Recensioni per
Contatto
di Vaius

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
21/03/13, ore 20:48
Cap. 1:

Ciao, sono Laura ! Ma puoi chiamarmi anche Rora-chan, come fanno le mie amcihe in questo sito ! :)
Sei davvero bravissimo, e non lo dico a tutti ... e anche tenero, strano da parte di un ragazzo.
Sembra prorpio di leggere i pensieri di Naruto ( che è un personaggio che adoro, perchè molto simile a me): la sua paura, i suoi rimorsi, il fatto che tendìta di nascondere la sua preoccupazione con una faccia serena e sorridente (lo faccio spesso anche io) e la sua battuta sempre pronta e sarcastica ...
Complimenti, non ho altro da dire ... v.v
Byee ! ;) Ricordati di me ! :)
La tua Rora-chan <3

Nuovo recensore
01/06/12, ore 14:14
Cap. 1:

Ehm… Bene, ok, ci sono.
’Sta volta cercherò, anzi, m’impegnerò al massimo-massimissimo per essere il più professionale, credibile e calma possibile. E magari anche tollerabile, perché no; se fortuna, valeriana, giornata post-avvinazzamento e pressione bassa mi assistono.
Benerrimo, allora, parto…

Tanto per cominciare: buondì Vaius!  ^   ^
Eccomi finalmente qui, dopo aver combinato casini e disastri un po’ ovunque, e ti domando ancora scusa a riguardo. Ahi, misericordia… mi sento parecchio stalker a infestare tanto impunemente un po’ tutti gli angoli recensioni delle tue storie, e tu devi essere un santo per non avermi hai ancora denunciato o spedito a quel paese per direttissima. Insomma, grazie, per cui, onde meglio contraccambiare tanta gratuita cortesia, cercherò, no anzi, come premettevo, mi super impegnerò, a redigere un commento un filo più in quadro questa volta. E anche tutte quelle a venire, chiaramente. Sempre io sia tanto miracolata da riuscirci e da vivere abbastanza a lungo. Insomma, te lo meriti e - e che cribbio - e se lo stramerita pure la tua storia; perciò stringiamo le dita e incrociamo le chiapp-… cioè, incrociamo le dita e… ehm, vabbè, si è capito, no? Insomma: che Dio ce (me) la mandi buona.
Pertanto… via. Andèm, vè!
Ecco, una cosa te la dico subito-subito: è proprio bella.
Cioè, ben scritta, ben stesa, ben congeniata, è, è… boh, è ben fatta, ecco.
Ora, io non so se come argomento o spunto narrativo, la linea temporale intorno alla distruzione di Konoha sia più o meno gettonata. Sinceramente non ne ho la più pallida idea, comunque sia, bravissimo innanzitutto per aver recuperato quell’episodio, deviandolo però su uno sviluppo diverso e quasi opposto a quello di partenza; almeno negli esiti. Riprendere il mega attacco terroristico alla Foglia e ribaltare tutto l’accaduto, ponendo che super Naruto non abbia fatto in tempo a tornare, è a mio avviso una scelta originalissima. Insomma, è una deriva inconsueta, e comunque, non credo sia stata postulata in tanti altri lavori, per cui bravissimo già solo per questa scelta. E poi è super interessante, dico, il fatto di rivisitare tutto, nell’ottica che la mattanza ci sia effettivamente stata, e senza l’escamotage un po’ buonista di resuscitare mezzo paese all’ultimo nanosecondo, come se n’è uscito invece papà Kishy nell’originale (che, per carità, è l’autore e il demiurgo di tutta la baracca, per cui è suo pieno diritto fare ciò che vuole), però ecco, insomma, la tua mi è parsa una scelta molto coraggiosa. E come dicevo, è stato interessanterrimo (e un poco destabilizzante) vedere la reazione (del dobe, soprattutto) a una concreta carneficina. Insomma, tanto il contesto quanto la reazione erano molto realistici, e molto più, beh, umani, insomma. Tremendamente umani. E li hai resi benissimo: dallo shock iniziale, con associato svenimento, alla depressione e impotenza successivi. Dalla rabbia e frustrazione, alla rassegnazione; per poi approdare alla speranza finale.
