Recensioni per
L'Angelo e la Vendicatrice
di Zia Esmy

Questa storia ha ottenuto 44 recensioni.
Positive : 44
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
05/11/06, ore 15:21
Cap. 4:

Eccomi qui a recensire il nuovo capitolo! Ancora una volta ti rinnovo i complimenti per il tuo stile, nonostante la lunghezza dei capitoli non ho avuto alcuna difficoltà a leggere questo tutto d'un fiato, grazie alla tua invidiata capacità di incatenare il lettore allo schermo del pc fino a quando la storia non è finita! E così alla fine l'angelo è riuscito a sconfiggere le tenebre, la maschera della Morrigan è stata infranta da Micael e, da dietro le sue ombre, ha rivelato Rowina. Il passato della Morrigan è agghiacciante, immaginavo qualcosa di tragico, ma dopo aver letto la sua storia sono sempre più convinta che abbia il diritto di vendicarsi. E adesso il suo comportamento gelido, la contraddizione della sua natura che si divide tra l'assenza di qualunque forma di compassione per le sue vittime ed un'estrema fragilità, assume una perfetta coerenza.
Come al solito hai descritto il momento d'amore in modo bellissimo, sottolineando la dolcezza con cui Micael riesce a fugare le paure della donna e la terribile incertezza di lei, che ne dimostra ancora una volta la fragilità. Ogni parola trasuda amore e tenerezza, eppure bastano un'esitazione, una parola a ricordare le ombre di un passato che rimane sempre presente e, solo dopo che Micael è riuscito a rassicurare Rowina, viene rivelato.
Infine volevo citare una delle frasi che mi sono rimaste in mente (a dir la verità è praticamente tutto il capitolo a meritare la citazione, ma preferisco limitarmi XDD): "Non chiamarmi così Micael …" disse "Rowina non c’è più!" E' una frase bellissima, che riassume tutta la tristezza della Morrigan e colpisce dritta al cuore, nel momento in cui rivela che ormai la Morrigan ha preso il posto di Rowina, la vendetta si è sostituita alla donna. Scusa per la breve recensione, ma non ce la faccio ad aspettare, volo subito a leggere l'ultimo capitolo! Un bacio.

Recensore Veterano
05/11/06, ore 14:32

Ciao Zietta, perdona il ritardo con cui recensisco questi capitoli, ma ho atteso di avere un po' di tempo libero per gustarmeli in maniera adeguata. Il nuovo capitolo è narrato quasi tutto dal punto di vista del soldato, ottima scelta per evidenziare i suoi pensieri e descrivere la Morrigan da un'ottica esterna, evidenziando così le contraddizioni che sembrano animarla e dividerla tra fragilità e spietatezza. Bellissima la riflessione di Micael, quando si rende conto di non avere di fronte un'apparizione della notte e della vendetta, ma nonostante tutto una donna, capace di sanguinare e mostrare, seppur suo malgrado, tutte le debolezze tipiche dell'essere umano. E quindi ecco il soldato in preda alla contraddizione, diviso tra l'obbedienza al suo signore ed il cavalleresco impulso di aiutare una donna ferita per cui, forse senza nemmeno rendersene conto, prova un'intensa attrazione; e non è solo un qualcosa di fisico, sono gli occhi della Morrigan, il suo atteggiamento gelido a rivegliare in Micael la curiosità nei suoi confronti ed il desiderio di conoscere la sua storia. Hai descritto molto bene i suoi sentimenti confusi ed i suoi dubbi nel momento in cui scopre di provare tenerezza per la sua nemica, così come il graduale cambiamento della Morrigan, che piano piano non rifiuta più il dialogo con Micael, ma, pur non mostrandosi amichevole, pare accettare lo strano rapporto che si sta formando tra loro, fino a rivelare una fragilità inattesa. Mi preoccupa molto il passato della Morrigan, dev'essere stato proprio qualcosa di tremendo a spingerla a quell'esistenza triste e vendicativa. Mi è piaciuta davvero molto la parte relativa alla sua lacrima, la prova definitiva che dietro la sua facciata impassibile è nascosto un oceano intero di sentimenti, ma la scena del bacio, in cui lei ammette infine le sue paure e Micael accetta l'attrazione che prova per lei, è la mia preferita, l'hai resa in modo davvero magistrale! In particolare mi ha colpito la riflessione del soldato sul fatto che la Morrigan non abbia esperienza in questo campo e quindi, ancora una volta, si rende conto di quanto lei sia umana e diversa da come l'aveva sempre immaginata. Adesso proseguo con gli altri capitoli, intanto ti faccio i miei complimenti, questa storia è sempre più intrigante. Baci.

