Recensioni di Stratovella

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Recensione alla storia Il rumore della neve - 03/02/14, ore 01:24
Capitolo 1: Il rumore della neve
Rispolverare un vecchio fandom  è un po’ come fare un salto nel passato; un passato che in questo caso mi riporta al ricordo di quando ci siamo conosciute e a quella prima recensione che diede inizio a tutto prima ancora che potessimo accorgercene… credo che non ci sia bisogno di dirti quanto apprezzi questo tuo piccolo regalo: non appena ho ricevuto il tuo messaggio mi sono subito fiondata a leggere <3
E allora, che dire di questo gioiello? Questi due hanno un effetto stranissimo su di me. Mi trasmettono insieme gioia e tristezza, spensieratezza e disperazione: come se il loro amore fosse talmente forte da non avere il diritto di esistere. Tutte queste emozioni sono perfettamente percettibili nel tuo racconto, che ancora una volta mi sorprende per la sua atmosfera evanescente, quasi onirica. Vedo i protagonisti camminare in uno spazio completamente bianco, come a voler sottolineare l’importanza dei loro sentimenti. È inverno, ma il freddo non si sente. C’è calore nell’aria, come se il battito dei loro cuori fosse sufficiente a riscaldarli in quella rigida stagione che, ancora una volta, viene vista negativamente, almeno dalla prospettiva della protagonista, che alza lo sguardo verso quell’insensibile volta plumbea il cui unico compito è quello di scagliarsi gelida sugli abitanti del mondo. Quella degli spilli di ghiaccio irritanti e pungenti è proprio una visione da Lacie; mi ha sempre trasmesso una certa malinconia come personaggio – e credo di non essere l’unica a pensarlo – per questo trovo azzeccata la scelta di questi termini per descrivere l’inverno.
So che su questo mi ripeto sempre, ma permettimi di elogiare ancora una volta la bellezza delle metafore che scegli, dalla loro cadenza simile a una fastidiosa macchia d’inchiostro alla ciocca dei capelli di Lacie che ricorda un serpente sinuoso sfuggito al calore del cappuccio (la mia preferita!).
La scena finale è meravigliosa, con l’evidente parallelismo fra i due personaggi e quello che hanno vissuto (quasi dimenticavo, mi si è spezzato il cuore nel ricordare gli abusi subiti da Jack durante l’infanzia :( ) e la certezza assoluta di vivere per sempre l’uno accanto all’altra, a dispetto del crudele destino che sappiamo li travolgerà…
Perché il mondo è proprio un luogo crudele, folle e bellissimo. Dio mio, è una delle conclusioni più belle che tu abbia mai scritto <3
Ti ringrazio ancora per questa perla, che vola senza esitazione fra i miei preferiti (come se servisse specificarlo…). Ti auguro una buona notte e spero di sentirti presto.
Un abbraccio mega-stritoloso alla Ling,
 
Strato.
Recensione alla storia Memories Of A Childhood - 17/09/12, ore 12:00
Capitolo 10: Tenth Memory: Day Off
(Piccola parentesi prima della recensione: grazie di aver spiegato cosa siano le lattughe. Avevo capito che si trattava di un dolce, ma mentirei se ti dicessi che in un primo momento non mi sono immaginata dell'insalata con lo zucchero a velo sopra :'D)
Ma torniamo seri adesso! Che dolcezza di capitolo, questo! Non succederà granché, ma la nostra Sophie aveva bisogno di un po' di riposo, poverina!
Tutto quello che avviene è tipicamente slice o life: non c'è niente da fare, si vede proprio che ti piace questo genere! La passeggiata a Reveille è stato il mio momento preferito. Mi ha ricordato molto il secondo capitolo di "Otousan"! Quell'atmosfera allegra, colma di persone che vanno e vengono, dei venditori che si sporgono dai loro negozi affacciandosi all'aria aperta. Anche tu sei riuscitra a dipingere molto bene questo tipo d'atmosfera.
Il panettiere Bobby è proprio il classico "panettiere de fiducia" che sa praticamente tutto della vita di tutti i suoi clienti! Sono sbottata a ridere quando Cassidy gli ha risposto: “Bobby, possibile che riesci sempre a dire più panzane di quanto pane tu riesca a vendere?” CHE GROSSA! L'amo sempre di più <3 Se le sue coetanee non vogliono esserle amiche è soltanto per una ragione: invidia pura. Perché è una figa, diamine! Rimorchia pure in abiti da uomo, quindi questo la dice lunga sul suo aspetto fisico... mi piace, e davvero tanto!
Quando invece vanno da Irma non ho potuto fare a meno di pensare a "Lilly e il vagabondo". Ovviamente Lilly sarebbe Sophie e il vagabondo la nostra Sissi! Sbaglio o c'è parecchio mondo disneyano nella tua testa? Penso proprio di sì! Soprattutto se parliamo di queste due amiche.
Infine, la rabbia del duca non si poteva proprio evitare! xD Questa volta l'han combinata davvero grossa quelle due! E povero Reim: la solita vittima. Spero che non gli succeda nulla di male (che tenerezza: le ha fatto trovare la cena in camera) è proprio dolce <3.
Sono davvero contenta di aver visto una Sophie più grande, non vedevo l'ora! Chissà come procederanno le sue avventure... da quello che ho capito in questo capitolo dovrebbe avere su per giù 13 o 14 anni, giusto?
In ogni caso, il fatto che manchi poco alla fine mi rattrista :'( ma capisco anche che non può durare in eterno, quindi spero in un finale più che soddisfacente (come, del resto, è stata tutta la storia finora).
A presto cara! Volo a rispondere alle tue mail!
Un bacio enorme,

