Recensioni per
Amore Fugace.
di Anarchic me

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Veterano
22/04/12, ore 00:52

Spero che non ti impressionerai troppo se ti lascio una piccola bandierina arancione.
So che sei agli inizi, ma veramente ci sono un po’ di cose che vorrei farti notare e spero che tu la prenda con filosofia J

Dunque, amo molto le fiction che si concentrano su piccoli, anche insignificanti episodi del quotidiano dei miei personaggi preferiti, anche se non amo alla follia il genere introspettivo perché facilmente scade nel patetico e nel noioso. In realtà non è tanto il tuo caso anche se nell’ultimo capitolo le dichiarazioni di Brian hanno sapore di patetico, di recita messa su per vittimismo, eppure ho apprezzato il pezzo perché, dopo un lungo discorso sulle sue promesse, buone intenzioni, speranze di non deludere il suo compagno, poi alla fine, come è solito di Brian (o comunque del Brian di cui amo leggere) quando si tratta di avere un dialogo, di lasciar parlare l’altro, di ascoltare l’altro il Molko interrompe tutto, in genere con un’uscita oppure nel più classico dei modi, come tu hai illustrato, cioè impegnando il suo Stefan in qualcosa che lui ritiene sicuramente più costruttivo, un bel bacio, ovviamente preludio di una notte infuocata.
E come al solito Stef cede (e qualcuno direbbe anche “come resistere?” *__* ).

La trama in sé non è molto originale (ma non voleva esserlo, credo) e la parte introspettiva nemmeno.
Però è sicuramente abbastanza realistica, compresa la natura decisamente incoerente e capricciosa di Brian che nei suoi pensieri sembra terribilmente pentito e consapevole del dolore che provoca a Stef, poi alla fine manda a quel paese ogni buon proposito e, tanto per ripetermi un po’, né pentimento, né tentativo di dialogo si intravedono nelle sue azioni.
Tutto sarebbe stato meno banale se tu avessi approfondito un po’ la loro vita insieme, se avessi dato possibilità a Stefan di raccontare qualche episodio, aneddoto, qualunque cosa che caratterizzasse un po’ di più Brian: per intenderci, Olsdal non fa altro che lamentarsi di quanto Brian sia stronzo e il Molko a sua volta rinforza la sua tesi, dandosi da solo dello stronzo ma nessuno dei due lo dimostra parlando di fatti.

In realtà, argomento della critica è più la forma  che il contenuto del testo.
Oltre alla “scrittura in blocco” che rende il racconto assolutamente piatto (le pause tipografiche e i punti a capo danno grande espressione ad un racconto, una personalità tutta sua), e l’uso non molto corretto della virgola (in altre parole, virgola dove ci starebbe meglio un punto, virgola dove non ci vorrebbe nulla ecc. ma tranquilla, quello è davvero il minore dei mali. A oggi non conosco ancora qualcuno che sappia usare veramente bene la punteggiatura… me inclusa, unfortunatly T.T ) hai tentato una via di mezzo fra la tipica prima persona del racconto introspettivo e “il flusso di coscienza” e quello che ne è uscito fuori suona cacofonico e disordinato, faticoso a leggersi.
Un esempio lampante è nel primo capitolo quando Stef decide che andrà a farsi una doccia e usa quel verso “aaaah” che meglio suonerebbe nel discorso diretto;  in genere non si usa nella narrazione poiché si presuppone che la persona che parla in prima persona stia scrivendo o comunque narrando e usando forme meno colloquiali  e più “letterarie” insomma. Ma il tuo intento forse era quello di scrivere i pensieri e le impressioni di Stef in un tempo presente, cioè esattamente nel momento in cui li pensa e in questo caso non avrebbe affatto stonato quel “aaah”; avresti così tentato la via del “flusso di coscienza” (più o meno, nel senso che il vero flusso di coscienza è un’altra cosa xD).
Ma purtroppo non sei riuscita a realizzare nessuna delle due soluzioni poiché, non tanto nel primo e nel secondo capitolo ma soprattutto nel terzo, passi improvvisamente dal presente al passato remoto, all’imperfetto, cosa che rende il tuo racconto un ibrido e gli da un’aria un po’ sciatta e poco corretta.