Recensore Veterano
30/10/06, ore 22:20

Ciao Zietta adorata^^ Ecco ancora una volta la Rowina -che nel presente caso sarei io XD- che, dopo aver letto e goduto di questo MAGNIFICO capitolo, denso di emozioni non meno che di azioni ed accadimenti, si accinge a scriverti un'altra delle sue recensioni, nella speranza di essere ancora una volta all'altezza non di me stessa e delle recensioni precedenti, ma bensì alla tua storia meravigliosa della quale, lo ripetiamo, sono fiera ed onoratissima dedicataria *____*
Inizierò con il dirti una cosa alla quale sono abbastanza certa che non crederai. Sabato, prima di uscire, avevo lasciato il PC acceso; così, quando sono rientrata, ho aperto EFP e ho visto tra le ultime aggiornate questa storia. Ebbene, l'ho aperta e ho iniziato a leggere le prime righe. Poi mi sono detta, però, che dovevo smettere, perchè il giorno dopo rischiavo di non ricordare tutto appieno e di non poter percepire le stesse emozioni che si sentono a mente lucida e soprattutto non assonnata^^
Così, ieri mattina, domenica, ho letto tutto d'un fiato questo nuovo capitolo, pieno di avvenimenti che non mi aspettavo per nulla, e di emozioni così forti da diventare quasi fisiche, a volte. E quindi, infine, eccomi qui a recensire.
Inizierò da principio. Ed il principio è quel "Non c'è futuro per noi due".
Intensissimo, violento come un pugno in pieno stomaco. Rassegnato, triste, senza possibilità di appello.
Come ho già fatto due volte su tre, anche in questa recensione metterò in relazione i personaggi con una parola. Nel presente caso, metterei in relazione Micael con la Speranza. Perchè lui non crede e si rifiuta di accettare le parole di lei. Non vuole e non può attenersi ed uniformarsi alla rassegnazione delle parole di lei, e del suo modo di pensare. Non vuole lasciarla, soprattutto non può lasciarla per sempre. Tra di loro è nato qualcosa di fin troppo indistricabile, nei mesi precedenti e in quella notte piena di passione, perchè un semplice addio possa tenerli lontani.
E Micael si allontana dalla locanda con questo pensiero, nella mente. Con il profumo di lei ancora sulla pelle, la testa annebbiata dall'amore che prova, e che per noi che leggiamo è tanto struggente da desiderare di potergli dare una mano a nostra volta, e fare qualcosa, perchè un amore così grande non può che trionfare e vedere la luce e la felicità. Anche e soprattutto perchè deve esserci una luca in fondo alla galleria -come hai citato tu, in postfazione al capitolo- per loro due, e per Rowina, che ha tanto sofferto, tanto represso dentro di sé sentimenti che hanno finito per uscire nella loro prorompenza. E riversarsi su di lui: l'Angelo, il Bianco, il Bene. La Speranza.
Ho trovato molto dolce tutta la parte in cui Micael parla con Agnes, assicurandole che non c'è nulla che vorrebbe di più che proteggere Rowina; e la ringrazia tacitamente, perchè lei è stata la madre che Rowina ha perso troppo presto, la donna che ha rappresentato l'unica figura rassicurante e amorevole nei suoi tredici anni di buio e dolore. E' bello che Micael riconosca tutto questo, perchè è indice di quanto lui abbia capito profondamente l'animo di Rowina. E questo gli fa onore, e ce lo fa amare ancora mille volte di più -se è possibile^^
E poi, la cosa che non mi sarei mai aspettata. Nelle stalle della tenuta di Lord Wintworth, Micael viene rintracciato da qualcuno che io non credevo avresti inserito nella storia, ed è stato come la spina di una rosa contro un dito: pungente, ma bellissimo. Fa la sua comparsa Edwin, il giovane fratello di Rowina, colui per la cui perdita lei ha sofferto più di tutti -perchè grida il suo nome, nel delirio del sonno disturbato dalla febbre, nel primo capitolo. E noi, la scorsa "puntata" (^__^) abbiamo sofferto insieme a lei per questa perdita, e ci siamo arrabbiate terribilmente nello scoprire della crudeltà di quest'uomo che non si è accontentato di abusare di lei e della sua innocenza, e di marchiarla a fuoco come si fa con una bestia, ma che ha sfogato la sua sete di sangue su un ragazzino di sei anni.
Voglio davvero, davvero mettere l'accento su una frase che mi ha letteralmente colpita al cuore, in questo contesto, e che mi si è conficcata dentro, per la sua intensità, per la sua verità e, come sempre è per te, per la sua immediata efficacia, che credo risieda nella sua semplicità e nella sua incisività. E' la seguente: “Fa orrore non è vero? “disse il ragazzo abbassando lo sguardo e sfiorando la cicatrice con un dito. Micael sorrise e scosse il capo “No, fa onore! “rispose con orgoglio “Ad un ragazzino di sei anni che sfida la paura per difendere la sorella”. Lo so che è una frase lunga, e perdonami se l'ho riportata nella sua interezza: l'ho dovuto fare, per riconfermare anche a me stessa quando io l'abbia sentita e quanto queste poche parole suonino come una sorta di olio lenitivo sulle ferite. Sulla ferita stessa che deturpa il volto di un ragazzo ventenne, dai boccoli biondi e gli occhi di ghiaccio. Gli stessi di sua sorella.
Così, due cose ci vengono dette esplicitamente, durante il dialogo tra Edwin e Micael; due cose che mi premeva sapere. La prima, è la ragione per la quale la Morrigan lasciava una piuma di corvo, accanto ai cadaveri delle sue vittime, e vestisse il mantello con le effigi di metallo che erano due ali di corvo chiuse intorno al suo collo. Il corvo non è altro che il sigillo della sua famiglia, il retaggio fisicamente visibile di suo padre e del suo sangue.
Un sangue nobile. Non so perchè, ma questo sapevo di dovermelo aspettare -e mi aveva insospettita il fatto che fossero tutti nobili, gli uomini uccisi dalla Morrigan, nobili gli uomini che hanno fatto irruzione nella sua casa quella maledetta notte di tredici anni prima, facendo strage della sua famiglia. Gelosie tra Signori? Lotte intestine tra nobili? Non ho ben capito, ma confido che ci grazierai di una spiegazione nell'epilogo a questa storia, anche perchè Edwin parla di "andare contro i potenti".