Strato.
(Recensione modificata il 17/09/2012 - 12:01 pm)
Recensione alla storia Memories Of A Childhood - 03/08/12, ore 20:49
Capitolo 9: Ninghth Memory: The Melody Of Destiny
Mamma mia che bel capitolone, da dove posso cominciare?
Dunque, innanzitutto ti dico subito che l'attesa è stata lautamente ricompensata dal contenuto di questo capitolo. Non solo le parti descrittive sono sempre più folte e interessanti, ma anche la trama sta subendo un risvolto assai curioso.
Ti dirò, quand'ho letto la scena in cui Sophie viene convocata ho sperato con tutta me stessa (e non so dirti il perché) che si trattasse di Break. Sarebbe stato un bel colpo di scena, anche se, ripeto, non avrei proprio avuto idea di cosa potesse volere il cappellaio da lei (ma sai, il pessimo rapporto fra Mad Hatter e Dodo non è un segreto per nessuno, quindi in fondo qualcosa c'entra, dai!).
Tornando al capitolo, quando hai descritto il nonno di Sophie ho subito pensato che fosse il fantoccio creato da Barma (e infatti alla fine della storia hai anche scritto che ti sei ispirata a lui) e che si trattasse di qualche espediente di Rufus per dirle chissà che cosa.
In ogni caso, posso dirti con tutta sincerità una cosa? Il nonno di Sophie è proprio uno s*****o! Cioè, ma come osi parlare così a una bambina che ha subito tanti dolori?! Ma sei una m***a! (quante parolacce che mi fa pronunciare, maledetto! xD). Ti giuro, l'ho odiato! E, se posso permettermi, è proprio un Barma! Nel senso che io ho sempre avuto l'impressione che i Barma fossero degli S.T. di natura (non a caso, anche la mia interpretazione del nonno di Rufus non è poi così simpatica: rimanere impassibile di fronte all'immagine di tuo padre che spara a un uomo, lamentando poi gli stivali d'oro del suo cadavere non è esattamente l'atteggiamento che ci si aspetterebbe da un bambino. Ma, come dicevo, se è dei Barma che parliamo allora suona tutto normale).
Già, tutto normale. Proprio come essere in combutta come un uomo del calibro di Zai Vessalius. Mio Dio... ma cosa avranno in mente quei due? È disgustoso come entrambi siano completamente insensibili, l'uno nei confronti del figlio (che poi, su questo ci sarebbe da discutere ampiamente dati i risvolti degli ultimi capitoli) e l'altro nei confronti della nipote.
Mah, è proprio vero che "gente poco raccomandabile" sta sempre con "gente poco raccomandabile", per usare un eufemismo, dato che di parolacce ne ho dette fin troppe.
Rileggere la scena di Gilbert non è stato affatto pesante, anzi: mi sono fatta un ripassino! E meno male che c'era quella scena, o questo capitolo sarebbe stato triste in tutto e per tutto (ma come? La Queen of Tragedy non sarebbe felice di leggere una roba totalmente struggente?! Beh, ad essere sincera, in questo caso no: Sophie ne ha avute fin troppe, e sento che, purtroppo, ne avrà ancora. Spero solo che la sua forza di volontà non l'abbandoni, e che riesca ad affrontare i problemi con l'aiuto dei suoi cari).
A questo punto, vorrei citarti una frase che mi ha particolarmente colpito: "“Mmmhh... letteratura, matematica (anche se non la sopporto)"" Ahahah! Sei o non sei te Sophie in questo momento? Mi sono immaginata la tua poker face ._. mentre scrivevi quest'appunto fra parentesi! xD
E poi, sempre nella stessa frase, continua così: "[...]"Reim mi legge dei saggi di filosofia. Sai, a lui piace tanto, anche se non lo ammette!”" Ma quanto ce lo vedo Reim a studiare Filosofia?! Davvero, è azzeccatissimo, complimenti!
Ah, e poi un'ultima cosa prima di lasciarti: l'"amico" che Gilbert era andato a trovare... sarà mica suo "padre"? Sai di chi parlo, vero? :P
Un abbraccio enorme,

Strato.