Davvero, hai descritto il tutto in maniera molto realistica, e senza, però, per questo discostarti da una narrazione chiara e precisa. Sei riuscito a restituire la devastazione psicologica e quella concreta in maniera parimenti vivida, l’una contestualmente e parallelamente all’altra; ma senza che le due cose si ostacolassero o penalizzassero a vicenda. Caspio, che bravo davvero, perché sono abbastanza sicura che non sia facile conservarsi nell’impersonalità della narrazione onnisciente, e insieme trasmettere l’emotività e il soggettivismo dei personaggi; e a maggior ragione dovendo trattare una simile situazione tanto incasinata. Insomma, era quasi come se cronaca e racconto camminassero insieme, su due binari paralleli, ma comunque distinti, senza che si mescolassero, eppure c’erano entrambi; perché si passava da una descrizione asciutta e quasi cruda della realtà, alle turbe emotive di ’sto povero ragazzo, che - teme o non teme - è sempre in situazioni del menga, povero.
E complimenti poi per come sei riuscito a rendere l’atmosfera, quasi il clima della cosa, perché si respirava proprio un’aria pesante, tipo asfittica, e non so se fosse voluto, ma il tutto era amplificato da una scrittura molto asciutta, ruvida. Era una roba stranissima, perché riga dopo riga emergeva, anzi, pure di più, c’era proprio il villaggio raso al suolo, sbattuto chiaro sullo schermo senza tanti giri di parole. Insomma, tipo filmato in presa diretta o ripresa documentaristica. E ora, non so se a livello stilistico quest’affinità fosse voluta o studiata, ossia, se il fatto di aver reso l’aridità fisica dello scenario, attraverso un linguaggio parimenti scarno, sia stata una cosa appositamente congeniata; ma, cacchio, complimenti davvero, perché c’era un… ehm… boh, un impatto espressivo notevole. Insomma, angst. Che paura, santi numi.
Ah, ma l’apice è stato toccato con Lei.
O Lui, forse.
Francamente non ho ancora capito se ci sia debba riferire al femminile o maschile…
Vabbè, la Volpe, insomma.
Ah, Kuramotto, vecchio diavolaccio tentatore; ma quanto mi è piaciuto.
Davvero, è stata fantastica la sequenza onirica, e, come manifestazione del caro Kyuubi, è stata di una puntualità diabolica. Io adoro la (il? Gli? Li? Le? I? Boh?) Volpe, per cui ogni sua apparizione è accolta con i cappellini da festa e le trombette, ma questo cameo è stato davvero fantastico. Ci stava proprio a fagiolo la deriva demoniaca dopo lo shock (iper-) realistico dell’incipit.
E poi, dopo tutta ’sta escalation di angoscia, paure e depressione, mi fai arrivare lei: Hinatuccia.
Cavolo, c’è un tempismo fantasticoso in tutto questo, sai? Davvero, e per di più quasi poetico, insomma, ecco che quando Narutino-bello tocca il fondo, arriva lei a parargli il popò e a riportarlo un po’ fuori dalla paranoia. Anzi, ora che ci penso, c’è quasi una bizzarra inversione rispetto ai fatti del capitolo 437. No, perché (magari me lo sto sognando io, neh), però, facci caso: mentre nell’originale, è subito dopo la comparsa della Hyuuga, che la faccenda precipita ulteriormente, con l’avvento di super Kyuubi; in questa variante succede, in un certo senso, il contrario, perché è subito dopo che la Volpe s’intrufola nella testolina del dobe, che spunta Hinata a sventare involontariamente il disastro. Miseria, ora che ci rifletto meglio, hai proprio invertito tutto, infatti, di là c’era la catastrofe schivata per un soffio, mentre di qua il danno c’è stato eccome, e ancora, mentre di là c’era la Volpe che prendeva il sopravvento un po’ a causa della Hyuuga, qua, in una certa maniera, è invece lei a impedirne la manifestazione, o comunque, s’intromette. Cavolo, ma l’hai fatto apposta? Cioè, è una cosa ponderata a tavolino, o sei andato a ispirazione? Guarda, in ogni caso, complimenti, perché comunque ti sia uscita, ti è uscita davvero bene.