La seconda cosa che volevamo tutti sentire, da due capitoli a questa parte, è quel che Micael ha espresso a voce solo molte righe più tardi: che lui AMA Rowina. Senza possibilità di appello, senza che lui possa farci nulla. La ama come la sua stessa vita, oserei dire. E questo è bellissimo. Questa è la ragione della sua disperazione, e del fatto che non può arrendersi al destino che lei si è costruita.
Ma lei, per una notte sola ancora, sarà di nuovo la Morrigan, per l'ultima volta. Perchè deve portare a termine quella vendetta che, ne è certa, è l'unica cosa che ancora può dare pace alla sua anima. Così, i miei sospetti erano fondati: il mostro che ha profanato Rowina è lui, Wintworth. Mi chiedo come possa un mostro del genere aver scampato e nascosto le sue malefatte per tutti questi lunghi anni, come abbia fatto il popolo a non capire. Come abbia fatto Micael stesso a fare due più due, benchè io non possa fargliene una colpa: si tratta pur sempre di fedeltà, e di lealtà verso colui che è stato il suo signore per i lunghi anni della sua carriera. E, a pensarci bene, è stato anche lui a metterlo sulle tracce della Morrigan, e a far sì che le loro due vite s'incrociassero.
Ironia del destino, la chiamo io. Giustissima e meritata.
Perchè se loro due non si fossero mai incontrati, lo stesso mostro che ha distrutto la vita di Rowina e l'ha resa la Morrigan non sarebbe mai morto per mano del suo stesso Capitano di milizia.
Vorrei poi, Zia, farti un applauso particolare e rombante per la sequenza, narrata in terza persona, che va da quando Edwin e Micael iniziano la corsa verso il palazzo di Wintworth, fino alla morte di questi. E' come una voce sussurrata all'orecchio che ti illustra con pennellate d'aria e di nuvole di poesia tutta la scena. Come vederla dall'esterno, come si vive un'esperienza sovrannaturale. Non hai affidato a quella voce nessun punto di vista, ma solo la narrazione della situazione, la sua descrizione, la sua sequenza, in una maniera quasi distaccata, tanto che sembrava opacizzata da un alone luminescente di cruda realtà. E, alla fine, hai sigillato la scena con le parole di Micael, che aveva sussurrate a Rowina, quella notte: “Mai proteggerei un simile mostro, … ma proteggerei te e lo ucciderei con le mie stesse mani !”.
Così, senza neanche pensarci, senza ricordare le sue stesse parole, Micael tiene fede a quella che a tutti noi era suonata come una promessa. Uccide Wintworth, e protegge lei.
Ma poi, da qui inizia l'agonia più lunga e dolorosa a cui tu ci abbia sottoposta dall'inizio della narrazione di questa storia meravigliosa: Rowina, ancora una volta la Morrigan, si dichiara come colpevole di tutte quelle morti -anche di quella che ancora impregnava la stanza con il suo odore di sangue. E si lascia catturare. A nulla servono le incitazioni di Micael e scappare; a nulla la visita di Edwin, alle sue celle, e a nulla servono le parole scambiate per un'ora o due con lui, che è suo fratello, e che gli Dei hanno voluto graziare con una vita vissuta trai nobili, con Lord Owen.
E quella frase, lasciata lì come un rimpianto amaro di lacrime: Se solo avessero saputo, entrambi, che l'altro era vivo...
Anche questa è stata una cosa dolorosissima, per me, assistere a come le cose si sono ridotte, con lei non più certa di avere le forze di affrontare un destino che lei stessa ha scelto, e d'altra parte sicura che una vita in fuga continua non era quello che voleva, per lei ed Edwin e Micael, e sapere che avrebbe potuto essere tutto diverso, se solo avessero potuto essere l'uno accanto all'altra, fratello e sorella. Perchè per quanto da una parte Agnes e dall'altra la famiglia di Lord Owen abbiano in parte rappresentato le loro rispettive famiglie, ci sono state per anni le ferite brucianti sulla pelle, e ancor più quelle sanguinanti dell'animo, a ricordare loro ciò che era accaduto. Fossero stati insieme, neanche loro sanno come le cose avrebbero potuto andare.
Mi ha molto colpita quando Edwin, non senza dolore, dice che lei non vuole essere salvata, avvedutosi che l'unica cosa cui lei si è destinata, adesso, è la morte, benchè non la desideri più come prima -perchè non appare più come volto di pace e conforto, ma come l'alternativa oscura alla vita che potrebbe essere, con suo fratello e il suo amato. E Micael, ancora non caduto nella rassegnazione, che pensa e rimugina e cerca un modo.
E lo trova in tre semplici parole: Morrigan deve morire.
Deve morire lei, la Dea, la Leggenda, il Corvo, la Vendicatrice. Perchè altrimenti Rowina non potrebbe vivere. E, con un artificio che io sospetto come preso in prestito da Shakespeare, a Rowina viene data una fiala con un liquido viscoso e torbido.
E la Morrigan muore, prima di essere giustiziata sulla piazza.
Zia, non discuto questa scelta, perchè so che non è questo il finale. So che non può essere questo il finale di questa storia. I tuoi personaggi, un po' anche miei ormai perchè ce li ho nel cuore, hanno sofferto troppo e troppo combattuto perchè le cose possano rimanere così. Ma non faccio pronostici nè previsioni. Mi fido di te, come sempre.
Vorrei, per finire questa mia recensione, mettere un accento e fare un encomio a te, Zietta, e al tuo stile a dir poco meraviglioso. Hai un modo talmente evocativo di descrivere scene e situazioni, che mi sembrava di essere presente: nella stanza del maniero di Wintworth, seduta al tavolo della locanda a cui Micael e Edwin discutevano di come tirare Rowina fuori dalla prigione, e in quel sotterraneo stesso, quando le lacrime della sua vita spezzata di mischiano a quelle di Edwin, e poi quando la Morrigan lascia il suo corpo, dopo aver bevuto dalla boccetta consegnata da Micael, e la sua guancia preme contro il pavimento gelido della cella. Mi sono davvero raramente, se non mai in assoluto, sentita così tanto in simbiosi con dei personaggi che non fossero miei, non ho mai provato tanto pathos e tanto coinvolgimento. Zia, tu hai talento. Qui lo dico, e qui lo ripeto e confermo: solo così si può chiamare, questa abilità inumana che hai per la narrazione, e per presentare sentimenti e personaggi in modo così meraviglioso e completo e pieno di sentimento.
Un bacio grande, Zia. Ti saluto, ancora una volta, fiera come sempre di aver ceduto il mio secondo nome al tuo personaggio^^
Ti adoro: te, lei, Micael e, diciamolo, anche Edwin.
Rowina.