P.S: ho letto l'sms, anche tu mi manchi un sacco! Non appena mi arriva la tua lettera t'informo subito!

P.P.S: la mia risposta al Capitolo 0 di Kevin è in avanzamento, ma non ancora pronta! Se ci riesco domani mattina te la invio e avrai il tuo 1! Inoltre, volevo dirti che, se ti va, potremmo fare uno strappo alla regola e vederci in chat per parlare degli ultimi risvolti del manga (ho troppa voglia di farlo!). Fammi sapere se ti va e, in caso, quando potresti! :D
Recensione alla storia Memories Of A Childhood - 06/07/12, ore 20:41
Capitolo 8: Eighth Memory: The Return Of Happiness
Eccoci finalmente! Allora, innanzitutto comincio dicendoti che non appena ho letto le prime due parole del testo, ossia "Reim Lunettes", non ho potuto che esclamare un sonoro "Evvai!".
Non vedevo l'ora di vederlo entrare in scena, di scoprire come fosse avvenuto il suo primo incontro con Sophie, e come avrebbero gradualmente cominciato a conoscersi.
Bene, ora lo so, e sono non soddisfatta, ma soddisfattissima!
Per prima cosa ci sono alcune frasi che mi hanno particolarmente colmpito e fatto ridere. Sono battute fredde e spiazzanti, che non ti aspetteresti e che, proprio per questo motivo, rendono il tutto ancora più divertente.
La prima è questa: "“Reim?” ripeté la piccola “Che brutto nome!”" Cioè... è stata stupenda! Non me l'aspettavo proprio! Pensandoci bene però, una bimba furbetta come la nostra Sophie è perfettamente adatta a dire certe cose. Non ha peli sulla lingua; quando ha qualcosa da dire lo dice, e basta. L'ho trovata un'uscita molto spontanea e coerente col personaggio, e questo mi fa molto piacere, perché significa che sai come gestire e mantenere il carattere dei personaggi che crei (non è cosa da poco).
Un altro pezzo divertente è stato:
"Lui, Reim Lunettes, si faceva mettere i piedi in testa da una bambina di otto anni?
Sì."
Quel "Sì" a capo rende proprio l'idea di quanto questo personaggio sia vulnerabile e insicuro, ma soprattutto di quanto sia sensibile di fronte agli occhi luccicanti di una bimba che comprende essere triste e un po' sola.
Mi piace moltissimo come hai reso Reim in questa prima parte; anche il fatto che sia bravo a leggere e a raccontare storie è qualcosa che a mio parere gli calza a pennello.
Bello anche come descrivi la narrazione del duca, il quale "tono di voce atono e senza sentimenti" non è minimamente paragonabile a quello di Reim, ragazzo giovane, dal cuore gentile e colmo di tutte quelle qualità che noi conosciamo bene.
Infine, non ho potuto che sorridere quando ho letto "i cuscini a terra sono un ponte sospeso sulla lava". E' icredibile: ma lo facevamo proprio TUTTI questo gioco da piccoli? Quanta esperienza personale c'è nella tua storia? Leggendo le tue righe, ho sempre più l'impressione che moltissimi aspetti, come certi giochi o certe passioni, non siano altro che lo specchio di ciò che piace a te. Sto forse dicendo una cosa sbagliata?
Non c'è da stupirsi se l'autore mette molto di suo nei suoi personaggi: è una cosa che faccio anch'io, proprio perché "vorrei essere" quel determinato personaggio e, di conseguenza, gli affido gran parte di ciò che amo, rendendolo, anche vagamente, simile a me.
Non ho altro da dire, se non che ho amato moltissimo questo capitolo. Per il mio Reim, per òa dolce Sophie, e per tutti quei piccoli particolari che inserisci ogni volta, donando al tuo racconto quella semplicità e quella dolcezza che me lo fa amare.
Spero di leggere il seguito il prima possibile! Che bello, presto avrai un po' di tempo per occuparti delle tue passioni e sfornarci tante altre belle sorprese!
Un abbraccio forte,

Strato.
Recensione alla storia Chissà se ti arriva il mio pensiero? - 08/06/12, ore 13:17
Capitolo 3: I Pensieri Di Un Peccatore
Povero Vincent, tra lui e Kevin non si sa chi sia il più sfigato! Forse Lacie (che non era tra le opzioni, ma vabbè! xD)
In ongi caso, la tua drabble è davvero bella! In poche parole hai praticamente detto tutto quello che Vincent prova nei confronti di suo fratello e della sua condanna. Veramente poetico, soprattutto l'ultima frase: "Per te, diventerò la causa di sventura" perfetta per concludere il tutto!
Complimenti ancora!

A presto,

Strato.