giuggiole per l'attore che lo interpreta).
E il finale ad effetto, semplicemente meraviglioso, anche se, te lo devo dire, ti sei leggermente distaccata dal soggetto della Torrini per agganciarti ad una tua personale interpretazione, che comunque, nel complesso, risulta perfetta per l'ending, la storia non sarebbe stata la stessa senza.
Come al solito, brillante esposizione (adoro quello che scrivi, sul serio, anche le altre tue storie! Sì, le ho lette!) e grammatica perfetta.
E poi, il tuo stile mi affascina tanto, davvero delizioso, come deliziosa la scelta della seconda persona (se mai mi dovesse ricapitare l'occasione di pubblicare qualcosa, ti chiedo già il permesso di poterlo prendere in prestito!).
E dunque è tutto! Ti aspetto col prossimo aggiornamento e fai con calma, capisco che oltre lo schermo tutti abbiamo una vita reale, fatta di impegni e simili. Io resto qua, non preoccuparti!
(Per rispondere alla parte della tua recensione "fuori tema", grazie per gli auguri, alla fine mi sono diplomata con 86, che immagino sia discreto per un liceo scientifico :P e adesso mi appresto ad iniziare l'università. Sono del '92, comunque. Non ti ho chiesto che facoltà frequenti...? E per quanto riguarda il tuo discorso sull'esperienza e sull'evolversi, hai perfettamente ragione, i nostri scritti servono proprio a questo, a farci crescere e migliorare! Comunque, se volessi fare quattro chiacchiere fuori di qui, mandami pure un'email, magari ti lascio il mio contatto su Facebook.)
A presto tesoro,

Sara.
Recensione alla storia Anna e Antonio dalla A alla Z - 27/06/11, ore 17:31
Capitolo 12: Libertà
Buonasera, Elisa!
Perdona il ritardo, ma essere una maturanda è una cosa assai snervante! Fortunatamente, ormai, manca solo un gradino alla mia "maturazione" :)
Pertanto, essendomi liberata di questi odiosissimi esami scritti, trovo il tempo di recensire questo splendido capitolo.
Hai dipinto Anna esattamente come l'ho sempre immaginata.
Nella prima parte si nota tutta la quotidianità frustrante alla quale è condannata, tutta la sua amarezza nascosta con grande orgoglio. Nella seconda parte però viene a galla il suo vero lato, la sua ossessione: lui, il suo amore tanto perfetto quanto illusorio, la sua scelta che l'ha portata alla rovina e che l'ha condannata all'infelicità di un matrimonio fallimentare.
Hai saputo rendere meravigliosamente bene il personaggio, passando da uno stato emotivo all'altro con graduale spostamento, senza far pesare troppo al lettore il repentino cambio di sensazioni e sentimenti.
Ho trovato il capitolo molto, molto gradevole, anche grazie al perfetto scorrimento dello stile, sempre ben ordinato e pulito e all'uso eccellente della grammatica e all'intelligente accostamento di parole che, lo ammetto, mi emozionano sempre e mi stupiscono, facendo crescere una sincera ammirazione per te e per la tua tecnica, che immagino porti in sé una maturata esperienza (come minimo sarai laureata, immagino!).
Ancora complimenti ed attendo con impazienza il prossimo capitolo!
Con sincera ammirazione,

Sara.