londonlilyt
30/10/06, ore 14:34
Cap. 1:

Disgraziata d'una Zia!!Come ti può venir in mente di sincopare la gente a questo modo!T_T da piangere fiumi di lacrime questo capitolo, per non parlare del colpo di scena!! Proprio non me l'immaginavo!(mi riferisco ad Edwin^_^) Ma la Lilyt tramite la sua palla di cristallo sa! Sa che l'epilogo porterà fiori d'arancio!! Non è vero? Non vorrei essere costretta a sfracellare contro il muro la mia povera pallina, è molto permalosa e ne risentirebbe!! ^_^

Recensore Junior
29/10/06, ore 22:13

Eccomi qui, Zia.
L'ultimo capitolo della narrazione, la fine; la Morte.
Questo capitolo, a conti fatti, altro non fa che confermare alla sottoscritta l'alto livello raggiunto da te, come scrittrice, con questa storia.
E se ti commuovi, bene, perché ciò che dico è meritato, e non penso proprio che nessun recensore(o recensitrice, se vogliamo fare i pignoli) oserebbe dire il contrario.
Già il fatto di far tornare in scena Edwin, l'ho trovato veramente azzeccato.
Uno dei motivi per cui lei, prima Morrigan e infine Rowina, aveva deciso di vendicarsi del male subito, che torna come dall'oltretomba, per darle un'ulteriore speranza di poter avere una vita.
Sì, l'ho proprio interpretato così, il suo arrivo; come la speranza che le mancava per decidere di essere diversa.
Ma non è abbastanza, per sfatare tutto il marcio che ha accumulato in tredici anni di sofferenza; non lo è stato Micael, l'amore -la Vita, e non lo sarà Edwin, la famiglia perduta, il fratello ritrovato.
Magistrale, veramente, lei che, davanti al cadavere del suo stupratore si alza, e dichiara cos'è e cos'ha fatto.
Una delle migliori scene di questa storia, se me lo consenti.
E poi..
Che dire, poi?
Non voglio ancora spendere parole, per il Lively, lo farò esclusivamente alla fine, cosa quanto mai inappropriata, se non vuoi, ma così ho deciso XD
Posso soltanto dire che, come Dea, come donna, dopo aver vissuto nell'ombra, e nel buio, per tredici anni, uccidendo e devastando, marchiando a fuoco coloro che avevano distrutto la sua vita, l'uscita di scena è stata magistrale.
Perché la Morrigan doveva morire, altrimenti Rowina non avrebbe mai potuto vivere; non sappiamo se vivrà più, anche lei, ma confidiamo nel tuo epilogo, che ci hai promesso XD
E veniamo adesso a colui che MAI deve chiedere, ma che si prende e basta, arrivando dritto e leggero come una piuma: Micael Lively.
In tutta onestà, quest'uomo è un genio.
E io avrei fatto lo stesso, sì. (oddio, forse no, ma va be' XD Sicuramente l'Ame non se lo sarebbe meritato, quindi sono esentata da qualsiasi infamia XD)
Parto col dire che ho letteralmente adorato la coltre opaca che hai steso sulla corsa a cavallo di lui e di Edwin, l'entrata nel castello e infine il raggiungimento della stanza dove Rowina si trovava.
Un ottimo stratagemma, per sospendere la narrazione tra etereo -come un angelo, o un fantasma, e il reale -come due uomini nel panico.
E c'è in lui, in questo capitolo, talmente tanta di quell'angoscia che, davvero, al lettore arriva.
Mi fermo qui, Zia. Tanto che mi è piaciuto il capitolo lo sai, te l'ho già detto dopo averlo betato (talmente curiosa di sapere come andava avanti che ho betato prima il quarto e poi il terzo XD).
Tanti complimenti ancora, perché davvero, hai superato te stessa.
ILY.