E poi, che tenerezza Hinatuccia che si prende cura del dobe, sempre e comunque.
Ah, sempre a pedinarlo, eh? Fa tanto guardona, ma questa è la sua essenza, nel bene e nel male.
Hai mosso entrambi davvero bene, e questo in uno scenario parecchio differente dalla matrice originale, anche se per certi versi molto (ma molto) simile per atmosfere. Davvero, li hai gestiti veramente bene, e in maniera straordinariamente credibile. Insomma, hanno interagito per poco e con altrettante poche battute, ma ciononostante, quel poco è bastato a far trasparire tutto il loro carattere e le diverse paturnie interiori. Hinata che tallona Naruto è assolutamente e indiscutibilmente lei, e il dobe, che non sa come comportarsi e va in imbarazzo, è perfettamente lui; e tutti e due che non sanno che pesci pigliare, trovandosi da soli un materasso scasso, sono… beh, sono loro. La scena sul letto, poi, (oddio, detta così pare un ciak a luci rosse) è stata fantasticherrima; ma che te lo dico a fare? Cioè, è evidente, è piaciuta a tutti, e non sarebbe potuto essere altrimenti. Però, davvero, i due gigini che, come possono, tentano di farsi forza a vicenda in mezzo alla sfiga, ma sfiga più nera, cercando un contatto, e riuscendoci addirittura (e dico “addirittura”, perché, per come ci ha abituati/condannati papà Kishy, qua bisogna già brindare se i due compaiono anche solo nella stessa vignetta), è stata ’na roba… ehm… dolcissima, ecco. È stata tenerona, ma non tenerona fluffy o tenerona zuccherosa, ma più come… delicata? Beh, è stata leggera, ecco, giusto un accenno, ma essenziale; cioè, era quello che doveva essere. Mamma mia, che fatica a spiegarmi… Insomma, è stata di una delicatezza straordinaria, un po’ come loro due: un po’ goffa, maldestra, un po’ da dodicenni, perché ’sti due sono parecchio rincoglioniti, c’è poco da fare; e sì, ho scritto cose fortemente bimbominchiose pure io, dho’.
Niente, a parte il mio malandato tentativo di rendere merito alla bellezza della chiusura, come di tutta la parte precedente, sappi che mi è proprio piaciuta, e questo, al di là del fatto che sia indiscutibilmente ben scritta, ben pensata, ben sviluppata e ben risolta, cose tutte a vantaggio della storia e a tuo inamovibile merito personale, sia chiaro; ma, ecco, al di là di tutto, mi è piaciuta, ecco.
Che meraviglia, oggi sto rasentando vette d’infantilismo, probabilmente illegali nell’Unione Europea.
Però davvero, in tutta semplicità, banalità, puerilità, cretineria, scemeria e lavanderia (?), sappi che mi è piaciuta.
Quindi davvero bravissimo per aver scritto una cosa tanto… ehm… tanto… bella? Cioè, sì, bella, forte, dura all’inizio, cruda e incisiva, e poi delicata alla fine, insomma, bella.
Misericordia, l’hai scritta davvero bene, ed io non so più cosa diavolo aggiungere per riuscire a esprimere il concetto, dho’. Insomma è bella. E mi è piaciuta. Ma questo conta poco,
E niente, penso di non saper davvero che altro dire, me la cosa è molto positiva, per non dire miracolosa, giacché meno scrivo e mano probabilità ho di aumentare la quantità di fesserie già sparate, per cui meglio chiudere e salare il salvabile finché sono in tempo; indi per cui…
Complimenterrimi davvero per questo lavorotto, sul serio, sei stato bravissimo pure in quest’occasione, e anche se il mio commento non vale una mazza, quoto in pieno tutti quelli degli altri. E prima che accada l’inevitabile (ovvero che l’effetto dei barbiturici scemi e plani la demenza), tronco le comunicazioni e Word, che prima o poi la smetterà di segnalarmi come errori le parole inventate, miseriaccia.
Allora… niente… bravo davvero, neh!
E scusami ancora per il ritardo, la deficienza e le super vaccate.
E ora vado a “La Dura Realtà”, tanto per fare trentuno e romperti l’anima in maniera compiuta, yeah!
Bueno, un saludo, hombre!
 