è invece interessante, sempre alla fine del primo capitolo, il fatto che hai anticipato l’annuncio di Stef (“vado a fare una doccia”) prima nei pensieri del personaggio e poi lo hai esplicitato come discorso diretto.
Mi è piaciuto, vorrei l’avessi fatto più volte.
Ma in effetti, in un certo senso, tutto il secondo capitolo, anticipa, nel pensiero,  quello che sarà il discorso di Brian nel terzo. Sa un po’ di ripetizione ma è una tecnica carina che non avevo ancora incontrato ;)

Parliamo di stile, va J
Linguaggio semplice, alle volte un po’ ripetitivo, e fin qui va bene, ma pieno di espressioni cacofoniche e costruzioni faticose:
 
I Capitolo
- Hai coniato un nuovo termine: “stronzeggiare” non esiste e  suona decisamente male.
- “prendere la bottiglia di Dash sterilizzata in cui,LUI,ha deciso di tenere il latte”  Il soggetto di una frase non è mai separato dal suo predicato, con nessun punto di interpunzione. So che forse volevi enfatizzare il concetto ma è un errore grammaticale grave <.<
- “Posa la bottiglia in frigo e si gira,inavvertitamente,verso di me,leccandosi via il latte dalle labbra e pulendo con le dita dove la lingua non arrivava,finendo la sua accurata pulizia leccandosi le dita per ripulirle dal latte di cui si erano sporcate”   faticoso, suona male.
Meglio fare qualche pausa.
Es. “Posa la bottiglia in frigo e si gira,inavvertitamente,verso di me, leccando via il latte dalle labbra e ripulendosi con la mano. Termina la sua accurata pulizia passando la lingua sulle dita, una ad una.”

II Capitolo
- Troppi “cazzo”. Non ci scandalizziamo, questo è poco ma sicuro.
Però ripeterlo cinque volte in tredici righi mi sembra un po’ troppo.
- "…tornano i pensieri del me sobrio da paure e penso… "  questa frase mi sembra senza senso e infatti non sono riuscita a capire bene cosa dicesse…

III Capitolo
- "ti sforzi AD assecondarmie AD essermi amico" non è corretto grammaticalmente. “di assecondarmi e di essermi amico”
- “non posso farlo andare via da me” espressione un po’ tremenda. Meglio “non posso lasciare che fugga via da me…”
“Non posso sopportare che mi fugga” o qualcosa del genere

Perdonami la pedanteria, la lunghezza, temo di averti spaventata (a proposito, sono partita dal fatto che sei una ragazza… lo siamo quasi tutte ^_^) ma tutte queste scorrettezze penalizzano la storia che potrebbe uscire molto meglio di così. Alcuni errori penso che siano dovuti al fatto che hai pubblicato una prima stesura senza ricorreggerla oppure che hai appena iniziato a scrivere. Non odiarmi, se puoiiiii! *canta a squarciagola Battisti*.
E poi mi sei risultata subito simpatica quando hai citato “Changes” di David Bowie (Amo quell’uomo *_*), una delle mie canzoni preferite del vecchio Duca Bianco.
Anyway darlin’ continua a scrivere anche se ti consiglio di trovarti un “correttore di bozze” che potrebbe aiutarti a individuare gli errori e aggiustare tutto quello che va aggiustato ;)
Alla prossima,

Neal C.

Nuovo recensore
19/04/12, ore 22:18

incipit splendido! devo dire che la forma un po' "a mattone" dello scritto mi ha scoraggiata ma i contenuti sono scorrevolissimi :)
mi piacerebbe approfondire meglio i caratteri dei personaggi che in alcuni tratti sembrano molto simili, in altri stereotipati e poi ancora molto profondi...
ovviamente tifo per Brian u.u

aggiorna presto!!