Recensore Junior
29/10/06, ore 18:44
Cap. 1:

Ma ziettina cara, che mi combini??? Non mi posso assentare per qualche giorno da EFP che tu mi sforni una nuova storia? E che storia!!! L'ho divorata in meno di due giorni, e sono letteralmente in lacrime!!! Il personaggio della Morrigan è stupendo, vivo e reale come nessuno. Come ti ho già detto, per alcuni versi mi ricorda La Stella della Senna, la mia eroina da bambina... Anche lei, se non ricordo male, aveva il Tulipano Nero che le faceva da angelo custode!!! Solo che Rowina e Micael sono ancora meglio... Sono splendidi!!! Lei è così vera, tormentata, forte e nello stesso tempo fragile come cristallo. Ho adorato la scena del bacio, quando la Morrigan, la dea della vendetta, muore per lasciare il posto a Rowina, la donna affamata d'amore. Micael... Che dire, quest'uomo qui è un vero e proprio tesoro! Leale, forte, sincero... Avercene di maschi così, capaci di amare con tutto il cuore! Tra l'altro Michele era uno degli arcangeli del Signore, secondo la Bibbia, quindi anche il nome è azzeccatissimo... Che dirti, ho pianto come una disperata nei pezzi in cui lei parlava in prima persona, ho letto la scena d'amore con gli occhi così *_* e sull'ultimo capitolo sono diventata una fontana!!! Ti prego, posta presto l'epilogo, sono in ansiaaa!!!! Ps. Non preoccuparti perchè hai pianto sul quarto capitolo... L'ho fatto anch'io!!!

Recensore Veterano
29/10/06, ore 17:01

che capitolo!!! riesci sempre a stupirmi , nonostante sappia della tua bravura e dunque me lo devo aspettare! Edwin è vivo! che colpo di scena.Davvero toccante l'incontro con Agnes! (adoro quel personaggio) E poi come Micael ha affrontato Wintworth! l'angelo contro il vero demone, la vera anima nera della vicenda,non certo Rowina. Mi ha poi spezzato il cuore quando lei ha deciso di morire comunque! Io però credo non sia finita qui,anche perchè credo che altrimenti Micael avrebbe preferito farsi uccidere con lei... aspetto con ansia l'epilogo!

damynex
29/10/06, ore 11:31

sorprendete, è l'unica parola che mi viene in mente adesso....veramente complimenti e ovviamete aspetto l'epilogo ocn impazienza...

Nuovo recensore
29/10/06, ore 11:28

ma...è morta?? voglio dire...perchè non ha scelto di andare col fratello??e con Lively?? sarebbe stata la scelta più facile e comoda, forse non è molto da Morrigan ma sicuramente da donna che è diventata... mi ha sorpreso, davvero non mi aspettavo una cosa del genere...mi hai lasciato senza parole!! per non parlare dei soliti brividi che mi vengono quando leggo le tue storie!! anche per questo continuerò a dire che scrivi in modo magistrale, migliorando di volta in volta, sempre e comunque...e poi mi cogli pure alla sprovvista!!! grande capitolo per una grnade storia... bacio ILY! *ti prego non farmi recensire cionfola che dopo 3 righe di una sua storia mi addormento...* *_*

Recensore Junior
28/10/06, ore 00:00
Cap. 4:

mi commuove... che romantici, che carini, che dolci e poi mi ha veramente colpita Rowina ...a parte per qualche errore di distrazione il chap è perfetto e spero che aggiornerai presto

Recensore Veterano
27/10/06, ore 19:48
Cap. 4:

Zia... E' con un turbinio di emozioni che inizio questa recensione, oggi. E, in verità, per il momento sono troppe e troppo confuse, perchè io possa districarle e descrivertele una ad una, singolarmente, senza essere confusa o scadere nel patetico.
Mi limiterò, per adesso, ad analizzare le vicende ed i personaggi, come faccio sempre, una ad una, e a dirti cosa ne penso: chissà, magari con il fluire delle parole sotto le mie dita anche le sensazioni si chiarificheranno, e alla fine della recensione potrò dirti di più al riguardo. Sappi solo che, al momento, fanno quasi male, per la loro intensità.
Quindi, ingoio il magone che ho in gola e che mi impedisce di respirare -e non sto scherzando, credimi: mi conosci, sai che su certe cose NON scherzo MAI- e inizio a dirti qualcosa di concreto.
Prima di tutto, mi fa piacere e mi fa sorridere che le mie recensioni ti piacciano al punto da chiedermene di sempre più lunghe: faccio quel che posso per rendere giustizia a questa storia che ha del meraviglioso, e di cui sono orgogliosamente la dedicataria -perdonate se ribadisco puntualmente il concetto, ma è un bel colpetto all'ego e fa bene- e al tuo modo di scrivere -e DEscrivere- che, per me, non ha pari. E, pur con tutta la mia -discutibile- abilità di scrittrice, mi auguro di riuscire a rendere bella e lunga anche la presente; perchè, come ho sopra detto, c'è troppo ad agitarsi dentro di me, dopo la lettura.
A volte le parole non arrivano a descrivere sentimenti che divengono quasi fisici.
Ma ad ogni modo, la smetto di divagare.
Questo capitolo è iniziato in un contesto quasi familiare: lei, Morrigan, in mezzo ad una folla, nella Mercia, ed in un mercato. Ed il profumo di biscotti al miele e alle mandorle, e la gente che le cammina attorno, inconsapevole della sua esistenza, di chi lei sia veramente. Ma, ecco: neanche lei sa più chi è. E' questa cosa che rende questo capitolo così radicalmente diverso dagli altri.
La presa di coscienza che la Maschera di Dea Morrigan, il Corvo, l'Oscuro, la Spietatezza, è caduta e si è infrante in mille pezzi sotto i colpi delle le gentilezze ed il bacio di Micael.
Mi sono ritrovata a chiedermi: quanto fa male, questa presa di consapevolezza? Non è forse un po' come se una parte di lei sia morta improvvisamente, strappata via a forza dalla dolcezza stessa -per quanto questo possa sembrare paradossale-? Insomma, lei ha indossato le vesti della Morrigan per tre anni, mentre portava avanti la sua vendetta, divenuta unica ragione di vita, unico scopo e fine, e unica cosa che la separa dalla pace dei sensi intesa come Morte. E per tredici anni, dico TREDICI, ha lavorato su sé stessa per rendersi insensibile ai sentimenti, disimparando come si sorride e come si vive, cosa significa essere felici. Convivendo con le ferite dell'anima non meno difficilmente che con quelle del corpo, e traendo da quelle la nera forza che la sospingeva avanti.
E poi, eccolo. Micael, l'Angelo, venuto per salvare la sua anima, oserei dire -perchè lui mi fa venire in mente una frase che ho inserito in una mia storia, che magari ti dirò in privata sede. Proprio come l'ultraterrena creatura del Bene che lui rappresenta, per lei e per noi, si materializza tra la folla, di bianco vestito e con occhi quasi bramosi e sofferenti, e le va incontro, silenzioso come un battito d'ali nell'aria. Questa scena mi ha molto colpita: per come l'hai descritta, in particolare, perchè mi sembrava davvero di vederli davanti ai miei occhi, e che alle parole si sostituissero le immagini di loro due, a pochi, pochissimi centimetri l'una dall'altro; a questo proposito, voglio e devo riportare una frase che mi è davvero, davvero entrata nel cuore, che ho trovato pregnante di significato oltre ogni dire, e che mi ha stupita ed affascinata. Si tratta di: Mi fissa, mi sorride nascondendo promesse e io brucio, mentre il tormento sale, mentre il dolore per la perdita si fa intenso. Poi per come la scena si è conclusa: perchè quasi sapevo che lei si sarebbe voltata e sarebbe scappata, pur consapevole e di certo desiderosa di sentire sul collo il fiato di lui, in un ennesimo inseguimento che è divenuto quasi un rito propiziatorio, per loro. E questo quasi mi fa figurare loro due che, alla fine di tutto, si rincorrono sorridenti per una foresta, questa volta nessun demone a cavalcare accanto a loro, ma solo la pura felicità ed il sano desiderio di essere raggiunti, perchè quello che può accadere dopo è ciò che li renderebbe infinitamente più felici.