Super - Marghe - TeleGattone

^ ᴥ ^

 

Recensore Junior
16/05/12, ore 03:32
Cap. 1:

Accidenti se non ti avessi fatto pubblicità chissà tra quanto tempo avrei scoperto questa one-shot!!! Questa one-shot davvero bellissima *-* Non sai quanto mi piacciono le tue storie >.< Leggere così tanto di Hinata mi dà una gioia che purtroppo non posso provare col manga, e dato che tu sai ricreare così bene i suoi sentimenti, il suo modo di fare e di pensare, aspetto questi lavori come se aspettassi uno speciale numero di Naruto, interamente dedicato a lei, scritto direttamente da Masashi XD Davvero, e di nuovo, i miei più sinceri complimenti!
Dao che è molto tardi (o molto presto a seconda dei punti di vista) evito di dilungarmi come al solito e mi fermo qui u.u Bravissimo!! Al prossimo capitolo della Dura Realtà!!
bye bye <3

Recensore Master
05/05/12, ore 02:14
Cap. 1:

Il NaruHina nella sua caricatura più voluta dai fan e con un pizzico di dolcezza che non ha mai guastato, senza andare nel melenso e nel banale, nel clichè, vista la situazione da te proposta.
Allora, che posso dire... il tuo stile mi incanta.
E' ben impostato, con frasi nette e precise, con la giusta intensità ed emozioni di un luogo devastato, di un dramma ancora non arrivato alla sua fine.
La speranza c'è, si nota in questi due ragazzi che si incontrano con un gesto puro tanto semplificatorio di ciò che vuole Hinata, ciò che avrebbe voluto ricevere Naruto: la parità in amore, cosa che normalmente sono soprattutto le ragazze a cercarla.
Di mia esperienza, posso dirti che sono pochi i ragazzi come Naruto, tutti a pensare a dominare o ad ottenere altro dagli altri.
In tutto il frammento, c'è un senso di impotenza e fragilità che si stagna benissimo nella storia, mostrando una what-if parecchio innovativa e suggestiva, che colpisce l'animo, capendo la psicologia dei personaggi, s'intende.
Naruto combatterà, una volta che il male gli si presenterà alla porta nuovamente: Hinata, ancora un po' tremante ed indecisa vista la situazione, farà altrettanto.
L'amore è sacrificio, la fiducia è d'oro, Naruto e Hinata stanno diventando poco a poco questo: anzi, stanno costruendo un vero e proprio rapporto unico rispetto al resto, lontano dalle macerie della falsità e della corruzione.
Descrizioni dolci perfette e adatte al racconto, così come le emozioni e le descrizioni introspettive e psicologiche, perchè permettono di capire meglio il tutto, con forza e decisione, seppur prevalge un angst non totalmente nero.

Bravo, storia in grande stile, adatta ad una bravura come la tua.

Un abbraccio,

Watashiwa

Nuovo recensore
03/05/12, ore 16:49
Cap. 1:

ohhhh finalmente!! non vedevo l'ora di leggere nuovamente una tua storia!! credo di star diventando banale, ma mi è piaciuta  anche questa. E' magnifico il modo in cui riesci a raccontare di questi due personaggi. le dita che si intrecciano è un'immagine molto bella, nè troppo smielata nè troppo "fredda", perfetta  per le personalità di Hinata e Naruto. lei che si prende cura di lui e lui che inizialmente non si accorge di nulla... Ti rifaccio nuovamente i miei complimenti e già che ci sono ti ritormento un'altra volta con il mio desiderio di leggere al più presto  il nuovo capitolo della Dura Realtà  :D

Recensore Veterano
02/05/12, ore 21:48
Cap. 1:

Molto carina questa one shot :3 trovo che sia scritta bene, scorrevole. Poi è bella l'idea di Naruto che arriva in ritardo e trova davanti a sè la dura realtà di un villaggio che è praticamente distrutto, completamente(non solo in senso pratico, anche la gente è distrutta) non sono particolarmente amante del NaruHina, però trovo che sia una coppia con ottime possibilità di diventare canon.
Poi la scena descritta qua la trovo molto IC, è proprio da loro ... Hinata che cerca un contatto con Naruto in modo un po' timido ... lei non lo lascerà mai solo, dopotutto è stata la prima a credere in lui quando tutti gli stavano alla larga.

Nuovo recensore
01/05/12, ore 10:23
Cap. 1:

Che bella^^
Mi sono quasi messa a piangere...
Hai descritto tutto molto bene^^
E mi è piaciuta molto la scena NaruHina^^ Che belli*-*
Brava, complimenti^^
Baci^^
Cielo_Nuvole