Apprezzabile l'idea di fondo, ma la realizzazione lascia un po' a desiderare.
Andiamo con ordine:
-C'è una grande confusione di tempi verbali. Usi presente, imperfetto, passato remoto e trapassato prossimo come se fossero intercambiabili. E non mi riferisco ai dialoghi ma alle pochissime descrizioni che hai scritto. Se scegli di usare un tempo, devi proseguire con quello.
-I dialoghi sembrano quelli di un testo teatrale e questo, a parer mio, toglie molto alla storia. Il tutto, comprese le "frasette" di introduzione prima di ogni dialogo, sembra scritto di fretta. Dovresti provare a collegare le varie parti per rendere il testo più fluido
-In un contesto come quello di Claymore i numeri scritti in cifre si possono usare, volendo, per indicare il rango delle guerriere e le percentuali ma in frasi come questa "si era fatta ben 10 ferite" stonano parecchio e sembra un linguaggio sms.
-Come avevo anticipato sopra, ci sono pochissime descrizioni. Tutto è lasciato al caso. Il capo non ho capito chi sia fra gli innumerevoli uomini in nero dell'Organizzazione e le guerriere ancor meno. Dovrebbero essere quelle della generazione di Claire, dato che ella lavora ancora per l'Organizzazione in questa storia. Dovresti mettere i loro nomi o, se sono di una generazione successiva o altro e ho sbagliato io, inventarteli. Perlomeno per quelle importanti ai fini della storia. Così sono soltanto dei numeri e il lettore non ha modo di affezionarsi o, perchè no, odiarle. E poi mi sembra assurdo che Claire, ovvero la più debole, sia al comando di un'intera spedizione in cui sono incluse le guerriere più forti in graduatoria. Anche le nuove armi sono trattate superficialmente, uno straccio di frase in più per rendere meglio l'idea sarebbe più che gradito. Un'altra cosa che non ho capito è perchè ci hai ficcato dentro Raki quando nemmeno compare e poi dubito fortemente che le altre guerriere si prendano cura di un umano quando la loro vita si basa sulla caccia agli yoma. In fondo non ne hanno motivo, neanche lo conoscono.
Cercare di far ritornare in vita Teresa non è una cattiva idea ma anche qua sembra una cosa scritta tanto per. Insomma, far resuscitare una persona non è facile come schioccare le dita. La soluzione che hai trovato è carina e ha un senso ma spiega meglio.
Inoltre cerca di dare un minimo di spessore ai personaggi.
Concludo dicendoti che il mio obiettivo non era quello di offenderti scrivendo questa recensione ma, nel mio piccolo, di farti migliorare. Come ti ho detto l'idea di fondo non è affatto male, ma devi svilupparla meglio.
Al prossimo capitolo.
Martina |