Mh, perdona il vaneggio fantasioso di questa povera pazza. E' che, come vedi, mi ci sono immedesimata tantissimo. Per molte ragioni, ti dirò. Non ultima, chiaramente, il fatto che finalmente ci viene rivelato il famoso Io-So-Cosa.
Il vero nome della Morrigan.
Zia, ricordi che ti dissi, ti assicurai che nel momento in cui mi fossi ritrovata a leggere quello che ormai, per me, è un po' un secondo nome -o, se vogliamo, un nome alternativo, un alter ego- riferito a questo bellissimo personaggio, trai migliori che io abbia mai letto, e di certo migliore di qualunque io stessa abbia creato, mi sarei di certo commossa.
Ebbene, non avevo esagerato: è stato così. Mi sono portata una mano davanti alla bocca, e le lacrime sono uscite da sole.
Ed è a questo punto che compare Agnes. Voglio davvero fare un piccolo applauso a questo personaggio tanto dolce, tanto rassicurante, e così reale. Davvero in maniera palpabile. L'affetto nelle sue parole è davvero sensibile, e commovente, oserei dire. Ho adorato quando entra nella stanzetta di Rowina e porta loro il pranzo, ammorbidendo lo sguardo al complimento di Micael. E' stato tutto tenerissimo!
E poi, di nuovo, loro due soli. Lei, adesso solo Rowina, non più Morrigan, che fissando il fuoco del camino gli chiede ancora una volta cosa ci facesse lì, perchè avesse insistito per vederla, perchè l'avesse seguita ancora una volta. Perchè, se non per arrestarla. E lì, lui le dice una cosa che mi ha colpita come uno stiletto dritto al cuore, per la sua profondità e insieme per la sua struggente semplicità: Mi manchi. Al pari di lei, anche io sono rimasta senza fiato, oserei dire da lì fino alla fine del capitolo. Perchè, ancora una volta, ci hai trascinate in un crescendo di sentimenti, di sensualità, d'amore, di dolcezza. Non riesco a descriverti l'intensità delle emozioni che mi hanno invaso, da quando Rowina gli dice di voler fare l'amore con lui; non so dirtelo davvero. Mi sono sentita sopraffare, a dir poco.
La scena d'amore è stata qualche cosa da mozzare il respiro. Lenta, tenera, intrisa di tutto l'amore che queste due persone, così diverse l'una dall'altra, angelo e dea della morte, nello stesso letto, pelle contro pelle. Ho amato molto quando si sente chiaramente che lei non si reputa degna di lui; Forse io sto commettendo un peccato mortale., dice, ricordandomi ancora una volta la mia storia su citata; perchè lei potrebbe contaminarlo, con il solo suo tocco, lui che è così puro. Come un Angelo.
E poi, un segno sulla pelle che viene scoperto quando le tuniche scivolano via -e lei arriva a pensare che lui sarebbe scappato, e non ha il coraggio di guardare. Invece, lui fa ciò che di più dolce avrebbe potuto fare: riprende a baciarla, appassionatamente, dolcemente e con trasporto, e le bacia la pelle martoriata e bruciata, come se volesse guarirla con il suo tocco, come se potesse così portarsi via un pezzetto del suo dolore. Beh, io credo che sia effettivamente un po' così, no? Le ferite dell'anima sono quelle più profonde, ma l'amore di Micael può alleviarle, se non del tutto guarirle. Mi sbaglio?
Infine, finalmente, la sua storia. La storia di Rowina.
Dopo tutto ciò che hai descritto precedentemente, è stata un pugno nello stomaco, il racconto delle torture da lei subite, e non me la sento di rievocarle qui in recensione. Dirò solo che, per me, sono abbastanza per diventare l'assassina vendicatrice che lei è. Abbastanza anche per divenire molto, molto peggio che questo. Perchè infondo, sotto la coltre di ghiaccio e di odio, lei era rimasta Rowina: fragile come i petali di un fiore, dolce come i biscotti alle mandorle e al miele che tanto le piacciono.
Per finire, dividerò con te una cosa che ho pensato: quando Micael si offre di aiutarla e proteggerla, nel portare a termine la sua vendetta ed uccidere l'ultimo degli uomini che sono i responsabili della sua rovina, proprio colui che le ha tolto l'innocenza e che si è portato via rudemente e crudelmente la vita del suo fratellino, lasciandole solo cicatrici e pelle bruciata, ed il desiderio ancor più bruciante di ottenere vendetta, ho avuto la sensazione che lei gli dicesse "Non puoi aiutarmi nè proteggermi" perchè la persona che Rowina deve uccidere è proprio colui -o uno di coloro i quali Micael deve proteggere.
Winthworth?
Un suo figlio o altro parente?
Non so dirlo, e mi auguro non sia così, benchè io mi aspetti di tutto, a questo punto. Ansioserrima come al solito (passami il neologismo.)^^
Credo e spero, cara Zia, che questa nuova recensione ti faccia piacere come e quanto le precedenti; se non altro perchè ci ho messo tutto il giorno, a scriverla XD Ti mando un grandissimo bacio.
Ti adoro davvero. Sei una grande, grande artista.
Rowina.

Recensore Veterano
27/10/06, ore 00:23
Cap. 4:

magnifico!!! un capitolo davvero magistrale! c'è di tutto! un pizzico di avventura, romanticismo, un tocco di erotismo (ma mai volgare) e anche le lacrime! finalmente abbiamo scoperto il nome e il passato di Rowina...davvero tremendo! purtroppo orrori del genere accadevano e accadono ancora. Micael è davvero un angelo in carne ed ossa e un uomo ideale!anche prima di sapere lui aveva intuito che doveva esserci dell'altro dietro il comportamento della ragazza. Mi piace anche come descrivi i personaggi secondari, soprattutto Agnes, e come sai curare sempre i particolari e le descrizioni.

Recensore Junior
27/10/06, ore 00:13
Cap. 4:

Mia cara Zia Neda.
Sì, proprio Neda ti chiamerò, stasera, perché fà indubbiamente più fiQo! XD Ecco qui a te la donna che eccelle per pignoleria, colei che furiosamente nel cuore della notte legge e beta codesti capitoli..
Ok, direi di finirla qui e passare alla mia recensione rigorosamente NC4000. Il capitolo si apre con lei: La Morrigan, la Dea Nera, cuore malvagio, occhi di ghiaccio.
No, non più. Ha perso tutto questo, l'ha perso tra le braccia di Lively, e sulle sue labbra.
Lo sa, lei, lo dice e lo ammette dolorosamente a se stessa, come una stilettata; Ho il suo viso, le sue fattezze, ho persino le sue movenze, combatto come lei, … ma non sono lei! Non più
E' vero, non lo è più: sentimenti che ha volutamente maciullato e distrutto sono tornati a bussare alle sue porte, sciogliendo quel ghiaccio che lei stessa vi aveva costruito intorno, inglobandosi nella sua stessa freddezza per non osservarsi con l'occhio critico di chi, un'anima l'ha ancora, ma lasciando la se stessa che era all'osservazione di qualcuno senz'anima. Della Morrigan, appunto.
E non si può più chiamare Morrigan, lei, in questo capitolo: la si può chiamare solo col suo nome. Rowina.
E poi, nuovamente, galeotto si fà il mercato, con la sua gente che tutto vede ma niente dice: Micael, è lì, davanti a lei. Lo accarezza, Rowina, e gli sfugge, la Morrigan.
Lui; che uomo che è.
La segue, perché sa esattamente dove vorrebbe essere in quel momento, per niente al mondo vorrebbe trovarsi altrove.
E la trova, alla fine, la trova ed è contento; in quanto uomo purtroppo è chiaramente troppo stupido per rendersi conto di quanto sia semplice ammettere d'amare qualcuno, ma va be', glielo passiamo perché è il Lively, lì! XD Ora, non posso che soffermarmi io stessa sulla scena della mano, perché voglio che ci si soffermino anche eventuali lettori.
A me, personalmente, mostra chiaramente la lotta interiore che si svolge nella donna, tra Rowina e la Morrigan; dichiara apertamente che lei non ha più certezze, mentre lui, Micael, ne ha fin troppe.
E loro, lì, insieme, in quella stanza davanti al fuoco, che parlano.. un "mi manchi" sussurrato che definitivamente uccide la Dea della Morte, e porta di nuovo in vita la donna che si era nascosta dietro di lei.
Zia, dio, non so neanche dirti quanto mi sono emozionata a leggere di questi due PUCCINI insieme; e non perché loro fanno roba e io no, ma perché è proprio descritto così bene, che non si può fare a meno d'emozionarsi.
E' perfetto, semplicemente.
Così definirei questo terzo capitolo, perfetto.
Un'ultima cosa, prima di concludere e dirti ciò che già ti ho detto a proposito della storia.
La storia di Rowina, il dolore del ricordo e quello del presente che bussa alle porte; quando racconta la sua storia a Lively, bè: mi sono sentita anch'io parte di quel massacro in casa sua..
Parte del dolore per lo stupro e per il marchio a fuoco, il dolore d'aver perso il fratellino, e l'angoscia di essere rimasta da sola.
Mi è piaciuta, tanto: non per il male, povera Rowy, ma per l'idea in sè.
E arrivando alle conclusioni, dico, che sì, questa è l'apoteosi delle tue storie; la migliore.
La migliore perché meglio scritta, la migliore perché meglio ideata, e la migliore per la caratterizzazione dei personaggi.
La tua miglior storia. (nonostante io abbia sempre nel cuore la mia Ballatuccia XD).
Complimenti, Zia. Tanti. Ti Vu Bì!.

Nuovo recensore
26/10/06, ore 23:45
Cap. 4:

...allora...una recensione...e mi viene da ridere a farla, ma la me sbadata ti a promesso che l'avrebbe fatto! A parte gli scherzi, come si fa a non fare una recensione sconcia quando quel pezzo di angioletto cerca come un dannato la donna che ama (e che purtroppo non sono io -cry-)? e che bello che la donna di ghiaccio man mano si scioglie e rimane solo donna... sei stata ancora una volta strabiliante! aspettando con ansia il prossimo capitolo (*_*) ti rinnovo i miei coplimenti, ripetitivi ma fatti col cuore... bacio ILY

londonlilyt
26/10/06, ore 23:00
Cap. 4:

Mia cara! che tristezza infinita questo capitolo! Ed io che pensavo di essere stata eccessivamente drammatica con la mia di Dea di ghiaccio, ma vedo che anche tu te la cavi bene!^_^ La coperta di piume bianche? Mi sono immaginata le ali del dolce Micael che l'avvolgevano!Bellissimo! Mi è piaciuta la scena al mercato, avevo l'immagine di lei che camminava lenta tra la gente con indosso il suo mantello nero! Lo sai come mi vengono bene i filmini mentali! Mi associo con le proteste di Elaisa per il divieto delle recensioni sconce!! In questo caso ci vorrebbe" Ma che bel pezzo di...uomo ^_^ questo Angelo!", Incredibile aggiornamento, mi dispiace solo sapere che sta volgento al termine! T_T Me tapina!!